Quella pazzoide della mia anima gemella

di nanami02
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un angelo tra mortali ***
Capitolo 2: *** Un angelo? Non credo proprio! ***
Capitolo 3: *** Missione X Kabe-don X Gicoco ***
Capitolo 4: *** Sorelle X Scoperte x Passato ***
Capitolo 5: *** Deserto X Barca X Maestro ***
Capitolo 6: *** Litigio X Dichiarazioni X Passato ***
Capitolo 7: *** AVVISO!! ***



Capitolo 1
*** Un angelo tra mortali ***



UN ANGELO TRA I MORTALI.1 

In una calda notte d'estate una figura dalla pallida pelle emerge dall'oscurità. I lunghi e biondi capelli della ragazza ondeggiano leggiadramente seguendo i movimenti del corpo longilineo . La bocca carnosa è tirata in un sorriso che ricorda quello di una bambina. La scena, quasi idilliaca, viene rovinata da un gruppo di teppistelli accascciato a terra, dolorante proprio sotto quello che sembra un dolce ed innocuo angioletto. 

Qualche ora prima...

Solo in quella stanza  buia che usava ormai da mesi come dimora, il giovane albino si trovava sdraiato sul proprio letto a fissare il soffitto. Quella situazione si protraeva da circa due settimane, precisamente da quando quella che credeva essere la sua dolce metà lo aveva lasciato per un altro uomo dicendo: << Mi dispiace ma sei troppo spaventoso per essere amato da qualcuno ...>>. L'avrebbe presa sul ridere se fosse stato qualcun altro a dirglielo ma lui era davvero innamorato di lei: le aveva aperto il suo cuore confidandole le sue paure, le sue debolezze, una cosa che un assassino non dovrebbe mai fare e lei di tutta risposta lo aveva lasciato un mese prima delle nozze con una frase che sapeva lo avrebbe ferito nel profondo. Non aveva voglia di reagire e buttare tutto alle spalle come i suoi migliori amici gli consigliavano, ne di vendicarsi come la sua più intima parte di spietato assassino gli intimava di fare, lui voleva starsene solo così, sdraiato, a rimuginare su ciò che c'era di sbagliato in lui.  A quanto pare però Gon non era dello stesso parere: da qualche ora infatti il moretto aveva iniziato ad assillarlo per uscire con lui a spassarsela per locali. Sicuramente la determinazione dell' amico era una delle cose che più aveva ammirato e apprezzato ma in quel momento sembrava solo fastidiosa e totalmente inappropriata. Gon, d'altro canto, non badava molto alle proteste di Killua, anzi sembrava anche più motivato del solito nel persguire le sue idee. 
Erano ormai le otto e l'assassino vestito di tutto punto veniva trascinato verso uno dei locali più frequentati di York Shin City: "The Underground". Il pub in questione, nonostante le enormi dimensioni,  si sviluppava sottoterra ed era famoso per i suoi cocktail alcolici fortissimi e per le dolci cameriere che, vestite con abiti succinti, servivano i clienti.La musica altissima, le luci strobostobiche e l'odore pungente di fumo contribuivano a creare un' atmosfera simile a quella dentro le discoteche, probabilmente per questo motivo la clientela si era sentita autorizzata a spostare una parte dei tavoli creando così una sorta di pista da ballo che traboccava di gente.
L'albino già si sentiva male a veder quell'agglomerato di corpi che tentava di muoversi a tempo, ma non poteva di certo piantare in asso l'amico: gli aveva promesso che sarebbe rimasto almeno fino a mezza notte.
 Andò così a sedersi  in uno dei tavoli più isolati del locale sperando di poter passare quelle ore nella maniera più tranquilla possibile.
 Fece scorrere lo sguardo tra la folla : c'erano persone di tutte le età, da ragazzini di sedici anni intenti a flirtare, a cinquantenni arrapati in cerca di un'occasione per commettere adulterio.
Ed ecco che tra quella marmaglia qualcosa attirò la sua attenzione : una folta chioma bionda legata in due codini, un vestito bianco semplice svolazzante e delle ballerine che calzate da dei piedini danzavano a tempo di musica... quella ragazza era totalmente fuori luogo! Non capiva davvero cosa ci stesse a fare un tipo simile in quel pub e più la osservava e più quella persona sembrava risaltare rispetto agli altri. Non doveva essere l'unico ad essersene accorto infatti erano in molti quelli che la stavano osservando: un paio di ragazzini di non più di diciott'anni, un uomo sulla quarantina che sembrava avere brutte intenzioni, un gruppo di stupide ragazzine intente a scimmiottare chiunque attiri la loro attenzione  e...
<< scusa ti dispiace se mi siedo qua ?>>





Allora questa è la fine del primo capitolo, so che è un po' corto ma mentre lo scrivevo mi sembrava infinito quindi ho pensato di tagliarlo...
Vi chiedo scusa già da adesso se ci sono errori ortografici o grammaticali (in caso segnalatemelo tra i commenti e tenterò di correggere il prima possibile). Spero di aver fatto un buon lavoro e di aver reso la lettura di questa storia abbastanza veloce e liscia. In caso non fosse così mi scuso tantissimo: questa è la prima volta che scrivo una storia e volevo veramente provare .... eh niente spero che vi abbia incuriosito un po' e che continuerete a seguire la mia fanfiction <3 
oh giusto ringrazio anticipatamente chiunque abbia recensito (sia in negativo che in positivo) la storia o chi semplicemente l'ha messa tra i preferiti , grazie di cuore !!!

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Capitolo 2
*** Un angelo? Non credo proprio! ***


Un angelo? Non credo proprio!

<< Scusa ti dispiace se mi siedo qua? >> 

Killua alzò lo sguardo verso la persona che aveva parlato ritrovandosi davanti proprio la ragazza che stava osservando fino a pochi secondi prima! Come aveva fatto ad avvicinarsi così velocemente? Come era possibile che lui non si fosse accorto di nulla? Era davvero messo così male? 

Una cosa era sicura: quella tipa non solo era strana ma trasudava pericolo da tutti i pori. La cosa più giusta da fare sarebbe stata starle alla larga, tuttavia l'albino non potè frenare la curiosità, così fece un cenno d'assenso con la testa, la fanciulla gli sorrise e si sedette. 

L'assassino iniziò ad osservarla da vicino notando che in realtà era davvero una bella ragazza: i tratti del viso erano morbidi;  la pelle candida presentava qualche neo nella zona del collo; gli occhi erano grandi e leggermente a mandorla; il naso vagamente all'insù  e la bocca era carnosa e a cuore. Probabilmente aveva diciasett'anni. 

Improvvisamente la ragazza si girò verso di lui, gli sorrise con aria furba e poi disse: << C'è qualcosa che non va? E' da un po' ormai che mi osservi... >>.

 Killua rimase davvero spiazzato da quella domanda: non c'era un motivo per cui la guardasse in particolare, semplicemente lo incuriosiva : << Nessun motivo in particolare... >>. La ragazza lo guardò con scetticità e delusione, poi disse : << ...capisco... comunque io sono Rose e tu ? >> << Killua >> << Bhè Killua me lo concedi un ballo? >>. L'albino  non sembrò pensare troppo alla risposta da dare alla fanciulla: non aveva voglia di flirtare con una ragazzina probabilmente minorenne appena conosciuta... << mi dispiace bimba ma non ho voglia... perchè non vai a cercare qualcuno della tua età ? >>. L'espressione sul volto della fanciulla cambiò velocemente in un misto tra dubbio e divertimento:<< Perchè tu quanti anni hai che ti comporti da così uomo vissuto ? Ottanta? >>. L'assassino iniziò ad irritarsi: ma non le avevano insegnato a non importunare  la gente?! Con una punta di stizza in voce Killua rispose << Ne ho ventisei >> << Uhm ... bhè si effettivamente hai ragione non mi divertirei mai con un vecchio come te ... >> . Detto questo si dileguò proprio come era arrivata prima che l'abino potesse anche solo pensare una risposta. 

Il resto della serata passò abbastanza tranquillo: Gon, che fino a quel momento era stato a chiacchierare col barista, tornò da Killua con un Cocktail Montezuma e un Bloody Mary. Poco tempo dopo anche Leorio e Kurapika li raggiunsero e rimasero insieme fino a tardi.
 Stavano ormai per tornare a casa quando l'albino intravide la ragazza di prima affiancata da un tipo. Fino a qui tutto normale, peccato che quello non era un qualsiasi ragazzo ma il capo di una delle bande di teppisti della zona. Il delinquentello aveva la brutta fama  di essere uno stupratore, tuttavia nessuno aveva mai fatto nulla contro di lui: era il figlio di Alexander Hughes uno dei più grandi magnati di York Shin City. Insomma quella stupida di una bambinetta stava per rovinarsi la vita per un po' di divertimento...

 Killua si mosse d'istinto e li segui fuori dal locale per una delle viuzze lì intorno. Proprio come immaginava: quel maledetto le aveva teso una trappola portandola in un posto isolato per poter fare di lei quello che più preferiva aiutato dai suoi compagni.

 L'assassino era pronto per intervenire quando, quella che credeva essere una povera pecorella, lasciò cadere la sua maschera mostrando il lupo che era in realtà. Rose infatti con un movimento repentino si liberò dalla presa del teppistello poi gli assestò un calcio nella zona toracica. Uno dei delinquenti tentò di colpirla alla testa con una spranga di ferro ma lei schivò il colpo poi lo colpì al collo con un calcio ad ascia. La stessa sorte capitò anche agli altri tre sventurati che provarono inutilmente a ferirla.

Alla fine del combattimento l'intero gruppetto era letteramente sotto ai piedi della ragazza che, con nonchalance, li derubò dei loro averi.

Killua era davvero pietrificato: gli era capitato diverse volte di avere a che fare con mostruosi delinquenti  tuttavia l'aura che emanava la ragazza era pari se non superiore a tutte le altre, forse anche peggiore di quella di Illumi... 

Intanto la fanciulla, dopo aver preso tutto quello che poteva, si girò verso l'assassino e, con un sorriso innocente stampato in faccia, disse ad alta voce :<< Che c'è vecchio paura di questa bimba ? >> poi se ne andò ridacchiando per le vie di York Shin City.

 L'albino ancora vagamente sotto shock tornò dai suoi compagni senza fare parola di quello che aveva visto.


Ciao a tutti!!! Sono finalmetnte tornata dopo quasi due settimane con la seconda parte di ''Un angelo tra i mortali''. 
Chiedo venia per la lunghezza del capitolo (lo so in molti mi avete fatto notare che sono corti, ma avevo programmato di farli così i primi due capitoli, quindi ho preferito attenermi alla tabella di marcia ...) ma il prossimo lo faccio più lungo promesso!!
Colgo l'occasione inoltre per informarvi che probabilmente farò uscire un capitolo al mese perchè, con mio grande rammarico, la mia vita sociale e scolastica occupano buona parte del mio tempo.
Inoltre vorrei ringraziare Martinacevasco, Chichi Zaoldyeck e Chris Vineyard per le loro recensioni che mi hanno reso contentissima ^_^ 
Ultimo ma non ultimo grazie mille a chi recensirà la storia o semplicemente la metterà tra i preferiti/seguiti!! <3 
Due piccole curiosità sulla storia: 

  1. Il nome iniziale della ragazza non era Rose ma Grace: qualche giorno fa ho letto alcuni versi tratti dall'Adone di Giovan Battista Marino, precisamente  l'elogio alla rosa; mi sono piaciuti così tanto che ho trovato carino sostituire il nome del mio personaggio . 

  2. I cocktail Montezuma e Bloody Mary esistono veramente : il primo è a base di cioccolato, miele, rum, acquavite, peperoncino e zenzero; il secondo invece è composto da vodka, succo di pomodoro, worcester, tabasco e altri aromi.

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Capitolo 3
*** Missione X Kabe-don X Gicoco ***


Missione X Kabe-don X Gioco          

Era passata una settimana da quella sera e Gon aveva continuato ininterrottamente ad infastidire il povero assassino proponendogli uscite nei posti più improbabili : erano stati in sette pub diversi, tre karaoke e quattro volte al cinema. 
Non lo lasciava da solo nemmeno la notte!!
 Quel giorno aveva davvero passato il limite: l'amico l'aveva infatti iscritto, col consenso di quella vecchiaccia di Biscuit, ad una missione! Non poteva davvero capacitarsi di come avesse potuto fargli questo! Purtroppo per Killua, Gon sapeva bene come convincere l'albino, infatti gli bastò guardarlo negli occhi e dirgli con un tono serio: 
<< Killua lo so che sei molto triste per quello che è successo, lo capisco ... tuttavia questa volta ho davvero bisogno di te : la missione è pericolosa e sento che se non ci sarai tu a guardarmi le spalle non ce la farò ad uscirne sano e salvo!>> 
L'assassino accettò di partire pur mantenendo il broncio.
La missione consisteva nell' ispezionare la vasta zona del deserto Hugehot e le montagne confinanti ad esso. In quell'area gli studiosi avevano infatti rilevato recentemente grosse esplosioni di Nen e la presenza di creature strane. 
Alla spedizione partecipavano oltre a loro; un studioso di Nen, un esperto in creature rare e per finire due Blacklist Hunter.
Il gruppo si sarebbe incontrato in una stanza segreta all'interno del casinò Sweetdreams quella stessa sera per rifinire gli ultimi dettagli e per conoscersi.


Qualche ora più tardi...


Killua e Gon entrarono nell'enorme edificio, ad accoglierli arrivò subito una cameriera che, con grande risolutezza, iniziò a far loro strada all'interno di quella trappola luccicante. Attraversarono così a passo veloce due enormi ambienti pieni di slot machine e persone intente a spendere il loro intero patrimonio. Una volta raggiunta una porta isolata la donna si congedò.
 I due Hunter bussarono e poi entrarono.
Tre persone adesso li stavano fissando.
Il primo che si fece avanti fu un omaccione sulla quarantina dal viso squadrato e pieno di cicatrici. Era un vero e proprio gigante infatti superava Killua di almeno una trentina di centrimetri. Questo porse loro la manona e disse con un accento straniero:
<< Benvenuti! Voi dovreste essere Killua Zaoldyeck e Gon Freecss! Io sono Aaron Harris, l'esperto in rare creature. Vi prego accomodatevi mentre aspettiamo l'ultimo membro.>>
 L'uomo indicò così due poltrone in morbido velluto rosso poi continuò:
<< Intanto facciamo un po' di presentazioni! Lei è Ruby Russell ; la studiosa di Nen>>
Addittò quindi una giovane donna sulla trentina; molto formosa, dai capelli color rosso fuoco che, seduta sul divano, li guardò con malizia. Poi Aaron indicò una ragazza dai capelli blu elettrico legati in due chignon e continuò:
<< Quella invece è una delle due Blacklist Hunter: Blueberry Knight. E' un po' scontrosa ma, in fondo, è una brava ragazza...>>
L'uomo fu interrotto dal rumore di una porta che si spalancava. Tutti sobbalzarono e si girarono repentinamente verso l'entrata.
Una fanciulla bionda, vestita  da gothic lolita, entrò  dicendo con voce innocente :
<< Scusate credo di essere in ritardo... non siete arrabbiati vero ? >>
A Killua si fermò il cuore per un secondo: la causa di tutto quel fracasso era la ragazza che aveva conosciuto all'Underground!!
Anche lei sembrò riconoscerlo dato che lo guardò sghignazzando, tuttavia fece finta di non averlo mai incontrato prima. 
L'albino si ritrovò così a pensare che quel diavoletto era proprio irritante e supponente!!
Di certo per lui la vera missione sarebbe stata quella di sopportarla.
Intanto la nuova arrivata si avvicinò a loro per presentarsi:
<< Ciao! Voi dovreste essere i due nuovi del gruppo! E' un piacere conoscervi, io sono Rose Knight ; una delle due Blacklist Hunter. Spero che andremo d'accordo! >>
Gon, con il suo solito entusiasmo, le rispose:
<< Piacere di conoscerti Rose. Io sono Gon e lui è Killua...>> 
La loro conversazione fu interrotta da Blueberry che con voce grave disse:
<< Se avete finito con le presentazione direi che è ora di iniziare la riunione... in fondo siamo già in ritardo per colpa di qualcuno... >> 
Rose, sempre con il solito sorrisetto strafottente, le rispose:
<< E dai Bibi non fare sempre la guasta feste! Sorridi che la vita ti sorride !>>
La blu non le rispose a voce, ma la incenerì con lo sguardo.
Aaron, che sembrava molto preoccupato per la situazione, si mise in mezzo dicendo:
<< Mamma mia Blueberry hai proprio ragione: è davvero tardi! Dai non perdiamo altro tempo! >>
Rose si sedette allora di fianco all'uomo che iniziò ad esporre il piano:
<< Partiremo domani mattina al sorgere del sole in modo che saremo ai confini di Hugehot tra due giorni. Dopo di che inizieremo ad esplorare l'area dalla zona con maggiori rivelamenti di Nen: io e Ruby pensiamo infatti che la causa della comparsa di tutte quelle creature siano proprio le esplosioni e che, una volta cessate quelle, sarà più semplice fermare anche le bestie. Il vostro compito sarà principalmente quello di scortarci per la zona e, in caso non ci riuscissimo da soli, aiutarci a sopprimere le ondate di Nen. Qualche domanda? >> 
L'assassino che aveva ascoltato attentamente chiese allora:
<< Scusa Aaron ma da quanto ho capito non conoscete ancora la causa di queste anomalie, Come pensate di fermarle?>>
<< Hai fatto un ottima osservazione Killua. Effettivamente non sappiamo quasi niente riguardo a quello che sta succedendo e non abbiamo idea di come risolvere la situazione, ma speriamo di poter chiudere la faccenda il prima possibile...>>
<< Praticamente mi stai dicendo che ci stiamo imbarcando in questa situazione completamente alla cieca?!>>
<< Esatto. E' proprio per questo che se non siete sicuri di voler continuare vi prego di uscire adesso da questa stanza: una sola esitazione quando saremo là, potrebbe costare la vostra e la nostra vita...>>
Ci fu un momento di silenzio durante il quale nessuno si mosse, poi Rose prese la parola:
<< Bhè Aaron , pare proprio che siamo tutti disposti a rimetterci le penne, quindi possiamo anche andare avanti!>>  
L'uomo annui sorridente e continuò ad esporre altri particolari.


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Era ormai quasi mezza notte quando i membri del gruppo si separarono per andare a riposare nelle proprie camere all' Hotel lì vicino.
Killua era quasi arrivato alla sua stanza quando si accorse che per il corridoi c'erano solo lui e Rose. 
Prese così la palla al balzo per mettere in chiaro le cose con quell'irritante bambinetta.
Agguantò la ragazza per il braccio e la mise con le spalle al muro; poi con sguardo assassino e voce lapidaria le disse:
<<  Ehi Ragazzina si può sapere che gioco stai giocando? >>
<<  Chi io? Non so di cosa tu stia parlando vecchio! Forse è meglio che vai a dormire: alla tua età fa male stare alzati fino a tardi; inizi ad avere le allucinazioni! >>
<<  Smettitela di chiamarmi in quel modo, sai benissimo di cosa sto parlando! Ti avviso:  a scherzare col fuoco, prima o poi, ci si brucia le dita!>>
<<  Quello che dovrebbe stare attento sei tu, mio caro fuocherello: non vorrei che ti spegnessi mentre provi a bruciare dell'acqua ...>>
Detto questo la ragazza scivolò via dalla presa dell'albino e continuò per la sua strada come se nulla fosse successo. 
Killua la guardò allontanarsi poi  fece schioccare la lingua stizzito: non era stata una bella idea la sua! Invece di farlo sentire soddisfatto per aver zittito la mocciosa, lo aveva messo terribilmente di mal'umore.
In realtà più ci pensava e più non capiva: cos'è che gli dava così fastidio? In fondo se lei lo ignorava gli sarebbe bastato fare lo stesso! 
Gli tornò in mente la prima volta che vide la sua ex , Katja. Anche quella volta non riusciva a staccare gli occhi da lei; quella strana sensazione di pensatezza sul petto che lo faceva stare male... Non è che forse era attratto dalla mocciosa?
 Si diede mentalmente dello scemo: era impossibile che una bambinetta idiota come quella potesse anche solo far sorgere uno di quei pensieri nella sua testa!!!
In fondo se paragonata a Katja, Rose era una zanzara fastidiosa: la prima era bella, formosa, femminile, educata e dolce (quasi sempre); la seconda era invece immatura, arrogante, supponente e infinitamente irritante! 
Era inutile pensarci; probailmente ciò che lo infastidiva tanto era semplicemente la sua presenza! Un po' come per quel pezzente di Milluki! 
Così l'assassino ancora stizzito per  quei pensieri si andò a coricare.


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Il mattino seguente si ritrovarono tutti nella hall. 
Killua aveva un aspetto pessimo: alla fine non era riuscito a dormire per niente per il nervosismo. 
Gon, preoccupato per l'amico, gli chiese :
<< Ohi Killua che faccia che hai! Non hai dormito bene? ... Non è che stai pensando ancora a lei? >>
L'albino lo guardò dubbioso poi rispose :
<< Lei chi?! Diciamo piuttosto che una fastidiosissima zanzara mi ha impedito di dormire... >>
Gon tirò un sospiro di sollievo: in fondo era stata una buona idea costringere Killua a partecipare alla missione; sembrava non pensare più a Katja.
Intanto Rose, che stava poco più in là, aveva ascoltato la conversazione dei due ragazzi.
Quando vide il moretto allontanarsi dall'amico, si avvicinò all'albino e poi sussurrò:
<< Bzzzzzzzzz....>>
L'assassino la guardò indispettito poi si limitò a dire :
<< Idiota...>>
La ragazza scoppiò a ridere: per qualche motivo trovava Killua adorabile; un gattino che soffia mostrando  unghie e denti, ma che ti viene a cercare e ti segue dovunque vai! 
Sicuramente si sarebbe divertita un mondo durante quella missione! 


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Il gruppo, terminati tutti i preparativi, si diresse verso l'aereporto dal quale avrebbero preso poi un dirigibile per Amber City:  l'unica città abbastanza vicina a Hugehot raggiungibile per via aerea. 
Il viaggio sarebbe durato circa dodici ore, quindi, una volta arrivati, si sarebbero fermati in un hotel per la notte per poi ripartire il giorno dopo. 
A killua in realtà la cosa non importava molto: aveva già deciso che avrebbe recuperato il sonno perduto sul dirigibile.
I suoi piani tuttavia andarono a rotoli quando un entusiasta Gon, provvisto di palla,  gli propose di rifare quel gioco insegnatogli dal vecchio Netero il giorno dell'esame. 
La voglia dell'assassino di partecipare era pari a zero; tuttavia l'amico trovò l'appoggio della perfida Rose che, con espressione innocente, faceva finta di voler imparare a giocare a tutti i costi. 
Killua si ritrovò così col pallone in mano a schivare le due pesti che provavano a batterlo.
Per la precisione era solo il moretto che provava a prendere il pallone; l'altra era intenta a sghignazzare nel vedere l'albino disperato. 
Poi all'assassino venne il lampo di genio! Con l'aria strafottente che lo aveva caratterizzato fin da bambino provocò la bionda:
<< Ehi Rose! Non hai nemmeno sfiorato il pallone ancora... sei fiacca proprio come una VECCHIA! >>
Il sorriso della ragazza si spense di colpo e fu rimpiazzato da un'espressione infastidita.
<< E' forse una sfida questa? >>
<< Uhm... direi proprio di si!>> 
Rose si piegò sulle ginocchia preparandosì così a scattare; poi fu questione di un attimo e scomparve per riapparire proprio di fianco all'assassino.
L'albino scattò all'indietro; la ragazza si mosse in contemporanea con lui,  ma invece di puntare alla palla lo afferrò per le spalle e lo atterrò. 
Killua non si diede per vinto e usò la stessa tecnica che aveva usato il vecchio con lui: lanciò il pallone dritto in faccia a Rose, prendendola proprio sul naso!
La ragazza si scostò subito e tenedosi la parte dolorante con entrambe le mani gli urlò:
<< Ma sei scemo? Mi hai spaccato il naso !!!>>
Killua non potè fare a meno di ridere: non era contento di averle fatto male ma, con la faccia rossa e le lacrime agli occhi, la fanciulla sembrava decisamnete più buffa!
Si avvicinò quindi a Rose per andare a constatare i danni procurati dalla sua mossa, quando quella, girandosi di scatto verso di lui, gli prese la palla di mano e gliela tirò dritta sulla faccia. Poi tirando fuori il solito sorrisetto disse : 
<< Occhio per occhio; dente per dente. Così impari a sfidarmi vecchio!>>
Killua, che adesso aveva il naso rosso quasi quanto quello della ragazza, la guardò con disprezzo poi rispose:
<< Prima o poi ti ammazzo...>>
<< pft..provaci se ne hai il coraggio!>>
Intanto Gon, che aveva assistito a tutta la scena, sorrideva compiaciuto: conosceva bene Killua e sapeva che l'albino, nonostante tentasse di mascherare la cosa, si era preso una cotta per la fanciulla. 

 


Ed eccoci arrivati alla fine del terzo capitolo!
Un piccolo appunto sul titolo: Kabe-don, per chi non lo sapesse, è il termine giapponese utilizzato per indicare le scene di anime, manga e film in cui il ragazzo mette con le spalle al muro la ragazza.
Che dire in questo capitolo ho introdotto quasi tutti i nuovi personaggi; alcuni di loro non saranno molto importanti per la storia e non parleranno nemmeno molto ma mi sembrava comunque d'obbligo inserirli ...
Riguardo sempre i nuovi personaggi ce ne è uno che ha una caratteristica molto importante vediamo se avete capito chi è ;b
Ma torniamo ai nostri protagonisti.
Killua sta diventando un po' paranoico... ma sono sicura che prima o poi riuscirà a mettere nel sacco Rose ....forse più poi che prima... 
Gon invece ha già capito tutto: sembra stupido ma non lo è! 
Direi di finire il tutto ringraziando (di nuovo) Martinacevasco, Tessie-chan , Chichi Zaoldyeck e Chris Vineyard che commentano tutti i miei capitoli rendendomi sempre molto contenta <3
Ringrazio inoltre chiunque commenterà/seguirà la mia fanfiction 
P.S mi stavo dimenticando ho fatto questo disegno raffigurante la nostra cara Rose. Non è niente di speciale, ma ci tenevo davvero molto a condividerlo con voi ...

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Capitolo 4
*** Sorelle X Scoperte x Passato ***


 

Sorelle X scoperte X passato

Killua stava tornando dall'infermieria del dirigibile: per colpa di quella pallonata adesso doveva andare in giro con una sacca del ghiaccio in faccia; l'unico lato positivo era che Gon lo aveva lasciato stare.
Stava camminando tranquillo quando, alla fine del corridoio, vide Rose e Blueberry entrare dentro una stanza.
La cosa gli parve molto strana principalmente perchè la blu aveva dimostrato grande disprezzo verso la bionda, la quale non mancava di stuzzicarla e sfotterla.
L'assassino decise così d'indagare su quello che stava accadendo: attivò il suo zetsu e si avvicinò alla porta.
<< Ahi Bibi fa attenzione! Mi hai fatto male!>>
Questa doveva essere Rose...
<< Non ci penso nemmeno!! Così impari a fare le stupidaggini!>>
<< Esagerata! era solo un gioco...>>
<< Solo un gioco?! Ti ha rotto il naso! Se lo prendo quell'idiota vedrai quello che gli faccio! Comunque la colpa è anche tua: se continui a stuzzicarlo è normale che reagisca!>>
<< Lo so è appunto per questo che lo stuzzico! Ahio!!! E dai sorellona fa un po' più piano!>>
Killua rimase spiazzato da quest'ultima affermazione: non tanto per il fatto che la ragazza aveva ammesso apertamente che lo stuzzicava apposta (quello lo sapeva già da un bel pezzo), ma piuttosto perchè aveva chiamato Blueberry sorellona!
L'albino fece mente locale del giorno prima e si accorse che effettivamente le due ragazze avevano lo stesso cognome!
Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dalla voce della blu:
<< E quindi? mi vuoi spiegare perché lo fai? Per puro divertimento o perché lui ti piace?>>
Killua si staccò velocemente dalla porta e se ne andò: non aveva intenzione di ascoltare la risposta della bionda. 
L'assassino si disse che non sarebbe stato giusto ma, in cuor suo, sapeva perfettamente che quello che l'aveva portato ad allontanarsi non era il senso di giustizia, bensì la paura di una risposta che lo avrebbe ferito.
Si stava quindi dirigendo verso la sala mensa, quando incontrò per il corridoio Ruby.
 La donna si accorse subito di lui e gli fece un cenno di saluto con la mano, poi gli chiese divertita:
<< Ehi Killua che hai fatto alla faccia?>>
L'assassino stizzito rispose:
<< Rose mi ha tirato una pallonata...>>
La rossa non potè trattenere un risolino e aggiunse:
<< Quella ragazzina non cambierà mai!>>
A Killua venne in mente un'idea: era curioso di sapere di più sulla bionda quindi perchè non provare a chiedere alla donna...
<< Conosci da molto tempo Rose? >>
Ruby rispose:
<< Si, circa sei anni ormai! >>
<< Quindi sai molto sul suo conto...>>
La rossa lo guardò in maniera strana, poi sorridendo maliziosamente disse:
<< So abbastanza ...>>
<< E quindi?>>
<< Quindi cosa? Non vedo perché dovrei raccontarti fatti non miei ...>>
Killua la guardò indeciso se insistere o lasciare stare; optò per la prima.
<< Dai che ti costa! In fondo non c'è niente di male nello scambiarsi informazioni...>>
Ruby sospirò poi disse:
<< Ok, ma dopo me lo fai tu un favore.>>
Killua annuì senza pensarci due volte.
Così la donna sorridendo iniziò a raccontare:
<< Ho incontrato per la prima volta le sorelle Knight quando avevano rispettivamente 15 e 11 anni. Allora io e Blueberry facevamo apprendistato presso il Dottor Foulger. Devi sapere che Bibi è dell'emissione,quindi è sempre stata portata per la medicina...
Riguardo a Rose, bhè... che dire... lei è un caso ''particolare'', quindi il dottore la teneva con se per poterla studiare al meglio.>>
<< Che intendi con ''caso particolare''?>>
<< Sono sicura che tu sia già a conoscenza dell'esistenza di persone che, dall'Hatsu della manipolazione o materializzazione, sono passati a quello della specializzazione. 
Quello che non sai è che esistono anche rarissimi casi di persone che, da altri tipi di Hatsu, hanno subito lo stesso cambiamento. Questo fenomeno è definito specializzazione indotta.
 Il passaggio molte volte è involontario ed avviene in non-utilizzatori di Nen, quindi sono casi molto difficili da trovare. 
Attualmente si sa che solo certi tipi di persone, in segiuto a grossi traumi, possono modificare il proprio Hatsu.>>
<< Che traumi?>>
Ruby aprì la bocca per rispondere ma si bloccò di colpo.
In quel preciso momento Killua sentì una fortissima aura negativa provenire da dietro di lui; si girò di scatto trovandosi davanti Rose che li osservava come se fosse pronta ad ammazzarli.
La ragazza allungò la mano verso l'albino che la guardava allibito e....
...con l'indice gli toccò la punta del naso! Poi scoppiando a ridere disse:
<< Certo che sei proprio un ficcanaso eh?!>>
Killua si accorse di star trattenendo il fiato solo in quel momento; scostò in malo modo la mano della ragazza poi stizzito le rispose:
<< Si può sapere che hai da ridere? >>
<< Staresti ridendo anche tu se avessi visto le facce che stavate facendo! Mi stavate guardando come un alieno sceso sulla Terra! >>
Rose lo guardò sempre sghignazzando poi continuò:
<< Comunque se volevi sapere qualcusa di più su me e Bibi non avresti fatto prima a chiedere direttamente a noi ?>>
 L'assassino non rispose: si vergognava di essere stato beccato. 
La bionda gonfiò le guance poi aggiunse:
<< Uffi! Non è divertente quando non rispondi alle provocazioni! 
Guarda che non c'è bisogno di sentirsi in colpa per aver provato ad informarti: è normale voler sapere di più sulle persone con cui si viaggia! Anche io ho fatto la mia bella chiacchierata con Gon!>>
A Killua si gelò il sangue: chissà cosa l'amico aveva raccontato a quella peste! 
La ragazza, che sapeva di aver centrato nel segno, aggiunse:
<< Sono venuta a conoscenza di molti dettagli davvero interessanti!>>
Killua la guardò inorridito da quell'affermazione:
<< E che ti avrebbe detto?>>
Rose portò l'indice alla bocca e facendo segno di far silenzio disse:
<< SE-GRE-TO >>
L'assassino capì in quel momento che la fanciulla stava mentendo: non aveva mai parlato da sola con Gon.
<< Stai bluffando.>>
Disse Killua con risolutezza.
La ragazza lo fissò per un attimo e poi rispose sorridendo:
<< Beccata!>>.
Intanto Ruby era ancora paralizzata dalla paura: sapeva che quello sguardo assassino era rivolto a lei, che aveva parlato più del dovuto.
 Rose aveva infatti sempre dimostrato di non gradire discorsi riguardanti il suo passato o le sue capacità.
Probabilmente, se la bionda non fosse stata interessata all'albino, a quest'ora la donna si sarebbe ritrovata con qualche osso rotto...
Quasi richiamata da questi pensieri Rose spostò la sua attenzione su di lei e poi con voce angelica chiese:
<< Ehi qualcosa non va? Hai una faccia!>>
La donna finse un sorriso disinvolto e disse:
<< No niente, non ti preoccupare! Sono solo un po' stanca...>>
<< Allora dovresti andare a riposare! Mancano ancora quattro ore all'arrivo.>>
<< Si forse è meglio ... ci vediamo dopo.>>
La rossa si allontanò.
Per l'ennesima volta Killua e Rose si ritrovarono da soli.
L'assassino pensò bene di fare un po' di ricerche: d'altronde era stata lei a dargli il permesso di chiedere no?
<< Ruby mi ha detto che sei della specializzazione indotta... Mi chiedevo quale fosse il trauma che ti ha portato a cambiare...>>
<< Trauma? Ma di che stai parlando? Ti sembro forse una che si impressiona facilmente?>>
<< No affatto... Bhè sicuramente un trauma però l'hai subito...>>
<< Ah si? E quale?>>
<< Quello cerebrale che ti ha fatto diventare così stupida!>>
La ragazza scoppiò a ridere:
<< Quindi parti dal presupposto che io non ci sia nata così! Bhè, è già tanto!>>
Killua la osservò mentre rideva, e mentre lo faceva, un sorriso comparve anche sul suo di viso. 
Poi quel sorriso scomparve; una sensazione sgradevole pervase il corpo dell'assassino; un presentimento, quasi una certezza: la ragazza mentiva di nuovo e lui lo sentiva chiaramente.
<< Sei una pessima bugiarda, te l'hanno mai detto?>>
La risata di Rose si bloccò di colpo.
<< No >>
<< Non me ne parlerai mai vero? >>
<< Si>>
Poi la ragazza alzò lo sguardo verso di lui e sorridendo cambiò discorso:
<< Stavi andando alla mensa no? Vengo anch'io! Ho una fame...>> 
Killua annuì e affiancato dalla fanciulla si avviò verso la stanza.


Quattro ore dopo...


Dopo essere scesi dal dirigibile si diressero verso l'hotel che li avrebbe ospitati quella notte. 
Rose camminava davanti a tutti con le auricolari nelle orecchie e la musica sparata a palla.
Gon e Aaron la seguivano chiacchierando insieme a Ruby.
Dietro di tutti camminavano Killua e Blueberry; il primo, silenzioso, osservava quello che stavano facendo gli altri; la seconda ascoltava la musica come la sorella.
Ad un tratto la blu si cavò le cuffie e sussurando disse rivolta all'albino:
<< Noi dobbiamo parlare...>>
Il ragazzo le lanciò un'occhiata poi rispose:
<< Dimmi>>
<< Ho notato che sei piuttosto interessato a mia sorella...>>
L'assassino non disse nulla quindi la ragazza continuò:
<< So inoltre che Ruby ti ha già accenato alla particolare situazione di Rose..>>
Killua annuì
<< Non posso dirti di starle lontano, non sarebbe giusto;  tuttavia nulla mi vieta di darti un consiglio: tutte le volte che qualcuno si è avvicinato a lei con intenzioni, diciamo ''non serie'', non ha fatto una bella fine...>>
<< Lo immaginavo>>
<< La vita è un bene prezioso, vedi di non mettere a rischio la tua per un po' di divertimento...>>


--------

Poco più avati il soggetto dei discorsi dei due Hunter zompettava allegramente ascoltando la musica, o meglio così sembrava...
Nella sua mente una tempesta di pensieri imperversava: le parole che l'assassino le aveva rivolto nel dirigibile avevano centrato il segno gettandola nello sconforto; si era sentita vulnerabile quando Killua aveva, senza troppa difficoltà, smascherato le sue bugie.
Era come se avesse fatto un buco nei muri che si era costruita attorno con tanta fatica durante quegli anni. Un foro attraverso la quale era quasi riuscito a vedere la  vera Rose, quella che lei stessa aveva considerato ormai morta. Quella paurosa bambina che era rimasta nascosta per tutto quel tempo, e che anche in quel preciso momento, tentava di chiudere la breccia e di tornare al riparo.





Ed eccoci alla fine del quarto capitolo!
Che voi ci crediate o meno quello che trovo più difficile è scrivere proprio l'angolo autore: non so mai come iniziare!
Vabhè...
Per prima cosa vorrei rigraziare Martinacevasco e Chichi Zaoldyeck per le loro recensioni; sto diventando un po' ripetitiva lo so, ma vi sono veramente grata per darmi consigli tutte le volte ed incoraggiarmi <3. 
Inoltre rigrazio chiunque recensirà la storia e la metterà tra i preferiti.
In questo capitolo Killua gioca a fare l'investigatore, anche se non gli riesce molto bene. Bibi e Rose sono sorelle, e Ruby è una pettegola.
Chissà qual'è il favore che la rossa vuole da Killua e quale sarà mai il trauma della povera Rose? 
Lo scoprirete nel prossimo capitolo (forse)!!
        TO BE CONTINUED... 
(bwahahahah! mi sento cattiva!)
P.S. Il possibile cambiamento da manipolazione/materializzazione a specializzazione viene dall'anime/manga; non me lo sono inventata. Solo la specializzazione indotta (da altri hatsu a quello della specializzazione) è mia.
All'inizio avevo pensato di seguire la storia originale e quindi dare a Rose uno dei due Hatsu che hanno la capacità di modificarsi, ma non coincidevano col suo carattere.
Probabilmente svelerò il suo vero nen  nel prossimo spazio autore (non è importante per la storia quindi non lo inserirò, ma se vi interessa...). 

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Capitolo 5
*** Deserto X Barca X Maestro ***


Deserto X Barca X Maestro


La serata passò tranquilla: Rose non punzecchiò in alcun modo Killua, il quale era finalmente sicuro di poter recuperare il sonno perduto. Purtroppo così non fu: prima di andare a dormire l'assassino incontrò la bionda per il corridoio e, nonostante le velate minacce di Blueberry, decise di stuzzicarla. 
<< Hey mocciosa non sai che quelli della tua età a quest'ora dovrebbero  stare a letto a dormire?>>
Rose alzo lo sguardo verso di lui e sorrise.
Non era il solito sorriso altezzoso con il quale rispondeva alle provocazioni, e Killua si accorse subito che qualcosa non andava.
La voce della ragazza interruppe i suoi pensieri.
<< Non sono l'unica che dovrebbe andare a letto qua: è vero che ad una certa età si inizia a soffrire d'insonnia, tuttavia non è consigliabile che un vecchio come te rimanga alzato per così tanto tempo...>>
L'assassino accennò ad un sorriso poi non potè trattenersi dal dire:
<< Senti Rose lo so che ci conosciamo solo da due giorni, però se c'è qualcosa che non va puoi parlarmene lo sai...>>
Killua vide il viso della bionda rabbuiarsi per un attimo poi tornare normale, quasi fosse stata solo un'allucinazione.
Eppure l'albino sapeva che quello non era stato uno scherzo giocatogli dalla sua mente: lo percepiva, come il giorno prima aveva sentito che la ragazza mentiva. 
<< Non ti preoccupare è solo stanchezza la mia... piuttosto non è che stai diventando un po' paranoico?!>>
Rispose Rose con un sorrisino stampato in faccia.
<< Ahahah ma che simpatica: non solo mi dai del vecchio ma anche del paranoico! Alla tua età portavo rispetto alle persone più anziane di me!>>
<< Pft..non ci credo! Un rompiscatole, altezzoso come te non ce lo vedo proprio a dare del lei ad un anziano!>>
Stavolta il sorriso che spuntò sul viso della ragazza era vero, questo sollevò il morale dell'albino che rispose:
<< Uhm... suppongo che tu abbia ragione: non sarebbe da me comportarmi in maniera educata...>>
A Killua tornò in mente la ragazza dell'arena celeste: in un certo senso si vergognava di come aveva trattato quella poveretta, anche se dopo lei gliele aveva suonate di brutto...
Intanto Rose lo guardava in maniera indecifrabile attirando così la sua attenzione.
L'assassino avrebbe voluto tanto insistere per farla sfogare; tuttavia capì che quello non era il momento giusto: lei ancora non si fidava di lui. 
Così con un senso di oppressione sullo stomaco si vide costretto a darle la buona notte senza poter indagare oltre. 




All'alba del mattino seguente il gruppo partì da Amber city. 
Superato il confine della città si avviarono per la campagna che diventava sempre brulla più si avvicinavano al deserto.
Il sole splendeva nel cielo rendendo la giornata ancora più calda e afosa.
Rose, che aveva un passo decisamente veloce, dirigeva il gruppo affiancata da Blueberry.
Dietro di loro Aaron e Ruby seguiti da Killua e Gon.
La bionda continuava a rimuginare sugli avvenimenti del giorno  prima: da un lato  era contenta del fatto che l'assassino le stesse prestando così tante attenzioni, dall'altro sarebbe stata ancora più contenta se non avesse indagato sul suo passato, continuando a farle ricordare cose di cui non andava fiera.
La blu, che le camminava affianco, si accorse subito del suo stato d'animo  e sussurrando le chiese:
<< Qualcosa non va Rose?>>
La bionda alzò lo sguardo sulla compagna, poi annuì con la testa: con Blueberry sapeva sempre di poter parlare perché la ragazza, prima di essere sua sorella, era la sua unica vera amica.
Rose fece un profondo respiro poi spiegò, a bassa voce, ciò che stava accadendo:
<< Ecco, diciamo che sono un po'  indecisa su come comportarmi con Killua: mi piace, davvero! Ma non voglio che lui venga a sapere di quello.... ho paura che mi giudichi male o che inizi a provare pietà per me...  e comunque non credo di essere ancora pronta a parlarne con qualcun'altro all'infuori di te e il dottore... >>
La blu la fermò alzando un po' la voce:
<< Killua?! Ma che vuole ancora da te? Allora vuole proprio prenderle! Tra l'altro nessuno gli ha mai spiegato che la pedofilia è reato?!>> 
La bionda sospirò poi continuò: << Ti prego Bibi, datti una calmata! Sai benissimo che non è stato lui il primo ad iniziare questa storia, ma io; e sai anche che a me piace davvero quindi, ti prego, rispetta i  miei gusti...>>
<< Ok, ok ma poi non venire a piangere da me se lo arrestano...>>
<< Teoricamente tra qualche mese diventerò maggiorenne quindi non rischio proprio niente. Comunque non è questo il punto..>> 
Blueberry guardò Rose con aria materna: sapeva che, anche se faceva finta di essere forte e autosufficiente,  la sua sorellina era ancora una bambina in cerca di certezze e approvazioni.
<< Se è veramente interessato a te saprà aspettare... E poi lo conosci solo da pochi giorni quindi non sai nemmeno se è quello giusto o è solo attrazione. 
Anche se aspettare non è proprio il tuo forte, sulle questioni d'amore non puoi fare la frettolosa. Ricordati che se son rose fioriranno...>>
 La ragazzina annuì incerta.




Il gruppo arrivò finalmente al confine  col deserto Hugehot. 
Per attraversarlo la squadra si fermò a fare rifornimento in una baracca lì vicino.
Entrati dentro la capannina un vecchio, seduto su una sedia a dondolo, li accolse in maniera piuttosto brusca senza nemmeno guardarli in faccia.
<< Che volete?! Non vendiamo più niente qui! Se avete bisogno di rifornimenti per il deserto dovrete tornare in città>>
Disse l'uomo con la tipica voce gutturale di un ex fumatore incallito.
Rose si fece avanti e, con fare frivolo, chiese all'uomo:
<< Non potrebbe fare un eccezione per delle vecchie amiche?>>
L'uomo alzò quindi lo sguardo sulla biondina, poi scoppiò in una risata gracchiante e, mostrando i pochi denti ingialliti che gli restavano, si alzò dalla sedia.
La ragazzina gli andò incontro a braccia aperte per poi abbracciarlo senza indugiare.
Killua storcendo il naso, si chiese come la bionda potesse sopportare di essere toccata da un essere così ripugnante.
Eppure Rose non sembrava badare troppo all'aspetto del vecchio e nemmeno Blueberry che stava salutando a sua volta l'anziano.
<< Oh ragazze potevate anche avvisarmi!! Purtroppo non ho molto da offrirvi: solo un po' di grappa ... ma non credo sia il vostro genere...>>
Disse l'uomo, che aveva cambiato completamente tono.
<< Ma come? Bevi ancora quella schifezza?! Guarda che non ti fa bene Archibald!>>
Rispose Blueberry mettendo su un finto broncio.
<< Oh Bibi, ti prego non fare la predica a questo povero, vecchio, decrepito che desidera solo godersi appieno i suoi ultimi anni di vita>>
<< Te ne rimarranno anche di meno se continui a bere come una spugna! Comunque siamo qui perchè abbiamo bisogno di una barca>>
Killua e Gon si lanciarono uno sguardo dubbioso: cosa voleva farci con una barca nel deserto? Forse intendeva un dromedario?
Il vecchio annuì pensieroso poi fece segno al gruppo di seguirlo all'interno di una botola.
Scesero un paio di rampe di scale inoltrandosi nel buio più profondo, poi una luce si accese mostrando una serie di imbarcazioni di forme e grandezze diverse, ormeggiate in una sottospecie di porto sotteraneo.
I due ragazzi avevano dipinto in viso  lo stupore e l'eccitazione di un bambino alle prime scoperte.
<< Se volete portare tutte quelle persone su una barca sola dovrete prenderne una davvero grande...>>
Disse il vecchio borbottando quasi a se stesso, poi aggiunse ad alta voce:
<< Bhè io vi consiglio una Dreamplow...>>
Rose storse il naso poi disse:
<< Uhm... no, non va bene Arcy: non siamo qui per vacanza! Abbiamo bisogno di una barca veloce e non troppo appariscente; la Dreamplow è grossa e lenta, sarebbe solo d'intralcio!>>
L'anziano sembrò rimuginare un attimo sulle nuove informazioni ricevute poi sempre borbottando asserì:
<< Bhè potrei anche farvi provare il mio nuovo gioiellino, ma non ho mai collaudato la sua reazione al peso di più persone e potrebbe essere pericoloso...>>
<< Posso vederla? >> chiese la biondina.
Archibald la fissò un attimo, poi le fece strada verso un angolo più appartato del porticciolo nel quale si trovava una barca completamente coperta da un grosso telo color zucchero a velo.
Con una delle sue rugose mani tirò un lembo della stoffa scoprendo un'imbarcazione lunga circa quattro metri e larga un paio, che presentava una vela triangolare e due piccoli motori nella zona posteriore. 
Era completamente verniciata sui toni del giallo sabbia e del marroncino, il chè la rendeva quasi invisibile in mezzo la sabbia.
Rose la guardò estasiata poi chiese tutta eccitata all'anziano:
<< Quanto va veloce? >>
L'uomo si grattò il mento e, mettendo su un espressione orgogliosa, rispose:
<< 48 nodi>>
<< Wow! Come un motoscafo di ultima generazione! Quelli sono motori a propulsione aurea giusto? Non l'avevo mai visti applicati a una barca di queste dimensioni!>>
Il vecchio rise per l'entusiasmo della biondina, poi si lanciò in spiegazioni riguardanti chissà quale componente meccanica dell'aggeggio.
Killua in realtà aveva perso il filo del discorso a ''nodi'' e guardandosi attorno si rese conto di non essere l'unico a non capire niente di quello che stava accadendo.
L'unica che sembrava comprendere era Blueberry che faceva roteare spazientita gli occhi a destra  e a sinistra sospirando pesantemente.
Killua e Gon le si avvicinarono con l'intenzione di chiedere informazioni; fu proprio il moretto che, con uno slancio di temerarietà, attaccò bottone con l'irritata ragazza.
<< Mi sembra di aver capito che tu e Rose conosciate bene quel signore...>>
La blu gli lanciò un occhiata poi gli rispose secca:
<< Si, è stato maestro di Rose.>>
<< Ah ecco perché sembra così interessata alle barche! Tu invece non sei stata sua alunna?>>
<< No, la meccanica non è il mio forte, in particolar modo quella aurea>>
<< Aurea?>>
<< Si, quella che sfrutta il Nen come fonte principale di energia>>
<< Quindi quella barca si muove a Nen?! Che figata! E noi ci monteremo sopra? Wow non posso crederci: già ero emozionato all'idea di viaggiare per il deserto su una barca, ma pensare che si muove con il Nen è ancora più forte!>>
La blu nascose una risatina: nonostante il ragazzo fosse più grande di lei di ben cinque anni si esprimeva e comportava come un bambino!
<< Mi dispiace smorzare il tuo entusiasmo ma guidare una di queste barche è davvero difficile: solo Rose sa come si fa. Io, nonostante ci abbia provato moltissime volte, non sono mai riuscita a fare più di qualche chilometro senza cadere!>>
Gon corrucciò la fronte:
<< Uhm... mannaggia...Credi che finita la missione Rose accetterà di insegnarmi?>>
<< Sicuro!>>
<< Davvero?! Mitico!>>
Bluebery ridacchiò. 



Nel frattempo Rose era rimasta da sola con Archibald. Il vecchietto dopo una lunga spiegazione riguardante l'imbarcazione  si concesse di divagare:
<< Ma lasciamo stare la barca adesso; dimmi Rose come stai? Era da tanto che non ricevevo tue notizie; ero anche un po' preoccupato...>>
<< Tutto bene Arcy, purtroppo in questi ultimi mesi non ho avuto più tempo di scriverti per via del lavoro... mi sei mancato tanto sai? In realtà stavo pensando di prendermi un attimo di pausa dopo questa missione e chissà magari venire a stare qua. Se per te non è un problema ovviamente...>>
<< Lo sai perfettamente che le porte di questa misera capanna saranno sempre aperte per te e tua sorella, ma mi incuriosisce molto questa tua decisione: sei sempre stata un amante delle città e della confusione.>>
Rose abbassò lo sguardo e poi disse con aria malinconica:
<< Non so, forse ho solo bisogno di una pausa: ultimamente mi stanno tornando in mente brutti pensieri e sento che un po' di sano  isolamento potrebbe aiutarmi a staccare la spina...>>
<< Ti è successo qualcosa di brutto? Ne vuoi parlare?>>
<< Ahahahah che tu ci creda o meno, sei il terzo ad avermi fatto questa domanda nelle ultime ventiquattr'ore!>>
<< Ah si? Chi altro te la fatta? Blueberry e...>>
<< Il ragazzo dai capelli color argento che sta di là >>
<< Uhm... quello non mi piace: puzza di violenza pura; dai retta a un vecchio saggio, stagli lontano!>>
<< Uff! Ma perché mi dite tutti questo? Non ci avete mai parlato nemmeno! Puzzerà anche di sangue come dici tu, ma la prima volta che l'ho incontrato non si è fatto scrupoli a venirmi ad aiutare, e l'avevo anche offeso poco prima!>>
 << Capisco, quindi tu credi che lui sia una brava persona perché ti è venuto a soccorrere... ma sei sicura che non l'abbia fatto apposta per conquistare la tua fiducia?>>
Rose sbiancò e poi balbettando rispose:
<< C-certo! Chi mai farebbe una cosa simile!>>
<< Rose, tesoro, chi meglio di te sa che in questo mondo esistono persone simili? Non mentire a te stessa: è proprio per questo motivo che ancora non gli hai raccontato nulla...>>
<< ARCHIBALD! SMETTILA DI USARE IL TUO NEN PER LEGGERMI NEL PENSIERO! >>
<< Scusa...>>
La biondina lo guardò dispiaciuta, poi con più calma disse:
<< Scusami; la realtà è che non sopporto che tu riesca sempre a tirare fuori i miei pensieri, anche prima che io stessa possa elaborarli. Hai ragione quando dici che in fondo nemmeno io mi fido, ma è anche vero che sono sicura che lui non voglia farmi male... è quello che si dice istinto femminile!>>
Il vecchietto sorrise teneramente alla sua discepola che ricambiò il gesto.
Rose fece quindi un profondo respiro e tornando a essere scherzosa come sempre, asserì:
<< Oh, Arcy te l'ho mai detto che trovo il tuo sorriso ammaliante?>>
L'uomo fece una smorfia poi, borbottando stizzito, rispose:
<< Bambinetta impertinente!>>





 


Eccoci alla fine del 5° capitolo!
Prima di tutto mi scuso per averci messo così tanto tempo ad aggiornare: tra la scuola e il terremoto mi è proprio passato di mente!
All'inizio pensavo di svelare il passato di Rose in questo capitolo ma poi mi sono detta: ''Rose conosce Killua da poco no? Perchè mai dovrebbe raccontargli tutti i fatti suoi! Io a uno che conosco da così poco tempo nemmeno gli darei l'amicizia su facebook!!''
Eh niente, il nostro caro assassino dovrà aspettare un'altro po'....
Riguardo alle barche del deserto ho preso un po' spunto da ''One Piece'', anche se esteticamente me le immagino più come quelle del ''Il Pianeta del tesoro''.
Archibald non è altro che un vecchio marinaio saggio e burbero che, dopo una vita passata tra vizi come il bere e il fumare, ha un aspetto decisamente disgustoso. Non avrà un ruolo principale nella storia ma resta comunque un personaggio che considero importante: non so se si capisce dalla fanfiction, ma Rose ha una grande considerazione per l'anziano; si potrebbe dire che lo associa ad un porto sicuro nel quale ripararsi quando le cose si fanno difficili.  
Oh un' ultima cosa prima di passare ai vari ringraziamenti: ad un certo punto Killua e Gon credono che Blueberry si riferisca ai dromedari, quando parla delle barche, perché questi particolari animali sono anche soprannominati ''navi del deserto''; era solo un piccolo appunto per quelli che non lo sapevano già e non avevano voglia di andarselo a cercare.
Chiudo lo spazio autore ringraziando per l'ennesima volta Chichi Zaoldyeck per il suo supporto e a tutte quelle persone che commenteranno, seguiranno o semplicemente leggeranno la storia. 
 Nanami02

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Capitolo 6
*** Litigio X Dichiarazioni X Passato ***


Litigio X Dichiarazioni X Passato

Killua osservò la coppietta che si stava dirigendo verso di lui: la giovane ragazza, tiranna dei suoi pensieri, ridacchiava contenta e rilassata affiancata da quel pulcioso di un vecchio.

L'assassino non poté fare a meno di storcere il  naso per l'ennesima volta; si accorse che forse quello che causava il suo disgusto non era l'aspetto dell'omuncolo, ma il fatto che la biondina si dimostrasse così ben disposta nei suoi confronti: la gelosia lo stava corrodendo dall'interno.
L'albino si vergognò tremendamente per quel sentimento; gli tornarono in mente le parole di Katja: la donna aveva ragione, se era arrivato a provare gelosia per un povero vecchio,  era davvero un mostro.
Sospirò pesantemente e prese una decisione: per il bene di entrambi, si sarebbe tenuto a debita distanza da Rose.
Di certo non poteva immaginare che la ragazza, in seguito alla discussione con il maestro, aveva scelto proprio di mettere in chiaro la loro situazione informandolo dei suoi sentimenti.
Era vero che Archibald e Blueberry le avevano consigliato vivamente di stargli alla larga, tuttavia la bionda era determinata a mostrare a entrambi che 'sta volta aveva visto giusto e che il ragazzo era affidabile; o forse era proprio a se stessa che doveva dimostrare di non aver sbagliato?
Una cosa era sicura: si sentiva fiduciosa e forse anche un po' emozionata!
Con il sorriso sulle labbra si avvicinò ai compagni e disse:
<< Io ed Arcy abbiamo finito; siamo pronti a partire!>>
Gli altri membri annuirono e salirono sull'imbarcazione.
Il vecchio osservò il gruppetto che si apprestava a partire, posò quindi lo sguardo corrucciato sull'albino e si augurò che la sua discepola non si fosse sbagliata: sapeva benissimo che Killua era l'erede della famiglia Zaoldyeck, ma questo non significava che non potesse essere un buon compagno per la ragazza. 
Sospirò pesantemente e salutò a malincuore la combriccola.





La barca filava veloce per le dune del deserto.
A poppa c'era Blueberry, impegnata ad aiutare Rose a manovrare l' imbarcazione.
Affianco, Gon  tentava di attaccare bottone con lei: non aveva più smesso di parlare da quando erano saliti  sulla ''Jewel of the desert'', e la blu sembrava davvero pronta a buttarlo giù dal mezzo. 
A prua Aaron e Ruby indicavano la strada da seguire a Rose, la quale sembrava essere rinata: evidentemente il suo amore per la navigazione era davvero tanto.
Killua, seduto vicino a quel petulante del moretto, si concesse di osservare la bionda; in fondo distaccarsi da lei non implicava anche il non guardarla. 
La ragazza aveva legato i lunghi capelli in uno chignon lasciando così scoperto il candido collo.
Portava dei pantaloni alla turca color pervinca con una semplice maglia bianca e una casacca dello stesso colore. L'albino pensò che quell'abbigliamento le donava molto: l'aveva vista sempre vestire abiti molto femminili, tuttavia trovava che quello stile più sbarazzino rappresentasse molto di più il carattere della bionda.
Proprio mentre Killua era incantato ad osservarla, Rose si girò verso di lui e arrossendo, gli sorrise.
L'albino rimase basito dalla reazione della ragazza: non  l'aveva mai vista avvampare e comportarsi timidamente!
Killua si chiese come doveva interpretare le azioni della bionda; lo stava mandando fuori di testa: prima lo stuzzicava mostrandosi interessata, poi lo allontanava e per finire faceva la timida ragazzina innamorata!
L'assassino sbuffò: si vedeva che Rose era poco più che un'adolescente,cambiava ogni cinque secondi stato d'animo e comportamento. Come gli era anche solo passato per il cervello di provare ad avere quel tipo di rapporto con una ragazzina! Perfetto: assassino, violento, maleducato, arrogante, geloso e adesso anche pedofilo! Stava iniziando a farsi schifo da solo. 



Era ormai sera quando il gruppo raggiunse un'oasi, decisero quindi di accamparsi lì per la notte. 
Dopo aver montato le tende, Rose si avvicinò a Killua, il quale si stava già preparando per coricarsi: erano ormai diverse notti che non riposava e, anche se il suo addestramento da assassino gli permetteva di stare alzato per tanto tempo, non voleva rischiare di essere stanco nel momento del bisogno.
<< Vai già a dormire?>>
Chiese la biondina. L'albino alzò lo sguardo poi seccamente rispose:
<< Si, non va bene che uno della mia età stia alzato per così tanto tempo...>>
La ragazza lo osservò dubbiosa: aveva forse fatto qualcosa per farlo arrabbiare? Certo che Killua era lunatico forte: prima la rifiutava dicendo che era troppo piccola, poi la stuzzicava mostrandosi interessato, faceva di tutto per entrare in confidenza con lei e per finire si comportava in maniera distaccata e fredda.
Rose sospirò, poi chiese con calma :
<< Ehi, qualcosa non va?>>
Il ragazzo la guardò stupito poi scosse la testa e disse:
<< No tutto ok. Perché? >>
<< Non lo so... Dimmelo tu! Sembri arrabbiato: ho fatto qualcosa di male? >>
<< No, no. Sono solo stanco...>>
<< Questa l'ho già sentita...>>
Killua sbuffò: perché doveva rendere tutto così difficile?
<< Credi di essere l'unica a poter stancarsi qui?>>
Rose iniziò ad irritarsi: già per lei era difficile dichiararsi, e quell'idiota adesso iniziava anche a fare il difficile!
<< Ma che ti prende? Sei forse mestruato?>>
L'assassino non ci pensò troppo; rispose arrabbiato alla ragazza senza ponderare le parole:
<< Cosa mi prende? Sono stanco! Stanco di te! Smettila di girarmi attorno!>>
Il viso della ragazza si contorse in una smorfia di delusione mista a rabbia.
<< Girarti attorno? Ti ricordo che fino a ieri sera eri tu quello che mi seguiva ovunque! Non so che cosa ti stia prendendo, ma non sono un giocattolo, e non mi lascio bistrattare così dal primo deficiente che passa!>>
Le parole di Rose colpirono l'albino come un pugno in faccia: l'aveva ferita e se ne stava già pentendo.
La bionda si girò e fece per andarsene quando l'assassino l'afferrò per un braccio.
<< No, aspetta Rose non era quello che intendevo....io....>>
Killua non poté finire la frase che la ragazza l'aveva già atterrato; poi con voce lapidaria e sguardo assassino asserì:
<< Tu cosa? Ascolta bene le mie parole Killua: non sopporto chi mi prende in giro. Se proverai a toccarmi di nuovo ti ammazzo. Non sto scherzando.>>
poi se ne andò.



Rose entrò dentro la sua tenda. 
Sentiva gli occhi pizzicare e la rabbia invaderla: era delusa dal comportamento dell'albino e adirata con se stessa. 
Che stupida che era stata a credere che lui fosse diverso! L'unica cosa di cui era grata a Killua, era l'aver palesato il suo vero io prima che fosse stato troppo tardi.
Si alzò di scatto: non riusciva a stare ferma, quindi decise di uscire.
Si coprì bene poi, senza fare rumore, si avviò verso la zona più esterna dell'oasi.
Si sedette sotto una palma e alzò gli occhi al cielo: adorava il deserto proprio per lo spettacolo notturno che offriva; quella visione che nessuna città al mondo sarebbe riuscita a comparare.        
All'inizio, quando si era trasferita da Archibald per studiare, quel luogo le era sembrato insopportabile: una landa desolata in cui perdersi... poi, piano piano, aveva iniziato ad abituarsi e a sentirsi parte di quell'ecosistema in continua evoluzione. Lì era riuscita a cancellare il suo passato come il vento e la sabbia cancellano le orme dei passanti. 
Chiuse gli occhi e tese le orecchie per poter captare il lieve ululato del vento.
Quello che sentì tuttavia non fu la brezza notturna, ma i passi di una persona che le si stava avvicinando.
Si voltò, credendo di trovarsi davanti la sorella, ma quello che vide fu proprio la causa delle sue attuali sofferenze.
Aveva ragione Blueberry quando, quello stesso giorno, aveva detto che l'albino ci teneva a prenderle!
Sbuffò ma non si mosse: lui era il secondo ad essere arrivato, lui era il primo ad andarsene.
Killua le si sedette accanto.
Si sentiva in colpa per come l'aveva trattata prima, e 'fanculo all'idea di starle lontano: non aveva intenzione di farsi odiare!
<< Rose..>>
la chiamò quasi incerto.
La ragazza di tutta risposta gli lanciò prima un'occhiataccia poi si voltò dall'altra parte.
''Cos'è prima fai il danno e poi cerchi di recuperare in calcio d'angolo?! Eh no caro mio, non mi lascerò convincere da un paio di scuse da quattro soldi!'' pensò la biondina.
L'assassino sospirò, sapeva che non sarebbe stato semplice, ma non voleva lasciare che finisse tutto così.
<<... senti mi dispiace per quello che ti ho detto oggi; non lo pensavo, davvero!>>
La ragazza continuò a fare finta di non sentirlo.
<< Eh che... uff... come dire...ho paura.>>
Rose non si girò. Killua fece un respiro profondo, abbassò la testa e continuò:
<< Paura perché mi piaci.Davvero tanto, troppo; e non va bene...>>
La ragazza avvampò di botto, poi, senza voltarsi, lo fermò dicendo:
<< Perché mai non dovrebbe andare bene?>>
Il ragazzo si sentì sollevato dal sentire la voce della biondina; forse, essere stato sincero, era stata una buona idea.
<< Bhè non saprei, forse perché ci sono quasi nove anni di differenza tra noi?>>
<< pft..tutte scuse...>>
Killua ridacchiò, si era stata proprio un buona decisione!
<< ''Scuse'' per modo di dire: non sei tu quella che rischia di beccarsi una querela per pedofilia! >>
<< Se ti piaccio così tanto come dici tu, allora non dovrebbe essere un problema aspettare la mia maggiore età>>
<< In realtà c'è anche un altro motivo...>>
La ragazza finalmente si girò verso di lui e lo incitò:
<< Spara! Sentiamo la prossima scusa!>>
<< Tu sai chi sono?>>
Rose disse con tono canzonatorio:
<< Un idiota che si sta giustificando a vuoto?>>
Killua scosse la testa divertito. Poi continuò:
<< Zaoldyeck ti dice nulla?>>
<< Si, il tuo cognome...>>
<< Non solo il mio, ma anche quello di un intera stirpe di assassini. Suppongo che sia superfluo dirti che sono l'erede di quella famiglia...>>
Rose rimase in silenzio ad ascoltare.
<< ...non sono una buona persona, sono un mostro...Ho ucciso in passato. Sterminato famiglie intere. Reso orfani molti bambini e vedove molte mogli. E' meglio se mi stai lontana. Tutto qui.>>
Rose alzò un sopracciglio dubbiosa poi rispose:
<< Eh tu credi veramente che questo mi terrà lontana da te? Molte volte siamo costretti a fare cose che non sono giuste; in particolar modo quando siamo piccoli e ancora incapaci di sottrarci al volere dei nostri genitori. Quello che veramente importa e che tu adesso abbia scelto la strada giusta. >>
Killua le sorrise tristemente.
<< Forse è come dici tu, ma il mio pentimento non riporterà di certo in vita le persone che ho ucciso e non cancellerà il mio passato. E' anche per questo che non riesco a trovare una persona fissa: tutti hanno paura di me e hanno ragione.>>
Rose sospirò, poi rispose:
<< Sai voglio raccontarti una storia: tanto tempo fa, in un orfanotrofio a nord di Chillgust, viveva felicemente una bambina. Non aveva genitori ma stava bene: i suoi tutori erano buoni e i suoi compagni amorevoli fratelli. Un giorno arrivò un ragazzo che, trattandola con gentilezza e amore, fece breccia nel suo cuore.
 Dopo un anno passato in orfanotrofio il ragazzo divenne maggiorenne e dovette lasciare la struttura. Prima di andarsene chiese alla ragazzina di appartarsi: voleva salutarla per bene. La bimba accettò senza pensarci due volte; ma quando i due si trovarono da soli nella stanza, il fetente l'aggredì ed abusò di lei. Quello era un vero mostro.
 Scommetto che tu non hai mai torturato in questo modo nessuno delle tue vittime e sopratutto che non hai mai fatto nulla di simile a una bambina.>>
 Killua abbassò lo sguardo sconcertato per il racconto della ragazza. Poi si fece forza e le fece la fatidica domanda:
<< Eri tu quella bambina?>>
Rose rispose senza guardarlo:
<< Dopo quel giorno non ho più dormito per un anno intero: la sua figura che mi sovrastava sorridente mi tormentava.>>
Killua non sapeva che dire: capiva perché la ragazza non ne aveva parlato prima. 
Un pesante silenzio calò sui due ragazzi.
L'albino ruppe quell'atmosfera così grave dicendo:
<< Mi dispiace davvero tanto Rose. Non credo di poter nemmeno immaginare quello che hai passato ...>>  
<< Dimmi adesso, credi di essere comparabile, anche solo un po', a lui?>>
Killua la guardò dritto negli occhi color azzurro cielo; poi disse piano:
<< No, io non avrei mai fatto una cosa simile; nemmeno sotto tortura!>>
Rose sorrise e poi continuò:
<< Visto? Che ti dicevo? Forse non sarai un santo, ma sicuramente non sei un mostro... >>
Killua annuì.
<< Comunque oggi volevo dirti una cosa...>>
<< Ossia?>>
<< Mi piaci.>>
Questa volta fu l'albino ad arrossire.
La biondina scoppiò a ridere per la reazione del ragazzo:
<< Ahahahah non ci credo! Fai tanto l'uomo vissuto e poi diventi un pomodoro per una dichiarazione!>>
Killua la guardò stizzito e imbarazzato.
Dopo essere tornata seria Rose aggiunse:
<< Bhè, adesso che abbiamo messo le carte in tavola, devo farti una domanda; voglio però che tu mi risponda sincero.>>
<< Spara >>
<< Te la senti di provare a stare seriamente con me?>>



 



Ed eccoci alla fine del sesto capitolo! 
Chiedo scusa per il ritardo ma l'ho dovuto riscrivere un mucchio di volte perché non mi convinceva...
Torniamo alla storia: Killua finalmente è riuscito a scoprire il passato di Rose, anche se gli è costato una bella litigata e una dichiarazione!
Anche Rose si è dichiarata; chissà che le risponderà Killua...
Non ci sono molte curiosità riguardo a questo nuovo capitolo; tuttavia stavo pensando di aggiungere il concept art dei personaggi nei prossimi aggiornamenti e volevo sapere cosa ne pensate di quest'idea.
Sempre riguardo all'arte voglio ringraziare il mio amico flo_balla che mi ha fatto questa bellissima fanart di Killua!

Voglio inoltre ringraziare Chichi Zaoldyeck che commenta sempre i miei capitoli e Delya_Zoldyck che ha iniziato a seguirmi da poco! <3 
Un ulteriore ringraziamento va a tutte quelle persone che hanno messo la mia ff sui preferiti o sui seguiti. Grazie mille a tutti quanti <3
Al prossimo capitolo 
Nanami02 <3

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Capitolo 7
*** AVVISO!! ***


So benissimo che non si dovrebbero usare i capitoli per fare avvisi ma, come avrete notato sono in ritardissimo sull'aggiornamento(circa un mese) e devo informarvi, con mio grande dispiacere, che il nuovo capitolo non è ancora pronto del tutto. Sono dispiaciutissima ma non ho avuto proprio tempo per completare il nuovo capitolo.
Giuro che comunque tenterò di farlo uscire il prima possibile.
Chiedo di nuovo venia :'( 
nanami02

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