Mille giorni di te e di me: Gajevy week 2017

di Serenity93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 1: Matching ***
Capitolo 2: *** Day 2: Longing ***
Capitolo 3: *** Day 3: Pillow Talk ***
Capitolo 4: *** Day 4: Trouble Twins ***
Capitolo 5: *** Ringraziamenti ***



Capitolo 1
*** Day 1: Matching ***


Nota autrice: Prima di lasciarvi alla lettura di questo primo capitolo, informo tutti che per un piccolo dettaglio mi sono ispirata alla recente doujinshi caricata da Rboz su tumblr.
Questo è quanto, buona lettura ^_^



 

Matching


Era una giornata estiva calma e tranquilla, una di quelle dove ti viene voglia solo di rilassarti.
Se ne stava tranquillamente in camera sua, Levy, a leggere come al solito uno dei tanti libri che teneva riposto in una delle sue tante librerie, quando qualcuno bussando alla porta, la interrupe da quell’attività.
"Avanti!" Disse la ragazza invitando chiunque ci fosse all’esterno, ad accomodarsi dentro
"Ciao Levy-chan, disturbo?"
"Lucy! No, no non disturbi" rispose Levy rassicurando l’amica.
A quel punto Lucy fece un passo avanti, ed entro nella camera della scripter chiudendosi la porta dietro di sé.
"A cosa devo questa tua visita?" Chiese l’azzurrina alla maga degli spiriti
"Nulla, volevo far due chiacchiere con te, e farti vedere questa…" Disse Lucy sincera allungando a Levy una foto.
Una volta che fù nelle sue mani, Levy vide che raffigurava Lucy e Nastu sorridenti nel loro abbigliamento di coppia.
Dovete sapere che da qualche mese quei due stavano uscendo insieme, ed inaspettatamente, per quanto tonto potesse sembrare Nastu su certe “cose” all’apparenza, Lucy doveva ammettere che come fidanzato non si comportava male, anzi era una sorpresa continua.
Natsu rimaneva sempre Natsu, questo è ovvio, è non mancavano le volte in cui la faceva arrabbiare o la prendevano in giro, tuttavia sapeva come farsi perdonare e farla felice.
Tipo ieri che aveva avuto l’intuizione di comprare delle t-shirt per lui e per lei che si accoppiavano.
"Allora…?
"E’ una cosa davvero carina, è sono felice per te" disse Levy sorridendo alla bionda ed riconsegnandole la foto.
"Già… Natsu è così, cosi… Aaah non lo so!" Esclamò Lucy sorridendo come una scema, ma di quelle innamorate perse e felici di star con la persona amata.
"Non ce bisogno che tu mi dica nulla, Lu. Lo so!" Disse la scripter alzandosi dalla poltrona sulla quale stava seduta, e dirigendosi alla porta.
"Dove vai?" Chiese Lucy alla ragazza
"A prendere qualcosa da mangiare, torno subito" disse l’azzurrina scomparendo dietro la porta uscendo.
Levy e Lucy passarono buona parte del pomeriggio cosi: a parlare del più e del meno, a ridere ed a mangiare schifezze nella camera di Levy fino a quando la bionda non dovette andarsene, dato che quella sera aveva un appuntamento con il dragon slayer di fuoco.
"A domani, Levy-chan" disse Lucy salutando l’amica uscendo.
Una volta fuori dalla camera di Levy, la maga degli spiriti si ritrovò ad andare a sbattere contro qualcosa di dura, alzo gli occhi è… "Gajeel!?" Disse sorpresa la ragazza, continuando: "Cosa ci fai qui?"
"Secondo te?!" Rispose sarcastico lui
"Ah già, vero! Sei venuto a trovare Levy, eheh" Disse Lucy con un’espressione sorniona in volto.
"E chi se no, coniglietta"
"Comunque sei fortunato a poter entrare nel dormitorio, lo sai vero che Erza qui non ammette la presenza di nessun ragazzo"
"Si, è stata una vera impresa convincerla, ma alla fine per il bene di Levy ha chiuso un occhio e mi permette di venire, a patto che noi due… Gihihi!" Disse il mago godendosi la reazione della bionda all’ultima parte che aveva fatto in modo sottintendesse più che bene.
"Oddio, Gajeel!" Esclamò Lucy rossa in volto
"Che ho detto? Non mi dire che tu e Salamander…"
"Oh cielo! Guarda te come si è fatto tardi,  eheh. Io vado, ciao Gajeel!" Disse Lucy che praticamente se la diede a gambe levate per la piega che la conversazione tra lei e Gajeel aveva preso.
Dal canto suo il dragon slayer una volta che la bionda, o come la soprannominava lui “bunny girl” se n’era andata, si lasciò scappare una risata di gusto.
Quando entro in camera sua, la trovo come al solito sulla poltrona a leggere uno dei suoi tanti libri.
Poiché aveva un doppione della camera di lei, Gajeel non aveva dovuto bussare per farsi aprire dalla maga ed era entrato direttamente.
"Hai intenzione di ignorarmi per tutto il tempo, gamberetto?" Disse Gajeel attirando l’attenzione della ragazza su di lui.
Levy in quella sera di estate dalla brezza fresca che entrava dalla finestra aperta, indossava una t-shirt a giro maniche gialla ed uno short di jeans,  i capelli  poi erano raccolti in una coda di cavallo tenuta in alto da un nastro dello stesso colore della maglia.
"Oddio! Scusa Gajeel non mi ero proprio accorta che fossi entrato" disse Levy alzandosi, ed andando a salutare il ragazzo baciandolo con un bacio veloce sulle labbra.
"L’avevo notato gihihi" disse lui con una nota sarcastica nel tono di voce
"Mpf! Fai poco lo spiritoso" sbuffo Levy mettendo su un broncio e tornando a sedersi per continuare la lettura che aveva interrotto.
Era sempre così tra loro due da quando stavano insieme, o forse era più corretto dire che anche prima che iniziassero la loro relazione si divertivano a punzecchiarsi l’uno con l’altra, naturalmente Gajeel rispetto a Levy ci trovava più gusto a far indispettire la ragazza, ma c’era da dire che anche la maga a furia di stare insieme con lui, ci stava prendendo la mano.
"Tieni!" Disse il dragon slayer allungando all’indirizzo della maga un piccolo sacchettino verde
"Perché cos’è?" Chiese la ragazza alzando gli occhi verso di lui, non capendo a cosa fosse dovuto il fatto che il dragon slayer le avesse fatto un regalo, anche se la rendeva felice.
"Che vuol dire…"
"Beh! Oggi non è ne il mio compleanno, ne San Valentino, ne natale o qualsiasi altra festa. Quindi…?"
"Quindi nulla! Cos’è non posso fare un regalo alla mia ragazza?"
"No, ma…"
"Niente ma! Tieni, ed apri!" Disse Gajeel mettendole il sacchettino in mano.
Non era nulla di ché come regalo, ma a Levy faceva un grande piacere, soprattutto se era da parte di lui che arrivava.
"Una nuova fascia per capelli, grazie!" Disse Levy sorridendo al ragazzo per poi accorgersi di un particolare… "Oh ma si abbina alla tua!"
"Ecco… Si, si abbina alla tua perché non volevo che noi due fossimo da meno con questo tipo di “cose” " disse il dragon slayer
"Che vuoi dire?" Chiese la ragazza con aria interrogativa.
A quel punto Gajeel vuoto il sacco è gli racconto della sua giornata passata a litigare/parlare con Salamander, e di come poi il dragon slayer di fuoco avesse tirato fuori la stessa foto che anche Levy aveva visto grazie a Lucy.
"… So quello che stai per dire, piccoletta."
"Davvero? Allora dimmi" disse Levy
"Credi che io l’abbia fatto solo per non essere da meno a quel sottospecie di testa incenerita, e si, ammetto che in parte è cosi, ma l’ho fatto anche per noi. Anzi soprattutto per noi" disse il dragon slayer guardando intensamente negli occhi la sua amata per poi riprendere: "E’ so che in fondo questi gesti ti piacciono, guarda che l’ho notato come guardi incantata quelle coppie che hanno i vestiti abbinati"
"Eh! Te ne sei accorto!?" Chiese Levy sorpresa, che non poteva credere che Gajeel si potesse ricordare di una cosa del genere, non che lui non ci tenesse a lei. Levy sapeva che il dragon slayer l’amava, ma lui non era un tipo da gesti romantici ed eclatanti, ed il fatto che si ricordasse di una cosa di cui la ragazza credeva importasse solo a lei, la rendeva immensamente felice. Questa era un’altra prova che testimoniava quanto il ragazzo l’amasse.
"Ovvio, piccoletta! Io mi accorgo di tutto ciò che ti riguarda, non sarà una di quelle maglie di coppia, ma è qualcosa, no?"
"Questa fascia va più che bene" disse Levy alzandosi dalla poltrona sulla quale stava seduta, ed andando in bagno.
Ne usci subito dopo la ragazza, e tra i capelli ora portava la fascia nuova che gli aveva regalato Gajeel.
"Allora come mi sta?" Chiese lei in attesa di un giudizio del mago.
"Perfettamente" rispose lui semplicemente
"Davvero?!"
"Certo, ora però vieni qui…!" Disse il ragazzo attirandola a se, ed unendo le loro labbra in un bacio, e non di certo un bacio semplice a stampo come quell di pochi minuti prima che avevano condiviso.
Dopo che si staccarono i due passarono dell’altro tempo in camera di lei, a scambiarsi varie coccole, ma senza però far altro. In fondo era pur vero che Erza aveva dato l’ok a Gajeel per poter entrar nel dormitorio e permettergli di andare a trovare Levy quando voleva, ma questo non voleva dire che si fidava. Ergo quando le cose iniziavano a farsi pericolose, dovevano darsi un freno è fare altro.
Ad un certo punto della serata i due decisero di andarsi a fare un giro per le vie di Magnolia, poiché stare chiusi dentro quando fuori era così bello per passeggiare, era davvero un insulto. Soprattutto poi se ad accompagnarti vi era la tua metà.
Quando poi scese la notte ,e guardarono l’orologio sia Gajeel che Levy si resero conto che si era fatto un po’ troppo tardi.
"Oh cielo! Erza ci ammazza se vede che mi hai portata a quest’ora" disse Levy già figurandosi nella testa un’immagine di Gajeel ridotto alle peggio condizioni dalla rossa.
"Puoi sempre fermarti da me, anzi che ne dici di fermarti per sempre" disse il ragazzo arrossendo un po’ e grattandosi un punto imprecisato della testa con un dito.
"Gajeel mi stai proponendo quello che penso?"
"Beh, si! Sai com’è e da un po’ che stiamo insieme, e non vedo per qualche motivo dobbiamo stare separati. Tanto vale stare sotto lo stesso tetto, sempre se a te sta bene…"
"Certo che mi sta bene, credevo non me l’avessi mai proposta una cosa del genere" disse Levy saltando addosso al ragazzo ed abbracciandolo.
"A volte sei un po’ stupida lo sai, Levy"
"Oh, ma grazie!"
"Nel senso buono si intende, comunque andremo a vivere insieme una volta che avremo trovato una casa più grande per starci insieme io e te, ed anche Lily. Sai che in quella dove sto, in tre non ci staremo bene"
"Lo so, e non preoccuparti non mi costa nulla aspettare. L’importante e che prima o poi io e te staremo sotto lo stesso tetto. Ora che ne dici di andare?"
"Siamo di fretta…?"
"No, ma sotto i vestiti avrei anch’io un regalo per te…" disse allusivamente Levy
"Ti amo!" Esclamò Gajeel  che non doveva averci messo molto a capire a cosa si riferisse la ragazza che se la caricò sulle spalle diretto verso casa sua.
Quello che poi successe una volta che i due varcarono la soglia dell’appartamento di lui, è storia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Angolo autrice: Sera a tutti e complimenti a tutti/e voi valorosi/e lettori/rici che avete avuto il coraggio di leggere fino alla fine questa accozzaglia di parole che ho messo insieme in questo mio primo capitolo di questa mia storia dedicata alla Gajevy week.
Lo so come capitolo fa schifo e non ha né una testa e ne una coda, sono certa di aver lasciato errori di qui e di l’, ma… Spero comunque che a qualcuno di voi sia piaciuto, e che mi faccia sapere la sua.
Ci si sente domani con il 2° capitolo.
Baci,
Serenity93

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Capitolo 2
*** Day 2: Longing ***


Nota autrice: Prima di lasciarvi alla lettura, vi dico che il capitolo è ambientato ai giorni nostri, quindi è una oneshot AU.
Questo è quanto, buona lettura.



 
 Longing


Gajeel Redfox era un uomo di trent'anni tutto d'un pezzo che alla sua giovane età, già dirigeva un'importante azienda. Certo l'aveva ereditata, ma se non ci avesse saputo fare il fallimento lo avrebbe visto affacciarsi alla porta fin dal primo anno in cui lui aveva preso le redini.
Gajeel Redfox era uno di quei uomini con uno stile ben definito e che poteva parlare per lui, o quasi. Proveniva da una famiglia di vincenti, è come tale anche lui, il fallimento non era contemplato nei suoi piani di vita, nonché non ne avesse avuti da giovane, ma si era sempre saputo rialzare e mettersi in carreggiata con le sue sole forze dimostrando agli invidiosi che lui valeva anche senza il nome della sua famiglia.
Dopotutto si sa, un vero vincente non è colui che non cade mai, ma colui che pur cadendo ha la forza di rialzarsi. Oltre ciò, però l'uomo era uno di quelli abituato a prendersi tutto ciò che voleva, pur tuttavia senza rovinare la sua posizione sociale.
Sicuramente penserete che sia uno di quei playboy, figli di papà abituato ad aver tutto è non potreste far pensiero più errato. No! Gajeel Redfox era semplicemente un uomo di successo come tanti che desiderava, o meglio aveva brama di tutto. Ed in quel periodo aveva brama di qualcosa, o meglio qualcuno: lei!
Levy McGarden questo il nome della donna che lo aveva fatalmente attratto a sé come un magnete, era entrata a far parte della sua azienda un mese fa, quando suo padre, Metallicana, gli aveva suggerito di assumere lei come sua segretaria. Inizialmente provava un senso di odio misto ad antipatia verso la donna, ma poi ben presto capì che era solo infastidito dal modo sfrontato ed intelligente nonché da suicida secondo lui, con il quale la sua segretaria alle volte aveva avuto l'ardire di rispondergli. Ben presto, l'uomo si ritrovò a capire che questo suo sfidarlo di lei, di tenergli testa gli piaceva, per non dire poi che in fondo lo eccitava anche. Quando poi realizzo di esser stato completamente catturato dal modo di fare di lei, ormai era troppo tardi. Gajeel Redfox desiderava Levy McGarden, è la desiderava così ardentemente da essere diventata un chiodo fisso per lui. Non sapeva se quello che provava fosse amore o meno, me supponeva che il fatto di pensare a lei ad ogni ora del giorno e della notte, allora voleva dire qualcosa, perché mai nessuna donna con cui era stato in passato gli aveva fatto lo stesso effetto che Levy gli faceva.
"Gajeel ti lascio qui i documenti, li ho già controllati io, ma per sicurezza fallo anche tu" disse la voce vellutata di lei rapendolo dal filo dei suoi pensieri che come ogni giorno da un mese a questa parte avevano come protagonista un'unica persona, lei.
"Qualcuno oggi è più sfrontato del solito, noto che mi dà addirittura del “ tu” eppure mi sfugge, una cosa. Quand'è che saremo diventati così “intimi” " disse l'uomo già pregustandosi la risposta che avrebbe ricevuto da parte di lei.
"Non farti troppe illusioni, tu e questa persona, non diventerete mai intimi..." Disse sprezzante Levy.
"Mai dire mai, potrei anche sorprenderla..." Disse lui prendendo parola interrompendola.
"Ne dubito" Commento lei aprendo la porta del ufficio del uomo facendo per andarsene.
"Che fai questa sera, McGarden?" Chiese lui trattenendola.
"Qualunque cosa io faccia fuori da questo ufficio, non è qualcosa che devo venire a dirti" rispose la donna sprezzante.
"Ho capito non hai nessun programma, allora che ne dici di venire con me ad un party..." Disse lui buttandola lì tanto per gioco.
"Cos'è Redfox, mi stai chiedendo di uscire...?" Chiese Levy punzecchiandolo.
"Vedila come ti pare, ma che ne dici?" "Beh se proprio insieme insisti..."
"Bene ti farò spedire a casa un vestito da indossare per l'occasione, una volta rincasata indossalo. Per le nove di sera, sarò sotto casa tua... Ah lasciami il tuo indirizzo" Disse Gajeel allungando alla donna un foglietto da blocco sul quale annotare il suo indirizzo.
"Ecco!" Disse lei riconsegnando il pezzo di carta al suo capo, che più come capo vedeva semplicemente come un uomo che sapeva farci nel campo degli affari.
Levy McGarden era una ragazza semplice all'apparenza, ma che nascondeva all'interno di lei un indole alquanto ribelle.
Nata è cresciuta in una famiglia di librai aveva da sempre fatto i suoi libri il suo porto sicuro, non aveva mai avuto chi sa quali eccessi e con le sue sole forze era arrivata dove si trovava oggi, ossia a ricoprire un ruolo in una delle aziende più conosciute in tutto il Giappone.
Certo qualcuno avrebbe potuto pensare che fare la segreteria non fosse il massimo, ma si sa per raggiungere la vetta, bisogna prima farsi una bella scalata.
Levy era intelligente quanto bastava per sapere come muoversi nella società maschilista di cui tanto avrebbe voluto far parte, doveva dimostrare a tutti gli uomini che in passato l'avevano derisa, sedotta ed abbandonata, è soprattutto a se stessa, che lei poteva farcela, che una donna poteva farcela. Le nove di sera giunsero presto, più presto di quanto non succedesse di solito, o forse era solo una sua immaginazione. Benché avesse pensato di non indossare il vestito che lui gli aveva fatto consegnare a casa, alla fine Levy dovette arrendersi e lo indossò ammettendo che il suo stupido capo aveva gusto ed aveva fatto centro. No! La verità è che l'avrebbe indossato lo stesso anche se fosse stato brutto, ed il motivo era semplice. Levy McGarden desiderava Gajeel Redfox, bramava di farlo suo e di essere sua. Si! Si era presa una bella cotta per il suo capo, ed anche forte. La segretaria che s'innamora del suo capo, che cliché, vero!? Quando poi suonarono alla porta del suo appartamento andando ad aprire non trovò lui, ma il suo autista che la scortò fuori, fino alla limousine, facendola accomodare poi dentro aprendole lo sportello. In completo nero ad attenderla all'interno trovò naturalmente Gajeel che si stava gustando un cocktail. "Buona sera, mi fa piacere notare tu abbia messo il vestito da me fattoti consegnare..." Disse lui salutandola "Mettiamo le cose in chiaro, se non fosse che non avevo nulla di adatto, non l'avrei mai messo, per cui non farti illusioni" ribatté la ragazza rispondendo a tono. "Certo, certo..." Commento lui dando poi l'ok all'autista per partire.
Durante tutto il tragitto tra i due calò un silenzio imbarazzante, interrotto ogni tanto da lui alle volte ed altre da lei con delle semplici e banali domande e frasi buttate li per infastidirsi l’uno con l’altra, ma così giusto per alleggerire l’atmosfera e far passare il tempo.
La serata al party fu davvero piacevole, e Levy, dovette ammettere che quando non faceva lo stupido , Gajeel a modo suo sapeva essere un vero gentiluomo.
Poi però l’uomo pensò bene di rovinargliela la serata, quando non seppe per quale la ragione, prendendola per un braccio la trascinò lontano dal cuore della festa, da occhi indiscreti…
"Lasciami!" Urlò lei e l’uomo lo fece, la lasciò andare: "Si può sapere cosa ti è preso!?" Chiese la ragazza furente e livida di rabbia, ma quando incrocio lo sguardo di lui si accorse che anche lui lo era, è non capiva il perché. Aveva fatto qualcosa che lo poteva aver infastidito? Levy non credeva, allora perché la stava guardando con quegli occhi…?
"Questo lo dovrei chiedere io a te, non ti vergogni?" Disse lui non nascondendo quel velo di disprezzo che provava verso di lei, per qualcosa di cui sicuramente la incolpava.
"Di cosa dovrei vergognarmi, di grazia!"
"Tsk fai pure finta di nulla, eh!"
"Si può sapere cosa vaneggi, che vuol dire faccio finta di nulla. Parla chiaro!" Sbottò la ragazza pretendendo chiarezza da parte del moro.
"Vuoi che sia chiaro? Bene, lo sarò! Ti sei divertita a flirtare con il figlio dei Connel per tutta la maggior parte della serata?!"
"Cosa!? Ma tu sei pazzo, io non stavo flirtando con lui!"
"Certo come no, allora ero io quello che sorrideva e rideva come una cretina ad ogni sua parola…"
Lo mano di Levy lo andò a colpire duramente sulla guancia destra, lasciandolo senza parole per un breve lasso di tempo. Era la prima volta che una donna lo schiaffeggiava, anzi no! Non era la prima volta, ma era la prima volta che lei lo guardava con un aria così furente.
Se prima Levy era arrabbiata, ora era furiosa! Come si permetteva lui anche solo lontanamente di insinuare che lei fosse una donna di quel “tipo”? Ne era cotta è vero, ma di certo non si sarebbe annullata per lui, è se questo era quello che aveva da offrirle allora avrebbe fatto bene a dimenticarsi di lui, o almeno avrebbe dovuto iniziare a farci un pensiero.
"Innanzitutto non ti permetto, e se anche fosse che stessi flirtando con lui, non vedo quale sia il tuo problema. " disse Levy sfidandolo con lo sguardo.
"Si non è un mio problema, ma mi infastidisce che qualcuno che non sia io possa farti divertire e sorridere a quel modo…"
"Perché?"
"Perché tu sei mia e, non ho intenzione di lasciarti a nessuno"
"Tua!? Io non sono…"
Levy non ebbe il tempo materiale di poter finire la sua frase che l’uomo l’attirò a se, serrandole le labbra con un bacio. Nonostante inizialmente fece un po’ d resistenza alla fine si arrese alle labbra di lui aprendo appena le sue permettendo alla lingua del moro di intrufolarsi nel suo palato e rendere quel bacio più passionale.
Quando si staccarono per prendere aria, entrambi erano paonazzi ed accaldati ed avevano gli occhi liquidi di piacere, come se quel bacio a loro non bastasse.
"Che cosa significa?" Chiese Levy  con le gote ancora rosse allontanandosi un po’ , ed abbassando gli occhi non avendo il coraggio di guardarlo negli occhi.
"Ti facevo più intelligente, McGarden. Il fatto è che mi piaci, e tanto pure è credo che mi piaci fin dal primo giorno in cui sei entrata nel mio ufficio" Disse Gajeel confessando alla fine i suoi sentimenti alla ragazza.
"Non prendermi in giro!"
"Non oserei mai, mi piaci Levy McGarden! Non so se quello che provo per te sia amore o meno, ma so che ti penso ad ogni ora, ti voglio! E’ non so cosa darei per averti"
"D-Davvero!? " Chiese lei con la voce un po’  tremante ed alzando lo sguardo verso di lui infine incontrando i suoi occhi che non aspettavano altro che incatenarsi ai suoi.
"Si!"
"E se io ti dicessi che anch’io provo lo stesso per te, tu cosa mi risponderesti…?"
"Semplice! Se tu provassi lo stesso ti porterei via da qui al volo, e ti farei passare la miglior notte della tua vita dimostrandoti quanto ti desideri"
"Gajeel, andiamo…?" Disse Levy, è l’uomo non ci mise molti a capire l’allusione ed il significato che quella semplice frase celava lasciando insieme alla ragazza il party in tutto silenzio.
Quella notte si concessero l’uno all’altra godendo entrambi dei piaceri del eros, ed a quella sera ne seguirono altre ed altre ancora.
Il loro rapporto in un anno crebbe in modo esponenziale, ora erano certi che quello che provavano non era una mera cotta, ma amore. Naturalmente ebbero i loro alti e bassi, ma insieme li seppero sempre superare dimostrando a coloro che non credevano nella veridicità del loro amore, è soprattutto ad entrambi che nulla e nessuno poteva separarli.

Un anno dopo…

"…Vi dichiarò marito e moglie! Ora può baciare la sposa" disse il sindaco dichiarandoli finalmente sposati.
Gajeel e Levy non se lo fecero ripete due volte, e si baciarono suggellando quella promessa d’amore eterno che si erano fatti. Ora non era più due individui distinti e separati, ma due persone unite in matrimonio.

Tre anni dopo…

"…Complimenti signori Redfox, ma soprattutto a lei signora. Avete dato alla luce due splendidi gemelli" disse il medico adagiando sui seni della neo-mamma i due nuovi arrivati nel mondo.
Sia Gajeel che Levy guardarono commossi il frutto del loro amore baciando prima l’uno e poi l’altra sul capo.
"Grazie!" Disse Gajeel baciando la moglie sulle labbra che gli sorrise raggiante nonostante il parto durato dodici.
Se quattro anni fa qualcuno avesse detto a Gajeel, o Levy che a quest’ora si sarebbero ritrovati sposati e neo genitori di due gemelli, sicuramente avrebbero riso in faccia a quel qualcuno, ma si sa la vita è imprevedibile e quanto meno te lo aspetti ti fa incontrate la persona dall’altro capo del filo.
Il filo rosso del destino che li aveva uniti quel lontano giugno di quattro anni
fa.













Angolo autrice: Salve!
Con un giorno di ritardo (e di ciò ringrazio il mio wifi che non andava -.-) aggiorno questa raccolta con il secondo capitolo.
Che dire? Spero vi sia piaciuto, e recensite se volete.
Un bacio, e ci si sente al 3° capitolo.
Serenity93

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Capitolo 3
*** Day 3: Pillow Talk ***



 
Pillow Talk

Il fatto che Gajeel Redfox non fosse un tipo da smancerie e bigliettini d’amore, era un dato di fatto e Levy di ciò non si lamentava, perché in fondo lo amava e le andava bene così.
Tuttavia non poteva nascondere che ogni tanto le sarebbe piaciuto se il suo ragazzo, soprattutto a letto ed in particolar modo dopo aver fatto l’amore, le dicesse qualcosa di carino e romantico.
Erano le chiacchiere da letto ciò che mancava al loro rapporto, quel momento dopo aver fatto l’amore o poco prima in cui si auguravano la buona notte in cui si dedicavano l’uno all’altra per qualche carezza, per un bacio, una coccola. In cui parlavano del più e del meno, della giornata appena trascorsa in cui fantasticavano insieme su un futuro prossimo e, in cui semplicemente si dicevano “ti amo”.
Levy sapeva che Gajeel con le parole non era bravo, e sapeva che fare certe cose lo avrebbe messo a disagio perché non ci si sarebbe visto. Quindi l’amava a modo suo, con i fatti.
Il perché si fosse fissata o quasi con il fatto che nel loro rapporto mancavano le chiacchiere da letto era da imputare ad un libro che aveva letto due sere fa, che l’aveva così presa da farle desiderare anche per lei e Gajeel una cosa del genere.
Prima di allora non si era mai soffermata più di tanto a dar peso a quel dettaglio, ci pensava qualche volta è vero, ma le basta che Gajeel l’amasse. Non che ora non fosse lo stesso, ma quel libro le aveva messo quella voglia in testa di provare a sapere cosa si sente a chiacchierare a letto con il proprio partner, tanto da esserne diventata un ossessione.
Da quando aveva finito di leggere il libro fino ad oggi, Levy le aveva provate tutte per avere un minimo di conversazione con Gajeel nel letto che condividevano, ma nulla! Ogni volta aveva miseramente fallito, è si era detta che il giorno seguente sarebbe stato un successo, ma ciò non succedeva.
Quindi dopo l’ennesimo fallimento si era detta che si sarebbe arresa all’idea che nel loro rapporto le chiacchiere da letto non potevano esserci, e che ne avrebbe fatto solo un ultimo per averne la conferma.
Un'altra giornata era passata e come da copione da qualche giorno a questa parte, Levy si preparava a dar via alla sua “recita” per far si che lei e Gajeel parlassero a letto, solo che quella sarebbe stata l’ultima volta.
"Lily, l’hai notato?" Chiese Gajeel al exceed che era intento a mangiarsi uno dei suoi adorati kiwi
"Cosa?" Domandò a sua volta Phanterlily non capendo il motivo per cui il nakama gli avesse fatto una tale domanda.
"Intendo, intendo che Levy sta cambiando" rispose il dragon slayer
"Eeeh!"
"Oh Lily non è possibile che tu non possa averlo notato!?" Disse il moro quasi come a dire che se l’aveva notato lui, allora automaticamente doveva essere saltato all’occhio di Lily il cambiamento della scripter.
"Invece è possibile. E poi mi spieghi cosa vuol dire che Levy “sta cambiando”!? Io non ho notato nulla di strano in lei" disse l’exceed.
"Bah! Strano tu non ti sia reso conto di nulla, comunque il fatto è questo…"
Così Gajeel iniziò ad elencare a Lily le sue preoccupazioni, e perché Levy per lui stesse cambiando.
"Stai scherzando, spero…! Gajeel non puoi ritenere strano il fatto che Levy venga a letto prima, avanti!"
"Si, ma non se questo implica che da giorni sta interrompendo la lettura di un libro prima del solito" disse il mago
"Ok questo non è da Levy, ma se la cosa ti preoccupa tanto, non puoi parlarle con lei? Chi lo sa, magari vuole dirti qualcosa, ma sta aspettando che tu ti faccia avanti..."
"Tu dici?"
"Beh la mia è solo una supposizione, ma se rimani a parlare qui con me, invece di andare da lei... Non lo saprai mai" disse Phanterlily salutando poi il mago ed andando a letto.
Era appena scattata la mezzanotte quando Levy entrò in camera da letto. Quella sarebbe stata l'ultima sera in cui ci avrebbe provato.
Con suo sommo stupore, diversamente dalle altre volte, trovò Gajeel ancora sveglio.
"Gajeel, qualcosa non va?" Chiese Levy scostando le coperte dal suo lato ed infilandosi nel letto.
"Dimmelo tu!" Rispose il moro puntando gli occhi in quelli di lei.
"Scusa non ti seguo..."
"Levy sei strana!"
"Ok...! Continuo a non seguirti, ma spiegati."
Nonostante fosse un po' difficile per lui, Gajeel non se lo fece ripetere due volte, ed espose alla fidanzata le sue preoccupazioni.
"Non ci credo!?" Esclamò Levy sorpresa
"Non puoi credere a cosa?" Chiese Gajeel che ora era lui a non capire.
"Che tu ti sia reso conto di una cosa del genere" disse la maga facendo chiaro riferimento al fatto che Gajeel avesse notato che lei da un po' di tempo interrompeva la lettura prima per andare a letto.
"Non avrei dovuto?"
"No, solo che non è una cosa che credevo ti sarebbe saltata all'occhio" disse Levy abbassando lo sguardo.
"Stammi a sentire, piccoletta" Inizio il dragon slayer mettendo due dita sotto il mento di lei ed alzandole il viso, "Io noto tutto quello che fai, quindi potresti dirmi la ragione di questo cambiamento?"
"Ecco, vedi..."
Così Levy confessò al ragazzo il desiderio di chiacchiere a letto che un libro letto giorni fa le aveva scatenato.
"Quindi vorresti che io e te ci mettessimo a letto, a far quelle cose che si leggono in quelle storie d'amore stucchevoli, in cui lui sembra più lei di lei!?" Chiese Gajeel leggermente interdetto dal fatto che la sua ragazza desiderasse una cosa del genere.
"No, ma ogni tanto mi piacerebbe. Ecco tutto."
"Ok, proviamo!"
"Cosa!? Mi prendi in giro?" Chiese Levy non riuscendo a credere a quello che le sue orecchie avevano sentito.
"No, ma..."
"Cosa!?" Disse la scripter interrompendo il moro.
Gajeel si sporse verso l'orecchio sinistro di lei sussurrandogli qualcosa che lo fece poi sorridere quando vide l'effetto che le parole di lui avevano avuto su Levy.
"Va bene, ci sto!" Affermò Levy sicura di sé.
Dieci minuti dopo si ritrovò nuda nel letto con Gajeel a rotolarsi tra le lenzuola del loro letto ansimando per il piacere.
Al diavolo le chiacchiere da letto, pensò Levy mentre il mago le faceva raggiungere le vette del
piacere.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Angolo autrice: Sera! Eccomi qui con il 3°capitolo con un ritardo di un giorno.
La verità è che purtroppo su questo prompt non mi veniva proprio ispirazione, ho scritto quello che ho scritto solo per mera disperazione, ma non ne sono convinta.
Comunque questo è tutto quello che sono riuscita a fare, non è nulla di che ma se volete commentate.
A domani mattina con il 4°capitolo, e sempre domani, che caricherò nel pomeriggio, ci si sente con il 5°.
Un bacio.
Serenity93

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Capitolo 4
*** Day 4: Trouble Twins ***



 
Trouble twins
 
 
Nonostante i loro genitori si preoccupavano più e più volte di  consigliarli di star lontani da ciò che non conoscevano, Kou e Aoi finivano sempre per mettersi nei guai in un modo o in un altro.
"Aoi, questa volta l’abbia combinata grossa… Mamma e papà questa volta ci uccidono" disse Kou rivolto alla gemella.
Dovete sapere che Aoi e Kou erano gemelli, ma nonostante questo non si somigliavano per nulla.
Non era solo il sesso a renderli diversi, ma anche il carattere.
Kou era un bambino fin troppo buono ed introverso, timido ogni oltre dire e con poca fiducia nelle sue capacità. Gli piaceva allenarsi con il padre, ma amava molto di più leggere con sua madre.
Aoi invece era tutto il contrario del fratello, la bambina era un vero è proprio vulcano di energie che non sembrava scaricarsi mai.
A differenza del gemello, Aoi amava lottare e se pur anche a lei piaceva leggere, preferiva di gran lunga allenarsi con il padre.
Nonostante queste diversità vi erano anche dei tratti ad accumunarli, tipo entrambi avevano lo stesso colore di capelli, non sopportavano le ingiustizie, la violenza non giustificata, ed amavano i loro genitori sopra ogni cosa.
"Oh avanti! Kou non preoccuparti, basterà che mettiamo a posto prima che tornino" ribatte Aoi osservando il disastro che lei ed il fratello, soprattutto lei, avevano combinato in cucina.
La cucina infatti era ridotta ad un macello da qualsiasi parte la si guardava, vi era farina, crema, cioccolata e tant’altro per fare dolci ovunque ed i due bambini non sapeva da che parte cominciare per pulire il guaio che avevano combinato.
"La prossima volta andiamo in pasticceria con la zia Erza e prendiamo un dolce per mamma e papà" disse Kou iniziando a darsi da fare.
Il motivo che aveva spinto i due gemelli ad usare la cucina, era che da lì a pochi giorni, i loro genitori avrebbero festeggiato il loro sesto anniversario di matrimonio, e per l’occasione Kou ed Aoi avevano pensato di regalar loro un dolce che avrebbero fatto.
Peccato che tra la teoria e la pratica ci stava un mare di differenza nel mezzo, e ben presto i due gemelli fin dai primi tentativi avevano capito che il fallimento era alle porte. Tuttavia non si erano dati per vinti, fino a quando al loro ultimo tentativo non avevano quasi fatto prendere fuoco alla cucina ed a tutta la casa.
A quel punto, Kou ed Aoi avevano decretato che l’idea di fare un dolce la potevano benissimo scartare.
"Sorellina, possiamo riposarci cinque minuti?" Chiese il gemello alla sorella
"No!" Rispose secca la bambina
"Come no!? Dai , io sono stanco!" Iniziò a piagnucolare il bambino
"Cosa credi, che io non lo sia!? Kou mi spiace, ma non possiamo fermarci. Dobbiamo pulire tutto prima che mamma e papà tornino, o  altrimenti siamo in un mare di guai"
"Tanto non ce la faremo mai a pulire tutto in tempo, prima che arrivino"
"Non fare il pessimista, vedrai che…"
"Bambini! Siamo tornati, dove siete?" Li chiamò la voce di loro madre sorprendendoli.
Ora si che potevano dire di essere nei guai, i loro genitori erano tornati e la cucina era ancora un macello.
"Adesso che facciamo, Aoi?"
"Non lo so, ma dobbiamo tenerli lontani dalla cucina" rispose la bambina trascinando il fratello con sé, ed uscendo dalla cucina senza che i loro genitori li notassero.
"Mamma! Papà!" Urlarono i due fratelli correndo incontro ai due genitori
"Siete tornati presto!" Disse Aoi mentre si staccava dalla madre
"Si tesoro, la missione e durata meno del previsto. Avete fatto i bravi?" Chiese Levy ai due bambini, ed entrambi mentirono facendo cenno di si con il capo, ma…
"Levy, vieni qui! Di corsa!!!" Urlò suo marito chiamandola a gran voce, e solo a quel punto Kou e, Aoi si accorsero della loro assenza.
"Siamo fregati!" Fu l’unica cosa che si sentì di dire la gemella, la quale aveva già capito dal tono di voce  del padre, che lui aveva scoperto il macello che avevano combinato lei, ed il fratello in cucina.
"Kou! Aoi! Venite subito in cucina!!!" Li chiamò la madre.
Quando entrano in cucina, trovarono loro madre poggiata al bancone, le braccia consorte che li guardava severamente.
"Allora marmocchi, come lo spiegate questo macello!?" Chiese Gajeel guardando anche lui severamente i figli, ma non più di tanto. Dopotutto sia lui che Levy avrebbero dovuto immaginare che i due bambini si sarebbero messi nei guai.
"Beh… Ecco…" Così Aoi inizio a spiegare a sua madre e suo padre perché lei il fratello avessero ridotto la cucina ad un tale orrore.
Finito di parlare i due bambini aspettarono pazienti che loro madre decretasse la punizione che avrebbero dovuto scontare, ma Levy sembrava non voler dir nulla.
Anzi aveva un espressione in volto indecifrabile ai due gemelli, e lo stesso vale per  Gajeel.
"Mamma…! Papà… Cosa avete?!" Chiese Kou il quale guardava i due quasi “terrorizzato”.
Pochi secondi dopo sia lui che Aoi si ritrovarono stretti nella morsa dell’abbraccio di Levy e Gajeel che iniziarono a dire a più non posso quanto fossero adorabili,  quanto li volessero bene e che soprattutto li perdonavano per il casino, ma che avrebbero dovuto comunque mettere in ordine.
Dall’ingresso della cucina, Lily che era appena rientrato vedendo la scena si passò una mano in faccia. Non si capacitava ancora come quei due potessero diventare così stupidi alle volte, ma andava bene così.
Era bello vivere ed essere parte di quella famiglia.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Angolo autrice: Salve!
Si lo so, la gajevy week è ormai passata da tempo, ma… Eccomi con il quarto capitolo!
Cosa dirvi?
Innanzitutto mi scuso se fa schifo e se sono andata fuori dal tema del prompt, ma purtroppo questo quarto capitolo è stato proprio un parto da scrivere, non mi veniva in mente nulla e quindi ho trascritto la prima cosa che mi è venuta in mente. Di fatti questo spiega anche il mio motivo per cui aggiorno oggi.
Anyway… Se caso mai vi fosse piaciuto, fatemi sapere (se volete) la vostra.
Un bacio, ed al prossimo aggiornamento.
Serenity93
 
Ps: scusate per gli errori e soprattutto gli orrori in questo e nei precedenti capitoli, con più calma e tempo li correggerò.

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Capitolo 5
*** Ringraziamenti ***


Ringraziamenti


 


Ahimè mi tocca farlo, non vorrei ma lo faccio anche per rispetto verso di voi.
La raccolta per la GW2017 termina con il quarto capitolo.
Purtroppo non ho la giusta ispirazione per scrivere sugli altri tre prompt rimasti, e in tutta sincerità voglio concentrarmi sulle mie altre storie.
Detto ciò, ringrazio tutti coloro che hanno recensito, messa nelle preferite, seguite, e ricordate questa mio tributo alla coppia.
Grazie!
Serenity93

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