La Figlia degli Astri

di Ryu Hime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Fiore di Luna ***
Capitolo 3: *** Puoi chiamarmi Seiza ***
Capitolo 4: *** Un passato da dimenticare ***
Capitolo 5: *** Il Clan della Luna Piena ***
Capitolo 6: *** Un potere sconosciuto ***
Capitolo 7: *** Il potere del Buio Eterno ***
Capitolo 8: *** Comincia il viaggio alla ricerca della verità ***
Capitolo 9: *** L'Oracolo degli Dei ***
Capitolo 10: *** Un paio di ali ***
Capitolo 11: *** Il Clan della Luce Oscura ***
Capitolo 12: *** Tutto per vendetta ***
Capitolo 13: *** Angel of Darkness ***
Capitolo 14: *** Buio ***
Capitolo 15: *** Un'esistenza al buio ***
Capitolo 16: *** Il prezzo per la Luce ***
Capitolo 17: *** Il ritorno dei Celesti ***
Capitolo 18: *** Dea ***
Capitolo 19: *** Ognuno per la sua strada ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Qualcuno dice che il Sole e la Luna siano come lo Yin e lo Yang: così diversi da non potersi incontrare mai, ma allo stesso tempo legati da un destino comune che li unisce.
Io non so se sia vero oppure no, sta di fatto che per qualche motivo queste due forze si sono unite e hanno reso possibile la mia esistenza.
Per alcuni impensabile, per altri scomoda, per alcuni impossibile, ma per due meravigliosa.
Quest’ultima categoria di pensiero non avrei mai potuto conoscerla se non fosse stato per certi maghi di una certa Gilda.
Se non fosse per loro io non sarei mai uscita dalla foresta, non avrei mai conosciuto quell’ultima categoria di pensiero e non avrei mai potuto tornare da dove provengo davvero.
Ma partiamo con ordine.

Io sono sempre stata diversa.
Vedo cose che altri non possono vedere.
Percepisco cose che altri non percepiscono.
Sento cose che nessuno sente.
Posso fare cose che la gente normale non può nemmeno sognare.
Quando ero piccola non avevo dato peso a questa mia capacità, ma pian piano il divario tra me e il resto del mondo si è fatto sempre più marcato.
Più crescevo e più mi rendevo conto che il mondo non può accettarmi per quella che sono, non è pronto per conoscermi.

Ma a me non importa, sono da sola; lo sono sempre stata.
Non mi vergogno di quello che sono, se il mondo non può accettarmi allora io non lo costringerò alla mia presenza.
Mi sono ritirata in una foresta. È piena di pericoli, ma qui non devi preoccupati degli occhi diffidenti della gente.

Un rumore tra le fronde mi fa riemergere dai miei pensieri.
Mi apposto tra i rami di un albero e vedo delle persone uscire dalla fitta boscaglia.
Vestono in modo strano. Dopo un po’ che li osservo capisco che sono maghi.
Li guardo sempre più curiosa, da piccola fantasticavo sulla possibilità di unirmi ad una Gilda; questo però prima di scoprire la particolarità del mio potere.
Un potere immenso e pericoloso che sarebbe dovuto rimanere nella Lost Magic per sempre, ma che invece è rinato con me.
Li guardo con invidia mentre litigano con quell’affetto che contraddistingue una famiglia unita.
Sono un gruppetto di quattro persone più un gatto blu: una ragazza in armatura dai capelli scarlatti; una ragazza bionda con una decisamente poco pratica mini gonna; un ragazzo dai capelli neri a torso nudo e un altro ragazzo con degli insoliti capelli rosa ed una sciarpa bianca.





*si presenta con l'aspetto di uno spirito metà ragazza e metà drago. i capelli neri raccolti in una treccia, delle squame viola un po' ovunque, delle ali dello stesso colore e una coda viola con una fiammella blu sulla cima*
Ehilà gente!
Finalmente ho deciso di rifami viva!
Vi sono mancata?
Dopo la ripresa della scuola ho avuto poco tempo per scrivere ma decisamente tanto per farmi venire nuove idee -le ore di matemeatica servono a qualcosa-
Spero che questo Prologo vi abbia incuriosito, in ogni caso pubblico anche il cap dopo.
La mia intenzione è quella di pubblicare almeno una volta a settimana, ce la farò? 
Spero di sì.
Dopotutto ora c'è pure la scuola di mezzo -.-"
Spero di avervi intratenuto a dovere
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

 

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Capitolo 2
*** Fiore di Luna ***


Fiore di Luna

-Questa volta la missione è abbastanza semplice, dobbiamo recuperare una pianta dalle proprietà curative. Si chiama Fiore di Luna, il problema è che sembrerebbe essere sorvegliata da un guardiano.- illustrò Lucy ai compagni di Team –Almeno sarà più divertente.- disse invece Natsu, che di cercare un fiore _per quanto miracoloso potesse essere_ senza nessun avversario da sconfiggere non lo entusiasmava per niente –Dove si trova questo fiore?- domandò Erza –Sembrerebbe che si trovi in una foresta a Nord di Harujion.-

Il viaggio in treno era obbligatorio e per il povero Dragon Slayer era una vera tortura. Erza mangiava tranquillamente una fetta della sua amata torta di fragole, Lucy esaminava una mappa _anche se molto approssimativa_ della foresta dove si sarebbero recati; Gray stava schiacciando un pisolino e Happy tentava di tenere su di morale il povero Natsu che era in uno stato decisamente pietoso.
Arrivarono dopo due ore di viaggio, dalla stazione proseguirono a piedi, con grande sollievo da parte del mago di fuoco.
Prima di andare verso la foresta però andarono dal cliente che aveva commissionato il recupero del fiore per avere maggiori informazioni.
Arrivarono in una villa decisamente sfarzosa, il cancello in ferro battuto era sorvegliato da due guardie che, una volta visto i marchi della Gilda, li fecero passare.
Il padrone di casa li accolse in un salotto per il the luminoso ed ampio –Il Fiore di Luna ha delle particolarissime qualità mediche, è anche l’unico esemplare esistente, ma mi occorre per una medicina sperimentale. Vedete, mio figlio è gravemente malato da mesi e nessun dottore è riuscito a fare nulla.- disse con voce tremante ricolma di angoscia –Poi ho sentito parlare di questa pianta, sembrerebbe poterlo guarire. Ho tentato di avvicinarmi, sfortunatamente la guardiana del Fiore non mi ha fatto avvicinare di un millimetro. Usa una magia del tutto sconosciuta, nessuno dei miei accompagnatori è stato in grado di fare nulla. Tutta la mia squadra è stata spazzata via in un attimo ed eravamo in una ventina di persone. Per questo ho voluto rivolgermi a dei maghi. Siete i soli che possono portarmi il Fiore di Luna.- concluse –Non si preoccupi, penseremo noi alla pianta.- disse Erza con un sorriso incoraggiante.

Uscirono dalla villa e si diressero subito verso la foresta –Chissà che magia usa la guardiana…- disse pensieroso Happy –Se ha detto che non l’hanno riconosciuta potrebbe anche rientrare nella Lost Magic.- considerò Lucy.
Si addentrarono nella foresta e dopo pochi passi i fitti alberi resero impossibile la vista della città. il sentiero era poco battuto e per questo non molto visibile e in poco tempo scomparve del tutto. Le grosse radici degli alberi rendevano il cammino più difficile di quanto già non fosse –Happy, potresti dare un occhiata più avanti?- chiese Lucy al gattino –La mappa non è molto precisa.- aggiunse, lui mise le ali e andò in perlustrazione. Tornò dopo pochi minuti –C’è una grotta poco più avanti, lì la vegetazione è ancora più fitta, non ho potuto avvicinarmi troppo, ma è probabile che sia lì che si trovi il Fiore, ho percepito una magia potente venire da lì.-
-Perfetto, facci strada.- disse Erza soddisfatta. Avanzarono a fatica tra gli alberi sempre più imponenti e fitti. Il Sole iniziava a calare –Fermiamoci, domani riprenderemo le ricerche.- disse Erza visto che continuare di notte non era il caso. Si accamparono vicino ad un fiume, Lucy accese il fuoco insieme ad Happy, Erza organizzò il campo e Natsu e Gray andarono a cercare qualcosa da mangiare, con le prevedibili conseguenze –E’ tutta colpa tua stupido Fiammifero-
-Ma che stai dicendo? Sei tu che non lo hai preso in tempo!- l’oggetto della discussione era un cinghiale che se l’era filata non appena aveva visto le fiamme di Natsu –E’ andato di là.-
-Ma sei ceco?? È andato da quella parte!!-
-Quello ceco sei tu Occhio Languido.-
-Occhio a Punta!-
-Capitan Mutanda!-
-Fiammifero!-
-Ghiacciolo!- il loro battibeccare fu messo a tacere da un’aura furiosa alle loro spalle –Finitela.- disse Erza con uno sguardo ben poco rassicurante –Aye.- dissero in coro intimoriti.
Happy era comunque riuscito a pescare pesce a sufficienza, quindi per quella sera la cena era salva. Erza si propose per iniziare la guardia notturna, visto che lì pullulava di animali selvatici. La serata trascorse tranquilla, la luna e le stelle erano davvero luminose, soffiava un piacevole venticello e nessun animale venne a fare visita ai maghi. Nonostante questo però Erza era inquieta, si sentiva osservata ma non riusciva a vedere nessuno. Continuava a pensare che fossero gli animali della foresta, il suo sesto senso però le diceva di stare all’erta.

Il mattino arrivò prima del previsto. Il sole arancione sorse dietro gli alberi secolari colorando il cielo d’azzurro con qualche nuvola bianca. Almeno è questo che i maghi avrebbero visto se le chiome non fossero state così fitte. Lì nella foresta un’ombra insistente dominava il sottobosco e la frescura regnava incontrastata non lasciando sentire il calore dei raggi solari. I maghi si svegliarono comunque abbastanza presto grazie ad Erza che era impaziente di portare a termine l’incarico –Happy ricordi da che parte hai visto la grotta?- chiese Lucy al gattino –Aye. Da quella parte.- rispose allegro –Bene, mettiamoci in marcia.- il percorso era tortuoso, pieno di radici nodose che impedivano all’erba di crescere e di piccoli sassolini appuntiti. Ogni tanto un animaletto selvatico scappava su un albero, spaventato dalla loro presenza –Certo che qui non passa proprio nessuno.- commentò Gray –Con tutte le voci che girano sulla guardiana credo che si siano spaventati, ma comunque questo bosco sembra non essere mai stato attraversato.- disse Erza pensosa.
Un rumore tra le fronde li fece fermare.
Tutti i sensi all’erta.
Qualcosa si avvicinò verso di loro a gran velocità.
Balzò fuori dai cespugli.
Uno scoiattolino saltò sulla faccia di Natsu usandola come trampolino per lanciarsi sull’albero dietro di lui, così come altri otto. I maghi scoppiarono a ridere, la faccia del Dragon Slayer era piena di piccoli graffietti lasciati delle unghie degli animaletti che continuarono la loro corsa saltando da un albero all’altro.
Falso allarme.
Continuarono a camminare per almeno dieci minuti, finché Happy accelerò il passo –Da questa parte!- disse sicuro. Difatti il gruppo si trovò davanti ad una caverna coperta da diversi rampicati che nascondevano l’entrata come una cascata –Percepisco una magia potente provenire da lì.- disse Lucy sicura –Il Fiore di Luna dev’essere là.- aggiunse entusiasta –E voi non vi avvicinerete più di così.- disse una voce femminile davanti a loro.
Una ragazza avanzò verso di loro. Non dimostrava più di 16 anni. Era alta e slanciata; i capelli neri come carboni ardenti con una ciocca argentea raccolti in una lunga coda alta; gli occhi spaiati, uno blu come la notte e uno castano scuro. I vestiti leggermente logori, un paio di pantaloni a mezza gamba rossi e una canottiera bianca, dalla cintura pendevano tre coltelli, una faretra piena di frecce in spalla e un arco in mano, i piedi scalzi –Non vedrete nemmeno il Fiore di Luna.- disse sicura.
 



*solito aspetto da mezzo drago*
Che ve ne pare?
Con la narrazione lo ammetto: sono andata un po' di fretta, ma non mi sembrava che ci fosse nulla di interessante da dire.
Per la scena di litigio tra Natsu e Gray mi sono ispirata alla scena dove per la prima volta si sono "ritrovati" in  missione insime e stavano aspettando Erza alla stazione. Che risate quella volta *ride in modo esagerato*
Ah, il Fiore dI Luna, ne parlerò meglio in un'altra occasione, ma vedrete che non è niente male come idea.
E passiamo al punto cruciale: il nuovo personaggio.
L'entrata in scena mi sono divertita un sacco a descriverla e devo dire che è -per ora- il mio personaggio meglio riuscito. Vedrete che conquisterà anche voi.
Bene, con questo è tutto, aspetto vostri commenti.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

 

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Capitolo 3
*** Puoi chiamarmi Seiza ***


Puoi chiamarmi Seiza

-Non vedrete nemmeno il Fiore di Luna.- disse sicura –Quindi sei tu la famosa guardiana.- intuì Gray –Esatto e voi siete degli intrusi.- disse incoccando una freccia –Andatevene.- ordinò –Noi non ce ne andremo senza quella pianta.- rispose Natsu –Allora non mi lasciate altra scelta.- scoccò la freccia e fu solo grazie ai suoi ottimi riflessi se Natsu riuscì ad evitarla. La freccia andò a conficcarsi nell’albero dietro di lui, ma il mago di fuoco non vi badò e partì alla carica –Pugno di Ferro del Drago di Fuco!- urlò. La ragazza non si scompose, alzò l’indice e il medio della mano sinistra e subito le fiamme che circondavano il pugno di Natsu si estinsero e senza lasciargli il tempo di capire come fosse stato possibile lo rimandò indietro con un calcio all’addome attaccandolo ad un albero. Fu la volta di Gray –Ice Make. Lance!- la ragazza evitò tutte le lance ghiacciate schivandole compiendo piccoli e lenti movimenti e senza dire nulla alzò l’indice e il medio della mano destra; immediatamente delle liane intrappolarono il mago di ghiaccio –Apriti portale del Leone! Loki!- lo spirito comparve e tentò subito un attacco diretto, senza successo perché con lo stesso gesto di prima la guardiana lo fece sparire. Lucy rimase di sasso –Cos’hai fatto a Loki??-
-L’ho rimandato nel mondo degli Spiriti Stellari.- disse lei con semplicità.
Senza perdere tempo Erza tentò un affondo di spada che lei parò con uno sei coltellini –Tornatevene a casa.- disse prima di respingere completamente la Rossa che fu costretta ad arretrare –Ragazzi ho trovato il Fiore!- esclamò la voce di Happy, il gattino era riuscito ad introdursi nella caverna senza essere notato. La guardiana si voltò terrorizzata, Happy aveva sradicato la pianta ed l'aveva invasata –Bravissimo Happy! Portala al signor Kin!- esclamò Natsu –Aye sir!- disse lui prima di sfrecciare verso il cielo –Tu non andrai da nessuna parte!- tuonò la guardiana e subito delle liane si mossero ad un cenno della sua mano, pronte ad intercettare l’exceed, furono però bruciate dal fuoco di Natsu –Siamo noi i tuoi avversari.- disse spavaldo. Lei lo guardò con espressione truce –Non porterete il Fiore di Luna fuori dalla foresta.- disse e rapida scoccò una freccia nella direzione di Happy, gli colpì un’ala –Happy!!- chiamò il Dragon Slayer. Subito si mise a correre nella direzione in cui era caduto l’amico, ma si accorse che anche la ragazza vi si stava recando e molto più velocemente di lui, saltando da un albero all’altro. I maghi si precipitarono al suo inseguimento ma quando raggiunsero Happy la guardiana aveva già ripreso il Fiore.
Era davvero stupendo, un giglio dai petali bianchi come la Luna e delle venature argentate, lo stelo verde smeraldo e le radici sottili grondavano di terra fertile.
Dopo aver ripreso la pianta saltò su un albero e tornò alla grotta –Happy! Stai bene??- chiese Natsu spaventato –Aye, non mi ha fatto tanto male.- rispose –Fammi vedere.- disse Lucy, sull’ala dell’exceed c’era un taglio lungo, ma non profondo –Ho l’impressione che prendere quel fiore sarà molto più difficile di quel che pensassimo.- commentò Gray.
Natsu non lo ascoltò nemmeno, si precipitò alla grotta senza aspettare gli altri e vi entrò.
La  ragazza stava ripiantando il Fiore di Luna al suo posto –Ve l’ho già detto, andatevene di qui.-
-Noi non andremo da nessuna parte senza quello.- disse indicando la pianta –Quanto sei testardo.- commentò spazientita. Si alzò e avanzò verso il mago – Vuoi la rivincita?- chiese con tono di sfida –Sono tutto un fuoco.- rispose lui attivando la sua magia. Lei sorrise –Prima però…- impose l’indice e il medio della mano destra, prima verso il Fiore di Luna e poi verso l’entrata della grotta. Entrambe le zone furono avvolte da una nebbiolina azzurrognola. Natsu provò a toccarla e subito una piccola scarica gli fece ritrarre la mano “Una barriera…
–Possiamo cominciare.- disse la ragazza mettendosi in posizione.
I due avversari si studiarono per qualche secondo, poi scattarono –Ali brillanti del Drago di Fuoco!- esclamò Natsu balzando in avanti, la guardiana si scansò all’ultimo minuto, alzò le due solite dita della mano destra e le fiamme di Natsu si estinsero, il mago però non demorse –Ruggito del Drago di Fuoco!- la guardiana si vide arrivare contro una quantità spropositata di fiamme scarlatte, ma non si scompose minimamente; con la mano sinistra fece un movimento simile ad un ventaglio e l’attacco si ritorse contro il mago –So benissimo che non puoi mangiare le tue stesse fiamme.- disse tranquilla –E comunque le tue fiamme non potranno mai colpirmi.- aggiunse sicura –Questo lo vedremo!- disse Natsu emergendo dal mare di fuoco leggermente malconcio. Questa volta fu la guardiana ad attaccare per prima, si avvicinò rapidissima con il torace rivolto verso il basso poi, veloce come un serpente colpì Natsu all’addome con la mano dritta facendolo arretrare di qualche passo. Il mago non si scompose, sferrò un pugno privo di fiamme e la colpì sullo zigomo, così fu lei ad essere costretta ad arretrare –Perché volete il Fiore di Luna?- chiese all’improvviso –E’ un incarico che ci è stato affidato.- rispose Natsu –Da chi?-
-Perché ti interessa saperlo?-
-Perché solo un folle può desiderare di possedere il Fiore di Luna.-
-A lui serve per una medicina sperimentale.- rispose Natsu leggermente confuso –E a cosa gli potrebbe servire? Il Fiore di Luna non è una pianta dalle proprietà curative.- disse spiazzando il mago –E’ una pianta dagli incredibili poteri, questo è vero, ma nulla a che fare con la medicina.- rimasero in silenzio per un attimo –Chi vi ha commissionato quest’incarico?- chiese ancora –Un tizio nobile Kin… qualcosa.- disse tentando di ricordare. La ragazza si fece scura in volto –Kin Pheles.- disse quasi sotto voce –Lo conosci?- chiese il mago stupito, lei annuì –E’ vero che suo figlio è gravemente malato, ma la verità è che a lui non è mai importato molto. È letteralmente ossessionato dalla botanica e colleziona migliaia di piante rare. Un fiore nato dai raggi lunari con proprietà magiche deve avergli fatto molta gola.- rivolse uno sguardo al Fiore di Luna –Portatemi da lui. Devo farci quattro chiacchere.

I maghi tornarono velocemente alla grotta –Quello stupido Fiammifero! Non poteva almeno aspettarci??- sbuffò Gray –Sai com’è fatto.- sospirò sconsolata Lucy.
Appena arrivarono trovarono l’entrata bloccata da una barriera –Natsu!- provò a chiamarlo Happy, non ricevendo però nessuna risposta. I maghi non ebbero nemmeno il tempo di iniziare a preoccuparsi che la barriera si dissolse in una nuvola di stelline argentate e dalla grotta uscirono Natsu e la guardiana –Vuole che la portiamo da Kin.- disse Natsu con semplicità –E come mai?- chiese Erza non molto convinta –Devo parlare con lui per chiarire un paio di cose.- disse lei seria –Non porterò il Fiore di Luna, ma devo assolutamente parlare con lui.- ripeté con voce ferma.

Il tragitto del ritorno fu meno impervio, le radici si spostavano al loro passaggio rivelando un piccolo sentiero. La guardiana camminava davanti, silenziosa e lo sguardo all’orizzonte –Mi dispiace per l’ala, come va ora?- chiese ad un tratto ad Happy –Meglio grazie.- rispose allegro –Come ti chiami?- le chiese Erza –Seiza, mi chiamo Seiza.- rispose –Che tipo di magia hai utilizzato prima? Hai controllato le piante, estinto il fuoco di Natsu e chiuso il portale di Loki. Non capisco come hai fatto.- disse Gray –Sinceramente non so nemmeno io di preciso che magia utilizzo, ma fin da piccola ho avuto una particolare affinità con l’acqua, il fuoco e le stelle. Le liane e le piante in genere le controllo grazie all’acqua che presente al loro interno.-
-Quindi potresti anche controllare un essere umano?- chiese Lucy leggermente timorosa –Ad essere sincera non ci ho mai provato. Controllare la vita di una persona lo reputo orribile e il pensiero di poter possedere un potere così grande mi spaventa.- si fermò giusto pochi passi prima dall’uscita della foresta –Tutto bene?- chiese Erza –S-sì. E’ solo che è da parecchio che non lascio la foresta… chissà quante cose sono cambiate…-
-Beh, non potrai scoprirlo se non vai avanti no?- le fece notare Natsu. Lei sorrise –Grazie.- e fece quei due passi che la dividevano dalla civiltà.




*si presenta con il solito aspetto da mezzo drago*
Ehilà! Come ve la passate?

Ecco il nuovo personaggio in tutto il suo caratteraccio e dei poteri che come al solito sono un po' particolari.
Dunque, mi sono impegnata davvero tanto a scrivere le scene di lotta e spero ardentemente di averle rese come si deve.
Molti segreti si nascondono dietro al passato di Seiza e renderanno questa storia ancora più complicata, ma ormai dovreste saperlo: io ADORO le cose complicate!
So' che non c'è scritto ancora molto, ma abbiate ancora un pochino di pazienza e poco a poco i pezzi del puzzle andranno al loro posto.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda midnight witcher per aver recensito e ovviamente tutti quelli che mi seguono in silenzio ma attenzione.
Bene noi ci vediamo domenica prossima con "Un passato da dimenticare"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e sodinzolando* 

 

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Capitolo 4
*** Un passato da dimenticare ***


Un passato da dimenticare

Seiza stava davanti a Kin Pheles con un’espressione indefinibile.
Rimasero a studiarsi in silenzio per almeno cinque minuti senza che nessuno dei due distogliesse lo sguardo dall’altro –Secondo voi ci metteranno ancora tanto?- chiese sottovoce Natsu che si era già stufato di quella situazione
–Che cosa ci fai qui? Credevo che avessi detto che non avresti più rimesso piede in una città o in qualsiasi altro centro urbano.- disse Kin leggermente sospettoso –Le cose sono cambiate da quando hai preso di mira il Fiore di Luna!- sbottò Seiza –E come se non fosse già grave hai finto che fosse per tuo figlio! Sei la persona più falsa che esista!- aggiunse furente –E’ per mio figlio! Il Fiore di Luna lo guarirà dalla malattia!- disse con lo stesso impeto della ragazza –Se ti importasse davvero di tuo figlio sapresti che è una malattia genetica che nemmeno la magia è in grado di curare!-
-Aspettate un secondo. Lui ci aveva detto che era malato da mesi.- disse Gray confuso –Certo. Per lui sono solo quatto mesi. Si è accorto del figlio solo quando è morta la madre, quattro mesi fa e solo allora lo ha guardato come avrebbe dovuto! Ma se si fosse interessato di più saprebbe che è una malattia che ha dalla nascita e che ha creato una malformazione dei polmoni! Per questo fa fatica a respirare!-
-E tu come fai a dirlo??-
-Ti ricordo brutto vecchiaccio che io conosco Yama da quando eravamo bambini! E come faccio a sapere di Furī?? Perché il vento porta molte storie! E persino io che non ero in città sapevo meglio di te che cosa stava succedendo nella tua famiglia!! L’unico motivo per cui vuoi il Fiore di Luna è perché vuoi completare la tua stupida collezione botanica!!- urlò facendo tremare le pareti della casa così tanto da far tintinnare le tazze da the conservate in una teca –Non è così!- rispose Kin con lo stesso tono –E per cos’altro?? Il Fiore di Luna non è una pianta medica e tu lo sai benissimo!- urlò ancora in preda ad una collera che i maghi di Fairy Tail non avevano mai visto –Tutto quest’agitazione per un fiore? Assurdo!- commentò Gray sconcertato –Il Fiore di Luna non è un fiore qualunque.- disse Seiza seria -Lo trovai qualche anno fa nella foresta. Era una notte bellissima e nella caverna dove mi trovavo un raggio di luna purissimo colpì il terreno proprio davanti a me. La terra brillò di una luce propria argentea e pochi secondi dopo germogliò il Fiore di Luna. Dopo qualche tempo imparai a studiarlo e mi accorsi che aveva una potenza magica unica. Se cadesse nelle mano sbagliate…- e qui guardò Kin –Non so cosa potrebbe accadere.-
-E’ per questo che te ne sei andata?- chiese una voce nuova dietro di loro –Yama! Cosa ci fai qui? Dovresti essere a letto!-
-Con tutto il baccano che avete fatto vi ho sentiti e mi sembrava di aver riconosciuto la voce di Seiza. A quanto pare avevo ragione.- Yama era un ragazzo abbastanza esile e dal colorito cereo, i capelli lunghi fino alle spalle color noce e gli occhi verdi come due smeraldi. Si teneva in piedi con un bastone da passeggio e indossava una vestaglia, segno che passava molto tempo a letto.
Seiza distolse subito lo sguardo dal ragazzo –Non era per questo. È successo dopo che me ne sono andata.- rispose con lo sguardo basso, come per scusarsi. Natsu, chiaramente spazientito, poiché le cose andavano per le lunghe, decise che ne aveva abbastanza –Qualcuno mi vuole spiegare che cosa sta succedendo? Non eravamo venuti qui per capire perché gli servisse il Fiore di Luna?- chiese leggermente scocciato –Giusto, come ho già detto prima non è una pianta curativa. Dimmi la verità.- disse Seiza ignorando completamente il nuovo arrivato, anche se in modo forzato, si notava una certa tensione tra i due –Il Fiore di Luna mi occorre veramente per salvare Yama, qualche settimana fa degli strani tizi sono venuti da me a propormi un accordo: il Fiore di Luna per la guarigione di mio figlio.-
-Ma come facevano a sapere della sua esistenza!? Ho mantenuto il segreto con estrema cura. Francamente non mi aspettavo nemmeno di incontrare eventuali cacciatori di tesori.-
-Non li ho mai visti da queste parti, vestivano tutti di sfumature del blu, i capelli argentei e gli occhi blu notte; erano un gruppo di circa una decina di persone. Non mi hanno voluto rivelare i dettagli, ma a quanto sostengono di conoscere un incantesimo in grado di curarlo. Ti prego Seiza, te lo chiedo per favore, cedimi il Fiore di Luna.- concluse con lo sguardo basso –Aspettate un attimo, io non sapevo nulla di questa storia.- esclamò Yama, leggermente contrariato –Non volevo rischiare di illuderti per il niente.- si giustificò il padre –Il Fiore di Luna possiede dei poteri così… immensi e sconosciuti che nemmeno io so esattamente che cosa potrebbe succedere se cadesse nelle mani sbagliate. Per questo motivo mi sono posta alla sua protezione. Come posso rischiare di affidare il fiore a delle persone che non so nemmeno chi siano?-
-Seiza… ti supplico. Non farlo per me, ma per Yama.- continuò Kin –Lasciatemi pensare.- disse solamente prima di voltarsi ed andarsene.

Erza aveva deciso che sarebbero rimasti ad Harujion ancora per qualche tempo, in modo da intervenire se ci fosse stata la necessità.
Stava passeggiando per la città ed arrivò fino alle scogliere, vicino al porto. Lì trovò Seiza. Se ne stava rannicchiata su sé stessa, appena prima del vuoto, il volto al cielo e gli occhi assorti, imprigionati da un turbinio di ricordi.
La maga in armatura le si avvicinò cauta e solo quando le fu più vicina notò una lacrima solitaria che le rigava il viso –Tutto bene?- le chiese cordiale, lei sussultò appena –Sì, sto bene.- rispose mentre asciugava in fretta la lacrima solitaria –E’ solo che questa città mi fa tornare alla mente ricordi che avrei preferito dimenticare.-
-Tutti noi abbiamo un passato con cui convivere, potrà sembrarti strano ma non è dimenticandolo che ti sentirai meglio, piuttosto affrontandolo. Per me è stato così.- disse ricordando gli eventi della Torre del Paradiso –Se ti andrà di parlarne, io sono disponibile.- aggiunse prima di andarsene.
Seiza rimase ferma dov’era a guardare il cielo, che iniziava a mostrare le prime stelle della sera “Un giorno capirai e allora potrai raggiungere la Luna.
–Papà…- le sue ultime parole gli rimbombavano in testa, non le aveva mai scordate, nonostante avesse solo quattro anni quando sparì dalla sua vita quelle parole le aveva conservate come un tesoro prezioso –Raggiungere la Luna…- sussurrò mentre la vedeva sorgere in tutto il suo pallido splendore e solo le stelle poterono vedere con chiarezza un disegno che rappresentava la Luna color argento emergere nel suo occhio blu.




*si presenta con il suo solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo qui come avevo promesso!
Allora, come vi è sembrato?
Lo so, la trama va ancora un po' a rilento; però ho messo qualche indizio per scoprire chi è davvero Seiza.
Che legame ha davvero con la famiglia Kin?
Perché se ne è andata?
Che cosa intendeva il padre con "raggiungere la Luna"?
Che cosa significa il disegno nel suo occhio?
Per scoprirlo dovrete sopportarmi ancora per un po' ma non temete che le vostre curiosità saranno soddisfatte.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda midnight witcher per aver recensito e tutti voi che mi seguite in silenzio ma attenzione.
Bene, noi ci vedimo domenica prossima con "Il Clan della Luna Piena"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando* 


 

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Capitolo 5
*** Il Clan della Luna Piena ***


Il Clan della Luna Piena

Era sera tardi e il sole stava scendendo lasciando spazio alla luna e alle stelle. Il gruppo era appena fuori dalla villa e attendevano solo che Seiza si decidesse ad entrare -Allora? Che cosa intendi fare?- chiese Gray –Parlerò con i diretti interessati.- rispose –Che cosa intendi dire?- chiese Lucy piuttosto confusa –Ieri notte ho chiesto a Kin di richiamarli. Parlerò con loro per scoprire che cosa vogliono.- rispose sicura –E credi che ti risponderanno?- chiese Erza scettica –Beh, io ho quello che gli serve, non credo che abbiano molta scelta.- disse con semplicità.
Aspettarono insieme a Kin nella sala del giorno prima –Dovrebbero arrivare a momenti.- disse controllando l’orologio da taschino che aveva attaccato alla giacca. Difatti pochi minuti dopo il maggiordomo della villa scortò cinque persone all’interno della sala. Come aveva detto Pheles avevano i capelli argentati e gli occhi blu notte. I loro vestiti erano di varie sfumature celesti, delle camicie senza colletto blu scuro, un paio di pantaloni lunghi cobalto, un soprabito azzurro con diversi motivi argentei e una cintura di cuoio da dove pendevano alcuni monili. Portavano tutti i capelli lunghi e sciolti –Allora, hai portato il Fiore di Luna?- chiese uno di loro –Ce l’ho io.- disse Seiza facendosi avanti –E voglio sapere come fate a sapere della sua esistenza.- aggiunse guardandoli negli occhi.
Quelli la guardarono decisamente stupiti –Non c’è bisogno che mi fissate, so di avere un aspetto strano.- disse Seiza piuttosto seccata –Ma tu sei la figlia di Kasai!- esclamò uno di loro puntandole contro il dito –Conoscevate mio padre??- quelli non risposero, si misero in posizione e subito la stanza diventò buia costellata da piccoli puntini argentei –Ma che cosa succede?- chiese Happy piuttosto allarmato.
L’intera stanza parve scomparire.
Erano completamente immersi in uno spazio nero come la notte –Morte all’Angelo dell’Oscurità!- urlarono in coro.
Subito intorno ai maghi e Seiza comparvero dei tentacoli argentei; li afferrarono per gambe e braccia, ma solo alla guardiana del fiore si strinsero anche intorno al collo.
I figuri muovevano le mani in modo strano, ma era chiaro che i loro movimenti influivano sui tentacoli.

Natsu sentiva il sangue che faceva fatica a scorrere per le gambe e braccia, che intanto facevano un gran male. Perdevano poco a poco la sensibilità e i suoi movimenti erano sempre più precari. I compagni si dimenavano come lui e tentavano di liberarsi, invano. La sua magia del Dragon Slayer sembrava bloccata, non riusciva a concentrarsi e gli sembrava di essere svuotato da tutte le forse, una sensazione orribile –Dannazione!- sbotto riuscendo con uno sforzo immenso a utilizzare la sua magia coprendo il suo corpo con le fiamme che fecero svanire i tentacoli che lo tenevano imprigionato. In un batter d’occhio si lanciò contro i nemici –Si può sapere che avete??- urlò tirando un pugno ad uno di loro –Non fermerai la nostra missione di purificazione.-
-Apriti… Portale dello Scorpione! Scorpius!- Lucy riuscì ad evocare lo spirito che, cogliendo gli avversari di sorpresa riuscì ad allontanarli con un’ondata di sabbia.
Nel frattempo Erza si liberò tagliando i tentacoli con la sua spada e Gray li congelò. Lucy fu aiutata da Scorpius e Happy da Natsu. Solo Seiza non era riuscita a liberarsi. Il viso rivolto all’indietro e chiari segni di soffocamento. La si sentiva respirare a malapena e non riusciva a muoversi. Il gattino tentò di allentare la presa, ma senza successo –Resisti!- la incoraggiò Erza che tentò a sua volta di liberarla; invano perché gli avversari la scaraventarono via –Dobbiamo sbrigarci! Seiza rischia di soffocare!- esclamò Lucy che tentava di allentare la presa dei tentacoli –L’Angelo dell’Oscurità va eliminato, o una grave catastrofe si abbatterà sulla terra.- disse uno di loro –E’ un essere che non  sarebbe mai dovuto venire alla luce, va eliminato subito!- sbraitò tendendo le mani e rafforzando la presa dei tentacoli. Seiza emise un versi strozzato –Ice Make! Cannon!- esclamò Gray riuscendo a mandarne uno al tappeto –Ruggito del Drago di Fuoco!- le fiamme del Dragon Slayer provocarono diversi danni ai nemici che si ritrovarono per terra –Chi diavolo siete voi per decidere che deve morire??- sbottò con rabbia –Il Clan della Luna Piena.- rispose con enfasi –E quella creatura impura non dovrebbe esistere.- aggiunse rafforzando la presa dei tentacoli. Seiza emise un debole grido soffocato, non avrebbe resistito ancora a lungo –Apriti! Portale del Cancro! Cancer!- ma prima che lo spirito potesse anche solo provare a tagliare i tentacoli, con un cenno della mano, i membri del Clan lo fecero sparire, insieme a Scorpius –Di nuovo, anche Seiza ha questo potere.- mormorò Lucy confusa.

Sto per morire? Non riesco a respirare… mi manca… l’aria. Io non voglio morire… io devo… devo raggiungere la Luna!

Una potente energia invase l’aria e i tentacoli che tenevano imprigionata la ragazza scomparvero, lei rimase sospesa nell’aria, nella stessa posizione in cui si trovava un secondo prima –Non… non può essere…- mormorarono i membri del Clan –Seiza! Tutto bene?- le chiese Lucy, ma non ottenne risposta. La ragazza si raddrizzò e spalancò gli occhi, quello blu ora era ornato dal disegno di una Mezzaluna argentea circondata da piccole stelline del medesimo colore. L’espressione vuota e i capelli che danzavano nel vuoto, come se fosse sott’acqua, era circondata da un’aura argentea vibrante, carica di magia. Ritoccò terra senza distogliere lo sguardo dai suoi avversari, semrava in trance; poi fece un passo in avanti e quelli ne fecero uno indietro intimoriti.
Alzò il braccio sinistro con lentezza ed eleganza, un delicato movimento rotatorio del polso e una scia d’acqua comparsa dal nulla danzò intorno alla sua mano, sempre lentamente portò in avanti la gamba destra e indietro quella sinistra di pochi centimetri, piegandosi appena mantenendo il busto retto; infine, con uno scatto rapido raddrizzò la mano verso l’alto e con la medesima velocità si piegò in avanti facendo scattare il braccio verso gli avversari. L’acqua si abbatté su di loro come tante piccole lance scagliate da una mitraglia, Seiza si riportò dritta, unì l’indice e il medio della mano destra e scagliò un nuovo attacco, questa volta più compatto, mandando definitivamente al tappeto gli avversari.
Una volta sconfitti il buio lasciò spazio alla sala da the e la luce lunare fece chiudere gli occhi ai maghi, ormai abituati all’oscurità.
I membri del Clan della Luna erano spariti senza lasciare traccia –State tutti bene??- chiese allarmato Yama che era arrivato da poco sul posto –S-sì…- rispose suo padre, ancora leggermente scosso –Mi sono solo spaventato, in realtà non mi hanno nemmeno guardato.-
-Noi stiamo bene… credo.- disse Erza guardando Seiza che era rimasta in quello stato di trance.
Happy provò a muoverle la zampa davanti al viso, ma non ottenne reazione; poi la ragazza cadde a terra, come una marionetta a cui vengono tagliati i fili, cadendo addosso al povero Happy -E’… pesante…- protestò il gattino tentando di liberarsi –Seiza!- la chiamò Yama, le si avvicinò e la sollevò appena, la ragazza riaprì gli occhi debolmente, il marchio sull’occhio blu era sparito –Che cosa… che cos’è successo?- chiese disorientata –Davvero non lo ricordi?- lei scosse la testa –Il Fiore di Luna!- esclamò raddrizzandosi di colpo –Devo tornare nella foresta!-
-Non ancora, sei ferita.- ribatté Yama –Sto bene, non posso lasciare il Fiore nelle mani di quei tizi!- detto questo si precipitò fuori dalla villa –Noi andremo con lei.- aggiunse Erza –Tornate presto, ho bisogno di sapere.- disse Yama alla maga. Lei si limitò ad annuire e insieme ai compagni si precipitò nella foresta.

Quando arrivarono alla grotta Seiza era già lì, immobile davanti all’entrata –Lo hanno preso… il Fiore di Luna non c’è più…- disse con un filo di voce.




*solito aspetto da mezzo drago*
Che ne dite? Finalmente la trama ha avuto una svolta. Era ora non trovate?
Ho riletto la scena del combattimento almeno 12 volte per essere sicura che fosse quantomeno decente e devo dire che descrivere tutti i corretti movimenti nel modo giusto è un'impresa titanica!
Dunque, un titolo un programma; l'introduzione del primo Clan non mi sembra così pessima e di tutte le situazioni che mi sono venute in mente questa è stata la più azzeccata -e poi dico che la matematica non serve, durante quelle ore e geografia sforno idee come solo un fornaio con le brioche saprebbe fare-
Ah l'Angelo dell'Oscurità, verrà presto chiarito, o meglio, si capirà un pochino di più tra un paio di capitoli, parola di Ryu.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda chi segue questa mia piccola follia.
Ci vediamo domenica prossima con "Un potere sconosciuto"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzlando*


 

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Capitolo 6
*** Un potere sconosciuto ***


 

Un potere sconosciuto

-Papà, perché ci guardano in modo strano?- chiese la piccola Seiza al padre. Era un uomo sulla trentina, i capelli neri come carboni ardenti e gli occhi castano scuro -Ammirano la tua bellezza.- le rispose sorridendo, ma sapeva benissimo che agli occhi della gente la sua bambina era qualcosa di strano a cui bisognava stare alla larga.
Arrivarono ad una vecchia casa diroccata –Beh, non è il massimo, ma con una bella pulita può tornare a risplendere.- disse ottimista rimboccandosi le maniche.
Seiza e il padre passarono un mese a rimettere a nuovo la casa, fra travi o assi da sostituire e nuovi mobili da acquistare, ma dopo tanto lavoro alla fine potevano ritenersi soddisfatti –Che te ne pare tesoro? Non è una meraviglia?- chiese una volta terminati i lavori –E’ bellissima papà!!- esclamò felice saltando come una molla e abbracciandogli le gambe. Il padre la sollevò da terra facendole fare il girotondo. Risero insieme e finalmente poterono godersi la casa in tutta tranquillità. Ma la loro felicità non sarebbe durata a lungo.


Seiza correva verso suo padre –Papà!- lo chiamò allegra. Lui non si voltò –Papà!- ancora nessuna risposta e quando fu appena dietro di lui l’uomo scomparve lasciando solo un grande vuoto.


Seiza si svegliò di soprassalto, non le capitava da tempo di sognare il defunto padre. Il treno non aveva ancora arrestato la sua corsa. Alla fine aveva deciso di partire con i maghi di Fairy Tail, che si erano offerti di aiutarla ed aveva definitivamente lasciato la foresta ed era partita con loro verso Magnolia.
***
-Te ne vai un’altra volta?- le chiese Yama con una faccia inespressiva –Devo recuperare il Fiore di Luna.- rispose lei diretta. Lui non rispose, non fece nemmeno un qualsiasi cenno –Perché è così importante quel Fiore?- chiese alla fine –Quando ero nella foresta non volevo più continuare a vivere.- confessò –Da quando avevo perso mio padre tutti mi trattavano come un mostro a causa del mio aspetto; il Fiore di Luna mi ha dato speranza, uno scopo.- disse –Perché non sei tornata?- chiese –Non c’era nessuno che aspettasse il mio ritorno, per tutti ero considerata un mostro.-
-C’ero io!- esclamò con un impeto che la ragazza non gli aveva mai sentito –
Io ti aspettavo dannazione! Ti ho aspettato per dieci anni, ma non hai mai dato segno di ritornare!-
-Mi dispiace…- disse con lo sguardo basso –Io non ero abbastanza per farti rimanere?- lei si stupì delle sue parole e non riuscì a dire
nulla –Evidentemente no e non lo sono nemmeno questa volta.-
-Yama…- nessuno dei due aggiunse nulla lasciandoli nel silenzio più completo –Seiza! Dobbiamo andare o perderemo il treno!- la chiamò Lucy –Arrivo!- detto questo si girò ma si bloccò come una statua di marmo quando sentì il ragazzo a pochi centimetri da lei, la bocca quasi accostata al suo orecchio –Questa volta torna.- disse prima di allontanarsi.
***
-Va tutto bene Seiza?- le chiese Erza che aveva notato la preoccupazione della ragazza –Tutto bene, credo…- lasciò che il suono delle rotaie riempisse il silenzio che si era creato fra loro –Ho… ho sognato mio padre, non mi capitava da tanto tempo. E’ morto quando ero molto piccola.-
-Mi dispiace…-
-Sai, quando siamo arrivati ad Harujion eravamo solo noi due; mia madre scomparve poco dopo la mia nascita. Papà continuava a dirmi che era stata costretta, ma francamente non ci ho mai creduto. Quando è morto, a causa del mio aspetto particolare la gente ha cominciato a dar voce ai propri pregiudizi e mi sono ritrovata ancora più sola di quanto già non fossi.-
-Perché hai scelto di vivere in una foresta? Se fossi entrata in una Gilda non avresti avuto problemi.- disse Erza –In una foresta non devi preoccuparti degli sguardi diffidenti della gente e poi quello che mi avete visto fare quando ci siamo incontrati non era nemmeno un terzo delle mie capacità. Ero solo una bambina, ma non volevo correre il rischio di ferire qualcuno.- Erza stava per porre un’altra domanda, ma i versi lamentosi di Natsu interruppero la loro chiaccherata -Siamo arrivati?- chiese con il vomito che tentava di uscirgli dalla bocca –Tieni duro!- lo intimò Happy –Siamo quasi arrivati.- aggiunse Lucy.

Una volta scesi dal treno si diressero subito alla Gilda. Seiza continuava a guardarsi attorno meravigliata, non era più uscita dalla foresta e ai suoi occhi Magnolia le sembrava ancora più allegra. Nessuno sembrava guardarla con diffidenza per via dei suoi occhi o per quel buffo ciuffo argenteo, al contrario molti le sorridevano cordiali e salutavano i maghi che ricambiavano allegri. Magnolia era davvero una città fantastica.

Appena varcarono la soglia dell’enorme edificio furono immediatamente accolti dal caos, una rissa in corso tra Gajeel ed Elefman per chissà quale assurdo motivo, Mirajane che si occupava del bar e qualche mobilio che prendeva il volo per schiantarsi sulla parete opposta così come alcuni boccali di birra ancora mezzi pieni.
Nel giro di due minuti Natsu e Gray si unirono alla mischia.
Erza si sedette vicino a Lucy e ad una alquanto confusa Seiza al bancone ed ordinò una fetta di torta alle fragole –Mira, dov’è il Master?- chiese prima di affondare la forchetta nel dolce –E’ nel suo ufficio per svolgere alcune faccende burocratiche.-
-Dobbiamo parlargli, è abbastanza urgente.- le comunicò Lucy –Lo vado a chiamare.- disse lasciando il bancone
–Ma… fanno sempre così?- chiese la nuova arrivata indicando la rissa alle loro spalle –Ci farai presto l’abitudine.- la consolò la maga stellare.
Ebbe appena il tempo di concludere la frase che Gray fu scaraventato con precisione chirurgica sulla torta di Erza.
Era la fine.
Un silenzio tombale terrorizzato prese il posto degli schiamazzi, nessuno osò muovere un muscolo.
Un’aura minacciosa avvolse la Rossa che si voltò verso i rissosi immobili con una lentezza da film dell’orrore.
Lucy fece timorosa qualche passo indietro –Seiza, al mio segnale salta dietro al bancone.-
-Che??-
-Ora!- esclamò la maga nascondendosi insieme alla ragazza  sotto il tavolo del bar e una volta lì sentirono solo il suono delle spade di Erza ed alcune urla terrorizzate.
Finì tutto in pochi minuti e finalmente le due uscirono dal nascondiglio.
Erza era tornata al suo posto in attesa che Mirajane tornasse, mentre i maghi dietro di lei erano tutti semisvenuti con dei bernoccoli da competizione.

Il Master tornò insieme alla maga del Satan Soul –Che cosa volevate dirmi?- chiese una volta sedutosi sul tavolo –Volevamo chiederle se sapeva qualcosa riguardo al Fiore di Luna.- spiegò Erza. Il vecchio si accarezzò i baffi –C’è una leggenda a riguardo. Si dice che sia un prezioso oggetto di culto per un Clan che vive solo di notte e che possieda particolarissimi poteri.-
-Il Clan della Luna Piena!- esclamò Seiza stupita. Makarov si accorse solo in quel momento della nuova arrivata –E voi chi siete signorina?-
-Io sono Seiza, sono stata la guardiana del Fiore di Luna, almeno quando il Clan non è venuto a riprenderselo.- 
-Beh, forse è un bene; dopotutto è una loro reliquia.- fece notare –Ma la cosa strana è che non appena hanno visto Seiza hanno immediatamente tentato di ucciderla chiamandola “Angelo dell’Oscurità”.- disse Lucy –Però io non lo avevo mai incontrati prima d’ora. Tra l’altro sembravano conoscere mio padre…- Makarov la guardò attentamente, stranamente serio –Qual era l’aspetto dei tuoi genitori?- Seiza lo guardò confusa –Mio padre aveva la carnagione olivastra, i capelli neri e gli occhi castani; mia madre non l’ho mai vista.-
-Levy!- chiamò l’anziano Master –Sì?-
-Vai nell’archivio e prendi il volume di storia antica, il più grande del quarto scaffale.-
-Sì!- detto questo la maga si precipitò sul luogo indicato, seguita da Gajeel e Lily –Qual è il problema?- chiese Erza confusa –Penso di sapere perché hanno tentato di ucciderti, ma voglio averne la conferma.- da lì a poco Levy tornò accompagnata dal Dragon Slayer di ferro che reggeva un volume gigantesco –Ehi vecchio ma hai idea di quanto pesi quest’affare?- gli chiese scocciato –Mettilo qui.- gli disse imperturbabile. Quando l’enorme libro fu adagiato sul bancone Makarov ne consultò l’indice, dopodiché andò in una delle pagine centrali. Tutti si erano radunati intorno a lui in attesa di sapere che cosa stesse per rivelare –Come sospettavo.- disse serio –Che cosa succede nonnetto?- chiese Natsu –Seiza, dà un’occhiata.- disse indicando le illustrazioni –Ma questo… è come i tizi che ci hanno attaccato! Un momento… perché quest’altro assomiglia… a mio padre?-
-Ora vi spiego. Dall’inizio dei tempi esistono due Clan che si spartiscono la volta celeste: il Clan della Luna Piena e il Clan del Sole di Mezzogiorno. I membri del primo hanno potere sull’acqua, visto che la luna influenza la marea, e possono influire sul potere di un mago stellare; vivono solo di notte, hanno i capelli d’argento la pelle diafana e gli occhi blu come il cielo notturno. I membri del secondo Clan invece hanno poteri di fuoco e straordinaria agilità, possono influire sul potere di qualsiasi mago di fuoco; vivono solo di giorno, hanno i capelli neri gli occhi castani e la pelle olivastra. Queste due forze possono incontrarsi solo nel cambio di giorno e notte, ovvero l’alba e il tramonto.-
-Un momento, i poteri descritti assomigliano a quelli di Seiza!- esclamò Gray incredulo –Però immagino che lei li possieda entrambe.-
-Esatto, ma… cosa significa?- chiese Lucy –A quanto mi sembra di capire, Seiza è nata dall’unione di due membri diversi di questi Clan. Sicuramente possiedi anche un potere molto più… particolare, ed è per questo che i membri del Clan della Luna ti hanno inquadrata come nemico. Tu possiedi i poteri della Luna e del Sole.-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo qui, pountuale come un orologio svizzero ^.^
Finalmente la trama inizia ad alzare il suo fondoschiena e a darsi una mossa.
Vi ho fatto aspettare parecchio ma ormai i dettagli che compongono l'enorme puzzle stanno iniziando a mostrarsi.
Prima di dileguarmi devo mettere in chiaro una piccola cosa: non è solo per l'aspetto che Seiza è stata emarginata ma ci arriveremo più in là.
Spero di aver reso bene il clima che aleggia nella Gilda. Devo ammettere che mi sono divertita un mondo!! XD
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda tutti voi che contiunuate a sopportarmi e a seguire questa avventura.
Noi ci vediamo domenica prossima con "Il potere del Buio Eterno"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

 

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Capitolo 7
*** Il potere del Buio Eterno ***


Il potere del Buio Eterno

-Il potere sia del Sole…- cominciò Erza -…che della Luna.- finì Lucy.
Seiza rimase in silenzio –Questo però non spiega perché mi vedano come una minaccia.- Makarov non disse nulla –Lei sa qualcosa, non è così?-
-Ho un’idea sì, ma non vorrei allarmarti più di quanto tu non lo sia già.-
-Allora mi dica come posso scoprirlo.-
-Ci sono delle rovine da dove sono nate queste leggende, si trovano a Nord di Harujion.-
-Grazie.- rispose girandosi verso l’uscita –Grazie di tutto.- aggiunse uscendo dalla Gilda, almeno è quello che avrebbe voluto fare, ma un’esplosione improvvisa glielo impedì
–Che cosa succede?- chiese Happy aggrappandosi alla spalla di Natsu per non essere sbalzato via.
Quando finalmente la folata d’aria causata dall’onda d’urto diminuì i nemici si mostrarono, erano un gruppo di cinque persone due uomini anziani enormi ed identici, dai lunghi capelli grigi raccolti in una traccia e svariate cicatrici su tutto il corpo; un ragazzino che doveva avere 16 anni con i capelli raccolti in un codino e armato di sciabole; un ragazzo più grande dai capelli corti e o sguardo imperturbabile; infine una ragazza dai lunghissimi capelli lisci armata di fioretto. La cosa che balzò immediatamente agli occhi era che tutti avevano i capelli neri _eccezion fatta per i due anziani_ gli occhi castani e la pelle olivastra
-Chi di voi è Seiza?- chiese spavaldo il ragazzino –Non lo vedi da te? E’ quella con gli occhi spaiati.- rispose uno dei due anziani –Baka. È basilare.- lo canzonò la ragazza –Che cosa volete da me?-
-La tua morte.- rispose il ragazzo più grande che si era già lanciato all’attacco –Seiza!- la chiamò Gray creando uno scudo di ghiaccio che la difese in tempo –Grazie.-
-Come osate attaccare Fairy Tail??- tuonò Natsu balzando avanti –Pungo di ferro del Drago di Fuoco!- il ragazzo alzò l’indice e il medio ed estinse le fiamme –Dannazione.-
-Natsu!- lo chiamò Happy che lo prese al volo.
In poco tempo tutti i maghi si erano mobilitati per difendere la Gilda, Erza indossava l’Armatura dell’Ala Nera, Mirajane aveva compiuto il Take Over come Elefman e Lisanna; Makarov era diventato un gigante. Il ragazzino con le sciabole si fece avanti prima di tutti –Fatevi sotto!- esclamò con un ghigno spavaldo, ma fu colpito da un pugno sulla testa dalla ragazza –Baka!- poi si rivolse alla Gilda -Ascoltate, non siamo qui per combattere contro di voi, ma se interferirete non avremo pietà.- nessuno fiatò, ma tutti erano in posizione di battaglia.
Seiza sentiva il cuore pesante “Nessuno, nessuno rimarrà ferito a causa mia.” avanzò tra i maghi e si mise faccia a faccia con i membri del Clan del Sole di Mezzogiorno –Vi propongo un accordo.-
-Non hai diritto di parola Angelo dell’Oscurità!- tuonò il ragazzo con i capelli corti. Seiza non si scompose –E’ vantaggiosa per voi. Uno scontro voi cinque contro di me, senza interferenze. Per quanto possiate essere forti non potete combattere contro di me e un’intera Gilda capeggiata dal Master, che oltretutto è uno dei dieci Maghi Sacri, senza ricevere una sconfitta sicura.-
-Taci!- urlò di nuovo, ma uno dei gemelli lo zittì –Continua.-
-La mia proposta è questa, io da sola lotterò contro di voi. Se vincete sono morta, ma se io vinco ci sarà una tregua di tre giorni e voi dovrete rispondere ad alcune mie domande. Affare fatto?- chiese porgendo la mano.
I membri del Clan non si mossero per qualche secondo –In questo modo nessun altro si farà male.- aggiunse –Seiza! Non puoi pensare davvero di poterlo fare!- protestò Lucy –D’accordo.- disse uno l’altro gemello stringendole la mano –Andiamo fuori di qui.- disse voltandosi verso l’uscita –Sicura di quello che fai?- chiese Erza –Non preoccuparti, mi è capitato molte volte di combattere contro un gruppo di maghi agguerriti, devo ricordarti il nostro primo incontro?- disse con una punta di spavalderia –E poi mi sono sempre piaciute le sfide.- aggiunse con un ghigno.

Si spostarono in un’area isolata in modo da non causare danni alla città –Voi maghi dovete restarne fuori o l’accordo salta.- ricordò la ragazza del Clan –Secondo voi ce la farà?- chiese Happy leggermente preoccupato –Possiamo solo avere fiducia e stare a guardare.- disse Erza seria.

La tensione tra il Clan e Seiza era palpabile, il vento immobile e l’aria carica di magia.
Chi aveva le armi in pugno le stringeva talmente tanto da rischiare di romperle.
Nessuno fiatava.
Una foglia solitaria cadde pigramente da un ramo e non appena toccò terra il ragazzo con le sciabole scattò in avanti ad una velocità spaventosa –Baka! Aspetta un attimo!- Seiza si abbassò di scatto e facendo leva con le mani gli sferrò un calcio all’addome scaraventandolo contro un albero.
Il ragazzo più grande partì alla carica con la ragazza.
Una doppia fiammata scaturì dai palmi aperti dei gemelli, ma Seiza riuscì ad estinguerla con il solito gesto e subito dopo, grazie ad uno dei suoi coltellini, bloccò un affondo di fioretto della ragazza e prima che il suo compagno potesse infierire liberò la mano sinistra con la quale innalzò una colonna d’acqua prelevata dalle piante circostanti e lo spazzò via; infine con uno scatto respinse la ragazza.
Rapidamente afferrò l’arco e scoccò due frecce ai gemelli che per schivarle finirono per terra.
Il ragazzo più giovane tornò alla carica con le sciabole rivestite di fiamme –Stavolta non mi scappi!- ma Seiza si spostò leggermente sul fianco destro evitandolo mentre il ragazzo finì per ingoiare _letteralmente_ la terra.
Il ragazzo più grande si scagliò su di lei  mentre faceva volteggiare sulla sua testa un perfetto cerchio di fuoco, Seiza si difese egregiamente anche stavolta, ma si accorse troppo tardi che era solo un diversivo, i gemelli alzarono contro di lei un fiume di fiamme gigantesco che non fece tempo ad evitare.
Cadde rovinosamente per terra, la pelle bruciava ustionata e leggermente ferita a causa della scivolata sulla terra, l’adrenalina aumentò vertiginosamente facendola muovere con maggiore rapidità.

-Non ho mai visto niente del genere…- commentò Gray a bocca aperta.
I suoi nakama non riuscivano nemmeno a parlare tanto erano presi dal corso degli eventi.

Seiza mosse rapidamente le braccia verso l’alto e roteò leggermente i polsi.
Una colonna d’acqua si alzò dall’erba che seccò immediatamente.
Muovendo le braccia in modo da formare una ruota continua creò un cerchio che le volteggiava intorno, con un gesto secco portò l’acqua per terra e girando su sé stessa la usò per circondare gli avversari.
La chiuse completamente facendole prendere la forma di una supposta e la strinse sempre di più finché non fu sicura che le pareti non arrivassero a pochi millimetri dalla pelle degli avversari.
La fece girare con foga sempre maggiore in modo tale che se avessero provato ad attraversarla sarebbero stati respinti dalla forza centrifuga –Che cosa volete da me?? Parlate!- intimò senza interrompere l’incantesimo –Tu… non… hai… ancora… VINTO!!!- il ragazzo più grande balzò fuori dalla prigione d’acqua piuttosto malconcio. Impugnava una spada enorme e un’espressione furente, in meno di due secondi scattò in avanti a lama tratta. Seiza non fece tempo ad interrompere l’incantesimo che si ritrovò a terra circondata da un lago di sangue che continuava a sgorgarle dal fianco sinistro.
Si sentì chiamare ma nessuno arrivava.
Era tutto come quella volta.
***

-Papà! Papà!- chiamò la piccola Seiza raggomitolata su sé stessa nel tentativo di difendersi dai calci che quei bambini le tiravano senza pietà –Zitta mostro! Muori!- urlava il più grande della banda mentre le schiacciava la testa con un piede.
Le lacrime bagnavano leggermente la strada insieme al suo sangue e piano piano il buio l’avvolse.
Quando si svegliò era notte fonda, piena di lividi e ferite arrancò fino a casa.
Una disperazione senza fine l’avvolse quando la vide in fiamme –Il nostro sogno…- mormorò incredula fissando le fiamme scarlatte.
Dopo i primi attimi di esitazione si buttò tra le fiamme tentano di salvare il salvabile “
La foto di papà! Il suo arco! I coltelli da caccia! Le provviste!” tentava di afferrare tutto ciò che poteva mentre i suoi pochi anni felici venivano consumati dalle fiamme.
Riuscì ad uscire per miracolo.
Pianse a lungo stringendo quelle poche cose che aveva salvato –Papà…- mormorò mentre il sole cominciava a levarsi.


 Il sole, così caldo, così potente.
Energia.
Come quella che sentiva crescere dentro di lei in quel momento.
Era tanta.
Immensa quanto il Sole.
No.
Di più.
Molto di più.
***
-Seiza!!- la chiamò Natsu non appena cadde a terra. Fece per correre nella sua direzione ma una potente onda d’urto lo fece arretrare.
La ragazza si levò a mezz’aria, era circondata da un’aura dorata e color rubino.
La ferita richiusa e una magia potente traboccava dal suo corpo
–State attenti!- urlò la ragazza del Clan.
Seiza spalancò gli occhi di colpo e quello castano ora ospitava un tatuaggio color miele di un Sole dai raggi ondulati circondato ma migliaia di altri piccoli soli, mentre tra un raggio e l’altro brillavano dorate piccole stelline.
Lentamente alzò il braccio fino a creare un angolo di 90 gradi mostrò il palmo agli avversari e subito una fiammata ne scaturì, la cosa singolare era però che i membri del Clan non riuscirono ad estinguerla, così li investì immediatamente –Dannazione! Cos’è successo?- esclamò contrariato il ragazzo con le sciabole –Non lo so, ma è molto più potente di prima.- Seiza alzò l’altro braccio e creò un cerchio di fuoco che sembrava essere munito di tante piccole lame.
Iniziò a roteare e venne scagliato con una potenza inaudita, subito dopo Seiza creò una frusta fiammeggiante e nel giro di pochi secondi il Clan fu sconfitto e lei toccò nuovamente il suolo –Danna…zione…- mormorò il ragazzo più grande privo di forze prima di svenire come tutti gli altri –Seiza!- la chiamò Happy –Tutto bene?-  chiese ancora ma la ragazza svenne prima di poter rispondere _ovviamente addosso ad Happy_  -Un’altra volta…-mugugnò il gattino contrariato.
I suoi nakama arrivarono subito e lo liberarono –Wendy, potresti prestare un primo soccorso?- chiese Erza, subito la piccola Dragon Slayer si mise all’opera –Ma cosa… guardate.- disse indicando il fianco sinistro di Seiza, ora era completamente sano, non era rimasta neppure la cicatrice –Ma com’è possibile?- mormorò Lucy incredula –Non lo so, non ha nemmeno nessun altra ferita, dev’essere svenuta per l’eccessivo uso della magia, ma nulla di più.- spiegò incredula quanto gli altri.
Dopo aver prestato un primo soccorso anche ai membri del Clan li portarono alla Gilda dove furono medicati a dovere.

Seiza fu la prima a svegliarsi; spalancò gli occhi di colpo e si tirò su di scatto, Polyscha _evidentemente contrariata_ la fece sdraiare all’istante –Ferma lì, devi riposare.- disse brusca –Che cos’è successo?- chiese la ragazza piuttosto allarmata –Sei svenuta per aver usato troppo la magia.- rispose secca. Seiza sussultò e controllò il fianco –Com’è possibile? Mi… mi aveva trafitta…-
-Quindi non sapevi di avere questo tipo di potere rigenerativo.-
-Non ce l’ho mai avuto… vedi?- disse mostrando una profonda cicatrice sulla schiena –Questa non ha nemmeno lasciato il segno.- il medico strabuzzò gli occhi ed esaminò la cicatrice –Come te la sei fatta??- domandò percorrendola con due dita –E’ successo tanto tempo fa. Prima di andare via da Harujion un gruppo di bambini mi picchiava spesso e una sera mi hanno colpita con un coltello da macellaio, non avevano abbastanza forza, infatti come vedi sono ancora viva.-
-Non ha senso… questo colpo avrebbe dovuto ucciderti.-
-In effetti ho perso molto sangue, infatti sono svenuta, ma alla fine si è rimarginata come una ferita normale.-
-Credo che non possiamo nemmeno immaginare quanto tu sia particolare…- commentò sottovoce.

Makarov fece il suo ingresso nell’ infermeria insieme a Natsu, Happy, Lucy, Erza, Gray e alcuni altri membri della Gilda –Come ti senti Seiza?-le chiese la maga in armatura –Sto bene grazie.- nel frattempo i membri del Clan si erano svegliati –Avete perso, dovete mantenere la vostra promessa.- disse Seiza agli anziani, che sembravano essere i più ragionevoli del gruppo. Quelli chinarono il capo, chiaramente titubanti –Noi non ti dobbiamo proprio niente.- disse il ragazzo più grande evidentemente arrabbiato – Sekitan, abbiamo dato la nostra parola.- disse uno dei gemelli brusco –Voi l’avete data. E non capisco il perché! Lei è un nemico!- Seiza era decisamente scocciata della situazione, sotto lo sguardo contrariato di Polyscha si alzò di scatto e si mise di fronte a qual ragazzo tanto sgarbato quanto antipatico –Ascoltami bene bell’imbusto senza cervello.- disse con una sicurezza sufficiente da spiazzarlo –Io non sapevo nulla di questa storia fino a due giorni fa. Da allora voi e quegli altri avete tentato di uccidermi due volte senza degnarmi di uno straccio di spiegazione! Ora, se non ti dispiace, vorrei sapere perché la mia esistenza vi da tanto fastidio e se non volete darmela farete molto meglio a girare i tacchi e tornare da dove siete venuti e lasciarmi in pace! Sono stata sufficientemente chiara??- sbraitò –E’ per il potere del Buio Eterno.- rispose la ragazza –Hikari!-
-Sekitan non fare il bambino. Forse in questo modo capirà la situazione. L’ho già detto prima di partire: non è colpa sua.-
-Fermi tutti. Che cosa significa?- chiese Natsu visto che Seiza era troppo confusa per formulare un pensiero coerente –In pratica lei ha il potere di portare sulla terra il Buio Eterno, il potere del Sole e della Luna implica anche la capacità di oscurare questi ultimi con un’eclissi eterna.-
-Kazan!-
-Che c’è? Abbiamo dato la nostra parola- disse il ragazzino ovvio alzando le spalle –Quello che ti hanno detto è vero, se per qualche motivo perdessi il controllo dei tuoi poteri porteresti il Buio Eterno; senza la luce noi e quelli del Clan della Luna Piena non potremmo esistere e non solo: la vita si estinguerebbe. Un’antica profezia dice che per evitare questa catastrofe l’Angelo dell’Oscurità deve cessare di esistere.-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi nuovamente puntuale!
E' comparso il secondo Clan, che ve ne pare?
Com'è stato il combattimento? Ci ho messo l'anima per descriverlo come si deve, ho fatto un buon lavoro?
I poteri di Seiza sono chiaramente più misteriosi di quanto io stessa mi aspettavo.
In questo periodo della mia vita credo di essere abbastanza "votata all'oscurità" ogni storia che mi viene in mente ospita momenti di buio tremendi e devo dire che un'eclissi totale mi alletta parecchio.
Che cosa succederà adesso?
Per scoprirlo dovrete sopportarmi ancora un po' ;)
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda 
ShikyoOotsutsuki per aver recensito e naturalmente tutti voi che contiuate a sopportarmi.
Noi ci vediamo domenica prossima con "Comincia il viaggio alla ricerca della verità"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

 

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Capitolo 8
*** Comincia il viaggio alla ricerca della verità ***


Comincia il viaggio alla ricerca della verità

Non immaginavo che potesse esistere un potere del genere…” pensò Erza stupita 
–In altre parole mi state dicendo che per un rischio che è di uno su mille mi volete uccidere?- chiese Seiza con una calma sconcertante –Uno su mille?? Ma sentitela!- esclamò Sekitan furioso, ma mai quanto l’occhiata che gli rivolse la ragazza _sembrava di vedere una dea della guerra arrabbiata_ lo fece zittire –Adesso mi hai proprio stufato…- disse piano –Seiza?- la chiamò Happy leggermente timoroso facendo un passo indietro –Si può sapere che cosa vuoi da me?? Oh giusto! La mia morte! E perché? Perché c’è il rischio che io perda il controllo totale!! Ma sai che cosa ho capito al volo e che voi presunti saputelli non avete intuito?? Te lo dico io  Baka Shiai!! Se l’eclissi si verificasse quando perdo il controllo dei miei poteri allora perché non è già accaduta? E per due volte!!! Te lo dico io dannato Baka Shiai!! Perché non è mai successo a cavallo del giorno e della notte!! Mi hai capita???- gli urlò in faccia con tutta la forza che aveva nei polmoni. Si fermò per prendere fiato qualche secondo –E vuoi sapere qual è la parte divertente di tutta questa storia? Te la dico io: è successo solamente quando voi, presunti saputelli, mi avete attaccata lasciandomi in fin di vita!! Adesso lo capite quanto siete idioti? E chi doveva essere la presuntuosa? Io? Non credo proprio!- disse con una rabbia immensa mista a sarcasmo –Ma Seiza, che cosa intendevi quando hai detto che devi perdere i tuoi poteri durante il cambio tra il giorno e la notte per scatenare il Buio Eterno?- chiese Gray –Davvero non lo avete capito?- domandò stupita –Allora… vi ricordate di quando abbiamo incontrato il Clan della Luna Piena?- i maghi annuirono –Era notte fonda ed è stato quando ho rischiato di morire soffocata che, presumo, abbia perso il controllo dei miei poteri _probabilmente come auto difesa inconscia_ visto che è da quel momento che ho un vuoto di memoria. Se la mia teoria è corretta ho utilizzato solamente i poteri legati al Clan della Luna Piena, giusto?- 
-Esattamente.- rispose Gray –Makarov ci ha spiegato che l’unico momento di convivenza tra i due Clan è nell’intervallo tra giorno e notte, quindi per oscurare il Sole e la Luna dovrei perdere il controllo all’alba o al tramonto. Infatti, anche se posso usare entrambe queste categorie quando sono cosciente, percepisco perfettamente la differenza di potenza durante il giorno e la notte.- spiegò –Quindi la vostra preoccupazione è del tutto immotivata.- disse rivolgendosi ai membri del Clan. Quelli non dissero una sola parola e la ragazza se ne andò vogliosa di schiarirsi la mente.


-Master…- 
-Dimmi Mira, c’è qualcosa che ti preoccupa?- 
-Lei sa qualcosa di tutta questa storia, non è vero?- chiese la maga, il vecchietto si fece serio e il suo volto fu oscurato da un’ombra preoccupata –Sì, so qualcosa che vi è sfuggito.-
-Perché non ne parla con Seiza? Dopotutto ha il diritto di sapere.- Makarov rafforzò la presa sul boccale di birra –Deve scoprirlo da sola, oppure gli sforzi dei suoi genitori saranno stati inutili.-
-Che cosa intende?- lui non rispose, intento a svuotare il boccale inzuppando i baffi facendogli fare la fine di una spugna –Le stelle talvolta giocano dei brutti scherzi… domani cominceranno alla ricerca della verità.- disse enigmatico guardando il cielo notturno.
La maga del Satan Soul lo guardò perplessa, ma non fece altre domande e tornò sui suoi passi per chiudere la Gilda per poter tornare a casa e riposare.



-Lotta contro di me!- esclamò Natsu da sopra uno dei tavoli della Gilda rivolto ad una Seiza intenta a bere tranquillamente un cappuccino spolverato di cacao e cannella –Uff… Possibile che tu non sappia pensare ad altro?- chiese sospirando –Non mi hai ancora dato la rivincita!- esclamò lui rivestendosi di fiamme; la ragazza con un gesto spazientito creò un tentacolo d’acqua che inzuppò il Dragon Slayer fino alle ossa, poi con un movimento secco del polso controllò le fiamme presenti nel suo stomaco e lo scaraventò contro una parete appiccicandolo al muro come un poster –Dopo.- rispose mentre tornava alla colazione.
Alcuni membri della Gilda si misero a sghignazzare, non capitava tutti i giorni di vedere Natsu sconfitto ancor prima di cominciare, o meglio, accadeva sempre quando Gilteraz era presente, ma non era quello il caso
–Vedo che conosci alla perfezione tutte le tecniche del nostro Clan.- disse Kazan compiaciuto penzolante da una delle travi –E tu che ci fai qui?- chiese sbuffando distogliendo la sua attenzione per l’ennesima volta dal suo cappuccino –Ho delle informazioni che potrebbero tornarti utili.- rispose con un sorriso dispettoso –Perché dovresti aiutarmi?-
-Parte dell’accordo era una tregua di due giorni, non vedo che cosa ci sia di male.- rispose lui –Ma quelli del tuo Clan lo sanno?- chiese Erza scettica –Ecco…-
-Non ne sanno nulla vero?- chiese Lucy sospettando la risposta –Questo Baka ha deciso tutto di testa sua.- ripose per lui la ragazza comparsa in quel momento –Hikari!-
-Hai sempre voluto infrangere le regole, Baka senza speranza.- disse dandosi uno schiaffo in faccia –Non chiamarmi in quel modo!- lei sbuffo girandosi dall’altra parte –Baka.- disse con fare cantileno –Però credo che tu sia della mia stessa opinione se non lo hai riferito a nessuno.- lei arrossì per l’imbarazzo –Sono stata io la prima ad avere la mia idea, sei tu che sei d’accordo con me, non il contrario.- rispose con le guance gonfie come fa una bambina –Ehm!- fece Gray per riportare l’attenzione dei due su di loro –Perché non scendete dalle travi e ne parliamo qui?- propose Mira con un sorriso accogliente.
I due ragazzi si guardarono un attimo poi saltarono giù dal soffitto per atterrare con grazia davanti al bancone –Volentieri.- risposero in coro con un inchino sincronizzato.
Dopo pochi minuti erano seduti al bancone a fare colazione con gli altri maghi, dimostrando un appetito pantagruelico che faceva concorrenza con quello di Natsu, tanto che da lì a poco si diede il via ad una serie di gare di mangiate, che però finirono tutte in parità; lasciando con la mascella penzolante dallo stupore tutti gli spettatori –Ma sono dei pozzi senza fondo!!- esclamò Seiza sconvolta poco prima di essere interrotta dai tre che porsero i loro piatti a Mirajane chiedendo in coro –Ancora per favore!-



La mattinata trascorse in quel modo, e tra un’abbuffata e l’altra, i due ragazzi Solari non avevano avuto modo di rivelare nulla di ciò che sapevano.
Fu solo quando finirono tutte le scorte della Gilda che decisero di smettere di divorare tutto ciò che capitava loro sotto mano –Ora posso sapere che cosa volevate dirmi?- chiese Seiza con una cera impazienza –Esiste un luogo antichissimo dove si dice sia custodita un’antica profezia che narra la fine di questo mondo e della sua ricostruzione.- cominciò Kazan -Quindi potrebbe avere a che fare con me.-
-Sicuramente, Sekitan ha detto che eri citata più volte.- rispose Hikari –Posso sapere perché gli sto tanto antipatica? Va bene tutto, ma mi sembrava eccessivamente aggressivo nei miei confronti.- i due ragazzi si guardarono un attimo, dubbiosi –Non penso che dovremmo essere noi a dirtelo.- rispose Kazan –Almeno per il momento.- concluse Hikari seria –Prima avete accennato ad un luogo dove è custodita una profezia.- cominciò Erza –Possiamo sapere dove si trova?-
-Io conosco la strada, posso fornirvi una mappa e accompagnarvi per un tratto, ma di notte _per quanto odi ammetterlo_ noi saremmo utili come dei sacchi di sabbia nel deserto, i nostri poteri sono quasi completamente azzerati e nemmeno il nostro corpo può essere minimamente utile.- disse con un leggero imbarazzo –Allora partiremo subito.- disse Erza –
Partiremo?- chiese Seiza -Sì, noi ti accompagneremo.-
-Ma io…-
-Vogliamo aiutarti.- si intromise Gray –Non voglio causarvi problemi.- tentò di dissuaderli la ragazza –Non puoi fare tutto da sola per sempre.- le fece notare Natsu –E poi i tuoi avversari sono dei tipi tosti. Sono tutto un fuoco!-
-Aye!- gli fece eco Happy. A Seiza si scaldò il cuore, non aveva mia avuto delle persone su cui contare nella sua vita; il padre se ne era andato troppo presto e voleva troppo bene a Yama per chiedergli qualcosa che avrebbe potuto compromettere ulteriormente la sua salute –Grazie.- disse con un gran sorriso trattenendo a stento le lacrime di commozione.



Tuttavia nessuno di loro era a conoscenza di quella verità che avrebbe reso tutta quella storia più difficile di quanto già non fosse, una verità scritta nelle stelle.




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo puntuale!
Chissà se riuscirò a mantenere questo ritmo a lungo...
Allora, su questo capitolo non c'è molto da dire, è per lo più di passaggio e non accade nulla di davvero rilevante per la trama.
Spero di aver saputo ricreare bene l'ambiente della Gilda e di non aver fatto pasticci con i comportamenti e caratteri dei personaggi.
Mi sono divertita a mettere qualche scenetta comica qua e là, spero di avervi strappato almeno un sorriso.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda 
ShikyoOotsutsuki per aver recensito e ovviamente tutti voi che continuate a sopportarmi ;)
Noi ci vediamo domenica prossima con "L'oracolo degli Dei"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 9
*** L'Oracolo degli Dei ***


L'Oracolo degli Dei

-Quanto manca?- i lamenti di Natsu accompagnavano il gruppo dall’inizio del viaggio, ma ormai la fragile sopportazione ai mezzi di trasporto del Dragon Slayer stava per andare del tutto a farsi benedire –Resisti ancora qualche minuto.- rispose Kazan fissando il paesaggio furori dal finestrino.
Erano passate un paio d’ore dalla loro partenza dalla stazione e quasi tutti si erano addormentati profondamente.
Solo quando il treno frenò bruscamente si svegliarono tutti di colpo –Cos’è successo??- chiese Lucy. In quel momento Hikari fece a sua comparsa dalla parte opposta del finestrino e subito dopo lo aprì –Da questa parte, non devono vederci.- disse indicando la foresta alle sue spalle –Che cosa succede?- chiese Erza –Il luogo dove stiamo per andare è sacro per noi della Volta Celeste, normalmente voi non dovreste nemmeno sapere la sua posizione, ma per questa volta credo che si possa fare uno strappo alla regola.- spiegò la ragazza –In ogni caso questa è la nostra fermata.- aggiunse Kazan.
Nemmeno il tempo di finire la frase che Natsu si era già lanciato fuori dal finestrino, ansioso di ritoccare terra; gli altri o raggiunsero poco dopo.
In tutta fretta si allontanarono dalle rotaie e si imboscarono sparendo fra gli alberi
–Dove stiamo andando esattamente?- chiese Lucy –Da un uomo che conosce tutte le risposte.- rispose Hikari –Lui è neutrale, un po’ come te.- disse rivolgendosi a Seiza che la guardò sorpresa per quella rivelazione –Non appartiene né al giorno né alla notte, ma conosce i segreti di entrambi e Clan. Sicuramente lui saprà rispondere alle tue domande.- aggiunse Kazan con un sorriso luminoso.

Camminarono nella foresta fino a che il sole non iniziò a calare sotto lo sguardo preoccupato dei due Solari.
Gray si fermò di punto in bianco –C’è qualcosa qui.-
-Lo avverto anch’io.- confermò Erza –Non preoccupatevi: sono le Rovine Celesti.- li rassicurò Hikari facendo un passo in più per uscire dalla vegetazione.
I maghi si ritrovarono davanti a due imponenti colonne di marmo rosso, seguite da altre due di colore bianco, ricordavano l’ingresso ai templi shintoisti; si stagliavano in mezzo al nulla. Sopra di esse erano intagliati i simboli dei Clan della Volta Celeste –Io qui non vedo nulla.- disse Happy piuttosto confuso –No, c’è qualcosa.- disse Lucy ammaliata dall’energia che percepiva –E’ vero, c’è un’aura magica caldissima qui.- aggiunse Natsu.
L’unica ad essere rimasta in silenzio era Seiza.
Fissava al di là delle due colonne con sguardo vacuo.
Avanzò e oltrepassò le colonne sparendo davanti agli occhi stupiti dei presenti, tranne ovviamente dei due ragazzi del Clan del Sole –Andiamo o ci perderemo le cose interessanti.-

Una luce accecante li accolse non appena varcarono la scoglia. Davanti a loro un’enorme pietra argentea con delle incisioni profonde in una lingua ai presenti del tutto sconosciuta. Seiza si avvicinò e sfiorò le lettere con malinconia –Papà…- già, quell’alfabeto lo aveva visto usare da Kasai diverse volte –Chi osa entrare in questo territorio sacro agli Dei?- tuonò una voce alle loro spalle. Un vecchio dai lunghissimi capelli grigi e la barba annodata in una treccia grossolana fece il suo ingressa nella sala. Era vestito con una tunica sacerdotale: i pantaloni larghi di tutte le sfumature del blu e la casacca bianca con sottili ricami rosso fuoco. Impugnava un bastone di cedro finemente intagliato con motivi celesti e ai pedi portava un paio di sandali. I suoi profondi occhi grigi scrutarono attentamente i presenti –Che cosa ci fanno nuovamente qui dei Figli del Sole?- chiese sospettoso –Ve l’ho già detto: non vi aiuterò in alcun modo ad ucciderla, né a voi né all’altro Clan…- smise di parlare non appena vide Seiza.
Mollò improvvisamente il bastone e si buttò a terra inginocchiandosi reverenziale –Finalmente… finalmente siete giunta, Seiza-sama.-
-Come fa a conoscere il mio nome?- chiese la ragazza stupita –Il vostro nome è stato scritto dalle stelle diversi secoli orsono, ho aspettato per più di 500 anni il vostro arrivo e ora siete qui.

Il sacerdote scortò i presenti in una sala scavata  _come tutto il resto_  nella roccia.
Il minerale risplendeva di luce propria e illuminava un piccolo altare di pietra immerso nella penombra –Non posso rivelare tutti i particolari in mio possesso, poiché se lo facessi renderei vani tutti gli sforzi dei suoi genitori e la profezia non si avvererebbe.-
-Che tipo di profezia?- chiese Happy curioso. L’uomo prese una pergamena e ne lesse il contenuto –"Quando l’ombra scenderà sulla terra per mezzo dell’Angelo dell’Oscurità solo la Figlia delle Stelle potrà riportare la speranza, poiché essa possiede i poteri di tutti gli Astri."-  
-Tutto qui?- chiese Natsu un po’ deluso –E poi chi sarebbe la Figlia delle Stelle?- chiese Erza –Non posso rispondere a questa domanda.- disse serio –Aspetta un attimo. Prima hai detto che se rivelerai troppe informazioni gli sforzi dei miei genitori saranno stati inutili? Che cosa intendi? Li conoscevi? E perché sta succedendo tutto questo solo ora?- Seiza avrebbe voluto continuato a sparare domande a raffica, ma doveva riprendere fiato e il cuore batteva così forte da impedirle di pensare lucidamente –Sì, conoscevo i suoi genitori.- rispose calmo –Sono venuti da me quando hanno avuto i primi problemi.-
-Puoi dirmi che cos’è successo esattamente?- chiese Seiza, lui prese un profondo respiro -Due innamorati maledetti dalla loro stessa natura. Yue, una bellissima ragazza dai capelli argentati e gli occhi blu come il cielo notturno; la pelle diafana e i lineamenti delicati.
Kasai, un ragazzo atletico, i capelli neri e gli occhi castani; la carnagione olivastra.
Lei è una creatura della notte, prossima sacerdotessa della Luna.
Lui era uno dei principi del Sole.
Si incontrarono all'alba e da quel momento cercarono di vedersi sempre, all'alba e all'aurora.
Tra di loro sbocciò l'amore, un sentimento tanto dolce ed intenso quanto proibito per coloro che non condividevano lo stesso cielo.
Quando le rispettive famiglie lo scoprirono Yue fu rinchiusa nella Luna e Kasai fu esiliato dalla sua terra, gran parte dei suoi poteri sigillati.
Quello che però nessuno sapeva è che portava con lui la luce più brillante di entrambi i cieli: il frutto dell'amore suo e di Yue.
Si mescolò tra gli esseri umani e tenne quel segreto con estrema gelosia, lei non seppe mai delle sue origini e quando la magia di Kasai si esaurì lei rimase sola. Anche la Luna si offuscò per un mese intero.
La piccola continuò a vivere come una persona normale fino a che non scoprì i suoi poteri e questo la portò ad allontanarsi dal mondo.- nessuno fiatò, l’ultima parte della storia la conoscevano già ed era ovvio che Seiza fosse nata dall’unione di due membri diversi dei Clan, ma che fossero delle persone così importanti non lo immaginavano proprio –Papà non me lo aveva detto…-
-E’ naturale, voleva proteggerti. Non solo dal suo stesso Clan e da quel di Yue, ma anche da un terzo Clan rimasto a lungo nell’ombra senza destare il minimo sospetto: il Clan della Luce Oscura.
Dovrai guardarti attentamente da loro o sarà la fine per tutti quanti.-
-Aspetta un attimo, non ne ho mai sentito parlare. Chi sono?- chiese Kazan alquanto confuso –Non mi sorprende che non lo conosciate, pochi ne conoscono l’esistenza e di sicuro non è loro intenzione farla di dominio pubblico.-
-Ma perché? Non ha alcun senso.- fece notare Gray –E’ più facile mostrare solo la parte bella del mondo in cui viviamo, scoprire una macchia oscura laddove vedevamo la perfezione non fa mai piacere e il più delle volte si tenta di ignorarla.-
-E adesso che cosa dovrei fare?- chiese Seiza –Non posso essere io a risponderti. Una persona molto più qualificata di me lo farà, ma dovrai aspettare la Luna.-
-La Luna?-


-Quanto dovremo aspettare ancora?- chiese Natsu sbuffando come un bambino –Il tempo che sarà necessario.- rispose Lucy che intanto si era sdraiata sull’erba –Io e Hikari torneremo domani.- li avvertì Kazan –E’ meglio che non si accorgano della nostra assenza e inoltre il Sole sta per tramontare.- aggiunse.
I due ragazzi si allontanarono in fratta fra le fronde
–Voi che ne pensate di tutta questa storia?- chiese Gray ai nakama –Non lo so, ma Seiza ha bisogno di aiuto e non la possiamo lasciare sola.- disse Erza –Aye!- le venne incontro Happy.


-Devo solo aspettare in questa stanza?-
-Esatto, abbi ancora un po’ di pazienza.- Seiza rimase sola nella stanza con l’altare, la Luna non tardò a presentarsi e non appena la sua luce colpì il minerale della grotta quest’ultima fu pervasa da una luce accecante costringendo la ragazza a chiudere gli occhi.
Non li aveva ancora aperti ma percepiva la presenza di qualcuno lì con lei. quando li riaprì difatti davanti a lei c’era una bellissima donna dai capelli bianchi e gli occhi blu in veste sacerdotale, quasi principesca.
La sacerdotessa la guardò senza dire nulla per un po’, ma poi gli occhi le si riempirono di lacrime, lacrime di gioia.
Tese la mano verso di lei –Seiza…- la ragazza la osservò un attimo senza capire –M-mamma?- 




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo, questa volta ho voluto aggionare in anticipo per un semplice motivo: NATALE!!!
Ovviamente non potrei mai riuscire ad aggionare il giorno di Natale e domani avrò un sacco di cose da fare con i preparativi, quindi eccomi qui.
Che cosa ne pensate?
Finalmente la nebbia inizia a diradarsi eh?
Una profezia sull'Angelo dell'Oscurita e sulla Figlia delle Stelle, un nuovo Clan che si annida nell'ombra e un colpetto di scena che devo dirlo mi ha soddisfatta.
Forse finalmente Yue ci darà qualche risposta più chiara su tutta questa storia.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda 
 ShikyoOotsutsuki per aver recensito e a tutti voi che mi sopportate :)
Buone feste!
Noi ci vediamo la prossima volta con "Un paio di ali"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*


 

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Capitolo 10
*** Un paio di ali ***


Un paio di ali

-M-mamma?- la donna si sciolse completamente in lacrime ma non si mosse di un solo passo –Somigli a tuo padre…- disse asciugandosi gli occhi –Che cosa… voglio dire… come… cosa sta succedendo?-
-La luce della Luna può proiettare la mia immagine in questo luogo.- rispose –Non sono fisicamente qui.-
-Ma allora… allora non ci avevi abbandonato…- mormorò Seiza con la sensazione che un grosso peso si fosse sollevato dal suo cuore -Certo che no! Avrei voluto essere con voi più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma non potevo.-  disse amara –Fatti guardare! Sei cresciuta così tanto! L’ultima volta che ti ho vista eri un fagottino di queste dimensioni.- disse distanziando di poco le mani, ingoiò a forza altre lacrime –Mamma, tu sai perché sta accadendo tutto questo solo adesso?–
-So’ che cosa sta succedendo e  so’ che hai bisogno di aiuto. Presto dovrai affrontare il Clan della Luce Oscura e devi essere pronta.-
-Come fai a sapere tutto?-
-Vi osservavo dalla Luna, anche quando sei scappata nella foresta sapevo cosa ti accadeva, anche se non potevo vederlo. È per questo che ti ho mandato il Fiore di Luna.-
-Sei stata tu??- lei annuì –Sapevo che non volevi stare senza tuo padre, ma non potevo permettere che ti togliessi la vita. Non potevo e non volevo permetterlo. Il Fiore di forniva protezione e allo stesso tempo tu ne fornivi a lui, ma non poteva durare in eterno. Mi dispiace per quello che hai dovuto passare e più di ogni altra cosa mi dispiace di non esserti potuta rimanere vicina.- Seiza si avvicinò alla figura della madre, le sfiorò il braccio ma la sua mano non incontrò resistenza –Non posso nemmeno toccarti…- mormorò con amarezza. Yue la guardò con dolcezza –Vorrei continuare a parlare ma abbiamo poco tempo a disposizione.- disse tornando seria –Il Clan della Luce Oscura ha mezzi subdoli per costringerti a fare il loro gioco e soprattutto devi guardarti da tuo zio, la sua aura sta diventando sempre più oscura ogni giorno che passa.-
-Ho anche uno zio?-
-Sì, tuo padre era il figlio maggiore. Suo fratello, Sekitan, lo ammirava molto e quando Kasai è stato bandito ne è rimasto profondamente scosso.-
-Aspetta un momento, hai detto Sekitan?- chiese Seiza stupefatta –Sì, lo hai già incontrato?-
-Incontrato?? Mi ha quasi uccisa!- Yue la guardò con un’espressione strana –Seiza, devi sapere una cosa importante.-
-Che cosa?-
-Ascoltami attentamente: sarai tu a decidere se essere l’Angelo dell’Oscurità oppure la Figlia delle Stelle.- disse seria –In che senso? Non capisco…-


Erza era stata la prima svegliarsi e aspettava che i nakama facessero altrettanto.
Natsu sbadigliò con la sua solita “finezza” annunciando il suo risveglio con uno sbadiglio così grande da rischiare di slogarsi la mascella, seguito dai compagni
Ancora non capisco come faccio a dormire con Natsu e Gray che russano in quella maniera.” pensò Lucy stropicciandosi gli occhi –Ancora nessuna traccia di Seiza o di Kazan e Hikari?- chiese Happy sbadigliando –Non ancora.- rispose la Rossa.
Proprio in quel momento i due ragazzi Solari comparvero dietro al gruppo di maghi che sobbalzò per lo spavento –Vi sembra questo il modo di presentarvi??- esclamò Gray tenendosi una mano sul cuore che ancora pulsava a mille –Perché? Abbiamo fatto qualcosa di sbagliato?- chiese Hikari innocentemente –Ci avete fatto prendere un colpo!!- disse invece Happy il cui tono sfiorava l’isterico –Yo!- li salutò invece allegramente Natsu che aveva sentito il loro odore prima che arrivassero –Questo è l’ultimo giorno di tregua perciò spero che Seiza-san abbia trovato qualcosa perché se quelli del nostro Clan scoprissero che cosa stiamo facendo non ci penserebbero due volte prima di esiliarci.- disse Hikari ancora circospetta
–Buongiorno!- questa volta fu l’intero gruppo ad urlare per lo spavento –Seiza! Ci hai fatto…- ma le parole rimasero in gola a Kazan a cui cadde la mascella.
La ragazza si era cambiata d’abito, indossava una maglietta dalle maniche larghe lunghe fino ai gomiti color blu notte, la scollatura “ad arco” e il dietro composto solamente da del lacci che si intrecciavano lasciando la schiena quasi interamente scoperta. I pantaloncini nocciola arrivavano fino al ginocchio ed erano sovrastati da un foulard rosso legato alla vita mo’ di cintura che copriva i coltelli da caccia legati alla vita, al collo un pendente con la Luna e il Sole sovrapposti e i capelli raccolti in una morbida coda. Dietro la schiena la faretra e l’arco.
Tuttavia era un’altra cosa che attirò l’attenzione del gruppo: dalle scapole facevano capolino un paio di ali da angelo lunghe fino alle caviglie, come gli occhi erano anch’esse di due colori diversi, in corrispondenza dell’occhio blu l’ala era rosso fuoco come quella di una fenice con delle pagliuzze dorate, l’altra color cielo notturno con qualche puntino argenteo. Kazan non riusciva a staccare gli occhi dalla ragazza, gli batteva il cuore all’impazzata e sentiva uno strano caldo su tutta la faccia: era diventato rosso come un peperone maturo “Ma che diavolo mi prende??” si chiese sconvolto di sé stesso per la reazione mettendosi una mano sul viso per coprirsi –Seiza… che cos’è successo?- le chiese Erza –Ecco… l’Oracolo mi ha fatto incontrare mia madre che mi ha rivelato alcuni dettagli e dopo un piccolo esercizio spirituale mi sono spuntate le ali, non mi sono ancora abituata, ma più comode di quanto mi aspettassi.-
-Ho una nuova amica alata!!- esclamò il gattino tutto contento iniziando a svolazzare intorno alla ragazza come se avesse il turbo incorporato –E quei vestiti?- chiese Lucy –Quando mi sono cresciute le ali… ecco… detto in parole povere i miei si sono strappati come se fossero di carta velina. Mi hanno dato un paio di ricambio.- disse leggermente imbarazzata –Ti hanno detto qualcosa di interessante?- le chiese Gray –Non molto in realtà, mi hanno riferito che il Clan della Luce Oscura sta per attaccare e che dobbiamo anticipare le loro mosse, a quanto pare stanno controllando una Gilda Oscura per degli affari d’antiquariato, troviamo la Naked Mummy e troveremo il Clan.- disse sicura –Oh giusto! Mi ha anche detto che Sekitan a quanto sembra è mio zio.- disse con tono quasi sarcastico rivolta ai due Solari –Ecco… noi…-
-Non c’è bisogno che mi dite nulla, mi hanno già riferito quanto mi interessava sapere.- rispose leggermente dura –Hai una pista per Naked Mummy?- chiese Erza per cambiare discorso –Sì, a quanto pare a breve a Hurjion ci sarà una mostra di reliquie, quello che la gente non sa è la loro provenienza. Sono tutti tesori depredati da tombe di potenti stregoni della Lost Magic. Tra di essi ci sono anche degli oggetti carichi di magia oscura, se dovessero capitare nelle mani sbagliate potrebbero scatenare il finimondo.-
-Quindi si torna ad Hurjion.- concluse Natsu.
***
-Hai sentito di quella bambina che parla da sola?-
-Sì! quella strana!- -Io l’ho vista fare cose strane con le piante!-
-Fa paura!-
-Secondo me è un mostro.- così parlavano i bambini di Harujion nel parco poco distante dal mare.
Yama era accompagnato dalla madre e da due guardie del corpo, Furī avrebbe tanto voluto che suo figlio socializzasse, ma il bambino non poteva muoversi troppo a causa della sua malattia quindi preferiva stare a leggere su una panchina all’ombra. Un giorno però le cose cambiarono. –Chi sei?- gli chiese una bambina che lo guardava curiosa appesa ad un ramo di un albero. Yama la guardò con il suo solito sguardo vacuo –Mi chiamo Yama.- rispose per poi rituffarsi nel suo libro –Sembra interessante.- disse la bambina che intanto era scesa con un salto e si era seduta accanto a lui –Di che cosa parla?-
-E’ un volume di botanica- -Eh? Credevo che fosse una storia!- disse lei piuttosto delusa –Le storie non fanno per me.-
-Forse perché non hai mai ascoltato le storie giuste.- rispose. Yama fu colpito dalla risposta e staccò lo sguardo dal volume per osservare quella bambina, aveva gli occhi spaiati e i capelli neri con un ciuffo bianco –Secondo me dovresti ascoltare le storie del vento, ne conosce davvero tante e sono tutte bellissime!- disse con entusiasmo –Non ho mai sentito parlare di questo libro.-
-Non è un libro sciocchino. Devi ascoltare il vento, se farai attenzione potrei sentore storie che vengono da tutto il mondo! Ce ne sono veramente tantissime!- Yama squadrò la bambina che aveva di fronte, doveva essere quella di cui parlavano i bambini del parco, ma a lui non sembrava per niente pericolosa –Come ti chimi?-
-Seiza.-
***
Yama si svegliò nella sua stanza, dalle finestre entrava la flebile luce del mattino. Si era scordato di come si erano conosciuti. Chissà se stava bene, la sua Seiza. Una cameriera entrò nella stanza –Signorino, dobbiamo prepararci per l’asta.- disse con un piccolo inchino –D’accordo.- rispose alzandosi leggermente. Fu aiutato _come al solito_ a vestirsi e una volta pronto fu accompagnato nel salone dove stava per tenersi l’asta.
Mentre osservava gli addetti sistemare i vari pezzi di antiquariato notò uno strano individuo vestito interamente di nero, aveva un’aria davvero sinistra e quando riuscì a vederlo in viso la prima cosa che notò furono gli occhi: rossi come due tizzoni ardenti.




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo qui!
BUON ANNO!!!
*
fuochi artificiali ovunque e draghi che volano a velocità pazzesche lei compresa*
Anche questo anno è passato e per fortuna sono riuscita a pubblicare puntualmente ^.^
Comunque, Yue non ha fornito informazioni dettagliate ma io amo i misteri, quindi dovrete sopportarmi ancora per un po' ;P
Sekitan è lo zio di Seiza, quanti se lo aspettavano? Sinceri!
Amo questi piccoli colpidi scena, ma fidatevi che non è ancora nulla *risata malvagia*
Le ali mi ispiravano troppo e possiamo dire che è un indizio sulla rivelazione finale ;)
Il piccolo flashback l'ho scritto con tanta cura, spero di avervi fatti contenti.
Ora devo scappare.
Rinrazio tutti voi che mi seguite e
 ShikyoOotsutsuki per aver recensito
Noi ci vediamo la prossima volta con "Il Clan della Luce Oscura*
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*



 

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Capitolo 11
*** Il Clan della Luce Oscura ***


Il Clan della Luce Oscura

-Così! Stai andando bene!- disse Happy a Seiza che tentava di usare le ali per il loro scopo: volare. Il problema era che si stava rivelando più complicato del previsto. La ragazza stava a mezz’aria a fatica e zizzagava incerta.
Il gruppo aveva deciso di proseguire a piedi perché i mezzi non erano disponibili in quel tratto.
Fortunatamente la città non era lontana, in più Seiza ne aveva approfittato per fare pratica col volo aiutata da Happy che era stato più che felice di farlo –Quanto manca ancora?- chiese Kazan piuttosto stufo di camminare –Meno di un’ora e arriveremo.- rispose Erza.
In quel momento Seiza sfrecciò vicino al gruppo per poi riprendere a salire a tutta velocità verso l’alto –E’ FANTASTICO!!- esclamò senza smettere di fare piccole acrobazie in aria –Se continui così finirai per sbattere contro un albero.- le fece notare Happy, la ragazza si sedette sul ramo di un albero –Non avrei mai creduto di sentirmi così libera.- disse sorridendo, nemmeno lei ricordava di aver mai riso così tanto.
D’improvviso Natsu si mise a correre veloce come una saetta –Vediamo chi arriva prima!- la sfidò -Ci sto!- accettò la ragazza ripartendo. Gray, non volendo essere da meno li seguì mettendosi a correre –Ragazzi!- cercò di richiamarli Lucy, senza molto successo. Happy scese a livello del gruppetto rimasto indietro –Sapete come sono fatti.- disse con un sorriso di rassegnazione –E’ vero.- ammise la maga stellare –Noi li raggiungiamo, ci seguite?- chiese Hikari che aveva già iniziato a correre con il compagno –Coraggio, non vorremo farci distanziare?- chiese Erza con un sorriso beffardo –Anche tu??- chiese Lucy che di mettersi a correre non ne aveva minimamente voglia, ma fu costretta per non rimanere indietro.


-Se continui così non mi batterai mai!- esclamo la ragazza alata rivolta al Dragon Slayer che continuava ad accelerare correndo come un pazzo per stare al suo passo, d’improvviso fu superato da Gray che sfruttava il ghiaccio per scivolare sul terreno, acquistando velocità sempre maggiore –Gray! Bastardo! Non vale!-
-Mi spiace Natsu ma non abbiamo stabilito regole!- gli disse Seiza. Quello allora si mise d’impego maggiore e la sua espressione _anche se voleva essere determinata e forse un po’ minacciosa_ divenne terribilmente comica. La ragazza intanto stava davanti al mago di ghiaccio senza alcuno sforzo. Si sentiva magnificamente, il vento fra i capelli, una velocità senza pari, le ali che sentiva sopra di sé erano potenti e instancabili; si sentiva padrona del mondo, voleva gridare, voleva cantare –“…Io voglio vivere, ma sulla pelle mia, io voglio amare e farmi male, voglio morire di te... Io voglio vivere, ma sulla pelle mia! Io voglio amare e farmi male, voglio morire di te...”- aveva una voce magnifica e cantava con una potenza liberatoria tale da far vibrare il suo cuore e quello degli abitanti della foresta sottostante.
Continuò a planare serena ma ad un tratto sentì chiaramente delle aure negative e si boccò di colpo.
Si concentrò su di loro, lo aveva già fatto molte altre volte quando era stata la guardiana del Fiore di Luna, non fu difficile. Con la rapidità di un fulmine si gettò in picchiata tra le fronde per atterrare su un ramo silenziosa come un gatto e osservò la scena. Due tizi conciati come delle scimmie facevano la guardia ad un carro coperto da un lenzuolo “Che stanno combinando?” inizialmente pensò di avvisare i maghi di Fairy Tail, ma il suo orgoglio le fece cambiare subito idea, ma che cosa doveva fare?
Sentiranno i suoni della lotta se sarà necessario.” si convinse.
I due maghi non si muovevano e continuavano la loro diligente sorveglianza. Seiza allora decise di usare i suoi poteri per distrarli, con un semplice gesto mosse le piante dietro di loro per creare dei rumori in grado di attirare la loro attenzione. Funzionò alla perfezione –Hai sentito?-
-Sì, andiamo a vedere.- e così fecero. La ragazza si avvicinò immediatamente al carro e sollevò il telo, un’aura malvagia le fece girare la testa e un senso di nausea tremendo l’assalì a tal punto da doversi coprire la bocca con la mano, tutti gli oggetti emanavano un’aura impregnata di una malvagità così intensa da rendere l’aria circostante irrespirabile –Cerchi qualcosa?- chiese una voce calda alle sue spalle, si girò di scatto: un ragazzo incappucciato, vestito completamente di nero era davanti a lei, anche se aveva il volto coperto Seiza riuscì comunque ad intravedere lo scintillio scarlatto dei suoi occhi; il suo corpo emanava un’aura persino peggiore di quella degli oggetti sul carro –Chi sei?- -Nessuno di rilevante, almeno per ora. Piuttosto chi sei tu, che curiosi tra la mia merce.- -E’ roba tua?- -Di famiglia.- rispose tranquillo “Non fidarti delle sue parole, un fiore maligno è sbocciato già da tempo nel suo cuore; tante, troppe vite le sue mani hanno strappato con brutalità. Dei suoi occhi non avere timore, non può farti del male, proteggi le persone a cui vuoi bene.” le parole del vento le arrivarono forti e chiare. Prese un respiro profondo –Sei un membro del Clan della Luce Oscura, non è così?- chiese –Esattamente, mi fa piacere vedere qualcuno di così perspicace, specie se si tratta dell’Angelo dell’Oscurità.- a quel nome la ragazza tremò leggermente –Non attiverò mai il potere del Buio Eterno. Puoi scordartelo.-
-Ah, ma so che non lo faresti mai di tua volontà, per questo ti stiamo preparando una bella sorpresa. Sono certo che ti piacerà.- aggiunse sogghignando compiaciuto per chissà quale assurdo piano.


Gray arrestò la sua corsa di scatto, aveva percepito un’aura maligna potentissima e proveniva oltre la boscaglia dove poco prima si era avventurata Seiza “Non mi piace per niente.” fu presto raggiunto da Natsu che evidentemente non si era accorto di nulla, visto che continuava a correre come un pazzo, così per fermarlo il mago di ghiaccio gli afferrò la sciarpa e la maratona del Dragon Slayer finì di botto –Ma che cavolo fai??- chiese arrabbiato –Non senti quest’aura?- gli domandò Gray serio, Natsu si concentrò leggermente e percepì chiaramente quello che intendeva l’amico –Andiamo a vedere.-
Seguirono la scia che lasciava l’aura malvagia e trovarono Seiza in pochi minuti.
Davanti a lei stava un tizio  decisamente sinistro: la fonte dell’aura negativa. Si girò verso di loro –Non mi aspettavo visite così presto.- disse con un sorriso soddisfatto. Una massa inconsistente nero pece iniziò a vibrare intorno a lui. Il cielo si tinse di nero, i colori dell’ambiente diventarono il loro negativo rendendolo spettrale –Ora che ne dite di una piccola sfida, giusto per farvi capire in che situazione svantaggiosa siete.- al sono cenno della sua mano la foresta obbediva ad ogni suo comando, le piante, gli animali e persino l’aria emanava la sua stessa aura putrida –Attaccate.- sussurrò e ogni cosa si mosse aggressiva contro i maghi –Ruggito del Drago di Fuoco!- esclamò Natsu allontanando il pericolo, ma persino le sue fiamme sembravano aver perso gran parte della loro efficacia –Questo è il regno dell’Oscurità. Non potete sconfiggermi.-
-E’ quello che vedremo! Ice Make Lance!- ma le lame di ghiaccio si sbriciolarono e non causarono nemmeno a metà dell’effetto desiderato –Ora tocca a me. Dark World: Wild!- un possente ruggito annunciò l’arrivo di una tigre enorme che senza tante cerimonie balzò sui maghi –Dietro di me!- esclamò Seiza parandosi davanti ai due maghi. Unì le mani e mostrò i palmi all’animale -Light Shield!- un’esplosione di Luce investì lo spazio e la tigre andò a sbattere contro un perfetto scudo bianco-azzurrognolo  -Come mi aspettavo: sei l’unica ancora in grado di lottare. Persino in questo spazio oscuro e credo che tu conosca il motivo: dentro di te si cela l’Oscurità, non puoi sopprimere per sempre questa tua natura e lo sai bene.-
-Sta zitto! Tu non mi consci!-
-Ed è qui che ti sbagli.- non poterono dire altro perché la dimensione Oscura in cui erano imprigionati vibrò sensibilmente –Che succede ora?- chiese Gray –Impossibile, nessuno può violare questo spazio.- ma fece appena in tempo a terminare la frase che un rumore di vetri infranti li catapultò nuovamente nel mondo reale.
Erza, Lucy, Happy, Kazan, Hikari e Yama erano appena fuori da un cerchio di rune attivate da quest’ultimo –A quanto pare sono in svantaggio numerico. Ci rivedremo molto presto, Anelo dell’Oscurità.- disse rivolgendosi a Seiza prima di sparire
–State tutti bene?- chiese Erza –Sì, stiamo bene.-
-Che voleva quello?- chiese Kazan con una nota furiosa nella voce –Darci un avvertimento.- rispose Seiza continuando a fissare il punto in cui era sparito.
No, io non sarò l’Angelo dell’Oscurità. Non lo permetterò mai. Mai.




*solito aspetto da mezzo drago*
Ehilà!
Contenti di vedermi prima?
Oggi ho deciso di farmi un regali di compleanno e ho deciso di aggiornare prima.
Che ve ne pare?
Il nuovo Clan ha fatto la sua entrata in scena, quanto uno dei suoi membri.
I loro poteri sono particolari, possono creare l'Oscurità e corrompere ciò che li circonda e a quanto pare hanno in mente qualcosa di non esattamente simpatico.
La scena della gara mi è sorta spontanea, penso che possa essere una delle reazioni di Natsu e volevo mettere qualcosa di divertente. Spero che non l'abbiata trovata fuori luogo.
Il vento ha un ingresso un po' forzato lo ammetto, ma fin'ora non avevo mai trovato un punto in cui metterlo e mi serve per una cosuccia ;)
Ho voluto mettere delle canzoni qua e là perché scrivo al suono di musica, il pezzo di quella che ho usato è "Io voglio vivere" dei Nomadi, se vi interessa ecco il link 
https://www.youtube.com/watch?v=2B93Svv1qRI .
Ringrazio cin mille inchini e giochi di coda ShikyoOotsutsuki per aver recensito e tutti voi che mi seguite :)
Noi ci vediamo la prossima volta con "Tutto per vendetta"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

 

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Capitolo 12
*** Tutto per vendetta ***


Tutto per vendetta

-Che cosa intendi?-  chiese Erza –Quello che avete appena visto fa parte del Clan della Luce Oscura.- rispose Seiza –Non so che cosa abbiano intenzione di fare, ma sembrerebbero intenzionati ad agire molto presto.- aggiunse
–Non sapevo che fossi un mago delle rune.- disse poi rivolta a Yama –Ho molto tempo libero a disposizione e la botanica mi aveva incominciato a stancare.- rispose alzandosi –Ma voi come avete fatto a trovarci?- chiese Gray ai nakama –Non è stato così difficile individuare l’aura malvagia nella foresta, mentre venivamo qui abbiamo incontrato lui che stava venendo per incontrare il tizio che è appena sparito.- rispose Lucy –Quel tipo non mi convinceva per niente, così l’ho pedinato.- aggiunse il ragazzo –Hai seminato la tua scorta? Questa sì che è una novità.-
-Mai come quelle ali.- ribatté –Che cosa ti è successo?-
-E’… complicato da spiegare.- tagliò corto lei

Kazan osservava la scena stringendo i pugni, non riusciva proprio a capire che cosa gli prendesse ma non voleva che qualcuno fosse così intimo con Seiza –Kazan che hai?- gli chiese Hikari sotto voce –Sto bene.-
-Non ti credo, è da questa mattina che sei strano.-
-Non è niente, davvero.-
-Invece io penso di sapere che cos’hai.-
-E sarebbe?-
-Semplice: ti sei preso una cotta fatta e finita.- il ragazzo arrossì di colpo –Ma che dici??-
-Non fare il finto tonto, ho visto come la guardi e il fatto che tu sia visibilmente geloso di quel ragazzo non fa che avvalorare la mia teoria.-

-Dobbiamo fermare l’asta.- disse improvvisamente Erza –Se gli oggetti in palio sono come questi non ci vorrà molto prima che si scateni l’inferno.- il gruppetto si voltò di scatto verso la Rossa –Non c’è un minuto da perdere!- esclamò mentre reggeva un volume del tutto simile a quelli dei Demoni dei Libri di Zeref –E ce ne sono altri.-
-Yama! Quando inizia l’asta?- chiese Seiza con una nota di panico nella voce –E’ già iniziata.- e a quelle parole i maghi si precipitarono verso la villa.



Giunsero in pochi minuti e Yama spalancò il portone principale mettendo da parte le guardie.
Una volta arrivati nel salone dove si teneva l’asta poterono rilassarsi un poco nel constatare che non era ancora successo nulla –Dì a tua padre di annullare l’asta, noi distruggeremo gli oggetti prima che possano causare danno.- disse Erza mentre insieme agli altri si dirigeva in fretta e furia nella stanza dove venivano custoditi.
Il ragazzo annuì e sparì oltre una porta sorvegliata da un omone grande quanto un Vulcan.

-C’è qualcosa che non mi convince.- disse Natsu stranamente pensieroso –Che intendi?- gli chiese Happy –L’odore nell'aria… è strano.-
-E’ vero, anche il vento è agitato.- gli diede ragione Seiza.
Una volta arrivati sul posto la strada fu sbarrata loro da due uomini della sicurezza –Abbiamo il permesso di Yama.- provò a dire Lucy, tuttavia fu solo grazie alle “buone maniere” di Erza se riuscirono an entrare.
La stanza era pervasa da una nebbiolina nerastra ma non era quella ad aver messo i maghi sull’attenti, bensì la cosa che si riergeva sopra le pile di libri: un mostro grande due volte Taurus, due corna grigiastre simili a quelle di un montone, le braccia tozze e grosse come tronchi erano un accostamento grottesco alle gambe decisamente più corte e apparentemente. Il corpo coperto da un ispido pelo nero-grigio, i denti gialli del tutto simili a quelli di una tigre dai denti a sciabola. Gli occhi rossi come tizzoni ardenti e sulla schiena una serie di aculei neri. Emetteva dei versi primitivi rochi e non sembrava in grado di parlare.
–Ma chi…- provò a dire Gray non riuscendo a capire da dove fosse saltato fuori –Affascinante non è vero?- chiese una voce, subito un ragazzo fece capolino superando il mostro, era lo stesso della foresta –Il mio Clan ha sempre provato grande interesse verso i Demoni dei Libri di Zeref, così dopo una serie di esperimenti siamo riusciti a crearli anche noi. Ovviamente obbediscono solo ai nostri ordini e ora voglio che vi attacchi. A voi e a quelli dell’altra sala.- disse con un ghigno malefico stampato in volto.


-Padre! Dobbiamo… annullare l’asta…- Yama rimase a bocca aperta nel vederlo parlare con un membro del Clan della Luce Oscura –Yama! Che cosa ci fai qui?- ma quando notò l’espressione sconvolta del figlio Pheleps Kin chinò il capo –Non avrei mai voluto che lo scoprissi così.- il cuore del ragazzo iniziò a battere a mille e un oscuro sospetto si impadronì di lui –Loro possono guarirti Yama, ma ho dovuto dare qualcosa in cambio.- disse con la voce leggermente tremante e il volto contratto in un’espressione strana, _alcuni l’avrebbero definita folle_ il mago delle rune ci impiegò qualche secondo per capire che cosa intendeva il padre –Seiza!- fece per tornare sui suoi passi ma un dolore lancinante ai polmoni lo fece accasciare a terra: una delle sue crisi –Se non vi dispiace prendo in prestito vostro figlio. Non di preoccupi, non gli accadrà nulla, ma ci occorre per concludere il nostro accordo.- Yama ansimava cercando di immettere aria nel suo corpo con immane difficoltà “Non adesso dannazione! Non adesso!” pensò disperato e prima di sprofondare le buio sentì la mano di quell’uomo stringersi sui suoi vestiti.

***
-Ruggito del Drago di Fuoco!- urlò Natsu sprigionando un fiume di lava dalla bocca -River of fire!- esclamarono all’unisono Seiza, Kazan e Hikari creando un potente attacco combinato con il Dragon Slayer che investì in pieno il demone facendolo indietreggiare un poco ma senza dare l’impressione di essere seriamente ferito –Apriti portale del Sagittario! Sagittarius!- ordinò Lucy brandendo una delle sue chiavi d’oro, subito lo spirito comparve sul capo di battaglia –Sono pronto!- esclamò con il suo solito saluto che non si sapeva mai a chi venisse rivolto.
Subito scoccò una serie di frecce che però non ebbero nessun effetto contro la pelle ispida e dura della creatura e gli rimbalzarono addosso.
Fu il suo turno di attaccare, caricò come un ariete lo Spirito del Sagittario colpendolo in pieno e quest’ultimo sparì tornando nel mondo degli Spiriti Stellari –Ice Make! Lance!- urlò Gray sperando di poter fare qualcosa, purtroppo senza nessun risultato.
Erza si lanciò all’attacco brandendo una delle sue fidate spade affiancata da Hikari, che era armata di fioretto, il demone le schivò subito rivelando una velocità e un’agilità inaspettati.

Il ragazzo delle Ombre intanto rideva seduto a mezz’aria battendo le mani –Così! Erano secoli che non vedevo un combattimento come questo!- disse tra le risate “Vediamo quanto riderai non appena ti avrò tirato giù da lì!” pensò Seiza adirata -Life of Water!- ordinò mentre un tentacolo d’acqua si innalzava dal nulla per raggiungere il suo avversario.
Tuttavia al solo contatto con quest’ultimo divenne nera come l’inchiostro e la ragazza alata sentì un dolore profondo simile ad una ferita avvelenata, percorrerle il braccio per poi diffondersi in tutto il corpo. Urlò per il bruciore improvviso e si afferrò l’arto istintivamente.
I maghi non fecero in tempo a preoccuparsi per lei che il demone tornò all’attacco colpendo in pieno Natsu che si ritrovò lungo disteso a terra –Natsu!- lo chiamarono Lucy e Happy correndo dal nakama –Ice Make! Cannon!- urlò Gray riuscendo a far indietreggiare il mostruoso avversario e attirando la sua attenzione.
Purtroppo i suoi riflessi non furono sufficientemente rapidi e rimase ferito alla gamba destra, il dolore era così forte che muoversi gli sembrava impossibile –Ehi bestione!- lo chiamò Hikari affiancata da Erza –Siamo qui!- il demone le caricò e questa volta le ragazze riuscirono a ferirlo al braccio e ad una gamba rendendolo più lento.
–Hikari!- urlò all’improvviso Kazan –Il Sole!- disse indicando il giorno che spariva lentamente dietro le colline. La ragazza non fece tempo a preoccuparsi che il demone la colpì in pieno incollandola alla parete opposta, così come il ragazzo Solare.
Erza si buttò in un affondo disperato ma la spada si spezzò come se fosse fatta di cracker e il mostro la colpì facendole perdere i sensi.
Un attimo prima che l’essere potesse infierire ulteriormente su di lei Seiza si frappose tra la maga e quest’ultimo – Light Shield!- esclamò appena in tempo. Il demone fu sbalzato via dalla potenza della magia difensiva e finalmente smise di muoversi, almeno per quel momento.

D’improvviso il portone si spalancò e un secondo uomo fece la sua comparsa. A giudicare dal suo aspetto anche lui doveva essere del Clan della Luce Oscura, ma non agli occhi dei due Solari – Sekitan??- esclamarono all’unisono increduli e sconvolti. Eppure era proprio lui, anche se la sua pelle era divenuta lattea e gli occhi erano rossi i due lo riconobbero all’istante –Divertente vero?- chiese il ragazzo sospeso a mezz’aria –E’ stato lui a chiederci di aiutarci per la sua vendetta. È diventato a tutti gli effetti uno di noi abbandonando i suoi poteri Solari e cedendo all’Oscurità.- spiegò con una certa soddisfazione –Perché?- chiese Hikari sconvolta –Vendetta. Vendetta nei confronti del Clan del Sole di Mezzogiorno per aver esiliato mio fratello portandolo alla morte. Vendetta contro il Clan della Luna Piena per averlo stregato. Vendetta verso quell’essere che lo ha portato all’altro mondo prima che potessi aiutarlo. Vendetta!- esclamò quasi urlando. Troppo sconvolti i presenti non si erano resi conto che reggeva sottobraccio Yama ancora privo di sensi. La prima ad accorgersene fu Seiza che nonostante il dolore che provava in tutto il corpo e la mancanza di forze tentò di alzarsi per soccorrerlo. Fu però bloccata dal piede del ragazzo Ombroso che era sceso in quel momento –No, no. Tu ci servi così.- disse con un tono quasi scherzoso che rendeva il tutto più inquietante –Non possiamo portarla via con la forza o l’incantesimo non funzionerà.- gli ricordò Sekitan –Lo so, lo so.- disse l’altro con fare annoiato –E voi credete davvero che verrò con voi di mia volontà?- li schernì la ragazza –Assolutamente sì. Specialmente se vuoi che questo bel ragazzo rimanga in vita, così come tutti i presenti nella sala.- Seiza sbiancò diventando pallida come un cencio –Allora, ti abbiamo convinta?- chiese il ragazzo. Lei non rispose, strinse i pugni e si costrinse a inghiottire le lacrime –Va bene.- disse in un soffio –Bravissima! Hai capito la situazione.- esclamò l’ombroso battendo le mani. Seiza si alzò e non fece una mossa –Possiamo andare.- disse compiaciuto il ragazzo –Fermi!- esclamò Lucy alzandosi in piedi –Giusto! Ci servono anche lei e il mago di fuoco. Te ne occupi tu Seikitan-kun?- lui annuì senza battere ciglio e prima che Seiza potesse ribattere un gorgo nero inghiottì lei e il ragazzo facendoli sparire.

-Sekitan…- lo chiamò piano Kazan –Il giorno sta finendo. Siete inutili.- disse maligno –Come puoi averci voltato le spalle in questo modo?- domandò Hikari sull’orlo delle lacrime –E’ una mia scelta. Non siete in grado di capire.- disse lasciando cadere con malagrazia Yama sul pavimento e somministrandogli  una pozione per i polmoni. Con un incantesimo imprigionò Lucy, che stava cercando di aiutare il Dragon Slayer e il ragazzo che era ancora svenuto infine sparì, senza lasciare traccia.
Prima che i due Solari potessero anche solo pensare di poter fare qualcosa scomparvero insieme al Sole.
Al loro posto due fiammelle scarlatte si muovevano agitate.




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi puntuale come al solito, direi che ora gli aggiornamenti torneranno normali.

E... sì finisco così il capitolo perché sono una persona molto simpatica ;P
Ah, i miei piccoli subdoli colpi di scena... *faccia estasiata*  *.*
Siete ancora tutti vivi? 
Mi sembra di sì.
Dunque... Sekitan non è esattamente un ragazzo con tutte le rotelle al posto giusto, ma la disperazione può far fare delle cose sceme.
Il padre di Yama era in combutta sin dall'inizio, ma anche qui la sua disperazione verso il destino del figlio gli ha fatto saltare qualche rotella.
Il combattimento mi sono divertita a scriverlo e il demone è stata un'idea dell'ultimo minuto.
Che cos'è successo a Hikari e Kazan, questo lo scoprirete nel prossimo capitolo insieme a che cosa succederà a Seiza, Natsu e Lucy. (sempre perché sono una persona molto simpatica)
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda ShikyoOotsutsuki per aver recensito e tutti voi che mi continuate a sopportare in questa mia piccola follia :)
Noi ci vediamo la prossima volta con "Angel of Darkness" che è uno dei miei capitoli preferiti.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 13
*** Angel of Darkness ***


INFORMAZIONI DI SERVIZIO: QUANDO VEDRETE L'ASTERISCO * VI CONSIGLIO DI LEGGERE CON LA CANZONE DEL SEGUENTE LINK IN SOTTOFONDO -> https://www.youtube.com/watch?v=ABom127FFgU

Angel of Darkness

Gray fu il primo a svegliarsi, un calore terapeutico alla gamba lo fece sentire meglio e trovò la forza di aprire lentamente gli occhi.
Su di lui un membro del Clan della Luna Piena stava curando le sue ferite –Non ti agitare, ci servono le vostre informazioni.- disse tranquillo l’uomo –Che ci fate qui?- chiese leggermente sorpreso _e forse un pochino scocciato_ il mago di ghiaccio –Il Buio Eterno sta per essere sprigionato dal tradimento, non sta andando come pensavamo e abbiamo bisogno della vostra collaborazione per capire esattamente che cos’è successo.- rispose -Gli altri come stanno?-
-Intendi la Rossa, il ragazzino e il gatto? Qualche acciacco, ma nulla di serio.-
-Come scusa? Natsu e Lucy? Quei due ragazzi del Clan del Sole?- chiese senza capire –Beh, i membri del Clan del Sole di notte non possono manifestarsi normalmente, mentre dei due ragazzi di cui parli non ne abbiamo trovato traccia.- il mago di ghiaccio fece per alzarsi di scatto ma il Lunare lo trattenne –Fermo, ti potrai preoccupare più tardi. Adesso raccontami che cos’è successo, nei dettagli.-
 
***
Natsu si svegliò con un forte mal di testa e non riconoscendo la stanza buia dove si trovava fece per mettersi seduto, fu allora che si accorse dei catenacci anti-magia che aveva ai polsi e alle caviglie –Ma che diavolo…- prima che potesse aggiungere altro un profumo dolce gli arrivò sotto il naso e si voltò di scatto, vide una figura ancora profondamente addormentata: quella di Lucy.
Spaventato il ragazzo la scosse un poco e con suo immenso sollievo lei si mosse e si alzò –Natsu… dove siamo?-
-Non ne ho la minima idea.- rispose il mago di fuoco.
Fu proprio in quel momento che una donna entrò, era completamente vestita di nero, il vestito le fasciava completamente il corpo, arrivava fino ai piedi e le maniche lunghi coprivano per metà il polso. A coprirle il viso un velo dello stesso colore deprimente di tutto il resto, l’unica nota di colore era lo scintillio rosso degli occhi che si intravedevano oltre la seta scura –Dovete venire con me.- disse con una voce fredda quanto l’ambiente che li circondava.
***
Gray finì di raccontare tutta la vicenda, da quando avevano incontrato i membri del Clan del Sole di Mezzogiorno fino allo scontro con il demone che nel frattempo era sparito insieme ai membri del Clan della Luce Oscura –Quindi Yue aveva ragione: la nostra interpretazione della profezia era sbagliata. Pensavamo che sarebbe stata colpa dell’Angelo dell’Oscurità se il Buio Eterno sarebbe sceso, invece sarebbe stato per volontà di un Clan che davamo per estinto. Che ipocriti che siamo stati.- mormorò sconsolato –Puoi dirlo forte, non avremmo mai pensato ad una situazione del genere.- disse una vocina appena udibile.
Gray notò solo in quel momento una fiammella grande quanto una moneta che se ne stava sospesa a mezz’aria –Credevo che ve ne foste andati con l’avvento della notte.- disse il Lunare sorpreso. 
–Kazan??- esclamò stupito Gray alla fiammella –E chi credevi che fosse?- chiese ovvia la vocina.
In quel momento anche Erza si riprese insieme al gattino blu –Che cos’è successo?- chiesero disorientati.
Il mago le fece un breve resoconto di tutta la faccenda –Dobbiamo ritrovarli subito!-
-Calmati, agitarsi non serve.- l’ammonì il Lunare –Giusto e poi Hikari li ha seguiti, appena potrà mi farà sapere l’esatta posizione e li raggiungeremo in men che non si dica.- disse la fiammella ottimista –Ma nel frattempo che cosa facciamo?- chiese impaziente Erza –Che ne dite di stare fermi a farvi curare?- chiese leggermente scocciata una donna che tentava di tenerli fermi per continuare la terapia.
Alla fine i maghi cedettero e si lasciarono rimettere in sesto.
Quando erano ormai guariti Yama finalmente decise che era ora di svegliarsi.
Si alzò di scatto e si guardò intorno frenetico –Dov’è? Dov’è Seiza?- chiese in preda al panico –Yama, cerca di calmarti.- cercò di dirgli Erza, senza risultati perché il ragazzo continuava a cercare la ragazza pur sapendo anche lui che non l’avrebbe vista semplicemente girandosi –Dov’è?-
-Non siamo riusciti a fare nulla.- rispose Gray con tono piatto.
In un attimo al mago delle rune mancò il terreno sotto i piedi.
Il cuore batteva all’impazzata, l’anima sconvolta per il tradimento del padre e per la perdita della sua migliore amica –E’ stato mio padre. Lui ha ordito il paino per poter consegnare Seiza nelle mani del Clan della Luce Oscura.- rivelò ai presenti –Ma perché lo avrebbe fatto?- chiese Happy senza capire. Yama si portò una mano al petto –Credeva di poter curare la mia malattia.- rispose cupo –Dobbiamo parlare con lui.- disse la Lunare –Forse sa dove sono scappati quei vigliacchi.- aggiunse decisa.
***
Hikari vagava per i cupi corridoi della fortezza sotterranea dove si trovava, illuminati solo dalla luce che lei stessa emetteva.
Vagava senza meta da oramai un’ora buona e i suoi poteri non sarebbero comunque tornati tanto presto “Da che parte? Da che parte?” si interrogava sempre più nervosa. Il tradimento di Sekitan bruciava come il peggiore dei veleni e il suo continuo ricordo non la faceva ragionare lucidamente “Come ho fatto a non accorgermene prima?” si chiedeva poi frustrata ed arrabbiata.
Sapeva che in qualche modo avrebbero dovuto anche contattare il loro Clan ma ora non c’era tempo per quello.
Doveva ritrovare Natsu, Lucy e Seiza. In quel momento sentì un canto a cappella decisamente lugubre.
Si avvicinò per capire da dove veniva e prima che potesse individuare la sala un urlo straziato la fece raggelare.
***
-Che cosa pensavi di fare??- urlò Yama in preda ad una rabbia incontrollata –Io… ho incontrato quel ragazzo due mesi fa. Sapeva quello che mi era successo e si è offerto di aiutarmi. Tutto quello che dovevo fare era attirare il Clan della Luna Piena con la scusa del Fiore di Luna per far avvicinare Seiza all’Oracolo degli Dei, in questo modo avrebbe sviluppato un potere ancora più grande e sarebbe stata pronta per un rituale. Non mi hanno detto di che tipo di rituale fosse, ma ho accettato per salvarti!- esclamò afferrando le spalle del figlio e cercando di guardarlo negli occhi.
L’espressione di Kin Pheles era deformata dall’ossessione e dalla follia.
Yama non sapeva se provare solo odio nei suoi confronti o se sentiva anche della pietà, tutto quello di cui era certo era che si sentiva tradito; tradito dall’unica persona di cui si sarebbe dovuto fidare completamente –Non mi importa delle conseguenze!! Tu sei vivo!! Sei vivo!!- continuava a delirare l’uomo. Il Lunare lo stordì con un colpo alla nuca –Mi spiace, ma tuo padre è diventato completamente folle. Credo che sia a causa di uno degli incantesimi del Clan della Luce Oscura. Non so come sia possibile ma intorno a lui sento una densa aura negativa e può essere causata solo da un incantesimo di Magia Nera.- spiegò –E adesso che cosa facciamo?- chiese Happy preoccupato –Dobbiamo trovarli.- disse Erza più preoccupata che mai –Hikari arriverà, vedrete.- disse Kazan ottimista.
In quel preciso istante una fiammella comparve davanti a loro –Visto? Che vi dicevo?- chiese soddisfatto –Non c’è un minuto da perdere!!- gridò lei in preda al panico –Clamati! Che cos’è successo?- chiese Gray –Non c’è tempo! Il Buio Eterno! Sta per…- non terminò la frase perché un dolore intenso percorse il suo corpo come veleno, così come a tutti i Celesti che iniziarono ad urlare feriti nello spirito –Che cosa succede?- esclamò Yama sconvolto –Resistete!-
-Riunitevi… riunitevi intorno a me… svelti… prima che la magia finisca.- mormorò Hikari al limite delle sue forze. I presenti si strinsero intorno a lei -Speed of light!- esclamò.

In un attimo vennero teletrasportati in uno spiazzo spoglio, una lugubre foresta alle spalle.
I Celesti svennero una volta giunti sul posto e vani furono i tentativi dei maghi di farli rinvenire –Che vi succede?-
-Coraggio svegliatevi!- tutto inutile.
Poi accadde qualcosa: le stelle si spensero e la Luna smise di illuminare la notte e l’alba fu spenta in un attimo.
Buio.
Era buio pesto.
Non si riusciva a vedere nemmeno la punta del proprio naso –Dev’essere così che si sente un ceco…- disse inorridita Erza.
Poi una fiammella illuminò flebilmente l’oscurità e dal buio senza fine emersero Natsu e Lucy. Il Dragon Slayer faceva luce e trasportava una ragazza dai capelli castani, qualcosa simile allo scheletro di un paio di immense ali le spuntava dalla schiena piena di sangue –Natsu! eravamo preoccupati! Che cos’è successo?- chiese Erza –Ne Natsu, chi è questa ragazza?- gli chiese Happy. Yama si avvicinò –Ma questa è…-
-E’ Sezia.- completò lugubre Lucy.

Qualche ora prima

–Dovete venire con me.- disse la donna davanti a loro –Altrimenti?- chiese spavaldo Natsu.
Lei sorrise sadica –Speravo che me lo chiedessi.- disse sorridendo.
Era decisamente inquietante.
La donna in nero si avvicinò a Lucy –Non ti azzardare a toccarla razza di…!- urlò Natsu tentando di aggredirla –Così mi lusinghi.- disse –Nikushimi, non è ora di giocare.- la richiamò una seconda donna –Che peccato…- mormorò contrariata –Muovetevi, la cerimonia non può cominciare senza di voi.- disse gelida. Natsu e Lucy furono trascinati a forza in un enorme salone circolare.
I soffitti altissimi davano un senso di vuoto completo.
Non si vedeva assolutamente nulla, ma se i maghi fossero stati in grado di scorgere qualcosa in quella fitta oscurità avrebbero visto una sfera contenente del liquido grigiastro fluttuante a diversi metri d’altezza.
Lì incatenata e sprofondata per metà nel globo stava Seiza semincosciente –Tutto bene ragazzi?- chiese cercando di mostrarsi più forte di quanto in realtà non fosse.

Le donne non diedero tempo ai due di rispondere, li incatenarono al suolo. Lucy sopra ad un simbolo rappresentante la Luna e Natsu sul simbolo del Sole.
–Ci serve la vostra energia, giorno e notte spariranno.- i due tentarono di liberarsi ma in quell’esatto momento sentirono le energie abbandonarli –Così, perfetto.- disse la donna soddisfatta. In quel preciso istante Seiza sentì un forte strappo alla schiena e urlò di dolore, poi una potente emicrania le attraversò la mente e urlò ancora più forte.
Sentiva la sua coscienza andarsene –NO!- urlò disperata cercando di rimanere cosciente –Mocciosa… non rovinerai tutto.- sibilò la donna e l’energia prelevata dai due maghi aumentò a dismisura facendoli soffrire terribilmente nello spirito e così ragazza alata che tentava di dimenarsi –L’incantesimo è più complesso del previsto. Sacerdotesse dobbiamo evocare il nostro Angelo!-
-Che cosa vogliono fare adesso?- chiese Lucy esausta al nakama –Non lo so, ma non mi piace.- fece appena in tempo a finire la frase che una nuova scarica lo fece gridare dal dolore come mai prima d’ora –RESISTETE CORAGGIO!!- urlò Seiza che lottava contro sé stessa per rimanere cosciente.

Stanca di aspettare la donna diede delle direttive precise alle sue sottoposte che cominciarono ad intonare un lugubre canto fungendo però solo da melodia, fu invece la Sacerdotessa più anziana a cantare, la voce da soprano aveva un effetto strano come se anche il bene si fosse piegato a quella melodia cupa: *

Angel of darkness
Angel of darkness
The world is in your hand
But I will fight until the end
Angel of darkness
Angel of darkness
Don't follow your command
But I will fight and I will stand
 
Seiza sentì qualcosa spegnersi dentro di lei, era una sensazione orribile.
L’anima corrosa fino all’inverosimile, sentiva le ali tirare, come se volessero staccarsi violentemente dal corpo e le fitte alla testa le davano la sensazione che il cranio stesse per spaccarsi a metà.
Urlò con tutto il fiato che aveva in gola, forse sperava che così il dolore l’avrebbe abbandonata, ma non poteva mollare, non poteva arrendersi.
 
When darkness falls
Pain is all
The Angel of Darkness
will leave behind
and I will  fight
 
La sua coscienza scivolava via dolcemente e ogni tentativo di non perderla si ritorceva contro di lei con ogni sorta di dolore fisico e spirituale.
 
The love is lost
beauty and light
have vanished from
garden of delight
The dreams are gone
midnight has come
the darkness is our new kingdom
 
Angel of darkness
Angel of darkness
The world is in your hand
But I will fight until the end
Angel of darkness
Angel of darkness
Don't follow your command
But I will fight and I will stand
 
Non doveva cedere. Non voleva cedere. non poteva dargliela vinta. Non voleva dargliela  vinta.
 
Hunt goes on
deep in the night
time to pray
down on your knees
you can't hide from the
eternal light
until my last
breath I will fight ( I will fight...)
 
Ma in fondo che male c’era se si rilassava un attimo?
 
Now realise
the stars they die
darkness has
fallen in paradise
but we'll be strong
and we will fight
against the
creatures of the night
 
Quell’attimo fu decisivo. In un secondo fu come se tutti i sensi l’abbandonassero.
Era una sensazione piacevole dopotutto.
Si addormentò e lasciò che le sue difese crollassero per far entrare il buio ed uscire la luce.
 
Angel of darkness
Angel of darkness
The world is in your hand
But I will fight until the end
Angel of darkness
Angel of darkness
Don't follow your command
But I will fight and I will stand

Il canto cessò e Seiza fu espulsa dalla sfera. Lucy e Natsu erano svenuti a causa della mancanza di magia.
La Sacerdotessa si avvicinò alla ragazza alata e poté ritenersi soddisfatta del suo operato: le ali erano diventate nere come l’inchiostro, persino il ciuffo argenteo era sparito –Angelo dell’Oscurità.- disse inchinandosi –Noi umili servitori l’abbiamo evocata perché potesse finalmente attivare il Buio Eterno. Tutto il mondo deve sapere della sua grandezza!- passarono alcuni secondi di silenzio assoluto poi Seiza spalancò gli occhi, anch’essi completamente neri, nemmeno la sclera era stata risparmiata dall’oscurità.
Con un leggero colpo d’ali si portò ad almeno 50 metri d’altezza.
Spalancò le braccia e cominciò il rituale.
Man mano che aumentava di intensità le stelle si spegnevano, infine, quando anche l’ultimo cristallo si spense la Luna e il Sole si sovrapposero completamente così da oscurarsi a vicenda.
Il Buio Eterno era sceso sulla terra.




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi qui puntuale come promesso.
Questo uno dei miei capitoli preferiti, ho iniziato a scrivere la storia con questa scena in mente e non vedevo l'ora di pubblicarla.
Spero vivamente che sia piaciuta anche a voi.
Quello che si temeva dall'inizio è accaduto alla fine e il Buio ora regna incontrastato sulla Terra e a quanto sembra i Celesti non sono in grado di fare nulla.
Ce la faranno i nostri cari maghi a riportare la Luce?
Questo lo scoprirete soltanto se continuerete a seguirmi :)
Ricordo che per chi vuole ascoltare la canzone utilizzata il link è il seguente 
https://www.youtube.com/watch?v=ABom127FFgU
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda ShikyoOotsutsuki per aver recensito e tutti voi che continuate a sopportarmi.
Noi ci vediamo la prossima volta con "Buio"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 14
*** Buio ***


Buio

Seiza precipitò al suolo senza niente che potesse arrestare la sua caduta, le sue ali si sgretolarono come se fossero state di cera. Migliaia di piume nere turbinavano nel buio più totale e la pelle si staccava a pezzi aprendo una serie di ferite sulla schiena della ragazza fino a lasciare due ossa scoperte della lunghezza delle sue braccia. 
Si schiantò al suolo e l’urto la fece svegliare di soprassalto. Il dolore lancinante in tutto il corpo e nello spirito le mozzava il fiato. 
Accanto a sé sentì i due maghi ancora incoscienti.
Pericolo. Fa’ attenzione.” disse chiaro il vento.
Si voltò di scatto e nel buio più nero riuscì a scorgere uno scintillio rossastro –Povera piccola insignificante Seiza.- la ragazza riconobbe la voce di Sekitan –Ora ho vendicato mio fratello.- disse soddisfatto –Che bel modo di farlo: hai ferito sua figlia e portato l’apocalisse.- ribatté lei con sarcasmo –No, tu l’hai portata. A proposito: c’è una piccola condizione per il potere che hai usato. Pronta per perdere tutto quanto?-
-Cosa?- chiese con una nota di terrore nella voce –Ora finalmente capirai come mi sono sentito.- disse freddo.
In quel preciso momento una scossa pervase tutto il corpo di Seiza e ci fu come un corto circuito. Una fitta dolorosa le attraversò la mente strappandole un urlo di dolore. In un attimo fu come se una forza misteriosa la svuotasse di tutto quanto.
Le tolse il respiro e la costrinse ad accasciarsi a terra tra gli spasmi –Addio.- disse Sekitan prima di andarsene.
Seiza tentò di alzarsi ma il dolore era troppo forte e non glielo consentì.
L’istinto la fece raggomitolare su sé stessa in posizione fetale sperando che quel dolore finisse –Aiuto…- mormorò “
Dovrai essere forte. Questo è il prezzo del tradimento di un altro che tu devi pagare. Per sanare questo ci vorrà molto di più. Quando capirai sarò lì ad aiutarti.” disse il vento per confortarla.
Quel che il buio poté vedere nei minuti successivi furono i capelli della ragazza schiarirsi, divennero prima rossi poi castano chiaro –Che mi sta succedendo?-
Non temere, tutto si risolverà.” rispose semplicemente il vento prima che la ragazza sprofondasse nel buio.


Natsu si svegliò per prima –Non si vede niente.- detto questo attivò la sua magia e una fiammella scarlatta si materializzò nella sua mano destra.
Lucy e un’altra ragazza erano ancora addormentate, quello che fiutò il suo naso però lo lasciò spiazzato –Seiza?- lei non rispose e il Dragon Slayer si avvicinò per capire meglio –Ma che diavolo è successo?- sentì un mugugno e si voltò, Lucy era sveglia –Natsu…-
-Tutto bene?- le chiese il mago di fuoco –Sì, sto bene. Tu invece come ti senti?-
-Perfettamente.- rispose lui –Che cos’è successo? L’ultima cosa che ricordo è una scarica magica percorrermi da capo a piedi.-
-Per me è lo stesso.-
-E Seiza? L’hai vista?-
-Credo che sia lei.- rispose facendo luce sulla figura accasciata al suolo.
La maga stellare le si avvicinò –Fa’ un po’ più di luce.- il mago eseguì e la figura fu completamente illuminata –Sembra che le abbiano messo una parrucca.- osservò Natsu -Oh mio Dio…- mormorò Lucy inorridita –Che succede?-
-Guarda qui.- disse lei indicando la schiena.
Era coperta di sangue un paio di ossa biancastre macchiate di rosso le spuntavano all’altezza delle scapole, la pelle era venuta via spessa di almeno 5 millimetri a chiazze grandi come un pugno tutt’intorno a dove prima c’erano le ali; il sangue sgorgava a fiotti e un’ampia pozza si stava allargando sotto la vittima –Dobbiamo fare qualcosa!- esclamò Lucy in preda al panico. Si guardò intorno frenetica alla ricerca di qualcosa con cui tamponare la ferita, senza trovare nulla –Tienila, se dobbiamo fermare il sangue le mie fiamme sono quello che ci vuole.- Lucy annuì e si fece da parte per lasciare al Dragon Slayer carta bianca. L’operazione durò qualche minuto durante i quali Seiza non aveva emesso un suono. Ad un tratto i maghi sentirono dei passi venire nella loro direzione –Dobbiamo andarcene!- sussurrò la maga stellare. Natsu afferrò Seiza e seguendo l’odore dell’aria fresca trovò la strada per uscire. Avanzando nella cupa oscurità di quella notte eterna videro delle sagome indistinte illuminate dal flebile fuoco del Dragon Slayer -Natsu! eravamo preoccupati! Che cos’è successo?- chiese una ragazza che i due riconobbero immediatamente come Erza –Ne Natsu, chi è questa ragazza?- gli chiese Happy volando sopra il mago di fuoco. Yama si avvicinò –Ma questa è…-
-E’ Sezia.- concluse la maga stellare.


Presente

Non sapevano nemmeno loro come avevano fatto a tornare alla Gilda visto i cinque pesi morti e una gran distanza da percorrere.
Tutti i maghi del Paese si erano già mobilitati, preoccupati nel non aver visto sorgere il Sole e scomparire la Luna, ma ovviamente solo Fairy Tail si sapeva che cos’era successo.


Polyscha si era presentata sul posto immediatamente e aveva sbattuto fuori tutti quanti dall’infermeria ad eccezion fatta della piccola Wendy che l’aveva aiutata con le medicazioni sulla schiena di Seiza. Avevano tentato di rianimare i Celesti ma sembravano essere in coma. La ragazza al contrario sembrava dare qualche segno di semi incoscienza muovendosi leggermente nel sonno.

Makarov aveva ascoltato con grande attenzione quello che i suoi ragazzi avevano da dirgli ma nemmeno lui sapeva come riportare la luce –Quindi che cosa possiamo fare?- chiese Cana che in quel momento stava afferrando una bottiglia di birra –Possiamo solamente aspettare che Seiza si svegli e sperare che sappia come fare.- rispose cupo il vecchio Master.

Yama era seduto fuori dall’infermeria in attesa che la vecchia guaritrice e la Dragon Slayer del Cielo uscissero per dirgli che andava tutto bene, doveva andare tutto bene. Non era giusto. Perché adesso che lui era guarito era lei ad essere in pericolo di vita? Lei che gli aveva mostrato un nuovo modo di vedere il mondo.
Che c’era qualcosa di più dei libri di storia dei dizionari e delle enciclopedie di botanica.
Qualcosa di più della sua malattia.
***
-Pensi che sia noioso?- chiese il piccolo Yama. Seiza lo guardò stranita –Solo perché sai un sacco di cose? No!- rispose con un gran sorriso –Io penso che tu sia solo un po’ troppo realista.- aggiunse –In che senso?-
-Sei così concentrato sulla realtà che non riesci a cogliere le piccole cose che ti succedono intorno. Per esempio, vedi quell’uccellino?- chiese indicando un pettirosso –Sì.-
-Bene, e sai per chi sta cantando?- Yama la guardò con aria interrogativa –Non lo sai eh? Te lo dico io.- detto questo si alzò e si avvicinò all’albero del pettirosso –E’ una canzone d’amore.- disse. Poi si mise a fischiettare –La sua amata è un po’ imbronciata e lui cerca di farsi perdonare.- aggiunse –Come fai a dirlo? Te lo stai inventando.- lei scosse la testa –Yama, tu sai un sacco di cose, ma devo dire che se c’è qualcosa che non sai è come interpretare quello che ti succede intorno. Non senti nemmeno il vento quando ti parla!- aggiunse quasi sconvolta –Tutte queste cose te le inventi al momento!- ribatté lui offeso –Ah sì?- chiese in tono di sfida –Allora osserva.- disse. Si sedette ai piedi del tronco e iniziò a cantare una canzone d’amore dolcissima


Eccoti sai ti stavo proprio aspettando 
ero qui ti aspettavo da tanto tempo 
tanto che stavo per andarmene 
e invece ho fatto bene 

sei il primo mio pensiero che 
al mattino mi sveglia 
l'ultimo desiderio che 
la notte mi culla 
sei la ragione più profonda 
di ogni mio gesto 
la storia più incredibile 
che conosco 
conosco 


la sua voce si spense e un secondo pettirosso si posò sullo stesso ramo di quello che cantava.
Poi i due scesero e svolazzarono intorno a Seiza –Visto? Mi ringraziano perché hanno fatto la pace!- disse felice.
***
Polyscha e Wendy uscirono dalla stanza –Come stanno?- chiese Makarov –Non saprei, i quattro dei Clan non sembrano avere nulla che non vada, semplicemente non riescono a svegliarsi. Quanto a Seiza… beh, non posso certo dire che stia bene. Aveva qualche costola fratturata e anche una gamba,  quello che mi preoccupa sono le ferite sulla schiena, sono profonde e tutto quella che abbiamo potuto fare con le ossa delle ali è stato fasciarle. Non riesce a riaprire gli occhi perché…-
-Cosa?- chiese Erza –Sembra essere stata completamente svuotata del suo potere magico.- completò –Ma il potere magico di un mago equivale alla sua vita!- esclamò Gray –Non è morta, mentre le fasciavamo le ossa si è mossa e ha dato chiari segni di vita.- lo tranquillizzò Wendy.
In quel momento i presenti sentirono un debole lamento provenire dall’infermeria. Yama si precipitò immediatamente nella stanza seguito poco dopo dai maghi presenti –Seiza? Mi senti?- chiese con un lieve tremolio nella voce –Non la soffocare!- lo rimproverò Polyscha all’istante –Sta aprendo gli occhi.- disse Happy, infatti Seiza mostrò i suoi occhi, anch’essi mutati: grigi –Che cos’è successo?- chiese disorientata –Perché c’è così buio?-
-Il Buio Eterno è sceso sulla terra.- rispose Makarov –Potete accendere la luce? O non funziona nemmeno la corrente elettrica?- chiese –Ma…- iniziò Happy senza capire –Seiza, la luce è già accesa.- le disse Lucy –Mi state prendendo in giro? È tutto buio! Non si vede niente!- esclamò incredula –Aspetta un attimo…- mormorò –No… io… non è vero…- balbettò mentre le lacrime iniziavano a scenderle lungo il viso nonostante tentasse di fermarle. Polyscha si avvicinò subito e le guardò meglio le pupille: gli occhi erano sì grigi, ma si rese conto sono in quel momento che era più simile ad una fitta nebbia che le vorticava negli occhi oscurandoli completamente –Dev’essere un incantesimo oscuro molto potente…-
-Non può essere… no…-
-Seiza…-
-Sono ceca.-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi qui ad aggiornarvi sui fatti della mia piccola follia :)
Spero di non aver esagerato con le ferite sulla schiena di Seiza, ma devo dire che quando l'ho scritta ero un po'... cupa. Quindi... ops.
Con il Buio Eterno ho creato un'ambientazione stile post-apocalisse, ma d'altronde non è che senza luce si possa essere troppo positivi, no?
E' un capitolo un po' lento, ma non possono essere mica tutti come "Angel of Darkness", dovevo farvi riprendere un attimino.
Perché ho reso Seiza ceca? Perché l'oscurità porta disperazione e paura, rappresenta l'ignoto più completo ed è quello che ora i nostri devono affrontare: la paura di un mondo senza luce, l'ansia per l'ignoto che devono affrontare. Seiza deve affrontare la paura più grande di tutte (almeno secondo me), ovvero l'isolamento da quello che le accade in torno; questo però lo chiarirò domenica prossima.
Per chi volesse ascoltare la canzone utilizzata il link è il seguente -> 
https://www.youtube.com/watch?v=wCfMFifFIww
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda  ShikyoOotsutsuki per aver recensito e ovviamente tutti voi che continuate a seguire questa mia piccola follia.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 15
*** Un'esistenza al buio ***


Un'esistenza al buio

Ormai era passata una settimana ma Seiza non si era ancora alzata dal letto e i Celesti di riprendere i sensi non ne avevano avuto l’intenzione, immersi in un sonno stregato.
Yama era rimasto con la Gilda cercando di aiutare i maghi a capire come potevano riportare le cose alla normalità, ma sembrava che nessun libro della biblioteca contenesse le informazioni che cercavano.
Avevano cercato di tornare dall’Oracolo degli Dei, ma il santuario era sparito nel nulla.
Non era l’Oscurità eterna il solo problema.
Il Clan della Luce Oscura aveva cominciato un dominio di terrore e raramente i maghi riuscivano a scacciarli tenendo al sicuro la propria città.
Il Consiglio continuava ad elaborare strategie diverse, sfortunatamente nemmeno una aveva funzionato.
Uscire di casa era diventato pericoloso, i mezzi pubblici erano bloccati e non c’era un singolo giorno in cui mancassero delle azioni violente da parte del Clan rimasto.
Erano stati anche a Magnolia, ma Fairy Tail aveva difeso la città egregiamente, così per un po’ non ebbero nessuna visita indesiderata.
Lucy e Levy erano chine sui libri tutto il giorno nella speranza di trovare qualcosa che fosse in grado di respingerli, ma senza trovare nulla.
Il buio ostinato aveva mescolato notte e giorno, la natura sembrava impazzita e l’atmosfera non poteva essere più deprimente.

-Dev’esserci qualcosa che possiamo fare!- sbottò Natsu una sera _o un pomeriggio_ sbattendo la mano sul tavolo –Non possiamo starcene con le mani in mano tutto il tempo!- ormai i suoi sbalzi d’umore erano talmente frequenti che nessuno lo ascoltava più. Solo Happy e Lucy ogni tanto cercavano di farlo ragionare ma quel giorno _o notte_ Gray si era decisamente stancato di starlo a sentire – E che cosa proporresti di fare sentiamo? Non sappiamo dove sono, non sappiamo come combatterli e ogni giorno che passa sono più forti di prima! Inoltre non abbiamo idea di come fare a far smettere questo buio!- sbottò arrabbiato –Li abbiamo respinti una volta! Possiamo farlo ancora!- ribatté ostinato –No che non possiamo e tu lo sai bene!-
-E allora cosa vuoi fare? Rimanere qui e aspettare che ci vengano a far fuori?-
-Ragazzi smettetela.- cercò di calmarli Lucy –Litigare non migliorerà le cose.- concluse seria.
Al piano di sopra Seiza li ascoltava, continuava a pensare che fosse colpa sua, anche se Yama voleva convincerla del contrario. Sentire quei maghi litigare la faceva sentire peggio di quanto non stesse già, senza contare che oltre alla vista sembrava aver perso anche i suoi poteri. Già, Seiza non era più in grado di usare la magia, ci provava ogni giorno, tutte le volte che era sveglia; drizzava le orecchie sperando di sentire il vento ma anche lui si era fatto muto.
Si sentiva sola come non lo era mai stata.
Le ali le facevano un gran male, era come avere delle schegge enormi nella schiena.

Basta, non ne poteva più di sentirli litigare, il buio corrodeva anche le anime.
Scese dal letto e cercò la parete per poi cercare la porta.
Era decisamente difficile muoversi, a ogni passo le sembrava di incontrare una voragine senza fondo.
Quando finalmente raggiunse le scale afferrò saldamente il corrimano e lentamente scese gli scalini.
Evidentemente qualcuno l’aveva vista perché alla fine della scalinata incontrò qualcuno –Sicura di poterti già alzare?- era Yama –Sono stanca di starmene ferma a letto. Dovevo provare.- rispose lei decisa. Seguì il ragazzo che la condusse davanti al Master –Avete fatto qualche progresso?- chiese guardando il nulla –No, sembra non esserci nulla nella biblioteca.- rispose lui amareggiato –Vorrei essere d’aiuto, dopotutto tutta questa situazione è colpa mia…-
-Non devi neanche pensarlo!- la riprese Yama –Ma è vero! Se non mi fossi fatta catturare, se non fossi mai uscita dalla foresta tutto questo non sarebbe mai successo!- esclamò con amarezza. Si sentiva come se tutto il mondo ce l’avesse con lei –Smettila di dire queste cose!- le disse ancora Yama –Ha ragione, non è stata colpa tua e continuare così non risolverà le cose.- le fece notare Erza. La ragazza non osò ribattere, sapeva che continuare a pensarci non l’avrebbe aiutata; tuttavia non poteva fare a meno di incolparsi per quanto era successo. Inoltre era completamente inutile, senza poteri, senza vista, senza ali, senza sensazioni. Si sentiva tagliata fuori dal mondo, anche solo percepire per un attimo la magia pulsante dei maghi l’avrebbe rincuorata, invece nulla. Immersa in un limbo nero, un pozzo che l’aveva privata di tutto quanto. Ricacciò indietro le lacrime, non avrebbe perso anche la sua dignità.

Un’esplosione scosse il terreno, le fondamenta della Gilda tremarono in modo preoccupante –Che cosa succede?- chiedeva qualcuno allarmato. Quando, dopo alcuni minuti la scossa cessò, i maghi iniziarono a mobilitarsi per respingere qualsiasi cosa stesse minacciando la sicurezza della loro città. Un uomo comparve sulla soglia, in mano una lampada a olio per far luce e l’aria affannata –Sono all’ingresso della città! Si stanno avvicinando!- esclamò allarmato con il poco fiato che gli era rimasto. Makarov diede immediatamente le direttive per la difensiva –Mirajane, Elefman, Makao, Wakaba, Bisca, Alzak, Gray, Juvia, Yama, Seiza. Voi rimarrete qui per proteggere la Gilda. Tutti gli altri con me!- non ci fu bisogno di aggiungere altro.
Come un piccolo esercito i maghi seguirono senza fiatare le direttive del loro Master “Ma come posso proteggere la Gilda se non posso fare nulla?” si chiese Seiza con amarezza.
Mirajane notò il suo sguardo –Va tutto bene?-
-No che non va bene. Non sono più in grado di fare nulla. Non posso nemmeno difendere me stessa, come posso anche solo pensare di potervi aiutare?- la maga del Satan Soul la guardò comprensiva, si ricordava fin troppo bene come si era sentita lei quando aveva perso gran parte dei suoi poteri –Vedrai che tutto si risolverà.-
-Come fai ad esserne certa?- chiese la ragazza con una punta di angoscia nella voce –Perché me lo sento dentro, non ti preoccupare, tutto tornerà al proprio posto.- anche se Seiza aveva perso l’uso della vista, la consapevolezza del sorriso della ragazza e il tono della sua voce la tranquillizzarono e si sentì più sollevata –Grazie.- disse con gratitudine.

-Ci rincontriamo! Mi fanno sempre piacere le rimpatriate!- disse il ragazzo del Clan della Luce Oscura che li aveva attaccati la settimana prima –Andatevene da Magnolia!- intimò il Master al discreto esercito delle ombre –Non se ne parla nemmeno! Ci avete sconfitti una volta, ma non accadrà di nuovo, Black Wild!- immediatamente la natura circostante si avventò sui maghi –Ruggito del Drago di Fuoco!- le radici presero fuoco, tuttavia non si carbonizzarono diventando così ancora più letali –Apriti, portale del Sagittario! Sagittarius!- lo spirito comparve sulla scena riuscendo a risolvere, almeno in pare, il problema. I maghi ingaggiarono una feroce battaglia contro le ombre, il buio costante però era un grave punto di svantaggio, anche se Natsu tentava di fare più luce possibile e i lampioni ancora intatti emettevano un flebile luce, la visibilità era al minimo e i nemici erano chiaramente in vantaggio poiché vedevano molto meglio al buio e quell’insistente penombra era per loro il campo di battaglia ideale. Alcuni di loro si staccarono per creare scompiglio mentre i maghi facevano di tutto per impedirglielo.
Ad un tratto sentirono qualcosa, un’aura potente che andava oltre la comprensione dei presenti.
Non l’avevano mai sentita prima.
Se avessero tirato a indovinare avrebbero detto che non era di questo mondo.
Chi stava combattendo si fermò di colpo, convinto per un istante che si trattasse del proprio avversario, ma non era così.
Veniva dalla Gilda, ma nessuno aveva un’aura così. Sekitan, una volta individuato il luogo dove si trovava la fonte di energia vi si precipitò immediatamente.
Però dopo un minuto cessò e tutto tornò in quell’oscurità immutata.
Tuttavia l’ex Solare non arrestò la sua corsa, doveva capire di che cosa si trattasse.
Solo Natsu e Lucy si accorsero di lui e patrono al suo inseguimento.

Alla Gilda nel frattempo la calma apparente stava iniziando a giocare con i nervi dei maghi rimasti.
Gray camminava avanti e indietro nella speranza di attenuare l’adrenalina compressa nel corpo, Juvia dondolava le gambe nervosa, Mirajane puliva i bicchieri per scaricare la pressione, gli altri se ne stavano seduti con lo sguardo assente.
Seiza non faceva che pensare a come avrebbe potuto rendersi utile senza i suoi poteri, ma avendo anche perso l’uso della vista non trovava proprio la risposta “Canta.” drizzò le orecchie, convinta di aver sentito male –Cosa?- Yama si girò verso di lei –Tutto bene?-
-Hai detto qualcosa?-
-No, non ho detto assolutamente nulla. Ti senti bene?- Seiza rimase in silenzio con i sensi rimasti all’erta, ma non sentì più nulla.
Che cosa le aveva detto la voce?
Che doveva cantare?
Per quale motivo?
Poi si ricordò una frase di suo padre poco prima della sua morte:
La tua voce mi dona serenità, riesco a non sentirmi preoccupato, mi da pace. Grazie.
Avrebbe funzionato anche in quel momento?
Sarebbe stata in grado di fare qualcosa per loro anche senza magia e senza la vista?
Aveva ancora la possibilità di fare del bene?
L’avrebbe scoperto subito, chiuse gli occhi e intonò una canzone­:

Io
di risposte non ne ho
mai avute mai ne avrò
di domande ne ho quante ne vuoi
e tu
neanche tu mi fermerai
neanche tu ci riuscirai
io non sono
quel tipo di donna e non lo sarò mai
Non so se la rotta è giusta o se
mi sono perduta ed è
troppo tardi
per tornare indietro così
meglio che io vada via
non pensarci, è colpa mia
questo mondo
non sarà mio
 
Non so
se è soltanto fantasia
o se è solo una follia
quella stella lontana laggiù
Però
io la seguo e anche se so’
che non la raggiungerò
potrò dire
ci sono anch'io
 
Non è
stato facile perché
nessun' altro a parte me
ha creduto
però ora so’
che tu
vedi quel che vedo io
il tuo mondo è come il mio
e hai guardato
nella donna che sono e sarò
Ti potranno dire che
non può esistere
niente che non si tocca o si conta o si compra perché
chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te
 
E so
che non è una fantasia
Non è stata una follia
quella stella
la vedi anche tu
perciò
io la seguo ed adesso so’
che io la raggiungerò
perché al mondo
ci sono anch'io
perché al mondo
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'io

Inizialmente i presenti furono sorpresi dall’iniziativa della ragazza, però poi si lasciarono ammaliare dalla sua voce e fu come se per un istante tutte le loro preoccupazioni si fossero volatilizzate.
Si sentivano sereni come mai dall’inizio della loro vita al buio.
Tutta via quella tiepida sensazione di tepore svanì quando il portone della Gilda si spalancò di botto –Allora sei ancora viva, Seiza.-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo qui, con un leggero anticipo, non sono sicura che domani sarei riuscita a pubblicare così...
In questo capitolo mi sono limitata a descrivere com'è la vita senza luce, con continue violenza da parte del Clan della Luce Oscura; in tutto e per tutto uno scenario post-apocalisse.
Ho tentato di descirvere le senzazioni che prova Seiza, prima sempre a lottare in prima linea e poi svuotata di tutto ciò che era in grado di fare; questa condizione mi ha ricordato Mirajane durante la battaglia combattuta contro Phantom Lord e all'inzio della "battaglia di Fairy Tail", in quel momento sono molto vicine e soprattuto per questo Mirajane è l'unica che riesce a trasmettere a Seiza quel senso di pace che potrebbe dare solo chi ha già subito e che è riuscita a superare un grande ostacolo, può dare.
La canzone di Max Pezzali mi sembrava cascasse a pennello per tutto quello che è successo, ho trasformato dal maschile al femminile solo perché è una ragazza a cantarla, il link è il seguente per chi volesse ascoltarla -> 
https://www.youtube.com/watch?v=ML6476QtgAQ
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda  ShikyoOotsutsuki per aver recensito e ovviamente tutti voi che mi continuate a seguire con pazienza :)
Alla prossima <3
Ciau! ^.^

*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 16
*** Il prezzo per la Luce ***


Il prezzo per la Luce

-Sekitan!- esclamò lei riconoscendo all’istante la voce.
I maghi non rimasero fermi un secondo –Water Lock!-
-Ice Make, Lance!- i due attacchi si fusero immediatamente in uno solo schiantandosi con una forza impressionante sull’avversario comparso sulla soglia –Andiamo, non sapete fare di meglio?- li canzonò Sekitan che non si era fatto nemmeno un graffio.
I due cecchini si erano già posizionati e spararono una raffica di colpi per tentare di rallentarlo –Seiza, resta dietro di me.- le intimo Yama –Non fare pazzie, ti prego.- sussurrò la ragazza –Non voglio perdere anche te.-
-Non succederà. Elefman! Adesso!- esclamò improvvisamente. Il mago eseguì un Take Over completo e con un colpo ben assestato spedi l’Oscuro in un punto ben preciso. Il mago delle rune non aspettò un secondo di più, attivò il suo incantesimo e delle rune violacee circondarono l’avversario –Non lo conterrà a lungo!- li avvertì, ma non ci fu bisogno delle sue parole perché un secondo dopo Sekitan disintegrò la barriera. L’attimo dopo si vide piombare addosso Mirajane con il suo take Over più potente che lo appese al muro come un poster, ma quello si rialzò quasi subito –Non potete nulla contro di me.- disse avanzando con una sicurezza sfacciata –La luce, non c’è qualcuno tra voi che abbia un potere di luce?- chiese improvvisamente Seiza –E’ il punto debole del Clan della Luce Oscura!- aggiunse.
Senza pensarci due volte Makao tentò il suo colpo migliore e in effetti riuscì a far indietreggiare un poco l’avversario –Bene!-
Forse dopotutto non sono così inutile come pensavo...” si disse Seiza sollevata –Non ve la caverete con così poco. Black Shadow!- in poco tempo le luci della stanza si spensero come delle candeline su una torta di compleanno –Vediamo come ve la cavate a combattere al buio.- disse minaccioso –Makao, non puoi fare un po’ di luce?- chiese Wakaba che tentava in ogni modo di tenere sotto controllo i movimenti del nemico –Ali brillanti del Drago di Fuoco!- esclamò una voce alle loro spalle. Sekitan, colto alla sprovvista, venne scaraventato lontano –Natsu!-
-Vi siamo mancati?-
-Potevamo benissimo cavarcela da solo Fiammifero.-
-Che hai detto Ghiacciolo?-
-Finitela voi due! Non è il momento di litigare!- li riprese prontamente Lucy prima che i due perdessero di vista l’obbiettivo –Che impertinenza…- mormorò l’Oscuro –Sapete? Sono stanco di giocare, non avrei mai creduto di volerlo fare, ma a questo punto non mi lasciate scelta.- si alzò di qualche centimetro da terra e aprì le braccia, venne immediatamente circondato da un’aura nerastra –Non ti permetterò di fare nulla!- esclamò Natsu scagliandosi contro di lui, tuttavia l’aura malefica lo respinse senza problemi –La luce! Dovete contrastarlo con la luce!- ricordò loro Seiza “Che cosa posso are? Che cosa posso fare?
Lucy estrasse una delle sue chiavi d’oro –Apriti! Portale del Leone! Loki!- lo spirito aveva già capito quello che doveva fare –Regulus Impact!- era chiaro che la luce era il punto debole del nemico e la luce stellare di Loki gli causava gravi danni.
Finalmente Fairy Tail tornava in vantaggio.
Sekitan aveva ormai compreso che non ce l’avrebbe potuta fare, i due maghi avevano dei poteri abbastanza simili a quelli dei Clan Celesti per contrastarlo, da solo non ce l’avrebbe mai fatta –Non illudetevi che sia finita qui! Ho ancora un conto in sospeso con te Seiza, tornerò non dubitarne!- detto questo svanì in una nube di fumo nero.

Dopo pochi minuti tornò anche il resto dei maghi, erano piuttosto malconci, ma erano riusciti a contrastare il nemico –Non possiamo continuare così per sempre, dobbiamo trovare una soluzione.-
-Sappiamo che la luce li contrasta, ma non abbiamo molti maghi con queste caratteristiche.- 
-Per ora questo è tutto ciò che abbiamo in mano, invierò dei messaggi alle altre Gilde in modo che possano contrastarli.- Polyscha in quel periodo era spesso alla Gilda per dare una mano con i costanti feriti e anche per cercare di aiutare Seiza a recuperare i suoi poteri.
Quando la ragazza le raccontò della voce che le era sembrato di sentire la guaritrice intuì che cosa doveva essere successo –Sai che ore erano?-
-No, se lo chiede a Yama certamente le saprà rispondere.- il mago delle rune le seppe dare le informazioni necessarie e Polyscha volle parlare da sola con la ragazza per svelarle il segreto che finalmente era riuscita a scoprire. Non lo disse a nessun altro e con loro due l’unica altra persona che ne era a conoscenza era il Master -Quindi posso porre fine a questa storia?- chiese Seiza entusiasta –Sì, ma dovrai essere precisa con i tempi o non servirà a nulla.-
-Posso farcela!-
-Ne sono convinta.-
 

-Sono tornati!- esclamò Lisanna entrando nella Gilda –Dannazione, non abbiamo finito di organizzare le difese!- protestò Gajeel –Master Makarov.- chiamò piano Seiza –So’ come concludere tutto, ma mi occorre ancora qualche minuto.-
-Pensi di potercela fare?-
-Sì, ma ho bisogno che qualcuno mi aiuti con l’orario esatto. Yama potrebbe anche creare una barriera con le rune per evitare che qualcuno interferisca.-
-Lui da solo non è sufficiente, Gray e Juvia verranno con voi.- lei fece un cenno di assenso –Spero che vada tutto bene.-
-Ne sono convinto.- rispose il vecchio Master incoraggiante.

Ben presto i maghi furono disposto in una linea difensiva, i feriti erano rimasti alla Gilda insieme a Lucy che a parte i maghi di fuoco era l’unica a poter respingere il Clan della Luce Oscura.
Natsu in prima linea respingeva come poteva le ondate nemiche se si facevano più potenti man mano che il tempo passava e invece loro erano sempre più stanchi. Non era una battaglia che si poteva combattere per sempre, dovevano trovare un modo per respingerli.
Per fortuna qualcuno si stava già adoperando per il problema, ma nel frattempo il campo di battaglia era un vero e proprio inferno –Ruggito del Drago di Fuoco!- le fiamme del Dragon Slayer allontanarono i nemici dai compagni feriti, ma ormai anche lui non ce la faceva più a tenere il ritmo della battaglia. Era stremato e le forse iniziavano a farsi più rade –Ali brillanti del Drago di Fuoco!- si fermò un istante a riprendere fiato.
In quel momento avrebbe dato di tutto per un po’ di luce. Gli mancava il Sole sulla pelle e la vista della Luna con le sue stelle.
Un attacco nemico lo fece riprendere, non poteva arrendersi, non ancora, non finché la vita dei suoi nakama dipendeva da lui.
Non avrebbe mollato –Ruggito del Drago di Fuoco!- quando le sue fiamme si spensero però non tornò il buio, invece gli occhi del Dragon Slayer furono abbagliati da ciò che non vedeva da troppo tempo.


-Hai finito con le rune?- chiese Gray –Ci sono quasi, vorrei solo sapere che cos’ha in mente…- rispose guardando Seiza che si orientava nello spazio grazie a Juvia –Che ore sono?- la maga d’acqua guardò l’orologio che le aveva prestato il Master –Sono quasi le otto.- rispose –Ci siamo, per favore, aiutami a raggiungere l’interno del cerchio di rune.- le due raggiunsero il centro, dopodiché Juvia si allontanò –Posso sapere che cos’hai intenzione di fare?- chiese Yama –Tra poco lo vedrai.- rispose.
Detto questo si concentrò attendendo il segnale.
Fece come aveva fatto al santuario, cercò la sua energia nascosta per sprigionarla “Ora.”  
Seiza trovò quel che stava cercando: l’ultima scintilla della sua magia che poteva manifestarsi solo al tramonto, poiché all’alba le era stata tolta.
Si alzò di circa un metro, immediatamente i capelli si tinsero di nero con il consueto ciuffo argento, le ossa delle ali si liberarono dalle bende e si rivestirono di due distinti piumaggi, blu notte e rosso fuoco.
Aprì le braccia e mostrò i palmi al cielo, in un attimo comparvero due globi luminosi che emettevano vibrazioni di energia benefica.
Spalancò gli occhi, nuovamente spaiati, ospitavano i simboli dei due Clan.
Non aveva molto tempo, doveva riportare la luce.
Si concentrò e usando ogni goccia del suo potere tentò di separare il Sole e la Luna.
Quando presero a dividersi lentamente le stelle iniziarono a mostrarsi e la Luna tornava a splendere “Coraggio, ancora un piccolo sforzo.” si disse per non mollare.
Le cose stavano tornando alla normalità, la Luna e il Sole ora erano sovrapposti solo per un minuscolo spicchio.
Un attimo dopo erano divisi.
Le stelle emersero dall’oscurità in tutto il loro splendore mentre il Sole andava a nascondersi dietro alle montagne per lasciare spazio alla Luna.
Ancora non potevano crederci, nonostante non avessero vissuto molto tempo al buio era stata comunque una tortura stare senza luce –Ce l’ho fatta…- mormorò Seiza sfinita.
Le forze le mancarono e cadde, Yama veloce la raggiunse e l’afferrò prima che toccasse terra –Ce l’hai fatta Seiza! Ce l’hai… fatta…- il ragazzo ammutolì quando notò che delle piccole stelline argentate stavano salendo dal corpo della ragazza-angelo; il suo cuore si fermò per un lungo istante e nemmeno lui seppe dove trovò la forza di parlare –Che cosa succede?- domandò con voce tremante -Mi dispiace di non avertelo detto prima…- mormorò Seiza priva di forze -Che cosa?-
-E’ il prezzo per aver usato questa magia. Per portare il Buio Eterno me l’hanno tolta, per riportare la Luce me ne hanno data troppa.- spiegò a stento -Che intendi dire? Non capisco…- invece aveva capito benissimo che cosa stava succedendo, ma la realtà dei fatti era troppo crudele, inaccettabile -Va tutto bene.-
-No che non va bene!- Juvia e Gray si avvicinarono per capire che cosa stava succedendo –Aiutatemi! Non conoscete un incantesimo che possa aiutarla?- chiese disperato tentando di aggrapparsi a quell’ultima possibilità -No, Wendy saprebbe che cosa fare…- rispose Gray amareggiato –Non preoccupatevi, va tutto bene.- mormorò Seiza tentando di placare gli animi dei compagni -Smettila di dire che va tutto bene!- sbottò Yama con gli occhi inondati di lacrime. Il corpo di Seiza continuava a sgretolarsi e a svanire sempre di più con una lentezza angosciante –Sapevo che sarebbe successo, ma se ve l’avessi detto non  mi avreste mai lasciato provare.-
-Certo che no! Dev’esserci un altro modo! Non puoi lasciarmi così Seiza! Non puoi!- la ragazza o zittì con un bacio, le faceva male lasciarlo così.
L’unica cosa che poteva fare era fargli capire quanto tenesse a lui e quello era il solo modo che conosceva.
Quando si staccarono ormai della ragazza rimaneva solo dalla vita in su –So che non è un addio.- disse con dolcezza, il ragazzo non trovò la forza do controbattere –Vedrai, tornerò.- detto questo lasciò il suo ultimo regalo ai presenti

Ascolto il grido del vento che
come non so’ mi porta da te,
Un suono che arriva
così caldo al mio cuor
E’ qui che oramai tornerò,
Siamo le stelle in ciel
E ovunque andrò
Sarò con te per sempre,
io ci sarò
La Luna sui monti, il Sole fra gli alberi
Il volo di un aquila
Tutto ciò mi fa capire che
Che la mia vita e qui
Fra cielo e terra qui!
E quando siamo insieme paura non c'è
Non importa se in fondo dovrò partire
è qui che sempre e per sempre sarò…

la ragazza si dissolse completamente in una nube di stelle argentee senza che nessuno dei presenti potesse fare nulla. Yama, con gli occhi ancora inondati da fiumi di lacrime strinse a sé il nulla per poi gridare disperato –SEIZA!-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi qui! 
Siete contenti di vedermi prima?
Ho deciso di aggiornare oggi perché domani sono stata invitata a Hogwarts; ci vado con Edward Ellric e una gatta nera non posso certo mancare; ma siccome odio ritardare le cose che mi piacciono eccomi qui.
Questo è il mio capitolo preferito in assoluto, la scena finale l'ho ripensata così tante volte che quando l'ho scritta praticamente le mie dita si muovevano in modo febbrile sulla tastiera.
Forse il rituale non è esattamente come ve lo aspettavate, infatti avevo pensato di infilarci un'intromissione, ma poi rovinava la scena chicca alla fine e non mi andava.
Chi mi conosce di persona sa che le mie storie non sono davvero mie se non c'è l'elemento drammatico -muore sempre uno dei protagonisti...- e come vedete non manca nemmeno qui.
La canzone l'ho presa da Spirit, certamente qualcuno tra voi l'ha riconosciuta, ho cambiato vento con Sole, così ci sono entrambe in ogni caso ecco il link -> 
https://www.youtube.com/watch?v=rzRNw9YjDlc
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda angel517 e ShikyoOotsutsuki per aver recensito e tutti voi che seguite in silenzio questa mia piccola ed oscura follia ;)
Noi ci vediamo la prossima volta con "Il ritorno dei Celesti"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

 

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Capitolo 17
*** Il ritorno dei Celesti ***


Il ritorno dei Celesti

Solo quel grido disperato interruppe la quiete di quella magnifica notte stellata.
Le cose erano tornate al loro posto, la luce era tornata.
Eppure in quel momento una persona avrebbe dato di tutto per tornare indietro, quando era ancora buio.
Non si trattava di qualche particolare membro del Clan della Luce Oscura, no in quel momento erano troppo intontiti ed arrabbiati a chiedersi che cosa fosse successo e come fosse possibile per sentirsi tristi ed angosciati.

Tra di loro però ve ne era uno _se possibile_ ancora più furioso –COME DIAVOLO AVETE FATTO?- Sekitan era balzato fuori dall’ombra con un istante di ritardo e ora il suo corpo vibrava di rabbia. Juvia e Gray erano in posizione di difesa, pronti ad intervenire –NON E’ POSSIBILE! IL BUIO ETERNO NON PUO’ ESSERE SPEZZATO!- nei suoi occhi divenuti da tempo rossi si vedeva una luce di follia sanguinaria –Su, calmati Sekitan-kun, non c’è ragione di agitarsi tanto.- disse una voce alle sue spalle –Dopotutto ci siamo divertiti. È vero, non abbiamo più l’Angelo dell’Oscurità per riportare quella fantastica ed affascinante tenebra, ma non è tutto perduto. Abbiamo i nostri sistemi.- lo rassicurò il solito ragazzo delle Ombre –Non vi permetteremo di riportare il buio tanto facilmente!- sbottò Gray iniziando ad attivare un po’ della sua magia –Mi sembrate molto determinati, perfetto. Adoro i tipi tosti.-
-Tieni giù le zampe da Gray-sama!- esclamò prontamente Juvia capendo male –Non riporterete il buio dopo gli sforzi di Seiza.- disse la voce rotta di Yama che aveva iniziato a rialzarsi –Giusto, quella ragazzina è morta per ridare la luce a questo mondo… che gesto eroico, non trovi anche tu, Sekitan-kun?- disse con voce zuccherosa –Dopotutto era quello che volevi no? La ragazza è morta, anche se con un piccolo ritardo; hai avuto la tua vendetta.- aggiunse con tono quasi sognante. Era specialmente quel suo atteggiamento a renderlo insopportabile a tutti i presenti –Ma ora basta con le ciance. Che ne dite se iniziamo a fare sul serio?-


Le stelle e la Luna finalmente erano tornate a mostrarsi, per i maghi di tutto il continente che stavano lottando quello era balsamo per gli occhi. Li riempì di speranza e di energia, potevano sconfiggere i loro nemici, ormai era cosa certa.

-Pugno di ferro del Drago di Fuoco!- con quell’ultimo attacco Natsu si liberò degli ultimi rimasti, Magnolia era libera.
Ma allora perché si sentiva così inquieto, il suo sesto senso gli urlava che qualcosa non andava.
Con questo presentimento nel cuore si fiondò alla Gilda come se gli avessero impiantato un razzo nel posteriore.
Una volta arrivato poté constatare che le cosa andavano bene, tutti i nemici erano stati sbaragliati e i feriti stavano bene.
Sembrava tutto apposto eppure… sentiva che qualcosa non tornava.
I suoi dubbi trovarono conferma quasi subito, quando Lucy e Wendy gli corsero in contro –Hikari, Kazan e i membri del Clan della Luna Piena sono spariti!-


-Ice Make! Shield!-  Gray era riuscito a creare lo scudo appena in tempo, se avesse ritardato anche di un solo istante per loro saprebbe stata la fine –Black Wild!- immediatamente la natura intorno a loro iniziò a diventare aggressiva, ma prima che potesse infierire su di loro una colonna d’acqua spazzò via le radici che tornarono mansuete –Ma cosa…-
-Finalmente siamo tornati all’opera. Non ne potevo più di stare in quel coma.- disse una voce alle loro spalle.
I due Lunari erano svegli davanti a loro, al seguito due fiammelle che si muovevano agitate –Tutto bene ragazzi?-
-Ma tu guarda, allora vi siete svegliati anche voi. La cosa inizia a farsi interessante. Che ne dite se facciamo sul serio?- detto questo estrasse dalla tasca interna del suo impermeabile nero un foglio di carta su cui era disegnato un cerchio magico dall’aria sinistra –Awakening.- una massa informe nerastra emerse dal simbolo e lentamente prese una forma a loro familiare: un mostro enorme, due corna grigiastre, le braccia tozze e grosse come tronchi le gambe decisamente più corte. Il corpo coperto da un ispido pelo nero-grigio, i denti gialli del tutto simili a quelli di una tigre dai denti a sciabola. Gli occhi rossi come tizzoni ardenti e sulla schiena una serie di aculei neri. Emetteva dei versi primitivi rochi e non sembrava in grado di parlare. Era lo stesso demone contro cui avevano già combattuto in precedenza –Coraggio! Vediamo che cosa siete in grado di fare!- in quell’istante il demone balzò in avanti ad una velocità spaventosa –Water Nebula!-
-Ice Make! Kaiser!- l’essere scivolò rovinosamente sul suolo ghiacciato, subito dopo una serie di rune comparvero intorno alla creatura che si ritrovò in un prisma violaceo –Colpitelo! I vostri attacchi possono entrare ma lui non può uscire!- i Lunari non se lo fecero ripetere due volte, unirono l’indice e il medio e con un gesto rapido crearono delle stalattiti d’acqua abbastanza rapide da far indietreggiare il mostro fino alla parete della barriera. Non poté reagire e alla fine era così malconcio che si reggeva a stento sulle zampe informi –Così ottimo!- esclamò Gray soddisfatto, ma improvvisamente sentì un dolore lancinante alla schiena –GRAY-SAMA!!- era stato colpito da un attacco d’ombra ed era caduto a terra –Non vi sarete dimenticati di noi, vero?- chiese mellifluo il ragazzo del Clan della Luce Oscura
Regulus Impact!-
-Pugno di Ferro del Drago di Fuoco!- i due attacchi furono abbastanza precisi da allontanarlo da Gray –Natsu! Loki! Lucy! Wendy!- la Sacerdotessa del Cielo si avvicinò subito al mago di ghiaccio e prestò il primo soccorso –State bene?-
-Più o meno…- rispose Gray che si stava rialzando, anche se con un po’ di fatica –Dov’è Seiza? Non la vedo, non era con voi?- chiese Wendy. Nessuno dei presenti osò dire una parola –Come non lo avete ancora capito?- domandò il ragazzo delle ombre con la sua solita voce zuccherosa –E’ morta.- disse prima di scoppiare in una sonora risata.
Il cuore dei maghi appena arrivati si fermò per un attimo.
Una notizia del genere data in quel modo faceva ancora più male, non riuscivano a crederci.
Una nakama li aveva lasciati.
Non era mai successo in modo così brusco, erano sempre riusciti a salvare tutti, invece questa volta sembrava non esserci speranza.
Nemmeno il tempo di digerire la notizia che si videro piombare addosso Sekitan che impugnava uno spadone –Yama! Spostati!- ma il ragazzo non si spostò di un millimetro, l’unica cosa a cui pensò fu
Seiza…
e nello stesso istante in cui la lama avrebbe dovuto trafiggerlo una luce argentea intensa lo circondò facendo arretrare il Solare deviato
–Che cosa succede?-
-Non vedo nulla!-
I presenti furono costretti a coprirsi gli occhi con le mani per non essere accecati.
Solo quando la luce si fu leggermente attenuata poterono individuare la figura di luce che stava davanti a loro.
Indossava un elegante vestito argentato che aveva una sola manica lunga mentre il secondo braccio era completamente scoperto; il corpetto argentato era decorato con minuscoli diamanti che scemavano man mano che si avvicinavano all’ampia gonna che copriva i piedi scalzi. Portava due bracciali d’argento con minuscoli disegni celesti su entrambi i polsi, un paio di orecchini a goccia color perla e una collana con la luna e il sole sovrapposti. Impugnava uno scettro d’oro bianco che reggeva sulla cima un diamante a forma di stella a dodici punte. Adagiata sulla testa una tiara di diamanti. Ad ornarle la schiena un paio di candide ali. Aveva i capelli nero-blu che si confondevano con il cielo notturno, tanto che sembravano essere attaverasti dalla Via Lattea, erano ornati da minuscoli diamantini; gli occhi bianco brillante come le stelle sopra di loro. 




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo puntuale!!
Vi sono mancata?
In questo capitolo sono riuscita ad infilare qualche combattimento finalmente, non ero riuscita a farlo prima perché le priorità erano altre.

L'ho fatto comunque abbastanza soggettivo, volevo spiegare l'angoscia dei presenti; perdere un compango non dev'essere facile, specie se prima sei sempre riuscito a salvare tutti.
Durante il combattimento devo dire di essermi diverita nel fare l'espressione di Juvia (sappiamo tutti quanto può essere sospettosa)
L'esitazione di Yama mi pare piuttosto chiara, dopo aver realizzato che il padre è totalmente fuori di zucca e dopo aver perso l'amore della sua vita, non potete biasimarlo se ha tentato il suicidio.
Per fortuna qualcuno l'ha aiutato...
Eh già... chi è questa nuova figura scesa in campo?
Questo lo scoprirete la prossima volta (perché sono una persona molto simpatica)
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda angel517 per aver recensito e tutti voi che continuate a seguire questa mia piccola follia ;)
Noi ci vediamo la prossima volta con "Dea"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 18
*** Dea ***


Dea

La ragazza impose lo scettro sui due Ombrosi e subito vennero circondati da una bianchissima come quella delle stelle –Creature della Tenebra, Sparite!- i due iniziarono a sentire una specie di fuoco all’interno del loro corpo. Il dolore era intenso come se qualcuno avesse impiantato dentro di loro un sole intero. Urlarono per il dolore, le loro anime nere erano straziate da quel calore, da quella luce bianca e pura come quella delle stelle –Non è possibile! Ti ho vista sparire davanti hai miei occhi! Tu non dovresti essere viva!- urlò Sekitan furioso –Papà è molto triste per il tuo comportamento, spero che avrete modo di chiarirvi se mai la tua anima verrà purificata.-
-NON HAI RISPOSTO ALLA DOMANDA!!- urlò ancora –Io non sono mai morta, io non posso morire. Sono tornata al luogo a cui appartengo; sono tornata alle stelle. Io sono la Figlia degli Astri, io sono la Dea delle Stelle.- rispose semplicemente prima che i due sparissero in una nuvola di stelle.

–S-Seiza?- chiese Yama incerto, anche se il suo aspetto era in parte cambiato il mago l’aveva riconosciuta quasi subito, anche Wendy e Natsu si erano accorti che era lei, il suo odore era leggermente cambiato ma era lo stesso profumo di assenzio che aveva prima.
La ragazza non rispose, solo lei sapeva che cos’era successo ed era qualcosa di abbastanza recente, quando erano stati per la prima volta dall’Oracolo degli Dei.

Flashback

–Seiza, devi sapere una cosa importante.-
-Che cosa?-
-Ascoltami attentamente: sarai tu a decidere se essere l’Angelo dell’Oscurità oppure la Figlia delle Stelle.- disse seria –In che senso? Non capisco…-
-Sei molto più speciale di quanto tu possa immaginare, non sei un essere umano e nemmeno una Celeste. Sei del tutto diversa da me, da tuo padre o dai maghi con cui stai viaggiando. Seiza, tu sei una dea.- la ragazza strabuzzò gli occhi, non trovando le parole. Le girava la testa e sentiva lo stomaco rivoltato come un calzino, voleva parlare ma sentiva la bocca asciutta –So’ che ti senti stranita, ma ti assicuro che è la pura verità. Noi Celesti siamo paragonabili a dei semi-dei e l’unione dei miei poteri e di Kasai a dato origine ad una dea. Infatti è per questo motivo che ogni volta che venivi ferita, anche in modo grave, non sei mai morta. Nemmeno quando quei ragazzini ti hanno picchiata a sangue, oppure quando sei entrata nella casa in fiamme. Una dea può morire solo se è lei a decidere di togliersi la vita, in qualsiasi altra condizione tu non puoi morire. L’Oracolo ce lo aveva detto quando siamo venuti per chiedergli aiuto riguardo la mia gravidanza.-
-E… e di cosa sarei la dea?- chiese non sapendo dove aveva trovato le parole –Sei la Dea delle Stelle. Loro sono onnipresenti, anche se il giorno le nasconde sono sempre in cielo, il Sole stesso è una stella ed è in parte grazie al Sole se la Luna risplende tutte le sere.- spiegò con calma –E quindi… ora che cosa succede?-
-Che cosa intendi?-
-Insomma, mi hai detto che sono una dea, adesso che cosa dovrei fare?- Yue guardò la figlia teneramente –Devi decidere se vuoi vivere una “normale” vita da mortale oppure se vuoi tornare al cielo.-
-Ma certo che non voglio tornare al cielo! Ormai sono legata a questa terra e mi dispiace dirlo ma non ho molto da spartire con la Volta Celeste.-
-Lo so ed è proprio per questo che dovrai stare molto più attenta a non cedere, se diventerai l’Angelo dell’Oscurità…-
-Io non lo diventerò!- esclamò con rabbia –Devi prendere in considerazione questa possibilità.- la riprese la madre –Come dicevo, se accadrà per riportare la luce dovrai diventare la Figlia delle Stelle. Una volta successo questo però tu non sarai più in grado di vivere con i terrestri, la tua stessa magia non riuscirebbe a rimanervi. Sarai richiamata a forza dalle Stelle e dovrai vivere nella Volta Celeste.- quella prospettiva spaventava Seiza terribilmente –Non c’è qualcosa che posso fare per scongiurare questo pericolo?- Yue sembrò pensarci un attimo –In effetti qualcosa c’è, devi accrescere il tuo potere in modo controllato.-
-Ma scusa, mi hai appena detto che se il mio potere esplodesse sarei trascinata nella Volta Celeste!-
-Ma questo ti aiuterà ad alimentare i tuoi poteri di luce, che cos’è la cosa più celestiale che ti viene in mente?-
-Non saprei… la prospettiva di una vita serena.-
-Io intendo un essere vivente.-
-Allora… direi… un angelo.-
-Esattamente! Devi diventare in parte angelo.-
-E come dovrei fare?-
-Io e L’Oracolo ti aiuteremo, ma in sostanza si tratta di un esercizio di meditazione.-


La ragazza si sedette al centro della sala, supervisionata dalla madre e dall’anziano sacerdote –Devi concentrarti, accumula tutto il potere che riesci a manipolare in una sola volta.- si concentrò e immediatamente il suo corpo fu avvolto da un’aura celestiale.  Lo sforzo che doveva compiere era enorme e piccole goccioline di sudore le imperlavano la fronte, l’espressione corrucciata era l’essenza dello sforzo che doveva impiegare –Bene così e ora prendilo tutto.-
Tutto? Ma si rende conto di quello che mi chiede??” nonostante fosse esausta cercò di racimolare le ultime forze rimaste e di manipolare tutta la sua magia in una volta. Man mano che la raggruppava sentiva uno strano formicolio alla schiena, come se ci fosse qualcosa di morbido e soffice che si muoveva sulle ossa per poi risalire e nonostante si potesse reputare doloroso in realtà era abbastanza piacevole, anzi, faceva solletico.
–Bene così, ci sei quasi.- la intimò la madre –Ancora un piccolo sforzo!- aggiunse l’Oracolo.
Seiza si sentiva magnificamente e con le ultime forze recuperò anche l’ultimo brandello di energia magica che aveva in corpo.
Appena conclusa l’operazione un’esplosione di piume color notte e fuoco spuntarono dalla schiena della ragazza formando due ali da angelo.


Fine flashback

-E’ successo che sono diventata quello che ero sin dall’inizio.- disse enigmatica –Quindi non sei morta!- esclamò Happy tutto contento avvicinandosi –Una dea non può morire.- rispose con semplicità –Mi hai fatto prendere un colpo te ne rendi conto!?- esclamò Yama con un poco di rabbia mista a sollievo –Presto la battaglia contro il Clan della Luce Oscura avrà fine.- poi si rivolse ai Celesti –Toccherà a voi porre fine a questa triste pagina della nostra storia.- i due Lunari si inginocchiarono e le fiammelle si abbassarono leggermente –Hai! Sutā no Megami!- risposero in coro –Il mio compito qui si conclude, devo tornare.- disse poi la dea con aria malinconica –Come sarebbe a dire? Sei già tonata!- ribatté Lucy confusa –Io non appartengo più alla terra, non mi è concesso rimanervi.- rispose con semplicità. I maghi la guardarono come se avessero visto un fantasma –Questo è un addio, non potremo più incontrarci.- aggiunse costringendosi ad ingoiare le lacrime. Per qualche minuto nessuno osò dire una parola –Sapete, una volta finita questa storia mi sarebbe piaciuto unirmi a Fairy Tail. Sarei stata felice di vivere una vita normale con te, Yama.- aggiunse guardando il ragazzo –Avrei voluto continuare la mia esistenza su questa terra… Purtroppo le Stelle avevano per me un destino diverso.- poi alzò lo sguardo verso il cielo –Mi stanno chiamando.- disse senza straccare lo sguardo dalla volta stellata –Mi prendi in giro?- esclamò Yama all’improvviso –Non puoi sparire, farmi credere che tu sia morta, ritornare, farmi pensare che sia tutto apposto e poi dirmi che non ci rivedremo più!- continuò con un tono di voce crescente.
Qualcuno gli toccò la spalla, era Natsu che gli rivolse uno sguardo serio e con un cenno gli indicò la dea che era sull’orlo delle lacrime –Nemmeno io vorrei lasciarvi Yama! Ma non mi è possibile rimanere qui, sto impiegando tutte le mie forze per rimanere qui a parlare e non credo di poter resistere ancora per molto!- esclamò lasciando al passato tutta la pacatezza che si era imposta, ma mantenendo la testa alta senza abbassarla per cercare di nascondere i fiumi di lacrime che sgorgavano insistenti dai dotti lacrimali –Vorrei fare ancora tante cose! Ma tutto quello che potrò fare d’ora in poi è guardarvi dalla Volta Celeste! Credi che questo mi faccia piacere!?- disse ancora frustrata mentre le lacrime iniziavano ad esaurirsi, più per orgoglio che per altro.
I maghi di Fairy Tail si fecero avanti e fu Erza a parlare per loro, a nome della Gilda intera se avesse saputo che cosa stava succedendo –Tu sei un membro della nostra famiglia. Sei una maga di Fairy Tail e lo sarai per sempre.- disse –Grazie… non so che cosa dire…-
-E non dire che non ci rivedremo più, la vita è ancora lunga e non puoi sapere che cosa succederà in futuro. Continua a sperare.- aggiunse Gray –Anche perché…- si intromise Yama -… io non potrei sopportare di non vederti mai più.- disse avvicinandosi –E lo sai perché?- e qui dovette avvicinarsi al suo orecchio per evitare che qualcuno lo sentisse –Perché ti amo Seiza, ti ho sempre amata e continuerò ad amarti fino alla fine dei miei giorni.- sussurrò con dolcezza.
La dea si sentì scaldare il cuore come raramente prima di allora, non pianse e le sembrò che ogni frammento della sua anima andato in pezzi si fosse riaggiustato con quelle semplici parole –Per me vale lo stesso, sarai sempre nel mio cuore. Sarò sempre con te, per sempre. Fino alla fine dei tempi.- rispose una volta ritrovato la voce.
Se avessero potuto i due si sarebbero baciati all’istante, ma la forma incorporea della dea lo rendeva impossibile.
In quel momenti i bracciali che Seiza aveva al polso si illuminarono di una luce bianchissima –Che cosa succede?- chiesero i presenti –Devo andare, non posso più rimanere.- disse mentre iniziava a rivestirsi di luce bianca come quella delle stelle -Aspetta!- esclamò Yama -D’ora in poi le stelle vi custodiranno.- continuò lei di fretta, sapendo che ogni parola poteva essere l’ultima -Seiza!- la chiamò un ultima volta.
La ragazza sparì, lasciando ai presenti un sorriso di congedo.
Sollevarono lo sguardo e le stelle parvero loro più luminose che mai, ora nel cielo notturno era ben visibile una nuova costellazione; rappresentava chiara una stella a dodici punte, il simbolo della Dea delle Stelle.




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi qua!
Allora... devo ammettere che questo è più un capitolo di passaggio, ma dovevo sistemare per bene alcune faccende in sospeso sull'identità di Seiza.
Quindi...
Chi si aspettava che fosse una dea?
Sinceri!

E' un'idea che ho fin da quando ho accennato all'aggressione dei bulli, devo dire che calza a pennello.
La stella a 12 punte è una scelta del tutto casuale, mi piaceva come idea niente di più.
L'addio di Seiza ho tentato di farlo il più verosimile possibile, le parole di Erza mi sembravano quelle che avrebbe detto davvero in una situazione del genere, o no?
Con questo capitolo ci affacciamo alle porte della conclusione di questa stoira, ma non temete: cercherò di concludere degnamente ;)
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda 
angel517 per aver recensito e tutti voi che continuate a seguire questa mia piccola follia.
Noi ci vediamo per l'ultima volta con "Ognuno per la sua strada"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 19
*** Ognuno per la sua strada ***


Ognuno per la sua strada

I membri del Clan della Luce Oscura si erano vistosamente indeboliti grazie alla ricomparsa della Luce, in ogni angolo del continente ora i maghi riuscivano a respingerli senza troppe difficoltà.

-Tutto apposto Sting?- chiese un mago vestito di nero e pettinato da emo -Mai stato meglio!- rispose energico il Master di Sabertooth mandando al tappeto l’ennesimo avversario senza problemi.

Finalmente le Stelle e la Luna erano tornate a farsi vedere e questo, oltre a risollevare gli animi dei maghi, sembrava andare a sfavore degli ombrosi avversari.
Il giovane Master non sapeva come spiegarselo, ma aveva la netta sensazione che una certa Gilda di sua conoscenza c’entrasse qualcosa.
 
-Dannazione! Non possiamo lasciarci sconfiggere così! Non dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto! Dark World!- subito l’ambiente di tinse di colori negativi. I maghi rimasti intrappolati in quell’incantesimo incontrarono non poche difficoltà ad usare i loro poteri, che erano diminuiti di potenza e precisione.
-Apriti! Portale della Bilancia! Libra!- immediatamente lo spirito in questione comparve sul campo di battaglia e usò la sua capacità di modificare la gravità per rallentare gli avversari –Black Wild!- diversi animali selvatici iniziarono a spuntare come funghi attaccando i maghi presenti nello spazio oscuro. Yukino tentava di aiutare i nakama come meglio poteva, ma anche i suoi poteri si erano vistosamente indeboliti. Si abbassò rapidamente mentre un vulcan cercava di colpirla, quando stava per riattaccare la maga lo atterrò con un colpo di karate mandandolo al tappeto –Apriti! Portale dei Pesci! Pisces!- i due spiriti comparvero sul campo di battaglia bloccando gli animali stregati.
-Yukino! Abbassati!- urlò all’improvviso il Master che non poteva accedere in quel luogo in nessun modo se prima l’incantesimo non veniva infranto. La ragazza si voltò giusto per vedere una tigre balzarle addosso. Era come paralizzata, il suo cervello non riusciva ad elaborare un contrattacco essendo l’animale troppo veloce.
Nonostante il pericolo alla ragazza non accadde nulla, un tentacolo d’acqua bloccò l’animale che venne sbalzato lontano.
Davanti alla maga era comparso un ragazzo, i lunghi capelli bianchi leggermente mossi dalla brezza notturna, la pelle bianchissima, gli occhi blu –Ora ci pensiamo noi.- disse semplicemente.
Unì il medio e l’indice della mano destra e immediatamente le piante intorno a loro si mossero al suo comando –E tu chi sei?- chiese Yukino mentre si rialzava –Sono un Lunare, sono qui per darvi una mano.- rispose –Yoru, puoi anche infrangere questa barriera adesso.- disse ad un ragazzo rimasto fuori dallo spazio cupo –Subito Onwa onii-san.- rispose e, dopo aver sussurrato una serie di formule incomprensibili, appoggiò la mano sulla barriera che si infranse come se fosse una bolla di sapone. Da ogni angolo del campo di battaglia iniziarono a comparire delle persone dai capelli bianchi vestite di blu –Catturateli tutti! Non lasciatene sfuggire nemmeno uno!- ordinò Onwa che aveva già iniziato l’operato.
Gli ombrosi sembravano preoccupati per la comparsa dei Lunari e avevano ben ragione ad esserlo –No no no no no no… NO!- urlò un ombroso scagliandosi contro Onwa, una spada in mano rivestita di ombre –Non rovinerete tutto proprio adesso noi…- la sua frase rimase sospesa a metà, il suo attacco fermato da un fiume di fiamme –Stanno diventando noiosi, non trovate anche voi?- chiese una donna, aveva i capelli neri, la pelle olivastra e gli occhi castani –Vedo che il messaggio è arrivato anche a voi.-
-Assolutamente, i miei figli sono stati molto chiari a riguardo. Sono davvero fiera di Hikari e Kazan. Ma tornando a noi…- e nel frattempo mandò al tappeto un paio di avversari con un colpo di frusta di fiamme –Tra poco vi daremo il cambio, l’alba è arrivata e il sole presto tornerà al suo posto.-
-Sono sicuro che farete un ottimo lavoro.-
-Certamente!- e insieme sconfissero altri quattro avversari.
 
La battaglia durò ancora qualche ora, ma alla fine tutti i membri del Clan della Luce Oscura erano stati resi inoffensivi.
-Dobbiamo ringraziarvi, con il vostro aiuto ci abbiamo messo molto meno tempo.- disse Sting alla Solare –Era nostro dovere, ora che la Dea delle Stelle è sorta dalle tenebre noi dobbiamo lavorare perché i suoi sforzi non siano stati vani.-
-La Dea delle Stelle?-
-Dovete ringraziare lei se è tornata la Luce, senza il suo sacrificio la vittoria non sarebbe stata possibile. A questi ci pensiamo noi, credo che ora la ricostruzione della vostra città sia più importante.- disse avvicinandosi ai compagni e sparendo in una fiammata insieme agli ombrosi.
 
 
Intanto a qualche chilometro di distanza, in una citta chiamata Magnolia, nella Gilda di Fairy Tail... 
–Master Makarov, voi sapevate della natura di Seiza?- chiese piano Erza –Lo sospettavo, conoscevo la leggenda che l’Oracolo vi ha illustrato quando siete andati al santuario.- rispose con calma –Perché non glielo ha detto direttamente?-
-Perché se lo avessi fatto non avrebbe potuto salvarsi dall’oscurità di cui successivamente è stata vittima, era vitale che lo sapesse da chi ne sapeva molto più di me. Inoltre non ero molto sicuro delle mie supposizioni.- aggiunse.
 

Hikari e Kazan se ne andarono quello stesso pomeriggio, salutarono i maghi con calore dopodiché si dissolsero in una fiammata.
Il padre di Yama venne portato in un ospedale psichiatrico, la sua mente era stata completamente stata confusa da un incantesimo oscuro.
Il santuario era ricomparso e tutto ormai sembrava essere tornato alla normalità, Yama era rimasto a Magnolia per quasi due settimane e alla fine...
–Come sarebbe a dire che te ne vai?- chiese Natsu stupito –Ci ho pensato molto e alla fine ho deciso che devo partire, a causa della mia malattia non ho mai potuto viaggiare, ora sono in grado di farlo. Voglio saperne di più sul mondo magico antico e sul culto degli dei. Magari scoprirò qualcosa che potrebbe aiutare tutti quanti.- rispose –Non è mica un addio, prometto che mi farò sentire il più presto possibile.- aggiunse vedendo i lacrimoni di Happy.
 
Così anche l’ultimo nakama che avevano conosciuto in quell’avventura Celeste se ne andava per la sua strada, nessuno sapeva se si sarebbero davvero rincontrati, ma la vita riserva sempre sorprese che non riusciamo nemmeno lontanamente ad immaginare.

Una bambina sola che si rifugia in una foresta può riscoprire il suo passato, salvare il futuro delle persone a cui vuole bene e diventare la stella luminosa che illumina il cammino del suo amore più grande.
 
 
Seiza dal suo palazzo nella Volta Celeste osservava con sguardo benevolo la Gilda di Magnolia e Yama, che partiva alla volta di nuove avventure.
Nel suo cuore sapeva che, un giorno, si sarebbero rivisti. Non voleva perdere la speranza che quel suo sogno si sarebbe avverato.
Per ora le catene che la tenevano legata a quel luogo non le avrebbero permesso di tornare al mondo al quale oramai, ne era certa, sapeva di appartenere.
Ma non sarebbe stato per sempre, dopotutto la speranza è sempre l’ultima a morire.
 
È così che si conclude una storia scritta nelle stelle, o chissà, magari è ancora tutto da vedere e una nuova pagina futura è lì che aspetta solo di essere scritta.

 
Fine?



 
*solito aspetto da mezzo drago, solo che sta volta indossa uno yukata -che ha due fessure dietro per ali e coda- viola con dei motivi di fiamme argentee; i capelli neri raccolti in un complesso chignon ornato con una stecca per capelli d'argento con una fiamma sulla cima*
Mi sono anche conciata elegante...
Ecco qua l'ultimo capitolo di questa avventura, o almeno, questa parte di avventura.
E' stata una bella avventura, ma come dico sempre, prima o poi anche le belle storie devono finire, altimenti rimarranno dei gusci vuoti, un quadro incompleto non è molto bello da vedere, siete d'accordo?
Ho spostato un oezzo della battaglia finale a Sabertooth perché... mi è uscito così, non ci sono molte altre ragioni.
Hikari e Kazan sono fratelli, un piccolo particolare che mi è piaciuto inserire all'ultimo.
Yama se ne va in giro per il mondo finalmente, chissà se non troverà qualcosa di interessante... chi può dirlo?
Il punto di domanda alla fine non l'ho messo per niente, ho intenzione di farne una serie aggiungendo un'altra storia che però è ancora in alto mare in quanto a stesura, le idee ci sono ma... devo completare almeno una delle 4 storie che ho in corso (due rimarranno inedite perché temo di aver preso l'idea da un'altra storia e non voglio rischiare).
Comunque farò del mio meglio per iniziare a pubblicare almeno ad inizio estate, promesso!
Vi ringrazio moltissimo per avermi seguito e sopportato fino a qui, in partcolare tutti coloro che hanno lasciato una recesione. 
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda angel517 per aver recensito.
Il titolo della prossima storia di questa serie dovrebbe essere "I Predatori degli Dei".
Che i sentieri della nostra vita possano incrociarsi ancora.
Alla prossima <3 <3 <3
Ciau!!! ^.^  ^.^  ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando a più non posso mentre prende il volo nel cielo notturno*

 
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