One hundred ways to say 'I love you' - Namjin edition

di De_drums
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - ***
Capitolo 2: *** #1, #2, #3, #4 ***
Capitolo 3: *** #5, #6, #7, #8 ***
Capitolo 4: *** #9, #10, #11, #12 ***
Capitolo 5: *** #13, #14, #15, #16 ***
Capitolo 6: *** #17, #18, #19, #20 ***
Capitolo 7: *** #21, #22, #23, #24 ***
Capitolo 8: *** #25, #26, #27, #28 ***
Capitolo 9: *** #29, #30, #31, #32 ***
Capitolo 10: *** #33, #34, #35, #36 ***
Capitolo 11: *** #37, #38, #39, #40 ***
Capitolo 12: *** #41, #42, #43, #44 ***
Capitolo 13: *** #45, #46, #47, #48 ***
Capitolo 14: *** #49, #50, #51, #52 ***
Capitolo 15: *** #53, #54, #55, #56 ***
Capitolo 16: *** #57, #58, #59, #60 ***
Capitolo 17: *** #61, #62, #63, #64 ***
Capitolo 18: *** #65, #66, #67, #68 ***
Capitolo 19: *** #69, #70, #71, #72 ***
Capitolo 20: *** #73, #74, #75, #76 ***
Capitolo 21: *** #77, #78, #79, #80 ***
Capitolo 22: *** #81, #82, #83, #84 ***
Capitolo 23: *** #85, #86, #87, #88 ***
Capitolo 24: *** #89, #90, #91, #92 ***
Capitolo 25: *** #93, #94, #95, #96 ***
Capitolo 26: *** #97, #98, #99, #100 ***



Capitolo 1
*** - ***


Capitolo non capitolo, ovvero: note e precisazioni su questa raccolta.
Se volete potete benissimo saltarlo e andare direttamente alle storie, se volete saperne di più prometto di rubarvi solo qualche minuto.
Me ne torno in questo fandom con una raccolta di cento flashfic sui Namjin, la mia otp nei Bangtan.
Tutti i prompt (che vi lascio sotto, nel caso voleste cimentarvi anche voi con questa cosa magica) sono presi da un post su tumblr che poi sarebbe il titolo, quindi basta che scriviate quello e lo trovate facilmente.
Ho deciso di metterne quattro a capitolo ed aggiornare due volte a settimana, mercoledì (anche se oggi è già giovedì, ma shh) e domenica. A fare un capitolo per ogni ff ci avrei messo tre mesi, e non mi pareva il caso lol – non so quando finirò di pubblicare perché ho provato a fare il conto ma ad un certo punto mi sono incasinata, perciò ho rinunciato.
Alcune sono più drabble che flashfic, ma la maggior parte mi sembra rientri più nella seconda categoria che nella prima, perciò ho optato per quella. Ah, è tutto completamente AU: a parte quelle in cui ci sono chiari riferimenti a loro come idol e agli altri ragazzi, per il resto potete immaginarveli come volete.
Il genere è fondamentalmente fluff (con qualche eccezione qua e là), che poi è il mio ambiente naturale; alcuni prompt non mi piacevano e altri non li vedevo molto come “ti amo”, quindi ho fatto un po’ a modo mio – ma penso che capirete quali sono. Ogni eventuale altra nota – sono logorroica, che ci volete fare- verrà messa a fine capitolo, con scritto il numero della flashfic a cui si riferisce.
Sulle storie penso di non avere altro da dire al momento, anche perché è quasi l’una di note (ottimo orario per postare, sì sì), ho finito di scrivere l’ultima dieci minuti fa e sto morendo dal sonno. Quindi perdonatemi se ho dimenticato qualcosa – spero nulla di importante, ugh.
Ho solo un’ultima cosa, prima di salutarvi definitivamente e mettermi a letto.
Questa raccolta è interamente dedicata ad Andy, che è la mia real life!Nam, che mi sopporta fin da quando le ho mandato tutti i prompt senza che avessi ancora la minima intenzione di scriverli, che ha dovuto ascoltare audio con i miei dubbi esistenziali su queste storie e che, in poche parole, c’è sempre. Che sia per sclerare sui Namjin, su quanto siano scemi i nostri bias o anche solo se ho voglia di sfogarmi, lei c’è. E quindi si meritava una raccolta, se la merita tutta, dalla prima all’ultima storia (soprattutto quelle più angst, quel genere è la sua ragione di vita)
Spero che vi possano piacere, se volete dirmi cosa ne pensate io sono sempre qui!
Fighting,
Deb

 
  1. “Pull over.  Let me drive for awhile.”
  2. “It reminded me of you.”
  3. “No, no, it’s my treat.”
  4. “Come here.  Let me fix it.”
  5. “I’ll walk you home.”
  6. “Have a good day at work.”
  7. “I dreamt about you last night.”
  8. “Take my seat.”
  9. “I saved a piece for you.”
  10. “I’m sorry for your loss.”
  11. “You can have half.”
  12. “Take my jacket, it’s cold outside.”
  13. “Sorry I’m late.”
  14. “Can I have this dance?”
  15. “I made your favourite.”
  16. “It’s okay.  I couldn’t sleep anyway.”
  17. “Watch your step.”
  18. “Here, drink this.  You’ll feel better.”
  19. “Can I hold your hand?”
  20. “You can borrow mine.”
  21. “You might like this.”
  22. “It’s not heavy.  I’m stronger than I look.”
  23. “I’ll wait.”
  24. “Just because.”
  25. “Look both ways.”
  26. “I’m sorry.  I didn’t mean to.”
  27. “Try some.”
  28. “Drive safely.”
  29. “Well, what do you want to do?”
  30. “One more chapter.”
  31. “Don’t worry about me.”
  32. “It looks good on you.”
  33. “Close your eyes and hold out your hands.”
  34. “That’s okay, I bought two.”
  35. “After you.”
  36. “We’ll figure it out.”
  37. “Can I kiss you?”
  38. “I like your laugh.”
  39. “Don’t cry.”
  40. “I made this for you.”
  41. “Go back to sleep.”
  42. “Is this okay?”
  43. “I picked these for you.”
  44. “I’ll drive you to the hospital.”
  45. “What do you want to watch?”
  46. “You can go first.”
  47. “Did you get my letter?”
  48. “I’ll do it for you.”
  49. “Call me when you get home.”
  50. “I think you’re beautiful.”
  51. “Are you sure?”
  52. “Have fun.”
  53. “Sit down, I’ll get it.”
  54. “I made reservations.”
  55. “I don’t mind.”
  56. “It brings out your eyes.”
  57. “There is enough room for both of us.”
  58. “You don’t have to say anything.”
  59. “Wow.”
  60. “Happy birthday.”
  61. “I’ll pick it up after work.”
  62. “It can wait until tomorrow.”
  63. “Cross my heart and hope to die.”
  64. “It’s two sugars, right?”
  65. “I’ll help you study.”
  66. “Stay over.”
  67. “I did the dishes.”
  68. “You didn’t have to ask.”
  69. “I bought you a ticket.”
  70. “You’re warm.”
  71. “No reason.”
  72. “I’ll meet you halfway.”
  73. “Take mine.”
  74. “We can share.”
  75. “I was just thinking about you.”
  76. “I want you to have this.”
  77. “Call me if you need anything.”
  78. “Do you want to come too?”
  79. “I’ll still be here when you’re ready.”
  80. “Is your seatbelt on?”
  81. “Sweet dreams.”
  82. “I was in the neighbourhood.”
  83. “Stay there.  I’m coming to get you.”
  84. “The key is under the mat.”
  85. “It doesn’t bother me.”
  86. “You’re important too.”
  87. “I saved you a seat.”
  88. “I’ll see you later.”
  89. “I noticed.”
  90. “You can tell me anything.”
  91. “I hope you like it.”
  92. “I want you to be happy.”
  93. “I believe in you.”
  94. “You can do it.”
  95. “Good luck.”
  96. “I brought you an umbrella.”
  97. “I’ll pick you up at the airport.”
  98. “Take a deep breath.”
  99. “Be careful.”

 

And…

 

  100.  “I love you.”

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Capitolo 2
*** #1, #2, #3, #4 ***


1. “Pull over. Let me drive for awhile.”

 
Jin sbadiglia, una mano che va a sfregarsi gli occhi mentre l’altra è ben salda sul volante.
Sta guidando ormai da ore e non si rende nemmeno più conto di quanta strada hanno fatto, la destinazione finale continua a sembrargli un miraggio.
Stanno per iniziare l’ennesimo tratto di quel viaggio infinito quando Namjoon gli fa cenno di accostare nell’area di sosta – lo vede talmente stanco che ha paura possa addormentarsi da un momento all’altro. Appena il motore viene spento, gli accarezza gentilmente una guancia e sorride quando lo vede tentare di nascondere un altro sbadiglio.
“Che c’è, Nam? Perché ci siamo fermati?”
“Perché stai morendo di sonno e hai bisogno di riposare”
“No, ce la faccio. Davvero, non sono-“
“Hyung, non voglio sentire obiezioni. Lascia che guidi io per un po’”
Seokjin si stringe nelle spalle, spostandosi sul sedile del passeggero – l’altro gli lascia un bacio sulla fronte, e ride appena quando vede che si è già addormentato, il respiro regolare e la guancia premuta contro il finestrino.


 
2. It reminded me of you.”

"Namjoonie, ho un regalo per te!"
"A cosa lo devo?"
"Mi ha fatto pensare a te. E so quanto lo adori, perciò quando l'ho visto non ci ho pensato due volte"
Seokjin gli porge la busta del negozio e ride della sua impazienza, può vedere come stia riflettendo per capire cosa possa essere. Lo guarda strappare senza indugi la carta -che è di un monotono azzurro e non dà nessun indizio sul contenuto- e sorride di riflesso quando lo vede illuminarsi.
"Hyung, è bellissimo!" esclama, stringendo al petto il pupazzo di Ryan, la mascotte di KakaoTalk. Ne va pazzo, è letteralmente una delle sue cose preferite al mondo -forse rasenta un po' l'ossessione, ma lo adora troppo per preoccuparsi dei commenti altrui. “È uno dei regali più belli che potessi farmi!”


 
3.“No, no, it’s my treat.”
 

“Ehi, puoi portarci il conto?”
La cameriera annuisce ed è di ritorno poco dopo con lo scontrino, che porge a Seokjin con un lieve inchino.
“Quanto è?” chiede Namjoon, tirando fuori il portafoglio.
“No, no, non provarci nemmeno- offro io!”
“Non devi disturbarti, posso pagare la mia parte e-“
“Ti ho chiesto io di uscire, quindi tocca a me pagare”
“Ma non è giusto! Ti prego Jin, mi sento in colpa a-“
“La prossima volta, se proprio ci tieni, ti lascerò fare” lo interrompe Seokjin con un sorriso. “Ma per questa volta non se ne parla”


 
4. “Come here. Let me fix it.”

 
"Hyung?"
"Sì, Nam?"
"Prometti di non arrabbiarti se ti dico una cosa?"
"Cosa hai combinato?"
"Ho rotto la tua action figure di Super Mario" mormora, mostrandogli l'oggetto.
Seokjin sospira -com'è possibile che quel ragazzo riesca a rompere sempre qualcosa?
Qualunque cosa tocchi, sembra abbia l’innaturale capacità di farla disintegrare al solo guardarla. Non è normale, non è umano – non che lui non sia imbranato, ma Namjoon lo è davvero troppo.
Però lo  sta guardando con un’aria talmente mortificata che proprio non ce la fa ad arrabbiarsi – d’altronde, è solo la milionesima volta che succede, ci è abituato. Alza le spalle, e gli fa cenno di avvicinarsi.
"Vieni qui, lascia che lo aggiusti"

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Capitolo 3
*** #5, #6, #7, #8 ***


5. “I’ll walk you home.”
 
Sono appena usciti dal cinema e Seokjin sta letteralmente urlando dalla gioia, attirando non pochi sguardi.
"È stato spettacolare! Uno dei film più belli che abbia mai visto!"
"Sono contento che ti sia piaciuto" ride Namjoon, sorseggiando la sua coca cola. "Dovremmo rifarlo"
"Sono d'accordo! Però la prossima volta scelgo io"
"Ovviamente"
Seokjin sorride, abbracciandolo stretto. "Grazie per la bella serata"
"Grazie a te. Vieni, ti accompagno a casa"
"Non devi, è già tardi e-"
“Mi va" risponde Namjoon scrollando le spalle, e accenna un sorriso incamminandosi per il viale.
Seokjin lo segue e lo prende sottobraccio in un tacito ringraziamento, mentre la notte si fa custode di sguardi rubati e parole sussurrate.


 
  6.“Have a good day at work."

“Oggi sarà una tragedia”
“Perché?” chiede Seokjin, mentre gli sistema il colletto della camicia e liscia le pieghe sulla giacca.
“Riunione con il personale, incontro con un tizio per parlare di un progetto e, come se non bastasse, devo finire le pratiche che ho lasciato in sospeso. Quindi posso pure dire addio alla mia pausa pranzo!”
“Questo sì che è grave! Devi mangiare qualcosa, Namjoon”
“Pensi solo al cibo?”
“Dai, scherzavo” gli poggia le mani sulle spalle, squadrandolo. “Ora sì che sei a posto”
“Cosa farei senza di te?” sospira Namjoon, poi prende la ventiquattrore e si avvia alla porta; sta per abbassare la maniglia, quando l’altro lo ferma e lo fa voltare. Lo guarda un po’ confuso, non gli sembra di aver dimenticato qualcosa, quindi non capisce perché lo stia trattenendo.“Che c’è?”
Seokjin sorride prima di baciarlo, indugiando qualche secondo  sulle sue labbra.“Buona giornata”


 
7.“I dreamt about you last night.”
 
Namjoon e Seokjin sono seduti sul pavimento uno accanto all’altro – parlano del più e del meno mentre Suga, lì vicino, è assorto nei suoi pensieri e sembra non prestare loro la minima attenzione.
“Ti ho sognato, ieri notte”
“Non ti basta averlo accanto tutto il giorno?” sbuffa Yoongi, risvegliandosi all’improvviso dal suo stato di trance.
“Tu non sogni mai la persona di cui sei innamorato?” lo punzecchia Namjoon, e sorride soddisfatto quando lo vede arrossire e distogliere lo sguardo.
“Ed era un bel sogno?” chiede Seokjin, curioso, ignorando quel battibecco.
“Come può essere brutto quando ci sei tu di mezzo?”
A quel punto Yoongi fa un suono disgustato  e se ne va, borbottando qualcosa che suona tanto come “che schifo”.
Namjoon scoppia a ridere, urlandogli dietro che prima o poi capirà. Si gira verso Seokjin, che è ancora in attesa di risposte, e pensa che forse non è il caso di rivelargli ogni dettaglio, vista l’assurdità di ciò che ha sognato.
“Sì, è stato un bel sogno”, dice solo, zittendolo con un bacio prima che faccia altre domande.


 
8. “Take my seat.”
 
Seokjin sta imprecando ad alta voce e no, non ha l’abitudine di farlo, ma in quella situazione pensa di potersi concedere almeno un “vaffanculo”.
È in mega ritardo, e il taxi che dovrebbe portarlo alla premiazione sembra muoversi a rallentatore – certo, non può incolpare il tassista considerato il traffico che c’è, ma tutta quella situazione gli sta facendo saltare i nervi.
Quando l’auto si ferma, paga velocemente l’uomo – probabilmente anche più del dovuto- e comincia a correre come un ossesso all’interno dell’edificio che ospita l’evento.
Dopo qualche vicolo cieco e un paio di porte sbagliate entra finalmente nella sala giusta, ma  si accorge  con orrore che non c’è un solo posto libero; nemmeno una stupida sedia in ultimissima fila, niente di niente.
Le luci sono basse e fa fatica perfino a vedere dove mette i piedi, ma ad un certo punto riconosce i suoi compagni e si avvicina silenziosamente a loro, cercando di non disturbare nessuno.
Namjoon lo vede per primo e gli fa un cenno di saluto – quando vede che l’altro non accenna a muoversi, però, gli mima un “che c’è?” silenzioso e, una volta ottenuta la risposta, si alza e lo raggiunge.
“Siediti al mio posto” gli sussurra, facendogli segno di accomodarsi.
Seokjin scuote la testa, non lo farà di certo alzare. “Non ci pensare neanche, Nam”
“Non fare storie, sembra che tu stia per avere una crisi di nervi e se stai in piedi ancora un po’ rischi di impazzire”
“Io non-“
Namjoon gli sorride, spingendolo leggermente verso la sedia.“Ti assicuro che non è un problema, hyung”
E a quel punto Seokjin si arrende, abbracciandolo forte e sussurrandogli un “grazie” pieno di riconoscimento.
 

#6 - poco tempo fa è uscita una foto Namjin per  la campagna "Let's share the heart"; poi quando hanno pubblicato il video si è scoperto che era tipo Jin che metteva una catenina a Nam o qualcosa di simile, ma all'inizio ho urlato perché mi ricordava troppo questa scena che avevo scritto, era esattamente come l'avevo immaginata.

-complimenti ai ragazzi per aver vinto l'Artist of the year ai MAMA (vederli piangere come fontane ha fatto scoppiare in lacrime anche me ma okay), e tanti auguri a quel patatino adorabile di Jin, che tra l'altro è pure il mio bias. 

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Capitolo 4
*** #9, #10, #11, #12 ***


9. “I saved a piece for you.”
 
"Dov'è finito Jin?"
"Jin hyung, se non ti muovi non resteranno nemmeno le briciole!" urla Hoseok, senza ottenere alcuna risposta. Sono tutti riuniti intorno al tavolo, la torta che aspetta solo di essere mangiata poggiata esattamente al centro- quella torta che proprio Seokjin ha insistito tanto che comprassero, solo perché gli sembrava buona e senza una ricorrenza particolare.
"Ragazzi, ho un'idea" dice Jeongguk con un ghigno. Dopo aver messo a punto il piano, iniziano a mangiare come se nulla fosse, finché Seokjin entra nella stanza reclamando la sua parte.
"Ti avevamo detto di sbrigarti…" replica Taehyung con fare innocente mostrandogli la confezione ormai vuota, mentre sul viso di Seokjin compare un'espressione di pura delusione. Reggono tutti il gioco per un po', finché Namjoon decide che ne ha avuto abbastanza e va a prendere il piatto con la fetta di torta.
"Te ne ho tenuto un pezzo"
"Nam, così non c'è gusto! Smetti di fare il fidanzato perfetto, ci rovini il divertimento" protesta Jimin.
Seokjin guarda il più piccolo e gli fa la linguaccia -la fa a tutti, ad essere precisi-, poi si siede vicino al proprio ragazzo sussurrando un "grazie" e mette finalmente le mani su quella bontà, lo stomaco che brontola in segno di apprezzamento.


 
10. “I’m sorry for your loss.”
 
"Mi dispiace davvero tanto…"
Seokjin stringe forte la mano di Namjoon, guardando tristemente la lapide davanti a loro; raffigura i coniugi Kim, morti appena una settimana prima in un incidente stradale. Settimana in cui Namjoon si è totalmente chiuso in se stesso, troppo preso dal proprio dolore - Seokjin lo capisce, ha reagito allo stesso modo quando suo padre è scomparso, qualche anno prima.
Per questo si è sentito sollevato quando Namjoon, dopo così poco tempo, è riuscito a reagire e ad andare al cimitero - a lui ci sono voluti mesi, ed era comunque restio a compiere quel passo. Il fatto che abbia chiesto proprio a lui, poi, lo fa sentire importante - è un pensiero un po' egoista in quella circostanza, forse, ma dimostra come Namjoon si fidi di lui. Gli circonda la vita con un braccio e lascia che si sfoghi sulla sua spalla, sa quanto abbia bisogno di piangere e buttare fuori tutte le emozioni in quel momento.
"Mi dispiace tanto" sussurra accarezzandogli piano la schiena. "Ma lo supererai, te lo prometto"

 
11. “You can have half.”
 
Namjoon sta morendo di fame,  ha i crampi allo stomaco  ma non può farci niente perché, dall’alto della sua stupidità, ha dimenticato i soldi a casa. E no, non chiederà a Seokjin di prestarglieli o di comprargli qualcosa, è una questione di principio.
Così lo guarda mangiare con gusto mentre sono seduti su una panchina poco lontano dal take away.
Gli ha detto di non avere fame –sì, certo- e Seokjin non ha fatto domande, impegnato com’è a godersi il suo pranzo.
Forse però lo sta fissando un po’ troppo intensamente –il cibo, ovviamente, non il ragazzo- perché il suo hyung alza lo sguardo e un’espressione indecifrabile gli si dipinge sul volto. “Hai fame, Nam?” gli chiede.
“Assolutamente no, cosa te lo fa pensare?”
“Puoi averne metà, se vuoi”
“Cosa?”
“In che senso ‘cosa’?”
“Mi stai davvero offrendo metà del tuo pranzo? Di tua spontanea volontà?”
“Beh, che c’è di strano?”
“Jin, tu odi condividere il cibo!”
Ci pensa un po’ su, perché effettivamente è vero, ma poi sorride. “Lo faccio solo con le persone speciali”


 
12. “Take my jacket, it’s cold outside.”​

La festa sta procedendo per il meglio - le luci, la musica, la compagnia… è tutto perfetto.
Eppure Seokjin non si sta divertendo: guarda le persone ballare senza vederle realmente, i pensieri che vagano senza freno.
Namjoon è in pista, un po' brillo, troppo vicino ad un ragazzo. Davvero troppo, per i suoi gusti.
Da qualche giorno sono distanti, non si parlano più come una volta, la loro relazione sembra essersi ridotta ad una monotona routine.
Seokjin sospira - continua a ripetersi che forse è solo un periodo, che sono entrambi stressati ed impegnati, ma non ci crede davvero. Si alza, avvicinandosi alla alte finestre che danno sulla terrazza.
Una voce che conosce bene, leggermente impastata a causa dell'alcol, lo costringe a fermarsi.
"Dove stai andando?"
"Ho bisogno di un po' d'aria"
Namjoon annuisce - ha bevuto ma non così tanto da non accorgersi di cosa sta accadendo, sa benissimo che è solo una scusa, che ciò che vuole davvero è stare solo e pensare. "Prendi la mia giacca, fa freddo fuori" gli dice solo, porgendogliela, e il sorriso che Seokjin gli rivolge per ringraziarlo gli fa pensare che, forse, hanno ancora una speranza.
 

Aggiorno alle 11.40 di mattina che è un orario stupidissimo, ma oggi sono impegnata e non ho tempo.
Ringrazio chiunque stia recensendo/seguendo/preferendo/ricordando e anche chi ha dato solo un'occhiata, spero vi piacciano anche queste :)
(non so perché il titolo dell'ultima non si stacchi dal testo - al momento non riesco a modificare, cercherò di provvedere in seguito perché mi irrita da morire)

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Capitolo 5
*** #13, #14, #15, #16 ***


13. “Sorry I’m late.”
 
Namjoon sta aspettando Seokjin fuori dal cortile della scuola, la campanella sta per suonare e del suo hyung nemmeno l’ombra, il che è strano. Si vedono lì ogni mattina e si fanno compagnia a vicenda dall’inizio dell’anno, dopo essersi conosciuti per caso nella pausa pranzo – nessuno dei due ha molti amici, e passare insieme il tempo che li separa dall’inizio delle lezioni è un piacevole diversivo per entrambi.
Quella mattina però Seokjin sembra essere sparito nel nulla e Namjoon comincia a temere che gli sia successo qualcosa o che sia malato – magari quel giorno ha una visita e non andrà a scuola, e si è dimenticato di dirglielo. La campanella suona e Namjoon resta fermo sui gradini dell’ingresso, indeciso: vorrebbe aspettare ancora, ma rischierebbe un richiamo da parte dei professori. Così sospira e si volta, sta per entrare quando una voce richiama la sua attenzione e Seokjin, trafelato e con la divisa in disordine, fa finalmente la sua comparsa.
“Scusa il ritardo” gli dice, ancora con il fiatone. “Mi sono svegliato tardi, ho perso l’autobus e l’ho fatta di corsa dalla fermata fino a qui”
“Sono cose che succedono, hyung” sorride Namjoon – non gli importa che non lo rivedrà più per altre sei ore, anche averlo accanto per pochi minuti gli dà la forza necessaria per superare quella giornata.
Seokjin gli scompiglia i capelli, avviandosi per le scale. “Muoviamoci, non voglio che ti rimproverino per colpa mia!”

 

14. “Can I have this dance?”
 
Sono tutti riuniti nella sala prove -si stanno riscaldando, ma senza provare nulla in particolare.
Il cellulare di Jimin è in modalità shuffle, e diffonde all'improvviso una melodia lenta e romantica.
Hoseok comincia a volteggiare da solo, e tutti gli altri si uniscono presto a lui ridendo.
Solo Namjoon sembra indeciso sul da farsi - poi si avvicina a Seokjin, gli porge la mano e "Posso avere questo ballo?". L'altro lo guarda imbarazzato - un vero ballo? sembra chiedergli; non riceve risposta, ma si stringe comunque a lui.
Gli altri intorno a loro emettono fischi di apprezzamento, Jungkook e Taehyung li imitano divertiti, Yoongi si limita a scuotere la testa.
E ridono, Namjoon e Seokjin, una risata allegra e liberatoria, stringendosi l'uno all'altro senza più lasciarsi andare.


 
15. “I made your favourite.”
 
"Ho fatto il tuo piatto preferito!"
"Seriamente?" non è che non gli creda, il problema sono le sue inesistenti capacità culinarie e il fatto che rischi di mandare a fuoco la cucina anche solo aprendo il gas. Perciò pensa di potersi permettere un minimo di scetticismo a questa affermazione, e quando lo vede vacillare per qualche secondo sa di non essersi sbagliato.
"Beh, diciamo che- ecco, ci ho provato, ma faceva schifo e così sono andato al supermercato all'angolo e l'ho comprato"
"Sei incorreggibile" ride Seokjin, sedendosi a tavola. "Ma apprezzo il pensiero, anche se il cibo del supermercato non sarà mai buono come il mio"
“Su quello non ci sono dubbi!”

 
16. “It's okay. I couldn't sleep anyway”

 
Sono le tre di notte e Namjoon sta canticchiando -beh, se deve essere preciso, sta perlopiù urlando a squarciagola. Si è sempre chiesto perché gli altri ragazzi non l'abbiano mai ripreso per questa sua abitudine, ma probabilmente è perché è il leader - o forse hanno il sonno troppo pesante per sentire alcunché.
Sta ondeggiando in salotto, al ritmo delle sue stesse parole, quando un colpo di tosse lo fa sussultare.
"Jin! Dio, mi hai spaventato a morte" gli rifila un pugno scherzoso sul braccio, mentre l'altro si stropiccia gli occhi.
"Un giorno mi spiegherai questa tua mania di improvvisare concerti in piena notte"
Oh, quindi qualcuno l'ha notato.
"Non c'è un motivo, mi piace e basta".Un lieve senso di colpa lo pervade, vedendo la stanchezza sul viso dell'altro. "Ti ho svegliato?"
Scuote la testa. "Non fa nulla, non sarei riuscito a dormire comunque. E poi, mi piace sentirti cantare"
 

#15 - okay, mi rendo conto che faccia schifo ma è stata una delle ultime che ho scritto (tipo a mezzanotte e mezza) e non mi veniva in mente niente, zero. quindi l'ho lasciata così nella sua schifezza, perdonatemi lol

Come sempre, grazie a chi sta seguendo/preferendo/ricordando/recensendo e chi dà anche solo un'occhiata!

 

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Capitolo 6
*** #17, #18, #19, #20 ***


17. “Watch your step.”
 
"Fai attenzione al gradino, Nam"
"A cosa?"
"Il gradino, rischi di inciampare e-"
Come prevedibile Namjoon ha sempre il naso per aria e quello scalino nemmeno lo vede, finendo tra le braccia di Seokjin - che per fortuna aveva già messo in conto che potesse accadere e si era preparato mentalmente a prenderlo al volo ed evitargli così di fare conoscenza con l'asfalto.
"Sei un disastro"
"Scusa" mormora Namjoon, ridendo imbarazzato.
"Promettimi di stare più attento"
"Se la conseguenza è ritrovarmi tra le tue braccia, non sono così sicuro di volerlo fare"


 
18.“Here, drink this. You’ll feel better.”
 
Seokjin tira su con il naso, per l'ennesima volta - si è preso un raffreddore colossale, e forse anche un po' di febbre. È ormai pomeriggio inoltrato e non si è mosso nemmeno una volta dal letto, il tepore emanato dalle coperte è fin troppo piacevole e gli starnuti gli rendono impossibile fare qualsiasi cosa.
Okay, forse sta un po' ingigantendo il tutto, ma si sente davvero uno straccio.
Namjoon fa capolino dalla porta e si avvicina al letto evitando il più possibile la miriade di fazzoletti usati che circondano il ragazzo, un bicchiere pieno d'acqua con una pastiglia effervescente in una mano. "Ecco, bevi questo. Ti sentirai meglio"
"Ma fa schifo!"
"Cos'hai, cinque anni? Butta giù e non fare storie"
Seokjin gli rivolge un'occhiataccia, prima di ingerire il contenuto con una smorfia. "Questo dovrebbe aiutarmi?"
"Credimi, è il mio migliore alleato quando ho l'influenza"
"Mi fido… ma solo perché lo dici tu!"


 
19. “Can I hold your hand?”
 
Namjoon stringe forte la mano di Seokjin e sorride.
È iniziato tutto per caso, quando ha trovato il coraggio di chiedergli una cosa così banale e al tempo stesso spaventosa; non per il gesto in sé, ma perché aveva avuto paura di venire rifiutato e fare la figura dello stupido.
Però ci aveva provato, perché da quel primo sfioramento quasi casuale non aveva fatto altro che pensare a quanto volesse stringere le mani dell'altro tra le proprie. C'era qualcosa di affascinante nel modo in cui le dita delle persone potevano incastrarsi alla perfezione le une con le altre, e Namjoon voleva provare quella sensazione.
Ricorda di averglielo chiesto in un sussurro, così basso che quasi non aveva emesso nessun suono. "Hyung?"
"Sì, Joonie?"
"Posso tenerti per mano?"
Seokjin si era voltato stupito e l'aveva visto passarsi una mano tra i capelli con fare imbarazzato, le guance che gli andavano a fuoco. Stava quasi per maledirsi mentalmente, credendo di aver combinato un disastro, quando il più grande, senza dire una parola, aveva fatto scivolare la mano nella sua e l'aveva stretta leggermente.
E Namjoon, in quel momento, aveva pensato di non essersi mai sentito così a casa.


 
20. “You can borrow mine.”
 
"Sapevo di aver dimenticato qualcosa, me lo sentivo!"
"Nam, che succede?"
"Ho dimenticato lo spazzolino a casa"
"Posso prestarti il mio"
"Non ti fa schifo?"
"Per niente. A te sì?"
"Un po'" ammette Namjoon storcendo il naso.
"Puoi anche andare a dormire senza lavarti i denti, per una volta"
"Oh no, è una cosa che non sopporto. Penso che- ma sì, userò il tuo spazzolino"
Seokjin alza un sopracciglio, divertito, non può credere che si stia facendo tanti problemi per una cosa così banale. "È sul lavandino in bagno, fai pure con comodo"
 

#19 - ho un problema con le otp che si tengono per mano (chiedete ad una qualunque delle mie amiche e ve lo confermerà), quindi ho adorato questo prompt fin dall'inizio.

As usual, grazie a tutti voi che seguite/recensite/preferite/ricordate e voi lettori silenziosi.

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Capitolo 7
*** #21, #22, #23, #24 ***


21.“You might like this.”

"Voglio farti sentire una canzone, dovrebbe piacerti”
“Okay” ribadisce Namjoon scrollando le spalle, e prende la cuffietta che l’altro gli sta porgendo.
Entrambi hanno gusti musicali particolari, ci sono alcuni artisti che tutti e due adorano alla follia e altri su cui proprio non si trovano d’accordo – per questo motivo la reazione di Namjoon è abbastanza neutra, non sa mai cosa aspettarsi e non vuole crearsi aspettative.
Restano in silenzio ad ascoltare, Seokjin è preso dalla melodia e canticchia sottovoce – quando finisce si gira a guardarlo, aspettando un commento, positivo o negativo che sia. “Allora, che ne pensi?”
“Non è il mio genere ma devo ammettere che è stata un’ottima scelta, mi è piaciuta”
“Ne ero certo”


 
 22. “It’s not heavy. I’m stronger than I look.”
 
È giorno di grandi pulizie a casa Kim, ci sono contenitori pieni di cianfrusaglie sparsi un po’ ovunque e la polvere volteggia nell’aria, posandosi subito dopo su mensole appena riordinate.
Seokjin ha una fascia nei capelli e l’aria da casalinga disperata, mentre afferra l’ennesimo scatolone e tenta di spostarlo vicino all’ingresso.
“Ce la fai da solo?”
“Non è pesante. Sono più forte di quanto sembri!”
“Oh, ma davvero?” lo stuzzica Namjoon, guardandolo barcollare incerto sotto il peso della scatola. “Perché mi sembra tu stia facendo fatica – solo un pochino, eh”
“Ho detto che ce la faccio” sbuffa Seokjin, prima di far cadere tutto il contenuto a terra, perché stanno mettendo a posto da ore e le braccia non gli reggono più.
“Ora puoi smettere di fare la persona orgogliosa e lasciarti aiutare?”
“Mi arrendo, hai vinto tu”


 
23. “I’ll wait.”
 
"Non possiamo andare avanti così"
È stanco, Namjoon, si massaggia le tempie sfinito. Stanno discutendo per l'ennesima volta, e la questione è sempre la stessa: la paura di Seokjin di rivelare che stanno insieme.
Non che il mondo debba sapere a tutti i costi, ma vorrebbe almeno poter dire alle persone a cui tiene che sta con un ragazzo, senza preoccuparsi di ciò che potrebbero pensare.
E a lui non importa davvero, perché l'unica cosa che conta è avere Seokjin al suo fianco - ma la situazione sta diventando insostenibile.
"I-io ti amo, devi credermi, ma non so se sarò mai pronto"
Namjoon sospira, perché vorrebbe che almeno ci provasse, ma quando lo vede sull'orlo delle lacrime non può fare a meno di sentirsi in colpa e un po' egoista. Per quanto lo voglia, sa che non può forzarlo se non se la sente.
Così gli stringe le mani e mormora qualche scusa a bassa voce, cercando di mettersi nei suoi panni.
Gli rivolge un'unica parola, ma Seokjin sa che vale più di qualunque altra cosa.
"Aspetterò"


24. “Just because.”

“Joonie, vieni qui e abbracciami”
“Perché?”
“Perché sì”
Namjoon non si fa tante domande e fa come gli è stato detto, avvolgendo le braccia attorno al busto di Seokjin e posandogli un bacio tra i capelli. “Sai che perché sì non è una risposta, vero?”
“Però mi hai abbracciato, anche senza un motivo valido”
“Sarei stato stupido se non lo avessi fatto”
Seokjin sorride, il viso contro la sua spalla. “Sai, a volte ho solo bisogno di stare così per un po’ e non pensare a nulla”
“Mh, conosco la sensazione”
“Quindi mi abbraccerai ogni volta che vorrò?”
“Sì Jinnie, tutte le volte che vorrai”

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Capitolo 8
*** #25, #26, #27, #28 ***


25 “Look both ways.”

“Cos’hai deciso per il trasferimento, alla fine?”
“Ci sto ancora pensando”
“Sai che devi prendere una decisione entro la prossima settimana, vero?”
“Sì, lo so, devo solo-uhm, com’è che si dice?”
“Valutare i pro e i contro, credo”
“Ecco, era l’espressione che stavo cercando. Penso che analizzerò per bene la situazione e poi deciderò di conseguenza”
“Mi sembra molto maturo da parte tua” afferma Seokjin con un sorriso, fiero di come il suo ragazzo stia affrontando la propria vita e le sfide che gli si presentano davanti.
“Devo prenderlo come un complimento?”
“Lo è”
Namjoon ride, facendogli l’occhiolino. “Allora, beh, ti ringrazio”



26. “I’m sorry. I didn’t mean to.”

Si è creato un clima surreale nella stanza: Namjoon e Seokjin si stanno urlando contro da troppo tempo e tutti gli altri sono fermi immobili, allibiti, perché non è mai successo e non sanno cosa fare. Vorrebbero provare a farli smettere, ma hanno paura persino a muovere un passo - nessuno di loro li ha mai visti così.
È partito tutto da Seokjin, per un motivo tanto futile che nessuno di loro riesce a ricordarselo, probabilmente nemmeno lui stesso. Sa solo che ad un certo punto si è ritrovato a rinfacciare a Namjoon qualunque cosa, come se tutto ciò che facesse fosse sbagliato. E Namjoon l'aveva guardato con gli occhi spalancati, incredulo, prima di ribattere e rincarare la dose.
È almeno mezzora buona che sono in quella situazione, al centro della stanza, squadrandosi da capo a piedi, entrambi fermi sulle proprie posizioni. Nessuno osa fiatare, temendo di diventare il prossimo obiettivo di quella rabbia ingiustificata. Poi Yoongi si fa coraggio e si avvicina a Seokjin, mormorandogli qualcosa all'orecchio - in quel momento la realtà colpisce il ragazzo più grande come uno schiaffo e, rendendosi conto di star facendo un dramma per nulla, abbassa gli occhi e si sente avvampare per la vergogna.
Cala il silenzio, e il resto del gruppo approfitta di quel momento di calma apparente per uscire in fretta dalla stanza.
"Jin, che ti è preso?" - è Namjoon a interrompere quel silenzio teso che si è venuto a creare. La sua voce è amareggiata e ferita, eppure vuole capire, perché magari ha fatto qualcosa di sbagliato senza nemmeno rendersene conto.
"Io-" non riesce nemmeno a parlare, si sente cosi stupido. "Non lo so, va bene? Sono stanco, ultimamente anche le più piccole cose mi irritano e so che non avrei dovuto prendermela con te, è solo che- mi dispiace, non volevo"
Namjoon lo guarda e un po' lo capisce, perché ci è passato anche lui e sa benissimo come ci si sente in quei momenti. "Magari la prossima volta potresti parlarmene, che dici? Prima di iniziare ad urlami contro, intendo" Seokjin alza lo sguardo dal pavimento e si chiede cosa ha fatto di buono nella vita per meritarsi una persona simile. "Lo farò, Nam, te lo prometto"



27.“Try some.”

"Provane un po'"
"Ti ho detto che non mi piace"
"E io ti ho detto di assaggiarlo"
Stanno battibeccando da minuti e Seokjin non ne può più, gli sembra di avere a che fare con un bambino che rifiuta qualunque piatto gli venga offerto. Perché il suo ragazzo non può almeno provarci? Non sa nemmeno che gusto abbia, continua a dire che gli fa schifo ma con tutta probabilità non l'ha mai assaggiato e lo dice solo per farlo innervosire.
"Dai Nam, solo un pezzo. Se non ti piace giuro che la smetto”
"Promettimelo - sono serio, Seokjin, giura che dopo questo mi lascerai in pace"
"Te lo assicuro"
"Allora lo provo, ma solo per farti stare zitto"



28.“Drive safely.”

“Guida con prudenza, okay?”
Namjoon si lascia scappare una risata amara, ripensando a quelle parole – buffo come il suo fidanzato sia appena morto in un incidente stradale per colpa di qualcuno che a quanto pare  non sapeva cosa volesse dire fare attenzione.
È stata l’ultima frase che ha detto a Seokjin, prima di lasciarlo andare – non era riuscito a nascondere la preoccupazione, perché era ormai buio e pioveva, l’asfalto era talmente bagnato e scivoloso che anche la minima disattenzione avrebbe potuto farlo finire fuori strada.
Ma Seokjin lo aveva rassicurato, prendendo alla lettera le sue parole e avviandosi il più lentamente possibile, i fari accesi e i tergicristalli in continuo movimento. Stava procedendo tutto tranquillamente quando un idiota aveva deciso  fosse necessario sorpassarlo in piena curva, ad una velocità folle; la perdita del controllo sul veicolo era stata inevitabile, l’impatto non aveva lasciato via di scampo a nessuno dei due.
Se quello stronzo non fosse già morto, Namjoon lo ucciderebbe con le sue stesse mani -gli ha portato via la persona più importante della sua vita, e non glielo perdonerà mai.
 



Sarò sincera, questo "capitolo" è un'accozzaglia di flashfic che non riesco ad apprezzare fino in fondo lol
Sulla #25 ho una precisazione: come traduzione del prompt trovavo solo "guarda da entrambe le parti" riferito all'attraversare la strada, ma sinceramente non avrei saputo cosa scriverci. Scavando nei meandri di internet ho trovato qualcosa tipo "pro e contro", quindi l'ho adattato a quello.
La #26 è stranamente lunga rispetto alle altre e non so nemmeno perché, la #27 è stata scritta abbastanza a caso perché non mi piaceva il prompt e perché dovevo finirle (era una delle ultime), la #28 è accettabile.
Come al solito ringrazio chiunque stia seguendo e vi dico già che l'aggiornamento potrebbe slittare a sabato, ma si vedrà.

 

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Capitolo 9
*** #29, #30, #31, #32 ***


29. “Well, what do you want to do?”
 
“Quindi, cosa vuoi fare?”
“La casa stregata!” e davvero, Namjoon non riesce a credere che il ragazzo a fianco a lui abbia quasi ventiquattro anni – a vedere come si comporta non gliene darebbe più di cinque, se deve essere sincero.
Sono andati al luna park e Seokjin non ha fatto altro che trascinarlo da una giostra all’altra, lamentandosi pure quando ha cercato di farlo fermare per qualche minuto, stanco di tutte quelle montagne russe. Ha fallito miseramente, comunque, perché Seokjin l’ha preso per mano sorridendo come un bambino e gli ha fatto fare tutte le attrazioni – letteralmente tutte, anche quelle per cui sono decisamente troppo grandi.
Usciti dalla casa stregata Namjoon tira un sospiro di sollievo: hanno girato tutto il luna park, si sono cimentati in qualunque gioco a premio che sono riusciti a scovare, non c’è più niente che il suo fidanzato possa costringerlo a fare. Giusto?
“Joonie, mi compri lo zucchero filato?”
Come non detto.


 
30. “One more chapter.”

Seokjin alza gli occhi al cielo, chiedendosi in che razza di situazione sia finito.
Sì perché Namjoon, alla soglia dei ventidue  anni, lo ha letteralmente implorato di leggergli la sua fiaba preferita. Come se fosse un bambino che infastidisce la baby sitter finché questa non cede.
Così si ritrovano accoccolati alla meglio sul letto, Jin con gli occhiali da lettura calati sul naso e un braccio attorno alle sue spalle. Sta leggendo da un po' e non capisce come possano essere ancora svegli, tutti e due, vista la giornata estenuante che hanno avuto.
Sta per porre fine a quell'assurdità quando una voce -che inizia a mostrare i primi segni di cedimento- lo implora di continuare. "Ancora un capitolo, Jin-hyung, ti prego"
"Solo uno" concede, facendosi però promettere che dopo quello proverà -finalmente- a dormire. Dopo aver ricevuto un energico cenno di assenso, si sistema meglio contro la testiera del letto e riprende la lettura. Non è nemmeno a metà quando lo sente russare senza ritegno - allora poggia il libro sul comodino, spegne la luce e chiude gli occhi, un sorriso leggero sulle labbra.


 
31. “Don’t worry about me.”

L'aria frizzante della sera sferza i loro volti, mentre risate leggere si perdono nei rumori della città.
Namjoon ha un'importante premiazione e Seokjin, come sempre, è al suo fianco.
Quando arrivano davanti al locale l'atmosfera si irrigidisce, qualcosa nel modo in cui vengono squadrati da capo a piedi non va.
"Il signor Kim Namjoon?" chiede un uomo sulla quarantina.
"Sì, sono io"
"Benissimo, la stanno aspettando" fa un cenno all'ingresso, da cui arriva un vociare soffuso. "E lei è?"
Seokjin sta per rispondere -anche se, dal tono con cui sono state pronunciate quelle parole, capisce che sarebbe superfluo- quando Namjoon sbuffa, infastidito.
"È con me"
"Mi scusi, signore, sa che non possiamo farlo entrare"
"Ma è il mio fidanzato!"
Una smorfia infastidita si dipinge sul volto dell'addetto alla sicurezza - tutti sanno chi è, le voci corrono. "Appunto. Ne andrebbe della reputazione dell'evento, e lei lo sa bene. Quindi, o il suo amico se ne torna a casa oppure sono costretto a mandare via tutti e due"
Namjoon stringe i pugni ed è pronto a ribattere con forza alle affermazioni di quell'uomo, quando sente una mano posarsi sul suo fianco e una lieve pressione lo costringe a voltarsi.
Vede Seokjin, legge nei suoi occhi la rassegnazione e vorrebbe urlargli di non arrendersi così, ma l'altro lo precede. "È la tua serata - va', non preoccuparti per me"
Il suo tono è così sconsolato che Namjoon sente il cuore spezzarsi, e scuote la testa risoluto. "No, senza di te non vado da nessuna parte"
Sorride, Seokjin, può sentire l'amore che scaturisce da quelle parole, ma in quanto suo fidanzato ha il dovere di fare ciò che è giusto. "Invece tu ora vai lì dentro e ti fai acclamare com'è giusto che sia, perché è la tua serata e te lo meriti, okay?"
E Namjoon ci prova, ci prova davvero a fargli cambiare idea, ma quando sente le sue labbra posarsi decise sulle proprie capisce che non può fare nulla. Così risponde al bacio, poi sussurra un "ci vediamo a casa" e si avvia verso l'entrata, senza più voltarsi indietro.


 
32. “It looks good on you.”
 
Namjoon ha sempre odiato le persone troppo attente all'aspetto fisico e che impiegano ore a prepararsi, eppure il suo fidanzato ne è incarnazione vivente.
È seduto sul letto e sta aspettando che esca dal bagno - potrebbe anche uscire a fare un giro e tornare che non sarebbe ancora pronto- quando finalmente la porta si apre e Seokjin fa il suo ingresso nella stanza, visibilmente fiero del risultato finale.
Namjoon lo squadra da capo a piedi e quasi non ci crede, perché quella giacca è oscena e di un rosa così acceso che quasi gli fanno male gli occhi a guardarlo. Ma può una persona rendere bello un capo d'abbigliamento tanto terribile?, si chiede.
Deve aver fatto una faccia strana, perché Seokjin assume un'espressione confusa e un po' delusa. "Ho capito, ti fa schifo"
"Invece mi piace"
"Seriamente, Nam?" gli chiede, scettico, perché nonostante le parole siano di apprezzamento il suo viso esprime tutt'altro.”Sembra tu debba vomitare da un momento all’altro”
Namjoon lo guarda un'altra volta e "Non chiedermi come sia possibile ma sì, quella roba su di te sta benissimo"
 

Buona vigilia!
Okay, ora che ho rispettato le convenzioni sociali posso dirvi che sto aggiornando ora perché ho scritto una breve OS (sempre Namjin) e la pubblicherò proprio domani- non volevo che si sovrapponessero gli aggiornamenti, tutto lì.
Per quanto riguarda queste flashfic, mi piacciono sicuramente più delle quattro precedenti - e alla #31 tengo tanto perché è stata una delle prime di questa raccolta che ho scritto çç
Detto questo, me ne vado e, well, ci si ritrova domani :)

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Capitolo 10
*** #33, #34, #35, #36 ***


33. “Close your eyes and hold out your hands.”


"Nam, perché siamo qui?”
"Voglio farti provare una cosa; quando sono stressato vengo sempre qui, è la mia oasi felice in cui posso rilassarmi e non pensare per un po', e penso proprio che tu ne abbia bisogno"
"Non sono stressato!"
"Ti credo" ribatte Namjoon, ed è probabilmente il tono più sarcastico che abbia mai usato. "Chiudi gli occhi, dammi le mani e pensa al primo ricordo felice che ti viene in mente"
"Non sono bravo in questo cose"
"Almeno provaci, fallo per me"
Seokjin sorride e chiude gli occhi, respirando a fondo. Cerca di estraniarsi il più possibile, di non pensare al casino che è diventata la sua vita negli ultimi tempi.
A poco a poco inizia a sentire distintamente i suoni che lo circondano, il vento tra gli alberi, il rumore delle macchine che è solo un brusio lontano, il respiro regolare di Namjoon che non gli lascia le mani nemmeno per un istante. E pensa che è una bella sensazione, trovarsi lì con la persona che ama, lontano da tutto e tutti.
Dopo un po' apre gli occhi, sbattendo le palpebre per riabituarsi alla luce, e trova Namjoon che gli sorride compiaciuto.
"Te l'ho detto che avrebbe funzionato!" gli dice, sentendosi particolare fiero dell'idea che ha avuto.
Seokjin è visibilmente più rilassato e tranquillo di quando sono partiti, e quella visione gli scalda il cuore.
"Devo imparare a darti retta più spesso" ride Seokjin, non potendo far altro che concordare con lui.
"Lo credo anche io. Posso- uhm, posso chiederti a cosa hai pensato?"
"Al giorno in cui ci siamo conosciuti"


 
34. “That’s okay, I bought two.”

“Jin, ho l’impressione che manchi qualcosa”
“Tipo?”
“Non lo so, non riesco a capire. È come se avessi dimenticato qualcosa di importante”
“A me sembra di avere tutto, non saprei come aiutarti. Il caricabatterie, forse?”
“No, quello è in fondo allo zaino”
“Le cuffie?”
“Dio, ecco cos’era! L’unico paio che avevo si è pure rotto, non è che ne avresti uno da prestarmi?
“Tranquillo, ne ho comprato due giusto ieri – sai, per ogni evenienza”
"Previdente"
Seokjin fa un sorriso consapevole. "Come al solito. Cosa faresti senza di me?"
"Sarei perso"


 
35. “After you.”

Namjoon non è mai stato un tipo da galateo e gesti romantici, preferisce far colpo sulle persone con i discorsi filosofici e la propria musica. Per questo ha sempre lasciato le smancerie da coppietta felice agli altri, e Seokjin non ha mai detto nulla a riguardo, sa che quello è il suo carattere e gli va benissimo così. Ci sono però occasioni in cui Namjoon sente di dover essere un gentiluomo, almeno un po', e si immerge così tanto nel ruolo che tutte quelle azioni che solitamente non compie gli vengono quasi naturali.
Per questo, quando arrivano davanti al locale per festeggiare il primo anno di fidanzamento, precede Seokjin di qualche passo e gli tiene la porta aperta, invitandolo ad entrare con un gesto della mano.
“Dopo di te”
“Come siamo galanti” Seokjin ride appena, portando una mano al viso per l’imbarazzo.
“Solo nelle occasioni speciali, e con la persona giusta”


 
36. “We’ll figure it out.”

“Stupido, stupido, stupido!”
“Mi spieghi perché stai imprecando? Contro chi, poi?”
“Contro me stesso, Jin, sono un idiota. Hai presente il concorso per entrare all’accademia?”
“Sì, me lo ricordo! Quello per cui dovevi spedire la domanda entro ieri mattina e-“ Seokjin realizza all’improvviso. “Non l’hai fatto, vero?”
“Mi sono totalmente dimenticato” mormora Namjoon, lasciandosi cadere sul divano con aria affranta. “Cosa faccio ora? Sono fuori, non ho la minima possibilità”
“Troveremo una soluzione, stai tranquillo”
“Me lo prometti?”
C’è tanta speranza in quella domanda che Seokjin si sente in dovere di fare qualcosa, perlomeno provarci. “Te lo prometto”
 

(Come sempre, grazie a voi che leggete/seguite/recensite/preferite/ricordate. love ya all.)

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Capitolo 11
*** #37, #38, #39, #40 ***


37. “Can I kiss you?”
 
"Posso baciarti?
 La domanda arriva talmente improvvisa e inaspettata che il cuore di Namjoon si ferma per alcuni istanti.
Non è sicuro di aver sentito bene - Seokjin vuole baciarlo? E gli sta anche chiedendo il permesso?
Sbatte le palpebre due o tre volte, frastornato; ovvio che può farlo, anzi, sarebbe pure ora.
Si piacciono da tanto, però sono in una situazione strana per cui si considerano un po' più che amici ma sono ancora troppo insicuri per portare il loro rapporto ad un altro livello. O meglio, Namjoon sta sperando segretamente da mesi che ciò accada, ma non si è mai azzardato a fare il primo passo.
Ora Seokjin gli sta chiedendo se può baciarlo, e la speranza nei suoi occhi è così tanta e il suo tono è talmente dolce che lo stomaco di Namjoon fa una capriola, forse anche due.
"Nam?"
Una risatina nervosa lo distoglie da quella visione, e si rende conto di essersi perso nelle sfumature dei suoi capelli e nel modo in cui le sue labbra si arricciano.
"S-scusa, mi ero incantato"
Seokjin arrossisce."Allora, p-posso baciarti?"
"Pensavo non me l'avresti mai chiesto" sorride Namjoon, prima di lasciarsi andare a quel turbinio di emozioni che un semplice incontro di labbra può provocare, quando si è con la persona giusta.


 
38. “I like your laugh.”
 
Stanno facendo colazione quando Seokjin, all’improvviso, se ne esce con una battuta così stupida che per poco Namjoon non gli tira la tazza in testa.
“Non l’hai detto davvero”
“So che ti è piaciuta, Nam, non mentire”
“Faceva schifo” ribatte, perché è davvero la freddura più brutta ed insensata del mondo.
Seokjin però è talmente preso dalla propria comicità che continua imperterrito e Namjoon ci prova davvero a resistere, ma finisce che si mette a ridere perché alcune sono davvero divertenti, deve ammetterlo– altre, gli piace semplicemente la convinzione che il suo ragazzo ci mette nel dirgliele.
“Smetti di fare battute stupide, hyung” lo implora ad un certo punto, gli occhi che lacrimano.
“Perché? Mi piace la tua risata” ammette candidamente, come se quella fosse una giustificazione più che sufficiente per continuare a recitare freddure una dopo l’altra.
Namjoon si copre le labbra con imbarazzo, nascondendo un sorriso, poi Seokjin dice l’ennesima idiozia e lui non può far altro che ridere ancora.


 
39. “Don’t cry.”
 
Hanno appena messo piede nel camerino quando Seokjin gli butta le braccia al collo, tremando leggermente nel suo abbraccio.
Namjoon gli accarezza la schiena, cercando di calmarlo - pochi minuti prima, durante i ringraziamenti di fine concerto, Jin è scoppiato in lacrime augurandosi di aver reso fiera sua madre, che era lì tra il pubblico.
"Non piangere, hyung"
La frase sembra sortire l'effetto contrario, perché lo sente singhiozzare ancora più forte sulla sua spalla, le lacrime che gli bagnano la maglietta.
"Jinnie, ehi, calma - va tutto bene, okay?" lo stringe maggiormente, non sa cos'altro fare se non rimanere lì e lasciarlo sfogare. "Tua madre è sicuramente fiera di te, e lo sai"
"L-lo pensi davvero?" Seokjin si scosta leggermente e si asciuga le guance con una manica, rimanendo però abbastanza vicino da godere del conforto dell'altro.
"Sì, lo penso davvero" conferma Namjoon sorridendo, le dita che gli sistemano i capelli scompigliati in un gesto affettuoso. "E dovresti iniziare a crederci anche tu"


 
40. “I made this for you.”
 
“Ho fatto questo per te”
“Non sono foto scattate a tradimento mentre dormo, vero?”
“Non lo farei mai” risponde Namjoon con un sorrisino – in realtà gli ha appena dato un’ottima idea, chissà perché non ci ha pensato. “Però sì, sono fotografie”
Seokjin prende l’album tra le mani e lo apre, sulla prima pagina c’è una dedica che lo fa sorridere e sa già che quel regalo gli piacerà da morire. Dentro ci sono un sacco di loro scatti nei momenti più disparati, dalle passeggiate che hanno fatto per stare un po’ lontani da tutti alle feste con gli altri, dai pranzi di famiglia ai selfie di quando sono andati in viaggio da soli.
“Alcune me le ha date Jungkook, dice che gli piace fotografarci quando non ce ne accorgiamo – devo ammettere che sono bellissime”
“Mi ricordo di questa! Avevamo appena finito di esibirci in Giappone ed eravamo esausti, la tua spalla in quel momento mi sembrava la cosa più comoda del mondo”
Namjoon scoppia a ridere, affiancandosi a lui e rivivendo insieme tutti i loro momenti più belli. “Questa invece l’ho scattata quella volta in cui siamo andati in spiaggia” dice, indicandone una in cui si vedono le loro mani intrecciate e il mare in lontananza.
“Questa è la mia preferita” dice Seokjin, mostrandogli una foto che sembra quasi banale nella sua semplicità.
“Perché?”
“Perché mi stai guardando come se fossi una meraviglia”
“Tu sei una meraviglia”
 

Salve a tutti!
Avrei voluto aggiornare prima, poi si è scoperto che i bts avrebbero pubblicato qualcosa alle tre e quindi nada. Successivamente ho passato l'ultima ora a sclerare, perché quel "qualcosa" si è rivelato essere una canzone di Namjoon super mega emotional che mi ha fatto piangere tutte le mie lacrime.
Seriamente, se non l'avete ancora ascoltata fatelo subito, il titolo è "Always" - e cercate anche la traduzione del testo, quel ragazzo va protetto a tutti i costi.
Passando alle storie, la #37 è una delle mie preferite e ci tengo, la #39 è praticamente uno dei miei headcanon fissi sui Namjin lol (e mi sono dimenticata di dire che l'idea nasce da un video - se cercate "bts helping crying Jin to find his mom" o qualcosa di simile, vedrete che è esattamente da quello che ho preso l'ispirazione!)
Detto questo, volevo solo (in ritardo, per ovvi motivi) augurare buon compleanno a Tae e ringraziare per quel video in cui i BTS si fanno gli auguri a vicenda tenendosi per mano (ovvero Namjin che si tengono per mano aka la mia morte). Auguri di buon anno a tutti, comunque!
Al prossimo aggiornamento - e come sempre, grazie :)

 

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Capitolo 12
*** #41, #42, #43, #44 ***


41. “Go back to sleep.”
 
"Joonie, che ci fai in piedi?" mormora Seokjin, assonnato, avvicinandosi alla finestra.
"Sta nevicando"
"E tu sei in pigiama sul balcone, con questo freddo"
"Ne vale la pena" afferma Namjoon, alzando il viso verso i fiocchi. Negli occhi ha la curiosità di un bambino e l'emozione di chi guarda la neve per la prima volta, anche se di nevicate ne ha viste tante.
Seokjin sorride, avvolgendolo con le proprie braccia per farlo stare un po' più caldo. "Torna a dormire, è tardi"
"Possiamo stare qui ancora per un po'?"
"Solo per un po', poi torniamo a letto"
"Promesso"


 
42. “Is this okay?”
 
La stanza è immersa nel silenzio, si sentono solo il frusciare delle matite sui fogli di carta e i “no, così non funziona” mormorati a bassa voce. Namjoon e Seokjin sono in fase creativa, come l’ha definita il più grande – hanno deciso di scrivere una canzone insieme, cercando di dar vita a qualcosa che li rappresenti e che al contempo sia solo loro. Sono lì da ore e la stanchezza inizia a farsi sentire, le palpebre minacciano di abbassarsi da un momento all’altro e la catasta di fogli accartocciati sulla scrivania non sembra promettere nulla di buono.
Seokjin mordicchia l’estremità della matita, assorto – non pensava che trovare le parole adatte per esprimere ciò che sente fosse così complicato, si sta rivelando più difficile del previsto. Ha scritto qualcosa, in realtà, ma ha il terrore che sia una schifezza. Namjoon ha –ovviamente- già finito la sua parte, ed è alla ricerca del beat giusto.
“Nam?”
“Sì?”
“Puoi darmi un parere?”
Distoglie lo sguardo dal computer, sfregandosi gli occhi. “Certo, hyung”
Prende i fogli che gli vengono porti e inizia a leggere, soffermandosi su ogni parola e frase. Seokjin, intanto, sta morendo dalla paura, perché è Namjoon quello bravo a scrivere i testi, non lui. Però ha voluto perlomeno provarci, perché le emozioni in quel periodo sono troppe e deve dar loro sfogo in qualche modo.
Ha un’espressione talmente illeggibile sul viso che comincia a chiedersi se non abbia davvero sbagliato tutto. L’ansia lo sta divorando, vuole che gli piaccia ma non sta ottenendo la minima reazione.
“Allora? V-va bene?”
Namjoon gli sorride, annuendo leggermente. “È buono, hyung, davvero buono. Dovremo sistemare qualcosa qua e là, ma mi piace”
E Seokjin si lascia andare ad un sospiro di sollievo.


 
43. “I picked these for you.”
 
“Sei stato bravissimo”
“Ti è piaciuto sul serio?”
“L’ho adorato!”
Sono nel camerino del teatro, lo spettacolo di Seokjin è appena finito e c’è un viavai continuo di persone che vogliono congratularsi per l’impeccabile rappresentazione.
"Ho preso questi per te" dice Namjoon, dopo averlo ricoperto di complimenti. Gli porge un mazzo di rose rosse e sì, forse è banale e avrebbe potuto scegliere dei fiori più particolari, ma quando è entrato nel negozio non ha avuto dubbi: il rosso dei petali rappresenta appieno Seokjin, passionale ed esplosivo, e l'amore che li lega, forte e costante.
"Sono bellissime" mormora Seokjin, inspirando a fondo il profumo che si sprigiona dal mazzo di fiori. “Grazie”


 
 44. “I’ll drive you to the hospital.”
 
Quella coreografia è forse una delle più difficili che abbiano mai fatto e sono esausti - è un attimo, un piede messo male e Seokjin cade rovinosamente a terra, tenendosi la caviglia con una smorfia.
Tutti si fermano all'istante, preoccupati, ma è Namjoon il primo ad accovacciarsi vicino a lui - sul viso gli si può leggere lo spavento, anche se incidenti del genere sono tutto tranne che rari. Ogni volta che succede si spaventa, temendo per la salute dei suoi compagni -e per la propria, visto che riesce a farsi male continuamente-, ma con Seokjin è sempre un po' più apprensivo.
"Ti porto in ospedale!"
"Ehi, non è nulla di grave e-"
"E se ti fossi rotto qualcosa?"
"Nam, è solo una storta- davvero, sto bene"
Namjoon scuote la testa, anche se sembra tutto a posto preferisce esserne sicuro. "Ti prego, solo un controllo"
"Mi prometti che poi smetterai di preoccuparti?" ad un incerto cenno di assenso Seokjin sospira, allungando una mano per farsi aiutare ad alzarsi. "Se ti fa stare più tranquillo, allora andiamo"

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Capitolo 13
*** #45, #46, #47, #48 ***


45. “What do you want to watch?”
 
"Il tuo appartamento è bellissimo, hyung!"
Sono appena tornati da una cena fuori e ora sono nel monolocale di Seokjin - è arredato con cura, con uno stile raffinato, ma è comunque molto accogliente e a Namjoon piace un sacco. Non ci aveva mai messo piede prima di quella sera, ma fin da subito si sente a casa.
"Non è nulla di che" si schernisce Seokjin, mentre lo aiuta a sfilare il cappotto e lo ripone con cura sull'appendiabiti all'ingresso.
"Piantala, lo adoro" lo zittisce con un tono che non ammette repliche.
Seokjin alza le mani in segno di resa e lo invita a sedersi. "Allora, cosa vuoi guardare?"
"Jin, smetti di farmi scegliere tutto e prendi tu una decisione, per una volta"
"Sei mio ospite, lascio a te l'onore!"
Namjoon sbuffa, perché stanno andando avanti così da tutta la sera; non ha mai preso così tante decisioni in così poche ore, a pensarci bene. Dà una rapida occhiata alla collezione di dvd, poi ne sceglie uno che pensa possa andare bene per entrambi e si accomoda sul divano, pensando che l'eccessiva galanteria non gli è mai piaciuta, ma per Seokjin forse potrebbe fare un'eccezione.


 
46. “You can go first.”
 
Seokjin si è finalmente deciso: rivelerà a Namjoon i suoi sentimenti, vuole dirgli cosa prova e liberarsi di quel peso opprimente dal petto.
Sta percorrendo i corridoi, cercando di capire dove possa essersi cacciato, quando lo vede andargli incontro. Sorride nervoso, ammonendosi mentalmente di stare calmo -per quanto possibile- e di non spaventarlo, non vuole di certo rovinare tutto.
Namjoon gli fa un cenno di saluto, fermandosi a qualche passo di distanza. Si guardano per un attimo e poi, neanche lo avessero programmato, esordiscono entrambi con un "Ti devo parlare!"
Scoppiano a ridere contemporaneamente, uno che esorta l'altro ad iniziare.
"Vai prima tu"
"No, prima tu!"
Alla fine Namjoon ha la meglio, insiste sul fatto che sia Seokjin a parlare per primo perché "sei lo hyung, bisogna rispettare le persone anziane", gli dice in tono canzonatorio.
Seokjin mette su un finto broncio, cercando di rimandare il più possibile il momento della verità. Poi però si costringe a rivelargli tutto e, con sorpresa, apprende che Namjoon lo stava cercando per lo stesso motivo. Ridono di nuovo, perché si sentono due cretini e la situazione è surreale.
Le guance si tingono di un tenue rosa e i cuori si fanno più leggeri, mentre camminano insieme verso la sala prove, le dita intrecciate e i volti illuminati di una luce nuova.


 
47. “Did you get my letter?”
 
L'inchiostro scorre veloce sulla carta, una lacrima che va a sporcare quelle parole scritte di getto.
Non capisce perché si ostina a mandargli lettere - è finita tempo fa, e non gli ha mai risposto.
Dovrebbe essersi rassegnato, ormai, invece non ci è mai riuscito. Non ha mai superato quell'addio improvviso, quasi senza spiegazioni - è successo tutto troppo in fretta.
Eppure, se solo ne avesse l'occasione, scoprirebbe che non è l'unico a soffrire; che anche la vita del ragazzo che ha amato -e che ama ancora- ha stentato a fare il suo corso, che il coraggio di una risposta gli è mancato, perché faceva troppo male.
“Forse una passeggiata mi aiuterà a non pensarci”, si dice, così prende il cappotto ed esce.
È perso nei propri pensieri quando si imbatte in una figura stranamente familiare. Fin troppo.
E non è possibile, non può essere lui - sono passati anni, cosa ci fa lì?
Trema, Namjoon, l'intero corpo scosso dai brividi ed una miriade di emozioni a cui non sa dare un nome che gli esplode in petto. Sta per voltarsi e letteralmente scappare via, quando Seokjin alza lo sguardo e lo vede. Gli si avvicina imbarazzato, timoroso, pieno di sensi di colpa e al tempo stesso con un barlume di speranza in fondo all'anima. Si guardano per infiniti istanti e, per un attimo, tutto sembra essere tornato al posto giusto. Namjoon vorrebbe chiedergli tante cose, ma la gola gli si è improvvisamente inaridita e, quando finalmente riesce a parlare, la voce è flebile e insicura.
"Hai ricevuto le mie lettere?"


 
48. “I’ll do it for you.”
 
“Hyung, non me la sento di parlare di fronte a tutta quella gente”
“Ma sei il leader, Nam, è compito tuo fare i discorsi di ringraziamento!”
“Lo so, ma ci sono davvero troppe persone – e se mi blocco a metà e resto immobile al centro del palco senza dire una parola?”
“Hai così paura?”
“Sì” ammette Namjoon abbassando gli occhi. “Non so perché, solo che non credo di esserne in grado”
“Lo faccio io per te, se vuoi”
“Davvero?”
“Sì, non è un problema” lo rassicura, sorridendo e stringendosi appena nelle spalle.
Namjoon lo abbraccia, sente quel peso opprimente svanire dal petto. “Sei il migliore”
 

Salve a tutti!
Ho poco da dire, solo che la #47 è una di quelle che mi soddisfa di più dell'intera raccolta. Spero vi piacciano anche queste, siamo praticamente a metà dell'opera e wow, mi sembra ieri che pubblicavo le prime quattro!
Grazie a chiunque stia seguendo e blablabla, grazie di cuore aw

 

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Capitolo 14
*** #49, #50, #51, #52 ***


49. “Call me when you get home.”
 
Namjoon rivolge un'occhiata furtiva a Seokjin e sorride - è il loro primo appuntamento e tutto sta andando per il meglio, si sente a proprio agio come poche altre volte nella sua vita.
Non hanno fatto niente di speciale, in realtà -una semplice passeggiata al parco, un gelato e mille chiacchiere per conoscersi un po' meglio.
C'è stata una sintonia immediata tra di loro, quasi come fossero destinati ad incontrarsi.
Camminano ancora, le braccia che si sfiorano involontariamente, finché non arrivano alla fermata del pullman.
"Devo proprio andare, si sta facendo tardi"
"Anche io" una punta di rammarico nella voce, perché vorrebbe che quella giornata non finisse mai. "Ci rivedremo, vero?"
"Quando vuoi, m-mi ha fatto davvero piacere stare con te" dice Seokjin abbassando lo sguardo, una mano a nascondere quel bellissimo sorriso.
Namjoon annuisce di rimando e lo saluta, un abbraccio un po' impacciato, un bacio lieve sulla guancia.
"Chiamami quando arrivi a casa"


 
50. “I think you’re beautiful.”
 
"Osceno"
"Cosa?"
"Questo colore, è tremendo!"
"Ancora alle prese con i capelli?"
"Sì, fanno schifo. Mi spieghi che sfumatura dovrebbe essere?"
"Non ne ho idea, ma sicuramente sono meglio della settimana scorsa. Quelli sì che erano inguardabili!"
Namjoon si passa una mano tra le ciocche di quel colore assurdo, pensieroso. "Devo fare qualcosa"
"Oh sì, sono d'accordo"
"Grazie del sostegno, eh"
"Sono il tuo fidanzato, devo essere onesto" ride Seokjin, tirandolo per una manica e facendolo sedere sulle proprie gambe. "Ma ti svelo un segreto: penso che tu sia bellissimo, anche così"


 
51. “Are you sure?”
 
Le labbra si cercano fameliche, i vestiti scivolano via uno dopo l'altro, mentre la passione che li ha colti divampa. Arrivano a tentoni nella stanza, cadendo sul letto in un groviglio di corpi nudi e lenzuola; non smettono nemmeno per un secondo di cercarsi, marchiandosi a vicenda, tra morsi e baci ed una sinfonia di gemiti che riempie il silenzio.
Seokjin è steso di schiena e trema come una foglia, la pelle bollente e gli occhi fissi sulla meraviglia di uomo che ha davanti. Sta chiedendo di più, ne ha un disperato bisogno, quando due dita gli sollevano delicatamente il mento e si ritrova a perdersi in quegli occhi che sembrano racchiudere l'universo.
"S-sei sicuro?" la voce di Namjoon tradisce apprensione, non vuole che qualcosa vada storto.
Un sussurro. "Sì, sono sicuro"


 
52. “Have fun.”
 
"Pronto?"
"Jinnie!"
"Ehi! Sei in ritardo, ti aspettavo almeno mezzora fa. Dovevamo uscire, ricordi?"
"Ecco, io - sono bloccato al lavoro, dobbiamo assolutamente finire una cosa prima di domani. Penso ne avrò ancora per qualche ora, mi dispiace da morire"
"Di nuovo!?"
"Perdonami, è solo che non possiamo proprio rimandare e-"
"È la terza volta che mi dai buca questa settimana, Namjoon. Cosa dovrei pensare, secondo te?"
"Credi che ti stia tradendo?"
"Non lo so, forse? Dico solo che vorrei vederti di più, invece non ci sei mai"
"Jin, ti prego- devi credermi, sai che preferirei essere lì con te piuttosto che chiuso in ufficio"
"Sì, come no. Divertiti"
 

Ed ecco qui, la metà dell'opera è stata ufficialmente superata.
Queste quattro flashfic (che poi mi sta venendo il dubbio siano più drabble ma vbb) mi convincono tutte, stranamente, però devo spiegarvi la #50 perché sì lol
Fondamentalmente ho avuto -e continuo ad avere- un problema gigantesco con i capelli di Nam in questo comeback: il taglio che aveva nelle foto concept era osceno, per me, per non parlare del colore; poi per fortuna i capelli si sono allungati di nuovo, però è rimasto quel verde schifo che periodicamente si stinge e diventa insensato. Ad un certo punto sembrava li avesse sul grigio ed ho urlato dalla gioia, poi di nuovo il verde schifo... vbb. Nell'ultima live che ha fatto sembrava ci fosse del rosa, comunque, e io sto letteralmente pregando.
A parte i miei deliri sui capelli di Namjoon, volevo solo dire che se avete un po' di tempo dovreste guardare Hwarang, il drama in cui recita anche Tae, perché è davvero carino e pieno di feels. Ah, e ovviamente sclerare sui cuori (un po' spastici) dei Namjin nelle ultime due Bangtan Bomb uscite, quanto sono belli.
Detto questo, vi lascio perché sto facendo delle note che tra un po' sono più lunghe del capitolo, e vi ringrazio come sempre!
De(b)

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Capitolo 15
*** #53, #54, #55, #56 ***


53. “Sit down, I’ll get it.”
 
Sono le dieci di mattina quando il campanello suona e Namjoon prova ad alzarsi, ma una smorfia di dolore gli si dipinge in viso ed è costretto a desistere; ha un mal di schiena terribile da due giorni, non sa nemmeno perché gli sia venuto, ma non riesce a fare praticamente nulla.
"Resta seduto, faccio io" lo rassicura Seokjin, sistemandogli meglio i cuscini prima di andare ad aprire la porta.
Parla per un po' con la vicina, sulla soglia, poi torna in camera con un pacchetto e si siede sul bordo del letto.
"Guarda, la signora Min ha saputo che non stai bene e ha deciso di farti una torta"
"Dovrebbe aiutarmi con la schiena?" chiede Namjoon, scettico - non ha mai capito perché le persone facciano dolci per chi è malato, non fanno di certo passare i dolori.
"Direi proprio di no, ma almeno è stata così premurosa da interessarsi alla tua salute"
"Ho già la mia infermiera personale" ammicca Namjoon "e non la cambierei per nulla al mondo"


 
54. “I made reservations.”
 
È la sera del loro anniversario e stanno andando a cena fuori - o meglio, Seokjin sta semplicemente seguendo Namjoon senza avere la minima idea di dove siano diretti. Stanno passeggiando mano nella mano per le vie del centro, confondendosi con la gente che anima quella mite serata di fine aprile.
All'improvviso Namjoon si ferma, indicandogli il posto con un cenno della mano e aspettando una reazione che non tarda ad arrivare.
"Nam, è uno dei ristoranti più famosi e costosi di tutta Seoul, cosa ti salta in mente? E poi non troveremo mai posto, saranno pieni come minimo fino all'anno prossimo"
"Ho prenotato"
"Tu cosa?" gli chiede, incredulo.
“Hai capito benissimo" ride Namjoon, prendendolo sotto braccio e ponendo fine alle sue proteste. "Quindi smetti di fare domande e godiamoci questa cena, che ne dici?"


 
55. “I don’t mind.”
 
Stanno giocando ad obbligo o verità, e Namjoon si chiede chi abbia avuto quell'idea geniale.
Non gli sono mai piaciute queste cose - non che abbia chissà quale segreto, ma se mai avesse qualcosa da rivelare vorrebbe farlo di sua spontanea volontà e non obbligato da sei deficienti.
"È il tuo turno" gli fa notare Seokjin, dandogli una gomitata leggera nel fianco.
"Questa volta non puoi scegliere 'obbligo'!" protesta Hoseok, dal momento che l'altro sta continuando a farsi torturare piuttosto che ammettere qualcosa, anche la più piccola.
Namjoon sbuffa, alzando le mani. "Okay, come volete. Sono stato con delle ragazze" sbotta alla fine, senza nemmeno aspettare la domanda, dicendo la prima cosa che gli è saltata in mente.
Un coro incredulo si leva dagli altri -non si sono mai fatti tante domande sulla sua sessualità ma, avendolo visto sempre con Seokjin, davano per scontato che le ragazze non sfiorassero nemmeno i suoi pensieri.
"Prima di-"
"Sì, prima di mettermi con Jin hyung, è stato un sacco di anni fa"
Tutti scrutano attentamente le reazioni del più grande come a voler trovare segni di fastidio, Taehyung si azzarda perfino a chiedergli come si sente a riguardo.
"Non mi importa"
"Come?"
"È stato con delle ragazze, e quindi?" alza le spalle, come a ribadire che non c'è problema, e si rivolge al diretto interessato. "Sei qui con me ora, no?"
"Sì"
"E allora non mi importa"


 
56. “It brings out your eyes.”
 
"Ti piace?"
"Sì, ma secondo me dovresti provare un altro colore"
"Dici?"
Ad un cenno di assenso, Seokjin prende la camicia che ha appena provato in tutti i colori che riesce a trovare -tanto per essere sicuro- e si avvia nuovamente verso i camerini. Namjoon, nel frattempo, si sente come uno di quegli uomini costretti dalla propria fidanzata a fare shopping - non gli dispiace nemmeno così tanto, in realtà, ma sono lì da troppo tempo e inizia ad averne abbastanza.
Dopo un altro paio di tentativi falliti, finalmente Seokjin esce con una tonalità che Namjoon ritiene a dir poco perfetta. "Questa ti sta benissimo, fa risaltare i tuoi occhi"
Le labbra di Seokjin si stendono in un sorriso raggiante, sollevato di aver trovato quel che cercava.
"Dio, non ne potevo più!" esclama subito dopo, scoppiando a ridere.
 

Salve!
Non ho nulla da dire sulle storie, non mi convincono tantissimo ma non ho la forza per pensare a qualcos'altro e riscriverle ahaha (la 55 mi piace, comunque)

Grazie come sempre a chi sta seguendo questa raccolta, se volete farmi sapere cosa ne pensate sono sempre qui!
De(b)

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Capitolo 16
*** #57, #58, #59, #60 ***


57. “There is enough room for both of us.”
 
“Mi spieghi perché hai piantato una tenda in giardino?” chiede Seokjin con scetticismo – non ne vede proprio il senso, non sono mica in campeggio!
“Ho deciso che stanotte voglio dormire sotto le stelle e, visto che non posso andare in montagna o in un posto adatto, ho deciso di rimediare come meglio potevo”
“Stai scherzando, spero”
“Niente affatto! Non hai mai voluto dormire sotto le stelle?”
“Sinceramente no, Namjoon, non mi è mai passato per la testa”
“Questo perché non sei un sognatore come me” afferma Namjoon risoluto, guadagnandosi un’occhiataccia.
“E vuoi che io dorma lì dentro?”
 “C’è abbastanza spazio per entrambi”
Seokjin sospira – di cose folli gliene ha viste fare, ma questa le batte tutte. “Solo perché sei tu”


 
58. “You don’t have to say anything.”
 
“Mio padre mi ha comprato un appartamento”
“Sul serio?”
“Davvero! Ieri è venuto da me, mi ha dato le chiavi e ha detto che posso trasferirmi quando voglio”
“Ma è fantastico! Hai sempre voluto essere indipendente, no?”
“Sì, infatti non vedo l’ora di andarci ad abitare. Avrei una proposta, però”
“E cioè?”
“Vieni a vivere con me”
Seokjin spalanca gli occhi, ha sentito bene? Non riesce a crederci e non sa cosa dire, perché sì, lo ama, ma forse non è la cosa giusta da fare in quel momento.
“N-non so cosa rispondere. Ovviamente voglio vivere con te, ma forse è ancora troppo presto e-
“Non devi dire nulla” sussurra Namjoon, prima di baciarlo. “Prenditi tutto il tempo che vuoi per pensarci, io sarò sempre qui”
 

 
59. “Wow.”
 
Namjoon aveva sempre trovato Seokjin bello- anche prima di mettersi insieme, non aveva potuto negare che quel ragazzo fosse attraente, con quei tratti del viso delicati e la consapevolezza di esercitare un certo fascino sugli altri. Poi, con il tempo, aveva avuto modo di ammirarlo nelle situazioni più diverse e si era reso conto che solo un pazzo avrebbe potuto ritenerlo brutto.
Seokjin gli piaceva appena sveglio, con gli occhi stanchi e i capelli scompigliati; gli piaceva appena uscito dalla doccia, con l'asciugamano sulla testa ed ogni tensione spazzata via dall'acqua calda; gli piaceva dopo aver fatto l'amore, con quel sorriso dolce ad adornargli il volto, o dopo aver finito gli allenamenti, il sudore ad imperlargli la fronte. Lo trovava bello e non smetteva mai di ripeterglielo, incantato dall'averlo al suo fianco.
Eppure, quella volta, non era riuscito a dire nulla - Seokjin era di fronte a lui e gli sorrideva, i vestiti per il photoshoot già indosso e i capelli acconciati alla perfezione.
Era come guardare un'opera d'arte e l'unica cosa che Namjoon riuscì a sussurrare fu "wow", chiedendosi come tanta meraviglia fosse capitata nella sua vita.


 
60. “Happy birthday.”
 
"Hyung, è proprio necessario? Ha detto che non fa nulla e-"
"Zitto e cucina, Kookie"
Il più piccolo sbuffa, mentre Hoseok ride piano e Jimin e Taehyung fanno gli scemi con i mestoli.
Stanno cucinando da quelle che sembrano ore e sinceramente non ne possono più degli ordini di Seokjin, che sembra totalmente assorto nel suo compito.
Namjoon gli ha detto che mangiare il miyeokguk nel giorno del suo compleanno non è poi così importante -dopo averlo scherzosamente accusato, nel log tenuto la sera prima, di non averglielo preparato-, ma lui si è sentito talmente in colpa che ha deciso di rimediare. Quindi ha messo tutti al lavoro, affidando a Yoongi il compito di tenere Namjoon occupato il più a lungo possibile - immagina che lo abbia portato in studio di registrazione con la scusa di lavorare a qualche pezzo, e sicuramente non ha nemmeno dovuto insistere troppo.
Passa ancora un'ora prima che il piatto sia pronto, hanno giusto il tempo di farsi una doccia veloce e cambiarsi che il festeggiato e Yoongi rientrano nell'alloggio.
"Auguri hyung!" è Taehyung il primo ad accoglierlo, lanciandosi letteralmente addosso a lui ridendo.
È questione di pochi secondi prima che Namjoon si ritrovi sommerso da abbracci e pacche sulle spalle. "Il mio compleanno è stato ieri, ragazzi, abbiamo già festeggiato"
"Non come si deve, mancava qualcosa"
"Non sai quanto Jin hyung ci abbia stressato con questa storia!" sbuffa Hoseok, beccandosi un'occhiataccia dal più grande.
"Ti ho fatto il miyeokguk - so che hai detto che non ti importa, ma ci tenevo"
"Ehi, non ha fatto tutto da solo!" si intromette Jimin mettendo il broncio.
Namjoon lo guarda stupito, non si merita tutte quelle attenzioni. "Non dovevi, hyung, davvero"
Seokjin scuote la testa e sorride, abbracciandolo stretto. "Buon compleanno"
 

Salve gente!
Siamo alla 60esima storia, il che vuol dire che ne mancano quaranta e tipo sembrano ancora tante, in realtà passano velocemente e boh (che discorso coerente, già).
Tutto ciò per dire che è strano, mi sembra di avere iniziato a pubblicarle da pochissimo invece siamo già a questo punto.
La #60 è una delle mie preferite, semplicemente perché ho preso spunto da uno dei miei video Namjin preferiti (per l'appunto, il log in cui parlano del compleanno di RapMon) ed è uno dei momenti più belli di sempre (*coff*Namjin che si tengono per mano*coff*, *coff*Namjoon che fissa Jin*coff).
Passando a cose che non c'entrano nulla con le storie, io ho decisamente un problema con gli stylist dei Bangtan: ora che Nam ha di nuovo un colore umano (che non mi fa impazzire, ma ci può stare), Jin ha dei capelli di merda. E vbb, presumo che anche i visual debbano essere meno belli del solito ad un certo punto lol
Detto questo, ho una OS in parte iniziata che spero di riuscire a scrivere come si deve e pubblicare in tempi brevi!
Grazie a tutti come sempre! :)
De(b)


 

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Capitolo 17
*** #61, #62, #63, #64 ***


61. “I’ll pick it up after work.”
 
“Nam?”
“Dimmi” risponde Namjoon, schiacciando il cellulare tra l’orecchio e la spalla e tentando allo stesso tempo di mettere a posto la marea di scartoffie sulla scrivania.
“Posso chiederti un favore?”
“Se posso, volentieri”
“Qualche tempo fa ho ordinato un libro alla libreria in centro – mi hanno chiamato poco fa per dirmi che è arrivato, il problema è che non posso passare a prenderlo perché ho mille impegni e mi serve assolutamente prima di domani, è per un regalo. Mi chiedevo se potessi farlo tu al posto mio”
“Passo a prenderlo dopo il lavoro, va bene?”
“Sarebbe perfetto. Grazie mille, ti adoro!”
Namjoon ride, lo sta ringraziando come se gli avesse appena salvato la vita, invece è una cosa da nulla. “Anch’io, lo sai”


 
62. “It can wait until tomorrow.”
 
Il cellulare vibra sul comodino, segnalando l'arrivo di un messaggio.
Namjoon impreca sotto voce - stava per addormentarsi, le dita affondate nei capelli di Seokjin, ma ovviamente qualcuno doveva rompere quell'idillio.
Strizzando gli occhi, legge Yoongi  e si chiede cosa mai possa volere a quell'ora: è un favore stupido, ma sa che continuerà a scrivergli finché non andrà ad aiutarlo. Quindi si alza, cercando a tentoni una maglietta, mentre Seokjin sbuffa e mormora qualcosa sul fatto che è tardi e che non dovrebbe lasciarlo solo.
"Hyung, ci metto solo un minuto, la stanza di Yoongi è qui a fianco"
"Come vuoi" dice con voce triste, raggomitolandosi sotto il lenzuolo.
Namjoon esita un po', poi manda tutto al diavolo e ritorna a letto, mentre sul viso dell'altro compare un sorrisino soddisfatto.
"Può aspettare fino a domani"


 
63. “Cross my heart and hope to die.”
 
"Vuoi lasciarmi?"
"Cosa ti salta in mente!?"
"Non lo so, ho questa sensazione da un po' e ti capirei, se volessi farlo"
"Namjoon, hai bevuto o cosa?" Seokjin lo guarda preoccupato, sta delirando come poche altre volte e non è normale.
"Q-quindi non vuoi lasciarmi"
"No! Giuro su ciò che ho di più di caro" non riesce a capire se sia davvero ubriaco o semplicemente in crisi esistenziale per chissà quale ragione, ma quella conversazione non ha il minimo senso e vuole fargli capire che quella è l’idea più assurda che abbia avuto negli ultimi tempi. “Chi ti ha messo in testa questa assurdità?”
Namjoon scuote la testa e si asciuga una lacrima sfuggita al suo controllo, non sa come si sia ritrovato a dubitare della loro relazione ma la cosa non gli piace affatto. “Scusami”
“Non fa niente” mormora Seokjin, abbracciandolo dolcemente. “Ma non provare mai più a pensare una cosa simile!”


 
 64. “It’s two sugars, right?”
 
È una mattina di fine ottobre quando Namjoon entra nel solito bar, si siede al solito posto e ordina il solito cappuccino.
Solo il suo umore è diverso - lo aspetta una lunga giornata e se il buongiorno si vede dal mattino, beh, può ritenersi fregato; ha il morale sotto le scarpe, nulla sembra andargli bene ultimamente.
Gesticola vagamente in segno di ringraziamento al ragazzo che gli porta l'ordinazione; anche lui è sempre lo stesso, lo serve dal primo giorno in cui ha messo piede lì dentro, e Namjoon si rende conto di non sapere nemmeno come si chiama.
"Ehi, va tutto bene?" gli chiede ragazzo-senza-nome con un sorriso incerto.
"Lasciamo stare, è una delle giornate peggiori di sempre"
"Oh, mi dispiace" e sembra sincero, davvero. Poggia il cappuccino sul tavolo, proprio davanti a lui, e fa un piccolo inchino. "Sono Seokjin, comunque -non ci siamo mai presentati e credo sia un po' stupido, considerato che vieni qui da mesi"
"Namjoon" ribatte, concordando mentalmente con lui.
"Piacere di conoscerti! Scusami ma devo tornare al lavoro, ti lascio alla tua colazione. Sono due cucchiaini di zucchero, giusto?"
Namjoon sorride appena e annuisce, mentre l'altro si allontana - il fatto che quel ragazzo conosca le sue abitudini lo fa sentire stranamente felice.
 

Hola!
Ho sentimenti contrastanti riguardo a questo capitolo, nel senso che la #61 non è nulla di speciale e la #63 mi fa proprio schifo (l'ho modificata un sacco di volte e continua a non piacermi), le altre due invece mi soddisfano.
Non ho nient'altro da dire per cui nulla, ringrazio come sempre chiunque stia seguendo - ci si vede mercoledì! ^^
De(b)

 

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Capitolo 18
*** #65, #66, #67, #68 ***


65. “I’ll help you study.”
 
La sua pronuncia fa schifo, l'ha sempre saputo - dopotutto è coreano, non può certo pretendere di parlare come un lord inglese.
Ma è curioso e sa che è fondamentale avere una buona conoscenza di quella lingua; lo aiuterà quando viaggerà in paesi lontani, per esempio, o quando sarà famoso e giornalisti di tutto il mondo verranno ad intervistarlo. Solo che nulla sembra entrargli in testa; grammatica, vocaboli, dialoghi… è tutto così confuso; sta iniziando a pensare che non sia stata una buona idea voler fare tutto da solo, e che forse un corso vero e proprio sarebbe più utile. Si sta scervellando per cercare di capirci qualcosa, quando Namjoon entra nella stanza e si siede vicino a lui.
"Che fai?"
"Secondo te?"
Si avvicina un po', spostando lo sguardo dallo schermo del computer ai fogli con gli appunti scarabocchiati qua e là. "Oh, ci stiamo dedicando alle lingue straniere?"
"Ci sto provando" sbuffa, la testa che gli scoppia.
"Fammi sentire qualcosa"
Seokjin sfoglia le pagine e decide di tentare con qualcosa di semplice -non vuole rendersi ridicolo, Namjoon è bravo in inglese e vuole dimostrargli che si sta impegnando davvero. Finisce di parlare e lo guarda speranzoso - non è andata poi così male, no?
"Hyung, sei pessimo!" dice Namjoon ridendo, per poi prendere una penna e un quaderno. "Dai, ti aiuto a studiare"


 
66. “Stay over.”
 
Stanno indugiando sulla porta, nessuno dei due accenna ad andarsene anche se si è fatto tardi.
"N-Nam, devo-" tenta di parlare, Seokjin, tra un bacio e l'altro, ma le sue proteste vengono puntualmente messe a tacere. Dovrebbe andare a casa, è mezzanotte passata, ha delle cose da fare l'indomani.
Ma la parte più irrazionale del suo cervello gli sta urlando di non muoversi per nessun motivo, di rimanere lì finché le labbra di entrambi saranno consumate dai baci e sentiranno l'impellente bisogno di riprendere fiato.
Namjoon sembra non avere nessuna intenzione di lasciarlo andare, comunque. "Resta" gli dice piano.
"Non posso, lo sai" dice Seokjin, la convinzione che inizia ad incrinarsi.
"Hyung, ti prego"
C'è molto di più, dietro a quelle tre parole, di quanto non voglia dare a vedere - gli sta chiedendo di rimanere e di amarlo, come se avessero solo quella notte.
"Sicuro?"
Namjoon annuisce, prendendogli una mano. "Ti prego, resta"


 
67. “I did the dishes.”
 
Sta giusto mettendo a posto l'ultimo bicchiere, quando sente i passi leggeri dell'altro dietro di sé e le sue braccia cingergli i fianchi.
"La Bella Addormentata si è svegliata, finalmente" - ci scherza su, perché adora prenderlo in giro, ma sa anche che aveva davvero bisogno di riposare un po'.
"Come se tu non dormissi mai"
"Touché"
Seokjin sorride, affondando il viso nell'incavo della sua spalla. "A parte disperarti per non avermi attorno, che hai fatto mentre ero a letto?"
"Ho lavato i piatti!"
"E non hai rotto nulla?"
"Nemmeno uno" afferma, fiero di se stesso. "E comunque l'ho fatto per te, pensavo fosse una cosa carina farti trovare tutto a posto"
"Sono sinceramente colpito" ride Seokjin, stampandogli un bacio sulla guancia. "Grazie mille"


 
68. “You didn’t have to ask.”
 
“Nam!”
“Che ho fatto?”
“Cosa?” chiede Seokjin confuso.
“Non so, hai urlato il mio nome e ho pensato ce l’avessi con me per qualche motivo”
“Oddio, no – volevo solo chiederti una cosa”
“Ops” sorride Namjoon, neanche a dirlo ha fatto l’ennesima figura di merda. “Dimmi tutto”
“Ho dei biglietti gratis per la partita di domani, mi chiedevo se ti andasse di venire con me”
“Ovvio che ci vengo!” esclama Namjoon, avrebbe disperatamente voluto andarci ma il biglietto costava troppo e alla fine aveva rinunciato.
“Wow, non mi aspettavo tutto questo entusiasmo!” ride Seokjin. “Non ero sicuro avresti accettato”
“Scherzi? Non c’era nemmeno bisogno di chiederlo”

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Capitolo 19
*** #69, #70, #71, #72 ***


69. “I bought you a ticket.”
 
"Tra due giorni c'è il concerto di Kanye West"
"E…?"
"E niente, dovrò rimanere qui a deprimermi mentre tutti quelli che conosco ci vanno, visto che gli ingressi sono esauriti in un attimo"
"Se ti dicessi che puoi andarci?"
"Sei impazzito?"
"Ti ho comprato un biglietto"
"Stai scherzando!? Erano sold out, come hai fatto a-"
"Mi sottovaluti, Nam"
"Sei serio? Se è uno scherzo giuro che ti prendo a calci e-"
Seokjin mette fine a quel delirio porgendogli il tanto agognato biglietto, e ride nel vedere la sua espressione incredula. "Ora mi credi?"
Namjoon è così sopraffatto dalle emozioni che non riesce a parlare, cosi si limita ad abbracciarlo e mormorare qualcosa. Qualcosa che suona tanto come "ho il fidanzato migliore dell'universo".


 
70. “You’re warm.”
 
Il fansign sta andando benissimo, le fan sono tantissime ed entusiaste di poter finalmente incontrare i componenti del proprio gruppo preferito. Si stanno divertendo tutti insieme, facendo gli scemi sul palco e prendendosi in giro a vicenda, e anche se c’è una confusione tremenda non potrebbero essere più felici.
Ad un certo punto Yoongi dice qualcosa a Seokjin, facendo ridere tutti, e lui mette su un finto broncio girandosi poi verso Namjoon, come a chiedergli di consolarlo e proteggerlo dal sarcasmo degli altri.
Così Namjoon gli passa un braccio attorno alle spalle, mentre Seokjin si accoccola contro di lui e sorride. Taehyung e Jeongguk, lì a fianco, fanno la stessa cosa – forse per imitarli, forse solo perché hanno visto l’occasione di abbracciarsi e non ci hanno pensato due volte; Jimin, dall’altra parte, batte le mani entusiasta– per cosa di preciso non si sa-, mentre Hoseok e Yoongi ridono.
Namjoon sta per lasciarlo andare quando lo sente accentuare la presa sulla felpa e mormorare un “sei caldo”, come a chiedergli di restare così ancora per un po’, fregandosene ancora per qualche secondo di ciò che succede attorno a loro. Allora lo stringe maggiormente a sé e socchiude gli occhi, pensando che stringerlo tra le braccia per tutta la vita non sarebbe poi così male.


 
71. “No reason.”
 
"Hyung, sono a casa!"
"Sto preparando la cena"
Namjoon scuote la testa, ovviamente è in cucina, dove altro avrebbe mai potuto trovarlo?
"Com'è andata la giornata?" chiede, voltandosi appena e sorridendo.
"Come sempre, solita schifosa routine"
"Allora questo dovrebbe tirarti un po' su" tenta Seokjin, rivelando la fonte di quel profumo tanto delizioso: il piatto preferito di Namjoon.
"È esattamente quello che speravo di mangiare stasera, come hai fatto ad indovinare?"
"Oh, io- nessun motivo particolare, mi andava di farlo e a quanto pare ci ho visto giusto"
"Ti adoro!"
Seokjin ride, baciandogli lieve una guancia. "Lo so"


 
 72. “I’ll meet you halfway.”
 
“Jinnie, mi spieghi perché casa tua è così lontana dalla mia?”
“Potrei farti la stessa domanda” ride Seokjin all’altro capo del telefono.
“Ci metto una vita a raggiungerti, non potresti venire tu qui?”
“Non ho intenzione di muovermi solo perché sei uno scansafatiche, Nam”
“Antipatico” sbuffa Namjoon. “Quindi che facciamo? Muoio dalla voglia di vederti”
“Anche io, è passato troppo tempo dall’ultima volta”
“Trova una soluzione, hyung”
“Fammi pensare due minuti” Seokjin riflette, chiedendosi perché debba essere sempre lui quello che risolve le situazioni. “Ci vediamo a metà strada e andiamo al parco, che ne dici?”
“Sarebbe fantastico”

 

#70 - voi non avete idea di quando sia stato difficile scriverla, praticamente un parto.
Dovete sapere che uno dei miei momenti Namjin preferiti è quello che io chiamo "il fansign delle felpe"; non saprei dirvi quando si è tenuto, ma erano tutti ancora abbastanza piccoli e Namjoon aveva i capelli neri (che io adoravo, btw). Ecco, di questo momento e dell'abbraccio c'è il video, ci sono le gif e io ci muoio sempre.
Quando ho visto il prompt ho subito pensato a quello, anche se "you're warm" si potrebbe intendere anche in senso caratteriale... ma io lo volevo in senso fisico.
Quindi ero tutta esaltata dal prompt e poi guess what? NON RIUSCIVO A SCRIVERLO. Zero, nada, l'ho cambiata e riscritta duecento volte.
E anche se ritengo la versione finale più o meno accettabile, non sono comunque riuscita a far trasparire tutto quello che mi suscitano le gif di quel momento. #sad
A parte questo, nulla, mancano sette capitoli alla fine della raccolta e aaa quando è successo!? 
Spero vi siano piaciute anche queste, ci si sente mercoledì!
De(b)

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Capitolo 20
*** #73, #74, #75, #76 ***


73. “Take mine.”
 
“Sto congelando” sbuffa Seokjin, stringendosi le braccia al petto e cercando di riscaldarsi come meglio può.
“Ti avevo detto che avrebbe fatto freddo”
“Vuoi rinfacciarmi il fatto di non essermi portato dietro una felpa per tutta la vita?”
“Forse?” Namjoon sogghigna, adora prenderlo in giro. “Dico solo che, se mi avessi ascoltato, ora non staresti qui a lamentarti”
“Oh, piantala!”
“Prendi la mia”
“Scusa?”
“Prendi la mia felpa” specifica Namjoon, posandogliela sulle spalle.
“E tu come fai?”
“Sto bene così, davvero - tu, piuttosto, è meglio se ti copri”
Seokjin manda al diavolo il proprio orgoglio, sta davvero morendo di freddo e una felpa è tutto ciò di cui ha bisogno in quel momento. “Grazie”


 
74. “We can share.”
 
"Ragazzi, c'è un problema”
Sei teste si voltano contemporaneamente verso Yoongi, il quale si affretta a spiegare. "Ci sono solo sei letti"
"Non ho intenzione di dormire sul divano, sappiatelo!" dice Jimin con convinzione, e si butta sul materasso per enfatizzare la cosa. Nessuno, in realtà, ci tiene - ci sono passati tutti almeno una volta, e si sono sempre svegliati più stanchi di prima e con dolori ovunque.
"Tiriamo a sorte?" chiedono Hoseok e Taehyung all'unisono.
"Sì, a meno che due di noi non siano così coraggiosi da dormire insieme"
Mormorii non molto convinti si levano nella stanza - quell'opzione è, se possibile, ancora più scomoda del divano.
"Io posso dividere il letto con Jin" si offre Namjoon - non ha nessuna intenzione di passare la notte insonne e non vuole sentire lamentele il mattino dopo. Non che gli dispiaccia dormire con Seokjin, comunque, e non sarebbe nemmeno la prima volta. "Non è un problema"
"Oh, ma davvero?" chiede Jungkook con un sorrisetto.
Seokjin fulmina il maknae con lo sguardo, odia il fatto che siano tutti così sfacciati. "Sta' zitto, Kookie"


 
75. “I was just thinking about you.”
 
Seokjin sta camminando veloce per le strade della città, è tremendamente in ritardo e sa che Taehyung non glielo perdonerà mai, quindi sta cercando di fare più in fretta che può. Mille pensieri gli frullano in testa, mentre evita abilmente le persone sul marciapiede, ma uno su tutti occupa la sua mente: Namjoon.
Kim Namjoon è un ragazzo un po' più piccolo di lui, con dei bizzarri capelli biondi ed un sorriso da togliere il fiato. Si sono conosciuti ad una festa organizzata da Jungkook e Tae qualche settimana prima, e da quel momento è stato l'inizio della fine.
Qualcuno lo chiamerebbe amore a prima vista, altri colpo di fulmine - sta di fatto che Seokjin è cotto di lui, e si dà dell'idiota da solo, perché non può essersi innamorato di una persona che ha visto solo una volta e con cui ha scambiato qualche parola in chat.
È così assorto nelle sue riflessioni che, appena girato l'angolo, va a sbattere contro qualcuno senza nemmeno accorgersene. Sta per scusarsi quando, alzando lo sguardo, si trova davanti la fonte principale della sua distrazione.
"Stavo giusto pensando a te!" esclama senza pensarci, e poi arrossisce perché non può credere di averlo detto ad alta voce, chissà cosa penserà di lui ora.
La risposta però lo coglie di sorpresa, ed è sicuro di essersi imbambolato - fortunatamente nessuno dei suoi amici è lì, altrimenti lo prenderebbero in giro a vita.
"Anche io"


 
76. “I want you to have this.”
 
"Voglio che tu abbia questo"
Namjoon lo guarda confuso, perché mai dovrebbe regalargli un barattolo pieno di fogliettini colorati? Cosa ci sia scritto di così importante, poi, non riesce ad immaginarlo.
"Hyung, hai preso una botta in testa o cosa? Mi spieghi cosa dovrei farci, con questi?"
"Se mi lasciassi il tempo di spiegare, magari" sbuffa Seokjin. "C'è un foglietto per ogni giorno in cui saremo lontani, voglio che ogni mattina tu ne legga uno"
"Lasciami indovinare, su ognuno c'è scritto quanto tu sia fantastico, vero?" cerca di scherzare, di non lasciare che la malinconia si faccia strada in lui, ma la verità è che gli mancherà da morire.
"Non sono così egocentrico!"
"Jinnie-"
"Okay, va bene, lo ammetto. Ma ti assicuro che non ho scritto nulla che riguardi me stesso - voglio solo ricordarti quanto ti amo e visto che non potrò farlo personalmente, beh, questo mi sembrava un modo carino"
Namjoon sospira e lo abbraccia, ha il fidanzato migliore del mondo e non sa come farà a resistere tutto quel tempo senza di lui. "Mi mancherai un sacco"
"Anche tu, Joonie, anche tu"
 

Non so con quali facoltà mentali sto riuscendo ad aggiornare, sul serio, sono uscite le foto dell'album e sono tutti tanto meravigliosi che mi ci vorrà tutto il giorno per riprendermi.
Spero solo che, nello sclero generale, possiate apprezzare anche queste flashfic e niente, se non muoio (di nuovo) prima ci si sente domenica.
De(b)

 

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Capitolo 21
*** #77, #78, #79, #80 ***


77. “Call me if you need anything.”
 
È il primo giorno di stage e Seokjin sta letteralmente sudando per il nervosismo.
Non ha nulla da temere, gli hanno detto che l'ambiente è piacevole e così i colleghi; non deve nemmeno lavorare, quel giorno, ma solo andare lì a farsi conoscere e dare un'occhiata - ma non può farci nulla, le situazioni nuove lo rendono nervoso. Entra con timidezza nel locale e si guarda intorno, facendo un piccolo inchino quando il padrone gli va incontro; si presentano, poi l'uomo lo porta a conoscere il resto dello staff.
Tutti gli danno il benvenuto, ma un ragazzo in particolare sembra studiarlo con attenzione.
Gli si avvicina e gli dice ridendo di stare calmo, anche lui era nella stessa situazione appena messo piede lì dentro, ma poi è andato tutto per il meglio; scarabocchia il proprio numero su un pezzo di carta e glielo porge con un sorriso. "Chiamami se ti serve qualcosa, okay?"
Seokjin sorride, un po’ imbarazzato. “L-lo farò, grazie”


 
78. “Do you want to come too?”
 
Namjoon non riesce a crederci, per una volta che nel loro quartiere c'è una mostra interessante e totalmente gratuita, i suoi amici gli hanno tutti dato buca. Solo Yoongi, incredibilmente, si è detto d'accordo- non che una galleria d'arte sia il suo massimo, ma ha bisogno di svagarsi un po' e ha colto al volo l'occasione.
Si sono incontrati dopo la fine delle lezioni nell'atrio della scuola e stanno attraversando il cortile, quando si imbattono in Seokjin.
"Hyung!"
"Ehi!" li saluta, lo zaino in spalla e due libri in mano, e rivolge l'attenzione al più basso dei due. "Ci conosciamo?"
"Diciamo che Namjoon mi ha parlato tanto di te e-ahi!" Yoongi si becca una gomitata nel fianco e un'occhiataccia. "Min Yoongi, piacere"
"Seokjin" gli stringe la mano, sorridendo. "Avete saputo della mostra? Mi incuriosisce, ma nessuno è disposto ad accompagnarmi e andarci da solo sarebbe troppo noioso"
Namjoon ci pensa su per un attimo. "Stavamo giusto per andarci, vuoi venire anche tu?" gli chiede, non senza un po' di imbarazzo.
"Oh, io- va bene, non so come ringraziarti per l'invito!"
Mentre si incamminano tutti e tre verso l'uscita, Namjoon comincia a credere che l’universo stia cercando di dirgli qualcosa, Seokjin blatera entusiasta riguardo ai quadri e Yoongi si chiede se dovrà fare il terzo incomodo per tutto il pomeriggio.


 
79. “I’ll still be here when you’re ready.”
 
"Non me la sento"
"Cosa?"
"Non ce la faccio, Jinnie" mormora con le lacrime agli occhi.
"Ehi, non capisco di cosa tu stia parlando" ed invece lo sa, perché ha notato il suo imbarazzo negli ultimi tempi, le effusioni sempre meno frequenti, il non mostrarsi troppo in pubblico. Lo sa e non può farci niente, perché è una situazione che dovrebbero risolvere insieme ma Namjoon sembra aver già deciso.
"Non posso stare con te, hyung. Mi dispiace ma non ce la faccio"
Seokjin sospira, mentre gli prende una mano; sa che non è quello che vuole davvero, perché Namjoon lo ama e glielo ha dimostrato più e più volte. Però glielo legge in faccia che è stanco, che quella situazione è più grande di lui e non sa come affrontarla.
"Mi troverai ancora qui, quando sarai pronto"


 
80. “Is your seatbelt on?”
 
Seokjin è finalmente riuscito a passare l'esame ed ha raggiunto il suo scopo: prendere la patente.
È talmente entusiasta della notizia che decide subito di fare un giro da qualche parte, e quale compagno di viaggio migliore se non Namjoon? Che a guardarlo bene non sembra molto convinto, probabilmente ha un po' di timore riguardo alle capacità di guida dell'altro. Infatti sale in macchina un po' reticente, accomodandosi sul sedile del passeggero, e spera con tutto il cuore che quella gita finisca presto.
"Hai allacciato la cintura?"
È una domanda così stupida -ovvio che l'ha fatto, per chi lo ha preso?- che Namjoon non riesce a trattenersi dall'alzare gli occhi al cielo. "Sì, hyung, non preoccuparti"
"Allora possiamo andare!" annuncia Seokjin, lanciando continue occhiate allo specchietto retrovisore.
Namjoon sospira - sarà una lunga giornata.
 

Ma quanto può farmi schifo la 77? Seriamente, non riuscivo a pensare a nulla lol
A parte questo, posso anticiparvi che ho plottato una Namjin (sì, sempre loro - sono OTP, che ci volete fare) che vorrei davvero scrivere, ma devo capire bene come fare quindi non so quando arriverà. Ma prima o poi la posterò, sempre che venga fuori una cosa decente!
De(b)


 

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Capitolo 22
*** #81, #82, #83, #84 ***


81. “Sweet dreams.”
 
(Seokjin, 02.00)
Sono le due di notte, perché sei ancora sveglio?

(Namjoon, 02.00)
E tu come lo sai?
 
(Seokjin, 02.01)
Hai appena imprecato. E credimi, anche se la mia camera è dalla parte opposta del corridoio ti ho sentito benissimo. Dovresti imparare ad essere più silenzioso.
 
(Namjoon, 02.02)
 Ops. Giusto.
Colpa di quella stupida sedia nell'angolo.
 
(Seokjin, 02.15)
Allora, ti deciditi a metterti a letto?
 
(Namjoon, 02.16)
Agli ordini, hyung. Buonanotte.
(Seokjin, 02.16)
Sogni d'oro, Joonie.


 
82. “I was in the neighbourhood.”
 
È sdraiato sul divano quando sente il campanello trillare; si alza, maledicendo chiunque abbia disturbato il suo momento di relax, e va ad aprire strascinando i piedi.
Una visita inaspettata, e l'esclamazione che lascia le sue labbra è di pura sorpresa.
"Jin hyung! Cosa ci fai qui?"
"Ero in zona" risponde lui con una scrollata di spalle, le guance tinte d'un lieve rossore.
Si abbracciano impacciati -i rapporti tra di loro sono sempre stati strani ed è passato del tempo dall’ultima volta in cui sono stati davvero amici. Restano a chiacchierare sulla porta, parlando del più e del meno, quando ad  un certo il più grande indica il corridoio  e accenna un sorriso.
"Allora, mi fai entrare sì o no?"


 
83. “Stay there. I’m coming to get you.”
 
Seokjin si accascia sul marciapiede, poco distante dall'ingresso dell'agenzia che lo ha appena rifiutato, e piange - sono lacrime di rabbia, di delusione, hanno il sapore dell'ennesima sconfitta.
Perché nessuno lo apprezza? Si impegna, mette tutto se stesso in ogni audizione e provino, eppure non va mai bene. Non capisce cosa ci sia di così sbagliato in lui per venire liquidato ogni volta con un "le faremo sapere", che sa benissimo non porterà a nulla, o peggio.
Tira fuori il cellulare e compone un numero, le dita che tremano un po' sui tasti. Conta i secondi che passano prima che l'altro risponda, perché ha un disperato bisogno di sentirlo e non sa quanto potrà resistere.
"Jin hyung?"
Dio, finalmente. "Ehi…"
"Cosa è successo?" il tono si fa preoccupato, perché la voce del ragazzo è bassa e triste, e poi all'improvviso si ricorda. "L'audizione, giusto! Cosa ti hanno detto?"
"Prova ad indovinare" Seokjin si lascia andare ad una risata amara, mentre si asciuga una lacrima.
"Non è possibile - sono dei completi idioti, non possono non riconoscere il tuo talento!"
"A quanto pare è così"
La voce di Namjoon si addolcisce un po', sa che in quel momento inveire non servirebbe a nulla. "Dove sei?”
"Ancora qui davanti, sono troppo scosso"
"Resta lì, sto venendo a prenderti"


 
84. “The key is under the mat.”
 
“Jinnie, posso passare oggi?”
“E me lo chiedi pure? Sai che casa mia per te è sempre aperta!”
“Allora, uhm, va bene per le tre?”
“Quando vuoi, Joonie, sai che non ci sono problemi. La chiave è al solito posto, sotto allo zerbino”
“Prima o poi qualcuno ti entrerà in casa, ne sei consapevole, sì?”
“Come se ci fosse qualcosa da rubare. Al massimo troverebbero solo mucchi di vestiti gettati alla rinfusa e confezioni di cibo da asporto dimenticate in salotto da chissà quanto”
“Non hai ancora imparato a tenerla in ordine, eh?” sbuffa Namjoon divertito.
“Magari dovrei assumere una domestica, che ne dici?”
“Sei senza speranze. Ci vediamo più tardi, okay?”
“A più tardi”
 

L'82 fa un po' schifo e mi scuso, ma il prompt non mi piaceva per niente e tra l'altro è stata una delle ultime che ho scritto, ero a corto di idee.
Non ho altro da dire - solo che oggi dicono potrebbe uscire qualcosa, un teaser probabilmente, quindi moriremo ancora. K bll, grazie BigHit.
Update: non è uscito nulla lol, rimandiamo l'ansia ai prossimi giorni
Ci si sente domenica, se siamo ancora tutti vivi!
De(b)

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Capitolo 23
*** #85, #86, #87, #88 ***


85. “It doesn’t bother me.”
 
Seokjin sta picchiettando sul tavolo con le unghie da quella che sembra un'eternità, ma non riesce a fare altrimenti - si ritrova a compiere quel gesto ogni volta che è nervoso o che non riesce a concentrarsi come dovrebbe.
"Tutto bene?"
Solo in quel momento si ricorda della presenza di Namjoon, fino a qualche secondo prima completamente assorto nella lettura e ora con lo sguardo fisso su di lui.
"T-ti ho disturbato?" mormora, accennando alle proprie mani.
"No, non mi dà fastidio. Quando ero piccolo facevo la stessa cosa, però usavo le matite"
"E gli altri non ti dicevano nulla?"
"Oh, penso che alla fine si siano abituati" risponde Namjoon scrollando le spalle. "Ma davvero, non mi infastidisce per niente, quindi non farti problemi a riguardo, okay?"
Seokjin annuisce, felice che quella sua rumorosa abitudine sia stata compresa e non giudicata. "Va bene"


 
 86. “You’re important too.”
 
“Faccio schifo”
“È il giorno delle idiozie e non lo sapevo?”
“Sono serio, Nam, guardami: cosa ho di speciale? Non valgo niente, sono solo un’inutile pedina in mezzo a miliardi di persone, perché qualcuno dovrebbe darmi importanza?”
“Ti prego, dimmi che non lo pensi davvero”
“E invece lo penso, perché è la verità. Hai idea di quanta gente migliore di me ci sia lì fuori? Non conto nulla, se non esistessi sarebbe la stessa cosa”
“Che stai dicendo?” mormora Namjoon, prendendogli il viso tra le mani. “Anche tu sei importante, lo sei per me, per la tua famiglia, per i tuoi amici – conti qualcosa in questo mondo, Jinnie, che tu ci creda o no”


 
87. “I saved you a seat.”
 
Seokjin sta guardando l’orologio con impazienza: Namjoon gli ha detto che sarebbe arrivato da lì a poco, e allora perché ci sta mettendo così tanto? Si guarda in giro ancora per un po’, ma ad un certo punto non può più aspettare, se non si siede dovrà restare in piedi per tutta la durata della proiezione e non ne ha nessuna voglia. Così sceglie un posto nelle prime file e appoggia la giacca sulla sedia lì a fianco, sperando di riuscire a tenerla occupata fino all’arrivo del proprio ragazzo.
Il film è iniziato da ormai mezzora quando un Namjoon entra trafelato nella sala e cerca di individuarlo tra la folla – quando lo vede lo raggiunge, scusandosi continuamente con gli altri spettatori per il fastidio che sta provocando.
“Finalmente!”
“Scusami, è che mi hanno bloccato all’ingresso e mi ci è voluta una vita per andarmene”
“Ti ho tenuto il posto”
“Sei fantastico, grazie!” esclama Namjoon tirando un sospiro di sollievo.
Seokjin sorride. “Non c’è di che”


 
88. “I’ll see you later.”
 
“Ancora al lavoro?”
“Questa coreografia è troppo difficile, non la imparerò mai!” esclama Seokjin, frustrato.
Sta provando e riprovando da ore, è stanco, il sudore gli scende copioso lungo la canottiera ormai fradicia e i suoi capelli sono un disastro. Namjoon pensa sia l’ottava meraviglia del mondo anche conciato così, e si ritrova ad inumidirsi le labbra improvvisamente asciutte.
“Hai intenzione di restare qui tutta la notte?”
“Se è necessario, sì”
Sta per provare per l’ennesima volta un passo quando le braccia di Namjoon lo avvolgono, e si ritrova con la schiena pressata contro il suo petto.
“Penso tu abbia bisogno di una pausa” afferma il più piccolo, baciandogli piano il collo.
“Non posso”
“Una sveltina nel bagno?”
“Nam!” si volta nel suo abbraccio, le guance in fiamme. “Sei imbarazzante”
Namjoon si stringe nelle spalle, come se non ci fosse niente di strano a proporre una cosa del genere. “Seriamente, principessa, quando hai intenzione di smettere e riposarti?”
“Quando riuscirò a fare questi maledetti passi” dice, ma la sua voce ora è un po’ meno convinta, si chiede se forse non sia il caso di piantarla lì per quel giorno e dedicarsi ad altro.
È ancora assorto in questi pensieri quando Namjoon lo bacia, così intensamente che Seokjin smette di respirare e le farfalle nel suo stomaco prendono il volo, senza dare l’impressione di volersi fermare.
“Ci vediamo dopo, allora” sussurra Namjoon facendogli l’occhiolino – e se ne va come se nulla fosse, mentre Seokjin lo guarda allontanarsi e si chiede se sia per caso morto e finito in paradiso senza accorgersene.
 

Sono riuscita ad aggiornare - sono morta per una serie di motivi, ma ce l'ho fatta,
Prima di tutto, il bacio sulla guancia di Jin a Nam nel preshow; il dio delle OTP esiste ed ha fatto sì che quella punizione si ritorcesse contro la hyung line, poi la fortuna ha fatto il resto e Seokjin è stato il prescelto. Imbarazzo a palate, reazioni assurde ed io morta, non mi riprenderò mai
Quando riuscirò a superarlo ve lo farò sapere, quei due sono la cosa più canon che abbia mai visto.
Oltre a questo, ho adorato l'MV (aesthetic af) e pure le canzoni sono carine, ora sono curiosa di vedere il video di "Not Today"!

Sulle storie non ho appunti da fare, se non che la 88 è una delle mie preferite!
Torno a morire ancora un po', ci si sente mercoledì.
De(b)
[ed oggi è proprio il caso di dirlo, once you Namjin you can't Namjout. ci sono dentro con tutte e due le scarpe]

 

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Capitolo 24
*** #89, #90, #91, #92 ***


89. “I noticed.”
 
“Tocca a te, Jinnie”
Seduti in salotto, persi in mille chiacchiere, si ritrovano per chissà quale motivo a confidarsi piccole cose, più o meno imbarazzanti, risalenti all’inizio della loro relazione.
“Uhm, vediamo” ci pensa un po’ su, grattandosi la nuca. “Lo troverai stupido ma prima che ci mettessimo insieme volevo disperatamente che mi notassi e allo stesso tempo mi vergognavo a morte. Ti guardavo e speravo che tu facessi lo stesso, ma appena ti voltavi distoglievo lo sguardo, ero troppo imbarazzato”
“Ho notato” dice Namjoon con un sorriso. “Lo facevo anche io, non avevo il coraggio di parlarti e così mi perdevo a guardarti ogni volta che non te ne accorgevi”
“Davvero?” chiede Seokjin stupito, perché gli è sempre sembrato spavaldo e sicuro di sé, non avrebbe mai immaginato che quelle cose da ragazzino alla prima cotta potessero far parte del suo carattere.
“Sì” ammette, stringendosi nelle spalle e ridendo della sua stessa insicurezza. “Ed ogni volta mi innamoravo un po’ di più”


 
90. “You can tell me anything."
 
“Joonie, posso parlarti?”
“Puoi dirmi qualsiasi cosa, lo sai”
Seokjin si tortura le mani, non sa bene come affrontare l’argomento. “Io – ecco, questa è la mia prima relazione con un ragazzo e non so come funzioni”
“Non sai come comportarti?”
“Esatto! Non so, magari ci sono cose che con i ragazzi è meglio evitare o qualcosa del genere, non ne ho idea”
“Jinnie, devi solo essere te stesso” Namjoon sorride intenerito, è così spaventato nella sua ingenuità che vorrebbe solo prenderlo tra le braccia e proteggerlo dai mali del mondo. “Sono il primo per te, è vero, ma finora hai fatto solo ciò che sentivi ed è andata bene. O sbaglio?”
“N-no, hai ragione”
“Devi solo continuare a comportarti come ritieni giusto, qualche volta sbaglierai ed è una cosa normalissima, io lo faccio continuamente. Non preoccuparti, okay? E sei hai qualche dubbio parlamene”
“Lo farò” mormora Seokjin, regalandogli un sorriso.


 
91. “I hope you like it.”
 
(Namjoon, 22.00)
Messaggio vocale, 04.00
 
(Seokjin, 22.00)
Devo avere paura?
 
(Namjoon, 22.04)
Ti ho mai mandato cose spaventose?
 
(Seokjin, 22.10.)
SÌ!
 
(Namjoon, 22.10)
… ammetto le mie colpe. Lo ascolti o no?
 
(Seokjin, 22.12)
Dammi due minuti, non so dove ho messo le cuffie.
(Seokjin, 22.15)
Trovate!
 
(Namjoon, 22.15)
Spero ti piaccia.
 
(Seokjin, 22.22)
Tu sei pazzo.
 
(Namjoon, 22.23)
No, solo innamorato della tua canzone.
(Namjoon, 22.25)
E volerai, Jinnie, ne sono sicuro.
 
(Seokjin, 22.32)
Sei completamente fuori di testa… e ti amo per questo.


 
 
92. “I want you to be happy.”
 
"Vuoi farlo davvero?"
"È un'opportunità così grande che sarebbe da stupidi non sfruttarla"
Namjoon annuisce, perché farebbe la stessa cosa se fosse al posto suo. "Tornerai ogni tanto, vero?"
"Ovvio che tornerò, Nam, sei impazzito? Credi davvero che riuscirei a resistere un anno senza vedere nessuno? Senza vedere te?"
"Magari sì"
"Non ce la farei mai". Seokjin lo abbraccia stretto, lo vede triste e comincia ad avere dei dubbi, ma ormai ha preso la sua decisione e sa che non può tirarsi indietro. "Vorrei potessi venire con me"
"Lo vorrei anch'io" sussurra Namjoon, asciugandosi velocemente una lacrima sfuggita al suo controllo. "Ma non fa nulla, l'unica cosa che voglio è che tu sia felice"
 

Ed eccoci qui, a soli due capitoli dalla conclusione di questa raccolta.
Non ho molto da dire, faccio solo un breve appunto sulla #91 perché nella mia testa ha perfettamente senso, ma magari leggendo non si capisce lol
La canzone in questione è "Awake", con un riferimento specifico al verso "maybe I could never fly"; per quanto riguarda Namjoon che gliela canta, ho questo headcanon da quando l'aveva accennata nella live di spiegazione a Wings. Ho scritto questa flashfic poco dopo averla vista.
Spero vi siano piaciute anche queste e niente, probabilmente mi rivedrete di nuovo qua a breve (... forse)
De(b)

 

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Capitolo 25
*** #93, #94, #95, #96 ***


93. “I believe in you.”
 
Namjoon comincia ad avere dei dubbi: ha in mano la demo del suo primo album e, se prima ne era completamente convinto, ora la paura si sta facendo strada dentro di lui. Non sa se abbia il sound giusto, se sia quello che il mercato discografico richiede in quel particolare momento… insomma, inizia a pensare che forse dovrebbe semplicemente rinunciare e rifare tutto da capo.
“Jin?”
“Mh?”
“Non sono sicuro. E se fa schifo? Se ho fatto un casino e le canzoni sono terribili?
“Smetti di farti tutte queste paranoie, è bellissimo”
“N-non credo sia una buona idea”
“Ai produttori piacerà e sarà un successone, vedrai, non hai nulla di cui preoccuparti” sorride Seokjin con convinzione, la mano che scivola in quella dell’altro e le dita che si intrecciano. “Credo in te”


 
 94. “You can do it.”
 
“Non ricordo le parole”
“Cosa?”
“Non so più il testo della canzone, Nam – dio, sto impazzendo”
“Sei solo nervoso, è normale prima di un’audizione”
“Andrò fuori tempo, dirò cose a caso e stonerò – sarà un disastro, me lo sento”
“Non dire così, devi solo rilassarti un po’ e vedrai che sarai perfetto”
“Non voglio farlo” borbotta Seookjin, valutando l’opzione più facile per scappare via da quella sala d’attesa.
“Puoi farcela” afferma Namjoon con convinzione, prendendolo per le spalle e facendolo voltare verso di sé. “Vai e spacca tutto come solo tu sai fare, okay? Andrà benissimo”


 
 95. “Good luck.”
 
"Ci siamo"
Namjoon non risponde, è troppo nervoso. Finalmente è arrivato il giorno del loro debutto e la tensione inizia a farsi sentire. Sono tutti concentrati, ansiosi, emozionati - ognuno in un angolo a ripassare la propria parte, chiedendo qualche consiglio qua e là.
Seokjin, accanto a lui, sta gesticolando - no, ad un'occhiata più attenta vede che sta ripetendo la coreografia come meglio può, nello spazio angusto del camerino.
I loro sguardi si incrociano per un attimo - sono terrorizzati, ma sorridono.
Vogliono andare là fuori e far vedere a tutti di cosa capaci.
"Buona fortuna, hyung"
"Buona fortuna”


 
96. “I brought you an umbrella.”
 
Sta correndo a perdifiato, il petto si alza e abbassa freneticamente, l'aria brucia nei polmoni.
Quando arriva è stremato, e ringrazia che il muro lì a fianco lo sostenga, altrimenti le ginocchia gli cederebbero. Chiede alla receptionist, tra un respiro e l'altro, di chiamare Seokjin; lei fa un piccolo inchino e si incammina veloce - pochi minuti dopo è di ritorno, in sua compagnia.
"Cosa è successo?" - Jin gli va incontro nell'ampio salone, un sopracciglio alzato con fare scettico e un pizzico di preoccupazione.
"T-ti ho portato un ombrello"
"Cosa?"
"Sta diluviando, io te l'avevo detto ma tu niente, hai voluto fare di testa tua come al solito"
"Sei venuto fin qua per… questo?”
"Sì, perché anche se ho un fidanzato stupido, non voglio che si prenda un raffreddore"
Seokjin è seriamente stupito, non gli sarebbe mai venuto in mente di correre sotto la pioggia solo per portare un ombrello al proprio ragazzo. Sa di essere fortunato, e promette silenziosamente a se stesso di ricambiare il favore, prima o dopo.
"Grazie" mormora, ricevendo in cambio uno dei suoi sorrisi più belli.
"Non c'è di che!"
 

Ebbene sì, penultimo capitolo.
Le prime tre non sono in successione, anche se sembrano collegate l'una all'altra ahah giuro, non era mia intenzione.
Per il resto non ho niente da dire, quuuuindi ci si vede mercoledì con l'ultimo -help- capitolo di questa raccolta.
Se volete lasciare un parere, io sono sempre qui ^^
De(b)


Edit, perché sono scema e mi scordo le cose: auguri *si schiarisce la voce come Yoongi* JHOOOOOOPEEEEE :3

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Capitolo 26
*** #97, #98, #99, #100 ***


97. “I’ll pick you up at the airport.”
 
"Jinnie? Ti disturbo?"
"Non disturbi mai, Joonie"
"Anche se lì sono tipo le tre di notte?"
"Nemmeno in questo caso, non preoccuparti. Domani torni a casa, vero?"
"Sì, finalmente. Non fraintendermi, l'America è bellissima ma inizio a sentire nostalgia"
"Ricordami a che ora atterri"
"Alle cinque"
"Di mattina?"
"Sì, ma non preoccuparti, posso prendere un taxi"
"Non se ne parla, Namjoon! Vengo a prenderti all'aeroporto e no, non riuscirai a farmi cambiare idea"
Namjoon ride rassegnato. "Va bene, va bene. Grazie mille, hyung"
"Qualunque cosa, per te"


 
98. “Take a deep breath.”
 
“Quando inizia la cerimonia?”
“Tra cinque minuti”
“Sto per avere una crisi di nervi, ti avviso”
“Non avrai intenzione di fare la sposina in crisi prematrimoniale, spero!”
“Non prendermi in giro, Nam. Sono terrorizzato, ti rendi conto dell’enormità della cosa, vero?”
Namjoon sorride e gli prende le mani. “Fai un bel respiro”
“Ti sembra che riesca a respirare, in questo momento?”
“Taci per un secondo e ascoltami. Fai un bel respiro e pensa che tra poco sarà tutto finito, dovrai solo dire lo voglio e sarà fatta, non durerà molto. Poi, se vuoi, possiamo anche scappare dal ricevimento senza dirlo a nessuno e andare dove ti pare”
“E lasciare tutti in preda al panico perché siamo spariti?”
“Sì, se ti aiuta a scaricare la tensione”
Seokjin ride piano, respirando a fondo. “Okay, sono pronto”
Namjoon sorride dolcemente, stringendo la sua mano. “Allora andiamo”


 
99. “Be careful”
“Hai tutto?”
“Per l’ennesima volta, sì”
“Stai attento, ti prego”
“Non sto andando in guerra, Jinnie, non c’è niente di cui preoccuparsi”
Seokjin sbuffa, controllando ancora la sua borsa. “Considerato che perdi continuamente il passaporto e, beh, qualunque cosa – non guardarmi così, è vero!-, penso di poter essere in ansia per te”
“Starò via solo una settimana, non anni”
“È abbastanza per combinare disastri – anzi, hai idea di quanti casini riuscirai a fare in sette giorni?”
“Mi sento offeso dalla tua mancanza di fiducia” Namjoon alza gli occhi al cielo e mette su un broncio adorabile, avviandosi verso la porta.
“Scusami, sai che mi fido di te” mormora Seokjin con un sorriso. “Sono solo un po’ preoccupato, lo sono ogni volta che vai via e lo sai benissimo”
“Lo so, e in fondo mi piace” ammette Namjoon facendogli l’occhiolino. “È bello avere qualcuno che si prenda cura di me”


 
100. “I love you”
 
"Dobbiamo parlare"
Seokjin alza gli occhi dal libro che sta leggendo e lo guarda. "È successo qualcosa?"
"No, voglio solo-" Namjoon si siede vicino a lui, passandosi una mano tra i capelli mentre tenta di trovare le parole giuste. "Ormai ci conosciamo da tanto e stiamo insieme da un po', no?"
"Un anno, due mesi e dodici giorni, per l'esattezza"
"Questo è da psicopatici, sappilo"
"Me ne farò una ragione" sorride Seokjin, stringendogli una mano come incoraggiamento. "Vai avanti"
"Mi sono reso conto di non averti mai detto davvero ti amo. Certo, nemmeno tu l'hai mai fatto ma non è mai stato un problema, abbiamo sempre dimostrato con i gesti quanto teniamo uno all'altro e non c'è mai stato bisogno di troppe parole tra di noi"
"Siamo sempre stati bene così, Nam, consapevoli dei nostri sentimenti senza per forza doverlo dire ad alta voce"
"Lo so, è solo che- non so nemmeno dove voglio andare a parare con questo discorso, dio"
"Nessuno ti obbliga a dirlo, lo sai"
"E invece voglio farlo! Voglio dire che ti amo e non riuscirò mai a spiegare a parole quanto,  ma voglio che tu non abbia mai dubbi su questo"
"Non ne ho" afferma Seokjin baciandolo, poi si accoccola contro di lui senza parlare.
"Quindi?" chiede Namjoon dopo un po', c'è troppo silenzio.
"Quindi cosa?"
"Non hai nulla da dire?"
"Uhm, direi di no"
"Seokjin, giuro che mi fai venire voglia di lasciarti e-"
"Ti amo anch'io"
 

Ed eccoci qui, dopo cento flashfic siamo arrivati davvero alla fine.
Che dire, è stato un luuuungo viaggio e sinceramente continuo a stupirmi di essere riuscita a portarlo a termine, di solito sono una persona tremendamente incostante.
Per quanto riguarda queste ultime quattro non ho molto da dire, a parte che la 100esima è stata una delle più difficili da scrivere: non perché avesse un prompt brutto o che, ma semplicemente perché dopo aver scritto "ti amo" in 99 forme possibili, farlo in quella vera e propria è stato più complicato del previsto.
Vorrei ringraziare prima di tutto Andy (
♡), che è sempre la mia Nam e mi ha accompagnata in tutto il processo; poi, un grazie anche a chi ha recensitoseguitoricordatopreferito o semplicemente letto questa raccolta. Grazie davvero, di cuore.

E ora, passando a cose che non c'entrano nulla -non sono io se non parlo di cose random nelle note, sorry.
È finito Hwarang e sono triste, mi prendeva troppo (così tanto da avere perfino una ship etero, e credetemi se vi dico che è quasi impossibile, normalmente).
Ma, passando alle gioie, Jin si è laureato e i BTS, il loro coreografo e il produttore (non ricordo mai il nome lol) hanno vinto ai Gaon, quindi applausi a tutti loro, aw.

Detto questo, è davvero giunto il momento di cliccare su "completa".
Ma non vi libererete di me tanto facilmente, credetemi.
Grazie ancora a tutti! :3
Deb

   

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