Love and Hope, ginving Life to Life

di lasbirulina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. L'inizio di tutto ***
Capitolo 3: *** 3.2 L'animo di due cuori innocenti ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo:


Guardo il cielo e non vedo altro colore solo grigio piombo che mi spegne il sole, al ricordo di tanti anni orsono…quei momenti che non mi abbandonano mai.
Quanto mi manchi mio adorato cugino, che salisti in cielo insieme alla desta del padre per stare accanto all'altra metà del tuo cuore e della tua anima.
Un leggero dolore mi trafigge come la punta di una spada ma non c'è sangue, solo una cicatrice…mai rimarginata, anche adesso che ho perso la gioventù, non ho mai voluto disinfettare ciò che ancora fa male dentro di me, ciò che mi addolora di più è tornare indietro nel tempo quando eravamo bambini…giocavamo a essere i "Re del Mondo".
Nelle nostre menti ingenue pensavamo che niente avrebbe potuto dividerci, ahimè sottovalutammo la cosa più complessa che ci avrebbe violentemente travolti senza alcuna pietà…la morte
Senza alcun preavviso sento qualcosa bagnarmi il viso, sono lacrime;
Perché hai avuto una fine così crudele? Perché il destino è stato così amaro da portarti via con il sentimento che ci rende vivi? Perché voi…che siete gli eroi di questa svolta, non mi fate vedere il vostro volto dipinto della soddisfazione meritata?!
Solo dopo che anch'io incontrato la mia metà ho capito che col cuore non bisogna giocare, ma fare molta cautela…
A volte queste violente passioni portano a una violenta fine!
Mio caro cugino…dimmi come posso fare per trovarti? Una volta mi venisti in sogno e mi dicesti "promettimi che non smetterai di ricordarti di me" non ho mai dimenticato la nostra promessa altrimenti sarei sconfitto dal dolore, atroce come il fiele.
Il mio piccolo sole interiore punto da mille aghi, vanno sempre più in profondità per lacerarmi…
Ho nostalgia!!! Nostalgia di tutto quello che siamo stati in passato, senza che lo volessi mi ritorna alla mente l'anno in cui ci fu la guerra più difficile…la battaglia dell'amore di cui divenisti il vincitore…insieme al tuo grande amore!

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Capitolo 2
*** 1. L'inizio di tutto ***



The sun has gone, now we must redouble our kisses


Nella bella Verona, dove noi collochiam la nostra scena, due famiglie di pari nobiltà; ferocemente l’una all’altra oppone da vecchia ruggine nuova contesa, onde sangue civile va macchiando mani civili. Dai fatali lombi di questi due nemici ha preso vita una coppia di amanti da maligna fortuna contrastati la cui sorte pietosa e turbinosa porrà, con la lor morte, una pietra sull’odio dei parenti. Del loro amore la pietosa storia, al cui terribil corso porrà fine la loro morte, e dei lor genitori l’ostinata rabbiosa inimicizia cui porrà fine la morte dei figli: questo è quanto su questo palcoscenico vi rappresenteremo per due ore. E se ad esso prestar vorrete orecchio pazientemente, noi faremo in modo, con le risorse del nostro mestiere, di sopperire alle manchevolezze dell’angustia di questa nostra scena.

Purtroppo tra tutto quel trambusto molto facilmente, si creo panico fra la folla. Poi a un certo punto arrivo la voce di un ragazzo che in mezzo al disastro cerca di pacificare le cose, si tratta Tsuyoshi Montecchi, ma i suoi tentativi si rivelarono vani perché invece di fermare ciò che stava accadendo, si scontra violentemente con il nipote dei Capuleti, il nobile Sengoku.
Finché non in intervenne una voce profonda e possente che placò di scatto quel violento orrore: tutti si fermarono immediatamente di fronte a sua eccellenza il principe: sua altezza era molto amareggiato nel vedere che l'odio di queste due famiglie stanno arrecando danni e distruzione " Sudditi ribellanti, nemici della pace , profanatori delle vostre strade con sangue cittadino!...Oh, dico a voi, non uomini, ma bestie, che spegnete la perniciosa rabbia che v'infiamma nelle vermiglie polle sgorganti dalle vostre vene! Fermi! Da quelle vostre mani insanguinate, gettate a terra, a pena di tortura, maltemprati acciai, ed ascoltare la vostra condanna dalle labbra dello sdegnato principe. Tu vecchio Capuleti, e tu Montecchi, avete già tre volte disturbato la bella quiete delle nostre strade con zuffe sorte da parole al vento, e costretto anche i vecchi cittadini di Verona a gettar l'austere vesti per tornare a impugnar le vecchie picche, ormai coperte di ruggine in pace, per separare il vostro antico odio.
Se disturbate ancor le nostre strade, saran le vostre vite, ve lo giuro, a pagar la rottura della pace. Per questa volta, tutti gli altri a casa. Tu Capuleti, vieni via con me, e tu Montecchi, questo pomeriggio trovati nella vecchia Villafranca dov'è la nostra Corte di Giustizia, per conoscer le loro decisioni sul seguito da dare a questo caso. Ora vai tutti: a pena capitale, ordino a tutti di sgombrare il campo!"
Proclamato l'avvertimento sua altezza si ritira insieme a Messere Capuleti.
In mezzo alla piazza rimangono i Montecchi ancora scossi e turbati dall'accaduto, tra cui Madamigella Nazumi: la primo genita della famiglia Montecchi insieme al cugino Tsuyoshi, ella completamente angosciata rivela a lui la sua rabbia, verso i nemici " Oh, angoscia, dispetto! Come può esser avvenuto tale scandalo così violento! Dimmi cugino, illuminami su ciò che è successo, cosa può aver fatto scattar questa rissa?! " Tsuyoshi con tranquillità, cerca un tono sereno per spegner quell'agitazione incombe in Nazumi " Mia adorata cugina, abbandona la sofferenza nei tuoi occhi, non si addice alla tua bellezza. Ora ti illustrerò: Quand'io son arrivato era già in corso tra i loro e i vostri una dannata rissa. Per cercare di separarli ho posato la mia spada, ma in quello stesso istante è sopraggiunto Tebaldo, con una spada in pugno, e fiatandomi agli orecchi baldanzosi propositi di sfida, comincia sventagliarsela sul capo fendendo l'aria che non vulnerabile, fischiava, come beffarsi di lui. Mentre ci scambiavamo colpo a colpo, e la gente accorreva da ogni parte, e la zuffa cresceva e s'ingrossava, è giunto il principe, che ci ha divisi " Madamigella Nazumi era scioccata nell'udire quel terribile avvenimento, così con capo basso e l'aria afflitta, con fil di voce espose il suo pensiero " Santo cielo! Quale malvagio errore può aver mai commesso la nostra famiglia? Quali pene ci attendono per questa interminabile guerra? Siamo tutti condannati! " E dal suo volto colarono calde lacrime, in qual vennero asciugate, dal tocco gentile del buon Tsuyoshi " Madamigella, non sprecare le tue lacrime per quei tiranni! Piuttosto, mi illustreresti dov'è può essersi recato tuo fratello? " il suo volto di costei cambiò e divenne rigida e cupa: Nonostante siano imparentati Naozumi ha sempre provato un odio profondo verso Akito, così la sua risposta fu molto fredda " sono irriverente, alla tua domanda, ma ti dirò: credo che stamattina, di buon'ora: fosse diretto lì sotto al bosco d'aceriche sorge ad ovest della città, camminava con il solito volto impertinente e imbronciato. Dalla sua passeggiata ancora non è rientrato, cugino adorato, non sicura dell'informazione, ti consiglio di cercarlo lì " Tsuyoshi era dispiaciuto per era conoscenza del motivo di tanto astio, ugualmente spera che un giorno questo disprezzo si tramuti in amore " bene, allora vado a cercarlo" ella lo fermò " non credo ce ne sia bisogno. Eccolo! Sta arrivando! Cugino dagli il buongiorno da parte mia, adesso mi ritiro, che cielo sia sempre con voi " lui con un sorriso spento gli rispose " metà di questo augurio si rifletti in te mia amata cugina" Si allontanarono in direzioni diverse: Tsuyoshi raggiunse, il giovane figlio maschio della famiglia Montecchi che passeggiava non curandosi del suo arrivo.

Cammino, cammino, alla ricerca di qualcosa, ma cosa? La felicità, nella mia giovane vita, non l'ho mai incontrata: il che vengo disprezzato anche da chi mi dovrebbe amare, ho vissuto da solo la mia crescita. Non mi arrendo, sono sicuro che un giorno troverò la pace. Ecco gli ennesimi sguardi furbi dalle dame passanti: Non ho vent'anni ancora, ho avuto ogni avventura, ma tutte quelle donne non rubano un sospiro, mi adorano lo so e non le amate no! Ed ho allagato questi sguardi voltando gli occhi miei: a quei corpi a cui non do niente, non è che un freddo fuoco, l'amore quando verrà? Quando sentirò quel benessere che ti illumina: come il sole accecante, di una giornata d'estate " Akito! Buon mattino cugino! " "Ricambio! È così giovane il giorno? " Ahimè, avendo trascorso il mattino, ad abbandonarmi alla tristezza delle faccende in sospeso, perso la nozione del tempo " Son appena le nove, con distrazione non te ne sei accorto? Oh, cugino lo so, le ore tristi sembrano non finire mai " Annuisco a questa affermazione, mio gentil cugino tu e solo tu sai percepire comprensivamente il mio strazio, ma incupirmi con un argomento doloroso " novità da mio padre? Nuovi compiti? " gli pongo ogni giorno la stessa domanda, l'illusione del miracolo che non accade, mi porta a ricevere la solita delusione " No! Oggi c'è stata una zuffa con i Capuleti. Stavolta il principe ci ha messo alle strette. Alle prime luci del pomeriggio, proprio con sua maestà dovrà affrontare un colloquio, nella Corte di giustizia. Mi rincresce dirtelo, ma è meglio se non disturbi sua signoria" Come avevo preannunciato, ho ricevuto un'altra delusione, mio padre: figura fondamentale della mia vita, rappresenta la figura del nulla, non abbiamo un rapporto a quello che si conviene a un padre e un figlio. I miei occhi non più alcun dolore, ma solo rabbia: la rabbia che si accumula sempre di più. Cosa posso fare? La disperazione nella continua ricerca delle attenzioni di mio padre, non lascia posto alla spensieratezza. Come sempre, l'unica consolazione è la compagnia di mio cugino e Gomi, che nel frattempo ci ha raggiunto. Da tutti siamo detti ' I re del mondo ' forse perché quando siamo insieme paragonati: ai grandi re messi lassù guardano il mondo ma non sanno più, che cos'è vivere con l'allegria che abbiamo noi sempre qui in compagnia. I grandi re non sanno che comprano tutto, ma l'amore no, la solitudine, li dannerà. I grandi re tremano se un cane abbaia senza un perché, alzano i muri su fino all'oblio blindati ormai e invidiosi di Dio, e noi quaggiù ridiamo di chi anche da re è uno schiavo, mentre noi: siamo 'i re del mondo ' noi viviamo nel potere, non abbiamo una morale. Senza leggi ne padroni solo vivere è importante " Akito! Per i problemi dolenti dentro di te, ascolta il mio consiglio, non pensarci " No! I miei problemi non possono risolversi mio caro amico "tu puoi insegnarmi, a non sperare? " Esclamai come se non ci fosse davvero soluzione " Restituendo libertà alle tue attenzioni, guarda nuove bellezze…insomma dove è finito il grande sciupa femmine Akito Montecchi " nel momento in cui ero nell'intento di rispondergli, arrivò un servo di qualche ricca famiglia, anche se non mi interessava, mio cugino prese parola con lui " no, resta amico, cosa ti porta qui? " il servo prese la pergamena che aveva in mano e ce la porse " E buona pure a voi la faccia Iddio. Di grazia, signor mio, sapete leggere? " Gomi rivolse il suo sguardo verso di me e mi chiese se leggevo il messaggio, sommerso dalla noia e richiamai a trattenere il servo " No, resta, amico, questo lo so leggere " presi la pergamene che mi porse " spero che la grafia sia comprensibile, per il di lei signore " " Amico, avrò anche studiato poco, però i libri che non mi sono dispiaciuti, non me li sono fatti raccontare " Esclamai un po’ infastidito accompagnato dalle risate dei miei compagni.
Il messaggio ricevuto era un invito, alla festa di fidanzamento di Ursula la figlia dei Capuleti: in quella lista c'erano scritti, tutti quelli imparentati a quella famiglia.
" Una bella brigata, spero che si divertano " il servo abbozzò un sorriso e mi disse " Senza che lo chiediate, stasera ci sarà una festa a casa del mio padrone, e se non siete uno di casa Montecchi, venite a bervi una coppa di vino. State Allegro, Arrivederci "
" Proprio quello che ti spiegavo, Akito, andando al ballo. Troverai qualcuna che saprà come tirarti su " Non credo che questo possa aiutarmi a distrarmi, ma è sempre la cosa più saggia riuscire a sfuggire al dolore repellente con del buon vino " Verrò con te all'evento, ma attento che forse stanotte, potrei non rincasare " A questa mia affermazione mio cugino mi diede una pacca sulla spalla incoraggiandomi nel mio intento.

" Lady Rossana!!!! " Oh, che bel sogno che stavo facendo: sognavo l'amore. L'amore che cos'è? Nei teneri anni miei, un giorno arriverà ma quel giorno non si sa, la vita che cos'è? È l'inizio per me, ma un vento d'impazienza mi trascina con sé con un mare qui dentro al cuore, l'amore quando verrà? "Rossana!!!" la voce della mia balia rimbomba lungo il corridoio che porta verso la mi stanza, sentendo il suono allegro, mi affaccio fuori la porta. E mi venne incontro la mia balia, con furore e allegria; come una fata in un bosco incantato " Che c'è, chi mi chiama? " "Mi manda a chiamarti tua madre, sono sicura che ha da darti buone notizie " assetata di curiosità, mi incamminai verso gli appartamenti della mia progenitrice. Il quale mi ritrovai subito verso le porte della sua stanza: bussai, e attesi il consenso per entrare, non appena ebbi il permesso, aprì: e vidi dinanzi a me, mia madre seduta su un comodo sofà, con di fronte mia sorella: tramutata nella regina Cleopatra, per la sua incredibile bellezza " Ben Arrivata Rossana! " esclamò mia madre che con un elegante cenno con la mano: mi invitò ad avvicinarmi, come una perfetta fila di soldati mi inserì di fianco a mia sorella " Ti ho fatta chiamare, per discutere con te di un argomento importante" dal tono da ella usato, deve riguardare qualcosa di molto serio " Ditemi pure, che cosa dovete comunicarmi? " alla mia domanda, lei invito me e mia sorella Ursula ad accomodarci sul divano, e lanciò a me uno sguardo contento e rassicurante " figlia cara, come sai tua sorella questa sera si fidanzerà con il figlio della ricca famiglia Carlini, venivo appunto a toccar, per la Vergine, questo argomento: come maritarti. Rossana, dimmi che pensi riguardo al fatto di prender marito?" Domanda il quale, la mia risposta è turbata e mi fa sentire spaesata " è un onore che io non sogno nemmeno " a questa mia affermazione, dentro di me si fece spazio una grande sofferenza. Qualche secondo più tardi intervenne mia sorella " Eppure è giunto il tempo, che pensi a maritarti! " dalle sue parole ben accolte, mia madre in mano prese il discorso " A farla breve: c'è il nobile Naozumi della famiglia Paride, che ci ha rivolto, la richiesta della tua mano " No, tristezza ma, nonostante tutto dovrò sposarmi, ogni donna sa che non esiste pietà: Dio che non hai pietà di me, per quali vie mi perderò? Unirmi ad un uomo a me ignoto, senza aver conosciuto la felicità, a questo pensiero mio non potei fare a meno di abbassare il capo, come senso di incoraggiamento Ursula iniziò a lodare la figura di questa persona " Che uomo quello là, sorella mia! Così bello che pare un figurino! " fu istintivo, estorcere da mia madre qualche sguardo di comprensione. Ma era inutile, ciò che da lei ottenni, era un'altra domanda per me sofferente " Che dici: senti di poterlo amare quel gentiluomo? Figlia mia: ti senti, o no, di poter corrispondere sinceramente all'amore di Naozumi Paride? " Non sentendomi da costei capita, il mio dolore, divenne rabbia: fastidio che fece uscire la mia voce nei loro confronti dura e sofferente " Vedrò di farmelo piacere, ma gli occhi miei non lanceranno il loro sguardo più in la, di quanto il vostro permesso, dia loro forza di volare! E adesso scusatemi ma vorrei ritirarmi nelle mie stanze " Senza attendere oltre affrettai il passo, per stare il più lontano possibile da mia madre.
Dopo questa notizia, cercai di non disperare e farmi un po’ di coraggio. Povera me, che orribile situazione! Purtroppo non c'è risoluzione. Qualcuno bussò alla porta: dai rumorini capì subito che quella era la mia balia, e gli diedi il consenso per entrare " bambina, dimmi cosa ti può aver mai detto tua madre, da render i tuoi occhi così scuri, per caso è una novità a te non gradita? " sospirai per la rassegnazione, sapevo che la mia balia non poteva fare niente " oh, buona nutrice il mio cuore è infelice perché: non sa quando l'arco di cupido punterà il mio cuore, quando sentirò un dolore annunciare il sole, quando dentro le mie vene scenderà quel bene fino ad impazzire, più di quanto il cuore possa sopportare senza mai morire, Quando? Che sventura, non accadrà, non potrebbe mai accadere: la madre mia, desidera che io mi maritassi con un uomo! " la mi balia con fare parecchio sorpreso, quasi grido alla mia dolorosa confessione " San Francesco Benedetto! E chi mai tu dovesti sposar? " " l'unico figlio della famiglia Paride Naozumi! " Solitamente, quando dalle palpebre che si chiudono fuori escono delle lacrime, la mia balia è sempre pronta a consigliarmi. Ma non c'è da cui consigliarmi, per cui intorno a noi c'era un gran silenzio: l'essere avvolta nelle braccia della mia compagna d'infanzia, mi diede la forza di non disperare, anche se è difficile dovevo accettare la situazione. Oh, sciagura; se solo per me ci fosse la libertà di scegliere, sarei più felice. Come sono triste, ma devo farmene una ragione anche se sarà difficile.



• Spazio all'autrice Ho scelto questa tragedia di Shakespeare, per l'amore e il coraggio dei protagonisti. È bello sapere che si amano a tal punto da arrivare alla morte. Infatti adesso sto ascoltando le canzoni del musical ' Ama e cambia il mondo '. Mentre leggevo la tragedia in manga ho pensato " ho perché non creare un misto Sana e Akito? ' Chi meglio della loro coppia può creare una storia nuova, romantica, avventurosa e battagliera. Ovviamente non cambierò il loro carattere, per cui ci metteranno un po’ di tempo per dichiararsi e mettersi insieme. Ma una volta che loro saranno una coppia riusciranno a superare le prove che li attende? Penso che verrà fuori un'ottima storia e il resto lo scopriremo insieme! Tanti saluti e alla prossima!!!!

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Capitolo 3
*** 3.2 L'animo di due cuori innocenti ***


Eros shook my mind like a mountain wind falling on oak trees


In un tiepido pomeriggio di primavera, nella tranquilla piazza del mercato di Verona un gruppo di giovani ragazzi ridevano e scherzavano godendosi la loro allegria, ma tra tutta quella spensieratezza c'era un ragazzo: quello più affascinante di tutti, che mai fu più infelice per i problemi che a esso sembrano non abbiano una fine…

Si sentono le risate di Tsuyoshi e Gomi, il sorriso luminoso e spensierato che mi manca da tempo. Non riesco a sfumare il buio che c'è in me: purtroppo anche oggi il mio progenitore non mi ha degnato nemmeno di una minima attenzione, nonostante mi sia cimentato nei contratti da seguire, più importanti per la famiglia, non si è accorto delle numerose critiche positive, ricevute per il buon lavoro compiuto. "Allora cugino, cosa ti metterai per la festa di stasera? Ricordati le scarpette da ballo, sarò curioso di vedere la tua maestria nel danzare " " Sarò ancor più lieto di danzare con la beata nebbia che a sua volta mi pervade la mente, portandosi con sé la golosa aroma di vino rosso " A quel punto Tsuyoshi mi guarda sbuffando e iniziando la sua predica mi dice " Akito, approvo pienamente il tuo desiderio di volerti distrarre, ma non vorrei che questo ti induca nella vie dei babbuini, che circolano pericolosamente nelle strade malconci e vicino a morte sicura " con non curanza del farmi vedere rivolgo gli occhi al cielo, in segno di seccatura e gli rivolgo la mia risposta tranquilla e rassicurante " Tranquillo, purtroppo non sono ancora nella condizione di potermi ridurre come un tale 'babbuino'. Cugino, se la mia miserabile vita mi portasse a tanto, non sarei degno del mio cognome e poi un Montecchi sa che cos'è la dignità " " Mi da sollievo sentirti dire queste cose, dai prova di responsabilità e maturità. L'unico mio profondo dispiacere è che il mio complimento non è appagato, dal volto fiero del saggio zio " A questa affermazione non ho potuto fare a meno di annuire, abbassai il volto e si spensero nuovamente i miei occhi, poi il mio amico cominciò a esibire i divertimenti attenenti ai nostri interessi " Forza amico mio! Questa sera dobbiamo raggiungere la bellezza lucente che solo Venere può mostrare, altrimenti come conquistiamo le donzelle!! " "Beato per il preciso obbiettivo, ma il vino è sempre l'alta scelta principale " " Amico per l'amor del cielo! Non ridurti solo a sorseggiare coppe grandi quanto la tua testa. Insomma vai! Vai! Mio Adone e annusa tutti fiori fino a quando uno non sarà degno di essere colto di fronte al tuo possente sguardo! " " Senza alcun dubbio! " Amico mio fratello mio siamo così legati ormai, tu senti mai la morte in te? Il suo respiro fra di noi? Per me non c'è un domani mai, perdo me stesso se non son più io, non gioco no! Io tremo e temo che nessun dardo mai la sua corazza passerà che la sua castità e il sole oscurerà, io tremo.

" Bambina ma guardati sei uno splendore!!! " Con furore esclama la mia balia: la madre mia con insistenza mi ha fatto indossare un abito rosso con ricami d'oro sul corsetto il qual da il bel vedere del mio seno. L'obbiettivo di mia madre era rendermi folgorante alle pupille del nobile Paride. Povera me non c'è giustizia al mondo che può salvarmi, colui che incontrerò molto presto sarà mio marito, l'uomo a cui dovrò dare me stessa tra cui la mia verginità. Ecco che nella mia gola c'è un nodo al sol pensiero. Nel mio sguardo angosciato e spento si percepisce un amaro silenzio veritiero, il quale la mia balia comprende subito così senza proferir parola mi diede un abbraccio per rincuorarmi e con una voce dolce mi disse " Forza fanciulla! Andrà tutto bene! " Ormai anche la frase più semplice detta dalla mia seconda madre, per me è oro colato, non ci sarà mai nessun altra in grado di capirmi come lei già so che qualunque possa succedere la mia dolce balia, ci sarà sempre per me.
Peccato che a rovinare questo momento e il bussare alla porta della mia stanza, non potendo fare altrimenti decisi di sciogliere quell'abbraccio e scoprire chi fosse " avanti! " si aprì leggermente la porta ed entrò Gilberto il nostro servitore più fedele " Signora, volevo informarla che gli ospiti sono arrivati e vi attendono con impazienza " " Arrivo subito! " il servitore fece un cenno con la testa e chiuse nuovamente la porta, rimanendomi sola con la mia balia " Bambina, va' divertiti e non pensare a niente " " ci proverò! Grazie buona Nutrice" un po’ incerta sull'affermazione comunicatole da lei inizia a dirigermi verso la sala dove si terrà la festa di fidanzamento di mia sorella Ursula. Non nego di sperare che magari ne bel mezzo della festa possa trovare qualcosa che mi rallegri un po’, che strazio! È inutile, sarà del tutto improbabile.

Nel nostro cammino verso la casata dei Capuleti c'era un'atmosfera festosa da parte di tutti specialmente da Gomi " Cugino siamo quasi giunti a destinazione " " Sai cosa cambia al mio interesse!! " A questa scortese affermazione ricevo uno sbuffo da parte del mio più caro amico " Insomma! È mai possibile che pensi sempre il male, neanche fossi destinato al patibolo! " Oh! Quali languide sofferenze mi attendono prima di arrivare alla fine dei miei giorni?! Mi ripugna la mia vita e non mi pento di ciò che penso, il negativo è ciò che avviene in tutti i momenti della nostra esistenza, non m'importa se questo è inquietante, ahimè codesto è il mio costante pensiero " Amico taci, che per quanto tu passa disapprovare il mio punto di vista non puoi riorganizzare a seconda del tuo gusto la mia sede di pensiero " da qui vidi la resa di Gomi così a rallegrare le fu l'entusiasmante Tsuyoshi il quale teneva a portata di mano delle maschere " Tiratevi su! E mettetevi queste: se vogliamo divertirci come si deve, dovremo far in modo di tenere nascoste le nostre identità " " Sei troppo ansioso, chi vuoi che ci riconosca! " a quel punto Tsuyoshi lo fulminò con lo sguardo e gli diede un avvertimento veritiero " Ti ricordo che siamo dei Montecchi e se il padrone di casa dovesse vedere o scoprire la nostra presenza ci ammazzerebbe! " questo pericolo a me conosciuto mi portò a eseguire ciò che mi è stato richiesto e indosso la maschera che riesce a coprirmi del tutto il viso, infine ci intrufolammo nella fila dove attendeva di entrare gli ospiti di eccezione.
Nell'attesa tentammo di non proferir parola con nessuno altrimenti ci avrebbero smascherati in poco tempo, mentre mi accertavo che nessuno mi riconoscesse avvertì gli occhi puntati addosso, delle damigelle il quale si trovavano dietro di noi. Questa festa non poteva cominciare in modo peggiore, purtroppo queste occhiate a me irritanti non le gradisco da oche come quelle, senza dubitar continuo a preferire il vino; non appena termino questo pensiero finalmente ci aprirono le porte e ci fecero entrare.

È da un'ora che sono qui non riesco a divertirmi, ho conosciuto il mio promesso sposo Paride Naozumi: non c'è molto da descrivere, esteticamente è un bell'uomo, ma è così noioso! A tal punto, da farmi capire che non abbiamo assolutamente nulla in comune. Del tutto annoiata decido di andare fuori al balcone a prendere una boccata d'aria fresca: una volta uscita decido di godermi la tranquillità di questo cielo scuro ricoperto di stelle, nella mia solitudine ritrovo ad assalirmi gli stessi pensieri che mi tormentano da giorni. La mia vita è molto dura e già lo so io sono una nobile, una Capuleti, e non mi è concesso decidere cosa fare, è faticosa la strada che ruota tutta intorno a me. La verità e che vorrei più libertà nella mia vita, la tranquillità di scegliere, tutto qua! Se potessi decidere io non mi sposerei, o forse concederei la mano solo a chi è pazzo di me! Sarebbe tutto più bello, ma non credo che accadrà non potrebbe mai accadere. Questa convinzione mi porta a un sonoro sospiro e decisi di tornare dentro, quando mi girai per rientrare casualmente mi cadde l'occhio sul giovane che guardava fuori. Guardandolo meglio notai che aveva un'aria a dir poco afflitta: come se un demone gli avesse strappato la luce dagli occhi, oh! Dea Venere! Tra la tua lucentezza creasti il quale non si può negare la sua bellezza. All'improvviso lo vidi girarsi dalla mia parte, una strana sensazione mi pervase la mente, era tutto talmente strano che sembrava di essere in un mondo surreale. Per l'infinità dei suoi occhi color ambra, senza preavviso mi rivolse la parola " Signorina! " mi sentì sussultare " Mi…mi dica " " vi sentite poco bene? " cielo! Non sapevo cosa dirgli, mi sentivo parecchio a disagio, d'altronde non è molto educato fissare le persone " No…no, avevo bisogno solo di un po’ d'aria " " Capisco, forse la festa vi annoia " " Forse! Ma questo non vi riguarda, sono venuta qui anche per stare un po’ sola " ma voi guardate che screanzato, come osa parlarmi come se già avesse capito tutto! E non mi conosce! " anch'io, che coincidenza, prego! Continuate pure, si può stare benissimo da soli anche in due, anzi non rivolgetemi la parola " smise di guardarmi e rivolse lo sguardo verso la luna piena di questa sera. Star così vicino ad una persona senza alare mi trasmette un certo timore, l'unica via era tentare di dileguarmi, da questo silenzio imbarazzante " già stanca della solitudine? " Ah! Prego dunque agli dei, di mandarmi qualche inconvenienza che mi induca ad allontanarmi da costui che si presenta come un vero presuntuoso, paragonabile a un cucciolo viziato con una spina nella zampa "Non credo di dovervi dare delle spiegazioni " "avete forse cambiato idea? Come dev'essere difficile per voi, venite alle feste per rimanere sola e vestite all'ultima moda parigina per passare inosservata, agli occhi di tutti i cavalieri presenti a codesto evento " a poco più da un passo da me inchiodò i suoi magnetici occhi ai miei " Come vi capisco " Capirmi?! " sappiate che se mi provocherete saprò rispondere per le rime le vostre offese " " Ma io intendevo offendervi, una rosa non può passare inosservata in un campo di neve" " Voi giovani Veronesi state divenendo più sfrontati dei francesi" la mia soddisfazione fu tale che feci a meno di ridere, infatti queste risate furono contagiose perché esso si lasciò andare e scoppiò a ridere. Era un momento talmente piacevole che dimenticai quanto tempo sono rimasta fuori. Incredibile, e pensare che costui sia irrimediabilmente un nobile presuntuoso, possiede un animo misterioso tutto da scoprire, ma che al col tempo affascina.
" Senta, potete usarmi la gentilezza di dirmi il vostro nome? " "solo se voi mi direte il vostro! " con fare divertito mi rispose "d'accordo, avanti presentatevi pure " prima che potessi dire una singola parola comparvero, le mie dame di compagnie "signora, vostra madre vi sta cercando " " arrivo subito " mi rigirai verso di lui ed egli fu più rapido " andate pure, meglio non far attendere vostra madre " " vi ringrazio " e andai da mia madre, sicuramente dovrò stare ancora in compagnia di Paride e mentre mi incamminai verso la direzione dove ella si trovava spostai lo sguardo verso il balcone e il nobile misterioso non c'era più, se questa sarà stata l'unica volta che l'avrò incontrato, mi auguro di rivederlo presto…molto presto.

• Spazio all'autrice Ciao a tutti! Mille volte scusatemi per il fortissimo ritardo la purtroppo sono stata tenuta occupatissima dalla scuola. E niente spero che il capitolo vi piaccia e ci rivediamo al prossimo capitolo!!! Baci Lasbirulina!!!!!

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