U p p e r t a l e

di FriskAndChara
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Qualcosa da fare ***
Capitolo 3: *** Ritorno nei sotterranei ***
Capitolo 4: *** Snowdin ***
Capitolo 5: *** Dietro la porta. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Toriel si sedette dietro la cattedra, togliendosi gli occhiali.
Era finalmente diventata l'insegnante che aveva sempre voluto essere e tutto andava a gonfie vele: aveva una classe fantastica, nuovi amici insegnanti come lei e amava quello che faceva. Insomma, la sua vita non sarebbe potuta andare meglio.
Anche il piccolo Frisk aveva cominciato ad andare alle sue lezioni, e ciò le faceva molto piacere. Spesso, dopo la scuola si incontravano con il resto del gruppo e Toriel cucinava qualcosa che mangiavano tutti insieme, raccontandosi la propria giornata.
L'unica pecca di tutto quello, era che era stanca. Non aveva piú molto tempo per riposare, con tutti gli impegni del mestiere.
Era la ricreazione e tutti i bambini erano fuori a giocare; la classe era vuota. Toriel ne approfittò per chiudere gli occhi e lasciar uscire fuori un sospiro stanco, facendo attenzione a non addormentarsi.
Quando faceva queste pause, ripensava a quando era ancora nei sotterranei. Ripensava alla sua casa nelle rovine, Snowdin, e tutto ciò che una volta era stato il suo regno, prima che Asgore mandasse all'aria ogni cosa.
All'improvviso, sentí qualcuno tirarle la manica del vestito, e aprí gli occhi di scatto: Frisk era lí, che la guardava con aria preoccupata.
"Stai bene, mamma?"
Toriel sorrise. Provava un grande sentimento di affetto ogni volta che il bambino la chiamava 'mamma'.
"Non ti preoccupare, caro Frisk. Sono solo un po' stanca."
Il bambino sorrise.
"Come mai non sei a giocare con gli altri bambini?"
"Stavo aspettando che uscissi anche tu," rispose Frisk. Doveva essere rimasto fuori dalla classe, pensò Toriel.
Quest'ultima sorrise di nuovo, si alzó e prese il piccolo per mano.
"Allora andiamo." 8
***
La campanella dell'ultima ora segnò la fine di un'altra giornata di scuola.
Frisk corse verso l'uscita, seguito da Toriel, impaziente di trovare i suoi amici fuori ad aspettarlo.
La prima cosa che vide furono i due fratelli scheletri, che parlavano fra di loro. Nessuno dei due notò Frisk che si avvicinava con Toriel alle spalle.
Il bambino tirò la manica della felpa di Sans, che spostò lo sguardo dal fratello verso di lui.
"Oh hey Frisk, hey Tori. Come va?"
"Frisk! Finalmente sei fuori! Non ti avevo notato!" esclamò Papyrus, abbassandosi all'altezza di Frisk.
Quest'ultimo sorrise ad entrambi e cominciò a raccontare la sua giornata.
Toriel sorrise ascoltandolo e prendendolo per mano.
"Bene, piccolo Frisk, spero che tu abbia fame," cantilenò, "Perché ti preparerò un bel pranzetto con i fiocchi."
Il bambino esultò, e i quattro si avviarono verso casa.
2
Ma una figura misteriosa osservava dalle profondità del buio... 4

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Ta duh
Visto che ho una bella idea, ho cominciato a scrivere questa robina :3
Questo é solo un prologo ma i prossimi capitoli (spero) usciranno un po' piú lunghi xD
Goat mom is best mom (- w -)
Ps: ditemi se continuare :3
-Phanny

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Capitolo 2
*** Qualcosa da fare ***


Frisk appiccicò la faccia alla finestra della sua stanza, imbronciato.
Non poteva fare niente: era da due giorni che pioveva a dirotto. Persino la scuola era stata chiusa.
Il bambino si annoiava e pensava a qualcosa da fare, senza risultati sorprendenti.
Si buttò sul suo letto, adattissimo alla sua misura, e si crogiolò con i cuscini per un po', finché non gli venne fame, e decise di andare a vedere se Toriel aveva cucinato qualche torta o qualcosa del genere. Frisk si alzò dal letto e corse fuori dalla sua stanza; percorse tutto il corridoio fino ad arrivare alle scale. La loro era una casa a due piani; era molto bella. Frisk l'aveva adorata la prima volta che ci aveva messo piede. Al piano di sopra c'erano tutte le stanze, quelle di Papyrus, Sans, Toriel e Asgore. Quella del bambino era vicino a quella della mamma, in modo che se avesse avuto bisogno di lei, era proprio lí affianco. Vivevano tutti insieme e il piccolo si sentiva veramente a casa con loro.
Frisk scese al piano di sotto: nel soggiorno, Toriel stava comodamente seduta sulla sua poltrona a leggere un libro, godendosi il calore del fuoco nel caminetto mentre Sans dormiva sul divano.
"Mamma," la chiamò Frisk avvicinandosi. "Ho fame."
Toriel alzò lo sguardo dal libro e sorrise.
"Ah, Frisk. C'é della torta in cucina, se vuoi," disse dolcemente, mentre si rimuoveva gli occhiali per pulirli. "Oppure puoi chiedere a Papyrus di..." Toriel non fece in tempo a finire la frase. Dalla cucina arrivò un rumore di pentole che cadevano tutte insieme. Frisk annuí.
"Va bene la torta, grazie mamma."
Il bambino si avviò in cucina, dove trovò Papyrus intento rimettere a posto le pentole. Stava provando qualche tipo di ricetta, che Frisk non riusciva a vedere, essendo troppo in alto per lui.
"Oh! Frisk!" Lo scheletro poggiò le pentole sul tavolo e si rivolse al bambino, che intanto aveva individuato la torta di Toriel. Era ancora piú in alto delle ricette di Papyrus.
"Che c'é, hai fame?"
Frisk annuí e fece per chiedergli di passargli una fetta di torta, ma venne interrotto ancora prima che potesse pronunciare una parola.
"Non hai di che preoccuparti, Frisk! Io, il grande Papyrus, sono qui per soddisfare le tue esigenze culinarie! Nyeh heh heh!!!"
Frisk inclinò la testa da un lato. Non aveva capito niente di quello che aveva detto il suo amico.
"Pap, potresti-"
"Cucinarti un bel piatto di spaghetti? Non c'é bisogno di chiederlo, la risposta é sí, ovviamente! Nyeh heh heh!"
Il bambino si rassegnò e si sedette a tavola. Non poteva trovare un modo per dire a Papyrus che avrebbe voluto la torta senza offenderlo. L'avrebbe comunque mangiata dopo gli spaghetti.
Un paio di minuti piú tardi, davanti a lui c'era un gran piatto di pasta fumante, che non sembrava poi tanto male.
Quando Frisk ne prese un boccone, si aspettava che i suoi muscoli facciali si bloccassero; invece, era abbastanza buona quella volta.
Il bambino finí gli spaghetti in poco tempo e sorrise a Papyrus.
"Ti piace? Wowie!" Lo scheletro sembrava felice. "Beh, non poteva essere altrimenti!! Sono un cuoco grandioso!"
Dopo essersi fatto servire anche la torta, Frisk, pieno come un uovo, tornò nel salotto dove intanto Sans si era svegliato e chiacchierava con Toriel. Il bambino si sedette accanto a lui, sospirando soddisfatto.
"Mangiato bene, Frisk?" ridacchiò lo scheletro.
Frisk annuí e sorrise.
"Heh. Mio fratello sta migliorando, vero? Adesso i suoi spaghetti sono commestibili."
Toriel sorrise, poi si rivolse a Sans, cambiando argomento.
"Allora, avete deciso quando andare?"
Frisk guardò con aria perplessa prima Toriel, poi Sans. Quest'ultimo si mosse sul divano prima di rispondere.
"Eh, penso uno di questi giorni."
"Dove vai?" La domanda uscí dalla bocca di Frisk prima che se ne potesse rendere conto.
"Beh, diciamo che ho dimenticato delle cose nei sotterranei..."
Lo scheletro si grattó il teschio con un dito.
"Vado a riprenderle. Mi accompagnano Alphys e Undyne."
Il bambino, sentendo la sua risposta, si emozionò.
"Oh! Posso venire anche io?"
Sans sembrò sorpreso. Guardò prima Frisk, poi Toriel, che scosse la testa.
"Uh...credo proprio di no, ragazzo."
"Ti preeego!"
Dopo una serie quasi infinita di preghiere e scuse di Toriel per fargli cambiare idea, l'insistenza di Frisk la fece cedere e accettò a farlo andare con loro.
Frisk era euforico; aveva finalmente trovato qualcosa da fare.

Ok non ho voglia di scrivere niente oggi lol
Inizio a scrivere il prossimo? (É una domanda per voi, se volete che continui)
-Phanny

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Capitolo 3
*** Ritorno nei sotterranei ***


Toriel finí di abbottonare il giubbotto al piccolo Frisk.
Nonostante avesse provato a trattenerlo con mille scuse, il bambino sarebbe andato con Sans, Undyne e Alphys nei sotterranei.
Ovviamente, l'umano era su di giri: non vedeva l'ora di partire per questo viaggio con i suoi amici, anche se sarebbe stato abbastanza breve.
Invece, Toriel era preoccupata; da una parte, temeva che potesse succedere qualcosa a Frisk, ma dall'altra non era solo, e sapeva di potersi fidare di Sans.
Si era premurata di coprire bene il piccolo, che non riteneva fosse necessario.
"Mamma, davvero, starò bene." Disse Frisk, provando a muovere le braccia in quel giubbotto pesante che gli aveva affibbiato. "Non c'è bisogno di questo...non riesco a muovermi."
Toriel, però, non volle sentire scuse.
"É per il tuo bene, Frisk. Tienilo sempre e non toglierlo mai, soprattutto a Snowdin." Dicendo questo, assunse un'espressione preoccupata.
"Non vorrei che ti prendessi un raffreddore."
Frisk sospirò, ma non disse nulla. Anche se voleva fare l'esatto contrario di quello che gli aveva appena detto, capiva le preoccupazioni della mamma e decise di assecondarla.
Il bambino scorse Sans avvicinarsi gli si avvicinò. Lo scheletro, vedendolo così imbottito, ridacchió.
"Hey, ragazzo, hai mangiato troppi 'dog?"
"No," rispose Frisk, "Mamma vuole che tenga il giubbotto nei sotterranei."
"Oh, ecco. Andiamo, Undyne e Alphys ci stanno già aspettando."
Prima di partire, ovviamente, Toriel diede le ultime raccomandazioni ad entrambi.
"Frisk, stai sempre vicino a Sans e non allontanarti; Sans, tienilo sempre d'occhio e non perderlo!"
"Sarà fatto, Tori." Detto ciò, lo scheletro prese Frisk per mano e si avviarono verso la loro destinazione. Si incontrarono con Alphys e Undyne, che erano un po' perplesse sul da farsi.
"Scusa Sans," chiese Undyne sistemandosi la coda, "Ma come facciamo a tornare lì sotto senza...uh, cadere?"
"Non preoccupatevi, conosco una scorciatoia."
Il gruppo seguì Sans e in un batter d'occhio si ritrovarono all'entrata delle rovine.
I tre si chiesero come fosse stato possibile, ma decisero di non fare domande.
Mentre attraversavano le rovine, Frisk iniziò a raccontare come aveva incontrato Toriel e come lei lo aveva aiutato a superare i puzzle durante il percorso. Non riusciva a credere che era passato così tanto tempo da quel momento, e che ora tutti i mostri erano sulla superficie.
Il gruppo arrivò con facilità all'uscita, non incontrando più nessuno da lottare, e tutti e quattro riconobbero il lungo tratto di neve fredda che li separava da Snowdin. 2
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SONO TORNATA! ed anche le altre e.e, avevamo perso la password e non riuscivamo più ad entrare q.q Sorry
detto ciò
Si, lo so, questo capitolo é corto e non succede niente di significativo, sorryyy
Ma forse nel prossimo....
- - -- - - - - - - - - - Phanny

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Capitolo 4
*** Snowdin ***


I quattro camminarono fino ad arrivare all'entrata del piccolo villaggio immerso dalla neve.
Snowdin era, ovviamente, deserta: il negozio principale e l'albergo erano chiusi e regnava l'assoluto silenzio. Al piccolo Frisk faceva quasi paura, se pensava che era stata così piena di vita non molto tempo fa; d'altra parte, i mostri in quel momento erano nel posto in cui avrebbero sempre voluto essere. Nonostante ciò, però, il bambino non riusciva a scacciare la sensazione di tristezza e nostalgia che provava a guardare il luogo in un'atmosfera così surreale.
Sans si accorse della sua espressione.
"Che succede, Frisk?"
Il piccolo sussultó, cadendo dalle nuvole. La domanda del suo amico l'aveva riportato alla realtà: Undyne e Alphys erano già davanti a loro, divertendosi a scartare i regali che erano stati lasciati sotto l'albero di Natale al centro di Snowdin.
"Ah...no, non é niente." Frisk cercò di prendere la mano dello scheletro, fallendo a causa del pesante giubbotto di Toriel. Sans ridacchiò.
"Heh. Aspetta, ti aiuto."
In un attimo, il bambino era libero. L'amico si portò un dito scheletrico alla bocca.
"Non dire niente a Tori, ok? É un segreto."
Frisk sorrise divertito e annuì, finalmente capace di prendere Sans per mano. I due raggiunsero Alphys e Undyne all'albero.
"U-Undyne, questo é..." Alphys teneva tra le zampe tremanti un contenitore di plastica a forma rettangolare che Undyne prese per guardare meglio.
"Ohhh! É l'anime che volevi guardare!!"
"S-sì! Quando torniamo su...uh...l-lo guardiamo insieme??"
"MA CERTO! NGAAAH!"
Prima che Undyne potesse fare altro chiasso, Sans attirò la sua attenzione.
"Yo. Cosa state facendo?"
"Abbiamo deciso di guardare questo anime quando torniamo in superficie!"
"E-esatto! Lo guardiamo i-insieme!"
La ragazza mostrò la scatola allo scheletro.
"Mhmh...quindi la decisione é...unanime?"
Frisk avvertì un brivido lungo la schiena, cercando di non ridere. Undyne guardò Sans indignata, mentre Alphys era disorientata.
Superato il momento di confusione e odio per le battute squallide, Frisk e Sans decisero di andare avanti fino a Grillby's mentre le due, ancora impegnate a giocare con i pacchi, li avrebbero raggiunti dopo.
Lo scheletro rimase sulla soglia del bar, osservandolo in silenzio, mentre il bambino guardava altrove. La casa di Sans e Papyrus era giusto lontana pochi metri da lì, e intravedeva anche il passaggio per procedere all'area seguente. Immerso nei suoi pensieri, notò qualcosa di strano sulla neve, proprio in quel passaggio. Non riuscì a capire cosa fosse; Sans lo fece entrare con lui nel locale.
Anche Grillby's emanava un'aria nostalgica. Frisk andò in giro per tutto il bar, ricordando le poche volte in cui c'era entrato: una volta, Sans gli aveva offerto da mangiare per poi rovesciargli una bottiglia di ketchup nel piatto. Il bambino sorrise al ricordo. Spostando lo sguardo, vide lo scheletro prendere qualcosa da dietro il bancone.
"Ok. Ho finito qui, possiamo uscire. Andiamo, ragazzo."
Sans uscì dal locale seguito a ruota da Frisk. Undyne e Alphys non si erano mosse di un solo millimetro dal loro posto sotto l'albero, rompendo il silenzio con gridolini e risate.
I due, invece, si spostarono da Grillby's a casa dei fratelli scheletri; il bambino pensò di dover entrare con Sans anche questa volta, ma quest'ultimo non aveva intenzione di usare la porta frontale.
"Hey, Frisk. Mi sa che devi aspettare qui stavolta,"
L'amico si avviò verso il retro della casa.
"Non ti muovere da lì. Ci metto un attimo."
Frisk lo guardò scomparire dietro il muro.
"Ok..." mormorò. Non avrebbe mai immaginato che ci fosse una porta nascosta. Non sapendo cosa fare, spostò lo sguardo verso il tratto di neve sospetto. Ora era più vicino, e riusciva a intravedere qualcosa di nero. Assicurandosi di non essere visto, il bambino si avvicinò al misterioso oggetto; era un pezzo di veste, fatto di un materiale sconosciuto.
Frisk sollevò lo sguardo e notò una striscia di neve su cui probabilmente era passato qualcuno. L'umano lanciò un ultimo sguardo dietro di sé, per poi mettersi a correre seguendo quella striscia. 4
Sans uscì dalla casa con le braccia piene di fogli blu; ci aveva messo molto più del previsto.
"Ecco, ho...huh?"
Confuso dall'assenza di Frisk, si guardò intorno: Undyne e Alphys, che avevano finito di trastullarsi con i regali, lo raggiunsero in quel momento.
"Do...dov'é Frisk?" Lo scheletro guardò le due.
"Mh? Non era con te?" Chiese Undyne, perplessa.
Sans abbassò lo sguardo e vide piccole impronte che si dirigevano nella direzione di Waterfall.

Questo capitolo é uscito più lungo del previsto, gomen ne~
Spero vi piaccia, comunque

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Capitolo 5
*** Dietro la porta. ***


Era proprio una brutta situazione per i tre amici.
Il piccolo Frisk si era allontanato da loro, senza dirlo e senza farsi vedere. Il più preoccupato era Sans: non solo perché se l'avesse scoperto Toriel avrebbe fatto una brutta fine, ma anche perché, in un certo senso, sapeva cosa attendeva il bambino a Waterfall. Mentre lo scheletro era assorto nei suoi pensieri agitati, Undyne e Alphys si guardarono apprensive. Dopo un paio di secondi, Undyne prese in mano la situazione.
"Hey, Sans! Non possiamo stare qui fermi mentre Frisk se ne va in giro da solo! Andiamo a cercarlo!!"
"Uh...forse dovremmo-"
"Dovremmo niente! Toriel ci ammazza tutti se viene a saperlo, quindi sbrighiamoci a trovare quella peste!"
Le parole di Undyne convinsero gli altri due, e con ciò si avviarono verso la direzione delle impronte di Frisk.
Nel frattempo, il bambino aveva raggiunto Waterfall; era il posto che gli piaceva di più, con tutti i fiori dell'eco che ripetevano tutto quello che sentivano, il colore azzurro brillante dell'acqua della cascata che creava un contrasto con il resto dell'ambiente scuro, i piccoli ponti per attraversare il canale formato dallo scorrimento regolare del liquido. Era proprio un posto tranquillo, con un'atmosfera calma e quasi fiabesca, e Frisk lo adorava. Ma la grotta delle stelle era la sua preferita. Sul soffitto fatto di roccia della caverna, brillavano intensamente tante pietre dello stesso colore dell'acqua e dei fiori, e somigliavano alle stelle della superficie. Certo, magari non erano belle quanto quelle vere, ma per essere delle sostitute andavano più che bene.
Frisk si avvicinò al telescopio che una volta Sans gli aveva fatto usare. Appena posò la mano sul freddo oggetto metallico, però, sentì qualcuno che lo chiamava.
Frisk...

Pensò che fossero i suoi amici, perciò tornò indietro per andare loro incontro. Ma, invece di trovarsi vicino al tavolo con il formaggio e alla tana del topo come si aspettava, davanti al bambino si aprì un corridoio. Frisk, confuso, si guardò intorno. Era piuttosto sicuro che quel corridoio prima non ci fosse; non l'aveva visto neanche la primissima volta che era andato a Waterfall.

Frisk...

La voce lo chiamò di nuovo. Questa volta, Frisk capì che proveniva da una porta in quello strano corridoio: era grigia e alta, ed era socchiusa. Dava la sensazione che dietro ci fosse qualcosa di estremamente pericoloso, ma allo stesso tempo non reale. Il piccolo si avvicinò cauto e provò a sbirciare all'interno della stanza, inutilmente. Era troppo buio perché potesse vedere qualcosa.
Frisk posò la mano sulla maniglia fredda; gli sarebbe servita più determinazione che mai. Tutto ciò era molto misterioso e inquietante, non gli piaceva per niente. Ma la curiosità ebbe la meglio sulla paura, e il bambino aprì lentamente la porta scricchiolante.
"...Frisk...?"

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Tan tan taaaan
:P Yeeh finalmente, non vedevo l'ora di scrivere questa parte *HYPEHYPEHYPE*
Beh ora vado
Spero che vi piaccia
Amo descrivere i luoghi lol
Si é capito
Ziao

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