The rose

di ladysofy
(/viewuser.php?uid=756034)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Kathe smith ***
Capitolo 2: *** Purosangue ***
Capitolo 3: *** Messaggio ***
Capitolo 4: *** Cambiamenti ***
Capitolo 5: *** Incontro (parte prima ) ***
Capitolo 6: *** Incontro ( seconda parte ) ***
Capitolo 7: *** Il marchio ***
Capitolo 8: *** Risveglio ***
Capitolo 9: *** Addestramento ***
Capitolo 10: *** Rapimento ***



Capitolo 1
*** Kathe smith ***


Buon giorno a tutti sono Kathe Smith ho da poco compito diciasette anni e frequento l'accademia "Alice accademy" (si legge Elis) ... e fin qui tutto normale.

Ma quello che non sapete é che non é una scuola come tutte le altre é una scuola per bambini prodigio come me. 
Adesso voi vi starete chiedendo "ma cosa sono i bambini prodigio ? 
Bhe sono dei bambini che alla nascitá hanno appunto sviluppato un Alice ovvero un potere o meglio un dono che con il tempo potrá scomparire oppure svilupparsi.

Come ogni mattina mi preparo per una lezione del prof. Anderson, un uomo molto dolce e simpatico che vedo quasi come un padre. Dopo essermi alzata dal letto, con molta fatica, faccio colazione e indosso la divisa della scuola. Uscita di corsa dalla mia camera mi dirigo correndo verso l'ingresso del dormitorio. Attraverso  l'ampio giardino di rose nere quando vedo davanti a me, dall'altra parte della strada un enorme cancello  in ferro nero e alle sue spalle un grande edificio imponente. Entro al suo interno e vado verso le mie migliori amiche Sarah, Cristy e  Maria che stanno parlando animatamente, propabilmente dell'utimo gossip.

- sempre in ritardo vero ? - urla Sarah mentre tutte le altre scoppiano in una fragorosa risata. Dopo averle salutate iniziamo a chiacchierare fin quando la campanella non ci riporta alla realtà e insieme ci dirigiamo verso l'ala a noi riservata. Infatti  la nostra scuola é suddivisa in due classi: la night class,ovvero la nostra, e la day class. 
Gli studenti sono suddivisi nelle due classi a seconda se il proprio Alice é di luce o oscuro. Io possiedo l'Alice del fuoco il quale é molto potente ma allo stesso tempo é molto pericoloso. 

Le lezione sono trascorse tranquillamente ed ora io e le ragazze ci dirigiamo verso la mensa per pranzare. Stavamo chiacchierando tranquillamente quando in mensa di colpo cala il silenzio. Le ragazze si aggiustano frettolosamente l'abbondante scollatura della camicetta e scoprono le gambe piú di quanto la divisa giá non faccia mentre i maschi assumono una faccia piuttosto annoiata. Incuriosite da tanto fermento  ci giriamo verso l'entrata dove stanno facendo la loro entrata trionfale i quattro ragazzi piú popolari dell'intero istituto nonché nostri migliori amici in cui io non noto tutta questa bellezza.

"Sisi smettila di negare l'evidenza"
Stai zitta vocina impertinente
"No non mi va, resto ancora un altro po' "
Vabbe fai quello che ti pare tanto non ti ascolto
"Certo convinta"

Troppo presa dal mio monologo mentale non mi ero accorta che i ragazzi erano giunti proprio davanti a noi e ora si stavano tranquillamente sedendo al nostro tavolo.
- Smith - saluta l'unico essere che io odio con quel ghigno malizioso 
- Morris - ricambio il saluto al quanto infastidita. Blake Morris il ragazzo piú stronzo , egocentrico e menefreghista che abbia mai conosciuto.

"E bellissimo"
Dettagli. Adesso zitta e non ti intromettere 

Tratta le donne come fossero valvole di sfogo per poi gettarle per non perlare del suo modo strafottente e freddo con il quale ti parla facendoti gelare il sangue nelle  vene.  Ma non a me, l'unica abbastanza con le palle da saperlo contraddire e fronteggiare.

Gli studenti in mensa hanno ripreso a parlare mentre nel nostro tavolo é calato il gelo spezzato da Dylan, il migliore amico di Blake nonché anche mio. Un ragazzo dolcissimo che sa sempre dire la cosa giusta al momento giusto 

- allora ragazze pronte per la festa d'inizio anno che c'é sta sera ? - domanda 
- oddio é vero, me l'ero dimenticata - urla Maria agitata
- anch'io,  che ne dite se oggi pomeriggio andiamo a fare shopping - domanda tutta eccitata Cristy
Ora che ci penso neanch'io  ho ancora comprato l'abito quindi accetto senza esitazione seguita a ruota da Maria e Sarah che iniziano a parlare animatamente di tutto l'occorrente da comprare. 

Quando suona la campanella che segna la fine della pausa pranzo tutti e otto ci alziamo andando verso l'uscita. Le ragazze,davanti, parlano di abiti chiedendo qualche volta il mio parere io sto appena dietro abbracciata a Dylan che mi lascia teneri baci sui capelli di tanto in tanto mentre David e Jemes, gli altri due nostri migliori amici stanno facendo i cretini imitando qualche prof e infondo Blake che con un sorriso malizioso risponde alle squallide avances di qualche ragazza, se cosí si possono chiamare. Tutti insieme ci dirigiamo ognuno alle proprie commissioni. 

Io e le ragazze dopo esserci cambiate ci avviamo contente ed eccitate verso il centro commerciale. Arriviamo e dopo aver parcheggiato entriamo nel primo negozio dove inziamo a girare e guardare i vestiti con sguardo critico  nella speranza di trovare quello perfetto. 

Dopo tre ore di estenuante shopping in cui abbiamo  comprato vestiti, tacchi e accessori siamo pronte per la sera. Fatta una breva pausa in un bar ci dirigiamo tutte contente verso la mia stanza per prepararci tutte insieme. 

Alle 21 precise il campanello suona questo vuol dire che i ragazzi sono arrivati cosí urlando chiamo le ragazze che escono di corsa andando in salotto dove i ragazzi ci stanno aspettato. Io sono l'ultima ad entrare e i miei occhi vanno subito ad incontrare un paio di occhi cioccolato che mi guardano a bocca aperta ed io altrettanto,incantata dalla sua bellezza.
A riportarmi alla realtá è come sempre Dylan che urla eccitato
- forza andiamo a divertirci ! - 


Ciao a tutti ragazze/i questa é la prima storia che scrivo qua su Wattpad quindi spero  che vi piaccia e soprattutto che siate clememti. Accetto le critiche senza problemi per poter imparare a scrivere meglio. Commentate e fatemi sapere se la storia vi piace un bacio da Kurata01

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Purosangue ***


KATHE'S POV La grande sala da ballo della nostra scuola è piena di persone che ballano, o meglio si strusciano gli uni sugli altri. Insieme, io e le ragazze  ci dirigiamo dirette verso i divenetti con i tavoli mentre aspettiamo che i ragazzi tornino con i drink; i quali arrivano poco dopo insieme ai ragazzi tutti sorridenti. Dopo aver bevuto il nostro rispettivo drink decidiamo di andare a scatenarci in pista ma mentre mi muovevo tranquilla lasciandomi trasportare dalla musica mi sento cingere la vita da due braccia possenti e un respiro caldo sul collo che mi fa venire i brividi lungo schiena. Girandomi il mio sguardo si incatena al suo che mi guarda non più con freddezza ma con desiderio. Inziamo a ballare vicini, molto vicini, fin quando i nostri nasi non si sfiorano, i nostri respiri si uniscono e  il tempo intorno a noi si ferma. Ora siamo solo io e lui. Occhi negli occhi. Le mostre bocche come attirate fra di loro si avvicinano fino a incontrarsi in un bacio passionale. Un bacio che non mi sarei aspettata, non da lui, dal mio peggior nemico. Pichietta la lingua sul mio labbro chiedendo l'accesso ed è propro lí che mi risveglio dal mio stato di trans e con un movimento fulmineo mi scosto da lui che è altrettanto stupito quanto me. Se ne va come se non fosse successo nulla lasciandomi sola e confusa al centro della pista. Mi riprendo dal mio momento di trans solo quando mi accorgo di un ragazzo che si dirige verso di me con un'aria non tanto amichevole. Lentamente mi allontano ma lui è più veloce e mi afferra per un braccio trascinandomi a forza fuori dalla sala sbattendomi violentemente contro il muro. I suoi occhi sono diventati rossi e i canini stanno crescendo diventano sempre più affilati si avvicina scrutando affamato la vena sul mio collo. Cerco di dimenermi e scappare ma è tutto inutile lui è molto più forte di me e tenendomi fermi i polsi sopra la testa mi sussurra una frase all'orecchio una frase che mi fa gelare il sangue nelle vene. -sta buona principessa,ne voglio solo una goccia. Sai in giro si dice che il tuo sangue è speciale, infondo sei una purosangue, è molto raro sai ? - Nonostante la sua forza riesco a concentrarmi e a immediatamente una sfera di fuoco appare sulla mia mano che a contatto con quella del vampiro brucia facendolo allontanare con uno scatto fulmineo. Approfitto del suo momento di smarrimento per conlpirlo ripetutamente fin quando dolorande non scappa via. Spossata dall'enorme fatica che richiede il mio Alice mi siedo per terra dove inzio a sentire tutto ovattato fin quando sfinita non cado esorabilmente a terra e poi buio. __________________________________ BLAKE'S POV Dopo essermi staccato da Kathe e aver assimilato l'accaduto vado in bagno per lavarmi la faccia e rinfrescarmi le idee proprio qui trovo Jessica, che ondeggiando in fianchi in modo sensuale si avvicina a me accarezzandomi il petto e il cavallo dei pantaloni. Sta sera non ne ho proprio voglia e con un scatto l'allontano da me la quale chiede con quella sua voce da gallina - Blake, tesoro ma che ti prende ? - - Non ne ho voglia sta sera Jessica vai a farti sbattere da qualcun altro - Lei irritata se ne va sbattendo la porta del bagno. Per tutta la sera non ho più visto gli altri. "chissà dove sono " mi domando Esco dal bagno per andarli a cercare ma i miei occhi cercano solo lei che non riesco a vedere in mezzo ai tanti studenti che ci sono. Mi dirigo verso il tavolo dove abbiamo consumato i nostri drink e li trovo tutti lì a chiacchierare, ma di lei nessuna traccia. Mi siedo al mio posto e cerco di capire l'argomento della discussione che da quanto ho capito è la prof di difesa che sta flirtando con il prof Anderson. - Hei bro che hai fatto tutto sto tempo? - chiede James con un sorriso malizioso - Nulla di quello che credi - rispondo velocentemente ripensando all'accaduto - Si si certo, secondo me non ce la racconti giusta - ride Sarah - Anche Kathe non si è più vista - afferma pensieroso Dylan - Già ma sarà con qualche nuova conquista a ballare - risponde ridendo Maria. Non so perché ma il solo pernsiero mi fa ribollire il sangue nelle vene " magari perché ti piace ? " Ma che dici, io non provo nulla per lei. Anzi una cosa si "odio" " certo se ne sei convinto " Certo che ne sono convinto. - Si lo penso anch'io - risponde Cristy sbadigliando -Hai sonno Cris ? - domanda James - Si un po' - risponde appoggiandosi sulla sua spalla - Ragazzi che ne dite di tornare a casa  è tardi - Tutti rispondo in modo affermativo ma mentre ci stavamo per diregerci verso l'uscita  mi viene in mente il bacio di poco fa. "Cazzo Kathe " - Ragazzi Kathe non è ancora tornata che dite di andarla a cercare ? - domanedo incerto sul da farsi - dividiamoci così faremo prima - afferma deciso Dylan Subito ci mettiamo a lavoro vado velocemente nel bagno delle ragazze ma nulla solo ragazze che si trucccano. Vado al bancone e niente cerco in mezzo la folla spingendo gente a destra e sinistra fin quando sfinito e deluso vado fuori per fumare una sigaretta mentre aspetto gli altri. Uscito fuori mi appoggio con la schiena al muro e mentre mi accendo la sigaretta noto una sagoma distesa per terra vicino ad un muro un po' più nascosto così mi avvicino e abbassandomi al suo livello la giro. Quando i miei occhi vedono chi è la persona in questione si dilatano. "Non ci posso credere, Kathe" È sempre bellissima anche con il viso pallido con il trucco colato e il sangue che gli esce dal naso. Velocemente la prendo la porto in macchina e la metto delicatamente sui sedili posteriori sistemandole il vestito in modo tale che non si vedi nulla per poi mettermi al posto del guidatore e mandare un messaggio a Dylan per avvisarlo di averla trovata. Dopo la sua imminente risposta che diceva che sarebbe arrivato insieme agli altri al più presto parto verso il dormitorio. Arrivato prendo in braccio Kathe a mo' di sposa e con fatica la porto fino alla mia stanza dove la adagio sul letto. Dopo minuti di riflessione sul da farsi le tolgo il vestito e le metto una delle mie magliette e le pulisco il sangue incrostato per poi cambiarmi e mettermi sotto le coperte con lei cingendole la vita con un braccio al quale lei si stringe più al mio petto, e così quella notte con il suo profumo vicino e ripensando a lei che scende le scale con il suo bellissimo sorriso mi addormento per la prima volta con il sorriso pensando a lei.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Messaggio ***


KATHE'S POV Mi sveglia con un fortissimo mal di testa che non mi permise di realizzare dove fossi quindi ci impiegaí un paio di minuti prima di ricordarmi della sera precedente. - Sta buona principessa, ne voglio solo una goccia. Sai in giro si dice che il tuo sangue é speciale, infondo sei una purosangue, é molto raro sai ? - Le parole di quel vampiro mi rimbombano ancora nella mente e i brividi mi salgono lungo la schiena. Lentamente mi alzo e guardandomi intorno focalizzo la stanza in cui mi trovo notando che non é la mia. Questa ha le pareti di un blu scuro il letto sotto la finistra é matrimoniale con un copriletto nero tutto sgualcito la scrivania é in legno, cosí come l'armadio, é vuota tranne che per un computer e alcuni fogli messi ordinanati al centro di essa. Mi avvicino all'almadio il quale é coperto da uno specchio grandissimo con dei ricami neri ai lati. Mi guardo e con orrore noto il trucco tutto sbavato i capelli biondi tutti arruffati e cosa piú orribile ho adosso solo una maglietta che dalle misure sembrerebbe maschile. Con cautela mi dirigo verso la porta e con decisione abbasso la maniglia uscendo e ritrovandomi in un lungo corridoio che porta fino ad una luminosa stanza dalla quale proviene una voce. Man mano che mi avvicino ad essa ne distinguo i tratti maschili, infatti la voce é roca che parla probabilmente al telefono. Arrivata davanti alla porta della cucina trovo un ragazzo girato di spalle a torso nudo con solo dei pantoloncini della tuta che con una mano parla al telefono e con l'altra prepara la colazione facendo tendere i muscoli delle braccia. Appena chiude il telefono attiro la sua attenzione con una finta tosse pronta per ringraziarlo con un caloroso sorriso il quale mi muore in gola appena mi accorgo chi é il ragazzo in questione. Appena il suo sguardo freddo incontra il mio le immagini della sera precendente mi scorrono nitide in mente. - Buongiorno - pronunció in modo roco - Ciao - salutai io imbarazzata - Stavo preparando la colazione, cosa vorresti tu ? - - Una tazza di caffé latte va piú che bene grazie - All'improvviso il silenzio caĺó nella piccola stanza che decisi di rompere io. - Grazie per esserti preso cura di me ieri sera - - Di niente - rispose indifferente Di nuovo il silenzio regnó sovrano ma stavolta fu spezzato dal suone del microonde. Blake prese la tazza al suo interno e me la porse per poi sempre in religioso silenzio uscire dalla stanza. Mentre mangiavo mi misi a guardarmi intorno osservando la semplicitá dei mobili che creavano un ambiente semplice ma di classe. Le pareti erano di un bianco latte acceso mentre la cucina era nera lucida. Solo adesso mi resi conto di dove mi trovassi, ovvero, nella stanza di Blake. Infatti, la nostra scuola metteva a disposizione per gli studenzi delle stanze o meglio dei veri e proprio appartementi che potevamo arredarre come meglio credavano. Il mio al contrario di quello di Blake era sui toni pastello con tantissime foto appese sui muri. Dopo aver finito di fare colazione posai la tazza nel lavandino per poi dirigermi nella stanza in cui mi ero svegliata. Appena entrai notai il vestito di ieri sera appoggiato alla sedia della scrivina cosí dato che non sapevo cosa fare decisi di rifare il letto. Quando finí guardai il mio capolavoro soddisfatta ma un colpo di tosse dietro di me mi fa sobbalzare. Mi giro per fulminare Blake ma rimango estasiata da quello che vedo. Blake con solo un asciugamano in vita tutto gocciolante e uno sguardo sexy da morire. Rimango a fissarlo a bocca aperta da testa ai piedi per diversi minuti ma vengo riportata alla realtá dalla sua voce roca - smettila di guardarmi se no mi sciupi - afferma con suo tono provocatorio; ed ecco che la magia si spezza. Velocentemente sposto lo sguardo per poi guardarlo negli occhi e avvicinandomi a lui gli sussuro all'orecchio in modo malizioso - in effetti non sei neanche un granché - per poi allontarmi Ma non riesco neanche a fare un passo che mi ritrovo schicciata tra il muro e il corpo di Blake. Mi guardó negli occhi per poi avvicinarsi lentamente, ma prima di far incontrare le nostre labbra devió verso la guancia lasciando una scia di baci fino all'orecchio dove si soffermó maggiormente per poi scendere fino il collo e iniziando a morderlo per poi leccarlo ripetutamente inziando a salire lentamente verso la bocca ma un secondo prima baciarmi il campanello suona furiosamente segno che qualcuno é proprio impaziente. Blake si stacca con un pizzico di dispiacere negli occhi che dura solo pochi secondi rimpiazzato dal solito gelo che lo contraddistingue. Velocemente va ad aprire alla porta e tutti i nostri amici entrano e subito mi corrono in contro racchiudendomi in un caloroso abbraccio. Dopo vari abbracci ci accomodiamo tutti in salotto e immediatamente tutti gli sguardi sono puntati sulla sottoscritta cosí inizio a raccontare ció che é successo ieri sera ovviamente omettendo il bacio tra me e Blake che é meglio evitare e mentre raccontavo erano tutti molto attenti e alla frase pronunciata dal vampiro anche loro sbarrano gli occhi abbastanza scioccati soprattutto Dylan che é il principe dei Vampiri. Giá quasi dimenticato della night class fanno parte anche i vampiri e i demoni come per esempio Dylan e Blake che sono due vampiri e Jemes e e david i quali sono demoni. Nessuno all'interno della stanza fiata tutti mi fissano con occhi sbarrati e io ancora non capisco. Il silenzio é rotto da una folata di vento fortissimo che apre le finestre. Tutti ci alziamo all'armati ma ancor prima di capirci qualcosa tutto torna normale tranne per un aeroplanino di carta di un rosso sangue adagiato sul tappetto bianco al centro della stanza proprio di fronte a dove mi trovavo io. Cautamente mi abbasso e un po' titubante lo raccolgo ma prima di aprilo e leggerne il contenuto guado i miei compagni uno ad uno e tutti mi invitano ad leggerlo cosí dopo aver fatto un respiro profondo mi decido a leggerlo. Rimango a fissare le lettere nere incise sul foglio con occhi sbarrati per un tempo indeterminato fino a quando Maria mi chiede - allora che c'é scritto ? - - c'é scritto che... -

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Cambiamenti ***


- C'è scritto che... - - che...- mi incitó Blake spazientito Dopo un lungo respiro presi parola - sul biglietto c'é scritto " Stiamo arrivando a prenderla principessa " Tutti mi guardarono esterefatti ma nonstante ció Dylan con la sua solita calma disse - Ragazzi non facciamonci prendere dal panico viviamo la nostra vita cosí come abbiamo fatto fino ad adesso poi piú avanti ci penseremo - Tutti annuirono un po' titubanti ció non toglie che era ora di pranzo cosí abbaimo deciso di rimanere tutti lí a mangiare con un po' di fastidio da parte del propretiero che non ci toccó minimante. Tutti insieme abbiamo cucinato dell'ottima pasta con il pomodoro e per secondo bistecca e patatine. Abbiamo passato un pranzo e un pomeriggio fantastico come ai vecchi tempi. Ora si é fatta sera cosí ognuno torna in camera sua. Appena entrata chiudo la porta a chiave cosí come le finestre per evitare visite spiacevoli e con una lentezza di un bradipo mi avvio verso il bagno per potermi fare un bel bagno caldo. Apro l'acqua e portandola alla temperatura giusta chiudo il tappo e mentre si riempie io vado in camera per prendere il mio pigiama che consiste in un pantaloncino e una canotierina in raso rosa antico. Dopo aver preso anche l'intimo in pizzo nero mi dirigo in bagno dove chiudo l'acqua e mi immergo mettendo i vari saponi. Mi insapono e mi schiacquo per poi restare a mollo per un po' ripensando agli ultimi avvenimenti fin quando il mio stomaco inizia a brontolare segno di aver fame cosí mi alzo e mi asciugo, indosso l'intimo e il pigiama e dopo essermi asciugata i capelli mi dirigo verso la cucina per prepararmi un panino con il prociutto cotto. Finito di mangiare riordino le cose che avevo preso per poi dirigermi sul letto dove mi addormento dubito. DRINNN DRINN La mattina successiva mi sveglio di soprassalto sentendo quest'orribile suono che prontamente scaravento contro il muro rompendola. Con fatica mi alzo e vado in cucina dove mi faccio un caffé per svegliarmi e mangio una brioche alla crema. Quando ho finito metto la tazzina nel lavandino e vado a lavarmi faccia e denti per poi indossare dei pantaloncini della tuta, un top nero e la mia giacca di pelle in quanto oggi abbiamo la lezione con la prof di potenziamento e durante le sue ore ci fa sempre combattere gli uni con gli altri. Dopo essermi truccata con un filo di matita e fatta un coda altra vado a scuola chiudendomi la porta alle spalle. Arrivata in classe noto con piacere che la prof non è ancora arrivata cosí vado dai miei amici dove trovo jessica, la puttanella della scuola, in braccio a Blake che gli ficca la lingua in gola. - Katheeee - mi saluta Sarah con la sua esuberanza - Hey - la saluto io per poi abbracciarla così come con tutte le altre Stavamo chiacchierando del piú e del meno quando entra la prof che ci intima di seguirla nel retro della scuola dove c'é un campo enorme adatto per questo tipo di prove. La prof ci mette in riga e dopo aver fatto velocemente l'appello ci squadra attentamente per poter scegliere chi chiamare - Kathe - disse la prof con voce ferma Mi incamminai al centro del campo in attesa del mio avversario. La prof stava ancora squadrando il resto della classe indecisa per poi soffermarsi su Blake. "Nono ti prego lui no" ma per fortuna spostó il suo sguardo alla sua destra per poi affermare con decisione il nome di Jessica che sculettando come sempre mi raggiunge. Con riluttanza ci stringiamo la mano come prima di ogni prova per poi spostarci alle due estremitá del campo pronte per l'imminente scontro. Raggiunte al limite ci giriamo e guardandoci negli occhi in segno di sfida per poi al "via" pronunciato dalla prof ci scagliamo come saette l'una contro l'altra. Lei é un demone quindi é piú veloce ma io riesco a prevenire la sua mossa e la colpisco con un pugno sullo stomaco che la fa piegare in due ma questo solo per due secondi dato che poi si rialza e prendendomi di sprovvista mi colpisce con una potente ginocchiata nel basso ventre per poi tirarmi un potente calcio nello stomaco che mi fa sputare sangue sul suolo polveroso. Mi accascio al suolo dolorante ma subito lei mi afferra per i capelli tirandoli forte per poi avvicinarsi al mio orecchio per poi pronunciare una frase che fa accendere il fuoco al mio intento. - Sei solo una stupida puttanella e questa é la fine che ti meriti mentre io saró ai piani alti a spassarmela con Blake tu sputerai sangue e sudore fidati, é la fine che fanno le perdenti come te - sussurá maligna Con un improvviso scatto mi alzo e sentendo una potere incredibile scorrermi nelle vene corro nella sua direzione tirandogli una ginocchiata sul naso. Il mondo intorno a me era tutto offuscato ma lei no. Lei era il mio obbiettivo e andavo sconfitto. La prendo per i capelli come lei ha fatto poco prima con me bruciandoglieli per poi darle un pugno sull'addome facendola cadere a terra. Inzio a concentrarmi fino a quando non inzio a creare un cerchio di fuoco intorno a lei che mi guarda con gli occhi sbarrati. Vedo il terrore nei suoi occhi e questo alimenta ancora di piú la mia forza. Mi avvicino a lei passando tra le fiamme e con un ultimo podereso schiaffo cade a terra ma prima che riesca a chiudere gli occhi le sussuro con superioritá - io sono meglio di te - per poi sputarle in faccia. Dopo che chiuse gli occhi spensi il fuoco intorno a lei calmandomi ma una nuova forza scorreva nelle mie vene e ne ero consapevole, vittoriosa mi girai verso i miei compagni e verso l'insegnante che mi guardavano tutti terrorizzati come poco prima Jessica. - I tuoi occhi sono rossi - sussuró la prof.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Incontro (parte prima ) ***


KATHE'S POV - I tuoi occhi sono rossi - sussuró la prof "Eh ma cosa sta dicendo ? " Ah non lo so La prof lentamente si avvicina con timore per poi fissarmi piú intensamente finché non sbarra gli occhi e velocemente manda tutti fuori dicendo che la lezione é finita mentre lei corre letteralmente via rientrando nell'instituto. Confusa mi guardo intorno notando che alcuni miei compagni stanno portando via Jessica guardandomi terrorrizzati mentre i miei amici si avvicinavo a me accerchiandomi. - Kathe ma che ti é successo ? - mi chiede Jemes anche lui confuso - Sinceramente non lo so, ho solo sentito una forza incredibile nelle vene - - si é creata un aura nera intorno a te e i tuoi occhi sono diventati di un rosso brillante - esclama Maria - l'hai stesa a quella troia - urla felice Cristy che fa scoppiare a ridere l'intero gruppo I miei occhi cercano quelli di Blake che appena incontrano i miei le sue labbra si incurvano in un sorriso malizioso. - Dai ragazzi che dite di andare a mangiare al Mc - propone David tutto conteno Accettiamo contenti e insieme ci dirigiamo verso l'uscita affamati. Mentre passiamo per i corridoi tutti mi guardano spaventati e si allontanano al nostro passaggio lasciandoci passare, noi senza farci tanti problemi passiamo e soprattutto io a testa alta. Usciti ci dirigiamo versi i dormitori dove sono parcheggiate le nostre moto e auto. Io prontamente salto in sella alla mi kawasaki nera insieme ai maschietti mentre le ragazze salgono sull'Audi bianca di Sarah. Arriviamo al Mc in meno di cinque minuti. Parcheggiamo e ci spostiamo all'interno dove ordiniamo e ci sediamo in uno dei tanti tavoli liberi. Durante il pranzo parliamo del piú e del meno non toccando più l'argomento "occhi rossi". Finito di mangiare io e le ragazze decidiamo di passare il pomeriggio in giro e cosí fu. Infatti finito di mangiare i ragazzi tornano al dormitorio mentre noi andiamo in centro pronte per un pomeriggio di sano shopping anche perché sta sera abbiamo deciso di andare in discoteca per divertirci un po'. Appena parcheggiato ci abbiamo verso un negozio di abiti molto carini mentre Sarah racconta la sua ultima avventura con un tipo conosciuto l'altra sera al ballo. - E tu Kathe che hai fatto per tutta la sera ? - domanda Maria riferendosi al ballo Io divento subito rossa e senza neanche accorgemene balbetto - i-io ho ba-ballato con B-Blake - Subito un'espressioni di stupore si impossessa dei volti delle mie amiche che incredule mi fissano con una strana luce negli occhi - E poi ? - chiede curiosa Cristy - C'è stato un bacio - sussurro Le loro facce esprimono subito malizia e guardandosi in un strano modo mi trascinano all'interno del negozio. Una commessa arriva e presentandosi con il nome di Cassy cordialmente chiede se abbiamo bisogno di lei ma le ragazze prontamente la mandano via. Cristy corre per tutto il negozio squadrando ogni tipo di vestito presente al suo interno fino a quando non si ferma e ne prende in mano uno di colore nero e me lo porge obboigandomi a provarlo. Sbuffando mi dirigo in camerino e dopo essermi spogliata indosso il vestito che mi ha preso Cristy. Prima di uscire mi guardo allo specchio e vedoche nonostante la scollatura semi trasparente sul davanti mi sta davvero bene e non risulta eccessivo. Detto questo indosso le scarpe on il tacco che mi passa Maria e esco. Le ragazze mi guardano stupite con la bocca aperta. - sei stupenda - - devi assolutamente comprarlo - - anche le scarpe - Esclamano le ragazze una dopo l'altra mentre io indecisa mi specchio. Alla fine decido di comprarlo cosí soddisfatta dei miei acquisti usciamo dal negozio. Passiamo il pomeriggio girando tutto il centro quando dopo tre ci sediamo sfinite in un bar dove arriva un ragazzo piuttosto carino - cosa ordinata ragazze - domanda cordialmente con un sorriso bellissimo - un caffé nero - - un cappuccino - - un té caldo - - e lei signorina ? - mi dimanda guardandomi il camerire e solo ora mi accorgo di essere rimasta a fissarlomda quando é arrivato - ehm.. io una cioccolata grazie - rispondo in un sussuro imbarazzata Il cameriere se ne va e le mie amiche sgnizzano sotto i baffi beffeggiandosi della sottoscritta. Quando il camerire ritorna con le nostre ordinazioni le consumiamo parlando del piú del meno e ti quanto sará bella la festa in discoteca questa sera e tutti i propositi per la serata. Verso le 18:30 ci dividiamo e torniamo a casa per poter cenare. Quando rientro decido di ordinare un pizza e mentre aspetto mi siedo sul divano facendo zapping in televisione cercando qualcosa di carino da guardare. Quando arrivano le pizze mangio velocemente per poi andare in bagno e facendomi un bel bagno mi lavo e mi rilasso. Poi mi vesto e indosso le scarpe. Quando sto per farmi i boccoli sento vibrare il telefono segno che é arrivato un messaggio. Blake Fra cinque minuti passo a prenderti. Gli altri sono giá andati con le macchine di David e James. Rispondo con un veloce "okay " per poi iniziare a farmi i boccoli solo sulle punte. Quando ho finito inizio a truccarmi ma proprio il campanello suona e correndo il più veloce possibile cerco di andare ad aprire senza cadere. Appena apro la porta mi si presenta Blake in tutto il suo splendore, indossa una camicia bianca di cui ha lasciato aperti i primi due bottoni e le sue gambe toniche sono fasciate da dei jeans neri. - due minuti e sono pronta - dico senza neanche salutarlo per poi dirigermi in camera mia mentre lui silenziosamente annuisce. Mi trucco velocemente facendo uno smoky ayes e nelle labbra applico un rossetto nude. Prendo il giacchetto di pelle e la borsa e insieme a blake mi dirigo nel parcheggio dopo aver chiuso la porta. Durante il viaggio in macchina nessuno a fiatato fino a quando non siamo arrivati al locale giá molto affolato. Quando entriamo cerchiamo subito con lo sguardo i nostri amici che si stanno sbracciando per attirare la nostra attenzione. Velocemente li raggiungiamo e dopo neanche un giro di vodka siamo tutti un po' brilli. Insieme alle ragazze andiamo a ballare e proprio quando mi stavo divertendo sento due occhi trafiggermi la schiena cosí girandomi noto il vampiro che la sera del ballo mi aveva trascinata fuori che mi fa segno di seguirlo e prontamente il mio sguardo va a Blake che ci sta guardando. Velocemente si alza e mi raggiunge e con lui anche i nostri amici, tutti insieme ci dirigiamo fuori dove il vampiro ci aspetta insieme al suo gruppo. - che cosa volete da me ? - chiedo mentre la mia mano é stretta a quella di Blake - oh, noi niente ma il nostro capo vuole una cosa molto speciale, una cosa che hai solo tu - - che cosa ? - sbotta Blake all'improvviso - il suo sangue - Vedendo le nostre facce confuse il vampiro prosegue il suo racconto - vedi il nostro capo sta molto male e per guarire ha bisogna del sangue di una vampira di sangue puro il sangue della figlia del re - risponde indicandomi Non capisco ma cosa sta dicendo... Io vampira... Io principessa dei vampiri. É assurdo - chi é il vostro capo - chiedo I vampiri non rispondono cosí chiedo un altra volta - mio padre - afferma una voce da dietro il gruppo il quale si apre rivelando una figura in ombra che si avvicina con passo sicuro. Rimango a bocca aperta quando riesco a vederne il volto - Jessica - sussurro sconvolta

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Incontro ( seconda parte ) ***


- Jessica - sussurro sconvolta Arrivata davanti al suo gruppo mi guarda con aria di sfida. Succede tutto in un secondo e non me ne sono neanche resa conto. Ma esplorò in una rabbia improvvisa, sento di nuovo quella potenza che mi scorre nelle vene un aura nera mi circonda. - sporca puttana- sussurra malefica prima che entrambe ci avventiamo una contro l'altra. Inizia uno scontro violento in cui nessuna delle due riesce a prevalere sull'altra. È molto più forte rispetto a sta mattina quando ci siamo scontrate a scuola. Sembra quasi che la sua potenza si sia dublicata così come la mia. Un pugno violento mi colpisce l'addoma facendomi sputare sangue e facendomi piegare in due dal dolore. Mi riprendo velocemente e le do un calcio atterrandola per poi saltarle addosso e riempirla di pugni e calci quando mi sento afferrare da due potenti braccia da dietro. Mi dimeno ma non riesco a liberarmi. Mi tiene forte ai fianchi e sento il suo fiato sul collo che mi fa rabbrividire e all'istante calmare. Lentamente mi giro e mi fermo a fissarlo negli occhi i quali mi fissano intensamente sconvolgendomi l'anima. Succede tutto in un attimo, vedo Blake avvicinare un ago a me e poi...il buio. BLAKE'S POV La situazione stava degerando ho dovuto iniettarle un tranquillante facendola crollare nelle mie braccia. La prendo in braccio e la porto fino al suo appartamento dove la adagio sul letto mentre tutti gli altri entrano nella stanza ancora confusi dall'accaduto. - ragazzi la sua aura é aumentata incredibilmente - afferma Matt - i suoi occhi erano rossi, facevano quasi paura - sussurra tramante Maria che guarda l'amica priva di sensi distasa supida sul letto. - e se fosse vero ? - domanda dal nulla David rompendo il silenzio che era calato nella stanza Nessuno osa rispondere quando improvvisamente Kathe inizia ad agitarsi nel sonno fin quando i suoi lamenti si trasformano in vere e propria grida di dolore ma lei sembra ancora dormire - stará sognando - afferma James rispondendo alla tacita domanda di tutti i quali annuiamo Tutt'ad un tratto ecco che il suo polso inzia a illuminarsi di un rosso accesso come se qualcuno la stesse marchiando a fuoco. Le sue grida non diminuiscono anzi sembrano peggiorare e questo terrorizza tutti,me per primo che prontamente mi avvicino a lei per aiutarla ma appena la luce sparisce rimango svonvolto e senza parole. Lentamente mi giro e guardando intensamente il mio migliore amico von un cenno del capo gli intimo di avvicinarsi. David non se lo fa ripetere due volte e quando anche lui nota il piccolo tatuaggio sul polso di Kathe rimane spiazzata e sembri che abbia solo ora metabolizzaro la cosa dopo un lungo periodo di silenzio e girandosi verso gli altri afferma deciso. - portiamola a palazzo - DAVID'S POV Ancora non ci credo, ma il marchio parla chiaro... Lei é mia sorella. Non ho ancora metabolizzato la cosa ma forse é meglio che lo faccia al più presto. Arrivo a casa in meno di due minuti con la collana magica che mi permette di attraversare il confine fra i due mondi. Mi giro verso Blake che tiene Kathe ancora in braccio e lo colgo in flaglante fissare Kathe con dolcezza e un qualcosa di simile all'amore ma subito mi do dello stupido mentalmente. Vedo i ragazzi guardarsi attorno ammaliati dall'imponenza del castello che apprimo impatto incute soggezione ma poi ti emana un calore confortante che ti fa sentire a casa. Veloci raggiungiamo l'enorme cancello in ferro battutto dove risiedono due guardie dallo sguardo impassibile che appena mi riconoscono dopo aver fatto un inchino ci aprono il cancello. Entriamo nell'enorme struttura in stile gotico e raggiungiamo in fretta la sala da pranzo dove ci sono i miei genitori che appena mi vedono corrono ad abbracciarmi. - oh piccolino mio come sei sciupato - urla mia madre disperata accarezzandomi i capelli e il viso causando l'ilaritá dei miei compagni. - tsk - tossisce mio padre per attirare l'attenzione - figliolo cosa ti porta da queste parti ? - domanda mio padre Il silenzio regna sovrano finche Blake si fa avanti con Kathe in braccio e facendo un inchino per quanto gli fosse possibile esordisce con fare decisp - sua maestá mi dispiace non poter soddisfare la sua curiositá ma vede al momento non é questa la priorità - dice sollevando di poco le braccia per far notare Kathe per poi proseguire con il discorso - avremo bisogno di un letto in cui adagiare Kathe che sta molto male - - oh povera cara , Anna veloce prepara una delle camere degli ospiti - si rivolge mia madre alla domestica mentre mio padre analizza con occhio critico Kathe priva di sensi. - seguitemi - ci ordina mia madre con fare preoccupato Noi ci apprestiamo a seguirla e affincando Blake ci avviamo verso il piano superiore dove ci sono tantissimi corridoi con tantissime camere. Mi madre si ferma proprio sull'ultima del primo corridoi e aprendola ci invita a posare Kathe su il letto dalle lenzuola in raso nero. - allora che succede - esordisce mio padre Dopo un momento di esitazione Blake inzia a parlare - vede é iniziato tutto al ballo di inzio anno dove Kathe venne aggredita da un vampiro. Il giorno dopo eravamo tutti a casa mia é arrivó un aereoplanino con scritto "stiamo arrivando a prenderla principissa " ma non ci dammo molto peso cosí trascorremmo il resto del giorno in pace. Durante un esercitazione a scuola Kathe perse il controllo e una nuova potenza si scaturí al suo interno e lascio quasi in fin di vita la sua avversaria , mentre un aura nera la circondava. Infine ieri sera eravamo in discoteca e incontrammo un gruppo di vampiri capeggiati dall'avversaria di Kathe nello scontro a scuola e lí ci fu un altro scontro dove i suoi occhi divennero rosso sangue e la sua aur stava degenarndo cosí fui costretta a iniettarle un tranquillante e da lí crollo nelle mie braccia - Blake fece una pausa mentre osservó la reazione di mio padre che era sempre impassibile o almeno era quello che voleva mostrare agli altri -Bene e perché siete qua ? - chiese duro lui - ecco perché prima dello scontro Jessica disse che Kathe era la principessa dei vampiri di sangue puro e poi mentredormiva é successo questo...- concluse Blake spostandosi per permettere ai miei genitori di poter vedere il polso di Kathe alché mio padre strabuzzò gli occhi e mia madre esplose in un pianto disperato Dopo questo momento di smarrimentomio padré affermò deciso - Noi ci sono dubbi lei è una vampira - E proprio il quel momento ecco che Kathe aprí i suoi enormi occhioni che il quel momento erano di un rosso accesso confermano le parole di mio padre.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il marchio ***


Rumori confusi di distinguono intorno a me. Persone che parlano e persone che piangono, ci sono voci che si sovrappongono e pianti isterici di cui ha sofferto a lungo senza mai sfogarsi. Non riesco a capire l'argomento in questione ma penso sia un problema grave dalle voci alterate che riecheggiano nella stanza. No riesco a distinguere le voci di chi siano sento tutto ovattato.Le persone parlano...vorrei intervenire, vorrei urlare loro che ci sono anch'io ma non riesco. Sembra quasi che il mondo giri incurante delle mie urla. Continuo a urlare a sforzarsi fin quando non riesco ad aprire gli occhi. All'inizio vedo tutto sfocato per poi pian piano riuscire a distinguere bene le forme. Non riesco a capire dove mi trovo la distinguere i visi conosciuti dei miei migliori amici mi rassicura. La stanza in cui mi trovo ha le parenti di un rosso sangue con delle enormi tende che coprono delle immense finestre. Mi trovo su di un letto a baldacchino con delle lenzuola di raso nere e al di sopra del letto ci sono dei veli neri con dei nastrini rossi e bianchi. Il comodino è affiancato da due comodini neri lucidi di cui padroneggia una lampada bianca di ognuno di essi. Di fronte al letto si trova un ampio armadio nero anch'esso lucido ricoperto sulla facciata da enormi specchi che raffigurano la mia figura dall'aria smarrita e confusa. Una voce e le famigliare mi riporta alla realtà. - Ben svegliata - afferma David - grazie - sussurro con la voce ancora impasta di sonno. - che cosa è successo ? - domandò ad ai miei amici ancora stordita - Blake ti ha iniettato un calmante dato che stavi dando di matto - afferma Maria beccandosi un occhiataccia da parte del diretto interessato la fulmina. Prontamente mi giro verso di lui e lo fulmino ricevendo in cambio un suo ghigno malizioso che mi manda ancora di più in bestia. Tra tutta questa confusione non mi ero neanche accorta delle sue persone qui presenti che mi fissano in silenzio guardandomi molto inteNsamente quasi come se volessero studiarmi nei minimi dettagli, come se volessero scavare nella mia anima. Nella stanza cala il silenzio e tutti i presenti si ammutoliscono e guardano attenti lo scambio di sguardo tra me e quelle due persone che hanno tutta l'aria di essere persone importanti. Lo si nota dal portamento, dello sguardo, dal vestiario. Ha interrompere questo silenzio straziante è proprio la donna di classe - ti sei svegliata - afferma una voce soave alla mia destra. - È ora che vi racconti la verità - afferma l'uomo dai profondi occhi rossi - Quando ero piccolo avevo un amico, era come un fratello per me, facevano tutto insieme ad eravamo inseparabili. Fin quando lui intraprese una cattiva strada del quale non voleva essere salvato così io sono andata avanti e mi sono sposato dedicandosi così solo alla famiglia. Lui, invece, appunto presa la cattiva strada e conobbe una giovane donna piena di mistero che la quale si sposò ed ebbe una figlia. Con il tempo si è ammalato di una malattia grave che può essere curata solo con il sangue della figlia del re dei vampiri. Per questo quando sei nata tu ti abbiamo affidato a nostri due cari amici per salvarti da colui che un tempo era come un fratello per te per poterti permettere di trascorrere una vita serena senza pericoli - concluse il re Sono ancora sconvolta per quanto mi hanno raccontato e non so proprio cosa dire. Tutti i presenti hanno lo sguardo fisso su di me in attesa di un qualcosa che possa rompere questo silenzio imbarazzante che è calato nella stanza. Durante tutto il racconto Blake mi è stato vicino a mi ha tenuto la mano. Strano da parte lui ma mi ha fatto piacere cosa molto insolita. - Abbiamo sofferto molto per la tua mancanza bambina mia - afferma la mia presenta in lacrime e non so perché ma non provo nulla vedendo questa scena patetica - Dì qualcosa - afferma il re con sguardo implorante - Solo una cosa. Me lo avreste mai detto ? - Dai loro sguardi capisco che la risposta è negativa così faccio per alzarmi ma la voce rotta dal pianto della regina mi blocca - Fin quando è in vita non avresti dovuto sapere nulla ma le cose sono andata diversarmanete ed noi siamo felici lo stesso, abbiamo ritrovato nostra figlia - - Non ne sono tanto sicura - affermo con sguardo glaciale prima di sparire dietro la porta. Mi ritrovo al centro di un lungo corridoio tutto uguale. Inizio a camminare lungo l'infinita moquette rossa con dei disegni in ora quando all'improvviso sento due forti braccia circondarmi da dietro e un profumo intenso mi inebria le narici. Riconoscerei questo odore fra mille e ancora prima che parli di già chi è. - Dove vai principessa ?- mi domanda alitandomi sull'orecchio - Cosa vuoi Blake ? - chiedo con una punta di divertimento nella voce - Andare a dormire - afferma ridendo - Perché non ci vai ? - - Perché potresti combinare qualche casino nel frattempo - - Quindi cosa proponi ? - Non risponde ma con un sorrisetto perverso mi prende per il polso e mi trascina fino all'interno di una Camera da letto di cui il nero è il colore predominante. Mi trascina sul letto e mi fissa con sguardo famelico iniziando a spogliarsi rimanendo solo in boxer per poi salire sul letto avanzando lentamente come un predatore che raggiunge la sua preda. Lentamente di avvicina tanto che i nostri petti sono attaccati ma prima ancora che i nostri nasi si sfiorino cambia direzione e di sdraia di fianco a me. Una risatina beffarda segue un mio piccolo sbuffo di disapprovazione scappato dal mio controllo. Velocemente mi giro di un fianco cercando di dormire ma con scarsi risultati. All'improvviso sento una mano poggiarsi sul mio fianco e risalire fino al mio viso e facendo una lieve pressione mi fa voltare verso Blake che mi guarda con uno sguardo magnetico quasi con desiderio. Piano, molto piano si avvicina appoggiando la fronte sulla mia. Siamo occhi negli occhi, il tempo si ferma il respiro accelera. Ora esistiamo solo io e lui. Succede tutto in un secondo, le sue labbra sono sulle mie e la sua lingua preme sul mio labbro inferiore affinché permetta l'incontro tra le mia e la sua. Permesso che permette quasi subito in quanto le labbra di schiudono automaticamente facendo scontare le nostre lingue che iniziano una danza frenetica di cui sono loro conoscono i passi. Il bacio dura minuti che sembrano secolo fin quando non ci stacchiamo ormai senza ossigeno guardando negli occhi. A rompere il contatto visivo è Blake che si sdraia nuovamente sta volta trascinandomi su di se. Sta volta nel silenzio della stanza e cullata dal suo respiro ormai regolare mi addormento con un sorriso che non mi si spiegare.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Risveglio ***


-mamma- urla una bambina dai capelli biondi beccolati. - tesoro è per il tuo bene - afferma la donna nella penombra la quale ha un viso famigliare, mi ricorda qualcosa, ma non riesco a capire cosa... - mamma non mi lasciare - grida ancora la bimba - devo bambina mia - sussurra anche lei in lacrime - di voglio bene - sussurra di nuova prima di essere presa da due uomini comparsi dal nulla -mamma- urla la piccola disperata fino a quando dal corridoi spunta un uomo grassottello con una folta barba e due occhi ghiaccio che incutono timore a chiunque. Quest'ultimo si avvicina alla piccola ma prima ancora che questo la tocchi un voce roca mi chiama scuotendomi con vigore - Kathe sveglia è solo un sogno - Mi risveglio in un bagno di sudore con il fiatone e i capelli appiccicati al viso mentre un Blake assonato mi fissa preoccupato. La luce che filtra dall'enorme finestra mi fa capire che è giorno così stiracchiandomi mi alzo dirigendomi in bagno per potermi lavare. Blake intanto si è riaddormentato, o almeno credo. Quando entro nel bagno mi accorgo che è enorme, quasi il triplo di quello mio nell'istituto. Un enorme vasca idromassaggio troneggia contro il muro mentre tutti gli altri sanitari solo lungo in muro difronte la vasca. Lentamente inizio a spogliarmi per poi entrare nell'enorme vasca precedentemente riempita con acque calda e ogni tipo di profumo trovato. Dopo essermi insaponata per bene mi lascio andare all'effetto rilassante dell'acqua.Ripenso allo strano sogno, per non dire incubo quando il bussare dalla porta mi fa sobbalzare. - Muoviti Kathe, è da un ora che sei chiusa lì dentro - urla spazientito Blake. A malincuore esco della vasca e prendendo l'asciugamano di un bianco candido ripiegato perfettamente sopra un mobiletto lì a fianco. Mi asciugo con cura è indosso l'intimo. Mi accorgo solo ora che non ho i vestiti puliti così chiamo Blake che continua a sbuffare spazientito. - Non ho i vestiti puliti - dico con un pizzico di imbarazzo archè lui ridacchia conscio che io lo senta - Sono qui sul letto - risponde malizioso per poi continuare - te li ha portati Maria - Questo vuol dire che devo uscire di lì in intimo... Mi faccio coraggio però, e aprendo la porta, entro nell'enorme camera da letto,unica spettatrice di ciò che è successo sta notte. Blake con un sorriso sghembo è seduto sul letto ancora sfatto e mi guarda con sguardo strafottente mentre cammino a testa bassa verso di lui per poter prendere i vestiti che tiene sulle gambe. Noto con sommo stupore che il mio outfit è costituito da una canotta scollata e corta fin sopra l'ombelico, una giacca di pelle e il pantaloni anch'essi di pelle tutto rigorosamente nero " neanche facessi parte di una gang di motociclisti " mi ritrovo a pensare mentre analizzo con disgusto ciò che mi trovo davanti. Una risatina snervante a parte di Blake mi riporta alla realtà e girandomi verso di lui lo fulmino con gli occhi ma lui sembra non farci casa per scoppia a ridere di più. Velocemente mi infilo tutta quella roba ed girandomi vedo Blake noto che mi fissa pensieroso. - Muoviamoci dai - si risveglia lui facendomi spaventare - Dove andiamo ?- chiedo scettica - Oh lo vedrai - mi risposte con un sorrisetto malizioso prima di prendermi per mano e iniziare a correre verso chissà dove trascinandomi con lui...

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Addestramento ***


Blake continua a trascinarmi imperterrito per i corridoi immensi di questo castello, senza ascoltare le mie lamentele. Mentre lui avanza spedito verso chissà quale destinazione io mi soffermo ad osservare lo strano simbolo sul mio polso. Una rosa nera in mezzo ad un groviglio di spine proprio al centro del mio polso troneggia orgogliosa attirando l'attenzione con l'evidente contrasto che fa con la mia pelle lattea. Ancora presa da mia pensieri non mi accorgo che Blake si è fermato tanto che vado a sbattere contro la sua schiena possente. - Ahia ma che fai ? - esclamo sull'orlo di una crisi isterica - siamo arrivati- ribatte lui con un ghigno fastidioso sul viso. Lentamente si sposta, sempre guardandomi, dandomi libero accesso al bellissimo panorama che si presenta dietro di lui. Un ampio ampio giardino circondato da alberi altissimi con fiori colorati conferiscono a questo luogo un aspetto meno macabro di quello che sembrava. Al centro di questo si trova un piccola fontana su cui c'è un piccolo angelo dalle ali nere intento a scoccare una freccia che con sguardo attento e concentrato osserva un punto su di noi. - Forza vieni - mi richiama Blake con i suoi soliti modi delicati tirandomi nuovamente con se portandomi nella parte adiacente al giardino. Ora ci troviamo in uno spiazzo in cemento sembra quasi una palestra esterna dove poter allenarsi ma dubito che Blake sia qua per allenarsi. Ma come se mi ha letto nel pensiero che dice tutto contento con un sorriso ad illuminargli il viso - Forza i tuoi genitori mi hanno incaricato di addestrarti come si deve- I tuoi genitori , come suona strano questa due parole. Fino ad adesso non credevo nemmeno di averli dei genitori e invece adesso ce li ho e per di più i sovrani dei vampiri,è assurda questa storia!. - inizia a correre per tutto il campo - urla Blake in veste di coach - stai scherzando spero - affermo guardandolo malissimo - ho la faccia di uno che scherza? - mi chiede retorico -Forza ora corri - continua accigliato dal mio tono nei suoi confronti. Dopo averlo guardato un'ultima volta inizio a correre spinta da non so quale forza e senza rendermene conto ho già percorso due giri di campo alla velocità della luce, neanche fossi Flash. Sconvolta mi giro verso Blake che mi guarda con un sorrisetto sfrontato - hai visto ? questo è uno dei doni del potere vampiro - afferma soddisfatto - come ci sono riuscita ?- chiedo disorientata -non ci hai riflettuto - mi guarda enigmatico e vedendo nessuna emozione nel mio viso continua - è successo e basta, magari ti sei spinta da non solo quale motivazione e la tua potenza è cresciuta gradualmente man mano che correvi - - ora che ci penso ho sentito una potenza diversa scorrermi nelle vene come quando ho combattuto a scuola centro Jessica - do voce ai miei pensieri - già - Per un momento ci fu un momento imbarazzante che fu spezzato dalla sua voce - dai adesso che ti sei riscaldata combatti contro di me - -cosa ma stai scherzano ? - - no - risponde secco prima di avventarsi velocemente su di me Velocemente mi sposto prima che il suo pugno entri a contatto con il mio viso, ma non demorde e si rigetta di nuovo su di me stavolta con un calcio che però non riesco a schivare e mi arriva dritto allo stomaco. Mi accascio per terra dolorante piegata in due mentre cerco di regolarizzare il respiro. - Rialzati - mi richiama lui prima di prendermi di peso e rialzarmi ma le mie gambe molli non reggono il mio peso e prontamente mi accascio di nuovo per terra. - e tu saresti la principessa dei vampiri ? , ma non farmi ridere ahahaha, non vali nulla - continua a ridere maligno prima di ridarmi un calcio allo stomaco. m ripiego di nuovo in due mentre sputo sangue e solo ora realizzo cosa sta succedendo e come rianimata da una nuova forma mi rialzo e pulendomi il sangue dalla bocca lo guardo con sfida - ora si che ci siamo - afferma beffardo - questo è lo sguardo che voglio - afferma nuovamente prima di correre di nuovo verso di me. Sta volta non mi faccio cogliere di sorpresa e lo schivo per poi prendere la rincorsa e avventarmi su di lui colpendolo con una ginocchiata allo stomaco che lo fa piegare e poi una gomitata nel viso. Sento nuovamente quella misteriosa e inaudita forza scorrermi nelle vene come se fino ad adesso ho avuto un incredibile rabbia repressa che è uscita tutta insieme. Combattiamo ancora per molto, non saprei definire il tempo, so solo che le forze mi stanno abbandonando e sono tutta dolorante tanto che non vedo il pugno di Blake che si scontra sul mio zigomo destro per poi farmi uno sgambetto che mi coglie totalmente di sorpresa facendomi cadere ma prontamente mi aggrappo alla maglietta di Blake cadendo su di lui. Lo schianto al suolo non è per niente doloroso anzi tutt'altro, ma solo ora mi accorgo di essere finita a cavalcioni su Blake e la posizione è abbastanza imbarazzante e se qualcuno ci trovasse così fraintenderebbe di sicuro alla luce degli ultimi avvenimenti. Velocemente cerco di rialzarmi ma Blake mi riattira su di lui tenendomi bloccata in quella strana posizione. Ci fissiamo per minuti interi negli occhi scrutandone ogni più piccolo dettaglio. I suoi occhi sono come un oceano nero in cui ti ci puoi perdere, hanno anche degli strani riflessi blu/azzurri che ti incantano e ti incateno dimenticando la realtà e tutto ciò che ti circonda. Esiste solo lui in questo momento, solo lui e le sue labbra carnose che si avvicinano sempre di più a me. Non ho la forza per staccarmi e neanche ho voglia quindi lo lascio fare e non lo fermo. Mancano solo pochi millimetri quando un urlo acuto e disperato ci risveglia dal nostro stato di trans facendomi agghiacciare il sangue nelle vene. Io conoscono perfettamente quella voce e come se Blake mi avesse letto nella mente esclamiamo all'unisono - Sarah -

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Rapimento ***


Io conoscono perfettamente quella voce e come se Blake mi avesse letto nella mente esclamiamo all'unisono - Sarah - Velocemente corriamo verso l'interno del palazzo, percorriamo il lungo giardino di prima con velocità per poi rientrare nel palazzo e attraversare i numerosi corridoi tutti di fretta precipitandoci nel salone da ballo dove un Dylan agitato cammina avanti e indietro per tutta la sala gridando frasi sconnesse. Ci sono guardie che continuano a correre da una parte all'altra del palazzo incuranti delle nostre occhiate confuse. - Dylan cosa succede ? - chiede Blake ormai stufo di tutta quella situazione Dylan non risponde ma continua a ripetere un "Sarah" contino come se fosse una cantilena facendo infuriare uno stra già infuriato Blake. Dopo un po' succede ciò che temevo. Blake sbotta e afferrando Dylan per le spalle gli intima di dirgli cosa succede. Un colpo di tosse mi fa girare facendomi accorgere solo ora della presenza del re e della regina nonché i miei genitori e ora che ci penso anche quelli di Dylan.Quindi io e lui siamo fratelli ? non avevo ancora realizzato questo fatto. Devo ricordarmi di parlarne con Dylan dopo che tutta questa situazione insostenibile passa. A riscuotermi dai miei pensieri è la voce forte e spazientita del re che sembra risvegliare anche Dylan del suo stato di trans, il quale ora ci guarda impaurito. -Hanno rapito Sarah - afferma con un filo di voce Nella stanza cala un silenzio agghiacciante, nessuno osa muoversi dopo quella scioccante confessione. Il primo a parlare è Blake che con voce dura e severa afferma: - cosa ci facciamo qui ? Andiamo a cercarla muoviamoci - Dopo un momento di silenzio ci riprendiamo tutti e ci dirigiamo nell'ufficio di mio padre. Entriamo nel grande ufficio, tappezzato di una spessa carta da parati rosso sangue che alla vista infonde calore. Scorgo la figura imponente di mio padre dietro la grande scrivania di legno massiccio su cui c'è un sofisticato computer di ultima generazione. Mio padre è talmente applicato al computer tanto da non accorgersi della nostra presenza e quella di tutte le guardie fin quando uno spazientito Dylan tossicchia per attirare la sua attenzione. - Allora ragazzi mi serve una squadra che si infiltri nel palazzo e due squadre di copertura. - Inizia così il suo discorso mio padre iniziando a dare ordini a destra e a manca. - Ci infiltriamo noi - interviene Blake indicando me e tutti i nostri amici che annuiscono decisi. - è troppo pericolosa questa spedizione per voi - si alza mio padre. - Hanno rapito la mia migliore amica non la lascerò un secondo di più in mezzo a quei criminali ! sono stata chiara ? - domando io furente sfidandolo con gli occhi. - tu starai chiusa nella tua camera così come i tuoi amici, vi farò sorvegliare da alcune guardie- mi urla contro. Ma io non abbasso lo sguardo ma anzi sfidandolo gli dico: -lo vedremo - sibilo per poi voltarmi e uscire dall'ufficio di mio padre sotto gli sguardi sbigottiti di tutti i presenti. - Ha ragione, noi non staremo in un angolo a guardare quando ad essere in pericolo è Sarah - mi appoggia Dylan seguito poi da David, Blake e Maria. Ora che ci penso il comportamento di Dylan è al quanto strano, non lo avevo mai visto così infuriato. Credo che se al posto di Sarah ci fosse stato qualcun altro non avrebbe reagito così. Troppo assorta dai miei pensieri non mi ero accorta di aver camminato fino alla camera in cui ho passato la notte con Blake seguita a ruota da tutti i miei amici che si buttano come animali chi sul letto e chi sulle poltrone e divanetti fin quando tutti non si zittiscono e non m guardano con un'espressione di attesa. - Cosa c'è ? - chiedo dopo un lungo periodo di silenzio stanca di essere al centro dell'attenzione. - Cosa proponi di fare genia ? - risponde scocciato ed esasperato Blake - E perché lo chiedete a me ? - domando sorpresa - Perché l'idea è stata tua - ribatte Maria sghignazzando lievemente - Okay ragazzi la spedizione reale è domani quindi noi dobbiamo essere più veloci - parla per la prima volta Dylan - E come ?- domando io - attaccheremo stanotte ! - - è una missione suicida... Mi piace - ride David tutto eccitato dal disobbedire agli ordini di mio padre - Ci serve un piano per fuggire dal palazzo - faccio notare io mentre guardo fuori dalla finestra il perimetro tutto circondato da guardie - Passiamo dai passaggi segreti, dubito che mio padre gli abbia messi al corrente di questa parte del castello. Quasi nessuno ne è a conoscenza, solo la famiglia reale a dire il vero - - Bene e poi ? Come facciamo a prendere i veicoli ? - Domanda Blake titubante - Possiamo usare le moto , sono meno ingombranti e soprattutto sono più veloci - esorda David - Okay quindi facendo un breve riepilogo dobbiamo prendere questi passaggi sotterranei per raggiungere il garage sottostante per poi fuggire con delle moto giusto ? - - Esattamente - annuisce Dylan - Forza prepariamoci - afferma con tono duro Blake prima di uscire dalla camera e dirigersi chissà dove. Tutti insieme andiamo in una stanza stracolma di armi di ogni genere. Ipnotizzata da ciò inizio ad osservarle una ad una fino a quando una spada lucente il cui manico è di un colore oro con vari disegni tra cui anche il simbolo che è comparso sul mio polso attirata la mia attenzione come una calamita. Mi dirigo quindi verso di essa e inizio a sfiorare lentamente la lama affilata per tutta la sua lunghezza fino ad arrivare all'impugnatura che dopo un attimo di esitazione impugno saldamente e una forza incredibile mi scorre nelle vene. La stessa forza che si è impossessata di me durante lo scontro con Jessica e durante lo scontro con Blake. Inizio a colpire l'aria per prendere manualità con la spada e noto con piacere che è molto leggera e facile da manovrare. Dopo aver fatto un po' di mosse mi volto verso gli altri che stanno caricando le loro armi e anche loro stanno prendendo confidenza con esse. - Tutti pronti ? - domanda Dylan Tutti quanti annuiamo e velocemente corriamo tra i vari corridoi, dopo esserci accertati che fossero liberi, ci dirigiamo verso un ala del castello a me sconosciuta. Lì si trova un porta in legno molto scuro che ha l'aria di essere molto vecchia dai cardini consumati e cigolanti. Ora ci troviamo in una stanza spoglia e buia in cui al centro c'è una botola che poco dopo Dylan apre per poi farci segno di entrare per poi seguirci chiudendosi il portello dietro di se. Percorriamo un lungo tunnel illuminato solo da un fioca luce proveniente da delle piccole fiaccole poste qua e là. Raggiungiamo velocemente il garage e un'immensa fila di auto e moto si presenta ai miei occhi. - Muoviamoci - afferma con voce dura e fredda Blake - Io prendo questa rossa - afferma David con gli occhi luccicanti trascinando con se Maria che si siede dietro di lui. - Forza andiamo - mi trascina anche Blake verso un bolide nero che ha l'aria di essere molto veloce - Al mio via partiamo al massimo della velocità - ci spiega Dylan mentre indossa il casco. Tutti annuiamo e ci mettiamo in posizione in attesa del "via " di Dylan. - TRE, DUE, UNO... VIAA ! - urla Dylan seguito poi dal rombo dei motori e dallo stridere delle ruote sulla strada. In pochi secondi raggiungiamo la strada e io sono sempre più schiacciata contro la schiena di Blake per paura di cadere. Passiamo davanti alle guardi che ci guardano sbalorditi per poi urlarci di fermarci e correrci dietro ma invano in quanto più veloci. Ormai il pericolo è passato e il mio unico pensiero è: Stiamo arrivando Sarah...

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3566681