SerVamp 2 - Se solo non avessi incontrato te.

di AlekHiwatari14
(/viewuser.php?uid=99324)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



Capitolo 1


Cammino tra le strade buie di questa città, ignaro di ciò che mi attende. 
Il freddo gelido dell'inverno incomincia a farsi sentire, ma poco importa.
La mia vita non potrebbe andare meglio.
La monotonia è la mia routine.
Tv, videogames, schifezze varie e sonnellini frequenti riempiono la mia giornata, proprio come l'andare a scuola con Mahiru.
Adoro darmi al dolce far nulla.
"Miao..."sento miagolare alla mia sinistra mentre passeggio con il mio Eve. 
Curioso, mi allontano da lui e mi indentro in quel vicolo.
Lì trovo un gattino marroncino in una cesta. 
E' così carino che vorrei portarlo con me, ma mi rendo conto che c'è già chi si sta occupando di lui e con rammarico devo lasciare quel pensiero.
Mi sarebbe piaciuto occuparmi di un animaletto.
"Dai, andiamo! Ti va del ramen?" mi chiede Mahiru vedendomi giù di corda.
Ah...che buono il ramen. Il solo pensiero mi fa sorridere e mettere il buon umore.
Mi allontano da lì quando qualcosa capita tra i miei piedi.
Abbasso lo sguardo e mi rendo conto che è un gatto dal pelo bianco.
Mi accovaccio per guardarlo meglio. 
Ha perso i sensi ed è messo piuttosto male. 
Il suo pelo bianco è ingrigito ed è ferito all'occhio destro e alla zampa posteriore sinistra.
"Kuro..."sussurra Mahiru vedendo che lo prendo tra le mie braccia.
"Possiamo..." esito un attimo, ma poi continuo la frase alzando gli occhi al mio custode domandandogli:"Possiamo tenerlo?"
Tacitamente annuisce con la testa e lo portiamo a casa.
Incominciamo a pulirlo con delle salviettine e bendiamo la zampa rotta. Purtroppo non possiamo fare granchè. E' ancora senza sensi.
"Mahiru?"chiamo il mio custode facendolo avvicinare.
"Cosa c'è? Qualcosa non va?"mi chiede senza sapere ciò che ho notato.
Ha un ciondolo al collo con una R che rivela solo una cosa: la mia idea di tenerlo con me è crollata sul nascere.
Probabilmente si è perso e ha un proprietario che lo starà cercando. Non possiamo tenerlo con noi.
"Che ne dici di fare delle foto? Così facciamo dei volantini e cerchiamo il proprietario. Che ne dici?" 
L'idea di Mahiru non mi entusiasma affatto, ma faccio come mi ha detto. 
Infondo... pensandoci bene... un gatto è un po' come le ragazze, no?
Insomma... rompono la monotonia delle giornate e confondono tutti i piani che hai in mente. 
E poi... da molte responsabilità ed io... ho già la giornata piena. 
Non posso occuparmi di lui. Sono troppo impegnato alla mia vita sedimentaria. Alla mia vita basata su dormite e videogames. Non posso perdere tempo dietro ad un animale del genere.
Così, prendo la fotocamera e incomincio a fargli delle foto per mettere sui volantini che l'indomani avremo distribuito per trovare il padrone.
"Mahiru...? Come mai non apre gli occhi?" domando preoccupato vedendo che ancora non ha ripreso i sensi.
"Tranquillo. Sta dormendo, non vedi? I gatti dormono molto, quindi non devi preoccuparti."mi rassicura ed io l'accarezzo.


Però... è un vero peccato. Sembra quasi che già mi sia affezionato a questo batuffolino che ne ha passate di tutti i colori.
Il giorno seguente, come al solito, vado a scuola con Mahiru. 
Rimaniamo fino a tardi per distribuire quei volantini. Purtroppo nessuno sa di chi fosse, ne tantomeno qualcuno l'ha riconosciuto come suo.
Così, stanchi ed esausti torniamo a casa ignari di ciò che sta accadendo.
Apriamo la porta di casa e subito mi rendo conto che qualcosa non va.
Le luci sono spente, ma c'è odore di cibo, così come anche il rumore della televisione accesa e dell'acqua sul fuoco che bolle.
Qualcosa o qualcuno è entrato in casa nostra e non sono il solo a percepirlo.
"Kuro..."sussurra il mio nome il mio custode facendomi voltare verso di lui che non esita a indicarmi un punto ben preciso della stanza.
Il tavolo della cucina. E' ben apparecchiato, ma non è quella la cosa più strana. 
Qualcuno si è nascosto lì sotto e lo posso capire benissimo dai piedi nudi e umani che escono da sotto la tovaglia.
Mi accovaccio e faccio allontanare Mahiru.
Afferro il bordo della tovaglia e senza esitare un solo attimo la alzo, ignaro di quello che mi aspetta.
Avrei dovuto esitare...
Avrei dovuto allontanarmi e non sapere cosa ci fosse li sotto...
Se solo avessi fatto così, non mi sarei mai imbattuto in ciò che i SerVamp evitano di imbattersi, ovvero le femmine.
Esatto. C'è una ragazza sotto al tavolo. Ovviamente per chiunque non è nulla di spaventoso, ma... pensateci un attimo. Perchè secondo voi i SerVamp le evitano?
Beh... per non innamorarsi. L'amore può essere una forza così come una debolezza. Basta guardare come è stato ridotto mio fratello Lawless e capirete di cosa parlo, ma...torniamo a noi.



Alzo la tovaglia e mi ritrovo a fissare quegli occhi grandi e luminosi di un azzurro ipnotico incorniciati da ciglia nere e voluminose,  capelli lunghi, castani e ricci che incorniciano quel volto sublime dai lineamenti eleganti, carnagione chiaro-pallida che si contrasta benissimo alle labbra rosse della ragazza, ma la cosa che mi manda in tilt sono i canini leggermente più grandi della norma. Non c'è alcun dubbio. E' un vampiro... femmina??
Cioè, mettetevi nei miei panni. Non ho mai voluto avere contatti con le ragazze e ciò che è successo a Lawless ha rafforzato il mio non voler entrare a contatto con loro. Hugh ha perfettamente ragione su di loro. Le femmine sono una specie da tenere alla larga ed ora, a trovarmi difronte ad una di loro, non so come comportarmi. 
Infondo...odio le cose problematiche e lei... è una di queste.
"Ehi! Quella da dove l'hai presa?" urlo accorgendomi della felpa nere di Mahiru che ha addosso. Non voglio urlare, ma in qualche modo quella situazione mi agita e non riesco a controllare la voce.
La ragazza, inaspettatamente, mette le mani avanti cercando di allontanarmi o in qualche modo di allontanarsi scivolando all'indietro. 
Si alza cercando di correre, ma cade subito dopo due passi.
La guardo meglio e li mi accorgo di qualcosa che mi sorprende. 
Ha un graffio sotto all'occhio destro e la caviglia sinistra bendata. Lei è il gatto che ho portato a casa e cosa ancora peggiore, che conferma i miei sospetti, al collo ha quel ciondolo.
Vedendomi avvicinare fa dei strani gesti con le mani. E' alfabeto dei segni, peccato che conosca solo poche parole di quei segni.
"Kuro..."chiama Mahiru avvicinandosi. 
La ragazza, vedendo che non riusciamo a capirla, afferra la cartella di Mahiru prendendo un quaderno e una penna scrivendo una semplice parola che fa scoppiare a ridere Mahiru, ovvero:"Vengo in pace."
"Ma da quale pianeta vieni?"domando vedendo che non riesce a parlare.
"Non volevo spaventarvi. Mi chiamo Rita, ma potete chiamarmi Ry."risponde servendosi del quaderno e continua scrivendo qualcosa che mi lascia abbastanza perplesso, ovvero:" Vi ho preparato la cena per il disturbo e per le premure che avete avuto per me." seguito da un sorriso.
E' strano. Sembra essere solare e... pacifica. 
Di solito i vampiri non sono così pacifici.
"Come mai non parli?"chiede Mahiru accovacciandosi anche lui verso la ragazza che non tarda a scrivere:"Sono stata aggredita da dei cacciatori di vampiri. Mi hanno messo dell'aglio in bocca."
"Dell'aglio?"
ribatte perplesso Mahiru non sapendo delle conseguenze dell'aglio nel corpo di un vampiro.
"L'aglio provoca intolleranza e rallenta il processo di guarigione così come può ustionare le corde vocali e lo stomaco di un vampiro." spiego aiutandolo a capire la situazione.
"Fortunatamente sono riuscita a sputarlo, ma tranquilli. Tra qualche giorno riacquisto la voce e me ne vado."rassicura vedendoci abbastanza agitati.
"Sei un vampiro, non è vero?" domando, anche se so già la risposta.
La ragazza spalanca gli occhi sorpresa. E' stata scoperta e non può negare. Fa un sorriso e scrive:"Perchè? Tu no?"
E' sincera ed ha capito che anch'io sono un vampiro.
Mahiru incomincia a fissarla e si alza prendendomi per la giacca allontanandomi da lei.
"Che facciamo?" chiedo sperando di cacciarla di casa, ma non ho fatto i conti con Mahiru, quello buono che ama le cose semplici.

"Che domande? Rimarrà con noi.mi dice facendomi voltare sorpreso verso di lui ad urlare:"Cosa?"
"Dai, sta tranquillo. Tanto ha detto che se ne andrà appena starà meglio, no? E poi, pensaci! Non dovremo fare le corse da scuola per cucinare. Guarda qui che pranzetto che ha fatto!"continua facendomi notare la grande quantità di cose che ha cucinato e tra l'altro tutte buone anche.
Ok, devo ammetterlo. E' una gran cuoca e in casa una mano fa sempre comodo, anche se vivere con una donna non è affatto facile sopratutto per uno che vuole starne alla larga come me.
Ah...spero solo che questa convivenza non sia troppo sgradevole e che non mandi all'aria tutte le mie idee di monotonia che ho.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Capitolo 2


Sono passate quarant'otto ore da quando Ry è entrata nella mia vita monotona e, come ogni femmina che si rispetti, la sta incominciando a sgretolare pian piano.
"Piantala! Voglio dormire!"urlo mettendomi sotto le coperte e coprendomi anche il volto vedendo la finestra aperta insieme alle tende.
Questa ragazza mi manderà all'inferno se continua a comportarsi così.
Mi strappa le coperte da dosso facendomi trasformare in gatto:"Brucia!!"sbraito sentendo la luce del sole addosso. 
Fortunatamente un cuore sembra che ce l'abbia visto che chiude le finestre e le tende facendomi ritornare al mio aspetto umano.
Non la sopporto. Vi prego, che qualcuno la venga a prendere. Odio svegliarmi così di prima mattina, penso incrociando le gambe e sedendomi incominciando ad alzare lo sguardo per guardarla storta, ma qualcosa mi sorprende.
"Eh?"sussulto vedendo una ciotola di riso davanti al viso.
La prendo e incomincio a fissarla. Mahiru già è uscito da un bel po' e mi ha chiesto di tenerla d'occhio, ma non c'è molto da guardare e da capire.
Sembra che voglia rendersi davvero utile.
Peccato che però faccia sempre cose che non dovrebbe fare come...
"Piantala!! E' insopportabile!!"grido tappandomi le orecchie con dei cuscini. 
Ebbene si, ragazzi. Sta pulendo la stanza con quell'arnese dal rumore snervante che tutti noi chiamiamo aspirapolvere. 



Ma dico io perchè proprio quella deve usare? Potrebbe utilizzare una comune scopa e invece sembra quasi che si diverti a darmi il tormento.
Stressato da quel rumore, vado verso la spina di quell'arnese e glielo stacco. 
La ragazza si volta ed io non posso fare almeno che guardarla storto, proprio come mi sta guardando lei.
Poi sospira e mette giù quel dannato coso. Finalmente un po' di pace e relax. Posso dedicarmi ai miei videogiochi. 
Accendo la tv, avvio la play ed eccola di nuovo. Sembra un ossessione. Sento i suoi occhi addosso che non mi danno tregua.
"Che vu...?"non finisco neanche di chiedere che voltandomi vedo quel dannato quaderno ad un metro di distanza dalla mia faccia con una richiesta che mi sorprende, ovvero:"Posso giocare anch'io?"
Sospiro. Le mie giornate di pura monotonia sembrano che stiano finendo.
Le passo un joystick per farla giocare con me convinto che prima o poi si fosse annoiata, ma non ho fatto bene i conti.
Per quante volte abbiamo giocato, tante volte ha vinto e la cosa incomincia ad infastidirmi.
"Cosa? Di nuovo? No! Voglio la rivincita!"urlo voltandomi verso di lei che ha tra le mani una busta di patatine fritte al gusto brodo. 
Mmh... le mie preferite. 
Inaspettatamente mi sorride e mi porge la busta come a farsi perdonare.
Incredibile come riesce a stare calma, a sorridere anche mentre mi irrito ed io sono così stupido da cadere nella trappola del nemico, ovvero ad accettare le patatine. 
Ah... me lo diceva sempre Hugh. Le donne ne sanno una più del diavolo e lei sembra rispecchiare perfettamente a quella descrizione.
E' assurdo. Questa ragazza ha un modo di fare che mi farà impazzire.
Prendo una patatina dalla busta mettendomela in bocca e, in quel momento, sento lo scricchiolio della porta e sorpreso mi volto guardando Mahiru che è appena tornato da scuola.
"Che?" mi chiedo voltandomi di nuovo verso l'orologio che punta le cinque del pomeriggio.
"Diamine. E' passato tutto questo tempo?" continuo a chiedermi sorpreso. Sembra che il tempo fosse diventato più veloce del previsto, ma forse è solo la mia impressione.
La ragazza si alza e senza proferir parola o scrivere nulla prende le padelle dal pensile per cucinare quando Mahiru la ferma.
"Aspetta! Che stai facendo?" domanda il mio custode facendola guardare le pentole come se volesse dire di cucinare.
"No, stasera non si cucina. Andiamo alle terme da Tetsu." avverte incuriosendo la ragazza che cerca subito il suo quaderno, oggetto che non troverà mai.
"Kuro? Hai visto il quaderno di Ry?"mi chiede mentre la ragazza continua a cercare il quaderno. Probabilmente percepisce che centro qualcosa sulla sparizione di quel dannato quaderno.



E va bene. Odio le cose problematiche e questo fatto che si mette a scrivere per ogni cosa mi da sui nervi.
E poi, non credo che lo troverà facilmente. 
L'ho messo in un posto che non andrà mai a guardare, quindi decido di negare.
Mento scuotendo la testa, ma è molto più che palese che sia stato io l'artefice visto che viene ritrovato nel cestino dei rifiuti prima di quanto ho previsto.
"Kuro!!" mi chiama Mahiru con il classico tono della ramanzina che mi sta per fare. 
Sospiro. Sono pronto alle lamentere del giustiziere, quando la ragazza sembra difendermi in qualche modo incominciando a ridere e tendendo il quaderno al ragazzo con scritto:"Deve essermi scivolato.", ma la verità la sa molto bene visto che appena il mio custode si allontana gira il foglio del quaderno e compare un'altra scritta che me la mette sotto al naso chiamandomi letteralmente:"Idiota!" e mettendomi il broncio.
Ah... quant'è problematica questa ragazza.
Per uno scherzetto del genere mi mette il broncio e non pensa a tutto quello che ho dovuto sopportare da stamattina.
Comunque, come prestabilito da Mahiru, andiamo nelle terme di Tetsu dove incontriamo anche Misono e Lily.
Ah... se solo avessi saputo in tempo della presenza di Lily avrei evitato l'incontro. Sembra che non vede una donna da anni, tanto che incomincia a guardarla da capo a piede.
"Wow. Che splendore. Dove la tenevate nascosta?"dice incominciando a fare il cascamorto con la ragazza.
Non fraintendetemi, ma non sopporto quando fa così. Sopratutto quando cerca di denudarsi davanti agli altri. E' patetico e si rende ancora più idiota quando l'arte della seduzine non abbocca, proprio come adesso.
La cosa mi fa ridere e cerco di trattenermi lasciando uscire un sorriso. Vedere la ragazza impassibile e che lo guarda come se venisse da un altro pianeta è esilarante, sopratutto con quelle occhiataccie minacciose che gli da. 
Probabilmente vorrebbe dirgliene quattro, ma a causa della voce non può farlo.
"E' inutile. E' una vampira. Quei trucchi con lei non funzionano." sintetizzo lasciando sorpreso mio fratello che si avvicina.
"Come sarebbe? Davvero è una vampira?" domanda voltandosi verso gli altri la ragazza annuisce e Misono incomincia a fare domande:"Come mai non parla?"
"L'hanno aggredita facendole mangiare dell'aglio, quindi al momento non può parlare."spiega Mahiru lasciando sorpreso Hugh che replica:"Cosa? E' già un miracolo che non ha avuto uno shock. L'aglio è letale per i vampiri quasi quanto l'argento."
"Quindi ha perso la voce." batte Tetsu seguito dalla risposta di Hugh:"No. Ha solo rallentato il processo di guarigione ed ha irritato le corde vocali. Di conseguenza, se parlasse potrebbe perdere la voce per sempre e non mi sembra il caso."
In quel momento la porta della stanza in cui stiamo si apre ed entrano i due ritardatari, ovvero Licht e Lawless.
"Scusate il ritardo, ma avevo un concerto."sintetizza Licht avvicinandosi agli altri.
La ragazza, sentendo il rumore della porta, si volta verso di loro mandando in tilt Lawless che incomincia a delirare.
"Ophelia!"chiama scambiandola per la sua ex-fiamma.


Ok, non sono molto bravo a trovare le somiglianze, ma credo che tra Ry e Ophelia ci siano un bel po' di differenze ed una di queste è che lei è un vampiro, cosa che l'altra non era.
Comunque, senza pensarci due volte, quell'imbecille si è precipitato verso di lei spaventandola.
Ovviamente chiunque sa che una ragazza spaventata può reagire in due modi: sottomissione o reazione. 
Secondo voi, una ragazza vampiro come può agire non sapendo le intenzioni di uno che gli viene incontro?
E' molto più che ovvio che reagisce.
Infatti, appena è abbastanza vicino, la ragazza si serve del quaderno, dove scrive, sbattendoglielo in faccia e facendolo letteralmente volare fuori dal porticato per poi finire diritto nelle piscine termali.
Un volo che solo un vero esperto avrebbe apprezzato.
"Ehi, Lawless! Non è questo il modo di comportarsi con una ragazza!"rimprovera Lily vedendola sconvolta.
Inaspettatamente, lascia il quaderno che ha tra le mani, facendolo cadere a terra, andando da Lawless e tendendogli la mano per aiutarlo ad alzare.
Il ragazzo alza lo sguardo e, rendendosi conto che non è affatto Ophelia, sorride afferrando quella mano:"Però, certo che hai una forza. Sinceramente, non me l'aspettavo."afferma una volta alzato toccandosi la nuca.
La ragazza china il capo per chiedere scusa, ma ovviamente Lawless non sa che non può parlare.
"Eh?" incuriosito incomincia a fissarla e la cosa, stranamente, mi infastidisce.
"Ti sta chiedendo scusa, ma non può parlare." dico avvicinandomi ai due.
Purtroppo, anche parlandone con loro, la situazione non cambia. 
Non sappiamo chi è che l'ha aggredita. Potrebbe essere stato il settore C-3, come potrebbe essere stato qualcun altro. Quindi... l'unico rimedio è aspettare che guarisca e seguire il consiglio di Hugh, ovvero di non stare troppo a contatto con lei visto che potrei finire per innamorarmi, anche se penso che sia stupido. Non mi sono mai innamorato prima e non credo che capiterà adesso.
Cala la notte e andiamo a dormire, ma qualcosa mi mantiene sveglio. Mi alzo dal futon e vedo la ragazza sul porticato che se ne sta a guardare il cielo invece di addormentarsi. Sto per allontanarmi, quando qualcosa attrae la mia attenzione. C'è una lacrima sul suo viso, ma non è una lacrima qualunque.
E'... di sangue e solo una specie di vampiro ha questa capacità, ovvero i vampiri produttori. Sono vampiri che non si vedono spesso. Si dice che il loro sangue sia il più dolce e varia a seconda del grado di appartenenza sanguigna. Si dice che chi ha sangue nobile abbia la capacità di ipnotizzare e percepire i sentimenti di chi ha attorno.
Senza rendermene conto, per la curiosità di vedere quella lacrima sul volto della ragazza, mi avvicino troppo.
L'odore del sangue è più vivo che mai e i miei istinti sembrano uscire fuori senza riuscirli a trattenere, a tal punto da leccare quella lacrima dalla sua faccia.
Il sapore è così strano. E' un po' come bere qualcosa di dolce e allo stesso tempo leggero. E' difficile trovare un paragone.
Il contatto con il sangue mi fa ritornare in me e mi stacco velocemente da lei. Si tocca la guancia bagnata dalla mia saliva per poi incominciare a fissarmi.
Quello sguardo mi fa quasi perdere in esso.
Possibile che mi sia affezionato a lei in così poco tempo?
Che questo batticuore che sento... sia qualche sentimento e non me ne rendo conto?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3585797