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di Elle_97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


    -Isabel non sai quanto mi ecciti- disse continuando abaciarmi il collo –Ah, si?- dissi annoiata alzando gli occhi al cielo, luiannuì soltanto e continuò a baciarmi, era noioso e mi stavo annoiando questosignificava una sola cosa il suo tempo era scaduto. Mentre cercava di spingersipiù giù con le mani, lo spinsi via –Il tuo tempo è finito!- dissiallontanandomi da lui e sedendomi davanti allo specchio, dove vidi il suosguardo confuso-Come?-, -Ho detto il tuo tempo è finito!Ora vattene.- dissiannoiata,-Stai scherzando vero?- mi disse guardandomi con gli occhi confusi,scossi la testa e sospirai, mi stavo innervosendo-Non te lo ripeto una terzavolta. O te ne vai o chiamo i gorilla di papà e ti faranno uscire a forza!.-dissi alterata alzandomi dalla sedia e rivolgendo il mio sguardo a lui e notaiche il suo rossore era scomparso insieme anche a qualcos'altro, lui alzò lemani in senso di resa- Me ne vado.- disse dirigendosi verso la portaamareggiato. Scoppiai a ridere e mi sedetti sul letto, ero solo in mutande ereggiseno, ma alla fin fine era sempre così, non permettevo a nessuno di andareoltre, adoravo giocare con i ragazzi, vedere l'effetto che gli provocavo e poilasciarli a bocca asciutta, era il mio gioco preferito ma mi stavo iniziando adannoiare o meglio non c'era nessuno che poteva resistermi e questo mi annoiava,mi sarebbe piaciuto incontrarne uno che non mi cascava facilmente ai piedi masapevo che forse non lo avrei mai trovato, sospirai e mi diressi verso il bagno. Feci unalunga doccia , indossai l'accappatoio e mi guardai allo specchio, avevo lunghicapelli corvini che mi scendevano leggermente sulle spalle e gli occhi azzurri, adoravo tutto di me ma lacosa che mi piaceva di più erano i miei occhi che avevo ereditato da mia madre, mia madre quanto mi mancava...è morta acausa di un tumore quando avevo nove anni e da lì ho sempre vissuto con miopadre Milton Evans, un importante uomodi affari che non c'è quasi mai, sono sempre a casa da sola con i suoi gorillache mi seguono dappertutto..sospirai ed uscì dal bagno. Mi misi la camicia danotte e guardai il telefono vidi una chiamata persa, era mio padre di sicuro miaveva chiamato per chiedermi scusa per la milionesima volta poiché non èarrivato per cena come avevamo stabilito di sicuro era rimasto con una dellesue sventole, richiamai e mi rispose una voce femminile, alzai gli occhi alcielo- Vorrei parlare con mio padre, sono Isabel- dissi disgustata, la sentìsolo dire ok e poi chiamarlo,-Tesoro, ti chiedo scusa se..- disse mio padre convoce dolce, lo bloccai- Certo, come sempre papà. Era più importante stare conuna delle tue sventole che con tua figlia, mi pare giusto.- dissi alterata, losentì sospirare-Isabel... per favore...-disse cercando di calmare leacque,-Tranquillo papà, tanto ormai ci sono abituata. Io ora vado a letto chedomani ho scuola, tu intanto continua la tua serata..- dissi disgustatachiudendo il telefono dove sentì solo- Isabel.. aspetta!-, lo lanciai sulcomodino, ogni volta la stessa storia, da quando la mamma è morta mio padre èstato con una donna diversa tutte le sere cercando di dimenticarla ma non c'èmai riuscito, sospirai di nuovo e sentì gli occhi lucidi, me gli asciugai espensi la luce, mi misi a letto e mi addormentai.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Il mattino dopo mi alzai prima della sveglia e mi stiracchiai, un'altra giornata stava cominciando, mi diressi verso il bagno dove mi lavai la faccia e i denti e mi iniziai a truccare, non esageravo mai con il trucco, misi solo un po' di eyerliner e la matita nera, mi misi il burro cacao ed uscì dal bagno. Aprì la cabina armadio e presi un vestito bianco con sopra il pizzo e i sandali, mi vestì presi la borsa con i libri e mi diressi verso la cucina. Frequentavo il quarto anno di liceo ed ero la ragazza più popolare della scuola, o almeno questo è quello che dicevano gli altri, mi sedetti al tavolo e vidi mio padre bere il caffè e leggere il giornale, appena mi vide entrare alzò gli occhi dal giornale e mi sorrise-Buongiorno.- disse dolcemente,- Giorno.- dissi distaccata sedendomi e aspettando che Maya mi portasse il mio tè, lo vidi posare il giornale e guardarmi, mio padre era un bel uomo aveva quarant'anni ma se li portava bene, aveva il colore dei capelli uguali a miei e gli occhi marroni, quando sorrideva faceva intravedere le sue fossette, raramente si arrabbiava o almeno con me -Isabel... per quanto riguarda ieri sera..- lo fermai-Non mi va di parlarne papà...- dissi sperando che non continuasse, -A me si invece.... Non puoi sempre fare come ti pare, e non puoi attaccarmi il telefono in quel modo, devi portarmi più rispetto..- disse tranquillamente, risi amaramente-Rispetto papà?Quello te lo devi guadagnare..io non regalo niente a nessuno...- dissi alterata guardandolo negli occhi e vidi i suoi occhi incupirsi-Isabel... non farmi questo, sai benissimo che io ti adoro ma stai passando tutti i limiti... John mi ha detto che ha visto uscire un altro ragazzo dalla tua camera..chi era?- mi chiese con un cipiglio alzato, segno che si stava arrabbiando,- Nessuno, solo un amico.- dissi tranquillamente, alzando le spalle-Un amico?- mi chiese lui con voce strana, annuì e evitai il suo sguardo per fortuna in quel momento vidi Maya arrivare con una tazza di tè fumante, la posò sul tavolo davanti a me- Ecco a te Isabel! Desiderate altro?- io scossi la testa e la ringraziai, lei mi sorrise dolcemente e con un cenno di mio padre se ne andò, Maya è la nostra governante sin da quando ho memoria, è una donna sulla cinquantina molto solare e dolce, dopo la morte della mamma è stata lei a crescermi dato che mio padre non c'era quasi mai... Finì il mio tè con i biscotti in un baleno e guardai l'orologio stavo facendo tardi, mi alzai e sentì lo sguardo addosso di mio padre-Buona giornata anche a te comunque!- disse sospirando e continuando a leggere il giornale, lo ignorai e mi diressi verso la macchina dove c'era il macchinista ad aspettarmi-Signorina Isabel..-disse sorridendomi dolcemente e aprendomi la portiera, -Peter..- risposi con un sorriso. Eravamo in mezzo al traffico e io stavo facendo tardi a scuola come al solito, mandai un messaggio alle mie migliori amiche le quali mi risposero dopo pochi secondi-Dove cavolo sei?Sono quasi e mezza..- alzai gli occhi al cielo, grazie Mara come se non lo sapessi, le risposi dicendole che ero in mezzo al traffico e misi il silenzioso, dopo circa mezz'ora riuscimmo ad arrivare al cancello della mia scuola, scesi dalla macchina in tutta fretta e mi diressi correndo verso la segretaria, senza volerlo andai a sbattere addosso a qualcuno- Ma vuoi guardare dove cammini?- mi disse una voce alterata maschile, alzai lo sguardo e lo guardai era bellissimo, alto con corti capelli castani e occhi neri come la pece, appena incrociò il mio sguardo lo vidi imbambolarsi per pochi secondi con un sorriso in faccia, eccone un altro pensai, sospirai- Anche tu potevi stare più attento.- dissi guardandolo con un cipiglio alzato,- Ma se sei tu che mi sei venuta addosso! E non pensare che poiché sei una bella ragazza ti chiederò scusa.- mi disse annoiato guardandomi, lo guardai sorpresa forse mi sbagliavo, non ero abituata a queste risposte dai ragazzi, sorrisi-Mhmhmh.... Per questa volta ti chiedo scusa ma la prossima non sarai così fortunato.- dissi tranquillamente, lui rise e rispose con un semplice-Vedremo..- detto questo se ne andò su per le scale, rimasi a guardarlo per qualche secondo e sorrisi, interessante molto interessante, entrai in segreteria e vidi la segretaria alzare gli occhi al cielo e darmi il fogliettino-Ecco a te .- le feci un sorriso forzato e mi diressi verso la classe di matematica. Le prime ore passarono in fretta, stavo camminando insieme alle mie amiche verso la mensa, quando Mark mi bloccò la strada- Ciao zuccherino.- mi disse sorridendo, alzai gli occhi al cielo- Cosa vuoi Mark?- dissi guardandolo, lui sorrise e mi si avvicinò prendendomi per la vita- Questa sera c'è una festa casa di Josh e ovviamente sei la benvenuta o meglio le benvenute.- disse sorridendo alle mie amiche, gli tolsi il braccio dalla mia vita e mi allontanai- Non saprei..se non trovo di meglio da fare, verrò.- gli sorrisi, mi avvicinai a lui e gli diedi un casto bacio sulle labbra, dopo di che me ne andai mentre i suoi amici ululavano alle mie spalle. Le mie amiche risero accanto a me, - Ma Mark l'ha capito che l'hai lasciato?- mi chiese Mara ridendo, risi- Lo spero per lui.- mi spostai i capelli all'indietro e così facendo sentì qualcuno dire-Ahi. L'occhio.- mi girai e vidi il ragazzo di stamattina, strofinarsi l'occhio, alzò lo sguardo e rise- Dovevo immaginarlo, ancora tu..- risi anche io- Sei tu che sei sempre sulla mia traiettoria.- dissi provocandolo, lui sorrise e scosse la testa- Solo per puro caso.. comunque io sono Ethan, sono nuovo.- scossì la testa ridendo- Lo immaginavo.. io sono Isabel, e loro sono Mara e Jady- lui sorrise alle mie amiche e rivolse il suo sguardo di nuovo su di me – Isabel.. bel nome..- disse sorridendo, mi piaceva come aveva pronunciato il mio nome gli dava un non so cosa di melodioso, sorrisi e stavo per dire qualcosa quando vidi un ragazzo avvicinarsi-Ethan... andiamo amico, sto morendo di fame.- lo guardai e lo riconobbi era uno della squadra di rugby di Mark, non era niente male ci aveva già provato ma anche lui era uno dei tanti che mi avevano solo annoiata, lui rivolse il suo sguardo su di me e sorrise –Isabel..che piacere.- risi –Lo so Jeremy, ora è meglio che vada.- dissi sorridendo notando lo sguardo di Ethan che passava da me a Jeremy confuso, - Ci si vede.- dissi rivolta a lui e me ne andai con le mie amiche. Pov Ethan Guardai Isabel andare via muovendo i suoi bellissimi capelli, certo che era un bellissimo spettacolo e mi girai verso Jeremy che era rimasto imbambolato a fissarla, gli passai una mano davanti agli occhi e lo spinsi- Hey.. che ti è preso?- risi vedendo la sua faccia e lui si voltò verso di me scuotendo la testa, iniziammo a camminare- Conosci Isabel?- gli chiesi tutto Ad un tratto, non so cosa mi era preso ma volevo saperlo, Jeremy sorrise e si voltò verso di me annuendo-è la ragazza più popolare della scuola ed è l'ex di Mark ma non ti conviene avvicinarti.- disse guardando davanti a sé, lo guardai confuso- E perché?- gli chiesi curioso, -Mark è molto geloso di lei, ma anche Isabel non scherza, sa di essere desiderata e ci prova, ma non fa che lasciare tutti a bocca asciutta, a lei piace giocare con i ragazzi si diverte e per quanto ne so nemmeno Mark è riuscito a portarsela a letto pur essendo il suo ragazzo, nessuno di noi ce l'ha fatta e credo che tu non sarai l'eccezione.- mi disse ridendo, lo guardai in silenzio, una ragazza a cui piace giocare ma senza arrivare fino in fondo interessante, questa cosa cambierà molto presto, sorrisi-Vedremo..- dissi semplicemente, vidi Jeremy spalancare gli occhi –Cosa?- disse sorpreso, sorrisi ancor di più- Scommetto che io ce la farò, a lei non piacciono quelli che gli cadono ai piedi subito no? Tanto per cominciare io non sono uno di quelli e poi mi divertirò un sacco, sai nella mia vecchia scuola avevo l'etichetta del bad boy io facevo quello che faceva lei ma con il semplice cambio che io andavo fino in fondo, sono sicuro che riuscirò a portarmi Isabel a letto prima della fine dell'anno scommettiamo? – dissi guardandolo, lui rise- Ne dubito. Perderesti amico, rimarrai a bocca asciutta come tutti noi.- risi-Vedrai..- Ciao a tutti 😁 Avrei molto bisogno della vostra opinione per sapere cosa pensate della storia, grazie e buona lettura spero che vi piaccia

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Pov di Isabel Ero seduta al tavolo con Mara e Jady e stavamo parlando di Ethan o meglio loro non hanno fatto che parlare di lui, alzai gli occhi al cielo all’ennesimo commento, quando udì una voce alle mie spalle-Ciao bellezze.- mi girai e vidi Josh sorriderci, risi-Ciao a te.- sentì le mie amiche salutarlo animamente , lui si sedette accanto a me e mi attirò a se –Allora che dite?Ci venite alla festa?-mi chiese sorridendo, -Forse.- gli risposi sorridendo, lui mi guardò confuso-Non puoi non venire Isabel, conto sulla tua presenza metà scuola ci sarà solo perché vieni tu.- mi disse sconsolato, risi-Lo scoprirai stasera stessa.- lui mi guardò per svariati secondi e mi prese il volto tra le mani-So che non mi deluderai.- mi disse sorridendomi provocante e avvicinando il suo volto al mio, mi scansai ridendo-Vedremo.- gli diedi un leggero bacio sulla guancia e me ne andai, sentì il suo sguardo addosso per tutto il tempo.. Pov di Ethan Stavo osservando Isabel quando vidi un ragazzo bruno con occhi chiari avvicinarsi al suo tavolo, sedersi accanto a lei e attirarla a se e il fatto che lei non si fosse scansata non so perché mi aveva dato fastidio, ero completamente perso quando sentì Jeremy ridere, mi girai verso di lui con sguardo interrogativo-Cosa ce di divertente?- gli chiesi sulla difensiva, -Amico dovevi vedere la tua faccia quando hai visto Josh abbracciare Isabel, è stata troppo divertente!Si vedeva lontano un miglio che ti dava fastidio.- disse ridendo, lo guardai male-Non so di cosa tu stia parlando.- dissi cercando di sembrare indifferente, lo vidi annuire che cercava di non scoppiare a ridere di nuovo, mi stava dando sui nervi-Senti, visto che sei così di buon’umore perché non mi dici chi è Josh?- gli chiesi guardandolo male e facendo una smorfia, lui smise di sorridere-Josh è diciamo il migliore amico di Isabel, si conoscono sin da quando erano piccoli e lui ha da sempre avuto una cotta per lei non ricambiata ovviamente, lui è l’unico con cui Isabel non gioca…- disse mortificato, lo guardai interrogativo-Non sembra visto che lui con lei ci prova comunque.- mi girai verso il tavolo e lo vidi impegnato a ridere di qualcosa con una delle amiche di Isabel,-Beh si… lui ci prova ma è più come uno scherzo sa di non avere possibilità, ma soprattutto sa che non sarà mai nel circolo di gioco di Isabel.- disse abbassando la voce e guardando anche lui Josh che in quel momento si era girato verso di noi e mi stava guardando dritto negli occhi come se aspettasse qualcosa. In quel momento udì una voce alle mie spalle- Jeremy, Mark ti sta cercando ha detto che ha bisogno di parlarti di una cosa urgente.- mi girai e vidi Isabel davanti a noi che sorrideva, le sorrisi di rimando mentre Jeremy si alzò-E da quando gli fai da messaggera?- gli chiese ridendo, lei lo fulminò con lo sguardo-Non tirare troppo la corda.. comunque ti sta aspettando vicino al tuo armadietto.- gli rispose innervosita, lui rise e le si avvicinò-Adoro tirare la corda….ma solo con te.- le disse lui provocandola, la vidi ridere di gusto e guardarlo intensamente-Scordartelo.- gli disse tranquillamente e si allontanò dalla sua presa, scoppiai a ridere vedendo lo sguardo amareggiato del mio amico che si dirigeva verso l’uscita. Pov di Isabel Guardai Ethan ridere e dovevo ammettere che era veramente bello, spostai lo sguardo quando vidi che mi stava guardando, mi fece cenno di sedermi con un sorriso e io mi misi al posto di Jeremy davanti a lui, lo vidi sorridere guardandosi intorno e feci la stessa cosa notando che avevamo tutti gli sguardi puntati addosso, alzai gli occhi al cielo infastidita-Allora…- incominciai guardandolo, lo vidi spostare il suo sguardo su di me interessato,-Da quando conosci Jeremy?- gli chiesi, lui sorrise-Da quando eravamo piccoli, ci siamo persi di vista per un po’ di tempo e ora ci siamo ritrovati..e tu da quando conosci Josh?- mi chiese guardandomi curioso, sorrisi-Anche noi ci conosciamo da quando siamo piccoli, i nostri genitori erano amici sin dai tempi del liceo, siamo praticamente cresciuti insieme.- lui mi guardò con un mezzo sorriso e dopo vidi il suo sguardo diventare serio guardando dietro di me, mi girai e vidi Josh guardare Ethan con una faccia strana, mi alzai e andai verso di lui-Tutto bene?- gli chiesi preoccupata , lui mi fa un mezzo sorriso e annuisce-è meglio se andiamo.- lo guardo confusa e sento Ethan ridere-Guarda che non la mangio mica..- disse alludendo di sicuro a qualcosa poiché vedo lo sguardo di Josh rabbuiarsi-Stalle lontano.- disse prendendomi per il braccio e tirandomi verso di se, lo guardai sconcertata non capivo nulla, udì la risata fragorosa di Ethan, girai leggermente la testa e vidi che si era alzato e si era avvicinato con sguardo divertito-Che c’è Josh? Ancora immerso nel passato?- notai lo sguardo incazzato nero di Josh e decisi di porre fine a tutta la scenetta poiché l’attenzione di tutti era rivolta su di noi, quindi presi Josh per mano e lo tirai portandolo fuori dalla mensa con mille domande che mi passavano per la testa.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Pov di Isabel Era ormai da mezz’ora che ci guardavamo in silenzio, sbuffai-Mi vuoi dire cosa cavolo è successo lì dentro?- gli chiesi guardandolo innervosita, lui sospirò e abbasso lo sguardo-Non ho voglia di parlarne.- borbottò e continuò a guardare per terra come se fosse uno spettacolo da non perdere, alzai gli occhi al cielo e mi avvicinai a lui-Josh…tu non hai reagito così per niente… tu e Ethan vi conoscevate già a quanto sembra…- dissi cercando di mantenere un tono di voce neutrale, gli toccai il braccio e lui si staccò come se avesse preso la scossa-Is, sul serio non ho voglia di parlarne mi puoi lasciare da solo.- mi disse con un tono di voce distaccato e guardando per aria, mi stava dando sui nervi ma se non voleva parlarne e preferiva guardare per aria o la terra, va bene -D’accordo, quando vorrai parlarne sai dove trovarmi.-dissi tranquilla e me ne andai senza aggiungere altro. La campanella era suonata da un po e io ero in ritardo per la lezione, non che mi importasse ma la prof di storia mi detestava, sospirai e girai l’angolo quando vidi Ethan appoggiato al mio armadietto, aveva i capelli al vento ed era pensieroso, rimasi a guardarlo per un po’,era decisamente bello, mi stavo fissando troppo su di lui e non potevo o meglio non dovevo, scossi la testa cercando di togliermi quei pensieri e mi diressi verso di lui, lo vidi alzare lo sguardo e incrociai i suoi occhi neri come la pece, rimasi incantata fin quando non lo vidi sorridere divertito- Mi fa piacere vedere che ti faccio un certo effetto.- alzai un sopracciglio e lo guardai divertita-Ti piacerebbe, forse dovrei dire il contrario.- dissi con un sorriso sulle labbra, ripensai alla discussione di poco fa in mensa e il mio sorriso scomparì, lui se ne accorse perché mi guardo interrogativo-A cosa pensi?- io scossi la testa e mi avvicinai al mio armadietto-Da quando conosci Josh?- gli dissi schietta guardandolo dritto negli occhi, lui mantenne lo sguardo-Non sono cose che ti riguardano.- disse innervosito, lo guardai di traverso -Davvero?Allora si può sapere perché mi stavi aspettando?-gli chiesi fredda, -E chi ti sta dicendo che stavo aspettando te?- mi disse lui divertito,-Non so, stavi addosso al mio armadietto.- gli risposi guardandolo male, mi stava dando sui nervi e molto, lui scosse la testa sorridendo-Certo, comunque non sapevo che era il tuo armadietto, e sto aspettando una mia amica.- mi guardo dritto negli occhi come se si aspettasse una mia reazione, risi-Si, beh strano che non lo sapevi dato che c’è il mio nome sopra e poi ah beh che strano, sei nuovo ma a quanto sembra conosci molta gente di qui.- gli dissi cercando di mantenere un tono di voce normale , lui stava per dire qualcosa quando vidi una ragazza raggiungerci, oh no ma proprio lei, ci si avvicinò e la prima cosa che fece fu incenerirmi con lo sguardo poi si voltò verso Ethan e sorrise in modo malizioso- Hey, mi stavi aspettando?- lui le sorrise malizioso e la avvicinò a se –Sì, e anche da un po’- le disse avvicinandola ancora di più, alzai gli occhi al cielo stavano facendo come se non ci fossi, mi schiarì la gola e lei si girò verso di me-Isabel, non ti avevo vista che c’è per caso vuoi far entrare anche Ethan nella tua lista di gioco?- mi chiese con voce odiosa, la guardai male-E anche se fosse non sarebbero affari tuoi Johanna.- dissi con voce sprezzante… Johanna Light la ragazza più odiosa della scuola, era alta con lunghi capelli biondi e occhi marroni, indossava abiti striminziti e andava con tutti in poche parole il mio opposto, era in competizione con me sin dalle elementari, era frivola, snervante e si credeva sto cavolo e non sopportava il fatto di essere seconda a nessuno soprattutto a me, odiava il fatto che attiravo l’attenzione dei ragazzi senza vestirmi volgarmente e senza andarci a letto come invece doveva fare lei…. Lei rise, una risata veramente irritante e si voltò verso Ethan che intanto si godeva lo spettacolo-Stai attento a non finire nella lista perché tanto alla fine non te la da.- gli disse tranquillamente e girandosi verso di me con un sorriso che molto volentieri le avrei tolto dalla faccia e fu quello che feci, iniziai a tirarla per i capelli e lei fece lo stesso, la odiavo-Almeno non sono una troia come te.- le dissi urlando tirandola ancora di più, -Preferisco essere una troia come tua madre che una finta santa come te.- mi disse sprezzante, ah no questo non aveva dovuto dirlo, mi avventai più forte su di lei prendendola a schiaffi fino a quando non sentì delle braccia che mi trascinavano via, avevo gli occhi pieni di lacrime-Sei una puttana, non ti permettere mai più di parlare così di mia madre. Lasciami, lasciami andare.- dissi urlando,-Isabel, calmati! Per favore, la preside sta arrivando.- mi disse Josh, mi girai verso di lui non mi ero neppure resa conto che metà scuola era fuori dalle aule per capire il perché delle urla e feci una smorfia vedendo Ethan reggere Johanna che era in preda a una crisi di nervi, mi allontanai da Josh e udì la voce sovrastante e arrabbiata della preside-Isabel Evans e Johanna Light nel mio ufficio ora! E voi altri tornate subito nelle vostre aule!-. Raggiunsi la preside nel suo studio ed entrai, era infuriata nera-Non ci posso credere, due ragazze che fanno a botte come se fossero maschi. Isabel, Johanna questa è la terza volta che succede e io sinceramente non so più che fare con voi due, chiamerò subito le vostre famiglie e insieme decideremo la punizione adeguata.- disse con tono di voce arrabbiata, fantastico mio padre non vedeva l’ora che finissi di nuovo nei guai per potermi dare un castigo esemplare, sospirai e notai lo sguardo interrogativo della preside, la ignorai e mi passai una mano tra i capelli, cercando di sistemarli al meglio dato le loro pessime condizioni per colpa di Johanna, udì la porta aprirsi e vidi entrare mio padre accompagnato dalla madre di Johanna, posò il suo sguardo su di me e potrei giurare che non l’avevo mai visto così , non era arrabbiato, era deluso molto deluso, abbassai lo sguardo e udì la voce della preside-Johanna, Isabel potete uscire un attimo, vorrei parlare con i vostri genitori da sola.- io annuì soltanto e mi diressi verso la porta. Uscì seguita da Johanna e cercai di ignorare ogni volta che sbuffava, mi stava dando sui nervi tutto questo era colpa sua- Allora che è successo?- mi girai e vidi Ethan guardare da me a Johanna in attesa, io lo ignorai tanto sapevo che gli avrebbe risposto lei-Stiamo aspettando, la preside sta parlando con i nostri genitori.- disse sbuffando e mandandomi un occhiataccia, la ignorai perché sennò sarebbe ricominciato tutto e cercai di fare dei respiri profondi per calmarmi, vidi Ethan annuire e sedersi vicino a lei cosa che mi diede leggermente fastidio, cercai di ignorarli e per fortuna non mi ci volle troppo perché vidi Josh arrivare in lontananza, gli sorrisi leggermente e lui si sedette vicino a me attirandomi a se in un abbraccio-Come stai?- mi chiese sussurrando al mio orecchio, scossi la testa e la poggiai sulla sua spalla-Così.- dissi sussurrando, lui mi tenne ancora più stretta, il suo abbraccio mi rilassava, lui c’era sempre quando ne avevo più bisogno ed era molto importante per me, ad un certo punto lo sentì irrigidirsi doveva essersi reso conto che c’era anche Ethan, mi allontanai dal suo abbraccio e lo guardai confusa, vidi il suo sguardo puntato su Ethan-Lui che ci fa qui?- mi chiese nervoso tra i denti, li guardai e vidi Ethan guardarlo con un sorriso sulle labbra mentre abbracciava Johanna stretta, feci una smorfia e mi rigirai verso Josh-è venuto a consolare quella là- dico infastidita, vidi Josh guardarmi sorpreso stava per dire qualcosa quando udimmo la porta aprirsi, mi girai e vidi mio padre guardarmi avevo uno sguardo indecifrabile-Andiamo a casa Isabel.- mi disse freddo e si diresse verso l’uscita, si fermò solo per stringere la mano a Josh per salutarlo, mi alzai e salutai Josh, lui mi strinse a se –Buona fortuna, ne avrai bisogno.- mi sussurra, io annuisco e lo ringrazio e corro per raggiungere mio padre. Una volta arrivati a casa, mi diressi verso le scale quando mio padre mi chiamò-Dove pensi di andare?- mi chiese con voce arrabbiata, mi girai-In camera mia.- dissi semplicemente guardandolo negli occhi, i suoi occhi marroni si erano incupiti –Vieni in salotto, noi due dobbiamo fare un bel discorso.- mi disse incamminandosi verso il salotto, lo seguì e mi sedetti davanti a lui-Papà, io…- iniziai, ma lui mi fermò subito-Risparmiami le tue scuse Isabel. Sono stanco, non ce la faccio più e mi chiedo sempre dov’è che ho sbagliato. Ti avevo chiesto solo un favore, ossia stare lontana da Johanna ma non mi hai ascoltato!Io non so più cosa fare Isabel, sono molto deluso, immensamente pensavo fossi cresciuta, maturata, invece durante una riunione importante vengo chiamato da scuola per cosa?Per sapere che mia figlia non mi ha dato ascolto per la millesima volta!- urlò arrabbiato, durante il suo discorso rimasi in silenzio, cercando di assimilare le sue parole, l’avevo deluso e molto ma il problema non era solo quello era il fatto che lui non voleva nemmeno sapere perché l’avevo fatto e mi dava molto sui nervi, lo guardai dritta negli occhi, ora toccava a lui ascoltare-Papà ti ho deluso,lo so, ma non vuoi nemmeno sapere il motivo per cui l’ho fatto?- gli dissi guardandolo, lui mi guardò-Di sicuro per un ulteriore motivo futile.- disse semplicemente come se fosse scontato, in quel momento non ci vidi più, mi alzai in piedi dalla rabbia-Ah si? Per un motivo futile secondo te prendo a schiaffi Johanna no?Beh no, l’ho presa a schiaffi perché ha insultato mia madre, le ha dato della poco di buono e io non potevo stare lì a sentire Johanna dare della poco di buono a mia madre davanti a me!Riesci a capire questo papà?Per caso te la ricordi la mamma? O ti sei fatto così tante sventole che l’hai scordata?- urlai tra le lacrime, ad un certo punto sentì un forte ceffone sulla guancia, mi girai e mi toccai la guancia con la mano sbalordita, non me lo sarei mai aspettato da mio padre,-Non ti permetto di mancarmi di rispetto Isabel, ho accettato tutti i tuoi capricci ma questo è troppo!- urlò furioso, lo guardai con le lacrime agli occhi-Questo non te lo perdonerò mai papà, sappilo!- urlai correndo su per le scale fino in camera mia, -Isabel,torna subito qui!- urlò mio padre, ma io lo ignorai, mi buttai sul letto e iniziai a piangere, come aveva potuto?Come? Mi svegliai sentendo il telefono squillare, allungai la mano verso il comodino e lo presi, risposi senza guardare chi era,-Amica, dove sei?-,-Come dove sono?Sono a casa!- risposi confusa,-Come a casa?Che diavolo ci fai ancora a casa?Ti stanno aspettando tutti!- mi disse Mara urlando,-Primo non urlare e secondo perché mi stanno aspettando tutti?- dissi ancor più confusa,-Isabel, cazzo la festa di Josh.Devi venire qui ora!- mi disse urlando e attaccandomi il telefono in faccia, guardai il telefono e mi sbattei la mano sulla fronte cazzo, la festa di Josh, me ne ero completamente dimenticata, mi alzai dal letto e corsi a farmi la doccia, mi truccai un po e mi vesti, misi un vestito a caso presi la borsa dove misi il telefono ed uscì. Mi guardai intorno ma non c’era nemmeno ombra di mio padre, sospirai e scesi giù,-Isabel…- mi girai spaventata ma per fortuna era solo Maya, tirai un sospiro di sollievo-Maya, mi hai fatto prendere un colpo, pensavo fossi mio padre.- lei mi fece un sorriso di scuse-Mi dispiace, non volevo spaventarla ma suo padre è uscito e mi ha dato ordini di non farla uscire.-mi disse abbassando lo sguardo, io alzai un sopracciglio-Ovviamente, farai come se non mi avessi vista vero?- le dissi guardandola, lei annuì soltanto e io le sorrisi abbracciandola,-Ora vado, che sono in ritardo.- In poco meno di venti minuti arrivai a casa di Josh, salutai Peter ed andai alla porta, suonai il campanello, la musica si sentiva da tre isolati più avanti, anche Josh come me viveva in una villa, e quando i suoi non c’erano perché partivano per affari, dava sempre una festa. Mi aprì una ragazza in pantaloncini e canottiera, mi guardò squadrandomi,-Hai finito?- le chiesi innervosita,- Isabel, sei arrivata!- urlò Josh dirigendosi verso di me, spostò la ragazza lanciandole un occhiataccia e mi prese in braccio, risi-Ma quanto hai bevuto?- gli chiesi non appena mi mise giù, -Solo un pochino- disse ridendo e prendendomi la mano-Andiamo a ballare.- mi disse facendomi l’occhiolino, mi portò in mezzo alla pista e cominciò a scatenarsi facendo un sacco di mosse buffe, scoppiai a ridere e mi guardai intorno, vidi le mie amiche ridere e dirigersi verso di me-Ce l’hai fatta finalmente!- dicono entrambe abbracciandomi, le abbraccio di rimando e prima che possa dire qualcosa sentò qualcuno prendermi per i fianchi, mi girò e vedo Mark alzò gli occhi al cielo e vedo lui ridere,-Ciao bellezza! Come mai così in ritardo, di solito sei sempre una delle prime quando si tratta di feste.- mi dice avvicinandosi a me, lo spingo leggermente- Ho avuto da fare.- dico semplicemente allontanandomi da lui, lo vedo che cerca di riprendermi ma qualcun altro mi prende per la vita, sbuffò e mi giro per vedere di chi diamine si tratta, ma quando incontro i suoi occhi rimango di stucco,- Ciao dolcezza!- mi dice Ethan sorridendo, ma cosa cavolo ci fai lui qui?, lo guardò confusa e vedo Mark fare lo stesso-Ehi tu! Chi ti credi di essere per toccare la mia ragazza?- dice guardando Ethan incazzato, alzò gli occhi al cielo, che palle!Ma quando capirà che tra di noi è finita!,-A quanto ne so non è più la tua ragazza!- dice Ethan tranquillamente sorridendo e attirandomi ancor di più a se,-Toglile le mani di dosso idiota! Chi ti credi di essere?- urla Mark incazzato e questo fa si che tutta l’attenzione sia puntata su di noi, guardò Ethan e lo vedo tranquillo come se stesse parlando con un amico-Sono Ethan Dallas e poi penso che deve essere lei a decidere se vuole che le tolga le mani di dosso e non lo sta facendo quindi non capisco perché fai così tante storie.- gli disse parlando lentamente come se stesse parlando con un ritardo, mi venne da ridere ma mi fermai quando vidi la faccia di Mike, era più incazzato che mai-Ascolta Dallas, primo non parlarmi come se fossi un ritardato e secondo mi stai facendo veramente incazzare, ti do tre secondi per togliere le mani di dosso o te la vedrai con me.- disse urlando e avvicinandosi pericolosamente, vidi Ethan ridere, ,ma che cazzo ci trovava da ridere?, decisi di mettere fine a tutto questo, mi allontanai da Ethan e mi misi un mezzo- Finitela, primo questo non è il luogo adatto, siamo ad una festa per divertirci e non per vedere due cretini che fanno a botte, secondo Mark smettila di rompermi i coglioni, non stiamo più insieme e quindi non te ne deve fregare un cavolo di chi mi tocca o no e terzo ragazzi lo spettacolo è finito perché non tornate a fare quello che stavate facendo?- urlai incazzata, vedo tutti guardarmi per un secondo e poi girarsi e cominciare a ballare, sbuffò e mi allontano ma sento qualcuno prendermi per il polso, mi giro e vedo Mark che mi guarda con una faccia da cane bastonato,-Risparmiami le tue stronzate, sai che odio queste scenette davanti a tutti e lasciami andare.- tolgo la mano dalla sua presa e vado fuori per prendere una boccata d’aria fresca,-Sai sempre come attirare l’attenzione tu eh?-mi chiede una voce divertita, mi giro e per poco non caccio un urlo,-Jess ma che ci fai qui?-dico sorpresa correndo ad abbracciarla, Jess è la sorella di Josh è più piccola di un anno ed ha la mia stessa età, siamo cresciute insieme, è stata via per tre anni a Londra per un borsa di studio ed è anche la mia migliore amica in assoluto, e alta con lunghi capelli rossi e occhi verdi ed è super simpaticissima, solo noi sappiamo quante cavolate abbiamo combinato insieme, lei rise e mi abbraccia forte, quando mi stacco la guardo sorridendo-Che ci fai qui?- lei rise-Sono tornata, e prima che tu me lo chieda si, sono tornata per restare.- sorrido-Non puoi immaginare quanto tu mi sia mancata, abbiamo un sacco di cose di cui parlare.-lei sorride- Non sai quante, anche tu mi sei mancata moltissimo. Ma vedo che non sei cambiata di una virgola, attiri sempre l’attenzione, a quanti poveri ragazzi hai spezzato il cuore?- mi chiese ridendo, risi anche io-Mhmhh… penso di aver perso il conto.- dissi dubbiosa, scoppiammo a ridere e ci fermiamo solo quando sentiamo una voce chiamarci-Ah vedo, che vi siete riviste!Meno male, non puoi immaginare che inferno che ho passato e da quando è arrivata che chiede di te,mentre di suo fratello non ha chiesto nulla, voleva sapere solo come sta Isabel?Che ha combinato Isabel?-dice Josh sbuffando e lanciandole un occhiataccia, risi e Jess gli si avvicinò-Dai fratellino,sai che sei importante per me e ti adoro ma Isabel è più importante.- disse abbracciandolo,risi-Ovviamente.- lui mi lanciò un occhiataccia, e Jess scoppiò a ridere-Su, non essere permaloso, stavo scherzando.- gli disse dandogli una spinta, lui le fece la linguaccia-Non sono permaloso.- disse con il tono di un bambino, scoppiai a ridere e Jess con me, lui alzò gli occhi al cielo e borbottò qualcosa, mi prese la mano-Andiamo a ballare su.- mi disse Josh prendendo Jess con l’altro mano.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Ballammo e ridemmo finchè non sentì una voce alle mie spalle-Ehi Dolcezza!- mi girai e vidi Ethan che mi guardava, aveva i capelli al vento tutti scompigliati, sembrava che gli fosse passato un uragano addosso, gli occhi che brillavano e un sorriso divertito, era un po’ brillo, mi prese la mano e mi attirò a se-Viene con me.- mi disse sorridendo, lo guardai interdetta-Dove?- gli chiesi curiosa, lui rise-Che c’è principessina, hai paura di me?- mi chiese divertito, inarcai le sopracciglia e scoppiai a ridere-Sì come no.- gli dissi tranquillamente, lui sorrise e mi strinse la mano dirigendosi verso le scale, notai al nostro passaggio molte occhiate divertite, alzai gli occhi al cielo e lo seguì dentro a una stanza, che riconobbi subito, era quella di Jess. Lui chiuse la porta e io lo guardai in attesa, che aveva intenzione di fare?,iniziò a dirigersi lentamente verso di me con un sorriso malizioso e io iniziai ad indietreggiare, lui lo notò e rise-Lo sai dolcezza, ho sentito un sacco di voci su di te…- mi disse con voce divertita, lo guardai sorridendo-Ah si?!Che tipo di voci?- gli chiesi divertita a mia volta, lui rise e si avvicinò ancor di più-Che adori giocare con i ragazzi.- mi disse guardandomi negli occhi, io risi-è vero!Adoro giocare con i ragazzi.- dissi tranquillamente, lui sorrise ancor di più- Sai qual è la cosa buffa?- mi disse guardandomi dritta negli occhi e prendendomi per la vita, attirandomi a se, lo guardai in attesa,-Che anche io adoro giocare con le ragazze.- disse tutto d’un fiato avventandosi sulle mie labbra, rimasi sorpresa per pochi secondi, ma mi ripresi subito e risposi al bacio sorridendo, misi le mani intorno al suo collo e lo attirai ancor di più a me, lo sentì sorridere, lo sentì scendere con la mano e lo lasciai fare, continuammo a baciarci e dopo un po’ mi prese in braccio e misi le gambe intorno alla sua vita, mi fece stendere sul letto di Jess e si mise sopra di me, iniziò a scendere con le labbra sul collo, girai la testa, maledizione, non posso lasciarmi andare così, gli presi il volto e ricominciai a baciarlo,lo sentì sorridere, bene..voleva giocare?Giocheremo ma a modo mio, sorrisi e lo girai mettendomi a cavalcioni su di lui, mi allontanai e lo vidi guardarmi con un sorriso malizioso, mise le mani sulle mie cosce, facendomi rabbrividire e non dal freddo, mi alzò il vestito e me lo tolse, rimasi così in intimo davanti a lui, vidi i suoi occhi illuminarsi percorrendomi tutto il corpo,-Non sai cosa ti farei dolcezza.- mi disse sorridendo, sorrisi anche io e gli presi la maglietta togliendola, lui sorrise ancor di più e rimasi spaesata per un po’,lui rise-Ti piace ciò che vedi? E ancora non hai visto tutto.- disse divertito, lo guardai e in un secondo mi ritrovai sotto di lui, ricominciò a baciarmi e a mordermi il labbro, mi lasciai sfuggire un gemito e lui sorrise, con la mano iniziò a scendere leggermente sulla schiena fino ad ad arrivare al gancetto del reggiseno, mi allontanai-Non ci provare.- dissi autoritaria, lui rise e allontanò la mano, iniziò a lasciare baci sul mio collo scendendo sempre di più, sorrisi e gli mordicchiai leggermente il lobo dell’orecchio, lo sentì gemere e sorrisi, mi stava piacendo e molto ma mi stavo anche lasciando andare troppo e questo non andava bene, lui iniziò a scendere sempre di più e io decisi di porre fine a tutto questo, gli presi il volto e lo alzai ricominciai a baciarlo facendo scontrare le nostre lingue e lo rigirai, rimettendomi a cavalcioni su di lui, -Adoro quando siete voi a prendere l’iniziativa.- mi disse sorridendo contro le mie labbra, e mettendo le sue mani sul mio fondoschiena, ah si?Ora vedrai, gli morsi leggermente il labbro e lui si lasciò scappare un gemito, risi e mi alzai, lui si alzò a sua volta e mi guardò sconcertato-Cosa stai facendo?- mi chiese confuso, presi il vestito e me lo rimisi lentamente, mi girai verso di lui e gli sorrisi-Se hai sentito delle voci, avrai sentito anche che lascio tutti a bocca asciutta.- dissi tranquillamente guardandolo negli occhi, lui mi guardò a sua volta e si alzò dal letto avvicinandosi a me e attirandomi per la vita-Si,l’ho sentito, ma..- mi disse a un soffio dalle mie labbra, sorrisi-Che c’è pensavi che saresti stato l’eccezione?!- risi guardandolo, lui sorrise leggermente-Nessuna mi resiste e anche tu non sarai l’eccezione, sarai mia dolcezza.- mi disse malizioso, posando di nuovo le sue labbra sulle mie e lasciandomi senza fiato, rise e si staccò da me, si rimise la maglietta ed uscì dalla stanza passandosi una mano tra i capelli sorridendo. Guardai la porta chiusa interdetta, maledizione!, mi avvicinai allo specchio e guardai il mio riflesso, questo non può e non deve più accadere, mi stavo lasciando andare per completo, sospirai e mi sistemai i capelli e il vestito e solo in quel momento notai un segno rosso sul collo, ma cosa?Ethan, io ti uccido!. Uscì dalla stanza e riscesi le scale, vidi che la festa era quasi finita, se ne erano andati quasi tutti, mi guardai intorno e vidi Mara dirigersi verso di me con un sorriso-Is, dov’eri finita?Ti ho cercata per quasi tutta la sera.- mi disse guardandomi curiosa, io le sorrisi e vidi lei spalancare gli occhi guardando il mio collo-E quello?Pensavo che la tua regola fosse, nessun segno di nessuno perché non sei di nessuno.- mi disse curiosa, io alzai gli occhi al cielo-Si, lo so. Ma non me ne ero per niente accorta, quando me l’ha fatto.-dissi semplicemente e la vidi guardarmi incerta, stava per dirmi qualcosa ma una voce la fermò-Amica mia, a chi hai spezzato il cuore stasera?A quali dei miei amici devo andare a curare le ferite che tu gli hai lasciato?- mi disse Josh con voce divertita abbracciandomi da dietro, gli sorrisi, peccato che questa volta non era nessuno dei suoi amici…., ad un certo punto lo vidi guardarmi sbalordito-E quello cos’è? – mi disse indicando il mio collo, con voce arrabbiata, maledizione!Tutti sapevano che io non permettevo mai a nessun ragazzo, di lasciarmi dei segni sul corpo, scommetto che Ethan lo sapeva già ma lo aveva fatto apposta, mi guardai intorno e lo vidi farmi l’occhiolino, brutto stronzo! Mi girai verso Josh e gli sorrisi leggermente-Questo non è nulla, è stato un errore di percorso che non accadrà mai più.- dissi a voce alta, sperando che LUI mi sentisse, vidi Josh guardarmi di sottecchi per un secondo, mi conosceva benissimo sapeva quando mentivo ma speravo con tutto il cuore che stasera mi credesse, dopo un po’ lo vidi annuire incerto e decisi di cambiare discorso-Che ore sono?- lui guardò l’ora sul telefono-Le tre e mezza.- mi dice tranquillamente, spalancai gli occhi, cazzo!!!!Era tardi, speravo solo che mio padre non fosse già tornato a casa sennò ero nei guai, in guai seri, Josh notò il mio sguardo preoccupato-Is, tutto ok?Perchè sei preoccupata?Di solito facciamo pure più tardi.- mi disse tranquillamente, era vero, di solito facevamo pure più tardi,-Eh..che.. in realtà non sarei potuta uscire perché mio padre mi aveva messo in punizione per colpa di quella stronza di Johanna e Maya mi ha fatto uscire comunque e io non voglio che ci rimetta per colpa mia.- dissi semplicemente, lo vidi scuotere la testa esasperato-Sei un caso perso Is!Dai ti accompagno a casa e prega che tuo padre non sia ancora arrivato.- io annuisco soltanto, saluto Mara con un bacio sulla guancia e mi dirigo verso la porta quando sento una mano afferrarmi il braccio, mi giro e incontro quei occhi, sentò Josh irrigidirsi di fianco a me-Cosa vuoi?- lo sentò dire tra i denti, vedo Ethan ridere-Sta calmo amico, non c’è bisogno che ti scaldi. Posso accompagnarla io dato che la sua casa è sulla mia stessa strada.- disse tranquillamente facendomi l’occhiolino, lo guardai sconcertata, come cavolo sapeva dove vivevo?,-No, non c’è bisogno. Ho già detto che l’avrei accompagnata io.- disse Josh con tono autoritario, alzai gli occhi al cielo e vidi Ethan sorridere-Secondo me dovresti rimanere a finire di riordinare, non vorrai mica che i tuoi scoprano tutto?- gli chiese con voce divertita, vidi che Josh si stava scaldando,-Josh, vieni a darmi una mano!- sentì urlare Jess dalla cucina, la vidi uscire facendomi l’occhiolino, aveva sentito tutto ed era corsa in mio soccorso, alzai gli occhi al cielo e mi rigirai verso di loro, mi misi in mezzo sbuffando,odiavo questo tipo di scenette- Basta, finitela! Sembrate due bambini, Josh, Ethan ha ragione è meglio se rimani qui e aiuti Jess, io andrò con lui.Tranquillo, ti mando un messaggio appena arrivo.- gli do un bacio sulla guancia per salutarlo e lui mi prende tra le braccia, -Stai attenta!- mi sussurra all’orecchio, annuì e mi girai verso Ethan che ci guardava divertito, lo presi per mano e lo portai fuori prima che potesse far saltare i nervi a Josh. Mi porta alla sua macchina, una bellissima mercedes e mi fa cenno di salire, entrai e lui sedette affianco a me-Ti conviene allacciarti la cintura dolcezza.- mi dice sorridendo, alzai gli occhi al cielo e mi allacciai la cintura, lui partì come un razzo e per un po non disse niente,-Allora ti è piaciuto il mio regalino?-mi chiese girandosi verso di me divertito, gli lanciai un occhiataccia-Questa me la pagherai,non avresti dovuto farlo.- gli dico incrociando le braccia, lui rise leggermente, aveva una risata bellissima, rimasi in silenzio per un po’-Perché l’hai fatto? Scommetto che sapevi che non lo ho mai permesso a nessuno.- gli chiesi curiosa girandomi a guardarlo, lui sorrise-Semplice perché sarò il primo e l’unico a poterlo fare.- mi dice facendomi l’occhiolino, risi-Ti piacerebbe vita mai..Ma sai che c’è non penso accadrà più. Non ti conosco nemmeno.- dissi tranquillamente, -Oh si, che riaccadrà invece vedrai. Mi conoscerai dolcezza e poi non potrai più fare a meno di me.- disse con un sorriso,-Ma quanto siamo sicuri eh?Io fossi in te non ne sarei così sicuro.- gli dico con tono di sfida, lui ride e ferma la macchina, si gira verso di me e mi si avvicina-Non sfidarmi dolcezza, potresti pentirtene.- mi lascia un bacio sulle labbra-Siamo arrivati.- mi disse con un sorriso allontanandosi, mi girai e vedi con sorpresa che era così, aprì lo sportello ed uscii,chiusi la portiera e mi fermai quando lo sentii chiamami, mi girai e lo vidi sorridere-A domani dolcezza.- dice semplicemente e scompari in una nuvola di fumo. Sospirai e mi girai verso una delle tante guardie di mio padre,-Lui è già qui?- chiesi con freddezza, vidi la prima guardia scuotere la testa-Non è ancora tornato signorina.- sospirai di sollievo ed entrai dentro, salii le scale e mi diressi verso le scale, entrai in camera e chiusi la porta, accesi la luce, mi cambiai, mi misi il pigiama e mi misi a letto, solo un nome girava tra i miei pensieri e questo non mi piaceva, non avrà quello che vuole, nessuno l’ha avuto perché lui dovrebbe essere l’eccezione?Sospirai e mi addormentai pensando a cosa succederà tra poche ore a scuola.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Dopo quelli che mi parsero pochi secondi senti qualcuno urlare dalle scale, cercai di ignorare quelle urla mettendomi la testa sotto il cuscino, ero stanca morta non riuscivo nemmeno ad aprire gli occhi,-Isabel!Ti vuoi muovere siamo in ritardo!!!- conoscevo quella voce era Jess ma che ci faceva a casa mia così presto, sentì la porta della camera spalancarsi e una luce proveniente dalla finestra accecarmi, sospirai-Jess ma che cavolo ci fai qui così presto?-dissi con la voce impastata dal sonno, la sentì ridere-Presto?Is sono le otto e un quarto e stiamo facendo tardi a scuola, è il mio primo giorno mica vorrai lasciare sola la tua migliore amica vero?-disse con voce che non ammetteva repliche, sospirai la solita,cara e vecchia Jess, aprì gli occhi a malincuore e mi alzai, vidi che lei era tutta vestita per bene, indossava un paio di jens neri e una canottiera bianca, si era truccata leggermente e si era legata i suoi bellissimi capelli rossi in una semplice treccia disordinata, mi diressi verso il bagno dove mi feci una doccia, mi lavai i denti e mi cambiai, mi misi un paio di jeans e una canottiera,raccolsi i miei capelli in un chinion disordinato e mi truccai leggermente, era il meglio che potevo fare visto che stavo dormendo in piedi, uscì dal bagno e non riuscì nemmeno a dire a che mi fece indossare subito le scarpe, mi prese la borsa con i libri e mi portò fuori alla velocità della luce, mi fece salire nella sua macchina e partì. –Non mi hai neanche permesso di fare colazione.- le dissi mettendo il broncio come una bambina piccola, lei mi lanciò un occhiata trucida-Siamo in completo ritardo Is, mangerai a scuola. Io non capisco come arrivavi a scuola gli altri giorni dopo aver fatto serata.-disse guardandomi, le sorrisi-Semplice, non ci andavo.- dissi leggermente, lei rise e io continuai- e l’avrei fatto anche oggi se non fossi venuta a svegliarmi.-dissi sospirando,-e tuo padre?- mi chiese lei, mi incupì-Non c’è quasi mai, e non se né mai accorto, ogni sera ha un “impegno” diverso.- dissi sarcastica, vidi Jess guardarmi come se volesse dire qualcosa, ma in quel momento per fortuna arrivammo a scuola, scesi dalla macchina e mi guardai intorno, brutto errore, in quell’istante vidi la persona che meno avevo voglia di vedere,-Hey dolcezza.- disse sorridendo, alzai gli occhi al cielo e non risposi,lui continuò con un sorriso beffardo-Cascata dal letto?-, -Quasi- risposi mandando un occhiataccia alla mia migliore amica che stava facendo di tutto per tardare, lui rise –Ciao Jess.- disse guardandola oltre la mia spalla, lei gli sorrise-Ciao Ethan,come mai in ritardo?- disse guardandolo,lui rise-Non ho sentito la sveglia e voi?- disse sempre rivolto a lei, -Qualcuno non aveva molta voglia di alzarsi,- disse la mia migliore amica guardandomi di traverso, sbuffai e mi incamminai verso la scuola, avevo mille pensieri per la testa come mai Ethan e Jess si parlavano con tanta famigliarità come se si conoscessero da tempo e non da una sera soltanto, ie l’avrei chiesto più tardi-Signorina Evans cosa ci fa fuori dalla classe?-sospirai e guardai il vigilante, alzai gli occhi al cielo-Sono in ritardo, non ho sentito la sveglia.- dissi sbuffando,-Come ogni mattina insomma?-mi disse con voce da strafottente, alzai gli occhi al cielo e lo ignorai, in quel momento vidi che Jess e Ethan mi avevano raggiunta, chissà perché ci avevano messo così tanto. –Ah bene, noto con piacere che non è l’unica- disse il vigilante guardando Jess e Ethan con un cipiglio alzato-Ci vediamo dopo la scuola per la punizione, vi aspetto in palestra.- detto questo ci lanciò un ultima occhiataccia e se ne andò. Stupendo un ulteriore punizione, mio padre mi avrebbe uccisa se lo avrebbe scoperto, sospirai e notaì gli occhi verdi di Jess guardarmi con preoccupazione-Tranquilla Is, puoi sempre dire a tuo padre che stavi aiutando la tua migliore amica con i compiti dato che sono molto indietro.- mi disse sorridendo, le sorrisi di rimando e annuì, mi era mancata un sacco, nessuno mi conosceva come lei a parte Josh, a proposito di Josh,-Jess ma dov’è Josh?- le chiesi guardandola interrogativa, la vidi scuotere la testa sconsolata mentre vidi Ethan incupirsi solo nel sentire il suo nome, dovevo assolutamente scoprire cosa era successo tra quei due in passato,le parole di Jess mi risvegliarono dai miei pensieri- Quello sfaticato di mio fratello non ha voluto nemmeno sentir parlare di scuola oggi, sta riposando beatamente nel suo letto.- disse sconsolata, risi-Beh ha fatto bene, anche io l’avrei fatto.- dissi sospirando,-Avete finito di chiacchierare? È meglio se andiamo in classe prima che il vigilante ritorni.- disse Ethan con voce annoiata, gli lanciai un occhiataccia, ma che voleva nessuna di noi l’aveva tenuto legato a stare a sentire i nostri discorsi, stavo per rispondergli ma Jess mi fece cenno di lasciar perdere e iniziò a dirigersi verso la classe di francese, dove la seguì di malavoglia. Quando sentì la campanella del pranzo sospirai di sollievo, mi stavo dirigendo verso la mensa con Jess quando una mano mi prese il polso e mi fece girare, andai a sbattere contro il petto di qualcuno, alzai gli occhi per vedere chi fosse il deficiente e vidi gli occhi marroni di Mark, lo spinsi-Si può sapere che problema ti affligge?- gli chiesi con tono tagliente, vidi il suo sorriso scomparire- Dai bellezza pensavo che mi avessi già perdonato per la scenata di ieri.- disse con sguardo da cane bastonato, sospirai- Mark quale parte del fatto che non stiamo più insieme non capisci?- gli chiesi incavolata, mi stava facendo saltare i nervi e quella mattina era già cominciata male, lo vidi abbassare lo sguardo-Ma io..- iniziò a dire ma la sua voce venne fermata da quella di Ethan dietro di lui-Amico ti conviene lasciar perdere,oggi si è svegliata con il piede sbagliato e penso di sapere anche il perché..- disse guardandomi con un aria maliziosa,gli lanciai un occhiataccia già sapevo dove voleva andare a parare,-Si può sapere tu cosa vuoi?Perchè compari sempre dove nessuno ti chiama Dallas?- gli disse Mark girandosi furioso verso di lui, vidi Ethan ridere-Calmati amico, stavo cercando solo di aiutarti perché sembra che tu di ragazze non ne capisca molto.- gli disse con un aria superiore sorridendo, lo guardai aveva un bellissimo sorriso, in realtà era bello tutto eh..scossi la testa per potermi levare tali pensieri dalla testa appena in tempo per sentire la voce furiosa di Mark-Come ti permetti?- urlò e si mosse velocemente verso Ethan con il pugno alzato, vidi Ethan bloccare il colpo tranquillo,- Non capisco perché ti scaldi tanto, è la verità- gli disse annoiato guardandolo dritto negli occhi, quei occhi così neri mettevano in soggezione chiunque persino uno come Mark che arretrò di qualche passo e lo guardava rabbioso, -Avete finito di comportarvi da bambini?- dissi arrabbiata guardando l’uno e poi l’altro come al solito avevamo attratto l’attenzione di tutta la scuola su di noi, sentì una mano sulla spalla e mi girai vedendo gli occhi verdi di Jess guardarmi con calma-Is calmati, non ne vale la pena! Dai andiamo a pranzo.- sospirai e annuì soltanto dopo di che seguì la mia migliore amica verso la mensa. Pranzammo in silenzio, sentivo uno sguardo addosso ma lo ignorai, in quel momento sentì delle voci chiamare il mio nome-Is,Isabel ma dove ti eri cacciata ?Ti abbiamo cercata tutta la mattina.- dissero le mie amiche raggiungendomi al tavolo, guardarono per un secondo Jess poi riposero la loro attenzione su di me, sorrisi –Ragazze lei è Jess la mia migliore amica, la sorella di Josh vi ricordate vi ho parlato di lei.- dissi rivolta a loro, vidi per un istante un ombra attraversare lo sguardo di Mara, la guardai in fondo sapevo che Mara si riteneva essere la mia migliore amica, e ora invece guardando Jess capiva che non era altro che un’amica come Shady, sospirò e fece un sorriso tirato-Piacere, io sono Mara e lei è Shady.- disse indicando la bionda di fianco a se con voce strana, vidi la mia migliore amica sorriderle calorosamente-Piacere mio, volete sedervi qui con noi?- disse indicando le due sedie davanti a noi, vidi Shady annuire felice mentre Mara scosse leggermente la testa-Io non posso, ho un compito importante da fare, scusatemi.- disse leggermente e evitando il mio sguardo si allontanò verso l’uscita, notai lo sguardo di Jess sul mio e prima che potessi dire qualcosa fu Shady a parlare- Scusala ma Mara ha sempre pensato di essere la migliore amica di Is anche se lei le ha sempre parlato di te e della vostra forte amicizia, solo oggi incontrandoti si è resa conto di quello che ha voluto sempre negare.- disse semplicemente scrollando le spalle ,e spostando i suoi bei capelli biondi da una parte, rivolta a Jess, vidi gli occhi verdi di Jess farsi seri- Capisco.- disse semplicemente. La campanella era già suonata da un po’, ma non avevo nessuna voglia di andare in classe, stavo camminando nei corridoi insieme a Jess che era stranamente silenziosa e guardava davanti a se persa nei suoi pensieri, chissà a cosa stava pensando,-Sai..- disse a un certo punto facendomi girare verso di lei,-Non vedevo l’ora di tornare soprattutto per rivedere te la mia migliore amica e poterci divertire insieme questi ultimi anni di liceo, non ho mai pensato che il mio ritorno potesse creare la tristezza per qualcun altro.- disse con voce leggera guardando davanti a se, si stava riferendo sicuro a Mara, sospirai e la fermai-Jess non devi sentirti in colpa per il fatto di Mara, le parlerò in fondo è sempre mia amica e le voglio un sacco di bene.- le dissi sorridendo, lei mi sorrise di rimando e rividi la spensieratezza tornare nei suoi occhi-Comunque siamo in ritardo per storia- disse iniziando a correre, annuì e le dissi –Tu vai, io non ho molta voglia di seguire storia. Ci vediamo dopo.- la vidi guardarmi per diversi secondi dopo di che annuì e sorrise riprendendo a correre. Mi diressi verso l’uscita, e mi sedetti su una panchina all’ombra, avevo la testa piena di pensieri, quando udì una voce dietro di me-Is, possiamo parlare?- mi girai e vidi Mara a braccia conserte guardarmi con un sorriso triste, i suoi occhi marroni erano indecifrabili, annuì e le feci segno di sedersi sulla panchina, lei si sedette e la guardai attentamente, Mara era una ragazza semplicissima con lunghi capelli castani lisci e due grandi occhi marroni, era di una gentilezza e di una testardaggine unica, quando si metteva in testa una cosa era quella, nessuno riusciva a farle cambiare idea, eravamo diventate amiche subito al liceo, Jess era appena partita ed ero insieme a Josh nel corridoio, era il nostro primo anno e stavamo per cacciarci nei guai a causa di uno scherzo, Mara fu la nostra salvatrice, ci ha salvati dall’espulsione, da lì siamo diventate amiche inseparabili, non volevo perderla, le volevo un sacco di bene, -Allora..- iniziai a dire, lei mi fermò- Is, è tutto ok… tu mi hai sempre parlato dell’amicizia che ti lega a Jess, siete come sorelle, e nessuno potrà mai mettersi tra di voi, è solo che dopo tutto questo tempo pensavo che anche io avessi raggiunto non dico il grado di amicizia che hai con lei, ma almeno che mi fossi avvicinata e invece mi sono resa conto che non è così…- disse sospirando e facendo un lieve sorriso, -Mara non è così, è vero io e Jess siamo come sorelle in fondo siamo cresciute insieme, ma anche tu sei mia amica, ti voglio un sacco di bene e mi fido di te ciecamente sennò non sapresti nemmeno metà della mia vita e dei miei segreti, sai che sono una persona molto riservata, ciò che voglio dire è che tu sei comunque mia amica, e ora che Jess è tornata non significa che la nostra amicizia cambierà..- le dissi sorridendo, vidi i suoi occhi illuminarsi-Davvero?-mi chiese, annuì e lei mi abbracciò forte-Ti voglio un sacco di bene Is, grazie,grazie.- mi disse, sorrisi e l’abbracciai di rimando. In quel momento udì la campanella e questo significava che l’ora di storia era finita, ora c’era ed. fisica e dovevo assolutamente andarci, mi alzai e Mara fece lo stesso- è meglio se vado mi tocca biologia.- mi disse sorridendo, le sorrisi – Io ed. fisica invece, ci vediamo all’uscita.- le dissi, lei annuì mi salutò e corse verso l’aula di biologia, mentre io mi incamminai senza alcuna voglia verso la palestra, ad un certo punto mi vibrò il telefono, lo presi e vidi una chiamata persa da mio padre, strano che mi avesse chiamata a scuola, di sicuro è qualcosa di importante, lo richiamai al quinto squillo rispose-Is.. sei a scuola?-, -Sì papà, perché?è successo qualcosa?-, -Stasera non fare piani, andiamo a cena solo noi due.- ascoltai le sue parole incredula, -Davvero papà?-,-Sì tesoro, fatti trovare pronta per le nove.-, sorrisi-Ok, papà ci vediamo dopo, ora devo andare a lezione.-,-Va bene tesoro, a dopo.- . Chiusi la chiamata e guardai il telefono ancora incredula, non me lo sarei mai aspettata, arrivai in palestra con un gran sorriso che però mi si gelò subito quando vidi Johanna con dei mini shorts e una canottiera bianca trasparente che metteva in mostra tutto parlare animamente con Ethan, stava giocherellando con i suoi capelli e gli sorrideva in modo malizioso, lui la guardava sorridendo, aveva i capelli al vento e dei shorts neri con una maglietta a mezze maniche bianca che metteva in risalto i suoi pettorali era una gran bella visuale, anche se mi dava molto fastidio vederli flirtare in maniera così ovvia, ad un certo punto qualcuno mi diede una spallata, mi girai e vidi Jess guardarmi con aria maliziosa-Gli stai incenerendo con lo sguardo Is, tra poco diventeranno polvere.- mi disse ridendo la mia amica, la guardai cercando di mostrarmi confusa-Non so di cosa parli non sto incenerendo nessuno io.- dissi scrollando le spalle, alzò un sopracciglio-Non fingere con me Is, cos’è successo tra te e Ethan ieri sera?Poichè dato i segni che hai sul collo, sembra che tu abbia perso il controllo visto che conosco la tua regola.- mi disse con voce inquisitrice, le mandai un occhiataccia- Mi vado a cambiare- dissi semplicemente e mi diressi verso gli spogliatoi. Uscì dallo spogliatoi con dei shorts e una canottiera rossa, mi ero fatta la treccia al posto del chinion e mi diressi verso la riga dove erano riuniti tutti, - Appena in tempo Evans.- disse una voce maliziosa al mio orecchio, mi girai e vidi Ethan affianco a me, alzai gli occhi al cielo,- Sei molto attraente anche così sai… il rosso è il mio colore preferito.- mi dìsse con voce maliziosa facendomi l’occhiolino, lo ignorai e in quel momento udì la voce dell’allenatrice-Se Dallas e Evans hanno finito la loro amorevole conversazione possiamo iniziare la lezione.- urlò mandandoci un occhiataccia, la guardai indifferente e lei in quel momento fischiò fortissimo, iniziammo tutti a correre. L’allenatrice era una vera e propria stronza, da quando il marito l’aveva lasciata a metà dell’anno scorso era diventata una donna acida, sempre arrabbiata e non vedeva l’ora che qualcuno di noi facesse il minimo sbaglio per ucciderci con il lavoro, era alta, con grandi occhi neri e i capelli cortissimi, indossava sempre una tuta diversa ma sempre nera o al massimo grigia. Dopo il dodicesimo giro di palestra, che tra l’altro era immensa, mi fermai per riprendere fiato e Jess fece lo stesso, -Ma è sempre così?- mi chiese respirando affannosamente, annuì-Non ti ricordi, te ne avevo parlato.- le risposi cercando di respirare normalmente,-Pensavo che esagerassi.- disse cercando di fare respiri normali, -Che c’è ragazze..siamo già stanche?- disse una voce alle nostre spalle, ci girammo e vedemmo l’allenatrice con il cipiglio alzato e le mani sui fianchi, brutto segno, -Dovevamo riprendere aria.- disse la mia amica guardandola, lei rise- Ma non mi dica, per questo motivo lei e Evans farete altri cinque giri, ed è meglio se vi sbrigate se non volete che diventino 50.- disse con voce autoritaria, vidi Jess guardarla incredula, stava per dire qualcosa ma la bloccai sarebbe stato peggio, la presi per il braccio- Ci andiamo subito.- dissi leggermente e la tirai verso il campo. Dopo circa ciò che parve un’eternità l’ora di ginnastica terminò, sospirai di sollievo e mi diressi verso gli spogliatoi senza fiato insieme a Jess che continuava a borbottare contro la prof, mi feci una doccia e mi cambiai, mi legai i capelli e in quel momento nello specchio vidi Johanna che mi guardava con un sorriso beffardo, mi girai verso di lei-Cosa vuoi?- le dissi cercando di mantenere un tono di voce tranquillo, lei sorrise ancor di più giocherellando con i suoi capelli- Mi chiedevo soltanto come ci si sentisse a perdere la verginità con un playboy come Ethan Dallas..- disse leggermente guardandomi dritta negli occhi, non riuscivo a credere a quello che avevo sentito- Cosa hai detto?- le dissi leggermente alterata, tutta l’attenzione dello spogliatoio era su di noi, Jess la guardava con un cipiglio alzato, lei rise-Hai sentito.. la cara Is, la più popolare della scuola, la pura quella che non la da mai a nessuno e lascia tutti a bocca asciutta, tranne il nostro caro e nuovo playboy Ethan Dallas…- disse urlando con voce civettuola e trionfante, tutta l’attenzione ora è disposta su di me e io avevo perso tutta la pazienza che mi ero promessa di non perdere- Questo non è assolutamente vero.. ora vedrai.- dissi urlando, mi avventai su di lei ma qualcuno mi afferrò il braccio, mi girai e vidi gli occhi verdi di Jess- Is, pensaci bene siamo già in punizione non vorrai metterti di nuovo nei guai, e poi se c’è qualcuno che ha la colpa quello è solo Dallas.- mi disse con voce ragionevole, la guardai e annuì dopo di che mi liberai della sua stretta e mi diressi verso lo spogliatoio maschile, ora me la paga, con me non si scherza caro mio Dallas, appena entrai udì solo fischi e battutine-hey Is, che piacevole sorpresa.. sto in paradiso?- urlò uno, alzai gli occhi al cielo e finalmente lo trovai aveva solo un asciugamano intorno alla vita e il petto pieno di goccioline, così come i capelli era appena uscito dalla doccia, cercai di non pensare a come era messo e lo guardai con aria trucida,mentre lui mi guardava sorpreso-Is a cosa devo l’onore?- mi disse malizioso, sorrisi seducente e mi avvicinai a lui dopo di che gli diedi una bella ginocchiata ai suoi gioiellini,- A questo, sei un coione. La prossima volta che metti voci in giro su di me false, pensaci due volte se vorrai avere dei figli in futuro. Ti piacerebbe che fossi venuta a letto con te, ma sappi che non sarò mai tua non sono stata di nessuno e mai lo sarò, non mi faccio mettere i piedi in testa da un bambino che deve per forza far sapere ai suoi amici di essere riuscito dove altri hanno fallito, io non sono un oggetto carinio… sappilo, sei avvisato.- dissi leggermente, guardandolo mentre si contorceva dal dolore per terra e imprecava, gli mandai un bacio e me ne andai mentre gli altri ridevano della scena.. uscì dallo spogliatoio con un gran sorriso e vidi davanti a me Jess e le altre , sorridevano-Sei stata grande Is.- sorrisi –Se lo meritava, la prossima volta ci penserà due volte prima di rifarlo.- dissi tranquillamente e guardando dritta negli occhi Johanna che mi fece una smorfia come risposta, si spostò i capelli con la mano e se ne andò. Dopo un po’ anche le altre se ne andarono e rimanemmo solo io e Jess, -Pensavo fosse cambiato..- disse sussurrando guardando dritto davanti a se, la guardai confusa-Di che parli Jess?- le chiesi curiosa, lei si girò verso di me e mi fece un sorriso forzato-Nulla, tranquilla..- , la guardai confusa-Jess..- iniziai,-Ne parliamo dopo.- tagliò corto lei indicandomi i ragazzi che uscivano dallo spogliatoi, annuì soltanto- Ciao bellezze..- dissero andandosene, alzai gli occhi al cielo e per ultimo lo vidi arrivare con una smorfia di dolore sul volto, gli sorrisi innocentemente e lui mi incenerì con lo sguardo, il nostro gioco di sguardi fu fermato dal vigilante- Bene, vedo che ci siete tutti e tre.. voglio vedere questa palestra spendere tornerò fra due ore e voglio vederla pulita come uno specchio, siamo intesi?- disse con una certa autorità, vidi Jess annuire e poi la smorfia sul volto di Ethan-Non sapevo che eravamo diventati bidelli..- disse con voce provocatoria, gli lanciai un occhiataccia mentre il vigilante lo guardava con una certa ostilità-Signor Dallas da quanto so lei è nuovo in questa scuola, e già sta creando un sacco di problemi spero per lei che il preside non lo venga a sapere, non le conviene avermi come nemico.- disse semplicemente prima di andarsene. Lo guardai con riluttanza, prima che potessi fare qualsiasi cosa, Ethan mi afferrò il braccio e mi fece girare verso di lui- Mi spieghi cosa ho fatto per meritarmi quello..- disse indicandosi le parti bassi, gli sorrisi-Lo sai benissimo.. come hai potuto dire in giro e soprattutto a Johanna che io sono venuta al letto con te..- dissi guardandolo male, lui rise-Pensi davvero che io vada a raccontare in giro cavolate, noi non abbiamo concluso nulla e io non ho detto nulla a Johanna.- mi disse guardandomi dritto negli occhi, quei suoi occhi neri mi mettevano così in soggezione ma erano anche così belli,- Ah, e dovrei crederti?- gli chiesi ironica,-è la pura verità Isabelle, pensaci bene Johanna ti odia l’ha fatto a posta per allontanarci e per far passare te come una troia.- disse semplicemente, in fondo non aveva tutti i torti, tolsi il braccio dalla sua stretta e mi avvicinai a lui – Anche se quello che dici è la verità, io non sarò mai tua, non cadrò mai ai tuoi piedi come le altre tra cui Johanna..- dissi tranquillamente, lui mi prese per la vita e mi attirò a se- Io non ci conterei tanto dolcezza, che tu lo voglia o no sarai comunque mia.- disse sorridendo, quando sorrideva i suoi bellissimi occhi neri si illuminavano ed io in quel momento mi stavo perdendo in quei occhi, distolsi lo sguardo- Sogna tesoro. – sussurrai a un soffio delle sue labbra,- Sempre.- mi sussurrò a sua volta guardando le mie labbra in modo famelico, in quel momento qualcuno si schiarì la gola alle mie spalle, mi girai e vidi Jess con dei secchi e stracci in mano, ci guardò interrogativa-Chi vi capisce è bravo, un momento prima volevate uccidervi ora invece tutto il contrario.- disse poggiando le cose per terra, - La palestra non si pulisce da sola, su.- disse ancora , prendendo un laccetto e legando i suoi bellissimi capelli rossi in un chinion, mi allontanai da Ethan e la seguì. Dopo ciò che parve un’ eternità avevamo finito di pulire la palestra, sospirai di sollievo e mi sedetti per terra, Ethan e Jess erano seduti accanto a me stanchi e sudati-Abbiamo fatto un’ottimo lavoro.- disse la mia migliore amica sorridendo guardandosi attorno, annuì –Si proprio un’ottimo lavoro.- disse una voce proveniente dalla porta, ci girammo verso il vigilante che ci guardava sorpreso- La punizione è finita, potete tornare a casa.- disse semplicemente andandosene. Ci alzammo e ci dirigemmo verso l’uscita, una volta arrivati alla macchina di Jess mi girai e vidi Ethan dirigersi verso la sua macchina- A domani Jess.- disse sorridendo a trentadue denti alla mia migliore amica, lei gli sorrise e gli fece un cenno con la mano, era stata strana per tutta la punizione dovevo sapere cosa aveva, lei entrò in macchina e stavo per fare lo stesso quando sentì qualcuno afferrarmi il braccio e girarmi verso di lui, nel breve istante sentì le sue dolce labbra sulle mie- A domani dolcezza.- disse a un soffio dalle mie labbra, sorrisi involontariamente ed entrai in macchina. Jess partì a tutto gas, per un po rimanemmo in silenzio entrambe, guardavo fuori dal finestrino e non facevo altro che pensare alle sue labbra sulle mie, -A cosa pensi?- mi chiese Jess, scossi la testa e mi girai verso di lei- A niente di importante.- la vidi annuire, - Jess cosa volevi dire in palestra quando hai detto che pensavi fosse cambiato, ti riferivi a Ethan..?Lo conoscevi..?-le chiesi incuriosita, la vidi stringere le mani sul volante per un istante, si girò verso di me per un secondo e vidi in quei suoi occhi verdi qualcosa che non avevo mai visto, ritornò a guardare la strada- Is, si lo conoscevo… lui e Josh non sono in buoni rapporti dopo l’incidente.- disse sussurrando, la guardai confusa-Incidente..?- lei annuì soltanto- Mi dispiace Is, ma non devo essere io a raccontarti questa storia.- disse semplicemente accostando vicino casa mia ,- Ma..- incominciai, non ci stavo capendo nulla, -Mi dispiace Is, vorrei tanto parlartene ma non posso..- io annuì soltanto e scesi dalla macchina, -certo.. ti capisco.- dissi semplicemente, chiusi la portiera e mi diressi verso casa – Is per favore, aspetta.- gridò Jess, ma la ignorai ed entrai in casa superando i bodyguard di mio padre. Salì le scale ed entrai in camera sbattendo la porta, non sapevo nemmeno perché avevo reagito così in fondo non erano affari miei ciò che era successo, ma il fatto che Jess, Ethan e Josh si conoscevano da prima era tutto troppo strano.. dovevo assolutamente scoprire che cosa voleva dire Jess quando ha parlato dell’incidente, ero così persa tra i miei pensieri che non sentì la porta aprirsi e ne Maia entrare- Isabelle, scusi…- mi girai verso di lei- Maia, dimmi.- le sorrisi, lei mi sorrise di rimando- è successo qualcosa?Ti ho vista entrare tutta arrabbiata..- mi disse avvicinandosi sorridendomi calorosamente- Hai voglia di parlarne?- mi chiese gentilmente, scossi la testa ringraziandola e le sorrisi-Non è nulla tranquilla, è solo stata una giornata molto lunga e ieri sera ho dormito ben poco.- dissi semplicemente, lei annuì e mi sorrise- Va bene, allora ti lascio riposare. Per qualsiasi cosa sono giù, ti vado a preparare quei biscotti che ti piacciono tanto.- disse uscendo, annuì –Grazie.- dissi semplicemente e mi alzai dal letto, lei mi sorrise e rinchiuse la porta dietro di se. Sospirai e mi cambiai, mi misi una maglietta a maniche corte lunga nera e mi diressi verso il bagno, mi sciolsi la coda e mi lavai la faccia con acqua fredda, sbadigliai ed uscì dal bagno, guardai l’ora ed erano le cinque passate, potevo dormire un po’ prima della cena, così presi il telefono e vidi due messaggi da Jess, non avevo voglia di risponderle in quel momento, misi la sveglia e mi misi a letto, chiusi gli occhi e mi addormentai.

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