Poems from the inside

di Andromeda_Blackwood
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***



Capitolo 1
*** I ***




DISCLAIMER: la raccolta "Poems from the inside" è presente anche sul mio profilo 20lines (linkato nella mia sezione Bio).

I


C'è sporco
sulla tela
dove dipinsi i nostri caratteri
con te,
con la leggerezza degli inizi
e uno sfacciato, incosciente inchiostro:
bei tempi...
Incido in me
gli stessi segni
che l'infame macchia copre.
Li ricordo ancora
mentre vesto il dolore di rosso.
Sale la nebbia,
il tuo nome addosso.
Vertigini,
Ultimo Sollievo
che spegne la mia rabbia.


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Capitolo 2
*** II ***


II

Briglie sciolte,
freni rotti,
vento in faccia,
volto in fiamme.
Incendiario
il tuo sguardo
nei miei occhi
prima dello schianto.

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Capitolo 3
*** III ***


Un breve esercizio stilistico del mio personaggio di Dungeons & Dragons - una graziosa umana con i doni del canto, della musica e della poesia - nato da un'epica avventura nel deserto e da una passione tanto intensa quanto silenziosa. Arihalla ed io vi ringraziamo per la visita e speriamo che i frutti del suo lavoro vi siano graditi.
Buona lettura a voi, che siete avventurieri di carta, esploratori di pagine e incantatori armati di penna!



III, o “Canto d'amore e fuoco”


Languidi raggi piovono, gentili e ardenti,
dal disco dorato sulle dune bollenti.
Torrida l'aria, ma assai più roventi
i tuoi occhi di cenere.
Così questa fiamma lenta m'infuoca,
mentre la bocca, ormai d'arsura roca,
cerca sollievo al tormento, il tuo nome invoca.
E nel cuore è incendio.

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Capitolo 4
*** IV ***


IV

Tratta il suo cuore
Non come pietra,
diamante,
o freddo acciaio.
Trattalo invece
come fosse cristallo,
o il delicato frutto
di un dente di leone.
Trattalo come se anche il vento
col suo più dolce soffiare
potesse distruggerlo,
incrinarlo.
Potrai entrarvi con discrezione,
dal più remoto angolo,
toccandone le corde
con piccoli e prudenti passi;
o potrai irrompere nelle sue stanze,
improvviso e inatteso,
quasi spavaldo,
alterando ogni equilibrio.
Il pavimento sotto di te
è come ghiaccio fine,
sottile lastra che ti separa
da un più profondo abisso.

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Cari lettori,
ho deciso di spezzare le catene della mia timidezza ancora una volta e di far sentire la mia voce non soltanto nei versi che ho scelto finora di condividere con voi, ma anche attraverso questo piccolo spazio (che aggiungerò alle mie poesie ogni volta che lo riterrò necessario). Vedo il numero delle vostre visite aumentare e di questo vi ringrazio tantissimo. Attendo con ansia anche i vostri commenti, che - posso garantirvelo - accoglierò con lo stesso entusiasmo, a prescindere dalla loro natura. Sapere di incontrare i vostri gusti o trarre dal vostro giudizio uno o più spunti per migliorare sarebbe per me un'immensa soddisfazione. Vi invito quindi a condividere con me le vostre impressioni ogni volta che lo desiderate. Fatemi anche delle domande, se ne avete: sarò lieta di rispondervi!
Per ora è tutto. Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo di questa raccolta e ricordarvi che potete leggere i miei lavori anche sul mio profilo 20lines (il link lo trovate nella mia sezione Bio).

Un abbraccio virtuale, ma carico di gratitudine.

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Capitolo 5
*** V ***


V, o “La battaglia del 26/03”

A mia nonna A.

Forse troppo,
forse troppo poco,
ma sempre più che potevo,
io ti ho protetta.
Mi sono aggrappata alla tua esistenza
con le unghie e con i denti,
col mio terrore trasformato in rabbia,
con quella forza che invece
avresti dovuto avere
ma non hai mai avuto tu.
Attenta a ogni segnale
e ad ogni insidia,
tenevo alta la guardia.
Forse troppo,
forse troppo poco,
ma sempre più che potevo,
per oppormi al tuo destino.
Vana resistenza, la mia
ma inevitabile,
in nome di un amore
che ti dimostravo
forse troppo,
forse troppo poco,
ma sempre più che potevo.
Orgoglio, miti e convinzioni, crollano:
è resa
ai piedi di una tragedia,
non importa quanto attesa.
Posso contare
il tempo che ci resta.
O posso far sì che valga
e sia qualcosa di diverso
dall'attesa della Fine.
Quella parte, allora,
se la prenda pure il mio nemico!
Il resto sarà nostro e ne faremo
ciò che più vorremo:
io lo difenderò.
E se un giorno la Dama Nera
bussasse alle porte del cuore
insinuando il rimorso e il dubbio,
associando, sibilante, il negoziato alla sconfitta,
risponderò decisa che ho lottato
forse troppo,
forse troppo poco,
ma sempre più che potevo.

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