La scelta di Jane

di ellenix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non c'è pace ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** NIPDA ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** the end ***



Capitolo 1
*** Non c'è pace ***





Sono partita dalll'episodio in cui Jane viene rapita da Hoyt, da qui ho inventato la mia fanfic che non centra niente con quell'episodio perchè ha risvolti completamente diversi. La storia è narrata sia dal punto di vista di Jane che di Maura in modo alternato...spero che sia di vostro gradimento , i commenti sia positivi che negativi sono ben accetti.

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Jane House

Sono due settimane che ho ricevuto minacce di morte da Hoyt, da quando è fuggito dal carcere sono diventata il suo chiodo fisso, mi vuole morta. Le foto che mi ha inviato mi ha fatto capire che la cosa è seria, io che faccio jogging con Maura, io che esco per andare in ufficio, mentre sono su una scena del crimine e la cosa che l'accomuna e la scritta " Dead Jane".

Questa sera sono a casa mia, Maura voleva che stessi ancora da lei...è terrorizzata quanto me da questa situazione, ma ho preferito farle credere che è tutto  sotto controllo  per rimanere sola, sola con i miei pensieri, i miei incubi e i miei demoni. Non voglio che le mia angoscia diventi anche la sua...

Frankie e Frost sono appostati in auto sotto casa, sono qui per proteggermi e ogni tanto li controllo dalla finestra, vederli lì in strada mi fa sentire sicura e anche se non riesco a chiudere occhio almeno riposo un pò.

Sono le 6, la sveglia suona comunque anche se non servirebbe ma almeno mi da l'input per alzarmi ed andare a prepararmi. Tra poco dovrebbero arrivare anche Frankie e Barry per la colazione, poveri tutta la notte in macchina...Quando sarà tutto finito dovrò sdebitarmi con loro.

Sento bussare e per sicurezza prendo la pistole. ..

- Ciao ragazzi! Dormito bene? - Adoro prenderli in giro per sdrammatizzare un po la situazione di tensione che aleggia su tutti noi

-Frost russa come un cinghiale- Dice Frankie ridendo... -Dov'è la colazione e il caffè? ! -

- Il solito gentile, prima almeno saluta tua sorella e poi io non ho russato perché non ho dormito! Al contrario tuo...-

-Ragazzi non litigate! il caffè è pronto e la colazione è nel forno, servitevi mentre io vado a fare una doccia....

Nel mentre suonano i cellulari dei miei due amici...

- Accidenti, dobbiamo rimandare la colazione - mi dice Barry -  Jane dobbiamo tornare in centrale,  Cavanaugh ci vuole subito a rapporto. -

- Jane te la senti di restare sola? - mi chiede Frankie - tra 5 minuti al massimo dovrebbe arrivare Maura per accompagnarti in centrale...

- Ma certo, andate pure! Il tempo di prepararmi e Maura sarà già qui... -

I miei due colleghi se ne vanno e io per sicurezza chiudo a doppia mandata  la porta, tanto Maura ha le chiavi così ho  il tempo di prepararmi.

Sono sotto la doccia,  l'acqua bollente mi rivitalizza e mi soglie la muscolatura tesa...sento la serratura di casa scattare e la porta aprirsi...

- Maura ho quasi finito la doccia, sei in anticipo questa mattina...ho comprato il tuo the preferito, è nella credenza...Maura? -

Mi avvolgono in un asciugamano e vado in camera, molto probabilmente il rumore della doccia ha coperto la mia voce e Maura non mi ha sentito...

-Maura? Ho detto che mentre aspetti puoi prepararti un the..ho comprato il tuo preferito...Maura lo sai che costa un patrimonio?!

Ho appena indossato la biancheria intima, quando un colpo alla testa mi manda al tappeto. Stordita cerco di sollevarsi ma una mano mi prende per i capelli e una lama si posiziona sul mio collo.

-Jane...Jane... la tua dolce dottoressa non è ancora arrivata così  ho pensato di venire io... -

- Hoyt - dico con voce strozzato - Maura tra poco sarà  qui e chiamerà la polizia...

-Mi credi uno stupido Jane?! Sono già  tutti alla centrale, chi credi li abbia chiamati questa mattina...anche la dott. Isle l'ho  spedita sulla scena di un presunto crimine...crede di trovarti già  sul posto con Frost e Korsak...è quando capiranno che è tutta una messa in scena per te sarà troppo tardi. -

- Vuoi uccidermi qui? - chiedo per prendere tempo mentre la lama del bisturi penetra nel mio collo.

- Troppo facile mia cara Jane...sono settimane che aspetto questo momento e  prima di ucciderti voglio vederti soffrire e attraverso la tua sofferenza voglio far soffrire anche chi ami , vedrai Jane sarà  bellissimo! -

- Bellissimo per chi, brutto bastardo! -

- Per me Jane...solo per me... -

La sua risata terrificante è l'ultima cosa che sento prima di perdere i sensi dopo un altro violento colpo alla testa. 

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***



 

Nel frattempo Maura.....

Sono arrivata sul luogo del crimine , l'indirizzo è giusto ma non vedo nessuna macchina della polizia e nemmeno una banda gialla a delimitare la zona...

Controllo per scrupolo l'indirizzo sul navigatore ma è lo stesso che ho ricevuto sul cellulare. ..ma cosa diamine?... poi un pensiero mi gela il sangue nelle vene... Jane...Hoyt.. No! non può essere...

Prendo con mani tremanti il telefono e chiamo Jane...rispondi ti prego....rispondi.... ma gli squilli a vuoto sono l'unica cosa che sento...

Chiamo Frankie - Frankie sono Maura, Jane è con voi? -

 -No Maura, eravamo d'accordo che passassi tu, noi siamo stati richiamati in centrale prima del tuo arrivo...Maura che succede...

- Frankie questa mattina ho ricevuto una chiamata per un presunto crimine e mi hanno assicurato che Jane sarebbe stata sul posto con Frost e Korsak...io sono venuta direttamente qui...ma non c'è nessuno Frankie - dico con tono terrorizzato - Jane è sola! - dico quasi urlando.

- Maura, siamo ancora per strada...torniamo subito da Jane! -

Sento la sirena della macchina di Frost accendersi prima che Frankie interrompe la comunicazione.

 Ti prego..ti prego fa che sia tutto un malinteso e che Jane stia bene, ripeto tra me mentre guido come una pazza verso la casa della mia amica.

Sono la prima ad arrivare e senza pensarci un momento corro nel suo appartamento, la porta è chiusa a chiave...questo mi da un pò di speranza, forse Jane è sotto la doccia e non ha sentito il telefono...in questo periodo sono paranoica e vedo Hoyt ovunque ..devo stare calma e non pensare al peggio, prendo le mie chiavi e apro la porta. La casa sembra in ordine, se l'ordine di Jane si può chiamare tale. ..siamo così diverse io e Jane ma queste diversità  ci hanno unito e la nostra amicizia, la nostra complicità, la nostra intesa è qualcosa di magico e speciale...forse la nostra non è solo amicizia...forse...

- Jane!!! Jane!!! dove sei? - grido mentre la cerco per casa.

Nel frattempo anche Frankie e Frost sono arrivati. - Maura...Jane è... -

- No! Frankie, Jane non c'è. ..oh mio Dio...avrei dovuto chiamarla prima di andare sul luogo segnalato...è tutta colpa mia... -

- Maura non dirlo nemmeno per scherzo, è colpa nostra che l'abbiamo lasciata sola... - si dispera Barry

Siamo tutti e tre sconvolti e questo non ci fa ragionare con lucidità, poi il medico legale che è in me prende il controllo ...

- Non è detto che Hoyt centri qualcosa, magari Jane ha deciso di andare in centrale da sola, sapete che le regole e le imposizione le vanno strette, specie se riguardano lei...dobbiamo cercare delle prove che dimostri la presenza di Hoyt nel suo appartamento! -

Mi dirigo in camera di Jane mentre gli altri controllano le altre stanze, il letto è sfatto...niente di strano...poi mi scappa l'occhio sul pavimento e vedo una piccola macchia di sangue...niente panico dott. Isle, magari Jane si è solo tagliata...

- Maura trovato niente? - chiede Frost dalla porta

- Lì sul pavimento c'è una piccola macchia di sangue - la tocco con i guanti - è fresco e non presenta segni di coagulazione...direi all'incirca che è stato perso al massimo da 15 minuti -

- Venite a vedere! - urla Frankie

Ci precipitiamo in soggiorno e vediamo Frankie indicare un laptop sul tavolino.

- Maura, sai se Jane ha un pc? -

- Non che io sappia, solitamente usa il mio -

Mi avvicino . ..niente di strano,  lo apro per vedere se è di Jane, magari l'ha comprato e non mi ha detto niente... Al suo interno c'è un biglietto, indirizzato a me. .. " Per la dottoressa Maura Isle " con circospezione lo apro e al suo interno c'è solamente un indirizzo  IP e una H.

Agitata lo passo a Frost, è lui il cervellone informatico della centrale...

- È un indirizzo IP, Maura. ..quasi sicuramente si collega ad una telecamera in remoto... ma da qui non posso controllare, ho bisogno di un collegamento internet...forza andiamo in centrale.-

Sempre più in ansia ci dirigiamo alla centrale con un brutto presentimento che nessuno ha il coraggio di confermare.

 Ad attenderci ci sono tutti...Korsak, Cavanaugh, Nina e Angela che per allentare la tensione, ha preparato caffè per tutti e un the alla menta per me ma che nessuno ha voglia di bere.

Frost collega il pc alla rete e una volta acceso vediamo il volto sorridente di Hoyt...

- Dottoressa Isle, che piacere...siete stati veloci, pensavo di avere più tempo ma fa lo stesso, vorrà dire che vi gusterete lo spettacolo dall'inizio! Vi consiglio di prendere dei popcorn e di mettervi comodi... -

Il gelo nella stanza è palpabile, l'unico rumore che si sente sono i singhiozzi di Angela...

- Frankie, accompagna tua madre a casa. - Dice Cavanaugh - vi terremo in costante aggiornamento...-

- Tenente voglio restare, Hoyt ha preso mia sorella! -

- E mia figlia! - urla Angela svonvolta

- Ma che bel quadretto familiare - canzona  Hoyt - siete proprio teneri, ma ho cambiato idea, quella che voglio davanti al monitor è solo la bella dottoressa, tutti gli altri se ne devono andare o Jane morirà subito! -

- Sei un bastardo! - tuona Frankie mentre con riluttanza accompagna sua madre alla caffetteria. Anche gli altri assecondano  la richiesta di Hoyt e vanno nell'ufficio di Cavanaugh per seguire il tutto da un altro monitor mentre Nina e Frost si danno da fare per rintracciare il segnale e  stabilire il luogo esatto di trasmissione.

Ora sono sola, il mio viso rigato dalle lacrime si riflette sullo schermo. Dall'altra parte l'immagine è scura...la faccia di Hoyt è scomparsa ma percepisco comunque la sua malvagia presenza e dei rumori confusi in sottofondo me ne danno conferma.

- Hoyt ! dove sei?! Voglio vedere Jane...voglio parlare con lei...Hoyt, dannazione! -

- Dottoressa Isle, quanto è impaziente! Maura...posso chiamarla Maura, vero? Lo sa che la sua Jane è proprio una bella donna?! Ha un fisico stupefacente,  quasi mi dispiace rovinarglielo -

- Non è la mia Jane!E non la tocchi!!! - o forse sì, lei è la mia Jane...certo, tra me e Jane c'è  una profonda amicizia che ormai ci lega da 5 anni, dipendiamo l'una dall'altra, questo è innegabile...come non posso dimenticare che in tutti i momenti brutti Jane è stata sempre al mio fianco e io  ho fatto lo stesso per lei, è a lei che va il mio primo pensiero del mattino e l'ultimo della sera. ..

- Ne è così sicura Maura? È da un pò che vi osservo e a me non sfugge niente, vi ho visto come vi guardate...come inconsapevolmente vi sfiorate . .. -

-Hoyt, la smetta e mi faccia vedere Jane! - però lui ha ragione, anche se non amo il contatto fisico con lei sono diversa...a volte sento la necessità di toccarla, anche se lo faccio con discrezione...magari toccandole  solo una spalla o accarezzandole i capelli nei suoi momenti di sconforto...Al contrario Jane è più irruente,  più sanguigna. ..lei pur conoscendo la mia riluttanza mi abbraccia e insinua il suo viso nell'incavo del mio collo, dice che lo fa perché il mio profumo la rilassa...questo suo tenero gesto non mi disturba, anzi fa stare bene anche me... e  poi adoro le serate passate sul divano in sua compagnia, solitamente sorseggiamo un buon bicchiere di vino...anche se Jane adora la birra....chiacchieriamo per ora è poi andiamo in camera mia a dormire perché vista l'ora tarda, Jane preferisce fermarsi da me. ..lei solitamente crolla subito..io invece rimango a guardarla...mi piace vederla dormire, il suo lento respiro è come un balsamo per me e poi vedo la mia amica com'è realmente...dolce, vulnerabile e femminile, molto femminile...nonostante la sua tenuta notturna fatta di calzoncini e maglietta rigorosamente del dipartimento, Jane quando dorme è DONNA, la sua armatura, la sua corazza di protezione dalle brutture del mondo, la sua aria da maschiaccio scompaiono e io posso vederla e amarla...oh mio Dio...la consapevolezza del sentimento mi investe come un treno e istintivamente mi porto una mano sul cuore che sento palpitare a più non posso...amo Jane...amo Jane continuo a ripetermi...

Tutti questi pensieri li ho avuti praticamente in un battito di ciglia, perché la mia attenzione è sempre rivolta al monitor che rimane inesorabilmente nero... Ad un certo punto ho la sensazione che qualcosa sullo sfondo si muove, molto probabilmente Hoyt sta riposizionando la telecamera ma è tutto ancora sfocato. ..

- Ci siamo dottoressa !-

La sua voce mi fa quasi sussultare e l'immagine se prima sfocata diventa nitida e vedo Jane...

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Capitolo 3
*** Capitolo tre ***




 Sono ancora stordita e la testa mi fa malissimo, cerco di aprire gli occhi ma una luce accecante mi abbaglia...stringo con forza gli occhi per farli abituare alla luce ma ogni volta che li apro sente delle stilettate alle tempie...ho la gola secca e il taglio sul collo mi brucia da impazzire e limita i miei movimenti; sento freddo...tanto freddo... e ho le braccia  intorpidite. Cerco di muovermi ma qualcosa mi blocca i polsi...

La vedo attraverso il monitor, il mio respiro si è mozzato  in gola e i miei occhi sono dilatati dalla paura... è seminuda con le mani legate...sembra quasi crocefissa, la sua testa pende da una parte, gli occhi sono chiusi e il suo viso è segnato da una smorfia di dolore...un taglio vivo sul collo le fa grondare sangue sul petto e il suo corpo è percorso da violenti tremiti.

Vedo Hoyt avvicinarsi a Jane e distinto urlo - Non toccarlaaaa!!!!! -

Jane al suono della mia voce ha un sussulto... - Maura?! - dice piano

Hoyt si avvicina a Jane e le prende il viso con le mani stringendolo con forza, le solleva la testa e con fare parentorio   

- Guarda! Apri gli occhi e guarda!!! -

Sbatto le palpebre più e più volte...ora la luce sembra meno intensa o forse sono io che mi ci sono abituata e quando li apro vedo il suo volto e i miei occhi incrociano i suoi.

Ho un monitor di fronte a me e c'è Maura che mi guarda, i suoi occhi parlano per lei...vedo paura...ansia...orrore...impotenza ma, nonostante abbia i lineamenti del viso tesi e il volto rigato dalle lacrime cerca allo stesso modo di darmi forza, speranza e voglia di lottare per me...per noi.

Lo cerco con lo sguardo e allo stesso tempo tento di appurare la solidità delle corde che mi legano i polsi...Hoyt si avvicina a mè con fare soddisdatto...

- Siamo alla resa dei conti, detective Rizzoli - mi dice alitandomi sul viso...

Maura trattiene il respiro...

- Questo è tutto da vedere - gli rispondo guardandolo con sfida...

-Jane...Jane...non ti arrendi nemmeno davanti all'evidenza?! Chi ha il coltello dalla parte del manico?... Chi Jane?!

Vedo Hoyt estrarre qualcosa dalla tasca e sanza neanche rendermene conto urlo - Noooo!!! -

Ma questo non lo ferma, anzi la mia reazione sembra quasi eccitarlo...punta un taser verso Jane e subito il suo corpo è attraversato da una scossa elettrica che la fa sussultare...il suo respiro si fa affannoso ma dalla sua bocca non esce nemmeno un lamento...fa la dura perchè non vuole dare nessuna soddisfazione a questo squilibrato...

- Quante scariche pensa possa sopportare, dottoressa Isle? -

Il mio cervello lavora febbrilmente....mento?...dico la verità?..cosa vuole sentirsi dire Hoyt..

- Non rispondere Maura - mi dice ansimando Jane..

- Allora dovremmo appurarlo...- e nel mentre fa partire un' altra scarica che mi fa bruciare il sangue nelle vene...

- Ok...Ok... basta... la resistenza di un soggetto ad un taser dipende da tanti fattori, voltaggio della scarica...durata della scossa...parte del corpo colpita...stato di salute della persona... -

- Voglio un numero dottoressa...2..5...10 scariche? O andrò avanti finchè non lo scoprirò da solo !

- Non lo sò, avrei bisogno di maggiori dati.... -

- Ti prego Maura, dagli un numero! - ...fa che sia un numero basso...menti Maura...menti...

- Allora?! - mi incalza Hoyt...

- 3 al massimo 4, poi potrebbe perdere conoscenza e rimanere svenuta per ore o addirittura riportare danni celebrali o morire!...anche se uno studio eseguito da Amnesty , presume che dal 2001 ad oggi siano 864 i decessi dovuti al taser , ma quasi sicuramente i soggetti presentavano già patologie cardiache o respiratorie...-

- Grazie Maura! Io mi sarei fermata a 2... -

- Scusami Jane - balbetto - è solo che lui me l'ha chiesto e.... -

- E... il medico...lo scienziato che è in te, si è sentito in dovere di analizzare...calcolare percentuali...incrociare dati... Non ti preoccupare Maura, va tutto bene...va tutto bene...tranquilla.... -

- Haaaahhh...haahhhaaaa... - a questo nostro scambio di battute, Hoyd ride di gusto...

- Siete uno spasso! Quasi quasi mi dispiace ucciderti... detective! -

- Non sentirti obbligato Hoyt...mi liberi e amici come prima e ognuno per la sua strada . -

Si avvicina a mè con fare pensieroso, forse stà riflettendo sulla mia disperata proposta... allunga una mano e la passa sul mio ventre...sfiora le mie vecchie cicatrici, insistendo maggiormente su quella sul fianco, per poi risalire verso i miei seni...questo contatto mi mette i brividi e mi disgusta e lui se ne accorge...

- Tranquilla Jane, non ho nessuna intenzione di abusare di te... - dice ridendo - ...a quello penserà il mio discepolo dopo che ti avrò ucciso! -

Cerco lo sguardo di Maura e vedo che muove le labbra senza emettere alcun suono... " Stai tranquilla...resisti...Frost ti troverà "

Il suo muto messaggio mi dà la forza di non mollare... come vorrei in questo momento, sentire il suo profumo...Maura è la mia aria...è la mia amata..

- Cosa si prova Jane, quando si è colpiti da una pallottola? -

La sua domanda mi riscuote dai miei pensieri, pensare a lei riesci ad estraniarmi dalla situazione e a rendere il tutto più sopportabile....

- Fa male? - dice passandomi le dita sulle cicatrici con fare curioso...

- Vuoi provare? - gli dico a denti stretti....

Si avvicina a mè e mi slega un braccio che cade inerme lungo il mio fianco...ho le dita intorpidite per la mancanza di circolazione...

- Ho un idea Jane, io ti dò una pistola e una la tengo io...tipo un duello in vecchio stile...se spari prima tu...beh...avrò...diciamo... il piacere di sentire cosa si prova ad essere colpiti...se sparo prima io invece.. tanto a te non interessa...sai già...o forse è passato troppo tempo e hai bisogno di una rinfrescata? -

Vedo Maura sbarrare gli occhi e anch'io faccio lo stesso...

- Non sò se tu sia più pazzo o più stupido...lo sai che appena avrò una pistola in mano ti sparerò in mezzo alla fronte...così non avrai neanche la soddisfazione di sentire cosa si prova, perchè la tua morte sarà istantanea! -

- Ho detto che ti avrei dato una pistola Jane, ma non è detto che tu riesca ad usarla... -

Mentre parla si avvicina ad un tavolo alla mia destra su cui sono appoggiati diversi atrezzi e quando vedo allungare le mani su uno di essi, capisco il suo gioco...

- Sei un bastardo figlio di puttana, Hoyt !!!! -

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Non voglio che Maura veda...non voglio che sappia...la devo proteggere da tutto questo...non voglio che la mia sofferenza diventi anche la sua...

- Hoyt aspetta! - dico per prendere tempo...
- Cambiato idea, Jane?? -
- No!...certo che no!...questa storia deve finire una volta per tutte...ma prima voglio parlare un attimo con Maura... -
- Vuoi dirle addio?...romantico...molto romantico....ok ti dò 5 minuti e poi torniamo a noi... -
- Jane? che stà succedendo?! -
- Stai tranquilla Maura...andrà tutto bene...-
- Non può andare bene quando ci sono di mezzo delle pistole! - mi dice Maura piangendo...
- Ti fidi di mè? -
- Ciecamente...darei la vita x te... -
- Anch'io Maura, ma ora ho bisogno che tu faccia una cosa per mè, ma prima...Maura...io...volevo dirti che...-
- Lo so Jane...lo so...anch'io...-
Le sorrido, e la guardo con amore cercando di trasmetterle sicurezza...sicurezza che non ho, ma che lei non  deve sapere...
- Maura... ascoltami, devi spegnere il PC...questa è una questione tra me e lui...-
- Cosa??!!! No Jane, non lo posso fare...voglio stare con te qualsiasi cosa accada...-
- Ti prego, Maura...spegni il PC...se mi ami come dici...spegnilo...non voglio che tu veda... -
- Non vuoi che veda cosa???!!! Che tu muoia???!!! Non posso...non posso perderti, la mia vita senza te non ha senso... -
- Oh Maura...non mi perderai... -
È così  dicendo, allungo il braccio con il palmo aperto cercando di toccare il monitor, dall'altra parte lei fa lo stesso e anche se, non c'è un vero e proprio contatto fisico le nostre anime si uniscono...
- Per sempre Maura...-
- Per sempre Jane... -
La comunicazione si interrompe e io rimango sola con il mio carnefice...
- Bene..bene..non ti facevo così sentimentale ...tu e io soli...mmhhh...mi piace questo lato di te...sempre pronta al sacrificio per l'amore verso gli altri...avrei preferito vedere il dolore anche negli occhi della tua dottoressa ma mi accontenterò del tuo -
Hoyt si avvicina e prende il mio braccio ma cerco di fare resistenza...incominciò ad ansimare. ..il mio petto si alza e si abbassa ripetutamente...stringo il pugno ma lui me lo distende e appoggia al centro del mio palmo la pistola sparachiodi...è un attimo e urlo con tutto il fiato che ho in gola.
Hoyt mi ha appena inchiodato la mano al muro...
Il dolore è insopportabile e mi sento svenire ma lui non me lo permette perché mi schiaffeggia ripetutamente il viso...ho il sapore del sangue in bocca e invece di deglutire gli sputo in pieno petto.
- Sei un bastardo...tu sei malato...io ti ammazzo!!! - urlo
- Prego fai pure... - e così dicendo mi mette la pistola in mano.
A fatica riesco a reggerla  ma cerco di posizionare comunque un dito sul grilletto,  il movimento delle dita mi procura delle fitte fortissime che si irradiano lungo il braccio ma stringo i denti perché questa è la mia unica possibilità. ..
- Ora che hai la pistola cosa facciamo, Jane?...mi giro, faccio tre passi e poi contiamo fino a 3 e al 3 spariamo?
Nel frattempo Maura, dopo aver interrotto il contatto con Jane corre nell'ufficio di Cavanaugh...
- Frost! Nina! avete qualcosa?!! -
- Quasi Maura, abbiamo ristretto la zona a quattro isolati ma se riusciamo ad escludere l'ultimo segnale di rimbalzo dovremmo avere il luogo preciso...- dice Frost
- Ecco! ci siamo! È un magazzino in Victor Road vicino al porto -
Il tempo di prendere le pistole  e tutti sono in auto...Maura in un momento di lucidità chiama il 911 e fa venire un ambulanza per essere subito pronti per qualsiasi evenienza.
- Facciamo come vuoi tu..a me va tutto bene... -
- Ok dai...mi giro...conto e poi... buuummm...morta...sapevo che con te mi sarei divertito! ahhhhahhhhh -
Lo vedo voltarmi le spalle...non ho molto tempo...non credo arriverà a contare fino a tre...mi sparerà  sicuramente prima..
Prendo un bel respiro...
- Uunooo... - conta Hoyd
Ora Jane! Ora! Faccio leva sul gomito e urlando per il dolore riesco a strappare la mano inchiodata al muro e lo sorprendo faciendo fuoco...scarico tutto il caricatore su quel bastardo che crolla al suolo morto.
Lascio cadere la pistola ormai scarica e incomincio a singhiozzare..
Da quando abbiamo scoperto l'indirizzo è passato un quarto d'ora e ora siamo sul posto...mentre scendiamo dalle macchine sentiamo una raffica di colpi,  Frankie, Frost e Korsak armi in pugno si affrettato ad entrare...
Mi hanno ordinato di attendere il via libera ma sono troppo in ansia per Jane per rimanere ad aspettare....voglio trovarla, voglio vedere come stà la mia Jane...
La troviamo nel seminterrato e grazie a Dio è viva...
- Jane! Jane! Sono  stata tanto in pena...quando abbiamo sentito gli spari ho avuto paura che tu.... -
- Va tutto bene Maura... -
Dopo che Frankie mi ha slegato il braccio, io e Maura ci abbracciamo, sono sporca e piena di sangue ma questo a lei non interessa...con gesto amorevole si sfila la sua costosa giacca e me la mette sulle spalle....il suo profumo mi inebria...com'è possibile rendersi conto di amare così tanto una persona che fino al giorno prima consideravi la tua migliore amica? E ora? Come affronteremo la cosa?
Mi sento debole...ma c'è Maura a sostenermi, da quando mi hanno trovata non mi ha lasciata un attimo...ora sono stesa sulla barella e lei stà controllando le mie ferite...non ha voluto che nessuno mi toccasse...la vedo preoccupata per la mia mano ma io continuo a ripeterle che andrà tutto bene...vedo che mi guarda poco convinta perchè lei sa che lo stò dicendo più per me...ha paura che questa volta il rapimento...la tortura mi abbiano scosso nel profondo...ma questa volta, ho la certezza che la sua vicinanza sarà un fattore decisivo per la mia guarigione fisica e morale. Spero solo di essere in grado di fare lo stesso per lei...
Quando ho visto Jane in quelle condizioni mi sono sentita morire...avevo tanto paura di perderla...avevo paura di non poter più rivedere la luce nei suoi occhi..quella sola e unica luce che riesce ad illuminare la mia vita...Hoyt le ha procurato diverse ferite, quella alla mano è grave ma quello che mi preoccupa maggiormente sono le ferite invisibili...quelle che nessuna medicina può curare...
Sono trascorsi quattro giorni...quattro giorni di ospedale in cui Maura mi è stata molto vicina ma la sua, è stata per lo più una presenza fisica...non abbiamo parlato molto...sento che è molto distante e pensierosa...forse dichiararci in un momento così drammatico non è stata una buona idea...ma se fossi morta, lei non avrebbe mai saputo cosa realmente provo...certo il mio può sembrare un gesto egoistico, un togliersi un peso dalla coscienza o forse, più un peso dal cuore...ma Maura è così importante per me che non ho potuto nasconderglielo...so che lei avrebbe capito e non avrebbe portato rancore....
Sono rimasta vicino a Jane il più possibile ma quello che ha passato...abbiamo passato, è stato per me devastante...spero non si sia accorta del mio stato d'animo non proprio sereno ma ho paura...tanta paura che quello che lei ha detto di provare per me, sia solo frutto del momento...conosco Jane, sò che non dice le cose tanto per dire...quando lavoriamo insieme fa un sacco di battute spiritose ma in realtà è una donna dolce e profonda...non avrei potuto amarla se fosse stata diversa. Dovremmo parlare, dovrei chiederle tante cose ma non trovo le parole.. la paura di sapere mi blocca... La stimata dottoressa Maura Isle, il google parlante che sa argomentare su tutto, di fronte all'amore rimane senza parole...ironico, vero?
Questa mattina sarò dimessa, la mano mi fa ancora molto male e non riesco a muovere le dita ma Maura dice che con il tempo potrò recuperare la più completa funzionalità e se lo dice Maura, sono tranquilla. Per una settimana starò da lei, non ha voluto sentire ragioni ma a me fa piacere, su questo non avrei mai obiettato...si è presa pure una settimana di ferie per starmi vicina!
- Eccomi, Jane! Pronta ad uscire? -
- Con quella io non vado da nessuna parte! -
- Ma Jane! È la prassi... -
- Prassi o non prassi io su quella cosa non ci salgo, se vuoi esco con le mie gambe oppure...ESCO CON LE MIE GAMBE! -
Per confermare le mie intenzioni, mi alzo di botto dal letto ma un violento capogiro mi fa barcollare...Maura è subito vicino a me e mi prende per i fianchi e io mi appoggio a lei per trovare stabilità. Siamo vicine come non lo siamo mai state fino ad ora...le sue mani mi procurano dei brividi lungo la schiena...i nostri visi sono vicini...il suo profumo...Dio quanto è buono il suo profumo...e le sue labbra, così belle...così sensuali...
La solita testona, sempre pronta ad andare oltre i suoi limiti...se non fossi stata vicina sarebbe caduta a terra...L'ho afferrata per i fianchi d'istinto ma ora non vorrei più lasciarla andare, il contatto con il suo corpo mi inebria...provo sensazioni mai provate prima, possibile che in tutti questi anni non mi sia mai accorta della scarica di corrente che sento nel toccarla?
Non riesco a distogliere lo sguardo dalle sue labbra...sono così invitanti...sento muovere le sue mani  lungo i mie fianchi, ma non sta cercando di allontanarmi anzi, sembra quasi che stia cercando un contatto più intimo...non posso fare a meno di guardare Maura negli occhi e quello che vedo è il riflesso dei miei e perdendomi nello sguardo del nostro amore,  avvicino le mie labbra alle sue.
Le dò un bacio timido...le sue labbra sanno di pesca matura...vorrei osare di più ma ho paura di aver male interpretato i segnali...
Ho le labbra di Jane sulle mie...sento il suo respiro e trovo che non ci sia cosa più buona al mondo...schiudo leggermente le labbra e mi stringo a lei, ora sono io ad avere un capogiro...
Quando sento le sue labbra schiudersi mi lascio sfuggire un sospiro e mi abbandono ad un bacio appassionato...
È la mancanza d'aria a separci...le nostre fronti sono una contro l'altra e nostri respiri sono affannosi...
- Maura...forse ora è il caso che io accetti il passaggio su quella cosa.... - le dico sorridendo....
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


( Nota personale : scusatemi se ho impiegato così tanto a postare un nuovo capitolo,  ma ho la storia tutta in mente tipo film e metterla per iscritto è difficilissimo...descrivere i sentimenti e le sensazioni che Jane e Maura provano l'una per l'altra è per me molto complicato perchè ho l'impressione di banalizzare il tutto, confido però nella vostra immaginazione  che sopperisca dove io ho mancato )
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Finalnente siamo a casa e non vedo l'ora di rimanere sola con lei per poter parlare ma appena varchiamo la soglia ....... SORPREESAAA!!!!
Ad attendermi una festa in grande stile con tutta la mia famiglia e i cari colleghi del dipartimento..
Guardo Maura con un espressione di finta meravigliata...
- Tu lo sapevi??!!! - le dico a denti stretti stampandomi sul viso un sorriso di circostanza...
- Jane...ho provato a dissuaderli ma sai com'è la tua famiglia..-
- Invadente???? -
- Jaaneee!!! È solo per dimostrarti che ti vogliono bene e che sono fieri di te! -
- E tu mi vuoi bene, Maura? -
- Moltissimo! Ma questo non basta a bloccare tua madre... ora cerca di rilassarti e di goderti la festa in tuo onore...Angela si è impegnata tanto e ha preparato un sacco di cose buonissime...le tue preferite Jane...è un modo per tutti loro per cercare di voltare pagina, questa brutta esperienza ha toccato tutti... -
- Ookkkeeeyyy...cercherò di godermi la serata...ma perchè io l'apprezzi appieno...ho bisogno di una birra! -
- Solo una però! Stai assumendo ancora dei medicinali e.... -
- Agli ordini dottore! - dico sorridendo
La serata passa tranquilla, in fin dei conti non è male stare in compagnia delle persone che mi vogliono bene e le loro risate sciolgono un pò della tensione accumulata....
Si è fatto molto tardi e tutti sono tornati a casa, Maura e mia madre stanno pulendo la cucina io però sono stanca e vado a stendermi sul divano a godermi un pò di silenzio....Tra poco io e Maura resteremo sole, lo siamo già state altre volte ma mai così...insomma con la consapevolezza di entrambe, di provare un sentimento che va oltre l'amicizia... E se tra noi non dovesse funzionare? Se fosse solo un fuoco di paglia? Io non potrei sopportare di vivere e lavorare senza Maura...quella volta che ho sparato a Paddy e lei non mi ha parlato per settimane  è stato terribile! E se ancor peggio, io non riuscissi a soddisfarla??!!! Oggi sembra aver apprezzato il mio bacio....ma il resto?? Se la deludo? Io non sono come Maura, lei è più aperta, più disinibita....Questi pensieri mi turbano e mi mettono una tale agitazione e ansia che non ce la faccio più a rimanere sul divano....scatto in piedi come una molla, nonostante il mio corpo dolarante e mi avvio alla porta...
- Jane? Dove vai?- mi chiede Maura sorpresa...
- Scusa Maura ma ho bisogno di prendere una boccata d'aria....- le dico evitando il suo sguardo preoccupato....
Vorrei andare a camminare fino al parco ma vista l'ora tarda non mi sembra il caso, così fatti due passi mi appoggio con la schiena alla macchina di Maura e mi metto a contemplare il cielo perdendomi nei miei pensieri... Sono talmente assorta che non la sento arrivare e mi accorgo della sua presenza solo quando mi sfiora un braccio..
- Jane tutto bene? - Non rispondo alla sua domanda e continuo a guardare verso l'alto...così Maura mi si pone d'avanti e in modo molto dolce mi abbraccia e poggia la sua testa sul mio petto..
- Il tuo cuore batte velocissimo...stà forse seguendo il turbinio dei tuoi pensieri? -
Mi viene quasi da sorridere...per Maura sono un libro aperto, percepisce ogni mio stato d'animo...averla così vicina mi scombussola tutta e in un gesto istintivo mi metto ad accarezzarle la schiena..lei sentendosi incoraggiata  si stringe ancora di più a me e avvicina il suo volto all'incavo del mio collo e mi regala dei piccoli dolci baci...
- Parlami Jane...dimmi cosa ti turba...ho bisogno di sapere cosa passa in questa tua magnifica testolina.-
- Sai, è una bella sensazione stare così vicine...rimarrei qui con te per ore...sentire il tuo corpo caldo vicino al mio....il tuo profumo... - sospiro
- Per mè è lo stesso ma ho la netta sensazione che dietro alle tue belle parole ci sia un "ma"...sbaglio?-
- No Maura, tu non sbagli mai....è solo che ho paura... -
- Tu Jane hai paura? E di cosa? - mi dice guardandomi negli occhi - Hai forse paura di amarmi? -
- No..no...di quello mai...ma ho paura....di deluderti...di non essere alla tua altezza, Maura tu sei una donna magnifica..super intelligente...così elegante, che sa essere perfetta in ogni occasione...sei ricca e non solo a livello economico, invece io - dico allargando le braccia - guardami, Maura... per mè giacca e pantaloni, meglio se con distintivo e pistola alla cintura, sono la mise giusta per ogni occasione...solitamente capisco un terzo delle cose che dici e poi vengo da Boston sud...sono figlia di un idraulico e mia madre...-
- Tu per mè sei perfetta così, Jane...sono 5 anni che sei la mia migliore amica e non mi sembra che tutto questo ti abbia preoccupato o abbia preoccupato mè...sono sempre io, Maura... e non è cambiato niente...non è questo che ti turba veramente... -
Cerco di trattenere le lacrime ma Maura se ne accorge e mi da un lieve bacio sulle labbra...
- E se non ti soddisfacessi? - Le dico tutto d'un fiato...
- È questo che ti preoccupa?! Ooh Jane...tesoro...non devi nemmeno pensarla una cosa del genere...è una situazione nuova per entrambe...forse io ho un pò più esperienza di te - dice in tono malizioso - ma dobbiamo comunque imparare a conoscerci e questo vale per tutte e due...vieni - dice prendendomi la mano - perchè non andiamo sul divano come abbiamo sempre fatto e chiacchieriamo un pò... -
- Perchè invece, non andiamo in camera tua così se poi siamo stanche non dobbiamo fare altro che addormentarci? -
- Mi sembra un 'ottima idea! -
Mano nella mano saliamo le scale e a turno facciamo un salto in bagno per prepararci per la notte, a dirla tutta io faccio un salto...Maura ci rimane per una buona mezz'ora perchè si deve mettere un sacco di creme...uff
Mentre l'aspetto mi stendo sul letto e incrocio le braccia dietro alla testa...
- Sempre persa nei tuoi pensieri? -
Rido... - No stavo solo facendo passare il tempo mentre ti aspettavo....sai avrei voluto tanto rigirarmi i pollici ma con questa... - mostrando la mano fasciata - mi risulta un pò difficile -
Maura ride di gusto alla mia battuta e si sdraia accanto a me...spalla contro spalla...poi si gira su un fianco e io faccio lo stesso...ci guardiamo negli occhi senza dirci niente ma allo stesso tempo ci diciamo tutto...prendo coraggio e le accarezzo il volto...
- Sei bellissima - le dico con la mia massima dolcezza...Maura mi prende la mano e se la porta alle labbra...
- Anche tu Jane...e non sai quanto! -
- Sseeee come no! -
- Ti sottovaluti...lo sai quanti uomini si voltano quando passi??! -
- ok..ok..ti credo  altrimenti andiamo avanti in eterno... Posso chiederti una cosa? - lei annuisce - Quando ti sei resa conto di amarmi? -
La vedo chiudere gli occhi e sospirare... poi mi prende la mano e inconincia a giocare con le mie dita...sembra nervosa - Maura se non vuoi rispondere non importa... -
- No Jane voglio risponderti, è che è stato così scioccante che quando ci penso mi prende ancora l'angoscia...- per darle forza, mi avvicino ancora di più in modo da farle passare un braccio sotto la testa e stringerla a me... - credo di aver provato qualcosa per te... - riprende Maura - ...fin dall'inizio ma mi sono resa conto di amarti quando ti sei gettata dal ponte... - mi dice con voce sommessa -
- Cosa??!!! Ma se quando sono scesa dalla barca, tutta bagnata e infreddolita mi hai a mala pena abbracciata per poi girarti ed andartene con fare sostenuto...sembravi arrabbiata...-
- E lo ero! Eccome se lo ero! Non ti puoi nemmeno immaginare lo sforzo che ho fatto per non prenderti a sberle...-
Maura si sciogli dal mio abbraccio e si siede sul letto stringendosi le ginocchia...e riprende a raccontare...
- Quando ti ho vista scavalcare il parapetto, ho avuto la certezza che avresti aiutato quell'uomo a qualsiasi costo ed è per quello che ero arrabbiata con te, perchè spesso agisci d'istinto senza pensare alle coseguenze...ma allo stesso tempo ero così orgogliosa, perchè sei la persona più altruista e coraggiosa che io conosca, inoltre mi sono resa conto che stavi rischiando la vita... -
- Maura, ma io rischio la vita quasi tutti i giorni... -
- Lo so..lo so...ma un conto è saperlo e un altro conto è vederlo! Eri lì, sospesa nel vuoto...stavi riuscendo a convincerlo, quando invece è scivolato, tu ti sei girata e mi hai guardata...è stata una frazione di secondo, ma ho praticamente visto i nostri anni trascorsi insieme e come un pugno alla stomaco che ti fa uscire tutta l'aria dai polmoni, mi sono resa conto che se ti fosse successo qualcosa io non sarei sopravissuta ad una vita senza te...poi ti sei buttata...oh Jane...sono corsa al parapetto e ti ho chiamata ... ho urlato il tuo nome con tutto il fiato che avevo...ma tu eri scomparsa...e io ho sentito un dolore qui - dice portandosi una mano sul cuore mentre le lacrime le rigano il volto... - perchè mi sono resa conto che avrei potuto perdere la sola e unica, persona al mondo per cui valeva la pena svegliarsi la mattina...-
- Oh Maura...- mi sollevo e mi metto in ginocchio tra le sue gambe prendendo il suo viso tra le mie mani... mi avvicino e le dò tanti piccoli baci, quasi a voler asciugare le sue lacrime poi appoggio la mia fronte alla sua... - io quel giorno... sapevo già di amarti... - la vedo sgranare gli occhi - perchè pensi mi sia voltata a guardarti Maura? - vedo che apre la bocca ma non le dò modo di parlare - Ti ho guardata perchè se fossi morta, era il tuo viso l'ultima cosa che avrei voluto vedere... - ora sono io a piangere e Maura asciuga le mie lacrime come ho fatto io prima con le sue...nel mentre insinua le mani sotto la maglietta e mi accarezza la schiena....mmmhhhmm...che sensazione stupenda...quel contatto così intimo mi sta facendo impazzire..mi sbilancio in avanti e spingo Maura sul letto...e le nostre bocche si incontrano, schiudo le labbra e Maura insinua la sua lingua che incomincia a danzare con la mia...i nostri respiri si fondono e diventano affannosi...non resito...infilo la mia mano sotto il pigiama di Maura e le tocco il seno, i suoi capezzoli sono così turgidi...mi sembra di impazzire...voglio di più...lei sembra capirlo e mi sfila la maglietta e i pantaloncini...la stessa fine faccio fare al suo pigiama...
Siamo pelle contro pelle...Jane è stupenda, i suoi seni sono così sodi...le mie mani sfiorano ogni centrimetro del suo corpo quasi a volerlo memorizzare, lei ogni tanto si irrigidisce e allora sposto l'attenzione su qualche altra zona in modo da darle tempo di abituarsi a queste sensazioni...voglio essere io a condurre...voglio che questa notte sia io a darle piacere...le blocco le braccia dietro la testa e sostituisco la mia bocca a quello che prima hanno toccato le mie mani...mi soffermo in particolare sui suoi capezzoli e la vedo contorcersi dal piacere...i suoi occhi sono chiusi e si morde il labbro così mi avvicino al suo viso...
- Lasciati andare Jane...lasciati amare... - le dico a fior di labbra...mi guarda...ha le pupille dilatate, segno che sta provando un forte piacere...com'è bella...
- Ti amo Jane...- le dico con tutto l'amore che provo...
- Ti amo anch'io... - mi dice e leggo nei suoi occhi un muto consenso...sorrido e torno a baciarle i seni...bacio le sue cicatrici...scendo sul suo ventre...sfioro i suoi fianchi e quando la sento inarcare la schiena...la amo come solo una persona totalmente innamorata sa fare finchè non la sento gridare il mio nome...
È il profumo di caffè che sale dalla cucina a svegliarmi...Maura è ancora accanto a me che dorme...nuda...le scosto una ciocca di capelli dal viso...vorrei alzarmi ma ho una sua mano appoggiata sul mio fianco, così resto a guardala...è così perfetta, anche a quest'ora della mattina io invece, sarò sicuramente un disastro...
- Buongiorno amore - mi dice Maura stiracchiandosi - dormito bene? -
- Mmmhhhmmm...divinamente Maura e...grazie per quello che hai fatto per me... -
- E cosa avrei fatto per te?? - mi dice ingenuamente...
- Mi hai amata...senza pretendere che poi io facessi lo stesso...-
- Oh Jane, sei così dolce e sappi che per me amarti è stato un onore e comunque ci sarà tempo...quando ti sentirai pronta farai lo stesso, ma fino ad allora... dice avvicinandosi alla mia bocca.... sarò io a farti gridare il mio nome. -
La bacio con passione per dimostrarle quanto questa cosa mi faccia impazzire...poi un trambusto in cucina ci sorprende...
- Dobbiamo alzarci...mia madre...cucina...caffè...  -cerco di dirle mentre mi soffoca di baci...
Un pò sbuffando Maura si alza e recupera i nostri pigiami...non le dà nessun fastidio farsi vedere nuda e io ne approfitto per ammirarla... – Dai Jane, muoviti e smettila di guardarmi…altrimenti torno lì e riprendiamo da dove ci siamo interrotte..- mi dice in tono malizioso…
In un attimo siamo pronte e scendiamo in cucina dove c’è già mia madre intenta a far colazione…
 
- Buongiorno ragazze…dormito bene? Ci chiede allungandoci due tazze di caffè…
 
- Mmmmm…bene maa  –
- Oh…sì..sì..bene anch’io – risponde Maura
 
- Sicure? Non avete niente da dirmi? – nel mentre si avvicina e si mette dietro di noi appoggiando le mani sulle nostre spalle… io e Maura continuiamo a sorseggiare il caffè tenendo lo sguardo basso…
 
 - Sicure??? … perché questa notte sono venuta a bere un bicchiere d’acqua eee…. –
 
Mi accascio visibilmente imbarazzata sul bancone della cucina…vorrei morire…Maura invece è più imperturbabile e si volta verso mia madre…
 
- Eeee…cosa? – io di rimando le rifilo una gomitata facendole capire di non darle corda…
 
- Oh insomma ragazze…lo sapete…stanotte…voi due… - dice mia madre guardandoci prima l’una e poi l’altra…. sembra sprizzare felicità da tutti i pori e per dimostrarcelo ci avvolge in un stritolante abbraccio… - Le mie bambine… - continua sempre più eccitata – sono così felice per voi! –
 
- Maaaa…basta…mi fai male… - mi volto e la guardo – Non sei arrabbiata? – le chiedo sorpresa…
 
- Arrabbiata e per cosa?! Che tu e Maura finalmente vi amate?? Dovrei essere una pazza a non sperare il meglio per le mie due stupende ragazze… e voi due… - dice prendendoci la mano – siete la cosa più bella che una madre possa desiderare e non sapete quanto ho pregato che ciò accadesse! Siete fatte per stare insieme…l’ho sempre saputo – e per dare conferma a quanto dice ci abbraccia con trasporto prima di avviarsi verso la dépendance ….
 
- Solo una cosa … - dice voltandosi prima di uscire – se non ti spiace Maura vorrei allestire di là un piccolo angolo cottura, così da evitare di dover venire qui la notte a bere un bicchiere d’acqua e sentire le grida di mia figlia! E’ stato un po’ imbarazzante… - dice sorridendo in modo malizioso…
- Maaaaaa!!! –
 
- Maaa…cosa?.... urlavi talmente forte il nome di Maura che non ho potuto non sentirti… -
 
- Oh Dio, Maura…dille qualcosa!!!!! –
 
- Cosa le devo dire???! Non posso negare l’innegabile! Urlavi davvero tanto forte Jane…. – dice con fare innocente
 
- Maura – incalza mia madre – quando siamo sole mi devi spiegare cosa hai fatto a mia figlia per farla url … -
 
Non le lascio finire la frase che schizzo giù dalla sedia e vado verso di lei con fare minaccioso….

– No..Noo..Noooo…adesso basta… – le dico spingendola verso l’uscita poi mi volto e guardo Maura - … e tu…TUUU… - puntando il dito - …non ti azzardare a raccontare a mia madre quello che facciamo a letto!!!

Sbatto la porta in faccia a mia madre e mi vado a sprofondare sul divano  visibilmente  imbarazzata….
 
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Sono trascorsi un paio di giorni dall'imbarazzante episodio e mia madre è molto più discreta, l'esuberante signora Rizzoli sta facendo uno sforzo enorme per non impicciarsi lasciandoci il giusto spazio affinchè il rapporto tra me e Maura si consolidi di giorno in giorno, ma sono sicura che prima o poi smetterà di mordersi il labbro per tacere  e se ne uscirà con qualche sua pillola di sagezza....
Anche nell'intimità va alla grande anche se io non sono ancora riuscita ad amarla come lei fa con me! A me dispiace, ma Maura dice che ognuno di noi ha i suoi tempi e che quando sarò pronta, mi verrà tutto in modo naturale...
Questa mattina sono sola, mia madre è al lavoro e Maura, è andata al mercato ortofrutticolo...dove solo lei riescie a scovare quelle dannate verdurine Bio che costano quanto due casse di birra! Così ne approfitto e faccio un pò di zapping in tv, sto guardando un documentario di Human Planet quando squilla il mio telefono...
- Rizzoli - dico rispondendo...
- Detective...ciao, come stai? -
- Gabriel?!...dico sorpresa.... tutto bene se così si può dire...sto cercando di riprendermi  per poi rientrare al lavoro alla massima efficienza... -
- Non ne avevo dubbi, Jane...sei una donna molto forte e lasciami dire, che con quel bastardo di Hoyt sei stata eccezionale... -
- Grazie ma preferisco non parlare più di lui...ormai è morto e sepolto e voglio voltare pagina! -
- Mi spiace Jane, ma credo che tu non possa ancora farlo... -
- Cosa scusa??!! -
- Jane ascolta... sto venendo a Boston...dobbiamo parlare, in privato, nessuno deve sapere della nostra conversazione... -
- Gabriel! Mi stai spaventando...cosa è successo?! -
- Jane mi spiace ma dobbiamo vederci di persona, per telefono non ti posso dire niente...dove possiamo incontrarci? -
- Possiamo fare nel mio appartamento...ora stò da Maura... - gli dico turbata
- ok è perfetto ee...Jane..non dire niente a nessuno del nostro incontro e nemmeno della mia telefonata...a NESSUNO! sono stato chiaro? Ti farò sapere quando arrivo...Ciao Jane... -
- Ciao Dean.. -
Questa telefonata mi ha davvero sconvolta, cosà avrà voluto dire Gabriel che non posso voltare pagina?...e perchè poi, tutta questa segretezza...ok che lavora per l' FBI...ma questo mistero mi stà uccidendo. Sono talmente sconvolta che rimango a fissare la tv senza volume finchè Maura non mi si para davanti facendomi sussultare....
 
- Janeee...sono cinque minuti che ti parlo... -
- Scusa Maura, ero presa dal documentario... balbetto ...cosa stavi dicendo? -
 
Lei mi guarda dubbiosa e alla fine si siede accanto a me sul divano...
- Jane...la tv è senza volume e tu stavi fissando il vuoto, inoltre ti stai tormentando le mani...tesoro, dimmi cosa ti preoccupa, lo sai che a me puoi dire tutto...tra noi due Jane, non ci devono essere segreti... -
- Maura non è niente...davvero...stavo solo pensando a Hoyt...da quando sono qui con te, la notte non ho più avuto incubi ...le dico prendendole le mani ... ma quando sono sola, mi capita di pensarci...tutto qui, devi stare tranquilla -
- Va bene, ma mi devi promettere una cosa...-
La guardo con un groppo in gola e annuisco....
 - Qualsiasi cosa ti turba... qualsiasi dubbio o preoccupazione puoi parlarne con me...tra noi Jane, ci deve essere la massima sincerità...perchè se non c'è sincerità non può esserci nemmeno la fiducia, che è la base di ogni rapporto... di me Jane ti puoi fidare, perchè io di te mi fido ciecamente -
 
Ho la morte nel cuore mentre Maura mi abbraccia e mi da dei teneri baci sui capelli...le ho appena promesso che sarò sincera invece, già le mento non dicendole cosa mi preoccupa e ho la brutta sensazione che dopo l'incontro con Gabriel sarà ancora peggio...
 
Ci alziamo dal divano e insieme andiamo a prendere le buste della spesa, che sono rimaste sulla macchina di Maura...
 
- Mmmmm...quante belle verdurine, hai forse svaligiato l'ortomercato? O cosa più probabile te le hanno tirate dietro perchè nessuno le compra...a parte te, ovviamente! - cerco di prenderla in giro come faccio di solito, per non farle intuire il mio turbamento...
Maura ride e mi dà un leggero pugno sulla spalla e io di rimando, l'afferro per un braccio e la blocco tra me e il bancone...ho bisogno di calmare il mio animo così appoggio il mio mento sulla sua spalla e le bacio il collo...
- Janeee...mugugna...dobbiamo finire di sistemare le verdure....- ma lo dice poco convinta perchè la sento innarcare la schiena...
- Sono già morte Maura...non credo che si lamenteranno se rimarranno ancora un pò nel sacchetto... e così dicendo, la sollevo per i fianchi e la siedo sul bancone baciandola con passione. Le passo una mano dietro la schiena e l'attiro a me in modo che ci sia maggior contatto e mi muovo sinusamente mentre le accarezzo i seni...
- Janee...ti prego non ti fermare... mi sussurra mentre mi stringe per i fianchi. Muovo il mio bacino contro il suo mentre le sfilo la blusa e lei fa lo stesso con la mia maglietta...abbiamo i respiri affannosi, le mani di Maura mi accarezzano la schiena nuda, mentre io con la lingua le solletico i capezzoli, i nostri movimenti si fanno sempre più veloci e le nostre bocche si cercano con bramosia...la sento tendersi come una corda di violino segno che è giunta al punto di non ritorno e l'accompagno al piacere con un lungo ed intenso bacio finchè non si accascia tra le mie braccia, dove la cullo in attesa che il suo respiro  torni regolare.
- Jane, è stato bellissimo... mi dice sciogliendosi dal mio abbraccio...
- Meglio che sistemare le verdure? ....le dico scostandole una ciocca di capelli dal viso...lei sorride e scende dal bacone raccogliendo i nostri vestiti...
- Molto meglio...sei stata fantastica...vado a farmi una doccia...vieni anche tu? -
- Tu vai, salgo tra poco...appena sento aprirsi la porta del bagno, mi lascio cadere sullo sgabello e mi prendo la testa tra le mani...
 
Lo stato di ansia non mi ha abbondonata per l'intera giornata ed stato molto difficile nasconderlo a Maura...ho usato la scusa della mano, le ho detto che aveva ripreso a farmi male e lei premurosa ha voluto controllare la ferita ...continuo a dirle bugie su bugie quando invece le avevo promesso la più completa sincerità e questo mi fa stare ancora più male, anche ora, che siamo a letto sto fingendo di dormire ... Maura mi sta accarezzando dolcemente, mentre io fingo un respiro regolare che in realtà non ho...sarà una lunga...lunga... notte.
Sono le 4 quando lo schermo del mio cellulare si illumina, è un messaggio di Dean..." ore 9 Sola " dopo averlo letto lo cancello subito e mi volto a guardare Maura...ha un espressione così serena io invece, non posso fare a meno di essere preoccupata.
Alle 7 decido di alzarmi...tra due ore mi devo vedere con Dean e tutto di nascosto da Maura...odio..odio...le situazioni in cui non ho il pieno controllo!
Mentre bevo il caffè metto sù il bollitore per il the di Maura e da lì a poco la sento scendere le scale...
- Buongiorno amore...dormito bene?... mi chiede stiracchiandosi...
- Come sempre! .... altra bugia...di questo passo andrò direttamente all'inferno senza passare dal Via!!... Senti Maura, questa mattina vorrei fare un salto nel mio appartamento, sai per prendere qualche vestito... -
- Ok ti ci accompagno... -
- NOO!! .. Maura mi guarda accigliata e capisco che la mia risposta è stata troppo secca e repentina,  così cerco di porvi rimedio per non insospettirla e riprovo in modo più dolce... - No, ma grazie...vedi Maura, da quando Hoyt mi ha rapita non ho più messo piede in casa mia e la prima volta, se non ti dispiace, vorrei farlo da sola... -
- Va bene Jane ...mi dice accarezzandomi una guancia....Però promettimi, che se non te la senti mi chiami?-
 
Dopo una veloce doccia alle 8.30 sono già nel mio appartamento, è rimasto tutto come quella mattina...prima o poi dovrò decidermi a sistemare ma per il momento penso solo ad infilare qualche vestito in una sacca che mi ha prestato Maura, come se le mie buste della spesa non andassero bene!
Stò passando in rassegna i prodotti nel bagno quando sento bussare, è in anticipo...meglio!
Faccio entrare Dean nel soggiorno che prontamente mi abbraccia e cerca di baciarmi, io mi scosto di lato e lui mi guarda sorpreso...
- Ieri ti ho detto che in questo periodo sono da Maura... gli dico prendendo le distanze... Ma non ti ho detto....che stò anche con Maura...-
- Tu e la Isle ?!!! Accidenti..non me lo sarei mai aspettato...questo complica un pò le cose... -
- Cosa??!!! Cosa??!!! Dannazione Gabriel vuoi dirmi cosa sta succedendo...
- Ok, Jane sediamoci che ti racconto tutto...
Ci accomodiamo sul divano e Dean prende dalla sua valigetta alcuni fascicoli che appoggia sul tavolino e incomincia a parlare...
 
- Jane... è da un pò che l' FBI , la CIA e l' NSA collaborano per sgominare un' organizzazione segreta, talnente ben organizzata  che non siamo ancora riusciti a scoprire il nome dei membri ....
- Le tre agenzie governative più importanti che collaborano per un unico caso?? Deve essere roba grossa! Ma scusa, io che centro? Avete bisogno qualcuno del mio calibro per gli interrogatori? ... dico sorridendo...Gabriel mi prende la mano e mi fa segno di tacere...
- Ascoltami... è davvero una roba grossa, Jane. Per farla breve...stiamo tenendo d'occhio il Deep Web o meglio, il Dark Web - .... lo guardo interrogativamente ma lui continua senza darmi spiegazioni.... - che è un sottoinsieme del primo, in cui  non vi si può accedere con una normale connessione internet senza utilizzare particolari software, che fanno da ponte tra internet e il Darknet, il più famoso è Tor che oltre a permetterti di entrare nel Dark Web, ti garantisce il più assoluto anonimato... nel Dark Web Jane,  c'è di tutto...e ci sono come puoi ben immaginare anche attività criminali.
La settimana scorsa, dopo che hai ucciso Hoyt, su un sito di commercio elettronico che stavamo monitorando, il Silk Road in cui si vendono o commissionano attività illegali è apparso questo....-
 
Non ciò capito niente di quello che ha detto...un pò come con Maura quando parla in modo scentifico,ma
Gabriel non si scompone e mi porge una cartellina... la apro e rimango basita..
 
- Jane, su Silk Road l'altro ieri è apparso per alcune ore questo fascicolo su di te e, come puoi vedere tu stessa, sulla tua famiglia inclusa Maura ...Jane...ascolta...quasi sicuramente Hoyt è entrato a far parte di questa organizzazzione perchè ti voleva morta a tutti i costi... Jane, sulla tua testa pende una taglia da 250.000$! -
- Cosa???!!!! Non è possibile...non capisco...è una cifra enorme, si uccide per molto meno!
 
Mi alzo dal divano e incomincio a fare su e giù per il soggiorno, mi sento soffocare e una forte nausea mi prende lo stomaco....e nel mentre realizzo...
- Maura!! La mia famiglia, sono in pericolo!! Devo andare...
 
- Jane..Jane !! Fermati e ascoltami...al momento la taglia è solo su di te, e partirà tra... - guarda il suo orologio - 72 ore e chi ha scaricato il tuo fascicolo, ha tempo due settimane da venerdì per ucciderti, se passate queste settimane tu sei ancora viva, si attivano le  taglie sui tuoi cari e solo fino a quando l'ultimo nome della lista non sarà eliminato, tu sarai in standby...dopodichè la tua taglia tornerà nuovamente attiva con nessun vincolo di tempo.
Ma se vieni uccisa entro le due settimane, gli altri saranno salvi perchè non verranno attivate le loro taglie....in poche parole se qualcuno viene ucciso non vale niente, neanche un cent. Hai capito Jane? Al momento la tua famiglia è al sicuro!
- E non potete risalire a chi ha scaricato il mio fascicolo e fermarlo? -
- No, perchè su Silk Road è assicurato l'anoninato in quanto il sito si trova nel Dark Web...non possiamo nemmeno sapere in quanti e da dove hanno avuto accesso al tuo fascicolo -
- Dannazzione!!! Allora che ne dici della protezione testimoni?
- Jane ascoltami, lo sai benissimo anche tu che è impossibile...ci sono troppe persone coinvolte e i vostri volti sono stati resi noti...dovresti stravolgere le loro vite, farli vivere praticamente in isolamento e tagliare i ponti con tutto e tutti...
- E allora cosa proponi ! Vuoi che giri per strada sperando che qualcuno mi faccia fuori entro due settimane??!! Perchè io, le loro vite non le metto in pericolo!!!
Sono agitata e il cuore mi batte all'impazzata..ho mille pensieri...mille domande...mi prendo la testa tra le mani e incomincio a piangere...sono stanca...stanca di dover lottare per conquistarmi un bricciolo di felicità...Grabriel mi si avvicina e mi accarezza la schiena ma invece che calmarmi la mia ansia aumenta perchè non vedo soluzione....o muoio io e loro sono salvi...o muoiono loro e io vivo con un bersaglio sulla schiena finchè avrò vita, sono così assorta che non sento il cellulare squillare così Dean mi tocca leggermente la gamba per distogliermi dai miei pensieri...guardo il display...è Maura...Gabriel si porta un dito davanti alla bocca e io annuisco...mi schiarisco la voce prima di rispondere e faccio un bel respriro per cercare di usare un tono il più possibile naturale...
- Maura..tesoro...si.si..tutto bene...già due ore??? Scusami mi sono persa a sistemare e...si certo arrivo per pranzo...ok...no..non serve che tu venga...certo...anch'io ti amo...ciao...ciao...
Getto il telefono sul divano e guardo Gabriel....ho la disperazione stampata in volto...
- La ami molto, vero?... Mi chiede...
- Credo che sia l'unica persona al mondo per cui darei la mia vita senza pensarci un solo attimo...Maura è la cosa più bella che mi sia capitata...Gabriel...io...io non la voglio perdere...
- Jane, se sono venuto a Boston non è stato solo per dirti del fascicolo....ma è perchè ho una proposta da farti e mi devi ascoltare attentamente...
- Ok ti ascolto...
Gabriel mi espone il piano che hanno ideato finchè ad un certo punto, non posso fare a meno di saltare sul divano...
- Cosa????!!!!!! Ma vi rendete conto di cosa mi state chiedendo??? In questo modo non posso!!!!
- Jane lo sò che è una scelta difficile...
- Difficileeee!!!!! È disumana!...È crudele! Per mè...per loro !!!!
- È per il loro bene, Jane...credimi non c'è altra soluzione....ora vai da Maura che si è fatto tardi, ma voglio una risposta per domani mattina, Jane non abbiamo molto tempo...
- Oh forse altra scelta??!... chiedo prima di lasciare il mio appartamento senza nemmeno aspettare la risposta...
Con la morte nel cuore e consapevole di dover prendere una difficile decisione torno a casa, trovo Maura in cucina che stà preparando le sue immancabili verdurine...mi soffermo a guardarla per quel che sembra un'eternità...cerco di memorizzare tutto di lei...il suo corpo...come si muove...il suo viso ma cosa più importante il suo sorriso e la luce dei suoi occhi....
- Hei...bentornata... Mi dice Maura...tutto bene?
Le corro incontro e mi getto tra le sue braccia, ho un disperato bisogno di respirare il suo profumo...ho le lacrime agli occhi che cerco di nascondere prima di baciarla con passione...
- Jane? Ma che ti succede?...
- Niente...mi sei solo mancata! ....e chissà quanto mi mancherai penso tra me
Maura mi guarda e sorride... - Allora se questo è il risultato, ...dice toccandosi le labbra...dovrò mancarti più spesso! E ora ...dice tornando ai fornelli....dato che ho faticato in cucina, tu apparecchi!
Annuisco e mi metto a preparare la tavola...è così bella questa intimità che si è creata tra noi...io e Maura insieme, nella sua cucina...fianco a fianco...non posso non guardarla incantata, ogni suo gesto...ogni suo movimento mi sembra una danza bellissima...come posso...come??!!....
Jane da quando è tornata dal suo appartamento è silenziosa e vedo che è turbata, lo capisco dai lineamenti del suo viso perché le si forma una ruga sulla fronte e serra la mascella, anche se cerca in tutti i modi di non farmelo capire non posso fare a meno di preoccuparmi  enormemente, non la voglio assillare...voglio che sia lei ad aprirsi... voglio che impari ad avere bisogno di mè e che si renda conto che non è più sola a lottare contro il mondo...
Dopo pranzo passiamo un piacevole pomeriggio in casa a riguardare le foto che ci siamo fatte durante gli anni della nostra amicizia..io e Jane a Los Angeles...durante la maratona, quanto odiava quella tutina!...mentre giochiamo a baseball...un selfie fatto proprio qui a casa...una foto con Frost e Korsak...con tutta la sua famiglia al battesimo di Tj...quanti bei ricordi...quanti bei momenti passati insieme...
- Maura? ... le dico raccogliendo le foto...abbiamo un sacco di foto di noi due come amiche, ma neanche una come coppia!
- Hai ragione...però non è tanto che stiamo insieme...
- Sì lo sò, ma sono così felice di amarti che vorrei immortalare questo momento.... così mi alzo e prendo il mio telefono e torno vicino a Maura sul divano...cerco di posizionarlo sul tavolino in modo da avere le mani libere e imposto l'autoscatto multiplo... - dai Maura mettiamoci vicine...- ...lei mi si avvicina e mi abbraccia...CLICK.... io che la bacio su una guancia...CLICK ...noi che ci baciamo. ..CLICK... io che la guardo con tutto l'amore che provo tenendo una sua mano sul mio cuore... CLICK...solo le nostre mani intrecciate ...CLICK
Riprendo il telefono e ci mettiamo a guardarle...
- Oh Jane,  sono bellissime! Me le devi inviare così le faccio stampare...possiamo darne una ad Angela, le farebbe tanto piacere... -
Sorrido e annuisco ma allo stesso tempo mi viene un groppo in gola...
- Lo sai perché sono belle? ...lei mi guarda interrogativamente... - Sono belle perché abbiamo fotografato il nostro amore! Lo sai che ti amo tanto, Maura e che ti amerò per sempre... -
- E io amerò te, Jane...amo e amerò te per sempre...
E suggelliamo  questa dolce dichiarazione d'amore con un lungo ed intenso bacio...veniamo però interrotte da un messaggio di Korsak " ragazze ci vediamo al Dirty Robber per un drink e un boccone ? " Io e Maura accettiamo con entusiasmo, così lei corre a prepararsi visto che le ci vorrà almeno un ora, io rimango ancora un po sul divano con la scusa di mettere via le foto nella scatola... quando sento l'acqua della doccia afferro  con mano tremante il mio telefono e compongono un brevissimo messaggio  che cancello subito dopo averlo inviato.... " ACCETTO " poi salgo di sopra e mi unisco a lei nella doccia.

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


~~Note dell'autore: vi chiedo scusa se ho impiegato così tanto per aggiungere un nuovo capitolo ma ho subito un piccolo intervento e allo stesso tempo mi è venuto il blocco dello "scrittore"!!! Perdonatemi....
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La serata al Dirty Robber è trascorsa piacevolmente...Korsak ha addirittura suonato una canzone per noi che Maura ha voluto ballare a tutti i costi...un pò la cosa mi ha imbarazzata...un conto quando siamo solo noi due, ma lì in mezzo a tutta quella gente avevo paura di essere giudicata...invece sono rimasta piacevolnente sorpresa dal clima di affetto che si è creato...è bello sentirsi amati....ma nonostante tutto mi sento disperata...disperata perchè non posso dire niente a Maura e alla mia famiglia e perchè non li posso preparare a quello che verrà...per cercare di sopportare tutto questo dolore, che mi sta straziando l'anima ho provato a bere più del solito ma non è servito a molto perchè stò peggio di prima.
Questa sera Jane si è sforzata di divertirsi ma la guardavo quando pensava di non essere osservata e ho notato nei suoi occhi una luce diversa...che mi ha ricordato quando le ho dovuto dire che aveva perso il bambino di Casey...questa sera come allora, ha lo stesso sguardo disperato come se avesse smarrito qualcosa...ho provato a parlarle ma ovviamente continua a dirmi che va tutto bene...ma questo suo "bene" nasconde qualcosa, ormai la conosco troppo per fermarmi a quello che mi dice...
Mentre eravamo al pub ho ricevuto un messaggio da Gabriel, domani mattina ci dobbiamo vedere per definire i dettagli , i tempi stringono ma allo stesso tempo le cose vanno fatte nel miglior modo possibile e non dobbiamo lasciare niente al caso...questo mi preoccupa molto perchè se qualcosa va storto rischiamo di mettere in pericolo Maura e la mia famiglia....Maura  ha capito che c'è qualcosa che non va, lei riesce sempre a cogliere qualsiasi sfumatura del mio stato d'animo...l'unico motivo che mi spinge a fare questo è saperli al sicuro...non potrei mai permettere che succeda qualcosa a lei o a loro per causa mia, non potrei mai perdonarmelo ed è per questo che ho accettato la folle proposta di Dean...
È quasi l'una quando rientriamo e domani mattina devo trovare una scusa plausibile per uscire da sola...continuare a dire bugie a Maura mi stà logorando e non vorrei che pensasse che il nostro rapporto sia nato sulla menzogna..mi auguro che con il tempo capisca che tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per lei.....Ora lei è in bagno per prepararsi per la notte e io sono qui a tormentarmi le mani alla ricerca di una soluzione....Maura sì è messa una camicia da notte molto sexy, è bella da impazzire ma questa notte voglio solo stare accoccolata tra le sue braccia...ho bisogno di sentirmi al sicuro...ho bisogno del suo calore...del suo profumo...nulla di più.
Sono le cinque e stà rischiarando, questa notte non ho dormito quasi per niente...sono rimasta abbracciata a Maura tutto il tempo...lei ieri sera voleva parlare ma sono riuscita a farla desistere usando la scusa che avevo il mal di testa per la troppa birra...faccio fatica ad abbandonare il nostro letto ma è ora che io vada...mi vesto cercando di non fare rumore, tenuta da jogging così ho la scusa pronta se mi chiede dove sono stata.
Ci troviamo sempre nel mio appartamento ma questa volta Gabriel non è solo...con lui c'è l'agente Davis che avevo già incontrato tempo fa a Quantico e il dott. Rebb che mi viene presentato da Gabriel.
- Jane...sò che la tua è stata una decisione difficile ma credimi, stai facendo la cosa giusta e in oltre potrai aiutarci a smantellare questa organizzazione... noi quattro... - dice indicando i presenti - siamo gli unici a sapere quello che stiamo facendo e di noi ti puoi fidare.
Sono molto nervosa e continuo a tormentarmi le mani, sò di essere al punto di non ritorno...da qui non posso fare marcia indietro...
- Va bene, cosa volete che faccia... - chiedo guardando i presenti...
- Per prima cosa...dice il dott. Rebb avvicinandosi...devo prelevare una certa quantità di sangue e qualche campione organico, non potendo lasciare loro un corpo da identificare dobbiamo lasciare comunque qualche traccia che ne ipotizzi il decesso...
- Maura non ipotizzerà mai la mia morte senza una prova inconfutabile, vorrà esaminare il corpo...e in mancanza di quest'ultimo non confermerà mai il mio decesso...
- Lo sò come lavora la dottoressa Isle... dice Gabriel.. ed è per questo motivo che lei assisterà alla tua morte, sarà lei la nostra prova inconfutabile in mancanza di un corpo...a meno che, tu non voglia morire per davvero...
Lo guardo di sbieco …- No Grabriel, non posso fare questo a Maura! Vedermi morire poi è fuori discussione...non voglio darle ulteriore dolore...
- Jane...interviene Davis...non abbiamo molta scelta, non possiamo lasciare nessun dubbio e chi meglio del medico legale del Commonwealth può confermare la morte della detective Jane Rizzoli ! Capisco che ti può sembrare terribile ma la cosa è temporanea...quando sarà tutto risolto potrai tornare da Maura e spiegarle perchè hai dovuto agire in questo modo....se ti ama come dici, capirà...
La disperazione mi investe come un treno...come posso fare questo a Maura...come faccio ad usare la donna che amo e che mi ama in questo modo...quali saranno le conseguenze...riuscirà a superare tutto questo? In un impeto di rabbia, picchio un pugno sul bancone della cucina che mi provoca un dolore alla mano non ancora guarita ma che è notevolmente inferiore al dolore che sento nel petto....
 Il dott. Rebb mi preleva una buona quantità di sangue e alcuni capelli, mentre Gabriel e Davis mi spiegano in modo dettaggliato il piano, riceverò una  telefonata da un mio informatore che ignaro di tutto ha una busta da consegnarmi da parte di un tizio, Gabriel sarà appostato e farà fuoco al monento opportuno...ma ad un certo punto non posso fare a meno di dissentire quando menzionano il luogo dell'incontro...
- No! Noo! Vi prego da un ponte no!! Per Maura potrebbe essere traumatico...mi ha già visto saltare da un ponte e...
- Non è proprio un ponte, è un pontile giù al molo! È l'unica soluzione Jane, ed è l'unico modo plausibile perchè non si ritrovi il tuo corpo... le correnti, l'acqua fredda e i pesci giocano a nostro favore e il salto non sarà pericoloso e Cameron sarà sotto ad aspettarti con le bombole così potrete allontanarvi senza essere visti..
- Tu attieniti al piano, quando verrai colpita dai finti proiettili, l'impatto sarà un pò doloroso ma dovrai barcollare all'indietro  e  lasciarti cadere oltre il parapetto, Jane...devi stare tranquilla io sarò subito sotto il pelo dell'acqua...
Guardo i tre uomini con apprensione, forse non si rendono conto a cosa stò andando incontro...non è la paura di saltare da un pontile che mi spaventa ma sono  le conseguenze delle mie azioni a terrorizzarmi... il dover rinunciare a Maura e alla mia famiglia, doverli ingannare causando loro una grande sofferenza...mi rendo conto che la mia è l'unica scelta possibile, ma se loro un domani non capissero?
Si è fatto tardi...il piano è stato ampiamente chiarito e ora non mi resta che attendere la fatidica telefonata, lascio i tre uomini e torno a casa da Maura non prima di aver fatto un salto alla sua caffetteria preferita per prenderle il caffè che adora e qualche ciambella...Rientro a casa e la trovo in vestaglia al bancone della cucina...vado subito da lei...
- Maura, tesoro...sei già sveglia! Pensavo di farti la sorpresa e portarti la colazione a letto... le dico mostrandole la busta della caffetteria... ma ti sei alzata prima del mio rientro....
- Già...mi sono svegliata e tu non eri più accanto a me...la tua parte di letto era così fredda che ho avuto una brutta sensazione...sembrava che mi mancasse qualcosa di estremamente importante...poi ieri sera sembravi distante...anzi a dirla tutta è qualche giorno che ti sento strana....Jane...va tutto bene? Ti prego, se c'è qualcosa che ti preoccupa a me puoi dirlo...
Alle sue parole mi volto verso il lavandino per darle le spalle e faccio scorrere l'acqua mentre mi lavo le mani e prendo tempo per riacquistare un pò di controllo...alla fine mi volto e vado verso di lei abbracciandola...
- Maura...va tutto bene credimi...è solo che sono successe così tante cose e in così poco tempo...il rapimento...la tortura...l'ospedale...noi due che finalmente ci amiamo...che a volte mi sento un pò stordita...ma devi stare tranquilla...le dico baciondole i capelli per poi scendere nell'incavo del suo collo...va tutto bene...fidati di me....
La prendo per mano e la porto di sopra...non mi rimane molto tempo da passare con lei per cui cerco di sfruttare ogni minuto per imprimermela nella mente.... la faccio fermare davanti al nostro letto, vedo che Maura apre la bocca per parlare ma le appoggio un dito sulle labbra e le sussurro all'orecchio....
- Sssshhhssss.....non dire niente....lasciati amare -
Maura annuisce...i suoi occhi brillano sorpresi...faccio tutto con molta calma, per prima cosa le slaccio la vestaglia e molto lentamente la lascio cadere ai suoi piedi....poi passo al suo pigiama, slaccio i bottoni uno a uno e a ogni bottone poso un delicato bacio sulla parte appena scoperta...infilo le mani sotto alla blusa e anche questa fa la stessa fine della vestaglia....mi incanto a guardarla, la sua vita così stretta e i suoi seni così sodi e perfetti....non posso fare a meno di accarezzarla e quando con il pollice le solletico i capezzoli la sento trattenere il respiro...pochi indumenti ci separano...le sfilo i pantaloni mentre le accarezzo i fianchi e ora è completamente nuda davanti a me...mi libero infretta dei mie vestiti e rimango solo con gli slip...solitamente sono molto impaziente e mi piace arrivare subito al sodo, ma non oggi...oggi vogliio dedicarmi completamente a lei, amarla e farla sentire amata...faccio tutto in silenzio e anche lei sta al gioco...a parlare sono i nostri respiri e i nostri sguardi.
La faccio sedere sul letto e io mi metto al suo fianco, le prendo il viso tra le mani e la guardo negli occhi poi  mi avvicino e la bacio con passione, lei risponde al bacio con slancio e sento le sue mani che mi premono sulla nuca per aver maggior contanto...ma voglio essere io a condurre....la faccio distendere sul letto e sfioro ogni centimetro della sua pelle con dei teneri baci...poi mi metto cavalcioni sopra di lei e le blocco le mani sopra alla testa in modo da potermi dedicare ai suoi seni senza distrazioni....la sento agitarsi sotto di me e si morde un labbro per trattenere un gemito...le sue guance sono arrossate e il suo respiro sempre più affannoso....le libero le mani per poter scendere giù nel cuore della sua femminilità...non l'ho mai fatto prima, non mi sentivo pronta ma ora non ho dubbi....la stringo per i fianchi e incomincio a solleticarle il clitoride....mmmmmm....Maura è perfetta anche qui....la sento inarcare la schiena e i miei movimenti si fanno più audaci...più profondi....ma mi rendo conto che a Maura non basta...vuole di più...allora molto sinuosamente risalgo lungo il suo corpo...le mie labbra sono umide e salate ma a lei questo non interessa e mentre ci baciamo, allungo la mia mano dove prima c'era la mia bocca...ho un attimo di esitazione ma un " ti prego" di Maura detto a fior di labbra mi fa capitolare....i miei movimenti si fanno sempre più veloci e le mie spinte sempre più profonde finchè non la sento irrigidirsi e gridare il mio nome...
Tengo Maura tra le mie braccia e la accarezzo per un tempo che pare infinito, siamo così rilassate che non osiamo quasi muoverci...alla fine è lei che si mette su un fianco e inizia a giocare con i miei capelli....
Jane? ...... - mmmmmhhh.... – Grazie ….. Apro gli occhi e la guardo…ha un espressione cosi’ felice e cosi’ beata che l’angoscia per quello che dovro’ fare mi prende lo stomaco, sento gli occhi inumidirsi per cui mi affretto ad abbracciarla…. – Avevi ragione tu Maura… le dico nascondendo il viso tra i suoi capelli…. – A che proposito?  - Che una volta che mi fossi sentita pronta…fare l’amore con te sarebbe stato naturale, per me oggi e’ stato cosi’… mi scosto tanto quel che basta per poterla guardare negli occhi… - Ti amo tanto Maura, lo sai vero?… so che non devo dirle niente di tutta la faccenda, ma non ce la faccio proprio…uso come pretesto la pericolosita’ del mio lavoro per cercare di prepararla ad un futuro senza me al suo fianco… - ma ti devo dire una cosa… Maura si solleva e si sistema sui cuscini e io faccio lo stesso, lei mi prende una mano e incomincia ad accarezzarmi il palmo, proprio dove ho la cicatrice…il suo gesto e’ cosi’ dolce e sembra quasi che voglia essere lei al posto mio a cancellare il mio disagio… - E’ quello che ti turba in questi giorni? Tu continui a dirmi che va tutto bene ma io so’ che c’e’ qualcosa che ti preoccupa… annuisco  - Maura….ho pensato tanto a noi in questi giorni…al lavoro che faccio e ai rischi che corro … tu mi hai sempre accusata di agire d’istinto, senza pensare alle conseguenze ma voglio che tu sappia che qualunque cosa io faro’ d’ora in poi pensero’ anche a te…non voglio mettermi dietro ad una scrivania, sia ben chiaro ma ti prometto che staro’ attenta e se mi dovesse succedere qualcosa…qualcosa di brutto. – Oh Jane, non voglio nemmeno pensarci… - Maura, nemmeno io…ma se mi dovesse succedere, voglio che tu sappia che io ti amero’ per sempre…ovunque io sia…  la commozione prende il sopravvento perche’ so’ che non e’ qualcosa di ipotetico come lei crede… - mi devi promettere che andrai avanti e che troverai qualcuno da amare…voglio che tu sia felice… - Non posso prometterti questo! Jane! – Invece me lo devi promettere, tra pochi giorni riprendo servizio e non posso lavorare con il pensiero che se mi dovesse succedere qualcosa, tu… - Va bene, Jane ma tu devi promettermi la stessa cosa! Prometti? – annuisco – Allora te lo prometto.
Ci abbracciamo per suggellare la nostra promessa e Maura incomincia a baciarmi il collo e ad accarezzarmi i seni. – Che intenzioni hai dott. Isle? – Secondo te? Dice mordicchiandomi il lobo dell’orecchio… chiudo gli occhi e la lascio fare…le sue mani sono gia’ nelle mie mutandine…
-Ragazzeeeee??!!!! Ho portato il pranzo! Maura si ritrae e guarda verso la porta…
-NOO NOO DANNAZIONE!!!! Mia madre ha un tempismo perfetto! Dico con tono frustrato… - Dai Jane, continueremo dopo… dice facendomi l’occhiolino… e poi io un po’ di fame l’avrei… arriviamo Angela! – Sei cattiva Maura! Lei se ne va in bagno ridendo mentre io mi vesto alla svelta e scendo in cucina… - Ciao Maa…dandole un bacio sulla guancia… che c’e’ di buono? – Melanzane alla parmigiana e un insalata mista…Maura? – E’ in bagno, dovrebbe arrivare a momenti….vedo che mi guarda con quel suo sorrisino che mi manda in bestia … Che C’E??!! Stavamo solo parlando! Per fortuna Maura scende le scale e mi trae d’impaccio – Ciao Angela! Che buon odorino…ho una fame! – Non hai fatto colazione? le chiede mia madre guardando il sacchetto della caffetteria rimasto sul bancone…. – ehm..noo…nooii… - Dovevate parlare… certo….Jane me l’ha detto…non voglio sapere niente, sediamoci che e’ pronto…
Siamo sedute a tavole a chiacchierare del piu’ e del meno quando suono il mio telefono…vorrei non rispondere, anzi vorrei disintegrarlo contro il muro ma alla fine….
-Rizzoli! …. Rondo che vuoi, sono in malattia! Mmm …si.. un tuo informatore cosa?… ed e’ sicuro? …. Ok…quando rientro in servizio ne riparliamo…no…non puo’?…..ok, domani….si…ma non ti ha detto cosa vuole? Mmmmhhmmm…informazioni per chiudere definitivamente un caso…ok Rondo…dimmi dove…si, so’ dove’….100 dollari???!!!…. 50! E solo se l’informazione e’ realmente utile…ti faro’ sapere…ciao…
Maura e mia madre mi guardano con un espressione interrogativa…. – Era Rondo, un suo informatore mi vuole incontrare giu’ al molo….per delle informazioni per chiudere un caso… - Ma ci devi proprio andare? Non puoi mandarci Frankie o Korsak ….mi dice Maura con disappunto  – Lo sai che non e’ possibile….facciamo cosi’, andiamo giu’ al molo insieme, mi vedo con l’informatore di Rondo e poi andiamo a pranzare in qualche bel ristorantino sul mare tu e io sole….ci vorranno solo pochi minuti e poi potremo passare l’intera giornata insieme. – Se la metti cosi’, l’idea mi piace !  mi dice sbattendo le mani felice… io invece mi sento morire… ho lo stomaco in subbuglio e mi vien fin la nausea ma devo tener duro, presto sara’ tutto finito e loro saranno al sicuro….questo e’ il mio unico pensiero che mi da la forza di andare avanti e di trascorre gli ultimi momenti con Maura e mia madre…
Anche questa notte ho dormito poco e quel poco che sono riuscita a dormire, e’stato popolato da spaventosi incubi… Maura invece dopo aver fatto l’amore si e’ addormentata come un sasso e io ne ho approfittato per restare a guardarla…non trovo le parole per descrivere come mi sento, tra poche ore la mia vita,  quella di Maura e della mia famiglia cambiera’ in modo radicale e io, non mi sento affatto pronta! Quello che mi angoscia di piu’ e’ dover andarmene senza poter portare niente con me, a parte i vestiti che indosso…. nessun oggetto che mi possa  dare conforto durante questa lontananza….niente di niente…tutto quello che posso portare con me puo’ essere solo rinchiuso nel mio cuore….
Maura e’ da venti minuti che e’ nella cabina armadio perche’ indecisa su cosa mettersi….
-Janeee…dici che poi facciamo un salto in spiaggia? – Puo’ essere tesoro…mettiti comoda, cosi’ qualsiasi cosa decidiamo di fare sei a posto. – Tu che ti metti? – Jeans e maglietta – Scherzi vero? Se proprio devi metterti i jeans ti presto i miei. – Quelli da 400 dollari? Non se ne parla…voglio stare comoda e non avere il patema su cosa mi siedo per paura di sporcarterli….i miei andranno benissimo. – Fai come vuoi, Jane…comunque a me fa piacere prestarteli e non mi interessa su cosa ti siedi. –  Lo dici ora perche’ stanno ancora nell’armadio ma gia’ ti vedo mentre siamo giu’ al molo… “ jane stai attenta agli escrementi di uccello… jane non ti appoggiare al muro…jane metti sotto un fazzoletto prima di sederti sulla sabbia”  le dico imitandola… - Io non faccio cosi’ Jane… mi dice Maura uscendo finalmente vestita di tutto punto… al massimo ti chiederei cortesemente di – Diii?? Interrompendola… - Dai Maura andiamo che si sta facendo tardi… - Prendo la borsetta e arrivo…ne vuoi una anche tu? – E per farci cosa? Maura mi guarda alzando gli occhi al cielo sorridendo…
Siamo in salotto, mentre Maura prende le ultime cose io mi guardo in giro cercando di memorizzare il piu’ possibile… ancora pochi minuti e usciremo da quella porta e tutto poi sara’ diverso…
Non ho piu’ sentito nessuno dall’ultimo incontro, non ce ne era bisogno…so cosa devo fare, ma i miei piedi non vogliono reagire….prendo la mano di Maura e la stringo forte – Dove ti devi vedere con l’informatore? – La in fondo al pontile. – Che posto romantico….sembra di stare in mezzo all’oceano… - Gia’ … e’ un posto proprio romantico… Ho il cuore che mi batte a mille e Maura e’ qui vicina a me ignara di tutto ….mi siedo sul parapetto e mi guardo intorno con circospezione…Maura ora e’ poco distante e sta guardando i gabbiani che planano tra le onde…ho il sole contro ma cerco comunque di vedere dove Gabriel si e’ appostato ma e’ stato bravo perche’ non riesco ad individuarlo ma vedo pero’ arrivare l’informatore…mi resta poco tempo… scendo svelta dal parapetto e vado da lei – Sta arrivando il tizio con qui devo parlare…tu resta qui… prima di allontanarmi prendo Maura per i fianchi e la stringo a me, avvicino le labbra alle sue e la bacio con tutta la passione e la disperazione che ho in corpo – Wow, detective Rizzoli che bacio!… Sorrido prima di voltarmi e torno a sedermi sul parapetto – Mi hanno detto di darle questa …dice l’informatore passandomi una busta, con la coda dell’occhio guardo Maura…sta ancora ammirando i gabbiani, bene….apro la busta, e’ una mia foto del giorno che sono andata a prendere alcune cose e mi sono incontrata con Gabriel, sulla foto c’e’ una scritta “ Alla fine vinco io…Jane DEAD “ Hoyt  Mi guardo intorno e mimo con la bocca un “SEI UN BASTARDO” rivolto a Gabriel che sicuramente riesce a capire attraverso il visore del suo fucile…
I colpi arrivano all’improvviso…mi colpiscono in pieno petto….Dio che dolore, non pensavo facesse cosi’ male….il tipo si e’ buttato a terra, ora dovrei mollare la presa e lasciarmi cadere in acqua ma non ce la faccio….ho una mano sul petto intriso del mio sangue ma l’altra e’ ancora ben salda al corrimano…mi volto verso Maura e la vedo urlare e correre verso di me….lasciati cadere Jane continuo a ripetermi ma non ce la faccio…sento Maura gridare il mio nome…e’ a un passo da me…ancora un attimo…un ultimo contatto…altri due proiettili mi centrano ancora nel petto…vedo il mio sangue schizzare sul volto di Maura e alla fine lascio la presa….
 

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Capitolo 8
*** NIPDA ***


~~Negazione…. Ira…. Patteggiamento…. Depressione…. Accettazione….
Maura POV : Non mi sono accorta di niente finche’ non ho visto Jane portarsi le mani al petto, e’ stato un attimo e la sua maglietta ha cominciato a tingersi di rosso… poi si e’ voltata e mi ha guardata con un espressione sorpresa mista a terrorre. Urlo il suo nome e a corro verso di lei ma tutto intorno a me si muove a rallentatore, i pochi metri che ci separano sembrano chilometri, vedo il sangue espandersi sulla maglietta…sento la mia voce gridare il suo nome, ma e’ una voce che non riconosco, come non riconosco il mio corpo che si muove piano…troppo piano eppure io sto’ correndo, sono io che urlo, sono io che corro, ma quella e’ un’altra Maura e quella con la maglietta insanguinata e’ un’altra Jane. Poi una scossa di adrenalina invade il mio corpo perche’ tutto all’improvviso accellera, come se qualcuno avesse premuto l’avanti veloce sul registratore, mi ritrovo ad un passo da lei e allungo una mano per afferrarla….questa volta non ti lascio cadere, le mie dita quasi sfiorano il suo polso quando il mio viso e’ investito da schizzi di sangue. Chiudo gli occhi d’istinto per proteggermi…quasi a negare quello che sta’ succedendo … vorrei non riaprirli piu’ ma sento il sapore salato del suo sangue e devo salvare Jane … la mia mano si tende, pronta ad afferrare il suo polso ma e’ l’aria l’unica cosa che sento….
- Jaaaneeeeee…… Jaaneeeeee !!!!
La balaustra e’ vuota  e l’impronta insanguinata della sua mano e’ l’unico segno tangibile della sua presenza.
Intorno a me si radunano molte persone attirate dalle mie urla, sento qualcuno chiamare il 911… omicidio qualcuno dice… - NOOOO…Jane e’ viva!  Mi volto verso il mare e tento di scavalcare la balaustra, lei e’ la’ sotto…mi sta’ aspettando….sta’ aspettando che io vada a salvarla…
- Jaaaaneeeeee….. Jaaaaneeee!!!
Qualcuno mi afferra per la vita…. – Signora, non puo’ buttarsi e’ troppo pericoloso…. Mi volto e lo fulmino con lo sguardo – Lei non capisce! La mia ragazza e’ ferita….sono un medico e la posso salvare….mi lasciii!!!! – Le onde si infrangono sui piloni, verrebbe schiacciata e morirebbe anche lei. – Nooo!!! Jane non e’ morta…. Cerco in tutti i modi di divincolarmi ma l'uomo mi tiene ben salda per i polsi...le lacrime rigano il mio viso...queste persone non capiscono, non conoscono Jane come la conosco io, lei è una lottatrice e non si è mai arresa....lei è viva! Se solo ci fosse un volto amico sarebbe tutto più facile...ma sono sola... - Mi lasci, la prego....giuro...giuro  che non mi butto.... faccio quasi fatica a parlare tanto la mia voce trema. L'uomo che mi ha impedito di buttarmi deve provare molta compassione per me perchè nonostante sia uno sconosciuto, continua a sorreggermi e a darmi conforto... - Signora, posso aiutarla in qualche modo...c'è forse qualcuno che vuole chiamare.... mi dice guardandomi preoccupato.
Ho le orecchie che mi ronzano e i suoni mi arrivano ovattati, il cuore mi batte talmente forte che ho paura che mi esca dal petto, sudo e tremo allo stesso tempo...riconosco i sintomi... shock al primo stadio... mentalmente per riacquistare un briciolo di lucidità, elenco le varie fasi ..... Shock di primo stadio, polso irregolare, sensazione di freddo e colorito molto pallido.... chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo.... Shock di secondo stadio, la pressione si abbassa molto, pelle con striature cianotiche e sensazione di irrequietezza..... Maura coraggio...altro respiro profondo.... Shock di terzo stadio, battito cardiaco irregolare, respirazione alterata, stato di confusione mentale e  per finire, sonnolenza o perdita di coscienza.
Riapro gli occhi, le mie mani tremano come foglie al vento ma rieso comunque ad estrarre il cellulare dalla borsetta e sblocco lo schermo, la foto di me e Jane teneramente abbracciate mi colpisce in pieno petto…con il pollicce accarezzo il suo volto ed incomincio a singhiozzare… - Vuole che la faccia io la telefonata?  … mi chiede premuroso – Grazie, credo di farcela …balbetto, chi chiamo… Frankie o Korsak … alla fine opto per Korsak che risponde quasi subito, - Korsak, sono Maura ….dovete venire subito qui al pontile …. Jane…Jane ….non riesco a continuare perche’ scoppio in un pianto incontrollato…. l’uomo vicino a me mi prende gentilmente il telefono e dall’espressione del suo viso capisco che mi sta chiedendo se puo’ continuare lui, annuisco mentre mi volto verso il mare.
Pronto…mi chiamo Jack Armstrong… sono qui con…. Maura giusto? … si al pontile…no e’ sola… ascolti mi lasci spiegare…. hanno sparato alla sua amica….. no non l’ho vista ma credo di no, mi spiace… si certo...rimarro’ con lei finche’ non arrivate. Chiude la telefonata e mi restituisce il telefono – I suoi amici statanno arrivando….lei e’ della polizia? Vorrei non rispondere, parlare mi costa uno sforzo enorme ma mi devo fare forza perche’ tra poco avro’ molte cose da spiegare… - No, lo e’ la mia raggazza e una detective della omicidi, io… sono il medico legale capo del Commonwealth. – Mi spiace per la sua ragazza…. Mi volto di scatto e lo prendo per il bavero della giacca…. – Jane non e’ morta! Ha capito! Ha capitooo!!!! Lo vedo abbassare lo sguardo sembra quasi addolorato ma non capisco se lo e’ per me o per Jane… E’ cosi’ che mi trova Korsak, ancora aggrappata alla giacca di uno sconosciuto con il viso sporco di sangue tranne dove le mie lacrime lo hanno lavato via…
- Maura? Al suono della sua voce mollo la presa e mi getto tra le sue braccia, c’e’ anche Frost e Frankie che non ho il coraggio di guardare… - Maura, cosa e’ successo? Dov’e’ Jane?. Tra i singhiozzi cerco di raccontare quanto accaduto…della telefonata di Rondo, dell’appuntamento con l’informatore…il pranzo sulla spiaggia che volevamo fare… Jane che si porta le mani al petto…i gabbiani che planano tra le onde….sangue… corro… grido il suo nome….ancora sangue, il mio sembra un racconto farneticante ma ai tre la situazione e’ chiara.
Frankie e’ sbiancato in volto… - Dov’e’?! mi chiede…io non ho piu’ la forza di parlare e l’unica cosa che riesco a fare e’ indicare il mare…. Lo seguo con lo sguardo mentre lui e Frost corrono verso la ringhiera, sul corrimano bianco si staglia l’impronta della mano isanguinata di Jane, ci sono schizzi di sangue ovunque, Frankie e’ agitato, lo si capisce da come si muove e come si passa in continuazione la mano tra i capelli…continuano a guardare giu’ verso il mare e poi verso di me, vedo dolore nei loro occhi e anche disperazione in quelli di Frankie….ho le gambe molli e faccio fatica sorreggermi, Korsak mi sostiene mentre mi accompagna verso una panchina…si sfila la giacca e me la mette sulle spalle, sto’ tremando ma non è per il freddo… Frankie si siede accanto a me, ha gli occhi lucidi e gli trema il labbro…. si capisce che si sta trattenendo, mi abbraccia e mi stringe forte io invece, mi aggrappo a lui come se fosse un ancora di salvazza, sento che vuole sapere ma non ha il coraggio di chiedere e io, non ho il coraggio di dire niente, mi sento svuotata…sono un guscio vuoto…. sono niente….
Intorno a me si muovono tutti frenetici, hanno delimitato la zona con il nastro giallo…. “ CRIME SCENE”…. quante volte io e Jane ci siamo abbassate per oltrepassarlo….. al solo pensiero emetto un gemito strozzato…. Frost e Korsak stanno coordinando le operazioni, hanno bisogno di maggiore informazioni, chiedono ai presenti se hanno effettuato qualche filmato e qualcuno si fa avanti consegnando il cellulare… - La busta! Dico quasi sorpresa di sentire la mia voce…. Frankie fa un cenno ai due che si avvicinano… - Maura….che busta? Mi chiede Frankie…. – Jane doveva prendere una busta dall’informatore di Rondo… diceva che con quella avrebbe potuto chiudere un caso…. I tre si mettono subito alla ricerca ed e’ Frost a trovarla incastrata tra le assi del pontile, non ho la forza di andare verso di loro per sapere di cosa si tratta ma li sento imprecare… capisco che non deve essere niente di buono da come Korsak stringe i pugni… sembra invecchiato di colpo e le sue spalle sono ancora piu’ curve segno che sta’ portanto un peso enorme…un peso di responsabilita’ che lo stanno schiacciando. A passi malfermi mi raggiunge e si siede accanto a me – Maura, perdonami….avrei dovuto ucciderlo quel giorno…. mi dice con gli  con occhi lucidi  e mi mostra il contenuto della busta…. c’e’ una foto di Jane che non ho mai visto ma dalla mano fasciata capisco che e’ recente poi vedo la scritta sul retro … “ Alla fine vinco io… DEAD Jane “ Hoyt  …. Lascio cadere la foto quasi scottasse – Nooo…nooo…noooo….. e’ l’unica cosa che riesco a dire picchiando i pugni sul petto di Korsak, lui cerca di abbracciarmi ma io mi scosto – Noo…nooo… era finita…Jane lo ha ucciso…non era piu’ in pericolo…. non puo’ averla uccisa…. ti prego….ti prego, Korsak dovete trovarla….

Sono trascorsi due giorni da quando….da quando….il mio cervello si rifiuta di formulare le fatidiche parole…da quando hanno sparato a Jane e’ l’unica cosa che mi riesco a dire…. Io e Angela siamo catatoniche sul divano….non parliamo….non mangiamo….siamo con gli stessi vestiti da quasi due giorni, praticamente non viviamo. Frankie e’ il piu’ forte della famiglia ogni tanto passa per aggiornarci sull’esito delle ricerche ma ad ora, ne i sommozzatori ne la Guardia Costiera hanno trovato niente, dicono che e’ a causa delle forti correnti e che potrebbe essere ovunque….questo non mi da pace, saperla la’ fuori, sola… mi devasta…come medico legale ho effettuato tante autopsie sui corpi trovati in mare e ho ben chiaro come questi si presentano dopo tanta permanenza in acqua…non voglio che il corpo di Jane sia violato, al solo pensiero le mie guance si rigano di lacrime e le mie spalle sussultano…. Angela cerca la mia mano e la stringe forte, e’ il primo contatto da giorni…
Da quando le ho dovuto dire cosa era successo, ha respinto tutti e si e’ chiusa in un dolore muto, come me’ lei non accetta che Jane sia morta.

Le indagini non hanno portato a niente… niente impronte sulla busta… hanno interrogato Rondo ma e’ risultato pulito cosi’ come il presunto informatore che si e’ scoperto essere un semplice galoppino, non aveva idea di cosa sarebbe successo doveva solo consegnare una busta ad una tizia sul pontile… Frost e’ riuscito a scoprire il numero da cui e’ partita la telefonata che lo ha ingaggiato ma e’ stato un buco nell’acqua perche’ proveniva da una cabina pubblica in una zona non coperta dalle telecamere. Anche i filmati dei cellulari sono stati poco utili, Jane e’ sempre al margine dell’inquadratura e anche se da angolazioni diverse, e’ sempre ripresa frontalmente per cui non si riesce a capire da dove provengono gli spari… gli agenti hanno provato a perlustrare la zona ma l’area e’ troppo vasta e le risorse esigue per cui alla fine hanno desistito. Conclusione, polizzia di Boston= zero cattivi= uno .
Ho chiesto a Frankie di inviarmi i video perche’ voglio controllare se qualche colpo puo’ essere  mortale ma non ho ancora avuto il coraggio di guardarli….ho paura di scoprire la verita’…. In cuor mio, Jane sta’ ancora cercando di tornare a casa….

Dopo una settimana hanno chiuso le indagini e dichiarato ufficialmente la morte della detective Jane Rizzoli. Io pero’ ancora non ci credo….

A questo punto c’e’ da organizzare il funerale ma nessuno di noi se la sente, Angela e’ la piu’ provata… si e’ sempre arrabbiata con Jane per via della pericolosita’ del suo lavoro… mi ricordo una volta che hanno fin litigato per questo… Jane si era offerta di andare sotto copertura in una prigione, per carpire informazioni utili ad un indagine per duplice omicidio, Angela se l’era presa a morte e l’aveva accusata di agire senza pensare alle conseguenze…. conseguenze che inevitabilmente colpivano tutti noi e che era stufa di sentirsi dire che sarebbe andato tutto bene…. che sarebbe ritornata intonsa…. mentre lei rimaneva a casa, fingendo che fosse normale chiedersi come sarebbe stata sua figlia ad occhi chiusi distesa in un feretro, sicuramente molto elegante! Le aveva urlato prima di sbatterle la porta in faccia…
Ironia della sorte non lo sapremo mai, perche’ non abbiamo nessun corpo da seppellire…ci sara’ una bara vuota e una lapide con inciso il suo nome, ecco…. questa e’ l’unica cosa che ci resta di Jane.
In qualita’ di sua migliore amica nonche’ compagna, tutti fanno riferimento a me per come organizzare le essequie, in questo momento vorrei essere morta anch’io…. Ora mi e’ chiara la risposta di Jane quando abbiamo parlato di come avremmo voluto che fosse il nostro funerale, io le ho detto che volevo essere cremata e che poi lei avrebbe dovuto da una barca spargere le mie ceneri nell’oceano, mentre un violoncello suona suite in sol maggiore di Bach… lei invece mi ha detto solo che avrebbe voluto morire un giorno prima di me per non dover essere su quella barca… li’ per li’ l’ho presa male perche’ credevo che fosse uno suo classico modo per evitare il fastidio di organizzare il tutto….infatti ha tirato fuori un sacco di scuse sulla burocrazia, ma ora capisco che dietro alla sua risposta c’era molto di piu’… qualcosa che non ha voluto dirmi apertamente ma che ora comprendo, perche’ sto’ per seppellire la persona che amo…
E’ pomeriggio inoltrato quando la mia casa si svuota da parenti e amici venuti per dare l’ultimo saluto a Jane, e’ stata una cerimonia molto semplice…una volta, durante lo svolgimento delle indagini su un caso che riguardava una ditta di pompe funebri, aveva confessato a Korsak che lei su quel “coso” indicando il carro funebre, non ci sarebbe mai salita cosi’ abbiamo esaudito il suo desiderio e il suo feretro, dalla chiesa al vicino cimitero e’ stato portato a spalla da Barry, Vincent, Frankie e Tommy che le sono voluti rimanere vicino fino al suo ultimo viaggio…

Io e Angela stiamo riordinando la cucina dopo il rinfresco, quando sento montarmi la rabbia e non posso fare a meno di scaraventare a terra tutto quello che trovo sul bancone…. Angela mi guarda con apprensione, anche lei sta’ soffrendo ma io in questo momento sono anche arrabbiata…. Sono arrabbiata con me stessa per non essere riuscita a salvarla….sono arrabbiata pure con Jane perche’ mi aveva promesso che avremmo passato la giornata insieme, che saremmo andate a pranzo sulla spiaggia, che mi avrebbe amata per sempre ma non ha mantenuto nessuna promessa…. E ora mi ha lasciata sola ad affrontare le conseguenze… le famose conseguenze di cui parlava Angela….
Mi inginocchio per terra e incomincio a piangere lacrime che non pensavo ancora di avere, Angela si accovaccia accanto a me e cerca di abbracciarmi…la scosto ma questa volta lei non cede e mi stringe forte a se… - Bambina mia ….mormora mentre mi accarezza i capelli… io no so’ cosa dire, mi rendo conto che lei ha perso una figlia ma io ho perso l’amore della mia vita e questo mi ha svuotata di tutto… lacrime…parole…pensieri…in questo momento c’e’ solo il mio dolore e la rabbia per quello che e’ accaduto.


Sono giorni che dormo sul divano, da quando e’ successo non ho piu’ avuto il coraggio di dormire nel nostro letto perche’ e’ impregnato del profumo di Jane e del nostro amore…so’ che un giorno dovro’ trovare la forza  di entrare in camera perche’ le ho promesso che avrei continuato a vivere, ma al momento per me niente ha importanza.
Anche al lavoro e’ una vera tortura….sono tutti molto carini, certo... anche loro soffrono per la perdita di Jane ma io faccio fatica ad accettare la situazione….ogni volta che si apre la porta della sala autoptica mi aspetto di vedere Jane con quella sua camminata dinoccolata, i suoi riccioli ribelli e il suo sguardo interrogativo mentre parlo.
Non ho più messo piede di sopra, non sopporterei di vedere la sua scrivania vuota…non vado piu’ neanche alla caffetteria della centrale….ogni luogo che mi ricorda Jane, lo evito… Dirty Robber incluso. Sono forse una codarda?
A volte penso a cosa avrebbe fatto Jane se si fosse trovata al mio posto, avrebbe evitato tutti i luoghi che le ricordavano  me o avrebbe cercato in essi una traccia del mio passaggio? Avrebbe dormito nel nostro letto?
Tutte domande a cui non avro mai una risposta.…

Già tre settimane senza Jane, mi sembra di essere pazza..... sto tenendo una sorta di diario per elaborare il lutto, niente nero su bianco… ma ho riservato un angolo della mia mente a noi due, in quell'angolino sicuro... io mi ci rifugio ogni volta che sento di non farcela, nella mia mente parlo con lei… le racconto della mia giornata, dei casi che sto’ seguendo… cerco in qualche modo di tenerla aggiornata perche’ sono sicuro che un giorno ci ritroveremo, ovviamente non credo alla vita dopo la morte…. al paradiso, era lei a crederci…. ma credo che quando due anime fatte per stare insieme si incontrano, lo fanno per sempre. Questa e’ la mia unica certezza che mi da la forza di vivere ancora un altro giorno, anche se ora tutto mi pesa ed e’ tutto  più complicato da quando lei non c'è più.
Le avevo promesso che avrei continuto a vivere e che sarei stata nuovamente felice....lo sto facendo... continuo a vivere ma a modo mio, sono tornata la vecchia Maura, quella che Jane aveva intravisto all'inizio della nostra conoscenza...
Sono proprio nel mio angolo sicuro quando vedo Susie affacciarsi alla porta del mio ufficio.
- Dottoressa Isle, c’e’ una visita per lei… lo faccio passare? – Chi e’ Susie?  - Non ne ho idea ma dice di conoscerla. Faccio un cenno con la mano a Chang  e mi accomodo dietro la scivania… dopo poco entra un uomo che non conosco ma il suo viso mi ricorda qualcosa… rimane sulla porta, titubante quasi imbarazzato… - Prego si accomodi …gli dico tendendogli la mano … a cosa devo la sua visita? – Buongiorno dottoressa Isle…. Maura, se mi permette… lo guardo accigliata… - Ci conosciamo? -  Mi scusi… sono Jack… Jack Armstrong … lo guardo con espressione interrogativa …. Il giorno dell’omicidio io ero la’ sul pontile e le ho impedito di saltare … dice quasi scusandosi – Oh … riesco a dire in tono somesso – Mi scusi non volevo turbarla, e’ solo che… mi trovavo da queste parti e volevo vedere come stava ma devo avere scelto un brutto momento, come sempre del resto…e’ un classico della mia vita….posto giusto ma al momento sbagliato, come quel giorno al pontile … dice andandosene  - Aspetti! Si sbaglia…. Quel giorno era al posto giusto nel momento giusto, mi ha impedito di saltare e mi ha salvato la vita e io non l’ho nemmeno ringraziata…. La prego non se ne vada…. Gli dico indicando il divano…. Gradisce qualcosa da bere? Un the o un caffe’? – Sto bene cosi’, ma non foglio farle perdere tempo avra’ sicuramente da lavorare…. – Non si preoccupi… i morti non saranno meno morti se ritardo un po’. Lo vedo sorridere e rilassarsi, questa battuta l’avevo fatta anche a Jane quando si trovava in ospedale e anche a lei, aveva fatto lo stesso effetto… al suo ricordo mi si inumidiscono gli occhi ma cerco di non farglielo notare… - Allora signor Armstrong… - Mi chiami Jack per favore … - Jack … dico lisciandomi la gonna … come dicevo prima, non l’ho nemmeno ringraziata per quello che ha fatto per me – Non mi deve ringrazia, mi spiace non aver fatto di piu’…ma … ora come sta’? – Nipda … - Come scusi?   - Nipda… le cinque fasi dell’elaborazione del lutto di Elisabeth Kübler-Ross … negazione, ira, patteggiamento, depressione e accettazione  - Capisco e se mi posso permettere, lei in quale fase e’?… abbasso lo sguardo e mi tormento le mani – Credo di aver saltato il patteggiamento ed essere andata direttamente alla depressione, da quando lei e’ morta mi sembra di vivere in un incubo senza via d’uscita e … - E crede che la vita non ha piu’ senso senza lei al suo fianco….che niente e’ piu’ come prima… che non amera’ piu’ nessuno perche’ lei era l’unico vero e grande amore e anche se, le aveva promesso che sarebbe stata nuovamente felice, sa che questo non potra’ mai accadere e quindi si sente in colpa perche’ sa di averle mentito…  Lo guardo allibita, sembra che mi abbia letto nel profondo… - Ma lei come fa’ a saperlo? Sul suo sguardo scende un velo di tristezza – Due anni fa ho perso mia moglie… - Mi spiace…sono cosi’ concentrata sul mio dolore che non penso che ci possano essere altre persone nella mia stessa condizione…sono davvero mortificata… - Non deve, non poteva di certo saperlo… ma ora devo andare… dice alzandosi…. Ma se vuole un giorno, se se la sente….possiamo andare a bere qualcosa insieme…. – Volentieri Jack…un giorno forse …. – Certo…un giorno…arrivederci Maura… stringendomi la mano – Arrivederci, Jack.

Quattro mesi senza Jane….
Mi sembra impossibile che sia passato gia’ tutto questo tempo, penso a lei continuamente ma ora lo riesco a fare senza scoppiare in lacrime ogni volta, da quando non c’e’ piu’ siamo tutti diversi, anche Angela non e’ piu’ la donna che avevo conosciuto…. La morte di Jane l’ha indurita… se prima era espansiva, quasi soffocante ora si e’ chiusa in se stessa ed e’ sempre scontrosa e arrabbiata… immagino che perdere una figlia, la tua unica figlia, sia devastante e forse questo e’ il suo modo per superare questa perdita…. pero’mi mancano i suoi abbracci e le sue risate…
La settimana scorsa sono stata contattata dall’Universita’ del Massachusetts per tenere qualche lezione sulla tossicologia forense, la cosa mi lusinga ma credo che non accettero’….parlare ad una classe mi spaventa molto, non sono come Jane… lei quando le e’ stato proposto di tenere una lezione all’FBI sulle tecniche investigative ha accettato subito, io invece alla sola idea di giudicare delle persone dando una votazione sul loro operato mi mette un’ansia infinita…. Se solo lei fosse qui, saprebbe sicuramente cosa consigliarmi…. – Oh Jane, cosa devo fare? …
- Scusi dottoressa?  - Niente…niente Susie pensavo ad alta voce…. – Le manca molto la detective Rizzoli? Mi chiede timidamente – Tantissimo e in questi momenti in cui devo prendere una decisione, sento ancora di piu’ la sua mancanza… - Provi a pensare con la testa di Jane, lei cosa avrebbe fatto al suo posto?  - Cosa avrebbe fatto …ripeto…. Tu cosa faresti Susie? – No, non io, dottoressa ma Jane…cosa le avrebbe detto Jane… - Mi avrebbe detto che sono un brillante medico legale….preparato…molto preparato e che non mi sarei dovuta far intimidire da un branco di studenti  e che se fossi stata costretta a dare a qualcuno un brutto voto, non era un problema mio che non ero stata in grado di insegnare, ma dello studente che non aveva studiato… poi avrebbe aperto il frigo e si sarebbe bevuta mezza bottiglia di birra tutta d’un fiato. – Ecco dottoresta, questa e’ la risposta alla decisione che deve prendere…. – Oh grazie Susie! Le dico abbracciandola – Non ringrazi me….ma Jane, e’ stata lei ad aiutarla.
Commossa vado nel mio ufficio a chiamare l’universita’ ….grazie Jane, grazie per essermi vicina ovunque tu sia….
Sto’ sorseggiando un caffe’ in cucina quando entra Angela – Ciao Maura, che ci fai ancora qui… non e’ un po’ tardi per andare al lavoro? – Oggi non vado, perche’ devo andare all’universita’ a tenere delle lezioni… - Tu??! Non che non sia ingrado, non intendevo questo …. Anzi sei la persona piu’ qualificata che io conosca ma…da quando Jane non c’e’ piu’… dice in tono sommesso… ti sei chiusa in te stessa… - Come te Angela…. – Gia’ come me’ …. Appoggio la tazza sul bancone e la vado ad abbracciare… - Mi manca tanto… le dico con gli occhi lucidi – Anche a me e non puoi sapere quanto…. – Ma mi manchi anche tu, Angela …  - Tesoro…perdonami, ero cosi’ presa dal mio dolore che non ho pensato a te e al fatto che il mio comportamento potesse ferirti, ma da oggi le cose cambieranno – Lo dobbiamo fare per Jane….

Sono nella mia aule e sto cercando di collegare il mio portatile al proiettore, ma deve esserci qualcosa di sbagliato perche’ non riesco a trasmettere i dati…. – Posso esserle utile? – Grazie mi farebbe comodo….dico mentre districo un gazzabuglio di cavi pensando fosse il tecnico… cosi’ mi volto e passo la matassa di cavi al mio salvatore – Jack??  Dico sorpresa – Dottoressa Isle…non l’avevo riconosciuta di spalle, ma come mai qui all’universita’? – Devo tenere alcune lezioni lei e’ il tecnico… - In realta’ io qui ci insegno….ingegneria spaziale, sono nell’aula dopo la sua  - Mi scusi…stavo aspettando il tecnico  e credevo fosse lei – Non si preoccupi, glielo collego in un attimo cosi’ se ha voglia andiamo a berci un caffe’ in attesa che arrivino gli studenti… Vorrei rifiutare ma mi sento in debito per avermi aiutata con i cavi e non solo, cosi’ accetto….Jack mi prende sottobraccio e mi accompagna alla caffetteria del campus….abbiamo un ora prima che incomicino le nostre lezioni cosi’ ne approfittiamo per fare due chiacchiere… Il tempo passa veloce senza quasi che ce ne accorgiamo quando guardo l’orologio… - Si e’ fatto tardi! non voglio arrivare in ritardo alla mia prima lezione – Andiamo…l’accompagno cosi’ do un ultima controllata al proiettrore… - Lei e’ molto gentile…non so davvero come sdebitarmi… - Se si vuole sdebitare, esca con me a cena …………………………..

 

 

 

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Jane pov : L’ultima cosa che sento e’ il suono della voce di Maura che urla il mio nome. L’impatto con l’acqua e il petto dolorante devono avermi fatto perdere i sensi, perche’ ho solo dei vaghi ricordi di Cameron che mi infila l’erogatore in bocca e mi fa segno di nuotare. Ma non ci riesco. Appena provo a muovere le gambe, un forte dolore dove sono stata colpita mi mozza il respiro cosi’ siamo sospinti con forza contro i piloni. Il colpo e’ forte e mi procura una ferita alla spalla, poi non ricordo piu’ niente. Non ho idea di come Cameron abbia fatto a trarci d’impaccio, ma sta di fatto che ora sono lunga e distesa su una cucetta di una barca, dobbiamo essere ancora all’ancora perche’ il dondolio mi procura un po’ di nausea. – Si e’ svegliata…come si sente? Cerco di rispondere ma ho la gola in fiamme, molto probabilmente ho bevuto acqua salata ma mi sforzo e la mia voce e’ quasi un sussurro… - Mi fa male il petto e la spalla. – Mi faccia vedere. Il dott. Rebb mi si avvicina e con una forbice taglia la mia maglietta – Ma cosa aveva in mente l’agente Dean !!! esclama preoccupato – Forse Gabriel voleva intascarsi la taglia!  dico sorridendo. Cerco di sollevare la testa per guardare cosa mi hanno fatto i finti proiettili, ma il movimeno mi procura una fitta – Non si muova! Mi intima il dott. Rebb - Quando la tocco mi dica se le fa male…qui? – Haaaug – E qui? – Si..sii! – Ha delle costole incrinate e un bel trauma toracico, molto probabilemte le rimarranno i segni… - Magnifico! Ringraziero’ Gabriel per questo bel regalino… - Gia’… appena siamo a Washington le faccio delle lastre e le devo suturare la ferita sulla spalla, ora posso solo metterle un benda stretta per fermare il sangue . – Non puo’ farlo ora? – No, non ho il necessario per farlo, non credevo che rimanesse ferita! – Quando ci sono io di mezzo, lei deve essere sempre pronto al peggio…dico abbozzando un sorriso. – Sta scherzando spero! Ora si riposi mentre io e l’agente Devis portiamo la barca sul luogo dell’incontro. – E poi? – E poi andiamo a Washington in una Safety House dell’FBI, ma ne parliamo dopo….ora mi scusi ma vado ad aiutare Cameron a levare l’ancora cosi’ ci possiamo muovere. – Dott. Rebb, posso venire sul ponte? – E’ ferita, sarebbe meglio di no. – La prego, voglio vedere… - La sua amica stara’ bene…ora lei deve rimanere concentrata, appena si sarà ripresa c'è un duro lavoro che l'aspetta.
A malincuore rimango distesa nella cucetta e il rumore ovattato del motore mi fa addormentare. Vengo svegliata da Cameron che con molta cautela mi aiuta ad alzarmi e a scendere dalla barca. – Dove siamo? – A Marina Bay, ce la fai a camminare? – Si..credo di si – Ok allora andiamo, dobbiamo raggiungere Gabriel che ci aspetta con la macchina - E andiamo fino a Washington in auto??! – Scherzi! Ci aspetta un jet privato, ora lavori per l’FBI … mi dice sorridendo….   Dopo un breve tragitto in auto arriviamo in un piccolo aeroporto privato, sulla pista c’e’ gia’ un jet con i motori accesi e senza nessun segno identificativo. –  Caspita !Tutto in gran segreto… - Ed ora in poi sara’ sempre cosi’, dovrai farci l’abitudine…vieni che ti aiuto a salire. – Grazie… incomincio ad essere stanca. Interviene Gabriel che fino a quel momento era rimasto in silenzio – Durante il volo dobbiamo parlare…ti riposerai alla Safety House… Saliamo a bordo, siamo noi quattro piu’ il pilota che va subito nella cabina di pilotaggio. Dall’autoparlante ci comunica che il decollo e’ previsto tra due minuti e che l’orario stimato di arrivo e’ per le quattro zero zero. L’interno dell’aereo e’ allestito come una sala riunioni per cui ci accomodiamo sulle poltrone attorno ad un piccolo tavolo, Gabriel prende la parola…. – Bene, ha ufficialmente il via la missione ‘”SHADOW HUNTER” , d’ora in poi questo sara’ il tuo nuovo nome… prendo il passaporto che ha messo sul tavolo e lo apro….. – Angie Harmon? E’ cosi’ che mi dovrei chiamare?! Ma Angie e’ un nome da sfigata! Non potevi fare di meglio? – In due settimane e’ il massimo che abbiamo potuto fare…mi dice sorridendo… e queste sono le informazioni sulla tua nuova identità che devi memorizzare....data e luogo di nascita, qualche informazione sulla tua famiglia e niente di più. Essendo un agente speciale i tuoi fascicoli sono segretati per cui non è stato necessario costruire un finto passato, poi a Washington ti daro’ distintivo e pistola. – ok grazie e quando entriamo in azione? – Appena starai meglio… - Ma non potevi evitare di conciarmi cosi’? – Scusami Jane…. ma ho dovuto spararti piu’ volte perche’ non mollavi la presa – Dannazione Gabriel! L’avrei fatto… - A me era sembrato il contrario…comunque, l’importante che tutto sia’ filato liscio… domani sera ci sara’ una tavola rotonda con gli altri del gruppo. – Quanti siamo in tutto? – Noi tre dell’FBI , due della CIA  e quattro dell’NSA in piu’ avremo un supporto informatico da parte della CIA, ma solo noi quattro conosciamo la tua vera identita’. Per tutti gli altri tu sei l’agente Harmon. 

Arriviamo alla safety house dopo essere passati in una clinica privata dove ricevo le cure  necessarie, mi hanno dato dieci punti alla spalla  e dalle lastra e’ risultato che ho solo una costola incrinata. Decisamente meglio di quanto pensassi, anche perche’ il dolore che sento quando mi muovo mi da l’impressione di avrere tutta la cassa toracica in frantumi. 
Sono passati due mesi dal primo incontro con tutta la squadra, da allora e’ stato un continuo girovagare per il Paese a caccia di informazioni, o per seguire le piste che quelli della CIA  sono riusciti ad ottenere con dei metodi non proprio leciti, interrogando alcuni prigionieri a Guantanamo.  Ma ad oggi abbiamo solo scalfito la punta dell’iceberg. Anche la mia situazione e’ ancora a rischio, non siamo riusciti a scoprire niente di niente su chi ha postato sul sito Silk Road il mio fascicolo e nonostante quelli della CIA , ci lavorano 24 ore su 24 i nominativi di chi ha visualizzato il mio files rimangono un mistero. Sapere pero’, che con la mia morte Maura e la mia famiglia sono al sicuro , mi da’ la forza necessaria per continuare questa missione. Penso spesso a loro, specie durante la notte o quando sono sola, mi chiedo spesso cosa stanno facendo, se stanno bene e se stanno ancora soffrendo per la mia morte….ho avuto piu’ volte la tentazione di acquistare un prepagato per chiamare Maura, ovviamente non avrei detto niente ma mi sarebbe bastato sentire la sua voce…. sentire un “ Dottoressa Isle” o anche solo “ Pronto”… alla fine ci ho rinunciato perche’ so, che se avessi sentito anche solo una volta la voce di Maura sarebbe stato impossibile continuare. E’ proprio vero il detto ‘’ l’ontano dagli occhi, l’ontano dal cuore “ .
  
Ci sono voluti sette mesi per scoprire che l’organizzazione criminale, non opera solo in America ma ha ramificazioni ovunque, la prossima settimana quelli della CIA andranno in Cina, dove si presume si stia organizzando una cellula terroristica per un attentato a New York il giorno della maratona. Stiamo lavorando tutti come pazzi, ma almeno possiamo dire di aver salvato molte vite, la settimana scorsa, grazie ad una intercettazione sul Deep Web abbiamo evitato una strage durante il Super Bowl e solo l’altro ieri,abbiamo salvato un intera famiglia che come era capitato a me, erano diventati dei bersagli viventi  con taglie da capogiro per il solo fatto di aver testimoniato durante il processo di omicidio a carico di un boss di Los Angeles.
Ieri sera Cameron e’ venuto nel mio alloggio,  con la scusa di portarmi della documentazione da visionare, ma in realta’ voleva compagnia…compagnia femminile di un certo tipo !
 - Cameron ma sei impazzito? – E dai Jane, tu mi piaci e lo sai che ti desidero e so che per te e’ lo stesso… Mentre mi dice queste cose mi spinge contro il muro e mi blocca i polsi dietro alla schiena… - Cameron! Che stai facendo, siamo colleghi…noi… Non mi lascia finire la frase che mi bacia con forza, cerco di respingerlo ma sono bloccata – Jane, ti prego…. Non so cosa mi prende ma rispondo al suo bacio, non nego di provare attrazione per lui ma non e’ solo quello…. Sono da troppo tempo, sola. – Cameron….io amo ancora Maura… cerco di dire piu’ a me stessa per trovare la forza di fermarmi…. Le sue mani mi toccano i seni per poi scendere lungo i miei fianchi – Cameron! Hai sentito cosa ho detto – Mmmmhhhmm si ho sentito… mi risponde mentre riprende possesso delle mie labbra, il suo bacio e’ prepotente e non posso fare a meno di schiudere le labbra per accogliere la sua lingua e farla danzare con la mia….allaccio le mie gambe ai suoi fianchi e sento la sua virilita’ in tutta la sua potenza…. – Camerooonnn… non so come ma siamo distesi nel mio letto e siamo mezzi nudi, devo avere avuto una sorta di blackout perche’ non mi ricordo come ci siamo arrivati e quando ci siamo spogliati. La sua mano si insinua sotto le mie mutandine e mi tocca nell’intimita’, lo sento sospirare il mio nome mentre cerca di sfilarsi i boxer – Noooo…fermati non posso! Gli dico spingendolo via. – Coooosaaa!? Ma sei impazzita? – Cameron perdonami, ma non posso tradire Maura. Cerco di rivestirmi il piu’ velocemente possibile mentre lui rimane disteso sul letto con un espressione frustrata – Jane non lo sapra’ mai! – Ma lo sapro’ io! Perdonami, non dovevo nemmeno arrivare a questo punto…e’ stato solo un momento di debolezza e non dovra’ piu’ accadere, chiaro? –Janeee?!   - Esco a prendere una boccata d’aria… gli dico andando verso la porta – Ti prego, non andare! Non gli rispondo nemmeno, la sensazione di soffocare mi fa accellerare il passo per poi mettermi a correre una volta uscita dalla stanza, salgo le due rampe di scale ed esco sul tetto. Faccio dei respiri profondi per calmarmi ma in questo momento non sono di alcun solievo, un pianto trattenuto da troppo tempo mi travolge e lascio cadere tutte le barriere che mi sono costruita, ho bisogno di lasciarmi andare….sono stanca di essere Angie….sono stanca  di questa vita…sono stanca di tutta questa cattiveria della gente ma piu’ che altro, sono stanca di essere sola.
Otto mesi di indagini…. Un eternita’! Ero fortemente convinta che tutto finisse in breve tempo …a dir la verita’ non ero la sola a crederlo, giusto ieri c’e’ stata l’ennesima riunione con la squadra e si sono incominciati a notare i primi segni di stanchezza, piu’ che fisica psicologica. Alcuni membri hanno abbandonato la famiglia come me,  ma io in un certo senso, sono quella messa meglio perche’ la mia famiglia mi crede morta per cui non ho nessuno che mi aspetta a casa.  Questa settimana abbiamo finalmente catturato un membro dell’organizzazione, i capi d’accusa nei suoi confronti sono cosi’ tanti che non gli basteranno dieci vite per scontare tutti gli anni di prigione che gli spettano. Dopo questo ottimo risultato, ci siamo concessi una pausa per recuperare un po di energie, ovviamente la copertura rimane…nessuna licenza per tornare a casa ma i miei colleghi, almeno hanno potuto chiamare i loro cari .  Io invece, mi sono concessa una lunga dormita dopo essermi scolata otto birre in perfetta solitudine. Da quella volta con Cameron mi sono chiusa in me stessa ed evito fraternizzazioni al di fuori dal lavoro, praticamente la mia vita e’ un inferno.

Domani partiamo per l’Iran, e’ una missione rischiosa ma di cruciale importanza perche’ grazie alle informazione che abbiamo raccolto, siamo giunti alla conclusione che li’ si nasconde il capo dell’intera organizzazione. Sara’ molto difficile catturarlo perche’ vanta la protezione dell’esercito indipendente iraniano, ma confidiamo sull’effetto sorpresa. Se tutto va bene, questa sara’ la nostra ultima missione.
 
 
Non e’ andata proprio come speravamo, catturare Mohamed Bhurfasa e’ stato molto difficile e ha richiesto la nostra presenza in Iran per diversi mesi, due dei quali li abbiamo trascorsi sulle montagne dell’Afghanistan in lunghe trattative con la milizia di confine. Abbiamo perso cinque membri della squadra e tra questi c’e’ anche Cameron, la loro perdita ha scosso tutti ma quello che ci ha piu’ sconvolto e’ stato dover abbandonare i loro corpi. La nostra e’ stata una missione segreta e non abbiamo potuto avvalerci del supporto del governo americano. Ma sapevamo a cosa andavamo in contro.
Quattordici mesi fa, ero una detecitive della omicidi di Boston e lavoravo sessanta ore alla settimana, ora se mi guardo allo specchio non so’ piu’ chi sono….da quando l’operazione “Shadow Hunter” si e’ conclusa mi sento persa….non sono Angie Harmon, non lo sono mai stata. Ma non sono piu’ nemmeno Jane Rizzoli, l’unica cosa certa della mia vita e’ l’amore che provo ancora per Maura e che non mi ha mai abbandonato in tutti questi mesi di lontananza, il resto al momento non mi e’ chiaro. Non ho idea di cosa fare della mia vita, continuo con l’FBI? Come Angie o come Jane? Torno all’omicidi di Boston? Ci ho pensato tanto ma tutte le soluzioni mi sembrano poco plausibili, Angie in fin dei conti non esiste ma allo stesso tempo non esiste piu’ nemmeno Jane! L’unica persona che mi puo’ capire ed aiutare e Gabriel, l’unico a sapere la verita’….
 
 - Jane devi dirglielo! – Gabriel, come posso farlo dopo tutto questo tempo, sono passati quattordici mesi! Ho sconvolto le loro vite una volta…non me la sento di farlo di nuovo, ora sono l’agente speciale Angie Harmon dell’FBI e la detective Jane Rizzoli, e’ morta e sepolta per tutti… - Ma Jane?! Ora che e’ tutto finito hai il diritto di tornare a casa… - A casa??! Gabriel… gli rispondo con tono ironico … E dove sarebbe casa mia? Dovrei sfrattare Tommy e Tj? – Potresti tornare da Maura… - Certo, da Maura … sorrido amaramente… dopo quattordici mesi mi presento alla sua porta e cosa le dico??!! Sorpresa!! Sono tornata?! Scusami Maura se ti ho fatto passare l’inferno ….e poi c'e' mia madre! Le verrebbe un colpo! Ha pianto sulla mia tomba quando in realta’ ero viva e vegeta!!! Ma se si e’ arrabbiata quando sono andata sotto copertura per due giorni!!! Dopo tutto questo tempo mi odierebbe a morte! Gabriel…siamo onesti…  - Jane?!  Se gli dici perche’ l’hai fatto capiranno…. – No! Gabriel! Argomento chiuso, ho fatto una scelta e ora pago le conseguenze come e’ giusto che sia… - E cosa hai intenzione di fare? – Quello che ho fatto fino adesso, l’agente speciale Harmon! – Intendevo della tua vita! Non ti sei sacrificata abbastanza? Non hai forse il diritto di essere felice? – Gabriel basta! – Accidenti Jane! Non lo capisci che mi sento responsabile? – Responsabile per cosa? Non sei mica stato tu a mettere una taglia sulla mia testa! – Ma sono stato io a proporti tutto questo! – E io avrei potuto non accettare! E quando l’ho fatto, avevo ben chiaro a cosa stavo andando incontro …- Ma sapevi che quando sarebbe tutto finito saresti tornata!  - Lo credevo anch’io, ma c’e’ voluto troppo tempo…. Quattordici mesi sono molti… Senti…non ho voglia di discutere…  - E se un giorno lo venissero a sapere? – Non succedera’ mai Gabriel… - Ne sei assolutamente certa, Jane? Sorrido amaramente prima di rispondere… - Le mie certezze le ho perse molto tempo fa… ora e’ il caso che io vada, devo terminare alcuni rapporti e domani siamo alla Casa Bianca. Vuoi che ci andiamo insieme? – No, ci vediamo la’, ho una cosa da sbrigare. Lascio uscire Gabriel dall’ufficio prima di lasciarmi cadere sulla poltrona….mi sento cosi’ stanca, chiudo gli occhi e ripenso a questi mesi…ai continui viaggi in lungo e in largo per il paese, praticamente la mia casa e’ diventata i terminal dei vari aereoporti e sono stata quasi tentata di affitare un paio di armadietti per lasciare li’ le mie cose…le missioni all’estero…. i rischi che ho corso…lo stress della vita in incognito….sempre nascosta e senza mai sentirmi parte di qualcuno …la morte di Cameron e degli altri….la solitudine e’ stata la cosa peggiore, circondata da un sacco di persone ma perennemente sola. Apro il cassetto della scrivania e sotto ad un pacco di fogli prendo una foto, nessuno sa’ che ce l’ho, e’ l’unica cosa che ho portato con me quel giorno disubbidiendo agli ordini di Gabriel….e’ una foto di me e Maura abbracciate, l’acqua del mare l’ha scolorita e ha reso i contorni incerti ma riesco a vedere ancora il suo volto…. Oh Maura quanto mi manchi…come vorrei sentire ancora una volta il tuo profumo…prima di riporla nel mio nascondiglio segreto me la stringo al petto come a volerla abbracciare e le do un piccolo bacio….questo e’ tutto cio’ che mi rimane di lei.
Ho preso la mia decisione….

 

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


<Dottoressa Isle? – Aahhh ….Accidenti! agente Dean, mi ha fatto morire di paura! Non può entrare così di soppiatto in una camera autoptica! Ma da dove è passato? - Sono entrato dal retro... mi dice sorridendo... - E come mai? Non è più il benvenuto? - Ha..ha..haa..non la facevo cosi’ spiritosa...no a parte gli scherzi...diciamo che non dovrei essere qui in questo momento. Lo guardo sorpresa - E come mai è venuto da me, ha bisogno qualcosa? - Non ho bisogno niente maa… Lo guardo sorpresa - Allora non capisco il motivo della sua visita... - Diciamo che sto facendo un favore ad una persona testarda... per cui la mia e’ una visita personale…..questa sera sarà trasmessa una cerimonia per il conferimento della Medaglia d”Onore nei confronti di alcune persone, che si sono particolarmente distinte nella sicurezza del nostro Paese e non solo, sara’ il Presidente stesso ad appuntare le medaglie.... -  Il Presidente Obama? - domando sorpresa - Ne conosce un altro? - No, certo che no ... balbetto – Come le  stavo dicendo....questa sera ci sarà questa cerimonia che trasmetteranno alla tv, la guardi dottoressa...secondo me la troverà interessante. - Veramente questa sera avrei un impegno con il mio fidanzato... - Fidanzato??!!! E vi sposerete? - Sì mi ha fatto la proposta...gli rispondo mostrandogli l'anello.... Ma perchè è così sorpreso? Pensava che io non potessi.... - No..No..mi scusi non intendevo.... - E cosa intendeva, agente Dean?! dico in tono accigliato - Scusi, lasci perdere.... e’ solo che credevo…. Ma ho sbagliato, faccia finta che non le ho detto niente e questa sera, esca pure con il suo fidanzato. - Ma? credeva cosa? – dico spazientita… - si riferisce a Jane,vero? Lei credeva che dopo la sua morte, non mi sarei piu’ rifatta una vita? – Non ho detto questo.. – Ma l’ha pensato, dica la verita’…  - Purtroppo si’.. . – Gabriel, mi creda non e’ stato per niente facile… sono quattordici mesi che Jane e’ morta, e una parte di me e’ morta con lei,  da allora la mia vita, quella della sua famiglia e dei suoi amici ha subito un radicale cambiamento, lei era un punto di riferimento per molti di noi e per me, era la persona che dava un senso alla mia vita….ma come Jane mi aveva fatto promettere, sto’ cercando di andare avanti  e di essere nuovamente felice…abbasso la testa mentre le lacrime mi inumidiscono gli occhi… Le ho promesso anche che avrei amato di nuovo, ma l’amore che ho provato per lei non lo provero’ piu’ per nessuno.. – L’ama ancora? – Certo che la amo! Ma lei non c’e’ piu’ e non posso amare un ricordo… Ma ora c’e’ Jack, con lui sto’ bene….sono  felice e sto’ cercando di costruire un futuro con lui… faccio male Gabriel? Sbaglio a voler essere nuovamente felice?! – No, Maura ne ha tutto il diritto…ho sbagliato io a venire, non ho pensato che in tutto questo tempo lei avesse potuto voltare pagina, dimentichi quello che ho detto…. Arrivederci dottoressa… - Gabriel aspetti! Ma non mi lascia il tempo di parlare che e’ gia’ uscito dal retro.
Questa visita mi ha lasciata perplessa e prima di rimettermi al lavoro vado in ufficio e apro il primo cassetto della scrivania, la foto di me e Jane abbracciate e’ l’unica cosa che contiene. La visita di Gabriel ha fatto riaffiorare vecchi ricordi, prendo la foto e mi siedo …con le dita sfioro il suo volto e poi mi porto la foto al petto come a volerla abbracciare… oh Jane quanto mi manchi, come vorrei sentire ancora una volta il tuo profumo… do’ un piccolo bacio alla foto e la appoggio sulla scrivania, ho ancora diverse ore di lavoro e devo rimanere concentrata, non voglio che mi si accusi di negligenza! 
Lavoro senza sosta per l’intero pomeriggio, mi manca di completare il rapporto sul tossicologico della vittima di stupro, quando sento bussare – Avanti ! dico senza alzare lo sguardo dal computer – Maura ti disturbo? Sono arrivato troppo presto? – Jack ciao! Vieni…vieni… no ho quasi terminato….il tempo di inserire due dati…. Ecco fatto! Chiudo il computer e mi alzo dalla scrivania, vado verso di lui e ci  abbracciamo...- Mi sei mancata... mi dice baciandomi, io rispondo al suo bacio anche se con lui sono sempre un po’ controllata...non è come quando baciavo Jane..la voglia di lei...delle sue labbra mi prendendeva fin nelle viscere....questo ricordo mi colpisce come un fulmine a ciel sereno e mi blocco... - Tutto bene Maura? - Si, si scusa...ho avuto solo una giornata pesante e poi è passata una persona che non vedevo da tempo e ha risvegliato in me dei dolorosi ricordi... - Su Jane? – Già… - E cosa voleva il tuo amico? – In realta’ non e’ un mio amico, e’ un agente dell’FBI amico di Jane…l’ho consciuto quando ci siamo occupate di Charles Hoyt, anche lui seguiva il caso….ma era un sacco di tempo che non lo vedevo ed e’ comparso qui all’improvviso questa mattina….sinceramente non ho ben capito cosa volesse, ha parlato di una cerimonia per l’assegnazione della medaglia d’Onore e mi ha chiesto di guardarla – Il motivo, te l’ha detto? – No…ha detto solo che l’avrei trovata interessante…mha…mi suona tanto strana questa cosa… comunque questa sera avevamo deciso di uscire a cena, giusto? Gli dico mentre lo abbraccio…
- Si ma se vuoi rimandare capisco.... - E perchè mai dovrei rimandare? - Non so, forse per la visita del tizio dell'FBI? Possiamo vederci domani sera. … - mmmhhmmmm, se mi baci il collo in questo modo non riesco a prendere una decisione… - E se ti bacio qui….spostandosi piu’ in basso nell’incavo dei miei seni …riesci a decidere? – Sei cattivo…sai che cosi’ mi distrai… - Mi piace quando sei distratta…. Lo vedo guardare verso la porta del mio ufficio – Che c’e’, Jack? – Mmmm…niente, mi chiedevo se fossimo soli… mi dice accarezzandomi i fianchi – A parte due tizi in frigo….dico sorridendo… ci siamo solo noi….perche’ cosa hai in mente? Gli domando con tono ammiccante – Ora te lo dimostro… cosi’ dicendo mi prende per i fianchi  e mi fa sedere sulla scrivania – Mmmmm …ha voglia di qualcosa di trasgressivo, dott. Armostrong? Mi bacia sorridendo con aria maliziosa mentre insinua le sue mani sotto la mia blusa – La tua divisa da medico legale mi fa impazzire… - Ti piace cosi’ tanto che me la vuoi togliere? Intanto io gli sbottono la camicia e passo le mani sul suo petto… - Perche’ quello che c’e’ sotto, e’ decisamente meglio!… Non ho mai fatto l’amore nel mio ufficio, le precedenti storie sono state tutte da una notte e via e non ce ne’ mai stata l’occasione….l’unica con cui l’avrei fatto volentieri era con Jane, ma con lei l’avrei fatto ovunque…  Le sue mani sono sui miei seni e con la bocca mi stimola i capezzoli. Istintivamente inarco la schiena e lo avvinghio con le  gambe per sentirlo piu’ vicino….molto delicatamente mi fa stendere sulla scrivania mentre una sua mano si insinua nelle mie mutandine. Jack ci sa decisamennte fare ed e’ sempre attento alle mie esigenze , la sua sensibilita’ e’ quella che mi ha fatto innamorare di lui…  La sua mano si fa piu’ insistente e mi regala sensazione meravigliose che hanno bisogno di un appagamento piu’ completo… - Jack…ti prego ….gli dico in tono implorante. Molto velocemente mi sfila i pantaloni e si slaccia i suoi… i nostri respiri si fanno affannosi mentre lui si insinua tra le mie gambe….
Giro la testa per dargli modo di baciarmi il collo, una delle parti piu’ sensibili del mio corpo in cui adoro essere baciata…il suo alito mi solletica vicino all’orecchio e istintivamente apro gli occhi… la foto di me e Jane e’ a un palmo dal mio viso, lei sembra guardarmi con aria dispiaciuta, se prima nel suo sguardo leggevo amore ora ci vedo solo disperazione… Sento Jack muoversi sempre piu’ velocemente, segno che sta giungendo al culmine del suo piacere ma io non ce la faccio, sono come paralizzata …mi sento in colpa e ho la sensazione che tutto quello che sto’ facendo sia sbagliato… Jack se ne accorge e rallenta il ritmo… - Maura?…. Poi segue il mio sguardo e nota la foto di noi due… lo sento sospirare  per poi ritrarsi… - Maura? Pronuncia il mio nome quasi con disperazione, distolgo lo sguardo dal volto di Jane mentre le lacrime mi rigano il viso, non ho la forza di dire niente… - Io ti amo, Maura ma non posso competere con lei…ci ho provato credimi…ma mi rendo conto che lei e’ sempre tra di noi…Maura? Parlami…  Mi stringo le braccia al petto, improvvisamento mi sento nuda, ma non e’ una nudita’ fisica, e’ qualcosa di piu’ profondo che nessun abito sara’ mai in grado di coprire. Molto lentamente mi rivesto e vado a sedermi sulla poltroncina, Jack si inginocchia davanti a me e mi prende le mani. – Maura? Ti prego  di’ qualcosa…. Apro la bocca per parlare ma non riesco a dare voce ai miei pensieri, abbasso lo sguardo e sospiro… - Pensi che non parlandomi tu mi faccia meno male? Prendo coraggio e sfilo le mani dalle sue… devo assolutamente parlargli ma ho paura che qualsiasi cosa diro’, non sara’ mai quella giusta… - Tu mi piaci molto Jack, sei un uomo eccezionale e meriti di essere amato totalmente… mentre parlo incomincio a rigirare il suo anello in modo nervoso… - Perche’ ho l’impressione che stia per arrivare un “ma”? mi dice in tono triste… - Cio’ provato Jack, cio’ provato ad amarti ma hai ragione quando dici che Jane e’ sempre tra noi, perche’ lei e’ qui…. Dico portandomi una mano sul cuore…. E io non ce la faccio a dimenticarla perche’ la amo ancora… - Lei non tornera’ piu’ Maura ! mi dice in tono esasperato…. Io invece sono qui ora! Sono stato qui in tutti questi mesi e saro’ sempre al tuo fianco anche in futuro, perche’ ti amo Maura …. Mi avvicino e prendo il suo volto tra le mani e poso un bacio delicato sulla sua fronte…. – Lo so’ Jack ed e’ per questo che non posso…. Mi sfilo l’anello e glielo metto in mano… Ti voglio un bene dell’anima ma non ti amo e non dirmi che con il tempo potrei imparare a farlo, perche’ non credo che potra’ mai accadere, ti prego non odiarmi… Jack… guardami…. – Non ti odio Maura, non potrei mai….sei una persona stupenda, speravo davvero che imparassi ad amarmi, ma capisco che l’amore che provi per Jane e’ qualcosa di unico e insostituibile…. Mi prende le mani e insieme ci alziamo…. – Addio Maura….dice abbracciandomi… Ti auguro di trovare il tuo angolo di felicita’…. Mi posa un tenero bacio sulle labbra prima di uscire dall’ufficio e dalla mia vita.  

Torno a casa e trovo Angela in cucina…. – Maura? Pensavo fossi a cena con Jack… scusami, se avessi saputo che cenavate a casa, avrei mangiato al Dirty Robber… - Tranquilla Angela, Jack non viene a cena… - È successo qualcosa? Avete litigato?.... domanda in tono preoccupato. Mi siedo visibilmente stanca, sullo sgabello al bancone e Angela molto premurosamente mi versa un calice di vino, ne prende un po’ anche lei che sorseggia pensierosa, il mio invece, lo bevo tutto d’un fiato…. – Maura??!!! Da quando tranguci in quel modo  un buon bicchiere di vino….immaggino che tu non ti sia nemmeno accorta se fosse bianco o rosso… - Era rosso , Angela… - Mi duole contraddirti, ma era un Chassagne-Montrachet del 2014…. Mi dice Angela guardando l’etichetta… – Ah… dico sorpresa… Una bottiglia da 100 dollari e non me ne sono nemmeno accorta…. – Cosa???!!! 100 dollari? E la tieni in frigo! – E dove dovrei tenerla? – In cassaforte!! Oh mio Dio, ho appena aperto una bottiglia da 100 dollari!….Maura mi dispiace….non lo sapevo!…. Giuro che te la ripago… - Non ti preoccupare Angela, il vino e’ li’ per essere bevuto… - Si’ ma magari avresti voluto berlo in qualche occasione speciale…mi sento cosi’ mortificata! – Non pensarlo nemmeno… ora che e’ apeta, la bottiglia va finita pero’….versamene un altro bicchiere per favore… - Vuoi per caso ubriacarti? – Mmmhhh….non sarebbe una cattiva idea…. – Maura…tesoro… dice Angela avvicinandosi…cosa c’e’ che non va? Io faccio finta di non  averla sentita e continuo a bere il mio vino, questa volta sorseggiandolo per cogliere la complessita’ del bouchet… fiori d’arancio con un nota di pesca matura e sul finale, un tocco di spezie indiane… - Maura? Insiste Angela – Ho lasciato Jack…le dico in tono sommesso… - Cosa??!! … Prendo il mio bicchiere dopo averlo riempito nuavamente, vado verso il divano e lei mi segue, mi lascio cadere tra i cuscini e ne prendo uno da abbracciare, Angela si siede accanto a me e con fare materno mi accarezza i capelli. Rimaniamo in religioso silenzio per qualche minuto, mentre mi godo questa sua dimostrazione d’affetto… so’  che Angela e’ in trepidante attesa ma era abituata con Jane e con i suoi tempi, per cui attende paziente che io sia pronta a parlare… accendo la tv e la sintonizzo sul canale dove viene trasmessa la cerimonia… - Questa mattina e’ venuto l’agente Dean dell’ FBI… - Si’ mi ricordo di lui, aveva aiutato Jane con quel serial killer…. – Mmmmmh si’ proprio lui… ed e’ venuto apposta da Whasington per dirmi di guardare la cerimonia di conferimento delle Medaglie d’Onore…. Le dico guardando la tv…. ha detto che l’avrei trovata interessante, ma poi quando ha visto che ero fidanzata ha fatto marcia in dietro, ha incominciato a dire che era stato uno sbaglio, che non sarebbe dovuto venire…io mi sono un po’ arrabbiata perche’ mi  sono sentita accusata dal fatto che stessi cercando di rifarmi una vita, che stessi cercando un pò di felicità... dopo… - Dopo la morte di mia figlia?... conclude lei... – Sì, ed era cosi’ sorpreso, come se quello che stavo facendo fosse sbagliato.... Angela... dimmi la verità, ho sbagliato a cercare di andare avanti? Jane mi aveva fatto promettere che se le fosse successo qualcosa, avrei dovuto rifarmi una vita e essere nuovamente felice...le dico mentre le lacrime rigano il mio viso... - Oh bambina mia, sò quanto amavi mia figlia e quanto hai sofferto, mai sei una giovane donna e hai una vita davanti, hai fatto bene a voltare pagina...te lo dico sia come tua amica che come mamma della persona che hai amato....mi dice con occhi lucidi… - Grazie Angela, pensavo di avere deluso anche te….pero’ non ce la faccio... - A fare cosa? - Ad amare qualcun altro….qualcun altro che non sia Jane… - Vieni qua Maura...dice allargando le braccia...non sono Jane ma sono sempre la sua mamma, lo sò che a te e a Jane non piacciono gli abbracci, ma in questo momento ne ho bisogno io e credo anche tu…  Non me lo faccio dire due volte e mi lascio avvolgere nel morbido abbraccio di Angela che molto dolcemente  in modo materno mi accarezza la schiena…. – Ed e’ questo il motivo per cui hai lasciato Jack? Mi chiede tenendomi sempre abbracciata…. – La visita di Dean mi ha indubbiamente fatto riflettere, ma e’ successo tutto questa sera… mi stacco dal suo abbraccio e prendo il calice del vino con cui giocherello prima di riprendere a parlare… - Io e Jack eravamo nel mio ufficio…soli…e sai com’e’, un bacio tira l’altro e siamo finiti a far l’amore sulla mia scrivania ee…. – Oookkeeeyyy…non voglio sapere i particolari….dice Angela imbarazzata… - No certo… scusami… comunque per farla breve…mentre stavamo…. Lei mi fa segno di aver capito per cui proseguo andando al nocciolo della questione… mi sono trovata  la foto di me e Jane davanti agli occhi e mi sono bloccata poi…poi ho incominciato a piangere….quando lui ha capito il motivo ci e’ rimasto malissimo e mi ha detto che mi ama ma che non ce la fa a competere con lei, cosi’ gli ho detto che per lui provo solo affetto, che e’ una persona speciale e che si merita di essere amato totalmente  ma io non posso essere quella persona perche’ amo ancora Jane e alla fine gli ho restituito l’anello… - Mi spiace, Maura… - Va bene cosi’, molto probabilmente non sono ancora pronta e sono contenta di averlo capito…. ma ora basta, per questa sera abbiamo gia’ versato abbastanza lacrime… dico alzandomi dal divano…. Ti va di mangiare qualcosa mentre finiamo il Chassagne-Montrachet ? Cosi’ nel frattempo guardiamo la cerimonia in TV, sono proprio curiosa di vedere cosa ci posso trovare di cosi’ interessante… - Ottima idea! Avevo preparato gia’ la cena per me….possiamo dividercela… - Certo, volentieri!…. mentre Angela riscalda la cena alzo il volume e incomincio ad apparecchiare, ogni tanto butto l’occhio alla Tv  “ …. questa sera mi sento particolarmente onorato di appuntare sul petto di questi quattro valorosi agenti…”  L’inquadratura si allarga e l’immagine mostra quattro agenti, ritti in piedi vestiti con una tuta blu informe, guanti e passamontagna… io e Angela prendiamo i nostri bicchieri e guardiamo con interesse la tv…il discorso del presidente prosegue… “… che si sono impegnati, insieme ai loro compagni caduti in missione, a proteggere il nostro Paese e le vite di tutti noi cittadini, in modo esemplare….questi persone hanno sacrificato la loro vita, lavorando sotto copertura per ben quattordici mesi….lontano dai loro cari, rinunciando a tutto per il bene comune…”  al sentire “quattordici mesi “ io e Angela ci guardiamo per poi tornare ad osservare gli agenti con piu’ attenzione….in casa c’e’ un silenzio quasi tombale, l’unica cosa che si sente e’ la voce del presidente….noi… abbiamo praticamente smesso di respirare….  “ …questi agenti li vedete camuffati perche’ devono mantenere l’anonimato, in quanto il loro lavoro e’ stato prevalentemente di infiltrazione, qui nel nostro Paese ma anche all’estero…hanno rischiato la vita, sono stati feriti, hanno visto morire i loro compagni…..” mi avvicino maggiormente alla TV e osservo uno ad uno gli agenti… - Non riesco a capire se sono tutti uomini… dice Angela…. – Il terzo da destra! Sono quasi certa che sia una donna, guarda Angela…nonostante la tuta si vede il punto vita piu’ stretto rispetto agli altri tre…. E anche la larghezza delle spalle confermerebbe la mia supposizione… “…. ma non si sono mai arresi e alla fine sono riusciti a sgominare un organizzazione criminale di estrema pericolosita’ che operava a livello internazionale. Sono particolarmente orgoglioso e onorato questa sera, di appuntare sul loro petto questa onorificenza, senza il loro sacrificio molto probabilmente, alcuni di noi non sarebbero qui questa sera, l’intero Paese vi e’ debitore!  Mi auguro che le persone da cui avete dovuto allontanarvi, possano comprendere il grande sacrificio che avete compiuto….”  - Angela!! Guarda il terzo agente….le sue mani…oh mio Dio…si.si.sfrega i palmi nello stesso modo di… Non finisco la frase che sento andare in frantumi il bicchiere di Angela…  - Maura quella e’ Jane…e’ la mia bambina…mi dice Angela tremando….m avvcino a lei e la sorreggo perche’ vedo che sta per lasciarsi andare….io non sono da meno , ho il cuore che mi schizza dal petto e le gambe mi tremano….ci sediamo sul divano e incolliamo i nostri occhi allo schermo per cogliere ogni minimo particolare….gli agenti si dirigono uno ad uno verso il Presidente per farsi appuntare la medaglia….la camminata dinoccolata, la corporatura seppur camuffata dalla tuta e il modo in cui si mette sull’attenti incrociando le mani sul cinturone confutano ogni nostro dubbio….quell’agente sotto copertura e’ Jane…la nostra Jane ! Con mani tremanti prendo il mio telefono e provo a chiamare l’agente Dean ma mi dice che ha il terminale spento…. – Angela…io vado a Washington….

 

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


Chiamo l'aereporto e prenoto un posto sul primo volo in partenza.... - Maura voglio venire anch'io... mi dice agitata mentre metto alcune cose in una borsa... - Non credo sia il caso Angela… - Perche’ ! Ho il diritto anch’io di vedere mia figlia! – Lo so’ ma non e’ questo il motivo per cui non voglio che tu venga… - E allora… illuminami Maura !…. in questo momento Angela non ragiona lucidamente, del resto faccio fatica anch’io a ragionare con coerenza ma ho una strana sensazione che non mi abbandona e se e’ come credo, voglio risparmiarle un ulteriore dolore…. ma e’ giusto che sia preparata a tutto… - Penso non voglia piu’ tornare…. le dico tutto d’un fiato… - Cosa??!! No! No..non e’ possibile! - Angela pensaci un attimo...se avesse voluto tornare a casa, non credi che l'avrebbe già fatto?! .... questa possibile verità sembra raggelarla... - Maura tu credi che lei...che lei non ci voglia più vedere ?.... sono tesa come una corda di violino e il pensare alle possibili motivazioni della sua scelta, mi stanno  procurando un sordo mal di testa.......... - Non credo sia quello il motivo...le dico cercando di rassicurarla... ma qualcosa deve esserci... ora mi spiego la visita dell'agente Dean! Lui molto probabilmente sapeva che Jean non ci avrebbe mai contatte per cui, dicendomi di guardare la cerimonia ha voluto farmi sapere che lei è viva....- E ora che facciamo Maura, dobbiamo dirlo a Frankie e a Tommy! – No! io aspetterei a dirlo agli altri… hanno sofferto per la sua morte, non mi sembra il caso di farli soffrire ancora nel caso lei….  – No! Non lo devi dire… mi dice visibilmente disperata, mi avvicino  ad Angela e l’accompagno sul divano, ci sediamo vicine e le prendo la mano – Ascolta… dobbiamo  considerare tutte le possibilita’, inclusa quella peggiore che lei non voglia ritornare alla sua vecchia vita… - E se fosse questa la sua decisione, tu la accatterai?! – No…se prima non mi avra’ dato dei validi motivi… - E quali potrebbero essere…eh….eh….Maura… dai dimmi un solo motivo valido, per cui tu accetteresti di non vedere piu’ Jane!… mi prendo la testa tra le mani e incomincio a massaggiarmi le tempie per cercare un po di solievo, sono successe troppe cose in una sola giornata….la visita dell’agente Dean… lasciare Jack e per finire, scoprire che Jane e’ viva e per qualche motivo non vuole che lo sappiamo… - Allora? – Non lo so Angela… le dico con tono stanco… forse potrei accettarlo se mi dicesse che non mi ama piu’ e che si e’ rifatta una vita… mi spezzerebbe il cuore, ma e’ appunto perche’ la amo e voglio la sua felicita’ che accetterei la sua decisione…. – Tu forse! E io? E Frankie e Tommy? Tj?…. Korsak… Frost…Nina e tutti gli altri??!!!…quale potrebbe essere per noi il motivo??!! – Non lo sooo!!! Dico  esasperata … Angela mi stai chiedendo cose che non posso sapere! – Ma tu sai sempre tutto! Hai studiato psicologia…dovresti…. – Non questa volta Angela…non questa volta… la interrompo sospirando…. – Scusami Maura …sto’ scaricando su di te tutta la mia ansia quando anche tu sei nella mia stessa situazione, se non peggio! … mi appoggio stancamente allo schienale del divano e chiudo gli occhi , ho assolutamente bisogno di riordinare le idee….mentalmente sto’ vagliando tutte le possibili ipotesi della sua decisione, ma qualunque essa sia il risultato e’ lo stesso….dolore….rabbia…sconforto e un “perchè” a carattere cubitali che lampeggia nella mia mente… - A che ora hai il volo? Mi chiede togliendomi dai miei pensieri… - Alle 6, praticamente tra 5 ore dovro’ essere in aereoporto…. – Io non ce la faccio ad andare a dormire….ti dispiace se resto qui sul divano? – Certo che no Angela…. e se non ti dispiace restero’ qui con te… detto questo ci sistemiamo sul divano, ognuna nel suo angolo…ognuna persa nei propri pensieri cercando di gestire le proprie ansie e le proprie paure…. 
Sono le quattro della mattina, fuori e’ ancora buio e Angela finalmente si e’ addormentata…. Io sono rimasta con gli occhi chiusi tutto il tempo ma non ho dormito. Non potevo. Mille pensieri mi frullavano nella mente, il mal di testa non si e’ attenuato anzi sembra picchiare ancora piu’ forte…un po’ come il mio cuore , anche se, quando penso a Jane, sembra fermarsi e perdere un battito. Ogni volta.  Molto stancamente mi alzo dal divano senza svegliare Angela e vado in bagno per una veloce doccia….faccio scorrere l’acqua calda sul mio corpo indolenzito e non posso fare a meno di ricordare che in quella stessa doccia io e Jane ci siamo amate… se chiudo gli occhi riesco a vedere i nostri corpi che si sfiorano, le nostre mani che si toccano e che si danno piacere. Nonostante il rumore dell’acqua riesco a sentire i nostri respiri affannosi e i gemiti di piacere. Ma e’ tutto nella mia mente. Tutto questo non succede piu’ da molto tempo, ma e’ talmente cosi’ tanto intenso che mi sembra sia trascorso solo il tempo di un battito di ciglia…               Mi lascio scivolare a terra mentre le lacrime si mescolano all’acqua calda della doccia…. vorrei rimanere qui per sempre ma questa volta ho io una missione da compiere, devo riportare Jane a casa.  Stancamente mi sollevo e spengo l'acqua, una nuvola di vapore ha invaso il bagno e lo specchio riflette la mia immagine confusa, con la mano ne libero una piccola porzione e quel che vedo non è proprio entusiasmante, due profonde occhiaie incorniciano il mio sguardo e il tummulto interiore che stò vivendo è stampato sul mio viso. Mi trucco velocemente e raccolgo i capelli in un disordinato chignon senza nemmeno asciugarli. In dieci minuti sono pronta e scendo in cucina, Angela si è svegliata e stà preparando il caffè… - Buogiorno Maura… mi dice porgendomi una tazza di caffe’ fumante… vuoi che ti prepari qualcosa prima di andare in ereoporto? – No grazie Angela, il caffe’ e’ piu’ che sufficiente e comunque ho lo stomaco talmente chiuso che non riuscirei a mangiare niente… - Come stai? Mi chiede avvicinandosi… - Male… ho paura Angela…le dico prendendole una mano, lei me l’accarezza molto dolcemente e in uno slancio d’affetto mi abbraccia, sa che in queste occasioni non amo essere toccata ma, ne a Jane ne a lei questo le ha mai fermate… - Ho paura anch’io… mi sussurra all’orecchio… rafforzo un po’ l’abbraccio per cercare di darle un po’ di conforto – Ora devo andare…  - La porterai a casa, vero? – Angela non ti prometto niente, ma quanto meno ci provero’ con tutte le mie forze… le do’ un leggero bacio sulla guancia e mi avvio verso la porta… - Chiama appena sai qualcosa!  - Va bene ma tu promettimi di stare tranquilla…. Chiudo la porta alle mie spalle e ad ogni passo che mi avvicina a Washington, i miei battiti aumentano a dismisura…. Calmati Maura, dico a me stessa… sei ancora a Boston…. Se vai avanti di questo passo, quando sarai arrivata ti sara’ venuto un infarto! ….faccio un bel respiro profondo e salgo sul taxi che mi stava aspettando – Al Boston Logan Airport, per favore… dico al conducente che annuisce mentre si immette nel traffico del primo mattino.                               
Atterro a Washington quando il sole e sorto gia’ da un bel po’, non avendo bagaglio sono subito fuori alla ricerca di un taxi….il traffico non e’ niente in confronto a quello di Boston e in poco piu’ di mezz’ora sono davanti al Bureau.  Mi dirigo con passo deciso dall’agente che si trova alla reception – Vorrei vedere l’agente Dean per favore – Ha un appuntamento? Chiede con aria severa… solitamente non amo far valere il mio titolo ma questa volta faccio un’eccezione.. – Sono la dottoressa Maura Isle, medico legale capo del Commonwelth del Massachusett … dico mostrando il mio tesserino , l’agente mi guarda alzando appena un sopracciglio e non sembra convinto… Devo vedere l’agente Dean per un caso urgente, o preferisce che prendo un appuntamento mentre un serial killer miete altre vittime?! … mento spudoratamente sperando che la mia orticaria non faccia capolino proprio ora… l’agente sembra esitare ma poi  mi indica dove trovare Gabriel.
Entro nel suo ufficio senza nemmeno bussare... - Lei dov'è!… lui sussulta spaventato dalla mia entrata… - Maura, cosa ci fai qui?! Mi dice passando direttamente al tu… - E me lo chiedi pure?! Cosa credevi che avrei fatto dopo aver visto la cerimonia? L’avrei riconosciuta tra mille e tu lo sapevi! …. Gli urlo piazzandomi davanti alla sua scrivania – LEI DOV’E’!! gli chiedo nuovamente scandendo bene le parole.. – Non e’ qui… mi risponde alzandosi per chiudere la porta che avevo lasciato aperta… - Allora dimmi dove la posso trovare… - E’ complicato Maura… - Cosa c’e’ di complicato piu’ di tutto questo… Grabriel… sei stato tu a venire da me…sei stato tu a farmi sapere indirettamente che lei e’ viva! E ora mi dici che e’ complicato?!… No, non ci sto’!! Te lo ripeto per l’ultima volta, poi giuro che esco da quest’ufficio e mi metto a gridare per tutta l’FBI ! …dico in tono visibilmente alterato… Lei dov’e’?!! – E’ in missione sottocopertura... mi dice sospirando... è partita ieri sera subito dopo la cerimonia.... Maura...siediti che dobbiamo parlare... Ho le gambe talmente molli dalla tensione che non me lo faccio dire due volte, mi siedo su una delle due poltroncine di fronte alla scrivania...Gabriel si alza e da uno schedario prende un fascicolo, poi torna al suo posto e resta in silenzio per almeno un minuto...credo stia riordinando le idee perchè si massaggia le tempie con fare pensieroso. Io nel frattempo cerco di calmarmi perchè al momento, l'unica cosa che sento è il battere incessante del mio cuore....ho paura che lo senta anche Gabriel nonostante non siamo seduti vicini. Mi porto una mano sul petto e cerco di regolare la respirazione facendo un po di meditazione, dovrei svuotare la mente ma al momento ho talmente tanti pensieri che è praticamente impossibile. Ho una paura pazzesca . Credo di non aver avuto cosi’ tanta paura, nemmeno il giorno che sono stata rapita…per trovare conferma guardo le mie mani che tremano visibilmente. Pensavo di essere pronta a tutto, ma non a questo.  Lo sento schiarirsi la voce poi con un gesto esitante mi porge il fascicolo… - Un anno e mezzo fa, mentre monitoravamo il Deep Web  abbiamo scoperto un sito internet dove si vendono o commissionano attivita’ illegali, per intenderci e’ un po’ come un Ebay del crimine….. Con un movimento della mano mi fa segno di aprire il fascicolo che fino a quel momento avevo tenuto chiuso sulle mie ginocchia…. – Questo e’ quello che e’ stato commissionato su di voi… mi dice indicando i fogli che tengo tra le mani…. Leggo con attenzione quanto scritto….ogni foglio contiene un nome con le informazioni  sulla vita lavorativa e privata, nonche’ gli spostamenti dell’ultimo mese con date, luoghi e alcune foto. Tutto questo per ogni membro della famiglia Rizzoli me’ inclusa. Sotto ad ogni foto e’ indicata una cifra…. Jane Rizzoli 250.000$ …. Angela Rizzoli 100.000$ …. Frank Rizzoli Jr. 100.000 …. Thomas Rizzoli 70.000$ e via discorrendo…. In fine,  Maura Isle 150.000$. Ho gli occhi sbarrati per la sorpresa e apro la bocca per parlare ma non esce alcun suono, mi sembra di essere un pesce che boccheggia dopo essere stato strappato dal suo elemento vitale…. – Sono taglie… mi conferma Dean venendo in mio soccorso….. – Ti prego, dimmi tutto …riesco a dire con un filo di voce…. Cosi’  Gabriel mi racconta tutto…da quando ha contatto Jane la prima volta appena uscita dall’ospedale…gli incontri che hanno avuto a Boston a casa sua… l’ideazione del piano….le paure e le ansie di Jane…del suo tormento nel dovermi mentire e della difficile decisione che ha dovuto prendere per salvare la vita a tutti noi. A sentire queste cose non posso trattenere le lacrime….Gabriel si alza dalla scrivania e mi porge un fazzoletto… - Vuoi che continui? … annuisco e lui riprende… - Dietro a tutto questo c’era Hoyt che aveva commissionato l’assassinio di Jane, qualora lui non fosse riuscito nell’intento. La voleva morta a qualsiasi costo… sbarro gli occhi per la sorpresa ma non oso interrompere il suo racconto anche se ho mille domande che mi frullano in testa…. – Cosi’ abbiamo inscenato la sua morte per proteggervi e dare modo a Jane di aiutarci a trovare questa organizzazione criminale…. Maura credimi…l’ultima cosa che voleva era farvi soffrire, ma non ha avuto scelta, ha dovuto mentirvi perche’ tutto fosse credibile perche’ se solo ci fosse stato il sospetto che lei non era morta, tutti voi sareste stati in pericolo…. – Ed e’ per questo che Jane non vuole piu’ tornare da noi? Perche’ ci ha mentito? Chiedo con voce tremante… - In parte e’ anche per questo ma credo che il motivo principale sia perche’ ha paura – Paura? Domando sorpresa… E di cosa? – Credo abbia paura di non essere piu’ la Jane che conoscevate… devi sapere che in tutto questo tempo lei ha dovuto assumere una nuova identita’, lei e’ l’agente Angie Harmon e questo alla lunga deve averla destabilizzata…. Ora che e’ tutto finito e che la missione si e’ conclusa lei non sa’ piu’ chi e’….non si sente Angie ma allo stesso tempo non e’ piu’ la detective Rizzoli…l’unica cosa certa della sua vita e’ che ti ama profondamente…. – Te l’ha detto lei?… - Si, a me e Cameron, gli unici della squadra a sapere la verita’ su di lei, non ha mai nascoso l’amore che provava per te…amarti e’ l’unica cosa che le ha dato la forza di superare le difficolta’ di questi mesi… Maura, torna a Boston e dalle tempo. Provero’ a parlarle quando rientra dalla missione… Sono visibilmente scossa da tutte queste rivelazioni, ma sapere che non ha mai smesso di amarmi mi fa ben sperare…. – Gabriel…promettimi di chiamarmi quando rientra….ti prego…qualsiasi sia la sua scelta, dammi la possibilita’ di rivederla…ti prego Gabriel…ormai sull’orlo delle lacrime….  – Te lo prometto…

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Capitolo 12
*** the end ***


Maura POV:  Rientrare a Boston e tornare alla quotidianita’ non e’ mai stato cosi’ difficile. Appena giunta a casa Angela ha voluto sapere tutto, da una parte sperava che non tornassi sola…tutte e due lo speravamo…ma quando le ho raccontato della conversazione che ho avuto con Gabriel e di tutto quello che ha dovuto affrontare affinche’ noi, potessimo trascorrere una vita serena e ignari di tutto, si e’ commossa profondamente, sapeva che Jane aveva un cuore grande e che avrebbe fatto qualsiasi cosa per le persone che ama, ma non si sarebbe mai aspettata un sacrificio di tale portata. Tra le lacrime mi ha confessato che come madre, si sente onorata ad avere una figlia come lei, che mette il bene del prossimo davanti a tutto, ma in primis davanti a se stessa e che alla luce dei fatti, si e’ pentita di tutte le volte che l’ha accusata di amare il suo lavoro piu’ di noi, perche’ in realta’ non e’ mai stato cosi’, Jane usava il suo lavoro per amarci ancora di piu’ e solo ora l’ha capito. Anch’io come sua amica e compagna sono fiera di lei, lo sono sempre stata e oggi lo sono ancora di piu’, vorrei solo che tornasse per poterglielo dimostrare. Sapere poi, che sta’ vivendo questo turbamento emotivo in completa solitudine mi addolora molto perche’anch’io vorrei proteggere la persona che amo.… Abbiamo deciso in comune accordo, che per il momento terremo segreto il fatto che Jane e’ viva, non vogliamo che gli altri sapendolo facciano pressione sul suo ritorno e conoscendoli, sarebbero capaci di partire in massa con il risultato che si allontani ancora di piu’. Se e quando tornera’, lo dovra’ fare di sua spontanea volonta’, ma nel frattempo e’ molto doloroso  stare ad aspettare. 
Ormai e’ passata una settimana da quando sono andata a Washington, ma Dean non mi ha ancora chiamata, e la mia vita si e’ ridotta in una continua ed estenuante attesa. Non faccio altro che lavorare per non pensare. Dopo un ennesima ed estenuante giornata di lavoro, rientro a casa e trovo Angela seduta sul divano, immersa nei suoi pensieri…. – Ciao Angela… - Maura…ciao…non ti avevo sentito rientrare – Si’ l’ho notato…tutto bene? – No e tu? – Nemmeno io… appoggio stancamente la borsa sul ripiano della cucina e prendo dal frigo una bottiglia di vino che verso in due bicchieri.     Vado a sedermi sul divano e ne porgo uno a Angela che lei guarda esitante – 10$ nel negozio in fondo all’isolato… le dico sorridendo, lei ricambia il sorriso e prende il bicchiere visibilmente sollevata. – Stavo guardando un po di foto…mi dice Angela… ma di voi due insieme ce ne sono pochissime… - Aveva detto anche lei la stessa cosa…. dico in tono triste… poi mi ricordo che qualcuna l’avevamo fatta cosi’ mi alzo e vado a prendere il suo telefono… - E’ il telefono di Jane? … mi chiede Angela accarezzandolo, quasi fosse una parte di lei… - Si’…quel giorno al molo lo aveva messo nella mia borsa e…. – Lo hai conservato tutto questo tempo? Mi interrompe lei… - Gia’…avrei dovuto consegnarlo in centrale, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo…mi sembrava in qualche modo di averla ancora vicina…ridicolo, vero? – No affatto… mi dice posandomi una mano sulla gamba in modo affettuoso… Accendo il cellulare ed entro nella galleria e faccio scorrere le foto che ci eravamo fatte proprio su questo divano… Angela le guarda attentamente una a una visibilmente commossa – Si vede che vi amate molto… - Non ti dispiace nemmeno un po’ che io e Jane ci siamo innamorate?… le chiedo un po timorosa … - Maura…tesoro…sono vecchia abbastanza per sapere che l’amore non ha forma ne colore, non siamo noi a decidere chi amare ne quando amare…quando si ama, si ama e basta…l’amore, Maura e’ un qualcosa di irrazionale che arriva all’improvviso e che nessuno di noi puo’ controllare o condizionare e no, non mi dispiace che tu e Jane vi siete innamorate, perche’ l’ho visto nei vostri occhi che il vostro e’ un amore puro. Jane lo ha dimostrato rinunciando alla sua vita,  per salvare te e la sua famiglia e tu, non hai mai smesso di amarla nonostante credessi fosse morta…. Dimmi…c’e’ forse amore piu’ grande del vostro?…scuoto la testa visibilmente commossa dalle sue parole e non posso fare a meno di abbracciarla…
Sono trascorsi altri dieci giorni e ormai sono un fascio di nervi, ogni volta che squilla il mio telefono sussulto e il cuore comincia a battere piu’ velocemente… Kent e Susie si sono accorti che c’e’ qualcosa che mi turba profondamente ma per fortuna non hanno osato fare domande. Oggi poi, sono particolarmente stanca. A quanto sembra la parte criminale di Boston ha dato il meglio di se, tre omicidi nel giro di ventiquattro ore e abbiamo fatto gli straordinari per cercare di dare voce  a questi tre poveri corpi. Sono le undici di sera e mi sono presa una pausa, dieci minuti sul divano in attesa dei risultati tossicologici  quando squilla il telefono…     - Dottoressa Isle… - Maura…sono Gabriel…. a udire il suo nome tutta la stanchezza mi scivola via… - Gabriel…. ho quasi paura a chiederlo….ci sono novita’? – E rientrata ieri sera da una missione all’estero… - E le hai parlato? – Questa mattina ho provato a riprendere il discorso che avevamo fatto tempo fa, ho avuto l’impressione che abbia intuito qualcosa  e si e’ irrigidita, per cui non ho osato continuare… - Capisco… - Mi spiace ma non so proprio cosa fare…ho paura che se provassi ancora a parlarle … Jane salterebbe sul primo aereo… - Se fosse per Boston andrebbe bene, ma ne dubito… - Gia’ ne dubito anch’io…  - Ascolta, non dirle piu’ niente…domani prendo il primo volo e vengo li… - Ne sei sicura? … ci impiego un po a rispondere alla sua domanda… - Non molto, ma non posso continuare a vivere cosi’….  Terminata la telefonata mando un messaggio ad Angela per avvertirla che questa notte rimango in obitorio, caso mai si preoccupasse non vedendomi tornare ma non le dico niente della telefonata di Dean, ne tanto meno del mio viaggio a Washington perche’ vista la piega che sta prendendo, meglio se affronto tutto da sola.

Jane POV:  Questa missione e’ stata particolarmente lunga e impegnativa, ma dopo la cerimonia delle medaglie avevo bisogno di andare sul campo, avevo bisogno di una scossa di adrenalina che mi distogliesse dai miei pensieri  e mi permettesse di evadere dal pensiero fisso che non mi abbandona da quando si e’ conclusa la missione Shadow Hunter, Maura. Del resto fuggire, ultimamente e’ la cosa che mi riesce meglio…  Al mio rientro Gabriel e’ tornato alla carica, per lui dovrei tornare a casa e ha insistito particolarmente sul fatto che la mia famiglia un giorno, possa scoprire la verita’. Questo mi ha fatto pensare…  ma son quasi certa che cio’ non possa mai accadere perche’ vivo e lavoro perennemente sotto copertura. L’unica apparizione pubblica da quando sono stata data per morta, e’ stata alla cerimonia delle medaglie ma eravamo talmente camuffati, che a stento avrei riconosciuto i miei compagni….figurarsi se qualcuno di Boston possa avermi riconosciuta. In ogni caso ho preso la mia decisione, e non sara’ certo Dean a farmi cambiare idea…. Oggi devo rimanere in ufficio per stilare il rapporto sulla missione, ordine parentorio di Gabriel… guai a te’ se esci da quell’ufficio!… mi ha detto questa mattina  e cosi’ e’ stato. Sono talmente immersa nel mio lavoro che non sento nemmeno la porta aprirsi e infatti, proseguo come se nulla fosse….. e’ un profumo particolare che mi solletica le narici a risvegliare i miei sensi….un profumo che riconoscerei tra mille e che mi procura un brivido alla schiena. Rimango china sul mio fascicolo ad occhi chiusi e per un tempo interminabile, smetto quasi di respirare, non ho il coraggio di muovere un solo muscolo e l’unico rumore che sento e ‘ il battito del mio cuore.   Non dice niente ma so che e’ lei, sento il suo respiro  e il suo sguardo su di me.  Molto lentamente alzo gli occhi e i nostri sguardi si incontrano… 

Maura POV: Sono entrata nel suo ufficio senza bussare, avevo paura che il tremore delle mie mani mi tradisse. Finalmente la vedo  e il mio cuore perde un colpo. Ha lo sguardo chino sul rapporto che sta scivendo, ed e’ talmente concentrata che non mi ha sentito entrare cosi’ rimango in silenzio  per non rompere questo momento di quiete e mi perdo a guardarla….Dio quanto e’ bella! Non e’ cambiata, e’ sempre la mia Jane. Forse e’ piu’ magra… ma ha lo stesso fisico muscoloso e asciutto di un tempo…
Sa che sono qui, tra noi due c’e’ sempre stata empatia….e il tempo si ferma nel momento in cui lei alza lo sguardo e i nostri occhi si  incontrano...  Quanto ho desiderato questo momento…. poter rivedere i suoi occhi, cosi’ profondi ed espressivi, per me sono sempre stati un libro aperto…. In essi potevo leggere la sua anima e il suo cuore, ed e’ ancora cosi’ e lei lo sa’ perche’ ad un certo punto diventano una fessura , una lama tagliente in cui vedo solo tanta rabbia.  Si alza in piedi di scatto rovesciando la sedia, le mani strette a pugno e si lancia verso di me con furia, spaventata faccio un passo in dietro appiattendomi contro al muro ma la sua rabbia non e’ indirizzata a me, perche’ va verso la porta. Quando siamo spalla a spalla si ferma e le nostre mani quasi si sfiorano. Sono consapevole che se uscira’ da quella porta, uscira’ anche per sempre dalla mia vita e io non sono pronta, non ora che l’ho ritrovata e se si e’ fermata al mio fianco, non lo e’ nemmeno lei. In un ultimo disperato gesto, stringo con forza il suo polso  e allento la presa solo quando la sento sospirare, un sospiro che conosco molto bene…… delicatamente con il pollice, le accarezzo l’interno del polso fino a scendere sul palmo della mano  a questo punto le nostre mani si intrecciano….si stringono….si cercano…. si parlano… si ritrovano e tornano ad amarsi per sempre e tutto, senza nemmeno dirci una parola.               
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            
 
 
 
“L'amicizia insegna ad amare e l'Amore rende amiche due persone.”  Anonimo
 
                    
 
Nota personale:  Eccoci qua alla fine della mia prima  e credo unica Rizzles, spero vi sia piaciuta perche’ era da un sacco di tempo che non scrivevo piu’ FF!
Dal 2005 per essere precise, da quando mi ero appassionata a Jag – Avvocati in Divisa e alla coppia Harm e Mac.
Poi qualche mese fa, per caso ho visto un episodio di Rizzoli & Isle ed e’ stato amore a prima vista…. Un amore destinato a finire presto perche’ la serie ha chiuso i battenti.
E’ stato un colpo al cuore… Non vi nascondo che mi sono talmente appassionata che ho recuperato la visione di tutte e sette le stagioni in un paio di mesi….per mia fortuna dormo poco per cui me le sono guardate in streaming fino alle due tre di notte …
Angie e Sasha sono un’accoppiata perfetta e nei loro personaggi, sembrano le due meta’ di una mela ; di episodio in episodo la loro amicizia e’ cresciuta e si e’ rafforzata, ma ad essere sincera non ho mai visto altro e in alcuni episodi lo hanno pure detto chiaramente. Certo si volevano bene e forse, a modo loro si amavano, ma credo che il loro fosse un amore puro, un amore che  nasce solo tra due VERI amici….
Ovviamente se sono arrivata a scivere una ship, un po ci ho sperato…ho sperato che facessero il salto perche’ mi sarebbe davvero piaciuto vedere come avrebbero affrontato la questione, anche perche’, Rizzoli & Isle non e’ il classico crime che va  per la maggiore ed e’ un vero peccato che gli autori non abbiano avuto il coraggio di osare!
Tornando alla mia ff, credo che il suo degno proseguo possa essere “ My family” di Alexia992 oppure “ Zapphire” di MrsSheperd anche se devo dirvela tutta, io non le vedo sposate ne tanto meno con figli…forse forse nemmeno fidanzate ma piu’ amiche di letto…Ma piu’ per il personaggio di Jane, Maura magari un pensierino ce lo avrebbe fatto…
 
Ok, ora basta parlare di quello che non e’ stato e non sara’ mai…concludo ringraziando tutte voi per avermi letto e commentato…specie Calzoniana doc x i suoi commenti ad ogni mio capitolo.
In modo particolare devo ringraziare Vanilladark che con la sua ff  “ a grave for my soul “ mi ha fatto conoscere la canzone RUN di Leona Lewis divenuta mia immancabile compagna di scrittura.
Ringrazio anche, Alexia992, MrsShepperd, Sincronette18, Vanilladark e Justfavorita  per le loro bellissime storie sulle nostre amate Jane e Maura, che sono state fonte d’ispirazione.
 
Per ultimo, ma non meno importanti, ringrazio mia figlia che mi ha supportato in questo mio breve racconto, dandomi qualche suggerimento di scrittura  e illuminandomi su cosa fosse una Ship e mio marito, che pur non conoscendo Rizzoli & Isle si e’ sacrificato a leggere la mia fanfic .
Spero di non aver dimenticato nessuno….
 
Un abbraccio a tutte, ellenix  (Elena)

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