Magia attraverso un sogno; il potere delle ombre è in me? [PRIMA SERIE ]

di LunariaScrittrice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli occhi del cuore ***
Capitolo 2: *** Era solo la mia immaginazione? ***
Capitolo 3: *** Viaggio improvviso ***
Capitolo 4: *** Le ombre del cuore. ***
Capitolo 5: *** missione presa con onore. ***
Capitolo 6: *** rivelazioni future. ***
Capitolo 7: *** Vivere la vita di un altro. ***
Capitolo 8: *** verità nascosta dalla paura. ***
Capitolo 9: *** i ruoli si invertono. ***
Capitolo 10: *** Metà della stessa anima ***
Capitolo 11: *** implorazione della pietà ***
Capitolo 12: *** due metà separate generano il nulla. ***
Capitolo 13: *** difendersi ***
Capitolo 14: *** Amicizia illusoria ***
Capitolo 15: *** LINK DELLA SECONDA SERIE ***



Capitolo 1
*** Gli occhi del cuore ***


Ciao a tutti, mi presento mi chiamo Lunaby. 
Ho letto tantissime storie su AtemXYugi e me ne sono innamorata, appunto ho creato questa storiellina sperando che vi piaccia. 
La  trama è legata all' inzio dall' ultimo epsiodio che troverete qui anche se è un Amv.
https://www.youtube.com/watch?v=av0ErlL3xpc
Preciso che i personaggi hanno tutti quindici anni e che devono andare al liceo.
Spero che la storia riesca a travolgervi nelle emozioni che io stessa ho sentito scrivendo.
La storia è narrata da Yugi! 
Nel prossimo capitolo si scoprirà cosa seriamente provava Atem. 

 

Personaggi: Yugi, Atem, Amyl. 
genere: romantico, triste, filosico, introspettivo, comico.
Triangolo tra: Yugi, Atem, Anzu, Amyl.

Nota: Amyl è un personaggio di mia invenzione si sul dire una specie di Jonouchi 
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gli occhi dell' anima.

Quel giorno che ho completato il puzzle del millennio è stato l'evento che cambiò la mia vita.

Ero intento a cercare l'ultimo pezzo che Katsuya Jonouchi (joei ) mi rubò, lui mi voleva solo far crescere però si cacciava nei guai. 
Il caposcuola, un ragazzo prepotente lo picchio a pugni , io tentai di fermarlo sacrificando la mia incolumità, ero solo , indifeso pero Jonouchi lascio sulle mie mani l'ultimo pezzo del puzzle millennio e cosi lo completai.

Una luce dorata avvolse i miei occhi, qualcosa entrò in me prendendo il controllo del mio corpo, ero inconsapevole che lui fosse un faraone e che fosse dotato di un potere spaventoso " il gioco delle ombre" usato per sanzionare le povere anime purificandole e confinarle nelle ombre, e infatti Atem (o l'altro me stesso) non si risparmió, era tremendo: aveva occhi iniettati di sangue, ghigno stampato e capelli identici ai miei solo che era più alto, muscoloso, chiunque notava la differenza specie dagli occhi che erano dal taglio più arguto, donandogli furbizia, e poi lui aveva una voce sicura autoritaria, amalliante, non a caso Anzu se ne innamorò.

Yami (Atem ) sanzionó il capo scuola chiudendolo nel gioco delle ombre mindcrushandolo.

Certe volte era capace di uccidere: accadde quando un fuggitivo prese in ostaggio Anzu.

Atem non ebbe pietà : con astuzia e controllo nonostante avesse una piatola carica Puntata in faccia, lo uccise usando solo un accendino avvisando che era un gioco delle ombre e che imbrogliare gli sarebbe costato la vita.

Dopo molto tempo mi accorsi di lui, e solo dopo certi eventi riuscì a conoscerlo, parlarci come se fossimo fratelli; lui era la mia forza, lui mi diffendeva ed io gli insegnavo a capire cosa era l'amicizia ed il cuore delle carte che mio nonno con devozione mi aveva insegnato.

Adesso ci troviamo faccia a faccia nella nostra disputa mettendo in atto tutto ciò che il percorso ci ha insegnato.

Quelle sfide a duel monster, quei sacrifici, spaventi, rivelazioni, sono stati ingredieti per questa battaglia e per dirci addio, vero? 
Ma tu cosa desideri?

Più volte me lo sono chiesto, e non avendoti più nel mio corpo non posso saperlo, ma io spero che nel tuo cuore tu non voglia lasciarmi, eppure t'impegni così tanto, addirittura mi sbatti in faccia le tre divinità egizie, ed io miracolosamente te le distruggo...

Vorrei che tu mi battessi, ma questo incontro cosi é epico che non riesco a fingere, è così ti sto battendo.

Mi hai distratto... 
sei un demonio, l'avevi calcolato?
E ci sono cascato!

No, non devo piangere ma tremo, Ho le convulsioni, paura di perderti... 
E cosi , non l'ho accettato.

Ti ho lasciato andare ed è l'errore piu grande della mia vita...

Orgoglioso come sei ti congratuli, non versi lacrime, ti volti verso quella porta senza abbracciarmi.

mi stai ferendo te ne rendi conto?!

Scoppio in un pianto silenzioso con il cuore, l'anima, ma soprattutto la mia mente urla il tuo nome, ma le labbra non rispondono a ciò che voglio dirti.

Voglio fermarti od anche seguirti ma non posso: le gambe non si muovono, sono parallizzato, incredulo 
ma seriamente te ne stai andando?!
Mi lasci cosi? 
Scopri il tuo passato mi sfidi e mandi a rotoli ogni nostro legame? 
Preferisci stare nel passato piuttosto che con me? 
Ma che ti ho fatto per meritarmelo?

Mi rendo conto che sono pensieri stupidi, ma quelle parole pensate le vorrei urlare , ma non posso perché sto pensando al suo di bene, ma al mio lui ci pensa?

Tutti noi del gruppo eccetto Seto e Mokuba soffriamo, e tu non ti sei voltato, solo ti sei fermato, e mi sono illuso che tu avessi cambiato idea, ma nulla non ti sei girato, non hai cambiato strada, hai deciso bastardamente di lasciarmi solo.

E così mormoro solo a bassa voce « Non abbandonarmi...»

Ormai è tardi no?

Quella porta inizia a chiudersi ed io comincio a scattare ma mi ferma Jonouchi, cosi urlo
« Un giorno tu ed io saremo come prima! È una promessa vero?»

Prima della chiusura vedo un cenno di movimento di labbra da parte di Atem.

Magari era una mia illusione ma aveva detto o farfugliato " tornerò" ?

Forse è uno sbaglio di lettura labiale, dopotutto mai l'ho studiato quindi poteva essere anche altro.

Torna il buio, il cuore mio non regge lo shock che urlo accasciandomi a terra.

« ma perché? ... perché? »

Nessuno comprende il mio lamento disperato e nemmeno io comprendo a fondo che sentimenti nutro per il faraone.

Il santuario inizia a tremare, le collonne crollano, io vengo preso alle spalle dai miei amici ordinandomi di scappare.

Tutti fuggono, io rimango come ultimo in fila, ma mi fermo un attimo e guardo quella roccia con gli oggeti del millenio.
- No Atem non ti libererai di me! Tu devi essere collegato al puzzle ancora! Deve essere cosi!-

Sono impazzito, disperato, innamorato, non accetto la separazione, ecco perché infrango la legge antica.

Prendo il puzzle, non mi importa delle conseguenze, lo metto nello zaino per non farlo scoprire ai guardiani ed esco raggiungendo tutti.

Anzu mi chiede perché ci ho messo molto, ed io invento che sono inciampato, e intanto Jonouchi si è gia fatto forza mettendomi un braccio attorno al collo esaltando « Su adesso che sei il re dei giochi ci aspettano tante avventure e sfide!»

Io rabbunisco lo sguardo prendendo il mio deck guardandolo.

- Gia, battendolo ora sono con questo titolo, eppure non mi sento felice, non ha senso se lui manca.
Come posso essere contento se il mio insegnante manca? 
Atem mi ha donato degli amici é vero, ma é lui che mi ha insegnato tutto su come duellare... -

Tutti noi del gruppo veniamo ospitati dalla casa degli ishter e Marik dopo due giorni decide ci parlarmi per capire cosa abbia.

« Yugi, hai uno strano sguardo, sei ancora triste per la battaglia? » mi domanda ed io non sono triste ma depresso solo che sorrido « Beh, sai avrei voluto fermarlo... un vero peccato che tutti gli oggetti del millennio siano andati perduti non credi? »-
« Beh, ora non servono più, i giochi delle ombre sono sigillati, nessuno più li userà, pero credo che esistano altri poteri in grado di interrompere l'equibrio del mondo. »

La colpa del mio furto si fa sentire « Oh capisco, e senti ma se qualcuno trovasse uno di quegli oggetti, accadrebbe qualcosa? »

Marik ci riflette «A meno che non sia il possesore direi che non può attingere al suo potere... quindi é tutto regolare... vedi la magia non viene mai completamente cancellata e resta impressa nella memoria tattile svanendo dopo secoli.»

Io abbasso lo sguardo stringendo le mani in pugni per il nervosismo
« potere? Di che genere? »

Marik non lo sa con precisione «Non so dirtelo, pero, come mai tutte queste domande?»

Invento senza guardarlo. 
«Il faraone era curioso di saperlo ecco... »

Da quando so mentire?
mi chiedo stupendomi di me stesso.

«Beh, poteva chiedermelo, gli avrei spiegato le conseguenze...»

Da qui capisco che lui sa cosa accadrebbe ma che non vuole dirmelo.
« Beh, vado a dormire notte. »

Entro nella mia stanza piccola, certo, ma almeno ha un letto e mi ci siedo sopra per poi aprire lo zaino e prendere il mio puzzle.

- Atem scusami se ti ho tenuto nello zaino ma vedi non devono scoprirti, rimarrai il mio segreto proibito... - spiego pulendo l'ggetto con un panno su ogni angolo, e infine tocco con le dita quel simbolo ad occhio

- Mi manchi, non sei andato via vero? Tu sei nel puzzle giusto? Un pezzo di te é qui vero?-

Mi illudo che sia così fino ad addormentarmi con in mano l'oggetto che si illumina ed illumina la stanza centrando con il fascio luminoso la mia fronte mentre inizio a fare un sogno strano.

Un posto bianco, sembra avvolto dalla nebbia, mi guardo attorno non trovando nulla solo cammino nel vuoto senza una meta precisa infine mi stanco e mi siedo in quello spazio iniziando a riflettere su ogni cosa, senza pensare che sia un sogno, tuttavia i ricordi con Atem si fanno sempre più vivi nella mia mente a tal punto che inizio a piangere mormorando il suo nome o meglio come io lo chiamavo " Mou hitori no boku. " 
Poi una mano mi tocca la spalla: ha il tocco delicato. 
Il mio cuore vibra sentendosi vivo, voglio voltarmi ma di colpo mi sveglio scoprendo che è mattina, che la sveglia sta suonando da un pezzo e che se non mi sbrigo farò tardi al mio primo giorno di scuola al liceo.

« Oh no! » mi vesto di fretta e furia con la mia nuova divisa nera maschile e un cravettino rosso

- Perché non mi hai svegliato Atem! Sei il solito dispettoso! -

Ovviamente non ricevo risposta, ma non voglio perdere quel vizio di parlare da solo perché sono convinto che lui nel mondo degli spiriti mi senta e vegli su di me.

Raggiungo la cucina, mio nonno mi rinfaccia che dormo troppo, ed io annuisco mangiando la colazione a base di cereali poi prendo lo zaino e me ne vado nella nuova scuola.

-Il liceo, quante cose si sta perdendo Atem.. - penso per poi raggiungere il cancello in questa giornata solleggiata.

Più avanti noto i miei amici d'infanzia ed Anzu che è sempre slanciata e così carina con quegli occhi azzurri capaci di addolcire chiunque, però stranamente da tempo non mi fanno più effetto e non capisco il motivo.

Jonouchi ironizza del suo giorno che sarà memorabile che troverà la sua tipa e cose simili, un po' come fa Honda, mentre Anzu spera solo che saremo tutti nella stessa classe.

-eh si saremo mistati, ma a me non preoccupa perché tanto c'e la ricreazione. -

Entriamo a scuola, veniamo a conoscenza del caposcuola un ragazzo belloccio il tipico pelle nivea, occhi verde intenso e capelli biondo sabbia con una petinatura molto stravagante ma non quanto la mia che sono praticamente sparati per aria a forma di stella con dei ciuffi fuxia e biondi mentre il restante è nero; decisamente punk...

Beh, finito quel noioso barambabam di regole, raccomandazioni e prospettive per noi primine, troviamo le nostre classi, sfortunatamente siamo tutti separati, io sezione C, anzu B assieme a Jenochiki e honda.

Ok questo mi sta a significare che devo stare solo, affrontare la classe e tentare di stringere amicizia, ma alla fine io ho avuto un amico grazie al puzzle, ma senza ci riuscirò ad ottenerlo?

-Ma certo che ce la faccio, lui mi direbbe che devo credere in me stesso! -

E di nuovo lo ripenso quasi come una maledizione.

- Certo che deve essere proprio speciale per farmi stare cosi dipendente da lui e pensarlo sempre.. -

Non mi sfiora l'idea di amarlo, io credo che sia amicizia anche perché la cotta per Anzu esiste ma non cosi forte.

Entro in classe, ci sono piu ragazze che maschi e questo mi lascia perplesso.

- spero nessuno sappia che sono Yugi altrimenti mi troverò dei rivali... -

Come ragazzo sono carino, secondo Anzu un tipo adorabile specie per il mio modo di fare cosi timido che trasette l'amore nel coccolarmi; se solo penso che una ragazza possa solo abbracciarmi o spupazzarmi mi viene la tremarella, mica sono un pelushe.

- Però Lui mi coccolava sempre, certo come un fratello ma era così bello quando mi abbracciava forte e mi chiamava " Aibou "( compagno ) 
gia, ma ormai devo smetterla di pensarlo. -

Ma non ci riesco.

Cerco un banco libero lo trovo in seconda fila e prendo il blocknotes scarabocchiando un po' me, lui e il puzzle del millenio.

Una mano prende il mio diario, alzo lo sguardo e vedo una ragazza dai capelli azzurrini, occhi verde chiaro. 
«Ehi, dovresti parlare con i nuovi, non lo sai che è mal educazione? »dice lei con aria prepotente, ricordandomi qualcuno che conosco.

Io mi alzo di scatto e cerco di riprendere quel diario
« ridammello »

Ma lei è alta quanto anzu ed io un tappo, quindi salto ma lei se la ride
« ma guardati sei sicuro di non aver sbagliato scuola? »

Io arrossisco pensando - Maledetta, io non posso farci nulla per la mia statura... Atem come agirebbe?
Eccetto chiuderla in un gioco delle ombre? Mmh.. -

Mi guardo attorno poi vedo la sedia quindi ci salgo sopra e finalmente raggiungO l'altezza per prendere il diario. 
« ti basta cone risposta! »

L'altra scoppia a ridere.
« furbo non c'e che dire, beh, piacere tapettino mi chiamo Amyl,piacere.»

Rimango di stucco - Cosa? Significa che siamo amici? Ma aspetta come mi ha chiamato? - e chiedo. 
« Non vorrei illudermi ma significa che siamo amici? »

L'altra annuisce « Ma si tapettino, sei persino carino, allora mi dici il tuo nome? Però tapetino ti si adice»
e se la ride mentre io dico « avessi qui Atem ti righerebbe. Ehm... » mi zittisco arrossendo inventando «M-mio fratello... non badarci »

- Fratello un corno, io non smetto di essere dipendente da lui. 
Maledizione sono passati tre mesi dopo quel fatto e ancora lo penso come mio prottetore. Sono patetico: vivo nel passato e basta. -

Amyl sospira facendo un segno di negazione. « Capisco tuo fratello ti ha lasciato solo e ora te la vedi ad affrontare il mondo. 
Mph, allora avevo ragione che sei un bambino. »

E continua a ferimi con quel sorriso sbarazzino. 
«Ma la vuoi smettere di sminuirmi? »

L'altra se la ride, gli piace stuzzicarmi specie a vedermi tutto rosso. 
« no, sei uno spasso la tenerezA in persona , più ti arrabbi più sei tenero, di un po la tua ragazza è gelosa di te vero? »

E qui io ammetto « Non ho nessuna ragazza! »

Lei inclina la testa « Strano ti ci vedevo coccolato ad una rgazza, beh, quindi non ci sono problemi se usciamo vero? "

I problemkli si che c'e ne sono.
- Ma che vuole? io devo tenere compagnia il mio puzzle, ma non posso mica dirle di no, siamo amici anche se questa mi pare una jonoichi 2... -
« non ho impegni. »

La ragazza allarga il sorriso « Bravo tapetino, allora dove si va di bello? »

Io non lo so 
« ma scegli i posti che vuoi tanto... » dico con aria fredda e lei propone
« andiamo a giocare a carte? Ho iniziato a giocare a dual monster tu lo conosci? »

Quel nome mi riporta alla mente le avventure con Atem « ehm, ne ho sentito parlare... »

La ragazza prende il suo deck « peccato, volevo mostrarlo a uno esperto ma anche tu sei novellino pare »

MI sale un nervo pulsante «novellino!? Ma la smetti di sminuirmi? »

Lei chiede «scusa non credo che uno tipo come te sia bravo no? Però se mi batti ti crederò. »

Io tocco a tasca della divisa e prendo il mio deck. 
« se vinco io la smetterai di chiamarmi tapettino e la finirai di sminuirmi chiaro!? "

L'altra sbuffa « ma dai è un modo dolce per parlarti, non ti piace? »

E rispondo con irritazione « a chi piacerebbe essere chiamato "Tapetino" per di più da una ragazza!? 
Non è colpa mia se sono basso, sono in piena crescita!
Dammi tempo e ti raggiungero! "

che poi è vero potrei anche superarla no?

Ma lei scoppia a ridere. « Ahahah, tapettino ma quanto sei sognatore, io non credo che mi raggiungerai devi sapere che faccio atletica e ho dei genitori assai alti, adesso sono 1: 75, credi di superarmi? Non prendermi in giro. »

Sempre più mi sale un nervo pulsante. 
- la voglio zittire e l'unico modo è batterla - 
« Ti sfido difronte a tutta la scuola a duel monster se vincerai starò zitto alle tue provocazioni ma se perderai tu smetterai di provocarmi. »

-Al diavolo se è inesperta, gliela faccio vedere io, e poi è antipatica, una lezione se la merita... 
Atem farebbe cosi non no? -

la ragazza arrossisce era convinta che sarebbe stato un incontro privato non a scuola.
«sei pazzo vuoi umiliarti o che? »

ovviamente ommetto la mia bravura " È il contrario! Nessuno mi tratta cosi, non più chiaro?! 
Sai che umiliazione se ti battessi? Del resto non sai nemmeno il mio nome."

L'altra riflette - Beh, il tapettino è battagliero, ma è bravo? No non credo anche se assomiglia molto al re dei giochi ma non può essere, lui era più alto e figo questo è la sua copia fatta male -
« E va bene, avvisa pure la scuola io ti battero e sarai il mio schiavetto "

Io faccio un sorriso allo stile di Atem di quando sa come vincerla. « Aspetta a cantar vittoria, non si sottovaluta mai il proprio avversario... ma credimi sara divertente questo match. ,»

Più che altro ti aspetta una lezioncina, non mi risparmieró.

« A fine delle lezioni in palestra ci sfideremo! » esprime lei incredula di aver accettato - non é che me ne pentiró? -

Che ve ne pare? 
Aspetto commenti :) 

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Capitolo 2
*** Era solo la mia immaginazione? ***



Capitolo 2

personaggi principali: Yugi, Atem
Personaggi secondari: Amyl
comparse: Anzu
genere: mistero, sospance, azione, romantico, introspettivo.

 


Era solo la mia immaginazione?

Il santuario è stato il nostro  rito di battaglia, lo sai ci speravo che ti battessi ma non potevo darti favoritismi , rri un duellante contro me, dovevo sfoderare ogni carta che ho pensato di mettere nel mio Deck.
Tu sei il solito nanetto, m' intenerisce troppo la tua voce così acuta al contrario della mia possente, inoltre tu sei cosi bianco mentre io di carnagione più scura, formiamo il cioccolato insieme non credi?
Ti ho posto contro le divinità egizie ma sapevo che le avresti battute, del resto ti conosco, e so quanto sei migliorato in strategia.
Mi osservavi sempre quando giocavo vero?
Io ti ho risposto ponendoti altri problemi ma tu in un modo o nell' altro sei riuscito a battermi aggiudicandoti il titolo di " Re dei giochi " e non grazie a me, ma a te.
 mi hai reso fiero di te ma anche triste.

Avevo il cuore che non trovava più pace , se non fosse per il mio temperamento fiero avrei io pianto, avrei io deciso di fermarmi, ma non l'ho fatto, era per il tuo bene Aibou, dovevi crescere allontanarti da me, perché a me del raggiungere la pace non mi interessava, avrei vissuto la tua esistenza con te piuttosto che lasciarti andare ma ormai la porta era aperta, e quando ho visto la mia famiglia pronta ad accogliermi ho iniziato a camminare e tu non mi fermavi.

In certi momenti desiderai abbracciati dirti anche la verità che ho faticato a nasconderti ovvero il mio amore per te, ma come ho compreso, tu ami Anzu giusto?
Ed è anche per questo motivo che me ne vado in modo da non tenermi lontano dalla tua vita.

Sai quando mi sono innamorato?
Era successo quando hai attivato il puzzle: io ero te e tu me, ma ero innamorato del tuo animo, e
con il passare del tempo sei riuscito a cambiarmi, da spietato faraone ribelle che giocava con la magia delle ombre tu mi hai dato quella che chiamano pietà, imparai a non sanzionare più, imparai l'amicizia e il sacrificio, quante volte mi hai salvato per sacrificare la tua anima? Sempre.
Mi hai conquistato, e anche se sei un maschietto non ti darei differenze , io amo il tuo spirito non il tuo corpo, ma tu Aibou se lo sapessi come reagiresti?
Mi allontaneresti o mi accetteresti?
Sono domande che vorrei sapere e che mai ho avuto il coraggio di portele.
La porta si chiude, tu piangi ed io chiudo gli occhi rassegnato, ed infine il silenzio totale in quel posto bianco, casto dove conosco i miei antenati, la mia famiglia, e parlo con mia madre e non smetto di narrarti, ho bisogno di parlare di te, di ricordarti, ma devo lasciarti vivere, sono sicuro che tu mi dimenticherai e che quest' amore é a senso unico.

Sarò felice per te, almeno finché non morirai e allora portò dirti la verità.
 Prima che la porta si chiudesse mormorai " Aspetto il tuo trapasso. "
ma non potevo dirlo, non ti avrei mai perdonato se tu ti fossi suicidato quando hai tutta la tua vita davanti.
Quando mi rilasso tranquillo dormo un po' accanto a mia madre che mai ho potuto conoscere a causa della sua morte e lei ora mi coccola con sguardo gentile canticchiandomi una ninna nanna cosi da cullarmi nel mio dolce sonno.
Benché sia cosi tranquillo c'e una parte della mia stessa anima che si tormenta, rimpiange e questo viene avvertito da chi mi circonda perché qui si dovrebbe vivere senza rimpianti.

Ho aspettato 3000 anni per questo momento eppure mi sento incompleto.

Mentre dormo sogno il mio dolce Aibou immaginandolo vicino a me , ma la realtà è diversa e benché questo mondo sia l'emblema del piacere e tranquillità non riesco a a stare calmo.
Il mio cuore lo esige, è inutile girarsi attorno, io sono tormentato ma non dal passato ma da lui.
Quanto tempo sta passando?
Mesi? Anni? Non lo so...
Il tempo qui è cosi indefinito che non c'é la vecchiaia.
Non esiste la durata, si perdura qui e basta.
Mesi, giorni, o un attimo forse sono passati? Ma qualcuno vedo vagare verso l'ignoto, stranamente non lo riconosco, è così sfumato e quella nebbia che lo avvolge non aiuta per niente.
Lascio un attimo stare la mia amica che è l'antenata della maga nera e seguo quella sagoma.
Un po' d'insicurezza mi sopraffa.
Ma cosa ci f uno spirito cosi tormentato nel mondo degli Dei?
Oh Ra, ma sta piangendo?
Proprio non lo capisco, non sembra nemmeno della mia stirpe quindi come può essere là se non nel luogo della gente comune morta?
Curioso mi avvicino, e sento solo un nome che solo una persona conosce ed è Yugi cioè il mio Aibou, ma cosa ci fa in un posto simile?
Tremo..
Non può essersi suicidato, non può e perché per me?
Forse sogno ancora?
Il mio desiderio di vederlo è così potente da darmi le allucinazioni?

Rimango ad osservarlo, Lui non si accorge che sono dietro lui e lo sento sempre più che mi chiama in un pianto disperato, facendomi battere l'anima.
Lui sta così male senza me?
No, questo è impossibile, lui vive la sua vita con la sua ragazza, crto non si sono dichierati ma lo so da sempre che l'ama, e ora può averla, no?
Allora cosa c'è di sbagliato?
Mi convinco che sia tutto un sogno, uno strano sogno...

Deve essere così figuriamoci se lui per me piange o si amazza, però voglio toccarlo e cosi gli metto una mano sulla spalla ma in quell' istante prima che i nostri occhi si scontrino lui svanisce e questo provoca in me una spaccatura.

Ma perché allora sognavo... non c'era?
Mi diedi un pizzicotto sulla faccia per poi toccare la fronte con la mano colma di gioielli d'oro .
Che patetico, sono cosi innamorato... ma perché non trovo pace?

No non posso avere pace senza lui, senza sentire la sua voce dolciastra e acuta, senza vedere i suoi occhioni lilla, senza vedere il suo viso da bambino indifeso che pare che il tempo non tocchi mai.

Corro dai miei parenti, loro si chiedono già da tempo cosa mi tormenti ma non ho mai risposto, ma stavolta il desiderio è cosi prorompente che se non ne parlo a qualcuno rischio di esplodere perché sono pieno di sentimenti , e me ne accorgo sempre più io ho un cuore anche se non ho corpo io ho sentimenti. Volontà, desideri.

« Io credo di aver visto Aibo, ehm, Yugi tutto solo verso il nulla, ma è immaginazione? »
Mio padre chiede.« Figliolo è da tempo che volevo chiedertelo, ma ti tormenta qualcosa? ,»
Io non voglio rispondere ma forse dovrei dopotutto lo noto che sono preoccupati per me. « C'e un ragazzo che credo, no anzi no, sono innamorato di lui ma l'ho lasciato, per farlo vivere nella sua vita , tuttavia me ne pento, mi pento di non avergli nemmeno detto come stanno le cose, di essermi fatto passare per amico quando ero da sempre cotto di lui, da sempre lo proteggo, è stato il volto che ho visto al mio risveglio, mi ha tenuto con sé nonostante fossi maligno. Io usavo il suo corpo per soddisfare i suoi desideri. E non nego lui è preso da una sua amica del cuore, me ne sono sempre accorto ma mai ci ho badato, mi dicevo che dovevo solo renderlo felice, ma con il tempo mi ha trasmesso la passione di un gioco, degli amici su cui contare, quel ragazzo si è persino sacrificato per me per non farmi manovrare...
Ecco si sono tormentato, se prima cercavo il mio passato ora rivoglio il suo presente...
Non so quanto tempo sia passato, ma sto impazzendo o cosa?
Vedo Aibou piangere chiamarmi e... Assurdo, no? -
Seth l'antenato di Seto mormora incrociando le braccia.
« Non c'e modo per tornare dai vivi a meno che non ci sia un collegamento tra te e lui ma tramite ciò che vi univa. »
Quella notizia mi fa capire che non lo vedrò piu. « Beh. L'unico era il puzzle del millenio, ma dubito fortemente che lui sia stato così incosciente da portarlo dietro, provocherebbe il risveglio del gioco delle ombre nella sua anima, dubito che i guardiani l'abbiano permesso.. »
Mia madre chiede preoccupata. « Sei sicuro di averlo visto?
Insomma se fosse dovrebbe essere morto, ma come ha fatto a raggiungere questo luogo protteto dagli Dei? »
A questo quesito non so cosa dire, e mi convinco sempre più che era solo la mia immaginzione quindi chiedo. « Non posso vederlo in nessun modo? »
La donna ci riflette su. « Si potrebbe se lui avesse con sé un oggetto magico, ma gli oggetti del millenio sono andati perduti, e sono stati riposti nel loro luogo d'origine. »
A questo lo credo anche io. « Quindi dato che la magia è ormai sigillata non posso avere modi per tornare giusto? »
Tutti annuiscono con dispiacere e io abbasso le pupille digrignando i denti ma resto a tono freddo. «  Se nel caso il destino portasse qualcuno alla scoperta del puzzle del millennio cosa accadrebbe? »
Qui mio padre entra in argomento. « Non essendo il proprietario non può attingere al suo potere. »
E le mie speranze si spengono. « Solo Yugi potrebbe risvegliarla, ma come potrebbe, lui non ha conoscenze. »
La donna spiega. « beh, il puzzle non perde il suo potere solo si disattiva, ora non ha un' anima imprigionata tuttavia potrebbe a contatto con chi lo ha costruito usare la sua magia, ma sarebbe un disastro perché la sua anima entrerebbe in contatto con le forze oscure, e se lui non è abbastanza forte potrebbe usarlo per fare del male, e sanzionare.»
Atem resta ad occhi scioccati, di suo sa cosa è quel potere l'ho utilizzato spesso, ed è qualcosa che fa nascere proprio la spietatezza, sopratutto se si è susseguiti dalla rabbia. « No, non credo che lui possa avere il puzzle. »
La madre continua spiegando. « La condizione è questa per tornare, riavere di nuovo uno scopo cioè sigillare le forze delle ombre. »
Ed una piccola parte del mio animo sta sperando che Yugi abbia davvero con se il mio puzzle.

Non devo sperarci, ma sarebbe la chiave per tornare, però rischia molto, non sarebbe lui se perdesse la sua innocenza, io ero spietato per quel ragazzo ho persino rinchiuso le persone nel gioco delle ombre, per ogni suo desiderio io ho sempre sanzionato chi lo feriva.
Ma se lui non ha il puzzle come ha fatto ad arrivare fn qui?
E se fosse stato  un sogno?
 Però averlo rivisto anche solo per quei capelli a punta mi ha placato l'animo, chissà che combina ora…

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Passa la ricreazione, Amyl si è data da fare per sminuirmi difronte ai miei amici.
« Ehi, ciao, incredibile siete amici di questo nano? »

La fulmino con gli occhi, decisamente mi sta stancando, ma trattengo ogni frase per la sua clamorosa sconfitta.

Non l'ha capito che ho vinto un campionato, che batto Seto Kaiba, e cosa più bella non sa nulla del Dual monster, e benché sia scorretto ho deciso che sarà là che lei inizierà a rispettarmi, per cui ora faccio solo sguardi annoiati, però poi questa  mi tocca i capelli dicendo.
« Ma sapete assomiglia tanto a quel campione in carica, è suo fan? »

I miei amici rimangono stralunati, cioè lei sta prendendo in giro un ragazzo senza sapere chi sia?
Anzu tuttavia arrossisce ma di gelosia, eccome se è gelosa. « Ehi tu smorfiosa, lascia stare i capelli di Yugi!  »

io rispondo con un sorriso. « Ah, tranquilla, non mi da fastidio… »
E ancora mi stupisco per come stia mentendo, ma i miei sentimenti sempre più iniziano a traboccare specie quando Amyl a detta sua mia amica mi dice.
« Cosa si chiama Yugi? No, non può essere il campione, lui era così alto e bello da morire.»

Anzu se la prende che digrigna i denti. - Ma come si permette?! Io la strangolo. -

io invece chiedo. « Lui è così carino? » e una strana rabbia mi assale.

« Certo, ha occhi così arguti, insomma non lo conosci , era in televisione? » Risponde Amyl arrossendo un po', ed io assumo sempre più un volto contrariato.

Ok, Atem è bello non lo nego, ma occorre fantasticarci?! Ma Che razza di ragazza è?
Anzu ha molto più riguardo, io non la capisco questa, ma come s permette poi a dire che non sono Yugi, siamo identici cambia solo l'altezza e gli occhi…
Devo calmarmi presto la umilierò e a quel punto smetterà d'infastidirmi.

Lo penso con un lieve ghigno ed occhi un po' divertiti.
Non mi reputo cattivo ma una lezione bisogna darla a una così no?

Jonouchi intanto tenta di calmarla. « Ehi stai attenta a cosa dici quei due erano… »
Ma non lo faccio parlare più di tanto perché dico con un sorriso falso. « Già, lui era forte… ah, vado in bagno eh… »
E corro via ma piuttosto che andare in bagno corro verso il terrazzo per poi fermarmi non capendo perché sia così infuriato, cosa può  importarmi a me se Atem piace, se mi supera in altezza, o bravura? Nulla no?

L'ho battuto quindi non mi sento inferiore, allora cosa è che mi ha infastidito?

Non ci arrivo che è proprio il come sia stato osservato da una perfetta sconosciuta; per carità so che le fan ne ha, ma affrontarla così a faccia mi lascia della rabbia come se fosse stato toccato qualcosa di inviolato, proibito, qualcosa che solo io posso sfiorare…

 Ma che cosa mi sta accadendo? Me la prendo per una fan mia?!
 No fan di Atem, l'ha praticamente descritto ci mancava dirgli che era egiziano di carnagione scura e l'avrebbe descritto.

 Devo calmarmi, non posso farmi mettere i piedi in testa da una ragazza, mio Dio sembra la coppia di Jonouchi ancora prima di essermi amico, ma stavolta è diverso lei è mia amica?

Ma un' amica non mi ferirebbe così no?
Per di più prima in classe mi aveva chiesto un' uscita ma ha usato “Appuntamento? “
 e poi perché mi toccava i capelli?
A malapena al mio altro me lo lasciavo fare o Jonouchi ma loro li conosco, questa no.

Intanto dietro di me si sentono dei passi, io mi volto, ed il vento soffia contro me mostrandomi Anzu.
« Yugi, perché non gli dici chi sei? Quella ti sminuisce, ma tu hai tanto valore e lo sai no? »

Io le rispondo con il sorriso. « Potrò sembrarti debole, ma fidati dopo la partita smetterà di parlarmi con quell' arroganza. »

Lei si avvicina a me e mi sorride. « Lo sai anche se hai gli occhi innocenti, altezza bassa sembri certe volte forte quanto il tuo alterego. »

Questa frase mi rincuora e allo stesso tempo mi ferisce.
« Voleva che io mi preparassi ad affrontare le avversità no? È normale che sia cambiato! »

Anzu prende il suo cestino, si siede su un muretto e inizia a mangiare invitandomi a provare i suoi piatti e lei in cucina se la cava bene. « Però a te non manca? A me sì… »

Io digerisco il boccone esprimendo a tono leggero. « N-Non pensarci, è stata la sua scelta, dobbiamo rispettarla. »

Quello che io non riesco a fare, e continuo. « Ormai è trapassato,, si va avanti. »

 Ma perché non gli dico che sto male? Sto diventando un accumulo di bugie e Anzu ci crede?

« Beato te che non ami, a me lui piaceva, anche se aveva il tuo corpo… Secondo te sbaglio? »

Per anzu provo dispiacere ma non proprio rabbia anche se l'idea che lui non l'abbia mai pensata in quel senso mi rende sollevato.

« Ma lui è un fantasma no?
Certo è stato nel mio corpo, ma era uno spirito incatenato dal puzzle, adesso lui è felice con i suoi avi; dobbiamo pensarla così. »

Bugiardo, quanto mento, quanto sto tentando di far scordare ad Anzu lui?

« Lo so, ma se per me è difficile per te che eri come la sua anima gemella non ti senti incapace di accettare la separazione? »
Si mette le mani sulle ginocchia, nasconde il viso su esse ammettendo. « Quel giorno quando tu sei uscito per ultimo dal santuario cosa volevi fare? »

Io mi zittisco, e nei miei occhi si può leggere il mio reato, ma forse Anzu potrebbe capirmi no?

No, e se poi me lo rubasse? Il puzzle è mio, lui è solo mio…

Arrossisco a quel pensiero svoltando o sguardo.
 « Te l'ho detto ero inciampato, e poi cosa pensi che potessi fare? Stava crollando tutto… »

Lei mi guarda scettica per poi sorridere. « Giusto, che cosa pensavo… beh, Aspetto di vederti alla partita e di umiliare quella smorfiosa, però stai attento a lei va bene? »

Mi chiedo perché debba starci attento. « Ma sì, tranquilla cosa vuoi che succeda? »

Lei mi guarda profondamente. « Non vorrei che una volta scoperto che tu se proprio Yugi Muto lei si appiccicsse a te ancora di più. »

Io svolazzo una mano. « Ma cosa dici, quella è solo presa dall' immagine dell' mio altro me stesso, l'ha detto no? Alto, occhi sottili, insomma a me mi vede come un microbo. » E ridacchio cercando di non pensare alla fitta a parlare del mio ex alterego.

Anzu non si accorge delle ombre del mio cuore,e se ne va portando dietro il suo pranzo. « Torno in classe, ciao. »

Pure io vado verso la mia classe ormai tornato sereno, parlare con Anzu ha un suo effetto rilassante.

Raggiungo il mio banco e oltre ai ragazzi della classe che tentano di stringere amicizia con me mi ritrovo Amyl che dice. « Ehi Yugi, perché sei scappato da me? »

 E adesso pure mi stalkera?  
« Sono andato in bagno. »

« Bugiardo, Jenouchi non ti trovava più, e poi Anzu mi ha detto che ti parlava, ma insomma mi eviti o cosa? » dice con rabbia, facendomi un po' irritare.

 « In verità non capisco perché t'importi dove vado? »

« Siamo amici, mi ero preoccupata. »

Io proprio non la capisco, ma le ragazze sono svitate? -
« E perchè? »

« Che ne so, tu sei strano, ti metti a ridere falsamente, hai occhi che non hanno vita, insomma non vorrei che ti ammazzassi. »

 Quei particolari a me sconvolgono. « Io non sono depresso! »

« Quando ti ho visto lo sembravi, chiamalo sesto senso! »

« E ti sbagli! Perché dovrei essere depresso? Sono felice: ho una famiglia che mi ama degli amici fantastici e… » e un ragazzo che tengo più di tutti ma non l'ho più e così ritorno a far silenzio

mentre lei chiede. « Lo vedi, hai un problema, è da tutto il giorno che noto questo, allora tento di disrarti, magari ti diverti. »

Io Non l'ascolto proprio ritorno nei miei pensieri.

Se ne accorge persino una ragazza che sono triste, allora come mai Anzu mi ha detto che sono forte? Doveva essere il contrario no ? -

Fortunatamente la lezione inizia e così Amyl non mi importuna più anche se io per tutta la lezione non faccio altro che disegnare me, l'oggetto millenario e Atem per poi metterci dei cuori solo come simbolo di amicizia mica amore, perché io sono innamorato di lui? Non lo capisco ma indubbiamente questi sentimenti qualcosa significano.

Intanto Amyl mi osserva, lei sta a fianco al mio banco e mi bissbiglia. « Che cosa è quella piramide? »
E rispondo. « Eh?! Ma adesso mi controlli cosa faccio, la vuoi smettere? »

Metto l'astuccio ai limiti del banco e coloro gli spazi bianchi. - Ma perché sono così sfigato, insomma chiedo tranquillità possibile che non ne arrivi?! - poi guardo fuori dalla finestra pensando.

 Atem è morto no, è in un regno degli spiriti, forse potrei vederlo se morissi?

Sbatto le palpebre a quella idea malsana e mi tiro manate sulla faccia.

 No, no, ma cosa penso, sto impazzendo?! Non posso seriamente desiderare di morire per vederlo!

 Sempre più mi accorgo di avere atteggiamenti strani che ad Amyl non passano inosservati, infatti a fine lezione mi chiede. « Ehi depresso cronico, sei pronto alla battaglia? »

Io prendo il mio deck. « Mmh, certo… »
Stranamente dopo quel pensiero mi sento leggermente nauseato e indeciso, alla fine se fosse possibile avrei risolto il mio tormento…

Arriviamo in palestra, c'è un sacco di gente a tifare il mio nome lasciando Amyle interdetta che si chiede come mai io abbia così tanti fan, ma non rispondo solo mi metto in posizione e così lei mentre dico. « Essendo appena nuova ti concedo la prima mossa. »  e mescolo il deck così lo fa lei poi iniziamo la sfida.

Lei in campo mette un mostro oscurità un po' debole e posiziona una carta coperta dopodiché passa la mia mano.

« Molto bene, pesco! » Guardo la carta e la unisco alle altre per poi pensare a una combo strategica. « Posizione un mostro in posizione d'attacco e metto due carte coperte, a te la mossa. »

Chissà come agirà, essendo nuov potrebbe fare molti errori, ma questa è la mia rivincita quindi m'impegnrò a fondo.

Intanto Anzu urla. « Forza Yugi fagli vedere a quell' antipatica di che pasta sei fatto! »

Gli incitamenti dei miei amici mi riportano alla mente tantissimi momenti passati e intanto Amyl passa all' attacco così io attivo una carta trappola che annulla l'attacco.

Poi lei in difficoltà passa a me il turno e così sacrifico il mio mostro per giocare la maga nera e passo subito all' attacco, ma lei mi ferma usando una carta magia che riflette il danno a me.
« Wow, ma allora sei brava. »

Amyl esprime. « Ho solo fortuna… ora tocca a me! »
 Prende una carta che cambia il terreno in oscurità, così i suoi mostri guadagnano punti d'attacco e difesa, poi posiziona il suo mostro in posizione di difesa mentre l'altro viene sacrificato per fare spazio a un mostro oscurità che pare non essere forte ma lei attiva la sua carta magia che aumenta l'attacco del suo mostro quindi va contro la mia maga nera e viene distrutta lasciandomi senza parole.

La mia maga? Altro che novellina, questa ci da dentro… Non posso perdere, ne va della mia reputazione, stanno pure filmando tutti. Cuore delle carte guidami.

Pesco una carta , riesco  a usare una carta magia che aumenta il suo attacco di mille sacrificando i miei life point poi  vedendo che lei usa una carta trappola io l'annullo con un' altra riuscendo a prendere il suo mostro togliendole i primi life point, poi posiziono una carta coperto e le passo il turno.

L'altra pesca la sua carta, non ne trova di granché ma comunque posiziona i suoi mostri in   difesa

e questo mi fa riflettere.

 Ha due mostri perché portarli in difesa? Non credo che non abbia carte per poter contrastare i miei mostri, però c'è quella carta coperta, potrebbe essere una trappola oppure magia? Non posso sapere il suo gioco, però forse posso batterla in una combo se solo pescassi quella carta… Devo vincere anche per me stesso..

Intanto Anzu dice a Jonouchi. « Quella ragaza è brava, non pensavo… »
 Seriamente non sa chi è Yugi? No non ci credo, altrimenti perché starle così appresso? -
 
intanto io pesco la carta magia che attivo subito per pescare più carte sperando di avere ciò che mi
serve e fortunatamente come sempre appare, quindi l'attivo subito, ricevo così la mia carta andata al cimitero poi la metto in campo facendo tornare la giovane maga nera ed infine attivo una carta che  preleva i punti d'attacco di uno dei mostri avversari a mia scelta e li porto sulla maga nera  poi attivo una seconda carta che cambia i mostri dell' avversario da difesa a attacco e così riesco a vincere la partita dopo averla attaccata con i miei due mostri.

Amyl rimane senza parole, seriamente ha perso? Non ci crede, non vuole crederci ma soprattuto inizia a pensare che forse io sono quel campione che lei tanto ammira e così chiede.
 « Non è che tu sei Quel Yugi che ha vinto contro Kaiba? »

A questo punto ammetto. « Sì sono io, piacere, finalmente sai chi sono. »

E lei mi chiede abbassando lo sguardo tremando giusto perché moltissimi la stanno guardando. « E tu non me lo hai detto per ferirmi? »

Da ammettere vederla in quella posizione così da perdente mi fa tenerezza e dispiacere ma se ripenso a come mi ha trattato per queste ore dico che se lo meritava.
« Non è colpa mia se sfidi le persone senza conoscerle, io ti ho detto che ne ho sentito parlare non che non ci sapessi giocare…Non era mia intenzione batterti o farti vergognare ma tu esageri, nemmeno Jonouchi mi chiamava in quel modo, forse per te è carino, ma per me è fastidioso! »

La ragazza rimane proprio sconvolta, avere un rimprovero proprio da chi stima per lei è un duro colpo tuttavia lei è molto orgogliosa, non vuole ammettere i suoi sbagli benché li sappia. « E tu potevi avvisarmi, io volevo solo distrarti! »

E qui chiedo. « Ma da cosa?! »

« Dal tuo mondo dei sogni! Ti ho visto sei entrato in classe e ti sei isolato, io ho passato quel momento quindi volevo solo aiutarti! »  non  vuole dire della sua vita passata alle elementari di come era emarginata.

« Ti sbagli, io sono un tipo sociavole, ho degli amici sinceri mi bastano loro. » La pongo così però ci ha azeccato io non volevo parlare con nessuno solo pensare ma poi a cosa al mio passato?

Incredibile come questa ragazza sappia capire le persone.

« Quindi è così non vuoi essermi amico… » Forse proprio perché sa che sono chi stima assume uno sguardo malinconico, deluso, uno che mi colpisce e poi la vedo mettersi una mano sotto l'occhio per togliere una lacrima. « ma tu stai… »

Non ho mai fatto piangere una ragazza, anzi è forse ciò che più volevo evitare, l'ho trattata come rivale senza importarmi dei suoi sentimenti.

Lei esprime a tono acto. « Io e te non siamo più amici! Mi hai ferita! Un giorno ti batterò a questo gioco contaci! » Poi corre via mentre io mormoro. « ma che cosa ho fatto? »

Anzu mi abbraccia dicendo. « bravo, finalmente se ne è andata, non la si sopportava più. »

Ma io non ne sono tanto fiero, anzi non ho mai pensato che potesse piangere.
Atem cosa direbbe? Lui… cosa farebbe?

Le uniche volte che l'ho visto comprensivo erano momenti indimenticabili, ma se lo conosco bene cercherebbe di rincuorarla ma io non sono lui e la colpa di quelle lacrime mi logora.
Intanto Jonouchi mi raggiunge proponendo. « Yugi, ti va se dopo andiamo fuori tutti insieme? Ho nuove carte preso, magari mi dai qualche consiglio. »  

Il mio umore mi vieta di stare con loro. « Un' altra volta, devo aiutare con il negozio di nonno… ora vado ciao. »
E me ne vado ignorando come tutti mi facciano i complimenti, vivo solo di quella colpa.

Non poteva sorridere? Maledizione già mi sento uno stupido per non aver fermato Atem, poi per il furto e adesso questa ragazza… Questa giornata è da dimenticare! 

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Capitolo 3
*** Viaggio improvviso ***


Ciao a tutti, siamo al terzo capitolo; incredibile come le idee mi arrivino in mente, ma è normale è ancora all' inzio del suo  sviluppo.
Ringrazio le letture silenziose del secondo capitolo che mi fanno capire che questa storia piace.
Questo capitolo è ispirato alla Session 0 per chi non lo sapesse è la serie prima dell' anime trasmesso in Italia.
 il carattere di Atem è Ic rispetto al manga e così pr Yugi rispetto all' anime e manga. 
Questo capitolo ha in sè un messaggio morale che spero che si recepisca. 



Capitolo 3-
Personaggi principali: Amyl, Yugi, Atem, 
Genere: mistero, storico, introspettivo, romantico, umoristico, sentimentale. Yaoi, Het.

Viaggio improvviso

Amyl non può credere d' essere stata umiliata da uno che considera un nano, e lo ammette a sé stessa è furiosa; lei voleva solo aiutarlo: l'aveva visto così solo soletto in classe e l'ha umiliata difronte a tutta la scuola, fosse stata battuta da uno qualunque ci riderebbe su ma non dal campione in carica.

-Come si è permesso!? Sono furiosa! -

Entra in casa suo fratello minore che la saluta con il sorriso. « Bentornata sorellona. »
Ma lei risponde acidamente. « Ho da sbrigare delle faccende, ciao. »
Non vuole essere cattiva ma di solito quando è arrabbiata diventa aspra e violenta, eccome se lo è.

- se non c'era gente gli avrei strappato i capelli. -


Per la rabbia che trattiene addirittura piange singhiozzando acutamente mettendosi le mani sugli occhi.

 

- maledizione fosse stato l'altro a dirmelo mi sarebbe più piaciuto, ma perché non è riapparso eppure un anno fa lui l'ha fatto...anche se continuo a credere che sia stato un incubo, del resto lui mi ha aiutato a cambiare. -

 

Era Successo per puro caso, lei era da sola per le strade, le ragazze la presero in giro per quanto fosse insicura di sé, e tornò sulla via di casa in lacrime, poi vide un ragazzo della sua età assieme ad un' altra ragazza, sembravano che fossero in un appuntamento quindi li superò senza badarci, ma il vento le fece volare via il capellino così lo rincorse urlando. « Qualcuno lo fermi! »
Probabilmente i passanti la sentirono, ma quel indumento non si riusciva a prendere però qualcuno lo acchiappò anticipando la traiettoria dell' ogetto per poi parlarle. « Ecco qui. » Glielo mise in testa tenendo uno sguardo fiero: lui era così alto, aveva i capelli a forma di stella, decisamente uno che ha stile, senza tralasciare quella divisa nera che delineava perfettamente i suoi muscoli, e magrezza, dire che era Sexy era poco.

Lei arrossì, si chiese se era un sogno, e rispose. « G-Grazie, sei stato così gentile, ehm… »
Un anno fa era così timida, non spicicava parola, e lui intanto guardò la ragazza con cui era uscito quindi solo gli chiese. « M-Mi dici il tuo nome? »
Lui rispose. « Il mio nome? Beh, diciamo Yugi Mutou, e tu? »
Quel nome le rimase impresso in testa, in giapponese significava gioco. « Amyl Aishazu, lo sai il tuo nome significa “Gioco” tu ami giocare? »
Lui aveva le mani in tasca e ciò gli donava anche intrigo, ok si era infuatando di un perfetto estraneo. « Giocare? Oh sì io amo giocare, ad ogni genere di sfida, tu? »
Lei al contrario non sapeva nemmeno giocare a scacchi, in quanto strategia era negata. « Non mi sono mai interessata, secondo i miei compagni non è per me il gioco strategico. »
Lui prese il suo mazzo. « Oh beh, io ho un amico che non era bravo però gli è bastato credere in se stesso, e pure tu dovresti, se sei insicura gli altri se ne approfitteranno. »
Lei lo indicò. « Ma io non so, come si diventa sicuri? »
L'altro non sapeva come risponderle e lei si vergognava tantissimo, aveva paura che la giudicasse strana. « Basta dire ciò che pensi, non importarti di cosa pensa la gente di te e andare per la tua strada.
Io credo che tu debba giocare a Dual monster ti plasmerebbe il carattere, hai un deck? » Quella parola per lei era come il russo.
« Il cosa? »
Lui ripete. « Deck, il tuo mazzo di carte? Aspetta ma ci hai mai giocato? »
Lei scosse la testa quindi lui le passò il suo. « Tieni ti mostro le mie, queste sono le carte, ti piacciono? »
Amyl rimase affascinata non tanto per le scritte ma per i personaggi. « Wow! Che belle, ci sono persino le fate! »
Lui chiese. « Ti piacciono le fate? Quindi il tributo luce? »
lei veramente non ci capiva nulla, ma cosa significava? « Uhm, in verità amo il nero… »
. « Quindi l'oscurità, perché non inizi a crearti un mazzo, mio nonno vende carte potresti comprarne qualcuna e crearti un mazzo.? » spiegò sorridendo, e che sorriso...
Forse sembrava a lei ma le parse il tipico venditore che cercava di venderle qualcosa però quegli occhi la conquistarono proprio, come poteva dirgli di no, era così bello, più di quelli della sua classe, però poi arrivò l'amica di lui a interromperli e così si separarono e lei non seppe mai dove fosse quel negozio.
Per giusto qualche tempo Amyl pensò a quel ragazzo, c'è chi le chiese perché avesse la testa tra le nuvole e lei non riuscì mai ad ammettere come stavano le cose, sua madre pensò che fossi malata, suo padre fece una scenata di lacrime dicendo che non doveva pensare ai ragazzi, mentre suo fratello pensava che fosse diventata pazza perché aveva iniziato a giocare a scacchi cercando di capire come vincere, era stata così dura ma lentamente imparò, e tutto per le parole di quel ragazzo.
Poi quando prese dimestichezza con la strategia ed allenò la mente, iniziò a giocare a Dual monster.

Cercò quel negozio che Yugi gli parlò e infine lo raggiunse, però al posto di vedere quel figo vide uno simile, e lei credette che fosse suo fratello minore ma non gli parlò, aveva paura che potesse fraintendere quindi lo ignorò sempre.

Una cosa che lei notava su lui era che avesse amici che sembravano così sinceri da questo in lei nacque l'invidia.
Mentre sceglieva le carte per lei vide che lui giocava con gli altri e a lei non la guardava; non che le dispiacesse ma voleva vedere quell' altro ragazzo, ma non lo vide, perciò se ne andò.
Dopo aver formato il suo deck composto di mostri oscurità cominciò a guardare le dispute in gara sul gioco, e ne vedeva di tanti, poi rivide di nuovo quel ragazzo stavolta contro Seto Kaiba, anche lui bello ma non quanto Yugi, e lei tifava Yugi sentendo anche la sua passione, e impegno, ere sempre più ammirata affascinata, soprattutto da come declinava le partite dalla perdita alla vittoria.
Prese appunti su come giocava, non capiva molto ma comprese che la sua carta preferita era il mago nero, una carta rara che lei mai era riuscita ad avere, poi usava spesso la maga nera e kuriboh alato, carte che ad Amyl piacquero tanto perché erano sul tema magico.
Nei mesi a seguire a scuola iniziò a crearsi una maschera, voleva essere diversa, unica, originale, così iniziò a vestirsi come amava: si tinse i capelli di blu che stavano a pennello con i suoi occhi verde acqua e iniziò a fare atletica.
Yugi disse che bastava il gioco ma per lei bastava la passione, è stata pure invitata a delle gare che ha vinto.
Yugi si faceva strada con le carte mentre lei con la musica e la danza, ma nel tempo libero giocava a carte e registrava tutte le partite in tv di Yugi.
Un giorno verso la fine del natale lei vide di nuovo quel ragazzo con gli occhioni tondi lilla, e lei per non farsi riconoscere o anche solo che l'altro Yugi potesse scoprire che lo voleva vedere , si travestì e lo raggiunse. « Tu sei Yugi Mutou? »
Si aspettava che dicesse di no, invece lo affermò, ma non gli credeva, lo aveva superato di cinque centimetri. « Ah… in televisione sembri diverso, è il trucco? »
Lui scoppiò a ridere per poi farfugliare qualcosa del tipo “ ma sentila dice che ti trucchi, e in effetti hai degli allineamenti spessi. “
Lei non capiva il perché parlasse solo, credeva che fosse strano. « È così buffo? »
Le sue domande per lui erano divertenti ma lei non capiva il perché, sembrava quasi che litigasse con qualcuno infatti disse. « Ma dai scherzo, però la devo dire agli altri. »
Amyl intanto vide quel medaglione a piramide, l'affascinò subito che senza pensarci lo toccò. « Oh ma è metallo? »
Lei era innocente ma non credeva che lui gli avrebbe proibito il tocco. « Scusami evita di toccarlo ci tengo assai. » le disse e lei chiese« Perchè? Cosa è? »
« È un puzzle. »
Sempre più non capiva perché i puzzle a casa sua sono dei giocattoli per creare delle figure. « Intendi che era a pezzi? »
« Sì, ci ho messo sei anni per completarlo, è stato faticoso. » e sorrise con ingenuità quindi poi lei gli disse in franchezza. « Comunque non si dicono le bugie. »
Lui ovviamente non capì. « Eh? Io avrei mentito? »
No seriamente come poteva dirlo? « Beh, sì, Yugi muto è uno più alto di te, e più carino. »
Lui non se la prende solo sorrise a dentini senza mostrare nulla, era la sua maschera almenoci provava. « Eh, dai crescerò. » poi arrossì di colpo e si girò di scatto esclamando « Non è colpa mia eh se sono piccolo! »
-Ok questo era completamente pazzo- pensò lei. « Io comunque sono fan di quel ragazzo per questo non mi faccio ingannare da te impostore. »
Yugi sempre più arrossì ma non perciò che disse anche perché poi esclamò. « Già, prima Anzu e ora questa, perché non le parli tu?»
Amyl sempre più pensava che quel tipo avesse le rotelle fuori posto. « Ma perché parli solo? »
« Eh?! Ah… ehm, comunque sono io quel ragazzo, solo che come dire è complesso spiegarlo… » mica poteva dirle che era sempre lui solo con le sembianze di un altro
« Senti, è impossibile, lui è più alto, mentre tu no, e poi è così galante, ha una voce diversa, tu c'è l'hai acuta fastidiosa, sembri un bambino, oltretutto pari così indifeso l'altro è ppiù sicuro di sé, poi non so, non mi sembri così sveglio. »
Yugi abbassò lo sguardo. « Non dovresti giudicare senza conoscermi.»
« Dico solo ciò che penso, me lo disse proprio quel ragazzo di dire ciò che si pensa. »
A quel punto Yugi diventò scontroso. « Quindi mi stai dicendo che io non sono come lui?» Non pensava di sentirsi così inferiore, lo sapeva perché la ragazza che gli piaceva era presa da lui, ma sentirsi dire che l'altro se stesso era meglio a lui ferì molto e questo il suo alter-ego lo notò che chiese. « Aibou ma che ti prende?»
Intanto disse l'altra. « beh, sì, sembri il suo opposto ecco. »
Yugi non reggeva più la conversazione che si chiuse sempre più in se stesso ed il suo alterego tentò di smuoverlo ma non ci riusciva, sentiva poi i suoi pensieri d'nferiorità non solo per quanto riguardaval'amore per Anzu ma anche per il suo stesso carattere e questo L'altro se stesso non poteva accettarlo. « Ehi, torna in te, non ascoltarla, non sei per niente inferiore anzi, tu piaci così come sei. » A dirlo si era leggrmente emozionato ma yugi proprio non ci ascoltava più e decise di chiudersi nella sua stanza mentale quindi il faraone raggiunse quella porta bussando. « yugi esci, non serve a nulla scappare. »
Lui teneva i suoi giocattoli in quella stanza che era la sua stessa anima. « Lasciami stare, è sempre così, Anzu cerca sempre te, con me mi vede così debole… mi dico che in fondo va bene, ma… a volte mi chiedo se tu non ci fossi stato lei si sarebbe accorta di me? »
L'altro rassicurò « Sicuramente, forse più in là ma se ne sarebbe accorta, e se non era lei sarebbe stata un' altra.

Hai potenziale, non serve che tu sia triste per una estranea che nemmeno ti conosce. »
« Ma cerca te! Quella pensa che io non sono te. »
« Mmh, ma che t'importa, conta ciò che pensano i tuoi amici e lei non lo è. »
« E metti che altri lo credano?! Insomma, io vinco le gare grazie a te! Non di certo a me. »
« ma non è vero, scommetto che tu potresti battermi, »
« Sì certo, magari fingendo che t'impegni. »
« Non credere, anche se fosse un' amichevole non ti darei privileggi.
Dai esci e rispondi a quella… »
Yugi annuì aprendo la aprendo la porta per poi dire ad Amyl. « Ma tu che tanto parli come fai a conoscere quel ragazzo? »
Lei s'imbarazzò molto. « Oh, beh, lui mi disse i giocare a carte per essere sicura di me, è stato come dire un colpo di fulmine. »
Yugi voltò la testa chiedendo. «Ti ricorda qualcosa? » poi ci sono stati attimi di silenzio e lui li ruppe « Come sarebbe a dire che non la conosci?. »
Lei disse la sua. « Sai dovresti andare da uno psichiatra, parli da solo è un cattivo segno… indica che ti senti solo…»
Yugi non sapeva proprio come ribattere che parve quasi sull' orlo delle lacrime ed Amyl non voleva vederlo piangere quindi decise di andarsene.
Dopo qualche passo dalla sua ombra si vide un bagliore lucente dorato che la fece voltare di scatto mentre notò come a distanza sembrava un altro.

« Ed ora basta, ci sto tempo a rincuorarlo e tu lo offendi ancora?! Meriti una lezione, nessuno fa piangere il mio Aibou; e tempo di giocare! »
Lei credeva d' immaginarselo invece se lo era ritrovato davanti e aveva gli stessi abiti di Yugi?
- Ok si sono scambiati in un attimo? Questo è impossibile. -
« Oh cavolo, ma sei proprio tu! Wha lo sai che sono tua fan! »
Diversamente dalla prima volta lui non sembrava tanto felice anzi sembrava arrabbiato. «TI spiego le regole del gioco.» nel suo sguardo c'era tremenda sicurezza ma anche qualcosa di diabolico, Amyl mai l'aveva visto sotto quella luce tenebrosa. « Giocare a cosa? » - Ma che cosa gli prende? Sembra arrabbiato, ma perché? -
Lui fece un gesto sicuro. « Oh è un gioco delle ombre, si paga con la vita..»
Lei indietreggiò. « Scherzi? Io sono giovane! » Era ovvio che non voleva, era ancora troppo inesperta specie a Dual monster, ma l'altro non sentiva ragione. « L'arresa significa perdita, ormai il gioco è iniziato.»
Non sapeva come uscirne, credeva che scherzasse ma poi perché doveva farlo? « Ma perché?! Questo gioco non lo conosco. »
Lui la osservò annoiato per poi dire un po' indispettito. « Devi solamente battermi a scacchi, solo che ogni volta che una pedina viene mangiata perderai un pezzo del tuo corpo, nel momento in cui raggiungerà le mani la partita si concluderà; vince chi ha più pezzi in scacchiera salvi. »
« Ma io non sono ancora brava a scacchi, mi batte ancora mio fratello e va solo alle elementari. »
« Oh, allora iniziamo? » ed indica un tavolo con una gioco da scacchi.
« Da dove è apparso?! Senti, non ci gioco contro te, è tutto così strano! »
L'altro assunse un ghigno perfido. « Te lo ripeto arrendersi è come perdere. »

Lei non sa il perché ma la spaventò quella frase così lugubre sopratutto se era legata alla sua vita. « Perchè mi sfidi? »
Lui incrociò le braccia. « Perchè hai esagerato, che tu ci creda o meno lui parlava con me, non si sa chi sei e inizi a offendere Yugi parlando per di più di me, ma se nemmeno ti conosco! »
« Ma tu ed io ci siamo visti un anno fa, non ti ricordi di me? »
« Che sia o meno sei riuscito a farlo piangere, e questo non lo perdono a nessuno nemmeno se sei una ragazzina! »
« Ma non credevo che ci tenessi così tanto, come hai fatto a sentire cosa dicevamo? »
« Le porte delle tenebre si stanno per aprirsi, hai l'unica salvezza ed è giocare!»
Era decisamente insano, i suoi occhi non mostravano un velo di pietà, era demoniaco e ugualmente lei rimase cotta di lui sempre più ma anche spaventata che per salvarsi corse via solo che si accorse che non poteva muoversi era come bloccata presa da degli esseri verdi con le fauci « AHHHH cosa sono?! »
Il luogo era simile alla sua città ma non c'era nessuno e le luci dei lampioni si stavano spegnendo ed lei gridava. « Qualcuno mi aiuti! »
L'altro osservava l'orario per poi esprimere. « Non ti salverai, ormai il tempo sta scadendo, le ombre ti stanno già divorando, questione di attimi... »lo disse con voce molto grave ma con un pizzico di delizia; lui si stava divertendo, era la sua vendetta.
«Ti prego lasciami andare, non voglio stare qui ho paura! »

E infatti iniziò a piangere riuscendo a fermare così Yugi che disse al suo altro se stesso. « Mmou hitori no boku  non lo fare, sta piangendo!. »
lui rispose. « Questo è nulla inconfronto a come tu ci sei stato! »
ma Yugi lo trattenne a suo modo. «Lasciala stare! È una ragazza! »
Non ricorrere al gioco delle ombre, è spaventata ti sei divertito a sufficienza. »
Il faraone non voleva ascoltarlo ma spiegò. « E perché dovrei, ti ha fatto piangere! »
« Lasciala stare, ascoltami è pentita! Non tornare a sanzionare, avevi promesso che smettevi. »
« Ho promesso che non avrei fatto uso per giocare, ma non per punire, e questa qui non ci ha pensato un attimo a farti sentire inferiore a me, per di più ti sei messo a piangere!»
Quindi alla fine Yugi disse. « Se seriamente lo farai io non ti parlerò mai più!! »
Non voleva ricattarlo ma lui rimase bloccato che proprio per lui annullò la magia per poi mormorare. « Ok, la lascio stare. » Non voleva dirlo .
Amyl vide che quei mostri che si erano arrampicati su di lei erano svaniti e poi vide tornare i passanti quindi chiese. « C-Cosa era un' illusione? Perchè mi hai spaventata così? »
Lui rispose con gelo che riuscì anche a ferirla« Stammi alla larga, non azzardrti nemmeno più a parlarmi! Addio. » E corse via mentre lei scoppiò in lacrime. - No, il mio idolo mi odia a morte! -

Sdraiata sul suo letto mormora « Già, ma stranamente oggi stuzzicando Yugi non è riapparso, chissà forse sono masochista, ma credevo che se lui si irritasse quel ragazzo sarebbe tornato, forse devo provocarlo ancora, ma ormai mi ha battuto come faccio?»
Mi giro da una parte pensando. - Non lo batterò mai, è sicuro è troppo esperto, devo travare qualcosa che possa farlo stare male proprio come ha fatto con me. -
Mi ritorna alla mente quei disegni. - Se non sbaglio disegnava quella piramide, se gliela rubassi avrei la mia rivincita però non lo porta più al collo, quindi è a casa sua? Mmh, Dovrei entrarci con un pretesto… -


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Dopo scuola cammino presso il negozio di nonno per aiutarlo con le vendite ma se devo essere sincero non ne ho voglia e non riesco a scordare l'espressione cruciata di Amyl.

Seriamente ho fatto piangere una ragazza? 
Cosa mi era preso?

Non dico di non essere stato in me, ma mi ero sentito cosi carico di rivincita che ai sentimenti di lei non ci avevo badato.

Mentre pulisco gli scaffali e le carte da gioco rare mi ritorna in mente che il mio puzzle è in camera tutto solo e che devo fargli compagnia perché sono sempre convinto che un pezzo dell' anima del faraone sia dentro e che possa tenerlo a contatto con me; so che è insanità o perversione ma sempre più verso quell' oggetto provo un morboso attaccamento, come se fosse il mio ossigeno, e di ciò nessuno sa nulla, però una parte di me dice che è una cosa normale dato che è stato ciò che mi ha legato all' ex faraone.

Nella serata termino di aiutare in negozio e corro in camera per prendere il medaglione e mettermelo al collo e poi sdraiarmici con lui e tenerlo tra le mani.

« Scusami se ci ho messo tanto ma mio nonno ha bisogno di aiuto, ora ti tengo con me. » 

 

Poco a poco inizio a dormire tenendo quel oggetto misterioso vicino al mio petto tutto abbracciato come se fosse il mio portafortuna/ pelushe e infatti lo reputo un porta fortuna, del resto mi ha con il suo potere donato degli amici veri pronti a sacrificarsi per me, allora mi chiedo che poteri nasconda questo puzzle.

All' inizio dormo sognando cose senza senso poi appare un simbolo forma d'occhio e mi proietta contro uno specchio dove vedo proprio Atem che pensa chissà a cosa ed io tocco quella lastra che pare vetro ma in verità è una bariera « Mou Hitori no boku, sono io! Yugi mi senti? » 

Credendo che quella sia una specie di portale cerco di scalfirla con dei pugni ma non si rompe, quindi urlo ,« Ti prego, ascoltami: torna da me, lascia quel posto, rivoglio stare con te come ai vecchi tempi, rigiocare a Dual monster, uscire con te, e i nostri amici... 
Tu anche se appartieni a quel mondo, non puoi lasciarmi solo senza te, non ho più una vita normale; sto vivendo nel passato, ti prego torna da me. » 

Cosa spero di ottenere facendo il bambino e l'egoista, lui non mi sente è inutile che ci provi eppure non smetto: quel desiderio è cosi forte che in lacrime urlo « ALMENO GUARDAMI! » Di colpo quello specchio si frantuma, i cocci mi feriscono leggermente e poi lo noto che Atem si volta verso me, si alza e mi raggiunge.

Lui ha il volto sconvolto, mi chiede.« A-a iubou? Cosa come hai fatto a ? » non smette di dirlo che io subito lo abbraccio forte ancora in lacrime. « Mou hitori no boku! Che bello tu mi stai guardando. » 

Lui non sa proprio come reagire ma i sentimenti per lui si fanno sentire, corrisponde l'abbraccio anche se è decisamente ansioso. « Aibou questo posto è inviolabile; che razza di potere hai usato per arrivare fin qui? » Poi chiede come a capirlo.« Il puzzle? Tu hai il puzzle con te?! » 

Non comprendo il suo stupore dopotutto era nostro no?

« Si, l'ho ripreso, era ciò che ci ha fatti incontrare non potevo separarmene, ma allora è vero tu eri ancora nel puzzle. »

Lui scuote la testa. « No, quel puzzle è privo di anima, è disattivo ma se tu ci riversi la tua tenendolo con te esso prenderà la tua.
Senti apprezzo la visita ma devi smetterla! Sbarazzati subito di quel oggetto, non hai idea di cosa combini potrebbe renderti succube delle ombre, o peggio potresti risvegliare quella forza! » 

Io mi sento rifiutato e incompreso « no, separarmene significa lasciarti per sempre e tu sei me, io te, cosi era cosi, è...»


 

Ok sembro pazzo, ma sarà l'amore a farmi ragionare cosi.?

« Aibou... cosa vorresti dirmi?» Non è che lui non mi capisca ma non vuole credere e illudersi di essere corrisposto. 

« Non ci sto senza te, non c'è vita senza te, non c'è senso senza te! »


 

Quel modo di dire poteva significare in ogni cosa anche se è una mini dichierazione Atem non lo comprende bene.

 

« Capisco, beh, sono felice di rivederti, almeno ora so che non sono pazzo.» 

Io rido ,« i fantasmi sono pazzi? »


Lui afferma « ma no, semplicemente ti avevo visto prima, non so quanto sia passato ma non ho smesso di pensare che ero solo impazzito. » 

 

Io stringo l'abbraccio chiudendo gli occhi, è così rillassante tenerlo mi fa tornare spensierato « Allora forse sto solo sognando, ma allora non voglio più svegliarmi.» dico come un bambino

e lui viene ammorbidito da quel sentimento non scordato che di riflesso mi tocca i capelli a stella stravaganti così simili ai suoi, quindi gli inizio a dire. « lo sai, rispetto ad Amyl tu hai un tocco più delicato, mi piace... ,»

Lui domanda «Amyl e chi sarebbe? » chiede continuando a giocare con quei capelli, gli mancava proprio sentirmi,ed ora non sa quanto resisterà di nuovo a sperarsene.

Io esprimo a tono dolce molto infantile. « Una mia nuova compagna di classe, credo che sia innamorata di te, non credeva che io fossi Yugi cioè è stata abituata a vederti mentre giocavi, mi sminuiva sempre, però ora l'ho battuta a Dual monster ed ha pianto; per te sono stato meschino? » 

Sentire che io faccio piangere qualcuno per Atem è il top. « Certo che no, intendo dispiace ma se ti sminuiva hai fatto benissimo, anche se mi ricorda qualcosa , una straniera che ti offese, se non sbaglio volevo chiuderla nel gioco delle ombre ma tu mi avevi fermato, pure lei era credo infatuata di me.» 

Io sorrido a quel ricordo « gia, e mi avevi ascoltato, eri stato buono. »

Lui non mi stacca anzi intensifica quel contatto facendomi arrossire e battere il cuore.

Ma cosa mi succede? Perché ho questo spasmo improvviso? È simile a quello per Anzu, ma più forte?


 

« Non me lo avresti perdonato, comunque forse è meglio che torni in quel portale.»spiega lui rasserenando lo sguardo.


 

e infatti si sta chiudendo ma io chiedo ,« Non ci vedremo piu? » 
Lui sospira per poi dire « temo che sia meglio non vedersi più » 


 

Io però non voglio che scuoto la testa stringendo la presa, sentendo il suo corpo anche se manca di calore. « No, tu devi stare con me, senza te vivo nel passato, ho bisogno di te, tu per me non sei morto ma una parte di me!»

 

Atem dai suoi occhi magenta assume un brillio per poi languire lo sguardo, deve ammetterlo a se stesso che sono adorabile, e appunto lui ci ha un debole per me.« Ehi, il fatto di aver battuto qualcuno che ti sminuiva significa che non hai bisogno di me, anche se tornassi non cambierebbe nulla... ci soffrirei solo io... »

e infine lo chiede. « Tu ti sei dichierato ad Anzu giusto? »


Io proprio non capisco che mi prenda, mi sento come attratto da lui. « Anzu? No... non ancora ma non so se lo farò… » perché quei sentimenti sono spariti dopo che lui è sparito.


Lui esprime.« Dovresti, ti piace no, se stai con lei mi scorderai. » 

 

Ma io non credo anzi queste parole mi fanno solo aumentare le lacrime.« Quindi tu volevi dal principio lasciarmi?
Perché devo dimenticarti, io non posso scordarti se stato chi mi ha sempre difeso, abbiamo vissuto tante avventure, ma perché vuoi che lo dimentichi? »


Lui mi stacca dall' abbraccio.« È meglio per entrambi. » 


Ma io urlo. « BUGIARDO! LO FAI PER TE, TU NON HAI IDEA DI COSA SENTA! » 

E qui lui alza il tono. « Per me? Io lo faccio per te! Sei tu che non comprendi i miei gesti, è sempre così, ogni cosa che c'è non comprendi il cosa significavano per me. »


 

Io insisto e gli scaglio la mia ira. «Gesti egoistici! Che razza di amico è lasciarmi completamente solo!» 

Lui da'ltro canto mi controbatte cercando di farmi capire il suo amore. « sono altruisti se fossi stato egoista non me ne sarei andato, è stato fatto per il tuo di bene!» 

Non lo ascolto, per me sembrano scuse. « Invece lo sei stato! Non dovevi lasciarmi cosi! Ma cosa volevi ottenere ,che crescessi? Potevamo farlo assieme, potevi scegliere e fregartene di quelle cose sul destino, missioni e scegliere me.»

Mi stupisco per come stia perdendo il controllo dei miei pensieri.

Persino Atem sente che non c'è la fa più a nascondere come stia. « Credi che non me ne sia pentito? Cosa dovevo fare stare dietro di te vederti con una ragazza e... allontanarmi, lasciarti fare la tua vita?! Vivere da solo?! Tu parli di te stesso, ma a me ci hai pensato?!
Sarebbe durato qualche anno poi come con tutti gli amici ognuno avrebbe avuto la sua vita! » 
,« Ma che significa, non ti lascerei mai come amico!» 
« Ma come fai a non capirlo, razza di tonto! »
« Capire cosa? Ti fai problemi inutili, e tu non sei paranoico. »
« Lo si diventa a stare soli e tormentati! Io e te siamo di due mondi diversi! Io sono morto, tu vivo! Ancora non mi capacito di come tu sia riuscito a violare questo posto. »
« Io volevo solo vederti, ma t mi voi mandare solo via! Ma perché? »
« per noi, se tornassi ci soffriremo tutti! E poi non è più possbile tornare. »
« Io non ti credo, magari posso tornare qui, almeno posso toccarti e vederti. »
« La vuoi smetterla, così non fai che vivere nel passato ma poi perché? Tu hai il tuo presente, la tua vita e futuro.»

io urlo. « MA SENZA TE NON SO PIÙ ANDARE AVANTI! SONO TRE MESI CHE STO MALE, TRE MESI FINGO, E SONO ANCHE UN LADRO, HO RUBATO IL PUZZLE, HO VIOLATO IL SUGELLO DEL GIOCO DELLE OMBRE, MA A ME NON IMPORTA PERCHÉ VOLEVO SOLO TE. »


 

Ok qui Atem arrossisce di colpo per poi guardare da un' altra parte. « Vuoi me? In che senso? » Non vuole sperarci che sia come lui voglia ma vuole capire fino che punto sia serio.

« Avere te come un tempo, giocare con te, uscire, insomma quelle cose là. »
« é terminato. »
« Tu l'ha terminata. »
« E adesso mi rinfacci le mie decisioni?! »
« Certo perché hai fatto un errore e tu lo sai, lo sai che noi siamo due anime insieme, come puoi stare senza me, non ti manco? »


 

Atem digrigna i denti, avrebbe volentieri saltato il discorso. « Vedo che non molli, bene vuoi sapere perché sono andato via? »

 

Io annuisco. « E dimmelo, perché? »

Atem avvicina il suo viso al mio, questa avvicinanza mi lascia paralizzato ma sopratutto quando sento le mie labbra sfiorate dalle sue rimango scioccato ma non riesco a muovermi, quel sapore è così buono che ne assaggerei ancora ma non riesco a mandarlo via, solo fisso il vuoto restando senza pensieri non capendo più se sia un sogno o un incubo, se mi piaccia o meno, e intanto lui si stacca lasciando uno schiocco di labbra per poi mostrarmi un viso davvero timido; quanto coraggio si è fatto per fare un tale gesto d'amore, perché qui è sicuro lui mi ha praticamente detto che mi ama e non so se esserne felice o meno, ma indubbamente ha scosso in me qualcosa. « ma tu mi hai… »

Atem per l'imbarazzo non vuole mostrarsi troppo vulnerabile quindi si volta di colpo. « beh, adesso hai il motivo per non vedermi, tanto lo so che ti piace Anzu, l sentivo i tuoi pensieri, e anche il come t'ngelosivi, ma sono stato sempre zitto. »

Io chiudo le labbra restando in silenzio allontanandomi da lui, cosa che lui prende come risposta definitiva. « Ora non ho più rimorsi, quindi puoi anche andare, mi basta come risposta..» 


 

Io non obbietto anzi non riesco a pensare mi sento solo cosi strano e confuso.«Mou hitori no boku... tu da sempre? » 
E infine annuisce. « Sì...» 
A un certo punto vengo risucchiato dal portale e l'altro mormora. « Addio...»

Io mi risveglio nel mio letto.

« Era un sogno non la realtà...» mi tocco le labbra sentendole calde e ammetto il mio corpo eccitato « ma da quando in qua sogno di baciarlo?! Sono Gay per caso? » 
E il dubbio mi si pone proprio .

Per Atem da sempre ho un attaccamento morboso ma questo è dovuto dal puzzle.

Non può essere stata la realtà, però lui disse del puzzle e del suo potere, ma forse era immaginazione, anche se mi sembrava cosi vero... allora cosa era un Sogno o realtà? 
Non lo capisco e intanto prendo il puzzle « mi hai permesso di vederlo o era immaginazione? »
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Capitolo 4
*** Le ombre del cuore. ***


Ciao a tutti, siamo al quarto capitolo, so di aggiornare in fretta ma questo è dovuto perchè le idee ci sono e mi sento molto libera nelle azioni dei personaggi. 
Alcuni hanno iniziato a Shippare Amyl con Yugi, il come è assurdo , ad ogni modo in questo capitolo c'è un altro insegnamento morale che io stessa nella mia vita ho imparato ( ma credo tutti.) 
Spero che sia recepito e che riesca questo capitolo a coinvolgere e interessare. 
Leggermente il personaggio di Yugi si sviluppa uscendo dal suo Ic che per ora è ancora mantenuto.
Le vicende psicologiche sono ragionamenti che credo che debbano essere presi in considerazione.
Alcuni spunti sono stati ripresi da certi episodi.
Le scene del gioco delle ombre è ispirato al manga e all' anime.
Spero che piaccia :) 
apprezzerei sapere che ne pensate.
Buona lettura. 

 
Precisazioni nomi giapponesi.
Mou Hitori no boku significa " Altro Yugi" che Yugi lo usa per dire " Altro me stesso" 
è usato spesso nella versione giapponese e nel manga. 
La parola " Aibo" significa " Compagno" è usata spesso dall' alterego di Yugi cioè Atem,
la parola " Yami no game" significa " Yugi oscuro" utilizzato quando Atem sanzionava con il gioco delle ombre. 
Il nome "Yami Yugi" è il nome con cui lo spirito del Millennium Puzzle viene indicato nelle reti statunitesi.  

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capitolo 4
personaggi principali: Yugi, Amyl.
comparse: Atem(yami), Anzu, Jonouchi, Honda.
genere: psicologico, drammatico, sentimentale, mistero, dark, magico, introspettivo.


Le ombre del cuore.

 

Yugi Il mio cuore non smette di battere e quanto è passato un ora?

Se ripenso a quel “sogno” o forse “ Realtà?” ma qual'è la differenza?
Mettiamo che sia stato un sogno significherebbe che io sono innamorato di Atem?
Ma se fosse stata realtà significa che lui ama me, ma io?

Ho la testa nel pallone, che cavolo significa?
Io non credo di amarlo, insomma è un ragazzo, ho sempre saputo di avere un debole per Anzu che da sempre mi difendeva, ma per Mou hitori no boku, solo amicizia, fratellanza; e allora perchè quel bacio non lo scordo.

Mi ha scosso, ha forse risvegliato in me un lato che nemmeno sapevo di conoscere ovvero la mia bisessualità, è una cosa normale, molti ragazzi nel periodo adolescenziale comprendono di essere bisessuali o meno, però io non mi capacito all' idea di esserlo.

Riflettiamo, che cosa provo per Atem?

 

Non c'è definizione è puro semplice desiderio di averlo vicino quanto un' anima, quanto i potrebbe avere vicino qualcosa che ti spii sempre

 

Era così eppure Atem mi dava sempre privacy.

Durante la cena non parlo con nessuno, cerco di non pensarci perché ogni volta che ricordo quelle labbra sulle mie una scarica elettrica mi giunge alla bocca dello stomaco ed essendo un maschietto si noterebbe pure l'eccitazione quindi devo assolutamente stare calmo e pensare ad altro.

Mia madre accende la televisione lo fa spesso, la cosa bella è che lei sembra giovanissima non una trentenne, anche lei non è altissima eccetto papà, ma pare che abbia preso molto dalla mamma tranne capelli che sono tricolore, appunto come ho fatto a nascere in un modo così alla punk?

Misteri della vita direi…

Durante la diretta televisiva si vede in primo piano Kaiba sempe con quell' aria seria dagli occhi di ghiaccio impietriti, a volte mi chiedo se lui oltre a suo fratello Mokuba riversi sentimenti d'amore, appunto per me pare pure impossibile che possa innamorarsi.

« Oh pare ci sarà un nuovo torneo di Dual monster. » Esprime mio nonno mentre finisce di bere una bibita ed io guardo con svogliatezza l'evento perché ormai la mia decisione è presa, io ho smesso di giocare in agonistico.

Mi alzo da tavola. « Io vado a finire i compiti. »

La solita scusa per scappare dalla situazione.

« Aspetta non ascolti i dettagli potresti partecipare. »
Ecco sempre là, si parla di un duello e subito pretendono che io debba partecipare.

Non comprendono che è grazie al Dual monster che ho perso Atem?
Se non avessimo disputato quella gara ora sarebbe con me.

Il mio cuore parla, e piuttosto che dare la colpa agli Ishter che hanno detto e ripetuto cose riguardo il destino del mondo, il salvarlo eccetera, preferisco dare la colpa ad un gioco.

« Non m'interessa, devo pensare a studiare, presto avrò nuove verifiche, le superiori non sono come le medie. »

I miei non vogliono farmelo pesare ma a questo punto mia madre chiede poggiandomi una mano sulla spalla. « Tesoro, c'è qualcosa che ti tormenta? »

Coicidenza la stessa domanda fatta dal padre di Atem.

E ora come ne esco? Certo che sono tormentato, confuso, ma con che coraggio posso dirgli che rinuncio a giocare perché non c'è il mio Mou hitori no boku?


Come posso dire poi che l'ho sognato, che mi baciava…

No, non posso…

« Mamma, semplicemente ho messo la testa apposto, essere campione dei giochi non mi porterà di certo un futuro, o un lavoro, è meglio studiare. »

Ormai non mi stupisco più di come nasconda il mio amore per le carte, non mi impressiona più vedere che la gente ci crede, e mi chiedo che cosa sia ora la mia stanza spirituale, chissà Shadi che cosa ci vedrebbe, forse un posto oscuro dove ho abbandonato ogni mio sogno per uno spirito, ma non ci tengo a vederlo anche perché da quando mi sono separato da Atem non posso più entrarci perché l'anima è solo mia, e questa consapevolezza è dura da digerire.

« Capisco, ma tu ami giocare, hai partecipato a diversi tornei, la scuola puoi sempre recuperarla, e poi ogni torneo vinto ti dà una somma in denaro quindi se hai questo talento perché non continui? »

Io mi alzo di scatto. « Ho deciso non ci torno a giocare! » E me ne vado in camera.

Mio nonno mormora a distanza. « Yugi ha subito un trauma dopo che il faraone è scomparso non è più lo stesso, si sta nascondendo nelle bugie, ma non comprende che così facendo eliminerà solo se stesso. »

La madre di suo è ansiosa ma non va a disturbarmi. « Non ho mai visto questa persona ma perché Yugi dovrebbe ridursi a tanto?
Apprezzo che voglia impegnarsi a studiare e avere un futuro, ma non sono contenta a vederlo così irrequieto. »

L'anziano esprime. « Non si può far altro che aspettare che lui ritrovi la volontà di andare avanti e di smetterla di vivere nel passato.
Credo che il distacco da Dual monster sia l'unico sollievo per non fargli ricordare i momenti con il faraone.
Appena inizierà a farsene una ragione tornerà a giocare; per ora non sforziamolo. »

Io non ascolto cosa dicono e non voglio nemmeno sentirli.
Sto impallato con le spalle poggiate alla porta chiusa, stringo con forza i pugni per poi sentire le mie guance sfiorate dalle lacrime.

Ma perché non capiscono, perché devono tutti mettermi in faccia il gioco che amavamo… per come sono bravo ho fatto pure piangere una ragazza…
per come sono furioso con me stesso sono stato sleale nei confronti di Amyl.

Volevo la rivincita è così, ma non per farla piangere…

Non scordo quegli occhi verde cristallino come il mare sopra il muschio illuminato dal sole, e ammettiamolo il suo misto sorriso d'infelicità che tentava di non scoppiare difronte a tutti era ammirevole, ma quella lacrima io l'ho vista, e come per il bacio con Atem nel mio sogno, non va più via, come se quella scena fosse rimasta significativa nella mia mente.

Non ci capisco più nulla, ma perché è tutto così complesso?
Una madre normale dovrebbe dire che è felice che smetta di giocare, invece no, insiste, ma non comprende che è male per me, che se giocassi potrei mostrare a tutti la mia rabbia verso me stesso, che mi scaglierei contro i più deboli per sentirmi qualcosa…

altro che ragazzo innocente sono un represso, depresso ed Amyl ci ha visto bene io mi sto isolando dal mondo…

Mi butto sul mio letto continuando a piangere mormorando. « È tutta colpa tua Mou Hitori no boku, è colpa tua se sto così, è colpa tua… »

 

Non riesco nemmeno a pensare che la colpa è solo del destino, ho scordato già ogni cosa che mi ha detto in quel sogno tranne del bacio.


« Perchè devo sognarti in un bacio?
Non dobbiamo, è sbagliato, ma se è sbagliato perché lo desidero ancora? »

 

Finalmente mi sono risposto, quel bacio per me è stato qualcosa di così bello e allo stesso tempo tragico.

Aveva un tepore caldo, e quelle mani che stringevano il mio corpo erano confortanti, mi rendevano qualcosa di prezioso come se fossi stato il suo gioiellino.

« A me piace Anzu, è così da sempre, allora perché non ho sognato lei? »
Quelle lacrime d'insicurezza non se ne vanno che ho bisogno di abbracciare qualcosa, e di certo non un pelushe ma il mio medaglione a forma di piramide che senza rendermene conto quell' oggetto malefico sempre più mi tormenta scavando nel mio cuore le tenebre che nascondo anche a me stesso.
Stringendolo così tanto s'illumina ed io appunto riapro gli occhi per poi mormorare. « Ma cosa? Non era disattivo? »
Poi mi ricordo le parole di Atem nel sogno e così anche le parole di marik. « Ti attivi al mio tatto? »

Ok, questo mi spaventa, so che è un oggetto malefico e questo mi terrorizza anche se non riesco a staccarci le mani. «Sono bloccato?! »
 

Lo scenario cambia improvvisamente, al posto di trovarmi in camera mi trovo difronte enormi nebbie nere che non fanno vedere nulla.

Vedo il mio passato a duellare assieme a Atem e ciò a me ferisce perché quei ricordi sono momenti di tenerezza tra me e lui, specie quando io mi sacrifico e divengo vittima del sigillo di oricalcos.

« io mi ero sacrificato per lui? »

Quel ricordo mi sembra così lontano; ma come ho fatto a non ricordarmi quanto io mettevo a repentaglio la mia stessa anima per quel faraone.

Lo scenario cambia e mi trovo difronte alla disputa tra me e il Farone, rivederlo così fiero e orgoglioso mi fa battere il cuore e capire quanto sia carino con quello sguardo truce, vincente che non mostra nulla, un perfetto poker-face. « Mou hitori no boku... »
Basta solo pronunciare quel nome che significa in giapponese “ altro me stesso” e mi ritrovo in quel episodio ma nessuno mi vede solo assisto alla battaglia e alle mosse sue e mie, per arrivare al punto in cui Yugi sfodera l'ultimo attacco dopo la sua indecisione.

« No, non farlo! »
A quel punto mi è chiaro la colpa non è sua ma mia.

Se non sferravo quell' attacco avrei lasciato vincere il faraone e sarebbe stato con me…

Non ho mai pensato che potesse essere colpa mia, avevo dato la colpa a tutto e a lui ma mai a me stesso.

Questa consapevolezza è l'inganno dello stesso gioco delle ombre a cui sono cascato perché vengo invaso dalla vergogna, innaccetazione di ciò che ho fatto e detesto me stesso, sono proprio arrabbiato con me…

 

Quel gioco delle ombre si alimenta sempre più del mio stato psicologico che comincia a inghiottirmi.

« No! Lasciami! »
le ombre mi prendono parti del corpo, da quel nero non ne esco e sono parallelizzato.

Sto per morire?! Qualcuno mi salvi, qualcuno faccia smettere tutto!

Più sono terrorizzato più le ombre mi divorano.

Sono spacciato!? Questo posto mi divorerà, non voglio restare imprigionato qui dentro…

« Qualcuno mi aiuti! »

Ma se nel passato avevo il faraone e i miei amici proprio a salvarmi qui sono completamente solo, non ho amici e credo che la mia famiglia non entrerà in camera; ma poi io sono in camera? O sto sognando tutto?
Sogno o meno questo dolore al cuore è lacerante, le lacrime non si fermano, la paura non svanisce, poi mi ricordo una frase di Atem dopo avermi visto.

Diventare succube delle ombre o risvegliare quella forza…
Cerco di riflettere su cosa significasse…

Sucube significa non farne a me no oppure farmi mangiare da esse?
E risvegliare quella forza intende che il gioco delle ombre può essere riattivato o che sia manovrabile da me?

Ma cosa penso? Io non ho sufficente autostima per poter battere le ombre del mio cuore, ma se non lo faccio potrei rimanere qui per sempre, ma come si è attivato, seriamente è bastato toccarlo?
Però forse non è reale magari è un sogno, come il bacio con Atem però, se non lo fosse e prendessi sottogamba questo potrei sparire…
Se questo non fosse un sogno significa che quel pendaglio
ora è attivo! Questo sarebbe il regno delle ombre.
Ma nessuno mi ha sfidato che quel puzzle mi vuole fare qualcosa?
Ma qui non ci sono giochi, non ho sfide, non c'è qualcuno con cui combattere, allora contro chi devo combattere?

La regola è una sola, chi vince si salva chi perde resta imprigionato qui.

Ma chi devo sconfiggere?

Ci sto molto a riflettere fino a capire.

Se il gioco delle ombre è stato risvegliato significa che io ho qualcosa che non voglio mostrare?

L'ha detto sempre Atem che questo posto fa scaturire la natura delle persone.

Ammettendo che sia così vuol dire che l'avversario sono semplicemente io, i miei ricordi? Ilmio tormento?!

Lo realizzo e accade uno sdoppiamento per poi vedere un altro me, ma diversamente da Atem questo ha gli occhi e l'altezza simile ai miei solo con uno sguardo pressochè crudele e un ghigno perfido.

« Io… io ho questo in me?! »

Ora comprendo le parole di Atem, in pratica quell' oggetto milenario ha creato in me un' anima intrinsica del mio stesso tormento, odio, rimpianto.

« Se sparissi, ci sarà lui?!»

 

Tento di farmi forza di liberarmi dalle ombre ma l'altro esprime.

 

« Non ti libererai, sei così impaurito dal ricordo che non sai fronteggiare le tue paure più grandi. »

Di questo ha ragione ma non voglio ammetterlo.

« Io sto benissimo non ho nessuna paura! »

Quelle ombre sempre più mi oscurano il corpo e l'altro ammette guardandomi senza pietà. « Non basta capire cosa ha scaturito questo, qui la vince chi la dura… e tu sei fin troppo debole per farcela. »
È chiaro che è tutto un' inganno, ma devo pensare a come uscirne, cosa sconfiggerebbe le tenebre?
Risposta ovvia: la luce.
Ma qui non c'è!
Però è la mia anima, questo posto rispecchia il mio tormento, quindi se io cercassi la luce potrei salvarmi? Devo dirlo, dire come sto?!

No, non posso, mi farebbe male…

le ombre avvolgono il mio collo.

No! Se non lo faccio finisce che non torno più indietro! È la mia sfida, devo vincerla, non voglio restare qui!.

La determinazione si accende in me e l'altra ombra di me se ne accorge.

« Se vinci ti salverai se perdi perirai, iniziamo? »

Questa rima mi fa capire che sarà un enigma.

Maledizione in questo è un genio Atem non io! Ma se mi rifiuto è uguale alla perdita, questo è seriamente il gioco delle ombre?
Spero di farcela, non ho mai avuto l'acume di Hitori no boku.

« Iniziamo! »

L'altro esprime:

« Rivelami la verità che nascondi a tutti.
L'inconscenza qui non darà contributi.
L'anima parlerà
 la  bugia ti annienterà.
Se vincerai, un premio avrai
se sbaglierai, tutto perderai
La sanzione non mancherai se tu dal tuo cuor non amerai »

termina l'indovinello per poi aggiungere. « Una volta che avrai superato questo quesito sarai giudicato dagli Dei. »


E questo ancora di più mi mette tremore ma tento di resistere e di riflettere su ogni parola.

Che verità nascondo a tutti? Oltre al fatto che vorrei rivedere Atem?
Se dicessi qualcosa di sbagliato il gioco è perso e ho solo una possibilità!
Se io amerò la sanzione non avrò?
E per di più pare che questo sia un gioco mortale, sono messo in test? Ma per cosa? Che cavolo significa che verrò giudicato?
Non sarà che il destino mi ha fregato ancora?!
No, calma prima devo risolvere questo indovinello.

Chiudo gli occhi e rifletto a fondo ogni cosa accaduta, tra me Anzu.

So che amo Anzu, quindi la risposta potrebbe essere lei no?
Tuttavia è da qualche mese che non mi attrae più quindi potrebbe essere una bugia…
Devo riuscire a dividere il mio cuore dalla mente; cosa difficile.
La mente m'illude, è il cuore che non mi parla…
E di certo ora con credo che possa ascoltarlo…
Devo creare una frase, ma sono indeciso, a me piace Anzu o no?
Però dice chiaro che solo con l'amore mi salverò, quindi deve riferirsi a lei, ma anche ad Amyl, del resto mi ci sono affezionato anche se mi ha rotto le scatole è stata molto gentile a preoccuparsi per me, voleva aiutarmi, tuttavia non c'è altro che conoscenza per lei, quindi è da escludere, ma lo devo dire non smetto pure lei di pensarla ma a quelle lacrime che mi hanno sconvolto…
E poi ch altri amerei? Il mio altro me stesso?
Certo gli voglio un bene speciale, il più rispetto ad Anzu, e tutti, ma perché lui è stato parte della mia anima, ma è grazie a lui se io sono in queste condizioni!
E poi quel bacio, benchè non lo dica io lo desidero ancora, ma se fosse la mente a dirlo e non il cuore?
Devo dirlo io non ci capisco nulla, sono diviso tra Anzu, Atem e adesso anche Amyl ci si mette con quel suo temperamento simile a Jonouchi, ma possibile che sia così confuso?
L'indovinello dice che l'incoscienza non è un contributo, questo significa che potrebbero esserci altri nei miei tormenti?
No, però c'è ed è il furto…. E l'ho fatto per riallegarmi ad Atem.
Sapevo che avrei combinato un dramma rubandolo ma pur di avere Atem avrei venduto l'anima…
E se fosse questo? Se questo per me è un atto d'amore?
Ho solo una frase e devo dire tutto senza punti.

Intanto l'altro non muove le labbra solo aspetta, ma più il tempo passa più le ombre coprono il mio corpo, rimane solo la bocca.

« Una volta che la bocca sarà sigillata la sfida sarà finita, allora hai la risposta?! » dice l'altro a tono calmo ma sempre divertito.

Ad occhi chiusi dico« Nel mio cuore c'è confusione tra due ragazze e un ragazzo, la prima Anzu mia amica del cuore innamorata di Atem e prottetiva verso me, la seconda Amyl innamorata di Atem che però ha tentato di aiutarmi sminuendomi, e il terzo è Atem innamorato di me che mi ha strappato un bacio, bacio da cui desidero altro e se siamo sinceri io voglio solo lui, non ha importanza quanto debba sacrificarmi per lui per me è il mio tutto, ma non so se è amore perché sono convinto nella mia mente di amare Anzu ma i sentimenti ormai sono scemati perché il mio tormento più grande non è lei ma il mio altro me, ma se fosse allora io sarei innamorato, ma dato che non esiste più mi dico che non devo amarlo, e che devo trovare un' altra, e questa altra deve sapermi capire a fondo anche se stessi zitto come se fosse dentro il mio spirito, e questa caratteristica la possiede Amyl che in un giorno è riuscita a capire come stessi, ma non c'è amore, né amicizia semplicemente dispiacere vorrei solo scusarmi; per cui non posso rispondere alla domanda perché sono confuso, ma attaccato morbosamente al faraone, perciò io amo i suoi riguardi ma non voglio soffrire un amore impossibile, allora voglio averlo vicino a me proprio perché sono innamorato e allo stesso tempo confuso di quest'amore perché nel mio cuore c'è sempre stata un' altra! »

Dico in onesta e le ombre mi ritornano la vista e il movimentato mentre l'altro dice. « Hai vinto. »

Tutto svanisce e mi sveglio in mattinata. « Sono tornato? »
Non credo nemmeno più che sia stato un sogno che rifletto. « Adesso verrò giudicto? Quanto tempo passerà? Ma po per cosa? Ad ogni modo mi ha fatto capire ogni cosa di me…

Mi vesto per andare a scuola, faccio colazione, mia madre sempre mi chiede di Dual monster ma io non rispondo proprio solo la saluto educatamente e corro presso la scuola ragiungendo la classe aspettando Amyl che entra ma non mi degna di uno sguardo quindi mi faccio coraggio e vado da lei.
« Ciao Amyl come stai? »

Lei mi fulmina con uno sguardo d'odio per poi mettere n libro facendo da bariera e comincia a scrivere per poi farmi leggere. « SPARISCI!!!!!!!!! »

Questo mi lascia molto perplesso ma continuo. « Senti, posso capire che sei furiosa, ma devi mttermi nei miei panni, insomma non è bello sentirsi chiamare nano sai? »

Lei poi prende un altro foglio di carta scrivendo. « SE NON SPARSCI TI STENDO DIFRONTE A TUTTI! »

Ecco ora passa alle minacce. « Non possiamo risolverla a parole? »

Lei come risposta sbatte la mano con forza sul banco e si alza per poi dire. « Vuoi sparire microbo?! O devo darti una lezione! »

Io insisto proprio non la capisco. « Volevo chiederti scusa! »
« Va al diavolo, hai omesso la tua bravura e mi hai fatta stare malissimo nel primo giorno di scuola, con che coraggio osi parlarmi eh?! »

 

Io inizio a tremare, questa ragazza spaventa quando si arrabbia ma non quanto Atem. « Volevo solo farti capire di non sminuirmi! »
 

« Sei un idiota, come fai a non capire cosa cercassi!? Il tuo altro te, Yugi! Ci sono stata molto , ma questa è la soluzione!
Ti ho stuzzicato per rivederlo ma pare che non ci sia, che c'è ti ha abbandonato forse!? »

Il mio cuore no regge proprio che quella parola “ Abbandono “ mi ferisce e mi fa dolere il cuore. « Non andare oltre, per favore… »

ma lei quando è arrabbiata se ne sbatte della sensibilità. « È per lui che sei così depresso?! »

Stavolta lo avverto chiaramente che lo chiede non per aiutarmi ma per ripicca. « Per favore Amyl, facciamo solo pace… »

Ma lei alla fine mi dice. « Forse tu non te lo ricordi ma ero quella straniera che ti fece piangere! »

Io sbarro gli occhi. « Quella che salvai da hitori no boku, quella che lui non voleva che tu mi parlassi!? Tu sei quella!? Che mi fece avere i complessi d'inferiorità!? »

Lei ammette « Certo e ancora adesso lo penso che non hai lo stesso valore del tuo “altro te” basta vedere come ti ha abbandonato. »

 

Qualcosa in me si frantuma, sentire quelle parole così severe, crude mi fanno tremare di rabbia però poi scappo dalla classe piangendo e chiudermi in bagno.

Cattiva, lo so solo, ma perché mi ha detto una frase simile, vorrei risponderti ma non so come, non voglio farti piangere, ma perché…

apro lo zaino che non ho lascito in classe e prendo il medaglione dicendo solo. « Mou hitori no boku, cosa faresti tu?

Tempo fa la volevi chiudere nel gioco delle ombre, ma io volevo solo fare pace, ma non posso credere che è la stessa ragazza che mi fece piangere. »

Ci verso delle lacrime. « E ancora adesso mi ha fatto piangere, Hitori no boku, che cosa faresti tu? »

Intanto Amyl si sente dispiaciuta sa bene di aver esagerato, lei stessa è stata vittima di bullismo ed ora lo scarica su Yugi. - Sono proprio stronza ad averlo trattato così, ma che posso farci quello mi ha fatto infuriare e non mi è passata, però potevo non dirglielo, so di certo che l'altro se stesso era legato a Yugi, ma se fosse perché non si presenta più? Credevo che bastasse invece è scappato a piangere, ma poi non è che sto scherzando con il fuoco?
L'altro se stesso era un demonio, ma mi ha risparmiata, però perché? significa che gli piaccio? Ma se fosse allora perché mi ha urlato di non parlargli più?


Io continuo piangere stringendo il puzzle del millenio, so di essere patetico ma è l'unico oggetto in grado di farmi sentire qualcosa, anche se ci riverso sempre più la mia anima attraverso le lacrime la cosa non m'importa più che esprimo solo un desderio.
« Ridatemi il mio hitori no Boku, io non riesco a difendermi, faccio ciò che volete ma ridatemelo, rivoglio averlo vicino a me. »


Quelle parole vengono udite a distanza da Atem che mormora mentre parla con sua madre. « A-aibou? »
Stavolta non crede più di esserselo immaginato però sua madre chiede. « Cosa ti prende?»

Lui ammette. « Madre, io credo che il mio Aibou mi rivoglia con se, ne sono convinto, anche se siamo separati c'è qualcosa che mi lega ancora a lui, e non voglio lasciarlo solo, non dopo ciò che è accaduto. » e qui si riferisce al bacio ma non può dirlo di averlo visto.

« Non puoi tornare dai vivi, sen senza un corpo, dovresti chiedere inoltre consenso agli Dei. »

Atem afferma. « già… »
E riflette. - Ma io sono sicuro che lo sanno, hanno permesso a Yugi di stare qui, di parlarmi, ed ora c'è questo strano contatto mentale, indubbiamente qualcosa significherà, inoltre pare che stia d'avvero male se sono riuscito a sentirlo… - cammina tra se e se per poi iniziare a fare una preghiera.

Intanto io in bagno mi sciacquo la faccia. « Ma cosa pensavo di ottenere, di avere la possibilità di averlo qui? Sono pazzo, non tornerà più devo smetterla di crederlo. »


MI guardo allo specchio notando come i miei occhi viola siamo senza vita e tristi e poi vedo persino l'ombra nera che nascondo a tutti.

Credo che quel puzzle mi abbia reso capace a vedere il mio malessere, ed è enorme, grazie poi ad Amyl ora è triplicato, mi chiedo se è male avere ciò…

Torno in classe, la lezione è già iniziata, io vengo sgridato per il ritardo e poi vengo mandato al mio banco per ascoltare la lezione.

Amyl, da una parte vorrei farti del male, dall' altra perdonarti, ma di una cosa non riesco a perdonarti ed è quella frase che il mio Hitori no boku mi ha abbandonato…
Come si è permessa poi a parlare di lui in quel modo? Se lo sapesse Atem questa finirebbe uccisa nel regno delle ombre come minimo…
So che è spietato, e se teniamo conto che mi ama, farebbe bene, ed io avrei una spalla su cui contare… Vorrei essere più come lui ma è proprio la mia indole a proibirmelo.

Arriva la ricreazione qualcuno amico di Amyl mi inizia a infastidire con degli scherzi stupidi, altri addirittura mi rubano il deck.

« Ehi ridatemele sono mie! »

amyl guard a distanza la situazione. - Se lo merita, tanto quello non si farà più vivo, e comunque è la mia vendetta… -

Yugi si rende poco a poco conto che la classe non essendo molto felice che un campione abbia sconfitto una principiante così brutalmente non dicono nulla e qui comincio a sentirmi senza difese.


Nessuno mi difende? Ma perché? In questa classe mancano degli amici? Io non ho amici senza l'uso del puzzle?!

Anche questa consapevolezza fa ingigantire le mie ombre del cuore però poi Arriva Jonouchi che mi difende. « Ehi voi ridategli il suo Deck!»

Ma Yugi mormora. « Amyl, sei felice di farmi stare così?! Insomma, è questo che volevi!? »

La ragazza non vuole rispondere, certo un po' ci ha goduto sopratutto vedere quelle lacrime« Non si piange non lo sai »
- Quanto sono bastarda, ma che colpa ne ho se sono furiosa… -

A quel punto dico ciò che penso. « Sei solo una codarda! Piuttosto che affrontarmi utilizzi la storia di ieri per mettermi contro la classe! Non ti vergogni un po?! Credi che chi ti piace lo apprezzerebbe?!
Se lui lo scoprisse non solo ti odierebbe a morte ma ti imprigionerebbe in un gioco spaventoso! Eppure lo hai visto no?!
Sono stato io a salvarti, io ho impedito che lui ti facesse del male!
E tu mi rispondi così!?
È proprio vero che sei negata in strategia, passi all attacco senza una difensiva per questo ti ho battuto! Per questo ora che sai di sbagliare attacchi senza pensare all' errore!
Forse tu non lo sai ma il Dual monster mostra come una persona ragiona!» Ecco l'ho detto, appunto lei non sa come controbattere

« Il vero sleale sei solo tu! Come ho detto non mi brucia la sconfitta, ma mi brucia il come hai esperienza e tu non mi hai detto mai nulla!
L'hai fatto di proposito, ma non ti sei accorto che questo tuo comportamento ha deluso molti?! »

Io chiedo non capendo. « Deluso?»

Anzu e Honda entrano in classe e cercano di difendere Yugi mentre Amyl esclama. « Hai solo loro tre no?! Ma ti sei accorto che esistono altre persone in classe!?
Ieri non hai parlato, sei rimasto tra le tue nonostante tu sia famoso, e credi che sia stato carino?!
Il come poi tu mi abbia sfidata senza farmi sapere il tuo livello di gioco è da snob, arroganti, e se posso dirlo anche da bulli.
Ieri non hai umiliato me, ma te stesso! Un giocatore che si rispetti non sfiderebbe mai una principiante che ha iniziato da poco a giocare!»

Tremo con gli occhi sopratutto da come Anzu urli. « Ma stai zitta strega! Prima di tutto sei tu che hai provocato Yugi, facile a parlare quando non si sanno i fatti?!
Lui è dolce e onesto, è stato costretto perché lo infastidivi! Inoltre, come ti permetti a farlo piangere?! Magari non ha tantissimi amici, ma ha noi tre che valiamo più di chi potrebbe solo usarlo!
E parli tu che non hai amici?! Perchè pensi che siano amici quelli che hai attorno rispondi!? »

Io smetto di piangere vedendo Anzu sotto una luce così protettiva, che riesce a conquistare molto il mio cuore. « Anzu… grazie. »

Jonouchi intanto esprime. « Stai tranquillo ci pensiamo noi a lei, tu vai a risciacquarti il viso ok? »

Io annuisco quindi esco per poi arrossire per come Anzu abbia parlato.

L'adoro quando mi protegge, è così piena di carattere, e stavolta lei mi ha aiutato non di certo Atem, ma io speravo in lui no?
Sono davvero innamorato?
Non ho pensato ai miei amici, ma quanto sono patetico.

Mi sciacquo gli occhi per poi rivedere nello specchio che le ombre sono sempre più grandi. « Ormai che senso ha trattenermi?
Vengo sempre difeso dagli altri, non so ferire quanto gli altri; e m crea invidia, certe volte vorrei essere come il faraone, fiero, deciso, sa sempre come difendersi, rispondere in rima, ed ha persino una mentalità geniale, come io sia riuscito a batterlo per me è stata solo fortuna, o forse perché lo conosco così bene che sapevo come si sarebbe svolto l'incontro?
Comunque Se lui avesse visto tutto sarebbe tornato a sanzionare la gente, sarebbe tornato “yami no game” quell' essere spaventoso ma affascinante…
Temo che se continuerà così io sarò solo un accumulo di negatività, e se poi quel puzzle lo vedrà potrebbe di nuovo chiudermi in quel luogo…
Anche se non comprendo cosa significhi che gli Dei mi avrebbero giudicato, ma per cosa?

 

Che io sappia gli Dei sono riservati solo all' antica stirpe egiziana ormai perduta, pochi ne sono i prediletti, allora io che c'entro? Sono Giapponese non ho nulla a che vedere con l'Egitto, tralasciando il come abbia costruito il Puzzle…
Ma quali misteri nasconde quel oggetto? Pare innocuo invece per poco mi uccideva…

Torno in classe per poi guardare nello zaino e vedere che il puzzle del millennio è sparito e questo scatena in me non solo paura, rabbia ma una grande possessività susseguita dalla gelosia.

Chi!?

Non so come ma nella mia mente vedo solo una ragazza quindi vado dritta da lei e a prendo per mano per poi condurla fuori dalla classe, e lei chede. « Lascami, che diavolo vuoi nanetto?! »

ma io non ci bado, poteva ferirmi, farmi piangere ma non rubare ciò di cui mi può legare al mio altro me stavolta la pazienza non c'è più e questo Amyl se ne accorge che forse ha esagerato, che persino Yugi ha un lato in sé deciso e che grazie a quel oggetto millenario finalmente riesco a tirarlo fuori e mostrarlo.

La porto in terrazza il luogo dove nessuno vedrebbe e la spingo dentro per poi chiudere la porta, che stia diventando violento non ci penso, l'unica cosa che voglio in quel momento è solo una cosa. « Stavolta mi hai stancato, come ti permetti a rubarmi le mie cose! Restituiscimi il mio puzzle del millenio! »

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Intanto avvedo una visione di Yugi che è imprimiato di forza oscura. « Yugi, no… cosa ti ha reso così pieno di ombre…? »
Ed esclamo con tono supplichevole. « Per favore Dei fatemi tornare da lui, ne ha bisogno non posso stare qui sapendo che sta entrando in contatto con il potere delle ombre, se lo usasse non avrebbe scampo senza una guida, lui non ha nemmeno una conoscenza adeuata, per favore, non permetteteglielo.»
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Intanto Amyl rimane sconcertata – ma che cosa ha il suo sguardo? Mi ricorda quell' altro ragazzo, ma è tornato? - « Non so di cosa parli. »

Io esclamo prendendo dalla tasca dei pantaloni il deck. « Se hai il coraggio sfidami a Dual monster! »

ma lei non ci sta. « No, che non ci gioco con te, mi hai già battuta! »
« Allora ridammi il puzzle! » insisto con prepotenza
« Non l'ho! »
« Muoviti! Non sopporto l'idea che lo abbia tu. »
« Come puoi pensare che io ti rubi le cose »
« Nel mio zaino manca e l'unica che ha un pretesto per farmi male sei solo te! »
« E ti sbagli! Io non ho nulla di ciò e poi con che prove mi accusi?»
« prove?! Basta vedere cosa hai fatto in due giorni!? Sei così presa a voler cercare in me mio altro me, che ferisci solo me!
Io sono buono quanto vuoi ma una cosa che non posso tollerare è che mi ruba di ciò che amo! »
« é solo un giocattolo. »
« È il mio tesoro più grande! È quello che mi ha cambiato la vita, tu non puoi capire ma quello non è un giocattolo ma un oggetto di enorme valore affettivo che porto da sempre con me! »
« Senti io non lo possiedo… »
« Vuoi smetterla di mentirmi?! So che sei tu ad averlo, me l'ha detto proprio quel puzzle, è legato a me! »
«L-Leato? » E ritorna a credere che lui sia pazzo.
« Sì, per cui ridammelo! »
« N-Non l'ho… »
la mia pazienza si esaurisce che urlo qualcosa che non riesco a franare. « SE NON LO RESTITUISCI TI ATTACCHERÒ CON TUTTI I MOSTRI CHE HO NEL DECK! »

La ragazza esprime. « Ma è ridicolo sono ologrammi è impossibile. »

E qui dico con un scintillio negli occhi. « Non nel gioco delle ombre. »

 

« C-Cosa!? » domanda impaurita, se non sbaglio l'aveva già sentito e appunto ne ha la fobia di quel posto ormai divenuto un suo incubo notturno. « No,scherzi, io non voglio tornare in quel posto! Aspetta, tu non sei quell' altro non puoi ipnotizzarmi! »

« Quelle che avevi visto un anno fa non erano illusioni ma era la tua anima che viveva quella esperienza!
La regola è una se vinci ti salvi, se perdi sei imprigionato!
Il mio altro me aveva vinto contro te, ti voleva uccidere solo per come mi avevi fatto piangere, ma tu non volevi partecipare, e le ombre stavano divorando la tua anima! »
« Senti se fosse vero questa sarebbe magia, e non esiste, tu sei pazzo. »
« Pazzo o meno esiste, e tu hai rubato ciò che può scaturirla, ma secondo un guardiano solo il vero possessore può attivarlo, e sono io, quindi ho tutto il diritto per arrabbiarmi, restituiscimi il puzzle! »
« Lo vuoi capire che non te l'ho rubato? »
« Inutile sei così orgogliosa che non capisci quando devi piantarla. »
poi mormoro assumendo un po' il volto che ho visto nel mio “test” « è tempo di giocare! »

Senza accorgermene attivo il gioco delle ombre cambiando lo scenario da chiaro a scuro mentre prendo il mio Deck. « Ed ora la mia vendetta ha inizio!»

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Beh, ecco, ora chissà che inventerò eh eh, qualche idea c'è, e ancora Atem non torna ma chissà forse nel prossimo ci riuscirà.

Ps: Amyl l'adoro *-* 

A presto cari.

 

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Capitolo 5
*** missione presa con onore. ***


Ciao a tutti, grazie per le recensioni e l'interessamento mostrato^^
Stavolta per la gioia di molti che seguono la storia ho messo qualche scena carina tra Amyl e Yugi con dentro Atem.
Spero vi piaccia anche la parte del duello che è stato difficile, ho dovuto cercare il Decklist di Yugi.
La narazione nei prossimi capitoli sarà in terza persona, qui faccio età e metà per delineare tutti gli apsetti de personaggi.
La versione del gioco delle ombre è presa spunto dal manga e dalla Session 0.
Alcune nozioni però sono puramente fantastiche.

capitolo 5.
personaggi principali: Yugi, Amyl, Atem.
Genere: filosofico, azione, dark, romantico,triangolo.

Missione presa con onore. 

 

Dopo aver visto come il mio puzzle sia sparito dal mio zaino qualcosa in me è scattato, una rabbia immensa, pensieri malsani che mai nella mia vita avrei sfiorato e come se non bastasse è bastato solo chiedermi “ chi è stato?” e ho avuto una visione una di quelle che già tempo fa ho avuto grazie ai ricordi del faraone perché ammettiamolo io e lui eravamo la stessa mente solo in un corpo che conteneva la mie e la sua anima.
Nonostante il flashback sia stato così fulmino non penso a “ Come ho fatto” penso solo “ Adesso basta” è così mi sono stancato di lei e dei suoi giochetti, poteva togliermi tutto, stima, amicizia, farmi sentire piccolo piccolo ma non toccare il mio puzzle di cui ho versato lacrime, speranze, la mia anima.

La prendo per mano, lei mi guarda con disappunto, ma non obbietta solo rimane sconvolta dal mio sguardo non più gentile o infantile ma uno che pochi potrebbero vedere in me, non è nemmeno come quello di Atem semplicemente uno poco rassicuramene.

 

Anzu se ne accorge, mi vuole fermare ma non ci riesce anche perché Jonouchi le dice. « Lascia che le dica ciò che prova… »
Questo crede lui e così si convince Anzu che io e Amyl dobbiamo restare soli.

Scaravento Amyl contro la ringhiera per poi chiudere la porta, quasi avevo sperato che si rompesse per eliminarla, ma ovviamente non lo dico, solo esprimo le mie volontà cioè che rivoglio il mio puzzle e lei omette di averlo con se, ma io so che lo possiede, è qualcosa, una sensazione, ma in verità è lo stesso puzzle che mi ha chiamato non appena mi sono accorto della perdita, perciò gli spiego in parte cosa è quel puzzle senza sottolineare che aveva in sé proprio chi amava, ma Amyl è talmente orgogliosa che mi fa solo irritare di più e le ombre il mio stesso potere rilasciato dall' oggetto del millennio si attiva trasformandomi in uno “ Yami no game” Come sia possibile non lo so, ma quel potere dà alla testa veramente: fa buttare fuori ogni così che il cuore nella sua ombra ha trattenuto, e questo luogo è il mio stato emotivo; non ci sono più colori si vive solo tra le nubi nere e così tutto il circostante svanisce facendo pensare di essere sospesi in aria di non avere sorreggenti.

Amyl di questo posto ne è completamente spaventata, ha già vissuto tale esperienza che le ha provocato una fobia verso il gioco delle ombre ma io non ci bado, anzi più lei ne è spaventata più le ombre la divoreranno, ma stavolta non è un test per lei come è accaduto per me, quindi esclamo.

 

« Prendi le tue carte ed iniziamo la sfida! Ti spiego le regole del gioco.
Diversamente dalle regole normali qui ci sono limitazioni, si gioca a calcolo di probabilità non bravura, per cui se tu hai carte potenti la vinci, se le hai deboli la perdi.
Non esistono i sacrifici, puoi mettere ogni genere di mostro tuttavia non è consentito usare carte trappola e magia.
I mostri in difesa una volta battuti non ti faranno perdere i tuoi life point, ma solo indeboliranno di 200 punti i mostri delle tue carte al suo utilizzo.
Una volta che si giunge a 0 L.P si viene eliminati dalle ombre.
Inoltre ad ogni perdita di mostro il tuo corpo riceverà un dolore pari all' attacco.

La prima mossa non consente l'attacco questo credo che tu lo sappia.
Ed ora che lo sai iniziamo la sfida. »
Come io sia così sicuro delle regole è ancora inconsapevole per me ma lo so e basta come se potessi essere il master di questo luogo e appunto inizio a credere di esserlo, ma poi come? Io non ho mai avuto questo potere se non il faraone.

« Questo è sleale, io non ho i mostri come i tuoi, so che carte possiedi e non ho qualcosa con 3000 di attacco! È scorretto! » esclama lei con ingiustizie.

 

Che sia scorretto o meno qui nel regolamento non lo è. « Qui conta il destino, se devi battermi ci riesci se no, vinco io, io e te qui siamo tra la vita e la morte! »

Lei a saperlo trema sia di rabbia e inaccettazione. « Yugi, intendi che solo uno di noi sopravvive!? Ma questa è follia! »

Questo lo so molto bene, ma che posso farci l'ho attivato di questo me ne accorgo ma non so come disattivare tutto, non ho abbastanza conoscenza per farlo.

« Siamo imprigionati, certo la soluzione sarebbe la parità, ma non credo che sia possibile. »

Amyl non vuole crederci, scuote la testa ripetutamente, si mette le mani tra i suoi capelli blu. « No, ti prego, lascia stare questo gioco, usciamo da qui! È folle, insano, questo posto non dovrebbe esistere, fa paura. »

Io mi metto in posizione con il dual disk. « Combattiamo?! »

Amyl dopo un po' di lacrime si arrende che prende il suo deck, lo mescola e lo inserisce nel suo dual disk. « E va bene… »

Nel suo sguardo non c'è fermezza come nel mio e nemmeno il divertimento.

« Come per ieri a te la prima mossa. »

Amyl pesca la sua carta, dalla faccia pare che non sia una buona carta ma la mette in posizione di difesa. « Termino il turno. »

Io cerco di calmarmi per poi pescare una carta.

 

Bene pare che la fortuna sia dalla mia.

« Posiziono in difesa guerriero magnetico gamma, termino il mio turno.»

Amyl digrigna i denti perché quel mostro che ha lei di difesa ne ha solo di 300 punti mentre d'attacco 1200, al contrario del mio che ha 1500 punti d'attacco e 1800 di difesa, ma per strategia non attacco subito prima devo vedere che genere di mostri porterà anche se temporeggiare non è una buona mossa.

Amyl pesca la sua carta per poi mettere in campo un mostro con 2000 punti d'attacco e la posiziona in attacco per poi andare contro il mio mostro in difesa che viene distrutto ma non perdo life point.

 

« Hai ragione si va proprio a probabilità! » Esprime lei felice di aver distrutto uno dei miei mostri.


« Non dovresti essere così felice, è vero hai battuto un mio mostro, ma la prossima carta potrebbe ribaltare la situazione, e come tu sai ne ho molte. » e qui affido tutto me stesso al cuore delle carte che appunto mi risponde perché riesco a pescare una molto potente.

« Metto in campo combattente delle fiamme, e attacco direttamente la tua mantide religiosa! »
Mantide religiosa ha 2000 punti di attacco mentre il mio 2.600 perciò a lei vengono sottratti 600 punti.

Amyl avverte il dolore di quel attacco del mostro che la fa urlare, ed io sorrido; ammettiamolo ci sto godendo a vederla sofferente.

« Tocca a te. »

La ragazza si tocca le braccia impallidendo per come sia piena di graffi su di esse appunto un po' la sua divisa è straliciata.

Lei al contrario di me non ha fiducia nelle sue capacità e questo determina la sua pescata che appunto non si rivela essere favorevole perché mette un mostro di tipo oscuro in posizione di difesa.

« Yugi, io non posso contrastare le tue carte, ti prego smettiamola! »

Ma non l'ascolto che pesco un' altra carta. « Come ho detto se vuoi arrenderti fai pure ma in tal caso perderai qui tutto, ed io non mi arrendo solo perché piangi; non so se lo hai capito ma anche io sto rischiando la mia vita! »

Guardo la carta. « Metto in posizione d'attacco cavaliere dei Jack che ha 1900 di attacco! E lo punto dritto al tuo mostro in difesa! »

Amyl sbianca indietreggiando mentre vede il suo mostro in difesa battuto ma ovviamente i life point non vengono toccati finché io bastardamente non attacco con l'altro mostro che le toglie 2000 life point lei come conseguenza si accascia a terra mentre io dico.

« Su forza hai ancora qualche mossa prima della fine… »

Lei mi guarda con una scintilla d'odio ma anche esigenza della pietà, ma io benché un po inizi a pentirmi non posso tirarmi indietro. « Mi spiace molto… »

Farfuglio a bassa voce per poi dire. « Se non metti un mostro in campo passa la mano a me, hai tempo un minuto. »

 

 

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Quella sensazione che il mio Aibo stia combinando un crimine orribile non vuole svanire e nonostante io preghi nulla viene assolto quindi a questo punto non mi resta altro che utilizzare la magia che anche se è molto limitata so che posso farne uso.

Mi basta anche un collegamento con lui e potrei fermarlo

almeno voglio crederci ma non so se lui ha con se un oggetto che ha legato me e lui.

Spero che il puzzle lo abbia addosso.

Ma non è così, ed io inizio la pratica: dalla mia fronte appare quel solito anatema ad occhio ormai simbolo dell' antica magia del regno delle ombre, ma io non voglio usare quella bensì voglio usare il regno della luce che secondo artefatti è difficile da controllare ma molto potente, tuttavia io nel mio animo ho sanzionato molta gente quando ero in vita per capriccio, gioco ed ammetto anche per vendetta, nessuno risparmiavo quando ero un “Yami no game” ma risale al passato; io ero il faraone potevo fare ciò che volevo, anche se poi sono stato ucciso…

La magia s'intensifica, quasi perdo le forze a furia di concentrarmi ma esso svanisce di colpo a causa del luogo che emette una barriera, ma anche se fosse, io non perdo la concentrazione e tento disperatamente di non disperdere quell' accumulo di massa energetica che sono riuscito ad attrarre solo grazie ai miei sentimenti per quel ragazzo.

Nel secondo tentativo vengo addirittura ferito da un fulmine improvviso; me ne accorgo bene che sto disonorando il luogo sacro con la magia e che rischio persino l'esilio, ma tutto ciò non ha importanza se serve per aiutare Yugi.


Nonostante gli avvisi perpetui, continuo con le mi convinzioni, ed ad ogni tentavo fallito ci immetto sempre più attenzione a non perdere il contatto mentale con Yugi, perché è solo quella visione che potrebbe creare un collegamento tra me e lui; so che abbiamo la stessa onda, inoltre siamo anche simili di viso anche se lui ha tratti più docili,ed è più basso non ha importanza, lui è come mio fratello gemello, o anche la mia anima gemella, non è un caso che abbiamo la stessa pettinatura, che ci siamo scontrati, e che io l'abbia scelto per completare il puzzle, perché aspettavo lui, la mia anima opposta, il mio bene che avevo perso e che si è reincarnato in lui.

Altri fulmini dal cielo giungono ma non demordo finché non vengo teletrasportato in una tribuna dove vengo messo sotto il giudizio degli Dei, esseri da cui non si vedono distintamente i volti, probabilmente a causa del loro potere, ma tutto ciò non mi spaventa; avrei anche corrotto, distrutto la mia anima pur di salvare quella di Yugi dalle forze delle tenebre.

Loro pare che se ne accorgano, e credo che sappiano tutto, che stiano solo osservando le mie mosse e quelle di Yugi come se fossimo delle pedine nelle loro mani, e qui mi verrebbe da dire che sono molto egoistici a giocare così con delle anime, ma in fondo non ho tal potere per poter giudicare chi giudica quindi me ne sto zitto e ascolto il loro logorroico testo stampato sulle mie violazioni.

 

Sto in silenzio ad assorbirlo stando sempre ad occhi chiusi perché se io lasciassi solo per un attimo il contatto visivo perderei quel contatto.
 

Quando mi domandano cosa spero di ottenere infrangendo le antiche leggi io rispondo. « Cerco di fermare il gioco delle ombre gestito da uno che non ha un minimo di conoscenza egiziana. »
Questa frase crea del leggero trambusto, lo notano che anche se ad occhi chiusi il mio tono è possente e sicuro, non mi faccio di certo intimorire da loro anche se so che potrebbero spazzarmi via e distruggermi.

E così inizia la mia lotta per far valere i miei diritti di ex faraone.
 

« C'è un ragazzo di città che era legato a me dal puzzle del millennio, lui è lo stesso che mi ha aiutato a completare la missione vale a dire uscire dal puzzle, e ricordare il mio passato in più sigillare il gioco delle ombre, ma se ora è attivo quel malefico potere, come posso rimanere nel mio universo quando un ragazzino di appena quindici anni sta giocando con arti proibite che corrodono l'anima umana? »
 

Uno di loro afferma. « Lei sta parlando del corpo che l'ha ospitata per tre anni, ebbene deve sapere che esattamente ieri alle 22.00 di sera egli è riuscito a sconfiggere la sua stessa ombra causata dal puzzle del millenio derubato dopo essere stato poggiato nella sua lapide d'origine compromettendo così le leggi tra il bene e il male.
Essendo riuscito a districare e comprendere a fondo il suo tormento, è stato deciso che il ragazzo può far uso di tal potere a piacimento in quanto ha una forza di spirito più potente di quello che fa credere, tuttavia questo è stato deciso perché una volta che il ragazzo morirà il gioco delle ombre sarà cessato per sempre, e dato che nessuno più dell' antica famiglia reale esiste e così gli oggetti del millennio che sono inattivi e dispersi tra le profondità della Terra, quel ragazzo è l'unico se non contro altri poteri di altre civiltà, possessore del gioco delle ombre.
Essendo tale può sanzionare purché l'atto sia giustificato ai fini della sua felicità.. »

 

Di quell' argomento rimango sconvolto. « Ma perché mai dovrebbe fare male a qualcuno?
Yugi ha amici, non ha mai avuto nemici, allora perché sta facendo male a una ragazzina? »

 

Ragazzina che mi pare di conoscere.
 

La risposta mi viene data da un altro. « I sentimenti del soggetto in questione sono confusi, ma principalmente è stato spinto dalla gelosia e dalla paura…

Non possiamo dirle gli argomenti trattati, ma possiamo dirle che non è stato un caso se è accaduto. »


Io abbasso lo sguardo. « Significa che si sapeva che avrebbe rubato il puzzle? »
 

Un' altra risponde. « Per la precisione c'è stata la sua scelta: lui è stato spinto dall' amore, sapeva bene che quell' oggetto era maledetto, nonostante tutto l'ha tenuto sempre con se, ci ha parlato, gli raccontava ogni cosa, e cosa più pericolosa è affezionarsi ad un oggetto magico senza uno spirito in se; l'oggetto in questione ha scavato e tirato fuori ogni segreto del ragazzo, solo dopo tre mesi è riuscito a giungere al suo animo innocente, inoltre quel ragazzo è riuscito a violare il regno creato per la sua stirpe, in questo noi tutti siamo rimasti esterrefatti di come un mortale abbia avuto tal accesso, è da quell' momento che abbiamo deciso di sottoporlo ad una prova per capire perché ci fosse riuscito e la risposta era solo lei. »


Io chiedo non capendo.« Io?! Sarei io il motivo di tutto questo scandalo? Ma non è possibile, avrebbe dovuto farsi la sua vita, allora perché? »


Un' altra risponde. « Era attaccato al passato con lei, da quel che sappiamo ha rinunciato a tutto per chiudersi nel suo mondo passato senza guardare la realtà, da qui sono nati i suoi problemi. »


A saperlo inizio a sentirmi in colpa ma anche se ci sto male digrigno i denti chiedendo. « Allora fatemi tornare da lui. »


Un'altra del consiglio esprime con acidità. « Negativo, non è possibile tornare senza un corpo, dovrebbe possederne uno, e nessuno è idoneo al suo potere, o vuole far e la fine dello spirito malefico dell' anello millenario? »


A ricordare come Bakura soffriva tenere quel oggetto al collo mi rattristo. « Deve essere un soggetto idoneo a contenermi? Allora è lo stesso Yugi Mutou! Lui è idoneo! »


Zittisco tutti perché non riescono a ribattere ma un uomo esprime. « A che scopo? Ci dia un motivo valido? Conosciamo bene i suoi sentimenti e quelli di Yugi, ma crede che sia un bene? »


Io annuisco. « Sono l'unico tra tutti i suoi amici che può calmarlo! Se lo lasciate in libertà e senza una guida quel ragazzo inizierà a usare la magia senza pensarci su e potrebbe anche perdere ciò che ha ottenuto in passato; quel gioco cambia le persone, ma se Yugi è riuscito a cambiare me, perché io non dovrei farlo a lui?

Siamo inoltre dello stesso ramo magico quindi non avrebbe problemi nemmeno a tenermi con se, è abituato. »
Non ricevo risposta solo iniziano a scritturare qualcosa, passarsi dei fogli e via dicendo mentre io rimango in silenzio a guardare la partita che non pare a favore di Yugi.

No, non può perdere...
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La ragazza fatica a rialzarsi, si sente proprio indebolita, senza uno spiraglio di speranza ma proprio di suo ha una grande determinazione che potrebbe fare la differenza. « un minuto? Non ti accorgi che non riesco nemmeno a rialzarmi? »

Si rialza ma a fatica respirando pesantemente. « Tocca a me. »

 

Riesce a pescare la carta più forte del suo gioco. « Oh, perfetto! Sai che questa carta ha un effetto speciale? Ad ogni mostro che manda al cimitero guadagna di 500 punti d'attacco e difesa! » e così mette in campo un mostro con 3000 punti di attacco poi attacca il mio cavaliere dei jack e ovviamente perdo life point iniziando a subire un dolore atroce, e fortuna vuole che non abbia altri mostri quindi il turno passa a me.

Accidenti 3000 punti, questa non ci voleva, a meno che non abbia la fortuna di pescare una delle tre divinità egizie sarà la fine, la sua difesa è buona, senza contare che ha un effetto speciale che ad ogni mostro distrutto aumenta di cinquecento punti, quindi ora quel mostro ha 3.500 di attacco, e le carte magia non sono ammesse, così le trappola, devo pescare e sperare di avere quella carta con 4000, altrimenti vince lei.
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Finalmente dopo che sono stato mandato via dalla stanza ricevo una risposta esaudiente quindi vengo messo a sedere su un tavolo vicino a due ragazzi, uno dai capelli sbarazzini l'altra è una ragazza con i capelli rossicci e intanto mi viene chiesto.

« Abbiamo deciso che essendo la reincarnazione del gioco delle ombre ed avendo avuto un stretto legame con il nuovo, ha il diritto di tornare al suo fianco per guidarlo, non avendo un corpo suo ritornerà in quello dove era; sarete due anime nello stesso corpo. »
 

Quella frase mi crea una grande felicità perché significava passare altro tempo con Yugi e stavolta per sempre, nulla mi avrebbe più separato da lui se non l'amore, ma ala questione non devo darne importanza. « Accetto! Farò di tutto per aiutarlo, sul mio onore. »


In un attimo vengo catapultato contro Yugi che non si accorge di me, ma lo avverte uno strano spamo e poi subito viene creata una seconda stanza mentale che stavolta non è più piena di trappole e scale ma di chiarezza sul mio passato che ovviamente ha l'aspetto di un luogo sontuoso adatto ad un faraone egiziano.

Mi piazzo la dentro per poi uscire e cercare il nucleo, di quel potere e farlo interagire con il mio quindi comincio a vagare per un lungo corridoio di pietra fino a giungere in un posto ghiacciato dove la temperatura è arrida.

Yugi il tuo cuore è così gelido ora?

Nonostante faccia freddo, continuo il percorso toccando le pareti perché non sia mai che possa incappare in qualche tranello, e appunto alcuni ce ne sono ma furbamente li scampo a miracolo.


È una mia impressione o più avanti vado più fa freddo?
Non posso credere che Yugi abbia così congelato i suoi sogni, non posso credere che sia per me, ma perché se ama Anzu?

Di questo ne sono convinto.

Forse un' altra è? Magari ora ama un' altra?

A pensare che sia io non ci riesco perché dopo che lui si è allontanato da quel bacio ci ho completamente rinunciato.

Quando tocco la parete ghiacciata essa pare muoversi solo che talmente è infreddolito che il mio animo si appesantisce di quel gelo quindi perdo l'equilibrio e finisco dentro il muro girevole cadendo nel vuoto fino a schiantarmi al suolo vedendo poi ciò che cercavo.

Yugi la tua anima è protetta come una fortezza, chi mai penserebbe che sia fino questa profondità?


Quella pallina è bianca, risplende ma ha attorno un alone vorticoso di nero ed è all' interno di un cerchio con un triangolo che veglia l'anima con un occhio.

« Allora è vero, una volta che lo toccherò verrò subito allontanato, devo prepararmi. »


Faccio dei passi, supero il cerchio dorato che immette all' istante una barriera spingendomi via riuscendoci quindi finisco lontano cadendo per poi rialzarmi ed esclamare. « Non mi arrendo! Io ritornerò con il mio Aibo!! »
 

Prendo una rincorsa e spingo con tutte le mie forze, ma nulla vengo ancora respinto, solo che questo mi alimenta sempre più la determinazione e il divertimento perché amo le sfide specie se sono così difficili.
Attivo il mio potere, che si mostra sulla mia fronte e lo dirigo contro la barriera causando un contrasto di forze uguali ma di intensità diversa.
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Improvvisamente mentre cerco di sferrare l'attacco contro il mostro mi giunge una fitta al cuore non capendo cosa accada e comincio a soffrire sentendomi anche prosciugato di energie.


Amyl non comprende che cosa ho.


« Yugi che ti prende? » Chiede mentre io dico con fatica.

 

« Sto bene… n-non preoccuparti. »

No, cosa mi succede? mi sento il cuore fare male, ma perché, non ho mai avuto questi problemi!

Respiro a fatica, mi accascio a terra sudando tenendomi una mano al petto per poi urlare e di colpo agghiacciando le vene di Amyl che non comprende cosa accada, ma per qualcosa che lei sente lascia il duello e va a soccorrermi toccandomi la spalla.

« Yugi, stai calmo, vedrai che passerà tu solo respira e inspira.»
Nemmeno lei sa cosa dice ci prova ad aiutarmi e infatti lo apprezzo ma dico. « È come se qualcuno volesse distruggere il mio cuore… »

 

Ed infatti è così Atem nel mio animo sta riuscendo a crepare ogni difesa che da mesi ho creato attraverso il suo potere senza sapere che io stesso ci sto patendo l'inferno.


« Yugi, dobbiamo andare in ospedale stai perdendo sangue dalla bocca, ferma questo gioco! »

Me lo ordina ma io non so cosa fare. « Fa male, Amyl… scusa! »

 

Non capisco perché gli dico scusa mi sento solo pentito di tutto e lei mi ammette.


« In verità sono io che ti devo delle scuse, sono stata stronza e bastarda a trattarti male, sai Yugi t'invidio molto da sempre, forse è per questo che ti ho sminuito, volevo sentirmi migliore di te quando non lo sono, e mai lo sarò, ero convinta che se io fossi riuscita a batterti avrei avuto ciò che hai tu. » Esprime con tono d'amicizia uno che mi riesce a far sputare.

 

« Ero arrabbiato, avevo paura di te, mi stavi strappando via ogni sogno, avevo paura perché tu riuscivi a comprendere come stessi mentre altri no. »


Lei ammette. « Sono dotata di una capacità innata, capisco le persone a vista d'occhio, l'ho sviluppato dopo un incidente ai miei cinque anni, da quel giorno so capire chi è felice e chi è triste.
Quando eri con i tuoi amici un anno fa nel tuo animo vedevo la felicità, e t'invidiavo perché io non riuscivo ad averla…
Poi vedendoti ieri a scuola ti ho visto con una tristezza così immensa che credevo volessi anche suicidarti, per questo decisi di infastidirti e giocare, darti un pensiero, ma poi mi sono ricordata che c'era quell' altro Yugi di cui io sono tremendamente affezionata perciò ho iniziato a pensare che se io iniziassi a trattarti male lui saperebbe tornato per giocare con me o eliminarmi, non m'importava bastava che lo vedessi. »


Io rimango ammirato, ma seriamente lei si sarebbe fatta odiare per rivedere il faraone?

 

« Lo ami d'avvero fino a quel punto? » domando in po' deluso.


Se lo ama perché non sono felice? No non ci riesco, l'idea che lui piaccia ad una non mi piace…

Ed un altro spasmo al cuore sento.

 

Ma che diavolo mi succede?
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Intanto io mi faccio largo scagliando una potente luce dorata contro la barriera che diventa sempre più potente e appunto qualche passo perdo, ma non demordo che esclamo. « Fammi riavere il contatto con Yugi, Anche a costo di ferirlo ritornerò con lui! »

 

La mia volontà è così prorompente che riesco a spezzare l'ultima barriera,però Yugi ne paga le conseguenze sentendo una frattura alla testa che lo fa strillare come se avesse visto un fantasma e Amyl trema con gli occhi per poi abbracciarlo.
« Va tutto bene, va tutto bene, calmati, ti prego… »
Lui ancora piange e piange lacrime di dolore qualcosa che gli umani patiscono nelle torture e sanzioni .

Scusami Yugi spero che tu non abbia sofferto troppo, ma terminato questo potrò stare con te.
Tocco la sua anima, che si accende e brilla di bianco mentre preleva la mia per poi unirlo formando un tuttottuno infine finisco nella stanza di Yugi e finalmente posso parlagli come un tempo.
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Terminato quel dolore attorce come se qualcuno avesse tentato di distruggere il mio cuore torno in in forze stando abbracciato ad Amyl, lei ha un odore molto dolce e femminile ma non di un profumo bensì di pulito e un po' m'imbarazza.

« Mi sono ripreso credo… »

Cosa mi era accaduto? È stato violento, è stato un inferno è come se un intruso avesse tentato di penetrare il mio corpo…

Amyl fa un sospiro di sollievo. « Va bene, ma adesso smettiamola di giocare, stiamo rischiando entrambi la vita e anche se ti invidio non voglio batterti sapendo che potresti restare qui per sempre.

Quella pietà l'apprezzo che ripeto. « Da quello che so una volta attivo il gioco non ci si può fermare,, io non sono la reincarnazione del gioco delle ombre, non sono come Atem, quindi non posso fermarlo, ma se non continuiamo saremo qui bloccati fino alla sua fine… »

Amyl si guarda attorno. « Eravamo sulla terrazza, magari camminando troviamo una via d'uscita. »

 

Un pensiero molto ingenuo a mio parere. « Il gioco delle ombre è tra la metà del mondo reale e fantastico, qui anche se camminassimo non ne usciremmo a meno che non venga disattivato il gioco. »

Amyl mi prende per il braccio. « Smettila di arrenderti, non ti sopporto, tentiamo, io non voglio né ucciderti e né farmi uccidere! » Mi tira per il braccio obbligandomi ad alzarmi.

Lei è molto determinata, mi ricorda qualcuno… però so che non posso uscirne…

Amyl mi trascina con se tenendomi per mano mentre mormora. « Proviamo ad andare da questa parte… »

Poi mi guarda con sguardo insicuro. « Yugi, dato che sei un ragazzo posso stringermi a te? Mi spaventa camminare sola qui. »

Non comprendo cosa intenda quindi annuisco e lei mi inizia a tenere per la manica e camminare tremando un po assieme a me che appunto più lontano andiamo più appaiono le nostre paure più grandi, ad un certo punto Amyl non solo piange ma farfuglia in lacrime diverse parole come. « Era solo per aiutare… »

 

Io invece affronto le ombre del mio passato ma le sconfiggo perché so la verità, ma Amyl no, e lei anche se si mostra impenetrabile è fragilissima quindi tento di risvegliarla dal trance.

« Amyl sono ricordi passati, non viverci, guarda avanti e ciò che hai ottenuto. »


Ma lei non riesce che rimane paralizzata per poi dire. « Marty perché mi hai lasciata per quel gruppo, eri come una sorella per me. »


Io la scuoto. « Amyl, non pensarci! Hai nuovi amici, hai… insomma la tua classe. »


Ma lei risponde. « Anzu ha detto che non sono amici. »


E qui le darei ragione ma insisto. « Non è che stando nel passato rissolverai qualcosa. »

Sto dicendo le frasi che mi direbbe Atem? Quelle che io non riesco ad attutare, lo ammetto sono un' ipocrita.

« Non ho amici, il mio unico amico era solo l'altro Yugi. »

Sconforto, ecco cosa provo che la prendo per le spalle guardandola con decisione.

« Guardami negli occhi, cosa c'è di così diverso tra me e lui?

Solo l'aspetto? Guarda oltre!
Forse lui ti ha dato una speranza e lo sai come mai? Lui era guidato dalla mia indole, sono stato io a cambiarlo, ma se lui fosse stato puro non ti avrebbe mai aiutata, lui è la reincarnazione del gioco delle ombre.
Quando mi usava e mi faceva restare incosciente ha sanzionato persone, tutte coloro che mi facevano del male a me ed ad Anzu!
Lui solo grazie al Dual monster, grazie agli insegnamenti che ho appreso si è placato, e tra me e lui è nata l'amicizia, che via via negli anni si è fortificata.
Io ti sono amico, se Atem ti ha aiutato quel giorno significa che anche io sono tuo amico!
Quel giorno lui disse che ti ha aiutata perché gli ricordavi me.
Secondo me tu hai frainteso le sue parole, voleva che avessi sicurezza ma non che parlassi senza riflettere! Ma qui vedo solo che tu sei debole, dolce, gentile, e fragile, il tuo passato per questo luogo è concime, ma tu devi non pensare al passato, chiaro?

Quindi rialzati e cerchiamo un' uscita.

Amyl annuisce in silenzio chiedendosi da quando Yugi sia così deciso ma sopratutto persuasivo quasi da affascinarla, è vero che Atem l'aveva conquistata solo con un gesto, ma per lei sto dimostrando un valore maggiore ed è questo che un po' le fa tornare lo spirito felice quindi stringe la manica del ragazzo. « Yugi grazie. »

Io sorrido un po' pensando che quelle parole dovrei dirle a me stesso non a lei.

Non c'è un' uscita è inutile… ma poi come ci sono finito qui dentro?
Vorrei capire… forse il puzzle mi aiuterebbe?

« Amyl, hai il mio puzzle con te? »

Lei annuisce e lo prende dallo zainetto. « Eccolo, ma cosa vuoi fare. »

io lo prendo e cerco di usarlo ma l'unica cosa che vedo è solo Atem ma ciò non credo sia possibile quindi sospiro. « Niente, il puzzle mi dice solo di chiamare Atem, come se lui potesse… »

Amyl domanda curiosa. « Chi sarebbe? »

Io fermo la camminata e mi siedo a terra. « Ah già, credo che dovresti saperlo dato che siamo amici.
In pratica questo puzzle è un oggetto magico, aveva in sé uno spirito che si è scoperto essere un faraone, io ho espresso di volere degli amici dopo che ho costruito il puzzle, il desiderio si è avverato, ed ho conosciuto il mio mou hitori no boku che al quel tempo era un essere oscuro.
Poi ci siamo separati dopo che lui ha ricordato chi era, ed è tornato nel regno degli spiriti.
Però non volevo lasciarlo quindi ho ripreso il puzzle, risvegliando così il potere delle ombre che ora vedi.
Questo oggetto mi dice cosa fare, e mi ha mostrato proprio il mio alterego ma io non posso più raggiungere quel luogo, dubito che possa, lui nemmeno voleva più che ci tornassi; credo che lui mi voglia proprio via dalla sua vita, mi ha detto “ Addio” »

Amyl resta affascinata dal racconto e stavolta ci crede dopo le dovute prove visive. « Che bella storia anche se tragica, comunque non preoccuparti, ti aiuto io a superare questo trauma, sai io da piccola ho perso la mia migliore amica, era tutto per me, ma come sai io capivo fin troppo le persone e vedevo che nascondevano qualcosa, quindi feci domande impertinenti, passai per strana, e nnon lo capivo… poi lei mi disse che non poteva più essermi amica perché era stata invitata in un gruppo di quelle che mi presero in giro, quindi lei da amica diventò rivale, e mi rovinò la vita in classe, quell' abbandono improvviso mi segno e mi fece capire che nessuno sarebbe mai stato mio amico, ma poi vedendo l'altro Yugi mi sono ricreduta, ma se è vero che lui voleva eliminarmi allora voglio essere solo tua amica del vero Yugi perché tu mi stai aiutando. » Afferma con sincerità che mi lascia un po' soggetto a pensare quanto sia carina in certi momenti.

« Lo sai, quando sei sincera sei simpatica, che ne dici se nel caso usciamo da qui di aiutarti a migliorare il tuo dek nel negozio di mio nonno? »

Lei annuisce. « Ok, poi per scusarmi ti compro qualcosa, anche un dolce. »

io accetto scherzandoci. « Ci conto! Dai usciamo da qui. »

E ritorniamo a camminare il quel nero pesto riuscendo grazie a quel sentimento chiamato amicizia sconfiggere le nostre paure e tenere lontani ogni genere di mostri.

Non basta, deve esserci un modo, Atem, come faccio a chiamarti qui?

Penso per poi fermarmi e dire. « Ci provo… »

Amyl chiede. « A fare cosa? »

« A chiamare lo spirito del faraone in questa dimensione, forse è pazzia ma se io sono riuscito a portarmi nel suo di mondo perché non dovrei portarlo qui?
Forse sbaglio, ma almeno vorrei che tu sia salva. »

 

sempre che non fosse stato un sogno…


Amyl arrossisce per poi esprimere. « Allora aspetto. »

Dopo un mesto sorriso chiudo gli occhi toccando il puzzle del millennio iniziando a concentrarmi cercando proprio Atem almeno inizio a vedere delle immagini ma non comprendo se siano ricordi o solo lui, poi vengo con l'anima portato nella mia stanza spirituale cosa che prima era assente e mi guardo attorno in quel tunnel

Ma come mai sono finito qui?
Mi volto per poi sentire dei passi veloci ed essere stretto in un abbraccio.

« Aibo, finalmente sei qui! »
Io rimango di stucco, ma seriamente sto vedendo l'altro Yugi? « Mou Hitori no boku? Che… che ci fai qui? »
Lui sorride a denti staccandosi dall' abbraccio. « Beh, sono tornato, non volevi questo ed eccomi qui. »

Credo che sia una mia illusione che mi do delle manate in testa ma lui mi ferma. « Ehi fermati, guarda che non stai avendo allucinazioni, piuttosto chi è quella ragazza con cui stai parlando? »

Io sbatto le paplepbre. « Un' mia amica. »
«Ah no perché la trovi carina eh eh, comunque mi cercavi? » Domanda non mostrandosi geloso.
« Ah sì, ecco, so che è assurdo ma senza volere il puzzle mi ha attivato il gioco delle ombre, ora non so come uscirne, mi aiuti? »
Il faraone spiega con tono deciso. « In verità sei stato tu, a quanto ho visto il puzzle del millenio ha riversato in te tutto il suo potere, quindi sei una sorta di contenitore magico, è stata dura unire i nostri spiriti. »

Io veramente poco ci capisco. « Unire? Intendi che ti sei unito al mio?


« Sì, ma diversamente da prima c'è concorenza di magia, però tu non hai esprienza quindi prevalgo io, tuttavia rimango fermo qui solo ad ascoltare i tuoi pensieri come di Amyl carina quando è sincera, interessantissimo… » Spiega un po' imbronciato poi torna serio. « Passami il comando vedo di toglierti dal gioco. »

Forse è mia impressione o mi sta dando delle frecciatine?

« Certo! Mi fido di te. »

L'alterego quindi dopo qualche secondo prende le sue sembianze nel corpo di Yugi per poi vedere Amyl che è rimasta scioccata dal cambiamento.
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Quindi è lei… non bastava Anzu… ed è proprio bella, ah, Aibo, ma quando ti accorgerai di me?

 

Inizio a usare la magia ma Amyl mi interrompe chiedendo. « Ma tu sei l'altro yugi? »
annuisco senza guardarla. « Sì certo, ma chiamami Atem grazie, ora sta zitta che devo liberarvi da qui. »

Amyl si mette le mani sulle labbra incredula di rivedere chi ha da sempre stimato ma sopratutto vede attorno a lui un aura gialla poi svanisce di colpo quando torna il cielo chiaro, il pavimento di cemento e la ringhiera, così anche la città.

« Siamo tornati! »

Atem sospira per poi chiedere. « Sono arrivato in tempo, beh ci vediamo Amyl. »
Amyl un po' si sorprende che si avvicina a me stavolta i nostri occhi si scontrano. « Ti ricordi di me?»
incrocio le braccia chiedendomi perché sia così felice « Perchè ci conosciamo forse? »

Anche se non nego che ha un viso famigliare.
Amyl annuisce. « Sì Amyl, ricordi? »

 

Io chiudo gli occhi cercando di ricordare per poi avere un flashhback. « Ah ma certo, tu sei quella ragazza che perse il capello e che lo presi, è da tempo che non ti vedo, ma come potevi sperare che ti riconoscessi se da bionda sei diventata con i capelli blu? »
Lei si tocca i capelli. « Stavo meglio prima? »
« Beh, vedi, sarò io ma blu e verde sono così simili che si trasformano in una tinta unica, invece è meglio il contrasto, ma questi sono gusti estetici, ad esempio da me si usava il giallo e nero perché creava il contrasto, anche se il giallo è simbolo della ricchezza. »

 

Amyl ovviamente ascolta ben poco della mia vita da faraone.

 

«quindi devo tornare bionda? A te non piace blu? » chiede interrompendomi.
Il ragazzo si gratta la testa non capendola. « A te piace? »
Lei un po' annuisce poi scuote la testa, e non posso non ridere. « Sei buffa lo sai? Tu fai le cose senza pensare? »
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Amyl intanto pensa. - Che bello quando ride, però non dico che non ami il blu, ma se a lui non piace perdo punti… anche se Yugi forse piace, ah, ma chi è che mi interessa? Sono tutti e due così dolci. -
« Ma cosa c'è da ridere, io volevo sapere se a te piace. »
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Io strabuzzo gli occhi. « a me? Ehm, non me ne intendo di queste cose… »
L'altra aggrotta gli occhi indicandolo. « Ma se hai i capelli tricolore. »
Lui sorride. « Ok, sta calma, non capisco perché t'importi il mio giudizio, però sei molto carina. »


Amyl si emoziona solo per quel complimento che lo abbraccia. « Grazie, sono felice che ti piace. »
 

Io m'imbarazzo che non so come reagire quindi mi sostituisco a Yugi che vede l'abbraccio ed arrossisce staccandola. « Ehi, ma perché mi abbracci? »
Amyl sbuffa. « Ma dove è l'altro? »
ed io dico a Yugi. « Veditela tu, quella mi si è appiciata e non capisco il motivo. »
L'altro ridacchia. « Dovresti vedere quando tenta di aiutare, fa paura. »
Amyl chiede. « Ehi, non parlerai di me spero! »
Yugi indietreggia per poi inventare. « Ma no, parlavo di… Anzu ecco… »
Amyl sospira rassegnata che l'altro sia scappato da me. - Non mi arrendo, prima o poi ritornerà. - « Senti Yugi, ti va di uscire dopo? »
Il ragazzo ovviamente resta impallidit. « uscire, con gli altri? »
« Da soli sciocchino, allora vuoi? »
Il moro chiede curioso. « mmh, perché non con i miei amici? »
L'altra spiega. « Dopo che mi sono fatta odiare è meglio che non ci parli. »
Yugi resta scettico. « Io non credo che ti odino solo perché mi hai aizato la classe contro. »
Lei precisa. « Sì quella tua amica mi ha sgridata, e mi ha detto di non parlarti. »
« Intendi che è gelosa? » Domanda un po' arrossendo e con un po' di speranza.
« E che ne so, io so solo che non mi sopporta, e così anche quel biondo e l'altro a capelli corti, quei due mi hanno detto che non mi toccano solo perché sono femmina; che razza di amici hai dei teppisti forse? »


Yugi non apprezza molto che i suoi amici siano visti così. « Sono buoni, e comprensivi tu non li conosci, mi hanno solo difeso, ma ti assicuro che sono ottimi amici. »
« per te! Non per me, tu sei il mio unico amico. » E si volta andando verso la porta. « Vedo di calmare la classe… »

 

Intanto Yugi decide di parlare con me . « Adesso mi spieghi come sei tornato? »
L'altro spiega guardando altrove. « Gli Dei dicono che sei stato messo in test, a quanto pare sei risultato idoneo per poter usare la magia, io mi sono opposto, ma sai loro amano giocare con le persone, quindi mi hanno detto che potevo tornare da te solo se ti avesi insegnato qualcosa a riguardo, e dato che il mio corpo è morto e perduto chissà dove potevo solo impossesarmi di uno, ovvero ho scelto te. »
Yugi prende il suo puzzle. « Uhm, e quanto rimarrai qui, un anno, due o te ne andrai quando avrai concluso questa missione? »
« Rimango finché non concludo la missione ovvero fino a che non morirai… poi il tuo potere sarà sigillato perché non è trasmissibile geneticamente. »
Il ragazzo a quella notizia prova una felicità immensa ma la trattiene. « Ho capito, allora dobbiamo avvisare gli altri. »
l'ex faraone sorride pacatamente. « Sì e poi voglio rivedere tuo nonno. »
« Ah è il solito, ah lo sai c'è un torneo di Dual monster, vuoi che partecipiamo? »
« Sì, comunque sono stupito per poco ti facevi battere da Amyl, ma come hai fatto? »
« Le regole non erano le solite, ha avuto fortuna, io avrei potuto contrastarla ma avrei dovuto pescare una carta delle divinità egizie, lo sai Marik prima della partenza me le ha date. »
« Oh, sono le carte più potenti se messi insieme eppure tu le avevi sconfitte. »
« Già una fortuna… »
« Bravura, e anche destino, però non credevo che ti avrei rivisto, anche quel giorno in cui ci siamo visti nel mio mondo mi hai lasciato senza eguali. »

 

Yugi di colpo ricorda quel bacio e si alza di scatto. « Era un sogno… »


io rattristo lo sguardo per poi sospirare e mormorare. «Andiamo in classe, voglio proprio vedere chi ti da fastidio. »
Il ragazzo annuisce in silenzio, scende le scale dopo aver lasciato il terrazzo e chiede. « Vuoi mindcrusharli? »
« A me basta mostrarmi, poi certo se esagerano potrei, ma bisogna essere un po' stupidi a non capire quando ritirarsi. »
« Ci manca che mi fai passare per violento. »
« Mmh, dipende da loro, non scorderò mai che feci a certi tuoi compagni di classe, qualcuno tentò di mandarti all' ospedale, poi un altro ti picchiò. »
« Si ma tu ed io non eravamo ancora amici. »
« Non è questo, un giorno un tuo compagno cerco di rubarti l'anima, e non parlo di Bakura, ed io salvai. »
« Strano, e come mai non mi hai lasciato via, non ci eravamo ancora visti. »
« Chi lo sa, ciao. » sparisco di colpo ed entro nell mia stanza spirituale borbottando. « Perchè mi appartieni, ma pare che per te non è lo stesso….
Amyl comunque è davvero carina, se non ricordo male la vidi simile a Yugi di carattere, però ora pare una Jonouchi due, il chè è perfetto, però Jonouchi è cotto di Mai, quindi come mi sbarazzo di lei?
Poi c'è Anzu, la più vicina al suo cuore… ma è mia amica quindi non proibirei mai di parlare a Yugi, ma di Amyl,mah, non mi convince, e sembrerà a me ma non mi sembra sincera… forse mi sbaglio, ma se non fosse e facesse risofrire Yugi la mindcrasho. -
__________________________________________________
Intanto l'altro Yugi ignaro di tutto raggiunge la classe pensando. - Atem è tornato, adesso posso andare avanti, ritornare come prima, però c'è una cosa che non capisco, come avrei fatto ad avere il potere che aveva lui? Io non ho fatto proprio nulla, però dubito che lo userò, il mio altro me mi renderà felice, e starà sempre con me, me l'ha promesso, però anche se sono felice perché mi sento così strano quando vedo Amyl, una sensazione tra l'allerta e il rillassamento?
L'ho capito che è innamorata di hitori no boku, ma perché a me non va giù, dubito che lei mi piaccia, anche se è davvero bella, però Anzu la supera, ha per di più valore, però è decisa anche Amyl, e se ho ben compreso ha passato una vita simile alla mia ancora prima del puzzle…
Mi spiace per lei, anche lei ha preso un modello dì'ispirazione per cambiare, come per me, io ho avuto il mio altro me, è merito suo se ho certi momenti decisivi… ma c'è una cosa che so di non aver mai sopportato è che lui uscisse con Anzu, però non si è mai mostrato interessato verso lei, quindi lo lascio fare, però adesso anche Amyl potrebbe uscire con lui, e mi da fastidio, ma perché? Alla fine è il mio corpo allora cosa mi crea questo sentimento di gelosia? -

Intanto Atem termina di disegnare. - Fatto, in questo modo Yugi è mio, e lui non si dichiara a lei.
Comunque Amyl la devo far parlare e scoprire se mira a Yugi o no, è fin troppo adorabile e poi se ci penso l'ha persino tenuto per la manica, e Yugi si emozionava pure… mmh, troppo pericolosa d'avvero. - Pensa un po' con gelosia per poi sorridere. - però appena inizierà il duello Yugi non penserà più all' amore, e quindi sarà mio… - Il mio piano è perfetto, poi certo ci metto dentro i miei amici a distrarlo, ed è fatta,; scusa tanto Aibo, ma in amore e guerra tutto è lecito, e dato che h passato l'isolamento a rimpiangere tutto, ora agisco per te. -
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Ecco, spero vi piaccia questo capitolo, i prossimi sono sempre più intricati.
Ho messo scene carine tra Amyl e Yugi perché qualcuno li tifa come coppia, altri vogliono Atem e Yugi.
Comunque spero di essere inerente al gioco dal monster perché se no non sarebbe Yu gi oh.XD
Atem è preso sunto dalla seassion 0 e così Yugi. 

 

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Capitolo 6
*** rivelazioni future. ***


Ciao a tutti, sono riuscita ad aggiornare, davvero non pensavo che questa storia potesse piacere così tanto ed avere così tante letture ^^
Questo capitolo è dedicato per i fan della coppia AtemXyugi; sono troppo carini, devo ammettere che per le scene sono stata ispirata dai video su you tube di loro che ballano a coppia (sì c'è chi li fa pure baciare. )
Beh, spero vi piaccia ^^  questo capitolo è un po' più lungo, ma secondo me ne vale la pena.



personaggi principali: Atem, Yugi.
Secondari: Amyl.
Comparse: Jonouchi, Bakura, Anzu, Honda.
Genere: triangolo, mistero, yaoi, sentimentale, drammatico, triste, 

Rivelazioni future.

 

Atem dopo qualche ora riprende conoscenza, inizia a chiedersi cosa sia accaduto.

La testa, ma cosa mi è successo?

Riapre gli occhi e vede delle sbarre, chiariamo è in una prigione dorata.

« EHI MA CHE SCHERZO È »

 

Si arrabbia e non di poco, tenta di liberarsi, ma più usa il suo potere più esso si riflette contro di lui facendolo diventare sempre più trasparente e debole.

Non voglio credere, questa prigione si alimenta della ma stessa magia? E se la consumassi tutta io sparirei? No, perché? Non può essere stato Aibo, o sì…

« AIBO LIBERAMI!!! »

Lo urla, ma quella prigione lo tiene esterno al collegamento mentale con lo stesso Yugi, infatti lui anche se arrabbiato con Atem, non riesce a sentire la voce, anzi non vuole proprio sentirlo, come se quella magia gli avesse esaudito uno dei suoi desideri, ma non è così, lui non si è reso nemmeno conto di cosa gli ha fatto, ed è per questo che nonostante l'ex faraone si senta per la seconda volta in gabbia dopo lo stesso puzzle per migliaia di anni, non riesce ad odiarlo, ma solo si sente in colpa di amare Yugi.

Non avrei dovuto, è tutta colpa mia, se non fossi così innamorato non avrei mai usato il suo corpo per allontanargli le ragazze.,

Era questo il piano, voleva addormentarlo, fargli perdere la sua stessa conoscenza e agire tenendolo lontano da Anzu e Amyl, ma non ha previsto che lui potesse odiarlo a tal punto.

 

Perché questo è odio no?
Mi odia, mentre io lo amo….
Non dovevo ritornare…
Non dovevo proprio, gli sto solo infliggendo più negatività… però…

Lacrime giungono alle guance ricordandogli che lui ha vita anche se in forma spirituale.

Sono così stupido, ma cosa pensavo? Di poter stare con lui tenerlo fuori dalla sua vita sentimentale, è colpa sua… ed ora mi ha proibito tutto, e se tentassi di liberarmi verrei annientato.
potrebbe tenermi qui per anni senza nemmeno saperlo…

Continua a piangere dando pugni al pavimento. « Nemmeno un giorno e sono isolato da lui nello stesso corpo, ma perchè l'ho sottovalutato! Perchè mi sono spinto contro lui, perchè...? » continua a dare pugni senza sosta guardando il pavimento che hanno tracce delle sue lacrime.

 

Quanto sono penoso… diverse volte ho pianto per lui… e lui per me… tutte quelle lacrime, quei momenti assieme, non erano nulla per lui? Era solo un amicizia stretta? Ma se solo io lo aiutavo in tutti quei momenti di insicurezza!
Anche quel giorno quando si sentiva inferiore a me, sono stato io a valorizzarlo, non gli altri!
È Yugi non mi ama, ci ho provato, era così bello tenerlo vicino a me, sentire la sua dolcezza, amavo pure quel sorriso così innocente e puro, ma se non vuole me che diritto ho di isolarlo?
Questa è la mia seconda partita persa, Yugi Mutou ha vinto, fino a imprigionarmi…
Lo ammetto Amyl è un bel caratterino, ma se Aibo non mi ama perché devo aspettarlo?
Me ne sono andato per quel motivo, se solo lui mi avesse detto quel giorno che mi ama avrei mandato in malora il destino e sarei rimasto! Ma lui mi ha lasciato andare, anche se piangeva, è stata solo Anzu a volere che restassi, solo lei… ma per lei non sento nulla, anzi è lo stesso Yugi che ne è cotto, e Anzu lo è di me.
Ho sempre fatto finta di non accorgermene, anche se non mi accorgevo io stesso dei miei sentimenti per Yugi fino alla nostra battaglia; i nostri cuori erano in rissonanza nei nostri occhi c'era una battaglia ma anche la mia stessa domanda…

"Mi volevi al tuo fianco o no?"

Comunque è inutile che io pianga qui, ma non mi arrendo, ho una missione! Una missione che ne va per la salvezza del mondo, Se Yugi scatenasse questo stesso potere diverrebbe pericoloso, anche se lui non volesse, le sue emozioni ora sono irrecuperabili, negative.

Si rialza un po' con il fiatone e al posto di utilizzare la magia prende una rincorsa e scontrandosi quella gabbia lucente dorata.
Spinge con la spalla, una scarica elettrica avvolge il corpo e lui urla di dolore per poi finire di colpo sbalzato dall' altra estremità, anche là l'elettricità non manca che lo colpisce alla schiena.

Cade a terra inerme di forze. « N-non posso...muovermi»
Le lacrime ritornano mentre resta ad occhi rossi aperti. « È persa, ho fallito miseramente… »

Spero nel destino… devo dirtelo, non me ne andrò finché non te lo dirò…

Il corpo è tremante, il fiato manca e questo isolamento, chiamamiamolo “ Tradimento” mi fa avvolgere da un aura negativa simile a quella che nasconde  Yugi.

Non mi ama… devo eliminarlo…
Il mio aibo non mi ha mai amato… devo eliminarlo…
Così concludo la missione, così me ne andrò da qui...

così io smetterò di soffrire... così potrò riposare come è giusto che sia!


Nei suoi occhi ci sono solo fuochi senza più un briciolo di bontà, solo un desiderio distruttivo.

Tenta di rialzarsi, stavolta lui non è più in sé, è solo tornato come un tempo quindi inizia a pronunciare una cantilena, attorno a lui oltre a un vento apparso da chissà dove, si aggiunge un aura nera che si accumula mentre ha attorno a se un aura dorata.

Diversamente da Yugi, Atem sa manovrare la magia e le sue emozioni, ed usa proprio esse per dare lo scontro decisivo contro l'incantesimo di Yugi.
______________________________



Yugi intanto ignaro di tutto termina finalmente le sue lezioni ed Amyl non smette di guardarlo come in pensiero di qualcosa o forse di lui?

Siamo amici ok, ma non voglio proprio vederla, forse se la ignoro non mi seguirà, tanto lo fa solo per Atem no?

Di nuovo gli assale una tremenda gelosia.

Smettila di pensarlo, non voglio più soffrirci!

Così facendo però quella gabbia segue le sue stesse volontà mentali perché nel cuore lui non vuole fargli del male, ed intanto  Atem nel profondo dell' anima del corpo ospitante continua ad accumulare ogni sentimenti per poi dividerlo e commutarlo in energia.

Yugi raggiunge il cortile, Amyl lo segue a distanza, lui accellero il passo facendo finta di nulla, lei fa altrettanto, quindi lui scende delle scale lunghe, inizia a correre, e lei lo segue…

 

Maledizione non molla!? Questa è una stalker alla Gasai Yuno?! Che ho fatto per avere una pazza simile nella mia vita!?

Si fermo di colpo e si volta per dirgliene quattro. « LA VUOI SMETTERE DI SEGUIRMI?! SEI SPAVENTOSA ALTRO CHE AMICA. CHE COSA C'È?»
Lei non risponde subito, ci riflette un po'. « Voglio sapere come mai mi eviti. »
Ecco una domanda che lui stesso non sa rispondere. « Ma chi ti evita, ho solo fretta. »
Altre bugie, altre ombre attorno a sè…
« Senti, se ho fatto qualcosa di male puoi dirmelo no? »

Qualcosa?! Tutto, primo mi rubi il puzzle, secondo rubi gli occhi del mio hitor no boku... 
no, ma che penso? Devo smetterla, lei non ha colpe!

« La tua falsità! Credevo fossi mia amica! » Ecco di nuovo dico ciò che non vuole.

 

Ma perchè non sto zitto?!
 

« Ah sì i pare che avessimo chiarito per la questione del puzzle! Adesso che cosa ti avrei fatto?
Io e te siamo amici, ti voglio bene. » esprime sicura.
- Anche se devo decidere, quella minaccia sotto il mio banco mi spaventa… -

Sotto il banco ha ricevuto una lettera minatoria con una foto di suo fratello ed una minaccia.
- No, non tradirò Atem, anche se ha visto bene che io non sono sincera, ma pur di uscirci assieme… -


Yugi non può sapere cosa lei pensi, e la cosa nemmeno gli importa.

« Un' amica non è una che mi ruba le attenzioni di chi m'interessa! »

Si morde completante le labbra cercando di zittire quei sentimenti.

 

basta, io non sono cotto di Atem, è un' illusione! Ma chi parla al mio posto? Non è Atem, che sia la mia parte che trattengo? Ma allora sono schizofrenico? Che sia questo ad amare Atem? io di certo amo Anzu... certo non mi attrae ma che c'entra è una ragazza fantastica! Devo avere un terzo me, sì non c'è altra spiegazione!

Non che non  sia mai stato, schizzofrenico, ha avuto solo qualcuno all' inizio che agiva per lui spingendo gli altri in coma o prorblemi mentali... alcuni nemmeno sono riusciti a tornare loro stessi per quanto non hano ricostruito la loro anima.
 

« Ma se nemmeno sono amica di Anzu, anzi quella sostiene che non devo avvicinarmi a te, siete fidanzati o cosa? » domanda Amyl gestcolando.
 

Yugi mette una mano in tasca, facendo una smorfia contrariata. « Questi sono affari che non ti riguardano! La questione è che Atem è solo il mio altro me, amando lui è come se tu amassi me, e a me tu non piaci nemmeno un po'! »
 

Amyl però non ci sta. « Senti non darti tante arie, che una come me non ti guarderebbe mai, sei troppo adorabile, un pasticcino ecco! Io scelgo i tipi tosti non deboli, ed Atem è uno proprio tosto, mi compete, a malapena riesco a zittirlo, e poi amo i suoi occhi viola così attenti. »

Yugi socchiude gli occhi annoiato « Prima di tutto Atem ha gli occhi rosso sangue,carnagione scura perchè lui è arabo, le sue origini sono egiziane! Secondo lui è veramente un ragazzo dolce, è sensibile non è come tu pensi!
e poi è solo il mio alterego. »
Lei sostiene con sicurezza. « Io vedo Atem con gli occhi viola e pelle bianca come la tua, non so il passato di lui, ma se vuole raccontarmelo sarei anche felice, e poi a me piace il suo caratterino, prima era così divertente parlarci.
Ad ogni modo  lui è un suo sé che sta in te, sei tu che non comprendi! Potrà essere dolce, non ho detto che non lo sia dico solo che da come si atteggia è un bad-boy, ed è così figo solo l'idea.»


Yugi mugolisce in silenzio non sapendo nemmeno come controbattere, che Atem sia possesivo e vendicativo ci sta ma definirlo un ragazzaccio proprio non lo vede anche se lui sa spaventare.

 La sto odiando, certo è carino, si atteggia come uno che ha potere è più che normale, ma lei come si permette a parlarne così, possibile che Atem ci abbia messo gli occhi? Ma che ci trova poi, io sono più...
Sono simili ok, ma questa è così snob con me… E poi Atem ha avuto un legame che nessuno potrebbe avere, e ancora adesso c'è l'ho ...

Yugi oltre a essere iper-geloso si sente anche aggredito ma quella verità non vuole vederla.« Sta di fatto che tu con lui non ci parli più. »
Lei dice. « Ed io voglio sapere se lui vuole ciò! »
« Non lo trovo! » dice senza cercarlo.
« Evidentemente non vuole sentirti, gli stai proibendo la sua vita. »
« Ma quanto sei incoerente, prima gli dici che sbaglia a usare il mio corpo ed ora il contrario!? Per lui ti venderesti fammi capire!? »
« beh, sai dopo che c'è stato quel contatto così vicino io voglio solo vederlo, sì venderei l'anima solo per vederlo.» Dice un po' arrossita.
« Ma Forse non ti è chiaro che è un fantasma, che non ha corpo! » esprime yugi acidamente.
« Ma se usa il tuo corpo ha vita!
E poi cosa c'entra io parlandoci ho visto un umano in preda ad emozioni come imbarazzo, rabbia, divertimento, pietà; se parli così di lui non lo comprendi proprio e siete nella stessa mente no? »

 

Non è che lui non lo comprende, anzi in cuor suo lo sa che sbaglia ma la paura è così tale che gli vieta di guardare la realtà. « Sentimenti che sono solo per me. »

Di nuovo si mangia la lingua per cosa dice difronte a lei.

 

Maledizione non resisterò a lungo, questa cavolo di energia che scorre non va via...e in più mi sento anche appesantito da altro…


«Può darsi, ma anche se lui non mostra dolcezza con me, ma solo possessività, mi ha avvicinata ai suoi occhi. » A quel ricordo quando sono stati vicini di labbra lei arrossisce e s'imbarazza di colpo. « C-Certo non era gentile ad occhi ma era così.. ecco… così… » inizia a bloccarsi e fantastica mentre Yugi fa una smorfia. « Tsk.. »

Ma questa è una maniaca… che sta pensando che è arrossita?!

« Sta ala larga dal mio altro me! »
Lei si risveglia. « Che me lo dica lui! »

Lui chiude un attimo gli occhi cercando di tornare nella sua stanza spirituale ma stranamente non ci riesce. « Ma.. cosa? »

Riapre gli occhi e se prima erano arrabbiati ora sono scioccati. « No… no… »
Ci riprova ma non ci riesce.

Cosa significa? Mi ha lasciato? Di nuovo?

Il suo cuore vacilla, viene diviso, avrebbe sopportato non sentirlo qualche ora ma non di non riuscire nemmeno più a vedere la stanza di lui che è comunque il suo antro d'intimità con lui, e vedere che non può più accederci lo fa impazzire di dolore che la sua stessa anima si sente urlare in testa.

« Non c'è… Il mio… » Strizza gli occhi per poi guardare con odio Amyl mentre ha qualche lacrima.
« Questa me la paghi carissima! »

 

Amyl indietreggia qualche passo mentre viene indicata ma sopratutto vede che i passanti spariscono mentre dal cielo appaiono nuvole nere.

« No, non di nuovo! » Per paura lei scappa, ma lui le corre incontto fermandola. « Non te ne andrai, rimarrai qui per sempre!»
 

Lei si spaventa sia per come gli occhi di Yugi sia in preda alla follia , sia per come la stretta sia possente, sia per il luogo spaventoso che sta diventando quel ponte sopra il fiume. « Yugi, lasciami! Siamo amici, ti prego… mi fai paura!»
« Non me ne importa nulla, è solo colpa tua, se tu non ci fossi stata adesso lui sarebbe di nuovo con me. » esprime vedendo attorno a lui un aura di potere che la fa tremare
« L-Lasciami, ho paura di te, tu non sei normale, ho paura! Lasciami!»
Yugi stringe la presa. « Nemmeno Atem lo è, eppure per lui ci dai corda e non lo temi mentre a me sì perché sono sempre gentile e dolce.»
« Tu, non sei lui, lo comprendi? Fammi parlare con lui. »
« Non posso! Grazie a te io e lui abbiamo litigato! Grazie a te, non posso più sentirlo… ti odio, mi hai strappato la persona più importante della mia vita. »
La ragazza avverte che se non fa qualcosa sarà mindcrushata, quindi per paura strizza gli occhi, prende il ragazzo, e ringrazia che è più basso di lui, e lo squilibria con una mossa vista in un film facendolo cadere a terra facendogli sbattere la testa contro la ringhiera violentamente.

 

Yugi dopo un urlo soffocato perde conoscenza, Amyl indietreggia vedendo del sangue.
« Oh mio Dio cosa ho fatto!!? »

Si abbassa di colpo verso lui. « Yugi, Yugi, mi rispondi? Yugi?!
Atem, ti prego dimmi che tu ci sei… R-Ragazzi?!»

 

A distanza camminano gli amici di Yugi: Bakura, Anzu, Honda e Jonouchi, entrambi che tornano a casa a piedi parlando della scuola e cose varie, nel cammino Anzu indica a distanza.
« Ma quella laggiù non è Amyl? »
Jonouchi focalizza lo sguardo. « Vero e quello a terra non è Yugi? »
Bakura ordina. « Andiamo a vedere che è successo. »
I ragazzi annuiscono quindi raggiungono Amyl.

 

« AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH! »

La reazione di Anzu è lo shock vedere il suo più grande amica a terra con una ferita in testa la fa urlare di colpo nelle lacrime. « COSA È ACCADUTO! CHIAMATE L'AMBULANZA!! »


Bakura guarda Amyl non credendo ai suoi occhi. « YUGI… » Anche lui come Amyl si avvcina al corpo “ dormiente del ragazzo” e tenta di svegliarlo ma quando tocca la testa vede nele sue mani del sangue e ciò lo lascia sottoshock. « È v-vivo….v-vero? »
 

Jonouchi non si fa spese che prende Amyl per il clletto e la guarda con volto serio.. « Spero che tu non sia la causa! Cosa diavolo è accaduto qui?!»


LA ragazza è in lacrime, nemmeno lei riesce a reggere ciò che ha fatto. « M-Mi aveva spaventata, e-ero in un gioco delle ombre, e… per salvarmi io ho fatto una mossa di squilibrio, non si vedeva la ringhiera, solo quando ha perso la conoscenza ho visto dove ha sbattuto la testa… M-Mi dispiace. »
 

Honda si mette a controllare le condizioni del ragazzo infortunato. « È ancora vivo, ma ha un battito debole… pare abbia preso un trauma cranico, sta perdendo molto sangue, bisogna chiamare un amblanza al più presto. »
Amyl sbianca di colpo. « T-Trauma?! N-Non posso davvero. »
Anzu chiama l'ambulanza mentre Jonouchi esprime ad Amyl.
« Senti non ti tocco perché sei una donna, ma se eri un maschio ti avrei mandato all ospedale!
Non azzardarti più a stargli vicino chiaro!? »
Amyl annuisce in silenzio. « Ma Atem… io e lui siamo amici. »
Anzu chiede non capendo. « Amici?! Se lui scoprisse che gli hai fatto ti ucciderebbe! Ma come ti permetti a nominare il faraone? e poi non c'è più! »
Amyl scuote la testa. « No, io non so i fatti ma so che Atem è tornato per Yugi, lui è pericoloso, ha in se un potere spaventoso chiamato il gioco delle ombre. »
Bakura esprime non credendola. « È impossibile, ormai è sigillato, con la scomparsa del faraone. »
Amy tenta di spiegare. « Yugi ha il puzzle del millennio! E non so come lo ha usato a distanza, credo. »
Jonouchi non ci crede. « Bugiarda se fosse lui ce lo avrebbe detto! »
Amyl sostiene in lacrime. « Se non ci credete aprite il suo zaino! »

 

Bakura prende lo zaino di Yugi e trova appunto il puzzle del millennio. « Non voglio crederci, ha infranto il patto!
Amyl cosa significa, perchè dici che ha usato il potere delle ombre se non c'è più il faraone? »

Anzu scoppia in lacrime accasciandosi a terra in ginocchio con le mani sul volto. « Ora capisco lui era andato a recuperare il puzzle, per questo è arrivato per ultimo quel giorno…
Yugi mi ha mentito, lui aveva con sè Atem da sempre! »

 

Jonouchi tenta di prendere le redini della situazione. « Non so cosa è accaduto con questo puzzle, ma non mi piace… se Yugi ha davvero quel potere significa che è come lo spirito dell' anello del millenio? »
Bakura smentisce. « No, quell' anello aveva in sé uno spirito maligno, ma il puzzle aveva quello del faraone, non capisco come avrebbe attivato il gioco delle ombre se il faraone mancava… insomma Yugi non sa nulla dell' egitto e nemmeno gli incantesimi. Però forse lo stesso yui ha versato l'anima in quel puzzle?» ipotizza con una mano sul mento.

 

Honda non sa spiegarselo e così gli altri. « Comunque speriamo di essere in tempo… Amyl, mi spiace dirtelo ma ho anche chiamato la polizia! Spera che yugi guarisca, perché se morisse saresti sotto omicidio. »
Amyl inizia a tremare. « O-omicidio?! N-non di nuovo...Asptate se la polizia viene chiamata mio fratello potrebbe venire coinvolto! » Si zittisce di colpo mentre Anzu dice. « Prenditi atto delle tue azioni ragazzina! Io ti detesto, ti avevo detto di stargli lontana, ma tu non fai che tenerlo per te, e guarda il risultato!»
« Avevo paura, stava per farmi qualcosa, era spavntoso, voi non l'avete visto! Stava per farmi del male! Vi giuro era un altro quello...»
Jonouchi non gli crede come tutti, come potrebbero pensare spaventosa una creatura dolce quanto lo zuccehero contro una ragazza che si è dimostrata il male nei momenti sbagliati?

L'ambulanza arriva, controllano le condizioni di Yugi che non prende conoscenza, poi lo portano con urgenza in ospedale assieme ai suoi amici compresa Amyl che non smette di piangere
- Prima mio fratello, e adesso Yugi, Atem mi ucciderà se lo scoprisse, le mie ex compagne se lo scoprissero riporterebbero a galla quella storia…-

Perché il suo passato è oscuro, dopo quell' incidente che la coinvolse, ci fu una morte inspiegabile e Amyl era vista come prima sospettata.

- È stato tutto insabbiato dala stampa, ma ora come farò? Io ho paura… non voglio finire in un qualche prigione, spero che Yugi si salvi, però se lui morisse Atem prenderebbe sopravvento su lui? -
Una speranza le giunge ma anche paura. - No, e se fosse Atem non mi perdonerebbe mai, devo sperare che si salvi… ma era difesa personale, ho dovuto, quel ragazzo voleva eliminarmi, era in trance… i suoi amici non hanno visto quel terzo occhio, era questione di secondi e mi avrebbe fatto qualcosa...ma non credevo che potessi seriamente fargli male.-
______________________________-

Atem termina di concentrare il suo potere però si blocca quando nota che il circostante sta sparendo divenendo nero. « A-Aibou? Perché la mia stanza sta sparendo? » Non solo la sua ma tutto eccetto quella prigione, questo a lui sconcentra che perde quell' energia accumulata per poi guardare in alto e vedere Yugi dormire in uno spazio impreciso. « Aibo! Svegliati!!
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Yugi da lontano sente una voce.

La mia voce? No, questa è del faraone, come è bella, sembra così preoccupata, non smette di chimarmi, ci sono persino le sue lacrime in questa voce?
Piange per me? E perché? Non capisco…
Mi sento solo così stanco, vorrei dormire…


Atem preoccupato come non mai tenta di liberarsi da quella prigione andando contro le sbarre elettriche, ci soffre ma non demorde. « Aibo, svegliati, ti prego! Io non voglio perderti… » e pensare che voleva eliminarlo, ma quando vede Yugi in pericolo parla solo il suo cuore.
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Amyl intanto prega che Yugi si salvi, Anzu non smette di piangere, Jonouchi cerca di farle forza mentre Bakura non riesce a stare calmo; per lui Yugi è da sempre un amico prezioso
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Yugi dopo qualche minuto dall' inizio dell' operazione inizia a riaprire gli occhi in quello spazio nero come la pece, lui è illuminato e così anche Atem entrambi solo della loro energia, il restante è completamente sparito.

 

Atem non riesce a liberarsi dalla prigionia e talmente è esausto che inizia non reggersi più in piedi: ha la pelle bruciacchiate, le scariche elettriche attorno al suo corpo che scorrono e lui che digrigna i denti cercando la forza per rialzarsi.

« A-Aibou… vieni qui… » Mormora prima di svenire.


Yugi si risveglia e avvede una luce bianca vicino a se, e poi una nera, una gli mostra lui felice con Atem e poi l'altra che raffigura i sui amici.

Dove mi trovo? In un confine? È la stessa luce che… fece sparire Atem quel giorno…
Sono morto?

Pensa con coscienza per poi stare fermo in quello spazio vuoto tutto nero.

Non ricordo cosa è accaduto?
Ero assieme ad Amyl, parlavamo e infine cosa è successo?

Il buio più totale alberga nella sua memoria.

« Ho una scelta no? Ma qual'è la giusta? Vivere con i miei amici? O con Atem? »
 

Ci rimane ore a pensare, e intanto il suo corpo è sotto operazione, i suoi amici piangono per lui, e per suo nonno come regga lo shock senza un infarto è un miracolo mentre la madre al lavoro tenta di sbrigarsi, e suo padre non viene chiamato perché lui è in Egitto…

In questo spazio tra le due vie , Yugi inizia a canticchiare.

« E lotti fra due misteriose realtà
so yu -gi Oh- you gonna play the game, play the game.
Se vincerai sarai il più forte!
Se perderai nell' ombra resterai… »


con il risultato che sente l'eco della sua voce, un eco che gli crea più solitudine, e a quel punto mormora. « Hitori no boku, mi manchi… dove sei? »
 

Si rialza, la scelta l'ha fatta quindi cammina verso quella luce fino ad entrarci e vedere un ipotetico futuro?

Ma Atem ed io siamo separati di corpo qui? Perché?

Li nota in una stanza che si baciano con passione, e lui arrossisce sentendosi di troppo

Ma che fanno, si coccolano? E Perché Quel Yugi ci sta? Non capisco…

 

Loro non lo vedono, non lo sentono, anzi Quel yugi sotto le attenzioni del faraone sorride compiaciuto di quei baci scherzosi, fulminei, brevi ma carichi di sentimenti indescrivibili.
Entrambi abbracciati, Atem sopra, Yugi sotto, e poi chi assiste vede Atem baciare il collo del suo partner mentre Yugi dice a tono infantile in quei baci « Ahahah, smettila, fai solletico, ahaha»
L'altro sorride « Perché sei troppo sensibile. »
Gli da baci sulle orecchie portando le mani sul petto e yugi mormora. « Scemo, se mi scoprisse Anzu… »
L'altro lo scruta ad occhi rossi un po' contrariati. « Uff, ancora ci stai assieme? Non ha ancora capito che appartieni a me? O sei tu che non l'hai compreso ancora? »
L'altro dice rosso. « ma Anzu è mia amica, le voglio bene, ma non ci faccio mica queste cose con lei. »
Atem mette una mano sulla guancia mentre con l'altra scende con il dito sul corpo di Yugi e lui ridacchia per il solletico. « Quasi vorrei torturarti di solletico e piacere, ami me no?
Perché stai con un altra, è frustrante aspettare che tu sia solo per coccolarti. »
Yugi sorridente come non mai ammette. « Ed è così divertente, non è ne tuo stile vincere le partite?. »
Atem arrossisce felice e stringe la presa per poi baciargli il petto. « E sempre vinco, ma come amo vincere, amo persino chiudere la partita! E se sai so essere anche senza cuore con chi mi ruba ciò che è mio.»
Un bel ricato a cui Yugi sorride. «Non vorrai mindcrushare Anzu spero, non te lo perdonerei.»
Atem si sdraia accanto a yugi chiudendo gli occhi. « Ma sta zitto, per me Anzu è come una sorellina, non le farei mai una simile cosa. »
Yugi si volta verso lui avvicinandosi al suo fianco e lo guarda con occhi così innocqui che persino l'altro Yugi che assiste lo trova irresistibile.
« Anche per me, che bello anche se separati abbiamo stessi sentimenti per tutti. »
Lui incrocia le braccia. « No, perché per Amyl tu non ne sei attratto giusto? »
L'altro socchiude gli occhi. « Mmh. » poi si mette sopra lui. « Mou hitori no boku! »
Atem rimane stupito un attimo. « mmh, che c'è? »
Fa finta di non guardarlo ma l'altro per prendergli l'attenzione gli da un bacio a tradimento facendolo restare ad occhi sbarrati poi li chiude. «È un modo per corrompermi? »
L'altro se la ride poi assume un tono serio che spiazza Atem « Non ingelosirmi, che Amyl con me ha molti precedenti… sarei capace di farle male se ti strappasse da me, ancora una volta... Prima di quel' incidente stavo per mindcrusharla...»
Atem fa le spallucce. «A-Ah, q-q-quante volte l'hai chiusa nel gioco delle ombre? » - Fa paua, tiello calmo fallo stare calmo... -
« Cinque, e quasi sempre si è salvata perché so che tieni a lei. »
« Io tenerci? Beh, è simpatica, devi vederlo quando sorride, eh eh. » - Ci manca che le fa del male. -
L'altro si avvicina pericolosamente. « Anche Anzu è simpatica, dovresti vederla quando mi vuole baciare.… »
« Mmh, ma io non bacio mica Amyl, quindi non vale »
L'altro scoppia a ridere indicandolo. « E chi ti dice che la bacio? »
« Oh, poverina tre mesi con te e nessun bacio… » Il suo tono è solo ironico perché poi posiziona un dito sulle labbra di yugi che si zittisce ma si eccita di colpo.
« Questo però mi vuole dire molto! » conclude l'ex faraone.
Yugi si stacca di colpo tornando felice come prima « Ed ora dimmi che mi ami! »

Atem non risponde, solo lo guarda ad occhi sbarrati per poi arrossire di colpo e zittirsi perdendo la sua sicurezza, e yugi insiste. « Dai dimmelo! »
L'altro si guarda attorno, non riesce, gli è difficile e chiude gli occhi. « Io dormo. »
Yugi ci rimane male che abbassa lo sguardo iniziando un po' a piangere e così Atem s volta un attimo vedendo delle lacrime, ciò lo mette in soggezione. « A-Aibo non fare così...»
L'altro non risponde solo ha le mani verso gli occhi quindi l'altro tenta di calmarlo ma gli è così difficile che inizia a farfugliare qualcosa « T-Ti… »
Yugi di suo si sdraia dicendo « Cattivo, non ci parlo con te. »
E Laltro strizza gli occhi per poi abbracciarlo e rivelare . « Ti amo ,non farmelo più ripetere! »
Yugi torna sorridente toccando le mani del ragazzo. « Anche io. Notte Hitori no boku. » e gli da un bacio a guancia.



Yugi quello che ha assistito a tutto rimane sconvolto ma tremendamente volente di ciò.

Ma che fanno, Yugi sta con Anzu e si mette a corteggiare Atem? O il contrario?!
E perché io voglio quei baci… ma questo è un sogno, la mia fantasia, no?


Lo scenario cambia ci si trova a scuola, Amyl in classe parla con Atem, entrambi sono in accordo.
« Karaoke? E tu credi che sappia cantare? » Chiede Atem un po' svogliato.
« Dai dai, tanto le finali di dual monster iniziano domani per te, no? » Dice Amyl tutta sorridente e truccata, sembra ancora più bambolina.
« mmh, Già, sarò contro Kaiba, sarà uno vero spasso. »
« Allora stasera usciamo? » chiede Amyl avvicinandosi al suo viso.
Atem dà uno sguardo a Yugi che sta premendo la mattita sul foglio con scritto un bel “ NO!! “
« V-Vedi vorrei molto, ma ho un impegno...»
L'altra non si accorge della scusa e nemmeno di come Yugi stia fulminando Atem a distanza.
« E lo rimandi, dai che ti costa? Ah, senti ho anche questo per te. »
 E gli da un pacchetto e lui domanda curioso. « Ehm, cosa è? » -Ci manca che sia ciò che penso e Yugi non me lo perdona... -Lei ordina. « Aprilo tesoro. »

Questo ai due Yugi che assistono fanno la stessa smorfia, e intanto Atem apre curioso il pacchettino per poi trovarci una letterina e dei cioccolatini. « A-Ah… ehm, che gentile hai persino scritto una lettera per me. » - Perchè sono popolare, Yugi mi spaventa oggi... -
Yugi quello seduto al banco guarda male la scena. « Atem se ci esci tu sei rovinato. » Borbotta lui a distanza, e l'altro Yugi che assiste lo sente pensando.
- Assurdo pare geloso, ma in effetti lo capisco, ma quindi a me piace Atem? Nonono, ma che penso! Questa è fantasia perversa, per i troppi dolci... sì, ma io non mangio dolci da settimane... e allora per cosa?-

Amyl poi si avvicina ancora di più al viso di Atem e lui un po' ci si imbambola fissandola arrossendo. « Ahm, P-però m-magari po-posso disdire per te , eh eh. » - Quanto è bella! Una principessa già, ma nulla a confronto con il mio Aibo. -

Yugi si alza di scatto, si sente n rumore di sedia che si sposta violentmente e ciò risceglia Atem che rabbrividisce
. « Ehi Hitori no boku vieni con me! » Dice prendendolo per mano.
Il ragazzo sbatte le palpebre per poi vedere uno Yugi che è meglio non vedere specie quando ha gli occhi diabolici. « Ah, ma tranquillo parlavamo, Non lo fai spesso con le amiche?»
Amyl inclina la testa non si accorge di nulla per un fatto accaduto. « Ehi, Yugi hai ricevuto la cioccolata da Anzu? »
« No, scusa devo parlare con il tuo pasticcino frollino, e altre cose… ci sto un attimo! »
Amyl arrossisce. «Ma io non lo chiamo pasticcino, al massimo tesoro, Ah, si nota così tanto che siamo fidanzati? »
Atem chiede arrossito « Eh? Ma da quando? Io non ne sapevo nulla!» -Zitta, ma che s'inventa! Cioè Io sto con Aiboiu, certo non ufficialmente ma è lui l mio ragazzo. -
Amyl annuisce . « Andiamo da quando ho vinto la sfida con te, tu sei il mio ragazzo, non ricordi eri ai miei ordini.»
Lo Yugi che assiste urla. « CHE STORIA è QUESTA?! »
L'altro fa una smorfia. « Tsk, io vado da Anzu! »
Atem si alza. « Aspetta, io non lo sapevo nemmeno! »
Amyl si appicica ad Atem. « Non sei felice? Così possiamo uscire? »
Atem sbuffa.  « Amyl… D-Devo andare in bagno! »
E corre via, quindi l'altro Yugi che assiste lo segue curioso per poi vederlo entrare in bagno dove trova un Yugi che piange e lui dice. « Aibo, non penserai che l'amo spero. »
L'altro si asciuga gli occhi. « Affari tuoi, a me non deve importare, non sei più me, hai la tua vita… però non lo sopporto… »
L'altro lo prende per le spalle, c'è un po' di resistenza da parte di Yugi a tal punto che usa la magia per allontanarlo ma Atem ne risponde con la sua. « « Ma te la sei così presa?  »
Lui dice. « Assolutamente no! E poi non mi faccio prendere in giro da te »
« Si che te la sei presa addirittura mi allontani, è lei che fa tutto io manco sapevo di averla come ragazza! »
« Comunque sia, a me non importa, credevo che bastasse che perdesse la sua capacità a capirti, ma tu ci stai imbambolato, è così carina, ci arrossisci, e poi mica hai rifiutato la cioccolata; non che me ne importi, tu puoi fare ciò che vuoi. »
« Hai detto che mi ami… »
« L'hai detto anche tu. »
« Ero sincero. »
« ma smettila!  vai a lei sedurre diavoletto; non giocare con i miei sentimenti! »
« Ma parli tu che stai con Anzu?! » Poi lo supera e apre la porta. « Sei un bambino. » E se ne va con le mani in tasca.


Lo scenario cambia di scatto, Adesso Atem e Yugi escono dalla scuola.
 Atem segue Yugi ma lui non vuole vederlo quindi Atem per fermarlo corre raggiungendolo e lo prende per mano. « Adesso basta, sono giorni che mi stai evitando, mi sbatti pure la porta in faccia se voglio entrare in camera con te mi vuoi guardare un attimo. »
L'altro si ferma senza voltarsi. « Mi lasci stare?! Non hai la tua ragazza?! Io sto bene anche solo. »
L'altro stringe la presa voltandolo di scatto. « Voglio che tu capisca una cosa… »
Yugi anche se emozionato non cede e si libera dalla presa. « Si certo, e poi ti vedo con lei, io vado a casa, non seguirmi. »
E scende le scale mentre Atem si mette una mano fra i capelli. « Mio Dio peggio delle donne è quel ragazzo…»

 

Yugi che assiste sorride mormorando. « Certo che sono proprio gelido qualche volta, non pensavo, ma sono seriamente io? »
 

Atem escogita un piano, quindi raggiunge Yugi che parla con Anzu e lo trascina via mentre Yugi ordina. « Lasciami, stalker lasciami! »
L'altro gli lancia un pacchetto con dei dolci. « Tieni! »
Yugi rimane senza parole dal viso arrabbiato torna stupito come un bambino che vede per la prima volta un regalo. « Per me? Ma sono le ragazze che danno i cioccolatini e poi è passata una settimana, sei in ritardo! » critica non mostrando la sua felicità anche se quelle gote rosse sono la prova che non sa mentire.
Lui ordina indicandoli. «Tsk… prima di parlare apri e vedi cosa c'e dentro. »
Il ragazzo un po' sorride pacatamente e apre il pacchettino per poi trovare dei cioccolatini a forma di carte da gioco. « Non ci credo, ma questa è la maga nera! E questo il mago nero, poi ci sono persino le carte magia...
Hai riprodotto il mio deck in cioccolatini?! » Chiede ammirato.
L'altro domanda. «Adesso ti sei calmato? »
L'altro felicemente assaggia un cioccolatino. « Buono!! Sì, grazie, questo è il più bel regalo unico che solo tu potevi farmi eh eh. » poi prende dallo zaino un pacchettino e gli dà dei cioccolatini, Atem rimane ad occhi sbarrati. « Da quanto li tieni con te? »
« Dal 14! e guarda! »
Lui fa come gli viene detto. « ma sono fatti male… non dirmi che li hai fatti tu. »
L'altro esprime arrossendo guardandolo male. « Se non ti sta bene, puoi non mangiarli, ci sono stato ore, ho fatto mille tentativi, ma tu vuoi solo la perfezione. »
L'altro scoppia a ridere. « Certo sono sempre stato abituato a mangiare cose di qualità. »
« Snob, perchè non chiedi a Kaiba la cioccolata dato che lui ne ha di qualità! »
« Kaiba?  Ahahaha, lui? »
Yugi leggermente ride con lui. « In effetti lui non credo abbia nemmeno la ragazza. »
« ovvio, non pensa ad altro che a battermi, sta 24 su 24 con gli ologrammi; sì decisamente non avrà mai la ragazza così. »E ride con lui poi Atem lo indica. « però Sei peggio delle ragazzine, basta la cioccolata per renderti felice. »
Yugi di suo è rosso « Diciamo che è strano per un farone fare qualcosa per un mortale qualunque, tsk... » Dice tentando di avere argoglio.
« A me sembra strano che tu abbia avuto il coraggio di darmi dei cioccolatini fatti male... »
Yugi se la prende, sa che lui schrza e Atem ci si diverte. « E chi ti dice di mangiarli! Puoi battarli via! »
, come potrebbe dirgli che è stato un giorno intero in cucina sotto sua madre e che si impastocchiava sempre il grembiule di cioccolata, e questo Atem lo sa perchè lo spiava di nascosto, e per questo lui ridacchia ricordandosi come aveva il viso e le man sporche di cioccolata. « mph... »
 « Vuoi piantarla di ridere, sei odioso!. »
L'altro si gratta la guancia. « Scusa ma sono felice, è come se tu mi avessi dichiarato il tuo amore, è piuttosto ridicolo, posso vederti come ragazza? Manca solo la gonna ahaha. »
Yugi chiede stringendo i pugnetti. « Ehi io non sono una ragazza! È solo un pensierino, e po sei tu che mi hai dato prima la cioccolata! »
Lui fa un gesto di stop. « Frena io ti ho dato un deck di cioccolata non dei cuoricini come questi tuoi, c'è una bella differenza Aibou. » E gli fa l'occhialino colpendolo nel suo punto debole, l'orgoglio.
« Z-Zitto!! » l'altro insiste.
« No, perché adesso voglio farti ancora più felice. »

 

I due Yugi rimangono incuriositi, ok che Atem è un genio delle sorprese ma che facesse ciò difronte a tutti mai avrebbero creduto.
Yugi di suo s'imbarazza e bisbiglia. « A-Atem c-ci guardano, lascia la mano, sembriamo intimi...»
Il ragazzo vede a distanza Anzu ed Amyl parlare quindi dice. «Shh, ti preoccupi troppo»

Prende il cioccolatino che yugi gli ha lasciato, ne adenta un piccolo pezzo.
« io mi preoccupo  ho la ragazza e ci sta guardando...» spiega Yugi sempre più timido chiedendosi che abbia in mente quel diavolo.
L'altro dice. « Oh, vedremo se stasera non sarai senza. »
Yugi chiede alzando lo sguardo. « Cosa intendi? »

I due differenziano di qualche centimetro che viene subito tolto da un improvviso bacio che sà di cioccolato, appunto per Yugi quel bacio ha il sapore del cioccolato, all inizio rimane incredulo ma poi si lascia andare chiudendo gli occhi e corrisponde il bacio sembrando il suo amante perfetto.

Chi assiste a questa scena resta a bocca aperta lo stesso Yugi che guarda con le mani sul viso per il rossore. «S-Sono… Sono… omossesali!! No, dovete staccarvi, Atem staccati da Yugi, e tu Yugi staccati da Atem!! Io non lo sono, a me piace Anzu… ok anche Atem ma giusto un po! Ma perché sogno queste cose?! IO NON SONO INNAMORATO DI ATEM! »

 

L'altro Yugi che in quel bacio approfondisce il tutto anche perché il cioccolato si è squagliato in bocca e i suoi finiscono in un bacio a lingua lasciando Amyl e Anzu scioccati mentre Yugi quello che assiste si mette le mani agli occhi. « N-Non guardo, quelli sono pazzi a baciarsi a scuola, io non sono così!»
 

Anzu chiede raggiungendoli. « Yugi ma che storia è questo bacio? »
Il ragazzo non sa cosa dire solo assapora ancora quella cioccolata mescolata alla saliva di Atem. - Buono sì, certo non erano belli ma conta il sapore, beh, credo che si è fatto perdonare, anche se lo conosco appena sarò solo mi punirà, ma io ho un piano eh eh -
 e l'altro dice stringendo il suo compagno. « Oh, scusami bella, ma lui ora è il mio ragazzo! Mio, e non lo condivido più con te. »
Anzu chiede sconvolta. « M-ma io credevo che ti piacesse Amyl. »
Atem dà uno sguardo ad Amyl. « MMh, preferisco il mio aibou, è più adorabile »
Yugi a quela stretta diventa paonazzo e guarda Anzu che è verso le lacrime.. « Volevo dirtelo ma sai non riuscivo… a me piace lui, da anni, fin dal primo giorno che ci siamo visti. »
Amyl urla. « Noo!! il mioragazzo, Atem non puoi essere serio giusto, dobbiamo ancora baciarci, e sposarci, perchè scegli il tuo fratellino?!  Scherzi vero?!»
« Amyl... »
Yugi fa una smorfia mentre Atem per non volere problemi con Yugi dice. «Quel bacio era uno scherzo...» Poi riprende Yugi e o ribacia a tradimento nei confronti di tutte e due iniziando pure a sedurlo, sbattendosene se gli altri assistono giusto per far capire che lui appartiene a lui e basta.
Anzu scoppia in lacrime, Amyl chiede. « pechè non vuoi me, sono carina. »
 ma Atem non se ne importa solo sorride e avvisa a tono malizioso. « Vedete, mentre voi eravate fuori, io e lui ci incontravamo sempre a casa.»
Yugi dice a tono mortificato. « Smettila gli spazzi il cuore. »
« Oh scusami tanto se tu sei peggio di una donna che ha il premestruo, potevi non stuzzicarmi con la tua gelosia. »
« Hai esagerato, gli hai spezzato il cuore! » Dice rivolto ad Anzu che è scappata, mentre Amyl indica Atem. « Vedrai che ti farò capire quanto una donna sa essere sensuale, in confronto a un bambino! » Poi se ne va con le staffe piene mentre Atem pensa. - Non molla proprio, va beh, almeno ora Yugi è mio. -
« Hitori no boku, sei un demonio hai spezzato il cuoricino della mia ragazza! non se lo merita, è così dolce con me! »
quindi lui esprime allontanandosi mettendo le mani n tasca. « Tsk… se ci tieni va da lei, digli che scherzavo, ma io mi metto con Amyl ciao! » poi se ne va mentre Yugi che assiste a tutto lo segue. « Aspetta Hitori no boku.. »


Yugi a quella scena di Anzu in lacrimesi è dispiaciuto.

certo gli voglio bene, ma quando Atem mi raccatta in me scatta altro, sono pazzo di lui, ecco la verità… ma possibile che io lo ami? No, è solo amicizia, deve essere.. ubito che se lui mi baciasse potrei starci...

L'altro Yugi nella storia va a casa sconsolato mentre quello che non appartiene a quel tempo segue Atem e lo ferma, e stavolta lui lo vede « E adesso che c'è? Non devi rincuorare la tua fidanzata? Mi spiace molto se non sono un tipo che ama condividere ciò che mi piace! Ma sette giorni senza te, non me lo merito! Questa è la mia vendetta! E non la terminerò qui... »

 

Yugi lo guarda, lui ha gli occhi rossi, un po' pieni di rivincita e altezzosità, e ha i capelli a stella con ciocche rosso fuoco e biondi alla frangia, ha praticamente l'aspetto di uno yami no game, e ciò lo rende così bello. «Ehm, Atem, ma tu mi ami seriamente? I-Intendo non è strano? »
Atem sospira guardandolo male. « Eh? Mi prendi in giro?! Ancora con quella storia? Ma segui il tuo cuore piuttosto che la logica no? »
Yugi chiede. « Il mio cuore? » Poi arrossisce. « Puoi abbassarti un po'?»
L'altro fa come gli dice poi Yugi si avvicina al suo viso.

 

Seguire il mio cuore… ma come si fa? Io sento di sbagliare e di fare la cosa gusta, ma questo è un sogno… quindi…

Lo spinge contro le sue labbra e in quel momento inizia a provare un amore smisurato che nemmeno l'avvicinanza di Anzu sa trasmettergli.

Non è diverso da una ragazza, ha labbra così soffici, Voglio di più, non smetto di desiderarlo, ma allora lo amo proprio… Già, è così… ma quanto sono stupido… io da sempre cercavo lui non per solitudine o perché avessi bisogno di una spalla ma perché senza lui non vivo proprio…
Dovevo capirlo: mesi interi in depressione, pianti silenziosi, e quella gelosia quando lui ha notato per un attimo Amyl… Sì sono geloso, io l'ho riportato da me solo con l'amore…


Atem corrisponde quel bacio finendo a lingua, e finalmente Yugi assapora pure la cioccolata, un bacio che per lui è storia della sua vita; ma poi questa è la sua vita?

Atem si lascia andare, certo si chiede perché quel Yugi sia così maldestro e poco esperto, e intanto lo spinge contro il muro. « Dovrei punirti, mi hai ferito prima, e poi mi hai anche ignorato mentre ti chiamavo… imperdonabile.. »

 

« Ahi, fa male. » Quella presa sui suoi capelli un po' fa male, ma quegli occhi divertiti e rossi lo fanno impazzire che pensa che lui lo stia ipnotizzando e appunto cerca un altro bacio; si sta facendo sottomettere ma che può farci?
« Scusami, non lo farò più.. »

 

L'altro lo gira contro il muro per poi dargli baci sul collo, orecchie, mettendo le mani sulla cinta. « Silenzio!»
« Ehi, dove tocchi?! » Chiedo ma lui comprende che vuole ogni cosa di lui, ogni mano, ogni bacio, tutto, anche la sua voce.

« Sei strano… Dove sono le tue maniere nel contrastarmi? Però dimmi mi ami? » 

Yugi viene presa dalla sua prepotenza, si sente di essere proprio suo. « Sì… ti amo! »
L'ha detto e ciò gli fa chiarire ogni gesto suo contro Amyl.

Dio , se è così stare con te, volentieri, mi fa vivere , è diverso con Anzu non provo queste sensazioni di paura, amore, sono masocchista, … ma l'altro che conosco è così, mi ama così?
Questo è sicuro un sogno, forse sono i miei desideri ma se è così chi se ne frega se è un maschio io voglio lui, e se è un sogno me lo godo…

«
L'altro porta le mani verso i fianchi ed un improvvisa scarica elettrica giunge dallo stoamco di Yugi verso il basso facendolo vivere di sentimenti d'attrazione che Anzu mai è riuscita a risvegliare in lui.
« L-Lasciami! Mi spiace per ciò che è successo prima… »

 

Atem di scatto lo gira verso se. « Ti dispiace?! io sono arrabbiato! Credi che a me piaccia saperti con Anzu!? Me ne sto zitto, ma cavolo se penso che ci hai fatto in questa settimana mi adira, ho persino sentito da Jonouchi che l'hai baciata… imperdonabile!»
 

Yugi di questo non ne sa nulla. « Ma non serve farmi male! Lasciami per favoreHitori no boku! » E si mette a piangere lasciando stranito l'altro. « Aibou… ma… » Atem per rimediare gli bacia il collo, un gemito Yugi si lascia sfuggire, non riesce nemmeno a controllarlo ma è felice, finalmente dopo tempo riesce a trovare la felicità, e la risposta era così vicina?

 

Sono pazzo, mi fa male, mi bacia e ci sto?! No, non sto bene… ma che bel sogno e incubo… e da una parte non voglio smettere di viverlo… eppure non sarà mai reale...

« A-Atem, questo non è la realtà tu sei me, non possiamo nella realtà. »
Atem avvicina ancora di più il suo corpo bisbigliando « Shh, abbiamo già parlato di questo in passato, perché lo rinvaghi? »
Lui gli solleva leggermente la maglietta mentre bacia con foga la nuca del ragazzo. « Non piangere, non volevo farti così male… ti amo troppo. » e con l'altra mano scivola verso le natiche.

« A-Atem, s-siamo in strada. » precisa cercando di scappare da quelle mani.
« Completamente isolati da me, sei mio. » sussurra a tono sensuale e lento mente Yugi è tutto rosso. « N-No, fermo… »
Atem non lo ascolta addirittura sente le sue mani sulla sua pelle. « No, è così raro vederti soccombere, quasi non sembri il mio ragazzo. »

 

L'altro chiede cercando di restare lucido. « Mi rispieghi come fai ad essere separato di corpo? »
Lui stringe la presa spingendolo con la schiena dietro al suo petto. « Strano la canticchi spesso...va beh te la canto.. » Inizia a parlare in una lingua a lui sconosciuta, parole che ripeto e memorizzo perché sono tutta a rima.

« E questo ti ha donato una vita tutta tua? Ma è da là che mi ami? »
L'altro esprime. « Stupido, è stato dal primo incontro quando hai completato il puzzle, poi certo ti proteggevo, infine mi hai insegnato tante cose e da là è nato il mio amore per te, comunque è strano mi ricordi llo Yugi che mi imprigionò, si è da là che ho compreso che mi ami, ma Amyl mi ha detto che stavi con Anzu, quindi non ci credevo. »
Laltro afferma in difficoltà. «Mi piaci, ma anche Anzu mi interessa. »
L'altro lo guarda stranito e si allontana. « Cosa? Ma sei il mio Aibou? Mai mi avrebbe detto che gli piace Anzu, la vede come sorellina! »

 

Yugi maledice che si sia fermato, ci stava così bene. « Sono Yugi, ma non chi pensi tu.»
L'altro mormora. « Eh? Intendi che qui ci sono due Yugi?! Già tu sei troppo bambino ancora, l'altro yugi sa essere spaventoso, in più non mi sembrava che facessi vera resistenza… beh, come fai ad essere qui? »
« Già, come mai ti spaventa? »
« Non lo sai? GLi esseri più adorabili sono i più spitati. »
« Non esagerare, io sono buono. »
« Ok, una volta Amyl prese il tuo puzzle, avevano rapito suo fratello, dietro c'era Kaiba a quanto pare volevano usare Amyl per farti giocare al torneo... Amyl però sai è molto sexy come May, ma al contrario di lei nn sa difendersi, così è stata violentata... Tu non sapevi cosa aveva fatto ed hai iniziato a difenderla, io arrivai leggermente più tardi, conclusione quasi tutti erano stati mindcrushati, io ti chiesi se fossi stato tu, ma mi dicevi " No, non potrei mai ahaha. "  stetti zitto...
Un altro momento apparve quando yugi fu attaccato e stavolta io avevo assistito, i ragazzi mi bloccarono, mi liberai, io a difendermi sono bravo ma quelli erano più persone e così persi, non usai la magia, ma Yugi noto le mie condizioni e beh, chiuse tutti in un gioco delle ombre battendoli a Dual monster, quando loro persero mi si avvicino con un sorriso innocente, e da là ho compreso che se lui perde la pazienza è pericoloso, per rimediare gli ho insegnato a usarlo... »
« Ah, sì, c'è la storia che c'è questo strano potere in me, ma fosse o meno a me non importa, io non voglio fare del male. »
« Ed è questo che sbagli, perchè se non lo riconosci agirà per te... »
« Intendi quella ombra nera? Allora è vero che sono schizofrenico! »
« Non so se tu conosci me  se lui è nel tuo corpo ma dovrebbe averlo eliminato prendendo il suo posto. »
« Cosa?! »
« Atem ovvro io ero diventato la tua ombra negativa... »
« Che significa? »
« Significa che può distruggerti senza che tu lo sappia... »
« Fosse così perchè temi yugi? »
« Perchè non voglio uno scontro con lui, siamo ad armi pari... se ci fosse uno scontro sarei costretto a eliminarlo. »
« Yugi lo sa? »
« No, non voglio che sappia.. 
« Comunque voglio sapere questo, ti piace Amyl? »
L'altro svolta lo sguardo sbuffando. « Sì mi piace, capirai sono bisex… »
« E perché diavolo baci me?! » Dice un po' con gelosia.
« Mph, sembri geloso, ma se vuoi te lo spiego, è una bella principessa, fiera, coraggiosa, un po' scema, ingenua, ma è come te, adorabile, è dolce con me, timida, ma sempre mi controbatte, uno spasso, però tu sei arrivato prima, ma se non mi ami è inutile che speri in te, quindi diciamo che ho giocato. »
Yugi chiede incredulo « Giocato? »
L'altro mette una mano sul muro chiudendolo per poi con l'altra zittirlo con un dito. « Sai al contrario di te io studio strategie, certo ci soffro ma l'importante è vincere no?
E sto per vincere la mia battaglia...»
« B-Battaglia? Che intendi? »
« Shh... credo che sia il momento che tu torni nel tuo mondo… »
« Ma se non sapevi che ero un altro. »
« Andiamo, tu sei Yugi, ma non sei il mio Aibo, me ne accorgo, ad esempio Aibo non mi avrebbe seguito, sarebbe corso in camera sua a rattristirsi, poi non sapevi dove toccarmi, come se mai mi avessi sfiorato in quel senso, cercavi le mani, come se volessi dirmi solo amici, anche se il tuo bacio parlava chiaro… insomma, sei identico a quello che mi fece soffrire. »
Poi si stacca da lui e lo indica mentre attorno a lui appare un aura dorata.
« Soffrire?! Cosa intendi?! »
l'altro mormora. « Non mi va che il mio “alterego” di un altro tempo finisca per avere tutto facile, quindi ti sigillo questi ricordi, e rivelazioni » viene preso da un fascio luminoso e poi tutto sparisce mentre l'altro dice. « Ti dico solo che la chiave per la felicità è la verità! »

 

Yugi non lo capisce e si ritrova faccia a faccia alla vista con Atem chiuso in una prigione così corre da lui. «Mou hitori no boku, cosa ti è accaduto? »
Tocca quella gabbia e avverte una potente elettricità.« Aaah, Mou hitori no boku, mi rispondi?! »
Atem riapre gli occhi chiedendo. « A-Aibou, Se venuto per salvarmi? »

Lui non sa come fare. « Come faccio?! »
Lui mi dice. « Devi spezzare l'incantesimo… TI prego Aibo, giuro che non uso più il tuo corpo, giuro faccio ciò che vuoi ma liberami questo prigione mi toglie ogni magia, sto rischiando di sparire! »
Yugi Rimane senza parole. « Sparire? Allora tu eri in me tutto il tempo ma non potevamo sentirci per colpa di questa prigione?! »
Lui annuisce. « Già, ma come mai sei qui, prima eri in alto...? Non potevamo sentirci, come hai fatto? »
Yugi tenta di ricordare ma non riesce, ricorda solo una formula ma non sa il restante. « Ecco, se non sbaglio ero con Amyl e poi mi sono trovato qui… »
L'altro chiede. « Sei in fin di vita?! Hai visto il mio mondo? »
Yugi cerca di ricordare ma l'incanto sulla sua memoria agisce. « No, cioè c'erano due porte una con te e me insieme e l'altra con i miei amici in lacrime. »
Atem chiede stranito. « TU ed io insieme… hai scelto cosa? »
« Non ricordo… ma non ha importanza. »
« Yugi ha importanza perche uno rappresenta il tuo cuore l'altro la tua mente. »
Io chiedo. « ma sono qui no? »
« Devi aver avuto qualcuno che ti ci ha mandato… uno con il mio potere, non ricordi nulla? Hai visto il futuro, Cerca di ricordare! »
Yugi ci prova ma non ci riesce « No, ma ricordo una formula strana, vuoi che te la dica? »

Atem si chiede se essa aiuterebbe a sciogliere la prigionia. « Dimmela. »
« Poi traducimela. » Inizia a dire la frase come una canzoncina lasciando di stucco Atem perchè la riconosce. « E tu come lo sai questa?! »
« Non lo so, è una bella canzoncina no? »
« Canzone !? È un incantesimo, in pratica è la separazione corporea di due spiriti vivi in un corpo morto. »
Yugi chiede. « Cioé? »
L'altro afferma. «Essa viene fatto per liberare un corpo dal suo psirito e imprigionarlo in un altro. »

la traduzione è.

“ Quando la morte giungerà i due spiriti in uno si separerà.
Ognuno anima dell' altro alimenterà con la sua magia il corpo dell' altro.
Chiedo questo miracolo per tenere viva la nostra esistenza. “

Yugi chiede. « beh ma questo non serve a noi, io mica sto morendo, e poi manca un corpo.»
Atem spiega. « E no, Yugi, non so cosa sia accaduto al tuo corpo, ma se noti la tua stanza e la mia non esiste più, la tua stessa coscienza non c'è più, credo che tu stia per morire...»
Yugi resta senza parole, ma poi come potrebbe? . «Non posso, smettila di scherzare! Se fosse non ti parlerei no? »
Atem lo guarda. « Ma io sono uno spirito, t ed io siamo collegati, è normale che ci vediamo… è la tua magia che ti tiene ancora vivo spiritualmente, un normale umano non ce la farebbe… »
Yugi scuote la testa. « Non spaventarmi, se fossi morto me ne accorgerei no?! »
« Sei vivo ma non so per quanto! Non ricordi che facevi nella vita reale? »
Il ragazzo ci pensa. « vediamo, ero fuori con Amyl, quella mi seguiva, io non volevo parlarle.
Ci siamo fermati su un ponte, abbiamo iniziato a litigare e poi… credo di aver attivato il gioco delle ombre, ero sul punto di mindcrusharla, credo… avevo uno strano istinto addosso… sapevo cosa fare, poi mi sono trovato qui… »

Atem chiede. « Amyl ti ha fatto del male!? »
Lui nega sventolando la mano. « ma no figurati se quella è così pericolosa. »
« Lo spero per lei che non sia lei la causa! »
Yugi sospira « E perché tanto se la vedessi diresti “ che bella bambolina...” tsk… o maari a vedi come una bella principessa.
Atem incrocia le braccia. « Scusa ma chi ti ha mai detto che la vedo così? »
« Sono pensieri miei. » Dice non pensando che siano le frasi sentite prima.
« beh, ti sbagli, io quella non la conosco nemmeno un po', è orgogliosa, battagliera ma mica la vedo una principessa, tsk…»
« beh, dobbiamo trovare un modo per farti uscire da là, »
« Non ce ne sono… »
« Un modo deve esserci. »
« Non esiste, l'unica è la morte… »
« Scherzi?»
« No… mi spiace dirlo ma siamo bloccati qui finché il tuo corpo avrà vita. »
« E se morisse, saremo liberi? »
« Se morisse la mia missione sarebbe completata, quindi io potrei tornare nel mio regno… »
Yugi domanda. « Ci risepareremo? »
« Sarebbe meglio di sì… Anzi stavolta desidero io separarmi da te! »
Yugi di colpo sente il cuore spezzato a metà e gattona avvicinandosi a quella gabbia che lo divide da lui. « Non puoi, perché? Non mi vuoi bene? »
L'altro tira a se le gambe. « È così Aibo, non ti ho mai voluto bene… » - perché ti amo, ma anche se ho l'ocasione non riesco a dirlo… -
Non vuole vederlo in faccia se lo immagina che Yugi ora è in lacrime ma sente solo dire. « Almeno posso averti vicino così. » gli prnde la mano e la stringe per poi sdraiarsi a terra e guardarlo con un sorriso che spiazza Atem, più che altro si chiede perché non sia in lacrime. « Perchè non piangi? »
Lui esprime. « Perchè io non mi sono arreso. »
L'altro chiede. « Arreso? Mi vedi così? »
Yugi annuisce. « Ti sei arreso su tutto, mentre io no… mi spice dirlo pr la prma volta hai perso la battagli contro te. »
IL ragazzo rimane a fissare lo sguardo calmo dell' altro per poi sorridere un po' e ammettere. « Hai ragione ho perso contro me stesso… » Si avvicina alle sbarre dorate guardando l'altro dall' altra parte. « Aibou, stamattina mi avevi chiesto che desideri avessi vero? »
L'altro sorride e lo ammette a se stesso se non ci fosse quella dannata bariera gli si sarebbe già appicciato addosso. « Già, sarei curioso di saperli. »
E quindi Atem rivela. « Dopo aver saputo chi ero mi sono chiesto come sarebbe stato vivere la mia vita con un corpo tutto mio, lasciarti i tuoi spazi, senza invadere le tue amicizie… sarebbe bello se potessi averlo, vorrei anche toccare con mano gli altri, vorrei uscire con Jonouchi, Honda, e persno Anzu, e frequentare la tua scuola… vivere come un ragazzo della tua età, e avere che il mio primo amore mi corrisponda. »
Yugi a quelle parole ammette. « Amyl aveva ragione…. Beh, se nel caso usciamo da qui, ti lascerò usare il mio corpo, anche di avere rapporti, voglio solo che tu stia bene. »
L'altro scuote la testa. « Non posso apropriarmi della tua vita, ne hai solo una e devi viverla, io sono come un parassita con te. »
L'altro guarda la mano sua con uella dell' altro, la sente calda e possente, ci sta bene con le mani piccole dell ' altro attorno alle sue.. « Parassita? È questo che pensavi quando ti ho chiuso qui? »
L'altro annuisce. « Mi hai messo in quarantena, qualcosa significherà non credi… non vuoi che la tua vita sia rubata… »
L'altro non riesce a dirgli che era solo spaventato di perderlo. « Già… però si sta bene no? Non c'è un minimo di rumore, né la fame, solo noi. »
L'altro annuisce. « Sì ma siamo separati, e poi credo che tutti i tuoi amici siano preoccupati per te… t'invidio a me nessuno mi aspetta dall' altra parte, non ho più una famiglia, ormai sono tutt morti, credo che loro siano solo fieri della missione che sto fallendo… Già sto fallendo ogni cosa… » Lo dice con tono di chi capisce le cose troppo tardi.
« Non è mai troppo tardi, se usciamo potrai aiutarmi, io sto comprendendo come usarlo, ma ho paura, non riesco ad usarlo come vorrei, perché? »
Atem ci riflette su, solo dopo qualche minuto trova una soluzione. « Secondo me devi solo capire la chiave per risolvere questo puzzle che ti sei creato. »
« La chiave? Un puzzle? E quel'è la risposta? »
« Non lo so, ma per me è stata la fiducia…»
« Dici che io non mi fido? »
« No, io so cosa ti manca, ma non posso rivelartelo, devi comprenderlo solo… »
Yugi cerca di avvicinarsi di più senza toccare quella prigione e così fa Atem, entrambi s specchiano nei loro occhi, alcune volte abbassano lo sguardo per la troppa timidezza. « Beh, aspettiamo che tu ti svegli. » propone Atem cercando di non dargli quel bacio perché anche se non possono toccarsi quelle sbarre gli permetterebbero un incontro di labbra?
« Non voglio svegliarmi se significa non rivederti… »
« Non dovresti dirlo… » Dice senza smettere d guardare gli occhi viola del ragazzo.
« Continuerò a dirlo, non me ne andrò se tu non resterai con me per sempre » Afferma con determinazione mentre gli occhi rosso dell' altro si colorano di stupore e così il suo viso mentre si reinnamora del ragazzo.
-Come potevo prima eliminarlo, io lo amo, è sempre così deciso qando sono indeciso, mi completa...
Voglio aiutarlo, forse riusciamo anche se non so le conseguenze, stavolta non ci sono oggetti ma solo me e lui 
« Quella cantilena ti va se la dico assieme a te? »
Yugi annuisce. « Che bello un duetto, va bene. »

Quindi Atem inizia a cantichiare con lui quella canzone cercano di stare a suo tempo, poi qualche volta lo corregge sulla pronuncia tutto per un idea sua.

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Intanto Jonouchi vene a sapere dal medico. « Il ragazzo è in coma, non sappiamo se si salverà inoltre ha la febbre molto alta e questo potrebbe aggravare le sue condizioni… »
Jonouchi chiede con serietà. « Non è che morirà giusto? »
Il medico esprime « Questo è nelle mani del ragazzo… non posso assicurare ma c'è un 50% di probabilità… »

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Capitolo 7
*** Vivere la vita di un altro. ***


Ciao a tutti, finalmente sono riuscita a scrivere questo capitolo; non ho proprio resistito alle scene tra Yugi e Atem, e devo dire che il film The dark inside of dimension mi ha ispirata sopratutto il finale.
In questo capitolo ci si ritrova in un ambito più legato alla psicologia piuttosto che la magia, perchè sono da sempre convinta che l'addolescenza sia il momento in cui si affrontano vari tematiche che io per vari motivi ho affrontato in gran ritardo.
Spero che questo capitolo possa piacervi come gli altri e che prenda, specie il finale.

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lasciato una recensione a questa storia^^, mi avete dato la carica per aggiornare subito.
GRAZIE ♥♥

 

Personaggi: Yugi, Atem, Amyl.
Genere: mistero, magico, psicologico, drammatico, triangolo.
Nota: scene yaoi non spinto. 

Vivere la vita di un altro.

Yugi Raggiunge la classe con un lieve sorriso di chi ha la vita che sta girando per il verso giusto perché è così, è felice che Atem sia tornato specialmente nel suo corpo sentendosi come se lo appartenesse, e anche se è accaduto perché senza coscienza ha risvegliato il gioco delle ombre, alui non gli importa.

La classe è composta da circa trenta studenti di cui la maggior parte sono ragazze, pochi sono i maschi il chè è strano dato che è un indirizzo per tutti, ma comunque sia questo ad Atem pare non piacere ma non me ne parla, anzi lui non parla per tutta la lezione al suo Yugi, come se stesse complottando qualcosa alle spalle del diretto interessato spalle, ma non se ne preoccupa anche se non smette di pensare a questa storia che lui sia dotato del potere del gioco delle ombre; da una parte gli piace dall' altra lo spaventa.

Ma seriamente la mia anima docile è stata corrotta dal male?
Però perché non mi eliminano? Se io morissi il gioco delle ombre sparirebbe per sempre no?

Atem questo lo sa, infatti se avesse voluto avrebbe potuto anche ucciderlo ma lui lo ama troppo per eliminarlo come farebbe con un altro, quindi si è solo fuso con la sua anima in modo da proteggerla

anche se questo implica il usare il suo stesso flusso energetico e quindi indebolire un po' il corpo ospitante.


Yugi chiude gli occhi: si ritrova difronte alla sua stanza spirituale e quella del sua alterego.
Bussa alla porta della stanza del faraone perché è curioso di vedere che genere di stanza possiede.


Apre la porta e nota una tappezzeria da re, un trono, e lo sfondo tutto giallognolo tipico dell' era egiziana.

 

« Wow è questa la stanza di un faraone? »

Verso un lato vede Atem che dorme su un letto probabilmente creato dalla sua mente ed Yugi si avvicina a lui sedendosi accanto a per poi toccargli i capelli e giocarci.

Certo che Amyl ci ha visto bene è davvero bello.

Quella mano che le accarezza i capelli  viene fermata da quella di Atem per poi stringergliela, aprirgliela e chiuderla con la sua, una mossa che a Yugi mette in imbarazzo sentendosi più che un amico.

« Aibo, cosa c'è? Io ho sonno. » mormora Atem a tono assonato, qualcosa che di regola non si vedrebbe mai su un farone, ma a lui mostra ogni punto debole.

« Scusami non volevo svegliarti, ma le lezioni di economia sono così noiose che preferisco di più stare qui, e poi ero curioso di vedere la tua stanza. » esprime a faccina sorridente; ancora non riesce a credere che Atem sia là e non la sua fantasia.

L'altro riapre gli occhi e lo guarda con occhi magenta così vividi; ma che fine hanno fatto i suoi viola?

E gli fa spazio sul letto dicendo. « Se vuoi dormire accomodati. »

Yugi a quell' invito inizia ad arrossire iniziando a chiedersi da quando lui sia così intimo, però sapendo dove sta il suo corpo rifiuta. « Se io dormissi qui finirebbe che il mio corpo sverrebbe e sono nel bel mezzo delle lezioni... »

Atem non comprende come lui possa preferire lo studio a lui, insomma gli sta solo chiedendo compagnia mica di dormire, e mormora un po' carrucciato « Dai non farti desiderare, almeno sdraiati solo e fammi dormire un po'.»

 

Yugi scuote la testa imbarazzato, si guarda attorno come se qualcuno potesse osservarli, ma poi come potrebbero? Tecnicamente sta solo vedendo lo spirito e lo sta vivendo come se fosse nel mondo reale; si potrebbe chiamare “ Seconda realtà”

« Ecco, non è strano? Cioè, non è strano che ti tenga così vicino?»
 

Atem non vuole rispondere, per lui non lo è ma deve tenere conto che Yugi è ancora un ragazzino in piena crescita « Aibo, non ti sto chiedendo nulla se non di farmi compagnia… non vuoi stare un po' con me? » chiede a tono che non pare più lui, è tremendamente dolce, bisognoso, e poi quegli occhi sono così languidi e assonati che sembrano innocenti inoltre Yugi non può non sentirsi addolcito da qulle sue mosse pure ed innocenti; ma lui è davvero così angelico quando è assonato?
Ed appunto Yugi non ci resiste proprio che per trattenersi si morde un po' le labbra e stringe quella presa a mano con lui.

Non l'ho mai visto così afettuoso, e ho strani pensieri, pensieri che di regola rivolgerei ad Anzu, ma perché a lui? Non è una ragazza… però non c'è nulla di male se mi ci avvicino no? E poi sono solo, nessuno lo scoprirebbe, sarebbe un nostro segreto.

« beh, se ci tieni… del resto sei un faraone quindi non posso non asecondare i tuoi desideri giusto? » Usa come scusa guardando altrove toccandosi i capell, e così Atem sorride tenendo la testa sul cuscino. « Sono uno spirito e basta, non ho più quella nomina… » Precisa ad occhi chiusi

« Hai ragione non lo sei più, ma ti ho conosciuto come un altro me, ed è stato scoperto che sei un faraone per poi uscire come Atem… Ma sai io come ti vedo? » si fa coraggio, e si mette tra le lenzuola del letto e il l'ex-faraone lo abbraccia per poi sorridere e appoggiare la testa sulla spalla per sentirselo vicino, vicino. « Posso immaginarmelo, ma se ci tieni rivelamelo. »

yugi tenta disperatamente di non incantarsi o di avere l'istinto di corrispondere quell' abbraccio così caldo. «forse ti sembrerò legato al passato, e un insensibile ma per me tu sei il mio “me” la mia anima contraposta… è strano vero? »

Atem non lo mostra ma un po' non ci rimane felice, tuttavia quel contatto lo appaga della soferenza. « Lo so, ti conosco, so cosa provi per me, so che tu mi hai illusuriamente pensato sempre come il tuo alterego, ma non pensi che dovremmo smetterla con questa farsa? »
L'altro sorride per il nervosismo. « Hai ragione, ma se ti penso il mio alterego non è come se tu fossi me? »
L'altro un po' sbuffa ma tiene il viso svicino all' orecchio, e quel sospiro a Yugi fa irrigidire di colpo che mugolisce fissando il vuoto mentre Atem esprime a tono un po' freddo. « io non sono te, dovresti averlo compreso. » Quella frase risveglia un po' il ragazzo che è scosso da enormi brividi che poco a poco lo ecitano. « Non possiamo ancora crederlo? »
Atem per lui avrebbe anche finto la storia che è lui ma il suo orgoglio glielo impedisce. « No, ormai ho i miei ricordi, e i miei desideri, è finito il tempo che io ti lascio usarmi a tuo piacimento… »
Quella realtà frena per un attimo i pensieri del ragazzo. « Questo cosa significa? Perché rovini ciò che eravamo? »
E lui ammette riuscendo a scontrare i suoi occhi. « Perchè ho compreso nel mondo dei mostri che io vivo di emozioni, desideri, proprio come te! »
« E quindi cosa vorresti? »
Atem non riesce a dirlo, lui ha coraggio ma non sa esprimere a parole quel desiderio prioibito e sente che non deve, ha troppo paura di rivivere quel rifiuto. « Lasciamo stare Yugi, rimaniamo pure come eravamo, non ha importanza. »
Il ragazzino che lo ascolta di suo è molto ingenuo quindi gli crede e torna sereno sospirando di solievo, in quel esalazione il profumo di chi gli sta accanto che riesce a fargli palpitare il cuore.

Mi sto emozionando? O eccetando? Non ci capisco più nulla, ma che cosa mi sta accadendo?
L'idea che possa iniziare a volere una vita tutta sua mi spaventa, però ha ragione lui non è me, ma io sono così bambino che non riesco a permetterglielo?

 

Non riesce a stare calmo. « Hitori no boku, f-forse è meglio che torni in classe. »
Dice per scappare da quelle emozioni inspiegabili ma Atem è un tipo possesivo che se ha la sua preda in trappola non la lascia scappare. « Aibo, non ti piace stare così? »

Yugi per poco crede che tra poco sverrà per sangue dal naso se non fosse solo il suo spirito che sta praticamente vivendo un' esperienza con un ragazzo sicuramente più sveglio, e subdolo di lui.

Ed è per questo che devo staccarmi, mi sta piacendo aiuto…
« Ma che stai dicendo? »

 

Atem stringe la presa mormorando. « Era uno dei miei desideri sai? »
Sempre più Yugi si chiede se lui si sia ubriacato o drogato. « H-itori no boku, per caso hai la febbre? »


Lui se la ride per poi riaprire gli occhi e scontrarli con i suoi_ quelli di yugi confusi e scioccati, quelli di Atem divetiti e sensuali pare goderci a vederlo così spaventato ma anche acconsentente. « Yugi, spera che in classe nessuno ti fissi perché sei tremendamente rosso, e hai sangue dal naso. »
Yugi scuote la testa tutto il tempo. « N-No, aspetta io non sono rosso, e sto benissimo. »

 

Si mette male, si sta divertendo!!


L'altro poco ci crede ma sospira per poi staccarsi dal corpo e voltarsi dall' altra parte « Se lo dici tu… beh, io dormo notte. » E chiude gli occhi aspettando forse che Yugi mostri qualche segno d'interesse per lui.

Poverino, sto esagerando è ancora un bambino, a malapena con Anzu resisteva… va beh, almeno l'ho tenuto vicino a me, tuttavia quando potrò finalmente dirgli cosa realmente voglio?
Da un parte vorrei apropriarmi della vita di Yugi, dall' altra vorrei rispettarla…
ma il mio piano deve funzionare, spero solo che non mi scopra…
Se accadesse potrei pentirmene potrebbe per sempre imprigionarmi qui...

Passano i minuti e proprio perché Atem dorme in silenzio, yugi non riesce a stare fermo un attimo, si sente nervoso come se mancasse qualcosa quindi chiede. « Mou hitori no boku, stai dormendo d'avvero? »
Atem solo respira in modo calmo e appunto sta dormendo quindi Yugi poco a poco si avvicina a lui.

Spero non se ne accorga, forse se faccio piano riesco...

 

Riesce a toccargli le spalle e stringere quella giacchetta blu della sua divisa per poi avvicinarci la testa e chiudere gli occhi tornando sereno.

Sembra la stessa sensazione… no è ancora meglio di quella che mi dava il puzzle tenendolo vicino a me…
tuttavia queste emozioni io per lui le provo da sempre no? Nei miei sogni erano scariche elettriche, addiritura mi eccitava solo il pensiero…
ora che però è proprio così sono felice, triste, confuso, lucido, sentimenti che non comprendo nemmeno io; una parte di me mi dice che sbaglio, un' altra mi dice di non pensarci e di viverlo…
quale devo ascoltare? Chi è che ha ragione?

 


con questa consapevolenza si addormenta tenendo lui stretto e così in classe lo stesso Yugi si addormenta sul banco ed Amyl se ne approfitta per scattargli una foto .

 

Mph, questa foto è oro per le sue fan…

 

Infatti non è l'unica, anche altre della classe fan del campione in carica scattano qualche foto per metterlo come salva schermo perché anche se non gli parlano a lui lo stimano per come gioca a Dual monster.

L'insegnante non si accorge di Yugi che dorme ma ben quando la classe deve dirigersi verso gli spogliatoi Yugi viene svegliato da Amyl che lo scuote.

« Svegliati Yugi, dobbiamo andare a far ginnastica. »

Atem intanto nella stanza spirituale inizia a svegliarsi e sente il suo corpo toccato da qualcosa e lui rimane incredulo per poi voltarsi lentamente e vedere Yugi che dorme tranquillo come un bambino.

« Aibo tu… »

Il ragazzo per questa sorpresa rimane felicissimo che non resiste e gli da un bacio sulla guancia, vorrebbe sulle labbra ma crede che lui possa svegliarsi come nelle favole.
Il faraone per non dare problemi a Yugi si alza piano piano per poi fare il giro del letto e dire. « Ci penso io a farti finire la scuola.» dice con fare provocatorio per poi uscire dalla stanza prendere le possesso di Yugi e svegliarsi « Oh, Amyl, che ora è? »

Amyl rimane di stucco a vederlo. « A-Atem? »
Lui si alza guardando la classe ormai vuota. « Sì esatto, beh, si va a casa? »
Lei scuote la testa. « No c'è la lezione di ginnastica, dobbiamo andare in palestra, e devi cambiarti. »
Atem quindi prende i vestiti di Yugi e segue Amyl che lo porta in palestra mentre il l'ex faraone è assonato.

E pensare che io nel mio regno dormivo tantissimo, non sono abituato a stare sveglio soprattuto dopo quella lotta conto la magia di Yugi; devo ammetterlo è potente, spero non finisca contro me...

In palestra si cambia sbadigliando più volte, appunto qualcuno gli dice che ha avuto fortuna a non farsi sorprendere dall' insegnante, e lui risponde ridendo per quella battuta.« Se fosse accaduto non credo che sarebbe viva, eh eh...»

Ma ovviamente i ragazzi lo prendono come scherzo anche se lui era serio.
Si allaccia le spighette delle scarpe e uno di loro gli dice. « Sai che le ragazze ti scattavano le foto tutto il tempo? Deve essere bello essere famosi no? » Lo dice con una tale invidia.
« Della celebrità poco m'importa, io solo gioco per divertirmi. » risponde senza guardare in faccia chi gli ha parlato per poi alzarsi ed uscire mentre altri dicono. « Ma non stai più zitto tra le tue? »
lui si ferma e si volta guardandoli gelidamente. « Vi siete rivolti alla persona sbagliata. »
Esce e i ragazzi rimangono frastornati da tal cambiamento di comportamento e carattere a tal punto che decidono di fargli uno scherzo per testarlo.

Amyl intanto esce con le sue compagne di classe poi raggiunge Atem trovandolo come sempre da urlo ma non vuole mostrarlo quindi lo tratta come fa con Yugi. « Ehi, ciao, scommetto che mai hai fatto palestra vero? »
Il ragazzo le dà un cenno di saluto. « Ciao, ma tu non hai mai tregua a farmi domande? »
Lei risponde voltando lo sguardo. « tsk… sei un guastafeste. »
« E tu sei appiccicosa. » Dice senza pensarci poi fa uno schiocco. « Senti mi fai un piccolo favore? »
Amyl borbotta. « E perché dovrei ad uno come te? »
Lui congiunge le mani e fa l'occhialino. « E dai in cambio ti tratto bene ok? »
Lei a quell' occhialino s'imbrodola.

- Ma perché sono innamorata di questo furbastro. - « beh, dimmi… »

 

Lui quindi spiega. « I miei compagni di classe hanno detto che alcune ragazze hanno scattato una foto ad Aibo, ehm Yugi, mi chiedevo se puoi fare una ricerca su chi le ha fatte. »
Amyl ci riflette su. « Le fan tue, quindi direi tutte.»
Il ragazzo quindi esprime. « Y-Yugi ha delle f-fan? Per Dual mosnter giusto? »

- Si sono accorte di quanto è adorabile? - pensa preoccupato.


«Ovviamente parlo in generale, ma Yugi è piuttosto carino, ha successo tra le ragazze anche perché è conosciuto come il re dei giochi; ah ma tranquillo a me non piace quel nanetto. »
Atem socchiude gli occhi pericolosamente.« Nanetto?!

Yugi non è nano è solo un ancora in crescita! »
Lei sbatte le palpebre incredula. « Ma perché te la prendi tanto? Non è colpa mia se non ti raggiunge. »
Lui spiega alzando un sopracciglio. « Ma non serve che lo sminuisci!»
« Ma è un modo affettuoso per dire che è un bambino dolce.. »
Atem rimane confuso.

 

Perché sminuire adesso è diventato sinonimo di dire che qualcuno ti piace? No, se solo Aibo mi sente che lo prendo in giro potrei ferirlo, è così sensibile e se ci penso non è che lei l'ha sminuito sempre?!

« Amyl, ti pregherei di una cosa, evita di sminuire Yugi, lui è molto dolce e sensibile Ma sopratutto ingenuo! »
 

Amyl alza le spalle gonfiando le guance. « MA cosa diavolo sei il suo ragazzo?! Yugi sa difendersi da solo, non serve che tu ci pensi, e poi ci ha pensato la sua fidanzatina… »
Il ragazzo chiede non capendo. « F-Fidanzata? I-Intendi che ha già una promessa sposa? »
Lei scuote la testa. « ma dove vivi nel medioevo forse?! Adesso non si fanno più i matrimoni combinati. »
« Allora come puoi dirmi che Yugi ha la fidanzata? »
« Si nota lontano un miglio che quei due sono fidanzati? »
« Aspetta ma di chi parli? »
« Di quella alta con i capelli mori a caschetto, carina ad occhi celesti… »
« A-Anzu?! Yugi ed Anzu si sono messi insieme?! »
« Eh ,certo, quella mi ha detto di stare lontana da Yugi è palese che è la sua ragazza… »

 

«Non ti credo… scherzi?! » per lui è una tragedia perché il suo piano fallirebbe subito.
« No non scherzo, Anzu mi ha detto di non toccare Yugi, era gelosissima. »

 

Tutto quel buon umore di Atem sparisce di colpo.

 

Quindi si è dichiarato, mi ha mentito, ma prima non mi parlava di Anzu.

 

« Comunque chi ha le foto di Yugi? » Chiede tornando demoralizzato ed Amyl se ne accorge che chiede. « Che fine ha fatto la tua felicità? »
Lui non risponde. « Non cambiare argomento. »
Lei esprime insistendo . « Mi preoccupo per te, cosa ti sta prendendo? »
« Io sto benissimo, adesso mi dici chi ha le foto? »
« Non lo so, ma perché sembri infuriato? »
«Non lo sono… »
« Lo sei! »
« Ti dico che sto bene. »
« E io ti dico che non stai bene! Non puoi mentirmi io lo vedo dai tuoi occhi. »
Atem pensa spaventato. - Cosa vede lei?! - « Puoi fare ciò che ti dico? »
« E tu puoi rispondermi a ciò che ti chiedo?! »
« Sei testarda, io sto bene! »
« Senti chiunque si accorgerebbe che vorresti piangere! »
Il ragazzo indietreggia di colpo.

 Chi è questa come sa che sto malissimo, è umana allora perché mi pare che possa capirmi meglio del mio stesso Aibo… -

« TU sei pazza, perché mai dovrei piangere? »
« Questo non lo so, per questo lo chiedo. »
Atem cambia subito argomento.. « Senti che ora è? »
Lei non ha l'orologio quindi prende il suo cellulare, lo accende e dice. « Le 11.00 perché? »
Lui a vedere la foto salvaschermo di Yugi si arrabbia che chiede con furbizia. « Wow, che bel cellulare! Posso vederlo? » e glielo ruba di mano.

Come si permette a mettere in salvaschermo il mio Aibo che dorme?

 

e poi con poche mosse cancella la foto. « ops, credo di aver sbagliato qualcosa… »
Amyl era più presa a guardare gli allineamenti di Atem per capire cosa lui stesse facendo. « Eh che intendi? »
Lui dice a tono leggermente deliziato. « Credo che al posto di entrare sui giochi abbia preso la galleria e ti abbia cancellato la foto su Yugi, mi spiace tantissimo, sai?
La ragazza rimane senza parole. « No, la foto che volevo vendere su internet, hai idea di quanto vale, essendo Yugi?»
Atem ancora di più se la prende e stavolta sente che deve indagare. « Intendi dire che volevi stamparla e venderla?! »
La ragazza afferma. « Certo, ci sono persone che per una foto simile darebbero soldi.»
Lui socchiude gli occhi per poi sfiorarle il mento e avvicinarsi al suo viso pericolosamente guardandola con occhi seri e gelidi violetti. « Ascoltami bene, io non ti faccio nulla perché sei amica di Yugi, rispetto le sue amicizie e il più delle volte loro stessi sono miei amici, ma per te c'è qualcosa che non riesco a non tollerare, e tralasciamo la tua stupidità, secondo me è falsità!
Non so cosa trami alle spalle di Yugi, ma se solo lui starà male per colpa delle tua sciocche azioni, puoi considerarti distrutta da me.»
Lei chiede tremando con il cuore. « Che intendi con distrutta? »
Atem si guarda attorno per poi bisbigliare stando a pochi centimetri dalle sue labbra. « Vedi il gioco delle ombre ha diversi annedoti al suo interno: a seconda delle volontà di chi lo utilizza può avere vari effetti: esiste quello per purificare l'anima, per mandare in coma qualuno portando la sua entità spirituale in un altro mondo, oppure la peggiore che è quella più crudele delle sanzioni, vale a dire la morte, ovvero la tua anima verrebbe divorata dalle ombre, e non avresti nemmeno il paradiso o l'inferno…io non credo di aver mai usato quella pratica non mi sono spinto a tanto, ma dato ciò che hai fatto a Yugi potrei anche farlo se solo lo tradiresti. »
E si stacca per poi superarla mentre lei è rimasta scioccata sia dalla vicinanza e dalla minaccia

F-Fa paura, non riesco a credere che questa sia la sua vera faccia, quella che mostra ai suoi nemici, ma allora è così Atem mi detesta seriamente!

« Atem, significa che tu ed io non siamo amici? »
L'altro ha le mani in tasca e si volta guardandola con un sorriso diabolico. « Te l'ho spiegato, tu non mi convinci, potrai ingannare Yugi, ma non me. »
Lei sbarra gli occhi. « Io non ho fatto nulla alle spalle degli altri, è la verità! »
L'altro fa le spallucce senza più guardarla. « E qual'è il problema, se mi sbaglio non ti farò nulla no?
È così strano che voi umani vi spaventate per così poco, soprattuto per chi non conosci… »
La ragazza non riesce a digerire quelle parole che per rabbia gli dà una spinta guardandolo male. « Vuoi smettrla di trattarmi come se fossi lo zero?! Non ti sono simpatica, me ne sbatto hai capito!? »
Il ragazzo sbatte le paplebre rialzandosi. - Oi, io, ma che ha questa pazza? -
« Sei proprio permalosa. »
« E tu sei un provocatore, un demonio! Ma come ti permetti a ricattarmi! Io sono seriamente amica di Yugi! »
L'altro risponde terminando di alzarsi. « D'avvero? Allora facciamo così, se mi sbaglio avrai da me le scuse. » Dice guardandola. - Certo che è proprio un bel tipo, combattiva fino all' ultimo anche se così scema. -
Amyl lo indica. « Eh, no furbetto, tu non mi freghi! Se vinco io tu starai ai miei ordini! »
L'altro sbianca di colpo. « Io non sto agli ordini tuoi ragazzina! »
« E invece dovrai, o hai tanta paura che vinca?! »
L'altro digrgna i denti.

  Che impertinente, però sono sicurissimo di non sbagliarmi!

« Va bene, ma se vinco io tu morirai! »
La ragazza a quella frase così diretta strizza gli occhi.

 Rischio la mia vita per avere lui che mi tratta bene, diciamolo proprio che sono folle per questo mascalzone, ma che posso farci se mi piace anche così!? -

« Accetto! »
Atem rimane un po' ammirato dal coraggio della ragazza. « Bene fino a che non decreteremo il vincitore io e te siamo rivali. »

E raggiunge le altre ragazze cercando di farsele amiche per scoprire se hanno la foto di Yugi che dorme.

Ora non posso agire ma dopo sì.

L'insegnante dopo averli fatti fare il riscaldamento li fa mettere in squadra maschi contro femmine in una partita di pallavolo.

I ragazzi non vogliono perdere contro le ragazze e nemmeno Atem perché essendo una sfida non vuole mai essere battuto, tuttavia i ragazzi lo iniziano ad anticipare e rubargli la palla; all' inizio Lui sta zitto poi quando arriva il decimo turno si fa sentire.. « Ehi ma perché non mi lasciate giocare? »
Pochi rispondono, solo uno di loro ha il coraggio di dirgli che non è bravo e questo accende in ad Atem non poca rivincita e forse vendetta.


Sono già di mal umore per come Yugi mi nasconda che sta con Anzu, per come quella stupida mi abbia provocato fino ad accettare qualcosa di oltre il mio orgoglio, e adesso questi idioti mi sfidano?!


La palla viene battuta da Amylche giunge al ragazzo ma viene anticipato solo che lui lo spinge via per poi prendere la palla e passarla alla  rete, tuttavia l'insegnante vedendo l'atto di Atem lo sgrida. « Signorirno Mutou non si spingono i propri compagni di classe. »
Lui se ne sta zitto mentre altri se la ridono.

 

Non posso spingerli, toccarli, come faccio a fermarli…?
 

Poi si ricorda una cosa che potrebbe portarlo in vantaggio quindi da quel digrignare di denti assume un sorriso malizioso che lascia gli altri stupiti.

La partita reinizia, la palla viene alzata in aria da una delle compagne.
Atem dovrebbe prenderla, ma arrivano altri, quindi con un pizzico di magia lui blocca i loro movimenti.

Prende la palla e segna un punto per poi sbloccare i due mormorando.

« Oh finalmente avete deciso di farmi giocare. »


I ragazzi sbloccati iniziano a chiedersi cosa sia accaduto, ma questo fattore giunge spesso però Atem per non far passare Yugi come uno dotato di chissà che poteri, decide di usarlo rare volte o se deve di puntarlo anche sulle ragazze in modo che non sia data a lui la colpa, e infatti nessuno pensa che sia Atem l'artefice ma che ci sia qualcosa di strano nella palestra come una entità spirituale e Atem fa finta di crederci.
L'unica che non ci crede è solo Amyl che sente che in verità è c'è lo zampino del faraone però non dice nulla anche perché non scorda quella minaccia.

 Quel tipo mi ha bloccata, credevo che non potesse su me, invece può ha poteri più grandi dei miei, ed io non posso dirgli nulla adesso… ma dopo mi sente… credevo che gli bastasse l'umigliazione...

La partita viene vinta dai ragazzi che sono leggermente spaventati di un simile fenomeno infatti negli spogliatoi si sentono parlare.
« Secondo me c'è un fantasma, non è normale venire bloccati in quel modo. »
« È assurdo, questo è un fenomeno paranormale, nessuno ci crederà! »
Atem suggerisce trattenendo il sorriso. « Comunque abbiamo vinto, conta questo no? »

 

Spaventati per così poco? Nemmeno c'erano in gioco le loro vite.


Uno dei ragazzi dice. « Chi se ne importa, ma non sei spaventato? »
L'ex faraone annuisce. « Sì, ma non credo che spaventarsi sia una buona soluzione. » Termina di mettersi la divisa. « beh, è stato bello parlare e giocare con voi. »


E chiude la porta, poi i ragazzi iniziano a parlare di Yugi.
« Sentite ma non vi pare che sia cambiato il suo carattere? »
« Altroché prima subiva e piangeva adesso non ha paura di nulla. »
« È davvero assurdo, sembra di avere a che fare con un' altra persona. »
« Già e non vi pare più alto con degli occhi più arguti? »
« Dovremmo stare attenti quando è così, sembra diabolico. »
« Credi che sia lui l'artefice di quel blocco su di noi? »
« Non lo so, ma di certo quello non è normale. »
« meglio controllarlo. »
« Sì ma come facciamo con la scommessa con Amyl? »
« Già aveva detto che ci dava il puzzle, anche se ci ha detto che non ce lo dava più. »
« per quella ragazza se non ci darà quell'oggetto d'oro non la passerà Liscia. »


Amyl finitasi di cambiarsi mi vede Atem per i corridoi e lo raggiunge guardandolo male. « Perchè mi hai bloccata, stavo per fare punto!»
Atem non perde quel sorriso beffardo tipico contro i suoi rivali. « Di cosa parli ?»
« Del tuo imbroglio, chi pensi di essere per poter bloccare la gente ai tuoi comodi? »
Lui fa le spallucce, poco gli importa se lei si è arrabbiata. « Credevo che Yugi ti avesse detto chi ero, ma se devo dirtela tutta i primi a imbrogliare sono stati quei ragazzi, io solo mi sono adeguato alle loro regole.. »
Lei esprime. « Qui sei uno studente normale, non un faraone, che poi non esistono più! Il punto è che non devi usare la magia per queste cose. »
« Quindi avrei dovuto farmi sottomettere a loro? Mi hai preso per uno che subisce?! Non me chiaro? »
« Forse se tu parlassi riusciresti a farti rispettare. »
« Loro hanno agito da furbi, giocavano rubandomi la palla, io ho solo impedito ciò dato che non potevo spingerli. »
« È così che vinci a Dual monster? Imbrogliando? »
« Non ho mai imbrogliato, ma se con me imbrogliano uso la stessa arte!

Una volta c'era uno che si fingeva uno che prevedeva il futuro, Yugi non sopportava che Anzu ci mettesse gli occhi, e lo stesso vegente non sopportava Yugi che era molto scettico.
Quello fece una premonizione e poi subito dopo Yugi fu colpito da dei scaffali di una libreria della vecchia scuola, io lo protessi e andai contro il fattucchiere, iniziammo un gioco, si doveva prevedere quale delle sei bottiglia sarebbe caduta per prima e di prenderla prima che il cloroformio al suo interno potesse espandersi.
Per due turni c'è stata lealtà, poi quel tipo mi ha fatto uno sgambetto, io mi sono rialzato ma poi mi ha fermato e così ho dovuto usare la magia dicendogli che era uno dei miei poteri… morale lui ha perso contro la sua stessa slealtà! Vedendo che non poteva battermi imbrogliando mi ha temuto fino a perdere.»
Amyl sbatte le palpebre per poi arrendersi. « beh, sì in effetti avresti ragione, ma la magia è sbagliata contro le persone normali. »

Atem un po' si secca. « Ma non è stato un gioco delle ombre! »
« È sbagliato a prescindere! »

« Ma quelli non mi lasciavano giocare. »
« E tu non giocavi, che c'è devi vincere ogni gioco? »
« hai mai pensato che si chiama darsi rispetto? »
« hai mai pensato che si chiami prepotenza? »
« Loro sono stati i prepotenti. »
« e tu non dovevi abbassarti al loro livello! » dice dandogli un pugno in testa frastornando l'altro che rimane a bocca aperta.

Oltrecchè pazza, è persino manesca, questa sarebbe stata già condannata a morte per avermi alzato le mani… maledizione ed io dovrei fare da cagnolino a lei?
Beh, tanto non vincerà, ne sono sicuro, nessuno se non Aibo sa battermi.

Comunque è fortunata che è amica di Yugi, ma poi che carattere, in un certo senso ha spirito, altro che timida questa ragazza spacca! Potrebbe anche interessarmi se non fosse così appicicosa, e invadente… - 

 

Improvvisamente nel suo cuore sente un sentimento negativo che non appartiene a lui bensì a Yugi che appunto pare essersi svegliato a aver visto tutto il litigio con Amyl.
 

Atem si volta un attimo, Yugi gli sorride ma ben attorno a c'è altro che Atem scorge e ciò lo attanaglia. « Yugi , ben svegliato, cosa ti prende? »
Lui lo dice solo chiede. « Che hai fatto mentre dormivo? »
Lui inventa. « Ah nulla, ho giocato a scuola, ehm, stai bene giusto? »

Ma che cosa gli prende di colpo, è infuriato o cosa?

Amyl non vede lo spirito di Yugi quindi dice prendendo per la manica Atem. « Ehi, la smetti di parlare da solo?! Io sono qui! »
Atem tenta di liberarsi dalla presa. « Yugi è arrabbiato, lasciami! »
L'altra non gli crede però dice il contrario. « E ci credo, usi il suo corpo facendo i tuoi comodi, ovvio che si arrabbi. » Dice senza pensarci ma Yugi scute la testa.

 

No, non è ciò a me fa arrabbiare altro il come lei sembri la sua rivale…


Atem non può sapere i pensieri del suo alterego ma decide di entrare nella stanza spirituale per poi vedere Yugi nella sua stanza giocare tutto solo. « Yugi, mi dici che ti prende? Ho sbagliato prima? »
Lui mormora. « Sai, io da una parte vorrei aiutare Amyl ma dall' altra non voglio, e ciò mi crea confusione e mi fa chiedere “ perché ci sto male? “ mi sai rispondere?»

 

L'interlocutore non riesce a capirlo « Ecco, forse ci tieni? »

 

Ma di che parla? Di chi parla?! - Pensa confuso.
 

« Sì ci tengo, a tal punto che non lo sopporto che altri possano rubarlo. » Dice sempre in codice ed lui chiede toccandosi la nucca. « Intendi dire che sei geloso? »

 

Ma geloso di cosa?


Lui si volta per poi chiedere. « Sbaglio vero? C'è un sogno che non smetto di ricordare , mi piace e allo stesso tempo ne ho paura…»
Atem chiede. « ma di cosa parli? Non ti capisco. »
Lui non riesce a dirlo. «Nulla, non preoccuparti, è stato un mio sogno. »
Lui chiede. « Un sogno, sei sicuro? »
« Atem, tu cosa ne pensi di Amyl? »
Per poco crede che stia impazzendo. « Intendi come persona? Beh, è un bel tipo, sa contrastarmi, vuole rigarmi dritto, è simpatica a suo modo, è inoltre molto orgogliosa, ma non sopporto la sua falsità. »

 

Ed è riuscita a incastrami nel mio stesso gioco… ma meglio non dirglielo…
 

Yugi chiede. « Falsità? E dove?»
« Vedi io credo che lei non sia ancora del tutto sincera con te e me… Non hai questa sensazione? »
Yugi scuote la testa. « E cosa credi che posso farmi? »
E da qui l'altro appoggio la schiena sulla porta aperta. « Non lo so, ma Yugi stai attento a cosa ti dice… »
Yugi domanda. « non è che vuoi tenermi lontano Amyl vero? »
Un po' il piano di Atem pare essere scoperto. « Scherzi è perché mai?! »
lui dice. « Cosa devo pensare, hai aspettato che dormissi per poi prenderti il mio corpo e fare ciò che volevi no? »
l'altro pensa.

 Yugi è un genio mi conosce fin troppo.  

« Andiamo e perché dovrei farlo? »
« Forse perché Amyl sa schiavizzarti?! »
Atem diventa paonaazzo e  scuote la testa. « Non esagerare, non sa fare ciò, non è quel genere di ragazza che lo permetterei. »

Peccato che glielo stia permettendo…

« Quindi tu ti fai dare i pugnetti in testa da tutte?! » Domanda sempre più scontento.
« No, è- è stato un caso! E poi sarebbe normale se avessi ecco un' amica, quindi perché t'importa? Del resto hai Anzu che ti consola no?»

 

Sta con Anzu quindi perché se ne importa?


«Anzu non c'entra nulla! Puoi fare ciò che vuoi ma non con il mio corpo, è questo che non sopporto! »dice risoluto dandogli forse il primo divieto.
« A-Aibo, non mi hai mai vietato nulla, ma che ti prende? »

 

Non sarà che ora sta tornando come prima? Oh no, potrebbe battermi, sono nel suo corpo, potrebbe indebolirmi senza che me ne accorga…
« Vuoi saperlo?!non ci arrivi solo!? » chiede spaccando un giocattolo.
Atem ci pensa su un po' a disagio perché ora Yugi lo spaventa e non tutto sa spaventarlo.

« Ecco, credo che sia per Amyl, a te lei interessa? Ma non stai con Anzu?»
Lui spiega. « È stato perché hai approfittato del mio sonno per agire e fare chissà cosa, io mi fido di te, ma ho sentito cosa hai fatto in palestra; sei impazzito? La magia in questo mondo non è qualcosa che si vede ogni giorno, non puoi fare di testa tua. »
« Avrei quindi dovuto lasciare che loro mi prendessero in giro, no anzi che ti prendessero in giro? »
« Sì! O se devi avere una rivincita, giochi lealmente. »
« Loro non sono stati leali, mi spingevano, mi provocavano… »
« Mou hitori no boku, sei assai grande per capire quando una partita è importante o meno, non si è trattato di salvare qualcuno perché non sei rimasto a subire? »

 

Atem abbassa lo sguardo, non può sopportare questo accanimento di rabbia contro di lui. « perché loro non vedono me ma te, se tu non reagisci quelli potrebbero anche farti del male per avere ciò che vogliono… ho pensato che potevo difenderti così… li ho un po' spaventati. »

 

Ma perché tremo?
Non voglio, ho così paura di non essere più voluto bene da lui.


« E cosa è questa storia che trovi Amyl un bel caratterino?!»

 

Ma cosa mi prende perché parlo così?! Sta tremando nonostante il suo sguardo sia impassibile…
Atem scusami non capisco perché sento questa voglia di aggredirti...

Pensa sconvolto di ciò che esce dalle sue labbra.


« Yugi, sei arrabbiato perché ho usato il tuo corpo senza tenerti cosciente o perché mi Amyl mi sta provocando a darle certe attenzioni? » Chiede per capire ed lui esprime il contrario. « Perchè mi hai tenuto addormentato! cosa vuoi che m'importi se sei così scemo da cacdere nelle reti di una mia amica! Assolutamente nulla. »

M'importa, sono deluso, non ci capisco più ma che mi succede?!


Atem abbassa lo sguardo. « Certo, hai ragione ho preso in prestito la tua vita per non farti avere problemi a scuola… scusami la prossima volta non interverrò… La prossima volta che sei nei guai arrangiati, se quelli poi ti fanno piangere puoi scordarti il mio aiuto! »

 

Ed entra nella sua stanza pensando.

Se n'è è accorto prima del previsto, non posso più proibirgli nulla, si è arrabbiato molto, avevo paura che potesse usare la magia contro di me… ma farò bene a lasciarlo solo nella sua stanza?

 

ammettiamolo nessuno gli ha mai insegnato ad istruire qualcuno ma lo sente che Yugi sta attirando a sé energie negative e spera che non usi la magia contro lui, sarebbe in gran svantaggio.

« Non credevo fosse così permaloso. »


Yugi intanto resta a giocare nella sua stanza prendendo una matita appuntita e premerla con violenza contro una bambola mormorando. « Un bel tipo?! Amyl?! Non ti credo, hai baciato me no?! O era un sogno!? O io voglio seriamente un bacio da te… ma perché lei?! Che ha di così bello, mi ha trattato sempre male e tu ci litighi quasi divertendoti?! Non ci sto, tu mi appartieni, sei me, non puoi fare ciò che vuoi con il mio corpo… Non te lo permetto proprio!
Dice mentre dalla sua ombra appare un simbolo ad occhio giallo che finisce contro Atem.

« Aibo?! » Tenta di contrastarla ma quella magia è così improvvisa carica di risentimento e rabbia che indebolisce il suo potere proibendoglielo di usarlo e così resta bloccato nella sua stanza rimanendo senza energie respirando a fatica.

 

Ma che cosa significa, vuole prosciugarmi le forze'? Però non riesco a stare sveglio… ho sonno.

E sviene a terra.
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Capitolo 8
*** verità nascosta dalla paura. ***


Ciao a tutti, ed eccoc ad un altro capitolo, ci sono stata un po' ma quando scrivo su loro la fantasia vola, amo fin troppo la magia e qui è intesa in diversi sensi.
Vorrei precisare che ogni fatto psicologico è in parte legato al manga e all' anime, ma le consguenti sono tutte inventate.
Ci sono diversi richiami sulla storia mia di Lisa e Kaito vedete il mio profilo ) come ad esempio il sacrificio, l'amore, i litigi, chi legge quella storia troverà alcune similitudini con questo capitolo, ma qui è qualcosa di diverso, inpratica sottolineo molto la distanza tra la vita e la morte.
Spero che piaccia ^^ nel finale c'è un bellissimo colpo di scena :D 





personaggi principali: Yugi, Atem.
comparse: Amyl, fratello di Amyl, Honda, Anzu, Bakura, Jonouchi.
Genere: filosofico, etico, sovranaturale, mistero, sentimentale, yaoi, erotico, azione.
rating: arancione.


 Verità nascosta dalla paura.

 

Correggere Yugi su una lingua araba è davvero difficile e estenuante.
Atem non si è mai visto come un insegnante di lingue, e lui ci fatica perché alcune volte Yugi si lamenta come un bambino dicendogli « Uffa, ma che importa se sbaglio un accento? »

Ma lui insiste categorico, non devono esserci errori per questo piano che avrebbe permesso a Yugi la salvezza da quella prigione.


Lui naturalmente non lo sa, e Atem non vuole farglielo sapere.

« Yugi almeno abbi rispetto per la mia lingua, non è bello storpiare le parole di una tale poesia. »

 

Usa come scusa, la verità e che non può permettere che lui sbagli quando entrambi avranno attivato il loro potere.


« Ma così non è più divertente. »

Lo dice con quella faccina contrariata ma che è così adorabile.

 

Vorrei abbracciarlo ma è impossibile, questa gabbia è pericolosa se solo la sfiorassimo.
 

« Non deve essere divertente, ma recitata con il cuore, in pratica stai chiedendo aiuto agli Dei in un miracolo. »

 

Ma yugi borbotta. « Se esistessero… tu e la tua stirpe egiziana siete, credo, prescelti, io no, è inutile che ci creda. »
 

Quanto è scettico.

« ma la smetti di fare ll'ateo, ok non sei della mia religione ma sono stati loro a mandarmi qui, qui e dato che sei finito pure dove io ero a “riposare” ti hanno notato! »


Certamente lui non ci crede anzi ci ride su.

« Io non sono egiziano, sono un comune mortale che ha scontrato un puzzle con dentro te. »

poi riapre gli occhi. « E poi che serve, tanto presto morirò, l'hai detto tu no? »


E questa realtà ad Atem lo spaventa perché ormai non c'è nemmeno più il pavimento, sono praticamente nel nulla.

«È così, ma se tu facessi come ti dicessi forse torneresti. »


Ma Yugi non vuole muovere un solo muscolo, solo lo guarda in silenzio con occhi viola così profondi che sembrano decisi su una sola via ed Atem chiede incapacitato a capire perché lui non lo ascolti.

« Ma perché? »
 

L'altro non lo sa bene, a dire il vero sta solo seguendo le scelte del suo cuore.

« Vorresti che viva senza te? Ci ho provato e hai visto come sono diventato… Non ha senso se non ci sei, è come se vivessi senza la mia… m-metà.»
 

Atem tenta d'insistere anche se quella parola a lui ha emozionato. « metà? Non ti comprendo!

Hai quindici anni, devi finire la scuola, diplomarti, lavorare, e crearti una tua vita, non serve che stai appeso a me, sono già morto, non cambierebbe nulla se ci fossi o meno! »

 

Ma non se ne accorge che queste parole feriscono Yugi nel profondo.

« Piantala! Parli sempre di me, dici sempre che io sono egoista che penso a me!
Sto pensando a te in questo momento! »

 

L'altro esclama a voce piena. « Smettila non ci guadagneresti nulla! Ma perché non vuoi ascoltarmi testone! »
 

Lui insiste guardandolo con un po' d'ingiustizia.

« Guadagnarci?! Io ci perdo, tu non puoi capirmi, nessuno può…
Perché… perchè mi allontani, che ti ho fatto di male per meritarmelo!?
Perché devo separarmi da te? Sei stato tu a scegliermi, e per cosa per usarmi!? Per scoprire il tuo passato?! Per farmi sentire uno sciocco ad essermi affezionato ad un fantasma?!

Per cosa?! Per spezzarmi il cuore forse?! »

Senza volerlo perde qualche lacrima e la voce gli si strozza di colpo faticando a parlare. «Mi hai cambiato: da quando te ne sei andato vivo di sole bugie, falsi sorrisi, non sono felice se non ti parlo e vedo, non esiste più la felicità, è sparita, è morta, non so nemmeno più cosa sia… e non so come ottenerla… »
 

Adesso è Atem sconvolto. « Cosa significa? Tu hai Anzu vicino a te... »

Afferma abbassando lo sguardo giusto per nascondere il suo rammarico anche per non vedere le lacrime di chi ama.
 

« Cosa intendi? Anzu è mia amica… » sostiene Yugi.


l'ex faraone non ha il coraggio di guardarlo, ma poi come potrebbe?

« Quando ero con te tempo fa ti emozionavi a vederla, ed io ti lasciavo fare, anche se mai ho compreso perché mi facessi avere appuntamenti con lei, pensavo che fosse per paura tua nel starci solo. »


Yugi sospira guardando sopra di sé ovvero il vuoto.

« Perchè volevo rendere felice Anzu uscendo con te; non sono uno stupido lei è innamorata di te, uno come me non potrebbe mai interessarle…

sai Amyl mi ha detto il perché non piacerei a nessuna… »
Atem chiede. « E tu l'ascolti vero? »
« Non ha torto, io sono uno che piange sempre, che scappa, si fa difendere da tutti, se ci fosse il pericolo non so... forse scapperei. »
Atem lo smentisce. « In verità tu sei un ragazzo forte, ti sei sempre a tuo modo sacrificato, ed io me per te; per gli amici tu sai metterti in gioco…
Devi credere in te stesso, tu hai qualità incredibili, sai sempre aiutare qualcuno, sai donare la speranza, sai sciogliere il cuore di chiunque ti conosca! Com'è che solo tu non te ne accorgi?
Anzu lo sa, come Jonouchi e Honda… te lo avranno detto, credi che siano tuoi amici per il tuo desiderio? In parte, ma tu hai conquistato loro, tu non ho fatto nulla io e nemmeno il puzzle!
Jonouchi da sempre ti voleva aiutare, voleva che tu la smettessi di restare nel tuo mondo, proprio come sta facendo Amyl, ma ricorderai che lui era stato preso dal caposcuola, e nonostante non ci conoscessimo ti eri messo a difenderlo prendendo al suo posto i pugni, ed è stato allora che Jonouchi ti ha ridato il pezzo mancante del Puzzle!
Me l'ha detto lui prima della disputa finale tra me e te!. » rialzando il capo guardando il profilo dell' altro.
Yugi l'ha sempre sospettato ma mai ne ha parlato con nessuno. « Sta di fatto che Anzu ti ama, non smette di ricordarti, solo gli altri non parlano di te. »

 

Il faraone butta fuori l'aria, un po' lo ammette è rilassante chiarire con lui ogni cosa passata.

« Ascolta , Anzu anche se molto carina non mi ha mai emozionato, non c'è nulla.
Sono rimasto a farti da tramite perché tu ti sei fissato che a lei io piaccia, ma è il contrario, ci scommetto che lei è innamorata di te, lei conosce te, di me sa pochissimo, non sa ciò che sappiamo noi»
« Anzu ama te, lo so è così e devo farmene una ragione… »
« Se ti arrendi non l'ami…»
« L'amo. »
« D'avvero? Allora perché nei tuoi ricordi lei non ti fa più effetto? »
Yugi se la prende. « Non avrai spiato il mio passato spero! »
L'altro sorride compiaciuto. « Ingenuo ci ho azzeccato? »
Yugi inizia a chiedersi come lui sappia ciò. « Se non hai visto il mio passato, come lo sai? »
Atem sospira solo. « perché non mostri amore… se tu amassi Anzu non diresti mai che vuoi morire! Dici che io mi sono arreso, e persino tu ti sei arreso ma a te stesso! Siamo pari, solo che io ho concluso la mia esistenza terrena, tu no! Tu puoi fare la differenza! »

Yugi si sente raggirato, quel ragazzo sa colpirlo proprio a fondo e farlo parlare. « Io non mi sono arreso, se lo fossi mi sarei suicidato già da un pezzo! E poi che ne sai tu dei sentimenti che provo per Anzu?! »
« Ah allora dimmi perché l'ami?! »
«Anzu mi ha sempre difeso. »
« Anche io… »
« Mi ha sempre dato una spalla su cui piangere e sfogarmi. »
« Ed io l'ho fatto pure!. »
« C'è stata quando ero senza amici! » conclude spiazzandolo.

 

Atem non dice nulla… e Yugi se ne approfitta continuando « È lei che alle elementari mi spingeva a parlare con gli altri, e lei che spaventava i bambini dicendo “ Ehi voi non fatelo piangere” È importante nella mia vita! Non potrei mai amare altri, è così!»
 

Atem non lo mostra ma ci sta malissimo. « Ah… Allora ci separiamo… » La rabbia non riesce a contenere e nemmeno la delusione.

Fatemi tornare a casa, non voglio più stare così.

Di colpo si volta dando le spalle a Yugi mentre luisi morde le labbra per tenerle cucite e non lasciar uscire nessun suono che possa indicare il suo pianto silenzioso.

Yugi rimane a fissarlo non capendo come mai gli sembra così distante, sente di averlo ferito ma non vuole credere, insomma per lui sarebbe come ammettere che Atem ne è innamorato.

Dopo qualche minuto di completo silenzio yugi avanza con la mano cercando di sfiorarlo, ma l'altro si è messo lontanissimo a restare in silenzio.
Il minore vorrebbe parlare ma viene interrotto dalle domande di Atem che non hanno più un tono amichevole ma staccato, una vocalità grave. « Se l'ami perché mi cerchi?»

 

E qui Yugi non sa proprio cosa dire.

Atem? Non mi ha mai parlato così, mi fa paura, e lo sento come lontano eppure siamo nella stessa stanza… non ha creato nulla allora perché sento di aver rotto qualcosa di speciale?
« Non lo so… »

L'altro ordina. « Rispondi! Non accetto più queste frasi, stavolta sono seriamente in collera con te.»

Yugi chiede ingenuamente. « Ma perché? »
L'altro esprime con acidità. « non farmi domande e rispondi alla mia subito! Perchè cerchi me!? »

Yugi trema con lo sguardo

Già perché? Bastava che piangessi da lei, che le dissi come stavo invece l'ho riempita di bugie, sorrisi, le dicevo che avevo superato l'abbandono, le ho mentito sempre…
La verità è che non volevo condividere i miei sentimenti con lei, con nessuno, era solo la mia disputa, era solo la mia colpa… la mia colpa… ma di cosa?
Però ho paura, gli ho solo detto che amo Anzu perché deve così infuriarsi? Forse l'ama? Beh, certoma ha detto di no…. Non capisco più nulla!

« Ma tu ami Anzu? Sei geloso di lei? »

L'altro comincia a tremare dalla rabbia. « Ma tu stai scherzando spero?! »

Guarda Atem che anche lui pensa chissà cosa probabilmente su cosa fare, e intanto Yugi rompe quel silenzio.
«Atem, per favore ti calmi, non ti ho mai visto così arrabbiato con me… »
L'altro si mette una mano sulla fronte. « Yugi Mutou, stai zitto, muori in silenzio e non tormentarmi più. »

Yugi sbarra gli occhi, non crede di aver sentito bene, anzi spera di aver sentito male. « Eh? Non sei serio vero? »
L'altro urla. « STAI ZITTO! »

E così Yugi indietreggia. « S-Scusami… »

Non ci credo lui… mi sento a pezzi, è un incubo? O seriamente mi odia? Fatemi tornare indietro nel tempo, per favore… non voglio credere di averlo così reso… il mio altro me… » Ci scoppia a piangere tremando con le spalle ma Atem non lo guarda nemmeno poi lo sente dire.
« Io ti cerco perchè dopo che ho conosciuto te, ho versato la mia anima su te, tu eri presente 24 su 24, ogni momento d'incertezza la insabbiavi, mi donavi la forza e così io a te…
Anzu no, lei era più centrata sullo spirito dell' amicizia, ma tu no, tu hai diviso l'amicizia con me, intendo che privatamente mi hai fatto da psicologo e pubblicamente mi hai fatto da scudo, hai fatto qualcosa che Anzu non poteva fare, ovvero creare un patto segreto d'informazioni con te… non so spiegartelo, ma dopo che te ne sei andato è stato difficile parlare ad altri, piangevo certo, ma non ho mai detto quello che ho fatto, non ho mai detto ad Anzu che ho preso il puzzle, l'unico a cui l'ho detto era sullo stesso puzzle perché avevo bisogno della mia anima sicura… avevo bisogno delle tue parole e gesta, avevo bisogno della tua voce…
Anzu mi parlava sai, mi diceva che la vita continua, che tu mai avresti voluto vedermi isolato, ma non ci credevo sai, mi dicevo “ Atem è nel puzzle, non posso lasciarlo”
Certo sapevo che non lo eri più, ma dovevo crederlo, era la mia ancora di salvataggio, però con il passare dei mesi sentivo che non c'eri, non riuscivo più a starci, m'isolai, lasciai stare le uscite, mi barricai in camera.
Mamma e nonno erano preoccupati, mi chiesero perché non uscissi, e poi c'era Kaiba a rompermi le scatole sui duelli, lo detestai, più volte mi rifiutai, ma più volte mi corrompè usando persino i soldi, anche lui ti cerca, e crede che se mi battesse tu saresti tornato, ho persino scoperto che ha mandato una squadra di spedizione per trovare il puzzle… quando l'ho saputo ancora di più quel puzzle lo custodivo gelosamente, nessuno me lo doveva portare via… era tutto ciò che mi ricordava di te, eccetto quella scatola che conteneva il puzzle, anche quella è speciale ma non quanto il puzzle…
io ti voglio un bene indescrivibile, per questo sempre ti cerco… per favore non odiarmi… scusami. »

Atem proprio non comprende che significa ma non può negare a se stesso che sentire Yugi piangere lo addolora più della sua rabbia. « Sai siamo in due, nel mio regno io ero in una pace eterna, un posto stupendo ma anche se avevo la mia famiglia vicino m'isolai, rimasi spesso a pensare da solo, Seth mi chiedeva spesso che avessi e io non risposi, sapevo cosa c'era ed era un grande tormento, una frase che mai avevo detto a te, ma anche ora che ci troviamo in queste condizioni non riesco a dirtele, perché sei così ambiguo; sembri preso da Anzu e allo stesso tempo sembra che per me sacrificheresti la vita… allora mi chiedo, mi prendi in giro? o sei seriamente così confuso da non capire il tuo stesso cuore?

Insomma più tu mi tieni a te, più continui a dire e mostrare altro, più io ci sto confuso… Non sai rispondermi vero? »
 

Yugi dal naso vampa di rossore, strizza gli occhi. « M-Ma cosa intendi, io amo Anzu, per te è… ami. .. frat… non lo so, va bene!? » Dice con fare seccato per poi dargli le spalle.

QUel sogno, quel bacio… è da là che ho paura, io non posso essermi innamorato di Atem, o forse lo sono… e se lo fossi? Ma non lo so, dovrei testarlo, e poi quel bacio non l'avevo corrisposto, quindi non lo amo, anche se certe volte lo rivorrei… ed ora tremo che potrebbe odiarmi… che sia amore?

Atem non demorde,lo nota che quel ragazzo nasconde qualcosa.

Quanto detesto fare il bastardo con lui, ma adesso lo farò parlare!

 

« … Sai io ho infranto una regola…»
 

Yugi si volta verso lui chiedendo confuso.

« Quale? »
 

« Non potevo unirmi con te, ma io ho rischiato! Dovevo solo osservarti in silenzio stando in te e placarti ogni filo di magia, ma non ci sono riuscito, desideravo parlarti, vederti e soprattutto toccarti, così mi sono addentrato nel tuo cuore… credo che tu abbia sofferto in quel momento… »
 

Yugi con un dito si tocca le labbra cercando di ricordare.

« Intendi quel dolore al cuore e spaccamento mentale? Sei stato tu a farmi provare quell' inferno? »


Atem si dispiace per questo.

« Non avevo scelta, la tua anima era così corrotta dalle tenebre che non volevo che tu ti trasformassi in uno Yami no game, così ho contrastato ciò… facendoti tornare in te. »

 

Yugi scuote la testa.

« Credo che tu abbia fallito, perché quando avevo sentito che non potevo più entrare nella nostra stanza spirituale ho attivato il gioco delle ombre »

 

Atem specifica.

« Non ho mai detto che non puoi usarlo, ho detto che ti ho placato ma se tu venissi stuzzicato credo che non saresti più in te, ma uno folle… te lo dico quel potere dà alla testa, sopratutto quando c'è odio.»

 

« Mmh, Oh sì, ricordo, era strano sentivo il corpo fremente di qualcosa , lo trattenevo ma poi quando non ti ho sentito più credo di aver sentito uno smisurato odio verso Amyl… Allora è per quello che lei mi diceva frasi come “ Non sei normale, non sei in te?” ero strano? » Chiede a lui tornando a fissarlo ad occhi curiosi.
 

« Forse è stato il destino perché se tu non avessi perso questa conoscenza ti avrei distrutto l'anima con un antica magia. »

 

Yugi sbarra gli occhi incredulo.

« D-Distruggermi? P-perché?
N-Non sarai tu che mi hai messo in fin di vita spero! »

Stavolta Yugi inizia a sentirsi per metà tradito ma Atem risponde quasi divertito.

« E adesso che c'è hai paura di me forse? »

« Temerti? Tu mai mi faresti male no? »
« Ahahah, ti sbagli, che avresti di diverso con me? Sei solo un amico! Non ci sono favoritismi per te… »

Yugi si indica. « Appunto siamo amici quindi non potresti mai tradirmi no? »
« Veramente stavo per distruggerti… ma qualcuno ferendoti è riuscito a sconcentrarmi… però forse era meglio se morivi, almeno mi sarei tolto questo cugno, del tipo farti da badante, è frustrante non pensi? Oh certo, se tu morissi la mia missione si completerebbe, e ciao ciao Yugi mutou… »

Scusami, perdonami, ma non voglio più dirti la verità…

Yugi tira a se le gambe.

Atem si sta chiudendo in sé, ho davvero esagerato… però almeno mi parla, certo mi ferisce, ma se riesco forse riesco a fare pace…

 

« Se non sei stato tu allora chi è che mi vuole uccidere? »
Atem non lo sa ma vorrebbe scoprirlo.

« Non lo so, ma per me puoi anche morire. »

Lui assume una faccina scettica.

« Per appropriarti della mia vita, per questo volevi uccidermi? »
 

Atem si tocca la fronte.

 

Idiota.… mai lo farei...

« Potrei, ma poi i miei amici mi direbbero che è colpa mia se tu non ci fossi, e avere loro contro non mi va...»
 

Yugi non risponde più solo si chiude tra i suoi pensieri per poi nascondere il viso con le ginocchia mentre è seduto, ed Atem maledice quella gabbia se non può andarsene..

 

Ed ora mio piccolo tonto, vedremo cosa farai…
 

Si rialza per poi dire. « Ora è meglio che ti lascio solo, stai tranquillo non ti ucciderò, ma me ne andrò… »
 

Yugi non comprende cosa intenda finché non lo vede avvolto da un aura prorompente dorata ma allo stesso tempo essa si affievolisce e viene rinsucchiata dalle stesse sbarre.
« FERMO STAI SPARENDO! »
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__Jonouchi cammina su e giù per la sala d'attesa aspettando che l'operazione finisca, Anzu invece è andata a cenare perché è comunque molto tardi, mentre Amyl si allontana e lascia l'ospedale.

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Atem continua ad usare la sua magia, e Yugi non ne può più di vederlo così auto eliminarsi che tocca quelle sbarre tentando di farsi sentire, ma l'èx faraone ormai ha deciso, ma l'altro no: si risente come il giorno che ha lasciato andare Atem e stavolta urla in lacrime con lo stesso sentimento provato allora. « Mi va bene se parli così, ma non lasciare questo posto, portami con te! Non lasciarmi di nuovo… sei troppo importante per me!!»

 

La prima verità di lui fa cessare la stessa prigionia di Atem e così lui lo abbraccia ritornando corporeo lasciandolo senza parole. « C-Come hai fatto? »

 

Yugi è più potente di me, o è stato l'amore? Ma non può lui prima ha detto...


Yugi non lo sa ma non smette di piangergli addosso. « Mou Hitori no boku… basta, ti prego… smettila di ferirmi, non lasciarmi di nuovo, è doloroso! Odiami, fammi male, ma stai qui, voglio vederti, parlarti… non lasciarmi solo una seconda volta. »
 

Atem ancora non si capacipita che lo stacca dall' abbraccio guardandolo. « Che diavolo provi per me, si può sapere?» Domanda guardandolo negli occhi.
« Che intendi? » Chiede Yugi in lacrime
L'altro abbassa lo sguardo. « Mi ami? Se no come hai fatto a liberarmi da tale maledizione d'odio… »
« Odio? » Chiede non capendo.
« Sì! Quella prigione era carica di risentimento , solo l'amore poteva distruggerla! E non venirmi a dire che hai più poteri di me che non ti crederei mai...»
«Io non ho fatto nulla! Ma perché mi tratti così, io ti voglio bene, non lo capisci? »
« Sei tu che non capisci! Anche io te ne voglio, ma non so che senso intendi tu! Insomma mi ami o no?! Dimmelo chiaro che io sto impazzendo!»
« Eh?! Ma… ti ho detto che mi piace Anzu! »
« Allora perché non mi lasci andare a tal punto da liberarmi dalla tua stessa magia!? La smetti di dire una cosa e mostrare altro!? È insopportabile! Menti solo a te, me e tutti!! »
« La smetti, io non sono innamorato di te se questo credi, siamo solo… ecco, non lo so.. »
« Dopo questo cosa dovrei credere!? Non sono uno stupido, me ne accorgo di certe cose! Una cosa simile non è facile da spezzare! »
« No, hai frainteso! »
Atem poco gli crede. « Ora basta vuoi giocare! E allora preparati a giocare! » Lo dice con tono minaccioso confondendo l'altro.
« G-Giocare? »

 

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Amyl raggiunge un magazzino, è buio, ormai sono le 21.00, i suoi genitori saranno in pensiero ma cerca di camminare a passo sicuro per poi vedere il caposcuola mormorare. « Non ci credo sei venuta sola senza polizia, allora dove è il puzzle del millennio? »
Lei strizzo gli occhi. « Voglio vedere mio fratello! »
Il ragazzo dai capelli stravaganti che si era visto alla cerimonia per gli studenti del primo anno da un ordine ai suoi scagnozzi per poi mostrare un bambino piccolo dai capelli biondi che dorme quindi la ragazza dice. « Non cè l'ho quel puzzle si è…scomposto. » Inventa come scusa ma non viene creduta che viene circondata da molti altri e lei trema impaurita per poi venire presa, sedotta-

 

ùInizia ad urlare, a chiamare ogni genere di nome in testa compreso quello di Yugi e Atem ma ovviamente nessuno la salva, e così viene violentata.
 

Suo fratello a sentire quelle urla riapre gli occhi e si chiede dove sia perché lui era di ritorno da scuola, ma vedere quel posto buio e sentire le urla acute di sua sorella gli ghiacciano il sangue che si rialza e raggiunge Amyl ,ovviamente resta sconvolto dalla scena troppo hot per un bambino di soli dieci anni, ma lei urla. « Scappa, vai a casa mia prendi un oggetto a forma di piramide e dallo a Yugi Mutou sta in ospedale. »
 

Il bambino ha capito solo di scappare perché appunto corre via in lacrime non sapendo nemmeno dove sia, ma riesce a raggiungere la città anche se è stravolto e cerca la strada di casa sua fino a trovare la sua scuola, quindi fa la strada che conosce, giunge a casa ed entra nella camera di sua sorella e cerca quello che lei gli ha detto.

 

- Una piramide… ma dove ? -

 

controlla i cassetti, sotto il letto, poi guarda l'armadio, toglie qualche vestito e finalmente lo trova. « Wow, che bel giocattolo! »

Lo prende con se e chiede ai suoi genitori di scortarlo in ospedale, loro non vogliono così in nottata verso mezzanotte inscena di stare male, perciò i suoi lo portano in ospedale dato che si è finto di avere appendicite, poi accurato che sta bene, prima di andarsene pensa.

- Questo appartiene a Yugi? Ora che ci penso non è quello che Amyl ama segretamente e che ci sogna pure la notte? Però forse lui può aiutarla. -

 

Cerca tra le sale del posto quel ragazzo, ma essendo tante stanze non sa dove sbattere la testa quindi essendo furbo molto più di sua sorella con uno stratagemma crea un diversivo e va a controllare i computer scrivendo il nome per poi trovarlo.

 

- ottavo piano- stanza 56. -

 

Con l'ascensore raggiunge il posto notando gli amici di Yugi che sono in pena per l'amico.
Jonouchi cammina su e giù per la sala d'attesa, Anzu non smette di piangere e guardare il pavimento stando seduta, Bakura invece beve dalla bottiglia d'acqua cercando di distrarsi e pensare ad altro, mentre Honda rimane preoccupato ma immobile.

« Jonouchi, non è che camminando su e giù lo aiuterai. » Mormora Honda un po' stanco di vederlo camminare.
« Zitto, è il mio modo per non andare da Amyl e darle pugni… è fortunata che è una donna! »
Anzu prova un forte rancore verso Amyl. « Ragazzi sentite se nel caso Yugi si salvasse, protegiamolo a scuola, quella strega gli ha messo pure nemici attorno. »
Bakura chiede. « Come facciamo? Non siamo nella sua classe. »
Anzu afferma. « a lezione avrà i professori, mentre a ricreazione andremo noi da lui e lo accompagneremo sulla strada di casa o al negozio di suo nonno, che ne pensate? »
Honda annuisce. « sì ci sto, se fosse uscito con noi oggi di certo non sarebbe finito con un trauma cranico. »
Bakura cambia un attimo argomento. « Secondo voi Amyl ha detto la verità sul gioco delle ombre e sul ritorno del faraone? »
Jonouchi fa una smorfia. « Se anche Yugi avessi poteri lui non farebbe mai male a nessuno! Io non credo ad Amyl, voi? »
Nessuno crede ad Amyl. « Però noi sappiamo quanto Yugi sotto sotto sia triste e solo, forse quel potere alimenta ciò? »
Bakura spiega. « Non saprei, secondo gli scritti egiziani il gioco delle ombre è alimentato dalla falsità e l'odio. »
Honda chiede. « La descrizione di Yugi sulla falsità, lui sorrideva falsamente per non preoccuparci . »
Anzu sospira. « Ad ogni modo spero che si salvi perché devo dirgli una cosa importante. »
Jonouchi esprime. « Del tipo? »
Lei un po' arrossisce. « Del tipo perché non mi ha dtto nulla, da sempre si confidava con me, fin da bambino, ero pure innamorata di Atem quindi perché non ha condiviso il suo dolore con me? Non lo capisco e vorrei una spiegazione. »
Jonouchi entra in discussione. « Se non sbaglio Yugi parlava sempre e solo con il faraone, quindi forse lui avrebbe a lui condiviso tutto. »
Anzu non ci sta. « Con tutto il rispetto per Atem ma siamo noi gli amici fisici di Yugi! Perchè non ci ha mai detto nulla , l'avremmo sicuro compreso specie del furto. »
Bakura esprime. « Yugi è cambiato, dopo che lui l'ha lasciato Yugi ha perso ogni cosa, compreso la sua sincerità, era in uno stato che non potevamo rimediare… »
Honda annuisce. « Già, pensare che nemmeno le belle ragazze lo attraevano, sorrideva certo ma non aveva più vere emozioni; mi chiedo se mai riaprirà il suo cuore. »
Jonouchi esprime. « Questo discorso mi ricorda quello avuto con il faraone, era giusto successo qualche giorno prima della gara finale tra lui e Yugi, mi rivelò molte cose. »
Anzu chiede curiosa. « Cosa ti disse? »
« beh, ero andato da lui per dirgli di non lasciare Yugi che lui aveva bisogno di lui, ma lui mi rispose. “ Lo so, ma il destino non ci ha mai reso completi… io sono morto, lui è vivo… non possiamo stare per sempre vicini. “ io dissi “ E non pensi ai sentimenti di Yugi? Lui è un ragazzo insicuro e se tu lasciandolo lo distruggessi?” lui mi disse “ È impossibile lui ama una ragazza. »
Credo che si riferisse a te Anzu, ma io non ho mai visto l'amore negli occhi di Yugi, o almeno non mi sembrava doopo che Atem ci lasciò. »
Anzu sa a cosa si riferisce. « Me lo ricordo, al mare io ero vestita in modo molto sexy e Yugi nonostante avesse i miei abbracci non corrispondeva, era come vuoto. »
Honda continua. « E con tutte le ragazze, pensava solo a sé, non era più con la testa nel nostro mondo. »
Jonouchi esprime. « Infatti Yugi era mentalmente distrutto, credo che lo shock sia stato molto forte, in più parlava sempre solo dicendo “ informo della mia vita a lui” comunque Atem mi disse che se non ci fosse stato l'amore per Anzu mai se ne sarebbe andato. »
Bakura chiede. « Vorresti dirmi che è innamorato di Yugi?»
Anzu annuisce. « Credo che sia comprensibile, Atem ha avuto Yugi con se tutto il tempo, hanno affrontato molte avventure, potrebbe anche amarlo, e si spiegherebbe perché sempre lo protegeva, addirittura mandava in coma la gente… »
Honda dice. « Fosse o meno bisogna sperare che Yugi si rimetta in sesto! »
Bakura dice. « Lo spero, perché se il faraone è tornato e Yugi ha davvero in se quel spaventoso potere, potrebbe eliminarlo. »
Anzu urla. « Non lo farebbe mai! »
« Non possiamo saperlo, Atem ha da sempre la missione di sigillare il gioco delle ombre, se Yugi morisse avrebbe completato questa possibile missione. »
Jonouchi esprime. « Tutto può accadere, è compito di Yugi lottare questa sera… »
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Yugi inizia a perdere un po' i sensi accasciandosi contro il petto dell' ex faraone.

« Yugi che ti prende?» domanda lui tenendolo.
« Non mi sento bene… forse sto davvero morendo? Mi sento debole… ma che strano, vedo male... »

 

Il ragazzo se ne accorge che Yugi sta iniziando a decomporsi. « No, cerca di non dormire, non puoi seriamente morire! »
ma il ragazzo già al suo inizio del viaggio si è sentito stanco. « però almeno mi tieni stretto a te, è rilassante... »

 

Atem si spaventa, non sa quanto potrebbe essere il suo battito di spavento ma si inizia a sentire appassire. « Ma che stai dicendo? alzati, e combatti, non vorrai seriamente lasciare tutto?»
L'altro dice. « Ma alla fine non sei morto? sto con te, non vuoi? Faremo pace, tornerai a volermi bene… perdonami per averti fatto arrabbiare.»
« Ma Aibou…non preoccuparti, non lo sono più hai rimediato prima!

Devi dire quell' incantesimo, ti prego! » Dice cercando di tenergli gli occhi aperti.

« Lo facciamo domani? Io ho sonno… »
 

Atem lo risente cadere sul suo petto e il faraone fissa il vuoto non sapendo cosa fare, si è trovato spesso in una situazione simile con Yugi che sparisce ma stavolta è qualcosa di intimo.

Devo riflettere e subito, il suo corpo è in fin di vita, forse prima poteva perché c'era la gabbia, adesso è senza energia, e pure io sono debilitato… lo ammetto se morisse non cambierebbe per me, ma per gli altri sì, e non voglio pensare di essere la causa della sua morte anche se non sono io ad averlo reso così debole… giuro che se trovo quello lo mindcrasho, deve essere stato un ragazzo, perché una ragazza non potrebbe, ma comunque sia, c'è solo un modo per salvarlo, e benchè non so se lui lo accetterà in futuro è una mia volontà…

Pronuncia sulle sue orecchie la stessa frase che ha voluto imparare prima a yugi, e l'altro l'ascolta non capendo perché lui la pronunci, ma quando riapre gli occhi nota che si trova con lui in un cerchio. « Ma cosa è?! »
Atem esprime. « Provo a salvarti. »

 

Yugi poco a poco ritorna con più forze, anzi vuole che non accada perché sta assorbendo la stessa energia dell' altro come se lui fosse quella gabbia ma Yugi non vuole. « Cosa? Da dove c'è questa energia… A-Atem?! »
 

Lui esprime tenendosi su lui mentre è lui che s'indebolisce. « Non importa, tu devi vivere… quella canzone te la insegnavo perché avevo sperato che tu potessi aiutare me, ma dato che stai morendo ti dono la mia energia, dovrebbe bastare per salvarti la vita…»
 

Il ragazzo rimane a fissarlo scioccato. « Tu stai… » Inevitabilmente questo lo coinvolge in emozioni contrastanti: amore, inacettazione, paura, rabbia contro se stesso, ma sopratutto l'amore. .

Scuote la testa. « Non puoi, scherzi?! Atem, e- e-e la tua famiglia?! Non vorrai seriamente che ti assorba! »
L'altro dice ormai quasi scomposto. « Lo sto facendo... »
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ii dottori si accorgono che le pulsazioni da prima deboli, stanno riprendendo ritmo e intanto Yugi assieme nel suo inconscio in lacrime scongiura.. « Atem fermati, se tu sparisci anche in me, non ci vedremo più, non potrò fermare più questo potere, se tu sparisci chi fermerà il gioco delle ombre? Ho paura non puoi farlo... »

« L'unico da temere è lo spirito dell' anello del millenio, se quello s'impossessasse di qualcuno ci sarebbe la fine del mondo, ma so che tu non lo faresti mai vero? »
« Non credere, stavo per fare male ad Amyl, se tu sparissi potrei davvero non vivere più, non essere più felice… ma perché ti sacrifichi!? Questo è troppo, te ne prego… »
Atem alla fine gli dice. « ti passerà, qualche anno, e troverai la luce. »
« Smettila, io vivo nelle tenebre sei tu che mi davi la luce, non è Anzu… tu! »

 

Non m'importa della mia vita, Atem, quanto mi deve amare per perdere anche il suo riposo eterno… se ho questo potere lo voglio usare stavolta per salvare lui… ma non so come… io non so… ma un modo…

lo pensa strizzando gli occhi per poi guardare in basso quel cerchio.

Se solo sapessi come fare… Atem a detto che ho sentimenti, ma questo è il gioco delle ombre? Non ci capisco nulla…

« D-Dimmi una cosa, questo è un gioco delle ombre? »
« No… il gioco delle ombre annienta, ma il gioco della luce salva… sto usando questo… »
« E che diavolo è questa magia? » chiede stranito
« Mia madre me l'ha insegnata mentre ero nell' al di là, mi ha detto che è potente quanto quella delle ombre ma che è a doppio taglio, ha bisogno del sacrificio »
« Sacrificio? E poi? »
« Poi… è seguita dal… cuore. » Dice iniziando a perdere i sensi e Yugi tenta di svegliarlo alzando la voce che eccheggia. « E poi?! Dimmi come lo fermo!? Dimmelo! Mou hitori no boku!!!»
L'altro riapre leggermente gli occhi esalando l'ultima parola.« l'opposto. »

e poi Yugi non riesce più a sentirlo tra le mani

Questo lo fa sbiancare di colpo a vedere il suo amico tornare trasparente con delle luci che lo decompongono poco a poco. « No… no… » Stavolta le sue lacrime scendono inesorabili sopra quel corpo che non è più consistente. « R-rRitorna ti prego! Non lasciarmi… non dovevi farlo!»
Atem non risponde più solo pare che dorma tranquillo mentre le luci finiscono su Yugi che nella vita fisica riacquista le sue energie.

 

Lacrime d'amore versa per poi urlare in quella stanza. « Non ti lascerò voglio salvarti! Non mi sveglierò finché tu ed io non saremo per sempre insieme!! »
 

Quella volontà prorompente risveglia in lui quel potere che ha da sempre ricevuto dal puzzle commutandolo in una nuova forza che non ha nulla a che vedere con il gioco delle ombre.
E così lui inizia a seguire non più la testa ma direttamente il cuore: quindi tocca quel cerchio ed esclama quella frase che ha creato questo suo sacrificio, lo urla proprio, ma stavolta grazie alle correzioni avute da Atem riesce ad attivarlo e così oltre al cerchi appare come suo completamento un triangolo: la luce è accecante e Yugi a malapena riesce a tenere gli occhi aperti, viene solo preso dal desiderio principale che è quello più nascosto nel suo cuore, la stessa magia lo fa pronunciare.

Poche frasi servono ma un gesto per completarlo, e Yugi fa un passo contro Atem che rimane a respirare a fatica mentre ha gli occhi chiusi con la coscienza quasi andata alla deriva.

Yugi si avvicina a quel viso che come è se ci fosse magnetizzato e soocchiude leggermente gli occhi scontrando quelle labbra che nel momento in cui le tocca riesce a sentire.
Quel bacio è intrinseco di quella verità che lo stesso Yugi non sa ammettere al suo cuore, ritornando così ad Atem la sua energia.


Attorno ai due si crea un puro contrasto, tra nero e bianco tra un cerchio e un triangolo:

Yugi è spinto dall' odio per se stesso a non aver capito nulla di sé, mentre Atem era spinto dall' amore per poter salvare il ragazzo; due opposti che indicano solo il loro profondo amore platonico, passionale.

Atem lievemente ritorna ad avere coscienza.

Cosa è questo calore che riesce a farmi provare calore al cuore?

 

Riapre gli occhi all' inizio vede solo delle ciocche bionde poi uno sfondo pressoché magico pieno di colori e poi se ne accorge di essere baciato che anche se è a stampo è stracolmo di ogni sentimento che Yugi mai ha rivelato a lui e a se stesso, e Atem si fa proprio avvolgere da ciò che chiude gli occhi per poi corrispondere quel bacio toccandogli il viso.


Le sue mani vogliono sentirlo e così anche quelle del suo partner: sentono che devono, e così iniziano a sfiorarsi senza malizia.

 

Dopo qualche attimo Atem riapre gli occhi e nota che l'altro ha così tante lacrime sincere che alla fine lo stacca per poi toccare quelle lacrime con le labbra finalmente riuscendo ad ammettere la verità. « Ti amo... »
 

Quelle parole a lui sciolgono proprio che dal naso ha un rossore e quelle parole le imprime in testa come unica voce da ascoltare.
 

Non da una risposta a parole ma un gesto sciolto in un bacio più spinto, più frenetico, più adulto, sa di essere in trance ma non gliene importa proprio di cosa fa, non vuole pensare, ha solo il suo cuore che parla, la sua anima agisce per la sua testa.
 

Atem se ne accorge che Yugi non è in sé, ma crede che sia solo l'incantesimo che mostra esattamente i desideri del ragazzo infatti si mette sopra lui, lo tiene in quel bacio e Atem sorride compiaciuto lasciandosi fare, sopratutto quando incontrano le loro lingue fameliche, e non c'è altro che pura voglia di scoprirsi, come se si appartenessero da sempre e infatti sono anime gemelle, sono da sempre destinati, e solo ora le anime dei due lo comprendono, che non è un caso il loro incontro, che sono proprio parte della stessa anima, che si vogliono, che nessuno potrebbe separarli, che hanno sfidato il confine tra la vita e la morte...
 

Yugi intanto a mani scende per il corpo dell' altro che inizia ad eccitarsi ma non proprio di voglia di sesso più che altro amore, gli piace avere quelle attenzioni e vedere un bambino così ingenuo toccarlo con tale audacia lo stupisce e si lascia fare giusto un po', ma poi quando vede che Yugi va oltre lo prende per mano e lo ferma perché non vuole perdersi questa occasione irripetibile.

 

« Aibou ti amo , ma perché non mi hai mai detto che mi ami a tal punto?

Quali sono i tuoi veri sentimenti. »

Gli da un bacio a labbra veloce. « Dimmelo… »
 

Yugi si blocca, non pensa, ma ha difficoltà a dire ogni cosa perché sono cose che nemmeno lui ha compreso, ma grazie a quell' incantesimo riesce a buttare fuori tutto. « N-Non mi odierai più vero? »
Ecco una sua paura e Atem dice. « Mai più, non tremare e dimmi tutto, ok? »
Yugi annuisce sembrando un cucciolo. « Io ti cercavo perché sono innamorato da sempre di te.

Anzu non mi piace, e sono gelosissimo di Amyl perché credo che possa attrarti…

Ti ho mentito, non è vero che non voglio che tu usi il mio corpo, avevo paura che Amyl ti potesse piacerti se la frequentavi.
TI ho lasciato sempre stare con Anzu ma perché ti controllavo, ma se tu mi addormenti non posso, e non voglio che tu mi tradisca…

Per me non sei il mio alter-ego ma il mio ragazzo segreto che nessuno deve toccare….

Ti amo davvero tanto, farei tutto per te, e ho così paura di perderti, ho così paura di rivederti sparire, ho paura che qualcuno arrivi e che tu possa scordarmi, ho paura di ogni cosa!
Ho lasciato il dual monster perché sto male a vedere le nostre carte, sto male a ricordarmi tutto!
Mento a tutti, non è vero che voglio studiare, io voglio giocare, io vorrei partecipare ai tornei, io vorrei essere sincero, ma non ci riesco, non riesco a condividere con nessuno le mie insicurezze!
Nessuno mi riesce a comprendere, tutti mi lasciano dicendo “ Sei forte” Io non lo sono, io sono debole!

Mi sono innamorato di un fantasma, mi sono innamorato di qualcuno che non posso dire a nessuno!! E tutto questo mi distrugge!!
Io so di amarti ma la paura mi vieta di comprenderlo!
Dico che amo Anzu per salvarmi, per dirmi che “Non amo un fantasma” ma io lo sono, e sono pazzo di te che volevo anche morire pur di star con te!!
Non voglio altro che te! Voglio viverti, voglio che tu sia solo per me, non sopporto vederti con altre, ho troppa paura che non mi amerai mai quanto me!
Mi detesto perché quel giorno non ti ho fermato!

Sono in colpa per aver rubato il puzzle!
Mi dispiace se ti ho disturbato, mi dispiace se ti ho portato a questo punto di odio per me!
Mi dispiace di essermi innamorato quando tu forse amavi in passato un' altra!
E tutto questo io non lo comprendo proprio, se vuoi saperlo sono bloccato perché siamo maschi, ma ti amo troppo e certe volte vorrei baciarti, ed ora che mi hai mostrato ogni cosa di te, credo che nessuna più potrà eguagliarti.

Ti amo, e non smetterà mai, riconoscerò solo te come mio unico ragazzo. »


Atem non sa definire quella felicità che gli riesce a strappare il più bel sorriso che mai abbia fatto nella sua vita, e non riesce a dire altro anche perché Yugi dopo aver visto quel sorriso, perde i sensi di colpo mentre Atem pronuncia.

« E occorreva spingerti con un incantesimo per dirmi ciò?

Scemo, adesso posso anche farlo… hai creato due forze opposte, ora vediamo se posso farlo.»
 

Il ragazzo tiene stretto a se Yugi per poi recitare altre parole infine gli appare un utensile per cui il ragazzo prende il dito di Yugi, lo punge con la lama e così lui fa con lo stesso dito suo della stessa mano poi lo unisce, e continua a recitare un incantesimo nella sua lingua araba.
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I dottori vedendo che il ragazzo è fuori pericolo escono e avvisano gli amici del paziente che è fuori pericolo quindi tutti entrano in sala usando la scusa che devono dare un oggetto al ragazzo, appunto il fratellino di Amyl ha raccontato a loro che sua sorella è stata rapita ma non ha detto chi sia lei, quindi gli altri non se ne preoccupano.

Entrano nella stanza e guardano il ragazzo, poi d'un tratto in quel silenzio una luce abbagliante appare dal corpo di Yugi, le due ombre raffigurante lui e il faraone si dividono uno a destra l'altro a sinistra e poi una di loro si materializza toccando terra lasciando tutti senza parole per chi si trovano davanti.
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Capitolo 9
*** i ruoli si invertono. ***


ciao a tutti ragazzi, eccoci ad un nuovo capitolo.
vorrei solo spiegare piccoli accorgimenti su esso.

guardando la session 0, ho notato spesso che Yami Yugi (Atem), aveva occhi viola nei momenti tranquilli e rossi nei momenti più "tenebrosi" appunto è per questo che sono legata a quella seassion inedita in Italia. 
Nel racconto  evidenzio questo aspetto perchè ho notato che nelle fan fiction mai è stato illustrato. 

Per quanto riguarda gli eventi sono vicinissimi al movie di yu gi oh, ma non ci metterò dentro i loro personaggi, questa è una storia a parte. 

Qui ci sono riferimenti soliti alle mie vecchie fan fiction sopratutto nel tema "amicizia, lealtà, fedeltà" simboli di cui sono molto ferma e che ho la mia idea rispecchiando sia ciò che io ho subito sia ciò che avrei voluto. 

Atem in questo capitolo è illustrato come è nel manga agli inizi; non penso di aver stravolto il personaggio, invece per quanto riguarda Yugi sto per stravolgerlo quindi per ora è ancora un IC... per ora...

Vorrei inoltre ringraziare tutti coloro che hanno recensito con complimenti che mi hanno dato la forza di continuare^^ davvero sono contentissima di questo risuato.
 

Personaggi principali: Atem, Amyl.
Secondari: Yugi, Seto,Anzu
Comparse: Seto kaiba, Jonouchi, Mokuba, Honda, bakura.
genere: magico, romantico, sospance, azione, temi delicati, temi forti, azione,filosofico, 


I ruoli s'invertono.

Atem da quell' incanto si ritrova con i soliti abiti una divisa scolastica delle medie a mia misura portando

Atem da quell' incanto si ritrova con i soliti abiti una divisa scolastica delle medie a mia misura portando come sempre degli accessori rochettari che mostrano aggressività, sopra Yugi.

Dalla stanza c'è il completo silenzio e poi delle urle di sgomento da parte del “pubblico” « IL FARAONE!? »
Tutti sono stupiti nel vederlo, ed lui riapre gli occhi vedendo come in primo piano il bel faccino angelico di Yugi.

Sono uscito, ma perché non si sveglia?

Poi volta il capo vero destra vedendo Jonouchi, Anzu, Honda, Bakura e un bambino che ancora si chiede cosa fosse quel abbaglio, tutti scioccati.

« Ehm, ciao? » Dice a tono un po' titubante, non sa proprio come presentarsi, tralasciando che è appiccicato a Yugi difronte a tutti, la vergogna è immensa, ma tenta di non darlo a vedere.

Anzu è rimasta pietrificata ma così anche gli altri c'è solo il bambino fratellino di Amyl che non comprende lo stupore se non di quella luce dorata improvvisa, e infatti è l'unico tra tutti che si stropiccia gli occhi. « Ma che cosa era quella luce? »

Atem guardo questo bambino biondo dagli occhi azzurri, è davvero carino, ma l'unica cosa che nota è il puzzle del millenio. « Aspetta, ma quello è mio, come mai lo hai tu? »
il piccolo spiega. « L'aveva mia sorella, è in pericolo, dei ragazzi le hanno fatto del male. »
Il faraone cerca di capire chi possa essere sua sorella, va proprio a intuizione. « Sei il fratello di amyl? Solo lei lo aveva … »
Lui annuisce; si, Atem è un bravo “Detective” e intanto l'altro dice « Sì, mi chiamo Cris! Sono stato preso da dei ragazzi in mattinata dopo la scuola, mi hanno portato in un edificio stordendomi, quando mi sono svegliato era già buio e non so cosa era accaduto ma Amyl era svestita, e mi ha detto di dare a te questo giocattolo; tu puoi salvarla? »


Questo non lo sa, ma gli occhi azzurrini di quel bambino sono davvero preoccupati. « Non lo so, dipende se è stata lei a far del male al mio “compagno”

Si stacca da Yugi e si riprende il puzzle. « Grazie per avermelo restituito. » Poi lo mette tra le mani di Yugi.

Anche se sono qui, lui è con la mente da un altra parte, chissà se ne uscirà?
Almeno è salvo, devo pensare questo; un giorno si sveglierà, ma spero presto. 

Jonouchi riesce a tornare in se dopo lo stupore. « A-Atem ma come mai sei qui? »
Anzu chiede. « Perchè ti sei separato da Yugi? È vero che lui ha in se il gioco delle ombre? »
Bakura chiede. « Hai salvato Yugi? »
Honda domanda. « Come mai sei tornato hai una missione?»

L'ex faraone cerca di frenarli, quando loro sono curiosi è difficili calmarli. « Ecco, è una storia molto lunga, vi basta solo sapere che Yugi mi ha richiamato qui! »

poi guarda Bakura. « Come sai di quel fatto? » e si riferisce al gioco delle ombre, e Bakura lo comprende.
« L'ha detto quella ragazza che ha fatto male a Yugi, lo definiva come se fosse uno spirito malvagio… » Poi chiede in pensiero. « Non è che tu… lo eliminerai vero? »
Atem si volto verso Yugi e gli tocca i capelli con dolcezza. « Mentre dorme è così angelico, non trovate? » Chiede a sguado limpido con racchiusi ogni genere di seimenti per quel ragazzo.
Jonouchi non sa cosa dire però si fa coraggio. « Atem diccelo, yugi ha davvero in sé quel spaventoso potere? »
Il farone ci riflette a fondo.

Dovrebbe essere un sevgreto, ma alla fine sono loro, quindi posso… anche se quel bambino…

va verso il piccolo e chiede a sguardo gentile. « Piccolo puoi aspettare fuori? »
Il bimbo chiede. « Salvi mia sorella? »
Lui dice. « Ma certo, sempre che non sia lei la colpevole, adesso esci ok? »
Quindi il piccolo ece e in quel momento l'aria cambia diventando più tesa e seria. « Vorrei che restasse tra noi questa storia, non mi va che Yugi abbia problemi o nemici; sì ha assorbito il potere delle ombre, ma questo è dovuto perché lui ha iniziato a vivere nelle sue bugie… e mi chiedo… voi tutti perché non l'avete aiutato? »
Lo ammette un po' è arrabbiato perché i suoi amici forse potevano dirgli la verità, svegliarlo, farlo andare avanti.
Jonouchi di ciò si sente in colpa, come Honda e Anzu.
« Noi l'abbiamo fatto, ma Yugi ci ha isolato…»
Lui curioso guarda lui. « Isolato? Puoi spiegarti? »
Anzu interviene. « Dopo un mese che noi tutti siamo tornati qui in Giappone, Yugi ha iniziato asempre e solo parlare di te, ogni giorno, non la smetteva più, all0 inizio pensavamo che fosse normale, ma poi quando siamo andati al mare, volevamo riportarlo nella vita reale, non più nei suoi ricordi… così io e tutti abbiamo invitato Yugi ad uscire per ballare, lui non era contento, era timido ma noi l'avevamo spinto.
Io ho tentato di ravvivarlo anche facendo finta di provarci, ma lui si annoiava, allora ci siamo detti che poteva ravvivarlo una partita a Dual monster, ma quando ha preso il suo deck e ha rivisto il mago nero, la ragazza maga nera era scoppiato in lacrime ha rinunciato a giocare.
Dopo quel fatto Yugi si chiuse in se stesso, lasciò il Dual Monster.
Honda quindi tentò con le ragazze, quindi mi chiese di provare a sedurlo, insomma non sapevamo più come fargli apprezzare ciò che aveva…
Jonouchi sostiene che Yugi mi ama, ma io non credo perché lui mi ha sempre respinta, intendo che mai una volta ci stava, non arrossiva, sembrava come senza più un anima. »
Bakura esprime. « Poi abbiamo deciso di portare Yugi a giocare ad una role -player e solo li ha iniziato a dire “ Ricordo che era un gioco delle ombre, e la mia anima era in un puupazzo… è stato proprio quel giorno l'inizio di tutto… e così è terminato… ma è qui no?” »
Honda esprime. « Dopo due mesi abbiamo preso Yugi e gli abbiamo detto la verità e da là lui ha iniziato a negare tutto, non ascoltava diceva frasi strane come del tipo “ Se io fossi in pericolo lui tornerebbe! Ci scommetto! Devo solo trovare un modo per portarlo qui! “ »
Jonouchi a quel ricordo dice. « Gli dissi che non sarebbe mai accaduto che eri morto, che avevi scelto tu di lasciarlo, non gli rivelai ciò che tu mi hai detto, ma Yugi disse a tutti noi che non ti conosciamo, che abbiamo compreso a fondo il vostro legame. »
Anzu continua. « Abbiamo fatto ogni cosa, ma lui ci ha sempre respinto a tal punto che per tutto il mese di agosto si è chiuso in stanza a chiave, non apriva più se non per mangiare.
Ogni volta che cercavamo di coinvolgerlo lui trovava scuse e scongiurava a suo nonno di non portarlo più al suo negozio.»
Honda racconta. « Kaiba però è stato un bastardo, se ne è fregato dei sentimenti di Yugi e così ha iniziato a tormentarlo sulla sua rivincita, addirittura sospettava che lui avesse il puzzle perché pure lui si era chiesto il motivo per cui lui era uscito per ultimo rischiando upure di morire sotto le macerie del santuario. »
Atem chiede. « Cosa avrebbe fatto Kaiba? »
Tutti si guardano, non sanno se Atem lo sopporterebbe ma Atem esprime. « Ditemelo, lo conosco, quindi non credo che mi stupirebbe più di tanto. »
Jonouchi esprime. « Ha portato Yugi con la forza in una stanza tecnologica, poi per farlo tornare in sé ha deciso di riprodurre te, ma lui non lo accettò era un ologramma ma riuscì a ferirlo perché vide che tu eri contro lui, e non una amichevole, ma ci credeva molto, si chiese se era reale o no, non comprendeva più la differenza tra sogno e realtà.»
Bakura nota per un attimo un bagliore rosso negli occhi di Atem. - Cosa è? Forse una svista…? - e continua. « Yugi così ha iniziato a dormire ogni giorno fino a sera tardi, non usciva, non era più in lui, era ormai una mente consumata e Kaiba gli ha dato il colpo di grazie, tutto perché era convinto che lui fosse la chiave per portarti qui e non il puzzle! Anche perché credo che lui sapesse che il puzzle lo aveva Yugi, infatti poi sospese le ricerche… »
Ovviamente Atem si arrabbia ma se ne sto zitto e chiede. « Vorrei ora sapere chi ha ferito oggi yugi! »
Anzu e gli altri indietreggiano un passo, non che lo temano ma quando vedono uno sguardo rosso fuoco non c'è mai da stare tranquilli.
Anzu esprime. « È stata Amyl, so che non la conosci ma è cattiva, non fa che sminuire Yugi tutto il tempo, e lei dice che Yugi stava per farle male così per difesa ha atterrato Yugi; diceva che era per difesa personale se no sarebbe stata mindcrushata, almeno quello penso intendesse. »

Atem incrocia le braccia. « Ancora lei… » Mormora a bassa voce. « Non so esattamente come siano accaduti i fatti. » Poi supera il gruppo andando verso la porta, ma Honda chiede. « E adesso dove vai? »
Lui risponde con un sorriso diabolico che a Bakura ricorda tanto Yami Bakura.

« A vendicare il mio Aibou. »
Jonouchi chiede tentando di farlo ragionare « Senti anche io vorrei farle male per ciò ma è una donna, non toccherei mai una ragazza, tu si? »
Io rispondo ad aria un po' menefreghista. « Non mi sembra che qui le donne non finiscano in prigione, o siano sempre assolte, giusto?»
E quella logica di Atem, Anzu un po' ci rimane attratta. « Però è minorenne, insomma anche io la odio, ma farle male, ci vai di mezzo solo tu. »
« Ma io non userò le mani…. È più qualcosa d'interno, una sanzione senza ritorno… »
Bakura rabbrividisce. « Sei impazzito?! È illegale, lo faceva il mio alterego, tu da quando? »
« Io ho sempre detto a me stesso che chiunque ferisca Yugi avrebbe pagato, e Amyl per poco amazava Yugi! Se è salvo è merito mio, se era umano lui… sarebbe morto! E benchè a me non avrebbe cambiato, ho pensato alla sua di vita!
Io voglio bene a Yugi, non permetto nessuno di fargli del male! »

Anzu da questa dichiarazione comprende come stanno le cose. - È così lo ama, lo vedo, ha occhi che nemmeno per me ha mai mostrato, ma yugi ama me o no? Vorrei saperlo, perché lo corrisponderei… anche se Atem è da sempre il mio punto fermo, ma se lui ama Yugi, significa che sono rivale per lui? Spero di no...-

Pensa per poi raggiungerlo mentre è già uscito. « Atem, per favore aspetta! »

Lui si ferma e chiede dandogli le spalle. « Cosa c'è? »
Lei domanda con titubanza perché è un argomento delicato. « M-Mi chiedevo se tu fossi, ecco… innamorato di Yugi. »
Atem di colpo arrossisce ma mai ammetterebbe la verità. « Non lo sono, tu sì vero? »
Lei annuisce. « Sì, da sempre, ma anche tu… quindi...»
Lui sbuffa. « Forse tu non ci crederai, ma quel ragazzo ama me, e vedi di non dirglielo. »
Anzu scuote la testa. « Ti vuole bene ma non credo che sia amore, non lo sembrava… »
Lui si volta. « Credi ciò che vuoi io so che sentimenti prova lui per me e per te!»
Anzu chiede. « te l'ha detto? »
Io annuisco in silenzio. « Adesso vado, ciao! »
Anzu non lo ferma, un po' vorrebbe che Amyl avesse una lezione, ma lei non sa cosa lui è capace a chi tocca il ragazzo più importante per lui.


 

Lei torna dagli altri. « Il faraone pare essere deciso a vendicarsi, secondo voi facciamo bene a lasciarlo andare? »
Jonouchi esprime. « Non possiamo fermarlo, avete visto il suo sguardo, a voi non ha messo i brividi? »
Honda ammette. « Altroché mai l'ho visto così se non quando prendeva possesso di Yugi e giocava. »
Anzu sostiene. « Credo che i nostri sospetti siano corretti, Atem è innamorato di Yugi, la domanda è Yugi lo ama? » - Anch se mi ha detto di non dirlo a nessuno… ma Yugi è suo amico e basta no? -
Jonouchi suppone. « Ah non lo so, ma una cosa è certa Atem farà di tutto per farsi notare. »
Anzu chiede. « Non mi dirai che mi vedrà sua rivale, andiamo sa bene che Yugi è cotto di me. »
Bakura dice. « Potrebbe anche usarti Anzu, stai attenta, non mi sembrava affatto docile con noi. »
« Già, ma perché? È arrabbiato con noi forse? » Si chiede Honda.
« Forse sì, forse lui non è proprio come un tempo, potrebbe essere cambiato caratterialmente. »
Jonouchi guarda Yugi. « Solo lui può comprenderlo… Beh, ora che Yugi salvo me ne torno a casa, mio padre sarà in pensiero. »
« ok, ci vediamo domani a scuola. »
E si separano.


 

Atem con i suoi poteri riesce a percepire Anzu che dista molti chilometri, ma la cosa non gli importa che riesce comunque a raggiungere il posto, avvicinandosi ad un moto.

Dei ragazzi lo superano mormorando. « Che peccato, ci hanno rubato quella bambola… »

Non pensando che siano coinvolti con Anzu, Atem non li ferma e prosegue per la sua strada fino a raggiungere un luogo buio: ci sono le scale, le sale, raggiungo una piccola stanzetta di monitoraggio del posto e vede Amyl sdraiata praticamente sul pavimento, ma non ha altro che dell' intimo addosso mentre le sue guance sono stracolme di lacrime ad occhi spalancati ed il suo respiro è affannato, ancora sotto lo shock subito.


« Eccoti qui, preparati, stai per essere prigioniera delle ombre »

Esprime Atem senza valutare la situazione.

Il circostante cambia, ma Amyl non risponde non urla più, non ne ha la forza, crede di aver gridato abbastanza ed il ragazzo non riesce a mind-crusharla.

Ma perché non reagisce?

Perché non piange?

Perché non mi implora pietà?
N-Non riesco… credevo di sì, perché mi blocco? Mi fa tenerezza?
No non devo, è la causa se Aibou è in coma, è lei il motivo, devo farlo per vendicarlo, per permettere a lui di non avere problemi!


Non sa cosa gli prende, ma non riesce a usare la magia che trema con le dita mentre ha sulla fronte l'anatema magico, e strizza gli occhi.

Non posso è così indifesa.

Si dice che deve ma il suo buon senso non glielo permette.

Maledizione, Yugi ha capito bene, questa ragazza mi rende debole… però perché non reagisce? Anzi a vederla meglio perché è in intimo?

Ci rinuncia e fa tornare le luci nel posto per poi raggiungere Amyl e abbassarsi. « Cosa ti è successo? »

Lei non parla solo a vederlo implora. « N-Non farmi del male… v-vuoi anche tu...v-vero? »

Chiede ad occhi sconvolti a tal punto che lo inizia a preoccuparlo. « Amyl, calmati, respira piano e cerca di spiegarmi cosa ti è accaduto. »


Lei inghiotte saliva e trema, cavolo se trema scuotendo la testa. « H-Ho paura… loro… loro… non voglio più andare a scuola, voglio sparire, voglio cambiare città!! »
Lui la prende per le spalle. « Cosa c'entra la scuola, quei ragazzi ti hanno fatta del male? »
Lei fa un cenno come sì, e aggiunge. « N-Non dirglielo, non dirglielo!! »

Il ragazzo guarda il posto che è completamente sporco e persino il corpo di lei lo è, analizza poi il come è svestita e chiede andando a intuizione anche se non vuole crederci. « hai subito violenza sessuale? »

Lei deglutisce amaramente per poi mugolire dando la conferma, quindi lui si toglie la giacca e gliela mette addosso. « tieni immagino avrai freddo. » aggiunge a tono amichevole.
« in qualche modo hai già subito una sanzione…

andiamo, ti accompagno a casa. » termina porgendole la mano dopo averle dato un cenno di sorriso.

La ragazza si rialza tutta impaurita per poi prendere i suoi vestiti e continuare a piangere.
Nella sua mente c'è il vuoto, ancora ha la sensazione di quelle mani addosso e sopratutto il dolore…

Lei a mani tremanti si blocca, Atem cerca di aiutarla arrossendo lievemente perché quel corpo piacerebbe a tutti : magra, slanciata, una terza abbondante, alta, ma tenta di non guardare oltre tipo le sue gambe e sedere. « Come mai ti hanno violentata? » chiede curioso.

Lei non risponde e intanto si abbottona la camicia e lui si volta di scatto tutto rosso.

Che situazione imbarazzante, ringrazio che Yugi non ci sia, sicuro lui mi rimprovererebbe per come la guardo, ma che posso farci se è sexy?


« Se non riesci a rispondere non serve che ti sforzi. »

Lei si mette la gonna e le scarpe, solo quando è pronta spiega. « Volevano il tuo puzzle per venderlo. »

A sapere questo già lo infastidisce, ed apre la porta facendo passare Amyl dopo di lui. « E perché lo vogliono? »


La ragazza ha le gambe tremanti e si sente persino nauseata, che improvvisamente lo prende per mano dicendo. « A-Atem non sto bene, mi gira la testa, ho paura di vederli, non è che mi porti da loro vero? Non è che domani loro mi… »

poi se ne accorge che lui ha gli occhi rossi. « Ma chi sei tu? Dove è Atem? »

L'interessato afferma. « Sono io, perché ti sembro un altro?»

chiede tornando ad occhi viola mentre viene preso dalla tenerezza e continua. « Stai tranquilla, non ti porto da loro, fidati di me.»
Lei trema ancora sia ad occhi, labbra e gambe. « Ecco non sembravi tu… ora sei tornato come sempre ti ricordo… » esprime lei riavvicinandosi lentamente.

Lui tenta di capirla. « A volte non ti capisco… comunque se senti le vertigini aggrappati a me ok? »
Lei annuisce in silenzio ed ad ogni passo rivela. « Io ti chiamavo… »
Lui sta zitto e lei continua dopo un altro scalino. « Ma non mi hai salvata. »
L'altro l'ascolta interessato, un altro scalino scendono. « Ho pensato che sarei morta… »
Continua così con un altro scalino. « K-kaiba è spietato… »

Atem si domanda che c'entri lui, e lei continua. « Dopo che mi hanno fatto male, Kaiba è arrivato, ha pagato quei ragazzi e mi ha minacciata… mi ha detto che nessuno deve far del male a Yugi… ma solo lui. »
Atem assume una smorfia contrariata ironizzando. « E da quando lui ha questo privilegio che è solo mio? Devo proprio parlargli… »
Lei continua. « Mi ha detto che se mi fossi riavvicinata a Yugi lui mi avrebbe rovinato la vita… »
Sempre più lui prova una gran pena per lei. « che c'è si p innamorato del mio Aibou? Però lo comprendo, se non ti vedevo in questo stato forse non avrei avuto la commiserazione… » esprime con un visetto simpatico che Amyl non comprende se sia una battuta o le sue reali intenzioni.
Lei si tiene stretta a lui. « Yugi mi odia vero? »
lui non sa cosa dirgli. « Non ti odia, ha solo paura di te per cose che non esistono… »

ma poi a me lei non potrebbe mai piacere, intendo, a me la bellezza fisica non attrae così tanto, e poi non è adorabile, non è dolce, è fredda, sicuramente non è nemmeno la mia tipa, è così avventata poi… Yugi si preoccupa per nulla, sarò anche attratto dalle donne ma quelle intelligenti.

La ragazza ritorna a piangere. « ha paura che lo uccida, in effetti finisce sempre che uccido qualcuno a cui tengo: appena trovo un amico lo perdo… sono pericolosa è per questo che mi sono sempre isolata...»

raggiungono la fine del deposito. « Intendi che già una volta hai fatto del male? Me ne parli? » chiede lui curioso.
Lei spiega camminando assieme a lui. « Dopo l'incidente mio, ho acquisito la capacità di comprendere le persone ma questa più che pregio mi sembra un difetto.
Con il tempo mi ha impedito di avere amici, risultavo strana per loro, non sapevo spiegare come sapevo certe cose.
Un giorno dissi una cosa a una ragazza lei era spaventata perché avevo scoperto un suo segreto, le dissi che non avrei a nessuno rivelato nulla, tuttavia lei non si fidò, e così aspettò il momento adatto per spingermi giù dalle scale, io me ne accorsi e la fermai, lei mi disse che ero strana, che nessuno doveva sapere che lei aveva buoni voti solo perché i suoi gli pagavano gli insegnanti, sai era molto ricca come bimba.

Mi sentì ferita e così per un errore lei perse l'equilibrio e cadde giù dalla rampa di scale sbattendo la testa fatalmente…
i suoi genitori mi odiarono a morte, a tal punto che mia madre è stata costretta a cambiare città e così siamo a Domino.

Da quel giorno mi sono detta che mai più avrei legato con qualcuno ma che sarei risultata antipatica, ma quando ho visto Yugi credevo che potesse capirmi, si sentiva solo, e poi mi ricordava te e così ci parlai… »

La nottata è veramente bella, a distanza si sente il mare sbattere sugli scogli, le barche ondeggiano tranquille e la luna è in alto.

« È stato un incidente, però posso comprendere la rabbia dei genitori di quella bambina… »
afferma a tono comprensivo l'ex faraone.

Amyl sostiene. « Domani la polizia mi verrà a cercare.

Quel fatto di quando ero piccola era stato insabbiato perché ero una bambina, ma ora potrei passare come ragazza pericolosa… »
Atem si mette le mani in tasca. «Anche io lo sono, infatti nel mio tempo si praticava la magia, faccio parte della prima dinastia egiziana, ero destinato ad essere un faraone ma prima di mettere la testa apposto ero un vero birbante, ne combinavo di tutti i colori e Mana sempre mi rimproverava, beh, certe volte sanzionavo la gente che mi trattava male, se scappava che usassi il gioco delle ombre venivo difeso dalla mia famiglia, chi mi toccava era condannato a morte; insomma ero pericoloso sia per discendenza e potere.
Venne il mio spirito racchiuso in tanti pezzi di un puzzle, chi sarebbe riuscito a completarlo avrebbe potuto esprimere qualunque desiderio ed esso sarebbe stato esaudito.
Yugi chiese di avere un'amico, e appunto gli divenni amico, poi conoscendolo compresi che era altro…
Usavo Yugi per soddisfare i suoi tormenti, se qualcuno lo trattava male finiva sanzionato, non mi risparmiavo, ero uno Yami no game, ma poi io e Yugi ci siamo scontrati ed è là nato il mio cambiamento non solo verso lui ma anche verso Honda, Jonouchi, Anzu, era nata la nostra squadra…

Mi resi conto che Yugi mi aveva donato degli amici, qualcosa che mai ho avuto se non Mana. »
Amyl ascolta affascinata il discorso. « Quindi se sei così comprensivo da risparmiarmi lo devo a loro? » chiede ironicamente tornando con un flebile sorriso.
« No, io volevo seriamente mind-crusharti senza ritorno ma qualcosa me l'ha impedito. »

Lo dice a tono così basso che lei non sente.
« Cosa? » Poi rialza lo sguardo. « Sì lo devi a loro…»

Raggiungono la strada, lei prende un taxi e gli chiede di scortarla fino casa sua perché appunto ha paura a restare sola e così il ragazzo da bravo cavaliere l'accompagna, poi lei scende dall' auto difronte a casa sua, e lei da i soldi al ragazzo supponendo. « Credo che tu non abbia i soldi per permetterti un taxi giusto? »

In effetti è così non ha soldi in quella città. « Già. »

Prende i soldi di Amyl e va a casa di Yugi cercando di non far rumore nel svegliare suo nonno; per aprire la porta ha usato le chiavi nascoste sotto il tappeto, poi raggiunge la stanza di Yugi che è come se la ricordava e infine si sdraia sul letto del ragazzo stritolando il cuscino e inspirare quel profumo che ama del suo partner, ed arrossisce molto con il batticuore e addirittura si eccita, solo l'idea di toccarlo e sfiorarlo lo fa impazzire.


Yugi si ricorderà cosa mi ha detto?

No, non credo, però io lo so, e sapere che mi ama mi ha spinto a separarmi da lui anche se è stato un vero miracolo, non credevo che potessimo avere un potere così opposto e protettivo…

Yugi ha detto che mi avrebbe sempre riconosciuto, ma cosa significava?

Lui mi conosce, no?

Mah, quel ragazzo è un vero mistero, ma ora che ho una vita mia posso osservarlo con occhi diversi e lasciarlo vivere…
La mia missione però devo completarla, almeno rendere Yugi conscio di come controllarsi e non cedere alle tenebre perché è sicuro, lui cadrà, mi dirà con consapevolezza la verità che so sotto un' attroce sofferenza!
Nessun incantesimo è lui che deve accorgersi di cosa sente per me!

Pensa con decisione ad occhi socchiusi inebriandosi del profumo dolce ma maschile del ragazzo che ama fino ad addormentarsi.

Atem il giorno seguente si sveglia con abbracciato il cuscino di Yugi.
Fa uno sbadiglio, poi si guarda allo specchio.

Ora che ho un corpo mio dovrei cambiare vestiti?

Beh, Yugi non dirà nulla se prendo in prestito le sue cose.


Apre l'armadio della stanza trovando diversi abbigliamenti, e sceglie quelli più trendy che lo caratterizzano rispetto Yugi: maglietta bianca, con abbinata una giacchetta nera, poi mette ai polsi dei bracciali a catene in stile dark, e così anche al collo, e prende dei pantaloni neri in stoffa pesante abbinandoli ad una cintura per poi infilarsi scarpe da ginnastica.
Si guarda allo specchio e si dice che è ok, poi scende le scale.

La madre e il nonno sono a guardare la televisione, e così lui cammina di soppiatto verso la porta, per poi riuscire ad uscire.

Sarebbe un colpo per loro vedermi, prima devo andare dai miei amici.

Cammina per le strade a passo sicuro senza pensare di essere famoso, anzi per lui lo è solo Yugi, tuttavia mentre attraversa la strada un ragazzo esclama vedendolo. « Ferma l'auto! »
e lo raggiunge. « Y-yugi ma...»

Poi lo guarda meglio e rimane scioccato mentre Atem lo saluta come se nulla fosse. « Yo, Mokuba come stai? »
Lui chiede stranito. « Ma sei proprio il faraone? Come hai fatto a tornare? Non eri andato via? »
L'altro spiega un po' con difficoltà. « Non è molto facile spiegarlo, diciamo che ho avuto una opportunità . »
Mokuba sostiene. « Ma il puzzle non è completo! Mio fratello lo sta cercando, vuole sfidarti a duello. »
Il ragazzo in risposta incrocia le braccia. « Sì lo so, me l'ha detto Amyl, ma adesso voglio pensare a Yugi. »
Il ragazzino dai capelli blu chiede. « Si è ripreso? »
« Almeno è salvo, però non so se si risveglierà ha subito un grande shock, potrebbe anche non svegliarsi più. » in effetti è così, Yugi è stato preso in pieno da una magia che ha radicato ogni cosa di lui.

Spero che ne esca, non posso più aiutarlo , ma so che lui è forte…

Mokuba chiede. « Vuoi che ti dia uno strappo fino l'ospedale? »
l'altro annuisce. « Volentieri. »

Si mettono dentro l'auto e Mokuba ordina al suo autista personale dove deve andare.

In quel tragitto Mokuba chiede. « Mio fratello sarà felicissimo di rivederti, ha un conto in sospeso con te, ti va di sfidarlo? »

Atem di suo è molto astuto e uno che si approfitta delle cose al momento giusto. « Mokuba, vorrei che tuo fratello aspettasse che Yugi si risvegli.»
il ragazzino pensa che suo fratello non accetterà. « Non credo, lui non si farà scrupoli per avere una sfida con te. »
Ed Atem insiste. « Sia chiaro che se lui tocca i miei amici avrà la sfida ma nel gioco delle ombre… Sono amico di Kaiba, ma non voglio che Yugi si senta tagliato fuori. »
Mokuba poco comprende cosa intenda. « Forse non lo sai ma Yugi ha lasciato il Dual Monster, quindi potrebbe non importargli la sfida. »

L'altro guarda dalla macchina ferma per il semaforo le persone che aprono i negozi perché comunque è presto. « Yugi ama il Dual Monster, dice il contrario ma io so la verità, e so che se ci fosse una sfida con Kaiba lui non vorrebbe mai perdersela… chiedo a lui solo tempo, non me ne andrò. »

Mokuba si morde le labbra per come è in difficoltà di risposta. - Mio fratello è ossessionato dal faraone, come faccio a spiegargli che farebbe di tutto per avere un confronto? -

« Quindi sei separato dal colpo di Yugi, intendo hai una vita tua? »
L'altro annuisce. « Sì, è meglio così… »
Mokuba si chiede cosa intenda dire. « Hai un piano per qualche progetto? »
Lui lo guardo con un sorrisino. « Sei l'unico che l'ha capito; beh sì ho un piano, ma mi manca ancora qualche sacrificio in questa trappola»
Mokuba acciglia lo sguardo. « parli di Dual Monster o che? »
Ed Ammette con un tono sospirato. « La mia battaglia non è terminata. »

L'auto viene posteggiata nel parcheggio, l'ex faraone esce aprendo lo sportello. « Grazie mille del passaggio, ah devo chiederti un ultimo favore puoi? »
Mokuba chiede. « Che genere? »
« So che tu puoi, avendo un corpo mio mi mancano i documenti, potresti falsificarmeli e farmi andare in classe con Yugi? »
Mokuba annuisce. « In cambio sfiderai mio fratello vero? Ne ha bisogno, è pazzo senza quella sfida, sta sempre con gli ologrammi su te… non è normale, e io sono in pensiero. »
lui sorride ironicamente.

Quasi mi fa tenerezza.

Seto è la reincarnazione di Seth, è normale che voglia vedermi anche se qui siamo accerimi rivali, però Seth è più il mio consigliere; che strano il destino.

« È una promessa, dopo che Yugi si sveglierà, Seto avrà una partita con me! »
Chiude lo sportello, Mokuba si fida delle sue parole e intanto Atem s'incammina per le scale ad entrare nell' ospedale, prende l'ascensore e raggiunge la stanza.

Appena l'apre trova Amyl che è in lacrime.

« Non si è svegliato? » chiede lui avvicinandosi a lei che ha gli occhi azzurri pieni di lacrime.

« No, ma perché, tu sei qui sveglio e lui dorme? Mi distrugge! »

La sua colpa è enorme ed Atem tenta di calmarla. « Credo che debba ricostruire le verità che ha negato al suo cuore. »
Amyl chiede. « Che significa? »
Lui non va nei dettagli. « Yugi ha mentito a se stesso per mesi, adesso la sua anima è in ricostruzione, quando capirà cosa vorrà,tornerà il Yugi che tutti noi conosciamo. »
Amyl chiede. « È colpa mia, se non gli avessi detto quelle cose non avrebbe mai perso il controllo. »
Il faraone non sa cosa Amyl ha detto a lui sul ponte. « Non puoi farci nulla, al destino non puoi fare nulla, non è una partita a carte dove basta credere nel cuore delle carte per avere carte vincenti, questa è la vita reale, non c'è un perché tutto ha un motivo, tutto ha un suo ciclo… »
Amyl chiede in lacrime. « E perché? Se dici che è destino perché lui è in coma?!
Perchè non si risveglia? »

Il ragazzo non può saperlo ma solo supporlo. « Per far tornare me!

Yugi attivando il gioco delle ombre mi ha richiamato… possiamo dire che il destino mi ha unito per la seconda volta a lui, tu sei stata la causa che ha fatto scattare il tutto; se tu non avessi sminuito Yugi forse lui mai avrebbe attivato il suo potere assopito dal puzzle… »
Amyl tuttavia non lo accetta. « I-Io non volevo tutto ciò! »
Lui esprime con freddezza. « Nemmeno io, eppure è accaduto… dobbiamo aspettare e sperare che Yugi torni.»
Amyl guarda Yugi che dorme con un sorriso molto dolce. « Sembra che faccia dei sogni belli, è per questo che non si sveglia? »
Atem tocca la fronte del ragazzo .

Ti prego non credere alle illusioni…

« Potrebbe ora vivere un sogno in un mondo simile al nostro dove tutto è perfetto… »

Amyl prende un fazzoletto si asciuga gli occhi. « Ora devo andare a scuola, ma non voglio, ho paura di rivedere quelli… non posso crederci che il caposcuola ha manovrato loro… dice che quel puzzle gli serviva, diceva che ha poteri infiniti… »

Atem guarda il puzzle del millennio. « Era così, una volta che il puzzle sarebbe stato costruito il gioco delle ombre si sarebbe attivato, ma è Yugi che l'ha costruito e ora il puzzle riconosce solo lui, a tal punto da aver versato il suo potere nell' anima innocente di Yugi...»
Amyl prende lo zaino. « Comunque fosse o meno quello è composto d'oro quindi potrebbe anche venderlo… »
L'altro fa una smorfia contrariata. « Tsk, venderlo, non se ne parla proprio. »

Prende il puzzle e dice. « Scusa Aibou, ma non posso lasciartelo in un posto simile… »
Poi gli da un bacio a guancia ad occhi chiusi ed Amyl assiste alla scena. - Come è dolce, sembra gelido, ma è anche dolce con quel ragazzo, mi chiedo se pure con me lo diverrà… -

Atem non sa della smisurata cotta che ha Amyl per lui, appunto non comprende quella frase.

« Mi vorresti proteggere da quelli che mi hanno violentata?

Sai Kaiba anche se ha visto tutto dice che non li farà espellere , è convinto che abbiano fatto bene… »

Atem guarda Yugi cercando una risposta.

Lui lo farebbe per un' amica… anche se lui ha paura di Amyl, ma perché?
«Beh, ecco non so molto difendermi senza la magia, però posso provarci. »

Amyl sorride compiaciuta. « Mi basta che mi stai accanto e credo che non faranno nulla. »
Lui la osserva incuriosito. « Beh, se devo solo camminare con te, ok, nessun problema. »
« Grazie. » Ed è qui che lei si sente felice ed ha una grande fiducia per lui.

Vanno a scuola, ma Atem non ha la divisa, perciò solo l'accompagna verso l'entrata, poi vede a distanza Anzu, Jonouchi e Bakura ancora un po' scossi, però quando lo vedono con Amyl tutti rimangono senza parole forse proprio perché sta vicino a chi ha fatto del male a Yugi?

Amyl se ne accorge e chiede. « Ti metto a disagio? »

Per lui un po' sì, vedere i suoi miei amici quasi delusi lo mette alle strette. « Ma no figurati… »

Accidenti adesso come lo dico a loro?

Magari se gli spiego cosa è accaduto saranno comprensivi?

Amyl entra in classe poi Jonouchi assieme agli altri raggiungono Atem che ha tentato di svignarsela e chiedono. « Che ci fai con quella? Credevo la odiassi. » Esprime Honda un po' offeso.
« Volevo, ma non ci riesco, è dolce sotto sotto… »
Anzu interviene. « Dolce!? Ma dove hai la testa!? Quella ha fatto male a Yugi, non pensi che sia per Yugi come un tradimento se ci stai amico? »
Lui esprime con difficoltà. « È che lei è stata violentata, e poi è pentita, oggi piangeva difronte al letto di Yugi. »
Jonouchi chiede un po' valutando la situazione. « Io ti parlo per come potrebbe starci Yugi, lui ci soffrirebbe, e credo che tu lo sappia! »
Anzu esprime. « Inoltre quella è cotta di te! Non immagini cosa diceva a Yugi frasi del tipo “ È fan di quel ragazzo bello che ha vinto il torneo di Pegasus? »
Atem arrossisce e si indica. « Oh, ma no figuratevi, Amyl non mi sembra cotta, anzi è molto timida e sta tra le sue… »
Honda chiede. « Non è che ci hai tu una cotta? »
Lui nega. «Ma se non la guardo nemmeno! »

eccetto ieri… e beh chiunque ci darebbe sguardi…


Jonouchi chiede curioso. « Ma non volevi farle male, e perché adesso sei suo amico? »
Atem si secca di quelle domande. « Perchè io… Non lo so, mi ha fatto pietà, a suo modo è stata già punita con qualcosa di corporeo e nel mio tempo una cosa simile era inammissibile, vedere una ragazza così distrutta non ho retto… »

Anche se ho sempre distrutto i sogni di quelle che facevano rattristare Yugi o i suoi amici… ma allora cosa mi ha fermato? Non posso avere attrazione per lei, non è possibile, io amo solo Aibou…
È solo attraente ma non significa nulla, solo che mi ha fatto compassione…

era indifesa, come una bambina, non è stato altro che commiserazione!


Bakura spiega. « Ascolta noi siamo amici di Yugi e dopo quello che è accaduto con Amyl noi non vogliamo più vederla vicino a Yugi, ma se tu stai con lei allora perdonami ma non possiamo più essere amici! »
Anzu abbassa lo sguardo. « Faraone per favore, resta con noi e lascia lei, non si merita nulla, è pericolosa. »

Atem stringe le mani in pugni, non capisce i loro motivi. « Va bene, se volete proprio spezzare con me l'amicizia solo perché mi è simpatica lei, fate pure!» assume un tono più sottile e grave abbassando il capo. «Lo sapevo… voi siete sempre stati amici solo di lui… »
Non lo ammette ma ne è rimasto ferito.
« No, noi siamo tuoi amici, ma cerca di capire, se Yugi ti vedesse con Amyl potresti deluderlo! Se per noi è così per lui sarà peggio, non puoi non importarti! » Esprime Honda.
Lui afferma guardandolo negli occhi. « Yugi non è voi! Lui mi capirebbe sicuramente! Lui è così comprensivo! Una volta che si sveglierà lui capirà e non mi lascerà, ne sono convinto! »
Bakura poco crede. « Forse quello di un tempo, ma ora Yugi è più tormentato, e se è vero che ha in se il potere del gioco delle ombre devi provvedere, vuoi spezzargli il cuore!?
Che razza di amico è vedere il suo migliore amico dare corda a chi per poco lo uccideva!? »
Atem non vuole sentire ragione. « Yugi è proprio così! Non diverrà mai come lo spirito dell' anello del millenio! Non è come YamiBakura, chiaro?! Lui ha una indole buona e comprensiva, so di certo che lui anche per un nemico aiuterebbe!
»
Tutti restano scettici, ma la rabbia verso Amyl è così accecante che li costringe a lasciarlo. « Mi dispiace faraone, non abbiamo nulla contro te, ma non possiamo sopportare di vedere te che sei anche il più vicino a Yugi, stare con chi gli fa del male! »
Lo spiega Jonouchi, ed Atem raffredda lo sguardo anche se ci soffre non lo mostra. « Mi dispiace molto se ho pensato che potevate capirmi.
E per la cronaca non sono più nel corpo di Yugi, posso benissimo frequentare chi voglio, se voi volete non parlarmi più, fate pure! »

Li supera sentendosi ferito ma Anzu dice voltandosi guardandogli le spalle. « Lo facciamo per il bene del nostro amico! Se teniamo lontana Amyl, Yugi non ci soffrirà più, ma se tu stai con lei lo farai stare peggio! »
Atem alza leggermente la voce. « Eh certo, lo fate per lui, ma a me manco ci pensate! Io so che Yugi per tutti anche per chi gli fa del male sa perdonare! Voi questo non lo capite, lo trattate come debole, ma lui è forte! Voi non immaginate quanto sa cambiare dal male al bene e viceversa!
So cosa prova Yugi per Amyl, so persino i motivi, ma io voglio credere che capirà tutto una volta svegliato. »
Jonouchi esprime. « E se non ti capisse? Per lui sei importante, se si sentisse tradito non pensi che potrebbe impazzire di dolore?!
Tu hai idea di quanto lui si sia isolato e abbia lasciato ogni cosa per il tuo abbandono?!
Te l'avevo detto che l'avresti distrutto! E adesso torni, e ti fai amico di una che gli fa del male?! No, come posso comprenderlo?! Per me sbagli tu! »
Atem chiude gli occhi. « Jonouchi sai cosa celo per quel ragazzo, quindi lasciami fare... »
Honda chiede. « C-Cosa diavolo hai in mente?! Ma sei davvero chi conoscevamo? »
Lui si volta stavolta ho gli occhi rossi. « Quello che ho in mente non deve importarvi! E comunque vedete voi di non parlare di amicizia, me ne rendo solo conto ora, voi eravate amici di Yugi mai miei! Se io anche avessi qualcosa a voi non importerebbe! Pensate solo al bene di Yugi, perché tanto io sono solo uno spirito!

Siete voi cambiati, non io!
Amyl a me sta simpatica, e so che Yugi rispetterebbe le mie decisioni, non mi toglierebbe mai la sua amicizia solo per una sciocchezza simile, voi sì!

Siete solo dei bambini! Parlate a nome di Yugi ma non sapete cosa lui potrebbe dire!

Fate solo supposizioni e basta! E finché lui non me lo dirà, io non lascerò Amyl sola nella situazione che si ritrova, e so per certo che Yugi farebbe lo stesso! »
Anzu sostiene. « Hai frainteso! Noi ti vogliamo bene quanto Yugi, soprattuto io! »
lei arrossisce ma lui ormai non vuole sentire altro. « Anche io vi voglio bene, ma se preferite ignorarmi per un motivo come quello, siete liberi di farlo! Ci sentiamo. »

Si allontano, Anzu e tutti si rassegnano a dover rinunciare ad essere suoi amici e così l'interessato, solo quando lui si è assai allontanato verso un parco da un pugno ad un albero facendosi male ma non urla solo trattiene la delusione.


Yugi per favore risvegliati, io non so quanto reggerò senza te, mi sento solo, sono solo è come se fossi in un mondo che non mi appartiene… volevo tornare qui ma con te vicino!


Si siede a terra posizionando il viso sulle ginocchia.

Devo aspettare, come tu hai aspettato me… ce la farò vero?

Non cederò di nuovo alle tenebre giusto?
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Yugi In questo sogno si ritrova assieme ai suoi amici, affrontano un torneo di dual monster, sono tutti felici, lui viene sfidato da tante persone, eppure ogni sua vittoria per lui è come se gli mancasse qualcosa per renderla tale.

Non c'è il puzzle del millenio, l'esistenza di Atem non esiste nei ricordi di nessuno in questo mondo, e così lo stesso Yugi con il passare dei giorni in questo sogno inizio a chiedersi.

Mi sento incompleto? Cosa mi manca?

Anzu le sorride mentre mangiano qualcosa, e così anche gli altri scherzano, ridono, insomma una vita scolastica tra duelli e amicizia.

Verso il pomeriggio loro esprimono i loro sogni ed lui prende il suo Deck guardandolo a fondo, perciò Honda chiede. « Che ti succede, sei preoccupato per gli esami? »
Già perché nel sogno sta terminando la scuola e sono nel bel mezzo degli esami. « Mi sento come se mancasse qualcosa nella mia vita.… »
Bakura sostiene. « Mmh, forse studi troppo è normale che perdi te stesso un po'. »
Stringe il deck. « Ogni volta che gioco a carte mi sento come se… se ci fosse qualcosa che ho scordato… qualcosa di importante… ma non comprendo cosa. »
Anzu suppone. « Magari un avversario che vuoi battere?

Ma tu sei il migliore, hai molti rivali. »
Jonouchi chiede. « Oh capito cerchi la ragazza, beh, normale, nessuna ti piace? »
Yugi poco ascolta quella domanda. « Una ragazza? » guarda un attimo anzu.

Sarebbe lei ma come glielo dico?

Ma yugi si ripete. « Perdere me stesso hai detto Bakura… Già è così...»


Perdere me stesso… ma io sono me stesso no?
Allora cosa è… cosa mi fa sentire così… solo?

Arrivano a casa, sua madre è felice di aver trovato un nuovo lavoro e gli passa i cataloghi della pubblicità di dove lavora consigliando di portare anche i suoi amici al museo delle belle arti.
« Va bene, sarà interessante. »

Suo nonno mormora sorridente; stranamente tutti sono felici, non esiste la tristezza, l'unico ad esserlo sembra esserlo solo Yugi ma non lo mostra.
« Un mio amico mi ha contattato per andare con lui in Egitto, a quanto pare ha trovato dei referti e vuole vendermeli. »

yugi mangia tranquillo entusiasto. « Che bello! Poi mandami le foto ok? »

Suo nonno non fa più l'archeologo, non è mai andato in Egitto è solo un collezionista che compra a buon prezzo per poi rivenderlo al doppio, appunto la sua famiglia vive finalmente da benestante, addirittura Seto compra da suo nonno quindi i guadagni sono grandi, e rende a Yugi felice, era ora che la sua famiglia potesse vivere con soldi loro e non suoi tornei.
«Certamente! Spero di comprare a poco,dovrei riuscirci, il mio amico è un tipo ingenuo. » spiega il nonno a sguardo furbetto.

yugi mangia tutto « Sono contento per te. » Termina la cena, e va in camera sua per poi guardare la televisione e vagare con i pensieri.

La mia vita è così perfetta, ma se lo è cosa è questa esigenza di… di…

Prende un pelushe e lo stringe a se. « di qualcosa che non so cosa è… »
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Atem Come ha chiesto Amyl l'aspetta ai cancelli della scuola e lei a vederlo corre verso lui tutta felice. « Ciao, hai aspettato tanto? »
Lui la guarda che ha i capelli scombinati. « Oh, tranquilla, sono appena arrivato. »
Lei lo prende per mano e lo trascina via dato che dietro si sono presentati quei ragazzi, ma lui non li ha visti perciò chiede « Amyl che hai? »
Lei si guarda alle spalle. « Sto scappando! » Esprime voltando l'angolo mettendosi in un punto buio e l'altro chiedo. « ma perché t'inseguono? »
Lei spiega. « Vogliono il puzzle e credono che io l'abbia quindi vogliono farmi male.
Mi sono salvata perché ero a scuola, ma adesso mi cercano… »

Atem sente la mano della ragazza sudare freddo, evidentemente lei ha davvero paura di restare sola.

Cosa farebbe Aibou? L'aiuterebbe… sì lo farebbe…

« Stai calma ti proteggo io, ok? » dice guardandola con rassicurazione.
lei lo fissa incredula. « Davvero? Ma tu hai perso gli amici per colpa mia no? »
L'altro annuisce. « Non importa, so che nel bene e nel male non si lascia nessuno a se stessi, e tu poi sei mia amica. » afferma con un sorriso sincero.
Amyl viene colpita al cuore da quelle parole così oneste. « Grazie. » E gli sfoggia un bellissimo sorriso che per un attimo lo imbarazza. « F-Figurati… »

Quando sorride sembra magica...

« Andiamo da loro… » Dice non guardandola più e lei lo insegue con un sorriso placato e gentile.
- Atem è anche prottetivo, non solo gelido, e possente, ma è dolce, sicuro di sé, si mette le spalle i problemi degli altri; credo di iniziarlo a conoscere poco a poco, e mi piace sempre di più. -

Amyl si mette di fianco a lui, raggiungono il gruppo di ragazzi che ovviamente vedendo il ragazzo lo riconoscono in quanto gli hanno già parlato a ginnastica, ma loro chiedono.
« Yugi ma non eri in coma? »
lui non risponde. « La smettete di tormentarla? »
L'altro esprime. « Questi non sono affari che ti riguardano! »
Atem prende dallo zaino un oggetto. « Voi volete questo vero? »
I ragazzi restano interdetti, si danno degli occhiate per capire cosa fare, ma solo quello che li manovra ovvero il caposcuola esprime. « sì! voglio il puzzle del millenio! »
Atem assume un sorriso laterale. « Che ne dici di giocarcelo a carte? »
Amyl rimane senza parole a vedere Atem non più ad occhi viola di cui è innamorata ma rosso fuoco – cosa è quel colore? Ma allora ieri non era una svista, lui cambia colore con i sentimenti? Mi ricorda Yugi… anche lui aveva occhi simili, ma solo quando era in atto un gioco delle ombre… -

pensa Amyl mentre l'altro afferma prendendo il suo deck! « Molto bene! Se vincerò, mi darai quel medaglione! »
E Atem conclude. « Se vincessi io lascerete stare Amyl! »
Lui annuisce, quindi entrambi prendono il dual disck esclamando. « Combattiamo! »
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il tempo del sogno è molto veloce, sono già al diploma, e Yugi deve dire le parole finali al suo percorso di studi, nei suoi occhi c'è serenità, sicurezza, senza il ricordo di Atem vive come un ragazzo comune e i suoi amici sono orgogliosi di lui.

Quando vanno a festeggiare s' imbattono nelle foto della prima superiore, ed Amyl non esiste.

« Ma qui che facevate? » Chiede ad Jonouchi che esprime prendendo Honda con una presa da wresteller. « Ci esercitavamo alle mosse viste in tv, nel caso qualcuno ti toccasse! »

Siete fantastici, così protettivi; e mi sembra che qualcun altro era così, ma chi era?

Poi sfoglia l'album vedendo Anzu con vestiti da ballerina e lui arrossisce.

Ora che ci penso Anzu ha rinunciato a ballare, mi chiedo il perché…

« Come mai non torni a ballare? »
Lei dice con un sorriso. « Non posso, significherebbe lasciarti e non voglio… »
Jonouchi fa una battuta. « Oh si sta dichiarando! »

Yugi arrossisce di botto. « m-ma cosa dici scemo!? »
Anzu è timida non ammette cosa cela per lui, proprio come sempre ho sognate e intanto gli altri con delle scuse assurde li lasciano soli.

Lei giocherella con la cannuccia, lui beve dalla sia la bevanda guardandola.

Chissà che pensa, ormai potrei dirglielo no,ma ogni volta che ci provo qualcosa mi ferma…

« A cosa pensi? »
lei esprime. « Oh nulla, non preoccuparti, piuttosto che progetti hai adesso tu? »

Lui ci riflette, a dire il vero non ne ha, non qui in questo sogno, proprio non ricorda. « Beh, sono attratto dalla storia dell' Egitto, vorrei diventare un archeologo e scoprire quanto più possibile, tu invece? »
Anzu spiega. « Vorrei poter danzare ma se non vado negli Stati Uniti non realizzerò mai nulla, sai là c'è una scuola specializzata… tuttavia non posso… »
Lui le prende la mano. « Segui i tuoi sogni, non preoccuparti per me ok? »
Lei afferma. « Credi che per amore io possa fermare i miei sogni? »
Lui scuote la testa. « No, secondo me basta solo rimandare l'amore… è più importante la tua vita. Anche se mi dispiace che se ne vada.


Lei rimane con un sorriso così bello che lo incanta proprio.

Lei improvvisamente si alza di scatto, con il busto s'inclina per poi lasciarlo senza fiato per come le sue labbra incontrino le quelle di lei.

Non corrisponde il bacio, ma nemmeno ci si stacca, solo rimane ad occhi sbarrati sentendosi come se qualcosa dovesse uscire.

A-Ate…

non riesce a ricordare il nome ma nella mente una figura appare una che sembra lui solo diverso, e questo lo lascia di stucco che per reazione respinge il bacio.

« No! »

Cosa è stato?

Perché io… ci sono rimasto disgustato?

A me lei piace da anni, perché…?

Chi era quel ragazzo? Perché ho pensato a lui?

Inizia a tremare toccandosi la testa per poi avere certe lacrime, e Anzu dice « Scusami me ne vado non credevo di non piacerti… » Anche lei è in lacrime per come ha reagito, mentre lui trema con gli occhi.

Lui chiede. « A-Anzu ma tu mi ami? »
Lei afferma mentre ha occhi lucenti. « S-Sì, ma tu no vero? »

Lui gioca con le sue labbra comprimendole.

Se ho rifiutato un suo bacio significa che non l'amo?

Ma allora se non è Anzu chi è che amo?

So di essere innamorato, ma di chi?

« Mi dispiace ma credo di amare qualcuno che non esiste… »
lei resta preoccupata. « Un sogno intendi? »
Lui sbuffo. « Te ne parlo, è una sensazione unica, sento come se il mio cuore sussurrasse un nome che inizia con la A… A e poi? Non lo so, ma con il tuo bacio ho visto questa persona, era credo un egiziano, pelle abbronzata, sorriso raggiante e occhi rossi con un viso simile al mio.
Ogni volta che ricordo ciò, mi sento completamente voglioso di abbracci, baci, e mi fa impazzire, vorrei solo questa persona, e non so il suo nome… non so nulla… allora come mai il mio cuore lo ricorda? »

Anzu esprime. « Sai c'è una storia che ho letto mesi fa, vuoi che te la racconti? »
Lui si chiede cosa c'entri. « Sì dimmela. »
E Anzu gli racconta una storia magica. « C'era una volta un bambino dispettoso, usava il suo potere per far del male, ma lui aveva dall' altra parte del mondo una persona buona di cuore che era altruista ed educato, aiutava tutti con la sua magia.
Entrambi erano anime gemelle, sentivano di avere tutto, eppure mancava sempre qualcosa…
solo con il tempo compresero che a loro mancava “L'opposto”
Quando si sono incontrati, si odiarono ma quando il più buono aiutò il più cattivo e gli insegnò ciò che sapeva e così lui all' altro, nacque l'amore…
si appartenevano, erano destinati a unirsi e distruggersi…
Non ti sembra simile con il tuo racconto? »

Quella frase lo rabbrividisce per poi dire. « Io da qualche parte potrei avere la mia anima gemella?! Potrei amare solo costei? »
Anzu annuisce ed lui s'impunta. « La troverò! Non so chi sia, ma il mio cuore la riconoscerà! »

peccato che è in un altro mondo chiamato realtà, mentre questo è solo un sogno...
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Atem: ha in campo dei mostri attaccanti, uno in difesa e così l'altro, lui ha 2000 life point mentre Atem quasi 100.

Assurdo sto per perdere, la sua difesa è indistruttibile, più passano i turni più perdo life point e l'attocco dei miei mostri s'indebolisce di 500 punti, devo pescare una carta che annulli questa maledizione suoi miei life point, un turno solo ed ho perso…

Amyl rimane con il cuore in gola, non ha mai visto su lui una partita persa, ma Atem senza il suo alter-ego si sente completamente solo, tuttavia ci spera nel cuore delle carte.


« Pesco! » guarda la carta per poi giocarne una che gli permette di annullare la carta magia del suo avversario a scelta, così toglie quella che colpisce i suoi life point a turno, poi finalmente guarda la carta che ha in mano e sorride soddisfatto. « Questo round l'hai perso!»

L'altro non ci crede, ma lui mostra una carta delle divinità egizie e così la evoca. « Slifer drago dei cieli! Forse non lo sai ma questa carta può essere evocata sacrificando tre dei miei mostri, quindi sacrifico mago nero, ragazza maga nero, e kuriboh! » Appare il drago tutto rosso lasciando spiazzati tutti poi avvisa. « Questa carta guadagna mille punti per ogni carta che ho in mano, avendone ben sette il mio mostro raggiunge 7000 punti di attacco, e dato che hai solo 2000 prendo il tuo più debole! » fa sferrare l'attacco contro il mostro, ma l'altro attiva una trappola. « Attivo una trappola che mi permette per questo turno di avere il mostro tuo attaccante al mio fianco per poi dirigerla contro te! »

Atem sbianca di colpo, e mentre il drago attacca Atem afferma. « Attivo la carta magia forza riflessa che dirige l'attocco verso te! »
una carta che spesso lo salva infatti riesce a terminare la partita con la sua vittoria.

Cavolo questo ragazzo mi ha messo in difficoltà, è veramente bravo, una fortuna che ho pescato le carte giuste , ma senza aibou è come se non riuscissi a giocare bene… forse le carte hanno avvertito questo? Però…

Guardo le ultime carte usate.

Slifer drago del cielo appartiene a Yugi di diritto per come mi ha battuto, eppure è giunta al mio deck, perché?

Significa che sono io il suo padrone?

Spero che Yugi esca da quel sogno, ho paura che potrebbe non svegliarsi più…

Amyl viene presa dai ragazzi. « L-Lasciatemi, questo non è corretto! Yugi vi ha battuto! »
Infatti Atem non sopporta la slealtà, ma sta ancora calmo cercando di avere spiegazioni. « Avevamo detto che se vincevo avreste smesso di tormentare Amyl! »
Il caposcuola spiega. « Certo l'ho detto, ma ieri siamo stati pagati per infastidire quella ragazza, come dire il puzzle te lo puoi tenere ma Amyl no, lei ci serve! »

E così Amyl viene sequestrata mentre lui dice. « ma non vi vergognate, ieri era scioccata, come potete cedere così ai soldi, e poi chi è che vuole questo a lei? »
Uno dei ragazzi esprime. « Non possiamo rivelarlo le informazioni sono riservate, tu tieniti il tuo puzzle, alla fine volevi ciò no? »

In effetti è così, voleva che non toccassero il puzzle, tuttavia vedere Amyl così trattata e vedere le sue lacrime mentre trema e urla il suo nome gli fa dire. « Allora… vi cedo il puzzle in cambio di Amyl. »

Aibou, scusa, ma non posso lasciare in balia lei, ti prego non odiarmi…

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Per yugi L'univeristà è difficile, ormai il bacio tra lui e Anzu è acqua passata, è single, popolare, ma anche se ha ragazze attorno nessuna sa svegliargli i sensi, nessuna, nemmeno i ragazzi, ed inizia proprio a spazientirsi ad annoiarsi di questa vita perfetta a metà.

La mia anima gemella, dove sarà?

Ci crede, dopo che Anzu gli ha raccontato quella storia lui è convinto che la troverà, che gli basterebbe cercare, ma aspetta suo nonno che torni dalle sue vendite prima di parlargli di una sua decisione.

Una ragazza dai caratteri focosi gli si avvicina, gli parla, ci stringe amicizia, frequenta la sua facoltà, sono al nuovo anno, tuttavia Yugi ha la testa sui libri per gli studi che sta conducendo ma non può negare che quel rosso dei suoi occhi lo riesca a imbambolare.

È proprio carina, sembra una strega, mi ricorda tanto quel personaggio...

Parlino su ciò che si deve studiare, alcune volte si danno appuntamento per poter approfondire certe cose in biblioteca.

Credo che il mio colore preferito sia il rosso, deve essere, mi piace da impazzire...

Passano i mesi, ormai lui e lei sono diventati ottimi amici, non che lui scordi gli altri, ma c'è la diceria che loro stiano assieme, ovviamente lui smentisce, ma lei no, a lei andrebbe anche bene.

« Senti ma la smetti di dire che siamo una bella coppia? Io ti sono solo amico. »
L'altra è un tipa decisa, e si atteggia in un modo come se avesse tutto sotto controllo, qualcosa che riesce a solleticargli la fantasia.

Certe volte è così attraente poi, eppure mi sento sembra un dejavù.

Di colpo si ritrova sotto di lei, tenta di staccarla ma quegli occhi rossi così simili ad Atem gli fanno palpitare il cuore e mormora. « At..» Non riesce a terminare quel nome perché gli giunge un bacio e lui tenta di staccarla ma il come lo tiene gli ricorda troppo qualcuno ed è perciò che versa lacrime a quel ricordo così sbiadito e offuscato.

Chi è? ti prego, dimmelo… voglio saperlo!

Il bacio termina e lei si stacca esprimendo. « Mi piaci, anche a te piaccio vero? »
Lui fissa il vuoto ansimando per riprendere il fiato « No, non mi piaci, io cerco altro… tu me lo ricordi… significa che lui ha caratteri simili ai tuoi? »
Se lo domanda mentre l'altra chiede. « Ma lui chi?! Frequenti solo me! »

Ed è così lei, è riuscita a isolarlo sempre con lei. « Una persona che non conosco, che non ricordo, ma che so che amo… »
la ragazza non ci capisce. « Stai scherzando?! Ami un sogno per caso?! »
Lui annuisce. « Un sogno che vorrei raggiungere… »
Ma lei non lo accetta, non è come Anzu, questa è ferma, e anche rude che lo prende e lo spinge sul letto urlando. « Quindi io avrei speso 10 mesi a sopportarti per sentirmi dire che ami un ragazzo dai capelli rossi e che è un sogno?! Spero che tu stia scherzando! »
L'altro tenta di liberarsi ed ha paura di quella violenza. « Non scherzo, a me piace lui, anche se non esiste io non riesco a non pensarlo. »
E gli urla. « Ma non esiste! »
Lui urla. « Esiste! »
« E se lo ami dove è?!

Yugi ti stai rifugiando in un illusione! Questa è la tua vita, la tua realtà! »
Lui a quella fase riflette.

La mia realtà? Non la realtà? Significa che questo è creato da me? Che è tutto un… sogno?!

« Ma io non voglio questa realtà! » esprime in lacrime lamentandosi.
L'altra con prepotenza esprime. « Tu non puoi vivere cercando un sogno! Devi farti la tua vita che desideri qui! »

L'altro esclama e qualcosa cambia nella stanza, mentre una luce gialla lo avvolge.« Ma la mia vita non mi piace! Anche se qui ho tutti i sogni che voglio, è così perfetto che mi sembra questa un' illusione!

Io so che da qualche parte c'è una persona che amo, io non posso corrisponderti…. È tutto sbagliato! Io voglio conoscerlo!! »
Di colpo tutto ciò che c'era: la sua stanza, la ragazza vengono dissolti e lui si ritrova davanti ad uno specchio ancora con le lacrime. « Dove è lei? E perché c'è questo specchio? »

Si domanda, dirigendosi verso quello specchio che ha come simbolo d'ornamento un occhio racchiuso da un triangolo e quadrato, esso non riflette lui ma un mondo, una scena che lo lascia senza parole.

Vede Cedere il puzzle del millenio « A-A...» Ancora non riesce a ricordare il nome, ma tocca quella lastra che lo separa da tutto, da quel gruppo che tradisce Atem, ovvero non stanno ai patti, solo per come viene atterato , un istinto prottetivo giunge all' anima di Yugi , e lo cambia « Atem! »

oltre all' istinto protettivo gli assale una rabbia immensa. « Il mio… Altro… me? » I suoi ricordi ritornano a flashback poi i suoi occhi tornano più vivi per poi mettere due mani sullo specchio. « Quello là è il mio Mou hitori no boku! Atem!

Come ho potuto scordarlo? Per così tanto tempo?!»
Asiste alle scene di Atem che tenta di non usare la magia, non vuole spingersi così per una che non è Yugi, ma non la vince contro un gruppo di persone.
Yugi vorrebbe aiutarlo quindi esprime. « Devo aiutarlo, ma come faccio?! »
Poi rimane in silenzio chiudendo gli occhi cercando di concentrarsi e attivare in sé quel potere che Atem non vorrebbe che lui usasse, tuttavia Yugi ha scelto i motivi, che siano buoni o meno non sopporta vedere qualcuno in difficoltà ed è proprio questo mescolato al suo amore a riuscire ad attivare la magia, poi indica lo specchio e il fascio luminoso lo colpisce attivando così su tutti loro un gioco delle ombre, appunto Amyl guarda Atem che rimane stranito perché lui non ha fatto nulla, almeno non ancora ed Yugi mormora solo. « Le porte delle ombre si stanno aprendo. »
Non è in trance, stavolta lo sa usare.

Atem rimane ad occhi sbarrati guardandosi attorno mormorando «Aibou? »

Ed è così che inizia a insospettirsi.

Non è qui, ma sta agendo, significa che è sveglio? O mi protegge a distanza?

La voce era la sua, non erano altri… Aibou mi ha difeso… nonostante mi veda con Amyl lui, mi ha difeso...

Arrossisce stavolta lui si sente imbarazzatissimo quasi scorda in che posto è, e intanto Amyl urla di colpo a vedere i suoi compagni presi da dei mostri con le fauci e divorati, appunto lei abbraccia l'ex faraone esclamando. « Mandali via, ho paura! »


Yugi a vedere Amyl nello specchio abbracciata ad Atem lo fa adirare. « E quella che ci fa , mi ha lei portato in questo stato d'incoscienza» Decide di fare la stessa cosa su lei, appunto i mostri vanno contro lei, ma Atem la sposta per poi contrastare i mostri usando la sua magia.

« Aibou, non farle male è mia amica! »

Yugi a sentirlo mormora. « Amica? »

Nonostante non voglia, essendo lui lascia perdere per poi scrivere solo una frase, non ha idea se lui possa vederla ma scrive sullo specchio usando linee immaginarie con il dito. “ va bene, mou hitori no boku. “

Atem da quella frase e il modo in cui l'ha soprannominato realizza che c'è dietro lui perciò tocca quelle lettere per poi guardare Amyl.

Non posso dirlo difronte a lei, non deve saperlo, l'unica e scriverglielo…
in qualche modo siamo collegati a distanza…

Quindi inizia a scrivere su linee immaginarie la frase che lui legge. “ Aibou, sapevo che mi avresti capito; ti amo! “

Yugi languisce lo sguardo sorridendo per poi scrivere. “ Anche io! “

il messaggio Atem lo legge e vede che tutto torna alla normalità eccetto il gruppo di ragazzi che sono sotto un mind-crush micidiale appunto non rispondono più sono vivi senza anima e innocqui.

Amyl chiede guardandoli. « Ma perché sono muti e fissano il vuoto? »
Atem spiega mettendo le mani in tasca. « Hanno perso l'anima, è una sanzione senza ritorno...»
Amyl chiede. « Non serviva, perché l'hai fatto? »
Lui dice in difesa. « Non sono stato io ma un altro! Adesso vado in ospedale, ciao. »
Amyl si mette dentro. « Vengo con te »
Ma lui la ferma. « No, devo andare solo e stare solo con lui… »

in ospedale Anzu, Jonouchi e Honda guardano il piccolo Yugi dormire tranquillo, non possono immaginarsi che lui spiritualmente ha protteto Atem tramite un sogno collegato alla realtà.
Atem raggiunge il posto in piena corsa, è sudato e chiede. « Si è svegliato vero? »
Jonouchi scuote la testa. « No… comunque noi andiamo… »
Anzu si alza dalla sedie e così anche gli altri senza più guardare il faraone, ovviamente ciò lo infastidisce ma almeno è solo con lui, e blocca la porta dall' interno facendo scattare la serratura. « Ora nessuno ci disturberà. »

Lo ammette è pazzo, ma ha bisogno di sentirlo tra le sue braccia come lui, quindi gli tiene la mano che è calda e dice. « Nonostante tu sia in coma, sei riuscito ad aiutarmi, significa che presto ti sveglierai vero? » alza la mano tenendola saldamente. « L'ho apprezzato, anche se li hai sanzionati senza ritorno io l'ho apprezzato, mi sai sempre tirare fuori dai guai, mi hai protetto, come se tu fossi un angelo, e stavolta tu hai protetto me non io te…. Aibou, per favore svegliati al più presto. »
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Yugi resta difronte a quello specchio per poi guardare le scene e il ragazzo che ama. « Sapessi come tornare lo farei… ma ti proteggerò sempre, anche se non mi vedrai io ti vedrò… » tocca lo specchio per poi dire. « Spero solo che tu non mi dimenticherai… »

intanto cerca di imparare a mio modo a usare la magia in quello spazio non ben definito ma non trovo nulla che riesca a farlo tornare da Atem. « Ho preso coscienza e allora perché non so come tornarci? Cosa manca ancora? »
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Mokuba raggiunge suo fratello che sta sfidando i soliti ologrami del faraone ma mai riesce a batterlo, è una routine e non sa quando ci riuscirà anche perché un ologramma non sarà mai la testa del vero faraone.
« Fratellone ho una notizia fantastica da darti. »
Il fratello borbotta guardandolo gelidamente. « Se sono dei tuoi voti a scuola la cosa non mi riguarda. »
Mokuba non lo ascolta è abituato alla acidità del fratello. «Il faraone è tornato con un suo corpo! »
Kaiba non ci crede. « Cosa!? È tornato?! E perché nessuno mi ha avvisato si può sapere!? » Dice rivolto ai suoi uomini che tremano al suo sguardo arrivato.
« S-Siamo mortificati, ma noi eravamo con lei ieri notte per conto di quella ragazza quindi...»
lui urla. « Silenzio! Vi ridurrò lo stipendio per una svista simile!» poi si rivolge a suo fratello. « Dove è? Voglio sfidarlo. »
E qui il fratello dice. « C'è un patto che lui vuole fare con te! Lo trovi all' ospedale nella stanza di Yugi, sicuramente è là! »
Kaiba non se lo fa ripetere che prende l'ascensore e scende al piano terra. - Il farone, finalmente avrò la mia rivincita. -

il suo autusta personale lo porta all' ospedale e così raggiunge la stanza ma la trova bloccata quindi bussa. « Muoviti ad aprire! » poi ordina ai suoi uomini. « Arnold fatti dare le chiavi di questa stanza!» lui si mette in cammino. « Subito signorino Kaiba. »

Atem sbuffa mormorando ad occhi viola. « Eccolo qui, mai un attimo di pace… »
va verso la porta e l'apre facendo scattare la serratura e lo guarda. « Da quanto tempo non ti vedo, ah no aspetta, io ti ho visto come Seth… come stai? »
L'altro rimane scioccato, e guarda il corpo di Yugi che è a letto. « Ma ti sei separato? Come è possibile? »
Lui non va nei dettagli, se girasse la voce che Yugi ha dei poteri potrebbe usarlo. « Mi mancava Yugi e sono tornato sotto questo corpo, non serve altro che tu sappia, anche perché deduco che vuoi una partita con me. »
Kaiba afferma. « Sì! Abbiamo un conto in sospeso! »
Lui lo ferma. « Prima Yugi si sveglia e poi disputiamo la nostra gara!»
« È in coma potrebbe volerci mesi o anni! »
« La questione del tempo non m'importa! Anche io fremo di batterti ma so che Yugi vorrebbe assistere! E un altra cosa, se tocchi aAmyl ancora non sarò più gentile! Come puoi pagare dei ragazzi e fargli tormentare una ragazza?! Alla fine me l'hanno detto!»
Kaiba spiega. « Ha mandato in coma Yugi l'unico che poteva riportarti qui! »
Lui dice. « Lascia stare Amyl, è mia amica! »
« Se vuoi che non le rovini la vita battimi a dual monster! »
L'altro si secca esclamando. « Sei cocciuto, ti ho detto di no! »
« E allora quella ragazza avrà problemi! »
« Non fare di testa tua Kaiba! »
« Considera questi punti faraone, non hai identità, non hai una nascita, non hai soldi e una famiglia! Ci metto poco tempo per esiliarti dal Giappone dandoti del clandestino illegale… »

L'altro rimane a bocca semiaperta mentre suoi occhi zampillano di rosso. « Sei il solito vizziato, quando non hai ciò che vuoi passi alle minacce e i ricatti, ma dimmi una cosa, hai mai sperimentato uno yami no game contro il tuo “esercito” »
Kaiba risponde rissoluto. « No, e non so cosa sia, »
« È una persona che utilizza il suo potere per punire la gente che sia buona o meno non fa differenza, sanziona chi perde in una partita contro di lui sotto le sue regole! »
Kaiba chiede. « Non vorrei seriamente…? Non puoi il gioco delle ombre è sigillato no? »
L'altro risponde. « A quanto pare qualcuno l'ha attivato. »
« Chi?! Se non sbaglio l'anello del millenio è ancora sotterato. »
« Non so che dirti sai? Io uso le tue stesse armi. »
« Stesse armi, cosa c'è mi dichiari guerra solo perché non aspetto che Yugi si risvegli? »
«ti ho chiesto con gentilezza due favori, ma tu non mi dai mai retta! »
« E chi mi dice che poi non te ne andrai una volta che Yugi sarà sveglio?!
Voglio la sfida ora che ti vedo! »
« No! »
« Ora! »
« Se dico no è no! »
kaiba fa uno schiocco di dita e subito Atem viene circondato dai suoi uomini. « Adesso accetti? »
Lui si guarda attorno. « Ho detto di no! »
Gli uomini lo prendono e lo portano via ed l'altro esclamo. « Seto, non voglio fare una gara con te finché Yugi non si riprende! »
Seto lo segue. « Non m'importa, sono mesi che ti attendo e finalmente posso sconfiggerti. »
« Vedo che non hai mai un briciolo di pietà, pensi solo a te, nemmeno purificando l'anima sei cambiato! E inoltre hai fatto del male a Yugi con un ologramma di me vero? »
« Ah sì, non so perché piangesse, era patetico… non sembrava più lui. »
Atem si libera fa due passi in avanti e li indica immobilizzando gli uomini di seto con la magia. « Seto davvero non farmi andare oltre, ti chiedo solo del tempo, non andrò via, promesso! »
Seto mai ha avuto il potere del faraone contro di se, appunto non riesce più a muoversi. « Questa poi, non mi hai mai fatto ciò,. »
« Sono diverso, dopo aver riacquistato i miei ricordi sono rimasto con la mia famiglia! Ho imparato la magia, ma mi sono detto che se fosse tornato Yugi sarebbe stato al primo posto su tutto!
Per favore, attendi finché Yugi non si sveglia, e lascia stare Amyl. »
Seto anche se egoista è intelligente.

Non ho scelta che imbrogliarlo…

« Va bene, allora puoi partecipare al mio torneo ho tenuto da sempre un posto per Yugi, ma lui sempre si è rifiutato, lo cedo a te. »

Atem viene tentato, lo ama il Dual Monster, ama giocarci e ama i tornei. « No...se il torneo è tuo significa che tu sei il finalista!

Ma per chi mi hai preso per uno sciocco?! Imbroglia qualcun altro. »
Seto momentaneamente si arrende. « Va bene, non partecipare, ma liberami! »
« Ti libero solo se prometti che aspetterai!

Ti conosco, tu farai ogni cosa per ricattarmi, ma ti avviso, tocca i miei amici, o quelli di Yugi e sei in guerra con me! Soldi contro la magia, ci stai?! »
Seto strizza gli occhi.

Ma cosa significa? Non può essere serio, però fa paura, ha occhi rossi, che fine hanno fatto i viola di prima? Non ci capisco nulla, è diabolico, non sembra più quello che conoscevo… è cambiato… che sia successo qualcosa con Yugi?

« N-Non scherzare! Puoi solo immobilizzare no? »
Atem spiega. « No, inoltre sono osservato da qualcuno, quindi anche se non volessi potrebbe chi mi tocca finire con il perdere l'anima, se vuoi capire a che mi riferisco, cerca quei ragazzi che hai pagato ieri per tormentare Amyl e capirai. » poi libera tutti dall' immobilizzazione e Seto chiede ai suoi uomini. « Andate subito a cercarli! »
Gli uomini corrono via per eseguire quell' ordine mentre Seto chiede. « Cosa ti è accaduto? Me lo dici? »
« Forse quando amerai potrai capire cosa mi spinge… »
Lui chiede. « Cosa!' tu sei così subdolo perché ami? »
« In verità mi sono stancato di darti carta bianca su tutte le tue azioni, ti senti invincibile perché sei ricchissimo a tal punto mi riccatti, e se tu usi i soldi dato che ami usarli, io userò la magia dato che mi diverte! Se mi metti contro le persone ti assicuro che non baderò a spese a difendermi!
Perciò evita questa follia e aspetta che Yugi si svegli e smettila di dar fastidio alla mia amica Amyl. »
Kaiba chiede. « Frena Amyl!? Tu sei amico di una che ha quasi amazato yugi?! Stai scherzando, io la detesto per ciò che ha fatto! »
« È stata violentata, credo che come sanzione possa bastargli. »
«se l'è cercata! La sua famiglia è in debito bancario con me! Mi ha chiesto sempre la sua famiglia di rimandare, ed io ho aspettato , ma dopo che ho visto cosa la figlia ha fatto, ho iniziato a sfrattare la sua famiglia! Del violentamento non ho colpe! »
Atem chiede incredulo. « Sfrattarli?! Questo significa che Amyl… »
« Che la tua amica è presto senza una casa! »
« Non puoi seriamente… non farlo, è davvero troppo per lei,. »
« questi sono affari della Kaiba corporation! Io aspetterò che Yugi torni sveglio, ma riguardo le sorti di Amyl sono affari che non ti riguardano! »
In effetti è così perciò dice con arrendevolezza. « Ok, va bene… »

No non va bene, a me dispiace, ma cosa posso fare? Questo è affare loro non ho diritto per importarmi…

Kaiba lo supera. « Bene, ci sentiamo faraone. » Poi se ne va e raggiunge la stanza di Yugi.
« Aibou, tu cosa faresti? »
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Yugi in quel sogno vede come sta Atem e vorrebbe abbracciarlo ma solo può toccare quella superficie che pare liquida e scrivo una frase a linee immaginarie poi con la magia cerco di inviarla a lui.
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Atem punto in cui sta vedendo trova una frase scritta a lettere oro. « non puoi fare molto, ma per un amico io l'aiuterei con ogni mezzo possibile. »
Atem si volta verso Yugi che dorme tranquillo. « aibou ma allora tu mi osservi? »

Poi chiude gli occhi cercando di percepire il punto da cui lui lo osserva, fino a trovarlo, perciò si avvicino al muro e Yugi lo vede così vicino in primo piano proprio, mentre l'altro metto la mano sul muro. « Aibou, sei qui vero? »

Lui si chiede come faccia a trovarlo ma quel viso è così bello che appoggia le suee labbra su quelle di lui solo che sono separati da una strana barriera tuttavia il ragazzo avverte un tempore sulle labbra poi però si sente alle spalle. « Stai baciando il muro? » Domanda Jonouchi di colpo ridendosela lasciando Atem ad occhi sbaratti perché efettivamente ha fatto ciò. « E-Ehm, m-ma no… che io?! Ahahaha ma cosa dici?! »
Jonouchi dice. « io ho visto che hai baciato il muro non sapevo che amassi i muri? »
Ed lui smentisce arrossendo. « N-Non era un bacio e, e poi perché mi parli hai detto che non siamo amici! »
Jonouchi si siede. « Sei dove sta Yugi è normale che sia qui… »
Lui incrocio le braccia. « Ah giusto… »

per un attimo ho pensato che Yugi fosse a un soffio da me, no io ho sentito le sue labbra, siamo collegati anche così… da un filo magico…


 
 

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Capitolo 10
*** Metà della stessa anima ***



Siamo al decimo capitolo non ci speravo più, e ammetto per scrivere questo capitolo ero senza idee, ma poi la musica aiuta, e puff eccolo qui; che dire mi sono messa a piangere, a ridere, ho vissuto emozioni stupende man mano che la scrivevo.
Questa storia la considero molto importante e realistica sul punto di vista relazionale, spero che sia apprezzato^^
lasciate le vostre impressioni^^ la foto qui sotto può fari capire la svolta che prenderà la storia, ma alla fine è stato già spoilerato due cpitoli faXD 
beh, buona lettura^^



capitolo 10.
personaggi principali: Atem, Yugi Amyl, Anzu.
secondari: Jonouchi.
Comparse: Criss.
genere: sospance, sentimentale, filosofico, moralistico, romantico, vita quotidiana, azione, sovrannaturale.
rating: arancio
.

Metà della stessa magia.

Atem non parla molto con Jonouchi anzi, proprio non si parlano, tralasciamo il come Atem si senta ancora in imbarazzo e confuso per quel bacio dato al muro, però lui sa che non è stato così, forse per gli altri sì, ma per lui è stato come aver sfiorato seriamente il corpo di Yugi.

ma questo potere cosa è? Come mai sono a contatto con lui avendo anime separate?

Guarda il corpo di Yugi ad occhi esigenti di risposte.

Aibou come mai anche a corpo separato io e te siamo sempre in sintonia? Cosa ci unisce di più del nostro passato, del puzzle, del nostro amore?
Vorrei delle risposte.

« Atem, lo ami ancora? » chiede Jonouchi rompendo il ghiaccio,

« Si nota?» chiede con un lieve sorrisino dolce a quell' accorgimento.
L'ex amico annuisce. « Sì, l'hai fatto capire a tutti noi, comunque voglio dirti solo questo; io tengo a Yugi, ma anche a te; certo ho tentato di non ricordarti per non soffrirci, ma Yugi non ce l'ha mai fatta, tuttavia miha raccontato che sei un tipo molto doppiogiochista, che non parti in quarta se non hai un punto di forza, allora mi sono chiesto: perché ti sei separato dal suo corpo? »

Questa domanda ad Atem sorprende anche se l'intelligenza di quel ragazzo a volte può stupire. « Non ti fidi di me? »
Jonouchi esprime. « Dopo come stai con Amyl? No, mi hai parecchio deluso… »
E l'altro qui accenna giusto un fatto. « Mph… Amyl non è di certo un caso. »
L'altro chiede scettico. « Che intendi dire, che è programmato? »
L'altro fa le spallucce per poi indicare Yugi. « Anzu, Amyl, Yugi, Io… siamo tutti in gioco per questa mia battaglia, e lo sai vincerà solo chi sarà il più sincero. »
Jonouchi non lo capisce proprio. « Aspetta, stai mettendo a tavolino delle persone? »
Atem annuisce. « Mph, sì… siamo tutti nella tavola del “Destino” ovviamente questo dipende da Yugi per come sarà una volta svegliato. »
L'altro alza un sopracciglio sia per come è interdetto, ma poi quando elabora tutto chiede. « Non vorrai usare tutti per i tuoi scopi spero? »
Atem gli dà un' occhiata fredda. « E se fosse? »
Lui gli risponde guardandolo male con tale prepotenza. « Te lo impedirei!»
L'altro sorride quasi deliziato. « Oh davvero? E come picchiandomi forse? Alza le mani su me e te ne farò pentire. » Dice tornando a sguardo rosso per poi lasciargli la scelta se colpirlo.

ammetto mi diverte stuzzicarlo.

« E non pensi a come staranno tutti? » chiede Jonouchi trattenendosi.

Forse Atem può sembrargli egoista, ma ormai è pazzo, la lontananza di Yugi, il continuo usare il suo potere lo sta portando poco a poco ad uno Yami no game. « Stai zitto, che tu mi hai detto “Nemici” senza pensarci due volte… » Usa come difesa.

« Beh, cosa devo pensare dopo come te la spassi con quella arrogante!

Atem, svegliati quella ti porterà solo problemi e tu lo sai. »
L'altro esprime senza tanto badarlo. « È incompresa! »
« È diabolica, una ragazza che fa del male a Yugi, dove si è visto! »
« Senti tu non l'hai sentita, tu non sai la sua storia! » esclama stupendosi di come la difenda.
« Vedo che ci tieni a lei, quindi mandi via noi per stare con lei?! Ma non ci pensi a Yugi? »
L'altro dice sicuro di se. « A Yugi va bene! »

L'ex amico domanda « E tu come lo sai?! »
Atem svolta lo sguardo non sapendo bene come dirlo. « me l'ha detto! »

 

Questo spiazza Jonouchi, si chiede come sia possibile che Yugi accetti seriamente, però anche lui lo conosce. « Se fosse sai bene che lui dice sì a tutto soffrendo in silenzio! »
« Anche se stesse soffrendo io non voglio restare solo! » Ecco l'ha ammesso.
« Stupido, ci siamo io e gli altri! »
Atem strizza gli occhi esclamando. « Bugiardo, basta che abbia nuovi amici e mi scordate, pensate solo a Yugi, di me non vi importa. »
« Atem, hai scordato ogni momento?! Quando tu prendevi possesso di Yugi noi parlavamo con te, mai ti abbiamo scambiato per lui! Tu per noi sei un prezioso amico, ma se tu ti schieri con chi fa del male ai nostri amici e tuoi, non possiamo andare d'accordo! »
Atem un po' trema. « Allora perché Yugi mi ha detto che gli va bene?! Solo lui… solo lui mi vuole seriamente bene a tal punto da lasciarmi anche andare. »
Qui Jonouchi alza la voce e indica il dormiente. « Guarda in che condizioni è Yugi!

Guarda dove lo hai spinto!

Vuoi la verità? Dopo quel giorno che tu sei andato via avevi la scelta: potevi scegliere, Yugi aveva scelto, lui dopo che ti ha battuto ti ha voluto seguire, ma io l'ho fermato prendendolo!
Dopo che la porta si è chiusa lui ha detto una frase, e lo sai qual'è stata? »
l'ex faraone rimane con il fiato sospeso, cosa potrebbe aver detto lui che lui non sa?
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Yugi vede dallo specchio tutto e esclama. « No! Jonouchi non dirglielo! Non voglio che si senta in colpa! » tenta di rompere quello specchio ma è inscalfibile.
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Jonouchi mormora. “ Voglio morire… “ questo ha espresso. »
Atem rimane ad occhi lucidi tornando a viola commossi. « C-Che coincidenza… io avevo appunto detto quella frase ma al contrario… »
« Quale? »
« Quando l'ho guardato ho detto “ Aspetto il tuo trapasso” ma quando la porta tra il mondo dei vivi e dei morti si è chiusa ho mormorato un frase che non riuscivo più a trattenere, Seth mi sentì, era… “ Muori presto e ti verrò a prendere... “ dopo che mi sono accorto di ciò che ho detto mi sono reso conto che era sbagliato, ero io a non essere pronto per lasciarlo… »
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Yugi a saperlo mormora. « Lui si è pentito come me? »

inizia a realizzare i sentimenti di Atem
« Lui ed io abbiamo passato lo stesso dolore. »
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Jonouchi intanto dice. « mettiti in testa che noi tutti siamo ancora tuoi amici, ma siamo solo arrabbiati per la tua scelta! Ma a te non importa giusto? » E qui c'è arresa nel suo tono.
« Se voi foste miei amici non avreste mai escluso così! » esprime in difesa.
« Come pensi che starà Yugi una volta che ti vedrà con Amyl?

Non ti accorgi che ti ama?!

Non ti accorgi che per te si ammazza?!

Non te ne accorgi?! »
« È per questo che ci sto vicino! » ammette mostrando una linea del suo piano.
Jonouchi finalmente capisce tutte quelle frasi enigmatiche e non ci pensa due volte a dare un pugno all' altro. « Bastardo, non azzardarti a fare come Kaiba! Yug ha sentimenti! Non è come te. »

L'alto rimane un po' a labbro insanguinato guardandolo male. « Sentimenti, credi che io non ne abbia?! Tu Non puoi capire… Si è disposti a tutto per amore!»
Lui esprime. « A tal punto da ferire chi ami?! No, non riesco nemmeno questo ad accettare”

Forse nel tuo regno eri un re e potevi fare quel che volevi, ma qui sei un ragazzo come tutti, e Yugi è un mio preziosissimo amico! Ha sofferto grazie alla tua scelta, e tu vuoi spingerlo a soffrire di più!? A che scopo!? »

Atem abbassa lo sguardo, non sa se è proprio come pensa ma decide di dire un possibile evento. « Yugi mi ha deto ogni sua verità, ma è stato sotto un potente incantesimo, tuttavia non è stato altro che la sua anima a parlare! Tutto ciò che lui sa lo sa tramite l'anima, ovvero lo spirito!
Ma di testa, di coscienza lui non sa!
Quando lui si sveglierà potrebbe non ricordare i sentimenti per me, potrebbe anche non sopportarmi più… per questo devo far parlare la sua anima e per farlo uerei ogni persona, chiunque!»
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Yugi non sa cosa dire ma lo ammette è arrabbiato per una cosa simile,

 

lo amo sì, ma in questo momento lo sto detestando; l'amore può essere odio?


Digrigna i denti, si sente ferito? No, solo giocato, preso in giro, ma stavolta per colpa di questa prigionia…


Io scorderò questi sentimenti? Io potrei non amarlo? Non è vero, sono sicuro che non sono così idiota da ferirlo una volta che sarò sveglio, non credo… ma se fosse?


Gli viene spontaneo urlare da solo in quella stanza semibuia, vuota. « Mou hitori no boku, anche se non ricorderò, io non ti scorderò, se è vero che questa è la mia anima, significa che solo te sceglierò! Sempre! Promesso! Te lo prometto!! »
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Atem verso le orecchie sente un fischio, un vento e delle parole che gli languiscono lo sguardo guardando fisso il vuoto per poi andare verso la porta, ma Jonouchi chiede fermandolo con una mano sul braccio. « Non è che facendolo soffrire lo otterai, tu sbagli l'amore anche se è guerra non dovrebbe calpestare gli altri, e tu lo fai! »

 

L'altro si stacca da lui con una mossa per poi dire. « TU non sei innamorato giusto? Forse è vero sbaglio, magari Yugi farà me pentire di ogni mia mossa, ma perché dovrei dividerlo quando sono l'unico tra tutti voi mortali a sentirlo nonostante sia in queste condizioni?
Non pensi che con altri forse non sarebbe felice?
Io e Yugi ci amiamo, e non è un amore passeggero, forse non ora ma più in là lui sarà mio, sia con la mente, cuore e anima! »

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Yugi a sentirlo sorride lievemente appoggiando la testa sullo specchio, non dice nulla è solo contento che quel ragazzo sia così profondo e abba compreso il loro amore.
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Jonouchi non sa ben come ribattere. « Potresti anche aver ragione, so che tra voi c'è qualcosa di indistruttibile ma ti prego se ami yugi non giocare con i suoi sentimenti, se è vero che ha in se l gioco delle ombre e può attivarlo potrebbe fare disastri! Non avrai scordato come può distruggere la terra e gli umani! Quindi evita. »
Atem spiega. « Non sono stato mandato per eliminarlo, Yugi non è malvaggio non farebbe mai del male alla sua stessa razza, non è lo spirito dell' anello del millenio, e nemmeno Shadi, lui è solo un ragazzo che ha scontrato un potere più grande di lui, ma so di certo che nemmeno nel momento più tenebroso lui s trasformerà in uno "Yami no game" perché se fosse avrei il compito di eliminarlo… »

 

Apre la porta. « Ora lasciami solo. » e se ne esce camminando a passo spedito fuori dall' ospedale.
Quando si è allontanato da tutti e tutto, ripensa a quelle parole e sfoga quel sentimento di commozione che si è bloccato alla gola, e così si siede su uno scalino versando lacrime, trattenute.

« Aibou… mi manchi, sto impazzendo, non voglio fare male, senza te, mi sento solo impulsivo senza testa… se tu dicevi che avevi bisogno di me, io ho bisogno di te! Non voglio fare male ai miei amici, non voglio usare Amyl, non voglio, allora perché lo faccio, perché l'idea che tu mi dimenticassi mi fa agire così? Perchè, uso la magia contro tutti, perché mi lasci solo… Volevo tornare qui ma con te, non solo! »

 

Non resisteva più, quelle emozioni le ha tenute in se per così tanto tempo che quando Yugi ha detto quella frase il suo cuore ha perso ogni difesa, si è sentito vulnerabile, debole accorgendosi che su Yugi è debole difronte ai suoi desideri, non sa dirgli di no…
 

Piange giusto da solo, ma non si accorge che da dietro la porta di un edificio una ragazza ha sentito tutto ma si mostra facendosi sentire con un abbraccio.
 

Atem si zittisce, anzi si spaventa; ha un odore femminile non è di certo Yugi.

Volta un attimo lo sguardo vedendo Amyl e lui se ne vergogna perché lo sta praticamente vedendo in lacrime. « A-Amyl? C-Cosa ci fai qui?! »
Lei non risponde solo stringe l'abbraccio mormorando. « Sei difronte alla casa di mia zia, sono andata da lei per trovarla, e poi dalla finestra  ho visto te e così ti ho raggiunto…
Va tutto bene, ti ascolterò io, ti faccio da spalla. »
L'altro rimane senza parole. « No, non serve, sto bene… » tira su con il naso

 

che figura patetica che sono.

 

Lei non toglie quell' abbraccio e lui non riesce a staccarcisi.

Perchè non la respingo?
Mi manca così tanto qualcuno che mi capisca? No, devo staccarla, però è comoda…

« Non so il perché piangi, ma finalmente posso vedere un lato umano di te. » mormora lei a tono soave.
L'altro esclama non capendo. « Umano? Non paragonarmi ai mortali, mi tradite tutti, perfino i miei amici. »
«Io no, e comunque lo sei,hai sentimenti, e vedere le lacrime mi fa capire che sei umano anche tu. »
Lui guarda il basso. « Si tratta di Yugi, mi manca… »
Lei mormora. « Devi solo aspettare, si sveglierà. »
« La verità è che senza lui io mi sento sempre più irrequieto ed essendo comunque dotato di un potere che si nutre della negatività ho paura che farò male ai miei amici… è come se in questo corpo non avessi bontà. »
Amyl non ci crede. « Mi hai risparmiata, questo è un atto di bontà, quindi non sei malvagio sei solo… disperato, vuoi che qualcuno ti aiuti, vorresti Yugi, ma non puoi allora cerchi qualcuno che ti capisca… se vuoi io posso. »
Lui un po' si sente risollevato.

Amyl ha una profondità d'animo, sa capire come sto, che sia per quella capacità che mi ha detto Yugi?

«Amyl, se un giorno ti dovessi far piangere tu mi odieresti? »
Lei ci riflette su ammettendo. « Sarei delusa, ma odiarti, no,non credo. »
Lui chiede. « Tu ti sei mai innamorata? »
Amyl non dice nulla ma arrossisce molto guardandolo, solo che l'interessato non sospetta che lei abbia una cotta pazzesca verso lui, e le chiede. « Per amore tu faresti soffrire chi ami per fargli capire che ti ama? »

Lei afferma. « Certo! In amore si fa tutto! Pensa che io per chi mi piace farei follie! Mi ridicolizzerei, farei tutto per un suo… suo… b-bacio… » esprime guardandogli le labbra che assumono un sorriso sincero. « Perciò non è sbagliato? » chiede per conferma.
Amyl pur di farlo restare con quel sorriso.« Tu credi che sia sbagliato? »
E qui lui oltre sbattere le palpebre ad occhi viola, scoppia a ridere. « Ahaha, cosa c'è non vuoi rispondermi? Beh, ecco… io credo che sia un mezzo! Da una parte sento che è giusto ma dall' altra no. »
Amyl sospira. « Ti fai troppe paranoie, non sei tu a dire sul “destino” »
Lei lo stupisce. « Intendi che se è destino andrà tutto bene? »
Amyl annuisce. « Io credo che tu debba solo essere determinato! Ami questa persona? Allora continua la tua strada! Vai avanti, non pensare se è giusto o meno, finché segui il cuore è giusto! »
Quelle parole come il vento alleggeriscono l'anima tormentata del' ex faraone e poco a poco rivaluta Amyl.

Credevo che fosse stupida, arrogante, superficiale, antipatica invece è comprensiva, profonda, intelligente, ha qualcosa di raffinato, la sua voce poi è così regale e dolce… simile a una principessa, già, è quasi magica, sa colpire con le sue parole, mi stupisce.

« Grazie. » e corrisponde l'abbraccio guardandola negli occhi. 
« Sei un' amica. » aggiunge dandogli un baciano a guancia che lei rimane paralizzata da quanto il suo cuore si è sciolto. - Mi ha dato un bacio, un gesto d'affetto, mi ha… il ragazzo più carino e carismatico di tutti, il ragazzo che stimo mi ha… forse io…-

 

Nel suo sguardo Atem nota un cenno di determinazione e una risposta con un bacio che di regola solo Yugi sa dargli, nemmeno Anzu l'ha mai fatto, ma quel bacio sulla guancia gli fa capire che sono amici, o almeno questo comprende e intanto lui arrossisce, quel profumo dolce gli fa impazzire i sensi, che sia una pozione?
Le risponde con un sorriso come conferma, poi si alza e si asciuga gli occhi. « Potresti evitare di dire che mi hai, si ecco visto in lacrime? »
Amyl annuisce. « Allora posso avere l'onore di vederti così solo io? »
Lui non comprende quelle frasi. « Beh, sì, certo, tu e Aibou! »
Amyl chiede. « “ Compagno?” Scusa è chi è? »
« Yugi. » Prende una mappa e chiede. « Secondo te tra questi musei quel'è quello che parla delle mie origini? »
Amyl si chiede che intenda. « Intendi per l'Egitto? Beh, ti consiglio questo, è ben fornito, ma si paga la tratta. »
Lui sospira. «Se non sbaglio questo è il museo che il nonno di Yugi sempre l'ha portato, grazie! Mi impresti i soldi? »
E lei lo guarda scettica. « Non è che mi hai preso per la tua banca vero? »
L'altro sorride facendo un simbolo di favore con un occhialino. « E su dai siamo amici, non puoi uno strappo per me? »
Amyl a quel occhialino viene proprio conquistata. « G-guarda che non mi ipnotizzi con quegli occhioni! »
L'altro sbuffa. « E allora cosa vorresti in cambio? »
E lei chiede. « D-Domani U-usciamo assieme? »
Per Atem non pare un problema, del resto per lui è come uscire con gli amici. « Certo, nessun problema, ma perché sei rossa? Certo che sei proprio timida, ti rende adorabile. » E chiede. « Adesso posso i soldi? »
La ragazza pensa. - Mi trova adorabile? Ma se mi aveva detto stamattina che ero arrogante o non so cosa? Però sono felice… piano piano ci conosciamo. - prende i soldi. « Ecco a te. »
Atem li prende e se li intasca. « ottimo, ah senti ma quello lì è cibo? »
La ragazza afferma tenendo una borsa. « Mia zia mi ha detto di portare a casa le polpette in sugo, e altre specialità sue. »
Atem un po' diventa timido, non sa bene parlare con una ragazza quindi opziona a far finta di parlare con un ragazzo. « Io non ho fatto colazione e pranzo, avrei fame, posso mangiare con te qualcosa? »
Lei sorride mettendosi una mano sulle labbra. « Come sei diretto, accetto. 
Allora vieni a casa mia vuoi? »

 

Atem ci sta, non gli va di parlare ancora con la famiglia di Yugi per diversi motivi legati allo stesso ragazzo dormiente. « Andiamo. »
Quindi Amyl conduce Atem a casa sua, che gli apre il fratello minore. « Sorellona dovevi dirmelo che lui sta con te. »
Atem specifica. « Ma no, siamo solo amici. »
Amyl cambia argomento con suo fratello.. « Cris mamma non è tornata? »
Il bimbo annuisce « Sai il capo l'ha tenuta a fare gli extra. »
Quindi la ragazza esprime. « Ok, tu tratta bene Atem, io preparo la cena, la zia ci ha lasciato qualcosa. » Poi si allontana e Atem viene portato in salotto.

Si vede che non è di una famiglia ricca, eppure non è male come posto, come glielo dico di Kaiba? 

Criss prende il suo deck. « Sai che mia sorella è tua fan sfegatata? »
Atem chiede. « Perchè io ho fan? »

ma non era Yugi ad averle?

Criss ostiene. « Dovresti entrare nella sua stanza è strapieno di poster su te. »
Atem rimane sconvolto. « M-Me? S-Sei sicuro che non si tratti del mio alterego? »
Il piccolo non lo capisce e chiede. « Sei Yugi Mutou no? »
E lui dice in difficoltà. « Sono suo.. p-parente sì… »
Quindi il piccolo guarda sua sorella che canticchia tranquilla e poi fa cenno ad Atem di seguirlo bisbigliando. « Allora vieni ti mostro la camera di Amyl.. »
Atem dice per privacy. «Non è meglio che sia lei a mostrarla? »
E lui sostiene. « No, così dici a tuo fratello di non darle troppa corda, fidati è una pazza per quel ragazzo… »
Atem lo segue.

A me non sembrava mica innamorata di Yugi e nemmeno di me, già mi ribatte sempre, se lo fosse non mi andrebbe contro, le ragazze mica sono così avventate, eccetto Mana, ma lei è diversa, è la mia amica d'infanzia.


La porta della stanza di Amyl viene aperta e Atem rimane sconvolto non ci sono  foto di Yugi ma solo su Atem, e lui per l'imbarazzo si mette una mano sulla faccia, ci sono persino foto di quando non era ai tornei.
« M-Ma cosa è una stalker questa ragazza?! » Chiede spaventat e sconvolto che esistano persone così invadenti.
Cris afferma. « Esatto, i miei amici sono spaventati da lei, pensa che una volta ha amazzato una bambina, è stato insabbiato tutto. »

 

Atem questo lo sa e intanto cammina dentro l'area della stanza andando verso la scrivania per poi guardare quel quadernino rosa aperto e leggere.

“ Caro diario, Atem è un ragazzo interessante, siamo rivali, ma io spero che un giorno mi noti, per te ho speranze? “

Atem riflette. - Ma non sembra innamorata, cioè ok, una pazza lo so bene, ma innamorata no, però mi spaventa, questa ragazza non ha mai ripreso Yugi solo me, questo significa che ama me?
Ma io non voglio essere amato da una maniaca simile… spero non faccia nulla altrimenti la mindcrasho, anche se credo che se Yugi lo scoprisse s'infurierebbe…

Da dietro si sente un urlo. « AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH E TU CHE CI FAI NELLA MIA STANZA!!? » Chiede Amyl con il mestolo in mano a guardare Atem con il suo diario e subito glielo ruba. « COME TI PERMETTI A LEGGERE I MIEI SEGRETI EH?! »

 

Atem indietreggia, non l'ha mai vista così arrabbiata sopratutto evita quel mestolo sporco di minestra.

« N-Non ho letto nulla! » Si giustifica mentendo ma Amyl non si fida che lo guarda ad occhi scettici, poi si calma e si giustifica. « Senti quest foto sono solo… insomma, non è che mi piaci o altro, è perché voglio essere brava come te a Dual Monster, o-ok? »
Atem resta a volto di chi ha un po' timore. « Eh eh, ma io mai ho pensato che sei una pazza stalker che mi vuole come ragazzo eh… »

 

La ragazza arrossisce fin sopra i capelli, per poi spingere Atem fuori dalla stanza. « Ascolta vai a vedere se è pronto io devo parlare con mio fratello. » E così si ritrova spinto fuori dalla stanza, poi sente sbattere la porta e sentire dal piccolo.

« Aiuto!! stammi lontana con quel mestolo. »

La ragazza urla rincorrendoo. « TI AMAZZO FRATELLINO TU NON DOVEVI FARLO ENTRARE!! DOVEVA RESTARE IL MIO SEGRETO, NON MI SCAPPERAI! SCENDI DALLA SCRIVANIA! »
Atem curioso mette un orecchio alla porta sentendo come le cose cadano per terra.

Accidenti deve essere proprio fuori di testa per fare tale baccano…
Ma perché? Insomma ha detto che mi stima e basta mica mi ama… o mentiva?
Non che mi riguardi tanto a me piace solo Aibou…

Va verso la cucina e mescola l'impasto sentendo dal piano di sopra altre frasi.

« Adesso lui mi eviterà ed è colpa tua! »
« Fa male quel mestolo in testa, non si picchiano i bambini! »
« Sta zitto!! Per colpa tua lui mi eviterà! Ero finalmente riuscita ad essere sua amica. »
« Senti non mi pare così sveglio sai? »
« Si che è sveglio, ed è anche prepotente, ma è un perfetto bad boy. »
« No, ti assicuro che non è così sveglio in amore, scommetto che ci crede alle tue parole. »
« Dici che non mi odierà? »
« No, quello per me è tonto… »
Amyl un po' si calma. « Sì in effetti un po' lo è… oh bene, vado a vedere se è pronto. »

Atem rimane a mescolare e assaggiare.

Oh buono, non è male in cucina ma ch sarebbe tonto? parlano di me? e perchè? Va beh, non mi riguarda, l'importante che non mi fanno del male...

Amyl raggiunge la cucina e va da Atem. «Scusa eccomi, noto che ci sai fare in cucina, come è? »
Lui esprime con il sorriso. « Ah a me piace, comunque sì qualcosa, Honda insegnava molto a Yugi e io apprendevo, ma non sono poi così bravo sai? »
Amyl prende lei le redini e ordina. « Ok, adesso cris apparecchia la tavola, tu se puoi aspettare in salotto. »

Atem si dirige verso il salotto notando cris con dei bernoccoli in testa. « Ehm, ti ha fatto tanto male? »
Lui sostiene. « Prenditi te 10 colpi in testa con un mestolo di legnoe vediamo che fai? »
« io? La bloccherei con la ma...ehm mi opporrei sicuramente. »

Amyl urla. « Cris, vieni subito qui ad apparecchiare. »
Il bimbo maledice mentalmente la sorella e si mette a stare sotto i suoi ordini e così Atem scopre che Amyl sa comandare, poi quando tutto è pronto il ragazzo si mette a tavola a mangiare tranquillo e Amyl per non mostrarsi che lo fissa, rimbecca con scuse il fratello che è accanto ad Atem.

 

Atem un po' invidia quella calma, gli riporta alla mente Yugi quando parlava con lui o ci litigava per gioco, appunto dopo un po' assume uno sguardo assorto preso tra i suoi pensieri ed Amyl se ne accorge che con il cellulare ci scatta una foto. - Questo lo intitolo Atem versione sovrappensiero, sa essere bello anche così… - poi salva la foto, e Criss pensa. - Lo dicevo che questo è addormentato… -
Amyl poi chiede. « Atem ci sei? »
Il ragazzo si risveglia. « Eh? Ah sì certo, cosa c'è? »
Cris afferma. « Sei così pieno di pensieri che non ti accorgi… » Non riesce a finire perché poi sente dalla sorella sbattere il bicchiere e un occhiata truce gli giunge che lo zittisce ed Atem chiede non vedendo lei. « accorgermi di cosa? »
Amyl inventa. « che ho anche preparato il dolce, ti va? »
Atem la guarda e dice ad occhi a felici. « Sì! Sono secoli che non tocco i dolci! »
Cris chiede. « È un modo di dire? »
Atem afferma. «Ehm, sì certo… » Poi prende il dolce e se lo gusta.

Questa famiglia è proprio bizzarra, si amano proprio… già ma io la mia famiglia in questo tempo non l'ho più… sono senza identità.

E così sospira mormorando. « Siete fortunati… »
Amyl chiede. « Dici? Non è una fortuna avere un rompi come fratello. »
Il fratello risponde. « Pensa io che devo dire di avere una sorella fuori di testa. »
L'altra esclama. « Ripetilo se hai coraggio! »
Atem esprime. « È per questo che vi invidio, io non ho più una famiglia...» Esprime a faccina triste per poi sorridere. « Ma non mi abbatto, qui c'è Aibou… mi basta lui. »
Amyl pensa. - Aibou? Non smette di usare quel termine, ma che ci è fidanzato forse? Spero che Yugi non si svegli tanto presto, devo farmi notare.. - « E anche io! »
Criss pensa con una mano sulla guancia. - ma chi ti guarderebbe pazzaoide… -
Atem afferma. « Sì certo anche tu! »
E questo spiazza Cris. - A lui lei piace? Ma che razza di gusti ha?! Mah, però sono geloso, mia sorella è una bella, e se questo la facesse piangere? Devo capire che ragazzo è!.-
« Altre amiche no? »
« Amiche? Forse Anzu, ma mi ha detto che non siamo amici… »
Amyl sostiene. « A-Appunto, e poi mi detesta. »
« Dovresti dire a lei cosa poi ti è successo. »
« E per cosa per avere comapassione? No, io voglio essere apprezzata per come sono non perché compatisco… »
Atem sorride. « Mi piace, hai una tua identità! Io però ammetto che mi hai fatto compassione, però è un bene stavo per non renderti più in te. »
Cris chiede protttivo come non mai. « Cosa vorresti dire? non fare del male a quella scema ok?! »
Atem si corregge. «  eh eh, ma si scherzavo...»

ma che gli prende? sembra così prottetivo, mah...
Questo bambino, mi fa strane domande, sembra sveglio… non posso dirgli di certo cosa volevo fare a sua sorella anche se Amyl credo che lo sappia…

La serata passa, il dialogo fra tutti non è di gran conto ma permette ad Amyl di comprendere quanto Atem sia sotto quella spoglia da duro un tipo sensibile con onestà e lealtà.

Quando Atem deve andare a casa sua Amyl con una scusa manda via Criss.

 

« Allora ti sei divertito? » Chiede lei ad Atem.
« Molto, tuo fratello è sveglio, credo che non mi sopporti. »
« Ah lui, è geloso, lo fa con tutti i ragazzi che s'importano a me. »
« beh, allora digli che sbaglia a trattarmi freddamente, a me non interessi. »
Amyl ci rimane male ma sorride « Ma nemmeno tu, te l'ho detto sono solo tua fan per i duelli, ma mica ti amo, anzi non potrei mai amare uno come te. »
L'altro non se ne importa. « Nemmeno io, però lo ammetto sei buffa. »
Lei chiede arrossendo. « Che avrei di buffo? »
A Atem la indica. « Il come gesticoli, è dolce, non so mi ricordi tanto Yugi, quando lui s'imbrazza ha atteggiamenti timidi. »
Amyl pensa. - ma io sono così, non capisce che mi fingo di essere sicura? - « Ah già, sempre lui, beh, buona fortuna con questo amore eh. »
Atem si gratta la guancia. « non so cosa dire, mi stimi ma ugualmente non ti appicichi. »
Amyl pensa. - E perderti? Ma mi hai presa per idiota forse?- « Ti stimo, ma a me basta esserti amica, poi beh, se ami un' altro mica posso mettermi in mezzo ti pare. »
Atem lievemente arrossisce. «Ne sono felice! Beh, ora vado ciao. » e gli dà un baciano a guancia cosa per lui normale tra amici anche se Amyl ci rimane a sognare.


Passa un giorno, Atem si è messo a dormire a casa di Yugi sempre di nascosto, poi in mattinata dopo essere andato trovare Yugi prima di tutti decide di andare presso una biblioteca per cercare informazioni su quel legame strano perché è convinto che possa essere l'unico a poter risvegliare Yugi.
Speriamo ci sia qualcosa di antico, ma dubito che ci sia…

Guarda tra le enciclopedie riguardo l'Egitto, li sfoglia ma non trova nulla che parli di lui, nemmeno una foto da poter tradurre
 Passa così per tutta la fila di libri con circa 40 volumi, sta fino sera tardi scordandosi dell' appuntamento con Amyl, e poi basta anche la sua testa fuma per quel troppo impegno.

Non c'è nulla! Nemmeno un cenno sulla magia della luce, delle ombre, nemmeno di me! Nulla!! Questi mortali sono così ignoranti, ma possibile che nessuno sappia se non i custodi?

Si arrende ed esce ormai dalla biblioteca per poi dirigersi verso il museo.

Forse là c'è qualcosa?

Ci spera, ci entro ma le guarde lo buttano fuori, quindi si arrende e aspetta il giorno seguente per andarci, infatti in mattinata sempre di nascosto esce dalla casa di Yugi e raggiunge il luogo.

 

Ho fame, non ho mangiato nulla ieri...

Il posto non è affollato, anzi è quasi deserto, ci entra solo che la bligiettaia gli chiede il pagamento per la visita ed lui usando i soldi di Amyl riesce a passare

 

Entra nel referto egiziano, ci sono tantissime nozioni dell'era egiziana, alcune anche su guerre, ma non pare che ci siano manufatti sul suo tempo, nemmeno sulle carte egizie, anzi il Dual Monster pare assente in quel museo.

Niente, forse il nonno di Yugi sa qualcosa…

Cerca di uscire ma talmente ha tante stanze che inizia a perdermi.

Oh no, e adesso dove sono finito?

Si guardo attorno trovando diverse sculture, evidentemente è finito nell' arte neoclassica, e vaga guardandosi attorno per poi vedere una porta, quindi ci entra.

Si sente odore di muffa, di dipinto vecchi,, l'aria è irrespirabile, ma cerco di passare tra quegli scaffali. « ma che sezione è questa? »

 

Prende una torcia dallo zainetto, ed illumina gli scaffali per poi trovare dei libri di magia. « Li ho trovati! » Ne prendo uno, ma è sigillato e legge l'avviso.

« Se dal sangue non puro sarai una sanzione riceverai. »
A toccarlo leggermente quelle scritte s'illuminano. « Sangue puro? Ma che significa!? »
Si appoggia ad uno dei scaffali e riflette.

Io non sono vivo, certo ho un corpo ma non è proprio il mio corpo reale quindi non sono puro, no? Però devo tentare…

Lo apro, le pagine sono tutte bianche poi d'un tratto viene scritto. “proseguendo verrai immerso nelle tenebre, indietreggiando la luce perderai, allora che farai? “

Lui mormora. « Ci mancavano i rebus… » ma non riesce a rispondere perché subito le pagine cambiano colore, e il circostante non è più quella specie di magazzino del museo ma un luogo dagli sfondi violacei, e Atem lo comprende che è finito all' interno di un gioco delle ombre.
« Chi è il master, il libro forse? »

fa un passo, ma un cerchio appare che lo chiude in una gabbia. « Oh no! »
e quella gabbia mi debilita di energia mentre de fili dal suo corpo si perdono.
« Non di nuovo… » Strizzo gli occhi tentando di contrastare quella prigionia ma non ci riesce e poi legge una frase.
« Game over »

Rimane spaventato, trema, suda, non sa più cosa pensare che si accascio a terra. « Ma perché? Io ho questo potere, cosa c'è che manca?! »
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Yugi guarda la scena impietrito che tocca lo specchio urlando il nome del suo compagno! «Non puoi perdere così! Rialzati Atem! »
ma lui non lo sente ed Yugi si sente così inutile che non sa cosa fare.
« Mou hitori no boku! Non cedere! »
Preme quello specchio sperando che possa passarci ma non ci riesce, in qualche modo è corporeo in quell' luogo misterioso oscuro.
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Atm Respira a fatica e riflette su quel rebus.

Sangue puro, se io proseguissi verrei preso dalle tenebre ma se io indietreggiassi perderei la luce; che cosa farei per scappare?
Allora mettiamo che sia in un labirinto dietro di me: c'è chi amo e lo perderei a un passo, davanti a me c'è la mia paura, e quindi mi rimarrebbe solo destra e sinistra, ma non ha senso; io sono bloccato qui, e se non trovo una soluzione finirò con il perdere l'anima…
Davanti, dietro… stare fermi… e poi quella parola: il sangue…

Ci sta un po' fino a trovare la risposta.

Rimango in mezzo! Ok, quindi la risposta è mezzo no?
Perciò ora mettiamo la prima frase: sangue puro, io no ho un corpo e questo è solo un incantesimo, ma sono collegato a Yugi, io esisto qui sulla terra solo perché lui è qui… già, per questo io e lui siamo collegati da un filo sottile!
Yugi è la mia anima a metà, ma questo non è che può aiutarmi…
Se io sono a metà, devo diventare un intero, ma per essere un intero ci vogliono due metà; forse il sangue puro non intende il sangue come liquido ma l'anima?
Consideriamo che questo luogo divora l'anima, perciò io ho un' anima a metà, perché è Yugi che mi completa…
ho trovato la soluzione, ma il farlo è impossibile, forse anche rischioso…
ma piuttosto che morire qua, lo faccio.

Alza la testa per poi scrivere un messaggio a linee immaginarie, la mano trema per mancata forza ma tenta di scriverlo correttamente e poi lo fa sparire.
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Yugi dallo specchio vedo una frase che per lui è impossibile “ Unisciti a me, vieni qui, tenta, provaci….”
Yugi sbarra gli occhi. « E come faccio?! » chiede più a se stesso che al messaggio.

Non so che cosa abbia in mente, ma io sono bloccato qui, però c'è un collegamento, ma perchè? Forse devo capirlo?
IO e Atem da sempre abbiamo avuto un legame mentale, ma questa non è telepatia ma è come se… se io e lui fossimo legati da un filo magico…
Non è che è la magia?
Atem è qui perché sono entrato in contatto con la magia, se ci penso ogni nostra avventura è stata collegata dalla magia e dalle carte, il suo passato pure, e persino il mio passato con lui…
se il nostro legame è donato da questo filo magico significa che è qualcosa di non corporeo, quindi forse posso raggiungerlo?
Però io non ho nulla che mi colleghi a lui nella realtà e in quel mondo no?
Poi guardo le mani.

Mou hitori no boku ha un suo corpo, come ci è riuscito se il suo vero è mummificato?

Inoltre ha la mia carnagione non più scura quindi ha il mio Dna?
Perciò avendo il mio Dna, ha il mio sangue?

E se ha il mio sangue significa che lui è come il mio specchio?

Se fosse così Atem non sarebbe puro, certo la sua magia sì, il suo spirito sì, ma non il suo corpo! Quel corpo è legato alla mia esistenza, quindi se io morissi lui tornerebbe uno spirito?

Ma allora io e Atem siamo la stessa anima separata?
Ora ho capito!! dobbiamo unire i nostri poteri, forse così lui verrà visto come puro, e si salverà!

Pensato ciò chiudo gli occhi mi concentro anche se è difficile la paura che il tempo scada è grande tuttavia quando riapro gli occhi gli scrivo.
“ vieni verso di me come prima. “
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Legge quel messaggio.

Ma non vedi che sono debole?! Accidenti, ci provo…

Chiude gli occhi e tento di captare a sensazione dal punto in cui Yugi mi stia vedendo e così gattona verso essa anche se sento il corpo schiacciato da una grande gravità, tuttavia riesce a raggiungere la direzione e Yugi vede Atem a a primo piano, mentre Atem no, solo lo percepisce.
Uno vede l'altro no, sono praticamente uno di fronte all' altro, in quella barriera invisibile che rende Yugi vicino e lontano, ma i due si sentono vicini.

Yugi appoggia la mano sulla superficie dello spechio e Atem tocca la barriera incantata nel punto in cui Yugi ha le mani sul suo specchio.

Yugi chiude gli occhi e Atem sente di nuovo una sensazione a mano, come se si scaldasse, e questo calore penetra nella pelle inondandolo di qualcosa che gli sembra famigliare e che gli ridona le energie.
Chiude leggermente gli occhi e risponde a Yugi con la stessa tecnica, entrambi così mescolano assieme la loro magia imprestandosela

Ad occhi chiusi riuscono a vedersi e quasi per Atem sembra di poter raggiungere quel luogo.
 Yugi pure riesce a vederlo nello stesso sfondo che ha alle spalle per colpa di quel incantesimo.

 

Aibou torna qui…

Non so come fare, ma sono felice che non siamo soli, ho compreso il cosa ci ha sempre unito.

Anche io. Volevo svegliarti e mi sono cacciato in forze più potenti di me.

Non serve, io tornerò, non so come mi sveglierò, tu solo aspettami.


Sì!


Riaprono gli occhi e Atem si rialza per poi scagliare contro quell' accumulo di energia ricevuta color oro, sulla barriera fino a infrangerla e distruggerla poi fa un passo e il libro riappare così come il magazzino e finalmente può leggere tutto il libro mormorando. « Ecco qui, la magia della luce e delle tenebre:
la magia della luce racchiude i sentimenti del cuore ma con un sacrificio, mentre quella delle tenebre richiede sentimenti della psiche ma occorre vincere un gioco.
Quando esse si mescolano possono esaudire ogni desiderio.
La magia della luce è stata bandita in quanto il sacrificio comportava la propria morte. “ sì appunto stavo per prerdere la mia anima per donarla a Yugi… però non dice nulla su come svegliare Yugi…

Va beh, Aibou ora te li traduco così te li leggi!»

Torna a casa di Yugi, prende carta e penna e sintetizza tutto traducendo dalla sua lingua al giapponese e Yugi curioso legge tutto dallo specchio per poi mormorare quelle parole, intanto Atem scrivendo impara ogni cosa a memoria, e nel tempo passato a fare ciò si accorge che esistono tantissime cose che lui ignoravo. « Ecco fatto, io ti mostro come si fanno. »


Ormai è sicurissimo che Yugi lo osservi perciò esce di casa e raggiunge una zona abbandonata per poi leggere il libro e provare diversi incantesimi tralasciando le maledizioni, non gli va che Yugi le sappia.

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Yugi osserva dallo specchio la magia di Atem rimanendo affascinato e non per la magia ma per come lui sia così figo.

Atem è proprio attraente, insomma ha quel viso così sicuro, ha un karma che affascinerebbe molte, quasi sono invidioso, io non ho tale fascino inoltre sono basso, mentre lui è alto, mi dicono spesso che sembra che vadi alle elementari… mentre per Atem scommetto che lo danno per uno di terza superiore… siamo proprio opposti…
però Atem ama me no? Anche se c'è Amyl, spero che quel diavolo non faccia il cretino con lei, non so il motivo ma con Atem non posso stare mai trnquillo…


Passa giusto qualche giorno, Atem non ha toccato cibo ma nonostante ciò non muore di fame questo perché vive grazie a Yugi tuttavia il senso della fame lo prova.

Accidenti, ho troppa fame, almeno uno stuzzichino…

prende il cellulare e chiama Amyl solo che lei pare su tutte le furie appunto dopo che lo raggiunge esclama. « Atem, dove sei stato per questi quattro giorni!? Dovevamo uscire l'hai scordato!? »

Il faraone indietreggia un attimo. « Ehm, ecco avevo da fare… »
Amyl gli tira un pugno in testa. « Non si trattano così le ragazze hai capito?! Se non volevi uscire con me bastava una chiamata, ti ho persino dato i soldi per andare al museo! » poi lo prende a braccetto. « Ma ora rimediamo, andiamo, usciamo insieme. »
Atem non sa come ribattere, quella ragazza sotto sotto la trova veramnte fuori dal comune.

Mi tira pugni in testa e ci sto? Si vede che sono disperato di cibo per stare ai suoi cappricci.

« Aspetta ma dove andiamo? » Chiede curioso stando dietro al suo passo.
« Al museo, a scuola ci hanno dato da fare una relazione d'arte, e dato che tu mi hai dato buca ci andiamo assieme, nulla in contrario vero? » Chiede ad occhi che non tollerano il no.
« C-Come vuoi… »

meglio assecondarla questa mi menerebbe...

Atem raggiunge il museo, Amyl paga la tratta per lui,e lei verso i quadri,  però Atem per non perdersi in quel museo enorme la tiene vicina fno a che non vede il reparto dedicato all' egitto e la storia quindi legge quelle lapidi.

« Tu capisci quei disegni antichi? » chiede lei curiosa.
lui annuisce. « Sì è la mia lingua originale, non lo sai che sono egiziano? »
Lei se la ride. « Scusa non ci assomigli, certo hai gli occhi affini ma non hai tratti egiziani. »
Lui si indica. « Questo è il corpo fuso con il Dna di Yugi, ma io non sono mica così, ecco ero di carnagione scura, occhi rossi, ecco immaginami così e mi puoi vedere. »
Amyl ci prova per poi dire. « Oh quindi eri ancora più affascinante... e a quel tempo tu avevi la ragazza? »
A questa domanda arrossisce annuendo timidamente. « mmh, sì, mamma e papà e volevano che mi sposassi con una principessa… mi avevano combinato il matrimonio e nemmeno la conoscevo!  »
Amyl esprime. « Ah, sì lo fanno spesso le famiglie sovrane di un popolo… ma lo sapevano i tuoi dei tuoi poteri? »
Io sorrido. « Bella domanda, mio padre no, lui era ignaro, ma mia madre mi dise che sapeva che sarebbe nato la reincarnazione delle ombre, sai io in vita non la conoscevo, solo in morte l'ho vista ed è magnifica, chiunque se ne innamorerebbe, posata, raffinata dolce, cordiale, gentile, saggia, con una voce da sirena, t'incanta sa sentirla, tranquillizza l'anima, io ricordo che mia madre per calmarmi mi cantava qualcosa e così dormivo per molto tempo. »
Amyl sorride affascinata. «wow! È una storia fantastica! »
Lui un po' s'imbarazzo. « beh, tutte le madri sono così no? »
Amyl sostiene. « La vita non è rosa e fiori, la mia mamma è assente, lavora sempre, e da piccola non c'era mai a casa, rimanevo anche sola ad accudire il mio fratellino. »
Un po' lui si dispiace e di nuovo prova compassione per lei. « E tuo padre? »
Lei si tocca le braccia, evidentemente non vuole parlarne ma solo perché è lui rivela. « Vorrei dirti che è morto, ma in verità è vivo con altri figli… e poi è riuscito a vendere ogni cosa la nostra casa, ha preso i soldi lasciati da nonno per noi, e li ha spesi in azzardo, ci ha impoverito, messi in debiti enormi, mia madre per questo ha cercato di lavorare giorno e sera per accudire me e mio fratello, ma non ce la faceva, tornava a casa esausta, certe volte crollava difronte alla porta di casa ed io chiamavo l'ambulanza… finì con l'ammalarsi… andai da mio padre, gli chiesi un aiuto ma mi disse di no, e i suoi figli mi sbatterono fuori di casa, sai quello lavora per Kaiba quindi ha un suo stipendio… gli chiedevo un aiuto, un misero aiuto ma mi ha trattato come se non fossi della sua famiglia!
Ho tentato e ritentato, a tal punto che sua figlia gelosissima di suo padre mi ha detto “ Lascia stare mio padre, tu non sei in famiglia, lui vuole bene solo a me!” io dissi “ ma io sono sua figlia, la prima! Dovrebbe volere bene a me!” e poi lei mi disse “ vuoi la verità!? Papà è stato con tua madre per poter avere i soldi della tua famiglia! Per poter stare con mia madre! Non ha mai amato voi, solo mia mamma!” Erano parole così orrende dette da una bambina che non resistei e la spinsi contro un auto ma suo fratello riprese la sua sorellina, mi guardò con ira e poi… l'incidente… quel bambino mi ha spinta a forza in strada, l'auto ha sterzato per evitarmi ma era tardi… -

Atem rimane a bocca aperta, non sa proprio cosa dire a tale tragedia che l'unica cosa che gli viene spontaneo da fare è darle un abbraccio perché Amyl a quei ricordi ha lasciato lacrime amare.

« Ma perché mi abbracci? Faccio pena? Sono debole per te. »

Lui la stringe forte, vuole farle capire che le darebbe supporto moale. « Dopo portami da loro… » Non aggiunge altro e lascia l'abbraccio mentre lei chiede. « Perchè?»
Lui si mette le mani in tasca. « Perchè è imperdonabile abbandonare il proprio figlio, non aiutarlo e soprattutto impoverire una famiglia solo per arricchirsi! »
Amyl rimane colpita,. « Non serve, ormai è acqua passata, dico che non ho un padre e sto bene… »
Poco lui ci crede ma aspetta che lei finisca i compiti per casa.

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A sapere la storia di Amyl Yugi ha provato compassione, insomma a lui dispiace ma non può non amettere che trema all' idea che Atem possa provare qualcosa per lei, tuttavia toccando il suo cuore si dico che lei non può staccare il suo legame con lui.
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Amyl per noia si appoggia a quello che sembra uno specchio, in quell' istante che tocca lo specchio gli sembra di cadere nel vuoto e infatti cade all' indietro, « Ah!? »

Atem a sentirla si volta di scatto vedendola cadere dentro una specie di specchio magico. « Amyl attenta!! »
Corre verso lei per prenderle la mano ma lei sparisce all' interno di quella lastra e lui tocca quello specchio. « Amyl!? Ehi mi senti!? »
Dà uno sguardo allo specchio vedendo che ha un simbolo della sua magia. « Cosa è questo specchio?! Non può essere lo specchio del destino… se fosse perché è stat attratta? »

Si guarda attorno, ci sono le telecamere, e qualche passante.

Non posso usare la magia, c'è troppa gente ma devo trovarla! Se aspettassi forse sarebbe troppo tardi, Amyl è umana cavolo perché è stata attratta?!

Rischiando di essere visto chiude gli occhi, si concentra e recita a bassa voce un incantesimo, sotto di lui si attiva l'anatema che gli permette di oltrepassare lo specchio e di giungere all' interno di uno spazio nero e così cammino alla cieca.

È buio non si vede nulla, dove sarà Amyl?

Cammino non sa per quanto, in un unica direzione, non ci sono luci cammina nel buio e lo ammetto ho paura, perché mi sembra di passeggiare nel vuoto, in un labirinto senza fine.

« Amyl!! Sei qui?! Almeno parla! »

Non sente nulla se non i battiti del suo cuore spaventato.

Tremo, come torno indietro? Non c'è nulla… ho paura… quanto sta passando? Ore? Minuti? Non c'è tempo sembra… il regno del vuoto assoluto…

a quella idea impallidisco. « AMYL!! Dimmi qualcosa! »

Continua a camminare alla cieca, ma poi basta anche lui si arrende e trema, toccandogli le braccia, rabbrividisce e si accascia a terra diventando insicuro. « qualcuno risponda, mi sento solo… fa paura, non vedo nulla… »
Mette le mani a terra e per terrore versa lacrime. « luce, luce, voglio la luce! »

Ogni umano impazzirebbe in una stanza infinita senza un briciolo di luce, e Atem lo sto provando a pelle.
Il sudore arriva la chiusura di quel posto aperto si fa sentire, e nutre così la fobia del buio.

« QUALCUNO MI RISPONDA!! »

Raggiunge poco a poco l'idea che sia un sogno e così inizio a graffiarsi quelle che credo che siano mani. « Svegliati, svegliati! » non lo vedo il sangue, ma il dolore c'è…
« Basta fatemi uscire!! »

 

Il masochismo incontra che pervade il corpo: lo sente esigere di essere toccato per sentirlo reale, vivo, e così morde la mia pelle, cadendo sempre più nell' insanita.

« No smettila! »

Si blocco una voce ho sentito. « A-Aibou? »
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Yugi dal suo specchio mormora. « Sono con te, non sei solo, non ti lascerò… »
Quelle parole gli fanno tornare un briciolo di sanità mentale. « Io ho te vicino? »
Yugi annuisce per poi concentrarsi e dire. « Cercami, tu puoi, cercami sempre… »

 

il suo animo si calma a quelle parole.

Cercarlo…

Poco a poco che si concentra in quel silenzio gattona cercando il punto, ci sta molto ma a mente vede una figura ed è Yugi che è dentro uno specchio, pare irraggiungibile, ogni passo che fa sembra mancargli ad un soffio.

« Non fermarti, non arrenderti! » Dice e Atem a mente creando un filo telepatico con lui esprime. « Non riesco a raggiungerti, è impossibile! »

Lui insiste che devo raggiungerlo ma l'altro si ferma. « Non ci riesco, sei lontano! »
Yugi non sa spiegarlo ma urla. « Mou hitori no boku, se mi ami non fermarti, se vuoi che torni con te, se vuoi che stia con te, devi solo… toccarmi! »
« Tu così ti sveglierai? »
Yugi sarebbe anche disposto a mentire per aiutarlo « Sì! »

Questa convinzione ad Atem accende di speranza e sogni, lo porta a fantasticare e così mentre ha il corpo illuminato del suo potere riesce a raggiungere Yugi che è separato da quella barriera.

 

Loro vogliamo sfiorarsi ma non riescono, anche se hanno le stesse posizioni non riescono, tuttavia io in quel buio pesto Atem vedo Yugi e lui vede Atem.
Ad occhi così languidi si sentono attratti, i loro cuori palpitano all' unisono

« Adesso apri gli occhi… » sussurra Yugi che pare così vicino.

Atem apre gli occhi trovandomi difronte una Amyl svenuta e lo stesso Yugi davanti a lui ma corporeo.
« Era lei la barriera? »
Yugi annuisce e poi supera Amyl per attaccarsi a lui e stenderlo a terra e l'altro chiede « Che ti prende? »
Lui esprime a tono dolce. « Mi mancavi… ora baciami!»

Quel tono suadente, quella pretesa, gli fa mozzare il fiato e lo eccita che esaudisce quel desiderio che poi è anche il suo.

Yugi in quel bacio gli tocca il petto e rivela. « Amyl m'infastidisce… »
continua toccando il suo corpo esprimendo con possesività. « che tu ti perda nelle sue gesta… »
Atem lo lascia fare, da quando subisce?
« dai suoi sorrisi… » continua sempre toccandolo mentre con l'altra mano sfiora le labbra di lui e Atem rimane sotto il suo controllo che lo ribacia tenendolo stretto a se mentre sono uno sdraiato supra l'altro.

 

Atem finalmente si risente leggero e libero a incontrare la sua metà, la sua anima e pure l'altro ne è felice che sorride compiaciuto. « Ti piace anche lei?»

Per come è adorabile , Atem gli sfiora i capelli con dolcezza e gli da tanti baci a guancia per poi spostarsi sempre più in basso. « È simpatica ma non a nulla a che vedere con ciò che provo per te. »

Yugi sorride compiaciuto a gote rossastre e respiro affannato, si sarebbe volentieri concesso se non fosse per il luogo. « Però l'abbracci sempre, come se fosse qualcosa per te. »
Lui ferma quei baci provocatori sul collo. « Mi fa compassione, non è amore, a me dispiace che lei abbia problemi, ma non sento nulla per lei, non credo che potrebbe eguagliarti… »

Yugi sospira di sollievo. « Sai io non credo di volerle più bene… ma la lascio stare vicino a te perché tu ci tieni. »
Atem lo guarda negli occhi. « I tuoi amici mi hanno escluso dal loro gruppo per questa mia scelta. »
« Comprensibile, ma io parlo perché so che ti amo, ma le reazioni dopo che mi sveglierò saranno altre… avrò la testa che mi dirà sempre la bugia. »
Atem sospira. « Non voglio essere ferito, non voglio che tu scelga altre... »
Yugi gli sfiora la guancia con la mano. « Tu sìì sempre te stesso, ti seguirò anche se farai del male, fidati... »
Lui chiede. « E se invece fossi corrotto dal mio potere, lo sai lo uso sempre… mi sento così meschino, voglio tutto e perdo tutto. »
« È normale, hai un tuo corpo, non c'è più la mia mente che influenza la tua, non possiamo più telepaticare… è normale che devi scegliere da che parte stare. »
« Se non reggerò… tu sempre mi amerai?
« Naturalmente… tu ed io siamo collegati, anche se separati dal corpo abbiamo qualcosa che non si può spezzare nemmeno con la rabbia, nemmeno con la gelosia, nulla ci spezzerà! Perchè siamo due anime a metà che si completano. »
l'altro rimane senza parole. « Ma mi dici dove siamo? »

 

Yugi gli tocca la mano, è così calma e poi la chiude con la sua facendogli capire che è davvero il suo ragazzo. « Quando ho visto come ti facevi male mi hai spaventato, ok che sei morto, ma ferirti non potevo permetterlo e così ho cercato di farmi sentire usando la magia, ci sono stato molto, ma poi il mio amore per te ha fatto scattare qualcosa e sono riuscito a farmi sentire, poi tu mi hai cercato, e sei giunto qui, e così io… lo specchio però è ancora qui, credo che sia l'uscita per te ma non per me… »
« Perchè Amyl è qui? »
Yugi non lo sa. « Che ne so, questa mi è caduta addosso dallo specchio… »
Atem ci riflette. « Aibou tu prima non avevi una barriera mentre ti cercavo? »
Yugi annuisce. « Sì, ma quando hai aperto gli occhi ci siamo potuti toccare. »
Lui analizza. « Amyl era in mezzo a noi, come se ci dividesse… »
yugi sorride. « L'hai capito anche tu vero? »
Atem annuisce. « Amyl sarebbe capace di dividerci? »

Yugi scuote la testa. « Atem io e te ci amiamo no? Ma tu ora esci con Amyl!

Le stai dando affetto, più di quello che dai ad Anzu, la stavi valutando come me…

Una capace di capirti subito, questo mi ha ingelosito e molto ma non è Amyl il problema ma io… la barriera che ci divide non è Amyl ma la gelosia! »
Atem chiede non capendo. « Gelosia? In che senso? »
« Tu vuoi ingelosirmi non appena sarò sveglio, vero? »
« Sì… »
« Io sono geloso perché tu fai gli occhi dolci alle altre, se io e te siamo gelosi forse ci dividerà. »
« Beh, sì, ma io ho paura che mi scorderai quando ti sveglierai, lo so che non ricorderai, lo so...»
Lui per calmarlo avvicina il viso al suo prendendo l'altra mano dell' egiziano. « Non scorderei mai nulla di te, anche se non capissi che ti amassi, la mia anima è innamorata di te, non appena testa e cuore saranno in sincronia potremmo stare assieme; promesso. »

Atem lo ammira per quella grande calma. «Aibou… aiutami a farti tornare nella realtà, sacrifico tutto anche la mia magia. »
Lui lo apprezza. « Ok, vieni con me. »

Si alziano, raggiungono lo specchio portandosi dietro Amyl.
Atem a toccare il vetro dello specchio vede la sua mano andare oltre mentre per Yugi, no lo vede corporeo. « Te l'avevo detto non posso uscire. » Afferma Yugi.
Atem non ci sto. « Unisciti a me! Ho lett sul libro che possiamo. »

Ecco la soluzione. « Non mi va sai? E la tua vita? »
Atem si avvicina al suo viso,i suoi occhi trassudano di decisione che pare quasi ipnotizzarlo in quel viola. « Fidati di me, uniamo il nostro potere, diventiamo “Uno” »
Yugi sorride compiaciuto. «Ti prendi la responsabilità a unire la nostra magia? Non sarà che non sarà più controllabile? Nel libro scrive che è incontrollabile... »
Atem lo bacia velocemente. « Perciò dovr stare attento a cosa farai, beh,Fosse o meno basta che stiamo calmi, e poi è l'unica soluzione per uscire da qui.
” »
Yugi annuisce. « Sì! Eh eh io sono buono, ma nessuno deve più strapparmi da te! Nemmeno un ragazzo, tu appartieni a me e io a te. »
Atem se la ride. « Appartenere eh, evita queste parole, potrei andare oltre un bacio, comunque a parte scherzi, va bene, basta che non diventi come lo spirito dell' anello del millenio… »
Yugi ride di gusto. « No, non voglio distruggere l'umanità. »
« Allora puoi fare ciò che vuoi. »

I due chiudono gli occhi e confluiscono i loro poteri in un unico ciclo energetico: da quel oro che si vede tra i loro corpi appare il colore arcobaleno poi contemporaneamente con una mano toccano lo specchio, esso subisce cambiamenti e divide le immagini per Yugi l'ospedale, per Atem e Amyl museo.

Atem dà un occhiata a Yugi, un bacio intenso d'amore e poi tutti entrano ognuno in quelle stanze.


Atem riapre gli occhi, si ritrovo al museo, Amyl dorme ancora, lui la sveglia, poi guardo lo specchio che è pieno di crepe.
« Lo specchio del destino… »

Amyl si sveglia, lei si stropiccia gli occhi. « cosa è accaduto? »
Lui dice tenendola per le spalle. « Ah, sei scivolata e sei svenuta. »
Lei ci crede e poi si rialza. « Ah sì giusto, poi dice con timidezza. « Sei stato gentile ad aspettare che mi svegliassi. »
Atem resta a un palese poker face. «figurati, adesso devo andare , ciao. » e gli da un bacino a guancia del resto in gioventù è normale poi esce e raggiunge l'ospedale di corsa.

Lo so, ora è sveglio, deve essere così! Deve, deve!

Apre la porta « Aibou! »

ma la scena che si ritrova davanti gli spezza il cuore e lo ammutulisce, quasi gli viene da piangere e mormora. « Yugi ma… perché? »

 

Anzu si volta e così Yugi che dice scioccato. « M-Mou hitori no boku? »

Come mai ha un suo corpo?

Atem non risponde solo lo fulmina con gli occhi. « Non sapevo che ti piacesse Anzu… »
Anzu afferma. « Beh, mi ha sentito mentre gli rivelavo i miei sentimenti e così… »

 

Atem non vuole sentire ma Yugi lo dice con una semplicità. « Ho deciso di dirle che mi piace, non ci sono problemi vero se diventa la mia ragazza, giusto? »

Atem rimane a bocca aperta.


Sta calmo, non ricorda, non sa… eppure mi sento per la prima volta annientato…

Lui assume occhi verso il pianto, ma non ne versa di lacrime e esprime non un sorriso ma un ghigno sforzatissimo. « Che bella notizia… sono.. sono.. f-felice per te… »

Anzu si dispiace. - Mi dispiace per lui forse non avrebbe dovuto dirlo Yugi con così tanta leggerezza.

Yugi a guardarlo se ne accorge che sta mentendo, lo sente a a parte che gli occhi dell' altro lampeggiano tra il viola e rosso, è praticamente in uno stato di scelta se liberare quell' sentimento chiamato dolore o tenerlo a se compromettendo così il suo modo di fare.

 

« Atem, hai degli occhi lampeggianti… stai bene? »

ma da quando ha tali reazioni? Sembra più forte? Però non lo nego a vederlo mi emoziona, ma ora mi preoccupa che diavolo gli succede?

Atem tenta con la mente di essere gentile, di darsi forza, ma il suo cuore, la sua stessa anima non riesce ad accettarlo e così è per metà contrapposto tra dolore e falsità.

 

Ha il cuore distrutto, vorrebbe prendere Anzu e mind-crusharla, ma solo trema di una rabbia incandescente che fa tremare i vetri appunto alcuni si spaccano. « S-Sì sto bene… »

Non ci voleva adesso non so più controllarlo...

yugi guarda il bicchiere d'acqua che ha strane vibrazioni.

Non può essere Atem, insomma non ha mai perso così il controllo…

E chiede un po' sentendosi in colpa. « Non so mi sembri scioccato, hai gli occhi che cambiano colore simultaneamente, stai davvero bene? »

Atem resta qualche minuto con le labbra chiuse per poi dire.

« Quindi tu hai deciso di avere una relazione con lei…? »


Yugi non lo capisce, certo nel suo cuore avverte che sta facendo qualcosa di cui potrebbe pentirsi, ma la testa non lo ascolta. « Ecco, sì, insomma sai che mi piace da sempre. »
 

Anzu arrossisce ma non ne è molto felice, si dispiace che Atem stia male e che stia letteralmente impazzendo. - Atem è furioso, e si trattiene, ho paura, non l'ho mai visto così… pare schizzofrenico… -
 

L'ex faraone chiede tentando di mantenere il tono gentile. « Anzu… posso stare solo con Yugi? » L'avrebbe ipnotizzata pur di restare solo con Yugi, stavolta è lui quello pericoloso, violento ma la sua ragione lo ferma, ma fin che punto potrà?
 

« Sì ok! » poi Anzu da un bacio a labbra a Yugi. « Ci vediamo dopo. »
Yugi sorride. « Sì. »

Atem quella mossa non riesce ad accettarla che torna ad occhi infuocati senza pietà immaginandosi ogni genere di tortura contro di lei.


Lei esce non guardando Atem, non ci riesce non sa se ha fatto bene o meno.

Una volta che lei è fuori Atem dice. « È la verità, una vuoi una realazione con lei? Insomma tu seriamente vuoi?! »
Yugi annuisce. « Sì,tu sei tornato, ora posso stare con Anzu, ma pare che pure lei t'importi. »
E stavolta lui perde il controllo alzando la voce. « Non m'interessa lei! Razza di stupido! »

 

A due passi lo spinge sul letto, lui rimane interdetto specie da come gli prenda con forza le braccia tenendolo bloccato, e stavolta non c'è amore, c'è solo odio, e Yugi lo vede in quegli occhi, nonostante non dica nulla, ha uno sguardo assatanato; il come non attivi il gioco delle ombre o non lo sfidi a un gioco mortale è ammirevole, indica che in fondo gli vuole bene, eppure mormora.

« Ti vorrei uccidere, adesso, vorrei… ma non ci riesco… ed è colpa di quel faccino dolce, che ti ritrovi sempre!
Io ti amo! E tu non fai altro che ferirmi… »

 

Da quel rosso degli occhi Yugi nota che ha occhi lucidi non più lampeggianti ma sinceri che penetrano nella sua mente raggiungendo l' anima. « Atem ma tu stai piangendo? Che ti prende? »

Non l'ho mai visto così mi rende in soggezione.

Lui trema con le labbra. « TI amo e… ti odio!! Odio Anzu, odio chiunque mi strappi da te! Ma perché… perché hai scordato tutto…? » Lo chiede a tono sempre alto infatti fuori Anzu e Jonouchi ascoltano la coversazione.

« Anzu che ha il faraone? »Chiede Jonouchi.
« Gli ho appena strappato il ragazzo che ama, spero non mi faccia del male. »
Jonouchi Annuisce. « Yugi quindi ti ama, beh, lo sapevo… spero che Atem se ne faccia una ragione. »

Yugi a quella dichierazione d'amore si emoziona, ma sapere che lui lo odia lo ferisce che appunto trema. « M-Mi odi? Ma… perché?! E poi da quando tu mi ami?! Quello era un sogno, quel bacio era solo un sogno! » Lo afferma e l'altro esclama.

« Non era un sogno, io ti amo ma ora ti odio!»
« Atem hai frainteso, io non sono innamorato di te! A me piace Anzu! » Sbotta improvvisamente per poi sentire che in cuor suo sta sbagliando.

Perchè se lo dico sento come se stessi mentendo? Non capisco è come una voce… ma perché?

Atem resta a sguardo spalancato non sa più sorridere se non con ghigni malevoli. « Già, anche quel momento là me lo hai detto… mi chiedo se tutto ciò che è accaduto sia servito a qualcosa… ma lo dici con così tanta facilità che credo che mai ascolterai i tuoi sentimenti per me...»

« Mou hitori no bo… » viene interrotto.
« No, basta, non sono più te, non sono più il tuo “Mou hitori no boku” » Esprime acidamente senza pensare di spiazzare così il cuore dell' altro che sta avendo lacrime agli occhi.
« Ma tu sei stato… Non puoi! »
« Stato!! Ora non più! Ora sono solo Atem, non Yugi, non uno spirito che ha scordato la sua esistenza terrena, ho un corpo tutto mio, ho una mente mia, ho un potere mio! Non sono più te! Non sono più il tuo alterego, e non sei più il mio “Aibou” »

Detto ciò si stacca da lui che sta iniziando a subire quel distacco di cui teme.
« N-Non puoi spezzare tutto, Atem, ma perché mi tratti così?! Solo perché mi piace Anzu, insomma io non ti amo! Ti voglio bene, ma non penso sia amore! Per me sei importante ma non è amore!»

Atem a quel punto lo guarda con espressività così umana da cucciolo bastonato che fa sentire l'altro così nel torto, ma quel momento svanisce non appena Atem assume un volto truce che non mostra più il suo vero cuore a lui, di colpo è come se Yugi non potesse più capirlo.

 

« Vivi la tua vita, mentre io vivo la mia! Sappi che i tuoi amici non sono più miei amici… » lo esprime il faraone.
« Che intendi dire? Non hai più amici? » Chiede non capendo.
L'altro gesticola con la mano. « Ho un' amica ed è quella che ti ha quasi ucciso! Almeno lei sta attenta a ciò che mi dice, non mi ferisce!»
Yugi esprime in difesa. « Vuoi scherzare!? Amyl!? Anzu mi ha detto che è stata lei a farmi avere la botta in testa, come puoi esserci amico!? »
E lui esprime. « Perchè è simpatica, mi capisce, e non m'importa se è per una suo potere fa parte della sua anima! Lei almeno ha riguardo per i sentimenti che ho per te!. »
Yugi esprime. « TI sbagli! Quella è innamorata di te, lo fa per strapparti da me! »
Io chiedo. « Anche se mi ama non mi ha baciato, non mi ha detto che devo scordarti, mentre Anzu ti bacia difronte a me e tu con un sorriso mi dici che ti ci fidanzi?!
Mi hai perso idiota! Se non te ne sei accorto è stata Anzu che ci ha separato non Amyl! Anzu sapeva tutto, quella per ripicca mi ha fatto questo! Non gli andava bene che fossi amica di Amyl, e così ha deciso di baciarti due volte la prima perché sono entrato ma la seconda difronte a me… non è per niente amicizia!»
« Non dare la colpa ad Anzu! Sono io che mi sono dichiarato dopo che l'ho sentita in lacrime dirmi che mi ama, le ho detto ciò che nascondevo! »
« Ma la vuoi smettere di difenderla!? Credevo che Anzu avesse riguardo per me, invece nulla! Ah ma se te la incantassi che faresti? Mi odieresti?! Rispondi! Ti ricordi quei libri almeno?»
Yugi sbarra gli occhi e tira a se le mani sul petto chiuse « Atem non provare a frle del male e di quali libri parli?! »
E l'altro esprime ad occhi rossi come fiamme. « Libr che mi hanno insegnato molto! E comunque Non ti ascolto più Yugi finché non ascolterai la tua anima »
Yugi esprime spaventato per Anzu. « Sappi che se le farai del male non ti considererò più!»
L'altro mette una mano in tasca. « Fermarmi se ci riesci! »

Del vento si sente tra loro, una grande rivalità nasce e anche paura.

« Allora ti sfido, se vinco io lascerai stare Anzu! » Sfida Yugi prendendo dallo zaino il suo deck e Atem spiega. « Se vincessi con tutto il bene che le voglio la chiudo nel gioco delle ombre! »
Yugi trema a quella frase, ma è serio?! « Non perderò perché io sono nel giusto! » Mette il dual disk sulla suo braccio e Atem prende il suo. « Sono io nel giusto razza d'ipocrita! Me ne sbatto se la tua fidanzatina ci rimane coinvolta! Preparati sto per tornare “Yami no game” »

Ed ecco che Yugi rimane sconvolto per poi alzarsi dal letto, stranamente si sente carico di energie e di adrenalina ma anche paura, qualcosa che si riversa nel circostante entrambi ad aure arcobaleno che si unisce e allo stesso tempo si annulla creando così uno sfondo tra il rosso e viola in quella stanza mentre gli oggetti elettronici vanno in tilt.
« Combattiamo! » Esprimiamo allì unissono dando il via al gioco delle ombre entrambi con sguardi agguerriti.
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Colpo di scena, ammetto di aver pianto molto a scriverlo nessuno che pensava ad Anzu, ma solo a Emyl… ammetto che Anzu potrebbe definirsi OOC ma dovevo dare una svolta...
Grazie dei commenti e voti^^ a presto.





 

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Capitolo 11
*** implorazione della pietà ***


Ciao a tutti, sono felice di essere riuscita a concludere anche questo capitolo, ammetto che avevo scritto un' altra versione ma ascoltando un mio amico ho capito che era troppo a lieto fineXD

 

All' inizio della storia è scritto in passato prossimo questo per indicare ciò che è successo nell' altro capitolo sotto il punto di vista di Anzu anche se la forma letteria è sempre in terza persona; è un test spero di non aver fatto troppi errori.

Questo capitolo è assai forte secondo me, e non è per niente moralitico, indica la pazzia mentale e frustrazione, spero comunque che sia radito anche se le scene sono forti ma non scritte in dettaglio degno del genere horror (che tento di evitare) al massimo il macabro, ma non Horror.

Inoltre c'è del erotismo che io stessa ho vissuto certo non a quei livelli ma una cosa simile, spero che comprendiate il senso di tutto ciò :)
Eh sì Amyl è il fuoco tra i due come Anzu che sia chiaro io Anzu l'adoro, non ho nulla contro lei, ma ci sta bene nella storia :)
i personaggi sono Ic eccetto Anzu e Yugi!

capitolo 11.
personaggi principali: Atem, Anzu
secondari: Yugi
Comparse: Honda, Bakura, Jonouchi
genere: sospance, sentimentale, romantico, sovranaturale, violenza, azione, horror, erotico, insano, 
tematiche: forti!
rating: arancio/rosso.

Implorazione della pietà.



Anzu e Yugi si sono baciati proprio dopo che Yugi si è svegliato, ma il motivo è il seguente.

È stato un caso: Anzu era in lacrime, farneticava il suo passato a Yugi senza sosta con la speranza che potesse svegliarsi, poi al suo termine Yugi si è svegliato e lei senza accorgersene ammise.

« Ti sarai sempre sentito secondo ad Atem, avrai pensato che a me lui piace, ma è in parte; certo non nego l'ho amato, ma lui non fa per me, tra me e lui non c'è stato mai un momento che potesse andare come speravo. »

un pò ci ha sorriso. «Era più tonto in fatto d'amore, e anche lui aveva un qualcosa che ti assomigliava, ma sempre si è mostrato implacabile potente, ma credo che la vera faccia di Atem io mai abbia potuto vederla, ma tu sì vero?
Sai io sono gelosa del legame che hai con lui, quando ho saputo che lui era con te, credevo che ero gelosa di lui, mi dicevo “ Ma perché non posso anche io vederlo e conoscerlo come Yugi?” ma in verità io volevo conoscere te perché nel tempo stavi crescendo come tutti, hai iniziato a perdere la tua insicurezza, poco a poco ho notato che in te c'è una grande forza di andare avanti, a tal unto che sai travolgere anche me.
Invidiavo Atem che è riuscito a cambiarti così tanto, mentre io mai, ci ho provato, ma mai ho raggiunto la missione che mi ero prefissata; credevo che difendendoti dai cattivi ti avrebbe aiutato, invece ti ho solo viziato, ma anche Atem no?

Eppure da quando c'era lui in te vedevo sempre più non Atem ma il vero Yugi, quello coraggioso che si sacrifica e si mette in gioco per tutti.
Da là ho compreso che a me piaci tu, ma avevo paura che tu mi rifiutassi così ti ho tenuto come amica, ma molte volte avevo paura, sopratutto di Rebecca, e poi è arrivata Amyl, ho pensato che lei potesse battermi per conquistarti, ma non credevo che persino Atem potesse essere mio rivale…
Me l'ha fatto capire sai? Ma non riesco a perdonarglielo il come si è messo a difendere Amyl tradendo te il suo “compagno”! Vorrei dirti tutto questo che non riuscirò mai a dirti… per questo ti sto vicina, aspetto che tu ti accorga di me. »

 

Gli prende la mano e lui l'ha stretta come per dirle che l'ha ascoltata.


Il cuore di lei ha accelerato, l'imbarazzo l'è preso di soppiatto, e poi ha sentito dalle labbra di lui un sussurro.

« Lo Invidi? Io invidiavo lui… »
Si è voltato aprendo i suoi occhi ametista così dolci e sinceri scrutandola mettendola a fuoco.

Lei di scatto si è alzata. « Vado a chiamare i dottori e li avviso. »
Lui le ha stretto la mano tenuta con la sua. « Resta qui, non lasciarmi solo… »

 

Lei l'ha guardato ad occhi stupiti, e poi non si sa come il vento è aumentato e lei si è ritrovata in un bacio a labbra con lui che è praticamente ad occhi chiusi
- Da quando lui è così deciso? -

Yugi le ha messo le mani dietro la sua schiena, e Anzu ha rabbrividito perché questo bacio le è sembra così strano, piacevole, forse troppo, come una droga, ne ha preso un pizzico è riuscita a farne a meno, a tal punto che lo trattiene in quel bacio che per lei è la chiarezza dei suoi dubbi tra Yugi e Atem.
- È così carico carico di qualcosa che non so descrivere. -

 

che sa avvolgerle l'anima, riscaldarla, rendendola rilassata, assuefatta di lui di quelle mani, carezze, sì forse solo prma ha scoperto l'amore.


I pensieri le sono mancano, forse ha sfiorato la mente senza pensieri e così lui.
 

Solo quando si è sentita la porta spalancarsi, si sono staccati, e se prima loro hanno avuto la mente completamente vuota, dopo di ciò è stata piena di tensione, specie da parte di Anzu perché Atem non è sembrato più in sé, e ciò l'ha spaventata: quel viola e rosso lampeggiante nei suoi occhi sono stati chiari segni che stava raggiungendo la follia, al contrario di Yugi che è parso impassibile, anche se poi si èsente nel suo tono la paura oltre lo stupore


Lei avrebbe voluto poter dire qualcosa, ma l'intelligenza le ha detto di non parlare, di stare muta, mentre Yugi ha avuto coraggio.

- Come fa a contrastare la sua ira? Non ha paura? Però sono furiosa con Atem, lui è amico di Yugi, non potrebbe mai farmi del male giusto?-

 

Yugi non ne ha paura, è stato solo preoccupato, lui mai ha temuto Atem se non quando ha quasi voluto spingere Kaiba a buttarsi dalla torre per vincere un duello, ma oltre mai l'ha visto come pari ha saputo che lui mai gli avrebbe fatto del male.

Atem ha parlato, e forse è sembrato a loro ma i muri hanno tremato, e lui stesso è tremato di rabbia sia ad occhi, labbra, non si è saputo cosa pensasse, cosa stesse subendo il suo spirito, tuttavia a tono leggero sforzato è riuscito a chiedere ad Anzu di uscire dalla stanza e così lei ha accettato.

« Si ok… »


Lei ha guardato Yugi, si è morsa le labbra per riavere quel bacio di prima che l'ha estasiata, appunto difronte gli occhi di Atem l'ha baciato, e l'aspettatore ' è restato ad occhi pazzoidi: quel rosso e viola è stato fenetico che si è fermato sul rosso.

Yugi a espressione stupita ha corrisposto quel bacio mentre Anzu ha avvertito alla schiena brividi, come se qualcuno le stesse augurando la morte, ma non ci ha badato, per lei Yugi è solo suo, ha scelto lei. « Ci vediamo dopo. »
Lui le ha sorriso ad occhi ancora a gote rossastre. « Sì! »


Lei cerca di non dire nulla superando Atem, ma in quell' istante ha sentito dal faraone un sibilo solo a bassa voce detta da lui. « Sleale...»
« Rassegnati, ha scelto me. » ha risposto a provocazione

 

Da dove ha tale coraggio di sfidare lui non lo l'ha saputo, ma l'ha visto trattenersi e molto anche se lei non ha negato che in quelle frazioni di secondi si è sentita maledetta da lui
 

È andata verso la porta, l'ha aperta, ma qualcosa d'invisibile l'ha spinta verso fuori con violenza tale da farle fare passi verso lo spigolo. « Ah!! »
ma + stata salvata da Jonouchi.

 

Lei si è voltata, la porta era già chiusa, e Jonouchi l'ha aiutata ad alzarsi. « Stai bene, che inciampo che hai fatto, sei fortunata, se non c'ero io saresti finita contro lo spigolo delle scale. »
Anzu rimane impallidita.

- Atem ha tentato?

No… non può non mi ha guardata… -


Jonouchi ha chiesto perplesso. « Stai bene? Ha una faccia… »

Lei avrebbe voluto rispondere, ma è sta zitta finché non si è sentita la voce alta di Atem furiosa, è sembrato quasi sentire dai muri la sua collera, appunto Jonouchi chiede. « Anzu che ha il faraone? »
lei ammette a bassa voce. « Gli ho appena strappato il ragazzo che ama, spero non mi faccia male. »
Anche se la sensazione che lui ci abbia provato èrimasta.

- è stato un incidente anche se quella spinta… Atem mi odia? -
L'idea di essere odiata da lui l'ha fatta sentire piccola, piccola, come se avesse perso la sua amicizia.
- Va tutto bene… non ti farà del male, Yugi ti proteggerà..-

Jonouchi ha commentato. « Yugi quindi ti ama, beh, lo sapevo, spero che Atem se ne faccia una ragione. »

lei ha toccato la porta mentre Atem ha enfaizzato frasi come che lei verrà mind-crushata. « Credo che Atem abbia tentato prima di farmi del male… »

 

Jonouchi ha espresso un po' in pensiero per l'amica. « Ascolta, Atem ora potrebbe anche non ascoltare più Yugi, sarebbe meglio che tu ti nasconda da lui. »
Anzu ha chiesto « E dove? Quello mi troverebbe anche se partissi per l'america, tu non c'eri in stanza ma ti assicuro che gli oggetti tremavano… e Atem aveva occhi infuocati tra il viola e il rosso, mai l'ho visto così… »
_____________

 

Bakura entra nel discorso con un mazzo di fiori evidentemente per darli a Yugi. « Intendi che il faraone è tornato quello spietato di un tempo? »
« Beh, prima qualcosa mi ha spinto, se Jonouchi non mi avesse presa sarei finita con la testa sullo scalino e… »
Bakura rimane senza parole. « Questo è male, Anzu lo hai provocato? »
Lei gesticola con le dita. « Un pelino, lui mi ha detto che sono falsa, e io gli ho detto che Yugi ha scelto me e che deve rassegnarsi »
Jonouchi non sa se considerare la sua amica: orgogliosa, o pazza, ma Bakura esclama. « Ma tu sei tutta fuori di testa a sfidarlo!»
Anzu dice in difesa. « Tanto Yugi ama me, mi ha lui baciata! »
Jonouchi dice. « Fosse o meno, Atem non è umano!

È come se tu combattessi contro Kaiba che ti annenta con i soldi e guardie, Atem può farlo con il gioco delle ombre, che credo sia peggio, in più è sadico, nell' antichità faceva paura! Non devi stuzzicarlo.»
Anzu ammette a se stessa. « Non ho resistito! Io sono stata leale, Il faraone da sempre è stato nel corpo di Yugi! Sempre ha conosciuto Yugi più di me, quindi è lui il sleale! »

 

Bakura la capisce in parte. « Anzu, devi capire che Atem ha salvato Yugi sempre! »
Jonouchi anuisce. « Sì, e non solo lui.
È stato merito del faraone se Yugi ha salvato me e Honda da quel caposcuola prepotente…

è stato merito del faraone se ho potuto usare i soldi per guarire mia sorella! »
Anzu un po' si sente alle strette. « Lo difendete!? Voi trovate che io ho sbagliato? »
Bakura esprime. « Io non conosco il faraone così bene, ma ti assicuro che Yami Bakura mi ha raccontato che Atem era la reincarnazione del gioco delle ombre e che era sadico e non di poco, da bambino usava la magia, sanzionava senza capire più il bene dal male!

Era incontrollabile, uno “Yami no game!” Non c'era nessuno che lo la placava se non l'amore.
Lui non conosceva l'amicizia ma voleva bene, si affezionava sempre.
Poi è stato deciso che era meglio imprigionare lo spirito del faraone nel puzzle con un' antica magia, e infine uccidere il faraone all' età di 17 anni dopo che lui sconfisse Zork.
E che tu ci creda o meno si crede che Yugi sia la reincarnazione del faraone!
Non è un caso che lui abbia terminato il puzzle, è stato lo stesso faraone a sceglierlo, come per me con Yami Bakura… quindi ti stai mettendo contro il destino! »


Anzu abbassa lo sguardo, ok sa di sbagliare ma ormai il danno è fatto. « Yugi mi ha baciata, quindi ama me non lui! »
Jonouchi cerca di spiegare. « Questo è ok, ma è Atem che è incontrollabile, chiariamo: ha un corpo suo, un potere smisurato, e adesso pure è fuori di sé con te, spera che Yugi lo plachi perché se no tu potresti venire sanzionata. »

 

Bakura presuppone. « E non solo tu, ma altri! Finchè non decide di eliminare gli umani non verrà fermato dagli Dei, ma se decidesse di far male a chiunque ci provi con Yugi potrebbe farlo. »
 

Stavolta Anzu trema ad occhi dalla paura, quei occhi blu da sempre gentili sembrano due mari controvento.

- Ho paura… tremo, ma che cosa faccio?! Ti prego Yugi non permettergli di farmi del male! -

Bakura apre la porta, ma come con gli altri assiste a un fenomeno: ovvero quella stanza si è trasformata in un gioco delle ombre: lo sfondo è tra il rosso e il viola con fulmini, e ci sono Yugi e Atem, uno difronte all' altro in un combattimento di Duel monster.

 

Si vede che è quasi a terra pieno di lividi mentre Atem è ad un perfetta risata silenziosa perché ci gode; finché Yugi non muore, lui ama vederlo soffrire, certo gli dispiace ma in quel momento vedere come i mostri delle divinità egizie vanno contro Yugi lo diverte a tal punto che esclama.

« Che c'è non ti rialzi più!? »
«ghh… » tenta Yugi di rialzarsi stringendo i denti.

« Ma guarda che patetico, ahahah »
« Atem per favore… »
« Che c'è m'implori la pietà? Credevo volessi salvare la tua ragazza. »
« È così! Ma tu sei troppo forte! »
« Forse pensavi che ci andassi leggero solo perché c'è stato chissà che rapporto tra noi?»
« mai l'ho pensato! »
« Ora alzati, mostrami quanto l'ami, lo sai no che il gioco delle ombre fa scaturire la propria natura, e tu sei così prottetivo con Anzu… ma non sei serio. »
« Ti sbagli! Mi sto impegnando per batterti. »
«Ah davvero? Allora impegnati di più altrimenti perderai... »

Jonouchi vuole fermare la battaglia ma non riesce perché una barriera li divide da loro e Bakura urla. « Yugi, ci senti?! »

Yugi non vede gli altri, il gioco delle ombre lo vieta.

Si rialza con 100 life point e due carte coperte e « Faraone smettiamola! È follia, non voglio credere che tu seriamente farai del male ad Anzu, non se lo merita! »

Anzu arrossisce. « combatte per salvarmi? … »

e urla. « YUGI CERCA DI BATTERLO! NON FARTI PRENDERE DAI RICORDI, ATEM è DIVERSO! PER FAVORE!! »
 

Ma quella frase non raggiunge i due.

Atem pesca la sua carta decisa grazie alla sua “ forza del destino”

« Ahahaha, follia? Tu lo sai che lo merita, sei stato tu prima a spingerla, nemmeno tu hai sopportato quella frase. »
Yugi chiede. « Di cosa parli? Io non farei mai del male a lei. »
« Ad ogni modo, voglio vederti lottare per quella mortale, l'ami e allora battimi! Sempre se il destino è dalla tua parte.»
« Questo è sleale tu puoi attirare a te le carte che vuoi! Io no, non è giusto! »
« Io solo pesco la carta, se ho fortuna è un mio vantaggio! Come io posso, puoi anche tu, ma non sei convinto! Non l'ami, tu non sei innamorato di lei, mi batteresti, declineresti la battaglia!
Beh, ora ti metto in campo ciò che più ami » guarda la carta pescata. « E l'ho ora pescata, rassegnati il destino è dalla mia parte! »

Yugi sbianca. « No, non quella carta! »

Qualcuno mi salvi, sto perdendo!!

 

Atem mette in gioco il mago nero.

« Proprio lui! Siamo quattro mostri contro 0, a meno che non ci sia un miracolo direi che la tua amichetta finirà sanzionata dal sottoscritto. »

Yugi rimane impallato a pensare.

Carte egizie più il mio mago nero… un attacco e sono perduto, perché sono finite a lui, perché? Erano miè! Perché hanno scelto il faraone? Solo perché è lui, solo perché è lui mi hanno tradito?
Non ho strategie, è davvero finita?
La mia ragazza…

Trema con le mani per poi alzarsi, e pescare una carta strizzando gli occhi.

TI prego cuore delle carte non lasciarmi ora! Ti prego!


Riapre gli occhi per poi trovare una carta scritta in una lingua antica che non sembra sua.

Ma che carta è questa? È una carta magia, ma a che serve? Come funziona? Non l'ho mai avuta, che sia stata richiamata? Ma non è mai stata commercializzata, deve essere fuori regola, però se è apparsa ora significa che mi aiuterà!

« Metto una carta coperta. » poi con una combo sacrifica due mostri per mettere in gioco la giovane maga nera, ma questo non basta, e intanto guarda la carta coperta.

Non so nemmeno come si attiva…

« A te la mossa faraone. »

Lo sfidante pesca la sua carta esprimendo. « Concludiamola qui! » porta all' attacco i suoi mostri contro di lui.
La maga nera viene distrutta, poi cè un altro attacco stavolta da parte delle divinità egizie.

Yugi fa un gesto di mano. « Attivo la mia carta trappola! » e poi quella magia che alla sua attivazione ferma i mostri per poi farli schierare dalla parte di Yugi.

« Ma come?! » Poi Atem guarda la carta e la decifra. « Scambio della sorte!? »

è illegale, bandita, ma qui non siamo in un torneo ed è assurdo che Yugi la possieda, deve averla richiamata…

adesso come mi difendo? Sono a 0 mostri e lui ne ha quattro e presto cinque, mi porterebbe a 0 life point in un attimo.
Potrei anche temporeggiare ma devo crearmi per tre turni tre difese…

Yugi vede i mostri al suo fianco.

Quella carta è contro ogni regola! Però non importa…

Atem guarda le sue carte.

Deboli, la loro difesa non basta contro loro, però posso sempre creare un capro espiatorio.
Questa carta magia potrebbe essermi utile, sembra inutile ma in questa circostanza mi aiuterebbe molto.

 

Mette in campo un mostro in difesa, poi attiva una carta magia che triplica il mostro.

Yugi non sa cosa ha scritto quella carta, questo è il mio vantaggio…

Yugi guardo la mossa del faraone.

Tre mostri in difesa? Ma io ne ho presto cinque, eppure ha una carta coperta… se io fossi in lui cosa metterei? Sicuramente forza riflesse, o spade rivelatrici? Non so che pensare, Atem è serio ed io sono ad un soffio dalla sconfitta e vittoria; non mi è mai accaduto questo.

« Termino il mio turno » esprime il faraone

« Bene passa a me la mano. »

Pesca la carta per poi mettere in posizione d'attacco un mostro così da avere cinque mostri in campo.
 

Atem poi esclama.. « Ottimo qui scatta la mia trappola. » quindi scarta dalla mano due carte per poi portare in gioco due mostri andati al cimitero che anche se deboli gli permette di avere difesa poi aggiunge. « ed ora attivo questa!
Ad ogni turno solo un mostro dei tuoi potrà attaccare uno dei miei dato che i tuoi sono mostri a tributo mentre i miei no! »

Yugi socchiude gli occhi.

Deve avere un piano, se no perché limitarmi così?

« Non c'è problema! » poi sferra l'attacco contro uno dei suoi mostri in difesa e come vuole la carta di Atem termina il turno.


Anzu esprime. « Secondo voi che ha in mente? »
« Non lo so, ma se Yugi non si muove rischia di perdere seriamente. » esprime Bakura.
Jonouchi chiede. « perché? Ha cinque mostri in campo potentissimi. »
Bakura legge. « La carta permette lo scambio per tre turni, una volta conclusi tutti i mostri di Atem andranno a Yugi mentre quelli di Yugi ad Atem! In pratica Atem si sta formando di un esercito debole per poi passarlo a Yugi e metterlo K.O»
Anzu esclama. « Lui ha letto le regole di quella carta egizia?! »
Bakura annuisce. « Sì, si sta approfittando dell' ignoranza di Yugi per poterlo battere. »
Honda esprime. « Ora capisco perché ha limitato gli attacchi ad un mostro alla volta , per fargli perdere i turni. »
Jonouchi esclama. « Non perdiamoci d'animo, Yugi è intelligente, scommetto che sa come contrastarlo. »
Bakura mormora. « Spero tu abbia ragione… »

Yugi Intanto guarda le sue carte.

Devo capire che ha in mente: si sta creando un muro per non perdere, e mi va bene, ma perché non usa le sue sei carte in mano?
Sono tutte deboli? Non è che c'è una trappola?

Controlla il campo.

- Ho cinque mostri in campo, eppure lui non sembra preoccuparsene, si crea una difesa debole, ha carte in mano che potrebbe usarle per fare evocazioni… mi limita gli attacchi, ma lo fa per non farsi toccare i life point's o perché aspetta qualcosa? -

Atem pesca la sua carta.

Queste potrebbero essermi utili, ma ancora un turno e le userò.

« Passo la mano. »

Yugi chiede stranito. « Non metti nessun mostro? Non attivi nulla?! »

Atem inventa. « Ho carte che non vanno bene. »

Yugi non sa se crederlo e qui maledice di non sapere cosa pensa.

Mi sembra tutto strano, è come se lui temporeggiasse, ma devo distruggere la sua difesa, almeno quello, ma come faccio? Ho solo un attacco per turno!

Pesca una carta.

« Oh, bene! »

Attiva la carta magia che annulla la carta magia dell' avversario, Atem allarga il sorriso.« Sei caduto nella mia trappola! »

L''attiva, essa riflette la stessa magia sulla carta magia che ha usato Yugi cioè quella che lo ha salvato. « Peccato, avrei voluto molto continuare l'incontro! »


La carta magia frantuma quella usata e così tutti i mostri di Yugi tornano ad atem e dato che quelli in difesa di Atem non sono stati scambiati dalla carta magia di Yugi che scambia i terreni, lui si ritrova con dieci mostri mentre Yugi 0 e appunto indietreggia. « Non ci credo!

Atem no, non farlo! Lascia stare Anzu, lei è importante per me!»

Il ragazzo esclama. « Non è importante per me! Ho vinto! »

Indica Yugi, e uno dei mostri lo attacca, e lui essendo senza difese viene preso solo che Atem accecato dalla rabbia bastardamente gli mette contro un altro mostro e yugi esclama. « Fermo! La partita è finita!! »
Ma atem esclama. « FINITA? È APPENA INIZIATA! »
Yugi quindi viene preso dal mago nero e finisce a terra disteso a poche energie mentre dice. « Mou hitori no boku… ti prego, smettila… »

L'altro esprime. « Non ho terminato il mio turno!» Esclama mettendogli contro drago alato di Ra.

Yugi viene preso da una potente scarica elettrica mentre gli amici guardano tutto impietriti, e Anzu urla in lacrime. « FARAONE NO, TI PREGO, SI è APPENA RIPRESO! SMETTILA!»

 

Jonouchi tenta di infrangere quella barriera con il corpo. « Maledizione spaccati »

Bakura mormora. « Non possiamo fare nulla, il faraone è senza cuore ora… Anzu non dovevi provocarlo.»
Anzu dice in lacrime. « Non pensavo che lui fosse così spietato! Non lo sapevo. »
Honda difende Anzu. « Bakura, non ha colpe lei. »
Il ragazzo dai capelli bianchi indica Atem. « E mi spiace dirlo ma quello che vediamo è il faraone senza nome che tutti temevano! L'avete risvegliato, Yami è tornato! »

Yugi alza lo sguardo vedendo lo stesso volto che vide anni fa. « Va bene.. continua… »

Atem lo sente a malapena. « Scusa che hai detto? Sai sei lontano non ti sento… »

Yugi prende un respiro urlando. « CONTINUA! SFOGATI! FAMMI OGNI MALE! SE QUESTO A TE APPAGA CONTINUA! »

Atem rimane in silenzio non ragiona e così continua il suo sfogo contro il piccolo Yugi usando anche kuriboh alato un mostro che era in difesa di Atem. « Andiamo implorami pietà, dopo di te toccherà quella mortale, e forse anche altri, Chissà come mi girerà? »

Yugi esclama tentando di darsi forza. « Non sai cosa dici. »
« Dico ciò che penso! »
« No, tu vuoi bene a loro, come a me. »

Atem afferma. « Nel passato, ora non più! »
Lui sostiene alzando la testa. « Invece sì! Tu lo sai che loro ti vogliono bene… devi solo credere in loro. »
« Credere… Tu che ne sai? Certo per te è facile no?!

Mentre tu eri in coma quelli che credevo miei amici mi hanno voltato le spalle! E per cosa perché sono amico di una ragazza che ti ha fatto del male?!»
« E con questo?! Si litiga, ma poi si fa pace! »
« No! Hanno preferito non ascoltarmi. »
« Erano arrabbiati! Mettiti nei loro panni, tu prima di essere amica di Amyl cosa provavi? »
Atem ci riflette su. « La volevo uccidere, ma poi ho visto… »
« Appunto hai visto, loro no! Loro non sanno perché l'hai risparmiata, loro non possono comprenderlo, non lhanno vissuto in prima persona, tu sì! E se hai risparmiato chi fa del male a chi ami significa che tu hai cuore e sei buono! Sei stato solo incompreso! È così. »

Atem non risponde più mentre Yugi tenta di rialzarsi ormai con i vestiti sgualciti e un po' bruciacchiati.

 

Atem se ne accorge e ordina. « Non mi toccare! »
Crea una barriera, ma Yugi la tocca infrangendola. « Atem tranquillo, io ti comprendo… non devi avere paura di me… »

Il faraone indietreggia verso i suoi mostri. « Stai con Anzu, che vuoi da me? Tu mi hai spezzato il cuore, tu… mi ha tradito come tutti… »

Yugi avanza con la mano per poi prendere quella di lui. « Torna in te, tu non sei così spietato, tu sei buono, io credo in te. »

Il faraone quasi cede ma il ricordo di quelle parole “ se mi sveglierò non risparmiarti mai” e così respinge Yugi. « Mi hai perso, non mi risparmierò!»

Yugi specifica. « Stai sbagliando! »
« Tu sbagli! »
« Non sbaglio nulla »

Atem indica il cuore di Yugi. « Tu sbagli a mentire a te, a tutti! Persino in amore menti! Sei tu che sbagli! Io non sono come te! Io non mento ai miei stessi sentimenti, non più!
Io non la smetterò di essere ciò che sono finché tu non ammetterai ciò che è vero!
Tu non ami Anzu ma me! Io so la verità della tua anima, ma tu non lo vuoi capire! »

Yugi chiude gli occhi per poi dire. « Adesso smettila! » E lo fulmina con lo sguardo per poi indicarsi mostrandosi determinato. « Credi che facendo così io lo capirò!?

L'unica cosa che vedo è un bambino che piange perché il giocattolo gli è stato rubato!
Dici a me che devo capire il mio cuore? E allora tu cerca di capire gli altri!
Se anche fosse che io sotto, sotto ti amassi, perché non inizi a lottare piuttosto che minacciarmi, ricattarmi e farti un bambino impossibile?! »
« Un bambino impossibile? Ma come ti permetti!? Sei tu che piangi sempre! » esclama Atem in difesa.
« E stavolta sei tu che piangi! Credi che con la violenza tu mi otterai?! Ti sbagli, ti fai solo disprezzare da me e dagli altri!

Credi che io ami vederti così?!
No, mi spaventi, non mi attrai, non mi avrai mai in questo modo, vuoi conquistarmi? Vuoi un rapporto con me? Vuoi che la mia anima parli al posto delle mie idee?! Allora fatti adulto non un bambino di insopportabile!
Chi credi di essere per poter giocare con le persone?!

Vuoi togliermi Anzu? Ma dico te ne accorgi che parliamo della mia migliore amica!? »
« Lo era anche per me, per me era come una sorellina ma mi ha rubato te! »
« Io non sono un oggetto lo comprendi?! Io sto con chi mi va e non ti permetto di decidere cosa è meglio per me! Non più! »
« Smettila! » ordina mettendo una mano sulle orecchie per non volerlo sentire.
Lui prende quelle mani e le toglie a forza dalle orecchie. « No non la smetto! Mi sono stufato, sia dei tuoi ricatti e prepotenza!
Sanziona chi vuoi, ma Anzu non si merita una cosa del genere! Nemmeno i miei amici, l'unica che se lo meriterebbe è solo quella psicopatica di Amyl che tu tanto difendi, perché ti piace no! E se ti piace... »
Lui ammette chiudendo gli occhi. « Non mi piace! Lei ha già subito una sanzione corporea. »
« bene allora ti dico questo! Io ti voglio bene, ma se tu fai del male ad Anzu spezzo con te ogni legame! Non te lo perdonerei mai e poi mai! »
Atem rimane frastornato.« Yugi mai mi hai parlato così… »
« Lo si fa con i bambini cappriciosi! »
Io sarei così infantile? » Chiede tornando a riflettere sulle azioni.
« Sì! Posso capire che non ti fidi più di nessuno, che hai paura di restare solo ma anche se ho la ragazza non resterai solo… »
« Bugiardo… non sono più nel tuo corpo, non posso più fare nulla che prima potevo, adesso hai Anzu che devi proteggere, non che io devo proteggerti… tu non ti accorgi di che distacco enorme c'è ora tra me e te. »

 

Yugi sbuffa per poi prenderlo per il colletto ed abbassarlo guardandolo con severità.

« Dove lo trovi il distacco?

Ora siamo completamente soli, in un gioco spaventoso, eppure è anche un nostro nascondiglio, come lo era la nostra mente… dove è il distacco?
Forse non saprò cosa penserai, forse non ti controllerò 24 su 24, forse mancherai in certi momenti della mia vita, ma ci sarà sempre il nostro legame, che sia magico, spirituale, non importa, tu resterai sempre me, e io te olte la nostra vita, oltre la mortalità! »

Atem chiede. « Ma tu lo capisci che se ti vedo con una io perdo la testa proprio? »
Yugi afferma sfiorandogli il viso. « Significa che hai perso un round…

Ti rivelo una cosa ma non devi dirla ad Anzu e nessun altro. » esprime stavolta a tono dolce.
 

l'altro s'incuriosisce tornando un po' ad occhi viola perché ama quella voce così zuccherosa, per poi sentire. « Una parte di me ti ama, una parte di me ama Anzu, una parte di me segue te, una parte di me segue Anzu… e una parte di me vuole far del male ad Anzu... » Poi si allontana arrossito mentre Atem pensa.

 

Ma allora lui se ne è accorto, lui è solo indeciso?


« Ed ora che parte sta parlando di te? »
Yugi mugolisce non volendo rispondere all' ovvietà.
« Capisco, quindi Anzu ti ha baciato… »
Yugi specifica. « Io! Io l'ho baciata! »
« Tu? Ok… quindi ora mi trovi un bambino?»
« Decisamente… »
« Scusa… » Non è facile per lui dirlo ma si rende conto di essersi comportato male e Yugi apprezza quella frase, poi sorride pacatamente. « Però questo mi dimostra che mi ami proprio. » Inizia a ridere. « È buffo, non pensi? »
Atem a vederlo così rilassato fa un respiro per calmarsi e si abbassa leggermente. « Se Anzu ti ha dato un bacio, allora voglio che tu riceva questo e che tu rifletta.»

Di colpo Yugi si ritrova in un bacio passionale con Atem e stavolta è Yugi che si sente senza pensieri rabbirividito ma sopratutto sciolto non ci pensa proprio che corrisponde il bacio assumendo un lieve sorriso.

Sono felice, è strano ma è così, questo bacio mi dona tanta felicità… che a me lui piaccia anche quando è un bambino?
Possibile? Ma non importa, perché ora ricordo…


Questa scena però i ragazzi non riescono a vederla perché attorno ai due si è creata solo una forte luce che dissiperà le ombre.

Atem poi si stacca riguardandolo negli occhi per come è perso di lui e Yugi si allontana ma con un leggero sorriso a gote rosse, facendogli capire che non gli è dispiaciuto. « beh, adesso Anzu la lasci stare? »

Atem annuisce. « Sì… »

Yugi risponde con un sorriso ad occhi, poi fa uno schiocco di dita e tutto torna alla normalità, poi i due si accorgono che alla porta c'è il gruppo ancora mezzo accecato.

« Ma che cosa era quella luce? Non si vedeva nulla. » esprime Jonouchi stropicciandosi gli occhi.

 

Anzu corre verso Yugi e chiede. « Come stai? Abbiamo visto cosa ti ha fatto il faraone. »
 

Atem si mette le mani in tasca e senza dire nulla supera il gruppo che non hanno il coraggio di dire nulla, solo Anzu ne ha quindi segue il faraone di nascosto fino all' uscita; lo sa che sbaglia ma non resiste vuole spiegazioni.

Atem accorgendosi di essere seguito si ferma. « Non dovresti seguirmi tutta sola senza Yugi… non sei molto prudente. » critica senza guardarla ancora di spalle nel parcheggio.

Anzu si fa coraggio. « Te ne vai così?! Senza dirgli un scusa!? Senza pentirti di ciò che gli hai fatto?! »

Jonouchi intanto guarda dalla finestra. « Fermiamola prima che si faccia uccidere. »
Ma Yugi lo ferma con il pensiero dicendo. « Stai tranquillo, Atem è troppo intelligente per fare del male. »
Bakura chiede guardando Jonouchi. « perché sei fermo come una statuina? »
« E che ne so!Non riesco a muovermi, sbloccami!! »

Yugi intanto sospira guardando la scena.

- Non smetto di pensare a quel bacio… comunque devo fare un discorso ad Anzu, posso capire che voglia difendermi, ma è troppo avventata, Atem si è solo placato, ma se venisse stuzzicato potrebbe tornare come prima, e non lo auguro a lei, verrebbe uccisa… io sono sopravvissuto ma un altro?
Non lo so…

 

Honda chiede. « Atem ti ha fermato senza guardarti, ok, mi spaventa sempre più!»
Jonouchi esprime. « Maledetto faraone liberami!»
Bakura inclina la testa. « Aspetta che smetta di parlare con Anzu, forse non vuole vederci… Yugi tu che ne pensi? »
Il ragazzo sbatte la palpebre risvegliandosi dai suoi pensieri. « Che dovreste stare qui… credo che sia meglio… »

Non hanno capito che sono stato io?
Meglio non dirglielo… so come si usa ed è accaduto dopo un suo bacio…
La mia anima sa la verità, credo di capire, quel bacio è stato forse il mio vero, è stato come se avessi scontrato la mia metà, qualcosa che credo che Anzu non possa sfiorare...

Honda per passare il tempo disegna sulla faccia di Jonouchi che esclama. « Oi dopo ti disegno ma di pugni in faccia screanzato! »

 

Yugi scoppia a ridere per quella scena. « Sei buffo, ti manca solo il trucco ahaha » dice vedendo la faccia di Jonouchi pieno di ghirigori.

 

Mi dispiace ma non voglio che tu finisca nelle mire di Atem, come per gli altri… è Anzu che ormai è sotto la lista nera… però non ha torto, come si è permessa a dirgli di rinunciare a me… se Atem non l'aveva spinta, significa ero stato io?
Forse, una parte di me non sopporta Anzu?


Atem ovviamente non sopporta la sfacciataggine di Anzu ma ugualmente decide di risponderle a parità guardandola. « Sai Yugi ha lottato per salvarti, non sarebbe meglio che tu vada dai tuoi amici? » intima come avviso che non vuole essere disturbato.

« Yugi è il mio ragazzo, non voglio che lo tratti così, è dolce, sensibile, tu bastardamente lo hai attaccato anche a fine duello! Non te ne vergogni? » Chiede anche se ad occhi trema.

Atem resta a sguardo gelido per poi guardare Yugi che osserva la scena.

Muoviti a venire qui prima che la dissanguino.

Mi fido di te Hitori no boku…

E quanto sbagli a pensarmi buono senza te...

 

« Dovevo sfogarmi… » esprime senza guardarla.
Anzu contrasta. « Sei un prepotente, Yugi era indifeso! Non si usa il Dual monster per far del male. »
« Mi stai stancando… » incrocia le braccia guardandola con viso truce.
« Anche tu! Ancora non te la perdono il come sei amico di Amyl. »

Atem mugolisce borbottando mentalmente una scala numerica.

 

1-2-3-4-5-6-7-8-9-10… sta calmo….

 

E dice con lieve provocazione. « ed è per questo che hai baciato Yugi difronte ai miei occhi per la seconda volta? »
Anzu annuisce, questo a Yugi non sfugge.

Anzu ti prego non provocarlo… devo fermarla!

Si alza di colpo e i suoi amici chiedono. « Ma dove stai andando? Devi ancora riprenderti. »
Yugi esprime senza guardarli. « Non preoccupatevi,voi restate qui! »
Apre la porta poi corre verso l'uscita mentre Atem dice ad Anzu. « Quindi è stato per ripicca? Volevi ferirmi?! »

 

Anzu esprime. « Volevo farti capire che Yugi è il mio ragazzo, e non provare a farmi male come prima!»
 

Atem assume sempre più occhi pericolosi, con dei tic all' occhio destro, ma ancora viola però gli oggetti attorno ne rissentono specie i vetri. « Io non ti ho fatto nulla! »
« Quando me ne stavo andando di colpo qualcosa mi ha spinto, stavo per finire contro lo spigolo delle scale in salita! Cosa volevi, farmi avere un trauma cranico?! »

Atem i mette un dito sul mento vagando. « Non sono stato io! »
« Adesso non mi farai credere che agisci senza controllo. »

 

Atem muove la testa in negazione; quella conversazione lo annoia. « Non lo nego avrei potuto, ma non sono stato io, questa è la verità!»

Yugi raggiunge i due. « Eccoli...» cammina verso Anzu ma si ferma quando la sente.

« Senti, è chiaro che mi odi, e questo forse ti porta a volermi uccidere solo perché ti ho strappato Yugi, ma lui mi ha baciata, non io a lui, è questa la verità! »

Atem strizza gli occhi urlando. « MA CHE VUOI VANTARTI?! O COSA?! SEI VENUTA PER DIRMI DI LASCIARE STARE TE E YUGI?» abbassa il tono cercando di controllarsi.

« Credimi a Yugi darebbe fastidio! E tanto per la cronaca potrebbe Yugi averti spinta, perché io se faccessi del male vorrei vedere la scena! »

Yugi rimane ad occhi sbarrati.

Io? No non credo anche se prima… in effetti avevo sentito le parole di Anzu “rinunciaci” e uno strano sentimento mi è percorso ma è stato un attimo quindi non posso essere stato io… forse Anzu era inciampata e basta…

Anzu non molla la questione. « Yugi?! Senti lui non è spietato come te! Nel gioco delle ombre sei stato l'unico a sottometterlo, e a te divertiva, secondo me nemmeno lo ami, non è amore usare la violenza. »

Yugi anche questa insinuazione non la sopporta. « TI sbagli, quel bacio era così… »

 

Ma non riesce terminare la frase che si sentono dei passi, uno schianto, un gemito di dolore femminile e l'auto che suona per l'anti furto, questo fa controllare A Yugi cosa è accaduto.
 

Atem tocca lo sportello esprimendo ad occhi rossi. « Ora smettila, non ne posso più di ascoltarti!Io non ti faccio male perché Yugi non vuole, ma fosse per me ti torturerei! Sto buono per causa di chi amo! Sto buono certo, ma farmi aggredire così da una mortale che prima mi è amica e poi mi pugnala alle spalle sapendo bene cosa provo per lui, mi adira, mi fa perdere tutto ciò che Yugi e tu mi avete insegnato!
Forse puoi anche stare con Yugi, baciarlo, addirittura portartelo a letto, ma vantartene, e addrittura , sminuire i miei sentimenti per lui, non te lo permetto!
Sei troppo nell' idea che io sia buono, sei troppo nell' idea che Yugi ti difenda da me, Sei troppo…

Se ti facessi perdere nel regno delle ombre Yugi non me lo perdonerebbe. » Si avvicina al suo orecchio bisbigliando. « E non credere che questo schianto sia la mia sanzione per te! tu sei pur sempre una mortale e voi soffrite con ogni ogetto contundente… e allora perché non inizi a temermi? Voglio che tu mi tema, che ci pensi due volte prima di essere così insolente. »

Yugi anche se guarda da lontano la scena non riesce a dire di no, una parte di lui apprezza ciò un altra no, ed è così che lotta tra il giusto e il sbagliato.

Che figo, no, cosa penso? Sta per fare del male alla mia ragazza; sì ma quanto è tenebroso, chissà come è essere nelle sue morse… l'idea mi eccita, sono così masochista?

 

Scuote la testa.

Basta, ma che mi prende?!

Devo salvarla, ma non voglio… devo… no…

ma come si permette a dire che lui non mi ama? Insomma lui per me diventa un assassino, un pazzo! Sì , e nonostante i miei sforzi si va a cacciare sola nei guai?! Ma cosa pensa che Atem scherzi?!
Mi dispiace Anzu, ma non posso intervenire, hai esagerato.

Si sente un urlo gelido.« AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH»
Bakura, , Honda guardano fuori e urlano. « Oh mio Dio cosa sta facendo Atem ad Anzu! »

yugi li vede e fa un gesto bloccando la porta chiudendola a chiave.

No, non voglio che finiate coinvolti! Scusatemi.

Atem resta ad occhi rossi vividi brillanti quanto quel sangue che esce dalla pelle della giovane ragazza. « Urla quanto vuoi, chiunque m'interromperà verrà sanzionato… »
La ragazza urla. « TI PREGO SMETTILA FA MALE, BRUCIA!! » e urla acuti fortissimi che attira l'attenzione di tutti ma Atem continua senza pensarci. « Abbiamo appena iniziato! Andrò così lento che capirai che devi rispettarmi. »

 

Yugi strizza gli occhi ed esprime un incantesimo per poi bloccare tutte le porte del luogo.
Atem non se ne accorge e così Anzu, per lui esiste solo quel braccio, quel vetro, quelle urla di terrore mescolate al dolore, e quelle pupille blu scioccate.
« YUGI, AUTO!! »

 

Atem si stanca, le blocca le labbrafacendogli scontrare lo sguardo sadico del faraone con quelli terrorizzati della ragazza. « Fa silenzio!siamo a metà! Adesso ancora più sarà lenta l'agonia… e su Anzu non pensi che sono buono a non renderti stupida? »

Anzu non c'è la fa più che desidera che qualcuno lo salvi.

Yugi… ti prego salvami… ragazzi… aiuto… SALVATEMI!!

Yugi sente il suo cuore colpito da quelle urla dal decibel potente, indicano proprio l'esigenza di Aiuto e questo sta a significare che Atem sta facendo qualcosa di violento.
Poi si sente da parte del faraone una frase in aramaico mentre tocca le incisioni sporcandosi le dita di sangue vivo che cade sul' asfalto e la ragazza continua ad urlare. « FA MALE!! »

Yugi rimane a lottare contro se stesso.

Basta, Atem basta, smettila…
No ha ragione non doveva…
No basta, perché sto impazzendo!

Intanto Atem risponde « Con Questo non si rimarginerà più… d'ora in poi quando dovrai parlarmi leggi questo messaggio
Se sarai ancora insolente potrei farti altre incisioni. » esprime a tono lento mentre preme con il vetro sulla pelle delicata di lei, facendo un punto perforando le arterie. poi lascia la mano e Anzu se ne sta zitta provando il terrore per lui.

Jonouchi, Honda, Bakura vogliono uscire ma non ci riescono perché la porta è bloccata, poi Honda va verso la finestra e vede Yugi parlare ad Atem « Ragazzi che vule fare Yugi contro quel pazzo?!»

Atem si volta affermando verso Yugi« visto non l'ho sanzionata»
Yugi chiede a basso volume tenendo il viso abbassato« Te la cavi così? » domanda guardandolo con delusione sempre a volto abbassato.
« Io non volevo, mi ha costretto. »
Yugi di colpo alza lo sguardo per poi fare una rincorsa e spingerlo contro un auto. « Non farle più del male! »
Il ragazzo un po' ci ha sofferto ma gli prende la mano e lo fa voltare con la faccia sul vetro di un auto. « L'ho già fatto, tu mi hai detto di non sanzionarla con i miei poteri e così ho fatto! » Poi gli da un bacio sul collo a cui Yugi arrossisce sentendo che non gli dispiace tutto ciò.

« Credi di salvarti così con dei baci? Mica mi fanno effetto... »
Lui gli bacia le orecchie. « Hai fermato tutti Yugi, mi hai lasciato fare, ammettilo ne sei felice che le abbia fatto ciò. »

 

Quelle mani scivolano sul suo petto e lui volta un po' la testa scontrando il rosso dell' altro. « Credi? Ti ho detto che non mi piace!»
Atem di scatto lo volta scontrando il suo corpo con il suo. « Oh, allora respingimi, sai usare la magia no? Rspingimi, usala, chiudimi in un gioco delle ombre, se seriamente non vuoi. »
Lui a volto insicuro scuote la testa. « Contro te? È persa… »
L'altro se la ride. « bella scusa. » Poi lo bacia a labbra diffronte ad Anzu e Yugi chiude gli occhi lasciandosi fare per poi staccarsi ammettendo. « Sei un bastardo, ma cosa credi che mi piaccia? »
Atem lo ribacia senza ascoltarlo.« Sì, sbaglio? »

 

Lui non vuole ammetterlo ma quella situazione lo fa impazzire di scariche elettriche al ventre che prende il colletto di lui e lo vvicina alle sue labbra bisbigliando « No… continua… » Poi lo stacca e raggiunge Anzu mentre Atem si tocca le labbra e se ne va con un sorrisino compiaciuto.
 

Yugi guarda il braccio di Anzu con scritto sulla pelle “ Devi temermi “

poi guarda a terra il pezzo di vetro sporco del sangue della ragazza « Anzu, tranquilla è passato.... »

Sono pazzo ho appena detto a lui che amo quando fa così!?

Sono pazzo, sì pazzo di lui! Ma che posso farci amo quando mi prende così, amo le sue provocazioni, mi rendono così vivo…


Anzu oltre allo shock di quel bacio rubato, sente sentire il dolore lacerante. « Yugi… lui è pericoloso, stagli lontano, è pazzo, ti violenta pure. »

Il ragazzo spera vivamente che Atem non abbia sentito e per fortuna se ne è andato.

 

« Anzu, Atem non è pericoloso se tu non gli pesti la coda, ti ha dato un avviso con il sangue, tu lo sottovaluti, solo perché sei stata sua amica non puoi stuzzicarlo così!
Non ti fa nulla perché gli ho detto una cosa, ma non nego che se continui io per salvarti da lui ti lascerò! Lui ha promesso che non ti avrebbe mind-crushata, ma non significa che non possa farti del male in altri modi, credo che questo sia il suo male minore, ti ha dato un avviso con il sangue, promettimi che non gli dirai più nulla di compromettente, ok?»

 

Anzu continua a piangere Annuendo. « Volevo solo difenderti. »
Yugi lo apprezza. « Non serve, so difendermi da solo contro lui, non serve che tu ti metta in mezzo… sono io che devo difenderti non tu me, non più ok? » E gli da un bacio sulla fronte mentre Anzu pensa. - Yugi è così uomo certe volte. -
Lui la tiene stretta a se sorridendo leggermente.

Però ora lei non provocherà più Atem… già...

l'aiuta a rialzarsi quindi raggiunge la sua stanza aprendo la porta sbloccando Jonouchi dall' incanto.
« Eccola, Atem non le ha fatto altro che un dispetto. »

I ragazzi vanno verso Anzu a controllare quel braccio ancora ricco di sangue che è grazie all' incantesimo di Atem se lei non ha problemi di vita, tuttavia bakura sbianca. « Anzu stalle alla larga, quello ti amazzerebbe. »
Jonouchi si infuria e molto che fa un gesto di pugno. « Io lo rimpio di botte quello. »
Yugi esclama. « Lascia stare l'importante è che non lo stuzzichiate, ci penso io a lui. »
Honda esprime. « E come? Yugi, a me spiace dirlo ma forse è meglio che tu non gli parli più. »
Yugi scuote la testa. « Non mi farebbe mai del male. »
Anzu eprime. «Dovresti dirlo che ti violenta, yugi quello non è amore, quello è solo possessione. »
Yugi afferma. « Non era violenza… »

Lo era ma a me piace, mi fa impazzire, avrei voluto ogni goccia del suo potere su me, sì credo che sono innamorato, ma ormai sto con Anzu e la cosa non cambia!

Jonouchi esprime. « Meglio farle visitare il braccio. »
Yugi lo sconsiglia. « No, Atem ha fatto una magia che non permette la guarigione, è come un tatuaggio a pelle »
Anzu guarda il messaggio. « È Sadico, lui rideva alle mie urla! »

I medici entrano, Anzu nasconde tutto con le manica così poi Yugi vene controllata la fasciatura, e si accorgono che sta guarendo quindi lui passa qualche giorno in ospedale, i suoi amici preoccupati per lui lo vanno sempre a trovare ma di Atem non si vede traccia e questo mette in ansia il piccolo Yugi che in serata si alza a guardare fuori dalla finestra sentendo chiaramente la sua mancanza, finché non sente dalla porta.

« Allora sei sicuro di non voler entrare? » Chiede una voce femminile.
« Sì, mi basta avere informazioni da te. » Esprime una voce maschile che Yugi riconosce quindi di corre verso la porta per poi aprirla e vedere Atem difronte ad Amy che parlano.

_______________




 

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Capitolo 12
*** due metà separate generano il nulla. ***



ciao a tutti ragazzi, questo capitolo è stato difficilissimo scriverlo per troppe idee e scene che ho scritto e ho dovuto togliere per motivi psicologiche e durata della stess storia.
Vorrei non finire alla conclusione subito ma non nego che ne siamo vicini ^^
però dai questo esperimento sta piacendo e di ciò ne sono felicissima.
buona lettura^^


Personaggi principali: Atem, Yugi
Secondari: Amyl, Jonouchi.
Comparse: Anzu, Honda.
genere: violenza, psicologico, sentimentale, dark, sovranaturale, filosofico.


DUE METà SEPARATE GENERANO IL NULLA.

Atem prima di vedere Yugi, ha fatto molte cose non tanto belle alla città perché? Forse per sfogo, ad esempio dopo che ha torturato Anzu a sangue, è andato presso un tempio a ripararsi dalla pioggia, ma nel cammino ha incontrato dei personaggi che stavano trafficando roba illegale, per sfortuna di loro, Atem ha visto tutto, e quindi questi uomini per zittirlo l'anno aggredito, perciò lui si è difeso ancora prima di farsi toccare per poi ipnotizzarli e farli azzuffare tra loro.

Atem a quelle scene si è divertito tantissimo a tal punto che ha voluto sempre più distruzione e quindi ha manovrato un po' le illusioni delle persone costringendole al suicidio vero.

Alla vista di quel sangue ha solo sorriso in silenzio, poi se ne è andato ormai zuppo d'acqua, ed ha cercato un riparo per poter dormire un po' perché a vista sua quella era una giornata da dimenticare.

Ha trovato un riparo dentro un garaje semi-aperto e ci si è infilato dentro per dormire per poi entrare dentro una vettura e infilarsi suoi posteriori dell' auto per poter dormire al caldo usando come coperta una trovata nelle vicinanze.

Il giorno seguente lui si è svegliato grazie a rumori simili a motori, quindi ha guardato fuori dalla finestra trovando un gruppo di ragazzini che hanno giocato con le macchinine telecomandate.

Lui è uscito dall' auto, quei ragazzini gli hanno chiesto chi fosse, ma lui non ha voluto rispondere, che è scappato subito in corsa per poi iniziare a sentire la fame, e così ha iniziato a rubare dato che non ha avuto soldi con se, perciò in poco tempo lui è stato beccato perché anche se furbo lui non ha saputo nulla sul saccheggio, tuttavia ha vantato della sua magia; unico mezzo che avrebbe potuto salvarlo, quindi le guardie tra cui anche femmine che l'hanno bloccato, non sono riusciti più a prenderlo sia per l'immobilizzazione sia per mind-crush che ha distrutto la vita dell' altro, ma ad Atem non ha importato più la sorte delle persone, chiunque si sarebbe messo contro lui non sarebbe uscito salvo.

Nei giorni a passare ha iniziato a vivere per strada; non ha avuto più coraggio ad entrare a casa di Yugi, ha voluto più essere visto come lui, ha desiderato avere una sua identità un suo nome.

Nel tempo di lui se ne è parlato spesso tra i giornali sopranominandolo "Psycho". 
Lui non sa il perché ha avuto tale sopranome, forse perché si è notato sulla sua fronte un terzo occhio, forse perché ha mostrato poteri, ma quel nome per altre bande di delinquenti è stato  un allarme, tuttavia nessuno ha saputo  il vero aspetto di Atem perchè non è mai stato ripreso, ma nella città si é iniziato a spargersi il terrore che lui potesse fare male alla gente innocente, però non é stato nei piani di Atem farsi così temere, lui ha voluto solo sopravvivere, non far del male a caso.

Certe volte è passato davanti all' ospedale, più volte si è accorto che dalla finestra Yugi ha cercato qualcosa ad occhi, ma quando Atem l'ha spiato ,l'ha visto spesso con  Anzu a parlare  e questo l'ha frenato, e ciò l'ha spinto sempre più a lasciarlo solo.

Sapendo che non poteva continuare a far del male alla polizia, ha sentito di un lavoro in nero; avrebbe usato ogni sorta di suo potere per avere un lavoro, ma ha scelto quello più sporco anche se la paga era alta e così dopo una selezione, lui era riuscito a far parte di una organizzazione composta da vandali.

Loro ricevevano giornalmente foto e lettere su nemici di altri, in particolare della scuola e Atem per avere quei soldi non ha pensato se sia bene o male, perché ha creduto che il lavoro giustifichi tutto.

così in cinque giorni assieme ai suoi compagni di cui non ha stretto nessun legame affettivo, ha sanzionato le persone, ed è per questo che Atem è stato selezionato, dopo che loro hanno visto cosa sa fare, hanno deciso di prenderlo nel gruppo come risorsa per scappare dalla polizia.

Atem quindi riceve i soldi dagli studenti che hanno dato a lui le foto, e così se li raccimola per poter usarli al meglio.

Nel giorno in cui non ha lavorato, va verso l'ospedale a guardare se Yugi sta bene, a lui basta osservarlo a distanza su quella finestra a guardare il cielo anche se ha sperato che lui lo cercasse con gli occhi.

« Atem! » ha esclamanto una voce dietro lui che è quella di Amyl che poi di colpo lei gli si è appiccicata. « Ma dove sei stato, sono giorni che non ti fai sentire! Sei venuto per vedere Yugi? »  Ha chiesto curiosa e lui a quell' abbraccio ha arrossito tornando ad occhi amichevoli, non più assassini. « Oh Amyl, ecco, sì, ma credo che sia con i suoi amici, e non mi va che mi vedano quindi... »

Ha Cercato di svignarsela ma Amyl l'ha trascinato dentro. « Ah allora andiamo assieme, con te ho più coraggio. »
Atem avrebbe voluto fermarla ma non ci è riuscito ad usare la magia contro lei, non dopo come si é dimostrata con lui.

Se sapesse che ho fatto non mi stmerebbe più, e Yugi mi vorrebbe ancora bene?

Hanno raggiunto la sala, ma lui ha lasciato la mano di lei. « No aspetta, meglio che vai sola. »
Lei ha insistito « Ma mi odia, l'ultima volta che sono entrata mi ha minacciato che mi avrebbe sanzionata se fossi tornata. »
Atem poco ci ha creduto; ok che Yugi è di suo impazzito ma non fino a quel punto. « Andiamo, Yugi non è così bastardo, non lo farebbe mai. » ha detto con una lieve risata , ma lei ha affermato « Lo farebbe, credo che mi reputi una nemica, ma se tu sei con me non mi farebbe nulla. »
Atem ha scosso la testa. «No, mi basta sapere che sta bene, io devo andare. »
Lei non ci bada che lo trascina alla porta con violenza, pma prima di aprirla chiede. « Allora sei sicuro di non voler entrare? »
« Sì, mi basta avere informazioni da te. » 
_____________________
Lei dice. « io credo che lui sarebbe felice di vederti »
La porta si apre mentre Atem dice. « Non posso più farmi vedere da lui. »
Amyl non lo capisce. « Sei suo amico. »
Atem scuote la testa. « Ex amico! » Afferma per poi sentire dietro.

« Ex- amico? Che cosa stai dicendo mou hitori no boku? »
Atem si volta notando come Yugi sia rimasto triste di tal affermazione. « Ecco, è meglio che non ci vediamo... tu hai... »
Ma Yugi non lo accetta, non sa cosa ha fatto Atem nei giorni ma nulla avrebbe giustificato quella decisione. « Lo fai per vendetta? Solo perché sto con lei giusto? Hai deciso di allontanarti per quel motivo vero? » Chiede con pretesa ma poi vede Amyl. « O forse perché lei ti piace? » E stavolta Amyl indietreggi notando come è stata fulminata ad occhi. « No Yugi, non rifarlo... »
Atem si protrae difronte ad Amyl. « Lei non c'entra nulla! »
Yugi esprime. « Era con te, tu sei stata con lei sempre e mi hai lasciato solo qui ? »
Amyl cerca di muoversi ma si trova bloccata dal potere di Yugi che incosciamente le ha proibito di muoversi. « Yugi sbloccami! »
Atem si volta.

Yugi non penserà che io sia stato con lei spero... rischia e molto, Yugi se si arrabbia fa paura anche a me.

« Non c'entra lei te lo assicuro. »

Yugi chiede. « La difendi? Forse non è stata con te, ma ben mi ha lei messo in fin di vita! »
Atem esclama. « Falle male e te la vedi con me! »
Yugi tira a se le mani verso il petto. « ma perché la difendi? Che è la tua ragazza? »
Atem specifica. « Tu lo faresti per i tuoi amici! »
« E allora dove eri?! Sei sparito per giorni ed ora ti trovo a parlarle tenuto per mano poi... che rapporto avete? » Chiede senza accorgersene che è estremamente geloso.
« Nessun rapporto, ci siamo incontrati per caso, e poi sta zitto che tu hai la ragazza e te la baci difronti a me! » e lascia la mano che amyl ha preso per paura di yugi.
E qui Yugi specifica. « Anzu la conosco fin da bambino, mentre tu Amyl da quanto? E ci stai dietro? Ma non ti accorgi che fa la carina solo perché gli piaci? »
L'altro esclama. « E tu ti accorgi di come Anzu ha spezzato tutto tra noi?! 
Yugi afferma. « Non sei mai stato il mio ragazzo, per me sei solo un amico! »
Atem ci soffre a quelle parole. « Vorresti dirmi che non ti mancavo, che non hai sentito nulla? »
Yugi ha sentito quella mancanza ma pensando che fosse tutto un piano di Atem non gli da tal soddisfazione. « Perchè tu speravi questo, non ti ho pensato, a me tu non piaci, mettitelo in testa! E non azzardarti a giocare con i miei sentimenti, ti conosco, scommetto che l'hai fatto apposta a sparire, avrai pensato che così ci soffrivo. »
Atem non l'ha fatto di proposito, aveva appunto paura di stare male. « Yugi... sarò anche furbo, cinico, e quello che vuoi ma non voglio mai più fare strategie contro di te, perché non ti fidi più di me? Non sono venuto a trovarti perché non volevo litigare con te. »
Yugi esprime. « Detto da uno che taglia le vene alla mia ragazza poco ci credo, sei senza scrupoli, e come ti ho detto mai un ragazzo simile mi piacerebbe! »

Perchè dico questo, io non riesco se c'è lei a sentirci.

Atem di questi accorgimenti non se ne accorge. « Non lo sopporto, anzi non ti sopporto più! Sta pure con quella umana, io mi farò una vita senza te.
I tuoi sentimenti sono così in contrasto che più mentirai a te e gli altri, più la tua ombra crescerà! E quando sarà al culmine dovrò ucciderti!! »
Yugi rabbrividisce incredulo, ma del resto non è la prima volta che Atem lo minaccia. « Non l'hai fatto mentre eri in me, non lo farai ora. »
Atem fa un gesto di mano e Yugi viene spinto a distanza finendo sul letto completamente bloccato mentre Atem allarga il sorriso. « Posso eccome! ora vado, e credo che non ci vedremo mai più! » Poi prende per mano Amyl e la trascina via mentre Amyl pensa. - Mi spiace per Yugi ma Atem è così figo in tutto ciò che fa! -

Yugi tenta di muoversi strizzando gli occhi.

Non ho mai avuto il suo potere contro me, è forte, quindi era serio? Non riesco a muovermi... qualcuno mi aiuti!!

Atem una volta uscito dall' ospedale lascia la mano della ragazza. « Ora vado, ciao. »
Amyl si disppiace per tutto. « Atem ascolta, a me dispiace cosa è accaduto, ma se tu vuoi scordarlo devi solo stare con degli amici, non isolarti va bene? »
Atem mormora. « Amyl c'è una cosa che non hai compreso, io non sono altro chè uno spirito, la mia missione è quella di guidare Yugi a finché non si trasformi in uno yami no game, ma è anche vero che se lo diventasse dovrei eliminarlo, una volta fatto ciò potrò tornare nel mio regno...
Tuttavia se io stesso tornassi uno yami no game, gli Dei mi eliminerebbero... però va bene così, a me non importa più nulla, se sono vivo o morto non mi fa differenza, se la ma anima venisse distrutta forse sarebbe un bene... i miei amici amici mi hanno abbandonato, tu sei l'unica fra tutti che è riuscita ad accettarmi sempre senza passare per Yugi, di questo sono felice. 
Ma non posso fare la vita tranquilla sentendo in me una prorompente voglia di fare male, ho trovato cosa mi appaga, e se sono così è perché Anzu mi ha fatto capire che quelle parole sulla amicizia e lealtà non erano vere...

Amyl con te voglio essere sincero, io ti sono amico, ma non voglio che tu mi stia vicino... yugi potrebbe farti qualcosa, ho uno strano presentimento, quindi non stare sola con lui.»
Amyl trema con le labbra chiedendo a voce bassa. « perché ti elimini per un ragazzo che non ti considera?! Accidenti, tu sei un ragazzo sensibile, e solo perché lui ti fa del male non devi prendertela con il mondo. »
Atem spiega. « Non sono umano. »
Lei esclama. « Lo sei, tu ti comporti come gli umani, hai paura di affrontare la verità, ti rifugi nella violenza, ti sei arreso a te stesso! Yugi non è l'unico sulla terra, ne trovi tanti come lui. »
Atem si indica. « Ma Yugi è la parte della mia anima! Chi pensi che possa seriamente farmi sentire completo se non lui?! »
« TI sta distruggendo! »
« E va bene così! »
« Non va bene, perché se due anime si distruggono non ci sarà altro che il nulla! »
Atem la comprendo fino un certo punto. « Quel nulla è la soluzione per entrambi... » poi corre via lasciando Amyl furiosa che corre in ospedale ed entr nella stanza per poi andare da Yugi che è ancora bloccato e questo Amyl lo prende come suo vantaggio che da un pugno vicino all' orecchio di Yugi esprimendo con disprezzo e rabbia. « Stai distruggendo Atem, razza di codardo, me ne accorgo io che non ti conosco ma sei un bugiardo, non potevo parlare mi avevi immobilizzata, ma quanto non ti sopporto, non potevi dormire ancora, adesso prenditi le tue responsabilità per ciò che hai fatto a lui! »
Yugi sente dalle sue guance le lacrime calde della ragazza. « Forse sì ho mentito, ma non sei felice puoi averlo, così è il destino, io e lui non possiamo stare assieme! È colpa sua, lui ha voluto separarsi da me, lui ha voluto non farsi vedere dopo quel giorno. »
Amyl alza la mano forse per dargli uno schiaffo ma viene fermata da Honda « Non so cosa stia accadendo ma non azzardarti a fargli male. » poi la spinge via mentre Yugi sente che l'incanto di Atem sta perdendo effetto quindi riesce a muoversi. « Grazie. »

Amyl se ne sta zitta per perché vede gli amici di Yugi arrivare compresa Anzu, tutti si mettono a difenderlo e Amyl afferma. « Yugi se Atem si ammazza io ti ammazzo! »

Adesso passa pure alle minacce di morte?! Questa è fuori di testa proprio, e comunque se solo si azzarda userò la magia, a parte che i miei amici mi difendono, ma io contro Amyl ho un grande conto in sospeso... già, e ho voglia di vendetta...

prima che gli altri dicano qualcosa lui dice. « Lasciatemi solo con lei. »
Gli altri si chiedono il perché ma fanno come gli viene chiesto e Amyl vede in Yugi qualcosa di agghiacciante mentre prende il suo deck. «Sai avresti fatto meglio a non tornare qui! Io sono buono, ma farmi aggredire da te così non lo accetto più. » Dice facendole paura perché lo nota che ha gli occhi rossi, gli stessi che ha visto prima di mandarlo nel coma, tuttavia lei risponde. « Io ti sto solo dicendo la verità! Si nota che menti, e solo Atem che non lo capisce. »
Yugi ammette. « Ad ogni modo tu mi hai ferito, e per poco stavo per morire! »
Amyl borbotta. « Forse era meglio, così Atem era libero. »

La ragazza la si trova violentemente schiantata a terra senza essere stata toccata, mentre Yugi cammina verso lei. « Oh quindi pensavi che uccidendomi Atem sarebbe corso da te? illusa, lui si sarebbe fuso con me nella mia anima, non l'avrei più sentito!
Torniamo a noi...
la gara nel gioco delle ombre la stavo per vincere io ma poi Atem mi ha fermato, che ne dici se stavolta la concludiamo?! » Chiede attivando il gioco, prendere il suo deck e prendere le stesse carte lasciate in precedenza mentre poi le carta di Amyl mettono quelle che erano nell' altra battaglia. 
« No, fermo! » Guarda i suoi life point che sono a 150 e Yugi esprime. « Toccava a me! Quindi ora ti batterò! » Detto ciò porta l'attacco dei suoi mostri contro Amyl che cade a terra quindi Yugi esclama mettendo la sua fronte contro la sua. « Non ti sanzionerò perché Atem ti è amico e ci tiene a te, ma perderai ciò che più ti ha permesso di avvicinarti a lui, questa è la mia sanzione per avermi strappato da lui. »

Amyl non comprende cosa intenda ma nella sua testa sente una spaccatura come se qualcuno desse delle martellate e lei urla acutamente mentre Yugi oltre ad averle bloccato con le mani le braccia e con il suo corpo, il corpo di lei, resta ad occhi chiusi e intanto l'anatema magico che si vede dalla fronte di Yugi sonda quella di Amyl che inizia a ricordare i suoi più grandi traumi infantili come l'incidente, l'uccisione della sua amica per errore e suo padre, a Yugi questo non conta e scava più a fondo per poi finalmente trovare ciò che per lui conta quindi la distrugge poi riapre gli occhi mentre quelli di Amyl sono quasi senza più luce, non che sia morta ma è in uno stato di shock a fissare il vuoto.
Yugi si rialza e scioglie il gioco delle ombre. « ora vedremo se Atem ti proteggerà ancora... » poi la mette sul letto ed esce dalla stanza allontanando i suoi amici anche se qulcuno di loro si chiede che cosa sia accaduto e perché Amyl stia dormendo sul letto.
[...]

Le parole di Atem per Yugi sono state molto dure, e così ha passato un' altra settimana a chiedersi quali fossero i sentimenti per Atem; per comprenderlo ha iniziato a usare Anzu, non come un oggetto ma come ragazza, quando è stato dismesso dall' ospedale lui e Anzu sono usciti: sono andati al parco; è stato divertente, lei era sorridente, gentile, premurosa, piena di buon cuore sopratutto quando sono andati a comprare le piantine per la sua stanza, e a volte sì, l'ha portato in giro per i negozi a far shopping cosa che come tutti i ragazzi ha dovuto subire e così è finito per essere il suo schiavetto che ha portato i suoi vestiti seguendola.

_____________
Yugi come sempre è impacciato, timido ma che nasconde un gran segreto di cui è conscio, eppure non lo da a vedere, non vuole mostrarsi uno dotato di chissà che poteri, vuole essere visto normalmente, anche se non nega che privatamente ne fa uso giusto per allenarsi, ma ancora non ha ben compreso come si attiva un gioco delle ombre, eccetto quando é contro Amyl, stranamente con lei é facile, ma con altro no, e cerca di non attivarlo perché non vuole restarci prigioniero anche se a lungo andare, più trattiene in se questo potere, più sente che vuole uscire.

Se ne accorge perché ogni volta che gli capita di ricordarsi dell' esistenza del faraone, il suo potere agisce distruggendo qualcosa, e la prima volta è accaduto difronte agli occhi di Jonouchi.

erano in giro, aspettavamo il buss mentre parlavano, a un certo punto si era sentito al giornale di suicidi inspiegabili e di un fantomatico personaggio di nome " Psycho" nessuno sapeva chi era ma le autorità avevano intimato a tutti i cittadini di stare attenti, l'unica cosa che si sapeva è che aveva un terzo occhio. 
« Per te chi può essere questo pazzo criminale? » Domandò Jonochi
« Non ne ho idea anche se... » nel momento in cui ricordò Atem i vetri dietro di Yugi si frantumarono e Jonouchi per salvarlo lo allontana dal punto. « Stai bene Yugi? »

Lui non ha detto nulla ma questo ha illusoriamente dato più colpa verso Atem.

« Spero non sia lui la causa... » esclama Jonouchi in pensiero.

Yugi A saperlo si è rattristato che ha deciso di lasciare il posto. « Ho scordato una cosa al negozio di nonno, ci vediamo domani Jonouchi! Grazie della compagnia. »

ed è corso via per poi chiudersi dentro e guardarsi le mani. « Non so controllarlo... ogni volta che lo ricordo succede qualcosa... » ha stretto Stringe le mani in pugni e si siede per poi appoggiare la testa sul bancone mentre prende le sue carte da gioco e seleziona il mago nero.

Mou hitori no boku... perché non mi cerchi più?

E certe volte è scoppiato a piangere per come le spine al cuore penetrino nell' anima e questo oltre ad alimentare le ombre del suo cuore, ha fatto impazzire i suoi stessi poteri che stanno via via sempre più divenendo distruttivi nel negozio, appunto quando si accorge di come tutto si é  è confuso ha tentato di smetterla, ma non ci é riuscito.

Tremo? Che mi succede, mi sento elettrico, sto perdendo sempre più controllo...
Devo calmarmi...

Ha chiuso gli occhi ed ha tentato di manovrare la magia rimettendo tutto apposto, all' inizio ci ha sofferto poi dopo avendo capito il meccanismo é riuscito nell' impresa.

Éinutile ormai devo conviverci, dopp quell' unione sono più potente, e mi spaventa, sono un esper, e senza lui non so quanto tratterò il segreto.
Perchè gli ho permesso di scappare, perché non l'ho fermato? Mi manca da impazzire!

Ammettere a se stesso che è innamorato alla follia di lui non riesce.

È il mio migliore amico/la mia anima/la mia metà! Lui è tutto ciò che io non sarò mai.

Questo dice come scusa, ma in verità lui è solo per lui il ragazzo che ama, ma tra cuore e testa vince la testa, ed è per queste bugie che i suoi occhi iniziano ad avere sempre più venature rosse che raggiungono gli occhi viola di lui che a primo impatto sembra una conseguenza normale del pianto, ma quelle venature non sono altro che le stesse ombre che tentano di raggiungere lo specchio dell' anima: ovvero gli occhi per poter rendere Yugi padrone del gioco delle ombre.

Si sfrega gli occhi con violenza non capendo perché prudono così tanto, quindi va a casa, prende il collirio e se lo mette ma non fa effetto anche se il dolore passa.

Atem continua a far il suo lavoro sanzionando chi gli viene detto senza più pensare a Yugi, a dire il vero, fa finta che quelli siano tanti Yugi,che siano proprio quelli a cui deve far del male per soldi, ma il più delle volte più che sanzionarli li uccide violentemente e sempre più raffredda il suo cuore verso il genere umano a tal punto che nessuno dei suoi complici riesce ad averlo come alleato, perché Atem è stato schietto con loro che se fosse stato tradito si sarebbe vendicato.

Questo fatto si presenta dopo un po' di giorni, appunto Atem viene tradito da quello che dovrebbe essere un suo collega: si è ritrovato ferito da lui con un arma contundente, ma Atem al di là che percepisce il dolore sa che non può morire perché quel corpo non è altro che legato alla stessa vita di Yugi, quindi Atem si vendica sanzionando il suo complice vedendolo morire con l'anima nel gioco delle ombre mentre i mostri la divorano.

« Ah... quel maledetto mi ha fatto più male del prevvisto. » Si allontana cercando qualcosa che medichi la ferita, per cui in farmacia compra delle bende e si fascia la ferita.

«spero che basti... » e si siede su uno scalino prendendo dallo zaino del cibo.
[...]

Le voci su "Psycho" continuano a girare ma nessuno sa dire che aspetto abbia quindi un po' Yugi si preoccupa a camminare per la città da solo.

Spero di non essere attaccato, avrò anche poteri ma non voglio usarli.l, anche se ora so gestirli eccetto il gioco delle ombre, mi chiedo come mai per Amyl io diventi così spietato, le ho privato di una cosa ma ho fatto bene?

Nella strada principale ci sono i lavori in corso quindi Yugi è costretto a trovare una seconda strada solo che in questa assiste ad una scena di persone che minacciano uno studente spiegando che deve lasciare stare una ragazza.

Yugi non sa come reagire ma quando vede che l'altro viene aggredito si mostra. « Ehi lasciatelo stare. »
Dice mettendosi difronte a quel ragazzo che per lui è un perfetto sconosciuto.

Quanto sono stupido, adesso come mi difendo?

I Tipi loschi però a vederlo molto basso, lo aggrediscono.

cade a terra assieme all' altra vittima poi li vede puntare la pistola e lui si spaventa molto.

Oh no, sono armati!
Ma dove sono miei amici? Nessuno è qui a salvarmi? Devo contare sulle mie forze.
Devo usare la magia, solo stavolta... solo ora io... 

Si rialza, ma si accorge che ha il ginocchio sbucciato e intanto viene sparato un colpo verso lui, lui per difesa strizza gli occhi e cerca di fermare il proiettile. 
Si sentono dei passi fulmini, viene fatto ciò che Yugi voleva fare.

Yugi riapre gli occhi per poi vedere un corpo slanciato, delle spalle dritte mentre mormora. « oltre a volermi uccidere adesso mirate al mio alterego?! Non azzardatevi mai più! »

Yugi rimane ad occhi sbarrati e le lacrime non tardono ad arrivare. « Mou Hitori no boku!! »

Lui non risponde anche perché attiva un gioco delle ombre e rinchiude gli uomini dentro esso in un gioco sadico che ad ogni loro errore di partita c'è una scossa ad alto voltaggio.

Yugi fissa il master a bocca aperta e poi guarda la fine dei corpi dei perdenti, rimanendo sconvolto, ma Atem no: lui se la ride e non ci pensa nemmeno con rimpianto o un minimo di clemenza a risparmiarli dalla sanzione.
« Le porte delle ombre si spalancano! » Dal suo terzo occhio avviene un abbaglio, poi il silenzio e lui scioglie il gioco delle ombre per poi andarsene ma Yugi urla. « ATEM! TI PREGO GUARDAMI IN FACCIA! TI PREGO, HO BISOGNO DI RIVEDERTI! »

L'altro si ferma, pare che non voglia proprio parlargli, ma si volta mostrandosi lasciando perplesso l'altro perché l suo viso è quello diabolico di un tempo: occhi iniettati di odio, fiamme tra il viola e rosso, uno yami no game attivo.

Yugi vanza con la mano cercando di strisciare verso lui ma lui dice. « No, io ti ho protetto ma non possiamo più stare vicini. »
Yugi non capisce questa separazione. « Ma perché? »
Chiede a tono acuto rialzandosi con il dolore al ginocchio.
« Non lo comprendi? Io non sono più idoneo ad accompagnarti. »

Lui non lo capisce, insomma è da sempre idoneo. « Cosa stai farneticando, siamo parte della stessa anima! Solo io posso! Ma perché ti stai separando così? A che scopo? »
Dirgli che lui è pentito di aver fatto male ad Anzu e che non ha il coraggio di tornare indietro nei suoi passi, che ha pensato che Yugi sarebbe stato meglio con Anzu gli è difficile.

« Ho deciso così! »
E Yugi urla. « PREPOTENTE! SE PRENDI UNA DECISIONE CHE COINVOLGE ANCHE ME DEVI PARLARMENE! »
Lui esprime. « No! Io non sono più te, non ho più voci verso te! »
L'altro continuo a piangere, forse per Atem è debolezza. « Atem, è quasi un mese che non ti sento, dimmi almeno se stai bene, dimmi perché sei tornato così? »
Atem non risponde. « Conosci quello che chiamano Psycho? Ormai ho questo nome in città. »
Yugi rimane ad occhi sbalorditi, deglutisce amaramente. « Cosa? Tu... tu sei quel pazzo criminale che nessuno sa chi sia?! Non puoi... no, non puoi... perché ti sei messo a sanzionare studenti di scuole? Perché?! Che ti hanno fatto? »
Atem si mette le mani in tasca. « Assolutamente nulla, ma per vivere si fa tutto no? È stato un lavoro sporco certo, ma che era nelle mie capacità, non avendo identità non potevo fare altrimenti »
Yugi lo raggiunge, lo scuote prendendolo per le braccia. « Stai mentendo, tu non sei così, tu sei buono, io lo so... Atem non sei così malvagio!. »
Il ragazzo non risponde per qualche secondo poi lo spinge via. « Stammi alla larga! Fatti la tua vita, io faccio la mia. »
L'altro strizza gli occhi uralndo. « MA LA NOSTRA VITA NON CI PIACE! »
Atem chiede. « E tu che ne sai di cosa mi piace o meno!? »
Yugi esprime. « Lo so e basta, tu sei così perché la tua vita non è come la vorresti! Tu volevi degli amici, tu volevi stare con me per sempre, tu volevi essere apprezzato, ma adesso sei temuto, e tu non vuoi questo! Stai solo scappando da me, ma io non ti odierò mai, io non ho paura di te, per cui smettila di trattarmi così e aprimi il tuo cuore come un tempo! » 
Atem trema un po' con le spalle e gli occhi.

Yugi è così io sono infelice, mi sento ferito da te, da Anzu, da Jonouchi, da tutti, sono solo... se sono così è perché non voglio farti del male... ma il destino deve farmi sempre scontrare con te come una maledizione...

Atem abbassa lo sguardo con rassegnazione. « Che senso ha se tu mi ferisci? Sai preferisco che gli Dei mi riportino nell' al di là, certo avrò una pena, potrei finire esiliato anche dal mio stesso regno, ma almeno non ti vedrei più, e spero distruggano la mia anima.»

Parole che Yugi non riesce a digerire. « No! Non voglio, se gli Dei ti portano via da me, io mi ammazzo! Forse sbagli, forse sei così perché sono un bugiardo, ma che posso farci se... se... » non riesce a dirlo ma con un fiato lo urla. « TI AMO ! »poi abbassa la voce che torna acuta. « Mi manchi, non è affatto vero che non mi mancavi, io ti penso tutto il giorno! Non so starci, ogni volta che ti penso i miei poteri esplodono sul circostante perché mi manchi, non voglio... smettila di lasciarmi solo, torna qui,anche se nessuno più ci vuole vicini, io ti voglio con me! Non puoi lasciarmi in balia di questo potere, ho para di divenire così! Perchè io... io sono furioso con Anzu! Sono furioso con Amyl! Con chiunque ti abbia lasciato, e con me stesso! Sono arrabbiato con me!
Ho provato a vivere serenamente ma non c riesco! »

Atem ormai si indica. « E me lo dici ora!? Dopo un mese?! Perché in ospedae hai omesso tutto? »
Yugi aerma « C'era Amyl non ce la facevo! »
« Era in quel momento che dovevi dirmi queste cose! Io ormai non ti amo più yugi! » Si volta. « Vedi di non cacciarti nei guai, non mi piace proteggerti. »
Yugi stavolta risente gli occhi prudere e quelle venature raggiungono le iridi dei suoi occhi sfumandoli in rossi. « Non mi ama più?... SCUSA... SCUSA DI NON AVERLO DETTO PRIMA! PERDONAMI... »
Atem non si muove di una virgola.«sparisci dalla mia vista, sarei capace di eliminarti ora!»

Yugi Non riesce a crederlo ma corre verso casa sua, non saluta nessuno si chiude nella sua stanza, prende un quaderno iniziando selvaggiamente a disegnare linee immaginarie per poi ricordare quella frase e distinto lancia il quaderno contro il muro.

« Non è vero! Non è vero... mentivi non puoi... »

Si mette le mani in testa scoppiando a piangere mentre gli oggetti vibbrano. « Mou hitori no boku... torna nel mio spirito... ritorna in me! »

Non è il solo a piangere anche Atem di nascosto piange lacrime tornando ad occhi viola. « Perchè... se mi ama perché lo distacco... » la risposta è semplice i suoi amici.
« Stupido... perché non l'ho baciato, perchè! Penso al suo bene piuttosto che al mio... »

Si domanda dando un pugno contro una lampadina di una casa ferendosi la mano che gocciola del suo sangue; questa scena la vede Jonouchi che chiede preoccupato. « Ma sei impazzito a ferirti? »
Atem si tocca il braccio con la mano sanguinante e lo supera ma Jonouchi dice. « Sei tu quel folle che uccide la gente vero? »
Atem esprime a tono grave. « Se lo sai allora stammi lontano.»
ma Jonouchi esprime. « Ho saputo che Amyl non la vedi da tempo, è giusto? »
Lui chiede. « Che c'è adesso fai l'amico? Mi hai lasciato come tutti, non ho nulla da spartire! »
Jonouchi spiega. « Faraone, non so cosa ti sta accadendo, ma noi tutti ti vogliamo ancora bene. »
Atem non gli crede. « Bugiardo, scommetto che sei ancora furioso per come ho ridotto il braccio di Anzu. »
« Certo lo sono, ti tirerei un pugno, ma a che risultato per farmi uccidere? » Chiede ironicamente e l'altro risponde. « Sei diventato intelligente finalmente. »
« Senti sei ferito, lascia che ti medichi! »
Il ragazzo non vuole ma l'altro lo trascina a casa sua dove sono completamente soli. « Tu aspetta qui che prendo la cassetta per il pronto soccorso! »
Atem fa una smorfia. « Non serve tanto disturbo per un graffietto. » Poi guarda la casa di jonouchi che è piccola, ci sono foto di lui, suo padre e la sorella che ha riacquistato la vista.

Mi ero scordato che Jonouchi vive senza una madre.

Jonouchi torna con la cassette imbeve il coton-fioc con il disinfettante. « Sta fermo, brucerà ma resisti. » inizia la medicazione e Atem urla. « prude! Brucia, che razza di sanzione è togli!! »
Jonouchi lo tiene fermo. « Non fare il bambino e sta fermo! »
Atem si lamenta come yugi. « Brucia!, fa male! » si lamenta ancora e Jonouchi sogghigna leggermente.
« Ehi sadico non ridere! »
Jonouchi continua a ridere. « non pensavo che i faraoni piangessero per un po' d'alcol. »
Atem arrossisce fino le orecchie dall' imbarazzo. « Ai miei tempi non esistevano queste medicazioni ma la magia! »
Jonouchi torna serio. « Yugi è strano lo sai? »
Atem alza le spalle. « Ah certo , piangerà di più? Non è una novità. » 
Ironizza ma Jonouchi lo fa iantare « Yugi credo che sia uno Yami... ha strani comportamenti, in più attorno a lui accadono fatti. »
Atem chiede cercando di non farsi coinvolgere. « Ad eempio? »
« Ad esempio vetri che si spaccano, metalli che si piegano, io sto zitto ma uscendo con lui ho visto che ci sono fatti simili, e certe volte quando parla di Amyl i suoi occhi cambiano sfumatura diventando simile alla tua, mi sai dire cosa significa? »

Atem questo non se ne è accorto prima, era convinto che yugi a suo modo fosse felice con Anzu « Ecco, non ne so molto, ma credo che stia costringendo se stesso a stare bene solo che sta andando incontro alla sua distruzione. »
Jonouchi si preoccupa che chiede. « Cosa significa? »
Atem afferma. « Io sono la reincarnazione del gioco dell' oscurità, yugi è la reicarnazione del mio spirito, io sono nato da lui, il puzzle solo mi ha risvegliato, quindi ora lui è un anima a metà senza me, e io sono una a metà senza lui, ciò significa che una parte della sua anima e assente.
L'anima di yugi è stata sempre bianca pura, non si mai mescolato alle ombre,al massimo ha fatto da bieriera ma mai è entrata all' interno, tttavia avendo uno spiraglio libero è possibile che l'anima di yugi sia corrosa dalle tenebre e che si stia trasformando poco a poco in un ragzzo senza più un briciolo di bontà. » Si zittisce perch Atem chiede. « Cosa accadrebbe se accadesse? »
Atem afferma. « Dovrei ucciderlo e far cessare il gioco delle ombre per sempre, era per questo che dovevo insegnargli a usare il suo potere, ma mi sono scordato della mia missione, sono un fallimento... non ho saputo proteggerlo, ho deluso la mia famiglia.»
Jonouchi non sa bene che cosa lui intenda ma dice solo. « Tu solo puoi rinsanare yugi, Atem, prima non lo capivo, ma Yugi ha bisogno di te, e anche tu hai bisogno di lui! Non potete restare separati. »
Atem esclama. « Ma sta con Anzu, dovrebbe Anzu avere il potere di farlo stare bene, non io... »
Jonouchi esprime. « ma lui non l'ama, senti me ne sono accorto e non è amore ciò che vedo in lui verso lei. »
Atem dice. « Mi sono separato da lui per stare bene. »
Jonouchi non lo capisce che gli da un pugno in faccia. « IO ti spacco la faccia! Smettila di mentire a te, tu non stai bene, credi di vivere così? Sanzionando persone innocenti per sfogare la tua frustrazione?! Ne passi una, ma le voci girano, la polizia potrebbe trovare modi per catturarti! Finchè sei ancora anonimo senza una identità ssei salvabile dalla criminallità , quindi smettila di far del male per saziare il tuo malessere!
Se ami yugi perché non lo raggiungi eh?! »
Atem spiega. « Perchè io... ecco... »

In effetti perché?

Jonochi risponde. « Non lo sai vero? La verità è che hai paura di avere la felicità a portata di mano! »
Lui scuote la testa. « é perché non siamo più amici. »
Jonouchi esprime. « Avremmo anche litigato ma l'amicizia che ci lega non ci farà mai odiare te!
Io sono in debito con te, hai vinto quel torneo, mia sorella è guarita dall' acecamento!
Non potrei mai odiarti nemmeno se mi minacciassi di morte! »
Atem Rimane ad occhi viola scioccati. « Sei sempre mio amico? »
Jonouchi esprime. « Certo, anche Bakura, Honda, sono in pensiero per te, tralasciamo Anzu che non ti pensa, ma noi tutti siamo tuoi amici, e nel bene o nel male non ti lasceremo mai affrontare l'oscurità da solo! »
Atem arrossisce sentendo finalmente una luce ritornare ne suo cuore.

I miei amici non mi hanno mai tradito, erano solo arrabbiati, ed io non l'avevo compreso...

poi spalanca gli occhi. « Yugi! Devo andare da lui a salvarlo. »
Il ragazzo sorride pacidamente. « é a casa sua, l'ho visto che correva verso là. »
Atem si alza per poi fare un pollice in su esclamando. « grazie, sei un vero amico! » e corre via, poi jonouchi sospira di sollievo « Dio che fortuna non mi ha sanzionato! Che fortuna, gli Dei hanno avuto pietà di me. »

Atem corre verso casa sua a si scontra con Anzu che appunto sta andando a casa di yugi e lei chiede. « Che cosa ci fai qui tu? »
Atem esclama. « Anzu, devo vedere yugi. »
Anzu domanda scettica. « perché? »
l ragazzo ammette. « Devo parlargli, è importantissimo. »
Anzu esprime. « Per cosa per ferirlo? Yugi sta bene con me, mi ama è dolce e felice. »
Atem scuote la testa. « No, non lo è, non lo sarà mai senza di me! Anzu per favore non voglio farti del male!! »
Anzu suona il campanello della casa di Yugi dove apre Yugi che ha gli occhi rossi e chiede a tono gelido. « Anzu, come mai sei qui? » - non ho molta voglia di vederla... anzi non voglio nessuno, quasi la sanziono così resto solo... tanto lui non mi vuole più, a che serve stare con qualcuno e fingermi felice quando sono furioso, triste... forse dovrei sfogarmi, del resto Anzu cosa è per me?
Non ricordo...-
Atem intanto si è nascosto a guardare Yugi.

meldizione ad Anzu! Non capisce che Yugi potrebbe perdere il controllo? Devo  parlargli, devo... non ce la faccio più a stare lontano dalla mia metà, e nemmeno lui...

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Capitolo 13
*** difendersi ***


ciao a tutti ragazzi, siamo proprio verso gi sgoccioli della storia, sono davvero felice che a suo modo abbia riscosso sucesso e letture^^

personaggi principali:Atem, Yugi
secondari: Anzu
comparse:Amyl, Honda;Bakura, Jonouchi.
genere:erotico, violenza, sovtanaturale, magico, etico, filosofico, sentimentale.



Difendersi

Da ammettere a se stesso che è innamorato di Atem ormai deve, è così, Yugi l'ha compreso e ne prende atto di essere stato un emerito cretino;le paure, ecco cosa lo bloccavano. 

 Che cosa importa se ama uno spirito di sesso maschile?
Ciò che conta sono i sentimenti, qualcosa che non ha guardato in sè, o meglio ha evitato: era cosi terrorizzato di poter essere emarginato o visto come strano, che ha trovato più conforto mentire a tutti, ma i segnali li ha avuti sempre, a dire il vero lo sapeva da un pezzo, ed era successo in un attimo: quando Atem gli aveva stretto la mano dopo la battaglia, quando gli aveva sempre rivolto quegli sguardi pieni di speranza, serietà ma anche tristezza, difficoltà, il suo cuore sussultava, Yugi doveva già capirlo che si era innamorato, ma nulla, non l'aveva compreso e cosi alla battaglia finale l'ha lasciato andare lasciando senza saperlo la sua anima a metà.

Quei ricordi provocano in Yugi scariche elettriche che si ripercuotono nella stanza, ogni lamento acuto è una scarica di energia che distrugge parte dalle finestre fino alla stessa elettricità, infatti crea il blackout nella casa, ma lui non ci bada perché non guarda nulla se non il materasso dove ho condiviso certi momenti con Atem, momenti di cui darebbe oro per riviverli.

Sarebbe bello se fosse nel mio letto ad abbracciarmi, baciarmi, coccolarmi, tenermi a sè e provocarmi come lui sa fare, si lo ammetto voglio anche il suo corpo solo l'idea di un bacio con lui mi eccita e mi fa provare l'impulso di uscire e cercarlo, ma non ne ho coraggio, senza Atem mi sento come un bambino insicuro che non sa come vivere. 


L'oscurità si impregna nella sua anima facendogli pensare che se lui non lo ama allora deve farsi amare da lui.

La campanella di casa suona, l'apre, vede Anzu, raffredda lo sguardo, ammette è deluso ma sta zitto. 
« Ciao, come mai sei qui a quest'ora?» chiedo curioso.

non ho bisogno di lei, però potrei attirare lui grazie a lei...

Lei dice tutta vestita carina.« Ma non ricordi? Oggi c'e la mia esibizione di ballo in una disco, avevi detto che mi accompagnavi.» 
A pensarci bene Yugi qualcosa ricorda .« Ah si, per questo sei vestita in quel modo succinto?» domanda prendendo le chiavi di casa dato che i suoi mancano. 
La ragazza chiede non capendo.« Sei geloso? Guarda che è normale vestirsi cosi quando si va a ballare.» 
Lui poco l'ascolta e intanto fa scattare la serratura. « Non sono geloso, ma preoccupato... sei sicura che il concorso si tenga in quella sala?» domanda un po' sospettoso, ma lei afferma.« Sicurissima!» 

Yugi non va oltre e iniziano ad addentrarsi per le strade di Domino che sono poco affollate.

Nel tragitto Anzu gli prende la mano guardandosi attorno.« Sai Yugi ho paura di quel serial Killer, tu no?»
L'altro abbassa lo sguardo.

Il faraone si è proprio creato una pessima immagine.

A pensarlo gli ritorna in mente la frase " Non ti amo più "
Si blocca e stringe i pugni.

Bugiardo!

Anzu si ferma , inclina la testa, ma poi si accorge di come i lampioni si fulminino ed esplodano, quindi per proteggere Yugi lo spinge via. « Attento! »


Yugi cade e vede lei che è ferma a guardare in alto; facciamo conto che sono questioni di secondi, a malapena lui vede la scena, ma a sentirla urlare avanza con la mano e lei viene spinta fuori dalla traiettoria grazie ad un vento improvviso, tutto questo perché Yugi ci tiene a lei, benché non l'ami per lui è come una sorella, ma Anzu non pensa che sia stato lui a salvarla ma Atem. « Mi ha salvata?» 
Yugi si rialza e corre da lei.« Anzu stai bene vero?» 
Lei annuisce rialzandosi guardando i vetri ormai a terra « Il faraone mi ha salvata...» 
A sentire ciò Yugi leggermente sorride, ma un incurvamento di labbra amaro, perché poi stringe i denti sentendo ancora una lama al cuore, ed ordina. « Andiamo!» 

Devo calmarmi o rischio di metterla in pericolo e persino me: lo ammetto sta diventando sempre più pericoloso, più trattengo più questo potere distrugge… è questo ciò che provo?
La distruzione di me stesso?

La conduce al posto senza più rivolgerle la parola, Anzu se ne accorge che qualcosa non va in lui.« Yugi mi sembri strano, stai bene?» 
Lui annuisce e inventa.« Sono teso per il posto in cui ti esibirai.»

vorrei poterti dire che penso a lui ma non posso, non capiresti e staresti male. 

Anzu si fida poco di quelle parole ma non va oltre.« Sei un tesoro»
è cosi sfiora le sue labbra con quelle di lui che rimane a guardare il suo viso iniziando a sentire nella sua testa due voci in una battaglia.

Staccala 
Non posso 
Non l'ami 
È la mia ragazza 
Sei infelice 
Lo sarò sempre 
Cercalo 
No...

Il bacio termina ,lei pare delusa evidentemente si è accorta che non la ricambia,ma gli sorride e poi entra con un pass assieme a lui, cosi Yugi finisce in una disco, un luogo che già detesta per i suoi rumori assordanti. 
 

C'e un baretto, una pista, e pure l'area karaoke, giochi d'azzardo e i bagni, c'e da dire che tutto ciò lo stupisce è cosi pure Anzu ne rimane colpita, ma il tragitto assieme termina perché Anzu deve andare dietro le quinte a prepararsi mentre Yugi viene lasciato solo in mezzo a quegli adulti e ragazzi più grandi di lui, perciò per non finire nei guai decide di ordinare da bere al bar, e in quel momento lui si accorge di uomini che gli chiedono. « tu sei Yugi Mutou vero? » 

Yugi intanto riceve il bicchiere ordinato dal barista. « Si, perché? » chiedo curioso per poi vederli tirare fuori un deck.« Sappiamo che hai carte Rare, che ne dici di scommetterle?» 
Lui li guarda ma rifiuta, di certo non perde tempo in questi giochi per bambini. « Non ho voglia, senza offesa sto aspettando la mia ragazza.» 
Uno di loro sentendo il rifiuto lo provoca.« Il campione mondiale ha paura di perdere le sue carte vincenti? Ridicolo... Non é che hai ottenuto quel titolo per raccomandazione?» 
Yugi continua a bere dalla cannuccia poco interessato.« Cosa devo dire per farti capire che non sono interessato?» cerca di spiegarlo ma uno di loro parla troppo.« Oh beh, dopo quella clamorosa sconfitta da un ologramma, e quelle lacrime...devi esserti rammollito!» 

Yugi a ricordarsi la bastardata di Kaiba, fulmina l'uomo ad uno sguardo rosso sangue.« Non ho perso perché non sono bravo ma per una questione di lealtà!» 
l'altro non capisce e insiste« Andiamo, scommettiamo le mie carte rare con le tue, in particolare le divinità egizie, le abbiamo viste tutte in quell' incontro con Kaiba.» 
Lui allarga il sorriso.« Davvero credi di poter usufruire dei suoi poteri? »  domanda a tono ironico.
Uno chiede .« Cosa significa?» 
Il ragazzo assottiglia lo sguardo.« Parliamo di divinità, il loro potere è elevato, solo chi è scelto da loro può padroneggiarle, pero se le vuoi saranno loro a decidere se ritenerti idoneo. » Yugi sfoglia le sue carte per poi trovare le tre carte divinità.
«Tuttavia non amo cedere a sconosciuti le mie carte, però potremo rendere il gioco più interessante.» Dice con un piano in mente. 
« In che senso?» chiede l'altro dagli occhi nocciola.
Yugi lo indica.« Vorresti provare il brivido? parlo del un gioco dove la posta in gioco è la vita o per meglio dire l'anima.» 
L'uomo indicato ovvero lo sfidante resta titubante, ma credendo che non sia vero accetta. « Amo il rischio, quindi accetto! In quella sala c'e un dual ring, ci batteremo là. » 

 

Yugi guarda l'orario

Anzu inizia tra mezzora, spero di arrivare in tempo.


Entrino nella sala, si mettono in postazione: Yugi nella zona rossa,e lo sfidante nella blu, i life point sono a 2000, poi esclamiamo.« Combattiamo!» 
 

La battaglia inizia, Yugi schiera un mostro in posizione d'attacco con dietro due carte coperte e termina il suo turno. 
 

L'altro decide di passare a mettere un mostro di livello sette sacrificando un effetto di una carta magia e cosi va contro il suo mostro, ma Yugi attiva una carta magia che blocca l'avversario così facendo dice.« Non hai messo carte coperte? Grave errore!» al suo turno appunto gli infligge 1500 punti di danno.
« mph. Non sei cosi forte dubito che tu possa usare quelle carte.» dice sicuro per poi posizionare altre carte coperte. 

L'uomo che lo sente si arrabbia.« Sta zitto, una volta che la pescherò ti batterò.» 
Yugi mormora con un sorriso furnetto.« A tuo rischio, perché se la pescherai e l'attiverai saremo nel gioco delle ombre! Io ti ho avvisato.» 


 

L'altro non sa cosa intenda ma non si lascia intimorire quindi pesca pensando - Questo moccioso mi sta facendo saltare i nervi, non mi importa se ci rimetto la vita, che poi è impossibile... se solo la pescassi...-
Tocca il deck e guarda cosa è uscito. « A quanto pare mi ha scelto perché l'ho pescata. ,» 


 

Il tricolore resta per metà sorpreso.« Oh... Fermo, se l'attiverai passi ad un gioco peggiore, non farlo! Per favore!»
Avvisa ma non lo ascolta. « Stai zitto, stai solo tremando perché ho una carta micidiale!» 

Yugi si arrende.

Non vorrei ma dato che ci tiene a finire sotto test che lo faccia, io non mi separerò ma dlle mie carte nemmeno se mi pagassero oro!


 

quando vede che lui vuole attivare la sua carta, mormora a tono lugubre. « E allora inizia il gioco delle tenebre, idiota. Game Start!» 


Un terzo occhio appare sulla sua fronte, una luce dorata colpisce l'altro per poi crearsi attorno a loro delle nubi nere dove però si vede il campo da gioco, e Yugi esclama. « Passo alle regole del gioco! Se il destino ti disegnerà ti cederò la carta, in caso contrario resterai nel regno delle ombre per sempre! Muoviti ad attaccarmi! » 
L'uomo guarda verso fuori ma vede solo il nero. « Che posto è questo?» 
Yugi specifica.,« Questo è il regno delle ombre dove si gioca con la propria anima; non è consentito barare, ma essendo umano non so quanto resisterai qui dentro, oltretutto per controllare una divinità richiede una grande energia mentale che tu non possiedi! Stai già per venire sopraffatto dalla paura, e ti assicuro che la paura è il sentimento che più non devi avere qu… a te la mossa!»
L'uomo riflette. - Mai ho trovato un terreno simile, e non ha torto più i tempo passa più mi sto affaticando, ma perché lui no?-
« perché tu non ti affatichi? »
Yugi si sgiora la guancia. « Tralasciamo che sono il master posso, so resistere alle tenebre perché ci convivo da mesi, in più ho in me un antico potere che mi protegge. »

tralasciando che l'ho unito a quello del faraone, ci credo che non soffro…


l'altro guarda le sue carte. - Devo stare calmo, le carte non possono pensare e dubito che qui la regola cambi... è solo un illusione per ingannarmi! - presa sicurezza esclama.,« Drago alato
Di Rà mostrati.» 


 

Yugi sorride a vedere che non appare e l'altro chiede.« Perché non appare se è in gioco?» 
Yugi spiega con ovvietà. « Non lo sai che serve una formula per evocarlo?
Leggi la carta! » 
L'uomo ci dà uno sguardo ma la trova in una lingua sconosciuta.« ma che lingua è? ,» 
Yugi trattiene le risate a quella faccia dell' altro stupita. « Aramaico, egiziano, nemmeno io so leggerla… » 
L'altro sbianca guardando le sue carte per poi dire.« mi vuoi prendere in giro?! Tu giochi con carte non tradotte? »
« Se devo essere sincero evito sempre di attivare quella carta proprio perché è tra quelle più potenti… »spiega incrociando le braccia guardando l'arario.

Ho ancora venti minuti…
« Muoviti a mettere in campo qualcosa ti do trenta secondi! »

Così impari a ricordarmi come mi ha umiliato Seto…


L'altro urla dando un pugno sul pannello del gioco. « Sta zitto, tu mi stai solo distraendo,» 
Il ragazzo esprime.« Oh scusa, credevo che fossi senza mostri, ma uno c'e invisibile ma evocabile.» 
L'uomo guarda la carta messa.« Non vorrai dirmi che...» 
Lui lo indica. « esatto! Io so le parole, persino la traduzione l'ho sentita in un battaglia contro il faraone che mi ha messo contro tutti e tre le divinità e ci credi che le ho battute?» 
L'altro no vuole credergli.« Stai bluffando! » 
Il ragazzo esclama. « I trenta secondi sono terminati, ora tocca a me! »
L'altro scuote la testa. « Questo non vale, non ci sono regole sui tempi. »
Yugi esprime. « Prova a rubarmi il turno e termina il gioco per te! Ho fretta, la mia ragazza deve esibirsi, e non ho tempo per giocare a dual monster, uindi ora la chiudiamo qui con il mio turno! Il tuo mostro è inutilizzabile c'è ma non c'è, perciò adesso me lo riprendo!»
L'altro chiede. « E come puoi? »
Il tricolore mette sul campo due mostri per poterli sacrifica chiude gli occhi per potersi concentrare e recitare una frase d'evocazione che fa risplendere il suo corpo di una luce dorata poi quando riapre gli occhi la carta si materializza tra le sue mani e la appoggi sul panello del gioco in modalità attacco. « ecco a te la divinità che tanto volevi, come vedi, non sei tu il proprietario, ti avevo avvisato di non giocare contro me e di non usare la carta! Ma cosa peggiore, non dovevi ricordarmi di ciò che mi ha fatto Kaiba! »
Fa sferrare l'attacco contro il giocatore, si vede una palla energetica colpirlo e azzerare i suoi life point mentre Yugi riprende le carte e fa tornare tutto come era prima eccetto l'uomo, lui è praticamente con la mente in un altro mondo di terrore. 


 

I compagni del ragazzo vanno verso di lui chiamandolo " Capo " Yugi guarda l'orario.

Sono n tempo mancano 15 minuti.

Se ne corre via ma i complici del “sanzionato” lo prendono.« Cosa hai fatto a lui? Maledetto.» 
Yugi tenta di toccare a terra dato che lo hanno sollevato. « Lasciatemi devo andare da Anzu!»

Lo scaraventano a violenza contro il muro, lui subisce un shock encefalitico, a fatica trova il respiro e questo è cosi allarmante per lui che ritorna ad occhi rossi e li guarda cercando il respiro, ma poi riceve un calcio alla pancia che lo fa rotolare di poco e lui si tocca la zona digrignando i denti soffrendo il dolore e cosi prende altra violenza gratuita, e resiste tremando mentre a mente chiede aiuti da ogni dove persino verso Atem va il pensiero, tuttavia tenta comunque di rialzarsi, ma non ci riesce anche perché qualcuno di loro gli pesta la mano e lui urla di dolore e ciò scatena il suo potere che si ripercuote sul posto facendo fulminare le luci e implodere gli stessi macchinari che generano il fuoco.
I tipi scappano via dalle fiamme e Yugi talmente è assetato di vendetta che immobilizza loro anche senza vederli tuttavia prima che riesca ad alzarsi sente una voce.
« Mph, grazie per avermi fatto trovare lui, tuttavia non permetto a nessuno di fargli del male, preparatevi ad affrontare la mia ira stupidi mortali.» 

 

Yugi poco a poco si rialza, non vede molto ma sente solo dei rumori e degli stridi mentre gli oggetti cadono, solo quando torna la la luce del fuoco giunge al gruppo e riesce a vedere Atem contro le persone cercando di difendersi non a magia ma a mani, questo perché lui vuole fargli capire qualcosa, tuttavia dietro il ragazzo Yugi vede uno di loro con un asta da bigliardo puntarla contro lui.

« Dietro di te» Avvisa alzando la voce ma Atem viene preso alla sprovvista e cosi atterra quasi privo di sensi, Yugi si rialza cercando di difenderlo ma viene spinto, tuttavia Atem guarda la situazione. « Yugi? »

non vorrei ma... ma…

mentre l'altro tenta di fargli male, Yugi si fa prendere al suo posto, poi ovviamente cade a terra.

« Yugi per favore non intrometterti.» ma non lo ascolta che ritenta a difenderlo, ma stavolta finisce verso le fiamme e atem libera i suoi poteri per far sparire le fiamme e salvare il ragazzo che ci sarebbe finito dentro.

Yugi resta un po' scombussolato che Atem per lui a suo modo sempre lo protegga, mentre Atem è strabiliato che nonostante tutto yugi ci sia sempre per lui.

Intanto l'aggressore prende delle frecce appuntite da un tiro assegno e le lancia contro Yugi che si blocca, non sa bene che fare, ma Atem si rialza in tempo per poi fermarle con la magia e dirigerle contro l'agressore che le evita a miracolo.

«Yugi stai bene?,,,,» chiede Atem voltandosi verso il ragazzo ancora mezzo paralizzato dalla paura.
Lui annuisce per poi abbracciarlo.« Ho avuto paura... paura di morire... di... fare male...» 
Lui lo comprende che chiude gli occhi.« Tranquillo, farò di tutto per salvarti. » 


 

L'uomo infuriato e spaventato prende dell' alcol e bastardamente lo versa contro i due ragazzi che urlano con i vestiti e capelli bagnati« questo è? Che diavolo vuoi fare pazzo?! » 

 

LO vedono che prende un fiammifero e lo accende, Atem resta a sguardo impassibile mentre Yugi si stringe a lui tremante sì, con il volto stupito e Atem non proferisce paura e il nemico fa cadere il fiammifero vicino ai loro corpi, quindi quando le fiamme giungono i ragazzi tenendosi per mano attivano il loro potere creando un aura arcobaleno mentre hanno ogniuno a testa un terzo occhio che direziona le fiamme contro l'uomo, o almeno lo circondano, lui cerca di scappare ma non ci riesce anche perché vede i due ad occhi rossi assai infuriati per come siano stati messi in pericolo che con un gesto di mano lo indicano a mano aperta urlando solo. « Mind-crush!,,» 
L'uomo cosi subisce un distruzione mentale fatale che lo porta alla morte portando l'anima in un regno oscuro.


Quando il fuoco si spegne, i due si guardano e Atem è il primo a parlare.« Yugi non è vero che non ti amo, ho voluto solo lasciarti con Anzu perché pensavo che fossi ancora convinto di amarla o di essere felice. » 
Yugi lo guarda ad occhi languidi.« Tu mi salvi sempre.» 
Atem spiega imbarazzato. « veramente tu ti sei difeso bene, ma non volevo usare la magia, non volevo darti un cattivo insegnamento.» 
Yugi l'aveva capito.« sei un ipocrita, hai fatto male a tanti innocenti.»
« Lo so, ma stavo male, senza te io non so essere buono » 
Yugi ammette.« È il contrario, senza te non so io più ragionare e mi lascio prendere dall' istinto. » 
Atem dice.« fosse o meno tu hai la ragazza e so che mai la lascerai.» 
Yugi lo pianta al muro, lo prende per il colletto e lo abbassa a suo livello.« e credi che rinunci lo stesso a te?» 


 

Lui resta stupito ma poi l'altro gli dà un bacio passionale sentendosi finalmente realizzato e l'altro sorride poco a poco tenendolo stretto baciandolo con tanta delicatezza non risparmiando nulla, nemmeno a toccarlo.

Le loro mani mi desiderano e quando il faraone porta le mani sulle natiche, Yugi fa lo stesso e così il bacio da stampo passa a lingua qualcosa di cosi rilassante, che libera i pensieri da tutto, fa scordare tutto, esistono solo loro, e tutto ciò gli eccita, e cosi i due avvicinano sempre più i loro corpi: Atem prende l'iniziativa a mettere la sua coscia in mezzo alle gambe sentendo il come vorrebbe spingersi oltre.

Staccano il bacio per poi darsene un altro stavolta Yugi gli sfiora le orecchie fino ai pettorali dei quali l'altro gia prova brividi di piacere appunto mugolisce nel bacio e questo lo fa ancora più impazzire, ma Atem essendo quello più freddo tra i due e logico ferma tutto.« Non qui... » 
Yugi lo ribacia.« come vuoi, a casa mia dopo ci vieni?» 
Atem annuisce.« Si, ma ora cosa farai con Anzu?» 
Lui dice.« la lascerò per poi mettermi con te, o se vuoi teniamolo segreto... » 
Il ragazzo dice. « segreto , t'immagini se scoprono che sei gay?» 
Lui si giustifica.« ma che dici, a me non piacciono i ragazzi, che colpa ne ho se la mia anima gemella è un bel ragazzo?» 
Lui si indica arrossendo leggermente.« Mi trovi così bello? Più di Anzu?» 
Yugi non vuole dargli troppe soddisfazion, ma non vuole mentirgli.« Eh? Beh, ecco, certe volte sì, ma ti dico una cosa... cercherò di tollerare le rivalità, ma se ti becco a fare il cretino con una, preparati alla mia vendetta.» dice facendogli provare in forte brivido di terrore.«L- Lo stesso per te.»

Ma non credo che possa piaegarmi, insomma è così bambino...

i due poi si separano e Yugi va a vedere l'esibizione di Anzu che si rivela essere molto brava infatti Yugi le fa gli applausi come altri, poi c'è il verdetto e tra cibo, bevande e la compagnia di Atem, Yugi si diverte tantissimo che poco a poco perde quelle venature agli occhi lasciando il suo sguardo omogeneo, persino Atem per la felicità torna ad occhi viola assai felici. 


Anzu a fine gara raggiunge Yugi lo vede solo quindi deduce che si sia annoiato, poi Yugi la saluta ,e l'accompagna a casa, quando lei cerca di baciarlo, la ferma con la magia fregandosene se da la colpa ad Atem.« Beh, ciao, ci sentiamo domani. » e corre via per poi a distanza sbloccare Anzu che urla.« Ma perché mi proibisce pure di baciarlo!» 

 

Yugi se la ride, raggiungo casa sue e trovo gia Atem sulla scrivania a leggere qualcosa che non deve, e appunto Yugi arrossisce che ci veda i suoi disegni. « ehi che guardi?! Quelle sono cose private spione!»
Lui dice « Davvero? Eppure questi samo io e te no? Guarda che io non ho gli occhi stile manga come i tuoi e nemmeno gli occhi a cuore per te; che sei una femminato che scarabocchi roba per ragazze?»


 

Yugi arrossisce che tenta di riprendere il quaderno, ma lui si alza di scatto e si sa è più alto di lui.« e dai fammi vedere, oltre ai cuori che hai scritto principessina innamorata.» 
Lui vampa di calore per la vergogna e l'imbarazzo « Va a al diavolo demonio, io non sono una ragazza,non azzardarti a ripeterlo! »
Lui cammina all' indietro.« Dai voglio vederti in gonna, saresti adorabilissima!» 
Il ragazzo se la prende sul personale che per rabbia torna ad occhi rossi « Smettila razza di maniaco, io non sono una ragazzina, ritira ciò che hai detto, all' istante! »
Decide di saltargli addosso ma Atem si scansa facendolo cadere sul letto e poi lui appoggia il quaderno per dare a all' offeso tutte le attenzioni riuscendo a fargli dimenticare per un attimo la rabbia.« No, non lo ritiro e se proprio vuoi devi farmi cambiare idea »
Yugi socchiude gli occhi sempre a faccina addorabile. « Non ti consiglio di provocarmi. »
« Che colpa ne ho io se sembri una ragazza certe volte nei comportamenti? Insomma piangi sempre, ti fai difendere da tutti. »
Lui lo ascolta interessato per poi sbuffare e stancarci così di colpo ribalta la situazione prendendogli le braccia e metterle dietro alla schiena mormorando. « Ritira ciò che ha detto. »
L'altro tenta di liberarsi. « Te la sei così presa? »
L'altro per vendetta gli da n bacio al centro delle schiena aumentando però la lenza e Atem inizia prima a goderci e poi a soffrirci perché non si direbbe ma quel ragazzo ha forza e intanto Yugi ordina. « Muoviti a dirmi scusa, mi hai offeso, non permetto a nessuno di ferirmi nell' orgoglio maschile, non sono più quel bambino! Ti consiglio di non farmi arrabbiare.»
Atem un po' resta spaventato sia da come gli occhi del ragazzo siano diventati pericolosi sia da come è sul punto di fargli seriamente male. - Wow! È proprio cresciuto, finalmente sa farsi rispettare; promemoria mai più prenderlo in giro sulla virilità, sa far tentennare. - « Tsk, non lo farest mai. » e lo sfida perché comunque non crede che Yugi possa seriamente fargli male.
Yugi chiede a tono basso. « Quanto ci scommetti che ora rimpiangerai che non mi hai ascoltato? » Chiede a tono serio aumentando la stretta facendo sudare freddo il ragazzo. « prova e ti riespingo. »
Il ragazzo se la ride per poi iniziare a fare seriamente male all' altro che non resiste al dolore al braccio che quasi sente che potrebbe spaccargieloe quindi lui esclama arrendendosi . « Ok, scusa, scusami, non lo faccio più ma lasciami mi hai bloccato!»


 

Yugi torna ad occhi viola e sorride come se nulla fosse successo. « Ecco, bravo, adesso dormiamo! » E lo abbraccia come se nulla fosse mentre Atem pensa. - Mai nessuno mi ha piegato così, e pensare che so difendermi, ma il furbo mi ha persino sedotto inuella presa, ma quanto lo amo quando fa così, però domani mi vendico…e sfrutterò Amyl. -
Yugi tiene stretto a se Atem. - Conoscendolo domani me la farà pagare probabilmente con Amyl, beh, non sa che cosa ho fatto ad Amyl… e se lo scoprisse non credo che mi lascerà. -

il giorno seguente Yugi si sveglia tenendosi stretto ad Atem però poi si sente il bussare alla porta. « Yugi, svegliati o farai tardi a scuola. »
Yugi di malavoglia si sveglia per poi sbadigliare e vedere Atem dormire quindi senza far rumore si allontana senza però prima aver dato un bacio all' addormentato. « Notte, io vado a scuola, vedi di non fare disastri. » Prende le sue cose e va in bagno a cambiarsi per poi raggiungere la cucina, fare colazione e dirigersi a scuola.
Jonouchi riesce a raggiungere a metà strada Yugi, poi si aggregano Bakura, Honda e Anzu, entrambi vanno a scuola.
Yugi chiede curioso guardando Honda. « Non ti vedo in bici oggi, come mai? »
Honda spiega. « I freni si sono rotti, hai idea che se non me ne fossi accorto avrei avuto incidenti? »
Yug resta con un sorriso gentile sforzato mentre ha una gociolina in testa. « I-Immagino. »
Jonouchi poi guarda le notizie del giornale. « Oggi iniziano le i preliminari Yugi sei sicuro di non voler partecipare? Hai tempo fino le 12 per iscriverti. »
Yugi scuote la testa. « No ragazzi, non voglio più giocare a carte, mi dispiace. »

più che altro so che se le tocco qualcosa di malefico sorge in me, come ieri, o forse è per quella frase… tuttavia kaiba deve avere una lezione, voglio la mia rivincità, forse dovrei partecipare a quel torneo...
Anzu annuisce. « Già, ma da quel che so il faraone parteciperà. »
Questo lo lascia stupito. « Sei sicura? A me non ha detto nulla. »
Bakura sostiene. « Forse non voleva preoccuparti, devi pensare che Atem non ha soldi, e il vincitore riceve tipo 700 mila Yen »
Yugi lo sa. « Atem è molto bravo, sono sicuro che vincerà il torneo, cnoscendolo cercherà di farsi i soldo per poter non vivere in strada come prima.»
Jonouchi si indica. « può darsi ma prima deve battere me, il secondo dei migliori. »
Anzu afferma. « In verità tu sei il quarto, prima c'è Yugi, poi Atem, Kaiba e infine tu. »
Jonouchi si dispera. « perché non ho le divinità egizie se no… idea! Yugi imprestami una di quelle carte. »
Lui scuote la testa. « Non se ne parla nemmeno! Sono pericolose, non sono comuni!»
« Esagerato sono carte. »
« Egiziane con poteri immensi, sono state usate pure per sconfiggere Zork. »
« Ok, ma ora sono carte. »
« Se dico no, è no! Sono loro che scelgono chi seguire non tu loro, questo voi non capite! »
Bakura dice. « Però tu e Atem ora non siete più la stessa persona quindi come potrebbe sceglierti? »
Yugi spiega. « questo non lo so, io ho notato che loro appaiono anche quando non le metto nel deck »
Honda chiede. « Intendi che vi vegliano? »
Yugi abbassa lo sguardo « Esatto, ma una cosa è sicura, loro scelgono solo Atem. »
Jonouchi dice. « Ora che ci penso, vevi una carta egiziana, l'ha ancora? »
Yugi prende il deck. « No, non la trovo più, credo che pure quella carta abbia un significato. »
Bakura mormora. « Quella carta è illegale, deve essere stata attrata da qualcosa.
Honda mormora. « E cosa? Da quel che ho capito solo il faraone può usare le carte del suo tempo. »
Yugi guarda i ragazzi.

Ma io sono pur sempre la sua reicarnazione e così anche del gioco delle ombre, forse le carte indicano qualcosa… ma cosa?

Jonouchi sbuffa. « Però io credo che con quelle carte sarei imbattibile. »
Honda trova un' alternativa « Dai su, puoi sempre sperare nella fortuna con lo stregone del tempo. »
Yugi vuole aiutare Jonouchi quindi dalle sue carte gli passa una carta magia. « Tieni aggiungila al tuo deck, sono sicura che ti sarà utile. »
Anzu guarda Yugi pensando. - È tornato come un tempo, gentile, felice, generoso, che sia per merito mio? -
Bakura pure si rende conto di come yugi sia tornato come prima ma non capisce il motivo tuttavia non chiede.
« Ehi Yugi, ma oggi sei felice? »
Il ragazzo sorride spensieratamente. « Forse sì, ho riottenuto ciò che credevo perduto. »
Honda chiede curioso. « E che cosa è? »
Lui esprime a tono soave. « Qualcosa ce c'è ma non si può vedere. »
Anzu la sa la rispost. « Un nuovo amico? »
Lui scuote la testa. « Me stesso! Ho ritrovato l'equilibrio. » Dice per poi indicare la scuola. « Dai facciamo una corsa, chi arriva per ultimo paga la merenda per tutti. » e si mette a correre, così tutti, solo Jonouchi è l'ultimo che si sveglia a correre. « Non vale!! »

Yugi raggiunge la sua classe, vede Amyl ma non le parla, poi decide di andare dai suoi compagni di classe. « Ciao, tu sei Elisabeth vero? »
L'altra chiede. « Sì perché? »
Lui prende il suo deck. « Ho visto che partecipi al torneo, vuoi delle dritte? »
La ragazza rimane senza parole per poi sorridere quindi i due si avvicinano e Yugi inizia a spiegare facendo così incuriosire altri della classe e yugi ben disposto da i consigli in base alla sua esperienza così da socializzare con tutti estirpando le voci di corridoio che si erano create.

Amyl non capisce come Yugi sia riuscito a farsi nel giro di pochi minuti già molti amici e conoscenti, questo le crea una grande invidia ma se ne sta zitta, a dire il vero non trova più lo stesso stimolo che aveva nel dire la sua. - Dopo quel giorno mi sento così incompresa… -
Le lezioni iniziano, Yugi ascolta la lezione tranquillo, fortuna vuole nessuno lo interroga poi arriva la ricreazione, giungee Anzu ma Yugi si accorge di come Amyl è rimasta in silenzio quindi con una scusa allontana Anzu e va da Amyl. « Ehi Amyl, ti sei ripresa? »
Lei rimane a sguardo terrorizzato, si alza di colpo e scappa via ma yugi accorgendosi che sono soli in classe chiude la serratura della porta con la magia.
« Fammi uscire. » dice lei quasi in lacrime ma Yugi rsta distante ad osservarla. « Amyl, mi dispiace per quel giorno, forse ho esagerato ma quella minaccia mi aveva fatto arrabbiare. »
L'altro dice battendo la porta. « Qualcuno l'apra! »
yugi dice. « So che hai ricordato la tua infanzia e i momenti spiacevoli, so che hai vissuto per un attimo i tuoi incubi peggiori, di questo mi spiace. »
L'altra non riesce ad ascoltarla che scoppia in lacrime « Hai distrutto me, la mia sicurezza, la mia… »
Yugi afferma. « ho distrutto la tua recita! Amyl tu sei da sempre sensibile, dolce, e timida, hai creato difronte a tutti una maschera arrogante, beffarda, furba, qualcosa che ad Atem potrebbe piacere. »
« Mi hai tolto ciò per paura che possa interessare a lui? »
Ygi di questo si dispiace. « Ero instabile, non posso più ridarti ciò che hai perso, ma puoi ricostruirlo nel tempo, ti chiedo solo di non dirlo ad Atem, lui si arrabbierebbe se lo scoprisse. »
Amyl sostiene. « io glielo direi se tu non mi ammazzassi. »
Yugi dice. « Io non voglio farti seriamente male, non più, ma se Atem viene toccato non so cosa accade, non ragiono più »
Amyl continua a piengere per poi correre e tentare di aprire la porta con la forza. « aprite! Non lasciatemi solo con lui! »
Yugi se ne accorge che Amyl verso lui ha nutrito una fobia. « Amyl non credevo che potessi… »
Ma non smette di parlare perché poi la porta si apre, appare Atem con una divisa scolastica mentre Amyl si getta fra le sue braccia piangendo dicendo. « Ho paura, mandalo via… Atem, ho paura di Yugi. »
e qui Atem guarda sia Yugi e lei chiedendosi cosa sia accaduto mentre Yugi si chiede che cosa ci faccia a scuola, ma soprattuto perché ha la divisa scolastica?



 


 

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Capitolo 14
*** Amicizia illusoria ***


Ciao a tutti ragazzi, questo è l'ultimo capitolo ma vi assicuro che ci sarà il sequel! 
Spero vivamente che questo capitolo trasmetti le stesse emozioni che io ho sentito a scriverle, e preparate i fazzoletti, questo capitolo rispecchia una parte della mia vita (leggete il titolo )

 




personaggi principali: Atem, Yugi, Jonouchi.
Personaggi secondari: Amyl, Nonno Yugi.
genere: sentimentale, tragico, soapopera, dark, immorale, filosofico, azione, sovranaturale, 
contenuti: tematiche delicate e forti.

rating: arancio

Amicizia illusoria.


Atem quando si è svegliato non ha trovato Yugi e quindi ha dedotto che è andato a scuola.

Quanto ho dormito? Sono le 8.30?

Un po' sbuffando è andato verso l'armadio, ha preso i vestiti ed ha scelto quelli più adatti a lui, sempre a base di catene e roba rochettara perché lo rendono uno con stile e allo stesso tempo anche minaccioso ,anche se è principalmente è dovuto ai suoi occhi che sono certe volte diabolici.

È uscito dalla stanza, ha incontrato il nonno di Yugi quindi ha sorriso; e immaginate la sua sorpresa? « F-Faraone? »
Atem un po' s'imbarazza. « Eh già, mi dispiace di non averla avvisata signor Mutou, ma come dire, ho avuto certi problemi. »
L'anziano sapendo il legame che ha con Yugi, almeno in parte, perché mica s'immaginerebbe che loro si amiano. « Sono davvero felice di rivederti, prego, vuoi un po' di caffè? »
offre andando verso la cucina e Atem annuisce. « Volentieri, se non è un disturbo. »
« Ma figurati, tu sei di famiglia ormai. » Esprime l'anziano rendendomi felice e un po' arrossito. « La ringrazio lo stesso. »

Atem È felice, sente che finalmente ha trovato l'equilibrio, lui e Yugi si siono dichiarati, ora ha avuto il coraggio di parlare alla famiglia di yugi.

non potrebbe nulla rovinarmi la giornata, tralasciamo Anzu; già lei… dubito che Yugi la lascerà, ha un' immagine, ma quindi mi terrà un segreto?
Andrebbe bene no? Eppure se penso che bacierà altre mi infastidisce, ma meglio non dirglielo, se c'è una cosa che conosco di lui è che non vuole preoccupazioni…

Gli viene servito il caffè assieme a dei dolci. « Grazie mille signor Mutou. »
L'anziano spiega. « Chiamami Nonno, non riesco proprio ad apprezzare questa freddezza. »
Un po' l'altro lo capisce, del resto per mesi ha sempre chiamato lui “Nonno” credendo seriamente che fossi suo parente. « Ha ragione, ma nell' oltretomba sono stato educato a trattare con le persone in modo professionale. » O almeno chi gli garba.
« Certamente, devi aver imparato molte cose in quel luogo. »
« Sì, tra la magia, incantesimi, e persino governare un popolo, c'èra tutto, avevo una famiglia calorosa, Seth che mi consigliava, Mana che mi faceva compagnia, era così perfetto. » Abbassa leggermente la testa.
« E come mai sei tornato sulla Terra? » Chiede l'uomo curioso, a dire il vero è questo il motivo per cui l'ha trattenuto, ma Atem non sa se può dire tutta la verità.
« Sai le leggi tra il mondo dei vivi e dei morti? »
L'uomo scuote la testa. « Sarebbe interessante saperlo, puoi parlarne? »
« Non potrei dirlo ai mortali, ma penso che tu puoi saperlo… esistono tre genieri di regni durante la morte: la prima destinata agli umani la seconda a chi è entrato in collegamento con forze antiche.
Il mio popolo per esempio dopo aver scoperto il gioco delle ombre, durante la morte è finita dove sto io, ovviamente dopo la mia morte il gioco è stato sigillato, per millenni nessuno più ne ha parlato, ma è grazie a voi archeologi che avete riportato alla luce tutto traducendo i nostri scritti.
Le persone comuni che mai hanno avuto in sé la coscienza adeguata per usare la magia finiscono in un luogo dannato.
Ci sono leggi che ci vietano di interferire con gli umani, ma ho avuto l'eccezione dopo aver rischiato d poter essere esiliato. »
« Eccezione? »
Atem gli rivolge uno sgurdo, ma un po' ha paura delle sue reazioni ma crede che lui debba sapere la verità. « Parlo di Yugi… quel ragazzo è riuscito ad entrare nel mio mondo senza morire. »
Il nonno rimane basito, lo si legge negli occhi. « Ma come è possibile? Mio nipote è solo depresso. »
« Credo che sia dovuto al come io e lui nonostante separati, siamo in un legame invisibile ma solido, credo che lui in quel periodo mi cercasse e un po' grazie al puzzle e i suoi sentimenti è riuscito a raggiungermi ma solo per pochi istanti, dopodichè è stato notato dagli Dei, lo hanno sottoposto ad una prova che Yugi ha superato e così mi hanno detto che può usare il gioco delle ombre a suo piacimento, mi sono opposto, loro non hanno voluto ascoltarmi e così ho dovuto dire che lo avrei guidato fino alla sua morte.

Lui è la mia reincarnazione buona.
Io ero uno spietato almeno da ragazzino, ricordo che ero tremendo, ero la reicarnazione del gioco delle tenebre, per sigillare tale potere hanno creato gli oggetti de millenio dove la mia anima è stata imprigionata al suo interno.

Il mio corpo però era morto, una parte dell' anima è rinata in Yugi ma non era completa, per questo Yugi nonostante avesse avuto la vita tormentata e dolorosa non ha mai odiato qualcuno.
Yugi ha trovato il puzzle, l'ha assemblato, non si è mai arreso finché dopo sei anni c'è l'ha fatta e così la mia anima intrappolata e quella di Yugi si sono unite ma talmente erano di diverse indoli che c'è stata una divisione, Yugi padroneggiava me non io lui se non quando era nei momenti di rabbia, tristezza, e pericolo.
Ero tremendo, distruggevo le menti di chiunque facesse male al mio alterego, solo dopo la sfida con Bakura, io e Yugi ci siamo visti e da là lui ha preso coscienza di me, e ci siamo potuti conoscere.
Quando lui ha completato la missione ovvero farmi raggiungere la pace eterna io e lui siamo tornati come un tempo.
Il gioco delle ombre era cessato ormai, Yugi nemmeno avrebbe potuto usare la magia ma lui ha violato gli antichi scritti, ha rubato il puzzle prima ancora che il santuario crollasse, e così il puzzle non si è scomposto.
Ci ha versato in quell' oggetto carico dell potere delle ombre, la sua anima.
Il puzzle mai avrebbe reagito se non fosse stato Yugi, poteva essere usato da tutti e mai avrebbe reagito ma su Yugi sì, perché è la mia reincarnazione, perché lui è il proprietario dell puzzle…
Il puzzle ha in sé tutti i poteri degli altri oggetti del millennio, è come un contenitore chiave e Yugi ne ha assorbito i suoi effetti per mesi, e così la parte che più era spenta in lui vale a dire il suo potere innato, si è risvegliato, perciò sono qui con lo scopo per controllarlo e renderlo felice anche se io e lui insieme siamo due bombe… »
Il nonno resta affascinato dal racconto. « Credi che Yugi possa davvero usare la magia per fare male al prossimo? »
« Il punto è questo, se fosse sul mondo la questione mi obbligherebbe eliminarlo, se Yugi perdesse proprio tutto ciò che ha di buono in lui la Terra ne rissentirebbe e a quel punto drasticamente dovrei eliminare il suo spirito, ma è così anche per me, però se fosse solo su certe persone la questione cambia in quanto non è visto come pericoloso; è la mentalità degli Dei. »
« E secondo te Yugi a che punto è? »
« Male, ha inizato ad avere sempre più atteggianti che non lo rispecchiano, adesso forse l'ho calmato ma non so se in mia assenza ritornerà. »
« Devi fidarti di lui, sono certo che lui abbia capito il perché non deve fare male. »
« Non è così facile, il giorno in cui Yugi è rimasto in coma io e lui abbiamo sperimentato la magia della luce che è una pratica buona e cattiva, che implica il sacrificio, ma è legata solo dai sentimenti buoni come l'amore, è l'opposto alle tenebre che è determinata dalla voglia di fare male.
Io e Yugi abbiamo creato questo, ciò mi ha permesso di avere questo corpo e separarmi da lui, ma è rimasto in coma ugualmente, però mi vedeva, a distanza c'era, in certi momenti mi ha persino aiutato , in forma spirituale ha sanzionato dei ragazzi che mi avevano fatto male, per poco non prendeva Amyl che da quel che ho capito la odia, ma comprensibile l'ha quasi ucciso.
Il punto è che questo che faceva era in forma spirituale, ci siamo incontrati, il come è stato a causa di uno specchio che ha il potere di raggiungere determinati luoghi purché ci sia un stretto legame.
Quel labirinto oscuro mi stava facendo perdere il senno, ma Yugi mi ha trovato e mi ha guidato verso lui, ci siamo trovati davanti ad una porta quella che lui ha usato sempre per vedermi, io potevo tornare ma lui no, e così abbiamo deciso di unire i nostri poteri sapendo benissimo che saremmo diventati incontrollabili ad ogni minimo sentimento di rabbia, ma era l'unico modo, e così yugi si è risvegliato.
Quindi ora devo controllarlo maggiormente, se lui si arrabbiasse o provasse delusioni farebbe male. Anch senza accorgersene,e se il malessere toccasse le basi della sua anima come l'amicizia, lamore, famiglia, allora potrebbe perdre il senno e privare la vita a tutti. »
Il nonno ci riflette su preoccupato. « Praticamente mio nipote è una bomba. »
« Mettiamola così, finché è in equilibrio con se stesso è ok, ma quando s'inclina no… e questo vale anche per me.. »
«Come? Ma non devi tu proteggere la Terra? »
« Sono qui per stare con Yugi, delle sorti di questo pianeta non me ne importa molto, sono furioso con kaiba, sono furioso con Anzu , e con chi mi ha voltato le spalle solo per una scelta. »
« Quindi se era che so bakura ad avere questo potere tu non saresti intervenuto? »
« Ho detto che ci sono regole, mi pare ovvio che se era un altro non avrei mai potuto, avrei aspettato e poi avrei preso yugi con me con la scusa che ha in se la magia fin da piccolo, avevo tutto programmato. »
« Questo è egoismo… »
« No, è stare alle regole supreme… non possiamo interferire con la Terra, io sono stato mandato qui perché ho insistito con gli Dei, altrimenti avrebbero loro mandato qualcuno per fermare Yugi...»
Ha Terminato di bere il caffe. « Ho detto tutto, ora vado alla Kaiba corporation. »
Il nonno non ha risposto; tutto questo che ha sentito l'ha messo in ansia per suo nipote ma crede che con il faraone al suo fianco Yugi non sarà pericoloso.


Atem ha Raggiunto la Kaiba corporation ed ha preso il suo deck controlando i mostri.

Le divinità egizie ora mancano, ma perché?
Come mai le carte arrivano solo quando ci servono?
In più quella carta “ Scambio della sorte” perché si è presentata a Yugi e non a me?

È entrato nel edificio ed ha usato o l'ascensore per salire.
Il personale a vederlo un po' sono irigiditi specie a ricordarsi cosa gli aveva fatto, quindi  Atrem ha raggiunto l'ufficio di Seto che è davanti al pc a fare le sue mansioni perché certamente lui non va a scuola più.
« Non ti hanno insegnato a bussare faraone? »
Atem chiude la porta. « Perchè devo bussare a chi è mio consigliere? » Domanda con un piccolo cenno al suo antenato.
« Non azzardarti a paragonarmi a quel cagnolino! Io non sono ai tuoi ordini. »
« Sai che lui è mio cugino? Non azzardarti a mancargli di rispetto, è molto più gentile di te, saggio e sopratutto onesto! »
L'altro chiede chiudendo il portatile. « Sei venuto per insultarmi? »
Atem prende il deck. « Sono venuto per vendicarmi di come hai trattato Yugi usando un mio ologramma. »
Seto ha ghignato « Oh, che commuovente… mi viene la nausea a sentirti! Yugi è solo il tuo contenitore, ha vinto il duello solo perché conosceva le tue mosse, ma a duellante è scarso. »
Atem per la rabbia ha sbattuto le mani sulla cattedra. « Come ti permetti!? Yugi è un duellante eccezionale, l'hai battuto perché hai usato la mia immagine, sei un bastardo sapevi che lui stava male. »
Seto come sempre ha freddamente risposto« Io mi sono limitato a dargli una clamorosa sconfitta mondiale. »
Questo all' altro ha fatto sbarrare gli occhi che lo ha preso per il colletto. « Non dirmi che quel duello era in mondovisione?! »
L'altro esprime. « Esatto, ha creato molto audience, e molti suoi fan non lo sono più, dato che non voleva cedermi il suo puzzle l'ho umiliato… »

Stavolta Atem ha ripresoi suoi occhi rossi e lo ha indicato.« Ma ci pensi che Yugi non combatteva perché gli ricordava me?! Lui era distrutto già, perché gli hai dato il colpo di grazia?!
È per questo che Yugi non vuole più giocare a Dual monsters?
Perché gli hai fatto perdere il titolo? »
ha chiesto mentre gli oggetti vibrano e così i vetri iniziano a creparsi, ma kaiba ha risposto facendo finta di nulla. « Solo i perdenti piangono di fronte alle proprie paure. »
Atem si è adirato « Paure!? quanto sei stronzo, è merito di Yugi se Mokuba è salvo da Pegasus, questo l'hai scordato? » Chiede sconcertato.
« risale a due anni fa. »
« Due anni, fa?! Credevo che in fondo un po' gli volessi bene. »
« Io non provo affetto per nessuno se non il mio fratellino. »
. « Che ingrato, ed io che pensavo che avessi un cuore, dovrei spedirti seriamente nelle tue paure, così forse cresci! »
Kaiba ha deglutito un attimo ma ha premuto un bottone e Atem subito è stato preso da degli aggenti in divisa speciale che lo hanno ammanettato e messo a terra a faccia in giù.

I passi di Seto sono stati lenti ma si sono avvicinati a lui « Non ti permetterò di farmi del male come quei ragazzi, lo sai faraone dato che ami ricattarmi con i tuoi poteri ho deciso di aspettarti per poi agire…»
Atem è restasto a faccia in giù. « Kaiba, sei un codardo! »
Lui l'ha indicato. « vedremo! Portatelo via. »

È stato portato presso una cella d'isolamento tutta bianca dove si è iniziato a sentire stranamente leggero. « Ma che posto è? »
Dal display si è visto Seto. « Questa che vedi è una cella creata apposta per quelli con i tuoi poteri, non potrai fare nulla! Ti do una change faraone, tu fai la sfida con me io ti permetterò di vivere qui, ci stai? »
Atem ha tentato di usar la magia, ma veramente non ci è riuscito.

Devo batterlo, e poi lo spedisco nel regno delle ombre, ma prima devo uscire da qui.

« Si , va bene, inizio io! »

ha preso il suo deck, Seto ha fatto lo stesso, poi è apparso da terra ai piedi di Atem un dispositivo per mettere le carte. « ma questo è? »
« Metti là le carte e iniziamo! »

La sfida è iniziata, Kaiba ha mostrato la sua strategia che porta come sempre i draghi occhi blu finali, mentre Atem è rimasto a mostri deboli, nonostante era riuscito a rimontare; è sempre in svantaggio.

Ha digrgnato i denti dopo lattacco dal mostro dell' avversario, perciò Atem si è affidato alla sua fotuna chiudendo gli occhi.

Non avrò poteri per poter giocare con la forza del destino ma io credo che non mi abbandonerà mai, ne sono sicuro… una carta che mi permetta di capovolgere la situazione, una… ti prego.

Ha guardato la carta.

Cosa?! Poco importa.


Ha iniziato a giocare subito la carta magia. « Attivo “ Scambio della sorte” che mi porta tutti i mostri del tuo campo schierati con me mentre i miei contro di me »
Seto è sbiancato. « C-Cosa!? No, cosa è quella carta?! »
Atem ha allargato il sorriso. « E non è tutto, questa carta fa riportare a mia scelta due carte coperte dal tuo deck, e scelgo le due che hai messo prima! Inoltre avendo 50 life point, mi viene ridato il costo in life point dei mostri schierati nel tuo capo, quindi guadagno 4000 life point life point. »
Seto ha urlato indignato. « È illegale, non è mai stata usata! »
« Questa carta è unica, destinata a chi padroneggia le tre divinità egizie. »
Ma non le hai nel deck giusto? »
« No, deve averle prese Yugi. »

Seto ha guardato le sue carte. -Come faccio i suoi mostri sono deboli, maledizione mi ha fregato! -

Atem ha sorriso « bene, metto in campo il mio mago nero.»
Il mago nero ha sferrato l'attacco contro mostri c di Kaiba, poi ha utilizzato il drago occhi blu finalee infine  si  è aggidicato la vittoria. « Sei sconfitto. »

Credevo che fosse il proprietario solo Yugi, ma a quanto pare anche io, ciò significa che sia io e Yugi le possiamo richiamare, tuttavia mi preoccupa perché in artimanzia la carta “cambio sorte” significa che potrebbe tutto capovolgersi.
Se le analizzo bene, le tre divinità egizie assieme a questa sono legate: “Cambio della sorte “ le tre divinità egizie insieme rappresentano singolarmente:” forza”, “durata”, “coraggio”, ma se presi insieme, “l'amicizia”, mentre la carta della sorte significherebbe se fosse assieme alle tre divnità egizie “ Speranza” ma se è sola “ Distruzione”

Se analizzassi gli incontri…
Allora Yugi ha da sempre ha portato le tre divinità e non le usava, almeno credo, poi c'è stato lo scontro mio contro lui, in quell' istante le divinità sono arrivate a me, ma a lui la carta scambio, quindi significherebbe che c'èera “ l'amicizia”? Ma non c'era nessuno che sosteneva Yugi no?
E adesso le divnità egizie mancano e mi è apparsa solo quella, cioè significa che ci sarà la distruzione?
Ma che significa?
Perchè mai Yugi dovrebbe essere ancora triste se ci siamo dichierati?
Devo capire...

« Kaiba dato che ho vinto desidero che tu mi crei un' identità e che mi manda a scuola di yugi!»
Il ragazzo ancora scioccato per la sconfitta ha preso il telefono. « Va bene faraone hai vinto onestamente quindi avrai la tua identità, ma ti dico una cosa, se scopro di altre morti da parte di psycho tu finisci in una prigione speciale, mi sono spiegato?»
« Accetto, da quanto sai che sono lui? »
Kaiba Gli ha dato le spalle. « Da sempre, credi che non ti abbia mandato a controllare? So benissimo dei tuoi reati e di come hai usato i tuoi poteri per avere soldi, dico io ma venire da me ti costava no? »
Atem è scoppiato a ridere. « Credi che mi abbasserei a tal punto? Tanto lo so che mi avresti ricattato come prima. »
« Certo, ti avrei sfidato. »
« Per questo non sono giunto a te. »

Seto ha deciso di non andare oltre e di muoversi ad iscriverlo alla scuola di Yugi, fargli avere n' identità che a quanto pare già Mokuba aveva concluso in precedenza.
Ad Atem gli viene data la divisa scolastica blu con bottoni gialli e infine i pantaloni a doppia tasca, poi è stato scortato in macchina dagli uomini di Kaiba fino alla scuola infine è stato iscritto ad una velocità che solo un uomo come Seto potrebbe e intanto Atem ha cercato la classe di Yugi.

« Eccola. »
mentre ha cercato di aprire la porta scorrevole, ha sentito la voce di Amyl acuta tra le lacrime che sbatte le mano sulla porta che pare essere bloccata. « Aprite, non lasciatemi solo con lui! »
Atem pensando che sia contro altri bulli , ha toccato la maniglia e si è accorto che è bloccata.

Ma è chiusa, spero nessuno veda.

Ha fatto uno scatto con la mano, la porta si è spalancata, così Amyl è caduta in avanti sul suo petto ed Atem si è accoto che lei ha tremato mormorando. « Ho paura… Atem, ho paura di Yugi! »

Atem Sconcertato ha guardato Yugi e Yugi ha guardato lui, in un attimo i loro sguardi parlano soli: quelli di Yugi spaventati, quelli di Atem confusi.
______________

« Cosa le hai fatto? » Chiede Atem  e Yugi risponde senza vederlo.
« È tanto importante? » Chiede senza il coraggio di guardarlo.
« Sì! É mia amica, la proteggo sempre. » Forse ha usato parole sbagliate ma sa che lui farebbe lo stesso per Anzu.
« Proteggerla da me? Non mi pare di averla mandata in coma; ah ma certo hai scordato che per poco sarei stato ucciso da un trauma cranico no? » chiede un po' a tono offeso.
« Senti, a me lei ha detto che le stavi per fare una “Distruzione mentale” »
Yugi rimane un po' basito. « La stai difendendo?! »
Atem leggermente si sente tra il punto del spezzare tutto e la riconciliazione. « Sto solo dicendo che lei si è difesa. »
« Quindi se lei mi avessi mandato all' altro mondo tu avresti detto “ si è difesa, ha ragione lei!” ? »
« No, ma Amyl è più fragile di quanto sembri, insomma perché sta tremando, perché mi dice che ha paura di te? »
« Ma la smetti di ascoltarla, è lei che ci mette contro. »
« Lei?! Io vedo Anzu che mette contro me e te. »
« Amyl a te piace, ammettilo! »
« Ma sei scemo?! È simpatica e basta. »
« E allora perché la difendi? »
« È Mia amica. »
« Anche Anzu era tua amica ma le hai tagliato le vene! »
« Oh quella se l'è meritato, mi ha provocato e poi voleva che ti lasciassi. »
« Persino Amyl voleva! »
« Smettila, Amyl non mi ama, non ne avrebbe motivo. »
« Non ti ama?! Quella si fa ammazzare per avere un briciolo delle tue attenzioni! »
« Siamo solo amici, mi stima e basta come giocatore a Dual Monster, non mi ama. »
« A me ha detto il contrario! »
« Cosa? Senti se fosse mi avrebbe già detto tutto no? »
« Si vede che non la conosci, è furba! »
« Ma quale furba se è un po' stupida. »
« Se era stupida non ti ci affezionavi. »
« Non ci sono affezionato. »
« E non mentirmi! In ospedale mi hai trascurato per stare con lei. »
« No! Ti ho detto che è stato un caso. »
« la tenevi per mano! »
« Mi trascinava! »
Alla fine vuota il sacco. « Mi ha minacciato ok?! »
« E che ti ha detto eh? »
« Che ne so, è venuta in camera dopo che tu mi avevi bloccato, mi ha detto che ti stavo distruggendo e poi mi ha detto che se ti fossi suicidato lei mi avrebbe ucciso. »
« Senti so che Amyl è una psicopatica stalker, ma non un assassina. »
« Mi ha mandato all' ospedale! »
« Si difendeva! »
« Basta!! Mi hai illuso… »
Atem Cerca di capire perché ora Yugi sia in lacrime. « Ma perché stai piangendo? »
« Credevo che mi seguissi come io ho seguito te… »
Atem non parla evidentemente inizia a vergognarsi e Yugi continua. « Invece, la difendi, a te non importa, pensi a lei e la giustifichi per tutto… eppure io non ti ho fermato quando hai ferito Anzu, io ti ho protetto dall' essere visto.
Che gioco giochi con me?! »
« Yugi, voglio capire solo perché le hai fatto male. »
« Non lo comprendi da solo? »
« No, non ho imparato a leggere la tua mente! »
« Non ci vuole molto, prova a riflettere a tutti i miei comportamenti no? » s'incammina verso la porta e lo supera « Ma forse devi parlare con lei per capire…»

Atem Comincia ad essere confuso ma guarda le priorità.

Yugi non devo ferirlo ma certe volte ha comportamenti che mi implicano di farlo stare male, spero solo che non sia io la causa del suo vero male…

« Amyl, per favore m dici cosa ti è accaduto? »

Amyl si asciuga gli occhi e si stacca dall' abbraccio. « Non so bene cosa è accaduto ma è da tempo, esattamente dopo che Yugi mi ha quasi spaccato la testa con quel maledetto occhio sulla sua fronte: mi sento insicura, timida, non riesco a parlare o dire la mia, e non riesco più a capire le persone, le sento estranee, non so cosa è accaduto ma la mia maschera è stata distrutta. »
Atem butta fuori dell' aria. « Yugi ti ha tolto via la tua maschera sicura, sai perché? »
Amyl ci riflette su. « Ha detto del tipo “ che mi sanzionerebbe ma che non lo fa perché siamo amici, poi mi pare che ha detto che mi avrebbe tolto ciò che più a te potrebbe piacere di me, e così ora non so più come comportarmi con gli altri. »
Atem chiude la porta della classe. « Amyl ascolta, in questo momento trovo più importate sostenere Yugi nelle sue idee che andare contro lui, sia perché lui mi ha sempre difeso, sia perché non voglio io essere la causa del suo male, ma non voglio nemmeno che tu trema a vederlo. »
Amyl chiede non capendo. « Cosa significa? »
Lui non vuole dirlo ma sente che deve. « È meglio che tu ed io smettiamo di parlarci e vederci. »
Amyl scuote la testa. « No, non voglio! »
« Perchè? È per proteggerti! »
« perché siamo amici… »
« Io ti sarò sempre amico, ma non posso andare contro Yugi! »
Lei stringe le manine in pugni e le porta al petto un gesto davvero tenero. « E allora stai con me e lascia lui. »
« Non è che tu seriamente mi ami giusto? » chiede con sospetto cambiando completamente approcio.
Lei vampa di calore. « No, ma che dici? »
« Perchè se fosse che mi amassi, darei ragione Yugi. » spiega senza guardarla.
« TU parli solo di lui, ma io? » chiede con pretesa di attenzioni
« Eh? » propro non la capisce, o meglio non capisce le ragazze.
« TU ti basi pensando solo a Yugi, ragioni come se lui fosse te. »
« io sto pensando a proteggerti da lui! » afferma rissoluto.
« No, tu pensi solo a volerlo rendere felice. »
« E fosse o meno a te non deve interessare! »
« M'interessa, siamo amici! Perchè lo difendi? »
« Io non sto difendendo nessuno! »
« Sì mi stai andando contro, ma vuoi davvero separarti da me? »
«Sì, per ora sì! »
« Io detesto Yugi, ci separa! »
« È momentaneo! »
« Non è vero, tu per me sei importante »
Atem si stuffa che le metto le mani alle spalle e la guardo negli occhi mettendo le cose in chiaro.« Senti Amyl te lo dico, io e Yugi stiamo insieme! Se io adesso difendo te, non solo lui me la farà pagare cara, ma potrebbe anche tornare come ieri! »
« Io credevo che l'avessi scordato, mi coccolavi, e mi volevi tanto bene. »
« Era amicizia, »
« A me non sembrava, a me sembrava che ti piacessi. »
« Yugi aveva ragione, tu ti sei innamorata di me, vero? »
« E se fosse? »
« non mi piaci! Non provo nulla per te!»
« Ma sono bella! »
Lui si avvicina al suo viso . « Non m'importa nulla se sei bella, sexy o altro, a me tu non piaci! Chiuso, non insistere! Per di più ci stai provando con una persona che di regola è morta da millenni! »
Lei continua a piangere sentendosi il cuore spezzarsi. « Perchè allora ti avvicini così? »
« Devo fare una cosa, ma non azzardarti a baciarmi che finisci nelle tue vere paure all' istante. »
Amyl deglutisce a vedere il ragazzo avere un simbolo sulla fronte che s'illumina.
Lei si chiede cosa voglia fare, ma non riesce a dirlo perché poi sente la testa come martellata da qualcosa d'invisibile e ciò la fa urlare, ma Atem per precauzione gli ha messo la mano sulla bocca, poi lui chiude gli occhi e si concentra sussurrando una frase in un altra lingua che Amyl non capisce.

Il fascio luminoso chiuso dalle due fronti crea un alone a stella su esso poi quando pare che il peggio per Amyl sia passato Atem si stacca e si allontnaa mentre la ragazza resta a fissare il vuoto, e se ne va senza dire nulla aprendo la porta.

Dopo qualche minuto Amyl riprende coscienza. « eh? Ma dove è Atem? »

Yugi è in  classe con Anzu, Duke, Bakura, Jonouchi, tutti loro decidono di andare in terrazza e così mangiamo tranquilli i loro pasti mentre Yugi sorride falsamente ancora con la mente e parole di Atem.
« Anzu, dopo la scuola tu che farai? » Chiede Duke tutto curioso stando seduto accanto a Bakura.
« Ah, è vero tu non sai il mio sogno; beh, dopo la scuola voglio andare negli Stati Uniti. »
Yugi non ascolta molto nemmeno della speranza di Anzu « E vorrei che venisse anche Yugi. » ma Yugi ha ben altro in testa.

Perchè mi deve così tradire? Non capisce che Amyl l'ama? Non riesco a stare calmo, mi sale il nervoso!

« Yugi?? » Lo chiama Jonuchi mettendo una mano difronte ai miei occhi, solo in quell' istane si risveglia.
« Eh? Cosa? » Chiede confuso.
« Beh, Anzu ti ha chiesto di andare in america con lui dopo scuola. »
Yugi guarda Anzu freddamente- « Dovrei? »
« Ecco, f-forse noi ci sposeremo no? » esprime Anzu imbarazzantissima facendo restare Yugi a bocca aperta; ok che Anzu è romantica ma dirlo apertamente lo imbarazza. « Cosa!? »
Duke sbuffa borbottando. « Ma che ha lui di così figo se lo supero? »
Honda che l'ha sentito bisbiglia. « Meglio che non ti fai sentire da Yugi, è molto irrascibile. »
Duke sbuffa. - A me importa di Anzu, che ci trova in Yugi è così basso…e poi la tratta malissimo, come può una ragazza così carina stare con lui, proprio non lo capisco... -
Yugi però riflette sui suoi sentimenti. « No, Anzu, non mi trasferirò con te, mi dispiace, e non credo nemmeno che ci sarà un matrimonio. »
Lei ci rimane male « Stavo scherzando, tranquillo. » e riflette. - Mi sembra tornato di nuovo disattento? Ma prima era così felice…-
Jonouchi guarda Yugi pensando. - Atem non ha risolto nulla, mi sa che è il momento di svegliare Yugi dalla sua bambagia sull' amicizia. -

Termina la ricreazione.
Tutti vanno verso la classe eccetto Jonouchi che lo prende in disparte, si mette le mani in tasca e inizia a parlare guardando il ciel azzurro. « Ricordi che qui noi ci siamo aiutati? »
Yugi lo ascolta poco ma annuisco. « si. »
« Quindi questo è il luogo adatto per svegliarti. »
L'altro sbatte le palpebre interessandosi « Ma io sono sveglio. »
« Intendo mentalmente, voglio parlarti da uomo a uomo sulla questione di Anzu. »
ma Yugi non vuole. « Non puoi farti gli affari tuoi? »
« No, siete miei amici! TI rendi conto che stai trattando Anzu malissimo!? »
« No, non la tratto male, la tratto come sempre. »
« Come un amico! Ma lei è la tua ragazza, non la sfiori, non le strappi un sorriso, guarda che noi tutti ce ne siamo accorti che non l'ami! »
« Anzu non si lamenta quindi va bene! »
« Non va bene, Anzu non parla, lo trattiene, ma non è stupida! Se ne accorge che non è amata e se continui così, lasciala a questo punto no? »

« No! Non voglio che mi pianga addosso. »
« Non l'ami, la prendi solo in giro. »
« Quando lo capirà mi lascerà lei. »

Jonouchi rimane senza parole, ma seriamente chi parla è il suo migliore amico? Questo non lo tollera che già gli tira un pugno in faccia. « Stronzo, ma come puoi parlare così!? »
l'altro si tocca il viso. « Ma sei impazzito ad attaccarmi? » Domanda tremando perché Jonouchi è forte.

Non capisce che sono pericoloso? No Jonouchi è il mio migliore amico, mai devo permettermi di fargli del male, non devo...

Jonouchi intanto esclama. « TI do una lezione, come ti permetti a giocare con la sua pazienza? »
« Lei non vuole lasciarmi! »
« Glielo hai detto? »
« No, ma sappiamo bene che se scopre che il motivo è Atem lei ci andrà contro e Atem la odia quanto io odio Amyl! »
« Quindi la stai proteggendo? »
« Se Anzu mi lasciasse non capirebbe che c'è di mezzo una altro. »
« Altro? Perché adesso pure la tradisci?! No seriamente Yugi cosa ti passa per la testa! Sei falsissimo! Ed io ho smesso di stare appresso a gente simile, posso tollerare che stai male perché ti manca qualcuno ma giocare con Anzu no!»
« é- è un esempio! » s'inventa per calmarlo.
« Esempio o meno, non stai ferendo non solo lei ma anche noi, ti costa tanto essere sincero come stamattina? »
«Io sono tornato sincero! »
« No tu non lo sei, tu non sei più il Yugi che noi conosciamo, tu sei solo l'ombra di te stesso, e a vere a che fare con un bambino insopportabile come te non ci sto più!
Tratti Anzu come amica, vuoi che lei ti lasci quando è lei che ti ha permesso di averci ancora come amici! »
Yugi sbianca. « Cosa diavolo stai dicendo? Voi siete miei amici anche senza lei! »
« Ah davvero? Sei venuto con noi all' inaugurazione del luna park martedì scorso mentre eri a casa? Ti abbiamo invitato? »
« Ecco, no, io non sapevo che foste usciti! »
« Non ti abbiamo chiamato perché ci rovini tutte le giornate preoccupandoci. »
« Bugiardo con te e Anzu io sono uscito però. »
« E Honda? ╗
« ha detto che mai poteva! »
« Bugia, lui ti evita! »
« Non è vero, non lo farebbe mai! »
« Mettiti in testa che noi ci stiamo stancando di te! Tu credi che l'amicizia sia bella, ma se tu sei falso con noi la moneta ti si rigira contro! »
« Non sono falso con voi! Io… » Abbasssa lo sguardo mentre Jonouchi inizia dirgli laverità che non Yugi non vuole sentire. « Duke ti detesta per come hai rubato la ragazza che gli piace, Honda non ti invita perchè non vuole avere incidenti, credi che non ci siamoa accorti che hai poteri? Passi tu  e un incidente mortale accade, ci salviamo a miracolo! Ieri per poco Anzu non veniva ferita da del vetro! Bakura ti evita con la speranza che tu possa guarire, io ti sto vicino perché sono in debito con te, e ti voglio bene, ma ora anche a me stai stancando!
Vuoi sapere il perché siamo venuti a trovarti dopo che ti sei salvato dal coma? »
Yugi mette le mani alle orecchie. « Non dirlo, non voglio sapere. »
Ma Jonouchi quando vuole impartire una “lezione” di vita non pensa a ciò che dice né se ferisce. « Perchè Anzu ci ha detto che non dovevamo lasciarti.
I
o già a metà agosto mi ero stancato di te, ma Anzu mi ha calmato, Bakura invece è in debito con te, ti sopporta finché non fai male a lui, ma Duke dopo che ha visto come gli hai soffiato la ragazza che gli piace, non ti sopporta mentre per Honda non sopporta il come tu menta sempre a noi!
Ci dà pure fastidio che tu abbia versato l'anima su un oggetto malefico piuttosto che noi!
Non ci va giù che tu abbia rubato il puzzle senza dirlo a noi, tenendocelo nascosto!
Devo continuare!? Anche di come hai protteto Atem quando feriva Anzu, Duke non lo sa, ma se lo sapesse si vendicherebbe, e tu sai quanto è doppiogiochista quello.
Bakura ha visto tutto, ha visto come hai usato la magia, ma non ha detto nulla agli altri se non me!
E tu ora vuoi ferire chi ti ha dato l'illusione di avere amici?»

Quella parola a yugi spezza il cuore a metà più di tutte. « Illusione? »
« Illusione, perché non siamo amici di questo Yugi tetro, ma del nostro ex amico, quello solare che eri una volta! »

E così Yugi come un castello di sabbia crolla con le lacrime agli occhi. « Non posso aver perso anche voi… »
Il biondo dice. « Mi spiace per te, ma è così! »
L'altro resta a sguardo fisso nel vuoto mentre gli rimbombano le parole.

Illusione… non ho amici… sono senza amici… non ho più nulla… ho perso tutto… Atem difende Amyl, i miei amici mi evitano, non voglio più sentire nessuno, voglio che spariscano tutti!

I battiti del cuore accellerano, gli occhi bruciano per come le tenebre stiano tornando nel suo cuore.

Atem nei corridoi s'irrigidisce di colpo per poi guardare in alto. . «Yugi… No fermo! »
si mette a correre per le scale.

No, non ci credo di averlo portato fino a quel punto!

Jonouchi intanto indietreggia. « Che diavolo sta accadendo? Perché il cielo è scuro? »
Yugi cade in una specie di trance, non se ne accorge che cosa accade ma inevitabilmente sulla città, la gente viene presa dal panico e le prime vittime a perdere l'energia vitale sono gli anziani compreso il nonno di Yugi che sviene, poi tocca alle persone più giovani e infine gli studenti che sentono la loro energia vitale prosciugarsi poco a poco e così anche Jonouchi, Honda, Bakura, tutti si accasciano a terra , Solo Atem ne è immune e appunto raggiunge il posto per urlare. « YUGI SMETTILA! »

Ma Yugi è nel suo mondo, come un tempo quando in estate viaggiava nei ricordi, solo che ora sono ricordi bui che non fanno che alimentare le sue tenebre perchè oltre all' amore, l'amicizia era ciò che ancora lo teneva buono.

Atem prende le sue spalle elo scuote. « Svegliati, per favore smettila, stai privando la vita altrui, ti prego, non farmi fare ciò che non voglio, mi dispiace, non volevo, scusami non sapevo che potessi stare così male, ho lasciato Amyl, adesso torni in te? »

Il ragazzo non riesce a recepire il messaggio ma quando vede Atem, lo abbraccia e gli piange addosso dicendo. « Uccidimi, non voglio più vivere in questo mondo, ho perso tutto, non voglio più stare così male… Atem… andiamo i un altra dimensione insieme! »
Atem non lo capisce. « Ma cosa dici, tu hai i tuoi amici, c'è Anzu, non puoi di certo lasciarli. »
Il ragazzo esprime « Bugiardo! Sono illusioni, mi hanno mentito per mesi senza dirmi la verità. »
Atem non lo comprende. « Ma di cosa parli? »
« Mi hanno tradito! Non sono amici, mi evitano, hanno paura di me! »
Atem poco a poco lo comprende. « Paura di te? Ti hanno tradito, dai Yugi, sono solo arrabbiati, non ti odiano. »
« Duke mi odia perché gli ho soffiato la sua ragazza. »
« Ma non significa che gli altri non ti sopportino, per favore ti calmi? »
« No, non mi calmo, Jonouchi mi ha detto che non sono più miei amici, che mi stanno vicino solo perché Anzu li costrnge… »
« E per questo stai privando la vita ad innocenti? »
« Non m'importa, non voglio più vedere nessuno. »
« A me importa, io non voglio eliminarti, sei ancora salvabile, ma se non la smetti... »
« Non so farlo! Non ci riesco a trattenermi, tu non mi capisci, tu mai mi hai capito, gli amici per me sono tutto ciò che più ho desiderato al mondo! »
« Ma hai me. »
« ppunto ho te, restiamo solo io e te, così non soffriamo più. »
« Smettila, non riesco a sopportare di sentirti parlare così, cerca quella parte buona che da sempre hai. »
« È morta da mesi! »
« Prima eri felice, eri tornato come prima! »
« Lo pensavo anche io ma poi sempre qualcosa deve rovinare tutto, se devo persino sentirmi male per aver perso amici, se devo sentirmi in colpa, tanto vale che mi elimini così non soffro. »
« Ma perché?! Dai un' altra possibilità. »
« No! Prima Amyl e ora i miei amici mi tradiscono. »
Atem trema con la voce. « F-fallo per me. »
« No, perchè se moriamo non ci separeremo, no? »

Atem vede in Yugi la stessa sicurezza che c'era quando lui voleva morire durante il coma e così si rassegna per poi guardare le condizioni di Jonouchi.

Se non la faccio smettere qui tutti moriranno…

si volta verso Yugi per poi strizzare gli occhi e lottare contro se stesso finché non prende la decisione, quindi versando un lacrima esegue un incantesimo contro Yugi, lui viene colpito in pieno dal raggio, perdendo la vita e così anche l'attaccante inizia a sparire ma cerca a poche forze di camminare verso Yugi mettendosi sopra lui in lacrime amare predendogli la man. « Adesso sei felice? »

 

Questo è l'ultimo capitolo della serie, state sicuri che arriverà il Sequel, per cui per chi la legge prego di seguire il mio profilo per sapere tutti gli aggiornamenti :)
posso solo dirvi che il proseguo è simile al film “kimi no na wa” ma non sarà un “quel'è il tuo nome” bensì qualcosa di diverso, e avrà nuovi personaggi di cui sto già lavorando^^


Tolgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto questa storia, davvero non avrei mai creduto che potessi sfiorare le 900 letture! E nemmeno che potesse interessare!
Grazie di tutto cuore ragazzi^^

 

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Capitolo 15
*** LINK DELLA SECONDA SERIE ***


AVVISO. IL SEQUEL DELLA STORIA SI TROVA IN QUESTO LINK QUI. LINK → www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3666628&i=1

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