Azzurro come il cielo, buio come la notte (lucario X gardevoir)

di darkwolf24
(/viewuser.php?uid=975551)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Lucario inverso ***
Capitolo 2: *** Misteri ***
Capitolo 3: *** Un nuovo amico ***



Capitolo 1
*** Il Lucario inverso ***


Il Lucario inverso
 
 
 
 
 
 
Nota autore: Per evitare di creare tutto quel bordello con aura, telepatia e cose così, ho fatto in modo che gli umani possano comunicare liberamente con i Pokemon. Spero non vi dispiaccia.
                                                     
 
 
 
Il mondo dei Pokemon è un posto davvero magico, dove a volte le storie più emozionanti accadono solo a chi esce di casa e va in cerca di avventura. È il 3 Giugno e Nicol è appena diventata un’allenatrice. Il suo primo Pokemon era stato un piccolo e tenero Snivy di nome Lily che ora si è evoluto in un Servine. In realtà il suo primo Pokemon in assoluto era una Gardevoir cromatica che trovò quando era solo una Kirlia. Era ferita, stremata e malridotta, come se fosse uscita dall’inferno in persona, ma grazie al suo aiuto si ristabilì ed insieme decisero di diventare degli avventurieri.
 
Tutto era perfetto quel giorno, il sole, la natura intorno a loro, ogni cosa era bella e serena.
Le due ragazze stavano camminando nel bosco da dieci minuti quando Nicol si girò verso il Gardevoir cromatico, notando che aveva un’aria pensierosa.
>Sky, cosa c’è che ti preoccupa? Lo sai che se non me lo dici non posso aiutarti vero?< Chiese l’allenatrice con un sorriso sul voltò.
>Scusami, stavo pensando alla strage di qualche settimana fa e mi chiedevo chi mai possa aver fatto un tale atto< Rispose Sky continuando a guardare per terra.
>Si, hai ragione. Bisogna essere davvero senza scrupoli per eliminare 32 scienziati senza pietà< Affermò Nicol guardando il cielo.
>Comunque, com’è andata con quel ragazzo che ti piaceva?< Chiese Sky.
>Lo scaricato< Rispose Nicol con un solo fiato.
>Coosa?< Chiese incredula la Gardevoir.
>Sai, non era il mio tipo e poi non era per niente romantico. Invece a te com’è andata con quel Blaziken?< Chiese a sua volta.
>Non proprio benissimo, alla fine si è rivelato uno stronzo completo< Rispose Sky con un tono di rabbia che fece ridere l’allenatrice.
>Non preoccuparti, troverai anche tu qualcuno da amare, piuttosto, come lo vorresti il tuo ragazzo?< Chiese Nicol.
>Beh, deve essere coraggioso, bello e forte< Iniziò Sky prima di essere interrotta da Nicol.
>Il principe azzurro ovviamente< Rise Nicol
>Guarda, per me va bene anche rosso, cioè il colore non fa differenza< Rise Sky facendole un occhiolino.
Dopo mezz’ora di cammino le due ragazze decisero che era il caso di fermarsi a riposare, così si fermarono nei pressi di un ruscello e si addormentarono un po'. Dormirono fino a che non vennero svegliati da un forte rumore di esplosione che proveniva da una parte di bosco non lontana da dove erano loro. Lentamente si avvicinarono alla zona dell’esplosione dove poterono vedere un Charizard cromatico combattere contro un piccolo Pokemon anch’egli cromatico.
Dopo qualche “Fuocobomba” il Pokemon cadde a terra, ma invece di venire catturato con una Pokeball, venne imprigionato da uno strumento a forma di gabbia.
Il presunto allenatore di quel Charizard notò le due ragazze ma si soffermò sul Gardevoir.
>Un Gardevoir cromatico, è molto raro. Sei pregata di darmelo se non vuoi passare dei guai< Disse il signore con un camice bianco facendo segno al suo Charizard di dirigersi dalle 2 ragazze.
>Se crede che le darò il mio Pokemon lei è un pazzo!< Gridò Nicol facendo uscire il Servine dalla sua Pokeball, ma nemmeno qualche secondo dopo che già fu a terra.
>Tutto qui? Che spreco di tempo. Ora Charizard finisci il Gardevoir con lanciafiamme!< Ordinò al suo Pokemon.
Il Charizard preparò il colpo proprio come aveva richiesto il suo padrone ed iniziò a sparare ai due. O per paura o per istinto protettivo, Nicol si parò davanti al Gardevoir nel tentativo di bloccare le fiamme. Tuttavia quel gesto fu inutile, perché le fiamme vennero bloccate da un altro Pokemon.
Dopo qualche secondo le fiamme si spensero ed il Pokemon salvatore venne rivelato. Era un Lucario inverso, ossia un Pokemon cromatico ma con i colori invertiti, per esempio nel suo caso la forma cromatica prevedeva il petto azzurro ed il resto giallo, ma invece lui aveva il petto giallo ed il resto azzurro.
>Oh bene…< Iniziò l’uomo portando una mano sull’auricolare  che teneva sull’orecchio.
>Signore l’ho trovato, procedo con il piano< Disse e fece segno al suo Pokemon.
Il Charizard immediatamente scattò sul Lucario che evitò il pugno e lo spinse via.
Il Charizard provò a colpirlo di nuovo ma il Lucario schivava come se niente fosse fino a quando si è stancato ed ha usato “palmoforza” lanciando l’avversario tra gli alberi.
>Charizard ora!< Gridò l’uomo mentre una luce iniziava a ricoprire il corpo del Pokemon.
>Una Mega-evoluzione senza la pietra? Non credevo fosse possibile!< Esclamò Nicol che intanto si era spostata dal campo di battaglia insieme a Sky.
>Che ne dici di riscaldare un po' l’ambiente?< Chiese il Charizard con un sorriso sul volto prima di utilizzare un “Lanciafiamme” dalla potenza inaudita.
Il Lucario ovviamente non si mosse di un millimetro proteggendosi con uno scudo d’aura.
>Un po' scarso come potenza non credi? Lascia che ti mostri cosa vuol dire potenziarsi< Disse il Lucario mentre un’aura blu gli circondava il corpo.
>Quella è “Aura eterna”!< Gridò Sky che era sbalordita dalla battaglia.
>Aura eterna?< Chiese Nicol
>”Aura eterna” è una mossa che potenzia il Pokemon che l’ha usata e gli permette di lottare anche oltre la sua armatura, ma i danni subiti in quel periodo diventano ferite< Spiegò Sky continuando a guardare la battaglia.
Intanto Il Lucario era stato appena colpito da un “Fuocopugno” che però non gli fece molto danno, successivamente il Lucario scattò contro il Charizard afferrandolo per la testa e lanciandolo contro una roccia che poi distrusse con “Palmoforza” mandando anche K.O. il Pokemon avversario.
>Dannazione< Disse l’allenatore richiamando il Pokemon e correndo via.
Il Lucario rimase lì fermo facendo lunghi e profondi respiri.
Rimase così fino a quando la sua aura si esaurì e lui svenne per la troppa fatica.
 
 
 
 
Informazioni divulgabili: La Barriera di un Pokemon è quella barriera che si rompe quando un Pokemon è stremato e viene mandato K.O. Tuttavia esistono abilità come “Aura eterna” che permettono il combattimento anche dopo la rottura di questa barriera. Importante è ricordare che tutti gli attacchi subiti dopo la rottura della barriera diventano danni fisici, andando a ferire ed uccidere il Pokemon.
 
 
 
Note autore: Ok, perdonatemi se non è granché, ma ho avuto qualche problema. Comunque vi prometto che i prossimi capitoli saranno descritti meglio. Alla prossima.*ululato*
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Misteri ***


Misteri
 
 
>é…è vivo?< Chiese Nicol che già pensava al peggio, come al suo solito.
>Si, per ora. Ha bisogno di cure< Rispose Sky mentre controllava lo stato del Lucario con i suoi poteri.
Così Nicol prese il Lucario e lo portò nella tenda che aveva appena montato. Il Lucario non diede segni di vita fino alla sera.
>Nicol, sta aprendo gli occhi!< Gridò il Pokemon  mentre il suo allenatore gli si avvicinava.
>D…dove sono?< Chiese il Lucario mettendosi una mano sulla testa che evidentemente gli faceva molto male.
>Sei nella mia tenda, sei svenuto dopo averci salvato< Ringraziò Nicol mentre il Lucario si sedeva.
>A proposito di questo, grazie. Davvero non so cosa sarebbe successo se non saresti intervenuto. Comunque io sono Nicol< Concluse Presentandosi
>Piacere di conoscerti, io sono Sky.Tu come ti chiami?< Chiese Sky in attesa di una risposta ma niente. Il Lucario stava fermo, con lo sguardo e le orecchie verso il basso.
>Tu… non hai un nome non è vero?< Chiese Nicol.
>No… o meglio non più< Disse il Lucario con un’evidente tono di tristezza nella sua voce.
>Perché, cosa ti è successo?< Chiese Sky, ma non gli fu data nessuna risposta.
>Scusami, ma poi perché il tuo corpo non ha gli spuntoni?< Chiese Nicol. Sentendo quella domanda Sky guardò il corpo del Lucario. Era molto muscoloso e la pelliccia era di un azzurro intenso, mentre il petto era di un giallo acceso… ma effettivamente non c’erano gli spuntoni che di solito hanno i Lucario.
>Lasciate perdere< Disse con voce secca ed addolorata, come se teneva dentro di sé un dolore indescrivibile e tentasse di nasconderlo.
>Va bene, allora possiamo trovarti un nome?< Chiese Nicol con gentilezza. Il Lucario fece cenno di si.
>Che ne dici di Ricky?< Propose di nuovo l’’umana.
>Penso che sia carino >Beh Ricky, mi sa che per un po' dovrai  stare con noi, fino a quando non avrai recuperato le forze e poi vedremo cosa fare. Ma per ora meglio riposare< Concluse l’umana infilandosi sotto  una coperta.
I due Pokemon annuirono e si distesero uno accanto all’altro, ma non troppo vicino.

 

 

Intanto da qualche parte

 
 
La porta scorrevole si aprì rivelando l’uomo che possedeva quello strano Charizard. Il signore fece qualche passo prima di parlare ad un altro uomo un po' più anziano seduto sulla sedia.
>Mi dispiace signore, mi è scappato< Si scusò il signore col camice.
>Cosa?!< Gridò l’altro uomo alzandosi dalla sedia e camminando rapidamente verso il ragazzo che era situato nel bel mezzo della sala.
>la prego signore mi dia un’altra possibilità< Lo pregò.
>un’altra possibilità? Sai quanto mi costa creare dei Pokemon così potenti?! E sai quanto mi fa arrabbiare sapendo che uno di loro è in libertà e che uno dei miei uomini è stato sconfitto con una tale facilità?!< Gridò.
>Signore la prego, la prossima volta non la deluderò<
>Oh… di questo può starne certo… perché non ci sarà una prossima volta< E detto questo alzò la mano. Il Ragazzo senti due fitte al petto, abbassò lo sguardo e vide le lame di un Gallade che gli avevano perforato il petto. Cadde a terra senza un lamento mentre il Gallade estraeva le lame.
>Sarai tu ad occuparti di quel Pokemon di merda.. e non mi interessa come, ma assicurati che non arrechi problemi o il prossimo a morire sarai tu… Chiaro?!< Urlò al Gallade che indietreggiò un po' prima di parlare.
>Si signore< Rispose prima di andarsene.
 
 

Il giorno dopo

 
 
Ricky stava camminando nel bosco, era tutto tranquillo, si sentiva bene. Ad un trattò una rete lo prese appendendolo su un albero.
>Ahahaha preso!< Gridò un uomo mentre usciva da dietro un Albero.
>E ora buona notte< Disse colpendo Ricky con una pistola sedante. Nello stesso istante che il dardo colpì il Lucario, lui si svegliò.
Ricky si guardò intorno notando che era ancora nella tenda di Nicol. Il sole iniziava a penetrare tra le piccole fessure del tessuto creando piccoli e leggeri raggi.
Ricky decise così di uscire per allenarsi un po'. Non passò molto tempo che anche Sky si svegliò e non vedendo il Lucario decise di andare a cercarlo.
Lo trovò vicino al fiume dove si erano stanziati lei e Nicol il giorno prima.
Lentamente gli si avvicinò e vide che Ricky era seduto sull’erba con le gambe incrociate e gli occhi chiusi, le mani invece erano davanti al petto e tra di loro c’era una grande sfera azzurra-blu-rossa che luccicava.
>Buongiorno< Salutò Sky sedendosi al suo fianco.
>Buongiorno< Rispose Ricky senza aprire gli occhi.
>Che cos’è?< Gli chiese Sky che era molto incuriosita dalla strana sfera.
>Questa è una sfera vitale, ognuno di noi ne ha una e questa sfera è colei che ci da i poteri< Rispose lui mentre la sfera iniziava a farsi sempre più piccola fino a scomparire.
>Anche io ne ho una?< Chiese Sky ed il Lucario annuì.
>Posso vederla?< Chiese e lui annuì di nuovo.
>Posso toccarti lo stemma?< Gli chiese lui con educazione.
>Lo stemma? Va bene, ma fai piano perché quella è la parte più sensibile ed è dove incanalo la mia energia< Spiegò lei con un po' di timore nel tono di voce.
>Appunto< Rispose Ricky spostando le sue zampe sullo stemma di Sky. Poi molto delicatamente lo avvolse nella sua presa e chiuse gli occhi. Infine tirò indietro le zampe sfregandole sullo stemma provocando un piccolo gemito da parte del Gardevoir, dopotutto come aveva detto Sky, quello era il punto più sensibile di un Gardevoir. Comunque Ricky non ci fece caso e continuò a ritirare le zampe. Sky era stupefatta da quello che stava facendo il Lucario, infatti attaccata alle zampe c’era un fascio di luce bianca-rossa che poi si chiuse formando una sfera.
>Wow< Si lasciò sfuggire Sky alla visione di quella sfera che anche se era piccola era bellissima.
>Questa è una parte della tua energia vitale, se la prendevo tutta avevi il rischio di morire. Comunque devi sapere che ogni colore ha un significato diverso: In questo caso il bianco rappresenta la purezza e l’innocenza dell’animo, mentre il rosso rappresenta l’amore e la passione<  Spiegò lui mentre Sky lo ascoltava esterrefatta. Poi rimise il fascio di luce nel suo petto.
>Cosa significa invece il tuo azzurro-blu-rosso?< Chiese Sky riferendosi alla sfera del Lucario.
>Vedi, L’azzurro rappresenta la determinazione nel fare qualcosa, il rosso già lo sai, mentre il blu…< Ricky si fermò appena pronuncio il blu, come se stesse ricordando qualcosa e ad aggiudicare dal suo volto sembrava che stesse ricordando qualcosa di molto doloroso.
>Tutto bene?< Gli chiese Sky mettendo una mano sulla sua spalla.
>S…si< Rispose lui esitando leggermente.
>Sicuro?< Chiese lei.
>Si, non preoccuparti< Cercò di rassicurare lui, ma il tono con cui lo disse fece capire al Gardevoir che c’era qualcosa che non andava… qualcosa che aveva a che fare con quel colore blu… qualcosa che aveva a che fare con il suo passato. Sky tentò più volte di leggere nella mente del Pokemon, ma tutti i tentativi erano inutili perché l’aura del Lucario respingeva qualsiasi onda psichica lei mandava. Così dopo tre tentativi rinunciò alla lettura del pensiero.
>Buongiorno< Disse una voce femminile dietro di loro. I due si girarono e vedendo che era Nicol la salutarono con un “buongiorno”.
>Che state facendo?< Chiese Nicol vedendo che Sky sembrava divertita.
>Ricky mi ha mostrato la mia energia vitale…< Iniziò lei girandosi verso il Pokemon Aura.
>Ricky puoi mostrarci anche l’energia di Nicol?< Continuò con una voce dolcissima.
Ricky alzò le spalle e di diresse vicino a  Nicol.
>Permetti?< Chiese Ricky per educazione.
>Certo, procedi< Rispose Nicol con un sorriso.
Così avendo avuto il via libera, Ricky appoggia le zampe sul petto dell’umana, ma questa volta sopra il cuore.
Quando le ritirò uscì un piccolo fascio di luce che poi si chiuse a sfera esattamente come aveva fatto quello di Sky.
Questa volta però la sfera era gialla-rossa.
>Il rosso come quello di Sky rappresenta l’amore, mentre il giallo rappresenta la solarità< Spiegò Ricky rimettendo a posto la sfera.
>Wow, ma come fai a sapere tutte queste cose?< Chiese Nicol stupita da quello che aveva visto.
>Sono un Lucario ricordi? Posso vedere l’aura< Spiegò lui indifferente.
>Oh giusto, comunque chi ha fame?< Chiese Nicol con un tono molto simpatico.
>Io!< Gridò Sky in risposta.
>Io sono a posto< Rispose Ricky con voce indifferente.
>Preferisco allenarmi< Continuò lui.
>Lucario… sempre fissati con questi allenamenti< Rise Nicol a cui poi si unì anche Sky.
Alla fine Sky e Nicol tornarono alla tenda per prendere da mangiare e quando ritornarono rimasero stupiti dallo trano allenamento di Ricky.
Al centro della pianura situata vicino a dove si erano seduti per mangiare c’erano tre Ricky, probabilmente creati dalla mossa “Doppioteam”.
I due cloni si misero in posizione di combattimento proprio come Ricky e dopo pochi secondi lo attaccarono.
Ricky schivò gli attacchi con molta agilità eliminando successivamente gli avversari. Il primo lo lanciò contro un albero con una forza sovrumana, mentre al secondo gli girò la testa rompendogli il collo. Anche se erano copie e quindi una volte sconfitte scomparivano, comunque faceva impressione vedere un Pokemon che moriva.
Dopo fatto colazione i tre si prepararono per continuare il loro viaggio, quando a Nicol è sorto un dubbio.
>Ricky, quindi verrai con noi?< Gli chiese.
>Se volete< Rispose lui molto educatamente.
>beh… ci sono alcuni che lo vogliono più di altri< Rispose con un sorriso accompagnato da un occhiolino rivolto a Sky la quale arrossì.
>Ma non entrerò in una di quelle gabbie< Continuò Ricky rimanendo comunque calmo.
>Gabbie? Vuoi dire le Pokeball< Rispose Nicol.
>Guarda che sono innocue< Cercò di assicurarlo Sky.
>Innocue o no, io non ci entro< Ribatté Ricky.
>Ok, niente Pokeball per te< Accettò Nicol.
>Allora andiamo?< Chiese Sky incitando gli altri a partire per la prossima città.
 
 
 

Note autore: E un altro capitolo è andato con un po’ di SUSPANCE! D’altronde, quando non c’è stata? Cosa ne pensate? Fatemi sapere le vostre opinioni con una recensione ed anche se avete qualche idea per il continuo… le idee più belle verranno prese in considerazione ed aggiunte alla trama originale! Alla prossima.*ululato*

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un nuovo amico ***


Un nuovo amico
 
 
 
>Allora andiamo?< Chiese Sky incitando gli altri a partire per la prossima città.
>Si!< Rispose Nicol dirigendosi verso la prossima città seguita dalla sua migliore amica e dal futuro ragazzo della sua Gardevoir. Non sapeva perché, ma li vedeva bene insieme.
Passò un bel po' di tempo e Ricky non parlò per la maggior parte del viaggio. Arrivò sera, ma per fortuna erano riusciti ad arrivare alla citta.
>Ah! Finalmente siamo arrivati a Quattroventi< Urlò Nicol che non poteva contenere la sua eccitazione.
>Scusa… Ma perché si chiama Quattroventi?<
>Boh. Forse i fondatori della città erano a corto di idee< Rispose Nicol facendo ridere i due Pokemon.
Mentre avanzavano verso la città sentirono delle grida, così si avvicinarono verso la direzione da cui provenivano. Facendosi spazio tra gli alberi che coprivano la zona videro due uomini con Jeans strappati, una maglia nera ed un cappello che al primo era bianco, mentre al secondo era nero. Davanti a loro c’erano un Houndoom ed un Golbat che tenevano un ragazzo che sembrava avere la stessa età di Nicol contro un albero impedendogli la fuga.
>Allora ce le dai o no queste bacche?< Gridò uno dei due bulli.
>Perché non mi lasciate in pace ed andate a fare i vostri giochetti da qualche altra parte!?< Rispose il ragazzo con un tono misto tra il deciso e l’impaurito.
>Risposta sbagliata… Golbat usa “Pallaombra”< Ordinò il secondo ragazzo. Il Golbat fece come gli era stato ordinato ed eseguì l’attacco, ma la sfera venne deviata da quella di Ricky che era uscito allo scoperto.
>Bene bene bene, cos’abbiamo qui?< Chiese il primo ragazzo.
>Qualcuno che o è molto coraggioso o è un pazzo< Rise il secondo.
>Ora piccolino perché non te ne torni a casa e ci lasci in pace?< Chiese il secondo con tono ironico.
>Se il tuo cervello fosse veloce quanto la tua lingua saresti già fuggito< Rispose Ricky con tono freddo facendo ridere Sky, Nicol ed il ragazzo che era ancora davanti all’albero.
>Cazzo mi ridi coglione?!< Gridò uno dei Teppisti al ragazzo.
> E riguardo a te, forse è ora che qualcuno ti insegni l’educazione!< Gridò il secondo teppista.
Dopo aver finito di parlare i due ordinarono ai loro Pokemon di utilizzare rispettivamente “Sanguisuga” e “Morso”.
Ricky si fece mordere al braccio dall’Houndoom e roteando lo fece sbattere contro il Golbat lanciandoli entrambi  per terra. Successivamente Ricky saltò mimetizzandosi col blu del cielo stellato e cadendo consecutivamente sui due Pokemon con un calcio infuocato con del fuoco blu.
>Cazzo! Ora ti insegno io a sconfiggere i nostri Pokemon!< Urlò uno dei teppisti mentre impugnavano dei coltelli  ed iniziarono a correre contro Ricky.
Il Pokemon tuttavia non reagì subito, ma si prese qualche secondo per osservare la ferita provocata dal morso dell’Houndoom sul suo braccio.
Quando sentì la lama del coltello che si avvicinava scattò di lato evitando il colpo.
Il teppista in un primo momento fu sbalordito dalla velocità del Lucario, ma subito si riprese ed insieme al complice ritentarono ripetutamente di colpire il Pokemon.
Ricky schivò vari tagli e fendenti fino a quando non bloccò il braccio di uno dei teppisti e gli fece volare via il coltello. Successivamente lo prese al volo con una giravolta e lo conficcò nella spalla del teppista disarmato che con un urlo di dolore venne scaraventato via da un calcio del Lucario.
Intanto il secondo teppista approfittò del momento di distrazione del Pokemon per atterrarlo e pugnalarlo allo stomaco, ma per fortuna il colpo lo prese solo di striscio.
Il volto di Ricky si trasformò in una smorfia di dolore mentre un forte gemito gli usci dalle labbra. Intanto il teppista alzò di nuovo il coltello mentre Sky e Nicol assistevano paralizzate alla scena. Il braccio del teppista si abbassò ma l’uomo venne sbalzato via dal ragazzo che Ricky stava salvando.
Il teppista si rialzò quasi immediatamente , ma appena fu in piedi venne accolto da un Ricky piuttosto arrabbiato. Immediatamente cercò di muoversi, ma Ricky lo disarmò, lo bloccò afferrandolo sulla spalla mentre la zampa destra lo colpì ripetutamente allo stomaco. Poi un “palmoforza” lo lanciò sull’amico che era già ferito ed insieme richiamarono i Pokemon nelle loro Pokeball e scapparono terrorizzati.
Appena se ne furono andati Sky si precipitò ad abbracciare Ricky più forte che poteva.
>Ahi! Fa piano che fa male!< Esclamò il Lucario quando una delle braccia della Gardevoir andò a finire sopra la ferita vicino allo stomaco.
>Scusami< Si scusò Sky allontanandosi dal Lucario più per la vergogna di averlo abbracciato che per il fatto che lo faceva male.
>Tieni, prendi questo< Disse il ragazzo prendendo dal suo zaino un contenitore con una specie di liquido e glielo porse. Lucario lo prese e guardò il liquido un po’ riluttante  sul da farsi ma poi lo bevve e le ferite guarirono in un lampo.
>wow, che cos’era?< Chiese Nicol stupita dall’incredibile effetto del miscuglio.
>è un piccolo intruglio creato con delle bacche speciali che crescono solo qui e solo poche persone sanno prepararle<
Spiegò brevemente il ragazzo.
>Comunque, io sono Alex< Si presentò.
>Io sono Nicol e lei è la mia migliore amica Sky insieme al suo ragazzo Ricky< Salutò Nicol presentando anche tutti i Pokemon.
>Non sono la sua ragazza!< Urlò Sky mentre le sue guance diventavano rosse.
>Sei un’allenatrice!? Anch’io… o meglio, non ancora< Disse Alex
>In che senso?< Chiese Nicol al ragazzo.
>Vedi, io ho un Pokemon, solo che non è mio. È di mia sorella. Comunque, siete di passaggio o cosa?< Chiese Alex.
>In realtà ci dovremo fermare solo per il tempo di una battaglia in palestra< Gli rispose lei.
>Bene, fino ad all’ora sarete ospitati nell’hotel della mia famiglia<
>Hai un hotel?< Chiese incredula Nicol.
>Si< Rispose Alex mostrando la via per la città.
 
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3655650