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Nessuno però poteva immaginare quello
che accadde prima della partita. Un Grosso teschio comparve sopra il campo da
Quidditch e un gruppo di uomini vestito di nero con dei capucci e una
maschera bianca apparve in campo.
Quella notte
al San Mungo, Draco non capì che cosa stava succedendo, non subito almeno:
vedeva arrivare donne, uomini e ragazzi feriti, sentiva urla di terrore e di
disperazione. Una forte preoccupazione cresceva in lui, fino a quando non vide un
suo collega.
-Ma tu non eri alla Coppa? – Domandò ancora più allarmato raggiungendolo.
-Sì, ma ora non c’è tempo per parlare, ci sono troppi feriti! – Esclamò
concitato.
-Papà! - Gridò Scorpius correndo da lui; aveva del sangue sulla maglia.
Draco si chinò, toccandolo dappertutto, finchè il
figlio non lo rassicurò: -Papà non è mio, sono caduto sopra una persona. - Mormorò.
-Con chi sei? - Chiese preoccupato.
-Scorpius, o cielo, ti avevo perso di vista nell’arrivare qui! – Esclamò
Hermione correndogli incontro.
-Hermione! Che cosa sta succedendo? - Chiese.
-E’ apparso il Marchio. - Annunciò.
-Papà, che cos’è il Marchio? – Si informò Scorpius, vedendo il padre sbiancare.
-Potter? E gli altri? - Indagò preoccupato il medimago.
-Stanno combattendo. Ginny, Angelina, Hannah, Fleur, Audrey e io ci siamo
divise per portare via i ragazzi. - Mormorò in lacrime.
-Staranno bene, tu chi hai ?- Domandò.
-Sono riuscita a prendere Scorpius e altri due ragazzini, uno è anche ferito, è
stato colpito da un incantesimo. – Sospirò. - I miei figli erano vicino a Fleur.
- Esclamò in lacrime; Draco l’abbracciò cercando di confortarla.
-Johnny
falli visitare; non sono feriti, ma dà loro qualcosa per calmarsi. - Suggerì,
vedendo tremare anche il figlio.
***
Harry cercava
sua moglie, non riusciva a trovarla, così come non riusciva a vedere nessuno
dei ragazzi. Dov’erano si chiese angosciato, mentre legava uno degli assalitori
mascherati. Purtroppo quei pensieri lo distrassero e non si accorse di un
incantesimo che lo sbalzò lontano.
-Harry! - Chiamò qualcuno.
-Sto bene, sto bene, sono solo un po’ dolorante. - Sbuffò riconoscendo Seamus.
Intanto Lily
correva terrorizzata: non trovava nessuno che conosceva e un uomo mascherato
era dietro di lei e aveva appena colpito un uomo facendolo cadere a terra.
Finalmente raggiunse una macchia di alberi e ci si fiondò, cercando un posto
dove nascondersi. Trovò alcuni fitti cespugli e, tremante, si accucciò,
sperando di non essere vista né sentita.
Angelina si
guardava intorno; anche lei aveva trovato rifugio nel bosco, e si era
accucciata dietro delle grosse siepi: aveva con sé i suoi figli e Albus.
Ginny guardò Molly, Lucy e Louise; fortunatamente era riuscita a portarle via,
le aveva condotte alla Tana. Guardò la madre che faceva bere della camomilla ai
ragazzi, poi fissò la finestra per vedere se arrivava qualcun altro. Era
preoccupata per i suoi figli, avrebbe voluto anche andare ad aiutare, ma non
poteva, doveva lasciar fare agli auror.
Hannah
sospirò, guardò Alice, Frank e Rose; erano riusciti a trovare un buon
nascondiglio e sperava che tutto finisse il più presto possibile.
Fleur e Audrey correvano con James che però aveva una gamba dolorante, colpita
da un incantesimo di lesione, e Hugo che teneva la mano di Fleur. Audrey
sosteneva James e, appena riuscirono, si smaterializzarono
al San Mungo.
***
Ci vollero alcune ore, ma grazie a Dio, finalmente riuscirono a venirne a capo:
qualcuno era scappato, ma erano riusciti a prenderne parecchi.
Harry guardò i suoi auror; molti erano feriti, alcuni erano già al San Mungo,
altri erano ancora sul campo a lavorare alacremente per ristabilire l’ordine. Molte
brave persone erano rimaste ad aiutare, anche ex membri del ES o impiegati del
ministero. E, come segno del destino, molti avevano vissuto la Guerra.
-Harry qui ci penseranno gli altri a controllare. – Lo riscosse Kingsley.
-Qualcuno ha visto Hermione? - Chiese Ron.
-No, andiamo al San Mungo, probabilmente la troveremo lì. - Commentò Harry.
***
Draco stava
iniziando ad agitarsi: era rassicurante non vedere nessuno dei ragazzi Potter e
Weasley feriti, ma se non erano lì dov’erano si chiedeva preoccupato.
-Audrey! - Esclamò Hermione vedendola.
-Mamma! - Gridò Hugo.
-Tesoro stai bene?- Lo abbracciò preoccupata.
-Sì mamma, ma James sta male. - Mormorò triste.
-E’ stato colpito da un incantesimo alla gamba.- La informò Alice.
-I medimaghi lo stanno curando, siamo arrivate qui prima possibile. - Sospirò
Fleur.
-Io sono riuscita a venire qui quasi subito. - Disse Hermione.
-Hai fatto bene a non tornare, è stato meglio così. - Commentò Audrey.
-Ho parlato con un medimago, James sta bene, la fattura è stata bloccata in
tempo. - Annuncio sollevato Draco.
Finalmente
anche Harry e Ron apparvero al San Mungo.
Ron era
stato raggiunto dai suoi figli e dalla moglie. Erano tutti nella stanza di
James, anche Ginny con gli altri ragazzi l’avevano subito raggiunto.
-State tutti bene? James? - Chiese Harry, vedendo il figlio nel letto.
-Sto bene, anche se mi fa ancora male la gamba. - Mormorò.
-Harry, ti puoi sedere?- Gli chiese piano Ginny.
-Che è successo? – Domandò e, vedendo le facce preoccupate di tutti, si guardò
intorno: sembrava ci fossero tutti, ma poi non vide una testolina rossa a lui
molto cara e un giramento di testa lo fece quasi cadere. Fortunatamente Ron era
vicino a lui e lo tenne per una spalla.
-Dov’e Lily? - Sussurrò pensando già il peggio.
-Non lo sappiamo, non era con me. - Rispose Ginny con gli occhi lucidi.
–Credevo fosse con qualcuno di loro, ma niente. - Continuò, buttandosi nelle
braccia del marito.
-Papà, la troverai vero? – Chiese ansiosamente Albus, guardandolo.
-Appena potete andate tutti a Villa Bianca (avevanochiamato così la nuova casa). Hermione fai
tutti gli incantesimi protettivi che sai. - Sospirò.
-Potter, dove vai?- Gli chiede Draco.
-A cercare mia figlia. Forse si è nascosta e ha paura di uscire da sola, vado a
cercarla. -
-Vengo con te. - Affermò Ginny.
-Ok, Ron vieni anche tu. -
-Vado anch’io a Villa Bianca allora. - Decise Draco.
-Sì, ci pensate voi allora a James e Al vero? – Al loro cenno di assenso si
tranquillizzarono e si smaterializzarono alla ricerca di Lily.
***
Lily non
sentiva più rumore da quella che le se sembrava una eternità, per cui decise,
seppur ancora terrorizzata, di uscire allo scoperto.
Appena fuori dalla macchia di alberi vide molti corpi a terra, lo stadio in
fiamme e il teschio che deturpava ancora il cielo e rabbrividì.
-Ragazzina
che ci fai qui da sola? – La apostrofò un uomo puntandole addosso la bacchetta.
-Mi sono nascosta. - Mormorò impaurita.
-Ci dovremmo fidare? E se per caso è qualche mangiamorte trasfigurato? - Chiese
un altro.
-ABBASSATE LA BACCHETTA DA MIA FIGLIA! - Ringhiò Ginny, mettendoli sotto tiro.
Harry la lasciò fare, sapeva quanto una madre si poteva infuriare se venivano
toccati i suoi figli.
-E’ sua figlia? - Chiese uno dei due.
-MI AVETE SENTITO? HO DETTO DI ABBASSARE LE BACCHETTE! - Urlò ancora.
Lily guardava la sua mamma e notò che le tremava la mano, era davvero molto
arrabbiata.
-Mamma! - Esclamò, andando da lei e Ginny la strinse a sé con amore. Non si
resero neanche conto che Harry aveva schiantato uno dei due.
-Scusami Auror. - Ringhiò svegliandolo. –Ma per caso stavi per schiantare mia
figlia? Una ragazzina? - Domandò sarcastico e arrabbiato.
-E se fosse stata un mangiamorte? Che ne sappiamo che non stia usando la
polisucco? -
-Lo so che vedere il Marchio Nero porta un sacco di paure, ma questo è davvero
troppo! - Li rimproverò.
-Papà che cos’è il Marchio Nero? - Chiese Lily, abbracciandosi a lui.
-Ora andiamo a casa, ne ho davvero bisogno. - sospirò.
***
A Villa
Bianca c’erano tutti, anche Victoire e Teddy con la piccola oltre a Dominique
con il suo ragazzo, ritornati in fretta e furia dalla Francia dove erano andati
solo 3 giorni prima.
-Lily! - Esclamarono
tutti sollevati, mentre cugini efratelli le andavano incontro per
abbracciarla.
-E Draco? - chiese Harry non vedendolo.
-E’ con Scorpius, sono andati a prendere un libro nella mia vecchia casa.- Lo informò
Narcissa.
-Un libro? - Chiese Ginny.
-Hermione, hai fatto ?- Si preoccupò Harry.
-La casa ha molti incantesimi ora, ma poi sarà meglio fare anche l’incanto
fidelius. - Propose Hermione.
-Più tardi faremo lo stesso anche nelle vostre case e alla Tana. - Decise
Harry.
-Zio, sono tornati, sono proprio quelli là?- Si informò Teddy.
-Non so, potrebbero essere solo aspiranti mangiamorte. – Harry cercava di
rassicurare per quanto possibile.
-Solo chi era vicino a Voldemort poteva evocare il marchio. – Ricordò loro
Arthur.
-Papà, che cos’è il Marchio?- Domandò Albus.
Draco arrivò in quel momento e si scopri il braccio sinistro.
-Mio DIO!- Esclamò Draco.
-Si muove?- Inorridì Ron.
-Non capisco, è impossibile. – Affermò Draco, vedendo il tatuaggio più chiaro.
-Qualcuno conosce l’incantesimo e come attivarlo, evidentemente. -
-Qualcuno che era vicino a lui. - Ipotizzò Bill.
-La cicatrice Harry?- Chiese Ron, ricevendo degli sguardi arrabbiati da Ginny e
Hermione.
-STAI CHERZANDO VERO?- Si arrabbiò l’interessato.
-Può aver trovato il modo di tornare!- Esclamò Ron offeso.
-Ora basta! Voldemort, non può essere tornato, Harry era un Horcrux e lo ha
distrutto. - Affermò Hermione.
-E se ne avesse avuto un altro nascosto?- Continuò imperterrito Ron.
-Impossibile, per lui il numero perfetto era il 7. - Gli ricordò Ginny. – E poi si era spinto già troppo oltre, non
poteva più dividere la sua anima. -
-Ora basta! Vogliamo sapere. – Si arrabbiò James.
Si sedettero
nella grande Sala, i ragazzi davanti agli adulti in modo da potere parlare con
calma.
-Fate le
domande che volete. - Sospirò Harry.
-Uno per volta, per favore.- Gridò Ginny, vedendo che stavano per parlare tutti
insieme.
-Che cos’è
il Marchio Nero? - Chiese Lily.
Tutti guardarono Harry che fece un lungo respiro, evidentemente era lui a dover
dare tutte le risposte.
-Il Marchio Nero è il simbolo di Lord Voldemort; quando era ancora al potere lui e i
Mangiamorte lo facevano apparire nel cielo ogni volta che commettevano un
omicidio. -
-Papà, perché quegli uomini credevano che fossi un mangiamorte? – Domandò Lily.
-Cos’è un mangiamorte? -rincarò Molly.
-I Mangiamorte sono i seguaci di Lord Voldemort. - Intervenne Hermione.
-Erano la manovalanza di Lord Voldemort. – Mormorò George.
-Il Signore Oscuro. - Aggiunse Draco.
-Non chiamarlo così! - Lo rimproverò Harry.
-Scusate. Voldemort si scomodava personalmente solo per personaggi di grande
rilievo. - Sospirò Draco.
-I seguaci di Voldemort, i più fidati, avevano il marchio nero tatuato
sull'avambraccio sinistro. Questo marchio veniva utilizzato come segnale da
Voldemort per richiamare i suoi Mangiamorte. – Li informò Ron guardando Draco.
-Per evocare il Marchio, c’è un incantesimo, ma solo chi ha il Marchio, chi era
più vicino a Voldemort poteva richiamarlo. - Concluse Bill.
-Papà tu lo conoscevi? - Chiese Scorpius. Suo figlio sapeva molto, Draco gli
aveva raccontato tutto ciò che riteneva giusto data l’eta.
-L’incantesimo no, ma ho il marchio. – Svelò preoccupato per la reazione degli
altri ragazzi.
-Perché hai il Marchio?- Si stupì Albus.
-Diciamo che sono stato obbligato. - Rispose.
-Draco ha avuto cattivi esempi soprattutto. - Commentò Harry.
-Ma cosa succede ora? Questi mangiamorte sono tornati? - Indagò Fred.
-Ragazzi, non preoccupatevi, possono essere solo delle persone che si sono
volutedivertire. – Intervenne nonna Molly.
I figli la guardarono, anche lei non si credeva a questa ipotesi.
-Ragazzi, ora andate a dormire un po’, vi svegliamo prima di pranzo – suggerì
Angelina, guardando lorario, era notte fonda ormai.
-Ma!- si lamento Hugo.
-Ragazzi, sono le tre di notte, a letto- esclamo Fleur.
-Venite con me, in una sala posso far evacuare dei sacchi a pelo- suggerì
Narcissa.
-Sul serio?-chiese Lily.
-Andiamo- sorrise la donna, riuscendo a portarli via.
-Draco, il marchio?
- Chiese Hermione.
-Non brucia, ma è più visibile. - Affermò.
-Qualcuno si sta divertendo secondo voi? - Chiese Ron.
-Ma perché sono usciti così all’improvviso? - Domandò Percy.
-Non ci sono stai episodi sospetti finora?- Si informò Ginny.
-Niente, nessuna sparizione o uccisione. - Disse Harry.
-Perché sono usciti allo scoperto così all’improvviso?- Sospirò Teddy.
-Per fare più clamore. - Ipotizzò Harry. – Hanno avuto tutto il tempo di
organizzarsi con calma. -
-Harry, pensi che stiano formando nuove leve? - Esclamò Hermione spaventata.
-Credo che abbiano già iniziato e che questa sia stato la loro iniziazione. –
Commentò aspro.
-Non fasciamoci la testa prima di averla rotta!- Si intromise Arthur.
-Sì aspettiamo, intanto però nessuno andrà in giro da solo, e le case saranno
molto ben protette. - Decise Harry.
-Dove vai ora? - Chiese Ginny, vedendo che prendeva la giacca.
-Al Ministero, voi andate pure a dormire. -
-Aspetta, vengo anch’io. – Si accodò Ron.
-Ron dormi almeno tu, io purtroppo devo andare in quanto Capo. – Fece notare
per poi smaterializzarsi.
Gli altri si
guardarono leggermente preoccupati: Harry sarebbe stato uno dei bersagli
principali forse?
***
-Harry! - Esclamò
il vice capo, vedendolo arrivare.
-Ciao, qualche novità?- Chiese.
-Pensi che siano tornati?-
-Non so, ma credo di sì. - Sospirò rassegnato. Aveva mentito, qualche attacco
in realtà c’era stato, qualche uccisione di babbani, morti sospette, ma era la
prima volta che compariva il Marchio Nero.
-Harry, abbiamo rilevato del movimento sospetto intorno ad una delle vecchie
dimore dei Lestrange….- Cercò di dire Bot.
-Raccogli gli uomini disponibili, andiamo a vedere che succede… non possiamo
stare fermi ad aspettare! Chiamo Draco, magari ci può essere utile. Lascia a casa Weasley, se dovesse succedermi
qualcosa, potrete contare su di lui.-
-E’ pericoloso Harry, ma non abbiamo molta scelta, metto insieme una squadra. -
-Dobbiamo scoprire al più presto chi c’è dietro a tutto questo. - Disse.
-Sono morte cinque famiglie babbane, qualche mago è scomparso ed è stato
trovato dopo pochi giorni a pezzi. Non riusciremo a tenere nascosti a lungo
tutti questi delitti. - Affermò.
-Dobbiamo usare la massima prudenza, non sappiamo contro chi siamo!- Si
innervosì Bot.
-Non ho nessuna voglia di far vivere una guerra anche ai miei figli e ai miei
nipoti. - Replicò Harry.
***
Draco aveva dormito fino alle 10, poi era uscito per andare al Ministero;
arrivato lì, fu chiamato d’urgenza da Harry
- Draco, ho bisogno che tu mi dica tutto quello che sai su questa residenza dei
Lestrange, se ci si può accedere senza essere visti, se può essere usata come
base operativa per il nuovo gruppo dei mangiamorte. –
-Tutte le residenze di quella famiglia hanno degli ingressi nascosti; dal
giardino c’è sicuramente una entrata segreta ed io posso rilevarla col marchio.
-Era seriamente preoccupato, ma non si
tirò indietro.
-E’ da mesi che sto andando sotto copertura, ma non ho mai visto l’entrata di
cui mi stai parlando. - Lo informò.
-Cosa!! – Gridò Draco –Ci hai fatto credere che non c’erano stati segnali in
questi mesi! -
-Non abbiamo voluto allarmare l’opinione pubblica. Appena la squadra richiamata
sarà pronta, ci muoveremo. Ma tu starai nelle retrovie e farai solo il minimo
indispensabile per farci entrare; Ci servi di più come medimago. -
***
Per infiltrarsi in modo efficace, Harry si era fatto i capelli erano biondi e
gli occhi neri; inoltre aveva modificato un po’ il viso e, con un incantesimo
coprente nascondeva la cicatrice.
- Potter,
conciato così, fai veramente schifo! – Scherzò Draco, cercando di alleggerire
un po’ la pesante atmosfera.
Nel giro di mezz’ora, arrivarono al covo; Malfoy riuscì a trovare l’entrata di
cui aveva parlato e, appoggiando il marchio nero alla porta, era riuscito a far
entrare gli Auror.
La squadra
si nascose. Harry, sotto copertura era già dentro nel gruppo dei Mangiamorte.
-Oggi verrà il nuovo futuro Signore, sta arrivando. – Disse uno di loro di nome
Trevor.
-Vuole conoscere queste nuove leve, per
decidere se sono degni. - Rincarò un altro.
Dopo pochi minuti arrivò un uomo incappucciato e i tre compreso Trevor si
inginocchiarono.
***
Ginny stava
finendo di pulire i piatti, Harry aveva mandato una lettera con la quale la
informava che non sarebbe rientrato. Era però molto strano che anche Draco
fosse sparito.
-Che hai? -
Le chiese Hermione.
-Ho una strana sensazione. -
-Mamma, possiamo andare in giardino? - Domandò Lily.
-Certo ragazzi, andate pure. - Acconsentì Ginny.
Erano andati tutti a casa proprie, solo Hermione con Ron e i figli erano
rimasti ed erano fuori a giocare nel giardino dietro alla casa, con Narcissa
che li controllava. All’improvviso comparve Draco che sorreggeva Harry tra le
braccia.
-Harry! - Urlò Ginny. –Cosa è successo per Merlino? – Domandò accarezzando il
viso del marito.
-Succede che è arrivata una soffiata sicura e lui è stato costretto ad
un’azione improvvisa per cercare di non farsi sfuggire quei delinquenti. -
Spiegò Draco.
-Ginny aiutami, non è niente di grave, ma è meglio medicarlo subito.- Sbuffò il
Medimago.
Dopo averlo sistemato sul divano, lavorò su di lui per sistemarlo.
Fortunatamente Harry non era ferito seriamente, per cui, appena ebbe finito,
gli diede una pozione per farlo riposare tranquillamente e rimettersi in forze
al più presto.
-Perché non l’hai portato al San Mungo? – Si informò Hermione.
-Non è il caso, non siamo riusciti a prendere il loro capo e credo che lo stia
cercando ora. - Rispose.
-Allora, ci puoi dire che cosa cavolo è successo? - Lo riprese Ginny ansiosa.
Le raccontò tutto quello di cui era venuto a conoscenza, fino allo scontro….
Flashback:
L’uomo incapucciato si svelò
sconvolgendo Harry: era Rodolphus Lestrange! Purtroppo era stato scarcerato dopo
qualche anno solo perché non aveva ucciso nessuno durante la battaglia, essendo
stato ferito quasi subito. Gravissimo errore secondo Harry, che aveva fatto di
tutto per non farlo scarcerare.
-Come ti chiami ragazzo? – Si era rivolto proprio a lui.
-James. – Aveva risposto.
-Finite incantatem! - Gridò all’improvviso lestrange. - Harry Potter! - Esclamò.
-Potter. - ringhiarono anche Trevor e gli altri due uomini.
-Potter, credevi di essere furbo, ma io utilizzo sempre questi incantesimi, non
sono uno sprovveduto! - Sorrise sadico. - Crucio! -
Harry venne preso in pieno e la squadra si vide costretta ad intervenire, così
ebbe inizio la battaglia.
Con grande fatica e con enorme
dispendio di energie riuscirono a schiantare e a catturare tutti i mangiamorte
presenti, ma purtroppo Lestrange riuscì a fuggire.
Draco li raggiunse chiedendo spiegazioni.
-Accidenti – gridò Harry – siamo
punto e daccapo, anzi peggio, perché non ho più neanche un aggancio. –
- Calmati Harry, adesso sapete chi è
il loro capo, io vi aiuterò per tutto quello che potrò e, soprattutto siete
ancora tutti interi! – Esclamò Draco.
Aveva appena
finito di raccontare, quando si accorsero che Harry si era svegliato.
-Come ti senti? - Chiese Ginny, guardando il marito negli occhi.
-Meglio, grazie, ma sono frustrato. - Mormorò Harry.
-Non puoi risolvere tutto tu! - Lo rimproverò la moglie, sconfortata.
-Avrei voluto risolvere le cose subito. Vorrei che i nostri ragazzi non fossero
costretti a vivere sotto una cappa di piombo come è successo a noi …-
-Sappiamo che cosa passa per la tua testa, ma adesso la devi smettere, sei un
mago, non sei Dio! - Lo riprese Hermione. – I nostri figli affronteranno ciò
che la vita porrà loro davanti, così come abbiamo fatto noi.
Harry annuì
dispiaciuto, per poi girarsi su un lato e chiudere gli occhi.
Draco e Hermione sospirarono e se ne andarono.
-Non puoi risolvere tutto tu! - Lo
rimproverò la moglie sconfortata.
-Avrei voluto risolvere le cose
subito. Vorrei che i nostri ragazzi non fossero costretti a vivere sotto una
cappa di piombo come è successo a noi …-
-Sappiamo che cosa passa per la tua
testa, ma adesso la devi smettere, sei un mago non sei Dio! - Lo riprese
Hermione. – I nostri figli affronteranno ciò che la vita porrà loro davanti,
così come abbiamo fatto noi.
Harry annuì dispiaciuto, per poi
girarsi su un lato e chiudere gli occhi.
Draco e Hermione sospirarono e se ne
andarono.
Passarono i
giorni, le ricerche per prendere Rodolphus Lestrange continuavano
ininterrottamente
I ragazzi erano stati informarti, avevano l’ordine di non uscire, di stare nel
perimetro delle case; per andare a Diagon Alley a comprare le cose per la
scuola, avrebbero avuto la scorta.
-Papà? Chi
viene con noi? - Chiese James.
-Solo Zia Hermione e Ron, gli altri si sono già organizzati. - Sorrise Harry.
-Vengono anche Scorpius e Draco? – Si informò Albus.
-Certo, che domande! – Esclamò Ginny.
-Non abbiamo la scorta?- Sghignazzò James.
-E’ inutile che ridi tanto, ci saranno anche tre auror e saranno in borghese, voi
non dovrete pensare a niente. - Disse Harry.
-Ma Lily? Dorme ancora? - Domandò Ginny. -Vado a svegliarla? -
-No, abbiamo
deciso di andare nel pomeriggio, lasciala pure dormire. -
-Sei il solito, le lasci fare ciò che vuole. - Lo rimproverò Ginny.
***
Lily si svegliò, si sentiva stordita, non capiva dove
si trovava: era buio e non riusciva proprio a riconoscere quel posto.
Si alzò, si guardò intorno e notò che era sdraiata su una branda; la stanza non
era tanto grande, una piccola finestra in alto faceva entrare un po’ di luce,
c’erano delle sbarre e sconvolta capì che si trovava in una cella.
Si chiese angosciata come diavolo fosse finita lì
dentro, non si ricordava nulla.
***
Ginny entrò nella stanza della figlia. – E’ già ora di
pranzo. - Pensò arrabbiata, guardando verso il letto.
Lily non c’era, la cercò inutilmente nel bagno della camera, ma la finestra era
aperta.
-Lily, Lily!- La chiamò allarmata.
Uscì per controllare le altre stanze, nel frattempo a lei si unì il marito che l’aveva
sentita gridare il nome della figlia mentre parlava con Draco in sala da pranzo.
Salirono immediatamente anche i ragazzi che erano nel giardino insieme a Narcissa.
-Harry, dov’è Lily!?- Gridò Ginny nervosamente.
-Ci sono tracce di magia oscura. – Li informò Draco, eseguendo degli
incantesimi.
-Ginny dobbiamo stare calmi. – Le sussurrò Harry, abbracciandola.
-Harry! - Lo chiamò Draco, facendogli vedere un foglio.
-Dov’era?-
-Tra le lenzuola.
-Non l’ho visto, non ci ho fatto caso. – Si rimproverò Ginny.
Potter, trovami se ci riesci.
-NO, no. – Balbettò Ginny. – Come ha fatto? - Chiese
guardandoli.
-Non le farà del male, vuole solo divertirsi con me. – Affermò Herry per cercare di tranquillizzare la moglie e forse un
po’ anche se stesso.
-E questo mi dovrebbe rassicurare? – Urlò Ginny disperata.
-Chiamo l’Ordine. - Decise Harry, uscendo dalla stanza.
-Non è da lui essere così freddo. - Notò Ginny.
-Sta cercando di essere lucido, non vuole essere travolto dalle emozioni e
perdere il controllo. - La consolò
Draco.
***
Harry aveva mandato il segnale di emergenza e tutti si
erano smaterializzarsi immediatamente, lasciando però i ragazzi a casa.
Harry aveva informato tutti, anche i suoi figli e Scorpius che avevano visto arrivare contemporaneamente tutte quelle
persone. Ma aveva ordinato ai ragazzi di stare chiusi nella loro stanza.
Avrebbero preferito informali in un altro modo, ma non era stato possibile
nella concitazione del momento.
Appena tutti se ne andarono, ognuno con un compito ben preciso da assolvere,
Harry corse al ministero insieme a Draco.
-Ragazzi mangiate!- Supplicò Ginny.
-Non ho fame. - Mormorò Albus.
-Non servirà a niente non mangiare.- Rincarò Narcissa.
-Perché hanno preso proprio Lily? - Chiese Scorpius.
-Non lo sappiamo. - Rispose Ginny.
-Papà la troverà. -Cercò di sorridere
fiducioso James, guardando il fratello.
-E se non la trovano? E se le succede qualcosa? - Domandò Albus.
-Albus!- Lo richiamò Narcissa. – E’ una cosa brutta da dire, ma – sospirò lei –
ho vissuto in mezzo a mangiamorte, e non si fanno certo problemi ad uccidere:
se volevano ucciderla non l’avrebbero portata via-
-Zio Ron ha detto che molti sparivano e li ritrovavano morti dopo giorni-
ringhiò Albus. - Non è sicuramente questo il caso: loro vogliono ingaggiare uno
scontro con Harry, ma sono degli illusi se pensano di poter vincere. – Chiuse
il discorso Lady Malfoy.
***
-Niente, avete controllato le altre proprietà dei
mangiamorte!? – Si informò Harry, guardando gli auror davanti a lui.
-Sì capo, ma non abbiamo visto nessun movimento. -
-Potrebbero aver usato vari tipi di incantesimi per non farsi vedere però. - Fece
notare Draco.
-Wow, quanti altri incantesimi esistono di cui non abbiamo nessuna conoscenza?
- Chiese Bot, sarcastico.
-Molti non li conosco nemmeno io, di qualcuno ho letto per curiosità, ma purtroppo
non ho mai pensato di approfondire. - Replicò Draco.
-Mmm… - mormorò Harry. – Dobbiamo capire dove si
nasconde. -
-Harry, Lestranger è molto potente, è stato uno dei bracci destri di Voldemort.
- Ricordò loro un Auror anziano.
-E me lo ricordi anche?! –Chiese stupito. –Ti devo rammentare che ho fatto di
tutto per non farlo uscire, invece è fuori. Quelli che hanno firmato per la sua
scarcerazione ne risponderanno a me!!! -
-Aumentiamo i controlli allora. - Propose Bot.
-Avvistamenti di mangiamorte?- Chiese Harry.
-Diminuiti. - Fece notare un auror.
-Forse erano ancora pochi e alcuni li abbiamo presi. - Suggerì un altro.
-O forse dobbiamo aspettarci qualche cosa, è meglio tenere l’allerta massima. -
Ipotizzò Harry.
Draco e Harry restarono soli nell’ufficio di
quest’ultimo.
-Perché non hai detto niente di Lily?- Domandò confuso.
-Non serve, di quello ci occupiamo noi. - Commentò.
-Potter non sei unSerpeverde.- Disse
Draco.
-Cosa significa?- Chiese guardandolo senza capire.
-Che non sei uno che si tiene le cose dentro, dovresti buttar fuori quello che
senti, prima di scoppiare. -
-E che devo fare? Urlare? – Rispose sbattendo il pugno sulla scrivania.
-Sì, sarebbe da te e ti farebbe un gran bene. - Commentò.
-Voglio cercare di non crollare, va bene? - Mormorò nervoso.
-Sì, ma non vorrei che crollassi al improvviso. -
-Ti preoccupi per me? - Chiese quasi divertito.
-Lasciamo perdere! - Sbuffò Draco.
***
-Harry, abbiamo mandato gli elfi per la roba della
scuola. -Lo informò Ginny.
-Idea tua forse, madre?- Domandò Draco.
-Sì, non è il caso uscire. – Commentò impassibile Narcissa.
-I ragazzi? - Si informò Harry.
-Stanno cercando di distrarsi. -
-Ginny, la troveremo. – La consolò, abbracciandola forte.
***
-Rossa! - La chiamò una voce.
-Ho un nome. – Si indignò Lily, andando vicino alle sbarre.
-Per avere dodici anni, sei sicura di te. - Ghignò un uomo che non conosceva.
-Che volete? - Chiese sfidandolo con lo sguardo.
-Tutta suo padre! - Rise Lestranger.
-Mangia. - Ordinò uno, passandole un piatto da una fessura.
-Non mi fido. - Ringhiò Lily.
-Non ti fidi? Tranquilla, non ci sono pozioni o veleni. – Rise Lestranger.
-E mi dovrei fidare di due mangiamorte? – Domandò sarcastica.
-E’ forte la ragazzina però. - Commentò il secondo arrivato
-Mangia, non possiamo permetterci di perderti, ci servi viva al momento, per
morire….. per quello dovrai aspettare. - Ghignò sadico.
Lily li guardò andare via, si coricò sulla branda e si
coprì, poi pianse fino a non avere più lacrime ed esausta si addormentò.
AUTORE:
Be cosa ne pensate?
La storia si sta
evolvendo, chi sa che cosa succederà.
Avete qualche proposta, pensieri? Accetto tuto, critiche “Istruttive” ??
^_^ Aspetto un po’ prima
di scrivere. In questo momento sono confusa ancora XD
Lily li guardò andare via, si coricò sulla branda e si
coprì, poi pianse fino a non avere più lacrime ed esausta si addormentò.
4
I giorni
passavano, i ragazzi erano tornati a scuola e di Lily ancora nessuna traccia.
-Harry. - Lo
chiamò la maglie: era seduto nella sua poltrona, esausto.
-Mi perdoni? – Domandò angosciato senza guardarla.
-Harry, non è colpa tua. - Sussurrò lei inginocchiandosi.
-I nostri figli erano delusi, sono delusi da me. - Rispose lui.
-Harry, loro stanno comprendendo solo ora cosa significa il tuo lavoro.Sono tristi perché non sei ancora riuscito a
risolvere questa situazione, ma cominciano a capire i nostri racconti della
guerra. – Cercò di consolarlo Ginny.
-Mi dispiace, ma non riesco a togliermi di dosso questo soffocante senso di
colpa. – Disse alzandosi di colpo.
-Dove vai? - Domandò lei abbracciandolo.
-Vado al Ministero. Devo fare qualcosa. -
-Draco, vai con lui? - Chiese pregandolo, dopo averlo visto nel vano della
porta.
Draco annuì e raggiunse Harry nel cammino.
***
-Mangiate un
po’. - Li rimproverò il caposcuola guardandoli male.
-Non ho tanto fame. - Ammise James.
-Un altro articolo. -Commentò Scorpius.
ANCORA NESSUNA TRACCIA
DI LILY LUNA POTTER!
Harry Potter
non rilascia dichiarazioni, tutti ci chiediamo che cosa stia facendo e perché
non è ancora riuscito a trovare la figlia…..
-Come se
papà non volesse trovare Lily. - Sbuffò disgustato Albus.
-La cosa che mi fa ridere è che stanno accusando lo zio che, secondo loro, non
sta facendoil possibile! - Ringhiò
Fred.
-Papà non voleva farci tornare a casa. – Disse frustrato James.
-E’ stato il mio papà a convincerlo. - Osservò Draco.
-Insieme alla nostra mamma. - Continuò Albus.
***
-Ancora
niente. - Sospirò Bot. Alla fine Harry aveva dovuto coinvolgere l’intero corpo
auror, visto che con il solo Ordine non si era giunti a nessun risultato.
-Le case?- Domandò Harry.
-Qualche casa è stata controllata, alcuni neo mangiamorte sono stati arrestati,
anche altri nelle cui case sono stati rinvenuti dei manufatti oscuri. – Lo informò
un auror.
-Sono molte le case di Purosangue e mangiamorte da vedere, tanti avevano e
hanno più proprietà. – Aggiunse un altro agente.
-Sì, anche noi oltre il Manor avevamo altre case. –
Affermò Draco.
-Dovremmo controllare ancora molte case. - Sbuffò un terzo.
-Draco, vieni con me? – Lo chiamò Harry.
-Dove?- Si informò.
-Vieni. – Reiterò Harry sibillino, uscendo dalla porta.
***
Lily era
dolorante, il suo pigiama era umido e sudicio.
Aveva ricevuto qualche cruciatus: era stato molto doloroso, ma pensava che
tutto sommato era stata fortunata, si sarebbe aspettata di molto peggio. Forse perché
non volevano ucciderla, per quello magari ci andavano piano.
-Potter,
muoviti! -La chiamò un uomo, facendola
uscire dalla cella.
-Dove stiamo andando?- Domandò.
-Non imparerai mai vero? Ti abbiamo detto più volte di non fare domande. - Le
rispose dandole uno schiaffo.
-Vacci piano. - Lo rimproverò Lestranger.
-Inginocchiati! – Ordinò l uomo.
-Mai. - Rispose lei.
-Crucio! - Esclamò Lestranger.
Lily tremò e alla fine fu costretta a cedere.
-Ecco brava. - Rise lui. –Ora siediti su quella poltrona, ho una riunione.
Lily guardò
tutti gli uomini entrare, ma appena si tolsero i capucci, notò che tra di loro
vi erano anche alcune donne.
Molti la guardavano divertiti.
-Vi ho convocati qui per organizzare un attacco. – Li informò.
-Qualche babbano? – Chiese un ragazzo giovane che Lily pensò fosse uscito dalla
scuola solo da qualche anno.
-No, bisogna attaccare Harry Potter dall’interno. -
Lily sentendo nominare il padre, strabuzzò gli occhi
spaventata.
-Dove dovremmo colpire? - Domandò un altro.
-Il ministero? - Propose un altro.
-O no. - Sghignazzò Lestranger. –Sto pensando alla sua casa! -
-Per quale motivo, non c’è niente di rilevante là o no? – Indagò una delle
donne.
-Infatti, non dove abita, intendo Hogwarts. - Commentò.
-NO!- Gridò Lily.
-Hai paura per i tuoi fratelli? - La provocò. –Riportatela in cella, i miagolii
mi danno fastidio. -
- No, lasciami! – Urlò lei, riempiendo di piccoli pugni la schiena dell’uomo, che
l’aveva presa di peso.
***
-Non
capisco, sono giorni e giorni senza niente, nessun attacco. – Commentò Ron
guardando tutti quelli dell’Ordine.
-Dobbiamo aspettarci di tutto. - Affermò Harry alzandosi e guardandoli tutti.
-Harry, forse dobbiamo credere che Lily… - Ma Seamus non finì la frase.
-Seamus finisci la frase e non mi trattengo. - Esclamò Ginny, puntandogli la
bacchetta in faccia.
-Calmiamoci tutti. - esclamò Hermione.
-Lily e viva!- Si indignò Narcissa alzandosi. –Non saremmo qui altrimenti. -
Continuò.
-Signora Malfoy perché dovrebbe esserlo? - Domandò Hannah. –Ha solo dodici anni
come può aver resistito tanto? - Domandò insicura.
-Come ho già detto più di una volta, se volevano ucciderla ci avrebbero già fatto
trovare il corpo. -Sospirò e guardò
Harry. –Mi dispiace dirlo, ma l’avremmo già trovata. -
-Harry, abbiamo aumentato tutte le difese possibile, anche al ministero. -
Notificò Kingsley.
-Lo so anche ad Hogwarts, ma non mi sento tranquillo. - Commentò lui.
-Al ministero novità? - Domandò Angelina.
-Niente e non so che fare, sembra che tutto congiuri per dare ragione ai
giornali! - Esclamo Harry.
-Ma noi sappiamo che non è così! - Lo rimproverò Bill, vedendolo così giù di
morale.
-Lo so, ma fuori di qui quello che passa è ben altro. E la cosa che mi fa male
è che Lily è nelle loro mani. – Rispose Harry, mentre una lacrima scendeva
dispettosa a bagnargli la guancia.
-Ragazzi! - Urlò Neville, entrando di corsa.
-Che succede ora? - Ringhiò Draco.
-Le difese di Hogwarts stanno crollando. - Li informò ansimando.
***
-Siamo sotto
attacco! - Esclamò una ragazzina guardando dalla finestra.
-Ma che cosa
succede? - Ansimò Scorpius, sentendo dei brividi gelidi scendergli per la
schiena.
-Non so, i professori hanno detto di andare nelle nostre Sale Comuni. - Spiegò
Albus.
-Ragazzi con calma, le difese della scuola non dureranno molto, ma farsi
prendere dal panico faciliterà solo il lavoro di chi sta attaccando. - Gridò il
loro caposcuola
-Andate nelle vostre camere, in ogni letto ci sono delle passaporte, toccatele
e vi porteranno via. – Li informò il loro capocasa
andando poi di corsa alle scale.
-Papà temeva
proprio questo. - Osservò James, raggiungendo il fratello nel caos.
-Io voglio stare qui. – Disse risoluto Scorpius.
-Anch’io, venite… - Sussurrò Albus.
***
L’ Ordine
insieme agli Auror arrivarono proprio quando i mangiamorte stavano per
distruggere gli ultimi incantesimi di protezione della scuola.
I professori erano tutti pronti fuori dal portone della scuola.
Il professor Vitious stava eseguendo una serie di altri incantesimi, fra cui il
protego horribilis.
Neville disponeva intorno alla scuola piante di Tranello del Diavolo, Tentacula
Velenosa e bacelli di Pugnacio.
La preside
Mcgranitt stava animando tutte le armature e le statue della scuola per farle
combattere contro gli aggressori. Harry la guardò divertito, ricordando la
battaglia di Hogwarts di molto tempo prima.
***
Lo scontro
ebbe inizio: il nemico era più numeroso di quanto avessero pensato, ma anche
loro erano in tanti.
Mentre Hermione combatteva, alle sue spalle un mangiamorte l’aveva presa di
mira, stava per essere colpita, ma un potente scudo la difese. Il suo sollievo
fu di breve durata, visto che riconobbe James affiancato da Albuse Scorpius.
-Voi che ci fate qui?! - Gridò arrabbiata.
-Ciao zia. - Sorrise James.
-Ora, tu porti via tuo fratello e Scorpius, immediatamente! - Ordinò lei.
Ginny da lontano li vide, ma appena cercò di raggiungerli sentì Harry urlare.
Si girò e vide quello che temeva: Harry immobile che guardava Lestrange tenere
stretta a sé la loro piccola Lily.
-Lasciala! - Gridò Harry.
-E togliermi tutto il divertimento? - Rise lui.
-Questa battaglia è tra noi, lei non c’entra. - Esclamò Harry.
-Papà!- Lo chiamò Lily, cercando di liberarsi dalla stretta.
-Uccidimi, ma lascia lei! -
Ginny, Draco, Scorpius, Albus e James guardavano inorriditi la scena, mentre
cercavano di avvicinarsi. All’ultima frase di Harry, tutti si immobilizzarono;
anche i mangiamorte che volevano gustarsi la scena, convinti dell’imminente
fine del “grande eroe”.
-Con molto piacere. - Rispose Lestrange, e una scia verde usci dalla sua
bacchetta.
AUTORE:
Scusatemi!! Ma tra scrivere, inviarlo
alla Beta, e aspettare, il tempo passaXD . Me l’ha inviato ieri, ma era ardi e io ero a una Cresima, più oggi
ero fuori casa, adesso riesco ad entrare un attimo per metterlo ;)
Il prossimo non ho nemmeno iniziato a pensarlo, non sono a casa mia, rientrerò
sabato mattina. Ma Venerdì essendo in nave, potrò scrivere con tranquillità.
Lily si
svegliò; si rese subito conti di trovarsi nell’infermeria della scuola, non si
ricordava come fosse arrivata lì, ebbe un flash di suo padre davanti a lei, una
bacchetta puntata su di lui pronto a sacrificare la sua vita per lei e l’Avada Kedavra
urlato dal mangiamorte.
Non sembrava
essere sola però, anche altri letti erano purtroppo occupati, ma non riusciva vedere
chi fossero, ma non riuscì a mettere insieme pensieri coerenti perchè si riaddormentò quasi subito.
James guardò
la madre, sembrava esausta ed aveva ragione ad esserlo; vide anche il fratello
che cercava di stare sveglio sulla sedia, e Scorpius immobile e con lo sguardo
perso.
Poi si alzò
deciso a muoversi.
Molte aule, specialmente quelle non in uso, erano adibite ad uso ospedale.
-Papà, sei sveglio? - Domandò James.
-Sono sveglio. Tua madre è ancora arrabbiata? – Si informò.
-Credo che sia più stanca che arrabbiata. - Commentò.
-La Signora Malfoy? - Chiese Harry.
-E’ stata ferita di striscio da un incantesimo, le hanno dato una pozione per
riposare. - Sospirò.
-James puoi chiamare Scorpius? -
-Certo papà. -
***
-Signor
Potter. - Sospirò lui, con le lacrime a gli occhi.
-Mi dispiace piccolo, ma vedrai che tuo padre ce la farà, nonostante quello che
dicono i medimaghi, ha così tanto per cui vivere! – Lo consolò Harry stringendolo
a sé, lasciando che sfogasse tutto il dolore e la paura.
Scorpius pianse tra le sue braccia e a Harry si strinse il cuore. Finalmente avevano
potuto riunirsi e proprio ora Draco era in coma.
-Papà. - Singhiozzava.
-Scorpius, guardami. - Mormorò Harry.
-Non è giusto. - Piangeva.
-Lo so, ma ora il tuo papà ha bisogno della tua forza e di quella della tua
mamma per svegliarsi. Ha bisogno del suo Scorpius. Smettila di piangere e porta
la tua speranza al tuo papà. - Sorrise Harry. Chiuse poi gli occhi e tornò
indietro con la memoria…….
Aveva chiuso gli occhi
in attesa della fine: udiva la gente urlare.
-Harry!- Gridava Ginny, cercando di raggiungerlo. Poi si era reso conto di
essere ancora tutto intero e che
Lestrange era stato costretto da Draco a combattere con lui, salvandolo. Alcuni
mangiamorte erano stati presi di sorpresa e arrestati.
-Papà. – Aveva sentito Lily urlare mentre correva verso di lui, ma un
incantesimo l’aveva raggiunta facendola cadere senza conoscenza.
La sua memoria però era
piuttosto confusa: ricordava di essere andato ad aiutare Draco, due Avada che stavano
per raggiungere Scorpius (che stava aiutando un ragazzo ad alzarsi) e
Draco.Malfoy che era riuscito a
produrre un incantesimo scudo potente salvando Scorpius, mentre Kingsley era
riuscito a proteggere parzialmente lui, che comunque era caduto a terra
inconscio..
-Papà. - Aveva urlato Scorpius, Buttandosi sul padre.
-Draco! – Aveva esclamato Harry, inginocchiandosi.
Aveva capito che era ancora vivo e si era smaterializzato subito in infermeria
con lui.
-Harry. - Lo
chiamò nella realtà Ginny, carezzandogli i capelli.
-Si è addormentato. - Disse Harry osservando intenerito Scorpius.
-Ha pianto tanto ed era davvero esausto. - Notò Ginny, vedendone il viso rigato
ancora di lacrime.
-E’ colpa mia. - Sospirò Harry.
-Draco ha fatto la cosa giusta, lo avremmo fatto anche noi. - Gli fece notare.
-I ragazzi? - Domandò.
-James ha portato Albus nella sua stanza e Lily dorme in infermeria. -
-Abbiamo risolto la cosa velocemente. - Commentò sarcastico. – Ma rischiamo di
perdere Draco però. - Continuò.
-In compenso molti ragazzi sono salvi e la tua idea di prepararci ha funzionato.
- Cercò di consolarlo.
-Hermione, Ron, tutti gli altri?-
-Stanno tutti bene e Victoire è rimasta a casa come avevi ordinato. - Informò.
***
I giorni
passarono, i ragazzi erano stati mandati tutti a casa perché la scuola era da
sistemare, ma fortunatamente era un lavoro veloce.
Sia i Potter
che i Malfoy che gli Weasley, si alternavano al capezzale di Draco, sperando
che si risvegliasse. Il problema più grosso era Scorpius che non voleva mai
lasciare la stanza del suo papà, dovevano trascinarlo via quasi di peso. Quando
era a casa poi non mangiava e non parlava quasi per niente.
Finalmente
ottenne di poter stare lui qualche ora a vegliare Draco: gli si accoccolò
vicino e cominciò a parlargli, a raccontare tutto quello che gli veniva in
mente………. Non si rese neanche conto delle ore che passavano, fino a quando,
esausto si addormentò.
Fece un
sogno bellissimo, in cui il suo papà lo accarezzava teneramente; si svegliò di
soprassalto, per accorgersi che qualcuno lo stava accarezzando davvero! Alzò la
testa e i suoi occhi si incontrarono con quelli di Draco che lo guardava con
amore.
–Papà! –
Sussurrò, mentre le lacrime di gioia gli inondavano il viso: era stato
seriamente terrorizzato di non poter più vedere gli occhi di suo padre, di non
essere più abbracciato da lui.
Nel
frattempo Lily si era definitivamente svegliata e aveva trovato intorno a sé i
volti della sua famiglia che la guardavano sorridenti con un misto di sollievo
e affetto.
Si buttò
piangendo tra le braccia di Harry che la strinse forte a sé. – Mai più, non
succederà mai più, ti voglio bene Lily! –
Finalmente
era tornata a casa.
AUTORE:
Finita, anzi quasi.
Ma adesso un po’ di tranquillità =)