La mia strana vita

di Haerm
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando tutto ebbe inizio ***
Capitolo 2: *** Il Fiore e la Fiamma ***
Capitolo 3: *** Ricordi al chiaro di LED ***
Capitolo 4: *** Fine...? ***
Capitolo 5: *** Cosa é successo? ***



Capitolo 1
*** Quando tutto ebbe inizio ***


Tutto è iniziato circa 2 anni fa, quando, in uno dei momenti più cupi della mia vita, incontrai lei.
Quando eravamo piccoli andavamo alle elementari insieme, ma non ci siamo mai rivolti la parola, poi non ci siamo visti per 4 anni, fino a che, in una normalissima giornata come le altre, in autobus, incrociai il mio sguardo con il suo.
Occhi marroni con riflessi verdi, illuminati dalla luce del sole, capelli castani lungo le spalle, selvaggi come la natura, e un sorriso timido lungo il viso.
Sorridendo mi aveva chiamato per nome, dicendo che potevo sedermi affianco a lei, ma io non ricordavo chi fosse, l'avevo rimossa dalla mia memoria.
Ricambiando il sorriso mi sedetti e chiesi con il tatto di un leone con la preda chi lei fosse, mi aspettavo una reazione del tipo:
 (°_°)... Serio?!
Invece, sempre con il suo sorrisino arrossito, si ripresentò a me come se fosse la prima volta.
Fu il viaggio di ritorno verso casa più bello e divertente che io abbia mai fatto, tra racconti della nostra vita e stupidaggini varie, ma fu anche l'inizio di un viaggio solitario, all'interno del mio cuore.

Chiedo scusa se scrivo poco, ma questo è il mio metodo, cercherò di colmare il vuoto portando più capitoli possibile.
Grazie per aver letto il primo capitolo (°U°)
 

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Capitolo 2
*** Il Fiore e la Fiamma ***


Che sensazione orribile... Quando vorresti dichiararti a qualcuno, ma non hai il coraggio... Più se si aggiunge il fattore amica cretina che dice ad alta voce davanti a tutti: OH MA È LEI LA RAGAZZA DI CUI SEI INNAMORATO!!!?
Sarei voluto finire sottoterra e rimanerci per sempre, invece sono qui a scrivere la mia folle avventura.
Dopo essere ritornato a casa, devastato dalla precedente vicenda, Lei mi scrisse che era dispiaciuta per quello che era successo e che voleva sapere come mi sarei dichiarato.
All'inizio non sapevo che dirgli, ero distrutto... E stavo piangendo come piange un bambino che si è sbucciato le ginocchia.
Fino a che dopo qualche minuto non le scrissi che volevo raccontargli una storia.
Questa storia parla di H, una piccola fiamma grigia, priva di colore e calore, in cerca di qualcosa di speciale... Cercava cercava, ma non riusciva mai a colorare la sua esistenza, fino a che un giorno, in un tetro bosco non trovò un piccolo fiorellino grigio come lei... Incuriosita si avvicinò al fiorellino.
Sfiorandolo con delicatezza si accorse che il fiore si spostava come se non volesse essere toccato... H ritentò ad avvicinarsi al fiore, ma questa volta la pianta invece di scansarsi mise le spine, piccando il piccolo fuoco...
Qui mi ero fermato, perché mi vergognavo tantissimo e lei invece mi scrisse di continuare, perché era incuriosita, era stata presa dai personaggi e dalle immagini che avevo creato.
Allora continuai.
La fiamma spaventata dal gesto del fiore rinunciò a toccarlo ed iniziò a fissarlo con sguardo attento... Il fiore quasi sentendosi a disagio decise di gonfiarsi i petali come se dovesse mettersi in mostra... Il candore dei suoi petali unito al teatro del bosco creava un'atmosfera di contrasto, il profumo del suo polline mischiato all'odore del muschio umido, ed il silenzio che veniva spezzato dallo strepitio delle fiamme di H, la fioca luce che si posava su di loro come fosse un riflettore... H incantato da tutta quella bellezza iniziò a provare una sensazione nuova, come se quel calore che cercava stesse per arrivare... Il tempo sembrava paralizzato, il fiore nel massimo del tuo splendore si voltò verso la fiamma, come se la invitasse a ballare... Il fuoco si avvicinava piano piano alla pianta, a ogni suo movimento il calore aumentava... Più il calore aumentava e più il bosco prendeva colore... Più il bosco prendeva colore, più il fiore diventava grande e rigoglioso... Fino a che non si trovarono uno di fronte all'altro... Un fragile fiore candido e un caldo fuoco grigio... La luce ormai intensa, la natura intorno a loro come risorta in un'esplosione di colori, il silenzio che era diventato musica... La fiamma accarezzò un petalo del fiore, facendo attenzione a non bruciarlo... Il fiore si posò sulla fiamma facendo attenzione a non pungerla...
...- Adesso cosa farai?
H- Non lo so...
...- Mi hai trovato... Mi hai raggiunto... Ora cosa farai?
H- Non saprei... Forse non farò niente... Resterò qui... A scaldarti... A proteggerti...
...- Anche se potrei ferirti?
H- Non lo so... Io qui sono felice... É questo che per me è importante... Tu invece?
Qui chiesi a lei di interpretare il fiore e lei non esitò ad iniziare
...- Io sono felice, ma siamo due entità troppo diverse, rischieremo di farci del male a vicenda
H- Lo so... Ma non per questo il Sole e la Luna smettono di cercarsi...
...- Si... Ma il destino li tiene separati
H- Tranne all'alba ed al tramonto... Dove si incrociano per un istante... Creando questa atmosfera dove siamo adesso
...- Per un breve istante ne vale la pena?
H- Se quel breve istante é ogni volta indimenticabile tu cosa dici?
...- Sì... Ne varrebbe la pena... Nonostante ciò siamo troppo diverso sotto certi aspetti per condividerli... Che ne pensi?
H- ... Non... ...non saprei... Direi di sì...
Scoppiando in lacrime gli scrissi che era in quel modo che volevo dichiararmi, con uno stupido racconto...
Le ore successive furono le più devastanti della mia vita...

Grazie per aver letto il secondo capitolo, rispetto al precedente é molto più lungo, ma non aspettatevi molti capitoli così ;P

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Capitolo 3
*** Ricordi al chiaro di LED ***


Ah... Lo ricordo come se fosse ieri...
Un Sabato sera piovoso in un Dicembre freddoloso.
Lei mi aveva proposto di andare insieme ad un festa organizzata dal suo liceo, ed io con il sorriso di un bimbo scemo accettai senza indugiare.
Arrivai correndo al punto d' incontro (divertente il fatto che ero vestito elegante e che correvo tra le auto come un ladro in fuga dalla polizia) e presi il passaggio dalla madre di una sua amica.
Entrai nell'auto e mi sedetti dietro, accanto a lei.
Sempre timida, ma con un sorriso spontaneo e sincero mi presenta la madre dell'amica, ed io con la mia solita aria da imbranato mi presento.
Dopo le presentazione più inutili del mondo, partiamo per la casa dell'amica.
Il tragitto è stato molto imbarazzante, anche perché ogni volta che i nostri guardi si incrociavano, il mio viso si arrossava e mi rigiravo verso il finestrino (bella figura di merda, 2 minuti prima spavaldo, uno sguardo e mi sciolgo come un gelato al sole).
Arrivammo a casa dell'amica, raccattammo tutti gli altri che venivano con noi e ripartimmo verso la discoteca.
Arrivati all'ingresso ci separammo dal gruppo e cercammo di entrare in discoteca.
Che follia... Ci saranno state cinque scuole come minimo, entrare era un'impresa, almeno per i maschi, perché le ragazze avevano la precedenza (mi pare giusto no, noi si va in coppia e voi ci separate all'ingresso della discoteca per 20 minuti).
Dopo l'epica impresa, sono riuscito ad entrare e ricongiungermi a lei.
Ah... Io e lei... da soli... sarebbe stato il momento perfetto per essere più intimo, ma... Ci raggiunsero le sue amiche ed un suo amico... Grazie ("-_-).
Per fortuna la serata non fu rovinata dalla presenza dei suoi amici, perché per gran parte del tempo sparivano tra la calca dei "Ballerini".
Ballammo un po, bevemmo un po (dio mi sono reso conto che non reggo per niente l'alcool, dopo tre bicchierini ero già brillo e non potevo permettermi di ubriacarmi davanti a lei) e poi ci sedemmo su dei divanetti.
Si era creata un'atmosfera meravigliosa...
Il tempo scorreva più lentamente, la musica era diventata un suono sordo che faceva da sottofondo e le luci della sala avevano smesso di andare ad intermittenza...
Lei andò in bagno un attimo e io restai seduto a tenerle il posto...
In quel breve momento mi si avvicinò l'amico e si presentò, tutto ok... Fino anche non mi disse una frase...
Poi ritornò a ballare tra la calca.
Eccola di ritorno... Mi alzo per andargli incontro e come un cavaliere, la prendo in braccio, gli sorrido e le chiedo se le da fastidio che la porti verso le poltrone in quel modo...
Lei con un sorriso ancora più grande del mio, accettò il mio invito...
Mi sentivo un principe in quel momento, e credo che anche lei si sia sentita importante per qualche istante... Arrivati al divanetto ci sedemmo e lei si accoccolò tra le mie braccia, posando la testa sul mio collo... Dentro di me una voce mi diceva di baciarla, ma allo stesso tempo la paura di fare un passo falso mi bloccava, più si era anche aggiunta la frase che mi era stata detta dall'amico... "Sai, io ne sono innamorato, ma lei è già innamorata di qualcun'altro" Questa frase mi aveva distrutto... Ed è stato il motivo per cui io non riuscii a baciarla... La paura di essere rifiutato, il senso di colpa che avrei provato verso l'amico innamorato se mi avesse visto... Allora decisi di abbracciarla con tutto l'amore che avevo dentro e di sussurrarle che l'amavo con tutto il cuore... Non so se è stato per fortuna o per disgrazia, ma lei non capii quello che io dissi e per fortuna non si voltò verso di me... Sennò avrebbe visto lacrime sia di gioia che di tristezza, sul viso del ragazzo che poche ore prima rideva e scherzava...
Anche se forse per lei quell'abbraccio non significava nulla, per me è stato il momento più bello della mia vita... Perché ero con lei... Perché sentivo il suo respiro sul collo... Il profumo nei suoi capelli... Ed il suo battito nel mio...


Grazie per essere arrivati alla fine del terzo capitolo, spero vi sia piaciuto ;P

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Capitolo 4
*** Fine...? ***


Salve, questo credo sarà l'ultimo capitolo che scriverò.
Perché? Semplice, perché la nostra storia è giunta al termine...
Senza un lieto fine, almeno per me...
Lei ha trovato l'amore nel ragazzo che incontrai quella folle sera...
Ed io... Resto qui... In lacrime a sperare di perdere ogni nostro ricordo insieme, perché per quanto meravigliosi, quei momenti causano anche dolore e tristezza...
Li vedo baciarsi e giro lo sguardo dall'altra parte, cercando di non scoppiare in lacrime davanti a lei...
La vedo scrivergli e continuo la mia recita per nascondere il mio dolore...
Io la cerco e se la trovo tutti i problemi passati smettono di esistere...
Quando mi abbraccia nascondo le lacrime nei suoi capelli, sempre profumati...
Quando la guardo desidero solo baciarla... Ma non posso, rischierei di rovinare quello strano legame che c'è tra di noi... Così mi limito a coccolarla con dolci parole, facendola sognare... L'abbraccio con il cuore... La accarezzo con delicatezza... Continuo a nascondere le mie lacrime... E lei se le nota cerca di asciugarle... Facendomi piangere ancora di più...
Oh principessa... Perché l'amore è così?
Io prego la notte di smettere di amarti, perché quello che vorrei non è possibile...
Io che mi sveglio la notte in lacrime, perché nei miei sogni ci sei solo tu e non riesco a raggiungerti nemmeno la...
Io che mi sono innamorato della principessa più bella di tutte, con il suo sguardo stanco ma sempre energico, il suo sorriso timido ma grande, il suo spirito fragile e forte...
Sei luna che illumina il cammino... Sei la mia stella del mattino...
Mi dicono che è stupido continuare ad amare qualcuno che non ricambia...
Ma io non ci riesco... E per quanto possa farmi male, per quanto possa essere difficile... Io per te ci sarò per sempre...
Ti amo.


Grazie per aver letto fino alla fine questo capitolo, probabilmente questa estate non scriverò nulla, ma spero di poter continuare questa storia.
Ancora grazie e ci sentiamo nei prossimi capitoli! ;>

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Capitolo 5
*** Cosa é successo? ***


Non so cosa diavolo sia successo, ma è successo qualcosa...
Un po' di giorni fa io ho avuto uno spettacolo teatrale, e lei, siccome non poteva venirmi a vedere, aveva deciso di passare dopo lo spettacolo apposta per me, per passare un po' di tempo insieme credo.
Ecco... Io le chiesi alcuni giorni prima se voleva ballare con me... Sul palco... Quando ormai tutti se ne erano andati... Sarebbe dovuto essere il momento in cui io faccio la più grande cazzata del secolo...
Le avrei chiesto, dopo aver ballato, di chiudere gli occhi... Le avrei messo una collana al collo... E l'avrei baciata...
Tutto questo perché per il mio stupido cuore continua ancora a battere per lei...
Ora... Dopo aver letto tutto questo... Cosa credete sia successo?
Ci sono riuscito? Mi ha rifiutato?
Ecco quello che è successo...
Lo spettacolo ha fatto cagare, ci sono state delle scene di silenzio veramente imbarazzanti...
Lei non è riuscita ad arrivare, perché il padre (che l'avrebbe dovuta accompagnare) ha deciso di cambiare il programma...
Io come un coglione... Con il cuore che batteva a mille e le lacrime sul viso... Seduto davanti al teatro... Solo... Fregato di nuovo dalla vita...
I secondi sembravano ore, mentre io stavo lì... Ad aspettarla...
La gente passava e mi guardava... Rideva...
Le mie lacrime scendevano sempre più copiose...
Arriva un messaggio: Sto arrivando, sali subito in macchina, ho litigato con papà.
Lei ha litigato con i padre a causa mia... Non posso perdonarmelo.
Arrivano e salgo dietro.
Lei davanti... Ancora truccata dopo il saggio di ginnastica....
Volevo dirle che era bellissima... Ma la voce non usciva dalla bocca...
Così decisi di scriverle un messaggio sul telefono... Ma i messaggi non le arrivavano...
Allora da dietro il poggiatesta, le accarezzai la nuca, nel punto che a lei piaceva.
Arrivammo davanti alla strada di casa mia e scesi dall'auto...
Mi girai per salutare... Sembrava che stesse piangendo...
Iniziai a camminare... Nel buio... Tra gli alberi... In lacrime...
Non so cosa sia successo in quel momento... Ma da quella sera, lei non mi parla più come prima... É diventata fredda... Ed io non capisco il perché...


Grazie per aver letto questo capitolo, spero di aggiungere altro durante le vacanze estive! Grazie e alla prossima ;)

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