never stop believing. di musjcsavedme_ (/viewuser.php?uid=165305)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter two ***
Capitolo 2: *** chapter one ***
Capitolo 3: *** WORK IN PROGRESS ***
Capitolo 1 *** chapter two ***
Dopo essere uscita dal
bagno e essermi aciugata andai in camera e accesi il pc, mente si
accendeva misi il pigiama.
Entrai su Facebook e sbirciai tra le notifiche e mi soffermai
specialmente su di una.
No, non è la solita notifica del ragazzo che mi piace che ha
messo "mi piace" ad una mia foto... Questo
è molto meglio!
"Fan italiani, siete pronti?!
Indovinate chi sarà presente al Roma Fiction Festival?
Esatto. proprio il nostro Jeremy!
Fategli sentire tutto il calore che potete Italia!"
Scoppiai in lacrime leggendo più e
più volte il post poi scrissi in chat a Manuela.
"CICCIAAAAAAAAAAA!"
"Ehi ciccia. che succede?!"
"Tu non sai chi viene a Roma!!
"Certo, se non me lo dici, mi
pare ovvio."
"Quanto puoi essè
stupida? Comunque, viene Jeremy!
Per il Roma Fiction Festival, ciccia sono in lacrime."
"...
chi è Jeremy? Ahahahaha"
"Ti sto odiando sai?"
"Invece mi dovresti amare, sono
carina e coccolosa!"
"Si, ceeeerto... Ma comunque tu
non puoi capire come sto!
Ceh, io non c'è la posso fare, sul serio. Certe volte ci
penso.
Come ho fatto a innamorarmi di lui così in fretta?
Poi penso ai suoi occhi, dio se sono belli! Ogni volta che li guardo
in una foto riesco ad immaginare l'immenso!
Per non parlare del suo viso e delle sue espressioni.
Poi il sorriso, la parte migliore, sarebbe in grado di illuminare
anche la parte più buia della Terra. La sua voce e la sua
risata, oddio.
Credo che non ci sia suono più bello al mondo, penso che sia
meglio anche del solito suono della campanella che ti salva
dall'interrogazione a scuola, anzi, è sicuramente meglio...
Saprei
riconoscerla in messo a migliai di persone!
E' perfetto.
Tutto di lui è perfetto a partire dal primo ciuffo di
capelli sulla testa
fino all'ultimo centimetro di pelle dei piedi!
Sai una cosa? Lui è Jeremy Renner, ed è colui che
mi ha stravolto la vita come un uragano perché
beh, gli idoli ti sfondano le porte del cuore, senza che tu gli dia il
permesso e senza che tu
abbia il tempo di ragionare su quello che accadrà o che
è accaduto.
Loro sono così entrano, tutto ad'un tratto, a far parte
della tua vita, senza, poi, uscirne.
E sai cosa ti dico? Si, sono fiera di avere come idolo lui, Jeremy
Renner!"
"Dio ciccia, hai proprio
ragione!
Ma una cosa, questo Jeremy è quello di "The Avengers",
quello che lancia le frecce
Non mi ricordo ahahahahah
E comunque se ti serve qualcuno che ti accompagna, io ci sono, sappilo."
"Sisi, è lui ahahahah.
Comunque, grazie ciccia ma lo devo ancora chiedere ai miei..."
"Mmh, sai cosa si potrebbe fare?
Conoscendoli...
Potrei chiedere io ai tuoi se tu mi potresti accompagnare.
Cioè, facciamo finta che ci devo andare io e io voglio che
tu venga con me!
Eh, bella come idea no?"
"Fantastica! Ciccia ti voglio un
mondo di bene lo sai no?"
"Ahahahah, si lo so! Lodami.
Comunque, ciccia io vado, buonanotte.
Ti voglio bene."
"Notte ciccia, anch'io te ne
voglio."
Sorrisi a quello che poco prima la mia migliore amica mi
aveva detto. Chiusi la chat e facebook e spensi il computer, poi mi
fiondai a letto.
Dopo due minuti mi addormentai con il sorriso sulle labbra.
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"And you believe in rock 'n roll!"
La
sveglia suonava incessantemente segnando le sette e un quarto ed io
avevo sonno più che mai così decisi di restare a
casa, tanto i miei genitori a quell'ora non c'erano e non sapevano se
ero andata o no a scuola.
Alla giustificazione ci avrei pensato più tardi; spensi
quell'aggeggio snervante maledicendo chi l'aveva inventato e tornai a
dormire.
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buonsalve :3
questo capitolo direi che è molto meglio di quello prima,
pensate che l'ho scritto ieri sera all'una in macchina
mentre giravo per Roma, dato che i miei erano voluti uscire per la
notte dei musei o una cosa del genere ahahahah.
comunque, spero che vi piaccia.
un bacio :3 |
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Capitolo 2 *** chapter one ***
-"La filosofia ragazzi,
riflette sul mondo e sul'uomo, indaga sul senso dell'essere e
dell'esistenza umana e si imporre inoltre..."
La voce della professoressa Smith rimbombava nella classe,
stridula. Quel fresco ma fiacco vento che entrava dalle finestra in
quell'arido giorno di Giugno, rinfrescava i volti stanci e sudati dei
miei compagni di classe.
Io, poco interessata al discorso della professoressa ero intenta a
scrivere pezzi di canzoni su un foglio volante.
-"Bene, ora vediamo chi mi sa ripetere tutto quello che ho appena
detto.... Mmh, Bianchi inizia tu, dai!"
Sentii tutti gli occhi dei miei compagni puntati addosso e
per l'imbarazzo arrossii.
-"Allora, mmh si.... La filosofia, emh..." dissi,
consapevole del fatto di non aver ascoltato e del fatto che avrei
aggiunto alla sfilza un altro due ma per mia fortuna la campanella mi
salvò.
-"Oh suave suono che liberi queste povere anima da questa agonia, Dio
ti benedica!" pensai tra me e me, poi feci un
debole sorriso.
Io con calma presi i miei libri e li infilai nella postina, salutai la
professoressa e uscii.
-"LIBERA!" urlai.
Mi sciolsi i capelli, che in questo periodo si schiarivano in punta e
diventavano quasi bionde con riflessi color rame, e li lascia cadere
sulle spalle, selvaggiamente. Misi le cuffiette nelle
orecchie, presi il telefono e inserii la musica, a tutto volume amavo
quando il volume della musica sovrastava quello dei pensieri.
E' questo l'effetto della musica, ti rapisce, ti incanta, ti rilassa,
ti colpisce ed è questo il bello... Ti colpisce e neanche ti
ferisce.
Riesce a riempirti quel vuoto che hai dentro causato da qualche
delusione, d'amore o amicizia che sia, da dei tradimenti e ti chiude le
ferite causate da persone stupide.
Ti svuota la testa ma contemporaneamente te la riempie.
La musica è magia.
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Arrivata davanti al portone di casa di una delle tante vie Romane che
affacciano davanti al Colosseo, presi le chiavi e aprii. Messo piede in
casa lanciai senza curarmene la cartella sul pavimento in camera, poi
mi tolsi le cuffiette e accesi lo stereo.
Entrai in cucina e trovai un biglietto, lo presi, lo strappai e lo
buttai nell'immondizia.
A logica capii che il biglietto era dei miei genitori,
poichè ero a casa da sola.
Accennai dei piccoli passi di ballo, residui di quei tre anni di danza
moderna, e alzai il volume.
Passai l'intero pomeriggio ad ascoltare la musica e a fare i compiti ma
ogni tanto facevo una pausa mangiando.
Vero le sette e mezza rientrarono a casa i miei genitori e
lì la mia giornata ebbe una svolta.... In peggio.
-"Rachel, dove cazzo
sei?! E' possibile che appena arrivi tu a casa c'è un casino
della madonna!" urlò mia madre entrando in
camera mia, spalancando la porta.
-"Mi hai sentito?Vai a
mettere a posto dillà!" mi prese per un
braccio e mi trascinò in salotto e cominciai a mettere a
posto quello che lei considerava "casino" ovvero lo stereo accesso, il
telecomando dello stereo sul tavolo e le scarpe ai piedi del divano, e
appena finii tornai in camera.
Alle otto cenammo poi i miei si misere sdraiati sul divano per vedere
la tv e io, svogliata di restare con loro, mi barricai in camera.
Accesi il computer, entrai su Facebook e Twitter e misi della musica da
Youtube con le cuffie isolandomi da tutto il mondo. Lessi tutte le
notifiche, ma niente di nuovo.
Dopo una decina di minuti mi arrivò una notifica, l'aprii
e....
-"Cazzo!" esclamai.
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Mi svegliai con la testa che mi scoppiava e con fatica mi alzai dal
letto barcollando, aprii la finestra e il venticello che
entrò, quasi a forza, nella mia camera mi
accarezzò la pelle, causandomi un leggero brivido su tutto
il corpo.
Legai i capelli e mi diressi in bagno, chiusi la porta a chiave e mi
guardai allo specchio per un paio di minuti e come al solito quello che
vedevo allo specchio non mi piaceva, per niente.
Mi lavai il viso e i denti, poi tornai in camera per vestirmi ma dato
che la voglia di andare a scuola quel giorno era pari a zero, scelsi
una felpa bianca della Starbucks e dei semplici leggins blu e delle
semplici Converse blu.
Guardai di sfuggita l'orologio e notai che ero in ritardo
così corsi in bagno, mi sciolsi ma coda e mi pettinai. Il
trucco poteva anche aspettare.
Scesi le scale cercando di mantenere l'equilibro che era andato a farsi
benedire!
Riusci a prendere l'autobus per un pelo e appena salii infilai le
cuffie nell'orecchio, scordandomi di tutto e tutti.
-"Sette e cinquantasei,
mmh sono in tempo!" pensai tra me e me guardando lo
schermo del cellulare.
Quando suonò la campanella entrai in classe e mi diressi al
mio banco, poco dopo mi raggiunsero le mie due migliori amiche.
-"Ehilà!
Ciao Rachel." disse Aurora
abbracciandomi e baciandomi sulle guance, lo stesso fece Manuela.
-"Allora, come state?" chiesi
io.
-"Mh, tutto bene dai.
Tu?" rispose Manuela.
-"Solito."
-"Ragazze, dobbiamo
uscire insieme, è da un sacco che non facciamo una delle
nostre rimpatriate!" esclamò Aurora.
Io annui e Bianca emise un piccolo grido in segno di felicità e di accordo sull'affermazione di Manuela.
Siamo state una decina di minuti a parlare ma poi arrivò la
professoressa e ci divise; non facevamo altro che tirarci dei biglietti durante la lezione
per comunicare.
La giornata passò più velocemente di quanto
pensassi, così alle due e mezza già ero
a casa.
Come ogni giorno ero a casa da sola, quindi potevo fare quello che
volevo e come al solito accesi a tutto volume lo stereo fregandomene
dei vicini che si lamentavano.
Andai in bagno e aprii l'acqua della vasca e aspettai che si riempissi
funo a metà poi ci svuotai la bottiglia del bagnoschiuma;
due minuti contanti e già avevo lanciato i vestiti in un
piccolo angolo abbandonato del bagno e mi fiondai nella vasca
sussultando.
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Salve a tutti, spero di non avervi annoiato con il primo capitolo...
Non so neanche se qualcuno lo leggerà ma pazienza!
Se qualcuno vuole seguirmi su Twitter sono @musjcsavedme_ e se volete
scrivermi, fatelo senza esitazioni!
Un bacio :3
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Capitolo 3 *** WORK IN PROGRESS ***
LA STORIA TORNERÀ PRESTO CON NUOVI CAPITOLI
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