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Le gondole di Venezia Scivoli via sotto
ponti e soli, su nell’acqua
scura raggiungi i moli.
Schiava di mille
rosse estati, dolce figlia
di turisti e innamorati.
Oh gondola, l’amore
che provo per te non può finire.
E lo griderò e lo bagnerò
delle tue acque finch’anche
gli dei non mi staranno a sentire.