Cap.3 Ritorno

Lancelot entrò nella stanza, la sua armatura cigolava e gli stridii metallici risuonarono nella camera. Gwen appoggiò le lenzuola candide, emananti profumo di bucato, sul letto. Si passò le mani sulla gonna, lisciando le pieghe della gonna.

“Gwen” si sentì chiamare. Si voltò e sgranò gli occhi.

“Non pensavo foste voi” sussurrò. Lancelot le sorrise e la raggiunse, mettendoglisi dinnanzi.

“Non siete lieta di rivedermi?” domandò. Le prese la mano nella propria.

“Sono sempre grata al fato quando mi permette di rivedermi” rispose Gwen, intrecciando le sue dita a quelle di lui.

“Nei momenti realmente importanti, tornerò sempre al vostro fianco” promise Lancelot.

[103].

Cap.4 Servi

Merlin passò lo straccio umido sul pavimento più volte su un’incrostazione di vino, lavandola man mano.

“Gwen…” disse. Gwen era inginocchiata sul pavimento dietro di lui e stava passando una spugna insaponata sopra una macchia di grasso che macchiava il pavimento ai piedi del tavolo.

“Dimmi” rispose. Merlin raggiunse il secchio, il sudore gli imperlava la fronte.

“Artù ti piace?” domandò. Gwen ridacchiò e scosse il capo.

“Non credo che a nessun servo come noi possa mai piacere un nobile. Sembrano tanto importanti, garbati e fieri, ma in realtà non sanno nemmeno vestirsi da soli. Perché?” domandò.

“Perché mi piaci ed ero geloso” ammise Merlin.

“Anche tu” rispose Gwen, avvampando.

[110].

Ringrazio anche solo chi legge.
What if. Freya/Gwaine. Scritta per Relie Diadamat.

Cap.5 Dama maledetta

“Io e te non abbiamo nulla in comune. Io sono cresciuta nelle tenebre. E tu, con quel sorriso sornione e sciocco sul volto, non hai idea di che vuol dire” disse con voce roca Freya, rabbrividendo nel suo vestito rosso. Gwaine la guardò in viso, la giovane si rifletté nelle iridi castane di lui.

“Lo so” rispose l’avventuriero.

“Perché dovremmo stare insieme?” domandò Freya.

“Non conosco le brutture di questo mondo meno di te, mia pantera. Questo viso è la mia maschera” rispose Gwaine.

“Tu hai il cuore di un cavaliere” ribatté la giovane. Gwaine le porse una rosa.

“E voi della dama per cui un cavaliere morirebbe” rispose.

[109].

Ringrazio anche solo chi legge.
What if. Au. Freya/Morgana. Scritta per Relie Diadamat.

Cap.6 Inganno di strega

“Una strega ti maledisse, una strega ti può liberare” disse Morgana. Freya rabbrividì e indietreggiò. Si passò le mani sporche sulle braccia, il suo vestito rosso lacero lasciava scoperte porzioni di pelle.

“Tu sei un’amica di Merlin?” domandò e la voce le tremò. Morgana piegò di lato il capo, facendo ondeggiare i lunghi boccoli mori.

“Lui è un falso amico. Non ti libererà da Bastet. Io vengo dai lidi del futuro, lo so. Se seguirai lui morrai” disse con voce seducente.

< Così bella, così fragile… eppure ha fermato Morgause > pensò. Freya la guardò in viso e arrossì.

“Mi salverai?” domandò. Morgana sorrise.

“Certo” promise.

[106].

Merlin si massaggiò una mano con l’altra. Piegò di lato il capo e sbadigliò, socchiudendo gli occhi arrossati.

“Sembri sempre stanco ultimamente. Non dirmi che ti faccio lavorare troppo, non fai nemmeno la metà delle mansioni che dovrebbe fare un servo” disse Arthur. Osservò Merlin massaggiarsi il collo e corrugò la fronte.

Merlin si passò la mano tra i corti capelli mori.

< Peccato che passo tutte le notti ha usare la mia magia di nascosto per salvare la vita a voi, vostra maestà! > gridò mentalmente.

“E siete qui per ricordarmene qualcuna?” domandò.

Arthur scrollò le spalle.

“Sono qui per ricordarti di ridere” borbottò.

[105].

Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta per Mergana che l’aveva richiesta. Remake di ‘Con te mi sento bene’.

Morwen BROTP.

Prompt:

A Hard Day’s night; Beatles.

Cap.8 Con te mi sento bene
 

“Signora, io non me lo merito” sussurrò Gwen, mentre Morgana le allacciava il pellicciotto bianco intorno al collo.

“Non dovrebbe farmi simili regali”. Aggiunse la serva.

Morgana le sorrise e si mise una ciocca, dei suoi lunghi capelli neri ondulati, dietro l’orecchio.

“Per occuparti di me, ogni giorno arrivi a sera che sei stanca” sussurrò.

Le fiamme vermiglie delle candele le si riflettevano negli occhi.

“Ti meriteresti anche di più” sussurrò, piegando le labbra rosse e piene.

Le guance scure di Gwen si tinsero di rosso, la giovane sorrise e chinò il capo.

“Avere lei come mia signora è già il più grande premio” bisbigliò con voce tremante.

[108].

"Questa storia partecipa alla Challenge delle Mani indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp".

Prompt: 29. Mani sott’acqua.

Merlin/Gwen.

Cap.9 Piccola magia

Merlin prese la mano di Gwen nella propria e la guardò negli occhi, sorridendole.

“Lo so di non essere un principe, ma mi piacerebbe se voi in me potreste vedere qualcosa di più che un semplice servo” sussurrò.

“Parli come se io fossi una principessa” mormorò Gwen.

Merlin le fece immergere le mani in un secchio d’acqua, i suoi occhi brillarono di giallo e dei riflessi color arcobaleno sulla superficie crearono dei giochi di luce sulle dita scure della giovane.

“Per me, lo sei” mormorò.

Gwen sentiva il freddo dell’acqua sulle dita, ma guardava incantata quei piccoli prismi di colore.

[100].

"Questa storia partecipa alla Challenge delle Mani indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp".

Prompt: 41. Magia con la mano.

Cap.10 Magician

Merlin si voltò, vedendo Artù svenuto alle sue spalle, steso sul pavimento, il capo riverso ed un rivolo di sangue che scivolava sulla sua fronte, andando a gocciolare sulla sua corona storta.

Le guardie erano ricadute svenute nei vari angoli della sala, mentre il re era profondamente addormentato, preda di un incantamento, steso sul grande tavolo. Le porte erano sbarrate da armature che avevano preso vita.

“Non temere, ti proteggo io” bisbigliò rivoltò ad Artù. Le sue iridi divennero color oro.

< Non sono sicuro di aver capito quello che il drago voleva dirmi, ma posso farcela > pensò. La sua mano venne avvolta dalla magia.

[106].