La cura

di TeamFreeWill
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chiamata urgente ***
Capitolo 2: *** Mary dà una mano con le ricerche ***
Capitolo 3: *** Situazione critica ***
Capitolo 4: *** Saving people, hunting things, the family business ***



Capitolo 1
*** Chiamata urgente ***


Un suono.Costante e noioso. Un trillo e una vibrazione insieme.

Sam alzò appena la testa per guardare il suo cellulare sul comodino che squillava costatemene.

Lo avrebbe scaraventato contro la parete per farlo smettere!

Ma chi cavolo chiamava alle 5 e 30 del mattino? Prese il telefono, premette su rispondi e chiese, con la voce impastata dal sonno" Pronto?!... Chi?!... Calmati ok! Ora avviso Dean e ti raggiungiamo subito"

Chiuse la chiamata e improvvisamente sveglio e vigile, si sedette sul letto e si premette l’indice e il pollice tra il naso e gli occhi. “Bene andiamo a svegliare Dean…mi ci vorranno le cannonate”

Si stiracchiò, spostò le coperte, scese dal letto e si diresse verso la camera di Dean…Bussò. Nessuna risposta. Appoggiò le mani sulla maniglia e  aprì lentamente sbirciando dentro.

Il letto era intatto. Dove cazzo era il fratello? Iniziò a chiamarlo al cellulare…e nello stesso istante la suoneria di Dean risuonò nel salone.

Si diresse lì e quando vide Dean che spegneva in tutta fretta il telefono, quest’ultimo lo guardò con il suo miglior sorriso! Cosa che fece alzare gli occhi al cielo al fratello!

Era un periodo di relativa calma e Dean aveva preso la brutta abitudine di fare le ore piccole e dormire fino a tardi!

“Sei stato sveglio tutta la notte? Ancora!” gli disse Sammy guardandolo. “Beccato…Ho fatto ginnastica! Quella cosa che te non fai mai! Quella donna era...Fantastica!!!…Sapessi che materassini morbidi e accoglienti aveva sul davanti” rispose Dean compiaciuto dell’ennesima conquista

“Fai schifo Dean…non voglio sapere i dettagli. Abbiamo un caso urgente. Su datti una sistemata!” gli rispose il minore iniziando a ridere dell’espressione che aveva assunto il maggiore! Sembrava sul punto che la mascella gli cadesse a terra da quanto aveva spalancato la bocca.

“Alle 5 e 30 del mattino? Ma ho sonno…” disse mentre andava in cucina e si preparava il caffe, sconfitto dall’espressione del fratello. I famigerati occhioni da cucciolo avevano mietuto l’ennesima vittima. Lui!

Dopo una colazione veloce partirono per Fayetteville. Una volta arrivati entrarono in una tavola calda e aspettarono chi li aveva chiamati seduti a un tavolino chiacchierando del caso.

Dopo 5 minuti d’attesa un uomo si avvicinò a loro e si sedette vicino a Dean. Era molto agitato e sconvolto.

Quell’uomo lo conoscevano bene, anche se non avevano avuto più contatti da un po’ di tempo.

Cole Trenton non lo vedevano da quando era stato posseduto da quel verme di Khan che ti costringeva a bere sangue e midollo spinale, se non volevi morire disidratato.

“Cole raccontaci cosa è successo” fece Sam cercando di tranquillizzarlo, ma era tutto inutile. ”Dovete aiutare mio figlio…Sono due giorni che è strano… Stanotte mi sono alzato per andare a bere e l’ho visto che apriva una confezione di carne cruda e se non lo fermavo in tempo l’avrebbe mangiata!” Dean lo guardava preoccupato e poi guardò il fratello.

Il padre di Cole era stato ucciso da Dean nel 2003 perché era un mostro, ma né lui né suo padre avevano capito di che creatura si trattasse. Sapevano solo che ci cibava di fegato.

Forse ora con l’aiuto dei letterati avrebbero potuto scoprire qualcosa in più, magari una qualche cura com’erano riusciti a trovarla per la licantropia.

“Cercate di tenerlo lontano dalla carne cruda e soprattutto se da segni di cannibalismo rinchiudetelo e legatelo… noi dobbiamo fare delle ricerche…Ti prometto che salveremo tuo figlio Cole!” fece Sam risoluto guardandolo negli occhi

Cole pareva più tranquillo. Potevi essere un marine addestrato a mantenere il sangue freddo, ma quando ti toccano la famiglia ritorni a essere solo un padre.

“Vi affido mio figlio…sapete con mia moglie ho passato un brutto periodo dopo che gli ho raccontato la verità. Quella volta in quel capanno ho capito molte cose, non potevo nascondergliela. L’ha presa malissimo… per un po’ ci siamo separati, ma l’amore per nostro figlio ci ha fatto riunire…Conto su di voi” dopo di che si alzò, li salutò e offrì la colazione ai due in segno di ringraziamento. Sul volto una ritrovata speranza.

Dean aveva iniziato a mangiare la fetta di torta che aveva portato la cameriera e con la bocca piena disse, gesticolando con la forchetta “Non dovresti fare promesse che non sai per certo mantenere…lo sai com’è il nostro lavoro”

Sam alzò gli occhi dal cellulare e con un pugno deciso sul tavolo rispose “Noi salveremo quel bimbo….non merita di portarsi dietro quella maledizione….” Diversa gente si voltò verso la loro direzione.

“Spettacolo finito! Se volete assistere ancora pagate! Su forza” fece il maggiore a voce alta verso le persone e aprendo la mano come ad aspettare le monetine. La gente a questo punto riprese a fare colazione e non li degnò più di uno sguardo…

A quella reazione il maggiore si rigirò verso Sam e parlando piano disse, sporgendosi in avanti “ calmati Sammy. Manda un messaggio alla mamma…lei potrebbe aiutarci, magari hanno qualche libro antico quegli snob!”

“Già fatto dude!” disse il moro. “Posso finire anche la tua parte?” disse poi con un gran sorriso, iniziando a mangiare l'ultimo boccone prima che l’altro rispondesse! Dean ci rimase male! Era la sua torta! Quella giornata era iniziata male per lui!

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Capitolo 2
*** Mary dà una mano con le ricerche ***


Di ritorno al bunker trovarono già Mary che li aspettava. Quando scesero dalle scale venne loro incontro abbracciandoli entrambi in un stretto abbraccio.

“Hai fatto presto mamma a farti dare quel libro!” le disse Sammy in tono affettuoso mentre appoggiava la giacca sul divano e indicava il libro appoggiato sul tavolo con un cenno della testa. Dean invece era andato in cucina a bere del caffè. Il terzo!

“Sammy ho una certa reputazione….Da chi credi abbia preso Dean i suoi metodi di convincimento? Non voleva darmelo il bibliotecario…ma mai contraddire una Cambell!” le disse la madre sorridendo. Eh si quel sorriso era tutto Dean!

Di ritorno dalla cucina Dean disse “Dai mamma! Lo hai presi a calci nei...” ma fu interrotto da Sam che gli mise una mano sulla bocca, prima che potesse continuare.

Mary rispose  “Una donna non svela mai i suoi segreti…” ma dal sorrisino che aveva assunto si capiva che la risposta era affermativa!

“Allora ragazzi” disse tornando seria avvicinandosi al tavolo e guardandoli in viso "Qualche tempo fa affrontai un particolare covo di mostri…Non li avevo mai sentiti nè visti prima e da quello che mi hai scritto corrispondono al tipo di mostro che Dean caccio' nel 2003 ”

“Mamma li avete indentificati?” Fece speranzoso Sam iniziando a sfogliare convulsamente le pagine antiche.

“Si…Mr Katch l’ha interrogato…Dopo pochi minuti sono dovuta uscire…. Non sopporto la tortura... Bè si è fatto dire prima di ucciderlo tagliandogli la gola che sono dei Leberesser….Sono molto rari ora, ma in quel libro ce una cura creata da una strega nel 1700 per una cacciatrice. Era per una sua amica che era stata morsa.…pare che abbia funzionato, poi le tracce si fermano”

Sam trovò la pagina contenente la cura e iniziò a leggere i vari ingredienti. “Mamma sei un angelo…Cosi il figlio di Cole potrà vivere!" Fece entusiasta mentre andava in magazzino a vedere se avevano tutti gli ingredienti, altrimenti dovevano partire per un negozio(e i negozi con il simbolo del cacciatore sono rari). Non dovevano perdere altro tempo.

"L’ha presa sul personale Sammy" disse Mary guardandolo allontanarsi. "Mamma per lui non è stato facile... Si è sempre sentito diverso fin da piccolissimo...Quando scoprì che aveva sangue di demone in circolo fu un duro colpo...quindi ci mette tutta l'anima per cercare tutte le soluzioni possibili a salvare qualcuno." Rispose il biondo specchiandosi negli occhi della madre.

Mary non rispose, ma i suoi occhi le si riempirono di lacrime sentendo quelle parole e abbassò lo sguardo. Stava per piangere. Nella sala un silenzio assordante tra i due. Poi interrotto dal minore che arrivava correndo dal magazzino.

"Mamma...Dean abbiamo tutto, procediamo!!" disse Sam. Tra le mani aveva due piume d'angelo, uno strano liquido rosa in una ampolla e altri ingredienti dall'aspetto schifoso.

"Benissimo! Però mi spiace ragazzi, ma io devo proprio andare ora. Me l'hanno lasciato per 2 ore il libro... quella dottoressa Hess è stata categorica con il bibliotecario...Mi dispiace non poter contribuire…In ogni caso vi voglio bene piccoli miei" Disse Mary prendendo il libro. Abbracciò i figli e diede loro un bacio sulla guancia, poi a malincuore se ne andò.

"Mi sa che alla mamma sta sulle palle quella Hess... sarà una di quelle vecchie zitelle arcigne che non hanno mai fatto sesso!" disse prendendo in mano la fotocopia che aveva fatto poco prima e iniziando a leggere.

Sam, sorridendo, annuì e mandò un messaggio a Cole! Avevano la cura!

Nel frattempo a casa di Cole la situazione stava precipitando.

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Capitolo 3
*** Situazione critica ***


Il piccolo era sempre più affamato e aggressivo!! "Ho fame, ho fame!" diceva piangendo. "Cole fa qualcosa" la moglie era nel panico più totale.

Cole lo afferrò da dietro, ma il piccolo sembrava indemoniato: calciava, cercava di mordere, urlava.

Perché a un bambino doveva capitare una cosa del genere?! Perché non a lui?! In fondo suo nonno era il mostro... doveva capitare a lui la trasformazione...non a suo figlio! Quella sofferenza doveva provarla lui.

Cercando di mantenere la calma, con fatica, lo trasportò di peso nella sua cameretta e lo chiuse dentro a chiave. "Scricciolo calmati... tra poco arrivano due ragazzi con la cura!"

Il piccolo iniziò a picchiare sulla porta con forza sempre maggiore! L’uomo faceva fatica a trattenerla. Le braccia tese per lo sforzo, le mani appoggiate sulla porta.

La moglie dal piano di sotto, sentendo tutto quel frastuono, chiamò Sam al cellulare intimandogli di fare presto!

“Si siamo quasi arrivati.. tenete duro” e riattaccò mentre Dean premeva sull’acceleratore.

Appena scesero dalla baby, la signora Trenton si avvicinò a loro in preda alla disperazione. Il piccolo era riuscito a uscire dalla stanza e il marito cercava di impedirgli di scendere, raccontò piangendo.

I due si guardarono e corsero in casa seguiti dalla donna. Dal piano superiore si sentì un tonfo e poi dei lamenti. Quando si precipitarono su, videro il piccolo con la bocca sporca di sangue, il respiro affannoso, pupille dilatate  e il bulbo oculare iniettato di sangue. Il piccolo sembrava un incrocio tra un Wendigo e un Rugaru.

I fratelli erano scioccati, ma poi guardarono il  padre a terra che si teneva il braccio sinistro. Era stato morso!. Il sangue usciva, sporcava la mano e ricadeva a terra in piccole gocce.

I due si assicurarono che non avesse strappato la carne e di conseguenza si fosse nutrito, altrimenti la cura non avrebbe funzionato. Per fortuna questa cura funzionava anche se solo mordevi la vittima.

La moglie corse dal marito e lo fece alzare porgendogli un fazzoletto, mentre i due accerchiavano il piccolo, poi agirono in sincrono.

Dean riuscì ad agguantare il piccolo sollevandolo da sotto le braccia mentre Sammy con un po’ di fatica gli iniettava la cura direttamente nella giugulare.

II bimbo si agitò ancora come una furia per un po', poi iniziò a tremare e a contorcersi per il dolore...Dean lo tenne in braccio non senza fatica durante il processo di guarigione.

La madre non resse alla vista del piccolo ridotto così e svenne sorretta da Cole. Fu portata a letto immediatamente. Il piccolo dopo diversi minuti si calmò e si addormentò tra le braccia del maggiore.

Cole non sentendo più niente si precipitò in corridoio, si assicurò che il piccolo fosse fuori pericolo, poi delicatamente lo prese in braccio e lo adagiò vicino alla madre. Era così tenero. Finalmente era tutto finito.

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Capitolo 4
*** Saving people, hunting things, the family business ***


Scesero in cucina infine, dove Sammy nel frattempo convinse Cole a prendere la cura.  Non potevano rischiare: era stato morso. E poi c’era sempre la questione che anche suo padre era un mostro... Forse lui aveva solo il gene “addormentato” o era un portatore sano...

Dean andò in macchina e prese un’altra siringa. Corse in cucina e disse “Al tre va bene marine?!” e guardò Sam. “Va bene Deano!”. Cole aveva preso di nuovo la sua strafottenza ora che suo figlio era tornato normale.

Dean iniziò a contare ma non arrivò al tre, dopo l’uno iniettò la cura nella giugolare al marine che si mise la mano al collo “Ma cazzo era al tre brutto stronzo! Dio se brucia!” disse quasi subito.

Il marine non svenne, ma passò la mezz’ora più orrenda della sua vita, peggio di quando fu posseduto da quel verme di Khan, e anche lì l’aveva vista brutta!

Negli stessi istanti la moglie si svegliò e vide accanto a sè il piccolo che la fissava, due occhioni dolci ora e un sorriso radioso. I due si abbracciarono stretti. “Andiamo dal papà ora a ringraziare quei due signori che ti hanno salvato va bene piccolo?’”, il bambino annuì felice.

Quando la moglie arrivò in cucina con il piccolo in braccio trovò Cole seduto a terra con la schiena appoggiata al muro, intento a bere dell’acqua, passatagli da Sam.

La donna, preoccupata le si avvicinò e si fece raccontare tutto da Dean e si tranquillizzò. Fu grata ai due fratelli per quello che avevano fatto alla sua famiglia. Anche il piccolo li ringraziò abbracciandoli stretti, poi corse dal padre e gli disse “scusa” piangendo. “Scricciolo non è stata colpa tua”. Il piccolo si tranquillizzò all’istante e tirò su con il naso, continuando a stringerlo forte.

All'mprovviso dei rintocchi. L'orologio a pendolo in salone risuonò le 17! Con tutto quel che era successo era oramai giunto il tramonto. Si salutarono ancora una volta, promettendosi comunque che sarebbero rimasti in contatto.

Ora era veramente finita la “maledizione” della sua famiglia, pensò il marine mentre si richiudeva la porta alle spalle pregustandosi una bella serata con la sua dolce metà e il suo piccolino.

Nello stesso istante Dean, vicino alla baby, lanciava le chiavi al fratello che le prese al volo! “ Vedi di non premere troppo sull’acceleratore Samantha o ti taglio i capelli mentre dormi!”

“Provaci e io ti buco le gomme!” fece sadico il fratello mentre saliva e accedeva la piccola. Prima di procedere e ingranare la prima, però, mandò un messaggio alla mamma dicendo che era andato tutto bene.

“Ah ah ah ah divertente!" E io ti uccido lentamente" lo scimmiottò' Dean, facendogli il verso. " Sentila la mia bambina come fa le fusa! Non preoccuparti non ti farà male!” fece Dean appoggiando la testa al finestrino e guardandolo storto. Diciamo che lo fulminò con lo sguardo!

Sammy lo guardò solo un secondo e sorrise. Dean si era addormentato subito dopo aver accarezzato il cruscotto con fare sognante!

Si mise a ridere da solo davanti a questa scena buffissima: Dean ora ronfava e aveva la bocca aperta!

Comunque anche questa avventura si era conclusa nel migliori dei modi. Si era risolto tutto. Saving people, hunting things, the family business era il loro motto e lo avrebbero sempre onorato.

"Sono fiero di noi Dean" penso' Sammy sorridendo felice, mentre le prime stelle iniziavano a spuntare e si dirigevano verso il bunker. Felice e soddisfatto.



Note autrice
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti

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