I stay here

di Kazua Koizumi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che c'è di là? ***
Capitolo 2: *** cap 2 ***
Capitolo 3: *** cap 3 ***
Capitolo 4: *** Sorpresa ***
Capitolo 5: *** rivelazioni ***
Capitolo 6: *** basta obbligo o verità! ***
Capitolo 7: *** explosion ***
Capitolo 8: *** vi faccio conoscere la mia famiglia ***
Capitolo 9: *** ottima scelta ***
Capitolo 10: *** non siamo migliori amici? ***
Capitolo 11: *** (altro attacco premeditato) ho fatto quello che dovevo fare ***
Capitolo 12: *** attacco dall'ombra ***
Capitolo 13: *** risata pazza, risata malefica ***
Capitolo 14: *** mi dispiace ***
Capitolo 15: *** ok, lo ammetto ti voglio bene ***
Capitolo 16: *** tutta questione di invidia ***
Capitolo 17: *** la verità è rosso sangue ***
Capitolo 18: *** le cose si complicano ***
Capitolo 19: *** le cose si complicano p2 ***
Capitolo 20: *** no powers? No problems ***
Capitolo 21: *** missione prima ***
Capitolo 22: *** veleno ***
Capitolo 23: *** punti deboli p1 ***
Capitolo 24: *** punti deboli p5 ***
Capitolo 25: *** punti deboli p 6 ***
Capitolo 26: *** punti deboli p7 ***
Capitolo 27: *** vi proteggerò anche a costo della vita p1 ***
Capitolo 28: *** vi proteggerò anche a costo della vita p2 ***
Capitolo 29: *** vi proteggerò anche a costo della vita p3 ***
Capitolo 30: *** vi proteggerò anche a costo della vita p3 ***
Capitolo 31: *** vi proteggerò anche a costo della vita p 4 ***
Capitolo 32: *** vi proteggerò anche a costo della vita p 5 ***
Capitolo 33: *** la voce nell'ombra ***
Capitolo 34: *** genio o assassino? p1 ***
Capitolo 35: *** genio o assassino?p2 ***
Capitolo 36: *** genio o assassino? P3 ***
Capitolo 37: *** genio o assassino? P4 ***
Capitolo 38: *** genio o assassino? ***
Capitolo 39: *** emozioni ***
Capitolo 40: *** emozioni p2 ***
Capitolo 41: *** Emozioni p3 ***
Capitolo 42: *** emozioni p4 ***
Capitolo 43: *** Emozioni p 5 ***
Capitolo 44: *** emozioni p 6 ***
Capitolo 45: *** puniscimi ***
Capitolo 46: *** puniscimi p2 ***
Capitolo 47: *** puniscimi p3 ***
Capitolo 48: *** puniscimi p4 ***
Capitolo 49: *** puniscimi p5 ***
Capitolo 50: *** basta scappare dall'affetto ***
Capitolo 51: *** si torna a Jump p1 ***
Capitolo 52: *** I stay here ***



Capitolo 1
*** Che c'è di là? ***


Oggi.... è oggi.
Il cielo è limpido, neanche una nuvola. Il sole splende. Gli uccellini cinguettano. I bambini ridono mentre vanno a scuola... infatti sono le otto e i titani mi hanno vietato di allenarmi fisicamente il Lunedí.
Stella cucina un " non - so- cosa - sia - ma - se - lo - mangio - muoio " canticchiando con la sua voce soave, felice
BB e Cyborg fanno un duello con le loro spade laser per decidere chi sceglierà il video gioco
- attento... la mia excalibur è molto tagliente-
- ma se la luce è un ologramma ed è di plastica?- chiede Corvina a BB.
Non presto molta attenzione... la loro allegria non riesce a contagiarmi.
Forse ci riuscirebbe... se non fosse oggi...
Oggi è quel giorno e preferirei affrontare  il Joker che guida il resto dei criminali che ci sono in questo pianeta due, tre, quattro, cinque, sei, sette....si, ma poi basta.... piuttosto che affrontare questo giorno, che mi sembra in bianco e nero. Privo di colori, e vita anche se è pieno di vita... io non riesco a essere felice sapendo che oggi è il mio compleanno e per certo so che è anche l'anniversario.... NON CI DEVO PENSARE, NON CI PENSARE, NON CI PENSARE, NON CI PENSARE, NON CI PENSARE, NON CI PENSARE, NON CI PENSARE, NON CI PENSARE.....NON. CI. PEN.SA.RE. 
Voglio morire. Non sembra sia passato tanto tempo, vedo ancora il pubblico, sento gli applausi, le urla eccitate dei bambini. Sono in alto, pronto a saltare e ad unirmi ai miei genitori nella loro danza aerea... Ma esito e loro cadono. Urlano e i loro corpi sono a terra, distrutti, non respirano! ‹br /› Sbatto piú vopte le palpebre e torno in me. Sono davanti a quelle vetrate, nessuno si é accorto di niente.
Ho le braccia incrociate, le gambe rigidi e serrate.
Il mantello mi copre le spalle e cade morbido.
Guardo un'unica cosa.... la Wayne enterprise....
Quella di Jump city...
Wayne.
Quel cognome lo conoscono tutti. A parte i teen titans....
A loro non ho mai detto nulla. Non ho mai raccontato niente di quel mondo corrotto, brutto e ostile. Del mio passato, del perché io sia un eroe.
Me l'hanno chiesto tante volte, ma io go sempre trovato la scusa per evitare di rispondere
Sento Stella vicina a me, sorridermi e chiedermi
- Robin,c'è qualcosa che non va?-
Se dico qualcosa di sarcastico o prendo un po' in giro quei due non si accorgerá di niente! Forse.... Tentare non nuoce. ‹br /› - a parte i cervelli ridotti di BB e Cyborg, che li spingono a comportarsi come due perfetti super nerd neo patentati?- chiedo senza girarmi ne mostrare il minimo segno di presenza di emozioni
- ti abbiamo sentito!- protestano. Sorrido un po ', poi rispondo: - se non avessi voluto farvelo sentire non avrei neanche parlato-
- comunque non intendevo questo- disse Stella trattenendo le risate per le facce arrabbiate di quei due
- che intendevi allora?-
- non prenderla come un'offesa... ma sei più glaciale del solito- dice Corvina ... senti chi parla! Poi sussurro- la regina delle nevi e dei ghiacci ha parlato, mirac- mi zittisco subito. Non esageriamo. Non voglio litigare con loro. - Niente... Stella se è questo quello che intendevi -sorride e torna a cucinare.  
Vedo del fumo fuoriuscire dal palazzo dell'enterprise. Ennesimo esperimento fallito. Spero. Mi manca Bruce, non volevo dirgli tutte quelle cose, non sarei dovuto scappare senza dirgli niente. Mi ha cercato per settimane! E Wally era cosí triste... Ormai è fatta, spero che nessuno di loro si sia fatto male.
Quella è la Wayne enterprise, e si trova nella parte di Gotham visibile da qui....
- perché non suona ?- chiede BB toccandosi il "cosino" per l'allarme, come lo definisce lui.
- non suona perché non è Jump city quella- risponde Cyborg
- che c'è di là?- chiede Stella venendo con la ciotola mescolando. Giuro di aver visto un bulbo oculare!
- Gotham city- dico in un sussurro. Pronunciare quella parola è una tortura
- e che cos'è quella cosa che è stata appena distrutta?- chiede BB
- distrutta?- sussurro tra me e me. Guardo meglio. Lascio scappare un sussulto. Oh no! Bruce!
Mi suona il comunicatore. Non quello dei titani. È quello della Young Justice! Che faccio!?! Che cosa faccio!?!
- cos'è questa musica?- chiede Cyborg. Oh no.... Nononononononono... Non va bene... Che faccio???
- si infatti?- mentre si guardano intorno lo prendo, lo spengo e lo lancio moooooolto gentilmente nella pattumiera facendola rovesciare. Si sente un rumore metallico e "vuoto". Rimbomba... più rumore?
Menomale che è vuota.
Esco, poco gentilmente.
In realtà sto per aprire la porta quando Kid Flash per poco non mi investe correndo velocissimo. Kid... K... No. Tutti ma non lui. Che cosa puó essere successo? Stanno tutti bene, giusto?! Almeno Wally sta bene. Mi é mancato cosí tanto... No. Fai il distaccato. Ghiaccio.
Si ferma con il fiatone davanti a me. I Teen Titans lo guardano sorpresi e si mettono in posizione di combattimento.
- Rob... so-  continua ad ansimare - che... è ... oggi... ed ... è già una.... brutta- gli passo silenziosamente il respiratore. Sembra che stia per svenire, no. Freddo. Devo rimanere freddo.
- grazie- sussurra mentre respira calmandosi....
- dicevi?- chiedo poco dopo. I Teen Titans mi fissano allocchiti.
- ok! So che oggi è oggi, ed è già una brutta giornata di suo- lancio uno sguardo alla giornata fuori.... che tremenda giornata. Ci sono anche le farfalle....- MA E' SUCCESSO UN GUAIO!-
- che guaio?- dico scocciato.
Mi trascina fino al televisore, per il braccio. Non oppongo resistenza.
Lo mette su un qualsiasi canale dove c'è il telegiornale...
- il Joker ha appena preso venti ostaggi, dice che ne ucciderà uno ogni venti minuti, e la polizia non riesce a contrattare.... ci sono già tre feriti a causa del crollo. C'erano cento persone in tutto nel palazzo, la maggior parte è dispersa tra le macerie o morta. I superstiti certi sono stati presi dal criminale e portati nella sala principale poco prima. Fin ora si sono sentiti trenta spar- Spegne
- perché non chiami ...- non riesco a dire Batman che lui aggiunge
- sono tutti lì dentro... e non possono far capire chi sono e indovina chi sono quelli a cui ha sparato-
Rimango impassibile anche se sento il cuore battere a mille. Batman.... Devo aiutarlo. Joker lo ucciderá. CALMO.
- non capisco proprio dove vuoi andare a parare-
- ci siamo anche noi- dice BB
- ok... un attimo... per ora devo far capire a Rick che DEVE venire e aiutarmi perché APPENA MI METTONO SOTTO PRESSIONE SVENGO E NON SO TRATTARE NE PENSARE COME I CRIMINALI E MI SERVE IL TUO AIUTO!!!!!- dice mentre verso l'ultimo mi prende per le spalle scuotendomi. Lui è il tipo "orso abbraccia tutti" di solito. Dopo anni che non mi vede, è cosí che si comporta? È cosí che gli parlo?  
 

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Capitolo 2
*** cap 2 ***


"- non ci vuole molto per entrare, non avete idea di quanto siano stupidi gli scagnozzi del Joker, sappiamo che l'edificio è crollato, quindi BB Stella e Corvina... teletrasportatevi all'interno di uno dei piani superiore, volate, non posatevi a terra o se dovete non per troppo tempo, cercate i superstiti.
Cyborg tu devi entrare da dietro, stai attento alle travi che possono cadere e se vedi qualcuno chiama Stella, BB e Corvina e disinnesca la bomba, ovviamente prima la devi trovare ecco a che serve quell'aggeggio.
Al minimo problema chiamate -
- e tu e Kid Flash?- chiese BB
- noi distraiamo i cattivi - "


- dimmi ancora perché lo sto facendo- dico a Wally.
Siamo nascosti dietro ad un muro crollato, e ha creato un cumulo di macerie.
- perché tra gli ostaggi c'è Babs- risponde
- ma chi è Babs? - chiese Stella all'auricolare
- n...nessuno- balbetto. Tz... mia "sorella", però non lo devono sapere, altrimenti iniziano a chiedermi di tutto, poi Kid Flash inizia con la solita storia 
- Rob, ci sei?-
- Cyborg, fatto?- chiedo attraverso l'auricolare
- il sensore indica un punto vuoto-
- sarà al piano di sopra o sotto-
- oppure qui- dice Kid Flash indicando la bomba dietro il Joker
- ragazzi...  cercate i superstiti, vi voglio tra meno di cinque minuti fuori - 
- ci proveremo- risponde Corvina. CI DEVONO RIUSCIRE! Se quella cosa esplode, e loro sono dentro e si fanno male... non me lo perdonerei
- va bene.... chiudo- stacco l'auricolare
Come prevede il piano io e Kid Flash dobbiamo combinarne un'altra delle nostre.
Ma dov'è Bruce? Non lo vedo... scommettiamo che è .... sotto il mirino del clown che sta per sparare.... No. Non puó succedere.
Faccio un cenno a Kid Flash che scatta veloce lì davanti fermandosi dietro al Joker
- ciao pagliaccio, mi hanno detto che qui c'era una festa.... -
- non è mai troppo tardi per venire- dice quello girandosi, è il momento.
Scendo tra gli scagnozzi silenzioso, e ne stendo uno con un pugno, a un altro prendo il fucile e lo colpisco alla testa mentre un altro lo stendo con un calcio e un pugno.
Poi li lego e faccio segno a Babs di liberarsi, anche Batman lo capisce infatti china il capo annuendo ma sensa farlo capire
Joker punta Kid Flash
- allora... dove l'hai lasciata la tua squadra?-
In un salto sparisco tornando alla mia postazione. Preparo il mio rampino, capendo che è l'ora della "stupida battutina da eroe" di Kid Flash
- io non mi preoccuperei della mia...- indica dietro il criminale, che si gira
- va bene...  - prende Wally per il braccio e gli punta la pistola alla tempia. Scommetto che a suo zio è venuto un colpo.
Poso il rampino, la situazione è cambiata. Prendo la mia pistola... non la vorrei dover usare
E' carica. Levo la sicura, la impugno e scendo a terra puntandogliela contro
- stai perdendo colpi- dico
- Robin, non mi aspettavo una tua visita...-. Tutti alzano lo sguardo e mi fissano sorpresi.
- io non mi aspettavo di vederti oggi, pensa che sfiga-
- infatti- prende il telecomando per la bomba, mettendo il dito sul pulsante
- non ci provare- con l'altra mano indica delle botti in legno collegate tra loro da un filo rosso, immagino che il contenuto sia benzina. Tiene ancora Kid Flash.
Babs sorride e ... è vestita con la sua divisa viola! Perchè KF è venuto da me? Mi aspettavo una situazione disperata.
Io sparo, colpendo Joker alla mano, che lascia cadere il telecomando che viene recuperato.
Kid Flash corre a liberare gli altri.
Batman invece prende il Joker e gli innietta un sonnifero tanto per farlo dormire. Ma quando se le sono messe le divise?
Babs corre ad abbracciarmi
- RICHARD!- anzi a stritolarmi... Questo è il tipo di accoglienza che mi aspettavo da Wally. Bhè in effetti, dopo Artemis tutto è cambiato. Quello stupidissimo anno che ho perso cercando di farmi notare da lui perchè tutto quello che pensava era Artemis . Lasciamo perdere. - Che ci fai qui? Ed eri con Kid Flash? Cosa ti ha fatto fare? Cosa ti ha fatto? Che avete combinato?- chiede
- quello che hai appena visto- dico scollandomela
I titani vengono giù 
- ce l'avete fatta! - dice Cyborg
- ridammi il cellulare- dice Babs seccata, glielo ridò - bravo, visto che ogni tanto sei gentile anche tu?-. Mi scombina i capelli. Non sono un cane!

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Capitolo 3
*** cap 3 ***


" - Babs...-
- si Rob?-
- ecco... - abbassò lo sguardo sedendosi sul cornicione 
- hai avuto una discussione con Bruce?-
- a parte la giornaliera discussione... ecco- esitò, lei era seduta accanto a lui e guardavano dal più alto grattacielo di Gotham city, sotto le stelle luminose. 
Una notizia così spiacevole non si poteva dare in quella notte così meravigliosa. Richard si sentiva in colpa, e triste, ma sapeva che se fosse rimasto sarebbe arrivato al suicidio.
- niente...-
- quand'è così è perché è qualcosa di brutto ma non vuoi rovinarmi la serata- rispose lei abbracciandolo. Aveva solo bisogno di piú sicurezza, di sapere che poteva fidarsi di qualcuno.
- che ne sai tu? Magari è così bella che te la rovinerebbe lo stesso- 

- non mi interessa, cosa c'è?-
- ... ho deciso... di andarmene da Gotham city-
- cosa!?!- chiese lei sconvolta. Gli prese le spalle con forza e lo giró per costringerlo a guardarka in faccia. - Perché?!-
- Da quanti anni sto qui?-
- cinque -
- è da cinque anni non riesco a levarmi dalla testa quella scena, e poi... Wally...- non finì la frase che Babs lo abbracciò. Lasciò che una lacrima gli rigasse il volto e cadesse.
Era la prima volta da quando erano morti i suoi in cui si lasciava andare
- Richard, so che sei così testardo che non mi ascolteresti, ma per quanto può valere... non andartene, ti prego-"


- Rob? Stai bene? Sei così silenzioso!- disse Stella, seduta nel sedile di dietro. Robin era seduto di davanti, cintura ovviamentre allacciata, teneva le gambe incrociate e lo sguardo perso fuori dal finestrino. Cyborg aveva insistito per farlo sedere lí e per non fargli prendere la moto.
- si, certo... è che non ho nulla da dire-  rispose sensa cambiare posizione. Non gli andava di parlare.
- ... non ti manca Gotham?- chiese Stella
- perché dovrebbe?-
- come perché? Lì c'è tua sorella... provabilmente anche tuo padre...tua...- 
- intendi dire, persona che dovrebbe occuparsi di te? - chiese incrociando anche le braccia. Sentirono l'irritazione nella sua voce.
- si, quello!-  disse BB
- wow... allora no, non c'è- 
- ma scusami, io mi chiedo... tu, sei mai stato piccolo? L'hai mai avuta una famiglia?- chiese Cyborg
- più specifico-
- tipo, li hai mai avuti... tre, quattro , cinque anni?-
- ovvio...-
- e i tuoi?- chiese Cyborg. Scrollò le spalle in tutta risposta
- come...?- chiese BB imitando il suo gesto.
Non rispose
- immagino che questo sia il modo in cui hai appena chiuso la conversazione- disse Corvina

"L'uomo puntava la donna con la sua pistola, in quel vicolo nessuno la poteva aiutare, ma anche se qualcuno avesse sentito lo sparo, sarebbe scappato ignorandolo.
D'un tratto la pistola volò a terra permettendo alla donna di scappare.
Il ladro si guardò la mano insanguinata, tremante.
Qualcosa lo colpì da dietro facendolo finire a terra.
Si rialzò stordito e vide dei pipistrelli volare verso di lui.
Quando furono andati via, vide un ragazzino dai capelli neri e con una maschera in piedi davanti a lui.
Aveva anche il mantello e il simbolo "R" disegnato sulla maglietta rossa. Si notavano bene al buio la cintura gialla e i pantaloni aderenti verdi. 
Era impossibile non riconoscerlo
- tu non dovresti essere a Gotham? Questa non è la tua città- disse il criminale prima di essere legato a testa in giù con un ricevitore per farlo rintracciare dalla polizia.
Poco dopo il ragazzino vide una meteora verde attraversare il cielo. Piuttosto insolita, soprattutto per uno come lui che di stelle e meteore ne sapeva più del più grande astronomo esistente sul pianeta"


"-questa non è la tua città... e se avesse avuto ragione?-" si chiese

-  Rob...  c'è qualcuno di Ghotam che ti manca?- chiese Stella
-assolutamente no- rispose indispettito. Wally. Lui, l'unico e il solo, ma era anche il motivo per cui se n'era andato.
- come no! A me manca TUTTO TAMARAN!-
- si è vero, a me manca la Doom patrol... soprattutto Rita... ancora-
- a me un po' il mio maestro - ammise Corvina monotona, nascosta sotto il cappuccio
- e a me la mia squadra di football- finì Cyborg. 
Sbuffò
- la risposta è sempre la stessa - 
" -Rob!-
- Babs, non dovresti usare il collegamento -
- lo stai usando anche tu-
- .... che c'è?-
- ci credi se ti dico che Kid Flash è depresso perché voleva che al suo compleanno ci fosse anche suo padre?-
- grazie -
-e poi?-
- quanti anni fai oggi?-
- 14 -
- ah .... Batman ti dovrebbe chiedere di fare quello speciale addestramento... per ....diventare.... lasciamo stare...che gli risponderai?-
- non ... lo so, non riuscirei a fargli un torto del genere-"


- fammi passare un'altra volta quella mano davanti agli occhi e ti faccio pentire di essere nato- disse Robin lanciando uno sguardo maligno alla mano verde che gli penzolava di davanti da un po', e che si ritrasse all'istante dopo le sue parole
- fammi capire, tu ascolti tutti i discorsi, dopo di che...-
- sento le domande che fa l'interlocutore , dopo di che scelgo se rispondere o no, a seconda della stupidità della domanda
 - Robin, veramente... amici ... parenti, niente di niente?-
- Cyborg... piantala- 
- no, sul serio! Come fa a non mancarti tua sorella? - chiese Stella - 1... è dolce, 2 è gentile ,3... è tua sorella...-
- hai cento motivi vero?-
- si, e continuo fino a quando non rispondi-
Robin di tutta risposta incrociò le braccia e si buttò indietro nel sedile.
Stella partì con i suoi cento motivi, dopo di che arrivata a metà la lista si esaurì
- bhé?-
- mi sa che devi arrivare a cento- disse Cyborg, Stella sospirò e riprese ripetendo i complimenti in tamaraniano.
Finì...
- DI QUALCOSA! QUALUNQUE COSA! PARLA! NON TORTURARMI L'ANIMA!- sbottò dopo ben dieci minuti... un record per lei.
Appena arrivarono in garage, scesero dalla macchina e Robin riprese a parlare mentre saliva le scale.
- posso stare giorni senza parlare, io e Babs comunichiamo a gesti quando non vogliamo che gli altri capiscano - Stella si lasciò prendere dallo sconforto e si trascinò su per le scale tenendo la testa basta
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- ragazzi, è ora di cena, dov'è Rob?- chiese Stella mentre preparava il " se lo mangi muori "
- penso sia sulla terrazza - disse Corvina
- vado a chiamarlo- decretò uscendo sorridente.
Volò velocissima non voleva rischiare che la cena che gli aveva preparato si raffreddasse.
Prima di aprire la porta che la separava dalla terrazza sentì delle voci
- Babs, sinceramente, pensi sul serio che Batman accetterà un no?-
-so che sei troppo buono per fargli un torto del genere.... e che non vuoi che i titani ti detestino, ma santo cielo! Tu sei stato addestrato per diventare Batman, come Kid Flash Flash, Super boy super man eccetera eccetera.... e poi oggi fai sedici anni....la smetti di pensare questi dilemmi esistenziali?
- non sono dilemmi esistenziali... -
- intendo dire sulla tua esistenza-
- ehm.....- 
- fammi un sorriso-
- mai-
- ti faccio il solletico-
- no, Babs... no, aspetta.... ok- 
- chiamasi smorfia-
- ehm....migliore di questa non la so fare-
Suonò l'allarme
- io vado, vuoi venire?- 
- si!- 
Stella tornò indietro fino alla Main ops, poco dopo arrivò anche Robin 
- chi è?- chiese Babs
- tu che ci fai qui?-
- la mia abilità di spia mi stupisce ogni giorno di più-
- teletrasporto - rispose secco Robin mentre ammaccava veloce i tasti 
- scommettiamo che sei già arrivato alle telecamere di sicurezza?-
- esatto - fece una pausa - ... è ... tizio-
- come tizio?- chiese Babs
- analisi - dissero tutti
- essere fatto di ghiaccio che può usare il ghiaccio in tutte le sue forme-
-appena evaso-
- armi.... raggio congelante-
- tipologia T numero 38-
- per espansione-
- dei poteri- ai titani era venuto il tick all'occhio sentendoli completare l'uno la frase dell'altro
Robin fece un cenno a Babs mettendo la mano dietro la schiena, lei ridacchiò trattenendosi, mettendosi la mano sulla bocca
- stiamo scherzando, ha soltanto il raggio congelante, ed è fatto di ghiaccio- disse Babs - quello iper preciso è Rì...-
Uscirono veloci.
I titani sulla macchina, Robin e Babs sulle moto
- hai già deciso come farti perdonare i quattro anni d'assenza?- disse mentre accendeva il motore imitata dal fratello
- Non rendermi le cose difficili... Kid Flash già è arrabbiato con me... figurati se- non finì la frase perché intuì che i titani erano di dietro e ascoltavano. Mise il casco
- gara a chi arriva prima?- chiese Batgirl
- non sai la strada- 
- come no!- 
Partirono a tutta velocità, lasciando due striscie infuocate a terra, mentre Cyborg andava più lentamente...  ma aveva messo il turbo
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- ho vinto!- urlò trionfarte Babs scendendo e togliendosi il casco mentre Robin era già lì
- si, sei un mito... auguri-
- appena torniamo a Gotham voglio la cop- Babs si bloccò intuendo lo sguardo triste e preoccupato - magari appena ci torno io-
- Robin e Batgirl? Già che ci siete dov'è Batman?- chiese quello
- saresti?- chiese Babs
- ice piac- non ebbe il tempo di finire la frase che qualcosa lo colpì facendolo cadere a terra svenuto
- OH ANDIAMO!- urlò lei - ma che razza di criminali ci sono qui?-
- lo so... un po' stupidi vero?- I titani arrivarono - comunque , non ci sono " il Joker.... " prima o poi mi deciderò a chiedergli l'autografo. Comunque - fece un cenno e lei gli passò le manette  e le mise al criminale, sotto lo sguardo scioccato dei teen titans
- secondo me sei sprecato qui- disse Batgirl.
Robin sgranò gli occhi sotto la maschera ma non le diede conto, ne rispose. Jump city era meravigliosa.
- ti ha mandato lui?- chiese in un sussurro
- cosa vai a pensare? NO!- rispose lei
- bene - 
- ma di cosa state parlando voi due?- chiese Stella
- niente - risposero in coro allontanandosi in due direzioni diverse, pacati
- non vi sembra si comportino entrambi in modo strano? Soprattutto Rob...- disse BB andando accando a Stella in mezzo alla stradaseguito dai titani osservandoli
- si, in effetti... ha qualcosa  che non va- sussurrò Corvina
- da quando c'è Batgirl in giro- concluce Cyborg
- in realtà da quando è entrato Kid Flash e ha detto "Gotham"- puntualizzò Corvina
- che vorresti dire?-
- non vi sembra strano che una persona vada via da una città dove ci sono i suoi parenti e i suoi amici, per andare in una città dove non c'è nessuno che conosce?- chiese la maga
- in effetti .... e poi se non sbaglio Robin ha detto prima di partire qualcosa tipo " mi devo far perdonare quattro anni d'assenza "- sussurrò Stella.
Stettero un attimo in silenzio
- idea!- disse BB
- che idea?- chiesero tutti
- BHE'! Ovvio, prendere Rob, fargli l'interrogatorio e costringerlo a parlare- 
Babs e Robin intanto stavano parlando di qualcosa per conto loro
- impossibile- dissero tutti dopo avergli lanciato uno sguardo 
- no! Non è sbagliato! Dobbiamo costringerlo a parlare... in questo modo....-
 

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Capitolo 4
*** Sorpresa ***


" - Richard! - urlò Barbara inseguendolo per tutta la città, per precisione... nella periferia di Gotham. Non voleva gli facessero del male.
- NO!-
- voglio soltanto sapere che ci - non finì la frase che cadde a terra, inciampando su qualcosa.
Si rialzò dolorante, ma si accorse subito che la caviglia le faceva un male tremendo
- ti sei fatta male zuccherino?- chiese un uomo con un vestito "da uomo d'affari " a righe verticali grigie.
La stava per prendere ma qualcosa lo colpì facendolo cadere  a terra
- guarda chi si vede, Robin-
- E tu saresti? - chiese il ragazzino.Subito quello lo attaccò. Robin con un salto lo superò facendo anche una capriola in aria, per sfilargli la pistola.
Atterrato dietro si girò e gliela puntò caricandola
- sparisci- disse pacato facendolo fuggire. Poi appena fu lontano la scaricò tenendo i proiettili e buttò la pistola
- stai bene?- Babs non lo sapeva che quello era suo fratello e lo guardava stupita ancora a terra
- si certo...posso sapere quanti anni hai?-
- dieci,  Comunque ti consiglio di andare a farti controllare la caviglia- 
- hai ragione -
- vuoi che ti accompagno?- chiese 
- no grazie... ce la faccio da sola e poi devo trovare mio fratello... sarà anche intelligente ma in stupidità non lo batte nessuno - si rialzò appoggiandosi al muro
- sono quattro isolati - le ricordò
- ti dico che ce la faccio e poi a casa ho già mio fratello che si occupa di me -
Il ragazzino salì con un salto sul balcone e la seguì da lì sopra per una buona mezz'ora in silenzio
- non hai altro da fare? Persone da salvare?- chiese lei andando avanti
- sto tenendo sotto controllo te che sei con una caviglia provabilmente rotta, nella periferia della città con più alto tasso di criminalità al mondo... e sei anche figlia di un detective e adottata temporaneamente da Bruce Wayne - disse tutto d'un fiato 
- tu come lo sai?-
- ho le mie fonti - 
- che fonti?-
- se te lo potessi dire pensi che porterei una maschera?-
- no...- Stava per aprire di nuovo la bocca per parlare ma qualcosa precipitò sopra quel ragazzino che respinse con un calcio ma poi con una spinta cadde dal secondo piano sbattendo la testa contro il duro asfalto.
Qualcuno si stava per avvicinare nuovamente a lei ma dato che la signorina conosceva il Kung fu lo colpì con un pugno dritto in faccia facendolo cadere a terra privo di sensi.
Corse dall'eroe che era a terra, anch'esso privo di sensi.
Si morse il labbro e poi gli levò la maschera
- RICHARD!- squittì. Si mise in ginocchio e lo scosse. Quello aprì gli occhi lentamente
- non ti sei fatto male?- chiese - Richard?-
- cosa?!- quello si alzò di scatto ma lei lo trattenne
- sei impazzito? Poteva farti male! Ma dove le hai imparate quelle mosse? E come hai conosciuto Batman e ....e.... Bruce lo sa? E Alfred? E Wally?- iniziò con le domande intanto il fratellino aveva chiamato la sua moto 
- adesso ti porto in ospedale e ti fai un controllo, dopo di che torniamo a casa e ti spiego tutto, chiaro?- chiese flebile interrompendola, mentre saliva sulla moto e le lanciava un altro casco nero.
Visto che non si muoveva scese e la fece salire con la forza, dopodiche salì anche lui di davanti e mise in moto dirigendosi prima all'ospedale, poi in un vicolo vicino, dove si cambio e ammaccando un pulsante cambiò anche il colore della moto, da rosso con la R disegnata a nera con le fiamme rosse.
Dopo una mezz'ora tornò lì davanti e la prese tornando in tutto silenzio alla villa più bella di Gotham.
Arrivati, entrarono in Garage e scesero e si levarono i caschi
- non sapevo che tu avessi una moto... stai bene? - chiese muovendogli la testa e notando un po' di sangue che colava fino ad arrivargli alla guancia, per poi prenderlo prima che cadesse. Gli cinse il petto con le braccia mentre lentamente lo distendeva a terra
- Richard.... sveglia, dai, non era così forte ... Richard!- Wally corse lì velocissimo.
Poi prese una pistola e le sparò un anarcotizzante...."


Robin era seduto in camera sua, sul letto, che fissava la vetrata che per "sbaglio" dava su Gotham city. Cyborg era stato crudele quella  volta, ma lui non aveva obbiettato.
La luce era spenta ma un riflesso chiaro e azzurrino arrivava dalla vetrata e illuminava fiocamente la stanza.
Sentì i passi di qualcuno che si avvicinava. 
Stella.
Sentì bussare e Stella chiese il permesso di entrare, ma lui rispose con un "negato" un po' scortese.
Si alzò e accese la luce capendo che Stella non si sarebbe arresa e sarebbe comunque entrata. E trovare una persona al buio è un po' strano...
- ok, entro- dichiarò varcando la soglia
- volevo chiederti una cosa... che ne dici se alla tua festa di compleanno invitiamo sia tua sorella che Kid Flash-
- festa?- chiese sconcertato - ma se non sapete neanche quando faccio il compleanno?!- 
- si... lo so... però.... BB voleva .... fare una festa per .... te! - disse incerta
- Si e poi un po' di divertimento non guasta!- disse Cyborg entrando felice
- definisci divertimento - rispose schietto 
- ehm... sensazione piacevole, che non ti fa... smettere di ridere..... molto... molto... molto... legato al sentimento felicità- 
- oppure rompere le scatole alla De Martis- disse Kid Flash
- ti avevamo detto di stare fermo - lo sgridarono i due
- provabilmente avete ragione entrambi, però fare una festa senza motivo, non è normale-
- noi ti sembriamo normali?-
- no... non mentalmente almeno-
- vuoi dire che un' aliena, un mezzo robot, un tizio verde, una maga... ti sembrano normali?- chiese scettico Cyborg
- l'aliena, si sul suo pianeta, il mezzo robot è un cyborg e ce ne sono milioni al mondo, BB non sarebbe normale anche se fisicamente, non mentalmente, e ... Corvina viene da un universo alternativo dove non c'è niente di normale infatti la magia esiste- rispose. Ci rimasero scioccati. Non l'avevano mai notato questo punto di vista. Erano a bocca aperta chinati un po' in avanti con le braccia a penzoloni.Immobili. - con permesso... vado ad allenarmi- disse uscendo chiudendo la bocca a Kid Flash

" - più attento, non lasciarti distrarre, può essere fatale- disse Batman mentre faceva una finta con il bastone in modo di farlo girare per poi colpirlo e farlo finire contro la parete rocciosa.
Robin di rialzò all'istante ansimando. Recuperò il suo bastone e si mise in posizione di attacco
- perché non ti arrendi?- chiese Batman
- mai!- attaccò e in un attimo si ritrovò nuovamente a terra. Ma non si arrese. Si rialzò.
Babs e Wally lo osservavano preoccupati
-adesso basta!- disse Kid Flash 
- non puoi continuare .... è pericoloso, hai un limite anche tu!- disse 
- chiedigli se vuole smettere- disse Batman
- non fino a quando avrò la certezza di non poter continuare -
"

- ROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOBIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!!!- urlò Kid Flash scontrandosi con il ragazzo di cui urlava il nome
- adesso... hai... superato... ogni... limite - disse buttandolo di lato con una spinta e rialzandosi  ansimando per la rabbia
- cosa? Ecco... in realtà... ho trovato questo in camera tua- disse passandogli una foto - sono i tuoi?- vedendo che non rispondeva continuò- ecco ancora i titani non l'hanno vista...-
- Kid Flash! Dammi subito quella cosa!- urlò BB correndo lì per poi fermarsi sotto lo sguardo truce del leader

- intendi dire questa cosa?- chiese strappando la foto per poi bruciarla e andare via dicendo come ultimatum - provate a entrare ancora nella mia stanza e farete una brutta fine -
- era soltanto una foto....- sussurrò BB
- indaghiamo vieni- rispose Kid Flash con entusiasmo correndo per tutto l'edificio in cerca della main op trascinandosi BB per il braccio, per poi lasciarlo lì e correre via chissà dove

"- non voglio stare appeso a settanta metri d'altezza, e poi la divisa non mi piace... e pizzica e...-
- non è che  hai paura però non lo vuoi ammettere? Pettirosso?-
- IO NON HO PAURA DI NIENTE!- 
- Ceeeeeerto come no - "


Trattenne una lacrima, arrivò fino alla terrazza e notò che stava piovendo. Non gli importava.
Chiuse la porta che collegava la terrazza al resto della torre.
Sentì un rumore e capì chi era.
Kid Flash

- Robin... erano i tuoi genitori quelli?- chiese. Quello non rispose e abbassò lo sguardo
- scommetto che erano grandiosi, ma cavolo sta piovendo! Ci prendiamo tutti e due la febbre e tu diventi più antipatico di quello che sei realmente e poi mi fai passare i guai- Kid Flash vide Robin trattenere le risate
Kid Flash gli levò la mascherina, notò gli occhi lucidi... tra il triste e il "tra poco svengo dalle risate " in quello sguardo che in quel momento ricordava il cielo notturno.
Stella arrivò poco dopo e vide per la prima volta la faccia completa del ragazzo
- la smettete di seguirmi ?- chiese prendendo la mascherina a Kid Flash e rimettendosela
- noi non ti seguiamo.... - sussurrò colpevole Stella
- allora ... se vado in camera mia non venite?- chiese, loro tacquero - Kid Idiot- disse correndo via mentre quello diventava tutto rosso in faccia preparandosi a inseguirlo poco dopo
- AVEVI DETTO CHE LA PIANTAVI CON QUEL SOPRANNOME!- Disse Kid Flash correndo verso il ragazzo che era scomparso nel corridoio
- mai!- per la prima volta Stella sentì quella risata... e non era stato BB a provocarla... qualcosa non andava... era come se lo stessero perdendo...

"- ROBIN! KID FLASH! Ro....- Megan si fermò davanti al divano, notando Robin addormentato con la testa appoggiata sulla spalla dell'amico e Kid Flash con le mani che reggevano un libro aperto poggiato sulle ginocchia, gigantesco, che minacciava di cadere. La bocca aperta,per respirare ...e russare un po' ... e gli occhi chiusi, con la testa inclinata di lato.
Prese delicatamente il libro stando attenta a non svegliarli e lesse la copertina con gli occhi per poi dire rassegnata:- Robin e Kid Flash versus il libro di storia. Una battaglia persa già all'inizio-"


- ahah! Ti ho beccato! Preparati a morire dal solletico!- disse Kid Flash mentre lo faceva morire dalle risate
- no! Basta!...- disse tra le risate. Kid Flash gli prese la maschera e smise, poco dopo anche il "ragazzino" smise di ridere - da qua la maschera!- disse minaccioso per poi cominciarlo a inseguire per tutta la torre fino ad arrivare davanti alla porta della main op, dove Kid Flash si era rifugiato

"Kid Flash si stava preparando il suo sandwiches delle cinque del pomeriggio giornaliero. Stava per mettere la fetta di sopra quando qualcuno suonò il campanello, andò a vedere.
Robin si calò a testa in giù e mise la salsa piccante dentro il panino, per poi creare un ologramma accanto di panino senza salsa e coprire l'altro con un altro ologramma, che adesso sembrava quello sensa e scambiare i piatti. Kid Flash stava per tornare così andò fuori dalla stanza.
Kid Flash coprì i panini e stava per mangiare quello "con" la salsa, ma se ne accorse - ci hai provato Rob- .
Prese l'altro e lo mangiò. Poco dopo vide il ragazzino in piedi davanti a lui con un sorrisino ebete e le braccia incrociate
- bhé ? - chiese
- 3... 2... 1- Kid Flash si sentì andare a fuoco e divenne tutto rosso. Aprì il frigo per l'acqua ,ma non ce n'era, cercò di far scorrere l'acqua dal lavandino ma la manovella era troppo dura.
Cadde a terra perché con la bocca che gli bruciava a quel modo non riusciva a respirare... Robin girò gli occhi e per pietà gli diede il bicchiere d'acqua dicendo - uffa....- e quello si riprese all'istante con un "grazie " e andò via sorridente "


- ok... che hai combinato? Quella non è la maschera di Robin?- chiese BB 
- si.... e sono l'unico che riesce a prendergliela-
-e a farsi ammazzare senza un buon motivo- disse il ragazzo apparendo dal nulla accanto a lui con le braccia incrociate appoggiato alla parete bianca subito a destra entrando, dove Kid Flash si era fermato stanco ma vittorioso
- AAAH!- urlò quello svenendo con il braccio con cui teneva la maschera puntato verso l'alto
- grazie- riprese la maschera e la mise - seconda cosa...- prese il pennarello nero indelebile e gli disegnò i baffi sulla faccia per poi passarlo a BB e uscire 
- Kid Flash...- Stella lo fece rialzare e svegliare 
- la deve smettere di spaventarmi in quel modo.... - disse mettendosi una mano sul cuore. Passò davanti al monitor spento e vide il suo riflesso...


3

2

1
...
- R O B I N ! ! ! ! -
urlò
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________


- questa me la paga, oh si se me la paga.... lo ammazzo lo distruggo-
- pensavo li volessi i baffi- disse una "persona" passandogli l'asciuga mano mentre si lavava per l'ennesima volta la faccia
- grazie Roooo... SONO ANCORA ARRABBIATO CON TE!- disse mentre accettava l'oggetto
- chiamasi... classico scherzo che si fa agli amici idioti, che ti prendono sempre la maschera-

- ma non con quello indelebile!-
- tieni- disse passandogli una specie di "spruzzino" con uno strano liquido all'interno
- cos'è?-
- serve a levarsi il segno no?- 
- grazie... amico... un po' mi sei mancato...soltanto un po' però... e poi Babs è una noia!-
- Ah. Bene, quindi ti sono mancato... che ore sono?- chiese mentre quello si spruzzava il liquido in faccia e dopo essersi passato l'asciugamano erano scomparsi i baffi 
- funziona!- disse felice - comunque è l'una di notte e dovremmo già dormire da un pezzo- 
- io non ho sonno-
- neanche io -
- leggiamo un altro libro di storia?- 
- se funziona... comunque dovrei dormire qui per questa notte, me l'hanno chiesto i titani e mi sono fatto dare il permesso-
- da tuo zio Berry?-
- si...-
- e te l'ha dato subito o l'hai ricattato?-
- la seconda...- iniziarono a parlare mentre andavano nella main ops
- come hai fatto? E' una vita che cerco un buon ricatto- gli passò le foto
- hai usato il ritocco immagine?-
- si....-
- PERCHE' NON CI HO PENSATO IO!-
- perché tu sei Robin , io sono Kid Flash... semplice-
Entrarono nella main ops, che era completamente al buio
- Stella è inutile nascondersi sotto il tavolo, BB .... perché ti sei trasformato in un pipistrello?... Cyborg... come hai fatto a infilarti nel frigo? Corvina ... sei un'ombra?- disse il ragazzo prima di accendere la luce
- SORPRESA!- dissero i titani - per quello che può valere...- sussurrò poi BB
- e ... che si festesteggia?- chiese Kid Flash
- il compleanno di Robin no?- i due si lanciarono un'occhiata perplessa
- ehm.... glielo dici tu o glielo dico io?- chiese Robin
- tu che riesci a dire le cose in faccia agli altri senza farti venire i sensi di colpa-
- ok... oggi non è il mio compleanno, e anche se lo fosse non l'avrei comunque festeggiato... perché la "sorpresa"?- chiese
- sono sedici anni secondo un calcolo di Cyborg... e qui in America si raggiunge a sedici anni la maggiore età... E' UN EVENTO CHE NON SI PUO' PERDERE!-
- non a diciotto?- chiese lui mentre BB già metteva la musica
- amico...-
- si lo so.... se non puoi batterli unisciti a loro... - abbassò il mantello - credo che dovrò prepararmi psicologicamente a qualcosa tipo...-
- provare emozioni?- chiese Kid Flash
- esatto!-

 

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Capitolo 5
*** rivelazioni ***


ok.... il trucco "oggi non è il mio compleanno" non ha funzionato... Wally ovviamente doveva rovinare tutto e dire loro che stavo mentendo! Stupido velocista! Non lo sopporto! Perchè non se ne rimaneva con la biondina?! E adesso!?!  Siamo seduti tutti a terra in cerchio con le gambe incrociate che giochiamo a obbligo o verità... bene!
PROPRIO QUELLO CHE VOLEVO EVITARE!
- allora.... Rob ... obbligo o verità?- chiede Kid Flash raggiante. Come vorrei potergli spiaccicare la faccia contro il muro!
-secondo il primo obbligo devo scegliere verità....  per tutto il gioco- è stato furbo Kid Flash, non è proprio una zucca vuota. -che senso ha la domanda?-
- come pensavo... verità- continuò Kid Flash - allora.... hai mai avuto relazioni con qualche ragazza?- chiede dopo aver sentito i bisbiglii dei titani
  facendo finta che Zatanna non sia la mia unica vera ragazza .... Sono un play boy troppo fantastico, na non voglio che i Titans pensino male di me. Meglio far fibta di niente
- ehm....intendi dire .... interazione tra due persone di diverso sesso che comprende... uscite serali... scambi floreali.... - perché sento le guancie andare a fuoco?  I titani si mettono a ridere
- non c'è nulla di male- dice BB rassicurandomi, cioé , provandoci
- no, nessuna - rispondo distogliendo lo sguardo
- si certo... e Zatanna non esiste? E Mary? Tiffany? Natasha? Lucy? -
- non è tornata nel suo universo?-
- quello magico?- chiede Babs, mi giro di scatto... CHE CI FA QUI!?!
- la magia non esiste - diciamo insieme io e Kid Flash
- oh santo cielo... ancora con questa storia!?!- dice. Mi alzo e prendo la bottiglia d'acqua dal frigo mentre parlano. Per sbaglio ammacco il fondo del frigo che si apre mostrando uno scomparto segreto con tre bottiglie di Vodka al limone. Cyborg, che mi combini?. .. e se facessi un piccolo e innocente scherzo a Babs? Metto la vodka nel bicchiere celeste opaco e vado da lei.  
Praticamente noi sappiamo sempre di cosa ha bisogno l'altro, dov'è l'altro, e cosa sta facendo.  Ci leggiamo nel pensiero.
- tu compari sempre così?- chiede BB
- si... - le passo il bicchiere d'acqua che le ho versato - grazie - beve un sorso e la sputa subito su BB - tu e i tuoi stramaledetti scherzi!- dice lanciandomi uno sguardo agghiacciante
Kid Flash mette un dito nel bicchiere per poi spostarlo in bocca leccando il liquido
- Dovevi metterci quella all'amarena- dice rassegnato ... 
- comunque ... Zatanna è dal mese scorso membro effettivo della Young Justice- mi informa incrociando le braccia e iniziando a fissarmi truce
- bhé?- chiedo. Non risponde . So che vuole. Vuole le mie scuse . E sta iniziando a farmi sentire in colpa. Io sentirmi in colpa? Ma quando mai? Meglio che glielo dica o non mi lascerá in pace.
Mormoro "scusa" e lei sorride
- Il tuo rispetto per le altre persone va e viene - afferma con non chalanche
"ringrazia il fatto che sei una delle poche persone che conta" penso girando gli occhi
- ok... Robin a chi chiedi obbligo o verità?- chiede Stella
-a... te - rispondo 
- obbligo-  dice. Babs e Kid Flash rabbrividiscono mormorando "aiuto" mentre mi siedo accanto a lei
- la nostra cara principessa... è obbligata a entrare nella camera di BB e... rimanerci senza respiratore ne svenire.... cinque minuti interi- i titani si paralizzano mentre Stella sviene addosso a me, poggiando la testa sulle mie gambe - ho esagerato?- chiedo
- SI!- dicono tutti 
- Ok... allora...- BB mi suggerisce " dille di baciare il ragazzo di cui si è innamorata" - stai scherzando?- dico scettico
- dai!!!- 
- ok, non devi entrare nella camera di beast scemo  però...- non finisco la frase che si alza radiante
- davvero?!- urla abbracciandomi. Tutti sanno che la stanza di BB è una discarica
- no...- sorride... non riesco a farle un torto del genere - però dato che dare l'obbligo é un obbligo... ti obbligo a ...- BB mi guarda speranzoso.
BB o Stella? 
- scegliere anche al prossimo giro obbligo, chiunque sia a porti la domanda- dico lanciando uno sguardo al verdolo
Kid Flash e Babs sono scioccati. Sgranano gli occhi e la bocca
- stai male - dice Wally iniziando a girarmi intorno osservandomi. Mi abbraccia e controlla se ho la febbre. Come osa?
- LASCIAMI -‹br /› - calmo, va bene -. Lo guardo male. Come osa dopo quello che mi ha fatto? Che abbracci la biondina. - ok.... Cyborg - dice Stella per poi obbligarlo a fare un graffio alla sua macchina. Che scena esilerante. Cyborg piange mentre usa la sua mano metallica e fa un graffietto per poi abbracciarla e chiederele scusa per mezz'ora, mentre noi osserviamo trattenendo le risate, cioè tutti a parte me!
Poi Cyborg obbliga BB a spaccare in due i suoi videogiochi preferiti. Quello lo fa tra le lacrime, per poi ricevere un abbraccio dispiaciuto da parte di Batgirl
- da quant'é che ti sei un po'....- cerco di trovare la parola adatta 
- addolcita?- chiede Kid Flash - le ho fatto vedere un film "sentimentale"-
- quale?- chiedo scocciato.
- quello del cerbiatto - Mi blocco. Ha provato a rifilarlo a me, possono essere molto pericolosi quei polpettoni romantici - se ha funzionato con lei... funzionerà anche con te, non credi?- chiede
- non puoi più obbligarmi - lo , lo odio, lo odio, lo odio ...
- ah davvero?- i titani consolano BB che finalmente accenna a calmarsi
- Ok... BB...- prova Corvina, ma quello si mette a piangere e sul serio
- Robin? Perchè non provi tu?- chiede Stella
- non so consolare le persone - rispondo
- si, certo come no, una volta sei rimasto a casa lasciando perdere la missione più importante di tutte soltanto perchè non potevo uscire che mi ero rotto la gamba -. Me ne sono pentito.
-è la verità?- chiede Stella
- provaci - mi incita poi Corvina monotona
- ok...- giro gli occhi - te li scarico da internet come tutti quelli che ho in camera e te li masterizzo- 
- FARESTI QUESTO PER ME!?!- urla sorridente 
- . . . si certo - dico provando a rimanere distaccato 
- EVVIVA!- urla. Kid Flash mi prende la maschera e se la mette al posto della sua.
- come sto?- 
- sembri un idiota - rispondo togliendogliela. Siamo entrambi senza maschera. 
i titani ci guardano strano
- ops...- sussurra Kid Flash
- già ops...- rispondo brusco. BASTARDOOOO. MI HA APPENA LEVATO LA MASCHERA! DAVANTI A TUTTI!!!
- non la tiene mica tutto il giorno - dice Babs levando anche la propria 
- aspetta... fammi capire... voi la mettete e poi la togliete? Cioé... non state così sempre?- chiede Cyborg scettico
- è una scocciatura - diciamo tutti e tre insieme 
- pensavo che tu adorassi la tua- dice Cyborg indicandomi
- abitudine -rispondiamo tutti e tre contemporaneamente... di nuovo...
- impossibile - dice BB

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Capitolo 6
*** basta obbligo o verità! ***


-  quindi facevi parte della loro squadra?- chiese Corvina 
- a volte si, a volte no- rispose Robin senza alzare gli occhi dal libro che sembrava nuovo, con la copertina blu ruvida
- in che senso?- chiese Stella
- a volte partecipava ,cioé " non ho nient' altro da fare quindi vi rompo l'anima"- disse imitandolo - e poi, le altre missioni esterne, della serie " non rompere Kid Flash, ho ancora un sacco di cose da fare" , che significa " ho una missione di cui non posso parlarti perché è top secret "- gli lanciò un'occhiata - parole sue! - lo indicò alzando le mani in segno di resa
- ah... a chi toccava?- chiese Babs
- tu devi chiedere a qualcuno obbligo o verità - la informò radiante BB
- ok... ROBIN! FRATELLINO MIO- 
Robin alzò appena gli occhi - se dico obbligo?-
- perfetto! OBBLIGO!- Babs ghignò - ok... di a Zatanna che ti piace ancora-
Robin in tutta calma chiuse il libro, lo posò di lato e guardandola dritta negli occhi - mai - 
- ok... è troppo anche per te, manda a quel paese Batman ! - Robin impallidì di colpo, sgranando gli occhi
- stai scherzando vero? Già non ci sopportiamo, figurati se lo mando a quel paese!-
- l'hai mandato a quel paese già una volta se non sbaglio- disse Kid Flash
- tu da che parte stai?-
- cancellate il mio commento-
- altrimenti... Zatanna-
- ti detesto - disse alzandosi andando al computer con passo incerto
- io ti adoro in queste situazioni- replicò lei
ammaccò il pulsante per la video chat 
- perché so per certo che questa cosa non andrà a buon fine?- appena la schermata si attivò disse- vai a quel paese- poi chiuse e bloccò il numero, prima che l'altro potesse rispondere
- Amico... hai fegato!- disse BB
- io sarei morto piuttosto- aggiunse Cyborg 
- io mi sarei imbottito di hot dog - 
- tu ti imbottisci sempre di Hot dog- replicò Babs
- Babs, quanti messaggi...chi è Mattia?-
- oh no! Ci risiamo!-  si alzò e stese la mano in avanti con il palmo rivolto verso l'alto pronta a ricevere l'oggetto
- che schifezze vi scrivete?- chiese continuando a leggere andando verso la luce e accendendola, rendendo inutile la candela posta in mezzo al cerchio formato dai titani seduti per terra
- dai! Lo sai che schifezze scrivo! Ridammelo !- Robin alzò il braccio con la quale teneva il telefono continuando a guardarlo mentre lei cercava di abbassargli il braccio disperatamente
- no, sono tuo fratello, tu i miei li leggi e ti diverti pure.... e Tim!?! Siete rimasti in contatto tu e il moccioso? - disse mentre la faceva cadere a terra con lo sgambetto. I teen titans lo guardarono sbigottiti.
- Lui chiama tutti i bambini mocciosi-
- ma sei stato anche tu un "moccioso"-  gli disse Stella
- si, però non mi comportavo così-
- io lo so... eri iper attivo, non stavi mai fermo, serietà al massimo, rispetto ad ora... e mi prendevi sempre in giro, e PER PARTECIPARE AD HALLOWEEN TI HO DOVUTO RICATTARE!- li informò Kid Flash
- da quant'è che vi conoscete?- chiese Stella
- sfortunatamente da una vita -
- cioé da quando avevamo entrambi quattro anni, non lo sapevamo, poi ci siamo rincontrati alla Young Justice e c'è voluto un mese per capirlo... Per me- aggiunse il velocista
- richiesta: dato che non interessa più a nessuno, possiamo lasciar perdere obbligo o verità?- chiese Robin 
- ok...- concordarono tutti alzandosi, mentre Batgirl aveva appena riavuto il telefono 
 

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Capitolo 7
*** explosion ***


I titani dormivano nelle loro stanze, Kid Flash stava sul divano e Babs aveva recuperato il fratello per parlargli in privato, proprio davanti al divano sulla quale dormiva il velocista
- allora... hai detto a batman di andare a quel paese ... quindi sarà un "no"- il ragazzino era sul divano e non si era accorta che dormiva anche lui, fino a quando non si accorse che non rispondeva più e teneva la testa poggiata sulla mano, che a sua volta era appoggiata per il gomito al bracciolo del divano.
Gli si avvicinò e lentamente stando attenta a non svegliarlo, gli alzò la mascherina, portandogliela un po' più sopra del ciuffo nero che gli penzolava davanti all'occhio destro, mostrando gli occhi chiusi. La bocca era socchiusa e si poteva sentire il suo leggero e silenzioso respiro.
Si sedette accando ad esso e appoggiò la testa sulla sua spalla. Rimase così anche lei, nel buio e nel silenzio, per pochi minuti. Anche lei stava per crollare dal sonno ma si ricordò che doveva tornare a casa prima dell'alba.
Provò a svegliarlo per avvertirlo, ma le dispiaceva tanto rovinare l'unico momento in cui chiunque avrebbe osato dire "oooh! Quant'è carino! ".
Spostò la mano che gli sorreggeva la testa, e lo distese sul divano.
Di solito si sarebbe svegliato al primo tocco, ma BB, Cyborg, Stella, Corvina, lei stessa e Kid Flash avevano fatto un complotto cioè: fargli bere due bicchieri di ... cose leggere....che lo rendevano sicuramente più vivace,attivo e non lo faceva mentire ma aveva effetti collaterali dopo un'ora e mezza ...  e poi un altro obbligo era stato fargli scegliere verità per tutta la durata del gioco. Svegliò così Kid Flash che russava
- mm.... - si lamentò - che c'è Babs ?- disse con una voce tra lamento e quella tipica di chi sta ancora dormendo o parla nel sonno
- devo andare via-
- perché non hai svegliato Rob?- 
- perché...- lo indicò, e anche Kid Flash ebbe la stessa reazione
- ho capito, ma se gli dico che è carino mi fa a pezzi, meglio di no- rispose, stava per richiudere gli occhi quando la schermata si illuminò, svegliando anche il ragazzino che si stropicciò un po' gli occhi 
- chi ha acceso la luce?- chiese alzandosi.
Vide l'immagine di un'esplosione e poi sentì il suono, ma non nel video... nella realtà.
Ad essa seguirono tante esplosioni una dopo l'altra, e il frastuono fu tale, che Robin e Batgirl si coprirono le orecchie, e quasi a lei lacrimavano gli occhi.
I titani corsero lì, BB sussultava al minimo movimento o tocco. Gli animali non sopportano i botti.
- Robin! Batgirl! State bene?- chiese Kid Flash mentre il "casino " continuava
- maledettissimi ultra suoni!- dissero entrambi mentre tutto iniziava a placarsi. Appena tornò il silenzio i titani poterono riprendersi dallo shock
-  CHE E' SUCCESSO!?!- urlò Stella anche lei spaventata
- ti prego non urlare - disse Babs in un lamento
- ok... che si fa in queste situazioni? Robin?- si girarono tutti ma non lo videro
- dov'è quando serve?- chiese Babs in un sussurro
- l'esplosione sonica a ultrasuoni è iniziata nel centro di... Gotham city e... si è propagata in tutta la città . Secondo lo schema, dovrebbe esserci un'altra esplosione a tempo indeterminabile qui a Jump city ed essa potrebbe distruggere tutto -  rispose Robin accendendo il software di ricerca nel megacomputer
- ultra suoni? Dovresti allora essere a terra !-
- Kid Flash,  un po' di silenzio per favore?- chiese un po' infastidito 
- no, sul serio!- urlò. Robin lo ignorò mentre la sorella copriva la bocca del velocista.
- C'è altro?- chiese Cyborg. Notarono lo sguardo vacuo del ragazzo .
Ci fu un'altra esplosione e poi un suono simile ad una sirena. Si sentí un rombo e la torre fu percossa da una scossa. Le vetrate si infransero e il fumo penetró nella stanza facendoli tossire. Uno spettacolo orribile quanto affascinante si paró davanti a loro: i palazzi erano in fiamme, l'orizzonte era rosso, caldo e ardente, sembrava che il Sole stesse emanando piú luce possibile, come se quello fosse l'ultimo tramonto. Ma non era sera, era notte e il sole erano le fiamme che divampavano e divoravano la cittá. Un bubbolio lontano, un lampo, l'aria calda che li investiva e un boato. Tutti a parte Robin che era ancora ritto in piedi, con il mantello che svolazzava...

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Capitolo 8
*** vi faccio conoscere la mia famiglia ***


Ho la vista un po' sfocata, vedo soltanto il grigio/nero del fumo e il rosso/arancione delle fiamme.
Tossisco, di qui a poco non riconosco nemmeno il posto in cui mi trovo. Non vedo i titani, nessuno.
Faccio un passo avanti e per poco non cado a terra, noto la gamba destra tinta di rosso e un po' più lontano un pezzo di vetro insanguinato.
Potrebbe essere il mio sangue o quello di Stella, o BB o Corvina o Wally o Barbara... o Cyborg. Fermo. Cyborg è per metà robot non è detto.
Devo riuscire a calmare le fiamme, o quanto meno salvare gli altri. Dovrei chiamarli amici... soprattutto dopo il piano che hanno fatto per scoprire di più su di me...
Sento la risata più pazza, sadica e inquietante che esista al mondo. E vedo una sagoma nera spuntare nel fumo nero di fronte a me.
Non ne distinguo i caratteri, ne la voce. Non ne capisco l'identità, ne le sue intenzioni
Continua a ridere e poi scompare.
Poi cade vicino a me una bomba di medie dimensioni. Non ho il tempo di rendermi conto della situazione che esplode. Finisco a terra, finalmente noto le sagome dei titani, di  mia sorella e di Wally.
Li devo portare fuori di qui... tossisco. Mi rialzo, vedo tutto girarmi intorno, le gambe cedono, cado in ginocchio. 
Ce la devo fare.
Questa volta mi rialzo, e riesco a fare qualche passo. Qualcosa mi colpisce dritto alla testa, lasciandomi emettere soltanto un sussulto.
Cado a terra sentendo ancora una volta quella risata pazza, sadica e inquietante. Ma non vedo altro che buio.
L'ultima cosa che ricordo di quella notte sono delle braccia che mi prendono e mi sollevano ____________________________________________________________________________________________________________________________________________

Mi sveglio di soprassalto ansimando. Incubo. Ovvio.
Apro gli occhi chinando il capo e cercando di ristabilizare il respiro.
Rimango due minuti così... poi mi accorgo che questa è la vecchia stanza, cioé quella di quando vivevo a villa Wayne.
Le pareti e il pavimento sono neri, il letto bianco, e i poster attaccati con i teschi in fiamme, o mozzati e le armi appese al muro, le katane..... tutto è ancora lì com'era. Anche il manichino, di stoffa con dentro il sangue finto che ho fatto ad Halloween tanto per spaventare Wally, alla quale ho mozzato la testa in un impeto di rabbia verso il pipistrello.
Mi alzo di scatto, sono in divisa...i capelli per la prima volta in quattro anni non hanno chili e chili di Jel per tenerli su e non ho la mascherina.
E ho una fasciatura alla gamba destra, un po' più sopra del ginocchio.
Mi alzo, con cautela.
Vado alla porta e la apro, appena intravedo uno spiraglio di luce, Stella mi arriva addosso felice
- STAI BENE! ERO TANTO PREOCCUPATA!- urla, per poco non cado!
E adesso mi sta pure stritolando. Non sopporto quando lo fa, ma non voglio risponderle male.
- hei Stella lascialo respirare- dice BB dietro di me, mentre accende la luce, ridendo. BB non sa quanto lo adoro. Lei arrossisce e mi lascia sussurrando " scusa "
- ok... prima cosa... state b- non finisco la frase che anche Kid Flash mi abbraccia
- Stai bene vero!-Come osa anche solo toccarmi dopo quello che mi ha fatto!?!
- io si, ma se tu non ti stacchi entro tre secondi ti spiaccico contro il muro- mi lascia 
- sempre così affettuoso....-
continuo a non capire il motivo di tanta agitazione... o felicità o stupore. Dopotutto non è successo niente di che
- Robin, lo sai che ci hai fatti preoccupare ? - dice Stella
- e di che?- chiedo
- bhé... dopo il colpo che hai ricevuto e le ferite profonde che hai riportato, alla spalla, alla gamba...- dice Cyborg senza finire la frase 
- tu non hai sentito niente, vero?- chiede Kid Flash. Inutile rispondere è una domanda retorica. In ogni caso sbuffo e mi volto offeso. Wally mi fissa sorpreso - che hai? -.
- La città? - Chiedo. Chissà cosa é successo. - Per un terzo distrutta, solo feriti - dice Cy. Grazie al cielo. Mi accorgo soltanto adesso di essere senza la cintura.
Lancio uno sguardo maligno a Wally portandomi una mano al fianco
- è di sotto, ci ho giocato un po' con BB e Cyborg e Stella-
- e Speedy e Megan e Zatanna, dimentico qualcuno? Ah si! Tuo cugino Bart, Acqualad... - dico con non chalance
- dimentichi Blue....e la sua... corazza- dice nascondendosi dietro Cyborg 
-  vado a recuperarla, perché alla prossima ti riduco come Larry- dico andando verso la porta
- che hai fatto a Larry!?!- urlano i titani intendendo il piccoletto dell'altro universo alternativo
-  Il coso che c'è dietro di voi - dice Kid Flash indicando il manichino legato al palo che sembra fatto di tanti cuscini vecchi messi assieme per formare le varie parti e con la testa mozzata.
Si girano e sobbalzano. Possibile che non l'abbiano notato?
- BLEAH! - dicono
- davvero, come gliel'hai mozzata la testa?- chiede Cyborg
- con quella- dico tornando lì e indicando la spada appesa al muro
- e perché gliel'hai tagliata?- chiede BB
- è una storia mooooooolto lunga -
- e noi abbiamo mooooooolto tempo- mi fa il verso Kid Flash
- sono ancora ancora arrabbiato con te! - dico
- e dai! Lo sai che sono dei meravigliosi gioccatolini le tue armi !- dice. HA. APPENA. CHIAMATO. LE . MIE . ARMI. GIOCATTOLINI!?!
- NON SONO GIOCATTOLI! - urlo per poi fare un lungo sospiro e girarmi dall'altro lato e incrociare le braccia cercando di calmarmi
- wow... non hai mai avuto una reazione del genere! Quindi adesso so come farti infuriare!-
- e farti uccidere - dice monotona Corvina
- stai scherzando! Robin non ha mai fatto male a nessuno... almeno... non ha mai ucciso nessuno. Vero?- mi chiede. Non rispondo, la domanda è troppo stupida e ogni volta che me lo chiefono sento un groppo in gola e il senso di colpa.
- domanda stupida vero?- chiede - anche questa, potresti semplicemente rispondere con un cenno, o qualcosa- continuo a non rispondere tenendo lo sguardo fisso nei suoi occhi verdi. Freddo e duro con le braccia incrociate al petto - no, niente, vero?- 
- e dai!!- continua - di qualcosa! - continua per cinque minuti girandomi intorno
Con un sospiro alzo di qualche centimetro la spada dalla sua apposita mendola e accanto a me si apre un passaggio. Una specie di buco circolare nel pavimento
- volete venire?- chiedo ai titani 
- dove porta?-
- non mi è permesso dirlo, però raggirando le regole ve lo posso far vedere- 
- ok!- dice BB 
scendendo giù per primo, poi tocca a Stella e Corvina che volano. Cyborg con un po' di indecisione li segue
- Amico, Batman ti ucciderà per questo-
Lo guardo malissimo. Anche lui scende, poi lancio la spada per qualche centimetro, scendo prima che la spada si posi sulla mensola e quindi chiuda il passaggio.
Arrivo nella batcaverna in piedi. Non la ricordavo così grande e non ricordavo nemmeno ci fossero così tanti pipistrelli attaccati alla parete rocciosa superiore.
Siamo su una delle tante piattaforme. Sono tutte collegate tra loro e... Siamo a più di sessanta metri dal fondo della caverna. 
Eh si... siamo un po' in alto.
Mi avvicino al bordo.
Vedo i vari piani divisi anche in "stanze" da pareti di cemento. Non hanno coperture e si vede l'interno da qui .
Mi avvicino al bordo, guardo giù. 
Vedo il pavimento oscillare, fino a darmi la nausea.
Faccio un passo indietro spostando lo sguardo fino ad arrivare a Corvina. Lei è a bocca aperta. Mi rendo soltanto adesso conto del fatto che non ha parlato molto e non mi sono quasi accorto della sua presenza.
- Non potrete usare i vostri poteri qui - li avverto. Speedy entra in stanza. Ma perché é cosí antipatico con me? Prima eravamo amicissimi! - ed ecco la pulce! Che ci fai qui? Non eri a Jump?- chiede
- non ti riguarda - rispondo
- certo, di la verità... è un caso vero?- Megan gli da uno spintone 
- ciao! - dice sorridente - scusa ma oggi per lui è una giornataccia-
- allora lo è sempre - risponde Wally. Ora mi difende, fantastico.
Com'è che non chiedono chi sono questi qui?
- ah... ci siamo già conosciuti tipo un quarto d'ora fa- mi informa Stella.
Poi corre via verso un tavolo attirata da un porta foto....
- Volevamo tutti chiederti una cosa... perché qui sorridi?- chiede Stella mostrandomi la foto
- perchè è bravo a fingere le espressioni facciali - risponde KF. Lo ringrazio mentalmente perché non voglio che loro mi conoscano come quel debole e stupido bambino. Quella foto è dell'anno in cui ho smesso quasi completamente di ridere , sorridere, mostrare qualsiasi sentimento
- io non ci credo!- risponde Stella. Bhé.... stavo ridendo perché Kid Flash stava facedendo l'imitazione di Batman e quella, io so, che è la più divertente al mondo 
- . . . dovresti crederci invece,  perché è la verità - rispondo - ok, Kid Idiot ti do tre secondi di tempo per- inizio pensando alla cintura
- tieni - me la porge sorridendomi timidamente. I suoi occhi verdi sembrano brillare nell'oscurità.
- ci sei arrivato alla fine, mi sorprendo -  la metto con questa frase
- la devi smettere di prendermi in giro- obbietta
- una ragione?- chiedo
- perché i migliori amici non si comportano così!- continua... migliori amici, mi sfugge il significato. Pensavo preferisse la biondina a me.
- davvero?- 
- si! Certo! Si basa sul rispetto reciproco!- 
- no, intendevo dire il concetto "migliori", se ricordo bene, correggimi se sbaglio la mia compagnia non ti é molto gradita -
-Non è assolutamente vero! Praticamente stavamo sempre appiccicati! Ma da dove ti vengono quest... lasciamo perdere...  - si passa una mano in faccia
- ed ecco il nostro Robin!- dice Cyborg alzando gli occhi al cielo, non capisco che intende ma va bene
- quello che non si vergogna di avere Kid Idiot come amico- sussurra Speedy
- 1... Kid Idiot lo posso dire soltanto io 2... che c'è di tanto brutto? -
- perché lo puoi dire soltanto tu?- chiede ancora. Sta diventando seccante. Come ne esco? Una minaccia! Perfetto:" - perché l'ho inventato io e se lo dici di nuovo ti rimpiazzo per davvero con la bionda isterica nel senso che ti faccio sparire e non ti ritrovano più -. Credo di aver fatto infuriare Artemis. Devo smetterla, non è stata colpa sua... Più o meno. Sono solo geloso. In ogni caso, ecco che arriva la strigliata: - Cosa sarei io?- Chiede lei guardandomi male. Oh... Pensa di riuscire a farmi paura. Ho passato anni a sopportare Batman, sopravvivrò al suo sguardo "terrificante". Hündin! - L'ho già detto! Come fai a distrarti cosí? Vergogna, vai nell'angolo e pensa ai tuoi errori! -. Si tira una manacciata in fronte, poi aggiunge esasperata: - Capisco che ce l'hai con la lega in generale, ma che ti ho fatto? -. Che mi hai fatto?! Io ti ammazzo. No. Calmo. Non l'ha fatto di proposito. Risponderò: - Niente. Mi piace infastidirti perchè ti incavoli facilmente. Ed è facile perchè non reggi i commenti -E in questo modo la faccio arrabbiare ancora di più, tanto che dalla stanza sbuffando e camminando con veemenza.
Appena esce Wally fa per battermi il cinque ma lo lascio in asso.
- voi due, siete stressanti- dice BB- quasi più di me-
- oh te l'assicuro, questo è il minimo- dice Batgirl - HANNO FATTO IMPAZZIRE ANCHE SUPERBOY CHE E' LA PERSONA PIU' TRANQUILLA CHE  ESISTA AL MONDO E-
- non ci sono così tante persone al mondo- dico, lei mi da una gomitata fortissima al fianco. Fa malissimo! Rimango però impassibile
- QUESTA PERSONA QUI- mi indica - Riesce a far impazzire chiunque nel giro di 3 secondi !-
- si, ma ci vuole anche Wallace altrimenti non funziona -
- come no... -
- ragazzi, noi dovremmo and- provo a dire ma  entra Flash velocissimo come al solito nella sua tuta rossa e si ferma davanti a me
- che avete combinato? Quando Wallace fa quella faccia vuol dire che  c'entri tu e avete appena distrutto qualcosa. E poi... che ci fai qui?-
- noi? Che cosa avremmo potuto combinare in 15 minuti? Magari 20 - risponde per Batgirl
- l'ultima volta hai detto così e cinque secondi dopo ho trovato il laboratorio mezzo bruciato, come me lo spieghi?-
- esperimento sulle sostanze altamente infiammabili -
- l'hai detto pure l'ultima volta e poi ho scoperto che eravate tu e Wally che ... usavate ...- in realtà ci stavamo facendo la guerra comunque...- i lancia fiamme-
- abbiamo appena fatto uscire dai gangheri freccetta- dice quello
-  Wally, prima o poi ti insegno a mentire-
- ma le tue scuse fanno pena!-
- si, però reggono -
- soltanto perché parli così scientificamente che solo un genio ti capirebbe-
- ve l'ho detto! La dovete piantare di rompergli le scatole, soprattutto tu... ah Batman ti doveva parlare- esce veloce come al solito richiamato dall'allarme
- adesso capisco perché reggi gli interrogatori!-  urla Cyborg
- no, te l'assicuro, è per altro... tipo... quattro ore giornaliere dallo psichiatra scolastico con Kid Flash soltanto per un brutto scherzo alla professoressa- dico
- e noi abbiamo il filmato- dice Megan. E con questo sto certo che la mia reputazione e anche la dignità, sono andate a farsi fottere, non ci sono dubbi!
- lo voglio vedere!- urla Corvina malevola
- oh eccolo qui!- dice Megan tirandolo fuori da chissà dove. No, veramente. Ormai inizio a pensare che abbia qualche tasca magica dove contiene tutto
Lo inserisce nel Batcomputer, ammacca qualcosa... ed eccolo qui! Il filmato che mi porterà al suicidio! No sul serio! Meglio morire piuttosto che vivere con questa vergogna... ma che penso! E poi perché sono così felice di stare qui! Avrò la febbre, l'influenza! Qualcosa! Si sto male! Io non ho sentimenti! Niente emozioni.
Sto soltanto dalla parte del giusto
- 3...2....1....- si spengono le luci...
"- ciao Ted!-
-  rispetto!-
- si e tutte quelle cose gentili lì ... parlandoci chiaro, non ha prove contro di me, non ho fatto nulla di male, nel mio zaino non c'è un altro laser o disintegratore o cose del genere, sono innocente, se conta dirò che mi dispiace ma lei come psicologo oltre che fare pena magari potrebbe capire che sto mentendo...non c'ero quando è esplosa la macchina e se c'ero non c'entro nulla...-
- io non ho accennato all'esplosione della macchina-
- oh bene, so per certo che date la colpa sempre a me-
- oppure lei scagiona sempre il signor Wallace Wally West... pensa che c'entri qualcosa con qualche fatto familiare?-
-questo è il punto in cui cerca di estorcermi un racconto triste, tremendo, straziante come suggerirà sicuramente quel libro per psicologi principianti? Stia certo che non ho nulla di così interessante da dire... però proverò a stare al gioco, per quanto mi sia possibile.Quindi la domanda ovvia da fare è: Allora, cosa dovrei fare di preciso? Non so, raccontare della mia vita, del non perché io abbia fatto quel che non ho assolutamente fatto-
- bhé dirmi intanto perché "non" hai fatto esplodere il motore della macchina della professoressa di scienze!-
- sarebbe stato in quel caso un'esperimento finito male!-
- e perché sulla macchina della professoressa!?!-
- perché ... lei, ha una lamborghini che ha un motore perfetto per certe cose-
- ma perché avrebbe dovuto fare questo esperimento?-
- ma lei che psicologo è? -
- uno molto paziente-
- e con laura e diploma falsi...-
- non si permetta!-
- si vede lontano un miglio!-
- mi ha scoperto -
- allora, posso sapere il perché di questa azione?- chiese il ragazzino prendendo un cruciverba e una penna
-allora... penso, per orgoglio magari perché volevo che i miei fossero fieri...-"
il filmato si interruppe, si formò uno sfondo bianco con una scritta " due minuti dopo"
"- mia madre non mi ha mai voluto bene, forse perché era una spogliarellista e dopo avermi lasciato non è più tornata- disse lo psichiatra o paziente, non si capiva più chi era cosa, però l'uomo dai capelli grigi corti e radi sul capo, con gli occhiali e il frack nero, piangeva! La situazione si era completamente ribaltata..."

- dicevi che era uno strazio!- urla Kid Flash
- si certo! Non hai idea di cosa ci può essere di così noioso e straziante di quelle storie! Non hai idea di quanto siano noiose- 
- e io che pensavo che fosse riuscito finalmente a metterti in riga- sussurrò Babs
Perché è la prima volta che lo vedono?
___________________________________________________________________________________________________________________________________________ Robin, Kid Flash , Speedy, e Megan erano stati richiamati ancora una volta e adesso erano nel corridoio davanti ad una porta 
- come fai a essere così calmo? Ogni volta che vi parlate volano insulti in tedesco!- disse Kid Flash vedendo l'amico stare appoggiato con la schiena contro il muro, tenendo le braccia incrociate al petto 
- semplice, succede ogni volta -
- tieni ho capito - rispose Kid Flash passandogli un libro gigantesco 
- grazie -
- perché gli hai dato un libro?- chiese BB 
- e il suo modo di scaricare l'ansia vedrete che prima di entrare lì dentro l'avrà imparato a memoria...- 
- perché Rob sa cos'é l'ansia? L'ha mai sperimentata?- chiese Speedy indispettito
- situazione alla quale le persone reagiscono in modo diverso, determinata da un fatto che si deve compiere a breve - rispose quello 
- wao... hai una definizione per qualunque cosa vero?- chiese Cyborg
- esattamente - 
- e poi sarei io il robot!- urlò ancora
- in realtà lo sei per metà- 
- lo so!- 
- tieni - disse dopo qualche secondo di silensio Robin ripassando quel libro all'amico dai capelli rossi
-  nuovo record, 15 secondi!- rispose quello sorridente
- record di che?- chiese Stella
- in quanti secondi Ri riesce a imparare a memoria un libro di ... grandi dimensioni-
- wow.... aspetta... perché Ri e non Ro? - chiese BB
- perché dire tutto il nome non si può, dire l'inizio si- gli rispose Babs
- ma se l'hai detto  4 volte oggi?- chiese Kid Flash
- Wally...  hai presente quando ti dico che certe cose sono così stupide che- iniziò Babs
- si lo so, non meritano interesse-
- Ecco. Traduco: FRE. GA. TE. NE. - continuò Robin
- AAAAAAH! ECCO! Adesso capisco molte cose ! Lo sai, non pensavo che capissi così bene le ragazze!-
- perché è una ragazza lei?- Babs lo colpì con una gomitata moooolto amichevole
- certo che sono una ragazza !-
- ah... questo spiega molte altre cose - sussurrò il ragazzo trattenendo a stento un lamento.
I titani si misero a ridere. Fino a quando Babs anche se un po' indispettita non lo abbracciò anche lei ridendo e Robin cercava di farle mollare la presa. Allora per poco non caddero per le risa.
Poi lei lo lasciò andare, e Robin dopo uno sbuffo e una brutta occhiata mise le mani nelle tasche e tornò alla sua originale posizione
- sicuri di non aver mai fatto uno show in tv?- chiese BB - perché sareste divertentissimi!-
- oh, ma l'hanno fatto! Ri era il tecnico- rispose Megan - però era quello più divertente... anche se non sembra -
- voglio vedere tutti gli episodi!- disse BB
- bene allora perché Batgirl non vi porta tutti giù eccetto quelli che devono entrare- disse Batman con tutta calma. Subito la ragazza con un cenno li portò via
- prima che volino insulti in tedesco ...- sussurrò Kid Flash notando già le scintille di un litigio aleggiare tra Robin e Batman
- Tu, subito dentro - disse Batman rivolto a Robin - da solo. Dobbiamo parlare - 
a queste parole il ragazzo con la sua massima indifferenza entrò dentro
- cinque minuti e venite anche voi - disse per poi congedarsi...

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

- allora... che hai fatto in questi anni?- chiede Bruce sedendosi sulla sedie girevole in pelle nera, dietro la scrivania fissandomi.
Mi guardo intorno. Da quant'è che si interessa a me? Ok ho capito
- come inizio discorso fa pena-
- lo so -
- ho notato che Berry(Flash) è più serio... che gli hai fatto?- chiedo
- . . . niente-
- a parte il lavaggio del cervello?-
- no... non lo sai ma ci sono stati degli attacchi - attacchi?
- bhé... hanno tentato di uccidere ogni singolo membro della Young Justice... - questo spiegherebbe l'attacco alla t tower - come avrai già capito quell'attacco era diretto a te come membro ancora attivo-
- bene... altre belle notizie?-
- si, tu rimani qui a stare attento agli altri-
- CHE COSA!?!- urlo scattando in piedi insieme agli altri che per la sorpresa sfondano la porta rivelando il fatto che stavano origliando
- MA E' MERAVIGLIOSO!- urlano Kid Flash, Megan, Superboy, Artemis, Aqualad e... Za...za...za ...zata...ZATANNA!
- si, meraviglioso, eh eh- balbetto come bloccato
- tutto ok? - chiede Zatanna
- s...s...s...si, certo che va tutto bene, perché dovrebbe andare male?- 
- non sono volati insulti in tedesco - osserva Super boy
- ok... Richard, rimane qui a Gotham e vi sorveglia, bhé... è molto meno strano che dei ragazzi stiano con un altro come lui piuttosto che i vostri mentori, ed è anche per questione della vostra privacy e per il vostro rispetto -
- posso fare una domanda?- chiedo 
- si -
- posso mettere fine a questa storia subito?-
- NO!- urlano
- ok! Però fingere la vostra morte mi sembra molto più sbrigativo- ed è vero, ma che ci posso fare
- possiamo andare? - 
- a Jump? No- 
- uffa! E i teen titans?- chiedo
- se la caveranno - dice
- ma...-
- niente ma... non dirmi che hai infranto l'unica regola a te cara. Niente valori affettivi- abbasso la testa e lascio che le mie braccia pendano lungo i fianchi. Mi zittisco, che cosa potrei fare - come immaginavo- esce, lasciando libertà ai titani che entrano con Batgirl.
- hei Rob... - prova a dire BB. Esco all'istante senza guardarli in faccia urtando per sbaglio il braccio del verdolo.
Appena sono fuori incontro Flash 
- ti ha detto che devi restare vero?-
- si, di la verità poco fa me lo dovevi dire tu di sotto ma non l'hai fatto perché non ci sei riuscito- abbassa lo sguardo - come pensavo, dov'è andato?- adesso basta fare il bravo ragazzo
- non fare pazie -
- quindi secondo la tua logica salvare il mondo, creare laser , quasi disintegrare Kid Flash è normale, mentre parlare con una persona così no-
- non ho detto questo -
- si può sapere perché ne avete tutti così tanta paura ?-
- non ne abbiamo paura-
- di il suo nome senza svenire e ti credo -
- ok,  ma tu sai quanto fanno paura le sue occhiate?-
- ecco Flash, lo zio di Wallace ,adesso, si può sapere dov'è?-
- non lo so, aveva da fare .... ok lo so ma non te lo dirò fino a quando non mi prometti che non andrai lì e non lo lascerai in pace .  Per il quieto vivere -
- ho capito -    

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Capitolo 9
*** ottima scelta ***


MA CHI SI CREDE DI ESSERE! IO QUI NON CI RIMANGO! NON PUO' TRATTENERMI QUI!
Alzo la testa del piccolo busto di marmo sul mobile del corridoio e ammacco il bottone rosso.
La parete si apre in due e mostra l' ascensore nero con le luci blu al neon.
Sto per entrare , per andare quindi in quella stupida caverna, a rompere quella stupida macchina, di quello stupido "pipistrello"! Così impara!
Qualcosa mi trattiene però dai miei piani di vendetta. O meglio qualcuno che in questo momento mi trattiene tirandomi per il mantello.
Qualcuno che io adoro prendere in giro chiamandolo Kid idiot
- non fare pazzie!- dice.
Mi blocco non appena sento un "bip" continuo, e vedo una piccola luce rossa lampeggiare.
Quel "bip" si trasforma in un quasi allarme.
Capisco che quella che sta per avvenire è un'esplosione di proporzioni gigantesche.
Chiudo l'ascensore, ma questo non basterà.
Mi guardo intorno. Wally.... Non mi perdonerei mai se gli succedesse qualcosa
Lo scaravento a terra stendendolo e gli metto il mantello. Poi non c'è più tempo.
Vado a finire contro il muro.
Sento una fitta fortissima attraversarmi tutto il corpo. Di colpo tutto diventa caldo e confuso.
Vedo come delle braccia che mi sollevano, poi sento la voce di Wally che mi chiama e diventa sempre più vicina. Tengo lo sguardo vacuo e gli occhi socchiusi persi nel vuoto.
Poi  distinguo il suo volto preoccupato, e come una specie di luce bianca che a poco a poco diventa rossa, e poi distinguo le fiamme
- hei, Rob? Ecco, bravo, riprenditi - mi alzo di scatto in piedi, ma per poco non cado e KF mi recupera
- calmati, non ho ancora digerito il fatto che mi hai fatto malissimo - mi fa poggiare al muro e mi fa sedere
- mi dispiace Wally... ma- tossisco
- hei calmati, stavo scherzando! Comunque grazie... e non farlo mai più! Sono stato venti minuti a cercare di farti riprendere e poi il sangue che ti cola dalla testa non è un buon segno-
Metto la mano alla cintura e prendo il comunicatore
- ottima idea - dice quello, mentre la vista mi si offusca di nuovo. Glielo passo - prova a chiamare i titani- dopo che l'ha afferrato il braccio torna a terra privo di forza
- no, Rob, non dire così, allora se vedi una luce non raggiungerla. Rimani qui in questo mondo chiaro? -inizia a parlare, ma non riesco più a sentirla bene e chiaramente
- no, fermo, non perdere i sensi! E che cavolo! NON. CI PROVARE. Chiaro?- scuoto la testa
- stavo dicendo che - tossisco - ok, adesso basta - dico cercando di rialzarmi usando il muro come punto d'appoggio.
Il muro è crollato e ci intrappola
- dove sono i...- tossisco ancora
- titani? Non lo so, l'esplosione li avrebbe dovuti allarmare in qualche modo-
- è successa qualcosa...- Delle braccia sbucano dal muro alla quale sono appoggiato e mi bloccano.
Un braccio mi afferra per il collo sollevandomi, mentre cerco di muovermi per liberarmi.
Kid Flash è al muro, quello di fronte a me ed è nella mia stessa situazione
- WALLACE!- urlo sperando che stia ancora bene e mi risponda.
Alza lo sguardo verso di me. Ha paura.
CE LA POSSO FARE!
In chissà quale modo reagisco a quella prigione e mi libero correndo ad aiutare Kid Flash. Lo tiro per un braccio. 
Si libera e lo prendo prima che cade.
Stava soffocando.
Prendo il respiratore e glielo metto, respira a fatica.
Poi il fumo non aiuta.
So che me ne pentirò, ma... 
Lo metto lontano e apro l'ascensore con la forza.
L'ascensore si è disintegrato. Rimane soltanto la cavità con il filo di ferro a terra molto ma molto lontano.
Mi gira tutto, perdo l'equilibrio.
Cado. 
Una mano mi afferra per il braccio.
Kid Flash
- hei amico! Ancora problemi con l'altezza?-
Prendo il rampino e lo uso.
Poi strattono Kid Flash che urla e scendo "lentamente" con la corda del rampino.
Appena siamo giù mi accorgo che qui è tutto distrutto... il mega schermo, la tastiera, mancano le armi... e tutta la tecnologia da me inventata.
Qualcosa atterra dietro di me, tiro un calcio e un pugno, costringendo la figura ad arretrare. 
Poi un'altra mi blocca alle spalle e un'altra mi leva la maschera.
Kid Flash è a terra e altri lo stanno prendendo e portando via.
Di nuovo quella risata.
Non posso fermarmi, anche se ogni muscolo del mio corpo mi supplica.
Scaravento quella cosa o persona a terra e mi accorgo che sembra un ninja nero?!
Pugno,calcio, salto mortale all'indietro, parata, e colpisco ancora, stendendo i ... penso che siano criminali.
Poi prendo il bastone e colpisco facendolo roteare quelli che tengono Kid Flash.
Vedo i titani a terra insieme a Babs,Artemis, Megan, Super boy, Zatanna.....
vorrei correre da loro ma quelle persone in nero mi accerchiano.
Un'altro con i capelli bianchi, la fronte corrugata , gli occhi celesti e alcuni segni della vecchiaia scoperti ma non la bocca e il resto del corpo, più lontano.
Egli ha preso BB. No!
- Robin... arrenditi, guarda qua! Un mio ordine e i tuoi amici fanno una brutta fine... o anche tua sorella... Richard-
chi è? Come sa il mio nome? Ucciderà veramente.... CERTO! SIAMO A GOTHAM CHE DOMANDE MI FACCIO!?!
- che cosa vuoi?- chiedo. Sola ora noto che i titani sono svegli. Sono tutti svegli. In fin di vita, ma vivi e coscienti
- la tua resa, non che la tua vita, in cambio della loro- dice, poi con un ghigno percepibile aggiunge - semplice -
- no Robin!- urla Babs
- zitta tu! Allora, che si fa?- chiede ancora.
Non riesco a ragionare..
- no...- sussurra Kid Flash
- va bene - rispondo abbassando lo sguardo. Per lo meno staranno bene
- No!- 
- ottima scelta - 

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Capitolo 10
*** non siamo migliori amici? ***


- prendetelo - ordina l'uomo. Subito due si avvicinano a me, mi prendono le braccia e le portano dietro la schiena bloccandole con le manette
- di la verità se non ci fossero loro sotto tiro a quest'ora sarei morto vero?- chiede avvicinandosi e guardandomi in faccia
- non ci conterei. A quest'ora saresti legato, a testa in giù mentre ti torturo per estorcerti una qualche informazione. Provabilmente saresti anche in fin di vita-
- mi sembra molto peggio della morte... prenderò in considerazione questa idea- si allontana
" quella di suicidarti e  fare a tutti un favore?" penso
-  possiamo sapere almeno che hai in mente di fare?- chiede Stella
- Io? Niente... il vostro amico? Tante. Ma l'idea non è mia - dice avvicinandosi a me ancora una volta. Se riuscissi a capire qualche informazione?
- che intendi?- chiede Cyborg
- non vi deve interessare e adesso, buonanotte- dice puntanto la pistola contro Babs. Non ci deve neanche pensare! 
Tre... due... uno... 
colpisco i due che mi tengono legato
- tenetelo fermo !- urla. Fiato sprecato, quelli che mi vengono addosso li neutralizzo facilmente portando le mani legate dietro la schiena, davanti, prendendo il fucile ad uno e colpendolo con il poggia guancia, e l'altro con la canna facendolo arretrare e poi finendolo con un calcio.
Ne arriva un altro che cerca di colpirmi, ma mi abbasso. Quello con i capelli bianchi mi prende da dietro stringendo il collo fino a farmi mancare il fiato.
Tiro un calcio all'indietro e lo faccio cadere riprendendo fiato
- va bene, ricorda che non è finita - dice dissolvendosi nell'aria insieme agli altri suoi scagnozzi.
Mi sfilo le manette e le lancio nel cestino
- ricordami di non farti arrabbiare - dice BB
- ricordami di non infuriarmi mai sul serio - dico mentre si rialzano
- se lo potevi fare prima, perché non l'hai fatto?- chiede Stella
- 1... preferisco far parlare le persone, 2... volevo capire che aveva in mente, 3 ..... mi piace vedere la faccia terrorizzata di Kid Flash- 
- ah... -
- è il suo hobby preferito dopo farmi disperare, e farmi impazzire -dice quello 
- ora tu mi devi spiegare come fai a chiamarlo miglior amico - dice Babs
- io lo chiamo miglior amico perché lo è ... vero?- chiede Kid Flash girandosi verso di me
- pensavo fosse Artemis la tua migliore amica. Io sono la riserva, ne caso litighino. In pratica, no Wally - 
Kid Flash si bloccò quasi pietrificato
- questo significa che non lo siamo ?- sussurra paralizzato e continua a ripeterlo mentre gli altri iniziano a decidere sul da farsi
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
Vedo i suoi occhi celesti. Sembrano spenti eppure sembra così dolce e carino.
Eppure in quegli occhi di ghiaccio vedo troppo orrore. Vedo anche la forza e la decisione di chi non vuole arrendersi eppure a chiunque potrebbero sembrare di ghiaccio.
Non lo so, a me sembra che ci sia una scintilla di felicità ritrovata, forse anche se non l'ammette gli mancavano.
Babs, Kid Flash...  si loro gli mancavano tantissimo
- che c'è ?- chiede. Mi accorgo soltanto adesso di stare fissandolo e arrossisco portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
- n...niente - balbetto
- ok, se lo dici tu - non lo so. Mi è sembrato che ci fosse un lieve rossore sulle guance
- sei diventato rosso oppure..- chiedo
- io? Nah....- 
- ma...-
- no, ti sarà sembrato - se lo dice lui. Non ci credo
- ok, Rob, fammi un'analisi della situazione anzi dimmi chi è e la finiamo - dice Babs. Sembra un po' prepotente
- ma non lo so chi era - ribatte. Fine del momento "quasi" romantico
- e come faceva a sapere il tuo nome? Me lo spieghi? Non lo sa neanche tuo zio!-
- mio zio non sa neanche che esisto - risponde andando al computer tornando serio e glaciale
- ah - risponde lei zittendosi - aspetta e com'è che una volta mi hai portato nella sua armeria?- chiede
- intendi dire la stanza dove tiene le armi per le rapine in banca - BB sputa un bicchiere d'acqua addosso a Rob che lo fulmina con lo sguardo
- hai detto " armi per le rapine"?- chiede Cyborg
- No. Ho detto "caramelle per i bambini affamati del quartiere" - dice sarcastico con non poco fastidio
- e non sapete nemmeno che la sua cara zietta è una mafiosa professionista, vero Richard? - dice Kid Flash guardandolo con rimprovero
- che ho fatto, detto, rotto...- parte con una fila di verbi che completa dopo un minuto intero
- perché?- chiede 
- perché quando mi chiami con il nome completo sei arrabbiato con me per uno stupido scherzo che ti ho fatto, come quando ti ho sostituito lo shampoo con la tintura verde per capelli-
- i capelli non si toccano e lo sai!-
- hai le prove ?-
- la tua confessione -
- hai testimoni?-
- SI! TUTTI I QUI PRESENTI!-
- c'è una legge da qualche parte?- chiede
- no...-
- allora non conta nulla-
- uffa! Ma come fai a prendermi sempre per i fondelli!- urla 
- hai imparato a memoria la costituzione?- chiede
- no -
- la storia d'America?- 
- no -
- sai fare espressioni ed equazioni chilometriche?-
- SI! ME LE HAI SPIEGATE TU!-
- la scienze?- chiede
- questa volta te l'ho spiegata io -
- avete finito?- chiede Babs
- no....- dice Rob 
- è per quando ho usato il tuo telefono per fare uno scherzo a Babs?-
- no -
- è per quando ti ho smontato la moto? -
- no... però ancora non te l'ho perdonata-
- è per quando ho usato il criceto per un esperimento?-
- cosa! Zio Berry ha detto che Mst. Stunckle si era suicidato perché non mi sopportava!-
- ecco, parlando di questo, sta certo che si trova nel paradiso dei criceti, sempre se esiste, però gli avevo soltanto elevato il quoziente intellettivo, poi è ovvio che si è suicidato! Per come lo trattavi!
- adesso avete finito?-
- si, adesso si - dicono in due 
- non ho ancora capito che hai -
- ti odio - dicono ancora insieme
- bene, anche io -  e continuano !
- bene!- 
Babs tossisce per far capire che li stiamo ancora ascoltando
- non capisco dove zio Berry veda tutta questa gentilezza - ma chi è Zio Berry
- io non capisco dove veda la tua intelligenza-
- io non ti parlo più-
- e c'era bisogno di dirlo? Dilettante -
- Basta! - continua quello - smetti di prendermi in giro!-
- avevi detto che non volevi più parlarmi - 
- hai sempre la risposta pronta ma sei la persona più immatura che io conosca!- urla
- fatti un esame di coscienza e poi ne parliamo - guardo Babs che è tranquilla . Come può?
- IO NON SONO IMMATURO SEI TU CHE MI TRASCINI!- urla Kid Flash - e poi non siamo più amici!- urla ancora andando via verso una parete di roccia e ammaccando un pulsante nascosto che apre l'entrata - e non  mi importa !- urla quasi sull'orlo del pianto
- Aveva detto che non mi parlava più.... -
- VAI SUBITO A CHIEDERGLI SCUSA - Urla Babs
- Perché...?-
- Non ti senti in colpa? Quante cose brutte che gli hai detto... stupido... dilettante...- Richard la guarda malissimo, poi si mette sulle punte dei piedi e si gira verso la porta, e va verso di essa dicendo "Bastarda". Non sembra una bella parola.
Appena esce Babs si gira verso il computer
- non fai niente per fargli fare pace?- chiedo
- ci sono abituata, tra meno di un minuto tornano qui a pace fatta, non stanno un minuto senza parlarsi quei due e poi Kid Flash è l'unico che riesce a fargli venire i sensi di colpa .
Robin rientra senza dire niente 
- se ti stai chiedendo se sono riuscito a fargli smettere di fare l'idiota, perché spero vivamente che non lo sia, la risposta è no - dice - ok, analisi dei danni o ti trovo direttamente i dati?-
ah e come hanno fatto in questi anni? Dico, si saranno detti addio oppure, Robin non ha detto niente a Kid Flash. Forse non l'ha detto a nessuno. Ma perché?
- se lo riesci a far funzionare, ti stimo - dice Cyborg mentre lui ammacca  tasti. Spunta di colpo la scritta "password"
- ma stiamo scherzando?- chiede
- dopo l'ultima volta in cui gli hai rifatto il sistema di sicurezza ha messo la password- dice Babs
- ok, allora la so... "nonrompereRichard" di solito è questa- stranamente la da per giusta e accede al file dove si vedono un uomo d'affari alto con i capelli neri che bacia una donna dai capelli rossi bellissima, con un vestito nero aderente, appoggiata ad una macchina.
Robin alza gli occhi e si blocca 
- lo so ... è sconvolgente - dice Babs
- questa gliela rinfaccio per tutta la vita -
 

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Capitolo 11
*** (altro attacco premeditato) ho fatto quello che dovevo fare ***


- ok...- si mette ad ammaccare tasti, non ho capito che ha in mente, però se serve, credo che vada bene.
Appaiono le immagini di tutti i criminali di questa città. SONO TANTISSIMI! E in tutti vi è scritto il numero di vittime che ha fatto, dove è rinchiuso il soggetto, se è rinchiuso, se è vivo o morto.... indentità. Scorrono tutte velocemente. Le ho già viste queste da qualche parte! SI! NEL PORTATILE DI ROBIN!
Sto per chiedergli chiarimenti quando Cyborg interviene
- le hai fatte tu queste?- 
- no, le ha fatte Batman- risponde Speedy per Robin, che in questo momento ci ignora alla grande tenendo gli occhi fissi sullo schermo graffiato e spaccato in più punti.
Le ha fatte batman? E Robin? Perché insistono con queste cose?
- servono a dare un ordine a tutto, non hai idea di quanto sia complicato ricordarsi quale è in prigione e quale è morto o scomparso- risponde. Sa sempre cosa penso
- morto?- chiede Corvina
- ci sei mai stata in questa città?- chiede
- no -
- chi di voi almeno un giorno intero?- continua Batgirl
- no, mai - rispondiamo in coro
- ok - risponde continuando a scorrere le immagini e le schede,tacendo di colpo
- perché?- chiede BB
- niente tanto per sapere - ok, questa è nuova
- sapere che cosa?-chiedo con insistenza
- se non te lo dico è perché non ti voglio finire di rovinare la giornata.... trovato- Babs si fionda lì insieme a KF che sembra ancora arrabbiato
- davvero l'hai trovato?- chiede Babs
- no, era soltanto per fare zittire Stella e far tornare qui Kid Flash e sembra non ci sia traccia qui, vuol dire che chiunque sia, sa come non farsi trovare, e non è neanche alle prime armi - 
- e si può sapere come faceva a sapere il tuo nome?- chiede d'un tratto Zatanna
- dimentichi che metà della sua famiglia è mafiosa e provabilmente hanno a che fare con....- dice K F
- e l'altra metà?- chiede BB impaurito dalla risposta
- criminali che fanno parte delle gang di quell'altra parte - 
- e immagino che tu sia l'unico con un minimo di bontà e gentilezza - dico tra me e me
Babs e Kid Flash si mettono a ridere quasi cadendo a terra. Poi si calmano
- ma stiamo scherzando? Gentilezza!- riprendono a ridere - ROBIN!?!-
- non riesco a capire cosa sia più offensivo, il fatto che lo sfottete o il fatto che secondo voi la cosa non è seria - dico arrabbiata. Possibile che non risponda di nulla?
- Lasciali stare sono casi persi già in partenza - KF e sua sorella si rialzano arrabbiatissimi
- NON E' VERO !-
- visto, che ti dicevo ?- rido vedendo quel mezzo sorriso che scompare subito, mentre guarda quel monitor continuando a far scorrere le immagini velocissime.
Sento un rumore. Un altro attacco? Nah... 
Poi compare un uomo sul monitor
- ok, sarò breve. Questo è un altro attacco, anche perché non ho il permesso di tornare a mani vuote e adesso non vi siete ancora ripresi. Ah Rob questo è per te- parte un video con le immagini sconnesse e di ogni tipo, ora un elicottero, ora un cubo ma non riesco a vedere la fine perché qualcosa mi copre gli occhi.
Poi la bocca. Mordo la mano che tiene il panno e quando esso cade riprendo a respirare il mio rapitore è costretto a lasciarmi per riprenderlo e vedo Robin privo di sensi, sorretto per le braccia da un uomo, quell'uomo dai capelli bianchi e grigi che ghigna.
Poi sento un colpo arrivare fortissimo e il dolore si propaga per tutto il corpo, ma non svengo come dovrei. Piuttosto mi ribello insieme a Babs, Cyborg , Kid Flash e Speedy
- ormai ho fatto quello che dovevo fare. Addio.- dice scomparendo. Kid Flash prende Robin in tempo
- che gli ha fatto?- chiede. E' quello che vorrei sapere in questo momento

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Capitolo 12
*** attacco dall'ombra ***


Robin non accennava a riprendersi e tutti erano piuttosto preoccupati. Soprattutto KF e Stella.
Zatanna riusciva a nascondere tutto il nervosismo.
Adesso KF stava analizzando la registrazione della chiamata, e aveva utilizzato i trucchi da Hacker che gli aveva insegnato Robin qualche anno prima di andare a Jump city, per risalire ad essa, ma il video che avevano visto poco prima era introvabile
- non riesco a capire come ha fatto a stenderlo così facilmente. Nessuno ci riesce- continuava a ripetere - neanche Batman, zio Berry (Flash), e freccetta ci sono mai riusciti insieme, si è sempre rialzato. Gli allenamenti non li salta mai... neanche per giocare a Guerre del Mondo Galattico! - 
- calmati Kid Flash - gli disse Stella
- calmarmi? Il mio miglior amico ha qualcosa che non va e non so cosa sia, come diavolo faccio a calmarmi? Si però non ditegli che l'ho chiamato "miglior amico" perché voglio farlo morire dal senso di colpa - 
- KF!- lo sgridò Babs lanciandogli uno sguardo minaccioso - concentrati! Come si fa a rintracciare tutta la chiamata? - 
Kid Flash si bloccò di colpo risentendo e rivedendo la chiamata.
- Hai trovato qualcosa?- Azzardò Speedy
- NIENTE -
- ecco. Lo sai che ti direbbe Rob in questo momento?- chiese retorica Babs - che te la stai prendendo troppo sul personale, ed è ...- non finì la frase che KF partì con l'imitazione. Si tirò indietro i capelli, fece lo sguardo di ghiaccio e disse - inutile arrabbiarsi così, prenditi la camomilla e piantala perché non è morto nessuno -
I titani ridacchiarono - non me l'aspettavo così vivace il piccoletto - disse Speedy scendendo a terra venendo da chissà quale punto o passaggio segreto sul soffitto della caverna
- e poi lui è il primo a prendersi il caffé per non addormentarsi mentre fa ricerche su ricerche- continuò Kid Flash mentre i suoi capelli tornavano per aria
- cosa? Da quanto beve il caffé?- chiese Babs
- da sempre - risposero tutti
- soprattutto da quando abbiamo iniziato il torneo internazionale di Guerre del Mondo Galattico -finì Speedy battendo il pugno a KF
- e da quando voi tre fate gruppo?- chiese ancora la ragazza stranita dal fatto che Speedy stesse con quei due dato che non si sopportavano
- quindi che cosa è successo ?- chiese Zatanna unendosi al gruppo. Li voleva riportare alla realtà.
Il tempo di finire la frase che qualcosa sopra di lei esplose facendoli cadere a terra per la sorpresa.
Si rialzarono e un laser rosso per poco non colpì Cyborg, però prese Kid Flash dietro di lui che finì contro il muro e poi cadde a terra privo di sensi.
Cyborg in un attimo venne manomesso e non si capiva bene chi fosse stato nell'oscurità.
Anche Babs venne colpita dal laser che poi posò il suo raggio rosso distruttore su BB, Stella e poi Speedy facendoli finire tutti a terra.
Corvina era indecisa poiché non aveva un bersaglio da colpire, poi si ricordò che la sua energia nera quando circondava qualcosa o qualcuno ne distingueva i tratti, così disse il suo mantra senza arrivare alla parola "Zhintos" e lo vide.
Ma non poté nemmeno urlare che una specie di disco esplosivo la colpì, e lei non resse il colpo.
Kid Flash aprì gli occhi lentamente appena in tempo per vedere il suo migliore amico colpirlo e farlo finire ancora una volta contro la parete.
Si rialzò e lo prese da dietro - hei amico - gli disse - sono io - poi quello lo scaraventò a terra indietreggiando, portandosi una mano alla tempia, KF andò verso di lui
- tutto ok?- notò che i suoi occhi brillavano di rosso e non erano del solito celeste chiaro simile a quello del cielo.
Poi si dovette fermare di colpo perché anche se il ragazzo sembrava trattenere una smorfia di dolore gli puntava contro un laser. Quel laser rosso che poco prima l'aveva fatto finire a terra
- ok, Rob, abbassalo lentamente non fare cavolate- KF capì all'istante che Robin non lo stava facendo di sua volontà, o forse non era neanche lui. Non poté pensare altro che si ritrovò a schivare i raggi anche se era strano che non l'avesse già preso con la sua meravigliosa mira.
Detto fatto, Kid Flash finì a terra in pochi secondi

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- KF! Sveglia - diceva Stella. Quello mugugnò qualcosa e dischiuse gli occhi portandosi una mano alla testa dolorante
- che cosa è successo?- chiese alzandosi lentamente
- non lo sappiamo, intanto dobbiamo capire dove siamo - rispose Babs indicandogli le catene
- forse so che è successo, ma non so se è stato un incubo oppure era reale - sussurrò quello

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Capitolo 13
*** risata pazza, risata malefica ***


- KF è inutile!- gli disse Babs
- non è vero!- disse quello continuando a strattonare le manette.  
- non sai scassinare le serrature- disse Zatanna
- mi sottovaluti - disse, dopo due secondi le manette erano a terra rotte, così andò a liberare Cyborg, poi Zatanna, Babs, Speedy, Corvina, BB, Stella.... per tutti ci vollero tre ore piene e per fortuna Cyborg riuscì a usare il cannone per rompere le sbarre.
Subito in quattro gli si pararono davanti, ma furono annientati con i pugni di Babs e Stella.
BB recuperò una carta dell'edificio e un walkie talkie utilizzato tra le guardie per parlare . Arrivò subito una chiamata
- settore A parla, tutto a posto lì?- BB lanciò uno sguardo preoccupato agli altri - mi rispondete?- 
- parla settore C - disse KF
- come sono le condizioni?-
- stabili -
- problemi?-
- nessuno -
- i prigionieri?-
- nessun problema, solo un topo -
- chiudo - si chiuse lì la comunicazione
- come sapevi queste cose?- chiese Cyborg
- Rob - risposero tutti in coro e anche seccati.
Uscirono dalla stanza e camminando per i corridoi neri rivestiti in titanio rinforzato stendevano qualvolta le guardie per poi nascondere i corpi, in modo tale che non fosse dato l'allarme
- BB, sappiamo almeno dove andiamo?- chiese Corvina fermando il gruppo
- no, però sappiamo dove siamo... credo qui, o qui, o lì -
- BB!- lo sgridarono
- dobbiamo trovare Rob no?- chiese quello - non sappiamo dov'è e non sappiamo quindi come raggiungerlo , però una volta trovato lo riportiamo indietro e questa ci servirà per l'uscita-
- non fa una piega - disse KF
- ok, ma uno sbaglio e...- si sentì uno sparo e un proiettile finì dritto nell'armatura in titanio di Cyborg creando una piccola e non grave crepa
- ma cosa?- disse KF " lo ha preso nel posto in cui ci sarebbe il cuore, avrebbe colpito il ventricolo destro tra le valvole e lo avrebbe fatto morire dissanguato in due secondi. Esiste una sola persona che può fare questo a meno che non sia un caso!" pensò.
Un altro colpo e KF per poco non fu preso in pieno petto, soltanto perché se lo aspettava e con la sua super velocità si era spostato.
Non si intuiva però il punto da cui erano sparati. Corvina creò il suo scudo appena in tempo, disintegrando un altro proiettile che le stava per arrivare dritto in mezzo agli occhi
- una sola persona può fare questo ... e quella dovrebbe essere dalla nostra parte - disse Babs
- non necessariamente - disse il Joker davanti a loro - mi sono divertito un po' con il vostro amico, sono riuscito a farlo diventare un perfetto criminale- 
- tu!- disse KF che veniva trattenuto da Cyborg, BB, Babs e Stella, in modo tale che non facesse niente di avventato e infrangesse lo scudo.
oltre a Robin gli unici erano Joker e Batman, ma Rob era scartato, con il fatto che lo stavano manipolando aveva perso un po' di mira, Batman non sapeva nulla. Era in missione con gli altri fuori città e non sarebbe tornato presto. L'unico era il Joker - lasciatemi! Se gli ha fatto qualcosa lo uccido! Che poi non penso che Rob sia così idiota da farsi manipolare!-
- si, lo so, ci sono stati problemi, sapete, una mente così brillante non si lascia sopraffare da cose così stupide, quindi dopo diversi prototipi , il filmato XYZ è risultato il migliore e lascia integre molte capacità, e non è reversibile se la mente è debole, l'unico modo è ucciderlo, mi servirà per poco... - continuò - è un ottimo cecchino, e anche bravo nelle missioni sul campo, ha già fatto fuori alcuni criminali che cercavano di eguagliarmi-
- non lo farebbe mai! - urlò Babs
- dovevate vederli mentre imploravano pietà - rise pazzo quello, ma non era la solita risata - adesso credo si stia divertendo un po' con i miei disertori!- rise, Babs stava per partire all'attacco ma quello si dileguò nel fumo nero ed in una risata pazza e malvagia
- è irreversibile - disse Zatanna 
- solo se la mente è debole, e lui è un genio. Non dobbiamo arrenderci, lo sai - disse Stella volando
- io gli ho attaccato una cinice - disse BB sorprendendo tutti per la sua acutezza 
- bravo!- disse Babs facendolo arrossire, poi prese il cellulare e rintracciò il segnale. Anzi. Due segnali. Uno verde, uno rosso
- andiamo nell'area D- disse Stella e andarono chi volando, chi correndo verso di lì
i titani correvano per i lunghi corridoi,  ritrovandosi ogni tanto in vicoli ciechi e tornando indietro.
Alla fine Cyborg capì che poteva controllare il segnale della ricetrasmittente del ragazzo, per vedere dove si trovava, o almeno...l'ultimo posto in cui si trovava prima che gliela togliessero, come avrebbe fatto ogni criminale di buon senso
- ci potevi pensare prima - lo sgridò Corvina
- si, ma intanto sono l'unico che ci ha pensato - le rispose controllando il braccio meccanico
- a quest'ora Rob mi avrebbe detto luogo, data , ora di arrivo, perché si trova lì, e mi avrebbe elencato i profili dei criminali presenti uno per uno e poi detto tutti gli indizi e particolari- disse Babs quasi ridendo
- wow.... prova tu- disse BB 
- non potrei, in ogni caso poi vi do una dimostrazione sul campo -rispose.
Poi si sentì ancora quella risata agghiacciante e mentre spalancavano una porta, uno sparo che echeggiò per tutta una stanza, dal soffitto così alto che sembrava non avere fine ed era buio.
Da dove proveniva quello sparo? Era il Joker che aveva appena fatto fuori uno dei suoi che gli aveva disobbedito, ed ora era a terra con una pallottola conficcata in mezzo gli occhi dalla quale fuoriusciva ancora sangue e in volto v'era dipinta un'espressione di stupore, paura , cattiveria e rassegnazione
- finalmente! - disse mostrando la cinice - posso ultimare il lavoro...-
- bene... moriremo tutti per un clown che si trucca male - disse KF rassegnato
- non per mano mia...- si sentì il rumore di un'arma da fuoco che si carica dietro di loro - per mano sua - disse indicando Robin dietro di loro - o lui muore o voi morite... in ogni caso lui morirebbe, la tecnologia che ho usato non fa molto bene alla salute, divertitevi, tornerò qui tra mezz'ora -disse dileguandosi
- ok, Rob... non fare cavolate e mettila giù - disse KF prima che scattasse la sicura - eh eh....ok... adesso mettiamo giù il giocattolo- disse andando molto cautamente, ma Babs lo tirò indietro prima che fosse colpito in pieno con un pugno, i titani non poterono fare altro che mettersi in posizione d'attacco
- ragazzi non dobbiamo fargli male, quindi... cerchiamo di immobilizzarlo! CHIARO!?!- urlò Speedy mentre scattava un allarme.
In pochi secondi tutti gli agenti erano lì dentro con le loro armi e quando Speedy tirò una freccia verso uno di essi distrusse il momento di quiete che si era creato.
Poi Starfire iniziò con i suoi dardi, come Corvina con le sue sfere di energia nera, mentre Cyborg usava pugni e laser ultrasonici, BB si era trasformato in un leone e cercava di colpire i criminali stordendone qualcuno. Zatanna usava la sua magia per confonderli, mentre Babs li colpiva, Speedy infine cercava di farli arretrare.
Più ne colpivano , più ne arrivavano, più si facevano male.
Starfire stava lanciando i suoi dardi quando qualcosa dall'alto la fece precipitare a terra infliggendole un grosso taglio lungo la schiena, e picchiando violentemente la testa. Impossibile rialzarsi, infatti per liberarsi dalla presa del suo assalitore dovette fare appello a tutta la sua forza e creare un'esplosione di luce verde che non fece alcun danno agli avversari, ma servì soltanto a farli indietreggiare e a toglierle ogni energia.
Corvina usò la sua energia nera quanto bastava per aiutare Stella a rialzarsi, ma non poté fare altro perché mentre diceva il suo mantra veniva continuamente interrotta e colpita infatti aveva già tagli e lividi su tutto il corpo e il mantello strappato un po' ovunque. Con tutta quella confusione non riusciva a concentrarsi tanto che le sue emozioni iniziarono a dirle cosa fare, parlando tutte assieme e creando una confusione tale da farla quasi impazzire.
Cyborg venne rotto presto in più parti, e non era il momento adatto ai pezzi di ricambio, infatti l'unica arma che rimaneva era il laser, che aveva venti secondi esatti per ricaricarsi, ma in quel lasso di tempo quegli avversari avrebbero potuto distruggerlo.
BB si era trasformato in leone, ma le lame taglienti lo avevano ferito un po' ovunque, così si trasformò in un elefante stritolando con una proboscide, quanto bastava per far perdere loro i sensi, due tizi, ma altri due lo colpivano. Così una volta lasciati quelli che aveva sotto tiro indietreggiò di qualche passo. Qualcuno con qualcosa di molto duro lo colpì alla testa facendolo cadere a terra privo di sensi.
Zatanna creò varie esplosioni dorate, con i suoi incantesimi, ma quegli uomini, che erano una decina all'inizio continuavano a spostarsi e a cambiare obbiettivo, ma inferendo comunque danni. Provò a colpirne uno davanti a lei ma le rimandò il colpo con la spada, facendo rimbalzare la sfera d'energia. Finì contro la fredda e dura parete, cercò di rialzarsi ma un uomo la colpì 
Speedy non riusciva a colpirne nessuno, era come se potessero teletrasportarsi. L'unico modo era stordirli tutti insieme e finirli, senza ammazzarli, ovvio, no? Problema... come faceva se continuavano a colpirlo senza sosta e senza permettergli di rispondere? Finì a terra dopo un colpo ben assestato alla testa. Ma si rialzò, anche se perdeva un po' di sangue dalla testa e gli bruciava tutto. Prese l'arco e ne buttò giù tre, per poi ferirli con le freccie soporifere, ma uno gli prese una freccia dalla faretra e lo colpì alla schiena. In pochi secondi era anche lui a terra.
Babs e Kid Flash erano riusciti a mettere all'angolo Robin, ed erano a più di quaranta metri da terra, sopra una specie di impalcatura attaccata per le funi al soffitto
- Rob, ti prego, non vogliamo farti male - disse Babs prendendo i dischi
- si, ti prego, ti prego!- urlò KF mentre Babs colpiva un apparecchio elettronico diffondendo uno strano e fastidioso rumore, che fece portare alla testa una mano al ragazzo.
Rob, era come se non li sentiva, prese i suoi di dischi e glieli lanciò creando un gas fumogeno.
KF non vedeva nulla, neanche Batgirl, ma i colpi arrivavano più al ragazzo, che alla ragazza.KF era a terra, e il fumo si stava diradando. Rob alzò la pistola, tolse la sicura, teneva il dito sul grilletto e come se fosse tornato in se per un attimo sussurrò il nome del suo migliore amico, l'unico che lo conosceva così bene da sapere che era perfettamente coscente, e che sapeva che stava succedendo, ma a causa del Joker non poteva più fare ciò che voleva, tantomeno proteggerli come avrebbe dovuto - Wallace...- la mano gli tremava, quasi non ne avesse la forza. Infatti l'arma cadde, e qualcuno lo prese da dietro, fermandolo, ma era come se fosse stanchissimo, come se avesse appena corso una maratona di mille kilometri. Aveva il fiatone, si , ma nient'altro.
Quelle che lo tenevano erano braccia robotiche un po' rovinate,anzi, molto rovinate da un combattimento aspro 
- ok, vi siete divertiti, adesso arriva la parte migliore - disse il Joker per mezzo di un autoparlante - quella in cui morite nel disperato tentativo di far tornare il vostro amico normale...- Rob aveva un' espressione di dolore in faccia forse per gli ultrasuoni.
Robin in un attimo buttò a terra Cyborg, prendendo i suoi boomerang muniti di lama e tirandoli a Stella che gli stava puntando i dardi, ma di controvoglia.
Indietreggiò di uno, due,tre passi evitando le frecce di Speedy, i colpi di Batgirl , di Zatanna e Corvina, mentre BB era ancora mezzo stordito, come del resto tutti gli altri, chi più chi meno
- ok, amico l'hai voluto tu!- urlò Kid Flash prendendolo, ma lui lo scaraventò via e per un attimo Kid Flash penzolò da lì sopra. Babs intanto aveva tirato un boomerang lamato che aveva rotto una delle funi che sorreggeva l'impalcatura, tagliandone per metà che non avrebbe retto molto.
KF oscillò fino a tornare su con un salto, Babs colpì l'avversario facendolo quasi cadere, ma si riprese facendo dei salti mortali all'indietro e tornando in piedi
Urlò andando all'attacco sferrando prima un pugno, poi un calcio e un altro pugno, che il ragazzo schivò prontamente. Riprovò con un altro ma le afferrò la mano serrata e la trattenne con forza, mentre un ghigno gli si dipingeva in faccia
- Rob... ti prego, non voglio farti male - 
- ne farò allora io a te - disse, sorprendendola e quindi mandandola a terra
- allora parli - sussurrò KF. Poi lo guardò bene.... e lanciò uno sguardo all'autoparlante dietro di lui, e si ricordò del fatto che prima quando se n'era rotto uno e aveva fischiato il ragazzo si era portato una mano alla testa con una smorfia di dolore....
- gli ultrasuoni!- urlò mentre Robin ingaggiava un corpo a corpo con la sorella, usavano i bastoni allungabili entrambi ed erano alla pari, ma Rob anche se esausto continuava forzatamente
- che!?!- urlò BB
- gli ultrasuoni!- urlò di nuovo Kid Flash - Cyborg bloccalo!- ordinò, in un attimo il mezzo robot era dietro il ragazzo dai capelli neri che arretrò sotto i colpi di Babs pronto a respingerla con la sua strategia, ma Cyborg glielo impedì stringendogli le braccia robotiche un po' malandate intorno al petto fino a fargli mancare l'aria ,sollevandolo da terra di diversi centimetri, mentre quello iniziava a muoversi sempre di più cercando di allentare la presa
- ok - disse il velocista prendendo il suo telefono - adesso lo facciamo tornare normale .... - disse manomettendo il telefono
- normale alla Rob, ovvio, vero? - disse Zatanna 
- si... che differenza c'è?- chiese Stella
- lasciami fare un esempio: noi, lo chiamavamo tornado distruttore. Normale sarebbe, bravo, gentile, innocente - disse Speedy - tutte cose che non gli appartengono-
- non è vero! Sa essere la persona più gentile del mondo, credo che lo nasconda - replicò Babs
- bene... dovremo fare una bella chiaccherata- disse Cyborg guardando l'amico che stava iniziando a cedere 
- ma stiamo scherzando? Certe cose non le ammetterebbe neanche con una pistola puntata alla testa- disse Kid Flash - fatto, ok, sarà un tormento ma spero che funzioni- 
- un tormento?- chiese Stella preoccupata ma troppo tardi, li sentì anche lei.
Cyborg allentò un attimo la presa e sentì il ragazzo tornare a respirare ma anche cercare di non cedere al dolore alla testa che gli provocavano gli ultrasuoni.
BB per metà animale li sentì e cadde a terra privo di sensi. 
Babs si parò le orecchie, gli allenamenti avevano permesso a lei e a suo fratello di sentire persino gli ultrasuoni, ma anche lei cadde a terra in ginocchio con le lacrime di dolore che le scendevano copiose dagli occhi involontariamente
- ti prego amico, fai che funzioni - sussurrò KF. Cyborg lo mise a terra piano piano con la schiena poggiata contro la parete, aveva abbassato il volume audio in modo tale da non sentire nulla. 
Quando il velocista spense tutto ,Robin era a terra e sembrava privo di sensi
- non so se ha funzionato, in ogni caso l'abbiamo preso.... si riprende subito - disse Babs rialzandosi e asciugandosi le lacrime
- stai bene?- chiese BB alzandosi
- si, grazie per l'interessamento - 
sentirono qualcosa rompersi e poi la piattaforma calò un po' da un lato. Corvina vide la corda che stava per staccarsi e usò i suoi poteri per riunirla.
Robin tossì un po' e aprì gli occhi mettendo a fuoco lentamente
- stai bene?- chiese KF mentre quello si rialzava - sincero!-
- hai presente quando tu esci dalla discoteca e io sono costretto a guidare anche se non ho mai avuto la patente per la macchina?- 
- si, ho presente...- Stella andò ad abbracciare il ragazzo dai capelli neri che per poco non cadde a terra per la forza che ci mise 
- ok, ho solo due domande: dove e come- disse quello allontanando l'aliena
- dove siamo, non lo sappiamo, come ci siamo arrivati? Ci hanno presi -rispose Kid Flash 
- ok, fammi una bella analisi - disse BB battendogli una mano sulla spalla
- Ri...- sussurrò Zatanna abbracciandolo teneramente circondando le sue braccia con le proprie in modo tale da non permettergli di allontanarla
- allora c'è ancora qualcosa- disse Speedy ridendo
- dai Zatanna molla - lei lo sapeva, anche se continuava ad opporsi, non voleva che lo lasciasse (almeno, lei pensava che fosse così), e poi non l'avrebbe mai spinta apposta
- ecco come rovinare un momento magico - continuò KF
- tu vedi troppi polpettoni romantici - replicò quello - basta Zatanna-
- lo sai che lo fa apposta ?- chiese Babs
- si - 
- scossa in arrivo tra : 3, 2, 1 - contarono Batgirl, Kid Flash e Speedy.
Zatanna lo mollò all'istante 
- brava vedi che capisci - salì sulla ringhiera e scese giù
- andiamo al cinema sabato?- chiese lei scendendo su una piattaforma dorata creata da lei stessa
- considererò la tua offerta... ma è più no che si -
- andiamo a vedere "la casa di Satana"-
- andata -
- che film è non l'ho mai sentito - disse BB
- perché ci vogliono diciotto anni per vederlo - rispose KF
- ma voi non avete diciotto anni...- sussurrò Cyborg
- questo lo dici tu, e la vera carta d'identità, quella vera dice che ne abbiamo diciotto, giusto Robin e Kid Flash?- disse Speedy battendo il cinque ad entrambi
- hai fatto delle carte d'identità false?!- chiese BB
- li avete stesi voi?- chiese cambiando discorso
- si perché?- chiese Stella
- bravi ma le frecce soporifere durano soltanto 15 minuti e ne sono già passati 12 -
- quindi.... -
- ed essendo molto ma molto ma troppo allenati credo che si possano togliere 3 minuti - rispose.
Uno dietro K F si rialzò e lo colpì alla testa facendogli perdere i sensi prontamente recuperato da Stella
- ROBIN!- urlò Cyborg vedendo che uno voleva colpirlo alle spalle, ma il ragazzo si girò in tempo gli prese il braccio e lo fece finire a terra, non fece in tempo a finire che uno lo colpì facendolo cadere, ma si rialzò subito. Evitò un calcio in faccia con un salto. Stella lasciò KF in un angolo isolato mentre si riprendeva e rialzava e volò in aria ma non riusciva a combattere come del resto tutti gli altri eroi che avevano combattuto prima
- ok, adesso mi diverto - sussurrò Robin, prese il bastone e ne colpì 4 tutti assieme facendoli cascare a terra, poi lo fece roteare per farne uno scudo e ne colpì prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Evitò i proiettili con salti mortali tripli e ne colpì altri due.
Si era vero, lui adorava combattere, ma questo suo hobby poteva avere serie conseguenze, tipo ferite varie.
Sentì una fitta dolorosissima alla testa e trattenne un urlo, arretrò di un passo e venne colpito e sbalzato contro la parete. Si rialzò a fatica.
Una persona che ben conosceva, l'uomo dai capelli bianchi, lo sollevò da terra per il collo facendogli mancare il respiro e tenendolo con la schiena contro il muro
- basta solo che tu ti lasci andare - disse stringendo la presa. Stava cedendo e se fino a poco prima stava combattendo per liberarsi adesso non riusciva quasi più a muoversi e aveva le guance arrossate
- ROB! - urlò Stella - lascialo stare!- urlò lanciando un dardo, ma quello in qualche strano modo lo deviò contro di lei facendola cadere a terra.
Chiuse lentamente le palpebre, guardando in faccia con uno spiraglio, poi chiuse gli occhi spenti e azzurri
- bravo -
Poi si sentì una risata pazza, una risata malefica agghiacciate e tutto cadde nel buio

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Capitolo 14
*** mi dispiace ***


Un attimo e il criminale è a terra. Torno finalmente a respirare anche se la gola mi brucia. Cy? E' vicino a me e combatte mentre torno a respirare.
- a posto? -
- si certo....  - dico. Quel fottutissimo criminale che ha osato fare del male a tutti gli altri è a terra
- Non credo ti basterà l'autocontrollo ... sai sono tanto innocenti e dolci, inizio a pensare che tu non abbia detto loro come stanno le cose, vero? Il mondo è tanto brutto, poveri cari, tu non sei da meno, lo sanno che sei stato addestrato per tutto questo? Eh Richard?-
  Cyborg serra la presa intorno alle mie braccia anche se sa dai racconti di Wallace che non servirebbe a nulla se mi venisse una crisi di rabbia. Rilasso i muscoli tesi e Cyborg capisce il messaggio : qui dentro sta per succedere l'inferno - aspetta... non dirmi che non lo sapevi neanche tu 
- tu non fare niente, sta fermo - scivolo via dalla presa e mi metto accanto senza che se ne accorge
- parlandoci chiaro...- prendo la pistola dalla tasca senza farmi sentire - un ragazzino in cinque anni non può diventare così bravo nelle arti marziali, e dove ha imparato i trucchi da hack- non gli lascio finire la frase, uso la pistola e dopo meno di due secondi è a terra e non si muove
-  narcotizzante ....- li informa mia sorella
- si, e allora perché qui c'è il teschio con le ossa disegnato ?- chiede KF
- paralisi - dice Babs ancora
si mettono una mano in fronte rassegnati.
Appena gli altri si allontanano KF mi raggiunge
- l'hai fatto a posta - mi accusa KF seguito da un colpo di tosse, si porta la mano al fianco, sembra ci siano delle macchie rosse. MA CHE DICO! Metà della sua divisa è rossa  - perché non parli?- chiede - non era una domanda ne era stupida -
non riesco a parlare, scemo.
- Robin... dove siamo?-chiede Zatanna.
Prendo il mio cellulare e creo un proiettore ologrammico con una pianta del palazzo, il punto in cui siamo noi è segnato con un punto rosso, posizionandolo a terra e allontanandomi dal gruppo verso la parete, c'è qualcosa che luccica lì... una pallottola? Ed è anche macchiata di sangue. Guardo KF, poco fa ha tossito....
- ah, l'uscita più vicina penso sia questa - dice Cyborg,  - fermi tutti! QUESTA E' UNA CARTINA CREATA E PERSONALIZZATA NEI MINIMI DETTAGLI!! Tu come fai ad averla ? Ma dove sei?-
- qui... - dico andando lì e tenendo lo sguardo fisso su KF. Perché lo tratto così male? Mi dispiace tanto! Sembra pallido. Che ha? Non faccio attenzione a quello che dice, sembra che mi rimproveri. Babs gli risponde non so cosa
- ok, andiamo ?- chiede Zatanna, tutti annuiscono e la seguono andando  verso una porta.
KF è più lento ... vado accanto a lui nella fila camminando dopo aver recuperato il telefono e lo fermo
- che c'è?- chiede. Lo guardo male 
- bhe...- la sua voce diventa un sussurro. La sua testa oscilla un po' cercando di stare dritta
- che ti sei fatto?- gli chiedo 
- niente assoluta- non finisce la frase. Tossisce e cade di lato, ma prima che tocchi terra lo prendo e poggio al muro.Quanto peeeeesa!?!
Mi accorgo che è umido un po' più sotto della spalla e trovo una specie di cimice. Appena tolta la divisa di Wallace si trasforma nei suoi vestiti normali:il maglione bianco macchiato di sangue, i jeans blu e le scarpe da tennis rosse. macchiato di sangue.
Gli altri sono già lontani.... non riuscirei a chiamarli, e poi non li vedo più.
Ansima... che devo fare? Aspetta , ho una specie di farmaco anti dolorifico nella cintura.
Lo cerco e quando lo trovo glielo do facendoglielo ingoiare, e poi? 
Prendo una benda... ma chi gliel'ha messa qui? Aspetta.... qui c'è un pipistrello viola, Barbara...
gli metto la benda e la fascio e dopo poco smette di sanguinare.
Tutti gli altri non si sono accorti di nulla e sono andati via, bhé siamo stati un po' troppo silenziosi.
Sento una fitta alla testa fortissima. Indietreggio fino ad arrivare al muro opposto a quello vicino Wallace. Alzo gli occhi al cielo cercando di calmare il dolore ma peggiora
Cosa succede? Perché vedo tutto così sfocato? 
- che c'è? Non te l'avevo detto? Non puoi resistere, anche se non vuoi lo farai è questione di tempo, tu sei quello che mi aiuterà a conquistare il mondo!- un'altra risata sadica  - ora che ci penso, volevo soltanto le tue informazioni e ho notato che sloro non la smetteranno di riportarti indietro e ti farebbero soltanto del male,quindi porrò fine alla tua sofferenza - 
Sento una pistola che si carica e capisco che sta puntando Wallace- addio! - 
il colpo parte ma mi metto davanti.Qualcuno prende Joker lo capisco dal rumore dell'arma che cade per terra, sento male al fianco e cado, ma qualcuno mi prende.
Sento un pianto, riconosco Wallace
- mi dispiace, mi dispiace tanto - dice, poi tossisce
- non è niente ...- sussurro cercando di alzarmi 
- sta fermo - dice - io non ho niente, anzi, grazie per la fasciatura, ma ...-
- dispiace anche a me- tossisco e poi il buio più totale

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Capitolo 15
*** ok, lo ammetto ti voglio bene ***


- che ti dicevo, una ferita di quelle uccide tutti nel giro di un'ora e a meno che non desideri la sua morte ti consiglio di lasciarmi perdere, aur revoir! (si legge or wuà)- dichiarò Joker ridendo prima di sparire.
Kid Flash era arrabbiato e frustato fissava a denti stretti e pugni serrati il punto in cui quel pazzo era scomparso. Non solo il suo migliore amico gli aveva medicato la ferita, ma gli aveva evitato la morte certa perché non avrebbe retto due ferite da arma da fuoco,  e inoltre adesso rischiava la sua di vita.
Non sapeva che cosa fare. Poi si ricordò che una volta gli aveva detto qualcosa... si maledì per non averlo ascoltato.
Si girò verso di lui e vide che il suo respiro si era fatto affannoso, sudava per lo sforzo e la mano era poggiata sul fianco sanguinante anche se involontariamente. Una ferita da arma da fuoco nel punto giusto poteva causarti la morte per la troppa perdita di sangue e quello era uno dei punti giusti.
Provò a riscuoterlo però non riuscì nell'intento.
Prese il comunicatore dalla sua cintura che aveva iniziato da poco a squillare, lo aprì e spuntarono le faccie arrabbiate di Stella, BB, Cyborg e Corvina
- DOVE CAVOLO SIETE!?!- urlò Zatanna buttando a terra BB
- ok, vi darò un breve riassunto: mi sono fatto male, Ricky se n' é accorto, mi ha fermato, ho perso i sensi, voi ve n'eravate andati, c'era il Joker , stava per spararmi, Robin si è messo in mezzo e...- Stella stava per aprire la bocca ma fu spinta di lato da una Batgirl arrabbiata, ansiosa e preoccupatissima
- stai dicendo che Ricky si è preso un proiettile e che Joker gli ha sparato ?- chiese quasi urlando
- Ricky?- chiese Cyborg
- non adesso! - urlò arrabbiatissima facendo spaventare tutti gli altri - dove siete ?- 
- non lo so! - il comunicatore gli cadde ,ma lo prese al volo prima che toccasse terra e ammaccò per sbaglio un bottone e spuntò la pianta del palazzo con il punto segnato in rosso -come non detto, secondo piano ala est, corridoio tre -
- ok, stiamo arrivando... quello è sangue?- chiese BB tornato in piedi
- chiudiamola qui - disse Speedy
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- ora mi devi spiegare che vi è saltato in mente -disse Babs seduta sulla sedia fuori dall'infermeria insieme a tutti gli altri mentre aspettava una risposta dal velocista 
- niente,è soltanto un insieme di tanti casi, non siamo andati noi a cercare quello stupidissimo clown -
- posso chiederti da quand'è che non dici niente quando ti fai male?- chiese Zatanna . Wallace guardò il pavimento e non rispose
- lo so che è tutta colpa mia - sussurrò
- no, Wally - disse Stella abbracciandolo per consolarlo - è questo il tuo vero nome? Posso chiamarti così ?-
- va bene, Stella ha ragione, non è colpa di nessuno - disse Babs - però vi uccido se succede di nuovo -
KF non diceva nulla ne si sottraeva dall'abbraccio di Stella, che si sciolse poco dopo
- adesso dobbiamo soltanto aspettare che si riprenda, ma si può sapere dov'è zio Berry quando serve? E tutti gli altri?- disse Zatanna
- lo so, è strano - poco dopo si sentì un abbaiare e corse lì un cane con il pelo nero lucido, i denti bianchissimi e affilati, magro, dalle zampe abbastanza lunghe e magre, un cane di razza con un collare bianco, che sembrava minaccioso. Saltò addosso a Babs e le leccò tutta la faccia
- Argo,sietzen!- quello si sedette subito dopo aver ringhiato a tutti gli altri presenti
- scusate la nostra assenza ma ci è servito per un caso un po' particolare ...eccome - disse Flash contentissimo. Poi si fermò un attimo - ne manca uno ,o santo cielo - 
- dov'è il piccoletto ?- chiese il padre di Zatanna che aveva l'aspetto di un mago - Zatanna?-
- hei Wallace, tutto ok?- chiese Flash mettendogli una mano sulla spalla
- si...- rispose poi non ce la fece più e confessò tutto - è tutta colpa mia !- terminò
- no, in realtà gli ho fatto promettere di proteggervi, e l'ha fatto, ma credo l'avrebbe fatto comunque, non pensi?- chiese Flash 
- che cosa!?!- urlò Babs
- perché che ho fatto di...- Flash si girò verso destra e vide Batman guardarlo con rimprovero - non dovevo dirlo vero?- quello di tutta risposta scosse la testa 
- adesso si capiscono molte cose - disse Zatanna - anche il semplice fatto che ha accettato di uscire con me -
- ah, riguardo alle carte d'identità false - disse suo padre tendendo la mano e tutti gliele consegnarono  - sono sequestrate fino a nuovo ordine - poi le guardò - Wally? Anche tu? Ma dov'è?- chiese guardandosi intorno imitato dagli altri
- sarà sicuramente andato a ordinare una cinquantina di pizze  - disse Babs, poi sentirono una porta sbattere - oppure è salito sul terrazzo -
- ma non sta piovendo?- li informò Corvina
- si prenderà un raffreddore - disse Stella preoccupata
- con qualche tonnellata di cibo si risolverà tutto - rispose Speedy
- ok che ne dite se vi andate a vedere un film, fate un giro per la casa, fate qualcosa, però non combinate guai e non uscite di qui - disse Batman
- perché?- chiese BB 
- ve lo dico dopo, andate e se ce la fate recuperate Wallace - detto questo fecero per andarsene
 la chiamò Flash quando Batman e il padre di Zatanna se ne furono andati- Barbara -
Batgirl si fermò e tornò indietro facendo cenno agli altri di andare
- un altro,dillo agli altri ma non a tuo fratello e se vuoi dirlo ai titani fallo, ma non a Robin, sai cosa ne pensa riguardo all'uccidere i criminali - lei annuì e raggiunse gli altri a testa bassa. Non voleva mentire al fratello, perché significava tenerlo allo scuro di tutto e quindi mentirgli anche se era per il suo bene. Sapevano tutti che non l'avrebbe accettato
- che ti ha detto ?- chiese BB una volta che li ebbe raggiunti
- niente di importante - rispose lei
- tutti uguali! Tu e Robin siete uguali !- disse Stella arrabbiata alzandosi in volo, ma di poco - non dite mai niente a nessuno, neanche se state male o siete nei guai -
- bene, allora il piccoletto si comporta meglio - disse Speedy
- e si può sapere perché lo chiamate piccoletto?- sbottò Cyborg
- perché è il più giovane qui dentro, lui e KF si levano un secondo, ha appena fatto sedici anni - i titani ci pensarono su ed era vero. Anche da loro era il più giovane eppure non sembrava. Fisicamente era un ragazzino, ma il suo comportamento era quello di una persona già adulta, che non si lasciava intimorire da nulla,sempre attento a fare la cosa giusta al momento giusto ed era sempre lui che teneva alto il morale a discapito delle stupide battute di BB e di quelle orribili di Cyborg. Era sempre sincero, anche troppo a volte
- non ci ha mai detto della vostra esistenza ne del fatto che conosce i più grandi eroi al mondo, ne del fatto che Batgirl fosse sua sorella, ne quando ha iniziato a fare l'eroe o ...-
- avete mai chiesto?- chiese d'un tratto Babs interrompendo Stella durante la sua crisi di rabbia che le faceva brillare gli occhi. In quel momento si resero conto che l'avevano sempre un po' ignorato forse perché non lasciava trasparire nulla con il suo  carattere, oppure perchè l'avevano sempre sopravvalutato
- .... d'ora in poi lo faremo se ci risponderà - rispose Corvina
- da quant'è che vi conosce?- chiese d'un tratto Stella 
- ok, lui e KF da 12 anni , Speedy , Zatanna  e me da... fatemi pensare... 10 - rispose Babs
- come te?- chiese Corvina - siete fratello e sorella !-
- avete mai sentito la parola "adozione"?- chiese Babs
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Robin aprì lentamente gli occhi mettendo altrettanto lentamente a fuoco.
Distinse le pareti bianche e capì di essere solo. 
Provò ad alzarsi o almeno mettersi seduto, ma non ci riuscì a causa di una fitta dolorosissima.
Sentì il suo respiro affaticarsi e aspettò che il dolore passasse.
Poi si alzò di scatto, sopportando un nuovo dolore che gli attraversò tutto il corpo, poi scese dal letto bianco dell'infermeria e per poco non cadde a terra.
A fatica andò fino alla porta e la aprì uscendo.
Sentì un rumore provenire da una delle stanze.
Gli girava la testa e sentiva anche un po' freddo, gli sembrò subito stupido, lì dentro il riscaldamento era sempre al massimo se c'erano meno di dieci gradi all'esterno e sentiva la pioggia scrosciante.
Andò nella stanza, quella degli allenamenti e vide che Wally stava tirando pugni al sacco da box, segno che o si sentiva in colpa o era arrabbiato ed era meglio evitarlo o Batman glielo aveva ordinato il che riportava alla rabbia. Decise di non evitarlo ma di cercare di aiutarlo come sempre faceva
- Wallace, che succede?- chiese. Quello si girò e fece un sorriso gioioso per poi correre velocissimo ad abbracciarlo
- stai bene!- disse quasi piangendo
- ho un piccolo dubbio -
- cioé?-
- con chi sei arrabbiato o perché ti senti in colpa?-
- io non mi sento in colpa - disse stringendolo sempre di più 
- davvero? E allora perché stai prendendo a pugni il sacco da box?- chiese allontanandolo
- per... per... ok, mi dispiace, è colpa mia non ti saresti mai fatto male se non fosse stato per me -
- e tu ci credi? - chiese guardandolo male
- si! Ma perché dai ascolto a Zio Berry che è terrorizzato da Batman?-
- gli ho promesso di proteggervi, ma lo avrei fatto anche ... - non completò la frase, Kid Flash lo interruppe
- lo so, però ...-
- adesso basta, giuro che se non la pianti all'istante ti prendo di peso, ti lego alla sedia e faccio diventare reali i tuoi incubi - disse. KF sorrise e rise
- sempre tu, non cambi mai e sai ? Hai ragione- 
Babs e gli altri entrarono poco dopo. Stella stava per volare ad abbracciarlo ma Zatanna la precedette velocissima con tanta forza da farlo cadere a terra
- qualcuno me la leva di dosso?- chiese mentre lei lo stritolava 
- vi fulmino se ci provate!- disse lei. Fecero un passo indietro tutti
- cara Zee... se non mi lasci entro due secondi ti faccio male e sul serio  - disse poi contò i due secondi esatti partì una scossa fortissima e Zatanna per poco non svenne, e allentò la presa e il ragazzo in uno scatto si alzò mandandola di lato 
- non cambi mai , Ricky - lo punzecchiò mentre si alzava. Stella lo stritolò
- ok, abbraccio di gruppo!- disse KF in coro con BB e Cyborg. Robin fece due passi in piedi terrorizato all'idea, ma non bastò, si ritrovò con tutti i suoi amici a stringerlo e lui per poco non soffocava. Appena si levarono dichiarò : - fatelo di nuovo e per voi non ci sarà un domani - ma la sua faccia era più tenera che arrabbiata, con quel broncio in cui non v'era ne rabbia ne odio. 
Robin sentì una fitta fortissima che lo costrinse a portarsi una mano al fianco e a socchiudere gli occhi cercando di far smettere quel dolore insopportabile
- Rob! - disse Stella
- Robin, basta, che ne dici di andarti a riposare?-  chiese Babs, KF smise di sorridere, abbassò la testa e andò via- non era una domanda -
- ho scelta?- chiese 
- no - rispose lei, per poi prenderlo per il braccio e trascinarlo via  - e non dire che sono una scocciatrice - 
- perché sei consapevole di esserlo -
- grazie, sei tanto dolce -disse lei 
- chissà cosa mi trattiene da tirarti una valanga di insulti - disse e questa fu l'ultima cosa che sentirono prima che uscissero dalla stanza
- gli ha fatto un complimento, perché ha risposto così ?- chiese BB
- perché da dove viene Robin dolce e carino sono insulti, e non scherzo - rispose Speedy
- bene... hei! DOV'E' WALLY!!- disse Zatanna
-  non lo so, non è il tipo che sparisce così - sentirono un rumore metallico e qualcosa che cadeva sopra di loro ma capirono che veniva dal terrazzo, oltre al picchiettare delle goccie di pioggia-è di sopra - disse Speedy
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- è tutta colpa mia!- disse tirando un pugno al sacco da box attaccato ad un palo con una catena, sotto la pioggia - e che cavolo! E' il mio migliore amico!- disse iniziando a tirare pugni a raffica contro il suo bersaglio fin quando dopo una ventina di minuti la rabbia si trasformò in frustrazione e lui esausto cadde in ginocchio.
Sentì un rumore dietro di lui, e si alzò in malo modo, rendendosi anche conto che stava reagendo come avrebbe fatto Robin : affogando tutto nella rabbia, ma poi quello che rimaneva era la frustazione e la stanchezza di chi sa di non aver fatto quello che poteva
- i tuoi amici ti hanno lasciato solo?- chiese una voce agghiacciante dietro di lui - e poi non sanno che io faccio sempre quello che mi passa per la testa? Voglio vendetta per quello che mi ha fatto il tuo "amico". Il tuo amico ha distrutto la mia famiglia, ha ucciso mio fratello Tony Zucco, ha scoperto i miei piani di vendetta, mi ha mandato in carcere una marea di volte, mi ha fatto diventare il pazzo che sono oggi facendomi perdere mia moglie e i miei figli dopo l'arresto. Ma ucciderlo sarebbe poco... quindi sarò breve: la farai tu una brutta fine, sei quello a cui tiene di più dopo sua sorella-  si girò di scatto e vide un ghigno malefico, bianco come neve appena caduta, che si mescolava al trucco rosso sangue che circondava le labbra con cicatrici che formavano un ghigno. Aveva tra le mani un coltello piuttosto affilato, si avvicinò sempre più con l'arma e KF era terrorizzato e quando provò a spostarsi di lato con la sua velocità si accorse di essere legato al palo dove prima vi era il sacco.
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 - cos'è questo rumore?- chiese Babs
- ho un brutto presentimento - Robin la trascinò di peso fino alla sala allenamenti
- che succede!?!- urlò 
- dov'è Wallace?-
Speedy guardò il soffitto - sarà di sopra - dichiarò
- andia - non finì la frase che si sentì un tuono fortissimo ,si spense la luce e si sentì una risata agghiacciante e la frase "addio WALLACE WEST!" poi tutto tornò normale o quasi... mancava Rob all'appello e si sentì una porta sbattere: la porta della terrazza.
Quello che vide lo paralizzò, gli fece battere il cuore al massimo. Non aveva mai visto niente di simile
- Rob... aspettaci - disse Stella, poi si girò e urlò, per poi affondare il viso nel petto del ragazzo abbracciandolo, piangendo
- Babs, chiama un'ambulanza - 
- s..s...si- balbettò lei prendendo il telefono.
Corvina usò il suo potere lenitivo sul velocista per alleviare le ferite, ma  non poteva che fermare l'emorragia. Robin si riscosse da tale orrore e pensò subito che i titani non dovevano vedere quella scena, tutto quel sangue... tutta quella crudeltà- Cyborg, potreste tornare alla torre? E...- indicò Stella che ancora piangeva
- va bene, e tu?- chiese 
- vi contatto dopo -lanciò uno sguardo a Speedy 
- li accompagno io, capito - disse quello. Robin lasciò andare Stella che ancora piangeva e la fece stringere all'arciere in modo tale che avesse un sostego, e se ne andorono.
Rimasero lì Robin, Babs e Zatanna.
Robin mise il respiratore a KF e si accorse con grande sollievo che respirava ancora
- Robin... tutto ok?- chiese Zatanna vedendo che era diventato pallido. Quello non rispose, questo le fece capire che stava provando troppe emozioni tutte in una volta, troppe per uno che le ha sempre rinnegate .
Stava piovendo, sembrava che la pioggia volesse in qualche modo cancellare tutte le sofferenze e il sangue versato 
- hei...- provò a scuoterlo, ma non ottenne nessuna risposta
- vai al monte Giustizia, chiama Zio Berry, digli che è urgente e fallo venire qui -  
l'ambulanza arrivò poco dopo, Babs preferì essere lei ad andare con KF all'ospedale, affidando a Zatanna il fratello. Voleva si riposasse e riprendesse un po' .
- Robin, vuoi venire giù così...- gli chiese Zatanna raggiungendolo con l'ombrello aperto,senza ottenere una risposta - va bene, se hai bisogno io sono qui, ma ti farebbe davvero bene riposare un po', tra un po' così possiamo raggiungere Babs - 
- arrivo tra un po' - disse, lei sorrise mestamente, vedendo che si era un po' ripreso dalla vista del suo migliore amico, a terra, con un taglio gigantesco lungo tutto il petto e tornò dentro.
Robin appena fu uscita prese il telefono e lo usò per vedere il segnale che l'avrebbe portato all'assalitore. Una volta visto che si trovava in uno degli edifici della zona malfamata di Gotham city. 
Lasciò andare le braccia lungo i fianchi, e lasciò che il telefono cadesse a terra, abbassò la testa. Se non era riuscito a proteggere Kid Flash come poteva pretendere di assicurare alla giustizia, il Joker?
Strinse i pugni e ne sferrò uno a quel sacco che cadde a terra spezzato a metà. Poi sentì una fitta provenire dal fianco ed espandersi per tutto il corpo. 
Cadde a terra in ginocchio, non poteva fare altro che sperare che stesse bene...
Zatanna lo venne a chiamare poco dopo per farlo cambiare e raggiungere la sorella
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è troppo... è troppo anche per una persona come lui. Lui e Wallace hanno uno strano legame: non litigano mai, sono sempre d'accordo, si conoscono da una vita, sono migliori amici, senza ombra di dubbio, si prendono in giro senza cattiveria... soprattutto perché nessuno dei due sa cos'è l'odio, cos'è voler vedere una persona finire sotto un treno.
Rick in particolare... batman mi ha detto che non ne ha provata nemmeno quando si è ritrovato faccia a faccia con colui che aveva ucciso i suoi genitori, e pensare che erano le uniche persone a cui teneva, DOPO WALLACE .
Robin, non ha cattiveria. Neanche Wallace, lui non ha motivo di provarne, Rob gli ha sempre addolcito un po' la realtà... 
- pronto?- gli chiedo. Annuisce, sempre il solito... non è molto loquace.
Ha ancora i capelli neri bagnati, spero che con il freddo non si prenda la febbre.
Si è messo una felpa rossa, la giacca nera, i jeans beije e le scarpe da tennis nere, non nasconde gli occhi dietro alcuni occhiali da sole ne dietro la maschera
- prendiamo la moto?- chiedo. Annuisce - mi fai guidare?- chiedo.
Non si ferma , come fa di solito , ne mi guarda come per dire " scordatelo, la mia moto non si tocca". Estrae le chiavi dalla tasca e mi prende per il braccio e mi porta in garage, alza la saracinesca, ammacca il bottone e la moto arriva qui ,come telecomandata, e si ferma .
Prima che salga e metta il tasco gli prendo le spalle e lo faccio girare. Mi guarda con gli occhi spenti.... forse troppo, ricordo che vi era una scintilla di determinazione, adesso non c'è più neanche quella
- Zee... dobbiamo...- prova a dire senza staccare gli occhi dai miei. Lo lascio, e sale sulla moto passandomi un casco mentre mette il suo. Metto anche io il mio e salgo dietro di lui abbracciandolo. Fa partire la moto e va veloce per le strade della città. Il garage si chiude dietro di noi.
Questa città fa schifo, i cassonetti per terra alcuni bruciati altri distrutti, case diroccate, famiglie sterminate, rivolte violente... omicidi e suicidi sono all'ordine del giorno.
Mi accorgo che Richard ha lo sguardo assente quasi non gliene fregasse più nulla di niente. 
Ha visto troppe persone morire, troppe, e tutte troppo importanti, non mi sorprendo che non voglia provare emozioni, legarsi alle persone, provare affetto.
In realtà ha deciso lui stesso di far esistere Richard e di creare quell'insensibile di Robin.
Arriviamo subito, scendiamo, sembriamo due normali ragazzi che vanno in ospedale a fare chissà che cosa che sicuramente ha una storia che ha del tragico dietro.
Entriamo. Chiedo alla tizia di turno la stanza di Wallace West e dice B3, piano terra, terapia intensiva.
Andiamo incontro a Babs
- come sta?- chiedo capendo che Robin non ha minima intenzione di dire una parola
- è andato in rianimazione già due volte, ma ce l'ha fatta - Robin si allontana da noi e va a vedere attraverso il vetro - e Rick?-
- non sono riuscita a ottenere una minima reazione -
- fagli assortire il colpo, vedrai che quando Wallace starà meglio, starà meglio anche lui - mi rassicura.
Dopo queste ultime parole ci sediamo sulle sedie davanti alla stanza e aspettiamo per un'ora intera.
Il telefono di Robin squilla, lo prendo prima di lui e accendo la chiamata dei titani
- Zee.... e che cavolo- dice incrociando le braccia
- ciao...- dico. Salutano anche loro, ho messo il vivavoce
- allora, com'è finita?- chiede Cyborg
- se ti dico bene sto mentendo perché ancora non sappiamo se sta bene, se ti dico male è morto e ti sto mentendo - dice Robin con indifferenza
- vedo che sei di buon umore - dice Stella sarcastica
- vedo che tu ti sei almeno ripresa da un trauma - dice Batgirl
- com'è che voi non avete fatto come lei?- chiede BB - praticamente... c'era così tanto ...SAAAAANGUE!-
- benvenuto a Gotham - rispose Robin - dove l'unica persona che non ha ancora ucciso qualcuno è il drogato che spaccia nel vicolo che sarebbe l'unico tuo parente che ancora non si è fatto beccare -
- tu hai la stessa visione del mondo di uno che si sta per suicidare... sai?- commentò Cyborg
- no, sono realista... non è colpa mia se il mondo fa schifo- 
- sta scherzando... stai scherzando vero?- dico
- si ... TI PARE IL MOMENTO DI SCHERZARE QUESTO!?!!- 
- ragazzi... questa si chiama crisi nervosa post super stress -
- non è vero - contestò Robin
- oh si che è vero - replicò Zatanna
- non... si...s...e...nte... niente - disse Robin recitando perfettamente 
- no, aspetta, aspetta- urlarono i titani in coro  prima che chiudesse la chiamata
- che ti è preso? - chiese la sorella. Poi notò che la porta si stava per aprire e ne uscì il medico. Un uomo alto, giovane, con la mascherina ancora che copriva la bocca e il camice.
Sorrise - è andata bene, tra qualche ora sarà sveglio, lo stiamo portando in una stanza di sopra, nella stanza C14. Lo terremo in ospedale per qualche giorno fin quando non saremo certi che stia bene - poco dopo videro la barella passare dietro il medico di fronte a loro  - ah tu sei Richard, vero? Dovreste stare più attenti, mio nipote mi ha detto tante cose su di te - disse il dottore mentre andava.
Quando il corridoio fu vuoto i titani si smaterializzarono lì con una delle magie di Corvina
- ok Rob... e voi chi cavolo siete?- chiese BB, Richard si mise una mano in fronte 
- ma è possibile che sia così tonto?- chiese Zatanna - non ti hanno mai visto come una persona normale ammesso che tu lo sia?- 
- piantala - disse 
- siete piuttosto familiari - disse BB
- IO SONO ZATANNA, LEI E' BATGI- Zatanna non ebbe il tempo di finire che qualcuno li tirò tutti dentro una stanza, attraverso una porta dietro di loro mentre un'infermiera passava per quel corridoio
- mettetevi subito i cosi ologrammici - disse Babs
- ma perché!?! E CHI CAVOLO SIETE!?!- strillò BB 
- dimmi che gli hai detto che qui gli eroi sono ricercati perché i tre quarti della polizia sono corrotti - disse Batgirl girandosi verso il posto in cui doveva esserci il fratello - dov'è?-
si accese la luce d'un tratto
- BB... guarda qua - Robin ammaccò un pulsante sull'orologio e i vestiti divennero la tuta verde e rossa con tanto di maschera, mantello e cintura
- ah sei tu! E loro?- esclamò BB. 
Corvina usò i suoi poteri per fare addormentare il muta forma in modo tale che non dicesse altre idiozie
- grazie non lo sopportavo più - riammaccò il pulsante e la tuta, il mantello e la maschera tornarono ad essere i normali vestiti di un ragazzo di sedici anni
- questo sei tu alla normale ?- chiese Stella ma non ottenne risposta 
- Stella e Corvina per me vanno bene così... magari con più cose addosso - disse Zatanna con un pizzico di invidia 
- lo dici perché non vuoi farle notare o perché sei gelosa?- la punzecchiò Batgirl
- e di che?- chiese. Babs indicò il fratello che stava usando il telefono per chissà cosa
- no.... non è vero, ora, gli ologrammi -. Robin trovò un giornale sul tavolo e lesse il titolo sulla prima pagina
- Barbara, perché qui c'è scritto che sono stati ritrovati tantissimi criminali come dire... morti? - la sorella e tutti gli altri sgranarono gli occhi bloccandosi di colpo.
Lei aveva detto tutto ai titani durante l'assenza del fratello
- n...n...no, lo sai che dicono cavolate !- disse la ragazza 
- lo sai che è tuo padre a controllare che c'è scritto?- la sorella rimase interdetta. Robin conosceva il padre di Batgirl, infatti l'aveva incontrato quando aveva affidato Babs a Wayne e l'aveva aiutato in molte indagini e sapeva che era l'unico che non mentiva in quella città
- ti sbagli, è il suo assistente... Daniel Hosseini! Si! -  il fratello la guardò strano, poi però si voltò di scatto verso la porta dietro di lui e abbassò lo sguardo
- ologrammi e ci vediamo alla stanza di sopra, C14- uscì dalla stanza lasciandoli lì chiudendo la porta alle spalle
- che gli è preso?- chiese BB svegliandosi anche se la magia di Corvina era servita solo a zittirlo e a farlo sembrare addormentato
- non lo so, ma spero non l'abbia capito - Barbara uscì dalla stanza e salì le scale e si accorse subito che il fratello stava parlando con il dottore di prima, gli si avvicinò e chiese chiarimenti dopo che se ne fu andato
- Wallace si riprenderà ma ha perso troppo sangue, non hanno potuto darglielo durante l'operanzione perché  non ne ha neanche la banca del sangue e sarà consegnato forse la prossima settimana, per ora non si riprenderà e se le condizioni si dovessero aggravare non ce la farebbe - la sorella lo abbracciò e questa volta il ragazzo non le disse nulla.
Quando lo lasciò si apoggiò con la schiena alla parete incrociando le braccia.
- hei ragazzi!- li chiamò Stella, aveva i capelli rossi raccolti in una coda di cavallo bassa, una tshirt rosa a maniche lunghe con i finimenti bianchi, i jeas blu chiaro che finivano poco più sotto del ginocchio, e ai piedi aveva delle scarpe  da tennis rosa.
Robin però sembrò non notarla - come sto?-
- stai bene...- disse il ragazzo
- tutto qui?- chiese BB
- già è tanto se vostra signoria ci ha concesso il suo parere - disse Babs facendogli la linguaccia
- sei peggio di una mocciosa - 
- parli proprio tu che con Wally mi preparavi tutti gli scherzi possibili e immaginabili, tipo quello della navicella spaziale con la quale mi hai fatto quasi venire un infarto - 
- primo,non hai le prove... secondo, non è colpa mia se hai il terrore degli alieni - Stella stava per dire qualcosa - non lo dire perché sviene, e terzo ... dopo averti fatto venire un attacco di cuore l'ho fatto sparire e ho smesso -



"  il criminale prese il bambino dai capelli rossi che aveva osato sfidarlo per il colletto della maglietta rossa, alzandolo da terra e facendogli mancare il respiro, alzò l'arma fino a puntare la canna della pistola alla sua tempia e rise malefico
- LASCIALO STARE!- disse la voce di un moccioso dietro di esso. Si girò continuando a tenere il piccolo con la mano destra per poi puntare con la pistola il bambino dai capelli neri lisci, corti e lucenti che gli ricadevano più lunghi sull'occhio destro. Gli occhi erano come il cielo, ma si notava una scintilla di determinazione e coraggio
- ah bene, vedo che qui c'è il tuo amico!- disse quello
- non lo conosco, VA VIA! NON SONO AFFARI TUOI! ALTRIMENTI CI FANNO FUORI TUTTI E DUE!- disse il rosso
- ho detto che lo devi lasciare stare -
- altrimenti? Cosa può fare un moscerino come te- chiese quello ridendo sadico insieme alla sua gang
- mi metto ad urlare e quelli di pattuglia davanti quell'edificio scatteranno e .... -
- scatteranno verso le loro case a nascondersi! PICCOLETTO QUESTA E' GOTHAM CITY!- replicò quello
- sarò più persuasivo allora - disse, tirò fuori una calibro trentotto e la puntò al criminale che rise ancora
- con un giocattolo? Ammiro il tuo coraggio ma...- non ebbe il tempo di finire la frase che sparò al bidone della spazzatura che si forò. Si zittì subito 
- ma tu chi sei?- chiese il criminale
- quello che ti farà rimpiangere di essere nato se non lo lasci stare - rispose con una strana luce negli occhi, quello lasciò il bambino dai capelli rossi per mirare meglio. Uno lo prese da dietro tenendolo. Sparò, quello evitò il proiettile e rispose dando un calcio a colui che lo teneva fermo, si abbassò facendo passare un altro proiettile, colpì con la pistola la spalla dell'uomo che scappò con la sua gang, dandogli un pugno al fianco e uno alla testa prima di dileguarsi, facendolo cadere per il dolore a terra.
Il bambino dai capelli rossi si avvicinò all'altro che stava riprendendo fiato
- tutto ok?-
- si... - rispose alzandosi 
-perché mi hai salvato?-
- magari se provo a cambiare questo postaccio forse ci riesco... hai fegato- ammise - perché ce l'avevano con te?-
- uno di loro è stato preso da Gordon e hanno detto che avevano bisogno di una vendetta significativa che finisse sui giornali e...i bambini sono quelli importanti -disse, poi chiese - il mio nome è Wallace West, tu sei?-
- Richard Grayson... -
- quanti anni hai?- chiese
- quattro - 
- anch'io... dove le hai imparate quelle cose? Hei! vieni a casa mia così mio zio ti medica quella ferita?- chiese indicandogli la fronte sulla quale c'era un po' di sangue
- dovrei...-
- dai vieni!- disse prendendolo per il braccio e trascinandolo correndo per le strade secondarie della città e quello fu l'inizio di una fantastica e duratura amicizia  ... "


- hei Rob!- urlò Stella raggiungendolo nel cortile dell'ospedale dove c'era anche un laghetto sulla quale stava facendo rimbalzare i sassolini a pelo d'acqua da più di mezz'ora
- che c'è Stella?- chiese neanche guardandola negli occhi continuando la sua attività
- pensavo che magari distrarti un po' ti farebbe bene -disse sedendoglisi accanto
- lo sto facendo... - le rispose con irritazione - credo - sussurrò ripensando al fatto che ci stava in realtà pensando e ripensando da ore
- questo io non lo chiamerei distrarsi -
- neanch'io se non fosse che basta una minima cosa per distrarmi -
- davvero?- chiese non ottenendo una risposta, capì che era sarcastico. Poi notò il suo colorito pallido e il fatto che aveva un giubbotto nero piuttosto pesante, forse troppo dato che c'erano venticinque gradi.
Gli posò la mano sulla fronte e la ritrasse subito come scottata. Preferì non dire nulla per il momento, forse era perché le sue mani erano fredde
- Robin... tua sorella dice che hai visto un sacco di persone morire, ma se ci fosse KF tra quelle?- chiese dopo un istante di silenzio a cui ne seguì un altro - non mi sembra una domanda stupida - 
- non lo è, anzi... non so cosa rispondere - Stella lo guardò negli occhi, avvicinò il proprio viso al suo che era ancora girato verso il lago e ... BB tirò una secchiata d'acqua ad entrambi 
- ve l'ho fatta!- esultò poi notò che anche se l'aliena rideva ,Robin rimaneva impassibile - un sorriso?- chiese 
- non c'è motivo di sorridere, vado a cambiarmi - disse lanciandogli un'occhiata arrabbiata alzandosi e rientrando
- ok, lo farò ridere costi quel che costi!-
 - ragazzi! Venite!- urlò Babs chiamando BB e Stella - dov'è ?- chiese
- BB gli ha buttato un secchio d'acqua addosso e si è andato a cambiare-
- comunque, venite...- disse per poi rientrare e andare a cercare il fratello girando per tutti i corridoi correndo, fin quando esausta lo vide mettersi la giacca e lo prese per il braccio e trascinò alla stanza di KF - E VIENI!-.
Quando arrivarono lì i titani si girarono verso di lui e gli chiesero - MA DOV'ERI?-
- che c'è di tanto urgente ?- Babs lo guardò con un mezzo sorriso - sei riuscita a liberarti di Speedy? - chiese sarcastico anche se aveva perfettamente capito
- ti piacerebbe...- disse KF dietro la sorella 
- mi devo offendere?- chiese l'arciere
- no... lo diciamo per farti capire che sei insopportabile, da cari amici- disse il velocista ancora seduto sul letto con la fasciatura che gli copriva il petto e quella cicatrice, con un sorriro furbo che sapeva di presa in giro
- ho capito vado!- disse arrabbiato 
- Ah.... ehm... noi dobbiamo andare perché Berry ci deve parlare. TU- disse la sorella prendendo Robin per le spalle - RIMANI QUI E NON TI MUOVI, ALTRIMENTI WALLY RIMANE INDIFESO! CHIARO!?!- disse 
- che sarebbe? La tua strategia per farci parlare?- chiesero Richard e Wallace 
- Ri, puoi sforzarti di essere una brava persona?- chiese Zatanna
- così non ti basta? -
-  perché? Ci stavi provando?- chiese KF
- non ho fatto suonare l'allarme anti incendio -  rispose incrociando le braccia come se fosse ovvio
- a me non sembra tanto - disse Stella
- non ho distrutto la macchina del dottore, non gli ho tirato una marea di insulti per avermi chiesto se dovevo fare gli esami del sangue, non ho detto ne fatto niente ad una tizia che mi ha detto che sono carino, devo continuare?-chiese - ah tieni , puoi aggiungere il numero all'agenda- disse passando un biglietto a Wallace
- GRAZIE! E CON QUESTO SONO 2875! Sei un vero play boy -
- ragazze?- chiese Stella
- no, numeri di telefono che gli passano, con su scritto " chiamami "... ma non lo fa quindi...- disse tirando fuori l'agenda nera e mettendoglielo all'interno per poi richiuderla con un botto - li passa a me che  li aggiungo nella sacra agenda dei playboy - sorrise
- come hai fatto?- chiese BB supplicante
- non abbiamo da fare ?- chiese Stella portandoli tutti fuori ,a parte Robin, quindi chiuse la porta dietro di lei
- allora... ehm...- cercò di dire Richard guardandolo strano dopo un momento di silenzio che parve lunghissimo - come... come stai?- chiese
- non sai iniziare una conversazione come al solito... comunque bene... - sussurrò distendendosi 
- KF, che cosa è successo? - chiese 
- non lo so, però quello non era il Joker ... promettimi che non cercherai il colpevole e non ti caccerai nei guai -
- ma...-
- niente ma -
- perché?- chiese 
- perché per colpa mia ti sei già fatto male, e se Corvina non usava i suoi poteri non saresti qui adesso-
-  e tu allora?- chiese alzandosi di scatto in piedi e rischiando di cadere
- ti senti bene?- chiese Wallace
- s....si- disse chiudendo il giubbotto
- non è un po' esagerato quel coso? Non c'è così freddo?-
- davvero? A me non sembra- disse incrociando le braccia - BB mi ha buttato addosso un secchio d'acqua e Babs non mi ha dato il tempo di cambiarmi - si giustificò, in realtà si era cambiato ma non gli voleva dire niente
- tu hai la febbre - dichiarò KF
- io sono fuori, tu fatti una bella dormita, è un ordine da amico-
- si dice consiglio -
- si, ma era un ordine - disse chiudendo la porta. Kid Flash girò gli occhi e poi si distese e addormentò subito.
Il ragazzo appena si girò vide Babs guardarlo male
- tu non avevi da fare? - chiese, la sorella lo guardò e gli toccò la fronte ritraendo subito la mano per il troppo calore
- tu scotti !- constatò
- è un dato irrilevante - disse per poi iniziare tossire
- cos'è irrilevante?- chiese Stella andando lì
- ha ...- Robin le tappò la bocca
- fatto pace con Wally,il suo piano ha funzionato, perfetto, adesso dobbiamo andare - disse sorridendo cercando di essere rassicurante, ma non esiste un sorriso così falso per poi trascinarla via .
Robin e Babs arrivarono dietro l'angolo nel corridoio dell'ospedale
- perché non glielo vuoi dire?- chiese, poi notò lo sguardo assente e il suo pallore - hei? Mi stai ascoltando?- lo prese in tempo, la febbre era salita ancora fino a fargli perdere i sensi.
Lo scosse e riuscì a farlo riprendere e rialzare
- adesso basta, voglio che ti riposi -
- no, KF è in questo posto per colpa mia e...- 
- Ri, hai la febbre alta, troppo - disse Babs
- hei Rob, stai bene?- chiese Stella sbucando da dietro la parete
- si -
- invece no, ha la febbre alta - rispose la sorella
- no, non è vero -
- cosa non è vero?- chiesero Cyborg, BB, Corvina e Zatanna
- vado - decretò cercando di andare via, ma la sorella lo prese per il braccio e riportò indietro
- tu non ti muovi da qui -
- ti detesto - le disse
- anch'io...-
- questo equivale a "ti voglio bene?"- chiese Cyborg
- no, equivale a: " ma perché sei tu mia sorella "- disse lanciandole uno sguardo
- preferivi Zatanna?- chiese
- come non detto, sei perfetta - 
- mi devo offendere ?- chiese la ragazza 
- si - dissero tutti in coro 
Robin cercò di trattenere la tosse ma invano e si coprì la bocca
- stai bene?- chiese Cyborg. Babs aveva un sorrisetto compiaciuto stampato in faccia
- s- cercò di dire ma la sorella rispose per lui
- no - 
- ma allora è una fissazione! - le rispose incrociando le braccia e guardandola 
- menti - disse Babs
- pensala come vuoi basta che mi lasci in pace perché ho altro da fare - rispose
- cosa?- chiese Zatanna
- non pensi che l'avrei già detto?-  
- no - risposero tutti gli altri
- ok, io vad- non finì la frase che Babs lo prese per il braccio e riportò indietro 
- non ti muovi se prima non mi dici che fili a casa, ti prendi un antibiotico e ti riposi - disse lei
- ... sorridi -
- cosa?- questo attimo di confusione le costò caro. Il ragazzo scomparve sotto gli occhi di tutti, più o meno... la bomba fumogena non fece vedere loro proprio niente e quando si diradò si accorsero che non c'era più
- alla prossima lo ammazzo!- urlò Babs
- perché è andato via?- chiese BB
- detesta le medicine, per fargliele prendere ci vogliono i ricatti - rispose lei
- questo è un tipico comportamento da bambino.... non me lo sarei mai aspettato - disse Corvina - è una paura così stupida!-
- non è paura... è il semplice fatto che qui le pastiglie sono per la maggior parte droga e le siringhe che dovrebbero essere vaccini medici ... bhé ti fanno venire un overdose, quindi non è paura... è il semplice fatto che non si fida - rispose Wally uscendo tenendosi alla parete per evitare di cadere
- perché sei in piedi?- chiese Stella
- perché non mi fido neanche io dell'infermiera - rispose
- lo sai che ti verranno a cercare se non rientri? - chiese BB, che aveva i capelli ramati lisci, lunghi fin più sotto delle orecchie, e gli occhi verdi, più sotto, sulle guancie vi erano delle lentiggini 
- si lo so, però ho mandato un messaggio a Rick in cui gli ho chiesto di tenerli occupati - rispose
- che ti ha risposto ?- chiese Cyborg.
Gli suonò il telefono e lesse il messaggio
- ok... preferisci il numero 54 o il numero 67? - ... ci pensò un po' sopra e poi disse scrivendo - " fammi divertire"-
- che cosa sono il 54 e il 67?- chiese BB
- non si può dire, regole del libro degli scherzi - poco dopo si vide la schiuma degli estintori venire e riempire tutto il corridoio. Poi Robin scese dal tetto
- ti basta?- chiese  
- ma non verranno qui?- lo informò Stella
- non se ho bloccato il corridoio di sotto ....- Kid Flash gli batté prima il pugno e poi il cinque
- sei un mito, lo aggiungiamo al Jokebook?- disse il ragazzo dai capelli rossi - e poi dove l'hai trovati tutti questi estintori?- 
Babs saltò addosso al fratello che cadde tra la schiuma
- adesso vieni a casa con me e ti prendi tutte le medicine che ti dico, CHIARO!?!- disse
- l'ultima volta non erano medicine!- le ricordò - e non ricordo un momento da subito dopo che me l'hai fatte prendere a quando è finito l'effetto- disse buttandola di lato e alzandosi
- che vi dicevo ?- disse Wally
- dai... cosa può essere successo?- chiese Stella
- vogliamo far vedere il filmato della web cam?- chiese Babs
- non capisco cosa ci sia d'aggiungere a parte il fatto che mi avete inseguito per tutta Gotham city?- chiese serio mettendosi le mani ai fianchi
- eh eh... ok lo ammetto, strane sostanze e iper attività non vanno bene - disse Wally
- tu non dovresti essere nella tua stanza?- chiese
- ma se hai combinato questo disastro per distrarre i medici?- chiese quello 
- non stavo rispondendo alla tua domanda, ti ho chiesto 54 o 67 e tu mi hai risposto "fammi divertire" che significa " inventane uno nuovo " -
- quindi ci devo tornare?- chiese
- nah....- Babs lo guardò male imitata dagli altri - volevo dire si- 
Wallace sentì una fitta al petto lungo la cicatrice che lo fece cadere in ginocchio a terra, vide il volto del suo miglior amico contrarsi in una smorfia di preoccupazione... eh già, Robin preoccupato, forse quello non era Robin ma era davvero Richard. Quel ragazzino che l'aveva salvato da tanti pericoli però non c'era riuscito quella volta. Quel ragazzino che non riusciva ad odiare nonostante lo prendesse sempre in giro e che adesso lo stava tirando per il braccio cercando di farlo alzare, ma non ci riusciva perché la febbre era troppo alta e provabilmente era stanchissimo. Provabilmente?ERA OVVIO che di lì a poco avrebbe perso i sensi. Cyborg, Babs lo avevano aiutato e Corvina gli aveva preso la sedia a rotelle e lo avevano fatto sedere lì
- ma quanto pesi? - chiese l'amico 
- bhé, senza di te che mi procuravi traumi puntualmente ogni santo giorno che mi impedivano di fare colazione, pranzo e cena ... - disse con la voce spezzata dal fiatone procuratogli da quel dolore insopportabile 
- non capisco proprio di cosa stai parlando - rispose
- dai, svegliarlo con una secchiata d'acqua gelata, o con un megafono... fargli prendere note a scuola senza un motivo valido, trascinarlo in casi dove c'è sicuramente più di un cadavere sulla scena del crimine... nah, non sono cose da shock- disse Babs
- hai dimenticato quella volta in cui ci siamo buttati giù dal ventesimo piano, e tra l'altro lui mi ha dato una spinta....- gli fece presente - e - iniziò a tossire
- chiamiamo l'infermiera?- propose Babs
- NO!- urlò quello - ti prego - disse lanciando un'occhiata supplicante all'amico
- con me non funziona -
- lo so, ma tentare non nuoce - rispose quello incrociando le braccia - ti prego...-
- ti costringo o chiamo l'essere a base di -
- persona, si dice persona - gli ricordò Stella
- quello che è o ti ci porto di peso?- chiese
- poco fa non riuscivi neanche ad alzarmi comunque ho capito, ma quanto sei noioso - rispose - comunque se io devo dare retta a quella lì e fare tutte le terapie che vuole, e prendermi tutte le medicine ed eccetera eccetera, tu ti devi prendere quello stramaledettissimo antibiotico, so che non lo farai quindi...-
- ok - 
- COSA!?!- disse 
- ho detto ok, adesso ....- 
- aspetta, stai mentendo, impossibile non le prenderai mai! Non lo faresti mai -
- scommettiamo ?- chiese Babs
- voglio sapere il motivo per la quale lo farebbe -
- perché voglio romperti le scatole - rispose
- ok, allora va bene, da te me l'aspett- non finì la frase che tutto iniziò a girargli e si portò una mano alla testa prima di perdere definitivamente i sensi.
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- Richard, davvero prenderai quella "schifosissima schifezza" ?- chiese Zatanna, ricordando i nomi che aveva dato alle medicine quand'era più piccolo. Non rispondeva così lei si fermò e gli mise una mano sulla spalla. L'asfalto era bagnato e si sentiva l'odore umido della pioggia, che aveva bagnato fino a poche ore prima quella città
- certo - rispose sincero ,ma non voleva, non voleva prendere quelle cose, ne tradire Wallace... era come una promessa dopotutto.
- davvero? Me lo prometti?- chiese guardandolo negli occhi seria ma anche felice
- si certo -
- hei Ri... ti ricordi quando ci siamo mollati?- chiese tutto ad un tratto 
- si, ti sei rinchiusa in camera a piangere -
- tu invece non hai parlato con nessuno per una settimana, perché abbiamo rotto?- chiese
- sei uscita con un altro ragazzo, Wallace mi ha detto tutto e mi ha fatto vedere le foto, poi quando abbiamo litigato ....-
- non è vero! Sei tu che sei uscito con un'altra, Wallace mi ha portato le foto! E quando ti ho chiesto cos'era successo hai detto di non saperne niente, non sono più riuscita a fidarmi di te e.... aspetta... hai detto Wallace?-
- questo vuol dire che erano foto montate .... che scemo che sono stat- non finì la parola che lei lo tirò a se e lo baciò.
Ricambiò ma nessuno poteva immaginare che Stella era corso a chiamarlo perché Wally si era sentito male sul serio, non riuscì ad interrompere quel momento, e scappò via, ma non riuscì a vedere il seguito:
Robin che allontanava Zatanna
- Zee... non - disse per poi perdere i sensi a causa della febbre alta . . . 
- Kid Flash è in ospedale, Robin ha la febbre, coincidenze? Mistero... - disse BB sul divano che parlava via skype con Batgirl
- no, non è una coincidenza... sembra strano, ma se uno sta male anche l'altro sta male - rispose lei 
- davvero?- chiese Corvina 
- ahah - rispose quasi sorridendo
- stai scherzando -disse Cyborg 
- no, sono seria ...-
- c'è dell'altro?- chiese Corvina 
- si, sono scomparsi anche miss Martian ( Megan ) e Super boy, ma non vedo come possa c'entrare con quell'attentato alla torre, o quello a Kid Flash - 
- ci sarà un collegamento!- disse Stella 
- ... nah -
- invece c'è!- rispose Zatanna dietro di lei
- quale?- chiesero tutti in coro 
- pensateci siamo tutti membri ancora attivi della squadra, Robin lo era ma sapevamo tutti che in qualche modo doveva torn- Babs le tappò la bocca
- di quale squadra?- chiese BB
- mmmh!-
- cosa?- chiese Stella
- mmmfg!- bofonchiò Zatanna
- eh?- chiesero i titani. Zatanna illuminò i suoi occhi di una luce dorata e con la sua magia buttò a terra l'amica 
- Young Justice, futura Justice League - rispose Artemis prima di lei prendendole il computer
- Batman mi ucciderà per questo...- sussurrò Batgirl - comunque, si è vero-
- ROB NON CI HA MAI DETTO NIENTE DI NIENTE!- disse Stella arrabbiatissima buttando a terra BB e Cyborg
- certo, ha promesso, e poi sono soltanto stupidissime cose segrete - rispose Zatanna
- ha promesso? E a chi?-
- si giura sul mondo intero Stella - disse Babs - anzi non dovremmo neanche parlarne - 
BB si rialzò - non ho capito... avete detto Young Justice? Io per entrarci farei di tutto, sono coloro che vengono allenati per proteggere il mondo e sostituire gli eroi importanti come Batman... superman... Flash... ci sono anche alieni, però voi... Rob perché non è rimasto lì con voi?- chiese
- non lo sa nessuno - rispose la sorella - se glielo chiedete cambia discorso all'istante o dice che ha altro da fare -
- neanche tu?- chiese Stella
- Stella, ognuno ha i propri segreti,e poi se tu avessi l'obbligo o non vuoi assolutamente che gli altri si facciano male e vengano coinvolti in cose dalla quale non potrebbero uscire illese, non li metti in mezzo - disse Batgirl 
- credo di non capire - rispose BB
- Artemis spiegalo tu perché non ci riesco - disse la rossa lasciando che l'amica glielo spiegasse per bene
- tu, secondo me sei ancora un moccioso immaturo -
- GRAZIE! SE VOLEVO ESSERE INSULTATO CHIAMAVO ROBIN CHE DI BATTUTE NE TROVAVA DI MOLTO PIU' SPIRITOSE E CI METTEVA UN PO' DI FANTASIA!- replicò alzandosi
- te l'avrebbe detto anche Robin te l'assicuro - 
- non è vero -
- piantatela !- urlò Corvina, ma non smisero di bisticciare
- la volete smettere di litigare? - chiese Robin entrando
- tu non dovresti essere in camera tua?- chiese Stella con un po' di rabbia 
- nah - rispose
- questo vuol dire che Wally sta bene - pensò Artemis 
- si, è mezz'ora che mi stona la testa via telefono perchè non vuole farsi fare l'igniezione... tu come fai a saperlo? -
- niente... - dissero tutti mettendosi a fischiettare "innocenti"
- la teoria è errata, sono soltanto coincidenze , e la magia non esiste in questo universo e quindi non c'entra niente Zee- lei incrociò le braccia e mise il broncio
- e come li spieghi i loro poteri?- disse BB indicando Corvina e Zatanna
- ho detto in questo universo, in altri strani universi alternativi la magia esiste, ed ecco da dove vengono loro due.... -
- bravo, vedi che i tuoi neuroni funzionano ogni tanto ?- il ragazzo girò gli occhi all'affermazione della sorella
- comunque mi sa che ancora non ti è passata ed è alta- disse la sorella - quindi fila in camera -
- ok, prendo la ps3 e vado - disse prendendola da sopra il tavolo ed uscendo - non c'è bisogno di innervosirsi - appena fu uscito ...
- come ho fatto? Devo riuscire a ricordarmelo - pensò ad alta voce - ... se ha un'altra reazione di queste: PREOCCUPATEVI, E TANTO . Dov'è Speedy?-
- diceva di avere un torneo di video giochi con degli amici - rispose Artemis
- mi sorge un dubbio... Robin, con la ps3, me ne ha fatta portare una oggi all'ospedale Wally...-
- andiamo a controllare ?- chiese Corvina e la risposta fu un "si" collettivo.
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- ok... c'è una tizia che ci chiede dove andiamo... no! PERCHE' LE HAI SPARATO!?! Che ha fatto di male?- chiese Kid Flash sul mini riquadro per la video comunicazione tra giocatori in fondo a destra
- troppe domande, poteva essere una spia del governo , Wally, è morta... dove hai trovato i defibrillatori?-
- li ho presi al medico a cui ho sparato che era nell'ambulanza, OVVIO!- 
- e quei due anziani lì?- chiese - NO! MA PERCHE' GLI HAI SPARATO!-
- la vecchietta mi ha visto in faccia e quello ha visto sua moglie morire, perché farlo vivere con questa sofferenza!-
- è solo un gioco .WOW! QUEL TIZIO HA un... cannone... MA PERCHE' GLI HAI SPARATO! LO POTEVA VENDERE! -
- e adesso lo da gratis!- 
- sei un pochino violento tu... un cagnoli... PERCHE'!?! CHE TI HA FATTO DI MALE!-
- lo odiavo -
- ma dai! Che cosa ha fatto per farsi odiare!-
- mi è passato davanti ... UH GUARDA UN PANDA! OPS NON C'E' PIU'!-
- sei crudele ! Ecco perché sei un mito su GTA5- 
- state giocando a GTA5!?! - urlò BB
- bhé? Non posso mandare in crash computer , fare missioni, allenarmi ed eccetera...ad ogni ora ,no?- 
- uno sbirro!- urlò Speedy via telecomunicazione. Si sentirono tre spari - Rob... potevi dargli il tempo di girarsi... -
- nah... almeno poteva pensare ad altro piuttosto che maledirmi prima di morire -
- i personaggi non pensano! - gli ricordò Speedy
- lo so, ma una scusa la devo trovare -
- Wallace? Come va?- chiese Stella
- aspetta... JACKPOT HO PRESO IL JOKER!-
- ma che ha fatto di male!- rispose Robin tutti si girarono verso di lui - stavo scherzando...uffa -
- è sangue quello?- chiese BB prima di svenire insieme a Cyborg
- ok... Ri attento!- tre spari - non ci credo, hai appena ucciso Babbo Natale, il coniglietto di Pasqua, la fatina dei dentini, l'omino del sonno e Jack Frost! Con tre colpi!?!- 
BB si alzò allarmato
- i bambini saranno tanto tristi domani - disse Wally
- ops... - 
- come ops!?! Questo gioco è troppo violento! Dicono che faccia diventare violente anche le persone ... HAI APPENA UCCISO BABBO NATALE!-
- non è reale -dissero i tre
- quest'anno sarai sulla lista dei cattivi - disse Stella
- certo, non lo sapevi che sono sempre il primo della lista?- chiese Robin.
Stella e BB si arrabbiarono tantissimo - CHIEDI SCUSA A BABBO NATALE!-
- credono in queste stupidaggini ? - chiese Wally
- .... - Robin non rispose e fece letteralmente suicidare il personaggio infatti sul mega schermo comparve "Game over!"
- noooo!- 
- ops... il mio personaggio è morto, chiusa la questione di Babbo natale - 
- bravo, hai rinunciato alla partita che era importante, quindi possiamo dire che hai chiesto scusa - disse Stella sorridendo e uscendo insieme a Corvina.
- amico sei il più forte qui, Speedy si è già fatto sparare da uno sbirro - disse Kid Flash- oh no! LA VECCHINA E' RESUSCITATA E MI PICCHIA CON IL BASTONE! Mi ha ucciso!-  per poi cominciare a tossire forte 
- tutto ok?- chiese Cyborg
- s ...si - rispose -chiudo, l'infermiera torna - si spense la chiamata 
- ok...- Robin fece finta di tossire e disse " stasera , 12 in punto ", poi però l'attacco di tosse divenne vero e Speedy decise di chiudere.
- noi andiamo - disse Cyborg uscendo non appena smise di tossire e uscì con BB... appena la porta si chiuse
- ci siete ancora?- chiese il ragazzo 
- si!- risposero i due ricomparendo sulla schermata che si era annerita. La scritta "game over "scomparve e ritornarono i tre personaggi
- amico, quel filmato montato in cui fai suicidare il tuo personaggio è perfetto - disse Kid Flash
- ottima recitazione - disse Speedy - non pensavo riusciste così bene a far finta di stare male...- guardò le faccie preoccupate dei due - non stavate mentendo?- 
- ahah! CIAO ROB!- urlarono BB e Cyborg comparendo il altre schermate ai lati e fecero prendere un colpo a tutti gli altri
- CHE CAVOLO CI FATE SULLO SCHERMO! - urlò Speedy
- abbiamo capito che i personaggi non si possono suicidare e che una cosa del genere la poteva fare solo un Hacker professionista... - disse Cyborg
- CIAO!- urlò Stella mentre Corvina faceva un cenno comparendo su un'altra schermata nera
- vi avevo un pochino sottovalutato, questo me lo aspettavo da Artemis, non da voi ... comunque spero che voi non siate deboli di stomaco - 
- perché?- chiese BB
- SBIRRO A ORE 4!- urlò Kid Flash, Robin usò la mitraglia del suo personaggio per sparargli un proiettile dritto in fronte
- AMICO! Dacci il tempo di prendere le armi cavolo!- urlò Wally. Stella, BB e Cyborg non si muovevano, continuavano a fissare il corpo sullo schermo - vecchina con il bastone a ore tre!- urlò poi, Robin non fece niente e quella iniziò a colpire il pupazzo con il bastone fino a fargli perdere una vita per poi darle un calcio e farla finire tre metri più lontano - perché non hai fatto nulla?-
- me l'hai chiesto tu!-
- smettila di prendere le cose alla lettera solo per prendermi in giro!-
- ok... però sta tornando - disse vedendo che l'anziana stava tornando a colpirlo
- un aiuto? - chiese
- si, prima fammi finire di ridere- rispose il ragazzo
- ma non stai ridendo! - 
- appunto, per finire devo prima iniziare non credi?- chiese 
- ok, ho capito Satana - rispose sparando al personaggio che lo stava attaccando 
- ma che razza di soprannome è Satana?- chiese BB
- diavolo, chiamalo come vuoi, ma lo è - disse Zatanna comparendo anche lei in un altro schermo
- mi sa che il resto del mondo non la pensa così - disse Artemis comparendo anche lei 
- ecco... quanto ci hai messo? Trenta minuti ?- chiese Speedy
- zitto idiota ... - disse sparando al suo personaggio
- grazie!- urlò Speedy
- non è che ha tutti i torti, che sei un idiota lo sanno tutti - rispose Robin
- MA TU DA CHE PARTE STAI!?!- chiese l'arciere 
- ciao ROB!- urlò la sorella comparendo accanto a lui... nella stanza
- tu che ci fai qui?- chiese
- torturarti ovvio... medicina!- disse Batgirl cercando di infilargli la pillola in bocca ma lui si abbassò 
- volevi davvero fregare quello che ha inventato il "di qualcosa che non c'entra niente e sparisci dalla circolazione" con quel trucco?- chiese - da qua, prendo il microscopio -
- hai promesso !- disse Kid Flash
- si... ma c'era sottointeso " prima la controllo al microscopio"- 
- prendila e basta - gli urlarono tutti, mentre Batgirl gli metteva le manette e lo attaccava al termosifone 
- posso chiederti una cosa?- chiese
- si...-
- perché mi hai legato se sai che le posso levare in qualunque momento?- chiese
- l'ho visto fare in tantissimi film -
- ATTACCO ALL'ALIENO- disse il ragazzo
- non ci casco più - disse lei 
- ok... un 'invasione...- rispose
- ci hai provato - 
- Babs... lo sai che Stella viene da Tamaran?- chiese Kid Flash
- è un'isola o una città ?- chiese lei
- un pianeta - rispose Robin - in poche parole è un'aliena che viene da un altro pianeta ...- 
Batgirl si paralizzò all'istante - puoi scusarmi un attimo?- chiese
- prego -  disse per poi recuperarla prima che cadesse a terra priva di sensi
- come ti sei sfilato le manette così velocemente?- chiese BB
- sai com'è... la polizia ... la prigione -
- prigione?- chiese Cyborg
- si, l'altro suo zio che stranamente ancora non si è fatto beccare perché cambia sempre identità - disse Artemis
- la devi smettere di guardare i miei file - 
- mi sono divertita un sacco a leggerli... perché nelle note c'è scritto "immaturo "-
- l'ha scritto Kid Idiot - 
- e perché in quello di Wally c'è scritto Kid Idiot e con intelletto al di sotto della media ?- chiese BB con un tablet. Robin si accorse che gli sfondi erano montati
- BB, per Robin sono tutti idioti -
- avete ... appena letto... i file - disse trattenendo la rabbia 
- si!- rise Stella
- avete, appena, letto, I FILE!?!- disse - potete scusarmi un attimo?- disse spegnendo le video chiamate, svegliò la sorella
- Babs... -
- Robin, ti devi prendere la pillola - disse senza aspettare altro poi il fratello la aiutò ad alzarsi 
- ok - lei gli passò l'antibiotico - aspetta... perché non fai storie?- 
- perché HANNO LETTO I FILE! Preferisco dimenticarlo - 
- te l'ho detto, non è una droga!-
- si, ma l'effetto è sempre lo stesso - disse per poi ingoiarla, riprendere il Joystic e riaccendere la telecomunicazione
- che hai fatto?- chiese Artemis nascondendosi dietro Speedy
- che ti frega ?-  rispose serio
- oh piccolo...- disse Zatanna
- piccolo un corno! Ti voglio ricordare che non ho due anni! - rispose - e piantatela tanto lo so che siete tutti a parte Wally nella sala grande- disse spegnendo tutto, a parte la telecomunicazione con Wallace, per poi lasciarsi cadere sul letto
- adesso ho capito perché l'hai voluta - disse Babs - per te non è naturale arrabbiarti -
- che ne sai tu?- chiese
- ecco il primo effetto: rabbia...- disse Wally.
- che poi non capisco perché continuate a chiamarmi "piccolo, tesoro... " ci manca solo "che carino", e poi perché ieri Zatanna mi ha... niente! Comunque è strano, lo sa che non le voglio bene in quel senso- 
- secondo: espressione di emozioni umane... -
il ragazzino si alzò di scatto
- comunque gliela faccio pagare - Babs lo fermò prima che uscisse provando a tenerlo fermo
- terzo: vendetta ed iper attività - 
- e il quarto?- chiese lei
- stanchezza ... bhé almeno fino a quando era piccolo - 
___________-INTANTO-_____________________________________

- secondo voi abbiamo esagerato?- chiese BB guardando i fogli
- no, se lo merita, comunque grazie - disse Stella
- perché c'è scritto immaturo?- chiese BB alzando le braccia e tenendole così
- perché... non lo è però si prendeva sempre tutte le sgridate al posto di Kid Flash e di Babs, per scelta, quindi è ovvio che ci sia scritto, se non fosse per quei due sarebbe il ragazzino più bravo e buono del pianeta terra - rispose  Zatanna
- si però qui c'è scritto... DOVE SONO I FOGLI!- disse BB accorgendosi di non averli più
- cerchi questi?- chiese il ragazzo dietro di loro - allora, questo l'ha scritto Wally, quest'altro si è divertita Zatanna, questo è quello finto e... ma queste cretinate da dove le avete prese?- chiese lanciando uno sguardo agli altri che si erano messi a fischiettare "innocenti" - aspetta, questo è quello vero, che c'entra la faccina felice?- chiese
- l'abbiamo cambiato un pochino - 
- e vieni!- disse Babs tirandolo via nel corridoio 
- come ha preso i fogli ? - chiese BB
- mistero!- disse Artemis
- dai! Ora che me l'hai detto ho paura!- disse Batgirl rientrando. Robin trattenne un urlo. Poi lei si nascose dietro il suo mantello perché Stella si era avvicinata
- ma che problemi hai?- chiese lei
- mentali... mi sa che le mancano tanti neuroni - lei gli tirò uno scappellotto sulla nuca
- piantala, ricordati che è colpa tua che mi hai fatto credere che la Terra fosse sotto attacco e che un tizio da un altro pianeta mi stesse puntando la pistola e mi stesse sparando, poi scopro che quello era Wally e che tu facevi tutti gli effetti speciali - rispose arrabbiatissima, per poi stritolarlo prendendolo da dietro per la vita, non appena Stella si fu avvicinata di un altro passo
gli squillò il telefono e lo prese. La sorella lo lasciò 
- chi è?- chiese Stella
- scommetto che è - rispose... la sua idea era Wally ma chi lo stava contattando era tutt altro che un amico 
"ciao Richard, o dovrei dire Robin... volevo dirti che siete piuttosto carini tu e Batgirl, quella che tu definisci sorella. Sai chi sono vero?" una voce agghiacciante lo fece rabbrividire, ma rimase impassibile "si, esatto sono io, Joker, sappi che il tuo amico ha i minuti contati! Bhé... io l'avevo detto ....addio Wallace West, ma siccome penso che così non sia divertente, ti propongo una specie di scambio. Tu vieni qui e io non lo ammazzo per i prossimi quaranta minuti, ma intanto avrà ciò che merita"
- non...- disse in un sussurro,poi si sentì uno sparo, quello lo sentirono anche i titani tanto fu forte - Babs, Zatanna, state qui, Artemis e Speedy vengono con me-
- tu non puoi...- provò a dire Batgirl
- se quel bastardo ha fatto male a qualcuno, gliene faccio il triplo - disse prima di uscire
- vengo anch'io!- protestò lei
- mi servi qui, stai attenta ai titani, sei l'unica che potrebbe riconoscere un attentato o altro , se va via la corrente o succede qualcos'altro chiama subito se è possibile - disse prima di prendere la moto e mettere il casco. Rifiutava in tutti i modi che potesse essere successo qualcos altro al suo miglior amico, ma sapeva che era successo.
Non diede il tempo alla sorella il tempo di rispondere che era già partito a velocità massima arrivando subito al confine della città e fregandosene di una pattuglia della polizia che aveva segnalato i 400 all'ora, la sua moto era velocissima perché doveva sempre inseguire Kid Flash per tutta la città, poteva andare ancora più veloce, ma sapeva che sarebbe stato tutto inutile, e che così avrebbe solo preso qualche auto o camion causando altre vittime.
Arrivò a Gotham city in pochi minuti e andò all'ospedale fermandosi e lasciando un profondo segno nero delle ruote che si fermavano sull'asfalto. Scese subito togliendosi frettolosamente il casco e per poco la moto non cadde.
Entrò di fretta attivando il proiettore ologrammico ignorando un'infermiera che gli urlava contro.
Salì le scale fregandosene se Artemis e Speedy fossero dietro di lui.
Quando entrò nella sua camera c'era solo una macchia di sangue a terra e la vetrata per il balcone spalancata. Seguì le traccie lasciategli sicuramente apposta prendendo la sua pistola e stando attento ad ogni rumore, soffio, scricchiolio. Uscì e arrivò sul terrazzo e notò una scritta fatta con il sangue sulla parete bianca : di qui.... seguì l'indicazione e notò delle scale. Le salì tenendo molto alta la guardia e sentì un rumore di passi dietro di lui che lo fecero girare di scatto puntando l'arma. Si trovò davanti Speedy che fece un passo indietro spaventato e delicatamente gli fece abbassare la pistola
- calma, è soltanto il Joker - disse Artemis
- se gli ha fatto qualcosa lo ammazzo -
- tu non uccidi la gente - disse Speedy
- c'è sempre la prima volta - rispose salendo le scale e arrivando al tetto piatto e rettangolare del palazzo collegato a quelli di altri palazzi. Sentì uno sparo e scattò in avanti prima che Artemis gli potesse dire qualcosa e andò in direzione di quell'orribile suono.
Vide il Joker con Harley Quinn, la sua "amica" che puntavano Kid Flash che sembrava esausto ma stava bene. Certo, durante l'operazione non avevano potuto dargli un'altra sacca di sangue ma... era felice che stesse ancora bene, anche se la maglietta era un po' macchiata di sangue lungo la ferita che forse si era riaperta sotto le fasciature.
Stavano per colpirlo quando intervenne e lo tirò via evitandogli una pallottola
- tutto ok?- chiese sentendolo ansimare
- si... ma non ... dovresti... essere qui... perché sei ... venuto?- chiese
- non posso aiutare il mio migliore amico?- e quella frase voleva dire " ok lo ammetto, ti voglio bene"

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Capitolo 16
*** tutta questione di invidia ***


Joker però non si era arreso e aveva preso la pistola e puntava il ragazzo dai capelli neri
- stategli attenti e portatelo via- ordinò ai due lasciandogli l'amico per poi prestare più attenzione al criminale
- avevo detto che lo lasciavo in vita per quaranta minuti, ma... se sei venuto deve essere proprio importante per te - disse togliendo la sicura alla pistola, facendole fare un piccolo scatto - li farò andare via, non farò nulla di brutto, volevo soltanto parlare un po' con te - disse con quel ghigno tra il rosso e il bianco
- no!- disse Kid Flash stringendo i pugni
- va via - gli ordinò - so cosa fare non ti preoccupare - 
- ma...- provò a dire. Artemis annuì capendo cos'aveva in mente e fece un cenno a Speedy e trascinarono via Wallace. Non appena se ne furono andati Joker rise sadico
- Harley, pensaci tu - disse, la ragazza che aveva un cappello e una specie di tuta aderente da giullare, che da una parte era rossa dall'altra nera e aveva una specie di maschera, tirò fuori delle carte e gliele lanciò; Robin le evitò tutte, una dopo l'altra prima che esplodessero. Arrivò vicino il bordo e il Joker sogghignò
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- non possiamo lasciarlo solo! - protestò Kid Flash cercando di fargli mollare la presa
- sa cosa fare - rispose Speedy - abbi un po' di fiducia -
- l'ultima volta lo stava per uccidere - rispose di rimando dandogli un calcio facendogli perdere la presa e scappando via
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- mi ricorda qualcosa questo, il nostro primo incontro, a te no? Bhé... penso che questo sia il nostro ultimo - disse sparando, Wally arrivò li davanti e lo prese. Per Robin fu come se il suo peggior incubo si fosse avverato. Per la prima volta provava odio, per la prima volta avrebbe voluto vedere una persona finire sotto un treno.
Alzò la pistola verso quell'uomo dalla faccia bianca come un cadavere e gli occhi color del sangue che aveva provocato... ma non c'era più, ne lui ne la sua "amica". Kid Flash gli fece abbassare l'arma, si girò e si accorse che non si era fatto niente 
- ma... - Kid Flash sorrise
- sai, ho trovato un giubbotto anti proiettile, e l'ho messo sotto la tuta, ma non si vede perché ho usato il proiettore ologrammico -. Robin prese il telefono e notò che il segnale rosso si stava muovendo 
- hai messo una cinice sul Joker?- chiese 
- dove sono Artemis e Speedy?-
- qui, Kid Flash mi ha quasi rotto una gamba - disse Speedy
- KF!- lo sgridò 
- mi dispiace -
- perché non gliel'hai rotto?- chiese. Speedy, Artemis e KF alzarono lo sguardo
- CHE COSA!?!- 
Robin non li ascoltava più, stava seguendo il segnale.
I titani si teletrasportarono lì grazie alla magia di Zatanna
- ok, piccoletto, adesso tu!- provò a dire la sorella quasi aggredendolo
- piccoletto lo vai a dire a qualcun altro -
- hei, ma quello non è JT? Hei Babs lì c'è il tuo ragazzo - chiese Kid Flash - che ci fa qui?- 
- JT? Non è il mio ragazzo!- chiese Babs - non fate quello che state pensando - disse, troppo tardi quei due erano spariti
- chi è JT?- chiese BB
- Jason, Robin e Kid Flash mi prendono in giro perché ci sono uscita una volta- disse per poi sparire anche lei saltando giù dal palazzo
- inseguiamoli - disse BB con una punta di gelosia
 

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Capitolo 17
*** la verità è rosso sangue ***


- hei Rob... - BB gli mise una mano sulla spalla per farlo girare e sentì una scossa elettrica fortissima e urlò per il dolore per poi staccarsi dolorante e finire a terra seduto - ahio!-
- scusa BB - rispose quello calmo aiutandolo ad alzarsi
- Da quanto tieni la guardia così alta?- chiese Cyborg - non ti vogliono mica uccidere-
- questo lo dici tu - rispose quello
- ok, non lo voglio sapere il perché, ma da quant'è che fulmini così le persone?- chiese ancora quello
- tipo.... da sempre - rispose 
- hei Rob, il segnale che dice?- chiese la sorella tornando giù. Robin andò per prendere il cellulare ma... non c'era
- vado a recuperare l'idiota - rispose girando l'angolo cinque secondi esatti dopo, stava trascinando l'amico per il collo della maglietta 
- perché non chiedi gentilmente ?- chiese quello quasi piagnucolando
- perché poi fai milioni di storie e scappi via e ti devo inseguire -
- in effetti - ragionò quello alzandosi e togliendosi la polvere dai pantaloni - come fai a sapere sempre dove sono?-
- scossa?- chiese Robin
- no, sto zitto ! Tutto tranne la scossa! Comunque ... tieni - rispose dandogli il cellulare - comunque il segnale si è "mosso" -
- che segnale?- chiese Corvina
- ha attaccato una delle sue cinici al Joker - disse Batgirl indicando il fratello
- bravo! Peccato che secondo me se l'è già staccata - disse Cyborg
- secondo te non ci ho pensato? Le mie cinici sono di quelle che se te le metti non le togli più- 
- e in che modo?- chiese BB
- più o meno andando sul fondo della parete dei vasi sanguigni interna - 
- ah.... e com'è che ce l'hai soltanto tu questa tecnologia? - chiese Cyborg
- ti sbagli, l'abbiamo in tre - rispose intendendo Batgirl e Kid Flash
- e come mai l'avete soltanto voi?-
- l'abbiamo inventata noi!- urlò Kid Flash orgoglioso mettendo un braccio intorno all'amico che sembrava non volerne sapere proprio niente di niente. Sentirono un grido seguito da uno sparo - tu non ti muovere di qui - disse tra i denti a Robin sorridendo falsamente.
Robin non capiva. Non poteva. Infatti lo guardava strano come se stesse dicendo un'eresia. 
Il suo segnale sul telefono iniziava a lampeggiare e ad illuminarsi . Di colpo sia i titani che la sorella erano spariti
- allora, andiamo a fare qualcosa?- chiese KF
- si, andiamo a vedere che è successo -
- niente, vieni -
- no KF, voglio sapere che cosa è successo - rispose. KF lo prese di peso - KF! CHE TI PRENDE! METTIMI GIU'!-
- scusa Rob, ma non possiamo ne io ne tu -
- perché? Dai non fare stupidaggini - disse cercando di fargli mollare la presa
- no no sta fermo - gli diede un calcio e quello per poco non urlò dal dolore - sta fermo! - lo mise giù
- PERCHE'!?!- disse quello incrociando le braccia. Sentì un altro sparo e non riuscì a trattenersi dall'andare a vedere ma appena girò l'angolo vide un criminale steso a terra in una pozza di sangue e un altro più distante nelle stesse condizioni. 
Sopra un palazzo c'era Batgirl con la pistola tra le mani che puntava ad un altro della gang. Le tirò subito un disco che le fece cadere la pistola, ma prima che ne potesse tirare uno soporifero al criminale Kid Flash lo aveva riportato indietro
- uccidete i criminali ...- sussurrò iniziando a ripeterlo quasi convulsivamente guardando a terra e ansimando per lo spavento, la sorpresa e lo sconvolgimento
- no.... Babs li ha soltanto colpiti con troppa forza, non è successo niente, calmati - disse mettendogli una mano sulla spalla
- uccidete i criminali! - disse con più voce continuando a guardare il terreno
- no, calma.... calmati - provò a dirgli poi notò il disco che stringeva tra le braccia rigide lungo i fianchi e glielo prese per evitare che facesse qualcosa di avventato - Rob, forse non hai visto bene o magari non l'hanno fatto a posta - continuò. Babs tornò lì poco dopo
- allora, tutto ok?- chiese.
- non per quelli stesi a terra - rispose Robin, poi andò via correndo, arrabbiato più che mai
- no, fermo! Aspetta!- urlò Kid Flash inseguendolo.
I titani videro tutta la scena e si guardarono preoccupati

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Capitolo 18
*** le cose si complicano ***


"- Wally? Che succede? ...   - disse guardando il ragazzino seduto sul muretto vicino al bordo del tetto. Il ragazzino dai capelli rossi si asciugò con la manica gli occhi per poi riprendere a piangere silenziosamente con piccoli gemiti e lamenti. Richard gli si andò a sedere accanto
- i miei genitori vanno in Italia e mi lasciano qui da solo con zio Berry, dicono che con lui starò meglio, ma non voglio essere solo - continuò poggiandosi alla spalla dell'amico 
Richard provò a consolarlo mettendogli una mano sulla schiena, come per offrirgli conforto. Poi però...
- idiota - disse quello d'un tratto alzandosi, mettendosi davanti a lui e facendolo cadere di fianco e distendere sul muretto. Si alzò guardandolo strano
- bel modo di consolarmi!- rispose
- idiota, non sei solo - rispose 
- che?- chiese quello smettendo di piangere
- C'è Babs, quell'idiota di Roy (Speedy), Zatanna, Megan... e ci sono io, quindi smettila di piangere -. Wally sorrise 
- io però ho paura di Artemis -
- di Crock? Ah.... appena le rompi l'arco chiedi a me ho già un piano che potrebbe funzionare, almeno spero, i miei piani non funzionano mai -
- lo sai? Anche se non sembra sei il miglior amico che si possa trovare - disse abbracciandolo
- si, però tu non ti abbattere per così poco, e molla!- "


- Rob!- urlò Kid Flash raggiungendolo e fermandolo - non scappare più, ci ho perso un'ora a cercarti - disse con il fiatone, per poi abbracciarlo contento che stesse bene
- e durante le ricerche è morto qualcuno ?- rispose con rabbia il ragazzo dai capelli neri spingendolo via.
Aveva la ferpa verde con il cappuccio alzato, gli occhiali da sole neri davanti agli occhi, i jeans scuri e le scarpe da tennis scure.
La felpa era larga e i pantaloni aderenti tipici della sua personalità. Però gli occhiali da sole neri alle nove di sera non erano molto normali eppure li sapeva tenere e non aveva ancora sbattuto da nessuna parte
- che dici? Stai bene?-
- secondo te me lo sono già dimenticato?-
- in realtà ... ci speravo, e sono venuto a cercarti perché batman ci ha detto che Joker ha mandato l'avviso che vuole ucciderti -
- so badare a me stesso, non ho bisogno di te che mi fai da babysitter - rispose. Kid Flash continuava a guardarlo strano e ci fu un lampo e vide i suoi occhi brillare di un rosso acceso, color del sangue.
L'espressione dura divenne prima seria poi smarrita. Kid Flash lo scosse. Robin si portò la mano alla testa 
- tutto ok?- chiese il rosso 
- si, va tutto bene - rispose. Poi sentì un rumore metallico e si girò in quella direzione più teso che mai. Qualcuno lo colpì da dietro con qualcosa di molto duro alla testa
- RICHARD!- poi quel qualcuno prese Kid Flash mettendogli un panno davanti la bocca con del cloroformio per farlo addormentare. Il ragazzo dai capelli rossi trattenne il fiato e fece finta di svenire, in modo tale che il criminale contento lo mettesse a terra convinto che stesse dormendo.
Robin si rialzò invece, anche se tutto gli girava e fece un passo indietro spaventato
- sei resistente, vediamo fino a quanto !- disse. Un uomo, un colosso, lo prese da dietro sollevandolo da terra soffocandolo - non ucciderlo, voglio che senta il dolore e che veda la faccia del suo assassino prima della sua morte. Adesso anche i campioni mondiali di wresling fanno i criminali - disse ridendo tirando fuori un coltello ancora sporco del sangue del velocista. 
La testa del ragazzino pendeva di lato e un rivolo di sangue andava dalla tempia, passava sopra l'occhio e arrivava fin sotto la guancia. L'uomo mise la mano sotto il mento e gli sollevò delicatamente la testa in modo tale che potesse vedere il Joker. Ma l'attenzione era rivolta al corpo dietro l'uomo dal sorriso di sangue. 
Kid Flash era a terra ma stava bene.
Joker si avvicinò con il coltello, a pochi centimetri stese il braccio fino a toccare con la punta della lama il punto in cui vi doveva essere il cuore del ragazzo
- un ultimo desiderio ?- chiese il pazzo ridendo sadico. Sentì solo il silenzio e quindi rise ancora - come pensavo, nessuno -.
Stese ancora di più il braccio e la lama trapassò la carne, creando un taglio molto profondo
- non sentirai nemmeno il dolore, c'è un potente veleno sulla lama, un veleno che il tuo amico non ha provato- mandò più a fondo la lama, Kid Flash si alzò e colpì il Joker facendogli perdere la presa sull'arma
- non mollare quel ragazzino o finisce male anche per te!- urlò al complice.
Joker provò a colpire Kid Flash che si spostò veloce e gli fece lo sgambetto facendolo finire a terra. Mentre si alzava gli prese il coltello e lo lanciò lontano.
Il Joker ghignò e prese la pistola, si avvicinò al ragazzo dai capelli neri tenuto in piedi dall'omaccione e gliela puntò alla testa.
- scappa idiota - disse tossendo, per poi tirare un calcio all'uomo che lo lasciò andare e con un pugno fece finire il Joker a terra. Wally non gli diede retta e prese la pistola che era caduta al Joker e gliela puntò contro. 
Il "gigante" provò a riprendere il ragazzino che gli diede un altro colpo e lo fece finire a terra privo di sensi. Joker recuperò la pistola e sparò un proiettile colpendo Robin e scappò via insieme al complice.
Kid Flash prese l'amico prima che cadesse usando la sua super velocità e lo scosse 
- Rob, rispondi, dai, dimmi che stai bene...- disse trattenendo le lacrime
- è tutto ok, anche io uso il giubotto anti proiettile e... forse ha aiutato contro quello stupido coltello - rispose. Ma KF aveva visto, prima di lanciarlo, che il coltello era sporco di sangue ancora caldo e liquido, non secco 
- ti fa male la testa?- chiese mentre quello si alzava
- hai un gemello?- 
- no, era la tua battutina per dire che ci vedi doppio?-
- si, più o meno - 
- sei ancora arrabbiato?-
- non con te almeno - 
- torniamo indietro ?-
- ok, però il Joker non c'era, ho semplicemente picchiato Rocky Balboa - 
- ok - rispose quasi ridendo. L'altro sorrise e andoro verso il posto in cui li avevano lasciati. Ci persero più o meno venti minuti ad arrivare e  lì non c'erano. Le strade erano strette, le pareti degli edifici pieni di muffa e di rampicanti morti.
-hei amico, qui non ci sono e io ho fame, tu no?- chiese KF
- no -
- e dai... almeno mi accompagni in quel bar vicino casa tua?- chiese ancora
- non è più casa mia da un pezzo, lo sai - rispose brusco - però a bene... anche se lo potevi dire quando eravamo lì... kid idiot -
- si può sapere che ha questo soprannome di speciale? Mi chiama così anche Megan - disse mentre giravano verso la direzione da cui erano appena arrivati
- idiot significa scienziato, chimico o inventore nella sua lingua aliena - spiegò con un mezzo sorriso - vuol dire piccolo scienziato -
- quindi non è un insulto... lo sospettavo, tu non insulti le persone senza un motivo e...  - esitò un po' e riprese cambiando discorso -Comunque, Artemis mi ha regalato una pistola per il compleanno, neanche io avevo capito a cosa servisse, poi però oggi mi hanno detto di trattenerti e... qualche giorno fa Babs mi ha detto tutto. Ho avuto un po' la tua stessa reazione, ma la tua... perché l'hai e la usi anche se non vuoi?-
- perché... possiamo cambiare discorso?-
- no, voglio saperne il perché -
- perché con questa ci ho salvato una volta una persona e mi sono convinto che forse non serve soltanto a fare male - disse tirandola fuori e ammirando il graffio che aveva sulla canna. KF la riconobbe subito, con quella l'aveva tirato fuori dai guai la prima volta in cui l'aveva incontrato
- chi te l'ha data? Avevi quattro anni e con quella eri già un pericolo pubblico -
- il boss -
- ah... tuo nonno, e come mai?- 
- bhé.... non lo so, mi ha detto di tenerla con me in ogni caso e gli ho dato retta ed è risultata utile - in realtà lo sapeva ma non voleva ricordarlo

"- ok, adesso mira bene, il quadrato piccolo che vedi deve essere in mezzo agli alti due sulla persona che vuoi prendere e poi appena sei sicuro spari - disse l'uomo dai capelli bianchi
- lo so come si fa! - disse il bambino che si allenava tutto il giorno al poligono di tiro
- ok, campione...ecco, prova a colpire quello lì con i capelli rossi, siamo soltanto a cinquanta metri di distanza - quello con i capelli rossi era Wallace ed era con suo zio e i suoi genitori ma Richard non sapeva ancora chi fosse
- ma che ha fatto di male?- chiese il ragazzino
- niente, non devi ragionare così,devi pensare :quello è il mio obbiettivo? Bene, è spacciato -
- ma io non voglio sparare ad un obbiettivo che non ha fatto niente di male -
- cinque anni fa mi ha insultato - rispose l'uomo
- nonno... si vede lontano un miglio che ha quattro anni e quindi non era neanche nato e poi perché togliere la vita a qualcuno per un semplice e banale insulto?-
- sei troppo buono - disse lasciandogli la pistola - tienila sempre con te qualunque cosa accada soprattutto adesso -
- perché?- chiese alzandosi allarmato
- per questo - disse prendendo il coltello e tracciandogli un simbolo un po' più sopra del polso della mano dalla quale uscì non poco sangue - così imparerai ad obbedirmi-
il bambino non urlò  ne pianse per il dolore, si limitò a guardarlo strano e sorpreso ma non spaventato "

- tutto ok?- disse Kid Flash vedendo Robin fermarsi di colpo
- so chi è il tizio con i capelli bianchi che ci ha attaccati la prima volta- disse
- chi?-
- il boss in persona! Cavolo! Perché non ci ho pensato prima!- disse iniziando a correre seguito da Kid Flash verso villa Wayne. Andarono sul retro ed entrarono dall'entrata segreta.
Entrarono velocissimi e la porta si chiuse dietro di loro, sorpassarono Babs e tutti gli altri così velocemente da non fargli capire che stesse succedendo
- fermi! - urlò Batgirl
- scusa ma andiamo di fretta!- urlò Kid Flash scendeno con un salto da una delle piattaforme seguendo l'amico . Si guardarono tutti straniti da questa reazione e scesero tutti a controllare
- AVEVI RAGIONE... aspetta, ecco perché l'aveva con Babs, è figlia di uno sbirro...  - disse il velocista - non capisco perché l'aveva anche con te e me-
- con me perché gli ho sabotato letteralmente il colpo in banca l'ultima volta, con te... perché... non lo so, forse c'entra tuo zio?-
- Speedy ha letto mi dispiace - disse Kid Flash facendogli notare il codice morse
- che c'entra? E' tedesco -
- come tedesco!?!- urlò Speedy dietro di loro -adesso capisco molte cose!Ecco perché non aveva senso... significato prego?-
- non avrebbe senso in ogni caso, io a quest'ora a questo qui l'avrei mandato al manicomio - rispose Robin
- wow.... ecco quello che pensa Rob dei suoi parenti parte prima - disse Kid Flash
- pa...pa...par...parenti?- balbettò Babs
- parenti?- chiese Cyborg scettico
- ma che vi aspettavate?- rispose Kid Flash ridendo - almeno abbiamo un informatore criminale - . A quelle parole Robin abbassò la testa calando ancora di più il cappuccio sugli occhi
- si certo, è da.... chissà quanti anni che non lo vedo e neanche lo sopporto figurati se so qualcosa di lui - rispose serio girandosi verso il monitor cercando altre informazioni sul web anche se inutilmente
- Rob, era un insulto?- chiese Stella
- no - rispose secco. Cyborg rise con fiducia per poi andare al computer e aiutare l'amico 
- come informatore criminale faresti pena - disse Batgirl mettendogli la mano sulla spalla
- grazie tante -
- hei Dumm..- disse Speedy con un grosso libro in mano
- non cercare di fregarmi con il tedesco - rispose il ragazzo - scemo ci sei tu -  Speedy deglutì scorgendo lo sguardo di ghiaccio che lo fissava da sotto il cappuccio
- ok... allora domanda, perché hai il cappuccio della felpa alzato?- rispose. Il ragazzino sgranò gli occhi capendo che stava per essere scoperto da un momento all'altro quando Kid Flash intervenne
- scommessa... ha perso, ora lo tiene - disse per poi sorridere
- ma che scommessa è? Fa pena come tributo - disse Babs
- hei, non potevo mica farlo suicidare - rispose Kid Flash - scherzavo -
- il soggetto crea scuse totalmente inutili ed insensate - rispose Robin mentre scriveva quello che aveva detto su una specie di block notes
- eh no! Dai! -
- il soggetto ha un carattere insistente e anche molto ma molto da idiota -
-grazie -
- e questa volta idiota vuol dire proprio idiota -
- eh no! - 
- scherzavo - si misero tutti a ridere vedendo la faccia imbronciata dell'amico
- hei! Ho trovato tantissime informazioni, Rob! Tuo nonno non è mai stato in carcere come me lo spieghi? Aspetta, qui dice che è sospettato dell'omicidio di più di trecento persone e della sparizione di altre duecento e...- disse Cyborg
- mai farsi beccare, prima regola - rispose il ragazzino andando lì
- come mai farsi beccare?- chiese Stella
- se ti prende la polizia o evadi e cambi completamente te stesso in tutti i sensi o ti suicidi prima di farti prendere, o ti prendi l'ergastolo e quindi ti suicidi direttamente dentro il carcere - rispose - quindi meglio far sparire tutte le prove che siano oggetti come documenti o carte di identità false, o anche persone, non ci vuole molto -
- e tu? Mai fatta una cosa del genere ?- chiese BB sospettoso
- l'ultima persona che me l'ha chiesto si trova in Siberia ai campi di lavoro forzati - rispose. Deglutirono, il loro amico era davvero pieno di sorprese - scherzavo, l'ultima persona che l'ha chiesto è Wally e sta bene- 
- tu fai venire gli infarti alle persone - disse BB
- ecco, proviamo con mio nonno così magari non muore ma sta in ospedale per tipo un anno - 
- non si può stare in ospedale per così tanto!- gli urlarono
- ah.... questo non lo sapevo e dov'è Artemis? E .... Wally?- disse guardandosi intorno. Babs entrò in panico 
- WALLY E ARTEMIS A MENO DI DUE METRI NELLA STESSA STANZA!- disse. BB le mise una mano sulla spalla sorridente
- calma, cosa può succedere?- chiese il mutaforma
- Cyborg fai un passo a destra - disse Robin
- perché?- disse quello eseguendo l'ordine schivando così una freccia che volava, mentre Kid Flash andava a nascondersi veloce come la luce dietro il suo migliore amico tremando per la paura
- WALLACE WEST! VIENI SUBITO QUI!- si sentì urlare. Kid Flash strinse la presa sulle spalle dell'amico mentre Artemis entrava ad ampie falcate e a passi pesanti e arrabbiati fermandosi davanti a Robin
- ti conviene non difenderlo questa volta!- urlò la ragazza furiosa 
- vatti a fare un giro -
- ... WALLY!- urlò lei 
- lascialo stare, vatti a fare un giro - rispose calmissimo il ragazzo. Lei si calmò un po' vedendo la sua faccia seria 
- va bene ma non finisce qui - disse per poi andare da Speedy, suo amico di infanzia , e cercare di calmarsi con lu
-come hai fatto a mantenere i nervi saldi?- chiese BB sussurrando anche lui spaventato
"perché? Li ho ancora i nervi? " pensò il ragazzo.
Sentì il peso dell'amico farsi più gravoso e lo recuperò prima che cadesse a terra
- hei.... sei vivo?- chiese mentre cercava di tenerlo in piedi anche se lo stava lentamente trascinando giù
Cyborg prese il velocista dai capelli rossi in braccio e lo posò sulla sedia girevole 
- ok, che cos'ha?- chiese Stella. Zatanna era letteralmente scomparsa
- vendetta - disse Artemis tirando fuori la pistola di Robin con i proiettili anarcotizzanti
- da qua!- rispose il ragazzo prendendole di mano l'arma e rimettendola nella cintura - a me a quando ti insegno a prendere le cose "in prestito"-
____________________________- è così che lo chiami prendere le cose senza dire niente?- chiese Artemis
- stavo scherzando, ma quanto sei permalosa -
- e tu il ragazzino più antipatico sul pianeta terra -
- senti chi parla -
- io non sono un ragazzino -
- ho seri dubbi - disse l'altro per poi prendersi un pugno dritto in pancia
- ti potevi spostare - disse lei
- e privarti di un piacere così grande e anche della lezione "non si picchiano gli amici"?-
- ok, basta tutti e due - disse Cyborg 
- ha cominciato lui/lei - dissero indicandosi a vicenda 
- ok, Rob, smettila di scherzare, Artemis, cresci un po' - disse Zatanna entrando. La bionda incrociò le braccia arrabbiata
- ok, adesso basta, hai ragione... però uno sforzo per ridere lo potrebbe fare ogni tanto - 
- fermi tutti - disse Kid Flash alzandosi e andando dall'amico - tu perché hai sparato quella cosa? Potevi avvertirmi - 
- non stavi dormendo? Questi cosi dovrebbero durare mezz'ora - disse Artemis 
- ecco perché non uso mai l'anarcotizzante su Wally, ha gli effetti accellerati - 
- dimmi che quella ragazzina permalosa non ti ha pre- 
- e allora come si fa?- chiese Artemis
- con la storia, peccato che funziona con entrambi - disse Babs 
- ah...davvero?- disse Artemis lanciando uno sguardo ai due ai quali gelò il sangue - va bene...-
- non avevamo delle ricerche da fare?- chiese Kid Flash
- si, vero - rispose l'altro e andarono al computer 
- li abbiamo terrorizzati - disse Artemis
- la parola corretta è minacciati, perché non conosc....- disse Robin tornando indietro. La frase doveva essere "non conosciamo la paura... anche se a KF vengono i brividi per qualsiasi cosa " però venne trascinato via da Kid Flash
- hei Rob, guarda - disse BB che aveva messo un video che c'era sul computer
"- dai uscite, tutti e due - disse Babs vestita da Miss Martian
- io uscirei se non fosse che il nostro carissimo - disse Kid Flash con uno sforzo come se stesse tirando qualcosa - amico, non ne vuole sapere di partecipare ad Halloween - si sentì un secondo di silenzio e poi riprese- dai Rick! Non è così male! -
- questo lo dici tu - disse l'altro
- hahah! Ti ho preso - disse trascinandolo fuori di peso prendendolo per le braccia
- questa storia deve finire, non è possibile che voi colossi riuscite a sollevarmi sempre come niente -
- ci dovevi pensare prima - disse KF che aveva la maglietta rossa chiusa al centro con la W messa al posto della R, i guanti neri con delle strane tasche dove c'erano tutti i cavetti, i pantaloni neri che gli venivano corti ma era coperto dagli stivali e il mantello che arrivava un pò più sotto delle ginocchia anche se sarebbe dovuto arrivare quasi a terra. La maschera però mancava all'appello e i capelli erano ancora tutti in aria
- che carino che sei!- urlò la sorella vedendo il fratello vestito con la divisa dell'amico. La divisa era stata adattata ma era sempre un po' larga, i capelli li aveva lasciati sciolti e coprivano un po' l'occhio destro, gli occhi però erano coperti dalla maschera. Stava cercando in tutti i modi di scappare mentre i due lo trattenevano. Non smetteva un attimo di muoversi.
- io non esco di qui, mi sento un idiota vestito così... senza offesa -
- di niente...adesso però dammi la maschera -. Rob si fermò di colpo e lo guardò tra il "stai scherzando?" e il " questo mai". Le sopracciglia abbassate per dare un aria seria e lo sguardo percepibilmente truce
- come non detto -"
lì il filmato si interruppe
- bhé?- chiese il ragazzo
- hai partecipato ad Halloween ! - disse BB - perché con noi non lo fai mai -
- già... chissà perché- disse lanciando un'occhiata arrabbiata a KF
- colpa mia - disse lui - iperattività e Halloween non fanno tanto bene, non so ancora come ho fatto ma sono riuscito a legarlo ad una sedia e fargli ingoiare uno di quei cosi - 
- adesso capiamo molte cose... brutti ricordi eh? Comunque perché li chiami colossi?- chiese Stella
- perché erano almeno mezzo metro più alti, io lo vedo piccolo - disse KF (R- si aspetta un po' e poi ti faccio vedere -_-")
- non per offenderti - aggiunse poco dopo il velocista
- è come dire sei un bastardo, scusate i termini, senza offesa - disse il ragazzino per poi aggiungere sottovoce - gigante con i capelli rossi-
- ti ho sentito, ghiacciolo di un tappetto - rispose riferendosi al suo carattere e poi all'altezza
- senza offesa - rispose con un sorrisetto beffardo, con quegli occhi celesti allegri e luminosi per la quale non riuscì a trattenere le risate - e adesso che ci ridi ?- chiese il ragazzino facendo una faccia perplessa
- niente, se lo dico mi uccidi come minimo - disse per poi riprendere a ridere ancora più forte
- o ti appende a testa in giù all'ultimo piano del grattacielo più alto di Ghotam a te la scelta - disse Speedy incrociando le braccia ridendo
- quello è un trattamento speciale riservato a chi fa un graffio superiore ad un millimetro sulla moto o la distrugge, smonta, tocca, pensa di sfiorarla - si difese Robin. I titani si spaventarono 
- fa paura, lo so - sussurrò Batgirl 
- come fai a capire che qualcuno pensa di usarla - chiese Corvina
- se tu li conoscessi come li conosco io lo capiresti senza neanche guardarli in faccia - rispose incrociando le braccia
- d...davvero? E cosa sto pensanso in questo momento ?- chiese Artemis
- l'arco non è rotto però KF l'ha nascosto e tu hai il terrore che te lo rompa ancora - BB stava bevendo un bicchiere d'acqua e la sputò tutta addosso a Cyborg che per poco non andava in tilt ma riusciva comunque a pensare "adesso lo strangolo"
- e da cosa si capisce ?- chiese
- poco fa avete litigato, tu lo vuoi sempre ammazzare, la ragione principale sono l'arco e le freccie, tu non hai l'arco ...- 
- grande, abbiamo mini Sherlock Holmes qui, adesso se vostra signoria mi vuole supporre qualcosa su quello che stavamo facendo prima di aprire la discussione gliene sarei molto grata - disse Batgirl
- è antipatica - disse Kid Flash - senza ombra di dubbio -
- no, in questo caso si dice: elementare Whatson... - rispose l'altro seccato con uno strano accento inglese abbassando la testa e andando al computer per ammaccare una miriade di tasti al secondo. Si misero tutti a ridere a parte lui che sembrava aver finalmente ritrovato la sua fredda serietà, in realtà non era così, cercava di rimanere distaccato. C'era riuscito con i titani perché essi non lo conoscevano all'inizio e aveva deciso di essere così, ma con loro anche se ci provava, non riusciva a tener su quella maschera di ghiaccio. 
Rimase a guardare una marea di siti anche quello della "C.I.A." e di "Gotham's news"
Senza che se ne fosse accorto tutto era piombato in un silenzio imbarazzante
- hei Rob, guarda!- disse d'un tratto BB - nel 1987 il boss uscì allo scoperto uccidendo davanti al sindaco di una città indiana il figlio e comprando tutto il territorio compreso tra la piazza dove avvenne il fatto e diversi chilometri oltre la città, nessuno però testimoniò contro di esso ne sporse denuncia per paura di una morte imminente, sul cadavere è stato trovato un simbolo, quello del criminale, l'unica e non sufficiente prova... amico! Tui nonno era il satana - si girò di colpo accorgendosi del fatto che non era accanto a lui
- si, ok, capisco che la storia è super extra iper noiosa, ma non fino a questo punto -  disse guardando KF che si era addormentato 
- com'è che non ha funzionato?- chiese Artemis
- non lo so, forse perché un minimo di interesse c'era - rispose KF schiudendo un occhio - e anch'io l'avevo, quindi...- si alzò con un salto guardando l'amico, che aveva gli occhi sgranati per la sorpresa, dritto in faccia - vuol dire che te l'ho fatta... mi sa che stai perdendo colpi - gli diede una pacca sulla spalla e il ragazzino tirò su il cappuccio che stava per cadere e quindi stava per mostrare la ferita alla testa a tutti
- dillo....- lo beccò Kid Flash mettendosi le mani sui ginocchi e abbassandosi un po' tanto per guardarlo da sotto il cappuccio
- no -
- ammettilo -
- no -
- dai, non puoi mentire all'evidenza, va contro ogni tuo principio: se ci sono le prove è verità-
- .... - sbuffò, poi si guardò intorno con la coda dell'occhio 
- allora? Sto aspettando -
- non li so fare i complimenti -
- se non lo fai posso romperti la moto senza che tu possa dire o fare qualcosa -
- accidenti a te - disse stringendo i pugni
- puoi ripetere? Mi è sembrato più un insulto che un complimento h
- sei un mito in cretinaggine.... voglio dire nell'arte degli scherzi.... ti manderei a scherzi a parte... non è vero, non lo farei mai .... sei migliore di me in queste cose.... aiuto, non sono io che parlo, ho ancora la febbre oppure l'influenza sicuramente -
- e bravo Rob!- si congratulò il velocista 
- col cavolo - rispose l'altro andando verso la "porta" segreta 
- dove vai?- chiese Stella
- a riprendermi psicologicamente -
- ok... ma lo sai che non era una tortura quella, vero?- chiese il rosso.
Robin rispose impulsivamente - come no, almeno la tortura l'avrei retta - e uscì più arrabbiato che mai
- sei riuscito a batterlo sul suo campo, ti stimo -disse Speedy
- vado a prenderlo - disse KF correndo verso la direzione in cui l'amico era svanito, ma prima di uscire Babs lo chiamò fcendolo fermare e girare
- non cercare di prenderlo di peso, ti concia per le feste e per il dopo feste - lo accomandò preoccupata
- nah - rispose uscendo. Tutto cadde in un silenzio tombale carico di ansia poi, un minuto dopo, si sentirono le urla di KF - sta fermo! NO! FERMO! Brutto...ahah! PRESO! E ADESSO VIE... Dai, no, sta fermo, Rob? Che vuoi fare con quello? NO NO NO NO NO NO NO NO NO! AHIO! Ok adesso basta! Ti ho pre....si! C'è l'ho fatta! FERMO ... RAGAZZINO PEEEESTIFERO!STRAMALEDETTISSIMO.....  AHIO!- la voce divenne quella di uno che era appena stato colpito nelle parti basse -..... E DAI! - poco dopo la porta si aprì e Kid Flash ,con il volto contorto in una smorfia di dolore, lo trascinava per le braccia mentre provava a tornare indietro
- che è successo?- chiese Babs
- un calcio.... dei suoi....- disse ansimando - e non balli più per tre anni - per poi cadere lasciandolo andare
- balli in che senso?- chiese Babs
- chiedilo alla sua mente deviata e perversa ..- disse Robin
- ne è valsa la pena-
- ma quale pena! Mi hai ucciso! -
- i morti non parlano - rispose ancora Robin
- ooooh, il più grande si è fatto picchiare dal più piccolo?- disse Speedy - si intende per età, in questo caso secondi, Rob -
- l'avevo capito - girò gli occhi aiutandolo ad alzarsi , porgendogli la mano, quello l'afferrò però...
- comunque rimane il fatto che poco fa ti ho fregato - Robin mollò la presa all'istante facendolo cadere a terra e sbattere la testa contro il pavimento di roccia
- ancora convinto?- chiese piegandosi sulle ginocchia e rimanendo sulla punta dei piedi fissandolo. Aveva un sorriso sadico stampato in faccia e gli occhi del colore del sangue coperti dal cappuccio
- SI! - rispose alzandosi di scatto imitato dall'altro
- ok...- rispose quasi prendendolo in giro
- sei un pochino troppo vendicativo - disse Babs - ti dispiace se facciamo un controllo?-
- per cosa?- chiese il ragazzino
- per.... questo.....-
 - per questo cosa?- chiese KF allarmato
- comportamento - disse lei, mentre il fratello alzava un sopracciglio lanciando uno sguardo perplesso al velocista che ricambiò in pieno 
- Babs... va a finire sempre così - disse innocente
- si si.... dicono tutti così - rispose lei
- io gli esami li farei a te - rispose camuffando la frase in un finto colpo di tosse, infatti aveva portato le braccia al petto incrociate un pugno era chiuso davanti alla bocca come per coprire
- ti ho sentito - rispose 
- che ti ha fatto di male? Non gli vorrai mettere quello scolapasta in testa -
- ma quale scolapasta Speedy! Certo che voi maschi non capite un tubo di scienze sperimentali -
- quale? Il coso con quei cosi con quelle cose tutte attaccate?- chiese Robin
- che?- chiesero i titani
- si chiama...- provò a correggerlo Babs
- casco da analisi psicologica, delle varie parti del cervello, con analisi dettagliata delle parti del tessuto celebrale!- disse KF tutto d'un fiato divaricando le gambe come per stare in equilibrio, con una mano al fianco, e l'altra alzata con il dito indice teso nel pugno, in una posizione trionfante
- .... tu hai capito che ha detto?- chiese BB 
- no - rispose Robin
- io l'ho detto e lo ripeto, tu di scienze non ci capisci un tubo - 
- te non capisci niente di matematica, siamo pari -
- oh, ti sei arrabbiato?- chiese Speedy per poi fare un passo indietro notando la lava affilata e luccicante di una delle armi del ragazzo a pochi centimetri dal suo collo - non c'è bisogno di passare a minacce - 
- l'ultima volta che hai detto così durante un dialogo con un criminale siamo finiti nel laboratorio di un pazzo e ci volevano usare come cavie - precisò KF
- ma Rob non è un criminale - disse Speedy
- si... certo.... perché magari ha la fedina penale pulita - disse KF
- quante pagine sono?- chiese Cyborg. Il ragazzo aveva un bicchiere in mano e teneva lo sguardo basso
- tre...- sussurrò per poi bere un sorso del liquido che vi era nel bicchiere cercando di sfuggire al loro sguardo
- COSA!?!- urlarono per poi calmarsi 
-  lo sai che quella è Vodka ,vero?- disse KF falsamente innocente, accanto a lui, mettendo le mani dietro la schiena, unite, e piegandosi in avanti per guardarlo meglio. Robin la sputò all'istante pulendosi le labbra con la manica - è già la seconda volta oggi, io ti faccio mettere quel coso in testa- 
- sono contento per te .... scemo - rispose
- Rob.... dai, mi faresti stare più tranquilla ?- chiese Babs
- più che altro "ti faccio divertire a fare la scienziata"- 
- ti preeeeeeego!- disse facendo gli occhi dolci
- con me non attacca -
- sei cattivo - disse mettendo un finto broncio e due secondi dopo ricominciare a supplicarlo - ti prego! Dai!-
- non hai altro da fare?- chiese - che ne so? Magari importunare.... mst. Wayne.... Speedy?....KF?-
- che c'entro io?- 
- non mi venivano altre persone in mente.... in realtà si però...-
- please!- disse
- se dico va bene la smetti?- chiese
- SI EVVIVA!- disse afferrandolo per il braccio e trascinandolo contenta verso la porta
- era una domanda!- disse quasi in tono di supplica 
 

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quello con l'armatura blu è Blue Beetle
la bionda a sinistra è super girl 
la scimmia verde è Beast boy
quello con la maglietta nera e con il simbolo di super man è super boy 
la ragazza con la pelle verde e i capelli rossi è Megan
Robin è quello in primo piano verso destra.... Richard Grayson o Dick Grayson (ps... Dick ho scoperto che è l'abbreviazione di Dickie e che non significa cazzo ) diventerà Nightwing perché avrà una vera e propria discussione con Batman e poi gli darà un bel bugno in faccia (R:  LIBERTA'!  :)   )
Aqualad: magliettina rossa, con la pelle scura e capelli bianchi
Kid Flash o Wallace West che non diventerà mai Flash nella vecchia serie perché morirà e lo sostituirà Bart Allen alias Impulso (KF: ah grazie tante! Almeno mancherò a qualcuno?/ R- poi Bart diventa uguale a te /KF: non voglio morire !)
Artemis è la bionda con la tuta verde, la fidanzata di Wallace... (R - NOOOOO! / KF - io che dovrei dire?/ Artemis - che vi ho fatto?/ R ; KF- e lo chiedi pure?), sorella o cugina di Speedy che è più a destra, quello con i capelli rossi (R- antipatico /Speedy - zitto )
e Zatanna: la ragazza di Robin che ha in realtà la sua stessa serietà e due anni in più di lui (R- O.O..../KF-  tutto ok?/ R- no... non sono sicuro di volere una relazione )
Gli altri? Quelli sullo sfondo più opachi sono Tim Drake (ma che nome è?) a sinistra e a destra non so chi è 


COMUNQUE! I teen titans sono super presenti all'ultimo della serie
Beast Boy  viveva in Africa ed era il cugino umano di Megan perché i geni alieni gli erano stati trasmessi solo in parte ma non bastano infatti è un ragazzino normale. Megan insiste durante una missione in Africa di andarlo a salutare. BB si fa fare l'autografo da tutti soprattutto il nostro Robin che ci mette un po' ad accettare. 
I "cattivi" usando strane tecnologie li trovano e inviano dei robot di grandezza media a "prendere". Fanno esplodere il fienile della fattoria dove viveva BB con sua madre e rimane coinvolto nell'esplosione. Rob lo salva con l'aiuto di Megan ma le condizioni si aggravano così gli viene igniettato un siero che aumenta di un po' i geni alieni tanto quanto basta da farlo diventare verde e una scimmietta per la parte umana ...
Cyborg era l'Hacker della Justice league che rimane coinvolto in un incidente stradale ma è un genio quindi si ricostruisce le parti meccaniche. Sarà lui a costruire il braccio meccanico per Speedy e la gamba robotica per Impulso.
Stella... viene da Tamaran, viene salvata e il suo pianeta per gratitudine cerca di invadere la Terra (S- farò una bella sgridata a Galfor)
Corvina non cambia solo che lei non si innamora di BB
Robin diventa Nightwing e lo conoscono così ma non si creeranno i Teen Titans, udite udite... diventerà PIU' ALTO DI WALLY!
(Wallace- chi è il gigante adesso?
R- in questo momento? TU
Wallace- rimani sempre il mio piccolo tappetto
R - possiamo saltare direttamente alla parte in cui muore?
Kazua- tanto poi resuscita per la magia di un cattivo che prende il suo controllo, tu lo fai tornare normale... muore Artemis però
Artemis - COSA!?!
Kazua - e Acqualad è un traditore, la uccide lui 
R- O.O
Kazua- lo so piccolo è uno shock...
R- quale shock? Eh eh.... 
Kazua - e...
R- NON LO VOGLIO SAPERE!
Kazua - volevo dire... notate bene la scritta "IMMATURE" nel profilo di Rob

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Capitolo 19
*** le cose si complicano p2 ***



Robin rientrò veloce chiudendo l'entrata e si sentì un "hei!" dall'altra parte.
I titani lo guardarono. Ansimava, era sorpreso? Aveva un sorrisetto furbo dipinto sulle labbra, malizia oppure queste cose gli mancavano?
Tirò un sospiro di sollievo e si passò una mano tra i capelli neri rimettendoli a posto, e ricomponendosi
- amico! Mezzo secondo spaccato!- disse KF che aveva un cronometro tra le mani - sei una leggenda... -
- si, tra due secondi torna qui e allora sono guai - disse incrociando le braccia al petto con faccia seccata
- Rob, indovina!- disse Babs sorridendo ebete con le braccia dietro la schiena 
- qualcuno oltre a me si è finalmente reso conto che sei perfetta per finire al manicomio?-
- no idiota - continuando a sorridere 
- questa l'ho già vista ...- disse il ragazzino - ritenta, ho già fatto più di mille copie di quella sottospecie di documento - 
- uffa!- disse tirando fuori il foglio - aspetta? Sottospecie? Pensavo te ne fregasse qualcosa della tregua!-
- se non me ne importasse nulla non avrei fatto mille copie e non le avrei neanche disseminate ovunque -
- e bravo Rob! - disse KF battendogli una mano sulla spalla
- menti - rispose lei
- spudoratamente- finì il fratello salendo su una delle piatteforme e saltando in un altra agilmente quasi senza farsi vedere per la velocità, per poi camminare in equilibrio su una trave di ferro attaccata chissà dove- ah grazie dumm!- disse mostrandole il foglio che teneva tra le mani sedendosi lungo essa piegando una gamba mentre l'altra era distesa, il braccio destro stava lì a sorreggere il peso della schiena
- torna qui!- urlò lei - scendi subito! Ma come ci sei arrivato!?!-
- che sei matta? - 
- altro che pettirosso, gattino ti dovrebbero chiamare!- disse BB prima di schivare uno dei dischi dell'amico che esplose poco lontano da lui
- ah!- urlò spaventato andandosi a nascondere dietro Cyborg
- wow, questo lo devo fare più spesso  - disse serio guardando un altro disco
- nooooooo...- sussurrò supplicando BB, frignando già immaginandosi tutte quelle cattiverie  
- hei Rob, l'ultima volta che l'hai detto mi hai fatto desiderare di finire all'inferno- disse KF accanto a lui appena arrivato
- tu come ci sei arrivato lì?- chiese Babs
- ah bhò!- 
- scendete - ordinò Corvina seria calando il cappuccio e mostrando gli occhi viola seri e truci
- ok .... Rob, come si scende ?- chiese KF
- o ti butti o rimani qui sopra scelta tua, non si può scendere da dove sei salito perché l'appoggio non è sicuro e potrebbe crollare - rispose guardandolo malefico
- ma allora lo fai a posta a trascinarmi nei guai!- disse
- si si... bravo, vai - disse dandogli una spinta e facendolo cadere
- AAAAAH!- usò il rampino per fermare la sua caduta a pochi centimetri da terra mentre quello continuava ad urlare
- KF, puoi smettere di urlare - disse Stella accarezzandolo - e puoi aprire gli occhi -
- non voglio vedere la sua faccia compiaciuta mentre ride - disse staccandosi lentamente . 
Robin girò gli occhi e fece un aeroplanino di carta con il foglio lanciandolo rompendo la fune e facendolo cadere 
- sei diabolico - disse KF alzandosi da terra dolorante - di la verità, c'è l'hai con me! E' ovvio!-
- perché dovrei?- chiese squadrandolo - volevi scendere e ti ho accontentato ,no?- 
- oooook, adesso però voglio ricambiarti il favore - fece due passi indietro per prendere la rincorsa
- ma non c'è n'è bisogno - rispose alzandosi in piedi 
- sicuro? Non è che come i gattini sei salito e hai paura e non sai più come si fa?- chiese ridendosela sotto i baffi
- non so neanche cos'è la paura- disse incrociando le braccia 
- dimostralo - lo punzecchiò. Rob sussurrò qualcosa che non capì ma di sicuro non era un complimento anzi, tutto l'opposto per poi scendere con un salto e atterrare perfettamente in piedi
- alla faccia tua sgorbio - rispose 
- ah pure doppio insulto? Bel modo di trattare gli amici - disse KF. Si misero tutti a ridere
- ma te li meriti tutti e tre gli insulti - rispose Robin
- tre?- chiese KF 
- si, idiota -
- ADESSO, siamo a posto - disse Speedy
- che ti ho fatto ?- chiese KF, non capendo il nervosismo dell'amico
- non lo so perché ma è bello insultarti, fai una faccia del tipo " ma che ho fatto di male per meritarmi l'inferno?"-
- ah, bene, quindi continuerai per tutto il giorno ?- chiese KF
- esatto ,che perspicacia!- 
- OH NO! SATANA E' TORNATO!- urlò in preda alla disperazione lasciandosi cadere all'indietro e recuperare dall'amico che lo rimise in piedi. Poi KF iniziò a tossire mettendosi una mano sul petto e l'altra davanti la bocca chiusa in un pugno curvandosi un po' in avanti. Attirò l'attenzione di tutti che gli chiesero come stava. Era diventato di colpo pallido. Avrebbe voluto rispondere "si sto bene! Era solo un altro scherzo! Te l'ho fatta Rob!" ma non ci riusciva,e voleva dirglielo con tutto se stesso, anche se avrebbe mentito non avrebbe fatto preoccupare gli altri.
- che si fa in questo caso? - chiese Robin stupendo tutti quanti
- non lo so, speravo lo dicessi tu - ammise Stella
- Babs, adesso, serve il controllo e non soltanto celebrale- rispose Robin lanciando uno sguardo alla sorella
- si, ok, aiutami - disse Babs mentre lo prendeva per le spalle aiutato da Robin e facendolo sedere sul divano che vi era nella stanza (R- che ci sta a fare un divano in una caverna !?!). 
KF peggiorava. Prese un fazzoletto di stoffa e lo mise davanti alla bocca e sputò un po' di sangue calmandosi un po' e smettendo di tossire
- Cy... - lo chiamò sottovoce Robin
- che c'è?- chiese il mezzo robot per poi vedere lo sguardo dell'amico posarsi prima su BB che era nascosto dietro Corvina e poi su Stella che era terrorizzata. Corvina era nervosa e preoccupata... come tutti gli altri in realtà
- per favore...-
- ho capito, che ne dici se gli faccio fare un giro? Hai qualche posto da consigliarmi?- chiese Cyborg
- si, il terrazzo - rispose
- e dai amico, quanto può essere brutta questa città?- chiese notando poi che tutti si erano girati tacendo - come non detto ! Ragazzi andiamo, Rob tu rimani qui che ci capisci più di tutti noi messi insieme - disse trascinando gli altri tre fuori di lì diretto verso la terrazza
- perché li hai fatti andare via ?- chiese Babs
- non voglio che vedano - rispose. KF sembrò calmarsi ancora e la tosse smise di continuare ad assillarlo, e iniziò a lasciarlo respirare.
Robin prese un respiratore e glielo mise anche se l'altro protestava
- ti faccio fare quattro analisi del sangue, uno dopo l'altro se non te lo fai mettere - e con quelle parole convinse l'amico
- tu stai bene?- chiese Babs
- si, e la teoria dei tempi di malattia congruenti è errata - risposero in coro i due
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- perché ci hai portati qui?- chiese BB arrabbiato
- me l'ha chiesto Rob -
- chiesto? Non ordinato?- chiese Corvina
- no, mi ha detto pure per favore!- 
- perché!?!- urlò Stella - cosa c'è che non va in lui! In questa città! Da quando siamo qui ha cambiato completamente comportamento! -
-Loro sanno e non riesce a tenere la maschera di ghiaccio che tiene con noi, lo conoscono da una vita, e ammettiamolo, Robin non si fida di nessuno, neanche di KF che conosce da sempre, ne di sua sorella, figuriamoci con con noi che ci conosce da appena due anni - rispose Corvina
- non ho affatto cambiato comportamento e di voi mi fido, solo che quello che c'è qui deve rimanere qui - rispose una voce alle loro spalle
- e che ci sarebbe qui?- chiese Stella al limite della pazienza
- va bene, vuoi la verità? Eccotela - disse avvicinandosi alla ringhiera - quel posto che vedi lì non è un ospedale è un posto dove spacciano la droga, lì c'è un carcere, di là all'angolo pensi che sia una banca?Sbagliato! Ci uccidono le persone! Ah aspetta e questo è uno dei quartieri migliori, devi proprio vedere quello dove usano i bambini come kamikaze e li addestrano a morire per una "buona" causa- rispose con una punta di rabbia verso la fine.
Stella aveva le lacrime agli occhi
- adesso capisci perché non volevo farvi venire? Perché non vi ho mai detto nulla?- l'aliena corse ad abbracciarlo volando scoppiando in singhiozzi. L'espressione di Robin si addolcì e ricambiò l'abbraccio mettendole una mano dietro la schiena 
- perché piangi?- chiese
- perché mi rendo conto che ero arrabbiata con te solo perché volevi proteggerci - rispose - e che tu hai dovuto passare una marea di sofferenze da solo, e non hai potuto mai dire nulla - disse stritolandolo - promettimi che ci dirai tutto, tutto quanto! Non importa quanto sia brutto!-
- si, ok Stella...aspetta? Arrabbiata? Ok adesso basta, devo chiedere a Babs se si ritrova un manuale per capire le emozioni degli altri - rispose facendoli ridere
- Stella...- la chiamò
- Che c'è?-
- potresti deciderti tra il piangere e ridere? Perché ho seri problemi a capire se sei triste o felice in questo momento -. Si misero nuovamente a ridere
- sono un po' tutti e due - rispose stringendosi ancora di più alla sua vita
- . . . -
- sei un caso perso - rispose Cyborg sorridendo con le braccia incrociate
- come sta Wally?- chiese Corvina - è giusto? Wally?-
- sta bene, un momento- Robin fece una faccia tra il terrorizzato e il "oh CAVOLO!" - l'ho lasciato con mia sorella e i suoi strumenti di tortura? AAAAH!- disse mollando all'istante Stella e correndo giù dalle scale velocissimo inseguito dagli altri
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- Babs... NOOOOO!- urlò KF scappando di qua e di là anche se stanco e spaventatissimo
- vieni qui!- urlò lei. Robin entrò nella stanza veloce come un fulmine e le prese la siringa dalle mani con grande agilità e la lanciò al muro conficcandogliela per l'ago fine per poi fermarsi ansimando
- sta ferma.... non c'è n'è bisogno - rispose continuando ad ansimare e riprendendosi un attimo
- tempismo perfetto Rob!- disse KF
- si certo - rispose BB arrivando poco dopo - gli è quasi venuto un infarto appena ci ha pensato -
- sarebbero questi gli strumenti di tortura?- chiese Stella guardando le attrezzature mediche di Babs
- si...- rispose Robin
- strumenti di tortura?- chiese Babs  - ah bene... adesso so su chi devo provarli - disse guardando il fratello malefica
- non ti conviene, o rompi la tregua e io posso farti tutto quello che voglio per un mese intero senza che tu possa dire ne fare niente -
- non sapevo aveste fatto una tregua!- disse KF
- hai presente quel foglio di carta?- chiese Robin
- era quella?- 
- SI - 
- e dov'è finita?- chiese Stella
- nascosta dove nessuno dei due la può stracciare, soprattutto tu - disse Speedy tornando
- è nella faretra - affermarono i due in coro
- la lasciamo lì?- chiese KF
- Rob... - disse Babs chiamandolo e girandosi mettendo le braccia conserte e lo sguardo apprensivo
- tieni - rispose porgendole quel documento che ella prese felice e volentieri
- MA COME!- urlò Speedy togliendosi la faretra dalle spalle e svuotandola dalle frecce per poi accorgersi che il pezzo di carta mancava e rimettere tutto dentro seccatissimo.
- non ti sei mosso, tu non ti sei mosso un attimo di lì, come hai fatto?- chiese Artemis sconcertata- e non rispondere che non me ne sono accorta perché ero distratta perché non mi sono girata! -
- ehm coincidenza? Io credo di no.........MISTERO!- disse Robin imitando Adham Kadmon facendo ridere tutti, e KF tossì un po' riuscendo a fermarsi
- KF...- lo chiamarono tutti in coro preoccupati 
- non è niente giuro!- disse rivolgendo uno sguardo all'amico che aveva le braccia incrociate e lo guardava serio ma allo stesso tempo preoccupato - dai, almeno tu!-
- se fili entro tre secondi in infermeria ti do due mega vaschette di gelato - disse
- SI!- urlò sparendo in un attimo con la super velocità
- se lo sapevo lo usavo questo stratagemma!- disse Artemis. Poi si sentì un rumore non molto rassicurante. Si girarono e Robin non c'era più
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- Wally tutto ok?- chiese
- non lo so, tu che dici?- disse vomitando nel sacchetto che gli era stato gentilmente dato dal ragazzo - non lo voglio più il gelato!-
- Wally, hai la febbre?- chiese Robin
- no, semplicemente non mi sembra il caso! - 
- meglio?- chiese una  volta che ebbe finito
- si, molto - disse pulendosi la bocca con un tovagliolo di stoffa che vi era su un tavolo decorativo del corridoio della villa
- sicuro? Hai appena rifiutato due vaschette di gelato, tu! Wallace West!- Wally si mise entrambi le mani sui lati della testa, sulle tempie, emettendo dei lamenti e urla strozzate come se stesse subendo la peggiore delle torture .
Lo fissò per un attimo negli occhi - hei, Wally... Wally, Wally? - lo prese per le spalle scuotendolo preoccupato
- KF! Rispondi - il suo sguardo era buttato per terra e non sembrava cosciente. Poi Robin lo prese mettendo il braccio del rosso intorno alle sue spalle portandolo fino all'infermeria, superando i corridoi con i pavimenti coperti di tappeti rossi decorati e le pareti dai colori caldi. 
KF non rispondeva sembrava caduto in una specie di stato di trans.
Arrivò alla porta dell'infermeria, bianca come il latte e provò ancora a smuoverlo prima di entrare e di botto iniziò a respirare affannosamente come si fosse svegliato, alzando la testa e spalancando gli occhi 
- KF?- il rosso aveva il terrore dipinto negli occhi e lo lasciò andare. Robin lo guardava curioso
- c'era....c'era... c'era... un'ombra e...e...e...- sentì ancora quel dolore alla testa - non ricordo... non so cos'è successo - ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________

prima che mi dite " non c'entra nulla "oppure "siamo almeno a metà della storia" vi dico che la invento mentre la scrivo su questo sito poi faccio copia e incolla e pubblico... ancora non si è cancellato niente quindi sono contenta e sono felice del fatto che _corvina_ mi abbia scritto delle recensioni, mi ha fatto tornare la speranza perché pensavo che questa storia fosse un vero schifo, quindi la ringrazio pubblicamente e spero che questo non vada contro il regolamento di efp.



Kazua

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Capitolo 20
*** no powers? No problems ***


- qui non risulta niente Rob - disse Babs cliccando i pulsanti sulla tastiera
- fammi fare lo zoom e poi ne riparliamo - rispose l'altro, la sua velocità nell'ammaccare i tasti era nettamente superiore a quella della sorella - e come non detto....non c'è assolutamente niente di niente ! - decretò con finto entusiasmo
- parlandoci chiaro, magari c'è ma non lo troviamo! Ne tu ne nessun altro qui dentro ha qualcosa di normale, KF ha modificato completamente la sua struttura fisica per la super velocità, e la sua situazione mentale non è mai stata normale, perché come fa un ragazzino di sedici anni a sapere qualsiasi cosa di scienze!- urlò Babs stringendo i pugni e diventando rossa di rabbia in faccia
- calma, sta calma, magari è per quel taglio che aveva ...- disse Robin
- non cercare di calmarmi e lo sai che non è per quello, abbiamo escluso questa alternativa due ore fa - rispose Babs sempre più arrabbiata facendo spaventare BB che si nascose dietro il fratello di Batgirl sussurrandogli tremando :"fa pauuuura....!"
- ehm... Babs, arrabbiarsi così dicono che non faccia tanto bene ...-  provò a dire Robin
- antipatico!-. Robin fece uno sforzo enorme per non risponderle "isterica "
- ok... ragazzi, smettetela - disse Cyborg mettendosi in mezzo. Le parti robotiche sembravano diminuite e la pelle era pallida - non è il momento - poi indicò BB che era diventato stranamente pallido e poi i capelli sulle punte erano diventati marrone scuro.
Corvina sembrava non aver dormito per notti intere e gli occhi ametista stavano diventando lentamente sempre più scuri.
Stella aveva la pelle più chiara e  gli occhi che stavano diventando meno luminosi
- ma state bene?- chiese Robin guardandoli strano
- Rob, non riesco più ne a volare ne a tirare i dardi - ammise Stella
- io non sento più la mia magia -
- e io non riesco più a trasformarmi - 
- Babs, il blocco l'avete messo anche qui?- chiese il corvino
- no, ed è strano - rispose prendendo una specie di torcia "medica" e facendo sedere BB su una sedia bianca e aprendogli un po' le palpebre dell'occhio destro e illuminarlo analizzandolo 
- stanno perdendo i poteri - la precedette Robin guardandola preoccupato
- ma Stella è un'aliena, i poteri fanno parte del suo essere -
- fanno parte di tutti loro... l'hanno scritto nel DNA, quindi è stato modificato e questo vuol dire che -
- stiamo tornando esseri umani! - urlò BB spaventato
- dov'è Wally ?- chiese Robin
- l'ho visto nel corridoio si è comportato in modo strano, sembrava avesse paura di essere scoperto e poi è scappato via ma non correva veloce come al suo solito, che succede?- rispose Speedy entrando
- pensateci voi, vado a cercarlo prima che faccia cretinate - annunciò Robin uscendo evitando Artemis che entrava, veloce
- ASPETTA!- urlò Babs provando ad inseguirlo fuori dalla porta ma fermandosi nel corridoio davanti alla porta dell'infermeria rendendosi conto che era sparito

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Era già arrivato in strada, tutto come prima: mani nelle tasche del giubbotto nero con la felpa, il cappuccio di essa alzato, i jeans... tipico ragazzo da evitare.
Guardava intorno pensando :" pensa, dove può essere andato Wally?"
- hei, ragazzino, non ti ho mai visto da queste parti - chiese qualcuno alle sue spalle, ma non si girò, ignorare significava "non ho tempo di pensare a te", rispondere invece " vuoi fare a botte? Accomodati ". Non accellerò il passo, ne lo rallentò: il primo voleva dire paura, il secondo che era pronto a combattere.
- hei? Vuoi rispondere?- chiese ancora quella voce. Era quella di un ragazzino ubriaco, sicuramente, appena uscito da un night club. Sentì altri cinque diversi tipi di passi: goffi, disordinati, scoordinati.
Guardò il polso, sulla quale vi era l'orologio che gli avrebbe permesso di trasformare i suoi "normali" vestiti nella sua divisa da combattimento. Non c'era tempo per queste stupidaggini. Accellerò il passo di proposito arrivando in un vicolo buio dove vi era una scala anti incendio, inseguito disordinatamente da quelli lì per poi sparire con un salto . Quelli si guardarono intorno e non trovandolo più se ne andarono. Poi prese il telefono e provò a chiamare l'amico per la ventesima volta e stranamente rispose
- Wally? DOVE CASPITA SEI!- gli urlò
- Rob... non... lo ... so... -
- come non lo sai? Hei? Wally? Wally!-
- Rob, non riesco più ad andare veloce come Flash e... -
- dimmi dove sei o almeno cosa c'è intorno a te - 
- sono sopra un tetto intorno al quartiere...-
- Wally! Levati dal bordo,Wally! Mi senti?!- urlò prima di sentire un botto come se il cellulare fosse caduto. Erano ancora in contatto e Robin ne approfittò per vedere da dove proveniva il segnale. 
Infatti, non era riuscito ad andare molto lontano, era ancora in quel quartiere, il che voleva dire che i criminali potevano facilmente prenderlo. 
Corse sul tetto indicatogli dal segnale, trovandolo lì a terra con la schiena rivolta l'alto, il braccio destro steso come per prendere il cellulare che era andato distrutto. L'altro un po' piegato. Aveva ancora la tuta da eroe, se l'avesse trovato il Joker? O chissà chi?
Corse subito da lui e si inginocchiò accanto a lui prendendolo per le spalle e girandolo, distendendolo meglio. 
Prese il cellulare e chiamò Babs
- hei Rob!-
- ciao Babs, come va lì?-
- ehm... sei seduto?- 
- ... -
- ok, hanno perso i sensi,Corvina sembra una super modella con i capelli neri anche se bassa rispetto a quelle di un metro e ottanta,  i capelli di BB stanno diventando marroni, ti ricordi Garfield? Ecco sono due goccie d'acquaCyborg sta diventando normale, cioé, la sua capacità di rigenerazione è aumentata tantissimo e assomiglia tantissimo a quel famoso giocatore di football, Victor Stone, il mio preferito! TI RENDI CONTO! Poi è scomparso, e sono andata al funerale... e ho pianto... la fine di un mito...-
- va bene ho capito! Stella?-
- qualcuno qui ha una cotta!- disse lei
- no, stai parlando di un footballer che è "morto", comunque si, è lui però zitta, altrimenti si incavolano per aver letto i file e poi BB è il piccoletto -
- AAAAAW!-
- Stella, come STA!?!- insistette
- dorme, la pelle è diventata soltanto un po' più chiara, non è pallida, sta bene. Wally? -
- l'ho trovato, mi sa che non sta bene, lo porto lì-
- come fai? Non riesci a spostarlo di un centimetro! Vengo ad aiutarti e magari parliamo della tua cotta -
- sta lì! Non mi fido a lasciarli lì da soli con Speedy e Artemis. CIAO!- rispose per poi prendere Kid Flash di peso e andare sul bordo per poi vedere la distanza. Prese il rampino e lo usò per scendere anche se sentiva il peso del velocista gravare sulle sue spalle era contento che fosse vivo e che non gli fosse successo niente di terribile.
Arrivato a terra camminò per un po' fino ad arrivare davanti il cancello nero della villa, alta e maestosa. Non si poteva descrivere a parole, ma a lui non importava, per quanto maestosa potesse essere non l'aveva mai chiamata "CASA". 
Ammaccò un bottone e si aprì una specie di entrata segreta in una delle due colonne del cancello grande.
Entrò e quello che era un ascensore si chiuse e li portò nella caverna.
Arrivato uscì trovandosi addosso gli occhi curiosi di Artemis, Speedy e Batgirl
- non guardatemi così, pesa due quintali ma sono riuscito a portarlo - disse per poi trovare Flash accanto a lui e trattenere un urlo per la sorpresa e consegnandoglielo 
- come hai fatto?- chiese Artemis
- ho mandato a quel paese tutto quello che mi passava davanti lungo il tragitto-. Stella si riscosse e si alzò di scatto. Nei suoi occhi ormai si potevano distinguere le iridi verdi dalla parte bianca e cristallina degli occhi, i capelli erano lisci e completamente rossi, le sopracciglia sottili e lunghe come le persone normali
- Robin?- chiese lei stiracchiandosi attirando l'attenzione di tutti
- Stella, stai bene?- chiese il leader dei teen titans avvicinandosi a lei
- si... ma - provò a creare una sfera di energia ma non riuscì nell'intento - non riesco più ad usare i miei poteri -
- li avete persi - rispose Babs
- ah già... gli altri?- chiese guardandosi intorno e vedendo BB , Cyborg e Corvina che lentamente si stavano svegliando. Cyborg aveva una coperta di sopra e menomale, la sua rigenerazione era completa
- Cy, tieni - disse Speedy dandogli i vestiti gentilmente
- grazie - disse infilandoseli usando la coperta per coprirsi agli occhi delle ragazze e degli amici
- va bene ...- disse KF entrando tenendosi allo stipite della porta con una mano ,piegato un po' in avanti reggendosi con l'altro braccio la zona addominale
- meglio?- chiese Babs
- hai presente quando andavo in discoteca e Ri mi veniva a prendere con la macchina anche se prima sbatteva il cofano e il porta bagagli contro le cassette delle lettere, i lampioni e gli alberi della strada?- disse KF
- ho presente - disse Batman entrando - soprattutto perché era la mia macchina -
- non hai le prove - rispose
- il fatto che non hai ancora la patente della macchina e che al volante sei un pericolo pubblico?- chiese KF
- questa non è una prova - rispose - sono cose che mi rinfacci e ringrazia che non sei finito all'ospedale -
- per un incidente?- chiese BB
- no... perché lo voglio come minimo torturare in questo momento -
 - ora che sono tutti svegli - disse Batman glaciale - vi informo che non li avete persi soltanto voi i poteri, ma li stanno perdendo tutti nel mondo, questo vuol dire che c'è...-
- un'anomalia nel nucleo del geo sistema,con conseguenze magnetiche e radioattive che portano alla distruzione del pianeta con emissioni di raggi radioattivi e distruttori che altereranno la biosfera portandola all'autodistruzione - dissero contemporaneamente Robin, Kid Flash e Batgirl
- ecco adesso spiegatecelo, per noi comuni mortali - disse BB
- la terra ha un'anomalia nel nucleo, questo sta collassando su se stesso emettendo raggi radioattivi che..- iniziò il velocista
- cosa sono i raggi radioattivi?- chiese BB
- Robin, dimostrazione - disse Batgirl passandogli una specie di laser che egli puntò contro la parete sciogliendola con un raggio verdastro
- ti basta?- chiese KF
- SI!-
- allora i raggi radioattivi arrivano sulla crosta terrestre e intanto ci fanno perdere i poteri poi portano tutti alla morte - rispose KF
- questa non è una buona cosa - disse Stella
- infatti, però questa cosa non è normale è causata da qualcosa che sta alterando la sua fisionomia - rispose Babs
- Satana, quanto ci metti a trovare la fonte del danno?- chiese il velocista
- secondo te non hanno usato un altro Hacker per coprire il segnale?- chiese Babs
- quanto ci scommettiamo che riesco a trovarlo in meno di trenta minuti?- chiese Robin
- io non scommetto - dissero KF e Babs in coro alzando le mani in segno di resa
- bravi, avere capito - rispose l'altro prendendo il cellulare
- aspetta, non usi il computer?- chiese Cyborg
- no, è un catorcio - rispose due secondi dopo dichiarò: - fatto!-
-come fatto?- chiese Batman
- te l'ho detto che è un catorcio quel computer e poi una cosa così non passa certo inosservata, nessuno riuscirebbe a nasconderla per bene, rimarrebbe sempre qualche traccia evidente e poi l'hanno lasciato allo scoperto di proposito, è una trappola - rispose il ragazzino con aria innocente
- ecco perché è praticamente inutile scommettere contro di lui - rispose Artemis seccatissima però sorridendo - dov'è?-
- Antartide e Polo nord -
- bene e chi l'ha scatenato ?- chiese Cyborg pensando di trovarlo senza risposta ma invece...
- mi pare ovvio, Joker - rispose semplicemente
- e allora perché organizzare tutti quegli attacchi?- chiese monotona Corvina
- per distrarci ...- rispose Babs
- adesso quadra - disse BB. Poi i titani e KF sentirono una fitta, che li fece piegare
- dov'è Berry?- chiese Robin rivolgendosi a Batman che stava facendo qualcosa al computer
- è al monte Giustizia insieme a tutti gli altri -
- da soli?- chiesero Batgirl e Robin
- si, da soli - rispose con una punta di rabbia 
- ma scherzi? Ti rendi conto che gli potrebbe succedere qualcosa?- chiese KF - non sarebbero in grado di difendersi -
- zitto KF - lo ammonì Robin - però ha ragione, come la mettiamo?- chiese guardando Batman truce
- semplice, risolviamo il problema e staranno bene - rispose andando verso l'uscita "segreta" ma qualcosa lo fermò: una delle armi di Robin che era volata sopra la sua testa e gli aveva quasi sfiorato la superficie della maschera e si era andata a conficcare nella superficie di roccia
- ti rendi conto che servono vivi per risolvere il problema e stare bene?- chiese continuando a guardarlo male 
- ora volano insulti in tedesco - disse KF nascosto dietro una specie di muro di cuscini verdastri con del filo spinato attaccato come per fare un fortino di sicurezza. Aveva un caschetto da militare in testa ed era già pronto con il fucile. Con lui c'erano Babs, Speedy e Artemis accovacciati li dietro pronti con arco e frecce e caschetto
- dobbiamo preoccuparci?- chiese BB
 lo so che servono vivi, ma non sarebbero utili nelle loro condizioni -
- che ne sai, hai mai provato a fidarti di qualcuno -
- l'ho fatto con te e me ne sono pentito -
- hai fatto bene a pentirti, lo sa persino Wally che di me non ci si può fidare - 
- ok, basta - disse Stella
-  evitiamo problemi ce ne sono già troppi - la aiutò Wally
- ok -
- perché non fate una tregua?- chiese Babs
- non durerebbe più di un'ora - risposero incrociando le braccia 
- allora non litigate, semplice - rispose BB
- tu fila al monte Giustizia e la chiudiamo qui -
- tu non combinare cretinate e ci vado -
- allora è a posto ?- chiese Stella
- traduco: io vado al monte Giustizia però venite anche voi così vi tengo in gabbia...volevo dire sotto controllo, ed evito  che combiniate cretinate - disse KF - a me sembra ok ...- disse facendo l'occhiolino a Robin che capì
- in effetti, ma cos'è il monte Giustizia ?- chiese BB
- la loro base - rispose Robin - quella sulla terra -
- loro? Vedi che ci sei stato un sacco di volte e...- disse KF uscendo dalla sua trincea scattando in piedi 
- ma dove li hai presi i cuscini ,il filo spinato e i caschetti ?- chiese Robin
- ecco.... poi te lo spiego - rispose - allora! Si va al monte Giustizia!- urlò - andiamo tutti in macchina!-
- guido io - disse Robin mostrando le chiavi che aveva in mano e squadrare le facce terrorizzate dei suoi amici - scherzavo... ma quanto siete creduloni...-
- aaah! Mi pareva! Il sindaco era tanto contento di vedere le strade integre e non con lampioni, cassette delle lettere, staccionate, bidoni della spazzatura, alberi, semafori e stavo già pensando ad una nuova scusa per spiegarglielo -
- grazie per avermelo ricordato -
- dopo questo, non ti farò mai guidare la mia bambina -
- Cyborg? Hai una figlia? - chiese Babs scettica
- la macchina - risposero i titani scocciati 
- AAAAAH!-
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MONTE GIUSTIZIA ORE 21:00 

- Rob, stai hackerando di nuovo il sito della C.I.A?- chiese batman serio distante, mentre il ragazzino era seduto su una sedia da capo "ufficio" in pelle nera girevole, davanti al mega schermo che scriveva qualcosa alla tastiera. Si fermò un attimo
- no...- rispose riprendendo a pigiare sui tasti
- ragazzi, che state facendo ?- chiese Batman rivolgendosi agli altri che gli stavano accanto curiosi
- hackeriamo il sito della C.I.A. - risposero in coro
- grazie... si può sapere da che parte state?- chiese Robin
- evidentemente dalla mia - rispose Batman vittorioso uscendo dalla stanza
- va a quel paese - sussurrò Robin
- ti ho sentito - rispose Batman già nel corridoio
- almeno non lo devo ripetere -
- non capirò mai che tipo di legame avete voi due - disse Stella con occhi dolci sorridendo
- se vuoi te lo spiego subito, è tra "ti detesto non ti voglio più vedere" e il " non ti sopporto ma devo ", ho reso l'idea?- rispose 
- perfettamente - rispose Kid Flash - e dicono che ammettere un problema sia il primo passo per risolverlo- .Robin si fermò e si girò di scatto verso di lui
- cioé? Quale sarebbe il problema?-
- carattere uguale - disse Corvina - siete simili -
- meglio dire uguali - disse KF
- ti do tre fette di pizza con tripla maionese se ti stai zitto -
- andata !-
- Rob, perché con me non funziona?- chiese Artemis
- Rob, allora, ce l'hai fatta?- chiese Cyborg
- si, da un pezzo, stavo controllando una cosa -
- un momento questo è il profilo di mio padre! CHE CI FA MIO PADRE SUL SITO DELLA C.I.A. ! Lui non è della .... Rob, c'è il tuo zampino, vero?- disse Babs
- no, comunque è di sopra -
- lui non sa che esiste il monte... RICHARD! SE E' UN TRUCCO PER FARMI ...-
- ma perché per una volta tanto che sono onesto non mi ascolti ?-
- hai le prove ?-
- si -
- tirale fuori - rispose incrociando le braccia. Poco dopo si sentì una voce maschile, adulta - dov'è il registratore ?-
- provabilmente di sopra, divertiti - rispose mentre lei lo guardava arrabbiata 
- poi mi spieghi tutto...- corse via uscendo
- si si.... certo - rispose con un ghigno malefico dipinto sul volto
- sei ... sei... Satana in persona! - gli disse KF
- grazie per il complimento, in ogni caso, sito hackerato, profilo creato, possiamo girare quanto vogliamo per C.I.A , N.A.S.A. e servizi segreti -
- e che hai trovato?- chiese BB 
- un allarme mondiale, e... alcuni sospetti sulla mafia russa e...  anche Joker -
- Rob, io vado un attimo da zio Berry -
- fagli sputare il rospo -
- che?-
- è l'unico che parla qui, hanno accesso a tutti i dati, il fatto che non potevo entrare legalmente nei siti vuol dire che c'è qualcosa che non va, quindi a che ci sei e dato che non ti considera un pericolo pubblico magari con te parla -
- ok... pericolo pubblico -.
- hei Rob, cos'è quello?- chiese Cyborg indicando lo schermo sulla quale era apparsa una cartina e vi era un punto rosso segnato
- ah, è la cinice che ho attaccato a Joker - disse con semplicità il ragazzino
- cinice? E non ci hai detto niente?- rispose Speedy stringendo i pugni arrabbiato mentre Robin rimaneva calmo, forse troppo
- gliel'ho messa un'ora e mezza fa quando... bhé ecco ...-
- ci siamo separati un attimo per fare una "cosa" - continuò Artemis
- dillo pure, tanto non cambia nulla -
- abbiamo fermato una rapina in cui due persone sono state coinvolte - rispose la bionda 
- io lo chiamo omicidio - 
- esageri -
- no, non esagero -
- in effetti... è vietato e nella legge viene chiamato omicidio ...- disse KF entrando mangiando un tacos con tre tonnellate di roba dentro
- tu da che parte stai?- chiese Speedy
- dalla sua, ovvio -
- già fatto ?- chiese Robin sorpreso 
- si, perché?-
- di solito prima di ottenere la confessione gli devo far venire una crisi di nervi - 
- non sono un pericolo pubblico!- rispose KF - comunque, Flash può avere crisi di nervi? Interessante ...-
- che ha detto?- chiese il ragazzino
- che il governo non è d'accordo con l'omicidio - rispose KF. Robin guardò Artemis e Speedy compiaciuto, con un piccolo sorrisetto appena accenato, ma si poteva capire che era il sorriso di chi è sicuro di averti appena fregato 
- gli hai fatto il lavaggio del cervello?- chiese Artemis
- che?- 
- si, infatti, Flash certe cose non le direbbe mai - rispose l'arciera - Kid Flash si, soltanto perché ti vuole bene -
- scommettiamo che ottengo una confessione entro trenta minuti?- chiese Robin 
- ci sto - rispose la ragazza - e se perdi esci con Zatanna per dieci sere di fila -
- se perdi tu KF ti può rompere l'arco quanto e quando vuole e anche prendertelo senza che tu dica una parola - KF gli batté il cinque felice
- Artemis non accettare, sai come va a finire - le disse Speedy mettendole una mano sulla spalla
- accetto -
- a posto - rispose Robin scattando in piedi 
- si! Ok... aspetta, questo significa far del male a zio Berry?- chiese KF
- no,significa...- cercò di dire Robin cercando le parole adatte - terrorizzarlo a morte ovvio -
- ah... posso stare tranqui.... COSA!?! E COME!?!-
- hei Rob, allora, mi fai vedere come si fa?- chiese Artemis 
- intanto...- Robin si avvicinò all'entrata, si fermò lì davanti e tirò un rampino, facendolo volare sopra una delle travi e arrivare dall'altra parte, così preparò la trappola dopo di che prese il cellulare e inviò un messaggio, lanciò uno sguardo ad Artemis 
- bhé?- disse lei
- tre...due... uno -
- DOV' E' WALLY?! SI E' FATTO MAL....- Flash non finì la frase che si ritrovò appeso a testa in giù - ah sei tu.... dieci anni che mi fai lo stesso scherzo e io che ci casco sempre...-
- spara -
- ok, Satana , la lega ha "litigato" con le istituzioni internazionali perché c'erano stati diversi attentati a Wally, a Speedy, a Megan, a Zatanna e anche a te -
- si eccetera eccetera, vai al punto -
- bhé, se mi fai scendere te lo spiego -
- le vedi queste ?- chiese Robin mostrando le chiavi della macchina
- quando me le hai prese?! - vide lo sguardo truce del ragazzino e continuò la sua spiegazione - vogliono eliminare la Young Justice, di conseguenza i futuri componenti della Justice league e abbiamo eliminato il controllo del governo e quindi non si può più accedere ai file segreti, adesso mi fai scendere ?-
Robin fece per slegare il filo dal divano quando Flash continuò - lo sai che siamo tutti d'accordo per farti diventare membro della Justice League?- allora per il ragazzino fu come se tutto davanti a lui fosse crollato e lasciò andare la fune di botto e Flash cadde a terra e si alzò dolorante massaggiandosi la testa
- wow, amico ,è una cosa mitica! Tu entrerai a far parte del gruppo di super eroi più forti al mondo !- si congratulò BB
- di chi è stata la brillante idea?- chiese Robin serissimo quasi da far paura
- top secret - il ragazzino mostrò ancora le chiavi  - mia, di Batman, di Wonder woman, Capitan ...ma dov'è?- si girò e già non c'era più e le chiavi erano a terra 
- GUAI IN VISTA PER BATMAN!- disse KF - ma state scherzando? Già non sopporta stare qui un solo attimo anzi, non ho ancora compreso in che modo non gli è venuta una crisi di nervi e voi volete farlo entrare nella Justice league? Volete scatenare il diavolo fatto persona?- rispose Kid Flash - Hei Rob! NON FARE COSE DI CUI POTRESTI PENTIRTI!- urlò uscendo
- meglio aiutarlo, quel ragazzino è pericoloso quando si incavola  - disse Flash correndo verso l'uscita seguito dagli altri 
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- FARMI ENTRARE NELLA JUSTICE LEAGUE!?! NON HO NEANCHE DICIOTTO ANNI! SEI FUORI!- 
- calma Robin... non è detto che vorranno gli altri - rispose Batman 
- come no... Flash ha confessato, sono tutti d'accordo, cos'è questa storia?!- chiese cercando di calmarsi senza successo 
- abbiamo visto che sei diventato più serio, e... sei cresciuto in pratica è come se tu avessi diciotto anni nella tua testa e un membro giovane fa bene -
- ci stai provando in tutti i modi possibili, come te lo devo dire che io qui a Gotham non ci -
- vuoi restare, si ho capito, ma...-
- no, non posso restare, è diverso -
- Richard, perché non puoi?-
- ho un buon motivo - rispose cercando ancora di tornare serio 
- non ne dubito, quale?- 
- sei un ottimo detective, perché non lo scopri da solo? - e statene certi, cari lettori, quello non era un complimento. KF intervenne in tempo per evitare qualcosa di irreparabile. Arrivò da dietro Robin e gli mise una mano sulla bocca e una gli circondò la vita tirandolo indietro
- te lo rubo un attimo, spero non ti dispiaccia - disse sorridendo e tirandolo indietro mentre l'altro cercava di liberarsi dalla presa. Appena furono in corridoio lo lasciò 
- fallo di nuovo e giuro che ti faccio vedere l'inferno - dichiarò - e ringrazia perché non so proprio perché mi trattengo dal farlo
- intanto ho evitato una guerra -
- non ne sarei tanto sicura - disse Corvina - mi sa che l'hai provocata - lanciò uno sguardo a Robin che si vedeva chiaramente che non riusciva a stare lì fermo. Non sopportava quella città, non sopportava Batman e teneva segreto il motivo per cui se n'era andato da Gotham... perché?
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________- Robin, che ne dici se andiamo a fare un certo allenamento così magari loro non sono più indifesi senza i poteri e tu ti sfoghi un pochino?- chiese Babs temendo la risposta del fratello . Il ragazzino sbuffò soffiando via un ciuffo di capelli neri che gli cadeva sull'occhio incrociando le braccia
- mi sa che è un si - disse Kid Flash con un mezzo sorriso - e comunque... indifesi? Io mi alleno ogni giorno con Black Canary!- Artemis, Speedy e Babs all'inizio trattennero le risate mordendosi il labbro inferiore per poi iniziare a ridere. Robin li guardava quasi non riuscisse a capire il motivo di quelle risa. Lo sguardo truce, di ghiaccio che ti trapassava da parte a parte, ecco come assortiva i colpi: dimenticava ogni tipo di emozione
- allora, il boss che dice?- chiese Speedy smettendo di ridere accorgendosi del fatto che il diretto interessato non era con loro ma era molti metri più avanti lungo quel corridoio
- hei aspetta!- urlò Kid Flash correndo per poi fermarsi camminandogli di fianco guardandolo curioso- com'è che non sei sparito come al solito?-
- dovevo andare di qua e poi quello serve soltanto per non farmi seguire-
- ah, bene, molto, molto, molto ... illuminante - disse KF terminando con una risatina nervosa alla quale Robin rispose con uno sguardo apatico
- ok...- continuò imbarazzato intanto i titani li avevano raggiunti - ti faccio il solletico - giurò KF. Robin girò gli occhi
- un cheesburger doppia maionese dietro di te - rispose. Tutti si girarono, soprattutto KF che aveva già l'acquolina in bocca ma rimase molto deluso e frustrato quando si accorse che il suo migliore amico non c'era più
- ooooh! Lo detesto quando fa queste cose da ninja !- disse KF 
"hei ragazzi!" una voce femminile nella loro testa, il che li fece fermare un momento per capire cosa stesse succedendo
"Megan, che succede? Dove siete ?" chiese Kid Flash allarmato
"sono nella stanza degli allenamenti!"
"con me!" disse una voce maschile
" ma se sono qui e non ci siete? E poi loro diciamo che sono diventati normali, ammesso che la normalità esista, come caspita fai a usare la telepatia... Megan, ho appena visto volare tre libri di cucina davanti a me o è il fantasma di qualche parente di Wally o tu e Conner vi siete messi a cucinare... devo preoccuparmi?"
" no Riry... ecco... sono tornata alla mia forma normale poco fa e... ta dha"
" RAGAZZI! Siamo ... in una... conversazione.... telepatica?" chiese BB " AAAAAAAAAAAH! COS'E' QUELLO! UN MOSTRO ALIENO BIANCO!"
" BB,è Megan calmati " disse Batgirl
" ma è...è...è...". La conversazione telepatica fu interrotta da dei singhiozzi
" per me Megan è mitica così " disse KF. Altri singhiozzi e sussulti
- per me sei fortissima, e dai, una marziana bianca tra quelli verdi non significa essere orribili, significa essere speciali, no BB?- disse Artemis parlando normalmente. Erano tutti tranne Robin nella sala d'ingresso. Una sala grande e circolare con un enorme spiazzo al centro, tutto illuminato da un grandissimo "lampadario" gigantesco al neon attaccato alla parete e poi come entrata vi erano diverse entrate circolari, ma non erano tunnel, anzi essi si illuminavano e dei cerchi in titanio neri iniziavano a girare e la persona compariva lì davanti quando la luce era ancora forte
- non è vero!- 
- 1) BB sbaglia sempre a parlare, 2) BB stava scherzando, 3) sei mitica così , te lo dico da aliena ad aliena- rispose Stella sorridendo 
- ciao Megan - disse Robin passandogli di davanti veloce salutandola con un piccolo cenno della mano
- COME FA AD ESSERE COSI' INDIFFERENTE?- chiese Babs sgranando gli occhi e stringendo i pugni
- bhé, mi piace come fa, mi tratta come se fossi uguale a tutti gli altri - disse Megan sorridente. Era un'aliena di due metri minimo, bianco, con due enormi occhi color rubino nelle quali non si distinguevano le iridi. I denti aguzzi si distinguevano quando la bocca larga si apriva. Gli arti erano lunghi e le "dita" erano due per ogni arto, sembravano quasi due lunghi artigli e una x rossa disegnata sul petto. Il corpo chino in avanti e sulla "nuca" dei rigonfiamenti rossi che tenevano i neuroni ovviamente di superiore numero sulla nuca
- soltanto te, mi tratta come se fossi il suo giocattolino - disse Kid Flash seccato 
- allora te ne sei accorto... - disse Corvina 
- Megan... diagnosi -
- in questo momento? Tanto per sapere stanno cercando di tenerlo qui con la forza ?- chiese la marziana
- si - risposero Kid Flash e Babs
- giuro, stavo scherzando - rispose lei alzando gli arti superiori in segno di resa - di chi è stata l'idea?-
- Batman - risposero tutti in coro
- perché?-
- non lo so, sei tu quella telepatica, senza offesa Corvina - disse KF guardandola preoccupato dallo sguardo truce di quegli occhi d'ametista
- non sono mai riuscita a leggergli la mente...- rispose Megan avvilita
- puoi tornare normale? Mi ricordi un film che ho visto - disse BB attaccatosi al braccio di Batgirl spaventatissimo
- ok...- disse tornando la ragazzina dalla pelle e dagli occhi verdi con i capelli rossi, magra, snella, con alcune lentiggini sulle guancie e un mantello blu che copriva la maglietta bianca con la x rossa che la identificava e la gonna blu
- grazie -
- ragazzi... ci siamo persi Robin- constatò Speedy preoccupato 
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"- no, ti prego... NO!". Ricordo ancora la voce di quel tizio. Lo sparo che seguì. 
Gotham? E' il luogo in cui è stato commesso il delitto, questa base il luogo in cui tradisco ogni giorno i miei amici. Li deludo. 
Li ho visti all'opera, non volevo che uccidessero i criminali per non farli diventare come me... mi sbagliavo.
Batman mi ha chiesto di entrare nella Justice League... in realtà mi ha obbligato, ma non sono pronto e non lo sarò mai, non ne sono degno in realtà.
Si chiama lega della Giustizia, e uccidere non è certo Giustizia.
Sono nella stanza delle simulazioni, mi sto allenando contro batman... più o meno.
Schivo un calcio spostandomi a destra, un gancio sinistro abbassandomi e rispondo con un  pugno sull'addome del mio avversario e un calcio alla testa. 
"L'ologramma" scompare e sono ancora in perfetta forma.
Mi giro di scatto sentendo la voce di Berry Allen, cioé Flash
- allora? Meglio?- dice sorridendo
- hai ragione, funziona -
- tutti hanno bisogno di scaricare la tenzione - dice mettendomi una mano sulla spalla 
- tu quante volte lo fai al giorno? Perché io non riesco a sopportare batman più di un'ora, figurati tu tutto il santo giorno - dico scherzando ma la mia espressione è serissima
- una o due volte - lo fisso per un po' - ok, cinque o sei volte, otto con te in giro -
- grazie - rispondo facendo la faccia offesa
- bhé, io ho suggerito a Batman di darti un calmante la prima volta che ti ho visto - dice Flash
- no, ci ho già provato, non funziona - rispondo. Confesso che mi rendono più attivo del solito come se avessi preso quattro pasticche d'exstasi - ok, andiamo a evitare che si facciano male?- 
- io penso che con te siano più in pericolo che al sicuro, poco fa ti ho visto fare a pezzi ottanta robot, per poi staccare la testa al batman ologrammo-
- infatti, non capisco perché Wally continua a seguirmi ovunque...-
- senti scricciolo - mi giro di scatto fissandolo male. IO NON SONO UNO SCRICCIOLO ! - volevo dire, Robin. Ti vogliono bene, qualunque cosa tu combini questo non cambierà mai-
- smettila di guardarti i cartoni animati con Impulso, capisco che è tuo figlio ma c'è un limite -
- i lunacorni non sono male - mi giro fissandolo come per dirgli "sul serio?" - ok, però mi servono per far capire a te e al pipistrello le interazioni sociali -
- si, certo.... - dico. Sento il rumore di qualcosa che si spacca e corro verso l'entrata seguito da Flash. Arrivo e vedo KF capovolto a testa in giù che vola per aria
- che sta succedendo?- chiedo facendoli saltare tutti in aria. Recupero Wally rimettendolo a terra, più che altro mi avvicino a lui che mi saluta imbarazzato, gli prendo il polso e lo strattono facendolo cadere a terra con un "ahio"
- oh, KF mi ha preso l'arco e ho costretto Megan a torturarlo - dice Artemis, mi giro verso Megan sconcertato
- eh eh... - si mette una mano dietro la testa
- la scommessa è valida, non gli puoi fare niente - rispondo 
- non hai detto fino a quando - disse Artemis 
- si, ma decido comunque io perché ho vinto la scommessa - ribbatto. Lei cerca di rispondere ma non trova le parole
- amico, hai appena fatto qualcosa di gentile. Sicuro di stare bene?- 
- si però pensa ad Artemis e alla frustrazione che prova in questo momento -
- ok, ne hai combinata un'altra delle tue, ma... quale scommessa?- dice Flash
- farti dire la verità entro trenta minuti - dice Stella mentre le facciamo cenno di tacere 
- dopo quello che ho visto non ho il coraggio di arrabbiarmi - disse Flash andando verso l'uscita e lanciando un saluto appena accennato
- che hai fatto?- chiede Kid Flash. Giro gli occhi 
- vi conviene non andare a controllare il punteggio della stanza simulazioni prima che lo cancello - rispondo. Gli verrebbe un colpo, quando mi incavolo come una iena non riesco più a controllarmi e... succede quel che succede
- quanto hai fatto? - chiede Batgirl
- NOVANTANOVE SU CENTO! AMICO SEI UNA FORZA!- urla Acqualad venendomi incontro 
- che cosa?-
- Flash mi ha detto che ti ha interrotto l'allenamento altrimenti avresti fatto cento su cento !- continua.... aiuto .... distolgo lo sguardo da loro
- Rob, questa cosa è preoccupante, al massimo da te mi aspetto l'ottanta , non il novantanove - dice Babs
- un motivo in più per non farmi incavolare - dico . E' vero, ricordo ancora la seconda missione con batman, quella nella quale ho conosciuto Babs nelle vesti di batgirl
"- allora vanno di moda i lacché- disse il criminale
- chi hai chiamato lacché?- chiesi io correndogli contro, abbassandogli il cilindro nero coprendogli gli occhi e colpendolo con pugni e calci mentre Babs commentava
- hai provato con un calmante? Una camomilla.... no?- "

- Robin, giuro che alla prossima ti faccio un controllo e non scherzo - dice Babs
- non avevamo qualcosa da fare?- chiedo cercando di evitare il discorso
- si, ma poco fa mi hanno detto che è questione della Justice league quindi non affar nostro, fine della missione - dice Babs
- due secondi - dico 
- no, torna qua... non ti avevano fatto entrare nella Justice League? Te e Zatanna?-
- no, io non ancora e non ci tengo e poi lo sai che ci vogliono due mesi per....-
- bravo Rob, domani ti mettono ai voti - dice Zatanna sorridendo entrando. PERCHE'! LO FANNO A POSTA! PERCHE' E' SICURO! Rimango a bocca aperta
- le telecamere sono accese?- chiedo. Giuro che...
- si....- dice BB indicandole. Preparo quattro dischi e li tiro rompendole 
- batman ci penserà due volte prima di riattivarle - dice Kid Flash mangiando una barretta - o sostituirle -
- comunque... lo sai che arriva qui tra cinquantasette secondi esatti?- chiede Conner (Super boy)
- RWCR4 - dico il codice e tutti gli ingressi si chiudono. Sono un mito, ricordarsi il codice di chiusura dopo diversi anni non è da tutti 
- Rob... sei... un... mito - dice Cyborg
- puoi attivare il computer e farmi torturare un pochino Freccia verde?- chiede Artemis 
- no - questo si chiama fare un cattivo uso di questa mia conoscenza e poi non ho niente contro Arrow o Oliver, bhò, non so come chiamarlo. Non so se questa barriera di titanio riuscirà a contenere la forza di batman
- Robin... potresti vedere se c'è qualche chiamata in arrivo ?- chiede Zatanna. Dio quanto adoro i suoi occhi celesti ... calma, niente sentimentalismi... 
- certo - dico . So già che me ne pentirò perché i titani mi inizieranno a fare domande di ogni tipo ma... ammacco un pulsante sulla cintura,  e si attivano diversi schermi ologrammici - tre, non una, aspetta che evito che arrivi alla Justice League...- 
- sono io la Justice League, ricordi?- chiede Zatanna. Le lancio uno sguardo 
- nah, ci vogliono diciotto anni - dico. Verissimo, è stato stabilito qualche anno fa
- che significa, a te ti volevano a tredici anni -
- si, ma ho fatto esplodere di proposito la macchina di Batman, tha dha, problema risolto per altri due anni....e fatto -
- in realtà secondo loro devi avere abbastanza maturità e poi tu fai tutto questo da quando avevi nove anni - dice Megan sorridendo stringendosi a Super boy - sono diventata invisibile e ho ascoltato tutto-. Quanto odio la mia vita...
- e Menhanter non ti ha scoperto?- chiede BB
- chi?- dice Stella
- suo zio, Marshan Menhanter, è un marziano!-
- MARZIANO! Io come principessa di Thamaran, non posso che obbedire alla legge e stare a due metri di distanza minimo da chi ha causato una colossale guerra- dice Stella altezzosa
- sei sulla terra, qui non c'è una legge così e non metterti a fare la principessa antipatica proprio ora - la ammonisco - e non ti riesce neanche bene -
- ecco...- arrossisce 
- Thamaraniana? Sul serio? Non mi è concesso stare nella stessa stanza - mi metto una mano sulla fronte rassegnato
- VOI AVETE CAUSATO UNA GUERRA!-
- VOI VOLEVATE SOTTOMETTERCI!-
- VOLETE ROVINARE L'ESISTENZA A THAMARAN!- tre....
- SIETE VOI CHE AVETE FATTO SCHIAVO IL NOSTRO POPOLO !- due...
- NO! VOI AVETE MANDATO DELLE BOMBE NUCLEARI!- uno...
- PERCHE' VOI CI AVETE DISTRUTTO VILLAGGI INTERI!- zero...
- smettetela di far finta di bisticciare tanto non c'è nessuno dei vostri pianeti qui pronto a ricordarvelo e poi chi erano quelle che dicevano che litigare non porta a nulla ?- rispondo calmo 
- c'è Marshan Menhanter lì dentro - dice Megan indicando il corridoio
- e ALLORA!?!- rispondiamo tutti . Basta con le crisi di nervi mi viene il mal di testa, anzi mi è già venuto... e... vedo tutto sfocato giusto un attimo. So che è quel tipo di controllo mentale che hanno usato su di me che torna a farsi sentire, ma non ho ancora fatto del male a loro, questo mi basta.
Batman mi ha fatto arrabbiare così tanto che si è sbloccato e ho distrutto cento robot preimpostati per colpire e sfruttare i punti deboli... in realtà novantanove e Flash mi ha fermato capendo che c'era qualcosa che non andava e mi ha fatto allenare contro un "ologramma" materiale di batman, monitorandomi, non c'era nulla che non andava, ma ho paura di far loro del male
- ok, pace fatta - rispondono sorridendo
"tutto ok?" chiede Megan con la telepatia
"si..."
" l'ultima volta che te l'ho chiesto, mi hai risposto positivamente e due secondi dopo sei crollato a terra, sii sincero"
" ... Megan, ho fatto a pezzi novantanove robot e l'ultimo... bhé, Flash mi ha fermato perché aveva capito che qualcosa non andava, non so se è tutto ok"
" ti sei solo sfogato, no?"
" non me ne sono reso conto Megan"
"Robin, è preoccupante, dovremmo dirlo agli altri"
"no, ti prego"
" Robin..."
" prometti "
" ecco....ecco... va bene, solo perché sei tu".

 
- ecco, siamo connessi - annuncio
- a chi?- chiede BB
- a me - dice Joker comparendo sullo schermo. Con quel sorriso sadico 
- mi aspettavo di meglio - ammetto - comunque...-
- che c'è, i clown non ti piacciono.... ah vero, tu sei quel ragazzino senza il senso dell'umorismo -. Giriamo gli occhi
- ti do tre secondi per dire cosa hai combinato - dice Batgirl
- altrimenti?- chiede Joker
- salti in aria - risponde KF mostrando il telecomando. No... ragazzi, vi prego, non fate cose di cui potreste pentirvi. Avrete quel rimorso a vita... 
- Robin, tu che dici ? Tu non uccidi vero ?-
- facciamo finta per un attimo che non me ne freghi assolutamente niente se muori -
- ah, finalmente sei passato al lato oscuro. Comunque, sapevo che avresti intercettato le chiamate, quindi ti spiego subito che succede. Intanto ho un'arma nucleare che voglio usare per conquistare l'Europa, l'Asia, l'Africa... e così via, però questo causa la perdita dei poteri, Megan si era trasformata in una marziana poco prima e non ha subito danni per questo, i loro poteri mentali sono molto estesi e sono invulnerabili a queste cose... divertitevi a cercarmi, avete una settimana di tempo... ahahahahahahahahaha-
- lato oscuro? - penso alle sue parole. Non capisco. Che c'entra... ah vero, batman una volta aveva sistemato un mafioso sopra un proiettore luminoso e ci aveva fatto il "bat segnale", forse intendeva questo.... aveva dovuto uccidere un criminale per... ok, basta smetto subito di cercare di capire perché niente ha più un senso
- hai presente quando batman ha..- prova a ricordarmi batgirl, cioé quello a cui pensavo poco fa
- si - rispondo secco . La Bat mobile ha fatto un viaggio di sola andata verso il paradiso delle macchine appena l'ho scoperto
- ok...- digito qualcosa... prima "segnale", poi spunta una cartina del globo con un punto rosso sulla zona " America del nord", ingrandisco, la mia vecchia scuola, forse la professoressa de Martis è andata in pensione, cioé spero perché è proprio da lì che viene il segnale, ma... i titani? Wally ? Conner? So che fanno troppo affidamento sui poteri e che non sono addestrati  combattere con il bastone o la pistola, o  che ne so, io potrei trasformare persino una sciarpa in un'arma
- trovato, Gotham accademy - dico sapendo che saranno pronti a partire e che dovrò farli desistere
- cosa?- chiede BB 
- il segnale di questa bomba nucleare però...- troppo debole il segnale, ma è meglio  andare a controllare in ogni caso - secondo me è una trappola - ammetto
- perché?- chiede Zatanna venendomi da dietro e circondandomi il collo con le braccia
- Zee...- la chiamo sperando che capisca che deve levarsi assolutamente... ok, lo ammetto non mi dispiace... MA CHE DICO!?! ... calma, non è che anche io come Corvina ho tante personalità? ... NOOOOO.... ok Richard. Basta scleri tra...3,2,1... non si leva - dobbiamo rimanere così?- chiedo
- si, e lo sai che continuo a torturarti fino a quando non me lo dici ....-
- c..c...che cosa? Non capisco di cosa parli...- dico. E invece lo so perfettamente, vuole che le dica...
- ti amo - mi sussurra . Mi sposto all'istante abbassandomi un po' passando sotto le sue braccia mettendomi di lato e cerco di rimanere impassibile.Sento le guancie andare a fuoco. Deglutisco.
Sento il click di una macchina fotografica e vedo un lampo di luce accecante. Mi giro verso KF di scatto guardandolo male
- ed ecco la mia coppia preferita! - dice orgoglioso guardando il suo capolavoro sullo schermo dell'apparecchio
- prego?- dico calmandomi mettendo le braccia conserte. COPPIA.... PRE -FE- RI -TA. ASSURDO!
- si, sono anche nel fandom - che?
- esiste un fandom?- chiediamo io, Stella e Zatanna sgranando gli occhi
- l'hai creato tu vero?- chiede mia sorella, annuisce...brutto!... calma, calma, calma
- ecco perché mi chiedevi sempre e in continuazione come si creavano i blog- disse Megan. Oh cavolo... fine della buona reputazione
- me le invii tutte le foto?- chiede Zatanna
- adesso basta tutti e due, non abbiamo altro da fare?- chiedo allontanandoli - e sappi che tu hai le ore contate per non dire minuti - dico poi a Kid Flash a denti stretti facendolo deglutire
- ok, Robin, non terrorizzare Kid Flash anche se so che se lo merita- gli butto la vernice addosso, aspetta.. no! Il cemento ad asciugatura rapida! - Robin è una cosa orribile quella che stai pensando - dice Megan. La guardo malissimo
" che ne dici allora di svuotargli tutte le scorte segrete ?" chiedo..
" SEI CRUDELE!" urla Wally
"un momento... la telepatia è attiva vero?. Megan annuisce " cribio "
" ecco, quindi qualunque cosa pensi possiamo sentirla tutti" dice Stella ghignante
" sei il peggior miglior amico esistente sul pianeta terra, e io non sono da meno " dice Wally
" sarebbero delle scuse ?" chiedo con tono di sfida
"si, però il fandom non lo cancello" oh maledizione... hei? Non mi ha sentito nessuno? Telepatia disattivata! EVVAI!
- ragazzi, allora, abbiamo una missione!- dice Corvina ricordandoci il nostro vero problema. E' seria sotto il cappuccio, e non riesco a leggere nulla su quegli occhi ametista
- bene, qualcuno ha un piano?- chiese BB. Non voglio dargli il dispiacere di non poter venire. Aspetta e se... vedessi cosa sanno fare senza super poteri? POI VEDRO' COSA FARE! - Robin, tu?-
- eh? Ah ecco..- a me  a quando non sto attento - intanto andare lì, dei gruppi formati da due persone sorvegliano le vie d'accesso, un gruppo per ogni entrata, gli altri vanno dentro e ovviamente vedono da dove arriva questo segnale - rispondo. Non metterò mai i titani tra loro, secondo me sono un po' inesperti
- quindi... chi sta con chi ?- chiede Stella
- Cyborg con-
- ME?- chiede BB con occhi sognanti. Cyborg è bravo nel corpo a corpo e Speedy può fare il fuoco di copertura
- no, con freccetta che è strano ma è un pezzo che non insulta nessuno - dico lanciandogli uno sguardo sospettoso per poi notare che stava giocando ad un videogioco
- non rompere -
- ok, BB con Babs - BB ha bisogno di qualcuno di nevrotico ma serio per mettere la testa a posto e imparare a ragionare, mia sorella è la scelta migliore. Sbaglio o è diventato rosso? E pure lei... piazzerò una cinice tanto per sapere che succede
- Stella con...- ok, so che lei ha bisogno di un'amica "matura", lei non capisce il pericolo e pensa che ci sia solo bene nel mondo... - Zatanna - dai, lei è brava a combattere. Le due si guardano male, ho combinato un guaio mi sa
- Corvina con Artemis - Corvina non parla, Artemis è permalosa, coppia perfetta,non si distrarranno
- Megan, tu con Super boy, sei l'unica che riesce un tantino a controllarlo - Super boy si gira di scatto verso di me - non fare quella faccia, lo sai che è vero - annuisce
- Kid Flash, tu rimani quindi con Robin, non è che l'hai fatto  a posta?-  dice Babs
- tutto accade per una ragione - rispondo con un ghigno che lo fa rabbrividire
- io non sono d'accordo, lui ce l'ha con me perché ho creato il fandom. va sul personale, non si può. La regola quale era? -
- niente sentimenti durante le missioni, ma dimentichi che Conner e Megan si sono fidanzati durante una missione quindi l'abbiamo abolita... ah e anche Robin e Zatanna , Rocket e Aqualad, tu e Artemis ...- dice Babs.... sul serio? KF e Artemis insieme? Cerco di trattenere le risate come tutti gli altri a parte i diretti interessati
- non ridere... ROOOB! TI GIURO CHE...-
- non sto ridendo... è che...- ci provo con tutte le mie forze, ma non ce la faccio! Mi metto a ridere insieme a mia sorella che si era resa conto di quello che aveva detto - ci sarà anche il ritorno di fiamma?- chiedo facendo scoppiare tutti in una fragorosa risata . KF mi guarda serio, faccio un lungo respiro e smetto di ridere forzatamente
- Wally? E dai, tu e Artemis vi fate la guerra da anni! -
Va verso l'entrata, ammacca un pulsante, una voce elettronica dice - Kid Flash, 04 - e sparisce in quella strana e calda luce.
Lo seguo mentre gli altri provano a smettere di ridere
- ci vediamo tutti lì, chiaro?  - mi ci vuole un po' per ottenere una risposta affermativa, in realtà un cenno di consenso da una Artemis troppo impegnata nelle sue risa, poi ammacco anche io il pulsante mettendo la stessa direzione... vicino casa sua!
- Robin, 02 - dice la voce elettronica. In un attimo mi ritrovo nel quartiere vicino casa sua, in un vicolo. Non è andato lontano, non poteva.
Sento un botto e poi un fracasso . Corro in quella direzione girando l'angolo e vedo un uomo colpire Wally mandandolo a terra. Un altro si avvicina, ha un berretto in lana rosso, i capelli castani, la pelle pallida, gli occhi vispi e minacciosi color nocciola, le sopracciglia folta. Un ghigno malefico dipinto in faccia con un tubo di ferro tenuto da un'estremità da una mano, che batte sul palmo dell'altra ripetutamente con fare minaccioso, pronto a dare il colpo di grazia al mio miglior amico.
Non ci penso due volte, non gli devono fare male! Corro nella sua direzione e gli do un pugno stendendolo, poi tiro un calcio all'altro tra il volto e la spalla mandando a terra anche lui.
Mi sono dimenticato di ammaccare il bottone per il cambio divisa! Ci penso subito, ammacco la "R" nella cintura e la mia divisa diviene i miei vestiti normali. La felpa vrd, il giaccone nero, i jeans blu e le scarpe da tennis e... gli immancabili occhiali da sole anche se è sera.
Corro da Wally e gli prendo il braccio mettendolo intorno alle mie spalle aiutandolo ad alzarsi
- tutto ok? - chiedo. Come no! Ha un taglio sulla guancia destra e sull'altra un livido, ma anche l'occhio sinistro non scherza
- grazie - risponde - ecco perché Babs, Roy e Artemis hanno riso... noi non sappiamo assolutamente niente su come si combatte senza poteri -
- ci sei arrivato, secondo voi perché ho fatto le coppie miste tra squadra e squadra?- chiedo  - comunque forse non dovevo ridere -
- e io non dovevo prendermela troppo, ne creare il blog... aspetta... hai chiesto scusa? TU non sei Richard, dove l'hai messo il mio amico?- ride un po' -   stiamo andando a casa mia? Come lo spieghiamo? -
- bullismo - rispondo
- e chi?-
- un ragazzo che ti odia... Tommy Huterton - suggerisco
-ma... hai ragione, è perfetto -
- KF, se tua madre ti vede con la divisa ti uccide e capisce che mentiamo  - gli faccio notare mentre camminiamo e ci avviciniamo alla sua casa.  E' qualche passo più avanti. KF ammacca il suo simbolo, il fulmine, sul petto e la sua divisa diventa una maglietta rossa, una giacca marroncina, i jeans blu e anche lui le scarpe da tennis.
Arriviamo ed entriamo
- mamma sono io! E con me c'è Richard!- urla
- ok!... Richard? Ha finito quindi quella scuola per geni fuori città?- chiede venendo verso di noi. Una donna esile, dai capelli rosso carota e gli occhi verdi. Sempre allegra, mi fa sentire sempre a casa non so perché. Il suo volto ormai è segnato da qualche ruga come i suoi capelli da sfumature, anche se poche, grigie e bianche.
Quando vede Wally così si porta le mani alla bocca e lo va subito a curare trascinandolo in cucina e facendolo sedere invitndomi a seguirla.
La casa è sempre la stessa. Spaziosa, soprattutto nella cucina dove Wally perde tre ore solo per mangiare il suo cibo preferito, cioé un po' di tutto...
Il tavolo in legno è lungo e grande, le sedie, del medesimo materiale, lo circondano. Una vetrata francese, quindi il pannello /porta scorrevole è coperto da una tenda verde, accando il piano cottura, il frigorifero ed eccetera eccetera. Il pavimento in granito e le pareti sul giallo/arancione
- ma che è successo? O Dio, O Dio! - continua a ripetere
- Tommy Huterton mi ha picchiato con la sua gang e Richard mi ha salvato - dice cercando di rassicurarla mentre lei gli poggia sull'occhio un sacchettino ghiacciato e gli mette cerotti ovunque.
- signora West! Sono io, Artemis, c'è Wallace? Io e dei miei amici gli dobbiamo parlare - dice Artemis bussando
- ah si! Vengo, vengo - dice andando ad aprire, tutti gli altri ci raggiungono. Io intanto guardo male Wally che mi chiede "che c'è?" come se non lo sapesse
- ah bene, siete qui ! -
- ah Robin, grazie, sei un bravo ragazzo - dice la signora West fermandosi un attimo e salendo poi le scale...
- e con questa frase è finito Satana - dice BB
- Satana? I miei pensano sia un santo - dice Wally ridacchiando
- ps, posso sapere cosa ti sei fatto ?- chiede Stella per poi ripetere la domanda a me
- ma che ne so, quella testa di cemento si mette sempre nei guai - rispondo - e non ho ancora trovato un nuovo soprannome/insulto per lui -
- ok, sono uscito, ho sentito una donna gridare aiuto e tha dha .... problemi - mi fa piacere sapere che bbia aiutato qualcuno così
- ok, la missione?- chiede BB. Sentiamo la porta aprirsi... i passi di Berry Allen: Flash fratello della signora West .Vestito normalmente. Appena entra e mi vede si paralizza
- tu? Qui? Sul serio? Che cos'è ? La giornata torturiamo Berry?-
- esiste? Perché sarei il primo a partecipare - rispondo
- no, fortunatamente no...-
- provvederò -
- ok, Satana -
- Berry? Ancora fissato con la storia che Richard è Satana in terra?- chiede la signora West venendo anche lei - Richard, fammelo sapere se fa l'antipatico ok?-
Megan attiva la telepatia
"mi tratta come se avessi tre anni..."
" Rob, rispondi e bene o sai cosa succede alla moto "
- ok....- dico seccato ma sorridendo quasi innocentemente facendola andare via
- allora è mio nipote che ti ricatta e non il contrario - dice Berry mettendomi una mano sulla testa e scompigliandomi i capelli mentre mi sposto per evitare il contatto
- il contrario - rispondiamo entrambi. Poi Berry guarda meglio KF
- ma che è successo?-
- Tommy Huterton - diciamo insieme innocenti ma si capisce che lo prendiamo in giro
- si, come no -
- posso sapere perché siete tutti qui?- chiedo - non dovevamo andare lì?-
- la scuola e alla fine della strada e il segnalatore diceva che Wally era qui e vi siamo venuti a chiamare - spiega Speedy
- lì dove?- chiede la signora West entrando - non starete andando in missione spero!-
- non vorrei doverle dare questo dispiacere ma si - rispondo...
" Wally, non riesco a dire queste cose, mi sta venendo una crisi da frasi troppo educate .."
" eh eh... resisti, stiamo andando " dice Wally
- noi andiamo - dice Artemis trascinandosi via tutti gli altri. Come vorrei essere con loro
- Richard, mi prometti che starete attenti?- chiede
- si, certo, e poi siamo insieme in missione, quindi non lo perderò d'occhio un attimo - rispondo... " è ufficialmente un supplizio"
- ok, non fatevi male. Wally, di sopra c'è la tua scorta di snack - ci informa. Wally scatta in piedi portandomi nella sua stanza che è impossibile da descrivere perché vi regna il caos.La porta dietro di noi si chiude chiave. Bene!
KF in compenso ha trovato i suoi snack.
Apro la finestra e lo invito a seguirmi e lo fa con piacere.
Mi siedo sul bordo della finestra e mi do la spinta arrivando su un ramo molto robusto, di un albero. KF dopo poco arriva accanto a me e scendiamo a terra subito mentre gli altri si sono accorti della nostra fuga e ci guardando allibiti
- ecco perché è meglio non andare a casa tua quando c'è tua madre - dico
- che ci posso fare se è iper protettiva ?- risponde seguendomi. Cyborg mi guarda ancora stranito
- di lì ci scappavamo per non fare i compiti - rispondo. Ridono, bhé in effetti è difficile immaginarci in quel modo
- allora andiamo ?- chiede Megan

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Capitolo 21
*** missione prima ***


- allora ragazzi! - disse Megan - e te essere di cui non ho ancora capito la provenienza e la razza - continuò girandosi verso Robin che la guardava malissimo e si misero a ridere vedendo quella faccia imbronciata.
Erano sulla bio nave cioé una nave aliena composta soltanto di materiale organico. La sala aveva il soffitto rosso e vi era tutto intorno un parabrezza /vetrata fantastico sulla quale potevano spuntare gli schermi ologrammici delle video chiamate. In basso attaccati alle vetrate, sul perimetro vi erano le superfici con bottoni, leve... comandi.... e dietro di esse le sedie girevoli ultra comode e moderne. In mezzo alla sala ve ne era un'altra rialzata, quella con i comandi principali cioé due sfere sospese in aria all'altezza dei braccioli, una a destra e una a sinistra sulla quale era seduta Megan
- io scherzavo! - si giustificò la marziana mortificata
- adesso mi sono offeso - decretò il ragazzino, l'unico non aveva allacciato la cintura
- davvero?-  chiese Wally sorpreso
- no, però volevo vedere che faccia faceva... - tutti si misero a ridere vedendo la faccia imbarazzata di Megan. Poi quando ci fu un po' di silenzio durante il viaggio 
- Robin...allora, finita questa storia tornerete a Jump city ?- chiese Babs mettendosi una mano sul braccio
- si, perché?- rispose prontamente il ragazzino
- speravo ce lo dicessi tu - rispose Babs
- negativo, non posso esaudire la tua richiesta - 
- devo usare i poteri ?- chiese Megan minacciosa  
- non ci tengo, grazie - la marziana si concentrò ma non ottenne ciò che voleva infatti si portò le mani alle tempie urlando. Vedeva immagini troppo brutte, sangue, cadaveri,teste mozzate, dolore...operazioni matematiche continue e senza un senso logico,altro dolore, anche fiamme, i rumori degli spari, persone che cadevano a terra con lividi, tagli, ferite gravi. Tutto accavallato . 
Megan fece un bel respiro per calmarsi e smise di leggergli nel pensiero notando che anche al suo amico era venuto il mal di testa e si era portato una mano alla tempia 
- Robin, sul serio, dopo quello che ho visto non so se definirti sadico o ragazzino che manderei molto volentieri da uno psichiatra -
- da Ted? Wally dov'eravamo arrivati l'ultima volta?-
- ah si! Al suo primo giorno nella nostra scuola! Tipo... quando tu hai appiccicato la foto della sua faccia sul corpo di un alce su dei volantini che hai disseminato per tutta la scuola e io sono stato costretto ad evitarti la nota -
- altrimenti a che servono gli amici ?- rispose - comunque... siamo arrivati?- rispose alzandosi e andando nella parte posteriore dell'astronave
- no -
- e adesso?- chiese 
- NO!- 
- e adesso?- 
- no...-
- e ora...-
- vai a sederti stiamo atterrando -
- no... eddai, non riesco a stare fermo in un posto per più di un minuto, massimo cinque -  rispose 
- quella che state vedendo è l'iper attività che torna a farsi sentire - informò Wally
- iper attività? E perché proprio ora ?- chiese Corvina stupita, vedendo che Robin faceva avanti e indietro quasi nervoso 
- perché sono più di settantadue ore che non prendo il decaffeinato con quella cosa che serve ad evitarla -
- ARRIVATI !- urlò Megan. Si alzarono tutti e proprio poco più avanti della sedia del pilota si aprì un buco circolare abbastanza ampio dalla quale scesero a terra.
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Nell'aria c'era troppa tensione come se un temporale carico di tuoni e fulmini stesse per scoppiare. 
La maga e la principessa tamaraniana erano molto arrabbiate, l'una con l'altra. 
Troppo per avere una conversazione ma ecco che una fa scattare il meccanismo che porterà a tanti guai
- Richard è il mio ragazzo!- dichiarò Zatanna - non dovresti provarci con lui -
- io non ci provo con lui e poi non vi eravate mollati?-
- per colpa di Wally! E vedi che prima della fine di questa storia mi dirà che mi ama - le due ragazze si misero a litigare e non videro ne sentirono qualcosa che si muoveva dietro di loro. Se ne accorsero troppo tardi: quando una carta si piantò nel terreno e generò un gas soporifero che le fece addormentare
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- allora, Speedy.... tu che cosa eri in quella squadra?-
- l'informatore della Justice League -
- se non sbaglio Babs ci ha parlato di un altro elemento. Chi? E com'è che non è più con voi? E Robin? Non ho capito bene-
- Acqualad ma è tornato ad Atlantide dalla sua ragazza Tula. Per noi era come un fratello maggiore. Anche Robin e Wally la volevano piantare. Wally perché diceva di non essere considerato abbastanza. Robin perché sarebbe dovuto diventare il nostro nuovo leader, ma non voleva. Diceva di essere troppo inesperto e in effetti aveva ragione. Troppo giovane ma era abbastanza maturo e capiva cosa si doveva fare. Il punto è che... non ha la mania del comando ed era già sicuro che ci avrebbe cacciati nei guai-
- quindi... poi che è successo?-
- abbiamo provato a farlo ragionare ma... niente - iniziarono a parlare del più e del meno e una carta si conficcò nel terreno ed emise un gas soporifero che gli fece perdere i sensi
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- Conner... non mi piace questa missione, ma almeno possiamo stare un pochino insieme - disse Megan passandogli un dito sul collo e stringendolo a se iniziando il loro momento romantico. 
Si baciarono a lungo. Si sentivano soltanto i loro respiri mischiarsi e si potevano vedere le mani di uno scendere lungo le linee sinuose dell'altra.
Una carta. Un gas soporifero . In una notte di puro stress. Si addormentarono anche loro scivolando tra le braccia di Morfeo.
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- ragazzi?! Hei! La connessione è saltata... - Corvina non ebbe neanche il tempo di capire cosa stava succedendo. Qualcuno la colpì da dietro facendola cadere a terra stordita e presto anche lei priva di sensi 

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Tutto come prestabilito: Stella e Zatanna avrebbero controllato l'ingresso principale; Cyborg e Speedy l'entrata sul retro; Megan e Super boy l' entrata laterale destra; Corvina quella sinistra ma verrà comunque aiutata dagli altri intorno al perimetro. Io con Wally e Babs con Beast boy andremo all'interno e disinnescheremo la bomba. Megan ci terrà in contatto telepaticamente.
Non riesco a stare fermo, la cosa è snervante. Il mio cuore batte a mille come prima. Ogni mio movimento è veloce, quasi a scatti
- ammetto che finire nella nostra vecchia scuola, con te che sei iper attivo come prima è... bello -
- si, io spero che la de Martis sia andata in pensione e che non veda quello che sta per succedere...- ammetto. Poi sento uno strano rumore - hai sentito?- 
- si! - dice
- veniva da là - diciamo in coro ma indichiamo due direzioni perfettamente opposte
- io vado di qua tu di là - continuiamo in coro e facciamo come detto: io nel corridoio di sinistra, lui in quello di destra
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- a...a...allora BB. Il tuo vero nome...è...è G..Garfield giusto?- chiese Babs. Il muta forma annuì imbarazzato - il mio...c...c...come avrai capito è Barbara -
- b...b...bellissimo-
- g....grazie-
- ragazzi piantatela con queste cretinate!- disse Robin con l'auricolare - mi sento ad un incontro per persone single e giuro che non ci sono mai andato -
- o...ok!- dissero entrambi
- COS'E' STATO!?! - urlò BB allarmato guardandosi intorno mettendosi in posizione d'attacco come la ragazza
- Robin... ci sono problemi!- fu l'ultima cosa che disse Babs prima di essere colpita e mandata contro il muro mentre BB cercava di colpire una specie di "ombra" che si muoveva velocissima intorno a lui.
Barbara indietreggiò e sentì una scossa elettrica partire dal collo per riversarsi su tutto il corpo e mandarla a terra.
BB invece fu steso con un colpo all'addome fortissimo mentre cercava di andare verso l'amica
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Wally avanzò per i corridoi della scuola da solo. Sentì un rumore e vide un ombra andare verso una porta. 
La seguì e arrivò dentro una piscina. La vasca era a pochi metri da lui. 
Vide l'ombra muoversi verso un altra porta collegata a quella stanza. Corse verso di lì ma scivolò su delle palline esplosive e cadde battendo la schiena sulle piastrelle. Provò ad alzarsi ma qualcuno lo colpì alla testa facendogli perdere i sensi, poi lo buttò in acqua con la faccia immersa nell'acqua.
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- ragazzi! Ci siete?- chiese Robin tenendo il bastone tra le mani. Provava a contattare i suoi amici con l'auricolare. Evidentemente Megan aveva avuto qualche problema con la connessione telepatica. 
Gli vennero in mente le parole dette da Batman " i compagni non si abbandonano".
Pensò a Wally. Provò a chiamarlo e sentì dell'acqua. Trattenne il respiro per la paura e la preoccupazione che gli fosse successo qualcosa e corse nella direzione in cui era andato l'amico.
Pensò a quando era studente di quell'istituto. Cosa poteva essere pieno d'acqua ed essere lì vicino?
La risposta gli arrivò subito come un lampo: LA PISCINA!
Corse in quella direzione e si trovò davanti niente meno che Harley Queen: la "ragazza" di Joker come la chiamava lui.
Lei provò a colpirlo con un bastone elettrificato e per poco non ci riuscì ma il ragazzino la evitò e rispose con un pugno che la fece indietreggiare.
Subito però si riprese e provò prima con un calcio, poi con un pugno. Robin li evitò con due salti mortali all'indietro e le prese il bastone e la colpì elettrificandola. Le mise le manette e corse verso il luogo poco prima supposto. 
Vi trovò Wally privo di sensi. Vide la schiena galleggiare sulla superficie dell'acqua e il volto completamente immerso.
Non ci pensò due volte: si tuffò con un tuffo di testa. Si rese conto che il mantello lo appesantiva e lo sganciò da se da un punto che nessuno conosceva alla base del corpo. Non più appesantito riuscì a riemergere vicino a Wally facendo un bel respiro. Lo prese per le spalle facendo riemergere la testa che pendeva in avanti e arrivò, anche se ingoiando anche lui un bel po' d'acqua, al pavimento asciutto. 
Controllò il respiro: inesistente. Questo lo fece preoccupare più di quanto dovuto.
Gli premette l'addome e quello sputò tutta l'acqua tornando a respirare 
- Rob? Stai bene? Sei piuttosto pallido -
- non ci provare più! Mi hai fatto venire un infarto - 
- ATTENTO! - urlò KF mentre Harley Queen colpiva il suo migliore amico alla testa con un bastone elettrificato con una scossa più forte del dovuto dato che era ancora bagnato. Robin urlò per il dolore atroce e poi cadde a terra.
Kid Flash si alzò determinato e infuriato
- pessimo errore: hai fatto del male al mio migliore amico!- urlò prendendole il bastone e usandolo contro di lei mandandola a terra.
Poi chiamò gli altri che ci misero un po' a rispondere 
" state bene?"
" si, voi?" 
" si..."
" Wally. La tua voce non sembra molto confortevole. Che è successo?" chiese Artemis
" abbiamo scoperto che il criminale di turno era Harley Queen " frugò nella borsa della criminale e vi trovò qualcosa di molto interessante " era una trappola. Ho trovato un giocattolino davvero bello che ci ha presi in giro creando un falso segnale!".
Scosse Robin che schiuse gli occhi ancora un po' stordito
" ok, ci vediamo sulla bio nave " decretò Robin.
KF lo aiutò ad alzarsi e andarono insieme all'uscita passando per i corridoi lunghi e disseminati di armadietti colorati e personalizzati.
Arrivati all'uscita i titani chiesero spiegazioni ai due ma soprattutto BB chiese al ragazzo meraviglia - che fine ha fatto il mantello? -
- mi ha rotto le scatole - KF si mise a ridere insieme a tutti gli altri. Che il ragazzo odiava la sua maschera si era capito, ma anche il mantello? No impossibile e lo aveva detto con una faccia seccatissima mentre saliva sulla bio nave
-  E DAI! Rob! Vieni qui! E dai! Ti graffio la moto! Torna QUI!- urlò inseguendolo
- ricordami di lasciarti annegare la prossima volta - rispose Robin

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Capitolo 22
*** veleno ***


- Robin, secondo me hai bisogno di riposarti un po' - dico mentre lo vedo allenarsi senza sosta. Non ha limiti quel ragazzino. La sua stanchezza equivale alla velocità di una persona normale. E' iper attivo. Devo risolvere questa cosa
- no, non è vero -
- perché?! Il corpo ne ha bisogno. Non penseresti a mente lucida e sai che noi due siamo quelli che vogliona fare fuori a tutti i costi !- ribatto. Non può andare avanti così. Ha combattuto già contro quattro robot calibrati sulle sue nuove capacità e debolezze e li ha distrutti tutti e quattro. QUESTO E' IL QUINTO! Ed è anche ad un livello più alto. Evita un dritto però non si accorge dell'altro braccio del robot con la sua mano robotica in metallo durissimo serrata in un pugno. Questo punto si apre e gli manda una scarica elettrica che lo fa finire a terra. Subito un'altra scarica elettrica lo colpisce al fianco. Spengo tutto prima che quel colosso lo colpisca ancora
Fai che stia bene... ti prego... ti prego...  
Si alza a fatica e vado ad aiutarlo. Mi respinge.... strano!
- amico, tutto ok?- 
- si... ma ...- prova a dire. Lo interrompo
- sei stanco! Li hai visti i cosi che hai distrutto? Erano tre volte te cioé.... dieci... sei piuttosto bassino -
- ottimo, adesso ho anche l'allenamento per avere più tolleranza agli insulti! - risponde. Mi accorgo che Babs ci osserva da uno spiraglio della porta
- Babs, entra, forse il tuo fratellino ti ascolta - la chiamo. Robin si gira di scatto verso la porta allarmato. Forse non se ne era accorto
- ok... Robin, vieni - dice entrando, prendendolo per un braccio e portandolo via. Li seguo curiosi e vedo che si dirigono verso il laboratorio.
Robin tiene la testa basta e non dice nulla.
Entrano nella stanza piena di provette e ogni cosa
- ok! Ti ho promesso un controllo, ora te lo faccio!-
- ma non ho niente!-
- si, come no...-  lo ammonisco costringendolo a sedersi su una sedia bianca facendo forza sulla sua spalla.
Babs prepara una siringa. Si avvicina. Gliela infilza nel braccio e gli ignietta non so cosa. Poi prende degli elettrodi e glieli mette sul polso.
Ha una specie di tablet a cui gli elettrodi sono collegati, le vado vicino e guardo bene lo schermo.
Il battito è troppo veloce! Aspetta! Ora è ... lento? Di nuovo veloce... lo guardiamo preoccupati. Non è che il Joker in quel vicolo con quella lama gli ha davvero dato del veleno? Non è che aveva già calcolato tutto?
- Babs, fagli l'esame tossicologico - dico. Lei mi guarda strano e le urlo come un'adolescente isterica :- SUBITO!-.
Mi sbatte fuori dalla stanza e aspetto per interminabili ore e ore e ore e ore ..... noiose! Cioé, a me sembrano ore e ore e ore e ore noiose, in realtà sono soltanto venti minuti, poi Babs mi ritrascina dentro e mi fa vedere i risultati: positivo.
Joker gli ha fatto qualcosa e si è attivato questo qualcosa
- ok, che succede?- chiede Robin squadrandoci. Babs gli tira uno schiaffo. Secondo me pensa che Robin si sia fumato qualcosa... non è il tipo
- Babs, ecco... abbiamo incontrato Joker, noi da soli...e ... aveva una lama avvelenata...e- mi prende per il colletto e mi solleva da terra arrabbiatissima 
- CHE COSA!?!-
- lascialo! Babs!- urla Robin facendole mollare la presa permettendomi di respirare. Mi guarda preoccupato - tutto ok?- 
- perché lo difendi !?!-
- perché gli ho fatto promettere di non dirlo - risponde. Eccolo qui il mio migliore amico. Dov'era finito? Mi aiuta sempre e si ucciderebbe pur di salvarmi.... spero non lo faccia
- sei matto?- chiede Babs scettica
- si, e su questo non ci piove - risponde. Babs lo abbraccia quasi di inpulso e Robin anche se incerto e con mano mal ferma ricambia. Sorrido. 
Richard che risponde ad un abbraccio? Non si vede tutti i giorni!
- rischi di morire se non scopriamo cos'è- continua Babs
- una seccatura in meno - dice Robin
- tu non sei una seccatura, e non ti permetto di parlare così del mio migliore amico e di suo fratello - dico arrabbiato - e poi ...è veleno di Tajwan secondo me... se si dosa bene può essere controllato. Che dice l'analisi?-
- è potente e poco ma quanto basta - dice Babs
- sul serio?- chiede Robin seccato - a proposito dov'è Yad?-
- chi è Yad?- chiede BB entrando sorridendo insieme agli altri titani
- il suo serpente a sonagli - dico
- tu... hai un serpente ... A SONAGLI!?!-  urlano 
- ma che avete contro i rettili tutti quanti?- chiede uscendo
- ecco... è nel paradiso dei serpenti assassini - dico .  Robin ha una faccia.... lo sguardo serio e quasi scioccato e la bocca semi aperta - ci sei?-
- prima cosa... non ho tre anni, seconda cosa... è dietro di te - si come no. Perché i titani fanno quelle faccie terrorizzate? 
Mi giro e urlo. UN SERPENTE DIETRO DI ME?! OH CAVolo...
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- Wally? Io scherzavo... hei? Pronto? Era solo un ologramma - disse il ragazzino cercando di far riprendere l'amico svenuto per la paura - ed è meccanico quello "vero"- i titani si misero a ridere - cavolo... non è vero che ho un serpente a sonagli! L'ho preso in giro da anni e anni e anni...-
Wally però era sbiancato di colpo ed era caduto all'indietro presto recuperato dal suo migliore amico che l'aveva preso dalle braccia e l'aveva posato a terra abbassandosi cercando di farlo riprendere. 

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Capitolo 23
*** punti deboli p1 ***


 Mosse la testa di KF e vide che sul collo vi era una specie di ago verde piuttosto piccolo ma evidentemente il suo contenuto era molto efficace.
Scattò in piedi estraendo il bastone pronto a colpire. Tutti si misero in posizione di attacco.
Si sentì il rumore di una freccia scoccata e la evitarono. Essa si conficcò a terra ed emanò scariche elettriche fortissime.
Robin sentì un dolore atroce ma non pensò a questo, guardò verso il suo amico steso a terra.
I titani stavano bene ma stavano evitando le freccie e presto una o l'altra li avrebbe colpiti.
Alzò lo sguardo e vide Babs , anche lei nella sua stessa situazione. Annuirono e la ragazza andò ad aiutare i titani mentre Robin corse verso l'amico vicino alla quale era caduta l'arma e la estrasse dal terreno sentendo quasi un fulmine trapassargli il corpo e la buttò via in questo modo disattivandola.
Lanciò uno sguardo verso i titani e la sorella poi vide un'ombra muoversi fuori dalla stanza e colpì con il bastone una freccia proveniente dalla porta che stava per prendere Wally e si girò in tempo per colpirne un'altra indirizzata a lui e che l'avrebbe colpito sicuramente al cuore.
Girato non si accorse di qualcuno che gli veniva contro e lo prese da dietro sollevandolo da terra.
Provò a colpirlo ma era come se fosse bloccato da qualcosa che gli mise una mano sul volto impedendogli di respirare e parlare.
Diede un calcio verso dietro colpendo la gamba e si girò tornando a respirare. Non capiva cosa fosse successo, ma quello che lo stava attaccando era proprio il suo migliore amico
- ma che diavolo?- gli scappò e poi notò che quella che stava tirando le freccie era Artemis.
Evitò un pugno abbassandosi e stese una gamba spostando il peso sull'altra piegata e la fece roteare facendo cadere Wallace, poi lanciò uno dei suoi dischi che esplose colpendo la ragazza che cadde a terra. La tempesta di freccie che colpiva i titani e Batgirl cessò
- tutto ok?- chiese. Gli altri annuirono. Artemis schiuse gli occhi e tirò con l'arco un'ultima freccia verso il ragazzino che si girò di scatto pronto ad evitarla ma troppo tardi, lo colpì nell'addome
Essa emanò una scarica elettrica fortissima che lo fece cadere a terra anche lui privo di sensi.
Babs corse verso il fratello scuotendolo senza successo e controllò subito il polso e con sollievo costatò che anche se debole era presente: una scossa elettrica di quel genere poteva essere paragonata ad una folgore.
Kid Flash e Artemis si alzarono frastornati e non consci di quello che era successo 
- ah... la testa... - si lamentò la ragazza 
- che diavolo è successo? Mi sono perso la terza guerra mondiale?- chiese Wallace notando le provette rotte a terra 
- siete stati voi!- urlò BB sorpreso
- noi?- si squadrarono da capo a piedi. Poi Kid Flash notò Robin a terra e corse da lui preoccupatissimo 
- sta bene -disse Babs recuperò la freccia che l'aveva colpito finita poco lontano - credo...-
- ma che è successo?- chiese Stella perplessa. Corvina rimaneva taciturna in un angolino. BB e Cyborg si guardavano intorno
- gli scienziati non siete voi?- chiese Artemis intendendo Kid Flash, Batgirl e Robin
- ne manca uno - rispose Babs arrabbiata
- secondo te se la prende?- chiese BB
- no...- risposero  in coro i tre.
Robin dischiuse un po' gli occhi abbastanza da vedere le ombre sfocate dei suoi amici muoversi, ma si richiusero subito anche se lentamente.
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- meglio?- chiese KF lanciando uno sguardo all'amico seduto sullo schienale del divano con le gambe incrociate perfettamente in equilibrio. Stavano fissando entrambi una lavagna bianca magnetica con diversi numeri e caratteri e simboli matematici, ma anche strani schemi e tante tante tante operazioni.
KF notò che non rispondeva e lo fissò per un attimo, incuriosito, provò a mettersi anche lui nella sua stessa posizione sopra lo schienale e per poco non cadde.
A dividerlo dal contatto con il freddo e duro pavimento roccioso vi era una mano che lo teneva con forza. KF si rimise in equilibrio e tornò in piedi e guardò l'amico che l'aveva preso e che non aveva cambiato ne espressione ne posizione, ne obbiettivo dei suoi pensieri e sguardo
- Rob...?- lo chiamò basito
- zitto - rispose l'altro. Babs entrò poco dopo e si sedette accanto al ragazzino chiedendogli qualcosa in una strana lingua. Robin si girò di scatto quasi stupito e poi rispose nello stesso modo
- che?- chiesero Babs e KF insieme
- il tuo tedesco fa pena - rispose serio tornando a fissare quela lavagna. KF sorrise ma poco.
Aspettarono qualche minuto in silenzio sedendosi sul divano, poi KF gli passò una mano davanti e non ottenne alcuna risposta, così lo smosse
- amico? - lo chiamò
- mi arrendo, questa cosa non ha alcun senso!- rispose alzandosi in piedi sullo schienale irregolare e sottile del divano - o xy è la variabile o abbiamo trovato la materia oscura - i due si misero a ridere vedendo la sua faccia imbronciata a dir poco adorabile
- ragazzi!- urlò Stella
- fine del calmo e tanto desiderato silenzio assoluto - disse Robin per poi sorriderle
- come fai a stare lì sopra senza cadere?- chiese ridendo. Il ragazzino si mise a camminare avanti e indietro lì sopra
- anni e anni di allenamento - 
KF rise tirandolo giù, prendendogli il braccio e strattonandolo ,così lo fece cadere esclamando - E DI MODESTIA!- 
- scherzavo...- rispose l'altro - che state facendo?- chiese alzandosi di scatto facendo sussultare Wally. Babs rideva vedendo il comportamento del fratello
- noi? BB e Cyborg hanno acceso la tv e c'era un film horror e ho paura, e sono venuta a chiederti aiuto perché Corvina non mi sembra molto confortante, BB è uno scemo e Cyborg... bhé è Cyborg e lì si capisce tutto -
- ci penso io allora!- disse KF - ci penso io a te ,raggio di sole-
- zitto play boy - lo ammonì Babs 
- ok, io vado - disse Stella tutta rossa per la strana situazione e uscì imbarazzata.
- KF, perché ci provi con tutte?- chiese Robin - è un dubbio che ancora non sono riuscito a levarmi-
- con quelle belle, non con tutte - rispose
- oh fidati, dopo due bicchierini vedi anche sua nonna come una top model - sorrise l'amico indicando la propria sorella
- non è vero !- i due annuirono e KF si immaginò la scena e impallidì di colpo. Si mise a urlare per la paura e Robin lo scosse facendolo tornare alla realtà
- incubi ad occhi aperti - dichiarò Babs
- che succede?! Perché Wally ha urlato ?!- chiese Flash facendo capolino dalla porta
- gli abbiamo fatto immaginare qualcosa di traumatico - rispose Robin
- tutto ok quindi?-
- si!- Flash sorrise e se ne andò
- hei, io non credo che si stiano vedendo un film horror: non si sentono le urla!- disse il ragazzo dai capelli neri.
I tre sorrisero e con passo felpato uscirono dalla stanza e attraversarono il corridoio arrivando dietro lo stipite della porta del "soggiorno". Robin andò in qualche strano modo dietro il divano dove vi erano seduti Megan, Zatanna, Artemis, Stella, Corvina, BB, Cyborg e Speedy.
La luce era spenta e la televisione era l'unica fonte di luce. Non urlavano, ne tremavano, ne si sorprendevano, anzi stavanoo ridendo. 
Babs e Wally avevano seguito il ragazzino. Avevano fatto diventare la divisa da combattimento in abiti di persone normali 
- che state facendo?- chiese Robin alzandosi facendoli spaventare e saltare in aria. Poi vide i video che stavano guardando :

" - ok, Rob, la tua teoria matematica - disse Babs, il ragazzino girò una lavagna sulla quale vi era scritta un'equazione chilometrica difficilissima che KF non tardò a spiegare in modo scientifico:
- la pressione creerà un getto d'acqua calda potentissimo che finirà qui, dando una buona spinta a questa palla che una volta scivolata lungo questo scivolo finirà contro questo secchio sopra la porta ad una velocità ottima ,per non dire eccellente,aiutata dalla spinta del getto caldo , e lo farà cadere sopra la professoressa che aprendo tirerà quella cordicella che azionerà tutto - 
- ottimo, ed è anche esatto. Rob tu hai capito un po' di inglese oggi a scuola?-
- ho capito che la penna è sopra il tavolo - rispose facendoli ridere ( the pen is on the table, la conoscete tutti questa frase, no?)
- ottimo, io attiro qui la prof, voi sparite -
- aspetta, io non ho problemi a prendermi la nota e devo prendermi una sospenzione o non supero il record dell'anno scorso- Robin tirò fuori un pennarello nero indelebile e scrisse sul muro a caratteri cubitali "
Richard G. was here" facendoli ridere ancora
- tua madre non ti ucciderà per questo?- chiese KF ridacchiando, l'espressione di quel ragazzino rimaneva seria
- mia madre mi chiama teufel- rispose - e manca qualcosa...-
- che significa?- chiese Babs
- diavolo e non è un nomignolo .... come dite voi? -
- amorevole - dissero in coro quasi fosse un rimprovero. Poi Babs gli prese il pennarello e fece la faccina/diavoletto con la coda, le corna, il tridente e le ali di pipistrello 
- adesso è perfekt -"



- Megan, questo lo chiamo abuso di super poteri - 
- concordo -  rispose la sorella, mentre accendeva la luce e Kid Flash levava il CD delle loro avventure da piccoli
- non puoi entrare nelle nostre menti e fregargi i ricordi, è strano e irritante - disse il velocista
- e dai ragazzi, non prendetevela, era soltanto... soltanto...- provò a dire Megan cercando le parole giuste
- la storia della nostra vita sul CD - disse Robin 
- oh... ti sei arrabbiato - disse Zatanna andandogli accanto con una camminata stranamente seducente
- se lui si arrabbia siamo nei guai - disse Speedy - crollerebbe il mondo sotto la furia di Satana! -
Robin girò gli occhi seccato: perché lo consideravano ancora un bambino, perché pensavano non provasse certe cose, che non le capisse, che non avesse mai pianto, mai riso senza il bisogno di sostanze, mai avuto il rimorso per aver fatto qualcosa
- tu non ti sei mai arrabbiato sul serio?- chiese Corvina - impossibile -
- certo che è possibile, anche perché me ne frego altamente di ogni singola cosa da sempre - rispose il ragazzino 
- ma questo lo sappiamo tutti qui dentro - disse Artemis 
- bene - rispose Robin - perché non ho alcuna intenzione di ascoltare i prossimi due periodi su come sono riuscito ad ignorarti per tre settimane - detto questo uscì dalla stanza, facendoli ridere . Pochi minuti dopo arrivò Flash che li contò e constatò che il ragazzino non c'era
- dov'è Richard? Ci sono armi e bombe di ogni tipo qui dentro, non è saggio lasciarlo solo- 
- lo sappiamo - dissero tutti
- perché che combina?- chiese Stella innocente
- ecco... dovevo fare da Babysitter a Wally e a lui e... mi hanno legato alla sedia e si sono messi a giocare con il lancia fiamme - 
- e perché io non ne sapevo niente?- chiese Babs. KF e Flash si misero a fischiettare innocenti - lasciamo stare, Robin non si arrabbia ma io si -
- vado a prenderlo - decretò Zatanna uscendo anche lei
- prendo la telecamera!- disse KF 
- io la macchina fotografica - continuò Speedy
- perché ?- chiese Cyborg - il piccoletto apatico ha fatto colpo?-
- si, più o meno , diciamo che per Robin significa che Zatanna lo torturerà a morte - rispose Megan sorridendo
- secondo me è andato a risolvere l'equazione - disse Wally 
- sono un mito ce l'ho fatta! Adesso tocca a voi, tu spara la teoria scientifica e tu qualunque cosa tu faccia - disse Robin rivolgendosi prima a KF poi a Babs 
- grazie!- disse la sorella sarcastica
- non c'è di che - 
- ok, dov'è Zee?- chiese Flash 
- sta....- mise le mani dietro la schiena facendo la faccia indecia sulle parole e misterioso - testando la gravità  - rispose poi con fare innocente con un sorrisetto quasi sadico 
- tu sei il male fatto persona - disse Berry
- peccato, il resto del mondo non la pensa così -. Il super eroe partì correndo verso il corridoio 
- hai un conflitto aperto con mio zio o sbaglio?- chiese KF
- no... ce l'ho con tutti i componenti della Justice league in generale -
- perché?- chiese BB - sono fantastici -
- si.... come lo spettacolo di KF che si ingoia tre torte di fila -  - non è osceno!- urlò KF arrabbiato, ma quasi per scherzo - e poi... sul serio, che hai fatto a Zatanna?-
- è divertentissimo!- urlò la maga entrando volando: aveva uno zaino jet sulle spalle. Si girarono tutti ridendo verso il ragazzino serissimo come quasi sempre
- ZATANNA! - urlò un "mago" entrando correndo con il suo bastone: i capelli neri con alcune lineature bianche e i baffi del medesimo colore, e gli occhi azzurri severi circondati da qualche ruga. Si fermò davanti a Robin e KF severo
- voi non c'entrate niente vero?-
- io giuro di non saperne niente!- disse KF orgoglioso 
- io giuro di esserne la causa, Zatara - rispose Robin battendo il pugno a KF con un sorrisetto 
- ok, basta, mi sono stancata - disse Zatanna scendendo a terra - Ciao papà, e... danke Robin - Zatara se ne andò arrabbiatissimo pensando a nuovi metodi per cambiare il comportamento di quel ragazzino o creare una gabbia abbastanza forte per proteggere sua figlia con i suoi incantesimi
- danke shoun - rispose il ragazzo meraviglia per poi rendersi conto che Zatanna gli aveva appena parlato in tedesco e rimase a bocca aperta. Gli era venuto così naturale? O era un altro effetto della battaglia e delle ferite sia fisiche che mentali?
- ragazzi, che stiamo facendo di preciso? Perché io la chiamo perdita di tempo - lo precedette Artemis
- ok, il boss che dice?- chiese Stella scherzosa
- dico che ha perfettamente ragione e che ...- si fermò, era il momento adatto ad una notizia del genere? Non voleva essere la causa della scomparsa di quei sorrisi 
- che?- chiese Corvina inarcando un sopracciglio
- ho trovato il prossimo punto di attacco - disse Richard cercando di sviare il discorso
- E CHE CAVOLO ASPETTAVI A DIRCELO!- urlarono tutti tranne Babs e Wally che avevano capito
- e anche che secondo mio fratello non siete qualificati perché l'altro giorno ci hanno stesi tutti come niente, giusto?-
- sul serio?!- lo guardarono arrabbiati i titani
- ecco....- provò a dire, ma non trovò le giuste parole e pensò :" Babs, ma perché mi metti sempre nei guai? Un po' di tatto?" - non nego che mia sorella abbia ragione -
- COSA!?!- urlò Stella
- fammi finire, però penso che siate più esposti al pericolo rimanendo qui dato che è una base già scoperta e rimessa in funzione solo da qualche anno - rispose
- quindi?- lo incitò a continuare Wally
- hei, non sono una macchina, dammi il tempo di trovare i lati negativi contrastanti - 
- hai ragione, tu non sei una macchina , sei COME una macchina e sembri quasi un androide pre programmato quando ti ci metti d'impegno - continuò Speedy
- se provo a non ragionarci sembra un complimento - rispose
- fidati non lo è - dissero tutti in coro quasi sgridandolo
- calma, lo sapete che non fa bene arrabbiarsi?In ogni caso, si trova in una struttura I tech, non so come attaccheranno, ne qual'è il loro obbiettivo -
- hei, calma, che fine ha fatto il mio migliore amico? Quello calcolatore, stratega...che sa sempre cosa farai e come fregarti - 
- ecco, gli si è fuso il cervello con quell'equazione senza senso- rispose - e non scherzo - 
- ah bene....- disse Megan - svegliati Megan! Ci penso io!- dichiarò facendo brillare di verde gli occhi
- no, grazie, sono a posto, bomba al terzo piano come diversivo e sportsmaster con il parassita, rompi scatole Queen e il capo gangester con i suoi sparsi tutti sui diversi piani, ognuno ha un obbiettivo ben preciso e fine perché non so sul serio cosa cercano e se tu non vuoi rimanere traumatizzata a vita ti sconsiglio di entrare nella mia testa - rispose tutto d'un fiato 
- che ne sai.... - disse illuminando ancora di più le iridi 
- io ti ho avvertita - 
- AAAAH! MA COS'E'!?! UN FILM HORROR?!- urlò sgranando gli occhi e portandosi le mani alla testa - mi sorprendo che tu non abbia paura di cose come il sangue ....-
- ah si, quando c'è stato il terremoto e sono andato a cercare Babs... quanto mi dispiace per quelle persone - abbassò la testa falsamente dispiaciuto - vabbé pazienza, hai finito?-
- o le siringhe dell'ospedale - continuò la marziana
- lasciamo perdere....- disse lanciando uno sguardo verso la sorella e KF severo e distaccato che li fece rabbrividire 
- o... oddio! Le lame in generale e anche le pistole  - 
- sono la mia passione, abbiamo finito?- 
- l'altezza?- chiese
- ma se sto sopra i tetti tutto il tempo? Non dire cretinate - rispose, aveva la faccia di uno che è stato appena scoperto - finito?-
- si, per ora -
- li adoro i tuoi interrogatori con Megan, sono mitici e unici, anche perché sei l'unico che regge ad uno stress mentale simile - disse KF
- si, ed è strano, di solito non mi dai libero accesso - disse la Marziana
- Trockner - la insultò sbuffando
- che significa?- chiese BB
- seccatrice, ovvio!-
 - stai perdendo colpi! - disse Flash mettendo una mano sulla spalla a Robin ridendo
- no, sono loro, secondo me sono in combutta contro di me - rispose guardandoli ridere quasi fosse oltre un vetro e loro non potessero ne vederlo ne sentirlo. Abbassò lo sguardo e vide Flash allontanarsi verso l'uscita, camminando imbarazzato poiché di solito spariva come Robin quando ti giri un attimo. In questo modo si assentò completamente dalla conversazione e non se ne accorsero, infatti Stella gli chiese:
- Robin, sei d'accordo quindi?- il ragazzino vide i suoi amici girarsi tutti verso di lui. Capì che cosa riguardava dallo sguardo ghignante di Speedy, Artemis e Babs: argomento? Allenamento per la missione
che cosa gli avevano chiesto? Prova simulata
- certo - rispose
- sul serio sai di cosa stavamo parlando?- chiese KF avvicinandoglisi, mettendogli una mano sulla spalla. Essere amico di Kid Flash voleva dire avere come amico Flash ecco perché andava così d'accordo con loro
- si capisce dallo sguardo di mia sorella - rispose - e dobbiamo fare qualcosa per quei...-
- sorrisetti malefici, lo so - disse KF apprensivo - tu fai paura, si deve sempre temere il peggio -
- mi serve il mini Hacker - disse Speedy. Robin lo fulminò con lo sguardo e l'arciere per poco non svenne sotto il peso di quello sguardo glaciale
- ci penso io! - disse KF afferrando per il polso il ragazzino dai capelli neri che sentì una fitta dolorosissima
 Non riuscì a dire niente che stranamente KF riuscì a portarlo fino alla stanza dei comandi di controllo in un millisecondo e quando furono lì sgranarono gli occhi girandosi l'uno verso l'altro. 
Il velocista strinse ancora di più il polso del ragazzino che fece una smorfia di dolore 
- ahia, Wally molla!- disse facendogli lasciare la presa forzatamente 
- ok, io ho corso veloce come la luce anche se secondo gli altri ho perso i poteri e tu hai sentito dolore fisico -
- la mia sensibilità va e viene, sono allenato per questo - rispose guardandolo male - dopo scopriamo che è successo -. Sentì un'altra fitta e si portò la mano in quel punto 
- ma che hai?- chiese KF. OH.... Robin lo sapeva perfettamente che cosa aveva, ombre del passato che si proiettavano nel presente
- niente di che, succede ogni tanto - rispose. KF non gli credette e cercò di prenderlo, ma Robin si spostò in tempo mettendo la mano dietro la schiena , qualcosa andò storto e KF lo afferrò da dietro stringendolo
- LASCIAMI!- urlò il ragazzino cercando di scappare dalla presa dell'amico che gli afferrò il braccio e gli scoprì il polso notando una cicatrice orizzontale rosea, sconvoltò gli prese l'altro braccio e notò la stessa cicatrice
- Ri... Richard - balbettò guardandolo ad occhi sgranati - hai provato a suicidarti?- chiese
- NO! Assolutamente no, le ho da prima di conoscere voi e...- rispose riuscendo a farsi lasciare, facendo qualche passo in avanti 
- hei ragazzi che fate?- chiese Stella con i titani sorridente come al solito - aspettiamo voi!-
- noi... stavamo aspettando Babs, mi serve per un piccolo aggiornamento, la stavamo per chiamare - rispose Robin, lanciò uno sguardo a Wally che stava a testa bassa amareggiato poco distante 
- ah ok - disse Corvina - noi andiamo di sotto, dov'è la scala?- chiese guardandoli sospettosa
- vai avanti per questo corridoio per dieci passi, giri a destra, avanti ancora per tre passi e a sinistra c'è la scala o preferisci l'ascensore?- rispose il ragazzino
- dov'è?- chiese BB con un sorrisetto
- avanti per di lì, destra, poi sinistra, ancora avanti, giri a destra, appena vedi un trofeo giri a destra ancora, poi a sinistra e...immagino che prenderete le scale -
- si - annuirono insieme per poi girare e andarsene anche se.... ci misero un po' a trovare le scale anche se erano poco distanti dal loro punto di partenza
- pessima scusa - disse Babs comparendo da dietro lo stipite della porta, seria
- lo so, ma.......- con un cenno della testa indicò Wally che si era messo a mangiare le patatine in un angolino con sguardo vacuo, alla quale si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla. Kid Flash alzò appena lo sguardo per poi girarsi dall'altra parte.
Il ragazzino sospirò, Babs capì perfettamente
- che cosa non mi hai detto?- chiese all'istante
- Babs, non capisco con chi parli, non c'è nessuno - rispose ignorando completamente l'amico che lo guardò strano poiché non capiva
- ehm... KF?- lo chiamò
- Robin, si chiama ignorare qualcuno perché ti ha fatto qualcosa - disse la ragazza guardandolo con un sorriso beffardo.
Robin controllò che i titani fossero pronti nella sala di allenamento simulato e ammaccò il tasto di accenzione
- ignorarmi? Glielo faccio vedere io come si ignora qualcuno - disse minaccioso uscendo dalla stanza veloce, con passo arrabbiato anche se non lo era e si stava divertendo e appena lontano si mise a ridere sperando che nessuno lo sentisse perché non lo considerassero pazzo come il Joker
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- che ha fatto?- chiese Babs 
- ha delle strane cicatrici sui polsi, dimmelo tu che devo pensare! Non sono recenti, e mi ha confermato lui stesso di averle da prima di conoscere noi ...- disse quasi sconvolto e arrabbiato, molto arrabbiato 
- ti torturerà - gli fece presente la ragazza 
- lo so, ma quando è troppo è troppo!- rispose adirato pensando al fatto che non gli aveva detto nulla per anni, per tutta la sua vita praticamente 
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- ok, pronti?- chiese Stella vedendo la fila di robot che stavano per abbattersi su di loro
- si !- dissero tutti: un Cyborg non più un mezzo robot pieno di se, un Beast boy ormai solo boy assolutamente per niente convinto e una Corvina che finalmente era libera di sentire la paura.
Quei cosi erano uguali a quelli di Slade, solo che avevano la maschera completamente nera, e soprattutto erano molti 
- AAAAH! - urlò BB vedendo uno di questi venirgli contro e si abbassò appena in tempo per evitarlo e si alzò rendendosi conto di avergli fatto lo sgambetto e con un calcio gli staccò la testa robotica. Un'altro gli arrivò dietro e si mosse a destra dandogli un pugno contro il freddo metallo e si fece malissimo come se avesse dato un pugno al muro ma intanto servì perché l'aveva rotto!
Cyborg invece era aiutato dalla sua corporatura massiccia e ne aveva già rotti tre e colpendoli si faceva male, ma ... gli piaceva sentire le braccia, il freddo, il caldo, ogni sensazione, bella o brutta che fosse.
Stella era agile e quindi brava a evitare i colpi e faceva squadra con Corvina. L'aliena picchiava duro, le era stato insegnato qualcosa da piccola e Corvina riusciva a colpire i robot ma debolmente, non aveva una muscolatura molto sviluppata. Li evitava uno dopo l'altro e poi li faceva scontrare tra loro: insomma, un'ottima stratega.
In poco anche BB ci prese la mano e riuscì anche lui ad usare la tattica della maga.
In poco finirono: erano stanchi ma pieni di una certa soddisfazione
- EVVAI!- urlarono l'aliena, l'ex mezzo robot , e BB (può cambiare aspetto ma sempre lui è ), esultavano. Corvina si concesse ad un piccolo sorriso
- WOW ragazzi - disse Speedy entusiasta. Quella felicità andò subito a scemare - lenti, ma ok - 
- bhé, vogliamo parlare di te che ti sei fatto picchiare da me?- chiese Babs con KF che mangiava le patatine 
- ne manca uno - fece presente Artemis sorridendo
- chi?- chiese KF - non so proprio di cosa tu stia parlando - 
- avete litigato di nuovo?- chiese Stella sorpresa
- si, e no. Si sono dichiarati praticamente guerra e ne vedrete delle belle !- disse Babs mettendosi le mani ai fianchi 
- e dov'è ora?- chiese Corvina 
- non lo sappiamo - ammise Babs. Poi però notò che al velocista mancava il cellulare dalla tasca - mi presti un attimo il cellulare Wally?- chiese con occhi dolci
- si cer...- disse prendendolo ma si accorse che gli mancava - RICHARD!- urlò arrabbiatissimo ma nessuno comparve dalla porta e nessuno scese dal soffitto attaccato ad una corda
- ricordi? Guerra. E Robin combatte non per vincere ma per fartela pagare - lo informò Babs
- e di che?- chiese Artemis
- gli ho preso gli occhiali!- urlò cercando in qualche modo di richiamarlo. Silenzio totale - voglio dire.... ho rotto la sua cintura!- riprovò. Silenzio - ok, se questa non funziona siamo nei guai: GLI HO RIDOTTO LA MOTO UN AMMASSO DI ROTTAMI!- urlò 
- TU CHE COSA!?!- chiese scendendo dal soffitto e prendendolo per il colletto della maglietta sollevandolo da terra facendolo quasi soffocare
- volevo.... soltanto... farti venire ... qui... non è v- non terminò la frase che lo lasciò cadere e riprendere fiato
- ricordami di non toccare mai la tua moto e di non farti mai incavolare - disse Cyborg con le braccia al petto con un piccolo sorriso
- bene, ora che KF ha rischiato la morte per le troppe chiacchere, potete fare pace?- chiese Babs 
- no! -
- ci perdi soltanto tu - fece presente Artemis  - penso che abbiamo imparato tutti una lezione - disse Babs incrociando le braccia al petto
- non provocarmi?- chiese Robin guardandola con un sorrisetto 
- a parte quello...- disse Babs mettendogli una mano sulla spalla - litigare non è be-? - lo incitò a continuare, si girò verso KF ma non lo trovò, poi si sentì un rumore e Robin si girò di scatto vedendo un robot che era il triplo di lui, e gli stava pure puntando contro il suo pugno di acciaio
- e quanto sei brutto ! - disse il ragazzino evitando il colpo ed estraendo le katane, per poi stendere le braccia ai lati, all'altezza delle spalle con le lame delle katane protese verso il robot davanti a lui, poi in uno scatto abbassò le lame unendole, il "nemico" sembrò bloccarsi e diventare di pietra e poi si formò una linea dritta e verticale nel mezzo esatto, infine si divise in due pezzi che caddero a terra uno verso destra e uno verso sinistra
- la lezione di oggi è "non provocare Robin"- disse Babs scioccata come del resto tutti gli altri, rimangiandosi così tutto quello che aveva affermato poco prima, mentre il ragazzino tranquillo controllava la lama delle sue armi per poi riporle e "sparire"
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- KF... perché hai acceso il...- entrò nella sala controllo. Il suo amico gli rivolgeva le spalle e stava armeggiando con i bottoni e le leve. Non si voltò - KF?- lo chiamò il ragazzino avvicinandosi guardingo. Arrivato gli mise una mano sulla spalla, ma scrollò le spalle facendogliela ritrarre 
- ok...- sussurrò - immagino tu sia molto arrabbiato con me -
- soltanto?- chiese l'altro
- perché così tanto? Pensavo stessi scherzando! In ogni caso, non pensavo di averla fatta così grossa e se ti può aiutare, giuro sulla mia pistola che non ho provato a suicidarmi- disse. KF finalmente si voltò guardandolo severissimo: c'era qualcosa che non andava, oh si che c'era
- questo lo so - rispose
- e allora che hai?- chiese il pettirosso
- semplice, sei riuscito a distruggere il mio caro robottino, pensavo ti avrebbe fatto fuori - disse KF. Robin arretrò di qualche passo e sentì qualcosa dietro di lui muoversi, non fece in tempo a girarsi che sentì una fitta dolorosissima alla schiena.
Come se fossero stati mille coltelli a trafiggerlo, no... quello sarebbe stato molto meglio .
Sentì il sapore ferroso del sangue che vermiglio fuoriuscì dalla sua bocca.
Cadde a terra in ginocchio mentre tutto intorno diventava sembre più buio e confuso.
Non sentì più quel dolore atroce che prima lo aveva trapassato da parte a parte, era come svanito, aveva ufficialmente perso la semsibilità.
Guardò il suo "miglior amico", non era più certo che lo fosse, anzi, non era certo che quello fosse proprio Wally. 
Capì: non era Wally, cioé, era il suo corpo, ma adesso lo controllava qualcun altro ed era stato così veloce da riuscire a fargli pensare che in quella stanza ci fossero due persone.
Gli lanciò contro un sorriso consapevole, furbo: un ghigno malefico.
Si sollevò da terra, anche se barcollante ed estrasse con una mano la lama dalla schiena lanciandola a lato, facendola conficcare nel pavimento.
Usò la manica per ripulire il sangue che gli era fuoriuscito dalla bocca 
- sei immortale?- chiese Kid Flash - in ogni caso lo scopriremo tra poco -
Ricordava perfettamente cos'era successo quando lo controllavano mentalmente: avevano usato uno dei suoi punti deboli, gli ultrasuoni, per riportarlo alla realtà.
Nel laboratorio KF aveva preso una forte scossa...
tirò fuori il bastone e anche se invece di un avversario ne vedeva quattro e per di più oscillante, riuscì ad ammaccare un bottone nel bastone e dopo vari affondi andati a vuoto uno riuscì a colpire il velocista che sembrò non curarsene. La scarica era troppo debole.
Aumentò i volt di potenza e riprovò, tutto si faceva sempre più confuso e il dolore atroce di poco prima fu risvegliato da un colpo del velocista che fu colpito subito dopo e cadde a terra stremato.
Robin lasciò cadere il bastone, aveva il fiatone, cosa mai successa perché con la sua iper attività era abituato a sforzi del genere.
Si abbassò al livello del rosso e pensò bene di controllare la pulsazione che era regolare.
Calò il capo e mise una mano sul pavimento per avere un sostegno, mentre teneva l'altra sullo sterno.
KF si svegliò di soprassalto, mettendosi subito seduto prendendo un grosso respiro e respirando affannato quasi avesse smesso di respirare per diversi minuti 
- ma che cavolo?! Rob! Che ho fatto? Ho fatto del male a qualcuno? Ti ho fatto del male?- chiese insistentemente - pace, non sono più affari miei, giuro -.
Robin scosse la testa e si alzò in piedi porgendogli la mano con un sorriso in segno di amicizia. Essa fu accettata di buon grado
- te li faresti comunque, perché io? Quando ho letto tutto il diario di Babs e per poco, di quanto era smielato, mi veniva il diabete?-
- che ti sei fatto? E' sangue quello?- chiese guardando la manica della giacca nera
- niente, un graffio - disse . KF gli girò un attimo in intorno e lo vide, ma quella ferita era quasi del tutto già cicatrizzata
- sono stato io vero?- chiese il velocista severo - già cicatrizzato eh?-
- non è niente - disse sorridendo
- hai il sangue 0 negativo ed è rarissimo, devi stare più attento - disse KF 
- amici?- chiese Robin mostrando il pugno
- hai la febbre, di solito sono io quello che cerca di riappacificare ! COMUNQUE! E SIA!- batté il pugno dicendo *"feeling the asterous!".
videro un'ombra passare velocissima fuori dalla porta e in un attimo furono entrambi fuori nel corridoio
- l'hai vista anche tu?- chiese KF, l'altro annuì. 
La videro ancora e corsero nella sua direzione questa volta riuscendo a strare dietro e a non perderla.
Tutti gli altri li videro passare davanti alla porta inseguendo quel qualcosa
- ma che cosa?- si chiese Babs accorrendo.
Intanto i ragazzi riuscirono ad arrivare nella sala teletrasporti e notarono che uno si era attivato
- no, tu non scappi - disse KF ed entrambi furono abbastanza veloci da teletrasportarsi insieme alla "cosa"
- ragazzi!- urlò Babs arrivando lì in tempo per vedere il "portale" chiudersi
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- ahio... questa luce la detesto!- disse KF. Erano arrivati in un vicolo di Gotham, con i soliti palazzi rovinosi e l'asfalto umido. Si accorse che Robin continuava a correre ed era già diversi metri più avanti. Gli corse subito dietro dimenticatosi della sua super velocità
- RICHARD ASPETTAMI!- urlò inseguendolo, arrivando nella strada principale. Arrivò in un altro vicolo dove vi era un cassonetto e una staccionata piuttosto alta, due assi che la componevano erano staccate e girevoli e vi passò facilmente sotto. Quella strada gli era familiare, troppo...
Corse superando quei vicoli tutti collegati tra loro e divisi malamente con inferriate rotte e cancelli in legno marcio e scheggiato facilmente superabili.
Arrivò infine in uno spiazzo in terra battuta dove prima sapeva vi erano i camper degli "artisti" del circo.
Robin era fermo immobile pochi metri più avanti e lo raggiunse mettendogli una mano sulla spalla
- hei amico, sarò anche veloce come Flash ma quando ti ci metti....  - notò la faccia terrorizzata dell'amico: sapeva perfettamente da cosa era spaventato - hei- 
- quella cosa è entrata lì dentro - disse scuotendo la testa
- ragazzi si può sapere che succede?- chiese Stella arrivando fino a loro. Robin la ignorò e tirò fuori delle katane mentre i vestiti normali divenivano la divisa da super eroe, camminando verso "l'edificio".
- oh no... quando fa così vuol dire che qualcuno sta per fare una brutta fine - disse KF 
- ma lui non era quello che non uccideva?- chiese Stella sorridendo preoccupata
- per brutta fine vuol dire che dopo che finisce qualcuno finisce o in ospedale o in un ospedale psichiatrico - rispose Babs
- QUESTO E' PEGGIO!- sbottò BB
- eeeeeeeeh - alzarono le mani in segno di resa per poi girarsi e correre dentro quel tendone tutto rovinato con l'insegna "HALY'S CIRCUS" tutta rotta e sverniciata. Appena entrati il posto si presentò completamente in rovina: le panche su cui si sedevano gli spettatori scheggiate e a tratti spaccate e rotte e in alcune vi erano scritte imprecazioni e disegni volgari. 
Sulle piattaforme ad almeno sessanta metri di altezza con pezzi di legno che minacciavano di staccarsi e precipitare.
A terra, al centro del "palcoscenico" vi erano due pozze di sangue che sembrava essere lì da secoli.
Robin tirò un sospiro vedendole e si concetrò sul mondo circostante, ma non riuscì nell'intento: troppo nervosismo, troppa ansia, troppi incubi
- lo sapevo sareste venuti! Dubitavo di te Robin, ma... mi sbagliavo - disse Joker atterrando davanti a loro - ma che belle quelle spade...- rise ghignante e malefico.
Poi tirò fuori una pistola e dietro di lui due suoi scagnozzi arrivarono con due strane mitraglie...

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E nel sito del "mondo di Super goku" potete trovare tutti gli episodi di Teen titans, quelli vecchi e meravigliosi perché quelli nuovi sono odiosi, giuro, non per offendere, ognuno ha i suoi gusti.
E anche della Young Justice per quanto possa importare in questo fandom

* Robin nella serie young justice cerca di risollevare il morale ad un certo suo amico e dice:
" se dispiacere è il contrario di piacere allora disastro è il contrario di astro, e tu non mi sembri molto astro!" da lì nasce questa storica battuta

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Capitolo 24
*** punti deboli p5 ***


Robin sentiva la rabbia invaderlo e prendere il suo pieno controllo.
Erano tutti in posizione d'attacco, l'aria era pesante e si sentiva la tensione per aria.
Robin estrasse le sue armi e le lanciò agli uomini con le mitraglie che caddero a terra, con il sangue che colava a fiotti.
Questo gli ricordò una scena che voleva assolutamente dimenticare
- il meraculo fa effetto allora!- ghignò il Joker prendendo le sue due enormi pistole - tutti hanno un valore e dicono che cambi per ogni persona, loro non valevano molto... quelli che consideri amici?- 
Stella guardò Robin preoccupata
- tu non puoi provare nulla, lo sanno tutti, perché fing...- non finì la frase che con rammarico si accorse che le sue armi erano state tranciate in due - bravo... -
- lascia a me le offese - disse Iad scendendo a terra accanto al Joker - tu pensa agli altri -. Il pagliaccio rise e fece come gli era stato detto - allora...- 
Robin tirò fuori all'istante le Katane mettendosi in posizione d'attacco. Accanto a lui arrivò Kid Flash, ma non se ne curò e con uno scatto velocissimo, quasi veloce come la luce arrivò alle spalle del nemico che evitò un affondo con un salto e arrivò su uno degli appigli per salire sulla piattaforma da lancio degli acrobati.
Con un altro salto il nemico arrivò sulla piattaforma e Robin lo seguì insieme all'amico.
Intanto gli altri combattevano contro Joker che saltava di qua e di là come se fosse al settimo cielo.
Joker riusciva ad evitare frecce, vari oggetti scagliati mentalmente da Megan e i colpi dei titani e di Babs con molta facilità. In una frazione di secondo arrivò dietro Stella e la afferrò stringendola e mettendole una mano sulla bocca.
Vicino al "nonnino" Iad vi era infatti il Joker che lasciata Stella nelle grinfie del partner criminale sparì ridendo malefico
- lasciala stare...- intimò Robin mettendosi in posizione d'attacco
- perché? Perché dovrei?- chiese prendendo un pugnale e puntandolo alla gola della principessa aliena.
KF non sapeva davvero cosa fare, Robin si però e prima che il nemico tranciasse la trachea di Stella, affondò le due spade lucenti nella schiena dell'avversario mentre Kid Flash buttava di lato Stella per evitare che il ragazzo la colpisse inavvertitamente
- bravo... hai appena ucciso il tuo maestro - rise sputando sangue - quelli di sotto... stanno bene... hai solo tagliato un nervo, vero? E il sangue è causato dalla... rottura... di un ...vaso.... sanguigno...- continuò con voce condizionata dalla ferita. Robin estrasse le spade guardandolo. Sapeva cosa aveva fatto. Quella ferita causava un'agonia pre morte di ore e ore e ore.
L'uomo estrasse un suo pugnale dalla sua cintura /arsenale e se lo piantò arretrando nel cuore e cadde con un pezzo della piattaforma che si spezzava sotto di lui e Robin provò a recuperarlo ma Kid Flash lo trattenne 
- calma...- gli disse. Qualcosa però lo colpì subito facendolo finire a terra vicino al bordo
- sul serio pensavate che voi avreste potuto uccidermi? Illusi... ci vedremo presto - disse scomparendo. Robin si alzò a fatica e vide cosa c'era di sotto: sessanta metri di altezza lo separavano dal suolo di morte. Fece un passo, di scatto, indietro voltandosi verso gli altri
- andiamo?- chiese un po' titubante mentre Kid Flash e Stella annuivano.
Usò il rampino come appiglio e scese giù a terra
- tutto ok?- chiese ai titani
- si - risposero tutti. Aiutò Stella a scendere dalla corda e recuperò il rampino
- ragazzi, cos'è il meraculo? Joker dice di averlo usato su Robin - parlò così l'aliena. Speedy sgranò gli occhi
- è pericoloso, modifica il carattere, aumenta la forza e la resistenza -  spiegò l'arciere
- Robin ha un organismo piuttosto particolare potrebbe avere effetti disastrosi o benefici però....- completò Babs - è pericoloso...- si girarono e si accorsero che Robin non era più lì con loro e KF si allarmò.
 

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Capitolo 25
*** punti deboli p 6 ***


Quel momento durò poco, qualcosa colpì Robin fortemente alla testa, facendolo finire vicino al bordo di quella piattaforma... molto vicino;
Di sotto scoppiarono diverse bombe fumogene impedendo agli altri di vedere le circostanze.
Robin si alzò subito anche se un po' stordito e quello che vide non fu molto rassicurante:
- sul serio pensavate di avermi fatto fuori?- chiese sghignazzando quell'uomo - Robin, mi meraviglio di te, dopo aver provocato tanto sangue avresti dovuto capirlo. In ogni caso, non puoi battermi sarò sempre un passo davanti a te - rise puntando la pistola questa volta a Babs - oooh, la tua sorella acquisita, dovrei iniziare a chiamarla "nipotina mia"?-  chiese.
Le sparò. Robin d'istinto raccolse le spade e si frappose tra lei e quella che sarebbe stata la causa della sua morte SE... non l'avesse tagliata in due
- sarai sempre un passo davanti a me, ma posso limitare i tuoi danni - disse
-  ottimo, ma per quanto manterrai il controllo? Lo sai cos'è il meraculo? Certo che lo sai - continuò malefico per poi svanire  in una nube di fumo, mentre di sotto gli altri erano a terra per il fumo
- tutto ok? - chiese a Kid Flash, Batgirl e Stella che annuirono
- tu?- chiese il velocista
- a parte il fatto che sto iniziando a credere negli zombje? - rispose facendo una "più o meno risatina nervosa"
- scendiamo?- chiese Stella portando le braccia al petto
- si - dissero in coro gli altri tre.
Robin e Babs usarono i rampini arrivando subito a terra
- diamine, come vorrei avere una A+ in educazione fisica - disse Kid Flash afferrado una delle due corde e usandola per scendere giù seguito da Stella. Appena Stella scese, e KF fu precipitato da tre metri di altezza e subito recuperato da un amico che ci aveva seriamente perso le speranze, chiese :
- cos'è il meraculo?-
- è una sostanza che se usata sul soggetto giusto può portare alla distruzione totale di una città - disse Speedy - perché?-
Stella indicò Robin che stava recuperando il rampino in lontananza. Gli altri si guardarono tra loro molto preoccupati
- funziona solo se si provano pericolose e brutte emozioni - li rassicurò Kid Flash
- che succede?- chiese Robin comparendo tra Batgirl e Kid Flash che saltarono in aria per la paura
- amico, gli infarti che provochi non sempre sono recuperabili - disse Kid Flash con una mano sul cuore - lo sai, vero?-
- se tu avessi avuto un infarto non staresti qui a parlarne e a meno che tu non abbia ottant'anni non ti può succedere statisticamente- disse per poi cambiare sguardo rivolgendone uno truce agli altri - comunque, se dovete parlare di qualcosa che mi riguarda fatelo almeno a tre chilometri di distanza- detto questo uscì da quel posto

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Capitolo 26
*** punti deboli p7 ***


- vado - disse KF mentre gli altri lo fissavano, si fermò alla logora entrata del tendone rosso e li guardò - oh, e dai, cosa può succedere?-chiese riferendosi alla strana sostanza che era stata utilizzata
- stiamo parlando di Robin, quello che se volesse ci farebbe fuori in tre secondi spaccati - disse Artemis sconcertata per quella domanda
- bhé...- Kid Flash abbassò lo sguardo e non rispose.
Robin ascoltava tutto dall'alto. Sapeva che cosa volevano dire i suoi amici: lui stesso si era sempre considerato una macchina da guerra calibrata e formata solo per combattere e uccidere. Sospirò, si tolse la cintura e la maschera e le fissò attentamente per poi andare via, fuori per davvero, di lì  .Vide un cassonetto e ci buttò i due oggetti, mettendovi insieme la pistola e le due katane, lame scintillanti. Avrebbe fatto loro del male se quella sostanza avrebbe fatto effetto,  l'alternativa era che l'avrebbe ucciso.
Sentì Kid Flash mentre usciva dal tendone e preferì non farsi vedere infatti scomparve
- HEI! ROB! - lo chiamò a gran voce - diamine, ma sparisce sempre?- si chiese grattandosi la nuca
- dov'è? - chiese Babs
- strano, di solito non si perde mai l'occasione di farci venire un infarto - continuò il velocista preoccupato, mentre con il cellulare cercava di rilevare la sua posizione inutilmente
- dai, secondo me ha sentito qualcosa ed è andato a controllare oppure aveva bisogno di stare un po' da solo, sai che è successo ...- cercò di rassicurarlo - cose così non si dimenticano -
- io vado a cercarlo, ha spento anche il rilevatore - mostrò lo schermo dell'apparecchio elettronico con la mappa, con sopra disegnato un punto interrogativo. Prima che Babs potesse aggiungere altro, KF era già partito velocissimo, lasciando dietro di se soltanto una corrente d'aria fredda.
Tutti hanno un punto debole, Kid Flash prende tutto con troppa leggerezza, Batgirl è troppo sensibile, Robin non capisce che ci sono cose troppo grandi per essere risolte da soli e che per quello esistono gli amici
 

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Capitolo 27
*** vi proteggerò anche a costo della vita p1 ***


- Robin! - urlò Kid Flash per l'ennesima volta girando ancora una volta dietro l'enorme e grigio grattacielo della Wayne enterprise, scalando, con la supervelocità, la parete verticale coperta di vetrate arrivando sul tetto del grattacielo. Era preoccupato perché, per quanto ne sapeva, poteva essere stato catturato da quello che "nonno" non si poteva definire oppure da Joker, o potevano persino averlo ucciso. Cacciò subito via l'ultima ipotesi, il suo miglior amico sapeva badare a se stesso. 
Guardò la massa indistinta della città fatta di grattacieli, strade e negozi. Mille luci, mille colori, nessuno lo colpiva tra quelli in quel momento. Poi vide una sagoma nera indistinta sul palazzo di fronte, alto esattamente qualto quello della Wayne enterprise.Subito quella sembrò accorgersi che la stava fissando e si avvicinò al bordo di quel grattacielo.
Kid Flash corse in quella direzione più veloce che mai, così scese dal grattacielo e salì sull'altro, usando sempre la super velocità per usare come una strada la parete verticale.
Riuscì ad afferrare per l' avambraccio prima che se ne andasse, quella figura che oppose molta resistenza, tanta che riuscì a farlo cadere.
sollevò lo sguardo e notò Robin che lo fissava truce e arrabbiato. Si alzò subito con le migliori intenzioni, cioé abbracciarlo, ma fatto un passo Robin lo fermò
- non avvicinarti se non vuoi che ti faccia male - disse minaccioso
- no no no no no -  disse KF velocemente, preoccupato e terrorizzato all'idea che stessero giocando dinuovo con la mente dell'amico 
- no no no no no, niente, non è quello che pensi, prima che sotto l'effetto del meraculo faccia male o a te o agli altri ti conviene starmi lontano - rispose con parole di ghiaccio 
- aspetta, non ti controlla nessuno? - chiese cercando una qualche traccia di insanità 
- no, e non rompetemi più, è finito il tempo dei giochi - detto questo si avvicinò al bordo del tetto, ma Kid Flash lo fermò ancora
- sicuro? Se ci ripensi, noi tra qualche ora saremo in quel palazzo per la missione - disse. Robin neanche si voltò e con un salto acrobatico scese da quel tetto ma fu seguito dall'amico che gli si parò davanti
- senti, saranno passati quattro o cinque anni da quando te ne sei andato. E' stato atroce. Ora hai paura di farci del male, ma non lo farai. Io mi fido di te - disse sorridendogli per rassicurarlo, ma creò altri danni. Per Robin fu come se gli avessero messo un enorme macigno sul cuore.
- fai male, non ho paura, ho la certezza che non saprei come controllarlo;non so più qual'è la prossima mossa che faranno Joker e Iad; non so come fermarli ; non so come batterli... come potrei aiutarvi? - disse con tono esasperato, sfogandosi finalmente 
- non dandoci certo l'angoscia, di te, che potresti essere ucciso o preso dal Joker senza che noi lo sappiamo e possiamo aiutarti - rispose mettendogli una mano sulla spalla. Robin lo guardò negli occhi verdi
- hai ragione...- disse sorridendo 
- ecco! Vedi che mi dai ascolto quando vuoi? - rispose gioioso, sentì le palpebre pesanti e non riuscì più a stare in piedi. Robin lo prese mormorandogli "mi dispiace". 
Prese il suo rilevatore e con uno strano modo abbassò i livelli delle funzioni vitali allarmando così chi era alla base che sarebbe andato a recuperarlo dando il tempo al ragazzo dai capelli neri di sparire
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- ti dico che sto bene!- insistette Kid Flash esasperato tuttavia divertito dalle cure che gli prestava Babs e per quanto era preoccupata
- e come lo spieghi ?- chiese Megan serissima guardandolo mentre mangiava le patatine seduto su una sedia circondato dagli altri
- tutto si può spiegare...ecco... mi si sarà abbassato il livello di zuccheri nel sangue, posso stare tre ore senza mangiare - ammise il velocista sorridendo
- di colpo?- chiese Speedy 
- succede quando corro troppo e ...-
- che stavi facendo? - chiese Stella - per correre così tanto ci deve essere un motivo !-
- ah ecco... non... non lo ricordo - abbassò la testa, mettendosi una mano sulla nuca imbarazzato 
- in ogni caso, prepariamoci : ai criminali questo non interessa!- li ammonì Corvina
- ok - risposero tutti
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Arrivarono sul tetto dell'edificio, luogo del futuro scontro. Era notte e il cielo stellato sovrastava su di loro. Kid Flash alzò lo sguardo come ad aspettare che il suo amico facesse la sua comparsa
- Kid Flash - lo chiamò Babs
- possiamo aspettare ancora qualche minuto?- chiese il velocista. Insolita richiesta per il suo carattere impulsivo
- se non ti senti sicuro... certo - disse Stella sorridendo per rassicurarlo. Kid Flash sperava sarebbe venuto, ma in cuor suo sapeva che non arrivava mai in ritardo
- no, niente...- disse poi voltandosi verso di loro - andiamo - andò subito verso "l'entrata" cioè quella dei condotti dell'aria.
Con stupore si rese conto che era già aperta - ragazzi... qualcuno è arrivato prima di noi....- sussurrò
- ROBIN! - dissero tutti felici. Così il rosso scese giù per i condotti che gli sembrarono più che altro uno scivolo d'acciaio. Poi vide tra le tenebre una luce che si avvicinava velocemente. Poi cadde, sbattendo violentemente la schiena e si ritrovò in un lungo corridoio dal pavimento bianco e le mura beije. I suoi amici fecero un atterraggio di gran lunga migliore del suo.
Poi guardarono meglio la scena. Crepe e sangue sulle mura, corpi a terra con due precisi colpi ben visibili: uno in mezzo alla fronte e uno nel cuore e da essi sgorgava il sangue copioso, e la porta in titanio in fondo eradistrutta
- non può essere stato mio fratello -  Babs si morse il labbro. Uno degli uomini tossì, non aveva la ferita in testa, ne sul cuore, ma una al polmone destro. Sputò sangue e tossì ancora prima di riuscire a parlare
- morirete... se ... andrete di... lì...- disse guardando con la coda dell'occhio l'antro oscuro. Tossì ancora - lasciate....peeerd..d..d...dere- poi tornò al suo sonno di morte
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Robin arrivò diverse ore prima in quel palazzo. 
Arrivò sul tetto, e spostò la grata ed entrò. Si fermò sulla grata di uscita dai condotti e analizzò attraverso le sbarre la situazione: uomini armati ovunque.
Non voleva che i titani arrivassero da Iad e Joker, li avrebbero uccisi, e gli altri come individui a stretto contatto della Justice League sarebbero stati torturati per ricevere informazioni, per poi essere uccisi.
Piano, senza far rumore, tolse la grata e la spostò, poi prese la pistola e sparò dei colpi agli agenti: ad ognuno spettavano uno in testa e uno sul cuore. Uno solo si salvò, gli ordinò di scoraggiare coloro che presto sarebbero venuti e gli sparò un colpo nel polmone destro. 
Guardò la scena... aveva creato già molto sangue. Tirò un pugno sul muro maledicendosi e andò avanti verso la grande porta e sentì la sua mano fremere e tremare violentemente. Strinse i pugni, sentì un dolore atroce attraversarlo. Come se qualcuno l'avesse trafitto.
Nonostante questo portò la mano sulla maniglia anti panico della porta e la tirò via dietro di lui e dove arrivava quell'enorme peso il pavimento e le mura si frantumavano.
Davanti si trovò Iad che lo osservò
- sei qui perché vuoi proteggere i tuoi amici?- chiese subdolo ghignando. Robin alzò lo sguardo e mostrò la fronte madida di sudore.
L'uomo alzò il braccio. Robin notò la lama scintillare, ebbe il tempo di scansarsi, ma il pugnale lo colpì creando una linea profonda che partiva dal fianco e saliva in obliquo fino all'addome . Faceva malissimo e il sangue uscì copioso. Sapeva a cosa era andato incontro spalancando quella porta,
Evitò un altra pugnalata spostandosi, colpì con un calcio l'uomo facendolo entrare nella stanza buia. Sentì le voci dei suoi amici sopra il tetto, attraverso il condotto dell'aria. 
Kid Flash aveva chiesto di aspettarlo, non sarebbe andato lì. Aveva poco tempo, non voleva che si macchiassero del sangue di innocenti e colpevoli. Non voleva che diventassero come lui, che era stato creato e addestrato per portare morte
- sei mio nipote, il mio prediletto, dovevi essere il mio successore visto che tuo padre non voleva... è finita male per colpa di... quei ragazzini vero?- chiese. Robin aveva messo una mano sul fianco sanguinante, ansimando. Lo fissava con gli occhi che stavano diventando del color rosso - stanno arrivando,mi dispiace per te, ma non riuscirai a vedere che fine faranno -. 
Strinse il pugno scrocchiando le ossa del collo, corse nella sua direzione e lo colpì dritto all'addome. L'impatto fu tremendo, Robin sentì alcune ossa rompersi e sputò sangue, inoltre quel pugno aumentò la quantità del liquido vermiglio che fuoriusciva dalla ferita
- lasciali stare...- disse tossendo - loro non c'entrano niente...- sputò altro sangue
- la morte è pace, la tortura è inferno e la tua sarà emotiva, perché non ti permetterò di aiutarli ... - Robin vide quel volto a pochi centimetri dal proprio e sentì la rabbia ribollire. Lo afferrò per la gola e con una forza immane lo mandò contro il muro dell'altro lato dell'enorme sala, facendogli addirittura sfondate quella parete
- hai ragione, non ci sarà bisogno che io li aiuti - rispose spoderando un ghigno mai visto, non suo - perché con loro non te la prenderai, hai già creato troppi danni - con uno scatto sembrò diventare un'ombra per la velocità e i suoi passi non si sentivano. I colpi inferti erano tremendi e avrebbero potuto uccidere l'avversario se non fosse riuscito ad evitarli agilmente.
Poi con l'ultimo riuscì a mandarlo a terra e gli piantò il pugnale che gli aveva rubato nel petto - chi di spada colpisce, di spada perisce - disse. L'uomo disse qualcosa
- peccato... eri il mio miglior... assassino ...- disse spirando.
Robin scosse la testa, il dolore che sembrava essere prima scomparso riprese ancora più atroce. Sentì i passi dei titani e non volle farsi vedere e come faceva sempre scomparì mentre la sala diventava oscura
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Arrivarono nella stanza, vi era decisamente minor sangue, ma era in ogni caso presente. Videro il corpo dell'uomo a terra e ... BB e Cyborg per poco non vomitavano, Stella si nascose dietro Corvina che sembrava una statua di ghiaccio... del resto come gli altri
- Robin!- urlò Kid Flash cercandolo. Il ragazzino ascoltava e osservava le reazioni dei suoi amici da dietro un pilastro di cemento, poggiato ad esso di spalle. Quel posto era in fase di costruzione, chissà se al ritrovamento dei corpi avrebbero continuato l'edificazione.
Si sentiva in colpa, però contemporaneamente ogni parte del suo corpo fremeva e gli doleva terribilmente. Sentiva suoni confusi, tanti sussurri, discorsi, parole che si accavallavano uno sull'altro.
Percepiva tutti i sentimenti dei suoi amici ma essi non riuscirono a suscitarne in lui
-  ti prego, lo so che ci sei...- disse ancora il velocista - e dai! Ti rompo la moto - lo minacciò infine. Ma per quanto Robin volesse, non gli tirò contro uno dei suoi shuriken per aver osato nominare la sua moto invano. Si voltò rimanendo nascosto dietro il pilastro. Vide Kid Flash, ma era strano.... davanti a lui c'era il cemento del pilastro, questo voleva dire che vedeva attraverso e non solo, vedeva i tessuti, gli organi, i vasi sanguigni, soprattutto i nervi e le sinapsi che collegate tra loro formavano il sistema nervoso. Trattenne un urlo per la sorpresa ma fece comunque un passo indietro. Non sentiva più dolore o le ferite si erano sovrannaturalmente rimarginate oppure... era diventato completamente insensibile ad esso. Alzò appena la maglietta e vide la ferita da cui fuoriusciva ancora molto sangue, ma sembrava quasi scuro. Abbassò la maglietta e si rese conto che Kid Flash si era avvicinato al suo nascondiglio e che continuava a chiamarlo. Sospirò
- se lo stai cercando non è qui...- si sentì nella stanza. La voce di Joker, seguita da una risata
- ti sei fregato da solo, lo so che sai imitare perfettamente il pagliaccio rompiscatole - disse Kid Flash. Robin si mise una mano in fronte per l'esasperazione
- ma va a quel paese KF - gli scappò .Se ne pentì e anche tanto
- grande, le tue variabili dicevano questo?- chiese il velocista - ci sto tre secondi adesso a trovarti - partì con la super velocità e corse lungo tutti i lati della stanza cercandolo. Robin lo sentì mentre passava davanti a lui e tornare indietro. Sentì i suoi passi diventare lenti e vicini. Poi lo sentì fermarsi davanti a lui 
- strano eppure avevo sentito qualcosa venire da qui - Robin fece per guardare la mano, ma non la vide... cioé la percepiva, la muoveva ma sembrava non esserci. 
Poi, la catastrofe .... Joker c'era!
- ahahaha.... oh, vieni fuori, perché ti nascondi? - imitò Wallace ridendo - ma per favore! Perché perdere tempo cercando una persona che non vuole essere trovata?- rise ancora - vabbé pazienza, ti aiuto io a farlo uscire allo scoperto!- spalancò la giacca mostrando la fodera a cui erano attaccati milioni di coltelli dalle punte aguzze. Ne aveva quattro già tra le mani e rise tirandoli in direzione di Kid Flash che pensava fossero un'ologramma ideato dall'amico per spaventarlo.
Poi sentì una presa e qualcosa trascinarlo via dalla traiettoria. Si ritrovò vicino Stella e Batgirl. Alzò lo sguardo e vide Joker che rideva come un pazzo fissando un punto preciso accanto a lui. Si voltò e vide Robin con tre di quei coltelli lungo tutto l'addome e un'altro sul braccio e da quelle ferite fuoriusciva non poco sangue
- no...- sussurrò. Non sapeva cosa fare così gli mise una mano intorno alle spalle tenendolo, pensando che potesse cadere da un momento all'altro
- fa male vero?- chiese Joker ridendo. Robin ansimava... ma se poteva sparire, sentire ogni cosa, percepire i pensieri e i sentimenti, cos'altro poteva fare?   Diede uno spintone a Kid Flash facendosi lasciare. Guardò in faccia quel criminale con determinazione mentre estraeva una ad una le lame conficcate nella carne
- che vorresti fare? - chiese il clown - lo sai che batman si arrabbia se mi uccidi?- 
- correrò il rischio - rispose tirandogli tutti i coltelli in un colpo solo. Essi si impigliarono nei vestiti dell'uomo e si conficcarono nella parete, incollandolo ad essa
- che pessima mira, hai bisogno del bersaglio immobile?- chiese ridendo il clown
- no, voglio assicurarmi che non scappi - 
Joker si mise a ridere sempre più forte, sempre più fragorosamente, sempre più pazzo e inquietante. KF alzò gli occhi e vide migliaia di uomini che li puntavano con fucili neri... osservò meglio, puntavano Robin .
Agì d'istinto e prese l'amico utilizzando la supervelocità e lo portò nel corridoio, lo stesso fece con gli altri e anche se stanco riuscì a finire il lavoro
- ma che caspita fai?- chiese Artemis arrabbiata 
- calma, sono sicuro che c'era un buon motivo - disse Robin rivolgendosi alla ragazza, poi si girò verso il rosso - spero per te che ci fosse un buon motivo -. Kid Flash ancora ansimava per lo sforzo
- ho... - tossì abbassando il capo - visto...- 
- mi basta così - disse Robin 
- come sarebbe a dire "ti basta"?- chiese Beast Boy
- se non ce ne fosse uno  buono non avrebbe fatto tutta questa fatica, no?- disse guardandoli come se fosse stata la cosa più ovvia al mondo
- ok - dissero tutti in coro. Robin guardò meglio il posto e vide  la "reception" con due computer sopra il bancone. Andò verso di essi e sollevò la parte con lo screen di entrambi e li accese, saltando la password e accedendo così, molto facilmente al desktop
- ti pare il momento?- chiese Babs guardandolo . Robin la ignorò completamente e accelerò la velocità con cui premeva i tasti - domanda stupida...- sussurrò lei mentre la voce le moriva in gola poiché si era avvicinata al fratello e non credeva ai suoi occhi. Robin stava usando contemporaneamente le tastiere di due computer e sugli schermi si aprivano e chiudevano finestre e file di ogni tipo. Kid Flash vide la faccia di Babs e le corse vicino rimanendo sbigottito.
Le sue iridi si muovevano a destra e a sinistra leggendo ogni cosa. Dopo qualche secondo spense tutto cancellando ogni traccia del suo passaggio
- che hai fatto?- chiese Megan volandogli vicino, guardandolo negli occhi sospettosa e arrabbiata - ma tu non avevi gli occhi celesti?- chiese
- eh?- rispose il ragazzino guardandola pensando " ma è impazzita?"... peccato che il colore delle sue iridi cambiò ancora e divennero celeste
- mai vista una cosa simile!- urlò sorridendo volando in alto fino a sbattere la testa contro il soffitto
- ma tu non cambi forma?- chiese BB
- si... ah....ecco.... - sussurrò l'aliena arrivando lentamente a terra - lui però è umano- indicò l'amico dai capelli neri... cioé il posto in cui era un attimo prima 
- cavolo ! E' vero !- esclamò comparendo accanto a Wally notando il riflesso nello screen del computer
- amico, fai venire gli infarti - disse KF
- ehm... ich entschuldige...- rispose più serio 
- eh?- dissero tutti all'unisono. Kid Flash e Babs si misero a ridere
- ragazzi... ci sono criminali appena dietro l'angolo e stiamo messi qui a scherzare?- chiese Robin guardandoli strano
- prima di tutto... ma che mentalità hai? Per te scherzare è un crimine? - chiese Cyborg mentre si avviava per il corridoio seguito dagli altri
- sta al trentesimo posto della classifica "cose stupide da evitare durante una missione" con le causali " tanto le battute non le capisci" e al primo posto nella scaletta " cose inutili " con le causali " non porta da nessuna parte"... no, quello è "parlare" e fare "stupide espressioni facciali"-
- amico, si chiama esprimere emozioni, ma cosa facevano i tuoi ? Ti torturavano quando respiravi?- chiese BB
- no....- sussurrò guardando da un altra parte - certo che no...- 
- quella è la faccia che fai quando facciamo supposizioni quasi esatte - disse Babs sconvolta e divertita da quel comportamento - che hai fatto al computer?-
- hanno dei fucili elettronici, ho creato un virus che glieli farà esplodere tra ... tre minuti  -.
Kid Flash lo osservò e vide il sangue sulla maglietta, sulle maniche e una grande macchia anche sui pantaloni. Ne perdeva ancora, probabilmente era già arrivato a perdere un litro di sangue e anche di più
- tre minuti? Perché?- chiese il velocista
- uno per fargli riassemblare le idee, uno per il monologo di Joker e un altro per fargli distruggere la porta in titanio del sistema di difesa attivo - i titani sgranarono gli occhi
- CHE PRECISIONE!- dissero insieme.
Robin sentiva la stanchezza farsi sentire, sentiva le loro voci sempre più distanti, ma la vista ancora non gli si era offuscata, quindi non ci pensò troppo.
Joker si mise a ridere sempre più forte, sempre più fragorosamente, sempre più pazzo e inquietante. KF alzò gli occhi e vide migliaia di uomini che li puntavano con fucili neri... osservò meglio, puntavano Robin .
Agì d'istinto e prese l'amico utilizzando la supervelocità e lo portò nel corridoio, lo stesso fece con gli altri e anche se stanco riuscì a finire il lavoro
- ma che caspita fai?- chiese Artemis arrabbiata 
- calma, sono sicuro che c'era un buon motivo - disse Robin rivolgendosi alla ragazza, poi si girò verso il rosso - spero per te che ci fosse un buon motivo -. Kid Flash ancora ansimava per lo sforzo
- ho... - tossì abbassando il capo - visto...- 
- mi basta così - disse Robin 
- come sarebbe a dire "ti basta"?- chiese Beast Boy
- se non ce ne fosse uno  buono non avrebbe fatto tutta questa fatica, no?- disse guardandoli come se fosse stata la cosa più ovvia al mondo
- ok - dissero tutti in coro. Robin guardò meglio il posto e vide  la "reception" con due computer sopra il bancone. Andò verso di essi e sollevò la parte con lo screen di entrambi e li accese, saltando la password e accedendo così, molto facilmente al desktop
- ti pare il momento?- chiese Babs guardandolo . Robin la ignorò completamente e accelerò la velocità con cui premeva i tasti - domanda stupida...- sussurrò lei mentre la voce le moriva in gola poiché si era avvicinata al fratello e non credeva ai suoi occhi. Robin stava usando contemporaneamente le tastiere di due computer e sugli schermi si aprivano e chiudevano finestre e file di ogni tipo. Kid Flash vide la faccia di Babs e le corse vicino rimanendo sbigottito.
Le sue iridi si muovevano a destra e a sinistra leggendo ogni cosa. Dopo qualche secondo spense tutto cancellando ogni traccia del suo passaggio
- che hai fatto?- chiese Megan volandogli vicino, guardandolo negli occhi sospettosa e arrabbiata - ma tu non avevi gli occhi celesti?- chiese
- eh?- rispose il ragazzino guardandola pensando " ma è impazzita?"... peccato che il colore delle sue iridi cambiò ancora e divennero celeste
- mai vista una cosa simile!- urlò sorridendo volando in alto fino a sbattere la testa contro il soffitto
- ma tu non cambi forma?- chiese BB
- si... ah....ecco.... - sussurrò l'aliena arrivando lentamente a terra - lui però è umano- indicò l'amico dai capelli neri... cioé il posto in cui era un attimo prima 
- cavolo ! E' vero !- esclamò comparendo accanto a Wally notando il riflesso nello screen del computer
- amico, fai venire gli infarti - disse KF
- ehm... ich entschuldige...- rispose più serio 
- eh?- dissero tutti all'unisono. Kid Flash e Babs si misero a ridere
- ragazzi... ci sono criminali appena dietro l'angolo e stiamo messi qui a scherzare?- chiese Robin guardandoli strano
- prima di tutto... ma che mentalità hai? Per te scherzare è un crimine? - chiese Cyborg mentre si avviava per il corridoio seguito dagli altri
- sta al trentesimo posto della classifica "cose stupide da evitare durante una missione" con le causali " tanto le battute non le capisci" e al primo posto nella scaletta " cose inutili " con le causali " non porta da nessuna parte"... no, quello è "parlare" e fare "stupide espressioni facciali"-
- amico, si chiama esprimere emozioni, ma cosa facevano i tuoi ? Ti torturavano quando respiravi?- chiese BB
- no....- sussurrò guardando da un altra parte - certo che no...- 
- quella è la faccia che fai quando facciamo supposizioni quasi esatte - disse Babs sconvolta e divertita da quel comportamento - che hai fatto al computer?-
- hanno dei fucili elettronici, ho creato un virus che glieli farà esplodere tra ... tre minuti  -.
Kid Flash lo osservò e vide il sangue sulla maglietta, sulle maniche e una grande macchia anche sui pantaloni. Ne perdeva ancora, probabilmente era già arrivato a perdere un litro di sangue e anche di più
- tre minuti? Perché?- chiese il velocista
- uno per fargli riassemblare le idee, uno per il monologo di Joker e un altro per fargli distruggere la porta in titanio del sistema di difesa attivo - i titani sgranarono gli occhi
- CHE PRECISIONE!- dissero insieme.
Robin sentiva la stanchezza farsi sentire, sentiva le loro voci sempre più distanti, ma la vista ancora non gli si era offuscata, quindi non ci pensò troppo.
Robin sentì un rumore, simile ad un urlo soffocato appena in tempo. Aveva già sentito qualcosa del genere: il primo orrore della sua infanzia
" - impara, quando qualcuno è pericoloso e può farti finire in galera... DEVI ELIMINARLO - disse l'uomo. Il bambino era serio, quasi di ghiaccio. Aveva un'espressione impassibile
- chi è la vittima di oggi?- chiese allora, sapendo cosa sarebbe successo
- il giornalista Hanry Hatter, ha trovato prove che non doveva - rispose l'uomo guardandolo 
- va bene, andiamo?- chiese. La sera stessa entrarono con il favore della notte nella casa del giornalista e lo colsero nel suo letto mentre dormiva. L'uomo si svegliò e vide due ombre davanti a lui, provò a urlare colto dal terrore ma era già stato sgozzato e l'urlo risultò esssere una tosse sommessa affogata nel sangue".

- chi è debole di stomaco non venga - disse scattando, girando l'angolo correndo per tutto il lungo corridoio e girando un'ultima volta vide un uomo, poteva avere si e no quarant'anni, aveva la barba castana e folta che partiva dalle basette e circondava la bocca e copriva il mento. Gli occhi erano celati dal cappello da guardia, aveva anche la divisa blu ed era panciuto. Peccato che la sua uniforme fosse rovinata dal sangue che fuoriusciva dalla ferita provocata dalla pistola in mezzo al petto. Robin si abbassò e gli spostò il cappello, notò l'altra ferita in fronte e gli occhi spalancati in un'espressione di terrore puro.  Infine si accorse del taglio che trapassava la gola.
Si allontanò non riuscendo a credere a quello che aveva visto e soltanto allora si accorse di Artemis, Speedy, Babs e... KF che cercava di trattenere un'espressione di disgusto
- analisi?- chiese Babs. Il fratello guardò indietro e fissò quegli occhi in un attimo sembrò sapere tutto
- nome James Finnygan, quarantotto anni, residente nella via 9th street, lavora qui da tre anni, causa del decesso: taglio alla trachea, le altre ferite sono un'identificazione dell'assassino . Ora del decesso a occhio e croce ... due ore fa - 
- wow, le tue analisi sono molto dettagliate...- sussurrò BB nascosto dietro Corvina . Robin sentì una fitta al fianco e cercò di rimanere  impassibile, ma ad ogni respiro quel dolore aumentava
- su internet si trova davvero di tutto - disse KF. Si girò cercando Robin ma non c'era - BASTA CON I TRUCCHETTI DA NINJA- gli urlò, ma non sentì alcuna risposta
- ok, ti stai divertendo?- chiese Speedy -  ma dov'è?- .
Robin era dietro l'angolo a osservarli, sperando che quel dolore passasse. Non riusciva più a muoversi, era niente rispetto alle torture subite da Iad con il pretesto di "renderlo più resistente al dolore", ma quel niente sembravano milioni di aghi e di lame che lo trapassavano da parte a parte e bruciava... eccome se bruciava. Doveva riuscire a trattenersi però, Joker era scaltro e il trucco dei fucili non avrebbe minimamente scalfito il suo piano B. Ce l'aveva con lui e con Batman, ma soprattutto con lui. Iad l'aveva usato per sterminargli la famiglia così da non far ricadere la colpa della sanguinosa strage su se stesso
"sono un assassino, e me lo merito..." pensò il ragazzo, Joker era già Joker nel mentre del misfatto, ma "la famiglia non si tocca", come aveva detto Tony Zucco quando uno dei componenti della sua gang era stato arrestato grazie a Batman.
Tirò un sospiro, alzò la maglietta e vide la ferita ancora grondante di sangue. Prese coraggio e abbassò il lembo della maglia e tornò da loro preparandosi ad una delle sue epiche entrate
- ma si può sapere dov'è finito?- chiese Babs
- altri cadaveri lì sotto, questo posto è peggio di un cimitero - rispose il ragazzino giocando al cellulare
- ce ne andiamo?- chiese BB terrorizzato vicino Babs. Notava il colore paonazzo delle loro guancie, ma fece spallucce, non capiva. Li ignorò anche perché stava trattenendo le urla per il dolore
- ma Joker?- chiese finalmente Zatanna interrompendo il suo permesso 
- se conosco bene il vostro caro amico, l'esplosione sarà piuttosto letale - disse la voce del pazzoide camminando lungo il corridoio - non per me, comunque, dì la verità te l'aspettavi ?- chiese guardando verso il ragazzino. Tirando fuori i coltelli 
- questi te li ricordi?- chiese il clown demoniaco. I manici dei coltelli erano finemente decorati con disegni raffiguranti scene sanguinose
" sangue, sempre sangue.
Ogni giorno. 
Quella tortura gli era valsa per aver protetto Wally, davanti agli scagnozzi di Iad, mettendoli in fuga.
Iad adesso gli aveva aperto un taglio lungo tutto il braccio, e uno lungo la schiena in trasversale. Entrambi profondi, entrambi grondanti di sangue. 
Non poteva ribellarsi, si sarebbe ritorto contro i suoi genitori e Wallace e la sua famiglia.  Soprattutto contro questi ultimi.
Un altro taglio, un altro male... poi gli tirò un pugno e lo fece finire a terra, vicino ad uno dei coltelli sporchi di sangue.
- NON DOVEVI DIFENDERLO!- "

quell'episodio l'avrebbe voluto cancellare, non ci sarebbe però mai riuscito. 
Le ferite che pulsavano, il corpo a terra di quell'uomo, i tagli profondi e sanguinanti,  quei pugnali....
iniziò ad ansimare per il terrore e si sentì quasi paralizzato, tant'è che quando Joker gli tirò una di quelle armi, KF lo aveva portato vicino al muro accorgendosi che l'amico aveva anche perso troppo sangue dalle ferite
- Rob... - lo chiamò cercando di tenerlo cosciente, così prese il suo braccio e se lo mise intorno alle spalle così da sostenerlo.
- stanco eh?- chiese Joker ridendo sadico davanti a loro. Il torace del ragazzino si alzava e abbassava velocemente a causa del respiro affannoso, ma non si perdeva d'animo... un passo falso e li avrebbe uccisi, ne era certo.
Nessuno a parte un criminale poteva capire un criminale, Robin sapeva di essere un pessimo elemento, un assassino, questo lo rendeva a soli sedici anni il più pericoloso e spietato successore di un gangester che gli aveva insegnato a uccidere e a non avere pietà e compassione, quindi chi meglio di lui poteva capire i piani del clown e sventarli senza problemi?
- ma se ...abbiamo...appena...cominciato? - chiese alzando lo sguardo di ghiaccio appena verso l'uomo. La sua voce era rotta dal suo respiro. I suoi occhi non esprimevano più nulla, niente di niente
- questi non li hai dimenticati - disse guardando interessato la punta della lama luccicante, passando lentamente ai disegni demoniaci
" cosa sono?" chiese Babs per poi notare che il fratello era praticamente sul punto di un collasso ed era praticamente KF a tenerlo in piedi 
" Rob!" urlò mentalmente Stella preoccupata
" ha perso troppo sangue !" li informò Corvina anche lei all'apice dell'ansia
" lo dobbiamo portare via di qui " continuò Speedy
" ovvio, io come minimo sarei svenuto per un taglio del genere!" commentò BB. 
Robin non ne poteva più di tutte quelle voci che gli ronzavano in testa urlando, anche se erano i suoi migliori amici. Non voleva che pensassero che fosse debole
- vediamo che fai se faccio loro del male -disse lanciando i coltelli che stavano per prendere tutti loro al cuore, ma qualcosa li bloccò a mezz'aria, proprio ad un millimetro da loro.
BB aveva chiuso gli occhi, appena li dischiuse vide la punta della lama a poco dal suo collo
"grande Megan!" dissero tutti all'unisono
" non ho fatto niente!" replicò lei
" che modesta..." sussurrò Stella
" NON HO FATTO NIENTE NEL SENSO LETTERALE!" urlò la marziana " e per la paura avevo disattivato anche la comunicazione telepatica"
" allora chi è stato?" chiese KF
Le lame ruotarono e puntarono il loro apice contro il clown che per la prima volta rideva non sadico ma nervoso e spaventato
- spettacolare, gli effetti possono essere tre: morte, amplificazione dei livelli fisici o... MENTALI in questo caso -

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Capitolo 28
*** vi proteggerò anche a costo della vita p2 ***


- mentali? - chiese Megan.
Le lame caddero a terra.
 Poi vide tutto girare, sentiva caldo, troppo caldo per una marziana. Conner dovette prenderla  
- faceva un po' freddo, così ho alzato la temperatura del riscaldamento - disse Joker ridendo. Robin sapeva cosa succedeva, ormai aveva chiuso le palpebre per la stanchezza, ma cercava con tutte le sue forze di rimanere coscente, aggrappandosi a quelle voci tanto familiari
"ragazzi, non ce la fa... non ce la fanno!" disse Zatanna alludendo a Robin e Megan.
- ah, dimenticavo, ho messo una bomba qui da qualche parte, presto salteremo tutti in aria - rise ancora. Poi tirò fuori un mazzo di carte e una ad una le prese e le lanciò. Quelle esplosero liberando gas fumgeno. KF e Robin furono quelli che sentirono l'impatto più violento infatti caddero a terra. Robin sapeva che la telepatia sarebbe presto saltata, così si alzò con sguardo duro e serio.
- Schade .... man kann nicht einmal verteidigen....Angst? - chiese Joker ridendo
Smise d'un tratto di ansimare, e strinse i pugni calmo, sguainando le Katane. Si affidò alla rabbia. Aveva toccato il tasto dolente : lui non aveva paura di uno stupido pagliaccio fuori di testa con i suoi spiedini (sarebbero i coltelli)....
-ich habe keine angst!- urlò arrabbiatissimo
" ROB, conta fino a 10..." disse Babs vedendo il fratello praticamente bruciare per la rabbia
"col cavolo che conto fino a 10! "
" sta calmino..." sussurrò BB " ma che gli ha detto...?". Si girarono e d'un tratto non c'era . Le luci iniziarono a traballare, poi a rompersi e frantumarsi una dopo l'altra con fumo e scintille.
Joker preparò altri coltelli pronto a centrare il ragazzino, che non si vedeva.
Sentì qualcosa dietro di lui e si voltò ma non c'era niente.
I titani videro appena un'ombra così veloce da essere quasi impossibile da intercettare 
" oh no... abbiamo liberato il demone..." disse KF spaventato
" che demone?" chiese Stella
" ecco cosa succede quando si incavola per davvero". 
Videro di nuovo l'ombra e Joker si ritrovò un graffio sul petto, poi un altro e un altro ancora.
L'uomo arretrò spaventato guardandosi intorno nervoso. Poi strinse i pugni e urlò
- DOVE SEI! ?!- Uno shuriken nero lo ferì, tagliando il tendine nella giuntura tra la coscia e la gamba facendolo cadere a terra
- già, ce lo chiediamo anche noi...- sussurrò KF visto che la telepatia era ufficialmente andata a farsi benedire.
Joker si passò una mano tra i capelli calmandosi, sogghignando
- come attacco con effetto sorpresa ti do un dieci, come difesa ti do un bel tre - disse prendendo Babs e tirandola a se stringendola. Le puntò contro la gola un pugnale. Un colpo secco e glielo piantò invece che nella gola nel cuore
- NO!- urlò comparendo di colpo. Joker finì come colpito da una forza inumana invisibile contro la parete sfondandola, Robin corse dalla sorella a terra 
- calma, ora si risolve tutto - disse cercando di non andare in iperventilazione. 
KF e gli altri li raggiunsero. Robin era terrorizzato
- calmati idiota...- sussurrò lei guardando il fratello con gli occhi color nocciola sotto la maschera
- ora ti levo il pugnale, tu resisti, ok?- disse Stella
- se glielo levi la uccidi, provochi più danni- disse KF . Robin prese all'istante il respiratore e glielo mise sulla bocca
- Stella tienilo - ordinò. L'aliena fece come detto
- che vuoi fare?- chiese Corvina guardandolo con gli occhi sgranati ,spaventata e nervosa. 
- provare a centrare l'unico 1% di possibilità di salvarla - disse KF guardandolo anche lui triste e disperato - al tre...- continuò - uno....due....tre....-
Robin tirò fuori il pugnale. La sorella lo guardò triste e dai suoi occhi fuoriuscì una lacrima, che le solcò la guancia pallida
- se il cuore si ferma che si fa?- chiese BB  triste, gli bastò notare lo sguardo sconsolato di Robin per capire
- stai tranquillo stupido, sto bene - sussurrò Babs
- dillo ancora perché non mi sembra  - rispose il fratello con quegli occhi azzurri che adesso non esprimevano altro che tristezza.
Babs tossì, Robin capì che il suo cuore si stava fermando... sua sorella stava morendo e lui non poteva fare niente
- ti voglio bene - disse lei rivolgendosi al fratello accarezzandogli un po' i capelli neri .
- ti voglio bene - sussurrò Robin quasi impercettibilmente. Babs chiuse gli occhi e il suo torace smise di alzarsi ed abbassarsi. Il suo respiro era cessato.
Robin sentì una parte di lui andarsene. Lasciò cadere appena una lacrima, in cui sperava di perdere ogni ricordo dei momenti passati con lei. Non voleva soffrire.
Se n'era andata, e la cosa peggiore era che ... era colpa sua! 
Erano lì per lui.
Era stata colpita per distrarlo.
Era stata colpita per ferirlo.
Era MORTA per colpa sua....
Robin sentì la risata del pagliaccio. AZZERO' TUTTO. Ogni sentimento positivo, lasciò solo la rabbia a colmare l'enorme voragine che vi era nel suo cuore
- che scena commovente... fratello e sorella...-. Gli occhi di Robin si colorarono di rosso. Prima le iridi, poi la sclera. Erano spiritati, lo guardavano con disprezzo. ODIO. Avrebbe voluto urlare, ucciderlo tra le più atroci torture. No... la morte era troppo poco, non era equiparabile ai suoi pensieri maligni.
Si alzò di scatto
- muori stronzo - disse diventando un'ombra, per la velocità. Lo colpì, prima un pugno, poi lo tagliò, più e più volte. Non riusciva più a fermarsi. Gli tirò un calcio facendolo finire dinuovo contro la parete. Ma non si fermò anche se era esausto. 
L'ultimo colpo fu cruciale, la lama della Katana lo prese al cuore
- la sai una cosa? Io ci ho provato a non essere un assassino... non fa per me. Quando arrivi all'inferno, salutami Satana -.
KF fermò il suo migliore amico abbracciandolo da dietro e stringendolo fortissimo . Sapeva che quando Robin perdeva il controllo faceva paura, e sembrava avere una forza disumana al pari di superman... ma non era così. La rabbia se prendeva pieno possesso del suo animo lo faceva diventare un mostro, avrebbe fatto paura a chiunque, ma il fisico era sempre lo stesso:  Robin era agile e riusciva a schivare sempre tutti i colpi, ma una volta per colpa di Kid Flash il bullo della scuola era riuscito a fargli un occhio nero...

" - ti ho detto di lasciarlo stare! - urlò il ragazzino vedendo l'amico a terra
- e io ti ho detto di non impicciarti !- urlò l'altro avvicinandoglisi. Era alto, grande e grosso; aveva la pelle cadaverica, occhi neri come la pece e capelli rosso fuoco; in faccia era pieno di brufoli. Era stato bocciato per sette anni di fila per cattiva condotta e pessimi voti... era una scuola molto selettiva riservata a quelli che si ritenevano geni e, sfortunatamente,per i degni figli di papà che in realtà erano dei buoni a nulla.
Richard però non era assolutamente spaventato, forse perché aveva appena tirato un pugno al suo migliore amico.
Il "criminale" gli tirò un pugno che schivò agilmente abbassandosi e rispose con un calcio... peccato che l'energumeno non si fece niente e lo scaraventò contro l'armadietto.
KF era tenuto da due della sua combriccola e assisteva impotente
- lascialo stare!- urlò sperando che lo ascoltasse. Non fu così infatti il ragazzo dai capelli neri si ritrovò con un occhio nero che nei giorni a seguire fu ampiamente vendicato."

una cosa era certa. Robin perdeva sempre se si trattava di forza bruta.
La rabbia in quel momento era troppa, così anche se inutilmente, Richard cercava di liberarsi. Si fermò dopo un po' ansimando per la stanchezza
- calmati. Lo sai che non serve a niente - disse calmo il velocista. I suoi occhi passarono dal rosso sangue a quell'angelico e rassicurante celeste/azzurro. KF lo lasciò stare e Robin posò le katane
- tu dici?- rispose guardandolo serissimo - io non credo, almeno nessuno morirà più per colpa sua -. Ecco. Ecco l'ultima traccia dell'innocenza del suo animo svanire. 
Notò infine l'espressione triste di tutti gli altri
- noi... ecco... ci dispiace - provò a dire Speedy. Non vi era più alcuna scintilla negli occhi del ragazzo meraviglia... niente
- senti...- provò a dire KF. Robin sentì uno strano rumore e non gli prestò attenzione - era tua sorella, e ci... -
- sei still - gli disse
- stai zitto?- chiese KF guardandolo - ok, sei arrabbiato - si grattò la testa cercando di sembrare ...felice 
- mi dispiace tanto per...- continuò. Robin sentì uno scatto e capì: la bomba di Joker era in quel piano e sicuramente il timer stava per azzerarsi 
- non hai capito, c'è una frequenza BT5 - rispose. Troppo tardi, si sentì un botto...  ma non il calore, ne il dolore, ne sentirono il fumo riempirgli i polmoni soffocandoli. Qualcosa aveva bloccato tutto. Quel qualcosa sembrava essere una barriera invisibile: un campo di forza.
Robin era in piedi ,lì davanti, che guardava quel punto esatto : i suoi occhi avevano cambiato di nuovo colore
- Megan? - chiese Stella pensando subito all'amica che però era svenuta.
Guardò Corvina, ma non era la sua aura. Anzi la sua era nera e si sarebbe vista
- Zatanna?- la chiamò allora
- non ho detto alcun incantesimo - rispose lei 
- allora chi è stato?- chiesero all'unisono tutti. Robin non riusciva più a vedere Joker e questo lo preoccupava, Babs era lì tra le braccia di BB e solo allora se ne accorse... l'aveva tenuta lui?
Robin si guardò intorno. D'un tratto vide tutto a negativo a colori, sentì il ticchettio delle bombe, percorse mentalmente i corridoi e vide il loro timer quasi a zero.... erano tantissime....
- dobbiamo andarcene - disse fissandoli serissimo 
- che succede?- chiese Superboy
- ci sono bombe ovunque, sono troppe, non riusciremmo a disinnescarle tutte neanche volendo e sono anche tutte diverse tra loro - rispose monotono, volse o sguardo verso la sorella a terra, ma non riuscì a sostenere la vista e posò gli occhi su altro  ... non aveva però realizzato tutto, nessuno lo aveva fatto. Lo sapeva, sennò KF in quel momento avrebbe pianto, Megan e Supeboy si sarebbero abbracciati per cercare conforto, Speedy avrebbe portato i fazzoletti ad Artemis, Stella e Cyborg avrebbero cercato di confortarlo in tutti i modi, BB avrebbe frignato come un bambino e Corvina... bhé lei avrebbe cercato di spegnere tutti i suoi sentimenti
- tu come lo sai?- chiese KF guardandolo. Un'altra esplosione sfondò il muro ma venne comunque bloccata
- lo so e basta, andiamo - rispose guardandolo malissimo 
- ok, calmo, poi mi spieghi - disse il velocista - da quale parti ci consigli di andare?-
- esploderanno una ad una, i minuti che separano quelle tra un piano e l'altro sono 7- un'altra esplosione venne soppressa da un campo di forza - destra -.
Annuirono
- che facciamo con....?- disse BB guardandolo triste. Robin sentì il rumore di uno scatto provenire dalla parete vicino BB
- togliti BB!- urlò prima dell'esplosione. Questa non si fermò e li fece finire a terra. 
Una trave di legno portante si ruppe e stava per cadere su BB quando si fermò di colpo, come bloccata
- spostati da lì sotto Beast Boy - disse Robin guardandolo serissimo. KF capì: quando Joker aveva detto "amplificazione mentale" parlava di lui. Il verde fece come detto, poi la trave cadde con un tonfo. Robin guardò le macerie... sperava che sua sorella uscisse da sola da lì sotto, che tornasse e lo chiamasse di nuovo "idiota" o " deficente". Ma queste cose succedono solo nei film o nelle favole.....


- ho detto andiamocene, e non ho alcuna intenzione di ripeterlo. Chiaro?- disse serio, in una minaccia Robin, sperando che la rabbia sostituisse qualsiasi cosa.
Gli altri annuirono, ancora un po' intontiti dalla botta
- 3....- sussurrò contando - 2...- continuò più forte - 1...-
- OK, andiamo!- disse KF. Sentirono una scossa, e della polvere cadde dal soffitto. Robin fece un passo indietro ansimando... sentiva tutto amplificato e vedeva tutta
- il piano superiore è saltato, il prossimo è questo - 
- ecco...-  sussurrò Cyborg guardandolo - c'è qualcosa che ci devi dire?-
- no, ultrasuoni - rispose secco
- sono bombe ad ultrasuoni?- chiese KF guardandolo sorpreso. Un'altra scossa li fece spaventare - ok, basta chiacchere, andiamo!-
Si misero a correre, interrotti ogni tanto da scosse così forti da smuovere la struttura. Scesero le scale, per arrivare al piano terra mancavano due piani.
Poi però, successe qualcosa... un'esplosione, più grande delle altre. 
Il rosso del fuoco e delle fiamme.
Il grigio del cemento che si staccava dal soffitto e cadeva.
La polvere sollevata dalle macerie.
Stella che urlava.
Robin che la spingeva lontano dalla morte.
Un muro di rovine a separare il ragazzo meraviglia dai suoi amici.
Il dolore.
Il buio.
- state tutti bene?- chiese Artemis tossendo
- SI! - urlarono gli altri. Anche Megan per l'impatto si era svegliata.
- ci siete tutti?- chiese KF guardandoli - Allora: Artemis, Speedy, Megan, Zatanna, Superboy, Stella, BB, Cyborg, Corvina, Robin - li nominò tutti - Robin?- chiese alla fine chiamandolo
- ROBIN!- urlò scattando in piedi. Nessuno rispondeva, sentivano solo l'ansia salire sempre di più - ROBIN! - lo chiamò ancora. Ossevò il grande cumulo di macerie...
no, non poteva perdere anche lui.... prese il telefono e lo chiamò. Sentirono la suoneria dall'altra parte, ma non sotto le "rocce". Questo lo confortò, ma di poco.
Poteva aver sbattuto la testa ed essere svenuto, o nel peggiore dei casi, morto.
- andate, se non usciamo entro cinque minuti non aspettateci - disse KF serissimo, per poi partire a tutta velocità senza lasciare loro modo di rispondere o di farlo desistere
- KF!- urlò Stella 
- lascia stare, andiamo - disse Speedy anche lui serio. Non c'era più ne tempo ne spazio per i giochi
- non possiamo aprire un varco con degli esplosivi?- chiese Cyborg
- danneggeremmo maggiormente la struttura - disse Zatanna - ANDIAMO. Robin e KF, anche se pensavo di non doverlo mai dire, sono i più responsabili in queste situazioni, e se la sanno cavare - le sue parole li rassicurarono e così corsero verso l'uscita
___________________________INTANTO_________________________________________________________________________________________________________________________
KF correva veloce, era stanco e i suoi muscoli imploravano riposo da ore. Ma non poteva fermarsi.
Correva per tutta la struttura evitando le macerie. Finalmente arrivò ad uno sbocco non ostruito che metteva in comunicazione il corridoio A in cui si trovava, a quello B, da lì sapeva poteva accedere alla scala e al corridoio C, la sua meta.
Passato il corridoio B sentì un'altra scossa e lo sbocco trovato si chiuse. Non ci pensò due volte e andò avanti arrivando nella zona del crollo.
Trovò il cellulare dell'amico e lo prese. Aveva un graffio lungo tutto lo schermo che avrebbe fatto arrabbiare non poco il ragazzo meraviglia... 
- RICHARD!- urlò cercandolo. Poi lo vide, era a terra, era svenuto... forse per le ferite, forse per qualche colpo subito durante il crollo. Corse da lui
KF gli mise una mano intorno alle spalle e gli sollevò il petto premendolo contro il suo.
Gli squillò il telefono e lo prese accettando la chiamata
- ci siete?- chiese Zatanna ansiosa
- si, stiamo venendo...- rispose il velocista spegnendo la comunicazione. Poi si caricò l'amico sulle spalle e corse velocissimo su per le scale dato che la via da cui era venuto era bloccata.
Trovò l'altra scala, quella che portava all'ingresso e la scese, prima che il piano di sopra esplodesse.
Uscì trafelato e stanchissimo, non mangiava da ore, le sue energie erano al minimo.
A quanto pare arrivò appena in tempo perché l'edificio esplode non appena fu fuori
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Robin si svegliò alzandosi di scatto. Era in una stanza bianca, sopra un letto. L'infermeria.
Si calmò rimanendo seduto, prendendo un bel respiro.
Si girò e vide KF che dormiva nel letto accanto al suo e aveva le flebo per gli alimenti attacate ai polsi.
Stava bene.
Il suoi pensieri però passarono subito dal velocista agli altri... loro stavano bene.
Megan se non sbagliava, era svenuta per il calore. Probabilmente adesso stava bene anche lei.
E... Babs? Si chiese.
Subito sentì un groppo alla gola e gli occhi pizzicargli. Trattenne le lacrime amare. Poteva essere stato solo un incubo... 
no, non era stato un incubo. Altrimenti KF non si troverebbe in infermeria, pensò
- hei...- lo chiamò il velocista appena sveglio
- stai bene?- chiese flebile lui trattenendo la tristezza nella voce
- si. Eccoti. Adesso ti riconosco - disse Wally guardandolo con gli occhi verdi luccicanti
- non capisco - rispose l'altro. Wallace si portò le mani dietro la nuca e si appoggiò ai cuscini
- ti preoccupi degli altri in ogni situazione e ... riesco a leggerti in faccia che stai pensando a Babs - a quelle parole Robin s'incupì
- è stata colpa mia. Joker mi ha provocato e ci sono cascato come un idiota, e lei ci ha rimesso la vita - 
- no... è stata colpa di Joker. Di nessun altro - appena si girò vide che l'amico era già in piedi vestito e pronto - ma che fai!?! Ti sei preso una botta in testa che chiunque ne sarebbe uscito con un'amnesia totale, hai perso così tanto sangue che se stavi in piedi era solo per la tua grande forza di volontà e... e vuoi...- Robin andò verso la porta -ASPETTAMI!- gli disse alzandosi e usando la super velocità per mettersi i suoi vestiti da persona normale come aveva fatto Richard. Poi andò da lui e insieme aprirono la porta
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!- urlarono cadendo all'indietro a terra
- vi ho spaventati? Eh pulci?- chiese una voce che loro conoscevano fin troppo bene 
- vedo che avete trovato JT- disse Megan sforzandosi di sorridere. Robin e KF ansimavano ancora per lo spavento ad occhi sgranati.
- non ditemi che il temerario Richard si è spaventato- disse Jason canzonandolo ridendo.
- Robin?- lo chiamò KF. Robin notò qualcosa che non aveva visto prima nell'infermeria perché era tutto nella penombra: Tutto era a negativo a colori. Robin si alzò di scatto cercando di non sembrare disorientato, pensando ad una scusa per allontanarsi, poiché  quella visione lo quietava, e molto
- la paura serve ad avvertirti di un pericolo che potrebbe seriamente danneggiarti, non credo sia questo il caso, più che altro lo chiamo riflesso spontaneo - rispose serissimo guardando Jason dritto davanti a lui
- magari hai paura di me, no?- risponde ridacchiando
- no... e spero che tu abbia un buon motivo per essere qui - dico girandogli intorno serio avvicinandomi all'uscita
- bhé... volevo dirti tre cosucce di persona... -  Robin, a causa del negativo a colori che si era impossessato dei suoi  occhi, vide i suoi bianchi come il latte... come quelli  di tutti gli altri. Lo spaventavano, li vedeva come se fossero dei fantasmi... e la sua paura più grande era vederli morire
- allora....-
- Joker è vivo, e domani vieni al funerale di Babs, la terza così puoi sparire il più in fretta possibile?- disse veloce con un po' di nervosismo
- ma... come.... - balbettò Megan guardandolo strano... un lampo di genio la attraversò ma si trattenne
- ok, Rob, forse è meglio se ti siedi per l'ultima - sussurrò Zatanna timidamente. Troppo tardi. Jason aveva detto qualcosa in un'altra lingua.
Robin trattenne la rabbia stringendo i denti, facendo un sorriso forzato, unendo le punte delle dita di una mano con quelle dell'altra
- la stai prendendo un po' troppo bene -
- certo, va bene. Unisciti alle ricerche- disse sorridendo, facendo tornare a respirare tutti. Poi però divenne improvvisamente serio e sul volto gli si dipinse la rabbia pura - guardati le spalle - fu un semplice avvertimento il suo. Carico però di rabbia, e rancore. Robin uscì dalla stanza a pugni stretti e con passo deciso
- mi vuole morto...- sussurrò il giovane sgranando gli occhi 
- questa però non è una novità - disse KF appoggiato con il gomito alla spalla del ragazzo bevendo ancora la bibita con la cannuccia
- scusatemi un attimo - disse Megan volando via.
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- Robin!- lo chiamò l'aliena volandogli incontro fermandolo.
Il ragazzo sussultò vedendola
- c...che c'è Megan?- balbettò un po' scosso
- c'è qualcosa che sta cambiando, devi lasciarmi entrare nella tua mente - disse lei mettendogli una mano sul petto e spingendolo contro il muro
- no, Megan... non posso - disse guardandola dispiaciuto
- ti prego !- insistette
- no, Megan... ecco... come te lo spiego... ah si! Hai presente quelle immagini orribili che vedi quando ci provi ?- 
- si, continua - 
- quella è già la mia mente, non provare a dirlo agli altri, perché non ho la minima idea di che cosa possono pensare -
- quelli sono ricordi?- chiese lei curiosa e soprattutto sorpresa.  Alle sue emozioni si aggiunsero tristezza e terrore quando vide l'amico annuire
- non lo deve sapere nessuno. Chiaro?- disse
- si, pensavo li prendessi dai film Horror!- continuò lei
- sbagliato, avresti visto lo schermo . Te ne saresti accorta - rispose evitando il suo sguardo
- perché non vuoi che lo sappiano? Sono amici, no? Non penserebbero mai che tu sei un assassino !- continuò apprensiva alzando la voce
- ma il punto è che lo sono! Mi hai visto con Joker!- rispose a tono 
- avrai fatto del male, ma non di tua volontà - continuò tenendolo alle strette
Stava per ribattere ma la voce gli morì in gola poiché sentì i respiri diversi dei suoi amici insieme ai loro passi e si girò di scatto verso la porta
- Robin, si può sapere chi diavolo sei? - chiese d'un tratto BB 
- piacere Richard Grayson ex capo mafia che ha fatto più di trecento vittime, contenti?- rispose incrociando le braccia 
KF lo guardò scioccato. Robin già pensava che l'avrebbero odiato ma non accadde. Sentì una parola, una semplice parola detta con dolcezza e comprensione:- spiegamelo -.
Una semplice richiesta che il corvino non comprendeva. Non sapeva che per i sentimenti si potesse arrivare a tanto - prova a farmi capire, perché io lo so che non sei un assassino - insisté KF. Robin sospirò... parlargliene sapendo che Joker era vivo? Che li aspettava? Che quella sarebbe stata una debolezza? No... sarebbe stata una debolezza ancora più grande se non glielo avrebbe detto. E anche se in quel momento non vedeva i colori, ma solo al negativo a colori, nero e bianco, sapeva che KF lo fissava con quegli occhi verdi più profondi di una foresta fitta
- io vado... - disse Jason interrompendoli uscendo dalla finestra
- suggerisco un altro modo, più veloce... sempre che tu sei d'accordo - riprese Megan. Robin annuì con sguardo spento - se stai male, dillo che mi fermo -
- no Megan, gli distruggerai....- non ebbero il tempo di dire nulla che si ritrovarono proiettati nei ricordi del ragazzino
" si ritrovarono in uno spazio aperto, sotto il cielo stellato. Erano al porto e vi erano dei grossi conteiner pronti a essere caricati con la gru sulle navi da carico in mare
- Robin, che ci facciamo qui ?- chiese KF 
- zitto - rispose l'altro. Sentirono un'ombra muoversi dietro di loro ma non videro niente e si misero tutti in posizione d'attacco... tutti tranne Robin.
Ancora quegli spostamenti d'aria, poi sentirono un suono metallico, come se qualcosa di quel materiale fosse caduto per terra
- IAD!- sentirono.
Corsero in quella direzione e ciò che videro fu spaventoso. Un uomo steso per terra coperto di sangue.
Una figura alta con due katana dinnanzi ad essa e un'altra sopra un conteiner in alto. Aveva una maschera nera che copriva tutto fuorché l'occhio sinistro azzurro. La bocca era coperta, ve ne era disegnata un'altra molto realistica, con un ringhio che mostrava i denti del palato superiore ed inferiore bianchi uniti,e nel loro confine vi era una cerniera apribile. Le gengive erano in bella vista e sembravano manchassero le labbra. Ma quello era solo un disegno. 
Quella figura era vestita con una felpa nera senza maniche, pesante, nera. Gli avanbracci erano fasciati e aveva una cintura nera con strani gadget. E i pantaloni erano del medesimo colore e cadevano morbidi dalla vita fino ad arrivare alle caviglie in cui erano aderenti.

- s..sei tu?- balbettò KF. Robin annuì senza dire altro 
- troppo tardi - disse l'uomo ridendo malefico. Il ragazzino spalancò l'occhio azzurro non coperto e saltò giù da un conteiner all'altro fino ad arrivare lì. Sembrava ci fosse rabbia in quello sguardo. Ma non c'era... c'erano però paura e rimorso e ansimava perché provabilmente aveva corso per tutta la città per trovarlo
- quello è...- mormorò Stella indicando l'uomo adulto. Si perché l'altro era forse un bambino di quattro o cinque anni - è...t...tu...tuo - cercò di dire balbettando
- calma - rispose Superboy. Tutto riprese.
- hai ancora molto da imparare... ma intanto vediamo se riesci almeno a colpirmi - disse il criminale e partì in uno scatto cercando di affondare le spade nella sua carne. Non ce la fece, perchè Richard aveva parato trasmettendo la sua forza alla lama
- perché devi uccidere per forza?- chiese allora sfilando l'arma e colpendolo con un calcio 
- tu l'hai già fatto però... eh eh... e lo farai se pari ancora. Comunque... possiamo dire che sei migliorato di riflessi- disse l'uomo. Ridendo. Era più inquietante di Joker quasi quasi. Richard sentiva la frustrazione per non essere riuscito a fare di più e perché aveva la consapevolezza che non avrebbe potuto fare niente. Abbassò le lame e le buttò a terra
- bravo, vedi? Non è difficile, basta solo minacciarti . Te l'ho sempre detto, i legami affettivi sono la rovina di tutti -  gli fece un taglio lungo il braccio da cui iniziò ad uscire non poco sangue... e si volatilizzò 

- cosa? E non hai reagito?- chiese incredulo BB 
- no, avrebbero ucciso....- si morse il labbro. KF era lì, si sarebbe sentito in colpa e avrebbe pensato di avergli rovinato la vita - .... niente -
-  chi?- chiese KF 
Cambiò scenario. Erano in una stanza... sembrava un magazzino. Vi era un forte odote di ferro mescolato a quello di chiuso. La luce era presente e Robin per un attimo ebbe dinuovo paura, infatti quella visione tremolò come se la TV non prendesse bene il segnale
- Robin....- disse Wally cercando di mettergli una mano sulla spalla, ma il ragazzino si spostò come per dire ' non dovresti fidarti di me '.
L'immagine si fece stabile, e videro tante delle lame decorate con i demoni attaccate alle pareti. Erano ovunque. Luccicavano, erano ben evidenti. E soprattutto erano quelle che Iad aveva usato contro Robin. Si sentiva non male... malissimo a quella visione raccapricciante. Tutto era ancora vivido, come se fosse passato un solo giorno
- ho notato che alcuni di quelli che credevo tu avessi ucciso... sono stati rintracciati all'estero con documenti nuovi che mostrano una loro nuova vita... ne sai niente?- chiese. Di nuovo quella voce.  L'uomo prese tre dei coltelli e li lanciò. In un attimo si macchiarono del sangue vermiglio del bambino, legato alla parete senza alcuna possibilità di movimento. Era spaventoso... era terrore puro. Il ragazzino però aveva rinunciato a controbattere da tempo. La paura era niente... non la conosceva più. Sapeva solo cos'erano il coraggio, quello di affrontare tutto e di scegliere di distruggere la propria vita per evitare che i suoi amici facessero una brutta fine. Sapeva cos'era la rassegnazione, quella di non poter fare nulla per fuggire. Conosceva il dolore e aveva deciso di ignorarlo, e di dimenticarlo.
- sappi, che tra cinque minuti salteranno tutti in aria e tu non potrai fare nulla, se non pagare per la tua disobbedienza -. Richard sgranò gli occhi. Ci aveva provato no? Ma non era stato abbastanza... poteva ancora salvarli, e dare loro qualche altro anno di vita perché la mafia li avrebbe trovati e uccisi ad uno ad uno. Provò a rompere quelle catene che lo imprigionavano ma non ci riuscì. Tutto si interruppe"


- che cosa è successo ? - chiese Stella
- l'edificio della Wayne enterprise è esploso, ci sono state duecento vittime, il resto è arrivato dopo - disse Robin 
- duecento? Allora caliamo il numero a cento morti  !- disse KF 
- no, non scendiamo per niente. C'era un modo, ma non ho fatto in tempo -
- e il resto?- chiese Stella dubbiosa 
- è venuto dopo, ho smesso di ribellarmi e sono stato al gioco, no? -
- Robin, hai... passato tutto questo?- chiese Stella guardandolo triste
- e aspetta, in tutto questo... c'erano la scuola, le missioni, me e Babi che ti stressavamo... a proposito Babs lo sapeva?- chiese KF cercando di rimanere impassibile mentre diceva il nome della compagna di squadra che non c'era più 
- si lei si - ammise il ragazzino con una punta di amarezza
- ragazzi! Ho trovato questo con attaccato questo!- disse Jason entrando con un foglio ed un pugnale insanguinato di quelli che avevano già visti nei ricordi di Richard. Il ragazzino infatti era terrorizzato ma cercava di non darlo a vedere
- Ok, Rob, questo coso è scritto in cirillico e non lo capisco, traduci - disse JT accartocciandolo e lanciandoglielo. Robin lo prese al volo e lo dispiegò leggendolo

" se ti stai chiedendo chi sia il mittente allora hai perso colpi, sono Iad.
Uccidermi non è molto facile.
Il primo che è morto era Joker con un proiettore ologrammico, mi doveva un favore.
Conosci i cento colpi dei samuraj... ? C'è n'è uno per la vittima un po' particolare che potrei avere usato ..."

- Rob, cosa sono i cento colpi dei samuraj?- chiese Stella volando
- i samuraj quando dovevano uccidere qualcuno evitavano di colpire i punti vitali, per far rimanere la vittima coscente il più possibile - rispose suscitando un brivido collettivo 
- e a che si riferisce ?- chiese KF arrivandogli da dietro e indicando il foglio
- di solito quando si inizia una cosa simile si finisce... alcuni non ce la facevano a vedere la vittima agonizzante così sferravano un colpo che sembrava prendere il cuore... rallentava il battito, faceva quasi cessare il respiro e...- Robin sgranò gli occhi seguito da KF. Ci voleva poco a fare due più due. Entrambi sorrisero e KF afferrò il braccio dell'amico e lo trascinò nella sala grande con il grande monitor utilizzando la super velocità. Gli altri li seguirono arrivando trovando i due fare confusione come se fossero venti in stanza. Robin che diceva cose scientifiche in un mix tra russo, tedesco e italiano digitando cose sul mega computer, mentre KF gli girava intorno usando i super poteri gioioso
- si può sapere che succede ?- chiese Artemis
- Babs può essere ...lo dici tu o io? IO, ok, dillo tu, ma ti vuoi decidere!?! - dissero in coro, tutti di fila
- calmi! Uno alla volta!- disse Speedy
- quel tipo di colpo lascia la vittima in vita....- iniziò Robin che era al settimo cielo
- quindi Babs è viva - continuò KF
- e possiamo trovarla e accertarci delle sue condizioni - continuò Robin sorridendo in modo sincero come mai prima d'ora
- è grandioso, non vi sa un po' di trappola ?- chiese Megan
- si, lo è, ovvio - disse Robin che in realtà non dava peso a quelle parole e già stava cercando al computer una traccia della sorella
- e allora non ci ragioni un po' su? Cioé, non ci pensi? Iad ti vuole uccidere, non sarà una presa in giro?- fece presente Speedy
- chi. Se. Ne. Frega - rispose sorridendo - e poi l'ho trovata - 
- DAVVERO!?! - urlò Jason correndo al monitor non riuscendo più a stare fermo. Anche lui iniziò a sorridere, poi si girò e notò che Robin lo stava fissando come per dire "quali seri problemi mentali ti affliggono?" - è la mia ragazza, abbiamo una relazione, quale parte di relazione non capisci ?-
- intendi dire il tira e molla per la quale la vedevamo sempre piangere?-  rispose con un po' di ironia Kid Flash 
- è solo per questo che ce l'avete con me?- chiese lui scioccato - comunque... dov'è?- chiese girandosi verso il ragazzo meraviglia alla quale era venuta l'emicrania causata sia dai ricordi che Megan e gli altri avevano visto, sia per quello che stava facendo in quel momento al computer
- so in quale zona è il segnale ma non riesco a rintracciarlo - rispose. Non riusciva a concentrarsi, gli faceva troppo male la testa per riuscirci, e di conseguenza non riusciva a trovare una tattica per eludere la sicurezza dei computer circostanti 
- PREGO!?!- urlò KF spaventato da quell'affermazione. Il suo migliore amico era un Hacker professionista, non c'era sistema che resisteva. Evidentemente c'era qualcosa che non andava se non riusciva
- idea - disse calmo l'altro . Era tornato in se, la felicità era stata repressa - non interrompetemi neanche se è questione di vita o morte - Iniziò a digitare numeri
- numeri? Rob? Stai bene?- chiese BB. Era una sequenza delle cifre "0" e "1" ben precisa. Robin era concentrato e li ignorò
- lascia stare, non ti risponde neanche se siamo sotto attacco - disse Megan sorridendo
- perché?- chiese Corvina un po' curiosa
- possiamo ufficialmente dire che la sua mente è così raffinata che si riesce a concentrare solo ed unicamente su una cosa e ad eliminare tutti i dati inutili - rispose KF
- non comprendo - continuò Stella
- il nostro caro amico, può concentrarsi abbastanza da non riuscire più a sentire il mondo che gli sta intorno... però non lo faceva da un pezzo - disse KF
- quindi... posso fargli questo...- disse Jason prendendo una delle sue lame e tirandogliela. Quella si fermò a mezz'aria. Jason notò che Robin lo stava guardando con la coda dell'occhio come per dire "provaci e ti uccido" 
- non credo tu abbia afferrato il concetto della frase :"non interrompetemi". Per tua informazione c'era anche sottointeso " se non volete morire prematuramente" - la lama cadde a terra e Robin sentì una fitta di dolore attraversarlo partendo dal cuore e smise di battere sulla tastiera e strinse i pugni cercando di non cadere a terra o almeno di non darlo a vedere 
Jason guardò Robin  facendo un passo indietro. C'era qualcosa di diverso nel suo sguardo intimidatorio. Poi come per conferma le iridi azzurre si tinsero di rosso, ma solo per un istante, quasi fosse stato un bagliore. Gli fece paura, si, per un momento il suo amico gli fece paura
- a che punto sei?- chiese KF curioso comparendo vicino alla tastiera e poggiando una mano su di essa ... e toccando l'unica cosa che non doveva toccare. Sullo schermo all'istante comparve
" procedura cancellata, accesso negato". Tutti sgranarono gli occhi e a Robin per poco non venne un collasso. Ci voleva una concentrazione pazzesca per compiere quella procedura e oltre tutto una velocità di calcolo altissima. Gli era venuto il mal di testa per ciò.
- Richard? Stai bene?- chiese Jason guardandolo con un po' di timore per come avrebbe potuto reagire
- ehm...- disse KF ritraendo la mano finalmente - R...R- KF non riusciva a parlare, era mortificato
- rifaccio tutto da capo...- sospirò il ragazzino che in quel momento cercava di trattenersi dallo spezzargli tutte le ossa una per una 
- NON GLI DICI NIENTE!?!- urlò Jason sgranando gli occhi
- no, perché, non l'ha fatto mica a posta - rispose il ragazzino
- io a quest'ora l'avrei picchiato - disse BB sotto voce
- perché?- chiese Robin. KF tirò un sospiro di sollievo - meglio stressarlo tantissimo dopo a livello emotivo  -. KF sgranò gli occhi ricordandosi di una cosa " Robin quando dice qualcosa del genere la fa davvero "
- traduco: è il momento di iniziare a correre e non fermarti più - disse Corvina guardando il velocista con un mezzo sorrido
- No...- sussurrò KF spaventatissimo, fissando l'amico che si era rimesso al computer - ok... IO VADO- disse poi accettando la sua sorte e correndo via come la luce.   Videro soltanto la porta aprirsi e chiudersi velocissima
- poi lo vai a prendere?- chiese Stella
- preferisco dargli un po' di vantaggio - ammise il ragazzino digitando ancora qualcosa. Sentì il mal di testa per lo sforzo ma appena ottenne tutte le informazione e sulla pagina vi fu disegnata sua sorella con tutti i dati sparì letteralmente, partendo a tutta velocità. Sembrava letteralmente Flash, solo che al posto della scia rosso arancione, ne lasciò una nera
- non ci credo. L'avete visto?!- chiese Megan - ecco come fa a sparire sempre!-. Poco dopo sentirono un urlo di terrore 
- mi sa che l'ha trovato - disse Jason - e che lo starà torturando minimo -. Robin rientrò trionfante ridendo, cercando di trattenersi
- NON E' DIVERTENTE! MI HAI FATTO PAURA! NON FARLO MAI PIU'!- urlò KF seguendolo bianco come la neve, ancora tremante. Robin rise ancora di più - E TU SMETTILA DI RIDERE!- 
- non ce la faccio - disse tra le risate 
- che gli hai fatto?- chiese BB 
- ha usato gli ologrammi per far finta di essere Batman sapendo che qui dentro lui è l'unico che non è terrorizzato... AVEVA ANCHE LA VOCE UGUALE! - tutti scoppiarono in una fragorosa risata, mentre Robin al nome "Batman" si era bloccato un po' dubbioso "io non ho usato alcun ologramma..." pensò
- Robin? Qualcosa non va?- chiese Stella,
- si, dov'è Zatanna?- rispose guardandosi intorno. Tutti smisero di ridere all'istante 
- bou!- urlò lei scendendo a testa in giù davanti al ragazzino
- ciao Zee, perché sei appesa a testa in giù?- chiese freddo Robin
- uffa, non riuscirò mai a farti spaventare... guarda che ho trovato nei condotti dell'aria!- disse lei sorridendo, mentre dalla sua spalla faceva capolino una testa squamosa. Il corpo lungo dell'animale strisciò lungo il braccio che la ragazza aveva teso per passarlo al suo "amico". Robin lo prese sgranando gli occhi
- è un Taipan!- . Si girò e notò che gli eroi erano nascosti tutti dietro KF che tremava visibilmente
- a-a-a-a-a a-a-amic-amico, allontanati da quel coso prima che ti morde, fidati. Il suo veleno ti ucciderebbe entro... non lo so, ma ti ucciderebbe - disse KF
- possiamo tenerlo? -
-non ti basta BB?- chiese Corvina terrorizzata.Zatanna scese dal soffitto con un salto mortale e prese il serpentello accarezzandolo
- e dai!- Robin quando voleva era veramente dolce, e inquietante. MOLTO INQUIETANTE!
- poi ci pensiamo, per ora allontanatevi - disse KF spaventatissimo
- nessuno oltre a me si chiede che ci faceva un taipan nei condotti dell'aria?- chiese Jason avvicinandosi ovviamente rimanendo sempre a distanza di sicurezza. Robin si fece passare l'animale e lo mise a terra
- ok, se lo mordi siamo tutti più contenti,vai...- il serpente però gli risalì lungo il braccio - uff... antipatico - 
- come fate a non aver paura! E' il serpente più velenoso al mondo!- urlò KF
- ecco, forse ... perché... ci giocavo da piccolo con i serpenti?- rispose Robin in modo retorico come se fosse ovvio
- prego?- dissero i titani in coro
- tu sei veramente disturbato - disse Jason
- ha parlato - rispose Robin lanciandogli uno sguardo maligno -sbaglio o sei quello che ha mozzato la testa ad un passante solo perché si annoiava?-
- E TU NON SEI UN KILLER?- rispose alzando la voce 
- ok, adesso lo devi sul serio mordere - disse guardando il serpente che gli si era arrotolato lungo il braccio - e dai.... ti prego.... - il rettile si arrotolò  ancora di più - qui ci vuole Voldemort - sospirò rassegnato
- VISTO! MI VUOI MORTO!-
- errato, morto e sepolto così la smetti di uscire con mia sorella - rispose con un sorriso che sembrava più sadico che sarcastico
- sembri Joker- decretò il criminale
- allora io faccio Harley Queen! - urlò Zatanna. Il ragazzino la squadrò da capo a piedi 
- ragazzi, vi spiegherò una cosa. Robin e Zatanna sono perfetti insieme perché possono fare gli squilibrati insieme appassionatamente - disse KF ridendo guardando le loro facce - eh si, possono cambiare personalità in tre secondi spaccati - 
- ok, via il serpente - disse il ragazzo meraviglia mettendolo in una teca 
- che vi ho detto? Tre secondi spaccati -  disse KF ridendo - ho mini Joker come migliore amico, che c'è di meglio?-
- averne uno normale?- chiese BB
- in effetti - disse il velocista pensandoci su
- a proposito, che ci faceva il serpente nel condotto dell'aria?- chiese Robin
- vero! - rispose Zatanna. Jason sgranò gli occhi
- E' MEZZ'ORA CHE VE LO DICO!-
- rassegnati, qui conti meno di zero - disse il ragazzo meraviglia
- grazie tante, tu si che sei un vero amico - 
- Robin, secondo me c'entra Iad. Può avere qualche significato?- chiese Stella
- Serpente significa veleno, veleno in tedesco si dice gift. Mentre in russo...Iad. E' una firma. E' il più letale, quindi si può dire che sia un avvertimento: ucciderà qualcuno entro .... cinque, sei ore massimo - Robin ad un tratto si sentì mancare il respiro. Sua sorella. Voleva uccidere sicuramente sua sorella
- bersaglio localizzato - disse una voce femminile
-MA CHE BERSAGLIO! - urlò Jason
- DPCD  - disse Robin
- procedura cancellata, l'individuo si trova a Gotham city. Preparare la bio nave?- chiese il computer
- Ja?- disse Jason imitando Richard che lo guardava malissimo 
- preparazione Bio nave. Bio nave pronta - il computer si spense
- ANDIAMO!- disse KF trascinando via Robin che non voleva abbandonare il serpente 
- Non possiamo portare il rettile?- chiese con degli occhi celesti dolcissimi, al pari di Stella
- NO!-
- ti prego....-
- NO! -
- e dai!-
- NO!- 
- se ci riesco, gli faccio mordere JT -
- E' CRUDELE !-
- si però da una soddisfazione pazzesca -
- sei fuori di testa -
- te ne sei accorto solo adesso?...TI PREGO...-
- NO, NO, E POI NO!- 
- perché no? Che ti ha fatto di male quel povero serpente -
- E' UN SERPENTE!-
- non è che sei ofidiofobo?-
- APPUNTO!-
- eh KF come sei noioso -
- si, sono noioso -
- e antipatico -
- e sono anche antipatico -
- e soprattutto fifone -
- e sono anche.... HEI!- .
Gli eroi si trattennero dal ridere vedendo KF afferrare l'amico per l'avambraccio e trascinarlo mentre lui non osava fare un passo o staccare i piedi da terra per facilitargli le cose
- CERTO CHE SEI FIFONE! Se elencassi tutte le tue paure finiremmo a Natale!- si sentì urlare
- IO ALMENO NON HO PAURA DELL'ALTEZZA!-
- ERA UN SEGRETO! E poi non è proprio una paura!-
- VERO! MA HAI PUR SEMPRE PAURA -
- IO ALMENO NON HO PAURA DI BATMAN!-
- IO NON SONO UN EX KILLER!-. Tutto si zittì di colpo. I ragazzi erano ancora in corridoio, e nessuno aveva osato seguirli durante la loro discussione.
Robin abbassò lo sguardo e si fece lasciare. Con Jason non si era sentito così ... impuro... come in quel momento. Una cosa detta dal tuo nemico -per- passatempo è una cosa, detta dal tuo MIGLIORE amico, che consideri come un fratello è un'altra. Tutta un'altra storia
- sc...scherzavo - balbettò KF provando a confortarlo
- lo sapevo che non ve lo dovevo dire - disse riprendendo a camminare di colpo, sorpassando completamente l'amico
- mi...mi dispiace Richard. Aspetta !-
- ragazzi! Mi è scappato il serpente!- urlò Zatanna correndo nel corridoio così da raggiungere Wally 
- COSA!?! - urlò KF scattando e iniziando a guardarsi intorno con ansia - DOV'E'!?!-. Il corridoio era buio, poiché nella foga nessuno aveva acceso la luce e l'unica fonte di luce erano le porte che lo collegavano alle altre stanze
- poison! DOVE SEI!?! POISON! - urlò la maga cercandolo come una bambina che ha perso il cagnolino adorato 
- rimani dove sei ... poison... rimani lì e non mordere nessuno...- disse Kid Flash arretrando spaventato. Sentirono un sibilo, ma nessuno capì da dove provenisse.
In un attimo il corridoio scavato nella roccia si illuminò, però nessuno vide dov'era il rettile
- dov'è....?- chiese il velocista tremando e facendo un passo indietro lentamente. Sentì qualcosa sotto il piede destro e si girò accorgendosi di aver proprio pestato il capo della coda verde- marrone dell'animale che ora lo fissava con disprezzo e stava per scattare.
Quando i denti stavano per conficcarsi nella sua coscia, e molto probabilmente, per ucciderlo, qualcosa si frappose tra loro. 
Robin ci aveva messo il bastone e aveva un'espressione tra il preoccupato e il " se lo tocchi ti distruggo ". Poi lo prese per il collo e lo portò via, camminando verso il laboratorio per metterlo in una teca
- grazie....- disse KF seguendolo. Robin però neanche lo guardò ... l'aveva fatta grossa, anzi, detta grossa - ti avrebbe potuto mordere, lo sai?- .
Il ragazzino però non rispose e tornò da Zatanna 
- non ignorarmi! Lo sai quanto mi da fastidio! - gli girò intorno con la super velocità, come se avesse voluto creare un tornado . Intanto gli altri li fissavano. Wally aveva detto o fatto qualcosa che non doveva.
KF sbuffò
- che è successo?- chiese Stella curiosa e preoccupata
- niente, ma a quanto pare l'ho fatto veramente infuriare - disse il corridore andando da lei, lasciando perdere l'amico e andando nella sala che precedeva l'androne
- è spietato, lo sai vero?- chiese Artemis - ti farà impazzire, ti ucciderà emotivamente, e ti tratterà come se non esisti ... anche se per lui è un gioco in cui lo scopo è vedere quando crolli. Crolla subito ti conviene-
- gioco?-  chiese BB
- si, gioco. Hai capito. E' una cosa che fa sempre... SEMPRE - disse KF sentendo un brivido scendergli lungo la schiena - un momento... qualcuno gli ha mai spiegato come si scherza? Ok, sto parlando come se fosse un alieno - 
- andiamo?- chiese spazientito Speedy
- SI!- dissero tutti correndo nel corridoio
- un attimo, dov'è Robin?- chiese Stella seguendoli però un po' preoccupata - e dov'è Zatanna?- .
Arrivarono discutendo su questo, nel "garage", e sopra una trave i due stavano conversando animatamente, più che altro Zatanna parlava, Robin giocava ad un videogioco
- ragazzi! SCENDETE! - urlò KF. Il ragazzo meraviglia continuò a giocare al videogioco ignorandolo completamente - Megan potresti dirgli di scendere?-
- Robin potresti scendere di lì per favore ?- chiese l'aliena dolcemente
- certo, Zee, vieni o Zatara non ti ha dato il permesso?- disse alzandosi pronto a saltare giù 
- ah ah... divertente Rob. Vedo che finalmente hai capito come si scherza amichevolmente!- rispose lei
- io non scherzavo però - rispose saltando giù e atterrando perfettamente in piedi. Era ancora un mistero come facesse, poiché l'energia potenziale accumulata gli avrebbe dovuto distruggere le gambe una volta a terra
- ok, Rob, ora, devi, parlarmi, ti ,prego - disse scandendo ogni singola parola con una mano in fronte per poi aggiungere adirato -non mi piace essere ignorato!- . Gli si mise di fronte e gli urlò ancora :- SMETTILA!- . Il ragazzino rimase impassibile 
- posso guidare io?- chiese girandosi di scatto
- NO!- urlò Kid Flash spaventato - hai il record di 13 incidenti all'ora!-
- ok, basta che non finiamo di nuovo contro la sede della Wayne enterprise !- disse Speedy, salendo sulla navetta
- posso tirargli i missili?- chiese allora a Megan con gli occhi azzurri ancora scoperti e vivaci 
- posso spararne uno?- chiese Jason. Robin gli lanciò uno sguardo carico d'approvazione
- nessuna spara o tira a nessuno missili - disse KF arrabbiato con l'amico
- no, Rob....- disse Megan, seguendolo mentre saliva sulla navetta per il boccaporto - primo, tu non guidi, secondo non spari a niente e nessuno -
- ok - rispose seccato
- quindi siediti e non muoverti più - disse facendolo finire su uno dei sedili e legandolo con la cintura per mezzo della telecinesi
- non ridi più eh?- chiese KF guardandolo trattenendo le risate a stento. Robin non lo guardò - UFFA!!!!-
- lo sai che ignorarmi tutto il tempo non è la risposta. Ti ho già chiesto scusa, cosa vuoi di più?- chiese il velocista con un tono più dolce. Sapeva di essere in torto e che arrabbiarsi non sarebbe servito a nulla contro di lui - e poi, dovrai parlarmi per forza durante la missione -. Robin smise di cercare di liberarsi e assottigliò lo sguardo, mentre le iridi mutavano colore, passando dall'acqua salmastra del mare al sangue vermiglio e brillante.
- hai ragione - rispose .L' aveva perdonato? Era un buono o cattivo segno quello sguardo diabolico che gli rivolgeva: lo voleva spaventare forse? O aveva perso nuovamente il controllo? 
La speranza in un cambiamento positivo svanì nel momento in cui si rese conto della perfidia di quell'espressione
- ok, hai vinto - rispose sorridendo, i suoi occhi non mutarono, rimasero rossi....
- amico...- lo chiamò indicandogli con il dito indice il volto
- non di nuovo...- tirò fuori gli occhiali da sole e li mise il più in fretta possibile 
- di nuovo?- chiese Megan inarcando un sopracciglio, guardandolo con la coda dell'occhio 
- di nuovo cosa?-  chiese allora BB curioso come un bambino voltandosi di scatto, inginocchiandosi sul sedile, rivolto verso l'amico
- possiamo partire e parlarne durante il viaggio? Perché prima arriviamo prima posso scendere da qui, a proposito, devo localizzare la posizione esatta di Babs, e verificare se stia ancora bene e se....-
- non cambiare discorso - disse Wally arrabbiato togliendogli gli occhiali muovendosi veloce come la luce . Megan intanto fece decollare la navetta e KF stava per cadere, Robin si alzò di scatto e lo prese. In quello stesso istante i suoi occhi tornarono a ritrarre il mare in tutti i suoi pregi e difetti: la brezza, il rumore delle onde che si infrangono sulle coste con la loro spuma, la tranquillità e la sicurezza che trasmette; in contrasto con le tempeste e il dolore delle vittime che gli abissi avevano accolto. Ecco com'erano le sue iridi.... dire solo azzurre sarebbe stato errato.
In quel momento capirono una cosa: Robin aveva l'istinto di proteggerli, perché la sua più grande paura era perderli. Non poteva fare loro del male, era contro la sua natura
- ti sono tornati normali...- sussurrò il velocista stupito. Il ragazzino intanto gli aveva sfilato la montatura nera con le lenti scure, che nascondevano senza problemi i suoi occhi
- quello che ho detto prima, lo devo fare per davvero, quindi non rompere e vatti a sedere - dispose fissandolo così male da farlo arretrare
- comunque, mi rimangio tutto quello che ti ho detto, non è vero che sei un....- 
- KF -
- cioé...non sei sadico, almeno non fino a quel punto, voglio dire non fai male alla gente per puro divertimento, non come Jason- 
- Kid Flash-
- e poi non penso che se avresti avuto altra scelta non l'avrestri presa in considerazione -
- Wallace -
- quindi in conclusione non sei un...-
- Wallace Rudolph West tappati quella bocca o mi alzo io e lo faccio a modo mio, con tanto, tanto, tanto, tanto nastro adesivo e fidati quando si stacca fa tanto, tanto, tanto, tanto male  - disse Robin fulminandolo con lo sguardo 
- HEI! Avevi promesso di non dirlo a nessuno - disse il velocista triste
- bhé, in realtà eri a me che non dovevi dirlo visto che ti sfotto sempre in inverno quando c'è la neve.... - rispose Robin con zero allegria nel suo tono che in realtà sarebbe dovuto essere gioioso
- in effetti... - ammise così il suo errore Kid Flash con un dito sul labbro, pensieroso - bhé... io so il tuo secondo nome, siamo pari- in meno di un secondo un coltello si conficcò nel suo sedile, nel poggiatesta di preciso. Fortuna che il velocista si era alzato
- cilecca - disse Robin schioccando le dita della mano destra. KF intanto era andato in iperventilazione per lo spavento preso
- Potevi uccidermi!- gli urlò contro. Robin ci pensò un attimo e ghignò
- al massimo ti da una spuntatina ai capelli - disse Artemis ridacchiando. La divertiva troppo vederli litigare, anche solo per scherzo
- il che non sarebbe una cattiva idea....- aggiunse Corvina. KF arrossì, sentendosi in imbarazzo e Robin gli lanciò un'occhiata, come per squadrarlo
- imbarazzo, Rob, si è giusto - rispose il velocita - qual'era l'altra opzione?-
- colpo di calore?- KF si battè la mano sulla fronte rassegnato all'idea che non sarebbe mai cambiato lasciandosi cadere nel sedile. Sentì il manico del coltello premere contro la schiena e lo estrasse guardandone i rifinimenti.
- quali problemi mentali ti affliggono ?- chiese Jason lanciando uno sguardo a Richard
- tanti,tanti, sono tantissimi - disse Megan, che al solo ricordo del viaggio nella mente dell'amico rabbrividiva. Sangue, sangue e altro sangue. Violenza, dolore, l'ombra della morte sempre incombente. Ma nessun altro sentimento
- in che senso?- chiese Corvina che ne voleva sapere di più. Lei era stata nella mente del leader ma non aveva mai visto cose così tremende
- entrando senti una completa assensa di emozioni, e non esistono le sue personalità - disse lanciando uno sguardo al ragazzino
- il che è una cosa positiva - ammise il ragazzo meraviglia senza staccare gli occhi dal cellullare
- e perché mai?- chiese Stella guardandolo strano, ma con occhi da cucciolo smarrito
- te lo immagini? Incontriamo la personalità che rappresenta .... ehm.... fammi pensare... amore?- disse KF alzandosi nuovamente, prendendo da chissà dove il mantello del ragazzino, insieme alla maschera e alla cintura 
- quella non esiste - rispose il ragazzino. Il che mandò in frantumi il cuore di Zatanna e poi quello di Stella
- si, come no.... come se non sapessimo tutti ,qui dentro, che la cotta per Zatanna non ti passerà mai - disse Jason ridacchiando. Subito dopo gli arrivò vicino alla base del collo, un coltello. Il tiro era stato così preciso da creare solo un taglio lungo ma a fior di pelle, per niente profondo, conficcandosi nel sedile
- ops, mi è scappato - disse il ragazzino
- anche gli altri sette?- chiese guardandolo con disappunto Cyborg. C'erano altre sette lame, che avevano creato altrettante ferite superficiali. Due nel braccio destro, due nel braccio sinistro vicino ai polsi; altre due nel fianco destro; l'ultima gli aveva tagliato i capelli e creato un taglietto sulla guancia
- già che c'ero - 
- amico, dammeli - disse Kid Flash ricordando l'attentato. Robin lo guardò come per dire "devo proprio?" . Come leggendogli nel pensiero il velocista rispose - si, devi proprio - .
Il ragazzino li guardò malissimo
- sequestrate piccoletto - disse Cyborg. Tutti si resero conto dell'errore fatto dall'ex mezzo robot: chiamarlo "piccoletto". Robin fece un lungo sospiro 
- KF ha la mia stessa età, perché non chiamate così anche lui?.. vorrei capirlo un giorno o l'altro - rispose cercando di trasformare la rabbia in curiosità
- senza offesa, ma hai l'altezza di un bambino di dieci anni cioé un metro e quarantacinque, KF invece è alto un metro e ottanta... - spiegò Megan ridendo
- Tu senza occhiali sembri un tesoro, mentre KF ha la faccia del solito sbruffone - disse Zatanna sorridendo
- io questi occhiali non li levo più - disse Robin sentendo il suo morale quasi positivo sgretolarsi mentre quello del velocista andava in pezzi
- ooooh! Ti ho soltanto detto che sei carino!- disse Zatanna sorridendo. Si alzò dalla sua postazione e andò dal suo ex ragazzo, fermandosi dietro lo schienale del sedile e accarezzandogli i capelli nero pece. Robin appena sentì il contatto scatto in piedi girandosi di scatto verso di lei
- di la verità... ti piace - rispose lei ridacchiando
- Megan ti prego, dimmi che siamo arrivati - la supplicò Robin
- siamo arrivati - disse l'aliena. Robin guardò un attimo il panorama dalla vetrata e le lanciò uno sguardo indagatore: erano in mezzo all'oceano più blu 
- me l'hai chiesto tu di dirtelo - rispose la marziana - resisti un po' e siediti -.
Robin sgranò gli occhi vedendo Kid Flash e Zatanna in piedi, scioccato dal fatto che Megan non dicesse loro nulla 
- tu combini più guai in tre secondi di quanti noi ne possiamo combinare in tre minuti - spiegò Kid Flash
- voi avete rotto la mia moto, fatto esplodere il garage, rovesciato la latta di vernice fucsia sulla macchina di batman (che non è esplosa grazie all'ottima e resistente carrozzeria), fatto cadere dell'acido cloridico a terra, rovesciato un composto chimico su un criceto che è diventato Godzilla in tre secondi, e nei restanti tre minuti la vostra creazione ha distrutto cinque città intere - 
- si, ma è stato un incidente: tu fai tutto per tua volontà - disse Megan
- io mi spaventerei di più dell'incidente, bisogna essere proprio sfigati per fare una cosa del genere - rispose Robin sotto voce
- HEI!- urlarono i due diretti interpellati
sentirono un enorme frastuono e la navetta tremò e perse un po' di quota, ma riuscendo a rimanere in volo. Kid Flash e Zatanna caddero, poiché non erano seduti, Robin invece aveva un equilibrio impeccabile ed era riuscito a rimanere in piedi
- che cosa è stato?- chiese Stella allarmata, tenendosi forte alla cintura di sicurezza
- ci hanno colpito! Ci sparano addosso!- urlò Artemis cercando di farsi sentire nel rumore dell'allarme 
- cosa è stato colpito?- chiese Robin improvvisamente serio. L'urto gli aveva fatto cadere gli occhiali e gli occhi rosso sangue erano perfettamente visibili 
- il... il motore principale - disse Megan preoccupata. Stavano precipitando e dal radar erano stati segnalati altri oggetti che volavano nella loro direzione 
- ok, i motori ausiliari sono a posto?- chiese Cyborg guardando la marziana che annuì  - allora,smetti di alimentare quello principale e da più potenza agli altri -
- Robin, prendi il comando - disse miss Martian. Robin senza battere ciglio fece come gli era stato detto e provvide anche all'alimentazione del motore come gli aveva detto Cyborg - puoi sparare i missili -.
La navetta accellerò di colpo e partì verso il basso per poi salire con ancora più potenza verso l'alto
- ci seguono?- chiese allora, la marziana annuì - ok, vediamo se riesco a seminarli -. 
Il mezzo tornò a scendere verso il mare, in picchiata velocemente
- Robin, non lo fare, l'energia potenziale accumulata ci farà finire in acqua ....- disse Kid Flash preoccupatissimo 
- sta tranquillo - lo rassicurò con un sorrisetto. Andavano sempre più veloci ed erano sempre più vicini alle onde del mare
- ci seguono e sono vicini, molto vicini - disse Jason tranquillo. Lui sapeva che Robin era un considerato un pessimo guidatore solo per la guida spericolata e per gli esperimenti che faceva su strada... questo l'aveva fatto milioni di volte .
Robin fece risalire di colpo la nave e videro delle specie di proiettili inabbissarsi 
- sono solo due,ce ne sono altri tre - lo informò Corvina spaventata da quello che avrebbe potuto combinare 
- tenetevi forte - li avvertì Robin poi con un comando fece acelerare la nave facendola avvicinare a degli scogli molto alti, come delle colonne di roccia l'una distante dall'altra abbastanza da far passare per un pelo il veivolo. Robin fece fare tre giri della morte al loro mezzo evitando di schiantarsi contro gli scogli. Due dei missili lanciati si schiantarono esplodendo
- l'ultimo, non lo vedo più - disse Cyborg osservando il radar. Robin sembrò però percepirlo e fece finire in acqua la loro bionave. All'inizio videro solo la schiuma, mescolata al blu del mare, poi quella si diradò e videro il fondale marino fatto di coralli e pesci di ogni genere
- wow - dissero tutti strabiliati. 
- che ti è saltato in testa? Resisterà poco prima di riscontrare problemi ai motori e a tutto!- disse Kid Flash arrabbiatissimo, poi sentì un botto e la navetta si spostò un pochino e sembrò oscillare un po' nell'acqua come a bordo di una nave trasportata dalle onde . Videro la schiuma e alcuni pezzi metallici scendere dolcemente verso il fondale - . Robin fece uscire dall'acqua il mezzo e si alzò dal posto di comando in modo che Megan potesse dargli il cambio 
- tu non sei un pessimo guidatore, sei soltanto un pirata della strada - disse Stella
- certo, secondo voi perché fa così tanti incidenti ?- rispose Jason tranquillissimo
- veniamo alle cose serie, ti sei accorto che sono tornati rossi, vero?- chiese Kid Flash rivolgendosi all'amico che già stava digitando velocemente sugli oloschermi - che fai ora?-
- cerco di capire chi ci ha sparato i missili - rispose senza voltarsi. Il velocista gli si avvicinò
- lo sappiamo tutti che è stato il tuo nonnino, non dire cretinate - 
- hai le prove?- chiese lanciandogli uno sguardo maligno
- no, ma è intuito - disse Speedy al suo posto. Kid Flash era piuttosto preoccupato per Robin, gli occhi rossi sicuramente non erano un sintomo positivo
- l'intuito non serve a niente se non hai su cosa basarti -
- assomigli proprio a Batdaddy - disse Jason ridacchiando  - se non fossi stato Robin, saresti stato Batboy o Kid Bat ?- Robin si trattenne da andare lì e strozzarlo, ma la sua pazienza aveva un limite e Jason era all'apice della sopportazione
- tre elementi rilevati, sono tre veivoli da combattimento - rispose serissimo guardando l'oloschermo - si stanno allontanando -
 - si sono allontanati troppo per tirare un colpo preciso - annunciò Robin suscitando un po' di sollievo nei suoi compagni di squadra. Stella riuscì finalmente ad aprire gli occhi chiusi per la paura
-  si, evviva !- esultarono tutti. KF notò però che Robin non rideva anzi sembrava piuttosto contrariato
- ma che avete capito, non gli posso tirare i missili !- sbottò. KF gli mise una mano sulla spalla per consolarlo sapendo quanto adorasse le esplosioni 
- mi dispiace, che ne dici se proviamo il bazuka sul video gioco?- 
- che videogioco?- chiese Robin girandosi di scatto verso di lui riducendo gli occhi a due fessure
- ecco... Just Caos, quello che hai fatto tu - disse il velocista deglutendo. Avrebbe funzionato ?
- ma si, dai - rispose addolcendo lo sguardo e facendo comparire un piccolo sorriso. KF si sentì meglio, sollevato: ma sul serio? Da quando gli faceva realmente paura il piccoletto?
- basta che non uccidi il capo che ci deve dare la missione ancora prima di iniziare - gli raccomandò
- aspetta! Hai creato un videogioco?- chiese BB sconvolto. Aveva tutti i videogiochi del mondo sotto il naso e non se ne era neanche accorto 
- ne ha creati esattamente 587 - rispose Artemis ridacchiando - e tutti in un pomeriggio in cui si annoiava e lui e KF avevano bevuto il caffé -
- era una scommessa!- replicò Robin con un pochino di vergogna girandosi di scatto verso di lei 
- che hai perso - puntualizzò KF - se non sbaglio era per vedere se lo reggevi -
- chi se ne frega!- urlarono BB e Cyborg in coro
- i videogiochi sono vita! Tu puoi creare la vita!- disse BB mettendo le mani sulle spalle di Robin e guardandolo negli occhi con determinazione. Robin invece sembrava chiedersi da quale manicomio Beast Boy fosse uscito
- non credo funzioni così, i tuoi genitori te l'hanno mai spiegato quel discorso...- KF gli mise una mano sulla bocca coprendo per sbaglio anche il naso, premendo ,e lo trascinò via
- credo che glielo abbiano già spiegato - disse giustificandosi, guardando il ragazzo dai capelli rossicci e marroncini
- mmmh...- replicò Robin. Peccato non si capisse cosa stesse dicendo e che stesse diventando un pochino più pallido. Inoltre il suo torace non si alzava ed abbassava, segno che non respirava
- si, lo so quel discorso. Comunque, poi mi aiuti a creare un videogioco stramitico?- chiese Beast Boy guardando il ragazzino che cercava di liberarsi inutilmente poiché KF gli aveva circondato le braccia e il busto con l'altro braccio
- certo, poi gli faccio bere dinuovo il caffé e vediamo che succede !-
- KF...- lo chiamò Stella cercando di fargli notare che Robin stava soffocando lentamente
- sarebbe divertente vederlo - ammise Cyborg ridendo al solo pensiero
- Kid  Flash!- urlò Stella ma BB e Cyborg stavano già parlando/urlando su cosa mettere nel videogioco e il velocista non la sentì. Poi guardò Robin che sembrava essersi veramente arrabbiato e si muoveva ancora più di prima nonostante la mancana di ossigeno
- e dai Rob, sta fermo, non ti faccio niente, mica ti uccido !- poi sentì un dolore pazzesco alla gamba e lo lasciò
- dolore dolorissimo! Ma perché l'hai fatto!?!-. Sentì il ragazzino prendere una grande boccata d'aria e capì - oh, scusa -
- stai bene?- chiese Stella. Il ragazzo dai capelli d'ebano annuì tossendo ( e ovviamente coprendosi la bocca )
- lo stavi uccidendo - disse Jason sorridendo sadico - bravo, non ci avevo pensato alla morte per soffocamento- 
- scusa, scusa...- disse KF guardandolo dispiaciutissimo. Robin lo guardava sospettoso e quasi spaventato da quello che aveva appena fatto
- wow, KF che quasi uccide Robin, pensavo sarebbe successo il contrario - disse Speedy 
- KF, la prossima volta ti consiglio di usare il cloroformio, almeno così non ti tira un calcio !- disse Jason, poi scattò in piedi evitando la linea di un laser arancione che bruciò il sedile, rendendolo cenere
- AAAH!- si girò verso il ragazzino che aveva recuperato gli occhiali e li aveva rimessi - stramaledetto ...- stava per continuare la frase quando dovette evitare un laser verso i suoi piedi 
- ne vuoi ancora?- chiese Robin fissandolo malissimo. KF mise una mano sulla spalla dell'amico - aaah, questo è meglio dell'esplosione e di just cause...- 
- si, hai ragione, rifallo - lo incitò Zatanna sorridendo. Jason dovette evitare un'altro laser partito dagli occhiali da sole del ragazzino
- hei, la smettete?- chiese Jason seccato - Robin, Babs appena lo sa ti ammazza -. Evitò altri tre laser saltando su una gamba e poi sull'altra 
- questo vuol dire che non ti interessa?- chiese Corvina
-no, significa che vorrei smettere ma non ci riesco - KF, gli tolse gli occhiali sorridendo gentilmente e li passò a Megan chiedendole di nasconderli bene
- grazie - disse Jason, poi però dovette abbassarsi per evitare un laser blu - oh ma dai!-.
KF gli tolse pure l'orologio e lo perquisì trovando trentotto pistole l'una diversa dall'altra, nascoste nei meandri più remoti dei vestiti e il resto delle lame decorate con immagini di demoni scolpite sui manici... e altri sette laser nascosti
- hai un problema - disse alla fine - sei un maniaco delle armi - 
- tu dici?-  chiese allora Robin. Così KF si apprestò a chiedere spiegazioni:
- 38 pistole! Ma scherziamo? Una o due le capisco! E le altre ?-
- che ne sai? Magari si sentono sole a rimanere alla base - 
- e i coltelli ?-
- quelli li lancio, se non sono tanti mi finiscono subito - 
- ok, e i laser?- 
- ogni tanto servono - 
- non hai trovato i proiettili ?- chiese Jason intromettendosi. Robin li collezionava praticamente....
- tirali fuori - intimò Kid Flash arrabbiato prendendogli una pistola e puntandolo. Robin gli spostò la canna verso destra, dove non vi era nessuno - è carica?-
- no, ma nel caso lo fosse e io non lo sapessi ...-
- a cosa serve questo?- chiese il velocista riportando la canna con il foro che puntava verso il ragazzino. KF cliccò sul grilletto e il colpo partì per davvero ferendo di striscio l'amico alla spalla - oh, no! Ti ho fatto male! Maledizione!-. Robin gli prese l'arma prima che egli avesse potuto sparare a qualcun altro. Così la scaricò aprendo il caricatore e togliendo i proiettili. Erano sette. Sette e uno lo aveva sparato Kid Idiot
- Rob, sta uscendo sangue - disse Stella allarmata
- ah, ok - rispose posando i proiettili in un apposito contenitore. KF lo abbracciò 
- mi dispiace, non volevo -
- calmati, è solo un graffio - disse stupito da quella reazione. Si sentì stritolare e continuò - ps, non stringere -.
Si resero allora tutti conto di una cosa: Robin non era soltanto basso, era anche magrissimo e se non fosse stato per  i muscoli ben allenati probabilmente sarebbe stato scheletrico. Aveva un fisico "abbastanza" esile.
KF non lo voleva lasciare. Poi si aprì un gigantesco oloschermo che mostrava Batman che stava per parlare con il suo tono serio e poi notò Wally attaccato letteralmente a Robin 
- poi te lo spiego - Batman alzò le mani in segno di resa, provando ad iniziare il suo discorso
- non saremmo dovuti essere qui, siamo degli irresponsabili, Jason non dovrebbe essere entrato nella base e salito sulla Bio nave, Timouthy starà da te per una settimana e bla bla bla -
- vedo che hai capito. Ti sei dimenticato un punto -. Robin riuscì a liberarsi dalla presa del velocista e si combinò i capelli in modo da renderli piatti con due corna, abbassò la testa facendo la faccia seria
- sono molto deluso dal fatto che non mi abbiate avvertito della departita di una vostra compagna di squadra, per questo vi triplico l'allenamento e vi distruggo la vita - si rimise i capelli in disordine come suo solito e portò le mani ai fianchi - ho azzeccato?-
- esatto, vedo che hai capito. Come hai scoperto di Tim?- chiese in risposta
- primo: hai una macchia sul mantello di ketchup, secondo, si sono accese le luci della batmobile, ti conviene sbrigarti a tirarlo giù, perché non arriverà ai freni quando vedrà un albero o un palo della luce davanti a lui e quindi causerà un incidente - . Batman fece per rispondere ma non trovò le parole giuste e chiuse la comunicazione senza preavviso.
- ti stimo - dissero tutti in coro 
KF si era riattaccato alla vita di Robin a quanto pare inconsolabile
- ok, non credo che sto per dirlo -  disse rivolgendosi quasi a se stesso. Poi aggiunse velocemente :- KFsmettilanonmihaifattonientetivogliobenetiperdono - 
- eh?- chiese il velocista  lasciandolo
- non lo ripeto - rispose minaccioso. Kid Flash sorrise riabbracciandolo sorridendo 
- oh, che carini che siete - dissero tutti lasciadosi scappare un "aaaaaw"
- hei ragazzi, stiamo per atterrare - annunciò Megan sorridendo per il bel quadretto: Kid Flash stava dinuovo stritolando Robin come se stesse per partire e non tornare mai più, addirittura lo aveva sollevato di qualche centimetro da terra. Il ragazzino invece voleva scappare, ma non riusciva a liberarsi
- non lo sopporto quando fa così - disse il ragazzo meraviglia con un sospiro - hei un momento, tu non hai mai fatto così. Hai bevuto?- 
- il caffé nel mini frigo nei 0.3 millisecondi in cui eri girato
- ma sei sce...-. Robin sentì il corpo di Kid Flash appesantirsi e scivolare un po', allentando la presa. Il suo respiro si era fatto più pesante ... si era addormentato. Poi sentì qualcosa di bagnato e freddo sulla gamba destra. Un brivido gli percorse la schiena, più che altro il senso di schifo...
- Robin qualcosa non va ?- chiese Stella vedendolo così pallido e con quell'espressione che cercava disperatamente di sembrare normale, tranquilla. Robin stava inoltre tremando...Poi partì una scossa che passò dal corpo di Robin a quello di Kid Flash che scattò in piedi lasciandolo all'istante. In quella scossa si poterono vedere delle specie di fulmini dai riflessi azzurrognoli
- NON LO FARE MAI PIU'! Igitt, Idiot, Ekel, Ekel, Ekel !- iniziò camminando avanti e indietro velocemente e a grandi falcate nella navetta
- eh?- chiesero tutti
- quando fa così vuol dire che ho fatto qualcosa che non dovevo assolutamente fare- chiarì KF appoggiato con il bacino allo schienale del sedile con aria ebete. Artemis gli si avvicinò con un bicchiere d'acqua gelata e gliela schizzò in faccia. Kid Flash si riprese rabbrividendo - grazie, ne avevo bisogno -
- no, non ci credo, non ti fanno schifo gli sputa veleno ma ... che caspita ha fatto l'idiota?- disse Jason lanciandogli uno sguardo 
- ha sbavato.... Igitt... igitt...igitt...-  disse bianco come una persona che aveva appena visto un fantasma
- ha ragione, questa volta ha ragione - ammise Jason alzando le mani in segno di resa
- dovresti saperlo come dormo dopo tutta la vita di....- KF si zittì capendo che frase da gay stava per dire
- non ci credo avete dormito insieme - li iniziò a sfottere Jason ridacchiando - questa la dico a tutti, hai la reputazione rovinata Richard Grayson -. Robin fece per tirargli un pugno ma Kid Flash con l'aiuto di tutti gli altri riuscì a fermarlo
- lo uccido, deve morire, gli fracasso le ossa, le disintegro, gliele ricompongo, gliele rimetto, gliele rirompo, spezzo, polverizzo - borbottò Robin sentendosi bruciare. Voleva realmente ammazzarlo quel ragazzino
- sta calmo Rob, non è così grave! Caaaaaaaalmo - disse KF riuscendo finalmente a fermare la sua furia... peccato che Jason gli si era avvicinato un po' troppo ignorando il fatto che avrebbe potuto benissimo colpirlo nelle parti basse
- una curiosità.... avete mai pensato di stare insieme voi due ?- chiese. Il velocista aveva mollato Robin credendo che fosse tornato in se. Quanto si sbagliava...
A Jason arrivò dritto un calcio in faccia di quelli che come minimo ti fanno saltare tutti i denti e ti fanno gli occhi neri. Robin era in verticale, fece roteare un'altra volta le gambe e lo fece finire contro il "parabrezza". Poi si alzò facendo una ruota e si pulì le mani battendole l'una con l'altra, utilizzando una camminata sfrezzante per raggiungere il suo posto vicino all'amico KF che stava cercando di trattenere le risate
- Jason, tutto bene?- chiese Stella avvicinandoglisi 
- ben gli sta, mai insultare Robin in quel modo! Ne va della propria sopravvivenza!- chiarì Kid Flash. Poi si ricordò di quando il bullo lo aveva insultato e Robin l'indomani aveva picchiato quel tizio e ora egli aveva paura di quel piccolo " scarto della società " come l'aveva definito.
 Jason si alzò con l'aiuto dell'aliena e aveva un occhio completamente nero, o violaceo. Robin pensò che dovesse fare male, e che stesse pulsando e capì che non era una cosa da lui... perché l'aveva fatto? Poi si ricordò degli insulti che aveva gettato contro Wallace e il senso di colpa svanì in un attimo. Oltrettutto era a ottomila metri di quota e quel senso di inquietudine non lo aiutava a essere pacifico e a mantenere la calma.
- Jason, Ri, fate subito la pace -ordinò Stella guardandoli male. Come potevano litigare in quella situazione? Poi sentì le risate di Jason e si girò
- Noi pessimi elementi scusarci ? Non dire cretinate - gracchiò il criminale ridacchiando in modo sarcastico. Poi continuò - a proposito, perché non mi hai tirato un pugno? Mi avresti fatto molto più male-
- appunto... ma se lo vuoi sei ancora in tempo - rispose acre e glaciale. A volte si sorprendeva lui stesso di quanti toni gli esseri umani potessero usare per esprimere i loro sentimenti in poche parole;
- ora non esagerare shortie - disse KF inventandosi un nuovo soprannome per l'amico
- Megan, sbaglio o stavamo per atterrare?- chiese Robin cercando di deviare il discorso
- ecco... non ci riesco, poco fa come hai fatto?- replicò Megan sperando in una sua risposta. Aveva cercato in tutti i modi di far funzionare il veivolo.
- ho spento i motori e la navetta si è messa a precipitare per una cosa chiamata forza di gravità - rispose con tono di scherzo, un po' prendendola in giro
- HAI SPENTO I MOTORI!?!- urlarono tutti scioccati e arrabbiati. Anche nervosi e ansiosi
- potevamo morire!- lo sgridò Artemis mettendo le mani sui propri fianchi, era arrabbiata, i lunghi capelli biondi raccolti in una coda alta oscillavano ad ogni suo movimento e spasmo. Dalle sue labbra carnose uscivano insulti, parole cariche di rabbia e soprattutto paura e Robin fece un cenno con la mano per dirle di fermarsi un attimo, poi tirò fuori dalla tasca le cuffiette auricolari e dopo averle collegate al telefone, le mise e poi disse
- continua, prego - rispose. Artemide gli tolse le auricolari quasi strappandole via 
- SMETTILA DI SCHERZARE! Questo me lo aspetto da quel cretino di Wally, ma non da te ! Essere amici ti fa male, io l'ho sempre detto - Kid Flash si girò di scatto verso di lei indignato. Camminò verso di lei a grandi falcate e con passo arrabbiato attraversando il centro di comando circolare e circondato dai vetri in materiale alieno organico. Prese per il polso Robin e lo trascinò dalla parte opposta con lui.
- Che permaloso!- commentò Corvina
- Ok, chi se ne frega. Megan, hai provato con la leva ?- disse Robin troncando di netto la conversazione. La marziana annuì - comando manuale, vocale e mentale?-. Risposta affermativa. Robin aprì uno schermo ologrammico con un cenno della mano, come spostandola per carezzare l'aria
- non è un problema di ricezione allora - la informò. In un attimo si ritrovò Zatanna che (ovviamente più alta di lui....) gli cingeva le spalle con le sue braccia, poggiando, come per abbandonarsi alla stanchezza, il mento sulla sua spalla destra. Ma il ragazzo meraviglia non si sciolse a quel dolce e seducente tocco come sperato dalla maga, che iniziò a giocherellare con le pieghe formate sulla giacca
- hai bevuto anche tu caffé o cosa?- chiese allora stranito da quel comportamento - è il motore, è troppo debole per poter far scendere lentamente la navetta -
- non fa male a tutti la caffeina - rispose lei
- si come no. KF diventa un Koala che si appiccica a tutto, tu non l'ho capito, saresti la coniglietta di Play Boy? Per non parlare di Artemis che diventa così smielata che fa venire il diabete, Freccetta sembra essere fuggito dall'Arkham Asylum, Megan e Superboy si appiccicano in ogni caso e io lasciamo perdere  - spiegò molto velocemente 
- HEI!- replicarono a turno
- e tu come le sai queste cose?- chiese Kid Flash - quando beviamo il caffé lo facciamo tutti insieme
- come dici tu? Super memoria?- rispose incerto il ragazzino
- chissà che succede a BB, Stella, Cyborg e Corvina !- esclamò il velocista ghignando e lanciando uno sguardo consapevole a Robin che ricambiò con un ghigno per la quale i titani rabbrividirono
- voglio fare ancora un po' il koala - disse il velocista lanciando uno sguardo all'amico che all'istante si allontanò - sei cattivo -
- me lo dicono tutti - rispose riaprendo lo scherma ologrammico, con tono di non chalance, senza voltarsi
- comunque, ho scoperto che l'abbreviazione di Richard è Dick - disse BB leggendolo su un'altra schermata suscitando una risata sommessa, e difficilmente trattenuta
- non si dicono queste cose alla tua età - rispose il ragazzino con un sorrisetto 
- ma se sono più grande di te!- obbiettò il mutaforma arrabbiato considerando soprattutto l'altezza per cui lo guardava dall'alto in basso. Robin odiava quella differenza d'età, e soprattutto d'altezza. Quando li guardava si sentiva impotente, ma gli pesava il fatto che non aveva super poteri. Si sentiva differente da loro, uno scricciolo. E poi KF prese con un nuovo soprannome
- Shortie, l'hai trovato il problema ?- chiese allora il velocista un po' preoccupato per l'atterraggio
- si, lo sto risolvendo, un attimo- rispose facendogli intuire di non voler essere disturbato 
- che cosa c'è che non va?- chiese Megan speranzosa
- il comando viene ricevuto ed eseguito, ma l'impulso non viene trasmesso - Robin sembrava un po' preoccupato, e nervoso soprattutto. KF lo capiva. Quel ragazzino poteva trattenersi dal provare la paura, ma quella a lungo termine si rivelava e prendeva un po' il sopravvento. Ed erano ad ottantamila metri d'altezza, ovunque guardasse quel ragazzino vedeva solo un baratro pronto a portarlo verso la dura terra per distruggere il suo corpo fino a farlo diventare una massa informe ricoperta del suo stesso sangue. Come i suoi genitori dopo quella tremenda caduta.
- stai bene ?- chiese Zatanna che non si era staccata durante lo spostamento del ragazzino. Ora vedeva la sua pelle pallida come quella di un cadavere, e il suo corpo sembrava essere molto più freddo
- si, perché?- replicò come se non se ne stesse accorgendo. In ogni caso Robin non sembrava affatto avere l'aria di chi sta male. Poi KF filò nella porta del bagno e dopo pochi secondi si sentì il caratteristico suono di coloro che vomitano - io gliel'ho detto che le patatine fanno male, vado a vedere cos'ha. Cyborg? Ci pensi tu per favore?- chiese andando dall'amico e facendosi mollare dalla maga
- KF, meglio?- chiese vedendo il rosso seduto a terra con la schiena contro il muro, con la testa lasciata cadere mollemente di lato, sulla spalla. I muscoli erano rilassati e il suo corpo giaceva a terra debolmete, il torace si alzava ed abbassava lentamente. La pelle di solito rosea, era bianca come la neve appena caduta; La fronte era madida di sudore;
- come no - rispose Robin, poi tirò lo sciacquone e gli mise una mano sulla fronte per controllare che non avesse la febbre... non sentiva niente e pensò " maledetta insensibilità ". Provò a farlo alzare e ci riuscì, però l'amico era totalmente buttato su di lui senza forze
- dai KF, io non ce la faccio, sei troppo pesante - stava per cadere quando entrò Speedy e lo prese, alleviando il peso 
- sta malissimo, non male - disse l'arciere mettendogli una mano sulla fronte. Lo teneva sulle spalle, però la testa del rosso pendeva dalla spalla, insieme al braccio.
- fino a due secondi fa stava bene - rispose invece Robin guardandolo stranito da quella situazione 
- tu invece?- chiese allora Freccetta fissandolo
- a quanto pare sto benissimo - rispose guardandolo con quegli occhi rosso sangue che sembrarono più spaventarlo che rassicurarlo - lo mettiamo sul sedile?-
- ok. Hai ragione, è pesante - continuò uscendo, seguito da Robin, per adagiarlo sul sedile
- che ha?- chiese Artemis rude, ma anche preoccupata. Robin stava impazzendo: La navetta non scendeva; erano ad ottantamila metri di altezza e lui non era ancora riuscito a superare il trauma della sua infanzia; KF stava male; dovevano recuperare Babs; 
- Rob, tutto ok?- chiese Stella sorridendo giusto per rassicurarlo. Robin in quel momento nella sua testa stava gridando, immaginandosi di gridare a Stella Rubia
- si, perché?- rispose guardandola come se tutto fosse normale, cosa stava succedendo? Wally aveva perso i sensi e si interessavano di lui?
" perchè mi chiedono se sto bene? Non ho niente! Wally è svenuto, che ho che non va? Perché si preoccupano di me! Gli ho detto che sono un assassino, pensavo mi avrebbero odiato....invece no! Si prendono cura della più inutile forma di vita umana nell'universo infinito, che ha ucciso, che ha fatto solo male, che ha mentito, ha fatto soffrire e non fa altro che danni!"
- stai tremando - chiarì lei. Robin guardò il suo braccio che tremava come si trema di solito nelle fredde giornate d'inverno quando il vento ti colpisce. Ma non per il freddo, quelli non erano brividi.... Il ragazzo la guardò in quegli occhi smeraldo 
- saranno i nervi - rispose tranquillamente - niente di che, tra un po' passa -. Invece ora si che era spaventato: come avrebbe aiutato Wally se anche lui si fosse ammalato?
- sei la persona più tranquilla qui dentro, vallo a dire a chi sai tu i nervi - disse Artemis 
- vuol dire che l'indice di tranquillità qui dentro è molto basso - rispose guardando Wally che sembrava riprendersi 
- che è successo?- chiese flebile il velocista 
- le patatine ti hanno fatto male - rispose Robin. Quella era la sua unica ipotesi in quel momento 
- a..anche a te?- chiese allora tossendo, con tono sarcastico però
- Robin, il problema è risolto possiamo atterrare - annunciò Cyborg sollevato - appena  arriviamo a terra ti faccio un controllo completo. Anche a Kid Flash-
- sto bene - rispose con fermezza. Il suo pallore però diceva il contrario e quel tremore era allarmante 
- no, non stai bene - replicò Megan guardandolo - una persona che sta bene non ha questi sintomi - e lo indicò
- occhi rossi, pelle bianca, non è che sei un vampiro ?- chiese BB spuntando di colpo
- no - rispose secco. BB non sembrava convinto... - aspetta...- continuò andando vicino un vetro stendendo un braccio per farlo colpire da un raggio di Sole che entrava e "straordinariamente" non si bruciò, così poté ritrarlo - no-
- menomale, altrimenti avrei dovuto infilarti un paletto di legno nel cuore - Robin sgranò gli occhi. Lo guardava sorpreso, ma BB prese quello sguardo come una dimostrazione di terrore puro - scherzavo! Non ti spaventare-
- lui spaventato di te!?! Impossibile, già è pericoloso così, figurati se diventa un vampiro - disse Jason. Robin pensò alle sue parole
- vi avviso siamo in fase di atterraggio. SEDETEVI!- urlò Megan

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Capitolo 29
*** vi proteggerò anche a costo della vita p3 ***


Tutti si sedettero preoccupati per le condizioni in cui Megan avrebbe dovuto fare atterrare la Bio Nave. Pensavano tutti la stessa cosa:  "ci schianteremo".
- Rob, che ne dici di fare un giro di ricognizione non appena atterriamo?- chiese l'aliena. Il ragazzo annuì apparentemente calmo.
- Perché appena atterriamo? Scommetto che sa volare - disse Jason sorridendo incrociando le braccia e accavallando le gambe.
- Da dove viene questa pensata?- chiese il ragazzo meraviglia lanciandogli uno sguardo glaciale che lo fece sobbalzare. Richard pensò amaramente "ancora nessun colore".
- Sei Robin no? Pettirosso, devi saper volare - rispose il criminale sorridendo, quasi fosse un ghigno . Robin sospirò e trattenne una brutta risposta che avrebbe sicuramente portato ad un nuovo litigio.
- ora che ci penso, perché Robin?- chiese Stella sorridendogli curiosa. Il ragazzo venne colto alla sprovvista e non sapeva cosa rispondere.
- Ecco....- non gli veniva nulla in mente, assolutamente nulla.
- Perché tecnicamente è il contrario di Batman. Batman è glaciale, fa paura - iniziò Wallace sorridendo - con lui è diverso, lui ecco è più solare, e ride di più, però prima di vedere questo bisogna sbloccarlo -
- che intendi con...- disse Robin non capendo se fosse un insulto o un complimento.
- CI HO MESSO SEI MESI PER VEDERTI RIDERE CAVOLO!- urlò KF scattando in piedi dopo essersi slacciando la cintura
- non è così tanto tempo se ci pensi su - disse guardandolo con aria consapevole. Per poi sorridergli quasi ghignando.
- e nove anni per farti togliere la mascherina quand'eri Robin che sommiamo ad altri tre per farti ammettere certe cose. Comprendi?-

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Capitolo 30
*** vi proteggerò anche a costo della vita p3 ***


- devo ammetterlo, è stato divertente vederti impazzire per capirlo - sorrise malefico, con il suo solito ghigno. KF lo guardò scioccato. Come faceva il suo migliore amico a dargli così tanto sui nervi? Era un piccolo bastardo, non c'era altro da dire, nessun'altra definizione o aggettivo adatto a descriverlo unendo sua la sua positività che... tutto il resto.
- Pensavo fosse batman ad essere iper protettivo - urlò esasperato, cercando di trattenersi da strozzarlo. Gli altri si misero a ridere vedendoli litigare così. Robin era troppo divertente a volte, a volte.
- Si, all'inizio, poi ho trovato il lato positivo - sorrise, questa volta pienamente, commuovendo le ragazze.
- ti tirerei un pugno - disse il velocista. Poi si alzò in piedi e lo abbracciò sorridendo, sollevandolo facilmente da terra. - Hei, sei leggerissimo -
- grazie al cavolo, mi hai tolto tutte le pistole, proiettili e ogni altro tipo di arma, ognuna di queste pese tra i quattro ai cinque chili...- spiegò. KF prese l'amico da sotto le ascelle, coperte dalla maglietta e osservò l'esile figura del suo migliore amico, era piccolo e scheletrico, ma aveva anche lui i suoi muscoli, molto allenati. Semplicemente per lui la pubertà non era ancora arrivata, ma quando avrebbe iniziato a crescere smettendo di essere definitivamente quel bambino che conosceva... sarebbe diventato un modello e le ragazze sarebbero svenute solo a vederlo.
- Devi crescere - decretò, ottenendo uno sguardo seccato e quasi arrabbiato.
- Davvero? Pensavo di dover rimanere per sempre così, stile Peter Pan -. 
- Lui è più alto...- sussurrò, posandolo gentilmente sul sedile e legandogli la cintura, troppo larga per quel ragazzino. - Devi mangiare più cibo spazzatura, sono strapieni di steroidi e tutto il resto -. 
- E' perfetto così - obbiettò Zatanna sorridendo.
- Disse la EX - rispose Kid Flash quasi dicendo: " l'hai mollato perché non ti piaceva, dì la verità!".
- Non l'ho mollato soltanto io, ci siamo mollati insieme! Era per una giusta causa! - continuò lei anche se non aveva un ottima difesa.
- Giusta che? Si ci molla e basta! Aspetta, non dirmi che pensavi che ci saremmo lasciati stile " ti amo troppo per questo ti lascio andare "- rimbeccò Robin guardandola esterrefatto.
- Eccoti, dov'eri finito !?!- il velocista sembrava commosso, infatti con un dito si tolse una ''goccia'' dall'occhio destro, molto delicatamente, con il labbro inferiore tremolante.
- Sei un bastardo, ecco cosa, almeno addolcire il tutto?- disse Artemis rimproverandolo.
- Ah, ok. Allora, siccome il re degli unicorni king LoveSweetie ci ha detto che per salvare il suo regno Sugar Kingdom dovevamo mollarci, così ... - rispose in tono monotono.
- Woah, non ti credevo capace di pensare cose così dolci!- disse KF guardandolo preoccupato, per poi mettergli una mano sulla fronte per vedere se aveva la febbre.
- Che? Io ti stavo raccontando il film horror dell'altra sera!- rispose lanciandogli uno sguardo a dir poco scioccato.
- Film Horror? Quello non è un film horror, è la saga di Pretty Pretty Pegasus !- spiegò Megan - è un cartone animato per bambini -
- fanno vedere queste cose ai bambini!?! - disse spalancandò gli occhi e alzandosi in piedi sul sedile, scivolando via dalla cintura di sicurezza. - Chi è così stupido da fargli vedere cose così terrificanti! Non dormiranno la notte! -. KF gli sorrise e capì il malinteso
- stiamo scherzando, non fanno vedere quelle cose ai bambini, sta seduto -
- stai mentendo - dichiarò l'altro dopo un attimo di silenzio.
- NO!- protestò il rosso, beccato in fragrante.
- si, hai la faccia da bugia palese, ti tocchi il braccio destro e batti il piede a terra - rispose l'altro tranquillissimo. KF rimase scioccato: Rob si accorgeva di tutto, inutile provare a nascondergli qualcosa, l'avrebbe capito in ogni caso... era un pipistrello dopo tutto, faceva parte della Bat family.
- Come sarebbe a dire faccia da bugia palese! Io non ...- Robin usò il cellulare per scattargli una foto e fargliela vedere. KF notò che teneva le sopracciglia alzate, gli occhi apprensivi e la bocca... le labbra si contraevano in una smorfia unica e indescrivibile. 
- oh... ehm... non ne avevo idea -. Si sentì uno scossone. Il ragazzo dai capelli neri per poco non cadde dal sedile. Erano atterrati.

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Capitolo 31
*** vi proteggerò anche a costo della vita p 4 ***


- Rob, scendi di lì, piccoletto - disse Megan. Il ragazzino prese un bel respiro, sforzandosi di non incavolarsi e risponderle male. In realtà pensava " Controllo delle emozioni, basta lasciarsi andare... Batman mi odia per questo, devo reprimerle... perché per lui è così facile ?".
- Perché a lei non rispondi male?- chiese Jason curioso, vedendo quell'insolita reazione.
- Non voglio che chieda alla streghetta di spedirmi in un'altra dimenzione - rispose saltando giù dal sedile. Zatanna spalancò gli occhi per poi guadarlo minaccioso.
- Streghetta eh?-
- Scusami, ma non mi chiedevi di essere chiamata così quando...- iniziò, con sguardo perplesso, venendo interrotto dalla ragazza dai capelli biondi, Artemis.
- Chiamasi nomignoli che si danno in una relazione, sei negato in queste cose -  
- ma che senso ha? - risposero esasperati i maschi presenti. Nessuno di loro era veramente grandioso nelle relazioni, tranne Robin e Kid Flash che erano dei gigolò persi.
- In ogni caso, basta scherzare, il viaggio basta e avanza - disse Robin riportandoli alla realtà
- non metterai su la faccia da " pipistrello in missione " - lo sgridò BB. Gli altri annuirono essendo d'accordo.
- No, metto la faccia " smettetela di fare gli idioti, siamo in missione, avete solo diciassette, diciotto anni e non ha senso morire per una piccolissima distrazione" - disse con tono distaccato e irritato per quei discorsi che reputava da sempre inutili.Gli altri lo guardarono scioccati. Non avevano mai osservato le loro missioni da quel punto di vista - va bene?-.
- S..S..SI SIGNORE!- dissero tutti scattando in piedi e mettendosi sull'attenti come soldati: schiena dritta, petto gonfio, espressione intimida e determinata, mano portanta saldamente alla fronte. Lo sguardo era l'imitazione perfetta di quello di Batman.
 

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Capitolo 32
*** vi proteggerò anche a costo della vita p 5 ***


- forte... come ho fatto? - si chiese il ragazzo meraviglia. Wally rise vedendo l'espressione perplessa dell'amico, seguito dagli altri meno Cyborg. Egli lanciò uno sguardo d'intesa a Megan che gli passò una siringa di nascosto. Poi il mezzo robot ,ora non più tanto mezzo robot, si avvicinò a Wally, gli prese il braccio e vi infilzò. Il velocista smise di ridere, urlò per il dolore e guardò il sangue che riempiva l'oggetto sbiancando.
- Hei, Wallace?- lo chiamò Beast boy scuotendolo mentre veniva estratto l'ago. Robin dovette prenderlo prima che cadesse svenuto a terra e sbattesse la testa contro il sedile.
- Sul serio? Anche emofobo? - pensò ad alta voce seccato facendo ridere gli altri. Tirò un sospiro di sopportazione mentre il rosso rinveniva.
- vedi che ora tocca a te - lo informò Cyborg
- sai se ci sono batteri, virus, qualsiasi tipo di agente patogeno lì dentro? - chiese guardandolo sospettoso e anche ghignante.
- Non ce n'è  - rispose l'altro - e ti conviene non fare storie, guarda cos'ho!- mostrò un'oggetto nero lucente... un'arma... una pistola.... la sua pistola. La sua preferita in assoluto.
- Cyborg, mettila giù prima che ti uccide - disse Kid Flash indicando il corvino che sembrava stare andando a fuoco dalla rabbia - e io non lo farei arrabbiare se fossi in te -.
- Dai... il braccio prego - Robin lo estese lentamente verso di lui, senza smettere di fissare la pistola che teneva nella mano scura destra. Ci volle poco per prendere il sangue e lui almeno non svenì.
- Ora posso riavere la...- provò a chiedere ma Cyborg gli arruffò i capelli sorridendo e rispose:
- No - 
- Ma perché no!?! - obbiettò sentendo il mondo crollargli addosso. Wally fece segno a Cyborg di tagliare lì la conversazione, venendo poi incenerito con lo sguardo .
- Perché un sedicenne non dovrebbe averla - disse sorridendo e portandogliela via. Jason gliela prese sorridendo sadico.
- Sta tranquillo Robbie, non lo ammazzare - cercò di dire Wally abbracciandolo e accarezzandogli la testa per calmarlo - piano... fai il bravo ragazzo... so che tu non ti arrabbi per una minaccia -
- Cosa vorresti dire, JT? Ce l'ho da quando avevo tre anni, non puoi...- venne interrotto dal criminale che guardò Megan ghignante. La ragazza fece uscira dal pavimento un tritura tutto, usando pezzi della materia organica modificabile della bio nave. JT si avvicinò pericolosamente ad esso mentre Superboy e Speedy tenevano il ragazzino. La SUA arma era tenuta sospesa sopra un trita tutto .- Ti prego, no, non quella, quella no. Tutte ma non quella. Ti prego -. Tirò un sospiro cercando di pensare normalemente, di non andare in iper ventilazione o farsi venire una crisi.- Non dici davvero Jason, è uno scherzo, giusto?- disse entrando evidentemente nella sua prima fase di panico: negazione. - Voi tre perché lo aiutate?!-
- PERCHE' VOGLIAMO CHE SMETTI DI USARLA! - risposero tutti insieme. In realtà volevano fargli prendere uno spavento e avevano deciso tutto con la telepatia creata da Megan.
- Se mi facessero male non faresti così - disse Wally guardandolo come un cerbiatto ferito che chiede aiuto. Wally ovviamente non sapeva niente del piano.
- non ora Wally, sto cercando di fermare un omicidio - lo zittì fissando l'oggetto che si avvicinava pericolosamente alle fauci di materiale alieno che in quel momento era duro come il diamante, cercando di farsi lasciare andare. 
- Quindi... non ti importa di me...- sussurrò il velocista abbassando la testa e scendendo dalla bio nave. Robin si liberò e se ne fregò altamente dell'arma passandogli accanto e gli corse dietro.
- Woah, ha lasciato perdere " l'omicidio " per Wally... interessante, allora gli importa di qualcuno - osservò JT lanciando l'arma a BB, che la mancò, anche Cyborg provò a prenderla ma riuscì solo a farla finire nel trita tutto. Il suono fu abbastanza ... spaventoso. Non per il rumore in se stesso, ma per quello che sarebbe successo loro per averlo fatto. Corsero fuori non trovando i due... gli si gelò il sangue nelle vene quando si voltarono e notarono Robin in costume, che fissava la sua ex arma. Wally corse da lui e provò a smuoverlo siccome non reagiva a niente. Non urlava, non stringeva i pugni, non aveva ancora polverizzato nessuno. 
CHE COSA. AVEVANO .FATTO.
- Richard.... dai, era solo un'arma, rispondi per favore -. Il ragazzo si girò di scatto e scese dall'entrata dell'astronave aliena, con passo leggero, silenzioso e veloce... troppo veloce per lui. Wally con la super velocità andò davanti al "criminale". 
- Pensavo fosse uno scherzo, ma siccome non lo era... hai presente il detto che dice :' è il mio migliore amico, spezzagli il cuore e io ti spezzo le gambe?". Ecco funziona allo stesso modo, anche se penso che tu non gli abbia proprio spezzato il cuore - a Jason arrivò un bel pugno nello stomaco carico elettricamente perché il velocista aveva fatto vibrare le molecole inavvertitamente. - Prova a fargli di nuovo una cosa del genere e non sarò così clemente -. Raggiunse Robin orgoglioso di aver finalmente aiutato il suo migliore amico e di non essere stato salvato da lui. 
Perché teneva così tanto a quell'arma? Ci aveva salvato Wally quando l'aveva conosciuto per la prima volta a quattro anni; aveva conosciuto il signor Gordon per quella, e gli aveva salvato la vita, conoscendo così Babs che per lui era una sorellina da proteggere; era l'arma della sua famiglia, l'aveva usata anche suo padre... non sapeva perché l'aveva, era troppo piccolo per capire, ma una volta vi erano le sue iniziali scritte, coperte poi dal graffio sulla canna; ci aveva girato il mondo, si era esibito come il più talentuoso cecchino esistente, con il circo che sostava ogni volta per quattro mesi all'anno a Gotham, poiché il signor Halie aveva degli affari lì; Bruce l'aveva trovata e capendo gliel'aveva "restaurata", mostrando così l'affetto di un padre che provava per il suo nuovo figlio di nove anni. Quell'arma era custode dei ricordi più belli che aveva e ora era... era... distrutta, per uno stupido scherzo! Basta, non poteva pensare a questo. Babs era la priorità in quel momento. Aveva perso fin troppo tempo. Sentì Wally chiamarlo, cercandolo e scosse la testa. Doveva cercarla da solo: era una trappola, lo sapeva. Non voleva che loro si facessero male per colpa sua. 
Saltò su un bidone dei rifiuti chiuso, da lì sulla finestra che sembrava più che altro un buco nel muro in cemento armato ruvido e grumoso. Da lì, con un salto accrobatico saltò sul tetto. Stava attento a non farsi ne vedere ne sentire. Un pensiero si insinuò nella sua mente e quello avrebbe causato molti guai, anche se sembrava formulato con tutta la bontà che gli rimaneva:" sono stanco di combattere, ma se devo... vi proteggerò anche a costo della vita ".
 

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Capitolo 33
*** la voce nell'ombra ***


Wally continuava a cercarlo sperando che non si fosse già cacciato in qualche guaio. Quel ragazzo in combattimento non si riusciva neanche sfiorare, e quell'uomo gli aveva fatto di tutto e di più, l'aveva quasi ucciso. Lo temeva, aveva paura.  E poi il velocista si era reso conto che forse avrebbe dovuto accorgersi di quello che l'amico passava, avrebbe dovuto aiutarlo... non cercare di farlo ridere o fargli combinare qualche pazzia che sicuramente gli era costata diverse cicatrici e ore di tortura. Lui... lui avrebbe dovuto accorgersene, soprattutto dagli incubi che da bambino Richard aveva. La prima volta che avevano fatto un pigiama party, bhé, lui aveva costretto il ragazzo a fare il suo primo pigiama party.
" Wally e Richard avevano saltato energicamente sul letto mangiando patatine e gelato ridendo. Richard però fu il primo a cui si scaricarono le batterie. Fece un grosso sbadiglio saltando meno in alto e portandosi la mano davanti alla bocca per educazione, Wally se ne accorse e smise all'istante la sua attività.
- Hei, già stanco? E' solo mezza notte -  Non sapeva che il bambino si era allenato tutto il giorno, svegliandosi alle cinque del mattino e non riposandosi un secondo.
- Dispiace, Wally. Sono stanco e...- l'accento russo/tedesco/rumeno non aiutava, e soprattutto aveva capito solo la prima parte di quello che gli aveva detto il rosso. Richard smise di saltare sedendosi sul letto e appoggiandosi alla spalla dell'amico accanto a lui.Poi notò che la manica della maglia del pigiama celeste alzata e sull'avambraccio vi era una pesante cicatrice ancora pienamente visibile. Fece per chiedergli come se la fosse fatta, ma si accorse che si era addormentato. Prese la coperta rossa e lo coprì, stando attento a non spostarlo perché un minimo movimento avrebbe potuto svegliarlo. Si sdraiò su un fianco tirandolo accanto a se lentamente, per poi coprirlo meglio e mettersi accanto a lui osservandolo curioso, mentre anche le sue palpebre lentamente si stancavano e si chiudevano pesanti. Dopo qualche momento sentì Richard muoversi quasi cercando di liberarsi da qualcosa. Spalancò gli occhi, si accorse del respiro affannoso del ragazzino e del fatto che Richard diceva quasi un sussurro qualche strana parola sicuramente appartenente ad una delle sue tre madre lingue. Lo scosse e Richard si svegliò, spalancando le palpebre e mettendosi seduto per calmarsi.
- piano Richard, calmati, incubo?- chiese il rosso sorridendogli fraternamente e imitando i suoi movimenti.
- N...n... non preoccupare te, non... non è niente - rispose regalandogli un sorriso spento e spaventato. Wally gli circondò le spalle con un braccio e lo tranquillizzò, parlandogli fin quando non si fu riaddormentato e questa volta tenendolo stretto a se per evitare che avesse un altro brutto sogno
". Aveva setacciato ogni magazzino per trovarlo, ma... dov'era?! Tornò indietro dai compagni ansimando non per la stanchezza ma per il panico.
- N...NON LO TROVO! - urlò per poco collassando.
- Quanto può essere andato lontano? E' solo un ragazzino - Disse Cyborg dimenticando per un attimo che si stava parlando di Robin, il primo ragazzo super eroe, allenato da mafiosi random e da Batman. C'era da preoccuparsi.
- Secondo me stava camminando e ha visto una pista, e siccome è la persona più curiosa sulla faccia della Terra, l'ha seguita e ta dha. E' finito da qualche parte - disse Speedy facendo spallucce - come mai così pauroso Wally?-
- Primo, Jason l'ha fatto arrabbiare, secondo non ho sentito alcun palo della luce abbattuto che finiva su una macchina, terzo... il nonnino è l'unica persona che riesce ad ucciderlo quasi. Nessuno riesce a sfiorarlo in combattimento... a parte Babs quando la lascia vincere perché gli secca allenarsi, e allora Babs lo capisce e lo insulta tutto il giorno e poi-- disse tutto insieme e veloce fin quando qualcuno non gli tirò uno schiaffo - grazie Artemis -
- Quarto, sei paranoico, vedrai che sta benissimo - completò Corvina facendolo calmare.
- Calmo... sto calmo - disse Wally respirando piano per poi urlare correndo via - Lo vado a cercare!-.
- Wall...- provò a chiamarlo Stella, ma il rosso se ne era già andato lasciando dietro di se la scia gialla e rossa e una volata di vento.
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Robin entrò nel magazzino numero quarantuno, da una finestra quadrata gigantesca, posta appena sotto il tetto. Non sapeva perché tutti i criminali adorassero i magazzini bui e giganteschi, ma... si ci ritrovava sempre! Comunque era certo che il segnale venisse da lì.
Era sul bordo della finestra e da lì saltò su una trave portante apparentemente molto pesante e in acciaio. Collegava due grosse colonne ed era molto in alto. Non c'era nessuno, almeno, lui non vedeva nessuno.
C'erano molte casse sulle pareti.
"ti hanno lasciato solo?"
Una voce rimbombò nella sua testa come un eco. Si chiese se l'avesse sentita veramente, perchè dopo un po' gli sembrò che quella fosse stata solo un rumore insopportabile.
" ti odiano adesso, lo sai? ". Questa volta era certo di aver sentito, e ciò lo spaventava: non avvertiva alcuno spostamento d'aria e non aveva sentito nessun rumore. Si guardò attorno mentre caricava la pistola. Ci fu una pausa, il silenzio era così denso e carico di tensione che un brivido iniziò a scuoterlo. Non era il buio, non era il fatto che era solo, e neanche il silenzio surreale a spaventarlo in se stesso. Era il fatto che sicuramente aveva a che fare con Iad e Babs... Babs soprattutto. Cosa le aveva fatto?
"Sei un assassino " l'eco iniziò a ripetere l'ultima parola con una piccola risata malvagia " tu non meriti di vivere ". Sentiva i muscoli lasciarsi andare, non erano più sotto il suo controllo eppure rimaneva in piedi. Il suo respiro rallentò, e divenne debole, smorzato, spezzato ogni volta.
" E' colpa tua se lei è morta ". La frase veniva detta in modo chiaro dalla voce femminile e inquietante, calda e apprensiva, ma nonostante questo fredda e spaventosa, alla quale subito dopo se ne aggiungevano altre, accavallate, frettolose, ghignanti
- Non ... non è vero -. " Non ti perdonerà mai, ti odia anche lei ".
- Non mi odia, smettila!-
" Ti odia! Come potrebbe mai voler bene al suo aguzzino!".
Robin aveva gli occhi spalancati, le iridi azzurre erano fisse davanti a se immobili. Il cuore iniziò ad accellerare, ma il respiro rimaneva lento.  - E' colpa mia -. Le sue labbra si inizarono a muovere da sole, pronunciando quelle parole.
" Esatto Richard. " Il suo nome venne ripetuto, era certo che chi lo pronunciava non era umano. Non poteva esserlo, semplicemente non poteva. " Anche Wally ti odia "
- anche lui... -
" Si, Richard ". Continuò ridendo armoniosamente "tutti loro ti odiano, vorrebbero che tu non ci fossi, che tu non fossi mai nato, hai portato nelle loro vite solo dolore. Tu vivi solo per loro, giusto? Non vuoi che a nessuno di loro si spezzi il cuore vedendoti morire, soprattutto Barbara e Wallace. Lei è morta e ora entrambi ti detestano ". Era solo nella sua testa, giusto? E allora perché sentiva quella sensazione. Quella sensazione che gli diceva... anzi, l'istinto gli diceva che quella voce stesse dicendo il vero. Wally lo odiava sicuramente, era colpa sua se lei era... era...
Perché non riusciva a pensarlo? Perché gli veniva così difficile? Aveva visto milioni di persone morire. Loro lo odiavano, loro erano la sua unica ragione di vita:i sui amici. Se lo odiavano, non aveva senso....
esatto, vedi che capisci ? Non ha senso ". Le gambe si mossero da sole verso il bordo della trave. Stava per fare un passo quando qualcosa lo acchiappò portandolo via di lì, facendo cadere l'arma con un tonfo sordo.
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Wally fece ancora una volta il percorso passando tra il ventisette e il venttotto, andando un po' verso sinistra, dopo aver superato quella fila per controllare quella successiva. Passando tra il trenta e il trentuno notò che dietro vi era un magazzino con una finestra con un foro circolare. Che vista acuta, questa era la duecentonovantesima volta che la guardava. Robin doveva essere lì, per forza! Corse così veloce salire la parete fino a quella finestra. Osservò da lì l'interno e notò una figura nera immobile. Quello era Richard che stava sicuramente osservando la "scena del crimine". Mise la mascherina anti gas supponendo che il ragazzo l'avesse messa per prevenzione.
Notò subito che c'era qualcosa di strano: ora Robin aveva iniziato a camminare verso il bordo, continuando a dargli le spalle, camminava verso il vuoto! Corse lì dentro e lo prese in braccio, portandolo a terra. Non si muoveva, che gli prendeva? Una volta a terra, tra le tante casse, lo guardò in volto, togliendogli la machera. Gli occhi azzurri erano semi aperti, e non rispondevano agli stimoli e agli impulsi.
- A quanto pare Robin non apprezza il mio genio - disse Iad avvicinandosi a lui lentamente, illuminato da una fievole luce mal messa. - Ho creato un tipo di ultra suoni... che avverano i propri incubi. Con me, sai, non ne ha mai avuti, non ci pensava. -
- Che vuoi insinuare?- chiese togliendo la maschera anti gas capendo quale fosse il problema.
- Gli ho sempre fatto spegnere le emozioni, lui lo può fare. Per riaccenderle però... basti tu. Per lui sei speciale, conti qualcosa, dalla prima volta che ti ha visto sapeva che era così. Un tuo sorriso e tutto il lavoro fatto per fargli spegnere le emozioni va in fumo - Era davanti a lui, minaccioso e imponente. Mostrò le braccia, facendogli capire che era disarmato e provò a prendere il nipote, ma Wally lo allontanò stringendolo a se protettivo, scattando indietro con la super velocità arrivando con la schiena contro il muro.
- Andiamo, rispondi - lo scosse ancora senza risultato.
- Fin quando gli ultra suoni sono attivi non ti risponderà - ghignò l'uomo mostrando un telecomando nero.
- Che cosa vuoi?- chiese Wally respirando irregolarmente per il panico che prendeva ancora una volta possesso della sua mente.
- Voglio che tu lo lasci stare, voglio che tu gli faccia credere che lo odi, voglio che lui creda che tu non lo abbia mai voluto come amico - dichiarò l'uomo indicandolo.
- p...perché? - chiese il rosso. Non poteva farlo, avrebbe distrutto la loro amicizia, Robin non avrebbe mai smesso di volergli bene, l'avrebbe semplicemente fatto soffrire tantissimo. Non poteva farlo senza un motivo valido.
- perché così spegnerà le emozioni e non le riaccenderà mai più. Può farlo, può dimenticarle, può dimenticare tutto quello che è successo, non lo fa perché dimenticherebbe i momenti passati con te e Batgirl. Così soffre e basta. Non capisci? - spiegò smettendo di ghignare e assumendo un'espressione arrabbiata. Possibile che stesse solo cercando di proteggerlo? O faceva parte del suo piano? Ma certo, Robin non avrebbe più pensato a cosa fosse giusto o sbagliato, non avrebbe avuto più un controllo, sarebbe stato il mostro che Iad voleva. L'uomo mostrò ancora il telecomando e spense gli ultrasuoni scomparendo in un ghigno.
- Robin, hei, amico?- il ragazzo prese coscenza di se e del luogo in cui si trovava lentamente. Sbatté le palpebre più volte e finalmente Wally lo aiutò a stare in piedi con gran successo.
- Wally?- il rosso lo abbracciava strettamente, non facendolo muovere.
- Finalmente, mi hai fatto spavent....- Notò che stava cercando di staccarsi disperatamente da lui, cosa che non avrebbe fatto vedendo la paura negli occhi verdi. - Che hai?-
- lasciami - sussurrò stanco. Non era normale quel comportamento. Robin avrebbe visto la paura negli occhi di Wally e gli avrebbe concesso quel momento. Era evidentemente turbato, ma cosa poteva aver visto per spaventarlo così tanto?
- No, sei evidentemente spaventato, voglio che tu ti sfoghi, che tu mi dica tutto. Non puoi essere sempre tu a consolare me - insistette stringendolo ancora di più.
- Non ne ho bisogno, lasciami stare - rispose calmo, scappando dall'abbraccio. In realtà dietro quell'ordine vi era celata un po' di rabbia. - D...dobbiamo trovare Babs -
- Sei stanco - obbiettò il velocista. Era anche lui sconvolto, aveva visto Robin buttarsi dalla trave. Il ragazzo aveva provato a suicidarsi, inconsapevolmente, ma l'aveva fatto.
- Ti ho detto che sto bene! - replicò con più rabbia, poi prese un respiro e cercò di calmarsi. A Wally parve ovvio che aveva visto qualcosa che lo riguardava.- Scusa ... non volevo -
- Non stai bene - ripeté il velocista avvicinandosi lentamente come cercando di non spaventarlo. Richard non lo guardava, il suo sguardo era rivolto verso terra come trattenendo le lacrime. E si, tremava. - Che cosa hai visto?-
- Non lo so. Non c'era niente... solo una strana voce - il velocista lo strinse a se lentamente per le spalle, mettendo una mano sulla nuca del ragazzino, premendo la sua testa contro il proprio petto.
- Che diceva?- Chiese ancora accarezzandogli i capelli soffici neri. Non rispose - che diceva Richard? Dimmelo.... ti prego -
- tu....tu mi odi?- chiese finalmente alzando lo sguardo cercando gli occhi verdi. "Così soffre e basta. Non Capisci?". Quelle parole gli rimbombavano nella testa. Al diavolo! Robin aveva bisogno di lui.
- Certo che no, come potrei odiare il mio migliore amico? Era questo che diceva quella voce?- .

 

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Capitolo 34
*** genio o assassino? p1 ***


- come puoi non odiarmi... ti ho nascosto tutto, non ti ho mai detto che sono un assassino e... - sussurrò, mentre si sforzava di non piangere. Sentiva lo stesso qualcosa in gola, e gli occhi pizzicargli fortemente.
- Robin, non è colpa tua, tu non potevi farci niente ! Ti avrebbe ucciso - disse Wally stringendolo ancora di più come se quello fosse l'unico modo per non farlo più andare via.
- smettila di giustificarmi - mormorò non riuscendo più a trattenersi. Kid Flash gli stava facendo male e non fisicamente. Cercava di giustificarlo, cercava di volergli bene ma Robin sapeva che doveva lasciarlo andare perché il rosso non meritava assolutamente di avere un killer come migliore amico. E non poteva rimanere a Ghotam! E...e... Lui non sopportava di vederlo triste e lo sarebbe stato, si, Wally sarebbe sicuramente arrivato a piangere quando sarebbe tornato a Jump city. - L...lasciami - .
Kid Flash sciolse l'abbraccio lentamente temendo che scappasse via. Notò lo sguardo triste negli occhi del ragazzino
- Wally... mi dispiace, ma... non riesco a reggere tutto questo -. Il rosso lo guardò scioccato, cosa stava per dire, voleva suicidarsi? No... gli aveva Bro promesso di non farlo mai e poi mai - voglio spegnere le emozioni e questo comporterà perdere ogni singolo ricordo di ciò che ho provato...-.
- No, non lo puoi fare - disse spalancando la bocca. Aveva appena capito tutto. Non avrebbe provato niente stando dalla parte dei buoni. Niente. E sapeva per certo che tornado rosso era passato dalla parte dei cattivi per comprendere le emozioni umane e riuscirne a provare. Ecco cosa voleva Iad! Sfruttare tutto questo per avere Robin dalla sua parte!
- certo che si !- protestò il corvino. Wally non sapeva che fare, o che dire...
- promettimi che non lo farai almeno non fin quando non troviamo Babs - disse sorridendo. Il ragazzo ci pensò un attimo poi annuì poco convinto - bro promessa indistruttibile -
-  ti bro prometto industrittibilmente che non lo farò fin quando non troviamo Babs - chiuse la mano in un pugno e lo batté contro quello di Kid Flash.
- Te lo vuoi fare un giretto?- chiese invitando a salirgli sulla schiena sorridendo.
- No... troviamo Babs - negò. Iniziò a guardarsi intorno in cerca di indizi utili. Il timer! Se l'era dimenticato! Quel biglietto! Diceva che non dovevano perder tempo! Doveva trovarla! Sentì i pensieri dei suoi amici non molto distanti da loro accavallarsi nella sua testa. " Dove saranno? Che stanno facendo? Come mai non è esploso nulla? Ce l'avrà ancora con me? E se Iad avesse fatto loro del male? " Non finiva di sentirne uno che subito ne percepiva un altro, poi, ad un tratto senza volerlo sentì Babs " Richard, non ascoltare Iad... ti prego, fai che non ti faccia del male " . La sentiva, era vicina, ma dove? 
- Rob, ci sei? Hei?- chiese Wally passandogli più volte la mano davanti agli occhi preoccupato.
- Wally, la senti pure tu?- rispose il ragazzino lanciandogli un rapido sguardo.
- E' di nuovo quella voce ?- chiese mettendogli una mano intorno alle spalle in modo protettivo. - Non la ascoltare -.
- No... non è quella - . Wally era stupito e curioso. Robin non sembrava preoccupato, anzi era contentissimo! E' fu ancora più sorpreso quando lo afferrò per l'avambraccio e lo trascinò correndo verso delle casse rovinate di legno. - Che ti prende? Little bird?-. Il corvino provò a spostare una di quelle senza successo, così il rosso lo aiutò notando che erano veramente pesanti. A lavoro finito notarono una grata in legno con un lucchetto.
- HEI! C'è nessuno?! - Urlò la voce di BB.
- Venite subito qui - disse Wally trascinandoli tutti lì velocemente, mentre Robin scassinava la serratura del lucchetto in ginocchio a terra.
- Che sta facendo?- chiese Stella non capendo cosa stesse succedendo.
- Non lo so, ormai non glielo chiedo più. Lo lascio fare - rispose il rosso incrociando le braccia al petto aspettando. Vide Richard che si alzava e che apriva la grata. - Rob, dobbiamo andare a cercare Babs, mi spieghi che c'entra questo?-
- mi devi un senza domande - rispose Robin guardandolo con un ghigno.
- Robbie... il senza domande non si può usare in missione. Ne abbiamo già parlato - replicò Wally provando ad avvicinarsi ma il ragazzo era completamente preso da quel buco nel terreno e si allontanò.
- Ok. Io ci vado, stavo semplicemente provando a convincerti. Sappi però che se incoccio qualche strana persona con i capelli bianchi con un coltello in mano...- disse stuzzicandolo mentre scendeva lì sotto.
- Ok, vengo, rompiscatole -. Lo seguì prendendogli prima però la torcia dalla tasca. - Ti tirerei un pugno -.
- Perché gli ha chiesto di venire? Conoscendolo l'avrebbe scaricato qui e sarebbe sceso senza dirgli niente - aggiunse Speedy guardando il ragazzo dai capelli rossi sparire nell'ombra.
- In effetti non è il tipo... chissà che cosa sta pianificando quel piccolo maniaco - rispose Artemis avvicinandosi alla grata e scendendo anche lei seguita dagli altri.  
- Piccolo maniaco? Sul serio?- chiese Robin comparendole come una sagoma nera nel buio del cunicolo. Artemis sussultò per la sorpresa, ma ribatté,
- Tu non sei normale, almeno... non crederai che il tuo cervello funzioni normalmente -
- No. Funziona meglio - disse Wally ridacchiando mettendogli un braccio intorno alle spalle. Richard abbassò lo sguardo con tristezza, non apprezzando quel contatto. - Giusto?-
- Sarebbe un altro modo per dire che sono un nerd?- . Assottigliò lo sguardo fissandolo dritto negli occhi.
- Si, probabile, perché?-. Wally non riuscì più a trattenersi e scoppiò in una risata, prendendolo per le spalle non riuscendo a reggersi in piedi. - Lo so. Ma non è colpa mia se sei un nerd con una pessima condotta!-
- o un bullo con ottimi voti - continuò Superboy sorridendo.
- Questo mi piace di più - disse Robin con un sorrisetto malizioso.
- Sai che significa? - Chiese Kid Flash. Il ragazzino ci pensò un attimo e scosse la testa - piccolo ignaro Robbie, quando ti abbiamo tagliato tutte le parolacce dal dizionario non pensavo che sarebbe successo questo -
- gli avete eliminato tutte le parolacce dal dizionario?- chiese BB scioccato . - Bullo però non è una parolaccia -
- ci siamo sbizzarriti, io e Babi - pensò Wally sogghignando.
" - Hei, Wally, Barbara... che stavte facendo?- chiese il ragazzino entrando correndo dalla porta, saltando sul divano accanto al rosso.
- Niente Richard. - Disse il futuro Kid Flash freddamente.
- Ho favto qualcosa? Se è covzì mi dispiage - disse subito abbassando il capo. Gli altri due sorrisero e si affrettarono a rispondere calmi.
- Hai presente quando ci hai fatto vedere come memorizzi le pagine? Ecco. Ci è venuta un'idea per aiutarti con l'inglese - disse la ragazza sorridendogli mentre cancellava con il correttore alcune cose su un  grosso libro. Wally abbracciò il corvino facendolo sedere sulle sue gambe. Portò con una mano la sua testa sul proprio petto e iniziò a giocherellare con i capelli neri.
- Abbiamo deciso di darti un vocabolario da imparare con tutti i termini, tranne quelli volgari -. Il piccolo annuì e scattò andando vicino Barbara per vedere che stesse facendo.
- cvé significa "tro...."- Wally lo tirò via prima di fargli finire di leggere la parola - hei!-
- è una brutta parola, vieni qui, guarda la tv e dormi che è tardi e domani sembri un cadavere - "

- Dovevate sentire che accento che aveva. Era una cosa dolce impastata con non so quante cose zuccherose -. Robin provò a ribattere, ma non riuscì a pensare a niente. E che cavolo! Era Wally quello!
- Me lo fai sentire? Ti preeeeego - chiese Zatanna sorridendo.
- NO! - si sottrasse alla presa di Wally con uno scatto fulmineo e riprese a camminare al buio senza problemi.
- L'ho sentito anch'io e lo sfottevo dalla mattina alla sera. Era la cosa più dolciosa del mondo - rispose Jason ridacchiando facendo arrabbiare il principe di Ghotam. Le lame affilate lo inchiodarono al muro, attaccato per lembi dei vestiti segnando la sagoma del suo corpo.
- allora te lo spiego così perché altrimenti non lo capisci. Non devi parlare, respirare, fare niente se sei a meno di trenta chilometri di distanza da me, perché a me l'arrabbiatura passa dopo un anno intero se sei fortunato e già tu mi hai rotto le scatole. Chiaro?- Il ragazzo al muro annuì spaventato. Prese un bel respiro e si calmò.
- Ma non ha fatto nient...- provò a dire Wally. Notò subito lo sguardo omicida del ragazzo e si zittì.
 

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Capitolo 35
*** genio o assassino?p2 ***


-  ok, lo ammetto. Mi dispiace! - Disse Jason sorridendogli fraternamente - Non volevo triturare la tua arma preferita!-
- L'hai fatto - si intromise ancora il rosso provando a fare lo sguardo " ti voglio ammazzare ma non posso", ma gli uscì solo una strana  e buffa smorfia.
- Wally, lo sguardo omicida non si fa così - lo rimproverò Robin poi gli mise una mano sulla spalla - ma ti do dieci però per la buona volontà -.
- Aspetta, quindi tu sai di far paura !- Rispose BB indicando il corvino che lo squadrò da capo a piedi, poi liberò Jason premendo un pulsante celeste disegnato sullo screen del suo cellulare, richiamando così tutte le sue lame nella mano libera.
- Grazie... quindi, mi hai perdonato?- chiese sorridendo imbarazzato JT portandosi una mano dietro la nuca. - Sono salito o sceso di livello sulla scaletta "persone che ho incontrato e che non sopporto?"-.
- Sei salito al secondo posto - rispose guardando serio il cellulare, dandogli le spalle, e ricominciando a camminare.
- Hai sul serio una scaletta del genere? Quando l'hai inventata?- Osò chiedere Cyborg seguendolo.
- Ho una scaletta per ogni cosa o tipo di persone - dichiarò ridacchiando in modo spento.
- Ok. Tu sei strano - lo quasi incolpò Artemis sorridendo. Quel ragazzino era straordinario e ti sorprendeva sempre in tutti i modi, belli e brutti.
- Meglio di " noioso" o cose del genere - scrollò le spalle staccando un attimo gli occhi dallo schermo.  Wally osservò l'amico e tirò un sospiro. Gli circondò il collo con le braccia stancamente e si lasciò quasi trascinare, sapendo che tutto il suo peso sarebbe stato troppo per lui.
- Robbie. Ti prego. Dì qualcosa di sarcastico, trova un nuovo soprannome / insulto a chiunque, inventati una nuova parola, spacca qualcosa. Ti prego. Tutto ma non farmi annoiare così -.
- No - rispose freddamende il corvino senza scappare alla presa, continuando a camminare calmo, ma attento.
- Daaaaaaai. Almeno dimmi che ci facciamo qua sotto - continuò a lamentarsi il rosso.
- Cerchiamo Babi - dichiarò come se fosse la cosa più ovvia del mondo, con un po' di allegria.
- E perché proprio qui? - chiese KF alzando un sopracciglio mentre poggiava il mento sulla testa dell'amico.
- Il segnale veniva da qui, abbiamo trovato uno strano corridoio buio con evidenti tracce di trascinamento per terra - rispose prendendo il cellulare da chi sa dove e iniziado a fare le sue cose da Hacker.
- Forse tu super genio riesci a vederle, ma per noi comuni mortali non c'è luce e quindi non si vede niente - precisò Artemis con rabbia.
- Artie, non c'è bisogno di arrabbiarsi - rispose con un ghigno il ragazzino aumentando la quantità di luce prodotta dal cellulare e puntandola a terra. Il suolo era sabbioso e c'erano alcune linee tracciate, per l'esattezza due equidistanti tra loro e continuavano per un bel po'.
- chiamami di nuovo Artie e ti spezzo tutte e duecentosei ossa - lo minacciò la bionda.
- Lascialo stare! - Urlò Wally mettendosi davanti a Richard in modo protettivo mentre il più "piccolo" rideva per la reazione.
- Artie è un nome simpatico, perché non ti piace ?- continuò mettendo le mani sulle spalle di Wally e issandosi, facendo capolino tra le spalle del rosso.
- Ti detesto maniaco -
- di cosa?- chiese Richard non capendo.
- Disordine/ Ordine dipende come ti gira, fumetti sui super eroi, informazioni, buio totale, creepy pasta, e selfie - 
- questo si chiama essere normali - disse Wally sorridendo all'amico che la guardava dubbioso. - A parte le informazioni, lì diventi uno stalker -.
- Sono giustificato. E' colpa di Batman - scese dalle spalle dell'amico arrivando a terra in equilibrio sulle punte.
- Lo sai? In questo momento sei carino - disse Zatanna abbracciandolo come per confortarlo. Provò a staccarla di dosso dispratamente senza riuscirci. Wally lo afferrò per l'avanbraccio e lo tirò via dalla presa della maga, troppo tardi. Gli aveva già dato un bacio... e non un semplice bacio sulle labbra, un vero e proprio bacio che non era stato ricambiato.
- Ora capisco perché è durata due anni - sussurrò il ragazzino con un ghigno. Stella era diventata una statua: aveva la bocca aperta, la sua mascella sembrava stare per cadere, i suoi occhi erano spalancati e scioccati.
- Vi siete a...a...appena... b..b..b..baciati - biscicò Megan.
- Già. Non male Zee - rispose il ragazzino mentre Wally lo sollevava da terra e lo portava via, ricominciando a camminare. Appena fu abbastanza lontano, lo rimise a terra e lo prese per le spalle avvicinandosi al suo volto per guardarlo negli occhi .
- Quella ragazza è una T****!- Urlò finalmente.
- Che significa?- chiese Robin sorridendo pensando fosse qualcosa di buono.
- Lasciala perdere -.
- Ma che sign..-
- Non lo devi sapere. E' una parolaccia super volgare -
- Ma...-
- No! Cattivo Rob, cattivo!-
- Non sono un cane -
- Sei un gattino allora -
- Neanche quello -
- Fai miao-
- Non cambiare discorso! -
- Non dirla e basta. Ok?- Disse calmo Wally sorridendogli. Robin incrociò le braccia al petto mettendo il broncio. Il rosso gli spettinò i capelli ridendo. - E non la frequentare più -
- Frequentare chi?- Chiese Zatanna comparendo facendo spaventare Wally - Gelosia portami via, vero?-
- Io non sono geloso! - Ribatté il velocista scattando davanti a lei urlandole.
- Perché dovrebbe essere geloso? - Chiese Robin poggiandosi alla spalla del rosso alzando lo sguardo per guardarlo negli occhi - E poi, voi sapete che significa...-.
Wally lo buttò a terra con una spinta, saltandogli addosso per mettergli una mano sulla bocca per zittirlo.
- No, Rob. Non si dice, è una brutta parola. E' una bruttissima parola. E' un insulto a tutte le ragazze del mondo! Non la puoi dire!-
- Gliene ho dette di tutti i colori, pensavo le avesse capite ormai - disse Jason. - Ah, e penso tu lo stia soffocando. Lascialo -.
Wally guardò il ragazzino sotto di lui in modo minaccioso e aggiunse: - non la dire più. Bro prometti industrittibilmente che non la dici più altrimenti non mi levo più -. Robin annuì lentamente e il rosso si alzò.
- Tutto... a posto?- chiese Zatanna. Robin con uno scatto fulmineo fu in piedi.
- Certo, perfettamente -.
- Allora, su che cosa stavate litigando?- chiese Artemis sorridendo.
- Non lo posso dire. La carota ambulante mi ha fatto promettere - ammise lanciandogli uno sguardo maligno.
- E' per il tuo bene - rispose Kid Flash sorridendogli.
- Pensavo che le promesse non contassero per te. Anzi, dipende come ti gira - insistette Artemis.
- La bro promessa indistruttibile è indistruttibile - Wally batté prima il pugno, poi diede il cinque, infine abbracciò fraternamente Robin, poi misero entrambi le mani sui fianchi con i loro sorrisi stampanti in faccia.
- Bro... cosa?- chiese Jason
- Bro promessa indistruttibile, non farmelo ripetere ancora perché sto già cercando di sorridere e mi sento un idiota - disse Robin tutto d'un fiato tornando tre secondi dopo serio, facendolo ridere. Ripresero a camminare.
- Mi stai dicendo che non ne hai mai fatta una?- Chiese il corvino inarcando un sopracciglio.
- No. E' una cosa stupida. Tutte le promesse possono essere distrutte, anche quella bro... cosa -. I due lo guardarono scioccati.
- Wally, JT non crede nelle bro promesse indistruttibili. Bisogna rimediare -. Il rosso annuì pensieroso mettendo una mano sul mento .
- Te lo spiego subito. Allora. Si fa una promessa con un tuo amico con cui hai molta affinità. Non puoi romperla - disse il velocista solennemente.
- Ma se la rompo che succede?- chiese il criminale. I due lo guardarono con orrore, addiritura il rosso si nascose sotto il mantello dell'amico che tremava.
- L'apocalisse per quei due idioti -. Rispose al posto loro Artemis.
- Grazie Artie !- Le urlarono in coro i due.
- Chiamatemi di nuovo così e finisce male - gridò loro minacciosa facendoli indietreggiare. Poi continuòa camminare lungo il corridoio buio, illuminato da una piccola torcia in mano a Miss. M.
- Pensi quello che penso io?- chiese Wally
- se stai pensando che Artemis è una serpe, si -.
- Si, lo sto pensando anch'io -.
- ZITTI E VENITE!- Urlò Speedy. Il velocista rise e prese una torcia elettrica illuminando di poco il terreno riprendendo a camminare seguito dall'amico. Tutti rimasero nel silenzio più totale per un bel po'.
- E comunque vi ho sentiti !- Sbottò Artemis guardandoli - soprattutto te, Grayson -.
- Comunque non mi hai ancora spiegato che vuol dire quella parola - riprese Robin. Wally si tirò una manata in faccia. Tirò un sospiro di sollievo e gli sussurrò  qualcosa all'orecchio - ah -.
- A posto? Babs mi ucciderà per questo -. 
- Non si dicono queste cose delle ragazze -
- Ah ma dai. Artemis è una....- Robin notò lo sguardo maligno della bionda e mise una mano sulla bocca dell'amico.
- Meravigliosa e simpaticissima ragazza. Giusto Wally? -. Il rosso annuì allarmato, poi prese Richard per l'avanbraccio e lo portò via con la supervelocità. Girò l'angolo e arrivò alla fine del tunnel avvicinandosi ad una stanza ben illuminata.
- Che complimenti!- Esclamò Jason non capendo.
   

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Capitolo 36
*** genio o assassino? P3 ***




- Grazie, mi hai salvato la vita - disse il velocista sorridendogli. Robin lo guardò grave; senza emozioni scrollando le spalle. Dov'erano finiti i sorrisi? - Perché non scherzi più?-. Wally comprese, il suo amico stava fingendo per non preoccuparli, ma con lui riusciva a parlare.
" Robin..". Richard alzò lo sguardo guardandosi attorno cercando di capire da dove proveniva la voce di sua sorella.
- Hei?- il velocista iniziò a chiamarlo notando la sua distrazione.
"Non venire...non venire...non venire...non venire...non venire... non venire ".
" Richard! Non venire! No! Andatevene! Ora, via" Robin iniziava a sentire i pensieri di Babs divenire più potenti, sentiva anche le sue emozioni. Ma perchè non accadeva con gli altri? Con Wally? Stava a contatto con lui tutto il tempo ormai! Se avvicinandosi a lei sentiva tutto più forte e chiaro, perchè con Wally non succedeva? Perchè con BB, Megan o... o Stella non succedeva?
" Babs, sta calma. Non succederà niente, so che è una trappola ". Pensò sperando che lo sentisse.
"Invece no. Sa che puoi....No, sta lontano da me". Robin vide delle immagini... strane immagini sconnesse, che sembravano non avere senso. Wallace lo stava chiamando da tanto, ma non gli interessava. Vedeva sangue, sangue e ancora sangue. Stava scivolando lentamente in uno strano stato surreale.
-STAI LONTANO DA ME!!!- Un urlo disumano lo riportò "in vita". Scosse la testa e varcò la soglia davanti a se, con la pistola in mano. Un momento? Una? E l'altra?... " Jason!" Pensò.
Appena entrò sentì un atmosfera a dir poco spaventosa. Sentiva come se la morte stesse vegliando su quel posto, come un fantasma invisibile. Se fino a poco fa stava iniziando a scherzare, a tornare Richard John Grayson, adesso le sue emozioni erano pronte a ricevere lo shock della visione che le luci accese avrebbero mostrato. Babs ridotta a una massa informe coperta di rosso.
E le luci si accesero, non appena Wally e gli altri lo raggiunsero preoccupati.
Mostrarono qualcosa che Robin non si aspettava: nove corpi inchiodati alla parete, ognuno con un palo diverso di acciaio nel petto sanguinante. Non erano solo nove corpi di persone che lui non conosceva. Quelli erano quello che rimaneva della sua famiglia che un tempo contava più di cento persone.
Iad brandiva tra le mani una katana, sollevata, con la lama verso terra, verso il cuore di sua sorella che ancora batteva. Lo sguardo dell'uomo dai capelli bianchi era folle, gli piaceva, bramava sangue, aveva bisogno del sangue. Lo guardò un attimo poi alzò di più l'arma e in uno scatto fulmineo l'abbassò.
Il tempo sembrò fermarsi, tutto sembrò fermarsi.
Robin si ritrovò avvolto da una nube di rena nera, poi appena si diradò, notò che Babs era a terra accanto a lui e la lama non era ancora affondata nel suo petto. Prese le proprie katana, con quella destra diede un colpo micidiale alla lama dell'uomo, mandando una fortissima vibrazione contro il nemico e facendolo cadere a terra di schiena. La katana del nemico giaceva a terra spezzata in due.
Barbara ansimava terrorizzata a terra, appena davanti alle pozze di sangue create dalle gocce rosse che cadevano da quelle persone appena uccise.
Robin corse da lei a prenderla, si abbassò, cadendo sulle ginocchia senza troppo rumore, non mostrando alcuna emozione. Nessun altro aveva il coraggio di muoversi, nemmeno Jason.
-non li guardare -lo supplicò la rossa. Robin annuì e allargò le braccia, mentre lei si poggiava a lui affondando la testa nel suo petto piangendo. Notò le manette e iniziò, continuando a tenerla stretta, a scassinare le sofisticate ed avanzate serrature. Infine, il ragazzo la prese in braccio in modo delicato portandola verso gli altri. Il tutto era coperto da un silenzio surreale, interrotto solo dal rumore delle gocce che cadevano e dai respiri flebili, quasi impercettibili e spezzati degli eroi. Quei corpi erano distrutti, martoriati da chissà quanti tagli e lividi. Ogni centimetro della loro pelle era rossa e coperta da ferite che non si sarebbero mai rimarginate. Gli occhi di tutti loro erano stati , nella loro vita, verdi e azzurri, tutti ormai ridotti a delle espressioni di terrore prima del loro omicidio. Robin, appena notò che sua sorella si era calmata, la fece scendere, sciogliendo quell'abbraccio che voleva fosse indissolubile . La affidò infine riluttante a Jason.
- Richard...ascoltami, so cosa stai pensando, ma non ne vale la pena, credimi - spiegò Wally con la voce sconvolta e spezzata di chi sta per piangere per la paura e lo stupore.
- Andiamocene - rispose il ragazzo dai capelli neri tremando, voltandosi per non guardare le vittime.
- Non puoi andartene... - sussurrò l'uomo improvvisamente dietro di lui, tirandogli un pugno, che fu fermato con difficoltà per la superiorità di forza del nemico. Ma doveva, altrimenti avrebbe colpito Barbara e le avrebbe fatto molto male. L'uomo però sfruttò la presa del ragazzo per scaraventarlo a terra, troppo velocemente per lasciare a Robin il tempo di cambiare posizione e arrivare in piedi. Sentì qualche ossa spezzarsi, ma non se ne curò molto, si rialzò. KF corse in suo soccorso, mettendosi al suo fianco.
- Vuoi sul serio metterli in mezzo? Hai visto loro?- Chiese l'uomo indicando ,con un gesto leggiadro del braccio destro, le proprie vittime. - Hanno scoperto il mio piano e hanno opposto un po' di resistenza -.
- Lo devi lasciare stare - gli urlò BB.
- tutto quello che hai fatto è stato rovinargli la vita - lo difese Stella arrabbiata, mentre i suoi occhi si irradiavano di verde. I suoi poteri erano tornati, e stava iniziando a fluttuare.
- Vi sbagliate, gli ho insegnato a evitare che gliela rovinassero - rispose sorridendo con cattiveria. BB digrignò i denti mostrando le zanne che gli stavano ricrescendo mentre la sua pelle che cambiava colore lentamente.
- Questo è quello che credi tu !- Urlò Corvina alzandosi il volo e illuminando i suoi occhi di bianco, mentre i capelli tornavano viola e le mani venivano circondate da una strana aura nera, che in realtà Robin vedeva bianca.
" Mi difendono? Dopo quello che ho fatto? Dopo quello che ho nascosto? Mi difendono ancora? Non.... non lo merito. Io merito solo di morire. Starebbero meglio senza di me. Senza un assassino..." pensò il ragazzo sorpreso " Non posso lasciare che combattano contro di lui, li ucciderebbe!".
- E se pensi che ti lasceremo sfiorarlo ancora, ti sbagli di grosso - tuonò Cyborg mentre le sue parti robotiche riaffioravano sulla pelle. Gli sarebbe mancato essere normale, sentire il freddo e il caldo con il suo tatto, sotto le sue dita e rabbrividire per ciò. Ma non gli importava in quel momento.
- Non avete capito cosa sono io, giusto? -  Chiese ghignando. Tutti si voltarono verso Robin con sguardo interrogativo - No, non lo sa neanche lui -.
Gli occhi dell'uomo divennero rossi come il sangue - noi possiamo fare ciò che vogliamo. Il mondo reale per noi, è come un foglio sulla quale puoi disegnare ciò che vuoi. Non te ne sei mai accorto, ma, ogni volta che ti trovavi in pericolo tu... attivavi questo sistema di difesa: spegnevi ogni tipo di emozione, e facevi quello che era necessario. E ogni volta mi illudevo che tu rimanessi così, come me, ma poi arrivavano Wallace e Babs - disse i loro nomi quasi sputandoli - e loro ti facevano tornare a... a "vivere" -.
"Non capisco..." pensò Robin .I suoi occhi erano diventati spesso rossi in quelle settimane. Erano diventati rossi anche alcune volte alla t tower, davanti allo specchio, e non se n'era quasi accorto, perché tornavano subito celesti. 
- Puoi diventare chi vuoi, creare illusioni nella mente di chiunque, puoi sparire, copiare le abilità di chiunque soltanto guardando la struttura del suo DNA. Trasformare gli atomi e le molecole in altri tipi e creare dal nulla tutto ciò a cui pensi - rispose, trasformandosi in Beast boy, poi Superboy, poi Cyborg, infine Wallace West - che c'è? Non ti fidi del tuo migliore amico?- Chiese avvicinandosi mentre tornava alla sua forma mentre Robin che lo guardava con gli occhi che celavano il più ovvio terrore. Il suo petto stava iniziando ad alzarsi ed abbassarsi velocemente, senza avere un ritmo regolare. Nessuno riusciva a muoversi, era troppo... sorprendente per farlo.
- Un indizio già l'hai avuto. Nessuno nell'intera galassia ha la tua velocità di calcolo, nessuno riesce a comprendere i tuoi ragionamenti, riesci ad imparare a memoria qualsiasi cosa tu veda. Tu sei, in poche parole lo stadio finale dell'evoluzione umana. Se fin'ora con i miei composti ti ho frenato,con questo ti farò correre, e tu non riuscirai più a fermarti. L'unico effetto collaterale, è la perdita di emozioni -. L'uomo si avvicinò a lui mostrando una siringa con un fluido nero che si muoveva da solo, come contorcendosi per il dolore.
- tu sei fuori - dichiarò Robin scattando di lato per evitare un pugno.
- I geni sono tutti un po' strani - replicò l'uomo provando ancora a prenderlo, ma sembrava quasi non volesse, come se stesse aspettando il momento giusto. 
- Se io dico ad una persona che è fuori, è probabile che quella persona sia semplicemente matta - rispose, venendo trascinato via da Wally con la super velocità, prima che quel maniaco lo prendesse, così lo portò sopra una trave, in qualche strano modo.
- Non ci siamo - disse lentamente ridendo. BB si riprese dallo shock e si trasformò in una tigre verde prato, correndo all'assalto del nemico, ma venendo respinto con un graffio sul fianco sinistro. L'uomo rise mostrando la mano agguantata, con dei lunghi e affilati artigli. 
-  BB!- Urlarono tutti ritornando alla realtà. Corvina si alzò in volo e urlò il suo mantra, facendo alzare in volo delle casse, che iniziò a lanciare; Stella corse all'attacco con i dardi, creando un gran polverone; Cyborg andò da BB per assicurarsi che stesse bene e portandolo via dal combattimento verso Megan, che insieme ad Artemis e Zatanna iniziò a pulire la verita per evitare che ci fossero altri danni.
- Allora, che vuoi fare?- Chiese ritraendo gli artigli e prendendo una pistola puntando verso le tre ragazze e il muta forma, mentre eliminava facilmente tutti i colpi indirizzati a lui. Robin non era più sulla trave ma dietro di lui e gli aveva appena provocato con la katana un profondo taglio che partiva da sotto il mento e finiva nell'addome. La pelle presto si ricompose, eliminando ogni segno.
- Le spade? Bene, bene, bene. - disse con non chalance per poi concludere serio - sfida accettata, è concesso barare -.
Sfida? Chi aveva mai parlato di sfida? Robin si sarebbe fatto ammazzare, era sicuro. Impugnarono entrambi le due armi.
- Se non ti dispiace, inizio io per primo!- Urlò l'uomo partendo alla carica, abbassando il busto, piegando le ginocchia e incassando la testa tra le spalle. Entrambe le katane erano dritte davanti a se, pronte ad assaggiare il sangue .A Robin bastò fare un salto, con capriola in aria, per evitarlo e atterrare dietro di lui. La mossa di prima poteva sembrare da principiante, ma non lo era. 
Iad si girò di scatto, roteando le katane con il suo busto. Le lame erano poste a diversi livelli di altezza, una a quella delle ginocchia e un'altra a quella della testa.
Robin seppe come evitarle, saltò su quella più in alto e infilò la lama nella bocca aperta dell'avversario, trapassando la laringe e la trachea senza problemi, e fuoriuscendo dal capo dell'uomo. Poi la ritrasse tornando a terra. Il sangue era troppo ovunque, ma Iad era vivo e il taglio si stava "ricucendo". KF avrebbe voluto intromettersi,ma sapeva che avrebbe semplicemente causato la mancanza di concentrazione del nemico il che avrebbe portato alla sua sconfitta.
- Bravo, hai sottovalutato un piccolissimo particolare... posso far rigenerare ogni mia singola cellula molto velocemente -. Megan creò una connessione mentale.
" Robin, il taglio di BB non è così profondo, ma se continuerà a perdere sangue morirà " dichiarò.
" Corvina, potresti provare a richiudere la ferita?" Chiese Robin, facendo diversi salti mortali all'indietro per evitare le lame.
" Si!" Dichiarò lei volando accanto a BB e iniziando ad infondere la sua magia benevola nel corpo snello e minuto del compagno di squadra.
" Megan, chiama la bio nave, non credo che sia la ferita il problema più grave" tutti capirono. Probabilmente le lame erano avvelenate.  La marziana fece come detto, ma mentre la bionave atterrava davanti al magazzino. Iad rise, mentre tutte le uscite si serravano senza lasciare via di scampo.
" Ok, bene, sa che ci stiamo parlando telepaticamente! EVVIVA! Grandioso! " Pensò Robin sarcasticamente, un po' arrabbiato. Poi vide i suoi amici prendersi la testa come se facesse malissimo, e li sentì urlare disperatamente, mentre si accasciavano al suolo privi di senso.
- No, no, no, no , no, no - disse velocemente, prendendo Wally che cadeva giù dalla trave sulla quale si trovava. Pesava tantissimo, ma almeno aveva attutito la caduta. Lo adagiò a terra, sostenendo il busto con un braccio, mentre con la mano libera gli toccava la fronte provando a svegliarlo dolcemente, ma ciò che ottenne fu la visioni di alcune immagini surreali.
" - Sei solo un ragazzino che non capisce niente. Se muori, non sentirò la tua mancanza ". Robin sbatté più volte le palpebre cercando di tornare alla realtà e di mettere a fuoco, mentre Iad si avvicinava per approfittare di quel momento di debolezza. Lo afferrò per il braccio e gli inniettò quella sostanza. Immediatamente Robin vide tutto in un altro modo: tutto divenne più lucente, dipinto con colori che nessun uomo aveva mai visto, si distinguevano le cose fredde dalle cose calde solo osservandole e ogni granulo di polvere poteva essere visto con facilità anche se piccolo e in lontananza. Ogni dettaglio veniva segnalato al cervello.
Sentì la meraviglia, la sorpresa, la paura e poi... poi niente.
Wally divenne il corpo di una persona con la quale aveva avuto una grande affinità.
- Lo vedi anche tu? - Chiese Iad diventando serio. Il ragazzo annuì lasciando immediatamente il corpo di Wally a terra, alzandosi e voltandosi verso l'uomo. - Bravo...vedo che finalmente comprendi .
- Comprendo che tu hai un intelligenza inferiore alla mia, e che per questo senti ancora alcune emozioni di cui non potresti mai liberarti - Iad lo guardò con stupore... cosa aveva fatto? - E siccome ricordo che essi erano le persone a cui ero legato con un rapporto amichevole, so che avrei provato rabbia a vederli così - Iad iniziò a vedere tutto diventare viola, tutto girava intorno a lui vorticosamente. La testa iniziò a fargli male, sempre più forte fino a farlo cadere urlando per il dolore. Il suo cuore iniziò a battere sempre più velocemente, poi, si fermò completamente. Smise di urlare, l'espressione di terrore rimase impressa nei suoi occhi e la bocca spalancata, dalla quale fuori usciva il sangue.
Gli altri evidentemente avevano smesso di vivere il loro incubo e si stavano destando lentamente. Robin li osservò come sperando che loro potessero suscitargli qualche emozione, ma non accadde.
- Robin?- Chiese Wally correndo da lui, ma fermarsi a qualche metro di distanza per osservarlo. Seppe subito che c'era qualcosa di sbagliato, non era mai stato così inespressivo. Poi notò gli occhi color rubino e lo abbracciò prima che potesse dire qualcosa di logico. Non poteva essere... lui era il suo migliore amico... non poteva essere! Robin era quello che gli rallegrava la giornata con il suo sarcasmo, battute, incomprensioni, piccoli litigi. Wally iniziò a piangere disperatamente. Sapeva che quello che aveva visto non era reale! Richard Grayson e Robin erano spariti e lui doveva assolutamente farli tornare indietro! 
Il ragazzo si stava lasciando abbracciare, anche se di controvoglia, per i ricordi dell'amicizia che c'era stata tra loro.
- Tu... non li senti più? - Chiese riferendosi ai suoi sentimenti, lasciandolo un attimo per guardarlo. Richard scosse la testa per confermare quello che il velocista aveva detto. - Perché rimani con noi?... a te non importa, giusto?-.
- Ricordi - rispose piano, monotono, senza emozioni. Poi andò verso BB che era ancora a terra,svenuto, seguito da Corvina e Cyborg. Si mise in ginocchio e lo osservò.
- Cos'ha ? Il graffio non c'è più...- disse la mezzo demone mettendo una mano sulla fronte del verde.
- Ci sono delle tossine all'interno del suo corpo, si stanno espandendo in fretta - dichiarò Richard dopo poco 
- tu le vedi? - Chiese Megan.
- Ti pare il momento?- Chiese Cyborg isterico.
- Portiamolo subito sulla bio nave - Decise Robin, così il mezzo robot lo prese in braccio e lo portò via, varcando la soglia. Babs fermò Robin, insieme a Jason e Kid Flash.
- Che succede!- Sbottò lei, pensando di spaventare il fratello, ma non ottenendo alcuna reazione.
- Babs, lui ha... lui ha perso ogni emozione - spiegò Wally trattenendosi dal pianto per non sembrare debole.
- Che cosa ti ha fatto?- Chiese Jason preoccupato anche lui. Lui aveva visto cosa poteva fare il ragazzino in quelle condizioni, lui però non ricordava l'accaduto.
" Una sagoma  gigantesca si ergeva in mezzo alla sala, da essa fuoriuscivano strani tentacoli che afferravano i mal capitati che cercavano di fermarla. Essi venivano afferrati da altri prolungamenti per il collo e venivano subito sgozzati. Il sangue cadeva come pioggia. Jason era lì, davanti a quell'ombra gigantesca che stranamente si rifiutava di colpirlo. Poi, Iad sparò un sedativo contro di essa, attraversandola.
Improvvisamente l'ombra collassò su se stessa e scomparì, lasciando il posto a un bimbo di a malapena quattro anni che giaceva a terra respirando affannosamente, ma privo di sensi.
- Jason, portalo a questo indirizzo, se incontri un bambino dai capelli rossi della sua stessa età non dirgli quello che hai visto -. Gli venne dato un indirizzo e il bimbo fu caricato sulla sua schiena. Mentre camminava per le strade di Ghotam nessuno osò toccarlo riconoscendo chi portava sulle spalle ".

- Vi aveva fatto qualcosa, avete perso i sensi, Wally stava cadendo dalla trave, l'ho presso, lui si è approfittato della situazione per igniettarmi un composto chimico che ha avuto effetti sul mio DNA che hanno portato a questo - spiegò senza battere ciglio e cambiare tono.
- Che tipo di effetti?- Chiese Babs, mentre KF sentiva il senso di colpa di quella distrazione che era costata la "vita" del suo migliore amico. Non era morto, ma per lui era come vedere un fantasma di Robin.
- Ha attivato un'area del cervello che voi non avete che ha causato l'incremento del quoziente intellettivo, cioé lo sviluppo di alcune aree del cervello e la degradazione di altre, per esempio quella che controlla le emozioni - Tutti capirono a stento, ma capirono. 
- Stanco?- Chiese Wally sorridendogli, ma smettendo subito poiché non era ricambiato. - Rick... niente di niente?-.
- Potrei dire che mi dispiace, ma non sarebbe vero. Siete solo delle persone come delle altre adesso ah e... Barbara, dovresti chiamare Gordon, io vado a vedere come sta BB, così gli do l'antidoto - rispose andando via lasciando il rosso sull'orlo del pianto. Babs gli offrì conforto abbracciandolo, ma Wally si trattenne e corse con la super velocità verso la bio nave seguita dai due.
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Saliti sulla bio nave, BB fu sdraiato su un sedile con lo schienale tirato indietro. Non dava segni di ripresa, anzi, peggiorava. Pallido, sudato, inerme.
- BB ti prego... dai, rispondi - lo chiamò Cyborg accarezzandogli la fronte preoccupato - testa di lattuga, dai!-
- Cy, non ti sente, è totalmente inutile - lo interruppe Robin facendolo sobbalzare - dobbiamo capire che veleno è, così da dargli l'antidoto corretto - spiegò calmo. Egli annuì e andò al computer per accenderlo e scannerizzarlo ma questo aveva fatto tutto da solo. Pagine su pagine si aprirono e chiusero velocissime senza un motivo valido, ma tutte avevano lo stesso argomento :veleno.
Cyborg si girò verso Megan che era incredula quanto lui , si voltarono poi verso Robin che a quanto pare stava osservando le pagine, leggendole con i suoi occhi color rosso sangue.Rosso sangue? Non erano azzurri!?!
BB sembrava essere completamente immobile, e il suo respiro era irregolare e strozzato.
- E' neurotossico, presto alcuni suoi organi smetteranno di funzionare. Con questi sintomi restringiamo il campo, il problema è che anche se l'antidoto viene somministrato non sappiamo se sopravviverà - rispose tutto d'un fiato, mentre Wally seguito da Babs e Jason sopraggiungevano uno dopo l'altro. 
- Qual'è l'antidoto?- Chiese Cyborg ancora scioccato.
- Ok, trovato - il computer si spense di botto, facendo spaventare tutti. 
- EVVIVA!- Urlò Cyborg - ce l'hai giusto?-
- Si - rispose porgendoglielo. Il mezzo robot l'afferrò, preparò l'inniezione e si avvicinò al verde che sembrava essere peggiorato. Era passato dal verde acceso, quasi scuro, al verde mela e sudava e il suo unico movimento costante era il petto che si alzava ed abbassava in spasmi irregolari che rappresentavano la sua respirazione.  Finalmente, con gran sollievo per tutti, quella sostanza l'avrebbe fatto risvegliare. 
Presto la pelle del verde tornò al suo colorito, smise di sudare, i muscoli si rilassarono e il suo respiro tornò stabile.
Wally osservò il suo migliore amico con tristezza. Sembrava Batman! Anzi, peggio! Allungò un braccio e gli circondò le spalle, avvicinandolo a se. 
- Posso dire che il tuo si possa definire "umore nero" - Dichiarò Robin guardandolo quasi curioso, e in effetti lo era. Robin era un tipo che, non importava cosa poteva succedere, ma lui sarebbe stato sempre curioso di scoprire qualcosa di nuovo, di inaspettato. 
- Non ho l'umore nero - obbiettò il velocista stringendolo ancora di più.
- Patatine?- Chiese Robin. Aveva un pacchetto in mano e lo stava porgendo al rosso.
- Ovvio che si - disse il rosso accettandole con riluttanza.
- Wally non sembra avere l'umore a terra- disse Artemis ridacchiando alla faccia seccata del velocista che mangiava patatine. 
- Lo ha - replicò Babs serissima abbracciando Jason, mentre Robin scattava loro una foto a tradimento - Non hai più emozioni, che senso ha?-.
- Non ha senso neanche il fatto che rimango qui al posto di andarmene a fare chissà che cosa e far finta di non avervi mai conosciuti - rispose senza abbassare il telefono poiché stava facendo altre foto.
- Cosa faresti altrimenti ?- Chiese Wally.
- Ho tutta una lista di cose da fare prima dei trent'anni - rispose serio.
- Posso vederla?- Continuò il rosso. Il ragazzo annuì passandogli il cellulare nero. Wally guardò la schermata e lesse:
- leggere tutti i grandi classici della letteratura... fatto; vedere tutta la serie di Tokyo Ghoul ... fatto; trovare l'autore dell'anime per costringerlo a fare un'altra stagione e a far resuscitare Hide...- Wally si fermò e lo squadrò - riguardo a cos'è quest'anime?-
- sbudellamenti random - rispose incrociando le braccia al petto senza sorridergli come avrebbe fatto solitamente.
- Ovvio, che mi potevo aspettare da te. Continuiamo - Disse mettendogli una mano sulla spalla - Distruggere la macchina di Batman; TIRARE UN PUGNO A WALLY!?!-
- te lo meriti - disse Artemis capendo che Robin non avrebbe spiegato .
- Che ti ho fatto?- Chiese il rosso quasi supplicante. Al suo migliore amico non importava assolutamente, ma qualcosa doveva dire o fare altrimenti avrebbe continuato a cercare di innervosirlo. Scrollò le spalle senza dare troppa importanza agli sguardi scioccati di tutti. - Non c'è bisogno di sparire per non rispondermi ! Aspetta... ho trovato qualcosa di strano :sterminare ogni forma di vita umana!?! Ah, continua sotto. "scherzavo, è impossibile, ma se Wally l'ha letto si è sicuramente spaventato "- Il rosso aveva una faccia seccata e voleva ammazzarlo o quanto meno, fare una cosa che lui odiava: scombinargli i capelli. 
- La coppietta gay sposata del gruppo ha litigato?- Chiese Babs battendo il pugno a Jason ridendo. 
- Io non sono gay, se Wally lo è sono affari suoi. Poi da dove ti è venuto "sposata"?- Disse Robin monotono. La sua voce era fredda e distaccata, gli occhi rossi non aiutavano. Faceva paura, e non era più quella solita strana inquietudine che dava.
- Io non sono gay - obbiettò il velocista scompigliandogli i capelli, ma non ottenne nessuna reazione.
- Se voi due lo foste, sareste la coppia più carina del mondo - dichiarò Megan. Robin e KF fecero dei passi in modo da allontanarsi.
- Dopo questa, me ne vado -  Affermò Richard andando verso l'uscita della bio nave già in volo.
- Dove?- Chiese Superboy guardandolo stupito. L'uscita (che si sarebbe dovuta aprire a comando di Megan) si spalancò, lasciando entrare il vento. Robin arrivò sulla soglia mentre una specie di armatura nera e aderente lo copriva, tralasciando il volto.
- Ci vediamo !- Urlò buttandosi con un salto acrobatico, mentre delle luci azzurre si accendevano sulla parte di armatura che copriva la schiena.
- No, aspetta! IO PURE !- Urlò Wally mentre Babs lo fermava con tutta la forza che aveva. Finalmente l'uscita si chiuse. - NON LASCIARMI SOLO CON LORO GENTE NOIOSA!-
- Prego?- Chiese Babs. Una scia blu elettrico passò davanti ai vetri sorprendendo tutti.
- Oh andiamo, mi provoca pure!- Urlò Wally. 
- Wallace, no.Non ti sta provocando. Lo sappiamo tutti che tu non hai l'armatura e lui non ha la forza necessaria per portarti, infatti finirebbe con voi due sfracellati da qualche parte.Quindi smettila. - Disse Megan arrabbiata.
- Ma sfracellarsi è la parte migliore!-
- Cosa siete? Autolesionisti ?- Chiese Corvina stupita.
- Robbie dice di no, ma io non ne sono tanto convinto - replicò Wallace lasciando tutti a bocca aperta - che c'é? Avete visto quelle cicatrici sui polsi? -.
- Wally, poco fa stavi quasi piangendo, ora sembri allegro. Cos'è questa storia? - Chiese Zatanna.
- Ok, ci sto provando. Come diamine fate tu e lui a cambiare umore in così poco tempo!?! Richard è quel tipo di persona che se vede la cosa più bella del mondo, l'unica cosa che desidererebbe vedere, sorride appena e dice " forte, chi vuole andare a vedere blood al cinema?". Oppure, muore qualcuno che conosceva ?" Mi dispiace... prendiamo la pizza stasera?". Cosa romantica, una ragazza ci prova? " simpatica, ma sei brutta. Hei Wally, lo sai che ho scaricato l'ultima versione del videogioco?"-.
- Fa sul serio così?- Chiese Cyborg. Tutti annuirono tristemente.
- Non più, Iad gli ha spento l'area del cervello delle emozioni per sviluppare le altre - disse Wally abbattuto, buttandosi sul sedile. Gli altri lo guardarono non capendo.
- CHE HA FATTO?!- 

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Capitolo 37
*** genio o assassino? P4 ***


- Lo ha costretto a spegnerla, e non gliene importa più niente di niente e nessuno - Wally tremava a quella parola "nessuno". Quando era andato via da Ghotam si era chiesto perché non l'aveva salutato, non gli voleva più bene? Era stanco di lui? Poi si era ricordato che Robin gli aveva confessato di odiare gli addii, e se mai avesse dovuto dirlo a qualcuno a lui caro non sarebbe riuscito a lasciarlo. Aveva salutato solo Babs, lui sapeva che lei avrebbe capito e che non avrebbe cercato di trattenerlo più di tanto. Questa volta era diverso, lui non gli voleva per davvero bene. Non gli importava più di nessuno tanto meno di lui. Un pensiero passò per la sua mente: le ultime parole di Iad che aveva sentito! " Poi arrivavano Wally e Babs e loro ti facevano tornare a...a vivere!". Avrebbe provato a ricordargli le emozioni che aveva provato prima arrivati a Pearl Harbor!
Il resto del viaggio fu caratterizzato da un silenzio carico di tenzione e preoccupazione. La polizia avrebbe trovato i corpi e avrebbe ricostruito la dinamica dei fatti. Arrivarono quindi al monte Giustizia, ad aspettarli vi era Black Canary, pronta per una lunga sessione di psicoanalisi.
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Wallace, Jason, Richard, Stella Rubia, Zatanna, Barbara, Artemis, Megan,Conner e Speedy erano sul grande divano. Cyborg e BB erano in infermeria, poiché il verde si era svegliato ma aveva bisogno di fare qualche esame. Speedy era in psicoterapia. 
Stranamente Robin era tra Wally e Babs.
- Robin, mi devo congratulare con te, come facevi a sapere che quel rimedio naturale l'avrebbe salvato?- Chiese Black Canary sorridendogli falsamente.
- Ti sorprendi ancora di quello che so fare?- Chiese di rimando serio.
- Si. Hai sedici anni, non dovresti sapere il rimedio per un veleno così letale!- Sbottò lei mettendo le mani sullo schienale del divano.
- Ancora con questa fissa dell'età? - Chiese.
- Si, e sei il primo in analisi, andiamo -. Robin si alzò, ma Wally lo afferrò per le spalle e lo tirò giù con l'aiuto di Babs. 
- Forse meglio se ne parliamo tutti insieme, non credi?- Chiese Babs lanciando uno sguraro a Black Canary che annuì, prese una sedia e si sedette davanti a lui fissandolo.
-Siccome con te la tecnica "parlane e sfogati" non funziona, proviamo in un altro modo -. Tirò fuori dei fogli con delle chiazze nere. Gliene fece vedere uno e chiese :" voi che cosa vedete?".
- una sbarra?- 
- Tu?-
- Sembra una cerbottana con cui si sparano gli aghi velenosi -. 
- Ok, Kid Joker... questo?-
- farfalla - risposero tutti.
- chiazza nera totalmente priva di senso -. Tutti si girarono di scatto non capendo perché non vedesse l'elegante e leggiadro insetto. I fogli di carta inizirono a susseguirsi e le risposte del ragazzo non erano mai come quelle degli altri.
- Coltello, lama, pugnale, pistola, cadavere, il mantello di Batman, la bottiglietta di pasticche anti depressive, faccina sorridente stile Joker, questa è meglio se non la dico, il martello di Thor?-.
- Stiamo scherzando? Dove le vedi quelle cose?- Chiese Waly scioccato.
- Se non altro ha detto faccina sorridente e martello di Thor - rispose Black Canary sospirando arrendevole.
- Il "martello di Thor" per lui è il martello con cui suo cugino ha quasi ucciso suo zio - spiegò Babs. 
- Ok, e gli anti depressivi? Come sei arrivato a pensarci? - Chiese Wally esasperato. Robin scrollò le spalle tranquillo.
- Ok, voglio che tu rispondi la prima cosa che ti viene in mente, solamente tu, ok?- Questa volta mostrò la foto in bianco e nero della Justice League.
- Vuoi sul serio sapere che ne penso?- 
- Se è vaffanc.... un insulto no -
- Andiamo avanti allora. Wally che significa vaffanc?- Chiese facendo ridere il rosso. Aveva sentito solo una parte della parola e non sapeva che significava. Lo abbracciò e continuò a ridere - mi sa di presa in giro -.
Black Canary riprese con le macchie d'inchiostro.
- Gatto, cerchio, siringa, ago, foglia, macchia di sangue, altra macchia di sangue, persona priva di autostima, che cerca di mostrarsi sicura di sé, che si vergogna delle sue origini -. L'ultima era un'immagine in bianco e nero di Artemis.
- Cadavere, altro cadavere, pozza di sangue, pistola, proiettile, freccia, l'orribile pizzetto di Ollie, altra pistola.... ma sono tuttii uguali?-. La donna era a bocca aperta, non solo per le risposte, ma anche per la voce monotona e seria con cui le aveva annunciate. 
- Cosa ne pensi di Batman allora?-
- Vuoi farmi uccidere o cosa?-
- Ok, basta così. Ragazzi che ne pensate?- Chiese allora l'eroina.
- Che ha bisogno degli anti depressivi - Risposero tutti tranne Wally in coro guardadolo preoccupate.
- Ho un'idea migliore, che ne dite se proviamo a fare qualcosa di allegro e divertente?- Chiese sorridendo il rosso stringendo a se Robin guardandoli con un sorriso.
- Lo sai che non sono un peluckes, vero?- Chiese il ragazzo squadrandolo
- Come dici tu Robbie - lo assecondò Wally giocando con i capelli neri.
- A quanto pare sono appena diventato un peluckes - constatò Robin facendo ridere tutti sia per la pronuncia strana della parola, e per l'espressione seccata con cui l'aveva detto.
- Ecco, bravo - disse Wally stringendolo ancora più forte.
- Siete teneri - dichiarò Babs con un ghigno. Le volò sopra la testa qualcosa di appuntito - Non hai emozioni, non dovresti arrabbiarti -.
- Abitudine. Vado - rispose scomparendo dalle braccia del rosso e ricomparendo dietro il divano. 
- Aspetta, quindi puoi anche teletrasportarti ?-  Chiese Wally. - Fantastico! Cos'altro sai fare adesso?-
- appiccicarti un pezzo di scoach sulla bocca così ti stai zitto - dichiarò mentre si chinava in avanti per fare l'azione appena annunciata.
- Mmmmh - si lamentò Wally prima di rendersi conto di poter rimuovere il nastro. - Antipatico, andiamo a prendere i pop corn?-
- Andate, bravi - disse Black Canary che li guardava scioccati. Voleva parlare con gli altri per capire che fare. Wally lo afferrò per l'avambraccio e usò la supervelocità per trascinarlo via di lì.
- Che diavolo succede!-. Babs rispose a quell'ovvia domanda con un breve riassunto che spaventò l'eroina.
- Iad? Iad Grayson? Il più grande mafioso e ricercatore di Ghotam è suo nonno? Robin! Vieni subito qui!-..
Wally comparve da dietro la porta con un secchio gigantesco di pop corn, insieme a tre cartoni con la pizza dentro e i biscotti.
- Come hai preso i biscotti ?- Chiese Megan arrabbiata. - Erano sul ripiano altissimo, non ci arriva nessuno!-
- Ho un migliore amico fantastico - rispose sorridente, mentre il ragazzino lo guardava malissimo accanto a lui, bevendo dalla cannuccia un milk shake. - Non guardarmi così, non mi distruggo il fegato -.
- Come ti ha convito a prenderli ?- Chiese Corvina sospettosa.
- Non lo so -.
- Non ci arriva neanche Batman lì sopra, come hai fatto tu che sei un tappo?- Chiese Artemis.
- Preferisco persona diversamente alta - rispose Robin serio.
- E' salito sul bancone, poi sul frigorifero, poi sull'armadietto ed è riuscito a prenderli - rispose Wally - io non avrei mai potuto farlo invece lui è leggerissimo e ci sta -.
- Come lo hai convinto?- Chiese Speedy.
- Gli ho promesso di non usarlo come... dillo tu?-
- Peluckes - Wally scoppiò in una grande risata che innervosì un po' l'amico. Wally sentì i piedi staccarsi da terra e vide il mondo girare sottosopra e fermarsi.
- Robbie, mettimi giù... Robbie - 
- Convincilo adesso - rise Jason mettendo una mano sulla spalla del corvino. 
- Ti prego?....- sussurrò Wally facendo conginugere i palmi delle mani e guardandolo con occhi dolci. La pizza, i popcorn e i biscotti volavano intatti vicino al velocista.
- Non ne ha alcuna intenzione mi sa - rispose Megan.
- Fammi finire il Milk Shake - dichiarò Robin.
- Ci stai ogni volta un giorno intero a meno che non te lo finisco io ! - Protestò il rosso.
- Ok, basta, per quanto sia bello vederlo così, mettilo giù - disse Batman comparendo accanto a lui. Wally iniziò a precipitare, ma appena la sua faccia fu a pochi centimetri dalpavimento si fermò e si ritrovò in piedi con tutto il cibo volante intorno a lui. 
- Dov'è Timmy?- Chiese Black Canary.
- Con Flash vestito con la vecchia uniforme di Richard - rispose - C'è un modo per spegnerlo ?- .
Videro la famosa scia rossa passare e nascondersi dietro Black Canary.
-Ah sei qui, ferma quella peste!-. Videro correre un'ombra nera velocissima.
- TI HO TROVATO! - Urlò un bambino facendo svenire il velocista per eccellenza. Le femmine intanto pensavano " CHE CARINO!"
- Timouthy gestoppt - disse sempicemente Robin, e come se quello fosse stato un incantesimo il bambino si fermò e lo guardò sorridendo
- Hai visto, ho fatto spaventre Flash,avevi ragione, è facile! -.
- Perché non vai a spaventare il gatto dei vicini ?- Chiese il corvino. Il piccolo ci pensò un attimo e lo guardò male.
- Quali vicini?-
- esatto, hai capito. Ora zitto e siediti. E sta lontano da Megan, Stella, Zatanna e tutte le altre -
- afferrato, vado nella tua stanza - disse il bambino correndo via.
- Abbiamo passato l'inferno per calmarlo e tu lo fermi così?- Chiese Black Canary scioccata mentre facceva riprendere Flash.
- Se si comporta così non si fida di voi oppure gli state antipatici - chiarì il ragazzo meraviglia.
- Ma non ha il codice della tua stanza ...- sussurrò Wally.
- La sanno tutti tranne te - chiarì Robin.
- MA PERCHE'!?!-
- Perché ogni volta che ti viene voglia di fare qualcosa mi frantumi l'anima anche se sto facendo la cosa più importante  del mondo -.
- C'è una cosa chiamata delicatezza - disse Babs.
- C'era, è morta quando sono nato - rispose facendo ridacchiare Jason, Artemis e Speedy. 
- Ok, basta scherzare. Batman, sapevi che Iad Grayson è suo nonno ?- Chiese Black Canary.
- Certo, secondo te perché l'ho mandato dallo psicologo ?- tutti guardarono arrabbiati  Batman. Robin non aveva bisogno dello psicologo, doveva passare più tempo con Wally e Babs, questo l'avrebbe aiutato ad aprirsi di più con gli altri e anon dubitare o sospettare di tutti. E magari Batman avrebbe dovuto fare di tutto per mettere in carcere quell'uomo.
- Senza offesa, ma non credo che ne avesse bisogno - ammise finalmente Wally.
- Non hai la febbre, nessuna lesione interna o esterna, non hai una commozione celebrale...- disse Robin guardando Wally quasi scannerizzandolo con gli occhi.
- Una delle cose che non comprenderesti neanche se fossi normale... cioé te alla normale - disse il rosso.
- Ok -
- Hai la vista a raggi X ?- Chiese .
- No -
- E come fai a sapere che non ho lesioni interne?-
- Le tue funzioni vitali sono eccellenti -
- Come puoi dirlo?-
- Se ti dico che vedo più colori e che sei fosforescente e significa che stai bene ?- Wally era scioccato ma sorrise ugualmente e gli mise una mano sulla spalla.
- Che colore sarebbero i miei capelli ?- Chiese.
- Verde fosforescente - rispose serio mentre il rosso rideva a crepapelle iportunandolo toccandogli ogni singola cosa: il mantello, i capelli, le guance... - e smettila prima che decido di appiccicarti al muro -.
- Ti sei arrabbiato quindi?- Continuò Wally curioso.
- Vi odio tutti - disse sparendo in un battito di ciglio. 
- Oh oh, rifiutato da Robbie! - Rise Jason, prima che Babs gli tirasse una gomitata al plesso solare. 
- Ha detto "vi odio tutti"- sottolineò Wally buttandosi sul divano sconfortato. Doveva convincerlo a riaccendere le emozioni o avrebbe fallito come migliore amico e avrebbe rotto la promessa che gli aveva fatto la terza volta che l'aveva visto fragile e indifeso mentre i suoi incubi lo attanagliavano non lasciandogli respiro. 

" -nein, Iad ... nicht berühren. Nein! Lass ihn in Ruhe ...- Richard si agitava nel sonno mentre Wally accanto a lui dormiva. Svegliato da quei sussurri e dai movimenti spasmodici del bambino, lo guardò e capì la situazione. Lo scosse violentemente provando a svegliarlo ma niente, così lo abbracciò rimboccandogli le coperte. Richard schiuse gli occhi tremando e notò Wally che lo guardava e abbracciava nell'oscurità preoccupato.
- Little bird, stai bene?-. Il bambino annuì ancora spaventato.
- Vuoi parlarne?-. Questa volta la risposta fu un 'no' detto tristemente e con una voce spezzata.
- Qualunque cosa fosse, ti prometto che non ti succederà niente, chiaro?- sussurrò Wally giocando con i suoi capelli e abbracciandolo dolcemente finché non si fu riaddormentato"


- Wally? - Lo chiamò Babs per l'ennesima volta. Aveva già spiegato la situazione a Batman e a tutti gli altri super eroi e adesso chiedeva l'opinione del rosso.
- Ho avuto l'idea del secolo! Megan, tu sai entrare nella mente delle persone, entra nella sua, trova il peggiore incubo che abbia mai avuto e glielo ricordi, così poi vogliamo vedere se non gli si sblocca il cervello?- Urlò scattando in piedi sul divano raggiante.
- E' una cosa crudele - disse Flash che si era ripreso.
- Robin è crudele, se gli chiedi quall'è stato il giorno più brutto della sua vita, ti risponde " il giorno in cui ho conosciuto Wally"- dichiarò il rosso.
- Hai mai pensato che in quel giorno non è successo solo quello?- Chiese Batman che sapeva cos'era successo al suo figlio adottivo. Cos'aveva fatto Iad.
- Ah. Perchè? Che è successo?- ricadde sul divano guardando Batman come un bambino che aspetta che il nonno gli racconti la sua storia.
- E' anche il giorno in cui gli hanno fatto quei tagli sui polsi - dichiarò mentre usciva dalla stanza con il mantello che strisciava appena sul pavimento.

 

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Capitolo 38
*** genio o assassino? ***


Wally smise di sorridere, le sue labbra si serrarono. Sentì le gambe tremare e ricadde sul divano. Il suo sguardo rimaneva fisso davanti a se.
- Kid Flash?- Chiese Babs correndo accanto a lui per scuoterlo.
- Che idiota! Ha provato a dirmelo! Non l'ho ascoltato!-. Si tirò una manata sulla fronte. Si coprì gli occhi e portò le gambe al petto. Possibile che non se n'era mai accorto? Una volta l'aveva incontrato per strada, e aveva notato una macchia rossa sulla giacca e quando gli ha chiesto cosa fosse gli aveva risposto ketchup, ma il pomeriggio stesso aveva detto che non gli piaceva. C'erano tanti piccoli indizi che avrebbero potuto farglielo capire, anche il fatto che aveva una pistola. Una volta gli aveva tolto gli occhiali da sole e aveva visto l'occhio nero e gonfio! Come aveva fatto a non accorgersene! Era stato un idiota! Un colossale idiota! E tutte quelle cicatrici... aveva notato che aumentavano con gli anni. L'aveva visto. Diventavano più profonde tanto che Robin aveva deciso di non andare più al mare insieme a loro. 
- Wally, calmati!- Urlò Flash prendendolo per le spalle. Non si era accorto di essere andato in iperventilazione.
- Non capisci, c'erano tanti indizi, dovevo capirlo, avrei potuto dirlo a te. La lega della Giustizia esiste per questo! No? - Sbottò.
- Ragazzi, perché non andiamo di là - disse Black Canary portando tutti in cucina.
- Tranquillo, se avesse voluto dirtelo l'avrebbe fatto - rispose Flash. La porta si aprì rivelando Robin in persona. Notò che KF non aveva alzato gli occhi e che adesso taceva. 
- KF perché... provi tristezza?- Chiese sedendosi accanto a lui. 
- Hai provato a dirmi di Iad. Non è così?-  Flash li lasciò soli e andò a sbirciare dalla porta della cucina insieme agli altri.
- No - rispose semplicemente stupendo il rosso - non volevo immischiarti negli affari di famiglia, ti avrei dovuto uccidere poi-.
- Certo che tu sei bravissimo a risollevare il morale - disse Wally ridacchiando un po' con amarezza. 
- Sarcasmo?-
- Si -. Rimasero in silenzio per un po', non c'era imbarazzo, semplicemente non credevano ci fosse bisogno di parlare. Siccome il rosso non sembrava stare meglio 
- Wally?-
- Che c'è?-
- Lo sai che ci stanno spiando?-. KF rise. Robin l'avrebbe abbracciato se non fosse stato per gli occhi indiscreti che li fissavano. - Non ci posso fare niente, è inquietante-.
- Che hai detto? - Chiese Babs saltando addosso al fratello e prendendolo per le spalle all'istante.
- Che siete inquietanti - rispose.
- Si può contare come paura?- Barbara si rivolse agli amici speranzosa.
- No - rispose Megan guardandolo di sottecchi.
- Scendi subito - ordinò Robin, la ragazza arrossì e scattò in piedi. Adesso il fratello si comportava come se fosse un estraneo... con tutti eccetto che con Wally. Richard si alzò guardando tutti quasi analizzandoli.
- Che ne dici se prendiamo mmh dalla tua stanza e mmh i mmh?- Chiese Wallace sorridendo.
- Contento tu - rispose il ragazzo avviandosi verso il corridoio seguito dal rosso.
- FERMI DOVE SIETE! "MMh" è la dinamite ?- Chiese Babs.
- Ecco...- iniziarono i due arretrando fino alla porta guardandola sorridendo falsamente. Poi pressarono il pulsante e la aprirono urlando - SI, E' DINAMITE!-. Wally afferrò l'amico per l'avambraccio e lo portò via con la supervelocità. 
- Hei! Tornate qui! Non fate esplodere niente!- Urlò Black Canary correndo verso la porta e fermandosi sulla soglia. Poi gridò esasperata.
- Che ti ho detto? E' una pessima compagnia - dichiarò Flash.
- Ah sta zitto, Robin quando vuole riesce a fare la brava persona. L'ha dimostrato con quella scommessa che ha fatto con Wally - replicò Babs.
- Che scommessa?- Chiese Cyborg.
- Non insultare o picchiare o infilare nell'armadietto nessuno. E non rompere niente per una settimana - li informò Jason - gli stava per venire una crisi nervosa -.
- Povero piccolo, dovevate vedere la sua faccia mentre Wally lo importunava - disse Black Canary, poi si rivolse a Flash - Wally può essere molto CATTIVO -.
- Abbiamo un killer, nipote del più grande mafioso a Ghotam e quindi del mondo intero, ha ucciso chissà quante persone, è sadico, gli piace vedere soffrire la gente e lo difendete pure?- Replicò.
- FLASH!- Lo sgridarono tutti.
- Ringrazia che non ti ha sentito -  disse Artemis incrociando le braccia al petto.
- Io credo di si invece - rispose Superboy abbassando lo sguardo a terra, indicando una jeep giocattolo telecomandata che arrivava davanti a Flash e si fermava. 
- Tutto qui?- Chiese il velocista più grande.
- Hei Robbie - lo scosse Wally sorridendo. Il ragazzo dai capelli neri sospirò. All'istante la jeep si colorò di un bianco metallico e poi si sciolse diventando metallo liquido che però non era incandescente e non sembrava un fiume di lava come noi siamo abituati a vederlo. Il suo volume iniziò ad aumentare e circondò l'eroe della Justice League. Alla fine si solidificò ed era diventato una specie di gabbia.
- Come lo hai fatto?- Chiese Megan volando verso il ragazzo.
- Ho modificato le particelle nell'aria -.
- Puoi creare materia?- Chiese Babs.
- Solo modificarla - rispose Wally ridendo entusiasta.
- Questo coso può sparire giusto? E non è pericoloso? Cioé, non è fatto per ammazzare la gente?- Chiese Flash guardando la gabbia che iniziò a dissolversi tornando ad essere aria.
- Poco fa ha creato un topo da laboratorio ed era VIVO! Poi è diventato quella cosa strisciante. Vero Rob?- Si girò verso l'amico che non diceva nulla.
- Sul serio ti offendi?-
- No, ma secondo alcuni calcoli e meglio rimanere in silenzio - rispose finalmente facendo rimanere a bocca aperta tutti.
- Sei. Satana. - Dichiarò Flash - ah, Wally, dopo dobbiamo fare una piccola chiaccherata -.
Il rosso afferrò all'istante l'amico e scappò verso la propria stanza.
- Sei un'idiota Berry. Primo, perché se si fosse offeso per davvero Batman ti avrebbe già picchiato; secondo perché non te l'avrebbe mai perdonato e tu ti saresti sentito in colpa per il resto della vita - lo sgridò Black Canary - un bambino non fa quelle cose di propria volontà! Non lo capisci? Il suo profilo psicologico è impossibile da comprendere, è stato alterato fin troppo. Probabilmente ogni volta che dorme ha gli incubi, ogni cosa che vede è orribile e ricoperta di sangue ed è un miracolo che non ha pensato al suicidio-.
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-"ed è un miracolo che non ha pensato al suicidio!"-. Robin ascoltò tutta la conversazione da dietro la porta. In realtà ci aveva pensato troppe volte. Non l'aveva mai sperimentato perché sapeva di non poter fare questo a Wallace.
- " E' pur sempre un assassino, non mi interessa "- Fu questo che congelò Richard sul posto. Flash lo odiava. Lo sentiva. Sentiva la rabbia dei pensieri del super eroe adulto. Era questo quello che temeva. L'odio.
- " L'hanno cresciuto così!"-. Robin sentiva qualcosa di pesante in gola ma non sapeva più dire cosa fosse, continuava a pensare " non è vero...".
- " E' un assassino "- le parole questa volta erano scandite e non era una semplice affermazione quella detta. Era un'accusa detta con rabbia.
Sentì qualcuno scuoterlo all'inizio lentamente poi con sempre più veemenza. Battè le palpebre più volte e alzò gli occhi guardando Wallace.
- Stai bene?- . Le parole si persero nel corridoio, per un attimo fu come se non fossero mai state dette. 
- Si - rispose abbassando lo sguardo e continuando a camminare nel corridoio. 
- Che ti è successo ?- Chiese il rosso raggiungendolo e mettendogli una mano sulla spalla, si rese conto che non c'era niente di giusto in quello che aveva detto Berry -  pensi che zio B abbia ragione?-. 
Si accorse che il ragazzo non lo ascoltava più e si mise davanti a lui. Lo afferrò per le braccia e lo scosse costringendolo a guardare negli occhi celesti. Celesti?- Robin?-.
Le iridi tornarono all'istante rosso sangue.
- E' stato un semplice calo di zuccheri - rispose.
- Ti succede spesso?-
- No - .
-"E' un pericolo pubblico!" - Urlò Flash. Robin sentì un'altra volta quella strana sensazione. Quel peso nella gola che non riusciva a mandare via neanche deglutendo. Il suo corpo questa volta tremava violentemente.
- Non è stato un calo di zuccheri, lo sai bene - affermò Wallace con un'espressione preoccupata. - Se vuoi gli chiedo di smetterla -.
- E' solo arrabbiato...- . Solo? Sentiva l'odio, sentiva tutti i brutti pensieri di Flash. Sapeva che era convinto che avrebbe potuto fare loro del mare. - Io vado...-.
- Perché non vuoi riattivare le emozioni?-.
- Non so come si fa, ho mentito prima. E preferirei non sentire il peso di tutte le offese di Splash -.
- Ok, gli dico di smettere -,
- ti picchio se lo fai - rispose andando verso la porta della sua stanza. 
- "  Non mi interessa se è la persona più intelligente del pianeta, un assassino non può essere un super eroe ". Stava per inserire il codice per entrare quando sentì queste parole e d'un tratto quella strana sensazione si trasformò in qualcos'altro. Un pensiero si insinuò nella sua mente sopraffina corrompendola ancora una volta: " perché devo essere odiato senza alcun motivo? Diamogliene uno". La sua mano si ritrasse in un pugno. Accanto a lui c'era Wally, questo gli bastò per cercare di combattere contro il suo lato oscuro. Non voleva.
- Wally, torna dagli altri per favore - rispose inserendo il codice e rinchiudendosi dentro la sua stanza. Non poteva fargli del male, non poteva. Era la persona a cui teneva di più, che non l'aveva lasciato nei momenti più tremendi. L'unico che si preoccupava di non fargli del male in nessun modo. Tim e Batman non c'erano più, chissà dov'erano. Attorno a lui c'era solo il buio più totale. Si lasciò scivolare contro la porta e le emozioni lo avvolsero come un tornado che travolge tutto lasciando solo cumuli di macerie. Ignorò le urla preoccupate di Wally.
" Va dagli altri, ho bisogno di pensare... " gli trasmetté telepaticamente. In un attimo la sua scrivania si spaccò iniziando a volare. Il computer sopra di essa finì contro il muro distruggendosi, le coperte si lacerarono e volarono via dal letto che iniziò a spezzarsi. Tutto lì dentro iniziava a distruggersi. Tutto. 
Le foto iniziavano a bruciare. Lui non sapeva che fare se non cercare di calmarsi. Portò le ginocchia al petto, le abbracciò e nascose il volto in esse mentre l'intero suo corpo tremava.
Tutto si fermò quando vide un immagine di se nello specchio rotto e spezzato in più pezzi: un occhio rosso e uno celeste? Potevano avere una forza devastante come aveva notato.
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- Dov'è Robin?- Chiese subito Babs una volta che vide il rosso entrare.
- Lasciamo perdere, altrimenti zio B va da lui e continua a insultarlo. Sul serio pensi quelle cose?-
- Ma siete seri? Può fare qualsiasi cosa?- Chiese Flash guardando con rabbia il nipote. 
- No, ma non può essere incolpato per qualcosa che è stato costretto a fare - urlò contro Wally tirando poi un sospiro per calmarsi.
- Ti ha chiesto di difenderlo? Non sarebbe da lui -. Questo lasciò scioccati tutti, perché mai avrebbe dovuto farlo?
- Mi ha chiesto di non dirti niente, ma non ho alcuna intenzione di lasciare che tu faccia così- rispose Wally guardandolo malissimo.
- Dici sul serio? Vi ha messi tutti in pericolo!- Sbottò Flash alzandosi di scatto con fare minaccioso.
- Non mi interessa, e non credo fosse sua intenione. In tutti questi anni mi ha dimostrato che andrebbe contro il mondo intero per difendere chiunque tra noi, perché non dovremmo per una volta prendere le sue difese ?- Chiese lasciando tutti scioccati. Kid Flash non litigava mai con Flash! Era impossibile.
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" Tu non hai bisogno di loro" disse una voce nella sua testa. Era una voce calma, languida e insensibile. Vogliosa, sentiva, anzi percepiva la sua bramosia. Tremava al solo pensiero di essere convinto da essa a fare qualcosa di cui si sarebbe pentito per il resto della vita. " Ascolta me. Tu puoi volare, sono loro che ti trattengono a terra e in gabbia ".
Il suo respiro si fece pesante, spasmodico, impaurito. Non si sentiva più al sicuro tra le tenebre. Qualcosa lo chiamava, voleva che lui facesse qualcosa di male.
" Vola pettirosso. Tu in fondo lo sai, non hai il coraggio di ammetterlo a te stesso ". 
- Smettila...-
" Ah, capisco, è perché ti ostini a pensare che sono tuoi amici. Senti Flash? Li sta lentamente convincendo, prova ad ascoltare i loro pensieri e te ne renderai conto " . Era melliflua, sentiva che il buio lo circondava e gli toglieva il respiro.
" Non ha tutti i torti ".
" Assassino ".
" Ha ucciso duecento e qualcosa persone!".
" Non sono sicura se posso ancora fidarmi di lui".
" E' un errore, nient altro ".
- Basta... - sussurro portandosi le mani alle tempie.
" Lo odio!"
" Non ci calcola più da quando se n'è andato".
" Sicuramente quando se n'è andato è tornato da Iad ".
- Smettila - disse ancora più forte, ma senza urlare.
" Assassino, killer, sadico, errore, è tornato da Iad, ha ucciso duecento persone, non posso più fidarmi di lui". 
- Ho detto basta !- Urlò scattando in piedi, fermando il tornado di distruzione. Il tempo era come congelato. Tutto iniziò a ripararsi. I pezzi del letto si ricomposero; gli stracci che una volta erano le coperte rosse si unirono e si posarono sul materasso; la scrivania tornò intatta, e il computer si adagiò su di essa come nuovo. Lo specchio si risanò lentamente. - Sta andando troppo oltre, rischio di far male a qualcuno anche senza emozioni -. Gli occhi tornarono rosso sangue e gli zaffiri sembrarono sparire del tutto. Fortunatamente quella stanza era del tutto insonorizzata.
Pressò un tasto sul muro e da esso fuoriuscì una lavagna gigantesca con tanto di gesso e cancellino. Prese il gesso e iniziò i suoi calcoli per creare l'unico oggetto che gli avrebbe permesso di contenersi.
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- Sta bene? - Chiese Flash.
- Ovvio che sta bene. Se si offendesse per ogni singola cosa che gli dicono non sarebbe Robin - disse Wally incrociando le braccia al petto. 
- Immagino dovrò dirgli qualcosa - rispose il velocista più anziano.
- Oh si che gli devi dire qualcosa - replicò Babs arrabbiatissima. Erano davanti alla stanza del ragazzo e la cosa li preoccupava. Cosa può fare la persona più intelligente del mondo quando è sola?
- Vai! - Urlarono tutti gli altri dietro di lui.
- E se vedo una testa mozzata?- Chiese Flash bussando. La porta era aperta stranamente. Appena fece un passo all'interno una cascata di chissà quale poltiglia nera schifosa lo ricoprì interamente. Flash si voltò verso Wally ma trovò una lama affilata puntata contro la sua gola. Si rese conto che era appesa al soffitto, e sull'elsa di essa vi era scritto un biglietto che diceva " paura, eh? Aspetta di vedere questo".
La testa di un manichino cadde dal soffitto terrorizzando tutti.
- E' finta?- Chiese Wallace terrorizzato.
- Si - disse Batman comparendo davanti a loro. Il suo sguardo truce ed indagatore colpì tutti quanti.
- Dov'è Tim?- Chiese Black Canary preoccupata.
- Si è messo in testa di spaventare Robin in qualche modo.  Sta pianificando...- li informò con tono rassegnato. 
- Richard, potresti uscire un attimo di lì ?- Chiese Wally accostandosi alla porta della camera dell'amico non toccandola. All'inizio non si sentì niente, poi l'entrata si spalancò. La cosa che saltò subito all'occhio fu che il ragazzo aveva messo la maschera. 
- Che c'è?-.
- Lo sai che c'è - replicò Flash ricevendo un'occhiata maligna dagli altri. 
- Dai Barry, parla - lo incitò KF con un ghigno.
- Mi dispiace -.
- Ok - rispose semplicemente Robin andando via.
- Dove vai!?! Non ha finito!- Urlò il rosso.
- Stavo andando a prendere call of duty - provò a spiegare. Ecco, Wally giurò che per un attimo Robin fosse tornato Robin. Quel tipo di persona che se ne fregava di tutto e tutti e rideva. Si, perché una volta Robin rideva. Ma sapeva che quando avrebbe ripensato alle parole di Barry Allen avrebbe sentito tutto il mondo crollargli addosso.
- Dopo, fai finire zio B di parlare - gli circondò le spalle con un braccio e lo tirò di nuovo lì .
- Tutto questo è inutile, non gli importa nemmeno - bisbigliò Flash incrociando le braccia al petto.
- A me si -.
- Non ti sembra di esagerare un pochino, in fondo è vero -. Tutti rimasero pietrificati sentendo quella frase.

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Capitolo 39
*** emozioni ***


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Dopo quelle parole non era successo nulla di che, semplicemente tutti riconobbero di aver fallito come amici e come mentori... e anche come figure paterne...
Wally provò a distrarre tutti chiedendo una partita ai videogiochi. Ecco perché Babs, Robin, Speedy, Artemis, Wally e anche Corvina erano sul divano con i joystick in mano. Avevano diviso le squadre creandone una in cui vi erano Babs, Corvina e Wally (per far piacere alle signorine), e nell'altra Robin, Speedy e Artemis. Megan, Stella e Superboy erano andati a cucinare qualcosa di sicuramente velenoso in cucina. Cyborg era con BB in infermeria.
- Rob... lo sai che l'obbiettivo è uccidere la squadra avversaria senza dare nell'occhio?- Chiese Artemis notando che Robin aveva appena raso al suolo mezza città.
- Questo gioco si chiama "make cause" - ricordò Wally che aveva appena distrutto la statua della libertà. I due "bros" erano messi l'uno contro la schiena dell'altro, con le gambe incrociate.
- Wally?- 
-mmh?-
- Gira l'angolo che c'è la cassetta bonus -
- grazie- il personaggio del rosso andò verso il retro della casa seguito dalla sua squadra e trovò la cassetta, la selezionò e trovò un Kamikaze. - FANTASTICO!-
- Rob, perché l'hai aiutato ?-  Chiese Artemis scandalizzata puntando il nemico con il fucile. Robin e Speedy erano lì, in quella viuzza piena di cassonetti, ratti e sacchi rotti della spazzatura. Le saracinesche dei garage erano tutti scarabbocchiati con gli spry e i muri delle case popolari erano più neri che bianchi.
- Adesso?- Chiese il rosso. Robin annuì. L'uno sparò ai compagni di squadra dell'altro eliminandoli.
- HEI!- Urlarono gli altri arrabbiati .
- Ho ucciso i loro - disse Wally cercando di giustificarsi.
- Abbiamo capito, andiamo... antipatici - dissero tutti alzandosi e andando verso il corridoio. Appena furono via Robin sparò al personaggio di Wally e finì il gioco.  Poi si alzò e andò a prendere un po' d'acqua in cucina.
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- Hei Rob- lo chiamò Speedy sorridendo - già battuto Wally?-
- Ovvio - rispose prendendo la bottiglia d'acqua naturale e posandola sulla superficie in legno.
- ROB! NON E' GIUSTO! NON PUOI DISTRARMI E POI SPARARMI! - Urlò Wally arrivando in stanza correndo alla velocità della luce.
- Hai ragione, la prossima volta ti faccio esplodere - rispose calmo mentre apriva lo stipetto con difficoltà poiché era troppo alto per lui.
- Vuoi un aiuto?- Chiese il rosso ridendo.
- No - rispose issandosi sul piano cottura giusto per prendere il bicchiere per poi scendere.
- Perché non cambi forma e diventi più alto?- Chiese Artemis - sei un nano da giardino così -.
- Dalle mie parti si arriva al metro e novantacinque appena si superano i diciotto anni, quindi sono perfettamente normale - rispose versandosi l'acqua. La sua voce era fredda e distaccata. Evitava di guardare negli occhi tutti.
- Sul serio?- Chiese Babs scioccata.
- Sono in parte russo, dimenticavo. Con l'altezza cresce anche l'abilità di sopportare alcohol e droghe -. Bevve un sorso volgendo loro finalmente lo sguardo.
- Quindi, vuoi dirmi che non rimarrai per sempre così?- Chiese Zatanna con le lacrime agli occhi.
- No, infatti, non ti ci abituare -. Stella invece quasi quasi sbavava immaginandoselo così. - Non prenderlo come un rimprovero Stella, ma dovresti smetterla di pensare a me in quel modo -.
La rossa balzò indietro colta in fragrante. 
- Abbiamo vietato a Megan di leggerci il cervello, perché tu dovresti?-
- Non ci posso fare niente, sento tutti gli abitanti di Happy Harbor. C'è un scippo in atto sulla ventiquattresima - rispose scioccando tutti, poi tornò a bere l'acqua.
- Non puoi dire per davvero... - sussurrò Megan sorpresa.
- E Batman entrerà qui dentro tra... tre...due... uno...- disse Robin guardando la porta.
- Robin, sei in punizione secondo le decisioni della lega- Batman comparve avvolto nel suo mantello fatto di tenebre. Il suo sguardo serio incontrò quello senza emozioni e innocente di Robin.
- per cosa di preciso?-  Chiese Wally affiancando l'amico.
- Lui lo sa -
- Era solo un file - replicò Robin iniziando il dibattito.
- Sul TPZ. A che ti serve?-
- Sei tu il detective qui, dimmelo tu -. Batman lo guardò truce e poi andò via.
- Cos'è il TPZ?- Chiese Corvina.
- E' il materiale che usano a Bell Reave per i carcerati con i super poteri. Per levarglieli - spiegò Wallace lanciando uno sguardo a Robin.
- E' anche un ottimo reagente - aggiunse Robin posando il bicchiere nel lavello e uscendo tranquillissimo.
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Robin scriveva su una lavagna nera con il gesso, numeri, incognite, parentesi, simboli matematici e faceva strane operazioni apparentemente senza senso. Wally e Babs notarono però, dallo spiraglio della porta, il simbolo della tavola periodica dell'uranio. 
- ROB!- Urlarono entrambi irrompendo nella stanza sperando di spaventarlo. Non riuscirono neanche a distrarlo infatti neanche si voltò.
- Uranio?- Chiese Wally pensando che ci fosse qualche spiegazione innocente.
- Esatto, bravo. Ti do dieci e lode in scienze - rispose sarcastico.
- Che ci devi fare?-. Robin non disse nulla  e contiuò a scrivere. - Come pensavo, vuoi ricreare quei collari che hanno a Belle Reave, giusto?-.
- Dove prenderai l'uranio?- Chiese sorridendo Babs - Lo ruberai da una centrale nucleare ?-
- No, l'ho ricreato e messo in quel porta materia radioattiva -. I due per poco si strozzarono con la saliva per colpa sua. Robin invece usò il microscopio per assemblare delle parti elettroniche.
- Rivuoi le emozioni?- Chiese Babs.
- No -.
- Allora perché lo fai?- insistette Wally.
- Ho sentito il tuo disagio e la tua tristezza - dichiarò dopo un po' di esitazione.
- Prego?- Urlarono entrambi sconvolti.
- Lo fai per me?- Chiese il rosso scioccato. Non pensava l'avrebbe fatto per lui, non pensava l'avrebbe fatto completamente.
- No, per il tizio che passava - rispose sarcastico facendo ridere Babs. Wally era sorpreso e non riusciva a muoversi! Sul serio, non se l'aspettava. Continuava a pensare "Rob? Hai la febbre? Oh no, che ti ha fatto quel mostro? TORNA IN TE!!! ".
- Non ho la febbre - sussurrò mentre faceva volare verso di se dei piccoli pezzi. 
- Va bene - disse con aria arrendevole, poi guardò l'orologio grigio alla parete. Poi aggiunse con tristezza - Robbie, è tardi, devo andare -.
Uscì all'istante dalla stanza e un attimo dopo si sentì la voce elettronica che annunciava che era andato via dal monte Giustizia.
- Hai finito o vuoi un aiuto?- Chiese Babs sorridendo. Robin non rispose per un attimo, era troppo concentrato in quello che stava facendo.
- No, ho finito -  rispose mostrando due bracciali in platino. La ragazza glieli tolse dalle mani cercando di capire cosa fossero.
- A che servono due?- Chiese curiosa.
- Uno separa i geni "compromessi" non permettendomi di usare i "poteri", l'altro trasmetteraìà dei piccoli cip sottopelle in continuazione che sostituiranno gli ormoni che determinano le emozioni - rispose abbozzando un sorriso. La ragazza riluttante gli passò gli oggetti pensando se gli avrebbe fatto male.
- Un po' -. Dichiarò mettendo il primo, quello delle emozioni, che si colorò di verde. Immediatamente ogni superficie vitrea nella stanza esplose, Babs sentì un forte mal di testa e cadde a terra. Lo avvertirono anche gli altri in tutta Pearl Harbor. Immediatamente Robin mise l'altro, che si colorò di celeste come le iridi del ragazzo. Tutto sembrò fermarsi e Robin si portò le mani alla testa cercando disperatamente di fermare il dolore.
- Robin, Babs!- Urlò Megan correndo lì dentro. - Che cosa hai fatto?-.
 - Che schifo - rispose lanciando un rapido sguardo al mondo intorno a lui. Stava per sfilarsi il bracciale quando Babs gli saltò addosso buttandolo a terra. Gli afferrò i polsi e li piantò a terra tenendoli lontani per distanziare le mani l'una dall'altra. 
- Non ci provare !- Urlò lei. - Ti picchio come quando eravamo piccoli!-
- Simpatica, ti spiego una cosa. Se ti metti in questa posizione, il nemico può fare questo - la spinse di lato e si alzò. Babs rotolò a terra ed emise un gemito alzandosi.
- Le ragazze non si picchiano Rob - dissero tutti in coro.
- DA QUANDO!?!- Rispose Robin guardandoli sorpreso.
- Lasciamo perdere...- sussurrò Babs mettendogli una mano sulla spalla. Tutti si misero a ridere (eccetto Rob che non capiva).
- Ok ,basta così - rispose. Stava per togliere il bracciale quando la sorella lo ammanettò.
- Ah, andiamo!-.
- No -
- Ti prego -
- No, rimani qui che devo prendere la borsa per controllare se stai bene. Ragazzi non fategli togliere quei cosi o vi ammazzo e ti ammazzo fratellino caro -. Detto questo Barbara Gordon uscì dalla stanza.
- che paura - disse Robin tra se e se portando le braccia in avanti ,a quanto pare, dislocando una spalla. Poi se le sfilò senza problemi e rimise a posto l'arto senza problemi. Infine tolse le armille e andò verso la porta per uscire, salutandoli con un gesto della mano appena accennato. Tutti rimasero interdetti a quella scena. La rossa tornò indietro con un borsone in pelle.
- Dov'è?- Chiese Babs. Posò la sua attrezzatura e corse furente a cercarlo in tutte le stanze della base. Non trovandolo tornò al laboratorio per arrabbiarsi con JT e gli altri (soprattutto JT).
- Una sola cosa vi avevo detto, una SOLA! E non l'avete fatta! Si è levato quei cosi, e...e... non lo trovo -. Sentirono un rumore proveniente dalla sala comune e corsero lì dentro. Il teletrasporto era acceso.
- Rob? Sei qui?- Lo chiamò Stella un po' spaventata. La stanza risultava un po' spettrale, dava quel senso di inquietudine. Non rispose nessuno, così si avvicinarono verso la luce del portale artificiale.
- Babs, ho trovato il tuo telefono - tutti caddero a terra per lo spavento poiché Robin era comparso in mezzo a loro.
- RICHARD JOHN GRAYSON! SMETTILA!- Urlò la sorella esasperata.
- Il mio nome non è un insulto, e sai perfettamente che non lo faccio a posta - rispose. - Domanda, dov'è andato Wally?-.
Si avviò verso la cucina seguito da tutti.
- Ovvio che lo fai a posta!- 
-  No -
- Si invece -. Arrivati in cucina il ragazzo meraviglia prese un piccolo cartone di succo di frutta. Staccò la cannuccia dalla confezione e la infilzò nella parte argentata circolare 
- Ne volete ?-
- No - dissero tutti.
- Ok, tu non hai ancora risposto alla mia domanda - .
- E' tornato a casa...- sussurrò Babs aspettandosi una strana reazione dal fratello. Nessuno capiva perché non gli diceva apertamente dove fosse Wally.
- Da Iris?- Chiese tranquillo. La ragazza non riusciva a mentirgli, sembrava così innocente.
- No, ecco..... Casa sua...sua -  precisò.
- Doveva prendere delle cose?-.
- No. Ecco... suo padre è tornato dall'Italia -. Robin ascoltò quelle parole, dette con tanta insicurezza e gentilezza quanta durezza.
- Interessante, c'è almeno la polizia a sorvegliare?- sussurrò abbassando lo sguardo per trattenere l'ansia. 
- Ecco... gli hanno dato il certificato... ecco... legalmente...è uscito dalla dipendenza e...- Robin posò tutto e prese il cellulare componendo il numero dell'amico velocemente. Portò l'apparecchio vicino l'orecchio per sentire il famoso suono. 
- Che strana cosa.... non risponde - fece una risatina nervosa guardando il cellulare. - Adesso riprovo ...-.
Finalmente rispose - Hey Wallace.... no, non sono arrabbiato... non lo sono... ti chiamo Wallace anche per sfottere, perché è un nome stupido... il mio è fantastico... la partita? A che quota è?... Una... Se ne prende di più chiama o finisce male, chiaro? Altrimenti si che mi inc.... arrabbio, si, ho capito. Attento al vaso che c'è dietro di te ... Prego, non c'è di che. Ovvio che lo sapevo. Si, giuro, sono calmissimo, semplicemente...-  disse dolcemente all'inizio. Aveva il sorriso dipinto sul volto. Ad un tratto quel sorriso scomparve e si tramutò in un'espressione arrabbiata - Non mentire... ah ma davvero? Ne ha già prese tre? Ma va... Ok, ho capito, prendo la moto e arrivo -. Chiuse la chiamata e guardò la sorella dicendo " TE L'AVEVO DETTO "  
- Sta tranquillo, non gli succede niente - provò a rassicurarlo Babs.
- L'ultima volta che me l'hanno detto è esplosa una bomba in un museo - rispose guardandola male. La ragazza sorrise e riuscì ad abbracciarlo "a tradimento".
- Piccolo, stai tranquillo. Il papà non farà niente a Wally ...- sussurrò mentre Robin stava provando a scappare silenziosamente. 
- Hei Babs, guarda, c'è Timmy con un pigiama da coniglietto che vuole un abbraccio - urlò allora. La ragazza si voltò e lo lasciò ma non trovò nessuno.
- Non ci credo, ci sono cascata - sussurrò lei notando che mancava il fratello.
- accesso consentito, Robin. B02 -. Sentirono la voce elettronica femminile e videro una luce molto forte fuori dalla porta. Corsero alla sala comune per cercarlo ma era andato via.
- Si metterà nei guai?- Chiese Corvina seria.
- Si - dissero tutti in coro.
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Robin arrivò davanti casa West dopo un po' di tempo. La sua moto era stata velocissima, ma non c'era tempo per pensare a "lei". Scese da essa buttandola a terra senza pensarci due volte e corse a vedere se Wallace era ancora vivo. Non sentiva più i pensieri del rosso e questo lo stava facendo impazzire. Ovviamente era vestito normalmente, non voleva che la madre di Wally prendesse un colpo vedendo un super eroe entrarle in casa. Sentì il rumore di una bottiglia che veniva rotta e sfondò la porta d'ingresso con l'ansia crescente. Ciò che vide lo inorridì. La stanza era a soqquadro. Le tende erano maciullate, le finestre ormai ridotte a cocci di vetro per terra. La carta da parati stracciata e macchiata di birra. Il divano ribaltato, dei cuscini grigi erano rimaste solo le fodere sparse in giro. La televisione spaccata... ma non fu questo scenario a spaventarlo.
Fu la figura alta e imponente di un uomo che si accaniva contro la signora West a terra, con le calze smagliate, piangente e coperta di numerosi tagli da cui fuoriusciva il sangue copioso. Robin fermò subito l'uomo e usò una delle tattiche di stordimento insegnategli da Batman. Gli ruppe il tendine alla base del collo. Immediatamente l'energumeno cadde a terra privo di sensi. La signora alzò gli occhi felice e sorpresa di vederlo, e crollò in un pianto disperato. Richard si inginocchiò accanto a lei e cercò di rassicurarla:
- Signora, la smetta, la prego. La aiuterò, ma prima deve dirmi dov'è Wallace, e se sta bene-.
- E'... è in cucina, l'ha colpito.... e...- pianse ancora. Richard la aiutò ad alzarsi e corse in cucina a cercare il rosso. Non ci volle molto a trovarlo. Era sul pavimento, privo di sensi, niente di grave, solo qualche livido. Si sedette accanto a lui, e poggiò la sua testa sulle proprie gambe accarezzandogli la testa per svegliarlo. Questo modo funzionava sempre. Sempre.
Il rosso schiuse leggermente gli occhi, ma non si mosse. Non aveva ancora messo a fuoco. Quando ci riuscì, e poté vedere gli occhi azzurri, sorrise timidamente.
- Hei Rick?- Il ragazzo lo guardò curioso - grazie -.
- Wally... la prossima volta dimmelo, così vengo anche io ed evitiamo che tu ti faccia tutti quei lividi. Non voglio che ti faccia male... ti prego -. Wallace provò ad alzare la mano per scompigliargli i capelli ma non riusciva neanche a muoverla per la stanchezza.
- Iad ti picchiava?- Chiese allora.
- Che c'entra questo?-.
- Ti picchiava?-.
- S...si -.
- Tu non sei un super eroe, sei un...- Wallace svenne prima di poter finire la frase. Questo mandò in pezzi Robin. Che voleva dire? Lo odiava? Non importava. Doveva portarlo via di lì, doveva portarlo in un posto sicuro .Dove... dove... Il monte Giustizia? Si. 
Riuscì a prenderlo in braccio e a portarlo fino all'entrata dove la signora West lo attendeva affranta. Si alzò di scatto quando lo vide sereno tra le braccia del suo migliore amico.
- Sa che per il vostro bene dovrete denunciarlo alla polizia?- Chiese Robin in un sussurro.
- N..non lo ha fatto a posta ...è solo...-
- un alcolizzato. Non è colpa sua. Lo dico per aiutarla. Se farà come le ho detto, aiuterà anche suo marito -.
- Va bene...- sussurrò la signora sedendosi ancora una volta.
- Ok, allora notte - disse Robin stupendola. Le spruzzò uno strano gas che la fece addormentare. Una macchina si posteggiò nella strada, vicino al prato all'inglese. Babs scese dal posto del guidatore e accompagnata da Speedy, sceso anche lui da quella stessa macchina, corsero verso i ragazzi. Speedy prese in braccio il rosso, Batgirl abbracciò il fratello per "consolarlo", poi chiamò la polizia. Portarono anche la signora West con loro, giusto per portarla dalla sua amica Sandra qualche isolato più avanti. 
Quando distesero Wallace nei sedili posteriori, notarono subito la smorfia di dolore che aveva fatto. Quando era in braccio a Robin sembrava così tranquillo... 
Babs ordinò così al fratello di sedersi accanto al rosso, lei avrebbe guidato la sua moto e Speedy la macchina "presa in prestito" da Cyborg. 
Il viaggio fu silenzioso si sentiva solo il respiro un po' pesante del rosso che sembrava stare meglio. Robin lo stava abbracciando strettamente, come se non volesse lasciarlo mai più. 
- Rick... starà bene, tranquillo - disse Speedy. Per lui erano un po' i suoi fratellini, combinavano sempre guai, si spaventavano e gli chiedevano aiuto e se si facevano male di solito era lui ad aiutarli. 
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- Ok, Robin, che è successo?- Chiese Flash mentre andava in iperventilazione per la preoccupazione. - Da quant'è che questa storia va avanti!?!-.
Babs si rifiutò di parlare, Robin non stava prestando ascolto. La sua mente gli ricordava in continuazione quelle immagini e quella frase rotta a metà " tu non sei un super eroe, tu sei...".
- Rob, parlo anche con te! Uno dei due mi risponda -. Nessuno dei due sembrò voler parlare. - Ti prego, è per il suo bene -.
Richard lo guardò finalmente negli occhi.
- Grazie ...-.
- Ri, non vorrai...- sussurrò Babs tirandogli una gomitata. Il ragazzo scosse la testa.
- Possiamo sapere come sta almeno?- Chiese la sorella come leggendo nel pensiero Robin.
- Sta bene. Lo stress mentale a cui è stato sottoposto ha esaurito le sue energie. Ha solo qualche livido...- disse Flash guardando entrambi con sollievo. - Richard, perché non vai da lui? Dovrebbe svegliarsi tra poco -. Il ragazzo meraviglia annuì andando verso l'infermeria silenziosamente. Lanciò un ultimo sguardo a Babs prima di uscire dalla porta.
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Entrò in quella famosa stanza. Realizzò di esserci stato troppe volte. I muri erano bianchi come il latte, il pavimento in marmo liscio e del medesimo colore delle pareti. Vi erano diversi letti singoli ma spaziosi nella stanza, accanto ad essi vi erano tutte le attrezzature mediche su dei carrellini. Wallace dormiva sul letto accanto alla finestra. 
Si sedette accanto a lui aspettando il suo risveglio.
Quando il velocista aprì gli occhi incontrò le iridi rosso rubino del ragazzo che lo fissavano.
- Ri?- Lo chiamò con voce rauca.  Si scoprì un po' per indicargli dove sedersi. - Vieni accanto a me? -. 
Il corvino sorrise e fece come gli era stato chiesto. Wally si mise di fianco per guardarlo meglio e Robin fece lo stesso.
- Stai bene?-.
- Adesso si, grazie a te - il rosso sorrise. Robin invece si voltò sospirando.
- Sarei dovuto arrivare prima -.
- Non importa..- capì che il ragazzo non lo stava ascoltando, gli prese il mento e gli fece girare la testa verso di lui - non è tuo dovere proteggermi sempre. Ok? Io mi ritengo fortunato ad avere te che fai di tutto per aiutarmi -.
- Provi odio?-. Chiese Robin affranto.
- Per chi?-.
- Per me....-. Wally lo guardò esterrefatto. Lui? odiare Richard? Da quando? Come era arrivato ad una simile conclusione?
- No! Ri, non potrei mai. Come ti è venuto in mente?-.
- Hai detto una cosa prima di cadere in stato di incoscienza - sussurrò poiché non c'era bisogno di parlare a voce alta per farsi sentire. Non c'era nessuno, Wally era a pochi centimetri da lui. Poteva sentirlo perfettamente.
- Che cosa?- Wally pensò al peggio, poteva avergli detto inavvertitamente qualcosa di molto offensivo. 
- Hai detto " Tu non sei un super eroe, tu sei...". E lì ti sei interrotto -. Wallace sorrise capendo. Era una cosa che aveva sempre pensato, ma che non aveva mai detto, per non sembrare un filosofo.
- Tu sei un pettirosso dalle ali spezzate -.
- Allora tu un fulmine che cade sulla gomma - rispose offeso il ragazzino mettendo il broncio. Il rosso rise di gusto e gli spiegò cosa intendeva.
- Tu non potresti mai essere un filosofo. Pettirosso perché è il tuo simbolo... tu potresti volare, lo faresti, saresti finalmente libero, ma non puoi perché ti hanno spezzato le ali...-.
- Ok, è il mio turno. Fulmine...bhé l'hai capito il perché. Sei fantastico e tutto il resto. Sulla gomma perché sei un idiota e fai sempre danno -.  Wallace si mise a ridere ancora una volta. - Sul serio, non credevo che tu potessi pensare certe cose e sono consapevole di aver rovinato il momento -.
Wally sorrise mestamente. Presto però la sua espressione tornò cupa. Robin lo abbracciò capendo che cosa stava per succedere.
Il rosso scoppiò in lacrime.
- Wally - sussurrò accarezzando i capelli color carota dolcemente.
- P...perché mi odia?- chiese tra un singhiozzo e l'altro. 
- Non ti odia. Ha una dipendenza, non sa cosa fa - rispose stringendolo di più. Il corpo del suo migliore amico era scosso da fremiti incontrollabili. - Ti vuole bene, anzi ho un'idea, perché non lo chiami e vedi come sta ? Ti... spiegherebbe la sua reazione, credo...-. Il ragazzo si calmò, avvinghiato al corvino, e annuì timidamente. Poi alzò gli occhi e spalancò le palpebre. Robin sarebbe diventato tutto rosso non appena li avrebbe visti. 
Il ragazzo dai capelli si girò contro la volontà del suo migliore amico. Vide Jason, Babs, Artemis, Speedy, Megan e Superboy che lo osservavano ghignanti. Prese il cuscino del letto, si coprì la faccia e si buttò indietro distendendosi supino, sperando di coprire il rossore.
- Non ci credo. Richard Grayson... che... che - disse Jason. Wally sapeva che Richard riservava certi aspetti del suo caratte solo a lui. Gli faceva rabbia il fatto che lo avrebbero preso in giro perché non capivano. - che fa la persona dolce!-. Tutti scoppiarono in una fragorosa risata.
A questo punto tirò il guanciale a JT così forte da farlo finire contro il muro. Tutti videro così le guance del ragazzo arrossate.
- No! Robbie, non ti devi vergognare! - esclamò Megan avvicinandoglisi per mettergli una mano sulla testa al fine di rassicurarlo. KF lo tirò a se per allontanarlo da Megan. Fino a poco fa anche lei stava ridendo. Era una cattiveria. Non poteva prima prenderlo in giro e poi scusarsi, non era giusto. 
- No, ma che abbiamo fatto. Piccolo, vieni qui - disse questa volta una Batgirl pentita. Robin si irrigidì non appena provò a sfiorarlo, costringendola a ritrarsi. La guardava male,molto male. Questo significava che se avesse provato ad abbracciarlo l'avrebbe come minimo trucidata. E a confermare i suoi sospetti fu il fatto che aveva incrociato le braccia, portandosele al petto. 
Poi di colpo si calmò.
- Wally, vado a prendere le patatine?- Chiese sorridendogli. Il rosso annuì sorpreso da quella reazione. Il corvino si alzò e camminò fieramente verso il corridoio. Lo seguirono tutti tranne Megan e Babs.
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- Rob... stai bene?-  Chiese Speedy tremando.
- Si - rispose sicuro continuando a camminare senza voltarsi. 
- Non vuoi ammazzarmi?- Chiese Jason nascosto dietro Artemis. 
- Certo che si, ma non posso fin quanso Babs non ti scarica - replicò con allegria nella voce. Questa cosa era inquietante. Arrivarono al salone grande dove c'erano i teen titans che festeggiavano il risveglio di BB. Quando era successo? Chi lo sa!
- Hei Rob - lo chiamò felice saltellandogli intorno.
- Fallo ancora e ti porto in stato di coma irreversibile - dichiarò non appena si fu fermato. BB lo guardò con orrore abbassando le orecchie verdi. Ottenuto questo effetto si diresse verso la cucina per prendere le patatine.
- Ce l'ha con Jason, non con te, tranquillo - disse Superboy.  - Lo picchierà entro una mezz'ora e si calmerà -.
- Ah...- dissero tutti i teen titans un po' impauriti.
- Ma si può sapere che hai contro di me?- Chiese Jason.
- Sei stupido, rozzo, violento, bevi, fumi, uccidi, sei un criminale, stai con mia sorella, sei fastidioso, non sai mentire, sei più fifone di Wally, dici cavolate, fai finta di odiare tutti e di essere un duro, non lo sei. Hai degli amici sfigati, i tuoi amici sono quelli che ho picchiato l'altra sera. Non sai contenerti, non capisci quando è meglio stare zitto, non capisci quando mentire e dire la verità, non hai alcuna conoscenza in campo  scientifico, fai battute squallide, la tua voce è acuta e sprezzante quindi irritante, guardi tutti dall'alto in basso quando non comprendi di essere tu l'immondizia ambulante, non hai stile, ti piace il colore che di più odio al mondo, sei inutile, non sai fare gli scherzi, è tutta la vita che provo a spaccarti la faccia e non ci riesco...- 
- Frena frena frena. Basta così - disse Babs entrando e baciando Jason - parli del mio ragazzo. Non è che sei invidioso perchè sei single?-.
- Chi ti ha detto che sono single?- Chiese guardandola strano.
- Non lo sei?!- Urlarono Zatanna e Stella impallidendo. 
- State bene? Siete...ecco... bianche. Io vado a vedere che combina Wally- dichiarò tornando in infermeria portando con se cinque pacchi di patatine.
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-  Wally...? - Lo chiamò bisbigliando il ragazzo entrando. Megan non c'era, la luce era spenta e ...Wallace? Era sul letto, girato verso la finestra sulla parete opposta a quella della porta. Che stesse dormendo? Lasciò i pacchetti di patatine su uno dei letti senza fare rumore e si avvicinò al rosso. 
Sentì dei singhiozzi, timidi e sommessi. Sembrava così fragile così.
Si sdraiò accanto a lui, usando le tecniche da ninja per non farsi vedere e sentire. Lo abbracciò sorprendendolo.
Wallace si voltò verso di lui stupito.
- perché piangi? - Chiese spostandogli una ciocca di capelli da davanti agli occhi - Tu non meriti di essere triste -.
- Tu non sai confortare le persone, ricordi?- Disse sorridendo mestamente.
- Tu non sei una persona qualsiasi, tu sei il mio migliore amico Wally - lo fece ridere un po'. - Hei, ho un'idea. Vuoi parlare con tuo padre?-.
- No...-.
- Wally, questo ti aiuterà -.
- Tu che ne sai?! - Urlò con rabbia offendendo l'amico che si ritrasse. Wally si pentì subito di quella risposta e l'abbracciò scusandosi.
- Hai ragione - sussurrò sorridendogli mentre abbassava lo sguardo.
- Iad ti picchiava?- Chiese il rosso capendo cosa stesse pensando il corvino. Non ottenne alcuna risposta, significava però "si". - Non parli mai di quello che ti ha fatto quel mostro -.
- Non era un mostro....- sussurrò stupendo Wally. - Mi ha allenato, tutto qui -.
- Allenare qualcuno non significa infilzarlo come se fosse una bambola vudù, colpirlo come se fosse un sacco da box e costringerlo a fare cose indicibili - replicò KF con rabbia. - Che minaccia usava?-.
- Ti ho portato le patatine - disse cambiando discorso. Si alzò e fece per prendere i pacchetti, Wally capì che era meglio non esagerare. Robin non voleva affatto ricordare. Gli porse un pacchetto rosso con un sorriso.  Il ragazzo accettò e lo aprì senza farsi scrupoli.
- Rob, non voglio rimanere tutto il giorno qui dentro, possiamo andare nel soggiorno? - Chiese alzandosi. Robin gli fu accanto in un attimo con un sorrisetto. 
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- Hei, guardate chi si è alzato ed è venuto a farci visita? - Disse Artemis scherzosa vedendo Wallace entrare seguito dall'amico. - Ti ha convinto il tuo amichetto?-.
Wally la guardò male, Robin portò le braccia al petto e con un ghigno rispose inaspettatamente:
- Certo, dopo aver scopato alla grande sul letto dell'infermeria - . 
Megan per poco non si strozzò con la soda che stava bevendo. Tutti lo guardarono scioccati. Wally inarcò un sopracciglio. Robin li ignorò completamente e andò a prendere il cellulare che aveva lasciato in cucina. Appena tornò Wally l'abbracciò contento sollevandolo di poco dal pavimento e mettendolo giù.
- Si... anche io sono felice di riverti nonostante siano passati cinque secondi -.
- E' la tua prima battuta a sfondo sessuale esplicita dopo anni - chiarì Babs sorridendo.
- Vero -. Wally stringeva tantissimo...
- Non sembrava una battuta da Rob...- disse BB ridendo a quella vista.
- BB, Cyborg, Stella e Corvina. Mio fratello, per quanto bello, intelligente e simpatico possa sembrare - disse la rossa lanciando uno sguardo al ragazzo che la stava supplicando con gli occhi di non finire la frase - è un porco, chiaro? Quello era niente. E siccome sta ridendo mentalmente, possiamo dire che è felice di esserlo -. 
- Mi sono offeso - dichiarò portando le braccia al petto. Wally si mise a ridere abbracciandolo ancora una volta.
- Scusami, ma non ti da fastidio che Kid Flash si appiccica ogni due , tre minuti?- Chiese Jason.
- Ti da fastidio?- replicò Robin lanciandogli un'occhiata. KF l'aveva lasciato subito dopo aver sentito quel commento.
- No...- Babettò il "criminale".
- Allora non rompere, semplice - detto questo lanciò un'occhiata al rosso e gli porse un pacchetto che nessuno sa quando l'aveva preso - patatine?-.
Wally scosse la testa.
- Hai la febbre?-.
Un'altra risposta negativa.
- E' colpa di un pretty pretty pegasus ?-.
Corvina si girò non capendo perché il ragazzo avesse nominato i suoi adorati cavallini alati (e cornuti, ma non ci sta bene). Siccome Wally non rispondeva Robin continuò con la sua assurda diagnosi.
- Ti hanno tirato un colpo di coda in faccia. No, lo so,ti hanno vomitato addosso l'arcobaleno. Oppure sono stati i bunny love. Lo sapevo, quei cosi distruggeranno la galassia -. 
- Calmati, sta bene, semplicemente non ha voglia di mangiare le patatine - disse Artemis.
- "Wally" e " non ha voglia di mangiare" non possono stare nella stessa frase per ragioni scientifiche che non sto a spiegarti perché non capiresti -.
- Bhe, almeno sappiamo che non sono stati i cartoni animati carini - dichiarò Babs .
- Non puoi saperlo -.
- Non esistono quei cosi, e anche se esistessero non cercherebbero di conquistare la terra - spiegò con pazienza la ragazza - e non è colpa mia se ti terrorizzano -.
- Non è vero -. Megan gli puntò contro un pretty pretty pegasus di plastica preso chissà dove. Robin afferrò Wally per la manica della maglia e lo tirò davanti a se per usarlo come scudo umano. 
- Io scherzavo - disse Babs spalancando le palpebre. Wally sorrise.
- In ogni caso, Wally...- disse il ragazzo dai capelli neri facendo voltare l'amico. Wallace afferrò il giocattolo e l'avvicinò a Richard che lo prese e lo buttò via come se non gliene importasse niente, ma in quel momento stava pregando qualsiasi divinità che conosceva affinché quel coso non si muovesse e non cercasse di cambiargli il carattere da serio e duro a dolce e zuccheroso.. 
Il rosso incrociò le braccia al petto fissando l'amico. Robin lo imitò.
La gara degli sguardi durò qualche secondo. Poi Wally cedette, prese il pacchetto scarlatto che Richard gli porgeva contento e lo aprì. 
- Come mai così silenzioso?- Chiese Artemis - di solito siete in due a fare rumore -.
Robin aprì la bocca per rispondere ma l'amico gli infilò una patatina in bocca sorridendo. Richard trattenne un'espressione di disgusto. Wally pensava che gli piacevano, in realtà fingeva ogni volta. 
- bhé?- Chiese il rosso.
- Ehm... è ottima?- dichiarò dopo averla inghiottita e aver trattenuto un conato di vomito.  Wally sorrise felice e fece un cenno per dire che stava andando in infermeria un attimo. Appena si chiuse la porta Robin smise di sorridere e corse a bere un bicchiere d'acqua.
- Ma che?- Chiese BB. 
- Non gli piacciono le patatine - disse Babs ridendo. Il fratello era già sparito. - Cosa strana, ma non per lui perché è Robbie -.
- Affari miei - rispose Robin leggermente irritato dall'argomento. Aveva sempre avuto problemi con il cibo, non gli piaceva mangiare.
- Non ho capito una cosa. Perché volete tutti che Robin e Kid Flash si mettano insieme?- Chiese Beast boy.
- Ma li hai visti? Che cariniiiiii - urlarono tutte le ragazze in modo isterico, saltellando e battendo le mani.
- Ok, sul serio. Dov'è Wally? In camera sua non c'è, non è neanche in infermeria e non è neanche nella stanza allenamenti e....-.
- In tre secondi netti sei riuscito a farti il giro di tutta la montagna?- Chiese Cyborg guardandolo stupito. Robin era ricomparso in piedi sopra al tavolo con gli occhi fuori dalle orbite e non riusciva a stare fermo.
- Si, non è questo il punto. Non riesco a trovare Wally, è la prima volta, poco fa ha rifiutato le patatine che adora, se ne mangerebbe quintali, non parla quando ci siete voi, il che è strano perché parla più di me e io parlo molto. Non riesco a trovare un indizio del suo passaggio, non l'ha visto neanche Flash e non ho trovato niente nelle telecamere -.
- Video,Rob, si dice video - lo corresse Babs. Intanto il ragazzo stava impazzendo e faceva movimenti veloci, netti e sconnessi. Aveva già fatto il giro del tavolo otto volte mentre parlava, gesticolando. Il suo passo era caratterizzato dal fatto che alzava molto le ginocchia quasi portandosele al petto, non facendo alcun rumore quando poggiava i piedi sul tavolo in legno scadente. Le sue gambe sembravano tese e rigide.
- Hai pensato alla stanza dei souvenir?- Chiese Artemis guardandolo pensierosa.
- Ci sono passato tre volte, ho visto anche nella stanza segreta di Batman, nella stanza riunioni della Lega, nella stanza degli interrogatori e....-.
- Calmo! - Urlò Babs. Robin si fermò . - Respira, dai... concentrati, dove può essere andato?-.
Il ragazzo ci pensò un attimo, incrociando le braccia e portandosele al petto, continuando comunque a battere la punta del piede sul tavolo velocemente, Flash style. Poi di colpo scattò, fece un salto che persino un gatto avrebbe invidiato. Fece una capriola in aria e atterrò perfettamente in piedi continuando a correre. Poi saltò il divano e corse fino al corridoio, scomparendo dietro la porta.
- Visto? Non capisce più niente quando si tratta di Wally !- Disse Babs. - Li adoro -.
- Sembra un gattino quando fa così !- Urlò Zatanna isterica. - Robbie aspettamiiiiiiii-.
Speedy la fermò.
- Scusa Zee, non capisco una cosa , perché gli corri dietro anche se sai che non ti vuole? Anche tu Stella-.
- E' vero amore!- Dissero entrambe insieme ferite. 
- Un momento....- disse Babs interrompendo la discussione. Tutti si zittirono. - Troppo silenzio...-.
- L'uscita secondaria! - Urlarono tutti guardandosi tra loro. Dopo questo corsero tutti per il corridoio fino ad arrivare ad una stanza vuota e grande dove vi erano parcheggiati tutti i mezzi usati dagli eroi.
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Il velocista stava provando a scappare per l'entrata secondaria. Si era aperta l'entrata, vi era una ripida salita ma dopo quella sarebbe stato fuori. C'era quasi, sentiva già l'aria fresca. 
Un filo sottile e forte gli circondò la vita e lo tirò indietro senza fargli male. Pensava che sarebbe caduto a terra, che si sarebbe fatto male. Avrebbe sentito il freddo e ruvido pavimento contro la sua pelle ma delle braccia forti lo presero e l'accolsero affettuosamente.
- Hei, Wally -. Alzò lo sguardo e vide degli occhi azzurri, dolci e freddi allo stesso tempo.
- Richard....- sussurrò abbracciandolo forte. Voleva arrivare a casa sua per cercare suo padre, per chiedergli se lo odiava. Un piano stupido e folle: suo padre era in prigione e gli assistenti sociali controllavano l'edificio. Non l'avrebbero mai fatto passare. Allora perché voleva andare lì? Fino a poco fa rideva, perché adesso non ci riusciva?
Intanto tutti li fissavano da dietro l'angolo. Richard sembrava non essersene accorto, tanto meno Wally. 
Da quanto Robin riusciva a tenere Wally in braccio senza problemi? 
- ecco... ehm...- il ragazzo meraviglia non aveva la minima idea di che cosa dire. Un'idea gli balenò in testa. Lo lasciò e lo afferrò per il polso destro e provò a trascinarlo verso il soggiorno senza successo. 
- Che ti prende?- Chiese Wally.
- Mi dimentico che sei pesante, vieni, dai, ho un'idea - disse lasciandolo e correndo verso il corridoio. Megan si rese conto che stavano venendo verso di loro e rese invisibili se stessa e i suoi amici. Wallace non ne voleva sapere niente ma lo seguì lo stesso. BB per poco non cadde cercando di appiattirsi contro la parete. Fece un po' di rumore, Robin infatti si fermò e si guardò intorno.
- Che c'è adesso?- Chiese il velocista mentre lo superava.
- Niente, ho sentito un rumore. Sarà stata la mia immaginazione - Robin lanciò uno sguardo arrabbiato ai suoi amici e tirò un birdarang esplosivo che li ricoprì di pittura. Fatto questo andò via.
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- Dove cavolo l'ho messa! Giuro che mi metto a bestemmiare in turco !- Urlò arrabbiato mentre buttava via sul letto tutti i vestiti "trash" che trovava nel suo armadio. Soprattutto di colore nero e con qualche catena attaccata. Wally lo fissava divertito seduto sulla scrivania mentre finiva il pacchetto di doritos gentilmente offerto da Robin. Gli altri erano stranamente spariti...
Finalmente trovò quello che cercava e si mise a saltare sul letto trionfante. - HO TROVATO LA CHIAVE!-.
L'oggetto che teneva in mano sembrava più una tessera che una chiave. Wallace si alzò incuriosito, si avvicinò al letto e prese in braccio l'amico. All'inizio si rifiutò poi iniziò a ridere perché il rosso gli faceva il solletico. Wallace lo adagiò a terra continuando a solleticargli i fianchi. Dopo qualche secondo smise per fargli riprendere fiato. 
Qualcuno potrebbe pensare che era strano per due amici fare così, bhé per loro no. 
Babs li spiava nascosta dietro la porta aperta, pensò "baciatevi, adesso, vi prego!". Era stata la prima a ripulirsi e Robin aveva perso due ore a cercare quella stupida tessera.
Il bracciale di Robin stava diventando giallo, probabilmente era un effetto che aveva messo lui stesso per divertimento. 
Richard si alzò e rimise a posto tutto in un attimo aiutato da Wally e dalla sua super velocità.
- Andiamo?- Chiese guardandolo felice. Babs sapeva cosa voleva dire quell'espressione e corse lì dentro rivelando la sua presenza.
- Tu non vai da nessuna parte. Lo vuoi portare al laboratorio di tuo zio!- Urlò arrabbiata. Wally lo guardò curioso.
- Perché lo vuoi portare lì?- Chiese la rossa avvicinandosi minacciosa al fratellino che indietreggiò terrorizzato fissandola con gli occhi azzurri.
- Era felicissimo quando l'ha visto la prima volta, pensavo che avrei potuto farlo distrarre un pò -. Il velocista afferrò l'amico e lo trascinò in un abbraccio molto riconoscente. Babs si sentì immediatamente in colpa per avergli urlato contro. 
- Posso venire anche io ?- Chiese allora. Robin sorrise, afferrò la così detta "chiave" e corse verso la stanza dei teletrasporti facendo segno di seguirlo.
I teen titans li videro passare correndo e si guardarono senza capire.
Arrivarono davanti ai portali e si fermarono. C'era la Young Justice, le ragazze avevano ancora i capelli bagnati e gocciolanti.
- Oh... ciao... che è successo?- Chiese Richard facendo finta di non saperne niente. 
- Lo sai - lo accusò allora Megan mentre Artemis e Speedy si preparavano a tirargli le loro frecce. 
- No, non è vero - rispose allontanandosi da Wally per evitare che gli facessero male. Ecco che arrivavano. Le frecce appuntite. L'aria che si spostava, la linea diritta che era la traiettoria delle frecce a quella velocità. Aspettò il momento giusto e afferrò le aste dei dardi. 
- Avete messo la doppia punta, forte !-.
- Ridammi le frecce - disse Speedy.
- No, adesso voglio provare ad usarle, ti prego - chiese con gentilezza. L'arcere gli passò l'arco dicendo alla bionda " non riuscirà mai a tenderlo ". 
E invece no. Si mise nella giusta posizione e incoccò la freccia.
- Ok, cosa vuoi colpire ?- Chiese Artemis ridacchiando. Lanciò uno sguardo a Wally e decise di lasciare perdere. Aveva visto troppa violenza fin ora. Diede così tutto alla bionda dicendo:
- Chi se ne importa, ho da fare -. Tutti strabuzzarono gli occhi al solo pensiero che Richard John Grayson avesse rifiutato di usare una nuova arma.
- Accesso consentito - dichiarò la voce robotica femminile annunciando i nomi dei tre e i numeri che erano stati assegnati loro. Una forte luce rischiarò la stanza e i tre amici erano già andati via. Il braccialetto di Robin era color oro.
- C'è solo un motivo per cui Robbie rifiuterebbe questa meraviglia - disse Artemis accarezzando il proprio arco. 
- Wally - esclamarono tutti.
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Robin era agilissimo, come un acrobata dovrebbe essere, ma lui... lui aveva qualcosa in più e questo faceva sempre infuriare Batgirl che non riusciva a tenere il passo.
Saltò giù dal tetto e usò il rampino per "volare" tra gli alti grattacieli. Wally correva sui cornicioni, saltando da uno all'altro senza problemi, osservando Robin che era felicissimo. Sul serio, da quanto non lo vedeva ridere e scherzare così senza essere sotto l'effetto di alcohol e strane droghe inventate dai criminali? Stava piovendo (come sempre a Ghotam), ma non gli importava. 
Richard era fatto per volare, praticamente era cresciuto sul trapezio del circo, allenandosi per diventare un "Flying Grayson". Adorava il vento, sentirsi libero. Perché aveva smesso? In aria faceva di tutto, l'importante era non rimanere fermi. Babs invece provava a seguirlo semplicemente usando il rampino con discrezione, quasi provando a scomparire. 
Wally perse la concentrazione osservando l'amico, si dimenticò di essere su un cornicione e non su una strada e si dimenticò di saltare per arrivare sul tetto di un basso edificio. Robin gli afferrò il braccio destro in tempo e lo portò sul balcone di un appartamento.
- Tutto ok?- Chiese gentilmente. Il rosso annuì sorridendo. - Siamo quasi arrivati -.
Detto questo gli afferrò il polso ancora una volta, usò il rampino e lo portò sul tetto dell'edificio davanti a quello in cui si trovavano. Babs arrivò ansimando. Era impossibile stargli dietro!
- Ok, Robin ... fammi riprendere un po' di fiato - disse. Si fermarono cinque minuti, un po' tanti per una breve pausa secondo il corvino.
Questo diede agli altri eroi il tempo di trovarli e raggiungerli.
- A posto Babs?- Chiese Richard seduto a gambe incrociate su un'antenna televisiva che era diritta come se non ci fosse nientre sopra di essa. Wally era seduto su una cassa di legno lì vicino, chissà per quale motivo.
- Ragazzi!- Urlarono tutti correndo verso di lui nei loro rispettivi costumi. Corvina e Stella ovviamente volavano. Videro Robin sull'antenna e lo fissarono come se non fosse fisicamente possibile.
- Che c'è?- Chiese notandoli.
- Come diavolo fai?- Chiese Artemis.
- Magari so volare - rispose Robin alzandosi in piedi e scendendo senza che l'oggetto metallico si muovesse di un millimetro - oppure sono un fantasma, o non esisto...-.
- Si, allora perché non provi a buttarti giù di qui e vediamo che succede?- Chiese Jason andando sul bordo del tetto e indicandogli la strada sotto di loro.
- Perché l'avete portato ?-.
- Perché siamo tutti amici - disse Stella portandosi le mani ai fianchi.
- Amici?- Ripeté Robin come se non capisse la parola.
- Si, amici -.
- Come dici tu - replicò salendo di nuovo sull'antenna con un salto.
- Sicuro di non essere un gatto?- Chiese Artemis.
- Quella era la quarta ipotesi -. Wally gli tirò il mantello con tanta forza da farlo cadere a terra di schiena. Quando fu sdraiato a terra si inginocchiò accanto a lui per mostrargli la tessera un po' scocciato. 
- Non c'era bisogno di farmi cadere, sai? - . Wallace sbuffò. - Ho capito, calmati -. Disse alzandosi e correndo verso l'altra parte del tetto, poi saltò giù tirando ovviamente Wally con se.
- ASPETTATEMI BASTARDI!- Urlò Babs correndo loro dietro e saltando anche lei.
- Prova a prenderci!-. 
Babs iniziò a correre seguita dagli altri. Sapeva di non poterli raggiungere così, lealmente. Prese un batarang e lo tirò verso i due che stavano per atterrare su un altro tetto, facendolo esplodere e ovviamente facendoli cadere a terra. Quando arrivò e li vide a terra, Wally sopra Richard non poté fare a meno di scattare una foto.
Wallace si ritrovò sopra l'amico e fece per alzarsi, ma vide Babs con il cellulare in mano che teneva la telecamera su di loro e si fermò a guardarla con le gote arrossate ancora a cavalcioni del corvino.
- Questa la mando sul web - dichiarò la rossa pigiando su diversi tasti dell'apparecchio con i pollici velocemente. Wally si alzò notando la strana situazione, non appena lo fece Robin prese una bella boccata d'aria. Il rosso lo guardò male.
- Non sto facendo il tragico. Mi sei semplicemente finito addosso con tutta la tuta e il tuo corpo....-.
- Alzati - disse Babs.
- Un attimo, sto cercando di capire se ho tutte le costole a posto -. Prese un altro respiro. Babs si coprì gli occhi con una mano disperata.Fatto questo si alzò in un attimo tornando vivace come prima. - Andiamo ?-.
- Come? Dopo tutto quello sei già in piedi?- Chiese Cyborg.
- Mi è finito Wally addosso, mica BB trasformato in elefante - rispose. Guardò prima un'antenna lì vicino, poi un tetto e infine una scala antincendio di un palazzo alto e malandato. Problema. Una finestra del palazzo era aperta e una bambina si affacciava da lì e a quanto pare li stava osservando con un piccolo binocolo giocattolo. Cercò allora un modo per distogliere la sua attenzione... 
- Ehm ... Robbie, che c'è?- Chiese Speedy notando che stava fissando da un po' i palazzi.
- Niente -. Fece un salto e arrivò sull'antenna al bordo del tetto che non si mosse di un millimetro. 
- Scendi, è pericoloso - disse Megan. Richard le lanciò uno sguardo che diceva " Certo che è pericoloso, altrimenti non ci salivo".
- Che hai visto ?- Domandò Babs preoccupata. Quando faceva così sembrava un gattino con le orecchie diritte diritte e gli occhi felini sbarrati che guardava il mondo attorno a se poiché aveva sentito un rumore che non aveva riconosciuto ed era pronto a scappare via o ad attaccare alla minima insidia.
- I palazzi, la strada, le finestre, le scale anti incendio - rispose sarcastico.
- Sul serio - disse Babs.
- Ok, lo ammetto. Ho visto anche i lampioni e i cassonetti della spazzatura mezzi bruciati, il gatto su quel tetto....-.
- Robbie, sta piovendo ci sbrighiamo?- Chiese la rossa. Robin esitò un po', alzò lo sguardo e vide le gocce. - Perché ti piace così tanto quando piove?-.
- In Siberia non piove mai. Nevica e basta - rispose scendendo giù. Wally sorrise.
- In pratica per te è strano quando piove?- Chiese Babs.
- No... solo... -.
- Per te è come quando cade la neve a Natale - disse Artemis.
- Certo....- sussurrò guardandola strano. Non aveva capito il paragone. - Ok, se volete andiamo -. 
Wally partì più veloce della luce contentissimo. Una folata di vento freddo li investì.
- Robbie, pare che Wally ti abbia superato - disse Babs prima di notare che era sparito anche il fratello - idioti ! Aspettatemi !-.
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- Ok, sul serio, si può sapere che ci facciamo davanti al negozio dei frappé? - Chiese Speedy arrabbiato.
- Wally voleva il frappé, e io pure, quindi....- rispose Robin seduto accanto a Wally su un muretto in abiti normali. Stavano bevendo con la cannuccia il frappé.
- Ho la sensazione che tu stia provando a seminarci - affermò Babs guardandoli.
- Se vi volessi scaricare, non pensi che l'avrei già fatto?- Replicò il ragazzo.
- Non ti ricordi come si accede al laboratorio - concluse Babs.
- Certo che lo ricordo -.
- Non vuoi andarci allora -. Robin si alzò in piedi sul bordo del muretto e dichiarò:
- Questo è assolutamente falso -.
- mmh...allora... se non me lo spieghi ti abbraccio - disse Babs saltando sul muretto.
- Pff, un abbraccio non è la fine del mondo - rispose cercando di farla allontanare. Babs allora si avvicinò e spalancò le braccia ghignando. Robin scese a terra per scappare da lei.
- Come? Hai detto che non è la fine del mondo - incalzò Jason. KF rise di gusto alla vista.
- Ma da che parte stai?!- Sbottò Robin guardando l'amico come se l'avesse tradito. KF si distese per evitare di cadere per le risate - coso inutile -. 
- Dai vieni, diventiamo best friends- disse Jason facendo la stessa cosa che aveva fatto Babs, solo che Robin lo guardò malissimo e fece un passo per allontanarsi. Wally scattò e scese giù anche lui arrabbiato. Il suo sguardo sembrava dire " best cosa?! SONO IO IL SUO MIGLIORE AMICO!".
- Sta calmo - disse Robin tirandolo indietro prima che lo ammazzasse - sto aspettando che Babs lo lascia, un po' di pazienza -.
Jason deglutì e rispose cercando sicurezza: - Non riusciresti a farmi male neanche volendo -. Babs intanto in lontananza gli faceva cenno di stare zitto. In un attimo il criminale si trovò a terra senza sapere cosa fosse successo.
- Rob!- Lo sgridò la sorella.
- Se mi provoca io rispondo - .
- I tuoi non ti hanno mai insegnato che bisogna ignorare le provocazione?- Chiese il "criminale" mentre si rialzava. Appena fu in piedi aggiunse -mi sa che non hanno avuto il tempo... E neanche la voglia- .
Superboy trattenne il ragazzino che stava per saltargli addosso per ucciderlo.  Ma non bastava. Ci vollero Artemis, Speedy, Stella, Cyborg, BB (trasformato in gorilla), Wally, Corvina e ... più o meno tutti gli altri.
- Jason basta, non lo fermo se ne dici un'altra - disse Babs.
- E' divertente provocarlo se non mi può fare niente - rispose il fidanzato di Batgirl. Wally mise una mano sulla spalla dell'amico facendolo immediatamente calmare. Gli altri lo lasciarono convinti di aver soppresso la bestia...
- Iad non apprezzerebbe. Il tuo stupido e insulso amichetto Wally riesce a calmarti come niente. Dov'è finito il secondo più grande criminale di Gotham? E' diventato uno sfigato?. - KF spalancò gli occhi a quegli insulti. Non avrebbe neanche saputo cosa rispondergli.
Robin invece bevve un altro sorso del suo frappé senza curarsi di lui. Poi chiese:- Ti piace il frappé?-.
- Perché?-. Robin tirò per l'elastico i pantaloni e le mutande del "criminale" verso di se così da generare lo spazio necessario per far passare la bevanda fredda. Fatto questo lasciò i pantaloni. Jason al contatto freddo rabbrividì.
- Cosa dici? Lo preferisci al cioccolato?- Disse il ragazzo. KF passò la sua bevanda all'amico che versò sulla testa del ragazzo. - Altre richieste?-.
- Rob!- Lo sgridò Babs.
- Se qualcuno mi provoca io rispondo - replicò. 
- Rob, se qualcuno ti provoca lo devi ignorare - spiegò Cyborg.
- Perché?- Chiese il ragazzino fissandolo curioso con gli occhi azzurri che splendevano anche nell'oscurità della sera. Aveva smesso di piovere.
- Ehm... perché... altrimenti... li fai vincere. Loro vogliono innervosirti, e così gli dai una prova che ci sono riusciti - spiegò il mezzo robot. 
- . . . nah, preferisco rispondere, da più soddisfazione - dichiarò. KF si mise a ridere vedendo la faccia con cui l'aveva detto. Richard si era vestito normalmente per entrare a comprare il frullato e si era tolto pochi secondi fa gli occhiali da sole, per cui sembrava un bambino innocente. 
Jason stava ancora congelando a causa del frappé ghiacciato.
- S..s..sei u...u...un... b...b..bastardo -. Wally guardò male l'amico.
- Ok, vado a riprenderti il frappé, sta calmo -. Fece per tornare dentro il negozio ma il rosso lo tirò indietro - ho interpretato male lo sguardo?-.
Wally annuì.
- Ok, ritento... un attimo - si frugò nelle tasche - ridammi quella caspita di chiave -.
- Tessera - lo corresse Babs.
- Stessa cosa -. KF ridacchiò sorridendo all'amico mentre gli mostrava l'oggetto. - Super velocità, bravo. Non vale, tu bari -.
- Tu pure -.
- Io posso, lui no perché è onesto -.
- Sei un supereroe, dovresti esserlo - ribatté Corvina. Jason era andato a cambiarsi.
- Che pizza, siete voi che volete aiutare la gente. Io odio tutto in generale -. KF lo abbracciò e iniziò ad accarezzargli i capelli come per confortarlo - che stai facendo?-. Wally continuò sorridendo, godendosi il momento. 
- Sto cercando di capire se ti piacciono le carezze sulla testa come ai gatti - rispose bisbigliandogli all'orecchio. Robin si allontanò all'istante. 
- Ok, basta così, andiamo, KF rompe -. 
- Ok, siamo arrivati.... - disse Robin entrando in un edificio diroccato e soprattutto abbandonato. C'erano diverse travi buttate a terra, pietre e sassi ovunque e un buco che mostrava il piano superiore. 
- Rob?- Lo chiamò BB un po' seccato. Avevano parlato di un laboratorio, non di una casa mezza bruciata mezza distrutta.  La carta da parati era inesistente, come del resto l'intonaco. Ad ogni loro passo si sentiva lo scricchiolio risuonare per tutto l'edificio, e le assi di legno per terra erano marce, dovevi stare attento altrimenti cadevi di sotto! 
- Non dire niente babbano - rispose il ragazzino - Wally dammi la chia... la tessera -.
Il rosso gli passò la carta bianca in plastica. - Ok... dov' è questa volta il coso?-.
- Cos'è il coso?- Chiese Cyborg guardando Batgirl speranzoso.
- E' il sistema di riconoscimento che si trova in quest'edificio, ma cambia sempre posto lasciando indizi stupidi e inutili, tipo il buco quasi del tutto circolare lì sopra che può essere fatto solo da determinate lame piatte e spesse tre centimetri- disse guardandosi intorno il ragazzo. 
Il velocista vide alcune foto strappate per terra tra delle macerie e ne raccolse alcune. Erano per lo più distrutte o bruciate o così vecchie che sembravano essere dei dagherotipi rovinati dalla luce. Una sola si distingueva, poiché era a colori e bruciacchiata solo negli angoli. C'era Richard sopra la schiena di un ragazzo biondo con gli occhi verdi, dalla pelle abbronzata. Avrebbe voluto chiamare l'amico ma sembrava così assorto... decise di conservarla per chiederglielo dopo. Richard si fermò un attimo, concedendosi un momento di depressione. Abbassò la testa e disse :- odio la mia famiglia -.
- Non dire così, è fantastica - disse Stella sorridendogli. 
- L'unica parte fantastica nella mia famiglia sono io - dichiarò tornando all'entrata continuando a fissare il buco che portava al piano superiore. KF rise mentre l'amico con un salto saliva al piano di sopra per il buco.
- Perché non usi le scale?- Chiese Jason.
- Perché sono troppo normali e anche perché sono fuse - urlò il ragazzino da lì sopra. Un attimo dopo sentirono il rumore di qualcosa di metallico che cadeva a terra e temettero che sarebbe crollato l'edificio intero! Non sembrava che fosse stato semplicemente qualcosa ad essere caduto, ma molte cose. Appena il frastuono finì Babs urlò - Rì? Stai bene?-.
- Si -.
- Che è successo ?-.
- Niente!-. Tutto tacque per un secondo. Un altro rumore, questa volta sembrava quello di alcuni ingranaggi che scattavano. Babs si preoccupò ancora di più.
- Rì!-. Un attimo dopo si aprì una porta metallica in un muro in mattoni e con delle assi rotte che sembrava essere un ascensore. Dal buco sul soffitto uscì un bastone metallico che si piantò a terra, Robin lo usò come un palo dei pompieri per scendere elegantemente fino a terra.
- Vi concedo di venerarmi - dichiarò ritirando "l'arma" e posandola da qualche parte nella cintura. KF si mise a ridere.
- Che è successo ?- Chiese BB.
- Assolutamente niente - Rispose. KF gli afferrò la maglia e lo tirò verso l'ascensore sorridendo anzi no, ghignando. Robin oppose non poca resistenza. - No,no, no,no,no,no... io non entro lì dentro, è fuori discussione -. 
Il ragazzo provò a scappare alla presa del rosso che però lo sollevò e se lo poggiò sulla spalla tenendolo per il bacino, si sentiva come un neonato che doveva fare il ruttino!. Robin provò a tirargli un calcio nelle parti basse ma Wally lo bloccò con il ginocchio e si girò facendo cenno agli altri di seguirlo, così fecero. Appena furono tutti dentro il velocista buttò a terra l'amico in un angolino. Il ragazzo cominciò a guardare le pareti bianche lucenti spaventato. L'ascensore era quadrato, non c'erano specchi, strani sterei... niente di niente. Sembrava una semplice stanza piccola, quadrata, chiusa, priva di aria, con le pareti che si stringevano e che sembravano volerlo schiacciare. No! Era un semplice ascensore.
- Tutto ok ?- Chiese Stella notando lo sguardo terrorizzato del ragazzo.
- Certo che si, è solo un ascensore, cioè ...una... scatola... che usano le persone per... salire e scendere... -.
- Sembra la definizione che darebbe un claustrofobico - dichiarò Jason. Wally si sedette accanto all'amico mentre l'ascensore scendeva. Gli circondò le spalle con il proprio braccio per consolarlo.
- E' la definizione che darebbe un claustrofobico - rispose Babs.
- Non saltiamo a conclusioni affrettate. Il fatto che non mi piacciono gli ascensori non vuol dire che..... -. Tutti lo guardarono male. - Ok, avete ragione. Iniziate a sfottere, dai -.
- Sfotterti? E' normale - disse Megan. 
- Si, prova a spiegarlo a uno che è stato creato ed addestrato a non provare emozioni come la paura - replicò Jason. Dimenticavano questo. Robin per loro era come se fosse l'unico sopravvissuto di un pianeta lontano e distrutto prima ancora di essere stato esplorato. Le sue tradizioni erano un mix di quelle russe, tedesche e rumene. Era abituato a viaggiare, a vedere posti nuovi. 
- Rob, non ti manca casa tua?- Chiese Wally ad un tratto. Finalmente parlava. Richard lo guardò con un mezzo sorriso. Parlava davanti agli altri. Certo, l'aveva bisbigliato ma era un inizio.
- Definisci casa per come la intendi tu- rispose Robin. Doveva farlo continuare a  parlare.
- E' il posto in cui vivi...- spiegò Babs.
- Il pianeta Terra?-.
- Quasi...-.
- America?-.
- un po' di più?-.
- America del nord?-.
- E' il posto dove sai di poter tornare senza problemi, dove sai che lì troverai chi ti vuole bene - disse Wally. Robin prese il braccio del rosso e lo tolse da sopra le proprie spalle per alzarsi, ma Wally lo afferrò per la vita e lo tirò a se. Risultato: Wally lo teneva come un bambino tiene il proprio peluche preferito mentre lui cercava di scappare. Ottimo.
- non era così smielato! - Obbiettò Stella . Robin si fermò un attimo per guardarla malissimo, questo bastò al rosso per alzarsi in piedi tendendolo come se fosse una principessa da salvare. Poi però l'abbracciò ancora di più. Il corvino dichiarò con le guance imporporate :- Questo è molto imbarazzante -.
- Già - disse Jason facendogli una foto con il cellulare. - Sei così cariiiiiiiino - disse Jason.
Lo sguardo del ragazzo meraviglia passò dal "oh cavolo, dove mi nascondo" al " Io ti uccido ". Il rosso allentò la presa sentendo diventare il suo intero corpo rigido. Lentamente lo lasciò. 
- Ripetilo se ne hai il coraggio -. 
- Sei carino -.
KF afferrò l'amico per il bacino e lo tirò indietro prima che facesse qualcosa di cui molto probabilmente NON si sarebbe pentito... ma per cui Babs lo avrebbe odiato. 
- ROB! Non si uccidono le persone!-.
- Jason non è una persona! E' un insieme di spazzatura, difetti e odio - sbraitò gesticolando.
- Smetti di insultarlo -.
- Non lo sto insultando, lo sto descrivendo. C'è molta differenza -. Wally scoppiò in una fragorosa risata continuando a trattenere l'amico. - KF, staccati un attimo, dai -.
Il rosso lo guardò dubbioso. - Non lo picchio, giuro... almeno, non per ora-.
Questa volta lo guardò male.
- Prometto?-.
Wally lo lasciò contento.
 - Sai che c'era sottinteso "per ora", vero?- Precisò Superboy. Kid Flash riprese l'amico tra le proprie braccia, stringendolo più di prima.
- Grazie tante Supey... - disse seccato il corvino. Nessuno aveva notato il monitor appeso alla parete che si accendeva. L'ascensore si fermò di colpo.
- Richard... noto che il livello di ormoni che provocano gli stati emotivi sono tanti. Devi diminuirli altrimenti sarò costretto ad intervenire - disse una voce robotica. Robin era in un ascensore nonostante la claustrofobia; gli bastava guardare Jason per provare rabbia; Wally lo seccava non lasciandogli picchiare il definito da Stella "amico"; inoltre KF lo stava abbracciando e gli piaceva! Provava anche felicità! Come doveva abbassare i livelli in un attimo?
- Ti concedo di continuare a provare rabbia verso l'individuo chiamato "Jason Todd", ma devi sopprimere gli altri, se Iad era qui a quest'ora eri attaccato alla macchina delle torture-. Le parole del robot suscitarono sgomento e pensieri carichi di paura, odio e tensione.
- Non è giusto!- Sbottò Stella volando abbastanza in alto da trovarsi faccia a schermo. - E' sbagliato sopprimere le emozioni! VOLETE CAPIRLO!-.
- Bravo Richard, anche se ci hai messo un po' più del tuo tempo usuale. Secondo il calcolo delle probabilità è consigliabile l'uso della stanza delle simulazioni -. KF aveva lasciato, per lo stupore, l'amico che stava sicuramente cercando di sfuggire ai loro sguardi. 
- Grazie Ray... ci penserò - rispose con un filo di voce.
Wally provò a farlo voltare verso di lui mettendogli una mano sulla spalla, ma Robin fece un passo in avanti per sfuggire alla sua presa. Il monitor si spense e le porte si aprirono. Robin sgusciò via appiattendosi contro il muro,sperando inutilmente di non farsi notare. Gli sguardi erano puntati su di lui. Wally lo seguì preoccupato. 
Si trovarono in una stanza (almeno così credevano) completamente al buio.
-Hei Ri?- Lo chiamò Babs. Non lo vedeva al buio e Robin aveva il pregio/difetto di non emettere alcun suono mentre camminava, respirava, viveva....
- Ray?- Robin chiamò il robot.
- Non mi fido a lasciarti il comando, credo che tu possa capire - rispose la voce robotica.
- Ray, se non lo fai ti ficco un file/virus su per il cavetto USB, e lì si che sono Pixel -.
- Non essere così aggressivo, il nervosismo fa male alla salute - dichiarò il super computer.
- Anche la katana nel pannello di controllo fa male alla tua -.
- Qualcuno si è alzato dalla parte sbagliata del letto oggi -.
- Stai prendendo tempo - dichiarò Robin.
- Si -.
- Che caspita stai facendo?-.
- . . . -. La luce si accese rivelando il più grande laboratorio del pianeta Terra. Il pavimento era liscio e nero, così nero che quasi dava l'impressione di stare per cadere. Riguardo alle mura erano in marmo bianco, non bianco puro, quasi giallognolo, quasi dorato.  Vi erano macchinari giganteschi e ingegnosi, ma la cosa che stupì tutti erano le tante piattaforme a terra che servivano a chissà che cosa. Vicino ad ognuna di essa vi era un monitor. E alzando gli occhi potevi vedere il cielo stellato. Sembrava vero... 
Un'altra cosa li lasciò a bocca aperta. Vi era un ragazzino dai capelli biondi e lisci seduto sul sedile del pannello di controllo al centro della sala. Assomigliava tanto alla postazione di controllo di Megan nella bionave. 
Quando quello si voltò si poterono notare gli occhi verdi che sprizzavano energia e felicità, il naso piccolo e le labbra rosee e sottili. Era alto, anzi basso, quanto Richard e sembrava avere la sua stessa età e in effetti la sua intera struttura corporea era simile alla sua.
- Allora, come sto?-. Gli circondò le spalle con il braccio suscitando un po' di gelosia in Wally. Robin si allontanò.
- Come sempre, uno schifo -. Il biondo sembrò ferito e abbassò la testa. 
- Rì! - Lo sgridò Babs. 
- Sta scherzando - disse lo sconosciuto sorridendo - so che mi ama, prima o poi lo ammetterà -.
- Continua a sognare -.
- Chi caspita sei?- Chiese Cyborg.
- Scusate, il mio nome è Ryurik, ma potete chiamarmi Ray come fa Rirì e sono un androide. In realtà sono il computer che monitora tutto qui dentro, ma per una certa persona qui sto usando il mio corpo apparentemente umano... un momento...- fermò la presentazione. Si avvicinò ai teen titans li osservò. Robin deglutì, ma poi il biondo sorrise e dichiarò: - mi ricordate qualcuno. Hei Rì, poi facciamo un combattimento?- Chiese.
- No -.
- Non puoi dirmi di no! Dai!- fece per abbracciarlo ma il corvino si scansò, ritrovandosi accanto a Wally che lo intrappolò in una morsa affettuosa nella quale tirò anche l'androide.
- Siete così carini insieme, ho deciso di shipparvi!-. 
- WALLY!- urlò Robin con disappunto. 
- Ma dai, l'hai visto? E' troppo dolce! Dai, mettetevi insieme!-. Li lasciò sorridendo. Robin lo fissava con la bocca spalancata e con gli occhi che urlavano " Che. Cosa. Ti. Sei. Fumato!?!". 
Ray invece fissava Richard e Wally con gli occhi verdi dolci. Sembrava un cagnolino che sa di stare per essere abbandonato per strada o che è stato lasciato sull'uscio di casa dai suoi padroni per aver combinato qualche disastro in casa. 
- Smettila -. 
- Dai...- cominciò anche il rosso e lo fecero anche BB (trasformato in cagnolino), Babs con i suoi occhi castani e Stella. - Guarda che dolce, non puoi dirgli di no!-.
- Voi siete matti - dichiarò allontanandosi con le mani alzate in segno di resa.
- Tranquillo Ray, ci riusciremo - lo rassicurò Wally dandogli una pacca amichevole sulla spalla.
- Allora io e Flash boy ci mettiamo insieme!- Urlò sorridendo il robot. Afferrò il rosso alla quale era venuto un attacco di cuore. Appena si fu ripreso lanciò un'occhiata malefica a Robin che cercava di trattenere le risate tenendo una mano sulle proprie labbra affinché non scappasse alcun suono.
- Congratulazioni per la nuova relazione Wally - disse Artemis sghignazzando. Robin le tirò una gomitata per farle intendere di non esagerare.
- Non sei geloso?- Chiese Ray lasciando il rosso.
- Non funziona così, mi dispiace -. Il biondo abbassò lo sguardo affranto. Robin si sentì un po' in colpa e gli mise una mano sulla spalla per consolarlo.
- Ray, Richard non è neanche gay - disse Jason.
- Ti stupiresti di sapere certe cose - rispose l'androide guardando Robin di sottecchi - dai Rirì, che ti costa? Esci con me una sola volta!-.
- No -.
- Ma perché?!-.
 Robin sospirò. Non voleva ferirlo, era Ryurik, era suo amico da prima di Wally! - io sono umano, tu un androide, siamo troppo diversi, non funzionerebbe -.
- Questa l'hai presa dal film dell'altra sera-.
- Ok, riprovo. Se ami veramente qualcuno devi lasciarlo andare?-.
- Tumblr -.
- Ok... questo è crudele ma...: ti vedo solo come un amico-.
- QUESTA L'HAI PRESA SU INSTAGRAM! Usa parole tue -.
- Ok... ehm... fammene pensare una non troppo crudele... - il suo volto era pensieroso, guardava in aria mordicchiandosi allo stesso tempo il labbro. 
- Come lasci di solito le ragazze?- Chiese Speedy.
- Le chiamo e dico:" è finita perché sei brutta ", poi riattacco e hackero il cellulare di lei per cancellare il mio numero -.
- Babs, tuo fratello mi sta un tantino più simpatico - disse Jason. La rossa gli tirò una gomitata.
- Ok, ti dico cosa succederebbe: noi usciamo; tu inizi a immaginarti cose strane; ti illudi; io ti respingo; tu piangi; a me non importa ; tu ti disperi; a me continua a non importare; tu ti suicidi; io ti ho sulla coscienza per tutta la vita, ammesso che io ne abbia una -. Ray lo guardò con gli occhi cucciolosi colmi di lacrime. - Ti concedo tre secondi - dichiarò aprendo le braccia quanto bastava al biondo per appiccicarglisi. Passarono molti più di tre secondi e l'androide non voleva staccarsi.
- Wally?-.
- Che c'è?-.
- Non si staccherà facilmente, vero?- Chiese Robin.
- No, infatti -. Tutto tacque per un secondo.
- Ho fatto una cavolata. Vabbé, divertitevi, io devo risolvere questa faccenda -. Tutti lo guardarono indecisi sul da farsi - le istruzioni sono scritte sui monitor. Andate, dai, su, disperdetevi -.  
- UN MOMENTO!- Urlò Jason facendo voltare tutti. - Che intendeva il robot frocio quando ha detto:" ti stupiresti di sapere certe cose"?-.
- Prima cosa: non lo insultare mai più così o ti spacco la faccia. Seconda cosa: quello che faccio io per svagarmi non è affare tuo- dichiarò Robin. Aveva sentito Ray stringere di più dopo quell'insulto. - Terza cosa:  e dai, era ovvio, mi vesto come Lady Gaga per uscire la sera. Quarta cosa: smettete di fissarmi ,da fastidio. E tu staccati -.
- No -. Robin sospirò esasperato e il robottino lo lasciò - ti do così tanto fastidio?-.
- No-. Per un attimo pensarono tutti che stesse dicendo la verità. Lo guardava con gli occhi azzurri sorridendo.
- Menti -. Smise di sorridere all'istante e rispose:
- Spudoratamente -.
- Come hai fatto a capirlo?- Chiese Babs.
- Lo vedo dalle sostanze nel suo sangue -.
- Smetti di usare la vista a raggi X - disse Robin evidentemente infastidito, senza cercare di coprirsi, ne niente.
- Mi piace quello che vedo - rispose Ray.
- Gli occhi sono qui -. Si indicò la faccia costringendo il biondo ad alzare lo sguardo, ma lo abbassò subito
- E sono bellissimi, ma preferisco quello che stavo guardando prima -. Robin si mise una mano sugli occhi esasperato borbottando qualcosa tipo "perché? Perché! Capisco di aver fatto tante brutte cose ,ma questo?".
- Smetti di guardarmi il pacco - dichiarò voltandosi con un ghigno che solo lui sapeva che significava. Andò verso il pannello di controllo. Ray fece una smorfia che esprimeva delusione. Wally si mise a ridere a crepapelle, diede una pacca sulla spalla a Ray e seguì l'amico. 
- Venite, vi faccio vedere il laboratorio - dichiarò il biondo - e Rirì mi deve aiutare -. Lo tirò a se, non lasciandogli scampo. Wally si arrabbiò " un pochino". Voleva semplicemente triturare il robot, insomma, era il suo migliore amico! 
Robin mostrò loro un computer ologrammico che permetteva di creare il telaio della macchina di sana pianta. Ovviamente Cyborg apprezzò e spinse via Robin per iniziare la sua opera d'arte. Sulla piattaforma davanti a loro dei bracci meccanici creavano e cancellavano ciò che il mezzo robot disegnava. Lo lasciarono lì un po' spaventati dal sorriso inquietante che egli aveva in volto. Poi vi era un laser gigantesco che serviva a molte cose, tra cui cercare di colpire Wally mentre correva terrorizzato (no, non era Robin a usare il laser. Era Ray). Jason trovò la collezione di fucili e pistole (Ray ne usò uno per cercare di ammazzare Wally), Babs decise comunque di rimanere con lui per controllare non combinasse niente. Stella trovò .... UN ESTINTORE! (E Ray lo usò per cercare di rinfrescare Wally). BB trovò un computer con un programma per creare i video giochi e lui, Speedy, Corvina e Artemis si fermarono a crearne uno ( Ray attaccò una chiavetta USB al computer per un capo e con l'altro diede la scossa a Wally). Alcune altre piattaforme servivano per imparare nuovi stili di combattimento, altre per fare esperimenti chimici e altre per esperimenti genetici o robotici e Robin aveva paura di cosa Ray avrebbe fatto al rosso così decise di fermarsi. Un' ultima cosa c'era! E l'androide non avrebbe potuto fargli niente di male... almeno sperava...
Ray fece diminuire le luci sorridendo ebete mentre fissava gli occhi di Richard risaltare nell'oscurità: chi ha detto che i robot non provano emozioni?
Robin intanto stava mostrando a BB uno strano aggeggino. Era una specie di mini ufo, grande quanto un pugno e sembrava usare l'attrazione magnetica per volare e spostarsi, capendo se sotto di lui vi era una superficie. 
Questo era solo la parte della spiegazione scientifica: vi era uno spazio quadrangolare, ricoperto con una lastra di metallo non troppo spesso. Robin si mise al centro di esso, Ray che continuava a sbavare appoggiato al monitor per il controllo. Il corvino aprì degli schermi ologrammici davanti a se e digitò qualcosa velocemente, dopo qualche secondo si fermò e guardò l'androide.
- Ray... basta fissarmi -.
- Pensavo ti piacesse avere le mie attenzioni!- Sbottò il biondo alzando finalmente lo sguardo.
- Ti sbagliavi -.
- Ti vergogni?-.
- No, sembri un'idiota e ho già dato quel soprannome a Wally - dichiarò, aggiungendo poi :- senza offesa -. Dal soffitto scesero degli scaffali con delle specie di skateboard senza rotelle. Tutti neri o bianchi con delle strisce al neon colorate  che ne descrivevano il perimetro.
- Chi vuole provare?- Chiese Ray. Wally abbracciò Richard senza un motivo valido. Forse solo per mostrare al biondo chi poteva farlo e chi no. Ryurik afferrò uno skateboard e lo tirò come se fosse un frisbee a Wallace che si spostò di colpo. Risultato? Beccò Robin in faccia e lo fece cadere a terra.
- Rirì ,ti sei fatto male ?- Gli chiese allarmato. Richard si alzò senza dire niente, con lo sguardo inespressivo. - Ti sei arrabbiato?-.
- No, ma se ti vedo cercare di fare qualcosa a Wally, ti faccio il back up, chiaro?-. 
- HA COMINCIATO LUI!- .
- Ray... in che modo può aver cominciato lui ?- Chiese Robin esasperato.
- Ti ha abbracciato!-. Sbottò arrabbiato mentre stringeva i pugni. 
- Posso chiederti in che modo ciò può infastidirti?-
- SONO GELOSO!-.
Richard prese uno spruzzino pieno d'acqua da sopra un tavolo da laboratorio e lo usò contro il biondo.
- Cattivo Ray -. L'androide sibilò indietreggiando come fanno i gatti mostrando i canini più appuntiti del normale. Ryurik lo guardò triste con le lacrime agli occhi e gli occhi verdi che sembravano più grandi e più brillanti del solito. 
- Ri!- Lo sgridò Babs.  
- Con me non attacca - dichiarò voltandosi e andando a raccogliere lo skateboard a terra. Appena il corvino tornò a guardarlo, iniziò a singhiozzare coprendoseli con il braccio. 
- Fai sul serio?- Chiese Robin fissandolo. Ci credeva!?! Impossibile! Robin! Lui... lui sapeva riconoscere quando le persone fingevano!
  Posò lo skateboard sul proprio scaffale e accanto ad esso lo spruzzino tenendo lo sguardo sul biondo indeciso su che cosa fare. 
- Dai ...- gli bisbigliò KF all'orecchio.  Il corvino sospirò e si avvicinò al biondo. Gli spostò il braccio dagli occhi. 
- Ma allora non stavi facendo finta ...-. Si sentì all'istante in colpa e gli scompigliò i capelli. Ray allora lo abbracciò nascondendo il volto nella maglietta di lui. Robin ,anche se un po' riluttante, ricambiò l'abbraccio. - Dai, Kitty cat ...-.
Il biondo tornò a sorridere sentendo quel soprannome e lo lasciò. - esti minunat (sei meraviglioso)-.
- multumiri (grazie)-.
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Erano stanchi. 
Avevano usato gli skateboard per tutto il tempo ignorando tutto il resto. Ray era andato ad attaccarsi al carica batterie. Robin aveva deciso che doveva essere così perché sarebbe stato più umano. 
Adesso erano sdraiati sotto le stelle, le luci erano spente. L'androide aveva fatto sparire tutte le piattaforme e tutti i monitor e aveva buttato a terra delle coperte.  Tutto taceva.
Wally era accanto a Richard e lo fissava perplesso.
- Sono belle -. Sussurrò Zatanna. Dopo che disse questo tornò la quiete.
- Ri, ti volevo chiedere una cosa...- bisbigliò Wally. Il corvino si voltò verso di lui. - Ecco... Ray può uscire di qui?-. 
- Potrebbe, ma non l'ha mai fatto e non vuole -.
-  Ho trovato una foto di sopra - disse KF tirando fuori il foglio cartaceo. Robin la vide e tacque. La sua espressione era impossibile da comprendere, era un mix di tante emozioni. - E' lui?-.
- No...-.
- Gli assomiglia allora. Chi è?-. Babs si alzò e prese la foto dalle mani del velocista. Gli altri la imitarono e si accalcarono per vederla. Robin e Kid Flash si sedettero a gambe incrociate.
- E' vero, gli assomiglia tantissimo - disse Jason.
- Che nascondi?- Chiese sorridendo Wally. 
- Ci siamo accorti tutti che è un po' strano per essere un robot creato da te - precisò Cyborg - E' troppo emotivo !-.  
- Come era lui, vero?- Chiese il rosso sorridendogli. Richard abbassò lo sguardo non sapendo cosa rispondere - Chi è?-.
Robin lo guardò male.
- Ok, immagino non siano affari miei. Sorridi, dai...-. Richard continuò a tenergli il broncio così Wally gli afferrò le guance e le tirò in modo da farlo sorridere scoprendo i denti che assomigliavano di più a quelli di un felino che a quelli di un essere umano - Hai anche tu i canini in quel modo, sono fantastici -.
- Smettila !- Esclamò scappando alla presa del rosso. 
- Da quanto li hai così?- Chiese il rosso sorridendo.
- Da sempre -.
- E perché?-.
- Così se mordo qualcuno gli stacco il braccio -.
- E perché dovresti staccare il braccio a qualcuno?-.
- Così urla di più mentre muore per dissanguamento - BB si era appiccicato a Cyborg che a sua volta era appiccicato a Stella che li sosteneva grazie alla super forza.
- Puoi ringhiarmi contro ?- Chiese Wally.
- No -.
- Vorresti staccarmi il braccio in questo momento?- 
- No, la testa -. Dichiarò alzandosi. Wally corse ad appiccicarsi anche lui a Stella terrorizzato.
- Non terrorizzare Wallace - lo sgridò Babs. Robin la guardò adirato mentre Ray lo fissava (o spogliando con gli occhi) sdraiato a bocconi a terra con le mani messe a coppa per sorreggersi il mento.
- Tu invece, da quant'è che stai lì?- Chiese Richard notandolo.
- Ti amo anche io ...-. Il ragazzo si tirò una manata in faccia esasperato, prese lo spruzzino e lo bagnò tutto. Ray ebbe la stessa reazione che aveva avuto la prima volta che l'aveva usato contro di lui: si ritrasse soffiando contro il ragazzo mentre mostrava i canini.
- Volevo dire....ti... basta... Rì!-. Gli prese l'oggetto dalle mani e lo tirò lontano disintegrandolo con un laser verde che gli usciva dagli occhi. - Cinque minuti, cinque minuti. E non mi piace il fatto che mi tradisci con Wally -.
- Da dove vieni? Non puoi essere una mia creazione ...- sussurrò Robin abbattuto.
- Smetti di abbracciare il mio quasi ragazzo o ti disintegro -. Wally si nascose dietro Jason tremando. 
- Ray?-. Lo chiamò il corvino sorridendo.
- Si?-. Rispose il biondo con sguardo sognante.
- Tu dai un senso all'esistenza del mio dito medio -.
- Awwww, quanto sei dolce... - rispose sorridendo e arrossendo. - Un momento...-.
- Posso chiederti una cosa?-.
- Si, tutto quello che vuoi -. Il biondo si avvicinò per baciarlo, ma Robin fece un passo indietro facendolo cadere a terra di faccia.
- Che tipo di droga usi? Sul serio, qualsiasi cosa usi è potente e forte e...fantastica -.
- Mi faccio le canne alle cinque del mattino, la prossima volta ti chiamo e e le facciamo insieme -.
- Che ci metti dentro?- Chiese Richard.
- Di tutto, tu?-
- La maria -
- Ottima scelta...-.
- Ray non lo incoraggiare!- urlò Babs arrabbiata. - Tu avevi detto che non ti drogavi -.
- Non è drogarsi se lo fai una volta al mese per svago. E quando lo faccio sono sicuro di non dover fare niente di ...- si fermò lanciando uno sguardo all'androide. 
- Di?- Insistette Ryurik.
- Di troppo strano -.
- Forse intendevi super....- lo corresse Wally, ma non ebbe il tempo di finire la frase che Robin gli aveva già infilato un tacos in bocca. 
- Di super strano, voleva dire super strano. Hai la batteria scarica, vai a ricaricarti... Va... Dai -. Il biondo lo fissò dubbioso e un po' deluso - è per il tuo bene -.
- Ok, ciao -. 
Appena il biondo fu uscito dalla stanza iniziò l'interrogatorio. Wally ingoiò il tacos e lo guardò sospettoso.
- Non sa che sei un super e....-.
- Non osare dire quella parola -.
- Ok, ok, calmo. Perché non lo sa?-.
- Perché ha l'ordine di uccidere chiunque sia a favore della giustizia, e sinceramente l'ho costruito troppo bene per distruggerlo... -.
- Oppure gli sei affezionato e non vuoi fargli male - disse Stella.
- No, non hai capito. E' fatto di un materiale indistruttibile, nelle simulazione stiamo cinquemila a zero per lui - chiarì un po' scocciato passandole davanti con indifferenza. 
- CINQUEMILA A ZERO PER LUI!?! Allora sei battibile - esclamò Jason saltellando mentre sorrideva felice. - Alla faccia tua Grayson!-.
- Ora che ci penso potevo disattivarlo... - disse tra se e se.
- Che razza di genio sei? - Chiese Speedy.
- Uno che quando fa qualcosa che gli secca non si ricorda neanche come si risolve un'equazione di primo grado -.  
- Fammi capire, la tua intelligenza dipende da quanto ti interssa qualcosa ?- Chiese Cyborg inarcando un sopracciglio.
- Ma a te non interessa niente - commentò Ray scendendo dal soffitto davanti a Robin. Era a testa in giù. 
- Tu non eri sotto carica?-.
- Bacio alla spiderman?-. Robin prese una delle sue piccole stelle ninja e ruppe la corda facendo cadere il biondo. - E' un no, vero?-.
- Torna a caricarti, altrimenti ti spegni e ti lascio lì dove sei -.
- ma...- 
- Niente ma, vai, ora -. 
- Bacio della buonanotte?-.
- NO!-.
- Rimani con me fin quando non ...-.
- No -.
- Mi racconti una storia ?-.
- C'era una volta un robot che non voleva dormire. Si spense e il suo creatore decise di rottamarlo per vendere il metallo alla società che produce i pupazzetti dei pretty pretty pegasus. Il proprietario di questa usò il metallo per creare dei cip che avrebbero trasformato i pupazzetti in orribili zombje che avrebbero ucciso le persone e distrutto ogni singolo computer. Morale: Non fare i capricci e vai a dormire. Fine -.  Ryurik lo guardò con occhi spalancati, colmi di orrore. Era terrorizzato! Tremava.
- Vado subito a dormire, ciao!- Urlò correndo via veloce. Si fermò davanti alla porta dell'ascensore e ghignò malefico. Solo Wally si accorse di ciò.  Appena se ne fu andato Richard si accorse degli sguardi arrabbiati degli amici puntati su di lui.
- Ok, vado ... - borbottò raggiungendo il centro della sala e usando il cellulare per aprire un buco circolare e entrandovi dentro. Fatto questo si richiuse.
- Sono dolci - ammise Artemis sorridendo. - Ho deciso di shipparli -.
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-  Ray?- Lo chiamò il corvino entrando nella strana stanza piccola e quadrata. Le pareti erano metalliche e molto scure. Non c'era molta luce, anzi a dire la verità vi erano dei tubi incastonati nelle pareti e nel pavimento e sembrava vi scorresse energia liquida rossa. Questi ricordavano le "venature" in metallo dorato nelle sim o in alcune componenti elettroniche. Al centro della sala vi era una specie di contenitore gigante che intersecava sia il terreno che il soffitto ed era in vetro e aveva forma cilindrica. I tubi si congiungevano sotto di esso. All'interno del "contenitore" vi era una tavola metallica rivestita con uno strano e morbido materiale bianco, messa in orizzontale. Lì di solito si distendeva il robot, cioé, il corpo del robot...ma non c'era.
- Si?- Rispose la voce robotica.
- Dove sei?-. Richard sapeva che c'era qualcosa di strano. Lo aveva capito subito dal colore dell'energia. Prima era blu... - Ray... che è successo qui?-.
- Ho apportato delle piccole modifiche, solo per te - dichiarò comparendo davanti a lui con un ghigno che poteva spaventare chiunque.
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- Quel robot è troppo strano - dichiarò Wally iniziando ad esplorare il laboratorio con la supervelocità. 
- In che senso?- Chiese Corvina.
- Richard non gli ha detto quella cosa, eppure Ray è collegato alla rete internet. Richard inoltre è in un database. Lì ci sono scritte tutte le informazioni possibili ed immaginabili su di lui. Mi ha detto che suo nonno lo aggiornava spesso, e su nonno sapeva che lui è un supereroe e da quello che abbiamo visto ce l'aveva a morte con lui. Inoltre Ray è un robot, la sua coscenza può essere deviata con un paio di codici e da un aggiornamento - spiegò Wally fermandosi per risponderle.
- Pensi che Iad possa aver modificato Ray?- Chiese Artemis.
- Non è che sei geloso?- Domandò Cyborg.
- Perché dovrei?- Replicò Wally con non chalance.
- SEI GELOSO!- Urlarono tutti indicandolo. 
- Dite quello che volete, ma io lo vado a cercare - dichiarò utilizzando il pannello di controllo per aprire il passaggio segreto che aveva utilizzato Robin prima.
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Ray abbracciò Robin molto strettamente. Ci mise un po' troppa forza per i gusti del corvino che iniziò a cercare di scappare, ma i bracci era come bloccati in una morsa. 
- Ti hanno cambiato. Se loro fossero stati dei criminali lo saresti stato anche tu... vero Robin?- Richard smise di respirare, ma non di cercare una via di fuga, anzi, ci mise più determinazione. - Che c'è? Paura? Hai ripreso a sentirla? Colpa loro! Non vedi? Non ti permettono di spiccare il volo !-. 
Richard iniziò a scuotersi più di prima e Ray a stringere ancora di più fino a creargli qualche grosso livido.
Wally arrivò lì e vide la situazione, che gli sembrò normalissima. Vedeva Ray, con la schiena rivolta verso di lui, che stava abbracciando Rirì.
- Tutto bene?-.
Ray zittì Robin mettendogli una mano sulla bocca e assumendo il suo tono di voce dichiarò:
- Si, mi sta solo abbracciando -. In un attimo Ray si trovò a terra e Robin poté respirare nuovamente. Wally prese in braccio l'amico e fece per portarlo via quando un laser gli colpì la gamba destra e lo fece cadere a terra.
- Ho detto "abbracciando"... Rirì avrebbe detto " si, si è solo appiccicato" - dichiarò il robot camminando minaccioso verso di loro. Sollevò uno strano bastone, simile  quello di Robin, solo che da questo provenivano scintille azzurre. 
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I ragazzi sentirono un frastuono tremendo provenire dal piano di sotto.
- Ray starà picchiando Wally ... andiamo ad aiutarlo?- Chiese Superboy. Megan sorrise ed annuì. Babs sorrise e corse al pannello di controllo per attivare la piattaforma/ascensore.
- Non funziona... strano -.
Videro del fumo fuoriuscire dai bordi e si guardarono preoccupati. Superboy fece cenno agli altri di allontanarsi. Fece un salto e atterrò con un tonfo sulla piattaforma. Riuscì a creparla e a spaccarla. Dopo pochi secondi si ruppe e cadde giù, trascinando con se il criptoniano. 
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- Ok, Ray... so che sei arrabbiato con Richard, ma ricordati che è la persona di cui sei innam....- provò a dire Wally. Superboy precipitò accanto a loro.
- Ciao Conner...- disse Robin con un sorrisetto che diceva "ho fatto una cavolata, probabilmente stiamo per morire tutti ma amo vedere le vostre facce terrorizzate quindi sorrido". Ray avvicinò allora l'arma a KF.  I teen titans e il resto della Young Justice scesero giù poco dopo sentendo Wally urlare come una ragazzina.
- Wally basta! - Urlò Babs coprendosi le orecchie come avevano fatto il fratello, Rayurik e Superboy. KF tacque arrossendo per l'imbarazzo. - Che succede qui dentro?-.
- Niente di che. Ray cerca di ucciderci - rispose Robin con tranquillità come se niente di tutto ciò stesse accadendo. 
- E perché?-.
- Penso c'entrino un hacker e un codice... qualcuno potrebbe farci un film!- dichiarò Robin. Il corpo di Ray si colorò di platino, poi si sciolse e divenne una massa in forme, prese infine le sembianze di un enorme robot gigantesco. La prima cosa che Richard notò fu la sega elettrica al posto della normale mano umana che si muoveva verso di lui velocemente. Si spostò facendo un salto mortale all'indietro e quindi alzandosi, poi tirò via Wally. La seconda cosa che notò fu una linea illuminata di rosso che doveva essere l'occhio. Da questa fuoriuscì un laser che mancò solo di poco il ragazzo dai capelli color carota e sciolse il pavimento creando un buco che sembrava essere molto profondo.
- Ray!- Urlò Robin come se si fosse appena reso conto che egli stava cercando di ucciderlo e sembrava offeso. 
- Ti sei reso conto che è un robot assassino che vuole ucciderti?- Chiese Corvina.
- Hei, hai ragione, non ci avevo fatto caso - replicò sarcastico mentre evitava la mano/sega elettrica con un salto mortale. 
Ray si approfittò della distrazione del ragazzo dai capelli neri per afferrarlo e scaraventarlo a terra facendogli sbattere la schiena violentemente. Si ritrasformò nella sua forma umana continuando a tenerlo giù con le braccia, poi si mise a cavalcioni sopra di lui ghignando mutando la sua mano in una lama.
- Non pensi che stiamo facendo le cose con troppa fretta?- Chiese Robin prendendolo alla sprovvista. Accadde tutto in un attimo: Richard si voltò mettendosi a bocconi quindi facendogli perdere l'equilibrio. Mentre stava per toccare terra il super eroe si alzò e gli tirò un calcio molto forte, e lo fece finire contro la parete scura e metallica. 
- Ora va meglio -.
Ray si mise in posizione di attacco, poi scattò e corse in direzione di Richard che era pronto a riceverlo ma poi saltò addosso a Wally che non se l'aspettava. Il rosso si ritrovò a terra e con un androide infuriato su di lui. Robin corse a staccarlo dal rosso e lo buttò a terra.
- Calmati !-. Il biondo si fermò all'istante. - Precisiamo una cosa: So perfettamente che non ne puoi fare a meno, ma potresti provare a non cercare di uccidere nessuno di loro? Che poi che ti è successo? Non puoi avermi battuto innumerevoli volte così -.
- Ho cancellato per sbaglio le tecniche di combattimento -.  Robin si alzò e l'afferrò per il braccio portandolo sotto il buco dove c'era prima la piattaforma. - Che fai?-.
- Io. Te. Di sopra. Upgrade. Subito -. 
- FERMO LI' ! - Urlò Wally mettendosi tra loro e separando le mani dei due e abbracciandolo per allontanarli. Superboy prese il biondo prima che ammazzasse di botte il velocista. 
- Lascialo stare, stupido West! - Urlò arrabbiato. - I tuoi genitori non ti hanno insegnato che le cose degli altri non si toccano? -.
- Lui non è un oggetto e io non sono stupido - rispose il rosso infuriandosi anche lui. L'amico alzò lo sguardo curioso: come mai quella reazione? Megan si mise in mezzo cercando di risolvere:
- Che ne dite di calmarvi... un...pochino - i due si misero ad urlare di più esasperando il ragazzo dai capelli corvini. Abbassò lo sguardo e prese un bel respiro, cercando di evitare di fare una scenata isterica.
- STAGLI LONTANO, GLI CAUSI SOLO PROBLEMI !- gridò il biondo.
- Quello sei tu!-
- NON CREDO PROPRIO! SE FOSSE RIMASTO CON ME SAREBBE IL PIU' GRANDE CRIMINALE DELLA STORIA! SAREBBE ANCHE MIGLIORE DI IAD!-. 
Il corvino si voltò verso di lui e sfuggì alla presa per andare silenziosamente vicino al muro e appoggiarvisi con la schiena per seguire meglio il litigio . Il rosso non se ne rese conto. Megan si levò di mezzo, cosa sbagliatissima poiché Wally fece un passo verso il biondo e Superboy fu costretto ad indietreggiare.
- Pensi di fare qualcosa?- Chiese Corvina atona. Robin non rispose.
- E' così per colpa di Iad !- concluse Wally. Si voltò verso l'amico mordendosi il labbro inferiore, sentendosi in colpa. Richard non riuscì a sostenere il suo sguardo e si voltò rimanendo però con la schiena contro il muro. - Non intendevo ...-
- lo so - rispose con un sorrisetto falsissimo che tutti erano abituati a vedere e quindi non riuscivano a distinguerlo da uno sincero. Wally sorrise a sua volta e stava per continuare quando il giovane super eroe continuò - ma se uno dei due urla, grida o rompe le scatole per come lo definisco io finisce come finivano i miei compiti -.
- Cioé li sbattevi sul tavolo e li facevi ?- Chiese Ray.
- No, li buttavo nel camino -.
- E dai ... - disse Ray con tono seducente e mellifluo - ti voglio bene...-
- Non dire cavolate, se gli volessi bene non faresti così perché è un super eroe - sbottò Wally. A quel punto Ray scappò dalle braccia di Superboy e fece per prendere il corvino, ma egli gli afferrò il polso e gli fece fare una piroetta e poi il casquet. 
- Ah, che bravo, sai ballare! Vuoi i croccantini ?- Detto questo lo lasciò cadere a terra. Il biondo si calmò, ma non si alzò e continuò a fissarlo stupito.
- Non sono un gatto - . 
- Lo so - Robin era molto calmo e stava facendo qualcosa su un computer ologrammico.
- Ma mi tratti come se lo fossi -
- Lo so -
- E tu stai perdendo tempo con questi qua - 
- Non è vero e lo sai -
- Stai male? L'ultima volta che ti ho visto hai mandato a quel paese Batman - Dichiarò con un ghigno alzando appena la testa per guardarlo meglio.
- Lo ha fatto fino all'altro ieri - rispose Corvina.
- Almeno ... - sussurrò distendendosi a terra del tutto facendo calare il silenzio. Poi scattò in piedi arrabbiato e urlò con tutta la rabbia che aveva in corpo - ALLORA PERCHE' SEI IL PROTETTO DI BATMAN!?!-.
- Non è il suo protetto, non più almeno - rispose BB - e quindi non può aiutarmi a farmi fare l'autografo e per di più lui non me l'ha fatto-. Tornò il silenzio, poi il verde urlò - PERCHE' NON SEI PIU' IL PROTETTO DI BATMAN!-.
Ray sembrò essere paralizzato. Si fermò di colpo fissando il corvino con gli occhi verdi. Poi dopo qualche secondo iniziò a tremare e a muoversi spasmodicamente.
- Ti farà un pò male - lo avvertì il corvino senza staccare gli occhi dallo schermo. 
- T...t...t..t.ti odio..o...o..o - dichiarò l'androide battendo i denti. Poi chiuse gli occhi e cadde all'indietro venendo recuperato da Wally. 
- Che gli hai fatto?- Chiese Cyborg.
- E' solo un virus che dovrebbe eliminare tutti gli altri nel suo sistema -.
- Nient'altro da dire?- Chiese Babs incrociando le braccia al petto e battendo il piede a terra.
- ... -
- Rob. Sto aspettando -.
- Anch'io. Questo download si prenderà cinque minuti di tempo !- 
- SMETTI DI FARE L'IDIOTA E RISPONDI, TANTO SO CHE NON LO SEI!- Urlò arrabbiatissima battendo il piede con forza a terra e fissandolo con occhi fiammeggianti. 
- Arrabbiarsi fa male. Se fossi un medico ti prescriverei qualcosa anti stress o anti rabbia o anti sclero o anti pazzia o anti....- 
- SMET.TI.LA -
- si dice "per...?"-
- Per favore, vossignoria potrebbe smettere di comportarsi come una persona diversamente intelligente e rispondere al quesito che è stato chiesto pocanzi con meno educazione?- Chiese lei terminando con un inchino.
- Vossignoria risponde tipo...No -.
- COME NO!?!- Urlò. Wally si mise a ridere vedendo la scena guadagnandosi uno sguardo omicida da parte di lei. Ray si riprese lentamente, aprendo gli occhi e guardandosi intorno confuso. Quando vide Wally tenerlo divenne tutto rosso in faccia e scappò da lui alzandosi.
- Meglio?- Chiese il ragazzo dai capelli neri. Il biondo lo abbracciò non appena lo vide.
- Scusa, scusa, scusa, scusa - iniziò a ripetere. Robin provò a scappare e Babs e Jason iniziarono a fargli foto imbarazzanti e adorabili.
- Ti preferivo prima -.
- Quindi se faccio il cattivo sono più swag per te!?! - Disse sorridendo. 
- Chiunque è più swag quando fa il cattivo
- Non è vero - disse BB cercando di mostrare i muscoli. Robin gli lanciò uno sguardo che diceva "smettila, per favore".
- Rirì è fantastico versione cattivo !- Urlò Ray sorridendo ebete, guardando fisso il suo creatore.
- Sai cos' altro è fantastico?- Chiese Richard con un pizzico di cattiveria.
- La nostra relazione - rispose l'androide. Robin lo guardò malissimo, poi aggiunse - No. Te che ti vai a mettere sotto carica e mi lasci in pace -.
- Aw, tieni a me -.
- No, tengo al silenzio e alla mia precaria stabilità mentale, adesso vai - Ray lo guardò non capendo. Richard allora si corresse, con un tono fiero e altezzoso -No, aspetta, siamo noi nella tua stanza, ce ne andiamo noi -. 
Con un salto arrivò di sopra e gli altri lo seguirono trattenendo le risate. Non si sa come, era tutto a posto. La piattaforma circolare/ascensore era a posto e si stava spostando lentamente per chiudersi.
- Ma Ri...-
- Bha bha bha , vai, ora. E NON OSARE COLLEGARTI AL COMPUTER O A QUALSIASI ALTRA COSA CHE FUNZIONA GRAZIE ALL'ELETTRICITA' - gli ordinò prima che la stanza fosse bloccata. 
- E' il modo in cui lo scarichi?- Chiese Cyborg.
- Non di solito, questo è nuovo. Di solito gli dico "Devo progettare l'esplosione di una città e mi serve silenzio "-.
- Perché la tua famiglia odia così tanto i super eroi ?- Chiese Stella ingenuamente.
- Cosa fanno i criminali quando arriva la polizia ?- Replicò
- Scappano o cercano di ucciderli?-
- Esatto. I super eroi sono la polizia e la mia intera famiglia è  .... criminale....-  disse. L'ultima parola gli sembrò difficile da dire.
- Ah -.
- Aspetta un attimo - disse BB facendo voltare tutti - Richard Grayson? Figlio di Bruce Wayne, con quella meravigliosa casa.... OH MIO... SEI RICHARD GRAYSON!-.
- L'hai capito adesso?- Chiese Speedy.
- Richard chi?- Domandò Cyborg.
- Quel ragazzo che è quasi sempre su tutti i giornali di Gotham! Quello che viene dal circo e che è stato adottato da Bruce - Urlò il mutaforma. Si voltarono entrambi verso il ragazzo dai capelli corvini. - Aspetta quindi sei rumeno! Sai fare quelle cose vodoo?-.
- Eh?- Robin non capiva di che cosa parlava. Sperava che il fatto di essere Richard Grayson non avrebbe modificato in alcun modo la loro "amicizia", non sapeva se lui e BB si potevano considerare amici. Pensava che BB se ne fosse fregato altamente, e anche Cyborg. E se c'era una cosa che odiava era il fatto che le persone pensavano che essere rumeni significasse essere dei pessimi soggetti o saper fare magie e maledizioni. 
- Si, quelle cose vodoo, la bambola con gli spilli, le .... le maledizioni, la stregoneria !- Urlò il verde eccitato.
- Creare un'esplosione con una reazione chimica conta?- Chiese il ragazzino mortificato poiché sapeva di deluderlo.
- Non è magia quella. E' scienza -. Wally tirò a se l'amico dolcemente.
- BB! E' offensissimo! - Disse il velocista. Il verde tacque. 
- In che modo è offensivo ritenere che una persona abbia delle abilità straordinarie ?- Chiese Stella volando verso di loro.
- Questa abilità non sono ben viste da alcuni sulla terra - rispose Babs. 
- Tipo quell'alieno che ti chiamava Troq - aggiunse Cyborg sorridendo.
- Oppure i marziani bianchi tra gli altri verdi - disse Megan. 
- Ah. Scusa Ro...Ri?- Disse il verde.
- Di scusa a loro. Sono loro che si sono offesi!-. 
- Hei..- disse Cyborg sorridendogli - allora ti posso chiamare ragazzo da circo -.
- Preferirei che non lo facessi - rispose toccandosi la spalla dimostrando finalmente di poter provare vergogna.
- No, dai, non sembra brutto - disse Jason ghignando. Wally lasciò l'amico e in un lampo cambiò i vestiti di Jason con quelli di Robin. Il più giovane dei due si trovò con dei vestiti che erano il quintuplo dei propri, infatti le maniche della maglia arrivavano quasi quasi a terra, e i pantaloni per poco non cadevano. Jason invece si ritrovò con una felpa che gli stava strettissima e i pantaloni che arrivavano al ginocchio.
- Ma quanto sei basso!?!- Urlò Jason scandalizzato.
- Sono un metro e quaranta e qualcosa - rispose il ragazzino.  - Problemi verso le persone diversamente alte?-
Artemis scattò loro una foto ridendo.
- Wally, te lo concedo. Bello scherzo - disse Beast Boy.
- Ti ha fregato ragazzo da circo - Aggiunse Cyborg battendogli una mano sulla schiena.
Si misero tutti a ridere eccetto il corvino che osservava le maniche pendere.
- Che hai?- Chiese Babs. Il fratello alzò lo sguardo. 
- A niente... mi rendo conto di essere più basso di quello che pensavo, niente di che -.
- Tu non sei basso. Sei solo più... minuto. Ecco - disse Wally cercando di rassicurarlo.
- Mi prendi in giro? Vado a togliemi questo sacco per la spazzatura - annunciò andando verso un muro. Quello si aprì mostrando una stanza segreta, poi si richiuse scomparendo completamente.
- CREDI CHE MI PIACCIA ESSERE VESTITO COME TE?!- Urlò Jason offeso.
Robin uscì un attimo per rispondere :- Ci sono persone che sognano di indossare la mia uniforme, e certe persone i miei vestiti ,quindi, godi finché puoi, perché non ci sarà un'altra occasione -.
- Bhé, ti vesti tascio e la tua uniforme è troppo colorata -
- Lo so, l'ho fatto a posta -
- Il motivo?- Chiese Corvina.
- Un tizio random che vuole commettere un crimine mi vede e dice " HEI! C'è Robin, picchiamolo!" e io posso passare una serata a tirare pugni, ottimo per lo stress, te lo consiglio -. 
- Non ho parole - commentò Jason.
- La stessa cosa che ha detto Batman quando mi ha visto e gliel'ho spiegato. - Con le dita fece finta di avere le corna - poi ha aggiunto " Essere super eroi non significa solo picchiare le persone " e io ho risposto " COSA!?!" -. 
- Scusa Rob, mi puoi dire la differenza tra essere un criminale ed essere un super eroe?- Chiese Super boy. 
- Ehm... Vado a cambiarmi prima di diventare come quell'essere - Corse dentro quella stanza di prima, trascinando con se questa volta Jason. 
- Non sa la differenza?- Si chiese Wally stupito.
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- Ok, a posto, sono di nuovo io - dichiarò uscendo dalla stanza e guardandosi. Jason era uscito un'ora e mezza prima.
- Perché hai perso tutto quel tempo?- Chiese Wally smettendo di giocare un attimo ai videogiochi. C'era un divano blu, morbido, grande e molto lungo e c'era una tv gigantesca appesa al soffitto davanti ad esso.
- Ho fatto la doccia ! OVVIO!- Rispose andandosi a sedere accanto a lui. - E non hai idea di quanta amuchina ho usato -.
- Ti faccio così schifo?- Chiese JT.
- Si - rispose semplicemente. Wally gli circondò le spalle con il proprio braccio e lo fece appoggiare a se, per poi riprendere a giocare.
- Accettalo, sto con tua sorella -.
- Ti mollerà prima o poi... o tu la mollerai e io sarò pronto a picchiarti in entrambi i casi - replicò Robin. Babs si mise dietro al divano a guardare lo schermo distrattamente.
- Dove sono gli altri?- Domandò il ragazzino.
- Sono in cucina - disse Wally.
- Come fanno a sapere ...-
- Ray -. Il rosso posò il Joystick e abbracciò Richard. 
- Certo che sembrate proprio due gay - disse Jason alzandosi e andando via.
- Non c'è Ray quindi possiamo!- Esclamò Wally. Robin sciolse l'abbracciò e si sdraiò sul divano e poggiò la testa sulle cosce dell'amico che lo osservava curioso - Che hai?-.
- Stavo pensando che io e i teen titans dobbiamo tornare a Jump city -.
- No! - Urlò Wally scattando in piedi e facendo finire Robin a terra. L'urlo arrivò fino a dentro la cucina e fece accorrere tutti gli altri preoccupati.
- Che succede?-
- Non puoi tornare a Jump city! Faresti la scelta peggiore della tua vita!- Richard lo guardò male e si mise seduto a terra a gambe incrociate - pensavo saresti rimasto! Perché!?! Se è per Batman gli parlo io! Ti giuro! Non mi lasciare di nuovo solo con loro! E' noioso! Facciamo solo missioni, missioni e missioni! Non guardiamo più quei film orribili che ci facevi vedere e ci presentavi come fossero la cosa più bella del mondo! Non ho più nessuno con cui giocare ai videogiochi in cui si vedevano le teste mozzate, il sangue! E tutti gli scherzi che facevi a Batman e Flash e Superman?! Hai idea di quante volte ti ho chiamato? Quanti messaggi ti ho mandato? Non sapevo neanche se eri vivo! Non puoi andartene di nuovo !-. 
Robin rimase a bocca aperta. Non aveva mai visto Wally così.
- Avevi detto che quei film erano fantastici -
- Si certo, e magari a te piacciono tutte le schifezze che mangio io -
- Ti piaceva fare le missioni - sussurrò, sperando di calmarlo.
- Da quando te ne sei andato sono diventati troppo seri! Artemis è tesissima, sembra terrorizzata; Conner non sorride mai, picchia e basta; Speedy rompe; mi ha seccato provarci con Megan, mi friendzona sempre; Babs sta sempre con Jason; Flash è iperprotettivo... - Richard si alzò e gli passò una bottiglietta d'acqua, aveva urlato così tanto che probabilmente gli si erano bruciate le corde vocali - Non hai niente da dire?-.
- Sei venuto tu a Jump city, sapevi dov'ero - 
- Me l'ha detto BATMAN!-.
- Ok, calmo, gridando non si risolve niente - disse sorridendogli. Wally lo guardò sorpreso, gli altri li fissavano silenziosi - intanto, non è Batman il problema. Poi, che sono noiosi lo sapevamo entrambi, e sapevamo anche che Artemis è la persona più ansiosa esistente e... - si fermò lì. Non voleva svelargli il motivo per cui se n'era andato.
- E...? Sto aspettando - 
- E Jump city non è brutta -
- E' tutto quello che hai da dire? - Chiese Wally deluso e arrabbiato. - Proprio non mi vuoi dire perché te ne sei andato?!-
- No - rispose deciso.
- Non ti fidi abbastanza?!-
- No, non voglio dirtelo, semplice -
- Perché?-
- Perché non è una cosa bella -
- Quando insulti le persone però è bello -
- Non è la stessa cosa ...-
- Io voglio sapere che ti è successo! Perché non vuoi rimanere a Gotham!?! Ci detesti così tanto!?! -
Robin alzò finalmente gli occhi. Non gli parlava mai nessuno in quel modo, si sentiva come... intimidito? Ma non si diede per vinto e gli rispose - Stai esagerando, calmati. Non ho motivo di detestarvi o odiarvi o qualsiasi sinonimo. Semplicemente ...lascia stare, va bene? -.
Il rosso s'infuriò e andò verso il computer centrale per allontanarsi. Richard lo seguì preoccupato, nonostante iniziasse a girargli un pò la testa - Wally? Che stai facendo?!-
- Perché dovrei dirtelo!?!- Sbottò. Ray provò a correre dal velocista ma Robin lo fermò. - Sai che ti dico? Mi hai rotto! Ti odio! Odio te e questo stupido laboratorio! Odio la tua famiglia, odio quello stupidissimo robot !-. Babs fece andare via gli altri, sarebbero stati d'intralcio nel caso i due si fossero scontrati fisicamente: Wally si sarebbe messo a correre così velocemente da risucchiare tutta l'aria, ma Robin o lo avrebbe lasciato sfogare ,oppure, trattenendo il fiato, sarebbe riuscito a rispondere agli attacchi e nessuno avrebbe potuto fermarli..
Il mal di testa cresceva e cresceva anche la rabbia di Wally. Arrivò al punto di vedere quasi del tutto viola, ma riuscì a rimanere in piedi. Andò dal rosso, si alzò sulle punte e gli coprì la bocca con le mani e sussurrò semplicemente :- preferisco sentire queste parole dette da te ,che dirti cosa è successo -. 
E gli sorrise. Nonostante Wallace gli aveva detto tutte quelle cose gli sorrideva. Non poté fare a meno di abbracciarlo strettamente, abbandonandosi ai sensi di colpa. Scoppiò a piangere tremando tra le braccia del corvino. 
- Tranquillo, non è successo niente... è normale arrabbiarsi - . 
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Richard aveva fatto sdraiare sul divano Wally, e gli aveva detto di riposarsi mentre gli preparava la cioccolata. Ecco perché si trovava in cucina a prepararla con tutti gli altri e stavano combinando un disastro. BB aveva preso la polvere di cacao, Cyborg gli aveva fatto il solletico e l'aveva fatta cadere. Il verde cadendo aveva tirato in aria il cacao, sporcando tutti tranne Robin e Corvina che intelligentemente si erano spostati. Ora tutti tranne loro due (che preparavano la cioccolata) stavano inseguendo Cyborg e BB arrabbiati. 
La mezzo demone non riusciva a sopportare la confusione e lanciò uno sguardo al leader che sembrava essere contento.
- Come fai?- Chiese.
- Uh?  - Il ragazzo tolse un'auricolare e si voltò verso di lei. 
- Me le presti?-. Richard sorrise e gliele passò e... sorpresa! Corvina sembrava adorare il suo stesso tipo di musica. Finalmente avevano acciuffato BB, ma la bevanda calda era pronta. Robin e Corvina misero le tazze su un vassoio e la offrirono a tutti, poi il ragazzo andò da Wally e lo trovò addormentato in una posizione assurda. Gli scappò una risata e si coprì la bocca... ovviamente gli scattò una foto.
- Tutto quel macello per niente - disse Babs scompigliando i capelli al fratellino in modo affettuoso.
- Sapevo sarebbe finita così - rispose posandola sul tavolino di vetro, posto davanti al divano. 
- Come? E l'hai fatto lo stesso?- Domandò BB.
- Ovvio -
- Dopo tutto quello che ti ha detto?- Chiese Ray.
- Non lo intendeva veramente -
- Io mi sarei infuriato - commentò Cyborg - e l'avrei picchiato -.
- Era solo una crisi isterica dovuta ad un esaurimento nervoso, anzi per lui è strano - dichiarò andando in un'altra stanza nascosta e prendendo una coperta rossa con il simbolo di Superman e gliela mise addosso.
- Cosa ci faceva lì?- Chiese l'androide inorridito. Robin scrollò le spalle e si sedette accanto a Wally mantenendo una certa distanza.
Dopo un po',Wally si mosse un pò nel sonno e mugugnò qualcosa. Babs prese la mano del fratello e la posò sulla testa del rosso. Richard immediatamente vide una strana foschia avvolgerlo e vide alcune immagini:
" Rudolph West che veniva verso di lui arrabbiato";"La bottiglia di vetro rotta contro il muro";" la signora West a terra che piangeva". Lo lasciò subito e lo scosse, capendo che era un incubo. Gli altri lo fissavano incuriositi. 
Wally aprì gli occhi e sollevò il busto di colpo ansimando.
- Tranquillo, era solo un incubo - gli passò la cioccolata che nonostante tutto era ancora calda.
- L'hai preparata sul serio, grazie - disse sorridendogli e accettando la tazza - Hai bruciato la cucina?-
- No, mi hanno aiutato loro, altrimenti mi trovavi con un estintore in mano -. Wally si mise a ridere di gusto - carino da parte tua fingere di non aver sognato tuo padre che ti picchiava -.
Il rosso per poco non soffocò con la cioccolata e fu costretto a sputarla nella tazza.
- ROB! - Lo sgridarono tutti.
- Come fai a...? Aspetta, hai appena usato la parola "carino" in una frase?-
- Non cercare di cambiare discorso - dichiarò totalmente apatico.
- Mi fai paura quando ti comporti così, smettila - disse il rosso - è come se tu fossi entrato nella mia testa e avessi visto tutto. O peggio: è come se Batman fosse entrato nella mia testa -. Il ragazzo continuò a fissarlo glaciale - Hei Rob, ho scaricato un nuovo videogioco nel cellulare... OK! NE PARLIAMO! MA NON QUI! Adesso smettila! Sei peggio di Black Canary!-.  Richard sorrise, contento di aver vinto. 
- Di un pò, tu cosa hai mangiato nell'arco di tutta la giornata?- Domandò Wally.
- Che razza di domanda è?- Disse BB.
- Ehm... il frullato, il succo di frutta...e tante altre cose -. Il rosso inarcò un sopracciglio.
- Tipo?-. Il telefono del corvino squillò proprio al momento giusto.
- Scusa Wally, ma devo rispondere, sembra importante - e scappò via. Wally lanciò uno sguardo preoccupato a Babs.
- Ha ripreso il vizio di saltare i pasti - .
- Hei Wally, indovina - disse il ragazzo correndo fuori con un sorriso stampato in faccia.
- Hai lasciato la tua ragazza!- Risposero Wally e Babs in coro.
- Bravi! Avete indovinato -.
- Come mai così felice? E' appena finito l'amore tra te e colei che bramavi - disse Stella. Le avevano spiegato che Richard non era molto serio nelle relazioni, ma su Tamaran l'amore è un'emozione molto seria ed importante.
- Ehm no. Stella, io sono felice perché non ho mai provato quel tipo di affetto verso di lei e quindi è una liberazione -.
- Lascia stare Stella, è fuori di testa - Disse Wally afferrando l'amico per le spalle - tu ora vai a mangiare qualcosa! -.
- Ma ho bevuto il frullato !-
- Quante ore fa?-
- Due ore fa -
- E poi cos'altro hai mangiato?-
- Niente, il frullato basta e avanza! - 
- Dici sul serio?- Chiesero Cyborg, BB, Stella e Speedy in coro. 
- Non va bene - disse il mezzo robot - ecco perché sei così minuto, dobbiamo risolvere! -.
- Io ho mangiato tre pizze intere venendo qui - disse BB. 
- Ma il rapporto calorico è di duecento calorie al giorno - obbiettò Ray.
- E' di duemila nei paesi sviluppati, sposta la virgola - disse Megan sorridendogli . L'androide annuì e si voltò verso il suo creatore.
- Perché ve ne importa così tanto?- Chiese.
- Perché senza accorgertene ti stai uccidendo - disse semplicemente Corvina.
- Ma perché ve ne importa così tanto ?- Ripeté. Non lo capiva. Li aveva trattati da schifo per tutto il tempo! Erano masochisti? Avevano la sindrome di Stoccolma? Eppure escludeva la risposta più semplice.
- Perché siamo tuoi amici - gli ricordò Zatanna - e Batman non sa come trattarti, se lo sapesse ti porterebbe di nuovo dallo psicologo e non ti serve quello -.
- Avete la sindrome di Stoccolma?- Domandò.
- No, che c'entra questo ora? - Replicò Babs.
- Siete masochisti o autolesionisti?-
- No -
- ... -
- Conclusione?- Chiese Ray.
- Sono degli automi costruiti da Batman per controllarmi meglio -.
Ray annuì determinato e gli bisbigliò - Prendo il laser?-.
- FERMI! - Urlò il velocista, poi mise le mani sulle ginocchia e si piegò appena per guardarlo negli occhi. Megan creò un collegamento telepatico includendo tutti tranne l'androide e Robin. 
" Wally,  che vuoi fare ?"
" Vuoi vedere come lo frego?"
" E' impossibile fregarlo " obbiettò Artemis. Wally trattenne un ghigno e con una dolcezza che nessuno aveva mai osato usare con il ragazzo meraviglia chiese:  - non ti fidi nemmeno di me?-.
Fece la faccia da cane bastonato. Sembrava un cucciolo abbandonato. Richard si morse il labbro inferiore nel tentativo di resistergli. 
- Sul serio? Come puoi? Mi conosci da praticamente sempre! Vuol dire che non siamo amici? Mi odi? - Ray provocò il rumore di qualcosa fatto di vetro che si rompeva - hai sentito? Era il mio cuore che si spezzava, tutto per colpa tua. Come puoi farmi soffrire così? Non ce la faccio più, addio -. Andò verso la cucina.
- Wally?- Lo chiamò il ragazzo con una voce insolitamente timida. Il rosso ghignò " visto?"
" Non è possibile..." disse Babs " Rirì non è così idiota".
Si voltò facendo finta di piangere e gli chiese, con voce rotta :-Vuoi ancora ferirmi?- Chiese. Richard sorrise innocentemente.
- Potresti rifare quella scenata così che possa registrarla, per favore?- . Wally per poco non perse l'equilibrio a causa di quella domanda spiazzante. Lo fissava con gli occhi azzurri, colmo di aspettative, non voleva deluderlo!
" Piccolo... " pensarono tutti. Non lo stava prendendo in giro! Gli stava sul serio chiedendo di ripetere la scenata! - dove hai imparato questa tecnica tragicomica? E' fantastica! Me la insegni?-.
Il rosso non sapeva che rispondere.
" CONTRATTA! ORA! " Gli disse Babs - se ti mangi almeno un pacchetto di patatine si -.
Al ragazzo scappò un'espressione di disgusto. " Wally! Le patatine no!"
- Ok, dopo che mangi qualcosa di sostanzioso, che ne dici di una pizza intera?-. " WALLY!". 
- Sappiamo entrambi che non riuscirei mai a finirla -.
- Uno o due sandwich adesso e da domani mangi sia a colazione, che a pranzo che a cena?- Propose. Babs e gli altri sorrisero contenti. 
- Poi però mi devi insegnare quella cosa. Broprometti -. Il velocista sbiancò. Non poteva! Non era un attore! Richard voleva da SEMPRE essere un attore, glielo aveva detto una volta! Aveva studiato tanto; nel suo piccolo aveva provato a vedere tutti gli spettacoli teatrali possibili e i migliori film, sia muti che moderni. Aveva anche provato ad incontrare i suoi idoli ancora viventi! Era come fare a pezzi i suoi sogni, la sua fiducia e il suo cuore (si, ce l'aveva), e con una bropromessa!
" E' per il suo bene " disse Artemis.
" E' come se prendessi la cosa che ama di più al mondo e la distruggessi! Come ha fatto Jason con la sua arma preferita.Mi odierebbe e non si fiderebbe più di me !"
- Wally?-
" Preferisci vederlo in ospedale?" Chiese Superboy " Perché il glucosio nel suo sangue sta diminuendo ".
" Posso anche chiederglielo normalmente, evitando di tradirlo così!" 
" Non funzionerebbe" gli disse Megan.
- Stavo scherzando prima - gli rispose il rosso sorridendo - ma tu devi mangiare sul serio qualcosa adesso -.
Il ragazzo lo squadrò - hai talento, andiamo -.
Disse tirandolo verso la cucina.
Wally fece agli altri la linguaccia prima di seguire l'amico.
" E' dolcissimo " pensò Stella " avete ragione ". Si resero conto di aver quasi causato una catastrofe.
- Che cosa vi siete detti telepaticamente?- Chiese Ray facendoli sussultare per lo spavento. - Non se n'è accorto, e non farò la spia -.
- Voleva che Wally facesse la "Bropromessa indistruttibile" - rispose BB.
- Adoro quel ragazzo per non avervi ascoltati - disse il biondo sorridendo - Smetterò di cercare di ucciderlo -.
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- FERMI TUTTI!- Urlò il ragazzo da dentro la cucina. Uscì camminando con ampie e veloci falcate, dirigendosi verso la sorella . Si fermò solo quando fu davanti a lei - il frullato era iper zuccherato, e le patatine che mi ha fatto mandare giù Wally. ..-
- Le hai vomitate - ribatté Babs senza lasciargli finire la frase. Richard non sapeva cosa rispondere .
- Vero. Hai vinto questo round, Gordon -. Wallace arrivò lì con la super velocità, senza fermarsi lo prese per la vita e lo sollevò per riportarlo nella stanza. 
- Oh che schifo! Wally, no, per favore... ti prego...-
- Ok, calmo! -
- Vado ad aiutarlo - disse Speedy seccato - Wally non sa costringerlo e lui se ne sta approfittando -.
- Non voglio perdermi lo spettacolo - commentò Babs.
_________________________________________________________5MINUTIDOPO_________________________________________________________________________

Zatanna aveva creato una catena magica per legare il ragazzino che adesso si trovava a terra, con la schiena contro la parete. Gli avevano persino messo una benda intorno alla testa per coprirgli gli occhi, sperando che non si accorgesse di cosa stessero facendo; Speedy e Artemis erano pronti a tirargli qualche freccia; Babs non scherzava, era seduta accanto a lui e stava affilando uno dei suoi batarang; Wally era tra le braccia di Superboy che lo tratteneva. Non voleva che lo maltrattassero. Ray invece fissava la scena ridacchiando.
- Senti, preferisci ingoiare un pezzo di cibo o che io ti tagli la gola ?- Chiese lei. Il ragazzo non rispose. Zatanna strinse la catena.
- Basta, per favore - disse Wally - se fate così è peggio. Non accetterà mai se vi comportate così -.
- Taci - gli disse Artemis con rabbia. Lui e Richard stavano scherzando poco prima! Possibile che non l'avevano capito? Aveva trovato delle patatine e ci aveva spruzzato sopra una salsa che lui odiava, che era rosa e caramellosa e gli ricordava gli unicorni. Poi erano entrati loro e avevano iniziato a trattarlo così, ovvio che non li avrebbe mai accontentati. 
Era così, se qualcuno cercava di costringerlo si opponeva con tutto se stesso. Wally era l'unico che riusciva a trovare il metodo giusto.
- Da quanto gli parlate così?- Chiese il corvino.
- Uh?- Si voltarono tutti. Mai maltrattare Wally davanti a lui. MAI.
- Aw, si è arrabbiato perché Artemis ha risposto male all'amichetto - disse Jason. Il ragazzo scattò in piedi, ritirò la pancia e le catene caddero a terra come niente. Si tolse la benda e saltò sopra al tavolo proprio davanti al criminale, facendolo spaventare - scherzavo...-
- Io non ho riso - . Superboy corse ad afferrarlo prima che uccidesse JT. Perché, sul serio, stava per saltargli addosso.  
- Lascialo, per favore, ci penso io - disse Wally sorridendo. Mise le mani sulle spalle dell'amico e lo guardò negli occhi.  - Rì, sul serio. Cosa direbbe Batman?-
Qui ci voleva un diverso tipo di autorità.
- Mi avrebbe già attaccato la flebo -.
- Ok... e zio Barry?- 
- Non lo so, dimmelo tu -
- Ok, ok... Super man?-
- Avrebbe aiutato Batman a mettermi la flebo -
- Lanterna verde?!-
- Avrebbe fatto più o meno questo - Wally lo lasciò, lui fece la camminata da "figo" fino ad arrivare davanti al rosso, poi fece un giro su se stesso - burrito?-. 
Scoppiarono tutti a ridere.
- Ok, ok... che mi dici di Wonder Woman ?-
- Scapperei -
-  Black Canary?-
- Indovina chi ha in programma una giornata di terapia e deve prendere gli anti depressivi? TU! - 
- ZATARA!?!-
- Bravo! Così lasci stare mia figlia - applaudì con eleganza e aria di sufficienza.
- Qui ci vuole Batman - disse Babs prendendo il cellulare pronta a chiamarlo.
- No, aspetta! - Urlò . Se Batman avesse ricevuto la chiamata avrebbe scoperto dell'esistenza del laboratorio, di Ray, di tutto!
- A quanto pare ho trovato il modo di ricattarti. O mangi o chiamo il pipistrellone - disse lei ghignando. Prese dei crackers e glieli avvicinò alla bocca. Il ragazzo si tirò indietro istintivamente. 
- Non va bene così. Batman ti ammazzerà appena scoprirà che hai ripreso questo vizio - il ragazzo la guardò stupito. Sul serio pensava fosse per quello? La doveva punire. La doveva assolutamente punire in qualche modo. Un ghigno si formò sulle sue labbra e questo bastò a spaventarla.  
- Non ci pensare nemmeno! - Disse Wally prendendolo tra le proprie braccia.  - Rì, per favore, puoi almeno mangiare i crackers ? Fallo per noi! -
- No -
- Fallo per Ray -
- No -
- Fallo per me - concluse avvicinandogli alla bocca un cracker. Tutti gli puntarono gli occhi addosso, ma quelli di cui gli importava di più erano verdi e dolcissimi. Schiuse le labbra senza smettere di fissarlo e morse il cracker. Il sapore era strano, gli ricordava il sangue, come tutto quello che provava a mangiare da quando era con i Teen Titans. E lui odiava il sangue: il colore rosso, l'odore... tutto. Non sapeva perché, ma ogni singola cosa che mangiava aveva quel sapore, in particolare modo le patatine. Voleva sputarlo, o vomitarlo o chissà cosa, ma Wally stava cercando di aiutarlo e continuava a fissarlo e stava aspettando, non poteva deluderlo. Anche se Jason l'avrebbe preso in giro dopo perché si era fatto domare da quel ragazzino sensibilissimo, gentile che gli voleva troppo bene. Non poteva deluderlo.... E inghiottì il pezzo dopo averlo masticato, cercando di non sputarglielo addosso. - Bravo il mio Robbie -.
- Prego?- Chiese il corvino stupito. Gli altri decisero di lasciarli soli cercando di non ridere per la scena dolcissima. Wally sembrava esserci riuscito.
- Ho detto " Bravo il mio Robbie". Ancora?-. Richard per poco non svenne a quella richiesta. - Bhé, dai. Avrai anche un corpo minuto, ma non puoi mangiare solo quello -.
- Ma... - Il rosso gli infilò un altro pezzo in bocca costringendolo a mangiarlo e quindi facendolo tacere. Il sapore era orribile, nauseabondo. Non lo sopportava, ma doveva provarci! Prese un altro cracker e lo spezzò a metà. 
Riuscì a finire il pacchetto solo dopo mezz'ora. 
- Bravo! - Urlò Wally abbracciandolo strettamente. Richard non riuscì più a trattenersi, lo spinse via facendogli capire che c'era qualcosa che non andava e prese il cestino appena in tempo. Tutta quella fatica per niente. Il rosso preoccupato lo prese in braccio non appena ebbe finito. - Capisco che ti fanno schifo, ma ...-.
-  ti ho fatto solo perdere tempo -.
- Tranquillo, non l'hai fatto a posta - Il ragazzo non si sentiva bene. Era come svuotato, non aveva più energia. - Ehi? Ci sei? Richard? Mi senti ?-.

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POV ROB
*- Sta bene? Quindi?- Chiede una voce. E' molto preoccupata e mi sembra familiare, ma non ci capisco un granché.
- Si, è solo un calo di zuccheri - Risponde un'altra che sembra arrabbiata. C'è questa nebbia che circonda la mia mente, non mi fa pensare chiaramente. Poi un'altra ancora puntualizza " solo?". 
Sento delle braccia circondarmi. Sono calde e mi sollevano un po', poi mi poggiano,senza mollarmi un attimo, su qualcosa di morbido che non sembra un... un...cuscino. Si, ecco quello.
- Wally, tranquillo, starà bene - . Artemis? Ad un tratto capisco tutto. Le sue braccia tremano. Devo aprire gli occhi, assolutamente. Sta piangendo, non è giusto, ho fatto una cavolata, perché deve patire per colpa mia? Non riesco ad aprirli... non riesco nemmeno a muovermi. Dai! Per favore! STUPIDO E DEBOLE CORPO! Wallace... ti prego, non piangere. Basta! Ti scongiuro...
- Rì?- Mi chiama. I singhiozzi sono finiti, mi sono mosso? Ce l'ho fatta? Le mie braccia gli circondano la vita strettamente.
- Voglio fargli una foto -. Babs. Ovvio. Dovrò subire questa offesa, non riesco a fare altro. Ok, proviamo ad aprire gli occhi di nuovo. Le palpebre si sollevano lentamente, sembrano essere molto pesanti. C'è tanta luce. Alzo gli occhi e vedo Wally che mi fissa con un ghigno. Oh no... che cosa ho fatto?! Mi stacco -immediatamente tirandomi indietro, ma cado da... dal letto? Che ci faccio in... !?! STUPIDO CORPO! NON PUOI VIVERE SENZA ZUCCHERO!?! VERO!?!
CI SONO TUTTI! VOGLIO MORIRE! 
- Calmo! - Dice Wally tirandomi su e rimettendomi sul letto. Fermi. Dov'è Ray? Da quanto tempo esiste questa stanza? Chi l'ha creata? Mi ha scattato la foto? Cosa penseranno i teen titans. Stanno ridendo. Corvina sorride. Stella si fa i film mentali. BB e Cyborg mi guardano compiaciuti.- Mi hai fatto preoccupare tantissimo! Non lo fare mai più! -.*
POV NORMALE

Lo stritolò (ovvio). Provò a scappare con tutto se stesso, ma Wally non gli lasciò scampo. Lo prese per le spalle e lo fissò negli occhi - Pronto!?! Terra chiama Richard! -
- Dov'è Ray?- Chiese guardandosi intorno. Era l'unico che non vedeva. 
- E' tutto quello che vuoi dire?- Domandò Wally un po' offeso e ansioso. MOLTO ANSIOSO - Niente " dove sono?", " Ma che cosa è successo?", "Perché stanno ridendo?"-.
- Nah. Lo so già. Sei più ansioso di Artemis -
- Io sarei ansioso? Ci sono volute cinque flebo e Babs ha chiamato la lega della Giustizia e ha detto a Batman di...-. "Cosa ha fatto quella *****!?!" Babs si nascose dietro Cyborg tremando sotto il suo sguardo carico di rabbia e odio. 
- Non arrabbiarti, non sapeva che cosa fare, è entrata in panico - disse BB sudando freddo e battendo il piede a terra.
- Sul serio pensi che me la beva? - Chiese con calma. Iniziarono a preoccuparsi. Mai fidarsi di un Robin troppo tranquillo.
- Ci speravo - rispose il verde con Babs che annuiva da dietro Cyborg.
- Questo significa che sono lì dentro e che c'è anche Ray, quindi...-  il ragazzo fece due più due e pensò subito: "lo stanno analizzando"
- Si -. Si alzò fregandosene altamente di Wally che gli urlava di sedersi, di riposarsi ancora un po'. Staccò i fili che gli avevano attaccato al braccio.
- Sei arrabbiato?- Chiese Batgirl.
- No...-.
- Sei infuriato? - Domandò ancora. 
- Secondo te?- Replicò tirando un pugno contro il muro,sfondandolo. Lei corse a nascondersi dietro Jason - Se gli hanno fatto qualcosa, ti conviene dare il bacio d'addio al tuo ragazzo, perché te lo faccio trovare pezzo per pezzo -.
- E' solo una minaccia - disse il criminale sorridendo.
- Vogliamo vedere?- Chiese prendendo una delle sue spade. "Mi muovo troppo velocemente, mi gira la testa". Wally gli portò via l'arma senza fatica, mostrandogli la sua stanchezza.
- Non riesci neanche a tenere questa cosa bene, che cosa credi di fare? Se provi a intralciarlo, Batman ti tira un pugno e ti frantuma tutto il corpo. Ray è fatto di metallo! Se la caverà!-.
- Non mi interessa, io non glielo lascio -. Detto questo, recuperò l'arma e uscì dalla stanza quasi buttando giù la porta con un calcio.
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- HEI BATSY!- Urlò il ragazzo entrando nella stanza con il suo atteggiamento arrogante e prepotente che assumeva solo con lui. Vide Ray al centro della stanza circondato dagli altri eroi. I suoi amici lo seguivano preoccupati.
- Che cosa ci fai qui? Dovresti essere lì dentro, con la flebo attaccata - disse il cavaliere oscuro con il suo tono serio e freddo.
- Vuoi vedere dove te l'attacco se non lo lasci stare?- Chiese arrabbiato lanciando uno sguardo all'androide che sorrise.
- Non gli ho ancora fatto niente -
- E non gli farai niente - disse andando verso Ray, afferrandolo per il polso e portandolo via. Stavano per uscire dalla porta quando un batarang passò sopra le teste dei due e si conficcò nella parete adiacente all'uscita.
- Tu non lo porti da nessuna parte -
- Va bene, rimaniamo qui, sappi però che dovrai passare sul mio cadavere prima di riuscire a sfiorarlo -. Nessuno avrebbe mai pensato che Richard potesse diventare così aggressivo o così possessivo nei confronti di Ray.
Batman andò verso il proprio protetto, lo prese per il collo e lo sollevò, sotto lo sguardo attonito di tutti. Richard non aveva la forza di difendersi.
- Ci ha attaccati non appena siamo arrivati qui, è una minaccia -.
- E' stato ...programmato per farlo - disse portando le gambe al petto e stendendole velocemente verso l'addome di Batman, in questo modo lo fece finire contro la parete.
- E da chi?- Domandò Superman cercando di calmarli.
- Da me, ovvio - 
- E perché mai lo avresti fatto?- Chiese Flash confuso, lanciando uno sguardo a Wally. Il corvino scrollò le spalle.
- Come sarebbe a dire... ?- Urlò Wonder Woman facendo i suoi stessi movimenti.
- Non lo so. Perché la gente fa cose?- Replicò. Il tono arrabbiato era svanito. Batman lo fissava con rabbia.
- Per tanti motivi - disse Black Canary .
- Io faccio la maggior parte delle cose senza motivo, per esempio vi sto rispondendo -.
- Perché ti abbiamo fatto una domanda - dissero tutti in coro.
- Si, ma a me non interessa risolvere i vostri dubbi! -.
- Ti adoro quando fai così - commentò Ray abbracciando Richard sorridendo.
- Perché non mi hai detto nulla di questo posto ?- Chiese Batman. 
- Mi prendi in giro? Avrei dovuto dire a Batman che esiste un laboratorio segreto per soli criminali?-.
- A me sembra un laboratorio normale - disse Cyborg. Robin fece comparire uno schermo ologrammico e digitò qual cosa. Immediatamente, una parete iniziò a colorarsi di rosso, poi di grigio e nero. In pochi secondi comparve l'immagine di Iad che torturava una persona del colore del sangue. Il bianco divenne nero, e si aprirono diversi buchi grandi circolari nel pavimento, che furono riempiti dalle vasche d'acido. In una di quelle vi era uno scheletro.
- Chi è quello?- Chiese Richard ignorando lo sgomento di tutti. 
- L'ha ucciso zia Lila, era il suo settimo marito -.
- Zia Lila è ancora viva?- 
- Non la vedo da qualche mese, mi ero dimenticato di distruggere il corpo -.
- Richard, ti rendi conto di che cosa è questo posto?- Chiese Wonder Woman.
- Centro smaltimento cadaveri, nell'altra stanza si fanno gli esperimenti, nell'altra ancora ci sono tutte le armi, poi c'è una stanza in cui chiudevano quelle che potrebbero essere possedute da strani demoni. Uh, poi c'è quella in cui si provano le armi e gli strumenti di tortura, ovviamente, ci vogliono le persone...-
- E' un centro per criminali!- Urlò Freccia Verde - ti rendi conto? Tu non ci hai detto che i criminali facevano.... queste cose qua sotto!-.
- Ti sei dimenticato la stanza per l'allenamento, quella in cui ti sei quasi fatto ammazzare da me, e quella nascosta di Iad dove non si riesce ad entrare -. Richard annuì.
- Un criminale rimarrà sempre un criminale - aggiunse Jason - è irrecuperabile -.
- Tu sai la differenza tra buono e cattivo, vero?- Chiese Wally mettendogli le mani sulle spalle.
- Certo -
- E la differenza tra persone buone e cattive?-
- Si -.
- Tra eroi e criminali?-
- Immagino sia un po' la stessa cosa ...-
- Si. I criminali che fanno ?- Continuò parlandogli come se fosse un bambino di cinque anni.
- Uccidono gli eroi -
- E che fanno gli eroi?-
- Uccidono i criminali a quanto pare -.
- Ce lo rinfaccerai per sempre, vero?- Chiese Babs portandosi le mani ai fianchi.
- Se dovessi morire e diventare un fantasma, vi perseguiterei per rinfacciarvelo - . Wally notò la stanchezza dell'amico e lo abbracciò affettuosamente sperando svenisse in modo da poterlo riportare lì dove doveva stare.
- Perché tu puoi e noi no?- Sbottò Artemis.
- Ho smesso quando sono diventato Robin e io non uccido i criminali di solito -. Il rosso lo sollevò da terra prendendolo come se fosse una principessa da salvare. - e SI PUO' SAPERE CHE COSA STAI FACENDO?-
- Ti riporto a letto perché non voglio che ti stressino -
- Oh, ma quanto sei premuroso...- gli sorrise, poi lo guardò male e urlò- mettimi subito giù! Wallace! -.
Wally lo lasciò cadere a terra. - Non ti reggi neanche in piedi, visto? -. 
Richard lo guardò malissimo, mentre si alzava con un salto mortale all'indietro anche se per poco non perse l'equilibrio nell'atterraggio.
- Kid Flash, riportalo lì e fagli un'altra flebo - ordinò Batman. 
- Ma anche no -.
- Tu adesso vai lì, ti siedi e non fiati più per il resto della giornata. E se osi contraddirmi ancora una volta rottamo Ray - disse guardandolo malissimo. Neanche il Bat sguardo poteva essere comparato a quello, tanto era freddo e carico di rabbia. 
- E io ti rottamo la Batmobile -.
- Non sai dov'è -.
- Ho le chiavi però - disse mostrandogliele. Batman le riprese all'istante e fece per rimetterle nella cintura ma... - cerchi questa?-. Era nelle mani del suo "figlioletto" tanto adorato.
- Non provocarmi - provò a riprenderla ma il ragazzo fece un passo indietro. 
- Vediamo che effetti personali ti porti in giro -.
- Basta così, Robin - disse Black Canary indicando Batman che stava sul serio pensando di ammazzarlo. 
- Tra un po' esplode - commentò Ray battendogli il pugno. Richard porse la cintura a Batman. L'eroe lo guardò dubbioso.
- Che c'è?-
- Dov'è la fregatura?- 
- Non posso ridartela e basta dopo aver riconosciuto che in questo momento non ho alcuna chance di evitare che tu mi punisca in malo modo ?-. 
- Mi fiderò di te per questa volta - e la prese e se la mise addosso. - Adesso vai con Wally e se vuoi ti puoi portare anche Ray -.
Wally ,correndo alla velocità della luce , prese per il polso Ray e in braccio l'amico e li portò nella stanza ridendo.
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- Sul serio non hai fatto niente alla cintura?- Chiese il rosso mentre preparava la flebo. Ray era seduto accanto al corvino nel letto e lo stava usando come cuscino. Richard ghignò e sussurrò " caboom". 
All'inizio Wally non capì, poi sentì Batman urlare il nome del ragazzo. Si affacciò per vedere cosa fosse successo e notò che tutti erano sporchi di pittura rosa. OH, piccolo particolare, il pipistrellone camminava verso la loro stanza. Il velocista non sapeva se barricarsi lì dentro o aspettare la loro inevitabile fine. Non riuscì a decidere, Batman aprì la porta ,dirigendosi verso il corvino. Gli altri non osarono entrare.
- Ti stai divertendo, non è vero? -
- Ovvio che si -
- Riderai ancora quando ti tratterrò qui e non ti lascerò andare a Jump city?-. Il ragazzo scattò in piedi. Lo fece troppo velocemente, la testa gli iniziò a girare e le gambe a tremare, ma non si diede per vinto.
- NON PUOI FARLO! -
- Si invece -. Batman gli afferrò il mento e lo costrinse a guardarlo negli occhi. - Fin quando non riesco ad aiutarti, rimarrai qui. Niente missioni, niente Robin, niente laboratorio, non farai niente di tutto questo. Mi aiuterai ad aiutarti, chiaro? Se osi disobbedire -. Lo lasciò cadere a terra. Prese Wally per il braccio e gli iniettò qualcosa. - Quel cip, lo farà soffrire quando non seguirai i miei ordini, mi contraddirai o farai qualcosa di sbagliato. Ti conviene stare attento, Ragazzo meraviglia -.
L'eroe dal mantello nero lasciò il suo protetto e recuperò l'androide. Doveva distruggerlo, era una minaccia. Doveva distruggerlo. Richard si sarebbe arrabbiato solo all'inizio, poi avrebbe capito che era per il suo bene.
- Bruce! E' solo un ragazzino - lo sgridò Black Canary uscendo dall'infermeria seguendolo. Batman stava strattonando Ray per il corridoio per portarlo chissà dove. Si fermò solo quando vide un'ombra piuttosto minuta davanti a se.
- Levati subito -. Richard non aveva alcuna intenzione di mollare il suo amico.
- Scordatelo. Puoi farmi quello che vuoi, ma non ti permetterò di fargli del male - Estrasse il bastone di metallo pronto a combattere contro Batman.
- Perchè ci tieni così tanto? E' solo un robot -.
- Ti sbagli, è l'unico membro della mia famiglia ancora in vita. E l'ho programmato io affinché vi attaccasse, per fortuna Cyborg l'ha fermato. Non era colpa sua, non è cattivo, se te la devi prendere con qualcuno è colpa mia. Lascialo stare, per favore. Posso cancellare quel comando -. Bruce guardò prima l'androide che era tutto rosso e fissava il pavimento, poi Richard che lo fissava con odio crescente. Decise di lasciare andare Ray.
- Va bene, lui può "vivere", ma questo laboratorio deve essere distrutto. Non voglio un posto strapieno di armi pericolose come questo a Gotham. Se non lo distruggi, lo farò io. E Ray farà la stessa fine, capito? -. 
- Ok -.
- COSA! No! - Urlò il robot abbracciando il corvino per supplicarlo - ti prego, no! -.
- Tranquillo, contratto dopo. Una cosa alla volta -. Ray sorrise contento.
- E vai subito lì e ti riposi - disse Batman sorridendogli e scombinandogli i capelli. Richard e Ray lo guardarono con sgomento, sciogliendo l'abbraccio.
- I capelli non si toccano - lo sgridarono entrambi. Batman si ritrasse sorpreso. Robin tornò in infermeria con il biondino che lo seguiva saltellando contento.
- Mi consideri sul serio parte della famiglia?- Domandò non appena furono lì dentro.
- Certo, tu non vuoi? Bhé, capisco che fa schifo, ma ...-
- No, è fantastico! Ho sempre voluto farne parte, non pensavo di essere così importante... pensavo di essere un oggetto -.
- Tu sei un essere vivente, non un animaletto, al massimo un gatto, cioé voglio dire... mi hai capito? Perché se non hai capito te lo provo a rispie-
- Ho capito, basta. Quando sei nervoso inizi a sproloquiare!-  Lo interruppe sorridendo. - Oh anche quando sei stanco -.
- Che è successo?- Chiese Babs. Ray parlò prima che Richard ne avesse la possibilità
- Ha convinto Batman a lasciarmi andare -
- Sul serio?
- Si, ma devo distruggere questo posto -.

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Capitolo 40
*** emozioni p2 ***


Wally questa volta abbracciò l'amico senza cercare un pretesto, poiché non ne aveva bisogno. Sapeva quanta fatica era costata al ragazzo dire quella frase senza sembrare rimanerci male. Era stato difficile anche non crollare di fronte a Batman.
- So che ti piacciono gli abbracci, ma non potresti lasciarlo in pace per almeno cinque minuti?- Chiese Babs esasperata - lo stai torturando -
- Non è vero - protestò il velocista, poi lanciò uno sguardo all'amico - vero Rì?-.
Il ragazzo sorrise stancamente.
- Tu tra un po' svieni - Constatò accarezzandogli i capelli e tirandogli indietro la testa per guardarlo negli occhi. 
- No...-
- Vedi che non avevamo finito e che eravamo appena arrivati a metà di tutte le flebo che ti dovevamo fare - Lo informò senza lasciarlo. Finalmente il corvino gli circondò la vita con le braccia, anche se la presa non sembrava molto forte, mentre affondava la testa nella maglietta del rosso.  Era un po' strano vederlo così e li preoccupava - Hei Rì?-
- Stai male?- Chiese Ray preoccupato.
- No -.
- Stai sul serio abbracciando Wally di tua spontanea volontà?- Domandò Jason stupito.
- A quanto pare si -  Rispose in un sussurro il ragazzo. 
La porta si spalancò, mostrando la figura di Batman. Notò subito la scena e sospirò esasperato.
- Rì - lo chiamò. Il ragazzo spinse via all'istante Wally e si mise sull'attenti poiché aveva riconosciuto la voce. Il rosso trattenne una risata. - Se non stai bene, non c'è niente di male nel chiedere aiuto. Andate pure, ci penso io... Kid Flash, rimani qui -. 
Tutti tranne Batman, Robin e Kid Flash uscirono dalla stanza. Babs ovviamente aveva dovuto trascinare via Ray.
L'eroe si tolse la maschera e sorrise al "figlio". Fece un passo verso di lui, ma il ragazzo indietreggiò.
- Richard, dai, vieni qui. Non ti faccio niente -. Gli parlava come si parla ad un animaletto spaventato, cercando di tranquillizzarlo.
Wally sapeva perché era lì, per due motivi: per prenderlo nel caso fosse svenuto ; calmarlo un po' di fronte a Batman con la sua presenza.
Il ragazzo si rifiutò ancora di farsi avvicinare dall'eroe, anche se le gambe rischiavano di cedere.
- Non ce l'ho più con te. Mi sono reso conto che quella questione era stupida e insensata. Avevi ragione tu. So di avere sbagliato, e di non essere stato molto presente. Ti ho semplicemente affidato a degli psicologi quando l'unica cosa di cui avevi bisogno era avere qualcuno che ti volesse bene e che te lo dimostrasse come faceva e fa tuttora Wally -. Bruce riuscì finalmente ad avvicinarsi al ragazzino. Il velocista sorrise: finalmente Batman si comportava da "tutore legale".
Batman mise una mano sulla spalla del suo protetto, poi lo sollevò e lo fece sedere sul letto. Wally aiutò l'eroe a preparare la flebo. 
- Tienilo fermo...- sussurrò al rosso. Kid Flash si sedette accanto al corvino e lo strinse tra le sue braccia, mentre afferrava il polso destro del ragazzo meraviglia e gli infilava un ago gigantesco collegato al tubicino sottile della sacca. 

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Capitolo 41
*** Emozioni p3 ***


I restanti membri della Lega della Giustizia stavano visitando il laboratorio, con Ray che faceva da cicerone.
i Teen Titans e i membri della Young Justice erano tutti seduti intorno ad un tavolo e stavano giocando a carte, quando Wally uscì dalla stanza con un'espressione sorpresa, allocchita, quasi spaventato. 
- Che è successo? - Domandò Babs alzandosi e andandogli incontro.
- Mi ha chiesto di uscire, gli vuole parlare...- sussurrò bianco come un lenzuolo. Non appena quelle parole furono udite, si diffuse il terrore. Era giunta forse l'apocalisse?
Videro la porta aprirsi di colpo e sentirono le risate più strane ed inquietanti: Robin sembrava una cornacchia quando rideva sinceramente. Uscì dalla stanza cercando di fermarsi, di contenersi, ma non riuscì a fare due passi che si voltò, vide lo sguardo serio di Batman e riprese a ridere.
- Sei piuttosto felice per essere uno in punizione -. Richard si fermò di colpo e lo guardò come se fosse stato tradito. - Come mai hai smesso di ridere? Su con la vita !-
- Tu non puoi mettermi in punizione - obbiettò.
- Come no , vogliamo vedere ?-. Il ragazzo aprì la bocca per parlare ma non trovò niente da aggiungere. Quello era Batman, e lui era solo un ragazzino che sapeva tirare calci e pugni.
- Perché stavi ridendo? - Domandò BB.
- Batman ha detto la cavolata del secolo - rispose. Batman lo guardò male e lui riprese a ridere, anche se questa volta riuscì a contenersi mordendosi il labbro.
- Perché ti trattieni? A me piace la tua risata !- Disse Ray, appena tornato dal tour ,correndo da lui per abbracciarlo. Inutile dire che Richard per poco non finì a terra. Gli eroi li fissavano curiosi.
- Smettila - rispose con un po' di cattiveria, respingendolo.
- Mi hai fatto l'inferno per quel coso e ora gli parli così?- Domandò il cavaliere oscuro.
- Ficcati in quella testa piena di pipistrelli che non è un "coso" - ribatté con rabbia. Ray sorrise e gli si appiccicò.
- Lo adoro quando fa così - disse il biondo - posso avere un bacio? Per favore...-
Il corvino girò gli occhi, gli eroi lo fissavano come aspettandosi qualcosa - va bene -.
- Che? - Fu un lieve bacio sulla guancia, niente di più niente di meno, ma bastò a far svenire Ray. Il ragazzo lo prese per evitare che cadesse, ma era bello che andato.
- Ray, basta così, ti sei divertito troppo... mi ha seccato... ma mi ascolti? Hei? Pronto? Ci sei? Antipatico - Lo lasciò cadere offeso, ma Wally riuscì a pranderlo grazie alla sua supervelocità. 
- Siete carini, lo sai? Ma non riesco a trovare quello dominante - disse Batman.
- Smetti di farti i film pedopornografici mentali, sii più Batman e meno milionario arrap...-
- Rì! - Urlarono tutti .
- Batman approva, possiamo stare insieme, il nostro amore è legale !- Urlò Ray entusiasta.
- Quale amore?- 
- Il nostr...-
- QUALE.AMORE?-
- ehm... il nos...-
- Non esiste nessuno amore tra noi. CHIARO?- 
- So che hai paura di questi sentimenti, ma aspetterò fin quando non riuscirai a riconoscerli e ad accettarli - disse il biondo abbracciandolo e accarezzandogli i capelli. Il ragazzo scappò alla presa e con un cenno salutò tutti andando verso la cucina.
- Che fai ora?- Chiese Babs.
- Prendo una forchetta e la infilo nella presa elettrica - rispose. Wally corse a prenderlo e lo riportò indietro.
- No, no, no. Sbagliato! Non si fa, cattivo Rob !- Lo sgridò Lanterna Verde.
- Sul serio credete che mi suiciderei così facilmente privando il mondo del mio essere? -

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Capitolo 42
*** emozioni p4 ***


- Si - disse Wally arruffandogli i capelli e tenendolo stretto a se, come spaventato.
- Non lo farei mai, dovreste smetterla -
- Il fatto che salti i pasti?- Chiese Batman scettico.
- Non ci penso e me li dimentico -
- Bene, se devi tornare a Jump city voglio che loro stiano più attenti a te - disse l'eroe dal mantello nero lanciando uno sguardo ai teen titans che iniziarono a tremare. Anche Corvina.
- Lasciali stare - disse il ragazzo un po' infastidito. Calò il silenzio, carico di tensione. Batman e Robin si guardavano male e nessuno voleva intromettersi e causare la lite. 
- Rì... posso parlarti un attimo? Da soli?- Chiese il rosso ad un tratto. Richard annuì e Kid Flash lo portò in cucina (una delle poche stanze che conosceva).
- Che c'è Wallman?- Chiese guardandolo con un sorriso. Il rosso sembrava strano, lo fissava in modo strano. Improvvisamente lo abbracciò stringendolo fortemente, lo sollevò da terra, affondando il volto nell'incavo del suo collo assaporando il suo profumo.
- Wally? Che cosa stai facendo? - Domandò allarmato e anche imbarazzato dalla situazione.
- Se devi andartene, almeno voglio che tu abbia un motivo per tornare - Sentì Wally morderlo. All'inizio sembrò un pizzico, poi iniziò a fargli male. - W...-
Non riuscì a dirgli altro,  le sue labbra furono catturate da quelle calde e morbide del rosso che lo spinse contro il muro e iniziò a baciarlo. Richard non credeva a quello che gli stava accadendo, ma iniziò a ricambiare i baci. Non era come quando Zatanna l'aveva baciato. Quella volta aveva risposto per il ricordo dell'infatuazione, ma anche quando stavano insieme, non gli era mai piaciuto così tanto. Se non c'era riuscita Zee, la sua unica e vera cotta, pensava che nessun altro ci sarebbe riuscito.
Il rosso lo lasciò e lo iniziò a guardarlo nervoso. Richard lo fissava imbambolato, come sotto shock.
- Non dici niente?-. Il ragazzo scoppiò a ridere. Era una risata sarcastica, amara. - R...Rì?-. Aveva sbagliato. Lo sapeva. Aveva rovinato la loro amicizia - Perché ridi?-.
Continuò per un altro po', poi si fermò di colpo diventando serio - RIDO PERCHE' E' PROPRIO PER QUESTO CHE ME NE SONO ANDATO!-.
Wally lo guardò scioccato.
-Sapevo che tu eri... ti piaceva Megan, poi ha iniziato a piacerti Artemis. Mi parlavi di lei in continuazione. Quando me l'hai detto, non ho riso perché era assurdo. Ho riso perché era ovvio, perché sapevo che se non avessi riso mi sarei messo ad urlare ... poi vi ho visti insieme ad un appuntamento, e...e... non mi avevi detto niente... Non vi avrei spiato, non avrei fatto niente, mi sarei solo sentito un po' meglio a sapere che almeno mi consideravi tuo amico....  - 
Era rabbia quella? O stava piangendo? La sua voce non lo lasciava intuire.
- Poi dopo quella stupidissima missione.... tu eri arrabbiato, ma non mi hai detto niente. Vi ho sentiti parlare, tu, Artemis e gli altri... e io e Batman quella sera iniziammo a litigare sul serio, perché io ero arrabbiato con te e lui provava a farmi ragionare, a dirmi che cosa era meglio fare, mi chiedeva in che cosa avevo sbagliato, così da aggiustarlo ... Quelli della lega non sapevano cosa fare, e avevano iniziato a non ascoltarmi, e tutto è peggiorato con gli incubi, Babs lo vedeva e mi supplicava di dirle che succedeva insistentemente... Timmy mi odiava perché avevo fatto arrestare suo padre, e volevo sul serio uccidermi, ma non l'ho fatto perché ti avevo promesso di non lasciarti solo e...-.
Wally lo abbracciò, vedendolo per la prima volta in tutta la sua vita piangere, per colpa sua. Per fortuna gli altri non avevano sentito niente, per fortuna. Perché se l'avessero sentito, Richard sarebbe sicuramente svenuto per l'imbarazzo, per la tristezza e le troppe emozioni alla quale non era abituato; Batman l'avrebbe costretto a vedere uno psichiatra, dopo avergli fatto controlli su controlli; gli avrebbe vietato di essere Robin; lo avrebbe tenuto lontano da lui.
- Ti odio... ti odio ....- iniziò a dibattersi, a tirargli deboli pugni, mentre il suo corpo era scosso da fremiti e le lacrime cadevano copiose - Iad aveva ragione!-,
- Sh, Sh... calmo...- . Lentamente i pugni si placarono.

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Capitolo 43
*** Emozioni p 5 ***



- Non pensavo ti importasse così tanto..- sussurrò Wally.
- Quel periodo ignoravi le mie chiamate... i messaggi...- riprese a singhiozzare - e rimandavi sempre le nostre uscite, i nostri incontri... e quando riuscivo a farti uscire con me parlavi sempre di Artemis.... e ...e... sembravi infastidito... e ti arrabbiavi per ogni singola cosa... ti irritavo...-.

" - Hei Wal...- lo chiamò il ragazzino con timidezza, quasi timoroso delle conseguenze. Il rosso alzò appena lo sguardo dal libro e lo interruppe 
- Che cosa vuoi ancora? Ti ho detto che questa settimana sono occupato -. Robin gli voleva proporre di andare al comicon con lui. Pensava che il rosso avrebbe sicuramente accettato, ma non ne era più convinto.
- Ti volevo chiedere... vuoi andare al comicon? Tu l'adori...e... pensavo ti avrebbe interessato...-. Kid Flash alzò lo sguardo indeciso.  Artemis era accanto a lui sul divano che guardava la televisione.
- Crescete un po' tutti e due - disse con rabbia lei.
- Ha ragione, cresci un po' - rispose Wally riprendendo a leggere il suo libro, in questo modo distruggendo un altro po' il loro rapporto.
- Fai finta che non abbia detto niente - sussurrò andando via a testa bassa".


- Non volevo, non pensavo...- sussurrò il rosso. 
- Lo so, volevi solo fare colpo su Artemis -. Robin si abbandonò a quell'abbraccio, calmandosi ancora una volta, ma continuando a tremare. Gli venne in mente un'altra scena

" - Ieri io e Artemis siamo andati in giro per la città e ad un certo punto ci siamo tenuti per mano e...- raccontava Wally seduto sul letto nella stanza del ragazzo, con le gambe incrociate. Ovviamente Robin doveva ascoltarlo.
- Hei Wall...possiamo parlare di qualcosa che non riguardi Artemis?- Chiese.
- ... sei inutile, come al solito - si alzò e andò via lasciandolo lì senza parole".


- Lasciami...- mormorò provando a scappare.
- Che ti prende?- Chiese Wally. Robin si ricordò tutto quello che aveva subito. La rabbia, la tristezza, la gelosia che aveva provato. Tutto per colpa sua. Per Wally.
Una voce nella sua testa gli diceva :"E' colpa sua, non ti merita. Ti sta opprimendo".
- Ora tu pensi che tutto si risolverà così, giusto?-
- Ci speravo... che hai?-
- Bhé, sappi che dovrai patire un bel po' prima di riuscire a guardarmi in faccia di nuovo - disse. Si alzò velocemente. Gli afferrò la mano e gli trasmise tutti quei brutti ricordi.
- No, basta... ti prego! Basta! Richard! - Urlò. Il ragazzo lo guardava con rabbia, non lo sopportava. Era tutta colpa sua. TUTTA.
"Bravo, faglielo capire. Mostragli come ci si sente quando la persona che più ami al modo ti distrugge "
- RICHARD!!! BASTA!!!-.
"Che cosa ti diceva sempre?! EH!?! CHE COSA TI DICEVA!?!"
"Inutile"
"Cresci un po' "
" ma perché non mi lasci in pace?"
" Non ti sopporto "
" Ma come ho fatto a considerarti mio amico?"
" Sei inutile"
" Ti odio!"

Flash corse lì dentro, seguito da Batgirl e Batman. Appena aprirono la porta vennero spinti indietro come da una forza potentissima invisibile.
" Stupido "
" Inutile "
" Sei un peso"
" Basta, non ti voglio più vedere "
. Finalmente lasciò cadere Wally. Flash corse a soccorrerlo. 
- Che cosa gli hai fatto?- Chiese Babs spaventata. Robin non rispose, continuava a fissarlo, anche se sembrava non rendersene più conto - Rì! Torna in te! -. Lo scosse. Niente.
- Wally? Hei! Sono io, Zio Berry. Wally?-. Marshan Menhunter si inginocchiò accanto al rosso e gli poggiò le mani sulle tempie. I suoi occhi si illuminarono di verde. Dopo pochi attimi decretò:
- Gli sta trasmettendo delle immagini. Non sa come fermarsi, non lo fa a posta -
- Smettila! - Urlò Babs al ragazzo. 
" Ti odio!"
"Non ti sopporto!"

- E' inutile, non ti sente. Anzi, potrebbe decidere di distruggere il tuo corpo, stagli lontano. E' molto potente, è difficile da controllare - . L'alieno si avvicinò questa volta al corvino e posizionò le mani sulle sue tempie. Contò fino a tre, spaventato, e illuminò i suoi occhi.
Immediatamente il ragazzo tornò in se, scattò indietro. Wally si voltò e vide Berry che lo abbracciava. Alzò lo sguardo e vide Richard confuso, triste, arrabbiato con se stesso. 
- Rì? Tutto a posto ?-
- Si, tu?- Chiese con un fil di voce.
- Si, tranquillo. Non è successo niente, è stata colpa mia se hai perso il controllo. Non dovevo fare così -. Si alzò e  gli si avvicinò sorridendo spalancando le braccia. Robin lo guardava dubbioso.
" Ti odio...."
- Wally, stagli lontano - gli ordinò Flash. 
- No - 
- Ha ragione - disse il ragazzo meraviglia - dovresti dargli ascolto di tanto in tanto. Non ha torto -
- Invece si, e hai torto anche tu. Tu non vuoi che io mi allontani in realtà, hai solo paura di farmi male. Io so che non me ne farai mai realmente. So che mi lasciavi sempre vincere negli allenamenti, so che evitavi sempre di colpirmi troppo forte! Alla fine sei sempre quella persona che non mi torcerebbe un capello neanche sotto tortura. Letteralmente, perché Iad per questo ti faceva male, ti puniva. Batman ti faceva allenare ancora di più perché pensava che commettessi degli errori da principiante! Quindi, adesso tu ti fai abbracciare, sicuramente non mi farai niente e se siamo fortunati, non esploderà niente -
- Non ti conviene rischiare -
- Io rischio invece - . Gli corse intorno con la velocità della luce. Flash lo afferrò e lo tirò indietro.
- Ti ho detto no, lascialo calmare un po' -. 
- Che cosa è successo?- Chiesero gli altri giovani super eroi allarmati. Entrarono tutti lì dentro, menomale che la stanza era spaziosa. L'ultima fu Artemis. Wally lanciò uno sguardo all'amico.
" E' lei la causa di tutto"
" E' lei "
" E' inutile"
" L'ha allontanato da te".
Tutti gli oggetti in vetro nella stanza esplosero.
 

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Capitolo 44
*** emozioni p 6 ***



"Colpa sua..."
" Ecco, vedi? La guarda come se fosse cioccolato!"
" Fai qualcosa! Non lasciare che te lo rubi!"

Wally si buttò sul ragazzo meraviglia, facendolo finire a terra, sotto di lui.
- Ma che cavolo! Wallman! - Squittì. Le sue iridi tornarono azzurre e tutti gli oggetti di vetro si ricomposero, tornando come nuovi.
- Scusa - si alzò sorridendo, lasciandolo libero. Il ragazzo lo imitò, però guardandolo male. - Basta con...-
- Con..?-
- Con quello...?-
- Quello cosa?- 
- Lo sguardo " Ma quanto sei stupido, sono circondato da idioti, mareeeea... fosse per me bruceresti al rogo"-
- Si, è proprio quello - dissero tutti annuendo.
- E io che pensavo fosse lo sguardo " non ti auguro di trovarti in una situazione disperata con me come tua unica speranza di salvezza "- i suoi occhi si posarono su Flash che in quel momento aveva fatto cadere alcune posate messe sul tavolo di legno accanto a lui. Appena notò l'occhiata, corse a nascondersi dietro Batman.
- E' SADICO! MI HA GUARDATO! HA GUARDATO ME! - Urlò appiccicandosi al mantello del cavaliere oscuro - L'ha fatto ancora! Mi vuole morto! LO SAPEVO! QUI CI VOGLIONO 5 MESI A BELLE REAVE O 40 ANNI DI TERAPIA!-.
- Magari perché sei quello che fa più casino - Disse Wally.
- Ti faccio così tanta paura?- . Flash immediatamente si ricompose e si avvicinò a grandi, pesanti e rigide falcate verso il ragazzo. Poi guardandolo negli occhi dichiarò - no -.
Il ragazzino incrociò le braccia e disse - bu -
- AHAAAAAAAAAAAA- Urlò correndo più veloce della luce fuori dalla stanza.
- Smetti di spaventare Berry per favore?- Intervenne Black Canary. Freccia Verde, Lanterna Verde, Superman e anche Batman trattenevano a stento le risate. - VOI NON AZZARDATEVI A RIDERE -.
- Ok, stavo scherzando... giuro! - Disse il velocista rietrando. Le sue gambe tremanti urlavano " Non è vero!"
- Se lo dici tu -
- Ma come fa a farti paura?- Chiese Stella volandogli intorno.
- Ho già avuto a che fare con Iad, e il fatto che lui sia riuscito a ucciderlo mi fa temere il peggio! - 
- TU COSA?! - Urlò Ray.
- Grandioso. Scopre che faccio il "forse super eroe" e che ho ucciso Iad nello stesso giorno - commentò. 
- Tu...tu...tu ...errore, resettare il disc---- Ray cadde a terra come se fosse svenuto.
- Vogliamo vedere appena scopre che hai un DNA speciale? - Disse Cyborg. Robin aprì uno sportellino sul petto del robot e pressò un bottone. Il biondo si alzò di scatto.
- Non crederai mai a cosa ho sognato! Tu eri un super eroe, qui c'erano anche quelli della Lega e avevi ucciso Iad! ORRIBILE!- si appiccicò al corvino. Wally ovviamente, sentì la gelosia invaderlo e li separò all'istante.
- Era tutto vero, siamo tutti qui, smetti di appiccicarti a lui ogni venti inutilissimi secondi -. Ray lo guardò scioccato, ammutolì di colpo e iniziò a tremare.
- WALLY! -
- Cosa? Prima o poi glielo dovevi dire. Bhé, ringraziami -.
- Sei un cretino -. Robin usava quella parola solo quando la intendeva veramente. "Idiota" era per scherzare, ma "cretino" era per quando lo avevi deluso, tradito, o avevi fatto qualche stupidaggine dalle conseguenze drammatiche. Il robot fece qualche passo indietro spaventato, poi corse via urlando " STAMMI LONTANO"
- Non lo fermi?- Chiese Black Canary.
- Ha appena scoperto che "il suo unico vero amore" ha ucciso il suo eroe. Se provassi ad avvicinarmi, cosa pensi che succederebbe?- Replicò con un po' di rabbia.
- Tu l'hai programmato perché lo vedesse in questo modo, quindi tu lo vedevi così - osservò Batman. 
- No, quando Iad ha trovato il progetto, mi ha permesso di continuarlo a patto che gli fosse molto leale e che avesse tutte quelle armi incorporate -
- Non mi sembri un tipo che si arrende e contratta - disse Superman - ti devono costringere -.
- Possiamo cambiare argomento?- Chiese guardandolo inespressivo.
- Certo -.
Wally provò a circondare con un braccio le spalle dell'amico.
- Dopo quello che hai detto a Ray ti conviene lasciare perdere -. Si ritrasse subito.
- Prima o poi glielo dovevi dire -
- Esiste una cosa chiamata "tatto" -
- Ah, ma davvero? Non pensavo che tu ne conoscessi l'esistenza -
- Bhé, me l'hai insegnato tu, quindi pensavo che tu fossi una persona migliore. Invece sei una persona schifosa, a quanto pare abbiamo solo questo in comune -. Detto questo uscì dalla stanza lasciando tutti a bocca aperta. Robin non avrebbe mai detto quelle cose a Kid Flash, vero? 
- Richard? Aspetta! - Urlò inseguendolo. Wally era più preoccupato per il fatto che si era definito " persona schifosa". Era un litigio, ovvio che sarebbe finito con uno dei due che urlava all'altro cose orribili, ma... Robin si era definito come una persona orribile :lui stesso! Arrivò fino al corridoio ma non lo trovò, quindi tornò indietro, fino alla stanza grande dove trovò tutti gli altri che lo fissavano delusi.
- I miei complimenti Wally - disse Jason battendogli le mani
- Sta zitto -
- sei riuscito a far odiare quel robot e Robin, e a farti odiare da entrambi in un colpo solo!-.
- Ti ho detto di stare zitto -
- No, adesso mi ascolti. Per quanto Richard non mi sopporti adesso, una volta eravamo amici e so quanto possa voler bene ad una persona. Avevamo un bel rapporto e ora guarda. Quando mi parla le sue parole sono piene di veleno. Se non vuoi che finisca così, devi chiedergli scusa. Ma non solo a voce, non funziona con lui. Non gli piacciono le parole, preferisce i fatti. Devi fare qualcosa per la quale non ti possa rifiutare. Fagli capire che gli vuoi bene, perché veramente, non ne può più, io lo vedo che prova a sorridere e a rimanere positivo, ma noi esageriamo. Ti conviene però prima pensare a Ray -.
- Sul serio eravate amici?- Chiese BB
- Fratelli praticamente - rispose.
- Cosa è successo?- Domandò Corvina. Il ragazzo scrollò le spalle e rimase in silenzio, poi aggiunse:
- Mi ha beccato mentre commettevo un crimine, mi ha sgridato perché aveva fatto di tutto per aiutarmi a rimanere nella retta via, io ho risposto. Poi piano piano la nostra amicizia si è distrutta per i troppi litigi -. 
- Sul serio?-. La voce di Wally era timida - non pensavo...-
- Quando vuole bene ad una persona, lo fa per davvero. Ma se quella persona continua a ferirlo senza ritegno, si costringe a troncare il rapporto-.

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Capitolo 45
*** puniscimi ***


- Come ha potuto!?! Ha tradito la sua famiglia, ha tradito il suo maestro e poi l'ha ucciso!! Quello non è Richard, lui non può averlo fatto! Mi rifiuto di crederlo! - Urlò Ray camminando avanti e indietro lungo il corridoio. Era tutto buio, non vi era neanche una luce accesa.
- Batman che lo adotta e lo fa diventare Robin; tutti che cercano di farlo sentire in colpa per quello che Iad gli ha insegnato!; Kid Flash che gli dimostra affetto! Posso farlo solo io! L'ha detto Iad! IO SONO IL SUO UNICO AMICO! IO SONO LA SUA FAMIGLIA!-.
Le sue parole rimbombarono. La furia lo pervadeva, gli faceva pensare brutte cose. Come poteva il suo Rirì, killer di professione, così leale al suo maestro, così taciturno, così abile, così calcolatore, così intelligente, così menefreghista.... no, impossibile. C'era qualcosa che non andava. Lui viveva per vedere Iad sorridere appena con orgoglio, mostrando i canini spesso sporchi di sangue. Viveva per vederlo applaudire. Bastava che il maestro dicesse " come vorrei che..." e subito lui esaudiva il suo desiderio.
Il robot si fermò: un pensiero si fece strada nella sua mente contorta - stanno cercando di cambiarlo. Vogliono farlo diventare come loro! E ci stanno riuscendo! Lo stanno corrompendo! Devo aiutarlo, salvarlo da loro! -.
Sentì dei passi, frettolosi, scomposti e leggiadri. Richard? Cosa gli avevano fatto? Senza farsi sentire iniziò a seguirlo.
- R...Ray? Dove sei?- Lo chiamava. La sua voce tremava. Che cosa gli avevano fatto? Qualunque cosa fosse, poteva usarla a proprio vantaggio. Sapeva che la concentrazione del ragazzo era bassa, era troppo scosso, quindi...
Come fosse una fantasma o un demone si avvicinò a lui, con il favore del buio. Il ragazzo gli dava le spalle. Lui lo abbracciò sorridendo.
- Sh, sh... Rirì -
- non dovevo u...ucciderl...lo... non...non...-. Era per davvero scosso, tremava! 
- Tranquillo, tutto a posto -. Lo strinse a se. Robin senza Kid Flash non esisteva. Richard Grayson senza di lui non sapeva che fare. Ray poteva facilmente prendere il posto del maestro e farlo tornare se stesso, ricordargli che poteva farcela da solo e che non aveva bisogno di nessuno. Iad sarebbe stato felice - possiamo ancora rimediare -
- Ray.... - 
- Cosa?-
- Puniscimi -.
____________________Author's note

Allora. Mi dispiace ma ho dovuto mettere la yaoi. Le voci nella mia testa erano tutte d'accordo per una volta. Non ho ignorato le recensioni, semplicemente non potevo più continuare altrimenti e nonostante questa fan fiction faccia schifo perché è così ( leggete quelle di Ghostface e company e la mia vi sembrerà "merdina") mi serve per sfogo personale, letteralmente. Ho fatto un'analisi dettagliata della mia psiche grazie a questa storia e ho notato che Robin è quello che io vorrei essere, droga a parte. Ray è un personaggio utile a quanto pare, anche se avrei preferito non metterlo perché ce ne sono già troppi e.... modificherò un po' i capitoli iniziali e ne cancellerò qualcuno. Ditemi quali odiate e pensate siano inutili, ho intensione di fare come Giustiniano quando ha aggiustato il corpus iuris civilis. Ah, e ci terrei a fare le mie scuse più sentite ad un autore di cui non ricordo il nome in questo momento, che ha scritto una storia sulla coppia Robin/BB e... l'ho recensita male. Avevo si e no undici anni quando l'ho letta, mi faccio schifo. Adesso sono tutta " YAOI! VOGLIO LA YAOI!". Quindi, un saluto a chi ha letto fino a qui che è molto coraggioso e tollerante.

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Capitolo 46
*** puniscimi p2 ***


- ok, tutti pronti? Megan? Corvina? Batman? - Chiese Wally. Le ragazze annuirono mentre Batman si limitó a guardarlo e lui sorrise - perfetto. Vado a prenderlo e lo porto qui, Babs!? Flash? Batman! Andiamo. Se mi sentite urlare... Speedy, Superboy e JT sanno che fare -.
Uscirono dalla stanza ritrovandosi nel corridoio. Si separano per cercarlo meglio: quel posto era gigantesco.
Babs era con Batman e facevano le loro Bat cose; lui e Flash correvano e settacciavano ogni corridoio e contarono piú di tremila stanze, tra cui alcune dalla funzione ignota.
Si ritrovarono tutti per caso in un "incrocio".
- É un labirinto - constatarono. Flash e Batman decisero di andare insieme.
- Allora, dove pensi che sia?- Chiese il velocista.La rossa scrolló le spalle.
- Vuoi dirmi che é successo? Che gli hai fatto?-
- Non posso dirtelo, non so se vorrebbe - ammise.
- sono sua "sorella", nonché sua migliore amica femmina - gli ricordó.
Il rosso sembró pensarci, sembró quasi che nella sua mente stesse avvenendo uno scontro. Poi sospiró e annuí - a quanto pare é bisessuale...- sussurró
- Non capisco, in che modo questo dovrebbe... OH CASPITA! Tu sei omofobo...no aspetta...Lui ti ama ma tu non lo vuoi?-
- Non proprio. Anche io lo voglio...lo amo...ma l'anno in cui se n'é andato l'ho trattato male, molto male e a quanto pare mi odia-
- Perché proprio adesso? Poteva dirtelo prima -
- sembrava quasi essersene dimenticato -. Sentirono dei passi, irregolari, scomposti, strascicati. Strani, non riuscivano a capire a chi potessero appartenere. Poi videro un'ombra, piccola e snella, goffa. Prese la forma del loro Richard. Aveva la testa bassa e sembrava perso in pensieri angosciosi, infatti passó tra i due senza fermarsi, guardarli o accellerare il passo per evitarli.
- Rí? - Lo chiamó Wally. Il ragazzo si fermó senza voltarsi. Wally lo raggiunse e lo prese tra le proprie braccia. Non riuscí a scappargli e nell'intento cadde e fu ripreso dal velocista preoccupato.
- Rí? Richard? - Lo chiamó Babs accarezzandogli i capelli - Che è successo? - Quando provó a scappare nuovamente, Wally lo afferró per il polso e il ragazzo urló.
- Rí!?! Che diavolo!?! - Urlò Babs recuperandolo dopo che il velocista l'ebbe lasciato - Che succede? Parla! Ri?! -.
Wally gli scoprí il braccio e vide del sangue. Lo guardó negli occhi - Rí? Cosa hai fatto? Come te lo sei fatto? Sei stato tu?! -.
Il corvino si ricompose, si alzó di scatto e corse via piú veloce che poteva, senza guardare indietro, ignorando completamente le loro urla. Si scontró contro qualcosa, o meglio, qualcuno. Cadde a terra, Batman davanti a lui con Flash e Marshan Menhunter.
- Calmo. Menhunter ha avvertito i tuoi pensieri ed è venuto a parlarmene -.
- Si, ma per il tuo bene - Aggiunse Flash. Robin si alzó.
- Sono in piedi, sto bene - disse finalmente e andó nella sala grande dove tutti appena lo videro entrare urlarono - SORPRESA! -.
Vi era uno striscione con su scritto:
" Ferire qualcuno che sai ti perdonerá é la cosa piú scorretta di tutte, so che tu mi hai sempre perdonato per ogni mio insulto e capriccio. Tu invece hai sempre cercato di non ferirmi, mi hai aiutato un sacco. Senza di te non sarei sopravvissuto quella notte, quando ho provato ad uccidermi.
Se non mi perdonerai questa volta ti capirò, io stesso mi odierei per aver fatto del male ad un angelo ".
La scritta era decorata da fiori e ghirigori dorati. Robin li guardó con un'espressione sorpresa, commossa, arrabbiata... vide Wally davanti a se. Lo fissava triste.
- Ecco...-
Richard arretró, Batman era lí per fermarlo. Gli mise una mano sulla spalla per tranquillizarlo, ma ottenne l'effetto opposto. Tutti quegli occhi puntati su di lui...quelle cose brutte che aveva detto a Wally; tutte quelle urla ; tutta l'odio che aveva provato; voleva morire.
- bhè? - Lo chiamó BB - non dici niente ?-
- Allora... Rí? - Disse Babs.
- Datemi un secondo - riuscí a dire e uscí dalla stanza.
- ALLORA HA UN CUORE - urló Jason sbigottito - puó commuoversi -.

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Capitolo 47
*** puniscimi p3 ***


Richard non si sentiva bene. Gli faceva male la testa e quella stupidissima vocina che gli aveva fatto dare di matto con Wally, non voleva lasciarlo in pace. Si trovava nel corridoio, al buio. Eppure tutto gli sembrava ondeggiare, nel silenzio sentiva il frastuono dei pensieri degli altri. Sentiva voci accavallarsi nella sua testa e non riusciva a zittirle.
Dov'era Ray? Aveva bisogno di lui, era l'unico che le poteva fermare! In effetti un altro modo c'era...
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- Wally, tranquillo. Wally, non era un rifiuto. Sai perfettamente che non gli piace essere colto di sorpresa davanti a tutti! - Babs consolava il velocista abbracciandolo.
- Ma fa sul serio?- Chiese Artemis.
- Non ti ha rifiutato, idiota - disse Corvina.
- Anche a lui piaceva chiamarmi idiota - Nonostante il fatto che Babs avrebbe voluto molto volentieri tirarsi una manacciata in fronte, lo strinse a se sospirando. 
- Non è morto, non vi siete lasciati, non stavate nemmeno insieme, e ti ha solo detto che aveva bisogno un attimo per riflettere - puntualizzò Cyborg - andiamo Kid Flash, non credi di esagerare un po' ?-
- Anche lui l'avrebbe detto ...- 
- Ci ho provato -.
- Andiamo a cercare Robin?- Propose Batman.
- SI - risposero tutti esasperati.
- NO! LO CERCO IO, LASCIATELO STARE!- Urlò Wally correndo fuori dalla porta con velocità.
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- Ok, una sola. Con una sola non succede niente, stono solo un po'...- fissava le pillole con disgusto. Black Canary gliele aveva prescritte anni fa per aiutarlo con lo stress mentale, le aveva prese solo in momenti critici e quello era il momento giusto. Doveva calmare quelle voci. Stava impazzendo! Ed aumentavano!
" Corsia quattro, devo andare lì "
" Dov'è finito quel cretino?" 
" Le stelle, sono bellissime! "
" Perché Kyle non mi vuole più?"
" La mia mamma! Aiuto! Sono solo!"
Ingoiò all'istante la pillola. Le voci sembrarono diminuire, ma non più di tanto - Solo un'altra, dai -.
E mandò giù la seconda. Divennero fastidiosi sussurri, ma erano sopportabili - Perfetto...-
Il pavimento oscillava un po'; le pareti sembravano avvicinarsi; le gambe tremavano, il suo intero corpo si muoveva spasmodicamente! Le voci ripresero, più forti di prima, più numerose. 
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- BATMAN! BABS! FLASH! SUPERMAN! BLACK CANARY! QUALCUNO! - Sentirono Wally urlare dal corridoio e corsero a vedere cosa succedeva. Quello che videro li terrorizzò a morte. Wallace teneva tra le braccia Richard e lo scuoteva terrorizzato cercando di svegliarlo. Il corvino era pallidissimo e il suo corpo era inerte. 
Batman glielo portò via e lo stese a terra. Immediatamente Flash provò con la rianimazione, utilizzando la velocità per far vibrare le mani e farle diventare dei defibrillatori. Black Canary e Batman tenevano fermo il corpo e Wally... accarezzava i capelli dell'amico pregandolo disperatamente di svegliarsi. 
Andò avanti per diversi minuti. Superman, Wonder Woman e Freccia Verde fecero allontanare i ragazzi. Lasciarono stare Wally.
Il torace del ragazzo meraviglia riprese ad alzarsi e ad abbassarsi come di norma dopo un quarto d'ora. Sembrava un miracolo.
Wallace lo prese tra le proprie braccia e lo strinse a se, continuando ad accarezzargli i capelli.
- Non lo fare più...- gli sussurrò, nonostante il fatto che Richard non lo potesse sentire perché era ancora incosciente.

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Capitolo 48
*** puniscimi p4 ***



Degli occhi blu, dolci e confusi si guardavano intorno, brillando nell'oscurità.
Richard capì di trovarsi nell'infermeria subito. La stanza non era molto grande, vi erano sette letti da ospedale dalle coperte verde chiaro un vicino all'altro, a separarli erano gli apparecchi per il controllo del battito cardiaco e le flebo; accanto alla porta vi era un armadietto per i medicinali molto ingombrante; c'era un orologio sopra la testata del letto; la stanza aveva una plafoniera poco appariscente, ma era spenta. L'unica luce che la rischiarava proveniva da una lampada posta dell'angolo lontana dal letto. 
Era una luce calda e non urtava la vista...
Il ragazzo sollevò il busto e si guardò intorno, poi si mise seduto. Perché era lì?
Notò qualcosa accanto al suo letto. C'era qualcuno seduto vicino ad esso, aveva i capelli arancioni e le lentiggini, la testa pendeva di lato e il busto si alzava ed abbassava lentamente.
Wally.
Sorrise alla vista. Tese il braccio destro verso di lui, mise la mano sulla sua spalla e lo scosse. Non voleva che dormisse così scomodamente.
 Il rosso si lamentò nel sonno e schiuse appena gli occhi, ma sembrava non rendersi conto di quello che succedeva.
Robin si alzò e andò vicino a lui e gli parlò con gentilezza - hei Wally, vieni a letto -. Lo aiutò ad alzarsi e lo condusse a letto. Dopo che si fu disteso lo coprì e si sedette accanto a lui.
Wallace chiuse nuovamente gli occhi. Robin sorrise e pensò " chissà che ore sono ".
Sentì delle braccia possenti stringerlo, in un attimo si ritrovò disteso vicino al rosso che lo teneva come un bambino tiene il suo peluches preferito. Era piuttosto scomodo perché Wally era sotto la coperta e lui sopra.
- Hei...- La sua voce era flebile, era ancora mezzo addormentato, infatti teneva gli occhi chiusi. I loro volti erano molto vicini, Richard notò le guance arrossate in alcuni punti. Aveva  pianto? 
- Dickie bird, ti senti bene?- Odiava quel soprannome, lo chiamava così da quando l'aveva visto la prima volta usare il trapezio al circo. Sua madre aveva urlato "Dick!" per chiamarlo e farlo scendere di lì e Wally, essendo  molto originale, aveva iniziato a chiamarlo "Dickie" e aveva aggiunto "bird" perché diceva che sembrava volare quando faceva quelle "cose saltellose".
Il ragazzo dai capelli neri annuì. Non aveva alcuna voglia di parlare in quel momento.
Gli occhi verdi incontrarono quelli blu del ragazzo. Erano particolari, diventavano azzurro chiaro quando c'era tanta luce, quando ce n'era poca o era triste o stanco diventavano blu elettrico. Inoltre i suoi lineamenti erano insoliti, erano particolari. Artemis li avrebbe definiti "esotici" poichè gli angoli esterni degli occhi erano più stretti e rivolti verso su. Sembravano per certi versi quelli di un gatto.
- Credo di aver capito perché le ragazze ti adorano - disse il rosso sorridendo. Gli mise una mano sulla guancia accarezzandola.  
- Non volevo svegliarti, volevo solo farti stare più comodo, torna a dormire...- sussurrò Richard. Wally giurò di aver visto le guance del ragazzo diventare rosse per l'imbarazzo.
- No, no, tranquillo. Dovevo stare attento a te, non dovevo addormentarmi -
- Cosa è successo? Perché sono in infermeria?- Chiese il corvino con tranquillità.
- Hai preso due pillole ansiolitiche, erano troppe. Ti ho trovato a terra in corridoio, non ti muovevi, non respiravi...il tuo cuore si è fermato per quindici minuti ...- la voce di Wally s'incrinò, una lacrima scivolò lungo la guancia. Lo strinse a se - mi hai spaventato, eri morto...non lo fare più...ti prego...- 
- Non era mia intenzione spaventarti così - sussurrò il ragazzo.
Rimasero così per parecchi minuti, poi Wally lo allontanò per guardarlo meglio. Aveva le pupille dilatate e le iridi erano blu elettrico, come gli animaletti dei cartoni animati quando sono tristi. 
- Non guardarmi così, mi fai sentire in colpa - lo sguardo si intesificò - lo fai apposta? No, basta, mi fai sentire triste! Smettila Rì...-
Lo stava ancora fissando in quel modo. Da un lato spezzava il cuore, perché lo faceva inconsapevolmente solo quando era triste, e questo voleva dire che lo era ed era colpa sua. Dall'altro però era adorabile.
- Non è stata colpa tua, non l'hai fatto apposta - Lo strinse a se forte, ma non riusciva a farlo smettere. Sentì una mano lungo la guancia sinistra... toccava il segnale roseo lasciato dalle lacrime - No no, basta, non ci pensare, sono io che esagero sempre, lo sai come sono...-
Niente da fare, non funzionava. Richard non era il tipo che si accontentava di semplici parole, no, avrebbe sicuramente cercato un modo di rimediare alla sofferenza che gli aveva causato.
- Rì, tranquillo, sto bene! Pensa un po' a te stesso, sei quasi morto...non ho bisogno di te che ti fai da mamma - Wally capì di aver sbagliato quando il ragazzo lo lasciò e si voltò dall'altro lato e si rannicchiò vicino al bordo del letto, allontanandosi il più possibile da lui. Il fatto che non si era alzato e che si era solo allontanato, voleva dire che Kid Flash poteva ancora aggiustare le cose con la frase giusta.  Wallace sospirò e iniziò a pensare a come farsi perdonare. 
" Ci sono!"  
Tirò via la coperta e la adagiò sopra entrambi, poi tirò a se Richard. 
- Rì, mi dispiace, non intendevo offenderti. In realtà mi piace il fatto che ti preoccupi per me, solo che... - sospirò ancora - vorrei che pensassi un po' più a te, capito? Non puoi pensare sempre a me e agli altri... -
Richard stava già per assopirsi quando Wally lo prese tra le sue braccia. Combatté con tutto se stesso contro il sonno ma riuscì solo sentire fino a "vorrei che pensassi un po' più a te".
- Rì? Mi perdoni? - Lo scosse un po'. Non ottenendo risposta si alzò e corse dall'altro lato del letto, si inginocchiò vicino ad esso per trovarsi alla stessa altezza del suo sguardo per parlargli, ma vide le palpebre chiuse e gli scappò una risata. Gli scombinò i capelli e gli aggiustò la coperta, poi tornò a sedersi nella sua sedia.
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- Sh! Fate silenzio o si sveglia - disse Wally accarezzando la testa dell'amico con dolcezza. Era in ginocchio, al lato sinistro del letto, dove Richard era rannicchiato e dormiva tranquillo. 
- Black Canary gli ha dato tanto anestetico da stendere un elefante, non si sveglierà tanto presto- disse Artemis ridendo.
Wallace scostò una ciocca di capelli dal volto del ragazzo che si mosse nel sonno infastidito, poi schiuse un po' gli occhi e infastidito dalla presenza dell'amico, cercò di tirarsi indietro.
- Alla faccia dell'anestetico - commentò Cyborg. Babs tirò indietro Wallace come spaventata.
- Sh! La tigre è sveglia - disse Artemis costringendoli a fare un passo indietro. 
Il ragazzo batté un po' le palpebre, poi sembrò tornare in se e spalancò gli occhi, sollevando il busto per mettersi seduto velocemente.
- HEI Rì! Sei sveglio! - Wallace sorrise, ma evitò di saltargli addosso per abbracciarlo.
- Cosa cavolo ci fate tutti qui?- 
- Ecco, vedi... ti dovevo controllare perché hai ancora più della metà di quelle sostanze in corpo, ma mi sono addormentato, quindi Black Canary ha chiesto agli altri di stare attenti a me mentre controllavo te - spiegò Wally con un sorrisetto nervoso. Sospirò e aggiunse - sul serio, come hai fatto a sbagliare quantità? Tu non sbagli mai! -
- Non l'ho sbagliata, l'ho fatto di proposito, sapevo che erano troppe -disse diventando di colpo serio, quasi glaciale. Wallace salì sul letto e gattonò fino ad arrivare accanto al corvino, poi si sedette e lo tirò a se.
- Hai provato a suicidarti?- Chiese il rosso. Deglutì sperando di non mettersi a piangere.
- Non ho detto questo -
- E allora perché l'hai fatto?- Domandò Stella. Non rispose e si voltò dall'altra parte.
- Rì, dimmelo, dai - Wallace circondò le spalle del ragazzo con un braccio - non ti fidi più di me?-
- Mai fatto -
- Ah, buono a sapersi, allora io non mi fido di te -
- Bravo ragazzo - KF si mise una mano sugli occhi e sospirò esasperato.
- Guarda, ne parliamo dopo, prima voglio sapere perché l'hai fatto e perché non me lo vuoi dire -
Richard non rispose nuovamente.
- Va bene, ho capito. Vai a quel paese - disse il rosso spingendolo via con rabbia. Richard cadde dal letto e si ritrovò steso a pancia sotto a terra, con le braccia spalancate.
Si alzò con tranquillità, come se non gli importasse, poi però... chiuse gli occhi e si mise una mano sulla fronte, tenendosi con l'altra al letto per non cadere. 
- Rì? Hei! - Wallace corse da lui e lo prese in braccio prima che finisse nuovamente a terra. Tutti corsero a vedere che cosa avesse. Teneva la mano sulla fronte, gli occhi erano chiusi per metà, sembravano privi di vita. Non si muoveva nonostante il rosso lo stesse scuotendo fortemente - Richard?! Chiamate Black Canary! Subito! -
- Che succede? Perché urlate !?!- Domandò Flash entrando. Accese la luce e corse dai ragazzi, poiché li vedeva tutti ammassati in un punto. Appena vide Robin steso a terra, dimenticò ciò che era successo e lo sollevò per rimetterlo sul letto. Prese una piccola torcia, la accese e gliela puntò negli occhi.
- Sta bene, dategli un po' di tempo, è l'effetto di quelle pillole, rallenta i suoi tempi di risposta agli stimoli. Non fategli fare movimenti bruschi -.
Richard sbattè più volte le palpebre, cercando di tornare in se, ma tutto era sfocato e non riusciva a capire cosa stava succedendo intorno a lui. Distinse una macchia arancione e verde ma non riusciva a capire cosa fosse. Di colpo tutto divenne bianco, lucente, ma non faceva male agli occhi, almeno, questo era quello che pensava lui.
Flash gli stava puntando la luce contro.
- Non risponde -
- Ok, Richard, se mi senti segui questa luce, ok?- Iniziò a muovere la piccola torcia, ma niente da fare.
- Chiamate Black Canary e Batman, e se c'è anche Menhunter subito - ordinò l'eroe. Babs e Wallace corsero fuori dalla stanza. Sembrava grave, molto grave. 
- Richard? Sono zio Berry - disse l'uomo. Questa volta Richard vedeva una macchia gialla e azzurra. Si muoveva, forse aveva una bocca quella cosa... chissà cosa stava dicendo.
- Che succede?! - Urlò l'eroina comparendo sulla porta insieme a Wally.
- Dinah, non risponde. Ma cosa cavolo gli avevi prescritto!?! Anche mezza sarebbe stata troppo forte! Se gli fanno male adesso figurati quand'era più piccolo! - 
Black Canary si avvicinò al letto e si chinò per controllare meglio il ragazzino.
- Quand'era più piccolo non aveva quelle abilità. Quelle pillole servivano a controllare gli incubi o lo stress, adesso gli fa male qualsiasi cosa ha effetto sul cervello perché è più potente di quello di Menhunter e Megan insieme. Come l'alcohol, se beve un millilitro di qualsiasi alcolico otterremo quest'effetto - 
Ora le macchie gialle e blu erano due. Non sapeva perché, ma Richard si sentiva infastidito e voleva solo farle sparire. 
Un cuscino del letto vicino iniziò a levitare. Megan scosse Black Canary e glielo indicò. Tutti gli altri uno dopo l'altro si sollevarono in aria. 
- Richard! Hei! Svegliati! - Urlò Wally scuotendolo.
Quella non era una macchia arancione e verde! Era KF! E tutti erano vicino a lui. Vi erano anche Flash e Black Canary! Finalmente si mosse: sollevò il busto e si mise seduto. 
- Hei! - si ritrovò tra le braccia di Wallace - stai bene! -
- Non ero a terra tre secondi fa?. . . magia!-
- Divertente - disse Zatanna. 
- Il senso dell'umorismo è intatto, vivrà - constatò Black Canary sedendosi vicino al corvino e scombinandogli i capelli. Richard si tirò indietro infastidito fissandola con quelli che sembravano gli occhi arrabbiati di un gatto. Wally lo tirò a se e iniziò ad accarezzargli la testa dolcemente.
- Perché lui può e io no?- Domandò l'eroina.
- Perché mi vuole bene e sa che non gli farei mai male - disse Wallace sorridendo. - Vero Rì?-
- No - disse allontanandosi dal rosso. Sembrava essere molto stanco, evitava infatti ogni tipo di contatto visivo. KF gli mise una mano sulla spalla e lo scosse.
- COME NO!?! Non mi vuoi bene?! - Non lo guardava in viso, brutto segno. Orribile segno. - Ce l'hai ancora con me? - 
- Dov'è finito Ray? E ...cosa che ho evitato di chiedervi perché mi veniva l'ansia solo a pensare cos'avreste risposto...Dov'è Tim? -
- Allora...Tim, è con Lanterna Verde, Ray è con Batman -
- Sono soli?!-
- Si ...- sussurrò Barry. Notò lo sguardo terrorizzato del ragazzo, gli mise le mani sulle spalle e iniziò a "confortarlo" -  niente panico, niente panico, niente panico, tranquillo, non succede niente, è tutto a posto. Batman non farà troppo male a Ray per averti fatto tutte quelle ferite e Lanterna Verde farà solo provare per cinque minuti l'anello a Tim -. 
A questo punto il cuore del ragazzo batteva così forte da farlo tremare. Babs fece il conto alla rovescia, aspettando ovviamente che suo fratello "esplodesse".
- Tre...due...uno -. Richard si alzò in piedi sul letto e iniziò ad urlare
- MA SIETE FUORI DI TESTA!?! NESSUNO PROVA A FERMARLI!?! E VOI DOVRESTE PROTEGGERE IL PIANETA!?! NON RIUSCITE NEMMENO A BADARE AD UN BAMBINO! MA CE L'AVETE UNA COSCIENZA!?! SE UNO NON VIENE SCELTO DALL'ANELLO NON PUO' CONTROLLARLO E SI CREA UN'ESPLOSIONE COSì FORTE DA SPAZZARE VIA LA VOSTRA INSULSA BASE SPAZIALE E DA UCCIDERE QUELLO CHE INDOSSA L'ANELLO! MA CHE PROBLEMI AVETE!?! INOLTRE RAY NON HA FATTO NIENTE! E' SIMPATICO, GENTILE, PERCHE' LASCIATE CHE BATMAN LO TORTURI!?!- 
- Rì, sta calmo...- Kid Flash scese dal letto e si preparò a prenderlo nel caso fosse svenuto.
- NON DIRMI DI CALMARMI! OTTIENI L'EFFETTO OPPOSTO! ADESSO PER COLPA TUA E' PEGGIO! - Gli ringhiò contro. KF si rese conto di quanto i canini del suo amico fossero affilati e terrorizzato batté in ritirata, andando a nascondersi dietro Babs.
- Com'è che non sviene?- Bisbigliò Flash a Black Canary.
- Troppa adrenalina in corpo ...conoscendolo dovrebbe durare...-. Le gambe del corvino tremavano e non riusciva a mantenere bene l'equilibrio, faticava a tenere la testa diritta. Si mise una mano sul petto e strinse forte la felpa blu che stava indossando, poi cadde all'indietro, Wallace corse a recuperarlo. Lo prese in braccio e si sedette sul bordo del letto, senza lasciarlo un attimo.  
- Rì? - Il ragazzo si stringeva a lui e sembrava che stesse provando molto dolore. 
- Gli stanno facendo male...-
- No no, non gli fanno niente - Kid Flash lo strinse a se con più forza e iniziò ad accarezzargli i capelli.
- Lasciami! - Urlò alzandosi di scatto. Barcollò un po', poi cadde a terra in ginocchio. 
- Rì, non gli stanno facendo niente - Disse Black Canary correndo da lui.
- Questo lo dici tu! -
- Sono sicuro che Batman non gli sta facendo niente - Wally lo aiutò ad alzarsi, ma il ragazzino si ritrasse offeso. Arretrò osservando i volti di tutti coloro che lo circondavano. Lo fissavano con compassione o preoccupazione... quanto lo faceva infuriare!
- Io dico di si! -Urlò correndo fuori dalla stanza velocemente. Sorprese tutti poiché fino a poco prima non riusciva a stare in piedi. 
- RICHARD! TORNA QUI! - Gridò Kid Flash inseguendolo. 
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POV Rob.
Fa male, fa malissimo. Sento una scossa elettrica fortissima, potente quanto una folgore, ma il dolore è costante. 
- RICHARD! TORNA QUI! - 
Non mi devo fermare! Non mi devo fermare! Non mi devo...
Brillano...
Quelle sono le stelle!
Sono migliaia di piccole luci che illuminano tutto lo spazio che altrimenti sarebbe nero e vuoto. E' meraviglioso... 
- Rì?- KF? E' qui? Sento una mano sulla spalla, ma me la scrollo di dosso infastidito.
- Calmo, non ti voglio riportare lì- Le sue braccia mi circondano...mi sento così bene in questo momento, chi se ne frega del dolore. E' come una sciarpa calda e morbida mentre cade la neve...
- E' bello vero?- Annuisco e sorrido appena. - Ero curioso di vedere la tua reazione, sai? -
Rimaniamo un po' in silenzio, insieme, circondati da stelle e pianeti lontani.
- Torniamo, dai -. Sento una fitta di dolore partire dal petto e propagarsi per tutto il corpo. Fa male come quando vieni trafitto da un pugnale ed è improvviso come quando vieni colpito da un fulmine. Non riesco a respirare, non riesco a muovermi. Se lo faccio fa male.
Sento un urlo echeggiare per tutta la stanza. Ray?
- RAY!?! - Grido con la voce che mi è rimasta. Un'altra fitta di dolore, più forte di quella di prima. Mi mozza il fiato. Perdo l'equilibrio.
- Richard, ti senti bene!?! Hei!?! - Wallace aiuta ad alzarmi - perché urli?-
- L'hai sentito? E...Era Ray! -
- Non ho sentito niente, sei stanco, ritorniamo nell'infermeria -. So di aver sentito qualcosa. Ne sono sicuro. Wallace mi sorride, ma perché quel suo sorriso mi fa sentire così inquieto? Mi fa paura! Faccio qualche passo indietro poi corro verso Ray. Sono sicuro che sia stato lui ad urlare. 
- Fermalo! - Grida Black Canary.
Arrivo ad una porta e freno di colpo. Si apre e rivela Super man. Di bene in meglio, ora mi metto contro anche lui!
- Richard, vieni con me - mi parlano come se fossi un bambino traumatizzato che deve essere portato alla centrale di polizia! - Tranquillo -
Arretro fissandolo minaccioso. Ok, forse non è il momento di minacciare nessuno visto che sono totalmente disarmato e che sono uno scricciolo e che ognuno di loro da solo potrebbe mettermi in serie difficoltà al momento...ma dettagli.
- Richard...-
Dietro di lui noto Batman. Sta facendo delle cose al computer, i fili sono collegati a. . .
...
...
Ray!?! E' ammanettato per le caviglie ed i polsi ad una tavola d'acciaio posta in verticale al centroo della stanza. Il piccolo sportello sul suo petto è aperto. E' collegato ad un sacco di fili. Lì ci sono la sua scheda madre e la batteria. I suoi occhi sono spenti, normalmente brillano di luce propria.
L'hanno disattivato.
Raiurik non c'è più.
Ray...
- Richard, ascoltami, non è come pensi - dice Wally. Mi volto verso di lui. Orrore...si, mi fanno paura. Hanno ucciso Ray senza motivo. L'hanno fatto...Io non...
- Richard... - Wallace mi stringe, mi accarezza, mi parla con gentilezza. Crede sul serio che mi calmerà in questo modo?!
- L'abbiamo disattivato per un po', non ti preoccupare - sento una mano sulla spalla. Mi tiro indietro e spingo via Wally, poi entro nella stanza con passo lento. 
Gli occhi non sono più verdi, sono grigi, come spenti e ... e la bocca è aperta, stava urlando. Non l'hanno disattivato, l'hanno torturato con delle scariche elettriche potenti, e poi ha ceduto... i suoi circuiti si sono bruciati insieme alla memoria, la batterie la scheda madre. Hanno usato quei fili...Ne afferro uno e lo tiro con forza fino a staccarlo. Un'ombra si avvicina a me e mi solleva per allontanarmi. Non ho alcuna intenzione di lasciare Ray.
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Il ragazzo fissava inorridito il corpo privo di "vita" di Ray.  Superman raggiunse Black Canary, sapendo che era pericoloso rimanere vicino a lui in un momento del genere.
- Richard...- Wallace, invece,  corse da lui, lo strinse a se e iniziò ad accarezzargli la testa con gentilezza. 
- Rì, sta tranquillo, vieni...sta bene, non ti preoccupare...l'hanno solo disattivato - disse il rosso. Il ragazzo continuava a fissare il corpo, come se non l'avesse sentito. Tutti gli altri lo guardavano preoccupati. Non si muoveva ma allo stesso tempo sembrava che stesse per mettersi a correre.
Batman si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla. Stava per dirgli qualche parola rassicurante, ma Richard fece un passo indietro spingendo via il rosso ed entrò nella stanza. Finora avevano osservato l'androide dalla porta e già da lì si percepiva l'odore della morte. 
Si fermò per qualche secondo davanti al robot. Lo osservava con orrore: era immobile, sembrava una statua e allo stesso tempo sembrava che stava per mettersi a correre. Rimase così per qualche minuto fin quando Batman non lo tirò idietro e gli mise una mano sulla spalla e si abbassò al suo livello - l'abbiamo solo disattivato, sta bene, vieni, ti accompagno in infermeria -.
Richard scosse la testa con rabbia e improvvisamente si mise a correre verso l'androide e afferrò uno dei fili collegati al "cuore" del robot e lo tirò fino a staccarlo. 
Il suo mentore lo afferrò per il braccio e lo allontanò con la forza dal robot, poi lo strinse a se e gli mise una mano sugli occhi per evitare che lo guardasse.
- Calmo...l'abbiamo solo disattivato, cambieremo la sua memoria con una nuova che potrai riempire di nuovi dati...sh...-.
All'inizio Richard provò a liberarsi, ma Batman non lo lasciava muoversi. Poi pensò "sono alla Torre di Guardia, nello spazio, solo e circondato da super eroi che potrebbero eliminarmi dalla faccia della terra volendo... se riesco a scappare, dopo, dove vado? E come ci vado?"
Lentamente, con gentilezza e senza togliere la mano dagli occhi del ragazzo, Batman lo allontanò dal corpo inerme dell'androide. Il suo respiro, divenuto veloce e affannoso tornò calmo e rilassato.
- L...l'avete ucciso...-
- No, no, è solo spento...tranquillo...-
- Gli hai fatto male...-
- Solo un po', sh...- Black Canary passò a Batman una siringa. L'uomo annuì e iniettò il contenuto nel suo braccio. Il ragazzo provò a scappare quando sentì l'ago perforare la propria pelle, poi però cedette e perse i sensi. L'eroe appena fu sicuro che fosse incosciente lo passò a Wallace.
- Vi avevo detto di tenerlo occupato - disse a Black Canary.
- E' scappato e in ogni caso l'avrebbe scoperto - replicò Flash - non ha senso prendersela -
- Meglio dirglielo che fargli vedere quello - indicò con un gesto il corpo - gli avremmo risparmiato metà del trauma -
- E' forte, starà bene in poco tempo - disse Superboy sbuffando - ne ha passate tante -
- Proprio per questo avrei preferito risparmiarglielo -
- Senti, se non volevi traumatizzarlo, dovevi chiederglielo e trovare una soluzione insieme a lui, che è il suo creatore, quindi ne sapeva più di noi - disse Batgirl.
- Questa non ce la perdonerà mai - sussurrò Wally lanciando uno sguardo al ragazzo.
- Aspetta di vedere la sua reazione quando farà esplodere il laboratorio - disse Black Canary con sdegno. 
- Stai scherzando!?! - Urlarono tutti i ragazzi in coro.
- No, riportalo in infermeria e non lasciarlo fin quando non trovo delle manette per tenerlo fermo -
- Perché lo tratti così male?- Domandò Stella Rubia. Batman si voltò verso di lei scioccato, ma rispose comunque 
- Non lo sto trattando male, devo eliminare qualsiasi possibile minaccia. Ray lo era, quel laboratorio lo è, va distrutto -
- Anche lui lo sarà, diventerà una minaccia se distruggi anche quel posto senza la sua autorizzazione - disse Corvina. 
- Portalo in infermeria, e questa volta assicurati che non esca fin quando non trovo delle manette a prova di Robin -
Kid Flash annuì e portò via il ragazzo.
- Quanto a voi, osate dire un'altra parola sui miei metodi e vi giuro sulla mia stessa vita che non lo rivedrete più per il resto della vostra vita -
I Teen Titans rimasero scioccati nel sentire quelle parole, ma non replicarono.
Batman si voltò facendo svolazzare un po' il mantello e andò via sotto lo sguardo arrabbiato di tutti.

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Capitolo 49
*** puniscimi p5 ***


Batman e gli altri avevano portato Richard in una stanza destinata all'osservazione dei prigionieri o cose del genere. Sperava ancora di capire cosa passasse per la sua testa.
 
Era rettangolare, vi era un lettino adiacente al muro, che non era neanche dipinto, anzi, non c'era neanche l'intonaco. C'era solo il metallo freddo e grigio con la quale era stata costruita l'intera base. Vi era poi un muro divisore che nascondeva la parte dove vi era la "toilet".
Per il resto era vuota. Richard rimaneva seduto sul letto a fissare il vuoto davanti a se. I polsi erano decorati da delle strane manette dorate, che sembravano più preziosi dei costosi bracciali che delle manette.
Gli occhi azzurri erano grigi e spenti, non esprimevano più nulla. Cambiava posizione raramente, segno che non stava bene. Richard non stava mai così fermo, nemmeno quando stava male o cose del genere.
Stava lì da due giorni, si era alzato solo per fare una doccia o per la toilet. Aveva rifiutato ogni tipo di cibo e contatto (cioé Black Canary che cercava di parlargli mentre gli lasciava un vassoio pieno di cibarie, poichè non volevano trattarlo male...volevano solo tenerlo d'occhio).
I ragazzi non sapevano che fine avesse fatto, Batman aveva vietato agli altri eroi di dare notizie.
Wally era disperato e Babs, nonostante fosse anche lei preoccupata, doveva consolarlo; Zatanna e Stella avevano litigato un sacco prima che l'aliena tornasse a Jump city con i Titans ( ordini di Batman ); Megan provava a contattare la mente di Richard, ma sentiva solo un mix di tante brutte emozioni; Artemis era costretta ad ascoltare Zatanna che diceva in continuazione "il mio potenziale ragazzo è un ribelle, ma così esagera"; Superboy... faceva il bravo Superboy e ascoltava gli sfoghi di Megan senza lamentarsi.
Black Canary stava cercando di convincere Freccia Verde, Wonder Woman e Super man a costringere Batman a liberarlo. Sapevano tutti che Richard avrebbe continuato a non mangiare, a stare lì. Avrebbe iniziato a pensare " ma che ho fatto? " e sicuramente avrebbe trovato qualcosa per odiarsi e arrivare alla conclusione che tutti, compreso Wally lo detestavano, quindi avrebbe deciso di suicidarsi nell'unico modo possibile in  cui avrebbe sofferto : non avrebbe mangiato. A quanto pare era giunto presto a quella conclusione, o forse era troppo depresso o sconvolto per farlo. Black Canary sperava che fosse l'ultima opzione, perché se Richard decide di uccidersi una volta e per tutte, l'unico che lo può fermare è Wallace West, e Batman voleva tenerli lontani.
- L'ha rifiutato ancora?- Chiese Batman, notando il piatto pieno di cibo nelle mani della bionda.
- Si - 
Batman sospirò.
- Se lo rifiuta anche domani, ci penso io -
- Non sarebbe meglio lasciare che sia Wally a parlargli? Magari lo calma -
- No, è pericoloso -
- No, non lo è: è disarmato, non farebbe mai male a Wally e lo controlliamo noi da fuori, se cerca di strangolarlo ci pensiamo noi -
- Può uccidere una persona anche senza armi e non solo strangolandola -
Black Canary non ne poteva più e urlò - CREDI SUL SERIO CHE UCCIDEREBBE WALLY!?! Sono entrata io, gli ho parlato e non mi ha fatto niente. Ricordi? Gli ho lasciato anche la porta aperta e non è scappato! Sta soffrendo, lascia che Wally lo aiuti! O lui o Batgirl! -
- Ok ok - disse l'eroe - vado a chiamarlo -.
Si voltò, tolse la maschera e si avviò verso gli zeta tubi per andare a recuperare il rosso.
- OHH! FINALMENTE! - Urlarono tutti gli altri eroi, uscendo dai loro nascondigli non appena fu andato via. Corsero nella stanza dove il ragazzino era tenuto prigioniero.
- Rì? Stai bene? - Lo chiamò Flash correndo ed abbracciandolo forte. Richard non rispose in alcun modo a quel gesto - ora ti tiriamo fuori di qui, non ti preoccupare -
- Non possiamo, non fargli promesse che non puoi mantenere - disse Wonder Woman sedendosi accanto al ragazzo ed accarezzandogli i capelli.
- Si risolve tutto - intervenne Superman - ora ci parliamo noi con Batman -
Il ragazzo portò le ginocchia al petto, come per proteggersi da loro.
- Che si fa?- Chiese Freccia Verde. Abbassò lo sguardo pensando, poi chiese: - Le lanterne non danno coraggio?-
- Hai ragione, ci penso io -.Lanterna Verde attivò l'anello. Una strana luce verde inondò la stanza, illuminando tutto. Richard alzò lo sguardo dopo qualche secondo, un po' di vita tornò nei suoi occhi.
- Meglio?- Chiese Acquaman.
Richard annuì. Era la prima risposta da giorni.
- Ecco - Flash lo abbracciò con gentilezza.
- Tu ...tu avevi paura...di me - sussurrò con un filo di voce.
- Io non ho paura di te....certo che no - Disse il velocista sorridendo - sei il nostro piccolino, praticamente quando Batman ti ha adottato, è come se ti avessimo adottato anche noi -
- Sei tu che non devi avere paura di noi - Disse Menhunter sorridendo.
Richard annuì e abbassò la testa.
- Come sta Wally ?- Domandò.
- Bene, è solo preoccupato per te - disse Flash sorridendo.
- Babs? - Chiese ancora.
- Come Wally -
- I Titans? -
- Sono tornati a Jump, ma chiamano ogni giorno -
Annuì e tornò a tacere.
- Batman ha deciso di portare qui Wally, tu stai con lui, noi parliamo a Bruce - disse Superman. Gli scombinò i capelli sorridendo, poi sentì i passi dei due e avvertì gli altri. Uscirono velocemente e silenziosamente e tornarono alle loro faccende, dopo averlo salutato.
Il ragazzo tornò a fissare il vuoto, senza la luce di Lanterna Verde, non riusciva a superare l'angoscia che lo attanagliava.
Batman arrivò pochi minuti dopo, insieme a Wally. Aprì la porta e lo lasciò entrare. Wally corse immediatamente ad abbracciarlo, come aveva fatto Flash, solo che lui lo fece cadere a terra.
- Oddio, mi sei mancato tantissimo, stai bene?- Disse velocemente, stringendolo forte a se. Richard rispose all'abbraccio e nascose il viso nella maglietta del rosso - Non ti preoccupare, sono qui...e ti voglio bene -
Il ragazzo alzò lo sguardo, gli occhi verde bosco del velocista incontrarono i suoi blu come il mare. Era strano come passassero dall'azzurro, quando era felice o nervoso, al blu, quando era stanco o triste.
- Che c'è? - Chiese Wally accarezzandogli la testa. Lo sentì stringerlo forte, questo poteva significare solo una cosa:- Ti sono mancato? Sei adorabile...- 
Lo sollevò da terra e lo ricondusse su quella specie di letto.
- Sta calmo, sono qui - Lo abbracciò per diversi minuti, sussurrandogli parole rassicuranti - puoi lasciarti andare...-
Richard annuì, era esausto. Aveva provato a dormire, ma aveva avuto incubi continui e ogni tanto li faceva da sveglio, era orribile. Non voleva però dormire nell'unica occasione che aveva di vedere Wally, quindi avrebbe retto.
- Hai fame?-
Scosse la testa.
- Quando hai mangiato l'ultima volta?-
Non rispose.
- Hai rifiutato tutto?-
Questa volta annuì.
- Non ti avvelenano mica, vuoi provare a mangiare qualcosa?- Scosse la testa. - Fallo per me ...-
Richard sospirò ed annuì. Wally non voleva fargli del male, era l'unico che non voleva. Se lui era dalla parte di Batman e company però, voleva dire che loro erano i buoni, e se lui si ritrovava lì, doveva avere fatto qualcosa di male. Ray doveva avere fatto qualcosa di molto cattivo! Ma se Wally voleva aiutarlo o era gentile con lui era dalla parte dei cattivi e...che confusione.
- Ecco, bravo - gli accarezzò la testa sorridendo.
- Perché mi ha chiuso qui? Non mi risulta di aver fatto qualcosa di troppo brutto...cos'ho fatto?- Batman da dietro il vetro li osservava. Ovviamente non poteva essere visto, quindi era tranquillo.
- Niente, voleva osservarti, voleva farti calmare un po' per non farti combinare cavolate, tu non hai fatto niente di male -
- Perché hanno distrutto Ray?-
- Volevano riprogrammarlo o cancellare ordini o comandi cattivi e hanno sbagliato -
- Perché non mi hanno chiesto aiuto?- Chiese il ragazzino.
- Stavi male, Ray era molto nervoso, scappava appena li vedeva -
- . . . potevano tenerlo legato o qualcos'altro... fin quando . . . -
- Rì, non si può fare più niente - Gli accarezzò la testa con gentilezza - lascia perdere - 
Annuì e tornò in silenzio. Batman aprì la porta ed entrò nella stanza: aveva visto abbastanza.
Richard e Wally scattarono in piedi. Richard iniziò a tremare improvvisamente, le immagini del corpo robotico di Ray, distrutto dall'eroe che l'aveva posto sotto la sua ala protettiva, gli tornarono in mente con così tanta violenza da fargli venire la nausea e i capogiri.
- Va bene così per oggi, Wally puoi andare - 
- No, altri cinque minuti, ti prego - disse il rosso. Sentì Richard stringergli con forza la mano, appoggiarsi a lui, forse per non lasciarlo andare via. Abbassò lo sguardo, notando gli occhi azzurri colmi di orrore che fissavano l'eroe.
- No, basta così - replicò Batman, li separò con forza, facendo cadere il corvino a terra e facendo finire Wally contro il muro - puoi andare e non tornare -
Richard lo guardava con orrore, non aveva la forza, sia fisica che di volontà, per alzarsi. Non riusciva neanche più a provare rabbia, gli faceva male la testa e si sentiva confuso. Wally gli lanciò un'occhiata preoccupata, poi tornò a fronteggiare Batman - E va bene, però non rimane neanche lui! - 
- Non osare...- ringhiò l'eroe
- Invece si! Non ha fatto niente di male, ha avuto solo una normalissima reazione umana, ha provato tristezza per Ray e invece di aiutarlo l'hai rinchiuso qui! Sei tu quello fuori di testa, non lui! - Detto questo sollevò il ragazzo da terra e lo strinse con forza.
Il rosso gli sussurrò nell'orecchio " Va tutto bene, non ti preoccupare, andiamo ". Richard non rispose, per qualche strano motivo non riusciva a seguire i fatti.
- Voi non andate da nessuna parte - disse Batman mettendosi davanti la porta - lui non va da nessuna parte -
- Perché? Credi che sia pazzo? Sta bene! Se continua così non si fiderà mai più di nessuno! Te ne rendi conto?! -
- E' instabile -
- Tu sei instabile! -
- Che succede!?! - Urlò Black Canary spalancando la porta, facendo quasi finire Batman contro il muro - cosa sono tutte queste urla?-
- Ti prego, digli di lasciarlo libero - disse Wally. Richard chiuse gli occhi. Non ce la faceva più, voleva solo sparire. 
Wally abbassò la testa e gli sussurrò nell'orecchio - sh...calmo, tra un po' finisce tutto -
- Portalo via, non ti preoccupare - intervenne Superman 
- assicurati che mangi qualcosa - disse Menhunter.
- E coccolalo un po' - aggiunse Flash sorridendo.
- Fai sul serio?- Chiese Batman.
- Si, cerchi di aiutarlo e non ci riesci, lascia che ci pensiamo noi - disse questa volta Lanterna Verde sorridendo.
- Ma dai...-
- Ok, riunione rapida! - Urlò Black Canary, accorsero anche Lanterna Verde, Acquaman e Wonder Woman. - Chi vuole che Richard vada con Wally?-
Alzarono ovviamente tutti la mano, tranne Batman che sbuffò offeso - Ops, siamo in maggioranza! VAI PURE WALLY! -
Kid Flash non se lo fece ripetere due volte, lo prese in braccio e corse veloce come la luce, arrivando nella stanza dove vi erano gli zeta tubi. Wally scelse di portarlo a Jump city, era molto più tranquilla come città rispetto a quelle che loro proteggevano, inoltre aveva bisogno di respirare aria nuova. I Titans non uscivano spesso, non c'erano paparazzi che cercavano foto di celebrità (Richard Grayson lo era ), nessuno li conosceva, lì potevano stare tranquilli. Ovviamente avrebbe chiamato i Titans dopo qualche ora.
Si ritrovarono in un vicolo non troppo buio e non troppo sporco di Jump. Il teletrasporto era camuffato da cabina telefonica. Si vedevano le stelle, ma c'era ancora luce, erano arrivati appena dopo il tramonto. 
Wally uscì dalla cabina e lo portò fino alla strada, poi lo mise giù, ma continuò a tenerlo stretto, circondandogli le spalle con un braccio.
Erano entrambi vestiti normalmente: Richard indossava una felpa blu molto larga (per lui) e jeans. Aveva le converse nere. Un ciuffo di capelli neri troppo lungo gli copriva l'occhio destro, gli dava l'aria del ragazzo dolce e timido che si nasconde in un angolo della classe a leggere libri;
Wally invece aveva un giubbotto rosso sportivo, anche lui i jeans e delle scarpe da ginnastica bianche speciali, fatte per non bruciarsi quando correva troppo velocemente. Gli occhi verdi e le lentiggini erano in bella vista e i capelli rossi erano scombinati: sembrava il giocatore popolare della scuola che ci prova con tutte le ragazze e ci riesce...
Erano un duo così strano all'apparenza, ma erano dolci.
Kid Flash sorrideva come un idiota a Robin, provando a spiccicargli qualche parola senza molto successo.
Ogni tanto Richard inciampava e rischiava di cadere, ma Wally lo recuperava, ogni volta sempre più preoccupato, perché il suo Richard non inciampava mai.
Camminarono per la strada principale, passavano davanti a vetrine e negozi di ogni tipo. Wally seguiva il ragazzo, ma non aveva la minima idea di dove stesse andando. Sicuramente in un posto tranquillo, di certo non la torre dei Titans.
Richard camminava lentamente, con la testa bassa, guardava il marciapiede e teneva le mani nelle tasche, Wally lo fissava preoccupato, per questo finì contro un palo.
- Ahio! -
Richard alzò lo sguardo e corse da lui preoccupato. Lo portò via da lì, infatti il palo in questione era sul bordo del marciapiede e Kid Flash stava per cadere sulla strada ed essere investito.
- Ti sei fatto male?- Chiese con gentilezza.
Wally sorrise tenendosi la mano pressata contro il naso - mi devo fare male per farti parlare?-
- Fa vedere -. Kid Flash dovette abbassarsi per farsi esaminare dal ragazzo. Richard gli spostò la mano, trovando il naso a posto, solo un po' rosso, poi gli diede un bacio su di esso e riprese a camminare.
- Per cosa era quello?- Chiese il velocista fermandolo.
- Un bacio da dove vengo io significa "buona fortuna" o "guarisci presto" - Rispose a bassa voce, il mal di testa che sentiva fino a poco prima non gli provocava più troppo dolore e riusciva a pensare più chiaramente. Wally sorrise e lo abbracciò.
- Sei adorabile...- 
- Io non sono adorabile...- 
- Si, lo sei, ma sai essere anche pericoloso - disse Wally. Lo guardò negli occhi per qualche minuti, poi avvicinò il proprio viso al suo, fino ad annullare la distanza tra le loro labbra. All'inizio fu dolce, morbido e fugace, poi Richard rispose con un altro che esprimeva tutta la sua brama...Wally sorrise e gli diede un altro bacio, questo esprimeva felicità e amore.
Ci sarebbe voluto un po' di tempo per Richard per dimostrarlo a sua volta, ma ci sarebbe riuscito, ma per ora andava bene così.
Presto Kid Flash approfondì il bacio, riuscendo però a mantenere la dolcezza e la delicatezza. Richard lo spinse contro un muro e iniziò a rispondere con più fervore, circondando con le braccia il collo del rosso e tirandolo giù, verso di se. 
Finalmente capiva cosa Babs intendeva con le "farfalle nello stomaco".
Prese un rapido respiro, lo guardò un attimo negli occhi,poi tornò a baciarlo.
Le loro lingue si intrecciavano e danzavano insieme armoniosamente, era così bello....e...
- Woah, ragazzi, siete voi?- Domandò una voce tanto odiosa quanto familiare. I due si voltarono, Wally però lo tenne stretto a se. 
- Ehm...no??- Replicò Richard dubbioso. Davanti a loro c'erano i Titans, ognuno di loro aveva un cono gelato diverso. BB, Stella e Cyborg avevano preso quattro gusti diversi ognuno, Corvina aveva preso solo il cioccolato.
- Beccati - disse Wally ridendo - speravo di fare una scenata di gelosia, ma a quanto pare...ops -
Richard stava morendo d'imbarazzo, inoltre si sentiva un verme. Non osava guardare la faccia di Stella, non voleva vedere l'espressione triste e tradita. Il mal di testa di prima tornò a farsi sentire.
- Quindi...state insieme?- Chiese l'aliena. Richard non rispose, sollevò il cappuccio e si coprì la testa, e soprattutto il rossore sulle guance. 
- Non lo so, decide lui - disse Wally indicando il ragazzo che mise le mani nelle tasche e si voltò finalmente verso i Titans.
- È una cosa seria? - Domandò Cyborg.
- Non...non lo so - sussurrò, cercando di calmarsi.
- Non c'è niente di cui vergognarsi - Disse Stella sorridendo. Il dolore che provava svanì in pochi attimi, ma si sentiva in ogni caso ancora debole.
- Non sei arrabbiata?-
- Non posso costringerti a volermi - replicò la ragazza tornando a mangiare il gelato.
- Spero che Zatanna la pensi come te, non voglio diventare un gatto - commentò il ragazzo.
- Tu sei già un gatto - Disse Wally scombinandogli i capelli e abbracciandolo.
- Volete venire con noi o ...?- Chiese Cyborg senza continuare la frase.
- TI PREEEEEEGO - Disse il rosso.
- Va bene -
Wally sorrise e lanciò uno sguardo ai Titans.
- Posso ?-
- Si...-
- La macchina è lì dietro - disse Cyborg indicando un punto imprecisato dietro un palazzo - venite -
BB corse veloce verso quel punto, urlando - Il posto davanti è mio! -
- NEANCHE PER SOGNO! CI STA CORVINA! -
Robin e Stella li seguirono, il primo camminando lentamente, la seconda volando. 
Richard non si sentiva troppo bene e Wally lo sapeva, quindi gli corse incontro e gli mise un braccio intorno alle spalle per sostenerlo senza farglielo capire.
Corvina sorrise e volò verso la macchina. Trovarono Cyborg che cercava di tirare BB fuori dalla macchina.
- TESTA DI LATTUGA! ESCI SUBITO DALLA MACCHINA! -
- NO! -
- Ok, ho un'idea, che ne dite di andare in un bar e mangiare qualcos'altro e poi torniamo? - Chiese Wally.
- Perché?-
- Perché è più facile costringerlo a mangiare quando è in pubblico, perché non può scappare senza farsi notare - disse il rosso indicando il ragazzo che gli lanciò uno sguardo furioso - è inutile che mi guardi così. E' vero -
- Va bene, tanto ho ancora fame e ci siamo dimenticati di fare la spesa - Disse BB, uscendo dalla macchina, spalancando lo sportello e facendo cadere a terra Cyborg.
Il mezzo robot si alzò, controllò che la macchina non si fosse graffiata, la chiuse e corse dietro al mutaforma. Il verde ovviamente si trasformò in uno stambecco e corse via il più veloce possibile. 
- Quanto sono fastidiosi - commentò Corvina.
- Nah, a me piacciono - disse Wally
- Perché anche tu sei fastidioso - aggiunse Stella innocentemente. Richard rise, poi tornò serio e dichiarò:
- Non ho alcuna intenzione di ingerire del cibo, sia chiaro...fa schifo -
- A me non interessa, te lo fai piacere - Detto questo, Wally se lo mise sulle spalle prima che potesse protestare. Richard si guardò intorno poi sorrise e sussurrò: - Quindi è così essere alti -
- Ti piace?-
- Sentirmi alto si, stare qui sopra no -
- Starai lì in ogni caso, quindi sta zitto e non ti muovere troppo - 
- Gigante antipatico -
- Ti ho sentito, ninja nano -

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Capitolo 50
*** basta scappare dall'affetto ***


 
 
- Ricordami quando ho acconsentito a questo...-  disse Richard guardando con evidente disgusto il piatto pieno di cibo davanti a se.
Erano entrati in un bar a tema western. I tavoli erano in legno massiccio e le sedie erano costituite da delle panche con lo schienale 
Richard si ritrovava bloccato tra Wally e il muro, non sembrava tanto felice. I Titans risero guardando il suo meraviglioso broncio.
- Non l'hai fatto -
Annuì, si distese sulla panca, mettendo la testa sulle cosce di Kid Flash chiudendo gli occhi.
- Ti amo - disse il rosso, chinandosi per baciarlo. Ovviamente Richard non rispose con un "anche io" oppure " io di più". Voleva essere sincero con Wallace e se stesso, e non aveva ancora capito se quel sentimento era vero.
Sentì qualcosa di caldo e farinoso nella bocca, alzò lo sguardo e vide che il rosso stava masticando qualcosa, sogghignando. Si mise una mano sulle labbra, masticando anche lui confuso.
- Hot dog - spiegò sorridendo.
- Posso averne ancora?- Chiese il corvino con un sorrisetto.
- Ma certo - disse il velocista, prendendone un altro pezzo e mettendolo tra i denti, poi unì le loro labbra e glielo passò.
- Trovatevi una stanza voi due - disse Cyborg.
Wally tirò su il ragazzo, abbracciandolo.
- Ti piace così?- Domandò il rosso sorridendo, mentre gli spostava i capelli, mostrando gli occhi azzurri gioiosi.. Richard annuì timidamente - ora...hai intenzione di mangiare qualcosa?-
- Ci provo -
- Ecco, dopo ti do un premio...e questo...- gli diede un altro piccolo bacio sulla fronte - è un anticipo -.
Richard sorrise appena, lanciò uno sguardo al suo piatto, sospirò, prese la forchetta e iniziò a mangiare la sua pasta anche se con lentezza.
- Non ci credo, ci sono riuscito -
- Cosa può fare l'amore - commentò BB con la bocca piena di cibo. 
Wally gli accarezzò la testa, notando l'esitazione di Richard di fronte ad un altra forchettata di spaghetti. Gli diede un altro bacio sulla fronte e sorrise. 
- Dai, un altro po', il grande ragazzo meraviglia non si arrende di certo di fronte ad un piatto di pasta - 
- Tu mi ucciderai - disse il corvino.
- Tu TI ucciderai, se continui così - replicò il rosso, poi lo prese tra le sue braccia sorridendo dolcemente - dai... per me -
Il cellulare di Wally iniziò a squillare, lui sospirò e lo prese. Stella nel frattempo afferrò Robin da dietro per tenerlo fermo, mentre BB e Cyborg provavano a fargli ingoiare la pasta. Richard li teneva a bada respingendoli con i piedi, facevano una confusione assurda, ma Wally era distratto.
- Che succede Bart?-
- Tim, non riusciamo a trovarlo da stamattina, dopo la scuola, Berry e gli altri l'hanno cercato ovunque ma non sono riusciti a....per favore...trovatelo - disse il bambino. Sembrava piuttosto scosso.
- Ok, ok, ci pensiamo noi, non ti preoccupare, dammi il tempo di dirlo a Rì senza fargli venire una crisi di panico - disse
- NO! NON DIRGLIELO! CI UCCIDE!!!-
- Ok...ok...promesso - Poi riagganciò e si voltò verso Richard. I Titans erano seduti che mangiavano tranquillamente, e sorrisero innocenti, mentre il corvino li guardava malissimo.
- Hanno perso Tim?- Chiese tranquillamente.
- Si -
- Dove l'hanno visto l'ultima volta?-
- A scuola -
- Qui c'è la mia carta, pagate quello che volete, noi andiamo a recuperarlo - disse ai Titans.
- Possiamo venire?- Chiese Stella.
- Ok, però sbrighiamoci - dichiarò il ragazzo con una freddezza unica.
Pagarono in fretta tutto, e corsero fuori. Utilizzarono uno dei teletrasporti per andare fino a Gotham e raggiungere da lì la scuola frequentata dal bambino. 
Era una scuola media ricca e ben costruita. Ogni cosa era impeccabile. 
Il cancello nero sembrava verniciato da poco e vi erano dei praticelli rigogliosi pieni di brina. Gli irrigatori erano in funzione.
- Non ci credo, Bruce l'ha iscritto qui - dichiarò non appena la vide. Il cancello era chiuso, quindi si arrampicò senza difficoltà ed entrò.
- Rì, cosa stai facendo?-
- Lo vado a recuperare, ovvio - 
-  Non è legale - dichiarò Wally.
- Tu non sei legale - replicò. Kid Flash girò gli occhi e lo imitò. Stella portò Cyborg all'interno volando, BB si trasformò in un aquila e Corvina fluttuò al suo solito. 
Richard neanche li aspettava: scassinò la grande porta di ingresso ed entrò. Le luci erano ancora accese, ma la scuola dava una sensazione fredda, ostile....orribile.
Non che fosse brutta, anzi, come scuola era molto ben fatta, ma...dava quella brutta sensazione, soprattutto di notte. Gli armadietti erano tutti in ottimo metallo, difficilmente ossidabile ed erano tutti ben puliti eccetto uno. Era sicuramente stato pulito, ma era rimasta la scritta "freak", mostro.
Richard lo osservò per diversi minuti, poi decise di aprirlo (ovviamente scassinandolo).
Vi erano i libri, mancavano però la tenuta da ginnastica e lo zaino. 
Lo chiuse e si recò nei bagni della scuola. Si sentiva il rumore di singhiozzi sommessi. Richard entrò di fretta, trovando il suo cuginetto seduto a terra, che abbracciava le ginocchia, tremava. Intorno a lui, sul muro era scritto "freak". 
Richard gli mise una mano sulla spalla, il ragazzo si tirò indietro, spaventato, poi alzò lo sguardo ed incontrò gli sguardi preoccupati di suo cugino e Kid Flash. Non appena li riconobbe, si buttò tra le braccia del ragazzo meraviglia che si inginocchiò a terra e lo strinse forte senza esitare. Iniziò a singhiozzare incontrollabilmente, tremava, il suo piccolo e fragile corpo era scosso da fremiti. Quasi non riusciva a respirare.
Passò un'ora prima che riuscisse a calmarsi un po'.
Richard nel frattempo lo aveva preso in braccio e lo aveva portato fuori dalla scuola, lo aveva fatto sedere sulle gradinate. Stella e BB avevano provato a sdrammatizzare, ma non aveva avuto alcun effetto, mentre Cyborg e Corvina recuperavano le cose del piccolo.
Wally si era messo in un luogo appartato per informare Batman e chiunque altro della Lega della Giustizia che sarebbe potuto essere utile.
- Credo che quelli che ti hanno fatto questo desiderino ardentemente morire - disse ad un tratto Richard, non appena fu il momento giusto.
- Non li ammazzare...- ordinò il bambino accoccolandosi tra le braccia del suo eroe. 
- E sia -
- Non li torturare fisicamente -
- E sia -
- Neanche psicologicamente -
- Come vuoi -
- Grazie - sussurrò. Il piccolo si concentrò sul battito del cuore del cugino e sul silenzio della notte. Sbadigliò un po' assonnato ed aggiunse - non li picchiare...o defenestrare-
- Ok...-
- Grazie - Richard sapeva che Tim era stanco e non voleva assolutamente disturbarlo, rischiando di farlo tornare sveglio e attento, così aspettò un po', accarezzandogli i capelli e tenendolo stretto.
Stella e BB cessarono di fare confusione. Il mutaforma divenne un gattino verde e si accoccolò tra i due felice. Stella andò ad aiutare gli altri, sentendosi di troppo.
Wally ritornò dopo cinque minuti, prese in braccio il bambino con delicatezza e porse la mano al suo ragazzo, per aiutarlo ad alzarsi.
- Ti assomiglia tanto, è solo più vero dolce - osservò il rosso. BB tornò in forma umana per lanciare uno sguardo confuso al velocista - Richard è ed è sempre stato un bastardo -
Corvina, Cyborg e Stella tornarono fuori seguiti da uno zaino ,circondato da un'aura nera, gocciolante.
- Grazie - disse il ragazzo meraviglia.
- Di niente - replicò la maga con un tono glaciale
- Era sarcasmo?- 
- No -
- Faccio finta di crederti - 
- Che vuoi fare ora?- Chiese Cyborg - se torna a scuola lo prenderanno di nuovo in giro -
Richard si fermò di colpo, si voltò verso la scuola ed alzò un sopracciglio.
- Rì, no, per favore - sussurrò Wally.
Il ragazzo non lo ascoltò, tornò dentro rapidamente, chiedendo loro di aspettarlo fuori.
Cinque minuti dopo uscì tranquillo.
- Andiamo -
- Che hai fatto?-
- Schifo - 
Wally ridacchiò - no, sul serio -
- Andiamo - scassinò la serratura del cancello del cortile e lo aprì. Kid Flash rise e corse velocemente fuori. Non appena furono tutti fuori, Richard lo rimise a posto da dentro ed uscì scavalcandolo.
- Che hai fatto?- Chiese Cyborg.
- Non ho ucciso nessuno e niente esploderà o si incendierà magicamente-
- Bropromessa?- Domandò Wally.
Richard annuì.
- Ok...- Si misero a camminare in silenzio verso il teletrasporto nascosto. Richard continuava a camminare a testa bassa, con le mani nelle tasche, dietro il rosso per osservare meglio Tim. Ovviamente questo preoccupò Wallace e i Titans.
- A che pensi?- Chiese Stella.
- Niente - rispose seccamente con tranquillità, senza alzare lo sguardo da terra.
- Tu non puoi pensare a niente - disse Wally sorridendo - nessuno può pensare a niente -
- Tranne te e BB - commentò Corvina.
- HEI! -
- Seppellire una persona viva per due ore e poi tirarla fuori è troppo crudele?- 
- Si -
- E rinchiuderla in una stanza buia e silenziosa, con uno strano animale alieno, per quattro ore?-
- Anche -
- E...non lo so, incendiargli la casa, evitare che esca, che corra nella stanza più remota, fare si che questa persona si ritrovi circondata dalle fiamme e tirarla fuori appena sviene?-
- Anche questo -
- Buttare quel cretino in un bar malfamato, rivelando che quel cretino è di famiglia ricca?-
- Rì, questo è orribile! Pensa a cosa gli farebbero! -
- Ok, allora gli sparo alla schiena, prendo la spina dorsale e lo immobilizzo per il resto della vita -
- No -
- Le opzioni sono queste, sceglietene una - Ordinò.
- Rì, no, non sei come loro, non ti abbassare a certi livelli - disse Wally.
- KF, ho ucciso metà dei genitori di gente come loro, e siccome Bruce mi ha preso con se in uno dei suoi stupidi scatti di follia sono come loro. Mi definirei peggiore -
Wally non poteva obbiettare, sospirò e continuò a camminare.
- Dai, sceglietene una -
- la prima, dura due ore - concluse Corvina.
- A posto -
- Ti amo - disse Wally.
Richard non aggiunse nulla.
- Hei, non è giusto, dovresti rispondere " anche io " - commentò Cyborg. Lo sguardo del ragazzo si posò prima sul mezzo robot, poi sul velocista. Non aggiunse altro e riprese a camminare.
Wally sospirò e lo seguì.
Arrivarono al teletrasporto e da lì raggiunsero il monte Giustizia. Kid Flash distese Tim sul divano, Richard lo coprì con una coperta grigia trovata chissà dove, si chinò vicino a lui e gli tolse i capelli dagli occhi, osservandolo per qualche secondo. 
Tim si girò sul lato destro, portò le ginocchia al petto e mise le braccia fuori dalla coperta. Richard tirò su una manica della felpa. Trovò diversi lividi.
Si alzò ed andò senza dire nulla nell'altra stanza, facendo segno agli altri di seguirlo. Chiuse la porta non appena furono tutti con lui.
- Ok, parlate - 
- Ti hanno mai preso di mira in quel modo? - Domandò Wally abbracciando il ragazzo.
- Ci hanno provato -
- E...?-
- Li ho rinchiusi negli armadietti e lasciati lì per tutto il giorno - Kid Flash lo lasciò andare un po' contrariato.
- Farai lo stesso con loro?- Chiese BB.
- Nah, è una cosa che deve decidere Tim, intervengo solo se me lo chiede -
- Per una volta che devi punirli sul serio, ti viene meno l'istinto omicida?- Sbottò Stella. Si coprì la bocca velocemente, riconoscendo l'errore. Richard però era come se non l'avesse sentita, stava spiando dalla serratura Tim, ovviamente preoccupato.
- Rì? - Wally dovette scuoterlo per ottenere la sua attenzione.
- Che c'è?-
- Sta bene adesso, lascia stare -
- E se ha un incubo?-
- E' tranquillo, no?-
- Non è ancora entrato in fase REM -
Kid Flash sorrise e lo costrinse ad allontanarsi dalla porta.
- Stella vuole sapere perché non intervieni direttamente -
- Perché appena non ci sono gli fanno di peggio - replicò prontamente come se fosse ovvio. Provò ad avvicinarsi lentamente all'entrata, ma Cyborg lo tirò indietro.
- Chiamiamo Batman?-
- No - replicò Wally, mentre gli occhi di Richard urlavano "SI!" con felicità.
- KF...-
- No -
- Per favore -
- Ho detto no - Richard lo abbracciò e gli diede un bacio.
- Ti prego...- Continuò ad unire le loro labbra, con bramosia.
- N---- Kid Flash si bloccò quando vide gli occhi blu e cedette - va bene.....ti adoro...mmmm!-
Richard gli prese il cellulare e scappò via.
- Non vale! Mi hai...Hai...Mi hai usato -
- Tutto è lecito in guerra e in amore, no?-
- . . . -
- Pronto?- Disse una voce grave e vigorosa - Che vuoi Wally? Spero sia importante. Che ha combinato Robin? -
- Niente di troppo serio - urlò Kid Flash, notando che il ragazzo si era come bloccato. Mi vivavoce così che tutti potessero sentire.
- CHE HA FATTO!?! Sta bene!?!-
- Sono qui, sto bene...Hei, stai combattendo?-
- Si, riassumi tutti in tre parole -
- Tim, scuola, bulli -
- Arriv--- Batman smise di parlare per tirare un pugno a qualche criminale, poi riprese - Arrivo tra...dammi un'ora -
- Così tanto? Hai bisogno di aiuto?-
- NO - Sentirono l'uomo respirare con difficoltà, probabilmente era stato ferito 
- Deve far male ...-
- Sul serio? Robin, sul serio?-
- Alla tua sinistra - 
- Grazie, dove mi hai piazzato la telecamera?-
- Non ho bisogno della telecamera, sei mancino, hai il cellulare nella mano sinistra, quindi lasci scoperto quel lato. Arrivano rinforzi -
- Non osare venire -
- Parlavo di Babs, hei, sai dov'è finito JT? -
- Si, è qui che aiuta Batgirl -
- . . . -
- Con la sua uniforme -
Richard spalancò gli occhi e si zittì, scioccato - aspetta un attimo, ripeti -
- E' qui con la sua uniforme che aiuta Batgirl - Richard chiuse la chiamata di colpo. 
Kid Flash e Robin si scambiarono uno sguardo complice, sorrisero e corsero fuori dalla stanza urlando " DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE VEDERLO!" 
- Ma ...ma...- I Titans si guardarono esterrefatti non capendo cosa stesse succedendo.
Wally tornò indietro con un sorriso stampato in faccia - voi venite? -
- Ehm...si? - Disse Corvina poco convinta.
- Aspetta, KF, non lascio Tim qui da solo -  Wally sospirò e tornò dal suo migliore amico/ ragazzo, seguito dagli altri. 
- Lasciagli un biglietto, no? -
- No -p0
- Ehm...sveglialo? -
- No -
- Vuoi sul serio rinunciare ad una cosa del genere?- Kid Flash gli cinse la vita con le braccia - ti prego ....-
- No...KF...-
- Allora non mi vuoi bene? -
- KF, non ci casc---- il rosso gli diede un bacio sulle labbra 
- Fallo per me...dai...- Wally continuò a baciarlo con bramosia, la forza di volontá di Richard stava diventando sempre più malleabile. 
- Chiamo Bart - dichiarò. Spinse via Wallace e gli prese il cellulare.
- Ok! Bandiera bianca! - Urlò il rosso alzando le mani in segno di resa.
- Hei Bart, è per Tim, no, non mi interessa, vieni alla base della...sei giá qui?!-
- Ed ecco a voi l'unico, inimitabile....- un ragazzino dai capelli rossi ed occhi azzurri comparve accanto a BB - IMPULSO!-
- Da quanto sei qui? - Domandò Kid Flash
- uno, due secondi, ci sono le patatine? - Il bambino alzò lo sguardo ed incontrò quello truce di Richard - Si, tranquillo, non faccio casino -
- Ottimo, possiamo andare - disse Wally. Prese per mano Richard e lo tirò verso i teletrasporti, mentre lui si girava ogni tre secondi per controllare Tim o per fare delle raccomandazioni a Bart.
Si teletrasportarono a Gotham, in un vicolo, in una strana vecchia cabina telefonica.
- NO! Aspetta! Non ho finito! - Wallace lo prese in braccio e lo portò fuori esasperato. Richard si fermò di colpo e disse con tristezza - moriranno...il monte Giustizia esploderà... sarà tutta colpa mia perché ho chiamato io Bart...sono una persona orribile-
- Fa sul serio?- Chiese Cyborg.
- Si, ora gli passa...-
- Aspetta, ma ce l'hanno la dinamite?-
- Batman ha vietato di portarla lì dopo che abbiamo fatto saltare in aria Superboy -
- Le armi?-
- In una strana stanza con il codice criptato -
- Ah si, quella dove Lanterna Verde mette la lanterna -
- Non lo so...Aspetta, tu come fai a...?-
- Tu lo sai che Tim è più bravo di me ad hackerare i sistemi, vero?- Wally lo lasciò cadere a terra, si inginocchiò e gli mise le mani sulle spalle, per costringerlo a guardarlo negli occhi.
- Perché non l'hai detto prima?-
- Calmati, non è stupido come Bart, non farà esplodere il monte Giustizia - replicò alzandosi.
- Ti ricordo che è nipote di Flash e che ha costruito una macchina del tempo da solo - disse Wally. 
- E' anche quello che è rimasto bloccato sopra il lampadario da solo...-
- SEI PROPRIO...UN RICHARD GRAYSON! -
- Felice di essere me stesso! - replicò il ragazzo facendo spallucce. Poi si voltò verso il rosso e con uno sguardo omicida - ma se osi di dirlo di nuovo in un vicolo di Gotham mentre sono disarmato ti picchio, e non tipo "cagnetta che non ha mai tirato uno schiaffo in vita sua", ti tiro un pugno stile " se la tua faccia non si deforma non so cosa lo può fare "-
- Capito - disse Wally rabbrividendo, poi aggiunse - aspetta, tu non mi faresti mai male -
- Interessante punto di vista, vogliamo fare un esperimento per testare questa ipotesi?-
- No - replicò il velocista - Sbrighiamoci! Rì? Ma dove sei?-
- VELOCI! - Urlò il ragazzo da sopra il tetto del palazzo accanto, poi corse via.
- Visto? Gli è passata - disse il rosso ai Titans - ogni tanto ha queste prese di coscienza assurde, a volte ho paura che diventi responsabile ... -
- Con noi lo è -
- Non deve, se lo diventa è triste - spiegò Wally - ci sbrighiamo? -
Il rosso si mise a correre, lasciando dietro di se una scia rossa, arancione e gialla ed una folata di vento caldo.
Stella prese Cyborg e volò inseguendolo, BB si trasformò in un falco e Corvina imitò l'aliena.
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Batman stava decisamente perdendo: Poison Ivy, Harley Quinn, Bane con degli scagnozzi addestrati abbastanza bene avevano distrutto un quartiere per attirare l'attenzione del cavaliere oscuro, che si era precipitato lì.
Aveva iniziato a combattere contro Harley pensando di metterla subito fuori gioco, dato che la sua unica arma era quello stupido martello gigantesco che la rendeva lenta e l'appesantiva. Peccato che Poison Ivy non aveva intenzione di abbandonarla, stessa cosa per le sue piante mostruosamente gigantesche.
Bane, dal canto suo, non si limitava semplicemente a godersi lo spettacolo. Dava piuttosto tanti problemi, per non parlare di quelli che aveva definito suoi scagnozzi (lui di solito agiva da solo).
Arrivarono presto i rinforzi, Batgirl aveva iniziato a distrarre Poison Ivy.
Le radici però erano lo stesso d'intralcio. Una di esse si avviluppò intorno all'eroina, poi intorno a Batman (che stava parlando al telefono con Richard). Bane, con la mazza/martello di Harley, stava per dargli il colpo di grazia, quando Jason entrò in campo.
Jason arrivò lì venti minuti dopo lo scontro, aveva una maschera prestata da Batman, un giubbotto in cuoio copriva la maglia nera aderente, aveva anche dei pantaloni larghi pesanti, con una cintura piena di caricatori e proiettili vari e due pistole in mano.
Sparò a quello strano tubo che Bane aveva collegato alla nuca, facendolo tornare alla sua normale forma, poi sparò alle piante di Poison Ivy. Batgirl le tirò un calcio stendendola, mentre Batman annientava Harley e Bane.
- Jason?- Lo chiamò Batman.
- Ehm....si?-
- Ottimo lavoro - L'uomo gli diede una pacca sulla spalla.
- Non ditemi che me lo sono perso - disse Richard comparendo sopra l'antenna attaccata al bordo del tetto dell'edificio.
- Che ci fai qui? Ti ho detto di non venire o sbaglio?- Replicò Batman.
- Non ti ho ascoltato...per quel pezzo  - lanciò uno sguardo a Jason che timidamente si voltò facendo finta di guardarsi intorno - JT, spero che questo significhi niente più rapine o omicidi...o crimini in generale -
- Dipende -
- Da cosa?-
- Da te, vuoi che stia a Gotham ad aiutare Batman o mi farai l'inferno?-
- Fai pure, basta che metti qualcosa al posto della mascherina stupida - dichiarò scendendo con un salto.
- Va bene -
- Richard, vai via da qui, veloce - ordinò il cavaliere oscuro. Si iniziarono a sentire le sirene della polizia
- Perché? Non è la prima volta che Gordon mi trova con te e Batgirl -
Richard si avvicinò ai tre, ma si fermò di colpo poiché aveva sentito uno spostamento d'aria dietro di se. Si voltò e con orrore trovò Gordon ed i suoi agenti che gli puntavano le pistole.
- Grayson?- Lo chiamò l'uomo - Non eri in Russia?-
- Sono tornato qui qualche giorno fa segretamente per evitare i paparazzi -
- Perché?-
- Ho sentito dei miei parenti -
- Hai sentito o hai ucciso i tuoi parenti ?- Domandò con disgusto - E pensare che tu e Barbara eravate amici -
- E' un'accusa orribile, spero che tu abbia le prove - disse il cavaliere oscuro con uno sguardo truce.
- Solo testimoni e qualche goccia del suo sangue sulla scena del crimine - replicò il detective - spero che lui abbia un alibi valido -
I Titans e Wally si fermarono sul tetto dell'edificio alle spalle degli agenti notando la strana situazione.
- Richard...- lo chiamò Jason. Il suo sguardo diceva di non confessare niente e di scappare il più veloce possibile.
- Sono andato lì il giorno dopo il ritrovamento -
- Ed il sangue?-
Il ragazzo scoprì il braccio mostrando dei tagli chiaramente auto inferti, coperti malamente con bende e cerotti. Non appena il detective li ebbe visti, Richard li ricoprì con vergogna ed imbarazzo.
- Oh...ecco...mi dispiace, abbassate le armi! Perdonami, ma ...-
- Lasci stare, si può sbagliare ogni tanto - 
- Ok, ehm...grazie... portiamo questi qua a Belle Reave - Non appena furono andati via, Wally corse dal ragazzo. Gli si buttò letteralmente addosso.
- PERCHE' TI STAVANO PUNTANDO LE ARMI! - 
- Ho fatto casino con la scena del crimine...non ti preoccupare -
- Cosa devo fare per amore...-
- Alzarti magari?- Replicò il ragazzo. Wally rise e si mise in piedi, poi aiutò Robin.
- Prima o poi ti farai arrestare -
- Disse quello che fa tre rapine a settimana -
- Ho smesso -
- Bravo -
- Dick, è una cosa seria -
- No, non lo è, siete voi esagerati. Ci metto venti minuti ad andare alla polizia e distruggere le prove senza farmi notare - Batman lo prese per le spalle con troppa forza.
- SENTI, non voglio che ti fai arrestare, primo perché Alfred ammazzerebbe sia me che te, secondo perché sei sotto la mia custodia, e quando ti ho adottato mi sono ripromesso di aiutarti in tutti i modi possibili -
- Non funziona, perché non ho bisogno di aiuto -
- A quanto pare si, a giudicare da quei tagli - Il ragazzo si tirò indietro immediatamente, saltò sul bordo del tetto, il più lontano possibile da Batman.
- E' solo un passatempo -
- No, non lo è -
- Perché ci deve essere sempre un significato dietro -
- Le persone si tagliano quando sono depresse o hanno carenze affettive...o magari perché sono squilibrate, ma non è il tuo caso -
- Teoria interessante, peccato che è errata -
- Non puoi farti le diagnosi da solo, lo sai?- Commentò Jason
- E tu non puoi andare a quel paese da solo, lo sai? Portati Batman e mandatemi una cartolina quando arrivate - 
- Ho capito - disse Wally 
- Ok, parla, dai -
- E' una dipendenza la tua, hai bisogno di provare dolore perché ti senti colpevole, sbaglio?-
- Si, sbagli - Il rosso lo prese per la vita e lo tirò indietro.
- Dick, basta scappare dall'affetto - 

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Capitolo 51
*** si torna a Jump p1 ***


 
- Vuoi stare fermo?- Domandò Batman mentre fasciava le braccia del ragazzo. Richard continuava a ritrarsi e a scappare alla presa del mentore.
- Non lo faccio a posta - 
- Wallace, Barbara, Jason - li chiamò l'uomo. I tre afferrarono Richard e lo tennero fermo fin quando non ebbe finito - perché non te le fasci bene? Lo sai fare! -
- Altrimenti non posso usare quella scusa - rispose il ragazzo
- RICHARD! -
- Va bene, la prossima volta le fascio meglio ! Anche se non potrò più usare quella scusa.... - Batman sospirò e lo lasciò andare, imitato poi dagli altri.
- Sei un idiota - lo rimproverò Tim. Il bambino era accanto al ragazzo con le braccia incrociate e l'espressione seria.
- Non credo, ho evitato di essere arrestato, dovresti battermi il cinque -
- No, dovrei tirarti uno schiaffo, non deve rimanere neanche una prova, chiaro!?!-
- Si, si ...pignolo - gli mise una mano sulla spalla e sorridendo gli chiese - tutto a posto?-
Tim annuì poi aggiunse - non voglio più tornare lì...-
- Ma devi! Non puoi cambiare scuola così - obbiettò BB.
Richard gli lanciò uno sguardo truce, poi con uno più dolce si rivolse a Tim - te l'ho detto, una parola e li picchio...-
- NO! -
- Non era quella la parola che volevo sentire, ma va bene lo stesso -
Babs si unì ai due e circondò le spalle del bambino.
- Lo sai, basta un " si " e ci pensiamo noi - disse Wally - sarà difficile trattenere Richard, ma...-
-  Tim, non ti obbliga nessuno a tornare lì, ma...non ti piacerebbe far vedere loro che sei migliore?- aggiunse Batman.
- Dimostrare che sono migliore? Come?- Domandò il piccolo.
- Allora, ne prendi uno, lo sbatti nel più vicino armadietti e tiri un pugno a....- iniziò a spiegare Richard, venendo interrotto da Batman
- Non ascoltarlo, lui è esagerato... - 
- E che devo fare?- 
- Resisti, ignorali, fagli capire che non ti possono fermare - disse Batman
- Ci ho provato e...- scrollò le spalle triste ed abbassò la testa.
 Richard li osservava. Non voleva ammetterlo ma era un po' invidioso di Tim: Batman non lo aveva mai trattato così, non gli aveva mai detto quelle cose, nonostante avesse provato con tutto se stesso ad essere all'altezza dell'eroe. Tim aveva dei problemi, certo...ma anche lui li aveva avuti. Forse lui non era fatto per avere una famiglia, forse... era tardi per averne una. Fortunatamente Tim ne aveva la possibilità e di questo era felice, ma allo stesso tempo...invidioso.
- Dick, posso...?- Lo chiamò il bambino. Richard spalancò le braccia, ed il piccoletto si fiondò verso di lui, ritrovandosi avvolto in un abbraccio carico d'affetto - non mi piace Batman...-
- Lo so, è antipatico, meglio Bruce - lanciò un'occhiata all'uomo che tolse subito la maschera ed il mantello, e li buttò in un angolino - ma, ti assicuro che di lui puoi fidarti, anche perché con lui c'è Alfred -
Il bambino annuì e sorrise.
- Aspetto ancora quel "si" -
- Ti ho detto "no" ! -
- Ho tre colpi di pistola che muoiono dalla voglia di conoscere quei cretini...-
- E' sempre no -
Richard sospirò.
- Tim, vieni, è tardi, dovresti riposare - lo chiamò Bruce. 
Il bambino guardò il cugino cercando la sua approvazione. Richard sorrise e gli diede una debole spinta per esortarlo ad andare con l'uomo.
- Tranquillo, non morde -
Tim sorrise e si lasciò condurre su per le scale e dentro l'ascensore, che portava a villa Wayne.
Non appena furono andati via, Wally abbracciò Richard sorridendo.
- Sei fantastico, ti vorrei avere come fratello maggiore - 
- Interessante, ora lasciami - ordinò con freddezza. Immediatamente provò a scappare e Wally dovette trattenerlo.
- Che devi fare?-
- Vado a vedere se Bruce sa cosa vuol dire badare ad un bambino -
- Ha badato a te - osservò BB
- E guarda che è successo - 
- In effetti ...- commentò Babs
- Tu non dovresti incoraggiarlo?- Chiese Jason
- Tu hai molto da imparare - replicò Richard. Wally finalmente lo lasciò andare, ovviamente il ragazzo cadde a terra a causa dell'improvvisa mancanza dell'appoggio - Ma non adesso! -
Kid Flash girò gli occhi e gli saltò addosso.
- Smetti di fare la persona responsabile! NON LO SEI ! -
- KF, non voglio essere responsabile, ma non ho alcuna intenzione di andare a recuperare Tim in una bisca o in una riunione per mafiosi o criminali, o che venga traumatizzato dai super eroi e decida di diventare peggio di Iad, che arrivi a conquistare il mondo e che quindi qualche super eroe sia costretto ad ucciderlo per salvare la galassia  -
- Non so se l'hai notato, ma Tim non è il tipo che fa scherzi a super eroi permalosi e si comporta come uno psicopatico solo per prenderli in giro - disse Babs - Tim non è te -
- Ma Bruce è sempre Bruce, quindi Wally lasciami, ORA! -
- Non è lui che ti ha fatto scoprire il brio dell'uccidere - disse Jason sospirando. Spinse via il velocista facendolo cadere a terra, ed aiutò il corvino ad alzarsi - e se non sbaglio hai fatto di tutto per non fargli conoscere Iad e non fargli usare armi, neanche quelle giocattolo -
Richard lo guardava sorpreso, senza fiato.
Jason sorrise - Puoi fermarti, Tim imparerà a badare a se stesso e Bruce imparerà a non dare troppa importanza al ruolo di super eroe, non devi fare tutto tu -
- Non faccio tutto io ... - sussurrò
- So che segui tutti i casi di Batman, dal primo all'ultimo; so che hai un collegamento con il database della lega, così per vedere se la squadra manda l'SOS; stai attento a Sportsmaster e Ceshire per Artemis, sai tutto quello che fa Gordon; sei intervenuto in metà delle loro missioni senza farglielo capire - indicò con un gesto vago Wally e Babs, poi continuò - Hai osservato anche il padre di Wally, non sapevi che fosse uscito dal centro solo perché queste tre settimane ti hanno costretto a stare lontano da tutte queste informazioni !Sei rimasto con Tim, hai sopportato le minacce di Iad per anni, l'hai tenuto a bada, sei stato attento a Ray! Ed in tutto questo sei il leader dei Titans, ammetto che a Jump city i criminali sono degli idioti assurdi, ma è faticoso...dove hai trovato il tempo e la forza? E poi quando dormi? E' ovvio che ti droghi, altrimenti come fai a stare in piedi -
- Ho smesso -
- Quando, l'altro ieri?-
- Meglio tardi che mai! E smetti di farmi la predica, non funziona -
- Tu puoi farla a me ed io non posso farla a te? - sbottò l'ex criminale - magari sei il peggiore incubo dei criminali, sai fare paura, sai ribattere, ma per me non sei altro che un ragazzino problematico con delle armi -
- E cosa ti autorizza a farmi la predica? Perché dovrei ascoltarti?- 
- Babs...qua va a finire che si ammazzano - sussurrò Wally. La ragazza annuì e bisbigliò a sua volta - io prendo Jason, tu prendi Dick - 
- Sono l'unico abbastanza stupido da non temere un killer che vorrebbe tanto uccidermi , ed abbastanza incasinato per capire le ragioni per le quali quel killer non mi ha ancora ammazzato -
Ci fu un momento di tensione, Kid Flash e Batgirl erano pronti ad intervenire.
- Ok, ti ascolto -
- Perché hai preso quei farmaci quando eravamo al laboratorio?-
- Non sono affari tuoi -
- Stai nascondendo qualcosa, c'entra Raiurik?-
- Forse -
- No, non c'entra -
- Stai sul serio usando la lettura a freddo con me? -
- C'entra Iad, sicuramente -
- No! -
- Si, beccato. E c'entra pure quel bracciale -
- Pfff, no - Richard incrociò le braccia guardandolo con odio.
- Hai esitato ed hai messo le braccia in quel modo, la conversazione non ti piace e mi hai anche nascosto il bracciale, ho ragione- disse ridendo - pensavo che il nonnino e Batman ti avessero insegnato a nascondere questo tipo di cose, sei un libro aperto -
- Ok, va bene, è giusto, e con questo?-
- Be', mi pare ovvio, se arrivi a spararti un overdose deve essere una cosa seria! - Urlò Cyborg
- Erano ansiolitici, vuoi che continui o vuoi confessare?-
- Deduci pure -
- Ansiolitici? Giusto... ansia? Depressione? Insonnia? Dolore? Nah, non prendi farmaci per motivi così banali - Il ragazzo ci ragionò un po' - servono a ridurre l'attività del sistema nervoso -
- Già - 
- La tua attività neurale è aumentata di colpo ed hai cercato di ridurla con quelli, ma perché è salita così di colpo? E' l'unico quesito che non riesco a risolvere -
- Dick, che è successo?- Chiese Wally. Gli mise le mani sulle spalle con delicatezza, mentre il ragazzo abbassava lo sguardo
Sospirò e con tranquillità spiegò cos'era successo - Ho avuto problemi con questo coso - alzò il braccio con un po' di imbarazzo - quando lo tolgo si amplifica tutto, e come Megan posso ehm...-
- Leggere la mente ?-
- Però non fa male, è sopportabile, posso ignorare ciò che non mi serve. Invece con questo... ecco, erano troppe informazioni in un secondo, e non si fermavano, si accavallavano e non potevo sceglierle, non riuscivo neanche a fermarle -
- Perché non l'hai tolto?- Chiese Corvina
- Perché quando lo faccio non mi controllo più ed avrei potuto coinvolgervi -
- Così hai preso gli ansiolitici - concluse Stella
- Ma erano troppo forti - aggiunse BB 
- Si, ma cosa ha scatenato questo malfunzionamento ? - Si chiese Batgirl. 
Wally ignorò gli altri ed abbracciò il ragazzo - non succederà più, ti starò appiccicato tutto il tempo -
- prima o poi tornerò a Jump city -
- Ed io ti seguirò -
- Divertente Wally, Flash non ti fa fare un metro senza avere una crisi di panico -
- Dick, posso arrivare in Francia e tornare indietro in meno di due minuti, e non credo che la distanza sia minore di un metro -
- L'hai mai fatto?-
- Cosa? -
- Andare e tornare...-
- No -
- Perché?-
- Flash non vuole....- Richard sorrise soddisfatto. Wallace ammutolì, rendendosi conto di essere cascato nella trappola - sta zitto, non dire niente -
- Vuoi fare una cosa folle?- Propose il corvino
- Non potete andare in Francia e tornare! - Urlò Barbara
- Chi se ne frega della Francia - dissero in coro, si lanciarono uno sguardo complice, poi si voltarono verso Jason.
- No, ragazzi, che volete fare?! Non potete fargli male! - Si intromise Stella
- E chi ti ha detto che gli vogliamo fare male?- Replicò Wally. Spinse il ragazzo per richiamarlo - inizia tu -
- . . . Jason,  dato che sei entrato a far parte del gruppo di persone più idiote del pianeta -
- DICK! -
- Volevo dire: gruppo persone che vanno in giro vestite malissimo facendo finta di prendere il crimine seriamente e che credono di essere mentalmente stabili -
- Dick, dillo... -
- Sei un super coglio....volevo dire, super eroe ora, io e Wally in qualità di idioti... -
- Dick! -
- Volevo dire: io e Wally in qualità di persone intelligenti, tolleranti ed accoglienti non possiamo permetterti di andare in giro vestito per bene mentre giochi a salvare la gente -
- La vita delle persone è importante, non si gioca a salvare la gente - disse BB
- Se lo dici tu... -
- Ripetilo tutto da capo, già corretto - ordinò Wally
- Per...?-
- Per favore sua maestà -
- Aw... Jason, dato che sei un super eroe ora , io e Wally in qualità di persone intelligenti, tolleranti ed accoglienti non possiamo permetterti di avere vestiti normali, quindi lavoreremo al...- si bloccò.
- Dick, ce la puoi fare, stai andando bene, ricorda...niente battute -
- Al....al tuo costume -
- Ce l'hai fatta - disse il velocista ridendo - ora se vuoi puoi reinterpretrare -
- JT, siccome hai scelto di stare dalla parte dei tizi che vanno in giro vestiti come dei clown (Joker si veste meglio) e che si credono tanto fighi ed intelligenti...- fece una pausa e continuò con un sorriso - farti andare in giro vestito normalmente distruggerebbe l'immagine dei super cretini, così io e Wally vogliamo rovinarti l'outfit -
- Sei un pochino troppo di parte ...- commentò Cyborg - Tra l'altro, quella sbagliata -
- No, sono contro quei cretini che non hanno la minima idea di cosa fanno...tutti a parte Lanterna Verde e pochi altri - 
- Lanterna Verde fa il cretino tutto il tempo! -
- Si, ma guida i jet e conosce tutti gli alieni possibili ed immaginabile, quindi è fant----- si bloccò quando si rese conto di stare esagerando - volevo dire...è intelligente - 
- E' il tuo preferito! - Disse BB
- No...-
- Si! Ti abbiamo beccato! -
- Non ho preferenze -
- E se le avessi? Se avessi delle preferenze faresti una piccola scaletta?- Incalzò Jason
- Superman, Lanterna Verde, Batman, Flash, Freccia Verde, Black Canary, Wonder Woman, Captain Marvel -
- Fermi tutti...Batman è al terzo posto?- Chiese Babs
- Se avessi delle preferenze -
- Si, ovvio, ma perché al terzo?-
- Tutto ciò che riguarda il personaggio di Batman è nero, figo e pericoloso - ammise con un sorriso. Poi aggiunse con fastidio -peccato che lui sia un cretino -
- E Superman no?- Replicò Barbara
- Sei stato nella fortezza della solitudine?-
- No -
- Allora non puoi capire -
- Perché Flash è al quarto? Me l'aspettavo più basso - commentò Wally. Gli lanciò uno sguardo interrogativo, poi lo prese per le spalle e con decisione gli ordinò: "parla".
- E' un nostro segreto, mi dispiace -
- Hai segreti che io non conosco con zio Barry? Ha paura di te! Non siete così...così! Ha paura di te, voglio dire!  -
- C'è un motivo -
- Spiegamelo! -
- E' correlato al segreto -
- DAAAAI! - Urlarono i Titans.
- D'accordo! -
- Be'?-
- Batman mi aveva messo in punizione perché avevo hackerato il computer della lega e Flash ha provato a convincerlo a lasciarmi libero. Non c'è riuscito, ma Batman non poteva rimanere a villa Wayne, doveva fermare alcuni crimini ed Alfred non c'era...così...-
- Flash è rimasto con te, oh no...oh no no no no no no - iniziò a dire Wally
- Ovviamente siamo usciti, siamo andati a Central city, abbiamo incontrato captain cold -
- QUINDI!?!-
- Ti ho mai detto che i criminali di Central city sono i più gentili che io abbia mai incontrato?-
- Cosa? Ma di che parli?-
- Sono troppo simpatici, quasi mi dispiace fargli male...- 
- Che hai combinato?- Chiese Jason scioccato
- Ho passato un pomeriggio a girare per la periferia di Central city, facevano le gare di velocità illegali e ...sul serio, la tua città è quella più tecnologica in assoluto -
- Stai nascondendo qualcosa, vai al punto -
- Siccome Batman aveva preso la moto, siamo tornati indietro ed abbiamo preso la Batmobile -
- Oh no...-
- E...abbiamo vinto la corsa, ma Captain Cold e tutti gli altri erano furiosi "perché i novellini non devono vincere" ed ha provato ad ammazzarci ed ha congelato mezza città. Uno ha fatto un tornado ... stupido... -
- Vai avanti -
- Io ho preso Captain cold, mentre Flash doveva pensare a quel tizio - 
- Ok e poi?-
- Ha corso fino a Gotham, poi è tornato indietro, ha tirato un pugno al cretino che è volato contro un muro e poi sulla Batmobile...ed io ho finalmente capito quant'è bello romperla - 
Wally si tirò una manata sulla fronte. 
- E da allora facciamo scherzi a Batman, e ci organizziamo anni ed anni per un momento di gloria -
- Perché non lo fai con me?- Chiese Wally
- Lui è più veloce e siccome ha paura di me non mi contraddice, non mi abbraccia o tocca ogni tre secondi, non ride troppo, non rovina la copertura....oh, e sa passare attraverso le mura senza che gli inizi a sanguinare il naso -
Il rosso lo guardò ferito.
- Scherzavo, semplicemente Batman è più permissivo con lui che con te - disse sorridendo.
- Hai appena elencato tutti i miei difetti...-
- Ne ho elencato uno solo - 
- Non è vero! Perché non mi hai detto che quelle cose ti danno fastidio?-
- Stai scherzando? Le adoro, se non le facessi non saresti tu -
- E quale sarebbe l'unico difetto nominato?-
- " Rovinare la copertura", ma o lo fai tu o lo faccio io perché è noioso -
- Non ti da fastidio che mi sanguini il naso?-
- No! E' divertentissimo! - Wally lo guardò male suscitando le risate del ragazzo.
- Se lo fai ridere sei già a metà dell'opera - commentò BB seccato.
- Cosa? Gelosia?- 
- No, sono anni che proviamo a farlo ridere, BB soprattutto - spiegò Corvina. 
- Con delle battute squallide per caso?- Chiese Wally
- Si ...-
- Non ci vuole niente, osservate - disse il rosso - il mio primo combattimento di allenamento con Black Canary -
Richard e Barbara scoppiarono a ridere come due cretini.
- Basta giocare con le parole -aggiunse sorridendo. Accarezzò la testa al corvino con dolcezza - Mi sento un astro -
Richard non riusciva a smettere di ridere. Wally lo teneva stretto: le braccia circondavano la vita del ragazzo, rivolto verso il rosso, mentre una mano pressata sulla nuca lo costringeva a nascondere il viso nella maglietta del rosso - e se cadete per sbaglio ancora meglio -
- Aw....- commentò Stella sorridendo. Richard sembrava essere tornato il bambino di cui i suoi vecchi amici avevano nostalgia.
- Sei fantastico - sussurrò Wallace scombinandogli i capelli - una domanda: hai preso farmaci?-
- No -
- Quindi sei felice... - sussurrò Wally sorridendo. Gli sollevò il viso per guardare gli occhi azzurri, così pieni di luce, scintillanti, di una tonalità di blu particolare, introvabile. Ci vide il cielo di una giornata di sole, con un leggero venticello che faceva danzare gli alberi. Era un po' che non lo vedeva così - E...e...non ho fatto niente per farlo accadere -
- Che intendi?- Chiese Richard
- Io provo, provo e provo...ti faccio ridere, ma non sei mai felice sul serio. Ci riesco poche volte, studio tutto a tavolino! Come comportarmi, come reagiresti e tutto il resto! Ma... non ho fatto niente questa volta e tu sei ...felice! - 
- Non ho capito se per te va bene o no -
- Certo che mi va bene, solo che... cavoli! - Si arrabbiò, non riuscendo a trovare le parole giuste. - Oh no, ho rovinato tutto e...e...-
Quella rara luce negli occhi del corvino era svanita.
- Sono un emerito cretino - 
- Vorrei contraddirti, ma mentirei - commentò Richard - in che senso " studi tutto a tavolino "?-
- Niente, osservo le tue reazioni, sei un mistero per me -
- E per tutti quelli che mi conoscono - replicò il corvino
- Non per me - si intromise Jason
- Non aiuti - sbottò Richard.
- Ok, ecco....- Il rosso tirò fuori un piccolo taccuino. Il corvino lo prese e lo lesse. Wally diventò paonazzo ed iniziò a cercare scuse su scuse mentre si torturava le mani e batteva la punta del piede a terra - è inquietante...ma funziona il più delle volte... se vuoi lo butto o non lo so -
Le labbra del ragazzo si mossero formando lentamente un sorriso. Gli occhi non si staccavano dalle pagine, mentre le lasciava scorrere con più lentezza.
- Mi dispiace, non volevo spiarti o cose del genere, so che sembra che ti abbia trattato come se fossi un esperimento, ma...funziona l'ottanta percento delle volte ed era un modo per conoscerti meglio -
Il ragazzo non disse nulla, sorrise semplicemente. Andò verso il computer di Batman e recuperò una penna. Sull'ultima pagina scrisse qualcosa - KF, sul serio, non ho mai visto qualcuno...-
- Mi dispiace, non volevo infastidirti, perdonami! - 
- Dicevo - riprese il discorso sorridendo -non ho mai visto qualcuno impegnarsi così tanto per farmi felice -
- Cosa? E' la cosa più inquietante che si possa fare! - Sbottò Barbara
- Tu definisci gli alieni inquietanti: Stella è fantastica, ed hai visto Megan nella sua vera forma? E Menhunter?! - Jason rise, facendogli capire che doveva calmarsi - cioè, volevo dire.... - 
- Dick, tu definisci "fantastico" metà delle cose o persone nuove o particolari che vedi - replicò la ragazza.
- . . . DETTAGLI! - 
- Aggiungilo nel taccuino, Wally - disse la ragazza ridendo.
- Amica Batgirl, basta - sbottò Stella - lasciali stare -
- Wally, non mi viene in mente un aggettivo adatto per descriverlo, ma è una cosa più che fantastica - Il rosso sorrise. Richard gli ridiede l'oggetto con calma. Stava sorridendo imbarazzato, era come se avesse ricevuto un complimento per la prima volta - ti ho aggiustato un po' di cose, spero che vada bene -
Il rosso sorrise. Prese il taccuino, ma non trovò niente di strano scorrendo le pagine - Che hai corretto?-
- Guarda l'ultima pagina -

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Capitolo 52
*** I stay here ***


Il velocista fece come gli era stato detto. Quando arrivò all'ultima pagina, rimase basito a causa di ciò che aveva letto.
- Che c'è scritto?- Chiese BB. Si trasformò in scimmia e si arrampicò sulla spalla del rosso per leggere. Gli altri a modo loro, si avvicinarono per scoprirlo.
Jason rise e diede un pugno amichevole sulla spalla del ragazzo.
- Wally, ti ha scritto l'unica cosa che poteva - disse Babs ridendo.
- " Kid Idiot, non hai bisogno di provare a piacermi " - lesse Corvina.
- " Il tuo miglior amico ed anche il tuo ragazzo " - lesse Wally sorridendo. Si fiondò sul corvino per stritolarlo, lo sollevò da terra e girò su se stesso - awwww.... sei fantastico! - 
- Smetterai di scrivere informazioni?-
- Si, ma terrò il quaderno per la tua "dedica" -
- E pensi di mettermi giù ?-
- Nope - 
- Fallo -
- No - 
- Richard! - Urlò Batman correndo giù per le scale. Richard alzò lo sguardo e spalancò gli occhi. Wally terrorizzato divenne come di pietra e lasciò cadere il ragazzo, e rimase con le braccia tese.
- E' successo qualcosa a Tim? - Chiese Richard cercando di nascondere l'ansia.
- I tagli, li hai visti anche tu ? -
- Si, al Monte Giustizia... -
- Non gli hai detto niente? - Domandò l'uomo pipistrello mettendogli le mani sulle spalle. Wally non si era ancora mosso.
- Ho preferito lasciarlo calmare per oggi e chiederglielo qualche giorno dopo - 
Batman lo guardò sorpreso per un attimo, poi sorrise - starò attento agli oggetti appuntiti -
- Inutile, è pieno. Stai attento a lui, ah...Alfred sa che fare. In ogni caso, sai come e dove trovarmi - disse con serietà. Batman lo lasciò andare - gli incubi non aiutano, se hai insonorizzato la stanza è un guaio -
- No, non è insonorizzata - 
- Allora non ti preoccupare - concluse. Poi, ad un tratto s'incupì - posso fidarmi di te, Bruce? -
Batman lo guardò sorpreso. Aveva sempre dato per scontato la fiducia di Richard, anche se litigavano, si allontanavano, alla fine si volevano bene e si fidavano l'uno dell'altro - Si, questa volta si - dichiarò Batman solennemente. Richard sorrise genuinamente.
- Allora noi possiamo andare - disse Richard
- No, tu rimani. Sono giunto ad un accordo con la Lega e ti riguarda - 
- Cioè? -
- Farai un controllo "mentale" con Menhunter e poi sarai libero di andare, se vorrai non ti contatteremo più - 
- Che tipo di controllo "mentale"? - Domandò Richard con ansia crescente. 
- Mi ha detto che sei cambiato. Non cresciuto negli anni...ma, sei cambiato in queste settimane e non gli piace. Sente qualcosa di anomalo, in senso negativo, quando ti sta vicino. Un disordine o uno squilibrio che prima non c'era -  spiegò il super eroe con dolcezza, cercando di non allarmarlo troppo.
- Un disordine? -
- Tu non hai notato niente? - Domandò Bruce
- Certo che si - rispose Richard con non chalance, mentre si allontanava dagli altri per arrivare su una piattaforma sospesa nel nulla, dove Batman lasciava di solito la macchina. 
- E quando pensavi di dirlo? -
- Più o meno mai - replicò, avvicinandosi al bordo per guardare giù.
- Perché? -
- E' una cosa che devo risolvere da solo -
- Spiegati meglio - ordinò Batman
- Non posso -
- Va bene, però ora, vieni qui - ordinò Batman - le tue armi sono in un posto che conosce solo Superman, inutile cercarle -
- Superman? - Ripeté il ragazzo pensieroso.
- Si, lui - 
- Perché proprio lui? -
- Troppo stupido perché tu possa capirlo - spiegò Batman con voce atona. Richard sorrise e decise di tornare dal velocista, ancora teso a causa della comparsa improvvisa di Bruce Wayne.
Gli prese la mano e lo scosse un po'- KF, lo sapeva -
- E non ti ha detto niente? -
- Non oserei mai intromettermi nella sua vita amorosa. E poi, conoscendo i suoi precedenti "partner", tu sei un angelo-
- Che intendi? - Domandò Wally 
- Di solito ha un debole per i pessimi elementi o mercenari o... assassini o criminali fuori di testa o evasi di Arkham o...-
- Hanno capito -  lo interruppe Richard
- O serial killer ricercati, oppure ricercati e basta, oppure...-
- Ok, Bruce, ora basta! -
- Quindi, sono il suo primo e unico bravo ragazzo -
- Si - 
Richard aveva le guance imporporate dall'imbarazzo.
Wally lo lasciò ed in un attimo sparì, lasciando dietro di se una scia multicolore.
Barbara mise le mani sulle spalle del fratello per consolarlo - Bruce, ti pare giusto? -
- Non ti preoccupare - disse Richard - tornerà, vestito in un modo orribile -
Sentirono una folata di vento e videro una scia colorata. Si voltarono e trovarono il così detto velocista, con un giubbotto in pelle nera e degli occhiali da sole.
- KF, siamo praticamente al buio, è inutile tenere gli occhiali da sole - disse il ragazzo con un sorriso.
- Non mi importa di te e quello che pensi, chiaro?-
- Da vero Bad boy -
- E tu puoi essere il mio "toy boy" -
- KF, io sto sopra. Chiaro? -
- COSA!?! Ma da dove ti vengono queste strane idee! Io sto sopra! -
- Wallace, te lo scordi. Tu, stai sotto! -
- Ragazzi, ne dovete parlare proprio ora davanti a tutti? - Chiese Barbara - e soprattutto davanti a Batman? -
Wally impallidì di colpo.
- Richard - lo chiamò Batman - di sotto ci sono le tue armi - 
- VADO! - Urlò correndo verso il bordo della piattaforma con un sorriso sulle labbra. Quando arrivò sullo strapiombo non esitò a saltare, come tuffandosi: inarcò le braccia, portandole fino ai fianchi ed unì le gambe.
Wally sorrise, felice per il ragazzo. Prima di ritrovarsi incollato al muro, da Batman. 
- B...batman...?!-
- Ti conviene non fargli male, un errore e ti riduco una pietà, chi se ne frega di Berry - 
- S...S...Si, si signore -
- Bene - Lo lasciò cadere. Sentirono un rumore metallico provenire da sotto.
- Richard? Tutto bene? - Lo chiamò Barbara.
Silenzio.
- Richard?! - Urlò il super eroe preoccupato. Non ricevendo risposta si mise a correre.
- Richard? - Wally precedette Batman, ma si dovette fermare proprio prima di saltare. Menhunter volò fino al soffitto della caverna tagliandogli la strada, ad una velocità incredibile, evitando i coltelli che il corvino gli stava lanciando.
- Ma che!?! - Esclamò Jason
- Dick! Smettila! - Ordinò Batman.
Menhunter usò la telecinesi per rompere delle stalattiti rocciose e scagliarle contro il ragazzo che dovette evitarle facendo acrobazie. Spiccò un salto e si appese al bordo della superficie superiore dov'erano gli altri, e si tirò su. I Titans videro le spade incrociate, poste sulla schiena del ragazzo, nei rispettivi foderi, tenuti su da delle cinture di pelle. Sul petto vi erano innumerevoli coltelli da lancio; Un'altra cintura piena di proiettili circondava la vita del corvino, mentre teneva due pistole sui fianchi; intorno alla gamba destra vi era una fascia che reggeva altri coltelli da taglio, particolari e che servivano sicuramente a finire il nemico;
Aveva una maglia a maniche corte rossa adesso, che probabilmente teneva nascosta sotto la felpa. Adesso si vedeva chiaramente quant'era magro in realtà il ragazzo.
- Richard, arrenditi. Lo farai, o con le buone o con le cattive! - Disse l'alieno
- Ti voglio ricordare che sono armato e se la poni così, sappi che non avrò paura di farti male - 
- Basta! - Urlò Batman. Prese il corvino per le spalle e lo tirò indietro - tu calmati, non sei in condizione di combattere -
- Cosa vorresti insinuare? - Replicò il ragazzo con rabbia
- Sei in condizioni di combattere, ma faresti male anche a te stesso, quindi meglio evitare, va bene? -
- Ok, così va meglio -
- Sei calmo? -
Richard annuì.
- Perché hai attaccato Menhunter ? - Domandò Barbara
- Non ho attaccato Menhunter, mi stavo difendendo -
- Tirandogli i coltelli da lancio? - Chiese Cyborg scettico
- Si...? Perché? Voi che avreste fatto? - 
- E' vero, l'ho attaccato io - disse l'alieno
- Perché ? - Chiese Stella Rubia 
- Speravo di prenderlo di sorpresa, ma mi ha sentito e si è riuscito a difendere - 
- Non ha risposto alla mia domanda, signor Menhunter - continuò la tamaraniana
- E' pericoloso -
- Questo lo sappiamo tutti - disse Wally 
- Più di quanto pensi - replicò il marziano - molto più di quanto pensi -
- Che intendi? - Chiese Corvina
- Se ci pensi, Iad ha fatto esperimenti su di lui, esperimenti a livello celebrale. Molti hanno avuto successo, confermi Richard? -
- Confermo -
Menhunter mutò la propria mano in una lama e la puntò contro il petto del ragazzo
- Li ricordi? -. Richard non sembrava per niente intimidito dall'alieno
- No -
- Conosci gli esiti? -
- No -
- Ti interessa conoscerli? -
- Qualcosa mi dice che tu già li sai - disse Richard con un sorriso
- C'è poco da ridere, dopo aver scoperto quello che so,  avrei dovuto ucciderti e basta - 
- Perché non l'hai fatto allora? - Chiese il corvino con curiosità
- Perché voglio capire se sei vero - 
- Io sono vero -
- Ma non provi emozioni vere, giusto? -
- Si...ma...-
- Non ti basta come indizio? -
- Indizio per cosa? -
- J'ohn, basta, lascialo stare. Non è un criminale da interrogare - disse Batman, provando ad allontanare il ragazzo.
- E' tuo figlio, è normale che tu provi a proteggerlo, ma ho i miei doveri -
- Ne parleremo dopo, sicuramente non in sua presenza -
Bruce si ritrovò a terra con una delle lame puntante contro la gola. Richard lo stava guardando malissimo.
- Dick, abbassala -
- Ti dispiace? Io e Menhunter stavamo parlando di cose serie. Non ti hanno mai detto che non si devono interrompere le conversazioni altrui? -
- Dick, ti farà solo male -
- Me ne pentirò dopo - replicò con un sorriso a dir poco sadico, poi si voltò verso il marziano - allora? Stavi dicendo? - 
- La tua missione è uccidere noi ed altri criminali nemici di Iad, e lo farai indipendentemente dalla tua volontà. La tua personalità è stata fatta per ... farti ... apprezzare da noi. Le tue emozioni sono condizionate da ordini prestabiliti, sarai libero solo dopo aver completato la missione, probabilmente non ricorderai nulla -
- Visto? Non ci voleva tanto - disse Richard rivolgendosi al proprio mentore. Allontanò la lama dalla gola dell'eroe e lo lasciò alzare, poi si rivolse all'alieno, cercando di rimanere impassibile - Quanto tempo? -
- Si tratta di giorni - disse l'alieno - Era previsto che succedesse due mesi dopo aver compiuto i sedici anni -
- Oh...interessante -
- Dick? - Lo chiamò il velocista - tutto a posto? -
Il corvino annuì, lanciò uno sguardo alle lame, che brillavano assetate di sangue. 
- Tu hai notato dei cambiamenti in questi giorni - osservò il marziano
- Si, quindi.... - si interruppe, non sapendo più cosa dire, ma aveva capito come sarebbe finita.
- Che intendi fare? - Domandò Jason
- Non ne ho la minima idea - ammise il ragazzo passandosi una mano tra i capelli - e....e...da dove devo iniziare? P...perché salta fuori solo adesso questa cosa? Perché esisto?!  -
- Era il piano perfetto, ce ne saremmo dovuti accorgere tardi - disse Batman - Richard....-
- So cosa va fatto, ma non voglio rompere quella cazzo di promessa e...- Wally lo prese per le spalle cercando di calmarlo, ma il corvino lo scrollò via. Il rosso sospirò e lanciò uno sguardo preoccupato a Barbara che lo incitò con diversi gesti a riprovarci con più insistenza. Wally annuì e lo abbracciò, lo tenne stretto nonostante le proteste fin quando non si calmò.
- J'ohn, io l'ho conosciuto prima di diventare Kid Flash e ti assicuro che da allora...- 
- Tu eri uno dei suoi primi obbiettivi, quelli di preparazione...ma rientravi anche tra gli obbiettivi della missione finale, aveva calcolato cosa saresti diventato. Così il "sistema" è andato in tilt, ed ecco spiegata la sua ossessione per te - spiegò l'alieno. 
Richard provò immediatamente ad allontanarsi dal velocista, che però lo riprese e lo strinse a se con più forza. Il corpo del corvino sembrò cedere, indebolirsi e gravare su quello del rosso.
- Bruce, credo che stia male -
- E' sotto shock, portalo in infermeria. Dagli l'ossigeno e quant'altro... - ordinò l'eroe. Non aveva neanche bisogno di guardarlo, sapeva che suo figlio stava soffrendo terribilmente, ma non poteva farci niente. Aveva provato, ma quel testardo aveva insistito. 
Non voleva guardarlo, quello non era che un fantoccio, non era neanche una persona. Non lo era mai stato, era solo un nemico travestito inconsapevolmente da amico. Solo pensarci gli faceva venire la nausea....e Tim? Era anche lui così?
Wally prese un braccio del corvino e se lo mise sulle spalle, tenendolo con una mano, mentre con l'altra circondava la sua vita, per accompagnarlo di sopra.
- Bruce, è tuo figlio. Adottato, ma fa lo stesso - gli ricordò il marziano.
- Non è neanche una persona, come fa ad essere mio figlio? - 
- Bruce, ricorda che per lui quello che prova è reale, anche se è costruito -
- Non ci riesco -
- Devi! Fallo per lui - si intromise Corvina.
Bruce la guardò male, facendola tacere.
- Bruce? - Lo chiamò il corvino.
L'uomo non si voltò nemmeno a guardarlo, strinse i pugni e lo ignorò.
- Lasciami stare Wally - disse il ragazzo in un sospiro, allontanando il rosso. Lanciò uno sguardo al super eroe, poi con un candido sorriso aggiunse - sto bene -
- Non è vero, e lo sai -
La mano del corvino raggiunse la cintura che reggeva i pugnali, ne recuperò uno ed iniziò a giocarci indeciso.
- Che vuoi fare con quello? -
- Cosa pensi che ci voglia fare? -
- Non è necessario -
- Lo è -
- Troveremo un'altra soluzione -
- Non c'è -
- Non puoi saperlo -
- Quando lo scoprirò sarà troppo tardi, quindi...Hei, alla fine rimango qui con te, come volevi....mi dispiace -
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
- NO! -
 
 
 
 
 
 
 
 

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