Love Me Like You Do.

di _Whatshername_Idiot_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Let's Go To The Beach. ***
Capitolo 2: *** Neighbours. ***
Capitolo 3: *** Blue Corner. ***
Capitolo 4: *** Dinner With Neighbours. ***
Capitolo 5: *** Do You Wanna Be A Friend Of Mine? ***
Capitolo 6: *** Just Feel Better. ***
Capitolo 7: *** I'm Sorry. ***
Capitolo 8: *** Missing You.- Parte I ***
Capitolo 9: *** Missing You.- Parte II ***
Capitolo 10: *** Little Life Changes. ***
Capitolo 11: *** Surprise! ***



Capitolo 1
*** Prologo: Let's Go To The Beach. ***


Love Me Like You Do.

 

1. Prologo: Let’s Go To The Beach.




“Emily Jennifer Courtyard adesso tu esci da questo bagno e vieni con me in spiaggia, okay?”- urlò Shania, bussando violentemente alla porta del bagno.
“E se dovessimo incontrare Michael?”- ribatté Emily con un pizzico di timore.
L’amica venne colta di sorpresa e per un attimo ci fu un imbarazzante silenzio, finché non obiettò alterata -“Scusa, ma fammi capire, tu non dovresti più uscire di casa perché potresti incontrare Clifford?”
“Shania, sai bene come sono..”- si lamentò la bionda, la quale non riuscì neanche a finire la frase perché venne interrotta dall’amica -“Emily, ascoltami bene, James ha creato questo casino tirandoti in mezzo, tu non devi vergognarti di niente! Non è giusto che tu paghi le conseguenze di una cosa inventata dagli altri. Sappi che se ti mostrerai ancora così imbarazzata a causa di questa storia, Clifford comincerà a sospettare qualcosa e credimi, sappiamo entrambe che non è molto sveglio ma prima o poi ci arriverà..”- protestò la mora.
Era sincera, il suo tono da rabbioso era diventato calmo.

Non voleva che Michael venisse a sapere che Emily era ancora follemente innamorata di lui, se non fosse stato per quell’idiota di James sarebbe andato tutto bene ma come al solito aveva dovuto mettersi in mezzo e andare a sparlare della cotta di Emily. Per fortuna sembrava che Michael non credesse a tutta questa storia, però, se Emily avesse continuato a mostrarsi così vulnerabile davanti a questa situazione, di sicuro, Michael avrebbe capito tutto prima o poi.

“Shania, hai vinto!”- annunciò Emily aprendo la porta del bagno -“Andiamo in spiaggia, dai.”- aggiunse sorridendo.
“Finalmente!”- esultò la mora alzando le braccia al cielo.

*****
Nonostante l’estate stesse finendo, c’era molta gente in spiaggia, così le due amiche si spinsero in un luogo conosciuto solo da pochi abitanti di Sydney. Stesero i teli da mare e si sedettero sulla riva, bagnandosi i piedi.
Emily adorava sentire la sabbia sotto i piedi, le dava la sensazione di camminare su una nuvola e adorava l’odore del mare, per lei era come respirare la libertà.
“Questa era la migliore onda che io abbia mai cavalcato!”- gridò divertito qualcuno alla destra delle due amiche, le quali si girarono di scatto e la sorpresa, soprattutto per Emily, fu sconvolgente, si trattava di un ragazzo dai capelli blu, noto anche come Michael Clifford.

“Oh no!”- sbuffò Emily, torturandosi le mani.

“Tranquilla.”- le sussurrò l’amica, facendole l’occhiolino.

“Ah! Emi, Shania!”- esclamò Michael, dirigendosi verso le due amiche.

“Shania, promettimi che non mi lascerai sola con Michael, come al solito.”- piagnucolò la bionda, a bassa voce.

“Ciao Clifford, sai dov’è Ca.. E tu chi sei?”- chiese Shania incuriosita, spostando lo sguardo alle spalle di Michael.
Emily, incuriosita, si girò automaticamente verso il ragazzo: dietro alla figura di Michael apparve un ragazzo biondo, con gli occhi azzurri, quasi delle pietre d’acqua marina e un piercing al labbro inferiore.

“Ragazze, lui è Luke, un mio amico, che è appena diventato il cantante dei 5 Seconds Of Summer!”- annunciò, soddisfatto, Michael.

“Oh, alla fine avete trovato un cantante, visto!”- esultò la mora -“Comunque io sono Shania, piacere.”- aggiunse la ragazza stringendo la mano del biondo.

“Luke, piacere mio.”- il ragazzo sorrise, facendo spuntare due adorabili fossette.

“E lei è Emily!”- disse Michael, indicando la bionda.
In quel preciso istante Emily sentì le sue povere guance avvampare, voleva sparire ma si fece coraggio e si presentò a sua volta al biondo -“Piacere, Emily.”- strinse la mano del biondo, unendo le labbra in un sorriso tirato.

“Luke, piacere mio.”- ripeté il ragazzo, sorridendo.

Emily alzò lo sguardo, incrociando quello di Luke, mentre sentiva quello di Michael, di sguardo, bruciarle addosso ma non le importava molto, era concentrata su Luke, voleva conoscerlo meglio, non sapeva perché: forse voleva in tutti i modi togliersi Michael dalla testa o magari era semplicemente curiosità.

“Luke Michael, venite?”- squillò la voce di Calum in lontananza.

“Arriviamo!”- gridarono a loro volta i due ragazzi.

“Beh ragazze, dobbiamo lasciarvi, magari potremmo organizzarci qualche volta per uscire insieme. Ci si vede.”- propose Michael, allontanandosi sempre più, con Luke.

*****
“Allora, come ti è sembrato Luke?”- chiese speranzosa, Shania.

“È un bel ragazzo..”- ammise l’altra.

“Ma..”- gesticolò la mora, cercando di incitare Emily a finire la frase.

“Ma non è Michael, cazzo Shania!”- sbottò la bionda, coprendosi il viso con le mani.

“Scusa Emi, voglio solo aiutarti a voltare pagina, è da troppo tempo che corri dietro a lui.. Ormai è finita..”- disse Shania, posando una mano sulla spalla dell’amica.

“Lo so e hai ragione ma non ce la faccio..”- confessò la biondina, gesticolando esasperata -“Voglio togliermelo dalla testa ma più voglio dimenticarlo, più non faccio altro che pensare a lui.”- aggiunse in un sussurro.
A Shania, in quell’istante, venne voglia di dare una bella lezione a James: le acque si erano finalmente calmate tra Emily e Michael: lei aveva accettato il fatto che lui non l’amasse più e aveva voltato pagina poi, però, era arrivato James ed era a causa sua se Emily stava così.

“Hey, io ti aiuterò a voltare pagina, sono o non sono la tua migliore amica?”- disse Shania abbracciandola la bionda.




||MY SPACE.||

Ciao a tutti!
Questa è la mia prima storia scritta completamente da me, quindi vi chiedo di non essere cattivi!
Comunque, parlando della storia, com’è quest’inizio? Vi piace? Avete dei suggerimenti? Fatemi sapere!
Più avanti si capirà meglio cos’è successo tra James, Emily e Michael.
Grazie per aver letto questo capitolo.  :)
Scusate per eventuali errori grammaticali!
Alla prossima, e auguri per domani, buona festa della donna a tutte! :)


Baci,

_Whatshername_Idiot_ xx

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Capitolo 2
*** Neighbours. ***


Love Me Like You Do.
 

                                                         2.Neighbours.

We meet the people we're supposed to, 
when the time is just right.


-Alyson Noel

 

 


 
“Emily, tesoro, svegliati!”- implorò Ambra, per l’ennesima volta.

“Aspetta mamma, ci penso io!”- disse Ashton, si avvicinò cautamente a sua sorella, ancora addormentata e gridò -“Emily, svegliati, è da vent’anni che ti stiamo chiamando!”- scuotendo la spalla della bionda, la quale aprì gli occhi di scatto, terrorizzata.

“Buongiorno anche a voi!”- sbuffò la ragazza, alzandosi velocemente dal letto per poi prendere un cambio di vestiti dall’armadio e dirigersi verso il bagno. 

“Vado a fare colazione, non metterci troppo che devo prepararmi anch’io.”- spiegò Ashton, puntando l’indice contro Emily.

“No, tranquillo.”


“Bagno libero.”- annunciò la ragazza, dando un colpo sulla spalla di Ashton.

“Okay, grazie. Vado a prepararmi.”- il ragazzo si alzò  e salì le scale.

“Allora, tesoro, pronta per iniziare la scuola?”- domandò Ambra.

“Domanda di riserva?”- ribatté Emily nervosa.

“Dai, Emi, non sei felice di rivedere i tuoi compagni?”

“Mamma, per favore..”- obiettò seccata.

Al solo pensiero di rivedere quegli idioti dei suoi compagni sentiva un nodo allo stomaco. Non li sopportava, specialmente James, che era sempre pronto a darle fastidio. James era come un uragano: metteva disordine nella vita di chiunque. Emily non accettava questa libertà che lui, ogni volta, si prendeva. Era invadente, voleva sapere tutto di tutti e se c’era una cosa che Emily non sopportava, era proprio l’indiscrezione della gente, soprattutto l’indiscrezione di James. 

“Comunque tieniti libera per venerdì, ho invitato a cena i nuovi vicini di casa.”- sorrise Ambra.

“Eccomi!”- urlò Ashton, scendendo le scale velocemente.

La bionda si diresse verso la porta di casa con lo zaino in spalla e, insieme a suo fratello, salutò la madre.
Appena misero piede fuori di casa, entrambi, si voltarono verso l’Harbour Bridge, un’icona di Sydney: era illuminato dalla luce del sole che, battendo sulla sua corazza di ferro, provocava forti scintillii e ciò lo faceva sembrare davvero prezioso.

“È veramente bello!”- esclamò Ashton, quasi incantato.

“L’Harbour Bridge è sempre bello.”- replicò la sorella, alzando un indice in aria.

***** 
La campanella suonò, così i ragazzi entrarono a scuola ripopolando l’edificio, dopo un mese e mezzo.

"Ciao ragazzi, ci vediamo dopo."- Emily salutò i suoi amici e si diresse verso il suo armadietto, dove depositò il materiale inutile per poi avviarsi verso la sua classe.
Il corridoio che portava verso la sua aula era vuoto, ad un certo punto, però, la ragazza sentì i passi di qualcuno farsi sempre più vicini, più veloci. Non fece in tempo a voltarsi che la persona dietro di lei la investì.

"Tranquillo, non mi sono fatta niente!"- sputò la ragazza, raccogliendo i libri da terra, si rialzò e andò in classe.
Appena entrò, sentì tutti gli sguardi dei suoi compagni bruciarle addosso: era in ritardo.

“Courtyard, le sembra questa l’ora di arrivare?”- tuonò severa la Smith.

“Scusi professoressa, c’è stato un imprevisto.”- si giustificò, Emily, dirigendosi infondo all’aula, dov’erano rimasti due banchi liberi.

“Allora, vi stavo dicendo miei cari studenti, che da oggi avrete un compagno nuovo!”- annunciò la professoressa -“Si chiama Luke Hemmings.”. Detto ciò, la Smith, si girò verso la porta dell’aula e fece cenno di entrare -“Dai Luke, non fare il timido!”
In quel preciso istante, a Emily, e a tutto il resto della classe, balenò davanti agli occhi la figura di Luke.
La bionda osservò com’era vestito, e ripensò al ragazzo che l’aveva fatta cadere nel corridoio: era Luke, ne era sicura. 

“Ragazzi, sapete cosa succede quando arriva uno studente nuovo, no?”- asserì la Smith -“Gli si assegna un tutor per tutto l’anno! Qualcuno vuole offrirsi?”- non diede neanche il tempo di rispondere che subito aggiunse -"Va bene, vorrà dire che si farà come al solito."

Si sedette alla cattedra, mentre Luke aspettava in piedi vicino ad essa; la Smith, intanto, prese il libro di scienze, scelse di nascosto la pagina e lo aprì, facendo finta che si trattasse di una scelta ‘casuale’. 

“Pagina 23, 2+3? Cinque, e il numero cinque è..”- scorse l’indice sul registro -“Courtyard!”- gracchiò, lanciando un’occhiata alla ragazza.
Aveva sempre odiato Emily senza neanche un motivo preciso.

“Bene Hemmings, può andare a sedersi vicino alla sua tutor.” -indicò il banco vuoto vicino a Emily, fingendo un sorriso -"Ah, per qualsiasi cosa chieda pure a lei."
 
***** 
La bionda uscì svelta da scuola, ancora arrabbiata con Luke. 

“Emily, Emily!”- il ragazzo continuava a chiamarla, ma lei non gli dava ascolto -“Scusami per stamattina..”- riuscì a fermarla, prendendola per il polso.
Emily c’era rimasta un po' male per quello che era successo nel corridoio.

“Okay, scuse accettate, ora lasciami andare.”- protestò, impassibile.

“Allora, come posso rimediare?”- chiese il biondo, leggermente confuso.

“Prova a stare un po' zitto, funziona.”

“Dove abiti?”- chiese il ragazzo dopo qualche minuto di silenzio.

“Berkeley Street, perché?”

“Perché allora siamo arrivati!”- annunciò Luke, puntando l’indice verso il cartello che indicava la via.

“No, sono.”- puntualizzò la ragazza.

“Invece no, io abito lì.”- obiettò il biondo, indicando una villetta gialla, circondata da un ampio giardino.

“Come? Io abito nella villa bianca, a destra..”- sbuffò la ragazza.

La prima cosa che le venne in mente fu la cena di cui sua madre le aveva parlato quella stessa mattina, e a cui lei non aveva dato molto peso.. Chi poteva immaginare che si trattasse di Luke?
Durante l’ultima settimana, aveva sentito che presto avrebbe avuto dei nuovi vicini ma non immaginava di certo che potessero essere Luke e la sua famiglia; ciò significava che, oltre a doverlo sopportare come compagno di banco, doveva anche sopportarlo come vicino di casa e come ospite alle cene che sua madre organizzava tra vicini, cioè quasi ogni fine settimana.

“Beh, ci si vede vicina.”- disse Luke con tono divertito, mentre si dirigeva verso casa sua.

 
 
 
||MY SPACE.||
 
Hey! 
Che ne dite di questo capitolo? Vi piace? Luke e Emily ora sono vicini di casa.. Cosa succederà?
Luke comincia ad  assumere importanza nella storia: viene affidato alla nostra Emily, a scuola, e in più è anche il suo vicino di casa! 
Arrivano anche Ashton, che è il fratello della nostra protagonista, e Ambra che è la madre. 

Vorrei ringraziare irreplacehood e Follow The Sun per aver recensito; poi vorrei ringraziare BarbieHemmings, per aver aggiunto la storia alle preferite, e eldercloackstone99 per aver inserito la storia alle seguite.

Mi scuso per eventuali errori grammaticali.

Grazie per aver letto questo capitolo! :)

Alla prossima,

_Whatshername_Idiot_ xx

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Capitolo 3
*** Blue Corner. ***


Per favore, leggete anche  il mispazio autrice, grazie in anticipo!

 

Love Me Like You Do.

3.Blue Corner.

 

I think- I think when it's all over,
It just comes back in flashes, you know?
It's like a kaleidoscope of memories.
It just all comes back. But he never does.
I think part of me knew the second I saw him that this would happen.
It's not really anything he said or anything he did,
It was the feeling that came along with it.
And the crazy thing is I don't know if I'm ever gonna feel that way again.


(I Knew You Were A Trouble, Parte Parlata- Taylor Swift)



“Emily, muoviti!”- urlò, nervoso, Ashton.

“Eccomi!”- la ragazza uscì dalla porta di casa e i due s’incamminarono verso scuola, ma d’un tratto una voce li fermò.

“Hey Emily!”- la ragazza si girò, nonostante avesse già capito chi stesse urlando il suo nome.

“Buongiorno Luke!”- disse la bionda con un finto tono sorpreso. Lanciò subito un’occhiata al fratello, il quale stava sorridendo sotto i baffi, complottando le idee più strane riguardo a chi potesse essere quel ragazzo; così Emily si affrettò a fare le presentazioni.

“Ashton, lui è Luke, un mio nuovo compagno di classe.”- disse la ragazza al fratello -”Luke, lui è Ashton, mio fratello.”- si rivolse al biondo.

*****
L’ora di biologia era appena iniziata e Emily non poté fare a meno di desiderare che finisse il più presto possibile: le materie scientifiche non le sopportava. Una bidella, però, interruppe subito la lezione bussando alla porta -“Buongiorno professoressa Smith!”- sorrise -“mi scusi, ma avrei dei ragazzi della 4°D da dividere.”
Appena Emily sentì 4°D si fece prendere dall’agitazione, la guance avvamparono sempre di più, gli occhi continuamente in movimento e le mani cominciarono a tremare.

“Emi, tutto okay?”- chiese Luke, il quale era seduto vicino a lei.

“Sì, certo, tutto okay.”- sorrise la ragazza, facendo un respiro profondo.

“Va bene, li faccia entrare, ma solo 3.”- acconsentì la Smith.

I ragazzi entrarono e tra quelli, oltre ad esserci Shania, c’era anche Michael.
Alla vista del ragazzo, James, lanciò un'occhiata divertita a Emily ma la ragazza sorrise a sua volta, facendo finta di niente, nonostante avesse le guance ancora un po’ rosse: aveva deciso di seguire il consiglio di Shania.
James fu stupito dalla reazione della bionda, insomma, era sempre terrorizzata da lui, dalle sue occhiatacce e i suoi sorrisini divertiti, e ora cosa fa? Sorride tranquilla, come se nulla fosse. 
Michael e Diana si sedettero davanti a Luke e Emily, mentre Shania si sedette ad un banco libero in prima fila.

“Vi è andata bene ragazzi,”- disse la Smith, sorridendo acida -“ci sono molti assenti oggi.”

Detto ciò, la lezione riprese: Emily faceva già fatica a concentrarsi, in più Michael si era seduto davanti a lei con Diana, e questo le dava molto fastidio; ma cercò di ignorare i due: era consapevole che James l’avrebbe tenuta sotto tiro, e non voleva di certo dargli la soddisfazione di prenderla in giro un’altra volta ancora.
Il suo sguardo cadde, però, su Michael appena James uscì dalla classe per andare in bagno; al contrario di ciò che pensava Emily, Michael non stava facendo gli occhi dolci a Diana, anzi, stava disegnando su quel quaderno, quello che, persino quando erano fidanzati, lei non poteva toccare, solo lui sapeva cosa contenesse. 
La bionda accennò un sorriso, frutto dei ricordi suscitati da quel quaderno, e contemplò il ragazzo per un istante, aveva la fronte corrugata, gli occhi che brillavano e a volte si fermava, accennando alcuni dei suoi soliti sorrisini soddisfatti.

*****
“Emily!”- urlò Calum, raggiungendola.

“Cal, da quanto tempo!”- esclamò la ragazza, abbracciandolo.

“Mi sei mancata tanto, lo sai?”

“Anche tu.”- disse Emily, sciogliendo l’abbraccio -“Che cosa mi racconti?”- chiese curiosa la ragazza, avvicinandosi al suo armadietto.

“Niente di che.. Sai, ho visto Diana, prima, è bellissima.”- confessò il ragazzo, con aria sognante.

 

Sentendo quella frase, Emily, fu sconvolta: Diana non le era mai piaciuta, era la solita cheerleader stupida che cambiava ragazzo come cambiarsi un paio di mutande; e poi c’era Shania, come poteva dirle che a Calum piaceva Diana?

“Cal, non odiarmi ma devo dire la mia, secondo me, Diana non è la ragazza giusta per te.. è superficiale e cambia ragazzo come cambiarsi un paio di mutande e non voglio che ti ferisca.”

“Tranquilla, non ti devi preoccupare per me, so badare a me stesso.”- obiettò il ragazzo, appoggiando una mano sulla spalla di Emily.


“Invece io mi preoccupo, sei il mio migliore amico, come potrei non farlo?”

Il moro sorrise, per poi cambiare discorso -“Comunque, Mikey mi ha detto che ha lasciato il suo quaderno in classe da te, non è che l’hai visto?”

“Ehm.. No, non ho visto niente io.. Mi dispiace.”- ribatté la ragazza, scuotendo la testa.

“Emily, qualcosa mi dice non me la racconti giusta..” disse Calum, ridendo.

“E va bene!”- sbuffò la bionda, prendendo dalla borsa il quaderno -“l’ho preso io.”- ammise, sventolandolo.

“Emily, è di Mikey, non sei autorizzata a leggere cosa c’è scritto. Dai, dallo a me che glielo riporto.”- spiegò Calum, tendendo una mano verso la ragazza.

“Calum, ti prego, voglio solamente dare un’occhiata..!”- implorò Emily, rimettendo il quaderno in borsa.

“Ma allora non hai ancora letto niente?”- strabuzzò gli occhi, speranzoso.

“No, non ne ho avuto l'occasione, perché?”

“Emily Jennifer Courtyard consegnami, subito quel quaderno.”- quasi urlò.

“Okay, okay, datti una calmata però!”- sbuffò Emily, restituendo il quaderno a Calum.

 

*****
Erano quasi le cinque di pomeriggio e per fortuna Emily aveva già finito i compiti, così decise di guardare la tv e rilassarsi un po' ma più cercava di non pensare troppo a Michael e più lo pensava.

'È sempre così!' pensò fra sé e sé.

Lo sapeva che una relazione sarebbe stata una cosa difficile ma lei e Michael avevano davvero fatto fatica a tenere in piedi la loro relazione e continuava a chiedersi perché, insomma per quanto le circostanze possano essere sfavorevoli se c'è l'amore una relazione va avanti. L'amore, ecco cosa probabilmente non c'era, ma non da parte sua, da parte di Michael. Lui confondeva l'amare con il piacere. Se ti piace una persona non vuole per forza dire che la ami.

E ora tutto le tornava in mente, come un caleidoscopio di ricordi, ma non lui. Lui non sarebbe mai tornato. Una parte di Emily lo sapeva dal primo secondo in cui lo vide che sarebbe successo. Non è realmente qualcosa che lui aveva detto o fatto, fu la sensazione che percepì. E la cosa strana è che non sa nemmeno se sentirà mai ancora una cosa del genere.

Era meglio se non pensava troppo, già lei pensava sempre troppo. Glielo diceva sempre Ambra. In quell'istante qualcuno suonò il campanello, come se avesse sentito Emily in difficoltà persa nei suoi pensieri. Così Emily si alzò e andò ad aprire la porta ringraziando il tempismo perfetto di quella persona.

“Shania?!”- esclamò stupita.

“Ciao! Ah perfetto, vedo che sei già pronta, andiamo?”- gesticolò, l’amica.

“Dove, scusa?”- chiese Emily, abbastanza confusa.

“Al Blue Corner!”- disse ovvia l'amica -“Oggi i ragazzi si esibiranno per la prima volta e noi siamo loro amiche e dobbiamo sostenerli.”- continuò, mostrando un sorriso a trentadue denti.

“Ma Shania, io vorrei..”- la bionda provò a giustificarsi, ma venne subito interrotta dall'altra -“Non farti pregare, Courtyard!”- ribatté, puntando l'indice contro la ragazza.

“Ugh! Va bene, andiamo.”- acconsentì Emily, chiudendo la porta di casa. 

*****
Arrivate al Blue Corner, le due ragazze si sedettero ad un tavolo, mentre i loro amici stavano suonando.
Emily guardò subito Michael, il quale la salutò con un cenno della mano.

“Ragazze!”- esclamò Sarah, dirigendosi verso le due amiche.

“Hey Sarah!”- la salutò, Emily.

“Shania, lei è Sarah la fidanzata di Ash, Sarah lei  è Shania, la mia migliore amica.”- disse Emily.

“Piacere!”- esclamò Shania.

“Piacere mio.”- sorrise Sarah.

“Volete qualcosa da bere?”- chiese Emily, alzandosi.

“No, io niente grazie.”- rispose Sarah, sedendosi.

“Io sì, un Purple Rain, grazie.”- replicò, invece, Shania.

Emily si avviò verso il bancone, ordinò i due cocktail e si sedette su uno sgabello, aspettando.
Ad un tratto qualcuno le coprì gli occhi -“Chi sono?”- le chiese con voce camuffata.


“Ehm.. Non saprei..”- ammise, confusa, la ragazza; finché non sentì una risata, quella risata che avrebbe riconosciuto tra miliardi, di risate -“Michael?”- chiese dubbiosa, sorridendo.

“Indovinato!”- esclamò il ragazzo, facendo girare lo sgabello, in modo da vedere Emily in faccia.



||MY SPACE||

Ciao a tutti! :) 
Prima di tutto mi scuso per l'enorme ritardo, scusatemi, davvero, è che la scuola porta via tanto tempo.
Allora, che ne dite di questo capitolo? Vi piace? Finalmente Calum entra in gioco! E che dire di Michael? Cosa ci sarà scritto su quel quaderno? Non dimenticatelo, lo ritroverete più avanti.

Volevo ringraziare beckyssmileRebelOnFire_x, e  RossanaJBiebs per aver aggiunto la storia alle preferite; Holly406, e Ilovepizzand5sos per aver aggiunto la storia alle ricordate; bemylou Madam Morgana per aver aggiunto la storia alle seguite. Ringrazio anche Follow The SunIlovepizzand5sos e Madam Morgana per aver recensito. Grazie mille a tutte quante! :)

Anyway, avete Twitter? Io l'ho installato da un paio di settimane, mi chiamo @_whatshername_x voi? (ricambio)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, comunque fatemi sapere che ne pensate, per favore, ci tengo. c:
Chiedo scusa per eventuali errori grammaticali! 
Alla prossima!

Baci,

_Whatshername_Idiot_ xx

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Capitolo 4
*** Dinner With Neighbours. ***


Scusate se rompo, però vorrei che leggeste il mio spazio autrice, è molto importante per me. Grazie e buona lettura!                                                                              


Love Me Like You Do.

                                               

                                                                                            4.Dinner With Neighbours.


"Devo chiederti una cosa importante.."- il sorriso raggiante e gli occhi brillanti del ragazzo si trasformarono in un’espressione seria, mentre il cervello di Emily non sapeva più cosa pensare: che cosa c’era di importante?

"Certo, dimmi pure."- acconsentì la ragazza. Era curiosa ma anche un po’ preoccupata.

"Vedi, so che può sembrare una cosa scema ma per me.."

"Mikey, non girarci intorno, cosa mi devi chiedere?"- non lo chiamava più in quel modo da un’eternità.

"Okay, hai per caso dato un'occhiatina al mio quaderno? Ti prego, sii sincera."- supplicò il ragazzo, con uno sguardo da cucciolo. In quel preciso momento, Emily, avrebbe voluto abbracciarlo.

"No, perché?"- chiese la bionda, mentre le sue gote diventavano sempre più rosee.

"Cal mi ha detto che ce l’avevi tu.."

"Sì, è vero, ma tranquillo non ho letto niente, anzi, ho incontrato Cal proprio mentre ti stavo cercando per restituirtelo."- in effetti era vero, solamente non aveva precisato che voleva dare un’occhiata, prima di restituirglielo.

"Ah okay, scusami, è solo che ci tengo molto a quel quaderno e quindi non voglio che qualcuno lo sfogli."- spiegò Michael, grattandosi nervosamente la nuca.

"Sì, mi ricordo perfettamente."- sottolineò la ragazza, leggermente imbarazzata -"Comunque stai bene con i capelli neri."- farfugliò, cercando di cambiare discorso.

"Grazie."- sorrise il ragazzo, arrossendo.

"I drink sono pronti."- comunicò una voce alle spalle di Emily.

"Ah, grazie Jessica!"- esclamò la ragazza voltandosi e prendendo le bevande -"Mikey, ora devo andare, ci si vede."- disse, tenendo lo sguardo fisso sui bicchieri.

"Mikey?"- ripeté il ragazzo, confuso. Emily si girò di scatto, rischiando di rovesciare i drink, pensando di aver detto qualcosa di male.    

"C’è qualcosa che non va?"

"No, è solo che non mi chiamavi “Mikey” da un po’ di tempo e avevo dimenticato quanto mi piacesse.."- sorrise appena -"Beh, ci si vede.."- ribadì il ragazzo, agitando appena la mano -"Piccola."- aggiunse.

Emily si precipitò verso il tavolo, dov’erano sedute le sue amiche, mentre una fitta si impossessava del suo cuore: sentirsi chiamare “piccola” così, da un momento all’altro, da Michael era uno sbalzo troppo forte per il suo cuore, non la chiamava più così da un anno ormai.

"Questo è per te"- disse la bionda, rivolgendosi a Shania e appoggiando il bicchiere sul tavolo -"e questo è per me."- aggiunse, sedendosi.

"Sarah, sicura di non voler niente?"

"No, grazie Emi. Anzi ora vi lascio un attimo da sole, devo andare da Ash."- spiegò la ragazza, incamminandosi verso Ashton.

"Io vado un attimo fuori a prendere una boccata d'aria."- asserì Emily, dirigendosi fuori dal locale, mentre Shania si lamentava di rimanere sempre sola.


Chiuse la porta alle sue spalle ed estrasse un pacchetto di sigarette dalla tasca posteriore dei jeans neri, prese una sigaretta e la portò alla bocca, per poi accenderla: era troppo nervosa, ne aveva bisogno.

"Fumi?!"- esclamò incredulo Luke, spuntando alle spalle di Emily.

"Oddio Luke, sei tu! Mi hai spaventata."- quasi urlò.

"Fumi da tanto?"- ribadì il biondo, ignorando la ragazza.  

"Ciao anche a te!"- esordì ironica -"Comunque no, non fumo da molto saranno circa cinque mesi."

"Ah, e se posso chiedere, perché fumi?"- chiese, sempre più curioso.


"Per il nervoso, non fumo abitualmente, fumo solamente quando sono nervosa."- spiegò, un po' irritata da tutte quelle domande.

"Mh, cos’è successo?"- domandò, Luke, inarcando un sopracciglio.

Emily si voltò verso il ragazzo, con l’intenzione di dirgli di farsi i fatti suoi, ma appena incrociò i suoi occhi si sentì trafitta e non ebbe la forza di dirgliene quattro, così inventò una scusa, non poteva certo dirgli della conversazione con Michael.

"James, non fa altro che darmi fastidio."

"Beh, fumare non è una buona soluzione."- sputò sincero.

"Perché tu non fumi? Il bad boy più desiderato della scuola non fuma!"- esclamò la bionda, divertita.

"Bad boy?"- ripeté il ragazzo, con espressione interrogativa.

"Sei stato bocciato, hai cambiato due scuole, a scuola frequenti i più popolari e suoni nella band della scuola, più bad boy di così.."- scoppiò a ridere.

"Come fai a sapere tutte queste cosa, scusa?"

"Ci sono molte fonti valide nella nostra scuola."- spiegò, spegnendo la sigaretta.

"Comunque ritenta, non mi hai convinto.."- esordì il biondo, cambiando discorso.   

"In che senso scusa?"

"So che c’è di mezzo Clifford, si vede che tra voi due c’è qualcosa.. Si capisce da come lo guardi, e da come lui guarda te. E se non è così, dimmelo guardandomi negli occhi."- sorrise acidamente, prendendo il viso della ragazza fra le sue grandi mani, mentre le guance di Emily bollivano sempre di più. Avrebbe giurato di poter sentire il sangue percorrere ogni singolo capillare delle sue gote.

"Beh non è vero, questa è una delle solite cazzate inventate da James, Hemmings, sei tu che devi ritentare."- disse la ragazza con voce tremante, puntando i suoi occhi, apparentemente nocciola, in quelli mare del ragazzo. 
Improvvisamente calò un silenzio imbarazzante, finché Luke non prese parola -"Ma che hai fatto? Hai qualcosa di diverso.. Credo, sì i tuoi capelli.. No, no, i tuoi occhi?"

"Emh.. Sì, ho le lenti, i miei occhi sono azzurri in realtà, ma non mi piacciono molto quindi porto le lenti nocciola perché amo gli occhi nocciola, sono profondi e intensi."- spiegò la ragazza.

"Capito, quindi i miei occhi non ti piacciono?"- chiese Luke, deluso.

"No! Mi piacciono molto, i tuoi a volte sono azzurri, a volte blu.. Non come i miei, i miei sono sempre azzurri.."- gesticolò la bionda, liberandosi dalla presa del ragazzo. 
In tutta risposta, Luke, sorrise alla giustificazione della ragazza, creando così un discorso imbarazzante fatto di sguardi e sorrisi, che durò qualche minuto, finché Emily non decise di rientrare nel locale.      

*****
Finalmente venerdì era arrivato e la prima settimana di scuola si era conclusa. Emily e Shania si precipitarono fuori dall'edificio più veloci della luce per cercare i loro amici.

"Ragazze siamo qui!"- le richiamò Calum, sbracciandosi.

"Finalmente! Vi abbiamo cercato dappertutto."- tossì Shania.

"Stavamo pensando di andare in spiaggia sabato, dato che domenica ci esibiamo al Blue Corner."- spiegò il moro entusiasta.    


"Siamo io, Cal, Ash e Sarah per il momento, ma penso che verranno anche Mikey e Diana."- disse Luke.
A quelle parole gli occhi di Emily si spalancarono come se avessero appena visto un fantasma -"Io .. Non lo so.."- rispose dubbiosa.        

"Noi ci siamo, contate pure su di noi!"- esclamò raggiante Shania, avvolgendo un braccio attorno al collo della bionda, la quale le lanciò un'occhiataccia.

"Perfetto!"- esultarono i due ragazzi, soprattutto Calum che aveva lo sguardo fisso su Shania.

"È ora di andare, mia madre si starà chiedendo che fine avrò fatto."- asserì distrattamente Emily, guardando il cellulare -"Andiamo!"- prese per mano Luke, salutando i due amici.

 

*****
"Da quando vuoi andare a casa con me?"

"Ehm.. Ho pensato che.. Siccome abitiamo nella stessa via potremmo andare a casa insieme, tutto qua."

"Non sono deficiente Emi, lo so che l'hai fatto per Calum!"- spiegò Luke, lasciando Emily senza parole.

Vuol dire che a Calum piaceva Shania? Come mai lei non ne sapeva niente? Si sentì un po' ferita perché, comunque, lei era la sua migliore amica, però infondo lo capiva, se lui le avesse confessato i suoi sentimenti per Shania, avrebbe rischiato che lei lo riferisse alla ragazza.   

"Allora non sei così deficiente come pensavo, Hemmings!"- decise di far credere a Luke di averlo fatto per Calum, era meglio non dirgli che  Shania ricambiava i sentimenti del moro.

"E da quando, invece, ti piace tenermi per mano?"- sorrise divertito, il biondo.

"Oh, siamo arrivati! Ci vediamo lunedì, Hemmings."- sbottò, la ragazza.

"No, ci vediamo stasera, vicina!"- rise, per poi entrare in casa.

La cena con i nuovi vicini! Emily si portò una mano sulla fronte, se n'era completamente dimenticata.

***** 
"Emily, tesoro, non è che mi aiuteresti a preparare la cena?"- la voce di Ambra rimbombò in tutta la casa. Aveva una voce dolce e delicata, che le si addiceva perfettamente al suo carattere comprensivo ma nonostante ciò sapeva avere polso, soprattutto con i figli; inoltre era anche una bella donna, con un bel fisico, gli occhi grandi e scuri, i capelli castani, lunghi, e la pelle ambrata.

"Scusa mamma, ma devo prepararmi!"- si giustificò la ragazza, facendo capolino dalle scale.

"Tranquilla, scommetto che Ashton abbia impiegato una vita per prepararsi!"- spiegò la donna, ridendo leggermente.

"Già, stasera esce con Sarah, vero?"- chiese curiosa, Emily.

"Sì."

"Vado a prepararmi!"

"Va bene cara."

 

Finita la doccia, Emily, si precipitò in camera sua per scegliere i vestiti da indossare. Dopo lunghi minuti passati davanti all'armadio aperto, decise di mettere dei jeans neri, una canotta bianca e un paio di vans nere, non voleva essere troppo appariscente. Dopo essersi vestita s'intrufolò in bagno per truccarsi; per mantenere un look semplice, optò per eyeliner e un velo di mascara. Guardò l'orologio, che segnava le 8 pm, decise di rilassarsi un attimo, dato che gli ospiti sarebbero dovuti arrivare alle 8.30 pm. Si buttò a peso morto sul letto e cominciò a pensare a quanto Ashton tenesse a Sarah: ci aveva impiegato due ore e mezza per prepararsi solo per lei, era disposto a vestirsi elegante solo per lei, solo quando veniva lei dava una mano a mettere a posto la casa. Sono piccole cose, ma anche le piccole cose hanno valore, anzi, forse valgono molto di più dei regali tanto desiderati, dei soldi, perché le piccole cose sono quelle fatte con il cuore e ciò le rende la cosa più preziosa.
Come se non bastasse, Sarah, era davvero bellissima con quegli occhi di un azzurro vivace e i capelli mori, mossi, lunghi fino alle spalle, era dolcissima, sempre disponibile, sincera e anche un po' testarda a volte.

"Vorrei avere qualcuno che tenga a me quanto Ash tiene a Sarah."- sussurrò, chiudendo gli occhi.

"Emi, sono arrivati!"- la bionda aprì di scatto gli occhi -"Arrivo!"- urlò per poi scendere di corsa le scale e dirigersi in cucina.

"Salve!"- sorrise timidamente.

"Ciao cara, io sono Frank mentre questa è mia moglie Darcy!"- esclamò il padre di Luke.

"Piacere, Emily."- si presentò la ragazza, stringendo la mano ai coniugi Hemmings.   

"Ciao Emi."- disse Luke, abbracciando la bionda.

"Hey Luke!"- esclamò Emily, un po' sorpresa da quell'abbraccio.
Era uno di quegli abbracci dolci, che ti fanno sentire al sicuro, uno di quegli abbracci che fa sempre piacere ricevere.

La cena andò abbastanza bene, si parlò del più e del meno e Emily scoprì che la famiglia Hemmings, prima di trasferirsi a Sydney per lavoro, viveva a Perth.

"Tesoro, perché non fai vedere la casa a Luke?"- suggerì Joey.
Joey era un padre fantastico, ironico, sempre allegro, sapeva sempre come comportarsi, aveva molto da insegnare, Emily lo stimava molto e si riteneva davvero molto fortunata ad avere lui come padre; inoltre era anche un bell'uomo, non molto alto, magro, con i capelli nero pece e un paio di vispi occhi verde smeraldo. Joey e Ambra erano dei genitori perfetti, di questo Emily ne era più che sicura.

"Certo pa'!"- acconsentì la ragazza -"Seguimi Luke."- continuò, prendendo sottobraccio il biondo. Gli fece fare il giro completo della casa, senza passare dalla sua cameretta, dato che era più disordinata del solito.

"Bene, e questa era casa Irwin."- concluse divertita la ragazza.

"No, manca la tua camera."- spiegò il ragazzo, con un sorriso beffardo sul volto -"È questa?"- chiese aprendo di scatto una porta, vicino al bagno.

"No Luke!"

"Ti piacciono i Green Day? E i Blink-182? E i My Chemical Romance? Ed Sheeran?"- domandò sorpreso, indicando i poster appesi alle pareti della stanza.

"Già."- sorrise la bionda.

"Wow, hai davvero un buon gusto musicale! Sai anche se è un po' disordinata è la mia stanza preferita."- esclamò, il ragazzo.

"Grazie, è anche la mia stanza preferita."
Per qualche minuto calò il silenzio totale. Emily non sapeva più cosa dire, aveva esaurito gli argomenti, o meglio a dire il vero ce n'erano ma erano troppo personali; Luke, invece, si divertiva a mettere in imbarazzo Emily, secondo lui era troppo tenera quando era in difficoltà, non sapeva cosa dire e arrossiva, ma ora aveva una domanda che gli ronzava in testa da qualche giorno e questo sembrava il momento più adatto per farla.

"Emi, posso chiederti una cosa?"- chiese incerto, il biondo, sedendosi sul bordo del letto. Assunse un'espressione seria.

"Certo!"- acconsentì Emily, imitandolo.

"Perché il tuo cognome è Courtyard, se Ash, tuo papà e anche tua mamma sono Irwin?"
Luke era intelligente infondo e questo Emily lo sapeva, ma non credeva che potesse accorgersene così presto.



||MY SPACE||

Ciao a tutti!
Come state? Come promesso sono tornata, anche se un po' in ritardo, infatti vi chiedo scusa.

Prima di passare al capitolo vorrei ringraziare Greeneyes_Helen02italythanksonedMARTY1DSOMELIKES,  Nadiolina e rossa24  per aver aggiunto la storia alle seguite e anche amandoluke e McPaola per aver aggiunto la storia alle preferite; inoltre ringrazio anche Follow The Sun, e Madam Morgana per aver recensito il terzo capitolo e Nadiolina per aver recensito il primo. :)

Riguardo al capitolo com'è? So che posso fare di meglio, però tutto sommato mi piace. C'è un Michael davvero preoccupato.. Chissà cosa c'è in quel quaderno!? Sembra, poi, che Calum abbia puntato gli occhi su Shania, Luke, invece, si è accorto del cognome di Emily e, per non scrivere un capitolo piatto, ho voluto lasciare un po' di suspense AHAHAHA! Sono cattiva! Okay la smetto.

Chiedo scusa per eventuali errori grammaticali, ma il caldo mi manda in pappa il cervello, scusatemi!

Aggiorno a 2 recensioni. Alla prossima!

Baci,

_Whatshername_Idiot_ xx

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Capitolo 5
*** Do You Wanna Be A Friend Of Mine? ***


Love Me Like You Do.

 
 
5.Do You Wanna Be A Friend Of Mine?
 

“Amy, don’t you go
I want you around,
Singing woh oh oh woh,
Please, don’t go,
Do you wanna be a friend of mine?”
 
(Amy- Green Day)

 
 
 
"Scusami, forse ho sbagliato domanda.."- esordì Luke, vedendo il volto sorpreso di Emily.
Pensò davvero di aver fatto una domanda troppo inopportuna, insomma, era una questione troppo personale, e lui non era di certo il migliore amico di Emily, o una persona a lei così vicina da poter permettersi di addentrarsi così in profondità nella vita della ragazza.

"No, Luke, non preoccuparti.. È una storia lunga, ma non starò qui ad annoiarti, raccontandoti tutto per filo e per segno."- spiegò la ragazza, prendendo poi un bel respiro profondo -"Il fatto, è che sono stata adottata, ma nonostante tutto ho tenuto il cognome di mio padre, mentre Irwin è il mio secondo cognome perciò raramente mi chiamano usando entrambi i cognomi."- confessò tutto d’un fiato.
Non sapeva il perché stesse confessando una cosa talmente delicata ad uno scapestrato come Luke, ma lei infondo sapeva che Luke LevatiSonoIoIlPiùFigo Hemmings, era solo apparenza, era la maschera di Luke. Uno dei tanti motivi che la convinse ancora più fortemente, fu proprio il comportamento del biondo quella sera, non si comportava da stronzo arrogante come faceva a scuola, eppure non doveva fare l’angioletto, perché lì, in quel preciso istante, c’erano solo loro due.

"Oh, mi dispiace tanto, Emi.. Immagino che per te non sia stato facile.. Avrei voluto essere al tuo fianco."- disse Luke, mettendole una mano sulla spalla. Erano sincere quelle parole, forse le parole più sincere che Emily avesse mai sentito.

"Beh, no, non è stata una passeggiata ma per fortuna mi sono ritrovata alle spalle dei genitori come Joey e Ambra e un fratello come Ash!"- esclamò la bionda, questa volta più rilassata. Luke aveva capito la situazione e non l’aveva presa in giro, come avevano fatto alcuni compagni. Che poi, quale bisogno c’era di prendere in giro una ragazza che era stata adottata? Semplicemente nessuno, era la stupidità della gente. Questo aveva capito, Emily, quanto fosse stupida la gente, niente di più, niente di meno.

"Un po’ di fortuna ci vuole ogni tanto, no?- sorrise il ragazzo. Avrebbe voluto chiederle altre cose, avrebbe voluto sapere tutta la storia, per filo e per segno, forse non c’era un valido motivo oltre alla sua curiosità, ma era questo ciò che desiderava in quel momento; nonostante ciò, però, tenne le sue curiosità per sé, non era di certo il momento più adeguato, così decise che le avrebbe chiesto di raccontargli tutto un’altra volta.
 
*****
Nonostante fosse sabato, Emily, non poté fare a meno di puntare la sveglia per le 9.30 am, doveva passare una giornata in spiaggia con i suoi amici e, conoscendosi, non voleva svegliarsi a mezzogiorno meno un quarto. Così alle 9.30 la sveglia suonò e Emily che avrebbe voluto dormire ancora un po’, dovette alzarsi senza fare troppe storie.
 Ancora un po’ intontita, Emily, scese giù, in cucina, per fare colazione e notò un post-it attaccato al frigorifero:
 
Ciao tesoro! Noi siamo andati a fare la spesa e Ash è andato da Sarah. Buona spiaggia! Mamma&Papà xx  
 
“Oh meno male, grazie Ash!”- sussurrò, senza nemmeno accorgersene: in effetti se non fosse stato per Ashton, chi avrebbe avvisato Joey e Ambra della giornata in spiaggia? Se ne era del tutto dimenticata, ancora una volta, e pensò davvero di avere proprio la testa fra le nuvole. 
Si sedette a tavola e fece colazione, mentre stava sorseggiando un po’ di latte le arrivò un messaggio.
 
Da Shania :) :
Tra 10 minuti arrivo xx
 
Leggendo quel messaggio, Emily, corse subito su in camera sua, senza nemmeno finire la colazione, aprì l’armadio e prese un costume a caso insieme ad un copricostume a caso, per poi precipitarsi in bagno.
Fece appena in tempo ad uscire dal bagno, che il campanello suonò, così corse alla porta d’ingresso.
 
"Hey, Shania!"

"Emi!"- esclamò l’amica, abbracciandola -"Pronta?"

"Sì, è proprio una bella giornata oggi!"
 
*****
Arrivate in spiaggia le due ragazze trovarono i loro amici, che le stavano aspettando.
Stranamente, Emily, non si soffermò molto su Michael, lo salutò semplicemente come salutò il resto del gruppo.
Il pensiero che si fece spazio nella sua mente fu Luke: la sera prima sembrava un’altra persona, ma di sicuro si trattava solo di un’eccezione, non  si sarebbe mai comportato in quel modo, con i suoi amici, non si sarebbe mai mostrato così sensibile. Emily, però, dovette ammettere che la cosa non le dava poi così tanto fastidio, probabilmente erano poche le persone che conoscevano quel lato “sentimentale” di Luke, le persone con cui Luke si era aperto e si sentì davvero onorata di far parte di quella piccola cerchia ristretta; significava che, in fondo, Luke la considerava sua amica e non voleva condividere quel lato dolce di Luke con nessuno.
Era dannatamente gelosa, e la cosa peggiore era che non ne sapeva il motivo.
 
Probabilmente è solo perché si è aperto con me e voglio che continui a fidarsi di me.’ pensò fra sé e sé. 
 
Era così assorta nei suoi pensieri che se Shania non l’avesse chiamata sarebbe rimasta lì, a pensare, chissà ancora per quanto, senza accorgersi che i suoi amici avevano già preso posto in spiaggia, e qualcuno stava facendo il bagno, nonostante l’acqua fosse leggermente fredda.
 
"Sì, arrivo!"- gridò la bionda, cercando di sovrastare le urla dei bambini che giocavano.
Si diresse verso i suoi amici e distese l’asciugamano vicino a quello di Shania.
 
"Ma si può sapere che ti è preso, Emi? Ormai è da cinque minuti che ci siamo sistemati e se non mi fossi accorta che tu eri lì" -indicò il bar- "impalata a pensare a chissà cosa, potevi essere rapita o.."
 
"Shania, lo so! Scusami, è colpa mia e dei miei pensieri.."
 
"Promettimi che non ti incanterai più, soprattutto quando esci, perché pensa se fossi stata da sola, e magari stavi attraversando la strada e.."
 
"Shania, per favore!"- Emily scoppiò a ridere.
 
"L’ho detto apposta."- sorrise la mora.
 
"In che senso, scusa?"- chiese l’amica, con aria interrogativa.
 
"Era da un po’ che non ti vedevo ridere e credimi, mi distruggeva."- spiegò Shania, con sguardo triste.
 
"Sei la migliore amica che si possa avere, lo sai?"
 
"Ovvio, sono la migliore!"- scoppiarono entrambe a ridere.
 
Emily ci teneva molto a ricordare a Shania quanto fosse importante per lei. Shania c’era sempre stata, era il suo punto di riferimento, era la sua motivazione per andare avanti, era il suo tutto, lo era sempre stato, era come una sorella. Emily, invece, si sentiva un verme, perché quel periodo in cui lei e Michael stavano insieme, era come se Shania non esistesse, esisteva solo Michael, per Emily, eppure quando lei e Michael hanno rotto Shania c’era, forse più dei suoi genitori e suo fratello. Ora, Emily voleva solamente darle una mano con Calum, dopo tutto glielo doveva.
 
"Senti, ma con Cal?"- cercò di tastare il terreno per verificare la situazione.
 
"Tutto uguale! Ieri, siccome tu e il biondino, ci avete lasciati da soli, siamo tornati a casa insieme e abbiamo parlato un po’, niente di che."- spiegò asciutta.
Ormai erano anni che Shania andava dietro a Calum, ma lui non se ne accorgeva, lui la considerava una cara amica, niente di più.
 
"Uh, cavolo! E io che speravo scattasse la scintilla.."- confessò, Emily, fingendo di essere amareggiata. Da quanto aveva capito, parlando con Luke, Shania non era indifferente a Calum, ma non voleva accennarle niente, non sarebbe stato giusto nei confronti di Calum e poi Emily l'aveva solo dedotto dalle parole di Luke, non c'era nulla di sicuro.

"Durante dieci minuti di camminata? Wow, hai una grande fantasia, Emi."- sbottò ironica, la mora.

"Mamma mia, cerca di essere un po’ ottimista!"- sbuffò l'altra.

"Ci proverò, comunque Emi, ascoltami bene"- Shania, si fece più seria, abbassando notevolmente il tono di voce, e avvicinandosi di più all’amica- "cerca di evitare Michael, o perlomeno cerca di non restare sola con lui."- scandì perfettamente ogni singola parola, come se stesse dettando un condice segreto.

"Perché?"- chiese Emily, mentre una smorfia si dipinse suo volto.

"Ti racconterò più tardi, intanto, tu fa’ come ti ho detto."- si raccomandò di nuovo, puntandole un dito contro.

"Va bene."- Emily decise di tagliare corto, dato che gli altri le stavano raggiungendo.
 
"Ciao ragazze!"- esclamò Diana, con tono acido.

Era il capo delle cheerleader, la più stupida della scuola, in pratica, era stata con tutti i ragazzi della squadra di football, dal più bello al più brutto, ora le mancavano Michael, Ashton, Calum e Luke. Erano dei bei ragazzi, questo era piuttosto palese, ma secondo Emily li voleva solamente perché formavano la band della scuola. Infatti a novembre, un po’ prima delle vacanze estive, nonostante avessero un cantante "provvisorio", i ragazzi avevano passato i provini per diventare la band della scuola, così avevano cominciato ad acquisire popolarità e Diana cominciò a puntarli, ma li puntò definitivamente con l’arrivo di Luke.
 
"Ciao."- sorrisero entrambe nel modo più sincero possibile. 

"Dove sono Sarah e Ash?"- chiese Emily, un po’ per cacciare via l’imbarazzo, un po' perché era preoccupata; era molto protettiva nei confronti di suo fratello e di Sarah.

"Sono andati a recuperare le borse frigo in macchina."- spiegò Calum, indicando la distesa di macchine parcheggiate.
 
Ashton e Sarah tornarono con due borse frigo, a dir poco imbottite, mangiarono tutti insieme ed Emily, si rese conto che infondo Diana, non era poi così antipatica, dovevi solo saperla prendere nella maniera giusta.

Quel pomeriggio passò piuttosto velocemente, nonostante l’acqua fosse un po’ fredda Emily fece lo stesso il bagno mentre Shania si distese a riva, con i piedi a mollo, stava andando tutto liscio come l'olio, Michael non si era ancora avvicinato a Emily, per questo Shania pensò che, forse, era meglio accennarle qualcosa di quello che aveva sentito, o meglio origliato, dalla conversazione tra Calum e Michael.
 
"Emily, andiamo al bar a prendere qualcosa?"- prese l’amica per il polso, trascinandola verso il bar.
Ordinarono due frappè, e mentre stavano aspettando le bevande, Shania, ne approfittò per parlare con Emily, senza avere nessuno intorno.

"Senti, Emi, ti prometto che dopo ti racconterò tutto, ma nel caso Mike dovesse chiederti qualsiasi cosa, tu, digli di no, digli che vuoi ricominciare a vivere una vita e non puoi sempre stare dietro a lui, perché per lui hai già sofferto abbastanza, okay?"- quasi urlò, era davvero arrabbiata, la sua migliore amica si meritava il meglio,  e dopo tutto il male che Michael aveva procurato a Emily, era fermamente sicura che lui, il meglio, non lo era.

"Okay, Shania, basta che stai calma.. però dopo voglio una spiegazione."

Presero i frappè e ritornarono dai loro amici, forse aveva fatto una buona scelta, Shania, facendo quel discorso a Emily, perché Michael, così di punto in bianco, prese Emily per il polso e la trascinò sul lungo mare.
 
"Ti va di fare una passeggiata?"- chiese sorridente, Michael.
Emily era strana, non lo aveva calcolato più di tanto quel pomeriggio, lo aveva trattato da.. amico, in effetti lui e Emily non stavano più insieme da qualche mese ormai, ma lui non sapeva più niente, che cos’erano ora loro due?
A lui non dispiaceva il fatto che Emily gli desse qualche attenzione in più, Emily era una bella ragazza, ma ora Michael aveva le idee molto confuse e aveva bisogno di chiarirle.
 
"Okay."- acconsentì, Emily.

Camminarono per qualche minuto finché Michael si fermò, senza preavviso.

"Vedi, Emily, c’è un motivo per il quale ti ho portato qui"- disse, erano in mezzo al nulla, in una spiaggia deserta –"ho bisogno di chiarire cosa siamo, prima eravamo fidanzati.. Ma ora?"

"Sinceramente non lo so neanch’io, penso.. Amici?!"- rispose un po’ dubbiosa, guardando il ragazzo negli occhi.

"A me non sembriamo amici, voglio dire.. Tu con Cal, ti comporti nello stesso modo in cui ti comporti con me? Non credo proprio.."- spiegò Michael, gesticolando, era nervoso.

"Fammi capire una cosa.. Tu perché mi hai portata qui? Per chiedermi cosa siamo noi per me?"- domandò confusa, Emily, con lo sguardo basso. Se fosse stato solo per quello, che senso avevano tutte le raccomandazioni di Shania?

"Sì, ma anche perché volevo chiederti .. Insomma.."- si grattò nervosamente la nuca- "Vuoi essere mia amica?"
 
Ora tutto si fece chiaro nella mente di Emily, tutte le raccomandazioni di Shania assunsero un senso. A lei non era ancora passata la cotta per Michael, e se avesse accettato si sarebbe rovinata, Shania aveva ragione, però voleva stare vicino a Michael, le mancava, e essere sua amica sarebbe stato un buon modo, anche se si sarebbe rovinata.

-"h, vedi io.."- continuava a spostare lo sguardo, senza mai guardare negli occhi il ragazzo, era combattuta.

 



||MY SPACE||                   
 

Ciao a tutti!
Eccomi qui con un nuovo capitolo, del quale ammetto di esserne soddisfatta!
Prima di passare al capitolo vorrei ringraziare Follow The Suneldercloackstone99 e Keep_Running per aver recensito il capitolo precedente; ringrazio muahahahaPat_ e TheDarkLady per aver inserito la storia tra le preferite, KariWhite per aver inserito la storia tra le ricordate e hemmingsoverdoseI wish you were hereKeep_Running e niukeyes per aver aggiunto la storia alle seguite. Grazie mille!

Passando al capitolo.. Finalmente scopriamo perché il cognome di Emily è Courtyard, o meglio, è Courtyard Irwin! Ve lo aspettavate? (ho preso spunto da una mia compagna di classe che è stata adottata) poi troviamo una Shania particolarmente preoccupata.. Anche se poi scopriamo perché, ma adesso Emily cosa deciderà? Accetterà di diventare amica di Michael? O rifiuterà? Anyway, cos’avrà origliato Shania? Di che cosa parlavano Calum e Michael? Quante domande sto facendo? Troppe direi, quindi la smetto.

Chiedo scusa per qualsiasi errore grammaticale.

Per quanto riguarda i personaggi non so perché, ma non fa vedere le immagini quindi vi scrivo qui sotto i nomi:

-Lina Edwards as Emily Coutyard Irwin
-Luke Hemmings as himself
-Micheal Clifford as himself
-Ashton Irwin as himself
-Calum Hood as himself
-Ashleigh Brewer as Sarah (sì, è Ivy di "Beautiful" ahaha)
-Eva Longoria as Ambra
-Billie Joe Armstrong as Joey
Shania non c’è perché ho la foto ma non so chi sia la ragazza, quindi spero di trovare un modo per caricare le immagini.
 
HO DUE ANNUNCI:
 
-lunedì parto e tornerò a settembre, quindi, a meno che non trovi connessione, aggiornerò quando torno;
 
-mi sono iscritta su wattpad, sono @superpunkgirl, voi?
 
Penso di aver finito, aggiorno a 3 recensioni. :) 
 
Buone vacanze!
 
Baci,
 
_Whatshername_Idiot_ xx
 
Twitter: @_whatshername_x
 

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Capitolo 6
*** Just Feel Better. ***


Love Me Like You Do.

6.Just Feel Better.


“And I’ll do anything
to just feel better 
I can’t find my way,
girl, I need a change.” 

(Just Feel Better- Carlos Santana ft. Steven Tyler)



Era passato un po’ di tempo da quando Michael e Emily si erano allontanati dal gruppo e questo non era un buon segno per Shania, era consapevole di quanto Michael fosse bravo a persuadere le persone, in particolare Emily.
Nella sua mente cominciarono a formularsi le ipotesi peggiori, per esempio che Michael aveva convinto Emily a dargli un'altra chance e magari ora si stavano baciando appassionatamente, se non peggio ancora, ignorando i loro amici che li stavano aspettando.

“Basta! Non ce la faccio più!”- sussurrò Shania, tra sé e sé, alzandosi.

“Hey Shania, dove vai?”- chiese, Calum.

“A fare una.. una passeggiata.”- rispose prontamente la ragazza- “Ho bisogno di stare un po’ da sola.”- aggiunse.

Senza neanche avvertire gli altri, andò nella stessa direzione che presero Michael e Emily. Sapeva benissimo dove il ragazzo dai capelli blu aveva intenzione di portare la sua migliore amica: alla baia infondo alla spiaggia, dove i due si erano conosciuti. Infondo, Michael era piuttosto prevedibile.


“Allora?”

“Mikey, io.. Non lo so, insomma, è abbastanza difficile dover decidere così su due piedi, ho bisogno di tempo.”- ammise Emily, gesticolando.

“Okay, tranquilla, ti lascerò del tempo.. Beh, hai visto dove ti ho portato?”- chiese il ragazzo, cambiando improvvisamente discorso.

Emily, però, si bloccò non appena vide Shania alle spalle del ragazzo, avvicinarsi sempre di più.

“Che succede? Non ti ricordi?”- domandò, deluso.

“Io, certo che mi ricordo, ma cosa ci fa qua?”- esclamò, la bionda, indicando l’amica ormai a pochi metri di distanza.
Michael si girò e non appena vide la mora, non poté far altro che sbuffare, irritato.

“Fermi!”- urlò, Shania, ormai vicino a loro.

“Cosa ci fai tu qui?”- chiese, il ragazzo.

“Senti, lei ha già sofferto troppo per te e non la farai soffrire un’altra volta, chiaro?”- detto ciò, la mora, prese l’amica per l’avambraccio e la trascinò via.

Michael rimase lì, fermo, immobile, sbalordito da ciò che era appena successo e anche un po’ deluso: ce l’aveva quasi fatta, gli mancava così poco ma alla fine quella guastafeste aveva dovuto immischiarsi e mandare tutto all’aria.

*****
“Shania, per favore, potresti lasciarmi? Grazie!”

“Allora, cos’è successo? Sono arrivata troppo tardi, vero? Ormai tu avrai già preso una decisione, ovviamente non tenendo conto dei miei consigli, perché quello stronzo ha la capacità di convincerti sempre, non sbaglia mai e..”

“Shania!”- urlò, la bionda- “No, sei arrivata al momento giusto, mi aveva chiesto di diventare sua amica e io, tenendo conto di ciò che mi avevi detto, gli ho detto che è una decisione difficile e ho bisogno di tempo e lui ha spiegato che mi darà tempo poi sei arrivata tu e.. Come facevi a sapere che eravamo lì?”

“È dove vi siete conosciuti, era abbastanza prevedibile...”- rispose, ovvia, l’amica prendendo una bottiglia d’acqua dal frigo per poi versarne il contenuto in un bicchiere.

“Non è finita qua, ho un’altra domanda! Perché tutte quelle raccomandazioni? Cosa nascondi, Shania?”- si appoggiò allo stipite della porta.

“Sapevo che prima o poi avrei dovuto dirtelo.. Beh ecco la verità, ho origliato una conversazione tra Cal e Michael e ho sentito che lui voleva chiederti di cominciare da capo, di essere sua amica e te lo avrebbe chiesto in un posto speciale e.. era prevedibile che fosse alla baia!”

“Tu hai origliato una conversazione tra Cal e Mike?!”- esclamò stupita.

“Non l’ho fatto apposta, ovviamente.. E comunque, hai in mente cosa dirgli?”

“Sì, stavo pensando di accettare, voglio essere sua amica!”- sbottò, irritata Emily.

Non sapeva bene perché avesse detto quelle parole, in realtà non sapeva neanche come avessero fatto ad uscirle dalla bocca, come poteva essere così masochista? In fondo, Shania aveva ragione. In quel momento Emily voleva solamente vendicarsi, però, forse non aveva realizzato che la persona che ci avrebbe rimesso più di tutte sarebbe stata lei.

“Cosa? Perché, Emi? Perché? Ti farà solo del male, è questo che vuoi? Stare male per lui, ancora?”

*****

“Scusami Shania, ho sbagliato e sono stata una stupida ad aggredirti in quel modo, scusami ancora.”

“Tranquilla, sai ho provato a mettermi nella tua situazione, immaginando che al posto di Michael ci fosse Cal e anch’io avrei reagito come te, a dir la verità.”- spiegò, con un lieve sorriso- “Quindi, se accetterai io non farò nulla per impedirtelo, insomma, è la tua vita, Emi! Io, da buona amica, devo solo darti consigli e riferirti il mio punto di vista, non devo decidere al tuo posto!”

“Beh grazie della comprensione, Shania, davvero!”- esclamò Emily, abbracciando l’amica.

“Però, Emi c’è una cosa che devi sapere..”- confessò la mora, mentre la figura di Luke si avvicinava sempre di più.

“Certo.. Dimmi pure!”

“Vedi, io ho parlato con..”- non fece in tempo a finire la frase, che il biondo raggiunse le due amiche  “Hey, ragazze! Vedo che avete fatto pace, eh?”- sorrise, avvolgendo un braccio attorno alle spalle di Emily. La bionda guardò confusa l’amica.

“Ho parlato con lui.”- concluse, indicando il ragazzo.

“Da quando Luke deve sapere ciò che succede tra noi?”- era abbastanza irritata. 

Luke era un suo amico, ma ciò che accadeva tra lei e Shania non doveva saperlo nessuno. Si trattava di cose private, che nemmeno lei stessa avrebbe riferito al biondo, infatti, questo gesto da parte di Shania le diede fastidio.

“Ragazze, la smettete di far finta che io non esista?”- sbottò il ragazzo, dal nulla.

“È meglio che vada, ci vediamo!”- Shania decise di tagliare corto.

“Luke, non guardarmi in quel modo, sei inquietante!”

“Tranquilla, stavo solo pensando..”- fece un ghigno.

“E si può sapere a cosa?”

“Così ti piace Clifford..”- si grattò nervosamente la nuca –“Posso darti una mano.”- ghignò nuovamente.

“No, Luke, grazie ma no.”- obiettò la bionda.

“Si tratta solo di una piccola bugia.”- ammiccò il ragazzo, avvicinandosi a Emily.

“Cioè?”- chiese la ragazza, ormai quasi incapace di connettere il cervello. Quella vicinanza era troppo, le dava alla testa.

“Dobbiamo solo fingere di essere fidanzati.”- quasi sussurrò.

“No, Luke.”- ripeté la ragazza, allontanandosi un po’ dal biondo.

“Dai, Emi, come puoi accettare di essere sua amica senza farlo soffrire? Se soffri tu, deve soffrire anche lui.. Facciamolo ingelosire, sarà.. Divertente!”- protestò il ragazzo, riacquistando vicinanza alla ragazza.

“Luke, ma vuoi farti i cazzi tuoi?”- sbottò Emily, lasciando Luke sbalordito.

“Dico solamente che magari potrei aiutarti a dimenticare Michael, o magari facendolo ingelosire potreste tornare di nuovo insieme, tutto qua.. E poi, Emily, svegliati, prendile al volo le occasioni che ti potrebbero permettere di stare bene, anche le più insensate, le più piccole cose che potrebbero farti stare meglio, non fartele scappare.”- Luke non stava più scherzando, era molto serio, quais più serio di quella sera quando era andato a cena a casa di Emily -“Ora vado, fammi poi sapere che cosa deciderai.”

Emily era perplessa. Non si sarebbe mai e poi mai aspettata un discorso così intenso e serio da parte di Luke. E pensandoci bene, Luke, aveva ragione, doveva darsi una svegliata e cogliere al volo le occasioni che le avrebbero permesso di stare meglio; quindi perché perdere l’occasione che Luke le stava offrendo? Lui non le avrebbe fatto del male e comunque si sarebbe divertita con lui, poteva far ingelosire Michael o addirittura dimenticarlo. 

*****
“Hey Luke, posso parlarti un secondo?”

“Certo, che succede?”

“Vedi ci ho pensato riguardo a quello che hai detto..”- confessò la ragazza, torturandosi le mani.

“E..?”- il biondo la incitò a proseguire.

“E quindi sì! Ci sto, Luke! Sai ho riflettuto su quello che mi hai detto oggi a scuola e hai ragione, devo darmi una svegliata e pensare a star bene!”- esclamò, Emily sorridendo.

“Bene, sono contento che tu abbia accettato, vedrai che ci divertiremo! E con Mike?”

“Gli ho parlato oggi a scuola e gli detto che voglio essere sua amica!”

“Perfetto! Cominciamo subito, direi.. Venerdì c'è una festa, vieni con me vero?”- propose Luke, ammiccando.

“Ovviamente!”- rispose la bionda, abbracciando il ragazzo.





||MY SPACE||

Salve!
Non ammazzatemi, vi prego so che avevo detto che a settembre avrei aggiornato, ma come sempre mi sono ritrovata a settembre con i compiti da finire e non sono riuscita ad aggiornare perché poi è iniziata la scuola! Quindi chiedo scusa, scusatemi davvero tanto! Prima di passare al capitolo ci tengo a farvi sapere che non ho intenzione di cancellare la storia per nessun motivo, potrò anche metterci vent'anni ma questa storia la completerò! Ci tengo molto dato che si tratta della mia prima fanfiction, progettata completamente da me.

Passando al capitolo, finalmente si è capito che cosa ha origliato la nostra Shania! E ora che Emily ha accettato la proposta di Michael, come pensate reagirà Michael? Cosa succederà alla festa?

Scusate per eventuali errori grammaticali.


Mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate per favore ci tengo molto e se volete che passi a dare un'occhiata e lasciarvi la mia opinione riguardo una vostra storia non fatevi problemi! 
Vorrei ringraziare Disappearing_GirlxxEli_Rock e itsveronicaa per aver aggiunto la storia alle preferite, DearHarold94, Seleirwin_95 eValentinatale per aver aggiunto la storia tra le seguite!

Aggiorno a 3 recensioni! :)

Buon weekend e alla prossima!

Baci,

_Whatshername_Idiot_ xx

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Capitolo 7
*** I'm Sorry. ***


Vorrei dedicare questo capitolo a Follow The Sun, dato che oggi è il suo compleanno. Buon compleanno Vals e grazie di tutto, ti voglio bene. xx


Love Me Like You Do.


7.I'm Sorry.

“I'm sorry for the things I've done,
things I've done,
I'm sorry for the man I was
and how I treated you.”


(Sorry- Sleeping With Sirens)

 


“Così andrai al ballo con Luke..”- sorrise Shania.

“Sì, ma non pensare male, siamo solamente amici e lui mi sta aiutando a dimenticare Michael.. E poi non è il mio tipo.”- spiegò la bionda con fermezza.

“Certo, io infatti non ho detto nulla! Comunque Luke è troppo imprevedibile, hai ragione, tu hai bisogno di un ragazzo più stabile, un ragazzo su cui tu possa contare.”- aggiunse la mora, con aria ovvia.

In realtà, Shania, sapeva bene che un ragazzo imprevedibile come Luke era ciò che ci voleva per completare Emily, ma preferì tacere; voleva che Emily se ne accorgesse da sola.

“Già, per carità, Luke è abbastanza affidabile e mi ha sempre rispettata ma non fa per me, assolutamente no.”

Non poteva dare completamente ragione all'amica, sentiva il bisogno di dover sottolineare il fatto che l'aspetto di Luke non c'entrasse nulla con il carattere del ragazzo.

“Giusto, ad ogni modo, hai già pensato a cosa indosserai?”- domandò curiosa, la mora.

“Sinceramente no.”- rispose l'altra, con un pizzico d'imbarazzo.

“Allora che stiamo aspettando? Dobbiamo andare a fare acquisti!”- esclamò entusiasta l'altra.

*****
“Shania! Non è un po' troppo corto? E poi è attillato e io odio il fucsia!”- si lamentò Emily.

Per tutto il pomeriggio era stata obbligata a provare vestiti corti, attillati e sgargianti, tutte caratteristiche che lei odiava; caratteristiche che attirano l'attenzione e come poteva lei, Emily Jennifer Courtyard, abituata a stare nel suo mondo senza che nessuno si accorgesse di lei, indossare vestiti come quelli?

“Dai Emi, devi rivoluzionare un po' il tuo modo di vestire.”- si lamentò l'amica.

“Un conto è rivoluzionare il modo di vestirsi, un altro è vestirsi come quelle galline delle cheerleader!”- rispose la bionda, abbastanza scocciata.

“E va bene, che vestito vorresti provare?”

“Aspetta vado a prenderne uno che ho visto prima!”

Alla fine Shania non poteva farci niente se Emily non voleva indossare un vestito sgargiante, pensandoci bene, neanche lei stessa avrebbe provato vestiti come quelli, semplicemente pensava stessero bene a Emily.

“Eccolo!”- la voce squillante di Emily risvegliò la mora dai suoi pensieri.

Emily aveva scelto un completo: canottiera semplice, gonna a vita alta lunga fino al ginocchio e cardigan, tutto rigorosamente nero.

“Wow!”- esclamò Shania.

“Direi che questo è molto meglio!”- sorrise la bionda.

*****
“Buongiorno Shania!”

“Giorno Emi!”

“Stasera vieni alla festa?”

“Sì, con Calum!”- sussurrò il nome del ragazzo, entusiasta.

“Come? Quando pensavi di dirmelo?”

“Pensavo di dirtelo ora, è successo tutto ieri sera!”- sorrise la mora.

“Sono davvero contenta per te!”- esclamò Emily, abbracciando l'amica- “Quindi oggi pomeriggio, alle quattro vieni da me che ci prepariamo.”- aggiunse, prima di salutare l'amica.

*****
“Anche oggi è finita!”- sospirò Luke.

“Per fortuna.”- ribatté, con una lieve risata Emily.

“Ragazzi, chi di voi viene stasera?”- domandò, Sarah.

Emily lanciò uno sguardo abbastanza imbarazzato a Luke, il quale consapevole del fatto che stava per commettere un errore, rispose con naturalezza: -“Io e Emily.”
A quell'affermazione tutti gli sguardi dei componenti del gruppo si indirizzarono verso i due, con aria maliziosa, tutti tranne gli sguardi di Michael Gordon Clifford e Cassidy Anne McWilson.

“Davvero?”- chiese Michael, impassibile.

“Sì, né io né Emi sapevamo con chi andare e allora per non andare da soli abbiamo deciso di andarci insieme.”- spiegò Luke, con fermezza.

“Ah, comunque ci siamo anche io e Cassidy, vero.. Cassy?”- in realtà Michael non voleva andare con Cassidy, voleva chiederlo a Emily ma a quanto pareva lei era già impegnata, così non poté fare a meno di improvvisare. Sapeva che la raagzza sarebbe stata al gioco: Cassidy voleva Luke e niente poteva fermarla.

Emily non riusciva a capire, era vero lei e Michael non stavano più insieme, ora erano amici ma perché lui non le aveva detto nulla riguardo a Cassidy? Fino a una settimana fa usciva con Diana e ora Cassidy! 

“Anche io e Shania!”- aggiunse Calum, sorridendo.

“Bene, allora ci vediamo stasera!”- esclamò Sarah, salutandoli.

*****
Appena uscita dalla doccia, Emily, si precipitò in camera sua per preparare i vestiti, quando suonò il campanello.

“Arrivo!”- urlò, mentre si dirigeva verso la porta.

“Hey Emi!”- Shania abbracciò l'amica, appena la porta di casa Irwin si aprì.

“Shania! Allora, sei pronta?”- chiese la bionda sciogliendo l'abbraccio e chiudendo la porta di casa.

“Certo!”

“Bene, allora vieni su con me che andiamo a prepararci.”

*****
“Shania, sei bellissima, davvero.”

“Grazie, anche tu sei lo sei, Emily.. Ti voglio bene.”- disse la mora, abbracciando l'amica.

“Aw, anch'io ti voglio bene, ma tanto, tanto. Grazie di tutto, non so davvero cosa fare senza di te.”

“Ragazze, sono quasi le nove, siete pronte?”- le chiamò Ambra.

“Sì, arriviamo!”- esclamò Emily- “Dai, è ora di andare a divertirsi un po'!”- aggiunse entusiasta.

“Questa è la Emily che voglio!”

*****
La festa stava proseguendo bene, nonostante Emily non amasse ballare si stava divertendo e aveva liberato la mente dai vari pensieri che non le lasciavano più tempo per sfogarsi un po'.
Michael non si era ancora fatto vedere, ma questo poco le importava: lei stava bene con i suoi amici e ciò non la faceva pensare a Michael.

“Vuoi qualcosa da bere, Emi?”- chiese Luke, avvicinandosi alla ragazza.

“No, grazie. Ho già bevuto due cockatail, è meglio che mi regoli.. Ed è meglio che anche tu lo faccia, non bere troppo Luke!”- esclamò la ragazza.

“Stai tranquilla!”- la rassicurò, abbracciandola; Emily arrossì di colpo non essendo abituata a ricevere tutte queste attenzioni dai ragazzi.

“Da quando in qua tutta questa preoccupazione?”- domandò il biondo, appoggiando il mento sulla testa della ragazza.

“Sei un mio amico, è normale che io mi preoccupi per te e poi tu devi riportarmi a casa e non voglio essere vittima di un incidente.”- rise, arrossendo un po' di più e ringraziò che la casa non fosse molto illuminata.

“Hey, ragazzi!”- esclamarono all'unisono Michael e Cassidy, la quale fece subito l'occhiolino a Luke, cosa che diede fastidio a Emily, ma la bionda non lo fece notare.

“Ciao!”- risposero i due, sciogliendo l'abbraccio.

“Allora, come sta andando la serata?”- chiese Michael, avvolgendo un braccio attorno alla vita di Cassidy.

“Bene, direi.”- sorrise Emily -“E a voi come sta andando?”

“Beh, noi siamo appena arrivati però sembra una bella festa!”- rispose il ragazzo.

“Vado a cercare Cal e Shania, torno subito.”- disse Luke, allontanandosi velocemente dal gruppo.

“Beh, credo sia meglio che io vada a cercare gli altri con Luke, buona serata!”- affermò la ragazza, avviandosi a passo sostenuto nella direzione presa dal biondo pochi secondi prima.


La casa era davvero grande e, come sospettava Emily, si era persa e così cominciò a guardarsi intorno in cerca di qualcuno a cui chiedere dov'era il salone principale, quando ad un certo punto le si avvicinò un ragazzo.

“Courtyard!”- esclamò con tono sorpreso. -“Che ci fai qua?”

“Sono stata invitata, James.”

“No, intendo qua nella sala giochi!”- rise il ragazzo.

Emily si guardò intorno, si trovava in una stanza piena di ragazzi, c'era che giocava alla playstation, chi all'xbox, a ping-pong, e un sacco di altri giochi.

“Oh, beh ecco mi sono persa.. Stavo cercando Luke, che era andato a cercare Cal e Shania e mi sono ritrovata qua e ora non so più come tornare giù al salone principale.”- spiegò, leggermente imbarazzata.

“Ah, adesso c'è Luke?”

“Ma la smetti? Era troppo strano che non avessi ancora tirato fuori questa storia!”- esclamò la bionda, alzando la voce.

“Okay, scusami.”- disse il ragazzo, alzando le mani in segno di difesa.

“James, lasciala stare, per favore.”- una voce echeggiò nelle orecchie della ragazza.

“Come vuoi Clifford, comunque sappi che non le stavo dando fastidio.”- ribatté il ragazzo, mentre si allontanava dai due.

“Allora, è vero? Non ti stava dando fastidio?”- chiese il ragazzo dai capelli nero corvino, avvicinandosi alla ragazza.

“Stranamente no, stavamo chiacchierando per la prima volta, dopo anni.”

“Devo dire che mi fa piacere, sai, dopotutto forse James ha capito che noi non stiamo più insieme da quasi un anno, ormai.”

“Già, magari, l'ha finalmente capito.”

“Che ci fai qua?”- Michael cercò di cambiare discorso.

“Mi sono.. persa.”- confessò, un po' impacciata.

“Dio, Emi, sei sempre la solita!”- esclamò, divertito.

“Smettila! Non è che potresti accompagnarmi al salone principale?”

“Certo, vieni con me.”- sorrise, prendendo Emily sottobraccio.

*****
“Grazie Michael, se non fossi arrivato tu avrei dovuto chiedere a James di aiutarmi.”- disse Emily, sorridendo lievemente.

“Di nulla.”- Michael ricambiò il sorriso.

“Bene, ora vado a cercare gli altri, spero di non perdermi ancora.. Buona serata.”- era abbastanza imbarazzata e non vedeva l'ora di raggiungere i suoi amici, anche se doveva ammettere che non le era dispiaciuto stare un po' con Michael.

“Mi concederesti questo ballo, Emily?”- chiese di punto in bianco, ignorando ciò che aveva appena detto la ragazza.

“Cosa? Io devo, sì, insomma, io devo raggiungere gli altri, si staranno chiedendo che fine ho fatto e poi sono venuta qui con Luke e non abbiamo nemmeno ballato e..”

“Dai, non puoi dirmi di no, questa è, volevo dire era, la nostra canzone!”- esclamò Michael, tendendole una mano, mentre “Be Your Everything” dei Boys Like Girls si diffondeva per tutto il salone.

Quella era la loro canzone e lei non si era nemmeno accorta del pezzo da quanto non vedeva l'ora di trovare i suoi amici; forse era un bene, insomma, voleva dire che di Michael stava incominciando a non importargliene più come una volta.

“E va bene, ma solo perché si tratta di questa canzone!”

Iniziarono a ballare e dopo qualche minuto di silenzio Michael prese parola -“Vedi Emi, so di non essere bravo con le parole ma volevo dirti che, beh mi dispiace. Mi dispiace per tutto quello che ho fatto, mi dispiace perché ti ho trascurato, mi dispiace perché io ti amavo e non sono mai stato capace di dimostrartelo mentre tu me lo dimostravi tutti i giorni. Mi dispiace e spero che tu possa perdonarmi dopo tutto quello che ho fatto.”

“Michael io ti ho già perdonato, mi ci è voluto molto, ma finalmente ce l'ho fatta e ora siamo amici e siamo entrambi felici, questo è quello che conta, no? Io ho provato a dimenticare quello che hai fatto e diciamo che ce l'ho fatta.”

“Grazie, grazie mille davvero.”- esclamò a bassa voce, stringendo forte a sé la ragazza.

“Ho solamente una domanda, Michael, perché? Perché l'hai fatto? Perché mi hai tradita se mi amavi? Ho passato così tanto tempo a chiedermi cosa avevo mai fatto di male e ora vorrei una risposta.”- disse calma, sciogliendo l'abbraccio, in modo da guardare Michael negli occhi.




||MY SPACE||

Ciao a tutti e buon compleanno Vals! Spero che il capitolo ti sia piaciuto! :)

Passando alla storia, spero vi sia piaciuto il tanto atteso capitolo 7! Sembra che Shania e Calum si stiano avvicinando e è arrivato un nuovo personaggio: Cassidy, la quale vuole Luke a tutti i costi e sembra che lei e Michael mettano in atto lo stesso piano di Luke e Emily.
Dopo, durante la festa, la nostra Emily si perde per la casa, povera lol, e alla fine balla con Michael sulle note della loro canzone e Michael le chiede scusa, Emily lo perdona ma.. COLPO DI SCENA Emily gli domanda perché l'ha tradita. Ve lo aspettavate? Mi raccomando,  fatevi sentire, mi fa piacere leggere le vostre recensioni, mi rendete felice! :)

Chiedo scusa per qualsiasi errore grammaticale!

Vorrei ringraziare GERARD_GAY_IS_WAY e Nickixoxojongin per aver aggiunto la storia tra le preferite, shesmiles per aver messo la storia tra le seguite, Follow The SunDisappearing_Girlxx e Seleirwin_95 per aver recensito il capitolo 6! Grazie mille a tutte!

Ovviamente, ripeto, se volete che passi a dare un'occhiata a qualche storia e recensirla chiedete pure! ;)

Tanti auguri di buon compleanno ancora a Follow The Sun! Già che ci sono vorrei farle un po' di pubblicità, se lo merita, quindi se vi va date un'occhiata (e magari lasciate una recensione) alla sua storia, si chiama She's a good girl è una bella storia e scrive molto bene!

Aggiorno a 3 recensioni!

Alla prossima!

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Capitolo 8
*** Missing You.- Parte I ***


Love Me Like You Do.
8.Missing You.- Parte I

You've come this far,
You're all cleaned up,
You've made a mess again,
There's no more trying,
Time to sort yourself out.


(Missing You- All Time Low)

“Sono solo una stupida illusa, pensavo fosse cambiato ma è lo stesso stronzo di sempre.”

“Dai, Emily, non prendertela. Ormai lo conosci, sai com'è fatto.. Sei arrivata fin qui, è tutto apposto, vedi di non fare casini, che non ne vale la pena. Adesso è ora di pensare a te stessa.”

“Hai ragione Shania, ma capisci? Io gli ho chiesto per l’ennesima volta, perché, dato che mi amava così tanto, mi ha tradito e lui ha detto che.. Che non lo sapeva neanche lui, era con i suoi amici e aveva bevuto un po’ troppo, che è stata colpa sua, che non c’è nulla di sbagliato in me. Io, però, continuo a non capire, secondo me c'è altro che non vuole dirmi..”

“Dai, non farne un dramma e non pensarci su troppo. Adesso rientriamo, hai bisogno di distrarti.”

“Mh, sì.. Però non puoi chiedere ai ragazzi di venire qua fuori?”

“Certo.”- accettò Shania, avvicinandosi verso la porta per poi entrare.

Passò un quarto d’ora prima che Shania tornò con Luke e Calum.

“Ashton e Sarah vogliono rimanere ancora un po’ alla festa.”- spiegò la mora.

“Ah va bene, facciamo un giro?”- propose l’altra.

“Non possiamo rimanere anche noi? Perché dobbiamo andarcene? Mi sembra una bella festa.”- sbraitò Calum.

“È.. È una lunga storia, diciamo. Vi spiegherò tutto se volete, ma adesso andiamo per favore.”- piagnucolò Emily, alzandosi dai gradini.

“Ehm, va bene andiamo.”- annuì il moro, prendendo sottobraccio Shania per poi far strada agli altri- “Andiamo al Blue Corner.”

Luke era stranamente silenzioso, non aveva spiccicato parola da quando aveva raggiunto Emily, scortato da Shania. Emily credeva che Luke fosse perso nei suoi pensieri, cosa un po’ strana, perché quando era in compagnia preferiva divertirsi.

“Che è successo?”- azzardò Emily.

“A me niente, a te?”

“Non fare il difficile! Puoi fidarti di me, se hai bisogno di qualsiasi cosa io ci sono.”

“Non hai risposto alla mia domanda.”- osservò il ragazzo, con un debole sorriso.

“Beh a me non è successo niente di importante.”

“Non fare la misteriosa, di sicuro riguarda Clifford.”

Beccata. Ora che si fa? Gli racconto tutta la storia? Non ho voglia di parlarne di nuovo. Però tutta la scuola sa cos’è successo tra me e Michael e come sono andate le cose, tanto vale spiegare tutto anche a lui; ma non ora, non ho proprio voglia. Ugh!

“Sì però ora non ho molta voglia di parlarne..”

“Hai detto che avresti raccontato cos’è successo!”- protestò Luke.

“Non intendevo ciò che è successo stasera, ma tutto quello che c’è stato prima.. Io non ti ho raccontato tutta la storia.. Di me e Michael.”

“Cosa c’è che non so?”

“Eccoci qua! Entriamo?”- esclamò Shania all’improvviso.

“Entrate pure, noi vi raggiungiamo subito, dobbiamo finire la nostra chiacchierata prima.”- spiegò Luke, facendo cenno agli altri di entrare.

“Va bene, ma non fateci aspettare due ore!”- sbraitò la ragazza, per poi entrare nel locale con Calum.

“Allora, che cosa c’è che non so?”- ripeté.

“Ugh! E va bene, hai vinto tu. Io ho lasciato Michael perché avevo scoperto che mi aveva tradito con una ragazza che poi ha continuato a frequentare fino a quattro mesi fa.”

Luke ci mise qualche minuto per metabolizzare il tutto. Non se lo sarebbe mai aspettato, come si poteva tradire una ragazza come Emily? Ormai la conosceva, e anche se aveva molti difetti, era comunque una brava ragazza; e ad ogni modo non sarebbe stato un valido motivo. Come si fa, comunque, a tradire qualcuno in generale? In pratica è come prendere il cuore di una persona e buttarlo fuori dalla finestra.

“Luke, dì qualcosa per favore. Mi sto sentendo in imbarazzo.”- sputò a denti stretti.

“Io non so che dire, Emi. Non l’avrei mai immaginato, insomma tutto ma non questo. Tu sei una bella persona, come ha potuto farti questo?”- disse, corrugando la fronte.

Tutto è possibile. Ed è proprio questo quello che mi chiedo da sei mesi ormai, perché? Cosa c’è che non va in me?”

“Non c’è niente che non va in te, è lui il problema.”

“Sai, è quello che mi ha detto anche lui: non sono io il problema, è lui che ha bevuto troppo quella sera, è stato lui l’irresponsabile. Ma secondo me c’è di più.”

“Cosa intendi?”

“Secondo me si era stancato di me..”

“Ma dai, come si fa a stancarsi di te?”- ribatté Luke senza neanche pensarci due volte.

L’aveva detto davvero? Non poteva crederci, non aveva mai detto a nessuno una cosa del genere, ma aveva paura che lei potesse interpretare quella frase con un significato leggermente diverso, o forse quel significato che lei avrebbe attribuito a quella frase non era tanto lontano da quello che l’inconscio di Luke le attribuiva.

“Credo che presto ti pentirai di quello che hai detto, Hemmings.”

“Io non penso, d’altronde credo che tu non sei solo un’amica, tu sei la mia migliore amica.”

“Hai la febbre?”

“Smettila e apprezza quello che ti dico per una buona volta.”

“Aw, hai ragione.”- ammise per poi Luke, il quale ricambiò subito l’abbraccio stritolandola.

“Come farò senza di te per due settimane?”- sussurrò quasi impercettibile.

“Cosa?”- esclamò Emily, sciogliendo l’abbraccio.

“Emh no, niente. Io.. Io stavo pensando alle vacanze di Natale, sì, di sicuro andrai via per qualche settimana, no?”

“Ora delle vacanze di Natale! Comunque non credo, insomma Natale lo passo sempre in famiglia e in più qua in Australia sarà estate! E tu, vai via?”

“Ah okay.. Emh no, non vado via. Entriamo?”- Luke fece cenno di entrare, indicando la porta e Emily annuì.

Appena entrati Emily si guardò intorno alla ricerca dei suoi amici -“Eccoli! Se vuoi raggiungili, io prendo da bere. Vuoi qualcosa?”

“Per ora no, grazie.”- disse Luke, precipitandosi frettolosamente verso i suoi amici -“Ragazzi! Io non l’ho fatto apposta ma mi è scappato!”

“Che cosa?”- chiesero gli altri due, corrugando la fronte.

“Emily.. La sorpresa, insomma..”

“Glielo hai detto? Doveva essere una sorpresa! Luke, mi fidavo di te!”- sputò Shania, fulminando il ragazzo con lo sguardo.

“Ma no tranquilla, non sospetta nulla, almeno credo..”- ribatté il biondo.

“Comunque, domani è sabato e mentre voi preparate la festa io distraggo Emi, la porto un po’ in giro. Mi raccomando avete solo domani per organizzare tutto. La festa è domenica.”

***** 
La sveglia suonò alle nove precise e Emily non poté far altro che alzarsi e preparasi psicologicamente e fisicamente alla giornata che stava per affrontare: doveva andare in centro a Sydney con Shania per una giornata tra amiche, come ai vecchi tempi. La cosa non le dispiaceva affatto ma non aveva molta voglia di andare in giro, però decise di accontentare Shania, d'altronde sarebbe stato divertente.
Quando ebbe finito di prepararsi scese giù in cucina per fare colazione. 

“Ciao fratellone! Sai che ore sono?”- chiese, prendendo latte e biscotti.

“Buongiorno sorellina! Sono le dieci. Io vado su a farmi una doccia”

“Oddio Shania arriverà tra mezz'ora! Va beh dai posso farcela!”- sussurrò tra sé e sé -“Emh va bene Ash, alle dieci e mezza viene Shania a prendermi, probabilmente tornerò verso le sei e mezza.”- aggiunse alzando la voce.

“Va bene.”- gridò l'altro.

Finita la colazione Emily guardò l'orario e dato che erano solo le dieci e un quarto decise di scrivere un messaggio all'amica.

Hey, io sono già pronta. Se vuoi, puoi passare anche ora.

Dopo cinque minuti qualcuno suonò il campanello così Emily si precipitò verso la porta.

“Sha.. Luke? Che ci fai qui?”

“Ciao anche a te Emily! Come dici? Anch'io sono felice di vederti.”

“Ciao Luke! Non sei divertente. Che cosa ci fai qui?”

“C'è Ashton?”

“Sì, ma si sta facendo una doccia.”

“Oh, non importa, aspetterò!”- esclamò sorridendo -“Non mi fai entrare?”

“Emh, sì certo, accomodati.”

“Grazie.”- andò in sala, seguito dalla ragazza.

Emily non fece in tempo a sedersi accanto al biondo che il campanello suonò di nuovo.

“Questa sarà Shania!”- esclamò la bionda, dirigendosi verso la porta -“Finalmente sei.. Calum?”

“Ciao Emi! Come sei felice di vedermi, eh!”

“No, io.. io sono contenta di vederti ma ecco non ti stavo aspettando..”

“Capito, posso?”- chiese, facendo cenno di entrare.

“Certo, accomodati pure.”

“Ciao Luke, sei già qui!”

“Hey Cal!”

“Adesso mi spiegate cosa ci fate qui!”

“Calma! Dobbiamo andare a.. alle prove e abbiamo pensato di andarci tutti insieme.. non tutti tutti, Michael ci aspetta lì, sì noi..”

“Okay, faccio finta di credervi. Io comunque sto aspettando Shania.”- spiegò Emily.

“Ah, andatea farvi un giro per Sydney?”- domandò il moro.

“Sì, come fai a saperlo?”

“Non lo sapevo, ho pensato a quello perché ai vecchi tempi andavate spesso a fare un giro in centro.”

“Capito.. Ugh, sono le dieci e mezza, perché non arriva più?”- sbuffò la bionda quando all'improvviso il campanello suonò per la terza volta -“Speriamo sia Shania stavolta!”- aggiunse, dirigendosi nuovamente verso la porta.

“Ah, Shania, finalmente!”- esclamò abbracciando l'amica.

“Sì, scusami, ho visto il tuo messaggio e mi sono precipitata qui il prima possibile, ma essendo a piedi sono arrivata ora.”- chiarì, sciogliendo l'abbraccio.

“Bene, noi andiamo ragazzi. Ciao!”- gridò Emily, chiudendo la porta.

“Ragazzi?”

“Sì, Luke e Calum sono a casa mia.. Hanno detto che sono passati per andare alle prove con Ash.”- spiegò, alzando le spalle.

“Capisco..”- sorrise l'altra.

****

“Ash, sono a casa!”- urlò Emily entrando in casa, ma nessuno rispose così pensò fosse ancora alle prove.

“Emi, tesoro!”- la chiamò Ambra scendendo le scale.

“Ciao mamma, pensavo fossi ancora in giro.”- disse la ragazza abbracciando la donna.

“Sono tornata da mezz'ora, ho fatto presto, non c'era molto da prendere.”- spiegò Ambra, sciogliendo l'abbraccio.

“Ah capito.”

“Emi, senti devo chiederti una cosa..”

“Dimmi tutto mamma!”- esclamò la bionda, sedendosi.

“A te piacerebbe ancora fare quello stage di due settimane?”

“Lo scambio culturale intendi? Certo, mi piacerebbe molto, perché?”

“No, niente..”- abbozzò un sorriso.


||MY SPACE||

Salve!
Come state? Tutto bene?
Come al solito sono in ritardo con il capitolo, mi dispiace, stavolta non ho una buona scusa lol, ma mi farò perdonare perché ho già pronta la seconda parte di Missing You che credo pubblicherò verso la fine di luglio perché domenica parto per Bath e starò via due settimane. Voi andate da qualche parte?

Passando al capitolo, che ne pensate? Vi piace? Cosa staranno confabulando Luke, Calum, Shania e Ashton? C'entrerà qualcosa lo stage, o no?
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi fa sempre piacere sentire i vostri pareri! :)
Comunque ho iniziato a sistemare i capitoli precedenti correggendo alcuni errori e scegliendo uno stile uguale per tutti i capitoli in modo che sia tutto in ordine.

Ringrazio raeleen per aver aggiunto la storia alle preferite, MissManga99 e LadyGee per aver aggiunto la storia alle seguite, Follow The SunSeleirwin_95 e Disappearing_Girlxx per aver recensito il capitolo precedente e tutti i lettori!

Chiedo scusa per eventuali errori grammaticali ma sono davvero di fretta e non ho molto tempo per controllare, quando torno darò un'occhiata. 
Aggiorno a 3 recensioni


Alla prossima,

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Capitolo 9
*** Missing You.- Parte II ***


Love Me Like You Do.

9.Missing You.- Parte II
 
Hold on tight,
This ride is a wild one.
Make no mistake
The day will come
When you can't cover up
What you've done.


(All Time Low - Missing You)
 



La sveglia suonò alle 9:30, quasi come ogni domenica mattina del resto, ed Emily si alzò controvoglia. Si vestì e andò in cucina a fare colazione ma si accorse che qualcosa non andava, Ashton, Ambra e Joey non c’erano. Li cercò dappertutto ma non li trovò. Chiamò Luke, poi Shania, Calum infine Sarah ma nessuno dei quattro era rintracciabile. Tutto ciò la spaventava, guardò fuori dalla finestra per vedere se c’era l’auto di Joey parcheggiata ma niente da fare. Allora decise di andare in garage a dare un’occhiata, magari l’aveva messa lì ieri sera. Appena entrò in garage accese la luce e non poté credere ai suoi occhi. Erano tutti lì.

“Sorpresa!”- urlarono in coro.

Emily era felicissima, non se lo sarebbe mai aspettato anche perché in effetti, che motivo c’era? Perché avevano organizzato quella festicciola?

“Ragazzi, io.. Oh mio dio, grazie.”- fu tutto ciò che riuscì a dire, abbracciandoli uno per uno -“A cosa devo questa sorpresa?”- aggiunse ancora stupita.

“Beh volevamo darti la grande notizia! Domani parti per Auckland, per lo scambio culturale quindi vogliamo salutarti come si deve!”- spiegò Luke.

“Non ci posso credere, mio dio. Io non so come ringraziarvi!”- esclamò precipitandosi verso i suoi genitori per abbracciarli nuovamente -“Grazie!”

“Adesso, però, pensate a divertirvi, ci vediamo più tardi.”- disse Joey -“Ciao ragazzi, a presto.”- aggiunse rivolgendosi agli altri per poi andare via insieme ad Ambra.


Appena Joey ed Ambra se ne andarono i ragazzi cominciarono a discutere riguardo a cosa fare insieme. Alla fine, dopo un quarto d’ora di discussione, decisero di andare a Dee Why, una cittadina di mare a mezz’ora da Sydney. Così andarono tutti a cambiarsi e a preparare velocemente un borsone da mare con dentro l’essenziale per poi finalmente partire.
L’idea di andare a Dee Why era stata di Luke, ed Emily dovette ammettere che il suo vicino di casa aveva avuto proprio una bella idea.
Nonostante fosse fine febbraio c’era una bella giornata, il sole splendeva e faceva caldo, sembrava quasi dicembre e poi Dee Why è una città bellissima, con molto verde e delle spiagge stupende, molto meno affollate rispetto a quelle di Sydney; perciò decisero prima di visitare la città, poi mangiare un panino e infine andare in spiaggia.

“Allora, ho avuto una bella idea?”- chiese Luke, mentre passeggiavano per la città.

“Sì, proprio una bella idea!”- annuirono tutti all’unisono.

“E tu? Che ne pensi?”- stavolta si rivolse ad Emily, abbassando un po’ la voce.

“Beh, la penso come loro! Hai proprio avuto una bella idea, mio caro Hemmings!”- sorrise.

“Mi fa piacere!”- disse ricambiando il sorriso.

*****
“Chi viene a fare il bagno con me?”- domandò Sarah, dirigendosi verso la riva.

“Io!”- esclamò Ashton seguendola.

“Ma non è un po’ pericoloso?”- chiese Emily -“Ricordatevi che siamo in Australia.”

“Ma no, staremo attenti e non ci allontaneremo dalla riva. Non preoccuparti.”- rispose Sarah con un sorriso rassicurante.

“Ugh, va bene! Io vado a fare una passeggiata.”- disse la ragazza alzandosi.

“Vengo con te!”- annunciò Luke, imitandola.

“Vi volete aggregare?”- propose Emily rivolgendosi a Shania e Calum.

“No, grazie ho bisogno di prendere un po’ di sole.”- rispose Shania.

“Anch’io devo prendere un po’ di sole.”- ribatté sicuro il moro.

“Ma Cal, tu non hai bisogno di abbronzarti..”- Emily scoppiò a ridere seguita da Luke e dall’amica.

“Beh, io certo che en ho bisogno! E poi così faccio compagnia a Shania, se no rimane da sola.”- ammise imbarazzato.

“Okay, allora noi andiamo. A dopo.”- salutò Emily dirigendosi verso il bagnasciuga con Luke. Dopo qualche minuto di silenzio il biondo decise di prendere parola: - “A dire la verità mi mancherai.”- sorrise.

“Aw, andiamo Luke, sono solo due settimane.. Però sì mi mancherai anche tu!”- confessò abbracciandolo.

“Lo sapevo!”- esclamò compiaciuto.

“Sì ma adesso non montarti la testa.”- ribatté sciogliendo l’abbraccio.

“No, no tranquilla.”- rise, alzando le mani in segno di difesa.

In effetti Luke le sarebbe mancato davvero tanto, forse tanto quanto i suoi genitori e suo fratello, non lo avrebbe mai immaginato. Tutto questo però le piaceva, questo Luke così sensibile e dolce, aveva dimostrato di tenerci a lei ed era contenta di essere sua amica. C’era una cosa che però la turbava un po’, aveva paura che in quelle due settimane lontano da casa qualcosa potesse cambiare. Emily aveva sempre paura ed essere ottimista non ha mai fatto per lei. Aveva bisogno di capire quanto Luke tenesse a lei.

“Luke,”- richiamò l’attenzione del ragazzo -“di chi è stata l’idea della festa?”

“Mia, è stata una mia idea. Perché?”

“Così, per sapere.”- sorrise soddisfatta.

*****
“Grazie mille ragazzi! È stata una giornata bellissima. Ci vediamo tra due settimane!”

“Certo! Poi ci dovrai raccontare com’è la Nuova Zelanda!”- esclamò Sarah abbracciando Emily.

“Ovvio!”- ribatté la bionda per poi sciogliere l’abbraccio.

“Mi raccomando, noi due dobbiamo sentirci tutti i santi giorni, capito? Lo so che non vai dall’altra parte del mondo ma anche se ci andassi, non ti libererai tanto facilmente di me! Ti voglio bene!”- disse Shania stritolando l’amica.

“Capito e ti voglio bene anch’io!”- sussurrò per poi staccarsi e andare da Calum.

“Hey, io non ho nessuna raccomandazione solo divertiti e stai attenta. Ti voglio bene scricciolo.”- sorrise per poi abbracciarla.

“Ti voglio bene anch’io Cal.”- biascicò per poi sciogliere l’abbraccio.

“Oh, abbiamo finito con queste smancerie?”- sbottò Luke.

“Sì abbiamo finito, va bene? Io vado, buon viaggio Emi.”- sbuffò Shania, incamminandosi verso casa sua.

“Vengo con te Shania!”- urlò Calum -“Buon viaggio scricciolo!”- aggiunse con un tono più basso.

“A presto Emi, fai buon viaggio!”- ribadì Sarah avviandosi verso la sua macchina.

“Bene, io ora vado a preparare le valigie. A presto Luke.”- disse la bionda, sbattendo la porta di casa dietro di sé.

Aveva davvero rovinato un momento così importante come quello? Come aveva potuto? Ormai la conosceva bene, poteva immaginare quanto per lei fosse indispensabile salutare i suoi amici, ma a quanto pareva no.

Ambra bussò alla porta: -“Tesoro, hai bisogno di una mano con la valigia?”

“Ad essere sincera sì, ne avrei proprio bisogno.”

“Bene, a che punto sei?”- si sedette vicino alla valigia.

“Ho già preparato intimo, beauty case e qualche cambio.”- spiegò la ragazza alzandosi da terra. Non fece in tempo a finire di parlare che il campanello suonò.

“Chi sarà a quest’ora?”- sbottò guardando l’orologio. Erano le undici appena passate. Ambra fece per alzarsi -“No, stai mamma, vado io.”- affermò scendendo le scale per poi andare ad aprire la porta.

“Sono le undici, si può.. Luke? È successo qualcosa?”

“Io volevo solo chiederti scusa per prima, ho rovinato tutto. Mi dispiace. E poi volevo salutarti come si deve.”- confessò il biondo con sguardo dispiaciuto.

“Tranquillo Luke, non me la sono presa.”- mentì con un sorriso.

“Invece sì, ti conosco. Comunque questa è per te. È la foto che abbiamo fatto oggi. Ci siamo tutti.”

“Grazie Luke, è bellissima!”- esclamò abbracciando d’istinto il ragazzo.

“Sapevo ti sarebbe piaciuta. So che sono solo due settimane ma almeno, così, quando ti mancheremo guarderai la foto, chiuderai gli occhi e tutti i bei momenti ti torneranno in mente e sarà come se noi fossimo lì, accanto a te.”- sorrise e spuntarono due adorabili fossette.

“Aw, grazie!”- sorrise -“Le adoro.”- ammise sottovoce, sfiorando le fossette con le dita, e proprio in quel momento accadde una cosa più unica che rara, Luke arrossì.

“Emi, allora?”- si sentì gridare da sopra.

“Um, devo andare. Grazie mille ancora, per la foto e niente. A presto.”- abbracciò di nuovo il ragazzo dandogli un bacio sulla guancia.

“Figurati. Divertiti e fai buon viaggio. Ti voglio bene.”- sussurrò Luke.

“Ti voglio bene anch’io.”- aggiunse sottovoce Emily per poi chiudere la porta.

*****
Lunedì 1° marzo, ore 8:00 am

“Emi, hai preso tutto?”- chiese Ambra avvicinandosi alla ragazza.

“Sì, credo di sì, ma appena finisco la colazione vado a controllare.”

“Buongiorno sorellina, emozionata?”- esclamò Ashton sedendosi accanto alla bionda, la quale annuì.

“E sei pronta per partire?”- continuò il ragazzo.

“Non metterle troppa ansia, per favore.”- s’intromise la madre.

“Tranquilla ma’, ora vado a controllare se ho preso tutto.”- spiegò Emily alzandosi.

Ore 9:30 am

“Allora tesoro, sei pronta? Dobbiamo andare!”

“Sì mamma, arrivo!”- esclamò Emily, scendendo velocemente le scale -“Okay, credo di aver preso tutto.”

“È da un’ora che stai controllando se hai preso tutto, non puoi aver dimenticato nulla!”- rise Ambra -“Su, muoviti o perderai l’aereo.”- aggiunse aprendo la porta di casa.

Così Emily si preparò mentalmente e moralmente cercando di realizzare che tutto quello che stava accadendo non era un sogno ma bensì realtà. Si preparò ad abbandonare la sua casa, la sua stanza, i suoi genitori, quelli erano gli ultimi attimi disponibili. Caricò le valigie e salì in macchina, allacciò la cintura e guardò la casa affianco alla sua, quella villetta gialla, la villetta dove viveva Luke. Per un attimo pensò che Luke avrebbe potuto arrivare all’improvviso per accompagnarla in aeroporto. Era così imprevedibile che l’avrebbe fatto. Ma Joey mise in moto e Emily distolse lo sguardo dalla villetta.

Ore 10:30 am, aeroporto di Sydney

“Mi raccomando tesoro, divertiti ma stai attenta! Buon viaggio, ti voglio bene.”- sussurrò Joey abbracciando la ragazza.

“Non aggiungo nient’altro, ti voglio bene!”- sorrise Ambra aggiungendosi all’abbraccio.

“Ora devo andare, vi voglio bene e prometto che ci sentiremo ogni giorno!”- disse la bionda sciogliendo l’abbraccio di gruppo ed incamminandosi verso il gate per imbarcarsi. Non avrebbe resistito un altro attimo lì con i suoi genitori, sarebbe scoppiata a piangere.
S’imbarcò sull’aereo e mise subito su le cuffie.
Si erano fatte le 11:00 e proprio come stabilito l’aereo partì mentre nelle orecchie di Emily rimbombava Missing You degli All Time Low e la sua testa non faceva altro che pensare a Luke.

Ore 11:00 am, college

“Hey Luke, che cos’hai adesso?”- chiese Calum affiancando il biondo.

“Ora buca per fortuna, te?”

“Anch’io!”- esclamò sorridente.

“Stavo pensando, dato che ho un’ora buca e poi due ore di ginnastica potrei dire che non mi sento bene così potrei andare da Emily e accompagnarla all’aeroporto!”- propose raggiante Luke ma la sua espressione allegra svanì quando quella dell’amico -“Che succede? Non è una bell’idea?”

“No, niente, anzi è un’idea magnifica ma purtroppo Emily è già partita.”- sputò amareggiato il moro.

“Cosa? Ma non aveva l’aereo all’una? Ha detto che doveva essere in aeroporto alle undici..”- ribatté con aria confusa.

“No, l’aereo era alle undici.”- ribadì Calum.

“Come?”- esclamò coprendosi il viso.

“Mi dispiace amico.”- sussurrò l’altro poggiando una mano sulla spalla del biondo.


||MY SPACE||

Ciao a tutti!
Come state?
So che non sono arrivata a 3 recensioni ma volevo comunque aggiornare prima di partire. Allora, che ne pensate del capitolo? Vi piace? Fatemi sapere per favore. :)
Volevo dirvi che ho dato una sistemata a tutti i capitoli e niente. Ringrazio Follow The Sun e StellaandEleonora per aver recensito e tutte le lettrici in generale!
Adesso devo proprio andare, sono davvero di fretta!

Chiedo scusa per qualsiasi errore grammaticale.

Aggiorno a 3 recensioni.

Buone vacanze! Ci sentiamo a settembre! :)

Baci,

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Capitolo 10
*** Little Life Changes. ***


Love Me Like You Do.
 

10.Little Life Changes.
 
I think you’ll notice when 
things become different
the good vibes in our life
won’t feel so consistent.

(The Sory So Far- Clairvoyant)
 
 
Auckland, Nuova Zelanda, ore 4:30 pm
 
“Pronto, mamma?”- Emily si fermò davanti a casa McFaller.
 
“Emily, tesoro! Come stai? Tutto bene? E il viaggio? Com’è andato? Come ti sembra la famiglia? Che ore sono lì? Hai man..?”
 
“Mamma, allora, prima di tutto fai un bel respiro! È tutto okay, il viaggio è andato bene, devo ancora incontrare i McFaller, spero siano una bella famiglia,”- fece una pausa -“qui sono le quattro e mezza, sono atterrata venticinque minuti fa e sì, ho mangiato.”
 
“Menomale, sono contenta.”- sospirò Ambra, dall’altra parte del telefono.
 
“Anch’io, mamma, anch’io. Come va lì? Che ore sono?”- chiese Emily, cambiando argomento.
 
“Qui tutto bene, anche se già ci manchi, comunque sono le due e mezza.. Quante ore di volo?”

“Tre ore e cinque minuti precisi!”
 
“Ah, pensavo di meno..”
 
“Anch’io, comunque ora devo andare ma’! Sono davanti a casa dei McFaller. Ci sentiamo dopo.”
 
“Okay, speriamo bene! A più tardi.”
 
La chiamata terminò e mentre Emily camminava lentamente lungo il sentiero che portava alla porta d’ingresso, pregò tutti i santi del paradiso che i McFaller fossero una bella famiglia.
Una volta davanti all’ingresso prese un bel respiro e suonò il campanello. La porta si aprì -“Ben arrivata!”- una ragazza dai capelli castani e gli occhi azzurri si catapultò su Emily -“Come stai? Com’è andato il viaggio? Sono contenta che tu sia qui, diventeremo grandi amiche!”- continuò sciogliendo l’abbraccio per poi prendere una valigia -“Ti aiuto io, vieni pure, non restare lì impalata!”- esclamò entrando in casa.
 
“Mh, sì, arrivo.”- ribatté la bionda, afferrando l’altra valigia, per poi entrare in casa. Era ancora un po’ scossa, non capita tutti i giorni di suonare alla porta della famiglia che ti ospiterà per uno scambio culturale e trovarsi una ragazza-scimmia che si catapulta su di te.
 
“Ciao, Emily. Benvenuta!”- esclamarono i presunti genitori della scimmietta.
 
“Salve! Voi dovete essere i signori McFaller, Alexa e Sebastian.”- azzardò la bionda, sperando di aver letto bene la scheda della famiglia.
 
“Sì, esatto!”- sorrisero i due ed Emily tirò un sospiro di sollievo.
 
“E io?”- chiese la mora.
 
“Tu devi essere.. Petra?”
 
“Esatto!”- esclamò saltellando -“E lui è Flash.”- disse indicando un cucciolo di husky.
 
*****
Emily si accomodò nella sua nuova camera e una volta sistemate le sue cose, andò a farsi una doccia.
 
“Ne avevo proprio bisogno.”- sussurrò tra sé e sé, uscendo dal bagno.
 
“Hey! Vieni con me a portare fuori Flash?”- propose Petra, sbucando dal nulla.
 
“Oddio! Sei tu!”- quasi urlò, portandosi una mano al petto -“Sì, vengo con voi, dammi cinque minuti.”- aggiunse poi.
 
Cinque minuti dopo Emily raggiunse Petra, la quale la stava aspettando in sala.
 
“Eccomi, andiamo?!”- esclamò Emily.
 
“Andiamo!”
 
Le due ragazze uscirono di casa con Flash al guinzaglio. Emily non stava più nella pelle, voleva vedere un po’ la città.
 
“Adesso ti porto davanti alla scuola e poi ti faccio vedere un po’ il centro.”- sorrise Petra.
 
“Grazie mille.”- disse Emily, ricambiando il sorriso.
 
“E poi vedrai, farai amicizia facilmente, sono tutti abbastanza socievoli qua, soprattutto mio cugino e se fai amicizia con lui, credimi, automaticamente conoscerai un sacco di nuove persone. Ha molti amici, lui.”- spiegò la ragazza -“Oh, eccoci arrivate! Questa è la scuola.”- aggiunse indicando un edificio bianco a tre piani, per poi sedersi su una panchina.
In quel momento Emily non sapeva cosa dire, le sarebbe piaciuto approfondire l’argomento “amicizia” ma non fece in tempo ad aprir bocca che Petra parlò di nuovo -“Parli del diavolo e spuntano le corna!”- rise -“Hey Dennis!”- disse alzando la voce e agitando la mano. Emily d’istinto si volto e vide un ragazzo alto, dai capelli castani e gli occhi abbastanza grandi e marroni, con un sorriso tenero e delle fossette che la fecero impazzire.
 
“Hey Petra!”- sorrise il ragazzo, avvicinandosi a loro con il suo skateboard sotto i piedi.
 
“Facciamo le presentazioni, Emily lui è Dennis, mio cugino. Dennis lei è Emily, la ragazza dello scambio culturale.”
 
“Piacere.”-  disse Emily, stringendo la mano del ragazzo.

“Piacere mio.”- sorrise lui -“Sai, mia cugina mi ha parlato tanto di te, diceva che non vedeva l’ora che tu arrivassi, sentiva che tu eri una tipa a posto, ne era sicura e mi fa piacere conoscerti.”- continuò.
 
“Sì, devo ammettere che non vedevo l’ora che tu arrivassi..”- ammise leggermente imbarazzata.
 
“Beh, a dir la verità anch’io non vedevo l’ora di partire per la Nuova Zelanda.”
 
“Perché non ti piace Sydney? O non ti piace  l’Australia?”- chiese curioso.
 
“No, no, anzi, adoro Sydney e l’Australia in generale, è che sai, a volte hai quel desiderio, quel bisogno di andare andare via, di staccare un po’, di prenderti una pausa da tutto e da tutti.”
 
“Ti capisco, mi capita spesso di aver voglia di andar via da qui per un po’..”- confessò il ragazzo.
 
“Beh, tra un po’ cambieremo aria anche noi, vero Parker?”- esclamò Petra, alzando un sopracciglio.
 
“Già! Non provare mai più a chiamarmi per cognome!”- sorrise il cugino.
 
“Ah, vieni anche tu a Sydney per lo scambio?”- domandò Emily.
 
“Sì, al momento sto ospitando un ragazzo della tua scuola che è arrivato una settimana fa.”- spiegò. La bionda fece per parlare ma fu preceduta dal moro -“Partiamo il 31 marzo.”- aggiunse sorridendo, come se l’avesse letta nel pensiero.
 
“Non manca poi così tanto allora!”- esclamò Emily.
 
“Meno trenta giorni esatti!”- precisò emozionata la mora.
 
“È da mesi che fa il countdown!”- rise Dennis.
 
“Immagino!”- disse Emily, seguendo il ragazzo.
 
“Bene, io devo andare ragazze. Emily è stato un piacere conoscerti! Ci vediamo domani o più tardi.”- sorrise il moro allontanandosi con il suo skateboard.
 
“Ciao!”- lo salutarono in coro le due amiche.
 
Dopo un paio di minuti trascorsi in silenzio Emily sbottò dal nulla -“O più tardi? Cosa vuol dire?”- domandò con aria interrogativa.
 
“Come scusa?”- ribatté Petra, abbastanza confusa.
 
“Mh, tuo cugino, prima ha detto che ci vediamo domani o più tardi..”
 
“Ah, sei proprio a scoppio ritardato Emily!”- scoppiò a ridere -“Lui abita di fronte a casa mia, quindi può capitare che ci rivediamo ancora oggi.”- aggiunse.
 
“Ah okay..”- sorrise imbarazzata.
 
*****
Giovedì, 4 marzo, ore 01:30 pm
 
Finalmente la campanella suonò, ciò significava che le lezioni erano finite. Emily si diresse di corsa verso l’uscita, doveva incontrarsi con Petra e Dennis. Non aveva Petra al suo fianco perché era al corso di cinese mentre Emily a quello di francese quindi avevano dovuto dividersi, e senza di lei si sentiva un po’ persa.
Uscita da scuola si sedette su una panchina e senza neanche volerlo cominciò a pensare. Erano già passati quattro giorni dal suo arrivo e più passava il tempo più si trovava bene, con la classe, con i professori, con Petra, con Alexa e Sebastian e soprattutto con Dennis. Era un ragazzo molto diretto e socievole, stava iniziando a legare molto con lui e anche con Petra.
Ad un certo punto il suo cellulare suonò, distraendola dai suoi pensieri. Sfilò il cellulare dalla tasca dei pantaloni. Era un messaggio.
 
Da Luke:
 
Hey nana! Come stai? Ti trovi bene lì? Non ti sei già dimenticata di me, vero? È da un po’ di giorni che non ci sentiamo.. Mi manchi.
 
In effetti era da lunedì che non si sentivano ma in un certo senso lei l’aveva fatto apposta, voleva che almeno per una volta fosse lui a farsi sentire.
Continuò a rileggere quel messaggio e soprattutto quel ‘mi manchi’.
 
“Chi è Luke? Il tuo fidanzato?”- chiese una voce riportando Emily alla realtà.
 
“Dennis, sei tu!”- esclamò la bionda, mettendo via il telefono -“Petra?”- domandò poi, guardandosi intorno.
 
“Non lo so, dovrebbe arrivare ma non provare a cambiare discorso, chi è Luke? Il tuo fidanzato?”- sorrise sghembo.
 
“Ugh, no, non è il mio ragazzo, è solo un mio caro amico.”- rispose un po’ imbarazzata.
 
“Ah capisco, non sei fidanzata?”- azzardò il ragazzo.
 
“No, non lo sono. Tu?”
 
“Sì!”- sorrise. A quella risposta il cuore di Emily saltò un battito, non sapeva spiegarsi il perché ma in qualche modo le dava fastidio, cosa le stava succedendo? Si era per caso infatuata di Dennis?
 
“Bene!”- provò a sorridere.
 
“Ciao, ragazzi!”- esclamò Petra.

“Hey!”- la salutarono in coro.
 
“Andiamo a mangiare qualcosa e poi facciamo i compiti insieme?”- propose la mora.
 
“Io non vengo, vado a casa, ho un po’ di cose da fare oggi oltre ai compiti.”- disse Emily, alzandosi. Aveva bisogno di stare un po’ da sola e poi era vero, aveva da fare, doveva sentire Luke e fare Skype con Shania e poi con i suoi.
 
“Ah va bene.”- mormorò triste Petra.
 
“E non puoi rimandare le cose che hai da fare, vero?”- chiese un po’ deluso l’altro.
 
“No, non posso proprio, ma possiamo fare domani, no?”
 
“Certo!”- esultò la ragazza.
 
“Prometti che non avrai nulla da fare!”- sorrise Dennis.
 
“Promesso!”- sospirò Emily.
 
*****
Shania non poteva fare Skype a causa dei compiti, così Emily avendo già fatto tutto, ne approfittò per rilassarsi, i suoi li avrebbe sentiti più tardi. Ad un certo punto il cellulare vibrò.
 
Da Luke:
 
Che cosa ho fatto? Perché visualizzi e non rispondi?
 
Doveva rispondere a Luke! Se n’era completamente dimenticata! Così cominciò a digitare:
 
Hey pinguino! Scusa, mi ero dimenticata di risponderti.. Io sto bene e qui è bellissimo, e tu? Come stai? Come va lì? Manchi anche a me.. Dai tra quasi una settimana torno!
 
Finito di scrivere, premette invio e aspettò la risposta del biondo che non tardò ad arrivare:
 
Anch’io sto bene dai, qui è tutto normale a parte il fatto che manchi tu. Comunque non temere ci vedremo molto presto.
 
Rilesse quel messaggio un paio di volte ma continuava a non capire, cosa intendeva con ‘molto presto’? Che cosa aveva in mente ‘stavolta?


||My Space||

Hey! :)

Come state? Andate bene le vacanze? Siete pronte per tornare a scuola? Che domande lol. Io ho iniziato oggi. :(

Comunque riguardo al capitolo, che ne dite? Vi piace? E di Petra e Dennis che ne pensate? Io amo troppo Petra con questi schizzi di pazzia, lol. Mentre Dennis è un po
’ strano ma presto capiremo meglio com
’è. Ma la domanda più importante è, che cosa avrà in mente Luke?
Mi raccomando fatemi sapere che ne pensate, mi fa molto piacere, lo sapete! :)
Vorrei ringraziare EngyLoveStellaandEleonoraFollow The Sun Disappearing_Girlxx per aver recensito il capitolo precedente, Love_Hemmings_96 per aver inserito la storia tra le seguite e tutte le lettrici silenziose!

Chiedo scusa per qualsiasi errore grammaticale!

Probabilmente non vi interessa ma vorrei condividere la mia felicità con voi dato che HO PRESO I BIGLIETTI PER I GREEN DAY! SONO TROPPO FELICE. NON CI CREDO. ERA DA ANNI CHE ASPETTAVO QUESTO MOMENTO. 

Okay ho finito lol. Vi lascio con i nuovi personaggi:

Lorena Rae as Petra McFaller
Crawford Collins as Dennis Parker

(Appena riesco metterò le rispettive foto.)

Baci,

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Capitolo 11
*** Surprise! ***


Love Me Like You Do.
 
Capitolo 11: Surprise!
 
 There are times when I don't know where I stand,
You make me feel like I'm a boy and not a man,
There are times when you don't give me a smile,
I lie awake at night and worry for a while.”

 
(James Blunt - Heart to Heart)
 
 Auckland, Nuova Zelanda, ore 01:30 P.M.

“Hey Dennis siamo qui!”- urlò Petra, sbracciandosi.
“Ragazze, come state?”
“Io tutto bene, grazie.”- sorrise Petra.
“Anch’io.”- rispose Emily.
“Bene, allora andiamo a mangiare e poi facciamo qualcosa tutti insieme?”- propose il ragazzo.
“Emh vorrei tanto, ma adesso devo scappare, ho delle commissioni da fare, vi raggiungerò tra un’oretta!”- spiegò Petra, raggiante.
 
Chissà cosa deve fare di così entusiasmante.’ pensò tra sé e sé Emily.
 
“Va bene!”- risposero in coro gli altri due. Subito dopo il cellulare di Dennis iniziò a squillare “Scusatemi, devo proprio rispondere.”- aggiunse guardando lo schermo per poi allontanarsi.
 
“Io quasi quasi inizio ad andare.”- sbottò Petra dal nulla.
“Che cos'è che ti prende così tanto?”
“Niente di che, è solo che prima mi faccio prima finisco.”- sorrise un po’ imbarazzata.
“Hey ragazze, anch’io devo andare. Vi raggiungo tra mezz’ora. Scusa Emi, mi dispiace lasciarti sola per pranzo, ma Grace ha detto che è importante! Ci vediamo tra poco.”- spiegò il ragazzo, per poi girare i tacchi e andarsene.
“Grace?”- ripeté Emily, con aria interrogativa.
“È la sua ragazza..”- affermò, alzando gli occhi al cielo.
“Come mai quella faccia?”
“Non mi è mai piaciuta, comunque io ora devo proprio andare! Mi spiace davvero tanto lasciarti sola per pranzo ma è per una buonissima causa.”- sorrise dispiaciuta -“Vedrai.”- aggiunse a bassa voce.
“Tranquilla, ci vediamo più tardi.”- esclamò la bionda, facendo finta di non aver sentito quel “vedrai”.
“A dopo!”
 
*****
Emily aveva appena finito di mettere a posto la cucina, guardò l’orologio e sbuffò scocciata, faceva le 02:15 P.M. e Dennis non era ancora arrivato.
 
“Menomale che doveva metterci una mezz’oretta, eh!”- mormorò tra sé e sé -“Chissà cosa staranno facendo..”- aggiunse per poi scuotere la testa, come per scacciare i pensieri poco casti che le giravano per la mente e andò a sedersi sul divano. Appena si distese qualcuno suonò alla porta.
 
“Che tempismo!”- sbuffò, dirigendosi verso la porta ma si pentì di ciò che aveva detto non appena l'aprì.
“Dennis!”- esclamò, abbracciandolo. Il ragazzo era in lacrime e sembrava non avesse intenzione di smettere -“Dennis, che è successo?”- chiese dolcemente la bionda, sciogliendo l’abbraccio, ma lui abbassò la testa -“Den, hey.”- gli sollevò appena il mento con una mano, in modo da vederlo dritto negli occhi. Forse, però, era meglio non farlo, il suo sguardo così triste e vuoto le spezzò il cuore.     Dopo interminabili secondi riprese parola -“Dai, andiamo dentro, mi racconterai tutto appena ti riprenderai.”
 
“Hey, Den, tieni.”- sorrise Emily, porgendogli una tazza fumante di the per poi sedersi sul divano accanto a lui.
“Grazie.”- sorrise appena.
“Va un po’ meglio?”- tentò sperando non si richiudesse a guscio come aveva fatto nell’ultima mezz’ora.
“Abbastanza dai, grazie mille Emily.”- sembrava si fosse deciso a parlare.
“Ti va di raccontarmi che cos’è successo?”- azzardò nuovamente.
“Certo. Beh, non è che ci sia molto da raccontare, Grace mi ha lasciato o io ho lasciato lei, non lo so nemmeno io.”- spiegò ridendo amaramente.
“Cosa vuol dire, scusa?”
“Ragazzi, sono arrivata!”- urlò Petra, dalla porta d’ingresso -“anzi, siamo.”
“Che tempismo!”- si lamentò Emily mentre Dennis si diresse in cucina.
“Ho una sorpresina per te, Emily!”- sorrise raggiante Petra, raggiungendo l’amica in sala.
“Non ora Petra, per favore.”
“Vuoi dirmi che non hai tempo per Luke?”
“Cosa c’entra Luke adesso?”
“Vieni!”- esclamò la ragazza, voltandosi e facendo cenno a qualcuno di procedere. Luke entrò nella stanza in quel preciso instante ed Emily non poteva crederci. Era proprio lui!
“Luke?”- fu tutto quello che riuscì a dire.
“Emily.”- sorrise il biondino.
“Oh mio dio!”- esclamò precipitandosi su di lui.
“Non soffocarmi per favore! Te l’avevo detto che ci saremmo visti presto.”
“Tu sei pazzo!”- rise Emily, staccandosi dall’amico.
“Che succede qua?”- domandò Dennis spuntando dal nulla.
“Oh, emh, Dennis lui è Luke, il mio migliore amico. Luke, lui è Dennis, il cugino di Petra.”
“Ah piacere.”- Luke cercò di sorridere, allungando la mano verso il ragazzo.
“Piacere mio.”- disse Dennis stringendo la mano del biondo.
“Luke, noi dobbiamo parlare un attimo.”- sussurrò Emily, avvicinandosi all’orecchio dell’amico -“Scusateci un secondo.”- aggiunse poi ad alta voce trascinando Luke in cucina.
“Che succede?”- domandò confuso il ragazzo.
“Detesto dirlo, insomma, da Sydney sei venuto qui per vedermi ma sei arrivato nel momento sbagliato..”
“Che vuoi dire?”- sbottò il biondino, con la fronte corrugata.
“Dennis non sta bene e voglio stargli vicino, avrei voluto andare farti vedere un po’ la città e trascorrere del tempo solo io e te ma non posso..”
“Qualsiasi cosa Dennis abbia mi dispiace ma io sono qui solo per te, volevo passare un weekend solo con te.”
“Luke, cerca di capire io non posso mollare Dennis così!”
“Uno c’è sua cugina, due voglio solo passare un po’ di tempo con te, non ti chiedo tutta la giornata, solo un paio di ore, ci facciamo un giro e poi torniamo e stiamo con loro.”
“Sì, potrebbe andare..”
“Ma?”
“Non posso far finta che Dennis non stia male e andare in giro con te così, non so se capisci..”
“Certo che capisco, Dennis è più importante di me!”
“No, Luke, sai che non è così, non fare il bambino!”
“Io non sto facendo il bambino, sei tu che a volte mi fai sentire come un bambino anziché un uomo, sei tu quella che mi confonde le idee così tanto che non so più dove devo stare!”- fece una pausa, non voleva urlarle contro ma era più forte di lui, non ce la faceva più. Un attimo prima gli salta addosso entusiasta e subito dopo non lo vuole più -“A volte non so proprio come fare con te.”
“Senti Luke, calmati un attimo e cerca di capire, per favore io non so più come spiegartelo!”
“Tranquilla, ho già capito tutto. Pensavo ci tenessi davvero a me, almeno quanto io tengo a te ma probabilmente non è così, tieni più a Dennis che a me.”- fece per andarsene ma Emily lo fermò.
“Non provare mai più di dire una cosa del genere! Sai perfettamente che ti voglio bene Luke e nessuno varrà mai quanto tu vali per me.”- fece un breve pausa per poi riprendere -
“E allora mettimi prima di Dennis.”- decise di metterla alla prova, di capire se lui valeva davvero qualcosa per lei.
“Andiamo.”- sbottò senza neanche pensarci su due volte, prendendolo per un braccio. Luke sorrise, aveva scelto lui.
*****
“Hey, siamo tornati!”- gridò Emily, entrando in casa seguita da Luke.
“Hey!”- li salutò Dennis.
“Den, come va?”- chiese Emily sedendosi sul divano, mentre Luke osservava la sala.
“Meglio, grazie.”- forzò un sorriso.
“E dov’è Petra?”
“È andata a farsi una doccia.”
“Capito.”- annuì la biondina imbarazzata, non sapeva più cosa fare per sciogliere il ghiaccio.
“Allora, Luke, ti piace la città?”- domandò all’improvviso Dennis e Emily lo ringraziò mentalmente.
“Non è male, sai, me l’aspettavo diversa. Sono stato colpito positivamente.”- rispose Luke un po’ sorpreso.
“Mi fa piacere.”- sorrise il moro.
 
||My Space||

Ciao a tutti!
Chiedo scusa per l'enorme ritardo, ma purtroppo durante le vacanze di Natale sono andata via e in più avevo un sacco di compiti e appena rientrata a scuola mi hanno sommersa di verifiche. Come state? Tutto bene?

Passando al capitolo, finalmente scopriamo cosa aveva in mente il nostro Luke! È stato troppo carino in più Petra era “complice”, invece Dennis ha rotto con la sua ragazza ed Emily cerca di stare al suo fianco il più possibile. Cosa succederà nel prossimo capitolo?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, mi raccomando fatemi sapere che ne pensate! 😉

Chiedo scusa per qualsiasi errore grammaticale.

Ringrazio EngyLove, StellaandeEleonora, Follow The Sun e Disappearing_Girlxx per aver recensito, fearlessgirl36 per aver aggiunto la storia alle ricordate, lukestink per aver aggiunto la storia alle preferite e tutte le lettrici! 😊
Vi ricordo che se volete che passi a leggere una vostra storia basta chiedermelo, mi fa piacere!
Alla prossima!
Baci,
_Whatshername_Idiot_ xx

Social:
twitter -> @_whatshername_x
instagram -> @_thequinn
we heart it -> @piercethebeaa

 

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