I will be kind -yoomin-

di kimalientae
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -1- ***
Capitolo 2: *** -2- ***
Capitolo 3: *** -3- ***
Capitolo 4: *** -4- ***
Capitolo 5: *** -5- ***
Capitolo 6: *** -6- ***
Capitolo 7: *** -7- ***
Capitolo 8: *** -8- ***
Capitolo 9: *** -9- smut pt.1 ***
Capitolo 10: *** -10- smut pt.2 ***
Capitolo 11: *** -11- ***
Capitolo 12: *** -12- ***
Capitolo 13: *** -13- ***
Capitolo 14: *** -14- ***
Capitolo 15: *** -15- ***
Capitolo 16: *** -16- ***
Capitolo 17: *** -17- ***
Capitolo 18: *** -18- ***



Capitolo 1
*** -1- ***


Io sono Min Yoongi ho 24 anni e lavoro in fottuttissimo negozio di elettrinica.

Si adoro troppo il mio lavoro.

E che mi serve per vivere e per comprare la nutella quindi lo devo fare.

La mia vita è così monotona. Il mio vicino 50enne ha una vita più interessante della mia in pratica.

8:00 sveglia;

9:00 lavoro;

12:00 pausa pranzo;

18:00 torno a casa;

19:00 ceno;

22:00 dormo;

E questa merda di routine si ripete ogni giorno. Si si lo so non c'è bisogno che lo diciate mi faccio pena da solo.

Come ogni schif....ehm ehm meraviglioso giorno mi sveglio, faccio colazione e mi vesto con la mia splendida divisa arancione fosforescente...vabbè meglio che non commento va...

MA PORCA PUTTANA MA TRA TANTI COLORI TIPO NERO, NERO OPACO, NERO TENDENTE AL GRIGIO E TANTI ALTRI TIPO DI NERO QUEL DROMEDARIO DEL MIO CAPO, E MI SCUSO CON TUTTI I DROMEDARI DEL MONDO, DOVEVA SCEGLIERE PROPRIO L'ARANCIONE...SEMBRO UN EVIDENZIATORE UMANO QUANDO ESCO DI CASA...

Ok calmo Yoongi.

Si a volte sclero pesantemente manco fossi mestruato.

Comunque dicevo scendo di casa e mi dirigo verso il negozietto in cui lavoro. Non è molto grande ma la sua posizione lo rende molto famoso, infatti, si trova in piena città e non è neanche tanto lontano da casa mia. Passo per la pasticcieria prima di andare a lavorere per comprare qualcosa da mangiare a pausa pranzo.

Comprato ciò che dovevo inizia finalmente l'inferno.

Entro e già sento Jin e Namjoon che litigano... DIO MIO QUANDO IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO PROPRIO...

Ok sarò onesto. Sono i miei migliori amici ma sul serio ogni giorno litigano per qualcosa di diverso...non li sopporto più.

'PER FAVORE SMETTETELA O VI METTO UNA MUSERUOLA'

'MA E' LUI CHE HA INIZIATO' disse Jin

'SI CERTO' disse Namjoon

'EHY CHE VORRESTI DIRE ?'ricominciò Jin

O DIO MIO UCCIDETEMIIII

La giornata procedè e arrivammo alla pausa pranzo. Mangiammo nello studio che era stato adibito a noi del personale.

Dopo di che il negozio fu riaperto. Servimmo molti clienti, come ogni giorno d'altronde.

Ero di turno alla cassa quando vidi entrare un ragazzo...

CAZZO QUANTO ERA SCOPABILE.

Un viso d'angelo, bassino, bel culo, bel fisico...e bel fidanzato...

MA PORCA PUTTANA MAI CHE ME NE VADA BENE UNO.

Eh vabbè sarà per la prossima volta.

Servì tutti i clienti che dovevano pagare e andai a rilassarmi.

Vidi che 'bel visino' andava con il suo ragazzo verso il settore dove c'erano i televisori.

Sembravano felici...

Ma l'apparenza inganna

Per curiosità andai a dare un'occhiata e là sentì che stavano avendo una discussione...un pò accesa direi.

'DAVVERO VUOI QUESTO TELEVISORE? MA HAI VISTO QUANTO COSTA? TE LO COMPRI TU PUTTANA'

'Puttana'...mi sta salendo la rabbia...

'Hoseok calma ne prenderemo un altro...' disse l'altro a bassa voce.

'NO PUTTANA MI STAI USANDO SOLO PER I SOLDI NON E' VERO ?'

'Puttana'... l'ha ridetto ...

'Ma cosa stai dicendo Hoseok...'disse 'bel visino'

'ZITTA PUTTANA'

Sentì un tonfo e una persona ansimare.

A quel punto andai verso di loro.

Vidi 'bel visino' a terra con una smorfia di dolore sul viso e con essa anche l'impronta di cinque dita sulla sua guancia inoltre si manteneva al petto il polso.

'Mi dispiace signore la preghiamo di uscire da questo negozio se non le dispiace'dissi con aria autoritaria e guardandolo male.

'FANCULO' disse il tizio e prima di uscire disse 'Ce la vediamo a casa io e te Jimin ' poi se ne andò.

Che stronzo...

Andai vicino al ragazzo e gli dissi 'Hey tutto bene ?'

Lui si girò mostrando il suo viso... era solcato dalle lacrime e la guancia era diventata arrossata.

'S-si t-tutto bene...G-grazie' disse fra i singhiozzi.

Cazzo...non andava tutto bene....

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Capitolo 2
*** -2- ***


'Hey su non piangere, dai alzati' gli diedi una mano e lui l'afferrò con la sua, così piccola e sudata poichè fino ad allora aveva stretto un pugno molto probabilmente per aver sopportato il dolore.

'G-grazie' disse di nuovo tra i singhiozzi.

Era così fragile. Gli accarezzai la guangia paffuta e gli tolsi con il pollice la lacrima che stava scendendo. Lo vidi arrossire leggermente. Che carino.

Gli guardai il polso. Era praticamente violaceo.

'Vieni con me' dissi serio.

'Dove stiamo andando ?' disse lui con una faccia spaventata.

'Andiamo in ospedale ovviamente, non lo vedi quel polso ? Si è fatto viola'

'N-no non ce ne bisogno non mi fa male'

Gli presi il polso e lo strinsi. Lui fece una smorfia di dolore. Strinsi di più.

'Ahi !' urlò per poi ritirare il polso.

'Visto ?' dissi per poi continuare 'Su ora andiamo'

Lo presi per mano delicatamente e mi diressi prima di uscire da Jin.

'Jin hyung'

Si girò di scatto e vedendo il ragazzo piangere disse 'Oi oi cosa è successo ?'

'Ah c'è stato una piccola rissa' mentì 'e questo ragazzo si è fatto male, penso si sia rotto il polso, lo porto in ospedale, potete coprirmi voi con il capo ?'

'Oh si certo Yoongi, non lo verrà a sapere'

'Grazie mille hyung'

Uscimmo dal negozio e gli dissi 'Hey per caso hai l'auto ?'

Abbassò lo sguardo. Aveva smesso di piangere ma aveva ancora gli occhi lucidi e rossi.

'N-no il mio ragazzo se ne andato con quella'

Chiamava quell'animale ancora 'il mio ragazzo'. Non ci posso credere.

'Va bene allora ci toccherà andare a piedi'

Il ragazzo annuì e iniziammo a percorrere la strada insieme con lui che ancora mi teneva la mano. Stava tremando quindi decisi di tenergliela per fargli capire che era al sicuro e che nessuno gli avrebbe fatto del male.

Percorremmo la strada fino all'ospedale in silenzio.

Quando arrivammo ci dirigemmo verso l'infermiera del pronto soccorso.

'Scusi questo ragazzo si è fatto male il polso'

'Oh si mi dica il nome e poi potete accomodarvi in sala d'attesa e il dottore vi chiamerà'

Il ragazzo si fece avanti e gli disse 'Mi chiamo Park Jimin'

Park Jimin eh ?

NO MIN YOONGI NON E' IL MOMENTO DI PENSIERI PERVERSI SU DI LUI.

Ci dirigemmo verso la sala d'attesa e quando arrivammo c'erano una decina di persone se non di più ad aspettare.

'Beh sediamoci penso che ci sarà molto da aspettare' gli dissi.

Lui annuì e ci sedemmo l'uno vicino all'altro sempre in silenzio aspettando il nostro turno.

Ad un certo punto mi sentì un peso sulla spalla.

OH NO NO NO NO NO QUESTO NON VA BENE CICCIO. GIA' I MIEI ORMONI SONO IMPAZZITI POI TI ADDORMENTI PURE SULLA MIA SPALLA SE VABBE' CIAONE.

E così fu che io rimasi a pensare al fatto che Jimin si era appena addormentato sulla mia spalla mentre la vecchietta vicino a me ripeteva quanto fossimo carini (in realtà quella vecchietta ero io però shhhh).

Che situazione imbarazzante. Alla fine mi addormentai anche io appoggiando la testa su quella di Jimin e mi beaì del suo profumo.

'Ah daddy ... più veloce...' Jimin ansimava davanti ai miei occhi...

'Cazz...Ah...Jimin quano sei stretto'

'Ah...hyung' Jimin continuare a gemere mentre davo forti spinte dentro di lui...

'Hyung oi hyung svegliati'

Sentì una voce che mi chiamava.

Poi capì. Stavo sognando.

Aprì di scatto gli occhi.

'Oh scusami hyung se ti ho svegliato però sembra stessi facendo un incubo...'

UN INCUBO?! SUL SERIO? IO STAVO GODENDO E TU COSA FAI MI SVEGLI ?

'Oh si certo...grazie'

'Di niente, comunque il prossimo turno è il nostro'

'Finalmente! Ma che ore sono ?' dissi con un sospiro di sollievo.

'Le 21:00' rispose come nulla fosse.

'EH ?' dissi sgranando gli occhi.

'La vecchietta che stava vicino a te mi sa che ha preso il dottore come il proprio psicologo e ha iniziato a raccontargli la propria vita' disse ridendo.

Sorrisi anche io.

In quel momento uscì un'infermiera.

'Park Jimin può entrare' disse con un foglio fra le mani.

Io e Jimin ci alzammo e ci dirigemmo verso la porta ma poi venni fermato dall'infermiera che disse con tono serio 'Mi scusi signore ma solo il paziente può entrare'

'Oh si certo...beh allora ti aspetto fuori' dissi guardando Jimin.

'Okay hyung' mi disse per poi entrare dentro.

Mi rimisi a sedere al mio posto e aspettai che il ragazzino uscisse.

Aspettai un buona mezz'ora prima di vederlo uscire con un fasciatura al braccio. Gli andai incontro.

'Hey che ha detto il dottore ?'

'Mi sono rotto il polso' abbassò lo sguardo.

'Non te lo sei rotto è stato quel tizio che tu ostini a chiamare 'fidanzato' a rompertelo' dissi prendendogli il mento per farmi guardare negli occhi.

Non rispose perchè sapeva che avevo ragione.

'Dai su ti accompagno a casa' dissi prendendogli la mano di nuovo.

'Grazie hyung'

Arrivammo a casa sua e a quel punto pensai che se sarebbe entrato lì dentro magari il tizio lo avrebbe picchiato di nuovo o fatto ben altro.

'Sicuro che non vuoi venire da me a dormire magari quel tizio ti potrebbe far...'

'Non ti preoccupare hyung a quest'ora sarà in qualche discoteca a scopare qualche ragazzo non tornerà prima di domani sera molto probabilmente' disse con un sorriso triste in viso.

'Domani sera ?!' sgranai gli occhi.

'Già...diciamo che a lui piacciono le scopate lunghe e poi non è solo un ragazzo quello che scoperà ma almeno due o tre a serata quindi ci metterà un pò' continuò.

'Ok...beh Jimin se ti serve qualcosa questo è il mio numero' gli porsi un foglietto poi ripresi a parlare 'Jimin so che non sono affari miei ma perchè non lo denunci ?'

Si avvicinò a me e disse 'Perchè mi tiene in pugno hyung'

Mi diede un lieve bacio sulla guancia ed entrò nel suo appartamento.

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Capitolo 3
*** -3- ***


Tornai a casa che erano ormai le 22:30.

Non immaginavo che Jimin abitasse dall'altra parte della città. Comunque continuavo a pensare a ciò che aveva detto Jimin.

'Mi tiene in pugno hyung'

Cosa significava ? Perchè non lo aveva denunciato dal principio ?Perchè continua a soffrire così e non fa qualcosa per non cambiare la situazione ?

Erano queste le domande che continuavo a pormi durante il tragitto verso casa.

Quando entrai nel mio squallido appartamento mi andai a fare una doccia, era stata una giornata lunga e me la meritavo. Subito dopo senza neanche vestirmi , ma solo con un asciugamano alla vita, andai a prendere qualcosa da mangiare.

Ecco questo è il bello di vivere da soli. Andare in giro per casa mezzo nudo senza che nessuno ti dica niente e senza che nessuno ti dia fastidio soprattutto.

Mi misi a guardare un pò di TV spazzatura giusto per farmi sentire più intelligente rispetto alla gente che trovi oggigiorno in televisione e poi me ne andai a dormire. Domani non mi sarei svegliato neanche se un trattore fosse venuto a demolirmi casa, ne ero certo.

Il giorno dopo mi svegliai con un mal di testa allucinante. Mi misurai la febbre e avevo 38.0

'NON ANDRO' MAI PIU' IN GIRO PER CASA MEZZO NUDO' urlai anche se nessuno mi sentì.

Dopo essermi misurato la febbre ritornai nel mio letuccio caldo e decisi di chiamare Jin per avvisarlo che non sarei andato a lavoro.

'Pronto?' mi rispose Jin.

'Oi Jin sono Yoongi' tirai su col naso 'vedi che ho la febbre non vengo a lavoro potresti chiamre il capo e dirglielo da parte mia?'

'Oh certo Yoongi ma come hai fatto a prenderti la febbre, ieri stavi benissimo?'

'Aish...lunga storia...'

'Ho capito ho capito dopo passerò da te e magari ti porto anche qualcosa da mangiare visto che nel tuo frigorifero ci sarà l'intero Deserto del Sahara con i camelli che ti salutano anche'

'Addirittura ?' dissi ridendo

'Comunque va bene a dopo'

'A dopo Yoongi e riposa'

'Si certo lo farò'

Bene ora che avevo il pranzo assicurato potevo anche rilassarmi e dormire un pò perchè ne avevo proprio bisogno.

---

Allora ragazzuoli volevo domandarvi se vi sta piacendo questa storia oppure

se vi sta facendo schifo se vi sta annoiando etc. ogni parere è accettato

Inoltre mi farebbe strapiacere se commentaste di più ovviamente se vi va

perchè diciamo che mi da una sorta di autostima e mi da lo stimolo per

continuare la storia inoltre mi fa piacere leggere i commenti.

Poi se avete idee non esitate a mandarmi un messaggio :3

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Capitolo 4
*** -4- ***


Mi svegliai con il suono del campanello che risuonava in modo ossessivo.

Mi alzai quasi perdendo l'equilibrio su me stesso e mi diressi alla porta. Aish...non stavo affatto bene, anzi la dormita apposta di migliorare le cose le ha peggiorate direi. Penso mi sia salita ancora di più la febbre.

Mi diressi a piedi scalzi verso la porta d'ingresso e aprì. Mi ritrovai davanti Jin con due buste della spesa in mano.

'Su chi aspetti levati non vedi che pesa 'sta roba ?'

Senza dire niente ma solo con una faccia infastidita, lo feci passare.

Come se fosse casa sua si diresse verso la cucina e iniziò a svuotare le buste strapiene di cibo e robe varie.

'Ora mi metto a cucinare tu vai a riposare' disse con tono deciso Jin.

'Ho riposato fino ad ora fa e non è cambiato nulla' dissi.

Aish...avevo la voce rauca, l'aspetto di un morto, e le occhiaie che scendevano fino ai piedi...PERFETTO, TOTALMENTE PERFETTO.

'Beh hai misurato la febbre ?'

'Non ho il termometro'

'Aish...come devo fare con te. La vedi quella borsa blu?'

Annuì.

'Bene. Lì ci sono alcuni medicinali che ti ho comprato, immaginavo che tu non ne avessi così sono passato anche in farmacia, dovrebbe esserci anche un termometro'

'Mi fai paura certe volte...'

'Ho soltanto un istinto materno innato' disse con tono modesto.

Sorrisi. Mi avvicinai alla borsa che mi aveva indicato Jin e l'aprì. C'era un'intera farmacia lì dentro...

Iniziai letteramente a scavare per trovare il termometro e finalmente dopo aver tirato fuori tutti i medicinali lo trovai.

'Vado a vedere un pò di TV mentre mi misuro la febbre ok ?'

'Va bene quando hai fatto vieni che è quasi pronto'

'A proposito che stai preparando ?'

'Minestrone ,ovvio no ?'

'NO, CHE SCHIFO'

'Su su non sei mica un bambino piccolo e poi è la cosa che ti farà star meglio'

'L'UNICA COSA CHE MI FARA' STARE MEGLIO SARA' DORMIRE'

'Si certo, si è visto'

Sbuffai.

'E va bene ma fai qualcos'altro per contorno sennò va a finire che ti vomito in faccia'

'Va bene adesso penso a qualcosa'

Lasciai Jin alla sua cucina e andai verso il divano, mi ci stesi sopra e accesi la TV e nel mentre aspettavo che il termometro misurasse la mia temperatura corporea.

Passarono 2-3 minuti circa e il termometro suonò. Quando lo vidi sbiancai più di quanto già non lo fossi prima. 39.5.

Ecco perchè mi sentivo uno schifo.

Sospirai. Questa non ci voleva proprio. E tutto perchè sono andato in giro per casa mezzo nudo.

'Eommaaaa ho fameee' mi lamentai.

'Si tra poco è pronto stai buono' mi rispose Jin dalla cucina.

Intanto che aspettavo presi il cellulare e notai un messaggio da un numero sconosciuto.

Numero sconosciuto

Hey ciao sono Jimin. Volevo ringraziarti di avermi aiutato ieri. Ti va di andare ad un bar più tardi ?                        10:09 a.m

Yoongi

Hey Jimin. Si per me va bene.Dimmi quando e dove e ci sarò.                11:08 a.m

Cavolo adesso magari sarà occupato. In fondo gli ho risposto un'ora dopo, avrà di sicuro fatto altri programmi intanto.

Jimin

Non ti preoccupare ti vengo a prendere io magari verso le 19:00. Per te va bene?        

11.10 a.m

Uhhh meno male non aveva cambiato idea.

Yoongi

Va bene allora a dopo      11:10 a.m

Jimin

A dopo <3   11:11 a.m

ODDIO HA MESSO UN CUORE. Ok calmo è solo per cortesia quel cuore, non significa altro.

Ok ora devo soltanto imbottirmi di medicinali per non far si che io svenga ancor prima di entrare nella sua auto.

'YOONGI E' PRONTO SU VIENI A MANGIARE'

Oh finalmente si mangia !

'Eccomi arrivo'

 

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Capitolo 5
*** -5- ***


Dopo aver mangiato Jin se ne andò lasciandomi solo.

Ora dovevo sopportarmi la moglie del mio vicino che suonava Chopin dalla mattina alla sera a pianoforte. Uff che fastidio.

Intanto mi misi a guardare la TV ancora e ancora e ancora fino a che non mi scocciai e decisi di andarmi a fare la doccia visto che  erano già le 18:00 e io sono quel tipo di persona che si addormenta letteralmente sotto la doccia.

Mi alzai di scatto e ciò mi fece avere un capogiro che mi riportò a sedermi.

'Aish...sto proprio male' mi ripetevo.

'Però ormai ho detto che sarei andato quindi non mi posso tirare indietro'

Mi alzai di nuovo e questa volta con più calma e mi diressi verso il bagno dove aprì l'acqua calda almeno dieci minuti prima perchè la mia caldai era ritardata nel vero senso del termine.

Intanto che aspettavo andai in camera mia per prendere la biancheria ,ovviamente nera, e il mio accapatoio di cui non serve dire il colore immagino.

Ritornai in bagno e mi buttai sotto l'acqua finalmente calda.

Una volta uscito mi sentivo meno stanco e meno raffredato. Mi asciugai i capelli e pensai che era arrivata l'ora di cambiarli. Magari un bel verde menta sarebbe stato l'ideale. Mmm poi si vedrà anche perchè biondi platino così mi piacciono ancora.

Una volta finite le mie riflessioni su un potenziale colore di capelli, andai in camera mia nuovamente.

QUESTA VOLTA CON L'ACCAPATOIO INDOSSATO E SOTTOLINEO INDOSSATO.

Mi misi davanti all'armadio e qui iniziarono nuove riflessioni su cosa indossare.

Alla fine optai per un jeans azzurro con una camicia nera ,ovviamente,  mentre ai piedi preferì mettere le mie Vans nere basse.

Guardai l'orologio ed erano circa le 18:40.

Mi stupì di non aver fatto ritardo.

Decisi che visto che era presto e che comunque mi sarebbe venuto a prendere lui avrei potuto rilassarmi un pò. Prima però andai in cucina per prendere qualche compressa che mi calmasse il mal di testa che perversava ancora.

Subito dopo andai in saltotto e mi distesi di nuovo sul divano per ricominciare ad annoiarmi con le varie serie tv.

L'unica cosa che mi preoccupava è che Jimin non sapesse dove di preciso io abitassi ma cambiai subito idea poichè gli avevo mandato la posizione quindi di certo non poteva sbagliarsi.

Infatti, erano circa le 19:05 quando sentì il clacson di una macchina. Mi affacciai e vidi Jimin sorridente che mi salutava dal finestrino della sua auto nera.

Già che è nera mi ispira molto.

Uscì di casa chiudendo la porta e mi diressi verso di lui.

'Buonsera hyung' mi disse mentre mi chiudevo lo sportello di fianco.

'Buonasera Jimin'

La serata era appena incominciata.

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Capitolo 6
*** -6- ***


'Buonsera hyung' mi disse mentre mi chiudevo lo sportello di fianco.

'Buonasera Jimin'

'Hey hyung tutto bene ?Sei un pò pallido'

Beccato.

'Ah no è solo un pò di raffreddore'mentì.

Iniziò a guidare e per circa 5-6 minuti ci fu silenzio. C'era qualcosa che lo preoccupava lo potevo capire dai colpetti che dava al volante ripetutamente e in modo quasi ossessivo.

'Jimin c'è qualcosa che non va ?'

'N-no tutto bene'

Il fatto che avesse balbettato confermava la mia ipotesi.

'Su dai sputa il rospo' disse con un sorriso cercando di fargli capire che non lo mangiavo mica.

'Ecco il bar dove volevo portarti è chiuso oggi e un mio amico organizzava una festa a casa sua, io inconsciamente ho accettato l'invito e visto che avevamo già organizzato tutto ... beh si insomma in poche parole non andiamo più al bar ma alla festa di questo mio amico...e ora sarai arrabbiato...immagino...'

Già dovrei essere arrabbiato perchè io odio le feste. Dovrei essere arrabbiato perchè odio la confusione. Dovrei essere arrabbiato perchè non mi piacciono gli alcolici. Dovrei essere arrabbiato perchè non mi piace la puzza di fumo. Dovrei essere arrabbiato perchè odio la musica ad alto volume e la gente che balla. Dovrei...già dovrei. 

Ma come faccio ad essere arrabbiato con Jimin che mi guardava con la faccia da cucciolo ?

'No non fa niente a me piacciono le feste' dissi mordendomi per poco la lingua per la stupidata che era uscita dalla mia bocca e per convincerlo feci un mezzo sorriso.

'Va bene' disse incerto forse ancora poco convinto da ciò che avevo detto.

Finalmente arrivamo.

Una casa enorme da cui fin dal giardino ,con tanto di decorazioni floreali e tavolo da pic nic, si sentiva la musica.

Oh santo Dio aiutami.

Nelle condizioni psicologiche in cui ero, avrei ucciso il  primo stupido che mi si presentava davanti mezzo ubriaco e che mi aveva scambiato per un suo amico che intanto era ubriaco pure lui.

Uff ok Min Yoongi un bel respiro profondo su. Pensa positivo, magari non sarà così incasinata la serata, magari ti diverti pure.

Si infatti...magari...

La mia positività se ne andò a farsi fottere quando entrammo in quella lussuosa casa.

Erano le 20:00 ed erano già poco sobrii figuriamoci quando si sarebbero fatte le 23:00, lì proprio il delirio.

Intanto Jimin mi aveva smosso pensando che io fossi morto molto probabilmente poichè non muovevo neanche più un muscolo ed ero paralizzato davanti alla porta dell casa.

'E poi erano a te che piacevano le feste' disse ridendo.

'Ok forse non mi piacicono poi così tanto' ammisi.

'Su dai andiamo ti divertirai'

Su quest'ultima affermazione avrei da discutere, ma parecchio, però non risposi e andai oltre.

'Vieni il mio amico dovrebbe essere da questa parte'

Mi prese istintivamente la mano per guidarmi. A quel tocco rabbrividì. Le sue mani calde a contatto con le mie che erano fredde era qualcosa di fantastico.

'Oh eccolo'

Pian piano ci avvicinammo ad una coppia che stava limondando pesantemente.

'Ehy Jimin forse non dovremo disturbarli'

Troppo tardi.

'Hey Tae'

Il ragazzo biondo si girò.

'Ehy ChimChim alla fine sei venuto'

'Già...Oh lui è Yoongi un mio amico'

Si girò verso di me.

'Piacere, Kim Taehyung'

'Piacere mio, io sono Min Yoongi'dissi stringendogli la mano che mi aveva porso.

Il ragazzo con cui si stava baciando fece una faccia contrariata e lui con garbo gli disse ' Continuiamo dopo Kookie' (VKOOK FOREVAH)

'Va bene darling~' (non chiedetemi perché... mi è venuto spontaneo farglielo dire)

Il ragazzo se ne andò e il ragazzo inzió a farci vedere la casa. Un'enorme casa. C'erano 3000 stanze e 200000 bagni. No ok forse sto esagerando. Però era grande e su questo non co discuto.

Ritornammo poi al punto d'inizio, tipo quando a museo con la guida.

Taehyung ci salutò augurandoci di divertirci...vabbè non commento tanto ormai avete capito.

Andammo a prendere e il cameriere ci servì drink, ovviamente alcolici, totalmente a caso.

Jimin prese subito il bicchiere di quella cosa e lo bevve come fosse acqua.

Ma dico...NON SAI NEANCHE COSA STAI BEVENDO E AL RITORNO PENSO GUIDERÒ IO PERCHÉ NON VOGLIO MORIRE GIOVANE.

Ok calma. Questa sera seriamente ucciderò qualcuno.

Dovevo allontanarmi un attimo da tutto quel casino.

'Hey Jimjn vado un attimo al bagno'

'Oh si certo hyung io sarò qui ad aspettarti'

Annuì.

Iniziai a vagare senza meta peggio di Dante nella selva oscura finché il Virgilio di turno, anche se un po' ubriaco, mi indicò il bagno.

Entrai e subito mi diressi verso il lavello e mi sciacquai la faccia. Un lato positivo è che le medicine stavano funzionando.

Uscì e mi diressi di nuovo dove mi ero seduto con Jimin e lì lo ritrovai...già...ma ubriaco.

SANTO DIO MA SONO STATO VIA DUE MINUTI...OK FORSE DI PIÙ.

'Hey h-hyung ahahhaha v-vieni'

'Ma quanto hai bevuto...'

Rivolsi un'occhiataccia al barman che distolse lo sguardo.

'H-hyung'

Si alzò e si avvicinò a me per poi prendermi il polso e iniziò a trascinarmi verso una meta che non avevo ancora capito.

~~~

E niente vi lascio così perché sono malvagia :3

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Capitolo 7
*** -7- ***


Si alzò e si avvicinò a me per poi prendermi il polso e iniziò a trascinarmi verso una meta che non avevo ancora capito.

Mentre camminavamo Jimin a stento riusciva a rimanere in piedi e per lo più barcollava. Ad un certo punto perse l'equilibrio e stava quasi per cadere se non lo presi fra le braccia.

Arrossì leggermente a quel contatto.

'H-hey Jimin forse è il caso di tornare a casa'

Girò il viso verso di me.

'Nooo hyung io voglio divertirmi ahahah'

Alzai gli occhi al cielo...Aish che mi tocca fare.

Intanto Jimin mi riprese la mano e ricominciò a portarmi a spasso come un cagnolino.

'Jimin ma dove stiamo andando ?' chiesi con un tono scocciato.

'A divertirci hyung' rispose lui.

'Eh ?'

Rimasi un pò perplesso da quella risposta visto che ci stavamo allontandando dalla festa.

Salimmo al primo piano dove c'erano circa 4 camere da letto e Jimin mi fece entrare in una di quelle anche se non so a che scopo.

Appena entrammo le cose che spiccavano più all'occhio furono le pareti rosso carminio e e il letto a baldacchino con alcuni inserti di colore dorato. C'erano inoltre molti mobili rustici o comunque di antiquariato che completavano l'arredamento.

Dopo aver osservato la camera mi rigirai verso Jimin.

'Allora, si può sapere cosa vuoi fare ?'

'Te l'ho detto, voglio dvertirmi'

'Allora se vuoi divertirti la festa è di là'

Iniziò ad avvicinarsi a me.

'Forse non mi sono spiegato bene hyung'

'Eh ?'

Quando fu molto vicino mi puntò le mani al petto spingendomi indietro fino a farmi cadere sul letto. Anche se era più basso di me aveva molta resistenza nelle braccia. Intanto salì anche lui sul letto mettendosi a cavalcioni su di me e si distese sul mio petto sussurrandomi all'orecchio 'Voglio divertirmi con te hyung, io e te da soli'

Il suo soffio caldo mi fece rabbrividire.

'Jimin non possiamo farlo' dissi cercando di staccarlo da me.

'Perchè hyung ?' disse facendo la faccia da cucciolo.

'Primo perchè sei ubriaco e non ragioni su quello che stai facendo, secondo sei fidanzato'

'Pff ahahahah davvero? Il mio fidanzato mi tradisce in pratica tutti i giorni con un ragazzo diverso e io non posso permettermi di scopare con chi voglio ?' iniziò a ridere poi ad un tratto dai suoi occhi iniziarono a scendere delle lacrime che gli andarono a rigare il suo bel viso.

Mi abbracciò. Un abbraccio non malizioso bensì un abbraccio di qualcuno che voleva solo un pò di affetto.

'Hey Jimin su non piangere'

Non mi rispose. Si spinse nell'incavo del mio collo e io lì potevo sentire il bellissimo odore dei suoi capelli. Alla fine decisi di ricambiare quell'abbraccio stringendolo di più a me.

'Hyung ti prego fammi stare bene'

'Va bene Jiminie'

Furono quelle le parole che mi uscirono dalla bocca.

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Capitolo 8
*** -8- ***


'Hyung ti prego fammi stare bene'

'Va bene Jiminie'

Furono quelle le parole che mi uscirono dalla bocca.

Ormai non sapevo più cosa fare. Avevo la persona più fragile che conoscessi fra le mie braccia con la paura che da un momento all'altro la potessi frantumare con le mie stesse mani. L'unica cosa che potevo fare è farlo stare meglio.

Intanto Jimin continuava a piangere e io a stringerlo tra le mie braccia.

'Hey Jimin su smettila di piangere' dissi con tono calmo e dolce.

Nessuna risposta e continuava a singhiozzare e a respirare a intervalli irregolari. Cosa potevo fare ?

Ad un certo punto, quasi d'istinto, gli alzai con due dita il mento e mi buttai sulle labbra che avevo deiserato di assaggiare fino a quel momento, con lo sguardo di lui all'inizio sorpreso ma che poi divenne rilassato fino a chiudere gli occhi e lasciarsi baciare. Era un bacio casto, niente di passionale.

Le sue labbra erano morbide e umide, forse perchè poco prima le aveva leccate. Sapevano di lacrime e alcol. Un sapore disgustoso ma a cui non potevo fare a meno.

Continuai a muovere le labbra sulle sue fino a quando non si calmò. Le lacrime si fermarono e con esse anche il respiro affannato causato dai troppi singhiozzi.

Quando , a malincuore, ci staccammo lo guardai negli occhi arrossati e potei notare che anche le sue guanciotte paffute erano rosse. Sorrisi.

'P-perchè sorridi ?' mi chiese lui distaccando il viso dal mio.

'Sei carino quando arrossisci' risposi

'B-beh non me l'aspettavo...tutto qui'

Era agitato. Continuava a balbettare.

'Oh su non è ora che  dovresti fare il timido, ma quando mi hai chiesto di fare sesso senza neanche un pò di pudore'

'Lo voglio fare ancora, non ho cambiato idea'disse sedendosi e tagliando il contatto con il mio corpo.

'Aish...Jimin non è questo il punto. Fare sesso con una persona a caso non ti farà dimenticare'

'Però mi hai risposto che per te andava bene farlo, o sbaglio?' disse girandosi verso di me.

Mi ha messo alle strette. Cosa dovrei rispondergli ora ?

Non feci in tempo a rispondere che lui continuò 'Sei stato il primo che mi ha trattato in modo gentile , sul serio, pensavo di potermi sfogare con te e l'ho fatto quindi forse mi sono montato io la testa e di questo ti chiedo scusa, ho esagerato, ma con quel bacio che mi hai dato significa che anche in te è cambiato qualcosa nei miei confronti'.

'Io l'ho fatto d'istinto' mentì.

'Quindi tu baci "ragazzi a caso" d'istinto ?' disse imitandomi.

Basta. Scoppiai.

'Ok si ti ho baciato perchè volevo. Come essere umano sappi che ho anche io le mie tentazioni e tu eri una di quelle e averti tra le mie braccia non ha fatto che peggiorare le cose poi quelle cose che hai detto sul fatto di voler fare sesso hanno alimentato ancora di più la cosa' dissi in modo veloce e tutto ad un fiato.

Poi continuai ' E ora cosa vorresti fare ?Ti ho detto la verità'

Iniziò ad avvicinarsi di nuovo a me con quell'aria seducente e mi mise le braccia al collo per poi avvicinarsi al mio orecchio e sussurrarmi:

'Voglio continuare quello che stavamo facendo prima'.

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Capitolo 9
*** -9- smut pt.1 ***


'Voglio continuare quello che stavamo facendo prima'.

Iniziò ad avvicinarsi sempre di più.

Ero nel panico, totalmente. Però se era ciò che voleva...forse dovevo solo assecondarlo.

Intanto il piccoletto si era avvicinato un po' troppo. Mi toccava il petto con quelle manine ciocciottose e allo stesso tempo così perverse.

Era vicino alle mie labbra quando chiesi 'J-Jimin se sicuro ?'

Per tutta risposta ricevetti un bacio.

All'inizio era dolce poi si fece più bagnato, fin troppo.

Infatti il piccoletto dopo avermi morso 2-3 volte il labbro inferiore, iniziò a chiedermi il permesso con la lingua di entrare nella mia bocca.

Glielo diedi. Le nostre lingue da subito iniziarono a creare una danza che non riuscimmo più a fermare se non per respirare.

Quando ci fermammo ,appunto, per riprendere fiato ansimavamo entrambi finchè Jimin non disse ghignando 'Beh, penso di aver risposto alla tua domanda'.

Dopo di ciò tornò all'attacco e fece come poco prima , ovvero, mi spinse sul letto e si mise a cavalcioni su di me facendo aderire il suo fondoschiena alle mie gambe e la sua crescente erezione alla mia.

Iniziò pian piano a muoversi su e giù facendo strusciare i nostri membri eccitati.

Per sostenersi meglio allacciò le braccia al mio collo e riprendemmo il bacio che soffocava i gemiti di entrambi.

Stavo letteralmente scoppiando. Volevo ,anzi, dovevo fotterlo ora.

Rigirai ,con uno scatto, le posizioni e feci distendere Jimin sotto di me.

Pian piano gli tolsi la maglietta ,che lasciai cadere sul pavimento. Finalmente potevo vedere il suo fisico scolpito. Iniziai dal collo, baciandolo e lasciando segni abbastanza violacei su di esso. Dopo di ciò scesi molto lentamente sul suo petto facendo la stessa cosa lì ma questa volta concentrandomi di più sui capezzoli ormai turgidi. Volevo farlo impazzire e ci stavo riuscendo perfettamente.

Infatti, Jimin gemeva senza pudore e la cosa mi eccitava ancora di più.

Scesi più in basso, verso il ventre, e lì notai una cosa: le cicatrici di alcuni tagli.

Non erano profonde ma bensì superficiali però erano comunque alquanto visibili.

Jimin notò che stavo guardando le ferite e disse con tono triste 'E' stato lui a farmele' poi girò lo sguardo.

Mi si strinse il cuore.

Cominciai a baciare dolcemente quelle cicatrici poi mi avvicinai all'orecchio di Jimin e gli sussurrai quasi d'istinto ,o per confortarlo in un certo senso, 'Non ti preoccupare, io sarò gentile'

Dopo di che ritornai al mio "lavoro" e scesi all'altezza dei suoi pantaloni per poi abbassarli e scoprire il membro pulsante coperto ancora dai boxer neri dall'elastico bianco.

Cominciai a baciare il membro da sopra al tessuto e lì iniziarono e primi gemiti da parte del piccoletto.

'Y-yoo-AH-gi...'

'Calmati, il bello deve ancora arrivare' dissi ghignando.

Dopo averlo torturato un pò massaggiandogli il pene, finalmente decisi di abbassargli le mutande.

Presi in mano il membro e iniziai a pompare ,all'inizio piano per farlo abituare ai miei movimenti, poi successivamente, forte.

I gemiti di Jimin coprivano tutto il casino che si sentiva da fuori.

Erano musica per le mie orecchie. Una droga.

Anche lui era un vero e proprio spettacolo.

Aveva il viso rosso e il sudore luccicava alla fioca luce che c'era in quella camera. Si potevano vedere i vari marchi che avevo lasciato e poi la parte migliore: le sue espressioni.

Le sue espressioni erano davvero eccitanti.

Intanto, vedendo che era quasi al limite decisi di abbassarmi e di iniziare a leccarlo.

Da subito cominciai leccando la punta e la sua lunghezza mentre subito dopo lo inglobai all'interno della mia bocca. Lì Jimin scoppiò.

Inarcò la schiena dal piacere e si riversò nella mia bocca. Io ingoiai tutto e mi diressi verso di lui per poi baciarlo così da fargli sentire il sapore del suo stesso seme.

Ribaltai poi di nuovo la situazione, facendo si che Jimin si trovasse sopra di me.

'Bene ora tocca a te piccoletto' dissi con un tono malizioso spingendolo con la testa verso la mia erezione.

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Capitolo 10
*** -10- smut pt.2 ***


'Bene ora tocca a te piccoletto' dissi con un tono malizioso spingendolo con la testa verso la mia erezione. 

Gli lasciai il capo e lui subito andò a sbottonare i miei pantaloni buttandoli a terra vicino agli altri vistiti che erano stati precendentemente lasciati al loro destino.

Dopo aver tolto anche i boxer si avvicinò al mio membro e gli diede ,prima, qualche leccata poi cominciò ad inglobarlo dentro la sua bocca.

Potevo vedere quelle meravigliose e carnose labbra circondare la mia erezione e potevo sentire la lingua che mi accarezzava all'interno della sua cavità orale.

Presi ad ansimare.

'Ah...'

Jimin ,intanto, manteneva lo sgurado fisso su di me. Non era solo bravo a baciare ma anche a fare pompini.

Presi una ciocca di capelli con una mano mentre con l'altra stringevo le lenzuola e inarcavo la schiena in modo anormale tanto il piacere che stavo provando.

Beh se quel moccioso sperava di farmi venire così in fretta si sbagliava.

Tirai un pò più forte la ciocca di capelli per farlo allontanare da me per poi rigirarlo sotto di me.

'Potresti smetterla di rigirare le posizioni ?' disse lui in modo ironico.

'Scusa ma non potevo venire'

'Oh e come mai ?'

Mi avvicinai e gli baciai il collo per poi andare a mordere un marchio violaceo fatto in precedenza al quale lui gemette leggermente. Salì lentamente lasciando una scia di baci fino al suo orecchio dove sussurrai con voce roca 'Devo ancora fotterti baby'

Lo sentì rabbrividire.

Feci scendere le mie mani sulla sua apertura. Non era pronto e non avevamo neanche il lubrificante.

Gli rivolsi uno sguardo malizioso ghignando un pò per poi allungare due dita fino alla sua bocca. Lui capì subito cosa volevo fare e senza indugi schiuse le sue bellissime labbra e accolse le mie dita per ricoprirle di saliva leccandole senza pudore davanti ad un me abbastanza eccitato da quella vista.

Quando le dita furono abbastanza bagnate le tolsi dalla sua bocca e feci scendere la mano di nuovo vicino alla sua apertura iniziando a stuzzicarla.

'Potrebbe fare male quindi...beh insomma...fermami se senti tanto dolore...' dissi in modo impacciato.

'Si lo so come funziona' disse quasi vantandosi. Beh avendo quel bel culo di certo non sarà la prima volta che lo fa con qualcuno.

Feci entrare un primo dito molto lentamente.

'Ah...Y-yoongi...'

Feci entrare subito un secondo dito.

'AHH'

Di nuovo quei gemiti, così eccitanti. Ne volevo di più.

Iniziai a toccare le pareti calde al suo interno e intanto aggiunsi un altro dito facendo gemere ancora di più Jimin.

A quel punto ero io quello a scoppiare.

Tolsi le dita di colpo ed entrai in lui violentemente mozzandogli il fiato e incominciando subito a dare delle forti spinte.

'Ahhh...cazzo' imprecò lui.

Era il sesso più eccitante che io avessi mai fatto. Continuavo a spingere dentro di lui facendo stringere il mio membro dalle sue pareti calde e bagnate.

'Ah..Jiminie sei così stretto' mi uscì dalla bocca.

Ad un certo punto colpì il suo punto dolce. A quel contatto Jimin inarcò la schiena e strinse forti i pugni.

'AHHH ...SI LI'...LI' MI PIACE...CONTINUA...' disse a tratti.

Continuai a spingere in profondità dandogli piacere. Cominciai a pompargli anche il membro che era stato trascurato fin troppo facendolo venire poco dopo.

Il suo seme  schizzò sul suo e sul mio stomaco.

Poco dopo venni anche io rempiendo Jimin del mio sperma. Uscì da lui e prima di stendermi gli lasciai un bacio dolce sulle labbra.

Mi sdraiai accanto a lui. Entrambi avevamo il fiatone.

'E' stato bello' disse lui rompendo il silenzio che si era creato.

'Troppo' risposi io.

Senza alcun preavviso si avvicinò a me e si accoccolò al mio petto appoggiando la testa sul mio braccio e addormentarsi.

'Aish...come devo fare con te' dissi ad alta voce sapendo che non mi stava ascoltando.

Lo tirai al mio petto sempre di più e ci addormentammo in quel modo.

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Capitolo 11
*** -11- ***


Mi svegliai con il dolce profumo di Jimin che mi stuzzicava le narici e con la fastidiosa luce mattuttina che mi entrava negli occhi.

Doveva essere ancora presto visto che dalla finestra si vedeva un cielo aranciato segno che da poco l'alba era arrivata.

Decisi di alzarmi malvolentieri dal letto. Di certo dopo tutto quello che era successo la sera prima dovevo pur farmi una doccia. Beh, il problema è che nella nostra camera non c'è un bagno.

Ma dico io, con una casa così grande non si può avere un bagno in camera ?

Aish... mi dispiacerebbe lasciare Jimin e magari non troverebbe nessuno quando si sveglia.

'Vabbè dai farò una cosa veloce' pensai.

Prendo i vestiti che erano per terra e in punta di piedi mi dirigo fuori dalla camera per non far svegliare il piccoletto.

Una volta uscito cerco di fare mente-locale per capire dove cercare il bagno.

Ad un certo punto sento la porta della stanza vicino alla nostra chiudersi ed un ragazzo uscire fuori.

'Taehyung ?' dico perplesso guardando.

Era mezzo nudo con solo i boxer indosso.

'Hey !' mi saluta con un sorriso rettangolare.

'Anche tu mezzo nudo vedo' disse con un tono malizioso, poi continuò dicendo 'Scometto che tu e Jimin ci avete dato dentro ieri-'

Lo interruppi mettendogli una mano davanti alla bocca.

'Si si è proprio come dici tu ora però stai zitto' dissi in preda all'imbarazzo.

'Che timidone che sei hyung e poi vi abbiamo sentito forte e chiaro'

'In che senso ?' dissi perplesso.

'Io e Jungkook eravamo nella camera vicino alla vostra a fare esattamente quello che stavate facendo voi solo un pò più silenziosamente' disse ridendo sotto i baffi.

'Oh Cristo...' dissi sbettendomi il palmo della mano sulla fronte.

Riprese a ridere.

'Su su non ti preoccupare' disse con quasi le lacrime agli occhi poi cercando di non morire continuò 'Comunque, cercavi forse qualcosa ?'

'In verità si, cercavo un bagno'

'Oh oh devi forse pulirti da 'qualcosa' ?' disse con uno sguardo malizioso di nuovo.

Lo guardai male per poi dire 'Piantala e dimmi dove sta 'sto bagno'

'Ok ok stai calmo' disse alzando le mani come in segno di resa 'Gira a destra e lo trovi di fronte'

'Perfetto'

Stavo per andarmene quando sentì Taehyung prendermi il polso.

'Vi aspettiamo giù per la colazione'

'Mm... ok dopo vado a chiamare anche Jimin'

'Bene ora vado' si girò per andarsene ma questa volta fui io a fermarlo.

'Taehyung'

'Si ?' mi rispose lui perplesso.

'Forse è meglio che ti metti qualcosa prima di scendere che dici ?'

Abbassò lo sguardo e spalancò gli occhi.

'ODDIO MI SONO DIMENTICATO CHE ERO MEZZO NUDO'

Scoppiai a ridere mentre Tae correva nella sua camera cercando probabilmente cose da mettere.

Seguendo le indicazioni di Taehyung arrivai al bagno o meglio dire ad un'altra casa.

Quella camera era gigantesca.

Era tutto bianco e azzurro con delle piccole luci che erano lì solo per decorare visto che c'era un enorme finestra che illuminava tutta la stanza.

Prima chiusi le tende per evitare eventuali figure di merda con la gente che poteva vedere fuori. Successivamente mi tolsi gli indumenti che avevo ed aprì l'acqua della doccia. Rabbrividì al contatto con l'acqua all'inizio fredda e che poi pian piano divenne calda.

Uscì dopo una decina di minuti ,visto che mi ero ripromesso di fare presto, e mi avvolsi in un morbido accapatoio.

Iniziai a cercare fra i vari cassetti dei boxer e magari dei pantaloncini da mettere almeno per scendere a fare colazione.

Le uniche cose che trovai furono dei boxer bianchi con dei conigli sopra e dei pantaloncini verdi fluo. Lo schifo insomma.

Cercando di non vomitare misi quella roba e decisi di uscire.

Ritornai nella mia stanza e quando l'aprì vidi Jimin intento a vestirsi. Mi guardò per poi ridere.

'Cosa c'è da ridere ?' dissi io fingendo di non sapere il perchè.

'Niente niente diciamo che sei un pò colorato oggi eh?'

'Un pò' dissi sorridendogli.

'Beh allora io vado a fare la doccia' disse avvicinandosi.

'Quando hai finito scendi giù, Tae stava preparando la colazione'

Annuì poi prima di uscire mi lascì un bacio sulla guancia.

Dopo aver raccolto le mie cose uscì anche io e scesi al piano di sotto dove regnava il totale caos. C'erano bottiglie e carte di ogni genere sparse a terra. Arrivai nella spaziosissima cucina ,quasi inciapando aggiungerei, dove Tae e Jungkook erano intenti a baciarsi in modo spinto.

'EHM EHM' dissi fissandoli.

'Oh hyung' disse Tae imbarazzato poi continuò grattandosi la nuca 'La colazione è quasi pronta'

'Si certo lo vedo' dissi in modo ironico facendo ridere Jungkook.

Presi in mano la situazione e alla fine quello che ne uscì fuori fu una colazione all'americana con uova strapazzate e il bacon perchè erano le uniche cose che Tae aveva in frigo.

A quel punto fece la sua comparsa Jimin che si sedette insieme a noi. Passammo il tempo ridendo e scherzando, conoscendoci fra di noi insomma.

Tutto finchè la suoneria del mio cellulare non suonò.

Andai a rispondere e...

'MA DOVE DIAMINE SEI ?!'

'Jin ?Sei tu ?'

'NO SONO TUA SORELLA GUARDA'

'Peccato che non ne ho una'

'Appunto' si fermò un attimo poi continuò 'Ma non hai risposto alla mia domanda, sai che infarto mi sono preso ?'

'Scusami hai ragione, sono andato a bere un caffè con un mio amico' mentì.

'In quelle condizioni ?'

'Non ti preoccupare ho preso un'aspirina e si è calmato'

'Va bene, magari più tardi passo da te'

'Ok, ci sentiamo dopo'

'A dopo'

Chiusi la telefonata e andai a risedermi con lo sguardo di tutti addosso.

'Era tua madre ?' chiese Tae.

'Una specie' risposi io ridendo.

---

Scusate per la mia assenza but tra scuola e voglia di scrivere sotto zero sono andata in letargo nel vero senso della parola.

E si lo so sono passati 3 giorni ma volevo comunque scrivere qualcosa su ciò.

Sono troppo fiera e troppo felice per loro. E tipo che la mattina dopo ero un cadavere che non riusciva a stare in piedi, ma fa niente perchè la notte insonne non è stata sprecata.

E io ero tipo lì nel mio letto che cercavo di sclerare in silenzio perchè c'erano mamma e papà che dormivano e quando li hanno dichiarati vincitori sono entrata in modalità mamma del tipo:

QUELLI SONO I MIEI PAMPINIIIII !!!

E niente alla prossima <3

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Capitolo 12
*** -12- ***


Mentre stavamo mangiando Tae ci chiese se potevamo dargli una mano a pulire visto che era un casino totale e noi accettammo volentieri visto che era ancora presto per tornare a casa.

Ci dividemmo in due gruppi, uno che avrebbe pulito il primo piano e l'altro che avrebbe pulito il piano terra, che era anche il più sporco.

Giocammo a sasso-carta-forbici per dividerci e capitammo io e Tae insieme a pulire il piano terra, mentre Jimin e Jungkook a pulire il primo.

'E' solo fortuna miei cari' disse Tae ironicamente.

'Beh allora io e Kookie ci rilasseremo mentre voi sgobberete come schiavi' disse Jimin cercando di provocarci.

'Ehy ehy vedete che anche voi dovete lavorare' risposi io.

'Ovvio ma noi avremo meno da pulire' disse Jungkook.

'Bene e ora tutti a lavoro' disse Tae dando inizio alle faccende domastiche che dovevamo fare.

Diede a ciascuno di noi una scopa e degli stracci. Subito Jimin e Jungkook salirono al piano di sopra lasciandoci soli.

Iniziammo a spazzare con la scopa tutte le cartaccie e i pezzi di vetro che c'erano per terra facendo attenzione a non tagliarci. C'era un silenzio quasi imbarazzante e nessuno si azzardava a parlare, o così credevo.

'Allora' iniziò Tae 'Tu e Jimin...beh...si...insomma...avete fatto cose no ?'

'Esattamente' affermai con nonchalance.

'Ed è stato bello ?'

'Mmm si' confermai mentre continuavo il mio lavoro.

'E sei stato sopra o sotto ?'

Mi fermai all'improvviso girandomi a guardarlo un pò scioccato dalla domanda.

'Ma cos...'

Lui scoppiò a ridere.

'Beh non ti preoccupare so già qual è la risposta, in fondo diciamocelo, quei gemiti così acuti non potevano essere i tuoi'.

'Piuttosto che pensare a me che scopo con Jimin dovresti pensare al tuo Kookie visto che ,come hai detto tu, stavate facendo la stessa cosa'.

Mi guardò sconvolto.

'Touchè' dissi con aria fiera.

'Che bastardo' rispose lui.

Scoppiammo a ridere entrambbi per poi ritornare ognuno al proprio lavoro.

'Comunque' ricominciò Tae 'Volevo chiederti se la cosa tra voi due fosse seria'

'Beh non saprei ci conosciamo da poco ma penso che un pò mi piaccia'

'Hyung se per te non è una cosa seria allora lascialo stare' disse lui ora con una faccia seria.

'Perchè ?'chiesi io.

'Beh semplicemente perchè lui ha sofferto già troppo e non voglio che continui a soffrire, vorrei che trovasse la persona giusta'.

'Lui mi piace...ma è complicato...non lo so neanche io...'

'Già con Jimin è sempre tutto complicato'disse lui.

'In che senso ?'

'Non dovrei parlartene Hyung'

Dopo aver detto ciò si girò di spalle e continuò a pulire.

Andai vicino a lui e lo presi per le spalle così da poterlo avere faccia a faccia.

'Dimmi tutto'.

'Hyung...io non posso... ho fatto una promessa'.

'A chi hai fatto questa promessa ?'.

'A Jimin...'.

'Allora dammi soltanto un indizio, ti prego'.

'E va bene hyung'

Saltò sul tavolo dietro di lui così da sedersi con le gambe incrociate su di esso.

'Diciamo che Jimin non ha mai avuto una vita facile ,infatti, i suoi genitori lo trattavano abbastanza male e molto spesso a scuola veniva con lividi ovunque e inoltre il padre era pieno di debiti che con il lavoro non riusciva a pagare a questo punto entra in scena Hoseok'

Sgranai gli occhi.

'Hoseok ?'

'Si Hoseok'

'Il suo fidanzato ?'

'Ma cosa ? No , Hoseok è suo cugino'

A quel punto ero abbastanza confuso però dovevo sapere ugualmente.

'Ok continua'

'Beh il padre per ripagare i suoi debiti si appoggia alle spalle di suo fratello e le cose stavano anche funzionando finchè i genitori di Jimin non morirono in un incidente stradale ed è allora che per Jimin incominciò l'inferno'.

Si fermò un attimo poi riprese.

'I debiti del padre ricaddero sulle sue spalle e lui non ne sapeva niente, cercò lavoro ma non lo trovò da nessuna parte e fu allora che ,come suo padre, chiese a suo zio un aiuto finanziario ma lo zio in quel periodo era all'estero e così si rivolse a suo cugino ,Hoseok'.

'E cosa accadde dopo' gli chiesi.

'Non lo so hyung, so solo che da allora Hoseok lo tratta da schifo'.

Rimasi in silenzio, non sapevo cosa dire.

Quella storia mi aveva fatto venire i brividi.

Non sapevo che Jimin avesse vissuto tutto quello e che io non potevo fare nulla per aiutarlo.

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Capitolo 13
*** -13- ***


Dopo il racconto di Tae ritornammo a pulire in completo silenzio.

Nessuno sapeva cosa dire.

Io, in prima persona, non sapevo cosa dire.

Come avrei potuto aiutare Jimin ?

Ma soprattutto, cosa lo faceva rimanere così attaccato a quel tizio di nome Hoseok ?

Ero bombardato da questi pensieri e la cosa che mi dava più fastidio è che ero impotente.

Ad un certo punto sentimmo i passi di quei due bambini scendere di corsa le scale ridendo.

'ABBIAMO FINITOOO' iniziarono ad urlare.

'Aish...di già ?' disse Tae facendo un broncio.

'Si si' rispose Jungkook.

'Se non trovo tutto pulito vi picchio'

'Troverai tutto perfetto mio caro' disse Jimin.

'Sarà meglio per voi' continuò Tae.

'E voi a che punto siete ?'

'Beh...diciamo...'disse Tae grattandosi la nuca.

Jimin e Jungkook si lanciarono un'occhiata d'intesa.

'Dai su vi aiutiamo'disse Kookie.

'DAVVERO ?' urlò Tae per poi buttarsi fra le braccia di quest'ultimo.

Dopo di che ci mettemmo tutti a lavoro e in poco più di un'ora riuscimmo a mettere tutto in ordine.

'Fiuu finalmente abbiamo finito' disse Tae asciugandosi la fronte dal sudore.

Da quando avevamo iniziato a pulire non avevo spiccicato parola non perchè non volessi parlare ma perchè stavo ancora tra i miei pensieri e la maggior parte delle cose che avevano detto non le avevo neanche ascoltate.

'Hey vado a prendere un bicchiere d'acqua' dissi girandomi verso gli altri.

'Oh si hyung potresti portarla anche a noi ?' disse Jungkook.

'Si certo' risposi.

Mi diressi verso la cucina aprì il frigo e presi una bottiglia d'acqua. Ad un certo punto sentì una mano toccarmi la spalla e sobbalzai.

'Scusami hyung ti ho spaventato'

Era Jimin.

'No no non fa nulla' dissi tranquillizzandomi.

'Hyung volevo parlarti in verità' disse lui.

Parlarmi? Di cosa ?

'Si dimmi'

'Beh è da quando sono sceso che non spiccichi parola...mi chiedevo...si insomma...se avessi fatto qualcosa di sbagliato'

'No Jiminie non hai fatto nulla'dissi per rassicurarlo.

Non posso dirgli ciò che mi ha raccontato Tae.

Gli misi una mano sopra i capelli per poi scompigliarli facendo un sorriso.

Spero così di averlo tranquillizzato.

Soprendentemente lui allungò le braccia al mio collo e mi baciò.

Rimasi un attimo scioccato ma poi incominciai a ricambiare facendo diventare il bacio sempre più spinto finchè...

'Ehm ehm...' tossì Tae.

'Ci stavamo chiedendo dove fosse la nostra acqua' continuò poi.

Sbuffammo entrambi per poi staccarci e tornare in salone.

Rimanemmo lì ancora per poco poi guardando l'ora sul mio cellulare capì che si era fatto tardi e che era il momento di dover andare a casa.

'Beh ragazzi io devo andare a casa'.

'Oh sicuro di non voler restare ?' mi fece Tae.

'No no grazie' risposi.

Feci per andarmene ma Jimin mi fermò.

'Ti ricordo che siamo con la mia macchina'disse.

Cazzo è vero.

'Oh giusto...Beh allora mi dai un passaggio ?' dissi sorridendo.

'Aish...e va bene ma solo perchè sei tu'.

'Wow che onore'dissi facendolo ridere.

Jimin ritornò da Jungkook e Tae per prendere il cappotto.

'Beh ragazzi vado anche io'disse ai due.

'Ma come ? Speravo che almeno tu rimanessi'

'Beh devo dare un passaggio a Yoongi e poi so già che non ti dispiace per niente che io me ne vada visto che scoperete come conigli quando uscirò da quella porta' disse Jimin guardando Jungkook che intanto arrossì.

'Ci hai visto bene amico' disse Tae.

'Beh allora vi lascio alle vostre cose'

Si avvicinò a me e insieme uscimmo e ci dirigemmo verso la sua auto nera.

Il viaggio fu silenzioso. Nessuno aprì bocca, di nuovo. C'era quasi un'atmosfera imbarazzata.

Arrivammo a casa mia e Jimin fermò l'auto.

'Beh allora ci vediamo' disse lui.

'Va bene' risposi io.

Uscì e prima di chiudere lo sportello dissi 'Jimin fai attenzione'.

Lui mi sorrise 'Certo hyung'.

Chiusi lo sportello e andai verso casa mia.

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Capitolo 14
*** -14- ***


Aprì la porta di casa mentre sentivo il rombo della macchina di Jimin che ripartiva. Mi chiusi la porta alle spalle e gli scivolai contro. Mi portai le mani alle tempie. Il mal di testa era tornato in tutto il suo splendore e con esso anche la febbre.

Poggiai il palmo della mano sulla fronte e le mie ipotesi si accertarono.

Avevo di nuovo la febbre.

Mi alzai da dove ero seduto e andai in camera mia.

Chiusi le tende così che il sole non mi infastidisse e senza neanche toglirmi i vestiti ,che erano di nuovo i miei visto che prima di andarmene di casa avevo tolto quelli orrendi di Tae, mi buttai sul letto e mi addormentai.

Non so per quanto dormì.

Sentì il cellulare squillare e con gli occhi ancora chiusi iniziai a tastare alla cieca il comodino alla ricerca dell'oggetto elettronico.

Quando lo trovai accettai la chiamata e lo misi all'orecchio.

'SI PUO' SAPERE DOVE SEI ?STO BUSSANDODA TRE ORE ALLA TUA PORTA'

Jin...

'Vengo subito...stavo dormendo'

Chiusi la chiamata e mi alzai ,quasi cadendo, dal letto.

Quando giunsi all'ingresso aprì la porta e feci entrare Jin.

'Come stai ?' chiese subito lui.

'Mmm...fammici pensare...uno schifo' risposi.

'Beh almeno sei onesto. Allora come è andata con quel tuo amico ?'

'Bene bene. Abbiamo parlato un pò tutto qui'

'Ah ah certo. E quello come me lo spieghi ?' disse indicando una macchia viola sulla mia spalla.

QUANDO ME L'HA FATTA ?!

'Ehm...'

'Beh ho capito di cosa avete parlato tu e il tuo amico quindi non farò più domande' disse ridendo.

'Comunque che ore sono ?'chiesi un pò scombussolato.

'Quasi le 19.00' rispose lui.

'COSA ?! Sul serio ?'

'Già amico'

'Beh ti va di rimanere qui?' gli dissi.

'Mmm si va bene' rispose lui.

'Allora ordino una pizza'

'SI PIZZAAAAA'urlò lui felice.

'Sembri proprio un bambino' dissi ridendo.

Dopo aver ordinato la pizza ci sedemmo tranquillamente sul divano e iniziammo a vedere un film anche se in verità non lo stavamo realmente seguendo ,infatti, dopo i primi 10 minuti dall'inizio abbiamo cominciato a parlare di noi.

'Beh con Namjoon come va ?'

Ingoiò il boccone che aveva appena morso.

'Come al solito si litiga e basta' disse.

'Oh si certo ma fammi il favore anche quelli del negozio accanto sanno che scopate come conigli'

Per poco non si strozzò con l'acqua.

'Ma ma che stai dicendo ?Io e lui non andiamo a letto'

Lo guardai con un'aria di sufficienza senza dire nulla. So di avere ragione.

Una volta sentivo i gemiti di Jin nel bagno del negozio e con lui quelli di Namjoon e non penso che lo stava aiutanto a fare pipì.

'Se lo dici tu' risposi.

Mi lanciò un'occhiataccia.

'E tu ?'

'E io cosa ?'

'Oh andiamo di certo quel succhiotto non si è fatto da solo. Chi è il fortunato ?'

'Hai presente il ragazzo che ho portato in ospedale...'

'DIO MIO NON ME LO DIRE' disse sgranando gli occhi.

'Ti sei scopato quel ragazzino ?'continuò.

'Già e dovevi vederlo gemere quando io lo...'

'EW PER FAVORE NON CONTINUARE' disse facendo una faccia schifata.

Scoppiammo entrambi a ridere e così passò la serata.

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Capitolo 15
*** -15- ***


Erano circa le 22:30 quando Jin hyung lasciò la mia abitazione.

Mi distesi sul divano senza sapere cosa fare. Ero annoiato.

Decisi di vedere un anime ,così giusto per passare il tempo.

Accesi la TV, presi un pacchetto di patatine e si incominciò la maratona.

Però nonostante l'anime fosse molto interessante non riuscivo a concentrarmi. I miei pensieri ricadevano costantemente su Jimin.

Con il polso sembrava stare bene visto che aveva guidato e la fasciatura era ancora a posto.

Ma la cosa che più mi torturava non era il fatto che non stesse bene fisicamente ma bensì moralmente.

Stare in balia di quel tizio ,che non so più chi sia se suo cugino o il suo fidanzato, lo turba parecchio e ieri sera ne ho avuto la conferma.

E' debole, anzi, quel tizio lo ha reso debole.

Chissà cosa lo trattiene dal ribbellarsi.

Forse lo ricatta con qualcosa. Ma cosa ?

Aish... con tutti questi pensieri mi ritorna il mal di testa. Sono confuso e voglio delle spiegazioni.

L'unico che me le può dare è Jimin.

Faccio per prendere il cellulare e ad un certo punto si illumina il display e parte la suoneria. Sullo schermo leggo un nome: Jimin.

'Parli del diavolo' dico ad alta voce.

Prendo cellulare e rispondo alla chiamata appoggiandolo all'orecchio.

'Hey Jimin' dico.

Dall'altra parte sento una tosse quasi incessante e degli ansimi.

'Hey Jimin stai bene ?' dico con tono più preoccupato.

'H-hyung' si ferma e tossisce poi ritorna ad ansimare 'T-ti prego hyungo potre-'

Lo fermai subito dicendo 'Sto venendo da te aspettami e non muoverti'.

Senza neanche aspettare la risposta dell'altro chiusi la telefonata.

Mi alzai in fretta e furia presi un cappotto e uscì di casa correndo.

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Zan zan

 

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Capitolo 16
*** -16- ***


Iniziai a correre il più veloce che potevo.

Mi lanciavo tra la gente sui marciapiedi chiedendo scusa innumerevoli volte nella speranza che mi sentissero.

Mi buttavo in mezzo alla strada senza degnarmi delle macchine che passavano e dei guidatori che mi mandavano a fanculo perchè per poco non mi facevo mettere sotto.

Le gambe mi facevano male.

I polmoni bruciavano.

La mia milza chiedeva pietà.

Tutto il mio corpo chiedeva pietà in sostanza.

Ma io continuavo a correre. (Dashi run run run...okay la smetto)

Dopo poco arrivai e mi fermai due minuti a prendere fiato per poi raggiungere a passo spedito l'appartamento di Jimin.

Quando mi fermai davanti alla porta notai che questa era già aperta e senza indugi mi ci infilai dentro.

Quello che mi si presentò davanti era una normalissima casa dalle pareti scure e dal pavimento di parquet anch'esso scuro.

Iniziai a girare per l'appartamento.

'Jimin !' urlai.

'Jimin dove sei ?' urlai di nuovo.

Nessuna risposta.

Vidi in cucina, nel bagno ma niente ,nessuna traccia di Jimin.

Mi stavo spaventando e parecchio.

L'ultima camera dvoe potevo controllare era quella da letto.

Mi diressi verso il soggiorno e lì c'erano due porte. Non sapendo quelle delle due fosse quella giusta andai a casaccio. La prima era chiusa a chiave e  non si riusciva ad aprire. Provai con la seconda e questa era aperta ed entrai.

I miei occhi incontrarono un Jimin steso a terra con un rivolo di sangue sulla fronte.

'JIMIN !!!'

Mi fiondai sul corpo incosciente e lì il panico prese il sopravvento.

'Hey Jimin ! Jimin svegliati su '

Non rispondeva.

Iniziai a scuotere il suo corpo.

'H-hyung' sussurrò.

Lì il mio nodo nello stomaco si sciolse e la paura se ne andò.

Lo strinsi a me e dissi 'Cavolo mi hai fatto prendere uno spavento'.

Jimin non rispose. Era ancora tramortito.

Lo presi a mo di sposa e lo portai nel salotto dove con cautela lo appoggiai sul divano.

Successivamente mi diressi in cucina dove presi uno strofinaccio e lo bagnai per poi tornare da Jimin e posarglielo sulla fronte dove il sangue si stava seccando.

'H-hyung' chiamò di nuovo Jimin.

'Jimin sono qui non ti preoccupare' dissi per tranquillizzarlo mentre mi sedevo vicino a lui.

'H-hoseok' tossì poi continuò 'Dov'è Hoseok ?'

'Jimin ora devi riposare, quando starai meglio io e te dovremo parlare'.

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Capitolo 17
*** -17- ***


Jimin cadde in un sonno profondo.

Io ero ancora seduto vicino a lui e cercavo di far smettere di sanguinare la ferita con lo strofinaccio impregnato d'acqua.

'L'avrebbe pagata...' continuavo a ripetermi in mente.

Non riuscivo a pensare che quel tizio avesse fatto del male a Jimin.

Come poteva fare una cosa del genere a una creaturina così tenera ? Ci vuole proprio un cuore di pietra per fare una cosa genere.

La rabbia mi tempestava dentro.

Questa cosa doveva finire.

Non voglio più vedere Jimin soffrire.

Lo voglio veder sorridere.

Ad un certo punto mi viene un'idea.

'Devo chiamare Taehyung' penso 'Devo informarlo di quanto è successo'.

Già peccato che io non abbia il suo numero. 'Cazzo' mi dissi fra me e me.

Poi mi si illumina la lampadina nella testa tipo stile fumetto.

Io non avevo il numero di Tae ma Jimin si. Dovevo solo prendere il suo cellulare.

Iniziai a guardarmi in giro e non trovandolo ritornai nella camera da letto e mi girai intorno finchè il sguardo non cadde sul comodino vicino il letto.

Bingo.

Presi l'oggetto elettronico e lo sbloccai. Per fortuna era senza password.

Iniziai a cercare il numero di Tae nei contatti e finalemente lo trovai. Ci cliccai sopra per poi inoltrare la chiamata.

'Jimin...perchè mi chiami a quest'ora...' Tae parlava con una voce roca e ansimava 'Hai chiamato nel momento meno oppurtuno posso richia...Jungkook smettila !'

'Scusa per averti disturbato in un momento delicato tesoro' dissi io ironico.

'Y-YOONGI ?!'

'Già proprio io' dissi 'Vieni a casa di Jimin ora'

'Cosa ? Ma sono quasi le 23:30'

'Tae è per Jimin, è successa una cosa con Hoseok o come si chiama'.

'Okay sto arrivando dammi un attimo per vestirmi'

'Grazie sapevo che avresti capito'

Riattaccai la telefonata e ritornai da Jimin nel soggiorno.

Mi misi vicino a lui e iniziai ad accarezzare i morbidi capelli.

'Non ti preoccupare' dissi ad alta voce 'Risolveremo qualunque cosa stia succedendo, insieme'.

Sapevo che non mi stava ascoltando ma nel profondo speravo che l'avesse fatto.

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Capitolo 18
*** -18- ***


Non ti preoccupare' dissi ad alta voce 'Risolveremo qualunque cosa stia succedendo, insieme'.

Sapevo che non mi stava ascoltando ma nel profondo speravo che l'avesse fatto.

Passavano i minuti e di Tae neanche l'ombra.

Io ero ancora seduto vicino a Jimin aspettando che aprisse gli occhi, ma ancora niente.

Sentì sbattere la porta all'improvviso. Mi ricordai che entrando in casa non l'avevo chiusa.

Mi alzai subito e presi la prima cosa che avevo vicino ossia un vaso. Se fosse stato Hoseok gli avrei rotto il cranio e qualcos'altro di sicuro.

Con passo calmo e silenzioso mi diressi al corridoio che portava all'ingresso e quando vidi l'ombra che pian piano si avvicinava anche la mia adrenalina saliva.

Alzai il vaso e quando la sagoma misteriosa si fece vedere costatai che era solo un Tae molto spavenato.

'MA CHE DIAMINE FAI ?VUOI UCCIDERMI PER CASO ?'

Risi.

'Era un'idea'

Mi guardò male per poi mettere il broncio.

'Non fare il bambino abbiamo cose più import...'

'Dov'è Jiminie ?Come sta ?'chuiese tutto allarmato.

'Vieni con me è di là'

Tornai dove era disteso Jimin con Taehyung che mi seguiva.

Appena vide il ragazzo incosciente subito corse vicino a lui.

'Non ti preoccupare è solo svenuto' dissi per rassicurarlo.

'Cosa gli ha fatto ?'

'Non lo so, quando sono arrivato qui era in questo stato e Hoseok non c'era'

Tae era visibilmente preoccupato per Jimin.

'Io...ti ho chiamato...beh pensavo che tu potessi darmi una mano'

Si girò verso di me.

'Per fare cosa ?'

'Per far sputare il rospo a Jimin, penso che a questo punto abbia bisogno di una mano a superare questa cosa' mi fermai per poi riprendere 'Potrebbe riaccadere una cosa simile e se ci va più pesante...beh non se c'è la possa fare'

'Hai ragione hyung' disse voltandosi di nuovo verso Jimin.

Lo guardava come se volesse comunicargli qualcosa, proprio come avevo fatto io pochi minuti prima.

Ad un certo punto notammo che le palpebre di Jimin si muovevano e pian piano si aprirono.

Iniziò a tossire, probabilmente a causa della gola secca.

'Tae vai a prendere un bicchiere d'acqua per favore' gli ordinai.

Quest'ultimo annuì e si diresse verso la cucina scoparendo dietro la parete che la divideva dal soggiorno.

Aiutai Jimin a mettersi con la schiena dritta appogiata al bracciolo del divano.

Mi guardò per poi sussurrare un flebile 'hyung'.

Gli sorrirsi per poi dirgli 'Buongiorno principessa, era ora che ti svegliassi'

Lui mi sorrise.

La cosa più bella che avessi mai visto...il suo sorriso.

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*appare dal nulla*

Hello :3

Volevo avere vostre opinioni su questa storia quindi commentate yeeeee

*scompare nel nulla*

Se non commentate sarò il vostro peggior incubo hihihihi

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