The Librarian and the Guardian

di amilcara95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 0 - Introduzione ***
Capitolo 2: *** Primo capitolo ***
Capitolo 3: *** Secondo capitolo ***
Capitolo 4: *** Terzo capitolo ***
Capitolo 5: *** Quarto capitolo ***
Capitolo 6: *** Quinto capitolo ***
Capitolo 7: *** Sesto capitolo ***
Capitolo 8: *** Settimo capitolo ***
Capitolo 9: *** Ottavo capitolo ***
Capitolo 10: *** Nono capitolo ***
Capitolo 11: *** Decimo capitolo ***
Capitolo 12: *** Undicesimo capitolo ***
Capitolo 13: *** Dodicesimo capitolo ***
Capitolo 14: *** Tredicesimo capitolo ***
Capitolo 15: *** Quattordicesimo capitolo ***
Capitolo 16: *** Quindicesimo capitolo ***
Capitolo 17: *** Sedicesimo capitolo ***
Capitolo 18: *** Diciassettesimo capitolo ***
Capitolo 19: *** Diciottesimo capitolo ***
Capitolo 20: *** Diciannovesimo capitolo ***
Capitolo 21: *** Ventesimo capitolo ***
Capitolo 22: *** Ventunesimo capitolo ***
Capitolo 23: *** Ventiduesimo capitolo ***
Capitolo 24: *** Ventireesimo capitolo ***
Capitolo 25: *** Ventiquattresimo capitolo ***
Capitolo 26: *** Venticinquesimo capitolo ***
Capitolo 27: *** Ventiseiesimo capitolo ***
Capitolo 28: *** Ventisettesimo capitolo ***
Capitolo 29: *** Ventottesimo capitolo ***
Capitolo 30: *** Ventinovesimo capitolo ***
Capitolo 31: *** Trentesimo capitolo ***
Capitolo 32: *** Trentunesimo capitolo ***
Capitolo 33: *** Trentaduesimo capitolo ***
Capitolo 34: *** Trentatreesimo capitolo ***
Capitolo 35: *** Trentaquattresimo capitolo ***
Capitolo 36: *** Trentacinquesimo capitolo ***
Capitolo 37: *** Trentaseiesimo capitolo ***
Capitolo 38: *** Trentasettesimo capitolo ***
Capitolo 39: *** Trentottesimo capitolo ***
Capitolo 40: *** Trentanovesimo capitolo ***
Capitolo 41: *** Quarantesimo capitolo ***
Capitolo 42: *** Quarantunesimo capitolo ***
Capitolo 43: *** Quarantaduesimo capitolo ***
Capitolo 44: *** Quarantatreesimo capitolo ***
Capitolo 45: *** Quarantaquattresimo capitolo ***
Capitolo 46: *** Quarantacinquesimo capitolo ***
Capitolo 47: *** Quarantaseiesimo capitolo ***
Capitolo 48: *** Quarantasettesimo capitolo ***
Capitolo 49: *** Quarantottesimo capitolo ***
Capitolo 50: *** Quarantanovesimo capitolo ***
Capitolo 51: *** Cinquantesimo capitolo ***
Capitolo 52: *** Cinquantunesimo capitolo ***
Capitolo 53: *** Cinquantaduesimo capitolo ***
Capitolo 54: *** Cinquantatreesimo capitolo ***
Capitolo 55: *** Cinquantaquattresimo capitolo ***
Capitolo 56: *** Cinquantacinquesimo capitolo ***
Capitolo 57: *** Cinquantaseiesimo capitolo ***
Capitolo 58: *** Cinquantasettesimo capitolo ***
Capitolo 59: *** Cinquantottesimo capitolo ***
Capitolo 60: *** Cinquantanovesimo capitolo ***
Capitolo 61: *** Sessantesimo capitolo ***
Capitolo 62: *** Sessantunesimo capitolo ***
Capitolo 63: *** Sessantaduesimo capitolo ***
Capitolo 64: *** Sessantatreesimo capitolo ***
Capitolo 65: *** Sessantaquattresimo capitolo ***
Capitolo 66: *** Sessantacinquesimo capitolo ***
Capitolo 67: *** Sessantaseiesimo capitolo ***
Capitolo 68: *** Avviso che verrà rimosso ***



Capitolo 1
*** Capitolo 0 - Introduzione ***


Introduzione

Questa storia è una gigantesca "What if?" che parte dal secondo film e arriva fino alla serie, penso però di fermarmi alla terza stagione al momento, senza inventare nuovi scenari, per poi riprendere quando sarà uscita la quarta stagione.
Il presupposto è semplice in realtà; mi sono chiesta: cosa sarebbe successo se Nicole fosse rimasta sempre accanto a Flynn? Cosa sarebbe successo se alcuni segreti della famiglia Carsen fossero rivelati? Cosa sarebbe successo se Flynn avesse avuto delle vere gioie nella sua vita?( mi riferisco soprattutto a quanto gli succede nella serie, se avete visto la 3x09 mi capirete immediatamente TT-TT)
Vedere poi una scena inedita del secondo episodio della prima stagione ha fatto sì che la mia voglia di scrivere questa storia salisse alle stelle visto che implicitamente spiegano il destino di Nicole...
La mia risposta è questa riscrittura della saga: sappiate che alcune cose saranno uguali, altre leggermente diverse e altre ancora saranno totalmente originali; mi impegnerò comunque il più possibile per rimanere fedele al Canon, è la mia filosofia di scrittura: non vedrete mai una Nicole carina e coccolosa, un Ezekiel altruista e disinteressato da subito o un Flynn che non sa fare due più due, tanto per fare alcuni esempi. 
Ultima premessa: ho iniziato questa storia a novembre 2016, ho deciso però di scrivere parecchi capitoli prima di pubblicarla per evitare di lasciare cose in sospeso, tengo troppo a questo progetto; gli aggiornamenti dovrebbero essere settimanali se tutto andrà per il verso giusto.

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Capitolo 2
*** Primo capitolo ***


Parte prima: Ritorno alle miniere di re Salomone 

 

Primo capitolo 

 

Di Flynn Carsen si potevano dire tante cose: che fosse un genio, che avesse più di venti lauree, che fosse in grado di capire tutto di una persona semplicemente osservandola, che avesse alle spalle un' infanzia molto più difficile di quanto ci si sarebbe aspettati da un tipo come lui... 

Di Flynn non si poteva dire però che fosse un avventuriero o un amante del pericolo: si era sempre sentito sé stesso e a proprio agio solo tra i banchi di scuola e fra i libri. 

O per essere precisi questo era corretto fino a quasi due anni prima.

Flynn Carsen, grazie a una lettera scritta in bella grafia con inchiostro dorato su carta pregiata, era stato selezionato per un posto di lavoro molto particolare; superato il colloquio era diventato il Bibliotecario.

A questo punto occorre fare una precisazione: se avete già sentito parlare di Flynn procedete pure al prossimo paragrafo, se invece siete a digiuno di informazioni sappiate questo: il Bibliotecario è una persona dotata di capacità straordinarie che ha il compito di vigilare sul mondo recuperando e proteggendo artefatti magici pericolosissimi e si, so che ve lo starete chiedendo al momento, la magia è reale.

Questo aveva comportato oneri, onori e avventure in giro per il mondo ma soprattutto aveva fatto cambiare drasticamente in meglio la sua vita: aveva trovato il suo posto nel mondo, era diventato un eroe e aveva trovato l' amore; quest' ultimo punto sarà approfondito e ripreso più volte nel corso della storia che verrà raccontata da adesso in poi visto che è il cardine di questo specifico filo del Telaio del Fato.

Iniziando la storia vera e propria sappiate che nel marzo del 2006 il Bibliotecario era in missione nel deserto dello Utah in compagnia di un nativo americano di nome Falco Giallo, che gli aveva fatto da guida locale.

Il duo era appostato su una piccola altura che si affacciava su un accampamento, situato in un piccolo canyon, di un gruppo composto da loschi figuri; l' obiettivo del gruppo era un teschio di cristallo: il capo infatti lo aveva appena trovato ed aveva detto ai suoi scagnozzi con aria soddisfatta:" Dopo tanti anni di ricerche il teschio è finalmente mio."

Aveva poi concluso baciando la reliquia, che aveva risposto brillando sinistramente.

Flynn vedendo la situazione si lasciò sfuggire una lamentela di disappunto:" Siamo arrivati tardi. Lo hanno trovato prima di noi."

Il pelle rossa chiese dubbioso:" E cosa sarebbe quel coso?"

Il moro disse tranquillo e a suo agio nel ruolo di professore:" Un teschio di cristallo. Una reliquia dotata di notevoli poteri divinatori."

Il Bibliotecario vedendo l' espressione confusa del suo interlocutore proseguì:" Prevede il futuro. È ovviamente pericolosissimo e potenzialmente catastrofico se dovesse finire nelle mani sbagliate. E non serve Sherlock Holmes per capire che quei tizi rientrano nella categoria."

Detto ciò Flynn tirò fuori dalla borsa che portava con sé una corda da arrampicata e subito dopo iniziò a sistemarla per poter scendere in sicurezza; Falco Giallo, capendone le intenzioni, domandò allarmato:" Cosa avresti intenzione di fare?"

Il newyorkese commentò con tono calmo:" Scendere e recuperare il teschio. Mi pare ovvio."

" Ma loro sono in sei! E noi siamo in due! E loro sono anche armati! Devi essere pazzo!" Concluse ancora più allarmato l' indiano.

Flynn rispose tranquillo e pacifico, ignorando le proteste del suo accompagnatore:" Rilassati; cose del genere mi succedono praticamente sempre. Inoltre so quello che faccio, altrimenti Nicole non mi avrebbe dato il permesso per venire qui da solo."

La guida disse sempre più confuso dalla conversazione:" Chi è Nicole? E poi io chi sarei scusa?" 

Flynn evitò di rispondere al momento:" Sbrigati! I cattivi vogliono far saltare tutto in aria; se sei così curioso ti risponderò dopo."

Detto ciò si calò giù con un' abilità che fino a poco tempo prima non avrebbe mai dimostrato, seguito da Falco Giallo sempre più perplesso sull' uomo che aveva richiesto i suoi servigi di guida locale.

Fortunatamente i cinque scagnozzi erano occupati a sistemare la dinamite seguendo le direttive del loro capo: avevano lasciato il teschio incustodito, facilitando di molto le operazioni di recupero per Flynn; il Bibliotecario aveva messo il teschio al sicuro nella sua borsa e si stava dirigendo verso l' uscita quando qualcosa lo fece fermare.

L' attenzione del moro era stata attirata da un qualcosa incastrato tra alcune rocce: incuriosito si avvicinò per controllare meglio; ciò che scoprì lo fece sorridere come un bambino il giorno di Natale.

Disse infatti euforico a Falco Giallo, che lo supplicava di andarsene il prima possibile:" Questa è un' autentica freccia Sioux! Nello Utah per giunta. Significa che si sono spostati molto più di quanto si sapeva!"

L' interpellato disse sbrigativo, desideroso di allontanarsi:" Ne ho cinque uguali a casa; poi ti porto a vederle. Andiamocene ora!"

Flynn ignorò le parole del pelle rossa: decise infatti di prendere la freccia che aveva attirato la sua attenzione; però Flynn Carsen, anche dopo più di un anno passato a fare il Bibliotecario, era pur sempre Flynn Carsen: questo voleva significare che  rimaneva ugualmente impacciato e maldestro in alcune circostanze.

In questo caso la cosa portò ad una reazione a catena parecchio pericolosa: Flynn nel cercare di rimuovere la freccia aveva fatto cadere i sassi tra cui era rimasta incastrata; questi cadendo avevano fatto rumore e quindi avevano attirato l' attenzione dei criminali di turno.

Questi, nonostante un debole tentativo di Flynn per sviare l' attenzione, capirono che l' eterogeneo duo aveva preso il "loro" teschio; la reazione del gruppo fu rapida e prevedibile, il capo gridò arrabbiato:" Hanno il teschio! Prendeteli!"

Gli scagnozzi sentendo l' ordine corsero verso Flynn e Falco Giallo, con tanto di pistole in bella vista; data la situazione potenzialmente mortale il pelle rossa esclamò sarcastico e preoccupato:" Fortuna che dicevi che cose del genere ti capitano tutti i giorni!"

Flynn disse come scusa, non proprio convito che fosse sufficiente:" Non te l' ho detto prima ma di solito nell' 87% dei casi va a finire così. Ora c'è solo una cosa da fare: correre!"

Il duo a quel punto corse il più velocemente possibile verso l' uscita del piccolo canyon in cui era nascosta la reliquia; per loro fortuna essendo già in piano non ci misero molto a raggiungere i cavalli con cui erano venuti, i due malcapitati riuscirono anche ad avere un discreto vantaggio dato che chi li voleva morti era in posizione sopraelevata e aveva perso tempo nella discesa.

Raggiunte le cavalcature Flynn e Falco Giallo partirono al galoppo, inseguiti a poca distanza dai cattivi di turno su delle moto e dei quod.

L' inseguimento fu pericoloso e adrenalinico dato che i criminali sparavano addosso ai due poveri avventurieri; la scelta del mezzo di trasporto fu però determinante: i cavalli potevano muoversi agevolmente anche sullo sterrato, senza dover temere eccessivamente ostacoli o curve troppo strette, lo stesso non poteva dirsi per i veicoli motorizzati: alcuni inseguitori caddero mentre altri finirono incastrati tra rocce molto grosse perché  non avevano calcolato bene le distanze.

La corsa di Flynn e Falco Giallo però finì in modo imprevisto quando i due si trovarono al bordo di un precipizio; Falco Giallo sembrò farsi prendere dal panico mentre Flynn si guardò attorno alla ricerca di una soluzione: a parte rocce e fiori gialli non c'era nulla.

Furono però quei fiori a far venire in mente un piano al Bibliotecario: era tamerice; erano salvi! 

Flynn a quel punto allontanò il cavallo dal bordo e invitò la sua guida a fare altrettanto, in risposta all' espressione palesemente dubbiosa dell' indiano Flynn spiegò pazientemente, per quanto la situazione lo permettesse:" So come cavarcela da questa situazione. Al mio tre, quando dico di saltare, salta."

Falco Giallo disse incredulo e terrorizzato da quella prospettiva:"Sei pazzo! È nel vuoto!"

Il newyorkese ignorò le proteste decidendo di minimizzare la cosa:" Perché questa frase mi è familiare? Bah, ci penserò dopo. Fammi sistemare teschio e freccia... Ok. Tieniti pronto Falco Giallo. Uno. Due. Tre!"

Detto ciò Flynn spronò il cavallo per farlo partire al galoppo, imitato dal pellerossa; giunti al limite i due saltarono nel vuoto, con il cuore che martellava a causa dell' adrenalina.

Il volo durò solo qualche secondo ma al nativo americano parve durare un' eternità; il momento dell' atterraggio però lo stupì: era convinto di atterrare sulla roccia e finire spappolato assieme al suo cavallo, invece l' atterraggio fu molto bagnato ma almeno sicuro; raggiunta la riva sano e salvo si sdraiò sollevato di essere ancora vivo e fuori pericolo.

Osservò Flynn che si scrollava l' acqua di dosso con movimenti canini, certo che quel viso pallido era veramente strano!

Volle togliersi una curiosità così gli chiese ansante:" Come facevi ad essere sicuro che ci saremmo salvati?"

Flynn rispose sorridente e divertito prendendo in mano un ramoscello della pianta dai fiori gialli e usando anche un tono da professore:" Molto semplice. Questo è tamerice ed è una pianta che cresce solo vicino ai corsi d' acqua. Inoltre nello Utah la profondità media del fiume Colorado a marzo è di un metro e sessantasette centimetri, ampiamente sufficiente a farci saltare in sicurezza."

Falco Giallo obiettò con un dettaglio fondamentale:" Ma siamo ad aprile!"

Sentendo quel dettaglio il buon umore di Flynn cessò all' istante:" Aprile... Allora potevamo morire spiaccicati sulle rocce come delle uova strapazzate. Un momento? Hai detto aprile, giusto? Che giorno di aprile per essere precisi?"

Il nativo rimase sconcertato sia dalla rivelazione, detta con tono quasi indifferente, sia dalla reazione di Flynn alla scoperta della data; decise di rispondere comunque:" È il primo."

A questo punto Flynn disse veramente allarmato:" Oh. Non è una bella notizia. Quasi quasi era meglio finire in ospedale con una gamba rotta o ancora meglio finire spiaccicato... No, in quel caso Nicole mi avrebbe fatto resuscitare per uccidermi di nuovo, i mezzi non le mancano."

Falco Giallo commentò curioso e divertito, essere sopravvissuto a quella avventura lo aveva tranquillizzato parecchio:" Siamo sopravvissuti ad un salto potenzialmente mortale; rilassati. Perché sei così agitato? E chi è questa Nicole?"

Il moro spiegò quale fosse il problema che lo terrorizzava, perché sì avere contro le due donne più importanti per lui lo terrorizzava sempre:" Non so per quale motivo ma ero convinto che oggi fosse il trenta marzo, non il primo aprile. In tutto ciò ieri era il mio compleanno e quindi non essendo a New York non ho potuto festeggiare; di sicuro mia madre avrà coinvolto Nicole nell' organizzare qualche festa a sorpresa e lei odia organizzare feste a sorpresa!"

Il pelle rossa era sempre più perplesso ma non disse nulla, lasciò continuare lo sfogo di Flynn; magari alla fine di tutto avrebbe capito qualcosa.

" È vero che Nicole e mia madre vanno d' accordo però... Spero di non essere nei guai! Ah giusto: continuo a parlare di Nicole ma non ti ho detto chi è! Sono proprio sbadato! Nicole è la mia fidanzata e forse, spero, anche mia moglie; devo trovare un anello adatto prima... E soprattutto lei deve essere d' accordo."

C'era molto altro da dire su Nicole Noone ma non è questa la situazione più adatta per parlare di lei, anche se arriverà a breve.

Falco Giallo era rimasto abbastanza soddisfatto delle risposte ricevute: adesso aveva capito a grandi linee tutta la situazione quindi non chiese più nulla. Dopo essersi ripresi i due ripartirono, diretti verso la piccola cittadina nelle vicinanze dove avevano noleggiato i cavalli; il pellerossa aveva bisogno di un' intera giornata di riposo a causa dell' avventura appena vissuta ed era così stanco che non badò minimamente a Flynn che rimirava e analizzava con attenzione la freccia che per poco non li aveva fatti ammazzare.

Consegnati i cavalli Flynn salutò Falco Giallo e riprese la macchina con cui era venuto, diretto all' aeroporto più vicino, pronto a tornare a New York con il primo volo: tra fuso orario, orari e prezzi la soluzione migliore l' avrebbe fatto atterrare al Kennedy alle 8 del mattino locali quindi sarebbe arrivato in Biblioteca giusto in tempo per evitare che Charlene gli facesse una predica.

Mentre Flynn era impegnato dello Utah in Egitto si stava mettendo in moto una serie di eventi, iniziata fra l' altro trentatré anni prima, che avrebbe coinvolto in modo molto diretto il Bibliotecario, permettendogli di chiarire molte cose sul suo passato.

Per essere precisi e raccontare le cose nel dettaglio il tutto ebbe inizio quando un gruppo di mercenari trovò un uomo di più di sessant'anni, americano, nella città del Cairo; lo spietato gruppo, ovviamente armato e pericoloso, lo stava braccando ormai da parecchio tempo, fin da quando lo avevano trovato nel negozio di un caro amico in Kenya; l' uomo si era dato immediatamente alla fuga e si era spostato di molti chilometri e in una grande città.

Era stato però trovato e quindi aveva deciso di mettere al sicuro l' oggetto estremamente prezioso per cui lo stavano cercando; in quel momento era in fuga per le strette viette della periferia della capitale egiziana, diretto ad un ufficio postale o almeno ad una cassetta delle lettere.

Ventisette anni prima aveva infatti ricevuto ordini ben precisi e ora li stava rispettando: il pacco sarebbe tornato al legittimo proprietario ora che lui era pronto. 

Il segreto sarebbe stato tramandato.

Nella sua fuga precipitosa incrociò un bambino di massimo sette anni che portava con se una capretta; decise di dare a lui il pacco mentre avrebbe continuato a correre, facendo da esca. 

Attirò l' attenzione del bambino dicendogli teso e nervoso:"Piccolo, fermo!"

Subito dopo gli diede in mano un pacchetto postale non troppo grande e proseguì:" Portalo all' ufficio postale più vicino e spediscilo; è già tutto a posto. Ti prego, fa in fretta! È molto importante!"

Prima di riprendere la fuga mise in mano al bambino parecchie monete e pregò con tutte le sue forze che quel bambino facesse ciò che gli era stato detto. 

Riprese la fuga ma, purtroppo per lui, non durò molto: una macchina piuttosto grossa lo investì in pieno, scagliandolo violentemente contro una staccionata fatta di canne di bambù, che si piegò inesorabilmente; il capo del gruppo, un uomo mediorientale vestito alla militare, pelato e con una barba nera ben curata, scese dalla macchina e ordinò con fare brusco:" Perquisitelo immediatamente!"

Dopo qualche istante di ricerca infruttuosa uno dei mercenari commentò:" Qui non c'è niente. L' avrà nascosto da qualche parte."

Il capo a quel punto prese l' uomo che avevano investito per il bavero della giacchetta che indossava con malagrazia e gli chiese rabbioso:" Dove l' hai nascosto?!"

Le ultime parole dell' uomo, dette tra un rantolo e l' altro furono:" Hai perso tempo. Il segreto è stato tramandato."

Quelle parole lo fecero infuriare: avevano passato giorni a braccare l' uomo, individuato con estrema fatica, e ora dovevano iniziare tutto da capo; decise di avvisare il suo committente, che reagì inaspettatamente bene: l' ultimo commento prima di chiudere la chiamata fu infatti:" Tranquillo; so esattamente dov'è ciò che sto cercando. È tornato dove tutto ha avuto inizio. Preparatevi a partire per New York."

A quel punto il gruppo se ne andò, abbandonando il corpo dell' uomo che avevano braccato dopo che il capo ebbe trafugato la collana dall' aria molto antica che il malcapitato portava al collo, era la terza che prendeva... Non male come bottino di guerra.

Tornando a ciò che stava accadendo negli Stati Uniti è bene focalizzarsi nuovamente su Flynn e sul suo rientro in Biblioteca: arrivato più o meno in orario salì l' enorme e luminosissima scalinata, che portava all' ufficio di Charlene e alla Biblioteca, a due gradini alla volta.

Tale entusiasmo più che dalla voglia di tornare all' amato posto di lavoro era dato dalla voglia di rivedere Nicole: visto l' orario era molto più probabile trovarla già al lavoro piuttosto che sperare di incontrarla a casa.

Quella mattina era di buon umore quindi vedendo davanti alla scrivania della donna una statua in posizione urlante decise di fare un' entrata in scena con stile: saltò davanti alla statua mettendosi nella stessa identica posizione.

Charlene per nulla impressionata disse tranquillamente a Flynn mentre guardava il suo orologio da polso:" Flynn sei in ritardo di dodici minuti; te li detrarrò dallo stipendio. Judson ti sta cercando di sotto e spero che questa volta tu ti sia ricordato le ricevute."

Flynn picchiettò la tasca della giacca che indossava, per sottolineare la presenza delle suddette ricevute; guardò poi la statua interessato chiedendo alla contabile:" Abbiamo comprato una nuova statua?"

La contabile disse impassibile come suo solito:" No, Steve ha guardato per errore la testa di Medusa e si è pietrificato."

Sentendo quella spiegazione il Bibliotecario chiese curioso e ironico:"Ah... E come risulta? Morto per malattia o per infortunio sul lavoro?"

A quella domanda Charlene divenne glaciale per poi dire:" Questo è un posto di lavoro. Gradirei che non ti facessi recapitate qui la tua corrispondenza privata. Tu e Nicole non avete una casa?"

Flynn rispose mortificato, lo sguardo di Charlene lo inquietava e lo metteva in soggezione anche dopo tutto quel tempo:" Certo che ce l' abbiamo. Ma non ci stiamo quasi mai tra il lavoro e le ristrutturazioni..."

Charlene a quel punto prese un foglio su cui aveva appuntato tutte le comunicazioni per Flynn e si mise a leggere con tono piatto e leggermente annoiato:" Il capo dei lavori ha chiamato e ha detto che dovete passare a controllare non ricordo cosa e confermare entro domani. Tua madre ha chiamato e dice di passare da lei dopo il lavoro e infine è arrivato questo per te."

Detto ciò porse a Flynn un pacchetto non troppo grande, guarda caso proveniente dall' Egitto; i lettori più attenti a questo punto avranno già fatto tutti i collegamenti del caso, chi si è perso qualche passaggio non tema: tutto sarà spiegato. 

Charlene proseguì:" Ora che ho finito di giocare alla segretaria ho del lavoro da fare. E anche tu."

Dato che la donna non lo stava guardando Flynn si azzardò a risponderle con un saluto militare; si stava poi avviando verso il corridoio che portava alla Biblioteca quando sentì Charlene chiamalo:" Flynn."

L' interpellato si voltò verso la donna che a quel punto aggiunse con un tono molto più dolce:" Ben tornato e buon compleanno, anche se in ritardo."

Flynn sorrise ma non aggiunse altro, non se la sentiva soprattutto perché quello era il suo trentaduesimo compleanno.

Ringraziò velocemente Charlene per poi dirigersi in Biblioteca, una volta arrivato allargò le braccia felice di essere tornato.

Non vedendo nessuno Flynn disse ad alta voce:" C'è nessuno? Judson? Nicole?"

Si guardò attorno con fare circospetto cerando di capire cosa stava succedendo; mentre avanzava di qualche passo Flynn non si accorse di avere una spada fluttuante dietro la schiena fin quando questa lo puntò alla gola.

Flynn la tolse con un gesto secco e si mise a rimproverarla, con tanto di dito indice alzato:" Adesso no Excalibur! Sto cercando Judson o Nicole."

In tutta risposta la spada prima gli punzecchiò il sedere e poi gli diede un colpo allo stomaco con l' impugnatura per poi dargli uno schiaffo leggero al viso.

Il Bibliotecario cercò di far capire il messaggio alla spada dicendo infastidito:" Non ora Excalibur! Non vedi che sono leggermente preoccupato?"

In tutta risposta la spada continuò a provocare il Bibliotecario dandogli dei colpi non troppo forti e fluttuandogli davanti; la pazienza di Flynn si stava esaurendo: se Excalibur voleva la guerra, la guerra avrebbe avuto; il Bibliotecario aveva infatti deciso di assecondare il volere della spada combattendo contro di lei.

Si tolse la borsa a tracolla che portava e la appoggiò sul primo tavolo dell' enorme e apparentemente infinito corridoio centrale; Flynn poi iniziò a fare dello stretching di riscaldamento mentre percorreva il corridoio alla ricerca di un' arma adeguata a fronteggiare la spada di re Artù, forgiata da Merlino in persona con l' aiuto del fuoco di un drago*.

Alla fine optò per il tridente di Poseidone, anche se non amava le armi a manico lungo non aveva voglia di cercare una spada adeguata inoltre, come gli ripeteva spesso Nicole, era bene che si abituasse ad usare qualunque cosa potesse salvargli la vita in caso di pericolo.

Quando ebbe l' arma in mano Flynn disse con tono sicuro:" Vuoi giocare? Bene adesso giochiamo!"

La frase del Bibliotecario diede il via al duello che iniziò subito in modo piuttosto rumoroso, tanto da attirare l' attenzione di Judson, che stava in uno dei numerosi corridoi laterali nelle vicinanze; il combattimento andò avanti per qualche minuto e si concluse quando Flynn afferrò l' impugnatura di Excalibur ed esclamò soddisfatto, minacciando la spada con il tridente:" Ah ah! Adesso ti ho preso! Come la mettiamo?"

L' uomo non fece nemmeno in tempo a gongolare per la sua vittoria che venne letteralmente lavato dal tridente.

" Per oggi direi che può bastare"

A parlare era stato Judson che finalmente si era mostrato al Bibliotecario; a quelle parole Excalibur andò ad incastrarsi nella sua roccia, apparentemente soddisfatta.

" Io ti consiglierei di non giocare con il tridente di Poseidone; sai bene che è un' arma pericolosa."

Flynn a quel punto si scrollò l' acqua dalla faccia e si lamentò con il suo capo e mentore:" Judson so che ha istruito Excalibur perché mi attaccasse a tradimento però questo è ridicolo! Sono appena tornato da una missione e non ho neanche bevuto un caffè; indosso gli stessi vestiti da quattro giorni, sono tutto bagnato e vorrei sapere dov'è Nicole!"

" Si... Sai che questo fa parte dell' addestramento... Comunque ce l' avevi quasi fatta questa volta; stai migliorando."

Flynn non prestò particolare attenzione alle parole di Judson: era più interessato ad un telo visto su un tavolo vicino; si stava asciugando il viso quanto le parole di Judson lo fecero gelare:" Ehm... Ti stai... Ti stai asciugando con la Sacra Sindone..."

Il Bibliotecario a quel punto mise il telo da parte e lo osservò con attenzione, impallidendo una volta realizzato che Judson aveva ragione; l' ex Bibliotecario non si scompose più di tanto, si limitò a riporre la reliquia al suo posto**. 

Dopo si rivolse al Bibliotecario in carica:" Flynn vieni con me. Voglio mostrarti una cosa."

Il duo a quel punto si diresse in uno dei corridoi laterali e proseguì fino a una parete che però si aprì al passaggio di Judson, rivelando un area della Biblioteca che Flynn non aveva mai visto, il giovane Bibliotecario esclamò stupito:" Wow! Non avevo mai visto quest' area della Biblioteca!"

Judson d' altro canto disse semplicemente, chiarendo che non era niente di che:" È solo l' ingresso di servizio."

I due si fermarono davanti ad un piedistallo vuoto, Judson a quel punto chiese:" Allora... Com'è andata nello Utah?"

Flynn rispose mentre estraeva dalla sua borsa il teschio:" Un teschio di cristallo. Come promesso."

" Di certo sarà più al sicuro nella Biblioteca." Fu la risposta di Judson, mentre sistemava il teschio sul piedistallo ad esso dedicato.

" A quanto pare ho salvato il mondo. Di nuovo."

Judson a quelle parole si lasciò sfuggire un commento che a Flynn non piacque:" Per un pelo."

Il Bibliotecario rispose infatti innervosito e suscettibile:" Come sarebbe a dire per un pelo?!"

Judson in quel momento dava le spalle a Flynn quindi per lui fu facile evitare il contatto visivo mentre gli spiegava, con tono comunque pacato:" Ho sentito dell' incidente alla caverna di sepoltura. Hai rischiato di perdere il teschio e, cosa ben più grave, hai rischiato la vita... E tutto per un manufatto."

A quel punto si girò a guardare Flynn, in attesa di una sua risposta che non tardò ad arrivare:" Non si trattava di un comune manufatto ma di un' autentica punta di freccia Sioux! E nello Utah per giunta!"

Judson allora chiese dubbioso:" E dov'è questa freccia adesso?"

Flynn mise la mano in una delle numerose tasche della giacca che indossava e consegnò a Judson la freccia, con aria decisamente soddisfatta in viso; l' anziano uomo prese la freccia ma non cambiò idea e proseguì il suo discorso:" Flynn questa volta ti è andata bene ma devi capire che questa tua bravata poteva compromettere il buon esito della missione."

Flynn non capiva il punto: era andato tutto bene, anche senza l' aiuto di Nicole, perché fargli una predica?

Essendosi fermati davanti al flauto di Pan cercò di ignorarlo mentre svolazzava attorno a loro e rispondeva a Judson:" Vede Judson faccio il Bibliotecario da più di un anno e credo, dopo aver salvato il mondo da Lance mistiche, ninja che viaggiano nel tempo e tutto quello che le viene in mente... Insomma... Credo di fare un buon lavoro!"

In tutto ciò ignorare il flauto che suonava stava diventando sempre più difficile infatti aggiunse, rivolto all' artefatto:" La vuoi piantare?! Judson quando inizierete a fidarvi di me?"

" Flynn io per primo mi fido di te. Altrimenti non ti avremmo mandato in missione da solo. Devi però capire che hai ancora molto da imparare: a volte devi saper rinunciare ai tuoi desideri per un fine più grande... Capisci? È questa la differenza fra un Bibliotecario bravino e uno eccellente.  Te lo dissi il tuo primo giorno di lavoro: hai il potenziale per diventare un grande Bibliotecario, non sprecarlo a causa di sciocchezze. Se posso poi permettermi di darti un consiglio... Questa lezione ti sarà utile anche nella vita privata e non solo qui in Biblioteca."

Il tono quasi paterno con cui aveva parlato Judson fece assumere a Flynn un espressione strana, a metà fra il malinconico e l'orgoglioso: sentirsi dire che aveva un grande potenziale era piacevole; sentirsi dare dei consigli di vita, per quanto buoni, era triste visto che a darglieli non era stato suo padre.

Judson parve accorgersene così chiese preoccupato:" Flynn, tutto bene?"

" Si, si ho solo del lavoro da fare..."

Detto ciò Flynn se ne andò, lasciando lì Judson a fissarlo preoccupato.

Flynn a quel punto andò prima nel corridoio centrale per poi camminare lungo di esso senza una meta precisa; dopo qualche istante sentì una voce femminile salutarlo:" Ciao Flynn, ben tornato."

Il tono poteva sembrare tranquillo ma Flynn sapeva bene di essere nei guai visto che Nicole lo aveva salutato con il sorriso che lui aveva definito da Psicopatica; il moro chiese infatti preoccupato:" Ciao Nicole... Da quando mi stavi seguendo?"

La Guardiana rispose impassibile:" Da quando sei arrivato in Biblioteca."

Flynn ebbe il sospetto di essere spacciato, volle però avere una conferma:" Immagino quindi che tu abbia sentito ogni singola parola... Sono nei guai vero?"

Il sorrisetto di Nicole si accentuò prima di rispondere minacciosa:" Ci puoi scommettere."

Nicole Noone era una donna di parola; il fatto che poi sapesse uccidere un uomo in cinquantasette modi diversi e che fosse umoralmente instabile a causa degli ormoni della gravidanza di certo non aiutavano la situazione di Flynn. 

 

 

 

 

Note:

 

  • piccolo omaggio alla serie TV "Merlin"; non ho resistito, scusate. In ogni caso preciso che ad ora nell' universo di "The Librarian" non hanno mai specificato l' origine di Excalibur quindi ne ho approfittato.

 

** la scena originale prevede che un certo Leo venga rimproverato. Ho deciso di cambiare le cose: i dipendenti extra non entrano in Biblioteca, quella è una prerogativa di Bibliotecari, Guardiani, Judson e Charlene. Così si spiega anche perché nella serie è sparito tutto il personale.

 

 

 

 

Note dell' autrice.

 

Il primo capitolo é andato.

So che molte cose possono sembrare strane ma fa tutto parte di un grande disegno sul Telaio del Fato, per usare una terminologia adatta a questo fandom; se invece preferite un esempio fumettistico pensate a questa storia come una delle tante terre del multiverso ( flash docet).

Come ho anticipato nell' introduzione questa storia ha sia analogie che differenze con il film; alcune sono minime ( alcune frasi dette da Judson, Charlene o dal generale oppure il fatto che Flynn non perde la freccia: questo perché la presenza costante di Nicole secondo me ha avuto un' importanza enorme nel processo di maturazione di Flynn) mentre altre sono enormi: Nicole è presente ed è incinta.

La presenza di Nicole è semplice: tra le ragazze di Flynn è la mia preferita è mi è dispiaciuto davvero tanto che il suo personaggio sia sparito senza lasciare spiegazioni ( SPOILER! Leggete nella parentesi a vostro rischio e pericolo! Anche se in una scena inedita della serie di intuisce che sia morta per proteggere Flynn; giudicate voi, il tono con cui Flynn dice Guardian e la sua espressione per me sono fin troppo eloquenti: https://m.youtube.com/watch?v=gr0R5_fVQHM ).

In particolare avere una buona occasione per non scrivere di Eve o di Emily mi è sufficiente; Simone al contrario sarà presente perché è l'unica fondamentale ai fini della trama (a questo proposito se ci sono dei/delle fan di loro due mi spiace ma non le sopporto proprio; se siete interessati alle mie opinioni scrivetemi in privato e vi darò tutte le mie ragioni).

La gravidanza invece ha due ragioni di essere: volevo mantenere inalterata la scena iniziale con Flynn e Falco Giallo quindi mi serviva una motivazione per allontanare Nicole per poco tempo: se ci fosse stata lei non ci sarebbe stato l' incidente della freccia e una delle due tematiche del film sarebbe andata persa.

La seconda ragione ( e anche tematica a mio avviso) è legata più che altro a Flynn e all' accettare il suo ruolo di Massone Criptico e Bibliotecario assieme, non dico altro per evitare spoiler; sappiate solo che mi ha dato un certo fastidio che Flynn abbia rinunciato all' amuleto e quindi a parte del suo passato nel finale del film.

Ci sono poi alcune note di natura tecnica: la scena del combattimento è volutamente ambientata nel corridoio centrale visto che per le descrizioni della Biblioteca mi baso sul primo film e parzialmente sulla serie: non amo la Biblioteca del secondo e gli esterni del terzo e della serie.

Inoltre per evitare di appesantire troppo i capitoli eviterò di fare troppe descrizioni dei personaggi principali (dopotutto si tratta della riscrittura di un film), citerò solo qualche particolare ogni tanto.

Credo di aver detto tutto per il momento; se voleste avere spiegazioni ulteriori o chiarimenti non esitate a chiedere, vi risponderò nei limiti dello spoiler;)

Al prossimo capitolo Librarians

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Capitolo 3
*** Secondo capitolo ***


Secondo capitolo

 

Nello Utah Flynn Carsen non aveva detto a Falco Giallo alcuni dettagli fondamentali quando questi gli aveva chiesto di Nicole Noone: il Bibliotecario aveva omesso che la donna lo aveva fatto partire da solo per la missione perché incinta e soprattutto perché due giorni prima aveva il controllo del primo trimestre.

In quel preciso istante lo sguardo azzurrissimo della donna era fisso in quello marrone di Flynn; era palese che Nicole fosse arrabbiata ma non per i motivi che si sarebbero potuti pensare se si fosse trattato di una coppia comune.

Flynn e Nicole non erano una coppia comune: erano il Bibliotecario e la sua Guardiana, insieme avevano salvato il mondo più di una volta; entrambi erano quindi consapevoli di fare un lavoro pericoloso e potenzialmente mortale.

Nicole non aveva mai amato perdere tempo in inutili giri di parole perciò decise di andare dritta al punto:" Flynn ho sentito ciò che è successo nello Utah. Non ti critico e non ti dico di rinunciare ad essere ciò che sei; non ti dico nemmeno di smettere di fare il Bibliotecario e condannare il mondo... Però devi capire che non puoi mettere a rischio la tua vita per delle sciocchezze; soprattutto ora che c'è un piccolo Carsen in arrivo."

Dicendo quell' ultima frase si sfiorò istintivamente il basso ventre per poi proseguire:" So di essere insensibile e crudele a giocare questa carta, soprattutto in questi giorni, ma so che capirai il perché delle mie parole: tu sai meglio di me cosa significhi non avere un padre, non voglio che capiti la stessa cosa a lui o a lei."

Flynn accusò il colpo in silenzio: Nicole aveva ragione; era stato stupido a non pensare alle conseguenze... In quell' occasione era stato fortunato ma chi gli assicurava di esserlo altrettanto in futuro? Fare il Bibliotecario era pericoloso, si moriva fin troppo facilmente e lui era andato a cercarsi ulteriori problemi.

La Guardiana vedendo lo sguardo mortificato di Flynn addolcì l' espressione per poi proseguire:" Non ci sono stati problemi, non pensiamoci più; ti avviso solo che nei prossimi tempi te la farò pagare a modo mio. Promettimi solo che non lo rifarai, altrimenti ti pentirai delle tue azioni e sappi che giungerai a questa conclusione in maniera molto dolorosa. E sai che non scherzo."

Flynn sorrise, per poi rispondere ironico:" È bello vedere che dopo un anno la tua arroganza e quel tuo adorabile cuore di disprezzo e furia omicida ci sono ancora."

Nicole sorrise divertita a sua volta per poi rispondere sarcastica:" Come sei dolce, mi fai sciogliere il cuore. Devo essermi innamorata di te sicuramente perché sei un asso nel fare complimenti."

Il newyorkese disse baldanzoso:" Beh modestamente... Oltre a quello sono anche bello, affascinante, coraggioso e geniale. Qualunque donna si innamorerebbe di me!"

La Guardiana scoppiò a ridere di gusto, seguita a ruota da Flynn; dopo più di un anno i due finivano sempre per battibeccare come i primi giorni di conoscenza, quando erano stati costretti a girare per l' Amazzonia alla ricerca di uno dei pezzi della Lancia del Destino; ora però erano battibecchi caratterizzati dalla complicità più che dal sarcasmo e dalla testardaggine di entrambi.

Flynn a quel punto colmò la distanza tra lui e Nicole con due ampie falcate e la salutò con un bacio, per poi dirle:" Mi sei mancata Psicopatica."

" Anche tu Secchione."

Quello era il loro modo di salutarsi: da quando si erano dati quei soprannomi non li avevano più abbandonati; Nicole poi aggiunse:" Buon compleanno, anche se in ritardo."

Flynn in quel momento si ricordò della domanda che voleva fare alla donna da due giorni così chiese leggermente impacciato e nervoso:" Grazie Nicole... Visto che l' altro ieri ero nello Utah a caccia di teschi di cristallo... E beh... saprai anche tu, se hai provato a chiamarmi, che lì nel deserto non c'è campo... Insomma mi sono perso la tua visita, sai che volevo essere presente vero? Beh non sono neanche riuscito a chiamarti subito dopo e mi dispiace... È andato tutto bene?"

Nicole in tutto quel tempo era rimasta ad osservare Flynn mente balbettava e gesticolava come un folle: per molti versi era cambiato e maturato mentre per altri era rimasto lo stesso imbranato super intelligente e dal cuore d' oro di cui si era innamorata e non avrebbe potuto chiedere di più.

Quando ritenne di averlo fatto innervosire a sufficienza rispose:" Lo so Flynn. Tranquillizzati."

Sentendo quelle parole Flynn disse indignato e offeso, anche se era sicuro di aver capito il perché:" Se lo sai perché mi hai... Un momento! Mi hai fatto andare avanti di proposito per vendetta!"

La bionda disse con una finta aria mortificata:" Colpevole. Sai, vero, che era solo l' inizio? Comunque è andato tutto bene; non ho voluto sapere se è maschio o femmina perché voglio che ci sia anche tu e se lo sapessi tu in qualche modo lo capiresti dalla mia mimica facciale o che altro; mi hanno anche lasciato carta bianca ancora per un mese poi Judson dovrà lasciarti da solo oppure trovare un sostituto... Immagino che la mia carriera mi abbia agevolato; il dottore mi ha chiesto se fossi un' artista marziale professionista e anche perché fossi lì da sola..."

Nicole aveva volutamente giocato quella carta: per i giorni seguenti avrebbe infatti fatto di tutto per farla pagare a Flynn in modi sottili, subdoli e astuti.

Il Bibliotecario aveva abboccato visto che le chiese visibilmente ingelosito:" E dimmi: com'era questo dottore e tu come gli hai risposto?"

Nicole rispose subdola:" Sai che assomigliava molto a John Carter di Er*: affascinante, di buone maniere ed elegante, anche la somiglianza fisica era notevole... Gli ho poi detto che ero da sola visto che il mio fidanzato era nello Utah per lavoro. È sembrato quasi dispiaciuto di non poterci provare." 

Flynn a quelle parole fece una smorfia strana, come se avesse mangiato qualcosa di disgustoso; stava per chiedere qualche informazione in più quando Nicole lo precedette:" Scherzavo! Anche se devo dire che se fossi stata single e se l' avessi incontrato in un bar una chance l' avrebbe avuta."

Il moro esclamò offeso, consapevole di essersi innamorato di una Psicopatica di prim' ordine:" Sei perfida!"

" Lo so; sappi che questa era per essere stata costretta ad aiutare tua madre."

Il tono di Nicole si era fatto leggermente irritato: le piaceva sua suocera ma odiava organizzare feste e subire interrogatori.

Flynn a quelle parole gelò sul posto dicendo poi spaventato:" Mia madre ha fatto quello che temevo avrebbe fatto? Ti ha chiesto aiuto per organizzarmi una festa a sorpresa che chiaramente sarà super imbarazzante sia per te che per me?"

Era una domanda ma dal tono sembrava più un' affermazione; Nicole annuì e aggiunse:" Per quanto mi piaccia tua madre e per quanto lei sia contenta di avere un nipote in arrivo ha continuato a chiedermi quand' è che ci sposeremo."

Il moro rispose con un sospiro rassegnato:" Beh consolati: se fossimo stati nella situazione opposta ti avrebbe assillato chiedendoti quando avremmo avuto intenzione di avere dei figli..."

Nicole annuì, Flynn non aveva tutti i torti e Margie non era poi da biasimare visto quanto le era successo... C'era però da dire che l'istinto di Nicole, allenato da più di sei anni da Guardiana e dalla preparazione necessaria per essere scelta, le diceva che Margie aveva qualche segreto o che comunque sembrava sapere più di quanto dava a vedere... La donna però si era sempre detta che le sue erano paranoie.

Decise comunque di avvisare Flynn:" Sappi che tua madre ha invitato fin troppa gente per i miei gusti e inoltre ha preparato il karaoke."

L' ultima notizia non piacque per nulla a Flynn: detestava il karaoke; rispose poi per nulla contento:"Ah... La cosa positiva è che eviterà di provare a sistemami con qualche parente alla lontana o con la figlia di qualche sua amica. Per il resto sappi che se mi ubriacherò ho una buona ragione per farlo."

Nicole commentò semplicemente, con una traccia di invidia malcelata nella voce:" Vorrei poterlo fare anche io. L' unica cosa che posso dirti è di fingerti sorpreso; sai che tua madre ci tiene."

La giornata lavorativa trascorse tranquilla visto che non c'erano missioni all' orizzonte; la sera Flynn e Nicole finito il lavoro andarono dalla madre del Bibliotecario, anche se in separata sede: la sorpresa prevedeva che Flynn arrivasse da solo, visto poi che nessuno al di fuori della Biblioteca sapeva che i due lavoravano assieme.

La risposta alla domanda "Come vi siete conosciuti?" che i due avevano concordato prevedeva infatti un incontro casuale nella biblioteca che tutti conoscevano e visitavano: Nicole, un' insegnante di arti marziali con la passione per gli sport estremi, era andata a prendere un libro; Flynn, da buon bibliotecario, l' aveva aiutata ed era scoppiata la scintilla.

Prima di separarsi al portone d' ingresso il moro chiese per l' ultima volta:" Fammi provare la parte: arrivo a casa, vedo tutto buio e mia madre mi ha chiesto di passare da lei. Non dovrei perciò insospettirmi, pensare che mi abbiano organizzato una festa a sorpresa e scappare via a gambe levate?"

La bionda rispose secca e intransigente:" No perché sennò lasceresti me Robert in balia della tua famiglia. Due Noone contro un sacco di Carsen non ce la possono fare."

Flynn sbuffò come un bambino, per poi arrendersi:" Ti proporrei di andare direttamente al tuo appartamento visto che casa nostra al momento è in ristrutturazione ma non voglio lasciare tuo fratello in balia di mia madre... Lo considera già di famiglia. Prometto di mostrare un' espressione sorpresa, nulla di più; mia madre sa che odio i compleanni ma lo ignora sempre."

Nicole annuì per poi salutare Flynn con un veloce bacio a stampo e dirgli con un sorriso dolce e comprensivo:" Ci vediamo tra poco Bibliotecario. Fai il bravo."

Flynn a quel punto salutò a sua volta Nicole e rimase lì in piedi a guardarla mente si allontanava, le avrebbe lasciato un quarto d' ora di vantaggio; mentre aspettava guardò il cielo: la luna era a metà e in fase calante, non c'era perciò la poesia del plenilunio; per evitare di perdersi nei suoi pensieri decise di identificare quante più stelle possibili.

Si stufò quasi subito perché l' inquinamento luminoso rendeva il suo passatempo quasi impossibile; il Bibliotecario decise allora di avviarsi verso la fermata della metro e di raggiungere la sua destinazione allungando il più possibile il tragitto.

Arrivò infine a casa di sua madre con una ventina di minuti di ritardo su Nicole, ampiamente sufficienti; per un secondo il Bibliotecario ebbe la tentazione di andarsene e di rifugiarsi a casa sua: lì stavano ristrutturando visto che serviva una casa a prova di bambino ed era sicuro che nessuno sarebbe andato a cercarlo lì, eccetto Nicole o sua madre.

Flynn decise però di entrare comunque; prese le chiavi da un vaso che stava di lato rispetto alla porta di ingresso ed aprì: quello che si trovò davanti fu la casa dov'era cresciuto totalmente immersa nel buio e nel silenzio, il Bibliotecario decise allora di iniziare la recita:" Mamma!? Mamma?! Charlene e Nicole mi hanno detto di passare da te!"

Avanzando a tentoni raggiunse il salotto così accese la luce ed entrò: non l' avesse mai fatto!

Flynn venne accolto da una pioggia di coriandoli, alcuni gli finirono addirittura in bocca, e da un coro che gridò:" Sorpresa!!"

Dopo qualche secondo nel suo campo visivo comparvero sua madre e alcuni parenti, tra cui una lontana cugina che faceva la suora, che gli sventolavano dei festoni in faccia e che continuavano a fargli gli auguri.

Il commento del Bibliotecario fu un sarcastico:" Oddio, sono morto e finito all' inferno?"

A quel punto Margie lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia, ignorando le proteste del figlio, per poi dire euforica:" Hai trentadue anni! Il mio bambino è un uomo!"

Flynn enormemente imbarazzato vide Nicole e suo cognato Robert sghignazzare in un angolo: era felice per loro, almeno qualcuno che si stava divertendo c'era; rispose poi a sua madre imbronciato:" Mamma perché l' hai fatto? Sai che odio queste cose!"

La donna disse convinta e irremovibile sulle sue convinzioni:" Non essere ridicolo Flynn! Tutti amano i compleanni! E poi anche Nicole mi ha dato una mano!" 

Margie a quel punto si diresse verso l' interessata mentre il figlio le chiese dubbioso, facendo tra l' altro una smorfia perplessa e infastidita:" Ma chi è tutta questa gente?"

" Beh amici, parenti, le ragazze del club di majong! La tua vita è un tale mistero che a parte la tua fidanzata e suo fratello non sapevo chi invitare!"

La smorfia di Flynn fu decisamente appagante per Nicole: ora poteva considerare perdonato il suo compagno; nel frattempo madre e figlio avevano raggiunto i due Noone così la padrona di casa esclamò felice:" Ciao Nicole! Ciao Robert, mi sarebbe piaciuto vedere anche tua moglie e i bambini! Sono contenta che siate venuti. Grazie soprattutto a te cara, mi hai aiutato davvero tanto ad organizzare tutto! Dimmi, come stai? La gravidanza come procede? Quel disgraziato di mio figlio si comporta bene? A quando il matrimonio?"

L' imbarazzo di Flynn era tangibile: non tanto per le domande di sua madre, ormai era abituato, piuttosto perché le stava facendo, urlando tra l' altro, davanti a un sacco di persone e alcune nemmeno le conosceva poi così bene.

Nicole rispose altrettanto imbarazzata, Margie Carsen si era rivelata un' arma a doppio taglio:" Bene grazie; direi che sta andando tutto bene..."

La padrona di casa a quel punto esclamò prima di andarsene:" O diamine! Sono in ritardo! Devo andare a sistemare il karaoke! A dopo ragazzi."

Flynn e Nicole tirarono un respiro di sollievo: al momento erano al sicuro.

Il Bibliotecario a quel punto si rivolse al cognato, il maggiore dei due fratelli di Nicole, stringendogli la mano con fare amichevole:" Ciao Robert. Spero vada tutto bene e che mia madre non abbia esagerato."

L' interpellato sorrise per poi rispondere divertito, fra i vari fidanzati della sorella Flynn era uno di quelli che aveva trovato più simpatici:" A dire il vero è stato uno spasso vedere come mia sorella sia riuscita ad assumere sette diversi toni di rosso nel giro di un minuto scarso."

Robert Noone era un uomo di bell' aspetto, somigliante a Nicole, biondo, con gli occhi verdi, alto ma non tropo robusto; faceva l' avvocato, come la moglie, ed era il  maggiore dei fratelli Noone avendo dieci anni in più di Nicole; infine come lei viveva a New York.

Nicole a quell' affermazione sibilò irritata:" Rob, so uccidere un uomo in cinquantasette modi diversi e sono incinta. Ti do un consiglio: non farmi arrabbiare."

L' interpellato impallidì: la sua sorellina sapeva fare minacce, glielo doveva riconoscere; Flynn dal canto suo si limitò a sorridere, ritrovandosi ad invidiare il rapporto fra i due fratelli e chiedendosi come sarebbe stata la sua vita se non fosse stato figlio unico.

Nicole e Robert parvero accorgersi del leggero disagio del festeggiato quindi quest' ultimo propose incoraggiante:" Se c'è il karaoke in arrivo propongo di buttare giù qualcosa di forte per sperare di sopravvivere. Nicole tu non pensarci nemmeno!"

Flynn si riscosse per poi rispondere:" Volentieri, venite vi faccio strada. Cognato apprezzo che tu sia venuto ma non sarebbe stato meglio darti alla fuga assieme a tua moglie e ai tuoi figli?" 

Fu Nicole a rispondere con un sorriso furbo:" Ci aveva pensato solo che l' ho minacciato; ha quindi pensato che fosse meglio non abbandonare la sua sorellina."

Il Bibliotecario scoppiò a ridere per poi esclamare:" Sei proprio una Psicopatica! E hai fatto tutto questo per vendicarti... Sai che ti amo vero?"

La Guardiana rispose immediatamente a tono:" Tu invece sei un Secchione. Non provare ad addolcire la pillola."

Robert dal canto suo chiese offeso alla sorella:" Perché da lui ti fai dare della psicopatica senza avergli già rotto un braccio?"

Nicole rivolse al fratello una delle sue migliori occhiatacce, senza però aggiungere nulla; il terzetto a quel punto si diresse verso la cucina, quando Flynn e Robert stavano per brindare mentre Nicole già beveva un triste bicchiere d' acqua si sentì una voce maschile, proveniente dalla porta, dire:" Sei grande abbastanza per bere quella roba?"

Flynn si girò a vedere chi avesse parlato e una volta riconosciuto l' uomo, di altezza e corporatura media, con barba e capelli grigi e gli occhi chiari, esclamò felice:" Zio Jerry!"

Andò immediatamente ad abbracciarlo per poi chiedere:" Che ci fai qui? Ti credevo in sud America!"

Jerry rispose prontamente al nipote:" Nepal, in realtà. Sono tornato prima: non potevo perdermi tua madre che ti fa fare queste figuracce! Dimmi piuttosto, chi sono i tuoi amici?"

Il Bibliotecario rispose immediatamente, cercando di colmare la sua sbadataggine:" Giusto, le presentazioni! Zio Jerry loro sono Nicole, la mia fidanzata, e suo fratello Robert. Lui invece è Jerry: un amico di famiglia di vecchia data..."

L' uomo di nome Jerry disse cortese, forse troppo per Nicole:" Piacere di conoscervi! Tu sei la famosa Nicole quindi? Margie ti adora; immagino vi assilli perché vi sposiate e le diate dei nipoti."

Per quanto il tono dell' uomo sembrasse gentile e amichevole Nicole non si fidava: qualcosa nello sguardo di Jerry le ricordava Edward Wilde in occasione del loro ultimo incontro; decise però di ignorare la sensazione al momento e di rispondere quanto più educatamente possibile, più che altro per non insospettire Flynn:" Non mi aspettavo di essere così famosa. Spero solo che abbia sentito solo parlar bene di me!"

In sottofondo si sentì Margie dire che il karaoke sarebbe stato pronto a minuti; Jerry allora rispose:" Si tranquilla; ho sentito che Margie ha risolto con il karaoke... Direi di riempire i bicchieri con qualcosa di forte e sperare di non essere messi troppo in imbarazzo."

Nicole rifiutò l' offerta:" Per quanto mi piacerebbe qualcosa di forte devo rifiutare..." 

Un attacco di nausea la colpì mentre stava parlando così si allontanò velocemente senza fornire spiegazioni.

Robert non voleva essere di troppo così disse che sarebbe andato a vedere come stava la sorella; Jerry chiese confuso:" Va tutto bene? Nicole ha qualche disturbo?" 

Flynn rispose con un sorriso, ancora non credeva di diventare padre:" No, tutto bene... È solo che io e lei abbiamo invertito l' ordine dei desideri di mia madre: le arriverà prima il nipote del matrimonio."

Jerry disse subito amichevole e incoraggiante:" Congratulazioni Flynn. Se dovessi avere bisogno di qualunque cosa fammelo sapere." 

Sentendosi stranamente a disagio, Flynn, dopo alcuni momenti di silenzio, cambiò argomento di conversazione:" Si grazie... Piuttosto racconta: il Nepal?"

L' uomo disse allegro:" Sai che ti dico Flynn? C'è da fare un sacco di soldi con il business delle esportazioni. Se hai bisogno di un lavoro vero, ora che hai un figlio in arrivo, molla quella grigia biblioteca e vieni con il vecchio Jerry a vedere il mondo."

Il moro disse divertito dall' offerta fin troppo ironica:" Grazie ma sto bene come sto. Fare il Bibliotecario mi piace e mi fa sentire realizzato." 

I due fecero un brindisi poi Jerry proseguì, porgendo a Flynn uno strano oggetto di legno:" Dal Nepal non ho portato soltanto mobili. Buon compleanno figliolo."

Flynn prese in mano l' oggetto e iniziò ad osservarlo rapito per parecchi istanti, per poi dire stupito:" Wow. È pazzesca! Una scatola tibetana. E a giudicare dagli intarsi è della dinastia Kin."

Jerry commentò sorridendo:" Ero certo che ne avresti saputo più di me. Avanti, aprila."

Il Bibliotecario seguì le istruzioni: all' interno della scatola trovò una foto in bianco e nero risalente a circa quarant' anni prima; Flynn continuò a fissarla rapito: in quella foto c'era suo padre, quando era ancora in marina; tutto il resto perdeva importanza ai suoi occhi.

Jerry parve accorgersene così iniziò a spiegare:" Questa foto è stata scattata poco dopo che io e tuo padre ci siamo conosciuti... Saranno passati ormai trentotto anni... Diventammo subito grandi amici; dopo la guerra tuo padre conobbe tua madre... Ad essere precisi la conoscemmo entrambi ma lei cadde letteralmente ai suoi piedi... Vecchio bastardo... Sai... Subito dopo la tua nascita Alastair** mi fece giurare di prendermi cura di te se gli fosse... Se gli fosse successo qualcosa. So di avertelo già detto ma voglio ripeterlo: per te ci sarò sempre... Soprattutto ora."

Flynn a quel punto abbracciò Jerry visibilmente provato e commosso; Robert e Nicole pensarono che fosse quello il momento perfetto per palesare il loro ritorno: erano lì da quando Jerry aveva dato a Flynn il suo regalo ma avevano preferito lasciare ai due la giusta privacy.

La Guardiana infatti si avvicinò al suo Bibliotecario e gli chiese:" Non c'è in giro qualcosa contro la nausea? Tuo figlio è davvero tremendo... O tremenda; colpa tua Carsen."

Il Bibliotecario disse subito ironico mentre esaudiva la richiesta della fidanzata:" Te lo cerco subito. E poi perché dovrebbe essere colpa mia? Per me sono i tuoi geni quelli."

Nessuno dei presenti volle dire nulla: un vecchio adagio diceva che era meglio non interferire tra moglie e marito; quei due anche se non erano sposati visti i caratteri che si ritrovavano erano anche peggio della coppia del detto.

Una volta che Nicole ebbe preso il suo rimedio si tranquillizzò visibilmente; a quel punto fece il suo ingresso Margie:" Flynn preparati! È il tuo turno al Karaoke!"

Accorgendosi dell' ospite disse felice:" Jerry che piacere vederti! Non credevo c'è la facessi a venire!"

Jerry disse subito con anche troppa enfasi per i gusti di Nicole:" Margie sei più giovane e bella ogni volta che ti vedo!"

La padrona di casa mentre lo abbracciava disse allegra:" Andiamo allora! Di la ci aspettano e assieme possiamo fare un bellissimo numero!"

A quel punto afferrò il braccio a Jerry trascinandolo letteralmente al karaoke, per poi aggiungere:" Flynn, Nicole, Robert sbrigatevi anche voi!"

Flynn e Nicole ebbero la stessa espressione inorridita, Robert non seppe cosa rispondere e Jerry sembrò fin troppo felice dell' abbraccio con cui era stato salutato e dal contatto con Margie.

Nicole decise di rispondere per tutti e tre:" Non si preoccupi signora Carsen, arriviamo. Iniziate ad andare."

Flynn venne afferrato da Jerry quindi non poté rimanere lì al sicuro; i due fratelli, rimasti soli, a quel punto si guardarono negli occhi, ognuno però immerso nei propri pensieri.

Nicole chiese a Robert:" Sono paranoica più del solito a causa della gravidanza oppure anche a te quel Jerry non convince?"

L' avvocato chiese confuso:" Sorellina puoi essere più precisa ?"

La donna esaudì la richiesta dicendo sospettosa:" Non mi convince! Mi sembra viscido, falso e malvagio!"

Robert sospirò rassegnato:" Dicevi lo stesso di tua suocera eppure mi sembra assolutamente quello che dice di essere."

Nicole disse immediatamente sulla difensiva:" Detta così sembra che io consideri mia suocera come un genio del male; ti ricordo che non l' ho definita viscida, falsa e malvagia... Ho solo detto che mi sembra sospetta... So che Margie Carsen sembra esattamente quello che è, anche se io non sono d'accordo. Questa volta è diverso: ho già incontrato persone come questo Jerry... È che mi è sembrato sospetto come abbia parlato di Alastair** e di come entrambi hanno conosciuto Margie; è evidente che è ancora innamorato della madre di Flynn ma è anche arrabbiato perché lei, anche da vedova, non gli ha mai dato una possibilità. Hai visto l' espressione che aveva quando lei lo ha abbracciato?"

Robert chiese perplesso:" Ti prego sii più chiara. Facciamo così: dimmi il peggiore dei tuoi sospetti."

Nicole annuì per poi dire:" Ok... Prendile però con le pinze queste parole. Secondo me Jerry non è stato poi così dispiaciuto della morte di Alastair** Carsen e nel corso degli anni ha provato a stare vicino a Margie e Flynn con la speranza di conquistare mia suocera; il fatto che Flynn sia... Flynn gli ha però scombussolato i piani: crescere un genio con problemi di socializzazione e che fino ai trent'anni è rimasto nella bambagia prendendo lauree su lauree non è semplice, Margie ha quindi preferito dare priorità al figlio e Jerry si è trovato con un pugno di mosche."

Robert a quel punto non seppe cosa dire, forse Nicole aveva ragione ma non poteva certo essere verificato:" Bah. Non so cosa dire; sarà per il mio pessimo intuito su queste cose che ho preferito evitare di seguire le orme di papà e di non pensare minimamente in considerazione l' idea di fare il Guardiano, ho preferito fare l' avvocato. Se hai veramente questa sensazione ti consiglio di non abbandonare Flynn e di evitare che questo Jerry si avvicini troppo a mio nipote. A proposito: sai già se è maschio o femmina?"

Nicole si lasciò andare ad un sorrisetto furbo:" Si lo so ma non te lo dico. Non l' ho detto nemmeno a Flynn... Anzi gli ho fatto credere di non saperlo; tra qualche giorno gli dirò che lo so e lo farò dannare per una settimana prima di dirglielo."

Robert scoppiò a ridere:" Sei perfida Nicole! Cos' ha combinato Flynn per meritarsi una simile vendetta?" 

La Guardiana rispose irritata:" Premetto che l' ho quasi perdonato... Ma nello Utah ha quasi rischiato di farsi ammazzare per una stupida freccia Sioux! Non posso essere sempre lì a proteggerlo e deve capire che ogni azione ha le sue conseguenze..."

Vedendo l' arrabbiatura della sorella Robert le propose:" È andato tutto bene; non pensarci più. Direi di andare a vedere come se la sta cavando Flynn al karaoke. Penso che ci darà materiale per sfotterlo per anni!"

I due fratelli sorrisero complici, prima di andare a vedere il Bibliotecario che veniva torturato da sua madre.

 

 

Note:

 

  • John Carter è il ruolo per cui Noah Wyle è diventato famoso. Aspettatevi altri easter egg comunque;)

 

** Ho deciso di chiamare Alastair( si pronuncia com'è scritto) il padre di Flynn; mi ha sempre fatto specie che non si siano presi la briga di dare un nome a quel pover uomo quindi ho deciso di porre rimedio alla cosa; volevo un nome originale e altisonante e Alastair è perfetto: è una variante di Alexander non molto usata e a mio avviso perfetta per un Carsen; capirete poi il perché.

 

 

Note dell' autrice.

 

Per prima cosa vedo che il primo capitolo è stato letto da qualcuno, la cosa mi fa piacere però mi rivolgo a voi lettori silenziosi: un parere mi sarebbe d' aiuto, anche negativo per carità! Voglio solo capire se sto andando nella giusta direzione.

Parlando della storia invece spero di aver mantenuto canon Flynn e Nicole come coppia: mi sono ispirata maggiormente alla fine del primo film quindi credo di esserci riuscita ma non si sa mai.

Diciamo che non ho moltissime precisazioni da fare; le poche necessarie ovviamente riguardano Nicole e Robert: mi sono immaginata che il padre di Nicole sia stato un Guardiano che ha smesso quando ha conosciuto la moglie; questo perché a mio avviso per quanto abile è difficile che qualcuno riesca a sopravvivere come Guardiano del Bibliotecario principale senza sapere del sovrannaturale in qualche modo... Nicole è stata aiutata sia dal suo passato sua da suo padre sia da Charlene. 

Che Nicole abbia due fratelli maggiori è canon, che il più grande si chiami Robert e faccia l' avvocato un po' meno... È però una fanfiction questa quindi eccovi Robert Noone ( immaginatevelo con la faccia di Simon Baker se vi serve) ammetto che mi serviva più che altro per dare una spalla a Nicole alla festa, in futuro non penso apparirà più se non in qualche discorso.

Il nucleo di queste note è però dedicato alle sensazioni di Nicole su Margie e Jerry: ammetto che sono le sensazioni che ho avuto io su questi due personaggi nel corso degli anni, dopo aver riguardato svariate volte la saga e riflettendo con un po' di senso critico e maturità su di loro (soprattutto Margie per me sa molto più di quando sembri; capirete alla fine del primo arco narrativo a cosa mi riferisco, nelle note farò di sicuro uno spiegone, passatemi il termine)

Che Nicole veda più di Flynn e oltre le apparenze è giustificabile in questo modo: Flynn è cresciuto con Margie e Jerry perciò risulta difficile essere sospettoso nei loro confronti; Nicole invece li ha conosciuti da adulta, quando faceva la Guardiana da sei anni, quindi è normale che sia sospettosa e analizzi tutto con estrema razionalità anche se si sta parlando della famiglia del Bibliotecario che guarda caso è anche il suo fidanzato. 

Al prossimo capitolo Librarians:)

 

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Capitolo 4
*** Terzo capitolo ***


Terzo capitolo

 

 

 

Flynn era rimasto il minimo indispensabile alla festa poi era sparito nel nulla e sia Nicole che Margie si erano insospettite e preoccupate: la bionda più anziana sapeva bene il perché di quel comportamento quindi non si era preoccupata più del necessario; Nicole d'altro canto, essendo comunque la Guardiana del Bibliotecario, era molto più attenta e paranoica per certi versi. 

Mentre le due stavano mettendo a posto la casa Nicole aveva manifestato i suoi dubbi, la padrona di casa aveva però risposto a sua nuora rassicurandola con un tono calmo e gentile:" Tranquilla Nicole. Flynn si sarà rintanato nella sua stanza... Non ha mai amato i compleanni, questo in particolare... Sai... Per via di suo padre. Anche se era molto piccolo quando è successo lui non ha mai superato la cosa."

Nicole annuì, Flynn le aveva raccontato della sua storia famigliare il giorno in cui si erano conosciuti; quando poi erano diventati una coppia a tutti gli effetti le aveva raccontato tutti i dettagli: Alastair Carsen era morto a trentadue anni a causa di una rapina finita male; aggiunse quindi comprensiva:" Immagino signora Carsen..."

Margie d' altro canto disse con un finto tono di rimprovero:z " Nicole, quante volte ti ho già detto di chiamarmi Margie e darmi del tu?"

La Guardiana rispose sorridendo leggermente:" Parecchie... Prometto che prima o poi ci riuscirò. Sono però preoccupata per Flynn: per molti aspetti è un uomo straordinario mentre per altri è molto fragile..."

Margie a quel punto chiese senza giri di parole, dubbiosa e sulla difensiva:" Sei preoccupata perché pensi che Flynn non sarà un bravo padre visto che non ne ha praticamente avuto uno?"

Nicole sbattè le palpebre, perplessa, per poi tranquillizzare la suocera esclamando rapida:" No affatto! Credo che sia esattamente il contrario... È solo che sono preoccupata per lui: non potrà mai essere veramente felice e sereno se non affronterà e supererà questo trauma..."

Margie tirò un sospiro di sollievo: per un momento aveva creduto di aver sbagliato a giudicare Nicole! Fortunatamente così non era stato; suo figlio aveva trovato la donna giusta per lui, disse quindi alla suddetta donna molto più tranquilla:" Sono contenta che tu e Flynn vi siate trovati; conoscervi sta tirando fuori il meglio da entrambi, sai?"

La Guardiana chiese curiosa, non ci aveva mai riflettuto ad essere sincera: "Crede davvero?"

La padrona di casa spiegò immediatamente il suo punto di vista, in un anno di attenta osservazione era giunta a quella conclusione:" Oh sì! Flynn adesso è molto più maturo e sicuro di sé! Tu cara mi sembri più serena e in qualche modo più dolce... La prima volta che ti ho vista ho pensato che fossi di sicuro una donna forte e di carattere ma nient'altro: non vedevo altre sfaccettature in te ma ora le riesco a vedere."

Nicole rispose schietta ma con il sorriso sulle labbra:" Non si preoccupi. Dopotutto è la verità, non sono mai stata una con un carattere facile e neanche da bambina ho mai reso le cose facili ai miei genitori o ai miei fratelli..."

A Margie sembrò che volesse aggiungere altro ma così non fu; la donna decise di cambiare discorso così chiese curiosa:" Avete già pensato a dei nomi?"

La Guardiana rispose sentendo una strana sensazione, affrontare certi discorsi rendeva tutto più reale ma anche più preoccupante; disse però con la sua migliore aria tranquilla e impassibile:" In realtà non ne abbiamo ancora parlato ma non c'è poi così tanto da pensare se si tratta di un maschio si chiamerà Alastair*... Se è una femmina si vedrà; personalmente mi piacciono Charlotte, Sonya e Astrea."

Margie sorrise sentendo quelle parole: sua nuora aveva scelto con cura e tatto il nome per suo nipote; era felice che i tentativi per combinare appuntamenti a Flynn non fossero andati poi così bene: in quel modo lui era stato libero di innamorarsi davvero della persona giusta.

Dopo qualche minuto di silenzio Margie propose con fare materno bei confronti di Nicole:" Ormai il grosso è stato sistemato; finisco io domani. Perché tu non vai a riposarti un po'? Io intanto vado a vedere come sta Flynn."

La Guardiana disse riconoscente, iniziava a sentire la stanchezza effettivamente ed inoltre era certa che in quel caso sarebbe stato decisamente meglio lasciare che fosse Margie a confortare Flynn:" Va bene; grazie Margie."

La padrona di casa sorrise per poi uscire dalla stanza; una volta arrivata alla vecchia camera di Flynn trovò la porta chiusa: tutto ciò convalidava la teoria secondo cui il Bibliotecario si era rifugiato lì per stare da solo.

Margie decise di bussare prima di entrare; ricevuto il permesso di entrare vide Flynn seduto sul letto intento a guardare delle fotografie e circondato da numerosi scatoloni: visto che stava ristrutturando la casa in cui conviveva con Nicole aveva deciso di usare la sua vecchia stanza come magazzino provvisorio; gli disse poi con un tono affettuoso e rassicurante:" Ecco dov'eri. Finalmente se ne sono andati tutti grazie a Dio. Sai io e Nicole ci siamo preoccupate: sei sparito nel nulla ad un certo punto... Va tutto bene?"

Flynn rispose con aria malinconica, non molto convinto della risposta:" Mi spiace avervi fatto preoccupare... Ero qui a guardare alcune vecchie foto di me e papà."

Dicendo quella frase mostrò alla madre una foto in cui lui aveva circa quattro anni e suo padre dietro di lui lo aiutava a far volare un aquilone a Central Park**; Margie sorrise tornando con la mente alla seconda metà degli anni settanta, periodo in cui la sua famiglia era stata felice...

La donna commentò con empatia:" Oggi è stata una serata davvero dura per te; non è vero?"

Flynn sbuffò per poi rispondere triste:" Non ho fatto altro che pensarci... Aveva trentadue anni, come me ora, quand'è morto..."

Il Bibliotecario lasciò cadere le foto che aveva in mano per poi congiungere le mani sotto il mento, prima di proseguire:" A volte mi sembra di non sapere chi fosse..."

Margie gli disse rassicurante, poteva immaginare tranquillamente come potesse sentirsi il figlio:" Invece lo sai: era un medico originario di Brooklyn e amava la sua famiglia. Cos'altro dovresti sapere?"

La domanda di Flynn fu semplice ma essenziale:" Chi era?"

Dopo un attimo di pausa proseguì:" Non l' ho quasi mai visto... A casa non c'era quasi mai: era sempre in giro per lavoro... Insomma: ho ventitré*** lauree, conosco perfettamente interi libri e un sacco di nozioni inutili ma so pochissimo riguardo mio padre."

Margie a quel punto prese una decisione che avrebbe avuto delle ripercussioni e delle conseguenze enormi per l' immediato futuro e non solo: la donna si avvicinò alla scatola dove erano riposte le foto che Flynn aveva riguardato, fogli di varia natura e altri oggetti; da lì prese una piccola scatoletta di metallo che poi aprì per mostrarne al figlio il contenuto, dicendogli con tono vagamente misterioso:" Ti faccio vedere una cosa... È un oggetto molto speciale."

Detto ciò Flynn poté vedere di che cosa si trattava: era una collana dall' aria antica ma nonostante questo ben conservata, probabilmente d' oro o comunque placcata con il nobile metallo; era fatta da due cunei, uno verso l' alto più sottile e uno verso il basso più spesso con anche delle scritte, che si intersecavano formando una sorta di rombo con dei prolungamenti, all' interno del rombo c'era poi un triangolo.

Margie se lo rigirò per un attimo fra le mani per poi darlo a Flynn e continuare a spiegare:" Ricordo che lo aveva al collo quando ci siamo conosciuti, anche se non mi ha mai detto dove lo avesse preso... Credo comunque in qualche negozietto, forse un rigattiere... Ricordo però che ci scherzava sempre su e diceva che era il sigillo della famiglia Carsen e che noi discendevamo dai Re."

A quel punto si sedette accanto al figlio, che si rigirò la collana tra le dita con fare nostalgico e un sorriso malinconico sul viso:" La sera se lo metteva al collo e ti raccontava storie straordinarie per farti addormentare... Di regni magici e valli capovolte..."

Il Bibliotecario annuì nostalgico e malinconico:" Si e delle pietre che ridono... Vedi che me lo ricordo?... Me lo ricordo... Le disegnavo quelle storie, in attesa che lui tornasse a casa."

Margie a quel punto frugò per qualche secondo nella scatola in cui aveva trovato l' amuleto e prese dei disegni, chiaramente fatti da un bambino.

" Non ci credo! Li hai conservati?!" Esclamò Flynn, veramente stupito mentre sfogliava i disegni che aveva fatto da bambino.

La donna si difese prontamente:" Ehhh... Ho pensato che ti sarebbe piaciuto tenerli, sai, per ricordarti di lui."

" Si, si. Mi ricordo quelle storie... Tutte quelle... Fantasie... Ma... Ma purtroppo niente di lui."

La tristezza nella voce di Flynn era palese: anche un sordo l' avrebbe sentita; Margie decise quindi di giocarsi l' ultima risorsa:" Ecco... Non ne sono del tutto sicura... Ma forse questi disegni dicono molto più di quello che credi."

Flynn a quel punto sospirò: non sapeva bene cosa aspettarsi dal futuro ne come interpretare le parole di sua madre; non aveva però voglia di star lì ad impazzirci sopra, soprattutto in quel momento, quindi chiuse rapidamente la questione non aprendola nemmeno.

Abbracciò sua madre e le diede un bacio affettuoso in fronte; Margie abbracciò di rimando il figlio per poi, dopo qualche attimo di silenzio, proporre:" Beh Flynn credo che tu sia stato qui fin troppo. Nicole è giù che ci aspetta, meglio raggiungerla! Sappi che è un tesoro quella donna! Quand'è che ti deciderai a sposarla?"

" Mamma! Ti prego! Ti ho già detto che a noi va bene così al momento... Poi con un figlio in arrivo abbiamo altro a cui pensare!"

Flynn aveva balbettato la risposta visibilmente imbarazzato e a disagio: per quanto sua madre potesse avere ragione la verità era che lui non si sentiva ancora totalmente pronto a fare quel passo; era una cosa abbastanza stupida e irrazionale, Flynn lo sapeva bene, però il Bibliotecario preferiva non accelerare troppo le cose visto che doveva ancora metabolizzare del tutto il dover diventare padre.

Decise però di dire una cosa a sua madre dopo qualche istante:" Hai ragione. Nicole è straordinaria, sono fortunato ad averla conosciuta... A volte mi chiedo perché abbia deciso di accontentarsi di uno come me."

Margie disse con un tono leggermente assorto e malinconico:" Sai Flynn... Credo che in ogni caso voi vi sareste sempre trovati e scelti. Tuo padre diceva sempre una cosa: non importa quanto fatichiamo perché accada o quanto cerchiamo di evitarlo: incontreremo sempre tutte le persone e faremo sempre tutto ciò che il destino ha previsto per noi."

L' ultima frase la disse con un sospiro triste:" Alastair era un filosofo mancato..."

Flynn sorrise mesto e nostalgico per poi commentare:" Dici sempre che era un sognatore, questa è la prima volta che lo chiami filosofo. Sai... Molte volte mi chiedo come sarebbe stato se non fosse successo nulla..."

La donna disse intransigente:"Flynn non serve a nulla rifugiarsi nei se e nei ma e dimenticarsi di vivere il presente e il futuro."

Il Bibliotecario annuì per poi alzarsi, una volta arrivato alla porta si voltò verso la madre e le disse:" Grazie mamma. Per tutto. Ora è meglio che io vada da Nicole... L' ho trascurata fin troppo questa sera."

Quando il Bibliotecario si fu chiuso la porta alle spalle Margie si lasciò andare ad un lungo sospiro, causato da numerosi dubbi e incertezze che si portava dentro da ventisette lunghi anni:" I nodi stanno per venire al pettine Alastair... Mi sono fidata, credo che come al solito tu sia stato tre passi avanti..."

Nel frattempo nel salotto Flynn aveva raggiunto Nicole e dopo qualche parola spesa per spiegare al Bibliotecario l'andamento della festa Nicole disse senza giri di parole:" Come stai?"

Flynn sospirò per poi rispondere:" Ad essere sincero non lo so nemmeno io... Oggi non ho fatto altro che pensare a mio padre e a come sarebbero potute andare le cose. Ho anche pensato che continuando a fare il Bibliotecario rischio di condannare nostro figlio a non sapere cosa significhi avere un padre... Però non me la sento nemmeno di condannare il mondo intero e abbandonare tutto."

Nicole annuì: condivideva i pensieri del compagno visto che ci aveva riflettuto a lungo; decise di condividere con Flynn la soluzione a cui era giunta:" Anche io ci ho pensato e sono arrivata ad una soluzione: Flynn tu sei nato per fare il Bibliotecario, non farti prendere dalle incertezze e dai dubbi."

L' uomo chiese incerto e insicuro:" Come fai a dirlo?"

Nicole disse tranquillamente:" Ho lavorato come Guardiana per sei anni e ho lavorato con tre Bibliotecari; fidati di me: quando ti dico che anche il tuo primo giorno, quando sembravi una femminuccia piagnucolona, mi hai dimostrato di valere molto più di tutti loro e soprattutto molto più di Edward; inoltre sei l' unico che è riuscito ad estrarre Excalibur! Per quanto riguarda i se e i ma non so che dirti... Per me è facile dirti di cercare di passare oltre... Però è la verità: siamo il frutto di tutte le nostre scelte ed esperienze di vita; chi ci assicura che se le cose fossero andate diversamente tu saresti andato comunque avanti a studiare accumulando lauree su lauree? Se così non fosse successo non saresti stato selezionato per diventare il Bibliotecario e chissà chi sarebbe arrivato al tuo posto: avrebbero potuto assumere addirittura un ragazzino che fa il ladro! E chissà poi come sarebbero andate avanti le cose: magari avremmo avuto un' apocalisse zombie, un' invasione da parte dei draghi o che altro!^"

Flynn a quelle parole non poté fare a meno di scoppiare a ridere, per poi chiedere:" Nicole non ti sembra di esagerare?"

La Guardiana rispose senza tracce di ripensamento:" Beh... Forse. Mi interessa però che tu abbia capito il punto del mio discorso!"

Flynn le disse più tranquillo:" Si ho capito, tranquilla. È solo che oggi mi sono sentito fin troppo confuso per i miei gusti... Cambiando discorso: Charlene ha detto che dovevamo passare a casa e controllare non so che cosa; visto l' orario ti suggerisco di andare da te e riposarti: se ti fidi ai controlli penserò io."

Nicole rispose sollevata:" Accetto volentieri la proposta: sono stanca morta! Mi raccomando non metterci troppo: se domattina sarai in ritardo perché io non sono riuscita a svegliarti te la vedrai con Charlene."

Il moro le disse divertito:" Mi sembra un ottimo incentivo. Fammi un favore però: non aspettarmi sveglia; so che ne saresti capace. Un' ultima cosa: ti amo Psicopatica."

" Anche io Secchione."

Detto ciò la Guardiana diede un veloce bacio a stampo a Flynn poi andò a prendere le sue cose; il Bibliotecario d' altro canto uscì subito diretto verso casa sua: era mezzanotte passata e gli sarebbe piaciuto andare a dormire prima delle due del mattino.

Arrivato a destinazione mentre era all' ingresso del complesso residenziale in cui abitava^^ si ricordò del pacco proveniente dall' Egitto che gli era stato spedito; Flynn decise di aprirlo e si ritrovò fra le mani una vecchia pergamena piena di simboli e geroglifici. Il Bibliotecario decise che l' avrebbe decifrata l'indomani con tutta calma.

Arrivato alla porta di ingresso si fermò sospettoso: la porta era aperta. 

Era improbabile che gli operai avessero lasciato aperto ed inoltre se si fosse trattato di ladri, una volta resisi conto che lì non c'era nulla di valore, avrebbero di sicuro chiuso per non destare sospetti e per avere via libera in futuro; Flynn una volta aperta la porta vide che tutti i mobili presenti erano stati spostati.

La cosa era assolutamente strana e sospetta: non c'era nulla di valore in casa; chi era entrato cercava qualcosa di specifico e probabilmente prezioso visto che aveva probabilmente cercato degli scomparti segreti.

Il Bibliotecario decise di avvisare immediatamente sia Nicole che Judson: le coincidenze erano troppo sospette; dopo aver mandato un sms a Nicole, Flynn chiamò il suo capo sperando di trovarlo sveglio.

Fu fortunato così iniziò a spiegare la situazione:" Judson, sono io. Forse è meglio se passa a casa mia... Ho già avvertito Nicole ma preferisco andare sul sicuro."

Il vecchio Bibliotecario chiese subito allarmato:" Perché? Che è successo?!"

" Oggi ho ricevuto una cosa per posta e..."

Flynn si interruppe: aveva sentito un rumore sospetto proveniente dal piano di sopra.

Judson chiese preoccupato:" Flynn? Ci sei ancora?"

" C'è ancora qualcuno. Vedo se riesco a scoprire qualcosa."

Detto questo il Bibliotecario concluse la chiamata e si avvicinò furtivo alla fonte del rumore, avendo prima l' accortezza di afferrare uno degli attrezzi lasciati dagli operai; la fonte del rumore proveniva dal piano di sopra perciò da una delle camere da letto, Flynn suppose si trattasse della sua visto che almeno quella parte della casa era già a posto.

Entrato nella stanza vide che non c'era nessuno ma era tutto sottosopra, non si scompose più di tanto: tutto era in quello stato; il Bibliotecario uscì e decise di averne avuto abbastanza quindi disse ad alta voce:" So che qui c'è qualcuno. Sappiate che avete scelto di infastidire la persona sbagliata!"

A quel punto vide un' ombra sospetta provenire dalle scale quindi andò verso quella direzione; Flynn riuscì a fare solo qualche passo visto che venne colpito violentemente alla testa da qualcuno alle sue spalle: era lo stesso mediorientale a capo della caccia all'uomo in Egitto.

Quando Flynn riprese conoscenza ci mise un attimo a mettere a fuoco e a realizzare perché era steso a terra nel suo corridoio del piano superiore della sua casa in fase di ristrutturazione; la prima cosa che vide furono i volti preoccupati di Judson e Nicole.

La bionda aiutò Flynn a mettersi seduto mentre gli chiese allarmata:" Va tutto bene?"

" Credo di sì... Ouch! La mia testa però non è molto d' accordo."

" Già... Hai proprio un bel bernoccolo! Vado a prendere del ghiaccio: fortunatamente la cucina è quasi finita e il frigo è attaccato."

Judson nel frattempo chiese:" Chi te l'ha fatto?"

" Non lo so esattamente... Era però qualcuno che mi stava cercando ma che però non sapeva che al momento sto da Nicole, altrimenti sarebbe andato da lei. Probabilmente cercava quello che mi hanno spedito."

Flynn si tastò l'interno della giacca per qualche momento con scarsa convinzione: vedendo che la ricerca era stata infruttuosa proseguì rassegnato:" Come immaginavo... Il rotolo è sparito."

A quel punto tornò Nicole con il ghiaccio e dopo averlo consegnato a Flynn chiese:" Sapete già qualcosa?"

Flynn iniziò a spiegare a entrambi i soccorritori, infinitamente grato per la sua memoria fotografica utile per avere più dettagli possibili:"Credo che mi abbiano aggredito perché cercavano il rotolo che mi è arrivato questa mattina per posta: era un antico manoscritto di pergamena o papiro... Doveva però avere almeno tremila anni. Inoltre c'era un piccolo simbolo in un angolo: la stella di Davide con..."

Fu Judson a concludere la frase:" Con una luna crescente in basso."

Flynn e soprattutto Nicole guardarono perplessi l'anziano, il Bibliotecario annuì poi per confermare le parole di Judson mentre la Guardiana chiese dubbiosa:" E lei come fa a saperlo?"

" È il sigillo di Salomone. Direi però di riprendere il discorso tra qualche ora: Flynn è meglio se tu e Nicole vi riposiate; riprenderemo la conversazione in Biblioteca. Buona notte."

Detto questo Judson se ne andò senza fare troppe cerimonie lasciando Bibliotecario e Guardiana ancora più confusi; Flynn infatti chiese alla fidanzata fin troppo sospettoso nonostante il colpo alla testa:" Era una mia impressione o Judson era turbato da qualcosa?"

Nicole rispose altrettanto dubbiosa:" Flynn io direi che era quasi preoccupato: non l' ho visto con quell' espressione nemmeno quando mi ha detto che avevano fatto irruzione in Biblioteca e che avevano rubato un pezzo della Lancia! Mi chiedo cosa sappia più di noi... Ha parlato di Salomone giusto?"

Flynn fece rapidamente mente locale per dare a Nicole qualche informazione:" Si... Fammi pensare... Salomone... Salomone... Nicole ci sono fin troppe leggende su Salomone; non so quale faccia preoccupare così tanto Judson ma ti dico una cosa: non è nulla di buono."

A quel punto Nicole si lasciò sfuggire un commento che grondava sarcasmo:" È quando mai lo è? Ora però è meglio cercare di riposare qualche ora... Flynn piccola curiosità: abbiamo dei vestiti puliti nell' armadio vero?"

" Sì non preoccuparti. Credo che però tu debba aiutarmi ad alzarmi in piedi... La mia testa ha deciso di diventare una trottola."

Il giorno seguente Flynn e Nicole andarono da Judson di buon ora, per sicurezza si misero già in tenuta da missione: salvare il mondo in giacca e cravatta era parecchio scomodo; una volta nell' ufficio dell' anziano uomo iniziarono tutti a discutere su quanto successo durante la notte; il Bibliotecario in carica aveva esordito con le sue tipiche manifestazioni di cultura:" Vediamo un po'... Re Salomone... Beh ne è passato di tempo da quando andavo a scuola dai preti... Salomone è stato re di Israele nel decimo secolo avanti cristo ed è considerato fra i sovrani più ricchi e più saggi dell' Antico Testamento. Si pensa conservasse le sue ricchezze in un tempio d'oro costruito da ventiquattro Massoni scelti accuratamente dallo stesso Salomone."

Nicole fischiò stupita da tutta quella ricchezza mentre Judson proseguì il discorso:" Esatto. Però Salomone non aveva conservato tutte le sue ricchezze nel tempio: per paura di essere depredato fece portare parte dei suoi possedimenti in un luogo segreto."

Il Bibliotecario riprese parola:" Sì, si dice che le cose più preziose e pericolose fossero state nascoste nelle sue Miniere; alcuni sostengono inoltre che la mappa che portava alle Miniere fosse stata affidata al capo dei massoni nonché figlio illegittimo dello stesso Salomone."

" Molto bene Flynn."

A quel punto si intromise Nicole:" È palese che il rotolo che ha ricevuto Flynn in realtà sia la mappa. Quello che però non mi torna è perché fare tutto questo per dei tesori: al mondo ci sono posti ben più facili da raggiungere e depredare per quella gente."

Flynn esclamò dubbioso:" Un momento! Quella non sembrava una mappa! Era solo un insieme di simboli scollegati fra loro e senza un senso apparente... È però vero che l' apparenza inganna... Nicole hai ragione: deve esserci qualcosa sotto."

Judson prima di esporre i suoi sospetti constatò con piacere che Flynn e Nicole formavano un duo eccellente: erano arrivati dritti al punto in pochissimo.

" Temo ci sia di più... Seguitemi."

L' anziano Bibliotecario portò i due verso un vecchio libro decorato da preziose miniature e scritto in latino: Nicole lasciò a Flynn il compito di leggere e di informarla, dopotutto era lui quello che parlava qualunque lingua possibile e immaginabile, lingue morte o mitologiche incluse.

Flynn lesse attentamente la pagina che Judson gli aveva mostrato poi disse ad alta voce, a beneficio di Nicole:" La chiave di Salomone... Non ne avevo mai sentito parlare."

Judson a quel punto spiegò ai due il perché del suo nervosismo:" Si tratta di un antico tomo dai poteri incredibili: con quei poteri Salomone era in grado di dominare spazio e tempo, alcuni pensano potesse dominare addirittura i demoni. Se la Chiave di Salomone dovesse cadere nelle mani sbagliate..."

Bibliotecario e Guardiana completarono la frase all' unisono con ironia e identici sorrisetti sarcastici:" Mi faccia indovinare? Destino del mondo?"

" Già... Fortunatamente la mappa è inutilizzabile senza il codice per decifrarla; stando alle informazioni in nostro possesso la prima parte si trova a Volubilis, in Marocco, alle rovine romane. Flynn, Nicole recuperate mappa e codice se potete. Le Miniere di Salomone sono rimaste segrete per migliaia di anni, è bene che la situazione rimanga tale. Vi conviene andare da Charlene per avere tutti i documenti."

Bibliotecario e Guardiana seguirono le istruzioni e mentre si dirigevano dalla contabile Flynn commentò ironico:" È incredibile! Nonostante tutto quello che abbiamo passato ho ancora quella fastidiosa sensazione... Sai: sto andando in missione e non so se tornerò vivo..."

Nicole rispose altrettanto ironica:" Non ti abbandona mai; lo sai vero? Comunque andrà tutto bene: non potrà essere peggio che affrontare di nuovo la Confraternita del Serpente."

Flynn le domandò curioso:" Come fai ad essere certa che non si tratti di loro?"

La donna disse convinta:" Semplice: ti avrebbero ucciso e non stordito. Ti ricordo che la loro filosofia è: un buon Bibliotecario è un Bibliotecario morto."

Flynn deglutì a disagio: Nicole aveva ragione da vendere; si sentì anche parecchio stupido a non averci pensato prima... Forse era colpa della botta in testa che aveva preso durante la notte.

Giunti da Charlene si trovarono in mano tutto il necessario mentre la contabile spiegava rapida, precisa e meticolosa:" Il vostro aereo parte fra quattro ore e atterrerà a Casablanca..."

Flynn interruppe subito Charlene visto che chiese eccitato:" Casablanca? Quella del film Casablanca? Io adoro quel film!"

Nicole smorzò subito gli entusiasmi del Bibliotecario:" Flynn! Concentrati: abbiamo una missione. Ti dice nulla salvare il mondo?"

"Giusto..."

Charlene proseguì parlando con il suo tono burbero e secco:" Grazie Nicole. Come stavo dicendo: state attenti, non fatevi ammazzare e conservate le ricevute."

Quest'ultima parte venne detta in contemporanea da tutti e tre, anche se Flynn e Nicole ebbero l' accortezza di non farsi vedere dalla donna; quando Charlene fu certa di essere sola e non più a portata di orecchie indiscrete parlò ad alta voce, apparentemente da sola:" Glielo hai detto?"

Dal nulla comparve Judson che rispose fin troppo innocentemente per i gusti della donna:" No..."

Charlene rimproverò seccamente il Bibliotecario:"Avresti dovuto dirglielo. Dopotutto è anche per questo che era stato segnalato come potenziale Bibliotecario."

" Charlene quella è una delle ragioni minori, lo sai: altrimenti gli avremmo mandato la lettera molto prima e io non lo avrei osservato per capire quando sarebbe stato pronto^^^. Comunque lo scoprirà da solo, se Margaret non gliel'ha già spiegato ci sono parecchie ragioni e lo sai molto bene."

Charlene sentendo quella giustificazione scosse la testa, per nulla d'accordo; il capo però era Judson quindi si limitò a sperare che l' uomo di cui si era innamorata° moltissimi secoli prima avesse ragione anche quella volta.

 

 

Note:

 

* nota più polemica che esplicativa.

Mentre sfogliavo pagine e pagine di siti di fan fiction, per vedere se stavo plagiando qualcuno, mi sono imbattuta in un elemento ricorrente: se Flynn e Eve hanno un figlio( cosa che tra l' altro mi fa sempre storcere il naso... chiedo ancora scusa a chi piace Eve) lo chiamano nel 90% dei casi Cal: ovviamente a causa del soprannome che Flynn da a Excalibur.

In tutto ciò io mi chiedo: perché diamine chiamare tuo figlio come una spada quando tuo padre si è sacrificato perché la tua esistenza non fosse cancellata dalla storia!??! 

Credo che il Flynn canon chiamerebbe suo figlio come suo padre e non come la sua spada. ( che poi quanto ci vuole a inventarsi un nome per il povero Carsen senior? Parlo anche agli autori!)

 

** Nota tecnica, non polemica ;P. 

Nel film si vede una foto in bianco e nero con Noah Wyle che interpreta il padre di Flynn( la TNT è stata quasi peggio della BBC...) assieme ad un bambino che avrà almeno otto anni; facendo un rapido conto con le date le cose non tornano: il bambino nella foto è troppo grande per interpretare un piccolo Flynn.

Si presume infatti che l' anno in cui iniziano le avventure di Flynn e l' anno reale coincidono: Flynn diventa quindi Bibliotecario nel 2004.

Nel secondo film è detto che ad aprile Flynn fa il Bibliotecario da più di un anno quindi siamo nel 2005 o 2006: credo sia il 2006 per rimanere coerenti con il ritiro delle truppe americane dal Vietnam, elemento fondamentale della mia teoria sulle date.

Jerry dice chiaramente che lui e il padre di Flynn si sono conosciuti trentotto anni prima quindi nel 1968.

Flynn ha poi trentadue anni quindi è logico pensare sia nato a fine marzo/inizio aprile del 1974( io ipotizzo il 31 marzo perché semplicemente fra le date possibili mi piace di più).

Il 1974 va bene se si ipotizza che Flynn sia stato assunto prima di compiere trentun' anni ma comunque nel 2004; magari è assunto verso giugno/luglio: in questo modo siamo nel 2004, Flynn ha trent'anni e nell' aprile del 2006 fa il Bibliotecario da più di un anno... tutte le indicazioni temporali sono state rispettate. (Yeeeeei!)

Non viene precisato quanti anni ha Flynn quando muore il padre; ci dicono solo che muore quando il figlio è piccolo: io personalmente credo che un bambino sia piccolo fino ai 6 anni; ad 8/9 anni è già grandino.

Ipotizziamo quindi che il padre di Flynn sia morto nel 1978/79; si dice chiaramente che ha 32 anni quando muore quindi l' anno di nascita è forse il 1947 o comunque giù di lì; probabile visto che viene detto che ha combattuto in Vietnam e il figlio ha l' età giusta per farsi raccontare e poi per ricordare le storie della buona notte. ( non so voi ma a 7/8 io ho iniziato a leggere per conto mio, figurarsi se un genio come Flynn, che ha iniziato l' università a 14 anni, non lo avrebbe potuto fare pure lui.)

Tra il secondo e il terzo film passa un anno: siamo nel 2007 e viene detto che Margie ha fatto i 65, questi vuol dire che è massimo del '42...

Tutto questo fa riflettere: Margie conosce il marito dopo la guerra quindi prendendo come riferimento anche la nascita del figlio siamo tra il febbraio e il giugno del 1973; lei ha quindi almeno 31/32 anni mentre il marito ne avrebbe all' incirca 25...

Margie sarebbe una zitellona che, andata con il primo marinaio che ha trovato, è rimasta incinta e quindi si è sposata? Nah! non mi piace molto come teoria; va contro l' idea che mi sono fatta sul personaggio di Margie.

Tutto questo film mentale per dirvi: secondo me Margie e il marito sono più o meno del '46/'47; si conoscono a febbraio '73, si sposano quasi subito, nel marzo del '74 nasce Flynn e nei primi mesi del '79 muore Alastair.

In ciò Flynn ha quasi 5 anni quando gli muore il padre: è piccolo e gli avvenimenti storici sono rispettati.

La foto in questione va però modificata ed è questo il fine ultimo della mia spiegazione.

Scusate lo spiegone tecnico ma serve a giustificare molte scene e avvenimenti futuri.

 

*** in questo film si ripete che Flynn ha 22 lauree ma tecnicamente ne ha 23 visto che Harris, prima di cacciarlo, gli dice chiaramente che gli è stata assegnata la laurea.

 

^ Ezekiel sei tu? :P

Ho citato la 1x10 per una semplice ragione: nonostante ami i tre LITs questa puntata in particolare dimostra come loro tre assieme non facciano un Flynn intero. So di essere forse un po' severa però nella serie hanno missioni minori e se le cose si complicano hanno Jenkins come deus ex machina.

Inoltre questa puntata mostra un messaggio interessante: se Flynn non fa il Bibliotecario il mondo va a rotoli; che quindi lui sia una sorta di predestinato? Probabile: attendo però conferme dalla serie.

Inoltre quell' episodio è pieno di falle dal mio punto di vista: questo sarà però approfondito al momento opportuno.

 

^^ per la casa di Flynn ho deciso di stravolgere le cose: immaginatevi un qualcosa tipo questo per l'esterno:

https://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/02/42/f8/8e/tipiche-case-del-quartiere.jpg

Per gli interni invece è più semplice: al piano terra c'è un open space che comprende cucina, salotto e sala da pranzo; al piano superiore ci sono le camere da letto.

 

^^^ è un po' inquietante ma è vero: nel primo film dopo che Flynn viene cacciato si vede un' inquadratura che ci mostra Judson, intento ad osservare il futuro Bibliotecario. 

Per essere precisi è dal minuto 5:55 al minuto 6:02

 

° riferimento alla 3x09, Charlene dice chiaramente di essere innamorata di Judson... che dire: è una Ship che secondo me è evidente anche se a causa del primo film c'è un certo Gaston che rompe le scatole ( è il marito da cui Charlene divorzia); in questa storia non esiste perciò tenete presente che Charlene non è mai divorziata... #Mentorship <3

 

Note dell' autrice:

 

Anche il terzo capitolo è andato! Qui ho approfondito alcune tematiche e inserito alcuni discorsi fra Flynn e Margie lasciati in sospeso ma che secondo me ci sarebbero stati bene; inoltre non ho limiti di durata...

Noterete poi che la conversazione fra Flynn, Judson e Nicole alla fine del capitolo è caratterizzata da toni meno comici rispetto al film: questo perché il mio Flynn è leggermente più maturo e sicuro di sé quindi non dice che le Miniere di Salomone sono una leggenda e usa come scusa la botta in testa.

Non ho poi molto da dire visto che nelle note mi sono dilungata a sufficienza; l' unica cosa che voglio precisare è il finale del capitolo: ho volutamente modificato il dialogo fra Judson e Charlene sia per le mie teorie su Margie sia perché credo che Flynn sia stato scelto anche per il suo "pedigree"; capirete poi a cosa mi riferisco.

Al momento posso solo dirvi questo: nel film per me Margie sa tutta la storia e decide di dire la verità a Flynn in modo indiretto dandogli collana e disegni.

Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 5
*** Quarto capitolo ***


Quarto capitolo
 
Lasciata la Biblioteca Flynn e Nicole si diressero verso l'aeroporto facendo prima una deviazione: Flynn passò dalla madre per dirle che sarebbe andato fuori città per alcuni giorni a causa di un convegno a cui doveva partecipare.

Durante il volo Nicole notò che Flynn aveva addosso una collana che non aveva mai visto prima così gli chiese curiosa:" Posso farti una domanda?"
Il Bibliotecario rispose agitato e sulla difensiva, per nulla a suo agio con l' argomento che presumeva si sarebbe discusso a breve:" Se mi stai per chiedere perché continuo ad inventare scuse con mia madre beh... Sappi che anche io preferirei dirle la verità! Però poi ci sarebbero un sacco di problematiche da affrontare! I Carsen non sono una famiglia di Bibliotecari quindi credo mi direbbe di cambiare lavoro perché troppo pericoloso... Sai, ti invidio: tu puoi parlare apertamente de tuo lavoro con la tua famiglia!"
La bionda ascoltò comprensiva lo sfogo di Flynn: ne avevano già parlato ma mai così apertamente; condivideva il pensiero del compagno dopotutto: certe volte per proteggere chi si ama è meglio raccontare bugie a fin di bene.
Nicole decise però di chiarire le cose:" So come la pensi Flynn; non volevo chiederti quello. Mi interessava sapere dove hai trovato la collana che indossi. Te l' hanno regalata ieri?"
Il Bibliotecario disse con un tono stranissimo, che Nicole non seppe identificare:" Ni: me l'ha data ieri mia madre ma era di mio padre... Non so nemmeno io perché l' ho indossata, credo sia stato per nostalgia e per sentirlo più vicino. Ora mi dirai di sicuro che sono un pazzo..."
Capendo che l' argomento era parecchio delicato Nicole si limitò a stringere la mano di Flynn e poi dire:" Beh è molto particolare, mi piace. Comunque no Flynn, è perfettamente comprensibile e inoltre chi sono io per poter giudicare? Piuttosto vedo che ormai non tenti più approcci patetici con i tuoi vicini di posto."
Flynn rise di gusto alla battuta di Nicole: aveva alleggerito l'atmosfera ricordando il loro primo incontro.
Una volta atterrati al piccolo aeroporto di Casablanca la coppia iniziò a guardarsi in torno alla ricerca di un taxi o comunque di un mezzo di trasporto che li portasse alle rovine; Flynn alla fine, dopo essersi districato fra venditori e quant' altro, riuscì a fermare un taxi o quantomeno un veicolo che aveva quello scopo.
Nicole si avvicinò a sua volta così quando i due americani furono saliti il Bibliotecario disse:" Al Rick's American Cafè e fai in fretta amico."
Nicole assistendo alla recitazione di Flynn abbassò lo sguardo imbarazzata e poi si diede una leggera pacca sulla fronte in preda alla vergogna; il tassista invece rispose sarcastico:" Oh oh! Come nel film Casablanca. Come siamo originali..."
Flynn, vedendo le reazioni del suo pubblico, decise che era meglio non fare il bis:" Alle rovine di Volubilis grazie."
Il tassista infierì ancora commentando ironico:" Rovine di Volubilis signor Bogart."
Anche Nicole volle dire la sua:" Flynn era davvero necessario? Hai tante qualità ma sei un pessimo attore, lasciatelo dire. Se invece fossi un attore che interpreta la parte di un tizio che non sa recitare... Beh i miei complimenti*."
Flynn mise su un broncio da finto offeso: nessuno comprendeva le sue doti recitative; il mondo era davvero ingiusto!
La sua finta arrabbiatura durò poco visto che la Guardiana gli chiese curiosa ma pratica e sbrigativa, in pieno stile Nicole Noone:" Hai già delle idee per trovare il codice e recuperare la mappa?"
Flynn rispose di buon grado: gli piaceva sempre esporre le sue teorie e fare sfoggio della sua cultura enciclopedica; sfoderando infatti il suo migliore tono da professore iniziò a spiegare:" Essendo situato in un complesso di rovine romane è molto probabile che sia nascosto in qualche camera segreta... Adoro le camere segrete!"
Nicole intervenne decisa:" Flynn concentrati; non divagare."
" Giusto, giusto. Almeno ora non mi schiaffeggi più."
La frecciatina sarcastica e pungente della Guardiana non tardò ad arrivare:" Se vuoi posso riprendere questa abitudine."
Il Bibliotecario riprese la spiegazione, non dimenticandosi di rispondere a tono alla fidanzata:" Anche no, grazie. Come stavo dicendo: il codice si troverà in qualche camera segreta e immagino ci sarà qualche Massone a custodirlo; meglio fare attenzione. Per la mappa non saprei che dire... Senza il codice è inutile e inoltre..."
" Se ti hanno cercato loro per la mappa verranno da noi anche per il codice."
Nicole concluse ciò che stava dicendo Flynn; l' idea del Bibliotecario inoltre non era male: se Maometto non va alla montagna è la montagna che va da Maometto dopotutto.
" Esatto. Alle rovine dovrebbe essere in corso uno scavo quindi direi di inventarci una storia per giustificare la nostra presenza se qualcuno dovesse fare domande."
Nicole commentò semplicemente:" Flynn: tu cervello, io muscoli ricordi? Pensaci tu."
Il Bibliotecario annuì: l' espressione di Nicole parlava da sola, inoltre il fatto che fosse in balia degli ormoni implicava prudenza e tanta accondiscendenza.
Il viaggio non fu eccessivamente lungo o scomodo, a discapito del mezzo di trasporto; una volta arrivati a destinazione, e conservata la ricevuta, Flynn e Nicole iniziarono a guardarsi attorno: il Bibliotecario era parecchio entusiasta e interessato, la bionda d'altro canto era il ritratto della noia.
Si trovavano in un complesso archeologico ben tenuto e immerso nel verde, caratterizzato dalla presenza di numerose buche e scavi di varia natura, la luce del tardo pomeriggio rendeva l' atmosfera ancora più suggestiva; il Bibliotecario si lanciò in una serie di spiegazioni sul' architettura e sulla storia locale, soprattutto in epoca romana; Nicole non si prese nemmeno la briga di ascoltare: ormai era abituata a quel comportamento perciò non si scompose più di tanto, si limitò solamente a non ascoltare le parole di Flynn... La Guardiana si ricordava infatti cosa aveva detto a Flynn la prima volta che aveva assistito alle sue spiegazioni da tuttologo: era stato un secco:" Dovresti uscire più spesso."
Il girovagare della coppia attirò inevitabilmente l'attenzione del responsabile, anzi della responsabile, dello scavo: Emily Davenport.
Notando che Flynn stava osservando con fin troppo interesse per i suoi gusti un reperto e che Nicole era poco distante pensò immediatamente che si trattasse di archeologi di qualche università rivale: era meglio mettere immediatamente le carte in tavola.
Decise di intervenire, sentendo minata la propria autorità; una volta arrivata dai due disse con tutta l' autorevolezza che pensava di possedere:" Scusatemi. Voi chi sareste?"
Nicole si trovò di fronte una donna più o meno loro coetanea, mora, dagli occhi chiari e dalla faccia fin troppo irritante; alla bionda poi non piacque affatto il tono della nuova arrivata così rispose immediatamente con voce acida e con stampato in volto il suo miglior sorriso strafottente:" Io sono Nicole Noone e lui è Flynn Carsen. Lei invece chi è? Sa... È piuttosto maleducato fare domande senza nemmeno presentarsi."
Emily parve stupita da quella risposta; Flynn dal canto suo si stava divertendo un mondo: vedere la "vecchia" Nicole in azione era sempre un piacere.
" Sono Emily Davenport, la responsabile di questo scavo privato. Voi che cosa ci vate qui esattamente?"
L' enfasi posta sulle parole scavo privato non piacque a nessuno dei due: sia Bibliotecario che Guardiana trovarono la loro interlocutrice antipatica e supponente.
Flynn decise di intervenire in maniera preventiva: conosceva Nicole e sapeva che la bionda non avrebbe avuto molti problemi ad atterrare la loro interlocutrice con un gancio ben assestato se avesse perso la pazienza.
" Signorina Davenport innanzitutto le voglio assicurare che non siamo qui ne per conto di altri archeologi o di altre università. Lavoriamo per la Biblioteca pubblica di New York e ci manda il nostro capo, mister Judson; essendo un appassionato di storia romana voleva sapere se ci sono possibilità di ottenere qualche pezzo per ampliare la sua collezione in vista di una mostra che vuole organizzare.**"
Per dare credito alla storia di Flynn i due diretti interessati mostrarono all' archeologa i loro documenti e i badge; questa dopo averli esaminati con attenzione, quasi per assicurarsi che non fossero dei falsi, riconsegnò i vari documenti ai legittimi proprietari.
Aggiunse poi, meno diffidente, ma sempre con lo stesso tono di superiorità di poco prima:" Molto bene. I vostri documenti sembrano in regola... Per prima cosa è professoressa Davenport. Seguitemi, vi faccio fare un giro. Se troverete qualcosa che pensate potrà interessare al vostro capo fatemelo sapere; ci metteremo poi d'accordo."
Mentre Emily faceva da guida a Flynn e Nicole questi due si tennero a circa un metro di distanza così da potersi comunicare indisturbati eventuali particolari utili alla missione; il Bibliotecario ad un certo punto, dopo l'ennesimo commento fin troppo supponente di Emily chiese alla fidanzata:" Nicole vero che io non sono così insopportabile?"
L' interpellata rispose con un tono caustico, era palese che non sopportasse la bruna:" No tranquillo, tu non vai in giro a guardare gli altri dall' alto in basso solo perché non hanno ventisei lauree. Ti prego: inventati qualcosa per scoprire dov'è nascosto il codice, almeno possiamo bidonarla. Se non si è capito non la sopporto."
Flynn si lasciò andare ad un sorrisetto per poi commentare:" Ai suoi ordini. Per me sarà un vero piacere visto che nemmeno io la sopporto."
Flynn a quel punto parlò ad alta voce, dato che fino a qualche istante prima aveva bisbigliato:" Noto con piacere che ci sono parecchi pezzi interessanti; ho visto mosaici risalenti al cinquanta dopo cristo, tanto per fare un esempio... Sono pezzi unici e davvero pregiati, Judson sarà sicuramente interessato. Noto poi che qui siete veramente ben forniti per ciò che riguarda attrezzature e strumenti: computer imagining, fotografia digitale ad alta risoluzione... Se non sono indiscreto potrei sapere cosa state cercando?"
Emily rispose con un tono molto sospettoso:" Non è troppo informato per essere un semplice bibliotecario? E perché è solo lei a fare domande così approfondite?"
Nicole a quelle parole alzò gli occhi al cielo e si morse la lingua per non dare alla 'Professoressa' una delle tante risposte taglienti che le erano venute in mente; Flynn d'altro canto internamente era parecchio divertito dalla situazione: vedere quella smorfia sul viso di Nicole la rendeva al contempo divertente e adorabile.
Il Bibliotecario rispose a tono, sicuro di quanto diceva:" Beh professoressa Davenport... Le posso dire che in totale ho ventitré lauree, distribuite in svariate discipline, parlo qualunque lingua le possa venire in mente, possiedo un quoziente intellettivo che supera i duecento punti e una memoria fotografica. Credo sia normale che mi trovi fin troppo qualificato per essere un semplice bibliotecario; io sono l' uomo di fiducia di Judson: manda me per i compiti più particolari e delicati. Nicole invece è la mia fidanzata, essendo colleghi ho approfittato dell' occasione per fare un viaggio assieme a lei; non penso sia una cosa così strana o insolita. Noto però che non ha risposto alla mia domanda: qual è lo scopo di questi scavi?"
Sentendo quelle parole Emily assunse un' espressione confusa e perplessa: non si aspettava certo uno sviluppo simile degli eventi; inoltre si ritrovò a pensare una cosa piuttosto ovvia: quei due avevano sicuramente una certa complicità però pensava fosse perché erano colleghi, erano fin troppo diversi per poter essere una coppia!
Lei era una bellissima donna pragmatica e autoritaria mentre lui era un uomo con un certo fascino ma oggettivamente a metà fra l' essere un imbranato e l'essere un genio...
La Guardiana si stava godendo le smorfie di Emily: Flynn era stato di parola quindi poteva ritenersi perdonato quasi totalmente; il Bibliotecario d'altro canto osservò l' espressione soddisfatta di Nicole, forse era riuscito ad evitare il peggio.
L' archeologa rimase per un secondo senza parole per poi rispondere baldanzosa come prima:" Beh... Sto cercando delle prove che dimostrino che quest'area era governata dalla regina di Saba."
Flynn si premurò immediatamente di fornire a Nicole le dovute spiegazioni:" Secondo l'Antico Testamento la regina di Saba era l' amante di Salomone... Inoltre si suppone che il suo regno si estendesse fino all' Arabia meridionale. Ci sono però numerose teorie le une in disaccordo con le altre che parlano di diverse estensioni del suo regno e di varie relazioni con Salomone stesso... Alcuni pensano addirittura che i due abbiano avuto un figlio, diventato il primo imperatore d'Etiopia e che questo abbia portato lì l' Arca dell' Alleanza, che si troverebbe ancora nascosta in qualche punto dell' Etiopia."
" È ben informato, gliene devo dare atto. Il mio obiettivo è dimostrare che non è così scontata la cosa."
Nicole a quel punto intervenne domandando con un tono falsamente amichevole:" E mi dica, ha trovato qualcosa di interessante?"
Emily rispose con un tono fin troppo orgoglioso e compiaciuto per i gusti della bionda:" Sì un' anticamera romana nella griglia sud-ovest. Non sappiamo ancora se è collegata ad altre stanze non ancora ritrovate ma non è così improbabile."
Flynn chiese innocentemente:" E potremmo visitarla? Sa... I romani erano insolitamente paranoici, chissà cosa potrebbe esserci nascosto."
Emily rispose scettica e con supponenza:" Io non penso ci sia nulla; ho esaminato il tutto personalmente. Io ho del lavoro da fare e non ho tempo da perdere, se voi non avete nulla di meglio da fare procedete pure. Fate comunque in fretta: fra mezz'ora farà buio e chiuderemo tutto... Dovrebbe essere spiacevole passare la notte in uno scavo."
Fu così che Bibliotecario e Guardiana abbandonarono volentieri Emily Davenport al suo lavoro e si diressero verso l' anticamera in questione; nessuno dei due si accorse però di essere sotto osservazione: da quando si erano presentati un marocchino li aveva sempre tenuti sott' occhio da una debita distanza.
Giunti a destinazione Flynn iniziò a guardarsi attorno: era un luogo piuttosto cupo e umido visto che era sotto terra ed era scarsamente illuminato, inoltre le pareti erano formate da mattoni non coperti da stucco; il Bibliotecario iniziò l' esplorazione tastando ogni singola mattonella dell' anticamera, Nicole vedendo quel bizzarro comportamento chiese incerta:" Flynn che stai facendo? La botta in testa ha forse fatto più danni del previsto..."
Il Bibliotecario rispose a tono con una buona dose di ironia:" Molto spiritosa Nicole... In realtà sto cercando una qualche leva nascosta che apra una stanza segreta. Solitamente i romani nascondevano i loro tesori più preziosi; se miss 'so tutto sull' architettura romana' non l' ha trovata non è dicerto colpa nostra. Non trovi?"
Nicole annuì per poi commentare caustica:" Beh dai non biasimarla troppo. Aveva del lavoro da fare e non aveva tempo da perdere con chi non è intelligente quanto lei. Intanto tu a differenza sua hai ricevuto la lettera... Chissà come mai."
Flynn annuì e subito dopo assestò una gomitata a una piastrella ben precisa: si sentì un suono secco e metallico, tipico di un interruttore che scattava, e subito dopo un pezzo della parete si staccò e cadde rovinosamente a terra, rivelando una stanza segreta.
Il Bibliotecario fece un sorrisetto soddisfatto, quasi a voler dire: te l' avevo detto, il più intelligente sono ancora io.
Nicole ricambiò con il suo solito sorrisetto che ormai Flynn aveva imparato ad interpretare come un silenzioso: hai ragione ma resti pur sempre il solito Secchione del primo giorno.
La bionda a quel punto prese due torce dallo zaino che portava in spalla e disse sbrigativa e leggermente autoritaria:" Bene, ora che abbiamo trovato il posto direi che è meglio entrare e vedere che sorprese ci sono all' interno."
Flynn fece il saluto militare mentre commentava ironico:" Ai tuoi ordini! Nicole sai che quando fai così mi ricordi Charlene?"
La Guardiana rispose divertita:" Secondo te perché mi ha assunta? Le stavo simpatica e le ricordavo sé stessa da giovane."
Flynn mormorò sarcastico:" Si spiegano tante cose... Avrei dovuto capirlo."
Una volta entrati ed illuminata la sala con le torce Flynn e Nicole poterono vedere dov'erano capitati: si trattava di un ambiente circolare che alle pareti aveva numerosi affreschi e al centro si poteva osservare un sarcofago, alla cui sinistra aveva una sorta di piedistallo con un globo in cima.
Il Bibliotecario dopo essersi guardato un attimo attorno esclamò stupefatto e anche entusiasta della scoperta:" Non ci credo! Questa è la tomba di Claudio Tolomeo! Uno dei padri dell' astronomia, della geografia e della geometria."
Nicole osservando il sarcofago alla ricerca di indizi commentò semplicemente:" Beh ha senso... Se vuoi trovare una mappa cerca un cartografo."
Mentre Nicole osservava la tomba Flynn aveva dedicato la sua attenzione al piedistallo lì vicino: c'era qualcosa che non andava nel globo in cima... Rappresentava la Terra, però i continenti erano allineati in modo strano... Disse quindi rivolto alla fidanzata:" Guarda un po' qua... È una riproduzione dell' atlante di Tolomeo.  Sai che Tolomeo è stato fra i primi a teorizzare che la Terra era effettivamente rotonda? Comunque questo in particolare sembra fatto di metallo... Potrebbe nascondere qualcosa..."
Nicole commentò incuriosita, ma anche annoiata dalle varie spiegazioni ricevute, dopo essersi avvicinata a Flynn:" Ok bene... E questa lezione di storia ci può essere utile in qualche modo?"
" Beh direi di sì visto che in questo caso i continenti sono allineati in modo errato. Mi chiedo se..."
Flynn lasciò la frase in sospeso dato che preferì agire ruotando le due semi sfere fino ad ottenere l' allineamento corretto; una volta fatto sollevò il manico che era in cima al globo e notò soddisfatto che aveva risolto l' enigma di quella sorta di cassaforte; la Guardiana prese la torcia per illuminare l' interno mentre il Bibliotecario prese il primo pezzo del codice.
L'oggetto in questione era un parallelepipedo metallico con incisi degli strani simboli in prossimità dei quali c'erano dei fori; Bibliotecario e Guardiana si spostarono leggermente dal piedistallo per poter osservare meglio ciò che avevano trovato.
Flynn disse interessato:" Nicole guarda un po' qua questi simboli! È ebraico? No, non è ebraico... Forse è sumerico antico? Ciò che è certo è che questo oggetto risale sicuramente ad almeno mille anni prima di Tolomeo. Abbiamo trovato ciò che stavamo cercando!"
Nicole esclamò soddisfatta:" Ottimo! Ora dobbiamo solo trovare il resto del codice e la mappa; comunque non ti sembra che..."
La bionda non riuscì a finire la frase: sentendo un urlo provenire dalle loro spalle prese Flynn di peso e lo scansò via.
La Guardiana aveva agito appena in tempo visto che aveva evitato che lei e Flynn fossero colpiti da una spada; voltandosi i due videro un uomo armato di sciabola che li minacciò apertamente con fare intimidatorio:" Il codice della mappa non può e non deve abbandonare questa tomba!"
Flynn tentò un approccio diplomatico dicendo con un sorriso incoraggiante:" Non ne possiamo parlare?"
Nicole alzò gli occhi al cielo dopo aver sentito l' uscita piuttosto infelice di Flynn; il loro assalitore non era certo un tipo con cui sembrava facile poter parlare.
L' assalitore rispose con il suo forte accento:" Non puoi prendere il codice Straniero."
Nicole decise che si era parlato anche troppo per i suoi gusti quindi pensò che fosse opportuno prendere in mano le redini della situazione; lanciò a Flynn un' occhiata che voleva significare: 'fai fare a me, è meglio' per poi rivolgersi all' uomo con il turbante:"
Beh amico, diciamo che qui c'è un piccolo problema. Tu sei di sicuro il Massone messo a guardia del codice quindi rispettiamo il tuo lavoro; lo capiamo, anzi... Sappi che anche noi facciamo parte dei buoni e stiamo cercando di tenere codice e mappa al sicuro; quindi perché ora non ci lasci andare prima che io ti faccia davvero male? Sarò anche incinta ma riesco ancora a picchiare piuttosto bene."
L' uomo non parve molto convinto delle parole di Nicole visto che decise di aggredire Flynn a testa bassa; il Bibliotecario riuscì a disarmare il suo assalitore ma venne atterrato come un dilettante rischiando di finire strangolato, riuscì però a chiedere aiuto:" Nicole! Aiuto!"
A quelle parole la Guardiana sbuffò mentre stava per usare la voluminosa torcia come mazza da baseball, rimpiangeva il fatto di aver lasciato a casa il suo machete; quando la donna stava per sferrare il colpo successe qualcosa di strano: la torcia illuminò la collana di Flynn, uscita durante la colluttazione.
L' assalitore riconoscendo il monile si calmò all' istante e si alzò da terra esclamando:" L' ordine!"
Flynn sbatté le palpebre, confuso dal cambio di comportamento così repentino del suo aggressore, chiese poi sempre più perplesso:" Ehm Nicole... Potresti spiegarmi che è successo?"
La Guardiana rispose altrettanto confusa:" Beh Flynn... Prima che il nostro amico Ali Babà ci attaccasse stavo per dirti che i simboli sul codice mi sembravano gli stessi dell' amuleto di tuo padre... Sembra che anche questo tizio abbia riconosciuto l' amuleto."
L' interpellato ignorò le parole di Nicole, piuttosto riprese a parlare stupito:" L' Ordine... L' Ordine dei Massoni Criptici!"
Fece una breve pausa in cui estrasse un amuleto molto simile a quello indossato dal Bibliotecario:" Sei uno di noi. Perdonami... È da secoli che i discendenti dei Ventiquattro proteggono i segreti di Salomone; da Massone a Massone il segreto è tramandato."
Durante questa spiegazione Flynn e Nicole erano assolutamente perplessi e stupefatti, si limitarono ad annuire ogni tanto; la bionda era addirittura passata sopra al fatto di essere stata completamente ignorata.
L' uomo nel frattempo prese il codice, lo diede al Bibliotecario e poi proseguì:" Il codice della mappa è tuo Flynn Carsen***."
Flynn stava per chiedergli come facesse a sapere il suo nome ma un rumore imprevisto attirò l' attenzione del terzetto improvvisato: qualcuno si stava avvicinando; il marocchino a quel punto tirò uno dei supporti per le torce che c'erano sulla parete e all' improvviso apparve una sorta di uscita di emergenza; diede più alcune indicazioni a Flynn e Nicole:" Andate, svelti. Sappiate inoltre che la seconda metà del codice di trova in Kenya, nel villaggio di Ghedi. Passate attraverso i seni di Shiba e troverete ciò che state cercando grazie all' aiuto dell' occhio che tutto vede."
Quando Guardiana e Bibliotecario stavano per andarsene quest' ultimo chiese:" Grazie, credo. Ma tu come farai ad uscire?"
" Non preoccuparti; va!"
Quelle parole furono una sorta di segnale visto che nella stanza erano arrivati parecchi uomini armati, l' uomo tagliò una fine che fece cadere una grata sul passaggio usato da Flynn e Nicole e si preparò ad affrontare gli intrusi.
Durante la fuga la Guardiana chiese confusa e perplessa:" Sai dove si sbuca per caso?"
" Err... Fammi pensare..." Dopo essersi guardato un attimo attorno Flynn esclamò:" Un acquedotto! Sai i romani costruivano..."
Nicole disse arrabbiata e seccata:" Flynn i cattivi ci stanno inseguendo! Non è il caso di fare ora la lezione di storia!"
Il Bibliotecario annuì, era vero, poi aggiunse:" Beh è asciutto e si è formato del muschio... Si dovrebbe scivolare. Scenderemo grazie alla gravità."
Flynn a quel punto si buttò, seguito a ruota dalla Guardiana che si augurò che loro figlio non prendesse il carattere di Flynn... Un solo Bibliotecario a cui badare le bastava.
Finita la discesa Bibliotecario e Guardiana atterrarono in uno spiazzo erboso, vicino alla strada: ormai si era fatto buio e la visibilità era pessima; Nicole essendo atterrata in posizione di equilibrio si alzò immediatamente ed aiutò Flynn a tirarsi in piedi, commentando sarcastica nel mentre:" Non dovresti essere tu ad aiutare me?"
Flynn rispose ironico:" Quando mai abbiamo seguito i luoghi comuni noi due? Dobbiamo trovare un passaggio al più presto..."
Fortuna volle che di lì passasse un furgoncino sgangherato; Nicole prima di fare l' autostop commentò a mezza voce:" Mai provato con i numeri del lotto?"
Quando Flynn e Nicole erano ormai parecchio distanti e ormai lo scavo era vuoto il gruppo armato comandato dallo stesso uomo che aveva trovato Flynn a New York, un certo generale Samir, iniziò a mettere tutto a ferro e fuoco.
Dopo una mezz'ora circa la donna che era la vice in comando raggiunse il suo capo e gli comunicò le ultime novità:" Abbiamo catturato il Massone ma si rifiuta di parlare ed  inoltre l' americano è scappato con il codice ed era in compagnia di una donna bionda... Uno dei nostri uomini l' ha riconosciuta: è una sorta di guardia del corpo altamente specializzata... Non sarà facile."
Samir disse furente:" Dannazione! Direi che l' unica soluzione è quella di far cantare il nostro prigioniero. Scopri tutto il possibile su di lui e portami materiale utile a ricattarlo. Nel frattempo provate ad inseguire l' americano... Con la mappa ci è andata bene perché l'abbiamo preso di sorpresa... Ora non sarà così facile."
Il mattino seguente Flynn e Nicole erano ancora in viaggio sul mezzo di trasporto di fortuna che avevano rimediato, certo erano in mezzo alle capre, ma almeno li avrebbe portati all' aeroporto, pronti per prendere il primo volo diretto in Kenya.
Per tutta la durata del viaggio Flynn non aveva fatto altro che studiare attentamente il pezzo del codice ma con scarsi risultati: la sua attenzione era rivolta alle parole pronunciate dal suo assalitore.
Nicole se ne accorse visto che gli disse calma ma autoritaria:" Flynn lascia giù quel coso: al momento è incompleto e inoltre non sei concentrato. È palese che tu stia pensando ancora a quanto è successo con quel marocchino e alle parole che ha detto."
Il moro confermò quanto detto dalla fidanzata:" Nicole come fai a conoscermi così bene? E come fai a sapere sempre cosa dire?"
La donna si aprì ad un sorrisetto compiaciuto per poi spiegare:" Flynn sono la tua Guardiana e la tua fidanzata è normale che io sappia cosa dire: ti ricordo che il mio compito non è solo quello di proteggerti fisicamente... Sai cosa mi disse Charlene appena mi assunsero? I Guardiani hanno il compito di proteggere i Bibliotecari, non solo fisicamente, visto che hanno la predisposizione a farsi ammazzare, ma soprattutto moralmente: questo lavoro è duro e serve qualcuno che li aiuti e li sostenga. Comunque hai evitato di rispondermi, lo sai vero?"
Flynn sospirò per poi esternare tutte le sue preoccupazioni:" Mi sento confuso, veramente confuso... E la botta in testa non c'entra nulla... È solo che questa è l'ennesima prova che dimostra che io non conoscevo affatto mio padre! Insomma: ho appena scoperto da uno sconosciuto che cercava di uccidermi di essere il discendente di uno dei Massoni di Salomone! Ora capisco come mai mio padre a casa non c'era mai... Mi vengono però tantissimi dubbi: mia madre ne sa qualcosa? Mi ha dato volutamente questo amuleto o è stato tutto un caso? Quanto ne sa Judson? Sono diventato Bibliotecario per il mio retaggio o solo per i miei meriti personali? Nicole... Sono confuso e non so che fare..."
La bionda si alzò e con molta attenzione fece lo slalom fra le capre che viaggiavano insieme a loro per poi sedersi di fianco a Flynn; una volta seduta gli ruotò delicatamente la testa, in modo tale che fra loro ci fosse contatto visivo diretto, a quel punto gli rispose:" I tuoi dubbi sono legittimi. Sappi inoltre che non ti criticherò se continuerai a lamentarti come una ragazzina per le prossime ore; c'è però una cosa che devi considerare: questa missione potrebbe esserti utile per scoprire chi sei davvero e chi sei destinato ad essere. Abbiamo scoperto che sei uno dei Massoni. Beh, si spiega perché ti hanno spedito la mappa; uno dei tanti misteri di questa storia è stato risolto. Non credi allora che potrebbe essere possibile che tu scopra altre cose, anche molto più utili e importanti per te stesso? Hai sempre detto che non conosci affatto tuo padre... Questa potrebbe essere l' occasione adatta per rimediare; magari incontreremo qualche altro Massone, mi auguro meno pazzo, che ti potrebbe parlare di lui."
Flynn aveva ascoltato attentamente ogni singola parola di Nicole e si era ritrovato a pensare due cose: Nicole aveva detto cose vere e incredibilmente sagge... Forse non era poi così vero che lei era i muscoli e lui il cervello... Secondariamente il Bibliotecario pensò che quell' avventura era capitata nel momento opportuno: come avevano detto sia sua madre che Nicole forse era davvero la volta buona in cui sarebbe riuscito a risolvere tutti i misteri legati al suo passato.
Le disse quindi riconoscente:" Grazie Nicole, per tutto."
La donna sorrise prima di chiedere curiosa:" Non ti preoccupare; piuttosto pensa a capire come decriptare questo codice."
Flynn colse la palla al balzo e iniziò a raccontare alla bionda tutto quello che aveva scoperto:" Per prima cosa avevi ragione: i simboli del codice e quelli dell' amuleto coincidono. Inoltre ho scoperto che questi simboli sono aconio, un' antica forma di crittografia ebraica... Devo solo trovare la cifra polialfabetica che corrisponde al numero 3 1 2 che serve a decodificarlo..."
Nicole rimase lì immobile a fissare Flynn con aria assente, dopo qualche istante di confusione commentò secca e sarcastica:" Ok, non ho capito nemmeno un quarto delle parole che hai detto. Hai imparato il linguaggio degli uccelli in meno di otto ore giusto? Beh se qualcuno può riuscire a fare quello che hai detto sei tu. Piccola curiosità: quello che vuoi fare ha senso o hai semplicemente detto una serie di paroloni a caso che non hanno alcun senso?"
Flynn scoppiò a ridere, felice di avere Nicole e non Emily, tanto per fare un esempio, per compagna di viaggio.
 
Note:
 
* riferimento alla 2x10: a mio avviso bisogna essere grandi attori per recitare la parte di un personaggio che non sa recitare... Credo inoltre che Noah Wyle sia molto sottovalutato come attore.
 
** geology you are the Kardashians of science!
Scherzi e citazioni a parte: mi serve una scusa per bidonare Emily quindi la copertura di Flynn e Nicole deve reggere; mi sembra più sostenibile questa storia... infondo non è forse la verità? A Judson interessa un oggetto nelle rovine per ampliare la collezione della Biblioteca...
 
*** sarà spiegato in futuro, abbiate pazienza;)
 
Note dell' autrice:
 
E anche il quarto capitolo è andato!
Non credo di avere moltissimo da dire: in questo capitolo ho più che altro aggiunto tanti piccoli dettagli che nel film sono stati trascurati come ad esempio Flynn che passa da sua madre: se così non fosse non si spiega come mai Flynn si trova i disegni nella borsa che gli da Charlene.
Come vi avevo già anticipato nel primo capitolo Emily non sarà presente: onestamente la trovo inutile ai fini della trama e inoltre la odio come personaggio; i pensieri di Flynn e Nicole su di lei sono quello che io penso di lei, chiedo scusa ai suoi eventuali fan ma è così... Sarà intelligente e avrà 26 lauree, non lo nego, ma per me è fin troppo supponente e superficiale oltre che essere arrogante e spocchiosa: se ci fate caso lei pensa di saperne sempre più del Bibliotecario... lasciamo perdere.
Ripeto poi una mia preoccupazione: spero di aver reso il più in contest possibile Flynn e Nicole e di non aver esagerato con la mia visione personale di loro due ( la OTP della saga a mio avviso, se non si fosse capito...); ho aggiunto inoltre alcune riflessioni di Flynn alla fine che per me ci sarebbero state bene piuttosto che sentire Emily dire che il codice della mappa è in realtà la mappa... (-.-)
Al prossimo capitolo Librarians:)

 

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Capitolo 6
*** Quinto capitolo ***


Quinto capitolo

Atterrati in Kenya Flynn e Nicole avevano deciso di separarsi per trovare il mezzo di trasporto più rapido che li potesse portare al villaggio di Ghedi, loro prossima meta; una volta riuniti Bibliotecario e Guardiana fecero il punto della situazione per valutare le possibili alternative.
Fu Nicole la prima a parlare:" Allora... Per prima cosa ho scoperto che Ghedi è a un giorno di macchina da qui. Poi non ho trovato nessuno che ci potesse noleggiare una macchina o che ci potesse portare lì autonomamente... In compenso un'alternativa ci sarebbe ma sono sicura che non ti piacerà minimamente."
Flynn chiese dubbioso e scettico, a causa del sorriso di Nicole:" Perché stai sorridendo? Quando sorridi in quel modo significa che stai per fare qualcosa di pericoloso."
La Guardiana disse con un leggero broncio:" Mi conosci bene; non c'è quasi più gusto! Comunque, non è pericoloso in senso letterale..."
Alla fine, Flynn si lasciò convincere in mancanza di alternative migliori: arrivare a piedi fino a Ghedi era da escludersi sia per il tempo impiegato sia perché Nicole, nonostante fosse ben più allenata e più in forma di lui, era incinta e una camminata del genere era da escludersi.
Una volta raggiunto il mezzo di trasporto Flynn capì il senso delle parole di Nicole: era un pulmino sgangherato, decorato con orribili fantasie animalier e, cosa peggiore, aveva un cartello con su scritto: Magico Safari Luna di Miele; dato che il viaggio stava procedendo discretamente, ad eccezione di sporadici messaggi fin troppo sdolcinati che informavano i passeggeri sullo stato del tragitto, il Bibliotecario si limitò ad avere un'espressione seccata e annoiata a causa delle numerose coppiette sdolcinate che aveva attorno... inoltre l'argomento matrimonio per lui era fin troppo delicato: non sapeva ancora se e quando fare la proposta a Nicole e soprattutto temeva una sua possibile reazione visto che, come la sua fidanzata amava ricordargli sporadicamente, era capace di uccidere un uomo in svariati modi.
Anche Nicole non era molto felice del mezzo di trasporto però condivideva i pensieri di Flynn: meglio quello che farsela a piedi.
Il momento più imbarazzante si raggiunse quando mancavano ancora cinque ore e mezza di viaggio: una dei passeggeri riconobbe il Bibliotecario:" Flynn... Flynn Carsen? Sei proprio tu? Mi riconosci? Debrah Marcam!"
Flynn e Nicole si girarono lentamente, confusi e perplessi; il Bibliotecario era spaventato per la sua incolumità visto che percepiva chiaramente la gelosia di Nicole.
Il newyorkese aumentò la sua smorfia di disgusto quando la sua memoria fotografica gli fornì tutti i particolari che ricordava: era la figlia di un'amica di sua madre che Margie gli aveva presentato qualche giorno prima di diventare Bibliotecario con la speranza di trovargli una fidanzata; l'incontro era stato un disastro, non che a Flynn fosse dispiaciuto più di tanto.
L' assistente sociale proseguì il suo monologo indicando la sua fede:" Beh Debrah Porter adesso. Ti ricordi? Tua madre ci organizzò un incontro."
A quelle parole Nicole si trattenne dallo scoppiare a ridere in faccia a Flynn; era sì il suo fidanzato e il padre di suo figlio però era troppo facile e divertente prenderlo in giro per il suo passato da secchione socialmente inetto. Il Bibliotecario rispose a disagio:" Sì... L'assistente sociale che lavora con i detenuti."
Debrah proseguì fin troppo di buon umore ed eccitata per i gusti dei due dipendenti della Biblioteca:" Esatto! E questo è mio marito Carl! Ci siamo conosciuti al lavoro. Ma dimmi: chi c'è lì seduta accanto a te? Per caso è la tua mogliettina?"
Nicole sentendo il tono usato da Debrah sussurrò minacciosa:" Flynn pensaci tu o va a finire che la ammazzo. Non so se odio più lei o la Professoressa..."
l Bibliotecario annuì, poi aggiunse:" Si, lascia fare a me."
A quel punto aumentò il tono di voce e rispose alla newyorkese, con il fine nascosto di studiare le reazioni di Nicole:" Sì esatto. Questa è Nicole, la mia splendida moglie."
Per concludere il tutto diede alla bionda un bacio veloce e si stampò in volto il suo miglior sorriso finto; stessa cosa fece Nicole visto che voleva evitare incidenti spiacevoli.
Debrah a quanto pare non era rimasta soddisfatta della risposta ricevuta visto che disse ad alta voce:" Ragazzi questi sono il mio amico Flynn Carsen e sua moglie Nicole! Diamogli un benvenuto degno di due sposini novelli!"
A quelle parole tutti iniziarono a tirare loro addosso del riso e a canticchiare la marcia nuziale; i due bersagli assunsero delle espressioni furiose ma furono costretti a sopportare a denti stretti; Nicole aggiunse rabbiosa e minacciosa con un sussurro rivolto al Bibliotecario:" Giuro che questa me la paghi Flynn!"
Il Bibliotecario rispose a tono alla bionda:" Nicole, ti vorrei ricordare che questa è stata una tua idea. Comunque, è colpa di mia madre e della sua mania di organizzarmi appuntamenti con gente stramba! Chi la conosce quella? Ci siamo parlati sì e no per qualche minuto e mi considera suo amico... Bah."
Nicole colse l'occasione per lanciare a Flynn una frecciatina pungente:" Quello che mi stupisce meno di tutta questa storia è che tu l'abbia fatta scappare via dopo cinque minuti."
Flynn rispose piccato:" Molto spiritosa. Ti vorrei ricordare che se fosse andato bene quell' appuntamento noi non saremmo una coppia!"
La Guardiana rispose sarcastica:" Lo so; a differenza tua però io non ho mai avuto grossi problemi a trovare un fidanzato."
Flynn commentò offeso:" Questo è un colpo basso Noone!"
La Guardiana disse irritata:" Lo so. Mi dovevo vendicare in qualche modo però: ho riso ovunque! Se mai dovessimo sposarci sappi che pretendo una cerimonia solo noi due a Las Vegas e soprattutto niente lune di miele organizzate!"
Mentre Flynn e Nicole erano sul pulmino che stava attraversando il Kenya, per portarli al villaggio di Ghedi, in Marocco, alle rovine di Volubilis, il generale Samir stava cercando di rintracciare i nostri eroi.
Dopo che il Massone che avevano catturato era stato legato ad una sedia e picchiato Samir si avvicinò a lui con un'espressione folle dipinta in volto tenendo in mano un accendino, Nicole avrebbe sicuramente definito Samir uno psicopatico di prim' ordine.
Samir si rivolse al prigioniero parlandogli in arabo mentre giocava con la fiamma, rendendo la sua figura ancora più inquietante:" Questo accendino apparteneva al primo uomo che ho ucciso. Ha un grande valore sentimentale per me."
Il Massone rispose molto coraggiosamente:" Non parlerò. Da Massone a Massone il segreto è tramandato."
Samir sbraitò furioso:" Basta! Sono stufo di sentire queste sciocchezze! Dov'è il codice della Mappa?"
Il marocchino rispose arrogante, l'avrebbero ucciso indipendentemente da tutto, quindi, tanto valeva togliersi una soddisfazione:" Non parlerò. Mi dovrai uccidere."
Concluse il tutto sputando in faccia a Samir tutto il suo disprezzo.
Il generale rispose con un sorriso inquietante mentre lasciava un leggero taglio sulla guancia del Massone:" No, no, no. Io non ti voglio uccidere.
Ti voglio vedere vivo mentre uccido loro."
A quelle parole gli scagnozzi del generale portarono in quella sorta di stanza degli interrogatori improvvisata una donna e due bambini, visibilmente impauriti e preoccupati per il loro immediato futuro: si trattava della famiglia del Massone, che ora capiva di essere spacciato; avrebbe parlato per salvarli ma chi gli assicurava che avrebbero risparmiato la sua famiglia? Nessuno ovviamente; valeva però la pena di rischiare? In cuor suo non ne aveva idea, per la prima volta in vita sua non sapeva che cosa fare.
Le decisioni del Massone penso saranno intuibili a tutti, quello che non è dato sapere è quale sia stato il destino di queste quattro persone; lascio ai lettori l’interpretazione che più preferiscono avendo ben chiara la brutalità del Generale e dei suoi uomini.
Tornando in Kenya e focalizzando nuovamente l’attenzione sui nostri protagonisti è bene sapere che entrambi una volta scesi da quel pulmino provarono un’incredibile sensazione di sollievo: non ne potevano più di tutte quelle coppie in luna di miele!
Flynn decise poi di aggiornare la situazione, dopo essersi scrollato dai capelli tutto il riso:" Potevano portarci fin qui; Ghedi è a due giorni di cammino. Nicole prenditela pure comoda."
La donna rispose ironica:" Mi basta sapere di essere scesa da quell' affare infernale e di non doverci salire mai più. In alternativa preferirei scalare l’Everest al nono mese."
Il Bibliotecario disse sarcastico:" Perché dici così? Pensavo ti fossi trovata bene con Debrah."
Nicole assottigliò lo sguardo e rispose acida:" Carsen inizia a camminare oppure non ti garantisco che riuscirai a farlo senza aiuti per il prossimo mese."
Capendo che non era il caso di contraddire la sua Guardiana Flynn seguì alla lettera l’ordine; le prime ore di camminata non furono particolarmente interessante o degne di nota, l’unica cosa diversa dal solito fu l'imbattersi in una comunità Masai.
La vera sorpresa per Flynn e Nicole capitò dopo svariate ore da che avevano iniziato a camminare: trovarono un giovane uomo sepolto nel terreno; ad essere precisi fu Nicole a notare una testa dipinta di giallo e bianco con capelli leggermente lunghi che spuntava dal terreno* quindi si avvicinò al malcapitato, Flynn lo fece di conseguenza, nel mentre chiese in inglese, pronto a ricorrere allo swahili:" So che sei stato meglio di così ma dimmi: stai bene? Hai problemi disidratazione?"
L' uomo rispose tranquillo, come se in realtà non fosse stato in pericolo di vita:" Sto bene, se mi tirerete fuori di qui starò ancora meglio."
Mentre Flynn si adoperava a realizzare quel desiderio Nicole chiese curiosa:" Chi ti ha fatto questo?"
" Mi hanno beccato a rubare il raccolto. Nella terra dei Bala"
A quelle parole Flynn commentò quasi sicuro di quanto affermava:" Fammi indovinare, conflitto fra tribù?"
L' imprigionato rispose senza scomporsi troppo:" Sì, esatto. Sei sveglio. Sono un Nulu, avrei fatto lo stesso."
Vedendo che ormai le braccia erano libere Flynn le afferrò ed iniziò a tirare: riuscì nell' intento di liberare il Nulu però per il contraccolpo cadde all' indietro e finì pancia all' aria; Nicole iniziò a ridere di gusto: il suo Bibliotecario rimaneva sempre maldestro e impacciato nonostante tutto l’addestramento che Judson gli aveva fatto fare.
Quando i due uomini si furono rimessi in piedi il keniota fece le dovute presentazioni parlando con voce calma e profonda:" Il mio nome è Jomo, mi hai salvato la vita; sono in debito con te."
Flynn rispose imbarazzato borbottando mezze frasi di ringraziamento mentre Nicole alzò gli occhi al cielo: lei a quanto pareva non aveva fatto nulla... Decise di soprassedere la cosa, dopotutto non era una prima donna assetata di gloria, le bastava solo che il nuovo arrivato non fosse una potenziale minaccia.
Jomo, nel frattempo, proseguì:" Se verrai al mio villaggio sarai trattato da re: cibo e donne a volontà."
A quel punto Nicole prese parola con il suo solito tono sbrigativo e pungente:" Scusa pasticcino; mi spiace declinare la tua offerta ma questo Secchione è mio e non lo divido con nessuna, te lo può confermare l’ultima che ci ha provato. Se però vuoi aiutarci una cosa ci sarebbe: conosci una qualche scorciatoia per Ghedi?"
Il keniota rimase basito dalla lingua tagliente di quella donna: aveva carattere e sapeva farsi valere, non c' erano dubbi a riguardo; ad essere onesti sembrava anche molto intimidatoria e possessiva verso l’americano che l’aveva salvato.
Disse poi rispondendo alla domanda, aveva la sensazione che alla bionda non piacesse aspettare:" Si, conosco la strada. Vi farò da guida; visto che mi avete salvato vi seguirò fino a quando non avrò saldato il mio debito."
Finito di parlare Jomo si mise in cammino, seguito di buon grado da Flynn e Nicole; durante il loro camminare i due newyorkesi fecero le dovute presentazioni, il Bibliotecario non parve eccessivamente stupito quando la loro guida era sul punto di ridergli in faccia una volta appurato che lui e la sua Guardiana erano una coppia a tutti gli effetti... Flynn avrebbe dovuto aspettare qualche anno poi grazie ad una famosa sitcom il problema si sarebbe risolto** e nessuno si sarebbe più posto quella domanda.
Il giorno di cammino in fin dei conti fu piacevole e interessante: camminando Flynn e Nicole ebbero la possibilità di osservare dal vivo la bellezza selvaggia della savana africana e dei suoi abitanti; inoltre era una sorta di ritorno al passato per loro: si erano conosciuti meglio e avevano legato grazie ad una lunghissima scampagnata nella foresta amazzonica più di un anno prima.
Il secondo giorno di viaggio fu decisamente molto più movimentato a causa di alcuni incontri fluviali: il terzetto aveva preso una piccola canoa per velocizzare gli spostamenti: Nicole era seduta in prima posizione, dietro di lei Flynn e Jomo remavano.
Il Bibliotecario ad un certo punto chiese innocentemente:" Nicole vuoi del cioccolato?"
La Guardiana rispose rabbiosa, senza alcun motivo apparente:" No grazie. Per colpa tua nei prossimi mesi diventerò una balena! Hai già fatto abbastanza danni Carsen."
Flynn rispose tranquillo, per nulla intimorito da quelle parole perché ormai abituato alle minacce di Nicole dopo più di un anno di vita di coppia con lei:" Come preferisci. Se cambi idea è qui; Jomo tu ne vuoi?"
Il Nulu rispose perplesso, chiedendosi come mai Flynn fosse così sereno nonostante le minacce:" Sì, grazie."
Ad un certo punto l’acqua iniziò ad agitarsi quindi la Guardiana chiese con tutti i sensi all' erta:" Che diavolo sta succedendo?"
Jomo rispose allarmato:" Ippopotami, fra gli animali più pericolosi dell’Africa."
Flynn per contro iniziò a parlare, come se si trattasse di un documentario:" Gli ippopotami sono decisamente molto territoriali e hanno ottime capacità uditive. Va poi considerato che ad eccezione dei nostri remi siamo disarmati."
Nicole rispose frustrata:" Dato che i remi ci servono escludili dalla lista; poi questi bestioni sono animali in via di estinzione... Non posso di certo mettermi ad ammazzarli!"
Flynn e Nicole stavano pensando al da farsi, o più precisamente il Bibliotecario stava pensando a vari piani, uno più assurdo dell’altro; in tutto questo la loro canoa stava ondeggiano come in preda alla tempesta, fortunatamente Jomo prese in mano le redini della situazione visto che si mise a lanciare alcune delle tavolette di cioccolato trovate nella borsa del Bibliotecario.
Incredibilmente il suo piano funzionò a meraviglia visto che i pachidermi acquatici decisero di non importunare più i tre viaggiatori; Nicole chiese stupita:" Jomo, cos’hai messo in quelle tavolette? Gli ippopotami se ne sono andati."
Il keniota rispose con una scrollata di spalle:" Niente. È risaputo: gli ippopotami adorano la cioccolata."
Flynn rispose sarcastico ma anche sollevato:" Bene, questa me la devo proprio segnare. Mi mancava."
La bionda a quel punto disse al suo salvatore, con un sorriso sincero in volto:" Beh Jomo oggi è il tuo giorno fortunato: hai insegnato a Flynn qualcosa che non aveva mai sentito prima; ritieniti speciale: pochi uomini al mondo vantano tale primato."
Una volta scesi a terra e fatti alcuni chilometri, dato che il tratto finale del percorso era piuttosto ripido, Flynn propose ansante:" Ehi Jomo! Perché non ci fermiamo un attimo a riposare?"
Nicole alzò gli occhi al cielo e borbottò qualcosa che sembrava molto un 'femminuccia'; Jomo invece rispose con tono di voce più alto:" Va bene; ci riposiamo cinque minuti, mangiamo e poi ripartiamo."
Dopo aver proferito quelle parole Jomo si avviò verso un albero lì vicino mente Flynn si lasciò cadere su un tronco che usò come sedia improvvisata, Nicole si sedette vicino al Bibliotecario più per abitudine che per vera stanchezza; l’africano fu di ritorno dopo qualche secondo con delle larve in mano e le offrì ai due dipendenti della Biblioteca, inutile dire che sui volti di entrambi si dipinsero le stesse smorfie di disgusto.
Fu Nicole a parlare e a rifiutare, Jomo non si scompose e le mangiò da solo; Flynn fece ulteriori smorfie mentre Nicole disse apparentemente impassibile:" Ti è rimasto del cioccolato? Non azzardarti a fare commenti."
Flynn rispose divertito:" Tranquilla Nicole, non dirò quanto tu sia Psicopatica."
La Guardiana a quel punto tirò un leggero pugno sul braccio di Flynn, più per invitarlo a sbrigarsi perché affamata che per reale intenzione di fargli male.
Il Bibliotecario recepì il messaggio quindi si mise a frugare nella sua tracolla da viaggio; dopo aver dato a Nicole una delle tavolette rimaste esclamò stupito:" Non ci credo! I miei disegni..."
La bionda chiese interessata:" I tuoi disegni? Di sicuro c'entra tua madre... Deve averteli messi in borsa quando siamo andati da lei; tu ti sarai distratto e lei te li avrà dati... Fammeli vedere un po': voglio vedere se sei anche un artista."
Flynn porse alla fidanzata i fogli di carta con un sorriso nostalgico in volto, dopo tutto quei disegni gli facevano tornare in mente i momenti più felici della sua infanzia.
Nicole dopo averli osservati commentò divertita:" Di certo non eri Leonardo Da Vinci... Però a modo loro sono carini."
Il Bibliotecario le rispose fintamente offeso:" Beh che ti aspettavi? Avevo quattro anni quando li ho fatti!***"
Flynn non poté aggiungere altro visto che Jomo incitò il duo a rimettersi in marcia; dopo qualche minuto Nicole chiese al fidanzato con palese curiosità:" Dimmi, cosa rappresentano quei disegni?"
L' uomo rispose con tono nostalgico e triste a quella domanda:" Sono storie... Mio padre me le raccontava sempre per farmi addormentare e io le disegnavo per lui..."
Nicole non disse nulla: rimase in attesa che Flynn continuasse a parlare e che dicesse ciò che aveva lasciato intuire con il suo silenzio; la Guardiana sapeva bene che quell' argomento per Flynn, da quando aveva scoperto di diventare padre, era diventato estremamente sensibile e delicato, soprattutto ora, a causa di quella bizzarra avventura in Africa dato che stava rivelando numerosi segreti sui Carsen.
Il Bibliotecario proseguì il suo discorso toccandosi la collana come se fosse un tic nervoso, inoltre era successo ciò che Nicole aveva predetto:" Sai... Ora mi chiedo se quelle storie e questi disegni non nascondano altro... Dopo la scoperta fatta in Marocco non so più che pensare... Mio padre era uno dei Massoni di Salomone, magari queste storie sono una mappa orale. Sai qual è però la cosa che mi fa stare peggio? Che da lui non avrò mai delle risposte e tutto quello che mi rimane sono semplici parole."
Nicole decise di intervenire e dire la sua:" Non è vero. Oltre alle parole hai anche il ricordo di tutte le sere in cui tuo padre te le raccontava. Saranno di sicuro ricordi piacevoli e felici... Finché avrai questi ricordi sarà come se lui fosse sempre con te. Inoltre, considera questo: grazie a quelle parole, quelle storie, potrai creare altri ricordi piacevoli raccontandole ai nostri figli."
Flynn annuì alle parole di Nicole, commosso e anche sollevato del fatto che la bionda ormai lo conosceva così bene da poter dire sempre le cose giuste al momento giusto; il Bibliotecario poi rispose sulla difensiva:" Sai che ora sono quasi tentato di cambiarti soprannome? Sei diventata troppo saggia per essere chiamata Psicopatica! Adesso che ci penso: perché hai detto nostri? Sono per caso gemelli?"
La Guardiana sorrise per poi rispondere furba:" No, però sappi che in futuro non mi dispiacerebbe avere un altro figlio; dopotutto ti sei praticamente prenotato per occuparti di loro!"
Flynn sorrise per poi rispondere sarcastico:" Ritiro tutto: sei sempre la solita Psicopatica, mi hai solo ingannato."
" E tu rimani sempre il solito Secchione; direi di non cambiare le cose."
Dopo svariate ore di cammino il trio raggiunse un'altura che dominava tutta la pianura circostante; Jomo a quel punto disse, indicando l'orizzonte e facendo un giro su sé stesso:" Eccoci arrivati: la provincia di Ghedi."
Nicole chiese immediatamente, pratica come suo solito quando si trattava di lavoro:" Bene e ora?"
Flynn rispose distratto, si stava già guardando attorno:" E ora cerchiamo i seni di Shiba e l'occhio che tutto vede."
Nicole commentò:" Chissà perché questa situazione è sempre famigliare. Beh, come ti dissi la prima volta: tu cervello, io muscoli. Vedi di capirci qualcosa."
Il Bibliotecario non aveva ascoltato molto ma in compenso era riuscito a decifrare il primo indizio:" Beh Nicole... Credo di aver trovato i seni di Shiba... guarda laggiù."
A quel punto indico due montagne che si vedevano all'orizzonte:" Vedi quelle due montagne? Beh, somigliano a… beh... sì, insomma, lo sai..."
In tutto questo Flynn aveva gesticolato imbarazzato, imitando con le mani un seno femminile, mentre Nicole aveva fatto delle smorfie chiedendosi come era possibile che Flynn si vergognasse a parlare di quelle cose a trentadue anni; decise di interromperlo con una sana dose di sarcasmo prima che il suo cervello si fondesse:" Ho capito Flynn. Sembra il davanzale di madre natura."
In tutta quella discussione Jomo non aveva detto nulla, era decisamente più divertente rimanere in silenzio ad osservare i battibecchi tra quei due; nonostante si lanciassero frecciate e battutine era però evidente che fossero innamorati... Come diceva il vecchio detto:' Tra moglie e marito non mettere il dito.'
Dopo un’ultima camminata il terzetto raggiunse un villaggio così tutti si separarono, alla ricerca di informazioni utili; l’ultimo a tornare fu Jomo, fra le altre cose fu quello che portò le notizie migliori:" Laggiù c'è il negozio di un chiromante; con buone probabilità lì troveremo l’occhio che tutto vede."
Flynn decise che era meglio salutare lì la sua guida: sentiva che stavano per inoltrarsi nel cuore dell’azione e non voleva mettere in pericolo il nuovo amico:" Grazie di tutto Jomo, il tuo aiuto ci è stato davvero prezioso."
Il keniano realizzò subito dove voleva andare a parare il Bibliotecario dato che esclamò:" Come sarebbe a dire? È tutto finito?"
Il newyorkese annuì per poi spiegare:" Si... dobbiamo solo recuperare un oggetto da quel negozio, poi potremo tornare a casa."
" E il mio debito? Devo ancora ripagarlo!"
Nicole intervenne, senza alcuna traccia di sarcasmo, cosa rara per lei:" Non è vero. Ci hai portati fin qui, ci hai salvati dagli ippopotami e non ci hai fatto mangiare termiti; direi che siamo pari. Inoltre, se sarà destino ci incontreremo ancora, non temere."
A quelle parole i tre si salutarono, ognuno diretto per la sua strada, che, come aveva predetto Nicole, li avrebbe fatti ritrovare molto presto. Raggiunta una piazza in cui era stato allestito un mercato Flynn e Nicole si guardarono attorno, entrambi vedendo un enorme occhio disegnato su una parete capirono di essere nel posto esatto; decisero perciò di entrare a cercare il secondo pezzo del codice.
Dopo aver bussato vennero accolti da una vecchia conoscenza: un certo generale mediorientale decisamente con qualche rotella fuori posto; Samir in quel momento accolse i due visitatori con un sorriso che mise in allarme Nicole e aggiunse educato:" Posso aiutarvi?"
Flynn chiese incerto, quel tipo non lo convinceva più di tanto:" Lei è il gestore del negozio?"
La risposta del generale fu inizialmente un brusco si, aggiunse poi più accomodante, insospettendo ancora di più la Guardiana:" Prego entrate."
Dentro il negozio, pieno di oggetti che Nicole definì immediatamente robaccia, l’ambiente era buio e angusto, inoltre c'era uno sgradevole odore dolciastro dato da tutte le erbe mezze appassite che vi erano appese: la cosa stupì Flynn visto che non sembrava che quelle piante fossero lì ad essiccare, o meglio, sembrava che lo scopo originario fosse quello ma poi qualcuno si fosse dimenticato di passare alla fase successiva.
Il 'titolare' iniziò a spiegare ai due potenziali clienti la storia di quel posto:" Il negozio apparteneva a mio padre; era il suo orgoglio e la sua gloria."
Nicole chiese immediatamente sospettosa:" E ora dove si trova suo padre?"
" È morto. Non molto tempo fa... Morendo ha espresso chiaramente il desiderio che mi occupassi della sua attività quindi eccomi qua: ho ereditato il negozio da lui."
A Flynn e Nicole quelle parole, dette con quel tono, risultarono una chiara dimostrazione che lì qualcosa non andava; dopo essersi scambiati uno sguardo complice Flynn decise di giocare allo stesso gioco del suo interlocutore mentre a Nicole sarebbe toccato il compito di occuparsi di lui.
Il Bibliotecario estrasse la collana appartenuta al padre e mise in atto il suo piano esordendo con una frase vagamente misteriosa:" Beh, dicono che i segreti vengono sempre tramandati. Ed è proprio così."
Il finto negoziante abboccò all' esca visto che mostrò a Flynn un ciondolo simile per poi aggiungere:" Assieme ad altre cose."
Dopo un veloce sguardo a Nicole, Flynn decise di giocarsi il tutto per tutto mostrando al suo interlocutore il pezzo del codice in loro possesso spiegandogli poi:" L’ho trovato in Marocco e il Massone di guardia mi ha detto che avrei trovato qui la seconda parte."
Il Bibliotecario però non si fidò al punto di lasciare nelle mani di quello sconosciuto il pezzo del codice nonostante fosse palese che il generale avrebbe preferito il contrario; l’uomo in questione fece una smorfia infastidita mentre si allontanava leggermente.
A Nicole parve addirittura udirlo mentre diceva:" La chiave delle Miniere..."
La Guardiana chiese quindi schietta:" E l’altra metà?"
La risposta sembrò una scusa visto il tono balbettante con cui era stata data:" Sì... Beh... È qui; da qualche parte... Ovviamente. Purtroppo, è accaduto che mio padre morendo non mi abbia rivelato tutti i suoi segreti, fra i quali la posizione del codice. Magari voi, cari amici, potreste aiutarmi a trovarlo."
Né a Flynn né a Nicole passò par la testa che le parole di quell' uomo, che non si era nemmeno presentato, fossero vere: tutto era fin troppo sospetto; la bionda si chiese poi se quell' impostore pensasse di avere a che fare con due sprovveduti visto come si stava comportando.
Flynn si mise subito al lavoro esaminando ogni centimetro quadrato del negozio: impostore o no il codice andava trovato; Nicole invece tenne sotto controllo il generale, pronta a intervenire al minimo segno di pericolo.
Ad un certo punto il Bibliotecario trovò un punto del muro che suonava diversamente dopo essere stato colpito: era come se la parete, sotto lo strato di fogliame secco, in quel punto fosse vuota; decise quindi di indagare scostando le foglie.
Quello che trovò lo lasciò basito e perplesso: fra le mani aveva un suo vecchio disegno... Possibile che suo padre avesse previsto ogni cosa?
Vedendo che Flynn aveva trovato qualcosa il generale si avvicinò curioso, chiedendo poi:" Trovato nulla?"
" Penso che il codice sia nascosto qui, nell' insenatura del muro."
Flynn a quel punto estrasse dal muro la seconda parte del codice; Nicole decise di approfittare della situazione visto che il suo bersaglio era distratto, l’aver visto una macchina fin troppo sospetta che si era avvicinata aveva spinto la Guardiana ad agire ancora più velocemente; la bionda di avvicinò silenziosa al duo, prese un vaso e lo sbatté con forza sulla nuca dell'impostore che cadde a terra svenuto, aggiunse poi:" Flynn dobbiamo sbrigarci, sono arrivati gli amici di questo tizio."
Il Bibliotecario annuì per poi commentare:" Meno male che l’hai stordito! Non sopportavo più questo verme viscido... Inoltre, pensava davvero che non l’avremmo smascherato? Vieni, cerchiamo un’uscita sul retro."
Mentre cercavano una via di fuga Flynn notò che da una borsa su un tavolo spuntava la mappa che gli avevano rubato, quasi certamente l’uomo che Nicole aveva steso era lo stesso che si era introdotto in casa sua; dopo aver preso la mappa e arrivati ad una finestra, non avendo trovato uscite il Bibliotecario stava pensando dal da farsi quando sentì che la porta di ingresso era appena stata aperta.
Notando che sotto la finestra dove lui e Nicole si erano fermati c'era una tettoia in paglia sufficiente ad arrestare una caduta sorrise per poi dire:" Nicole ti fidi di me?"
La bionda annuì così il Bibliotecario continuò:" Bene perché adesso dobbiamo saltare giù. Di solito ami queste cose no?"
Sentendo la voce del generale che spiegava la situazione Nicole sorrise per poi buttare giù il parapetto in legno con un calcio e successivamente afferrare la mano di Flynn per saltare.
I due scivolarono su una tettoia e poi arrestarono la caduta su della paglia^ e subito dopo si misero immediatamente a correre per sfuggire ai loro inseguitori; durante la fuga Flynn chiese sarcastico:" Nicole fai la Guardiana più di sei anni... Dimmi prima o poi riusciremo ad avere missioni in cui non siamo costretti a buttarci nel vuoto e scappare da gente armata e pericolosa?"
La diretta interpellata rispose altrettanto ironica:" Perché lo chiedi se sai già la risposta? Meno chiacchiere e più corsa!"
La loro fuga per le vie della cittadina li portò ad un matrimonio: essendoci molta gente che ballava Nicole pensò che fosse il nascondiglio perfetto per far perdere le tracce agli inseguitori; Bibliotecario e Guardiana si infilarono fra i festeggianti ma vennero separati poiché coinvolti involontariamente fra le danze; quando poi Flynn e Nicole si ritrovarono, dopo svariate piroette e qualche spintone di troppo, finirono pressoché abbracciati e con i visi a qualche centimetro di distanza.
Flynn decise di approfittarne e rubare un bacio veloce a Nicole per poi dirle, dopo aver sentito uno sparo in lontananza, con un tono che sembrava a metà fra il romantico e lo scherzoso:" Meglio muoverci, inoltre sappi che prima o poi ce lo faremo un ballo in santa pace senza trappole o spari."
I due a quel punto ripresero la loro fuga, Nicole però oltre al pensiero di trovare un luogo sicuro per la testa ne aveva un altro nato a causa delle parole di Flynn: non le sarebbe dispiaciuto infatti avere la possibilità di fare un ballo con il suo Secchione, magari al loro matrimonio...
La fuga di Flynn e Nicole li condusse alla stazione locale, fortuna volle che ci fosse un treno in partenza; i due stavano per imbucarsi sul treno quando il Bibliotecario si sentì chiamare.
Lui e Nicole arrestarono la loro corsa per voltarsi e vedere chi aveva attirato la loro attenzione: era Jerry. Flynn chiese stupito:" Jerry? Che ci fai qui?"
L' uomo rispose curioso:" Sto andando a Mombasa a ritirare dei mobili. Piuttosto voi che ci fate qui?"
Il Bibliotecario tagliò corto:" Lunga storia... Non è che per caso devi prendere questo treno?"
" Sì... Ho qualche cabina, perché lo chiedi?"
Flynn tagliò corto:" Se ci ospitassi ci faresti un favore."
L' uomo più vecchio annuì per poi rispondere:" Sì, sì... Salite."
Una volta in treno il terzetto si appiattì contro le pareti per non essere visto dagli uomini che inseguivano Flynn e Nicole; una volta che il mezzo di trasporto ebbe preso velocità Jerry disse più curioso che preoccupato:" Quelli sembravano il generale Samir e i suoi uomini; siete stati fortunati ad incontrarmi."
A Nicole tutta quella situazione sembrava fin troppo sospetta: era stato un caso fin troppo fortunato incontrare Jerry proprio in quel momento... Inoltre, il fatto che conoscesse chi stava dando la caccia a lei e a Flynn era fin troppo strano se non sospetto. Flynn invece chiese spiegazioni sugli inseguitori, che non tardarono ad arrivare:" Samir è il capo di una milizia locale molto pericolosa. Senti Flynn questo è un paese molto instabile; non mi sembra il caso di finire in mezzo ad una guerra! Inoltre, la tua fidanzata è incinta, non ti sembra di essere stati un po' troppo sconsiderati?
Nicole rispose tranquillissima:" No affatto. Sono abituata a cose ben peggiori; praticando sport estremi mi sono fatta il callo e inoltre anche il medico mi ha dato ancora un mese di libertà."
Pensò poi che ci fosse sotto qualcosa: gli uomini che li avevano inseguiti non sembravano affatto kenioti; doveva parlarne da sola con Flynn appena si fosse palesata l'occasione giusta.





Note:
* evito di citare luoghi esplicitamente come nel film però sappiate questo: Flynn non va da Nairobi a Wajir come hanno mostrato ma da Mombasa a Ghedi. Se si seguisse la logica del film servirebbero 5 giorni di cammino per andare da tutt' altra parte. Non so poi quanto sia verosimile trovare un pezzo di deserto in mezzo alla savana quindi per coerenza tutta la parte del salvataggio avviene nella savana.

** piccolo omaggio a the big bang theory; dopotutto è così insolito che il nerd in questione riesca a conquistare la bionda di turno? Non credo;) Flynn lo faceva da prima che fosse di moda.

*** andate alle note del capitolo 3 se vi serve una rinfrescata alla memoria per questo cambio d' età ;)

^ la paglia attutisce le cadute meglio della frutta, inoltre povera donna: due tizi le rovinano la merce...


Note dell'autrice:

In questo capitolo non ho fatto modifiche sostanziali, mi sono limitata a un po' di momenti Flycole? Psyconerd? Boh trovatemi un nome carino per la ship e vincerete un premio :p
Tornando seri: qui ci sono molti piccoli momenti fra Flynn e Nicole che vi mostrano ancora una volta come ho pensato ad una loro possibile evoluzione come coppia; in particolare tengo molto al loro discorso nato a causa dei disegni quindi ditemi se ci può stare o se ho esagerato.
Altra precisazione la meritano l' incontro con Jomo e il ritrovamento della seconda parte del codice: con Jomo Flynn non fa battute da morto di fame e Nicole fa capire che non ama essere ignorata ( inoltre è gelosa e possessiva come nel film originale, vi ricordate il 'get your own geek' prima di pestare Lana?)
Con Samir Flynn e Nicole capiscono che si tratta di un imbroglio perché li ritengo fin troppo svegli perché vengano raggirati: insomma Flynn capisce tutto di Charlene dopo averla osservata per due secondi scarsi quindi volete che non capisca che il tizio con cui parla sta mentendo? Colpa di Emily che lo ha rin********o, censuro ma ci vuole in questo caso! Nicole invece ha il solito effetto benefico;)
(NB SFASO SU CHARLENE! SPOILER TERZA STAGIONE! Ignorate la parentesi se non avete ancora visto gli episodi! Tralasciamo la storia della rottura del naso: nel primo film secondo me né lei né Judson dovevano essere immortali; con il proseguire della saga sono diventati il primo Bibliotecario e la sua Guardiana *_* fra l'altro lo sapevo! Lo avevo intuito!)
Infine la fine... Orribile gioco di parole... La prima volta che avete visto il film non vi siete insospettiti di vedere Jerry lì? Io, cresciuta a pane e episodi di Jessica Fletcher, onestamente sì! Quindi ancora una volta Nicole è la voce dei dubbi e dei sospetti.
Ho detto tutto, credo, quindi alla prossima; vi ricordo che se avete tempo e voglia sapere che ne pensate con una recensione mi farebbe piacere.
Al prossimo capitolo Librarians:)
 

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Capitolo 7
*** Sesto capitolo ***


Sesto capitolo

Flynn e Nicole erano nella loro cabina intenti a darsi gli ultimi ritocchi prima di raggiungere Jerry nel vagone ristorante per la cena; Nicole si era chiusa nel bagno perché, sue testuali parole, voleva lasciare Flynn stupito e con la bava alla bocca quando avrebbe visto il risultato finale; il Bibliotecario si era quindi messo l' animo in pace e si era dedicato allo studio del codice della mappa e della stessa.
Quando la fidanzata uscì dal bagno Flynn rimase a bocca aperta: aveva all' incirca la stessa espressione assunta in Mongolia; Nicole vedendo di aver raggiunto lo scopo si avvicinò a Flynn e gli disse con voce seducente:" Ti piaccio?"
" Decisamente, decisamente... Sei bellissima... Non che normalmente tu non lo sia..."
La Guardiana aveva infatti abbandonato i suoi abiti da viaggio, pratici ma decisamente poco eleganti, in favore di un vestito nero semplice ma elegante che esaltava le sue forme, rese più generose dalla gravidanza, senza risultare volgare.
Nicole rispose furba:" Vedo che ti ho lasciato senza parole. Sai... Avevo quasi il timore che ti fosse rimasta in testa la Professoressa... Meglio andare, Jerry ci starà aspettando."
Detto questo si avviò all' uscita della cabina lasciandosi Flynn alle spalle che le disse fintamente arrabbiato:" E te ne vai così? Non mi fai nemmeno un complimento per l' eleganza?"
" Si, stai bene anche tu piccolo Secchione vanitoso... Meglio andare prima che tuo figlio decida di fare qualche scherzo... Ringrazio che almeno le nausee mattutine sono passate."
Nicole non aveva ancora affrontato l' argomento Jerry, aveva deciso di studiarlo per tutta la serata e poi comportarsi di conseguenza; mentre i due si stavano dirigendo al vagone ristorante, Flynn aveva iniziato a fare un sacco di domande a Nicole per quello che riguardava il suo stato di salute così la Guardiana, esasperata, aveva promesso al Bibliotecario di farsi vedere da lui per tranquillizzarlo... Perché ovviamente Flynn Carsen aveva anche conoscenze mediche, era parte del suo pacchetto da Secchione.
Durante la cena, e anche dopo, il vecchio amico di famiglia dei Carsen era stato piuttosto simpatico e si era limitato a raccontare aneddoti su Flynn alla sua fidanzata, l' ultimo riguardava una visita in libreria:" Una volta eravamo alla presentazione di un libro e c'era un sacco di gente... Flynn, un frugoletto di nove anni con i pantaloni corti, si avvicina all' autore e si mette a discutere con lui dicendo che il libro era tutto sbagliato!"
Flynn si difese commentando semplicemente:" Beh, la sua tesi era inconsistente... Gliel'ho solo fatto notare."
Jerry però aggiunse, rivolto a Nicole:" Peccato che fosse Stephen Hawking! Lui aveva nove anni e quel tizio era Stephen Hawking! Un genio!"
Nicole si mise a ridere per poi commentare:" Flynn mi sarebbe piaciuto vederti da bambino... Sai una cosa Jerry? Non mi sorprende più di tanto: Flynn è la persona più intelligente che abbia mai conosciuto perciò la cosa ha un suo strano senso."
Flynn si lasciò andare ad un sorrisetto: si sentiva in pace a stare con Nicole a godersi un viaggio dopo aver accantonato tutte le preoccupazioni legate a lavoro, figlio in arrivo e quant'altro.
Notando che Jerry aveva alzato il gomito Nicole decise di prestare massima attenzione alle parole che avrebbe detto dopo: era il momento migliore per scoprire qualche cosa di utile grazie all' alcool che aveva abbassato le difese dell' uomo.
Jerry dopo l' ennesimo bicchiere chiese:" E adesso che intenzioni avete? Flynn, Nicole credo sarebbe meglio se veniste a Mombasa con me; a Margie prenderebbe un colpo se sapesse che siete qui... A proposito: perché siete qui?"
Flynn decise di dire a Jerry una mezza verità, preferiva non parlare a nessuno al di fuori degli addetti ai lavori delle Miniere:" Mamma mi ha dato una collana appartenuta a papà per il mio compleanno... C' erano scritte alcune parole in una lingua arcaica, le ho decifrate e ho seguito gli indizi fino a qui. Nicole mi ha accompagnato perché non si fidava a lasciarmi andare da solo."
Flynn aveva parlato con fare vagamente assente, mentre giocava con la collana di suo padre; Jerry parve accorgersene visto che gli chiese:" Va tutto bene?"
Il Bibliotecario annuì per poi aggiungere con cautela:" Si... stavo pensando solo che papà molto probabilmente aveva molti più segreti di quanti non immaginassi... Voi due vi conoscevate bene? È possibile che avesse dei segreti? Una doppia vita?"
L' uomo disse vago:" Beh... Era il mio migliore amico, e credo che io fossi il suo. Mi chiedi se è plausibile che avesse una doppia vita? Un po' come voi due intendi? Tutti abbiamo dei segreti Flynn, credo che tuo padre non fosse diverso."
A Nicole non piacquero le parole scelte da Jerry, possibile che anche lui stesse nascondendo qualcosa? Nel frattempo l' uomo prese la collana che Flynn aveva lasciato sul tavolo e poi proseguì con un tono leggermente ambiguo e misterioso a detta di Nicole:" Prendi questa collana: ce l' aveva al collo quando ci siamo conosciuti e credo non se la sia mai tolta... Mi disse che gliel' aveva data tuo nonno, che l' aveva ricevuta da suo padre e così via... Questo amuleto, Flynn, fa parte del tuo passato... È stato tramandato di generazione in generazione."
Flynn aggiunse quasi in automatico:" Il segreto verrà tramandato."
Sia Bibliotecario che Guardiana ebbero lo stesso pensiero: perché Jerry sapeva dell' origine della collana mentre Margie no? Cosa c'era sotto tutto quel mare di segreti?
L' uomo più anziano chiese curioso:" Flynn in che guaio vi siete cacciati?"
Dopo essersi scambiato una rapida occhiata con Nicole, Flynn decise di non rispondere; si limitò a svuotare il bicchiere, dopo aver messo al collo nuovamente l' amuleto, per poi prendere per mano Nicole e ritirarsi nella loro cabina dopo aver ringraziato Jerry.
Una volta tornati nella loro cabina Bibliotecario e Guardiana iniziarono a prepararsi per la notte; Flynn per prima cosa lanciò su un ripiano la giacca che indossava mentre Nicole si tolse le scarpe con un gesto rapido e secco per poi commentare:" Jerry è stato gentile a darci dei vestiti puliti ma la prossima volta sarebbe meglio se non mi facesse recapitare dei tacchi così alti. A proposito di Jerry... Non ti è sembrato strano prima?"
Flynn rispose incerto, trovava sospetta la situazione però voleva anche capire cosa intendesse Nicole:" Si è stato strano. Voglio dire: come mai Jerry sapeva dell' origine di questa collana mentre mia madre ne era all' oscuro? Perché mio padre non ha detto nulla a sua moglie ma ha detto alcune cose ad un amico? È strano, molto strano... Onestamente sarebbe stato più logico il contrario. A meno che..."
Nicole completò la frase lasciata in sospeso, aveva avuto anche lei lo stesso dubbio:" A meno che tuo padre non abbia informato tua madre e lei ti ha dato la collana solo quando ha ritenuto che tu fossi pronto... Dopo tutto non sa che sei il Bibliotecario, pensa che tu sia un bibliotecario qualunque... Inoltre non mi torna un' altra cosa: non ti sembra strana la coincidenza del nostro incontro con Jerry? Passi che sia un viaggiatore, ma come diamine faceva a sapere chi erano i nostri inseguitori? Quei tizi ci inseguono dal Marocco quindi perché dire che sono dei locali? Nessuno di loro sembrava keniano... Sai bene anche tu che sembravano più che altro dei mercenari."
Flynn rimase un attimo in silenzio a riflettere sulle parole di Nicole: se la prima parte del discorso della Guardiana era venuta in mente anche a lui tale e quale non poteva dirsi lo stesso sulla seconda; non capiva certo quella diffidenza nei confronti del vecchio amico del padre... Anche se avevano incrociato Jerry per caso il suo aiuto era stato provvidenziale, Nicole però aveva ragione su una cosa: il discorso di Jerry su Alastair era stato fin troppo ambiguo e le informazioni su Samir erano sbagliate, quando aveva parlato con lui al negozio aveva dedotto si trattasse di un mercenario del nord Africa o del medio oriente vista la fisionomia e l' accento, non era certo un kenyano...
Flynn alla fine rispose incerto:" Non saprei cosa dirti Nicole. È vero che le coincidenze sono fin troppe ma si tratta comunque di Jerry: era il migliore amico di mio padre ed è stato vicino a me e mia madre in questi anni... Ha senso che sia qui per lavoro, perché dubitare di lui?"
La bionda capì le ragioni di Flynn, il suo istinto però le diceva di non fidarsi: era in una situazione di stallo; Nicole decise di lasciarsi cadere mollemente sul letto prima di cambiare discorso, ne aveva fin sopra i capelli di quella situazione di menzogne e mezze verità:" Invece per quanto riguarda il codice e la mappa? A che punto sei?"
Flynn fu ben felice di cambiare argomento di conversazione visto che dopo aver tirato fuori i due oggetti dal loro nascondiglio iniziò a spiegare a Nicole con il suo tipico tono eccitato dal mistero di turno:" Mentre tu eri di là a cambiarti ho unito i due pezzi del codice e ne è uscito questo."
A quel punto il Bibliotecario si sedette sul letto e diede a Nicole la chiave vera e propria: sembrava una sorta di lente di ingrandimento con un foro in mezzo; la Guardiana la osservò per poi commentare perplessa:" Beh... Sappi che non ho la minima idea su come usarla per leggere la mappa. Inoltre sei riuscito a decifrare i simboli?"
Flynn si lasciò andare ad un sorrisetto vittorioso per poi commentare spavaldo e sicuro di sé:" Nicole per chi mi hai preso? È ovvio che ci sono riuscito! Alla fine non è stato così difficile: si trattava solamente di un' equazione egiziana di primo grado con un calcolo a più variabili buttato lì. Nulla di difficile."
Nicole si mise a sedere per poi fissare Flynn negli occhi e dirgli sarcastica:" Certamente, come ho fatto a non pensarci prima... Sai vero che solo altre dieci, forse venti persone eccetto te hanno la minima idea di ciò di cui stai parlando?"
Il Bibliotecario rispose divertito, sicuro di stuzzicare Nicole con quella risposta:" Ovvio che lo so."
" Secchione supponente. Visto che hai decifrato la scritta potresti illuminare anche me? Sai non sono così intelligente."
L' ultima parte Nicole l' aveva detta con un tono che a molti sarebbe sembrato acido e minaccioso, Flynn aveva però colto le sfumature e aveva capito che in realtà la Guardiana non era poi così arrabbiata, aveva deciso di stare al gioco, quindi proseguì la spiegazione:" Si riferisce al cantico di Salomone, uno dei libri dell' antico testamento; la vera domanda però è un' altra: cosa c'entrano una serie di poesie d' amore con le miniere di Salomone?"
Nicole alzò le spalle, non sapeva cosa rispondere a Flynn così si limitò a commentare ironica:" Hai detto cantico di Salomone? Scusa ma che diamine c'entra la musica con delle poesie della Bibbia? E soprattutto che diavolo c' entrano delle poesie con le Miniere? Bah tanto valeva dire: per trovare le miniere fa il romanico con fiori e cioccolatini..."
A quelle parole Flynn parve illuminarsi per poi esclamare euforico:" Giusto Nicole! Hai ragione! Come ho fatto a non capirlo prima? È così semplice! Il cantico di Salomone è letteralmente il cantico di Salomone! Questa è musica in fogli sparsi! Il codice della mappa non è una lente ma uno strumento musicale!"
Flynn a quel punto prese un righello e una matita e iniziò a scarabocchiare alcune cose sulla mappa, Nicole lo senti mormorare:" Meno male che hanno trascritto tutto usando la notazione degli antichi greci... Ok.. questo dovrebbe essere un do e questo un sol..."
Quando ebbe finito il Bibliotecario prese il codice in mano e prima di suonare spiegò alla Guardiana, che lo aveva fissato scettica per tutto il tempo:" Per farla breve c'erano strani simboli che non mi tornavano; tu però mi hai fatto ricordare dove li avessi visti: sono i simboli che gli antichi greci usavano per trascrivere le note musicali... Sai il sistema che prevede le sette note musicali risale al medioevo quindi è decisamente postumo rispetto alla mappa. Ok... Ok... Non faccio più il Secchione."
Quell' ultima parte era stata detta per rispondere ad uno sguardo parecchio eloquente di Nicole che stava a significare:' Smettila di blaterare a vanvera, non sono Judson. Vai al sodo che è meglio.'
" Come stavo dicendo, dalla notazione antica sono riuscito a risalire a quella che usiamo tutt' ora... Non mi resta che suonare... Fortuna che da bambino ho studiato clarinetto."
Nicole sapeva che non era il caso di fare commenti però non poté resistere alla tentazione così chiese ironica:" Flynn fammi capire una cosa. Hai iniziato l' università a quattordici anni, hai portato tua madre ad almeno un ballo della scuola e hai pure studiato clarinetto?"
Il Bibliotecario rispose impassibile:" Nicole so dove vuoi arrivare. Ti dico solo questo: abbiamo una relazione che dura da più di un anno e, a meno che tu non mi abbia cornificato, aspetti nostro figlio. Quello che dirai dopo è a tuo rischio e pericolo."
" Sei furbo Carsen, sei furbo. Questa volta hai vinto anche la guerra."
Flynn prima di provare a suonare commentò divertito e con un sorrisetto furbo da vincitore stampato in viso:" Lo so; dopo tutto ho avuto un' eccellente maestra... Sai, è bionda, molto attraente, sarcastica e con una lingua parecchio tagliente... Ha anche molte altre qualità se devo essere sincero ed è la più grande Psicopatica che abbia mai conosciuto; la conosci?"
" Devo averla intravista qualche volta in Biblioteca, una donna davvero simpatica. Ho saputo che ha una relazione con un Secchione di prima qualità... Flynn, ora però sarebbe opportuno che tu ti metta a suonare quell' affare."
Nicole era stata diretta ma coincisa: aveva infatti ragione da vendere nell' esortare Flynn a suonare il codice, erano arrivati quasi alla fine di quel viaggio iniziato a causa di un' aggressione al Bibliotecario.
Il newyorkese seguì il consiglio della fidanzata così si mise a suonare, anche se con scarsi risultati: sia la prima che la seconda volta l' unico risultato furono una serie di note stonate. 
Anticipando le parole di Nicole, Flynn disse imbarazzato:" Sono davvero fuori allenamento, scusa; fammi riprovare."
Il terzo tentativo fu quello buono: il Bibliotecario riuscì a suonare correttamente la melodia scritta sulla mappa; l' incantesimo della mappa reagì alle note visto che pian piano dal foglio di pergamena iniziarono a delinearsi le cime di tre montagne una di fianco all' altra.
Nicole a quel punto chiese speranzosa:" Visto che quello che ha memorizzato la Terra sei tu* sai che montagna è, vero?"
Flynn rispose prontamente:" Per fortuna si. Quella era la Montagna delle Tre Streghe, le Miniere devono essere al suo interno."
Nicole a quel punto commentò sollevata:" Ottima notizia! Sapevo che il tuo essere Secchione si sarebbe rivelato utile anche questa volta... Sai una cosa? Credo che tu sia nato per fare il Bibliotecario; non voglio immaginare cosa sarebbe successo se tu non ti fossi presentato alla selezione."
Il Bibliotecario rispose incerto:" Onestamente non saprei. Probabilmente sarei in qualche università a continuare a prendere lauree; sono comunque contento anche io della scelta che ho preso. Mi ha fatto conoscere te."
A quel punto la coppia si scambiò un bacio; di come Flynn e Nicole trascorsero la notte non è di grande rilevanza ai fini della storia, è più importante sapere come il Bibliotecario venne svegliato la mattina dopo.
Il Bibliotecario come suo solito si era svegliato molto presto e aveva cercato di fare più silenzio possibile per non disturbare Nicole, ancora addormentata; recatosi nel piccolo bagno della cabina stava per farsi la barba quando al posto del suo riflesso apparve Judson.
Flynn commentò leggermente ironico, ormai abituato a quelle apparizioni improvvise del suo datore di lavoro:" Judson non che non apprezzi vederla di primo mattino ma spero sappia che hanno inventato i cellulari per evitare spiacevoli inconvenienti... Comunque buon giorno, almeno per questo fuso orario, posso fare qualcosa per lei?"
" Buon giorno anche a te Flynn. Hai recuperato il codice?"
Il Bibliotecario rispose tranquillamente, anche se con qualche strascico di sonno:" Si, ho preso sia codice che mappa."
Judson a quel punto disse soddisfatto:" Bene, il segreto delle Miniere di Salomone non sarà svelato. Ottimo lavoro Flynn; ora tu e Nicole potete prendere il primo aereo e tornare in Biblioteca."
" Non torneremo subito a casa; prima io e Nicole andremo alle Miniere a verificare alcune cose... Ho bisogno di trovare delle risposte su mio padre e credo di poterle trovare solo lì."
Il vecchio Bibliotecario capì la situazione ma disse con tono preoccupato e malinconico:" Flynn capisco la tua decisione ma sappi che è pericoloso. E se la Chiave di Salomone dovesse cadere nelle mani sbagliate?"
Flynn rispose deciso, questa volta doveva andare apertamente e volutamente contro le direttive del suo mentore:" Non accadrà, sia io che Nicole non lo permetteremo. Judson... Questa volta devo fare per forza di testa mia; questa missione si è rivelata essere fin troppo personale perché possa fare finta di niente."
A quel punto intervenne nella conversazione Nicole che commentò sbrigativa:" Buon giorno Judson, sa che esistono i cellulari? Comunque le posso assicurare che farò del mio meglio per evitare che Flynn si faccia ammazzare o che la Chiave finisca nelle mani sbagliate. Sa che di solito le do ragione in questi casi ma in questa circostanza sto dalla parte di Flynn; i Carsen hanno fin troppi segreti che vanno svelati."
" Se siete così risoluti non posso che sperare che vada tutto bene. Vi raccomando solo di fare attenzione e di non cacciarvi nei guai più del necessario... Flynn ricorda che a volte si devono accantonare i propri desideri per un fine più grande."
Dopo quest' ultima frase, detta forse con fin troppa apprensione per i gusti di Flynn e Nicole, Judson sparì com' era venuto così lo specchio del bagno rifletté solamente i volti del Bibliotecario e della Guardiana; il newyorkese a quel punto si voltò verso Nicole e le disse:" Buon giorno. Che ci fai già sveglia? Ho cercato di fare più silenziosamente possibile."
La Guardiana sbadigliò prima di rispondere senza troppi problemi:" È vero però i tuoi schiamazzi mattutini con Judson non sono così silenziosi... Non ve ne rendete conto ma tendete ad alzare il tono di voce quando discutete e siete in disaccordo. Charlene ha ragione: voi Bibliotecari siete tutti uguali." 
Flynn disse colpevole:" Ho urlato anche questa volta?"
" Ah ah. Fortuna che ormai sono abituata alle tue lamentele sulla mancanza di fiducia; come ho già detto a Judson questa volta però è diverso: bisogna risolvere il mistero dei Carsen... Credo comunque che parlare con tua madre potrà servire non appena torneremo a New York."
" Perché lo dici?"
Nicole rispose conscia che il suo discorso aveva il potenziale per far scoppiare una lite colossale:" Beh è semplice in realtà: non credi che sia fin troppo sospetto che tua madre non ti abbia mai detto nulla, che non sospettasse minimamente di nulla e che guarda caso quando ti arriva per posta la mappa delle Miniere ti da il medaglione di tuo padre, legato a tutta questa storia?"
Flynn rimase in silenzio, combattuto sul da farsi: da una parte i dubbi di Nicole erano perfettamente sensati e legittimi ma d'altro canto non credeva fosse possibile un' ipotesi del genere... Sua madre era la persona meno sospettabile del mondo e chiunque, eccetto Nicole, non aveva mai avuto dubbi a riguardo; però la Guardiana aveva ragione su una cosa: era meglio parlare direttamente con sua madre quando la missione sarebbe finita, in questo modo si sarebbe tolto tutti i suoi dubbi.
" Nicole mi sembri fin troppo paranoica anche se devo ammettere che le tue teorie sono sensate e hanno delle solide basi... Credo che parlare con mia madre quando saremo tornati a New York servirà a toglierci ogni dubbio su di lei. Se, cosa molto improbabile, avrai ragione tu potrai rinfacciarmelo all' infinito."
La bionda rispose sollevata dalla calma mantenuta da Flynn:" Per me va bene. Sappi che te lo rinfaccerò ad ogni occasione."
Visto che la stazione a cui sarebbero dovuti scendere era a meno di un' ora i due decisero di cambiarsi e non approfondire ulteriormente quel discorso, preferendo lasciarlo in sospeso; giunti a destinazione i due salutarono Jerry, pronti a partire alla volta delle miniere.
L' uomo si rivolse a Flynn dicendogli:" Dovreste venire a Mombasa con me e lasciare la caccia al tesoro ai professionisti."
Nicole si lasciò andare ad un sorrisetto divertito: dopotutto chi era più professionale nelle "cacce al tesoro" di un Bibliotecario e una Guardiana?
Flynn da parte sua rispose per nulla preoccupato, cercando di trasmettere questa sensazione anche allo zio acquisito:" Non ti preoccupare Zio Jerry, sappiamo quello che stiamo facendo e poi te l' ho già detto: se non c'è un tesoro alla fine non si può parlare di caccia al tesoro; voglio solo capire che segreto nascondeva papà."
I due a quel punto si salutarono con un abbraccio; Jerry prima di salire sul treno disse gli ultimi saluti:" Flynn, Nicole statemi bene."
Bibliotecario e Guardiana si incamminarono verso la montagna delle Tre Streghe, loro meta finale; dopo svariate ore di camminata il duo raggiunse una sorta di bosco, a Flynn quel posto sembrava sempre più familiare: anche se era la prima volta che vi metteva piede era convinto di essere già stato lì.
Vedendo un albero in particolare esclamò con tono vago:" Ecco perché questo luogo è così familiare... In qualche modo ci sono già stato."
Nicole rispose scettica:" Puoi spiegarmi? Se ben ricordo hai iniziato a viaggiare solo dopo essere diventato Bibliotecario."
Flynn si limitò ad indicare una parete decorata con delle maschere tribali per poi mostrare a Nicole uno dei suoi disegni: le due immagini combaciavano per quanto poteva essere realistico il disegno di un bambino.
La Guardiana a quel punto chiese incerta:" Fammi capire: le storie della buona notte di tuo padre erano in realtà una seconda mappa?"
" A quanto pare... Queste sono le pietre che ridono, sai? Mio padre deve avermi raccontato quelle storie perché era sicuro che un giorno sarei venuto qui anche io... Voleva essere sicuro che ci arrivassi preparato se a lui fosse successo qualcosa..."
L' ultima parte era stata davvero dura da dire per il Bibliotecario, Nicole se n'era accorta parecchio bene; la donna si avvicinò per poi poggiare una mano sulla guancia di Flynn e dirgli comprensiva:" So che è dura, lo so. Sono convinta di una cosa però: credo che quando tutta questa storia sarà finita riuscirai a trovare tutte le risposte che cerchi."
Flynn fece un sorriso triste, per poi chiedere ironico:" Che fine ha fatto la Nicole Psicopatica che mi schiaffeggiava se facevo la ragazzina?"
" Diciamo solo che al momento non è reperibile; dovrebbe tornare quando farai la femminuccia isterica."
Il Bibliotecario prima di proseguire ammise:" Sai che ora inizio a dubitare anche io di mia madre? È fin troppo sospetto che mi abbia dato i disegni proprio quando servivano di più..."
La bionda gongolò vittoriosa:" Inizio a sentire il dolce sapore del "io te l' avevo detto"; piuttosto i tuoi disegni ci dicono anche dove dobbiamo andare ora?"
" In effetti si: lo vedi quell' albero enorme laggiù?"
Nicole chiese ironica:" Ci dobbiamo arrampicare? Perché se ben ricordo non brilli certo nella scalata degli alberi Uomo Scimmia."
Flynn rispose esasperando volutamente i termini:" Come sei crudele! Sono migliorato dalla prima scalata!" 
Tornando serio proseguì:" In realtà dovremmo cercare un qualche passaggio segreto o leva di sorta... Dopo tutto è una pianta di almeno tremila anni, il periodo combacia con Salomone."
" Io vedo solo un albero... Procedi pure, qui l' esperto di passaggi segreti sei tu."
Il Bibliotecario iniziò a dare dei colpetti al legno per sentire se qualche punto suonasse in modo diverso; non trovando nulla ripeté lo stesso procedimento al suolo, questa volta sentì che un punto in particolare suonava vuoto.
Flynn a quel punto si mise a rovistare alla base del tronco finché non trovò una leva, tiratala si sentì chiaramente un suono secco e metallico di meccanismo che si attivava; Nicole d' altro canto si mise a cercare la botola che era stata sbloccata, ad un tratto sentì sotto una mano un qualcosa di metallico: aveva trovato la botola.
" Flynn vieni a darmi una mano: credo di aver trovato l' ingresso."
Il Bibliotecario a quelle parole si voltò a verificare le parole di Nicole: la Guardiana aveva ragione.
" Brava, adesso fa fare a me; un po' di manovalanza non mi fa male."
Nicole sorrise ma non rispose a quel commento, sapeva che quello era un impacciato tentativo da parte di Flynn di dirle di non affaticarsi troppo; quando la botola fu aperta si liberò nell' aria un disgustoso odore di muffa e stantio, che fece assumere alla coppia delle espressioni disgustate pressoché identiche, Nicole commentò schifata:" Perché uno crede di potersi abituare a questa puzza? Ogni volta è sempre ugualmente disgustosa."
Il Bibliotecario rispose ironico:" Penso faccia parte del pacchetto lavorativo, un po' come la sensazione di pericolo di ogni missione."
Dopo quelle parole i due si calarono nella botola, trovandosi in un cunicolo buio e polveroso; Flynn faceva strada così dopo qualche metro pensò bene di avvisare Nicole della situazione:" Dovremmo essere sotto la montagna; fa attenzione a dove metti i piedi: il terreno è molto..."
Il Bibliotecario non terminò la sua frase dato che mise un piede in fallo e di conseguenza scivolò in avanti, cadendo rovinosamente per parecchi metri e urlando durante il volo; Nicole non fu poi così turbata da quanto successo dato che era abituata alla goffaggine di Flynn, la Guardiana si limitò semplicemente a raggiungere il fidanzato e vedere se si fosse fatto male.
Una volta raggiuntolo vide Flynn a pancia all' aria; questi si limitò a finire la sua spiegazione:" Scivoloso, stavo per dire scivoloso. Credo però che una dimostrazione pratica sia stata molto più d' effetto, non trovi?"
Nicole si mise a ridere per poi rispondere con un tono che era a metà fra un rimprovero e una presa in giro:" La prossima volta evita di rischiare di romperti l' osso del collo per dare dimostrazioni pratiche. Piuttosto ti sei fatto male?"
Flynn rispose tranquillo, mentre si rimise in piedi:" No niente di che, solo qualche leggera ammaccatura. Nicole mi passeresti una delle torce? Credo che ora ci serviranno."
La Guardiana era pienamente d' accordo con Flynn: era buio pesto da lì in poi; una volta prese le torce il duo proseguì l' esplorazione che li portò ad una tana di pipistrelli.
" Nicole spegni la torcia. Li vedi quelli? Sono dei disgustosissimi pipistrelli vampiri e sono molto sensibili alla luce... E questo cos'è?"
Flynn si ritrovò fra le mani un pipistrello che lanciò immediatamente via esclamando disgustato:" Che schifo! Sto per vomitare!"
Nicole gli disse spazientita:" Forza, smettila di fare la ragazzina impaurita. Andiamo via da qui."
Il Bibliotecario seguì l' ordine così il duo superata la colonia di pipistrelli si trovò su uno strapiombo**: i due lati della voragine erano attraversati da un sottile ponte di roccia, spesso giusto quel che bastava per far attraversare una persona alla volta.
" Fammi indovinare, l' ingresso delle miniere è dall' altra parte di questo strapiombo."
La domanda di Nicole non sembrava affatto una domanda, era più un' affermazione ma Flynn decise di rispondere lo stesso:" Esattamente. Guarda il lato positivo: il ponte non è fatto di legno marcio."
La bionda annuì per poi iniziare ad attraversare il ponte, vedendo che Flynn esitava disse con l' intento di provocarlo:" Che c'è? Non dirmi che soffri di vertigini? Sai che il trucco è non guardare giù."
" Molto spiritosa. In realtà volevo evitare di sollecitare il ponte con troppo peso, adesso arrivo anche io."
Detto questo anche il Bibliotecario iniziò la traversata, dopo qualche minuto i due raggiunsero l' altra parte del ponte e subito dopo attraversarono l' arco di pietra che segnava l' ingresso delle miniere; i due si trovarono in un ampia anticamera, illuminata da una luce molto calda proveniente da alcuni cristalli sul soffitto.
Nella sala in cui il duo era arrivato erano presenti inoltre due grosse anfore e sul fondo  c'era una grossa statua di un uomo seduto su un trono; vedendo solo quei miseri elementi di decoro Nicole commentò stupita in negativo:" Non doveva esserci un tesoro qui? A meno che come al solito non ci sia un passaggio segreto io vedo solo la statua di un vecchio barbuto. Beh io mi metto comoda su quei gradini mentre tu risolvi il problema."
Flynn iniziò a guardarsi attorno in cerca di indizi: su una cosa Nicole aveva ragione, quella non poteva essere la camera del tesoro visto che non c'era alcun tesoro; doveva esserci qualcosa sotto.
Dopo aver scrutato attentamente l' intera sala il Bibliotecario decise di ricorrere ai suoi disegni come ultima risorsa, uno in particolare attirò la sua attenzione: era quello che aveva trovato nel negozio a Ghedi e ritraeva la statua che ora si trovava davanti a lui; nel disegno Flynn o suo padre, il Bibliotecario non ricordava con esattezza, metteva l' amuleto che aveva al collo sulla statua.
Il Bibliotecario si lasciò andare ad un sorriso nostalgico per poi dire a Nicole, che per tutto il tempo lo aveva osservato con attenzione:" So cosa dobbiamo fare e ancora una volta il merito è di mio padre. Sta a vedere!"
Flynn a quel punto salì i gradini fino a raggiungere il petto della statua, a quel punto prese l' amuleto e lo fece combaciare con la parte corrispondente della statua; subito si aprì una porta situata sotto uno dei lati del trono.
" Ben fatto Bibliotecario; anzi Massone. Questo viaggio è servito per lo meno a farti capire una parte del tuo passato non indifferente. Seguimi ora!"
" Nicole non vorrei dire... ma non dovrei entrare io per primo? Dopo tutto il Massone sono io."
Nicole finse di pensarci su un attimo per poi rispondere:" No, la Guardiana sono io; tu sei il Bibliotecario."
" Ok hai vinto tu, vai."
Il ghigno vittorioso di Nicole fu più esplicativo di mille parole quindi Flynn si trattenne dal fare commenti, limitandosi a seguire la fidanzata; dopo tutto quelle dinamiche fra loro due erano normali: visti i loro caratteri la loro relazione non sarebbe mai stata sdolcinata e, a volerla dire tutta, a Flynn stava bene così.
Dopo qualche altro minuto passato a camminare nell' ennesimo passaggio nella roccia Flynn e Nicole giunsero finalmente nella stanza del tesoro: davanti a Bibliotecario e Guardiana si estendevano tantissimi cumuli di oro, pietre preziose e papiri di inestimabile valore; il duo si mise immediatamente a guardarsi attorno, preso dalla curiosità visto che tutti quei tesori superavano per quantità quelli che avevano trovato in Amazzonia assieme al secondo pezzo della Lancia.
" Flynn credi che si offenderebbe qualcuno se portassimo a casa qualche souvenir? Ci farebbe comodo per le ristrutturazioni."
Il diretto interessato rispose furbescamente dopo essersi messo gli occhiali:" Beh... Non credo che la mancanza di un ciondolo o di un paio di orecchini farà danni. Dopotutto essere un massone di Salomone avrà pure dei vantaggi!"
Nicole a quella risposta si mise a frugare fra i vari mucchi di gioielli in cerca di qualcosa di suo gradimento; Flynn d' altro canto notò un ciondolo che sembrava adatto a sua madre e proseguendo con l' esplorazione vide in bella vista l' anello che stava cercando da parecchi mesi: era un anello molto bello, in oro bianco, con al centro uno smeraldo che aveva ai lati dei piccoli diamanti.
Quell' anello era di fattura moderna ed era stranamente familiare al Bibliotecario, era sicuro di averlo già visto da qualche parte; Flynn decise quindi di prenderlo, avrebbe sicuramente risolto anche quel mistero non appena tornato a New York.
Flynn fra le altre cose notò parecchi libri dell' antico testamento: sarebbe stato bello poterli portare in Biblioteca... 
Ad un certo punto Nicole attirò l' attenzione di Flynn:" L' esperta di libri antichi non sono io ma non credi che quello su quel piedistallo laggiù sia la Chiave?"
" Hai ragione. Quella è la Chiave di Salomone, meglio prenderla e portarla in Biblioteca."
Flynn si avvicinò al piedistallo e iniziò a spolverare il dorso del libro, prima di prenderlo in mano e iniziare a leggerlo: successe una cosa incredibile visto che le lettere si illuminarono per poi riportare il testo in inglese; Flynn era stupefatto, era davvero una cosa stranissima, proseguì però nella lettura, assorto e interessato.
Accorgendosene Nicole chiamò il Bibliotecario e non ottenendo risposte lo scosse dicendogli:" Flynn che ti è preso? Dammi retta, smetti di leggere quel libro."
" Si, hai ragione. Scusami... È che questo libro mi chiama... Meglio andare via adesso."
Raggiunto l' ingresso Flynn e Nicole si trovarono davanti Samir che sorridendo inquietantemente disse loro:" Dammi il libro; svelto!"
Flynn ignorò tranquillamente l' ordine e così fece anche Nicole, che disse sarcastica:" Guarda un po' chi è tornato a trovarci. Credevo che non fosse abbastanza sveglio per capire dove saremmo andati."
Flynn diede man forte:" Hai ragione; pensavo fosse semplicemente uno stupido gorilla uccidi-massoni. Dimmi Samir, è così che ti chiami giusto? Quanti Massoni hai ucciso per arrivare qui?"
L' interpellato rispose divertito, togliendo dalla tasca quattro collane, suo bottino di guerra:" Quattro, senza contare le loro famiglie. Ammetto che entrambi avete la lingua lunga; vediamo se ora fate ancora gli spiritosi. Ragazzi portatelo qui."
Detto questo arrivarono gli scagnozzi di Samir, non erano però soli: Jerry era loro prigioniero.




Note:

viene detto esplicitamente in una scena inedita del primo film, reperibile su YouTube 

** in teoria dovrebbe esserci la lava, in pratica non ha senso visto che non è un vulcano. Quindi non ci saranno ne lava ne esplosioni strane

Note dell' autrice:

Questo capitolo in realtà è molto fedele all' originale, non ho molto da dire; le uniche aggiunte e modifiche riguardano i dialoghi in treno: Nicole è sveglia e sospettosa quindi fa notare a Flynn alcune cose che non tornano su Jerry e su Margie, suggerisce inoltre a Flynn di affrontare la madre di chiarirsi con lei.( lo leggerete questo confronto, per me nel film andava messo)
Flynn d' altro canto segue il consiglio di Nicole e con Jerry è più misterioso e vago: non spiattella a Jerry delle miniere, tanto sappiamo bene che non ha bisogno di essere informato; altra cosa su Flynn: non è sclerato e mestruato quando parla con Judson, è più calmo e spiega chiaramente le sue ragioni, dopotutto è un uomo adulto.
Infine le quattro collane di Samir: lui stesso dice che ha rubato l' accendino come trofeo, non è così insolito che abbia preso anche le collane dei massoni che ha ucciso; per il fatto che sono quattro è un mio capriccio, va detto che almeno 3 sono però: il marocchino, il vecchio e il titolare del negozio... Penso che i più attenti capiranno dove voglio andare a parare, sarà però rivelato al momento opportuno. 
Vi anticipo che la prossima volta ci sarà un cambiamento enorme a cui tengo davvero moltissimo, è forse uno dei pezzi che ho preferito scrivere.
Al prossimo capitolo Librarians :)

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Capitolo 8
*** Settimo capitolo ***


Settimo capitolo

Vedendo Jerry tenuto prigioniero dagli uomini di Samir in Flynn si generò un conflitto: da un lato era preoccupato per l' uomo mentre dall' altro lato sentiva le parole di dubbio di Nicole che risuonavano nella sua testa; alla fine decise di seguire ciò che avrebbe detto la fidanzata, si fidava di lei al cento per cento.
Voltandosi verso la Guardiana ricevette un cenno di assenso: Nicole era sicura di poter recuperare il Libro anche in caso di doppio gioco da parte di Jerry; nel frattempo Flynn aveva consegnato il prezioso manufatto nelle mani di Samir, che immediatamente lo diede a Jerry che disse soddisfatto:" Scusa Flynn ma ti avevo detto che non dovevi venire qui."
Nicole a quelle parole disse spezzante, esprimendo tutto il disgusto che provava per l' uomo:" Mi sei sembrato viscido, sospetto e subdolo dal primo momento in cui ti ho incontrato. Ora ti sei rivelato anche un bastardo; scommetto che questi qua sono i tuoi gorilla e che lavorano per te."
Flynn in tutto questo non aveva proferito parola, fin troppo stupito e deluso da come era finita quella storia: aveva anche un terribile sospetto, sperava di sbagliarsi.
Dopo un cenno di Jerry alcuni degli uomini trattennero Flynn e Nicole con la forza, questo fece reagire Flynn, che iniziò a divincolarsi mentre Jerry iniziò il suo monologo:" Che ti avevo detto Flynn? Di lasciare la caccia al tesoro ai professionisti... Tu però non hai voluto darmi retta."
Il Bibliotecario chiese rabbioso:" Come hai fatto a sapere delle Miniere?"
Jerry disse indifferente:" Sai... Trenta anni fa un misterioso benefattore mi ha raccontato delle Miniere, dei Massoni, della Chiave e del fatto che solo il sangue di Salomone avrebbe fatto funzionare l' incantesimo; mi disse anche che tuo padre era uno dei Massoni. Ho quindi pregato Alastair di dirmi dove si trovassero ma lui era così testardo... Ha finto di essermi amico per potermi tenere sotto controllo e ha continuato ad opporsi, sempre. O almeno fino a quando non gli ho sparato."
Il Bibliotecario aveva avuto la conferma del suo sospetto: Jerry aveva ucciso suo padre...
Il tono tranquillo con cui aveva detto di averlo fatto rendeva il tutto ben peggiore; Nicole invece a quelle parole decise di attendere il momento opportuno per liberarsi e togliersi la soddisfazione di rompere il naso a Jerry.
Flynn dopo quelle parole senti scorrergli nel petto una rabbia enorme e ferale, mai provata prima, il suo sangue ribolliva nelle vene a causa dell' ira, urlò furente mentre si divincolava con tutte le sue forze:" Tu hai ucciso mio padre! Bastardo! Era il tuo migliore amico!"
A quelle parole Jerry si mise davanti a Flynn e rispose altrettanto furioso:" Io lo odiavo perché mi aveva portato via tua madre; lo odiavo perché aveva avuto la famiglia che io non avevo mai avuto. Tuo padre ha avuto tutto e io niente! Dopo la sua morte ho anche cercato di conquistare Margie ma il ricordo di Alastair mi ha sempre rovinato le cose, oltre al fatto che tua madre era troppo preoccupata per te. Ora però il potere della Chiave cambierà le cose, permettendomi di poter dominare lo spazio e il tempo! Potrò riscrivere la storia e riprendermi ciò che era mio di diritto."
Flynn cercò di fermarlo: era sempre pericoloso cercare di modificare ciò che era già stato scritto:" Fermati, non puoi farlo. Sai bene che le conseguenze saranno catastrofiche!"
Jerry ignorò senza farsi troppi problemi l' avvertimento dicendo semplicemente:" L' incantesimo che serve a me deve essere letto in una camera rituale a cui può accedere solo un discendente di Salomone..."
Jerry stava per dire qualcosa d' altro ma un pugno ben assestato sul naso lo fece azzittire: Nicole si era liberata senza troppe difficoltà della donna che la teneva immobilizzata e aveva colpito Jerry, rompendogli il naso come si era augurata.
Subito la Guardiana era stata immobilizzata da due uomini; Jerry a quel punto aveva commentato mentre si tamponava il naso:" Hai davvero un bel temperamento Nicole; se non mi servissi per il mio piano ti avrei uccisa personalmente. D' altro canto, Flynn, tu ti perderai lo spettacolo del giorno. Samir occupati di lui, puoi anche non ucciderlo tanto quando avrò finito lui sarà cancellato dall' esistenza."
A quelle parole il Bibliotecario venne trascinato via, nonostante la resistenza: non voleva lasciare Nicole nelle mani di Jerry; riuscì però ad udire la Guardiana dire sprezzante:" Jerry sei veramente patetico se sei arrivato fino a questo punto. Sappi che non la passerai liscia: io e Flynn ti fermeremo!"
Il Bibliotecario decise di dire la sua, sicuro di essere ascoltato, gridando a pieni polmoni:" Jerry spero per te che tu non torca un capello a Nicole sennò me la pagherai molto più cara di quanto tu non ti meriti già. Spera poi che io muoia qui e che finisca nel girone più profondo dell' Inferno: solo in questo caso puoi sperare di avere qualche ora per prepararti."
L' unica risposta di Jerry fu una lunga risata di scherno; Samir a quel punto trascinò via il Bibliotecario per poi rinchiuderlo in una cella che aveva scoperto precedentemente; quando ebbe spinto dentro Flynn, Samir disse diabolico:" Sai... Sarebbe davvero troppo semplice spararti. Lasciandoti qui sarà davvero molto più divertente."
Il moro disse con un sibilo freddo di ciò Nicole sarebbe stata fiera:" Non la farai franca, tranquillo; la farò pagare sia a te che al tuo capo."
Samir si lasciò andare ad un ghigno folle mentre chiudeva la porta con violenza.
Flynn una volta solo in quella specie di cella buia e umida si lasciò cadere a terra per lo sconforto; il Bibliotecario sapeva di dover uscire da lì al più presto però era ancora sorpreso da come si erano svolti gli eventi dell' ultima mezz'ora...
Eppure Nicole glielo aveva detto in treno! Era fin troppo strano che Jerry fosse spuntato fuori al momento opportuno e che sapesse chi fossero i loro inseguitori, anche se aveva dato informazioni sbagliate; la cosa peggiore però era, ovviamente, stata scoprire che era l'assassino di suo padre.
Jerry si era sempre comportato fin troppo gentilmente con lui e sua madre per lasciare spazio a simili dubbi... Come aveva però detto fin troppo esplicitamente l' aveva fatto per puro opportunismo: sperava di conquistare sua madre in quel modo... Che gran bastardo!
Flynn decise però di non sprecare altro tempo in riflessioni sui vari se o i vari ma: Nicole era in pericolo visto che nulla gli assicurava che, una volta concluso il rituale, Jerry l'avrebbe liberata... Aveva detto che per leggere il rituale serviva avere nelle vene il sangue di Salomone e che per accedere alla camera rituale bisognava essere suoi discendenti.
Il Bibliotecario si chiese come fosse possibile che Jerry sapesse che Nicole era la persona adatta visto che la stessa donna lo ignorava! Era forse stato il 'misterioso benefattore' che gli aveva rivelato l' esistenza delle Miniere trent'anni prima a dirgli tutti questi particolari?
Mentre perlustrava la cella Flynn si ritrovò a pensare che tutta quella situazione era fin troppo ironica per i suoi gusti: lui era uno dei Massoni di Salomone ed era il Bibliotecario mentre Nicole era la sua Guardiana e discendeva dal Re; i loro ruoli imponevano che uno avrebbe dovuto proteggere l'altra sempre e comunque.
Ad un certo punto scattò un meccanismo e successero due cose: il soffitto iniziò ad abbassarsi e la cella iniziò a riempirsi d'acqua; Flynn capì che doveva darsi una mossa se voleva uscire vivo da lì.
Notando una grata sul pavimento tentò di smuoverla anche quando il livello dell' acqua ormai era diventato fin troppo alto; la disperata testardaggine del Bibliotecario gli impose però di continuare fino all' ultimo: la posta in gioco era fin troppo alta e lui non voleva assolutamente perdere!
Ad un certo punto però il newyorkese fu costretto ad arrendersi visto che perse i sensi sott'acqua.
Al suo risveglio Flynn si ritrovò in una bellissima spiaggia dalla sabbia bianchissima, era inoltre una bellissima giornata visto che il cielo era azzurro e la luce del sole era abbagliante.
Il Bibliotecario si guardò attorno, perplesso e confuso, e iniziò a formulare una serie di ipotesi: la più plausibile era che alle Miniere ci aveva lasciato le penne, in quel caso Nicole e Charlene gliel'avrebbero fatta pagare in qualche modo, ne era certo; l' attenzione del newyorkese venne poi catturata da un altro uomo che si stava pian piano avvicinando a lui.
Flynn a causa della forte luce solare impiegò parecchio a capire chi si stava avvicinando; quando però ci riuscì gli corse incontro e una volta raggiuntolo lo abbracciò di slancio esclamando felice e commosso:" Non ci credo! Papà sei davvero tu?"
Alastair Carsen gli disse altrettanto felice:" Ciao Flynn. Sei cresciuto... Prima di dire qualunque altra cosa sappi questo: sono molto fiero dell' uomo che sei diventato. E sì, sono davvero io."
A quel punto Flynn sciolse l'abbraccio e con le lacrime agli occhi guardò suo padre: era quasi come guardarsi allo specchio visto che ad eccezione dei baffi erano quasi due gocce d'acqua; anche Alastair era visibilmente commosso di poter rivedere il figlio dopo ventisette lunghi anni: aveva lasciato Flynn quando era un bambino fin troppo sveglio per la sua età e ora se lo ritrovava davanti come un uomo, come il Bibliotecario.
Flynn espresse subito un dubbio, per poi rispondersi da solo ironicamente:" Com'è possibile? Ah già. È la conferma che sono morto... Fantastico, davvero fantastico! Spero che in qualche modo Nicole riesca a fermare Jerry altrimenti è la fine!"
Il padre del Bibliotecario esclamò perentorio:" Calmati figliolo! Non sei morto, a meno che tu non voglia esserlo ovviamente... Ammetto però che ci è mancato davvero poco... È anche per questo che è stato possibile incontrarci. La vera domanda però è una sola: vuoi davvero esserlo?"
Flynn scosse il capo, fin troppo interessato alle parole del padre, per poi chiedere curioso:" Allora com'è possibile?"
Alastair disse solo, rimanendo vago:" Beh... Diciamo che sarebbe dovuto venire Judson ma durante la sua proiezione astrale l'ho intercettato e visto che mi doveva un favore eccomi qua."
" Conosci Judson?! Com'è possibile!?"
Flynn lo chiese urlando, veramente stupito e sorpreso da quanto gli stava dicendo suo padre...
Visti tutti gli ultimi avvenimenti la perplessità del Bibliotecario superava di gran lunga la gioia del poter parlare nuovamente con il padre; Alastair d' altro canto sapeva che suo figlio era all' oscuro di molte cose e, quindi, decise che era arrivato il momento della verità per lui: il suo piano era arrivato all' ultimo atto.
Gli disse quindi con voce calma e tranquilla:" Flynn la tua reazione mi fa capire che non conosci davvero la tua eredità. Visto che questo è un luogo al di fuori del tempo e dello spazio direi che è l'occasione migliore per colmare le tue lacune... Sappi che ti ho osservato in questi anni e so che sei il Bibliotecario, so anche della Biblioteca e molto altro."
Flynn era perplesso e dubbioso: non si aspettava di certo una simile piega degli eventi; decise però di togliersi subito un dubbio:" Come mai eri amico di Jerry? Prima ha detto che fingevi per sorvegliarlo."
Alastair rispose con voce pacata ma decisa, nonostante gli anni sapeva come comportarsi con Flynn, che in certe cose non era cambiato più di tanto:" Flynn questa risposta rientra in quello che ho intenzione di raccontarti; ti prego di non fare come tuo solito e aspettare alla fine per fare domande. Ti suggerisco inoltre di sederti, sarà una cosa piuttosto lunga."
Quando i due Carsen si furono seduti Alastair iniziò il suo racconto:" Saprai già che i Carsen sono una delle famiglie che discendono dai ventiquattro Massoni di Salomone; quello che non sai, e che è la chiave di quello che è successo fra me e Jerry, è che noi discendiamo dal capo dei ventiquattro massoni originali e dallo stesso Salomone visto che il primo Carsen a rivestire quella carica era un figlio illegittimo del re*."
Flynn assunse un' espressione di puro stupore mista ad orrore; ora capiva perché a Jerry serviva Nicole: per via del loro figlio!
Alastair nel frattempo proseguì la sua spiegazione:" I problemi sono iniziati quando ho conosciuto Jerry in Vietnam: eravamo commilitoni e casualmente condividevamo lo stesso gruppo sanguigno e sfortuna volle che gli servisse una trasfusione. Non potevo certo rifiutare dicendo: 'mi spiace sono il discendente diretto di Salomone, meglio che un tizio qualunque non abbia in circolo il sangue del re!' Ovviamente saprai che solo chi ha il sangue di Salomone può usare la Chiave... Tremila anni fa non si pensava certo ai possibili sviluppi della medicina quindi Salomone pensava di aver dato al libro una protezione sufficiente... Tornando a noi: a causa di quell' incidente fui costretto a fingermi amico di Jerry per tenerlo d' occhio; tutti i membri più pericolosi della cerchia del soprannaturale avrebbero potuto manipolarlo facilmente per avere il controllo sulla Chiave di Salomone. Non ci furono poi eventi fondamentali o pericolosi fino al febbraio del 1973: tornammo in America e io dovetti accompagnare tuo nonno ad una Intercessione organizzata in Biblioteca con lo scopo di rinnovare gli accordi sul possesso degli artefatti appartenuti ai re e agli eroi del passato. Non ero di certo entusiasta della cosa: al tempo non mi faceva impazzire l' idea di dover diventare il prossimo capo dei Massoni; ringrazio però tuo nonno: se non avesse insistito affinché andassi a tutti i costi non avrei mai conosciuto tua madre..."
Flynn aveva ascoltato con attenzione tutta la storia ed era riuscito a mantenere la promessa di non fare domande fino a quel momento; quell' ultima affermazione però mandò in frantumi il suo autocontrollo visto che esclamò, o più correttamente gridò:" Che cosa?! Tu e mamma vi siete conosciuti in Biblioteca? Allora Nicole aveva ragione, mamma ha finto di essere fin troppo ingenua! Nicole non è una Psicopatica paranoica, è solo Psicopatica!"
Alastair non poté fare a meno di sorridere di fronte all' espressione del figlio; rimpianse inoltre di non aver potuto conoscere personalmente Nicole Noone: quella donna oltre che a far innamorare il figlio era riuscita ad inquadrare Margie alla perfezione, compito non facile; chiese di rimando, sinceramente curioso e interessato :" Flynn spiegami una cosa: perché chiami sempre Psicopatica quella povera ragazza?"
Il Bibliotecario rispose alla domanda, distraendosi per un secondo dal suo stupore:" Beh perché quando l'ho conosciuta sembrava davvero una psicopatica, poi è diventato un soprannome. Ad esempio lei mi chiama Secchione quindi siamo pari."
Alastair sorrise: nonostante suo figlio fosse ormai un uomo adulto in lui rivedeva ancora il bambino che aveva lasciato; proseguì poi:" Nicole deve essere davvero straordinaria se parli di lei con quel tono. Sei innamorato perso Flynn."
Il Bibliotecario commentò ironico:" Beh sì... A quanto pare la Biblioteca per noi Carsen ha fatto anche da agenzia per cuori solitari... Piuttosto puoi proseguire la tua storia?"
Alastair disse con un sorriso divertito:" Curioso e dritto al punto come quando eri piccolo... Stavo dicendo: a quella Intercessione incontrai tua madre; lei era lì in rappresentanza dei discendenti di Artù e doveva trattare per il possesso di Excalibur e della sua corona..."
Per la seconda volta in pochi minuti Flynn esclamò stupito:" Cosa?!!! Mamma discende da re Artù?!! Quindi io discendo da Artù e anche da Salomone... Ma che diamine! Cos'è ora mi dirai che la mia nascita è stata programmata per avere il Bibliotecario perfetto?! E soprattutto perché mamma non mi ha mai detto nulla?!"
Flynn stava andando visibilmente fuori di testa a causa delle informazioni ricevute quindi Alastair decise di lasciarlo sfogare; quando il figlio si fu tranquillizzato almeno un po' riprese a parlare, cercando di rassicurarlo il più possibile:" Ascoltami bene: tra me e tua madre c'è stato il classico colpo di fulmine prima di scoprire chi eravamo davvero. Ad essere sinceri nei giorni seguenti le nostre famiglie ci sconsigliarono di frequentarci: unire due linee di sangue come quelle di Artù e Salomone poteva essere pericoloso. Noi comunque decidemmo di fare di testa nostra: eravamo giovani e innamorati e credevamo di avere il mondo ai nostri piedi; orchestrammo addirittura un incontro casuale nel mondo "normale" per darla a bere a tutti. Jerry però era presente e si prese una cotta pazzesca per tua madre... Era la fine di febbraio del '73... A maggio ci sposammo e l'anno dopo nascesti tu.
Fu dopo la tua nascita che Jerry iniziò ad assillarmi costantemente con la storia delle Miniere; andai avanti a negare o a dargli del pazzo per qualche anno ma alla fine lo affrontai e gli chiesi come diamine avesse scoperto delle Miniere e della Chiave di Salomone..."
Flynn, calmato dalle prole del padre, rispose assorto, cercando di far quadrare tutti i pezzi del puzzle:" Gli ho fatto anche io la stessa domanda. Mi sembrava strano, molto strano, anzi stranissimo che tu gli avessi rivelato tutto... Lui mi ha risposto dicendomi che era stato un misterioso benefattore ad aprirgli gli occhi e a spiegargli tutto."
Alastair annuì per poi commentare:" Sì... Disse così anche a me... Aggiunse però un dettaglio che probabilmente ti potrà essere utile: lo ha chiamato Dulaque**. Non so chi sia davvero questo tizio però sappi questo: chiunque sia ti vuole morto."
" Che gioia... Aggiungiamolo alla lista."
Flynn aveva lasciato trasparire tutto il suo sarcasmo: dopotutto tra il pazzo di turno e la Confraternita del Serpente aveva perso il conto di tutti quelli che lo volevano morto.
" Beh è vero papà! Fare il Bibliotecario è pericoloso!"
Flynn lo disse così, su due piedi visto che sembrava che suo padre non condividesse la sua motivazione.
Alastair gli disse secco:" Flynn il fatto che tu sia il Bibliotecario c'entra, non lo nego, ma non è l' unica ragione."
Il Bibliotecario chiese confuso e perplesso:" Potresti essere più chiaro?"
Alastair sospirò ma era anche felice; quella situazione gli ricordava tutte le sere in cui raccontava a Flynn le storie che costituivano la mappa orale per le Miniere: puntualmente veniva sempre interrotto da qualche domanda di Flynn che però voleva comunque sapere come sarebbe andato a finire il racconto; disse quindi cercando di essere il più chiaro possibile:" Flynn quello che intendo è che tu potenzialmente potresti avere sia il controllo su Excalibur che sulla Chiave di Salomone. Capisci che tutto questo potere nelle mani di un' unica persona, che tra l'altro ha disposizione le conoscenze contenute nella Biblioteca, fa paura a molti?"
Flynn interruppe il padre con un dubbio:" Un momento. Excalibur può essere usata da tutti! Judson mi ha detto che chiunque sia meritevole può estrarre la spada dalla Roccia!"
Alastair puntualizzò immediatamente:" Tecnicamente è vero; Judson non ti ha però spiegato un paio di cose: in Biblioteca non è conservata la Roccia originale, quella è a Londra; inoltre, cosa più importante anche su Excalibur ci sono incantesimi che ne limitano l'uso: solo i discendenti di Artù e chi si dovesse rivelare la reincarnazione di Artù può brandire la spada senza conseguenze; per tutti gli altri deve essere Excalibur a permetterlo."
Flynn sentendo quelle parole chiese incerto:" Quindi il piano di questo... Dulaque, che nome ridicolo... Era quello di far innamorare mamma di Jerry e quindi cancellarmi direttamente dall' esistenza?"
Il padre del Bibliotecario confermò la deduzione:" Esatto."
Flynn in quel momento fu travolto da una nuova consapevolezza che gli pesò come un macigno; disse infatti cupo e triste:" Quindi è colpa mia. Sei morto per colpa mia!"
Alastair intervenne subito:" No Flynn non è colpa tua."
Il Bibliotecario protestò convinto, ignorando le parole del padre:" Si invece! Se tu avessi detto a Jerry delle miniere lui non ti avrebbe sparato! La mia vita non vale la tua!"
Il Carsen più vecchio disse irremovibile:" Flynn su una cosa hai ragione: la tua vita vale molto più della mia! Non lo dico solo perché sono tuo padre ed è mio dovere proteggerti; Flynn... Judson ti ha spiegato come funziona il meccanismo di selezione dei candidati al ruolo di Bibliotecario, giusto? Tu sei uno dei pochi davvero nati per fare questo lavoro: già da piccolo sapevamo che saresti potuto diventare un Bibliotecario quindi io e tua madre siamo riusciti a fare un accordo con Judson: per evitare di mandarti allo sbando avresti ricevuto la lettera quando saresti stato pronto. Ti starai chiedendo il perché di questi gesti immagino. Sai cosa succede quando i predestinati ad essere Bibliotecari non lo diventano? Capitano catastrofi più o meno gravi, è una costante. Credi che avrei dormito sonni tranquilli sapendo di aver condannato il mondo? E soprattutto che razza di uomo sarei se avessi barattato la mia vita per quella di mio figlio e di mio nipote?"
Preso dai sensi di colpa Flynn non aveva pensato a suo figlio: come suo solito era partito in quarta senza pensare alle conseguenze; decise però di togliersi tutti i dubbi che gli erano venuti:" Beh hai ragione... È triste da ammettere e accettare ma hai ragione. Comunque perché nessuno mi ha mai spiegato tutto questo? Perché la mamma non mi ha mai parlato delle Miniere o del fatto che lei è la diretta discendente di Artù?"
Alastair disse una mezza verità, non poteva dire al figlio tutto quello che aveva pianificato, sarebbero dovuti passare anni prima che anche quella parte della verità venisse a galla:" Flynn per sentirsi dire certe cose bisogna essere pronti ad ascoltarle; io ti avrei rivelato i segreti delle Miniere solo quando saresti stato pronto, per sicurezza mi sono affidato anche alle storie e ai tuoi disegni, era meglio avere un piano B... Flynn sii sincero: tu avresti agito diversamente avendo come interlocutore la persona che eri fino a due anni fa?"
Flynn dovette dare ragione al padre:" No... effettivamente no. Però perché mamma non mi ha spiegato tutto dopo che sono diventato il Bibliotecario?"
Alastair capì che era il caso di mentire, Margie avrebbe saputo gestire la cosa quando sarebbe stato il momento di dire a Flynn tutta la verità, al momento era bene non turbarlo con ulteriori dubbi:" Questo dovresti chiederlo a lei, non a me... Posso dirti questo comunque: Margaret Pendragon ha sempre amato agire per vie traverse e lasciare messaggi indiretti."
Flynn chiese stupito:" Un momento! Hai detto Pendragon? Ma il cognome di mamma è Pennon... Aspetta un attimo... L' hanno accorciato per non destare sospetti non è vero?"
Alastair si lasciò andare ad un sorrisetto per poi rispondere:" Ti sei dato domanda e risposta... Credo che però sia giunto il momento di salutarci; incontri di questo tipo sono rari e credo che tu debba salvare Nicole e fermare Jerry."
Flynn rispose tristemente:" Hai ragione... Rivederti e parlare ancora con te è stato bellissimo ma devo fermare Jerry! Per quanto riguarda il salvare Nicole... Beh lei non ha certo bisogno di essere salvata, prima ha rotto il naso a Jerry; è una tosta... Papà... La Chiave di Salomone altera lo spazio e il tempo: potrei salvarti!"
Alastair rispose con tono severo:" È vero. Potresti. Ma saresti in grado di affrontare le conseguenze? A volte è meglio rinunciare ai nostri desideri per un fine più grande."
Flynn rispose triste mentre qualche lacrima gli rigava il volto:" Hai ragione... Io ci ho comunque provato..."
Detto ciò abbracciò suo padre, pronto a salutarlo.
" Ti voglio bene papà."
" Anche io te ne voglio, ricordalo. Un' ultima cosa: quando tornerai a casa parla con Margie, chiaritevi e dille che la amo e che mi manca."
Dopo quell' ultima frase Flynn si svegliò di soprassalto: era tornato alla realtà ed era nelle Miniere.
Quando vide chi era stato il suo salvatore esclamò felice e sollevato:" Jomo!"
L' africano si limitò a dirgli, con tono quasi di rimprovero:" Ora siamo pari."
Mentre Flynn aveva rischiato di morire Jerry si era recato nella sala in cui avrebbe dovuto leggere l' incantesimo con la Guardiana che faceva da capofila, tenuta sotto tiro da una pistola; aperta la sala l' uomo era salito su una sorta di patio e aveva iniziato a leggere l' incantesimo che gli avrebbe permesso di riscrivere la storia, Nicole aveva provato a distrarlo con vari commenti sarcastici, più per guadagnare tempo che per altro.
Dato che era sempre stata ignorata aveva deciso di giocarsi il tutto per tutto, togliendosi fra l' altro una curiosità:" Dimmi un po' Jerry, perché ti servivo per entrare in questa camera rituale? Non discendo certo da Salomone. Inoltre se tu hai il sangue di Salomone non avresti dovuto avere problemi per entrare qui dentro."
Jerry si interruppe finalmente, poi rispose:" So che tu non discendi da Salomone, nemmeno io ho questa caratteristica a dire il vero. Per mia fortuna Flynn lo è."
A quelle parole Nicole comprese dove volesse arrivare Jerry: non serviva lei ma suo figlio; visto che aveva attirato l' attenzione di Jerry proseguì il suo diversivo:" Allora perché me? Non era meglio Flynn? Non ti chiedo chi è stato ad informarti dei natali del mio fidanzato perché so già la risposta: mi dirai che non sai il nome del tuo benefattore e che non ti è mai interessato saperlo.."
Jerry disse perfido:" Sei sveglia biondina e sei anche bella; è raro per voi platinate. Con lui presente il libro non avrebbe risposto ai miei comandi, ovvio se tu non fossi stata incinta o se non lo avessi seguito in Marocco mi sarebbe servito lui per forza di cose... Il piano prevedeva di attirarlo qui in un modo o nell'altro, quel disgraziato è sveglio e anche se impila libri per vivere lo ha dimostrato: è arrivato alle miniere senza aver ricevuto le istruzioni da suo padre."
Flynn e Jomo erano arrivati nella camera rituale giusto per sentire quell' ultimo scambio di battute; erano in una posizione sopraelevata e nascosta quindi Flynn poté osservare indisturbato la situazione, commentando poi sollevato:" Grazie al cielo, Nicole sta bene! Sta anche guadagnando tempo, ottima pensata. Vediamo un po'..."
Jomo però volle togliersi un dubbio:" Scusa ma che posto è esattamente?"
Il Bibliotecario rispose pratico:" È la camera rituale delle Miniere di Salomone, a giudicare da quelle tombe credo sia anche una camera funeraria... Al momento la priorità è fermare Jerry, con quel Libro è in grado di alterare spazio e tempo."
Sentendo la spiegazione del Bibliotecario il keniano chiese scettico:" Mi stai dicendo che la magia esiste?"
Flynn rispose mentre elaborava una strategia:" Sì e il mio compito è proteggere il mondo da essa, Nicole è la mia Guardiana e deve proteggere me. Per prima cosa dobbiamo liberare lei, poi penseremo a Jerry; Jomo ce li dividiamo, ti può andare? So che sembro un imbranato e so anche che Nicole mi atterrerebbe in due secondi ma anche io so fare qualcosa."
A quel punto visto che il dislivello con il pavimento era di circa due metri saltò giù e si diresse verso i due uomini più vicini; Jomo lo seguì immediatamente, pronto a dare man forte al Bibliotecario: il newyorkese disarmò rapidamente quello armato di  una vecchia lancia mentre il keniano stese con facilità quello disarmato.
Vedendo che erano arrivati i rinforzi Nicole disarmò facilmente la donna che la teneva sotto tiro e subito dopo corse a dare man forte a Flynn e Jomo; raggiunto il Bibliotecario disse sollevata:" Flynn stai bene, meno male! Perché sei tutto bagnato? Jomo è bello rivederti!"
Il newyorkese commentò sbrigativo:" Lunga storia. Facciamo così: tu e Jomo mi coprite mentre vado a fermare Jerry, ha ripreso a leggere l' incantesimo. Psicopatica non trattenerti!"
Detto questo Flynn corse verso il patio dove Jerry stava leggendo l' incantesimo, mentre arrivava lì aveva steso anche un paio di scagnozzi di Samir; il Bibliotecario stava per arrampicarsi verso Jerry approfittando delle insenatura nella pietra quando sentì una pistola puntata alla testa.
La voce di Samir era chiara e malvagia:" Avrei dovuto ucciderti quando ne ho avuto l' occasione."
Girandosi verso Samir Flynn rispose ironico e a tono:" Non sai quante volte mi è stata detta questa frase; come ho detto a Jerry avreste dovuto uccidermi subito. Nicole è tutto tuo."
La Guardiana che si era avvicinata silenziosamente a quelle parole diede un forte pugno in faccia al mercenario, il contraccolpo gli fece sbattere la testa contro la pietra e di conseguenza gli fece perdere i sensi; mentre frugava nelle tasche dell' uomo Nicole incitò Flynn:" Vai a prendere la Chiave. Solo tu puoi fermare Jerry Altezza Reale."
Il Bibliotecario disse sorpreso:" Lo sai?"
La Guardiana gli rispose sbrigativa m" Si e vedo che lo sai anche tu. Sappi però che per me sarai sempre un Secchione; ora va."
Flynn a quelle parole proseguì la sua arrampica fino ad arrivare a Jerry, vedendo che l' uomo era distratto dalla lettura per Flynn fu veramente facile strappargli il libro di mano e lanciarlo lontano dal criminale**.
Jerry reagì prontamente afferrando la prima arma che gli capitò fra le mani: una spada dalla lama zigzagata, disse poi minaccioso e arrabbiato:" Saresti dovuto rimanere in disparte a fare il tuo grigio lavoro e ad implicare libri!"
Flynn fece il suo migliore sorrisetto sarcastico per poi afferrare uno scettro in metallo, farlo roteare per fare un po' di scena e infine rispondere:" Ti stupiresti delle cose che si imparano con il mio lavoro. Dopotutto sono il Bibliotecario."
Detto questo i due iniziarono a combattere e dopo neanche un minuto Flynn ebbe facilmente la meglio disarmando Jerry; tenendolo sotto tiro con lo scettro il Bibliotecario si chinò a raccogliere il Libro.
Vedendo che Jerry si stava avvicinando Flynn commentò gelido:" Non ti avvicinare o ti farai parecchio male. A causa della tua avidità sono state rovinate cinque famiglie, e per cosa? Perché tu non hai saputo accettare un rifiuto da parte di mia madre? Ti svelo un segreto: lei non ti avrebbe mai scelto."
Vedendo che Nicole e Jomo avevano sconfitto tutti gli uomini di Jerry, Flynn si rilassò leggermente: un problema era stato risolto; Jerry d' altro canto non si arrese:" Flynn perché non prosegui nella lettura dell' incantesimo? Pensa al potere, alla ricchezza! Potrai controllare lo spazio e il tempo, potrai realizzare i tuoi desideri più proibiti. "
Il Bibliotecario disse impassibile e severo, facendo trasparire tutto il disprezzo che provava per Jerry:" Mi conosci davvero poco se pensi che basti questo per corrompermi. Dulaque non ti ha detto che tutto questo è mio di diritto visto che sono l' ultimo discendente diretto di Salomone?"
Flynn era stato irreprensibile nel liquidare immediatamente quel patetico tentativo di corruzione; Jerry decise di giocarsi l' ultima possibilità:" Potresti rivedere tuo padre."
Il newyorkese rispose arrabbiato e glaciale con un sibilo:" Non osare nominarlo mai più. Tu l' hai ucciso a sangue freddo, facendo da burattino per gente che voleva vedermi morto e che non ha nemmeno avuto la spina dorsale per fare il lavoro. Sai Jerry, se mi avessi fatto questa proposta qualche ora fa mi sarei lasciato tentare, lo ammetto. Ora però so bene che mio padre è sempre stato con me; è vero potrei riportarlo indietro ma a volte bisogna saper rinunciare ai propri desideri per un fine più grande. Anche il tuo asso nella manica ha fallito."
Dopo una breve pausa Flynn proseguì il suo monologo:" Per quello che hai fatto meriteresti di marcire dentro queste Miniere. A differenza tua io non sono un assassino quindi sappi questo: tu e i tuoi uomini potete andarvene ad una condizione. Non metterete mai più piede nelle Miniere, lascerete stare me, la mia famiglia e i miei Massoni."
Dopo quelle parole Flynn lanciò la Chiave a Nicole, che la prese al volo, il Bibliotecario a quel punto lasciò cadere lo scettro con cui aveva minacciato Jerry per poi prepararsi a scendere da Jomo e Nicole; Jerry in un tentativo disperato di minacciare Flynn raccolse la spada e provò ad attaccarlo.
Nicole se ne accorse quindi con una rapidità impressionante raccolse una pistola che era ai suoi piedi e fece fuoco, colpendo Jerry ad una spalla; Flynn da parte sua appena si rese conto di quanto era successo si voltò e commentò disgustato:" Sei davvero un vigliacco. Ringrazia solo che nessuno di noi sia un assassino; Nicole prendi delle corde: leghiamoli tutti e portiamoli fuori dalle miniere."
Il Bibliotecario a quel punto si avvicinò a Jerry e lo aiutò ad alzarsi, senza però dire una parola, successivamente scese da Nicole e mise il libro nella tracolla da viaggio che aveva lasciato in un angolo; dopo che Flynn, Jomo e Nicole ebbero sistemato i prigionieri li condussero all' esterno delle miniere; l' ennesimo inconveniente successe mentre il gruppo stava attraversando il ponte: Samir provò ad aggredire Nicole dato che il mercenario era il capofila dei prigionieri e la Guardiana era la persona a lui più vicina.
La bionda reagì prontamente, scrollandosi di dosso l' aggressore; nell' impeto Samir mise un piede in fallo e questo ebbe come conseguenza la caduta nello strapiombo del mercenario, la sua caduta innescò una reazione a catena che portò alla caduta di tutti i suoi uomini, Jerry compreso.
Il tutto era durato solo una manciata di secondi quindi Flynn si avvicinò a Nicole per poi abbracciarla e chiederle preoccupato:" Nicole tutto bene?"
Nicole rispose impassibile per il destino di quelle persone, nel suo passato aveva visto di peggio:" Sì, non preoccuparti... Hanno fatto tutti una pessima fine ma non posso dire che non se lo meritassero. La vera domanda è un' altra: tu stai bene? Te lo volevo già chiedere... Ho il sospetto che tu mi debba dire alcune cose."
Flynn annuì serio, per poi commentare:" Hai ragione come tuo solito, direi però che non è il momento migliore per parlarne."
A quelle parole il trio decise di uscire dalle miniere e di andare all' aeroporto più vicino.




Note:

* Capite perché ho scelto il nome Alastair? A mio avviso ha un che di nobile ed è quindi perfetto per un uomo che discende da un re biblico.

** Non si sa come Jerry scopra delle Miniere quindi è così improbabile che sia stato Dulaque a manovrare il tutto? Non credo; la Confraternita del Serpente sa chi sono i potenziali Bibliotecari e li uccide nel primo episodio della serie quindi ci sta che Dulaque voglia evitare di trovarsi Flynn come avversario( vi ricordo che ammette che alcune versioni di Flynn per lui sono delle minacce al Telaio)

*** Qui non ci sono ne lava, ne pipistrelli ne fantasmi realizzati con una pessima computer grafica ne l' esplosione finale. Per il resto la camera non ha cambiato conformazione rispetto al film.


Note dell' autrice:

Come vi avevo detto qui c'è un grande cambiamento: Flynn parla con suo padre e non con Judson, per quanto ami quel vecchietto in questo caso credo che a Flynn servisse parlare con Alastair.
Altro grande cambiamento sono le parole di Alastair Carsen, vi aspettavate queste rivelazioni? Vi sembra che Flynn sia un po' troppo sopra le righe?
Infine c'è Jerry: dato che ho deciso di non far esplodere le Miniere mi serviva un altro modo per farlo morire; inoltre sottolineo un particolare: Flynn non si lascia tentare visto che ha appena parlato con suo padre.
Se poi Flynn verso la fine del capitolo è sembrato fin troppo crudele beh... dopo tutto è con l' assassino di suo padre che si sta confrontando.
Queste erano le note più tecniche in realtà; mi preme affrontare l' argomento discorso Flynn/Alastair dato che è un cambiamento sostanziale ai fini della trama, che si ripercuoterà sicuramente in numerose occasioni future.
Parto con il dire che secondo me questa cosa non è così impensabile: perché spedire la mappa proprio a Flynn quando ci sono altri 22 Massoni che ne sanno di più? La mia risposta a questa domanda è stata molto semplice: la famiglia di Flynn discende da Salomone, dopotutto lo dice anche Margie:" tuo padre diceva che questo amuleto era il sigillo della famiglia Carsen e che noi discendevamo dai re."
Ho quindi deciso di giustificare con questo espediente alcune scelte di trama: credo infatti che Alastair Carsen non avrebbe mai svelato a Jerry il segreto delle Miniere, deve essere stato qualcun' altro: la mia scelta è ricaduta su Dulaque perché lo ritengo il cattivo ideale per questo ruolo, sappiamo bene che trama e complotta nell' ombra quindi perché non togliere dai giochi un potenziale nemico cancellandolo dall' esistenza?
Per quanto riguarda la discendenza da Artù beh... Margie mi è sempre sembrata troppo ingenua, l' ho già ripetuto in più occasioni, quindi perché non dire esplicitamente che a mio avviso interpreta un ruolo? La scelta di Artù è giustificata dal rapporto che Flynn ha con Excalibur, non penso ci sia bisogno di molte spiegazioni se avete visto la serie.
Come ho già anticipato nello scorso capitolo la parte centrale del capitolo è un pezzo a cui tengo davvero molto visto che il personaggio di Flynn è fra i miei preferiti in assoluto... anzi: è il mio personaggio preferito di libri/film/serie tv e compagnia bella.
Spero di aver reso bene il personaggio e di aver reso giustizia alla saga.
Altra nota fondamentale è il personaggio di Alastair: nel film è un ombra, viene nominato molto spesso ma di lui non si sa molto; secondo me è un peccato non aver sfruttato appieno le potenzialità di questo personaggio: un Massone Criptico che sacrifica senza esitazione la sua vita per amore del figlio... Che dire già dalla prima volta in cui ho visto il film la mia fantasia ha iniziato a fantasticare su di lui, spero di esserci riuscita.
Ultima cosa da dire: dopo questa spiegazione capite perché il Massone marocchino sa il nome di Flynn? Vi spiego il mio ragionamento: tutti i Massoni dovrebbero conoscersi, l' eccezione dovrebbe essere Flynn perché non sa delle sue origini; in questa storia essendo il futuro capo dell' ordine tutti gli altri dovrebbero sapere alla perfezione della sua identità.
Vi anticipo che il prossimo sarà un capitolo abbastanza lungo e in gran parte originale: il film è praticamente finito ma io ho ancora molto da dire quindi aspettatevi altri dialoghi di chiarimento e un piccolo epilogo.
Noterete poi che questa volta ho pubblicato di venerdì e non di domenica; la ragione è semplice: è il 31 marzo, il compleanno di Flynn secondo le mie stime.
non potevo non pubblicare in questa data;)
Inoltre domenica arriverà una doppia pubblicazione: oltre al solito capitolo arriverà una one shot extra che vi consiglio di leggere per capire meglio i capitoli futuri, non è però fondamentale, non temete.
Al prossimo capitolo Librarians :)

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Capitolo 9
*** Ottavo capitolo ***


Ottavo capitolo

Raggiunto l' aeroporto Flynn e Nicole erano pronti a tornare a New York quindi era arrivato il momento di salutare Jomo; Flynn disse riconoscente mente stringeva la mano al keniano:" Jomo non so come ringraziarti, non ce l' avremmo mai fatta senza di te."
L' interpellato rispose con fare filosofico:" Beh io vi ho fatto da guida ma tu mi hai mostrato la strada."
Nicole, molto più pragmatica, decise di dire la sua:" Hai fatto molto di più, non sminuirti così. Ci hai aiutato tantissimo e hai anche salvato la vita a Flynn! Ti saremo eternamente riconoscenti."
Prima di separarsi definitivamente il Bibliotecario decise che era giunto il momento di iniziare a comportarsi da Massone Criptico:" A proposito di questo; Jomo ho un piccolo regalo per te."
Flynn a quel punto dalla tasca della giacca tolse un amuleto identico a quello che indossava e lo diede in mano a Jomo per poi spiegare:" Samir ha ucciso quattro Massoni, da ventiquattro siamo rimasti venti; in qualità di capo dell' Ordine penso tocchi a me nominarne di nuovi. Jomo ti sei dimostrato un amico fedele, coraggioso e leale; credo saresti un ottimo Massone, capace di proteggere il segreto di Salomone. Accetti?"
Il Nulu chiese curioso:" Sì... Ma dove hai trovato questo amuleto se il tuo lo hai al collo?"
Nicole rispose innocentemente:" Beh, potrebbe essere che io dopo aver stordito Samir abbia frugato nelle sue tasche e abbia trovato gli amuleti..."
Flynn sorrise per poi dire:" Psicopatica." simulandolo con un colpo di tosse; subito dopo mise in mano a Jomo l' amuleto e lo salutò nuovamente con un abbraccio; Nicole fece lo stesso e poi disse con un sorriso:" Se mai dovessimo tornare in Kenya faremo di sicuro un salto al villaggio dei Nulu. Stacci bene, mi raccomando."
Bibliotecario e Guardiana a quel punto si diressero verso il loro aereo, che stava imbarcando i passeggeri; Flynn aveva le mani in tasca e si rigirava l' anello che aveva trovato alle miniere, il Bibliotecario si chiedeva se fosse il momento opportuno per fare la proposta a Nicole; ricordandosi all' improvviso delle parole che aveva detto a Falco Giallo decise di buttarsi così prese per mano Nicole e poi si fermò.
Nicole vedendo che Flynn si era fermato chiese curiosa:" Flynn tutto ok? Perché ti sei fermato?"
Il Bibliotecario rispose deciso ma anche nervoso mentre si inginocchiava, voleva fare le cose per bene, per una volta:" Nicole nello Utah ho fatto una mezza promessa a me stesso... Se mai avessi avuto un anello adatto ti avrei fatto la fatidica domanda. Non mi perderò via in chiacchiere, almeno non questa volta. Nicole sai bene quello che c'è fra di noi, ti amo, abbiamo un figlio in arrivo... Nicole Noone sposami."
A quelle parole Flynn diede a Nicole l' anello che aveva in tasca e glielo mise al dito, fortunatamente le andava bene; la Guardiana dopo un istante di stupore rispose felice:" Sai Flynn... Credevo non me lo avresti mai chiesto; dando per scontato che la mia risposta è sì fammi capire una cosa: tu ti sei portato in tasca questo anello dal tuo compleanno?"
Il moro rispose prontamente alla domanda:" In realtà no. L' ho trovato alle Miniere... Mi sembrava fin troppo familiare come anello sai? Alla fine mi sono ricordato dove l' avessi visto: questo anello è stato prima di mia nonna e poi di mia madre."
Nicole chiese perplessa:" Fammi capire; dando per scontato che tutto quello che è alle Miniere è tuo come mai proprio questo anello era lì?"
Flynn rispose con un' alzata di spalle:" Onestamente non lo so, sarà una delle cose che chiederemo a mia madre. E prima che tu dica qualcosa avevi ragione su di lei; sa perfino che sono il Bibliotecario. Saliamo sull' aereo, finirò di spiegarti li."
Quando i due si furono accomodati Flynn raccontò alla sua Guardiana per filo e per segno tutto quello che era successo durante la sua visione: iniziò con il raccontarle del padre e poi proseguì con tutte le spiegazioni che Alastair aveva fatto.
Alla fine Nicole commentò stupita:" Ammetto che è stato strano. Guarda però il lato positivo: hai avuto l' occasione di rivedere tuo padre, hai scoperto la verità sul suo passato e hai potuto finalmente chiudere con una storia che ti faceva soffrire. Poi c'è un' ultima cosa che ti devo dire: te l' avevo detto su tua madre! Ovviamente non mi aspettavo uno sviluppo di questa portata... Tua madre discende da re Artù, fatico ancora a crederci. Comunque Flynn anche io ho una cosa da dirti... Premetto che è l' ultima parte della mia vendetta..."
Il Bibliotecario a quelle parole alzò un sopracciglio, perplesso da quelle parole, per poi chiedere dubbioso:" Nicole cosa vorresti insinuare? Cosa mi nascondi?"
Nicole cercò di rimanere impassibile mentre sganciava la bomba: " Beh... Sai che ti ho detto che non avevo voluto sapere il sesso di nostro figlio? Ti ho mentito... È un maschio."
Flynn a quelle parole sorrise commosso, non gli importava della vendetta di Nicole ad essere onesto: in quel momento era felice e in pace con se stesso.
Prima di baciare la donna il Bibliotecario le disse:" Nicole sai essere davvero una Psicopatica quando ti ci metti però ti amo proprio perché sei così."
Il giorno seguente Flynn e Nicole tornarono in Biblioteca di buon mattino, erano entrambi felici e di buon umore quindi quando fu il momento di consegnare le ricevute a Charlene entrambi lo fecero con il sorriso sulle labbra.
La contabile vedendo una particolare ricevuta commentò perplessa:" Cinquecento dollari al luna di miele tour? Vi siete per caso sposati senza dire nulla a nessuno? Questo mi ricorda che ha chiamato tua madre e mi ha fatto la stessa domanda."
Flynn rispose tranquillo:" No Charlene, non ci siamo ancora sposati; sennò lei sarebbe stata fra gli invitati. Per mia madre non si preoccupi, è lei quella che dovrà rispondere a parecchie domande."
Nicole aggiunse tranquillamente, come se la sua interlocutrice non fosse Charlene:" C'è però da dire che Flynn ha fatto un passo avanti... Credo però che lei e Judson foste a conoscenza già di tutto. Ora dobbiamo andare, Judson ci aspetta."
Nicole prese per mano il Bibliotecario e lo portò verso l' ingresso della Biblioteca; i due, anche se ormai distanti, sentirono chiaramente Charlene dire:" Ben tornati."
Quando Bibliotecario e Guardiana raggiunsero la Biblioteca Flynn entrò per primo e disse a voce alta, sicuro di quanto diceva:" Excalibur non provare ad attaccarmi a sorpresa; ora so che le mie parole per te valgono molto più di quelle di Judson."
Nicole seguì il fidanzato ridacchiando, ora Judson si sarebbe dovuto inventare qualcos'altro; a proposito di Judson comparve quasi come se l' avessero chiamato, disse poi gioviale:" Oh Flynn, Nicole. Non sapevo foste tornati. Com'è andato il viaggio?"
Il Bibliotecario rispose tranquillamente:" Onestamente è andato meglio del previsto. Abbiamo recuperato il libro, abbiamo protetto le Miniere e ho incontrato mio padre; questo mi ha fatto trovare tutte le risposte che cercavo... Ora so chi sono davvero: sono Flynn Pendragon Carsen, discendente diretto di Artù e Salomone, capo dei Massoni Criptici e il Bibliotecario; so perché sono stato scelto come Bibliotecario, so cosa è successo davvero a mio padre e so che bisogna saper rinunciare a ciò che si desidera per un fine più grande. Come ha già detto Nicole a Charlene ho però il sospetto che voi due sapeste già tutto, anche come sarebbe andata a finire questa missione... Sbaglio?"
Judson rispose senza scomporsi:" Hai ragione; abbiamo sempre saputo, Alastair te l' avrà detto sicuramente. Immagino tu sia risentito del fatto che non ti abbiamo detto nulla."
Flynn rispose immediatamente, spiazzando Judson:" In realtà no; per sapere certe verità dovevo essere pronto e inoltre mia madre ha orchestrato tutto perché lo scoprissi a tempo debito; era giusto che lo scoprissi da solo. Anche se ad essere onesto una chiacchierata con mia madre la dovrò fare al più presto."
Nicole sentendo quelle parole sorrise soddisfatta: Flynn era maturato davvero tanto grazie a quell' avventura e inoltre aveva finalmente lasciato andare una parte fin troppo dolorosa del suo passato; il suo Bibliotecario era diventato un uomo.
Judson invece rispose orgoglioso:" Flynn sono molto fiero di te: ti sei rivelato essere l' eccellente Bibliotecario che avevo intravisto il tuo primissimo giorno... So che questa missione ha riportato a galla ricordi dolorosi legati a tuo padre; hai avuto la possibilità di riportarlo indietro ma non l' hai fatto... Come mai?"
Il moro commentò serio:" Cambiare ciò che è già stato scritto è sempre pericoloso. È triste da accettare ma se le cose fossero andate diversamente probabilmente non saremmo qua a parlare ora; mi manca moltissimo ma ho avuto la straordinaria possibilità di parlare con lui ancora una volta... Questo mi basta: mi ha fatto capire che in qualche modo non mi ha mai davvero abbandonato."
Flynn dicendo quelle ultime parole si era commosso così la Guardiana si era avvicinata a lui e gli aveva stretto la mano, per sottolineare che non era solo; quel semplice gesto servì a rasserenare il Bibliotecario; Judson decise di voler dire ancora un' ultima cosa prima di cambiare discorso:" So che Alastair ti manca, era una persona straordinaria; so però che è fiero di te e della persona che sei diventato, e credo lo sappia anche tu... Inoltre, per quanto possa valere, lo sono anche io."
Nicole decise di chiedere una cosa per chiarire un dubbio che le era rimasto:" Judson... A proposito di quanto successo alle miniere... Flynn mi ha riferito una frase che mi ha lasciato un dubbio: perché lei voleva raggiungere Flynn proiettandosi astralmente? È possibile? E inoltre come faceva a sapere quando avrebbe dovuto farlo? Cos'è, ci spia?"
Il vecchio Bibliotecario preferì evitare di rispondere a quella serie di domande; si lasciò sfuggire un semplice:" Nicole lo saprai al momento opportuno; ora il mio consiglio è quello di sistemare la Chiave di Salomone in una sezione della Biblioteca adatta."
Proferite quelle parole si allontanò, lasciando Flynn e Nicole soli e immobili; fu Nicole a riprendersi per prima dallo stupore:" Beh Flynn... Credo sia meglio fare come ha detto Judson; sappi solo che prima o poi riuscirò ad anticipare tutte le sue mosse."
L' uomo annuì, sicuro che Nicole avrebbe mantenuto la parola:" Non ne dubito Psicopatica; prima però mi serve il tuo aiuto per parlare con mia madre questa sera... Sarà una cosa parecchio lunga mi sa."
Detto questo i due si diressero verso la zona della Biblioteca che avrebbe custodito la Chiave di Salomone parlando del più e del meno; ad un certo punto a Flynn venne in mente una cosa che voleva già dire dal giorno prima:" Nicole dato che la tua vendetta nei miei confronti è finita e che aspettiamo un maschio stavo pensando... Come lo chiamiamo?"
La Guardiana per un momento ebbe la tentazione di giocare al gatto con il topo; alla fine cambiò idea, dopo tutto aveva già il bonus 'te l' avevo detto' da sfruttare per parecchio tempo, Nicole emise il suo verdetto:" Flynn non c'è molto da discutere. Alastair Flynn Carsen suona bene, non credi?"
Il Bibliotecario non disse nulla, si limitò a baciare appassionatamente Nicole, dopotutto in certi caso un gesto valeva più di mille parole.
Quella sera dopo il lavoro Flynn e Nicole decisero di comune accordo di andare da Margie, entrambi erano curiosi di sentire le parole della donna che doveva dare un po' di spiegazioni su molte cose; quando la coppia bussò alla porta venne accolta da una Margie stranamente seria, che sapesse di essere stata scoperta da Flynn e Nicole?
La domanda che fece dopo smentì questa ipotesi; la donna si rivolse con fare accusatorio al figlio dicendogli:" Quand'è che voi due vi siete sposati? Non ti sembrava doveroso dirlo a tua madre? Teresa l' ha saputo da Debrah, che vi ha visto in luna di miele in Kenya!"
Flynn rispose a disagio, sua madre stava facendo una mezza scenata sul portico di casa:" Mamma ti posso assicurare che io e Nicole non ci siamo sposati in incognito. Però eravamo in Kenya, questo si. Perché non entriamo, ci mettiamo seduti e ne parliamo?"
Margie annuì mentre faceva accomodare i visitatori; quando i tre si furono accomodati in salotto Flynn decise di rompere il ghiaccio e di andare dritto al sodo:" Come ti stavo dicendo io e Nicole eravamo in Kenya e non per un convegno di bibliotecari per parlare di nuovi metodi di archiviazione dei libri... Anche se so che lo sai già te lo voglio dire lo stesso. Mamma, io sono il Bibliotecario e Nicole è la mia Guardiana; eravamo in Kenya a causa di una missione... Immagino saprai quale visto che mi hai dato la collana di papà."
Margie a quelle parole rispose seria e dispiaciuta, abbandonando l' aria da adorabile vicina della porta accanto che la caratterizzava:" Alla fine hai saputo la verità... Mi spiace averti mentito per tutti questi anni Flynn... È solo che non sapevo come dirti la verità senza traumatizzarti."
Flynn replicò calmo, dopo tutto suo padre gliel'aveva detto:" Non preoccuparti mamma; se fossi davvero intelligente solo la metà di quanto credevo avrei dovuto capirlo da solo molto prima. Dopo tutto Nicole ha capito subito che qualcosa non andava..."
La diretta interessata rispose semplicemente:" Beh è solo il mio lavoro... Dopotutto per essere una buona Guardiana essere paranoica e Psicopatica aiuta."
Margie invece sorrise, aveva avuto ragione su Nicole: era una donna straordinaria; decise di andare subito al sodo:" Beh... Immagino avrete un sacco di domande da farmi, sbaglio?"
Il Bibliotecario rispose impaziente, aver parlato con suo padre aveva sciolto molti dubbi ma ne aveva fatto sorgere altri:" No non sbagli. Ci sono tantissime cose che ti voglio chiedere in realtà... Da dove cominciare... Ah si! Come facevi a sapere il momento esatto in cui darmi l' amuleto di papà? Voglio dire, lo stesso giorno mi è arrivata per posta la mappa per le Miniere! Poi come mai ho trovato il tuo anello in Kenya? Com'è possibile che ci siano ancora discendenti di Artù in vita? Questo comporta qualcosa di particolare?"
Flynn aveva parlato velocissimo, vomitando un fiume di parole; sia Nicole che Margie, pur essendo abituate a quel lato del Bibliotecario, faticarono a stargli dietro e a capire cosa avesse detto.
Margie decise di iniziare dalle questioni più formali:" Saprai che Mordred non era l' unico figlio di Artù, tralasciando vari miti e leggende sappi questo: Artù e Ginevra ebbero un figlio, Gwydre il legittimo erede al trono di Camelot; è lui il nostro antenato.
Il fatto di essere dei Pendragon comporta ovviamente delle responsabilità: tu in qualità di prossimo capo famiglia dovrai presenziare alle varie riunioni con Merlino, i Cavalieri che sono ancora in vita* e con i discendenti di quelli che hanno rifiutato l' immortalità; se dovessero esserci problemi con la Biblioteca dovrai trattare con Judson e inoltre dovrai verificare che Lancillotto e Morgana non infrangano alcun trattato di pace."
Nicole era a bocca spalancata, quelle rivelazioni l' avevano lasciata senza parole ed era una cosa che non accadeva quasi mai; dopo qualche secondo però chiese dubbiosa:" Ma se Flynn è il Bibliotecario e anche il capo dei Massoni di Salomone non c'è il rischio che si crei un conflitto di interessi?"
Anche il Bibliotecario voleva fare quella domanda quindi ascoltò interessato la risposta, dopo tutto lo riguardava personalmente:" Non esattamente; dalla morte di Alastair sono stata io a ricoprire anche la sua carica; l' unico conflitto potrebbe essere con la Biblioteca ma c'è da dire che siamo sempre stati alleati... Flynn, Nicole sappiate che anche io ho alcune domande da farvi più tardi."
Lo sguardo di sua madre era un pessimo segnale, Flynn ricordava di averlo visto tutte le volte in cui era stato rimproverato da bambino; decise però di togliersi un nuovo dubbio, prima di ricordare a sua madre che c'è erano ancora alcune domande lasciate in sospeso:" Tu conosci Merlino? E i cavalieri della Tavola Rotonda?"
La padrona di casa rispose alla domanda:" In realtà non conosco proprio tutti i Cavalieri: Galahad si è isolato da tutto e da tutti duecentosettanta anni fa... So però che è legato alla Biblioteca, prima o poi lo incontrerai, ne sono sicura... Inoltre Merlino lo conosci anche tu Flynn, ti ricordi lo zio Martin?"
A quelle parole il Bibliotecario esclamò sconvolto:" Cosa?! Stai scherzando spero! Non ci credo! Lo zio Martin non può essere il mago più potente della storia!"
Al che Nicole chiese perplessa:" Ma Martin non è lo zio di più di novant'anni mezzo suonato che da da mangiare ai piccioni di Central Park? A Natale per poco non l' ho insultato pesantemente dato che mi ha rovesciato addosso un intero vassoio di tartine... Stavo per insultare Merlino?"
Vedendo quelle reazioni Margie decise di chiarire alcune cose:" Si quel Martin è in realtà Merlino**... Fa solo finta di essere mezzo rimbambito per non destare sospetti; Nicole ti chiedo ancora scusa per il suo comportamento, è solo che ogni tanto si dimentica chi è in realtà e si cala troppo nella parte... Se questo punto è chiarito direi di passare oltre; prima mi hai chiesto se fosse un caso l' averti dato l' amuleto il giorno in cui ti hanno consegnato la mappa... La risposta è no: alcuni giorni prima James, l' uomo a cui tuo padre aveva affidato provvisoriamente la mappa, mi ha telefonato spiegandomi di essere inseguito da alcuni uomini che volevano trovare le miniere; mi chiese se fosse sicuro spedire la mappa a New York... Gli dissi di si, di mandare la mappa al Bibliotecario, visto che era la persona di cui mi fidavo di più; ti ho poi affidato i disegni e l' amuleto dato che ero più che sicura che staresti riuscito a raggiungere le Miniere anche senza essere portato lì da qualcuno.
C'è poi la questione dell' anello... Beh quella è stata un' idea di tuo padre, mi disse che era sicuro che quando saresti arrivato alle miniere ti sarebbe servito; aveva ragione visto che ti sei finalmente deciso a sposarti. Sono felice per voi due cari."
Nicole e Flynn sorrisero imbarazzati e a disagio; il Bibliotecario si rabbuiò all'improvviso per poi dire:" Sapevi che era stato Jerry?"
Margie rispose con un ringhio rabbioso, simile al tono che usava di solito Nicole:" Si, lo sapevo. Alastair mi aveva detto della sua enorme cotta per me, della sua insistenza a sapere delle Miniere... Dopo la morte di Alastair è stato anche peggio: così insistente, così sospettosamente altruista e romantico nei miei confronti; la cosa peggiore è stata fingere di non sapere niente quando in realtà avrei solo voluto presentargli Excalibur..."
Detto questo nel salotto scese un silenzio pesante, interrotto da Margie che cambiò discorso:" Credo che sia giunto il mio turno di fare qualche domanda; Nicole da quanto fai la Guardiana?"
Nicole rispose alla domanda non capendo quale fosse il punto:" Ormai sono quasi sette anni; come mai?"
Sua suocera andò dritta al punto dicendo con tranquillità:" Volevo farmi un' idea delle tue abilità, vedo che sei molto in gamba... Spero comunque che tu smetta presto visto che sei incinta. Ti voglio poi ringraziare: sei riuscita a proteggere Flynn durante la sua prima missione, non sarà stato un compito facile."
Nicole rispose tranquillamente, il disagio provato alla prima domanda era sparito:" Beh non è stato poi così male; Flynn si è dimostrato un ottimo Bibliotecario e non la ragazzina impaurita che credevo fosse all' inizio... Per il resto credo che la missione alle Miniere sia stata l' ultima, riprenderò finito il congedo per la maternità; Flynn ormai è in grado di cavarsela da solo."
Il Bibliotecario aveva fatto una smorfia quando Nicole gli aveva dato della ragazzina, non era più la stessa persona di allora! Margie si rivolse al figlio subito dopo aver concluso con la Guardiana:" Flynn per prima cosa voglio sapere se sei riuscito a estrarre Excalibur dalla roccia; poi dimmi è stato Judson a dirti la verità?"
Il Bibliotecario rispose perplesso:" Sono riuscito a estrarre Excalibur al primo tentativo vero e proprio: il primo giorno Judson mi disse che solo i meritevoli sarebbero stati capaci di estrarre la spada dalla roccia, io però non mi sentivo all' altezza. Di ritorno dalla mia prima missione però ci ho voluto provare e ci sono riuscito, fino a ieri pensavo volesse significare che ero un buon Bibliotecario, ora però so che ha tutt' altro significato. Per quanto riguarda lo scoprire la verità beh... Non è stato Judson, è stato papà."
A quel punto Flynn raccontò anche a sua madre la sua visione, non sapeva come altro definirla; quando ebbe finito di raccontare il tutto alla madre il commento della donna spiazzò sia Flynn che Nicole:" Bene, Excalibur ti ha riconosciuto come un Pendragon; se così non fosse stato sarebbe stato un bel problema... Il solito Alastair; anche da morto è riuscito a fregare tutti con uno dei suoi piani strampalati..."
A Nicole quella frase fece tornare in mente una cosa che Flynn aveva detto durante la loro prima missione: aveva detto di aver cercato di colmare l' assenza del padre comportandosi esattamente come lui, a quanto sembrava lo aveva fatto molto più di quanto credeva... 
I tre andarono avanti a parlare e a farsi domande fino a tarda notte: Flynn e Nicole parlarono più che altro delle loro missioni e fra le altre cose promisero di sposarsi alla prima occasione; Margie d' altro approfondì le spiegazioni date in precedenza, aggiungendo altri dettagli; ormai fra Flynn e sua madre non c'erano più segreti, era però vero che per il Bibliotecario erano aumentate di molto le responsabilità e i doveri... Flynn sarebbe stato messo a dura prova nei mesi a venire, rischiando anche un esaurimento nervoso, questa però, come si suol dire, è un' altra storia.

Nove mesi dopo

Per Flynn e Nicole i nove mesi successivi al loro ritorno dalle Miniere erano stati frenetici e pieni di impegni: il Bibliotecario aveva iniziato a fare missioni in solitaria, cavandosela molto bene a detta di Judson e Nicole, e con l' aiuto della madre aveva iniziato ad assumersi anche le prime responsabilità di capo dei Massoni di Salomone e futuro capo della famiglia Pendragon; anche per la Guardiana erano stati mesi frenetici dato che nonostante il periodo di pausa dal lavoro aveva supervisionato le ristrutturazioni della casa e quando possibile aveva sempre seguito Flynn per dargli un supporto.
Il ventitré di settembre fu un' altra data importante dato che nacque Alastair, a detta di tutti una piccola copia di Flynn con gli occhi azzurri di Nicole; con l' arrivo del piccolo Carsen Flynn e Nicole si ritrovarono ad affrontare l' ennesima missione impossibile: imparare ad essere dei bravi genitori.
L' ultimo grande cambiamento del 2006 avvenne quando era ormai dicembre: Flynn e Nicole si trovavano a Las Vegas a causa di Margie; la donna aveva pensato bene di presentare, a tutti gli interessati, Flynn come prossimo capo dei Massoni e dei Pendragon quindi il Bibliotecario, nonostante l' imbarazzo generale, era stato costretto ad essere l' ospite d' onore della serata.
Quando tutto era finito Bibliotecario e Guardiana si erano diretti nella loro stanza d' albergo a godersi un po' di meritata tranquillità; Flynn era sul balcone della stanza che si godeva lo spettacolo delle numerosissime luci che illuminavano a giorno la città del rischio, Nicole invece aveva appena finito di parlare con la madre, a cui avevano lasciato Alastair per alcuni giorni, la Guardiana a quel punto raggiunse Flynn per poi dirgli:" Al sta bene e non sta dando alcun problema ai miei... Perché solo con noi non dorme?"
Flynn rispose lanciando una frecciata alla fidanzata:" Perché ha preso tutto da sua madre, quindi è un piccolo Psicopatico."
La Guardiana decise di rispondere a modo suo tirando un leggero pugno al braccio del Bibliotecario per poi commentare:" Almeno non è un Secchione come suo padre. Sono però felice che tutto questo sia finito, domani torneremo finalmente a New York... Mi chiedo perché tua madre abbia deciso di organizzare questa... Ehm... Riunione di famiglia, chiamiamola così, qui a Las Vegas***."
Il Bibliotecario commentò stanco:" Credo l' abbia fatto perché questa città è considerata neutrale da quasi tutte le fazioni del soprannaturale quindi riunire Merlino, i Cavalieri della Tavola Rotonda, i  Massoni di Salomone, il Bibliotecario e la sua Guardiana non da problemi... Per il resto non dirlo a me! Mi sono sentito osservato e analizzato ai raggi X da chiunque, che fossero conoscenti o perfetti sconosciuti! Ringrazio che almeno nessuno abbia fatto storie per la mia scelta di far entrare Jomo fra i Massoni."
Nicole rispose decisa e pratica, come suo solito:" Flynn anche se avessero fatto storie alla fine avresti avuto comunque ragione tu; dopo tutto sei tu il capo adesso!"
Flynn sorrise, dopo tutto Nicole aveva ragione: ora il capo era lui... Ad un certo punto il Bibliotecario venne colto da un' illuminazione che era anche un' idea folle:" Nicole... Ti ricordi come tutti hanno definito mia madre?"
" Sì, cito testualmente: una donna molto scaltra che ama agire per vie traverse. Perché lo chiedi?"
Il Bibliotecario si affrettò a spiegare quello che gli era venuto in mente:" Beh è semplice in realtà. La gente normale per cosa viene a Las Vegas? Casinò e matrimoni lampo."
Nicole colse subito il punto visto che disse, mentre alzava un sopracciglio, dubbiosa ma fino ad un certo punto:" Stai forse insinuando che tua madre abbia scelto Las Vegas non tanto per la sua neutralità quanto per il fatto che è piena di cappelle per matrimoni lampo e che quindi ha organizzato tutto questo perché ci sposassimo, finalmente, sapendo che non avremmo mai tempo e voglia di organizzare una cerimonia come si deve?"
Flynn rispose serio:" Penso proprio di sì. Nicole, ne abbiamo già parlato ma che ne pensi? Se non ricordo male in Kenya dicesti che se mai ci fossimo sposati sarebbe stato a Las Vegas, solo noi due."
La Guardiana ci rifletté per qualche istante prima di rispondere:" Credo che il matrimonio per noi non sia altro che un qualcosa di formale, sai bene che è come se fossimo già sposati. Ci conosciamo da due anni e mezzo ma, senza falsa modestia o arroganza, credo che ci conosciamo meglio noi di moltissime altre coppie che stanno insieme da molto più tempo. So però che per moltissime altre persone il nostro matrimonio ha molta più rilevanza e se ufficializzassimo la cosa sarebbe meglio..."
Flynn chiese con un sorriso, aveva già capito che il discorso di Nicole era un si:" Nicole da quando sei così loquace?"
La bionda rispose con il suo solito sorrisetto:" Da quando ho imparato da te Secchione; sai vero che è un sì?"
" Ovvio che lo so. Andiamo a sposarci Psicopatica... A proposito oggi ti ho già detto che ti amo?"
" Dato che è mezzanotte e due minuti non l' avevi ancora fatto. Ti amo anche io comunque. Sai una cosa? Non avrei mai detto che tra noi sarebbe finita così; sono però felice di aver sbagliato a giudicarti su quel volo."
Prima di lasciare la camera d' albergo Flynn e Nicole si scambiarono un lungo bacio appassionato; non importava cosa avesse in mente il futuro, l' importante era poterlo affrontare assieme.



Note:

* non credo ci sia bisogno di specificarlo ma lo faccio comunque: in particolare mi riferisco a Jenkins;)

** Sappiate che Merlino sarà il jolly delle situazioni disperate: comparirà fisicamente solo in un paio di occasioni al momento per ciò che ho già scritto/programmato; sarà però nominato parecchie volte. Al conclave ad esempio avere l' asso Merlino potrebbe essere comodo non trovate? Ultima cosa: ho deciso di chiamare Martin il suo alias a causa dell' assonanza che c'è fra Martino e Merlino, nulla di più.
Cosa piuttosto ovvia per me è la presenza del mago: dato che la famiglia Pendragon è sopravvissuta il mago è sempre stato un alleato fedele poi se sono apparsi Lancillotto e Morgana perché Merlino non dovrebbe essere da qualche parte?

*** Città scelta più che altro per la ragione che ho già spiegato più in basso; la storia della neutralità l' ho inventata ma non è così improbabile che ci siano città che hanno la funzione della Svizzera


Note dell' autrice:

Bene, il Ritorno alle Miniere di Re Salomone è finito.
Personalmente sono soddisfatta del risultato finale, ritengo di essere stata abbastanza fedele all' originale e di aver lasciato Nicole piuttosto canon; per quanto riguarda Margie la cosa è più complessa visto che è un personaggio che si vede poco... sappiate però che tutte le persone che conosco che hanno visto il secondo film hanno avuto la mia stessa impressione su di lei, qualcosa vorrà pur dire no?
Abbiamo poi tutte le varie rivelazioni originali sulla famiglia Carsen: spero di non aver reso Flynn troppo potente e di aver gestito al meglio il personaggio del mio amato Bibliotecario che in questa storia non farà mai una brutta fine! 
Scrivendo queste note finali il 29 dicembre, dopo l' uscita della 3x06 sappiate solo che sono già pronta al peggio: credo farò scorrere un fiume di lacrime se le cose vanno come sembra abbiano lasciato intendere T-T 
Altre cose importanti da dire( o meglio scrivere... battuta pessima, me ne rendo conto) riguardano le parole di Margie in questo capitolo: rivelano altri particolari ma non troppo per tre ragioni.

1º: se avessi scritto tutto quello che avevo intenzione di scrivere il capitolo sarebbe stato molto più lungo, troppo lungo in realtà.

2º: molte cose sono piccoli indizi legati ad argomenti che riprenderò in futuro, l' unica cosa che ho voluto esplicitare chiaramente è stato il ruolo di Jenkins data la sua importanza come personaggio della serie.

3º: fra pochi minuti pubblicherò una one shot che parla dei genitori di Flynn. Margie e Alastair nel mio "universo espanso" sono una otp (assieme alla Flynn/Nicole ovviamente;) ) e ammetto di essermi divertita parecchio a scrivere di loro

Altre considerazioni che mi vengono in mente riguardano il finale: ho deciso di fare un salto nel futuro di nove mesi, un po' come è stato fatto nel primo film, in cui ho raccontato gli avvenimenti salienti del salto temporale e anche la decisione dei miei due protagonisti di sposarsi... Su questo punto sappiate solo che io sono la persona meno romantica di questa terra... Però Flynn mi fa cambiare idea sull' amore ( lui e Barry Allen mi fanno anche avere aspettative troppo elevate sugli uomini mi sa... Ma sono dettagli) e inoltre ritengo che nel canon il suo personaggio abbia sofferto veramente troppo per non meritare un po' di felicità.
Dal prossimo capitolo inizierà la Maledizione del Calice di Giuda; sarò più coerente con il film ma ci saranno lo stesso alcuni cambiamenti che posso annunciare senza fare spoiler consistenti: Margie sarà presente, Flynn sclererà per motivi diversi, Judson non farà il finto tonto a fine storia( prima ma soprattutto terza stagione vi dicono nulla?), Simone avrà ovviamente un ruolo diverso e Nicole sarà ovviamente assieme a Flynn per tutto il tempo.
Credo di aver detto tutto perciò vi aspetto con la seconda parte della storia; al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 10
*** Nono capitolo ***


Parte seconda: la Maledizione del Calice di Giuda


Nono capitolo


Era passato un anno e mezzo da quando Flynn Carsen e Nicole Noone erano stati alle Miniere di Salomone, molte cose erano successe, molte erano cambiate e molte verità erano state rivelate. 
Fra le tante avventure vissute dal Bibliotecario e dalla Guardiana una in particolare merita di essere raccontata prima di arrivare a tempi più recenti, non tanto per rivelazioni sconvolgenti quanto per una profonda consapevolezza ottenuta dai nostri eroi, in particolare per il nostro intelligentissimo Bibliotecario.
In particolare quando la storia che state per leggere ebbe inizio Flynn Carsen si trovava a Londra, alla casa d'aste Glenn Estate, a causa di una missione per conto della Biblioteca; era solo dato che la missione era piuttosto semplice, Nicole era rimasta a casa ad occuparsi del piccolo Alastair, il loro vivace primogenito di appena un anno.
Dopo essersi sistemato con cura lo smoking che indossava per l' occasione Flynn scese le scale con portamento deciso e sicuro; a metà scalinata decise di approfittare dell' offerta di champagne che faceva la casa d' aste.
Dopo aver bevuto un sorso di vino Flynn decise di mostrare la sua cultura enciclopedica alla cameriera correggendo un suo errore:" Ad essere precisi non è champagne, questo è caba. È un vino spumante spagnolo che usa il metodo champenoise... È comunque molto buono anche se ritengo migliore il vino italiano."
Detto questo il Bibliotecario raggiunse la sala dove si sarebbe svolta l' asta di suo interesse tra gli sguardi stupiti di tutti quelli che lo avevano ascoltato, lui li ignorò perché abituato a quegli sguardi al contempo stupiti e increduli per la sua cultura; nel frattempo squillò il suo telefono: era Charlene. 
La donna ovviamente non si era presentata, aveva semplicemente esordito la telefonata con un brusco e burbero:" Allora?"
" Vaso di porcellana della prima dinastia Ming, 1400 circa. Lotto numero 011."
Il Bibliotecario le rispose tranquillo, erano ormai tre anni che conosceva la donna: sapeva come trattarla; inoltre dopo la sua avventura alle Miniere era diventato più sicuro di sé a causa delle responsabilità che erano sopraggiunte.
In Biblioteca Charlene si collegò al sito della casa d'aste e si mise a seguire l' andamento delle trattative sul vaso di loro interesse; chiese poi:" Mason?"
A quella domanda lo sguardo di Flynn cadde su un uomo sulla trentina, molto distinto e con tanto di guardia del corpo:" È qui... E ha portato un amico, un amico molto grosso..."
" Non lamentarti; sei voluto andare in missione da solo. Ricorda: costi quel che costi Mason non dovrà andare via con il vaso."
Flynn rispose tranquillo, sapeva ormai come gestire quelle situazioni:" Salvare il mondo, costi quel che costi. Ricevuto."
Dall' altro capo del telefono la contabile rispose schietta:" Basta che non sfori il budget."
Il Bibliotecario rassicurò la donna:" Tranquilla Charlene, male che vada le Miniere copriranno la differenza. Ora devo andare: l' asta sta per iniziare."
A quelle parole Flynn si sedette in attesa che il banditore iniziasse, non dovette aspettare molto visto che l' uomo iniziò a parlare:" Bene, il prossimo lotto è un vaso della prima dinastia Ming, 1400 circa. La base d' asta di partenza è ventimila sterline."
Mason si prenotò subito così Flynn iniziò una battaglia di offerte, mentre i due si davano battaglia il cellulare del Bibliotecario suonò nuovamente così rispose alla chiamata:" Pronto?"
" Ciao Secchione! Come procede lì a Londra?"
Flynn sorrise mentre rispondeva, sentire la sua Psicopatica preferita gli faceva sempre piacere:" Bene Psicopatica. Anche se ad essere sincero avrei preferito averti seduta di fianco a me... Sai goderci un bel fine settimana a Londra, solo io e te... Senza rotture da parte della Biblioteca, di qualche Massone o di Martin*."
Flynn sentì Nicole mentre ridacchiava:" Sarebbe piaciuto anche a me; però non possiamo lasciare sempre Alastair a tua madre, ai miei genitori o a miei fratelli, Robert ha già i suoi figli a cui badare e Daniel viaggia quasi quanto noi. Porta pazienza, prima o poi riusciremo a fare una vacanza solo noi due."
" Certo... Le chiedi tu a Charlene le ferie? Comunque spero di tornare a casa entro questa sera; è il compleanno del mio ometto, anche se la festa è settimana prossima e lui non se ne ricorderà voglio essere presente... Scusa Nicole, devo riattaccare: ho Charlene sull' altra linea... Sicuramente si lamenterà perché secondo lei sto superando il budget."
Nicole salutò il marito dicendogli:" Prova a corromperla con i tesori delle Miniere se fa storie con il budget; ci vediamo il prima possibile e ricorda di non farti ammazzare. Ti amo Secchione."
Come aveva previsto Flynn, Charlene esordì urlando:" Flynn vuoi mandarci in banca rotta? Siamo già a centomila sterline! Ti voglio ricordare che in Biblioteca non abbiamo il budget di Salomone, a differenza tua!"
Il Bibliotecario decise di giocarsi il tutto per tutto quindi disse alla contabile:" Charlene, ascolta. Prometto di risarcire personalmente la differenza... Ti chiedo solo di fidarti di me: ho un piano e voglio prendere il primo volo disponibile per New York... Quest' asta è durata fin troppo."
Il Bibliotecario a quel punto chiuse la chiamata e mise in atto il suo piano, la prima cosa da fare era attirare l' attenzione mentre si aggiudicava il vaso; dando sfogo al suo lato più teatrale si alzò in piedi e urlò:" Un milione di sterline!"
Dopo quel grido tutti si ammutolirono, a New York vedendo quella somma sul monitor del pc Charlene ebbe un insano desiderio di far male al Bibliotecario prima di iniziare ad andare in agitazione per la somma spesa; il banditore vedendo che nessuno osava controbattere esclamò battendo il martelletto:" Venduto all' impaziente americano per un milione di sterline!"
Mason d' altro canto sussurrò al suo gorilla:" Andiamo a riprenderci il vaso."
Finita l' asta Flynn si diresse nel retro per sbrigare le pratiche di acquisto, decise di firmare l' assegno a suo nome e sborsare la somma di tasca propria; dopotutto aver scoperto di discendere da Artù e Salomone oltre che responsabilità aveva portato anche alcuni benefici, come ad esempio un ingente patrimonio**.
" L' assegno è pronto, aspetti due settimane prima di incassarlo. D' accordo?"
" Perfetto mister Carsen. Sa è un vero piacere trovare una persona che conosce il valore e il pregio di un oggetto così raffinato."
Flynn ignorò tranquillamente la sviolinata del banditore, infilò un braccio nel vaso e sotto lo sguardo stupito e perplesso dell' inglese iniziò a frugare all' interno del cimelio; dopo qualche istante tolse il braccio: il Bibliotecario aveva trovato ciò per cui era venuto a Londra, un sacchettino dorato di piccole dimensioni.
Facendo parecchia attenzione Flynn ne estrasse il contenuto che si rivelò essere una pietra dorata incredibilmente luminosa.
Il Banditore chiese curioso:" Cos'è?"
" Questa è una Pietra Filosofale. Uno dei più famosi oggetti magici della storia dell' umanità. È inglese no? Avrà quindi presente Harry Potter*** e la Pietra Filosofale? Ecco: sostanzialmente l' autrice è stata abbastanza corretta."
" E che vorrebbe dire?"
Fu però Mason, appena arrivato, a fornire spiegazioni all' uomo:" Significa che non fa diventare immortali ma che permette solamente, per così dire, di trasformare qualunque cosa in oro. Signor Carson ci incontriamo di nuovo; vedo che questa volta è solo... Se non sono indiscreto che fine ha fatto l' affascinante bionda che la accompagnava la volta scorsa?"
Flynn rispose infastidito e acido, non gli piaceva per nulla il tono viscido con cui Mason aveva parlato di Nicole:" Per prima cosa il mio cognome è Carsen, non Carson; ti faccio anche lo spelling: C-A-R-S-E-N... In secondo luogo mia moglie è rimasta a casa, con nostro figlio. Dopo tutto basto io per tenere a bada entrambi."
Mason rispose altrettanto pungente:" Peccato, una bella donna con pessimi gusti in fatto di uomini; chissà che la vedovanza non le faccia cambiare idea. Come stavo dicendo la Pietra è molto preziosa, ma anche pericolosa se non viene maneggiata con cura. La mia guardia del corpo, mister Persy, una volta ha avuto la sfortuna di tenere in mano la Pietra senza le dovute precauzioni."
Mentre venivano dette quelle parole il diretto interessato mostrò la mano destra, che prima era coperta: era di oro massiccio.
Flynn dal canto suo rispose serafico mentre osservava l' orologio:" Beh signori... Tutto questo è molto interessante, rimarrei con voi altro tempo se solo non volessi prendere il primo volo per New York. È il compleanno di mio figlio, anche se ha un anno vorrei essere presente."
Mason rispose impassibile:" Non credo sarà possibile."
Detto questo fece un cenno alla sua guardia personale che attaccò Flynn con la mano d' oro; a causa dell' impeto il Bibliotecario cadde su un divano che aveva alle spalle mentre veniva soffocato.
Mentre il newyorkese tentava di liberarsi con un cuscino Mason disse divertito:" Chiedo scusa per la mano pesante. Ma la sua mano è d' oro. L' avete capita? Ahahahah!"
Quelle parole diedero un' idea a Flynn: tramutò in oro un cuscino del divano e lo usò prima per stordire l' assalitore e poi per togliere a Mason la pistola; prima di darsi alla fuga il Bibliotecario lanciò il cuscino d' oro massiccio al banditore dicendogli:" Facciamo così: si tenga il vaso, stracci l' assegno e tenga il cuscino come compenso: ora dovrebbe valere due milioni come minimo. Arrivederci."
Dopo aver iniziato la sua corsa Flynn sentì Mason urlare:" Fermati Carson! Voglio quella pietra!"
" È Carsen! Diamine sei sordo?!"
Arrivato alle scale il Bibliotecario stava per scivolare così si aggrappò ad una statua in legno per mantenere l' equilibrio; il suo inseguitore lo raggiunse e nel cercare di colpirlo con una spada che aveva trovato finì per decapitare la statua e non il Bibliotecario.
" Era del diciottesimo secolo!"
" Ops... La prossima volta non mancherò il bersaglio."
Flynn pensò bene di scendere le scale dal corrimano per fare prima, giunto a metà della scalinata notò un armatura con tanto di spada, decise quindi di prendere l' arma per mostrare a Mason cosa capitava a chi voleva duellare con un Pendragon addestrato da Excalibur.
Quando i due uomini furono sul pianerottolo si misero a duellare, avendo incrociato le lame ed essendo vicini Flynn analizzò le armi:" Una spada della cavalleria inglese, filigrana d' argento."
" Costerà parecchio."
Flynn non aggiunse altro, più interessato a riprendere il duello; mentre scendeva la scalinata guardò l' orologio facendo una smorfia infastidita: rischiava di perdere il primo volo; si concesse poi di osservare il quadro che passava alla sua destra; questa distrazione permise a Mason di colpirlo, tagliandogli la camicia che indossava.
" Ehi! Un po' di attenzione! Questo smoking è di Armani ed è anche un regalo!"
" Non l' avrei mai detto, pensavo fosse a noleggio."
Flynn rispose altrettanto arrogante, dopo tutto con un uomo come Mason poteva anche permetterselo:" Rimarresti sorpreso dallo scoprire quanto io sia schifosamente ricco in realtà, paragonato a me sei di sicuro un poveraccio."
Quello scambio di battute riaccese gli animi visto che il duello proseguì fino al pian terreno, i due uomini si diedero addirittura battaglia sotto il quadro che aveva attirato l' interesse di Flynn; mentre i due erano occupati in un corpo a corpo sopraggiunse il banditore che disse allarmato:" Fate attenzione è un Tiziano!"
I due contendenti interruppero la battaglia per osservare il quadro, quasi subito dopo esclamarono all' unisono:" È un falso!"
Flynn si allontanò subito dopo e uso la tela come scudo, il dipinto non venne risparmiato visto che subì un taglio e svariati buchi per colpa di Mason; dopo il danneggiamento gli operai che lo stavano trasportando pensarono bene di toglierlo dalla portata delle spade.
Flynn e Mason avendo campo libero iniziarono a girare in cerchio, scrutandosi minacciosi, Mason ad un certo punto disse baldanzoso:" Sei bravo ma non abbastanza. Lo sai che perderai Flynn."
Il Bibliotecario rispose tranquillo, per nulla intimorito:" In realtà so due cose e tu non ne sai una. Il modo con cui impugni la spada fa capire che stai duellando con una spada tedesca del quattordicesimo secolo fabbricata da Lictenhawer^, superata solo dalla tecnica rinascimentale elaborata da Hutton nel 1892.
La seconda cosa che conosco è ovviamente la tecnica rinascimentale elaborata da Hutton nel 1892."
" E la cosa che non conosco io?"
Prima di iniziare il suo attacco Flynn spiegò baldanzoso, con in volto il sorrisetto vittorioso che aveva imparato da Nicole:" Quello che tu non sai è che eri destinato a perdere comunque, quando hai scelto la spada ti sei scavato la fossa da solo. Mai sfidare un Bibliotecario della famiglia Carsen a duello."
Flynn a quel punto iniziò il suo contrattacco: in pochi istanti disarmò Mason, prima di colpirlo con un forte pugno in faccia ed afferrare al volo la spada dello sfidante.
" Signori e signore, spero che lo spettacolo sia stato di vostro gradimento. Io devo andare, mia moglie mi aspetta."
A quelle parole Flynn se ne andò, pronto a tornare a New York... Doveva ricordarsi di suggerire a Judson una modifica sui trasporti: dopotutto usare la magia per risparmiare tempo e denaro non era un' idea così sbagliata; Charlene sarebbe stata d'accordo se significava risparmiare.
Flynn era in aereo, ignaro che nei Carpazi si era messa in atto una serie di eventi che lo avrebbe coinvolto personalmente: un gruppo di russi era arrivato in una tomba polverosa e dopo qualche ricerca aveva trovato un sarcofago con incisa una V, il loro obiettivo.
Di cosa fecero poi i russi se ne parlerà in seguito, al momento è bene prestare attenzione a cosa fece Flynn appena tornato in Biblioteca: era pomeriggio inoltrato quando il Bibliotecario passò davanti all' ufficio di Charlene, la donna vedendolo lo inseguì di corsa urlando il suo nome; una volta raggiuntolo disse furiosa:"Un milione di Sterline? Volevi farmi prendere un colpo?"
" Ti ho detto che alle spese avrei pensato io, inoltre ho restituito il vaso e grazie alla Pietra Filosofale ho anche dato al responsabile un cuscino d' oro massiccio di almeno due milioni come disturbo. Non c'è di che."
La contabile commentò secca:" Da quando usi i reperti per trarre profitto? Non ti bastano i tesori delle miniere? E poi questo smoking te l' abbiamo regalato io e Judson! Un po' di riguardo!"
Flynn rispose mortificato:" Scusa Charlene, hai ragione... Ma è colpa di Mason! Per ciò che riguarda la Pietra... L' ho usata per difendermi lo giuro!"
Dopo qualche attimo di pausa il Bibliotecario aggiunse in un sussurro, che la donna faticò a sentire:" Sai che preferivo non sapere nulla? Molte meno preoccupazioni e problemi..."
Nel frattempo i due erano arrivati in Biblioteca così Flynn chiese curioso:" Dov'è Judson?"
" Nell' area delle grandi collezioni."
Il Bibliotecario a quelle parole chiese curioso ma anche leggermente ironico, il dubbio gli era venuto la prima volta che era stato nella suddetta area:" Charlene, mi sono sempre chiesto una cosa: esattamente, quanto è grande la Biblioteca?"
La burbera contabile rispose enigmatica:" È grande tanto quanto serve."  
Raggiunta l' area della Biblioteca dove si trovava Judson il duo si mise a cercarlo per poi trovarlo alla fonte dell' eterna giovinezza; mentre Judson usciva dalla cascata, sotto forma di bambino disse:" Ben tornato Flynn."
" Err... Judson potrebbe tornare alla sua vera età? Capisco che stia provando la Fonte dell' Eterna Giovinezza però le dovrei parlare."
Schioccando le dita il vecchio Bibliotecario tornò ad essere vecchio, prima di dire:" Hai ragione, così è molto meglio... Non vorrei dover ripetere la pubertà. Allora Flynn com'è andata a Londra? Trovata la Pietra Filosofale?"
Togliendola dalla tasca della giacca Flynn la porse a Judson dicendo:"Eccola qui."
Charlene dal canto suo bisbigliò ironica:" Chiedigli quant'è costata!"
" Ottimo lavoro, sapevo che non ci avresti deluso. E so che non ci deluderai nemmeno per il prossimo incarico."
Flynn rispose seccato, non gli piaceva dove stava andando a parare il discorso:" Come sarebbe a dire il prossimo incarico? Sono appena tornato, sono le sei passate, il mio turno è finito e voglio andare a casa."
Judson spiegò cosa volesse dal Bibliotecario, ignorando le sue proteste:" Abbiamo appena ricevuto un manoscritto da Yale, è in prestito e deve essere tradotto entro domani mattina."
" Non oggi, no. Devo andare via presto." Flynn stava iniziando ad irritarsi, perché doveva farlo lui quando Judson era ampiamente in grado di farlo da solo? Era stato un Bibliotecario anche lui e non uno qualunque!
" No, oggi no."
" Si oggi. Devo ricordarti che non ho solo impegni con la Biblioteca e che, cosa più importante, ho una vita privata?"
Flynn volle aggiungere altro ma venne interrotto da Excalibur che gli picchiettò la spalla destra con fare amichevole; vedendo quella scena Judson disse tranquillissimo:" Giusto, oggi è il giorno di allenamento con Excalibur. Le sei mancato."
Flynn ringraziò di essere per metà un Pendragon prima di dire:" No, direi di no. Oggi mi sono già allenato a sufficienza con la spada; Cal sta buona, devo parlare con Judson."
" Beh Flynn, credo che dovrai passare la notte qui. C'è una brandina..."
Vedendo che Judson aveva ignorato le sue proteste il Bibliotecario decise di chiarire le cose una volta per tutte, dopotutto l' ultimo anno e mezzo per lui era stato fin troppo stressante; Flynn decise di esordire urlando arrabbiato e frustrato:" Ora basta Judson! Mi stia a sentire bene una volta per tutte! Per prima cosa sappia che questa sera non rimarrò qui a tradurre un manoscritto che anche lei potrebbe tradurre benissimo; me ne andrò a casa e passerò la serata con mia moglie e mio figlio. Le ricordo che ho una famiglia anche io!" 
Detto questo indicò la fede alla mano sinistra per sottolineare il concetto con maggiore enfasi, prima di proseguire:" Vorrei ricordarvi che oggi è anche il compleanno di mio figlio! Non passerò la serata chiuso in una dimensione parallela che sembra un sotterraneo gigantesco a svolgere incarichi segreti!"
Judson chiese balbettando:" Fl..Flynn... Stai... Stai bene?"
Il Bibliotecario rispose vomitando sarcasmo:" Certo che sto bene! Perché non dovrei stare bene? Dopo tutto sono il Bibliotecario, il capo dei Massoni Criptici e il prossimo capo famiglia dei Pendragon! Perché non dovrei stare bene con tutte le responsabilità e gli oneri che mi toccano a causa di questi tre ruoli? Insomma: se non sono impegnato con voi sono in giro per il mondo a fare da ambasciatore a causa dei conflitti fra le fazioni soprannaturali e i Cavalieri oppure devo riunire i Massoni e vedere se hanno incontrato qualcuno di meritevole per entrare nel giro! Vi ricordo che ora siamo ventuno famiglie! Perché dovrei stare male visto tutto questo stress?"
Mentre si sfogava Flynn aveva percorso il corridoio che si affacciava sugli enormi reperti a grandi falcate, gesticolando come un forsennato e con Excalibur che gli fluttuava alle spalle, pronta ad eseguire qualunque ordine: il sangue di Artù era più forte dell' influenza di Judson.
Charlene d' altro canto commentò ingenuamente, parlando con Judson:" Credo si sia arrabbiato."
" Tu dici Charlene? Le vostre richieste mi stanno succhiando letteralmente via la vita! Ora non vedo più reperti ma momenti che ho perso! Vi faccio un elenco? Vi va? Non ero a casa per il compleanno di Nicole due anni fa, per lo scorso Natale, per il decennale del college, per il compleanno di mia madre e la lista è lunga! E ora per tradurre uno stupido libro pretendete che io mi perda anche il primo compleanno di Alastair? Voi siete pazzi!"
Questo sfogo era stato fatto urlando, Flynn aggiunse poi con un tono di voce a volume normale, però gelido:" Faccio il lavoro più pericoloso del mondo, sono sempre via e pretendete che io mi perda l' infanzia di mio figlio? Sapete bene cosa vi dissi alla sua nascita: io non ho mai saputo cosa volesse dire avere un padre quindi non avrei mai condannato mio figlio allo stesso destino."
Flynn fece una pausa per poi riprendere la sua sfuriata urlando e gesticolando:" Con il vostro egoismo state approfittando della mia pazienza e del mio buon cuore, ve ne rendete conto? È tutto un Flynn fa questo; Flynn fa quello; Flynn va a parlamentare con i draghi; Flynn, Flynn, Flynn! So che è il mio destino, sappiate però che anche io sono un essere umano! Ho il mio limite!"
Quell' ultima frase la disse saltando e pestando i piedi come un bambino capriccioso, il tutto sotto lo sguardo basito di Judson e Charlene.
" Vi rendete conto che fra una storia e l' altra sono tre mesi che non ho tempo di stare un po' da solo con Nicole?! O sono via per conto mio o siamo in missione o c'è da badare ad Al! Sapete che se non avesse funzionato con lei sono certo che a trentatré anni sarei stato nella situazione di non avere relazioni stabili?"
Judson e Charlene per tutto il tempo dello sfogo del Bibliotecario non dissero una parola, consapevoli che le parole di Flynn erano vere: avevano preteso fin troppo da Flynn visto e considerato che non era solo un Bibliotecario.
Judson decise di rimediare a quella sua mancanza:" Flynn hai ragione; dovresti prenderti un po' di tempo libero."
Charlene diede man forte al suo Bibliotecario:" Si Flynn... Sia tu che Nicole avete accumulato un discreto ammontare di ferie pagate, perché non vi prendete una vacanza? Non siate avidi però!"
Flynn a quelle parole disse interessato:" Ferie? Hai detto ferie? Accetto la proposta Charlene. Se volete scusarmi ora vado a casa, domani ci metteremo d'accordo."
Il Bibliotecario fece quanto promesso, lasciando Judson e Charlene soli nell' area delle grandi collezioni; sapendo di non essere più a portata d' orecchio la donna chiese incerta:" Premesso che non ha tutti i torti a lamentarsi e a dire che con lui abbiamo esagerato, credi che tornerà? Potrebbe benissimo rinunciare al ruolo di Bibliotecario e rimanere un semplice alleato."
Judson rispose enigmatico:" Non preoccuparti Charlene. Tornerà. Sa qual è il suo destino e sa qual è il suo ruolo; inoltre abbiamo dei progetti per lui, lo sai... Se però vuoi essere tranquilla chiedi a Merlino di dirti cos'ha visto."
Charlene chiese perplessa e incerta:" Cosa mi stai nascondendo?"
Dopo un sospiro pesante e preoccupato Judson disse serio come poche altre volte lo era stato nella sua lunghissima vita:" Merlino mi ha detto che è destino che Flynn prenda l' Occhio di Ra... Dopo quanto successo nel 1611 ho pensato bene di informarmi..."
A quelle parole Charlene non disse nulla: era senza parole; l' espressione preoccupata e affranta che aveva in viso però era già abbastanza eloquente.^^
Erano le sette di sera quando Flynn tornò finalmente a casa sua; aperta la porta di casa venne accolto da sua madre che una volta venutagli incontro gli disse allarmata, vedendo il taglio sullo smoking che ancora indossava:" Ben tornato Flynn! Ma che è successo? Sei ferito?" 
A quelle parole alla porta di ingresso arrivò anche Nicole con Alastair in braccio; vedendo il padre il bambino iniziò ad agitarsi e ad esclamare "papa!" con la sua vocetta acuta.
Prima di iniziare a raccontare l' accaduto alla madre e alla moglie Flynn pensò bene di tranquillizzare il figlio prendendolo in braccio e dicendogli, non del tutto sicuro di essere compreso alla perfezione:" Ciao Al! Anche tu mi sei mancato. Hai fatto il bravo?"
Nicole vedendo quella scena sorrise intenerita, Flynn si stava rivelando un ottimo padre; il Bibliotecario nel frattempo proseguì, questa volta rivolto agli adulti nella casa:" Mamma ciao, non pensavo saresti passata."
" E perché non avrei potuto fare un salto? È il compleanno di mio nipote!"
Flynn a quella risposta annuì per poi rispondere alle domande che la madre gli aveva fatto:" Per prima cosa sto bene, non sono ferito; lo smoking però non la pensa così... Diciamo solo che la missione mi ha fatto evitare l' allenamento settimanale con Excalibur..."
La Guardiana osservando attentamente il marito commentò secca:" Allora perché hai quell' aria colpevole? Sembra che tu stia nascondendo qualcosa. Sbaglio Margie?"
" No non sbagli Nicole. Flynn cosa stai nascondendo?"
Il Bibliotecario a quelle parole propose sarcastico, vedendo come le due donne si erano coalizzate contro di lui:" Perché non andiamo a sederci prima di iniziare a giocare ad accusiamo Flynn?"
Una volta che tutti e quattro si furono messi comodi Flynn con aria colpevole e imbarazzata raccontò dello sfogo che aveva avuto in Biblioteca; le reazioni delle due donne però lo stupirono: Nicole infatti aveva detto irritata:" In questo momento vorrei strangolare Charlene. Perché non ha mai accennato alle ferie pagate? Delle ricevute però si ricorda ogni volta!"
Margie d' altro canto commentò:" Lo avevo detto a Judson di non tirare troppo la corda, spero che ora abbia imparato la lezione. Flynn, non approvo i metodi però ammetto che le ferie ti servono. Perché voi due non vi fate una bella vacanza dopo la festa di compleanno di Alastair? Mentre sarete via baderò io a mio nipote."
Detto questo vedendo che il bambino, sempre più somigliante a suo padre, si stava allungando verso di lei lo prese in braccio per poi proseguire:" Al vero che starai un po' con la nonna mentre mamma e papà si fanno una vacanza?"
Il bambino in tutta risposta esclamò:" Nonna!", quasi a voler dire che a lui andava bene la proposta di Margie.
I tre adulti si chiesero se il piccolo Carsen non fosse sulla buona strada per dimostrarsi intelligente come suo padre; Nicole chiese poi incerta ma speranzosa, pur essendo meno impegnata di Flynn a livello professionale compensava con il dover badare ad Alastair:" Margie sei sicura? Per quanto mi alletti l' idea di una vacanza bisognerà vedere a chi affidare la Biblioteca in nostra assenza e poi se la sente di badare ad Alastair e a gestire Massoni e Cavalieri?"
L' interpellata rispose tranquilla:" Si non preoccuparti Nicole, dopotutto, anche se fuori esercizio, sono abituata: quando Flynn era piccolo lo portavo sempre alle riunioni dei Cavalieri."
Il diretto interessato a quel punto chiese curioso:" Come mai non mi ricordo assolutamente nulla?"
" Perché non avevi neanche tre anni. Quando poi hai iniziato ad andare a scuola mi sono organizzata e ho sempre fatto le riunioni quando tu non c'eri."
A quel punto Flynn e Nicole non aggiunsero niente di nuovo, si limitarono, per così dire, a ringraziare ininterrottamente Margie per il favore che stava facendo loro; a quel punto l' unico vero problema per i due coniugi era solo quello di decidere la destinazione.



Note:

* Vi rimando al capitolo precedente per le spiegazioni, ricordate solo che " Zio Martin" è lo pseudonimo di Merlino.

** È così improbabile? Non penso. Come già detto Flynn in questa storia è l' ultimo discendente di Salomone quindi tutti i tesori delle miniere sono suoi; per quanto riguarda il lato Pennon/Pendragon vale lo stesso ragionamento: non pensò che Artù fosse un poveraccio... Il fatto che Flynn non si atteggerà mai a riccone salvo qualche rara occasione è semplice: a lui va bene vivere come è stato abituato.

*** Da potterhead non ho potuto rinunciare alla tentazione( se Tom Felton in the Flash cita la pietra Filosofale perché non posso farlo io?); dopotutto la storia è ambientata nel settembre del 2007, l' ultimo libro è già uscito. Credo inoltre che il buon Flynn sia sufficientemente nerd da fare questa citazione;)

^ spero di scriva così

^^ ho volutamente citato la terza stagione visto che si intreccia perfettamente al terzo film: i progetti di Judson non sono mai stato specificati però a fine film parla della battaglia finale fra bene e male; nella serie ci dicono che sono stati lui e Charlene a fermare Apopi la prima volta e inoltre Flynn ottiene l' Occhio. Io ho collegato le due cose... C'è anche un accenno al 1611 immagino sappiate a cosa alludo.

Note dell' autrice:

Ecco il primo capitolo del terzo film, vi anticipo che ci saranno meno capitoli a causa di modifiche di minore entità rispetto al film precedente. Come vi avevo anticipato Flynn ha sfasato per motivi diversi: è lo stress e il fatto di essere trattato come una sorta di factotum che fa imbestialire Flynn, che fra l' altro da bravo padre( nessuno mi toglierà mai dalla testa l' idea che Flynn sarebbe un bravo genitore) vuole essere a casa con la famiglia.
Due piccoli appunti: questo Flynn è già stato nell' area delle grandi collezioni, è per questo che non si stupisce più di tanto e inoltre la scena in cui Flynn fa lo spelling del nome è originale ma sensata: Mason chiama veramente Flynn dicendogli Carson, almeno nel doppiaggio italiano.
Nella sfuriata ho cercato di essere il più fedele possibile alla scena originale, in cui personalmente ho adorato la recitazione di Noah Wyle :3 ( Se non si fosse capito adoro quell' attore).
Una considerazione personale sulla scena che è il fulcro del capitolo: Flynn sa che è destinato a fare il Bibliotecario, non ha intenzione di mollare; gli da solo fastidio che Judson approfitti fin troppo di lui: è questa la goccia che fa traboccare il vaso. 
Perché ad essere precisi Judson è stato il Primo Bibliotecario, Flynn lo sa, e sa anche che potrebbe tradurre benissimo il manoscritto da solo; inoltre il caro signor Carsen vuole solo qualche ora di tregua per godersi in santa pace la sua vita privata, spero si sia capito.
Altre cose da dire sono le modifiche nei dialoghi a Londra: vi ricordò che Flynn ora, per citare Jenkins che cita qualcuno del ventunesimo secolo:" È schifosamente ricco, spero renda l' idea." quindi non è così strano che prenda l' iniziativa durante l' asta, Charlene lo sa ed è arrabbiata solo per la cifra, non perché la deve pagare lei; altra cosa: il regalo di Judson e Charlene... Si capisce che già dalla fine del primo film i due si sono affezionati al Bibliotecario quindi non è così insolito che facciano regali a Flynn o almeno per come la vedo io.
Infine ci sono Margie e Nicole, in questo capitolo hanno avuto un ruolo marginale ma va bene così: è Flynn il protagonista assoluto.
Come al solito fatemi sapere tramite recensione se avete dubbi, critiche o quant' altro.
Al prossimo capitolo Librarians:) 

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Capitolo 11
*** Decimo capitolo ***


Decimo capitolo

Flynn e Nicole si stavano godendo i primi giorni di ferie, impegnati più che altro a gestire i parenti e i vari preparativi in vista dell' imminente festa di compleanno di Alastair; dopo quell' appuntamento i due coniugi avrebbero deciso con calma la meta delle loro vacanze, per il Bibliotecario e la Guardiana quella pace era già sufficiente, avevano infatti la mezza idea di rimanere a New York... Si sa però che il destino è sempre dietro l' angolo.
Infatti, mentre i Carsen si godevano le ferie, il destino si era messo in moto; nell' università di Bucarest un certo professor Lazlo stava spiegando le ultime nozioni della lezione di quel giorno:" Vlad III di Valacchia fu membro della Casa dei Drăculești, un ramo della Casa di Basarab, molto conosciuto anche con il suo nome patronimico: Dracula. Noto anche come Vlad Țepeș, fu tre volte voivoda di Valacchia durante il quindicesimo secolo."
Indicando una slide con un drago e una V il professore proseguì:" Questo era il suo stemma, l' Ordine del Drago. Noto per la sua crudeltà si crede che più di quarantamila persone vennero seviziate e uccise durante il suo regno; il suo metodo di tortura preferito era l' impalamento perciò si guadagnò il nome di Vlad l' Impalatore."
A quel punto uno degli studenti chiese:" Professore ma Dracula era un vampiro?"
Il docente rispose paziente, dopo tutto non era la prima e non sarebbe stata l' ultima volta che qualcuno gli avrebbe fatto quella domanda:" No, no... Un vampiro? Lo escludo. Certo è che la sua brama di sangue alimentò le voci fatte circolare dai suoi nemici; sono certo che ormai sia un cadavere decomposto sepolto da qualche parte, uno scheletro come tanti altri. Bene la lezione è finita per sta sera, a settimana prossima. Per ora è tutto."
Quando il professore fu solo allentò i sostegni metallici che aveva alle gambe e finalmente si sedette; il suo riposo venne interrotto da un uomo minaccioso ma distinto con un forte accento russo che gli disse impassibile:" Ho gradito la lezione professore. Molto istruttiva."
Il vecchio docente rispose a disagio, provando a sdrammatizzare:" Duemila anni di storia rumena e vogliono sapere se esistono i vampiri."
" Dracula è sempre stato un best seller."
" Dove ho già visto la sua faccia?"
Dopo un attimo di silenzio il russo porse al professore un giornale per poi dire:" Il mio lavoro ha attirato parecchia attenzione di recente."
" Kubichek... Ha dato da poco le dimissioni dalla carica di ministro della sicurezza del governo russo. Non è divertente come ai vecchi tempi del KGB immagino."
Kubichek rispose alla provocazione con una smorfia infastidita:" Lo sa che il KGB non esiste più? E non esiste più nemmeno la Russia. Quel governo è una farsa e voglio fare qualcosa a riguardo, noi faremo qualcosa a riguardo."
A quelle parole entrarono nell' aula gli scagnozzi di Kubichek; il loro capo mise sulla cattedra due pergamene così l' ex ministro proseguì:" Non era ad Asnagof, l' abbiamo trovato molto più a sud, nei Carpazi."
Lazlo a quel punto sussurrò:" Avete trovato il corpo..."
Penso sia chiaro a tutti i lettori che i russi in questione e i russi di cui vi ho raccontato in precedenza siano le stesse persone e che la loro incursione in una cripta polverosa non fosse così insolita visti i loro scopi.
Kubichek nel frattempo proseguì il monologo:" Mi sono ricordato che avevamo due pergamene prese ai nazisti, che a loro volta le avevano rubate in un monastero a sud della Francia... Le ho trovate nei vecchi archivi; una era la mappa per trovare il corpo di Dracula mentre l' altra fornisce indizi per trovare il luogo in cui i monaci francesi hanno nascosto questo..."
Mentre parlava il russo consegnò la mappa al professore perché la esaminasse, a primo acchito si vedeva il disegno di una coppa.
Lazlo dopo averla osservata disse: Non ci credo... Deve essere un falso... Io l' ho cercato per tutta una vita... Il Calice di Giuda."
Kubichek disse solo:" È vero. E lei ci aiuterà a trovarlo."
Il destino aveva fatto la sua mossa, il gioco era appena cominciato.
Tornando a New York era finalmente arrivato il giorno della festa di compleanno di Alastair, Flynn e Nicole erano stati letteralmente invasi da una piccola folla di parenti; la nota positiva era l' avere una casa sufficientemente grande per ospitarli tutti.
Quando la festa fu finalmente finita e tutti se ne furono tornati a casa, Margie compresa, Bibliotecario e Guardiana si presero finalmente un momento per loro stessi crollando malamente sul divano, con il piccolo Alastair addormentato sul lato opposto del mobile; Flynn commentò stanco:" Fortunatamente se ne sono andati tutti. Non ne potevo più di sentire le chiacchiere di tutti quanti... A proposito: chi ha invitato tutta quella gente?"
" Tua madre e la mia ovviamente, chi altri? Pensavo di essere stata chiara: solo i parenti più stretti! Posso dire una cosa senza che tu ti offenda? Tua zia Eleanor è spaventosa se decide di mettersi contro tua madre e tua madre è la donna più tosta che conosco escludendo Charlene."
Flynn sbuffò sonoramente, prima di parlare:" Ricordi il mio trentaduesimo compleanno? Sapevi cosa aspettarti... Per mia zia che dire: da che ne ho memoria lei e mia madre si sono sempre odiate, quando mio padre era ancora vivo toccava sempre a lui evitare il peggio; credo che il fatto che i Massoni siano stati affidati a mia madre ha solo peggiorato le cose, anche se va detto che Eleanor non si è mai interessata. Sappi che mia zia è l' esempio del lato peggiore dei Carsen, papà me lo diceva sempre anche se all' epoca non capivo a cosa si riferisse... Cambiando discorso: comunque vadano le cose l' anno prossimo dovremo trattenerle: non oso immaginare cosa potrebbe succedere se fra qualche anno dovessero invitare tutta la scuola..."
Nicole commentò inorridita:" Non dirlo neanche per scherzo! Non voglio che casa nostra sia invasa da bambini esagitati e madri impiccione! Mi immagino già la scena: ci chiederanno che lavoro facciamo, come ci siamo conosciuti, perché non sembra affatto che sia possibile che il nostro matrimonio funzioni, perché alla maggior parte delle riunioni non era presente almeno uno di noi due!"
" Nicole non ti sembra di esagerare? Male che vada ipnotizzerò tutti quanti!"
Entrambi dopo un attimo di silenzio scoppiarono a ridere; Nicole si fece poi più vicina e si accoccolò al petto del marito prima di dire serena e soddisfatta:" A parte le esagerazioni ammetto che non è stato così male... È bello avere un po' di normalità ogni tanto e sapere che le uniche preoccupazioni sono organizzare feste di compleanno o gestire i parenti in visita... Credo però che una vita del genere non faccia per noi."
Il Bibliotecario annuì per poi dire, guardando il figlio mentre riposava:" Hai ragione, anche se è strano che lo dica visto il mio sfogo di qualche giorno fa... Ammetto che una vita troppo calma o 'normale' non fa per noi: abbiamo l' avventura nel sangue... Stento a credere di averlo detto, ripensando a com' ero fino a tre anni fa! Credo poi che anche Al seguirà le nostre orme. Ho questa sensazione."
" Pensavo di essere l' unica a pensarlo."
" Nicole sarai una Psicopatica ma se hai ragione hai ragione. Dopo tutto ricordi cos' ha detto mia madre? L' eredità di Artù e Salomone forgia potenziali Bibliotecari da secoli... Staremo a vedere e se avremo ragione prepareremo Al il prima possibile."
Nicole annuì, dopotutto era quella la loro vita; decise poi di approfittare della calma iniziando a baciare Flynn, che rispose immediatamente al bacio della moglie, finalmente avevano un po' di tempo solo per loro; i piani della coppia vennero interrotti dal bussare alla porta, chi mai poteva essere a quell' ora?
Una voce femminile dissipò ogni dubbio:" Flyyynn apriii sono Charleeenee!"
Era Charlene e visto il tono di voce alto e quanto aveva allungato le parole sembrava piuttosto alticcia, se non ubriaca; l' urlare della contabile svegliò Alastair così Flynn e Nicole dovettero badare a due bambini capricciosi: il Bibliotecario andò dal figlio mentre la Guardiana aprì la porta.
Una volta aperta la porta Nicole si trovò di fronte una Charlene decisamente alticcia, quindi le chiese scettica ma anche preoccupata:" Charlene, che cosa ci fai qui? Entra, è meglio se ti metti a sedere."
Mentre le due donne entravano in casa Charlene spiegò biascicando:" Beh avevo un doppio appuntamento con deeelle amiiiche ed enoloogico qui viicino a casa vostra... Poi volevo passare a salutaare."
Flynn sentendo quelle parole chiese preoccupato:" E com'è andata?"
La donna disse fin troppo allegra mostrando due bottiglie di vino vuote:" Così! Oh guarda Alastair com'è cresciuto!"
Nicole ebbe la prontezza di prendere le bottiglie prima che la contabile potesse fare danni rompendole e spargendo vetri per la casa.
Perfino Al stava osservando la scena perplesso fra le braccia del padre; Charlene si era seduta sul divano, aveva steso i piedi sul tavolino e poi aveva detto:" E così come avete passato i primi giorni di ferie?"
Flynn rispose a disagio, trattare con Charlene ubriaca era un' impresa:" Siamo rimasti a casa, io ho letto un po', abbiamo organizzato la festa di questa sera, tu e Judson potevate passare lo sai? Infine stavamo quasi pensando di rimanere qui a New York e..."
" Quindi avete intenzione di passare due settimane chiusi nel vostro appartamento? Tu poi sei il tipo che non legge mai... Fidatevi di me e andate da qualche parte! Viaggiate un po' e vedete il mondo!"
Nicole commentò con un sopracciglio alzato parafrasando le stesse critiche della contabile:"'Certo... Perché noi siamo tipi che non viaggiano mai vero Charlene?"
La contabile ignorò la frecciata di Nicole per poi proseguire mentre toglieva delle brochure dalla borsa:" Non lo avete mai fatto per fare una vacanza. Provate a neegarlo! Questi sono depliant di viaggi che non ho mai fatto quindi non fate come me! Potete andare in luna di miele ad eesempiio! Che ne dite del Grand Canyon?"
Flynn boccio l' idea mentre faceva avanti e indietro per far riaddormentare il figlioletto:" Ogni anno cadono dal Grand Canyon sette persone."
" Degustazione di vini?"
Questa volta fu Nicole a bocciare l' idea di Charlene mentre dava alla donna una tazza di caffè:" Charlene, meglio se eviti anche solo di parlare di vino adesso."
" Beh allora che ne dite di New Orleans?"
Flynn disse interessato:" Non sarebbe male, alla fine l' importante è passare del tempo assieme."
La contabile finalmente rispose con voce normale:" Vi devo chiedere scusa, soprattutto a te Flynn. Io e Judson abbiamo preteso davvero tanto da voi due e non ci siamo resi conto di una cosa importante: voi due siete una rarità; di solito Bibliotecari, Guardiani e famiglia non vanno d' accordo, voi due però avete dimostrato come non sia così improbabile... È comunque vero che tutti abbiamo pagato un prezzo per questo lavoro... Flynn tu sei andato oltre, non sei solo il Bibliotecario... Prometto che in futuro ne terremo maggiormente conto. Al momento posso dirvi solo una cosa: Flynn, Nicole vivete la vostra vita, inseguite il vostro sogno e vedete dove vi porterà."
A quelle parole Charlene stava per alzarsi e dirigersi verso la porta così il Bibliotecario disse preoccupato:" Charlene non starai pensando di tornare a casa in queste condizioni? Vero?"
Nicole gli diede man forte:" Flynn ha ragione; c'è la camera degli ospiti. Questa notte rimarrai qui."
La contabile rispose tranquilla:" No, devo tornare in Biblioteca da Judson. Prometto di prendere la metro. Vi lascio qua la bici. Buona notte."
Detto questo Charlene uscì dalla porta, Flynn e Nicole non provarono a fermarla, sapevano che era una causa persa; decisero di mettere a letto Alastair, che nel frattempo si era riaddormentato, e poi di andare loro stessi a dormire: le ultime parole di Charlene avevano dato loro parecchio su cui riflettere.
Durante la notte Flynn fece un sogno stranissimo: era in un letto a baldacchino, immerso in un luogo stranissimo e surreale, Nicole non era al suo fianco; ad un certo punto davanti a lui era comparsa una donna bellissima dai capelli neri e gli occhi verde scuro che gli aveva sussurrato con un forte accento francese:" Vieni da me Bibliotecario, cercami Flynn."
" Chi sei? Come sai chi sono e come mi chiamo?"
La donna non aveva risposto, era semplicemente sparita, lasciando al suo posto una statua equestre.
Flynn si svegliò all' improvviso, agitato e turbato; Nicole si svegliò di conseguenza e immediatamente chiese preoccupata:" Flynn che succede? Va tutto bene?"
" Si, si... Ho fatto un sogno stranissimo... Anche se non sono certo si trattasse di un sogno. Ero in un letto in un luogo surreale, ad un certo punto è apparsa una donna francese che mi ha detto di cercarla... Nicole, sapeva che sono il Bibliotecario."
La Guardiana rispose acida:" Sicuro che non sia una trappola? E poi chi era questa donna? L' hai già incontrata? Mi nascondi qualcosa?"
Il Bibliotecario rispose tranquillo, ormai era abituato al lato geloso e possessivo di Nicole:" Non l' ho mai vista prima, però aveva un accento francese e fra l' altro ho visto il monumento equestre sul volantino di New Orleans che ci ha lasciato Charlene. Sai che adoro il tuo lato da Psicopatica gelosa?"
Nicole a quel punto disse una cosa che colpì Flynn:" Beh, abbiamo detto che New Orleans non era una brutta idea; inoltre Charlene aveva detto di inseguire i nostri sogni... Sappi una cosa Secchione: sei mio e non ti voglio condividere con nessuna però non credo sia così folle seguire il tuo sogno e vedere cosa i riserverà il destino."
" Ne sei sicura? Probabilmente ci imbatteremo in qualche folle piano di qualcuno ancora più folle che vuole conquistare il mondo."
Nicole sorrise a quella frase, per poi rispondere sicura di quanto diceva:" Si tranquillo; dopotutto sei la prova vivente che non si può sfuggire al destino... Se poi la francesina ci darà problemi le spiegherò a modo mio perché dovrebbe trovarsi il suo secchione e lasciare in pace il mio."
A quel punto Flynn si alzò a prendere il pc per fare tutte le prenotazioni necessarie alla loro vacanza, ringraziando mentalmente l' invenzione di internet; quando Flynn e Nicole ebbero fatto tutto decisero di tornare a dormire, ora che Al non li teneva più svegli tutta la notte era molto più semplice riprendere sonno.
Il mattino dopo i due fecero le valige con tutta calma per poi passare da Margie e lasciarle Alastair; la padrona di casa chiese interessata:" Allora dove avete deciso di andare?"
" A New Orleans, abbiamo deciso di inseguire il mio sogno."
" Flynn cosa vorresti dire?"
Flynn a quel punto spiegò a sua madre cosa aveva sognato e le conclusioni a cui era giunto assieme a Nicole che aggiunse:" Potrebbe essere un segno; se è destino vivremo l'ennesima avventura, altrimenti ci godremo semplicemente una vacanza."
Margie disse solo, comunque preoccupata:" Mi fido, fate però attenzione. Con la magia al minimo e le Lay Lines praticamente chiuse, gli unici in grado di contattare la gente in sogno sono maghi potenti e creature sovrannaturali come ad esempio i vampiri."
Dopo i vari saluti Flynn e Nicole poterono ufficialmente dire di essere in vacanza, si diressero quindi in aeroporto, il loro volo era alle tre, avevano ancora del tempo; una volta arrivati a New Orleans Nicole volle togliersi un dubbio che le era sorto fin dalla mattinata:" Perché ti sei messo proprio quel completo?"
Flynn osservando il completo azzurro che indossava chiese perplesso:" Perché? Non ti piace?"
" Onestamente mi sembra fin troppo sgargiante e credo che tu ne abbia tanti altri molto più belli e meno eccentrici, non dico però che non ti doni come look, ti si addice. Almeno non hai messo il cappello."
" Solo perché hai minacciato di farmelo ingoiare."
La Guardiana aveva sorriso soddisfatta mentre si dirigeva verso l' uscita dell' aeroporto* in cerca di un taxi; aggiunse poi:" A mia difesa dico che prima ho provato con le buone ma tu non hai voluto darmi retta. Già così sembri il cliché del turista, figuriamoci con il cappello. Attento a come rispondi, potrei decidere di sfruttarti come sherpa."
Flynn a quel punto si affiancò a Nicole e si caricò sulle spalle la borsa da viaggio che la bionda stava trasportando, poi aggiunse:" Ai suoi ordini signora Carsen! Ogni desiderio è un ordine per me!"
Nicole rispose, fra una risata e l' altra, mentre riprendeva il bagaglio:" Dai Flynn, smettila! Sai bene che tra i due la più forte sono io e poi cosa direbbero i tuoi gloriosi antenati nel sapere che fai il facchino?"
A quelle parole anche Flynn si mise a ridere per poi dare un veloce bacio a Nicole e dirle:" I miei antenati mi direbbero che faccio bene ad assecondarti, sei tu quella che sa uccidere a mani nude in cinquantasette modi diversi... Sai che quest' atmosfera da luna di miele non mi dispiace? Direi però di cercare un taxi e andare in hotel, voglio sentire mia madre per vedere come sta Al."
Usciti nel posteggio i due Carsen furono fortunati visto che incontrarono immediatamente un tassista, un uomo di colore non troppo alto ma ben piazzato, che disse loro con voce allegra e in modo affabile:" Benvenuti a New Orleans! Ragazzi è bello riavere turisti in città!"
Flynn chiese curioso:" Come fai a dire che siamo turisti?"
" Mon amì, tu sei Il Turista, la tua amica invece potrebbe sembrare qualsiasi cosa."
Nicole decise di intervenire dicendo soddisfatta:" Avevo ragione io, visto? Te l' avevo detto di imitarmi e vestirti con colori più sobri! Ah comunque grazie di averlo detto, forse mio marito la prossima volta mi darà retta."
Il tassista a quella frase esclamò incredulo:" Siete sposati voi due?"
Flynn rispose rassegnato, abituato a quella domanda:" Si, da quasi un anno; perché tutti reagiscono in questo modo quando lo scoprono?"
L' uomo rispose svelto:" Le risponderei subito ma non vorrei scandalizzare la signora!"
Nicole rispose divertita:" Non si preoccupi non mi scandalizzo praticamente per nulla, ce lo può dire mentre ci porta all' hotel."
" Affare fatto signora. Seguitemi, andiamo al mio taxi, aiutare dei turisti simpatici è un piacere!"
Flynn rispose affabile e di buon umore, la vacanza era iniziata nel migliore dei modi:" Grazie, fin troppo gentile!"
Quando il terzetto era quasi arrivato al taxi il proprietario esclamò:" Che sbadato, non mi sono ancora presentato. Mi chiamo André, prendete il mio biglietto da visita, il numero è sul retro."
Nicole prese il cartoncino e lo mise nella tasca dei jeans; André nel frattempo proseguì:" Qualunque cosa vi serva, chiedete a me; sono io l' uomo adatto!
Vi piace la cucina creola? Mio cugino Joe ha il miglior ristorante della città! Vita notturna? Non si batte il Jazz Café di mio cugino Duke! Pesca? Mio cugino Earl ha la barca più fortunata del fiume!"
Nicole a quel punto chiese curiosa, mentre Flynn aiutava il tassista a caricare le valige:" Ma quanti cugini ha?"
" Quanti ve ne servono?"
I due turisti si lasciarono andare ad una leggera risata per poi salire sul taxi; sedutosi al volante André disse:" Allora che volete fare?"
Flynn rispose tranquillo:" Io vorrei vedere qualche museo."
" Musei... Certo..." André si rivolse a Nicole:" Ma lui lo sa di essere a New Orleans?"
" Si lo sa; però è un Secchione quindi anche al polo nord deve visitare almeno un museo."
" Già, dopo tutto mi ami anche per questo Psicopatica."
André osservò i due dallo specchietto retrovisore: erano decisamente una strana coppia, molto, molto strana.
Quella sera dopo aver disfatto i bagagli e chiamato Margie per sentire come stava Alastair, si fecero una rapida doccia e si prepararono per uscire, il Bibliotecario si mise un completo bianco mente la Guardiana optò per un vestito blu elettrico con dei tacchi discretamente alti, così da essere alta quanto il marito; per la serata decisero di esplorare la zona passeggiando come una qualunque altra coppia, chiacchierando del più e del meno e scambiandosi effusioni; il loro girovagare li portò prima in un ristorante e alla fine ad un Jazz Café la cui sede era una chiesa sconsacrata.
Una volta entrati Bibliotecario e Guardiana si guardarono attorno alla ricerca di un posto; il locale era molto carino e pittoresco e si sentiva una voce femminile che cantava, una volta seduti Flynn diede un' occhiata al palco per poi impallidire vedendo la cantante: era la donna che lo aveva contattato in sogno.
Vedendo la reazione del marito Nicole prese la sedia e si sedette accanto al Bibliotecario, dando le spalle al palco non aveva idea di cosa turbasse Flynn; quando si fu sistemata diede un' occhiata alla donna per poi chiedere minacciosa:" Flynn chi è quella e perché hai fatto quella faccia?"
" È la donna che mi ha contattato in sogno, la riconosco."
" Si spiega perché ti stia fissando così intensamente..."
Flynn sentendo il tono della Guardiana chiese incerto:" Nicole, cosa vorresti dire fra le righe?"
La bionda rispose minacciosa mentre scrutava torva la bella cantante dai capelli neri e dall' accento francese:" Semplice, ti sta puntando. Le interessi."
" Seriamente? Nah... Non essere paranoica! E poi anche se fosse sappi che preferisco le Bionde Psicopatiche; ne ho addirittura sposata una."
Flynn a quel punto iniziò a baciare Nicole per placare la gelosia della Guardiana; se già quando non erano ancora una coppia a tutti gli effetti era molto possessiva figurarsi ora che erano sposati!
La bruna nel frattempo aveva finito la sua esibizione così si era diretta al bancone del bar; notando questa cosa Nicole chiese al marito:" Alla fine il destino ci ha trovato... Beh, che inizi la missione, qualunque essa sia. Flynn sai già cosa dirle?"
Il Bibliotecario rispose imbarazzato:" Ehm... In realtà  non ho chissà quali idee... Dovresti sapere che le frasi ad effetto non sono mai state il mio forte. L' unica cosa che mi è venuta in mente è stata:' So che sembra una banale frase da rimorchio ma sei la donna dei miei sogni.' È un pessimo approccio, sembrerei un patetico fallito..."
Nicole tornando con la memoria a più di tre anni prima disse ironica:" Va bene che ora sei sposato ma sei addirittura peggiorato nei tentativi di approccio! Molto meglio dire che è il primo volo che fai o che la sua faccia è un perfetto esempio della sezione aurea**."
Flynn rispose divertito a quella parole, soddisfatto di essere comunque riuscito a far capitolare la sua Guardiana:" Si, e sentirmi dire che è fuori dalla mia portata? Così fuori che se io esplodessi lei non sentirebbe il botto nemmeno dopo tre giorni? Ho però l' impressione che potrebbe funzionare. Tu che ne pensi Nicole?"
I due scoppiarono a ridere, memori delle prime parole che si erano detti quando si erano conosciuti su quel volo diretto in Brasile.
Mentre Flynn e Nicole scherzavano e ricordavano il loro primo incontro fuori dal locale era arrivata una macchina con a bordo tre uomini: Lazlo, Kubichek e Ivan, il braccio destro dell' ex ministro; una volta fermati Kubichek chiese al professore:" Sicuro che sia lì dentro?"
" Si, la pergamena dice chiaramente che i monaci francesi trovarono un nascondiglio da qualche parte nel vecchio monastero dei cappuccini di New Orleans."
Il russo a quelle parole commentò divertito:" Hanno trasformato la chiesa in un locale... Gli americani!" Dopo una breve risata si rivolse al suo secondo:" Ivan, prendi qualche uomo e vai a recuperare quello per cui siamo venuti."
Il russo si affrettò ad eseguire le direttive del suo capo, entrando a passo deciso nel locale, ignorando però che avrebbe incontrato due americani e una francese che gli avrebbero dato parecchi problemi.
All' interno del locale Flynn e Nicole avevano deciso un piano d' azione mentre si godevano la serata: se la misteriosa maga o vampira o qualunque altra creatura fosse, dovevano ancora capirlo, aveva cercato il Bibliotecario lui e la sua Guardiana avrebbero risposto all' appello; raggiunta la donna Nicole si sedette sullo sgabello di fianco, con Flynn dietro di lei, per poi dire seria e sbrigativa:" Ho due domande per te. Come fai a sapere che Flynn è il Bibliotecario e perché fissavi mio marito così intensamente?"
Nicole calcò volutamente il tono sulle parole 'mio marito' voleva essere chiara fin da subito; la bruna stava per rispondere ma poi cambiò idea vedendo entrare gli uomini di Kubichek, disse solo ai due con il suo forte accento francese:" Seguitemi in un posto più tranquillo, lì vi spiegherò tutto."
A quel punto il terzetto si allontanò con la francese che indicava la strada; raggiunto l' altare della chiesa e chiusa la grata che faceva da porta la donna misteriosa si fermò, apparentemente soddisfatta del luogo prescelto, notando le numerose candele Flynn disse ironico:" Non correte il rischio di incendio?"
Sentendo che la sua voce era amplificata dall' eco il Bibliotecario ripetè divertito, aumentando il volume:" Incendio! Incendio! Incendio!"
Vedendo che le due donne lo stavano osservando si apprestò a spiegare:" È una camera con l' eco. È una particolarità dei templi orientali che però si ritrova in moltissimi monasteri occidentali! Questo disegno architettonico permette, a patto che si stia nel punto giusto, che la voce venga amplificata fino a diventare un coro."
Nicole scosse la testa imbarazzata, sapeva bene quale sarebbe stata la prossima mossa di Flynn.
Il Bibliotecario si mise infatti a cantare divertito:" Domine salva papam astrum nostruum!"
Nicole decise di intervenire prima che le cose degenerassero:" Tu sai chi siamo noi ma noi non sappiamo chi sei tu. Potresti inoltre rispondere alle mie domande, sto ancora aspettando."
La mora rispose mentre trafficava con il suo vestito:" Mi chiamo Simone Renoir, ho chiesto aiuto al Bibliotecario per proteggere il Calice; non immaginavo sarebbe venuto con la sua Guardiana. Convincente la vostra copertura, sembrate davvero una coppia sposata in cui non si capisce come sia stato possibile il vostro primo appuntamento.."
Mentre aveva parlato Simone aveva estratto dal vestito una chiave che apriva il tabernacolo, in cui era conservato una sorta di medaglione.
Flynn precisò subito:" Non sono solo quello ma è un' altra storia... E comunque la nostra non è una copertura! Siamo sposati per davvero e in teoria siamo venuti qui in vacanza; il lavoro però ci ha seguito. Hai detto Calice? Se ti riferisci al Graal lo abbiamo già in Biblioteca... Il primo giorno l'ho rotto ma quello si è riparato da solo**!"
Simone rispose sbrigativa:" Non è il Graal; prendete questo sigillo, vi servirà."
La donna stava per dire dell' altro ma venne interrotta dall' arrivo degli uomini di Kubichek; Ivan disse minaccioso rivolto prima a Simone e poi ai suoi uomini, puntando la pistola contro i tre:" Lascialo cadere. Uccideteli e portatemi il sigillo."
La donna fece come le era stato detto più per la sorpresa che per altro; a quel punto Flynn decise che era meglio intervenire per evitare che qualcuno si facesse male, si avvicinò ai russi per poi dire diplomatico:" Bene signori, immagino voi siate i cattivi di turno. Voglio solo dirvi alcune cose, utili alla vostra sicurezza; siete liberi di crederci o meno. 
Per prima cosa la vedete la bellissima bionda alle mie spalle? Lei è mia moglie e sa uccidere un uomo a mani nude in cinquantasette modi diversi, meglio non provocarla non credete? So che vi sembrerà strano che una come lei abbia sposato uno come me ma è così, sono un uomo fortunato.
In secondo luogo siamo in vacanza, ci piacerebbe non diventare bersagli delle vostre pallottole." 
Nicole mentre Flynn stava parlando aveva raccolto l' oggetto che era caduto a terra, assieme a Simone aveva poi seguito Flynn che si era spostato verso sinistra; il Bibliotecario aveva poi spostato Simone in un punto preciso e aveva concluso il suo discorso:" Terza cosa meglio se chiudete gli occhi. Simone un do di petto prego."
La cantante eseguì il comando, incerta sul fine di quella richiesta; eseguita quella nota la vetrata sopra di loro si ruppe per poi cadere addosso ai russi; i tre ne approfittarono per scappare verso il tetto della chiesa.
Raggiunta una porta che si affacciava su un piccolo balcone diroccato e su un secondo edificio a circa tre o quattro metri di distanza Simone saltò dall' altra parte senza fatica; questo fece capire al Bibliotecario chi fosse in realtà la donna, l' uomo disse poi a Nicole:" Ce la fai a saltare con vestito e tacchi?"
La bionda rispose solamente con il tipico sorrisetto che Flynn ormai interpretava come la frase:" Sto per fare qualcosa di pericoloso e lo farai anche tu, sta a vedere."
Dopo aver tolto le scarpe e preso la rincorsa la Guardiana saltò a sua volta; dall' altra parte del tetto urlò al marito:" Visto? È stato facile, ora tocca a te!"
Il Bibliotecario arretrò il più possibile, mentre sentiva i passi degli inseguitori farsi sempre più vicini; decise poi di saltare e sperare di non finire spiaccicato sul cemento sottostante, dopotutto erano solo quattro metri, poteva farcela.
Il salto non fu ne un successo ne un fallimento: Flynn si trovò aggrappato al bordo del tetto quindi Simone e Nicole lo aiutarono a raggiungere il tetto; a quel punto i tre si nascosero per non dare nell' occhio visto che i loro inseguitori avevano raggiunto la porta ma non si erano azzardati a saltare.
Ivan vedendo che i tre erano fuggiti era tornato mesto dal suo capo che aveva esordito seccamente:" Dov'è il sigillo?"
" Non lo abbiamo. Quando siamo arrivati c'erano tre persone che lo avevano in mano... Sono scappate. Non erano normali!"
Kubichek a quel punto perse la pazienza e urlò arrabbiato:" Mi hai deluso! Mi hai deluso! Mi hai deluso!" 
L' eco aveva amplificato ogni singolo urlo; fortunatamente per Ivan, Lazlo notò il negativo del sigillo fra la cera sciolta, così lo fece notare a tutti gli altri: la partita era ancora aperta dopotutto.


Note:

Questa nota non ha un vero e proprio inserimento specifico sappiate solo che tutte le scene a casa di Flynn avvengono qui: http://www.designmag.it/foto/cucina-con-soggiorno_5913_24.html
Non me ne voglia l' appartamento originale di Flynn ma è la classica casa da scapolo è non va molto bene xD

nel film Flynn arriva in treno ma onestamente l' aereo è molto più pratico

** riferimento ad una scena estesa del primo film, trovata su YouTube anni fa, sullo stesso canale ci sono tutte le scene estese o inedite del primo film. Sono in inglese e la qualità fa pena ma è anche grazie a quei particolari in più che shippo così tanto Flynn e Nicole :3

Note dell' autrice:

Questo capitolo è molto fedele all' originale se devo essere sincera; non c'è moltissimo da dire.
Le uniche precisazioni che mi vengono in mente riguardano Alastair, Nicole e Charlene: il piccolo Carsen è un potenziale futuro Bibliotecario per le ragioni di suo padre e perché è figlio di un Bibliotecario e una Guardiana; Charlene passa a salutare dopo la festa sia per gli impegni( vederla ubriaca la prima volta è stato divertentissimo, volevo mantenere assolutamente la scena) sia perché non vuole essere di troppo alla festa, visto poi che Flynn fa una scenata per motivi diversi la mia contabile preferita da consigli leggermente diversi; Nicole invece potrebbe sembrare fin troppo gelosa ma vi ricordo che il suo combattimento con Lana è per Flynn alla fine.
Ho poi cercato di rendere il fatto che Flynn e Nicole sono innamorati e contenti della loro vita, hanno solo bisogno di un po' di riposo.
Vi ricordo poi che Eleanor Carsen è la sorella minore del padre di Flynn: comprare per la prima volta in " Le cose per cui vale la pena vivere" con un ruolo marginale; il fatto che non sopporti Margie verrà spiegato nel sequel alla storia che devo ancora iniziare.
Credo di aver detto tutto quindi come al solito rinnovo il mio solito appello: recensite per dirmi che ne pensate e se avete dubbi, perplessità o critiche fatemelo sapere, non siate timidi.
Al prossimo capitolo Librarians:)
PS Buona Pasqua a tutti i miei lettori silenziosi:)

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Capitolo 12
*** Undicesimo capitolo ***


Undicesimo capitolo

Flynn, Nicole e Simone erano riusciti a sfuggire ai loro inseguitori così dopo una lunga corsa il terzetto si era fermato a riprendere fiato; il Bibliotecario notò con piacere di non essere troppo affaticato e di riuscire a stare dietro ai ritmi di Nicole: per lui era davvero un gran risultato visto e considerato com' era totalmente impreparato alla sua prima missione.
La prima a rompere il silenzio fu Simone visto che chiese a Flynn stupita:" Come facevi a sapere che so tenere il do di petto? Non tutti ne sono capaci."
" Sono il Bibliotecario, anche se questo già lo sai."
Nicole rimproverò bonariamente il marito, quando si pavoneggiava per il suo sapere poteva risultare irritante, lei invece lo considerava un adorabile Secchione:" Flynn non fare il presuntuoso; fai lo Sherlock della situazione e svela il mistero."
Flynn a quelle parole rispose con fare brillante, a suo agio nel dare spiegazioni:" Come preferisce signora Carsen! Simone mentre cantavi al club ho sentito che facevi delle pause di gola tipiche di chi ha studiato canto lirico e inoltre sei un soprano naturale; non è stato difficile capire che sei capace di tenere quella nota."
Simone a quel punto chiese a Nicole impressionata dalla spiegazione del Bibliotecario:" Ma il suo cervello va sempre così a mille?"
La Guardiana annuì mentre Flynn volle precisare:" In realtà ci sono un paio di eccezioni: quando mi sparano e quando cado da grandi altezze penso solo a scappare o a urlare."
Nicole a quel punto volle chiarire alcune cose, visto che Simone non aveva ancora dato risposta a tutte le sue domande:" Simone non ci hai ancora detto come facevi a sapere che Flynn è il Bibliotecario e inoltre dopo quanto successo ci sono altre cose che vorrei sapere: cosa custodisci e a che Calice è legato? E soprattutto cosa sei?"
Flynn diede man forte alla moglie aggiungendo:" Mi hai contattato in sogno, questo presuppone che tu avessi bisogno dell' aiuto del Bibliotecario ma non potevi raggiungere New York per non lasciare incustodito il sigillo. Direi che se vuoi il nostro aiuto è doveroso da parte tua spiegarci come stanno le cose."
Simone a quelle parole fece un respiro profondo prima di iniziare la sua spiegazione:" Sappiate che sono la custode del sigillo che conduce al Calice di Giuda; qualche giorno fa ho visto un uomo che fissava il monastero e ho capito che ci sarebbero stati guai in vista... Ho deciso quindi di chiedere aiuto al Bibliotecario... Al momento credo vi basti sapere solo questo, oltre al fatto che non sono una minaccia."
Dopo quelle parole Flynn e Nicole si scambiarono un lungo e intenso sguardo di intesa; il Bibliotecario alla fine si rivolse a Simone dicendole con fare diplomatico:" Va bene, per ora ci basta. Se non ti dispiace da ora in avanti ci occuperemo noi di tutto; arrivederci."
" Dove andate?"
Fu Nicole a rispondere alla francese con tono allegro, come se il pericolo appena corso fosse stata una semplice corsa per la città:" La notte è ancora giovane, io e Flynn siamo in vacanza quindi andremo a farci qualche drink. Attenta solo a non rincasare dopo l' alba."
Dopo quelle parole Flynn e Nicole sparirono fra la gente, lasciando Simone sola, a riflettere sulle ultime parole della Guardiana: sembrava che i due avessero capito cos'era davvero ma che non gli importasse più di tanto... Nella sua lunga esistenza Simone ne aveva incrociati di Bibliotecari e di Guardiani ma quei due erano qualcosa di totalmente diverso e fuori dagli schemi; era vero allora che esistevano ancora le anime gemelle... In ogni caso li avrebbe tenuti d' occhio la notte successiva, aveva il presentimento che si sarebbero potuti mettere nei guai.
Flynn e Nicole nel frattempo avevano iniziato a girare per locali bevendo, ridendo e scherzando come dei normali turisti e a vivere davvero la loro vacanza; erano anni che il Bibliotecario non si divertiva così tanto e non si sentiva così libero e spensierato, vedendo un trombettista lungo la strada fece addirittura fare a Nicole qualche passo di danza fra le risate divertite di lei.
" Ammetto che sei migliorato come ballerino. Il casquette però non lo faccio questa volta!"
Flynn rispose immediatamente:" Ricordi in Africa un anno e mezzo fa? Ti promisi che prima o poi avremmo avuto il nostro ballo in santa pace, senza spari o trappole mortali. E io sono di parola, mi conveniva migliorare!"
Nicole a quel punto sciolse l' abbraccio per poi dire al marito con tono ironico:" In realtà gli spari ci sono stati."
" Si ma prima, adesso non ci disturba nessuno... Sai Nicole, erano anni che non mi divertivo così tanto."
I due ripresero la loro camminata, diretti al loro albergo, mano nella mano; la bionda commentò quanto detto dal Bibliotecario con un mezzo sorriso:" Sai che ho sempre pensato che il tuo concetto di divertimento fosse startene in qualche angolo a leggere libri enormi? Secondo me gli anni novanta* li hai passati tutti in università!"
" Come sei spiritosa Nicole! Guarda che anche io ho avuto la mia dose di divertimento!"
" Ti devo ricordare quello che mi dicesti riguardo i balli scolastici?"
" Ma perché non sono capace di stare zitto?"
Nicole a quelle parole rise divertita da quanto detto da Flynn; accorgendosi di essere ormai arrivata all' ingresso dell' hotel disse volutamente provocatoria in un sussurro:" Flynn tu non saresti capace di stare zitto nemmeno da morto... Anche se ad essere precisa conosco qualche metodo alternativo efficace per zittirti. Vuoi provare?"
" Sarei tentato di accettare ma essendo tu una Psicopatica non saprei cosa aspettarmi."
" Mi conosci bene Secchione... Lascia che ti dia un indizio."
Dopo quelle parole Nicole mise le braccia attorno al collo di Flynn e gli diede un leggero bacio, subito dopo si allontanò dicendo seducente:" Seguimi se vuoi sapere come va a finire..."
La Guardiana mantenne la parola data entrando nell' hotel e recuperando la chiave della stanza; in tutto quel tempo Flynn era rimasto lì, imbambolato come una statua, dopo qualche istante tornò alla realtà e corse dietro alla moglie.
Quello che fecero i due durante la notte penso sia abbastanza chiaro, inoltre non è strettamente necessario ai fini della storia quindi non mi soffermerò sui particolari, lascio tutto all' immaginazione dei lettori.
Quella stessa notte in una vecchia villa coloniale il gruppo di russi capeggiato da Kubichek si era riunito per fare il punto della situazione, l' ex ministro aveva infatti chiesto al suo luogotenente:" Nessuna traccia di loro?"
Ivan aveva risposto con una seconda domanda:" No; e il professore?"
" Ha fatto una buona traduzione dalla cera, è andato a dormire alcune ore fa. Ci occuperemo di loro quando li rincontreremo."
Kubichek a quelle parole uscì dalla stanza per andare a dormire, era piuttosto tardi. Anche Ivan decise di prendere esempio dal suo capo così disse autoritario:" Jorge sostituisci George."
I due interpellati, un uomo alto e piazzato e un uomo basso con i capelli lunghi, si scambiarono un saluto militare, successivamente l' uomo chiamato Jorge uscì a perlustrare il giardino; non ci furono inconvenienti fini a quando non sentì un rumore di vetri rotti e un ringhio: dopo aver estratto la pistola e una torcia cercò di capire quale fosse la fonte del rumore ma senza scarsi risultati, Jorge stava per abbassare la guardia quando venne aggredito alle spalle, da chi o da cosa lo si saprà più avanti.
Il mattino successivo Flynn si svegliò sentendosi intorpidito il braccio destro a causa di un peso, ci mise qualche istante a realizzare a cosa fosse dovuto e a ricordare con precisione gli avvenimenti della notte precedente; bastò una rapida occhiata per scorgere la sagoma di Nicole, ancora addormentata, accoccolata al suo petto.
Il Bibliotecario vedendo l' espressione serena sul volto della moglie non poté fare a meno di rammentare ancora una volta quanto la fortuna lo avesse aiutato per fargli conoscere una donna così straordinaria.
Le riflessioni mattutine del Bibliotecario vennero interrotte dalla voce assonnata di Nicole:" Buon giorno Secchione. Da quanto sei sveglio?"
" Giorno Psicopatica. Da non molto in realtà, stavo quasi pensando di mettermi a dormire di nuovo."
" Avrei scommesso che invece ti saresti alzato dal letto, vestito e corso via a risolvere l' enigma del Calice."
Flynn a quel punto sistemò il cuscino contro la testiera del letto e si appoggiò ad essa mentre Nicole lo imitava e rimaneva appoggiata alla sua spalla destra, prima di rispondere soddisfatto:" In realtà quello l' ho già risolto ieri sera prima che ci servissero nel primo locale... Volevo evitare di mettermi a decifrare medaglioni antichi con i postumi della sbornia. Non bevevo così tanto da almeno dieci anni! Era per i festeggiamenti della laurea numero dieci... Rettifico allora era stato peggio: black out totale della mia memoria fotografica**."
" Avrei voluto vederti! Flynn Carsen ubriaco, non ci avrei mai creduto se non me lo avessi detto tu stesso!"
Flynn a quel punto commentò con tono deciso:" Fidati meglio evitare. Nel '95 indossavo terribili pantaloncini da ciclista ed ero veramente un disastro. Di quella serata ricordo solo l' inizio e il fatto che mi sono svegliato il giorno dopo a Central Park."
Nicole a quelle parole si staccò da Flynn e iniziò a ridere divertita dal racconto, fra una risata e l' altra aggiunse:" E in tutto questo tua madre come ha reagito?"
" Non lo sa. E gradirei che continuasse a non saperlo... All' epoca mia madre da arrabbiata mi terrorizzava, ora è cento volte peggio."
La Guardiana a quelle parole commentò ironica:" Effettivamente tua madre è spaventosa sapendo di cosa effettivamente è capace... Non so se sia peggio lei o Charlene."
" Nicole ti vorrei ricordare che Charlene conosce mia madre da sempre, in qualche modo sono convinto che l' abbia influenzata."
Nicole a quel punto decise di tornare seria così chiese al marito interessata:" Mi dica signor Bibliotecario so tutto io, cos'ha scoperto dal sigillo che ci ha lasciato la francese?"
Flynn rispose con il suo solito tono brillante e soddisfatto, tipico di quando spiegava i suoi ragionamenti e le sue conclusioni:" In realtà è un medaglione che è dei primi dell' ottocento. Le iscrizioni sono un misto di volgare, latino e antica lingua romanza, il tutto trascritto in splendidi caratteri."
" Beh, vieni al punto. Che dice?"
" Perfino nella sua notte la regina dei Loa sorveglia la coppa dell' uomo col pugnale."
Nicole a quel punto rispose perplessa e sarcastica:" Flynn praticamente ne so quanto prima... Questa frase vorrà pur dire qualcosa, vero?"
Dopo una sana risata il Bibliotecario proseguì la spiegazione:" Per la prima parte ho bisogno di una conferma mentre la seconda è molto più semplice: in latino pugnale si dice sica fra le varie possibilità; uomo con il pugnale può quindi diventare tranquillamente sicarius ovvero sicario, assassino. Risparmiandoti una noiosa lezione di etimologia sappi che alcuni studiosi ritengono che sicarius possa essere l' origine etimologica del nome Iscariota ovvero Giuda Iscariota. La coppa dell' uomo con il pugnale è il Calice di Giuda."
" Mmm ok. Ma questo non ce l' aveva già detto Simone? E a proposito che diamine è il Calice di Giuda?"
" Si, non lo nego. Però in questo modo abbiamo la conferma che ci stava dicendo la verità. Il Calice è appunto un calice fatto con i trenta denari d' argento dati a Giuda per tradire Cristo. Secondo la leggenda ha poteri sui vampiri: resuscita vampiri morti, da forza e velocità extra a quelli vivi..."
Nicole commentò pragmatica:" Se non altro questo conferma ciò che avevi intuito ieri sera. Simone è una vampira che però ha deciso di proteggere il Calice invece di usarlo... Il vero problema è capire cosa vogliono fare quei russi pazzi con il Calice... A proposito: cosa c' entra Giuda con i vampiri?"
Flynn spiegò preoccupato dai possibili risvolti che quella situazione avrebbe potuto comportare:" Beh, Giuda Iscariota provò ad impicciarsi dopo il tradimento, venne però trasformato in vampiro; c'è chi sostiene che sia stato il primo ma sono errori: i vampiri sono in giro da molto più tempo. Tornando a noi: la decisione di trasformare Giuda in vampiro provocò una punizione divina contro la loro specie visto che da quel momento i vampiri ebbero tutte le debolezze che gli attribuiamo ora grazie alle tradizioni: argento, croce, acqua santa, paletto di legno... Solo se è di pioppo però."
Nicole a quel punto commentò seria e riflessiva, per poi cambiare tono sul finale:" Questo però non spiega del tutto i piani dei nostri amici russi... Credo sarebbe opportuno chiamare Judson, lui di sicuro saprà qualcosa a riguardo. Preparati a sopportare le sue frecciatine sul fatto che in teoria saremmo in vacanza; tanto che ci sei chiedigli anche se conosce modi rapidi e veloci per uccidere vampire francesi che allungano le mani. Dopodiché ti darai una sistemata visto che la tua faccia, complice la barba, grida ai quattro venti che sei reduce da una sbronza; non voglio che scambino mio marito per un ubriacone."
Flynn rispose divertito dal tono autoritario usato da Nicole per impartirgli gli ultimi incarichi:" Agli ordini capo! Tu nel frattempo che farai?"
Nicole rispose al marito un sussurro malizioso e provocatorio mentre si alzava dal letto e si dirigeva nel bagno della stanza con movimenti lenti e calcolati:" Semplice, mi farò una doccia mente tu chiamerai Judson... Se ti sbrighi potresti farmi compagnia."
Flynn rimase imbambolato a letto mente osservava la figura atletica della moglie sparire nel bagno della stanza; qualche attimo dopo si riscosse e prese il cellulare dal comodino per chiamare il suo capo e spiegargli la situazione; dopo aver raccontato a Judson dell' incontro con la vampira e della scoperta del fatto che qualcuno cercasse il Calice di Giuda; concluse le sue spiegazioni dicendo:" Ormai è palese che i russi incontrati ieri notte stessero cercando il Calice di Giuda, quello che non ho ancora capito è perché fare tutto questo."
La risposta di Judson arrivò rapida e con tono preoccupato:" Flynn, fonti certe mi hanno confermato che la tomba di Dracula è stata depredata. Sai bene come stanno le cose."
" Capisco... Che idioti... Si sono fatti fregare e ora obbediscono come burattini; è un bene quella vampira ci abbia contattati."
Judson a quelle parole commentò divertito, nonostante tutta la situazione:" Ma non eri in vacanza?"
Il Bibliotecario si aspettava una frase di quel tipo quindi rispose tranquillo, ignorando la provocazione:" In teoria si, ma se c'è una cosa che ho imparato è che non si può sfuggire al destino. Inoltre c'è sempre la solita storia del salvare il mondo... E le ricordo che una cosa non esclude l' altra: io e Nicole abbiamo ancora otto giorni di ferie, una volta recuperato il Calice e sconfitti i cattivi rimarremo in città fino alla fine della vacanza: l' hotel non è rimborsabile. Grazie del chiarimento, mi stia bene e saluti Charlene."
Flynn chiuse la telefonata e si mise a riflettere sul quadro generale: i vampiri quando morivano prendevano fuoco e di loro non rimaneva nulla se non ceneri, per resuscitarli servivano quindi le suddette ceneri... Se i russi avevano rubato il corpo di Dracula erano stati fregati e come se non bastasse avevano messo il mondo in pericolo: i vampiri, salvo qualche eccezione, erano pericolosissimi.
Il Bibliotecario, quando Nicole uscì dal bagno, aveva in volto un' espressione assorta e concentrata mentre osservava il ciondolo che Simone aveva affidato ad entrambi; la Guardiana non disse nulla, limitandosi a vestirsi con abiti pratici e ricordandosi di portare qualche accessorio utile, come fra l' altro faceva ogni volta che c'era una missione.
La bionda non disse nulla dato che ormai conosceva fin troppo bene quell' espressione: Flynn era vicino al risolvere il mistero di turno e quindi a capire la mossa successiva.
Circa cinque minuti dopo esclamò soddisfatto:" Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima?! È una metafora!"
Solo a quel punto Nicole, che si era accomodata su una sedia della camera, chiese curiosa:" Ottimo. Sai dove dobbiamo andare?"
Flynn sentendo quelle parole sobbalzò per poi chiedere perplesso:" Nicole da quanto sei lì ad osservarmi?"
" Non molto in realtà; al massimo dieci minuti in totale, sai che non ci metto molto a vestirmi. Dato che hai capito dove dobbiamo andare me lo spiegheresti? Non abbiamo tutto il giorno."
Flynn rispose subito:" La regina dei Loa, spiriti Voodoo, è Marie Leveau... Direi di chiamare il nostro amico André e farci portare alla sua tomba, lui di sicuro ci porterà nel posto giusto; non ti annoio con inutili spiegazioni, le farò sicuramente al cimitero."
Nicole commentò semplicemente con la sua solita ironia:" Bravo Bibliotecario, vedo che ormai hai imparato. Ti ricordo che devo comunque darti una sistemata, sembri ancora un ubriacone."
Circa due ore dopo Flynn, presentabile secondo gli standard della moglie, e Nicole scesero dal taxi di André non appena giunsero a destinazione in un cimitero; il tassista disse subito con fare pratico:" Dobbiamo entrare e uscire prima del tramonto. Questo posto viene chiuso a chiave di notte."
Flynn chiese immediatamente alla guida improvvisata, ignorando l' avvertimento:" André sei sicuro che sia il cimitero giusto? Ci sono moltissime teorie contrastanti... Forse..."
Flynn venne interrotto da André che disse con disappunto, non tollerando che venissero messe in discussione le sue doti di guida:" Senti Mister Professorman*** hai detto che volevate vedere la tomba di Marie Leveau? Io vi ci porto."
A quelle parole l' uomo iniziò ad incamminarsi verso la loro destinazione, con Flynn e Nicole al seguito; aggiunse poi curioso:" Però non vi facevo tipi da magia nera."
La Guardiana volle divertirsi, sapendo che a breve Flynn avrebbe iniziato a comportarsi da Bibliotecario, quindi decise di provocare il tassista con una domanda diretta:" Tu non credi nel Voodoo?"
André rispose grondando sarcasmo:" Certo! Sono un nero che vive a New Orleans, perché non dovrei credere nel Voodoo? Andiamo! Siamo nel ventunesimo secolo!"
Nicole a quelle parole commentò pacata, conscia di avere ragione:" Ti stupiresti nel sapere quante cose in realtà non sono come sembrano."
Mentre avanzavano fra le tombe André continuò a fare domande, curioso:" Ma perché volete vedere la tomba di Marie Leveau?"
Questa volta parlò Flynn, che iniziò a spiegare con il suo solito tono da so tutto io, come aveva previsto la moglie:" Perfino nella sua notte la regina dei Loa ... I Loa sono spiriti Voodoo. Agasu, Limba, Simibi eccetera eccetera."
Nicole alzò gli occhi al cielo mentre André commentò ironico:" Ah si; ce ne sono un sacco."
" Comunque: la più influente regina del Voodoo era Marie Leveau. Ho una laurea in religioni comparate..."
" Flynn arriva al sodo, che c' entra il cimitero con la notte?"
" Elementare Nicole: non è una notte qualunque, è la sua notte. È una metafora per indicare la morte. I monaci francesi che hanno fatto il medaglione hanno sicuramente nascosto qualcosa nella sua tomba, non il Calice. Sarebbe troppo scontato, credo abbiano nascosto lì il pezzo successivo."
Dopo qualche altra svolta fra le tombe il terzetto sbucò in una stradina molto più larga; André con un gesto teatrale indicò a Flynn e Nicole una tomba di pietra nera, che rappresentava la testa di un uomo che reggeva poi due pugnali, uno per mano.
Nicole osservandola commentò seria, mentre osservava la tomba:" Direi che abbiamo trovato la tomba esatta, quello è senza dubbio un uomo con il pugnale."
Flynn invece si chinò ad osservare la tomba mentre sussurrò:" Ciao Giuda..."
Dopo qualche secondo di attenta osservazione il Bibliotecario aggiunse:" Serve una moneta. La zecca degli Stati Uniti fu fondata nel 1792 quindi la moneta spagnola, inglese e francese erano ancora in circolazione... Tre quarti di pollice di diametro... Il raggio di una moneta corrispondente attualmente in corso sarebbe, sarebbe, sarebbe... Uno di voi non avrebbe per caso un dollaro d' argento?"
Dopo un attimo di ricerca, nel quale André non fece domande, fu Nicole a tirare fuori dalle tasche della giacca che indossava la moneta che serviva al marito; Flynn dopo un veloce ringraziamento prese la moneta e la infilò nella bocca della statua dicendo ironico:" Ecco il tuo pezzo d' argento Giuda."
Una volta inserita la moneta la tomba, quasi a volersi vendicare, scattò in avanti e colpì la fronte del Bibliotecario che per il colpo indietreggiò di qualche passo, tenendo una mano sul punto di impatto.
Nicole scosse la testa sorridendo divertita: di solito Flynn era eccessivamente paranoico per ciò che riguardava le trappole e i meccanismi posti a protezione degli artefatti; le poche volte che non si preoccupava finiva sempre per farsi male, non in modo grave ma sicuramente fastidioso, era quasi come se fosse una specie di gag comica.
André che ovviamente non sapeva tutti i particolari chiese incerto:" Tutto bene? Ti sei fatto male Mister Professorman?"
Il Bibliotecario rispose con una smorfia:" Si tutto a posto, non preoccuparti."
" Già, Flynn ha la testa dura. Dovresti preoccuparti della pietra."
" Molto spiritosa Nicole! Ti vorrei ricordare che sei molto peggio di me!"
Dopo quell' esclamazione da bambino capriccioso, detta fra l' altro con lo stesso tono, Flynn rovistò nello scompartimento nascosto dietro la testa di Pietra per poi estrarre un piccolo oggetto avvolto in un panno di stoffa.
La Guardiana a quel punto si avvicinò al suo Bibliotecario mentre André chiese curioso:" Che cos' hai trovato?"
" Ancora non lo so."
Dopo questa rapida risposta Flynn e Nicole si avviarono verso l' uscita, non curandosi ne di André ne della moneta caduta a terra una volta che la testa era tornata al suo posto.
Bibliotecario e Guardiana avevano svoltato l' angolo mentre stavano cercando di capire cosa fosse l' oggetto appena recuperato quando vennero aggrediti da sei uomini all' improvviso: vennero infatti incappucciati e spintonati via a forza nel giro di qualche istante; entrambi sperarono che ad André non fosse successo nulla di male: dai discorsi che i loro rapitori avevano fatto fra loro i due newyorkesi avevano capito che si trattava dei russi che cercavano il Calice, quindi sapevano che non era gente con cui scherzare.
Dopo un paio d' ore di tragitto silenzioso Flynn e Nicole vennero fatti scendere dal loro mezzo di trasporto, essendo ancora bendati non avevano idea di quale fosse, per poi essere scortati con malagrazia all' interno di quella che sembrava essere una casa e infine legati a delle sedie; Flynn quando ebbe la certezza di essere solo con la sua Guardiana, non udendo infatti più alcun rumore, chiese preoccupato:" Nicole, va tutto bene?"
La diretta interessata rispose irritata:" Fisicamente si. Mi brucia solo il fatto di essere stata rapita come una dilettante. Quei russi me la pagheranno!"
Flynn tirò un sospiro di sollievo nel sentire quelle parole provenienti dalla sua destra: significavano solo che la bionda stava veramente bene; dopo qualche istante di riflessione disse altrettanto infastidito:" Sto seriamente pensando di darti una mano. Odio questa specie di sacco che mi hanno messo in testa! Aspetta solo che mi liberi da queste corde..."
" No Flynn, aspetta. Potrebbe sembrare folle ma non credi sia meglio fare il loro gioco e capire cosa sanno prima di andarcene? Comunque concordo con te per il cappuccio e la corda pizzica anche!"
Flynn sospirò per poi commentare rassegnato:" Hai ragione, il tuo piano è molto più sensato... Guarda il lato positivo: almeno siamo seduti in una casa e non è il posto peggiore in cui ci hanno tenuti prigionieri."
Nicole si lasciò andare ad una risata prima di rispondere ironica:" Solo tu riusciresti a fare umorismo in una situazione del genere Flynn Carsen! Suggerirei di aspettare con pazienza i nostri nuovi amici russi... Non sento alcun rumore di passi in corridoio, credo che dovremo aspettare parecchio..."
" Penso sia voluta la cosa: credo che vogliano metterci ansia lasciandoci qui da soli e incappucciati. Peccato che non abbiano la minima idea di chi siamo io e te."
Dovettero passare delle ore prima che si sentissero dei rumori distinti: passi e una porta che si apriva, lasciando entrare, secondo la stima di Flynn, almeno tre o quattro persone; il Bibliotecario percepì chiaramente le mani di un uomo che gli tastavano le tasche della giacca in cerca dei documenti; sessa cosa fecero con Nicole visto che la donna aveva risposto dando sfoggio di un coloritissimo repertorio di insulti.
Dopo un ordine in russo ai due prigionieri, ma non così tanto, vennero tolti i cappucci; una volta riabituati alla luce Bibliotecario e Guardiana videro dove erano seduti: una stanza di una casa molto vecchia e ammuffita di epoca coloniale.
Capendo che i giochi erano iniziati Flynn diede sfoggio della sua cultura enciclopedica e del suo sarcasmo dicendo in russo:" Potrei avere un bicchiere d' acqua prima di cominciare questa farsa?"
Ivan, il braccio destro di Kubichek, rispose irritato in inglese:" No, non puoi!"
Detto questo colpì il Bibliotecario con uno schiaffo, il newyorkese rimase impassibile prima di rispondere sarcastico:" Mi puoi spiegare cos' era? Picchi peggio di me e sappi che mi dicono di picchiare come una ragazza, mia moglie esclusa. Ecco, ho trovato: Nicole perché non insegni al nostro amico russo come si picchia la gente?"
Nicole rispose altrettanto sarcastica e sprezzante:" Con piacere tesoro. Sai che non mi tiro mai indietro se c'è da fare un po' di esercizio."
L' arrivo di Kubichek nella stanza impedì ad Ivan di togliere dalla faccia dell' americano quell' irritante sorrisetto sarcastico; l' ex ministro informò i suoi uomini:" Era un indizio quello di cui parlava il vecchio... Oh salve! Chi abbiamo qui?"
Ivan porse al suo capo i tesserini che aveva preso a Flynn e Nicole e anche l' oggetto che il Bibliotecario aveva recuperato al cimitero dicendo:" Era molto di più."
" Molto bene, ottimo lavoro." Dopo aver esaminato i tesserini Kubichek aggiunse, rivolto ai suoi ospiti:" Flynn Carsen e Nicole Noone. Questi tesserini dicono che lavorate per la biblioteca pubblica di New York..."
Nicole rispose tranquillamente con il suo tipico modo di fare sprezzante, mentre osservava Flynn che aveva iniziato a liberarsi:" Esatto. Vedo che quanto meno sai leggere."
Kubichek rispose divertito per poi assumere un tono molto più serio:" Oltre che essere bella hai anche una lingua affilata; dimmi Nicole siete venuti fin qui per richiedere dei libri non restituiti? Per chi lavorate veramente? CIA? FBI? Perché cercate il Calice di Giuda?" 
Questa volta fu il Bibliotecario a rispondere ironico:" In realtà eravamo qui in vacanza, sai volevo trascorrere un po' di tempo con mia moglie."
A quelle parole tutti i presenti scoppiarono a ridere mentre Kubichek disse ironico:" Dovresti scegliere una copertura migliore libraio. Perché volete il Calice di Giuda?"
" Sai che non sei il primo che crede che io non sarei mai riuscito a sposare una donna come Nicole? Me ne farò una ragione... Volevi sapere perché cerchiamo il Calice? Molto semplice: abbiamo già piatti, coltello, forchetta e cucchiaio; per avere il servizio completo ci serve il Calice."
Nicole intervenne dicendo la sua:" L' avevamo anche inserito nella lista nozze ma se lo sono dimenticato... Tocca a noi fare tutto il lavoro."
Kubichek, apparentemente calmo prese una sedia e si mise di fronte a Bibliotecario e Guardiana per poi dire loro impassibile e minaccioso:" Voi non sapete chi sono io."
Nicole si morse la lingua per stare zitta: odiava quando qualcuno tirava fuori quella carta con loro e soprattutto con Flynn; il diretto interessato dei pensieri della donna nel frattempo rispose altrettanto tranquillo:" Sergei Kubichek. Ex KGB, ministro per la sicurezza nel governo della nuova Russia fino a sei mesi fa, quando hai dato le dimissioni perché accusato di essere un reazionario. Ora ti faccio io un paio di domande: tu sai chi sono io? E soprattutto la democrazia per te non funziona Sergei?"
Kubichek ignorò la provocazione di Flynn più che altro perché non sapeva cosa rispondere: l' americano per lui era un vero mistero, più che altro perché non gli era chiaro chi fosse davvero e perché lo avesse sfidato così apertamente, come fra l' altro aveva fatto la bionda; rispose poi impassibile:" È il caos che non funziona per me."
Nicole gli disse con lo stesso tono con cui rimproverava Alastair:" Un solo uomo non può aggiustare tutto."
" Un uomo alla testa di un esercito immortale può. Chi potrebbe mai tenere testa ad un esercito guidato da Dracula, composto da centinaia, migliaia di non morti? Noi riusciremo a portare l' ordine in Russia, riusciremo a riportare la Russia alla sua antica gloria e anche di più."
Flynn sorrise divertito per poi rispondere sarcastico:" Wow. E io che pensavo che fossi tu la Psicopatica Nicole... Lui ti batte alla grande; inoltre non ero mai stato seduto così vicino a qualcuno tanto pazzo."
All' ennesima risposta irriverente Kubichek perse la pazienza visto che disse gelido:" Uccideteli."
Nicole per nulla intimorita dalla minaccia si mise a ridere seguita a ruota dal marito; la Guardiana disse poi:" Ecco l' ennesima minaccia a vuoto, dopo un po' ci si annoia... Secondo te quanto ci impiegheranno a scoprire che tu gli servi e che senza di me non farai nulla?"
Il Bibliotecario rispose tranquillissimo:" Non ne ho idea, penso parecchio però. Non sembrano molto svegli... Dopotutto Wilde, un ex Bibliotecario, ci ha messo parecchio e gli ho dovuto dire io come stavano le cose." Flynn a quel punto si rivolse ai russi dicendo calmissimo:" Vi spiego come mai non potete uccidermi: quell' oggetto ha sopra iscrizioni vecchie di almeno quattrocento anni e sono pronto a scommettere che nessuna di voi teste quadre è in grado di tradurla. Io al contrario parlo perfettamente qualunque lingua conosciuta, ho ventitré lauree e sono un esperto di crittografia; ho anche scritto parecchie pubblicazioni a riguardo nel tempo libero. Morale della favola vi servo e non farò nulla se non sarò certo della sicurezza di mia moglie."
Kubichek d' altro canto schioccò le dita e commentò per nulla impressionato:" Non ti fidi molto delle mie capacità organizzative non è vero?"
A quelle parole nella stanza entrò il professor Lazlo, scortato da uno dei tirapiedi del russo; la visita dell' anziano professore fece fare una smorfia a Flynn: questo complicava le cose ma non di tanto, doveva solo guadagnare qualche altro secondo e poi sarebbe stato libero.



Note:

vi ricordo che siamo nel 2007, Flynn è del '74, Nicole ha 3 anni in meno per mantenere il delta età fra i due attori che è appunto 3 anni. Flynn negli anni '90 era sulla ventina, Nicole ironizza quindi sul fatto che a 20/25 anni abbia studiato e basta.

** Flynn dice ci avere la memoria fotografica nella 1x01, mentre incontra Cassandra per la prima volta 

*** André in lingua originale chiama Flynn Mister Professorman. Onestamente lo preferisco molto di più alla traduzione Mister Topo da Museo 



Note dell' autrice:

Se Flynn e Nicole vi sono sembrati troppo sdolcinati e appiccicosi a inizio capitolo vi chiedo scusa, volevo rendere palese il fatto che loro stanno vivendo questa vacanza come una sorta di luna di miele; in tre anni è infatti la prima volta in cui possono godersi una vacanza solo loro due, senza pensieri, ansie o missioni. 
Avendo poi bene in mente il finale della 3x09 sostengo sempre di più la teoria del diamo delle gioie a Flynn.
Il momento luna di miele, con la seconda parte del capitolo, è però finito, Flynn e Nicole sono stati sostituiti dal Bibliotecario e dalla Guardiana.
Noterete poi che ho modificato l' origine dei vampiri: questo perché a mio avviso sono molto più antichi( già nella cultura mesopotamica ci sono tracce di creature assimilabili a loro) quindi il colloquio fra Flynn e Judson è leggermente diverso, questo perché Flynn sa molte più cose avendo già trattato con i vampiri a causa del suo ruolo di Massone e capo dei Pendragon e non solo come Bibliotecario.
Infine c'è il dialogo con Kubichek: Flynn e Nicole sono volutamente sfrontati e arroganti, lo fanno sia per provocare il russo sia perché sono sicuri di loro stessi e delle loro capacità: non è il primo pazzo che incontrano, vi ricordò che Flynn in questo film ammette di aver affrontato il Male in quasi trenta modi diversi quindi non è così impensabile che lui e Nicole abbiano incontrato gente più suonata di Kubichek.
Infine c' è Lazlo: a me era sembrato sospetto ai tempi e infatti si rivela essere Dracula; Flynn dal canto suo sa che i vampiri quando muoiono fanno "puff" quindi sapendo che il corpo di Dracula è stato rubato capisce che c'è qualcosa sotto.
Credo di aver detto tutto, questo infatti è stato un capitolo molto fedele all' originale.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 13
*** Dodicesimo capitolo ***


Dodicesimo capitolo 

Quando Flynn vide entrare Emil Lazlo capì che il suo piano era stato compromesso da un fattore che non aveva previsto; ovviamente era certo di essere molto più abile di quel professore dalla biografia fin troppo sospetta per i suoi gusti.
Nicole d' altro canto non seppe cosa dire: non aveva idea di chi fosse quel vecchio malandato ma il suo istinto le diceva di stare attenta; sentì poi Flynn temporeggiare visto che disse calmo, nonostante la situazione si era fatta alquanto pericolosa per loro due:" Oh... Il professor Emil Lazlo."
" Lo conosci?"
" Non di persona. Ho letto i suoi libri sul folclore dell' Europa orientale; ammiro il suo stile di scrittura e la completezza di informazioni per ciò che riguarda gli ultimi sei secoli... Sembra quasi li abbia vissuti. Ammetto che potrei sembrare inutile al momento; potresti tranquillamente ucciderci se solo io non fossi beh... Come posso dirla in modo gentile? Io."
Flynn sapeva di rischiare a muoversi su quel filo però ormai era libero, bastava solo cogliere il momento migliore per darsi alla fuga; Kubichek disse tranquillamente:" Potrai essere chiunque libraio, potrai essere anche più intelligente del professore ma ti trovo irritante quindi mi affiderò al vecchio."
A quel punto l' uomo fece un cenno ai sottoposti che portarono via il vecchio professore, che si scusò, con scarsa convinzione ad essere onesti, con Flynn e Nicole:" Scusate ragazzi, non avevo scelta: mi hanno costretto."
Nicole senti chiaramente Flynn mentre sussurrava sarcastico:" Si, come no..."
Si ripromise di chiedere le dovute spiegazioni al marito appena sarebbero stati al sicuro; nel frattempo nella stanza erano rimasti solo tre uomini, fra cui Kubichek e Ivan.
L' ex ministro si rivolse al suo braccio destro:" Uccideteli e rendetelo interessante... Non avevamo portato più uomini?"
Ivan rispose incerto, onestamente aveva avuto gli stessi pensieri del suo capo ma non aveva idea di dove fossero i diretti interessati esattamente; rispose dicendo incerto:" George è sparito e poi Pietro...E gli altri due... Sono a bere penso."
Kubichek allora si rivolse a Flynn e Nicole dicendo fintamente affranto:" È così difficile trovare del buon personale."
La Guardiana commentò sarcastica:" Dipende sempre da dove lo si cerca. Non te l' hanno mai spiegato Sergei?"
Kubichek se ne andò ridendo alla sfacciataggine della bionda, non aggiunse però altro; Ivan quando fu solo assieme ad un altro uomo, si avvicinò a Flynn e mise sotto il naso del Bibliotecario una boccetta contenente un liquido nero, poi aggiunse:" Sai che cos'è questa? L' ho trovata in un negozio Voodoo."
Flynn rispose in automatico alla domanda, per lui era naturale come respirare:" Si tratta di datura: una pianta velenosa nota per provocare disorientamento e allucinazioni, viene usata nelle cerimonie Voodoo."
Flynn venne interrotto da Ivan che gli disse minaccioso, quasi ringhiando:" Tu parli sempre come un libro stampato non è vero?"
Il diretto interessato rispose per nulla impressionato dalle minacce, facendo ridere Nicole:" Non puoi immaginare quanto, anzi: credo di saperne più io di molti libri."
" Visto che ti piace parlare così tanto non penso ci saranno problemi se aprirai la bocca per bere questa boccetta."
Flynn provò a spostare la testa ma venne bloccato dal complice di Ivan che fra le altre cose gli tappò il naso e gli aprì a forza la bocca; quando i due russi gli ebbero fatto bere circa metà boccetta decisero di provare a fare la stessa cosa con Nicole; Ivan, credendo di potersela cavare da solo, ordinò:" Va a prendere la macchina. Quando la droga avrà fatto effetto li getteremo nel fiume e sembrerà un incidente."
Quando l' uomo si fu allontanato Ivan si avvicinò alla Guardiana e le disse ghignante:" Sentiamo librai: quale libro vi tirerà fuori dai guai questa volta?"
Il russo non sentì mai la risposta di Flynn dato che una violenta sediata alla schiena lo mise fuori combattimento; il Bibliotecario a quel punto slegò Nicole dalla sedia e nel frattempo disse ironico:" Anche Houdini scriveva libri. Nicole tutto bene?"
" Si; smettila di preoccuparti per me. Quello che è appena stato drogato sei tu!"
" Non preoccuparti. Anche da drogato resto sempre più intelligente di tutti loro... Inoltre abbiamo circa cinque minuti prima che la droga inizi a fare effetto."
Nicole annuì per poi rispondere sbrigativa:" Ok, fortunatamente ci sono anche io con te... Dobbiamo fare due cose: scappare sani e salvi e recuperare l' oggetto che abbiamo trovato al cimitero."
Flynn annuì così seguì Nicole per uno dei corridoi dell' enorme villa decadente; dopo qualche minuto di girovagare il duo entrò nella stanza di Lazlo, intento a studiare l' oggetto trovato al cimitero e alcune carte.
Dopo che Nicole ebbe intimato al vecchio professore di stare in silenzio Flynn si avvicinò a lui barcollando, iniziava a sentire gli effetti della pianta, disse poi sbrigativo:" Mi chiamo Flynn Carsen, avrà di sicuro letto parecchi articoli che ho scritto in passato*. Tralasciando inutili convenevoli le dico che ho circa due minuti prima di iniziare ad avere le allucinazioni. Le sarei molto grato se mi consegnasse quella moneta, non appena sarò tornato in possesso delle mie facoltà cognitive la decifrerò."
Lazlo dopo un iniziale momento di stupore commentò:" Non serve. Ho già decodificato le iscrizioni."
Flynn a quel punto tirò fuori gli occhiali dalla tasca della giacca e si mise a studiare le incisioni mentre chiese curioso:" Ah si? Che lingua era questa volta? È francese? Lingua d' oc?"
Nicole decise di dire la sua:" Flynn, non perderti in inutili dettagli! Abbiamo poco tempo: fai in fretta, fra non molto sarai più stupido di una capra!"
Lazlo parve ignorare gli avvertimenti della Guardiana visto che rispose tranquillo e pacato:" No, no. Credo faccia riferimento al cifrario di Vigenère."
Flynn dopo una rapida occhiata con una lente di ingrandimento trovata sul tavolo iniziò il suo ragionamento:" Trova la trasposizione miracolosa... R, E, A, I, L... Ci sono dieci caratteri quindi se consideriamo... Prendi sei... Dividi per quattro che sono i caratteri ripetuti... Abbiamo, abbiamo, abbiamo 907200 combinazioni diverse."
Nicole durante quel rapido ragionamento non disse nulla, il professore invece parve seguirlo interessato; Flynn invece riprese a parlare biascicando vistosamente e ripetendo in più di un' occasione un qualcosa che poteva sembrare la parola illuminare.
Il Bibliotecario sentiva la testa leggera e gli sembrava che la stanza attorno a lui iniziasse a girare vorticosamente; provò ad osservare la sua mano destra ma fu  peggio: le dita si erano sdoppiate.
Nicole si avvicinò al marito e gli diede dei piccoli schiaffi in faccia dicendogli:"Flynn concentrati. Serve che tu sia cosciente, risolvi l' enigma e andiamocene. Professore porteremmo via anche lei se solo Flynn non fosse messo così male."
Il Bibliotecario parve riscuotersi visto che commentò:" Non sapevo che oggi fosse la giornata del prendiamocela con il Bibliotecario, ne terrò conto... Perché tutto questo mi ricorda qualcosa? Ci penserò dopo. Stavo dicendo... Illuminare. Va illuminata la moneta ma è in metallo e l' argento si ossida, non si corrode in questo modo."
Lazlo commentò ammirato:" Ero preso dall' incisione, non ho esaminato attentamente la moneta."
Il Bibliotecario nel frattempo pulì l' oggetto con un fazzoletto rivelando che in realtà era una lente e non una moneta; subito dopo la illuminò con la lampada presente sulla scrivania: la lente proiettò alla parete l' immagine di una mappa che indicava chiaramente Morgus Bay.
" Sai ragazzo, saresti uno storico eccezionale!"
A quel punto Flynn ignorò i complimenti del professore e si mise in tasca la lente, conservandola assieme al sigillo, subito prima di avere un nuovo capogiro; Nicole intervenne preoccupata dicendo:" Non c'è più tempo Flynn. Dobbiamo andare via; come vede professore la situazione è alquanto seria... Mi spiace non poter fare nulla per lei al momento."
In sottofondo si sentirono le urla furibonde di Kubichek:" Come sarebbe a dire che sono scappati?! Trovateli immediatamente!"
Nicole capì che era quello il momento per andarsene quindi prese un braccio di Flynn, lo mise attorno alla spalla e condusse il marito alla porta finestra della stanza; fortunatamente erano al piano terra.
Raggiunto il giardino la Guardiana si guardò attorno alla ricerca di una macchina, che provvidenzialmente trovò quasi subito; una volta fatto appoggiare Flynn al cofano la scassinò senza difficoltà e successivamente fece accomodare il Bibliotecario semi incosciente sul sedile del passeggero; una volta messo in moto con un coltello che la donna aveva nascosto nello stivale che indossava, Nicole commentò ironica:" Flynn dovresti metterti a dieta. È stata una fatica portarti fino alla macchina!"
Il Bibliotecario non capì molto di quanto gli era stato appena detto visto che rispose con un tono di voce fin troppo strano, mentre guardava interessato lo specchietto retrovisore:" Dieta? Cos'è? Un nuovo libro? Io adoro i libri... Sono fatti di parole e a me piacciono le parole."
La Guardiana a quel punto commentò sconsolata:" Diamine Flynn sei proprio strafatto! Badare ad Alastair in confronto è una passeggiata."
Il Bibliotecario dopo un attimo di smarrimento riuscì a formulare mezzo pensiero corretto, ricordandosi di dover chiamare Margie e avvisando quindi Nicole nei limiti delle sue possibilità:" Alashterhg? Dobbiamo chiamare... Chi dobbiamo chiamare?"
Quelle parole e quel rantolo furono però sufficienti perché Nicole comprendesse il messaggio visto che disse, mentre prendeva il telefono dalla tasca**:" Giusto. Va chiamata tua madre. Ora metto in viva voce ma tu sta zitto per favore, vorrei evitare di impensierirla."
Il Bibliotecario annuì con scarsa convinzione... Da quando Nicole aveva quattro occhi?
Ad un certo punto Flynn sentì la voce di sua madre, anche se non aveva ben capito cos' aveva detto, decise perciò di salutarla a modo suo:" Ciiao mamma: siamo a New Orleans e dei russi fanatici sono dietro di noi con la macchina."
Se non fosse stata impegnata a guidare di sicuro Nicole avrebbe iniziato a sbattere la testa contro il volante in preda allo sconforto, aggiunse poi:" Margie non fare troppe domande... Per farla breve la donna che Flynn ha sognato era una vampira che protegge il Calice di Giuda; ha chiesto il nostro aiuto perché un russo psicopatico vuole un esercito di vampiri. Lui e i suoi uomini ci hanno tenuti prigionieri, come ti ho già detto, e hanno drogato Flynn. Sta lentamente migliorando ma gli servirà come minimo un' altra mezz' ora per riprendersi decentemente."
" Perché non mi stupisce che anche in vacanza finiate coinvolti in qualcosa di pericoloso? Mi raccomando: fate attenzione; Nicole se vi stanno inseguendo ti consiglio di trovare una festa di strada o qualche parata, fra la folla sarà più semplice seminarli."
" Ci avevo pensato. Non appena saremo in città lo farò sicuramente; grazie del consiglio."
" Figurati cara, fa attenzione e cerca di evitare che Flynn si faccia ammazzare... Hai già fatto un ottimo lavoro durante questi anni, mi fido di te."
Nicole a quel punto salutò la suocera prima di chiudere la telefonata:" Lo farò, non preoccuparti. Grazie di tutto Margie, salutami Al."
Erano passati pochi minuti quando Flynn riprese a parlare, sollevato di stare decisamente meglio:" Nicole, finalmente riesco a fare pensieri coerenti; ho però ancora capogiri e visioni. Odio quei russi! Dimmi che non dovremo camminare ancora per un pezzo."
" Purtroppo no: siamo quasi arrivati in città e ho visto che alcune strade saranno bloccate a causa di una festa, semineremo lì i nostri amici russi. Ora tieniti forte: cercherò di prendere un po' di vantaggio."
A quelle parole Nicole diede una forte accelerata, distanziando la macchina dei russi che aveva iniziato ad inseguirli praticamente da subito; dopo una decina di minuti Bibliotecario e Guardiana scesero dalla macchina e corsero verso alcune transenne che delimitavano l' area in cui si stava svolgendo una festa: c'erano numerosissime persone e questo era l' ideale per sparire indisturbati.
Nicole afferrò il polso di Flynn e lo guidò fra le numerosissimi festeggianti, facendo uno slalom notevole; la corsa dei due venne interrotta quando entrarono in uno stabile abbandonato e Flynn cadde a terra a causa dell' ennesimo Capogiro.
La Guardiana disse preoccupata:" Tutto ok? Ce la fai ad alzarti e a riprendere a correre?"
Il Bibliotecario rispose ansante:" Si più o meno... La cosa importante è che sta passando: sono finite anche le allucinazioni."
L' uomo stava per rimettersi in piedi, pronto a riprendere la corsa quando una voce fece bloccare sia lui che la moglie:" Non penserete certo di riuscire a scappare anche questa volta librai."
Nicole si voltò e vide con grande disappunto che davanti a lei c'erano tre degli uomini di Kubichek, armati e pericolosi, fra l' altro uno di essi era lo stesso che aveva drogato Flynn; la bionda a quel punto capì che era il caso di dimostrare loro di cosa era capace una Guardiana ben addestrata come lei.
Per prima cosa si rivolse al marito dicendo:" Flynn ora sta qui fermo e vedi di non farti male. Io penso a quei tre e gli farò vedere cosa significa mettersi contro la Psicopatica sbagliata."
La bionda a quel punto si avviò con passo deciso e sicuro verso i tre russi dicendo nel frattempo minacciosa e con un sorrisetto di sfida stampato in volto:" Per prima cosa vorrei fare alcune precisazioni. Primo. Ne io ne mio marito siamo dei librai: lui è il Bibliotecario e io sono la sua Guardiana, non entrerò nei dettagli per non sconvolgere i vostri minuscoli cervelli. Secondo. Io e Flynn eravamo qui a New Orleans per una vacanza ma a causa del vostro capo siamo stati costretti a fermarvi. Terzo. Sono molto irritata a causa vostra e per voi non si mette bene: so uccidere un uomo a mani nude in cinquantasette modi diversi, mi chiamano Psicopatica e le mie migliori qualità sono essere arrogante e possedere una certa dose di disprezzo e furia omicida.
Direi che per voi non si mette bene."
I tre uomini scoppiarono a ridere per nulla intimoriti dalle minacce di Nicole; la Guardiana per contro rispose divertita:" Speravo ignoraste i miei avvertimenti. Solo una cosa: non andate a piangere da mammina quando avrò finito."
Detto questo schioccò collo e nocche per poi afferrare rapidissima il fucile di Ivan, disarmarlo e colpirlo violentemente sul volto con il calcio dell' arma; gli altri due uomini vennero messi fuori combattimento facilmente con dei colpi rapidi e precisi, anche perché sorpresi da una simile reazione.
Quando Nicole ebbe finito commentò con un sorrisetto soddisfatto da vincitrice stampato in viso:" Ve l' avevo detto che vi sareste fatti parecchio male, voi però non avete voluto darmi retta... Peggio per voi."
Nicole notò il tubo del gas e una pistola vicina a lei così le venne un idea: raccolse la pistola e poi si avvicinò a Flynn e gli rovistò nelle tasche della giacca, ringraziando che suo marito si fosse rialzato e si fosse allontanato mentre lei aveva sistemato i tre uomini; trovato l' accendino che Flynn portava sempre in tasca in caso di emergenza Nicole sparò alla conduttura del gas e poi lanciò contro la perdita l' accendino: subito si generò una notevole fiammata che impediva di passare oltre.
Bibliotecario e Guardiana ripresero la fuga decisamente più tranquilli così una volta raggiunto un vicolo appartato e a prima vista deserto si fermarono a pendere fiato; Nicole disse poi ad alta voce, apparentemente rivolta al nulla:" Perché invece di seguirci nell' ombra e a distanza non ci raggiungi? Così ci possiamo aggiornare sulle nostre scoperte. Non ti sembra una buona idea Simone?"
Dopo quelle parole davanti a Flynn e Nicole comparve una sorta di fumo dorato che dopo pochi secondi si condensò nella figura di Simone Renoir; la francese chiese con tono incredulo e stupito:" Come sapevi che ero lì?!"
Nicole rispose con tono tranquillo, soddisfatta di aver fatto fare quella faccia alla vampira:" Mi sono accorta che ci tenevi d'occhio già dal capannone, non sei intervenuta semplicemente perché hai visto che avevo tutto sotto controllo. Sbaglio forse?"
" Non sbagli... Ma come hai fatto a notarmi?"
Questa volta fu Flynn a rispondere, soddisfatto di non essere più fatto come una pigna:" Beh Nicole è sempre stata brava a capire chi o cosa la circonda; ricordo che in Amazzonia si era accorta che ci aveva circondato un gruppo di locali nonostante loro si fossero mossi in silenzio e fosse anche notte. Il fatto che tu sia una vampira non fa molta differenza."
A quel punto la donna chiese visibilmente sconvolta:" E voi da quando lo sapete e soprattutto come avete fatto a capirlo?"
Fu il Bibliotecario ad iniziare la spiegazione:" Vedi Simone... Abbiamo iniziato ad avere dei dubbi la notte in cui mi hai contattato in sogno: gli unici abbastanza potenti per fare un simile incantesimo, ora che le Lay Lines sono chiuse al minimo, o sono maghi eccezionali o creature sovrannaturali, come ad esempio i vampiri; dopo aver sentito Merlino abbiamo escluso i maghi."
Nicole intervenne subito dopo concludendo la spiegazione, ora capiva perché Flynn si divertiva così tanto a fare sfoggio del suo sapere:" Quando poi hai parlato del Calice di Giuda Flynn ha capito tutto: essendo un artefatto legato ai vampiri tu non potevi che essere una di loro."
La francese commentò ammirata:" Incroyable! Sei davvero intelligente Bibliotecario e in più conosci anche Merlino..."
" I complimenti a dopo. Flynn è stato drogato e il nostro hotel è da tutt' altra parte. Se  casa tua è nelle vicinanze potresti ospitarci per un' oretta? Giusto il tempo necessario a Flynn per riprendersi."
Il Bibliotecario guardò Nicole con riconoscenza senza però dire nulla: come suo solito la donna aveva capito tutto senza bisogno che lui aprisse bocca; Simone d' altro canto rispose alla richiesta della Guardiana enfatizzando il suo accento francese:" Va bene, così mi potrete aggiornare sulle vostre scoperte. Seguitemi, casa mia non è lontana."
Dopo circa una ventina di minuti il terzetto raggiunse la casa della vampira: si trattava di un appartamento molto grande e arredato in stile barocco, c'erano poi un pianoforte e parecchi quadri; Flynn, ancora leggermente stordito, venne fatto sedere su un divano mentre Simone preparò del tea per i suoi ospiti.
Quando tutti ebbero in mano una tazza la vampira si fece raccontare delle scoperte fatte in merito al Calice di Giuda, una volta finito di aggiornarsi Flynn commentò stupito:" Sai io ero convinto di sapere molto sulla storia perché l' ho studiata ma tu... L' hai vissuta!"
Nicole parve leggere nel pensiero a Flynn dato che commentò con un rimprovero:" Flynn non iniziare a fare domande a raffica, è da maleducati e soprattutto non chiederle quanti anni ha, sarà Simone a dirlo se vorrà. Quando si tratta di storia sei peggio di Alastair quando vuole qualcosa! Tuo figlio quando fa i capricci è molto meno infantile e ti vorrei ricordare che ha un anno."
" Peccato che abbia preso la testardaggine da te! Nicole ti ricordo che anche tu sei cocciuta e testarda!"
La vampira a quella scena ridacchiò divertita, chiese poi curiosa:" Avete detto che conoscete Merlino... Non sapevo fosse in così buoni rapporti con la Biblioteca. Io non l' ho mai incontrato, ad esempio; so però che segue assieme ai Pendragon la Biblioteca. Com'è possibile che voi lo conosciate così tanto da chiedere consigli?"
Flynn a quelle parole fece una strana espressione, a metà fra l' orgoglioso e l' amareggiato; dopo essersi scambiato un lungo sguardo intenso e d' intesa con Nicole e aver ricevuto un cenno affermativo dalla donna si rivolse alla francese:" Immagino vorrai sapere come lo conosciamo... Beh è una storia complicata e lunga se la raccontassi per intero ed è anche segreta. Tu però ti sei dimostrata degna di fiducia, al momento, quindi risponderò a tutte le tue domande a due condizioni: ci racconterai la tua storia e giurerai di mantenere il segreto. Se scoprirò che hai parlato ti presenterò Excalibur." 
Lo sguardo di Flynn fece capire a Simone che il Bibliotecario non scherzava: se solitamente il newyorkese era caratterizzato da uno sguardo sveglio e amichevole ora era serio, freddo e deciso; era lo sguardo di chi era sicuro di poter mettere in atto la minaccia appena fatta.
Dopo un cenno di assenso da parte della vampira il Bibliotecario iniziò a parlare:" Per darti la versione breve e non tediarti raccontandoti della mia biografia sappi che conosco Merlino da tutta la vita: fino ad un anno e mezzo fa ero convinto fosse semplicemente il mio vecchio prozio svitato. Poi però ho scoperto chi sono davvero e quindi molte cose sono cambiate; mi presento ufficialmente Simone: sono Flynn Pendragon-Carsen, discendente diretto di Re Artù e Re Salomone, capo dei Massoni Criptici, futuro capo dei Cavalieri della Tavola Rotonda rimanenti e infine, anche se non meno importante, Bibliotecario. Penso sia abbastanza chiaro ora il perché sia in così buoni rapporti con Merlino; per il resto sappi che non ci sono conflitti aperti con voi vampiri e credo che sia possibile fidarsi di te. Il quadro che hai appeso fa chiaramente capire che tu sei pro Biblioteca."
Simone annuì solamente, ancora incredula per le parole di Flynn; non si aspettava simili rivelazioni, ora però capiva perché il Bibliotecario le aveva imposto tutta quella segretezza: molti si sarebbero intimoriti e avrebbero perso fiducia nella Biblioteca mente tanti altri lo avrebbero voluto morto per una ragione in più.
Simone dopo qualche istante di silenzio disse con una punta di tristezza nella voce:" Ora capisco... Visto che mi hai risposto credo che ora tocchi a me. Sono nata a Parigi nel 1603, era un secolo così eccitante: c'erano Galileo, Shakespeare, Rembrandt... Un periodo affascinante in cui vivere. A Parigi conobbi Francois, era un docente alla Sorbona... Ci innamorammo e presto ci fidanzammo.
Io avevo sempre amato la musica, fin da bambina, e all' età di venticinque anni ero cantante lirica alla corte del re. È stato il periodo più bello della mia vita finché..."
Simone fece una breve pausa prima di riprendere la sua storia:" Sono morta il dodici giugno 1628. Un vampiro ha condannato la mia anima affinché vagasse per sempre nella notte e non riposasse mai."
Flynn fu tentato di chiedere a Simone che fine avesse fatto Francois poi però si morse la lingua: non era certamente una domanda da fare a una persona che conosceva da così poco; Nicole da parte sua capì molto sulla vampira, certo non le piaceva come guardava Flynn, ma ora provava per lei un grande rispetto.
La francese nel frattempo terminò la sua storia:" Non rividi mai più Francois, il destino mi aveva portato via il mio amore... Amava profondamente i libri, un po' come te Flynn... Rimasi a Parigi per altri duecento anni, per cercare il vampiro che mi aveva trasformata e ucciderlo, così da potermi vendicare di colui che mi aveva rovinato l' esistenza ma era scomparso. Poi venni a sapere del Calice di Giuda, che ha il potere di far resuscitare i vampiri; con un simile potere i non morti avrebbero potuto dominare il mondo."
Nicole commentò semplicemente, sapendo come sarebbe andata a finire la storia:" E volevi difenderlo."
Simone annuì per poi proseguire:" Esatto. Seguì la pista fino al monastero e trovai il sigillo ma non riuscì a tradurre le incisioni così decisi di restare a New Orleans fino a quando non avessi avuto le idee più chiare. Un giorno vidi un uomo che osservava il monastero e capì che c'erano guai in vista... È stato così che le nostre strade si incrociarono."
Flynn posò la tazza sul tavolino prima di commentare:" Già. Mi sei apparsa in sogno perché cercavi l' aiuto del Bibliotecario, anche se questo lo avevamo già capito. Beh sei stata fortunata che settimana scorsa io abbia urlato contro Judson e Charlene, altrimenti io e Nicole non avremmo avuto l' idea di fare una vacanza."
La Guardiana aggiunse tranquillamente, senza l' intenzione di essere polemica:" La prossima volta manda una email, non mi piace che mio marito venga contattato in sogno. Inoltre va ringraziata Charlene, se non ci avesse suggerito di seguire i nostri sogni non saremmo venuti a New Orleans visto che tu non hai specificato il perché avessi bisogno di Flynn. Piuttosto toglimi una curiosità: perché hai un quadro al cui centro campeggia uno degli stemmi della Biblioteca?"
Simone rispose alla domanda avvicinandosi al dipinto e indicandolo con una mano:" Questo quadro risale a prima delle crociate e rappresenta l' eterna battaglia della conoscenza contro il male. Il vostro lavoro non è solo trovare vecchi reperti vero? Comunque sullo scudo c'è l' albero della conoscenza e il cavaliere, secondo la leggenda, è il più grande Bibliotecario di tutti i tempi: colui che costruì la Biblioteca e che conosce quindi tutti i suoi segreti, conosciuto come Jeudha."
Flynn e Nicole a quelle parole scoppiarono a ridere all' unisono: quello ritratto non poteva essere Judson***, non gli assomigliava per niente; di sicuro quando sarebbero tornati in Biblioteca non avrebbero lasciato che la questione cadesse nel dimenticatoio.
Vedendo quella reazione Simone osservò basita Bibliotecario e Guardiana, chiedendosi perché ridessero così intensamente alla vista di quel quadro; vedendo che le loro risate non cessavano decise di meritare una spiegazione:" Perché ridere a quel modo? C'è forse qualcosa di sbagliato nella leggenda?"
Fu Flynn a rispondere, dopo che ebbe placato almeno un po' le risate:" Nella leggenda in se non c'è nulla di sbagliato. Il motivo delle nostre risate è che il cavaliere è Judson, il mio mentore in poche parole; il problema è che il ritratto non gli assomiglia per niente... Vederlo così capelluto ora che ha l' aspetto di un uomo anziano è parecchio ridicolo. Inoltre in questo quadro non c'è Charlene e sicuramente non la prenderà bene sapere che il pittore ha ignorato l' esistenza della Prima Guardiana."
Nicole diede man forte al marito aggiungendo divertita:" Flynn devi considerare che nel quadro Judson è più alto di almeno dieci centimetri! Il pittore deve aver avuto parecchia fantasia! Almeno il tuo quadro in Biblioteca è realistico."
Le risate della coppia vennero interrotte dal suono della pendola: segnava le quattro del mattino; avevano fatto molto più tardi di quanto avevano immaginato.
Nicole vedendo l' orario disse rivolta a Simone:" Tra un' ora sarà l' alba: non ti conviene venire con noi. Sapendo dov'è nascosto il Calice avevamo intenzione di andarlo a recuperare; dato che Morgus Bay è a una mezza giornata di navigazione penso ti convenga aspettare e non muoverti da qui; ti terremo comunque aggiornata riguardo i prossimi sviluppi e quando tornerà il buio potrai raggiungerci se lo vorrai."
Simone annuì, la proposta della Guardiana sembrava ragionevole e sensata:" Accetto la tua proposta, so di potermi fidare di voi per tenere al sicuro il Calice. Buona fortuna."
Dopo un breve saluto alla vampira che li aveva ospitati, Flynn e Nicole tornarono nelle strade di New Orleans; la prima cosa che fecero i due fu quella di trovare un bar già aperto o che aprisse il prima possibile: dopo quella nottata entrambi avevano bisogno o di una dormita o di una discreta quantità di caffè.
Fortuna volle che i due trovarono un piccolo bar che faceva al caso loro così dopo la terza tazza Flynn prese il cellulare e compose una chiamata:" Pronto André. Sono Flynn Carsen e avrei bisogno di un favore. Tuo cugino Earl ha sempre a disposizione la barca più fortunata del fiume?"



Note:

* non penso sia così improbabile che Flynn nella sua lunga carriera universitaria non abbia mai pubblicato nulla, se Jacob lo fa sotto pseudonimo perché non dovrebbe farlo anche Flynn?

** a parte un sentitissimo: non provate a farlo nella vita reale preciso che i russi non hanno sequestrato nulla in questa storia, convinti che Flynn e Nicole non si sarebbero mai liberati 

*** ripeto una cosa già detta: è Canon, super Canon, che Judson sia il primo Bibliotecario. Il finale di questo film c'è lo fa capire mentre la serie lo conferma in modo esplicito; qui Flynn e Nicole sanno già della vera identità del mentore del Bibliotecario e di conseguenza sanno anche di Charlene.


Note dell' autrice:

Il capitolo 12 è andato; credo sia stato abbastanza fedele all' originale ma ovviamente ho fatto qualche piccola modifica, anche questa volta.
Ho approfondito alcune scene che nel film non si sono viste e inoltre Nicole è riuscita a cavarsela perfettamente anche da sola: vi ricordo che lei e Judson mettono fuori combattimento almeno una trentina di uomini della Confraternita del Serpente; che saranno mai tre russi?
Ci sono poi due spunti comici che ho deciso di inserire: Flynn strafatto e il commento al quadro di Judson, non c'è molto da dire però vedere un uomo che fa della sua intelligenza la sua arma migliore comportarsi da idiota è spassosissimo.
Per ciò che riguarda Judson che dire: vedere come l' hanno rappresentato e come è ora... beh la risata di Flynn e Nicole è giustificata.
Noterete poi che Simone è rimasta a casa sua: molto più credibile che dire che la vampira non riesce a spaccare la porta perché non si è nutrita per un giorno.
Infine c'è la discussione seria sul quadro: sappiamo tutti che è questo il punto di partenza della terza stagione, inutile girarci in giro. È una scena che andava fatta ma che ovviamente andava adattata: Flynn e Nicole sanno chi sono in realtà Judson e Charlene quindi lo stupore è minimo, il fatto della battaglia però è fondamentale soprattutto per Flynn e per lo sviluppo del suo personaggio ( sto ancora insultando chi ha avuto l' idea di dire che sarebbe morto un personaggio principale: avevo il terrore che fosse Flynn!)
Ultima cosa da dire: al momento ho finito di scrivere il capitolo 22 e facendo qualche conto mi sono resa conto che questa storia, includendo la quarta stagione dovrebbe avere 94 capitoli... Sto pensando di accelerare le pubblicazioni nei periodi in cui non ho molto da fare con lo studio; ditemi se vi può interessare come idea.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 14
*** Tredicesimo capitolo ***


Tredicesimo capitolo 

Flynn e Nicole dopo aver chiamato André e dopo aver pagato i numerosi caffè bevuti per svegliarsi presero un taxi e raggiunsero il porticciolo in cui il simpatico tassista aveva dato loro appuntamento.
Quando il tassista vide Bibliotecario e Guardiana esclamò allegro e gioviale, ignorando il fatto che fossero le cinque del mattino:" Ehi, ehi! Chi si vede! Mister Professorman e signora! Non vi ho ne più visti ne sentiti dopo la grande scoperta."
Nicole rispose sarcastica, ripensando a come erano andate le cose:" Scusaci André ma abbiamo incontrato alcuni... amici."
" Lasciamo perdere le chiacchiere! Vi presento mio cugino Earl."
André a quel punto presentò a Flynn e Nicole un uomo orientale; la Guardiana si chiese come fosse possibile che quei due fossero cugini ma non disse nulla: aveva visto cose ben più strane in vita sua.
Il newyorkese nel frattempo chiese scettico osservando la barca, che non era certamente delle più moderne:" Questa dovrebbe essere la barca fortunata?"
André rispose immediatamente:" Brutta non vuol dire sfortunata."
Nessuno aggiunse altro così tutto salirono sulla barca, Nicole chiese curiosa:" Esattamente quanto tempo serve per arrivare a Morgus Bay?"
" Dovremmo arrivare per il tramonto. Toglimi una curiosità: perché proprio Morgus? È tutta palude laggiù!"
Flynn rispose divertito:" Beh André se sapessi tutta la verità poi dovremmo ucciderti... Diciamo solo che è la prossima tappa della caccia al tesoro. Piccola curiosità: su questa barca c'è un letto? Sto morendo di sonno! Quei caffè non mi hanno fatto nulla... Sarà che ormai sono abituato all' espresso."
Nicole aggiunse:" Te l' avevo detto di provarlo a tuo rischio e pericolo: dall' espresso non si torna indietro. Anche io sto dormendo in piedi... È la prima volta che rimpiango le notti passate in bianco a causa di Alastair. A proposito dovremmo sentire tua madre... Prima però voglio dormire."
André fece un sorrisetto piuttosto esplicito così la Guardiana rispose secca, prevenire era meglio e lei in quel momento non era dell' umore giusto per scherzare:" André ti prego: siamo tutti adulti ma non fare sorrisetti strani. Se diciamo di essere assonnati è perché siamo assonnati: nelle ultime settantadue ore avremo dormito si e no per dieci e non per le motivazioni che credi. Detto questo vado a dormire."
A quel punto la bionda entrò nella cabina, lasciando sul pontile i tre uomini; il tassista commentò divertito:" Che caratterino. Hai trovato una leonessa con gli artigli ben affilati mister Professorman."
Il Bibliotecario rispose di rimando con un leggero sorriso, appena accennato:" Riuscirai mai a chiamarmi Flynn? Comunque hai ragione; avresti dovuto vederla quando era incinta... Sta di fatto che è la mia Psicopatica e la amo così com'è, non potrei chiedere altro. Detto questo raggiungo mia moglie o andrà a finire che mi addormenterò sul ponte della barca... Non ho più l' età per queste cose."
Flynn a quel punto raggiunse Nicole in cabina, mentre chiudeva porte e finestre  sentì chiaramente la voce di André esclamare:" Preparati cugino! Stiamo per salpare!"
Flynn si lasciò andare ad una mezza risata, quel tassista gli stava decisamente simpatico; il Bibliotecario si guardò attorno e notò che il piccolo letto lì presente era stato occupato da Nicole, già addormentata.
Gli tornò in mente la sua prima missione: anche in quell' occasione era stato costretto a dormire sul pavimento mentre Nicole si era appropriata dell' unico letto disponibile; si ricordò anche del maldestro tentativo di seduzione rivolto alla donna: su una cosa aveva però avuto ragione, lei provava qualcosa per lui e lo svolgersi degli eventi lo aveva dimostrato ampiamente.
Il Bibliotecario prima di mettersi a dormire coprì meglio la moglie con il lenzuolo e le diede un leggero bacio sulla testa, successivamente si tolse la giacca e la sistemò a terra alla bell' e meglio perché facesse da cuscino, mandò un veloce messaggio a sua madre e si mise a dormire, addormentandosi quasi subito. 
Svariate ore dopo il Bibliotecario si svegliò parecchio intorpidito ma decisamente molto più riposato; la prima cosa che notò fu l' assenza di Nicole, molto probabilmente la donna si era già svegliata ed era uscita a prendere una boccata d' aria.
Flynn a quel punto decise di uscire lui stesso a prendere un po' d'aria; prima però controllò l' ora notando che si erano fatte le undici, e dopo essersi stiracchiato controllò anche il telefono per vedere se sua madre aveva risposto: il Bibliotecario trovò un messaggio che lo avvisava che tutto andava bene, che Alastair non dava problemi e di fare attenzione a russi e vampiri.
A quell' ultima frase Flynn sorrise: da quando aveva chiarito con sua madre le sue raccomandazioni erano diventate di tutt' altro stampo, ricordava ancora quando la cosa più pericolosa che poteva succedergli era scordarsi la maglia della salute.
Una volta uscito Flynn impiegò qualche secondo per abituarsi alla luce del sole, si guardò poi attorno e individuò immediatamente André ma non vide Nicole; andò quindi verso il tassista, che era impegnato a dirigere la barca, a chiedere dove fosse la moglie.
" Cerchi qualcuno Secchione?"
Sentendo la voce di Nicole provenire da un punto non meglio precisato sopra la sua testa Flynn si voltò e alzò la testa: vide la moglie seduta sul tetto della cabina che lo fissava divertita; il Bibliotecario chiese perplesso:" Come hai fatto ad arrivare fin lì è soprattutto perché sei salita?"
" Mi sono semplicemente arrampicata, volevo osservare il fiume in santa pace... André è simpatico ma a volte parla un po' troppo."
L' uomo annuì aggiungendo poi:" Scendi tu oppure devo salire io? Considera che prima dovrei capire da che parte sei passata."
Nicole a quelle parole rise per poi rinfacciare al marito:" Ti ricordo poi che non sei chissà quale arrampicatore."
Detto ciò con un agile balzo scese dal tetto della cabina, arrivando di fianco al Bibliotecario, concluse poi con una proposta:" Direi però di non perderci in chiacchiere e di andare da André e sentire se sulla barca fortunata c'è qualcosa di commestibile: sto morendo di fame!"
" Pensavo di essere il solo!"
" Ti vorrei ricordare che non abbiamo mangiato chissà cosa ieri per colpa di quei dannati russi!"
Flynn commentò divertito:" Non ti passerà facilmente l' arrabbiatura verso di loro..."
Nicole guardò male il marito per poi commentare acida:" Ti devo fare un elenco dei motivi? Non basta che siano i cattivi di turno?"
Flynn non disse nulla, si limitò a scuotere la testa: Nicole non sarebbe mai cambiata. 
Il resto della giornata passò tranquillo e senza problemi: la navigazione lungo il  Mississippi non ebbe intoppi di alcun genere così Bibliotecario e Guardiana poterono godersi il viaggio fino a Morgus Bay.
Scesa la sera André comunicò di essere giunti a destinazione così ormeggiò la barca in un porticciolo per poi preparare la piccola imbarcazione portata perché l' ideale per muoversi nella palude.
Quando Flynn e Nicole ebbero finito di preparare un piccolo kit di prima necessità, contenente pistole segnaletiche, torce e cose utili al primo soccorso, salirono sulla barchetta; André diede le ultime informazioni, approfittando anche per chiedere curioso:" Morgus è a un miglio da qui, verso l' interno; l' acqua è troppo bassa quindi dovrete remare. Sicuri di dover andare proprio lì?"
" Si, il lavoro ci chiama anche in ferie. André ti affido la mia giacca; inoltre lascia la luce accesa per il nostro ritorno."
Detto questo Flynn iniziò a remare mentre Nicole reggeva due torce per illuminare la zona circostante; dopo qualche minuto in cui i due procedettero in un silenzio quasi surreale, spezzato solo da qualche gufo, Nicole illuminò una croce che aveva un teschio umano all' incrocio dei bracci, il Bibliotecario commentò secco:" Direi che è un chiaro avvertimento."
" Si, molto probabilmente serve a spaventare i curiosi o chi si avvicina troppo."
Flynn concordò con quanto detto dalla sua Guardiana, concluse poi:" Questo quindi vuol dire che siamo sulla strada giusta, vediamo che cosa troveremo fra poco."
Dopo qualche metro Bibliotecario e Guardiana videro che le torce tenute da Nicole illuminavano quello che sembrava il relitto di una nave ottocentesca; Flynn prese quindi la pistola segnaletica e dopo aver intimato alla moglie di coprirsi gli occhi sparò un colpo: il razzo luminoso delineò quella che era effettivamente una nave, su cui spiccava la scritta Pride.
A quella vista Flynn commentò eccitato dalla scoperta:" Questo è il Pride! La nave di Lafitte ! Devi sapere che Jean Lafitte era un pirata del diciannovesimo secolo, dobbiamo fra l' altro essere vicini alla Palude Amara dato che usava questo labirinto di paludi come quartier generale. Non gli è servito a molto però: la marina americana annientò la sua flotta piuttosto facilmente. Direi però di non perderci in chiacchiere e andare ad esplorare il relitto."
" Ottima idea, vedo che hai anche imparato a limitare le tue spiegazioni."
" Solo perché ormai ti conosco bene e so che corro il rischio di fare una nuotata nella palude e ad essere onesto non ne ho voglia."
Una volta saliti sul relitto del Pride e esplorato il ponte Flynn e Nicole decisero di scendere sottocoperta dato che non avevano trovato nulla di interessante; scese le scale i due si trovarono in un ambiente umido, buio e pieno di alghe e ragnatele; si guardarono attorno e capirono di avere due alternative: esplorare la stiva o gli alloggi del pirata. 
La scelta venne fatta a causa di una trappola: Flynn aveva tolto alcune ragnatele e stava per avanzare quando Nicole lo spinse indietro esclamando preoccupata:" Attento!"
Questa reazione era stata causata dallo scattare di una trappola che avrebbe potuto decapitare entrambi; Nicole commentò apprensiva:" Meno male che ho ancora degli ottimi riflessi. Dovresti stare più attento!"
" Hai ragione... Direi di andare da quella parte prima. Prometto di fare attenzione, anche se posso stare tranquillo sapendo che ci sei tu che mi guardi le spalle."
La Guardiana a quella frase commentò decisa:" Ruffiano. Con me però non attacca: potevi rimanerci secco! Non sei un vampiro."
Flynn a quelle parole volle precisare a Nicole come si uccidevano quelle creature in caso di pericolo:" In realtà anche i vampiri muoiono se decapitati! Muoiono anche per un paletto di pioppo piantato nel cuore e per la luce solare. Comunque sai che non è fra le mie ispirazioni essere un vampiro: bere sangue e non poter più vedere la luce del sole non fanno per me."
" A proposito: conosci altri modi per uccidere i vampiri?"
" Credo che anche un' esplosione potrebbe funzionare, così come una spada d' argento o incantata. Excalibur non avrebbe problemi, perché me lo chiedi?"
Nicole rispose con un' alzata di spalle mentre avanzava con cautela verso la cabina di Lafitte:" Beh Flynn... Con buone probabilità ci troveremo ad affrontare qualche vampiro con la fortuna che ci ritroviamo; meglio essere preparati ad ogni evenienza, non credi?"
Il Bibliotecario rispose scoraggiato:" Non ci avevo pensato ma hai ragione: ci siamo sempre imbattuti nelle leggi di Murphy*... Beh guarda il lato positivo: ce la siamo sempre cavata."
Raggiunta la porta che bloccava l' accesso alla cabina Flynn aprì il chiavistello ed entrò per primo, una volta illuminato l' ambiente i due videro uno scheletro seduto alla scrivania che stringeva un forziere, il Bibliotecario commentò interessato:" Bene, bene, bene. Lupus in fabula: sepolto con il suo tesoro. Comodo da portarsi appresso."
Vedendo lo scheletro Nicole commentò disgustata e ironica:" Anche da morto è così legato ai suoi tesori..."
" Se ti può consolare io sto per vomitare."
Flynn, dopo che Nicole ebbe spostato con poca grazia lo scheletro dal forziere, osservò con attenzione la serratura per poi commentare sfregandosi le mani eccitato dal nuovo enigma da risolvere:" Bene: una serratura a combinazione, si apre solo con le lettere giuste... La lingua è francese ma mi servono gli occhiali."
Mentre il Bibliotecario inforcava le lenti Nicole disse la sua sull' aspetto del marito:" Dovresti tenerli su più spesso. Sei molto più affascinante con gli occhiali, sembri un professore..."
Flynn rispose lusingato mentre studiava l' iscrizione:" Lo terrò presente, chi l' avrebbe mai detto che il mio presbitismo avrebbe avuto degli aspetti positivi. Comunque ho tradotto la scritta: la fede è stata infranta, il sigillo è stato imposto."
" Bene. Hai già capito qual è la risposta Secchione?"
" Ovvio! Per chi mi hai preso? Non sono certo un Libraio qualunque! La fede infranta è un tradimento e cercando noi il Calice di Giuda di che tradimento si potrà mai parlare?"
Nicole annuì per poi rispondere sicura della risposta finale:" Ovviamente del tradimento di Giuda a Gesù, suggellato con un bacio; che è la risposta all' indovinello. In francese come si dice?"
Flynn rispose mentre faceva scattare il meccanismo:" Baiser**."
Una volta aperto lo scrigno Nicole diede immediatamente una mano a Flynn nel reggere il coperchio, mentre quest' ultimo prese un pezzo di legno per tenere aperto lo scrigno; quando tutto fu stabilizzato la Guardiana prese in mano l' unico calice presente per poi commentare mentre Flynn illuminava la reliquia:" Dunque è questo il famoso Calice di Giuda? Beh ammetto che in Biblioteca farebbe bene il paio con il Graal!"
Flynn commentò con un' alzata di spalle:" È un po' deludente a dire la verità: me lo immaginavo più grosso o più elaborato. Beh per fortuna Simone non è qui, chissà che effetto fa ai vampiri! Sai Nicole? È una delle poche cose che non so e che non voglio scoprire."
Nicole annuì per poi proporre:" Meglio andarsene via. Iniziò a sentire la puzza di muffa addosso."
Flynn annuì però reticente, disse infatti contrariato:" È un peccato non poter portare via tutto! Dopo una bella ripulita il Pride sarebbe stata una bella aggiunta all' area delle Grandi Collezioni, magari messo perpendicolarmente all' arca di Noè sarebbe..."
Flynn non poté finire la frase dato che alla porta si presentò Ivan e per tutta la nave si sentì la voce di Kubichek, mentre faceva il suo ingresso trionfale:" Quindici uomini sulla cassa del morto yo-oh-oh e una bottiglia di rum!"
Una volta entrato anche Lazlo, Kubichek proseguì:" Devo proprio ringraziarti per aver trovato il Calice per me, il vecchio ha detto che è stato merito tuo."
Nicole commentò sprezzante:" Chissà perché avevo la sensazione che sarebbe andata a finire così."
Flynn invece si limitò a un blando rimprovero, era sicuro di poter recuperare il Calice entro le successive ventiquattro ore:" Professore..."
Lazlo dopo aver indugiato forse troppo sul ciondolo da Massone, al momento in bella vista, che Flynn portava sempre al collo da più di un anno, si difese debolmente:" È tutta la vita che lo cerco, dovevo quanto meno vederlo!"
Nicole stava per rinfrescare la memoria ad Ivan quando si ritrovò bloccata da due uomini e minacciata da una pistola; Kubichek spiegò semplicemente:" Dopo quello che è successo la scorsa notte abbiamo capito che è meglio tenere questa bionda a freno. A quanto pare non tutte le bionde sono delle frivole donnette." 
Vedendo che Nicole era in pericolo Flynn disse minaccioso:" Non azzardatevi a farle del male." 
Ivan non si scompose più di tanto: colpi duramente Flynn al volto e gli prese il Calice mentre Kubichek disse sarcastico:" Altrimenti cosa libraio? Mi ritirerai la tessera della biblioteca? All' inizio pensavo di resuscitare Dracula sul suolo russo ma ho cambiato idea. Domani notte lo resusciterò e lascerò a lui, a capo di un esercito, il compito di distruggere questo miserabile continente."
Flynn commentò sprezzante mentre si rimetteva in piedi:" Ricordi cosa ti dissi appena ti vidi? Rettifico: non sei solamente psicopatico, sei anche totalmente pazzo. Non sai a cosa vai incontro ne cosa stai per scatenare! Quando tutto andrà a rotoli ricordati solo una cosa: io te l' avevo detto."
Il russo, per nulla intimorito rispose supponente, sicuro di aver vinto:" Staremo a vedere libraio. Chiudeteli qui dentro, che marciscano in questo posto per l' eternità!"
Detto questo i russi e Lazlo, tenendo sotto stretta minaccia grazie alle loro pistole Flynn e Nicole, abbandonarono la cabina chiudendoci dentro Bibliotecario e Guardiana; una volta soli Nicole chiese subito:" Solo a me è sembrato sospetto il modo in cui Lazlo fissava la collana di tuo padre?"
" No, anche io ho avuto questa sensazione, penso di sapere anche il perché... Prima o poi dovrò chiedere a Judson come mai i cattivi di turno non ci uccidono subito e ci lasciano chiusi da qualche parte. Non che mi lamenti, sia chiaro!"
Nicole sbuffò per poi commentare secca:" Ci mancherebbe altro! La prima cosa da fare è uscire di qui. Però prima direi di fare il punto della situazione: abbiamo meno di ventiquattro ore prima che quei russi facciano un danno irreparabile e secondariamente quel gorilla ti ha fatto male?"
" Nah, mi fa un po' male l' occhio ma nulla di che. Vediamo un po' cosa possiamo usare per andarcene di qui..."
Flynn si mise ad ispezionare l' alloggio, in cerca di qualcosa di utile, quando vide un piccolo cannone commentò soddisfatto della scoperta:" Credo proprio di aver trovato quello che fa al caso nostro."
Nicole rispose perplessa:" Senza munizioni è inutile, lo sai vero?"
" E chi ha mai parlato di munizioni? La porta sarà anche in ferro e le pareti saranno anche spesse venti centimetri ma noi usciremo grazie alla fisica. Mai sentita la terza legge di Newton?"
Flynn a quel punto prese il cannone e lo sistemò davanti alla porta, con la bocca che guardava dalla parte opposta; successivamente diede a Nicole delle ragnatele perché ne ricavasse una miccia mentre lui riempiva la canna dell' arma con la stoffa trovata in giro.
Successivamente il Bibliotecario ispezionò i vari sacchetti presenti nella stanza fino a trovare ciò che stava cercando: nitrato di potassio; caricò il cannone e per ultima cosa sistemò la miccia realizzata dalla Guardiana.
Quando tutto fu sistemato a dovere tirò fuori dalla tasca dei pantaloni l' accendino per le emergenze; Nicole domandò quindi speranzosa:" Sei sicuro che funzionerà? Sai che non sempre i tuoi piani vanno nel verso giusto..."
" Tranquilla. Sfruttando la terza legge di Newton ce la caveremo: l' esplosione dovrebbe essere sufficientemente forte da causare un rinculo che abbatterà la porta."
Nicole annuì per poi commentare:" Basta che non esploda tutto uccidendoci, per il resto mi fido, non sarà certo peggio di tutte le altre volte."
Il Bibliotecario rispose sulla difensiva:" È vero che nel 60% dei piani che elaboro la possibilità che qualcosina vada male è molto, molto alta però andiamo: un po' di fiducia! Alle Miniere ero messo molto peggio eppure eccomi qua!"
Flynn evitò accuratamente di menzionare il fatto che in quella particolare occasione solo il provvidenziale intervento di Jomo e di suo padre avevano evitato il peggio; si limitò a sistemare con cura la miccia e a ripararsi dietro un tavolo.
Nicole vedendo che Flynn stava per mettere in atto il suo piano disse fiduciosa al suo Bibliotecario:" Mi fido Secchione, proviamoci. Dopotutto si vive una volta sola ."
Diede poi un veloce bacio a stampo al marito per augurargli buona fortuna; Flynn dal canto suo sorrise per poi dar fuoco alle ragnatele; decise poi di fare scudo a Nicole con il suo corpo; dopo qualche secondo si sentì un forte rumore di esplosione e in seguito uno schianto: Bibliotecario e Guardiana si sporsero dal loro riparo per vedere come fosse andato il loro piano di fuga.
Entrambi lanciarono un urlo di gioia e sollievo nel vedere che tutto era andato per il meglio e che la porta era stata abbattuta; la Guardiana esclamò poi felice:" Flynn ti ho mai detto quanto ti amo e soprattutto quanto amo il tuo cervello?"
" La parte del cervello è nuova ma va bene così; dobbiamo anche ringraziare Newton! Sbrighiamoci a tornare da André, spero che i russi non l' abbiano visto; dovremo anche contattare Simone e avvisarla del piano dei russi e della posizione della loro base."
In risposta ad uno sguardo perplesso e leggermente geloso di Nicole, Flynn spiegò il perché di quell' ultima affermazione:" Stiamo andando a combattere almeno un vampiro, averne una dalla nostra parte aiuta soprattutto perché non ho qui Excalibur."
La Guardiana annuì per poi commentare:" Fortunatamente ci ha lasciato il numero di cellulare, almeno non dovremo impazzire nel cercarla."
Flynn aggiunse ironico mentre oltrepassava la porta abbattuta:" Meno male che si è modernizzata e ha un cellulare."
Dopo aver percorso la palude a ritroso, ringraziando il fatto che Kubichek e i suoi uomini non avessero portato via la barchetta usata all' andata, Flynn e Nicole raggiunsero il porticciolo e assunsero le stesse identiche espressioni spaventate nel vedere André steso a terra privo di sensi nella migliore delle ipotesi.
Una volta scesi Flynn si mise immediatamente a controllare le condizioni di salute di André mentre Nicole mise prudentemente in moto la barca; quando la Guardiana torno dal marito questi fece la sua diagnosi:" Fortunatamente è solo svenuto a causa di un forte colpo alla testa; dovrebbe riprendere i sensi a breve. Fino ad allora è meglio non spostarlo per evitare che possa farsi male a causa di traumi non visibili."
Nicole commentò ammirata:" Sai che avresti potuto fare tranquillamente il medico?"
Il Bibliotecario rispose con un sorrisetto:" Beh... In teoria sono un medico: fra le tante lauree che ho preso ce n'è una in medicina, anche se in realtà non me l' hanno mai contata***. È vero che non sono un medico a tutti gli effetti visto che ho specificato chiaramente di voler fare solo le parti teoriche di quella facoltà..."
Nicole non disse più nulla, dopotutto doveva aspettarselo da Flynn: suo marito aveva ventitré lauree, anche se lui l' ultima non la considerava mai, quindi non era così insolito sentire che ne aveva altre non riconosciute; ovviamente la Guardiana non se le sarebbe mai ricordate tutte visto che era più semplice tenere a mente ciò che suo marito non sapeva.
Dopo qualche minuto André riprese conoscenza e chiese confuso e con voce impastata:" Mister Professorman e signora... Perché ho questo mal di testa? E perché sono a terra? Che è successo?"
Fu Nicole ad aggiornare il tassista e spiegargli:" Sei stato colpito alle spalle e messo fuori combattimento da alcuni russi pazzi e totalmente psicopatici che ci danno la caccia e a cui diamo noi stessi la caccia da due giorni. Per non scendere nei dettagli lavoriamo per il Governo^ e nonostante fossimo in vacanza il lavoro ci ha trovati lo stesso."
" Wow! Non mi spettavo questo colpo di scena! Adesso che cosa si fa?"
Questa volta fu Flynn a parlare, rassicurando il tassista con un sorriso gentile:" Adesso per prima cosa si torna a New Orleans; successivamente tu tornerai a casa e ti farai una bella dormita. Il trauma che hai preso non sembra nulla di grave ma è meglio non rischiare; ti suggerisco poi di rivolgerti ad un medico se nei prossimi giorni dovessi riscontrare giramenti di testa, problemi di equilibrio oppure qualunque altro sintomo che potrebbe indicare un trauma cranico. Ora direi che è meglio se sali sulla barca e ti metti comodo in cabina, al resto penseremo io e Nicole."
André sembrò molto scettico sentendo quell' ultima affermazione, fece infatti una smorfia perplessa a cui Flynn rispose piccato e colto sul vivo:" Grazie per la fiducia, per tua informazione ho pilotato un elicottero^^ senza aver mai fatto pratica prima e sono qui a raccontarlo! Cosa sarà mai guidare una barca?"
A quell' affermazione il tassista non rispose, limitandosi a rimettersi in piedi con lentezza e cautela per poi salire sulla barca seguito da Flynn e Nicole; il viaggio di ritorno fu silenzioso e carico di tensione: il Bibliotecario stava pensando già a cosa fare la sera successiva per fermare Dracula e Kubichek ed evitare che distruggessero la east coast in una notte.
Il mattino successivo, tornati a New Orleans, Flynn e Nicole salutarono André: la missione che avrebbero dovuto sostenere era una cosa che dovevano fare da soli, con al massimo l' aiuto di Simone.
Il tassista disse ai due clienti, dopo averli lasciati di fronte al loro hotel:" Bene, è stato un piacere. Vi serve altro?"
Fu Nicole a rispondere con un sorriso sincero e fare gentile:" No, figurati; ci hai già aiutato tantissimo. Ora dobbiamo solo trovare una villa creola affittata da un gruppo di russi."
" Beh ci sono tantissime ville creole qui a New Orleans! Avete qualche altro dettaglio?"
Questa volta fu Flynn a rispondere al tassista mentre si massaggiava una tempia:" In realtà non abbiamo chissà quali informazioni, ma ho qualche ricordo confuso. Una mappa della città e la mia memoria fotografica faranno il resto... Grazie di tutto André."
Il Bibliotecario e la Guardiana salutarono il tassista con una stretta di mano per poi tornare in camera e darsi una ripulita; toltosi la camicia, un tempo bianca, il Bibliotecario commentò infastidito:" Ecco un' altra camicia da buttare! Perché mi dimentico sempre dello stato pietoso in cui si riducono i miei vestiti?"
Nicole commentò con un' alzata di spalle:" Almeno questa non è stata fatta a brandelli da una spada come l' ultima... Ti proporrei di chiedere a Charlene una convenzione con una tintoria ma sai bene come andrebbe a finire."
Flynn commentò ironico:" Vuoi proprio vedermi morto! Charlene sarebbe capace di farmi male se le chiedessi una cosa del genere. Ti ricordo che dopo tre anni non ho ancora un posteggio!"
" Ma se non abbiamo una macchina cosa te ne fai del posto auto?! A New York è praticamente inutile, lo sai! Piuttosto prendi la mappa che abbiamo preso dalla reception e cerca di scoprire dov'è la base dei russi."
Il Bibliotecario dopo essersi messo qualcosa di pulito prese la mappa e iniziò la sua ricerca; mentre lavorava chiese alla moglie:" Ti ricordi bene o male in che zona siamo arrivati e per quanto tempo hai guidato?"
" Ricordo che siamo partiti da una zona paludosa e che ho guidato per circa trenta minuti; poi siamo arrivati nel quartiere francese. Ti basta?"
" Si, non preoccuparti: è più che sufficiente. Potresti farmi un favore? Chiameresti sia Simone che mia madre per sentire come si sta comportando Alastair mentre io cerco la villa?"
La Guardiana annuì: aveva già mandato qualche sms alla suocera ma non l' aveva ancora chiamata per avere notizie del figlio; andava poi sentita anche la vampira ma quella telefonata l' avrebbe fatta dopo, quando Flynn le avrebbe detto l' indirizzo dei russi.
Mezz' ora dopo, vedendo che si erano fatte già le quattro del pomeriggio, Flynn propose di avviarsi verso la villa e nel mentre elaborare la strategia migliore per affrontare uno dei vampiri più famosi e pericolosi della storia; chiese anche un parere telefonico a Judson: il suo mentore in più di duemila anni aveva accumulato una certa esperienza nel trattare con le creature sovrannaturali e sapeva quindi come difendersi da esse in caso di necessità.

Note:

vi ricorda niente la frase:" Se qualcosa potrà andare storto questa irrimediabilmente lo farà?" Ecco: è la prima legge di Murphy, non credete sia pertinente con quanto succede a Flynn durante la saga originale?

** nel film ( il doppiaggio, non il labiale) dicono una cosa diversa che però non esiste, ho cercato sul dizionario. Il termine corretto è baiser, ho verificato.

*** non so quanto questa cosa sia fattibile nella realtà, prendetela come una licenza poetica; inoltre a livello pratico Flynn è tranquillamente in grado di fare una cosa simile e credo che non sia così insolito che uno che ha iniziato l' università a 14 anni riceva altri trattamenti di favore.

^ sono sempre del parere che i Governi sanno della Biblioteca, il DOSA è semplicemente capeggiato da una stordita; Nicole dice poi di lavorare per il Governo per una ragione molto semplice: se ci fate caso in film e serie TV se qualcuno ha un incarico top secret dice di lavorare per il Governo e normalmente non ha problemi... Inoltre se il governo sa della Biblioteca, come detto nel primo film, è possibile che in qualche modo i due enti siano legati.

^^ è un riferimento ad una scena inedita e divertente del primo film, se mai voleste vederla fatemi sapere, vi passerò il link

Note dell' autrice:

Ormai anche la seconda parte della storia sta giungendo alla sua conclusione quindi credo che il prossimo capitolo sarà l' ultimo a meno che non scriva troppo e includerà anche questa volta un piccolo salto temporale.
Il capitolo in sè invece è abbastanza diverso dall' originale se escludiamo le mie aggiunte: ho deciso infatti di non far andare Simone con Flynn e Nicole perché la ritenevo di troppo in questo caso e non fondamentale ai fini della storia o per essere più precisi non la ritengo essenziale in questo momento particolare del racconto: oltre a farci capire che Lazlo è il vampiro che l' ha trasformata non fa molto altro ad essere sinceri; anche sulla barca è Flynn a fare tutto quanto. 
Parlando d' altro noterete che ho aggiunto delle scene originali per colmare la mancanza di dialoghi nelle parti del film in cui mostrano paesaggi o inquadrano Flynn che fa cose; le ho trovate scelte povere onestamente quindi le ho cambiate mettendo un po' di momenti fra Flynn e Nicole.
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 15
*** Quattordicesimo capitolo ***


Attenzione: avviso importante!

So che di solito scrivo le note alla fine ma questa cosa va scritta subito.
Ho una cosa molto importante da dire sulla storia: penso di fermarmi alla terza stagione alla luce del seguente articolo: http://ew.com/tv/2017/05/10/librarians-season-4-john-noble-rachel-nichols-guest-star/
Se non volete spoiler sui cattivi della quarta stagione sappiate che nella seconda parte annuncia il ritorno di Nicole Noone... La mia reazione è stata un sano: OMG! OMG! OMG! OMG! È stupendo! \(^•^)/ festa grande! Torna il mio personaggio femminile preferito! Torna la mia OTP! Ecc... Non vi annoio con il resto...
Ciancio alle bande torniamo al punto della faccenda: Nicole Noone è tornata anche nella serie Canon ( \(^•^)/ ) (yeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!) ma non sarà interpretata da Sonya Walger (:/ peccato) e ovviamente questa storia basandosi sul fatto che Nicole non se ne sia mai andata avrebbe dei grossi problemi a reggersi vedendo gli sviluppi della quarta stagione.
Se però sarà un episodio isolato potrei semplicemente escluderlo e proseguire con la quarta stagione come da programma iniziale; se invece si trattasse di una cosa diversa ( ho già un paio di teorie dopo aver letto l' articolo) questa storia finirà con il capitolo 74, ovvero l' ultima parte della 3x10 se le mie stime sono esatte oppure potrei stravolgere gran parte della stagione.
Un' altra possibilità sarebbe scrivere delle twoshot sugli episodi che mi piaceranno di più o su quelli che non mi creeranno problemi oppure delle oneshot sui vari personaggi.
Mi sono dilungata fin troppo ma alla luce di questi fatti era essenziale.
Buona lettura;)
P.s mi piacerebbe sentire anche le vostre opinioni, o lettori silenziosi ( perché uso il vocativo? Sarà l' eccitazione per la notizia mista all' orario in cui sto scrivendo queste note). Sarà da stalker ma i siti di fan fiction dicono quante visualizzazioni si ricevono, sapere di avere dei lettori è bello ma avere delle opinioni con cui confrontarsi sarebbe ancora meglio.


Quattordicesimo capitolo

Quella sera Flynn e Nicole arrivarono alla villa creola che Kubichek e i suoi uomini avevano usato come base con un certo anticipo così si nascosero nella boscaglia circostante in attesa di Simone; vedendo che ormai era quasi mezzanotte e della vampira non c'era ancora traccia la Guardiana propose spazientita:" Flynn direi che abbiamo aspettato qui fuori fin troppo. È vero che l' aiuto di Simone ci serve ma direi di iniziare la festa da soli; lei si unirà a noi quando arriverà qui."
Flynn concordò con la moglie, dopotutto non c'era molto tempo prima che il piano di Kubichek degenerasse prevedibilmente.
A seguito di quella decisione Bibliotecario e Guardiana sgusciarono silenziosi nella villa, stavano percorrendo il corridoio centrale quando Nicole si fermò e disse ironica:" Sono felice che sia arrivata in tempo per la festa, Simone. Dopotutto dovremo affrontare qualche vampiro questa sera, il tuo aiuto ci serve."
A quel punto Flynn si voltò e vide che la francese era appena entrata dalla porta usata anche da loro, aveva avuto il tempo di fare solo qualche passo prima che Nicole si accorgesse di lei; Simone per prima cosa disse imbronciata, marcando ancora di più il suo accento:" Credevo di essere silenziosa ma mi fai ricredere! Come è possibile?!"
Nicole rispose divertita:" Una Guardiana non rivela mai i suoi trucchi, soprattutto se è stata Charlene a rivelarglieli."
Flynn dal canto suo aggiunse pratico:" Concordo con Nicole... Comunque penso sia meglio parlare di cose più pratiche: i russi vogliono risvegliare Dracula ma sono certo al 97% che sono stati raggirati e che..."
Flynn non poté continuare la frase visto che i russi precedentemente citati, capeggiati da Ivan, erano arrivati e il braccio destro dell' ex ministro aveva commentato sarcastico:" Ah, ancora qua. Allora non siete così bravi se ogni volta entrate di nascosto."
Nicole rispose immediatamente alla provocazione, provava un certo divertimento nel far perdere la pazienza a quell' uomo:" E chi ti dice che siamo entrati di nascosto? Magari state semplicemente facendo il nostro gioco. Ti è mai passato per la testa?"
" Hai la lingua lunga per essere una che è minacciata da una pistola. Presto prendeteli tutti e tre."
Sia i dipendenti della Biblioteca che la vampira si fecero trascinare dai russi con malagrazia e ritrosia, alla fine entrarono in una stanza solo perché incentivati dalla minaccia delle armi; una volta entrati Flynn notò che si trovavano in una stanza illuminata da parecchie candele al cui centro campeggiava una grossa bara di pietra, al cui centro del coperchio campeggiava lo stemma di Vlad III di Valacchia, più conosciuto come Conte Vlad Dracula.
Kubicheck era lì, al centro, con le braccia spalancate in maniera teatrale; era quasi come se avesse la certezza che il Bibliotecario e la Guardiana sarebbero venuti a fargli visita... Disse poi soddisfatto, con l' aria di chi era sicuro di avere vinto:" Noto che siete riusciti a uscire dalla barca in cui vi avevamo rinchiusi, non dico mi faccia piacere vedervi ma sarei stato deluso nello scoprire che non avreste tentato la fuga per provare a fermarmi. Vedo che siete riusciti a unirvi alla festa appena in tempo e vedo che avete portato della compagnia... L' ho fatto anche io."
A quelle parole entrarono nella stanza un paio di uomini assieme a Lazlo, che teneva stretto il Calice, quasi come se fosse il suo tesoro più prezioso; vedendo il vecchio professore alla vampira venne spontaneo ringhiare minacciosa al suo indirizzo, quella reazione servì a Flynn per essere certo al 100% della sua supposizione.
Kubichek nel frattempo proseguì il suo monologo, mentre prendeva il Calice:" Sono sicuro che Vlad Dracula sarà affamato quando si risveglierà..."
Flynn interruppe il russo, sperando che almeno gli desse retta all' ultimo:" Te l' ho già detto più di una volta: stai facendo un grosso sbaglio Kubichek, fermati finché sei in tempo."
Il russo ignorò anche l' ultimo avvertimento del Bibliotecario dato che disse ai suoi uomini:" Vedremo libraio... Aprite la bara."
Quando la bara fu scoperchiata tutti poterono vedere al suo interno: c'era uno scheletro impolverato, niente di più e niente di meno; Kubichek a quel punto si rivolse al professore per avere istruzioni sulla mossa successiva:" Bene professore, ora che cosa si fa?"
" Bisogna versare del sangue nel Calice e poi sul corpo."
Kubichek a quelle parole estrasse un pugnale per poi commentare ghignando:" Bene. Allora diamo a Dracula un assaggio della cena."
A quelle parole Ivan stese con violenza il braccio a Flynn così che Kubichek potesse prendere il suo sangue tagliandogli la mano; il Bibliotecario oppose quanta più resistenza possibile, vide che anche Simone e Nicole stavano cercando di liberarsi invano visto che tutti e tre erano trattenuti da due uomini armati di pistola.
Alla fine l' ex ministro tagliò il palmo della mano destra di Flynn e il sangue iniziò a colare nel Calice di Giuda; sentendone l' odore Simone smise di divincolarsi: non si era mai sentita così attratta dal sangue in tutta la sua esistenza vampiresca, era un richiamo potente visto che ne percepiva la magia e il potere ad esso legati... Era il richiamo della magia legata agli antenati di Flynn, era il richiamo del potere di Artù e Salomone.
Una volta che il Calice fu sufficientemente pieno Ivan lasciò andare il braccio a Flynn che si coprì subito la ferita con un fazzoletto; nel frattempo Kubichek versò il sangue del Bibliotecario sullo scheletro per poi dire melodrammatico:" Risorgi dalle tenebre, o principe guerriero, risorgi e obbedisci al mio volere!"
Vedendo che dopo qualche istante non stava succedendo ancora nulla Kubichek assunse un' espressione confusa e spaesata così Nicole commentò sprezzante:" Che ti avevamo detto? Sei stato raggirato dal caro professor Emil Lazlo fin dal principio."
Sentendo quelle parole il russo si girò verso il professore: notò che il vecchio stava ridendo mentre beveva dal Calice di Giuda; l' ex ministro esclamò poi folle:" Maledetto pazzo! Io ti uccido!"
A quel punto si avventò contro il professore che però si difese senza sforzo e anzi, morse al collo il suo assalitore, una volta gettato via il corpo di Kubichek il vampiro si erse in tutta la sua altezza, visibilmente rinvigorito; a quella scena tutti ebbero delle reazioni di orrore eccetto Flynn, Nicole e Simone che avvertì i suoi compagni:" Fate attenzione, lui è il vampiro che mi ha trasformata."
Flynn aggiunse serio, stava già elaborando un piano:" Ti dirò di più: è Dracula quello."
Il professore sorrise sornione per poi rispondere:" Ti faccio i miei complimenti Bibliotecario. Tu e la tua Guardiana avete capito esattamente chi fossi in realtà... Lo stesso non si può dire di Kubichek."
" Non ci è voluto molto in realtà: tutti sanno che se un vampiro viene ucciso prende fuoco e di lui non rimane che cenere quindi il corpo di Dracula non poteva esistere; vederti poi mi ha insospettito: mi sei sempre sembrato fin troppo informato sulla storia per essere un semplice studioso e infine la bramosia che hai dimostrato per il Calice e il mio amuleto sul relitto del Pride hanno fatto il resto."
Dracula commentò ammirato:" Ho vissuto per secoli fra voi umani senza essere notato ed evitando accuratamente di incrociare troppo spesso la Biblioteca. Questo è stato possibile fino a quando la plebe non si è ammalata: colera."
Flynn commentò subito:" Certo: l' epidemia di colera del 1829!"
Nicole sgridò subito il marito:" Flynn, ti prego. Non è il momento adatto; inoltre sia lui che Simone lo sanno anche meglio di te visto che l' hanno vissuto. Piuttosto Vlad, posso chiamarti Vlad? Stavo dicendo: immagino che il sangue infetto di colera non ti abbia fatto molto bene quindi avrai iniziato a cercare una cura. È per questo che hai sparso la voce del fatto che chi possiede il Calice può anche controllare i vampiri?"
" Sei sveglia: il sangue infetto mi ha condannato a vivere in un corpo avvizzito fino ad ora; per mia fortuna Kubichek ha trovato il primo indizio ed è venuto da me perché  lo portassi dal Calice... È stata una fortuna che secoli fa io abbia messo in quella bara un semplice contadino ed è stata una fortuna ancora più grande avere qui te Flynn Carsen. Tu sei un qualcosa di unico e raro: un Bibliotecario che ha un sangue pregno di magia... Merito dei tuoi antenati, non è vero Massone?"
Flynn rispose ironico:" Non posso negarlo, hai visto il mio amuleto dopotutto. Sai però come andrà a finire vero?"
Il vampiro rispose pacato:" Certamente: ora chiamerò a raccolta tutti i vampiri che ho trasformato e dopo che essi avranno bevuto dal Calice assieme ridurremo il mondo in cenere. Ivan ti chiedevi che fine avessero fatto i tuoi uomini, non è così?"
A quelle parole entrarono nella stanza cinque vampiri, sei contando Kubichek, con gli occhi di un brillante turchese; Ivan stava per sparare al vampiro quando Nicole lo fermò dicendogli:" È inutile sparargli a meno che tu non abbia pallottole d' argento. Flynn che ti dicevo? Con la nostra fortuna dobbiamo affrontare un esercito di vampiri!"
Dracula prendendo il Calice si avvicinò a Simone e le disse suadente:" Vieni cara, bevi e acquisisci potere; unisciti a noi."
La vampira sembrò attratta da quelle lusinghe dato che si avvicinò con lentezza al Calice, con gli occhi che erano diventati color turchese; quando fu abbastanza vicina però i suoi occhi tornarono normali e rispose adirata al suo creatore:" Mai! Tu mi hai rovinato la vita!"
Vlad Dracula non si scompose dato che disse con voce priva di emozioni:" Allora morirai con gli altri. Uccidete tutti tranne il Bibliotecario e la sua Guardiana, loro mi serviranno in futuro."
Vedendo che la situazione si era fatta seria Flynn e Nicole afferrarono un candelabro ciascuno come arma, Simone si mise in posizione d' attacco e Ivan esclamò preoccupato:" Se hai un piano libraio è il momento di dirlo!"
Flynn capì che la prima cosa da fare era uscire da quella stanza così rispose:" La cosa da fare é uccidere quei vampiri e portare via il Calice a Dracula. Prima però dobbiamo uscire da qui. Copritevi gli occhi!"
A quel punto Flynn prese la pistola dalla cintura di Ivan e sparò al lampadario della stanza, questo causò un cortocircuito che portò ad una serie di esplosioni luminose che accecarono i vampiri: Vlad mezzo accecato scappò dalla porta finestra.
Flynn, Nicole e Simone ne approfittarono per uccidere un vampiro a testa: la Guardiana ne pugnalò uno con un coltello d' argento trovato su una mensola e così fece anche il Bibliotecario, la vampira invece ne decapitò uno con un vassoio; disse poi rivolta ai suoi due alleati mentre con il vassoio si proteggeva da Kubichek, armato ancora con il pugnale che aveva ferito Flynn:" Seguite Dracula, prendete il Calice."
Flynn e Nicole non se lo fecero ripetere due volte così corsero alla ricerca del vampiro; stavano camminando nel parco della villa quando un ringhio li mise in allarme: dopo essersi scambiati una rapida occhiata Nicole prese da un banco lì vicino un falcetto mentre Flynn disse ad alta voce con una sicurezza che non era certo di possedere:" Lo sappiamo che sei qui Vlad. Non funziona, è inutile. Credo sia corretto avvertirti di un paio di cose che forse ti sei perso: hai capito che sono il Bibliotecario e che Nicole è la mia Guardiana, saprai quindi che abbiamo combattuto il male in molte forme diverse... Credo venticinque solo il mio primo anno... quello che però non sai è che io non sono un semplice Massone: discendo da Salomone in persona e non solo, fra i miei antenati c'è fra le altre cose un certo Artù Pendragon, lo conosci? Immagino avrai capito che ti sei scavato la fossa con le tue stesse mani quando ti sei messo contro di me, fai bene a tenermi."
In tutta risposta si sentirono un ruggito e una risata di scherno, Nicole chiese incerta e con i sensi tesi al massimo:" Perché diamine sta ridendo? O forse non ha capito di essere spacciato e che il tuo non era un bluff, a patto che quanto detto da Judson sia vero."
Flynn commentò teso:" Credo che Judson non si sia sbagliato, però meglio non rischiare e ucciderlo lo stesso."
Sentendo un altro ruggito del vampiro fu Nicole a parlare questa volta:" Ti abbiamo detto detto di essere Bibliotecario e Guardiana, credo che i tuoi giochetti ci spaventino? Abbiamo combattuto contro forze che farebbero impallidire perfino te Dracula, non sottovalutarci."
Flynn a quel punto sussurrò:" Nicole non per contraddirti ma al momento l' esercito di vampiri sembra la minaccia peggiore..."
" Si, ma lui questo non lo sa."
Nel frattempo alla villa Simone stava combattendo contro Kubichek quando sentì Ivan dirle:" Va ad aiutare i due americani, a lui ci penso io."
Vedendo che Kubichek era l' ultimo vampiro rimasto Simone non se lo fece ripetere due volte e corse a cercare Dracula: in questo modo avrebbe potuto ottenere la sua vendetta; Ivan nel frattempo si lanciò in un corpo a corpo contro l' ex ministro in cui però il suo avversario ebbe la meglio dato che prima di far cadere entrambi venne morso.
Kubichek gli disse inoltre:" Unisciti a noi Ivan, riporteremo l' ordine in Russia."
Per tutta risposta Ivan tirò fuori da una tasca una bomba a mano e dopo averla arrivata disse al suo vecchio capo:" È ora di pagare per tutto quello che abbiamo fatto.  Per la Russia, addio."
Dopo quelle parole ci fu un' esplosione che distrusse tutto quello che c' era nella stanza, vampiri inclusi.
Mentre Ivan si sacrificava, nella foresta Vlad Dracula aveva deciso che era ora di smettere di giocare dato che con un movimento rapidissimo si parò davanti a Flynn e Nicole; la Guardiana provò ad attaccarlo con il falcetto che aveva in mano puntando a decapitarlo ma non ebbe successo: normalmente un vampiro era più forte e veloce di un uomo comune ma affrontabile da chi era ben addestrato; in questo caso visto che Dracula aveva bevuto dal Calice di Giuda un sangue pregno di magia era arduo poterlo affrontare ad armi pari per la Guardiana.
Alla fine la donna venne disarmata e stava anche per essere aggredita dal vampiro che aveva tutta l' intenzione di morderla; Flynn, che fino a quel momento si era tenuto in disparte per evitare di essere ferito dalla colluttazione, intervenne dando una violenta spallata al non morto che minacciava la moglie, questa decisione oltre che a salvare la Guardiana ebbe una seconda conseguenza: il vampiro spostò la sua attenzione sul Bibliotecario afferrandolo per il collo e sollevandolo senza sforzo; diede inoltre a Nicole un colpo piuttosto forte che la mandò a sbattere a qualche metro di distanza.
Vedendo quella scena e ignorando la posizione di tremendo svantaggio il Bibliotecario commentò minaccioso:" Spero tu non le abbia fatto nulla, altrimenti te la dovrai vedere con me."
A quella minaccia Dracula scoppiò a ridere per poi rispondere:" Segui un vampiro nel bosco di notte e poi lo minacci anche? Ti credevo più furbo ragazzo mio."
Dicendo quelle parole il vampiro aveva anche aumentato la stretta sul collo di Flynn così quest' ultimo rispose con fatica alla provocazione:" Lo stesso potrebbe valere per te: hai bevuto il sangue di un discendente di Salomone. Sai che cosa significa? Che quando avrai finito di assorbire tutta la magia derivata da Artù inizierai ad assorbire quella derivante da Salomone, questo ti porterà ad un avvelenamento da attributo sacro. Scacco matto Vlad."
A quelle parole il vampiro, preso da un moto di rabbia scagliò Flynn contro una staccionata ad almeno tre metri di distanza; essendo di legno marcio l'impatto la sfondò e fece cadere il Bibliotecario a terra.
Flynn si rialzò dolorante e a fatica, quello che vide lo fece raggelare: Dracula aveva preso Nicole per un polso, mentre nell' altra mano stringeva il Calice, e si stava avvicinando a lui con lentezza calcolata tenendo la donna prigioniera e trascinandola, la smorfia sul viso della moglie fece capire al Bibliotecario che nell' impatto doveva essersi fratturata il polso e ora Dracula la stava afferrando proprio sull' articolazione ferita.
Quando il vampiro fu a circa due metri da Flynn disse minaccioso:" Per mia fortuna ho con me il Calice di Giuda: se berrò da esso ogni notte non avrò problemi a contrastare l' avvelenamento; inoltre vedo che tieni davvero alla tua Guardiana, vi amate veramente... Sarebbe un peccato se la uccidessi davanti ai tuoi occhi, non credi? Oppure potrei trasformarla, farla bere dal Calice e ordinarle di ucciderti... Molto meglio in effetti: tu non le faresti mai del male e lei non si renderebbe nemmeno conto di quello che farebbe, spinta dalla frenesia e dalla brama di sangue."
Flynn a quelle parole deglutì a vuoto a causa del terrore dell' avverarsi di un simile scenario: non solo Nicole sarebbe stata dannata per l' eternità ma inoltre Alastair sarebbe rimasto orfano visto che, come aveva detto il vampiro, lui non avrebbe mai fatto nulla all' amata moglie; quello che più attanagliava il cuore del Bibliotecario era però essere certo di essere totalmente impotente in quella situazione.
Per fortuna di Flynn arrivò Simone che provvidenzialmente sbloccò la situazione; la francese infatti non appena arrivo da loro disse irata:" Mi hai portato via la mia vita. Non ti permetterò di prendere anche le loro."
Dracula le rispose furente:" Io ti ho dato un dono!"
" Consentimi di restituirti il favore!"
A quelle parole Dracula lasciò il polso di Nicole e si voltò verso Simone; i due vampiri, dopo essersi scrutati minacciosi per qualche secondo, si scagliarono uno contro l' altro ringhiando furiosi e dando il via ad una violenta colluttazione; vedendo che la situazione era momentaneamente sotto controllo Flynn corse da Nicole e le chiese preoccupato, parlando fra l' altro velocissimo a causa dell' ansia e dell' agitazione:" Nicole come stai? Tutto bene? Hai qualcosa di rotto oltre che il polso?"
La Guardiana rispose con una smorfia mentre si rimetteva in piedi:" Credo sia tutto a posto, a parte il polso... Per fortuna è il destro*. Comunque ce la siamo vista brutta questa volta; fortuna che è arrivata Simone che sta tenendo a bada il vampiro pazzo e malvagio... Hai qualche idea per aiutarla?"
" Finché combattono e svaniscono in quella specie di nebbia dorata no... La prima cosa da fare però sarebbe recuperare il Calice."
Quasi come se Flynn avesse avuto potere sull' universo nella colluttazione Simone morse la mano destra di Dracula che quindi lasciò cadere a terra il Calice di Giuda; a quella vista Flynn commentò sollevato:" Nicole, ho un piano. Raccogli il Calice e poi aspettami qui, torno il prima possibile."
Dopo aver detto quella frase a Flynn corse nel fitto degli alberi, alla ricerca del populus tremuloides che aveva notato poco prima: era l' arma ideale.
Dopo qualche minuto in cui i due vampiri avevano continuato a combattere, alla fine aveva avuto la meglio Dracula che dopo aver atterrato Simone l' aveva afferrata per il viso e l' aveva rimessa in piedi dicendole:" Perdonami per la tua pena, figlia mia, ma come si dice: più torturata è la vigna più dolce è il frutto..."
A quella vista Nicole imprecò a mezza voce per poi dire a sé stessa:" Dannazione Flynn! Sbrigati a fare qualunque cosa tu stia facendo."
" Eccomi, a quanto pare sono arrivato appena in tempo. Nicole dammi il Calice, è il momento di chiudere questa storia una volta per tutte."
Una volta ottenuto il Calice il Bibliotecario si avvicinò ai due vampiri con fare sicuro per poi esclamare in antico rumeno:" Vlad Dracula, principe della menzogna. Io ti ordino di fermarti."
Dracula lasciò andare Simone per avvicinarsi a Flynn e rispondergli nello steso idioma:" E perché mai dovrei darti retta e obbedirti?"
Il Bibliotecario mostrò, con un sorrisetto sarcastico di sfida stampato in volto, il Calice di Giuda; aggiunse poi tranquillo, tornando a parlare inglese:" Direi che questo mi fa stare piuttosto tranquillo. Controllo il Calice di Giuda quindi controllo te."
Dracula si avvicinò ulteriormente a Flynn fino ad arrivare di fronte al Bibliotecario, quando si fu fermato davanti a lui disse sprezzante:" Stupido Bibliotecario, non è così che funziona."
A quel punto il vampiro afferrò il Calice, senza però riuscire a strapparlo dalle mani di Flynn, e aggiungere:" Mossa sbagliata."
Il Bibliotecario rispose trionfante:" So bene che non funziona così. Tu però hai scelto la mano sbagliata."
A quelle parole il Bibliotecario con la mano destra pugnalò il vampiro al petto con un paletto di legno, recuperato poco prima; vedendo la smorfia di dolore sul volto di Dracula Flynn proseguì la sua spiegazione, conscio di avere ancora pochi istanti prima di veder morto il vampiro:" Populus tremuloides, pioppo. L' albero a cui si impiccò Giuda e che innescò la vostra debolezza al paletto di legno. È finita Dracula, sei stato sconfitto da un mortale e soprattutto non farai più male a nessuno."
Il Bibliotecario a quella frase conficcò con più forza il paletto nel corpo del vampiro, ancora terrorizzato e furente dal pericolo corso da Nicole; Flynn si allontanò e raggiunse la moglie mentre il corpo del vampiro prese fuoco, non lasciando altro che cenere.
Raggiunta la Guardiana il Bibliotecario le disse sollevato abbracciandola:" È finita, è finalmente finita."
Nicole sorrise per poi afferrare il colletto del Bibliotecario con la mano sana e abbassarlo al suo livello prima di baciarlo, anch'essa sollevata che si fosse risolto tutto per il meglio; per evitare di far sentire a disagio Simone i due la raggiunsero, premunendosi prima di raccogliere il Calice da terra, e dopo qualche breve parola di accertamento il terzetto si diresse verso i ruderi della casa per cercare qualcosa che potesse servire per medicare il polso della Guardiana e disinfettare la mano di Flynn, che nonostante la fasciatura improvvisata sanguinava ancora.
Dopo che Flynn ebbe steccato il polso della moglie e dopo che si fu sistemato la sua ferita il Bibliotecario si rivolse a Simone riconoscente:" Direi che la cosa migliore da fare è portare il Calice di Giuda in Biblioteca, li sarà al sicuro. Ti ringrazio con tutto il mio cuore. Se non fosse stato per il tuo intervento di questa notte non oso immaginare come sarebbe potuta andare a finire..."
La vampira rispose con un sorriso e con il tipico accento francese:" Era il minimo che potessi fare. Dracula ha rovinato la mia esistenza, non potevo permettere che lo facesse anche con voi; soprattutto perché sono stata io a mettervi nei guai facendovi venire a New Orleans."
Nicole a quel punto disse la sua:" Simone non minimizzare: prima sei stata provvidenziale. Hai impedito che Dracula mi mordesse e che mi facesse uccidere Flynn, ti ringraziamo anche perché hai impedito che nostro figlio restasse orfano... A proposito, ora che Dracula è morto cosa farai?"
" È ora che la mia anima riposi, posso andare in pace... Anche se può sembrare triste è giusto così: io voglio la pace... Ho vissuto a lungo e ho dato valore ad ogni giorno ma ora ho risolto tutte le questioni che avevo in sospeso."
Sia Flynn che Nicole non dissero nulla: si limitarono ad annuire, rispettando la decisione di Simone; alla Guardiana però tutto quel parlare di vampiri fece tornare alla mente una missione diplomatica fatta mesi prima così disse alla vampira:" Simone non sta me farti cambiare idea ma se volessi trovare un nuovo scopo potresti provare con una spa gestita da vampiri **, per una qualche ragione riescono anche a camminare al sole."
Flynn diede man forte alla moglie aggiungendo:" Nicole ha ragione, è una comunità che cerca di fare del bene. Ti suggerirei di riflettere su questa possibilità; io e Nicole rimarremo in città per una settimana, se vuoi delle informazioni basta chiedere... Non è nostra intenzione farti cambiare idea ma almeno riflettici, un giorno in più su quattrocento anni non fa molta differenza."
Flynn e Nicole non aggiunsero altro e se ne andarono lasciando la vampira a riflettere; mentre tornavano alla macchina usata per raggiungere la villa il Bibliotecario disse divertito:" Sai Nicole, mi hai stupito. Non pensavo avessi un cuore così sensibile, ti credevo solamente una Psicopatica..."
" Molto spiritoso Secchione. Se non fosse che mi servi tu per tornare alla civiltà ti avrei fatto tornare a piedi. Dannato polso rotto."
" A proposito del tuo polso la prima cosa da fare è andare in ospedale e farlo ingessare, la mia steccatura è rudimentale e potrebbe fare danni a lungo andare."
Nicole annuì così, raggiunta la macchina, si sedette al lato del passeggero; dopo qualche istante commentò:" Avevamo ragione... Non potremmo mai fuggire al nostro destino, anche in vacanza siamo stati raggiunti da una missione per il destino del mondo. Ammetto però che non è stato così male: per quanto ti ami ammetto che dieci giorni di totale ozio non fanno per noi..."
Flynn commentò divertito mentre metteva in moto:" Stai quindi dicendo che se dovessimo trovare una morale a questa storia sarebbe: non si può sfuggire al destino?"
La Guardiana annuì per voi commentare con una mezza risata:" Una cosa del genere. Sbrigati ad arrivare ad un ospedale così prima arriviamo, prima mi ingessano, prima possiamo andare in hotel. Ho il bisogno fisico di dormire in un letto vero."
" Ai suoi ordini signora Carsen. Ti ho mai detto quanto mi piace questo suono?"
La Guardiana commentò divertita:" Flynn non è il momento di fare il ruffiano, sbrigati a farmi da tassista."
Il resto della settimana passò tranquillo così Flynn e Nicole si poterono godere la loro vacanza in tranquillità, gesso di Nicole escluso; la coppia fu poi felice di sentire Simone per telefono e dare alla vampira tutte le informazioni che le servivano: ormai la consideravano una buona amica, sarebbe stato triste perderla.
Tornati a New York per prima cosa Flynn e Nicole, andati da Margie per recuperare Alastair, dovettero tranquillizzare Margie sullo stato di salute del polso della Guardiana e raccontare alla donna per filo e per segno della loro avventura per recuperare il Calice di Giuda; la reazione di Margie nello scoprire che figlio e nuora avevano affrontato Dracula fu una colossale strigliata verso i due dipendenti della Biblioteca.
La donna aveva infatti esclamato furente:" Vi credevo molto più svegli! Diamine! Cosa vi passava per la testa quando avete deciso di affrontare un vampiro come Dracula di notte? Potevate almeno tergiversare e aspettare che facesse l'alba così sarebbe morto senza fare danni! Dannazione! Meno male che con voi c'era quella vampira... Siete stati fortunati a cavarvela con una mano tagliata e un polso rotto."
Perfino Alastair era rimasto basito dalla reazione di sua nonna dato che rimase immobile fra le braccia di Flynn; la Pendragon in seguito aggiunse:" Comunque sono fiera di te: uccidere un vampiro della portata di Dracula non è da tutti."
Il lunedì mattina successivo Flynn si recò in Biblioteca di buon umore, era arrivato da solo visto che finché Alastair non sarebbe stato sufficientemente grande Nicole l' avrebbe accompagnato solo in missione; raggiunto l' ufficio di Charlene il Bibliotecario bussò per attirare l' attenzione della contabile, raggiunta la scrivania le disse con un sorriso:" Buon giorno Charlene, ho una cosa per te."
La donna rispose immediatamente:" Ti ricordo che non siamo autorizzati a..."
Flynn interruppe la contabile, mentre tirava fuori dalla giacca una scatola contenente il medaglione che fungeva da primo indizio per recuperare il Calice di Giuda:" È un regalo di ringraziamento da parte mia e di Nicole."
Vedendo quel regalo Charlene disse stupita:" È splendido."
Il Bibliotecario a quel punto si premurò di spiegare le origini di quel regalo:" Primi dell' ottocento, realizzato da monaci francesi."
Vedendo la scritta Charlene volle sentire la risposta del Bibliotecario così disse:" C'è una scritta e non ho voglia di mettermi a tradurre... Che cosa dice?"
" È un misto di latino, francese e romanzo. Dice insegui il tuo sogno."
La contabile, consapevole dell' errore volontario di Flynn, chiese con tono insolitamente dolce e un sorriso furbo:" E sentiamo, dove vi ha portato il tuo sogno?"
Flynn rispose tranquillo ma convinto di quanto diceva:" A casa. Ho imparato che non si può sfuggire al destino. Sono il Bibliotecario, un Pendragon e il capo dei Massoni Criptici: fa parte di me e onestamente mi sta bene così. Solo una cosa Charlene: datemi un giorno di ferie ogni tanto, soprattutto se il mondo non è in pericolo."
Flynn dopo quelle parole uscì dall' ufficio con un sorriso stampato in volto, quella mattina era di buon umore e nulla avrebbe potuto fargli cambiare idea, nemmeno Charlene che dopo un attimo di esitazione urlò burbera come al solito:" Comunque ti ricordo che non siamo autorizzati a finanziare pagamenti..."
" Lo so Charlene, non preoccuparti."
Flynn dopo quelle parole non aggiunse altro e si avviò con calma verso la Biblioteca; raggiunto Judson gli consegnò il Calice di Giuda, il vecchio Bibliotecario si premunì di sistemare immediatamente la potente reliquia prima di dire a Flynn:" Beh... Anche questa volta non ci avete deluso; mi spiace solo che tutto questo abbia rovinato la vacanza a te e a Nicole."
Flynn rispose tranquillamente a Judson, spiegandogli la situazione:" Non ce l' avete rovinata. Abbiamo trovato il Calice e fermato i russi alla terza notte... ci avremmo messo anche meno tempo se solo non mi avessero drogato e se non avessimo sprecato un giorno per raggiungere Morgus Bay... A proposito: so dov'è il relitto del Pride, sarebbe una bella aggiunta all' area delle grandi collezioni."
Judson a quelle parole disse incerto:" Oh... Beh... Bene... Allora hai deciso se resterai come Bibliotecario oppure no?"
" Ma che domande sono Judson? Non ho mai pensato di andarmene!"
" Bene, allora non ci saranno altri... altri..." Judson non seppe come concludere la frase, si limitò a fare una smorfia e gesticolare per far intendere a Flynn che si riferiva alla sfuriata di due settimane prima; il Bibliotecario intervenne in aiuto del suo mentore dicendo:" Colpi di testa? No, non credo. A meno che lei non dimentichi chi è stato per svariati millenni e mi affidi compiti che potrebbe fare lei stesso quando metto in chiaro di avere anche io una vita privata. Capito Yehudah?"
Judson a sentire quel nome esclamò divertito:" Erano secoli che nessuno mi chiamava così, ormai lo fa solo Charlene quando sono veramente nei guai..."
Flynn commentò pungente, mantenendo il proposito fatto a New Orleans:" Sa, ho visto un quadro che la ritraeva nei bei tempi andati nella casa di una vampira. Nel decimo secolo era davvero un capellone."
Judson rispose leggermente imbarazzato:" Hai visto quel quadro non è vero? Pensavo che tutte le copie fossero state distrutte... Charlene mi ha sempre detto che oltre a non assomigliarmi per lei era offensivo visto che non era stata rappresentata."
" Immaginavo." Tornando serio Flynn commentò:" Quello che mi ha fatto però riflettere è stato il soggetto: l' eterna battaglia fra bene e male condotta da un cavaliere con una spada e l' Albero della Conoscenza dipinto sullo scudo: un Bibliotecario... Che sia lei non è fondamentale al momento... Judson, sia sincero: come stanno le cose ad ora?"
Il primo Bibliotecario rispose altrettanto cupo:" Al momento siamo in una situazione di stallo, le Lay Lines fortunatamente sono chiuse quindi i danni sono limitati... Ammetto però che ritengo che presto tu e la Biblioteca sarete messi alla prova per testare il vostro vero potere nella battaglia definitiva."
" Come fa ad esserne certo?"
Judson sospirò per poi rispondere con fare distante, come se sapesse più di quanto stava rivelando:" Flynn hai mai sentito parlare dei Veri Bibliotecari***?"
" Non credo, o magari sotto un altro nome."
" Beh... Sono Bibliotecari al di sopra della media, dei predestinati per così dire..."
Flynn a quel punto interruppe il suo mentore dicendo:" Io sono uno di loro, me lo disse mio padre alle Miniere lo scorso anno, non mi disse però che si chiamavano in quel modo... Quindi per tirare le somme questa convinzione è nata dalla supposizione che io sia un Vero Bibliotecario?"
" Non è una supposizione in realtà... Ho delle prove concrete che è meglio non mostrarti ora; inoltre essere un genio e discendere da due re non ti bastano come prove?"
Flynn annuì per poi decidere che era meglio cambiare discorso:" Effettivamente è vero... A proposito, ora che ho scoperto di avere diritto a delle ferie sarà bene mettere in chiaro alcune cose: in futuro quando io e Nicole prenderemo ferie gradiremmo non essere disturbati salvo per problemi seri per cui serviamo davvero. Mi rifiuto di tradurre libri quando lei ha una sapienza millenaria! Può anche contare sullo zio Martin, chi altri può dire di essere amico di vecchia data di Merlino?"
Judson si mise a ridere per poi rispondere divertito:" Lo terrò a mente, lo terrò a mente. Sappi però che insistere tanto sulla mia età è un po' offensivo da parte tua."
Flynn si mise a ridere a sua volta per poi rispondere:" Ho semplicemente detto la verità. Comunque ora vado, devo capire che cosa mi sono perso in due settimane."

Un anno e mezzo dopo

Flynn in vita sua si era trovato molto spesso in situazioni pericolose o stressanti, dopotutto faceva parte del suo lavoro di Bibliotecario quindi era abituato, ma quel sabato pomeriggio era pronto a fare a cambio con qualunque incarico fosse venuto in mente a Charlene: badare da solo ai suoi figli era un' impresa al di fuori della portata del Bibliotecario.
Già badare ad Alastair era sempre stato impegnativo a causa della sua vivacità ma da nove mesi a quella parte Flynn e Nicole avevano altri due Carsen a cui badare: Regan e Astrea; il fatto che fossero due gemelli aveva raddoppiato stress e responsabilità per  Bibliotecario e Guardiana; in tutta onestà Flynn però non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Quel sabato pomeriggio di aprile però Flynn non ne era così certo: a causa di una missione in Cambogia era rimasto ferito alla gamba sinistra^ e gli erano stati messi parecchi punti con la conseguenza che per un mese sarebbe dovuto rimanere a riposo, limitandosi a svolgere da casa noiosi lavori d' ufficio.
Questo aveva fatto si che in missione ci andassero Nicole e Charlene con il supporto telefonico del Bibliotecario; lo stesso valeva per le missioni diplomatiche extra Biblioteca: Margie e Nicole avevano preso il suo posto.
Era per questa ragione che Flynn si era ritrovato a badare ai suoi figli da solo e con una gamba malandata per di più: Nicole e Margie erano andate a sedare una questione sorta fra le Legioni Fatate e Merlino per il possesso di un antico tomo di magia; la mattinata era trascorsa senza intoppi: Alastair si era messo a leggere un libro di storie dato che sembrava aver ereditato lo stesso amore per i libri del padre oltre che il suo intelletto mentre Astrea e Regan erano rimasti tranquilli, sonnecchiando per la maggior parte del tempo.
I guai per il Bibliotecario erano iniziati nel primo pomeriggio: Alastair aveva iniziato ad insistere nel voler fare a tutti i costi un giro a Central Park, esasperando il padre con la  tipica insistenza infantile unita alla testardaggine che lo accomunava ai genitori; Regan e Astrea vedendo che il fratello maggiore aveva iniziato ad agitarsi avevano deciso di dargli man forte. 
Flynn aveva quindi passato il resto della giornata a cercare di badare ai figli mentre nel frattempo aveva provato a non peggiorare ulteriormente la situazione della sua gamba; l' unica consolazione di quella missione era stata l'essere quello che se l'era cavata con meno danni, Nicole in quella circostanza aveva dimostrato come la prima impressione avuta su di lei non fosse stata così sbagliata... 
Erano le undici passate quando Nicole era tornata a casa stanca morta e spazientita più del solito: trattare con la Legione Fatata era sempre snervante a causa del carattere ambiguo della regina, fortunatamente si era risolto tutto per il meglio; la scena che la bionda vide non appena mise piede in casa le strappò un sorriso intenerito: Flynn si era addormentato sul divano assieme ad Alastair, Regan e Astrea; i gemelli si erano addormentati addosso al Bibliotecario mentre Alastair era poco più in là.
La Guardiana decise di mettere a letto i bambini, premurandosi di non svegliarli, per poi tornare da Flynn e svegliarlo scuotendolo dolcemente dopo essersi seduta di fianco a lui e dirgli:" Svegliati Secchione; dormire sul divano non farà bene ne alla tua gamba ne alla tua colonna vertebrale."
Flynn dopo essersi svegliato rispose assonnato ma felice di vedere la moglie:" Psicopatica. Sei tornata a casa... Che ore sono?"
" Le undici passate, le trattative sono state più lunghe del previsto. Com'è andata oggi?"
" Questa mattina bene, il problema è stato oggi pomeriggio: i tuoi figli e la mia ferita hanno deciso di farmi impazzire... Immagino li abbia portati a letto tu."
Nicole sorrise per poi commentari ironica:" Si, ci ho pensato io. Perché sono solo figli miei se ti fanno disperare? Ti ricordo che sono anche dei Carsen."
Il Bibliotecario sorrise per poi rispondere a tono:" Sarà anche vero ma se non ricordo male è la loro madre ad essere una Psicopatica."
" E il loro padre invece è un Secchione, spera solo che non prendano il peggio dai nostri caratteri."
Flynn a quelle parole annuì per poi commentare sereno:" Comunque sia non è stato così drammatico, è bello passare del tempo con loro... Ad essere onesto non potrei chiedere più di così, e devo ringraziare una lettera arrivata al momento giusto."



Note:

* Nicole è mancina, è per quello che dice così.

** mi riferisco ovviamente alla 3x08; Flynn e Nicole sanno del posto perché ci sono stati come ambasciatori della Biblioteca.

*** la spiegazione di ciò che sono l' ho data, questa nota è più che altro etimologica. Ho deciso di usare questo termine particolare a causa di una frase detta nel primo film da Nicole. Avete presente quando Wilde prende il libro e dice che nessuno può leggere il linguaggio degli uccelli? Beh la risposta di Nicole è questa:" Nessuno tranne un vero Bibliotecario."
Il film ci dimostra poi come Flynn sia effettivamente meglio di Edward quindi ho deciso  di adottare questa definizione per intendere anche qualcosa d' Altro.

^ mi riferisco alla cicatrice che Flynn mostra nella 3x09. Personalmente aspettavo il momento in cui Flynn avrebbe mostrato qualche ferita del mestiere; non prendetemi per feticista ma credo che siano necessarie, è stato il Bibliotecario per 13 anni quindi è assurdo che non si sia mai ferito.

Note dell' autrice:

Il capitolo è finito, così come la Maledizione del Calice di Giuda.
Noterete che il finale si discosta parecchio dal film: Simone è viva anche se va precisato che non si sentirà parlare di lei per molto tempo; Flynn e Judson arrivano a parlare della battaglia in maniera diversa visto che Flynn sa già la verità sul suo mentore e infine l' epilogo con il salto temporale.
Per prima cosa noterete che ho iniziato a spiegare la questione del Vero Bibliotecario, che avevo introdotto in " Le cose per cui vale la pena vivere.", ho ancora qualcosa da dire ma verrà detto in occasione della riscrittura di " E il Telaio del Fato" però credo che sia sufficiente come spiegazione al momento.
Con l' epilogo e il salto temporale penso di essere stata forse troppo sdolcinata ma tenete presente che volevo assolutamente cambiare una cosa: dopo la morte di Simone Flynn ha il cuore totalmente spezzato e come viene detto nella serie rifiuta di avere altri collaboratori/amici/interessi amorosi; per me Flynn non se lo merita quindi eccovi quello che credo sarebbe il vero lieto fine per Flynn Carsen ( non mi riferisco alla 2x09, no... inserire una valanga di sarcasmo qui.): fare il Bibliotecario ed essere circondato dall' affetto di una famiglia.
Inoltre non ha vissuto alcuni eventi che lo renderanno il Flynn della serie: simile a quello dei film ma diverso, più cupo e segnato dalle troppe esperienze negative ( tradotto: il mio Flynn non è il re dei mai una gioia come nella serie, è molto più simile a quello del primo film con la sicurezza e anche una certa dose di arroganza che dimostra nella serie... Capirete a cosa mi riferisco a partire dal prossimo capitolo).
Quindi ecco spiegato il perché di questa scena un po' da Mulino Bianco; inoltre ammetto che avere a che fare sporadicamente con tre piccoli Carsen non mi dispiace affatto :3 
Prima di concludere c'è poi un' ultima questione: ho scritto che il sangue di Salomone e di Artù sono carichi di magia, mi riferisco a incantesimi di protezione o di altra natura; in particolare essere discendente di Salomone in questa storia implica che Flynn sia soggetto a incantesimi di attributo sacro, tossici per un vampiro.
Credo di aver detto tutto quindi a settimana prossima con la terza parte della storia, dato che inizierà l' arco narrativo della serie preparatevi a incontrare tre personaggi conosciuti e un quarto in vesti diverse.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 16
*** Quindicesimo capitolo ***


Parte terza: The Librarians 

"E la corona di Re Artù"

Quindicesimo capitolo



È curioso come molti interpretano il concetto di Destino: per alcuni è tutto predestinato, per altri siamo frutto delle nostre scelte e decisioni.
Prendiamo ad esempio il giorno in cui Flynn Carsen divenne Bibliotecario: lui decise di andare al colloquio mentre altri rifiutarono; cosa sarebbe successo se le parti si fossero invertite? Qualcun altro avrebbe preso il posto di Flynn, provocando quindi conseguenze più o meno catastrofiche visto che il Bibliotecario era predestinato a quel ruolo; non è un' esagerazione: in molti giunsero a questa conclusione nel corso dei secoli.
Quando però gli uomini interferiscono con il Destino solitamente questo tende a proteggersi, muovendosi anticipatamente anche di secoli, è una Verità che molto spesso si tende ad ignorare e che inevitabilmente ha per conseguenza il fallimento: il Telaio del Fato ha i suoi nodi, meglio non tentare di scioglierli a meno di non voler causare un collasso della realtà stessa.
Tralasciando varie riflessioni filosofiche è bene sapere che una delle più grandi rivoluzioni nella storia della Biblioteca si verificò nel 2014, a dieci anni esatti dall' assunzione di Flynn, tutt' ora Bibliotecario in carica; il newyorkese aveva infatti stabilito un record: mai nessun Bibliotecario era rimasto in carica così a lungo.
Andava però precisato che gran parte del merito era di Nicole Noone, sua moglie: se la bionda non lo avesse seguito per i primi tempi non ci sarebbe nessuna storia da raccontare.
È bene iniziare la nostra storia partendo da un avvenimento antecedente al vero e proprio inizio dato che si sarebbero avute delle conseguenze in futuro.
In una zona periferica di Berlino una squadra della NATO stava conducendo un' operazione antiterroristica con lo scopo di fermare un gruppo che era in possesso di un ordigno nucleare; quando il gruppo NATO aveva trovato gli uomini che cercavano era iniziato immediatamente uno scontro armato.
Vedendo che due uomini erano scappati con la bomba la donna a capo dell' operazione anti terrorismo si lanciò all' inseguimento; dopo una breve fuga raggiunse i due ricercati e puntandogli una pistola in faccia disse minacciosa e autoritaria:" Fermi. Gettate le armi."
I due fecero come era stato ordinato loro, sentendo un bip ripetuto e regolare la donna chiese allarmata:" Perché fa bip quell' affare?"
Quella situazione di stallo alla messicana venne interrotta da un rumore di bussata e da una voce maschile che disse:" No, non è qui. Dove sono le bocchette per il fumo? Nei videogame i nazisti adorano il fumo... Devo ricordarmi di dirlo ad Al."
Dopo qualche secondo un bocchettone si aprì e nel capannone fece la sue entrata in scena un terzo uomo: alto un metro e ottantacinque, capelli e occhi castani, vestito in maniera elegante ma pratica; Flynn Carsen era arrivato a destinazione.
Vedendo che una donna gli aveva puntato contro la pistola si concesse qualche istante per analizzarla e capire tutto di lei, era una cosa che gli riusciva molto bene e grazie alla quale aveva ottenuto il posto di Bibliotecario dopotutto.
Le conclusioni a cui giunse non gli piacquero minimamente ed era più che certo che non sarebbero piaciute nemmeno a Nicole Noone, sua moglie e sua Guardiana, andava però detto che dopo dieci anni Flynn sapeva bene come evitare reazioni spiacevoli della sua amata Psicopatica; vedendo che anche gli altri due uomini lo stavano osservando disse tranquillissimo, come se fosse stato perfettamente normale vederlo arrivare così all' improvviso:" Guten morgen, non fate caso a me. È evidente che siete impegnati; io sono qui solo per l' opale di Samarah e non appena l' avrò trovato, diciamo entro dieci minuti, me ne tornerò a New York. Domani c'è la riunione genitori insegnanti e se anche questa volta non mi presenterò Nicole me la farà pagare."
La donna chiese confusa:" L' opale di che?"
Flynn mentre iniziava ad esplorare l' area circostante rispose con il suo solito tono da professore:" Samarah, colonnello. Preso dai cavalieri teutonici a Gerusalemme durante la terza crociata e rubato dalla divisione occulta nazista e nascosto qui. Dopo la seconda guerra mondiale venne dimenticato e abbandonato in questo luogo."
Il Bibliotecario fece una pausa prima di proseguire, scoprendo una sorta di altare in pietra chiara riccamente decorato in oro:" E tutt' ora si trova nascosto nella cassaforte magica originale!"
Flynn si sfregò le mani e appoggiò su un blocco di pietra la sua tracolla mentre concluse la sua spiegazione:" Il che ha senso visto che è pericoloso e prezioso."
Uno dei due uomini chiese preoccupato:" È pericoloso?"
" E prezioso, l' ho appena detto. Regan mi ascolta molto di più ed è come sua madre... Stavo dicendo: si l' opale è pericoloso e prezioso dato che evoca spiriti maligni ma non li controlla... I soliti demonologi di bassa lega... Sconsiderati e assassini. Altra accoppiata comune."
Flynn estrasse dalla borsa uno stetoscopio mentre il colonnello chiese sbigottita:" Accoppiata di...? E poi come fa a sapere che sono un colonnello?"
Il Bibliotecario rispose con nonchalance mentre analizzava la cassaforte:" L' ho capito dall' uniforme, ovvio. Per l' accoppiata è di aggettivi, viaggiano in coppia: pericoloso e prezioso, sconsiderati e assassini... Mi seguite?"
Dopo qualche istante di ispezione Flynn premette una sorta di pulsante che fece scattare un meccanismo che sollevò un polverone.
" Ho fatto scattare una trappola. Il che significa che ho circa tre minuti per disattivarla prima che l' opale trasformi in zombie tutte le salme in un raggio di cento miglia, il che sarebbe eccessivamente drammatico."
In tutto questo il Bibliotecario aveva raggiunto la sua borsa, riposto gli oggetti utilizzati, tornato alla cassaforte dell' opale e tolto i guanti; il colonnello sentendo quelle parole commentò con una frase fin troppo ovvia:" Bisogna disinnescarla... Immediatamente."
" Grazie tante... Non l' avrei mai capito da solo! È ovvio che ci stia già lavorando. È un codice alfanumerico complesso basato sui versetti della Bibbia latina..." Flynn dopo un attimo di silenzio sfruttò le sue abilità genitoriali per ricordare al colonnello E. Baird della bomba atomica che era ancora armata, disse quindi con fare pacato ma deciso:" Gradirei concentrarmi per trenta secondi. Quindi perché non si ricorda lo scopo principale della sua missione e non disattiva la bomba atomica? Il bip è piuttosto fastidioso." 
La bionda parve destarsi dalla trance causata da tutta quella assurda situazione così spinse via gli uomini che teneva sotto tiro, afferrò la bomba e si riparò dietro ad una colonna a pochi metri dal Bibliotecario; recuperate le armi i due criminali iniziarono a sparare in direzione del colonnello, che rispose al fuoco.
In tutto questo Flynn era rimasto tranquillo mentre analizzava la cassaforte cercando di capire quale fosse il codice, l' unica cosa che turbò la calma del Bibliotecario fu uno starnuto; una volta finito di sparare Baird chiese al newyorkese:" Bene e ora come la disinnesco?"
" Ma é così ovvio: le stazioni della Via Crucis!"
" Per la bomba?"
Flynn rispose con una risata, chiedendosi se il colonnello stesse scherzando o se invece non avesse capito veramente:" Mi riferisco alla trappola magica. Ad essere sincero la bomba è decisamente molto più facile da disinnescare. Alla NATO non ve lo hanno insegnato? Beh comunque mi dica: è un cilindro o è tonda come un pallone da calcio?"
Chiedendosi come fosse possibile che quell' uomo sapesse tutte quelle cose la militare rispose mentre sparava nuovamente ai terroristi:" Un cilindro."
" Bene, lo vede il filo blu? Non lo tocchi per nessuna ragione... Le stazioni della via crucis sono otto."
" Quattordici."
il Bibliotecario fece il tipico suono da risposta sbagliata usato nei quiz televisivi prima di correggere la bionda:" No, nella Bibbia sono otto. Giovanni, quarto vangelo, venne martirizzato. Libro 19, versetto 17; numeri romani 4, 1, 9, 1, 7."
dopo aver inserito la combinazione dalla cassaforte si alzò una piccola colonna, Flynn a quel punto commentò felice:" Ottimo abbiamo il 50% di probabilità in più di vivere."
Nello stesso momento uno dei due uomini si lanciò in uno stupidissimo attacco frontale che si concluse con lui che cadde a terra colpito da un proiettile; vedendo quella scena il Bibliotecario commentò ironico:" Per noi almeno... Disarmo finale: 2, 2, 5, 6, 6."
" Per lei o per me?"
" Improbabilmente per entrambi."
Una volta inseriti i codici successero tre cose: la bomba venne disinnescata, Flynn recuperò l' opale e il terrorista che non era stato ferito puntò un AK-47 alle spalle del colonnello minacciandola:"Adesso ridammi la bomba."
La donna si girò ad osservare l' uomo che la minacciava mentre Flynn preso l' opale si stava adoperando a metterlo al sicuro; decise inoltre di chiarire un ultimo dettaglio:" Trentuno." 
Sentendo solo silenzio il Bibliotecario proseguì la spiegazione, possibile che quella donna non ci arrivasse da sola?
" Nell' AK-47 il caricatore ha a disposizione 30 colpi più uno in canna; ho sentito sparare 31 colpi ma non ho sentito ricaricare."
Il terrorista volle confermare la teoria del newyorkese così provò a sparare, il risultato fu che l' uomo venne disarmato e poi messo fuori combattimento con dei precisi colpi di karate e una testata alla colonna.
Flynn guardò poi l' elaborato orologio da taschino regalatogli da sua madre quando era diventato il capo dei Pendragon, constatando che in totale non ci aveva messo più di cinque minuti per recuperare l' opale: un nuovo record considerando il tempo sprecato all' inizio; venne distratto dalla voce di Baird che disse stupita, come tutti quelli che lo vedevano in azione per la prima volta:" Come ci è riuscito?"
" Sono il Bibliotecario." 
L' arrivo dei rinforzi della NATO diede a Flynn l' occasione perfetta per uscire di scena indisturbato e inosservato. 
A New York, il giorno seguente, un uomo trafelato si stava dirigendo alla Biblioteca Pubblica; mentre camminava non si accorse di essere inseguito, inoltre prese il suo cellulare e fece una chiamata, ottenere quel numero era stata un' impresa ma doveva assolutamente parlare con lui:" Pronto, sto cercando Flynn Carsen, devo parlare urgentemente con lui."
Alla telefonata aveva risposto una voce femminile che chiese sospettosa:" Come fa ad avere questo numero? Deve essere comunque una cosa urgente... Come sa di Flynn?"
" Spiegherò tutto a lui fra poco, dovrebbe forse ricordarsi di me ma non ne sono sicuro, eravamo centinaia quel giorno... Io al momento sono fuori dalla biblioteca, sto entrando. Gli dica che è una questione di vita o di morte e che lo aspetto alla scala circolare."
Nicole Noone a quelle parole chiuse la chiamata e disse subito al marito, che si trovava a qualche metro da lei, intento a sistemare l' opale di Samarah assieme ad altre pietre mistiche o leggendarie:" Flynn, qualcuno ha appena chiamato al tuo cellulare privato, ho risposto io... Lui sa e ti deve parlare di qualcosa di urgente. Ti aspetta alla scalinata che porta all' ufficio di Charlene, quella circolare. Sbrigati, credo sia in grave pericolo."
Flynn a quelle parole corse immediatamente all' uscita della Biblioteca; Nicole aveva ragione, la situazione era grave.
Dopo qualche minuto Flynn era quasi arrivato alla base della scalinata quando vide una scena che gli gelò il sangue nelle vene: a pochi metri da lui un uomo vestito di nero aveva appena accoltellato con nonchalance un uomo con in mano un plico di documenti e l' aria ansiosa, sicuramente chi lo stava cercando; il Bibliotecario corse dall' uomo che era stato ferito per cercare di soccorrerlo vedendolo prono a terra, questi fra un rantolo e l' altro gli disse sofferente:" Prendi i fogli... la corona..."
Flynn sapeva che era da vigliacchi abbandonare l' uomo al suo destino ma sapeva anche che non c'era più nulla da fare per lui... Fortunatamente non c'era nessuno in giro...
Dieci anni passati a fare il Bibliotecario gli avevano insegnato a non dare nell' occhio quindi, evitando di toccare qualunque cosa eccetto il plico, Flynn raccolse quanto indicatogli dal misterioso sfortunato e tornò in Biblioteca per raccontare a Judson, Charlene e Nicole l' accaduto.
Le conclusioni a cui giunsero tutti e quattro non piacquero a nessuno, andava anche avvista Margie: la faccenda riguardava anche lei e non solo... Il serpente aveva fatto la sua mossa, ora toccava al drago rosso* controbattere.
Tornando a casa quella sera Flynn si ricordò di aggiornare Nicole sull' incontro fatto a Berlino:" Con tutto quello che è successo mi sono dimenticato di informare tutti di una cosa. A Berlino mentre cercavo l' opale mi sono imbattuto in una donna molto simile a te."
Nicole chiese subito sulla difensiva:" Cosa vorresti insinuare Carsen?"
" A parte una certa somiglianza fisica era un colonnello NATO. Esperta in tecniche militari, sopravvivenza, dotata di senso pratico e di abilità di leadership. Ti ricordano niente queste qualità?"
Nicole rispose immediatamente, capendo dove volesse arrivare Flynn:" Sono le doti che si cercano in un Guardiano. Se non ci fossi stata io probabilmente a quest' ora la Biblioteca le avrebbe mandato la Lettera... Mi viene poi un altro dubbio: è una mia impressione o sembra quasi che non sia stato un incontro casuale?"
Flynn annuì per poi rispondere:" Anche io sono giunto alla stessa conclusione. Fortunatamente chiunque ha organizzato tutto questo non ha considerato che al mio fianco ho già la mia amata Psicopatica, la migliore Guardiana possibile."
Nicole rispose con un sorrisetto divertito:" Grazie Flynn. Però sai che fare il ruffiano con me non attacca, questa sera verrai con me alla riunione genitori-insegnati."
Il Bibliotecario emise un gemito infastidito, per poi lamentarsi come un bambino capriccioso:" Almeno mandami nella classe di Al. Ti prego! L' insegnante di Astrea e Regan è ossessionata da me! È imbarazzante vederla lanciarmi tutte quelle allusioni perché crede che il nostro matrimonio faccia pena e che quindi io vada salvato da una moglie che non mi ama."
A quelle parole la Guardiana inarcò un sopracciglio e fece una strana espressione, Flynn intervenne prontamente per evitare un disastro:" Nicole te l' avevo detto quando era l' insegnante di Al che mi sembrava pazza; è solo la conferma... Evitiamo di far arrivare ai bambini una supplente, sei d' accordo?"
L' unica risposta di Nicole fu un secco si, seguito poi da un promemoria al Bibliotecario:" Ti ricordo solo una cosa Secchione. Sei mio e non ti dividerò mai con nessun'altra."
Flynn per tutta risposta diede un veloce bacio alla moglie, aveva lei quindi non poteva chiedere di meglio. 
La mattinata successiva Nicole si era fermata per prima cosa da sua suocera, mentre Flynn portava i bambini a scuola, per chiedere conferme sul sospetto che Flynn aveva avuto non appena aveva visto i documenti dell'uomo assassinato; le parole di Margie avevano solamente finito per alimentare le preoccupazioni della Guardiana.
Arrivata in biblioteca si fermò a parlare con Charlene nell' enorme salone** apparentemente spoglio eccetto che per una libreria in cui era nascosto l' ingresso della vera Biblioteca; la Guardiana aveva aggiornato la contabile sulla situazione:" Margie mi ha confermato che la corona è quella, mi ha anche detto che Merlino l' ha messa in un luogo sicuro in Germania. Non ricorda però se è stata resa inerte... Comunque sia la magia della corona non ha effetto su Flynn visto che è un Pendragon; nel peggiore dei casi lui strapperà la corona dalla testa a chi l' ha rubata."
" È l' unica buona notizia da quando è iniziata questa storia Nicole; ora non ci resta che capire chi fosse la vittima e perché sapesse di Flynn... Mi chiedo ancora come abbia fatto ad avere il suo numero di cellulare."
Nicole rispose con un sospiro:" Non è così improbabile: i genitori dei compagni di Al, Reg e As lo hanno, conoscenti, Massoni, Merlino... la lista è lunga. Quello che mi fa più specie è capire come facesse a sapere chi è davvero Flynn... Dalla telefonata sembrava alludere al fatto che sapesse dell' esistenza della Biblioteca..."
Charlene tranquillizzò la donna dicendole con tatto e gentilezza, curioso come fosse cambiata nel corso degli anni:" Non preoccuparti, andrà tutto per il meglio. Ora però è ora di scendere e vedere che cosa stanno combinando Flynn e Judson: quei due assieme sono potenzialmente letali."
Nicole annuì complice così le due donne scesero in Biblioteca, una volta arrivate la scena che si presentò davanti ai loro occhi fece scuotere la testa con rassegnazione a Nicole: Flynn aveva in mano una spada, la cravatta legata alla fronte come se fosse una fascia e stava duellando con Excalibur dicendogli divertito:" Oh, oh, ah, ah. Inizi a perdere colpi Cal! Un' opposizione incrociata contro un volteggio a mulinello?"
Flynn andò avanti a duellare così Nicole dopo essersi schiarita la gola disse ad alta voce:" Flynn, Cal ora che avete fatto i vostri esercizi mattutini è meglio se ognuno a partire da adesso andrà a fare quello che deve."
Alle parole di Nicole la spada si fermò e fluttuò docilmente verso di lei, per salutarla, visto che ormai anche la Guardiana aveva guadagnato la fedeltà della spada anche se erano serviti parecchi anni; Flynn invece si sistemò la cravatta al collo per poi commentare:" Sei arrivata! Che ha detto mia madre?"
" Che ci aspetta a cena una sera di queste e che la pista della corona è corretta; inoltre essendo tu un Pendragon non sei soggetto alla sua influenza. Merlino non si ricorda se è stata resa inerte o meno quindi, nel caso, toccherebbe a te. Tu invece come sei messo con l' omicidio?"
Flynn si incamminò verso il suo studio mentre rispondeva alla moglie:" Per ora l' abbiamo identificato. Resta da capire solo come abbia saputo di tutto questo, scoperto quello scopriremo chi è il suo assassino. Charlene se cerchi Judson è in giro da qualche parte a controllare non ricordo cosa... A proposito: dato che le scuole sono ricominciate Alastair, Regan e Astrea riprenderanno a venire il pomeriggio."
A quelle parole la contabile commentò per nulla entusiasta della prospettiva:" Non ho nulla contro i vostri figli ma vi prego: tenete Regan lontano dai reperti!"
Bibliotecario e Guardiana scoppiarono a ridere mentre si dirigevano verso l' ufficio di Flynn: le parole di Charlene erano vere dopo tutto, Regan Carsen all' età di soli sei anni si era dimostrato una bomba di energia pronta a esplodere; se fisicamente assomigliava a entrambi i genitori caratterialmente era molto più simile a Nicole, con l' aggiunta dell' esuberanza che Flynn mostrava ad una nuova scoperta.
Raggiunto l' ufficio di Flynn e in particolare una lavagna con su tutte le conclusioni a cui il Bibliotecario era giunto, Nicole osservandola con attenzione commentò:" Jonas Sheir... Assassinato ieri alla Biblioteca Pubblica. Ci sono due domande a cui dare risposta: chi vuole rubare la corona di Artù e come faceva a sapere della Biblioteca?"
" Beh era brillante, molto brillante a dire la verità, anche se non quanto me. Sta a sentire: cinque dottorati e professore... Sarebbe potuto essere..."
Nicole completò la frase, essendo certa di sapere dove trovare la prima risposta:" Sarebbe potuto essere il Bibliotecario. Flynn dobbiamo controllare il registro."
" Hai ragione, quando muore il Bibliotecario non viene inviata una sola lettera; la Biblioteca ne manda a centinaia ai possibili successori più qualificati del mondo invitandoli a presentarsi per un colloquio. Sta poi a Charlene e Judson trovare il successore più adatto... Essendomi presentato io dieci anni fa era matematico che venissi selezionato... Però Sheir era brillante, in questi dieci anni potrebbe aver capito da solo come stavano le cose."
Dopo quelle parole sia Flynn e Nicole raggiunsero di corsa il secondo piano dell' ufficio, dove c'era la libreria con tomi di livello pratico; il Bibliotecario dopo una breve ricerca prese il libro che interessava loro, sfogliandolo rapidamente raggiunse l' elenco dei candidati del 2004 notando fra le varie cose che il suo nome appariva già da più di dieci anni prima; trovata la pagina di suo interesse lesse ad alta voce, anche a beneficio di Nicole:" Eccolo qui; Jonas Sheir... Secondo il registro era fra i candidati più papabili nel caso io non mi fossi presentato."
Nicole a quel punto si sporse oltre la spalla di Flynn per leggere lei stessa, vide che c'era un elenco di nomi con tanto di motivi che qualificavano i candidati come possibili Bibliotecari; al primo posto campeggiava la scritta Flynn A. Carsen: 23 lauree ufficiali, conoscenze enciclopediche, capace di parlare quasi ogni lingua conosciuta o morta, memoria fotografica, erede di Artù e Salomone.
Nicole vedendo una A come iniziale del secondo nome di Flynn chiese stupita:" Non sapevo avessi un secondo nome. La A per cosa sta?"
" Alexander, come mio nonno materno. Non ne sapevi nulla perché all' anagrafe non è registrato, è presente solo in chiesa, figurati però se in Biblioteca non l' hanno sempre saputo."
Sotto il nome di Flynn ce n'erano poi altri fra cui quello di Sheir; almeno ora sapevano perché il malcapitato sapesse della Biblioteca; Nicole aggiunse poi:" Ieri mi ha detto che probabilmente non ti saresti ricordato di lui, probabilmente riteneva che fra così tanti candidati non lo avessi notato..."
La Guardiana decise di indagare anche sugli altri candidati, cercando su internet il nome degli uomini immediatamente sopra Sheir; il risultato la fece insospettire, non poteva essere una coincidenza:" Flynn sta a sentire. Abraham Tompson, professore di fisica, dottore in medicina, quattro lingue; morto in un incidente d' auto un mese fa. Fahar Shariad, università di Teheran; morto in un disastro aereo... Ti ricorda niente questo modus operandi?"
Flynn iniziò ad alternare le braccia alla ringhiera mentre rispose preoccupato:" Sono tornati. Stanno uccidendo i potenziali Bibliotecari... Dopotutto per loro un buon Bibliotecario è un Bibliotecario morto, a meno che non si unisca a loro... Lui però non può attaccarmi direttamente, è per questo che la prima volta ha mandato Wilde... Mi chiedo a cosa gli serva la corona."
Nicole dopo aver ripreso le ricerche commentò tesa:" Flynn non li stanno uccidendo tutti, solo i migliori dodici secondo le stime di Charlene... C'è una buona e una cattiva notizia: per i primi tre non ci sono annunci mortuari ma nessuno di loro si è presentato al colloquio. Non ci credo! Uno di loro è..."
Dopo una breve risata Nicole riprese a parlare incredula:" Ezekiel Jones."
Anche Flynn si lasciò andare ad una risata carica di incredulità per poi commentare ad alta voce, non rivolto a Nicole ma alla Biblioteca stessa:" Non ci credo! Hai mandato l' invito a Ezekiel Jones? Perfino Regan sarebbe un Bibliotecario migliore e sappiamo entrambi che lui sembra un Guardiano nato!"
Nicole a quel punto si avviò verso le scale, pronta ad andare verso l' uscita, disse poi al marito:" Flynn sai che la Biblioteca ha le sue ragioni; mi ricordo che dieci anni fa un giovane uomo era diventato il Bibliotecario nonostante ad una prima occhiata sembrasse totalmente incapace... Mi ricordi com'è andata a finire?"
Il newyorkese rispose avvicinandosi alla Guardiana per poi superarla e scendere le scale sul corrimano:" L' hai sposato, ci hai fatto tre figli e dopo dieci anni è ancora il Bibliotecario e gradirebbe esserlo fino alla pensione. Comunque immagino che la tua meta sia il St. Francis Episcopal Hospital; siamo fortunati che il primo recapito sia qui a New York."
La Guardiana annuì mentre raggiungeva il marito, commentò poi:" Esattamente. Sai che quando fai così capisco da chi ha preso Regan... Meglio non perdere tempo, abbiamo tre potenziali Bibliotecari da salvare."
Una volta arrivati nel pronto soccorso dell' ospedale Nicole disse guardandosi attorno:"  Hai qualche idea di come trovare Cassandra Cillian?"
Prima che Flynn potesse rispondere l' attenzione del Bibliotecario venne attirata dall' arrivo di una barella e dal paramedico che disse:" Ventotto anni, malore. Pressione centoquaranta su novanta, polso cento, temperatura trentanove, dolore alle giunture, nausea e vomito."
Flynn seguì i medici interessato alla diagnosi, preoccupato anche da una possibile diagnosi errata; il medico infatti disse:" Sensibilità alla luce, collo contrato. Meningite, antibiotico ad ampio raggio e rachicentesi."
Il Bibliotecario stava per contraddire il dottore quando una giovane donna, di massimo trent' anni, alta un metro e sessanta circa e dai capelli rossi si piazzò davanti alla barella dicendo:" Non è meningite ma psittacosi. I sintomi sono simili ma sta strascicando altri fattori... Altri fattori: la collanina con la piuma di pappagallo che ha trovato per terra."
Il medico interruppe la giovane, mentre Flynn e Nicole osservarono con attenzione la scena: molto probabilmente avevano trovato la persona che cercavano:" Potrebbe averla comprata. Stiamo perdendo tempo."
La rossa continuò ad esporre la sua tesi:" No, quella l' ha fatta lei. La piuma è scolorita e quelle in genere sono trattate con filtri uv."
Flynn diede supporto alla ragazza mentre Nicole prese il telefono della malata e iniziò a smanettarci:" La signorina ha ragione. Negli Stati Uniti ci sono 914 specie di uccelli ma non questa. Ad occhio e croce direi che si tratta di pappagallo africano."
Nicole a quel punto mise davanti alla faccia del medico una foto che ritraeva la giovane in barella con un pappagallo appoggiato al braccio; l' inserviente nel frattempo si era allontanata e un' infermiera aveva detto:" Sentito la donna delle pulizie? Psittacosi."
Bibliotecario e Guardiana a quel punto osservarono la rossa, mentre parlava a ruota libera:" Radiazione... Radiazione ultravioletta... Radiazione... Radiazione..."
Notando l' espressione sofferente e il tono ansante Flynn capì tutto; si avvicinò a quella che si era rivelata essere Cassandra Cillian, ora seduta su una panchina, sentendo il suo ragionamento:" Collisione di materia e antimateria. Paul Dirac predisse matematicamente l' esistenza dei positroni 9,310^-31. Protoni con massa 1,67262178^-27 kilogrammi... Neutroni, protoni..."
Nicole osservò tutta la scena così chiese confusa:" Che sta succedendo?"
" È una sinesteta: sta avendo allucinazioni multisensoriali legate al ricordo. Credo che lei grazie a questo fatto abbia una mente matematica straordinaria, persino superiore alla mia."
Dopo qualche istante chiese alla giovane:" Cassandra Cillian?"
" Si, datemi un secondo... Sento odore di noccioline questa volta, non mi dispiace."
Flynn aggiunse stupito:" Incredibile. La tua memoria fotografica è legata a tutti e cinque i sensi..."
Nicole commentò sarcastica:" Tradotto? Io non ho assolutamente idea di cosa sia la sinestesia in parole povere. Qualcuno me lo può spiegare?"
Cassandra rispose alla sconosciuta:" I numeri sono colori, la scienza note musicali e la matematica è profumo, spesso di caffè latte... È incredibile che lei lo abbia capito immediatamente, signor?"
" Carsen, Flynn Carsen. Mi chiami pure Flynn; signorina Cillian lei è in grave pericolo, meglio che venga con noi."
La rossa chiese confusa:" Siete della polizia? Perché ad essere onesta solo la donna che è con lei sembra una poliziotta..."
Flynn rispose con un sorriso gentile:" Ad essere precisi ne io ne mia moglie siamo poliziotti. Io sono il Bibliotecario." 
Nicole a quel punto si presentò alla giovane rossa:" Io sono Nicole, immagino che avrai parecchie domande ma fidati, è meglio se pazienti. Io e Flynn dobbiamo trovare ancora due persone, ai lati opposti del pianeta."
Cassandra annuì per poi commentare:" Ma siete davvero sposati voi due? Mi sembrate tanto Leonard e Penny***!"
Il Bibliotecario rispose divertito:" In realtà sono Leonard e Penny che hanno preso spunto da noi: stiamo assieme dal 2004... Ti ricordi Psicopatica? Propongo di separarci, faremo prima. Di Ezekiel Jones mi occupo io, tu va da Jacob Stone e portati Cassandra per sicurezza."
Osservando l' orologio Flynn commentò:" Sono le tre... Fra un' ora i bambini usciranno da scuola, chiamo mia madre e le chiedo di badare a loro per questa sera e forse domani. Voi iniziate ad andare."
Dopo aver telefonato alla madre Flynn si diresse in Biblioteca, una delle porte della parete est portava a Ginevra; arrivato in Svizzera il Bibliotecario sapeva esattamente dove dirigersi per trovare Ezekiel Jones: il museo che esponeva il reperto di maggior valore.
Non dovette attendere molto: un ragazzo di circa venticinque anni dai tratti asiatici si avvicinò ad una teca contenente un pugnale e iniziò a tastare la teca per capire come rubarlo; il ragazzo era impegnato nel suo tentativo di furto quindi non si accorse ne del Bibliotecario ne di un uomo che stava per pugnalarlo alle spalle.
Per sua fortuna Flynn intervenne al momento giusto e mise al tappeto il misterioso assalitore con un colpo con il taglio della mano assestato nel punto giusto; il tonfo dell' uomo che cadde a terra svenuto fece girare Ezekiel che vedendo Flynn di fronte a lui chiese incerto:" Una guardia con il pugnale?"
" Non era una guardia. Era qui per ucciderti Ezekiel Jones."
" Tu invece non sei qui per uccidermi vero? Se mi copri le spalle per dieci minuti ti darò il dieci percento."
Il Bibliotecario fece una risata sarcastica, scuotendo la testa e chiedendosi quali fossero state le ragioni della Biblioteca in quella scelta; il ladro osservando con attenzione Flynn disse convinto di quanto stava dicendo:" Ma io ti conosco. Museo del Cairo, il professore che diceva che i gioielli di Amenophi portano iella."
Flynn rispose tranquillamente, per nulla impressionato dalle parole del ladro:" Bibliotecario, non professore. Sta di fatto che avevo ragione: ho impiegato il triplo del tempo per portarli in Biblioteca..."
" Un momento! Io li ho rubati!"
Flynn rispose con un ghigno di superiorità stampato in viso, da quando lo aveva imparato da Nicole si divertiva a usarlo contro questi dilettanti presuntuosi:" Li hai rubati è vero, peccato che poi io li abbia rubati a te e sostituiti con dei falsi. Ora cosa vorresti fare? Rubare un pugnale tempestato di pietre?"
Il ladro rispose ironico:" Rubare? No, no, no. L' ho lasciato qui sta mattina prima di andare al lavoro; lo sto solo riprendendo."
Flynn dopo essersi guardato attorno commentò con nonchalance, certo di sapere già l' esito della rapina:" Video in loop per evitare la sorveglianza. Astuto."
" Sei in gamba amico. Cerchi un posto come mio assistente?"
Flynn rispose con il tono che usava per riprendere bonariamente i figli quando facevano qualche pasticcio:" Però surriscaldare il vetro sotto i sensori a infrarossi? Mmm. Pessima decisione."
A quelle parole scatto l' allarme così il Bibliotecario disse tranquillo:" La tua via di fuga è compromessa, la mia non ancora. Seguimi se vuoi evitare di finire dietro le sbarre."
Flynn si incamminò da dove era venuto, dando al ladro solo due opzioni; questi inseguì il Bibliotecario chiedendogli confuso:" Che vuoi da me?"
" Tenerti al sicuro ed evitare che tentino di ucciderti di nuovo. Un ultima cosa: io non sarò mai il tuo assistente. Caso mai il contrario."
In Oklahoma, in un bar, un terzetto di amici stava parlando del più e del meno quando la loro attenzione venne catalizzata da una giovane donna molto attraente con i capelli neri e la carnagione scura; dopo aver bevuto un sorso di birra l' uomo seduto al centro, non molto alto ma dal fisico robusto e muscoloso e dai capelli scuri e gli occhi azzurri decise di andare a conoscere la misteriosa straniera.
Sedendosi di fianco a lei si sistemò il cappello da cowboy prima di dire:" Ciao, carino il tatuaggio."
La donna rispose seducente:" Sai che si fa Cowboy? Se mi dici cosa c'è scritto lascerò che tu mi offra da bere."
Osservando il tatuaggio della donna, un serpente che si mordeva la coda con una scritta in prossimità della testa sul braccio sinistro, il cowboy disse:" C'è una scritta in una lingua straniera... Italiano^ forse?"
La donna fece uno sbuffo così il cowboy dopo essersi guardato attorno diede la sua risposta:" Aestus cruentus adventus est et ubique carmen pudicitiae submersa est. La marea insanguinata si alza e ovunque la cerimonia dell' innocenza è sommersa. Yates, la seconda venuta. È una poesia sull' Apocalisse. Perché una ragazza carina come te ha la fine del mondo tatuata su un braccio?"
La donna rispose presentandosi:" Io sono Lamia."
" Ciao Lamia."
" E tu devi essere Jacob Stone."
A quelle parole Jacob fece una faccia perplessa, chiedendosi come fosse possibile che quella sconosciuta conoscesse il suo nome; non fece però in tempo a fare nessuna domanda visto che ricevette un calcio in pieno petto che lo mandò a sbattere sul pavimento.
Lamia estrasse addirittura una katana, pronta a finire il povero cowboy quando le venne afferrato il polso da Nicole che disse ironica:" Non si fa. Non sai che è pericoloso usare questi giocattolini se non si è capaci?"
Subito dopo la Guardiana disarmò Lamia e la spinse via con una violenta testata; Nicole vedendo arrivare alcuni uomini mascherati e armati fino ai denti commentò ironica:" Perché tutto questo mi è estremamente familiare? Un gruppo di assassini capeggiati da una pazza che vuole uccidere un Bibliotecario alle prime armi."
Jacob una volta rimessosi in piedi chiese confuso:" Chi sei tu e chi sono questi?"
" Sono la donna che sta cercando di salvare la tua vita, per sapere chi sono loro direi che prima è meglio metterli a nanna. Come te la cavi con le risse da bar?"
" Sono un esperto delle risse da bar... Come mai?"
Nicole rispose sollevata:" Ottima notizia: non sei una femminuccia spaurita come Flynn. Jacob ti servirà, dammi retta."
Nicole a quel punto vedendo che Lamia aveva ripreso la katana afferrò due bottiglie di vino e si mise a lottare con la donna; Jacob da parte sua iniziò a fare a pugni con gli uomini che lo stavano aggredendo.
In tutto questo putiferio Cassandra era rimasta all' entrata, ringraziando infinitamente di aver dato retta a Nicole quando le aveva detto di aspettarla lì; durante il viaggio le due donne avevano avuto modo di socializzare quindi la rossa aveva capito di potersi fidare della bionda.
Pian piano i due avevano raggiunto l' uscita così decisero di stordire gli ultimi assalitori con degli sgabelli prima di darsi alla fuga; una volta gettati a terra i pezzi Nicole commentò ansante:" Non male, hai del potenziale. Ora seguimi; Cassandra inizia ad accendere il motore."
La rossa uscì immediatamente, seguita a ruota dagli altri due; Jacob provò a recuperare il cappello ma Nicole lo trascinò via di peso. Quando tutti e tre furono in macchina e messo in moto Nicole fece le presentazioni:" Cassandra lui è Jacob Stone, un possibile Bibliotecario, come te. Jacob io sono Nicole e lei è Cassandra Cillian. Immagino avrai parecchie domande ma al momento ti basti sapere la versione breve: ti cercano per le tue competenze."
Il cowboy ridacchiò prima di commentare:" Le mie competenze? Un gruppo di assassini mi cerca per le mie competenze di operaio di oleodotto? Inventane un' altra."
" Jacob Stone, quoziente intellettivo 190. Ammesso alla Sorbona e a Cambridge, dottorato in arte e hai rifiutato entrambe. Negli ultimi quindici anni hai scritto sotto vari pseudonimi libri di storia dell' arte europea e dei nativi americani, il tutto lavorando in una stazione petrolifera locale. Ho tralasciato qualcosa?"
Jacob non disse nulla così Cassandra decise di spezzare il silenzio commentando con simpatia:" Tranquillo, anche io ho avuto la tua stessa reazione quando Flynn, suo marito, ha snocciolato tutto il mio curriculum vitae; sono convinta che al momento giusto ci daranno ottime spiegazioni."
Il giorno seguente dopo una dormita a casa Carsen, provvisoriamente vuota dato che Flynn non era rincasato e i bambini erano da Margie, Nicole portò in Biblioteca Cassandra, Ezekiel e Jacob; il Bibliotecario era lì ad aspettare tutti e quattro, in piedi all' inizio del corridoio centrale.
Gli venne inevitabilmente in mente il suo primo giorno; erano passati più di dieci anni e lo testimoniavano un quadro posto alla sua sinistra e molte cicatrici in più.
Quando la porta si aprì facendo entrare i tre potenziali Bibliotecari sui loro volti si dipinsero identiche espressioni stupefatte, Nicole invece si mise di fianco al suo Bibliotecario.
A rompere il silenzio fu Jacob che chiese incredulo:" Ma cos'è, uno scherzo?"
Flynn rispose con sorriso divertito, memore del commento simile che aveva fatto dieci anni prima:" No, non è uno scherzo e nemmeno uno di quei programmi con le telecamere nascoste che andavano di moda dieci anni fa. Benvenuti in Biblioteca."


Note:

* il simbolo araldico dei Pendragon è un drago rosso, il serpente si riferisce ovviamente alla Confraternita del Serpente

** è quella del primo film, non la sala della serie; onestamente se l' ingresso della Biblioteca fosse lì dove lo indica la serie anche io ci potrei finire per sbaglio ( magari... altro che lettera per Hogwarts, voglio quella per la Biblioteca io!)

*** mi riferisco a the big bang theory, credo che tutti l' abbiate capito ma è meglio essere sicuri

^ nella versione originale Jacob dice is italian? È ovvio che traducendo la serie in italiano abbiano dovuto modificare la battuta per trovare una lingua che a noi non fosse così nota. 

Note dell' autrice:

The Librarians è ufficialmente iniziato. 
Come vedete è con la serie che ho iniziato a fare le modifiche maggiori; per prima cosa Eve Baird compare solo a Berlino e non la rivedrete fino alla terza stagione; questa scelta è giustificata dal fatto che non sopporto il personaggio e la ritengo e sempre la riterrò la copia mal riuscita di Nicole Noone.
Nei primi capitoli in una delle note dissi di voler cambiare il destino di Nicole dato che rivedendo la serie mi sono resa conto di una cosa: all' ospedale Flynn dice ad Eve che le sue partner o lo hanno lasciato o sono morte... Credo che non ci voglia molto a capire che Nicole sia morta per proteggerlo T-T
( Sono un genio in realtà: ho capito esattamente come si sono svolti gli eventi e immagino che la quarta stagione confermerà anche la motivazione per cui Nicole è "morta")
Hanno poi capito che il personaggio funzionava ma avendolo fatto sparire nei film ecco apparire Eve Baird: l' autoritario colonnello che vuole comandare anche se non conosce niente di quello che la circonda ora... Non entro nel dettaglio, meglio per tutti.
Ora però la vera Guardiana tornerà nella quarta stagione ( non vedo l' ora di vedere L' episodio, penso sarà uno dei miei preferiti in assoluto) quindi il mio hype è alle stelle*-* #teamNicole in qualunque caso!
Secondo cambiamento: dato che Flynn è un mezzo Pendragon capisce immediatamente che la corona che cerca la Confraternita del Serpente è quella del suo antenato, capisce inoltre che è la Confraternita quando lui e Nicole realizzano che è in corso uno sterminio di Bibliotecari.
Altre piccole precisazioni da fare riguardano Judson, Margie, e i tre piccoli Carsen: Judson e Margie sono vivi mentre Alastair, Regan e Astrea compariranno di tanto in tanto dato che in alcuni episodi saranno fondamentali; parlo soprattutto per la seconda e la terza stagione, capirete poi il perché.
Stavo per dimenticarmene, le età dei tre LITs: Cassandra secondo me è sui 30/32, Ezekiel  sui 25 mentre Jacob sui 35; in questo modo le competenze dei personaggi hanno un certo senso logico.
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 17
*** Sedicesimo capitolo ***


Sedicesimo capitolo

" Benvenuti in Biblioteca."
Dopo un attimo di silenzio Flynn proseguì a suo agio:" Spero che la nottata sia stata di vostro gradimento; Jones spero per te che tu non abbia rubato niente da casa mia. Credo inoltre che avrete un sacco di domande da farci quindi visto che non abbiamo moltissimo tempo direi di procedere in questo modo: da ora a quando arriveremo nel mio ufficio potrete farmi tutte le domande che vi verranno in mente su quello che vedete qui; una volta arrivati a destinazione parleremo del perché siete qui e del perché cercavano di uccidervi; forse incrocerete anche Judson e Charlene, non so dove siano."
Nicole fu la prima a fare una domanda:" Sta notte non sei rientrato, hai dormito qualche ora?"
" Si mi sono fermato da mia madre così poi ho portato i bambini a scuola."
Dopo aver visto quella scena Ezekiel chiese incredulo:" Voi due siete una coppia?"
Flynn annuì mostrando la fede, il ladro però proseguì:" Nicole, giusto? Come è possibile che una come te sia finita con uno come lui?"
La Guardiana rispose ironica:" Fammi capire: sei stato a casa nostra questa notte, non hai notato neanche mezza fotografia? Siamo messi bene... Per rispondere alla tua domanda lascia che ti dica questo: Flynn potrà sembrare un Secchione ma è affascinante, estremamente intelligente e mi tiene testa."
Jacob, dopo una risata, notando una lancia in una delle teche più vicine a lui chiese curioso:" Quella è la Lancia del Destino? E quella invece è l' Arca dell' Alleanza?"
" Esatto."
Cassandra chiese eccitata:" Bigfoot e Dracula invece ci sono?"
" Si e no. Bigfoot si."
Ezekiel a quel punto domandò curioso:" I vampiri non esistono?"
Questa volta fu Nicole a rispondere mentre il gruppetto procedeva per il corridoio centrale:" In realtà i vampiri esistono eccome, è solo che Dracula non esiste più."
Flynn aggiunse:" Esattamente, l' ho ucciso io a New Orleans. Doveva essere una vacanza e invece ci siamo imbattuti in Dracula, un gruppo di russi psicopatici e il Calice di Giuda."
I tre nuovi arrivati non commentarono, stupiti più che altro dalla spensieratezza con cui Flynn e Nicole avevano raccontato l' episodio: il Bibliotecario aveva ucciso un vampiro famosissimo e ne parlava come se niente fosse.
Addentrandosi fra gli scaffali Nicole chiese ai tre:" Dieci anni fa ognuno di voi ha ricevuto una lettera che vi invitava a presentarvi qui ma nessuno di voi si è presentato. Come mai?" 
Cassandra rispose mesta:" Dieci anni fa ero in ospedale..."
Flynn commentò preoccupato:" Si... Di rado la sinestesia colpisce tutti e cinque i sensi, tu inoltre hai allucinazioni e convulsioni. Chiari sintomi di un problema al lobo frontale: oligodendroglioma..."
Il silenzio imbarazzato di Flynn fece capire a Cassandra cosa le volesse chiedere:" È grande come un chicco d'uva... Avrei preferito non saperlo, prima mi piaceva tanto l' uva."
A parte Flynn e Cassandra nessuno stava capendo, il Bibliotecario fece un cenno a Nicole per invitarla a lasciarlo da solo con la giovane; la Guardiana fece come le era stato detto così una volta soli Flynn disse serio:" Cassandra mi dispiace. Sappi però una cosa: se le cose dovessero complicarsi prima di aver trovato una cura tradizionale chiama questo numero e di che te lo ha dato Flynn Alexander Pendragon Carsen. Un' ultima cosa: per il momento non parlarne con gli altri se non te la senti e non rivelare ad anima viva il mio nome completo. Mi fido, Cassandra."
A quelle parole la rossa abbracciò Flynn d' istinto: per la prima volta nella sua vita le era tornata la speranza; chiese poi commossa:"Grazie mille ma perché lo hai fatto? Non mi conosci nemmeno."
Flynn rispose con tono dolce e rassicurante, paterno per certi versi:" Cassandra, so cosa significa temere di addormentarsi e non vedere l' alba successiva, anche se per ragioni diverse dalle tue. Inoltre essere Bibliotecario implica fare di tutto per proteggere gli innocenti, chiunque essi siano. Ti chiedo solo un favore: se ho ragione, e credo di avere ragione, sappi che tutto quello che farò e che succederà ha una ragione; non giudicarmi male."
Cassandra rispose incerta e confusa:" Va bene... Grazie. Solo una cosa: come hai fatto a capirlo?"
" Sono il Bibliotecario, ordinaria amministrazione."
Una volta dato il numero di telefono alla rossa i due tornarono dagli altri giusto in tempo per sentire la domanda di Nicole:" E tu Stone perché hai rifiutato?"
Il cowboy rispose tranquillissimo:" Avevo già un lavoro, nell' impresa di famiglia."
" Io ho stracciato l' invito. Pensavo si fossero sbagliati... Rubo da quando ero piccolo, chi è quel pazzo furioso che mi vorrebbe a lavorare in una Biblioteca magica? Sono qui solo per capire chi vuole uccidermi."
Flynn alzò gli occhi al cielo, fortemente tentato di dare una risposta pungente e sarcastica a quel ragazzino; decise però di stare zitto, la Biblioteca non sbagliava.
Erano quasi arrivati in ufficio quando Stone chiese curioso:" Se la magia esiste perché non la vediamo tutti i giorni?"
Aprendo la porta del suo ufficio Flynn iniziò a spiegare:" Secoli fa il mondo era ricco di magia: scorreva impetuosa lungo una sua fonte energetica: le Lay Lines."
Facendo una pausa Flynn prese una sfera e la lanciò in aria, questa diventò un enorme mappamondo con delle linee blu che intersecavano la superficie; il Bibliotecario proseguì la sua spiegazione:" Vedete le linee blu? Sono le Lay Lines. Con il passare del tempo la magia venne convogliata in artefatti come ad esempio Excalibur; questo fece affievolire la magia nelle Lay Lines. Mille anni fa Merlino decise di sigillarne la maggior parte per evitare catastrofi... Il progresso tecnologico ha poi fatto il resto; ora la magia è scarsa e racchiusa in artefatti; il compito della Biblioteca e del Bibliotecario è evitare che la magia che scorre libera finisca in mani sbagliate. Come ad esempio chi vi vuole uccidere: la Confraternita del Serpente, un gruppo nato da Bibliotecari separatisti che oltre ad aver distrutto la prima Biblioteca ha lo scopo di riportare la magia nel mondo."
Nicole aggiunse:" Sono i nostri nemici più antichi e pericolosi; il loro capo ha ucciso centinaia di Bibliotecari e ne ha addirittura reclutato uno... Vi do un consiglio: non fidatevi di loro e delle loro promesse per nessuna ragione: i serpenti mentono. Inoltre una delle loro massime preferite è: un buon Bibliotecario è un Bibliotecario morto."
Ezekiel a quel punto chiese:" E questa confraternita come mai ce l' ha con noi?"
Flynn stava per rispondere quando un commento di Jacob gli fece capire che non si sbagliava, doveva attuare il suo piano... Andavano convinti Judson, Nicole e Charlene però.
Lo storico dell' arte vedendo la foto del quadro che Sheir voleva mostrare a Flynn commentò:" C'entra con il quadro? Si intitola la corona di Re Artù... Se Excalibur è reale potrebbe esserlo anche la sua corona."
Flynn sentendo quelle parole iniziò la recita, fingendo di aver avuto una rivelazione:" La Corona... Forgiata da Merlino per aiutare Artù a controllare la magia necessaria a erigere e poi governare Camelot in assenza del mago. Se la Confraternita vuole riportare la magia servirà la corona per controllarla."
Sentendo quell' affermazione Nicole fissò confusa il marito: quello lo avevano capito quasi subito, perché farla sembrare una grande scoperta? A meno che... La Guardiana scosse la testa divertita, Flynn era diabolico quando voleva; Cassandra nel frattempo chiese incerta:" È veramente un male riportare la magia nel mondo? A me sembra una cosa bella."
" Cassandra devi capire questo: la magia non è ne buona ne cattiva, dipende da come la si usa. Sarebbe anche una cosa bella ma se i paesi in guerra la usano per sommergere città con il sangue o tentano di controllare i draghi per usarli per distruggere... Capirai che non è bello. Un mondo in cui la magia scorre senza controllo ed è usata per il male porta solo a caos e sofferenza."
Nicole decise di spezzare il silenzio causato dalle parole di Flynn così disse:" La prima cosa da fare sarebbe esaminare il quadro originale. Jacob sai dove si trova?"
" No, ricordo solo il titolo..."
" Per fortuna io lo so. Si trova a Monaco, al museo di arte storica, ci sono stato il mese scorso per un colpo e ho visto l' inventario."
Cassandra a quel punto giunse ad una conclusione:" Ecco perché ci volevano morti. Mentre tu eri impegnato a fare quello che fa il Bibliotecario..."
" Salvare il mondo, più volte... Nicole in media sono tre salvataggi la settimana, giusto?"
La bionda annuì mentre Cassandra proseguì:" Si... Cercavano di ucciderci perché temevano che saremmo potuti arrivare alla corona prima di loro. La Confraternita voleva eliminare la concorrenza."
Jacob sentendo quel ragionamento concordò con la rossa su tutta la linea, propose quindi:" Bene, allora battiamoli sul tempo."
Ezekiel rispose subito eccitato dall' idea:" Io ci sto! Nessuno prova a pugnalare Ezekiel Jones!"
Cassandra concluse felice:" Io non sono mai stata in Europa..."
Flynn sorrise, era ora di mettere in atto la fase due così disse apparentemente burbero:" No. Per prima cosa non si parla di se in terza persona e secondariamente la Germania è sopravvalutata. Infine andrò da solo, voi rimarrete qui al sicuro."
Nicole capì che era giunta la sua parte così rispose al marito fintamente irritata:" E io chi sarei? Non pretenderai certo che io rimanga qui a badare a loro mentre tu rischi di essere ucciso dalla Confraternita del Serpente! No mio caro Carsen. Ora tu ti calmi e inizi a ragionare in maniera lucida e sensata altrimenti quello che rimarrà qui sarai tu."
" Ti vorrei ricordare che sono il Bibliotecario!"
" E io la tua Guardiana; loro tre invece avrebbero potuto prendere il tuo posto. Hai due scelte Secchione: rimanere qui e aggiornare Judson e Charlene quando torneranno oppure venire con noi."
Flynn a quel punto disse a denti stretti a Nicole:" Seguimi un momento."
I tre nuovi arrivati rimasero immobili e senza parole ad osservare il litigio fra Flynn e Nicole: sembrava una questione aperta da parecchio tempo quindi era molto più prudente non intervenire, a Cassandra vennero poi in mente le parole di Flynn quindi si chiese quale fosse il vero scopo del Bibliotecario.
Flynn e Nicole nel frattempo erano saliti al secondo piano, premunendosi di essere a portata d' occhio ma non d' orecchio; la Guardiana puntando l' indice al petto del Bibliotecario chiese con espressione arrabbiata ma con voce calma:" Flynn cos'hai in mente? Non è da te fare così tanto la drama queen e dire che lavori da solo! Ho capito di doverti reggere il gioco quando hai messo alla prova quei tre ma non ho capito il perché! Ti dispiacerebbe aggiornarmi?"
Flynn rispose  con un sorriso mentre gesticolava, come se stesse litigando:" Ricordi New Orleans? Dissi di aver bisogno di una vacanza perché non potevo gestire tutto da solo; alla fine Judson è tornato sul campo per darmi una mano quando non ero disponibile... Vedendo quei tre ho pensato: se ci fosse più di un Bibliotecario? Loro potrebbero occuparsi di questioni minori, che non comportano la fine del mondo; così noi avremmo del tempo libero in più da dedicare alla famiglia e Judson potrebbe tornare a fare quello che faceva prima... Questa missione servirebbe a metterli alla prova, dopotutto sappiamo bene dove si trova la corona."
Dopo quella spiegazione Nicole assottigliò lo sguardo prima di proseguire:" Sei fortunato che io ti conosca così bene da capire cosa ti passa per la testa. Ammetto che hai avuto un' idea brillante, credo che anche Judson e Charlene saranno d' accordo; immagino poi che comportarti da idiota sia calcolato."
" Ovviamente. Alla mia prima missione non avevo l' aiuto di altri due Bibliotecari alle prime armi e di un Bibliotecario esperto. Avevo solo una Guardiana che all' inizio mi detestava; meglio non rendergli le cose troppo semplici e vedere fin dove arriveranno da soli."
Nicole si lasciò andare ad una piccola risata, per poi commentare:" Sbrighiamoci ad andare da loro e dire che ho vinto io la discussione."
" Agli ordini. Mi immagino le loro facce quando scopriranno di essere stati messi alla prova tutto il tempo."
Aggiornati Jacob, Cassandra e Ezekiel il gruppo partì alla volta di Monaco senza particolari problemi; l' unica domanda sensata venne fatta da Ezekiel alla esterno del museo:" Cosa ci fa una corona britannica in Germania?"
Flynn non rispose pur conoscendo la risposta, non era ancora il momento di rivelare loro tutta la verità; l' avrebbe probabilmente fatto una volta recuperata la Corona, prima di portarla a Merlino... Andava poi avvisata Margie e detto ai bambini di non preoccuparsi di quei tre sconosciuti.
Giunti davanti al quadro Flynn commentò rivolto al dipinto:" Bene, bene, bene. Cosa puoi dirci che non sappiamo?"
Nicole invece notando Lamia in lontananza si avvicinò al marito per sussurrargli all' orecchio:" La Confraternita è qui. Ci penso io, mi sono sempre divertita a fare allenamento con loro."
Mentre la Guardiana si stava allontanando senti chiaramente il Bibliotecario che sussurrava:" Psicopatica."
Dato che i tre ragazzi erano circa un metro più avanti non si accorsero della scena; Cassandra lesse la targhetta:" La corona di Re Artù. 1140 circa, autore ignoto. Fa parte della collezione del museo fin dal 17º secolo."
Jacob invece si rivolse a Flynn, che si era avvicinato:" Guarda le spade dei cavalieri: daghe romane; Artù ha l' equipaggiamento di un legionario. Il quadro sposa la tesi romana."
Flynn spiegò a beneficio di Ezekiel e Cassandra, lui quelle cose le sapeva fin troppo bene:" Alla caduta dell' Impero Romano le legioni di stanza in Britannia rimasero lì stando a questa tesi."
" Camelot come città, guerrieri in armatura, legionari... ci può stare."
Flynn si aggiunse a Jacob nell' ultima conclusione, anche se lui sapeva perfino da quale provincia dell' Impero proveniva il suo antenato:" Artù era romano."
Lo storico dell' arte proseguì la spiegazione:" C'è solo un piccolo problema: il quadro è un falso."
Flynn non disse nulla, si limitò a compiacersi silenziosamente per le abilità di Stone; Ezekiel e Cassandra invece sgranarono gli occhi così Jacob proseguì la spiegazione avvicinandosi al dipinto fin quasi a toccarlo:" Questo rosso è un colorante naturale, il carminio. È stato usato a partire dal 1500 quindi il dipinto non può essere del 1100."
Il ladro osservando la cornice commentò:" Altra cosa strana: la cornice è fissata al muro. Per spostare il dipinto bisognerebbe buttare giù il muro."
Passando il dito sulla cornice stessa Cassandra notò un'altra stranezza:" 1, 0, 1, 1, 0...  Un codice binario su una cornice fissata al muro?"
A quel punto i tre ragazzi iniziarono a discutere, ognuno cercava di imporre il proprio punto di vista su quello degli altri; a Flynn venne in mente uno dei tanti bisticci dei suoi figli, ora che ci pensava vedeva una certa somiglianza fra i due terzetti... Il Bibliotecario decise di porre fine alla loro disputa esclamando e gesticolando:" Ok, ok, ok. Basta! Zitti! Shhhhh! È come ascoltare i miei pensieri; a volume più alto. Fidatevi se vi dico che già rischio di perdermi nella mia testa, meglio evitare di peggiorare le cose."
Dopo una piccola pausa Flynn decise di dimostrare ai suoi possibili apprendisti come si giungeva alle conclusioni:" Abbiamo un dipinto falso. Perché è falso? Perché deve essere un messaggio, non arte. Sta in una cornice fissa, il che vuol dire che la sua posizione all' interno del museo è importante. E infine c'è un codice..."
Cassandra concluse il ragionamento:" Coordinate in codice, ma occorrerebbe una chiave, un punto di riferimento."
Flynn aggiunse un altro indizio:" Come un punto fisso nello spazio, come un quadro che non si sposta."
La rossa tornò a parlare:" Si! Quindi la chiave è il museo in sé, le sue dimensioni, i vari piani, la disposizione delle sale rispetto al quadro. È questa la chiave del codice!"
Ezekiel chiese curioso:" E dove ci porta?"
Flynn rispose enigmatico, mentre si allontanava:" Andiamo a scoprirlo."
Mentre il Bibliotecario era impegnato ad esaminare le tre nuove leve Nicole era da tutt' altra parte, occupata a dare una lezione ai membri della Confraternita del Serpente che erano entrati nel museo; non aveva però incontrato Lamia, almeno con lei sarebbe stato uno scontro alla pari... Dopo aver messo k.o. l' ultimo assalitore si diresse verso l' uscita mentre inviava un sms a Flynn per sapere dove incontrarlo.
Arrivata ad una meridiana, luogo d' incontro prescelto, la bionda fece in tempo a sentire Flynn che diceva:" È latino. La corona dei Celti giace a 70 leghe nella grande foresta, ci sono poi le coordinate. Vuol dire che la corona di Artù è nella Foresta Nera... Oh Psicopatica! Tutto bene?"
" Si Secchione. Non erano nulla di che purtroppo... Non ci sono più gli scagnozzi di una volta."
Flynn a quelle parole fece un sorriso furbo prima di dare alla moglie un veloce bacio a stampo e correre via dicendo:" Forza muoviamoci, la corona ci sta aspettando."
Il quintetto a quel punto andò a noleggiare un veicolo sgangherato, per rientrare nel budget, e si mise in viaggio; giunti in un punto preciso della foresta Flynn, che aveva sporto dal finestrino tutto il busto, commentò:" Ci siamo quasi, meglio fermarsi qui con la macchina e proseguire a piedi."
Cassandra a quel punto propose:" Sentite, secondo me per prima cosa dovremmo fermarci a mangiare e idratarci. Ho portato qualche panino, dei cetrioli, dei cracker è un prosciutto che è favoloso."
Ezekiel commentò scettico e sarcastico:" Ci vogliono morti e tu pensi al picnic?"
Nicole decise di tranquillizzare il ladro:" Sono quindici anni che faccio questo lavoro, incontrare persone che ci vogliono morti è normale; fra qualche anno ti abituerai. Cassandra mi spiace deluderti ma a meno che tu non l' abbia preso di importazione italiana o spagnola hai preso una fregatura... La cucina tedesca non è fra le più rinomate in Europa; se vuoi mangiare come si deve ti consiglio l' Italia*."
Jacob a quel punto chiese curioso:" Sei durata quindici anni?! Devi averne vissute di avventure: strade dissestate, mezzi scassati. Sempre meglio di quello che faccio io di solito... Guidare un mezzo scassato su strade dissestate..."
Le due donne scoppiarono a ridere per poi venire bruscamente interrotte da un elicottero che stava passando sopra le loro teste a bassa quota; Flynn che era poco più avanti si fermò per poi commentare:" La Confraternita."
Ezekiel chiese subito:" Hanno un elicottero. Noi perché non lo abbiamo?"
Fu Nicole a rispondere:" Perché abbiamo Charlene che tiene la contabilità e nel budget ha previsto un' auto a noleggio."
Flynn aggiunse tranquillissimo:" Peggio per loro in realtà. Tutti gli indizi per trovare la corona sono al suolo; possibile che non l' abbiano capito anche dopo dieci anni? Meglio per noi."
Mentre i buoni stavano camminando nella foresta, sull' elicottero a Lamia era suonato il telefono: la stava chiamando il suo capo, Dulaque, il leader indiscusso della Confraternita del Serpente; un uomo anziano, esile e pelato che però non andava sottovalutato visto che era l' assassino di Sheir.
" Pronto, Signore."
" Lamia, la riuscita di un piano secolare dipende dal fatto che riusciate ad anticipare quel folle di Carsen, sua moglie e i loro tre tirapiedi inetti. Avete a che fare con cinque persone e solo due di queste sono davvero un problema, voi invece li superate abbondantemente in numero. Puoi comprendere la mia frustrazione, visto e considerato che non posso agire direttamente io?"
" Si signore. Ma abbiamo avuto un piccolo contrattempo al museo."
Dulaque concluse secco:" Trova la corona. Uccidi se necessario. Sappi che senza di essa ci vorranno altri cento anni per cambiare il mondo, con la corona potremo farlo in una notte... Lamia non voglio ricorrere all' aiuto di Morgana anche se a lei farebbe comodo aiutarci, anche lei ha un conto in sospeso con i Pennon*."
Tornando a focalizzare l' attenzione su Flynn, Nicole e i tre aspiranti Bibliotecari va detto che erano ormai a buon punto, ancora qualche minuto e avrebbero trovato ciò per cui erano venuti in Germania; Cassandra ad un certo punto si avvicina Nicole e le chiese titubante:" Posso farti una domanda?"
" Si, al massimo non ti risponderò se non saprò la risposta o se non potrò farlo."
" Beh... Ecco... Conosci Flynn da dieci anni... È sempre stato così folle?"
Nicole rispose divertita a quella domanda:" Flynn non è mai stato una persona normale, che rientrasse negli standard... Però no, non è folle, è solo un po' eccentrico. Considerando anche il suo passato e tutte le altre responsabilità extra Biblioteca è normalissimo il suo atteggiamento... Cassandra, questo lavoro cambia le persone per sempre: tira fuori tutto quello che puoi dare nel bene e nel male, facendoti diventare quello che sei destinato ad essere."
La rossa annuì alle parole della Guardiana, ripromettendosi di rifletterci con attenzione in futuro, decise poi di chiedere un' altra cosa:" Ho visto come Flynn ha agito al museo, anche senza di noi sarebbe giunto alle stesse conclusioni. Secondo te se ci fossimo presentati avremmo avuto qualche possibilità contro di lui dieci anni fa?"
Nicole si aspettava quella domanda, sapeva quindi come rispondere senza ferire i sentimenti della giovane, pazzesco come ora lei si preoccupasse di queste cose:" Cassandra sarò sincera: nessuno di voi sarebbe diventato Bibliotecario fin tanto che Flynn Carsen si fosse presentato al colloquio. Non lo dico tanto per dire: Flynn è stato destinato a fare il Bibliotecario dal giorno in cui è nato. Quando Flynn lo riterrà opportuno capirai il perché o forse lo hai già intuito?"
" C'entra il suo nome completo?"
Nicole annuì senza però aggiungere altro, Flynn aveva infatti notato qualcosa ed aveva poi esclamato eccitato dalla scoperta:" Incredibile! Un enge qui!"
Il Bibliotecario era corso via per arrivare in una radura ed esclamare a braccia aperte ed eccitato quando aveva raggiunto il centro del cerchio di pietre lì presente:" Oh, oh, oh! Un enge! Non se ne erano mai visti da queste parti! Ed è il secondo enigma per arrivare alla corona."
Vedendo passare nuovamente l' elicottero della Confraternita Nicole disse autoritaria e decisa, in modalità Guardiana:" Flynn come al solito: tu cervello, io muscoli. Risolvilo e recupera la corona; a loro penso io."
Il newyorkese annuì per poi aggiungere:" Perfetto. Portati Ezekiel."
La bionda a quel punto afferrò il cappuccio della felpa del ladro e lo portò con se; raggiunto l' elicottero Nicole osservò la situazione ed elaborò una strategia così chiese al ladro:" Ezekiel riusciresti a sabotare i cavi di accensione per mettere su uno spettacolo di fuochi d'artificio?"
Il giovane sorrise furbo:" Mi piace come ragioni. Sta a vedere."
Nel frattempo Flynn, Jacob e Cassandra stavano cercando di risolvere l' enigma del cerchio di pietre; il cowboy osservando i simboli sulle pietre disse:" Simbologia astronomica romana. Quando il raggio del sole lo attraversa il quarto giorno dopo il solstizio..."
Il Bibliotecario proseguì:" Come a Stonehenge. La luce passa attraverso certe fessure in certi giorni ad una data ora; di fatto il tutto avviene un solo giorno all' anno e quel giorno purtroppo per noi non è oggi."
" E se calcolassimo la posizione del sole?"
" Sarebbe possibile. Giorno dopo giorno, mese dopo mese e poi si triangola ogni punto. Si può fare ma avrei bisogno di una ventina di minuti."
Cassandra, che nel frattempo non aveva ancora detto nulla, intervenne nella discussione dei due uomini:" Io ci potrei riuscire in un paio di minuti. Dove siamo ora?"
Jacob rispose confuso:" Nella Foresta Nera..."
" No. 84.3 gradi nord, 18.5 gradi est; solstizio 52.5 gradi. Fortuna che ho memorizzato la terra, alla faccia tua Nicole! Torna sempre utile."
Vedendo gli sguardi perplessi di Cassandra e Jacob il Bibliotecario si affrettò ad aggiungere:" Lunga storia. Per farla breve: era la mia prima missione e quando dissi a Nicole di aver memorizzato la geografia del pianeta lei mi rise in faccia dicendo che sarei dovuto uscire più spesso."
Cassandra dopo una breve risata si mise a fare i calcoli:" Il Sole è sull' eclittica: 23.5 gradi dall' equatore celeste... Equatore... Equatore... Gradi solstizio più latitudine meno un grado al giorno..."
" Cassandra."
La rossa ignorò il commento preoccupato del Bibliotecario e diede la soluzione:" 48.5 gradi su quella pietra. Quanto sarà alta?"
Fu Stone a rispondere:" All' incirca tre metri."
" Coseno di 48.5 moltiplicato 48.5... L' ombra arriva la."
La giovane a quel punto indicò una pietra alle spalle di Flynn e Jacob, vedendo le incisioni sulla pietra il Bibliotecario commentò:" Venere e luna del raccolto."
" L' orbita di Venere a questa latitudine disegna un arco di 15 gradi."
Flynn proseguì vedendo che Cassandra iniziava a mostrare segni di cedimento:" E in questa parte del mondo il plenilunio è alla fine di ottobre."
" Ottobre, Orione, sciame generato dalla cometa di Halley... Posso farcela... Venere è su questa pietra a fine ottobre... Si sta allineando..."
Jacob lesse l' iscrizione presente sulla pietra che era stata indicata:" E quando due mesi saranno sfilati a passo di marcia, l' ascesa della primavera come quella dei re." 
" Equinozio di primavera: il sole attraversa l' equatore. 90 gradi, latitudine più 60 gradi... Sale, sale, sale. Afelio il punto più lontano dal sole in estate..."
A quel punto Cassandra cadde a terra, sorretta da Jacob all' ultimo secondo, però poi commentare:" Che strano... L' estate profuma di arancia..."
Jacob proseguì:" Concentrati Cassandra. Le tue sensazioni vanno contestualizzate, dimmi un ricordo in cui ricordi di sentire maggiormente quel profumo, un ricordo più forte dell' odore."
" A colazione."
" Ecco brava, concentrati su quel ricordo."
" Colazione; ho dodici anni..."
Flynn osservò la scena con attenzione, notando come Jacob fosse in grado di aiutare Cassandra con le sue allucinazioni, molto interessante... La rossa nel frattempo riprese a parlare:" Mio padre fa i conti, io calcolo il saldo sul libretto. È così fiero di me, lo sono entrambi i miei genitori."
Il Bibliotecario decise che era giunto il momento di intervenire così dopo aver fatto scattare un meccanismo rivelò una sorta di cassaforte dicendo:" Trovato."
Jacob vedendo quella cassaforte commentò:" È ferro antico. Non so come si possa aprire senza forzarla; in caso contrario servirebbe la fiamma ossidrica ma non so se l' hai portata."
Flynn non era certo di come aprire la cassaforte, forse bastava il suo sangue ma non ne era sicuro; fortuna che poteva realizzare una fiamma ossidrica:" In realtà l' ha fatto Cassandra. Nel kit del pronto soccorso c'è una bombola d' ossigeno, ti spiace prenderla?"
Jacob corse a prenderla; quando fu di ritorno vide che Cassandra stava mangiando mentre Flynn aveva svuotato un cetriolo e l' aveva riempito con il prosciutto; il Bibliotecario aveva iniziato la sua spiegazione:" Per alimentare la fiamma e creare una lancia termica molti userebbero un metallo come il magnesio ma la carne grassa e proteica del prosciutto pressato in un cetriolo andrà ugualmente bene."
Il Bibliotecario a quel punto infilò il tubo della bombola nel cetriolo e lo consegnò a Jacob prima di accenderlo e dire:" Il bacon sarebbe anche meglio ma ecco qui uno strumento da taglio efficace e gustoso. Aspettatemi qua; vado a vedere come se la sta cavando Nicole, torno subito."
Quando Flynn si fu allontanato Cassandra commentò basita:" Ha creato una fiamma ossidrica con il mio pranzo..."
Nel frattempo Nicole aveva messo al tappeto gli uomini che proteggevano l' elicottero quando venne aggredita alle spalle da Lamia, tornata in quella radura perché aveva sentito il rumore di accensione del motore; la bionda di difese facilmente dall' aggressione così dopo aver messo a segno qualche colpo si allontanò.
La seconda di Dulaque raccolse la katana che le era caduta e dopo averla sfoderata disse alla Guardiana:" Sei in gamba, dovresti unirti a noi."
Nicole rispose sarcastica:" Ma anche no, preferisco mille volte il mio eccentrico marito."
A quel punto le due donne ripresero il loro scontro; mentre Ezekiel veniva disarmato dal piede di porco usato per difendersi Nicole a causa di una zolla perse l' equilibrio e cadde a terra, Lamia prima di colpirla le disse sprezzante:" Glielo riferirò quando gli dirò che ora è vedovo, giusto prima di ucciderlo."
Il colpo di spada venne però intercettato da un piede di porco: Flynn era arrivato giusto in tempo; prima scambiò qualche fendente con Lamia e poi aiutò Nicole ad alzarsi.
" Tempismo eccellente Secchione."
" Lo so Psicopatica. Aiuta Ezekiel, a lei penso io."
Mentre Flynn si mise in posizione di guardia Lamia gli disse ironica:" Porti una spranga ad un duello di spade?"
Il Bibliotecario fece un sorriso di sfida prima di rispondere a tono:" Il tuo capo ti avrà detto chi sono e perché non è venuto vero? Inoltre sono dieci anni che combatto contro Excalibur, direi che me la posso cavare."
Prima che i due contendenti potessero iniziare il duello Ezekiel passò in mezzo fra i due correndo come un forsennato e urlando:" Meglio filarsela!"
Nicole arrivò subito dopo e avvisò il marito:" È ora di andare."
Il Bibliotecario prima di scappare disse gelido:" Di al tuo capo che lo aspetto per fargliela pagare per quello che ha fatto quarant' anni fa. Il nostro conto in sospeso prima o poi verrà risolto."
Flynn corse via giusto pochi instanti prima dell' esplosione dell' elicottero; tornati al cerchio di pietre il Bibliotecario chiese a Stone:" Come sei messo?"
" Ho fatto, ho fatto."
Il newyorkese a quel punto aprì la cassaforte con la spranga ed estrasse da lì una corona d' argento con pietre azzurre; prima di dire qualunque cosa Flynn tolse dalla giacca un coltellino svizzero e si ferì un dito, dopo aver fatto cadere qualche goccia sulla corona disse:" Cum sanguine regis virtutem corona supprimo***."
Tutti, inclusa Nicole ma per motivi diversi, guardarono Flynn confusi da quel gesto e da quelle parole così il diretto interessato si limitò ad aggiungere:" Vi spiegherò tutto quando avremo portato la corona in Biblioteca."
Tornati in Biblioteca e sistemata la corona Charlene spuntò alle spalle di Flynn e commentò:" Non male per essere la loro prima missione."
" Già. Prova superata."
Ezekiel chiese incuriosito:" Ho tre domande per te: tu che cos' hai fatto alla tua prima missione? Perché hai detto che abbiamo superato la prova e cos'hai fatto alla corona?"
Flynn stava per rispondere quando anche Jacob fece una domanda:" Tu come sei diventato Bibliotecario?"
Il newyorkese decise di fare un' unica spiegazione, dopotutto era tutto collegato:" Diventai Bibliotecario perché il mio predecessore inscenò la sua morte perché tradì la Biblioteca per schierarsi con la Confraternita del Serpente; la notte in cui venni assunto rubarono un pezzo della Lancia del Destino quindi toccò a me recuperarla con l' aiuto di un libro nel linguaggio degli uccelli e di una Guardiana che sembrava odiarmi... Alla fine fui costretto ad affrontare il mio predecessore armato con la Lancia del Destino, che nel frattempo era stata ricomposta. Considerate poi che dieci anni fa ero un imbrancato totale."
Ezekiel commentò ironico:" La modestia è il tuo forte..."
Flynn ignorò il commento per poi proseguire la sua spiegazione:" Quello che ho fatto con il mio sangue è stato rendere inerte la corona, in questo modo anche se dovesse essere rubata in futuro non potrebbe essere usata."
Stone chiese curioso:" Allora perché hai usato il tuo sangue dicendo che era il sangue del re?"
" È molto semplice..."
Flynn non finì mai la frase: nell' aria echeggiò il rumore di una sirena; Nicole commentò allarmata:" È l' allarme perimetrale... Dopo l' ultima intrusione tu e Judson avete aumentato la sicurezza; solo gente del calibro di Merlino potrebbe entrare!"
Flynn commentò teso e preoccupato:" Non c'è solo Merlino purtroppo... Anche Morgana... Nicole va a cercare Judson; Charlene porta i ragazzi al sicuro."
La contabile chiese preoccupata:" E tu?"
Flynn fischiò per poi urlare:" Cal, vieni!"
Dopo pochi secondi Flynn afferrò al volo la sua spada, Stone disse eccitato:" Hai una spada volante?!"
" È Excalibur in realtà. La corona, anche se disattivata, ha la priorità. Ci penso io."
La Guardiana a quel punto corse via, da tutt' altra parte andarono Charlene e i ragazzi, diretti alla parete delle porte; Flynn invece rimase lì in attesa.
Poco dopo arrivò Lamia; al Bibliotecario si gelò il sangue nelle vene: era in compagnia di due bambini di sei anni, un maschio e una femmina; il maschio assomigliava sia a lui che a Nicole, aveva i capelli scuri e gli occhi verdi mentre la femmina era la copia della madre, ad eccezione dei suoi occhi.
Lamia teneva in ostaggio Regan e Astrea.
La donna disse sorridendo melliflua:" Dovresti prendere in considerazione l' idea di fargli cambiare scuola... È stato fin troppo facile fingere di essere la loro baby sitter e portarli qui. Sei intelligente Carsen, dammi la corona e non farò nulla ai tuoi figli... Inoltre speravo in una rivincita."
Il Bibliotecario rispose gelido alla provocazione, ricattarlo con la sua famiglia era stata la mossa peggiore:" Come vedi questa volta sono preparato, ho portato Excalibur. Reg, As state bene? Vi ha fatto qualcosa?"
La bambina rispose calma nonostante tutto, ora che suo padre era lì era molto più tranquilla:" No, però hanno anche Al!"
" Immaginavo. Un Serpente non affronterà mai un Drago direttamente, ha bisogno di giocare sporco. Facciamo così Lamia: lascia andare i miei figli prima che arrivi Nicole e ti darò la corona."
Lamia a quel punto attaccò Flynn ma il Bibliotecario si difese egregiamente rispondendo a ogni fendente e mettendo al tappeto anche due uomini che avevano provato ad attaccarlo alle spalle; in quella confusione Regan e Astrea si allontanarono da Lamia mentre la donna si mise in testa la corona, convinta di aver vinto.
Nicole nel frattempo era corsa a cercare Judson, l' aveva trovato nell' ufficio di Flynn davanti ad uno specchio; dopo avergli spiegato la situazione il primo Bibliotecario espose alla Guardiana il suo piano.
Lei per tutta risposta esclamò incredula e arrabbiata:" Sei pazzo! È un suicidio! Deve esserci un' altra soluzione."
" Nicole purtroppo non c'è. Non possiamo lasciare che la confraternita si impossessi degli artefatti; avvisa Flynn e poi raggiungi Charlene e i ragazzi alla parete est, quella delle porte, lei saprà quale prendere. Nicole, lo faccio perché confido in Flynn. Lui saprà sistemare tutto; so che lo sai anche tu, nonostante tu stia pensando che sono un vecchio pazzo..."
" Disancorare la Biblioteca ti ucciderà!"
Il vecchio Bibliotecario rispose con un sorriso:" In realtà il mio spirito sarà ancora qui... Sarò solo dall' altra parte dello specchio; inoltre ho vissuto per più di duemila anni, non ho rimpianti. Di a Flynn che ora è lui il capo e che non avrei potuto lasciare la Biblioteca in mani migliori. Va Nicole: avrai all' incirca un paio di minuti, poi rischierete di rimanere intrappolati qui."
La Guardiana fece come le era stato ordinato, mentre una lacrima solitaria le solcava una guancia.
Nel frattempo Astrea e Regan si erano rifugiati dietro il padre; Lamia ignorò la cosa e disse a Flynn con aria vittoriosa:" Merlino forgiò la corona affinché Artù potesse controllare la magia che lo circondava e la più potente fonte magica era la sua spada: la leggendaria Excalibur."
La donna a quel punto provò a appellare la spada che però rimase nelle mani del Bibliotecario che si premurò di spiegare sempre con tono freddo, serio e per questo intimidatorio e minaccioso:" In teoria è tutto corretto. Se tu avessi la corona e io fossi un semplice Bibliotecario a quest'ora mi avresti già trafitto con la mia stessa spada... C'è un piccolo dettaglio: la magia della corona non ha effetto contro un Pendragon. Morgana quando vi ha fatto entrare non vi ha spiegato che sono il discendente diretto di Artù Pendragon? Excalibur non mi tradirà mai; di a Dulaque che io e lei lo aspettiamo, pagherà per quello che ha fatto ai Pendragon e soprattutto a mio padre."
Un suono di rintocchi fece gelare i presenti: non faceva presagire a nulla di buono.


Note: 

* che se ne dica: cucina italiana>>>>>>>>>>>>>>> tutto il resto

** vi ricordo che è il cognome da nubile di Margie, forma modificata del cognome Pendragon

*** letteralmente: con il sangue del re sopprimo il potere della corona.

Note dell' autrice.

Noterete che il capitolo è totalmente diverso rispetto alla serie per un dettaglio fondamentale: Cassandra non ha tradito; ci sono poi tantissime altre differenze che inizierò a giustificare qui sotto.
Flynn da un numero di telefono a Cassandra per una cura, lascio a voi indovinare di chi sia; questa decisione da il via ad un effetto domino che porta a delle conseguenze totalmente diverse: per prima cosa posso tralasciare la story line del tumore come fa la serie ma con una motivazione e soprattutto posso evitare che Cassandra tradisca.
Noterete poi che Flynn si comporta come nella serie per una motivazione diversa: questa mia versione del Bibliotecario è più matura, grazie a Nicole; capisce l' importanza del lavoro di squadra quindi mette volontariamente alla prova i LITs e giunge da solo alla conclusione che loro tre potrebbero dargli una mano così da agevolare il suo compito di Massone e Pendragon.
Preciso che essendo Flynn il diretto discendente di Artù sa dal principio dove si trova la corona e che le sue spiegazioni vengono sempre interrotte perché voglio rispettare l' ordine della serie: i ragazzi sapranno di essere dei Bibliotecari in addestramento solo alla fine del secondo episodio.
Il fatto che Cassandra non tradisca ha fatto si che decidessi di far entrare Lamia con un' altro metodo: grazie ad un incantesimo di Morgana riescono a rompere le difese.
Questa volta è solo Judson a disancorare la Biblioteca: in questo modo un immortale muore, ammetto che non mi è mai andato giù il fatto che non hanno mai spiegato come mai Judson sia morto: ha più di duemila anni, non può essere morto da un giorno all' altro; non ha senso.
Infine Lamia ricatta Flynn con i figli: decisamente un metodo molto efficace e persuasivo; a Lamia però le cose non vanno come previsto: Flynn ha disattivato la corona, che preciso non avrebbe comunque funzionato con un Pendragon; quindi non viene ferito da Excalibur e non rischia di morire dissanguato, c'è una ragione dietro questa scelta, fra pochi capitoli sarà chiaro.
Comunque nei prossimi capitoli vedrete come farà la magia a tornare, sarà in modo leggermente diverso... Penso di aver trovato una scappatoia sensata che include la comparsa del grande assente della prima stagione: Merlino, la collaborazione di Charlene, Margie e Jenkins.
Credo di aver detto tutto quello che dovevo dire ma se aveste dubbi o curiosità non siate timidi: chiedete, vi risponderò.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 18
*** Diciassettesimo capitolo ***


" E la Spada nella Roccia."

Diciassettesimo capitolo



Il rumore di campane fece immobilizzare entrambi gli spadaccini; Flynn sapeva cosa stava per succedere e questa consapevolezza lo aveva paralizzato: Judson si era sacrificato...
La situazione di stallo venne interrotta dall' arrivo di Nicole che dopo aver colpito Lamia alle spalle commentò preoccupata ma decisa:" Regan? Astrea? Flynn poi mi dovrai spiegare cosa ci fanno qui i nostri figli; ora però è meglio scappare, Charlene e i ragazzi ci aspettano alla parete delle porte... Judson..."
" Lo so, Nicole..."
" Mi spiace. Ha lasciato un messaggio per te, te lo dirò non appena saremo al sicuro. Al momento non abbiamo tempo però, scappiamo."
A quel punto il Bibliotecario lasciò andare Excalibur, che si mise a fluttuare alle sue spalle e si caricò la figlia in braccio per poi correre via, la stessa cosa fece Nicole con Regan.
Mentre i Carsen, seguiti da Excalibur si diedero alla fuga Lamia riprese conoscenza così si diresse nella direzione opposta, verso l' entrata, ordinando ai suoi uomini di seguirla, prima di finire intrappolati per sempre nella Biblioteca che iniziava a collassare su se stessa.
Raggiunta la parete Flynn sentì immediatamente la voce di Charlene che urlò:" Sbrigatevi, da questa parte! So che ci sono moltissime cose da dire ma non è il momento!"
La donna era assieme ai tre giovani, davanti ad una porta in legno scuro e gli stipiti bianchi così quando Flynn, Nicole e i bambini li raggiunsero questa aprì la porta in questione, fece passare tutti da lì, Excalibur inclusa, e poi se la richiuse alle spalle.
Arrivati dall' altra parte il gruppo si guardò attorno vedendo di essere giunti in una foresta; Ezekiel chiese immediatamente confuso:" Ma cosa diavolo è appena successo? E chi sono quei bambini?"
Fu Flynn a rispondere con un tono di voce stranissimo, a metà fra l' autoritario e lo spaventato:" Questi sono Regan e Astrea, i miei figli. Per rispondere alla prima domanda: la Confraternita de Serpente grazie all' aiuto di Morgana è entrata in Biblioteca, è ufficiale. Lamia ha preso la corona minacciando Regan e Astrea, inoltre sono sicuro che abbiano anche Alastair! Per il fatto che ora ci troviamo in una foresta invece non c'è poi molto da dire: la parete delle porte permetteva di raggiungere parecchi punti del pianeta, e non solo, direttamente dalla Biblioteca... Permetteva... Judson si è sacrificato per disancorarla da questo piano di realtà..."
Dopo una breve pausa Flynn esclamò arrabbiato e ferito, per poi concludere con un sussurro:" Perché diamine l' hai fatto vecchio pazzo?! Sai che saremmo riusciti a cavarcela in qualche modo! L' abbiamo sempre fatto..."
Charlene capì che era il momento di prendere in mano la situazione: Bibliotecario e Guardiana erano ancora fin troppo sconvolti per quello che era appena successo a Judson e ai loro figli; la contabile si rivolse quindi al newyorkese con fare dolce e rassicurante ma anche deciso:" Flynn sei sconvolto, lo so... Anche per me non è facile... Ora però dobbiamo raggiungere il mio contatto in Oregon, si siamo in Oregon. Successivamente dobbiamo capire come recuperare la corona e salvare Alastair ed evitare che nel frattempo la Confraternita del Serpente distrugga il mondo."
Dopo quelle parole la porta da cui tutti erano arrivati scomparve nel nulla così al gruppo non restò che seguire Charlene senza dire una parola visto che la contabile sembrava l' unica che sapesse cosa fare; Cassandra mente camminava fece una considerazione: per essere così piccoli Regan e Astrea erano più calmi di lei, possibile che sapessero già tutto a sei anni?
Raggiunta la strada il gruppo trovò ad attenderli un uomo appoggiato al cofano di una macchina che poteva dimostrare fra i sessantacinque e i settant' anni, molto alto, vestito in modo distinto e dall' aria educata ma severa.
A Nicole venne immediatamente in mente il nonno paterno, a Flynn invece venne il sospetto di aver finalmente trovato il Cavaliere che mancava all' appello.
Vedendo tutta quella gente l' uomo si rivolse a Charlene, rivelando essere il suo contatto:" Buon giorno Charlene. Non mi avevi detto ne che sareste stati così tanti ne che ci fossero dei bambini. Da quando tenete dei bambini in Biblioteca?"
Nicole rispose seccata, non era tempo di fare domande idiote dato che Alastair era in pericolo:" Da quando un Bibliotecario e una Guardiana durano più di un anno e decidono di avere una relazione stabile. Se vuole i dettagli le spiegheremo strada facendo."
L' uomo rispose tranquillamente:" Ah no, detesto farmi gli affari degli altri."
Una volta che tutti furono saliti in macchina, per ragioni di spazio Ezekiel e Jacob finirono nel bagagliaio della station wagon con Excalibur che al momento si stava comportando come una normale spada, Charlene fece le dovute presentazioni dal sedile del passeggero:" Lui è Jenkins, custode dell' annesso della Biblioteca presente sulla costa ovest. Loro sono Cassandra Cillian, Ezekiel Jones e Jacob Stone: potenziali Bibliotecari che la Confraternita del Serpente voleva uccidere; i bambini sono Regan e Astrea, figli del Bibliotecario e della Guardiana che sono rispettivamente Flynn Carsen e Nicole Noone."
Sentendo il nome del Bibliotecario l' uomo di nome Jenkins ebbe un sussulto che notarono solo Charlene e Nicole; nessuno disse altro fino a quando non arrivarono a destinazione: una struttura rettangolare alla base di un enorme ponte, ciò che la rendeva fuori dall' ordinario erano gli stemmi dorati che si trovavano sopra la porta: l'albero della conoscenza, un libro e una spada, i simboli della Biblioteca.
Una volta entrati nella struttura Ezekiel chiese confuso rivolto all' uomo chiamato Jenkins:" Che posto è questo e chi è lei?"
Entrando nella sala principale tutto si trovarono davanti la copia esatta dell' ufficio di Flynn, l' uomo aggiunse tranquillo:" Sono un vecchio amico di Charlene e onestamente credevo di sapere tutto solamente su Flynn Carsen e Nicole Noone, non sapevo della vostra esistenza; questo posto invece è uno dei vari Annessi presenti nel mondo. La Biblioteca principale è ancorata ad un unico punto dello spazio in tutto il pianeta; se però il Bibliotecario dovesse attingere alle conoscenze della Biblioteca ma fosse lontano..."
Flynn proseguì la spiegazione:" Qui entrerebbe in gioco l' Annesso: è come un interfaccia che rende disponibili le conoscenze ma non i reperti, che ora sono perduti..."
Jenkins commentò secco:" Si, tipico di Judson. Quello scriteriato."
Il Bibliotecario rispose immediatamente, gelido:" Moderi i termini. Se lei sa tutto di me dovrebbe anche sapere come ci si rivolge a qualcuno del mio rango e onestamente insultare il mio mentore non è la mossa più furba." 
A quelle parole Excalibur, rispondendo alle emozioni del suo proprietario, minacciò l' uomo che aveva insultato il suo vecchio amico; Jenkins, per nulla intimorito proseguì:" Non siamo mai stati d' accordo su nulla. Io dico che una Biblioteca dovrebbe servire la ricerca, non i viaggi a zonzo per combattere i mostri e sedurre le principesse... Eh no..."
A quel commento anche Nicole e Charlene fecero delle smorfie infastidite; quello più irritato fu Flynn che infatti decise di andarsene per evitare di usare Excalibur a sproposito, abbandonando la sala per evitare conflitti: doveva assolutamente capire come fermare la Confraternita e salvare Alastair.
Vedendo che il Bibliotecario se n' era andato senza dire una parola Cassandra chiese preoccupata:" Ora dove sta andando? Dovremmo seguirlo?"
" No, al momento ha bisogno di rimanere da solo; fra un po' andrò a parlargli io... Per lui non è un momento semplice: ha appena perso il suo mentore, che è stato anche una figura paterna... Ad essere onesta credo che per lui sia stato come rivivere la morte di suo padre; lo hanno ucciso quando Flynn aveva quasi cinque anni. Si incolpa poi per non aver previsto un attacco congiunto della Confraternita e di Morgana, della morte degli altri potenziali Bibliotecari e della perdita della Biblioteca; cosa più importante è preoccupato per Alastair..."
Le parole di Nicole fecero cadere un silenzio teso nella stanza, Astrea e Regan non dissero una parola: anche loro preoccupati per il fratello maggiore; Jacob commentò amareggiato:" Ma è terribile! Come fa un uomo solo a portare tutto questo peso?"
Nicole proseguì con un sorriso triste:" Flynn ha me e inoltre va detto che è abituato a queste responsabilità... Vi chiedevate come mai Flynn avesse fatto cadere il suo sangue sulla corona e perché lui sarebbe sempre e comunque diventato il Bibliotecario... È semplice: lui è il discendente diretto di Artù Pendragon e di Salomone, capo dei Massoni Criptici e della fazione dei Pendragon."
Nessuno fiatò: tutti quelli che non sapevano la verità rimasero lì, a bocca aperta per lo stupore; la Guardiana a quel punto disse a Charlene:" Aggiorna Jenkins, io vado a chiamare Martin così posso portare i bambini da Margie e sentire come dobbiamo comportarci con Dulaque."
Sentendo quel nome Jenkins fece una strana smorfia così la contabile fece come le era stato detto dalla bionda: disse a Jenkins delle uccisioni, della corona, dell' irruzione e del loro arrivo in Oregon; in tutto questo Nicole aveva portato i bambini all' esterno mentre telefonava a Merlino.
Regan e Astrea vedendo Flynn poco distante andarono da lui a consolarlo a modo loro: si sentivano in dovere di contribuire in qualche modo anche loro nei limiti delle loro capacità; avevano sei anni ma sembrava che avessero ereditato dal padre un' intelligenza fuori dal comune, Astrea soprattutto.
*Da tutt' altra parte, a Londra per essere precisi, un bambino di otto anni somigliante come una goccia d' acqua a Flynn Carsen ma con gli occhi azzurri di Nicole Noone era stato condotto da Lamia nello studio di un' enorme e lussuosa villa.
Gli era venuto in contro Dulaque che aveva sorriso mellifluo e aveva detto ironico:" Ma chi abbiamo qui? Un ospite d' onore! Il figlio primogenito di Flynn Carsen."
Il bambino rispose tranquillissimo e con il sarcasmo imparato dalla madre, era certo che non gli avrebbero torto un capello:" Effettivamente per te dovrebbe un vero onore avermi qui."
Dulaque commentò irritato:" Ragazzino ti conviene toglierti dalla faccia quell' irritante sorrisetto di vittoria."
Alastair rispose per nulla intimorito:" E perché mai? C'è una tregua fra te e la mia famiglia e inoltre ti servo, altrimenti mi avresti già fatto uccidere dalla tua assistente ninja... Stavo per dimenticarmene: non vorrai certo che mio padre o mia nonna ti mettano le mani addosso quando sarai colpevole della morte di due Alastair Carsen."
Dulaque commentò con un ghigno:" Sei sveglio ragazzino. Te lo devo riconoscere."
Dopo una breve pausa proseguì:" Noto che tuo padre ti ha informato del tuo destino... Sai quindi a cosa ci servi."
" No ma posso intuirlo. I miei fratelli erano la merce di scambio per la corona, io lo sono per Excalibur visto che il piano A non ha funzionato. Speri poi che con un Pendragon a farti da guida non avrai problemi a raggiungere la roccia."
Alastair disse tutto con apparente tranquillità, ringraziando mentalmente il fatto che i suoi genitori e sua nonna gli avessero spiegato come stavano le cose a partire dai suoi quattro anni; la loro lungimiranza era stata provvidenziale se sommata al suo intuito e all' intelligenza ereditata dal padre.
Il capo della Confraternita del Serpente volle togliersi un ultimo sfizio così disse al ragazzino:" In questi ultimi dieci anni vedendo tuo padre in azione mi sono sempre chiesto una cosa. Come è stato possibile che un uomo che non sembrava aver ereditato nemmeno una goccia del sangue di Artù si sia rivelato essere il suo degno erede? Non è mai stato tentato dal potere e ha sempre indossato la patetica maschera del Bibliotecario perfetto... Dimmi Alaster..."
" È Alastair."
Dulaque ignorò la correzione:" Perché tuo padre non ha mai avuto intenzione di reclamare quello che era suo di diritto sfruttando anche tutta la magia contenuta nella Biblioteca?"
Il bambino rispose incerto, turbato dalla domanda di quel vecchio pazzo:" Non sono mio padre, dovresti chiederlo a lui."
Alastair non sentì la risposta di Dulaque visto che Lamia lo portò via; il vecchio uomo commentò con un sorriso crudele stampato in volto:" Sarà l' ultima cosa che gli dirò prima di ucciderlo."
In Oregon invece Nicole, dopo essere tornata da New York grazie ad un incantesimo di Merlino, era rimasta fuori dall' annesso ad osservare Flynn: il Bibliotecario era seduto sotto un albero lì vicino a fissare il vuoto.
La Guardiana venne raggiunta da Jenkins che si posizionò al suo fianco, senza dire una parola; dopo qualche minuto la bionda disse spazientita e irritata dalla presenza di quell' uomo così irritante:" Che cosa vuole sapere? È evidente che ha delle domande."
" Vedo che mi ha capito immediatamente, è brava signora Carsen... Ad essere onesto mi chiedevo che tipo di uomo fosse suo marito. La sua fama lo precede: ventitré lauree, discendente di Artù e Salomone... Senza contare tutte le sue altre qualità... Me lo immaginavo diverso ad essere onesto: mi aspettavo un leader incrollabile che non si arrende di fronte a nulla e invece mi trovo davanti un uomo spezzato, impotente, che ha perso il suo mentore e teme per suo figlio. È curioso..."
Nicole commentò con un sospiro rassegnato e stanco:" Molto spesso tutti si dimenticano che Flynn prima di tutto è un uomo, un mortale fra l' altro, che in quarant'anni ha sofferto molto più di tanti immortali. In questo momento le posso dire che sta pensando a come salvare Alastair anche se lo sta facendo nel modo sbagliato."
Jenkins disse una cosa che stupì Nicole:" Non lo metto in dubbio. Le confesso che ancora non mi capacito del fatto che voi due siate riusciti ad avere una famiglia... Siete stati però fortunati: in tutta la mia vita mi è capitato poche volte di vedere due anime così diverse eppure così affini."
" Grazie, credo... Ora se non le dispiace vado a fare il mio lavoro. Un Guardiano protegge sempre e comunque il suo Bibliotecario... Flynn al momento sta annegando, meglio che vada a ripescarlo; dica a Charlene che Merlino ci aiuterà."
Nicole a quel punto lasciò li Jenkins e andò da Flynn, il burbero custode prima di rientrare non poté fare a meno di pensare a quanto le due Guardiane fossero simili.
Sedutasi di fianco al marito Nicole lo aggiornò sulla situazione:" Ho portato Reg e As da tua madre, Martin mi ha dato una mano con gli spostamenti... Mi ha anche detto che è a tua completa disposizione."
" Per prima cosa dobbiamo salvare Alastair e per farlo dobbiamo tornare in Biblioteca. Li ci sono informazioni, strumenti e manufatti utili per combattere la Confraternita."
" Flynn ci conosciamo da dieci anni e in tutto questo tempo non ti ho mai visto usare attrezzature, artefatti e qualunque altra cosa ti possa venire in mente.
Solo il tuo cervello. È questa la ragione principale per cui sei stato scelto: non le tue ascendenze ma le tue qualità."
Il Bibliotecario scosse la testa, per poi rispondere amareggiato, addolorato e deluso da sé stesso:" Forse Charlene ha fatto la scelta sbagliata... Insomma hai visto com'è andata a finire! Dulaque ha nostro figlio e Judson ha disancorato la Biblioteca. Ricordi cosa dissi alla sua nascita: non permetterò che gli succeda nulla di male a causa del mio lavoro... Ho fallito, sono un disastro come persona, come padre e come Bibliotecario... Tutti han sempre detto che sono il primo Vero Bibliotecario da secoli; è evidente che si sono sbagliati: non sono nemmeno un Bibliotecario di quelli scarsi."
Nicole prima di rispondere diede una sberla al marito, sapeva bene che era l' unico modo per far ragionare Flynn; aggiunse dopo parlando a ruota libera e mettendoci dentro tutte le emozioni che provava in quel momento:" Ascoltami bene Flynn Carsen: sei la persona più straordinaria che io abbia mai conosciuto, non pensare minimamente di ritenere vere le parole che hai detto. Sai bene che a tutti capita di sbagliare, siamo esseri umani, non dei. Tu hai avuto fin troppe responsabilità eppure guardati: sei durato dieci anni e hai gestito Biblioteca, Massoni, Cavalieri e sei anche stato un ottimo padre per i tuoi figli.
Sai cosa mi ha detto Judson prima di prendere la sua decisione? Cito testualmente: Non possiamo lasciare che la Confraternita si impossessi degli artefatti; avvisa Flynn e poi raggiungi Charlene e i ragazzi alla parete est, quella delle porte, lei saprà quale prendere. Nicole, lo faccio perché confido in Flynn. Lui saprà sistemare tutto; so che lo sai anche tu, nonostante tu stia pensando che sono un vecchio pazzo... Il mio spirito sarà ancora qui... Sarò solo dall' altra parte dello specchio; inoltre ho vissuto per più di duemila anni, non ho rimpianti. Di a Flynn che ora è lui il capo e che non avrei potuto lasciare la Biblioteca in mani migliori. 
Ti sembra di aver fallito se il Primo Bibliotecario ha così tanta fiducia in te? Io non penso.
La tua ostinazione nel voler riportare qui la Biblioteca in questo preciso istante secondo me è data dalla paura. So che sei spaventato, anche io lo sono, ma non è la soluzione giusta altrimenti saresti già riuscito a riportarla qua.
Flynn non tornare ad essere la persona che eri dieci anni fa, prima di ricevere la lettera; non nasconderti nei libri, non scappare! Adesso a tutti, Charlene e Jenkins inclusi, serve la persona che sei diventato: un eroe disinteressato che ha sempre dato tutto sé stesso per proteggere il mondo, un Bibliotecario che ha sempre messo al primo posto il bene di tutti a discapito del suo, la persona straordinaria che avevo intravisto i primi giorni e che è riuscita a far innamorare una Guardiana dal cuore spezzato, un uomo intelligentissimo ma eccentrico che ama profondamente la sua famiglia e che farebbe di tutto per i suoi figli.
Ci serve Flynn Pendragon Carsen. Mi serve il mio Secchione."
Il Bibliotecario per tutto quel monologo non aveva detto una parola, scosso da quello che Nicole gli aveva detto o per meglio dire ricordato; vedendo che Nicole aveva gli occhi lucidi al Bibliotecario si strinse il cuore: perso com' era nel proprio dolore non aveva pensato a come potevano stare tutti gli altri, Nicole soprattutto.
Tirandosi in piedi e spolverandosi i pantaloni Flynn rispose con rinnovata decisione:" Hai ragione come al solito Psicopatica. Anche questa volta ho fatto un casino; meno male che ci sono i tuoi schiaffi... Per il resto considera una cosa: il tuo Secchione era andato un attimo via, ora è tornato. Regan e Astrea sono al sicuro? Ottimo. Ora dobbiamo solamente andare dagli altri e elaborare un piano per salvare Alastair senza dare a Dulaque la mia spada... A cosa può servirgli Excalibur? Ma certo: è la chiave! So dove tengono Al!"
Il Bibliotecario a quel punto corse in direzione dell' Annesso, seguito da Nicole che sorrise divertita e soprattutto sollevata: Flynn era tornato operativo, ora avevano ottime possibilità di salvare il mondo oltre che Alastair.
All' interno dell' annesso l'atmosfera era cupa, le parole di Nicole avevano fatto riflettere molto Cassandra, Jacob e perfino Ezekiel; fu proprio quest' ultimo che che decise di chiedere delle spiegazioni a Charlene:" Ma è vero quello che ha detto Nicole? Flynn è veramente l'ultimo discendente di re Artù?"
La donna rispose mentre sorseggiava il tea che Jenkins aveva offerto loro:" Si, tutto quello che ha detto Nicole su Flynn è vero."
Jacob, seguendo l' onda chiese immediatamente:" È per questo che noi non saremmo mai stati presi al suo posto? Ovvio... In confronto a una persona con simili ascendenze non avremmo mai potuto competere."
La contabile rispose con un sospiro stanco:" Ammetto che è una delle ragioni ma sappiate questo: Flynn è stato scelto prima di tutto a causa dei suoi meriti personali e del suo buon cuore. Voi lo vedete di sicuro come un eccentrico, sappiate che in realtà è il miglior Bibliotecario che abbia mai conosciuto, è il degno successore di Judson."
Cassandra a quel punto chiese:" Beh, è per questo che Flynn era così sconvolto? Dopotutto è stato il suo mentore e una figura paterna per lui."
Jenkins volle ascoltare con particolare attenzione quella parte della storia, essere il prediletto di Judson non era da tutti; la bionda rispose anche a quell' ultima domanda, forse avrebbe aiutato quei tre a capire come stavano davvero le cose:" Judson è stato molto più di questo per Flynn. Oltre che essere il suo mentore e una figura paterna è stata la prima persona a dare fiducia a Flynn, dieci anni fa non avrei mai pensato fosse possibile che quel Bibliotecario durasse per più di un mese... Judson poi per Flynn è sempre stato un punto di riferimento: se aveva qualche dubbio o incertezza era sicuro di poter contare sul consiglio del Primo Bibliotecario. Infine c'è la cosa più importante: per Flynn Judson è stato un padre, soprattutto viso qual' è stato il destino di Alastair..."
Il ladro domandò confuso:" Ma Alastair non è il figlio di Flynn?"
Stone rispose irritato:" È ovvio che abbia chiamato il figlio come suo padre. Diamine Jones, non lo usi il cervello?"
" Come ha detto il signor Stone è così. Non sta a me raccontare di Alastair Carsen senior, sappiate solo che si è sacrificato per proteggere Flynn."
Cassandra volle chiedere solo una cosa, immedesimandosi fin troppo nel destino del padre del Bibliotecario:" Quanti anni aveva?"
" Trentadue."
" Perché lo volevi sapere?"
La domanda di Stone fece fare alla rossa un respiro profondo, la giovane rispose poi:" L' ho fatto perché anche io ho il tempo contato."
A quel punto Cassandra raccontò ai presenti del suo tumore, facendo scendere nell' annesso un' atmosfera ancora più cupa e triste; l' arrivo del Bibliotecario e della Guardiana ruppe quel silenzio visto che Flynn disse deciso ed eccitato:" Cosa sono quei musi lunghi? Al momento nessuno sta morendo nell' immediato! Io non sono stato certo pugnalato a morte dalla mia spada! A proposito di questo prevedo che a breve suonerà il mio cellulare: sarà Alastair che chiamerà per la Confraternita del Serpente dicendo che vogliono Excalibur come merce di scambio."
Jacob chiese immediatamente:" Hanno la corona di Artù cosa se ne fanno di una spada?"
Ezekiel aggiunse:" Amico perché sei così su di giri? Prima sembravi pronto a suicidarti e a farla finita!"
Charlene si esibì immediatamente in una delle sue occhiatacce ma il giovane ladro non sembrò esserne impressionato; il Bibliotecario rispose per nulla offeso:" Hai ragione, non ero nella mia forma migliore però la mia amata Psicopatica mi ha ricordato chi sono davvero: sono il Bibliotecario, anche quando tutto sembra perduto non mi arrendo. Per rispondere alle vostre domande cari signori è bene che sappiate questo: cosa se ne potrebbe fare la Confraternita del Serpente di una spada, per quanto potente, se il loro scopo ultimo è riportare la magia nel mondo?"
Nessuno rispose alla domanda, Cassandra commentò poi:" Per quanto potente una spada non può fare nulla contro un carro armato! Io punterei sempre e comunque sulla tecnologia."
" Esattamente, Cal non serve come arma ma come chiave! Tranquilla Cal, non ti lascerei mai nelle loro mani."
A quelle parole Excalibur, che aveva iniziato ad agitarsi, si tranquillizzò; Charlene capendo dove volesse andare a parare Flynn proseguì:" È una chiave, quindi va in una serratura; conosciamo poi tutti la leggenda di Artù e della spada nella roccia! La spada è la chiave, la roccia è la serratura."
A quel punto Ezekiel chiese curioso:" Se in Biblioteca avevate Excalibur anche la roccia era lì?"
Nicole intervenne, essere la moglie di un Pendragon le aveva fornito una serie di informazioni utili:" No, in Biblioteca era conservata la roccia da cui Excalibur è stata estratta; la roccia che interessa a noi e alla Confraternita è un' altra ed è ancora nella posizione originale**."
Jacob capì subito:" Se Artù era romano la roccia si trova nel più grande insediamento dell' epoca: la moderna Londra."
Nicole aggiunse:" Esattamente, per fortuna sappiamo qual'è la posizione esatta."
Jenkins osservò tutta la scena, si sentì poi in dovere di aggiungere un particolare:" Va poi considerato che sotto Londra scorre una delle più grosse Lay Lines."
La rossa chiese eccitata dalla prospettiva di una nuova avventura:" Bene, adesso che facciamo?"
Flynn sorrise furbo mentre esponeva il suo piano:" Fingeremo di cedere al ricatto: Nicole, Charlene chiamate zio Martin e ditegli che serve una copia di Excalibur sufficientemente potente da ingannare tutti, poi andate a New York a ritirarla e avvisate anche mia madre: deve sapere quello che ha in mente Dulaque; Jenkins io e lei vedremo di ricreare un portale che colleghi Londra e l' Oregon; Cassandra, Ezekiel, Jacob prendete il mio telefono, a breve dovremmo ricevere una telefonata. Se vi dovesse chiamare Al ditegli che andrà tutto bene, se invece dovesse chiamare Lamia ditele che accettiamo lo scambio. Qualcuno ha qualche domanda?"
Il ladro chiese immediatamente, parlando anche per gli altri due giovani:" Chi è Martin? Perché tuo zio ci potrebbe aiutare?"
" Semplice, è uno zio acquisito. Vi dice nulla Merlino? Ecco, per trentadue anni ho chiamato Merlino zio Martin."
Dopo quell' ultima frase nessuno aggiunse altro, tutti si misero al lavoro per mettere in atto il piano elaborato da Flynn: Nicole prese il cellulare e dopo una veloce chiamata a Merlino sparì assieme a Charlene in una porta che si era illuminata di azzurro***; Jenkins e il Bibliotecario si erano invece messi a discutere su quale incantesimo fosse meglio eseguire per consentire il passaggio di più di una persona e senza avere a disposizione il potere di Merlino.
I tre potenziali Bibliotecari invece rimasero lì, in attesa di una telefonata; vedendo passare Jenkins Stone chiese una cortesia:" Non è che da qualche parte ha una bella birra gelata?"
" Le ricordo che questa è una Biblioteca, non un rodeo, un raduno per senzatetto o qualche bettola o comunque i posti che è abituato a frequentare."
La risposta burbera fece sussurrare a Jacob:" Un semplice no sarebbe bastato."
Una mezz'ora dopo il telefono di Flynn iniziò a squillare così mentre Ezekiel e Jacob decidevano chi avrebbe dovuto rispondere fu Cassandra a prendere la telefonata; dall' altro capo del telefono sentì una voce di un bambino che disse:" Ciao, non so chi tu sia ma visto che hai in mano il telefono di mio padre potresti passarmelo?"
" Sei Alastair?"
" Si, sono io. Piccola curiosità: i miei genitori e i miei fratelli stanno bene? Aspetta: la ninja dietro di me continua a insistere nel parlare con mio papà... Meglio accontentarla."
La rossa a quel punto passò il telefono a Flynn spiegandogli brevemente la situazione; per prima cosa il Bibliotecario chiese:" Al tutto bene? Hanno rispettato gli accordi?"
" Si, non preoccuparti. Voi state bene?"
" Grazie a tua madre. Andrà tutto bene, te lo prometto; parola di Bibliotecario. Passami Lamia, almeno chiuderemo questa faccenda il prima possibile."
Il bambino fece come gli era stato detto così poco dopo si sentì la voce di Lamia:" Ci sentiamo nuovamente Bibliotecario. Sappi che tuo figlio è fortunato, se non fosse tutelato da non so quanti trattati avrebbe imparato a tenere a freno la lingua."
" Ha preso solo il meglio dai genitori. Vuoi Excalibur, io rivoglio mio figlio. Come la mettiamo?"
" Incontriamoci a Londra, davanti a Buckingham Palace fra dodici ore; dovrebbero bastarti per arrivare."
Il Bibliotecario diede conferma così mandò un veloce sms a Nicole per comunicarle le novità; aggiornò poi i presenti: avevano più tempo di quanto avrebbe mai osato sperare per mettere a punto il loro piano.
Nel frattempo a New York le due Guardiane ricevettero il messaggio di Flynn mentre erano a casa di Margie: si erano infatti riuniti tutti li, Merlino incluso, per discutere della situazione.
Charlene decise di far valere la sua millenaria esperienza:" Bene, abbiamo appurato che Dulaque, Morgana e la Confraternita hanno oltrepassato il limite dopo l' irruzione e il rapimento dei figli di Flynn. Non è però il momento di pensare alla diplomazia, per quello ci sarà tempo. Merlino è fattibile il piano che ha escogitato Flynn? Potresti creare una finta Excalibur sufficientemente potente in 12 ore?"
Il vecchio mago, che sembrava un semplice ottantenne dallo sguardo profondo e i capelli candidi, rispose assorto:" Solo lui avrebbe potuto escogitare un piano del genere; è però fattibile anche se ci sarebbero delle controindicazioni: per rendere credibile l' inganno servirebbe una notevole quantità di magia il più possibile simile all' originale da infondere in una spada; se dovesse essere inserita nella roccia il mio sigillo sarebbe indebolito e forse anche spezzato del tutto; quindi la magia tornerebbe nel mondo."
Margie disse decisa:" Non mi importa. Dulaque ha mio nipote e sarebbe comunque peggio se venisse usata la vera Excalibur. Mi fido del buon senso di mio figlio."
Gli altri cavalieri presenti non ebbero nulla da dissentire, dopotutto Margie aveva parlato; il mago a quel punto chiese alla padrona di casa:" Conservi ancora qualche spada in soffitta?"
" Si, scegli quella che preferisci. Hai qualche riserva magica vero?"
" Per chi mi hai preso? Ovvio! In questi secoli ho accumulato parecchia magia nel mio medaglione in previsione di una simile eventualità; dovrebbe essere sufficiente."
Nicole ringraziò che avessero Margie, Merlino e un Bibliotecario che era un Pendragon; non avrebbe mai voluto sapere come sarebbero potute andare le cose se il destino avesse deciso in altro modo; era vero che Alastair non era ancora al sicuro ma almeno ora avevano una speranza nonostante il momento critico.
Dopo svariate ore di attesa le due Guardiane tornarono vittoriose in Oregon con una replica di straordinaria fattura della spada; tornate all' annesso le due donne chiesero a Flynn e Jenkins delucidazioni sull' incantesimo che stavano studiando, Jenkins fece il punto della situazione:" Siamo quasi pronti, ad essere onesto aspettavamo solamente il vostro ritorno."
Flynn dopo aver saggiato la finta Excalibur commentò soddisfatto:" Merlino ha fatto un ottimo lavoro; Cal è molto meglio ma questa spada dovrebbe bastare per ingannare Lamia. Bene. Nicole, Cassandra, Ezekiel, Jacob tenetevi pronti si parte; Charlene, Jenkins voi rimanete qui con Excalibur."
Jacob chiese stupito:" Ho capito bene? Vuoi anche noi? Che fine ha fatto il lavoro da solo?"
" Non ci avrete creduto davvero? Era una prova quella! Se fossi stato uno che lavora da solo non sarei qui a parlare con voi, sarei morto molto tempo fa. Forza andiamo, Londra ci aspetta! Dobbiamo salvare mio figlio ed evitare che nel frattempo la Confraternita del Serpente distrugga il mondo."


Note:

* Questa scena avviene più o meno in contemporanea, anche la Confraternita del serpente usa la magia per spostarsi.

** Questo fatto delle due rocce sarà spiegato meglio nel prossimo capitolo; ad essere onesta mi ha sempre infastidito il fatto che nella serie ci sia una roccia diversa da quella presente in Biblioteca.

*** È lo stesso principio della serie all' incirca; Merlino riesce a creare un incantesimo di teletrasporto dalla sua posizione a qualunque altro posto nel mondo.


Note dell' autrice:

Il capitolo è finito, vi avevo detto che avevo un piano. Vi aspettavate una finta Excalibur? 
Per il resto noterete che è stato un capitolo molto introspettivo incentrato su Flynn e Nicole; non poteva essere altrimenti visto l' episodio originale... Mi ha fatto piangere un sacco vedere Flynn depresso prima e morente poi e fra questo e la 3x09 non so quale sia stato più triste T-T
Forse è stata peggio la 1x02: vedere Flynn morente dopo aver aspettato 6 anni questo progetto è stato terribile anche perché sembrava che volessero uccidere il povero Flynn per lasciar spazio ai nuovi personaggi.
La parte che però mi preme commentare è il discorso motivazionale di Nicole e in parte quello che si dicono lei e Jenkins: qui ho cercato di far capire come Flynn e Nicole siano profondamente legati e come necessitino l' uno dell' altra per poter dare il meglio.
Parlando di Jenkins spero di averlo reso al meglio, al momento non ha interagito con Charlene ma non preoccupatevi; nel prossimo capitolo voglio assolutamente inserire un momento per loro due.
C'è poi la questione di Alastair che risponde a tono a Dulaque a causa di una tregua: per prima cosa mi sono sempre immaginata il primogenito del mio Bibliotecario preferito come la sua copia sputata sia fisica che caratteriale, con gli occhi e il sarcasmo di Nicole; la tregua invece è una sorta di trattato di non belligeranza fra Dulaque e i Pendragon: lui in quanto Lancillotto si deve impegnare a non torcere un capello a tutti i Pendragon, in cambio i Pendragon si sono impegnati a non dargli la caccia. Il fatto che poi Flynn sia diventato il Bibliotecario e Dulaque sia il capo della Confraternita del Serpente ha spostato il conflitto su piani più aspri. 
Penso di aver detto tutto, come al solito se avete dubbi o quant'altro fatemelo sapere.
Al prossimo capitolo Librarians:)

P.S curioso come le date siano legate al destino a volte. Oggi è giorno di aggiornamento settimanale della mia storia ed è anche il compleanno di Noah Wyle. Senza di lui e la sua interpretazione di Flynn non starei scrivendo queste parole perciò nonostante sia parecchio sciocco, me ne rendo conto, non posso fare altro che dire: Happy Bday mr Wyle! 

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Capitolo 19
*** Diciottesimo capitolo ***


Diciottesimo capitolo

Arrivati a Londra, grazie all' incantesimo di teletrasporto elaborato da Flynn e Jenkins, il quintetto si mise seduto sulle scale del monumento di fronte al palazzo; mancavano ancora tre ore all' appuntamento con Lamia quindi nessuno aveva ben chiaro cosa passasse in testa al Bibliotecario, che stava osservando tutta la piazza con sguardo apparentemente assente.
Cassandra volle rompere il silenzio togliendosi una curiosità:" Perché è così importante la roccia di Excalibur?"
" È un antico minerale ferroso saturo di magia, è da un suo frammento che Merlino ha forgiato la spada e anche il suo medaglione con cui ha incantato la finta Excalibur se vogliamo essere precisi... Cal però è l' arma magica più potente al mondo perché è stata forgiata con l' ausilio del fuoco di un drago... Tornando alla tua domanda: una roccia di quelle dimensioni, satura di magia, possiede un potere incredibile; se fatta entrare in risonanza con un altro artefatto con la stessa origine rilascerebbe un' onda d' urto magica, potenziata dalla Lay Line qui presente, in grado di spezzare tutti i sigilli posti nei secoli per limitare la magia; incluso quello fatto da Merlino mille anni fa."
Ezekiel sentendo quella risposta chiese immediatamente al Bibliotecario:" E visto che sei un Pendragon saprai esattamente dove si trova la roccia, così come sapevi dove si trovava la corona."
Fu Nicole a rispondere con un sorrisetto furbo:" Esattamente, la roccia si trova proprio davanti a noi. Scommetto che anche Al è lì e che Lamia non rispetterà i patti."
Stone domandò scettico:" Come mai allora siete così tranquilli? Quei pazzi hanno vostro figlio!"
" Devi sapere che grazie ad alcuni trattati di pace Alastair è al sicuro, non possono torcergli un capello. Lo useranno poi per arrivare alla roccia per evitare trappole e pericoli e anche come incentivo per non farci immischiare. Noi glielo faremo credere; questa sera sfrutteremo il ricevimento di beneficenza per infiltrarci, recuperare Al e fermare la Confraternita."
Cassandra chiese dubbiosa:" Nicole sei sicura che ci faranno entrare?"
Flynn rispose tranquillissimo e divertito dalla situazione paradossale in cui erano finiti tutti quanti:" Certamente. Dopotutto sono io il vero re d' Inghilterra, ho estratto Excalibur dalla roccia presente in Biblioteca! Fra parentesi è quella la roccia della leggenda*... Va poi detto che non è la prima volta che entro a palazzo senza fare il turista."
I tre giovani esclamarono all' unisono stipiti:" Che cosa?! Sei già stato a Buckingham Palace non come turista?"
" Esattamente. Sono stato qui un mese dopo essere diventato il capo dei Pendragon a discutere con la regina per la sicurezza della roccia."
Jones commentò scettico:" Mi stai forse dicendo che la regina d' Inghilterra sa della magia?"
Nicole rispose alla domanda mentre osservava con attenzione la piazza di fronte a lei:" In realtà quasi tutti i capi di governo sanno della Biblioteca e della magia; se non fosse così sarebbe praticamente impossibile per noi fare il nostro lavoro. Judson è stato previdente comunque: nessuno può rivelare il segreto, a meno che non voglia fare una brutta fine, grazie ad un incantesimo che si attiva al momento della nomina e che dura tutta la vita del governante."
Cassandra a quel punto espresse un dubbio:" Sbaglio o avete detto che la magia è pericolosa? Eppure la usate."
" Cassandra, e anche voi ragazzi, dovete avere bene chiara una cosa che già Flynn vi ha detto un paio di giorni fa: la magia in sé non è ne buona ne cattiva, dipende tutto da come la si usa e per quale scopo; generalmente si pensa che sia una cosa malvagia perché i suoi utilizzatori si lasciano corrompere dal potere che ne deriva. La prima cosa da fare se si vuole usare la magia è capire se si è in grado di resistere al richiamo del potere e dell' ebbrezza che ne deriva... Ho fatto la Guardiana per cinque anni prima di conoscere Flynn e ho visto cosa succede quando un uomo viene tentato dal potere e cede alle sue tentazioni... Il mio consiglio è di non limitare le vostre potenzialità precludendo la strada della magia, siate solo sufficientemente saggi da riconoscere i vostri limiti; noi saremo qua per aiutarvi."
Flynn annuì solamente alle parole di Nicole, la sua Guardiana si era dimostrata ancora una volta la più adatta a ricoprire quel ruolo che implicava proteggere non solo fisicamente ma anche moralmente i Bibliotecari; l' uomo non resistette però alla tentazione di punzecchiare la moglie:" Psicopatica da quando sei diventata così saggia? Non ti riconosco più!"
Nicole rispose con un sibilo irritato:" Cosa vorresti insinuare Secchione? Se vuoi ti rinfresco la memoria sul nostro primo incontro."
Ezechiel chiese immediatamente, curioso e divertito dal battibecco:" Cos' è successo?"
Il Bibliotecario raccontò immediatamente:" Mi aveva appena salvato la vita da alcuni membri della Confraternita del Serpente e per scappare da loro mi ha buttato giù da un aereo, peccato che fossi senza paracadute... Tre ore dopo mi ha minacciato con un machete per farmi stare zitto e per il primo giorno mi ha trattato malissimo: sembrava una sociopatica violenta, arrogante e psicopatica, caratterizzata da eccentrico disprezzo e furia omicida... Alla fine si è dimostrata essere solo un po' sprezzante ed egocentrica, però il soprannome le è rimasto."
La diretta interessata puntualizzò immediatamente:" Racconta tutta la verità Carsen: ti ho minacciato con il machete solo perché continuavi ad assillarmi con le tue domande e non eri rimasto in silenzio per nemmeno tre secondi! Inoltre ti ho pure risposto!" " Certo, e mi hai anche detto che sei in grado di uccidere un uomo in cinquantasette modi diversi quando ti ho suggerito di liberare il tuo animo sensibile."
I tre ragazzi a quel punto scoppiarono a ridere, Jacob commentò divertito:" Voi due siete entrambi matti da legare! Finalmente ho capito perché state bene assieme!"
Mentre Flynn e Nicole stavano raccontando del loro primo incontro ai tre aspiranti Bibliotecari per passare il tempo, esattamente sotto i cinque Dulaque stava facendo strada ad Alastair perché facesse un favore alla Confraternita prima di essere usato come merce di scambio.
" Arrivare alla roccia tramite un condotto sotterraneo non era fra le mie migliori intenzioni ma ammetto che così è molto più semplice: abbiamo evitato trappole magiche e personale di sorveglianza. Immagino che ne tuo padre ne Merlino lo hanno previsto."
Il giovane Carsen volle togliersi una curiosità, dopotutto i suoi genitori si erano conosciuti a causa delle macchinazioni di Dulaque, quindi disse all' uomo ignorando la sua provocazione:" Se il tuo scopo era questo come mai dieci anni fa hai corrotto Edward Wilde per fargli rubare la Lancia del Destino?"
" Sei curioso ragazzino. E sei anche sveglio... La Lancia ci serviva per attaccare la Biblioteca ed essere certi di rubare Excalibur senza fallire visto che non sapevo ancora dove fosse la corona del tuo antenato."
Alastair commentò ironico, sentendo fra l' altro tutto il disprezzo dell' uomo nel pronunciare la parola antenato:" E ci saresti anche riuscito se solo non fosse stato per un Bibliotecario Secchione e la sua Guardiana Psicopatica... Non avevi previsto che mio padre sarebbe sopravvissuto o speravi che non accettasse di presentarsi al colloquio?"
" A dire la verità speravo che venisse scelto ma che non tornasse a casa per raccontarlo."
Il tono gelido con cui Dulaque rispose alla provocazione fece rabbrividire Alastair e lo fece riflettere: com' era possibile che quell' uomo fosse così spietato e incurante della vita umana?
Raggiunto un punto in particolare Dulaque fece un cenno ad un suo operaio, questi con un violento colpo di mazza abbatté la parete; grazie ad alcune torce Alastair vide cosa c'era oltre quel buco: una grossa roccia nera protetta da una gabbia di metallo, quella era la roccia da cui era stata forgiata Excalibur.
Dulaque si rivolse al ragazzino dicendogli con fare imperativo:" È il tuo turno Carsen: vediamo se sei un vero Pendragon. Togli quella gabbia incantata, ti avviso: fa una mossa falsa e finirai in cenere."
Capendo di non avere molte alternative Al fece come gli era stato detto; così una volta avvicinatosi vide che c'era un pannello in una strana lingua che non conosceva, di sicuro era un enigma posto a protezione della roccia.
Avvisò quindi il suo nuovo 'migliore amico':" Qui c'è un enigma da risolvere e io onestamente non ho la più pallida di come si possa fare... Ci vorrebbe mio padre; anche se un' alternativa ci sarebbe..."
Il piccolo Carsen sapeva che era una follia aiutare la Confraternita del Serpente ma in cuor suo sperava che i suoi genitori sarebbero riusciti a fermarli in qualche modo; dopo una breve pausa proseguì:" Potrei provare a bypassare l' enigma usando il mio sangue. Qualcuno di voi non ha per caso un ago a portata di mano? Vorrei evitare di tagliarmi con una katana o con un pezzo di roccia... Sono pur sempre un bambino."
Lamia, arrivata da poco, estrasse un piccolo pugnale dallo stivale e lo diede con malagrazia al bambino dicendogli brusca:" C'è questo Altezza Reale. Fattelo bastare."
Alastair a quel punto si fece un piccolo taglio sull' indice sinistro e fece cadere qualche goccia del suo sangue sul pannello; immediatamente le stringhe che formavano la gabbia di ritrassero nel terreno fino a scomparire.
Dulaque sorrise vittorioso per poi ordinare ad un paio dei suoi sottoposti:" Qui da qualche parte ci sono delle celle, rinchiudete il moccioso lì dentro; sapere che lo abbiamo noi in custodia dovrebbe essere un incentivo per i suoi genitori a stare fuori dai piedi."
Alastair non disse nulla, era certo sarebbe andata a finire in quel modo; dopotutto i serpenti mentono.
Lamia dopo essere stata aggiornata da Dulaque sulla situazione si avviò verso la piazza soprastante: fra una mezz'ora sarebbe scaduto il termine del ricatto fatto a Carsen, era il momento di vedere se il Bibliotecario era stato di parola.
Raggiunta la piazza, la donna vide Carsen con la sua allegra brigata, anche lui la notò dato che si avvicinò a lei con la spada in mano; vedendola sola l' uomo le disse gelido:" Ma guarda un po' chi si vede, il braccio destro del diavolo**. Vedo che mio figlio non è con te. Dammi una buona ragione per cui dovrei rispettare il nostro accordo?"
" Beh, mettiamola così: sai che non gli possiamo fare nulla ma niente garantisce a noi che voi rimaniate buoni e tranquilli mentre riportiamo la magia nel mondo; ci serve una garanzia, immagino tu lo capisca. Dopotutto sei intelligente."
Flynn rispose ironico e tagliente:" Dovrei perdere almeno settanta punti di QI per essere definito intelligente..."
Lamia ignorò il commento e disse sbrigativa:" Facciamo così Bibliotecario: mi dai la spada e domani mattina riavrai il tuo moccioso; non pensare che a noi faccia piacere averlo attorno, è talmente fastidioso e irritante che rimpiango di non poterlo azzittire personalmente."
Il newyorkese rispose divertito dalle parole di Lamia mentre le porgeva la finta Excalibur:" Credo che possa andare bene come accordo; per Alastair non posso che essere fiero di lui... Tutto i suoi genitori."
La donna prese la spada e se ne andò senza aggiungere una parola, avere a che fare con il padre del moccioso era ancora più snervante se possibile; Flynn invece tornò dagli altri per aggiornarli sugli ultimi sviluppi così disse irritato ma non stupito dalla piega degli eventi:" Come avevo previsto hanno deciso di tenere Alastair prigioniero per avere una garanzia di non intervento da parte nostra; Lamia non si è accorta del falso e ho l' impressione che agiranno questa sera durante l' evento di beneficienza... Molto probabilmente metteranno la finta Cal nella roccia a mezzanotte, come a simbolizzare l' inizio di una nuova era in cui la magia tornerà nel mondo."
" Bene Secchione..."
Nicole interruppe immediatamente Ezekiel dicendo lievemente minacciosa:" Non ci provare Jones. Solo io posso chiamare Flynn in quel modo."
Il ladro alzò le mani in segno di resa per poi proseguire:" Ok, ok, ok. Mi arrendo! Flynn qual' è la prossima mossa? Devo falsificare qualche invito? Non mi dispiacerebbe fingere di essere un conte."
" Non serve fingere nulla, dirò che siete con me. Visto che non faranno entrare invitati prima delle 21 direi che abbiamo solo due cose da fare: comprare dei vestiti adatti all' occasione e poi andare a mangiare qualcosa per occupare le prossime quattro ore. Non so voi ma io sto morendo di fame!"
Quattro ore dopo il quintetto, dopo aver eseguito alla lettera gli ordini di Flynn, si era messo pazientemente in coda in attesa di entrare al ricevimento che avrebbe permesso loro di raggiungere la Confraternita ed Alastair; durante l' attesa Stone chiese curioso al Bibliotecario:" Se sai già dov'è nascosta la roccia perché siamo arrivati qui così presto? La Confraternita non agirà prima di mezzanotte."
" Non è sicuro che io abbia ragione, meglio arrivare alla roccia il prima possibile e vedere com' è messa la situazione; se riuscissimo a liberare Alastair nel mentre sarebbe una cosa gradita fra l' altro... Considerate anche che passeremo per la strada lunga: ci vorrà del tempo per superare tutte le protezioni."
Nicole aggiunse divertita:" Facciamo così: se promettete di non fare danni e di non rubare nulla vi potremmo anche lasciare venti minuti liberi."
I tre giovani accettarono subito, entusiasti; Flynn si stava chiedendo il perché di quella proposta ma non poté chiedere nulla visto che era giunto il loro turno in fila; l' addetto alla sicurezza chiese degli inviti ma il Bibliotecario si limitò a mostrare la sua carta di identità aggiungendo:" Credo che sapere chi sono dovrebbe essere sufficiente; se non le hanno ancora spiegato i protocolli di sicurezza non si preoccupi, dopotutto è qui solo da tre settimane. Chiami il suo capo, mi spiegherò con lui."
Il giovane addetto fece come gli era stato detto, anche se stupito dal fatto che quel signor Carsen sapesse da quanto lavorava lì; dopo qualche rapida parola scambiata con l' auricolare disse a Flynn:" Molto bene signor Carsen, entri pure. Queste persone sono con lei?" 
"Esattamente; buona serata."
Ezekiel dopo qualche passo disse eccitato:" Ma è stato incredibile! Lo puoi fare solo a Buckingham Palace o anche da altre parti? Potresti entrare nello Studio Ovale a tuo piacimento?"
Cassandra aggiunse con lo stesso tono:" E in Vaticano? All' Eliseo?"
" No, no e no. Discendere dal primo vero re d' Inghilterra, anche se la città di Camelot era in Galles, funziona solo qui***."
Raggiunta una sala da ballo Flynn fece il punto della situazione:" Siamo fortunati, uno dei passaggi segreti che portano alla roccia è in questa stanza. Andate a divertirvi, fra venti minuti vi voglio qui, puntuali. Dobbiamo salvare il mondo."
Quando Flynn e Nicole furono soli il Bibliotecario propose:" Signora Carsen vuole concedermi questo ballo?"
" Con piacere signor Carsen, ero sicura che avresti capito."
" Elementare Nicole; anche se ammetto che ci ho messo un po' a capirlo. Hai dato un attimo di pausa ai ragazzi perché volevi parlarmi senza che loro si preoccupassero. Se balliamo mentre lo facciamo possiamo passare inosservati e tenere sotto controllo la sala."
La bionda rispose con un mezzo sorriso:" Esatto, vedo che hai capito... Come stai?"
Flynn fece un respiro profondo prima di rispondere fra un volteggio e l' altro:" È così evidente che ho finto di essermi ripreso del tutto?"
" Si, almeno per me. Ti ricordo che ormai ti conosco bene anche io dopo tutto il tempo che abbiamo passato assieme in questi dieci anni... Ci ho messo del tempo ma ora posso dire che sei molto più di un secchione..."
"Già... Vuoi la verità? Mi sembra di essere tornato ad otto anni fa, quando avevo realizzato cosa volesse dire avere così tante responsabilità. Mi sembra di essere tornato a trentacinque anni fa, quando un bambino troppo sveglio per la sua età comprese fin troppo bene che non avrebbe più rivisto suo padre e ora a quarant'anni teme che i suoi figli abbiano lo stesso destino... In questo momento una parte di me vorrebbe scappare da tutto questo e rifugiarsi da qualche parte in compagnia di un libro e fingere che tutto quello che è successo negli ultimi dieci anni non sia stato altro che un terrificante ma meraviglioso sogno.
Poi però il resto di me mi ricorda chi ero, chi sono e chi sono destinato ad essere, che avere paura è normale e che devo fare quello che ho sempre fatto: salvare il mondo essendo semplicemente me stesso: Flynn.
Non il Bibliotecario, non un Pendragon, non un Massone... Semplicemente un Secchione che ha scoperto di non essere poi così patetico, il resto viene dopo visto che sono parti di ciò che sono. 
E devo ringraziare te Nicole; se non ti avessi conosciuta nulla di tutto questo sarebbe stato possibile..."
La Guardiana mise una mano sulla guancia del marito per poi dirgli con un sorriso dolce:" Flynn ricordati sempre una cosa: per te ci sarò sempre... Spesso tendi a dimenticare che anche tu mi hai salvata, non mi riferisco alle missioni. Quando ci siamo conosciuti avevo paura di legarmi nuovamente a qualcuno e poi vivere nel terrore di perderlo... Avevo già visto morire fin troppi Bibliotecari... Tu però mi hai ridato la speranza facendomi innamorare di te; hai evitato che sprofondassi in me stessa, nella mia rabbia e nel mio dolore."
Flynn sussurrò, con in mente le parole di Jacob:" Hanno detto che ci siamo trovati così bene assieme perché siamo matti... Direi piuttosto che eravamo due casi disperati che incontrandosi hanno fatto emergere il meglio l' uno dell' altra."
Il ritorno dei tre giovani fece fermare Flynn e Nicole; il Bibliotecario si premurò di spiegare la mossa successiva a tutti:" Vedete la parete sorvegliata? Quella con lo stemma di John Sheffield, duca di Normandia e architetto di Buckingham Palace. Il nostro passaggio segreto è lì; adesso vado a spiegare la situazione alla guardia, quando si sarà spostato avremo pochi istanti per passare senza dare nell' occhio..."
Flynn a quel punto andò dalla guardia a scambiare qualche parola, quest' ultimo avendo appreso la situazione si allontanò; gli altri quattro dopo un veloce cenno del newyorkese lo raggiunsero e lo aiutarono a far scattare il passaggio segreto.
Trovandolo quasi subito Ezekiel commentò deluso:" Per essere Buckingham Palace mi aspettavo un passaggio un po' più segreto."
Nicole rispose ironica:" La prossima volta che incontreremo la regina presenteremo un reclamo... Sbrigati, abbiamo poco tempo."
Detto questo la Guardiana diede una spintarella al ladro per incitarlo ad entrare; una volta che tutti furono nel cunicolo di pietra Flynn si richiuse la porta alle spalle e così il quintetto iniziò a percorrere il vecchissimo corridoio alle cui pareti erano poste numerosissime bottiglie di vino.
Stone guardandosi attorno non si trattenne dall' inquadrare il periodo storico:" È l' area più antica, risale all' epoca di Giorgio terzo."
Ezekiel invece era più interessato alle bottiglie:" Ma guarda un po'! Chateaux di Ken, 1801. Ne ho rubata una, vale 100000 dollari... È impensabile, anche per la famiglia reale inglese, conservarlo in queste condizioni."
Il Bibliotecario mentre raggiungeva la parete da cui Ezekiel aveva preso la bottiglia rimproverò il ladro mentre faceva scattare un nuovo passaggio:" Non è roba tua, lasciala giù. Forza, da questa parte."
Mentre i Bibliotecari e la Guardiana si addentravano nei vari cunicoli nella sala del ricevimento Dulaque, dopo aver finito di parlare con un ministro prese il cellulare e chiamò Lamia:" Avrei preferito aspettare la mezzanotte ma ho appena visto Carsen e i suoi amichetti. Inserisci la spada nella roccia, ora."
Il capo della Confraternita del Serpente ricevette un cenno affermativo ma gli bastò: pochi istanti dopo sentì la forza della magia tornare a scorrere nel suo corpo, impetuosa come lo era stata secoli prima, commentò poi fra sé e sé visibilmente soddisfatto:" Ben tornata vecchia amica mia."
Anche Merlino, Charlene, Jenkins, Flynn e moltissimi altri percepirono quel cambiamento: il vecchio mago percepì chiaramente che molti sigilli si erano rotti e che il suo si era indebolito ma per fortuna reggeva ancora; a Londra anche il Bibliotecario si premurò di aggiornare i suoi compagni sulla situazione:" Oh, oh. La spada è stata riunita alla roccia... La magia sta tornando. L' unica consolazione è che non abbiamo dato loro la vera Excalibur; non abbiamo tempo da perdere: più a lungo la spada rimane nella roccia più le Lay Lines verranno caricate di magia."
Dopo qualche minuto di cammino il Bibliotecario si fermò per poi spiegare:" Ecco, ci siamo. Hanno scavato un tunnel laterale, sono stati furbi, glielo devo riconoscere."
Flynn fece appena in tempo a finire di parlare che poi la voce di Lamia risuonò in quelle gallerie:" Ci sono voluti tempo e fatica fratelli, ma oggi è davanti a noi l' obiettivo di riportare la magia nel mondo."
Flynn si sporse ad osservare la scena: Lamia e almeno una decina di uomini della Confraternita erano attorno ad una grossa roccia nera che risplendeva di un bagliore azzurro, a causa della spada che era stata inserita al suo interno.
Arretrando di qualche metro il Bibliotecario fece il punto della situazione:" Sono killer professionisti, lei ha una corona magica che probabilmente è stata riattivata e bisogna togliere la finta spada dalla roccia. Ci servono idee, forza non siate timidi!"
Cassandra disse con voce incerta:" Beh... forse ce l' ho io un' idea..."
La rossa non terminò la frase dato che si inserì nella conversazione una nuova voce, di un bambino ad essere precisi:" Ehilà! C'è qualcuno? Ho sete, voi pazzi fareste bene a ricordare che è meglio trattarmi bene!"
Flynn e Nicole esclamarono all' unisono:" È Alastair!"
I due corsero poi nella direzione della voce, seguiti dai tre ragazzi; raggiunta una cella videro il bambino seduto a terra decisamente molto più tranquillo di quando avrebbero immaginato.
" Mamma, papà che bello vedere che siete arrivati, vi aspettavo un po' prima però! Mi fareste uscire?"
Flynn fece un cenno ad Ezekiel così quest' ultimo si mise a forzare la serratura, nel frattempo Nicole chiese a Cassandra:" Quest' idea in cosa consiste?"
" Seguitemi." Facendo qualche passo la rossa si fermò davanti alle apparecchiature che avevano attirato la sua attenzione:" La situazione è questa: abbiamo una fresa raffreddata con un circuito ad acqua, pompa a ricircolo d' aria, cavi elettrici, un generatore e..."
Flynn completò la frase mentre arrivavano Alastair ed Ezekiel:" Fammi indovinare: tubi di metallo. Ottimo piano, diversione e azione. Funzionerà ma c'è bisogno di tutti, statemi ad ascoltare. Stone tu sei il meccanico: dovrai collegare l' impianto di raffreddamento alla pompa di aria calda; Ezekiel sei un hacker: ricabla il generatore e quando griderò mandami una scossa fortissima di corrente alternata alla frequenza che ti dirà Cassandra."
" 6, 7, 1, 4."
" Nicole tu atterrerai tutti gli scagnozzi mentre io andrò da Lamia, bisogna toglierle la corona."
Alastair sentendosi messo in disparte chiese subito curioso ed eccitato:" E io che faccio?"
" Evitare di farti male sarebbe un inizio piccoletto, lascia fare queste cose ai grandi."
La risposta di Ezekiel non piacque per nulla al bambino visto che stava per rispondere per le rime a quel ladro da strapazzo, Flynn però dopo un cenno affermativo di Nicole disse al figlio:" Al tu verrai con me, mentre io distraggo Lamia dovrai estrarre la finta Excalibur dalla roccia."
Cassandra sentendo quella parte del piano chiese incerta:" Siete sicuri? È solo un bambino..."
Fu Nicole a rispondere con un sorriso rassicurante:" Se non credessi che ce la può fare a quest'ora sarebbe già stato rinchiuso nuovamente nella cella. In realtà è proprio perché è un bambino che è il candidato ideale: passerà inosservato molto più facilmente."
Una volta messi a punto i dettagli tutti si misero in postazione: il primo risultato fu una cortina di vapore che spinse Lamia a mandare i suoi uomini alla ricerca dei Bibliotecari; successivamente Flynn arrivò davanti alla donna armato con un tubo di metallo.
Il Bibliotecario disse serio mentre si spostava al centro della grotta improvvisata, rendendo così più facile il lavoro di Alastair che si era mosso quando la donna gli aveva dato le spalle:" Dammi la corona e ferma tutto questo. Sai bene che è mia di diritto."
La donna rispose sarcastica:" Tuo padre non ti ha mai spiegato che chi trova tiene?"
Alastair era arrivato alla roccia e si era nascosto dietro di essa, era però riuscito a vedere l' espressione furente di suo padre; Flynn non aveva risposto a parole ma con i fatti: iniziò a duellare con Lamia che disse sprezzante:" Non hai ancora capito che contro una spada ne serve un' altra?"
" Mi basta quello che ho, grazie tante."
Mentre i due si davano battaglia Nicole aveva già atterrato cinque uomini e stava rimpiangendo il vestito da sera che era stata costretta ad indossare per la serata; Jacob aveva contribuito atterrando un uomo che aveva scoperto Ezekiel e Cassandra.
Dopo svariati scambi di fendenti Lamia volle sottolineare il vantaggio della Confraternita:" La magia è tornata; fluisce lungo le Lay Lines insinuandosi in ogni angolo del pianeta!" 
" Non posso lasciarvi il controllo sulla magia. Il mondo ha bisogno di equilibrio, voi lo distruggereste solamente, in quanto Bibliotecario è mio compito impedirvelo."
La donna chiese sprezzante, sicura dell' impotenza del newyorkese mentre scagliava un fendente che venne parato:" E come pensi di farlo? Grazie all'aiuto di quei tre pseudo Bibliotecari? Una condannata dal suo dono, uno che ne abusa e uno che lo ha rifiutato? Oppure con la tua mogliettina? O ancora grazie ai tuoi Cavalieri e ai tuoi Massoni, che non sono nemmeno qui?"
Flynn con un colpo allontanò Lamia e poi disse con orgoglio:" No, sono io il Bibliotecario, basto e avanzo e sai perché? I Bibliotecari vincono con la loro conoscenza e grazie alla scienza. Non mi servono artefatti, magia o eserciti; in questo momento è il Bibliotecario che sta per batterti, non il Massone, non il Pendragon.
Sarà un secchione che vincerà grazie all' elettromagnetismo, ai suoi pseudo Bibliotecari e alla sua famiglia." 
Flynn aggiunse urlando:" Adesso!"
Sia Ezekiel che Alastair fecero le loro mosse: il ladro mandò un impulso che fece si che il tubo di metallo che Flynn aveva in mano attirasse la corona grazie ai cavi che lo collegavano al generatore; Alastair invece estrasse dalla roccia la finta Excalibur interrompendo il rilascio di magia.
Lamia in preda all' ira provò ad attaccare Flynn ma venne sconfitta in poche mosse; Alastair a quel punto corse dal padre che commentò divertito ma con il fiatone, era stato un duello molto intenso:" Al attento con quell' affare, è pur sempre una spada anche se ha esaurito la sua magia."
" Scusa papà, non ci avevo pensato..."
Flynn scoppiò a ridere, fortunatamente era tutto finito; in quel preciso istante arrivarono anche Ezekiel, Cassandra, Jacob e Nicole; la rossa vedendo Flynn che rideva chiese ansiosa:" È andato tutto per il meglio?"
" Beh, se escludiamo che gran parte della magia è tornata nel mondo penso proprio di sì: abbiamo recuperato la corona di Artù, salvato Alastair, evitato che Excalibur venisse distrutta e nessuno di noi è stato ferito mortalmente... Ovvio c'è ancora il problema della Biblioteca che è dispersa fra le varie dimensioni..."
Il giorno seguente all' Annesso dopo aver sistemato la corona di Artù e fatto il punto della situazione con Jenkins e Charlene; Ezekiel, Cassandra e Jacob erano pronti a tornare ognuno alla proprie vite visto che a Jenkins aveva dato loro dei biglietti aerei; Flynn però, tornato da New York dove aveva lasciato Alastair alle cure di sua nonna, decise che era giunto il momento di cambiare le carte in tavola, anche Judson lo aveva detto: era lui il capo ora.
Il Bibliotecario esclamò con il suo tipico modo di fare un po' eccentrico:" Sebbene il buon senso imporrebbe di non esporvi a più pericoli di quanti ne abbiate già corsi negli ultimi giorni ci sono alcune considerazioni da fare. La Confraternita del Serpente ha fallito ma è comunque stata rilasciata una quantità abnorme di magia nel mondo e se dovessi badare da solo a tutte le conseguenze non mi rimarrebbe un attimo di pace per cercare la Biblioteca. 
Io però non sono da solo: ho infatti delegato i miei impegni diplomatici a mia madre e credo sia anche giunto il momento di cambiare le regole; Judson ha affidato a me tutto quanto quindi ora decido io.
Cassandra, Jacob, Ezekiel non potrò certo badare a tutto quindi entrate in gioco voi tre; ve lo volevo già dire quando siamo tornati dalla Germania ma l' irruzione della Confraternita ha modificato i miei piani.
Questo Annesso sarà una perfetta base operativa: fornirà tutta la conoscenza della Biblioteca anche se non avrete accesso ai reperti e inoltre Jenkins vi insegnerà a fare ricerca e supervisionerà la vostra formazione in mia assenza."
Jenkins rispose immediatamente perplesso e contrariato:" Che sta dicendo? Qui non si formano Bibliotecari!"
" Appunto, e non le sembra una cosa stupida? Prendiamo dei geni totalmente impreparati e li scaraventiamo nel mondo della magia sperando che non muoiano prima di capire dove si trova il bagno!"
Jenkins insistette sulle sue convinzioni:" Esatto e così è sempre stato! Diglielo anche tu Charlene!"
La contabile rispose tranquilla, facendo inoltre un sorriso furbo:" Jenkins ora il capo è Flynn, ha tutto il diritto di fare quello che ritiene sia più giusto... Inoltre non penso sia un' idea così folle la sua: non possiamo sperare di trovare sempre Bibliotecari come lui."
Il diretto interessato proseguì nella spiegazione:" Non so se fosse già stato previsto tutto ma credo proprio di sì, Judson è sempre stato cinque passi avanti a tutti. Ecco a voi la prima generazione di Librarians in training, abbreviato con LITs; dopotutto è quello che io e Nicole stavamo già facendo con i nostri figli. A proposito di Al, Reg e As rimarranno a casa nostra supervisionati da mia madre, meglio lasciargli un po' di normalità... Tornando a noi: io risolverò i problemi più gravi mentre voi e Nicole penserete a quelli meno apocalittici così avrò il tempo di recuperare la Biblioteca, aiutato da Charlene, ovviamente."
Jenkins disse burbero e duro, non voleva che Flynn si facesse strane illusioni:" Questo è impossibile! La Biblioteca ora vaga disancorata fra le varie dimensioni, il tempo e lo spazio! Non ha più alcun legame con il nostro mondo!"
Flynn rispose sbuffando e gesticolando vistosamente:" Oh insomma, un po' di fiducia! Impossibile? Nulla è impossibile per un Bibliotecario! Capipipiposh^! Come se non avessimo a che fare con l' impossibile ogni santo giorno!"
Flynn a quel punto di rivolse ai tre con fare solenne:" Io vi sto offrendo una vita di mistero, di sofferenza, di avventura, una vita che tirerà fuori il meglio e il peggio di voi, una vita che vi trasformerà come persone... Ma soprattutto vi sto offrendo la possibilità di fare la differenza, di salvare il mondo ogni settimana, due volte prima di venerdì. Siete con noi?"
Stone rispose subito:" Ci sto, ci proverò sicuramente."
" Sarebbe l' occasione per rubare cose interessanti. Contami pure."
Cassandra non disse nulla, si limitò a correre ad abbracciare Flynn e a sussurrargli commossa e riconoscente:" Grazie per le due seconde possibilità, è molto più di quanto avrei mai sperato."
Il Bibliotecario asciugò le lacrime della rossa con un gesto dolce e rassicurante, che aveva un che di paterno e protettivo; aggiunse poi rivolto a tutti quanti:" L' Annesso è vostro, prometto di riportare la Biblioteca il prima possibile, prometto inoltre di passare dai bambini appena ne avrò l' occasione... Cercate di non morire.
Nicole so già cosa stai per dire ma ti anticipo: il tuo posto è qui con loro; a me non serve una Guardiana mentre a loro si, sono giovani ed inesperti e se mai dovesse capitarmi qualcosa sono questi tre LITs il futuro; sai inoltre che se non mi fidassi ciecamente di te non vi lascerei da soli e non ti affiderei Excalibur.
Sai che se sono durato così tanto è merito tuo: a quei tre serve una Guardiana Psicopatica visto quello che dovranno affrontare.
Sai che di solito eravamo io e te contro tutto e contro tutti ma ora le cose sono diverse e so quando è il momento di lavorare da solo e quando invece ho bisogno di te; sai quanto adoro viaggiare con te in giro per il mondo ma a questi ragazzi serve una guida."
La bionda non disse nulla, si limitò a baciare appassionatamente il marito; quando i due si furono staccati disse con un sorriso dolce ma con voce autoritaria:" Lo so Secchione, capisco alla perfezione. Vedi solo di non morire, di passare qui in Oregon almeno una volta al mese mentre a casa passa almeno una volta a settimana; vedi poi di non farmi ingelosire collaborando con qualche gatta morta."
La Guardiana a quel punto di rivolse ai tre ragazzi:" Forza, a cambiarsi! Mettetevi dei vestiti da ginnastica, inizieremo con una corsetta di riscaldamento."
Flynn sorrise, sua moglie non sarebbe mai cambiata; in pochi minuti tutti uscirono dalla sala a causa di impegni di varia natura così il Bibliotecario preparò la sua tracolla da viaggio con estrema lentezza, voleva godersi quell' attimo di pace.
All' improvviso una voce conosciuta lo riscosse dai suoi pensieri:" Ciao Flynn."
Il Bibliotecario sentendo la voce di Judson si girò verso lo specchio e vide al suo interno la figura del suo mentore, esclamò quindi felice:" Judson! Che bello rivederti! Mi confermi che ho ragione? Non sto per lanciarmi in un' impresa folle e senza speranza?"
" La Biblioteca è intatta, compresi tutti i reperti."
" Bene. Tu invece?"
Il riflesso rispose pacato:" Sapevo da secoli che il mio tempo dalla tua parte dello specchio sarebbe finito in quel preciso momento, ero preparato all' evenienza... Inoltre so che tu riuscirai nell' impresa di riportare indietro la Biblioteca. Ho fiducia in te... Ammetto che disancorare la Biblioteca non è stata la mia migliore decisione, ma anche per me è giunto il tempo di passare oltre. Dopotutto per una mente ben organizzata questa non è che una nuova grande avventura^^; ammetto che stare da questo lato dello specchio è parecchio interessante... Flynn siamo tutti quanti fieri di te, io e Alastair per primi."
Flynn sospirò triste:" Sai Judson... Per quanto ami mio padre purtroppo non ho mai saputo cosa significava averne uno."
" E io non so cosa significhi avere dei figli..." Dopo una breve pausa Judson proseguì:" E ora siamo entrambi dei bugiardi."
Flynn si lasciò andare ad un sorriso nostalgico per poi dire con ritrovata decisione:" Troverò la Biblioteca e la riporterò indietro. Sono il Bibliotecario, nulla è impossibile e con l' aiuto di Charlene non posso fallire."
Judson commentò con un sorriso:" Già, Charlene è una donna straordinaria, ho visto che ti ha supportato con quel brontolone di Jenkins..."
Flynn ridacchiò divertito:" È solo un po' burbero e inoltre mi dovrà delle spiegazioni alla prima occasione: sono un Pendragon dopotutto."
" Buona fortuna Flynn, ricorda che sarò sempre fiero di te e della persona straordinaria che sei diventato. Sei un eccellente Vero Bibliotecario, sono felice che sia tu a prendere il mio posto."
" Grazie Judson, è stato bello salutarti prima di partire."
Prima di sparire il vecchio Bibliotecario disse criptico:" Non è un addio, è un arrivederci."
Mentre Flynn era impegnato in una conversazione con il suo mentore altre due persone stavano ricordando il passato: all' esterno della Biblioteca Jenkins e Charlene erano appoggiati ad un albero a parlare, mentre venivano tenuti sotto controllo da Nicole che stava a una distanza sufficiente da dare loro tutta la privacy necessaria mentre fingeva di supervisionare i tre LITs.
Jenkins aveva esordito dicendo contrariato:" Sai che non ho mai apprezzato i metodi di Judson, troppo incline a conservare i reperti senza mai studiarli e ricavarne il meglio... Ora invece c'è Flynn Carsen, in mezza giornata ha già rivoluzionato tutto quanto."
" In realtà credo che tu non sia poi così dispiaciuto della sua decisione e penso che lo stimi già. Ti conosco Galeas: so come ragioni."
" Forse hai ragione... Inoltre sono parecchi anni che non incontravo un Bibliotecario come lui."
Charlene rispose con un sorriso:" Non ci sono altri Bibliotecari come lui... Preparati poi a fare una chiacchierata con lui nel prossimo futuro: sono sicura che abbia già capito chi sei in realtà^^^."
Il responsabile dell' Annesso negò quell' eventualità con convinzione:" Non ci credo, è impossibile!"
Charlene per tutta risposta gli chiese:" Sai come ha ottenuto il posto?"
" Immagino si sia presentato al colloquio e ti abbia elencato i suoi titoli."
" Sbagliato. All' epoca non sapeva ancora chi era davvero, si sedette di fronte a me e mi fece una pessima impressione, ero pronta a scommettere che non sarebbe durato più di dieci minuti sul campo; io mi spazientì così gli dissi di dirmi qualcosa che nessun altro era riuscito a dire. Sai lui che fece? Si alzò in piedi, si mise davanti a me e mi diagnosticò la mononucleosi osservando i miei linfonodi, capì che avevo tre gatti dai peli lasciati sulla mia giacca e riconobbe l' intervento al naso fatto per falsificare la mia vera età. Il tutto in dieci secondi scarsi... Prima o poi dovrai parlare con lui e non nascondere più il tuo passato, sai che ti farebbe bene riuscire a superare tutto quanto e credo che Flynn potrebbe esserti di aiuto."
" Lo stimi davvero tanto, non ti ho mai visto parlare in questo modo di nessun Bibliotecario prima d' ora... Se ti fidi così tanto di lui perché non rimani qui, assieme a me?"
Charlene fece un sospiro profondo prima di rispondere con un tono a metà fra lo stanco e il nostalgico:" Perché nonostante io riponga in lui la massima fiducia so che la missione che sta per affrontare è troppo per un uomo solo; devi anche capire che è una missione a cui anche io devo partecipare assolutamente, non mi darei pace se rimanessi qui ad oziare facendo fare a Flynn tutto il lavoro... Lo devo a Judson."
Dopo un breve attimo di silenzio Jenkins disse spostando il suo sguardo sui tre giovani che stavano ascoltando le direttive di Nicole:" Immagino che non possa dire o fare nulla per farti cambiare idea, voi Guardiane siete sempre state fin troppo cocciute e testarde... Charlene sappi che mi ha fatto piacere rivederti, anche se avrei preferito farlo in circostanze differenti."
La donna sorrise dolce per poi salutare Jenkins dicendogli:" Credo anche io; ora è bene che vada da Flynn quando avrà salutato Nicole. Buona fortuna Jenkins."
Detto ciò la donna diede un tenero bacio sulla guancia a Jenkins prima di vedere che Flynn e Nicole si stavano salutando nuovamente, questa volta solo loro due: erano infatti vicinissimi e si stavano sussurrando saluti e raccomandazioni.
" Sono fortunati e unici quei due; non mi era mai capitato di vedere un Bibliotecario e una Guardiana riuscire ad avere una famiglia... Tutti abbiamo sacrificato qualcosa per questa causa."
" Hai ragione Jenkins ma anche loro hanno fatto dei sacrifici, non pensare che non sia così."
Charlene a quel punto andò dal Bibliotecario, pronta alla partenza, per poi portarlo all' interno della struttura e iniziare la loro missione; Jenkins dopo un secondo di indecisione capì che forse valeva la pena di vedere dove lo avrebbe portato quella folle avventura.
Si avvicinò a Nicole e ai tre neo Bibliotecari per poi dire burbero:" Dato che penso trascorreremo molto tempo insieme è bene mettere in chiaro alcune regole. So che tecnicamente il signor Carsen è il nuovo capo Bibliotecario e che, sempre tecnicamente, io lavoro per la Biblioteca e dunque, ça va sans dire, io lavoro per lui ma non credo di..."
Nicole capì che era il momento adatto per interrompere l' uomo: fra le ultime parole di Flynn c'era stato un avvertimento interessante:" Nicole credo di sapere chi sia in realtà Jenkins, la prima volta che tornerò da voi parlerò personalmente con lui. Sappi però che se ho ragione, e credo di averne, lui è quasi obbligato a dare retta sia a me che a te. Usa questo fatto se servirà."
" Avere altra scelta se non aiutarci e fare quello che Flynn le ha detto. Useremo questo Annesso come base e io mi occuperò della loro sicurezza con le mie regole; le do un consiglio: veda di rendersi utile oppure prepari le sue valige, c'è una ragione se mio marito mi chiama Psicopatica. Non mi sfidi."
A quel punto i due si lanciarono degli sguardi piuttosto intensi e minacciosi, nonostante Jenkins superasse Nicole di tutta la testa, alla fine la spuntò la Guardiana; Jenkins sconfitto disse rassegnato:" Va bene, seguiremo le sue regole. Seguitemi, vi mostro il Libro dei Ritagli."
Cassandra chiese subito curiosa:" Cos'è il libro dei ritagli?"
Mentre Jenkins faceva strada rispose alla giovane, con il suo solito tono burbero:" Ah, che disperazione voi nativi digitali! È così che si faceva una volta per raccogliere informazioni: su ogni pagina del libro ci sono ritagli di giornale da fonti diverse che illustrano un mistero bizzarro."
Arrivati davanti al libro Stone disse scettico:" Penso si possa fare a meno di qualche vecchio articolo di giornale."
" Ah, sciocco abitante del midwest! Quello che avete davanti è il Libro dei Ritagli del Bibliotecario! Ogni notte si aggiunge una pagina, nuove informazioni su un nuovo mistero palesatosi nel corso della giornata. Forza, si comincia!"
A quel punto i tre ragazzi iniziarono a osservare gli articoli indicati loro da Jenkins, che non si esentava a lanciare commenti; la Guardiana osservò la scena da qualche metro di distanza, era sicura che in futuro ne avrebbe viste delle belle.



Note:

Come preannunciato ecco come ho giustificato in questo modo la presenza di due rocce: la prima è quella da cui è stata creata, la seconda è quella da cui è stata estratta da Artù, spostata poi in Biblioteca. Ovviamente la prima è molto più potente della seconda, che aveva semplicemente un ruolo simbolico perché Artù venisse riconosciuto come re.

**Riferimento a Lucifer, serie molto carina a mio avviso.

*** Non voglio rendere Flynn un Gary Stu; mi serviva però una scusa per farli entrare a palazzo senza problemi... Dopo tutto Eve entra a caso...

^ non ne sono certa al 100% ma credo che qui Flynn abbia esclamato qualcosa nel linguaggio degli uccelli, ho voluto lasciare inalterata questa chicca

^^ si è una frase di Silente se ve lo state chiedendo

^^^ ci riesce Moriarty, perché non dovrebbe riuscirci Flynn?

Note dell' autrice:

Per prima cosa il capitolo è parecchio lungo ma a mia difesa dico che non mi piacevano divisioni diverse del secondo episodio; essendoci molta carne al fuoco noterete che ci sono state parecchie aggiunte e modifiche.
Riguardano soprattutto quello che dicono Flynn e Nicole ( ho praticamente spiattellato le ragioni per cui li shippo così tanto): ricordano il loro primo incontro, la Guardiana fa sfogare il Bibliotecario, che essendo un essere umano ha i suoi momenti no e soprattutto non ci sono scene strappalacrime nel finale: tutto è bene quello che finisce bene.
Come ho già spiegato in più di un'occasione questo Flynn è leggermente diverso da quello della serie e a mio modesto parere più coerente con lo sviluppo del personaggio visto nel primo film e con le modifiche di trama che ho apportato mantenendo fissa Nicole; inoltre non essendo un "mai na gioia" non patisce quello che gli succede alla fine del secondo episodio ( piango ancora a quella scena!) 
Credo di aver comunque spiegato piuttosto chiaramente le questioni legate alla magia, se però avete dubbi fatemelo sapere; preciso poi che Alastair è come Flynn: un piccolo genio, anche Regan e Astrea hanno le loro qualità ma essendo più piccoli non si notano ancora più di tanto.
Altra precisazione sui tre piccoli Carsen: non compariranno in ogni capitolo ma non cadranno nemmeno nel dimenticatoio, se servirà la loro presenza o se la trama generale dell' episodio consentirà la loro presenza compariranno.
Il dialogo fra Flynn e Judson è molto simile all' originale anche se avviene in un momento diverso; quello di saluto fra Flynn e Nicole è invece diversissimo, dopotutto si stanno salutando due persone che stanno assieme da dieci anni ma che sono abituate ad eventi del genere.
C'è poi il dialogo fra Jenkins e Charlene: spero si sia capito che parlare di Flynn era solo un pretesto per fare a Charlene la vera domanda; inoltre non mi sono sbilanciata sui sentimenti di Jenkins perché questa è una missione, Charlene non si sta sacrificando.
Credo di aver detto tutto, al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 20
*** Diciannovesimo capitolo ***


" E le corna di un dilemma."*

Diciannovesimo capitolo


Nel corridoio di un piano di un ufficio come tanti altri ce ne sono al mondo successe qualcosa di assolutamente insolito: si sentì chiaramente il muggito furioso di un toro; poco dopo un giovane ragazzo arrivò correndo spaventato lungo il deserto corridoio principale mentre implorava chiunque potesse sentirlo di aiutarlo.
La fuga del giovane andò avanti per qualche altro minuto, fino a che non scivolò e cadde a terra; rialzandosi vide di fronte a lui due inquietanti figure avvolte in un mantello e incappucciate che lo fissavano senza muovere un muscolo, disperato supplicò anche quelle sue figure di aiutarlo a fuggire dal mostro che lo inseguiva ma non ottenne ne aiuto ne altro: l' unica reazione di quegli strani esseri fu mormorare qualcosa in una lingua sconosciuta.
Pochi secondi dopo il giovane venne trascinato via dal mostro che lo stava inseguendo; le due figure incappucciate raggiunsero con tutta calma un ascensore e una delle due parlò, rivelandosi essere una donna:" Dov'è che fanno quegli ottimi panini al tacchino?"
La seconda figura rispose con un timbro maschile:" Da Mancolo?"
Spogliandosi dei mantelli e rivelando di essere una donna bionda molto attraente contraddisse il collega:" No, l' altro..."
L' uomo, decisamente meno appariscente e più anonimo suggerì un secondo locale:" Forse Castellani?"
" Esatto! Ordinalo lì il pranzo per la riunione per il budget. Adoro i loro panini."
Detto questo le porte dell' ascensore si chiusero e i due tornarono ai loro normali impieghi.
A moltissimi chilometri di distanza Jacob, Cassandra ed Ezekiel stavano avanzando con circospezione in un magazzino apparentemente vuoto e scarsamente illuminato; vedendo te la strada era sgombra i tre si nascosero fra gli oggetti e poterono vedere chiaramente una figura vestita di nero che si avvicinava.
Jacob tento un assalto frontale ma venne miseramente messo al tappeto dopo qualche istante, atterrando su alcuni scatoloni di cartone; Cassandra rimase nascosta e vide che Ezekiel aveva appena puntato l' uscita ma non fece che pochi metri prima di venire atterrato anche lui.
La rossa a quel punto sgattaiolò via a carponi per ottenere come unico risultato di trovarsi di fronte Nicole che le porse una mano per aiutare ad alzarsi; rientrando all' Annesso la Guardiana fece il punto della situazione:" Ho impiegato 2 minuti per mettervi K.O. ma tutto sommato non ve la siete cavata poi così male... Flynn nei suoi primi minuti sul campo era stato molto peggio."
Nicole vedendo un sorrisetto di vittoria sul viso di Ezekiel proseguì con fare severo ma non per sgridarli, quanto più per far capire il punto della situazione:" Questo però non vuol dire che sia andata bene: Flynn a questo punto era già caduto da un aereo a 11000 piedi senza paracadute, sfuggito ad una sparatoria e precipitato da una cascata; potrà sembrare ripetitivo confrontarvi a lui ma serve per farvi capire cosa potrebbe aspettarvi là fuori.
Jacob hai un QI di 190: sfruttalo, la forza bruta la maggior parte delle volte non basta, serve anche l'astuzia.
Ezekiel tu invece non ci hai nemmeno provato: hai abbandonato tutti, in una squadra non funziona così! Bibliotecario, Bibliotecari in questo caso, e Guardiano devono essere sicuri di poter contare uno sull' altro sempre e comunque, indipendentemente dal pericolo affrontato.
Cassandra tu invece ti nascondi, male fra l' altro. Ragazzi capisco che non siete abituati a questo genere di cose e non pretendo certo che diventiate soldati esperti nel giro di un mese, voglio però che capiate che là fuori si muore fin troppo facilmente e che avremo tutti e quattro molte più probabilità di successo se impareremo a collaborare e a capire quali sono i nostri punti di forza e di debolezza.
Sarete anche fra le persone più intelligenti del mondo ma dovete imparare ancora tante cose, prima fra tutte lavorare come una squadra."
I tre LITs rimasero in silenzio ognuno perso nelle sue riflessioni a causa delle parole di Nicole: la Guardiana aveva suggerito loro che strada intraprendere ma non come farlo,  sarebbe toccato a loro capirlo; inoltre aveva organizzato quella prova solo dopo aver dato loro fiducia con alcune missioni sul campo, compiute solo grazie alla fortuna.
Tornati all' Annesso trovarono Jenkins con un mappamondo in mano che commento sarcastico:" Eccovi! Quanto sono stati deludenti?"
La Guardiana rispose a tono:" Grazie per l' incoraggiamento, davvero. Ora so perché la Biblioteca l' ha scelta."
Il custode per nulla impressionato decise di informare il gruppo prima di lasciare la stanza:" Vi comunico che mentre eravate via sul Libro dei Ritagli è apparsa una nuova pagina. Sembra affascinante."
Vedendo che l' uomo se n'era andato Nicole decise che avrebbe scambiato con lui qualche parola così disse ai tre Bibliotecari:" Ragazzi iniziare a leggere gli articoli e vedere cosa scoprite. Io devo scambiare quattro chiacchiere con Jenkins."
Il tono irritato con cui la Guardiana aveva detto quelle parole fece mettere i ragazzi al lavoro: era palese che Nicole aveva intenzione di mettere in riga il custode.
Raggiuntolo in una sala che non aveva mai visto esordi arrabbiata:" Jenkins mi stia a sentire..."
La bionda di interruppe vedendo il posto in cui era finita: era un laboratorio molto attrezzato e pieno di un sacco di apparecchiature, sia scientifiche che magiche; vedendo l' espressione stupita della donna Jenkins commentò orgoglioso mentre lavorava al mappamondo, ora aperto a metà:" Meraviglioso, non è vero? Le ho detto che è qui che porto avanti le mie ricerche. Judson ha sempre detto di limitarmi a tenere i reperti sotto chiave... Io però faccio esperimenti, li studio, li perfeziono."
Nicole commentò nostalgica:" Allora andrebbe sicuramente d' accordo con Flynn e Alastair... Anche loro due nell' ultimo anno hanno iniziato a cercare di migliorare i reperti."
" Le mancano tutti e quattro, non è così?"
La Guardiana rispose ricordandosi di aggiungere la motivazione per cui era lì:" Già, ammetto di essere stata in situazioni simili ma per periodi molto più brevi... Sono già svariate settimane che non vedo i miei figli. La consolazione è però sapere che con Margie e Martin sono al sicuro. Non sono però venuta qui per parlare dei miei drammi famigliari. Sono qui per dirle di essere più morbido e ben disposto nei confronti di quei tre ragazzi; so bene che sono dei principianti ma hanno molto potenziale."
Jenkins rispose accondiscendente:" Immaginavo... Se ho capito qualcosa di lei in questi giorni è che lei è una donna straordinariamente forte e indipendente signora Carsen."
Aggiunse poi scettico, non smettendo di lavorare:" Se è convinta del loro potenziale come mai ha organizzato la messa in scena di oggi?"
" Per fargli capire una lezione importante: se non imparano a fare lavoro di squadra presto la fortuna non basterà più. Sono quindici anni che faccio questo lavoro, si fidi del mio metodo; il loro mestiere è correre rischi, il mio è quello di proteggerli... Il suo dovrebbe essere quello di aiutarli... Jenkins ora che Flynn non c'è ho bisogno della sua collaborazione e della sua esperienza."
L' uomo smise di lavorare per guardare Nicole dritta negli occhi e dirle severo:" Nessun Bibliotecario è mai stato addestrato o aiutato. Solo i migliori se la sono cavata."
Nicole rispose altrettanto dura:" È vero, io e Flynn però cambieremo le cose. Fra quindici anni potrebbe esserci mio figlio al loro posto e io non ho intenzione di vederlo morire alla prima difficoltà perché nessuno lo ha aiutato quando c'era la possibilità di farlo. Non so chi sia lei in realtà però Flynn mi ha detto una cosa prima di andarsene: fino a quando voi due non metterete le cose in chiaro lei è tenuto ad ascoltarmi. Comando io. Le va bene che io non sia una maniaca del controllo e che tenga in considerazione l' opinione altrui; non mi faccia però arrabbiare sul serio, in quel caso potrei risultare spiacevole, glielo garantisco. Anche se penso che con lei sia inutile sappia che so uccidere in cinquantasette modi diversi, a mani nude."
Nicole a quel punto se ne andò, lasciando Jenkins ai suoi esperimenti; tornata dai ragazzi chiese sbrigativa ma decisamente molto più tranquilla:" Che abbiamo?"
Cassandra fece il punto della situazione:" Henry Birch, 21 anni, borsa di studio in ingegneria chimica all' università di Boston; scomparso due giorni fa."
Stone aggiunse:" Ci sono altri sette ritagli, tutte persone scomparse quest' anno."
Nicole chiese subito:" La polizia si è già mossa?"
Fu Ezekiel a rispondere:" Non credo, tutti gli scomparsi abitavano in stati diversi; al momento l' unica cosa che li lega è quella di essere su questo libro magico."
La bionda si mise davanti ai tre per poi chiedere seria, squadrando i tre con i suoi penetranti occhi azzurri:" Ho solo una domanda da farvi: siete pronti a mettere in gioco la vostra vita per loro?"
Jacob e Cassandra annuirono convinti mentre Ezekiel disse tranquillissimo:" No, io no; però corro più veloce di qualsiasi cosa quindi ci sto."
" Bene. La prima cosa da fare è trovare informazioni dettagliate per collegare queste persone e magari scoprire se e come sono entrate in contatto con la magia e il soprannaturale; la mossa successiva toccherà a voi: siete Bibliotecari, escogitate un piano."
Dopo un' attenta analisi delle vite dei sospettati Stone concluse:" Provengono da stato diversi ma tutti sono scomparsi a Boston."
Cassandra aggiunse:" Un altro collegamento è la Golden Axe Foods. Tutti lavoravano lì oppure nelle sue filiali o società di comodo. Henry Birch aveva una borsa di studio ma..."
La rossa non concluse la frase dato che venne interrotta dal passaggio di Jenkins, che stava trasportando il mappamondo su cui stava lavorando.
Cassandra dopo un attimo di pausa proseguì:" Era uno stagista per loro."
Stone volle puntualizzare alcune cose:" Conosco quella società, è ovunque dalle mie parti. Fanno semi geneticamente modificati, cose così... Roba grossa!"
Ezekiel invece disse per nulla impressionato:" Scarse misure di sicurezza. Sorveglianza standard e allarmi noiosi. Quando irrompiamo?"
Nicole scosse la testa, rassegnata:" Jones quando dicevo di usare l' astuzia mi riferivo a tutti e tre. Non è molto furbo fare irruzione nella sede di una società i cui dirigenti nella migliore delle ipotesi sanno e non hanno detto nulla. È meglio fare qualche domanda e vedere come reagiranno."
Vedendo passare Jenkins con in mano dei cavi elettrici la Guardiana chiese curiosa:" Che sta facendo?"
" Vi mando a Boston, mi pare ovvio. Ecco a voi la Porta sul Retro."
Nicole commentò scettica, alzando un sopracciglio:" Quello è lo sgabuzzino. Può spiegare anche a noi?"
Jenkins lo fece con piacere, anche lui amava mostrare la sua genialità:" Dovete pensare alla porta, non alla stanza. Al momento è una porta dietro alla quale c'è lo sgabuzzino. Signor Stone, prenda quei cavi e li agganci qui."
Dopo una breve pausa, in cui il custode diede indicazioni al cowboy, proseguì:" Prendendo spunto dagli incantesimi di Merlino e dall' incantesimo di teletrasporto che io e il signor Carsen abbiamo messo a punto per spedirvi incolumi a Londra ho deciso di sperimentare a mia volta. Dovete sapere che la magia sfrutta le somiglianze, è simbolica... Prendete ad esempio le bambole voodoo: sono il simbolo di una persona; il piombo può diventare oro con l' alchimia perché sono metalli simili..."
Jenkins a quel punto iniziò a mettere a punto il mappamondo mentre finì la spiegazione:" Perciò con un po' di magia, e aggiungerei un po' del mio lavoro estremamente sottovalutato, la porta dello sgabuzzino sarà la rappresentazione simbolica di ogni singola porta del mondo."
Dopo avere detto quelle parole Jenkins girò il mappamondo e contemporaneamente successe una cosa incredibile: la porta a cui erano stati collegati i cavi assunse decine e decine di aspetti differenti prima di tornare alla sua forma originale; a quel punto Jenkins fece un gesto eloquente per invitare i quattro a testare la sua invenzione.
Aperta la porta Bibliotecari e Guardiana si trovarono di fronte un vicolo che si affacciava su una strada piuttosto trafficata; i quattro stupiti andarono dall' altra parte ma fu una sensazione stranissima, come attraversare una bolla.
Vedendo le difficoltà Jenkins commentò:" Vi devo avvisare eh il primo passo potrebbe essere un po' strano... È un incantesimo diverso il mio."
Nicole commentò sarcastica:" Grazie della dritta puntuale!"
Jacob d'altro canto chiese stupito:" Questa è Boston! Ha trasferito l' Annesso a Boston?"
" No, solo la porta! Qualcuno ha ascoltato la mia spiegazione?!"
Cassandra esclamò stupita:" È un cunicolo spazio temporale! Un ponte Einstein-Roser! La porta sul retro è sulla costa orientale mentre l' Annesso è sempre nella costa occidentale!"
Ezekiel volle togliersi un dubbio:" Quindi possiamo andare dovunque vogliamo?"
" Basta che ci sia una porta... Sto ancora lavorando ai dettagli, non resta aperta molto a lungo e non è poi così accurata. A dirla tutta è già tanto aver azzeccato la città al primo tentativo."
" Quindi anche il caveau di una banca è incluso? Lo chiedo per un amico..."
Nicole lanciò un' occhiata di fuoco al ladro che capì che forse non era stata una mossa molto furba la sua; prima di chiudersi la porta alle spalle il burbero custode disse loro:" Buona fortuna. Io ho del lavoro da fare."
Raggiunta la Golden Axe il quartetto andò a parlare con l' amministrazione; ad accoglierli erano stati i due incappucciati, la donna che era il capo rispose alle domande con un tono fin troppo stupito per i gusti di Nicole:" Sono scomparsi otto stagisti? La Golden Ace Foods è una delle aziende più longeve del mondo. Nei decenni, anzi nei secoli, non ha mai avuto problemi nonostante guerre, carestie, epidemie ed è stato grazie alla nostra integrità. Dunque sapere che ci sono stati degli illeciti... Beh sono shockata. Franklin, ne eri al corrente?"
L'uomo chiamato Franklin rispose vago:" Anche io sono shockato."
Jacob fece una smorfia a quella risposta atona; la bionda nel frattempo chiese:" E se posso sapere, perché la cosa le interessa signorina?"
" Signora Noone. Agente CIA. Non sono poi così shockata ad essere sincera."
La manager disse fin troppo stupita:" Quindi ritiene che gli stagisti scomparsi fossero pericolosi per il Paese?"
Nicole rispose impassibile, sfoderando la sua migliore espressione neutra e severa:" Considero i fatti: siete un' azienda agroalimentare di grosse dimensioni e avete accesso a scorte di cibo anche più ingenti che rientrano nelle scorte strategiche, meglio andare sul sicuro non crede?"
A quel punto entrò dalla porta una giovane segretaria che avvisò ma donna:" Signorina Wills? C'è al telefono l' ufficio di Tokyo."
La giovane venne liquidata bruscamente dall' AD:" Non ora, Jennie."
Dopo una breve pausa imbarazzata la donna proseguì:" In qualità di AD della Golden Axe sono ovviamente estremamente preoccupata da questa serie di eventi. Ma non so quanto altro ancora posso dirvi... I tirocinanti vanno e vengono qui, in molto non hanno le doti per competere. Sa che vi dico? Perché non andate a parlare con le risorse umane? Sono sicura che abbiano i dossier delle persone che state cercando."
Il quartetto si alzò, Nicole ne approfittò per lanciare uno sguardo intimidatorio alla sua interlocutrice che rispose con la stessa intensità; la manager disse poi a Franklin:" Ti spiace accompagnarli?"
L' uomo fece solo qualche passo visto che venne intercettato da Jennie la segretaria:" Signor Frenklin a Tokyo serve davvero la conferma dei prezzi di spedizione."
A quel punto prese il telefono che la giovane aveva in mano e si allontanò da Bibliotecari e Guardiana; una volta soli Ezekiel chiese subito:" Signora Noone? Agente CIA**? Da quando?"
Nicole rispose con nonchalance mentre si guardava attorno:" Lo sono stata prima di diventare Guardiana. Credete che abbia imparato tutto quello che so in un giorno? No, mi sono addestrata per parecchio prima di essere selezionata... Inoltre anche mio padre mi ha dato una mano: anche lui è stato un Guardiano per un certo periodo; quando ha conosciuto mia madre però ha mollato.
Per il cognome è molto semplice: meglio non usare il cognome Carsen in questo ambiente se non si vuole dare nell' occhio.
Non parliamo della mia storia familiare al momento; abbiamo altro a cui pensare. È evidente che sanno esattamente quello che sta succedendo in questo palazzo ma non vogliono che si sappia in giro."
Cassandra chiese immediatamente:" Come fai ad esserne sicura?"
Nicole rispose mentre ringraziava mentalmente di aver imparato ad imitare Flynn e a osservare tutto con attenzione:" Molto semplice: sono spariti otto stagisti e invece di essere circondati da avvocati ci hanno mandati direttamente da Karen Willis, l' AD. Voleva sapere cosa sappiamo di tutta la situazione; inoltre se vogliamo dirla tutta quella donna è una pessima bugiarda: si è comportata troppo ingenuamente e ha negato in maniera eccessiva. Dovrebbe prendere qualche lezione da te Ezekiel, tu sei un bugiardo decisamente molto più convincente."
Il ladro sogghignò compiaciuto così Jacob si premurò di riportarlo in i piedi per terra:" Non penso lo intendesse come un complimento amico. Era più una critica."
" In realtà era una constatazione. In questo lavoro essere dei bugiardi convincenti serve in certe circostanze. Sia ben chiara una cosa: non dovrete mai mentire a nessuno di voi, a me, a Flynn, a Jenkins e soprattutto a voi stessi."
La risposta della Guardiana stupì i tre, era evidente che parlava per esperienza personale ma nessuno ebbe il coraggio di fare domande, sembrava un argomento fin troppo delicato.
Cassandra decise di spostare la conversazione sulla missione così chiese parlando rapidissima:" Quindi sanno che noi sappiamo ma ora sappiamo che sanno che noi sappiamo. Sappiamo anche che loro sanno più di quanto sappiamo noi al momento."
Jacob non capì il punto della rossa ma disse una cosa altrettanto vera:" Sono certo che qualunque cosa ci mostreranno alle risorse umane sarà falsa; servirà solo a fare scena."
Ezekiel commentò sicuro di quanto affermava:" Gli originali saranno di sicuro nel server principale. Siamo appena passati dalla sala server fra l' altro, è laggiù. Stanza areata, controllo della temperatura, parecchia vigilanza in quel punto..."
Nicole commentò ammirata:" Ben fatto Jones! Ora è il momento di dividersi: io mi occuperò di sgomberarti la strada per il server mentre voi andrete dalle risorse umane. Ezekiel quando riceverai il mio messaggio dirai che dovrai andare in bagno e verrai da me così potrai fare le tue cose da hacker."
I tre annuirono, il piano sembrava ben congegnato; Nicole a quel punto chiese con il suo miglior falso sorriso di cortesia:" Scusi, il bagno?"
Franklin rispose prestando alla donna la minima attenzione necessaria:" In fondo al corridoio."
" Grazie. Voi andate, vi raggiungerò dopo."
Franklin accompagnò il terzetto all' ascensore per poi avvisare:" Aspetterò qui la vostra amica. La stanza delle risorse umane è la 014. Andate a sinistra, poi ancora a sinistra e infine a destra."
Una volta usciti dall' ascensore i tre Bibliotecari si incamminarono lungo il corridoio in silenzio così Cassandra chiese:" Secondo voi dovremmo avvertire Nicole che il tipo è rimasto ad aspettarla?"
Ezekiel rispose indifferente con l' aggiunta di  un' alzata di spalle:" Se la sa cavare. Spero solo non mi faccia aspettare troppo: non ho voglia di stare più del necessario in un posto noioso come le risorse umane."
Nicole stava per uscire dal bagno quando un sms di Cassandra le fece elaborare rapidamente una strategia migliore: attese con pazienza per altri tre o quattro minuti con l' orecchio appoggiato alla porta; quando senti che Franklin stava per bussare aprì è con stampato in viso il suo migliore sorriso da psicopatica lo mise fuori combattimento senza dare nell' occhio.
Dopo averlo chiuso in bagno prese il suo badge e si allontanò con nonchalance mentre scriveva un messaggio a Ezekiel. 
"Sbrigati a tornare su Jones, non abbiamo tutto il giorno."
"Non siamo ancora arrivati, porta pazienza ed Ezekiel Jones arriverà per tirarti fuori dai guai."
La Guardiana a quella risposta decise di agire da sola ma quello che vide nella sala server la lascio senza parole: non c'erano affatto dei server ma dei reperti che grazie all' esperienza e alle avventure vissute con Flynn identificò come provenienti dalla Grecia, sicuramente Jacob ne avrebbe saputo molto di più, meglio fare delle foto. 
Nel frattempo i tre Bibliotecari avevano proseguito la loro ricerca della sala delle risorse umane ma non avevano ottenuto alcun risultato: sembrava loro di camminare a vuoto; ad un certo punto Jacob vedendo gli affreschi alle pareti disse stupito:" Sono affreschi greci del tardo elladico, credo! Ma come mai si trovano in un seminterrato?"
Ezekiel corresse immediatamente l' esperto d' arte:" Sotterraneo semmai! Siamo scesi di così tanti piano senza accorgercene?"
Cassandra invece si lamentò a disagio della situazione:" Sbrighiamoci a trovare le risorse umane o a tornare da Nicole... Queste luci mi stanno facendo venire il mal di testa."
Ezekiel commentò ironico:" Magari il tuo acino cerebrale*** sta esplodendo."
La risposta irritata della rossa non tardò ad arrivare:" Nuova regola. Evitiamo di definire il tumore che un giorno mi ucciderà 'acino celebrale'?!"
La giovane aveva enfatizzato il concetto mimando il gesto delle virgolette il nomignolo usato per il suo tumore; Jones non parve poi così stupito o convinto, vedendo il cartello delle risorse umane disse felice:" Eccoci arrivati! E io che credevo ci fossimo persi!"
Jacob aprì la porta e sul viso dei tre si stamparono tre identiche espressioni di orrore: davanti a loro si estendevano cumuli di teschi umani; Stone commento sarcastico per sdrammatizzare la situazione:" Non sono le risorse umane, questo è sicuro."
I tre a quel punto pensarono bene di correre via e tornare da Nicole per aggiornarla della scoperta; Ezekiel prese il telefono per poi chiamare la Guardiana:" Err... Sondi essere in ritardo ma vedi, c'è stato un contrattempo... Al posto della stanza delle risorse umane abbiamo trovato una sala piena di teschi umani! Adesso ce la stiamo dando a gambe levate, personalmente vorrei evitare di essere un aggiunta alla collezione!"
" Direi che è la scelta migliore, nel frattempo di a Stone di datare i reperti delle foto che gli ho mandato, potrebbe aiutare. Ultima cosa: sbrigatevi ad uscire. Ho una pessima sensazione... Cercherò di arrivare il prima possibile."
Stone a quel punto prese il telefono di Ezekiel per poi informare la Guardiana:" I reperti non sono tardo ellenici, sono minoici! Incredibile: sono rarissimi i reperti di età minoica che sono giunti fino a noi."
" Oh oh."
Cassandra chiese preoccupata sentendo quell' affermazione: se una Guardiana esperta come Nicole diceva 'oh oh' non c'era da aspettarsi nulla di buono:" Cosa significa oh oh? Perché dici così?"
" Raggiungete l' uscita il prima possibile. Vi dice nulla la leggenda del Minotauro? Mezzo uomo e mezzo toro? Mi è già capitato di affrontarne uno e spero vivamente di non dover ripetere l' esperienza... Non possono essere stati così folli da intrappolare un Minotauro!"
Nicole a quel punto attaccò la telefonata e decise di andare in soccorso dei tre Bibliotecari; un oggetto particolare attiro però la sua attenzione: un enorme gomitolo di filo... Meglio chiamare Jenkins.
Nel frattempo nei sotterranei Jacob aveva spiegato in breve tutta la leggenda del Minotauro, tanto per rendere partecipi del potenziale problema anche Ezekiel e Cassandra; a sentir parlare di un labirinto il ladro commentò superbo e arrogante mentre forzava la serratura della porta che aveva di fronte:" Idiozie! Sotto un grattacielo non può esserci un labirinto, non è possibile."
Ezekiel a quel punto aprì la porta ed entrò, costringendo gli altri due a seguirlo; i tre Bibliotecari arrivarono in una stanza con le pareti di roccia ed illuminata da delle torce, vedendo che la porta da cui erano entrati era sparita Jacob fece un verso di disappunto mentre Ezekiel pensò bene di ritrattare:" Ok, mi sono sbagliato; è un labirinto.
I tre Bibliotecari decisero di cercare una via d' uscita il prima possibile mettendosi a correre lungo quel labirinto; ad un certo punto Cassandra si fermò e disse incerta:" Aspettate. C'è qualcosa che non mi torna... Datemi un minuto. Non era destra, destra sinistra?"
Stone rispose agitato:" Questo non è il momento per dei calcoli. Dobbiamo correre perché..."
Jones interruppe il cowboy:" No, non dirlo. Non dire che è perché sta arrivando il Minotauro. Perché non c'è nessun Minotauro e ti spiego il motivo: nel tuo mito quel tipo... Tecoso... Uccide il Minotauro quindi ora non c'è più alcun Minotauro visto che è morto! Giusto?"
Cassandra corresse il ladro:" Hai sentito prima Nicole in viva voce? Ha detto un Minotauro non il Minotauro quando ha detto di averne già affrontati."
Per confermare le parole della rossa si sentì un verso a metà fra un ruggito e un muggito che mise in allarme i tre; lei a quel punto decise di prendere in mano la situazione, anche perché il suo mal di testa stava peggiorando:" Ragazzi io dico di andare da questa parte." 
Jacob commento sarcastico ignorando il suggerimento:" Fantastico... Sono bloccato in un labirinto con le due persone più inaffidabili che conosco: un ladro e una codarda..."
Cassandra rispose immediatamente, arrabbiata:" È vero. Non sono forte e coraggiosa come Nicole, non so combattere e in alcuni casi le scorse volte^ mi sono nascosta; però ascoltami bene: non sono perfetta ma ho le mie doti è in questo momento ho capito lo schema del labirinto. Sono cerchi dentro quadrati dentro triangoli... Hai due alternative: fidarti di una codarda che si nasconde oppure rimanere qui e avere la possibilità di incontrare un Minotauro!"
Ezekiel si intromise nella discussione:" Voi due! Qualunque sia il vostro problema non è il momento. Io seguo l' acino cerebrale."
" Ti ho detto di non chiamarlo in questo modo!"
Un ruggito minaccioso fece cambiare opinione a Cassandra:" L' acino dice di qua!"
I tre a quel punto iniziarono la loro fuga dal labirinto, con Cassandra che faceva da guida; i risultati furono evidenti visto che ad un certo punto i Bibliotecari tornarono alla sala che sembrava un sotterraneo e in seguito a quella che ricordava degli uffici.
Mentre i suoi protetti stavano avanzando nel labirinto e grazie a Cassandra stavano pian piano raggiungendo l' uscita Nicole raggiunse l' ascensore mentre telefonava a Jenkins:" Abbiamo scoperto cosa non va. Sotto il grattacielo hanno ricreato il labirinto del Minotauro."
il Custode rispose stupito:" Sul serio? Per essere possibile servirebbe l' accumulo di una grande quantità di oggetti legati alla tradizione minoica, vorrei davvero vederla!"
Nicole sbuffò esasperata, anche Jenkins si era dimostrato essere un secchione che parlava a sproposito:" Jenkins si concentri. Quando tutto sarà finito potrà fare una chiacchierata in aramaico antico con Flynn o Stone su quanto le piaccia l' arte; al momento bisogna pensare a cose più urgenti: i Bibliotecari sono nel labirinto, io sto per raggiungerli."
" Ma è per caso impazzita?"
Nicole rispose tranquillissima mentre iniziava a scendere con l' ascensore:" Jenkins sappia questo: sono sempre stata un po' folle altrimenti non avrei mai scelto di continuare a fare la guardiana dopo la prima missione... mi serve che lei apra la porta direttamente sul labirinto."
Jenkins rispose scarsamente convinto:" Non credo sia fattibile... Il dedalo è una realtà magica multidimensionale, già è stato difficile trovare Boston figurarsi un qualcosa che ha più di tre dimensioni. Non mi convince inserire un cunicolo spazio-dimensionale in uno spazio multidimensionale."
Nicole rispose sbrigativa e spazientita:" Non mi interessa la teoria, non so nemmeno di che cosa stia parlando e non mi interessa saperlo. Quello che mi interessa è portare quei tre al sicuro quindi si metta al lavoro."
Giunta nel labirinto Nicole vide con orrore che una volta chiusosi l' ascensore dietro di lei sparì nel nulla; guardandosi attorno notò uno spazzolone usato per fare le pulizie quindi decise di prenderlo e usarlo come bastone da combattimento in caso di bisogno, meglio essere prudenti.
Dopo qualche minuto di camminata la Guardiana ritrovò i tre ragazzi, purtroppo per lei un Minotauro, alto più di due metri, era fra lei e i Bibliotecari... Un ostacolo decisamente fastidioso; Nicole non si perse d' animo: sapeva come trattare con quelle bestie grazie ad una missione svolta a Creta anni prima.
La prima cosa che fece fu attirare l' attenzione del mostro:" Ehi tu! Cornuto! Prenditela con qualcuno della tua taglia!" 
Il Minotauro si voltò verso la donna e la caricò poco dopo a testa bassa, la Guardiana invece si avvicinò il più possibile al muro dietro di lei e all' ultimo scartò di lato: il mostro non riuscì a fermare la sua corsa così urtò contro la parete e finì con le corna incastrate nel muro; Nicole a quel punto assestò un colpo violento ma preciso al collo del Minotauro che perse momentaneamente i sensi.
Cassandra, Jacob ed Ezekiel osservarono stupito la scena, fu la bionda a ridestarli dal loro torpore:" Forza sbrigatevi, dentro la prima porta che troviamo!"
I tre fecero come era stato ordinato loro così non appena Nicole si fu chiusa la porta alle spalle iniziò a barricare l' ingresso pregando che Jenkins si sbrigasse; la Guardiana si preoccupò poi di fornire i dettagli ai tre Bibliotecari:" Jenkins dovrebbe aprire una porta fra poco. Dobbiamo resistere fino a quando non l' avrà fatto e dobbiamo pregare che quel Minotauro rimanga svenuto per un po' anche se la vedo dura..."
Pochi istanti dopo infatti si sentirono dei colpi molto violenti alla porta; per fortuna si sentì la voce di Jenkins:" Che mi venga un colpo! Ha funzionato anche con la porta di un armadio."
Tutti si voltarono verso la fonte del suono e videro l' immagine capovolta del custode; nessuno si fece molte domande: i quattro si precipitarono verso la via d' uscita.
Caduti tutti e quattro sul pavimento dell' Annesso Jenkins si affrettò a chiudere la porta e a cambiarle immediatamente destinazione; Nicole si mise prona e commentò ansante:" Beh ragazzi, non male come primo round..."
Jenkins invece tolse dal mappamondo un disco di pietra per poi dire tranquillissimo:" Questa era la rappresentazione simbolica di voi persi nel labirinto... È un trucco che non ripeterò tanto presto. Vedo che siete sopravvissuti alla vostra prima missione seria, raccontatemi un po'."


Note:

* inizio con una delle mie note già dal titolo, questa è per avvisare che in alcuni casi tradurrò i titoli molto più letteralmente o comunque in maniera secondo me migliore... Il decimo episodio è " and the Loom of Fate" in lingua originale, in Italia è stato tradotto con " e la trama del Destino" onestamente non credo renda; molto meglio " è il Telaio del Fato". Anche in questo episodio il titolo cambia totalmente, ho preferito rendere il tutto più coerente.

** È spiegato sotto ma lo ripeto: Nicole prima del 1999, quando è diventata la Guardiana, avrà fatto qualcosa per aver attirato l' attenzione ed essere selezionata come Guardiana; ricordo inoltre che per me anche il padre di Nicole è stato un Guardiano.

*** in originale è brain grape, nel doppiaggio diventa chicco mentale; preferisco una traduzione più letterale, che richiami l' acino d' uva.

^ Nicole ha già mandato i LITs in missione, anche se erano più semplici di quella che sta alla base dell' episodio. Personalmente lo trovo più coerente con il personaggio di Nicole; sotto questo aspetto è totalmente diversa da Eve: non è una maniaca del controllo, non ha la smania di pianificare ogni cosa e ascolta il Bibliotecario prima di agire.

Note dell' autrice:

Ecco qui il primo capitolo in cui non appare Flynn. Noterete che è Nicole a prendere in mano la situazione a causa della sua esperienza pluriennale; questa sua esperienza è la chiave di lettura delle modifiche fatte soprattutto alle interazioni fra i vari personaggi e serve a capire le differenze che a mio avviso ci sono fra lei e Eve: Nicole non ha la fissa del controllo quindi non tiene i Bibliotecari all' Annesso in addestramento, la simulazione aveva uno scopo ben preciso visto che le prime missioni fatte non sono andate molto bene e con Jenkins mette in chiaro come stanno le cose e qual' è il suo punto di vista.
A proposito delle missioni già affrontate va detto che stando alle stime della seconda stagione passano nove mesi dal primo episodio della prima e il primo della seconda, inoltre viene detto che fra il decimo della prima e il primo della seconda passano tre mesi.  È folle pensare che in sei mesi abbiamo fatto solo 8 missioni quindi ha senso che ce ne siano state altre; a mio avviso Nicole ha selezionato le più facili ma ha mandato comunque i LITs sul campo.
Tornando al capitolo in sé la Guardiana svolge anche un ruolo di mentore fin da subito, credo sia in linea con un possibile sviluppo del personaggio considerando che sono passati circa dieci anni dal primo film: Nicole è sempre decisa e sarcastica ma sa anche come incoraggiare i LITs e far capire loro le criticità.
Se credete che sia uscita troppo dal personaggio fatemelo sapere, cercherò di correggere il tiro e riscrivere un po' tutto quanto.
C'è poi la questione di Cassandra: non tradisce quindi non è considerata inaffidabile da Jacob... Questo implica che potrei rendere ufficiale la Jassandra. ( molto più sensata della Cassandra/Jenkins).
Ultima considerazione che tengo a farvi ( anche se l' ho già ripetuta in più di un' occasione) è il fatto che con il passare della storia emergeranno molto più le differenze fra Eve e Nicole che le similitudini perché è innegabile che le due donne lo siano fin troppo, è anche per questo che non sopporto Eve: piuttosto che creare un personaggio totalmente nuovo hanno riciclato quello di Nicole.
Credo di aver detto tutto perciò vi aspetto al prossimo capitolo Librarians:) 

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Capitolo 21
*** Ventesimo capitolo ***


Ventesimo capitolo

Alla Golden Axe Franklin e Willis stavano osservando la situazione nella sala dei reperti minoici, l' uomo ad un certo punto commentò l' irruzione di Nicole in quella stanza:" A quanto sembra non ha toccato nulla."
" Allora perché è stata qui? Non può sapere quello che facciamo... Poi c'è un solo Bibliotecario ed è stato visto con la sua Guardiana a..."
" Budapest, credo."
La Willis diede dei nuovi ordini:" Nonostante tutto sarà meglio affrettare i tempi. Inizieremo domani con quell' idiota della mia segretaria. Secondo te quanto può essere difficile bussare?"
Franklin espresse i suoi dubbi:" E se quei quattro dovessero tornare?"  
La donna rispose glaciale:" Non torneranno, nessuno sfugge al Labirinto."
Nel frattempo all' annesso i Bibliotecari, Jenkins e in minima parte Nicole stavano cercando di venire a capo della soluzione del Labirinto; il burbero custode giunse per primo alla soluzione:" Si tratta del filo."
La guardiana chiese confusa:" Se è solo il filo perché servono anche tutti gli altri reperti?"
" La magia si compone di tre parti: potere, fulcro ed effetto. Il potere cambia la realtà, il fulcro dirige il cambiamento e l' effetto è il cambiamento stesso."
Sentendo la spiegazione di Jenkins Stone volle avere una conferma:" Quindi l' effetto sarebbe il Labirinto? Creato grazie al fulcro che sarebbero i reperti minoici?"
Jenkins rispose piacevolmente sorpreso dalla domanda:" Signor Stone lei è parecchio portato."
Il Cowboy proseguì la sua teoria dopo aver fatto un sorrisetto compiaciuto:" Però il potere che lega il tutto è il filo originale del mito, vecchio di millennia."
Jenkins si premunì di fornire una spiegazione a Nicole:" Millennia significa millenni in latino."
La bionda rispose sarcastica, condendo il tutto con una delle sue migliori occhiatacce:" Jenkins reputo offensivo che lei si sia messo a spiegarmi anche questo. Non sarò certo intelligente come un Bibliotecario ma non sono una stupida biondina senza cervello. Per la cronaca sapevo cosa volesse dire, grazie tante."
I tre LITs si lasciarono andare a una leggera risata sentendo come la loro Guardiana aveva risposto a Jenkins; Jacob dopo qualche istante suggerì una soluzione al loro problema:" Rimuovere il filo non sarebbe un po' come togliere la batteria ad una macchina?"
la risposta di Jenkins non tardò ad arrivare:" Esatto. Analogia grezza ma assai accurata: se distruggiamo il filo l' intero insieme multidimensionale collasserà su se stesso emettendo un whooooosh."
Ezekiel a quel punto mise in evidenza un problema non da poco per la riuscita della missione:" Dobbiamo solo superare quel Minotauro."
Jenkins mise sulle braccia di Nicole una notevole pila di libri per poi dire prima di allontanarsi:" Si. Questo è tutto quello che ho sui Minotauri, creature pericolose e rancorose."
" Concordo. Creature del genere si possono ferire ma non uccidere a meno di possedere un' arma sufficientemente potente. Per nostra fortuna abbiamo Excalibur, quando Jenkins sarà di ritorno gli dirò di impostare la porta per New York così andrò da mia suocera e prenderò la spada."
Jones chiese incerto:" Sei sicura che una spada riesca a uccidere quel mostro?"
" Si. Oltre ad essere una delle armi magiche più potenti Excalibur ha anche alcune proprietà non trascurabili: ad esempio ha il potere di uccidere anche chi è già morto e le sue ferite non guariscono."
Cassandra era rimasta in silenzio tutto il tempo, con un umore tetro; chiese poi mesta:" Non salveremo Henry Birch non è vero?"
La Guardiana rispose con empatia:" No. Però possiamo vendicarlo e rendergli giustizia. Siamo qui per proteggere gli innocenti." 
Dopo una breve pausa la Guardiana afferrò al volo il planisfero che Jacob stava lanciando nella speranza di farlo ingrandire, chiese poi:" La Golden Axe ha un Labirinto magico nei suoi sotterranei. Perché?"
Stone, essendo l' esperto di storia e arte spiegò subito:" Nel mito Minosse imprigionò il Minotauro nel labirinto e ogni sette anni faceva arrivare da Atene quattordici vergini, sette uomini e sette donne, per sacrificarli."
Ezekiel commentò sarcastico:" Trovali quattordici vergini al giorno d' oggi."
" Le parole greche che traduciamo come vergine sono eitheos* e parthenos che letteralmente si traducono con uomo o donna non sposati... Potrebbe quindi essere esteso ad altre traduzioni come giovinezza, inesperienza..."
Cassandra a quelle parole esclamò:" Gli stagisti! Perché Minosse faceva questi sacrifici?"
" Era una vendetta nei confronti di Atene dato che gli ateniesi uccisero il figlio di Minosse... Però notoriamente i sacrifici venivano fatti per ottenere prosperità e benessere**."
La Guardiana commentò disgustata dalla conclusione a cui era giunta:" Nonostante guerre, carestie o altri problemi la Golden Axe ha sempre avuto prosperità. Hai detto che i sacrifici erano quattordici vero?"
Anche Jacob commentò arrabbiato e sconvolto:" Uccideranno altre sei persone! Sei persone scapperanno urlando, inseguite da quel mostro!"
Ezekiel puntualizzò un particolare non irrilevante:" Come minimo. Questa storia va avanti da secoli, chissà quanti altri saranno in pericolo se non facciamo qualcosa."
Nicole disse secca:" Dobbiamo prendere il filo."
" Ho già menzionato il fatto che sono un abile ladro?"
" Giusto una quarantina di volte. Oggi."
Il ritorno di Jenkins fece si che la bionda gli chiese autoritaria:" Ho bisogno di un favore, potrebbe impostare la Porta sul Retro per New York? Con Excalibur non avremo certo problemi a difenderci dal Minotauro."
" Astuto signora Carsen, astuto. Anche se a mio avviso è forse un po' violenta come soluzione."
Nicole rispose a tono alla critica:" Forse è vero ma che altre alternative abbiamo? Onestamente preferisco andare sul sicuro e non essere uccisa da un bestione cornuto."
Jenkins si mise a smanettare con il mappamondo per poi commentare:" Potrebbe esserci un problema. La porta è ancora su Boston e non la fa spostare."
La Guardiana esclamò inizialmente irritata:" Dannazione! Non ci voleva! Giuro che se torno viva da questa missione porto qui Excalibur personalmente... Beh poco male. Il piano non è cambiato, si torna a Boston... Se la prima volta io e Flynn ce la siamo cavata dovremmo riuscirci di nuovo."
Aggiunse poi vedendo che i tre Bibliotecari non erano molto sicuri:" Stavo scherzando prima. Nessuno ci lascerà le penne, state tranquilli."
I quattro raggiunsero quindi Boston, usciti dalla porta Ezekiel informò gli altri sulla sicurezza:" Le teche sono protette da massicce misure di sicurezza: reti taser volt incluse. Tocca una teca senza disattivare le reti e zap! 50000 volt. Il problema è però rientrare nelle edificio evitando il Minotauro e scavare una galleria è fuori questione."
Dopo appena qualche passo Cassandra capì che c' era qualcosa che non andava: sul muro alla sua destra si vedeva il graffito di un toro giallo, molto simile a quelli visti nel Labirinto; avvisati gli altri il quartetto torno indietro ma vide con orrore che il vicolo da dove erano arrivati era sparito: erano già nel Labirinto.
Ezekiel tirò immediatamente fuori il telefono: internet poteva aiutarli, la scoperta che fece però lo confuse:" Ok, prende il cellulare ma non il gps. Com' è possibile?"
Jacob nel mentre chiese ad una passante delle indicazioni stradali:" Qual' è la stazione della metro più vicina?"
La risposta che ottenne però fu piuttosto insoddisfacente:" Giri a destra sulla Boybridge e dopo due isolati, superato il mercato, sulla sinistra. Ah e qui a Bosville la chiamiamo la q."
Nicole invece pensò bene di chiamare la base e avvisare Jenkins della situazione:" Domanda al volo: è possibile che siamo già nel Labirinto anche se siamo nella strada davanti all' annesso? Spiegherebbe perché non è stato possibile spostare la Porta a New York."
" Ah."
Quell' unica parola fece venite alla Guardiana l' istinto di sbattere la testa contro un muro: possibile che Jenkins avesse da dire solo quello?
Rispose poi sarcastica:" Riesce a dare una risposta concreta oppure sa essere solo burbero o criptico?"
Il custode spiegò a Nicole e ai Bibliotecari, grazie al viva voce, la sua teoria:" Beh, è possibile che il Labirinto non sia solo un luogo fisico ma anche uno stato persistente, un sortilegio. Il Labirinto non vi lascia uscire, vi confonde i sensi, modifica lo spazio attorno a voi; dovunque andiate alla fine vi perderete e tornerete fra le sue grinfie. Affascinante."
" Altra domanda veloce: come troviamo il filo per uscire dal Labirinto se siamo nel Labirinto?"
" Ah."
" Jenkins mi prende in giro per caso?"
Nicole non sentì mai la risposta del custode: davanti alla donna arrivò dal nulla un uomo alto quasi due metri, con gli occhi rossi e un anello al naso; la Guardiana capì immediatamente che si trattava del Minotauro in forma umana. 
Il mostro la colpì violentemente e la fece andare a sbattere contro una macchina, subito dopo la raggiunse Jacob; rimessasi in piedi la bionda diede un ordine ben preciso:" Seguitemi di corsa! Forza non abbiamo molto tempo!"
Mentre il quartetto si stava dando alla fuga Nicole riprese la telefonata con Jenkins:" Il Minotauro è dietro di noi, non conosce per caso qualche trucco che ci conceda qualche minuto per riorganizzare le idee?! Se ci tirasse fuori di qui sarebbe anche meglio!"
" Non posso fare nulla: l' unico modo è prendere il filo. Per altre soluzioni... Beh, manipolando le caratteristiche del Labirinto potrei darvi un po' più di tempo."
Nicole disse immediatamente allarmata:" Qualunque cosa abbia in mente di fare la faccia subito! Il Minotauro è dietro di noi!" 
" Il Labirinto confonde i sensi, distorce lo spazio... Potrei amplificare questo effetto. Ora attorno a voi c'è una bolla dimensionale, disorienta a tale punto che neanche il Minotauro potrà trovarvi, durerà al massimo cinque minuti. Buona fortuna signora Carsen."
Sentendo quella notizia Nicole fece fermare i tre in un vicolo per fare il punto della situazione:" Che ci crediate o no ho affrontato di peggio."
Ezekiel rispose subito ironico:" Ah sì? Ci credo poco..."
" Fidati, Dracula nel pieno delle forze o una chimera sono peggio, molto peggio. Facciamo il punto: cosa sapete? Su non fate quelle facce perplesse! Siete Bibliotecari, voi sapete le cose a prescindere e vincete con il sapere."
Ezekiel fu il primo a fare un tentativo seguendo il consiglio di Nicole:" Nel mito Teseo va nel labirinto e uccide il Minotauro. Avrà avuto una qualche arma per farlo."
Nicole scosse la testa per poi informare i presenti della situazione:" Non ci sono armi greche così potenti o meglio: Teseo non aveva a disposizione quelle che avrebbero potuto fare qualcosa; Efesto non è mai stato molto propenso a lasciare i suoi giocattoli ai mortali."
Stone chiese stupito:" Efesto?"
" Ti ricordo che la magia è reale e lo sono anche le varie divinità conosciute anche se al momento non è il caso di approfondire la cosa***. Teseo sarà andato nel Labirinto per fare altro, il problema è capire cosa."
Ezekiel proseguì il suo ragionamento:" Beh il Labirinto alla fine è una prigione. Potrebbe avere nel suo centro il nucleo di controllo, tutte le prigioni ne hanno uno."
Cassandra si inserì nel discorso:" Teseo potrebbe essere andato nel centro del Labirinto per distruggerlo... Magari il centro è la sala dei reperti."
" Si credo tu abbia ragione. Il problema è capire come arrivarci... Teseo nel mito non si era perso grazie al Filo di Arianna, noi come facciamo?"
" Se ti fidi di me Jacob potrei portarvi io. La mia mente ha iniziato a comprendere il Labirinto la prima volta che siamo entrati e ora lo ha approfondito. Posso farcela"
Nicole annuì convinta del piano:" Bene, aggiudicato. Bibliotecari sapete cosa fare."
Cassandra decise di sfruttare il tempo extra per disegnare una mappa e spiegare agli altri come stavano le cose:" Ecco il Labirinto, immaginatevi un palazzo con i piani sfalsati; spostandovi vi muoverete da un piano all' altro senza accorgervene. La percezione dello spazio è alterata ma sapendo il numero del piano tutto avrò senso."
Ezekiel disse sarcastico e con una faccia perplessa:" Certo... Ha senso." Nicole invece si limitò a commentare:" Dopo dieci anni passati con Flynn dovrei capire questi ragionamenti ma non ci riesco... Beh Cassandra, mi fido di quello che hai detto."
Jacob chiese curioso alla Guardiana:" Tu fai sempre così? Prendi tutto per buono?" " Si se non ho la minima idea di quello di cui si sta parlando. Ho imparato parecchio in quindici anni ma non sono certo onnisciente."
" C'è però un problema. Devo conoscere il numero dei piani, è su quel numero che si basa la geometria del Labirinto... Senza di esso..."
Stone venne il aiuto della rossa:" Sette. Ill mito si basa sul numero sette: sette uomini e sette donne sacrificati ogni sette anni."
Cassandra a quel punto si mise a fare i suoi calcoli:" Il sette è viola. Sette dimensioni per ogni politopo. un sette siflesso, un sette cubo e un sette ortoflesso. Ma i vertici non tornano... Capito: é letteratto. trovato."
La rossa dopo aver scritto alcune indicazioni su un foglio lo diede a Nicole dicendole:" Sono le istruzioni per uscire e tornare all' Annesso... Probabilmente... Speriamo... Penso che se ci dividessimo avremmo migliori possibilità di successo."
Nicole annuì per poi elaborare velocemente una strategia:" Si hai ragione... Facciamo così io e Jacob faremo da esche per il bestione mentre tu ed Ezekiel farete fare whooosh al Labirinto. Ve la sentite? Jacob se preferisci andare con Ezekiel e cassandra fa pure."
il diretto interessato rispose tranquillamente:" Va bene così, se andrai da sola molto probabilmente finirai ferita o peggio inoltre vengo dall' Oklahoma! un toro un po' troppo cresciuto non mi fa certo paura."
La Guardiana annuì prima di dire:" Ok, a voi due quanto serve per fare tutto?" " Direi dieci minuti per arrivare al centro:"
" E cinque per scassinare la teca."
" Aggiudicata, fate attenzione. Io e Stone ci diletteremo nel rodeo invece, prometto inoltre di non deviare dal percorso fatto da Cassandra."
La Guardiana e il Cowboy a quel punto uscirono dal vicolo, pron,ti a fare da diversivo, vedendo ill Minotauro in forma umana davanti a loro Jacob attirò la sua attenzione con un lungo fischio per poi dirgli:" Vieni bello! Stiamo aspettando solo te!"
I due dopo aver attirato l' attenzione del mostro si diedero alla fuga mentre venivano inseguiti; raggiunto un vicolo Nicole si fermò per poi dire a Jacob:" Fermiamoci, scappare è inutile. Voglio darti un po' di tempo; pensa a qualcosa di astuto." 
Vedendo che erano stati raggiunti dal Minotauro, la Guardiana corse verso di lui per poi colpirlo in faccia grazie ad un muretto non troppo alto ma sufficiente a colmare la notevole differenza di altezza; Stone nel frattempo si guardò attorno finché un oggetto non attirò la sua attenzione.
Nicole aveva poi strappato il piercing che il Minotauro aveva al naso e questo lo aveva fatto adirare ancora di più, spingendolo ad attaccare la bionda a testa bassa; la Guardiana a quel punto si era difesa al meglio delle sue possibilità tenendo conto dell' enorme squilibrio di forza che c' era fra lei e il mostro.
Il combattimento venne interrotto all' improvviso: Jacob aveva scassinato un pick up e con il veicolo aveva investito il Minotauro; salita sulla macchina Nicole commentò sollevata:" Tempismo perfetto!"
" Visto che si possono combinare astuzia e violenza?"
i due a quel punto si allontanarono e si diressero verso l' uscita, i quindici minuti erano quasi passati; raggiunto il vicolo Nicole e Jacob tornarono nell' Annesso e chiusero immediatamente la porta e si misero davanti per evitare che il Minotauro li raggiungesse mentre ignoravano i commenti sarcastici e le lamentele di Jenkins.
Ezekiel e Cassandra invece quando erano sicuri di avere la strada libera erano usciti dal loro nascondiglio e si erano guardati un attimo attorno per decidere da che parte andare; Ezekiel chiese alla sua guida." Da che parte è il centro?"
Cassandra rispose incerta indicando prima la sinistra e poi la destra:" Di qua... No, di qua."
" Sicura?"
" Aspetta un secondo, faccio un po' di conti. Di qua!"
La rossa si diresse a sinistra, seguita da Ezekiel; mentre stavano camminando Cassandra non smise di fare i suoi calcoli:" Sette per sette quarantanove, per sette fa 343. Fermo, è qui." 
A quel punto la donna aprì una porta apparentemente anonima e vi entrò, seguita dal ladro; i sue a quel punto sbucarono nel seminterrato della Golden Axe e ripresero la loro avanzata dopo che Ezekiel ebbe detto ammirato:" Complimenti. Dieci e lode."
Il duo raggiunse poi con relativa facilità la parte di Labirinto che sembrava una sorta di grotta in pietra mentre Cassandra aveva continuato i suoi ragionamenti matematici:" Un ettagono ha sette lati; sette è anche un numero primo di Mersenne: due alla terza meno uno fa sette..."
Cassandra non disse altro: davanti a lei c' era un enorme e caotico insieme di scale che sembravano perdersi nel nulla senza alcun senso apparente, come in un quadro di 
Escher; la rossa disse delusa e spaventata:" Io... Non ce la posso fare... Sette dimensioni sono troppe! Non ce la posso fare..."
Jones decise di consolare immediatamente la Bibliotecaria:" Sette dimensioni non sono nulla! Rimangono tre dita, giusto? Con tre dita ho rubato la pistola ad un poliziotto una volta direttamente dalla sua mano."
Cassandra rispose mesta" Stone aveva ragione: sono una codarda inaffidabile... Per poco non sono anche diventata una traditrice."
Ezekiel chiese confuso:" A cosa ti riferisci?" " Ricordi che Flynn durante il giro in Biblioteca, prima di partire per Monaco, mi ha presa da parte? Beh... Mi ha offerto una cura se le cose dovessero peggiorare e se la medicina tradizionale non servisse... Anche la Confraternita del Serpente mi aveva offerto una cura in cambio della mia fedeltà alla loro causa. Se avessi tradito Flynn oltre alla cura mi avrebbero dato ricchezza e potere oltre ogni limite... Ezekiel per poco non ho accettato, quando però Flynn mi ha dato una scelta e mi ha anche detto chi era davvero... Ho deciso di fidarmi..."
Il ladro era rimasto senza parole: non si aspettava un simile retroscena; decise però di dire la sua come al solito:" Cassandra ascoltami: se mi fossi trovato nella tua situazione io avrei tradito di sicuro la fiducia di tutti quanti in cambio di una cura e di ricchezze; sapendo poi la vera identità di Flynn lo avrei venduto al miglior offerente. Tu però non lo hai fatto, hai mantenuto il segreto di Flynn e ti sei dimostrata una persona affidabile e a Londra hai anche avuto l' idea che ha salvato la giornata... Cassandra a ruoli invertiti il mondo sarebbe stato spacciato; non pensare quindi di non potercela fare."
Cassandra rispose commossa da quelle parole:" Grazie Ezekiel. Io però non credo di farcela è troppo per me."
" Allora chiudi gli occhi e concentrati sugli altri sensi."
La rossa disse mesta:" Sai, non vado molto d' accordo con i miei sensi... L' Acino..."
Il Ladro rispose con un sorriso gentile e fiducioso" Allora vorrà dire che sarò io i tuoi altri sensi. Chiudi gli occhi e visualizza la mappa del Labirinto; ti guiderò io."
" Ti fidi così tanto di me?"
Ezekiel rispose con una mezza risata:" Sono un ladro che abbandona tutto e tutti al minimo problema. Sei tu che dovresti avere delle reticenze a fidarti di me." 
Detto questo il ladro porse la sua mano a Cassandra, che la accetto con un timido sorriso stampato in volto, dopo essersi aggrappata al ladro la rossa fece un respiro profondo, chiuse gli occhi e diede le prime istruzioni:" Ok, adesso dobbiamo andare dritto e poi a sinistra."
Arrivati alla sala dei reperti Ezekiel esclamò euforico:" Ce l' hai fatta! siamo arrivati!"
Vide poi Cassandra che si accasciava a terra con espressione sofferente, la rossa si premunì di rassicurare l' amico:" Non preoccuparti, sto bene. Devo solo contare a ritroso da sette... Sette è viola, sei è indaco, cinque è blu..."
Ezekiel a quel punto corse davanti all pannello di sicurezza per poi commentare mentre iniziava ad armeggiare:" Staccare la corrente, aprire la teca e prendere il filo. Serviranno al massimo cinque minuti."
" Che non avete."
Una terza persona si aggiunse ai due Bibliotecari: Karen Willis, armata di pistola; la donna chiese poi minacciosa:" Chi siete in realtà?"
Ezekiel rispose con un tono sicuro che in realtà nascondeva il suo nervosismo:" Siamo i Bibliotecari e accettiamo la tua resa."
" C' è solo un Bibliotecario e nessuno di voi lo è."
" Come fai a conoscere Flynn? Sei comunque fortunata che Nicole non sia qui, la conosco da poco ma se ho capito una cosa di lei è che è molto gelosa e possessiva nei confronti di Flynn e che è meglio non farla arrabbiare."
La Willis chiese al ladro dopo la sua ultima affermazione:" Tutti nel soprannaturale conoscono Flynn Carsen: è forse fra i Bibliotecari più fastidiosi che ci sono mai stati e fa questo lavoro da dieci anni. Si dice poi che abbia una Guardiana pazza e che sia meglio evitare di attirare la loro attenzione... Non so poi perché dovrei preoccuparmi di quella agente CIA."
Cassandra pensò bene di avvisare la donna:" Beh, Nicole è la Guardiana pazza di Flynn."
" Non credo sia poi così importante a questo punto. Saprete sicuramente che qualcosa è cambiato: c' è più magia nel mondo e i nostri sacrifici non erano così potenti da secoli... La Golden Axe, sotto svariate forme, fa sacrifici al Labirinto da secoli e non abbiamo mai avuto un rialzo delle azioni così elevato."
Ezekiel rispose sarcastico:" Forse perché mille anni fa non esisteva la Borsa?"
La Willis ignorò il commento per poi proseguire:" Voi siete i primi dell' età moderna che sono riusciti a raggiungere il centro; nessuno stagista ci è mai riuscito. I ragazzi di oggi non hanno iniziativa!"
Il Bibliotecario si spostò di qualche passo per attirare l' attenzione della Willis mentre le chiese ironico:" E tu sei più il tipo da sacrificio rituale alla vecchia maniera?"
" Ho modernizzato tutto il processo da sola! Ho pensato: ammortizziamo, distribuiamo i sacrifici durante tutto l' anno invece di farli tutti in una volta. Certo aumentano le spese ma la diminuzione di visibilità comporta un ritorno sull' investimento decisamente più elevato per singolo tirocinante."
" Ehi, devi spendere soldi se vuoi fare soldi, lo capisco. Perché non diciamo di essere tutti amici?"
L' AD della Golden Axe si avvicinò ad Ezekiel e disse minacciosa:" Non so se spararti ora rientri fra i quattordici sacrifici o deve essere necessariamente il Minotauro a fare il lavoro. Beh, lo scoprirò domani guardando l' andamento dei titoli."
Cassandra era schiacciata inosservata dietro alla Willis, quando aveva capito che la donna stava per sparare le era letteralmente saltata addosso per evitare che quella pazza potesse fare del male al suo amico; Ezekiel ne approfittò per tornare al pannello e disattivare le misure di sicurezza.
Nella colluttazione partirono alcuni spari e uno di essi ruppe la teca contenente il Filo; Ezekiel commentò soddisfatto prima di prendere l' enorme gomitolo:" Così va bene!"
Cassandra nel frattempo era stata buttata a terra così osservò inerme Ezekiel che se la dava a gambe inseguito dalla Willis; pochi istanti dopo il ladro fece capolinea dal soffitto così la rossa lo raggiunse con un sorriso, anche la AD tornò dai due è li minaccio con la pistola dicendo poi:" Dammi il gomitolo! Se lo fai cadere siamo spacciati!"
Ezekiel si rivolse a Cassandra:" Hai qualche idea?"
La Willis cercò di convincere i due:" Dai siamo professionali. Io ho i mezzi necessari e voi il talento; quanto volete? Potrei offrirvi il doppio in azioni."
" Jenkins ha detto che la magia si basa sui simboli e il simbolo del Labirinto è una linea retta avvolta su se stessa più volte."
Questo diede un' idea al ladro: lanciò il gomitolo oltre la Willis mentre le diceva:" Lo vuoi? Prendilo!"
Questo provocò una reazione a catena che per prima cosa provocò una serie di scosse e in seguito anche il Minotauro risentì del fenomeno dato che smise di picchiare alla porta dell' Annesso; Nicole, Jacob è Jenkins sospirarono per un attimo dal sollievo prima di aprire la porta e vedere cosa fosse successo, i tre videro solo uno spazio buio che si affacciava sul nulla e si sentì anche un whoooosh.
Jenkins disse tranquillissimo:" Ve lo avevo detto, il Labirinto collassa con un whooosh."
Nicole urlò nel vuoto, preoccupata:" Ezekiel! Cassandra!"
In tutta risposta arrivò in braccio a Stone il gomitolo, la forza fu tale da farlo cadere a terra; la Guardiana a quel punto prese il filo e corse nel vuoto, dopo qualche secondo mentre Jacob e Jenkins tiravano il filo per evitare che venisse risucchiato fecero il loro ritorno Ezekiel, Cassandra e Nicole.
Dopo aver ripreso fiato la rossa esclamò felice e soddisfatta:" Ce l' abbiamo fatta!"
Nicole rispose altrettanto ansante:" Si ce l' avete fatta. Ben fatto Bibliotecari."
Un paio di ore dopo, mentre Jenkins stava scarabocchiando alcune cose Ezekiel e Cassandra stavano raccontando a Nicole e Jacob la loro avventura nel centro del Labirinto:" Dovevate vederla, non si è tirata indietro e ha lottato come una tigre!"
" Mentre Ezekiel ha salvato la situazione squagliandosela letteralmente."
" L' avevo detto: non sono uno che tira pugni."
Jenkins si avvicinò al quartetto e dopo aver preso il gomitolo che Stone aveva riavvolto disse:" Ben fatto. Ora, senza la sua fonte di energia, il Labirinto dovrebbe prima rimpicciolirsi e poi dissolversi svanendo nel nulla; per sempre."
Nicole annuì per poi commentare seria:" Anche senza i mezzi della Biblioteca quel filo andrà messo sotto chiave. Può inventarsi qualcosa?"
" Non si preoccupi signora Carsen, ho già in mente qualcosa. Le dispiace se prima penso al filo prima di impostarle la porta per New York?"
" Si non si preoccupi."
Cassandra chiese curiosa:" Perché devi andare a New York? C'entra con la Willis?"
La bionda rispose con un sorriso:" In realtà volevo andare a trovare i miei figli e poi portare qui Excalibur, potrebbe servirci. Inoltre per quanto mi piacerebbe mettere le mani addosso alla Willis non è il caso..."
Ezekiel chiese ironico:" Gelosa del fatto che tenesse sotto controllo tuo marito?"
" Anche."
Cassandra decise però di spostare la conversazione su toni più seri:" È vero che abbiamo fermato la Willis ma non dovrebbe andare in Galera per quello che ha fatto ad Henry Birch e a tutti gli altri stagisti?"
Jenkins rispose tranquillo:" Non mi preoccuperei di lei. Ha imprigionato un Minotauro."
Nicole annuì per poi proseguire, capendo il punto:" Già. Creature pericolose e rancorose; lei e il suo vice avranno di sicuro dei problemi con un toro."
Nessuno all' Annesso immaginava che le parole di Nicole si stavano avverando proprio in quel preciso istante...
Qualche ora dopo Nicole era andata a New York così tutti si erano separati; Jacob si era rintanato al secondo piano e si era messo a leggere un libro appoggiato alla ringhiera; la sua lettura venne interrotta da Cassandra che gli disse timidamente:" Ciao..."
" Ciao."
Dopo una breve pausa la rossa proseguì incerta:" Prima, al Labirinto, gli animi si sono un po' scaldati... Volevo chiederti scusa."
Stone rispose con un sorriso:" Non preoccuparti."
" Ci provo."
Dopo una breve pausa di silenzio imbarazzante la rossa proseguì:" È che non riesco a non pensare alle parole che mi hai detto al Labirinto... Forse avevi ragione, sono inaffidabile perché sono una codarda."
Stone fece un sospiro per poi dire:" Nessuno lo sa."
Vedendo che Cassandra non aveva capito proseguì:" A casa mia nessuno sa delle mie doti... Io ho mantenuto il segreto per vent' anni."
" Perché lo hai fatto? Sei un genio. Sai tutto di storia, di arte, conosci stupendi aneddoti..."
" Beh, i rapporti familiari non sono facili... Sono stato un codardo anche io in questo aspetto... Forse è per questo che sono stato così duro con te... È solo che nonostante voglia bene alla mia famiglia e ai miei amici non sono riuscito ad avere fiducia in loro per dirgli chi sono davvero... Non avrei mai immaginato di incontrare Flynn, Nicole, te, Jones e Jenkins... Di venire a sapere della magia e della Biblioteca.... Diciamo che questi eventi hanno abbattuto la mia corazza e mi hanno fatto esporre e rivelare chi ero davvero senza avere davvero la possibilità di sceglierlo... Il mio problema è che sono stato costretto a fidarmi di voi senza che lo volessi davvero fare, non che mi lamenti, sia chiaro, è solo che..."
Cassandra venne in aiuto Jacob:" Devi ancora imparare a conoscerci e a capire se ti saresti potuto fidare di noi anche se non fossi stato costretto."
" Già... È solo che le volte in cui mi sono fidato non è andata bene..."
Cassandra sorrise dolce e prima di andarsene disse saggiamente:" La migliore dimostrazione sono i fatti. Spero che riuscirai a capire che puoi davvero fidarti di tutti noi, Ezekiel compreso. Non è così male come sembra, sai?"
Vedendo che Nicole era tornata Cassandra la raggiunse, incredibilmente seguita da Jacob; i due videro che oltre alla bionda c'era anche Ezekiel così il ladro chiese curioso:" Allora com' è andata a New York?"
" Direi molto bene, ho preso Cal e ora è a mia disposizione e inoltre grazie all' invenzione di Jenkins potrò essere presente per i miei figli nonostante al momento io sia dalla parte opposta del Paese." Stone chiese curioso, facendo trasparire chiaramente il desiderio di usare la spada:" Perché hai detto che solo tu puoi usare Excalibur?" Nicole rispose divertita dal tono del Bibliotecario esperto d' arte:" Perché per usare Excalibur senza essere dei Pendragon bisogna ottenere la fiducia della spada o usare la corona di Artù; al momento sono l' unica dei presenti che ha ottenuto la fiducia di Cal... Non è però detto che in futuro anche voi non possiate farlo."
Cassandra invece volle togliersi una curiosità:" Nicole, dicci, come ce la siamo cavata nella prima vera missione in cui non ci hai protetti per tutto il tempo?" " Vi dirò che mi avete sorpreso positivamente: avete ascoltato e messo in pratica i consigli che vi ho dato e soprattutto, cosa più importante, avete dimostrato a Jenkins il vostro potenziale."
Ezekiel chiese curioso:" Nicole perché odi Jenkins?"
" Non lo odio, anzi, lo rispetto molto. Il problema è che non mi vanno molto a genio certi suoi commenti e certi suoi modi di fare, soprattutto perché non ho ancora ben capito chi sia davvero e quali segreti nasconde. Non puoi essere un amico di vecchia data di Charlene, sapere tutto di Flynn e non essere come minimo un ex Bibliotecario, cosa che lui non è... Al momento mi fido di lui, quando sarà il momento sapremo tutto; è solo che sono una paranoica di prima categoria e tendo a cercare di capire cosa mi sta nascondendo la gente che ho attorno." Jones alzò le spalle, non interessato al discorso della Guardiana, si limitò a dire:" Credevo fossi una psicopatica; sta di fatto che vi state dimenticando tutti quanti di una cosa di fondamentale importanza: al Labirinto se non ci fossi stato io tutto sarebbe finito in modo diverso. Potresti ripetere la parte in cui dici che sono stato fico? Voi invece ve la siete solo cavata!"
Cassandra rispose indignata alla provocazione del ladro:" Ce la siamo cavata? Ti vorrei ricordare che sono stata io quella che ha fatto tutti i calcoli e che ha evitato che ci perdessimo nel Labirinto!"
" Ok, un punto ai calcoli. Stone tu però sei stato inutile, ti sei solo limitato a prenderle."
Il diretto interessato alzò gli occhi al cielo per poi commentare sarcastico:" Cassandra sei ancora convinta di quello che mi hai detto su di lui?"
" Ad essere onesta sto iniziando a ripensarci."
" Ehi! cosa sapete su di me che io non so?!" Nicole si limitò ad osservare divertita tutta la scena per poi decidere di tornarsene a New York dai suoi figli: aveva già tre bambini a cui badare, non gliene servivano altri tre che in teoria dovevano essere degli adulti dotati di menti geniali.


Note:
 

* spero si scriva così.

**Preciso che Minosse faceva i sacrifici per vendetta stando al mito originale... dannati americani che non fanno abbastanza ricerca.

*** Nicole non approfondisce la cosa ma lo faccio io. In un mondo dove la magia è reale, esistono draghi, minotauri, fate, vampiri e qualunque creatura vi venga in mente non è insensato affermare che esistano anche le divinità di tutti i Pantheon conosciuti. Il mio non è un discorso religioso, tengo a precisarlo per evitare fraintendimenti spiacevoli, è solo una constatazione data dal fatto che in Biblioteca ci hanno mostrato artefatti di chiara provenienza religiosa sia cristiana che pagana. Detto questo non è così impensabile supporre che esistano tutti i dei legati a quegli oggetti, siano essi Zeus, Poseidone o il Dio cristiano.

Note dell' autrice:

Bene, ho finito il terzo episodio. Non ho moltissimo da dire in realtà: anche in questa seconda parte si vede il metodo Nicole in azione; ci sono tre cose che mi preme spiegare.
Primo: il discorso di Cassandra ed Ezekiel al labirinto. Qui la rossa ammette di essere stata contattata dalla Confraternita del Serpente ma di non aver tradito solo perché Flynn le aveva offerto una possibilità diversa; ovviamente le conseguenze dei rapporti con gli altri personaggi si sentono e Jacob spiega con motivazioni diverse e secondo me più sensate il problema che inizialmente ha con Cassandra.
Secondo: Karen Willis dice di conoscere il Bibliotecario. Sta ovviamente parlando di Flynn quindi o lo ha incontrato o Flynn gode di una certa fama nell' ambiente; propendo per la seconda ipotesi visto che è il Bibliotecario che è durato di più, la Willis lo ha spiegato ma ci tenevo a dire che secondo me non è così improbabile la mia teoria.
Terzo: il rapporto fra Nicole e Jenkins. La Guardiana ha espresso il suo punto di vista ai ragazzi, vi ricordo poi che già nella prima parte della storia la Guardiana sospettava di Jerry e di Margie; Jenkins rientra nei sospettati buoni ma rimane comunque sospetto per Nicole e quindi lei vuole capire cosa nasconde il custode.
Preciso poi che le danno fastidio i comportamenti di Jenkins perché pur rimanendo una donna ironica, sarcastica e un po' Psicopatica Nicole stando con Flynn ha capito che essere dura e anche un po' crudele con un Bibliotecario alle prime armi non è la cosa migliore da fare... Sappiate però che Nicole rimane Nicole e quindi in certi casi il suo lato peggiore verrà fuori: capirete a cosa mi riferisco nei prossimi capitoli visto che ci sono un paio di scene che sembrano fatte apposta per questa mia teoria.
Credo di aver detto tutto quindi come al solito vi ricordo che se dovessero esserci problemi/critiche/curiosità/dubbi basta una recensione, vi risponderò il prima possibile.
al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 22
*** Ventunesimo capitolo ***


" E la corsa notturna di Babbo Natale."

Ventunesimo capitolo



Erano passati tre mesi da quando la Confraternita del Serpente aveva attaccato la Biblioteca e questo significava una cosa sola: era giunto dicembre e con esso la tipica atmosfera allegra e festiva del periodo natalizio.
Anche la capitale britannica non era esente dallo spirito natalizio, complice anche la neve che rendeva l' atmosfera ancora più pittoresca; anche in una mensa per poveri si  percepiva l' aria festiva, grazie soprattutto ai numerosi addobbi.
Tutto stava procedendo bene fino a quando non era successo l' impensabile: un uomo sui trentacinque con i capelli scuri, armato di fucile, era entrato nella mensa e dopo aver sparato un colpo al soffitto aveva intimato a tutti di consegnargli il denaro; un uomo vestito da Babbo Natale aveva commentato ironico:" Rapinare una mensa dei poveri? Sei Patrick Swayze?"
Il rapinatore puntandogli contro il fucile aveva detto minaccioso:" Ehi, Kris Kringle, dammi i soldi delle donazioni prima che dipinga questi muri con un po' di felicità natalizia."
Nessuno si era mosso a causa della paura ad eccezione dell' uomo che fino a poco prima aveva servito il cibo; l' uomo in questione, sulla cinquantina, dal viso amichevole e vestito con un elegante abito grigio, diede una pacca sulla spalla all' uomo vestito da Babbo Natale per poi mettersi di fronte al rapinatore e dirgli comprensivo:" Non vuoi davvero farlo figliolo."
" E tu vuoi morire?"
" Tutti, indipendentemente dalle loro scelte, hanno il potenziale per fare del bene. Tu hai fatto del bene in passato, forse non troppo, ma c'è qualcosa o forse qualcuno per cui vuoi essere migliore. Un membro della famiglia... Una madre. Una madre che credeva in te a qualunque costo."
Il rapinatore puntò il fucile contro l' uomo dicendo con voce scossa:" Sta zitto!"
Il più vecchio, per nulla impressionato, disse compassionevole:" Oh, ti è stata mostrata così poca bontà umana, mio povero ragazzo, ma è pur sempre in te. Vorresti diventare ciò che voleva lei; vorresti essere la versione migliore di quello che sei. Non è troppo tardi figliolo, non è mai troppo tardi per entrare nello spirito natalizio."
Abbassando il fucile del rapinatore l' uomo chiese tranquillo:" Non va meglio ora?"
il rapinatore annuì con un sorriso così l' uomo che lo aveva calmato si lasciò andare ad un' esclamazione di sollievo piuttosto inusuale:" Oh! Oh! Oh!"
Prima che potesse dire altro però un dardo lo colpì al collo; togliendosi il dardo disse sospettoso:" Vischio... Un trucco... Per portarmi allo scoperto."
L' ultima frase la disse biascicando, prima di cadere a terra svenuto; un uomo e una donna a quel punto si avvicinarono soddisfatti.
Da tutt' altra parte, in un certo Annesso in Oregon per essere precisi, Cassandra aiutata da Ezekiel stava decorando lo studio principale in modo fin troppo fitto; Jacob invece era seduto al tavolo principale a impacchettare regali; inoltre i tre aspiranti Bibliotecari non avevano la più pallida idea di dove fossero Jenkins e Nicole.
Questo mistero venne in parte risolto quando dalla Porta sul Retro fecero il loro ingresso una donna dai lunghi capelli biondi e tre bambini: Nicole era tornata da New York con i suoi figli; vedendo tutte quelle decorazioni Astrea chiese incerta alla madre con la sua vocina:" Mamma la nonna è stata qui a decorare anche l' Annesso?"
" No As, è tutto merito di Cassandra. Vi ricordate di lei vero?"
I tre bambini annuirono mentre i tre Bibliotecari osservavano i Carsen presenti; Cassandra disse subito allegra:" Ciao bambini! Come state? Perché non venite a darmi una mano così Ezekiel può riposarsi? Sapete, non è un gran che come aiuto."
I bambini non se lo fecero ripetere due volte, si divertivano sempre a mettere le decorazioni anche se di solito lo facevano in compagnia dei genitori e della nonna paterna; Nicole sorrise alla scena prima di avvicinarsi alla scrivania e vedere se Flynn aveva lasciato qualche nuovo messaggio, anche solo per dire che sarebbe passato a trovare i figli.
Non trovando niente la Guardiana chiese a Jenkins:" Per caso ha spostato qualcosa dalla scrivania di Flynn? Magari un messaggio scritto da lui o da Charlene."
L' uomo, che era appena arrivato con una boccetta di vetro scuro, contenente chissà quale intruglio, rispose professionale come al solito:" No, dovrebbe sapere che anche se lo avessi fatto la scrivania si sarebbe riorganizzata per farle trovare tutto come vorrebbe il signor Carsen. Essendo lui il capo, come mi ha ricordato nella sua breve visita il mese scorso, la scrivania asseconderà sempre le sue preferenze."
Nicole annuì leggermente delusa, era una settimana che non riceveva notizie da Flynn: non era preoccupata, Charlene era con lui dopotutto, ma sperava che sarebbe tornato almeno per Natale; Nicole si diede della stupida subito dopo: da quando era diventata così sentimentale e sciocca?
Decise di non pensarci più così chiese a Cassandra leggermente sarcastica:" Non credi di aver esagerato con le decorazioni Cass? Persino mia suocera non arriverebbe a tanto e a proposito di questo il giorno di Natale se non avete già impegni con le vostre famiglie siete stati invitati tutti da lei."
Alastair si inserì subito nel discorso, come suo padre non perdeva mai l' occasione per esprimere il proprio parere:" Confermo. Nonna vuole conoscere e cito testualmente:' I ragazzi che anno aiutato a salvare mio nipote ed evitare la fine del mondo.' Penso vi voglia ringraziare più che altro."
Nicole intervenne per evitare che le parole di Alastair facessero troppi danni:" Non sentitevi obbligati ad accettare, le vostre famiglie hanno la priorità e inoltre vi sconsiglio di essere gli ospiti d' onore di una festa organizzata da mia suocera." Regan, dall' alto della sua esperienza di bambino di sei anni si inserì nel discorso:" Mamma ha ragione, la nonna esagera sempre. Papà ha finto di essere in missione al suo ultimo compleanno."
Cassandra disse euforica:" Nicole non dire così! Questo è il periodo più gioioso dell' anno! Qualunque tipo di festeggiamento è perfetto!"
Jacob diede man forte alla rossa:" Cassie ha ragione: ci si divertiva parecchio in famiglia. Nipoti che scartano i regali mentre i nonni cantano canzoni natalizie; riesco a vedere tutti i miei cugini solo in questa occasione. Di solito usciamo, giochiamo a biliardo, quasi sempre attacchiamo rissa in qualche bar alla Vigilia."
Ezekiel chiese perplesso:" Una rissa da bar alla Vigilia di Natale?" " Già. Quanto mi manca." Cassandra invece iniziò a raccontare le tradizioni della sua famiglia:" I miei genitori pensavano avrebbero bloccato lo sviluppo della mia intelligenza se mi avessero esposto a credenze sovrannaturali durante i miei anni formativi." Ezekiel anche in questa occasione non si astenne dal dire la sua mente i tre piccoli Carsen annuivano:" Che schifo di genitori. Senza offesa."  
" Mi hanno detto che Babbo Natale non esisteva quando ero davvero piccola... Avevo tre anni."
Cassandra, presa a ricordare la sua infanzia non si rese conto immediatamente della gaffe commessa, subito dopo fece una faccia stranissima rendendosi conto di aver detto quella frase davanti a tre bambini.
Vedendo l' espressione della rossa Nicole le chiese divertita:" Cassandra, tutto bene?"
" Non che non va tutto bene! Ho appena rovinato l' infanzia dei tuoi figli e tu sicuramente me la farai pagare!" Nicole a quel punto scoppiò a ridere di gusto seguita a ruota dai suoi figli; vedendo le facce confuse dei tre Bibliotecari Astrea spiegò tranquilla:" Ma Babbo Natale esiste. Papà lo ha incontrato due anni fa e ha detto che è simpatico anche se è fastidioso visto che parla di sé in terza persona*." Jacob chiese confuso:" Piccola potresti essere più chiara?"
Cassandra ed Ezekiel concordarono: era parecchio frustrante saperne meno di una bambina di sei anni sul soprannaturale, per quanto ormai fosse chiaro che Astrea Carsen era un piccolo genio**; fu Nicole a dare le dovute spiegazioni:" Vi ricordo che ora siete Bibliotecari e che dovreste ricordare sempre che la magia e le leggende sono quasi sempre reali? Jones manchi tu all' appello ed è strano che non abbia ancora detto cosa ne pensi del Natale."
" Beh io amo il Natale: tantissimi oggetti di valore lasciati incustoditi e pronti per essere rubati. Cosa potrei mai chiedere di più?"
Nicole e Jacob scossero in contemporanea la testa, rassegnati; Cassandra, Astrea e Regan invece guardarono il ladro come se all' improvviso avesse avuto i capelli verdi; Alastair invece dopo aver sistemato una pallina sull' albero disse tranquillissimo e concentrato nel decorare l' Annesso:" Ora capisco perché papà mi ha detto di fare attenzione agli oggetti di valore..."
Cassandra dopo essersi ripresa disse convinta:" Mi rifiuto di credere che in te non ci sia del buono!" Ezekiel disse con il suo tipico tono un po' indifferente e un po' arrogante:" Ci ho pensato, qualche volta; ho capito però che fare il bravo ragazzo non fa per me." Prima che qualcuno potesse dire altro arrivò Jenkins, che nel frattempo era tornato al suo laboratorio, mentre stava telefonando da un vecchio telefono pubblico che si portava dietro grazie a delle rotelle:" No, ascolta, Gretchen. Ma certo. No, non è qui. Perché mai dovrebbe essere qui Gretchen? Si. No. Ok. Va bene, procederemo subito."
In tutto questo Regan aveva sussurrato alla gemella:" Tu lo hai visto andare via?"
" No. Al?"
" Nemmeno io."
Jenkins una volta attaccata la cornetta disse tetro:" Il Natale è cancellato. Per tutto il mondo e presto tutto il mondo sarà cancellato perché Babbo Natale è sparito."
Nicole chiese subito seria e professionale:" Come sparito? Potrebbe essere più chiaro?"
Jenkins disse serio:" Tutti quelli che lavorano per la Biblioteca mi seguano."  
Detto questo si avviò verso il laboratorio seguito dai Bibliotecari, con Cassandra in testa; Nicole dopo uno sbuffo che i suoi figli interpretarono come un:" State qui e ignorate il vecchio brontolone." mandò un veloce sms a Flynn mentre raggiungeva i suoi compagni.
La Guardiana sentì chiaramente Cassandra mentre chiedeva allarmata:" Come sarebbe a dire che Babbo Natale è stato rapito?"
Nicole entrata nel laboratorio disse a Jenkins:" Per prima cosa sarebbe meglio spiegargli cos' è Babbo Natale in realtà. Non capirebbero la gravità della situazione in caso contrario."
" Concordo signora Carsen. Dovete capire che Babbo Natale non è quello che si immagina la società attuale; è la personificazione immortale della bontà e dei buoni sentimenti. Per tutto l' anno viaggia per il mondo assistendo e partecipando a gesti di bontà e umanità, assorbendone lo spirito. La notte della Vigilia rilascia poi tutta la bontà accumulata, ricaricando le batterie del Karma dell' umanità per così dire. Senza Babbo Natale l' umanità finirà con l' esaurire la sua dose di bontà e ogni città finirà con il bruciare prima del Giorno della Marmotta!"
Ezekiel chiese una delucidazione:" Quindi è per questo che tutti sono così di malumore prima di Natale? Perché esauriamo la bontà?"
" Esattamente signor Jones. Dunque, quando Gretchen ha chiamato ha detto che l' ultima volta si trovava a Londra, in una mensa per i poveri. Attivo subito la porta sul retro. Andate tutti. Forza."
Prima di attraversare la porta Nicole disse dispiaciuta ai figli:" Devo andare in missione anche se avrei preferito rimanere qui con voi. Fate i bravi e non fate impazzire Jenkins."
Il diretto interessato esclamò stupito:" Credevo tornassero a New York!" 
La Guardiana rispose con un sorriso furbo:" Jenkins, è la mattina del 24 dicembre, Margie è andata assieme a Martin in Galles per una riunione di emergenza dei Cavalieri e torneranno solo questa sera, mio fratello Robert è partito con la famiglia, Daniel è a Tokyo, i miei arriveranno a New York fra tre giorni e ovviamente Flynn non è disponibile. Direi che tocca a lei badare ai bambini; non si preoccupi, basterà tenerli lontani dal suo laboratorio."
Dopo quell' ultima frase Nicole sparì non lasciando a Jenkins nemmeno il tempo di obiettare; a Londra Jacob e Cassandra erano entrati nella mensa per vedere se qualcuno avesse visto qualcosa, per loro fortuna trovarono lo stesso uomo vestito da Babbo Natale che rispose alle domande dei due:" In che senso se so dove sono? Sono qui."
Cassandra disse seria:" Non lei. Babbo Natale, quello vero."
L' inglese disse a Jacob:" Lei è fuori dal cielo."
" Cosa?"
" Di testa, intende dire fuori di testa. È il dialetto cockney in rima***. Cielo in tempesta, testa."
Cassandra a quel punto disse leggermente irritata:" Ora capisco come si sente Nicole. Ci sono lingue che non parli?"
Stone rispose con un sorrisetto compiaciuto:" Beh, il mio urdu è un po' arrugginito e non ho ancora provato a battere il record di Flynn nell' imparare il Linguaggio degli Uccelli..."
Vedendo l' occhiataccia di Cassandra, Stone decise di cambiare argomento:" No, eh? Mi scusi, chi è stato rapito?"
L' uomo in costume rispose:" L' ospizio con l' ombrello che serviva fili."
Cassandra provò a tradurre:" Un ospizio con l' ombrello? Era un novizio con il mantello!"
Jacob la corresse divertito:" Il tizio con il cappello che serviva il chili."
" Esatto. Qui, Quo, Qua."
" Lo hanno trasferito a Bogotà?!"
Jacob scosse la testa, questa volta rassegnato:" Il chili era una bontà. Lascia stare, faccio io."
" L' hanno preso delle persone coperte di tatuaggi."
Cassandra ignorò Jacob visto che fece un nuovo tentativo:" Tatuaggi? Erano finti agenti di viaggi!"
" No, erano davvero tatuati. Ha qualche cartella fuori posto, eh?"
Stone rispose con un sorriso:" Guardi che ha più maiale in parrucca di noi la signorina."
Cassandra guardò Jacob, in attesa di una spiegazione, che non tardò ad arrivare:" Sale in zucca."
Il londinese disse all' americano, stupito:" Complimenti."
" Me la cavo... Ci descriverebbe queste persone?"
" Vediamo un po'... C' era una con due belle sigarette..."
Il gesto più che eloquente fatto dall' uomo fece si che a Cassandra non servissero spiegazioni nonostante un timido e imbarazzato tentativo di Jacob:" Che fa rima con..."
" Esatto..."
Jacob aveva un sospetto quindi fece una domanda ben precisa:" I tatuaggi erano stuzzicadenti?"
Il tizio in costume gli rispose annuendo:" Sei in samba come Yankee."
Jacob dopo un breve ringraziamento uscì seguito da Cassandra; vedendo che Ezekiel e Nicole li stavano aspettando chiese loro:" C'era qualcuno che ha visto qualcosa nei negozi qua attorno?"
La Guardiana rispose immediatamente:" No, con questa neve nessuno ha visto niente. Voi siete stati più fortunati?"
Cassandra rispose alla domanda:" Diciamo di sì. Ora sappiamo che Babbo Natale non è sparito, è stato preso."
Ezekiel notò una telecamera di sicurezza così propose:" Le telecamere qua in zona hanno il wi-fi, se torniamo in Biblioteca posso inserirmi nel sistema e vedere che è successo."
Nicole annuì per poi dire a Stone:" Scoperto altro?"
" Si, i rapitori avevano dei tatuaggi. Serpenti per la precisione."
Prima di chiamare Jenkins per farsi aprire una porta Nicole commentò a denti stretti, non le piaceva la situazione:" La Confraternita del Serpente..."
Tornati in Biblioteca Ezekiel si mise subito al lavoro e dopo pochi minuti riuscì ad entrare nel sistema di sicurezza delle telecamere di Londra; sul monitor del pc che aveva usato ora si vedevano distintamente due uomini: un vecchio piuttosto gracile e un uomo più giovane che gli reggeva l' ombrello.
Vedendo il vecchio Nicole disse gelida e arrabbiata:" È lui."
I tre guardarono la Guardiana preoccupati e in attesa di spiegazioni, sentendo quel tono nessuno aveva però il coraggio di fare domande; fu Ezekiel a spezzare il silenzio teso che si era creato:" Lui chi?"
" Voi avete visto solo Lamia quando la Confraternita ci ha attaccati, lei però è il braccio destro del vero capo della Confraternita; l' uomo che ha ucciso i potenziali Bibliotecari, che ha rapito Alastair e che è il mandante dell' omicidio del padre di Flynn. L' uomo che spero di poter uccidere presto con le mie stesse mani. Dulaque."
Jenkins a quelle parole fece cadere a terra la boccetta che teneva in mano poi disse preoccupato, stupito e arrabbiato:" Dulaque? Ma certo, è così che si fa chiamare ora. Ma certo."
Nicole a quel punto decise che avrebbe indagato al più presto: la reazione di Jenkins sembrava essere stata causata dalle sue minacce più che dal nome del capo della Confraternita del Serpente. Possibile che i due si conoscessero bene?
Stone d' altro canto chiese al custode dell' Annesso:" Domanda veloce, di cosa è certo?"
" Se Dulaque e la Confraternita hanno rapito Babbo Natale è sicuro quello che hanno intenzione di fargli. Lo uccideranno."
Nel frattempo alla villa londinese di Dulaque quest' ultimo, seguito da Lamia, era entrato in una sala in cui erano conservati numerosi oggetti dall' elevato valore artistico in cui i suoi sottoposti avevano tenuto prigioniero Babbo Natale.
Il sequestrato disse ironico:" Oh! Oh! Oh! Babbo Natale non si aspettava questa piega degli eventi."
Dulaque rispose per nulla impressionato:" Ah no? Babbo Natale ha passato un anno ad accumulare potere magico dalla razza umana, quindi lo uccideremo precisamente allo scoccare della mezzanotte della sera della Vigilia."
" Uccidere Babbo Natale? Un bel modo per finire nella lista dei bambini cattivi."
Dulaque ignorò la provocazione:" Così facendo la sua morte rilascerà potere magico direttamente su di noi."
Lamia chiese al suo capo:" Perché non lo uccidiamo ora e lasciamo stare tutto il cerimoniale?"
" Perché più saremo vicini alla mezzanotte più potere otterremo."
Babbo Natale si rivolse alla donna dicendole:" Babbo Natale è molto deluso da te Lamia. Babbo Natale sa perché lo vuoi fare ma sa anche che è il modo sbagliato. Babbo Natale sa che il fondo vuoi aiutare le persone. Sa che... Eck!"
Dulaque aveva punto il collo di Babbo Natale con del vischio perché stufo di sentirlo parlare; disse poi totalmente indifferente:" Vischio, stella di Natale e agrifoglio. Portatelo alla biblioteca, lo uccideremo a mezzanotte."
All' Annesso i Bibliotecari e Nicole stavano mettendo appunto un piano di salvataggio, la Guardiana aveva fatto poi un' osservazione molto intelligente:" Se vogliono ucciderlo e basta non lo avranno spostato da Londra, è ancora lì. Al vieni un attimo."
Pochi istanti dopo Alastair fece la sua comparsa così sua madre gli chiese:" Alastair ti ricordi per caso dove fosse il quartier generale di Dulaque?"
" Non esattamente... Ero bendato così non ho visto l' indirizzo però posso dire con certezza che è una villa piuttosto grande e antica, con un parco nelle vicinanze..."
Nicole sentendo quella frase disse assorta:" Grazie lo stesso Al, è comunque qualcosa..."
Ezekiel a quel punto prese il telefono e dopo aver scattato una foto ad Alastair si mise a smanettare al pc informando tutti gli altri:" Dalla descrizione direi che la base di Dulaque è a Chelsea. Per fortuna Londra è fra le città più sorvegliate del mondo; questo vuol dire che ci sono migliaia di telecamere di sicurezza. Mediamente una persona viene ripresa trecento volete al giorno."
Cassandra commentò perplessa:" Ok, credo però che non cercheranno di attirare l' attenzione quindi non vorranno certo che Babbo Natale venga ripreso. La polizia non pulisce mai gli hard disk." Nicole però scosse la testa sorridendo compiaciuta:" Lui non sta cercando Babbo Natale ma Alastair. È bello avere un ladro in squadra."
Jacob a quel punto chiese incerto:" Quello che stai facendo è legale?"
Ezekiel rispose tranquillo:" Ma ti pare? Nemmeno per sogno. Ecco qui, trovato!"
Stone a quel punto commentò stupito riconoscendo la via:" Wow. La loro sede è una villa dall' elevato valore storico di epoca vittoriana! Si trattano bene quelli della Confraternita."
Cassandra chiese curiosa:" Pensavo ti intendessi di arte, non di architettura."
Fu Nicole a rispondere, memore numerose volte in cui aveva fatto la stessa domanda al marito:" Flynn mi dice sempre che l' architettura è arte in cui viviamo. Credo che Jacob la pensi allo stesso modo."
Prima di aprire la porta direttamente alla villa di Dulaque l' esperto d' arte confermò le parole della Guardiana:" Esatto! Di solito non lo capisce mai nessuno!"
Nicole e Jacob arrivarono nella sala in cui Dulaque conservava la sua collezione, Stone vedendo un busto egizio fischiò ammirato e dopo essere stato rimproverato da un' occhiataccia di Nicole si difese:" Che c' è? Non si vedono molti busti di Nefertiti di tremila anni in giro!"
Una terza voce si unì alla conversazione:" Direi proprio di no."
A quel punto Dulaque si alzò dal pianoforte per proseguire mentre si avvicinava:" Tu devi essere Stone. Ho letto le tue pubblicazioni, davvero ammirevoli; è un peccato che tu... Non abbia il coraggio di pubblicarle con il tuo nome."
" Ciao tesoro."
a parlare era stata lamia, anch'essa presente nella sala; Stone rispose sarcastico alle parole della seconda di Dulaque:" Tesoro? L' ultima volta hai cercato di uccidermi con una spada."
" Non tiro fuori la katana per uccidere chiunque, cowboy. Sei speciale."
Nicole alzò gli occhi al cielo vedendo il sorrisetto idiota che aveva fatto Stone a quelle parole; stava per fare un commento sarcastico quando Dulaque si rivolse a lei:" E la Guardiana. L' ultima volta che ti ho vista indossavi un vestito blu."
Nicole disse gelida e minacciosa tanto che Jacob si ritrovò a sperare di non essere mai un nemico di Nicole Noone Carsen:" Dammi una buona ragione per cui non dovrei spezzarti immediatamente l' osso del collo. Non moriresti per così poco ma almeno mi toglierei una soddisfazione. Il tuo attacco alla Biblioteca può essere considerato un attacco diretto ai Pendragon a causa del ruolo che ha assunto mio marito." Lamia a quelle parole rispose provando a fingersi indifferente:" Non c'è il Bibliotecario a proteggervi questa volta, dolcezza."
" Come se mi servisse Flynn per farvi rimpiangere di essere nati."
Dulaque si rivolse ai suoi uomini, dicendo tranquillo:" Uccideteli ma non usate armi da fuoco. Non voglio che qualcosa venga danneggiato; dato che voi Pendragon mi volete morto non sarà certo un problema se darò a Flynn Carsen un motivo un più per odiarmi uccidendo sua moglie."
Vedendo che il capo della Confraternita del Serpente stava lasciando la sala Stone decise di farlo rimanere ancora un po' afferrando la prima cosa che gli era capitata a tiro e dicendo mentre ci giocava lanciandola per aria:" Cos' è questo? Un Qiao Bin! Guarda che bello il motivo blu come base del sottosmalto; piuttosto geniale, la sua peculiarità. Cosa pensi che sia? Io direi fine 1426, forse inizio del 1427. Credo che probabilmente ce ne sia solo uno in tutto il mondo."
Dulaque vedendo cosa stava combinando Stone disse minaccioso:" Non farlo."
Il Bibliotecario ignorò l' avvertimento e prima di spostarsi ad un altro oggetto lanciò in aria il vaso che aveva in mano, l' oggetto venne prontamente afferrato da uno dei tanti sottoposti di Dulaque.
" E questo invece cos'è? Direi un Kublai Kan di mille anni. Probabilmente vale venti milioni... Dagli un' occhiata."
A quel punto Jacob lanciò la statuetta a Nicole che dopo averla fatta roteare in aria un paio di volte disse ironica:" Non fa per me, i soprammobili che abbiamo scelto io e Flynn sono molto meglio. Lamia lo vuoi tu?"
La Guardiana a quel punto lanciò la statuetta addosso alla vice di Dulaque per poi unirsi divertita al diversivo di Jacob: i due iniziarono a lanciare reperti dall' elevato valore artistico ed economico agli uomini della confraternita sparsi per la sala.
Dulaque esclamò seccato da quell' atteggiamento:" Fermatevi! Perché lo state facendo?"
La Guardiana rispose altrettanto impassibile alla domanda:" Perché sono una Psicopatica forse? O forse perché mi sto divertendo a vederti soffrire... Direi entrambe le cose."
L' uomo però comprese quale fosse lo scopo dei due intrusi visto che ordinò:" Stanno temporeggiando! Andate da Babbo Natale!"
Quando furono rimasti solo Jacob e Nicole la Guardiana commentò decisamente molto più amichevole:" Direi che la nostra parte è finita, aspettiamo Ezekiel e Cassandra all' ingresso."
Mentre i due si dirigevano al punto d' incontro Nicole vide che Stone era parecchio silenzioso e pensieroso, decise quindi di affrontare subito la questione:" Jacob qualcosa non va?"
" Non esattamente... Prima quando hai minacciato di morte Dulaque per un momento ho avuto davvero paura."
Dopo un sospiro la Guardiana disse seria:" Posso immaginarlo. Quello è il mio lato peggiore. Sappi che viene fuori solo quando mi trovo faccia a faccia con persone che hanno fatto soffrire la mia famiglia e Dulaque ha la medaglia d' oro in questo... Ricordi che all' Annesso ho detto che lo avrei ucciso alla prima occasione? Non scherzavo."
" C' entra per caso con quello che ha fatto al padre di Flynn?"
" Sì, ma non solo; anche se va detto che è il motivo principale. Quell' uomo con il suo operato si è inimicato fin troppa gente; le fazioni rappresentate da Flynn non sono le uniche a volerlo morto."
Stone non disse altro, le parole della Guardiana gli avevano dato da riflettere per parecchio tempo.
Nel frattempo nella biblioteca Cassandra ed Ezekiel avevano fatto il loro ingresso e si erano apprestati immediatamente a liberare Babbo Natale; la rossa aveva poi esclamato euforica:" Tu sei babbo Natale?!"
" Si, e tu sei Cassandra Cillian."
" Babbo Natale sa come mi chiamo!"
Ezekiel invece chiese ironico:" Sai che non sembri come nelle foto?"
" Oh! Oh! Oh! Babbo Natale non assomiglia a nessuna delle foto ma tutte le foto assomigliano a Babbo Natale, Ezekiel Jones."
Il ladro disse molto meno entusiasta della sua collega:" Babbo Natale sa come mi chiamo." " Oh, sei nel libro di Babbo Natale."
" Il suo stesso libro?"
Babbo Natale dopo un' occhiata piuttosto eloquente disse:" Sei stato un po' birichino."
Il terzetto a quel punto uscì di gran carriera e dopo qualche istante si ricongiunse a Nicole e Jacob; Cassandra a quel punto disse allegra:" Vi presento Babbo Natale, quello vero."
Jacob si presentò immediatamente, Babbo Natale gli disse mentre ricambiava la stretta di mano:" Babbo Natale ti conosce, conosce entrambe le tue vite."
Nicole prese in mano la situazione: non c'era molto tempo:" Cassandra chiama Jenkins, digli di preparare la prima porta disponibile per far tornare a casa Babbo Natale."
" No, c'è un problema. Babbo Natale per tornare a casa ha bisogno della sua slitta."
" Ok, cambio di programma. Dove si trova la sua slitta?"
" Babbo Natale l' ha nascosta lungo la ferrovia."
La Guardiana a quel punto commentò ironica e innervosita:" Ora capisco perfettamente quello che voleva dire Flynn. È piuttosto irritante sentirla parlare tutto il tempo in terza persona... Facciamo così: voi tre distrarrete la Confraternita mentre io scorterò Babbo Natale alla sua slitta."
Ezekiel chiese subito:" Come faremo a farci notare?"
Nicole dopo averci riflettuto qualche secondo prese lo strano cappello rosso con i sonagli che aveva in testa Babbo Natale per poi metterlo al ladro e dirgli sbrigativa:" Sei un maestro nell' attirare l' attenzione. Fa del tuo meglio."
Mentre Nicole e Babbo Natale si incamminavano verso la slitta quest' ultimo disse:" Sa che ne vedremo delle belle?"
" Si, ma ho fiducia in quei tre ragazzi; non appena sarà tornato al sicuro al polo le riporterò personalmente il cappello. Parola di Guardiana."
Quando il duo era quasi giunto a destinazione Nicole commentò infastidita:" Dannazione, tutta questa neve^ non ci voleva... L' unica nota positiva è che ha smesso di scendere."
" Nicole Carsen non dovrebbe preoccuparsi, siamo quasi arrivati alla slitta. Babbo Natale si chiede poi perché Nicole è così arrabbiata ".
La Guardiana stava per rispondere sarcastica come suo solito quando un' esclamazione di disappunto del suo interlocutore le fece cambiare domanda:" Che sta succedendo?"
Indicando un luogo adatto a nascondere una slitta, ma al momento deserto, Babbo Natale disse amareggiato:" Qualcuno ha rubato la slitta di Babbo Natale."
Nicole alzò gli occhi al cielo per poi mormorare ironica:" Fantastico..."
La Guardiana dando le spalle a Babbo Natale non si accorse del fatto che ora nelle sue mani era apparso un bastone in legno e non poté farsi molte domande dato che uno degli uomini di Dulaque l' aveva appena raggiunta; dopo averlo messo al tappeto sentì un fastidio al piede e dopo essersi tolta lo stivale vide che al suo interno era finita una bambolina di legno.
Nicole a quel punto si voltò verso Babbo Natale ma a parte un sorrisetto non ricevette risposte così decise di chiedere informazioni a Jenkins che dall' Annesso le rispose:" Quello è San Nicola, Nicola di Mira, detto il taumaturgo; è una delle tante incarnazioni di Babbo Natale assunte nel corso della storia. Ogni cultura lo rappresenta a suo modo... Nicola di Mira è un burlone che nasconde i doni nelle scarpe dei bambini... Certo, è strano ha smesso di esserlo secoli fa."
Nicole ammise colpevole:" Lì potrebbe essere stato a causa mia... Ho dato il suo talismano a Ezekiel per sviare l' attenzione della Confraternita; contavo di essere già riunita ai ragazzi a questo punto..."
" Non è solo quello: oggi Babbo Natale si sente debole, confonde le incarnazioni perché è stato avvelenato..."
Dall' altra parte del telefono la voce di Jenkins si sentì perplessa e confusa:" Avvelenato? Com'è possibile? Credevo fosse immune si veleni, è quasi onnipotente!"
" Non al vischio^^."
Jenkins dopo una pausa suggerì:" Continuate a muovervi, l' intensità del potere di Babbo Natale è elevatissima quindi verrebbe subito intercettata se vi fermaste."
Nicole vedendo un furgoncino non molto distante decise di scassinarlo per ottenere un certo vantaggio; una volta salita in macchina disse ironica:" So di essere appena finita sulla lista dei cattivi ma si fidi: le conviene seguirmi se vuole vivere."
Babbo Natale fece come gli era stato detto dalla Guardiana; dopo un quarto d' ora di viaggio silenzioso Babbo Natale volle togliersi una curiosità:" Babbo Natale non capisce come mai Nicole sia così ostile nei suoi confronti."
" Sia chiaro non ce l' ho direttamente con lei ma con quello che è diventata la festività che rappresenta: lei è qui a parlare di bontà e di buoni sentimenti quando là fuori c'è l' orrore; chi poi non ne è direttamente coinvolto fa finta che vada tutto bene e pensa solo a cosa farsi regalare... Mi dica: è questo lo spirito natalizio? Nella mia vita ho visto il fondo dell' abisso, cerco però di fingere che vada tutto bene per i miei figli quando in realtà desidero dimenticare anche solo un quarto delle atrocità che ho visto compiere, non solo da chi è coinvolto nel soprannaturale ma soprattutto dagli uomini."
Babbo Natale sentendo quelle parole rispose filosofico:"  La Guardiana ha ragione, non si può cambiare un' azione dopo che è stata compiuta però un cuore sì, un cuore si può cambiare."
In quel momento suonò nuovamente il cellulare di Nicole, era Jenkins:" Siete già arrivati al Polo Nord?"
" Le vorrei ricordare che stiamo viaggiando su una macchina da meno di mezz'ora ora. Come crede sia possibile raggiungere il Polo in così poco tempo?"
Babbo Natale decise di intervenire:" Come Jenkins ha detto poco fa Babbo Natale è quasi onnipotente. Lasci che ci pensi lui! Oh! Oh! Oh!"
A quel punto dopo uno scoppio di luce Nicole e Babbo Natale si trovarono fermi, di fronte ad un cartello in un bosco; la Guardiana disse a Jenkins dopo aver preso il telefono dalle mani di Babbo Natale:" Potrebbe esserci un piccolo problema... Siamo finiti in Canada."

Note:

* Come ho già detto negli scorsi capitoli i figli di Flynn e Nicole hanno una conoscenza del sovrannaturale decisamente sopra la media nonostante l' età. Meglio essere preparati.

** Anche questa cosa l' ho già detta ma la ripeto: i tre piccoli Carsen sono decisamente intelligenti, Astrea in particolare è ai livelli di suo padre che vi ricordo essere intelligente al punto di discutere di fisica con Stephen Hawking a nove anni.
Tutto merito del retaggio di Salomone.

*** Qui sono stata indecisa se seguire la traduzione italiana o quella dei sottotitoli, alla fine ho deciso di usare il doppiaggio italiano: nonostante sia grata a subspedia preferisco il ritmo che hanno dato i traduttori ufficiali.

^ A inizio episodio nevica senza un domani, tutta quella neve non si sarà certo sciolta in mezza giornata.

^^ Babbo Natale viene avvelenato anche con il cappello in testa, la storia del talismano è una cavolata, meglio dire che ha dei punti deboli che Dulaque conosce e sfrutta.

Note dell' autrice:

Per prima cosa preciso una cosa: ho deciso di seguire l' episodio anche se in realtà non ha senso per come è stato scritto; a mio avviso si sarebbe risolto tutto in metà tempo facendo le cose con un po' di senso: i gruppi si dividono e quello con Babbo Natale usa una porta per tornare all' Annesso, Babbo si riprende il cappello e poi viene rispedito al Polo con la Porta sul Retro... Troppo semplice a quanto pare.
Vi avevo detto che ogni tanto sarebbero comparsi Alastair, Regan e Astrea; in questo capitolo la loro presenza è giustificata per due ragioni.
Primo: sono le feste di Natale quindi è normale che i bambini essendo a casa da scuola passino il loro tempo libero con la madre.
Secondo: essendo Alastair la persona rapita da Dulaque serviva lui per identificare la villa della Confraternita del Serpente.
Il capitolo a parte le aggiunte con i tre piccoli Carsen è abbastanza simile all' originale, fino a quando Nicole non capisce che dietro tutta la faccenda c'è Dulaque; da questo punto in poi la Guardiana diventa molto più seria e vendicativa verso il capo della Confraternita del Serpente: è una scelta sensata a mio avviso, nel film per poco non strangola Edward quindi figurarsi cosa potrebbe fare trovandosi davanti l' uomo responsabile della morte del suocero, del rapimento dei suoi figli e di svariati tentati omicidi nei confronti del marito.
Infine c'è il dualismo Nicole-Babbo Natale: le ragioni di Nicole sono diverse da quelle di Eve ( mi è sembrata fin troppo infantile la sua reazione ad essere onesta: non mi piace il Natale perché sono nata a Natale, fin da piccola mi sono trasferita in tante basi militari e ora è una festa ipocrita... Diciamo che può avere ragione solo sull' ultimo punto.).
Tengo a precisare che Nicole non odia il Natale: odia il finto perbenismo che c'è dietro, penso di averlo fatto capire ma non si sa mai; inoltre come ho già scritto nel capitolo Nicole a volte vorrebbe dimenticare ciò che ha visto nel suo passato (già Flynn lo capisce nel primo film) e godersi le feste in famiglia come una persona normale.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 23
*** Ventiduesimo capitolo ***


Ventiduesimo capitolo

Mentre Nicole e Babbo Natale erano andati a recuperare la slitta di quest' ultimo Cassandra, Jacob ed Ezekiel avevano rubato una macchina alla Confraternita e si erano lanciati nella loro missione diversiva.
Jones con il passare del tempo si era comportato fin troppo insolitamente per i suoi gusti e l' apice della stranezza era stato il cantare canzoni natalizie assieme a una quindicina di bambini.
Tornati all' annesso i tre erano stati aggiornati da Jenkins:" Babbo Natale ha lasciato Londra assieme alla signora Carsen ma non c'è modo di condurlo al Polo Nord in tempo."
Ezekiel a quelle parole esclamò euforico e di ottimo umore:" Prendiamoci per mano e riflettiamo su quanto siamo felici e grati di essere qui sani e salvi, insieme."
Alastair, che era appollaiato sui gradini che portavano al piano superiore chiese incerto vedendo quella scena:" Che gli è successo? Siete sicuri che non sia vittima di qualche incantesimo di personalità?"
Ill ladro pensò bene di uscire dalla stanza dicendo un' ovvietà, viste le espressioni perplesse dei presenti:" Io non sto tanto bene..."
Jenkins si premunì di fornire una rapida spiegazione al fenomeno:" Effetto Natale: è il cappello. Dovreste dirgli di toglierlo..."
Cassandra decise di proporre una possibile soluzione al problema dicendo:" Forse non è necessario far arrivare Babbo Natale al Polo Nord, può anche raggiungere una Lay Line. Babbo Natale rilascerà il suo potere a mezzanotte e si diffonderà nel resto del mondo lungo quella linea."
Jenkins confermò la teoria della rossa:" Le Linee del nord sono le più ricche di energia, da qui il legame di Babbo Natale con il Polo."
Jacob a quel punto prese il mappamondo che Flynn usava per mostrare le Lay Lines per dire prima di lanciarlo:" Ok, ci riprovo!"
Vedendo che non era successo nulla Stone ci riprovò dicendo Flynn, come se il nome del Bibliotecario fosse una sorta di parola d' ordine; i figli del menzionato Bibliotecario si avvicinarono curiosi al tavolo dove si erano riuniti gli adulti giusto in tempo per sentire il piano di Cassandra.
" Avrei un' idea ma mi servirebbero delle mappe satellitari, un almanacco del contadino e qualche diagramma di dinamica quantistica..."
La rossa sentì uno strano odore e le parole di Regan confermarono il fatto che non si trattasse di una delle sue allucinazioni:" Ma non sentite odore di cioccolata calda anche voi?"
Prima che qualcuno potesse rispondere alla domanda Ezekiel fece ritorno indossando un grembiule rosso e reggendo un vassoio con sopra svariate tazze di cioccolata; una volta posatolo sul tavolo il ladro aggiunse con un sorriso:" C'è anche la cannella se volete."
sentendosi il suono di un timer aggiunse subito dopo:" Oh. Biscottini in arrivo."
A quel punto Ezekiel corse via, diretto alla cucina dell' Annesso.
Jacob chiese con un sorrisetto al custode della struttura:" Secondo lei di chi era quel grembiule?"
Jenkins rispose con un mugugno indistinto e imbarazzato; la situazione venne sbloccata da una telefonata di Nicole, che con tono parecchio irritato metteva tutti al corrente della situazione:" Ho fatto qualche chilometro per capire dove fossimo finiti ma a parte scoprire di essere in Columbia Britannica non ho capito molto altro... Io e Babbo siamo finiti in mezzo al nulla."
" Non si preoccupi signora Carsen; la signorina Cillian ha ideato un piano."
Detto questo Cassandra iniziò a spiegare quello a cui aveva pensato:" Non serve che arriviate fino al Polo Nord: basta usare un' aurora boreale come conduttore al plasma e le Lay Lines come rete di distribuzione."
Ezekiel nel frattempo era tornato e stava riempiendo una calza senza ragioni apparenti visto che lui stesso si chiese perplesso:" Perché sto riempiendo calze in continuazione?"
Astrea bisbigliò ai fratelli fra un sorso di cioccolata e l' altro:" Non ha ancora capito che è il cappello?"
" No... Siamo messi bene se il destino del mondo è nelle sue mani."
Alastair aveva appena espresso il suo parere, dimostrando di essere il degno figlio di Nicole Noone, e ignorando il fatto che dieci anni prima avevano detto lo stesso di suo padre; Jenkins ignorò il ladro per rivolgere la sua attenzione a Cassandra:" Il piano è valido però servirebbe un' aurora boreale di grosse dimensioni..."
Cassandra usando il pc dell' Annesso inquadrò un' area ben precisa:" Quelle che si vedono nei cieli dell' Alaska vanno più che bene."
Nicole dall' altro capo del telefono chiese perplessa e in una certa misura irritata:" E noi come diamine ci arriviamo in Alaska?"
Il custode dell' Annesso rispose pacato:" Vicino a voi c'è un aeroporto commerciale, non dovrebbe essere difficile trovare un volo. Voi e il signor Stone vi troverete in un paesino vicino a voi, le ho mandato le coordinate. Il signor Stone avrà ovviamente una macchina e vi scorterà in aeroporto mentre il signor Jones e la signorina Cillian andranno a procurarsi un aereo che vi porterà tutti quanti nel luogo più adatto. Buona fortuna."
" Grazie."
Dopo aver chiuso la chiamata la Guardiana si rivolse a Babbo Natale:" Forza Babbo, è ora di mettersi in cammino, abbiamo una passeggiata da fare. Non sono tantissimi chilometri quindi in marcia!"
" Oh! Oh! Oh! Agli ordini!"
Il duo raggiunse finalmente il paesino indicato da Jenkins e dopo essere entrati in un bar dal dubbio aspetto Nicole si guardò in giro, sperando di trovare Jacob all' interno; la Guardiana dopo essersi guardata attorno disse al suo compagno di viaggio:" Jacob qui non c'è, vado a vedere se è fuori da qualche parte. Non combini guai, la prego."
Dopo aver fatto qualche passo la bionda trovò chi stava cercando così gli disse sollevata:" Meno male che sei qui! Seguimi, Babbo Natale è dentro quel bar."
Jacob rispose mentre i due rientravano nel bar:" Che accoglienza! Ho noleggiato un furgone, dovrebbe essere sufficiente..."
Stone non finì la frase a causa delle grida di incitamento che si sentivano per tutto il locale e a causa del mormorio sconsolato di Nicole:" Non un' altra incarnazione..."
Vedendo che Babbo Natale si era messo a bere un boccale dietro l' altro Jacob disse piuttosto sicuro:" Quello è Odino, il capo del pantheon norreno."
" Sicuro? Non potrebbe essere un' altra forma? E poi che cosa c' entra con il Natale?"
" I Vichinghi e altri popoli del nord Europa celebravano lo Yule, il solstizio di inverno... Odino è una delle figure antiche a cui si fa risalire il mito di Babbo Natale, si può considerare come una delle sue prime incarnazioni."
Nicole scosse la testa sconsolata, non le andava molto a genio l' idea di avere a che fare con un essere sovrannaturale quasi onnipotente che al momento era convinto di essere un Dio norreno; la donna dopo essersi avvicinata a Babbo Natale disse decisa:"Forza, è ora di andare." " No! Odino vuole rimanere qua a bere birra!"
A quel punto Babbo Natale si ruppe sulla testa il boccale che aveva in mano, attirando così l' attenzione del barista che gli intimò di darsi una calmata; vedendo che la situazione iniziava a scaldarsi la Guardiana si mise in mezzo a tutti e cercò di placare inutilmente gli animi.
Babbo Natale, ormai calato nella parte del Dio norreno non ascoltò minimamente il consiglio di Nicole così andò a finire che Babbo Natale, la Guardiana e un Bibliotecario vennero coinvolti in una rissa da bar la Vigilia di Natale. 
Una mezz' ora dopo Nicole, Jacob e Babbo Natale erano in macchina diretti in aeroporto; la Guardiana, sfruttando la sua esperienza genitoriale fece una ramanzina ai due uomini che erano con lei:" Non ho parole. Nemmeno Alastair e Regan arriverebbero a tanto, dovreste essere adulti e responsabili... Se non fosse che sembrerebbe ridicolo direi che vi meritereste proprio una punizione coi fiocchi, in aggiunta ai lividi che avete in faccia."
" A Babbo Natale dispiace... Però ora Babbo Natale sa come mai Flynn Carsen ha detto che è meglio non far arrabbiare sua moglie e che fra i due è la più pericolosa."
Jacob volle togliersi un dubbio:" Come mai tu non hai nemmeno un graffio?" " Forse perché sono quindici anni che faccio la Guardiana e prima ho ricevuto un addestramento nella CIA?"
Stone non disse nulla per qualche istante poi sussurrò a Babbo Natale, dandogli il pugno:" Sei stato grande!"
" Vi ho visti."
Nel frattempo Ezekiel e Cassandra erano arrivati all' aeroporto così avevano prenotato il volo e stavano parlando con il pilota; Cassandra aveva esordito dicendo con il suo solito tono vivace:" Salve! Quello è l' aereo prenotato a nome Carsen?"
" Si, io sono il pilota. Partenza la sera della Vigilia? Cos'è, volete vedere la slitta? Ci provano in molti devo dire..."
Vedendo il tono sconsolato del giovane uomo Ezekiel chiese:" Hai problemi bello? Lo spirito natalizio non è il tuo forte o sbaglio?"
" Avevo promesso alla mia fidanzata che sarei andato da lei e invece mi tocca lavorare la sera della Vigilia."
Cassandra provò a consolare il pilota, dicendogli frizzante:" Oh... Beh stia tranquillo, ci metteremo poco così voi dopo potrete darvi alla pazza gioia!"
Il pilota disse atono:" È vero, e poi mi occorrono i soldi per il matrimonio..."
Ezekiel a quel punto iniziò a comportarsi in modo strano, dato che disse allegro:" Già però vorresti solo averla vicina in questo momento! Lasciami indovinare: è quello che chiederesti a Babbo Natale... No! Si! No! Si! No... Si!"
" Ezekiel..."
Il ladro ignorò Cassandra dato che disse:" Facciamo così: tu vai dalla tua fidanzata. No non lo fare... Si! Va da lei, noi ce la caveremo!"
Il pilota chiese confuso:" Sul serio?"
" Certo! Ecco tieni, per il matrimonio. L' amore è il potere supremo e trionfa su qualsiasi altra cosa... Ma perché faccio così? Va da lei."
Ezekiel mentre stava parlando mise nelle mani del pilota un notevole quantitativo di denaro e concluse il tutto con un abbraccio; il diretto interessato non se lo fece ripetere due volte e ignorando perfino il disturbo di personalità del suo interlocutore iniziò a ringraziarlo ininterrottamente prima di andarsene.
Una volta soli il ladro chiese:" L' ho fatto di nuovo?"
Cassandra rispose dandogli delle leggere pacche sulla spalla:" A quanto pare..."
Il duo rimase poi in attesa di Nicole, Jacob e Babbo Natale che non arrivarono molto dopo; la Guardiana vedendoli commentò sollevata:" Bene, almeno voi due avete preso l' aereo. Il pilota è già a bordo?"
Fu Cassandra a dare la brutta notizia:" Non esattamente..."
Ezekiel concluse la frase per lei:" È a casa a passare queste magiche giornate con la sua fidanzata! Buon Natale!"
La prima cosa che fece Nicole fu prendere il cappello da Ezekiel e rimetterlo in testa a Babbo Natale; chiese poi irritata:" Nessuno di voi ha pensato di toglierglielo in tutto questo tempo? Abbiamo poi un' altro problema: come diamine facciamo ad arrivare in Alaska se qui nessuno di noi ha la più pallida idea di come si pilota un aereo?"
" Babbo Natale se ne intende di mezzi volanti a dire la verità. Se la signora Carsen gli volesse lasciare un po' di fiducia lui potrebbe pilotare l' aereo commerciale fino in Alaska."
Nicole squadrò per mezzo secondo Babbo Natale con tanto di sopracciglio alzato; capendo di non avere chissà quali alternative disse con un sospiro:" Se Flynn è riuscito a pilotare un elicottero senza averlo mai fatto prima* perché non dovrei fidarmi di Babbo Natale?"
Fu così che il quintetto partì alla volta dell' Alaska viaggiando su un aereo commerciale pilotato da Babbo Natale; dopo qualche ora Nicole, seduta in cabina di pilotaggio con Babbo Natale, vide che quest' ultimo non aveva proprio un bellissimo aspetto così gli chiese preoccupata:" Babbo tutto bene?"
" Babbo Natale avverte il peso di tutte le buone azioni che la gente ha compiuto nel corso dell' anno e si sente un po' oppresso... Il veleno usato da Dulaque poi non lo aiuta."
" Posso immaginare. Stia tranquillo: fra non molto attraverseremo l' aurora boreale e potrà fare quello che fa di solito."
" Consegnare il Dono."
Nicole chiese curiosa:" Il Dono? Al singolare?"
" Si, un solo dono uguale per tutti. Lei si chiama Nicole, come l' incarnazione di Babbo Natale che ha dato il via a tutto, dovrebbe avere una certa affinità con l' argomento visto che nonostante tutto quello che ha passato si è trasformata in un faro di speranza... Nicole indipendentemente dal suo passato lei è una donna di buon cuore, non lo scordi."
La Guardiana non disse nulla, colpita dall' ultima frase detta da Babbo Natale; dopo qualche istante di silenzio si sentì un allarme così la Guardiana commentò preoccupata:" Si è aperto il portellone e lo hanno fatto dall' esterno... Stia qui mentre io vado a controllare."
" Babbo Natale viene con lei. Il pilota automatico esiste per questo."
Nel frattempo sull' aereo Cassandra, Jacob ed Ezekiel erano seduti tranquillamente, almeno fino a quando un movimento sospetto non attirò l' attenzione di Cassandra che chiese ai due amici:" La slitta di Babbo Natale è stata rubata, giusto?"
" Così hanno detto Nicole e Babbo Natale."
Cassandra a quel punto, mentre indicava il portellone che si apriva, disse preoccupata:" Beh, credo che i ladri stiano per farci visita."
A quel punto fecero la loro comparsa Lamia e Dulaque, che disse con il suo solito tono strafottente:" Questa è una novità."
I tre Bibliotecari si alzarono in piedi, Cassandra disse poi indignata:" Come si fa a rubare la slitta a Babbo Natale?"
" Ci vuole grande talento. Coraggio, finiamola subito. Se ce lo consegnate bla, bla, bla, ve la caverete bla, bla, bla... No, questa non ve la bevete nemmeno voi. La verità è che vi uccideremo bla, bla... Com' è che finiva?"
Fu Nicole, appena arrivata assieme a Babbo Natale, a concludere la frase di Dulaque:" Tirando ad indovinare direi bla. Devo dire che in tutti questi anni mi hai dimostrato che l' originalità non è il tuo forte."
Stone, vedendo la Guardiana disse fiducioso:" Inoltre vedo che solo uno di voi è armato."
Il capo della Confraternita del Serpente in tutta risposta estrasse dal bastone da passeggio una sottile lama, tenendo compagnia a Lamia, armata di un pugnale giapponese.
Dulaque a quel punto commentò tranquillo:" Ha fatto male i suoi conti signor Stone; Vedo che nonostante tutto Babbo Natale è ancora in forma... Credevo che il composto magico contenente agrifoglio, stella di Natale e vischio degno di Morgana sarebbe stato più efficace... Peccato. Direi che vi conviene consegnarcelo a meno che non vogliate avere un assaggio delle mie doti con la spada."
Vedendo che Nicole rimase impassibile a fissarlo Dulaque proseguì con le sue minacce:" Ho ucciso più Bibliotecari di quante stelle lei abbia mai potuto vedere in una vita intera, le conviene assecondarmi signora Carsen."
La diretta interessata rispose dura e per nulla intimorita:" Non lo metto in dubbio: so che sei un assassino. So anche che le tue mani sono sporche di molto più sangue di quello che pensi considerando tutti gli innocenti che hai fatto uccidere; sei stato perfino in grado di corrompere un Bibliotecario ma va detto che se non l' avessi fatto le cose sarebbero state ben peggiori. Ma se credi che io ti dia retta o che abbia paura di te ti sbagli di grosso! Sono la Guardiana, nessuna delle persone qui presenti sotto la mia tutela si farà del male oggi!"
Dulaque stava per attaccare Nicole quando una violenta turbolenza scosse l' aereo e Babbo Natale, non trovando appigli cadde a terra perdendo il cappello; essendo caduto vicino a Dulaque, a quest' ultimo non ci volle molto per tenere sotto tiro il suo obiettivo e ordinare alla sua luogotenente:" Lamia prepara la slitta, portiamo Babbo Natale via da qui. Così lo uccideremo con comodo."
Lamia aveva appena tirato la leva di apertura del portellone quando, vedendo che il cappello di Babbo Natale era finito ai piedi di Ezekiel, a Nicole venne in mente un piano per risolvere la situazione a suo vantaggio.
Urlò in fatti al giovane ladro, per farsi sentire da tutti nonostante il rumore:" Ezekiel mi raccomando, non far prendere a Dulaque il cappello di Babbo Natale!"
" Perché il cappello è così importante? Ma certo... Si tratta del talismano della sua attuale incarnazione. Gli da potere, lo aiuta a contrastare il veleno... Ragazzo dallo a me: il suo potere lo prendo io." 
Ezekiel vedendo che Nicole aveva annuito impercettibilmente fece come gli era stato ordinato da Dulaque, sperando che tutto facesse parte del piano della Guardiana; una volta preso il cappello il capo della Confraternita del Serpente se lo mise in testa per poi commentare:" Non sento niente, strano..."
Una seconda turbolenza gli fece cambiare idea:" Ci ho ripensato, credo che lo ucciderò adesso." Nicole decise di passare alla fase due del suo piano:" Ottima idea, se uccidessi Babbo Natale in questo istante ne saremmo tutti molto felici. Devi credermi."
Tutti guardarono Nicole con perplessità; lo stesso Dulaque dopo qualche strana smorfia disse con un sorriso:" Bene, lo faccio subito allora, è deciso! Lamia tu va pure avanti con la slitta, io lo ucciderò qui, in questo istante!"
" Che cosa? Ne è sicuro signore?"
Stone fu il primo a capire quale fosse il piano della Guardiana quindi le diede man forte:" Farà di me l' uomo più felice del mondo se caccerà Lamia lontano da qui."
" Sentito Lamia? Vai; avvia la slitta e vola!"
" Ma dove? Che cosa dice, straparla?"
Ezekiel decise che era il momento di rincarare la dose:" Il mio più grande desiderio per Natale è che lei se ne vada!" Dulaque diede l' ordine così quando fu solo Cassandra tentò un' ultima richiesta:" A dire il vero ci sarebbe un' altra cosa: vorrei che ci rivelasse tutti i suoi segreti e tutti i piani della Confraternita del Serpente!"
A quelle parole Dulaque facendo l' ennesima smorfia si tolse il cappello dalla testa, prontamente preso da Ezekiel; Nicole commentò sarcastica:" Cassandra direi che era un po' troppo."
Dulaque confermò le parole della bionda:" Già, giusto un pochino." Immediatamente dopo attaccò Nicole a testa bassa ma la Guardiana ebbe i riflessi pronti e in poche, rapide, mosse riuscì a disarmare l' uomo e a colpirlo con un calcio che lo fece cadere e poi scivolare verso il portellone aperto; Nicole vedendo che Dulaque era rimasto aggrappato alle reti che c' erano sulla parete si avvicinò a lui con cautela e lo osservò con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.
Vedendo quegli occhi Dulaque ebbe paura per la prima volta da svariati secoli; l' uomo non aveva paura di morire, era sopravvissuto a cose ben peggiori, quello che lo aveva spaventato era il gelo che emanava la figura della Guardiana e la certezza che se avesse potuto lo avrebbe ucciso a sangue freddo, era palese che quella donna fosse capace di mantenere le sue minacce.
Nicole si abbassò al livello dell' uomo e gli disse senza manifestare alcuna emozione:" Se fossi un mortale sarebbe fin troppo facile lasciarti cadere nel vuoto. Sarebbe una morte adatta a te... Per mia sfortuna non moriresti per così poco e una sola morte non basterebbe per farti pagare per tutto il male che hai fatto alla mia famiglia; ho solo un messaggio per te: dal momento che sei diventato piuttosto amico di Morgana riferiscile alla prima occasione che aiutandoti ha commesso un errore. Sappi poi che ho giurato di non uccidere più nessuno a sangue freddo eccetto che una persona: tu. Ricordati che le mie minacce sono sempre valide, prima o poi morirai per mano mia."
Nicole a quel punto vide che i ragazzi e Babbo Natale erano andati in cabina di pilotaggio; decise quindi di far scendere un passeggero indesiderato dall' aereo: con il piede schiacciò le mani a Dulaque perché mollasse la presa, a metà dell' opera disse ironica:" Molli tu la presa o finisco io il lavoro?"
L' uomo la guardò con un' espressione folle per poi dirle ammirato:" Credo di aver commesso un errore dieci anni fa: sarebbe stato meglio reclutare lei signora Carsen. Capisco perché la chiamano Psicopatica, lo è davvero... Buon Natale Guardiana." Dulaque a quel punto mollò la presa precipitando nel vuoto; Nicole dal canto suo non disse nulla, si limitò a chiudere il portellone e a raggiungere gli altri in cabina riflettendo sul fatto che avere a che fare con Dulaque faceva sempre venire fuori la parte peggiore di lei facendola tornare spietata e senza scrupoli.
Fortunatamente la Biblioteca l' aveva salvata**.
Tornata in cabina Nicole avvisò tutti i presenti:" Dulaque si è buttato, per un po' non ci darà fastidio. Qui come siete messi? Babbo ce la fa a continuare a pilotare?"
Stone chiese perplesso:" Perché dici così? Non dovrebbe più essere un problema visto il volo che ha fatto!"
" Ti sbagli, quando tutta questa storia sarà risolta vi spiegherò come stanno le cose; ora non mi sembra il caso."
Babbo Natale dal canto suo stava per rimettersi a pilotare quando un conato di vomito lo costrinse a prendere un sacchetto e a non dire nulla; vedendo la situazione Nicole disse sbrigativa:" Ezekiel, Cassandra portate di là Babbo Natale e occupatevi di lui. Jacob sta qui assieme a me, cerchiamo di capire come far atterrare questo affare."
Quando i due furono soli nella cabina la Guardiana chiese perplessa:" Sai per caso cos' è questo bip?"
" Si tratta del trasmettitore GPS. Siamo sopra una stazione tecnica!"
La Guardiana chiese speranzosa:" Sicuro?"
" Ho lavorato alla costruzione di un oleodotto. Sarà abbandonata ma il trasponder funziona ancora; troveremo provviste e la useremo come base."
" Ok, Jacob fammi un favore. Cerca su google come si fa a far atterrare un aereo."
 Miracolosamente Nicole riuscì nell' impresa di far atterrare tutti quanti sani e salvi così il quintetto una volta a terra si diresse nella piccola struttura che avevano scoperto grazie al GPS; una volta dentro le prime cose che fecero furono accendere le luci e il riscaldamento, dopo di che Cassandra e Nicole fecero accomodare Babbo Natale su una brandina.
Nicole incoraggiò inoltre Babbo Natale perché facesse il suo dovere:" Ok Babbo, siamo qui tranquilli, abbiamo l' aurora boreale e siamo su una Lay Line. Ora tocca a lei fare ciò che deve."
" Non posso."
La Guardiana esclamò preoccupata:" Come sarebbe a dire che non può?! E poi da quando ha smesso di parlare in terza persona?!"
" L' essere stato separato dal talismano mentre ero sotto l' effetto del veleno mi ha indebolito troppo... Dentro ho ancora l' energia, le buone azioni dell' umanità, ma non ho la forza per concentrarmi e liberarle, non riesco a consegnare il Dono. Abbiamo fallito, Babbo Natale ha fallito."
Cassandra cercò di spronare Babbo Natale dicendogli:" Non si arrenda! Non abbiamo fatto tutta questa strada per niente!"
" Cassandra ha ragione! Deve esserci un altro modo! C'è sempre un altro modo, bisogna solo insistere e non perdere la speranza anche se tutto sembra perduto! Andiamo Babbo, non si arrenda! Se ha conosciuto Flynn saprà che c'è sempre una soluzione non convenzionale al problema, faccia come farebbe lui e la trovi!"
Nicole parlò a ruota libera ma fortunatamente per lei le sue parole non caddero nel vuoto dato che Babbo Natale si riscosse e disse:" Un' alternativa ci sarebbe ma mi servirebbe un sostituto, qualcuno che canalizzi il mio potere e che sia Babbo Natale solo per questa notte. Vi avverto, nulla garantisce che un mortale sopravviva."
Jacob si avvicinò a Babbo Natale mentre diceva deciso" Siamo i Bibliotecari, correremo il rischio."
" No, serve qualcuno legato a questa notte, che sia in sintonia con il Natale..."
Cassandra stava per proporsi ma Nicole parlò per prima chiedendo incerta:" In cosa consiste esattamente il Dono? Vanno sparsi per caso buoni sentimenti n giro per il mondo?"
" Chi le ha detto questo? Jenkins... A lui il quadro non è chiaro. Quando una persona compie un gesto di bontà questa non si moltiplica bensì si trasforma in qualcosa d' altro: un dono di speranza per l' umanità."
Quelle parole furono sufficienti per la Guardiana visto che disse decisa:" Bene, lo farò io. Se quello che mi ha detto sull' aereo è vero sono io la persona più adatta fra i presenti, inoltre avendo sposato un Pendragon ho ottenuto un paio di protezioni magiche."
Babbo Natale mentre si alzava in piedi prese le mani di Nicole e le disse:" Ne è sicura? Sappia che è molto probabile che muoia."
" Non si preoccupi, sono i rischi del mestiere."
" Così sia Nicole. Le affido tutti i buoni sentimenti dell' umanità, sia il faro di speranza di cui il mondo ha bisogno."
Nicole a quel punto chiuse gli occhi e capì finalmente quale fosse il senso di tutto: si ritrovò trasportata contemporaneamente in centinaia di migliaia di posti differenti, sempre da persone che avevano bisogno di un aiuto, di qualcuno che le facesse tornare a sperare. 
Si trovò ad aiutare, semplicemente con una stretta di mano carica di speranza e incoraggiamento, medici, poliziotti, pompieri, manifestanti per la libertà, persone che avevano bisogno di conforto e di qualcuno che ricordasse loro del perché valesse davvero la pena di vivere e di continuare a lottare e a sperare.
Una persona colpì però la Guardiana: Flynn Carsen; tutto il resto perse importanza agli occhi di Nicole, sapeva che doveva dare a Flynn la speranza e la motivazione per non arrendersi e non smettere di cercare la Biblioteca.
La Guardiana non era sicura che Flynn avrebbe capito ma decise di provarci lo stesso: diede al marito un leggero bacio a fior di labbra per poi dirgli:" Ti aspettiamo a casa Secchione."
Il sorriso che il Bibliotecario fece subito dopo per Nicole fu più che sufficiente.
Tornata in se Nicole ebbe un capogiro e rischiò di finire per terra, fortunatamente per lei Jacob la afferrò al volo; sentì poi la voce di Cassandra chiedere:" Ma ha funzionato? Non si è mossa."
Babbo Natale le risparmiò la fatica di rispondere visto che le girava tutto:" Si, è stata ovunque."
Ezekiel chiese a metà fra l' ironico e il preoccupato:" Stai bene Hope***?"
" Ti faccio conoscere un drago arrabbiato se mi chiami in quel modo un' altra volta... Magari non subito però, mi gira tutto quanto."
Il ladro rispose con un mezzo sorriso:" Sì, direi che giramento di testa a parte sta bene."
Babbo Natale a quel punto decise di festeggiare a modo suo:" Oh! Oh!"
Non finì la frase dato che la Guardiana disse allegra, al suo posto:" Oh! Direi che dopo questa notte mi sono guadagnata almeno il terzo oh."
Quando Nicole si fu ripresa a sufficienza per poter viaggiare, tutti quanti grazie alla Porta sul Retro tornarono a casa loro; all' Annesso Bibliotecari e Guardiana vennero accolti da Jenkins e dai bambini che stavano facendo di tutto per non crollare dal sonno, Nicole lanciò uno sguardo interrogativo a Jenkins che rispose pacato come al solito:" Hanno insistito per rimanere qui finché lei non fosse tornata."
" Jenkins dice la verità?"
Fu Alastair a rispondere alla madre, dopo aver sbadigliato, con voce impastata dal sonno:" Si, l' idea è stata mia..."
" Non fa nulla, adesso vi porto a casa. Meglio se vi mettete a dormire un po'."
I Carsen a quel punto tornarono alla Grande Mela, lasciando i Bibliotecari con la curiosità sul destino di Dulaque; quando Nicole fu di ritorno circa tre quarti d' ora dopo vide i ragazzi ancora lì in attesa, capendo cosa volessero disse senza troppi giri di parole:" Se ve lo state chiedendo Dulaque non è morto, ha solo le ossa in polvere in questo momento. Vi starete anche chiedendo perché ne sono così sicura nonostante sia precipitato da un aereo in volo... La risposta è semplice: Dulaque è immortale, come lo era Judson o come lo è Charlene. Non basta certo una caduta ad ucciderlo, purtroppo, e lui lo sa bene visto che si è lanciato lui stesso nel vuoto."
Jacob a quel punto chiese curioso:" Chi è davvero?" Nicole rispose con un sospiro stanco mentre osservava Jenkins:" Non è ancora il momento per cui lo sappiate, io e Flynn abbiamo ancora qualche faccenda in sospeso da risolvere prima che anche voi lo possiate sapere..."
Nicole non disse altro dato che un sms attirò la sua attenzione: il mittente era Flynn e il testo era piuttosto breve ma non per questo poco importante: Sto arrivando. Buon Natale Psicopatica.
La Guardiana a quel punto salutò i presenti con un sorriso dicendogli, prima di attraversare la Porta sul Retro:" Se non avete altro da chiedermi vi saluto, ci rivedremo fra un paio di giorni se non ci saranno missioni. Buon Natale!"
Una volta arrivata nel salotto di casa vide di non essere sola: sul divano era seduto Flynn, comodamente in attesa del suo ritorno; vedendo il marito la donna disse felice:" Ce l' hai fatta. È bello riuscire a vederti finalmente! Mi sei mancato in questi mesi."
Il Bibliotecario dopo essersi alzato e aver baciato la moglie le rispose altrettanto felice:" Anche tu mi sei mancata, anche se ti ho vista un paio d' ore fa. Ammetto di preferire te a Babbo."
" Ma come fai?"
" Sono il Bibliotecario. Inoltre in questi tre mesi grazie a Martin la mia capacità di percepire la magia è migliorata."
Nicole sorrise per poi rabbuiarsi dopo qualche istante; Flynn se ne accorse visto che chiese preoccupato:" Perché quell' espressione? È andato tutto bene, sbaglio?"
" Ho incontrato Dulaque."
Quelle tre parole fecero capire a Flynn quale fosse il problema:" Ne vuoi parlare?"
Nicole annuì per poi iniziare a parlare a ruota libera, sfogandosi con la sola persona a cui avesse detto tutto e che sapeva quindi come stavano davvero le cose:" È successo di nuovo. Mi sono concentrata sulla vendetta e per poco non sono tornata ad essere quella che ero fino a sedici anni fa... Flynn per poco non l' ho fatto cadere da un aereo in volo, che si sia buttato o che non sia morto è irrilevante… Gli ho persino detto che sarà lui l’ ultimo…"
" Nicole stammi a sentire. Tutti abbiamo un passato, alcuni lo hanno semplicemente peggiore di altri; so che vorresti aver vissuto diversamente ma ormai è così che è andata. Siamo la somma delle nostre scelte e se non avessi scelto quel percorso a quest' ora non saremmo qui e al piano di sopra non starebbero dormendo i nostri figli. Smettila di incolparti e ricorda che hai già espiato a sufficienza per i tuoi errori; dammi retta."
" Mi conosci bene, te lo devo riconoscere... Le parole di Babbo Natale sono state simili sai? Mi ha anche detto che sono un faro di speranza."
" Ha ragione. Sei tenace e sai sempre cosa dire o fare per proteggerci e spronarci a non arrenderci, mi riferisco sia a me che ai Bibliotecari; fidati quando dico che alle volte tendi a dimenticare l' importanza che hai per noi in Biblioteca e soprattutto per me, per tutto il resto."
Nicole rimase in silenzio, riflettendo sulle ultime parole dette da Flynn: suo marito era stato in grado di dirle le cose giuste al momento giusto, era però vero che dopo quella pazza avventura in compagnia di Babbo Natale Nicole aveva realizzato quanto fosse effettivamente cambiata negli ultimi quindici anni.
La bionda decise che era meglio rifletterci nel prossimo futuro, al momento il sonno non la faceva ragionare lucidamente, decise di comunicare le sue intenzioni al marito:" Sono le tre del mattino passate, do per buono tutto quello che hai detto visto che sto morendo di sonno. Tanto il mio regalo di Natale l' ho già ricevuto."
" Ah si?"
" Certo: sei qui con me e spero che per un paio di giorni rimarrai qui con noi e lascerai perdere la tua missione... Sai che è buffo... Tutti in Biblioteca hanno visto esaudirsi i loro desideri: io ho qui il mio Secchione, Stone ha fatto una rissa da bar alla Vigilia, Cassandra è tornata a credere in Babbo Natale e Jones... Beh lui ha provato la sensazione di essere buono, almeno per un giorno."
Flynn rispose divertito da quell' ultima parte:" Hai delle foto o dei video vero? Avrò materiale per prenderlo in giro per un sacco di tempo!"
" Ovvio che si! Per chi mi hai presa?"
" Psicopatica."
" Secchione."
Quel Natale era iniziato decisamente in modo inusuale ma a Nicole andava bene così, a dirla tutta si sarebbe insospettita se avesse trascorso delle festività all' insegna della normalità più assoluta.

Note:

* Ennesima scena inedita del primo film: Flynn e Nicole usano l' elicottero con cui sono arrivati per scappare dallo Shangri-La.

** Tengo a precisarlo: Nicole, come tutti, ha un passato. Se Flynn capisce che uno dei più grandi desideri della Guardiana è dimenticare almeno la metà delle cose che ha visto è logico supporre che il passato non sia stato molto facile per lei... La mia teoria è che stando alla CIA Nicole sia diventata un’ assassina a sangue freddo e che poi il lavoro in Biblioteca ( e soprattutto Flynn) l' abbia salvata.

*** Nome ironico, di solito le Mary Sue si chiamano Hope, non so come mai... Sta di fatto che è così e grazie a internet mi sono fatta delle grosse risate, la risposta di Nicole è quella di moltissimi autori e autrici di tutti i fandom in cui compare questa piaga.

Note dell' autrice: 
Anche la seconda parte dell' episodio natalizio è finita! Buon Natale!
( Ignorate anche il fatto che sia luglio e che ci siano 30 e passa gradi all' ombra.)
La pessima battuta era doverosa.
Parlando di cose un filino più serie noterete che mi sono presa parecchie libertà qua e là per rendere gli avvenimenti del capitolo un po' più coerenti e realistici secondo il mio punto di vista. Anche perché a dirla tutta se riscrivessi tutto tale e quale non avrebbe senso il mio lavoro...
Ci sono alcune cose che mi preme precisare: Nicole potrà sembrarvi fuori dagli schemi e forse "sbagliata" quando parla con Dulaque sull' aereo. Ammetto che sono stata indecisa su come rendere il confronto fra loro due ma alla fine ho optato per questa soluzione che a mio modesto parere mi soddisfa: Nicole in questa storia ha subito un' evoluzione caratteriale notevole ma proprio perché ora ha tantissimo da perdere e beh, come ho esplicitato, lei odia Dulaque diventa così fredda.
Essendo poi una donna capace di uccidere un uomo in cinquantasette modi diversi non penso avrebbe problemi a uccidere Dulaque se ne avesse la possibilità; queste sono supposizioni e teorie quindi se avete qualche dubbio o obiezione non esitate a farmelo sapere.
Seconda cosa: non so quando sia il compleanno di Nicole, farla nascere esattamente la mezzanotte fra la Vigilia e Natale mi sembra forse troppo scontato visto che quella è la peculiarità natalizia di Eve. Ho deciso di renderla affine a ciò che rappresenta il Dono di Babbo Natale secondo la serie piuttosto: Nicole è una Guardiana e sa cosa dire per non far perdere la speranza ai Bibliotecari durante le missioni, ha senso dal mio punto di vista vederla come un faro di speranza ( vi rimando al discorso motivazionale che fa a Flynn nel capitolo 17, scritto molto prima di queste note e senza aver pensato a questa modifica di trama); c'è poi il bonus del nome Nicole.
Ultima cosa che mi preme dire: in teoria in questo capitolo Flynn non dovrebbe esserci ma... Come dire... Non potevo non fargli fare un salto per due motivi: essendo una storia non ho problemi legati alla disponibilità di Noah Wyle e inoltre pratico la filosofia "più Flynn per tutti". Noterete che il Bibliotecario non ha avuto chissà quale ruolo, si è limitato a comportarsi da bravo marito dicendo le cose giuste a Nicole.
Ammetto di essere stata tentata di scrivere anche delle feste di Natale da Margie ma mi sono detta che è meglio aspettare il prossimo capitolo per far scatenare Margaret Pennon... Vi do un indizio: c'entra il Conclave.
Ultima cosa: vedo che la storia è letta, questo mi fa piacere ma onestamente vorrei avere dei pareri da parte vostra. Vi piace? Non vi piace? Ci sono cose che non vi tornano? Onestamente mi fa sempre piacere avere un dialogo e un confronto con i miei lettori quindi se avete pareri, opinioni o altro mi farebbe piacere sentirli o con una recensione o con un messaggio privato.
Al prossimo capitolo Librarians:) 

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Capitolo 24
*** Ventireesimo capitolo ***


" E la Mela della Discordia."

Ventitreesimo capitolo


L' incidente con Babbo Natale era ormai acqua passata; tutti, passato il periodo di euforia delle festività, erano tornati alle loro solite attività e le settimane erano passate senza che accadessero eventi apocalittici: Nicole e i Bibliotecari si erano impegnati in missioni relativamente semplici. 
Questa situazione di calma era stata prontamente interrotta da una serie di terremoti ed eruzioni che avevano mandato nel caos tutti quanti all' Annesso, a cominciare dal Libro dei Ritagli che continuava a tremare e a mostrare una serie ininterrotta di articoli di giornale; ad un certo punto Jenkins lo aveva afferrato e gli aveva detto spazientito:"  Sei stato chiaro! Basta con queste crisi di panico, sono fuori luogo. Oh: Yellowstone, Mongolia, Taiwan, Cina!"
" E due in Giappone. I terremoti sono magici?" 
Cassandra lo chiese immediatamente, cercando di capire quale fosse la causa; Nicole e Jacob nel frattempo appoggiarono sul tavolo un sacco di libri e mappe, giusto in tempo per sentire la risposta di Jenkins:" No, sono a causa della magia." Stone nel frattempo aprì un libro e comunicò ai presenti la sua scoperta:" Il mio slavo antico è un po' arrugginito ma ho trovato due importanti fenomeni geotermici che ebbero luogo nel 1643."
Jenkins a quel punto si rivolse a Nicole dicendole:" Lo ha trovato signora Carsen?"
" Si, stando alla pergamena di Yosemite Sam..."
" L' infolio degli Awanaci di Yosemite..."
Nicole ignorò tranquillamente la correzione di Jenkins per proseguire la lettura:" Secondo quello gli Spiriti dell' Acqua sono alla base di anomalie climatiche di questo tipo da ventuno lustri e quattro anni... Lustri?"
I presenti dissero in coro alla Guardiana:" Cinque anni."
" Grazie tante... So cos'è un lustro e a quanto corrisponde. Commentavo la scelta lessicale e inoltre ho un appunto da farvi: quante altre volte devo dirvi che non sono intelligente come voi ma neanche stupida?!"
A quel punto arrivò anche Ezekiel mentre parlava al telefono:" Perfetto, bello. È esattamente quello che ci serve!"
" Ottimo. Informazioni sulle eruzioni?"
Il ladro rispose alla domanda di Jenkins cadendo dalle nuvole:" Cosa? No. Era la pizzeria. Ho pensato che per lavorare tutto il giorno potrebbe essere d' aiuto..." Jones non finì la frase dato che dalla Porta sul Retro provenne un suono di temporale che allertò tutti i presenti; Nicole fece un fischio lungo e acuto per poi dire ad alta voce:" Cal, vieni qui!"
Immediatamente la leggendaria spada di re Artù fluttuò in mano alla Guardiana; Stone prese una spada qualunque e si mise di fianco alla bionda mentre Ezekiel e Cassandra si nascondevano dietro al tavolo anche se a voler essere precisi la rossa aveva preso un libro ed era pronta a tirarlo all' intruso.
Dopo qualche secondo dalla porta uscirono due persone coperte da sgargianti impermeabili gialli, erano un uomo e una donna ma avendo il capo chino ad eccezione di Nicole nessuno li identificò immediatamente; la Guardiana era sicura di sapere chi fossero visto che aveva passato con loro un sacco di tempo.
Dopo qualche passo l' uomo alzò la testa, si tolse il cappuccio ed esclamò:" Sono stati i Draghi!" La donna che era con lui fece lo stesso e subito all' Annesso l' atmosfera si fece meno tesa: erano tornati Flynn e Charlene.
La contabile osservando il passaggio da cui era arrivata commentò sorpresa:" La porta funziona. Questo ci farà risparmiare un sacco sul budget."
Il Bibliotecario invece dopo essersi guardato attorno salutò i presenti dicendo allegro:" Uno, due, tre... Ci siete tutti!"
Subito tutti vennero a salutare Flynn a modo loro: Excalibur lasciò la mano di Nicole e si mise a fluttuare alle spalle del suo proprietario, Stone si limitò ad una stretta di mano, Cassandra lo abbracciò mentre lo informava di aver fatto progressi con la sua sinestesia e Jones si era lamentato di non poter fare le cose come voleva; la persona che però Flynn voleva salutare in modo appropriato era un' altra.
" Psicopatica."
" Secchione."
Quella semplice parola bastava a entrambi per il momento, era il loro saluto dopotutto; il Bibliotecario mentre i presenti salutavano Charlene si rivolse al custode dell' Annesso:" Jenkins."
" Signore. Li porta con sé? Gli ho impedito di disfare i bagagli."
Charlene dopo quella frase disse senza mezze misure ma con un sorriso:" Sei sempre il solito burbero brontolone."
Nicole dal canto suo chiese confusa:" Sono stati i Draghi? Ma non erano nostri alleati?"
Flynn iniziò la sua spiegazione mentre sia lui che Charlene iniziavano a spogliarsi:" Si e no, sono gli Orientali che stanno dando problemi. Per vostra conoscenza i terremoti e le eruzioni non sono causate dai Draghi, sono i Draghi stessi che si stanno svegliando."
Fu Charlene a proseguire il discorso:" I Draghi solitamente passano quasi tutto il tempo a dormire sotto terra o in grotte; se sono svegli assumono forma umana per stare fra noi. Quando però sono arrabbiati rimangono nella loro forma animale e seminano caos e distruzione."
Cassandra chiese preoccupata:" Esattamente quanto caos?"
" Sono Draghi. Semineranno caos fino a quando ci sarà caos da seminare."
Jenkins lo disse tranquillo, come se il mondo in realtà non fosse in pericolo; Flynn dopo aver preso un libro sui Draghi si mise a spiegare altri dettagli ai presenti:" Ci sono due specie di Drago: Orientale e Occidentale. I più pericolosi sono quelli Orientali per due ragioni: sono altamente imprevedibili visto che a differenza delle loro controparti Occidentali, che sono teste calde... L' avere capita? Teste calde."
Le due bionde presenti lanciarono delle identiche occhiatacce a Flynn che capì non essere il miglior momento per far battute; l' uomo proseguì la sua spiegazione:" Stavo dicendo... I Draghi Occidentali di solito sono coerenti, la seconda ragione è che..."
Jenkins interruppe il Bibliotecario:" Mi permetta di dissentire: è più semplice ragionare con i Draghi Orientali dato che sono spiriti elementali; i Draghi Occidentali sono canaglie e malfattori."
Flynn stava per ribattere piccato quando Charlene sedò immediatamente gli animi:" Mi spiace contraddirti Jenkins ma Flynn ha ragione. Inoltre essendo lui un Pendragon ed il protetto di Merlino ha un rapporto di alleanza con la fazione Occidentale."
Cassandra sentendo quella frase chiese immediatamente, curiosa:" Cosa c'entra Merlino con i Draghi?"
" In ogni generazione nasce una persona capace di domare i Draghi; Merlino è una di queste persone, è un Signore dei Draghi*. È grazie a questa sua capacità che ha convinto il capo dei Draghi Occidentali a forgiare Excalibur; nel corso dei secoli Merlino è poi riuscito ad instaurare con i Draghi Occidentali un rapporto di reciproca stima e fiducia. È per questo che io e Flynn siamo convinti che non siano loro il problema e che è peggio trattare con i Draghi Orientali."
Nicole aggiunse pratica:" Non dimentichiamo la faida."
Jenkins annuì per poi spiegare a beneficio dei tre Bibliotecari:" Giusto, fra loro c'è una sanguinosa faida che dura da più di tremila anni. Per usare un paragone che possiate capire pensate alla faida sull' hiphop che c'è stata fra le due coste degli Stati Uniti alla fine del secolo scorso."
Ezekiel sentendo quella frase chiese stupito e perplesso:" Jenkins, lei conosce l' hiphop?"
" Si e sono stato con Erik B. e Rakin nel loro flow. Conosco ogni rima."
Flynn dopo una smorfia dovuta alle parole di Jenkins decise di riprendere la spiegazione, su certe cose era meglio non indagare:" Tutti i Draghi però sono estremamente possessivi e se viene rubato loro qualcosa reagiscono molto male... Adesso che la magia è tornata nel mondo la cosa non è d' aiuto: il loro risveglio è potenzialmente apocalittico. Perciò serve la parte più diplomatica dell' essere il Capo Bibliotecario e un capo fazione. Perciò io e Charlene siamo tornati senza alcun preavviso. Ho detto due volte perciò non è vero?"
Nicole aggiunse con un sospiro:" E hai anche accettato il fatto di essere un capo fazione senza fare storie..."
" Dannazione..."
Charlene decise che era giunto il suo momento visto che Flynn aveva finito con il divagare:" Per prima cosa bisogna scoprire cosa è stato rubato ai Draghi. Stone, Jones cercate nei libri tutti gli oggetti mitologici legati ai Draghi; Cassandra tu occupati dei segnali termici dei Draghi Orientali."
Flynn aggiunse immediatamente:" Nicole chiama Martin, lui potrebbe essere d' aiuto. Jenkins mi servirà il mio..."
Il Bibliotecario non finì la frase ma non ce ne fu bisogno: Jenkins era appena tornato reggendo in mano un appendi abiti su cui era appeso un completo bianco di proprietà di Flynn; il Bibliotecario dopo aver preso il suo completo stava per dire qualcosa d' altro ma sua moglie lo precedette e dopo avergli messo un dito sulla bocca gli intimò di seguirla in un luogo più appartato e tranquillo.
I due arrivarono al laboratorio di Jenkins così Nicole iniziò a dire decisa ma tranquilla:" Per prima cosa so che ti sembra di essere totalmente impreparato ma ti ricordo che sei nato per queste cose e che ormai sai come essere un buon capo fazione."
" Nicole non capisci. Drake sta arrivando e sai qual' è il ruolo della Biblioteca nel soprannaturale! Di solito era Judson che si occupava di queste cose e nonostante il mio ruolo per quel Drago io non sono nulla!"
Flynn aveva detto tutto questo mentre si era cambiato alla velocità della luce, quando fu pronto Nicole disse con un sorriso:" Andrà tutto bene. La prossima volta però inizia la frase con:' Ciao Nicole, è bello rivederti, come state tu e i bambini?' Per la cronaca stiamo tutti bene... Anche tu stai bene con quel completo, mi ricorda New Orleans."
Flynn rispose ironico:" Non sarà forse un modo per dire che vuoi avere un quarto figlio spero. Ti ricordo che è lì che sono stati concepiti i gemelli."
Nicole si mise a ridere prima di rispondere:" No, tre piccoli Carsen sono sufficienti. Inoltre è meglio evitare di ricordare che per colpa di Dracula ce la siamo vista davvero brutta..." Il suono di un campanello distrasse entrambi e Flynn mormorò preoccupato:" Oh no. Era il campanello. Drake è qui."
A quel punto i due ebbero lo stesso terribile presentimento quindi corsero il più velocemente possibile nella sala principale dell' Annesso; non vedendo Ezekiel, Flynn si precipitò disperato alla porta: fra tutti Ezekiel Jones era la persona meno indicata per parlamentare con un Drago Orientale arrabbiato.
Flynn non fece però in tempo a fermare l' inevitabile: Jones aprì la porta e si ritrovò di fronte un uomo asiatico di media altezza, pelato, abbronzato e di una certa età che gli chiese:" Chi parla a nome della Biblioteca?"
" Io, bello."
Ormai era tardi, il danno era stato fatto e Flynn lo sapeva bene; al Bibliotecario non rimaneva che rimediarvi il più possibile, avvicinandosi al nuovo arrivato disse diplomatico:" Benvenuto all' Annesso dell' America nord occidentale signor Drake. Le presento Ezekiel Jones, l' Arbitro dell' Intercessione; si accomodi, la raggiungeremo a breve."
L' uomo chiamato Drake fece come gli era stato detto per poi commentare secco:" Strano, chi dovrebbe parlare a nome della Biblioteca non ha ancora detto una parola." Ezekiel quando il Drago non fu più a portata d' orecchio chiese confuso:" Flynn perché il tizio della pizza non ha le mie pizze?"
Il Bibliotecario rispose perentorio e sarcastico:" Forse perché quello non è un fattorino. Ora il rappresentante dei Draghi Orientali è convinto che sarai tu a condurre le trattative... Siamo messi male. Seguimi e fa tutto quello che ti diremo di fare io, Jenkins o Charlene. Hai già combinato abbastanza guai per oggi."
Il ladro fece come gli era stato detto, per la prima volta capiva come mai Nicole aveva detto che Flynn era in grado di tenerle testa: normalmente sembrava un eccentrico professore so tutto io ma quando si comportava da Bibliotecario e capo fazione era totalmente diverso.
Drake arrivato nella sala principale dell' Annesso, seguito poco dopo da Flynn ed Ezekiel, disse minaccioso scatenando una folata di vento con la sua sola presenza:" Che l' Intercessione dei Draghi Orientali abbia inizio."
Cassandra e Jacob erano vicinissimi a Charlene e Jenkins così la rossa volle togliersi una curiosità:" Quello è veramente un Drago in sembianze umane?"
" Si, non è poi così strano."
Jenkins aggiunse in un sussurro:" In realtà è peggio: è il loro avvocato." 
Stone si limitò a commentare perplesso:" Questo è strano, anche per gli standard di questo lavoro."
Drake nel frattempo disse arrabbiato:" Io rappresento Fai Long. I porci Occidentali hanno rubato la Mistica Perla di Fai Long."
Ezekiel disse subito confuso:" Quindi ora oltre che i Draghi si sono di mezzo pure i maiali?"
Nicole, che era la persona più vicina gli calpestò subito il piede; Drake riprese il suo discorso, per nulla turbato da quanto succedeva attorno a lui:" L' Arbitro della Biblioteca metta a verbale: nel caso in cui la Perla non sarà restituita entro il tramonto di domani non potrò trattenere la furia di Fai Long."
Vedendo come si erano messe le cose Flynn disse diplomatico:" In quanto Capo Bibliotecario mi impegnerò personalmente affinché la perla sia di nuovo in vostro possesso entro i termini previsti. Nel frattempo, Arbitro, suggerirei di scegliere i  Consiglieri per l' Intercessione."
Dicendo quell' ultima frase Flynn si mise alle spalle di Drake e con i pollici indicò Jenkins e Charlene; dato che il ladro non sembrava aver capito la Guardiana indicò, sbracciandosi mentre non si faceva vedere da Drake, i due diretti interessati, mimando per fino le loro caratteristiche peculiari.
Charlene e Jenkins dovettero perfino indicarsi ma alla fine il ladro capì dicendo perplesso:" Intendi Charlene e Jenkins?"
Fu il custode dell' Annesso a prendere in mano la situazione:" Anche a nome della mia collega, accettiamo con piacere il ruolo di Consiglieri dell' Arbitro dell' Intercessione."
" Bene. Arbitro esamineremo l' elenco dei reclami fra otto minuti esatti."
Drake si allontanò così Flynn disse ai presenti:" Ok... Ezekiel, Jenkins e Charlene voi rimarrete qui con Drake mentre noi andremo a recuperare la Perla rubata per evitare la fine del mondo."
Detto questo Flynn si incamminò in una stanza appartata, seguito da Nicole, Jacob e Cassandra; Drake nel frattempo era tornato e si era seduto alla scrivania personale di Flynn quindi Charlene per distendere gli animi chiese al Drago con il suo miglior sorriso finto di cortesia:" Gradisce qualcosa da bere?"
Questi disse minaccioso scrutando la donna:" Le lacrime dei nostri nemici che escono dai loro teschi mentre noi frantumiamo le loro ossa."
Dopo un attimo di silenzio imbarazzato Jenkins propose:" Abbiamo del the al gelsomino."
" Oh, gelsomino. Con piacere."
Jenkins si allontanò lasciando nella stanza Charlene e Ezekiel che aveva osservato la scena con una smorfia perplessa; nel frattempo in uno studiolo dell' Annesso Flynn fece il punto della situazione:" Drake ha parlato di una Perla Mistica, si tratta senza dubbio della Perla di Zu... Y Ddraig Goch**, il capo dei Draghi Occidentali, ormai risiede a Roma da secoli; meglio chiedere a lui."
Cassandra chiese perplessa:" Stiamo davvero andando a Roma a combattere i Draghi che hanno preso la Perla?"
Stone disse eccitato:" Adoro questo lavoro!"
Fu la Guardiana a riportare i due con i piedi per terra:" No, non andremo a combattere i Draghi, sarebbe da incoscienti! Quello che faremo sarà andare da Ddraig e chiedergli lui cosa ne sa, se non ricordo male ha preso in simpatia i Pendragon. Flynn confermi?"
" Si. Da quando Artù ha deciso di usare lui come simbolo araldico come ringraziamento per aver forgiato Excalibur Ddraig è sempre stato quasi gentile nei confronti di noi Pendragon... Comunque andremo a Roma e chiederemo l' aiuto di Ddraig."
Cassandra ebbe un' ultima domanda:" E se il tuo piano non dovesse funzionare?"
Fu Nicole a proporre una soluzione alternativa:" Ci inventeremo qualcosa, mal che vada scopriremo dove hanno nascosto la Perla rubata e la ruberemo ai ladri."
Jacob sentendo quella frase disse perplesso:" Senza Jones?"
" Si, senza di lui dato che è bloccato qui ad ascoltare le lamentele di un vecchio Drago brontolone... A titolo informativo le Intercessioni con i Draghi sono le peggiori."
La rossa sentendo le parole di Flynn domandò curiosa:" Esistono altri tipi di Intercessione?"
" Si, l' Intercessione può essere fatta con qualunque fazione soprannaturale: Draghi, Vampiri, discendenti degli eroi, Elfi... Quando poi tutti si riuniscono si ha un Conclave, sperate di non vedere mai un Conclave al completo in vita vostra."
Nel frattempo Ezekiel sussurrò rivolto a Charlene e Jenkins, dopo aver sentito delle rimostranze che il Drago voleva leggere:" Qualcuno mi spiegherebbe cosa intende il nostro nuovo amico con rimostranze?"
Fu Jenkins a rispondere:" Ha redatto un breve elenco di inconvenienti che i Draghi Orientali hanno subito dall' 'ultima Intercessione."
" E quando è stata?"
Questa volta fu Charlene a rispondere:" San Francisco, nel 1906."
" E il terremoto che distrusse San Francisco fu prima o dopo l' Intercessione." La contabile rispose secca al ladro, non le piaceva ricordare quell' episodio:" Fu durante. Dato che alcune questioni non vennero risolte si scatenò il caos. Capisci perché Flynn era così arrabbiato? Credo sia meglio che tu lasci fare il grosso del lavoro a me e a Jenkins."
Il ladro rispose oltraggiato:" Cosa c'è? Credete che non sia in grado di gestire la questione?"
Jenkins e Charlene risposero in coro:" Assolutamente no."
Ezekiel ignorò i pareri dei due dato che disse baldanzoso:" Sono un Bibliotecario, posso cavarmela."
Mentre il ladro chiedeva la lista dei reclami Charlene disse caustica:" Che Dio ci aiuti."
Drake fece come gli era stato detto così srotolò una pergamena lunga un paio di metri.
Flynn, Nicole, Jacob e Cassandra erano arrivati a Roma ed essendo usciti su un tetto i quattro si concessero un breve istante per contemplare la bellezza della sera nella Città Eterna; Stone disse entusiasta:" Wow, Roma! Era nella lista delle cose da vedere!" 
Flynn fece il punto della situazione:" L' ingresso della tana di Y Ddraig Goch è in una piccola piazza vicina al Vaticano."
Cassandra guardandosi attorno chiese:" Dov' è il Vaticano?" Stone, in qualità di esperto d' atre, decise di individuarlo:" Non saprei, qui siamo in alto... Dovremmo vederlo..."
A Flynn venne un dubbio mentre si guardava attorno:" Non mi dire... Siamo già in Vaticano."
Nicole disse ironica:" Fortuna che il jolly Flynn Carsen con il Papa funziona."
Pochi secondi dopo si sentì una voce maschile che disse educatamente in italiano:" Permesso... Vi conviene scappare prima che qualcuno vi veda, non con tutti funziona l' autorità della famiglia Carsen."
Solo i due uomini capirono il consiglio ma decisero di metterlo subito in pratica; quando il quartetto aveva raggiunto il piano terra Nicole disse perplessa:" Si può sapere cosa ha detto quel cardinale?"
Fu Stone a risponderle:" Che era meglio non dare nell' occhio dato che il nostro jolly non funziona con tutti."
Raggiunta la piazza che interessava al Bibliotecario Flynn esclamò soddisfatto:" Siamo arrivati! Il posto è questo. Ora dobbiamo solo cercare l' ingresso... Dannato Martin che non mi ha mai detto come entrare! Ok Flynn, pensa... Ci sono tre cose che i draghi adorano: gli enigmi, dormire e i film di Russ Meyer."
Cassandra chiese dubbiosa a Nicole:" Sicura che quello non fosse il Papa?"
Flynn mentre si guardava attorno disse con un tono di sconforto e di rimprovero verso sé stesso:" Concentrazione! Non è il caso di pensare al Papa mentre perlustriamo la piazza in cerca di puzzle. Ma come parlo? Sei p, due perciò nella stessa frase?!"
Nicole rispose con un' alzata di spalle, abituata a quelle scene:" Finché non inizi a parlare nel Linguaggio degli Uccelli non mi preoccupo."
Sentendo la parola puzzle Cassandra aveva capito cosa fare:" P come puzzle, puzzle come una serie di pietre in successione. Fibonacci!"
Anche Flynn esclamò il nome del matematico in contemporanea con Cassandra che poi proseguì:" Si Fibonacci, la sezione aurea! Aureo... Dorato... Dorato come il miele. Api, miele, avena ... "
Vedendo che la rossa era in difficoltà con le sue visioni Jacob venne in suo soccorso:" Ehi Cassandra, Concentrati. L' altro ricordo, l' altro ricordo."
" Ok... Miele, ci sono le api, ho nove anni. Ahi! Pungono, fa male! Ora una sta andando a morire, sento il suo dolore... Il dolore! Ci sono!"
Cassandra quel punto iniziò a saltellare su alcune pietre secondo uno schema preciso, Flynn nel frattempo chiese a Nicole:" Non perde più il controllo?"
La Guardiana disse con un sorrisetto vittorioso:" Ci abbiamo lavorato, non male vero?"
Cassandra ad un certo punto si fermò e disse corrucciata:" No, l' ho perso... Potrebbe essere a destra, a sinistra o al centro... Non sono sicura."
Stone si abbassò e iniziò ad osservare i sampietrini della piazza, disse poi:" Questi sampietrini non sono tutti uguali. Il calcestruzzo romano antico veniva usato al posto del marmo e quelli che hai premuto sono di calcestruzzo, non di pietra... Come quello. È chiaro."
Jacob a quel punto premette un sampietrino in particolare e subito dopo sul pavimento della piazza si aprì un passaggio segreto che conduceva al sottosuolo; i quattro osservarono il buco, Nicole disse perplessa:" Flynn sai per caso cosa ci sia la sotto a parte dei Draghi?"
" No, ed è la parte migliore."
I quattro a quel punto scesero per la scala, quando furono giunti a destinazione Flynn trovò delle torce e le accese con il suo accendino per le emergenze.
" Ok, credo che dovrei andare io per primo, dopotutto sono il Capo Bibliotecario."
Nessuno ebbe nulla da obiettare così Flynn fece strada; nel frattempo Nicole decise di chiedere al marito come stesse andando la sua missione:" Tu e Charlene avete fatto progressi nel cercare la Biblioteca?"
" Ci stiamo lavorando anche se non è molto semplice... Non è come giocare ad aguzza la vista... Ci siamo vicini... Ci siamo quasi vicini... Saremmo molto più vicini se solo ci potessimo avvicinare di più."
" Martin non potrebbe aiutarvi?"
Flynn disse con un sospiro:" Ha già fatto molto, mi ha aiutato parecchio nei primi tempi nel padroneggiare la magia sai? Ora che è tornata ha pensato potesse tornarci utile, a me e a Charlene intendo... Ora però è giusto che aiuti mia madre..."
Nicole annuì per poi aggiungere con un sospiro comprensivo ma anche rassegnato in una certa misura:" Inoltre risolvere enigmi impossibili senza aiuti ti è sempre piaciuto. Più grande è la sfida più ti ostini a volercela fare da solo... In questo non sei mai cambiato."
Il gruppetto ad un certo punto raggiunse una sala piena di reperti antichi, sul cui fondo si notavano tre scrigni contenenti altrettante perle; la Guardiana chiese professionale:" Sono tre. Enigma o trappola?"
Flynn disse subito:" Molto probabilmente entrambe."
Cassandra allora chiese incerta:" Allora che facciamo?"
Il Bibliotecario disse divertito:" Stiamo a vedere di che trappola si tratta."
Flynn a quel punto fece un passo in avanti attivando un meccanismo che illuminò la sala e che attivò una trappola con delle frecce; osservando la scena Nicole commentò con un mezzo sorriso:" Tutto questo è fin troppo famigliare."
Stone chiese subito:" Cosa avete fatto l' altra volta?"
" Meglio se non lo sappiate. Fidatevi... Inoltre questa trappola mi sembra diversa; sono pronto a scommettere che è basata sul rumore. Tutti zitti e immobili per cortesia."
I due Bibliotecari e la Guardiana fecero come gli era stato detto quindi dopo un istante la trappola si fermò confermando le parole de Bibliotecario più esperto; Flynn a quel punto prese uno scudo per poi esclamare:" Dobbiamo fare rumore per poter superare la trappola. Fidatevi!"
Il newyorkese a quel punto iniziò a girare su se stesso mentre urlava a squarcia gola, dopo un paio di giri urlò rivolto a Stone:" Forza Jacob, prendi la perla."
Il cowboy seguì l' ordine di Flynn così dopo essersi accodato al Bibliotecario scivolò sotto il tavolo su cui erano state appoggiate le perle; il Newyorkese si mise al riparo sotto un pulpito in legno lì vicino.
Stone dopo aver dato un occhiata agli oggetti disse corrucciato:" Ma sono identiche!"
Flynn emerse dal suo nascondiglio dicendo sicuro:" Impossibile. I Draghi seguono regole precise, Orientali od Occidentali che siano. Deve esserci un indizio."
" Ti ho già detto che sono identiche! Gli scrigni sono diversi! Uno è di legno africano, uno è occidentale del diciannovesimo secolo e è uno asiatico, in stile Ichibocu."
Flynn disse convinto:" È quello asiatico. Inoltre questo fatto mi fa sorgere un terribile sospetto..."
Una volta presa la Perla la trappola venne disinnescata così Cassandra sussurrò a Nicole:" È finita? Per favore dimmi che è finita!"
Jacob rimase fermo al suo posto, mentre osservava la grossa perla che aveva in mano; Nicole vedendo quella stranezza chiese preoccupata:" Jake, tutto bene?"
Stone uscì dalla porta che aveva di fronte mentre disse con un tono molto strano:" A meraviglia."
Pochi istanti dopo fece scattare un meccanismo che fece scendere una grata che lo separò dai compagni; Flynn gli disse stupito:" Che stai facendo?"
" Qui sopra sorge il museo Lorenzi, che conserva la collezione completa dei paesaggi di Di Vittiani. Non che possiate apprezzare la cosa comunque."
Detto questo Stone se ne andò così Nicole disse sarcastica:" Flynn ti ha appena imitato in uno dei tuoi soliti discorsi criptici solo che non ha capito come si fa. Gli è riuscita male."
" Già... Concordo, deve capire come fare."
Mentre a Roma Stone sembrava essere impazzito, in Oregon Ezekiel si era appisolato sentendo l' ennesima richiesta di Drake:" Numero 203. Permesso di sorvolare il territorio nord americano. Arbitro, qual' è la sua risposta al duecentotre?"
Non sentendo risposte Charlene si esibì in un rumorosissimo colpo di tosse che destò Ezekiel giusto in tempo per fargli sentire il campanello, il ladro a quel punto esclamò prima di correre via:" Era ora! Pizza!"
Drake vedendo quella scena disse senza giri di parole:" Avete scelto un pessimo Arbitro."
Charlene disse secca:" In teoria doveva essere il signor Carsen. Sapendo però che lei non avrebbe accettato obiezioni abbiamo pensato fosse meglio lasciare le cose così. Questo non toglie che lei abbia ragione."
Poco dopo Jones fu di ritorno con un uomo ben piazzato, non troppo alto e dai tratti mediorientali che disse ai presenti:" Sono Dabra, della Città di Bronzo. Rappresento i Geni."
Ezekiel disse perplesso mentre prendeva un biglietto da visita a forma di lampada magica:" I geni?"
Dabra nel frattempo proseguì:" Sono qui per presenziare al Conclave."
Jenkins disse stupito:" Conclave? Perché? Qualcuno ha indetto il Conclave?"
" Mi avete ingannato?! Inonderò il mondo di sangue se fosse così!"
Charlene sedò immediatamente il capo dei Geni:" No, no. Si accomodi."
Subito dopo arrivò una donna con i capelli neri e le orecchie a punta che porse a Ezekiel il proprio biglietto da visita, il ladro fece le presentazioni:" Vi presento lady Sila..."
La donna disse la corretta pronuncia de suo nome:" Sylalandria, delle legioni fatate."
La donna non fece in tempo a sedersi che arrivò un giovane uomo molto muscoloso con un kilt:" Lui è Kuklan, del Regno di Ferro."
Subito dopo arrivò una donna altissima, dal nome impronunciabile; Jenkins dopo una rapida occhiata a Charlene portò via Ezekiel per spiegargli la situazione:" Qualcuno deve aver indetto il Conclave."
" Cos'è esattamente un Conclave?"
Jenkins spiegò teso, non gli piaceva affatto come si stavano mettendo le cose:" Il Conclave può essere paragonato alle Nazioni Unite del sovrannaturale, presieduta dall' Arbitro della Biblioteca... Ci vorrebbe il signor Carsen."
" Capito. Stiamo anche negoziando con Drake."
Jones stava per tornare da Charlene e dai nuovi arrivati ma venne fermato da Jenkins che gli disse duro:" No, non le è affatto chiaro. È un bene che Flynn sia ricomparso mentre voi dimostrate di non dover essere qui!"
Jones rispose annoiato, aveva già sentito quella solfa:" Essere qui nel suo Annesso... L' ho già sentita questa. Ascolti bene: Flynn ha detto che ora questa è la nostra Biblioteca e per qualche ragione lei non ha potuto o voluto obiettare all' inizio. Ora è tardi per lamentarsi."
" Appunto! Lei non è né un Bibliotecario né Flynn Carsen. Lei è solo un ladro che non sa che cosa fa."
" Non so mai quello che faccio. È il mio super potere, bello. È più astuto essere fortunati che avere la fortuna di essere astuti."
Detto questo Ezekiel tornò da Charlene ignorando Jenkins.
Nei sotterranei di Roma Flynn, Nicole e Cassandra stavano cercando una via d' uscita; mentre avanzavano nel buio Cassandra chiese impensierita:" Cosa ha fatto la Perla a Jacob?"
Flynn le rispose meditabondo:" Me lo sto chiedendo anche io. Le Perle Magiche di solito non hanno questo effetto."
Il terzetto giunse a delle catacombe, apparentemente in un vicolo cieco; Flynn però constatò un piccolo ma fondamentale particolare: la parete era di un insolito colore rossiccio... poteva significare solo una cosa.
" Y Ddraig Goch se non mi sbaglio. Mi chiamo Flynn Carsen, sono il Bibliotecario e anche l' attuale capo della famiglia Pendragon e della fazione ad essa legata." 
Le due donne osservarono la scena chiedendosi se anche Flynn non fosse impazzito, quando però la parete si mosse facendo cadere della polvere e rivelandosi essere un enorme occhio verde smeraldo con la pupilla verticale dovettero ricredersi.
Il drago osservò i presenti per poi dire in latino:" Quid hic agis Pendragon***?"
" Siamo qui per capire come mai una Perla dei Draghi Orientali è finita nella vostra roccaforte, potresti poi parlare in inglese? Così ti capiranno anche le signore qui presenti."
Il drago fece una risata simile a un ruggito prima di rispondere con la sua voce profonda e secolare:" Merlino mi aveva detto che un Pendragon era diventato Bibliotecario, onestamente pensavo ad uno dei suoi scherzi... Era vero. Prima che ti risponda tu dovrai fare la stessa cosa: rispondi alle mie domande e vi dirò quello che volete sapere. I Pendragon sono più indicati a essere Guardiani e percepisco inoltre la tua potenza magica fuori dall' ordinario; chi sono gli altri tuoi antenati?"
Flynn decise di assecondare il Drago, dopotutto se solo avesse voluto li avrebbe potuti incenerire in un istante:" Discendo anche da Salomone, perché lo chiedi?"
" Nulla che ti debba interessare al momento, quando giungerà il tempo capirai. Perché hai rinunciato ad essere un re, se non addirittura un Dio, per fare il Bibliotecario e servire chi potresti dominare?"
Flynn non rispose immediatamente, si era messo a riflettere sulle parole del Drago; alla fine decise di non pensarci troppo e di parlare con il cuore:" Citando un fumetto: da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Hai ragione, sarebbe facile sfruttare le conoscenze della Biblioteca, la Chiave di Salomone, Excalibur e tutta la rete di alleanze di cui dispongo per assoggettare tutto al mio volere. Non è però la cosa giusta da fare, la Biblioteca mi ha salvato da me stesso, mi ha dato uno scopo e mi ha fatto capire chi sono e chi posso diventare. Ho capito che nonostante il pericolo è giusto mettere a disposizione del bene le mie doti e proteggere l' Equilibrio del Mondo Sovrannaturale."
Il drago commentò ammirato:" Sei saggio Bibliotecario. E sei anche un uomo d' onore;  i tuoi antenati sarebbero fieri di te e immagino lo sia stato anche Yehudah quando ha preso la sua decisione."
Flynn esclamò stupito:" Come lo sai?!"
" Mi ha informato tuo zio; il vecchio Merlino è sempre stato un chiacchierone. Non ho altre domande al momento Flynn Carsen; mi chiedevi se sapessi nulla della Perla degli Orientali, noi Occidentali non c'entriamo nulla con questa storia."
Cassandra non aveva detto nulla, dopo quell' ultima affermazione però bisbigliò a Nicole:" Ci possiamo fidare?"
La Guardiana annuì per poi rispondere:" Si, i Draghi Occidentali dicono sempre la verità. Fa parte della loro magia."
A quella frase Flynn commentò teso:" Quindi c'è sotto qualcosa di molto più grosso. Qualcuno vuole incastrarvi e scatenare un conflitto fra i Draghi... Sai per caso se ci sono state nuove alleanze degli Orientali?"
" Non che io sappia. Capisco però dove vuoi arrivare Bibliotecario, fa attenzione."
Nicole decise che era giunto il momento di intervenire quindi disse pragmatica:" Ddraig, giusto? Posso chiamarti solo così per non storpiare il tuo nome? Fra l' altro non potresti indicarci l' uscita? Così potremo recuperare la Perla, riconsegnarla a Drake e evitare l' apocalisse."
Il drago si mise a ridere, per poi far scattare un passaggio segreto che aprì una porta laterale; disse poi un' ultima cosa al Bibliotecario:" Quando avrai risolto i tuoi problemi  con la Biblioteca ti aspetterò qui Bibliotecario; devo trattare con te di alcune faccende di reciproco interesse. Portati anche la tua compagna, mi sta simpatica."
Il terzetto a quel punto se ne andò rapidamente, quando furono abbastanza lontani dal drago Nicole chiese preoccupata:" Secondo te cosa voleva dire con l' ultima frase? E poi come faceva a sapere di noi?"
Flynn rispose irritato, odiava non avere le risposte:" Non lo so, nulla di pericoloso spero."
Stone era arrivato al museo di suo interesse così si era messo a contemplare i quadri lanciando la perla d una mano all' atra; aveva poi detto ad un dipendente i vicino:" Avete la collezione completa dei paesaggi di Di Vittiani e avete appeso Pioggia accanto a Campo Spinoso? Voi siete pazzi."
Jacob a quel punto si avvicinò al quadro e, ignorando le protese della maschera, staccò il quadro dalla parete e disse irritato:" Le sembra un campo spinoso? Si tratta di una metafora! Voi poveri ignoranti non apprezzate l' arte." 
L' uomo prese un fischietto per chiamare le guardie, che arrivarono poco dopo e circondarono il cowboy, costringendolo a rifugiarsi su una panchina; in quel trambusto nessuno si accorse dell' arrivo di Nicole, Flynn e Cassandra, vedendo come si erano messe le cose la guardiana disse al marito:" Fingiamo di essere dell' Interpol?"
" Si, ci penso io. Fortuna che parlo anche italiano."
Flynn estrasse dalla giacca un finto distintivo e andò subito a parlare alle guardie, nel frattempo a Jacob durante la colluttazione cadde a terra la Perla, che rompendosi, rivelò il suo contenuto: una mela dorata.
Nicole intanto si avvicinò a Jacob, tornato alla normalità, per verificare il suo stato di salute verificando polso, pupilla e qualunque cosa le venisse in mente; Cassandra invece aveva raccolto la mela da terra.
Notando questo particolare Flynn, placate le guardie, le disse preoccupato:" Qualunque cosa tu abbia in mano lasciala andare immediatamente; è pericolosa."
" Oh, no. Questa mela non è pericolosa, però io si."
Cassandra dopo aver detto quella frase fece scattare l' allarme anti incendio e si diede alla fuga; il newyorkese vedendo quella scena disse perplesso:" Piccola curiosità: in mia assenza i Bibliotecari si sono incattiviti?"
Se la situazione a Roma era preoccupante all' Annesso stava per diventare potenzialmente disastrosa.
Ezekiel, grazie al provvidenziale aiuto di Charlene e Jenkins, stava gestendo il Conclave anche perché come aveva fatto notare la contabile mancavano parecchie fazioni.
" Prossima mozione. Permesso provvisorio ai Lupi Mannari di far parte sia della Gilda delle Creature Fantastiche sia della Lega del Crimine Mondiale. Chi la presenta?"
Fu Dabra a rispondere a Ezekiel:" La presento io."
" Mozione presentata. Chi vota a favore?"
Dato che quasi tutti approvarono la proposta a Ezekiel non rimase che approvarla; ad un certo punto si sentì la voce di Dulque:" Anche io ho una mozione da presentare."
Vedendo il capo della Confraternita del Serpente che mangiava una pizza come se nulla fosse Ezekiel disse sottovoce a Charlene:" Quello è Dulaque e quella è la mia pizza... Quanto è perfido. Charlene mi aiuterete non è vero?"
La donna annuì mentre invece Jenkins senza dire una parola si alzò e abbandonò la sala; il nuovo arrivato non disse nulla vedendo quella scena, rivolse più che altro la sua attenzione al ladro:" Tic tac. Il suo tempo è scaduto Ezekiel Jones. L' arbitro mi riconosce?"
Charlene scribacchiò su un foglio la parola no così Ezekiel seguì il consiglio:" No, mai visto prima."
Sylalandria però intervenne dicendo accondiscendente:" La Legione delle Fate riconosce il figlio di Ban e garantisce per la sua buona fede."
Charlene a quelle parole commentò acida a mezza voce:" Si come no; so cosa riconosci... Qui ci vuole l' artiglieria pesante e so chi chiamare."
Dulaque dopo aver fatto un sorrisetto malizioso alla donna iniziò il suo monologo:" Stimati colleghi, entità, creature. Abbiamo affrontato tempi duri, eppure da quanto non ci riunivamo in Conclave? Abbastanza da far diventare i problemi più irrisori molto gravi. Perché? Perché il Bibliotecario si è rifiutato di affrontarli. Io affermo che la Biblioteca come istituzione non ha più alcun senso, è inutile. Tant' è vero che corre voce che il Bibliotecario attuale abbia perso la Biblioteca."
Ezekiel decise di intervenire immediatamente, Flynn non gli stava simpatico ma era evidente il lavoro che aveva fatto e sentire Dulaque che sputava su quanto di buono aveva fatto era troppo anche per Jones:" Solo perché tu l' hai attaccata!"
" Un' accusa infondata non si addice per niente ad un Arbitro. Sono queste le mani in cui riporre la nostra fiducia?"
Fu il turno di Charlene di dire quello che pensava dato che si alzò in piedi e disse gelida:" Stimati rappresentanti, se non bastasse la testimonianza di un giovane che ha assistito direttamente ai fatti aggiungo la mia. Dopotutto fino all' ultimo Conclave le parole della Prima Guardiana hanno sempre avuto attendibilità e imparzialità."
Fra i presenti scese il silenzio, nessuno aveva il coraggio di contraddire Charlene; la Guardiana disse poi secca e senza giri di parole:" Chiedo una breve sospensione. Cinque minuti di pausa faranno bene a tutti."
Nessuno obbiettò così Charlene si avvicinò a Ezekiel e gli disse decisa:" Se conosco bene Jenkins, e lo conosco, a quest' ora starà pensando di andarsene. Va da lui e convincilo a rimanere qui. Nel frattempo io devo fare una telefonata, dovevo immaginare che ci fosse Dulaque dietro a tutto quando sono arrivati solo i rappresentanti delle fazioni con cui ha più rapporti."
Ezekiel fece come gli era stato ordinato ringraziando che ci fosse lì Charlene.



Note:

* Riferimento a Merlin, non potevo non farlo.

** Si traduce con drago rosso, è poi legato a Merlino e ai Pendragon stando ad alcuni miti. 

*** Letteralmente si traduce con:" Cosa ci fai qui Pendragon?" Ho poi deciso che per comodità Y Ddraig Goch parli normalmente: non avevo voglia di rispolverare il mio latino ed è anche più comodo che dover tradurre tutto quanto.

Note dell' autrice:

La prima metà dell' episodio è finita, ammetto di essere soddisfatta di come è venuta. Questo capitolo è stato poi abbastanza veloce da scrivere, sarà perché è basato su uno dei miei episodi preferiti...
Non ho moltissimo da dire: le uniche cose riguardano Charlene e Flynn.
Charlene non essendo rimasta intrappolata assieme alla Biblioteca è tornata a dare una mano, sono infatti convinta che in queste situazioni il suo aiuto sia prezioso.
Flynn invece ha una discussione con il Drago che serve a sottolineare come è davvero il Bibliotecario in antitesi a com' è quando è sotto l' influenza della Mela.
Vi anticipo che nel prossimo capitolo se ne vedranno delle belle dato che al Conclave arriveranno i rinforzi e che Dulaque verrà messo a tacere in più di un' occasione.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 25
*** Ventiquattresimo capitolo ***


Ventiquattresimo Capitolo

Jacob dopo la sua sfuriata si era seduto su una panchina e, mentre Flynn si occupava della sicurezza del museo, si era messo a raccontare a Nicole quello che gli era successo:" Pensavo di avere tutte le risposte, non importava altro."
La bionda stava per dire la sua quando le squillò il cellulare così prima di rispondere disse a Stone:" Meglio se ne parli con Flynn. Molto probabilmente lui saprà cosa ti è successo. Scusami ma è Charlene. Pronto?"
" Nicole qui le cose si sono complicate. È arrivato Dulaque."
" Maledizione! Cosa suggerisci di fare?"
" Servirebbe Flynn in qualità di capo dei Massoni e dei Pendragon ma al momento è più utile sul campo..."
Nicole dopo averci riflettuto propose:" Un' alternativa ci sarebbe, però far incontrare Margie e Dulaque potrebbe essere devastante..."
Dall' altro capo de telefono Charlene disse immediatamente:" Fallo. È meglio mettere fine a questa farsa di Conclave."
A quel punto Charlene attaccò la chiamata così Nicole mandò un messaggio a sua suocera dicendole che era richiesto il suo aiuto all' Annesso.
Jacob chiese preoccupato:" Cosa c'entra Dulaque? E chi è Margie?"
" Dulaque è all' Annesso. Margie invece è la madre di Flynn, al momento è l' unica speranza per guadagnare tempo..."
Poco dopo giunse Flynn che aggiornò i presenti:" Bene, ci lasciano andare. Solo una cosa: Stone sei bandito a vita dal museo... Avete scoperto cosa è successo a Jacob?"
Nicole disse ironica, nonostante tutto non poteva farne a meno:" Ha detto che è diventato più arrogante e cocciuto di te quando sei certo di avere ragione."
" Hubris... Ma certo! La Mela della Discordia! La Dea Eris lanciò la Mela per seminare il caos, alla fine la Mela ottenne la proprietà di trasformare chi la tiene in mano nella versione peggiore di sé."
Stone a quel punto chiese perplesso:" Quindi potrei spaccare un cranio per un dipinto mal interpretato?"
Nicole disse sbrigativa, era meglio muoversi:" Non è colpa tua, è stata la Mela. Ora dobbiamo trovare Cassandra ed evitare che succeda l' irreparabile."
Jacob chiese scettico:" Beh stiamo pur sempre parlando di Cassie. Quanto potrà mai essere malvagia la versione peggiore di Cassandra Cillian?"
Nessuno dei tre aveva idea che la prima persona che se ne sarebbe resa conto sarebbe stata Lamia; la seconda di Dulaque aveva infatti trovato Cassandra in una sala del museo addetta alle restaurazioni.
La rossa dopo essersi liberata del suo vestito ora girava in leggins e canottiera, non si sorprese nemmeno quando Lamia le puntò un pugnale dritto in faccia; Lamia se ne accorse dato che le disse:" Mi sembri diversa..."
Cassandra le rispose con voce folle:" Non ne hai idea!"
Dopo una risata decise di far vedere a Lamia di cosa era capace:" Raggi, proporzione, potenza. Forza quattro, quattro al quadrato. Molly Rander mi ha preso la palla e mi ha fatta piangere a scuola... Scuola, numeri, input, minimo sforzo..."
Lamia sibilò minacciosa:" Cosa stai facendo?"
La rossa le disse mentre le girava attorno:" Sai cos' è il guadagno meccanico? Massa, inerzia, velocità? Dovresti studiare. In questo caso direi... Tre chili e mezzo."
" Te la sei cercata."
Detto questo Lamia attaccò Cassandra ma la rossa si difese colpendole il polso e premendo con forza un punto in particolare.
" Polso slogato, sette chili di pressione su un centimetro quadro."
Lamia provò con un calcio ma Cassandra le bloccò la gamba e le premette un punto sul ginocchio che le fece parecchio male.
" Inibizione del nervo safeno, sette chili di pressione su un centimetro quadro."
Cassandra a quel punto si chinò su Lamia, caduta a terra, e le premette due dita su un punto ben preciso del collo, per poi dire:" Infine una pressione di sette chili sulla carotide per fermare l' afflusso di sangue al cervello."
Rialzatasi in piedi la rossa proseguì:" Non è stato divertente, ma i guadagni meccanici lo sono. Che cosa potrei fare? Ma certo: una centrale elettrica è l' ideale."
Parecchi minuti dopo Lamia venne raggiunta da Flynn, Nicole e Jacob; la Guardiana notando a terra il vestito della rossa disse fredda e intimidatoria:" Cosa hai fatto a Cassandra?"
" Niente. La vera domanda è: cosa farà Cassandra con una centrale elettrica?" 
Il terzetto decise che la cosa migliore da fare era fermare Cassandra così andarono alla ricerca della centrale più vicina; Stone prima di lasciare la stanza fece un sorrisetto in direzione di Lamia, Flynn se ne accorse dato che lo rimproverò seccato e basito:" Sul serio? Ha quasi tentato di ucciderti! Ha provato a uccidere me e ha rapito i miei figli!"
L' unica risposta dell' esperto d' arte fu un' alzata di spalle.
In Oregon, invece, Ezekiel dopo l' ordine di Charlene era andato a cercare Jenkins; lo aveva trovato all' esterno dell' Annesso intento a caricare sulla sua macchina tutti i suoi bagagli.
Il ladro gli disse arrabbiato:" Io l' ho capita, sa? Si diverte a farci fare la figura degli idioti con le sue lezioncine ma non perde l' occasione di fornirci qualche indizio. Lei vuole aiutarci."
L' uomo rispose impassibile:" Si diverta in prigione."
" E nel frattempo si atteggia a primo della classe, dice che le diamo fastidio, che le abbiamo invaso l' Annesso. Non avevo ancora capito quale fosse la sua vera natura fino ad ora: lei è un codardo."
Jenkins rispose arrabbiato alla provocazione di Ezekiel:" Non sono un codardo, non sto abbandonando questa situazione. Non ha idea..."
Il Bibliotecario interruppe il suo interlocutore:" Il punto non è che se ne sta andando; è che si sta rifiutando di scegliere."
" Interessante lezione se viene da chi non sa se essere un ladro o un Bibliotecario."
Ezekiel rispose immediatamente, per nulla impressionato dagli insulti di Jenkins:" Ah si? Il Bibliotecario tornerà dentro e darà una mano a Charlene per salvare questo posto mentre il ladro tornerà dentro e cercherà di far abbassare la cresta a Dulaque! Nessuno dei due sta scappando!"
Jones a quel punto fece qualche passo ma si fermò quando sentì le parole di Jenkins:" Io ho già scelto... Una volta... Ho preso posizione in una complicata... Ho scelto, e non è andata bene. Poi, nel corso del tempo ho scelto altre volte, e ancora, e ancora. E ogni volta poche speranze e moltissimo sangue versato, ma niente è cambiato. Ho imparato la lezione. Dunque eccomi qui a fare il mio lavoro... Da solo. Perché scegliere? Tanto, Dio... Niente è mai cambiato."
Ezekiel si giocò l' ultima carta:" Qualcuno diceva: sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. Lei ci ha sempre detto che nessuno di noi è bravo quanto Flynn. Le svelo un segreto: nemmeno lei, chiunque sia davvero, lo è. Non mi è mai andato a genio Flynn Carsen ma una cosa va detta: non si è mai arreso e ha sempre fatto la cosa giusta. Ora io tornerò dentro da Charlene con o senza di lei perché è la cosa giusta da fare, è la scelta giusta."
Una volta rientrato Ezekiel constatò che Jenkins lo aveva seguito senza però dire nulla; vide poi che tutti stavano progressivamente riprendendo i loro posti, Dulaque non si era ancora seduto dato che aveva ripreso la sua orazione:" Come stavo dicendo, prima che fosse indetta una pausa, sono qui per proporre una mozione ben precisa. L' attuale Capo Bibliotecario ha dimostrato di essere un totale inetto e..." 
L' uomo non poté aggiungere altro dato che aveva una spada volante puntata alla gola, confuso si chiese come fosse possibile che Excalibur lo stesse minacciando ma decise di non fare domande: quella era una delle poche cose che lo potevano uccidere.
Nella sala scese il gelo per la seconda volta: tutti avevano riconosciuto l' arma, inoltre nessuno poteva muovere accuse dato che la spada aveva agito di sua iniziativa.
Una voce femminile risolse il problema:" Excalibur lascialo andare. Non è il luogo adatto per reclamare la sua testa; prima questo miserabile verme dovrà essere riconosciuto colpevole dei suoi crimini."
Dalla porta sul retro era arrivata una donna bionda sui sessantacinque anni, che si sedette con disinvoltura a capo del tavolo, per poi commentare sarcastica, mentre Excalibur si era messa a svolazzare placida alle sue spalle:" Questo sarebbe un Conclave? Ma se mancano un' infinità di fazioni! Inoltre perdonate il mio ritardo, qualcuno deve essersi dimenticato di invitarmi oppure l' invito è andato perso... Le poste al giorno d' oggi sono davvero inaffidabili."
Drake vedendo la nuova arrivata le chiese sprezzante:" Chi sei tu, donna, per piombare qui in questo Conclave all' improvviso? E con quale autorità ti siedi fra di noi?"
La donna rispose tranquilla, per nulla intimorita dalle parole del drago:" Sono Margaret Pennon, anche se in questo ambiente sarebbe più corretto dire Pendragon. Solo questo in teoria dovrebbe bastare, le dico però un altro paio di cose sul mio conto: sono qui in veste di rappresentante per delega della mia fazione ed inoltre oggi sono qui anche in veste di leader dei Massoni Criptici; ci sarebbe dovuto essere mio figlio, l' attuale leader di entrambe le fazioni, ma al momento è impegnato. Che fossi una Pendragon però si sarebbe dovuto intuire dal comportamento di Excalibur, non trova? Chiedo di essere riconosciuta dall' Arbitro della Biblioteca."
Ezekiel dopo un attimo di iniziale smarrimento si riprese giusto per dare una rapida conferma; non si aspettava certo che il jolly di Charlene fosse la madre di Flynn, anche perché a vederla non incuteva lo stesso timore della contabile: sembrava un' adorabile vecchietta nonostante avesse risposto a tono a Drake.
Jenkins e Charlene tirarono un sospiro di sollievo: avere dalla loro un' alleata così influente era un aiuto in quella situazione di tensione; Ezekiel bisbigliò poi alla contabile:" La nostra arma segreta è la madre di Flynn?"
" Si, anche se sembra la classica vicina adorabile sappi che quando è arrabbiata spaventa anche me."
Alla centrale elettrica Cassandra aveva iniziato un guardarsi attorno e a pensare alla mossa successiva, disse poi:"Popolazione due milioni e ottocentomila ma se zoommo all' indietro solo un pochino avrò una progressione di dispersione attorno a Roma... Sciocca! Bisogna prima collegare i treni alla rete elettrica comunale."
In quel preciso momento arrivarono Flynn, Jacob e Nicole; vedendo la situazione il newyorkese decise di palesarsi e di distrarre la rossa:" Ehilà Cassandra!"
La diretta interessata rispose supponente e provocatoria:" Ciao ragazzi, mi avete trovata."
" Cosa fai?"
" Ho solo intenzione di usare questa piccola centrale elettrica per causare seri danni all' alta tensione di tutta Europa, fico no? Punti bonus se attraverso la Manica e spengo Londra."
Sentendo la risposta di Cassandra Nicole sussurrò ai presenti:" Mi raccomando, evitate di tenere in mano la Mela per lunghi periodi. Vedendo poi l' effetto che ha su Cassandra direi che è meglio se Ezekiel non ne entri mai in contatto."
" A dire il vero credo che su Ezekiel non avrebbe chissà quali effetti, sono pronto a scommettere che sia già la sua versione peggiore..."
Jacob intervenne nella discussione fra i due coniugi:" Direi che a quello potremo pensare dopo, al momento come fermiamo Cassandra prima che distrugga mezza Europa?"
Aggiunse poi, ad alta voce, rivolgendosi alla Bibliotecaria:" Cassie non pensi a tutte le vittime?" 
La rossa rispose diabolica:" Le perdite umane si aggireranno fra le seicento ottantamila e le ottocento quarantacinquemila, a seconda del numero delle folgorazioni ma uh! Il collasso completo della rete elettrica europea sarà la parte più appetitosa!"
Nicole ebbe solo una cosa da dire:" Perché?"
" Perché la pratica è sempre più divertente della teoria. Sapete, io ho un dono e questo dono mi permette di calcolare tutto, di vedere tutto. Ciò nonostante non sperimento mai il risultato dei conti. Ora chiudi il becco biondina!"
A quelle parole Nicole trattenne a stento l' irritazione, sapeva che quella non era davvero Cassandra ma era davvero difficile non risponderle a tono; la rossa proseguì il suo discorso da psicopatica:" Devo pensare in cerchi di rocce e quark."
A Flynn venne un' idea:" Cassandra qual' è l' ultima cifra di pi greco?"
" Non esiste. È un numero irrazionale." Jacob si ricordò di un particolare che aveva visto sugli appunti di Cassandra così le disse:" Se lo dici tu... Qual' era l' altro invece? Il numero di Neplero? Sono convinto che la sua ultima cifra sia il sei." Cassandra rispose alla provocazione con sguardo folle:" Ho già detto che pi greco è irrazionale! Non ditemi di ragionare o pensare! Io non faccio altro che pensare e ragionare, io penso e ragiono di continuo, in ogni istante! Io ho tutti i numeri all' interno della mia testa! Non sono una specie di stupido robot fantascientifico che può andare in loop con uno stupido trucchetto!"
Dopo un breve attimo di silenzio la rossa disse molto più calma rivolta a Stone:" Hai detto sei?"
A quel punto Cassandra perse i sensi e fece cadere a terra la Mela che rotolò via, Flynn disse divertito nonostante tutto:" Era Neplero l' interruttore, non pi greco. Stone come lo sapevi?"
" Beh, scrive parecchio e io presto attenzione..."
Nicole a quel punto non vedendo la Mela esclamò:" Jacob, Cassandra voi rimanete qui a sistemare le cose. Flynn andiamo a prendere quella stramaledettissima Mela!"
I due Carsen corsero dietro il suddetto reperto e quando la ebbero raggiunta la afferrarono in contemporanea; subito Nicole disse al marito con tono gelido: " Secchione."
Il Bibliotecario rispose allo stesso modo:" Psicopatica. Pensi a quello che sto pensando io?"
" Dato che sto al tuo fianco da dieci anni dovresti darmi delle buone ragioni per continuare a farlo. I tre mocciosi non bastano."
Flynn spinse Nicole al muro e poi rispose alla moglie a pochi centimetri dal suo volto con un sorriso superbo e ammaliatore:" Il mondo ti basta?"
" Hai la mia attenzione. Continua."
Nicole si staccò dalla parete per poi spingere Flynn alla parete opposta e dirgli rabbiosa:" Non hai nulla da dire? Sparisci per mesi e mi lasci da sola a badare a tre bambini e tre imbranati in compagnia di un vecchio che non fa altro che criticare! Chi ti da la presunzione di poterlo fare senza nemmeno chiedere il mio parere?"
Flynn rispose alterato e arrogante:" L' ho fatto perché io sono al comando e posso fare tutto quello che mi va. Io ho il potere, quello vero: già solo avere il potere della Biblioteca è sufficiente e sai un' altra cosa? Tu non capisci cosa significa!"
Flynn e Nicole iniziarono a litigare contendendosi il possesso della Mela; alla fine vinse la Guardiana, che colpì il marito con un violento pugno in faccia.
Il Bibliotecario, tornato in sé, disse subito alla bionda:" Nicole, ferma. Metti giù la Mela."
" Perché dovrei? Mi ha fatto capire che in tutti questi anni ho sprecato il mio tempo a stare con te e a evitare che ti rompessi l' osso del collo! Sai che ho sprecato i miei anni migliori a proteggere te e a lavorare per una stupidissima organizzazione segreta? Ho sbagliato a creare dei legami, sono solo un peso e un ostacolo."
Flynn non seppe cosa rispondere a quello sfogo ma aveva la sensazione di sapere a cosa si riferisse davvero Nicole e aveva anche la sensazione di sapere quale fosse la peggior versione di sua moglie; improvvisamente arrivò Lamia che placcò la Guardiana e le fece perdere la Mela.
La seconda di Dulaque stava per pugnalare Nicole quando venne salvata da Flynn che con la Mela in mano strappò via l' arma della mora.
" Lasciala stare o potrei ridurti a brandelli!"
" Ma oggi che sta succedendo a tutti quanti?!"
Nicole si scansò Lamia di dosso per poi dire al marito:" Flynn, non ucciderla. Non sei un assassino."
Lamia diede man forte alla bionda." Si Bibliotecario, ascolta tua moglie."
Flynn guardò le due donne per poi dire beffardo:" Ascolta tua moglie... Non ucciderla... Non meritate la mia attenzione, nessuna di voi. Se penso a tutti i sacrifici che ho fatto, a tutti gli anni sprecati! La magia per me non ha più segreti, potrei essere un Dio con tutto il mio potere!"
A quel punto Flynn si incamminò per il corridoio seguito da Nicole e Lamia, la bionda cercò di instaurare con il marito un dialogo:" Non sei lucido Flynn."
" Non sono mai stato più lucido di così. Ultima occasione Nicole: tu, io, tutto il potere a nostra disposizione. Saremo il re e la regina di tutto il mondo, mettiti qualcosa che mostri un po' di pelle però... No? Sayonara."
Flynn a quel punto aprì una porta e sparì nel nulla; Lamia a quel punto disse alla Guardiana:" Sai, da donna a donna, la versione cattiva di Flynn è..."
Nicole a quelle prole sibilò irritata all' altra donna:" Tieni le tue mani lontane da lui. Quel Secchione è mio. L' ho già dimostrato a una tua collega, Lana se non ricordo male."
All' Annesso invece l' arrivo di Margie aveva scombussolato tutti gli equilibri del Conclave: molti dei presenti ricordavano molto bene le opposizioni che avevano fatto quarantun' anni prima quando avevano saputo dell' unione delle linee di sangue di Artù e di Salomone; sapevano inoltre che in questa occasione la Pendragon avrebbe avuto tutte le possibilità per vendicarsi, anche perché correva voce che la morte del precedente capo dei Massoni non fosse stata un incidente.
Dulaque era stato il primo a cercare di sminuire Margie, anche perché aveva capito fosse meglio non finire troppo esposto:" Margaret Pendragon vedo che la presunzione dei tuoi antenati non ha fatto che aumentare con il passare delle generazioni. Hai una bella faccia tosta a dire di essere qui per punirmi per i miei crimini. Sei forse in combutta con la Biblioteca per muovere accuse senza avere le prove?"
Sylalandria decise di dare supporto al capo della Confraternita del Serpente:" Il figlio di Ban ha ragione, Pendragon. La vostra fazione è sempre stata fra le più arroganti, credete forse che avere il supporto di Merlino vi renda onnipotenti e che vi garantisca la possibilità di fare tutto quello che volete?"
Margie non si scompose a quelle parole e, vedendo che Ezekiel stava per rispondere, decise di anticiparlo per evitare che facesse dei danni dicendo affabile al giovane ladro:" Arbitro non preoccuparti, so ribattere a tutte le accuse che mi sono state mosse."
La donna a quel punto si alzò in piedi e si mise di fronte a Dulaque lasciando però il tavolo a dividerli; disse poi con voce pacata ma decisa e autoritaria:" Per prima cosa Lady Sylalandria non mi sorprende tutto questo ardore nel difendere Dulaque; immagino sia dovuto agli attriti che tu e Merlino avete avuto sei anni fa. Spero non ci siano altre ragioni, come ad esempio l' esserti schierata apertamente con la Confraternita del Serpente. Se fosse così sai bene che le Legioni Fatate finirebbero immediatamente sulla lista dei nostri nemici dato che mister Dulaque occupa il primo posto."
Margie fece una pausa, in attesa che Sylalandria dicesse qualcosa; la donna in questione rispose tesa e nervosa a causa della velata minaccia:" No, non abbiamo modificato lo status quo."
" Bene, mi fa piacere sentirlo. Passando poi al punto fondamentale che riguarda le accuse mosse nei miei confronti... Mi sembra doveroso quantomeno fornire la mia versione dei fatti e lasciare che siate voi a giudicare chi stia dicendo la verità. Lady Sylalandria ha detto che noi Pendragon abbiamo la presunzione di fare qualunque cosa ci vada a genio solo perché godiamo del supporto di Merlino. È vero, è un alleato potente; non posso negarlo. Credo però di essere dalla parte della ragione quando affermo che noi non ci siamo mai permessi di imporre la nostra volontà a nessuno: le volte in cui, nel corso dei secoli, noi Pendragon siamo intervenuti in faide o dispute è stato perché siamo stati coinvolti direttamente o qualcuno ci voleva come arbitri. Vi chiedo questo: abbiamo mai dato ad intendere di essere venuti meno ai patti che abbiamo stabilito in passato o che non ci siamo comportati in modo equo e imparziale?"
Drake decise di dire la sua, non gli piaceva per principio nessuno che avesse rapporti con i Draghi Occidentali:" Dissento. Avete avuto fin troppe simpatie verso la Biblioteca e verso gli Occidentali."
" Mister Drake alla sua prima critica rispondo con una vecchia massima:' Il nemico del mio nemico è un mio amico.'  Per quello che riguarda la nostra simpatia per i Draghi Occidentali posso dire che è data dalla gratitudine verso Y Ddraig Goch, è stato lui ad aiutare Merlino a forgiare la qui presente Excalibur."
Vedendo come Margie stava gestendo la situazione Ezekiel sussurrò ammirato in direzione di Jenkins:" La nonnetta se la sta cavando alla grande."
" Le do ragione signor Jones. La madre del signor Carsen è molto abile, le consiglio di prendere appunti."
Charlene a quel punto disse ai due uomini con una punta d' orgoglio:" Cosa vi dicevo? È una lezione che tutti imparano troppo tardi: mai sottovalutare Margie Carsen."
Nel frattempo Margie si era rivolta direttamente a Dulaque:" Dici che le mie accuse nei tuoi confronti sono inventate? Infondate? Volte a sminuire la tua aura di bontà? Fammi il piacere! Sono secoli che commetti crimini della peggior specie. Quanti innocenti hai ucciso nel corso della tua esistenza? Senza contare poi che negli ultimi quarant' anni ti sei scatenato e hai dato il peggio di te. Al momento non sta a me ricordare quanti Bibliotecari hai ucciso... Vuoi forse che ti rinfreschi la memoria su quello che hai fatto a me e alla mia famiglia? Questo dovrebbe essere molto più pertinente."
" Non so di cosa tu stia parlando, dici parole senza senso ragazzina*."
La risposta di Dulaque arrivò con un mezzo ringhio, basso e minaccioso, segno che l' uomo aveva ceduto alla provocazione di Margie; la donna rispose subito con un espressione dura, rabbiosa e sofferente a causa della ferita ancora aperta:" Ti rinfresco io la memoria allora. Hai rivelato a Jeremiah l' esistenza delle miniere di Salomone e il ruolo di Alastair come Massone, speravi che mio marito avrebbe ceduto alle pressioni di Jerry consentendogli di usare la Chiave di Salomone a tuo vantaggio; le cose sono andate diversamente però. Alastair è morto per proteggere la sua famiglia e gli altri Massoni... Questo per te ha avuto delle conseguenze, lo sai? Ora i Massoni di Salomone ti vogliono morto tanto quanto noi Pendragon e non c'entra il fatto che per trent' anni ho gestito io anche questa fazione. Adesso dirai che sono accuse infondate... Le parole di Jerry dette al Bibliotecario e alla Guardiana nel 2006 bastano come prova?"
Dulaque rispose credendo di mettere in difficoltà la sua avversaria:" Basterebbe se il Bibliotecario non fosse tuo figlio, è ovvio che fin dalla più tenera età lo hai indottrinato."
" Al contrario. Flynn ha scoperto il suo retaggio in seguito a quell' avventura, se si può definire in questo modo una missione il cui scopo era evitare che la sua stessa esistenza venisse cancellata. Charlene confermi che quando Flynn Carsen è stato assunto come Bibliotecario dieci anni fa non aveva idea di chi fosse davvero?"
La contabile disse seria e professionale:" Confermo. Avendo fatto io stessa il colloquio di assunzione a Flynn Carsen dico con assoluta certezza che non sapeva nulla."
Quell' ultimo scambio di parole aveva scatenato un certo mormorio fra i presenti: chi non aveva mai conosciuto il Bibliotecario non si aspettava certo che fosse un uomo con tanto potere a disposizione, poteva essere un pericolo per tutti quanti.
Margie decise di sferrare l' arringa finale:" Sono lieta che tu abbia tirato in ballo mio figlio a dire il vero. Neghi forse di aver attentato più volte alla sua vita? Di aver stretto un patto con Morgana per entrare in Biblioteca e rubare Excalibur e la corona di Artù usando fra l' altro i miei nipoti, dei bambini, come merce di scambio? Dulaque sappi solo una cosa: le tue azioni scellerate hanno fatto si che ti inimicassi contemporaneamente Biblioteca, Massoni Criptici e Pendragon, includo nella lista anche tutti i nostri alleati più stretti. Immagino che anche quest' oggi tu sia venuto qui con uno scopo ben preciso... Non mi piace perdere tempo in chiacchiere Dulaque. Cosa vuoi?"
L' uomo ghignò malvagio per poi dire con tutta tranquillità:" Pendragon tuo figlio ha  chiaramente troppo potere nelle sue mani... Non sono qui per parlare di lui però. Quello che propongo è molto semplice: nel corso dei secoli la Biblioteca e Bibliotecari hanno accumulato sempre più potere diventando giudice, giuria e boia per il mondo soprannaturale. Se si fossero dimostrati imparziali non avrei avuto problemi ma alla luce dei fatti più recenti, dell' incapacità dell' Arbitro e del potere eccessivo che si è accumulato nelle mani dell' attuale Capo Bibliotecario propongo una mozione di sfiducia nei confronti dei Bibliotecari e, per estensione, chiedo di votare per chiudere la Biblioteca."
Margie ribatté subito indignata:" Non puoi proporre una mozione del genere in un Conclave incompleto**!"
Charlene sfruttò la situazione per chiedere ai presenti:" Qualcuno ha altre obiezioni o cose da dire prima di procedere alla decisione di accettare o rifiutare la mozione di Dulaque?" Dalla Porta sul Retro apparve Flynn che disse con un sorriso folle:" Io!"
Drake contraddisse immediatamente il Bibliotecario:" Come può avere qualcosa da dire se non sa si cosa stiamo discutendo?"
" Ah, non lo so? Ne è sicuro mister Drake? Così offende la mia intelligenza. Bel completo comunque, sartoria italiana?"
Nel frattempo Margie e Dulaque erano tornati a sedersi così Flynn ebbe la possibilità di aggirarsi fra i presenti mentre faceva il suo monologo da genio del male:" Questo è un Conclave anche se di dimensioni minuscole, oserei dire ridicole. Il qui presente Dulaque, prevedibile come suo solito fra l' altro, ha appena chiesto una mozione di sfiducia. Essendo lui il capo della Confraternita del Serpente cos' avrà mai potuto chiedere se non la chiusura della Biblioteca?"
In quel preciso istante tornarono anche Nicole, Jacob e Cassandra; Flynn che aveva ancora in mano il pugnale sottratto a Lamia disse arrabbiato e minaccioso:" Ancora voi sottospecie di pallida copia di quello che dovrebbe essere un Bibliotecario? Fuori! Fuori! Andatevene!"
Jenkins pensò bene di prendere Ezekiel e seguire i nuovi arrivati fuori dalla sala dell' annesso; Margie e Charlene dal canto loro si chiesero cosa fosse successo a Flynn per farlo comportare in quel modo folle.
Flynn disse più tranquillo rivolto ai presenti:" Dove eravamo? Ah si. Sono io il Capo Bibliotecario, non quel vecchio fifone, non il ladro chiaramente sopravvalutato. Io, la persona per cui siete qui, il Vero Bibliotecario, il pezzo grosso!"
Flynn riprese a fare il giro del tavolo mentre disse fintamente amichevole:" Come stai Dabra? Tradisci ancora le tue sette mogli e minacci di innondare il mondo con il sangue quando ti senti un po' insicuro? Ciao mamma, tutto bene? Vedo che te la cavi ancora bene a trattare con le altre fazioni nonostante l' età. E ciao anche a te Lady Syl, risolvi ancora il tuo problema di autostima gettandoti fra le braccia di...?"
Flynn dicendo l' ultima domanda si era seduto di fianco alla donna, sulla sedia che aveva usato Ezekiel fino a poco prima; Dulaque interruppe il Bibliotecario dal fare il suo nome*** dicendogli secco:" Basta!" 
Il Bibliotecario si mise di fronte al suo nemico prima di dire furente:" Perché? Quella parola esiste nel tuo vocabolario? Quando in passato hai ucciso centinaia di innocenti non hai pensato di avere esagerato? Quando hai pianificato la morte di mio padre non hai pensato di esagerare? Quando hai rapito i miei figli, invece? Quando hai reclutato il mio predecessore? Non vado oltre, non è il caso. Sapete una cosa? Se la volete, intendo se la volete davvero, prendetevela. Prendete la Biblioteca, o almeno quello che ne rimane, sempre grazie a Dulaque!"
Flynn a quel punto si alzò e andò verso uno dei numerosi scaffali per poi proseguire urlando come un folle ma dicendo cose sorprendentemente serie e razionali:" Prendetevi i libri, prendetevi gli Annessi, prendetevi la responsabilità perché io non la voglio! Io ho visto tante cose: magia e potere. Dite, sul serio credete che uno qualsiasi di voi presenti, ad eccezione di Charlene e mia madre, potrebbe fermarmi?"
Margie rimase a bocca aperta: da quando Flynn agiva in quel modo e si comportava come se avesse il complesso di Dio? La donna lanciò un rapido sguardo a Charlene ma vide che anche la contabile non aveva idee.
Dulaque vedendo quella reazione chiese spiazzato:" Flynn ti senti bene?"
" Non ti ho mai detto che potevi chiamarmi per nome, sbaglio? Comunque non sono mai stato così bene in vita mia! Starò pensando lucidamente? Mi sentirò bene? Avrò un bell' aspetto?"
Da una certa distanza anche Nicole, Jenkins e i tre Bibliotecari avevano osservato preoccupati la scena ed erano giunti ad una conclusione: l' effetto della Mela su Flynn era devastante; Cassandra disse agli altri:" Dobbiamo togliergli quella Mela dalle mani, rende le persone malvagie."
Tutti annuirono ma Stone fece un' acuta osservazione:" E come facciamo? Vi ricordo che la Mela ci rende tutti malvagi."
Nicole ci rifletté qualche secondo poi propose:" Lasciate fare a me. So cosa diventerò sotto il controllo della Mela... Lo sono già stata... Inoltre il compito di un Guardiano è proteggere un Bibliotecario sempre e comunque."
Ezekiel propose al gruppo:" Potrei farlo io. Sono il migliore a rubare."
La Guardiana rispose mantenendo lo sguardo sul marito:" Tu sarai il piano B. Se dovessi fallire io entrerai in gioco tu con il supporto di Jenkins. Anche se mi piacerebbe visto come si sta comportando, non posso tirare un pugno in faccia a Flynn per recuperare la Mela, ne va della sua credibilità come Capo Bibliotecario... Dovremmo bastare io e Margie comunque."
Jenkins volle dire la sua:" Come dissi a Jane Adams durante una partita a crochet piuttosto complicata: a volte il miglior attacco è semplicemente un buon attacco."
Nel frattempo Charlene aveva osservato con la coda dell' occhio Nicole e aveva capito che la bionda avrebbe fatto la sua mossa a breve, per sua fortuna entro poco tempo non sarebbe più stata costretta ad ascoltare i vaneggiamenti del Bibliotecario, sotto l' influenza della Mela della Discordia; la contabile aveva riconosciuto l' oggetto, la parte più frustrante era rimanere lì, ferma, senza poter fare nulla.
Al momento Flynn era preso dai suoi deliri di onnipotenza dato che stava dicendo, con tanto di piedi appoggiati sul tavolo e atteggiamento strafottente:" La presidenza sarebbe facile ma non sarebbe vero potere, a meno che non sia la presidenza del mondo. Allora si che sarebbe bello, controllo e potere su tutto... Pensate al guardaroba."
Nicole arrivò in quel momento e afferrò le gambe di Flynn e le mise a terra prima di dire seria:" Bibliotecario, adesso basta."
Margie diede man forte alla Guardiana dicendo seria e decisa:" Flynn Alexander Carsen adesso è ora di finirla con questa sceneggiata, posa immediatamente quella Mela e smettila di essere una vergogna per ciò che rappresenti."
Nicole sapeva che tasti premere dato che disse decisa:" Tua madre ha ragione: stai portando disonore alla Biblioteca e alle fazioni che dovresti rappresentare. Sei una vergogna per Judson, per la Biblioteca e per tuo padre."
Flynn sentendo quelle parole mise la Mela nella tasca della giacca, si alzò in piedi e si mise esattamente di fronte a Nicole per poi sibilarle rabbioso a pochi centimetri dal volto:" Non osare mai più pronunciare una frase del genere. Non farlo mai più. Mi chiedo perché ti abbia sposata, sei solo un ostacolo alla mia grandezza."
Nicole per nulla turbata dalle parole di Flynn con molta rapidità rubò la Mela dalla tasca del marito, per lei ci volle uno sforzo enorme per non rispondere a tono, si limitò a dire a denti stretti prima di allontanarsi, sentendo di essere già sotto l' influenza della Mela:" Ora è tutto ok."
Flynn dal canto suo si riscosse e tornò in sé; capendo che la situazione si era fatta spinosa decise di ricorrere a tutto il suo talento diplomatico per risolvere la situazione:" Ora se non sbaglio Dulaque ha proposto una mozione di sfiducia. So di aver parlato già molto, dicendo cose spiacevoli e offensive ad alcuni di voi ma vi chiedo l' indulgenza e il buon cuore di darmi il beneficio del dubbio e farmi dire ancora qualche parola. Oramai sono dieci anni che sono il Bibliotecario, otto da cui sono il capo dei Massoni Criptici e cinque da quando sono il leader dei Pendragon. Ho sempre fatto del mio meglio e non vi ho mai dato ragioni di dubitare della mia buona fede ad eccezione di oggi, vi chiedo quindi indulgenza per spiegarvi la situazione."
Vedendo che la situazione era sotto controllo Nicole tornò da Jenkins e gli disse gelida:" Si sbrighi a prendere qualcosa per conservare la Mela. Che aspetta? Non ho tutto il giorno!"
Cassandra vedendo la situazione chiese preoccupata:" Nicole, tutto bene?"
" No che non va bene. Ho in mano un dannato oggetto magico che mi rende la mia versione peggiore, mio marito ha rischiato di fare danni irreparabili con svariate fazioni sovrannaturali e per colpa di quella dannata Mela si è comportato da idiota con me, dicendomi cose orribili che non so se pensa davvero nel suo inconscio. Jones prendi questa dannata cosa prima che le dia fuoco!"
Nicole aveva detto tutto con fare arrogante e duro, trattando parecchio male la povera Cassandra; quando Ezekiel aveva preso la Mela si era affrettata a scusarsi con la rossa, Jacob preferì cambiare argomento per evitare imbarazzo:" Jones ti senti malvagio?"
" No, non mi sento diverso."
" Cioè sei immune? No... È come aveva detto Flynn a Roma: sei già la tua versione peggiore."
Ezekiel rispose a Stone indignato:" Lo dici come se fosse una brutta cosa!"
Flynn nel frattempo aveva proseguito il suo discorso dato che ad eccezione di Drake e Dulaque nessuno aveva avuto da ridire:" Per prima cosa vi ringrazio per l' indulgenza. Poco fa mi avete visto agire in maniera sconsiderata, folle e malvagia; è innegabile che in quei pochi minuti sono stato un pericolo per me stesso, per voi e per il mondo sovrannaturale a causa dell' influenza della Mela della Discordia. Il punto del mio discorso non è però fare un arringa difensiva e auto celebrativa, il punto sta nel farvi riflettere su un particolare che è anche il succo di tutta la faccenda: sono stato fermato. Sappiamo bene che la magia fuori controllo è pericolosa e che porta inevitabilmente al caos... Guardate cos' ho combinato io a causa di questa Mela... A meno che non esista qualcosa che sia in grado di arginare questo caos. Capite bene che è questa la cosa importante: per secoli la Biblioteca ha svolto questo ruolo, per questo serviamo noi Bibliotecari e servono i Guardiani: per proteggere il mondo dal male e dal caos. Non sto dicendo che noi, Bibliotecari e Guardiani, siamo perfetti, nessuno lo è; qualcuno però deve proteggere il confine, qualcuno deve fare in modo che venga rispettato l' Equilibrio. Ho finito il mio discorso e in qualità di Capo Bibliotecario, non ho altro da dire. Si proceda pure alla votazione."
Charlene a quel punto sorrise orgogliosa in direzione di Flynn: si era dimostrato un eccellente Bibliotecario ancora una volta ma soprattutto aveva dimostrato di essere un uomo straordinario; la contabile in qualità di Consigliere dell' Arbitro disse professionale ad alta voce, rivolta a Ezekiel:" Detto questo signor Arbitro, venga, abbiamo una mozione da votare."
Ezekiel arrivò quasi subito poi disse ai presenti:" Per alzata di mano. Chi vuole rimpiazzare il Bibliotecario o qualunque cosa stavate discutendo?"
Vedendo che nessuno aveva mosso un muscolo Dulaque capì che il suo piano era fallito, sperò che Drake portasse comunque scompiglio.
Il Drago agì in quel modo dato che vedendo che le questioni erano risolte decise di attirare l' attenzione:" Non sono d' accordo nella risoluzione delle trattative. I nostri affari non sono conclusi: la Perla rubata non è stata restituita a Fai Long, non ha assolto ai suoi doveri di Arbitro ed è per questo che Fai Long pretenderà terribili punizioni. I Draghi..."
Flynn decise che era il momento di intervenire, quella farsa era durata fin troppo per i suoi gusti:" Mister Drake in qualità di Capo della Biblioteca credo che sia mio diritto intervenire nell' Intercessione fra Draghi Orientali e Biblioteca, posso farlo anche se non sono l' Arbitro, sbaglio?"
Drake rispose furente:" Non parlo con chi fa affari con i dannati Occidentali!"
Flynn si trattenne dallo sbuffare infastidito, si limitò a rispondere per le rime al Drago:" È forse un rifiuto al dialogo? Le ricordo che quella che doveva essere un' Intercessione si è trasformata in un Conclave incompleto e da che ne ho memoria in un Conclave Judson, in qualità di Primo Bibliotecario, ha sempre avuto diritto di parola. Essendo il suo successore credo che lo stesso valga per me. Come stavo dicendo, ho alcune considerazione da fare sulla questione della Perla rubata ora che il Conclave non ha più nulla da dire. Già subito mi sono chiesto come fosse possibile che uno dei tesori di Fai Long fosse stato trafugato e fosse finito nelle mani dei Draghi Occidentali. Successivamente io, la Guardiana e altri due Bibliotecari abbiamo recuperato la perla a Roma, nella roccaforte di Y Ddraig Goch; questo fatto sembrava incastrare irrimediabilmente i Draghi Occidentali... Una chiacchierata con Ddraig, che le ricordo essere incapace di mentire, ha svelato un dettaglio fondamentale: nessun Drago Occidentale ha rubato la Perla."
Flynn fece una pausa ad effetto prima di proseguire, sicuro di aver già vinto il dibattito:" Questo fatto scagionava i Draghi Occidentali ma un secondo avvenimento ha confermato questa tesi. Rompendosi, la Perla trafugata ha rivelato due cose: era un falso e al suo interno era custodita la Mela della Discordia... Ne sono entrato in possesso e avete visto tutti qual' è stato il risultato. Questi avvenimenti, mister Drake, mi hanno insospettito: chi aveva accesso alla vera Perla? Di chi si fida Fai Long? Ha qualche idea?"
Il Drago non disse nulla, si limitò a raggiungere la porta e ad andarsene con un leggero inchino.
Ezekiel a quel punto disse a tutti i presenti sollevato che quella folle avventura fosse giunta al termine:" Dunque, amici miei, è così che si arbitrizza... Arbitra? Comunque sia il Conclave è terminato. Accomodatevi fuori."
A quelle parole tutti ad eccezione di Margie lasciarono l' Annesso; Jenkins decise di seguire Dulaque e dirgli qualche parola visto quanto successo a causa sua.
Quando il capo della Confraternita del Serpente stava per salire sulla sua auto il custode dell' Annesso fece la sua mossa:" So che c'eri tu dietro a tutto. Mister Drake che ruba la Perla... Il Conclave incompleto a cui erano presenti solo le fazioni a te amiche... Cercare di chiudere la Biblioteca..."
La risposta arrivò immediata, ponendo un' enfasi ironica sul nome:" Era così evidente Jenkins?"
Il diretto interessato ignorò il tono con cui Dulaque aveva pronunciato la frase per dire con biasimo:" Ti sei alleato con i Draghi Orientali perché sai che quelli Occidentali sono dalla parte dei Pendragon... Stando a quanto detto da Margaret negli ultimi quarant' anni hai volutamente infranto i trattati di non aggressione e hai rapito i figli dell' attuale capofamiglia nonché Bibliotecario. Hai rischiato di scatenare una guerra fra Draghi che avrebbe distrutto il mondo... Sei fuori di senno."
Dulaque rispose divertito, impassibile alle accuse:" Il 60%, 65% al massimo. Nonostante ora tu sia in contatto con i Pendragon non è tardi: puoi ancora unirti a me. Dopotutto non ti sei ancora rivelato per chi sei davvero."
Dopo un attimo di silenzio Jenkins rispose a disagio cercando di usare un tono freddo:" Il Conclave è concluso signor Dulaque."
Il custode stava per rientrare nell' edificio quando una frase del capo della Confraternita del Serpente lo fece fermare e voltare.
" Gli altri hanno scelto per noi da che parte stare, non è vero?"
Jenkins rispose con una smorfia:" No, abbiamo scelto noi un migliaio di anni fa. Dal momento in cui abbiamo smesso di essere qualunque cosa fossimo, Lancillotto^."
Dulaque rimase impassibile sentendo il suo vecchio nome, disse solo un' ultima cosa prima di andarsene:" Se non ci avessi provato oggi sarei davvero il mostro che tu pensi io sia."
Lancillotto a quel punto si avvicinò a Jenkins e lo cinse in una sorta di abbraccio per sussurrargli all' orecchio:" Fai buon viaggio."
Detto questo salì in macchina senza dire o fare più nulla; all' interno dell' Annesso il clima era decisamente più rilassato e familiare nonostante per prima cosa Margie si fosse lanciata in una ramanzina colossale nei confronti del figlio quando tutti i partecipanti al Conclave erano andati via.
La risposta di Flynn era stata immediata:" Scusa ma che colpa ne ho io!? Quello che ho combinato era colpa della Mela della Discordia! Non sono un pazzo assetato di potere con il complesso di Dio! Mi hai cresciuto tu, dovresti sapere che tipo di persona sono!"
Charlene vedendo che era stato introdotto l' argomento volle togliersi una curiosità  così chiese a Nicole interrompendo il dialogo fra madre e figlio:" Avendo appurato che Ezekiel Jones è già la versione peggiore di sé come mai sei stata tu a prendere la Mela a Flynn?"
Nicole rispose alla contabile:" Beh l' ho fatto perché sapevo cosa sarei diventata. A Roma anche io sono entrata in contatto con la Mela assieme a Flynn e, nonostante l' influenza dell' enorme ego di mio marito, dopo averci riflettuto ho capito cos'ero diventata."
" Ehi!"
Nicole rispose divertita alla protesta del Bibliotecario raccontando la versione lunga della storia a beneficio dei ragazzi:" Scusa tesoro ma è la verità: il tuo ego riempirebbe la Biblioteca... Stavo dicendo: la mia versione peggiore risale a più di dieci anni fa: non conoscevo ancora Flynn e mi incolpavo della morte di Wilde... Sapete il Bibliotecario traditore e mio ex... Per farla breve mi ero chiusa in me stessa ed ero una stronza assurda perché avevo paura di legarmi di nuovo a qualcuno che avrei potuto perdere. Fortunatamente ho conosciuto Flynn... È solo perché in passato sono stata la mia versione peggiore che ero sicura di poter gestire la faccenda, inoltre il compito di un Guardiano è proteggere il suo Bibliotecario."
Charlene annuì a quelle parole, fiera di come si era comportata la Guardiana; Ezekiel dal canto suo disse a Flynn con la sua solita mancanza di tatto:" Non capisco una cosa: vedendo di persona com' era Nicole non mi capacito di come sia stato possibile che tu l' abbia sposata."
Il Bibliotecario rise divertito, per poi rispondere con un sorrisetto sarcastico:" Semplice: merito del mio fascino e del fatto che dieci anni fa eravamo entrambi due casi disperati. Ora se volete scusarmi devo andare a cercare un libro che potrebbe servirmi per riportare qui la Biblioteca."
Dette quelle parole Flynn salutò sua madre per poi recarsi in una delle salette laterali dell' Annesso; Margie decise che era giunto il momento di tornare a New York così salutò i presenti:" Meglio che torni a casa. Ho lasciato Merlino a badare ai bambini,  non oso immaginare la situazione al mio ritorno... Ezekiel, Jacob, Cassandra è stato un piacere conoscervi; colgo poi l' occasione per ringraziarvi di persona per il vostro aiuto nel salvare Alastair. Avete l' eterna gratitudine dei Pendragon. Nicole ti aspetto a cena non appena avrai un po' di tempo libero. Charlene è stato bello rivederti in questa occasione, nonostante tutto: mi ha ricordato i vecchi tempi. Ora chi sarebbe così gentile da impostare la Porta da cui sono arrivata?"
Fu Jacob ad offrirsi:" Ci penso io signora Carsen."
" Oh, chiamami Margie caro."
Così anche l' ultima dei partecipanti al Conclave lasciò l' Annesso; Flynn nel frattempo era assorto nella lettura quando una voce a lui ben nota proveniente da uno specchio lo fece fermare:" Sono fiero di te Flynn, hai dimostrato di essere in grado già gestire un Conclave."
Il Bibliotecario disse felice alzando la testa dal libro:" Judson! Che piacere vederti! Come fai a sapere quello che è successo?"
" Flynn da questo lato dello specchio si vede tutto, ti avevo detto che il nostro non era un addio. Hai dimostrato ancora una volta che dieci anni fa io e Charlene abbiamo fatto la scelta giusta e inoltre ti sei dimostrato degno di ricoprire la tua nuova carica agli occhi dei tuoi detrattori."
Il Bibliotecario sentendo quelle parole si lasciò andare ad un mezzo sorriso, per poi dire con un sospiro:" Già... Se escludiamo i danni che ho combinato a causa della Mela."
Judson disse comprensivo:" Flynn tutti noi abbiamo un lato oscuro, una versione peggiore di noi stessi... La Mela ha sfruttato i tuoi difetti e li ha amplificati, è innegabile; è però altrettanto vero che tu sei riuscito a passare oltre e a diventare un uomo di cui io e tutti quelli che ti conoscono bene possono andare fieri."
Flynn annuì, le parole erano superflue in quel caso e inoltre la commozione per quella manifestazione di fiducia così sincera non gliene aveva lasciate molte; il Bibliotecario alla fine capì da solo che era giunto il momento dei saluti dato che disse:" Mi ha fatto piacere rivederti, credo però che sia giunto il momento di andare. Non ho dimenticato la mia missione: la Biblioteca non si riporterà in questa dimensione da sola... Un' ultima cosa Judson: grazie. Se tu non fossi stato il primo a darmi fiducia non saremmo qui a parlare in questo momento, se sono diventato un buon Bibliotecario è anche merito tuo."
Judson fece un sorriso prima di sparire e lasciare Flynn alle sue letture; non fu una cosa molto lunga dato che dopo qualche istante il newyorkese decise di raggiungere Charlene e riprendere il viaggio dopo aver salutato Nicole e i Bibliotecari.
Flynn non vide Jenkins, poco male: avrebbe fatto con lui una chiacchierata in seguito dato che ormai aveva avuto conferma assoluta di chi fosse in realtà a causa di un commento apparentemente irrilevante fatto da Charlene un mese prima; si limitò a dire a Nicole la verità mentre la salutava, ci avrebbe pensato lei al momento opportuno.
Quella sera Cassandra si era rifugiata al piano superiore dell' Annesso e si era seduta in un angolo a leggere dato che aveva assolutamente bisogno di riflettere da sola su quello che le era successo in quella folle giornata e la lettura era un aiuto; i suoi propositi vennero interrotti quando la voce di Nicole la fece sussultare:" Eccoti finalmente! Ti ho cercata dappertutto."
" Nicole! Mi hai fatto prendere un colpo! Non ti ho proprio sentita arrivare!"
La Guardiana disse con un mezzo sorriso:" Colpa mia, me lo dice sempre anche Flynn... Cass sono qui per due ragioni: mi volevo scusare per come ti ho trattata a causa della Mela e soprattutto voglio sapere come stai."
La rossa rispose incerta:" Bene..."
" Sai che non ci credo minimamente e non ci credi nemmeno tu. Tutti siamo stati in contatto con quell' affare maledetto e tutti più o meno siamo diventati persone che non vorremmo mai diventare, Ezekiel non conta."
Cassandra fissò Nicole che nel frattempo si era seduta di fianco a lei per poi commentare a mezza voce:" La fai facile tu: eri già preparata a quello che saresti potuta diventare e inoltre non hai cercato di distruggere l' Europa."
" Hai ragione, però devi capire che io a differenza tua ho fatto cose di cui non vado fiera. Tu non sei davvero quello che la Mela ti ha fatto diventare, io si: io sono stata quella persona in passato..."
Cassandra rispose subito esternando il vero problema:" Allora cosa mi impedisce di diventare la mia versione peggiore? Quella Mela ha dimostrato che potrei esserlo."
" Cassandra ascoltami: in ognuno di noi ci sono sia luce che oscurità, nessuno è totalmente buono o totalmente malvagio; quello che ha fatto la Mela è spezzare quell' equilibrio. Tu sei una delle persone più dolci, gentili e premurose che io conosca, hai tanto bene in te; la Mela ha preso i pochi sentimenti negativi che hai e li ha amplificati all' estremo. Non ho un consiglio che magicamente risolverà tutto, posso solo dirti che non tutto il male viene per nuocere: grazie a questa esperienza potresti imparare a conoscere meglio te stessa."
Nicole avendo detto tutto quello per cui era arrivata si alzò per poi avviarsi al piano inferiore, Cassandra fermò la Guardiana:" Grazie Nicole. Non eri tenuta a farlo."
" Si invece. I Guardiani proteggono i Bibliotecari anche spiritualmente, per così dire. Inoltre dopo questi mesi ti considero mia amica e io proteggo gli amici. Non dimenticarlo per il futuro."



Note:

* Margie, stando alle mie stime, ha sessantasette anni, è però una ragazzina se paragonata a Dulaque che ne ha più di mille seicento.

** Mi è sempre sembrato parecchio strano che nessuno abbia mai fatto questa obiezione nella serie: è palese che in quel Conclave manchi un sacco di gente quindi proporre una proposta del genere non ha senso.

*** Sfido chiunque a negare questa teoria: é palese che Dulaque se la faccia con Lady  Syl, che a questo punto diventa la matrigna di Jenkins... Meglio non approfondire...

^ Non lo ritengo uno spoiler per due ragioni: in Italia ormai è uscita la terza stagione ( grazie ancora Paramount Channel!) e inoltre lady Syl chiamando Dulaque figlio di Ban ci dice chi sia in realtà a patto che o si conosca a fondo il ciclo bretone e la mitologia arturiana o, più probabile, si abbia a disposizione Google per capire chi sia Ban( cosa che ho fatto quando è uscita la 1x05 tre anni fa)

Note dell' autrice:

Eccomi qui. Ho finito anche la seconda perte del quinto episodio e sono giunta a due conclusioni: ho scritto parecchio e sono soddisfatta del lavoro finale.
Vi avevo detto nello scorso capitolo che ci sarebbe stata una comparsa d' eccezione ed ecco infatti arrivare in soccorso della Biblioteca Margie Carsen.
Ho poi voluto precisare parecchi dettagli nel corso del capitolo: il Conclave in questione secondo me è troppo striminzito per essere una cosa fatta bene, mancano Morgana, i draghi occidentali e chissà quanti altri; ho cercato poi di mantenere le cose simili all'originale nonostante abbia inserito Margie; i discorsi di Jenkins sono rimasti praticamente identici salvo qualche piccola eccezione e anche se avrei voluto dare spazio a un momento fra lui e Charlene alla fine ho deciso di optare per due brevi dialoghi con protagonisti i due Bibliotecari maggiormente colpiti dalla Mela.
C'è poi tutta la faccenda del Conclave e delle alleanze all' interno di esso: vedendo l' episodio mi è sembrato palese che Dulaque avesse in simpatia Drake e Sylalandria, ho quindi fatto in modo che i Draghi Orientali fossero alleati con Dulaque mentre i Draghi Occidentali fossero alleati dei Pendragon per mantenere una sorta di equilibrio.
Ci sarebbero con buone probabilità moltissime altre cose da dire che al momento mi sfuggono, l' unica cosa che tengo a precisare è l' evoluzione del personaggio di Nicole: ora è empatica e meno sarcastica, non credo che nella quarta stagione sarà cosi ma vedremo, sono molto fiduciosa anche se non sarà Sonya Walger ad interpretare la mia Guardiana preferita.
Dato che ho scritto fin troppo chiudo qui, se dovessero esserci dubbi o perplessità fatemelo sapere.
Al prossimo capitolo Librarians:) 

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Capitolo 26
*** Venticinquesimo capitolo ***


" E le favole del destino."

Venticinquesimo capitolo


Quel giorno Nicole e i Bibliotecari erano stati spediti dal Libro dei Ritagli in un tranquillo paesino nello stato di Washington per indagare su uno stranissimo incidente stradale.
Appena arrivati sul posto Ezekiel iniziò a lamentarsi:" Indagini su un misterioso incidente a chissà dove, Washington. Il mio talento criminale merita di meglio."
Nicole rispose con uno sbuffo annoiato, avere a che fare con i suoi figli era meno impegnativo:" Il Libro dei Ritagli oltre che a mostrarci l' articolo ci ha anche detto il nome del posto: Bremen. Inoltre se siamo qui c'è una ragione: ti ricordo che il Libro è connesso alla magia della Biblioteca e quindi se segnala qualcosa è perché è importante."
Jacob dal canto suo chiese qualcosa di più pratico:" Noi come ci presentiamo agli abitanti del posto? Non possiamo certo usare ogni volta il tuo vecchio tesserino CIA oppure dire che siamo Bibliotecari."
Cassandra intervenne dando la sua versione:" Io so che i detective del mistero che si vedono in TV danno la colpa di qualunque cosa ai gas di palude!"
Ezekiel disse la sua, come al solito:" Vale per gli UFO., non per la magia."
Nicole rise divertita per poi dire ai tre Bibliotecari:" Non sono mai gli alieni ricordatelo. Jake invece diremo proprio che siamo Bibliotecari, fidatevi funzionerà."
Dopo qualche passo il gruppetto raggiunse un uomo alto e magro vestito da poliziotto; Nicole disse cortese, meglio non destare sospetti con il suo sarcasmo congenito, all' ufficiale:" Buon giorno. Lei è lo sceriffo?"
" Si sono io. Sceriffo Haier al vostro servizio."
La bionda strinse la mano all' uomo per presentarsi a sua volta con fare educato ma professionale:" Nicole Noone Carsen, della Biblioteca di New York. Ci siamo sentiti al telefono."
" Si, ricordo. Le dispiacerebbe ripetere il motivo della sua visita?"
La bionda rispose prontamente ormai abituata da parecchio a quel genere di conversazioni:" No si figuri. Siamo qui per fare delle indagini sui flussi del traffico."
Jacob si inserì prontamente nella farsa:" Dobbiamo raccogliere e catalogare dati e rapporti statistici su traffico e incidenti delle maggiori aree rurali."
Lo sceriffo disse dubbioso:" Mi rendo conto ma a mio avviso qui non c'entra niente il traffico. A mio avviso è andata così: il camionista andava troppo veloce, voleva sorpassare, ha cercato di evitare un frontale e infine pshhhhh è caduto nel fiume. Per me è stato fortunato a cavarsela solo con qualche livido."
Ezekiel sentendo la spiegazione dello sceriffo commentò annoiato:" Si. Una spiegazione banale per un posto banale."
Nicole fulminò immediatamente il ladro con lo sguardo: possibile che non fosse capace di capire da solo quando stare zitto?
Lo sceriffo dal canto suo chiese irritato:" Come prego?"
" Banale nel senso di noioso, piccino, monotono. Capito?"
" Si avevo capito, solo non credevo alle mie orecchie. Anche tu lavori in Biblioteca figliolo?" La Guardiana pensò bene di evitare che Ezekiel si mettesse nei guai a causa della sua lingua lunga così cercò un diversivo che per fortuna trovò quasi subito:" Oh! Hanno ripescato il furgone. Possiamo andare a dare un' occhiata?"
Lo sceriffo diede il permesso così il quartetto andò ad ispezionare il veicolo; Nicole decise di esercitare la sua autorità materna anche sul ladro rimproverandolo senza mezzi termini:" Capisco che non sia eccitante come arbitrare un Conclave ma dovevi proprio metterti a stuzzicare la polizia locale?"
  " Non posso farci nulla Nicole, è troppo divertente!"
Jacob volle ricordare al ladro una verità innegabile:" Prima o poi qualcuno con il distintivo metterà fine al tuo divertimento una volta per tutte."
Ezekiel sorrise furbo per poi rispondere a tono:" Prima o poi, forse. Ma non certo oggi."
Cassandra invece preferì osservare il furgone con attenzione, la sua scelta venne premiata dato che notò qualcosa e subito lo disse ai compagni:" Guardate... C' è un disegno sul finestrino... Sono... Sembrano onde... Onde... Onde color ambra... Grano... Cereali... Cereali al mattino nel latte... Che bontà! Io li adoro! Scusate, non sono riuscita a visualizzare niente."
Nicole, che aveva assistito alla scena senza dire nulla, rispose a Cassandra:" Non preoccuparti, anche perché io non vedo proprio niente."
Jacob decise di risolvere il dubbio prendendo un estintore lì vicino e spruzzando la polvere sul finestrino; quello ch videro i quattro non piacque a nessuno: sul finestrino c' era un' enorme impronta digitale.
Poco dopo grazie ad un iPad i Bibliotecari e la Guardiana si misero in contatto con Jenkins e gli spiegarono la situazione, il custode dell' Annesso dopo un momento di riflessione espose la sua teoria:" Può essere di un troll."
Ezekiel non tardò a manifestare la sua perplessità:" Di un troll?"
" Beh sì... Posso capire il suo scetticismo signore Jones. I troll non sono originari dell' area dl nord del Pacifico ma con il ritorno della magia si sono verificati strani fenomeni come ben sappiamo. Beh se c'è un troll da quelle parti sarebbe falso affermare che sia stato un pacere conoscervi."
Nicole ignorò la provocazione di Jenkins, ripromettendosi di parlare con lui del suo passato alla prima occasione; decise di chiedergli delle informazioni più utili al momento:" Ok, bene... Dato che non ho mai affrontato troll in quindici anni perché non ci dice come si affrontano?"
" Mi spiace deluderla signora Carsen, con i troll o si scappa o si muore in fretta. Se però voi riusciste a mandarmi una foto o... Anzi un campione potrei identificarlo così da scoprirne la specie e darvi qualche consiglio."
Nicole chiese scettica sentendo quella richiesta:" Se ha appena detto che i troll sono così pericolosi perché ci ha detto di avvicinarne uno?"
Jenkins rispose tranquillo ma rimanendo sul vago, come suo solito:" I troll sono del tutto inoffensivi durante il giorno. A presto."
Detto questo Jenkins se ne andò dato che per tutto il tempo aveva comunicato con Nicole stando davanti ad uno specchio; la Guardiana prima di mettere via il tablet commentò ironica:" Mai che dia informazioni dettagliate."
Cassandra chiese preoccupata:" Ora che facciamo? Andiamo a cercare un mostro potenzialmente mortale?" Nicole prese in mano la situazione:" Non esattamente. Tu e Jacob andrete dallo sceriffo a chiedere se ci sono telecamere sul ponte, potrebbero aiutarci per identificare il troll." Ezekiel a quel punto intervenne nella conversazione:" Io invece me ne torno all' Annesso: è ora del mio pisolino e qui non c'è niente di interessante."
Nicole bloccò il ladro per il cappuccio della felpa che indossava per poi avvisarlo con un mezzo ringhio irritato:" No Ezekiel, tu verrai assieme a me a cercare il troll. Diamine, tenere a bada i miei figli contemporaneamente è meno impegnativo."
Nicole ed Ezekiel iniziarono la loro ricerca del troll camminando lungo la base del ponte dato che alla Guardiana era sembrata la scelta più logica; il ladro invece si stava annoiando quindi aveva deciso di provocare Nicole, più nervosa del solito secondo gli standard di Ezekiel.
" Albero, albero, albero. Troll! Ah no, è solo un altro albero."
La Guardiana rispose con voce piatta, non voleva dare ad Ezekiel la soddisfazione di averla irritata:" Ezekiel se vuoi diventare un buon Bibliotecario devi saper rinunciare ai tuoi desideri per una causa più grande. In questo caso significa anche impegnarti in casi apparentemente banali."
Il diretto interpellato commentò oltraggiato:" Come sarebbe a dire? Io sono diventato Bibliotecario solo per la parte divertente del lavoro: oggetti preziosi da rubare, mostri da affrontare e sfide!"
La bionda spiazzò Ezekiel con la sua osservazione:" Può essere... Ma nella vita non c'è solo quello. Inoltre mi sembra che tu l' abbia già capito e che questa sia solo una facciata; Jenkins mi ha detto come le tue parole lo abbiano spinto a rimanere durante il Conclave."
Jones a quel punto non seppe cosa rispondere, Nicole lo aveva lasciato senza parole e per lui era una cosa insolita: l' ultima parola era sempre di Ezekiel Jones!
La Guardiana si fermò all' improvviso: la sua attenzione era stata attirata da un cumulo di rocce dall' aspetto molto più che umano, con ottime probabilità era il troll.
La bionda sussurrò poi rivolta al Bibliotecario che era con lei:" Jenkins aveva detto che i troll non erano pericolosi alla luce del sole..."
" Sicura che sia un troll? A me sembra solo un ammasso di rocce..."
Nicole rispose ironica e furba, provocando il ladro:" A me quello sembra decisamente un troll. Non dicevi di amare le sfide e le avventure? Eccoti servita la sfida del giorno Ezekiel. Vai a prendere un pezzo di roccia da quello che probabilmente è un troll."
Nel frattempo Jacob e Cassandra erano arrivati in città accompagnati dallo sceriffo;  
la rossa dopo qualche minuto di silenzio imbarazzato disse al suo compagno di avventure:" Grazie mille."
Stone rispose confuso, non capiva dove Cassandra volesse andare a parare:" Per cosa?"
" Per avermi dato la possibilità di dimostrarti chi sono in queste settimane, ricordi cosa ti dissi dopo la nostra prima missione con il Minotauro? Che se me ne avessi dato la possibilità ti avrei dimostrato che di me, di noi, ti potevi fidare. Ti ringrazio per essere stato di parola."
Stone rispose con un sorriso:" Era il minimo considerando che le scorse settimane hanno dimostrato che senza fiducia nella squadra rischieremmo di morire in meno di mezzo minuto... Ho anche scoperto che sei una tipa forte, mi piace." La rossa a quel punto sorrise imbarazzata ma compiaciuta di aver ottenuto dei risultati con Jacob, l' arrivo dello sceriffo fece tornare la Bibliotecaria con i piedi per terra: al momento avevano una missione da compiere.
" Ecco le foto prese dalle telecamere di sorveglianza che mi avere chiesto."
" Grazie mille, ci saranno molto utili con gli studi sul traffico."
Jacob invece, dopo un veloce ringraziamento si mise ad osservare le foto commentando assorto:" Macchina piccola, macchina media, camion grande, ponte. Piccolo, medio, grande, ponte... Non so, mi ricorda qualcosa..."
Jacob venne interrotto da un' allegra voce maschile che salutò lo sceriffo:" Buon giorno sceriffo! Come va?"
Nella scena in se non c' era nulla di male ad eccezione del fatto che l' uomo che aveva parlato stava facendo jogging completamente nudo; i due Bibliotecari osservarono basiti la scena distogliendo poi lo sguardo quando l' uomo, che era il sindaco della cittadina, si fermò a parlare con lo sceriffo che disse a disagio:" Signor sindaco, che sta facendo?"
" Sto facendo la mia solita corsa mattutina e poi sono passato per sapere come procedono le indagini." " No, intendevo che cosa ci fa qui... In questa tenuta..."
Il sindaco rispose tranquillissimo, ignorando il problema:" Ma non è una tenuta privata, è suolo pubblico. Mi sembra confuso."
Dopo una breve pausa in cui aveva osservato i volti shockati di Jacob e Cassandra, il sindaco decisa di prendere congedo:" Bene, se non c'è nulla di rilevante la lascio lavorare."
Quando il sindaco fu abbastanza lontano Cassandra disse ancora scossa da quanto visto:" I politici non si espongono così tanto di solito."
Jacob in vece chiese conferme allo sceriffo:" Non è normale vero?"
" No, direi che è assurdo."
" Di recente ha notato fenomeni strani nella comunità?"
Haier dopo un attimo di riflessione rispose alla domanda di Stone:" No, direi di no. Qui abbiamo i tipici problemi di una piccola comunità: un allevatore della zona sostiene di aver sentito parlare i suoi animali, una studentessa universitaria è partita per un festival e non è ancora tornata e una signora è rimasta incastrata nel forno per le pizze ma l' abbiamo tirata fuori. Nelle metropoli è ancora peggio, no?" 
Subito i due Bibliotecari iniziarono ad annuire per confermare quanto detto dal loro interlocutore, decisero inoltre di ricongiungersi con Ezekiel e Nicole: era decisamente più utile e meno traumatico.
La prima a prendere parola fu la Guardiana dato che informò i due sulla scoperta:" Jenkins aveva ragione, c'è davvero un troll."
Anche Cassandra si affrettò a comunicare la stranezza in cui si erano imbattuti lei e Jacob:" Non è solo questo." Ezekiel si affrettò a dire la sua, mostrando anche il campione che aveva raccolto:" Beh, ne aveva tutta l' aria." " Quello che volevo dire è che c'è anche dell' altro, potrebbe essere molto peggio."
All' improvviso si sentirono delle urla così i quattro decisero di andare a verificare, svoltato l' angolo videro cos' aveva terrorizzato la popolazione: un gigantesco lupo bianco, grande almeno quanto un cavallo.
Nicole vedendo l' enorme animale, che fra l' altro aveva in testa una cuffia da notte rosa, commentò ironica:" Cassandra un appunto per il futuro: mai dire ad alta voce che le cose potrebbero essere peggio di quanto non siano già."
Nel frattempo il lupo si era avvicinato ad una ragazza e ringhiava minaccioso verso di lei, lo sceriffo e il suo vice invece dopo aver intimato alle persone lì presenti di nascondersi avevano chiamato la centrale per avere dei rinforzi e avevano tirato fuori le pistole.
A risolvere la situazione di pericolo fu però Jacob dato che afferrò un accetta presente sul camion dei pompieri posteggiato lì vicino e con un precisissimo lancio uccise di netto il lupo colpendolo al collo; Ezekiel vedendo la scena disse subito stupito:" Wow! Dove l' hai imparato?"
" Ecco... Non ne ho la più pallida idea."
I Bibliotecari e la Guardiana si avvicinarono ulteriormente così Cassandra dopo aver esaminato la carcassa della bestia disse allarmata:" Santo cielo! Questo è tutt' altro che un lupo normale, sarà grande almeno il doppio di un esemplare medio e mostrava un' aggressività ingiustificata e inoltre..."
" Ha una cuffia da notte in testa, come in Cappuccetto Rosso." Nicole completò la frase di Cassandra, a cui venne in mente un particolare:" Il sindaco nudo... Come ne I vestiti nuovi dell' imperatore."
Anche Jacob disse la sua, ora ricordava perché gli sembrasse familiare la storia delle auto:" E i tre veicoli. Piccolo, medio e grande, attaccati da un mostro. Come ne I tre capretti furbetti. Le fiabe stanno prendendo vita."
Nicole aggiunse preoccupata dalla piega che stavano prendendo gli eventi:" Non stanno solo prendendo vita, stanno anche attaccando gli abitanti di questa cittadina quindi vuol dire solo una cosa: qualcuno in qualche modo le sta controllando. Meglio tornare all' Annesso, probabilmente Jenkins saprà quale artefatto è dietro questa storia... Da quello che mi ricordo ce ne sono fin troppi che potrebbero fare una cosa simile." I tre Bibliotecari seguirono di buon grado il suggerimento di Nicole: nonostante il cattivo carattere Jenkins era la persona più indicata a cui chiedere informazioni; dopo aver spiegato la situazione al custode questi, aiutato da Nicole, iniziò a scrivere su una lavagna tutti i possibili artefatti in grado di portare in vita le favole.
Quando ebbe finito la Guardiana osservò l' enorme elenco di oggetti magici e vide con sollievo che alcuni erano da escludere dato che erano conservati in Biblioteca; volle togliersi però un dubbio quindi chiese:" Jenkins quello è l' elenco di tutti i manufatti che permettono di rendere reali le fiabe?" " Esatto signora Carsen, inclusi anche formule e paradossi che potrebbero rendere possibile un simile evento. Questo è un elenco completo e accurato."
Cassandra vedendo la lista disse preoccupata:" Ma sono cinquantasette!"
Ezekiel le diede man forte domandando allarmato:" Vuol dire che dobbiamo cercare cinquantasette oggetti magici?" Jenkins rispose all' obiezione di Ezekiel eliminando progressivamente oggetti dall' elenco:" Per fortuna nostra e della nostra salute mentale no. Possiamo procedere per esclusione eliminando tutti i reperti che attualmente sono conservati in Biblioteca dato che al momento è disancorata da questa realtà; di conseguenza poco accessibile. Non sono stati segnalati incendi o alluvioni in zona quindi anche una buona parte dei rimanenti va esclusa dato che questi sono attivati dalle forze della natura. Gli immortali preferiscono il Mediterraneo in questo periodo dell' anno e questo, il Liber Fabularum, risulta disperso da secoli..." Nicole a quel punto interruppe Jenkins con un' osservazione che poteva anche essere un rimprovero:" Non mi sentirei di escluderlo proprio perché questo libro è sparito dalla circolazione. Quindici anni di questo lavoro mi hanno insegnato che non bisogna mai dare nulla per scontato."
" E va bene signora Carsen, quando poi avrò ragione si prepari a sentirmi dire che gliel'ho avevo detto. Come stavo dicendo possiamo escludere anche la Maschera Nera e la Lampada Magica."
Cassandra sentendo quelle parole chiese curiosa:" Perché esclude anche la Lampada?"
Nicole rispose tranquillissima:" Perché la Lampada non ha fatto nulla, non fa mai nulla ad essere precisi."
" Ah, ok."
" Pertanto restano due elementi da tenere in considerazione ad eccezione del Liber Fabularum: il Trattato di Mamma Oca del 1918, che è furioso con Beatrix Potter per la storia di Jemima l' anatra, e la Lira di Esopo."
Nicole annuì, aggiunse poi:" Non so se lei ha qualcosa di specifico in mente per identificare l' artefatto ma io suggerirei di partire esaminando il lupo."
" Buona idea signora Carsen. Sono convinto sia un eccellente punto di partenza."
Jacob a quel punto chiese perplesso:" Fatemi capire bene: voi due state dicendo che volete che portiamo la carcassa di un lupo gigante qui all' Annesso? Dovremmo attraversare tutta la città con un lupo grande quanto un cavallo e poi spingerlo nella Porta sul Retro? Che problema c'è?!"
Cassandra invece chiese una cosa molto più pratica e pertinente:" Prima non dovremmo scoprire dove hanno messo il lupo?"
Tornati in città e fatte alcune domande il quartetto scoprì dov'era stato portato l' animale: nel bar della cittadina; il titolare, un uomo ben piazzato che iniziava a diventare calvo, aveva spiegato allegro a Cassandra e Nicole:" Questo è l' unico locale della città con un congelatore abbastanza grande da poter contenere quel lupo.
Lo sceriffo mi ha promesso che dopo le ispezioni del dipartimento fauna selvatica me lo lascerà!"
Cassandra chiese educata:" E cosa ne farà?"
" Voglio farlo imbalsamare così lo espongo in sala. Poi cambio il nome al locale in 'La taverna del lupo cattivo', verranno da tutta l' America per ammirarlo. Poi chiamerò anche quelli del guinnes dei primati."
Nicole non ascoltò nemmeno una parola dato che aveva osservato con attenzione Jacob ed Ezekiel che scivolavano nella cucina del locale per recuperare il corpo del lupo; disse poi vaga inserendosi nella conversazione per non creare sospetti:" Ah ah. Ottima idea."
Cassandra invece porgendo una banconota al titolare disse per farlo allontanare:" Offro io un giro." 
L' uomo se ne andò per portare l' ordine alle due donne; quando furono sole la rossa chiese alla Guardiana con voce insicura:" Nicole, posso chiederti un consiglio?"
" Certo, dimmi pure."
" Si tratta di Jacob..."
Nicole per un attimo si pentì di aver accettato: lei non era per nulla brava a dare consigli di cuore dato che la sua filosofia era quella di agire e basta senza farsi troppe domande; la Guardiana però comprese che per Cassandra era totalmente diverso dato che la Bibliotecaria era molto più timida e riservata di lei.
Non ricevendo risposte la rossa proseguì il suo discorso:" Credo che lui mi piaccia ma non so se io piaccio a lui... Inoltre non so come siano le cose fra di noi! Jacob è sempre così chiuso e diffidente..."
" Cass, ascoltami. Fidati quando dico che si sta aprendo; ha solo bisogno di tempo... Ormai sono sei mesi che vi conosco quindi posso dire con certezza che ti serviranno costanza e pazienza per capire cosa c'è davvero fra voi e vedere se è semplice infatuazione o se è qualcosa di più. Wow, non credevo di essere diventata così brava nel dare consigli in materia amorosa*"
Cassandra fece una risatina per poi rispondere:" Grazie Nicole, parlarne mi è stato d' aiuto... Se posso chiedere, tu quando hai capito di provare qualcosa per Flynn?"
Nicole rispose con fare nostalgico:" Credo quindici ore dopo averlo conosciuto, quando mi ha fatto capire che, nonostante i miei sforzi, era riuscito a vedere oltre l' armatura che avevo costruito... Ovvio, all' inizio l' avevo scambiata per semplice attrazione fisica ma poi ho capito che non era solo questo, è ironico da dire visto quello che abbiamo scoperto poi, ma Flynn si è rivelato essere il mio principe azzurro."
In risposta alla faccia stupita di Cassandra Nicole aggiunse:" Non fare quella faccia! Ho sempre detto che Flynn mi ha conquistata anche per il suo fascino e non solo per la sua personalità... Nonostante l' aria da nerd ha sempre avuto parecchio successo con le donne**."
La rossa si accontentò della spiegazione: non era certamente nei suoi piani conoscere in dettaglio la vita sentimentale di Flynn e Nicole; decise però di togliersi un dubbio che le era venuto quando entrambe si erano sedute al tavolo del bar:" Mi fido Nicole, piuttosto potresti dirmi se ho qualcosa di strano in faccia? Le tre ragazze là in fondo non fanno altro che osservarmi."
Mentre parlava la Bibliotecaria enfatizzò il problema indicando la sua faccia; la Guardiana spostò lo sguardo sulle ragazze in questione e poi su Cassandra ma non vide nulla di insolito:" Non avrò le capacità deduttive di Flynn ma non vedo nulla di strano. Perché me lo chiedi?"
" Non capisco perché stiano guardando me. Quella che oggi ha dei capelli favolosi sei tu!"
Nicole a quel punto si passò una mano fra i capelli ma constatò di averli come al solito: sciolti e lunghi fino alle scapole.
" Sono come al solito, non li ho toccati. Sono anni che nessuno me lo dice comunque, ricordo che Flynn i primi tempi mi diceva che al posto della Guardiana avrei dovuto fare la testimonial per uno shampoo***..."
" Beh, oggi li trovo più folti e luminosi."
La Guardiana non disse altro a Cassandra dato che decise di rivolgersi a Walter, il barista, dopo aver visto Jacob fare un cenno che stava a significare che lui ed Ezekiel erano pronti ad uscire dal locale con il lupo.
" Ehi, Walter! Potremmo avere le nostre birre?"
L' uomo rispose gioviale:" Eccomi signore, arrivo!"
Arrivato al tavolo Cassandra decise di distrarlo visto che proprio in quel momento dalla finestra si vedevano Jacob ed Ezekiel con il lupo:" Mi dica, lei pensa che la redazione del guinness dei primati metta anche la sua foto sul libro? Dopotutto lei è parecchio fotogenico."
Walter sorrise compiaciuto, non sospettando minimamente cosa stesse succedendo alle sue spalle.
Nel frattempo Jacob ed Ezekiel stavano trasportando il lupo per le vie della cittadina, il ladro commentò stupito:" Sai, per essere così grosso questo lupo è fin troppo leggero."
" Beh, è solo una carcassa di lupo grande quanto un cavallo, cosa vuoi che sia? Nessuno la noterà!"
" Guarda che il piano è il tuo!" Stone alzò gli occhi al cielo per poi dire irritato:" Guarda che ero ironico!"
Ezekiel rispose per nulla intimorito:" Ah non so, a volte è difficile capirti."
" Ma se sono chiaro come il Sole!"
Sentendo un rumore i due Bibliotecari si voltarono verso la sua fonte così videro un uomo che aveva posteggiato un pick up; Ezekiel iniziò a muoversi in direzione del veicolo per poi aggiungere:" Forza, dammi una mano a caricare il lupo nel cassone."
" Ma sei impazzito?! Noi non rubiamo!"
Il ladro rispose svogliato all' obiezione del collega:" Si, si, come dici tu... Noi non rubiamo ma io si." Detto questo l' australiano^ andò ad aprire la portiera dal lato del guidatore nonostante le lamentele di Jacob, vedendo che era aperta commentò allegro:" Ma che fortuna! L' ha lasciata aperta." " Ma non ci sono le chiavi."
Ezekiel decise di controllare per prima cosa se le suddette chiavi fossero nascoste nell' aletta parasole, trovandole commentò deluso:" Così è troppo facile? E me lo chiami pure rubare."
Jacob si limitò a chiudere la portiera e a rispondere burbero:" Tu sei scandaloso."
Tornati all' Annesso con il lupo i due Bibliotecari lo portarono in uno degli svariati laboratori della struttura dove Jenkins si preparò a svolgere l' esame autoptico.
La prima cosa che il custode dell' Annesso provò a fare fu togliere la cuffietta da notte dall' animale ma non ottenne risultati; Jacob provò a sua volta con lo stesso esito così Jenkins propose:" La cuffia è annodata troppo stretta. Suggerirei di tagliarla."
" No, non è legata... È come se fosse una parte del suo corpo. È incredibile."
" Allora possiamo escludere la Lira di Esopo. È in grado di far parlare gli animali ma non ha effetti sul loro guardaroba."
Ezekiel a quel punto fece un riassunto:" Restano solo i paperi e il libro coso..."
Jenkins concordò:" Esatto. Rimangono il Liber Fabularum e il Trattato di Mamma Oca. L' unico modo per verificarlo con certezza è scoprire se il lupo è stato imbottito di piume... Bisturi... No meglio una lama di ossidiana, è più indicata."
Mentre Jenkins stava decidendo quale lama usare, Stone non perse tempo e dopo aver preso una grossa lama iniziò ad incidere il ventre dell' animale.
Ezekiel chiese disgustato:" Almeno sai che cosa stai facendo?"
" Certo che lo so... Forse. In effetti no ma è forte."
Dopo qualche istante di lavoro il cowboy esclamò stupito:" Oh, cosa c'è qui dentro?"
Inaspettatamente il moro tirò fuori dalla pancia del lupo una giovane ragazza dai capelli scuri e vestita di rosso, in visibile stato confusionale, che chiese tremante e impaurita:" Cos'è successo? Dove mi trovo?"
Jenkins vedendo quella scena disse preoccupato:" La signora Carsen aveva ragione. Purtroppo il Trattato non c'entra; c'è di mezzo il Liber Fabularum, capace di portare in vita qualsiasi racconto ma ad un altissimo prezzo."
Jones chiese perplesso:" Aveva detto che era andato smarrito, com'è possibile?"
" Beh, è evidente che qualcuno lo ha ritrovato. Il problema è capire chi è stato."
A svariate decine di chilometri di distanza, nella cittadina di Bremen, un uomo anziano stava leggendo la storia di Cappuccetto Rosso ad una bambina sdraiata in uno dei letti dell' ospedale locale.
In quello stesso ospedale arrivarono circa una mezz' ora dopo anche Nicole e i Bibliotecari; Cassandra e Jacob rimasero nella stanza della ragazza che avevano salvato dato che la poverina sembrava fidarsi solo della rossa.
La Guardiana e Ezekiel si erano fermati a parlare con lo sceriffo Haier che disse ai due interlocutori:" Vi siamo molto grati per averla ritrovata anche se purtroppo è in evidente stato confusionale. Dice che l' avete tirata fuori da un lupo."
Ezekiel rispose in fretta dicendo la prima scusa che gli era venuta in mente:" Beh... Si... Colpa dell' ipotermia. Ha avuto un principio di congelamento, è traumatizzata."
Nicole invece disse con un sorriso:" Grazie per averci fatti entrare."
" Non è che avessi molte altre alternative. Non si stacca dalla vostra amica."
Le parole dello sceriffo erano incredibilmente esatte dato che nella stanza di ospedale la ragazza che Jacob aveva salvato, mentre stringeva la mano a Cassandra, disse alla Bibliotecaria con fare sognante:" Grazie per avermi salvata... Anche se tutto è ancora molto confuso..."
Jacob decise di fare qualche domanda alla potenziale testimone così le chiese:" Non si ricorda come potrebbe essere successo?"
La ragazza rispose senza spostare lo sguardo da Cassandra:" Ricordo di essere uscita dal lavoro e di essermi diretta verso la macchina e poi ho visto te, di sicuro devi essere stata tu a salvarmi tirandomi fuori da quel lupo."
Jacob sentendo la risposta della ragazza tenne a precisare come si erano svolti i fatti:" In realtà sarei stato io a fare tutto. Cassandra non era nemmeno presente!"
La giovane imperterrita continuò a ribadire la sua tesi così i due Bibliotecari dopo essersi scambiati degli sguardi eloquenti decisero di sfruttare il momento; fu quindi Cassandra a fare le domande:" Stavi dicendo che è successo dopo il lavoro..."
" In realtà sono uscita prima, non volevo perdermi l' apertura del festival... Potrei avere il tuo numero? Così se fossi nuovamente in pericolo potresti salvarmi di nuovo la vita."
Jacob rimase a bocca aperta, stupito dalla sfacciataggine della ragazza; Cassandra invece rispose imbarazzata:" Guarda, credo proprio che non sia una buona idea... Jacob credo sia meglio tornare da Ezekiel e Nicole."
" Già, credo anche io. Un' ultima cosa signorina: lo chiarisco una volta per tutte. A salvarti sono stato io."
Raggiunti Ezekiel e Nicole i due Bibliotecari sentirono li sceriffo mentre chiedeva:" Secondo quanto afferma il titolare del bar il lupo è sparito dopo la vostra visita, ne sapete qualcosa?"
Ezekiel rispose ironico e leggermente irritato dallo sceriffo:" Vedo che il lupo è la mascotte della squadra locale. Perché non indaga sulle squadre delle città vicine? Ah capisco il vero problema: per lei tutto questo è troppo da gestire: l' incidente sul punte, il lupo gigante, la ragazza... Sarebbe troppo per chiunque; per fortuna ci siamo noi."
Nicole rimproverò immediatamente il ladro:" Ezekiel sapevo fossi arrogante ed egocentrico ma questo é troppo anche per te. Eppure ero convinta che fossi cresciuto e non fossi più il ragazzino capriccioso del primo giorno, a quanto pare mi sbagliavo."
Lo sceriffo aggiunse burbero:" Potresti anche avere ragione ragazzino ma devi capire una cosa: ho un ottimo fiuto per i guai e tu ne puzzi parecchio."
Lo sceriffo a quel punto se ne andò così Cassandra e Jacob ne approfittarono per avvicinarsi, Stone aggiornò i presenti sulla situazione:" Lisa non ricorda nulla, era più che altro presa da Cassandra..."
La rossa aggiunse, ancora imbarazzata per l' avvenimento:" Si... Beh... Direi di tornare da Jenkins per avere più informazioni sul libro magico."
Nicole annuì per poi aggiungere:" Bene, andiamo."
I quattro trovarono il custode dell' Annesso all' ingresso dell' ospedale, davanti ad un distributore di merendine; l' uomo disse gioviale, picchiettando sul vetro e poi prendendosi da mangiare:" Sono fantastici, sapete? Sembrano dei condomini in miniatura: ogni volta che si compone un interno l'inquilino designato si lancia nel vuoto e muore! E puoi divorartelo."
Nicole commentò sarcastica:" Lei non esce dall' Annesso molto spesso nonostante i suoi racconti, non è vero?"
" Lo stretto necessario. E il Liber Fabularum lo richiede. Le sue storie si animano ogni volta che viene letto."
Cassandra a quel punto chiese preoccupata:" Tutte le storie?"
Jenkins le rispose convinto delle sue parole:"Quelle già contenute nel libro lo fanno per prime e intanto acquista potere; le storie poi cambiano e si moltiplicano, fino a riscrivere la realtà."
Jacob sentendo quelle parole commentò filosofico:" La realtà. La favola a cui tutta l' umanità vuole credere."
" Lei è uno strano cowboy."
" Si, lo so."
Jenkins dopo la breve parentesi riprese la spiegazione:" Comunque più passa il tempo più il potere delle fiabe aumenta e più persone ne vengono fagocitate. Risucchia intere città, intere nazioni."
Nicole chiese pratica, per nulla contenta di quella piega degli eventi:" Ok. Due domande: a che punto può arrivare e qual' è il prezzo."
" Per rispondere alla prima domanda, signora Carsen, le rispondo con un' altra domanda. Cosa causò la peste nera?"
Cassandra rispose immediatamente, preparata:" Il batterio Yersinia Pestis!"
" No, fu il libro. Dato che non ci sono limiti all' immaginazione il potere del libro è praticamente illimitato."
Nicole avendo già una certa esperienza con libri che erano in grado di modificare la realtà chiese pratica:" È più potente della Chiave di Salomone?"
" Ottima domanda signora Carsen... A cui però non so rispondere subito: andrebbero fatte numerose ipotesi, verificate le limitazioni della Chiave; se il signor Carsen dovesse recuperare la Biblioteca mi piacerebbe condurre l' esperimento... Sto divagando al momento. Dunque, il libro smetterà di dare vita alle storie quando sarà a sua volta privo di vita, la fonte della sua magia sono gli esseri umani."
Cassandra giunse alla risposta della seconda domanda della Guardiana:" Quindi il prezzo da pagare per usare il libro è una vita umana?"
" Esattamente signorina Cillian. Alimentando le storie ci si sente sempre più deboli e fiacchi fino a quando non si muore; stando così le cose siamo nel posto giusto."
Nicole annuì, poi aggiunse:" Certo. Siamo in ospedale, cercando persone con patologie inspiegabili potremo risalire al paziente zero e quindi al libro. Suggerirei di cercare anche nella biblioteca locale, meglio non escludere nessuna possibilità. Dividiamoci per fare prima: Jenkins, Cassandra voi cercherete fra le cartelle cliniche; Jacob tu verrai con me in biblioteca; Ezekiel tu cerca informazioni a modo tuo, ti lascio carta bianca. Non farmene pentire."
Le due coppie iniziarono ad allontanarsi ma un suono di allarme li fece voltare verso il ladro, che aveva appena svaligiato la macchinetta; Nicole commentò rassegnata:" Ezekiel almeno non farti arrestare. Solo questo."



Note:

* vorrei precisare che Nicole sta già subendo gli effetti del libro magico, non credo che nonostante l' evoluzione che ha subito il personaggio nella mia storia Nicole sia abile nel dare consigli amorosi. Nicole diventerà progressivamente più sdolcinata man mano che avanza l' episodio dato che è in atto la sua trasformazione in principessa.

** è oggettivamente vero: Nicole, Simone, Katie, Emily e Eve sono interpretate da attrici molto belle. Poi anche Lana e Lamia sembrano interessate... Inoltre Noah Wyle ha un certo fascino. Scusate se è poco xD 

*** guardate il primo film, andate al punto in cui Nicole fa la sua comparsa sull' aereo e poi ditemi se non sembra una pubblicità di uno shampoo. 

^ ricordo che sia attore che personaggio vengono dalla terra dei canguri, lo spiega per la prima volta la 1x09 se non ricordo male.

Note dell' autrice: 

Cosa che non ho detto prima ma che preciso ora: ho intenzione di seguire gli episodi della serie anche se a mio modesto parere li hanno trasmessi a caso... Basta osservare i capelli di Eve e le dinamiche fra i vari Bibliotecari per capirlo; per ovviare a questo problema ho deciso di mantenere l' ordine canonico ma di modificare alcuni comportamenti.
In questo episodio ad esempio Ezekiel subisce un' involuzione incredibile rispetto al precedente quindi non avrebbe senso... Mi sono limitata a giustificarla come una giornata no del ladro; capitano a tutti.
Noterete poi che sto gettando le basi per la ship Cass/Jake, sarà una cosa lenta vi avviso: Cassandra è rallentata dalla timidezza e dal tumore mente Jacob è un testone che non si fida di nessuno; diciamo che saranno una coppia a tutti gli affetti a partire dalla seconda stagione quindi non ci sarà il grande nonsense della 3x08... 
Altre cose da dire sul capitolo... Non so se lo sapete ma hanno fatto dei libri sulla serie le cui avventure ruotano attorno ad artevatti nominati in questo episodio; onestamente pur avendone reperito uno in Mondadori non l' ho comprato perché mi è sembrato solo un modo come un altro per fare soldi:/ Se qualcuno di voi li avesse letti sappia che non li considero affatto come canonici, così come i fumetti che usciranno a settembre.
Tornando a cose più pratiche: a parte far ricordare particolari del passato da Nicole non c'è molto da dire, abbiamo una Guardiana che si sta trasformando in principessa e che pensa al suo vero amore... Mi sono limitata ma avrei potuto fare peggio xD
Vi avviso che settimana prossima non ci sarà la pubblicazione settimanale dato che sarò via e non so come sarò messa a connessione internet... Per evitare di pubblicare da cellulare e fare danni evito; ci rivedremo il 13 agosto.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 27
*** Ventiseiesimo capitolo ***


Ventiseiesimo capitolo

Ezekiel era rimasto solo nell' atrio dell' ospedale con una piccola montagnola di monete ai suoi piedi e le parole che Nicole gli aveva detto poco prima a ronzargli ancora nel cervello come mosche fastidiose e difficili da allontanare. Che la Guardiana avesse ragione? 
Il ladro lo escludeva, ma il tarlo del dubbio era presente; le sue riflessioni vennero interrotte quando una moneta, caduta dopo le altre, iniziò a rotolare via come se fosse stata guidata da qualche forza misteriosa.
Ezekiel decise di seguirla per tutto l' ospedale, se gli era stato detto di essere sé stesso perché ignorare quello che gli suggeriva l' istinto?
Nel frattempo Jenkins e Cassandra erano al lavoro per esaminare tutte le cartelle cliniche che erano riusciti a trovare; dopo aver sfogliato parecchie carte Cassandra trovò finalmente qualcosa di interessante così lo comunicò a Jenkins:" Ah ah! Ho trovato qualcosa. Questo è il caso di un bambino che è stato ricoverato per aver mangiato l' intonaco esterno della sua casa. Qui invece c'è stata un' intossicazione alimentare in un' azienda agricola che produce mele."
Il custode dell' Annesso aggiunse una nuova informazione:" Qui invece ho il caso di una donna ricoverata per una crisi psicotica. Era convinta che i figliastri la volessero uccidere."
" E sono tutti avvenimenti delle ultime tre settimane!"
Jenkins constatò incerto delle reali conseguenze del fenomeno:" Qui le fiabe hanno influenzato comportamenti, non hanno risucchiato fino alla morte le energie della gente."
" Non ancora forse. Probabilmente il libro non ha ancora forza sufficiente."
" Può darsi. in effetti ci sono voluti anni prima che si diffondesse l' epidemia di peste nera. Tuttavia resto perplesso."
Cassandra a quel punto commentò ironica, cercando di trovare il lato positivo della cosa:" Se non altro si tratta di fiabe. Dolci animaletti che cuciono vestiti fra una canzone e l' altra."
" Magari fosse così, mia cara. Queste non sono le versioni edulcorate dei cartoni ma le versioni originali dei fratelli Grimm, piene di sangue e morte. Inoltre l' elenco degli archetipi è lungo."
" Come sarebbe a dire archetipi?"
Jenkins rispose tranquillo:" Pensi al sindaco, il più adatto a ricoprire il ruolo dell' imperatore nudo o alla ragazza."
" Lei ha deviato dal suo solito percorso uscendo prima dal lavoro ed è stata mangiata dal lupo cattivo."
Jenkins annuì per poi dire serio:" Le fiabe sono già forti e chissà quanto altri personaggi prenderanno vita. Principi, principesse, cacciatori, malvagi... Questi ultimi di solito fanno la fine più atroce."
Jenkins concluse la sua spiegazione dando un morso alla barretta comprata al distributore.
Ezekiel qualche piano più su era arrivato a destinazione: la moneta si era fermata dentro una stanza, una volta messa in tasca il ladro sentì la voce di una bambina, roca e debole, salutarlo:" Ciao, chi sei?"
Ezekiel vide che la bambina in questione era sdraiata a letto e non aveva affatto una bella cera: aveva circa otto anni, i capelli scuri, era molto pallida e gli occhi azzurri erano contornati da delle profondissime occhiaie; le rispose immediatamente:" Ciao. Ezekiel Jones, cacciatore di monete. Tu che fai?" 
La bambina rispose a fatica:" Sto morendo... Ma non fa niente, almeno mi fanno scegliere il gusto della gelatina."
Ezekiel rispose ironico:" Ma che fortuna... Ti sta andando di lusso."
" Ci è voluta una vita ma alla fine i neutrofili* sono scesi a mille e invece della gelatina verde mi hanno dato quella rossa."
" Già, quella verde fa schifo."
La bambina aggiunse poi:" Credo che se scenderanno sotto i cinquecento mi daranno il budino."
Ezekiel decise di tirare su il morale della bambina così le disse con un sorriso furbo:" Ma dai. Non ti accontentare, puoi aspirare a qualcosa di meglio."
Parve funzionare dato che la bambina sorrise di rimando prima di chiedere:" Ah si? Che intendi?"
" Sta a vedere."
Ezekiel a quel punto si mise davanti al mobiletto dove erano conservate delle medicine e invitò la bambina a raggiungerlo così le diede una dimostrazione pratica di come si forzava una serratura e poco dopo le fece provare.
" Così, brava. Impara a sentire i pistoni; è una serratura molto diffusa, ci sarà anche in cucina. Forza, devi spingere ogni pistone un po' più su e infine girare. Così dopo un po' di pratica avrai budino a volontà."
La bambina rispose mesta:" Il problema è che i medici mi hanno proibito di alzarmi dal letto... Mi stanco subito." Ezekiel a quel punto la fece appoggiare al supporto delle flebo e mentre la riaccompagnava a letto le chiese:" Che cos' hai?"
" Non si sa, é successo all' improvviso... Mi sono addormentata in Biblioteca durante l' ora di lettura e mi sono risvegliata qui."
" Senti. Io so solo che se vuoi qualcosa devi prendertela. Non ascoltare gli altri altrimenti ti toccherà mangiare gelatina verde a vita."
La bambina rispose triste:" Il fatto è che mio padre è molto più contento se rimango in questa stanza. Ha detto che una ragazza di qui è stata divorata da un lupo.
Ezekiel rispose vago:" Si, ne parlano tutti." " Forte, non trovi? Una di quelle cose che succedono nelle fiabe."
Il ladro nel frattempo si mise a perlustrare la camera in cerca del Liber Fabularum, aveva uno strano presentimento, mentre rispondeva:" Le fiabe non mi sono mai piaciute. Il buono vince e il cattivo muore. Troppo scontato." 
" Io le adoro. C'è la magia, gli eroi... Ma che stai cercando?"
" Volevo vedere se avevi qualche libro... Sono un Bibliotecario."
La castana rispose con un velo di dispiacere:" Non mi lasciano tenere libri qui dentro, non sono sterili. Posso ricevere visite solo nei giorni di lettura."
Ezekiel decise che era meglio raggiungere gli altri e avvisarli della scoperta, prima però salutò la sua nuova amica:" Ora devo andare ma sta sicura che tornerò. Anzi forse potrei portarmi pure della compagnia: conosco un ragazzino che è della tua età e che è più fissato di te con i libri**."
Prima di lasciare la stanza il Bibliotecario aggiunse un' ultima cosa, lanciando la moneta alla bambina:" Tieni questa, porta fortuna."
Jacob e Nicole invece erano arrivati in biblioteca ma la Guardiana si fermò per sistemarsi lo stivale che indossava per l' ennesima volta; Jacob parve accorgersene dato che chiese perplesso dalla mezza imprecazione che la bionda aveva mormorato:" Nicole tutto bene?"
La bionda rispose irritata:" Si... Tralasciando il fatto che continuo a perdere questo stupido stivale! Lasciamo perdere e chiediamo informazioni a quel vecchietto."
Jacob fece come aveva suggerito Nicole così raggiunto il bancone disse cortese:" Buon giorno."
Il vecchietto con gli occhiali, il bibliotecario locale quali sicuramente, smise di scrivere a pc per guardare i nuovi arrivati e rispondere gioviale:" Salve, come posso aiutarvi?"
" Ecco... Stiamo cercando un libro."
" Siete nel posto giusto. Guardatevi attorno, prego. Io sono McGuire e mi occupo di questa biblioteca da trent' anni."
A Nicole venne immediatamente in mente Judson e sul suo volto si disegnò in automatico un piccolo sorriso nostalgico, scatenato dal ricordo del suo vecchio capo; disse poi al vecchio bibliotecario:" Allora conoscerà di sicuro ogni libro presente qui. Noi stiamo cercando un libro molto antico."
McGuire rispose con un sorriso allegro e forse troppo ingenuo a detta della Guardiana:" Oh si, di libri vecchiotti qui ne abbiamo parecchi: Austin, Bronte, Dickens... Non che vadano per la maggiore i classici. Per i ragazzi di oggi esistono solo Katniss Everdeen o Artemis Fowl, chiunque essi siano." 
Jacob dopo una breve risata di circostanza disse serio:" Noi cerchiamo qualcosa di molto più antico a dire la verità."
Il vecchio dopo quella frase si tolse gli occhiali e diede piena attenzione al Bibliotecario e alla Guardiana, Jacob notando due libri dall' aria molto antica posti su un tavolo disse al suo interlocutore, indicandoli e avvicinandosi:" Come quelli." Quando i tre ebbero raggiunto i libri Stone proseguì:" Quindicesimo secolo. Starebbero bene in un museo."
" Fa parte di una collezione che non ho ancora finito di catalogare. Ci è stata lasciata in eredità dal signor Deater di recente."
A quel punto McGuire diede le spalle a Jacob e Nicole così il cowboy indicò con enfasi il libro, per far capire a Nicole che erano sulla strada giusta, disse poi al vecchietto:" Thompson Deater? Il famoso collezionista di libri rari? Ho sentito dire che aveva una raccolta di testi esoterici senza eguali. Quando è deceduto il signor Deater?"
McGuire rispose alle domande del Bibliotecario con fare affabile e disponibile:" Qualche settimana fa, quella che vedete è la sua collezione, è ancora tutta da catalogare. Per ogni manoscritto ci metterò un mese."
Nicole colse la palla al balzo così disse con un sorriso affabile:" Se vuole le possiamo dare una mano anche noi, siamo Bibliotecari."
A quella proposta McGuire rispose evasivo:" Sul serio? In qualità di fiduciario del testamento del signor Deater e curatore della collezione è mio dovere inventariare personalmente ognuno di questi volumi prima di renderlo disponibile al pubblico. Scusate." A quel punto il vecchio sparì nel retro e lasciò soli Jacob e Nicole, la bionda commentò acida:" Se all' inizio mi ricordava Judson ora ritiro tutto, è identico a Dracula. Credo che al momento sia meglio raggiungere gli altri per fare il punto della situazione, poi faremo intervenire il nostro ladro di fama internazionale."
Jenkins e Cassandra si erano separati una volta terminate le ricerche: l' uomo era tornato all' Annesso mentre la rossa si era recata al bar locale e aveva deciso di aspettare lì gli amici.
Nell' attesa parecchie ragazze gli si erano avvicinate e una più audace delle altre le aveva detto seducente:" Cassandra mi fai impazzire, la prossima birra la offro io."
La rossa aveva rifiutato l' offerta rispondendole:" No tesoro, preferisco un vassoio di patatine da offrire ai miei amici."
In quel preciso momento entrarono Nicole e Jacob, la Guardiana aggiornò Cassandra sulle loro scoperte con un insolito tono allegro:" Il libro deve essere in biblioteca o comunque il bibliotecario sa qualcosa."
" Ne siete sicuri? Lo avete visto?"
Fu Jacob a parlare, sicuro della sua ipotesi:" No, ma c'è una collezione di libri rari, sarà quali sicuramente lì."
In quel preciso istante arrivò anche Ezekiel tutto trafelato così Nicole disse con un mezzo sorrisetto, decisamente più consono al suo carattere:" Bene, Ezekiel c'è una serratura da scassinare, ne sarai contento immagino."
Il ladro disse serio:" Si, dopo. Ora dobbiamo andare all' ospedale." Cassandra disse subito la sua:" No! Non c'è tempo. Trovare il libro ha la priorità assoluta: fin ora ha provocato solo malesseri sporadici perché ha poca potenza. Dobbiamo approfittarne per localizzarlo e impedire che uccida qualcuno."
Stone aggiunse un particolare:" La collezione non è qui da molto, i conti tornano." Vedendo che nessuno gli dava retta Ezekiel spiegò quello che aveva visto:" Sentite all' ospedale c'è una ragazzina che adora le fiabe e che qualche settimana è senza forze e nessuno sa perché. Una cosa è sicura..."
Ezekiel non terminò la frase dato che lo sceriffo lo fece al posto suo, ammanettandolo nel frattempo:" Una cosa è sicura, avresti dovuto starle lontano."
Nicole disse subito protettiva nei confronti del Bibliotecario:" Perché lo sta arrestando?" Haier rispose arrabbiato:" Si è introdotto in camera di mia figlia, in ospedale, poteva trasmetterle dei batteri e in più le ha insegnato l' arte dell' effrazione. Lo dicevo che puzzavi di guai ragazzo." Il ladro rispose ironico allo sceriffo:" Jamie è sua figlia? Che fortuna... Però permette una domanda? Come pretende di arrestarmi se non sa nemmeno mettermi le manette?"
Jones a quel punto si esibì in un sorrisetto vittorioso mostrando allo sceriffo le manette da cui si era liberato con estrema facilità; Nicole decise che quella farsa era durata fin troppo, capiva i sentimenti dello sceriffo ma sapeva anche che essere iper protettivi con i figli non era la scelta giusta:" Senta sceriffo per arrestarlo servono delle motivazioni valide, altrimenti è lei quello che rischia di passare dei guai per abuso di potere. Capisco che sia preoccupato per la salute di sua figlia, sono una madre e si fidi quando le dico che qualche mese fa ero più terrorizzata di lei al pensiero di poter perdere i miei figli. Sappia però che Ezekiel non è una cattiva persona una volta che lo si è conosciuto e se non ho problemi a lasciare i miei figli in sua compagnia non dovrebbe averne nemmeno lei."
L' uomo dopo un iniziale attimo di silenzio rispose infuriato, come se le parole di Nicole non fossero nemmeno state pronunciate:" Lui adesso verrà con me. Altrimenti..."
Ezekiel decise di provocare lo sceriffo, sicuro di essere dalla parte della ragione:" Altrimenti cosa?"
L' uomo in questione rispose con un ringhio mentre gli occhi assumevano un insolito colore rosso:" Altrimenti io soffierò e poi sbufferò e questa taverna al suolo butterò!"
Capendo che la minaccia era reale i tre Bibliotecari e la Guardiana pensarono fosse meglio tagliare la corda e mettersi al riparo in attesa di decidere la prossima mossa; lo sceriffo nel frattempo aveva iniziato a soffiare e il risultato era stato disastroso: tutte le finestre del locale erano andate distrutte.
Il quartetto era uscito dalla porta sul retro così una volta raggiunta la strada Cassandra chiese preoccupata:" Il lupo è tornato?"
Jacob in qualità di esperto di letteratura rispose alla domanda:" No, questo è un lupo differente; viene da un' altra fiaba e vuole il suo porcellino."
Dicendo questo Stone indicò Jones, che chiese indignato:" Ed é colpa mia ora?!"
" Secondo te?"
Il cowboy rispose con un sarcasmo degno di Nicole, la Guardiana ebbe uno stranissimo moto d' orgoglio, quasi come se fosse stato merito dei suoi insegnamenti; Ezekiel da parte sua ammise le sue colpe:" Ok, sì, non hai tutti i torti. Un po' è stato a causa mia."
Nicole ricordando la storia dei tre porcellini disse ironica ma anche realista:" Questo edificio è di legno, filiamocela prima che il lupo cattivo lo noti."
Il quartetto sfruttando la piccola folla che era uscita dal bar terrorizzata ne approfittò per allontanarsi inosservato dallo sceriffo; i quattro decisero poi di ripararsi dietro ad una macchina per essere sicuro di non essere scoperti e di poter fare con relativa tranquillità il punto della situazione.
Ezekiel fu il primo a fare domande:" Scusate ma quanti lupi ci sono nelle fiabe originali?"
" Le fiabe affondano le loro radici nel folklore germanico. I lupi sono i nemici giurati dei contadini quindi tantissimi. Perché?"
Fu Cassandra ad indicare a Stone il punto della domanda di Ezekiel:" Guarda la squadra locale: la loro mascotte è pure un lupo."
Tutti seguirono il dito di Cassandra per osservare meglio: ora lo sceriffo, all' angolo della strada, stava dando indicazioni a un gruppo di ragazzi come se fosse un branco di lupi a caccia.
Nicole dopo aver brevemente riflettuto sul da farsi disse ai ragazzi:" Dobbiamo trovare il libro prima che qualcuno finisca ammazzato."
Stone propose immediatamente:" La biblioteca è qui dietro, andiamo lì."
" No, io dico che dobbiamo andare in ospedale!"
Ezekiel e Jacob a quel punto iniziarono a bisticciare e a battibeccare quando vennero interrotti da Nicole che iniziò a cantare come se fosse stata una principessa Disney; subito la Guardiana disse preoccupata:" Ma che diavolo sto facendo?"
Stone le diede man forte, irritato:" Sentite, io non vi riconosco più! Cassandra è diventata l' idolo delle ragazze e Nicole ha dei capelli che farebbero invidia a un salone di bellezza!"
Cassandra rispose prontamente:" Ah si? Saremmo noi quelle strane? Tu hai in mano un' ascia."
Stone si guardò la mano destra, ora coperta da un guanto, perplesso mentre stringeva un' ascia, poi rispose confuso alla rossa:" Onestamente non ne ho la più pallida idea."
Dopo qualche istante di silenzio in cui aveva osservato il cielo il cowboy proseguì:" Sentite questo odore?"
Dato che nessuno gli diede risposta proseguì ignorando le occhiate perplesse dei suoi compagni:" Sta arrivando un temporale."
Nicole si limitò a chiedere perplessa e sarcastica:" Quello sul tuo braccio è un falco?"
Dato che ora sul braccio del Bibliotecario era appollaiato il suddetto rapace Nicole prese il cellulare per chiamare Jenkins e avere conferma del suo sospetto, mentre componeva il numero disse sarcastica:" Io detesto le fiabe, è ufficiale."
Quando Jenkins rispose alla telefonata Nicole mise in viva voce, per permettere a tutti di sentire, poi chiese andando dritta al punto:" Jenkins, domanda rapida. Crede sia possibile che anche noi siamo diventati personaggi delle fiabe?"
Il custode rispose tranquillo, come suo solito:" Notizia funesta ma interessante e, per pura curiosità in cosa vi siete trasformati?"
La Guardiana assecondò la richiesta di Jenkins dato che rispose con un filo di divertimento per la situazione paradossale in cui erano finiti tutti quanti:" Sono praticamente certa che Stone sia il cacciatore."
Il diretto interessato aggiunse un nuovo tassello:" E io sono pronto a scommettere che Cassandra sia diventata il principe."
La diretta interessata disse sarcastica:" Chissà perché."
" Mentre Nicole è diventata una principessa." " A parte che in teoria lo sarei davvero avendo sposato il discendente di due re, spero che tutto questo finisca presto. Ho sempre odiato le principesse!"
Cassandra prese in mano le redini della conversazione chiedendo una conferma a Jenkins:" Beh non ci è andata poi così male, no? Sono tutti ruoli a lieto fine, sono tutti personaggi positivi."
" Non esattamente. Gliel' ho già accennato, ricorda signorina Cillian? Anche i buoni possono morire, riportare ferite o mutilazioni, finire in coma... Per non parlare poi delle vittime innocenti. L' unico che nelle fiabe se la cava senza subire incidenti è l' avventuriero."
Cassandra chiese delucidazioni così Jenkins proseguì:" Si, il furfantello, il briccone, il ladro fortunato che vive di espedienti. Buona fortuna con il libro, vi saluto."
Nicole sentendo che la telefonata era finita disse sarcastica:" Fortuna che il Liber Fabularum necessitava la sua presenza... Prima o poi lo capirò quell' uomo."
Stone invece chiese alle due donne:" Che fine ha fatto Jones?"
Dato che nessuno diede una risposta il terzetto uscì dal nascondiglio e camminando lungo la strada vide che la situazione stava degenerando rapidamente: ora erano apparsi la pastorella e Pinocchio, osservando la situazione Cassandra disse preoccupata:" Il libro è più forte! Oltre a noi sta trasformando l' intera cittadina. Qualcuno potrebbe rimanere ferito o peggio..."
Dopo aver detto quelle parole dal terreno iniziarono a spuntare delle radici gigantesche così Nicole elaborò in fretta e furia un piano:" Ok: rifugiamoci in biblioteca portandoci dietro quante più persone possibili. Se ci andrà bene troveremo lì il libro altrimenti, se ho ragione, tutto è in mano a Ezekiel."
Cassandra sfruttando le sue momentanee qualità da principe delle fiabe urlò per farsi ascoltare da tutti i presenti:" Sudditi, con me! Io vi salverò!"
Tutti i cittadini si misero dietro Cassandra e la seguirono di buona lena, come se non fosse quantomeno insolito prendere ordini da una completa sconosciuta; una delle tante fan della Bibliotecaria ne approfittò per stringerle le mano e dirle ammaliata:" Non sai da quanto aspettavo che lo dicessi!"
Il ritorno dello sceriffo e del suo branco di lupi improvvisato fece affrettare i tempi ai Bibliotecari e alla Guardiana che dal fondo della fila incitò tutti a correre e ringraziando di avere ancora la sua aura di autorità anche se si era trasformata in una stupida principessa canterina.
Nel frattempo Ezekiel era arrivato all' ospedale e aveva evitato con una certa disinvoltura i poliziotti che lo stavano cercando a causa dell' ordine di arresto emanato dallo sceriffo; raggiunta la camera di Jamie aveva fatto una scoperta sconcertante: aveva trovato il vecchio McGuire intento a leggere il Liber Fabularum.
" E mentre il cacciatore, il principe e la principessa erano inseguiti da un branco di lupi affamati..."
" La smetta!"
Il vecchio bibliotecario locale salutò gioviale il nuovo arrivato, la cui attenzione era però rivolta alla bambina priva di sensi:" Jamie, svegliati."
Non ottenendo risposte Ezekiel si rivolse a McGuire arrabbiato:" Perché non fa qualcosa? Non vede che è peggiorata?"
" Oh no, si addormenta sempre quando leggo le mie storie. Sai, è il giorno di lettura."
Il ladro provò a fermare il vecchio spiegandogli come stavano le cose, preoccupato per la salute della bambina:" Lei crede di aiutarla ma invece sta solo peggiorando le cose! Le fiabe la stanno uccidendo!"
McGuire commentò con una risata divertita:" Non dire assurdità, so quello che sto facendo giovanotto." Ezekiel decise che era ora di porre la parola fine a tutta quella situazione così esclamò cercando di sottrarre il libro al vecchio bibliotecario:" D' accordo, ora basta con questa follia!"
McGuire, che ora risplendeva di un inquietante bagliore azzurrino, fermò il ladro bloccandogli il braccio con una incredibile facilità; gli spiegò poi vittorioso:" Quando ho iniziato a leggere questo libro ai bambini ho fatto una scoperta molto interessante: chi lo ascolta si spegne mentre chi lo legge riceve in dono un po' della sua forza. Non mi sentivo così bene da anni!"
Ezekiel rispose  a quel vecchio folle:" E non pensa a Jamie? Così la ucciderà!"
" Molti dicono che arrivare alla mia età sia una benedizione ma tu hai idea di cosa voglia dire essere vecchi e dimenticati da tutti? Dopo aver dedicato la vita a questa cittadina ho il diritto di chiederle qualcosa in cambio; è la mia versione dell' e vissero felici e contenti!"
Detto questo il vecchio, con un' esplosione di magia, scagliò Ezekiel dall' altra parte della stanza, facendolo sbattere violentemente contro la Parete, riprese poi a leggere come se nulla fosse Successo:" Dov' ero rimasto? Ah, si. Mentre i lupi affamati li inseguivano lungo il sentiero..."
Nel frattempo nella biblioteca locale i Bibliotecari e la Guardiana avevano fatto accomodare tutti gli abitanti che avevano incrociato per strada in una sala di lettura affinché rimanessero al sicuro; quando si chiusero la porta alle spalle e furono certi di non essere sentiti Stone fece il punto della situazione:" Dovremo prepararci a combattere. I finti lupi sono vicini e dovremo respingerli." Cassandra chiese preoccupata della situazione in cui si erano cacciati:" Fino a quando?"
" Fino a quando Ezekiel non avrà fatto quello che gli riesce meglio: cavarsela improvvisando." Nicole dopo aver dato quella risposta prese il telefono e chiamò Ezekiel, pur avendo fiducia nel giovane Bibliotecario era bene ricordargli di fare in fretta, non avevano molto tempo:" Sei già arrivato in ospedale?"
" Si ma tu come fai a saperlo?" Nicole rispose con lo stesso tono che usava Flynn:" Molto semplice. Ormai vi conosco piuttosto bene. Piuttosto hai già trovato il libro?"
Ezekiel rispose alla Guardiana:" Si, al momento il simpatico vecchietto della biblioteca, che non è poi molto simpatico, sta leggendo il libro alla ragazzina e le sta succhiando la forza vitale."
Nicole chiese subito:" Ragazzina? Intendi la figlia dello sceriffo?"
" Si, lei. L' ho incontrata per caso..."
Nicole decise di mettere le cose in chiaro: principessa o meno era sempre la solita Nicole, che non amava perdere tempo:" Ascoltami bene Ezekiel. Tu sei l' unico che ha la possibilità di cavarsela senza un graffio, sei l' avventuriero. Ferma McGuire, perché altrimenti andrà a finire che ucciderà tutti quanti, so che puoi farcela. Mi fido." Ezekiel non disse nulla così Nicole riuscì a sentire la voce del vecchio mentre raccontava la sua storia... I lupi sarebbero arrivati a breve e la cosa non le piaceva per niente.
La bionda chiuse la telefonata e quasi subito entrarono lo sceriffo e la squadra locale; l' ufficiale disse minaccioso, con una voce roca che aveva un che di ferino e selvaggio:" Ma che profumino delizioso."
I tre eroi delle fiabe improvvisati si misero in posizione di combattimento ma quella che ebbe la luce dei riflettori fu Cassandra: la rossa ruppe una delle sedie così da poter avere una sorta di spada in legno e poi salì in piedi su un tavolo; subito dopo fece un discorso da condottiero che spronava il suo esercito alla battaglia:" Miei prodi, è ora di fermare l' avanzata delle forze del male una volta per tutte! Non c'è bestia che non possiamo domare, non c'è esercito che non possiamo sconfiggere! Ricordate: noi insieme combatteremo e insieme noi vinceremo!"
Dai cittadini si levò un grido di acclamazione per le parole della Bibliotecaria mentre Nicole per qualche secondo fece gli occhi dolci alla rossa, quando la bionda si fu ripresa mise il suo telefono in tasca per poi prepararsi allo scontro, insultando mentalmente chiunque avesse deciso di trasformarla in una principessa.
Pochi istanti dopo lo sceriffo e i suoi tirapiedi iniziarono l' attacco così i tre eroi delle fiabe contrattaccarono chi con colpi di ascia, chi con dei fendenti chi con il combattimento corpo a corpo; Cassandra notando come riusciva a tenere testa ai ragazzi trasformati in lupi disse euforica:" Avete visto? Non me la cavo affatto male!"
Nicole invece esclamò infastidita una volta resasi conto che i suoi pratici stivali erano diventati delle scarpe con il tacco:" Ma che diamine ci fanno dei tacchi ai miei piedi?! Non bastavano i capelli di Raperonzolo?!"
La Guardiana decise di togliersi immediatamente quelle scarpe per poi calciare via un ragazzo; una volta libera riprese il telefono e vide che la chiamata a Ezekiel era ancora in linea, decise di approfittarne:" Ezekiel devi fermare il vecchio! Finché lui continuerà a leggere noi non potremo fare nulla!"
Il ladro decise di seguire il consiglio della Guardiana così si alzò in piedi e afferrò il libro, per poi dire agitato:" E ora che mi invento?... I lupi divennero ciechi!" McGuire gli disse arrabbiato a causa dell' interferenza:" E questa ti sembrerebbe una fiaba? La mia ha un inizio, uno svolgimento e una fine: i lupi inseguono i tuoi amici, riescono a trovarli e li uccidono. Muoiono tutti e fine!"
McGuire a quel punto allontanò Ezekiel con un secondo scoppio di magia; in biblioteca tutti i presenti continuavano ad essere influenzati dal potere del Liber Fabularum, al momento Nicole, Jacob e Cassandra non stavano passando certo un bel quarto d'ora.
Jamie a causa degli effetti del libro si indebolì ulteriormente così le cadde dalla mano la moneta che le aveva regalato Ezekiel; la moneta finì poi per tornare nelle mani del ladro.
Con in mente le parole di Jenkins sulla fortuna dell' avventuriero nelle fiabe il Bibliotecario decise di giocarsi il tutto per tutto: casi disperati richiedevano soluzioni disperate.
Ezekiel chiuse gli occhi e lanciò la moneta, sperando che servisse a qualcosa; la sua intuizione si rivelò esatta dato che dopo numerosissimi rimbalzi al limite dell' impossibile su tutto il mobilio della stanza il disco di metallo concluse la sua traiettoria sulla testa di McGuire, questo fatto portò con se una conseguenza, se possibile, anche più strana: il vecchio si immobilizzò quasi come se fosse stato colpito da un incantesimo congelante.
Il Bibliotecario ne approfittò per strappare il libro dalle mani del vecchio e darlo a Jamie, che in seguito alle urla di Ezekiel e all' interruzione della lettura aveva ripreso conoscenza; la ragazzina chiese subito, capendo che c'era sotto qualcosa se aveva un libro fra le mani:" Cosa vuoi che faccia? Devo leggere qualcosa di particolare?"
Il ladro rispose immediatamente a causa della situazione di pericolo in cui di erano cacciati i suoi compagni:" Non importa. Fai tu, l' unica cosa importante è che abbia il lieto fine. Non devi far finire la magia."
Jamie fece come le era stato detto  così dopo un secondo di riflessione iniziò a raccontare:" Ok, ho trovato. I protagonisti non possono morire perché in realtà il cacciatore non è veramente un cacciatore... Ma un robot. La principessa invece è una ninja."
" Continua Jamie non fermarti."
" Ok, il principe invece è Merlino travestito e Merlino è immortale. Unendo i loro poteri i tre cacciano i lupi dal villaggio."
In biblioteca stava succedendo esattamente tutto quello che Jamie aveva raccontato così una volta allontanati i ragazzi il terzetto si lasciò andare ad un piccolo momento di rilassamento; nel frattempo Jamie, che aveva ripreso le forze, finì il suo racconto:" Solo il capo branco resta e paga per i suoi crimini."
Ezekiel aggiunse:" Però neanche lui muore, giusto?"
La bambina si prese un attimo per escogitare la miglior punizione, alla fine ne trovò una di suo gradimento:" No, ma dovrà mangiare gelatina verde per sempre! Fine della storia."
In quel preciso momento in biblioteca Nicole, Jacob e Cassandra trovarono lo sceriffo seduto per terra intento a mangiare gelatina verde; McGuire, invece, parve riprendersi dato che si alzò in piedi e mentre toccava il libro disse disperato:" No! Non può finire così!"
Ezekiel disse sarcastico:" Non la vedo tanto felice e contento."
Subito dopo il vecchio venne  risucchiato all' interno del libro sotto lo sguardo stupito di Jamie e di Ezekiel, la bambina decise di chiudere il libro e di affidarlo al Bibliotecario.
Un paio d' ore dopo, quando la situazione si era tranquillizzata, tutto nella cittadina di Bremen stava tornando alla normalità; lo sceriffo stava passeggiando per la via principale assieme a Nicole e ai Bibliotecari meno Ezekiel, disse poi ancora frastornato dagli ultimi eventi e con un vasetto di gelatina verde fra le mani:" Non mi ricordo più niente: un attimo prima ero al bar a parlare con voi e un attimo dopo..."
Stone rispose accondiscendente:" Vede, molto spesso la gente di fronte a fenomeni apparentemente inspiegabili crede che sia stato tutto a causa della magia... In realtà si tratta di..."
Cassandra intervenne prontamente:" Gas di palude! Non si preoccupi: è un fenomeno naturale di portata circoscritta."
Nicole decise di seguire la scusa inventata dalla rossa così disse la sua, divertita dall' assurdità della conversazione:" Vede sceriffo, questi gas causano in aree di portata circoscritta, leggasi piccole città in alcuni casi, allucinazioni e visioni."
Lo sceriffo esclamò preoccupato:" Cosa!? Bisogna avvertire immediatamente il governo!"
Nicole rispose prontamente con un sorriso convincente, odiava avere a che fare con il governo in tutta onestà:" Non è il caso sceriffo. Abbiamo risolto noi l' emergenza... Sa, come Bibliotecari, dobbiamo occuparci anche di queste faccende."
Stone venne in aiuto della Guardiana dicendo pratico:" L' importante è aver trovato la causa di quei comportamenti anomali, non trova?"
" Una bella pietra sopra agli avvenimenti degli ultimi giorni e siamo a posto."
A parlare era stato Ezekiel, appena arrivato assieme a Jamie; vedendo la figlia lo sceriffo la abbracciò esclamando felice e sollevato:" Jamie! Finalmente ti sei alzata!" Fu Ezekiel a parlare, dicendo con un mezzo sorriso:" Si, ora sta bene. Vero?"
La bambina annuì alle parole del ladro, così il padre le disse ancora incredulo:" Non mi sembra vero..." 
Dopo qualche secondo realizzò che Ezekiel era in compagnia della figlia così esclamò:" Un momento! Tu cosa c' entri?"
Il Bibliotecario imitò il tipico sorrisetto ironico di Nicole per poi rispondere leggermente vago:" Dia retta a me: diciamo solo che tutti vissero felici e contenti. E ognuno per la sua strada."
Nessuno ebbe nulla da dire così i Bibliotecari e la Guardiana si incamminarono verso una porta che li avrebbe fatti tornare in Oregon, all' Annesso.
Osservando il quartetto che si allontanava Jamie chiese al padre:" Papà chi sono quei signori?" " Sono dei bibliotecari, amore."
" Dei bibliotecari?"
In risposta alla domanda perplessa della figlia lo sceriffo disse altrettanto confuso:" Sai una cosa? Ora che l' ho detto ad alta voce sembra ancora più assurdo. Non ha alcun senso..."
All' Annesso invece il quartetto trovò Jenkins circondato da molti più libri rispetto al solito così Stone chiese al custode:" Ma questa è..?"
" La collezione di libri esoterici di Deater. Si, signor Stone. Sono convinto che starà molto meglio qui da noi, comprende chissà che altro..."
Il cowboy prese immediatamente in mano un libro per poi dire estasiato da tutti quei libri:" Già... Non oso immaginarlo. Una prima edizione commentata del Paradiso Perduto..."
" E non le dico neanche da chi è commentata."
Ezekiel in quel momento diede a Jenkins il Liber Fabularum, il custode dell' Annesso iniziò a sfogliarlo mostrando ai presenti che tutte le sue pagine ora erano bianche; Cassandra lo fece notare così Jenkins le rispose mostrandole una pagina in particolare in cui era raffigurato McGuire:" Tutte tranne una. La magia ha sempre un prezzo. So io dove riporlo."
Dopo un a breve pausa aggiunse sollevato prima di andarsene:" Il signor McGuire e il suo libro non causeranno altri problemi."
Jacob, dopo un istante in cui nessuno aveva detto nulla, commentò incerto:" Non so voi ma a me sembra che più continuiamo più tutto diventa strano."
Cassandra rispose allegra, tutto si era risolto per il meglio dopotutto:" Non saprei ma a me manca la generosità delle mie fan." Nicole invece decise di dire la sua, dopotutto faceva quel lavoro da ben quindici anni:" Jake questa era solo la punta dell' iceberg; in futuro le cose saranno sempre più folli. Io ora me ne torno a New York dai miei figli ma prima ho il bisogno fisiologico di prendere a pugni un sacco da boxe. Odio le fiabe e odio quei capelli ridicolmente lunghi."
Vedendo gli sguardi perplessi e a tratti accusatori dei tre Bibliotecari la bionda aggiunse con un sopracciglio alzato, grondando sarcasmo:" Non pensavate davvero che non avrei avuto qualcosa da ridire ad essere trasformata in una stupida principessa, vero?"
Cassandra a quel punto chiese alla Guardiana:" Quindi non hai mai raccontato una fiaba ai tuoi figli?" 
" No, l' addetto alle storie della buona notte è sempre stato Flynn*** e inoltre non ha mai raccontato una fiaba; i racconti che andavano per la maggiore un paio d' anni fa erano i resoconti delle nostre missioni oppure le istruzioni per raggiungere le Miniere di Salomone... Non poteva essere diversamente, è sempre stato così."
Nicole a quel punto attraversò la Porta sul Retro impostata per casa sua mentre i Bibliotecari rimasero attorno al tavolo della sala centrale dell' Annesso; Cassandra, che era in vena di fare domande, chiese al ladro:" E tu Ezekiel non ti senti un po' diverso?"
Il diretto interessato rispose confuso dalla domanda:" No, perché? Dovrei?"
Jacob disse subito incredulo:" No? Sul serio? Non ti senti un altro?"
" Dovrei?"
" Oggi sei stato davvero utile alla missione."
" E allora? Io sono sempre fantastico, lo so che spacco."
Stone esclamò incredulo:" Lo so che spacco... È tutto quello che hai da dire?"
Il ladro a quel punto espose la sua tesi mentre giocava con la moneta che gli aveva fatto incontrare Jamie:" Pensateci: mi dite che non devo fare di testa mia, che non devo giocare con il fuoco e fare cose avventate ma quando un libro magico trasforma tutti in eroi leggendari io chi divento? Me stesso."
Jacob decise di andarsene, la sua dose quotidiana di pazienza si era esaurita:" Seguirò il consiglio di Nicole e anche io andrò a prendere a pugni qualcosa."
Rimasti soli cassandra disse con un sorriso dolce:" Dai, di la verità."
" Sai chi è davvero fortunato qui? Non io. Voi, perché avere me. Prego, di niente." Anche Cassandra abbandonò la sala dopo quella risposta, lasciando Ezekiel a riflettere su quanto fosse fantastico e straordinario.




Note:

* Momento Super Quark: i neutrofili sono un tipo di globuli bianchi.

** Si tratta di Alastair, Ezekiel non conosce molti bambini a mio avviso; lo preciso lo stesso per completezza.

*** Mi riferisco al fatto che il padre di Flynn raccontava al figlio le storie della buona notte; ho sempre pensato che il raccontare delle storie ai figli fosse un' esclusiva di Flynn, un momento per lui intimo e importante a causa del rapporto che c'era fra lui e suo padre.

Note dell' autrice:

In questo capitolo ho cercato di rendere evidente il fatto che Nicole non abbia problemi a dare fiducia ai Bibliotecari che ormai considero tali e non più LITs anche se il diploma avverrà alla fine del decimo episodio.
Altra cosa che vorrei dire è che ho evitato di descrivere troppo accuratamente la scena del combattimento in biblioteca perché alternare troppo spesso la narrazione non mi fa impazzire quindi ho diviso il tutto in due parti.
Ultima cosa che vorrei dire di questo capitolo ( molto fedele all' originale) è che ho tralasciato il fatto della sfera di magia che ci mostra Cassandra volutamente: Merlino in questa storia è già presente e avere un potenziale problema legato al fatto che Cassandra ha o meno i suoi poteri non è nei miei piani.
Spero di aver fatto un buon lavoro dato che ci ho messo parecchio a scriverlo a causa degli esami; se dovessero esserci problemi non esitate a farmelo sapere.
Al prossimo capitolo Librarians:)
P.S: fun fact: in questi giorni, mentre la connessione internet era più rara di un unicorno, mi è capitato in uno dei rari momenti di funzionamento di trovare una foto sulla pagina Facebook di The Librarians: erano ritratti Noah Wyle e Rebecca Romijin e la descrizione era the Librarian and the Guardian, esattamente come il titolo di questa fan fiction... se non fosse che cambia Guardiana sarei quasi pronta a scommettere che qualcuno ai piani alti della tnt mi osserva xD 

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Capitolo 28
*** Ventisettesimo capitolo ***


" E la Regola del Tre."

Ventisettesimo capitolo


Nicole sbuffò e alzò gli occhi al cielo spazientita. Paradossalmente oltre all’ irritazione la bionda provava un’ insolita sensazione di orgoglio e soddisfazione nei riguardi della persona che l' aveva fatta spazientire e irritare.
Un paio di vivaci occhi della sua stessa tonalità di azzurro in quel momento stavano sostenendo il suo sguardo e non parevano per nulla intimoriti dalla sua serietà e determinazione; la Guardiana si chiese se non avesse perso colpi con l’ età o se fosse dovuto solo alla cocciutaggine del suo interlocutore.
Alla fine emise nuovamente il suo verdetto:" Al, sarà anche una fiera della scienza ma, ripeto, non puoi venire con noi. È una missione questa!"
" Dai mamma! Sai che adoro le fiere della scienza! Sei crudele a non farmi venire con voi. Ti ricordo poi che sono già stato in missione con voi!"
" Ti vorrei ricordare che sei stato coinvolto in una missione solamente perché la Confraternita del Serpente ti ha rapito e ti ha usato come merce di scambio Signorino." 
Nicole scosse la testa mentre si chiedeva come era giunta a quella situazione; la risposta della bionda fu semplice in realtà: per quanto Alastair fosse fisicamente la copia di Flynn caratterialmente era molto più simile a lei, avendo dimostrato in più di un' occasione il suo sarcasmo e la sua testardaggine, anche se andava detto che non arrivava ai livelli di Regan.
Quel sabato* mattina Alastair, Regan e Astrea erano arrivati all’ Annesso accompagnati dalla madre; Nicole vedendo Jenkins intento a studiare chissà cosa, con un cervello come materiale fra l' altro, preferì non fare domande su come l' uomo passasse il suo tempo libero, nemmeno vedere Stone con un libro in mano la sorprese più di tanto.
Fu l' arrivo frettoloso di Cassandra a suscitare perplessità nei quattro Carsen: la rossa era entrata di corsa e aveva chiesto frettolosamente:" Jenkins dove sono i pennarelli gialli?"
" Nel secondo cassetto del mobile sulla cui cima c'è quello che sembra un casco spaziale ma non è un casco spaziale."
Nicole vide Cassandra correre via e a quel punto fissò Jenkins con un sopracciglio alzato, visibilmente perplessa e in attesa di risposte; non tardarono ad arrivare dato che Jenkins rispose con tutta tranquillità:" La signorina Cillian sta tracciando una nuova mappa delle Lay Lines a seguito delle scoperte che avete fatto in questi mesi."
La Guardiana annuì, Cassandra aveva avuto un' ottima idea; Alastair invece dopo essersi guardato attorno chiese curioso:" Che fine ha fatto Ezekiel?"
Quasi come se fosse stato evocato il ladro entrò come se nulla fosse dalla Porta sul Retro, ignorando fra l' altro le sirene della polizia in sottofondo; vedendo lo sguardo di rimprovero di Nicole rivolto a lui e al quadro che teneva in mano l’ ultimo arrivato si affrettò a spiegare disinvolto e con la miglior espressione innocente del suo repertorio:" Chissà cos' è?! Qualcuno lo ha lasciato qui fuori dalla porta e io l' ho solo portato dentro."
Nessuno dei presenti parve essere convinto da quella risposta ma uno strano comportamento del Libro dei Ritagli attirò l' attenzione, facendo capire ai presenti che c' erano problemi ben più gravi all' orizzonte.
Il Libro si era infatti messo a tremare e successivamente si era aperto dopo aver iniziato a levitare.
Stone chiese subito, allarmato da quella situazione:" È normale tutto questo?"
Nicole rispose tesa:" No, affatto."
Jenkins aggiunse serio:" Deve trattarsi di una minaccia magica di proporzioni epiche oppure sta accadendo qualcosa di veramente apocalittico."
I quattro addetti al mestiere andarono immediatamente a leggere l’ articolo ma, vedendo il luogo, Nicole disse perplessa:" Alla fiera della scienza S.T.E.M. di Chicago. Promosso dalla fondazione McCabe… Perché questo nome mi è familiare?"
Alastair a quel punto aveva chiesto vivace e eccitato:" Mamma posso venire anche io a visitare la fiera della scienza?!"
La bionda aveva subito negato così era iniziato il tira e molla che aveva postato la Guardiana ad essere irritata dall' insistenza del suo primogenito.
Il bambino aveva continuato a insistere esclamando:" Ma quest’ anno non sono potuto andare alla fiera S.T.E.M. di New York** con papà!"
Nicole esitò un attimo. Non aveva pensato che le ragioni di Alastair potessero essere legate alla tradizione che lui e Flynn avevano iniziato due anni prima: i due Carsen infatti avevano preso l' abitudine di andare assieme a quegli eventi; per Al era un modo per imparare cose nuove, per Flynn era un modo per passare de tempo con il figlio sfruttando una loro passione comune.
L' arrivo di Cassandra impedì a Nicole di dare al figlio una risposta: la rossa sentendo nominare la fiera aveva esclamato anche più eccitata di Alastair se possibile:" S.T.E.M.? Hai detto S.T.E.M.? Science, Tecnology, Engenier and Mathematics? È una delle fiere della scienza più importanti! Jenkins imposti subito la porta!"
I presenti osservarono perplessi la scena; Nicole fece un sorrisetto divertito prima di mettere un freno all' esuberanza di due bambini:" Cassandra, respira. Dato che sembri conoscere molto bene l' ambiente proporrei di fare così: sfrutteremo un vecchio trucchetto che usiamo io e Flynn, voi tre vi fingerete i giudici mentre io e Al ci mischieremo fra il pubblico."
Dopo una breve pausa Nicole andò dal figlio, si abbassò al suo livello e gli disse con un tono deciso ma con un sorriso dolce sulle labbra:" Verrai con noi ma farai esattamente quello che ti dirò io, non sappiamo che minaccia ci attenda. Per la fiera invece… Fa niente che io non sia papà?"
Il bambino rispose con un sorriso allegro:" Non preoccuparti! Forse riuscirò a farti appassionare!"
La bionda rispose con un sorrisetto ironico:" Non ci contare Al, e ricorda che se le cose dovessero essere pericolose te ne torni di filato all’ Annesso. Forza Jenkins! È il momento di impostare la Porta per Chicago."
Quando Bibliotecari, Guardiana e Alastair ebbero attraversato la Porta, Jenkins fissò annoiato Regan e Astrea, ritrovandosi a considerare che ora era diventato un baby sitter; l' uomo chiese poi spinto da un insolito moto di loquacità:" Perché voi due non avete insistito per accompagnare vostro fratello?"
Fu Astrea a rispondere:" Perché è pericoloso, la mamma lo ha detto. Al però non ascolta."
Regna aggiunse la sua:" E perché a me non piacciono queste cose. Sono Alastair e Astrea i secchioni."
Il custode rimase stupito da quelle risposte; quei bambini in futuro sarebbero stati interessanti, ne era sicuro, dopotutto il loro patrimonio genetico era più unico che raro.
Arrivati a Chicago i cinque sbucarono in un corridoio deserto della scuola che ospitava l' evento, Cassandra esclamò euforica:" Il premio S.T.E.M è l' avanguardia della ricerca amatoriale! Non vedo l' ora di vedere i progetti degli studenti!"
Alastair invece chiese perplesso alla madre:" Io invece vorrei sapere quale minaccia magica ha fatto impazzire il Libro dei Ritagli."
Nicole, mentre si avviavano nella sala delle esposizioni, disse sospettosa, iniziando a guardarsi attorno in cerca di potenziali minacce:" Non lo so. E se ho insegnato qualcosa a tuo padre su questo lavoro è che la cosa peggiore è non sapere a cosa andiamo incontro."
Arrivati a destinazione sui volti di Nicole, Jacob e Ezekiel comparvero tre identiche espressioni stupefatte; sui volti di Alastair e Cassandra invece comparvero degli enormi sorrisi eccitati.
Queste reazioni erano causate dalla vista che si parava dinnanzi al quintetto: l' atrio della scuola era stato riempito da numerosi stand dedicati a numerosissimi argomenti di stampo scientifico differente, si passava dalla robotica alla chimica alla fisica.
Ezekiel disse sarcastico:" Qui la scienza la prendono veramente sul serio."
" Già, e il vincitore lascia dietro di sé una scia di cadaveri."
Cassandra partì subito in quarta verso gli stand, seguita dagli altri; i cinque si diressero verso il palco dato che il preside del liceo ospitante, un uomo biondo con gli occhiali, alto e ben piazzato, aveva iniziato il suo discorso di benvenuto:" Cari partecipanti e visitatori, benvenuti al sesto premio S.T.E.M dell' area di Chicago, promosso anche quest' anno dall' associazione culturale McCabe. Un bell' applauso per la nostra sponsor ed esperta di didattica scientifica Lucinda McCabe."  
A quel punto prese parola una donna decisamente attraente sulla quarantina con i capelli corti e rossi, che indossava un elegante vestito verde acqua:" Grazie della calorosa accoglienza. La nostra associazione, la fondazione culturale McCabe, ha sempre avuto il compito di stimolare e dare il giusto riconoscimento all' eccellenza accademica. Per questo assieme ad alcuni partner promuoviamo il premio S.T.E.M di Chicago e altri concorsi scientifici in tutto i Paese. Quest' oggi la fondazione premierà i progetti con borse di studio al 100% per il college e non è finita qui: abbiamo messo in palio anche stage e fondi per la ricerca. Perché, come amiamo dire noi dell' universo S.T.E.M., la scienza funziona!"
Subito il pubblico iniziò ad applaudire, con Cassandra fra i più entusiasti; successivamente passeggiando fra i progetti Nicole commentò stupita, nonostante tutto:" Robot, realtà virtuale, semiconduttori... Questo è il paradiso dei Nerd. Capisco perché Flynn si sia sempre divertito in queste occasioni."
Alastair disse divertito:" Certo! Cosa ti aspettavi? Vulcani di bicarbonato?"
" Avrebbe spiegato il vostro interesse: due Carsen a dare sfoggio della loro secchionaggine e a dire a tutti gli altri dove stavano sbagliando."
Nicole e Alastair scoppiarono a ridere, consapevoli che Flynn ne sarebbe stato più che capace; poco dopo il gruppo venne raggiunto da Lucinda McCabe che disse loro cortese e gioviale:" Salve, sono Lucinda McCabe, voi chi siete? Genitori? Amici dei partecipanti?"
Nicole rispose prontamente:" In realtà siamo qui perché siamo i Bibliotecari."
La rossa rispose comprensiva:" Ah si! I giudici... La contea ha detto che avrebbe mandato alcuni giudici quindi immagino siate voi. Sono felice che abbiate trovato il posto, le indicazioni che ho dato quindi sono servite; i vostri kit di benvenuto sono da quella parte, chiedete pure se avrete bisogno di informazioni. Vedo poi che c' è un piccolo giudice! Beh io devo andare, buona giornata."
Al rimase perplesso da quella donna, gli lasciava un senso di inquietudine non meglio definito... Era la stessa sensazione provata il presenza di Dulaque mesi prima; Jones chiese incerto una volta che Lucinda non fu più a portata d' orecchio:" Ma i giudici non dovevamo essere solo noi tre?"
Nicole nel frattempo prese in mano le redini della situazione e decise che quella missione doveva pur iniziare da qualche parte:" Hai ragione ma non ho avuto il tempo di inventarmi una giustificazione per spiegarle la mi presenza assieme ai giudici. Ok, non perdiamoci in chiacchiere, dividiamoci e cerchiamo di capire quale sia il problema. Al, Jake con me; Ezekiel tu vai con Cassandra."
Tutti fecero come aveva detto la Guardiana, che aveva optato per quelle distribuzioni per non dover badare a più di un ragazzino eccitato; la maggior parte dei progetti era nella norma, per quanto potessero esserlo dei progetti di ricerca di ragazzi super intelligenti.
Quello che fece innervosire Nicole più che impressionarla fu il comportamento ossessivo e apprensivo di una madre che continuava a interrompere la figlia e a parlare al suo posto; quello che catturò veramente l' interesse di Jake e Nicole fu il semplice vulcano di carta pesta proposto da un ragazzino di nome Leonard.
Alastair vedendo il progetto, decisamente banale rispetto a tutti gli altri, chiese schietto prima che il ragazzo potesse iniziare a parlare:" Perché sei qui? Non per essere sgarbato ma è chiaro che questo non sia il tuo posto e che non dovresti essere qui."
La bionda riprese il figlio per poi sorridere in direzione di Leonard:" Al non fare come tuo padre; Leonard lascia perdere Alastair, facci vedere cos' hai realizzato."
Il ragazzino sorrise prima di iniziare a mettersi all' opera, affascinato dalla Guardiana; una volta avviato l' esperimento successe l' incredibile: invece di una schiuma fatta da bicarbonato e aceto il vulcano sembrò eruttare come avrebbe fatto uno reale.
Alastair fu l' unico a non preoccuparsi delle conseguenze dato che disse ammirato:" Fico! Mi sbagliavo su di te Leonard."
Cassandra invece si stava divertendo parecchio a dare opinioni sui progetti che  avevano catturato la sua attenzione; Ezekiel commentò divertito da tutta la situazione:" Eri anche tu come loro, non è vero?"
La Bibliotecaria disse allegra:" Ecco, non per vantarmi... Ma ero un mostro! Avevo una parete tappezzata di trofei!"
" E scommetto che li hai ancora."  
" No... No, non li ho più... Sai com' è... Le cose cambiano..."
Ezekiel vedendo un gruppo di ragazzi mentre facevano i bulli commentò seccato:" Altre invece non cambiano mai."
" Dark e Nerd dovrebbero intendersi..."
" Il liceo è come la prigione: trovati un gruppo e fa la guerra agli altri."
Sentendo quella massima del ladro la rossa gli chiese curiosa:" E tu con chi stavi?"
Ezekiel non rispose ma si mise a giocare con un pendolo di Newton, vedendo che l' ultima pallina si era fermata perpendicolarmente a tutte le altre disse:" Ehi, ti sembra normale questo?"
" Allora tu eri Dark, Nerd o Trendy?"
Nessuna delle domande ebbe risposta dato che l' attenzione dei due Bibliotecari venne attirata dall' esplosione del vulcano di Leonard; raggiunti gli altri i due fecero appena in tempo per sentire Stone chiedere ironico:" Che ne dite? Per voi è abbastanza magico?"
Poco dopo la McCabe salì sul palco per ragguagliare i presenti sulla situazione:" Ora dovrebbe essere tutto sotto controllo. A quanto pare uno dei nostri studenti si è fatto prendere la mano e ha esagerato con qualche sostanza chimica dato l' entusiasmo di presentare il suo progetto. D' altro canto, come diciamo sempre, non è vera scienza se qualcosa non va a fuoco." 
Dopo un attimo di pausa in cui il suo auditorio si lasciò andare ad una risata la rossa proseguì:" Ad ogni modo l' aspirante scienziato si sta prendendo una bella ramanzina da alcuni Bibliotecari. Che sono anche i nostri giudici oltre che essere Bibliotecari."
Nicole dopo aver portato Alastair all' Annesso raggiunse Stone e Leonard nel teatro della scuola, curiosamente allestito come una stazione di polizia, per poter interrogare il ragazzino in un luogo tranquillo e appartato.
La bionda dopo essersi seduta su una sedia di fronte al ragazzino gli disse tranquilla:" Dicci com' è andata Leonard." 
Il liceale disse  ancora stupefatto:" Beh è andata che il mio vulcano ha eruttato e, l' avete visto anche voi, è stato assurdo! Oddio, devo sedermi." 
Stone gli disse sarcastico:" Sei già seduto Leonard."
Nicole decisa di calcare la mano e sfruttare alcune tecniche di interrogatorio imparate parecchi anni prima alla CIA e alcuni trucchi materni sperimentati grazie all' esuberanza dei suoi figli:" Sai invece cosa penso sia successo? Hai portato di proposito un progetto volutamente banale per passare in sordina e non attirare l' attenzione, poi hai usato mezzi non convenzionali per creare un' eruzione realistica e vincere. Leonard, vogliamo capire cosa è successo e quindi la verità. Ora hai due possibilità: dirci tutto quello che sai oppure no, sta a te scegliere."
Il liceale rispose con aria sognante:" Quando pronuncia il mio nome sento mille angeli cantare."
Stone scosse la testa, incredulo della frase pronunciata dl ragazzino mentre rideva senza farsi vedere dalla Guardiana, anche se ormai i due si consideravano amici il Bibliotecario aveva capito che solo Flynn poteva provocare la bionda e uscirne incolume; Nicole invece disse ironica:" Mi riferivo a quello che è successo con il vulcano. Anche se ammetto che non è l' approccio più patetico che abbia mai sentito... Flynn era stato peggio... Leonard, mettiamo subito le cose in chiaro: potrei essere tua madre, sono sposata e ho tre figli. Meglio se ci concentriamo solo sul vulcano, non credi?"
Stone a quel punto si sedette di fianco a Nicole per poi dire a Leonard:" Tutto bene?"
" I suoi occhi sembrano due zaffiri..."
Nicole si trattenne dal ridere, nonostante tutto quel ragazzino era un tenero impacciato ed avendo quindici anni non era il caso di rispondergli come era abituata a fare; Jacob invece proseguì l' interrogatorio:" Si, si... Però prima hai detto che tu non dovevi nemmeno essere qui, cosa volevi dire?"Il ragazzino rispose immediatamente:" Beh è perché io sono tipo il quinto sostituto. Io odio queste cose, mi ha iscritto mio padre."
Nicole sentendo quella storia chiese subito intuendo di aver fatto progressi:" E cosa è successo a tutti gli altri?"   
Il ragazzino rispose spaventato da quello che aveva sentito in giro:" Non lo so, sta mattina ho scoperto che hanno avuto tutti dei problemi incredibili! Jonah Gordon, alias Einstein, è stato paralizzato da un virus. A un' altra ragazza è stata diagnosticata un' allergia che colpisce una persona su dieci milioni!"
Nicole a quel punto si allontanò per telefonare a Cassandra e spiegarle la situazione, Stone invece riprese Leonard, impegnato a fissare Nicole mentre si allontanava; la rossa aggiornò Ezekiel impegnato a giocare con il modellino di un treno:" Nicole ha detto che il responsabile non è Leonard e quindi chi c'è dietro tutte queste stranezze è ancora qui."
Ezekiel disse ironico:" Un centinaio di concorrenti, duecento visitatori e il personale organizzativo e scolastico... Questo restringe il campo."
Cassandra a quel punto propose immediatamente un piano:" Controlliamo con metodo tutti i banchetti, sono sicura che troveremo la fonte."
" Oppure seguiamo il mio istinto."
Ezekiel a quel punto si incamminò verso il pendolo che aveva attirato la sua attenzione prima dell' incidente con il vulcano di carta pesta; Cassandra invece disse indignata all' amico:" Istinto? No, no, no, l' istinto non è d' accordo con il metodo scientifico."
Ezekiel rispose con un mezzo sorriso:" Ma è il mio metodo. Sono anche io un Bibliotecario e ho avuto anche io qualche premio ai miei tempi."
" E quanti ne hai vinti?"
Cassandra lo chiese incredula, Ezekiel non era il tipo da concorsi scientifici; il suddetto diede conferma allo scetticismo della rossa rispondendole tranquillissimo:" Vinti? No, li ho rubati. Una parete intera."
Ezekiel a quel punto si allontanò, lasciando Cassandra da sola a osservare i tre bulli Dark che confabulavano rivolti verso la ragazzina dai corti capelli neri e dagli occhi azzurri con la madre che aveva fatto innervosire Nicole.
Una volta arrivati al pendolo di Newton che aveva attirato l' attenzione di Ezekiel Cassandra spiegò in cosa consisteva l' oggetto:" Si tratta del pendolo di Newton. Si basa sul principio di conservazione della quantità di moto."
" Beh, è magico!"
" Io ne dubito."
I due Bibliotecari si voltarono immediatamente: a parlare era stato Jenkins, in piedi vicino a uno stand con in mano una bibita e con i tre piccoli Carsen al seguito.
Ezekiel chiese stupito:" Ma è uscito dall' Annesso?!"
L' uomo rispose tranquillamente, osservando a sua volta il pendolo:" Mi ero rassegnato ad attendere una vostra chiamata quando ho avuto una folgorazione: libero arbitrio. Inoltre questo è un premio S.T.E.M. quindi da uomo di scienza, sottostimato ma innovativo, nutro una grande ammirazione nei confronti di queste menti brillanti."
La rossa chiese incerta:" E immagino che a Nicole non abbia detto nulla... Non sarebbe felice nello scoprire che lei ha portato i bambini con lei."
Il custode si difese immediatamente:" Sono sotto la mia supervisione ed inoltre non potevo certo lasciarli da soli all' Annesso."
Alastair disse a mezza voce ma lo sentirono tutti i presenti:" Io gliel' ho detto ma non mi ha ascoltato... Beh, se la vedrà lui con la mamma se dovessimo essere scoperti."
Ezekiel dopo un attimo di silenzio imbarazzato decise di cambiare argomento, nessuno dei presenti aveva voglia di vedere Nicole furiosa:" Subito prima dell' eruzione l' ultima sfera è rimasta sospesa per aria."
" Adesso è normale."
Jones a quel punto avviò il pendolo ma invece che far muovere le altre sferette il contraccolpo fece cadere a terra due ragazzi che passavano di lì; Jenkins a quel punto commentò interessato:" Ah. La magia che riscrive una realtà localizzata. In questo auditorium le leggi della fisica vengono piegate."
Regan chiese curioso, la magia dava un' aggiunta di interesse alla fiera:" Quindi è magico oppure no?"
" Non è magico, signorino Carsen, è un preallarme: sta per succedere qualcosa di pericoloso. Non ha però senso: qui c'è talmente tanta energia che dubito possa essere evocata da un singolo. Dovrete cercare una congrega o un gruppo di persone dedite alla magia."
Cassandra chiese subito:" E come si fa?"
Il custode mostrò il numero tre con le dita per poi aggiungere:" Cercate uno schema a tre elementi."
Il custode a quel punto bevve un sorso della sua bibita per poi aggiungere estasiato:" Fruttosio e acqua aggiunti a giaccio tritato: miracoloso!"
Jenkins continuò a bere la sua bibita mentre la rossa concentrò la sua attenzione sul terzetto di ragazzi Dark, che si allontanarono con fare sospetto; la Bibliotecaria pensò di avvisare Stone e Nicole.
Jenkins invece si ricordò un' ultima raccomandazione mentre i tre Carsen lo guardarono con curiosità:" Ricordate che la magia è composta da tre elementi: potere, fulcro ed effetto. In questo caso la potenza deriva dai desideri della congrega, il fulcro potrebbe avvalersi di un manufatto o una formula mentre l' effetto..."
Astrea disse indicando il pendolo, le cui estremità si erano sollevate:" Direi una cosa del genere."
Jenkins fece una faccia basita mentre a Cassandra disse assorta:" Tutti erano concentrati su una ragazza, meglio andare da lei e vedere se scopriamo qualcosa."
I due Bibliotecari andarono allo stand della ragazzina con la madre impicciona che mantenne la sua fama dato che disse ansiosa dopo aver sentito Cassandra chiedere dove fosse la figlia:" Salve, voi dovete essere della giuria se non ho capito male. Questo è lo spazio di Amy Mayer ma non ci sono problemi. Vi presento io il suo progetto, basta che non le abbassiate il punteggio."
I due Bibliotecari però dopo pochi secondi si allontanarono: stava succedendo nuovamente qualcosa di strano alla fiera.
Nicole e Jake invece raggiunsero i ragazzi Dark e Amy, nel corridoio al piano superiore da cui si vedeva tutta la fiera; la Guardiana capì immediatamente cosa stava succedendo a causa dell' espressione imbarazzata della ragazzina e del fatto che l' unico ragazzo era inginocchiato di fronte a lei.
Stone invece non ebbe la stessa perspicacia quindi chiese allarmato:" Cosa sta succedendo qui?!"
Il ragazzo rispose con un tono sognante:" Stavo chiedendo a Amy di lasciarsi il passato alle spalle per camminare assieme a me verso il futuro, unendo le nostre mani e i nostri cuori per l' eternità."
Amy rispose immediatamente:" Dassell io non posso avere un ragazzo. La scuola è troppo importante e c'è anche questo premio."
" Almeno vieni al ballo. Per favore. Fra noi c' è qualcosa."  
Amy rispose titubante:" Io non posso, devo pensare a farmi ammettere a un buon college..."
La ragazzina a quel punto corse via e immediatamente dopo si sentì una scossa e tutte le luci della sala iniziarono a lampeggiare; nel frattempo Ezekiel e Cassandra avevano iniziato a chiedere in giro informazioni su Amy Mayer, al ragazzo a cui chiesero successe l' ennesimo fenomeno inspiegabile della giornata: dopo qualche colpo di tosse dalla sua bocca uscì uno sciame d' api che videro anche Stone e Nicole.
" Quello che abbiamo stabilito è che gli insetti avevano fatto il nido sotto il pavimento e sono stati attratti dalle sostanze chimiche usate nell' esperimento di quello studente... Forse... Ora il ragazzo sta bene: è stato portato all' ospedale e riposa."
Lucinda McCabe diede l' ennesima giustificazione vagamente plausibile all' incidente; uno dei genitori disse preoccupato:" Meglio sospendere tutto!"
La rossa gli rispose immediatamente:" Vede, se sospendessimo tutto dovremmo respingere tutti i progetti in gara e di conseguenza gli studenti non concorrerebbero più alla borsa di studio."
La madre di Amy disse irritata:" Oppure la potreste assegnare a mia figlia. Sappiamo tutti che la vincerebbe lei."
La McCabe ignorò la donna e si rivolse ai genitori con un sorriso:" Oppure potremmo continuare appellandoci al nostro spirito scientifico."
Subito dopo scese dal palco e incrociò Ezekiel e Cassandra a cui chiese spiccia:" Avete già le schede di valutazione?" " No, c'è talmente tanto da vedere..."
Ezekiel venne in aiuto della rossa aggiungendo:" Esatto, inoltre siamo stati un po' distratti."
Lucinda, mentre camminavano, elencò le sue lamentele:" Questa edizione è davvero sfortunata! Prima i favoriti che si ammalano, poi l' eruzione chimica e infine il ragazzo attaccato dagli insetti! Sembra che ci sia una maledizione sulla gara di quest' anno."
Cassandra, dopo essersi esibita in una risata forzata, si rivolse ad Ezekiel sussurrandogli:" Ci sono! L' incantesimo non è per vincere, è per far perdere gli altri! Meglio tornare all' Annesso e dirlo al signor Jenkins."
Tornati in Oregon, dopo aver recuperato anche Stone e la Guardiana, i due Bibliotecari sentirono il responso del custode:" Sarebbe un' idea malsana in quanto la regola del tre amplifica la formula nel bene o nel male; quindi ogni danno diretto ad altri con la precisa volontà di nuocere tornerebbe indietro, moltiplicato per tre."
" Noi pensiamo che le vittime siano molte."  
Sentendo quella frase Jenkins rispose ad Ezekiel mentre armeggiava a una delle sue invenzioni:" Se le cose stanno davvero così qualcuno sta per subire il contraccolpo e potrebbe essere fatale... Ecco."
Dopo una breve pausa l' uomo consegnò a Jones il suo lavoro: era una sorta di pistola che all' estremità della canna aveva cinque sfere montate a raggio, come una sorta di ruota panoramica.
" Con questa sarete in grado di rilevare il fulcro. Escludo che dei dilettanti possano maneggiare tutta quella magia senza un focalizzatore, sia esso un oggetto o una formula." A quel punto Stone, che aveva ascoltato tutta la conversazione chiese perplesso:" Ma siamo sicuri che qualcuno arriverebbe a tanto per un progetto di scienze?"
Fu Alastair a rispondere alla domanda dopo aver alzato la testa dal libro che stava leggendo:" Quei ragazzi vivono per la scienza, è il loro mondo. Credo che poi avendo subito il lavaggio del cervello dai loro genitori ne sarebbero capaci... Papà l' anno scorso mi aveva detto che la pressione e le aspettative a volte fanno fare gesti disperati. Inoltre tu alla loro età non saresti ricorso a qualunque mezzo per seguire i tuoi sogni?"
Il Bibliotecario non disse nulla, stupito dalla profondità del discorso di quel bambino; Cassandra aggiunse in accordo con le parole di Alastair:" Al ha centrato il punto. Quando andavo io al liceo se qualcuno mi avesse dato una bacchetta magica per vincere e entrare in un buon college avrei accettato immediatamente! Però è evidente che chiunque stia usando la magia non conosce la regola del tre e sta usando la magia solo per emergere dal branco."
Nicole dopo aver riflettuto per qualche secondo disse ai Bibliotecari:" Avete un piano per trovare il focalizzatore?"
Fu Stone il primo a proporre un piano:" Potremmo chiedere in giro e sfruttare la rete di pettegolezzi tipica di qualunque scuola... Se chiedessimo a qualcuno esterno alla rosa dei sospettati potremmo avere dei risultati. Ho già in mente la persona adatta."
Il Bibliotecario a quel punto tornò alla scuola e dopo aver cercato un attimo in giro trovò il suo bersaglio nell' aula di chimica, in quel momento cupa a causa delle persiane abbassate; disse poi al ragazzo biondo seduto su un bancone:" Dassell."
Il biondino chiese sorpreso e stizzito:" Come ha fatto a trovarmi?"
" Beh, è il regno di Amy... Insomma, questo è il suo mondo. Immagino che sia qui dove è iniziato tutto... Facevate laboratorio assieme, magari fra una lezione e l' altra è scoppiata la scintilla..." Il ragazzo disse amareggiato e deluso:" Come ho potuto pensarci? Lei è un soggetto alfa mentre io sto vivendo la fase più banale e meno divertente di questa maledetta adolescenza! Non sono alla sua altezza, non diventerò mai alfa! Non faccio sport, non so niente di barche a vela e nemmeno di api."
Jacob pensò di citare uno dei tanti versi che conosceva per chiarire il suo punto di vista:" Ella splendida incede come notte, di limpido immenso e cieli di stelle e tutto il meglio di oscuro e di luce, negli occhi e nell' aspetto suo rifulge. Byron. Tecnicamente sarebbe un romantico ma ha dato origine alla tradizione di stampo gotico agli inizi dell' '800 ma voi pensate che lo stile dark sia solo... Smalto nero e pallore, non so se mi spiego... Comunque sia: sportivo, alfa, nerd, dark... Sono tutti ruoli che interpretiamo, maschere che indossiamo per sentirci a nostro agio con chi frequentiamo in quel momento."
Il ragazzo dopo aver fatto un mezzo sorriso disse sicuro di quanto diceva:" Scommetto che lei non è mai stato picchiato da nessuno perché amava la poesia." Jacob rispose tranquillissimo:" Hai ragione, non sono mai stato picchiato per le poesie. Sai perché? Anche io indossavo una maschera, era diventata come una seconda pelle e l' ho tenuta fin troppo... Lei ti piace?"
Dassell annuì così Stone proseguì il suo discorso:" Allora non devi lasciare che le maschere, la tua, la sua, siano un ostacolo."
" Lei crede?"
" Certo, parliamo di Amy. Dimmi di lei e dei suoi amici."
Poco dopo Stone raggiunse Nicole in un corridoio della scuola per farle il punto della situazione, mentre i due camminavano il Bibliotecario elencò tutti i gossip di cui era venuto a conoscenza:" Preparati, sarò una cosa lunga e intricata. Tim, quello degli insetti usciva con Amy, che Zayr odia perché ha vinto l' anno scorso. Tim ha costretto Elise a rompere il loro sodalizio e a competere direttamente contro i gemelli Ortis che si dice, e sottolineo si dice, abbiano soffiato una ricerca a Keisha costringendola a cambiare progetto. Quindi ora è in competizione diretta con Tim, Silas e una ragazza conosciuta solo come la robottina. C' è un fattore comune: tutti a parte Dassell odiano Amy Mayer."
Nicole commentò sarcastica dopo tutta quella carrellata di informazioni:" Ok, mi è venuto mal di testa. Non sono abituata a tutto questo gossip in una volta sola... Se tutti ce l' hanno con Amy può voler dire una sola cosa: la favorita è lei e quindi il fulcro potrebbe essere vicino al suo stand." 



Note:

* suppongo che le fiere le facciano il sabato per non far perdere le lezioni, prendetela come una licenza poetica. Aggiungo inoltre una considerazione: non penso che i Bibliotecari si possano prendere giorni di vacanza tutti assieme, non è che i cattivi lo sanno e quel giorno non fanno niente… 

** Cassandra conosce la S.T.E.M e dal pilot si intuisce che lei sia di New York quindi suppongo che ce ne siano parecchie in giro per gli USA.


Note dell' autrice: 

Prima di tutto ho un sondaggio da farvi.
Sto scrivendo ora il finale di stagione e mi sono resa conto che a causa di tutte le modifiche che ho fatto il capitolo è venuto lungo più o meno il doppio di questo; preferite quindi il finale in due o in quattro parti?
Non ho moltissimo da dire in realtà, il grosso lo vedrete nel prossimo capitolo dato che ho in mente parecchie modifiche interessanti... Non vi anticipo nulla però :P
Ho poi deciso di modificare gli inizi di alcuni episodi a seconda delle modifiche che mi verranno in mente, spero non vi dia fastidio. 
In questo capitolo ho deciso di inserire Alastair, Regan e Astrea; spero che non siano risultati troppo stonati rispetto a tutto il resto però mi sembrava una buona occasione per fargli fare una comparsa.
C'è poi la questione iniziale con Al che insiste per andare alla fiera che segna anche un inizio di episodio diverso dall' originale... Beh credo di averlo già spiegato ma mi ripeto: Al lo fa perché è una tradizione che lui e Flynn hanno e al bambino manca il padre; cerca quindi di avere una sorta di rimpiazzo andando con la madre anche se non è proprio la stessa cosa.
Il fatto che sia poi un Flynn in miniatura, Secchione quanto lui, giustifica l' entusiasmo... Un po' come Cassandra...
Ho poi deciso di lasciar perdere le descrizioni dei vari esperimenti scientifici dei ragazzini, onestamente mi sembrava solo un modo per allungare il brodo quando il capitolo mi sembra già abbastanza consistente.
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:) 

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Capitolo 29
*** Ventottesimo capitolo ***


Ventottesimo capitolo

Nicole dopo aver ottenuto le informazioni da Jacob aveva raggiunto Ezekiel e Cassandra; il terzetto si era poi diretto da Amy Mayer e dalla madre per avere informazioni utili alla missione.
Avvicinandosi allo stand della ragazzina Nicole disse con stampato in viso il suo miglior sorriso finto:" Salve, se non vi dispiace noi avremmo qualche altra domanda da farvi."
Fu la madre a rispondere, la Guardiana a quel punto si chiese se la ragazzina avesse mai avuto la possibilità di dire qualcosa o di esprimere il proprio parere.
" Diteci pure."
Fu Ezekiel a fare la prima domanda:" Gli altri ragazzi dicono che Amy è la favorita, è vero?"
La donna con gli occhiali rispose orgogliosa:" Sì, è vero. Vinciamo tutti gli anni e MIT e Dartmouth ci corteggiano dalle medie."
Cassandra espresse il suo parere:" Però un buon equilibrio è importante. Mai tralasciare interessi e vita sociale." Nicole non poté essere più d' accordo, condivideva appieno le parole della Bibliotecaria dato che lei e Flynn avevano deciso di applicare quel principio nell' educare i loro figli; la bionda notò poi il timido scambio di saluti fra Amy e Dassell, forse Amy non era un caso disperato.
La madre invece rispose piuttosto sgarbatamente alla rossa:" Distrazioni, non sono altro che distrazioni! Mia figlia è super concentrata e non ci fermeremo finché non avremo raggiunto l' obiettivo..."
Vedendo che Ezekiel stava esaminando lo stand della figlia con l' invenzione di Jenkins la donna chiese curiosa ma sulla difensiva:" Cos' è quell' affare?"
Il diretto interessato rispose prontamente inventandosi una risposta convincente al momento:" Questo è un Jonesometro: è impostato sui criteri di valutazione S.T.E.M. e utilizza algoritmi e rispondenza verticale e calcola il vincitore al 99%."
" Prego, Jonesinizzi quanto vuole."
Le due donne invece si scambiarono un sorrisetto complice e divertito a causa della scusa accampata dal loro amico e collega; mentre Ezekiel analizzava lo stand la madre di Amy disse con un mezzo sorriso:" Avete presente la mamma tigre? Io sono la mamma wolverine*! Grrr!"
La donna mentre faceva il verso dell' animale fece anche un gesto con le mani per imitare degli artigli, la Guardiana osservò perplessa la scena chiedendosi se lei e Flynn sarebbero stati così nei confronti di Al, As e Reg se in futuro avessero seguito le loro orme in Biblioteca.
Ezekiel, che era alle spalle di Amy e sua madre, mostrò poco dopo il telefono della ragazza dato che sembrava essere sospetto; Nicole annuì leggermente per poi dire alle loro interlocutrici:" Ok, al momento abbiamo visto abbastanza. Ezekiel, Cassandra voi iniziate ad avviarvi." I due Bibliotecari vedendo lo sguardo di Nicole fecero come era stato detto loro: era evidente che la Guardiana stava per dire qualcosa di serio alla madre di Amy; le previsioni dei due giovani non vennero disattese dato che la bionda disse seria ma educata:" Signora Mayer, se posso, le vorrei dare un consiglio da madre a madre. Cerchi di stare meno addosso a sua figlia e le faccia vivere la sua vita come meglio crede... Sappia che con Alastair, il mio primogenito, io e mio marito abbiamo deciso così e credo che la cosa funzioni egregiamente; per sua curiosità personale sappia che ha otto anni e che finite le elementari, se lo vorrà, andrà direttamente all' università."
La Guardiana a quel punto se ne andò senza sentire la risposta della sua interlocutrice; non era sua abitudine farsi gli affari degli altri ma ne andava della sanità mentale di quella ragazzina**.
Poco dopo i tre Bibliotecari e la Guardiana si erano riuniti nel teatro della scuola per esaminare meglio il cellulare di Amy; Stone chiese curioso:" Che tipo di strumento magico è? Bacchetta, gemma, zampa di scimmia?"
Cassandra invece obiettò:" Siamo sicuri? Jenkins ha parlato di un catalizzatore potente e questo telefono non mi sembra faccia al caso nostro..."
Nicole annuì, aggiungendo un' altra perplessità:" E poi chi sono gli altri? Perché ci sia la regola del tre servono altre persone dato che Amy e sua madre vogliono la stessa cosa."
Ezekiel non aveva detto nulla, limitandosi a smanettare con il telefono di Amy; aprendo una app che mostrava uno sfondo colorato e dinamico il Jonesometro iniziò a segnalare qualcosa di grosso.
Stone chiese incuriosito:" Che è successo?"
" Non lo so. Ha iniziato a girare quando ho aperto una app." Cassandra prese il telefono per osservare meglio l' app incriminata; poco dopo disse agli altri:" A.L.B. Sembra quasi che si tratti di una formula magica... Hanno trasformato una formula magica in una app!"
I quattro decisero di comune accordo di tornare all' Annesso e analizzare l' app magica con l' aiuto di Jenkins; il custode dopo un' attenta osservazione, fatta anche con l' ausilio di un pc decisamente steampunk***, aveva emesso il suo verdetto:" Conoscete il detto: una tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia? Ne deriva che una magia sufficientemente occulta è indistinguibile dalla tecnologia. Quella è una formula per esaudire i desideri." 
Ezekiel, in quanto esperto di tecnologia, aggiunse il suo parere:" Si, camuffata da giochino per allenare la mente... Trova più rime possibili con mazza in meno di un minuto e acquisti venti punti di quoziente intellettivo." Nicole disse divertita:" Pazza, piazza, tazza, chiazza, stazza, razza, terrazza, gazza... Ok sto divagando; non fatelo scoprire ad Astrea, nessuno potrebbe fermarla."
Nicole ignorò lo sguardo perplesso di Jenkins e aspettò che Ezekiel proseguisse con la sua analisi.
" Apparentemente è solo un gioco ma, man mano che sali di livello, ti spinge a focalizzarti su un obiettivo per passare a quello successivo."
Jenkins aggiunse poi assorto e preoccupato dalle possibili implicazioni:" Chi gioca, senza rendersene conto, mette in atto il rituale insito in quel programma e quando ha completato tutti i livelli ha diritto al suo desiderio bonus. Strutturalmente si tratta di una stregoneria senza tutte quelle sciocchezze sugli occhi di rospo..."
Nicole annuì poi aggiunse altrettanto preoccupata:" Una ragazzina non ne avrebbe le capacità... Qui stiamo parlando di un livello simile a quello di Merlino."
" Concordo con Nicole. Basta vedere il codice sorgente: è il più complicato che abbia mai visto; quello della sicurezza nazionale è stato molto più semplice da hackerare."
" Non ti chiederò il perché, solo evita di riprovarci con un computer che possa far scoprire l' Annesso e la Biblioteca."
Jenkins ignorò lo scambio di battute fra Nicole ed Ezekiel, si limitò a dire:" Questa magia è di altissimo livello oltre che brutale, signora Carsen ha ragione. Inoltre basta desiderare di far del male a qualcuno, anche solo inconsciamente, e la formula è così potente da far avverare il desiderio."
" Inoltre va considerato l' effetto di amplificazione della regola del tre: il contraccolpo potrebbe essere distruttivo. Ezekiel sai dirci qualcosa in più?"
" Beh, una cosa interessante ci sarebbe. Guardando i dati di utilizzo sembrerebbe che Amy non abbia mai usato l' app."
Nicole annuì, decise che era ora di interrogare il bersaglio e per farlo sarebbe servito qualcuno di adatto ad aiutarla.
Tornati a Chicago i Bibliotecari attirarono Amy nell' aula di chimica con un biglietto teoricamente firmato da Dassell; quando la ragazza arrivò nell' aula però si trovò davanti Nicole e Cassandra, che le disse subito rassicurante:" Aspetta, so che ti aspettavi qualcun' altro ma dobbiamo parlare."
Amy per tutta risposta chiese sospettosa:" Voi non siete della biblioteca, vero?"
" Diciamo che è complicato... Oggi hai visto il vulcano di Leonard, quello che è capitato a Tim e agli altri ragazzi... Quelle strane malattie e gli incidenti... Ti sembrerà pazzesco ma tu hai un' app sul tuo telefono che..."
Amy interruppe la Bibliotecaria dicendo brusca:" Lo so. L' ha messa mia madre ma io non l' ho mai usata. Una volta l' ho aperta ma mi sentivo strana, avevo la testa pesante... Gli altri invece l' hanno usata e più si concentravano sui loro obiettivi più i loro desideri si avveravano."
La bionda chiese immediatamente interessata alla piega che stava prendendo il discorso:" E l' ha programmata lei?"
" No. L' ha scaricata dal sito dei genitori super attivi. Si considerano così, si trovano e discutono di quanto sono bravi... Lei però non è così, se quello che ha detto a mia madre è vero." Nicole rispose semplicemente:" Quando sposi un uomo che in sedici anni ha preso ventitré lauree inevitabilmente ti chiedi molte cose, una di queste è come crescere dei figli che potrebbero essere dei potenziali geni e il supporto di mia suocera è stato d' aiuto. Qui però non dobbiamo discutere di metodi educativi, quello che pensavo l' ho già detto a tua madre: è giusto che tu viva la tua vita, non la sua."
Amy disse rabbiosa:" Vorrei che mia madre la pensasse come lei. Io non voglio essere la più brava, mi basta essere normale. Cioè: non è che non voglio essere brava ma ecco..."
Cassandra venne in aiuto della ragazza dicendole con empatia e con voce triste, la Bibliotecaria sapeva fin troppo bene cosa voleva dire vivere quella vita:" Sei stanca di essere solo quello. Vorresti essere anche qualcosa d' altro."
Dopo un istante di silenzio teso e pesante Amy realizzò una cosa:" Lei era come noi!"
" Avevo un' intera parete tappezzata di trofei."
" Quindi sa cosa vuol dire: niente ragazzi, niente vita sociale, niente interessi che non servano per la domanda al college solo..."
Cassandra completò la frase:" Impegnarsi per costruire quel futuro perfetto che loro avevano in mente. So cosa vuol dire... Sappi che non mi hanno mai fatta andare al cinema..."
Amy chiese curiosa:" Poi è andata meglio?"
Nicole intuiva come sarebbe proseguita la storia, si ritrovò ad essere triste per la rossa e a chiedersi che razza di persone spregevoli fossero state i suoi genitori; la Bibliotecaria nel frattempo proseguì mesta:" No, è solo finita. Era il loro sogno ed era troppo ingombrante da sostenere... Credo amassero quello, non me."
Poco dopo le due donne uscirono dall' aula per fare il punto della situazione con Ezekiel, Cassandra gli chiese immediatamente, schietta:" Fin dove hai sentito?" Il ladro rispose alla domanda con un' altra domanda:" Che fine ha fatto la parete tappezzata di trofei?" " Quando sono passata dai calcoli complessi alle allucinazioni ho lasciato la scuola e un bel giorno i miei genitori hanno buttato via tutto per non dover ricordare che io non ero più come prima." A quelle parole Nicole commentò secca e senza mezze misure:" Che persone squallide, senza offesa."
La diretta interessata rispose con un mezzo sorriso:" Figurati... Glielo diresti in faccia se potessi, vero?"
" Ovvio."
Nel frattempo Lucinda McCabe aprendo una porta si era ritrovata nell' Annesso, dopo essersi guardata attorno la donna vide Jenkins arrivare con una tazza di the in mano; a quel punto la donna sorrise in modo inquietante mentre il custode disse allarmato:" O poveri noi."
Poco dopo nel teatro della scuola Ezekiel aveva analizzato il sito da cui scaricare l' app e aveva detto agli altri:" Dal sito risultano migliaia di download ma in questa scuola ci sono ventisette utenti attivi."
Cassandra disse immediatamente:" Tre per tre per tre. La regola del tre amplificata alla terza!"
Stone chiese allarmato:" Quindi il contraccolpo sarà esponenziale?"
" Si, l' energia del loop di ritorno sarà impressionante dato che tutti stanno usando l' incantesimo per creare problemi agli altri."
In quel momento squillò il telefono di Nicole che rispose immediatamente:" Pronto? Cosa? Arrivo immediatamente."
Dopo aver chiuso la telefonata la Guardiana si diresse verso l' uscita mentre diceva agli altri:" Ci sono guai all' Annesso; Jenkins è spaventato a morte ma fortunatamente è riuscito a tenere i bambini al sicuro. Io vado, qui vedetevela voi ed evitate che qualcuno finisca ammazzato."
Nicole non appena mise piede all' Annesso vide che Jenkins e i suoi figli erano appoggiati al muro della Porta sul Retro e che il custode della struttura stava osservando torvo Lucinda McCabe; la Guardiana chiese subito e senza troppi giri di parole:" Lei cosa ci fa qui? Dubito che la Biblioteca l' abbia reclutata."
L' uomo le rispose immediatamente, teso:" Signora Carsen le presento Morgana Le Fay."
Nicole a quel punto assunse un' espressione di consapevolezza: ora capiva perché il cognome McCabe le risultava familiare! Anni prima le era stato detto che era uno dei tanti alias usati da Morgana; capendo che in quanto Pendragon, anche se acquisita era il suo momento di agire la Guardiana si rivolse sarcastica alla sorellastra di re Artù:" Lieta che il soggiorno in Biblioteca ti piaccia ma credo che tu sappia meglio di me di non essere la benvenuta. Quindi Morry, posso chiamarti Morry? Hai due possibilità: o te ne vai con le tue gambe o ti sbatterò io fuori di qui, a calci preferibilmente."
Morgana a quel punto ripose sullo scaffale il libro che stava osservando per poi avvicinarsi a Jenkins, Nicole e i bambini con passo deciso; per non fare il giro diede sfoggio dei suoi poteri separando e allontanando il lungo tavolo che era al centro della sala principale dell' Annesso.
Una volta arrivata a meno di due metri disse con un sorriso sarcastico che poteva fare concorrenza a quello della Guardiana:" No, non puoi chiamarmi Morry."
Alastair non si trattenne dal chiedere alla sua antenata:" Quindi sei davvero la sorellastra di Artù e colei che fece cadere Camelot? O sei solo una pazza imitatrice?"
Nicole riprese immediatamente il figlio con tono duro e severo:" Al, zitto. Cosa ti ho sempre detto? Mai dare troppa confidenza agli sconosciuti, soprattutto se sono dei pazzi furiosi."
Morgana invece disse divertita dalla scena che aveva appena visto:" Hai coraggio Guardiana, te lo devo riconoscere... Hai anche un temperamento notevole, è a causa del tuo atteggiamento che ho capito il tuo ruolo…" La maga non ottenendo risposte così iniziò a passeggiare incurante per l' Annesso fino a quando non vide il cellulare con su l' app magica, a quel punto disse allegra:" Oh, ne avete trovato uno. Dato che mi piaci Guardiana lascia che ti dia un consiglio: io rimarrei da questa parte per qualche minuto. Sta per arrivare il loop di ritorno, un' immensa quantità di magia fluttuante arrivata per punire tutti quei ragazzini cattivi... Ora scusatemi ma devo proprio andare." Nicole non era dello stesso parere di Morgana dato che le si parò davanti con un sorrisetto strafottente e sicuro:" Io non la vedo così. Abbiamo un paio di cose di cui discutere prima. Cal, vieni!"
A quel punto la bionda fece un fischio acuto e pochi istanti dopo nella sua mano sinistra arrivò Excalibur, pronta ad eseguire i comandi della moglie del suo proprietario; vedendo la spada Morgana perse parecchia sicurezza mentre Jenkins disse immediatamente duro e severo:" Presto, la uccida!"
Nicole, infastidita da quell' ordine che le ricordava una parte spiacevole del suo passato, sibilò gelida e arrabbiata:" Non mi dica quello che devo fare."
Morgana aggiunse irritata dalla situazione in cui era finita:" Si, Galeas, non immischiarti e lascia parlare noi. Maneggi Excalibur Guardiana... Davvero interessante. Hai conquistato la fiducia della spada o sei una Pendragon? Credo sia più probabile la seconda ipotesi, percepisco la magia di Merlino addosso a te e ai tre marmocchi. Saprai quindi che tra noi c'è una tregua; toglimi una curiosità: sei la figlia di quella psicopatica di Margaret, sua nipote?" 
Nicole rispose gelida e impassibile tenendo la punta della spada a pochi centimetri dal collo di Morgana:" Sappi che non ti deve interessare chi sono; l' unica cosa che devi sapere è che sappiamo che hai infranto la tregua di non belligeranza aiutando Lancillotto ad entrare in Biblioteca, il tuo amico è stato così furbo da dire che ha usato un tuo incantesimo. Excalibur ci vuoi pensare tu? Ah Morgana; sappi che non considero valida la scusa del fatto che tu materialmente non ci hai attaccati o che non sapevi che Pendragon e Biblioteca sono alleati stretti da quando Lancillotto è diventato il capo della Confraternita del Serpente e che attaccare uno vuol dire attaccare l' altro. Potrei però pensare di farti uscire da qui con le tue gambe se eviterai di farmi innervosire, potresti iniziare dicendomi come fermare tutto questo."
La maga rise divertita mentre metteva in pratica il suo piano di fuga: con un incantesimo soffocò Jenkins così mentre la Guardiana si era distratta per aiutare il malcapitato lei ne approfittò per tornare alla fiera.
Quando Jenkins si fu ripreso disse severo e burbero a Nicole:" Morgana lascia dietro di sé una scia di sangue lunga più di millecinquecento anni. Va fermata!"
Nicole prima di inseguire la rossa disse decisa all' uomo:" Se prima avevo un sospetto da dopo il Conclave ho la certezza di chi è lei davvero. Poi, quando tutto sarà risolto, dovremo mettere alcune cose in chiaro Galeas. Al, sei tu al comando fino a quando Jenkins non si sarà ripreso del tutto; mi fido."
La Guardiana corse nuovamente alla fiera, prendendo l' accortezza di portare Excalibur; raggiunti i Bibliotecari Stone le chiese allarmato:" Perché hai Excalibur?"
" Perché dietro tutto questo c'è Morgana Le Fay, è lei che ha programmato la app."
La suddetta interpellata passando di fianco al quartetto disse tranquillissima:" In realtà è stato un gruppo di programmatori ucraini, io ho solo fornito la formula."
Cassandra vedendo la donna le disse indignata:" Si rende conto che nuoce a dei ragazzini? Lei è un mostro!"
Morgana rispose superba, ignorando qualunque morale o rimprovero:" Io non faccio male a nessuno tesoro, è questa la cosa geniale! Metti la magia in mano ai mortali ed è inevitabile: si distruggeranno l' un l' altro. A me non resta che aspettare che la regola del tre dia inizio al contraccolpo."
Ezekiel le chiese confuso:" E quindi lo fa per il gusto del brivido?"
" Per favore! Tutta quella magia che fluttua nell' aria... Tutta quella distruzione... Ne assorbirò una parte per ricaricare i miei poteri ed è anche anti età."
Morgana a quel punto si allontanò per poi sparire dalla vista dei Bibliotecari e della Guardiana; Ezekiel mormorò ammirato:" Wow." Cassandra invece disse allarmata:" A questo punto sarà chissà dove!"
Nicole la tranquillizzò dicendo decisa e autoritaria, quello che avrebbe dovuto affrontare era un compito per una Pendragon:" No, è ancora qua. Deve assorbire la magia del loop di ritorno; a Morgana penserò io, voi invece escogitate qualcosa per proteggere tutti quelli che hanno usato l' app."
Nicole a quel punto si allontanò lasciando i Bibliotecari a riflettere su un piano di salvataggio; Stone fu il primo a proporre una soluzione:" Vediamo... Facciamo suonare l' allarme anti incendio ed evacuiamo l' edificio." Cassandra dopo averci pensato rispose mesta:" Non credo funzionerebbe. Quei ragazzi ormai sono legati all' incantesimo e la regola del tre li colpirebbe comunque."
Ezekiel disse la sua:" Quindi andrebbero protetti qui?" La domanda del ladro fece venire in mente un piano alla rossa, che esclamò soddisfatta:" Ci sono! Una gabbia di Faraday, è come un contenitore: l' energia non entra e non esce." Stone aggiunse:" Lo so, protegge dalle scariche elettriche chi è al suo interno. Peccato che non abbiamo il tempo di costruirne una!"
Cassandra disse con un sorriso:" L' ha già fatto qualcun' altro per noi." A quel punto si diresse al tavolo di Amy e iniziò a buttare a terra tutto quello che vi era riposto sopra; immediatamente arrivò la madre della ragazzina che esclamò incredula e furiosa:" Ehi! Ehi! Ma che cosa state facendo?! Siete impazziti?"
La Bibliotecaria la ignorò chiedendo solamente:" Lo spazio e il tavolo vi sono stati assegnati?"
Fu Amy a rispondere:" Sì, dalla fondazione McCabe. Perché?"
Cassandra ignorò anche la domanda di Amy per poi rivolgersi ai due colleghi mentre si abbassava sotto il tavolo:" Date un' occhiata: cinque gambe, tavolo tondo. Si tratta si un pentacolo."
Jones disse subito:" Morgana la voleva qui per generare più ostilità possibile. Maggiore è il contraccolpo migliore è il risultato."
La rossa annuì per poi esporre il suo piano:" Dobbiamo staccare le gambe al tavolo, creare un pentacolo più grande e farci stare tutti." Stone chiese perplesso:" Sicura che funzionerà?"
" Si se lo sovraccarichiamo. L' app costituisce il fulcro, noi piazziamo i paletti e usiamo la nostra energia per focalizzare la creazione di una gabbia di Faraday e così proteggiamo i ragazzi. Puoi costruire un pentacolo in scala?" Il cowboy rispose colpito nell' orgoglio:" Ho fatto il geometra per dieci anni, sono un misuratore laser vivente. Jones, vieni con me. Ci servono altri telefoni." I due a quel punto si allontanarono lasciando sola Cassandra che realizzò una falla nel suo piano:" Cinque paletti... Servono cinque persone e noi siamo in quattro..."
" No, cinque. Ci sono anche io." A parlare era stata Amy, finalmente decisa a seguire i consigli di Nicole e Cassandra per prendere in mano la sua vita; la madre le disse immediatamente:" No che non ci sei, scordatelo!"
Cassandra ignorò le urla della donna per rivolgersi alla ragazzina:" Tu non hai mai usato la app..." Nel frattempo la donna aveva continuato ad urlare:" Non so cosa stia succedendo ma..."   
Amy la interruppe dicendole pacata:" Mamma, adesso basta. Qui si parla di me e non di te; questa è la mia vita."
Immediatamente dopo la ragazza si rivolse a Cassandra:" La magia esiste?" " La magia esiste. Forza, dammi una mano a girare il tavolo!"
Mentre Amy e Cassandra smontavano il tavolo, Jones stava girando fra le postazioni per recuperare a modo suo dei cellulari su cui era stata scaricata l' app di Morgana; Jacob invece stava girando per la sala per segnare con del nastro adesivo i punti in cui si sarebbero dovuti posizionare.
Nicole invece aveva trovato Morgana al piano superiore su un corridoio che dava una perfetta vista di tutta l' esposizione; la bionda disse ironica per palesare la sua presenza:" Ciao Morry, ti sono mancata?"
" Pendragon... Mi sono sempre chiesta se voi Guardiani siete invidiosi o infastiditi dai Bibliotecari."
" Diciamo che va a momenti: di solito ci andiamo d' accordo ma a volte risultiamo essere irritati da loro quando si perdono nel loro mondo, niente che non si possa risolvere, comunque. Soddisfatta?"
Morgana fece una risata senza allegria per poi rispondere velenosa:" Già, voi Guardiane di solito tendete ad innamorarvi dei Bibliotecari, Judson e Charlene sono stati i primi a creare questo squallido cliché. Ora cosa vuoi fare? Ti ricordo che non puoi uccidermi anche se ho collaborato con Lancillotto dato che non è una motivazione sufficiente a rompere la nostra tregua; inoltre quando avrei potuto nuocere ai tuoi figli non l' ho fatto."
Nicole non si fece troppi problemi nel colpire Morgana in faccia con l' elsa di Excalibur e poi a rifilarle una violenta testata per disorientarla quel tanto che bastava perché potesse spingerla contro il parapetto e puntarle la lama della spada alla gola.
Morgana scoppiò a ridere nuovamente, questa volta realmente divertita dalla situazione; Nicole non si fece impressionare dato che disse gelida e minacciosa:" Hai tre secondi per fermare tutto questo." La Maga rispose con la bocca impastata del suo sangue:" Non ci penso proprio. Questo è il giusto contrappasso per tutto il male che hanno augurato ai loro compagni moltiplicato per tre, per tre e poi ancora per tre. E io non potrei impedirlo nemmeno se lo volessi... Ti trovi di fronte ad un bivio: uccidere me o salvare quei ragazzi perché non si può avere tutto." Nicole non si mosse, limitandosi ad aumentare la pressione di Excalibur sul collo di Morgana e poi verificare come fosse la situazione: le scariche elettriche che iniziavano a formarsi non erano un buon segno.
Morgana nel frattempo proseguì con fare provocatorio e strafottente:" Io sono convinta che tu abbia qualche possibilità: è la prima volta da secoli che qualcuno mi colpisce. Devi fare una scelta Guardiana: uccidere me o salvare loro."
Nicole ferì lievemente una guancia di Morgana per poi dirle impassibile allontandosi da lei:" Sei fortunata che io abbia ucciso fin troppo nella mia vita e che l' ultima vita che spezzerò sarà quella di Lancillotto. Fa ancora uno scherzo del genere in mia presenza e potrei pensare di fare una piccola modifica al mio voto. Questa volta ti lascio andare ma sappi due cose che ti saranno utili in futuro se mai dovessimo incontrarci di nuovo: la prima è che io non sono una Pendragon di nascita, in teoria noi potremmo ucciderci a vicenda; la seconda è che se Margie ti è sembrata una psicopatica sappi solo che non hai ancora visto nulla, fatti raccontare da Lancillotto tutti i dettagli del nostro ultimo faccia a faccia." 
Morgana mentre osservava Nicole correre via con in mano Excalibur disse fra sé e sé mentre con la mano si toccava il taglio che le era stato fatto:" Lo farò sicuramente, hai attirato il mio interesse Guardiana."
Ognuno dei Bibliotecari, mentre Nicole e Morgana avevano il loro scontro, aveva portato a termine il proprio compito così Cassandra, Amy e Stone si erano ritrovati a fare il punto della situazione; il Bibliotecario aveva detto soddisfatto:" Io ho finito, l' ultima gamba va sul palco."
Cassandra annuì per poi esprimere la sua preoccupazione più grande:" Non tutti sono dentro il pentacolo... Se stanno fuori sono in pericolo."
Fu Amy a prendere l' iniziativa così dopo aver preso da Jacob una delle gambe del tavolo salì sul palco e disse dal leggio a tutto il pubblico:" Ascoltatemi. Sono Amy Mayer, le scariche elettriche sono l' effetto del mio ultimo progetto: una bobina di Tesla a cinque condensatori. A breve una scarica da centomila Volt attraverserà l' auditorium... Il mio esperimento ha una falla: se non sarete al centro della sala verrete folgorati, mi spiace."
Una delle ragazze a cui Jones aveva rubato il telefono, una bionda con una lunga treccia convinta della pericolosità delle lontre fra l' altro, disse incredula e scettica:" Questo è impossibile, non accadrà!"
Amy le rispose prontamente, azzittendola:" Sono Amy Mayer, ho vinto qualunque premio o medaglia a cui puntavi da quando avevamo cinque anni. Credi che sia un bluff?" " D' accordo... Al centro hai detto?"
Tutti i presenti dopo aver sentito le parole di Amy si radunarono al centro della sala; i Bibliotecari invece armati di app e gamba del tavolo si diressero ognuno alla sua postazione, Stone incrociò Nicole appena arrivata e mentre le dava il necessario le spiegò brevemente il piano^.
Quando tutti e cinque furono al proprio posto alzarono le gambe del tavolo creando un pentacolo che protesse tutti i presenti dato che le scariche elettriche si convogliarono negli oggetti.
Nicole sbatté le palpebre e quando le riaprì si ritrovò in una versione alternativa della sala: non c'era nessuno a parte lei, non aveva più in mano Excalibur e la gamba del tavolo, il clima era silenzioso e freddo e tutto era avvolto da una sinistra luce grigio bluastra, quasi come se il tempo stesso si fosse congelato.       
Guardandosi attorno Nicole si rese conto di non essere sola: con lei c'era Morgana che disse estasiata dopo essersi abituata a tutta la magia assorbita:" Wow. Erano secoli che non sentivo una potenza del genere! Guardiana, ci sei riuscita; hai salvato la vita a tutti quei ragazzi che adesso saranno da qualche parte nel mondo."
Nicole disse subito, sicura di quanto aveva capito:" E noi invece? Siamo al di fuori del tempo, vero?"
" Sei sveglia biondina. Siamo intrappolate fra due secondi, a metà fra un tic e un tac."
" Perché mi hai portata qui? Cosa vuoi?"
Morgana rispose divertita, in tutti i suoi secoli di vita raramente aveva incontrato persone come quella Guardiana:" Semplice, volevo parlarti in un posto dove nessuno a parte noi potrebbe sentire."
Nicole, nonostante tutta quella situazione paradossale, le chiese interessata e curiosa:" E cosa vorresti dirmi?" " Ho capito chi sei, Nicole Noone, anzi Nicole Carsen. Sei la moglie del figlio di Margaret, il primo Vero Bibliotecario da svariati secoli. Ti sei dimostrata degna del mio rispetto, voglio darti un avviso: fra non molto il destino stesso rischierà di essere compromesso; ricorda che tu e il tuo Bibliotecario siete legati indissolubilmente quindi toccherà a te ricordargli chi è davvero quando sarà il momento." 
Nicole sentendo quelle parole ebbe la tentazione di chiedere alla maga cosa intendesse dire per filo e per segno; sapendo però che avrebbe risposto solamente a una domanda, nel migliore dei casi, la Guardiana decise di chiederle la cosa più urgente:" Quindi era a questo che ti serviva tutto questo potere magico, ti serviva un qualcosa per difenderti dal pericolo incombente?" Morgana annuì per poi allontanarsi con misurata lentezza mentre rispondeva alla bionda:" Esatto. Ho recuperato abbastanza energie per nascondermi, magari nel regno delle Fate o in quello degli Specchi, lontano da questo mondo che è condannato quando accadrà... Tu lo vedrai sicuramente, sono secoli che fai parte della Trama del Fato."
Voltandosi verso Nicole, quando ormai era a parecchi metri da lei, Morgana concluse:" Noli timere malum sed time heroa. Riferiscilo a... Come si fa chiamare ora? Jenkins? Sono sicura che capirà, anche se forse tu hai già capito tutto... Dopotutto la tua nemesi è Lancelot Du Laque^^."
A quel punto Morgana sparì con uno schiocco di dita, lasciando dietro di sé solo lo spettro di una risata di scherno; quando Nicole riaprì gli occhi si trovò nuovamente nel mondo reale, circondata da tutti i partecipanti della fiera che si comportavano come se nulla fosse successo nelle ultime ore: niente eruzioni, niente insetti, nulla...
Nicole per prima cosa decise di tornare all' annesso per depositare Excalibur, non era molto saggio girare per una scuola armata con una spada magica; essendoci voluti non più di una trentina di secondi, dato che la spada era tornata da sola al suo posto, la bionda raggiunse i Bibliotecari giusto in tempo per essere raggiunta anche dal preside che intimò al quartetto di scegliere i vincitori dato che Lucinda McCabe era sparita.
Tutti furono ben lieti di lasciare a Cassandra quel compito, poco dopo la Bibliotecaria comunicò il suo verdetto al preside che fu ben felice di concludere quella giornata, anche se non ne ricordava il motivo.
Dopo aver attirato l' attenzione dei presenti l' uomo disse:" Dato che Lucinda McCabe si è dovuta assentare per un impegno improvviso ma inderogabile la scelta dei vincitori è stata affidata totalmente ai giudici rimanenti: i bibliotecari della contea. A vincere la sesta edizione del premio S.T.E.M. di Chicago è Amy Mayer; il secondo classificato è Leonard Cole; il terzo è..."
Il preside andò poi avanti ad elencare tutti i vincitori di tutti i premi delle varie categorie, finì con lo scusarsi per l' assenza del trofeo del primo classificato ma Amy non se ne preoccupò più di tanto, era più interessata a pianificare i dettagli di un appuntamento con Dassell.
Quando tutti se ne furono andati Cassandra decise di rimanere seduta sul palco, in completa solitudine, a osservare la fiera ora deserta; il filo dei suoi pensieri venne interrotto dall' arrivo di Ezekiel, che teneva la mano destra dietro la schiena, che le disse con un sorriso genuino, per una volta:" Ehi."
" Ehi."
" Volevo dirti, bella l' idea del pentacolo."
La rossa disse assorta:" Beh, è stato facile, forse fin troppo."
Il ladro non era della stessa opinione:" Secondo me è stato il progetto più interessante  e ha salvato la vita a tutti quindi io dico che ti meriti questo." A quel punto il  ragazzo mostrò alla rossa quello che stava nascondendo: il trofeo del primo classificato.
Cassandra rise felice per poi dire divertita e riconoscente del gesto del ladro:" Wow, il primo premio. In?"
" Beh, io direi nella categoria di matemagica."
" Matemagica... Si, mi piace."
Cassandra aggiunse poi con una nota di rimprovero:" L' hai rubato, dì di no."
Il ladro rispose immediatamente, sicuro di rabbonire l' amica:" Sì, è vero. Io l' ho rubato ma tu l' hai vinto, non c'è il minimo dubbio. Focalizza questo."
Jones a quel punto porse una mano a Cassandra, in segno di tregua e amicizia; la rossa accettò volentieri così i due tornarono all' Annesso.
Quella sera Nicole, dopo aver portato a casa i figli, tornò in Oregon per sistemare alcune scartoffie che si erano accumulate sulla scrivania di Flynn; ad una prima occhiata trovò la sala principale dell' Annesso deserta e in penombra ma quando sentì la voce di Jenkins rimproverarla vide che l' uomo era seduto sulle scale che portavano al piano superiore, con un bicchiere di qualcosa di fortemente alcolico in mano.
" Nicole è stato un gravissimo errore."
Sentendosi appellata con il suo nome capì che la situazione era seria, era però l' occasione per chiarire finalmente tutto quanto con Jenkins; la bionda rispose quindi con lo stesso tono duro e intransigente:" No, non lo è stato. Con la mia decisione ho salvato centinaia di vite innocenti."
Jenkins le rispose furente:" Presto ne moriranno a migliaia. C' era quasi! Per la prima volta da secoli Morgana era lì, vulnerabile." Nicole rispose alla critica parlando a cuore aperto e con una nota di tristezza nella voce:" Galahad che fine ha fatto il cavaliere che eri una volta, il cavaliere puro di cuore che fu capace di ritrovare il Graal? Non fare quella faccia stupita, Flynn ha capito subito chi eri realmente e mi ha detto di tenerti d' occhio. Dopo il finto Conclave, vedendo come ti sei comportato con Dulaque, ho collegato tutto e anche io ho capito. Non è però il momento di parlare di te, di chi eri e di come dovrai comportarti con me e Flynn, se vorrai essere considerato appartenente alla Biblioteca o alla fazione dei Pendragon o a entrambe o a nessuna. Quello di cui voglio parlarti ora è del mio ruolo: io sono la Guardiana, il mio compito è proteggere le persone e non uccidere a sangue freddo. C'è stato un tempo in cui ero costretta ad uccidere a comando e se, inizialmente, non avevo rimorsi la volta in cui ho sbagliato a premere il grilletto uccidendo un innocente me ne sono venuti. Poco dopo venni assunta dalla Biblioteca e quel giorno giurai che non avrei mai più ucciso nessuno a sangue freddo, lasciandomi però un bonus per qualcuno di così malvagio la cui morte avrebbe reso il mondo un posto migliore... Dopotutto avevo appena scoperto che la magia era reale e che mio padre ci era passato prima di me."
Nicole a quel punto fece una pausa e vedendo che Jenkins non aveva nulla da dire proseguì il suo monologo:" Anni dopo, ero incinta di Alastair in quel periodo, io e Flynn scoprimmo tutta la verità sulla sua famiglia; sai cosa successe? Alastair senior, tramite una proiezione astrale, contattò Flynn che era mezzo morto e gli rivelò che il mandante del suo omicidio era un certo Dulaque, Flynn successivamente lo disse a sua madre e lei ci disse tutto quello che tuo padre aveva fatto alla nostra famiglia. Sai cosa decisi quel giorno? Dulaque sarebbe stato il mio ultimo omicidio a sangue freddo a causa di tutto il male che aveva causato nei secoli. Capisci perché ho scelto in questo modo? Non posso tornare ad essere la persona che ero e non posso nemmeno lasciare che altri innocenti muoiano: ho troppo sangue sulla coscienza, non importa che la maggior parte appartenga ad esseri che farebbero impallidire chiunque per la loro crudeltà... Da quando sono diventata madre ho poi deciso di impegnarmi ed essere ancora migliore per i miei figli. Arriverà il giorno in cui sapranno tutto quello che ho fatto, spero solo che potranno essere comunque fieri della resina che sono diventata."
Nicole aveva raccontato la sua storia con estrema morigeratezza, sforzandosi di non alzare mai la voce e di non usare mai un tono rabbioso o tagliente; mantenere la calma era stato uno sforzo notevole mentre ricordava il suo passato ma la Guardiana sapeva che era l' unico modo per farsi ascoltare davvero da Jenkins; l' uomo, dopo un iniziale momento di confusione, aveva ascoltato le parole di Nicole con estrema attenzione, capendo finalmente molte cose sulla Guardiana che prima non gli erano del tutto chiare.
Le disse poi mortificato:" Mi scuso per tutto quello che mio padre vi ha fatto e sono pronto a pagare per i suoi crimini."
Nicole disse immediatamente, irritata per il tono che stava assumendo la conversazione:" Jenkins non lo dica nemmeno per scherzo. Si ricordi che le colpe dei padri non devono mai ricadere sui figli. Lei a differenza di suo padre, da quello che ho potuto capire in questi mesi, è un uomo buono e onorevole, anche se un po' scorbutico a volte; è una persona diversa e non avrebbe senso ottenere una rivalsa su Lancillotto colpendo lei... Inoltre ha sentito la mia storia? Non uccido più a sangue freddo da quindici anni."
Vedendo che la donna aveva ripreso a trattarlo come al solito Jenkins capì che al momento la questione Camelot era chiusa, si volle però togliere una curiosità:" Nicole, se posso chiedere, chi lo sa?"
" Oltre a lei? Solo Flynn. Anche se ad essere precisa l' unico che sa veramente tutto di me è mio marito e io sono l' unica a sapere davvero tutto di lui: fra noi abbiamo sempre avuto una regola, mai avere dei segreti... Non le dispiace se non le dico proprio tutto di me, vero?"
Jenkins sorrise sentendo quell' ultima domanda; Nicole si era dimostrata in più di un' occasione una degna rappresentante della famiglia Pendragon, le rispose poi con voce quasi divertita:" No, credo sia meglio così."
La Guardiana a quel punto cambiò totalmente discorso, volendosi togliere un dubbio che la logorava da svariate ore:" Morgana mi ha detto che io e Flynn siamo legati e che toccherà a me ricordargli di essere un Vero Bibliotecario quando il Destino rischierà di essere compromesso. Tutto questo è apocalittico come sembra?"
Il vecchio cavaliere disse spaventato da quella rivelazione:" Forse anche peggio, Morgana ha danti vizi ma non ha mai avuto quello di mentire. La fine sta arrivando... Speri solo che il signor Carsen ci salvi tutti."
Nicole chiese incerta ma anche curiosa di saperne di più:" C'entra il fatto che è stato definito un Vero Bibliotecario?"
" Cosa sa esattamente di questo termine?" " Non molto a dire la verità. Judson sette anni fa disse a Flynn che lo era perché è un Bibliotecario sopra la media e predestinato a questo ruolo." Jenkins disse sprezzante:" Tipico di Judson non dire mai tutta la verità troppo presto. Per sua conoscenza i Veri Bibliotecari sono i Bibliotecari destinati ad esserlo in ogni possibile universo alternativo, sono dotati di capacità straordinarie e vengono scelti quando il mondo è in pericolo, per questo nei secoli passati si diceva che sarebbero potuti essere i successori di Judson; si dice inoltre che se non dovessero essere scelti il mondo cadrebbe in rovina... Signora Carsen si ricordi che se non imparerà che si deve pensare a vincere la guerra e non la battaglia nemmeno Flynn potrà salvarci da quello che sta per arrivare."
Nicole accusò il colpo in silenzio, si ricordò poi del messaggio di Morgana:" Noli timere malum sed time heroa. Mi ha detto di riferirglielo."
" Non temere il malvagio ma temi l'eroe."
Nicole disse tesa e preoccupata:" Come sospettavo... Si è fatto tardi, meglio che torni a casa. Ricorda un paio di cose Galahad: nessuno degli altri Bibliotecari dovrà sapere della nostra conversazione per il momento e quando le acque si saranno calmate dovrai prendere una decisione sul tuo futuro, saremmo felici di vederti di nuovo parte attiva della Tavola Rotonda oltre che continuare ad aiutarci qui, in Biblioteca." La bionda a quel punto tornò a New York; quella chiacchierata con Jenkins le aveva dato moltissimo su cui riflettere anche se andava detto che la parte più dura era stata raccontare di nuovo la cosa di cui si pentiva maggiormente a distanza di più di quindici anni.
 

Note:

* oltre che essere un supereroe è anche un animale, in italiano si traduce come ghiottone o volverina.

** credo che Nicole vedendo una situazione del genere non sarebbe rimasta in silenzio, se vi sembra troppo OOC avvisate pure

*** allego qualche definizione per chi non avesse mai sentito il termine:
https://it.wikipedia.org/wiki/Steampunk
https://it.wikipedia.org/wiki/Steampunk#/media/File:Steamtop.jpg

^ altrimenti non avrebbe senso che Nicole sapesse già cosa fare alla perfezione 

^^ la frase in latino, come viene detto significa: non temere il malvagio ma temi l' eroe (non gli eroi come viene tradotto in italiano. Heroa è accusativo singolare mannaggia a Cicerone). Vedendo la 1x10 ho sempre avuto il sospetto che la frase di Morgana, più che riferirsi a Jenkins fosse un monito per dire che il vero nemico era Dulaque e non lei: dopotutto nel ciclo bretone tradizionale tutti siamo portati a pensare che la cattiva sia Morgana e non Lancillotto; anzi, molti hanno idealizzato l' amore fra Lancillotto e Ginevra lasciando il povero Artù come un cervo a primavera... Morgana, secondo la mia interpretazione, ha quindi fatto capire come in realtà il vero cattivo sia quello che tutti reputano un eroe; conclude poi dicendo che Nicole ha capito tutto a causa dell' odio che prova verso Dulaque.

Note dell' autrice:

Anche la seconda parte dell' episodio con Morgana è andata.
Non nascondo il fatto che mi piacerebbe rivederla; nonostante sia una stronza assurda mi piace come personaggio.
Il capitolo ovviamente presenta molti elementi di novità dati i cambiamenti che ho introdotto in precedenza; per prima cosa Nicole capisce subito chi è Morgana, dopo tutto è una zia molto alla lontana di suo marito; successivamente i confronti fra le due donne sono stati orientati a faccende di famiglia oltre che legati alla fiera della scienza e in questo caso va detto che Nicole che usa Excalibur invece dell' app mi sembrava molto più coerente con la tradizione del ciclo bretone.
Ci sono poi dei particolari che vorrei sottolineare prima di trattare del finale: Nicole come ho già precisato parla alla madre di Amy perché si sente tirata in ballo in qualche modo e non perché ha voglia di fare l' impicciona di turno; ho poi modificato tanti particolari qua e là per rendere tutto più coerente dal mio punto di vista e ho deciso di avere più di un vincitore dato che Morgana a inizio episodio fa una carrellata di premi in palio che mi sembra strano assegnare ad un singolo vincitore.
Una precisazione: Nicole non sale sul palco per non attirare l' attenzione dato che ha una spada in mano e si risveglia nello stesso punto in cui è entrata in trance.
La cosa che però mi preme trattare è la fine del capitolo quando Nicole e Jenkins hanno il loro faccia a faccia.
Finalmente Nicole ha messo le cose in chiaro con Jenkins e gli ha fatto presente che lei non uccide a sangue freddo a causa di un episodio legato al suo passato: questa per me è stata una duplice occasione dato che ho potuto esplorare la mia interpretazione del passato di Nicole e ho potuto anche rivelare la vera identità di Jenkins ufficialmente ( nella serie tutti lo sanno ma non è chiaro quando viene detto esplicitamente).
Quello che si dicono i due è abbastanza chiaro, non credo abbia bisogno di approfondimenti, eccetto una cosa: ho dato una spiegazione più dettagliata sul mistero dei Veri Bibliotecari, che avrà la sua completa risoluzione quando tratterò l' episodio 10, che ho praticamente finito di scrivere ieri ( mancano ancora dei dettagli ma posso affermare che la prima stagione è ufficialmente finita, almeno per me!).
Credo di aver finito perciò al prossimo capitolo Librarians:)
P.S: momento gossip
Ci sono alcune cose che ho scoperto stalkerando la pagina di the Librarians su IMdB: stando a quanto riporta il sito nella voce cast completo del primo episodio ( ancora mezzo vuoto) una stunt è stata ingaggiata come controfigura dell' attrice che interpreterà Nicole; con buone probabilità la mia Guardiana preferita tornerà già dal primo episodio; nel quinto episodio invece è confermato lo stunt di Noah Wyle ergo Flynn sarà impegnato in qualcosa di pericoloso!
Altra cosa che ho notato: Christian Kane a.k.a Jacob ha iniziato a seguire su Instagram Rachel Nicols a.k.a Nicole della stagione 4... Che ci sia sotto qualcosa, come ad esempio una nuova ship che al momento battezzo Jacole? Ai posteri l' ardua sentenza.

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Capitolo 30
*** Ventinovesimo capitolo ***


" E il cuore di oscurità."

Ventinovesimo capitolo


In una foresta in Slovacchia, praticamente nel bel mezzo del nulla, da una casa si sentirono delle urla terrorizzate e poco dopo una ragazzina uscì ansante dalla porta; la giovane, che poteva avere quindici anni al massimo aveva occhi chiari e lunghi capelli castani, il particolare che però spiccava maggiormente era il sangue sul suo viso e sulla sua felpa.
Dopo essersi guardata brevemente intorno vide una macchina che passava così corse attraverso gli alberi cercando di intercettare il veicolo; ci riuscì dato che l' auto frenò bruscamente a meno di un paio di metri da lei.
Dall' auto scesero Jacob, Nicole, Cassandra ed Ezekiel, che si avvicinarono alla ragazzina con cautela; il primo a raggiungerla fu l' esperto d' arte che le disse cercando di rassicurarla, dopo averle appoggiato una mano sulla spalla:" Tranquilla signorina, va tutto bene... Oh."
Vedendo il sangue il cowboy si era interrotto bruscamente; l' adolescente aveva detto spaventatissima:" Vi prego aiutatemi! Mi ucciderà!" La rossa del gruppo notò allarmata:" Guardate: è sporca di sangue." Nicole invece chiese professionale ma sospettosa:" Ti stanno seguendo? Sta arrivando qualcuno?"
Indicando la casa da dove era scappata la ragazzina ansimò terrorizzata:" In quella casa... In quella casa c'è qualcosa di orribile!"
La Guardiana decise di prendere in mano la situazione: il principio di base era lo stesso di quando i suoi figli avevano un incubo; per prima cosa Nicole fece sedere la ragazzina sul sedile della macchina e, mentre Jacob le puliva il sangue dalla faccia, la bionda le chiese con voce rassicurante:" Per prima cosa fa un bel respiro e poi raccontaci cosa è successo. Come ti chiami?" La ragazzina rispose ancora in stato di shock:" Bender... Mi chiamo Bender, Katie Bender... Io e i miei amici stavamo facendo un' escursione e abbiamo trovato una casa a circa un miglio in quella direzione."
Dopo aver indicato il punto da cui era arrivata Katie iniziò a lamentarsi ancora terrorizzata:" Oddio, oddio..."
Nicole le disse con la voce più rassicurante che poté fare:" Ok, ora respira, fa un bel respiro profondo per calmarti." La ragazzina fece come le era stato detto così la bionda, quando le sembrò sufficientemente calma, le disse cercando di non spaventarla più del necessario:" Brava Katie, dimmi: c' era qualcuno in quella casa?"
" Si... Lui era lì! Ha preso i miei amici! Ha preso Mathias, Sarah e James."
vedendo che Katie aveva iniziato ad agitarsi nuovamente Jacob le disse deciso:" Non preoccuparti di questo. Lui chi è?" " Non lo so... Un uomo... Non l' ho visto bene. Devo tornare indietro. Devo salvarli!"
L' ultima parte Katie la disse urlando, mentre stava per muoversi Jacob la afferrò per una spalla e la spinse delicatamente verso il sedile per bloccarla; le disse poi incoraggiante e con tono rassicurante mentre le porgeva una bottiglia d' acqua:" Ok, ascoltami. Bevi un sorso d' acqua e cerca di calmarti. Non ti lasceremo tornare da sola in quella casa, vero?" Stone si rivolse a Nicole che annuì distrattamente prima di andare da Ezekiel e Cassandra; dopo aver fatto qualche passo sentì la voce del ladro:" Bene, una ragazza insanguinata nel bosco, un assassino nella casa... Che ne dite di tornare a Praga? Ho lasciato una bambolina adorabile in quel locale!"
Nicole disse secca osservando il ladro mentre gironzolava a qualche metro dalla macchina:" La situazione puzza anche a me ma ricorda che la missione ha la priorità. Cassandra che cosa ci puoi dire?
La rossa rispose consultando la mappa che aveva steso sul cofano della macchina:" Abbiamo trovato le Linee spezzate."
Nicole osservò confusa la mappa, chiedendosi come facesse Cassandra a dirlo, la Bibliotecaria parve capire la domanda inespressa della Guardiana visto che disse subito dopo:" Mappe multidimensionali, non guardarle a meno che tu non riesca a separare gli strati magici e ti piacciano i mal di testa e il sangue."
Vedendo che la rossa si stava asciugando un rivolo di sangue che le colava dal naso Nicole le disse comprensiva." Si tratta del tumore? Va tutto bene?" " Sì, non preoccuparti; è sempre il tumore. I vertici di solito sono statici mentre ora... Ora sono ondosi... Si muovono e quando si fermano riesco a vederli..."
Ezekiel, che si era avvicinato alle due donne disse a metà fra il sarcastico e il preoccupato, quasi come se volesse mantenere la sua aria da avventuriero impavido nonostante la situazione:" Basta che non dirai che dobbiamo andare da dove è arrivata la ragazzina insanguinata. Vero che non dobbiamo andare in quella direzione?"  
" Beh Ezekiel... Jenkins ci ha detto di trovare le Linee spezzate e purtroppo per te sono in quella direzione."
Dato che Cassandra aveva indicato proprio la direzione da dove era arrivata Katie Nicole disse grondando sarcasmo:" A qualcuno piace questa coincidenza? Personalmente a me per niente. Meglio avvisare Jenkins"
La Guardiana a quel punto chiamò il cavaliere per spiegargli tutta la situazione; questi rispose concordando con la bionda:" Nemmeno a me piace come coincidenza se devo essere sincero... Può attendere un momento signora Carsen? La metto in viva voce." Pochi istanti dopo Nicole sentì nuovamente la voce profonda di Jenkins:" Normalmente le Lay Lines spezzate non sono una buona cosa e con il ritorno della magia sono ancora più pericolose. Se non si fissano possono accumulare una carica sufficiente a far esplodere l' intera Slovacchia." Nicole a quel punto passò a Cassandra il telefono, era meglio se con Jenkins parlasse qualcuno che capiva qualcosa di quella roba; quando la Bibliotecaria ebbe in mano il telefono disse al responsabile dell' Annesso:" Al momento le Linee sono stabili e sembrerebbero convergere ad un miglio a nord-est da dove ci troviamo noi... Dove dovrebbe esserci anche la casa di cui le ha parlato Nicole."
" La casa e le Lay Lines sono nello stesso posto?"
Cassandra rispose incerta all' insolita domanda:" Fra poco andremo a verificarlo." Jenkins chiese poi preoccupato più che curioso:" E c'è stata violenza in questa casa? Qualcuno è stato ucciso?"
" Non lo sappiamo ma è molto probabile."
Jenkins a quel punto emise il suo verdetto:" Le Linee spezzate implicano magia fuori controllo; potrebbe trattarsi di un' infestazione signorina Cillian, di una nuova e potentissima infestazione. Mi potrebbe passare nuovamente la signora Carsen?"
Cassandra fece come le era stato detto così Jenkins chiese a Nicole:" Nella sua esperienza come Guardiana si è per caso trovata ad affrontare spiriti o simili creature infestanti?" " Si, una volta... Quattordici anni fa credo. Perché me lo chiede?"
Galahad le rispose preoccupato:" Perché con buone probabilità vi troverete ad affrontare degli spiriti saturi di magia provenienti dalle Linee spezzate." La Guardiana chiuse la telefonata ringraziando velocemente l' uomo per le informazioni ricevute; la situazione non si preannunciava rosea ma la missione andava comunque completata, casa infestata o no.
Ezekiel parve leggere nel pensiero di Nicole dato che disse più a sé stesso che alla bionda:" Immagino che ora dirai una frase del tipo: non importa cosa ci sia in quella casa, dobbiamo andarci e riparare le Lay Lines?"
" Vedo che hai imparato a conoscermi Zeke*. Inoltre voglio capire che cosa sta nascondendo quella ragazzina, il mio intuito dice che è meglio indagare anche su di lei. Vado ad avvisare Jake e Katie, voi iniziate a sistemare le mappe."
Poco dopo il quintetto improvvisato arrivò a destinazione e, scesi dalla macchina, Nicole si guardò attorno per capire il da farsi; la prima cosa che disse fu un preoccupato:" Ok, quella casa non mi piace per niente. Cassandra cosa bisogna fare per sistemare le Lay Lines?"
La Bibliotecaria armeggiò nel bagagliaio fino a trovare dei rotoli dall' aria piuttosto antica, poi disse ai suoi compagni:" Dobbiamo mettere ognuna di queste pergamene in un punto cardinale, stabilizzeranno l' energia evitando che si diffonda... C' è però un problema." Stone parva capirlo al volo:" Sarebbe meglio se qualcuno rimanesse qui con Katie. Nicole è da escludere dato che è l' unica che ha esperienza..."
La bionda annuì: non sarebbe stato saggio lasciare in panchina una Guardiana con la sua esperienza; propose poi sperando di mettere tutti d' accordo con la sua idea:" Personalmente procederei così: io e Jake andremo nella casa a cercare i ragazzi, Ezekiel piazzerà le pergamene e Cass rimarrà con Katie. Vi può andare bene?" Il ladro propose subito:" Posso fare a cambio con Cassandra?"
Nicole sentendo quella domanda rettificò quanto detto poco prima mentre lanciava un' occhiata a Katie, distante alcuni metri da loro:" Qualcuno, che non sia Ezekiel Jones, ha qualcosa da dire?"
Cassandra volle togliersi un dubbio:" Perché devo rimanere qua io?"
" Perché mi sembri la più affidabile per cercare di tranquillizzare una ragazzina spaventata. Sia chiaro che non ti sto mettendo in panchina né ti reputo incapace o inferiore." La rossa annuì rinfrancata dalle parole della Guardiana; dato che la situazione si era risolta Nicole, Jacob ed Ezekiel andarono in avanscoperta dopo aver preso i materiali necessari: una chiave a brugola per Stone, le quattro pergamene per Ezekiel e un machete per Nicole.
Arrivati all' ingresso, la Guardiana vide le facce di Ezekiel e Jacob: erano tese e preoccupare, la cosa non le piaceva minimamente; chiese quindi ai due Bibliotecari:" perché quelle facce?"
Ezekiel fu il primo a rispondere alla domanda della bionda:" Un po' nervosa, ma non terrorizzata."
" Tu cosa mi dici Jake?"
L’ esperto di architettura rispose confuso mentre osservava la casa in questione:" È una casa americana di frontiera del diciannovesimo secolo. Che diavolo ci fa in mezzo alla foresta slovacca? Non appartiene certamente a questo luogo."
Nicole disse a mezza voce, sempre più preoccupata da quella situazione:" Non lo so ma la cosa mi piace sempre meno… Direi che è meglio entrare e toglierci ogni dubbio."
Il terzetto a quel punto aprì la porta d’ ingresso e si ritrovò in un ambiente buio, polveroso e soffocante, degno di un film dell’ orrore; Ezekiel iniziò subito ad attivare le pergamene mentre Nicole e Jacob perlustrarono le stanze del pianterreno.
Quando arrivarono in cucina le pergamene erano già state attivate e non si era ancora visto nessuno di sospetto; ad un certo punto i tre sentirono una sorta di rumore di passi al piano superiore e immediatamente dopo la stanza iniziò a tremare, quasi come se ci fosse un terremoto; quando le scosse si furono esaurite i tre tirarono un momentaneo sospiro di sollievo.
Il momento di tranquillità durò poco dato che un coltello iniziò a levitare e si conficcò sullo stipite a pochi centimetri dalla testa di Ezekiel; vedendo quella scena la Guardiana esclamò allarmata:" Tutti fuori! Immediatamente!"
I due Bibliotecari non se lo fecero ripetere due volte e così, seguendo l’ ordine della Guardiana, tutti e tre corsero fuori da quella casa il più velocemente possibile; tornati da Katie e Cassandra il terzetto osservò la casa, che in quel momento venne circondata da una scarica elettrica azzurrina; quando tutti fu tornato apparentemente alla normalità la ragazzina chiese incredula per quello che aveva visto:" Ma si può sapere chi siete?"
Fu Cassandra a rispondere alla domanda:" Siamo i Bibliotecari."
Nicole nel frattempo si concesse qualche secondo per riflettere su quello che era appena accaduto: era palese che ci fosse sotto dell' altro e che non era stato un caso che quella casa americana fosse apparsa proprio su delle Lay Lines danneggiate in Slovacchia.
Cassandra decise di prendere uno dei numerosi strumenti di Jenkins per fare dei rilevamenti che potessero essere utili alla causa; Katie invece osservando il machete di Nicole le chiese perplessa:" E da quando i Bibliotecari viaggiano con un machete?"
La Guardiana le rispose com' era sempre abituata a fare quando le facevano quella domanda:" Mi faccio trovare preparata, non si sa mai cosa si può trovare quando si fanno operazioni sul campo."
" Siete degli strani Bibliotecari."
Nicole rispose a quell' obiezione con un' alzata di spalle noncurante per poi aggiungere, notando come la ragazzina ora non fosse più terrorizzata:" Lavoriamo per una Biblioteca insolita."
Cassandra aveva finito le sue analisi così disse agli altri:" Ok, le pergamene sono attive e le Lay Lines sono state riparate; possiamo andare a cercare gli amici di Katie." Sentendo quella notizia la ragazzina disse immediatamente:" Era ora! Non dobbiamo far altro che..."
Nicole la interruppe subito:" No, tu non verrai con noi. Se in quella casa c'è un uomo pericoloso è bene che tu rimanga qua, al sicuro con Cassandra."
Katie si lamentò immediatamente:" Non potete lasciarmi qui! Sono miei amici!"
Stone diede man forte alle obiezioni fatte dalla Guardiana:" Ascolta, va tutto bene. Siamo già in tre e credo che riusciremo ad affrontare uno psicopatico... Due e mezzo se consideriamo Jones."
Il ladro a quell' insinuazione disse offeso:" Ehi! Ti vorrei ricordare che io sono qui e sento tutto!"
La bionda del gruppo intervenne nel battibecco che stava per nascere fra Ezekiel e Jacob dicendo seccata:" I bisticci li rimanderete a dopo! Al momento Katie sta correndo nella casa. Dannazione ragazzina! Fermati!"
I quattro a quel punto le corsero dietro per cercare di fermarla ed evitare che potesse farsi male.
Entrati tutti e cinque Katie iniziò a chiamare i suoi amici, sperando che le dessero una risposta e che quindi riuscissero a trovarli; Nicole fu la prima a raggiungerla e decise che la cosa migliore da fare era farla stare zitta per evitare che lo psicopatico al piano di sopra sapesse esattamente dove fossero.
La Guardiana mise in pratica il suo proposito mettendo una mano sulla bocca della ragazzina e successivamente le mimò di fare silenzio, indicandole il piano superiore, da cui proveniva chiaramente il rumore di passi.
Nel frattempo le due erano state raggiunte dei Bibliotecari così Nicole, affidata Katie a loro, fece un paio di passi e poi disse ad alta voce, diretta a chiunque ci fosse in quella casa a tener loro compagnia, con tono duro e minaccioso:" So che sei di sopra e che puoi tranquillamente sentirmi. hai due possibilità: scendi, arrendendoti, così nessuno si farà male oppure salirò io e non ti garantisco che potrai scendere con le tue sole forze."
Non ottenendo rispose la guardiana si rivolse ai Bibliotecari:" Ok, vuole le maniere forti. Jake con me; Cass, Zeke voi rimanete qui con Katie." Jacob e Nicole una volta saliti al piano di sopra stavano per perlustrare ogni stanza quando il Bibliotecario notò un particolare:" Aspetta. Queste dimensioni sono sbagliate... Secondo te il corridoio continua oltre la casa?"
Nicole non seppe rispondere alla domanda, anche se a dirla tutta non era così impensabile che si fossero imbattuti in una casa stregata con la fortuna che avevano di solito; decise però di dire la sua:" Ho visto abbastanza film dell' orrore per sapere che il corridoio senza fine non è mai un buon segno. Sta di fatto che abbiamo sentito dei passi, quindi c'è qualcuno... Non ci resta che perlustrare ogni stanza e trovarlo nella speranza che non abbia fatto niente ai ragazzi."
jacob annuì, per poi aggiungere con la stessa ironia della Guardiana:" Non hai tutti i torti, questo sembra il punto del film in cui qualcuno del pubblico dice ai protagonisti di scappare..." Nicole provò ad alleggerire l' atmosfera mente camminavano nel corridoio:" Non avrai mica paura?"
Il cowboy rispose colpito nell' orgoglio:" Io? Guarda che hai sbagliato Bibliotecario, quello che ha paura è Jones!"
Nicole entrò in una stanza diroccata e quasi del tutto priva di mobili ad eccezione di una culla, qualche fotografia appesa alle pareti e numerosissime scarpe; guardandosi attorno mormorò sarcastica:" Perché nessuno da mai retta al tizio del pubblico? Di solito è lui quello che ha sempre ragione... Dopotutto questa casa non è per nulla inquietante..." Osservando meglio la fotografia la Guardiana si rese conto che erano rappresentate due persone con alle spalle la stessa casa in cui erano finiti lei e i Bibliotecari... Tutto diventava sempre più strano e inquietante.
Stone invece era finito in una stanza ricca di vecchi mobili che osservò interessato, inquadrandone alla perfezione il periodo storico di appartenenza; il bibliotecario fra le altre cose trovò una vecchia accetta multiuso insanguinata e vide una foto identica a quella trovata dalla Guardiana.
Nicole dopo aver ispezionato anche un armadio apparentemente vuoto, ma da cui iniziarono ad uscire delle mani in stato di decomposizione non appena la bionda ebbe girato le spalle, decise di andare a controllare il corridoio: vi trovò una foto identica a quella vista in precedenza e per terra vide anche degli indumenti.
Sfiorandoli la bionda ebbe una sorta di visione: tre ragazzi, di cui però non c'era traccia, urlavano terrorizzati mentre un' ombra li minacciava...
Riscossasi la donna decise di tornare sui suoi passi; quasi si scontrò con Stone, che le chiese preoccupato vedendo la faccia turbata della donna:" Nicole che è successo?" La Guardiana gli raccontò brevemente quello che aveva visto mentre ritornavano al piano terra; scendendo le scale il Bibliotecario le disse:" Io non ho sentito niente e non ho visto i ragazzi di cui stai parlando e di sicuro loro non sono scappati da me. Perché avrebbero dovuto farlo?"
Nicole rispose scuotendo la testa, ancora confusa da quanto visto poco prima, e con ancora in mano uno degli indumenti trovati al piano superiore:" Lo so, lo so... Ti sto solo dicendo quello che ho visto: una ragazzina bianca di circa sedici anni e due ragazzi: uno bianco e uno nero..."
Avendo raggiunto Katie, Ezekiel e Cassandra la ragazzina riuscì a sentire le parole di Nicole e di conseguenza le disse ansiosa:" Sono Sarah, James e Mathias! Li hai visti?"
La Guardiana le rispose incerta e confusa:" Non lo so... Non so quello che ho visto."
Vedendo che Nicole aveva in mano una felpa Katie esclamò terrorizzata, riconoscendo l' indumento:" Questi sono i loro vestiti! Vuol dire che sono morti?! Aveva detto che sarebbe andato tutto bene e che li avrebbe salvati!"
La ragazzina a quel punto corse via così Cassandra dopo aver sospirato pesantemente disse agli altri, prima di correrle dietro:" Ok, vado io... Anche se non era fra i miei programmi diventare la balia di quella ragazzina." Notando il tono leggermente seccato della rossa Nicole si chiese cosa fosse successo in sua assenza, la faccia perplessa di Ezekiel però non fu d' aiuto.
Jacob, sorpreso tanto quanto la bionda, disse cercando di placare gli animi:" Ok, saranno le Lay Lines che ci stanno facendo impazzire tutti quanti."
Jones fece un' osservazione parecchio acuta:" Ma le pergamene non avrebbero dovuto risolvere il problema?"
Nicole, tirando fuori il cellulare, rispose al ladro:" In teoria... Per fortuna conosciamo qualcuno che potrebbe rispondere alla tua domanda."
Pochi istanti dopo iniziò la sua telefonata:" Jenkins, domanda al volo: è possibile che le Lay Lines non siano state sigillate del tutto a causa della presenza di una casa stregata?"
Jenkins le rispose mentre cercava dei libri, grazie al viva voce:" Signora Carsen ormai ho capito una cosa: lei e suo marito avete un incredibile talento nel cacciarvi nei guai e nel riuscire a trasformare una missione nel peggiore scenario possibile." " Potrebbe risparmiarmi il suo sarcasmo? Sa, potrei ribattere con la stessa moneta ma al momento non ne ho voglia dato che ho altro a cui pensare."
Il tono caustico della Guardiana fece capire a Jenkins che era meglio andare dritto al sodo; era però vero che scambiare frecciate che grondavano sarcasmo con Nicole Carsen era ormai un piacevole passatempo, l' uomo decise quindi di unire l' utile al dilettevole rispondendo ironico:" Sono consapevole della vostra situazione e, in segno di rispetto, mi limiterò a ricondurla al classico paradigma buone e cattive notizie."
Nicole sbuffò spazientita, per poi aggiungere sarcastica:" Cosa non le è chiaro di quanto le ho detto?" " Va bene, va bene. La buona notizia è che avete messo in sicurezza l' area e le Lay Lines spezzate sono state riparate. Quindi non ci sarà nessun cataclisma magico. Urrà!" " E quella cattiva? Immagino riguardino questa maledettissima casa." L' uomo dopo un attimo di silenzio in cui aveva recuperato il libro di suo interesse rispose a Nicole con tono serio, abbandonando il sarcasmo:" Ah, sì. La casa... Già... Le cattive notizie... Uhm... Conoscete la storia della casa sulla collina, dove un gruppo di ricercatori del paranormale morì fra follia e terrore? Oppure quella in cui uno psicotico uccise un' intera confraternita ad Halloween?"
La Guardiana disse spaventata:" Oh no. Non mi dica che è quello che penso che sia..." Jacob ed Ezekiel non avevano detto nulla ma sentendo il tono usato da Nicole si preoccuparono a loro volta: era infatti la prima volta in parecchi mesi in cui vedevano Nicole spaventata da qualcosa.
Mentre al piano di sotto Nicole e Jenkins stavano parlando al telefono al piano di sopra dell' inquietante fumo nero iniziò a condensarsi fino a formare una sorta di spettro coperto da un mantello nero e armato con una accetta, era la stessa figura che aveva visto Nicole.
" Purtroppo si. Storie diverse ma riguardanti la stessa casa... Siete finiti in una Casa Misteriosa."
Jenkins fece una breve pausa mentre apriva il libro che aveva preso e si inforcava gli occhiali per poter leggere con più facilità:" Ora stando all' indice Haisler esistono sei Case Misteriose: la Uratap, Jonea House, la Shatter Box, la Final Rest, la House of Refuge e infine la Soul Cage**. Ora credo vi siate imbattuti nella Box o nella Cage... Sapete, ci sono molte discussioni attorno alla metodologia..." Nicole interruppe la spiegazione dicendo spazientita dall' altro capo del telefono:"
Jenkins in tutta onestà non me ne può importare nulla a meno che non serva a tirarci fuori da questa situazione!"
Jenkins rispose a quella richiesta mentre tornava al pian terreno dell' Annesso:" Sì, ecco... Tutti i racconti descrivono la House of Refuge come un' entità benevola, perfino collaborativa... La Final Rest fu distrutta nel 1350..."
Dopo un attimo di pausa l' uomo proseguì, togliendosi gli occhiali:" Vi trovate nella Shatter Box! Complimenti! Siete i primi Bibliotecari a mettervi piede. Pare che abbia la tendenza a spostarsi."
" In che senso spostarsi?"
" Appare in un luogo, fa le sue vittime e poi sparisce. Parlo di uomini, donne, bambini, ragazzi, famiglie ma per ironia, curiosamente, nessuna confraternita... Comunque si nutre e poi va altrove, verso il successivo banchetto. Lo fa da almeno un secolo dato che il primo avvistamento risale al 1883 quando una donna di nome..."
Per l' ennesima volta la Guardiana interruppe spazientita le spiegazioni di Jenkins esclamando irritata e sarcastica:" Non mi serve la storia immobiliare delle Case Infernali! Voglio solo sapere come fermare questa dannata cosa!"
Jenkins le rispose in tutta tranquillità, quasi come se non gli fosse del tutto chiara la gravità della situazione in cui Nicole e i Bibliotecari erano finiti:" Dovete trovare il Cuore Oscuro della casa e distruggerlo." " E dove sarebbe?" " Non ne ho la più pallida idea: potrebbe essere qualunque cosa... Un vaso prezioso, un tappeto, un topo... Lo capirete quando lo vedrete. Però avete tempo fino a mezzanotte."
La bionda fece un profondo respiro per farsi passare l' irritazione che le veniva ogni volta in cui Jenkins decideva di batterla in sarcasmo; immediatamente dopo decise di concludere la telefonata per informare Jacob ed Ezekiel sugli ultimi sviluppi di tutta la situazione:" Ok, grazie."
Rivolgendosi poi ai due Bibliotecari riassunse quanto le aveva detto Jenkins:" Allora ci sono una buona e una cattiva notizia. Quella buona è che le Lay Lines sono state sistemate mentre quella cattiva è che siamo effettivamente finiti in un film horror: il mostro è la casa e per fermarla dobbiamo distruggere il suo Cuore Oscuro, qualunque cosa sia, entro mezzanotte. Sarò sincera: preferivo imbattermi in un' infestazione di spiriti piuttosto che in una Casa Misteriosa maligna." Jones commentò seccato e sarcastico:" Perché è sempre entro mezzanotte? Chi stabilisce questa regola?"
" Non lo so, me lo sono sempre chiesto anche io... Anche se va detto che ormai prendo queste cose per buone e non mi faccio molte domande a riguardo dopo quindici anni... Piuttosto avete notato qualcosa di strano? Potrebbe essere il Cuore Oscuro che stiamo cercando."
Il primo a parlare fu Jacob dato che rispose mentre era impegnato a ricordare anche i minimi dettagli:" Io al piano superiore ho visto un' accetta multiuso, più o meno del mille ottocento, incrostata di sangue..."
La Guardiana aggiunse ironica:" Per non parlare di tutte le scarpe e la carrozzina di Rosemary's Baby al piano di sopra... Facciamo così: voi andate al piano di sopra ad indagare mentre io avviso Cassandra." 
Dopo una breve pausa la donna aggiunse preoccupata, quasi come se si stesse rivolgendo a uno dei suoi figli:" Mi raccomando, fate attenzione. Scappate al minimo pericolo se necessario, non mi servono eroi morti e stupidi ma Bibliotecari vivi."
I due annuirono, capendo che quello era solo un modo come un altro per dire di fare attenzione in pieno stile Nicole Noone in Carsen; Jacob ed Ezekiel si erano allontanati da qualche secondo quando fece il suo ingresso nella stanza una preoccupata Cassandra, che disse alla Guardiana con voce seria e leggermente apprensiva:" Credo che Katie abbia dell' altro da dire, è meglio che ascolti anche tu."
Nicole seguì Cassandra in cucina, spiegandole nel frattempo la vera natura della casa; entrata nella stanza vide che Katie era seduta sul bancone con le ginocchia raccolte al petto.
La Guardiana disse con la voce più rassicurante che le riuscì in quella situazione:" Katie perché non ci racconti dall' inizio quello che è successo, senza omettere nulla questa volta?"
La ragazza fece come le era stato suggerito dato che dopo aver preso un profondo respiro iniziò a parlare, con gli occhi chiari ancora sgranati per il terrificante ricordo:" Non c'era nessuno, pensavamo fosse abbandonata. Volevamo solo passare la notte e ripartire domani. Poi lui è arrivato... Era orribile... Era come un' ombra... E aveva questa cosa, una specie di martello, di accetta..."
" Aspetta un momento. Che vuol dire come un' ombra?"
La ragazzina rispose con in viso un' espressione sconvolta e terrorizzata:" Ecco... Come un fumo... Sembrava fatto di fumo..." Nicole a quel punto le chiese, non sapendo più a cosa pensare:" Katie perché non ce l' hai detto subito?" " Avreste pensato che fossi pazza. Cose del genere non succedono, giusto?"
Fu Cassandra a rispondere alla domanda della ragazzina con voce dolce e con empatia:" In realtà capitano più di quanto credi."
Al piano di sopra Stone, ancora armato con la chiave a brugola dell' auto, stava cercando l' accetta insanguinata che aveva, in precedenza, attirato la sua attenzione; non trovandola nel punto esatto in cui era convinto di averla lasciata iniziò a smuovere la ferraglia e il ciarpame presenti sul pavimento per poi localizzare l' oggetto della sua ricerca in un punto totalmente diverso.
Prima di prenderla il Bibliotecario disse fra sé e sé:" Come ci sei arrivata lì? Ero convinto fossi da tutt' altra parte."
Quando provò a prenderla in mano però successe una cosa stranissima: l' oggetto si dissolse, come se fosse fatto di fumo; vedendo quel fenomeno il Bibliotecario cercò un conforto nel collega dicendo ad alta voce:" Jones! Qui accadono cose strane. A te come va?"
Jacob non ottenne risposte, vide solamente una forte luce provenire dalla direzione in cui era andato il ladro; il Bibliotecario a quel punto decise di andare a vedere cosa fosse successo mentre chiese preoccupato per le sorti dell' amico:" Jones! Jones! Tutto a posto lì da te?"
Arrivato nella stanza in cui doveva esserci, in teoria, il Bibliotecario non vide nulla ad eccezione di un tavolo su cui era riposta una miniatura della casa in cui si trovavano; Stone non perse tempo ad analizzare in dettaglio la stanza, decise invece di andare a cercare il bibliotecario smarrito chiamandolo a gran voce, nella speranza che desse segni di risposta ovunque fosse.
Non trovandolo né al piano di sopra né al piano di sotto Stone raggiunse Nicole, Cassandra e Katie e comunicò loro la novità:" Jones è sparito."
La guardiana esclamò immediatamente:" Come sarebbe a dire sparito?!"
" Non è di sopra né di sotto. Credevo fosse scappato ma l' auto è ancora qui."
Nicole scosse la testa: Ezekiel non era scappato, ne era sicura, non era più la stessa persona che aveva conosciuto il settembre precedente; tutte le avventure passate assieme lo avevano trasformato anche se lui avrebbe negato con convinzione.
Sentendo quella frase Katie disse terrorizzata:" Si tratta di lui! L' uomo di fumo! Ha preso anche il vostro amico!"
Cassandra chiese nervosa alla Guardiana, era lei grazie alla sua esperienza pluriennale l' unica che avrebbe potuto trovare una soluzione:" Che facciamo adesso?"
Nicole non le rispose, stava ancora pensando ad una soluzione; fu Stone a proporre un piano:" Diamo fuoco alla casa. Se la distruggiamo non potrà più andarsene in giro." Nicole sentendo quella proposta rispose assorta:" Potrebbe essere una soluzione se solo Ezekiel non fosse ancora qui, da qualche parte. Un incendio distruggerebbe il Cuore Oscuro ma ucciderebbe anche Jones nel frattempo... Bruceremo tutto solo quando avremo salvato Zeke e gli altri, scommetto che saranno nello stesso posto. Dopotutto il detto non dice: a mali estremi estremi rimedi?"
Nessuno rispose alla domanda di Nicole dato che in quel momento un vecchio grammofono iniziò a suonare un' inquietante canzoncina; la Guardiana a quel punto disse ironica:" Bene, ci mancava solo un vecchio grammofono che suona da solo..."
Cassandra invece disse allarmata:" Sono sicura che quell' oggetto prima non c'era!"
Stone le diede man forte:" Si, poco fa li non c'era!"
L' istinto della bionda le suggerì di distruggere quell' affare ma il buon senso la trattenne: non era prudente toccare niente, chissà quali trappole avrebbe potuto riservare; la donna si limitò a sussurrare rabbiosa:" Non vedo l' ora di poter dare fuoco a tutto."
Presa dai suoi propositi di vendetta contro la casa Nicole non si accorse che su una parete di quella sala stava succedendo l' ennesima stranezza; a vederlo fu Cassandra.
La Bibliotecaria indicò una parete in cui con del fuoco era apparso il nome di Katie, essendosi estinto in pochi istanti su quel muro era rimasta solo la bruciatura ma il messaggio era parecchio eloquente: la casa voleva solo la ragazzina.
la suddetta disse terrorizzata:" Vuole me! Ha preso gli altri e ora prenderà anche me."
" Non finché ci saremo noi. Cass, Jake portate Katie fuori da questa casa, prendete l' auto e andate da Jenkins all' Annesso."
I due Bibliotecari non furono per nulla d' accordo con l' ordine di Nicole: Stone infatti disse immediatamente, deciso:" No, non ce ne andiamo!"
" Già, rimarremo qui con te e ti daremo una mano a cercare Ezekiel! Siamo una squadra!" Nicole scosse la testa, le faceva piacere la lealtà dimostrata dai due Bibliotecari nei confronti di Ezekiel, della causa e suoi ma a volte era meglio non essere leali e pensare a sopravvivere; la bionda rispose dura alle obiezioni dei due, era sicura di spuntarla grazie alla sua testardaggine e all' esperienza maturata con i tre figli:" No ragazzi, in questo caso non c'è nessuna squadra. Voi siete i Bibliotecari, io la Guardiana; se vi dico di portare Katie al sicuro c'è una ragione: se non dovessi ritrovare Ezekiel almeno qualcuno tornerà all' Annesso e potrà proseguire con la vera missione e aiutare Flynn."
Cassandra volle tentare un' ultima volta:" Stai dicendo che potresti non tornare? E i tuoi figli? Flynn?"
Nicole rispose con un mezzo sorriso:" Cass, fa tutto parte dei rischi del mestiere... Sia io che Flynn sappiamo quanto sia pericoloso questo lavoro ma siamo sempre stati pronti a correre il rischio e questo lo sanno anche i nostri figli. Datemi retta e andatevene via di qui. Io me la saprò cavare e vedrò di non morire, dopotutto questa casa non sa con chi ha deciso di giocare." Dopo quelle parole Jacob e Cassandra, a malincuore, portarono Katie all' esterno, lasciando sola Nicole ad affrontare lo spirito della Casa Misteriosa; raggiunta la macchina fu la rossa a mettersi al volante, per poi appoggiare la testa su di esso in preda allo sconforto.
Sia Jacob che Katie vedendo quel comportamento gli chiesero preoccupati cosa ci fosse che non andava; Cassandra ignorò quelle domande e si rimise in posizione eretta, poi disse brusca:" Forza, salite. Vi porto all' Annesso." Katie chiese confusa a Stone:" Cos'è l' Annesso?"
" Un posto sicuro." Il Bibliotecario si rivolse poi all' amica dicendole comprensivo, senza però voler salire in auto:" Cassie, calma. Questa situazione non piace nemmeno a me ma riconosco che Nicole ha fatto tutto questo per proteggerci."
Cassandra gli rispose mesta:" Katie sicuramente, te probabilmente ma io no di certo... Io sono quella che serve solo a leggere delle mappe e che ha bisogno di essere protetta nelle situazioni di pericolo... Io sono quella davvero inaffidabile, quella debole, quella che può arrendersi da un momento all' altro e che potrebbe tradire da un momento all' altro a causa del tumore."
" Non dire assurdità Cassandra! Non ci tradiresti mai e non sei minimamente una persona debole, inaffidabile o qualunque altra idiozia ti sia venuta in mente oggi! Sappiamo che Nicole è una tosta però in questi mesi si è sempre dimostrata comprensiva e capace, anche se un po' Psicopatica... Credi davvero che ti avrebbe detto di proteggere Katie se non si fosse fidata di te? Se prima non ha lasciato me o Jones un motivo ci sarà stato non credi?"
Quelle parole smossero Cassandra, facendola riflettere da un nuovo punto di vista, forse aveva esagerato nell' autocommiserarsi e nel pensare che in una situazione di pericolo molto maggiore di quelle a cui normalmente erano abituati il suo ruolo era rimanere in panchina... Si ricordò poi una cosa che Ezekiel le aveva detto al Labirinto: avendo la possibilità di tradire non lo aveva fatto.
Quel ricordo fu per la Bibliotecaria un' iniezione di fiducia dato che disse decisamente più determinata:" Jacob hai ragione, grazie. Ora la cosa da fare è portare Katie all' Annesso e subito dopo tornare qui e dare una mano a Nicole per salvare Ezekiel e fermare quella Casa Malvagia!" Stone sorrise, felice che Cassandra si fosse ripresa dal suo momento no, per poi salire in auto e incitare Katie a fare lo stesso; quando la Bibliotecaria mise in moto il motore la macchina traballò, quasi come se qualcuno fosse atterrato sul tettuccio dell' abitacolo pochi secondi dopo qualcosa colpì il parabrezza distruggendolo.
I tre passeggeri scapparono immediatamente terrorizzati verso la casa, vedendo con la coda dell' occhio chi era stato ad aggredirli: una figura vestita di nero, che sembrava essere fatta di un fumo oscuro a causa dei contorni evanescenti del suo corpo.


Note:

* Nicole è decisamente il tipo di persona che da soprannomi quindi ho deciso di darne uno anche a Ezekiel dato che nella serie è l' unico che non ne ha ancora ricevuto uno.

** Onestamente non so se ho scritto correttamente alcuni nomi di queste case ma non avendo voglia di documentarmi a sufficienza me li farò andare bene.

Note dell' autrice:

Ammetto che sono stata titubante nel decidere se scrivere di questo capitolo o meno per svariate ragioni: come episodio non mi ha mai fatto impazzire dato che detesto gli horror ( generalmente sono troppo banali e va sempre a finire allo stesso modo: io divento il tizio del pubblico che dice cosa non fare), metterlo come ottavo episodio dopo tutto quello che è già successo non ha molto senso dato che qui c' è un' involuzione dei personaggi ( credo sia dovuto al fatto che hanno scelto un ordine di trasmissione sbagliato, questo sarebbe più sensato come quarto episodio ad essere sincera) e soprattutto la storyline di Cassandra, che va comunque approfondita, messa a questo punto è sbagliato e va detto che dato che la mia Cass non tradisce questo episodio ha senso solo per metà.
Alla fine ho comunque deciso di scrivere lo stesso anche di questo capitolo decidendo di modificarlo pesantemente in chiave dell' evoluzione che i Bibliotecari hanno avuto grazie alle avventure passate: avete davanti a voi un episodio in cui Nicole non dice che Cassandra è capace di leggere le mappe e basta, in cui i Bibliotecari si fidano della rossa e in cui Nicole per proteggere i ragazzi rimane da sola ad affrontare una casa malefica... Jenkins invece è il solito vecchio brontolone ma va bene così;)
Nel prossimo capitolo inoltre saprete il perché del pessimo umore di Cassandra, nulla è lasciato al caso, e ammetto sarebbe uno dei miei desideri per la stagione 4...
Dato che la pubblicazione di questo capitolo è prevista per il 3 di settembre mentre io sto scrivendo queste note a inizio luglio mi aspetto di avere molto più materiale per quando uscirà il capitolo... Tipo tutti i titoli degli episodi, tutte le informazioni sui cast di ogni episodio e magari qualche trailer; anche solo per essere sicura di aver azzeccato le mie speculazioni su TV Show Time.
Smetto di divagare ora; al prossimo capitolo Librarians:) E il cuore di oscurità."

Ventinovesimo capitolo

In una foresta in Slovacchia, praticamente nel bel mezzo del nulla, da una casa si sentirono delle urla terrorizzate e poco dopo una ragazzina uscì ansante dalla porta; la giovane, che poteva avere quindici anni al massimo aveva occhi chiari e lunghi capelli castani, il particolare che però spiccava maggiormente era il sangue sul suo viso e sulla sua felpa.
Dopo essersi guardata brevemente intorno vide una macchina che passava così corse attraverso gli alberi cercando di intercettare il veicolo; ci riuscì dato che l' auto frenò bruscamente a meno di un paio di metri da lei.
Dall' auto scesero Jacob, Nicole, Cassandra ed Ezekiel, che si avvicinarono alla ragazzina con cautela; il primo a raggiungerla fu l' esperto d' arte che le disse cercando di rassicurarla, dopo averle appoggiato una mano sulla spalla:" Tranquilla signorina, va tutto bene... Oh."
Vedendo il sangue il cowboy si era interrotto bruscamente; l' adolescente aveva detto spaventatissima:" Vi prego aiutatemi! Mi ucciderà!" La rossa del gruppo notò allarmata:" Guardate: è sporca di sangue." Nicole invece chiese professionale ma sospettosa:" Ti stanno seguendo? Sta arrivando qualcuno?"
Indicando la casa da dove era scappata la ragazzina ansimò terrorizzata:" In quella casa... In quella casa c'è qualcosa di orribile!"
La Guardiana decise di prendere in mano la situazione: il principio di base era lo stesso di quando i suoi figli avevano un incubo; per prima cosa Nicole fece sedere la ragazzina sul sedile della macchina e, mentre Jacob le puliva il sangue dalla faccia, la bionda le chiese con voce rassicurante:" Per prima cosa fa un bel respiro e poi raccontaci cosa è successo. Come ti chiami?" La ragazzina rispose ancora in stato di shock:" Bender... Mi chiamo Bender, Katie Bender... Io e i miei amici stavamo facendo un' escursione e abbiamo trovato una casa a circa un miglio in quella direzione."
Dopo aver indicato il punto da cui era arrivata Katie iniziò a lamentarsi ancora terrorizzata:" Oddio, oddio..."
Nicole le disse con la voce più rassicurante che poté fare:" Ok, ora respira, fa un bel respiro profondo per calmarti." La ragazzina fece come le era stato detto così la bionda, quando le sembrò sufficientemente calma, le disse cercando di non spaventarla più del necessario:" Brava Katie, dimmi: c' era qualcuno in quella casa?"
" Si... Lui era lì! Ha preso i miei amici! Ha preso Mathias, Sarah e James."
vedendo che Katie aveva iniziato ad agitarsi nuovamente Jacob le disse deciso:" Non preoccuparti di questo. Lui chi è?" " Non lo so... Un uomo... Non l' ho visto bene. Devo tornare indietro. Devo salvarli!"
L' ultima parte Katie la disse urlando, mentre stava per muoversi Jacob la afferrò per una spalla e la spinse delicatamente verso il sedile per bloccarla; le disse poi incoraggiante e con tono rassicurante mentre le porgeva una bottiglia d' acqua:" Ok, ascoltami. Bevi un sorso d' acqua e cerca di calmarti. Non ti lasceremo tornare da sola in quella casa, vero?" Stone si rivolse a Nicole che annuì distrattamente prima di andare da Ezekiel e Cassandra; dopo aver fatto qualche passo sentì la voce del ladro:" Bene, una ragazza insanguinata nel bosco, un assassino nella casa... Che ne dite di tornare a Praga? Ho lasciato una bambolina adorabile in quel locale!"
Nicole disse secca osservando il ladro mentre gironzolava a qualche metro dalla macchina:" La situazione puzza anche a me ma ricorda che la missione ha la priorità. Cassandra che cosa ci puoi dire?
La rossa rispose consultando la mappa che aveva steso sul cofano della macchina:" Abbiamo trovato le Linee spezzate."
Nicole osservò confusa la mappa, chiedendosi come facesse Cassandra a dirlo, la Bibliotecaria parve capire la domanda inespressa della Guardiana visto che disse subito dopo:" Mappe multidimensionali, non guardarle a meno che tu non riesca a separare gli strati magici e ti piacciano i mal di testa e il sangue."
Vedendo che la rossa si stava asciugando un rivolo di sangue che le colava dal naso Nicole le disse comprensiva." Si tratta del tumore? Va tutto bene?" " Sì, non preoccuparti; è sempre il tumore. I vertici di solito sono statici mentre ora... Ora sono ondosi... Si muovono e quando si fermano riesco a vederli..."
Ezekiel, che si era avvicinato alle due donne disse a metà fra il sarcastico e il preoccupato, quasi come se volesse mantenere la sua aria da avventuriero impavido nonostante la situazione:" Basta che non dirai che dobbiamo andare da dove è arrivata la ragazzina insanguinata. Vero che non dobbiamo andare in quella direzione?"  
" Beh Ezekiel... Jenkins ci ha detto di trovare le Linee spezzate e purtroppo per te sono in quella direzione."
Dato che Cassandra aveva indicato proprio la direzione da dove era arrivata Katie Nicole disse grondando sarcasmo:" A qualcuno piace questa coincidenza? Personalmente a me per niente. Meglio avvisare Jenkins"
La Guardiana a quel punto chiamò il cavaliere per spiegargli tutta la situazione; questi rispose concordando con la bionda:" Nemmeno a me piace come coincidenza se devo essere sincero... Può attendere un momento signora Carsen? La metto in viva voce." Pochi istanti dopo Nicole sentì nuovamente la voce profonda di Jenkins:" Normalmente le Lay Lines spezzate non sono una buona cosa e con il ritorno della magia sono ancora più pericolose. Se non si fissano possono accumulare una carica sufficiente a far esplodere l' intera Slovacchia." Nicole a quel punto passò a Cassandra il telefono, era meglio se con Jenkins parlasse qualcuno che capiva qualcosa di quella roba; quando la Bibliotecaria ebbe in mano il telefono disse al responsabile dell' Annesso:" Al momento le Linee sono stabili e sembrerebbero convergere ad un miglio a nord-est da dove ci troviamo noi... Dove dovrebbe esserci anche la casa di cui le ha parlato Nicole."
" La casa e le Lay Lines sono nello stesso posto?"
Cassandra rispose incerta all' insolita domanda:" Fra poco andremo a verificarlo." Jenkins chiese poi preoccupato più che curioso:" E c'è stata violenza in questa casa? Qualcuno è stato ucciso?"
" Non lo sappiamo ma è molto probabile."
Jenkins a quel punto emise il suo verdetto:" Le Linee spezzate implicano magia fuori controllo; potrebbe trattarsi di un' infestazione signorina Cillian, di una nuova e potentissima infestazione. Mi potrebbe passare nuovamente la signora Carsen?"
Cassandra fece come le era stato detto così Jenkins chiese a Nicole:" Nella sua esperienza come Guardiana si è per caso trovata ad affrontare spiriti o simili creature infestanti?" " Si, una volta... Quattordici anni fa credo. Perché me lo chiede?"
Galahad le rispose preoccupato:" Perché con buone probabilità vi troverete ad affrontare degli spiriti saturi di magia provenienti dalle Linee spezzate." La Guardiana chiuse la telefonata ringraziando velocemente l' uomo per le informazioni ricevute; la situazione non si preannunciava rosea ma la missione andava comunque completata, casa infestata o no.
Ezekiel parve leggere nel pensiero di Nicole dato che disse più a sé stesso che alla bionda:" Immagino che ora dirai una frase del tipo: non importa cosa ci sia in quella casa, dobbiamo andarci e riparare le Lay Lines?"
" Vedo che hai imparato a conoscermi Zeke*. Inoltre voglio capire che cosa sta nascondendo quella ragazzina, il mio intuito dice che è meglio indagare anche su di lei. Vado ad avvisare Jake e Katie, voi iniziate a sistemare le mappe."
Poco dopo il quintetto improvvisato arrivò a destinazione e, scesi dalla macchina, Nicole si guardò attorno per capire il da farsi; la prima cosa che disse fu un preoccupato:" Ok, quella casa non mi piace per niente. Cassandra cosa bisogna fare per sistemare le Lay Lines?"
La Bibliotecaria armeggiò nel bagagliaio fino a trovare dei rotoli dall' aria piuttosto antica, poi disse ai suoi compagni:" Dobbiamo mettere ognuna di queste pergamene in un punto cardinale, stabilizzeranno l' energia evitando che si diffonda... C' è però un problema." Stone parva capirlo al volo:" Sarebbe meglio se qualcuno rimanesse qui con Katie. Nicole è da escludere dato che è l' unica che ha esperienza..."
La bionda annuì: non sarebbe stato saggio lasciare in panchina una Guardiana con la sua esperienza; propose poi sperando di mettere tutti d' accordo con la sua idea:" Personalmente procederei così: io e Jake andremo nella casa a cercare i ragazzi, Ezekiel piazzerà le pergamene e Cass rimarrà con Katie. Vi può andare bene?" Il ladro propose subito:" Posso fare a cambio con Cassandra?"
Nicole sentendo quella domanda rettificò quanto detto poco prima mentre lanciava un' occhiata a Katie, distante alcuni metri da loro:" Qualcuno, che non sia Ezekiel Jones, ha qualcosa da dire?"
Cassandra volle togliersi un dubbio:" Perché devo rimanere qua io?"
" Perché mi sembri la più affidabile per cercare di tranquillizzare una ragazzina spaventata. Sia chiaro che non ti sto mettendo in panchina né ti reputo incapace o inferiore." La rossa annuì rinfrancata dalle parole della Guardiana; dato che la situazione si era risolta Nicole, Jacob ed Ezekiel andarono in avanscoperta dopo aver preso i materiali necessari: una chiave a brugola per Stone, le quattro pergamene per Ezekiel e un machete per Nicole.
Arrivati all' ingresso, la Guardiana vide le facce di Ezekiel e Jacob: erano tese e preoccupare, la cosa non le piaceva minimamente; chiese quindi ai due Bibliotecari:" perché quelle facce?"
Ezekiel fu il primo a rispondere alla domanda della bionda:" Un po' nervosa, ma non terrorizzata."
" Tu cosa mi dici Jake?"
L’ esperto di architettura rispose confuso mentre osservava la casa in questione:" È una casa americana di frontiera del diciannovesimo secolo. Che diavolo ci fa in mezzo alla foresta slovacca? Non appartiene certamente a questo luogo."
Nicole disse a mezza voce, sempre più preoccupata da quella situazione:" Non lo so ma la cosa mi piace sempre meno… Direi che è meglio entrare e toglierci ogni dubbio."
Il terzetto a quel punto aprì la porta d’ ingresso e si ritrovò in un ambiente buio, polveroso e soffocante, degno di un film dell’ orrore; Ezekiel iniziò subito ad attivare le pergamene mentre Nicole e Jacob perlustrarono le stanze del pianterreno.
Quando arrivarono in cucina le pergamene erano già state attivate e non si era ancora visto nessuno di sospetto; ad un certo punto i tre sentirono una sorta di rumore di passi al piano superiore e immediatamente dopo la stanza iniziò a tremare, quasi come se ci fosse un terremoto; quando le scosse si furono esaurite i tre tirarono un momentaneo sospiro di sollievo.
Il momento di tranquillità durò poco dato che un coltello iniziò a levitare e si conficcò sullo stipite a pochi centimetri dalla testa di Ezekiel; vedendo quella scena la Guardiana esclamò allarmata:" Tutti fuori! Immediatamente!"
I due Bibliotecari non se lo fecero ripetere due volte e così, seguendo l’ ordine della Guardiana, tutti e tre corsero fuori da quella casa il più velocemente possibile; tornati da Katie e Cassandra il terzetto osservò la casa, che in quel momento venne circondata da una scarica elettrica azzurrina; quando tutti fu tornato apparentemente alla normalità la ragazzina chiese incredula per quello che aveva visto:" Ma si può sapere chi siete?"
Fu Cassandra a rispondere alla domanda:" Siamo i Bibliotecari."
Nicole nel frattempo si concesse qualche secondo per riflettere su quello che era appena accaduto: era palese che ci fosse sotto dell' altro e che non era stato un caso che quella casa americana fosse apparsa proprio su delle Lay Lines danneggiate in Slovacchia.
Cassandra decise di prendere uno dei numerosi strumenti di Jenkins per fare dei rilevamenti che potessero essere utili alla causa; Katie invece osservando il machete di Nicole le chiese perplessa:" E da quando i Bibliotecari viaggiano con un machete?"
La Guardiana le rispose com' era sempre abituata a fare quando le facevano quella domanda:" Mi faccio trovare preparata, non si sa mai cosa si può trovare quando si fanno operazioni sul campo."
" Siete degli strani Bibliotecari."
Nicole rispose a quell' obiezione con un' alzata di spalle noncurante per poi aggiungere, notando come la ragazzina ora non fosse più terrorizzata:" Lavoriamo per una Biblioteca insolita."
Cassandra aveva finito le sue analisi così disse agli altri:" Ok, le pergamene sono attive e le Lay Lines sono state riparate; possiamo andare a cercare gli amici di Katie." Sentendo quella notizia la ragazzina disse immediatamente:" Era ora! Non dobbiamo far altro che..."
Nicole la interruppe subito:" No, tu non verrai con noi. Se in quella casa c'è un uomo pericoloso è bene che tu rimanga qua, al sicuro con Cassandra."
Katie si lamentò immediatamente:" Non potete lasciarmi qui! Sono miei amici!"
Stone diede man forte alle obiezioni fatte dalla Guardiana:" Ascolta, va tutto bene. Siamo già in tre e credo che riusciremo ad affrontare uno psicopatico... Due e mezzo se consideriamo Jones."
Il ladro a quell' insinuazione disse offeso:" Ehi! Ti vorrei ricordare che io sono qui e sento tutto!"
La bionda del gruppo intervenne nel battibecco che stava per nascere fra Ezekiel e Jacob dicendo seccata:" I bisticci li rimanderete a dopo! Al momento Katie sta correndo nella casa. Dannazione ragazzina! Fermati!"
I quattro a quel punto le corsero dietro per cercare di fermarla ed evitare che potesse farsi male.
Entrati tutti e cinque Katie iniziò a chiamare i suoi amici, sperando che le dessero una risposta e che quindi riuscissero a trovarli; Nicole fu la prima a raggiungerla e decise che la cosa migliore da fare era farla stare zitta per evitare che lo psicopatico al piano di sopra sapesse esattamente dove fossero.
La Guardiana mise in pratica il suo proposito mettendo una mano sulla bocca della ragazzina e successivamente le mimò di fare silenzio, indicandole il piano superiore, da cui proveniva chiaramente il rumore di passi.
Nel frattempo le due erano state raggiunte dei Bibliotecari così Nicole, affidata Katie a loro, fece un paio di passi e poi disse ad alta voce, diretta a chiunque ci fosse in quella casa a tener loro compagnia, con tono duro e minaccioso:" So che sei di sopra e che puoi tranquillamente sentirmi. hai due possibilità: scendi, arrendendoti, così nessuno si farà male oppure salirò io e non ti garantisco che potrai scendere con le tue sole forze."
Non ottenendo rispose la guardiana si rivolse ai Bibliotecari:" Ok, vuole le maniere forti. Jake con me; Cass, Zeke voi rimanete qui con Katie." Jacob e Nicole una volta saliti al piano di sopra stavano per perlustrare ogni stanza quando il Bibliotecario notò un particolare:" Aspetta. Queste dimensioni sono sbagliate... Secondo te il corridoio continua oltre la casa?"
Nicole non seppe rispondere alla domanda, anche se a dirla tutta non era così impensabile che si fossero imbattuti in una casa stregata con la fortuna che avevano di solito; decise però di dire la sua:" Ho visto abbastanza film dell' orrore per sapere che il corridoio senza fine non è mai un buon segno. Sta di fatto che abbiamo sentito dei passi, quindi c'è qualcuno... Non ci resta che perlustrare ogni stanza e trovarlo nella speranza che non abbia fatto niente ai ragazzi."
jacob annuì, per poi aggiungere con la stessa ironia della Guardiana:" Non hai tutti i torti, questo sembra il punto del film in cui qualcuno del pubblico dice ai protagonisti di scappare..." Nicole provò ad alleggerire l' atmosfera mente camminavano nel corridoio:" Non avrai mica paura?"
Il cowboy rispose colpito nell' orgoglio:" Io? Guarda che hai sbagliato Bibliotecario, quello che ha paura è Jones!"
Nicole entrò in una stanza diroccata e quasi del tutto priva di mobili ad eccezione di una culla, qualche fotografia appesa alle pareti e numerosissime scarpe; guardandosi attorno mormorò sarcastica:" Perché nessuno da mai retta al tizio del pubblico? Di solito è lui quello che ha sempre ragione... Dopotutto questa casa non è per nulla inquietante..." Osservando meglio la fotografia la Guardiana si rese conto che erano rappresentate due persone con alle spalle la stessa casa in cui erano finiti lei e i Bibliotecari... Tutto diventava sempre più strano e inquietante.
Stone invece era finito in una stanza ricca di vecchi mobili che osservò interessato, inquadrandone alla perfezione il periodo storico di appartenenza; il bibliotecario fra le altre cose trovò una vecchia accetta multiuso insanguinata e vide una foto identica a quella trovata dalla Guardiana.
Nicole dopo aver ispezionato anche un armadio apparentemente vuoto, ma da cui iniziarono ad uscire delle mani in stato di decomposizione non appena la bionda ebbe girato le spalle, decise di andare a controllare il corridoio: vi trovò una foto identica a quella vista in precedenza e per terra vide anche degli indumenti.
Sfiorandoli la bionda ebbe una sorta di visione: tre ragazzi, di cui però non c'era traccia, urlavano terrorizzati mentre un' ombra li minacciava...
Riscossasi la donna decise di tornare sui suoi passi; quasi si scontrò con Stone, che le chiese preoccupato vedendo la faccia turbata della donna:" Nicole che è successo?" La Guardiana gli raccontò brevemente quello che aveva visto mentre ritornavano al piano terra; scendendo le scale il Bibliotecario le disse:" Io non ho sentito niente e non ho visto i ragazzi di cui stai parlando e di sicuro loro non sono scappati da me. Perché avrebbero dovuto farlo?"
Nicole rispose scuotendo la testa, ancora confusa da quanto visto poco prima, e con ancora in mano uno degli indumenti trovati al piano superiore:" Lo so, lo so... Ti sto solo dicendo quello che ho visto: una ragazzina bianca di circa sedici anni e due ragazzi: uno bianco e uno nero..."
Avendo raggiunto Katie, Ezekiel e Cassandra la ragazzina riuscì a sentire le parole di Nicole e di conseguenza le disse ansiosa:" Sono Sarah, James e Mathias! Li hai visti?"
La Guardiana le rispose incerta e confusa:" Non lo so... Non so quello che ho visto."
Vedendo che Nicole aveva in mano una felpa Katie esclamò terrorizzata, riconoscendo l' indumento:" Questi sono i loro vestiti! Vuol dire che sono morti?! Aveva detto che sarebbe andato tutto bene e che li avrebbe salvati!"
La ragazzina a quel punto corse via così Cassandra dopo aver sospirato pesantemente disse agli altri, prima di correrle dietro:" Ok, vado io... Anche se non era fra i miei programmi diventare la balia di quella ragazzina." Notando il tono leggermente seccato della rossa Nicole si chiese cosa fosse successo in sua assenza, la faccia perplessa di Ezekiel però non fu d' aiuto.
Jacob, sorpreso tanto quanto la bionda, disse cercando di placare gli animi:" Ok, saranno le Lay Lines che ci stanno facendo impazzire tutti quanti."
Jones fece un' osservazione parecchio acuta:" Ma le pergamene non avrebbero dovuto risolvere il problema?"
Nicole, tirando fuori il cellulare, rispose al ladro:" In teoria... Per fortuna conosciamo qualcuno che potrebbe rispondere alla tua domanda."
Pochi istanti dopo iniziò la sua telefonata:" Jenkins, domanda al volo: è possibile che le Lay Lines non siano state sigillate del tutto a causa della presenza di una casa stregata?"
Jenkins le rispose mentre cercava dei libri, grazie al viva voce:" Signora Carsen ormai ho capito una cosa: lei e suo marito avete un incredibile talento nel cacciarvi nei guai e nel riuscire a trasformare una missione nel peggiore scenario possibile." " Potrebbe risparmiarmi il suo sarcasmo? Sa, potrei ribattere con la stessa moneta ma al momento non ne ho voglia dato che ho altro a cui pensare."
Il tono caustico della Guardiana fece capire a Jenkins che era meglio andare dritto al sodo; era però vero che scambiare frecciate che grondavano sarcasmo con Nicole Carsen era ormai un piacevole passatempo, l' uomo decise quindi di unire l' utile al dilettevole rispondendo ironico:" Sono consapevole della vostra situazione e, in segno di rispetto, mi limiterò a ricondurla al classico paradigma buone e cattive notizie."
Nicole sbuffò spazientita, per poi aggiungere sarcastica:" Cosa non le è chiaro di quanto le ho detto?" " Va bene, va bene. La buona notizia è che avete messo in sicurezza l' area e le Lay Lines spezzate sono state riparate. Quindi non ci sarà nessun cataclisma magico. Urrà!" " E quella cattiva? Immagino riguardino questa maledettissima casa." L' uomo dopo un attimo di silenzio in cui aveva recuperato il libro di suo interesse rispose a Nicole con tono serio, abbandonando il sarcasmo:" Ah, sì. La casa... Già... Le cattive notizie... Uhm... Conoscete la storia della casa sulla collina, dove un gruppo di ricercatori del paranormale morì fra follia e terrore? Oppure quella in cui uno psicotico uccise un' intera confraternita ad Halloween?"
La Guardiana disse spaventata:" Oh no. Non mi dica che è quello che penso che sia..." Jacob ed Ezekiel non avevano detto nulla ma sentendo il tono usato da Nicole si preoccuparono a loro volta: era infatti la prima volta in parecchi mesi in cui vedevano Nicole spaventata da qualcosa.
Mentre al piano di sotto Nicole e Jenkins stavano parlando al telefono al piano di sopra dell' inquietante fumo nero iniziò a condensarsi fino a formare una sorta di spettro coperto da un mantello nero e armato con una accetta, era la stessa figura che aveva visto Nicole.
" Purtroppo si. Storie diverse ma riguardanti la stessa casa... Siete finiti in una Casa Misteriosa."
Jenkins fece una breve pausa mentre apriva il libro che aveva preso e si inforcava gli occhiali per poter leggere con più facilità:" Ora stando all' indice Haisler esistono sei Case Misteriose: la Uratap, Jonea House, la Shatter Box, la Final Rest, la House of Refuge e infine la Soul Cage**. Ora credo vi siate imbattuti nella Box o nella Cage... Sapete, ci sono molte discussioni attorno alla metodologia..." Nicole interruppe la spiegazione dicendo spazientita dall' altro capo del telefono:"
Jenkins in tutta onestà non me ne può importare nulla a meno che non serva a tirarci fuori da questa situazione!"
Jenkins rispose a quella richiesta mentre tornava al pian terreno dell' Annesso:" Sì, ecco... Tutti i racconti descrivono la House of Refuge come un' entità benevola, perfino collaborativa... La Final Rest fu distrutta nel 1350..."
Dopo un attimo di pausa l' uomo proseguì, togliendosi gli occhiali:" Vi trovate nella Shatter Box! Complimenti! Siete i primi Bibliotecari a mettervi piede. Pare che abbia la tendenza a spostarsi."
" In che senso spostarsi?"
" Appare in un luogo, fa le sue vittime e poi sparisce. Parlo di uomini, donne, bambini, ragazzi, famiglie ma per ironia, curiosamente, nessuna confraternita... Comunque si nutre e poi va altrove, verso il successivo banchetto. Lo fa da almeno un secolo dato che il primo avvistamento risale al 1883 quando una donna di nome..."
Per l' ennesima volta la Guardiana interruppe spazientita le spiegazioni di Jenkins esclamando irritata e sarcastica:" Non mi serve la storia immobiliare delle Case Infernali! Voglio solo sapere come fermare questa dannata cosa!"
Jenkins le rispose in tutta tranquillità, quasi come se non gli fosse del tutto chiara la gravità della situazione in cui Nicole e i Bibliotecari erano finiti:" Dovete trovare il Cuore Oscuro della casa e distruggerlo." " E dove sarebbe?" " Non ne ho la più pallida idea: potrebbe essere qualunque cosa... Un vaso prezioso, un tappeto, un topo... Lo capirete quando lo vedrete. Però avete tempo fino a mezzanotte."
La bionda fece un profondo respiro per farsi passare l' irritazione che le veniva ogni volta in cui Jenkins decideva di batterla in sarcasmo; immediatamente dopo decise di concludere la telefonata per informare Jacob ed Ezekiel sugli ultimi sviluppi di tutta la situazione:" Ok, grazie."
Rivolgendosi poi ai due Bibliotecari riassunse quanto le aveva detto Jenkins:" Allora ci sono una buona e una cattiva notizia. Quella buona è che le Lay Lines sono state sistemate mentre quella cattiva è che siamo effettivamente finiti in un film horror: il mostro è la casa e per fermarla dobbiamo distruggere il suo Cuore Oscuro, qualunque cosa sia, entro mezzanotte. Sarò sincera: preferivo imbattermi in un' infestazione di spiriti piuttosto che in una Casa Misteriosa maligna." Jones commentò seccato e sarcastico:" Perché è sempre entro mezzanotte? Chi stabilisce questa regola?"
" Non lo so, me lo sono sempre chiesto anche io... Anche se va detto che ormai prendo queste cose per buone e non mi faccio molte domande a riguardo dopo quindici anni... Piuttosto avete notato qualcosa di strano? Potrebbe essere il Cuore Oscuro che stiamo cercando."
Il primo a parlare fu Jacob dato che rispose mentre era impegnato a ricordare anche i minimi dettagli:" Io al piano superiore ho visto un' accetta multiuso, più o meno del mille ottocento, incrostata di sangue..."
La Guardiana aggiunse ironica:" Per non parlare di tutte le scarpe e la carrozzina di Rosemary's Baby al piano di sopra... Facciamo così: voi andate al piano di sopra ad indagare mentre io avviso Cassandra." 
Dopo una breve pausa la donna aggiunse preoccupata, quasi come se si stesse rivolgendo a uno dei suoi figli:" Mi raccomando, fate attenzione. Scappate al minimo pericolo se necessario, non mi servono eroi morti e stupidi ma Bibliotecari vivi."
I due annuirono, capendo che quello era solo un modo come un altro per dire di fare attenzione in pieno stile Nicole Noone in Carsen; Jacob ed Ezekiel si erano allontanati da qualche secondo quando fece il suo ingresso nella stanza una preoccupata Cassandra, che disse alla Guardiana con voce seria e leggermente apprensiva:" Credo che Katie abbia dell' altro da dire, è meglio che ascolti anche tu."
Nicole seguì Cassandra in cucina, spiegandole nel frattempo la vera natura della casa; entrata nella stanza vide che Katie era seduta sul bancone con le ginocchia raccolte al petto.
La Guardiana disse con la voce più rassicurante che le riuscì in quella situazione:" Katie perché non ci racconti dall' inizio quello che è successo, senza omettere nulla questa volta?"
La ragazza fece come le era stato suggerito dato che dopo aver preso un profondo respiro iniziò a parlare, con gli occhi chiari ancora sgranati per il terrificante ricordo:" Non c'era nessuno, pensavamo fosse abbandonata. Volevamo solo passare la notte e ripartire domani. Poi lui è arrivato... Era orribile... Era come un' ombra... E aveva questa cosa, una specie di martello, di accetta..."
" Aspetta un momento. Che vuol dire come un' ombra?"
La ragazzina rispose con in viso un' espressione sconvolta e terrorizzata:" Ecco... Come un fumo... Sembrava fatto di fumo..." Nicole a quel punto le chiese, non sapendo più a cosa pensare:" Katie perché non ce l' hai detto subito?" " Avreste pensato che fossi pazza. Cose del genere non succedono, giusto?"
Fu Cassandra a rispondere alla domanda della ragazzina con voce dolce e con empatia:" In realtà capitano più di quanto credi."
Al piano di sopra Stone, ancora armato con la chiave a brugola dell' auto, stava cercando l' accetta insanguinata che aveva, in precedenza, attirato la sua attenzione; non trovandola nel punto esatto in cui era convinto di averla lasciata iniziò a smuovere la ferraglia e il ciarpame presenti sul pavimento per poi localizzare l' oggetto della sua ricerca in un punto totalmente diverso.
Prima di prenderla il Bibliotecario disse fra sé e sé:" Come ci sei arrivata lì? Ero convinto fossi da tutt' altra parte."
Quando provò a prenderla in mano però successe una cosa stranissima: l' oggetto si dissolse, come se fosse fatto di fumo; vedendo quel fenomeno il Bibliotecario cercò un conforto nel collega dicendo ad alta voce:" Jones! Qui accadono cose strane. A te come va?"
Jacob non ottenne risposte, vide solamente una forte luce provenire dalla direzione in cui era andato il ladro; il Bibliotecario a quel punto decise di andare a vedere cosa fosse successo mentre chiese preoccupato per le sorti dell' amico:" Jones! Jones! Tutto a posto lì da te?"
Arrivato nella stanza in cui doveva esserci, in teoria, il Bibliotecario non vide nulla ad eccezione di un tavolo su cui era riposta una miniatura della casa in cui si trovavano; Stone non perse tempo ad analizzare in dettaglio la stanza, decise invece di andare a cercare il bibliotecario smarrito chiamandolo a gran voce, nella speranza che desse segni di risposta ovunque fosse.
Non trovandolo né al piano di sopra né al piano di sotto Stone raggiunse Nicole, Cassandra e Katie e comunicò loro la novità:" Jones è sparito."
La guardiana esclamò immediatamente:" Come sarebbe a dire sparito?!"
" Non è di sopra né di sotto. Credevo fosse scappato ma l' auto è ancora qui."
Nicole scosse la testa: Ezekiel non era scappato, ne era sicura, non era più la stessa persona che aveva conosciuto il settembre precedente; tutte le avventure passate assieme lo avevano trasformato anche se lui avrebbe negato con convinzione.
Sentendo quella frase Katie disse terrorizzata:" Si tratta di lui! L' uomo di fumo! Ha preso anche il vostro amico!"
Cassandra chiese nervosa alla Guardiana, era lei grazie alla sua esperienza pluriennale l' unica che avrebbe potuto trovare una soluzione:" Che facciamo adesso?"
Nicole non le rispose, stava ancora pensando ad una soluzione; fu Stone a proporre un piano:" Diamo fuoco alla casa. Se la distruggiamo non potrà più andarsene in giro." Nicole sentendo quella proposta rispose assorta:" Potrebbe essere una soluzione se solo Ezekiel non fosse ancora qui, da qualche parte. Un incendio distruggerebbe il Cuore Oscuro ma ucciderebbe anche Jones nel frattempo... Bruceremo tutto solo quando avremo salvato Zeke e gli altri, scommetto che saranno nello stesso posto. Dopotutto il detto non dice: a mali estremi estremi rimedi?"
Nessuno rispose alla domanda di Nicole dato che in quel momento un vecchio grammofono iniziò a suonare un' inquietante canzoncina; la Guardiana a quel punto disse ironica:" Bene, ci mancava solo un vecchio grammofono che suona da solo..."
Cassandra invece disse allarmata:" Sono sicura che quell' oggetto prima non c'era!"
Stone le diede man forte:" Si, poco fa li non c'era!"
L' istinto della bionda le suggerì di distruggere quell' affare ma il buon senso la trattenne: non era prudente toccare niente, chissà quali trappole avrebbe potuto riservare; la donna si limitò a sussurrare rabbiosa:" Non vedo l' ora di poter dare fuoco a tutto."
Presa dai suoi propositi di vendetta contro la casa Nicole non si accorse che su una parete di quella sala stava succedendo l' ennesima stranezza; a vederlo fu Cassandra.
La Bibliotecaria indicò una parete in cui con del fuoco era apparso il nome di Katie, essendosi estinto in pochi istanti su quel muro era rimasta solo la bruciatura ma il messaggio era parecchio eloquente: la casa voleva solo la ragazzina.
la suddetta disse terrorizzata:" Vuole me! Ha preso gli altri e ora prenderà anche me."
" Non finché ci saremo noi. Cass, Jake portate Katie fuori da questa casa, prendete l' auto e andate da Jenkins all' Annesso."
I due Bibliotecari non furono per nulla d' accordo con l' ordine di Nicole: Stone infatti disse immediatamente, deciso:" No, non ce ne andiamo!"
" Già, rimarremo qui con te e ti daremo una mano a cercare Ezekiel! Siamo una squadra!" Nicole scosse la testa, le faceva piacere la lealtà dimostrata dai due Bibliotecari nei confronti di Ezekiel, della causa e suoi ma a volte era meglio non essere leali e pensare a sopravvivere; la bionda rispose dura alle obiezioni dei due, era sicura di spuntarla grazie alla sua testardaggine e all' esperienza maturata con i tre figli:" No ragazzi, in questo caso non c'è nessuna squadra. Voi siete i Bibliotecari, io la Guardiana; se vi dico di portare Katie al sicuro c'è una ragione: se non dovessi ritrovare Ezekiel almeno qualcuno tornerà all' Annesso e potrà proseguire con la vera missione e aiutare Flynn."
Cassandra volle tentare un' ultima volta:" Stai dicendo che potresti non tornare? E i tuoi figli? Flynn?"
Nicole rispose con un mezzo sorriso:" Cass, fa tutto parte dei rischi del mestiere... Sia io che Flynn sappiamo quanto sia pericoloso questo lavoro ma siamo sempre stati pronti a correre il rischio e questo lo sanno anche i nostri figli. Datemi retta e andatevene via di qui. Io me la saprò cavare e vedrò di non morire, dopotutto questa casa non sa con chi ha deciso di giocare." Dopo quelle parole Jacob e Cassandra, a malincuore, portarono Katie all' esterno, lasciando sola Nicole ad affrontare lo spirito della Casa Misteriosa; raggiunta la macchina fu la rossa a mettersi al volante, per poi appoggiare la testa su di esso in preda allo sconforto.
Sia Jacob che Katie vedendo quel comportamento gli chiesero preoccupati cosa ci fosse che non andava; Cassandra ignorò quelle domande e si rimise in posizione eretta, poi disse brusca:" Forza, salite. Vi porto all' Annesso." Katie chiese confusa a Stone:" Cos'è l' Annesso?"
" Un posto sicuro." Il Bibliotecario si rivolse poi all' amica dicendole comprensivo, senza però voler salire in auto:" Cassie, calma. Questa situazione non piace nemmeno a me ma riconosco che Nicole ha fatto tutto questo per proteggerci."
Cassandra gli rispose mesta:" Katie sicuramente, te probabilmente ma io no di certo... Io sono quella che serve solo a leggere delle mappe e che ha bisogno di essere protetta nelle situazioni di pericolo... Io sono quella davvero inaffidabile, quella debole, quella che può arrendersi da un momento all' altro e che potrebbe tradire da un momento all' altro a causa del tumore."
" Non dire assurdità Cassandra! Non ci tradiresti mai e non sei minimamente una persona debole, inaffidabile o qualunque altra idiozia ti sia venuta in mente oggi! Sappiamo che Nicole è una tosta però in questi mesi si è sempre dimostrata comprensiva e capace, anche se un po' Psicopatica... Credi davvero che ti avrebbe detto di proteggere Katie se non si fosse fidata di te? Se prima non ha lasciato me o Jones un motivo ci sarà stato non credi?"
Quelle parole smossero Cassandra, facendola riflettere da un nuovo punto di vista, forse aveva esagerato nell' autocommiserarsi e nel pensare che in una situazione di pericolo molto maggiore di quelle a cui normalmente erano abituati il suo ruolo era rimanere in panchina... Si ricordò poi una cosa che Ezekiel le aveva detto al Labirinto: avendo la possibilità di tradire non lo aveva fatto.
Quel ricordo fu per la Bibliotecaria un' iniezione di fiducia dato che disse decisamente più determinata:" Jacob hai ragione, grazie. Ora la cosa da fare è portare Katie all' Annesso e subito dopo tornare qui e dare una mano a Nicole per salvare Ezekiel e fermare quella Casa Malvagia!" Stone sorrise, felice che Cassandra si fosse ripresa dal suo momento no, per poi salire in auto e incitare Katie a fare lo stesso; quando la Bibliotecaria mise in moto il motore la macchina traballò, quasi come se qualcuno fosse atterrato sul tettuccio dell' abitacolo pochi secondi dopo qualcosa colpì il parabrezza distruggendolo.
I tre passeggeri scapparono immediatamente terrorizzati verso la casa, vedendo con la coda dell' occhio chi era stato ad aggredirli: una figura vestita di nero, che sembrava essere fatta di un fumo oscuro a causa dei contorni evanescenti del suo corpo.


Note:

* Nicole è decisamente il tipo di persona che da soprannomi quindi ho deciso di darne uno anche a Ezekiel dato che nella serie è l' unico che non ne ha ancora ricevuto uno.

** Onestamente non so se ho scritto correttamente alcuni nomi di queste case ma non avendo voglia di documentarmi a sufficienza me li farò andare bene.

Note dell' autrice:

Ammetto che sono stata titubante nel decidere se scrivere di questo capitolo o meno per svariate ragioni: come episodio non mi ha mai fatto impazzire dato che detesto gli horror ( generalmente sono troppo banali e va sempre a finire allo stesso modo: io divento il tizio del pubblico che dice cosa non fare), metterlo come ottavo episodio dopo tutto quello che è già successo non ha molto senso dato che qui c' è un' involuzione dei personaggi ( credo sia dovuto al fatto che hanno scelto un ordine di trasmissione sbagliato, questo sarebbe più sensato come quarto episodio ad essere sincera) e soprattutto la storyline di Cassandra, che va comunque approfondita, messa a questo punto è sbagliato e va detto che dato che la mia Cass non tradisce questo episodio ha senso solo per metà.
Alla fine ho comunque deciso di scrivere lo stesso anche di questo episodio decidendo di modificarlo pesantemente in chiave dell' evoluzione che i Bibliotecari hanno avuto grazie alle avventure passate: avete davanti a voi un episodio in cui Nicole non dice che Cassandra è capace di leggere le mappe e basta, in cui i Bibliotecari si fidano della rossa e in cui Nicole per proteggere i ragazzi rimane da sola ad affrontare una casa malefica... Jenkins invece è il solito vecchio brontolone ma va bene così;)
Nel prossimo capitolo inoltre saprete il perché del pessimo umore di Cassandra, nulla è lasciato al caso, e ammetto sarebbe uno dei miei desideri per la stagione 4...
Dato che la pubblicazione di questo capitolo è prevista per il 3 di settembre mentre io sto scrivendo queste note a inizio luglio mi aspetto di avere molto più materiale per quando uscirà il capitolo... Tipo tutti i titoli degli episodi, tutte le informazioni sui cast di ogni episodio e magari qualche trailer; anche solo per essere sicura di aver azzeccato le mie speculazioni su TV Show Time.
Smetto di divagare ora; al prossimo capitolo Librarians:) 

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Capitolo 31
*** Trentesimo capitolo ***


Trentesimo capitolo 

Nicole una volta sola aveva iniziato ad ispezionare il piano superiore della casa, era infatti molto probabile che Jones fosse stato rapito nella stanza in cui l' aveva mandato la Guardiana.
Ispezionando la suddetta stanza Nicole si rese immediatamente conto di una cosa: erano sparite le numerosissime scarpe e non c'era traccia nemmeno della culla proveniente dall' Inferno... In quel momento la donna provava l' insolito desiderio di voler prendere a pugni in faccia qualcuno, se fosse stata l' entità responsabile di tutti quei problemi sarebbe stato anche meglio, a causa della frustrazione che tutte le domande irrisolte di quella missione le avevano causato.
Ad un certo punto Nicole notò una cosa che prima le era sfuggita: su un piedistallo era stata messa una casa delle bambole che sembrava la riproduzione esatta della casa in cui erano finiti quel giorno, decise di avvicinarsi per osservarla meglio: forse quell' oggetto apparentemente insignificante, poteva essere la chiave per risolvere quel mistero.
Sfiorando l' oggetto la stanza venne illuminata da una fortissima luce; poco dopo, quando la situazione tornò alla normalità, della Guardiana non c'era più alcuna traccia.
Al piano inferiore il terzetto si mise a bloccare la porta con la mera presenza fisica, sperando che fosse sufficiente a tenere la misteriosa entità lontana da loro; Stone chiese a gran voce l' aiuto della Guardiana ma non ottenne risposte.
Questo particolare fece spaventare ancora di più i Bibliotecari: se anche Nicole era stata presa loro con buone probabilità sarebbero stati spacciati; l' uomo decise di rafforzare le barricate improvvisate prendendo anche un appendiabiti di legno che era lì in zona, la cosa non parve funzionare molto dato che gli scossoni alla porta non accennavano a diminuire.
Quando ormai i due Bibliotecari si davano per spacciati i colpi cessarono e così Jacob e Cassandra si poterono guardare negli occhi, mentre pensavano ad una soluzione per il loro problema, l' unica cosa che i due videro negli occhi dell' altro fu lo stesso identico terrore per quella situazione ai limiti dell' assurdo.
Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, se si escludevano le urla terrorizzate di Katie, la figura ombrosa con la stessa accetta trovata da Jacob aveva sfondato porta e barricata, finendo con la mano fra le due teste dei due Bibliotecari.
Cassandra vedendo quella scena disse ansante:" Credo che abbiamo trovato il Cuore Oscuro."
" Ok... Voi due rimanete qui al sicuro mentre io vado al piano di sopra a cercare Nicole. Se le cose dovessero mettersi male scappate."
Cassandra annuì con reticenza alle parole dell' amico, riconosceva però che le parole di Jacob non erano del tutto sbagliate: Katie andava protetta. Nel frattempo Nicole si era ritrovata nella stessa identica sala, anche se ad essere precisi ora era tutto decisamente più pulito, ordinato e accogliente; sentendo un rumore di spari in sottofondo si guardò attorno spaesata.
La sua confusione aumentò quando vide che il rumore era stato causato da Ezekiel che, comodamente seduto su una poltrona, stava giocando ad uno sparatutto su un televisore a dir poco enorme.
Il ladro vedendo la Guardiana le disse gioviale e comprensivo:" Si, serve qualche secondo per elaborare."
Nicole gli chiese quasi subito:" Siamo nella casa delle bambole?"
" Te n' è bastato uno... Allora quando dici di non essere una stupida biondina hai sempre detto la verità."
Vedendo lo sguardo tagliente e irritato della suddetta biondina il ladro capì che per la sua incolumità sarebbe stato meglio cambiare discorso o quantomeno non aggiungere altro su quell' argomento; fu Nicole stessa a tirare il Bibliotecario fuori dai guai dato che disse con tono leggermente irritato e minaccioso:" Farò finta di non aver sentito l' ultima parte. Piuttosto sai per caso com' è stato possibile che noi siamo finiti nella casa delle bambole? Come ci siamo arrivati?"
Il ladro rispose alla domanda continuando a giocare al videogioco:" Beh, ecco... Devo avvisarti che questa è soltanto una mia teoria però io parlerei di magia." Nicole rispose immediatamente, sarcastica e pungente:" Ah si? Non mi dire! Da sola non ci sarei mai arrivata." Un' ombra sospetta attirò l' attenzione della GUardiana così la donna andò alla finestra e, spostando le tende vide che nella stanza era arrivato Stone; decise quindi di attirare la sua attenzione picchiando energicamente il pugno contro il vetro ma invano: il Bibliotecario non parve accorgersi minimamente del rumore.
Jones confermò quella teoria dato che aggiunse tranquillo:" Non può sentirti, ci ho già provato io. Hai fame?"
A quel punto Ezekiel offrì a Nicole un vassoio contenente del cibo; la Guardiana gli rispose con un tono deciso ma con un mezzo sorriso:" Diamine si, sto morendo di fame! Però devo dire che solo tu nel bel mezzo di una missione potresti startene seduto su una poltrona a giocare ai videogame e a mangiare schifezze."
Ezekiel non perse tempo per dire la sua:" Beh, cosa posso dire... Ormai mi conosci e sai quanto apprezzo le comodità."
Nicole sorrise semplicemente e dopo aver finito di mangiare provò a vedere se la porta di quella stanza si potesse aprire in qualche modo; non ottenendo risultati disse sconfitta:" Se non avessi visto con i miei occhi quanto sia confortevole la casa delle bambole direi che questa casa stia cercando di ucciderci o comunque farmi impazzire."
" Ah no, questa casa è decisamente forte e non ci vuole fare nulla! Sta a vedere, questa ti piacerà."
Il Bibliotecario a quel punto distese la mano per poi dire ad alta voce:" Vorrei avere una birra, nella mano sinistra." Immediatamente un boccale di birra comparve nella mano del ladro, esattamente come aveva desiderato; Nicole commentò stupita:" Non mi dirai che siamo finiti nella Stanza delle Necessità*?!" Nel frattempo fuori dalla casa delle bambole Stone si era fermato al centro della stanza e aveva urlato frustrato:" Cosa vuoi da noi?! Ti diverti a farci impazzire?!"
Sui muri della stanza era apparso il nome di Katie e sembrava fosse scritto con del sangue che si era già coagulato visto il colore.
All' interno della casa delle bambole invece Nicole vedendo come ormai Ezekiel avesse confidenza con il luogo in cui erano finiti chiese perplessa, anche se credeva già di sapere la risposta:" Quindi, fammi capire Zeke: tu in tutto questo tempo sei rimasto qui, seduto a mangiare, bere e giocare ai videogiochi. Hai capito come funziona la casa ma non hai pensato di chiedere di uscire oppure di avere spiegazioni dettagliate sulla faccenda?"
" Beh, no. All' inizio mi sono ritrovato a fissare quelle foto laggiù; poi mi sono stufato così ho detto che avrei voluto avere qualcosa di meglio da fare e boom: ecco qui una console di ultima generazione."
Nicole sentendo parlare di alcune immagini misteriose decise che sarebbe stato meglio andare a dare un' occhiata: quello che vide fu una serie di quadri, miniature o illustrazioni di case di varie epoche storiche... La donna non era certo un' esperta d' arte ma il comportamento della casa delle bambole e le parole che aveva detto Jenkins le fecero capire cosa fosse successo davvero.
" Qui ci sono case di diversi periodi storici, non chiedermi quali dato che non sono Jake. Però sono certa che la casa sia sempre la stessa, si è sempre adattata all' epoca storica."
" Esatto. Quello che ho capito io è che è una casa molto vecchia. All' inizio dovevano esserci famiglie felici ma poi è successo qualcosa..." Nicole annuì, per poi dire ad Ezekiel:" Esatto. E sai cosa vuol dire? Che abbiamo sbagliato tutto quanto e abbiamo frainteso l' intera faccenda... Eppure il mio istinto me lo diceva... Questa è la House of Refuge, non la Shatter Box."
Jacob non ottenendo risposte aveva preferito tornare al piano inferiore per vedere come se la stessero cavando Cassandra e Katie; sentendo delle urla il Bibliotecario si mise a correre ed arrivò giusto in tempo per assestare una spallata al Cuore Oscuro.
A quel punto il Bibliotecario, forte dell' esperienza dovuta a tutte le risse da bar a cui aveva partecipato negli anni, decise di ingaggiare una colluttazione con l' essere che dava loro il tormento.
Stone non se la cavò molto bene dato che venne colpito violentemente al naso e solo l' intervento di Cassandra gli diede qualche secondo extra; la rossa aveva infatti colpito il Cuore Oscuro con una sedia e lo aveva debilitato giusto il tempo necessario a scappare.
Non erano servite le urla di incitamento di Jacob per capire che era l' unica cosa da fare: una volta arrivata all' annesso Cassandra avrebbe chiesto aiuto a Jenkins per salvare Nicole e i ragazzi; la Bibliotecaria afferrò Katie per un braccio e la trascinò fuori dalla casa.
Una volta uscite le due si inoltrarono nel bosco ma Cassandra ebbe un ripensamento: era vero che tutti le avevano detto di scappare e mettersi in salvo ma lei in tutta coscienza non avrebbe mai abbandonato i suoi amici. 
Vedendo che si era fermata Katie la esortò a proseguire la fuga:" Andiamo! Forza! Dobbiamo scappare!"
Non ottenendo reazioni la ragazzina provò anche a trascinare Cassandra per un braccio; la rossa però le rispose mettendo in chiaro le cose:" No. Vai tu, se tu riuscirai a metterti in salvo sarà già un successo dato che la casa vuole te. Io devo aiutare i miei amici: non posso abbandonarli."
Katie non parve sentire le parole della rossa dato che disse agitatissima:" Ma possiamo salvarci entrambe! La macchina è lì! Se la prendiamo potremo raggiungere Texarcana in mattinata e li c'è una caserma!"
" La macchina è distrutta. Aspetta... Texarcana? Ma siamo in Slovacchia."
KAtie a quel punto chiese perplessa e sconvolta:" Slovacchia? Cosa? No Jessie, questo è il Nevada, vero? Qui c'è il deserto... I cavalli... Ecco quello che ci serve, useremo una carrozza."
Cassandra sentendo tutte le stranezze che quella ragazzina stava dicendo decise di soffermarsi sulla più urgente:" Chi è Jessie?"
" No, hai ragione... Tu sei Cassie, Cassandra. Jessie era uno scozzese ed è morto."
Vedendo come Katie si stava comportando la rossa fu pervasa da un senso di paura e inquietudine, le cose non si mettevano bene...
" Lanciava certe urla... Ragazzini."
" Katie, cos' hai? Mi stai spaventando..."
La ragazzina disse con un tono arrogante, sicuro e spavaldo, totalmente nuovo rispetto a quello ansioso e impaurito che aveva usato fino a poco prima, mentre si avvicinava alla Bibliotecaria, sempre più spaventata:" Io? Non ho niente. Sto solo cercando di rimettere le cose a posto: é buffo. Non riesco mai a ricordare quando inizia la supplica. Arriva prima il pianto?"
Cassandra vedendo il sorriso folle della ragazzina disse ad alta voce quello che aveva capito in quel momento:" O mio Dio. Questa è tutta opera tua..."
La ragazzina canticchiò folle:" Ceneri, ceneri, cadon tutte a terra... Questo è il momento in cui tu scappi."
La rossa non se lo fece ripetere due volte dato che corse immediatamente in direzione della casa chiamando a gran voce l' aiuto di Stone; Katie dal canto suo camminò verso la casa con tutta calma, canticchiando vecchie canzoni; la caccia era ufficialmente iniziata e non vedeva l' ora di poter catturare la sua preda.
Cassandra invece era corsa in casa il più in fretta possibile e una volta dentro aveva chiamato a gran voce Jacob mentre camminava per le stanze con cautela, non ottenendo risposte si era guardata attorno e con orrore aveva visto che la figura oscura stava trascinando il suo amico, attualmente svenuto, al piano di sopra.
La rossa si fece coraggio e raccogliendo la chiave a brugola che Stone aveva usato come arma, ora abbandonata sul pavimento, decise di salire al piano superiore e cercare di salvare il suo amico; raggiunta la stanza in cui erano spariti anche Nicole ed Ezekiel quello che vide la lasciò sconvolta: c'erano numerosissime persone, sia uomini che donne, di tutte le età ed etnie, vestite con abiti di epoche differenti, che la fissavano cercando di trasmettere alla donna le loro storie
La Bibliotecaria era ormai al piano superiore quando anche Katie era entrata, sempre canticchiando, in casa; la ragazzina serial killer disse ad alta voce con un tono folle e spaventoso, sicura che la sua vittima potesse sentirla, raccontando la storia della sua vita:" E così ora sai tutto, Cassandra."
" Quindi va avanti da molto tempo."
" Con la mia famiglia abbiamo ucciso tante persone. Qualcuno per soldi ma la maggior parte per divertimento... La gente ci scopriva e noi fuggivamo; poi, come per magia, boom! Trovammo una graziosa casetta in mezzo al nulla. La mia famiglia non capì mai quanto io fossi speciale, nessuno di loro sentiva questa casa sussurrare ma io si. Ti serve una mano Katie? Io sono una casa magica e posso aiutarti... Desideri... Desideri... Desideri... Ehi! Mi stai ascoltando? Questa è una casa magica ed è mia! Si rivolge solo a me!"
Cassandra, sentendo quell' ultima frase ebbe un' idea: se Katie poteva avere una conversazione con quella casa perché non poteva riuscirci anche lei? Decise di fare un tentativo mentre si rivolgeva alla casa:" E così puoi parlare? Vorrei che lo facessi anche con me." 
Non ottenendo risposte di alcun genere la Bibliotecaria non si perse d' animo così riprovò:" Ok, d' accordo. Non sarà un discorso vero e proprio ma mi baserò su quello che ho..."
Osservando meglio le fotografie appese alla parete, le stesse che Nicole ed Ezekiel avevano trovato nella casa delle bambole, proseguì il suo discorso:" Dopotutto è un buon inizio. Felice... Tu eri felice... Erano tutti felici. Poi arrivarono delle persone cattive: la famiglia di Katie..."
Osservando meglio le fotografie Cassandra vide che in tutte quelle più recenti c'era sempre Katie nascosta in un angolo dell' immagine, molto spesso sotto il portico della casa come se fosse una sorta di spettro che aleggiava attorno a quell' abitazione.
Ad un certo punto il grammofono che era nella stanza iniziò a suonare da solo, in questo modo la ragazzina psicopatica al piano di sotto seppe con esattezza dove si era nascosta Cassandra; Katie disse poi in tutta tranquillità mentre si avviava all' uscita della cucina:" State facendo amicizia? Credi non sappia che questa casa mi odia? Credi che non ci provi continuamente? Mette in guardia la gente." 
Katie a quel punto prese dallo stipite della porta il pugnale che in precedenza aveva spaventato Ezekiel e decise di salire al piano superiore mentre proseguiva la sua spiegazione:" Io esprimevo un desiderio e la casa era obbligata a darmi ciò che chiedevo, ogni singola volta finché non avessi smesso. E sai cosa è buffo? Io non smetterò mai! Stupida casa, sempre a fare scherzi, sempre a ridere! Ma molto presto urlerà e allora vedremo chi dovrà ridere!"   
Katie disse quelle ultime parole esattamente sulla soglia della stanza dove stava Cassandra e con tono decisamente minaccioso; vedendo la stanza vuota la ragazzina disse ironica:" Ti sei nascosta?" 
La prima cosa che fece la serial killer fu entrare nella stanza a grandi falcate e distruggere con il pugnale che aveva in mano il grammofono, che nel frattempo non aveva smesso di suonare, disse poi noncurante:" Scusa, mi stava infastidendo... Andiamo, non sei molto furba, sai? Non è molto intelligente lasciarmi solo due possibilità."
Katie a quel punto si diresse verso il ripostiglio ma aprendo la porta non vi trovò nessuno; disse poi inquietante e minacciosa:" Mi chiedo dove potrai mai essere Cassandra. Il ripostiglio è vuoto, dove potresti essere?"
Mentre diceva quelle parole la ragazzina si diresse verso l' armadio che era presente nella stanza, sicura di trovare lì la sua vittima; trovandolo vuoto perse parte della sua baldanza così chiuse con circospezione l' anta, chiedendosi dove potesse essere finita la rossa.
Capendo che quella sarebbe stata la sua migliore occasione Cassandra uscì dal suo nascondiglio improvvisato e disarmò Katie del pugnale ma la ragazzina si riscosse immediatamente dato che ingaggiò una colluttazione con la Bibliotecaria, che alla fine finì a terra disarmata assieme all' assassina.
A quel punto le due spostarono la loro attenzione sul pugnale che era caduto a qualche metro di distanza; entrambe lo afferrarono e iniziarono a strattonare l' altra per avere l' arma, dato che però nessuna delle due aveva intenzione di mollare la presa Katie decise di cambiare strategia provando a pugnalare Cassandra anche se non aveva il controllo esclusivo della lama.
Questo fu un errore dato che la rossa, essendo una donna adulta anche se minuta, era fisicamente più forte di lei: la Bibliotecaria era infatti riuscita, seppur con fatica, a ritorcere il piano di Katie contro di lei, e a pugnalare la ragazzina all' addome.
Cassandra a quel punto corse verso la porta ma la sua fuga venne interrotta dalla figura oscura che avevano inizialmente scambiato per il Cuore Oscuro; Katie invece si era estratta il pugnale senza riportare alcuna ferita, grazie al rapporto simbiotico che i suoi desideri avevano instaurato fra lei e la casa.
Vedendosi circondata la Bibliotecaria iniziò a farsi prendere dal panico, non vedendo alcuna via d' uscita; Katie le disse trionfante, mentre pregustava il momento in cui l' avrebbe uccisa:" Sei così stupida. Non immagini cosa ho desiderato? Non hai capito cosa mi ha reso questa casa?"
Cassandra a quel punto si voltò verso Katie per poter seguire le sue mosse, rispose poi alla domanda della ragazzina:" Sei il Cuore Oscuro." Per tutta risposta Cassandra si trovò costretta a schivare un fendente mentre Katie esclamava furiosa:" Io sono la Morte! Povera Cassandra. Povera, lagnosa e patetica Cassandra. A quanto pare avevi ragione tu Cassie: infondo sei solo una buona a nulla!" 
Dopo quelle parole Katie provò a pugnalare nuovamente la rossa ma questa, grazie ad una mossa che aveva visto fare a Nicole, riuscì a bloccare il colpo ma con un pesante effetto: il contraccolpo le provocò un forte dolore al polso, che la fece accasciare a terra.
Piangendo per il dolore la Bibliotecaria fece un' ultima supplica disperata:" Aiutami! Ti prego, aiutami! Possiamo fermarlo, insieme possiamo fermare tutto questo!"
" Sciocca! E per quale motivo vorrei fermarlo?"
La rossa smise di tenersi il polso dolorante per poi rispondere a Katie, che nel frattempo torreggiava su di lei:" Ma io non stavo parlando con te."
" Ah, stai provando a fare la furba." Cassandra rispose a quella provocazione con rinnovato vigore, le parole che le aveva detto Katie poco prima avevano fatto scattare qualcosa in lei, un sentimento che non era certa di riuscire ad identificare completamente:" Desidero salvare i miei amici."
" Beh, io desidero ucciderli invece! E c'ero prima io!"
A quel punto Katie si lanciò urlando addosso alla Bibliotecaria, che riuscì nuovamente a parare l' affondo del pugnale; qualche istante dopo nella mano destra della rossa si materializzò l' accetta di cui era armata la figura di fumo che sbarrava la porta.
Capendo che era l' unica occasione che avesse per far finire tutta quella storia Cassandra con un colpo di reni fece allontanare Katie e successivamente ebbe la possibilità di rimettersi in piedi lei stessa; disse poi alla ragazzina che fino a pochi istanti prima l' aveva minacciata, con voce furiosa ma anche scossa dalle lacrime:" Ti credi la Morte?! Avevo quindici anni quando mi rivelarono che la mia morte era nella mia testa... Quindi la vedo ogni singola volta in cui mi guardo allo specchio! Ogni giorno! Ogni singolo giorno!"
La Bibliotecaria a quel punto partì all' attacco scagliando un fendente mentre era accecata dalla rabbia; Katie riuscì a non farsi colpire quindi esclamò isterica:" Smettila! Non puoi! Io sono l' Angelo! Io sono l' Angelo della Morte!"
Cassandra le rispose rabbiosa dopo averla disarmata:" Non sei l' Angelo della Morte. Io conosco l' aspetto della Morte e non somiglia a te! Somiglia a me!" Cassandra a quel punto riuscì a infliggere una bruttissima ferita alla ragazzina, che però sembrò guarire subito dato che disse vittoriosa:" Visto? Ottengo sempre ciò che desidero."
Pochi secondi dopo la Bibliotecaria vide che non era affatto così: Katie, urlando, in pochi secondi si dissolse in una nuvola di polvere; Cassandra disse al nulla mentre piangeva ancora una volta:" Non si tratta di desideri Katie, si tratta di necessità... E io ho una vera necessità..." La Bibliotecaria poco dopo svenne a causa di tutta la tensione accumulata a causa di quello scontro con la serial killer proveniente dal passato.
Quando Cassandra riprese i sensi per prima cosa pensò di essere finita in un posto totalmente diverso: si trovava in un ambiente pulito, accogliente e caloroso che aveva ben poco a che fare con la terrificante e diroccata casa in cui si erano imbattuti.
Vedendo l' accetta con cui aveva fermato Katie capì di trovarsi nello stesso identico posto, decise quindi di prenderla per poi guardarsi attorno con circospezione; la Bibliotecaria vide che ora la stanza era arredata con vario mobilio e che, appoggiata alla casa delle bambole c' era una busta con su scritto il suo nome.
Mossa dalla curiosità la aprì e vide che in bella grafia c' era scritto semplicemente grazie, non le ci volle quindi molto per capire chi fosse il mittente mentre diceva con un sorriso genuino:" Sembra che qualcuno stia meglio."
Ezekiel, Nicole e Jacob erano usciti dalla casa delle bambole e si erano ritrovati nel salotto del piano inferiore; Ezekiel aveva poi iniziato ad insistere sulla necessità di portare la casa in Biblioteca:" Io dico solo che tutto è bene quello che finisce bene!"
" E io dico che poteva decisamente andare molto peggio!" Stone aveva iniziato a rispondere seccato, dando il via ad un litigio con Jones che Nicole, impegnata a messaggiare con Flynn per avere dei chiarimenti sulla House of Refuge, definì assolutamente puerile e persino peggiore dei bisticci fra Alastair e Regan.
" Mi chiedo solo perché non valutiamo le opportunità!" Stone rispose urlando a quella frase:" Quali opportunità Jones!?" " Questa casa è il teletrasporto di Star Trek o addirittura il T.A.R.D.I.S. pensaci! Conquisteremo i mercati azionari! Tu potrai frequentare qualunque ragazza a cui piaccia un bifolco di campagna..."
" Ehi!"
Ezekiel ignorò il commento piccato di Stone, per poi rivolgersi a Nicole, che aveva continuato a scambiare messaggi con il marito ignorando i due Bibliotecari, dicendole con tutta la capacità persuasiva di cui era capace:" Nicole, non ho mai chiesto niente in vita mia..." 
La Guardiana disse subito secca:" Sappiamo entrambi che non è così." Il ladro la ignorò per poi proseguire:" Ti prego, consentimi di tenerla. Esaudisce i desideri!"
Nicole stava per rispondere al Bibliotecario ma l' arrivo della figura fatta d' ombra la distolse da quell' intento; anche Stone e Jones capirono che le discussioni sarebbero proseguite dopo.
La voce di Cassandra, apparsa di fianco alla figura, distese immediatamente l' atmosfera:" La casa non esaudisce i desideri. Aiuta le persone bisognose. Fu concepita come un rifugio, nessuno immaginava che l' avrebbe trovata una famiglia di serial killer. Non si dovrà ripetere questo errore."
Ezekiel chiese immediatamente alla nuova arrivata, speranzoso:" Quindi la possiamo tenere noi? A proposito chi è il tuo inquietante amico?"
La figura fece qualche passo per poi cambiare aspetto: ora era un maggiordomo con gli occhiali, decisamente avanti con gli anni ma dalla faccia simpatica; Nicole si alzò dal divano dove era rimasta seduta fino a quel momento per chiedere al maggiordomo:" Sei lo spirito della House of Refuge vero?" Lo spirito annuì così la Guardiana proseguì:" Premesso che la House of Refuge continuerà a fare quello per cui è nata, dobbiamo prendere delle precauzioni per evitare che altri serial killer prendano il controllo. Mentre voi due bisticciavate come dei bambini io ho sentito Flynn e lui mi ha detto che Merlino potrà fare un incantesimo di sicuro... Alfred**, ti spiace se ti chiamo così?"
Non ottenendo cenni di disappunto dallo spirito della casa Nicole fece la sua proposta:" Stavo dicendo... Alfred io ti suggerirei di accettare l' offerta di Merlino se ti fidi di noi, ti posso assicurare che non abbiamo intenzioni malvagie. Così facendo poi potresti continuare ad aiutare le persone che ne hanno davvero bisogno... Sei d' accordo?" Lo spirito annuì con un sorriso così Nicole gli disse:" Immagino che tu non avrai problemi a trovare Merlino, il nostro lavoro qui è finito... Ci sarebbe però un favore che ti vorrei chiedere... Non è che ci potresti riparare l' auto?" Pochi minuti dopo tutto era tornato in ordine così i Bibliotecari e la Guardiana si prepararono a partire per tornare all' Annesso dopo aver restituito l' auto presa a noleggio; Cassandra si attardò qualche secondo per salutare lo spirito della casa e per ringraziarlo nuovamente:" Grazie per averci riparato la macchina. Stammi bene, ok?"
La rossa si congedò con un abbraccio e un sorriso, ricambiati dallo spirito che ormai era stato soprannominato Alfred; arrivata alla macchina, ignorando le lamentele di Ezekiel, chiese alla Guardiana:" Posso guidare io?" Nicole le rispose con un sorriso complice:" Fai pure, sappi però che il controllo della radio è mio."
" Affare fatto!"
Una volta partiti, avendo constatato che la casa si era dissolta nel nulla, la Guardiana pensò bene di telefonare a Jenkins e informarlo su tutti gli sviluppi che quella missione aveva comportato.
Il cavaliere aveva poi commentato interessato mentre cercava informazioni:" La famiglia Bender..."
Poco dopo comunicò le sue scoperte:" John, Katrin, Jack e Katie. Un' intera famiglia di assassini seriali. Fecero almeno una dozzina di vittime fra il Kansas e il Nebraska fra il 1872 e il 1873 e poi semplicemente sparirono... Ora sappiamo perché: trovarono la House of Refuge e Katie Bender espresse un desiderio. Anche se le Case Misteriose non fanno per me devo dire che avete fatto davvero un bel lavoro."
Fu Cassandra a rispondere soddisfatta:" Grazie signor Jenkins. Saremo di ritorno all' annesso fra tre ore circa."
Quella notizia fece decidere a Jenkins di prepararsi un the, dopotutto da buon inglese era sempre la cosa migliore da fare.
Ezekiel invece dal sedile posteriore aveva commentato, rivolto a Cassandra:" O mio Dio. Riesco a percepire la soddisfazione che sprigiona il tuo corpo. Ho bisogno di musica. Nicole fai tu gli onori di casa." Il viaggio di ritorno fu decisamente tranquillo e solo quando il gruppo svuotò il bagagliaio svariate ore dopo si accorsero di aver trasportato la riproduzione della House of Refuge.
Quella sera, tornati all' Annesso, Stone decise di andare alla ricerca di Cassandra per chiederle se fosse tutto a posto: la reazione della Bibliotecaria quel pomeriggio lo aveva lasciato basito dato che ormai era convinto che la rossa avesse superato i suoi problemi di insicurezza.
Jacob trovò l' amica nella cucina***, intenta a prepararsi una tazza di cioccolata; dopo aver accettato una tazza di bevanda che la rossa gli aveva offerto Jacob fece la domanda che gli premeva fare:" Cassie... Se non ti scoccia ovviamente rispondermi... Perché oggi eri così strana e insicura? Credevo che ormai ti fosse chiaro che noi ci fidiamo di te dopo tutte le occasioni in cui ci hai salvati in questi mesi... Se non fosse stato per te saremmo morti già al Labirinto!"
La Bibliotecaria dopo aver bevuto un lungo sorso di cioccolata rispose mesta:" Hai ragione e lo credevo anche io fino a ieri sera... Poi questa mattina mi è arrivata una lettera dei miei genitori e tutti i progressi e le cose buone che ho fatto qui con voi in Biblioteca sono sembrati inesistenti... Mi hanno scritto che sarebbe meglio se tornassi a New York al mio vecchio lavoro e lasciassi perdere qualunque cosa io stia facendo al momento dato che, cito testualmente: è inutile che io perda tempo con qualunque cosa, sono semplicemente una ragazzina immatura che si diverte a giocare con la sua vita cambiando lavoro ogni tre mesi e che a causa del mio tumore sarebbe meglio se mi rassegnassi a condurre una vita alla mia portata." " Cassie mi dispiace davvero tanto. Quello che hanno detto è orribile! Se mai Nicole decidesse di andare a fare loro una visita a causa della storia dei trofei andrò con lei!" Cassandra sentendo quelle parole fece una leggera risata per poi commentare tornando seria:" Il problema non è stato quello che mi hanno detto Jake, il problema è stato che io gli ho permesso di condizionarmi ancora una volta ascoltando le loro parole e il veleno che mi hanno buttato addosso. Da quando hanno scoperto che non sarei potuta più essere la figlia perfetta che loro volevano il nostro rapporto si è incrinato del tutto... A volte mi chiedo se mi abbiano mai amata..." Stone le disse con un sorriso caldo e incoraggiante:" Non fare l' errore di lasciare che sia la tua famiglia a dirti come vivere la tua vita. Qui hai trovato persone che ti accettano e che ti vogliono bene per chi sei davvero; credo che nemmeno Ezekiel o Jenkins farebbero storie nel considerarti parte della famiglia."
" Ora stai parlando per me o per te?" Il Bibliotecario fece un mezzo sorriso prima di rispondere alla domanda che gli era stata fatta:" Credo per entrambi... Penso che incontrare Flynn e Nicole sia stata la cosa migliore che ci potesse succedere." Dopo un nuovo sorso di cioccolata né Jacob né Cassandra dissero nulla per parecchio; fu la rossa a spezzare quel silenzio riflettendo ad alta voce:" Già... Comunque la missione di oggi mi ha aiutata molto... Ho capito finalmente che devo smettere di dare retta alle parole dei miei e che ho finalmente dimostrato di essere degna del ruolo di Bibliotecaria."
Aggiunse poi effettivamente rivolta a Stone, con un sorriso dolce sulle labbra:" Grazie per esserti interessato... Mi hai fatto capire che tutti voi ci tenete davvero a me. Ed è bello, prima d' ora non avevo mai provato questa sensazione... Ora scusami ma devo andare a bruciare una lettera! Per le prossime invece seguirò un consiglio di Nicole: bruciarle senza nemmeno aprirle."
Cassandra a quel punto uscì dalla cucina, non prima di aver salutato Jacob con un bacio sulla guancia; una volta solo il Bibliotecario si sfiorò il punto in cui era stato baciato chiedendosi cosa significasse davvero quel gesto.




Note:

* ammetterete che ci sono fin troppe analogie fra la House of Refuge e la Stanza delle Necessità perché passino inosservate; ovvio, va tralasciato il fatto che la Stanza non fornisce cibo o bevande... Non farò però Hermione in questo caso :P
 
** si tratta del maggiordomo di Batman, ditemi che non ci avete pensato anche voi a questa somiglianza

*** vi ricordo che nella 3x09 viene detto esplicitamente che l' annesso ha una cucina


Note dell' autrice:

Come vi avevo preannunciato nello scorso capitolo qui abbiamo delle motivazioni che spiegano il perché di certi comportamenti di Cassandra.
Ammetto che nella quarta stagione mi piacerebbe vedere questi fantomatici genitori dalle dubbie qualità e, spulciando Internet in cerca di informazioni sugli episodi, ho notato che questo desiderio non è solo mio... Ho anche trovato cose che mi hanno fatto storcere il naso... E parecchio... E molto parecchio... E parecchissimo...
Fra mary sue figlie di Flynn ( tralascio il fatto che la cosa sia altamente improbabile...), commenti sull' inutilità di Flynn, esagerazioni sull' incredibile perfezione della Eve/Flynn e tanto altro ho trovato la cosa peggiore di tutte.

Tralasciando il fatto che è tutto scritto senza una vera e propria grammatica serve a enfatizzare il concetto: cara tizia americana di cui non so né il nome né niente non puoi dire che Eve è meglio di Nicole per Flynn solo per il fatto che ti sembra che Nicole lo prenda in giro con più cattiveria... Abbiamo visto gli stessi film e la stessa serie? Se è così ti ricordo che Flynn Carsen è una persona totalmente diversa quando conosce Eve! 
Ok... Scusate l' off topic ma quando ci vuole ci vuole, senza contare che se dicessi tutto quello con cui non sono d' accordo finirei dopo tre giorni...
Stavo dicendo: ho introdotto i genitori di cassandra e li ho fatti passare per meschini forse più di quanto non siano in realtà ma non saprei: non si vedono nemmeno nella 3x08 quando Cassandra viene operata! Insomma quali genitori non si presenterebbero ?
( Anche qui... Definirli come abusive parents mi sembra esagerato: sanno cosa vuol dire o sono semplicemente un branco di fangirl isteriche?) 
Altra cosa da dire: sto iniziando a gettare le basi per la Jessandra e la renderò ufficiale... Questa è una fanfiction quindi la 3x08 e il suo nonsense possono andare a farsi friggere... Cassandra e Jenkins... Ho ancora i brividi!
Credo di aver detto tutto anche se questa volta ho divagato parecchio; come al solito vi rinnovo la proposta di farmi sapere cosa ne pensate cari lettori e lettrici silenziosi.
Cosa che mi sono dimenticata di fare prima perché sono stordita: ringrazio davvero di cuore Dirce per le sue recensioni e se siete amanti delle fanfiction su the Librarians vi consiglio di leggere le sue.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 32
*** Trentunesimo capitolo ***


" E la Città di Luce"

Trentunesimo capitolo


Un certo Viktor Finch, giornalista indipendente specializzato in avvistamenti alieni, stava camminando per i boschi vicini alla cittadina di Collins Falls in cerca di prove che testimoniassero l' esistenza degli U.F.O. quando avvistò delle figure apparentemente invisibili ma che erano individuate da delle lenti speciali di sua fabbricazione.
L' uomo, un trentacinquenne mingherlino con i capelli marroni e gli occhi azzurri, si diede immediatamente alla fuga terrorizzato a morte dal pensiero di un' invasione imminente; arrivato in città decise di avvisare gli abitanti prima di mettersi in macchina.
I cittadini, guidati dalla titolare del ristorante locale lo circondarono con fare minaccioso, poco dopo tutti vennero circondati da un' inquietante e misteriosa scarica elettrica e di Viktor Finch non si seppe più nulla per parecchi giorni.
La notizia della scomparsa di Viktor Finch alla fine giunse anche ai Bibliotecari grazie al Libro dei Ritagli; immediatamente si era scatenata una discussione per identificare cosa avesse effettivamente rapito il giornalista.
Ezekiel disse convinto:" Ve l' ho detto! Sono gli alieni!"
Jenkins rispose rassegato dall' insistenza del Bibliotecario:" Ve l' ho detto, gli U.F.O. non esistono."
Il ladro disse ironico:" Esistono Minotauri, Babbo Natale, Case Stregate ma non gli alieni... Certo... Non sia sciocco... Andiamo! Un cacciatore di U.F.O. scompare in una cittadina dove ci sono stati strani avvistamenti. U.F.O."
Nicole disse tranquillamente, supportando la teoria di Jenkins:" Non fatevi ingannare da una qualunque manifestazione fisica; Jenkins ha ragione gli alieni non esistono."
" Grazie signora Carsen."
Jacob invece intervenne nella conversazione e disse la sua:" Le persone che conosco che credono agli U.F.O. sono le stesse che credono che Paul McCartney sia morto..."
Cassandra invece disse con un mezzo sorrisetto:" Secondo le più recenti stime ci sono più di undici miliardi di pianeti abitabili solo in questa galassia; è quindi improbabile che siamo l' unica forma di vita intelligente nell' universo."
Nicole vedendo che Jenkins stava per aprire bocca per fare una delle sue battutine sarcastiche decise di anticiparlo dicendogli con un sorrisetto ironico:" Facciamo così: perché non ci imposta direttamente la porta sul retro evitando le battute sulle forme di vita intelligenti rivolte a nostro carico?"
L' uomo le rispose con una nota di delusione nella voce:" Ne è sicura? Era pungente."
" Grazie ma passo. Così mi risparmio la fatica di pensare ad una risposta altrettanto pungente."
I Bibliotecari sentendo quello scambio non poterono fare a meno di ridacchiare divertiti; Jenkins invece mentre impostava la Porta sul Retro disse piccato:" E allora dov'è il bello?!"
Arrivati a Collins Falls Ezekiel iniziò a fare una lezione sugli alieni e sull' ufologia in generale, a beneficio degli amici:" La classificazione Vallée suddivide gli incontri interplanetari basandosi sulla quantità di prove fisiche esistenti."
Cassandra esclamò stupita e anche un po' incredula:" Sei un patito di U.F.O.?! Non ti avevo mai visto così coinvolto fin ora."
" Penso solo che se dovesse arrivare una super intelligenza aliena dovremmo essere preparati."
Nicole aggiunse divertita:" Ci venderesti tutti alla prima occasione, è per questo che ti sei informato così tanto, vero?"
Ezekiel rispose con un sorrisetto divertito:" Certo che si! Venderei la razza umana ai nostri padroni alieni. Perché combatterli? Loro sanno cosa è meglio per noi."
Il passaggio dei quattro non passò inosservato agli abitanti della cittadina, anche se in quel momento non fecero nulla di concreto; poco dopo Stone chiese informazioni su come procedere per quella missione:" Allora, qual' è il piano?"
Nicole gli rispose continuando a camminare:" Beh, non saprei... Tutto quello che sappiamo è che il giornalista indipendente Viktor Finch è sparito."
Ezekiel si inserì immediatamente nella conversazione:" Ovvero è stato rapito dagli alieni."
Nicole alzò gli occhi al cielo mentre rispondeva con uno sbuffo infastidito:" Quante altre volte io e Jenkins dovremo ripeterlo? Gli alieni non esistono! E se esistessero tutta la magia di cui è saturo il pianeta li terrebbe di sicuro alla larga."
Jacob ignorò il battibecco fra il Bibliotecario e la Guardiana per domandare rivolto a Cassandra con una faccia decisamente perplessa:" In che anno è stata fondata la città?"
La risposta della rossa arrivò puntuale:" 1953, perché lo chiedi?"
" Le case costruite negli anni cinquanta sono stile ranch, queste invece sono coloniali e quindi di fine diciannovesimo o inizio ventesimo secolo."
La Guardiana commentò con un' alzata di spalle:" Potrebbero averlo fatto per il turismo o per aumentare il valore degli immobili."
Cassandra invece osservando i lampioni di quella strada commentò pensierosa:" Effettivamente potrebbe essere volontaria come cosa... Per abbinare lo stile ai lampioni a gas."
Anche gli altri guardarono con attenzione i suddetti lampioni e notarono che si trattava di vecchi lampioni a gas tipici delle città nel periodo precedente all' introduzione della corrente elettrica; la bionda del gruppo disse ai tre Bibliotecari:" Volevate sapere quale sarebbe stata la nostra prossima mossa... Vi suggerisco di seguire l' istinto, è utilissimo in questo lavoro. Jake, Cass voi indagherete sulla storia di questa cittadina: verificate se ci siano state altre sparizioni, se i lampioni sono originali... Cercate cose apparentemente insignificanti che potrebbero tornarci utili. Zeke tu invece verrai con me sul luogo della sparizione, partiremo dal luogo di ritrovamento del furgone."
Dato che nessuno ebbe nulla da obiettare i due gruppi si divisero; Jacob e Cassandra andarono alla biblioteca locale che fungeva anche da municipio ma non trovando nulla di loro interesse all' uscita pensarono bene di chiedere informazioni ad una donna dai capelli neri e nulla trentina che stava riparando un lampione.
" Mi scusi signora..."
La mora disse divertita mentre metteva a posto gli attrezzi:" Signora? Nessuno mi chiama mai così! Qui si usa 'Ehi Mabel!'" 
Il Bibliotecario commentò con un sorriso:" Mabel, eh? Un nome all' antica."
La donna rispose divertita:" Beh, io sono un po' all' antica..."
Cassandra disse indicando il lampione che la mora stava riparando:" C'è da dire che qui tutto è all' antica."
" Questi affari? Sì, non funzionano benissimo ma mi diverto ad armeggiarci di tanto in tanto... Sarebbe bello vederli tutti accesi."
Stone aggiunse cercando di ingraziarsi la donna:" Sembrerebbe di essere a Parigi." " Oui, comme à Paris"
Il Bibliotecario decise di stare al gioco della mora dato che le rispose anch' egli in francese:" Mais ici, à Collins Falls*"
Cassandra sentendo quello scambio di battute fece una faccia che esprimeva tutta la sua irritazione per essere ignorata e anche una punta di gelosia; nel frattempo Jacob e Mabel avevano fatto le presentazioni quindi il cowboy era andato dritto al punto:" Ecco... Noi siamo i Bibliotecari e stiamo facendo delle ricerche sulla storia della città."
" Ah... Direi che è sensato."
Cassandra commentò ironica, stare tutto quel tempo assieme a Nicole e Jenkins aveva iniziato ad influenzare anche lei:" Per una volta..."
Stone invece chiese a Mabel:" C'è qualcuno con cui possiamo parlare?"
La mora rispose mentre riponeva gli attrezzi nell' apposita cassetta:" Potreste andare dall' archivista, la sua famiglia ha fondato la città quindi conosce tutto."
Stone le rispose soddisfatto della pista:" Ottimo, ci potrebbe dare l' indirizzo?"
La donna non rispose, si limitò a fissare Jacob con uno sguardo di disappunto: il cowboy parve arrivarci pochi istanti dopo:" Mabel Collins, Collins Falls... L' archivista è lei."
La donna vece un mezzo sorriso per poi aggiungere:" Anche intelligente."
Stone non poté fare a meno di lasciarsi andare e fare un sorriso compiaciuto senza però dire nulla; sentiva lo sguardo irritato di Cassandra sulla sua nuca.
Mabel si diresse poi verso la biblioteca mentre parlava ai Bibliotecari:" Sono archivista, notaio, capo del volontariato dei pompieri e cancelliere del tesoro. Tecnicamente sarei il tesoriere ma i biglietti da visita li ordino io. Chi può fermarmi?"
Stone sentendo tutti quegli incarichi disse ironico:" Siete in pochi nell' amministrazione quindi."
La mora gli rispose a tono:" Siamo in pochi in città. Non è interessantissimo qui."
" Et poutant. Je suis intéressé*."
Cassandra a quel punto sussurrò irritata da quel comportamento all' amico:" Dovremmo informarci sulla storia locale!"
Mabel invece concentrò la sua attenzione su Stone dato che rispose anche lei in francese, divertita da quella situazione:" Je pense que vous etes interessant."
La Bibliotecaria invece, vedendo di essere completamente ignorata dai due disse ad alta voce, parlando più a sé stessa che agli altri e con un' ironia di cui Nicole sarebbe stata fiera:" O anche di parlare di qualsiasi cosa. Solo..."
Nicole ed Ezekiel invece erano andati nei boschi che circondavano Collins Falls in cerca di indizi; il ladro ad un certo punto aveva detto con una nota di delusione nella voce:" E io che pensavo di poter vedere i cerchi nel grano!"
La bionda decise di ignorare la sparata di Ezekiel dato che ad essere onesta trovava la storia degli alieni decisamente ridicola; decise di concentrare la sua attenzione sul luogo in cui avevano trovato il veicolo del giornalista:" Siamo arrivati però è strano che abbiano trovato qui la sua macchina. Una delle regole fondamentali dell' escursionismo è posteggiare vicino a una strada; così se qualcuno si dovesse perdere i soccorritori saprebbero in che zona cercare."
Ezekiel rispose con una scrollata di spalle:" Non dirlo a me. Io non so nemmeno perché la gente si metta ancora a fare escursioni; dimmi che gusto c'è nello svegliarsi presto per camminare in mezzo al nulla, senza connessione internet e facendosi mangiare dagli insetti."
Nicole rispose divertita:" Sai, esiste una cosa chiamata attività all' aria aperta. A molti le escursioni piacciono per quello. Piuttosto le spiegazioni plausibili sono due o Finch non voleva essere trovato oppure qualcuno ha spostato il furgone." Un rumore dato dallo spostamento del fogliame mise in allerta Nicole, che si mise subito il modalità Guardiana; la donna si voltò verso la fonte del rumore assicurandosi che Ezekiel fosse alle sue spalle.
Sussurrò poi al Bibliotecario:" Ci penso io. Tu sta dietro di me e avvisami se qualcuno tenterà di attaccarci alle spalle."
Jones le chiese preoccupato:" Ma è prudente stare qui in bella vista?"
" Molto più che nasconderci e aspettare che ci circondino."
Dopo qualche minuto non si era ancora visto niente di sospetto; Nicole decise di andare a cercare la fonte del rumore così lei ed Ezekiel si addentrarono nel bosco.
I due raggiunsero una piccola radura al cui c' entro c' era uno dei lampioni a gas che avevano visto in città; la bionda disse ironica:" Ok, ora siamo finiti a Narnia?"
Jones invece le chiese:" Perché mai dovrebbe esserci un lampione in mezzo al bosco?"
Voltandosi, con Nicole dietro di lui, vide Viktor Finch avanzare nella loro direzione con sguardo folle; il ladro a quel punto disse alla Guardiana:" Nicole, c'è Victor Finch! Fa qualcosa!"
La donna agì prontamente dato che afferrò l' uomo che li stava per aggredire per un braccio e gli fece sbattere violentemente la testa contro il lampione; immediatamente dopo Finch cadde a terra privo di sensi ma, prima che Bibliotecario e Guardiana potessero tirare un sospiro di sollievo, successe una cosa stranissima: Nicole scomparve in un fascio di energia luminosa.
Ezekiel a quel punto raggiunse gli altri Bibliotecari e i tre decisero di tornare da Jenkins all' Annesso di comune accordo per poter fare il punto della situazione.
Il cavaliere sentendo tutta la storia di mise a costruire una delle sue solite invenzioni, non spiegando nel mentre quale fosse lo scopo; aggiunse poi con la sua tipica aria un po' burbera e un po' sarcastica:" Solamente voi potevate perdere una Guardiana. Perdere un Bibliotecario sì, ne consumiamo come fazzoletti ma una Guardiana... Esperta poi come la signora Carsen."
Immediatamente Cassandra e Jacob iniziarono ad urlare e a difendersi, incolpando Ezekiel di tutto l' accaduto mentre lo indicavano con vigore; Jones si difese con tutta calma e tranquillità:" Io preferisco credere che Nicole abbia perso me. O meglio: prima è partita all' attacco e poi l' hanno teletrasportata nello spazio."
Stone gli disse arrabbiato e scettico:" Non è che sei scappato e ti sei inventato tutta questa storia?"
" Sì anche io lo penserei, ma comunque no."
Jenkins intervenne nel nascente battibecco fra Bibliotecari:" Non l' ha teletrasportata nessuno."
Il ladro gli rispose ironico:" Così parlò l' uomo del teletrasporto."
" Gli U.F.O. non esistono signor Jones, quante altre volte glielo devo ripetere?"
" Così parlò l' uomo del teletrasporto."
Jenkins capendo che avrebbe sprecato fiato nel cercare di insistere con Jones collegò la sua invenzione, una sorta di antenna con una banderuola sulla cima, ad un cellulare che poi mostrò ai tre Bibliotecari:" Ecco qui. Come potete vedere la signora Carsen è ancora qui, su questo pianeta."
Cassandra chiese subito, allarmata:" Sta bene?"
" Non ne ho idea; questo dispositivo serviva solo per scoprire se avesse lasciato il nostro pianeta e non è così."
Stone rispose ironico alle parole di Jenkins:" Questo sì che restringe il campo!"
Il custode dell' Annesso si difese prontamente:" La magia non è una scienza esatta! Se lo fosse sarebbe... Beh... Scienza."
Cassandra decise che sarebbe stato meglio concentrare le forze sul ritrovamento di Nicole piuttosto che stare a discutere di alieni e teletrasporto; disse quindi ai tre uomini:" Ammettiamo che si tratti di sparizione. Quello che è successo a Nicole deve essere successo anche a Viktor Finch."
Jenkins, senza alzare lo sguardo dal cellulare concordò con le parole della rossa:" Ragionevole ipotesi."
Cassandra proseguì il suo ragionamento:" E ora che abbiamo trovato Viktor Finch abbiamo un testimone!"
Stone a quel punto propose di andare a parlare con Finch; gli altri Bibliotecari accettarono di buon grado dato che volevano ritrovare Nicole il prima possibile, ormai si erano affezionati alla donna e avrebbero fatto il possibile per riportarla sana e salva all' Annesso, diventando loro i salvatori per una volta.
Arrivati alla clinica locale i tre Bibliotecari trovarono Viktor seduto su una sedia a rotelle del secolo precedente, vedendolo tutto sommato in buona salute iniziarono a fargli alcune domande; l' uomo rispose seccato:" Ve l' ho già detto: non mi ricordo niente!"
Jacob continuò ad insistere:" Qual' è invece l' ultima cosa che si ricorda?" Il giornalista rispose alla domanda facendo uno sforzo con la memoria:" Nel bosco... Stavo cercando anomalie del primo tipo... Vuol dire luci senza contatto."
Jacob decise di insistere, forse l' uomo poteva dire loro qualcosa di utile:" E poi che cosa è successo?"
" Niente; è come se quel giorno si fosse concluso lì."
Cassandra decise di dire al giornalista come stessero davvero le cose così gli parlò con il tono più dolce e rassicurante che le riuscì:" Signor Finch lei risultava disperso da venti giorni."
Finch sentendo quelle parole chiese sconcertato:" Cosa?"
I tre capirono di non aver più nulla da dire al giornalista così presero la sua attrezzatura e la portarono con loro all' Annesso; una volta tornati alla loro base Stone consegnò tutto a Jenkins, che iniziò immediatamente ad esaminare il tutto.
Jones gli chiese curioso e anche provocatorio:" E perché è interessato a questo materiale? Non aveva detto che gli U.F.O. non esistono?"
Il custode dell' Annesso rispose pacato, senza distrarsi dalla sua  analisi:" E infatti non esistono. Però gli sciocchi che gli danno la caccia possono trovare cose interessanti."
Il vecchio cavaliere a quel punto mostrò ai Bibliotecari la registrazione sul tablet di Finch di quanto successo il giorno della sua sparizione; aggiunse poi soddisfatto con addosso le lenti del giornalista:" Visto? Queste lenti sono una specie di filtro per l' aura; c'è un' emissione dietro di lui."
Ezekiel osservando meglio il video riconobbe la zona, disse poi a tutti gli altri:" Era lì che c' era il lampione, lì è sparita Nicole."
Sentendo quelle parole Jenkins decise di prendere in mano le redini della missione e di svolgere il ruolo di coordinamento che di solito era di Nicole; l' uomo disse infatti ai Bibliotecari con tono deciso e sicuro:" Bisognerà scoprire di più su quei lampioni allora."
Cassandra a quel punto propose, con un tono di voce leggermente acido:" Dovremmo tornare dall' archivista. Potrei farlo io..."
Jacob si intromise dicendo con convinzione:" No, no, no, ci vado io; ci penso io."
" Vuoi portarti questo?"
" No, no. Sto andando."
" Ti serve una mano? Vuoi portarti Jones?"
" Vado!" 
Sia Jenkins che Ezekiel pensarono bene di non dire nulla, assistendo quindi come spettatori al piccolo spettacolo che Jacob e Cassandra avevano allestito per loro; la rossa disse poi, quando il cowboy non fu più a portata d' orecchio:" Ci pensa lui."
Jones si ritrovò a pensare che l' assenza di Nicole per gli altri due Bibliotecari era stata provvidenziale: se la Guardiana fosse stata presente li avrebbe tempestati di frecciatine e lui avrebbe di sicuro contribuito.
Jacob nel frattempo aveva raggiunto l' archivio di Collins Falls, un enorme capannone pieno di scaffali e oggetti di ogni genere, e aveva trovato Mabel su una scala mentre era intenta a sistemare alcuni scatoloni; il Bibliotecario l' aveva quindi salutata con un caloroso sorriso prima di commentare divertito:" Certo che questo è un signor archivio per una piccola città."
Mabel gli rispose scendendo dalla scala e avviandosi verso la scrivania con uno scatolone in mano:" Oh, beh, funziona così nelle piccole città: non si butta mai via niente. Cosa volevi mister signora?"
Jacob non rispose alla domanda, piuttosto fu lui a chiedere una cosa, indicando una vecchia macchina d' epoca conservata nell' archivio:" Quanti giri ti sei fatta qui sopra?"
Mabel disse immediatamente:" Mai nessuno. Non ho mai lasciato la città: obblighi familiari."
Jacob disse, ben consapevole di quello che voleva dire:" La famiglia è impegnativa."
" No, non così tanto. Non sono mai neanche arrivata sull' autostrada... Tu viaggi?"
Il Bibliotecario capì si aver trovato una persona che, come lui, era rimasta confinata in uno spazio fin troppo ristretto a cause di circostanze di forza maggiore; decise perciò di rispondere con sincerità alla donna:" Si, questo nuovo lavoro mi fa girare un po'. Ma fino a pochi mesi fa non ero mai stato a più di un pieno di benzina dai miei, sempre che non trivellassero da qualche parte... Quindi i lampioni a gas servono a portare un po' di Parigi qui, a dare quell' impressione?"
I due nel frattempo avevano raggiunto l' ufficio della donna quando Mabel espose il suo punto di vista:" Non fraintendermi, Collins Falls è una bella città, ma ho l' archivio pieno di ricordi di questo posto. Sarebbe bello avere almeno una parete su cui appendere ricordi di altri posti. Qualunque essi siano."
" Ti capisco. Avere almeno una storia che non cominci con:' Ti ricordi quella volta al bar da Jimmy? Ricordi?'"
Mabel proseguì divertita quella specie di gioco:" Oppure:' La cameriera te la ricordi? Si certo che me la ricordo bene, andiamo a mangiare lì tutti i fine settimana!'"
" 'E te lo ricordi quel bar? Quello? No quell' altro! Quello? No!'... Sì, funziona così..."
La donna dopo una breve risata disse con aria sognante mentre osservava una vecchia foto di Parigi:" Per una volta vorrei poter dire:' Te lo ricordi quel cameriere, di quel piccolo caffè vicino al Pont Neuf? E quella volta che ci si è rotta la macchina a Mosca? Come si chiamava l' hotel dove siamo stati ad Atene?'."
Jacob nel frattempo era arrivato alle spalle di Mabel così la donna dopo un sospiro pesante si voltò verso di lui e aggiunse con tono sognante:" E il panorama dalla Tour Eiffel... Pioveva ma le luci facevano brillare ogni cosa."
Nessuno dei due disse nulla per parecchi secondi, i due si limitarono a fissarsi fino a quando il Bibliotecario non distolse lo sguardo, imbarazzato, per poi dire all' archivista mentre si osservava le scarpe:" Beh... Io non ho di sicuro tutta la tua immaginazione... Ho fatto le mie scelte e non posso fingere ormai."
La mora disse imbarazzata dal suo momento di parlata a ruota libera:" Ti chiedo scusa... Ti sarò sembrata un' idiota..."
" No... Solo che io... Vengo al punto."
" Ok."
Stone a quel punto iniziò a parlare, spiegando in modo vago il perché di una seconda visita:" Sono dovuto tornare qui perché alcuni strumenti hanno iniziato a rilevare alcune anomalie... Strani segnali provenienti da un lampione presente nel bosco."
Mabel disse subito, cortese e collaborativa:" Bene, mostramelo!"
" Sarebbe meglio se vedessi delle cartine o simili..."
Il tentativo di divagare di Stone non ebbe molto successo dato che la donna disse decisa, interrompendolo:" Questa è la mia città e questo è il mio archivio. Mostramelo."
Non diede poi molte alternative al Bibliotecario dato che si allontanò, diretta all' uscita; Jacob a quel punto si arrese così condusse Mabel al lampione dove era sparita Nicole.
Arrivati a destinazione il Bibliotecario notò che sul posto c'erano anche Ezekiel, Cassandra e Jenkins; con ottime probabilità i tre avevano deciso di indagare in modo approfondito sul lampione per cercare di scoprire come riportare indietro la Guardiana, di cui si sentiva già la mancanza.
Stone decise di fare le presentazioni ma non ottenne un grande successo: Jenkins lo ignorò, Ezekiel fece una smorfia perplessa e Cassandra gli disse infuriata:" Hai portato una che non è Bibliotecaria qui?"
Jenkins decise di concentrare l' attenzione dei presenti sul lampione, non era il caso che delle faccende di cuore e gelosia rovinassero la missione:" Signor Jones il lampione era già così quando l' ha trovato?"
" Nicole ci ha lanciato contro il tizio e poi puff!"
Mabel sentendo quella frase chiese a metà fra l' incredulo e il preoccupato:" Puff? Qualcuno ha fatto puff?"
Subito Jacob intervenne per mantenere la loro copertura:" No, non dargli retta... Lui usa sempre queste espressioni strane; il più delle volte non capiamo mai cosa ci vuol dire con il suo slang australiano."
Cassandra da parte sua chiese alla mora, con un tono forse troppo acido e con sospetto nella voce:" Lei sa perché questo lampione è qui isolato e in mezzo ad un bosco?"
" No, io non l' avevo mai visto..."
Jenkins decise di esaminarlo più da vicino quindi provò ad afferrarlo mentre diceva:" Sembra un... Argh!"
Nel momento esatto in cui l' uomo toccò il metallo prese una scossa e per un istante la figura di Nicole, che si stava sbracciando per attirare l' attenzione, fu visibile a tutti; sia Mabel che Jacob chiesero informazioni ma per motivazioni diverse; il custode dell' Annesso si affrettò a dare una rapida giustificazione ad una non addetta ai mestieri:" Illusione ottica."
Cassandra gli diede man forte ma Ezekiel non era dello stesso parere dato che disse deciso:" No, quella era la nostra Guardiana!"
Una silenziosa minaccia di Jenkins, con un taser, gli fece rapidamente cambiare idea:" No... Si... Era un' illusione ottica senza dubbio; è così che diciamo noi in Australia."   
Mabel disse per nulla convinta delle spiegazioni fornite dai  nuovi arrivati:" Non vi aspetterete certo che io ci creda, voglio sperare."
" In effetti si."
" In passato ha sempre funzionato. Forse era a causa dell' aria intimidatoria di Nicole."
" Effettivamente in passato ha sempre funzionato."
Jacob, Ezekiel e Cassandra dissero quello che pensavano uno dopo l' altro; la mora dal canto suo disse secca:" Non siete bibliotecari, è evidente."
Detto questo fece per andarsene ma Jacob la fermò afferrandola per un braccio e dicendole serio:" Invece si, la maggior parte di noi lo è... Però adesso devi fidarti di me. Ok? Mi devi assicurare che terrai per te questa faccenda."
La donna rispose intransigente e decisa:" Ma se sta succedendo qualcosa io devo saperlo."
" Io ti prometto, ti prometto che ti dirò tutto quello che so. Però ora dovresti tornare in archivio e fare ricerche su quei lampioni a gas."
Prima di andarsene Mabel disse al cowboy con una nota arrabbiata nella voce:" Non devi nascondermi niente."
Ezekiel dal canto suo disse tranquillo:" Io sono pronto ad accettare le vostre scuse."
Jenkins e i Bibliotecari decisero di tornare all' Annesso quindi non si accorsero che la titolare della tavola calda era lì nel bosco e aveva deciso di seguire Mabel.
In Oregon tutti si riunirono nel laboratorio di Jenkins; il primo a fare domande fu Stone:" Quindi Nicole è una specie di fantasma?"
Jenkins rispose alla domanda serio e professionale:" No, i fantasmi sono entità ectoplasmatiche, invece la signora Carsen è intrappolata in una sorta di scarica energetica. Ma di che tipo?"
A intervenire nella conversazione fu Cassandra, che disse frustrata sfogliando i suoi appunti:" Dovremmo restringere il campo altrimenti non riusciremo a salvare Nicole."
" Fortunatamente per noi il signor Finch ci ha fornito lo strumento adatto a questo compito... Beh, più o meno... Ci è andato vicino... Ho fatto alcune modifiche ed ecco qui: ora con queste lenti si vedrà un più ampio range di frequenze energetiche che saranno messe a fuoco meglio, speriamo, rispetto alle precedenti. Una volta trovata la fonte energetica ricostruiremo e, se tutto andrà bene, invertiremo il processo. Le utilizzerà il signor Jones."
Jenkins mentre parlava aveva mostrato la sua più recente invenzione ai tre Bibliotecari e quindi il ladro si era ritrovato fra le mani l' attrezzatura modificata di Finch; Ezekiel aveva quindi manifestato le sue perplessità dicendo:" L' energia magica riguarda più Cassandra."
La rossa rispose sarcastica, declinando l' offerta implicita:" Ho già abbastanza allucinazioni di mio. No grazie."
" E inoltre è stato lei signor Jones a smarrire la Guardiana."
Stone avvisò gli altri sulla sua prossima mossa:" Io vado all' archivio a vedere se trovo qualcosa di utile su quei lampioni. Magari capisco da dove vengono."
Cassandra volle chiedergli se l' archivista c'entrasse qualcosa ma alla fine si morse la lingua: la priorità era salvare Nicole, le sue paranoie e gelosie, perché aveva capito essere quello il problema, potevano attendere.
Il Bibliotecario, tornato a Collins Falls grazie alla Porta sul Retro si era intrufolato nell' archivio cittadino ora totalmente buio; era stato però scoperto dato che le luci si accesero tutte all' improvviso e la voce di Mabel, fredda e arrabbiata, gli disse:" Qualche problema dolcezza?"
Stone si girò per guardarla in faccia per poi dirle:" Guarda che non è come sembra."
La donna gli disse sarcastica:" Infatti sembra che tu ti sia introdotto nel mio archivio. Spero che tu non abbia rotto niente: penso io alla manutenzione. Non ti fidi di me?"
Jacob volle chiarire subito la situazione:" No. Ascolta, qualunque cosa siano quei lampioni sono pericolosi."
" Non posso fermarti ma potrei aiutarti. I documenti più antichi sono da quella parte."
" Andiamo allora."
I due a quel punto si diressero dove aveva indicato Mabel, pronti a scovare qualunque informazione potesse essere rilevante.
Nel bosco invece Ezekiel e Cassandra stavano cercando di scoprire qualcosa in più sull' energia che aveva intrappolato Nicole; il ladro con addosso le lenti di Finch stava dando indicazioni sul percorso da seguire, la rossa invece, consultando una mappa del posto chiese:" Quanto è forte il flusso energetico?"
" Credo sia forte..."
Non ottenendo risposte soddisfacenti decise di fare alla vecchia maniera, con un po' di conti e fisica:"Energia. Il differenziale è positivo... Cresce... Tulipani, roselline e viole... Ma non è casuale: C'è un disegno... Ci sono canali e flussi, come se fosse... Certo, è un circuito! L' energia fluisce attraverso i lampioni a gas! Da dove viene però? E perché?" 
Ezekiel sentendo tutta quella situazione commentò con ironia:" Beh, io ne so quanto te!"
La risposta piccata di Cassandra non tardò ad arrivare:" Sono certa di saperne comunque più io! Proverò a triangolarla fino alla sua fonte..."
Il ladro a quel punto commentò divertito:" Si vede che l' influenza di Nicole ti fa bene: qualche mese fa non avevi una lingua così affilata! O forse è la gelosia che ti fa parlare in questo modo? Sta di fatto che sono assolutamente sicuro di una cosa: il mio aiuto è fondamentale se vogliamo... Ah!"
Ezekiel si interruppe dato che davanti a sé vide nuovamente Nicole, per la sorpresa e lo stupore emise poi l' urlo che fece dire a Cassandra, grondando irritazione per essere stata interrotta:" Che cosa c'è? Hai deciso di metterti a gridare quando ti viene voglia?"
Jones rispose all' amica:" No, ho visto Nicole. Lei è qui."
" Come è qui? Dove? Sta bene?" Il Bibliotecario rispose mentre osservava Nicole che si sbracciava per comunicare a gesti quello che aveva scoperto:" Si, è arrabbiata con me per quello che le è successo quindi sta bene. Sta dicendo di tornare indietro, verso la città."
Cassandra però era di tutt' altro avviso, decise poi di comunicare con la Guardiana parlando lentamente ed ad alta voce:" Nicole, la sorgente del circuito è dalla parte opposta; è lì che scopriremo che cosa succede."
Nicole acconsentì, decise che separati avevano più possibilità di ridarle il corpo dato che fra le tante stranezze che le erano successe diventare una specie di fantasma non era fra le sue preferite; iniziò poi a gesticolare, sperando che Ezekiel capisse che il piano era di separarsi.
Il Bibliotecario parve capirlo dato che lo disse anche a Cassandra, che sembrò felice di poter continuare per la sua strada; la Guardiana si chiese cosa mai fosse successo in sua assenza... Anche se la donna in compagnia di Jacob di sicuro centrava qualcosa.
La rossa decise di dare a Nicole la sua approvazione, anche se al momento non riusciva a vederla:" Bel piano Nicole. Io riuscirò a cavarmela comunque da sola."
" Cosa vorresti dire? Che io non ci riesco?"
" Non sono stata io, è stata Nicole." La suddetta Guardiana scoppiò a ridere, Cassandra ormai aveva imparato a tenere a freno l' ego del Bibliotecario con ottimi risultati; decise poi che era meglio mostrare ad Ezekiel quello che aveva visto in città nel suo girovagare come entità di energia così incitò il ladro nel seguirla.
Questi fece come gli era stato detto fra un borbottio e una lamentela.
Nel frattempo all' archivio Stone e Mabel stavano ricostruendo la storia edilizia di Collins Falls nella speranza di scoprire qualcosa in più sul mistero dei lampioni; il Bibliotecario era arrivato ad una conclusione mentre osservava le mappe della città:" L' assetto originario era totalmente diverso: il municipio era sull' altro lato. L' hanno spostato, perché?"
 " Non ne ho idea... Forse hanno deciso diversamente all' ultimo."
Mentre Jacob era concentrato sulla mappa Mabel nascose un fascicolo dalla vista del Bibliotecario che disse:" Non saprei... C' era un lampione a gas nel punto un cui era previsto originariamente il municipio... Non ha senso per me... A meno che i lampioni non fossero già lì prima che costruissero la città."
Mabel rispose divertita:" Quindi avrebbero piazzato un mucchio di lampioni in mezzo al nulla prima di costruire la città? La tua immaginazione sta correndo un po' troppo."
Muovendosi urtò una delle scatole presenti sul tavolo, questa fece un tintinnio tipico del vetro così Stone chiese sospettoso mentre apriva la scatola che teoricamente doveva contenere dei documenti:" File? I file non tintinnano."
Mabel provò a fermarlo ma con scarsa convinzione; il Bibliotecario nel frattempo aveva tirato fuori una sorta di lampadina così chiese ancora più sospettoso:" Mi vuoi spiegare cosa fai con quei lampioni?"
Mabel porse a Jacob il fascicolo che aveva cercato di tenere nascosto dicendogli quasi implorante:" Te lo mostro se prometti di aiutarmi."
Il Bibliotecario le disse solo:" Prometto di fare la cosa giusta."
" I lampioni erano già qui perché qui c' era un' altra città."
Cassandra era invece arrivata ad una diga che, stando ai cartelli, era chiusa poiché pericolosa... Ispezionando l' interno vide poi numerose stranezze: in teoria quella cittadina si chiamava Wardenclyffe Falls, nella sala controlli c'erano numerose fotografie di Tesla e una in particolare attirò la sua attenzione: vi era ritratta quella che inequivocabilmente era Mabel Collins.
Osservando poi dei fogli sparsi sulla scrivania cercò di capirci qualcosa in più ma l' arrivo di Finch la fece fermare.
" Signor Finch... Mi ha spaventata... Cosa ci fa qui?"
L' uomo le disse minaccioso, con gli occhi che brillavano di una strana e inquietante luce arancione:" Qualche problema dolcezza?"
" Lei non è il signor Finch, vero?"
Spaventata la Bibliotecaria colpì l' uomo in volto con una chiave inglese per poi scappare via in direzione della città.
Ezekiel invece dopo aver seguito Nicole in città, grazie alle lenti modificate di Jenkins, aveva capito cosa volesse fargli vedere la Guardiana: assieme agli abitanti in alcuni casi coesistevano anche altre persone, che erano vestite con abiti di inizio novecento e che avevano lo stesso bagliore giallo verdognolo di Nicole.
Il Bibliotecario però venne scoperto da una donna e così iniziò ad essere inseguito dai cittadini posseduti; durante la sua fuga vide un lampione e, ricordandosi quello che era successo a Finch decise di provare a vedere cosa sarebbe successo ai suoi inseguitori: prendendo un palo di una staccionata diede un violento colpo al lampione che emise una scarica elettrica che mise fuori gioco gli inseguitori.
Una volta arrivato in archivio chiese ansante a Jacob, non perdendo comunque la sua ironia:" Che facciamo? Ci barrichiamo qua dentro? Fuori ci sono gli alieni ladri di corpi."
Stone gli disse immediatamente:" No! Senti, abbiamo capito: c'era un' altra città prima di questa, costruita proprio qui. Si chiavava Wardenclyffe Falls."
Ezeziel vedendo che i suoi avvertimenti non erano stati ascoltati, con ancora addosso le lenti di Jenkins, disse più a sé stesso che agli altri due:" Ok, allora mi barrico da solo."
Jacob nel frattempo aveva continuato la sua lezione di storia:" Questa cittadina venne costruita cento anni fa per un progetto sperimentale, non indovinerai mai di chi!"
Fu Cassandra, arrivata in quel momento tutta trafelata, a dare la risposta alla domanda inespressa di Stone, che gettò il foglio sul tavolo con disappunto:" Nikola Tesla! Grande inventore, rivale di Edison; è grazie a lui che abbiamo l' elettricità in casa e inoltre allontanati da lei."
 La rossa a quel punto spinse Jacob lontano da Mabel e si mise tra i due; il Bibliotecario chiese confuso:" Ma ha cercato di aiutarci..."
Cassandra rispose sarcastica, squadrando male la mora:" Ma davvero?"
Ezekiel dal canto suo osservò che Mabel era pulita mentre Nicole, presenta ma invisibile, si chiese se fosse possibile che senza la sua supervisione i tre Bibliotecari tendessero a distrarsi e a dimenticare l' obiettivo principale della missione; la Guardiana ammise a sé stessa che però tutto sommato era divertente vederli all' opera in una missione che fortunatamente non si era rivelata pericolosa per loro... Lei d' altro canto era momentaneamente un fantasma...
Cassandra volle delucidazioni ma l' arrivo di parecchi abitanti posseduti non le fece ottenere risposte; Vedendo che il presunto Viktor Finch era in prima linea per affrontare i Bibliotecari Mabel cercò di placare gli animi:" Norman, fermo..."
Stone disse confuso sentendo il cambio di nome:" Norman? Ma non si chiama Viktor?"
Cassandra invece decise che era più sensato mostrare la foto che aveva trovato alla diga così disse con fare sospettoso e squadrando male Mabel:" Si ma iniziamo con lei. Questa foto risale al 1915. Sarebbe carino sapere come mai è ritratta anche lei."
Mabel disse a disagio:" Avevo accennato ai miei obblighi familiari... Erano questi."  
 


Note:

* credo che il significato sia chiaro anche a chi non parla francese ma traduco lo stesso:
" Si, come a Parigi."
" Ma qui, a Collins Falls." 
" Non importa. Io sono interessato."
" Io penso che voi siete interessanti."

Note dell' autrice:

Non c'è moltissimo da dire in realtà. Sono stata in dubbio fino all' ultimo per decidere se far sparire Nicole o meno ma alla fine ho optato per seguire il canon immaginando cosa avrebbe potuto fare la mia Guardiana preferita mentre era un fantasma.
Questa decisione è stata dettata dal fatto che trovo estremamente interessante che per una volta siano i Bibliotecari a salvare la Guardiana ( appena saprò i dettagli della presunta morte di Nicole so già che molto probabilmente scriverò una one shot ambientata in questo universo in cui si vede Flynn che la salva... Sto divagando ora.)
Poi va sottolineato che in questo capitolo ho accennato alla gelosia di Cassandra e al fatto che lei ne sia consapevole; vi avviso quindi che Mabel avrà un impatto diverso su Jacob; non mi dilungo oltre però, settimana prossima vedrete.
Credo di aver detto tutto quindi al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 33
*** Trentaduesimo capitolo ***


Trentaduesimo capitolo

Mabel, gli abitanti di Collins Falls posseduti, i Bibliotecari, Jenkins e un' invisibile Nicole erano radunati tutti quanti nel ristorante locale per fare il punto della situazione.
L' archivista centenaria aveva deciso di iniziare spiegando cosa ci fosse davvero dietro al mistero dei lampioni a gas:" Nel 1915 Tesla sperimentò la trasmissione dell' elettricità senza fili."
Cassandra, da esperta di scienze, aggiunse a beneficio degli altri Bibliotecari:" Era il suo sogno. Una sorta di Wi-Fi dell' elettricità... Come se la corrente fosse internet. E i lampioni a gas sono trasmettitori di energia elettrica!"
Mabel annuì per proseguire la spiegazione:" Sono prototipi. Ma qualcosa andò storto quando attivarono il sistema e tutti finirono... Fulminati. Fuori sinc."
Stone chiese immediatamente perplesso:" Rispetto a cosa?"
Finch/Norman rispose mesto alla domanda:" All' universo."
" Restammo bloccati in una specie di perimetro interdimensionale; vedevamo il mondo , lo percepivamo ma senza poter interagire con esso."
Jacob esclamò subito:" Quello che è successo a Nicole!"
La diretta interessata, che nel frattempo si era annoiata a morte nel sentir parlare di scienza ed esperimenti, certa di non poter essere ascoltata da nessuno commentò ironica:" Ce ne avete messo di tempo per capirlo... Se solo sapessi come si fa prenderei in prestito il corpo di qualcuno per dirvelo direttamente... Meglio evitare. Non vorrei rimanere intrappolata per sempre nel corpo di Jenkins o di Zeke."
I due diretti interessati nel frattempo si limitarono ad annuire alle spiegazioni ricevute; Stone invece proseguì con le domande:" E quanti siete?"
A rispondergli fu la titolare del locale:" Siamo ottantasette anime."
Jenkins chiese informazioni, comodamente seduto su una sedia ed appoggiato al bancone, mentre giocherellava con i suoi occhiali:" Quel flusso è di natura instabile. Come ha fatto a durare così a lungo?"
Mabel gli rispose prontamente:" Quando capì il problema Tesla modificò i trasmettitori... Cioè i lampioni... E creò un campo energetico che ci tenesse stabili. Senza i lampioni cesseremmo di esistere."
Cassandra fece una nuova domanda, non capiva un particolare di quella faccenda:" E allora perché tu hai ancora il tuo corpo?"
" Quando accadde io ero nella sala controllo principale, completamente isolata. La maggior parte di noi andò completamente fuori fase mentre io oscillai fra due dimensioni. Tesla riuscì ad ancorarmi al mio corpo... Mi trasformò in una specie... Di messa a terra. Guardate."
Dicendo quelle parole Mabel si era avvicinata ai Bibliotecari e Jenkins, aveva poi tirato su i capelli per scoprire il collo pallido e mostrare una sorta di bullone in rame che era esattamente al centro; Nicole però non aveva ancora ben chiara una cosa: perché si impossessassero dei corpi dei cittadini.
Fortunatamente per lei Ezekiel disse decisamente arrabbiato:" Avrei una domanda. Perché rubate i corpi?"
Norman gli rispose arrabbiato, per quanto il corpo di Finch non fosse per nulla minaccioso:" Perché è necessario."
Mabel disse decisamente più diplomatica:" Possiamo interagire con il mondo solo attraverso altre persone. Ci interfacciamo con il sistema nervoso abbastanza..."
Jones disse ancora più duro di prima, quella storia proprio non gli andava a genio:" Non mi interessa come lo fate. Chiedevo se i proprietari dei corpi con cui vi fate un giro sono d' accordo."
Nicole più di tutti rimase stupita dalla frase detta dal ladro, finalmente iniziava a dimostrare attaccamento a qualcosa e qualcuno che non fossero il denaro e lui stesso; non glielo avrebbe mai detto nemmeno sotto tortura però, non voleva certo nutrire il suo già enorme ego.
Norman si difese immediatamente:" Li usiamo solo per un paio d' ore alla volta."
Ezekiel sbuffò per nulla convinto mentre l' uomo proseguiva:" L' energia influisce solo sulla memoria. Si perdono solo un paio d' ore ogni tanto, che sarà mai?"
" E il corpo in cui sei adesso? Lo usi da tre settimane. Quanto ha perso lui?"
Jacob decise di intervenire mettendo a tacere le lamentele di Ezekiel dicendo bruscamente:" Ok, basta."
Furono le parole sbagliate da dire dato che Jones gli disse decisamente alterato:" Basta? Ho passato tutta la vita in bilico fra rubare e prendere in prestito ma questi si sono spinti troppo oltre!"
Norman non si fece intimidire:" Sì, ma era necessario."
" Norman, ci serve il loro aiuto."
Stone chiese direttamente a Mabel, ormai diventata la portavoce delle persone intrappolate:" Che cosa sta succedendo?"
" Avevamo bisogno di un corpo da usare più a lungo, di uno sconosciuto, di uno la cui assenza sarebbe passata inosservata; è l' unico modo per sistemare tutto. Siamo vicini, ci siamo quasi riusciti."
Jenkins le chiese immediatamente pensieroso:" Quindi lei ha un piano signorina?"
" Vorrei mostrarvelo, vi prego."
Mabel a quel punto si diresse all' uscita e Jenkins, i Bibliotecari, Nicole e Norman la seguirono; durante il tragitto Mabel proseguì con le sue spiegazioni e quando ormai erano alla diga raccontò della storia di quel posto:" Tesla strinse un patto con il governo: in cambio di alcuni brevetti ottenne che nessuno toccasse la vecchia struttura. Cancellarono i registri, ricostruirono la città ma non toccarono la diga. Tesla ha sempre cercato di riportarci indietro però in tutta una vita non ci è mai riuscito."
Il vecchio cavaliere commentò riflessivo mentre osservava la struttura:" E come avrebbe potuto? Per la reintegrazione temporale serve un' enorme quantità di energia, specialmente per chi è stato nel flusso così a lungo."
Cassandra invece osservando la diga capì quale fosse il piano di Mabel e degli abitanti di Collins Falls:" Un condensatore, è un condensatore. Venne costruito per immagazzinare energia; le turbine della diga lo hanno caricato per un secolo."
La mora annuì per poi portare i visitatori improvvisati a vedere il meccanismo più in dettaglio; arrivati a destinazione spiegò loro:" Gli involucri esterni delle turbine sono chiusi ma il meccanismo funziona ancora."
" Cento anni di carica dovrebbero bastare."
Mabel annuì alle parole di Jenkins per poi aggiungere preoccupata:" Si, ma dobbiamo farci trovare pronti. Il condensatore è vecchio e potrebbe cedere da un momento all' altro."
Cassandra capì il punto, mentre iniziava ad esaminare dei progetti:" Lo scopo è tenere il condensatore in funzione."
" Norman fa del suo meglio ma era per questo che era necessario usare un corpo più a lungo. Dobbiamo riuscire ad attivarlo entro un paio di giorni oppure sarà tardi e si romperà irrimediabilmente. L' energia si disperderebbe e tutti noi resteremmo bloccati. Abbiamo fatto delle prove e abbiamo..."
Jenkins proseguì tranquillo e impassibile come suo solito:" Causato delle anomalie atmosferiche. Le luci. Quindi voi siete la causa degli avvistamenti di U.F.O."
L' uomo si rivolse poi ad Ezekiel con aria vittoriosa:" L' avevo detto! Gli U.F.O. non esistono! Potrebbe funzionare comunque."
L' archivista centenaria disse non troppo fiduciosa:" Abbiamo comunque risorse limitate. Siamo ingegneri, non siamo Tesla. Adesso ce la darete una mano? Ci aiuterete a riportare questa città perduta nel mondo? Per favore, hai detto che avresti fatto la cosa giusta. Per favore."
Mabel si era rivolta direttamente a Jacob nell' ultima supplica ma il Bibliotecario non aveva detto nulla, preferendo aspettare e consultarsi prima con i suoi compagni; Nicole invece avendo ascoltato tutta la storia aveva capito che aiutare quelle persone era la cosa giusta da fare, indipendentemente dal fatto che in quel modo con ottime probabilità avrebbe riottenuto il corpo.
Tornati in città il gruppo della Biblioteca si riunì nel ristorante per discutere; Ezekiel fu il primo ad esporre il proprio parere dicendo arrabbiato e intransigente:" Io non ci sto! Quelle persone hanno rubato i corpi alla gente invece di chiedere aiuto!"
Cassandra fece notare ad Ezekiel un particolare:" Ma ora l' hanno chiesta una mano."
" Solo perché ora sono stati scoperti!"
Stone disse serio:" Sono persone intrappolate. Sai cosa vuol dire rimanere bloccato per cento anni? Il mondo ti scorre accanto e tu hai voglia di vivere, hai voglia di andare via."
" Riuscire ad aiutarli sarà parecchio complicato. Secondo Tesla sono del 50% le probabilità di successo." 
Cassandra volle mettere le cose in chiaro, non omettendo nessun dettaglio; Stone le chiese incerto:" E se le cose non funzionassero?" " L' energia si dissiperebbe lungo i lampioni, questi si distruggerebbero e la gente... Sono loro a mantenere la situazione stabile."
" Si distruggerebbero anche loro."
Jones sentendo le conclusioni degli altri Bibliotecari disse scettico:" Ammesso che quello che dicono sia vero!"
Jenkins parlò per la prima volta:" Tanto non fa alcuna differenza. Giusto o sbagliato, vero o falso. Che vi piaccia o no è l' unico modo per salvare la signora Carsen."
La bionda se avesse potuto avrebbe abbracciato Jenkins ignorando le proteste che quel gesto avrebbe innescato, qualcuno si ricordava di lei e della sua esistenza!
Le parole di Jenkins ebbero effetto dato che i tre Bibliotecari presero una decisione:" Io ho promesso di fare la cosa giusta..."
" Al centro di controllo servirà qualcuno che dia una mano con i calcoli."
" Almeno Nicole sarà in debito con me."
Nicole decise di dire la sua, dopotutto anche lei aveva voce in capitolo nella faccenda, quindi decise di prendere momentaneamente in prestito il corpo di Jenkins per comunicare con i Bibliotecari:" Non ci conterei più di tanto Zeke."
Sentendo Jenkins dire quella frase i tre chiesero sorpresi e in perfetta sincronia:" Nicole? Sei davvero tu?"
La Guardiana rispose attraverso il custode dell' Annesso grondando sarcasmo e irritazione repressa:" No, sono il Fantasma Formaggino! Ovvio che sia io!"
Jones rispose divertito a quell' affermazione:" Sono felice di vedere che anche sotto forma di fantasma il tuo carattere è intatto."
" E io sono felice di vedere che anche quando mostri interesse per altre persone alla fine rimani il solito vecchio Ezekiel Jones."
Dopo una breve pausa Nicole proseguì decisamente più seria, non era il caso di perdere tempo scambiando frecciate con i ragazzi per quanto ormai fosse una sorta di abitudine per tutti:" Ora però direi che il momento degli scherzi è finito. Volevate sapere cosa fare, vedo che avete deciso. Vorrei però dire anche la mia: da quando sono diventata una specie di fantasma mi sono aggirata per le vie della città e ho visto lo stato di quelle povere persone; seguendovi poi per tutto il tempo ho visto anche quello che avete scoperto e quello che vi siete detti... Per me la cosa giusta da fare è aiutare quelle persone; se però le cose dovessero andar male agite di conseguenza e non pensate a me: centinaia di vite di innocenti valgono molto più della mia, ricordatelo sempre. Ora qualcuno sarebbe così gentile da chiamare Norman? Vorrei capire come uscire dal corpo di Jenkins... Non ci tengo a passare i prossimi anni nel corpo di un vecchio brontolone e inoltre non credo che i miei figli sarebbero felici di scoprire che sono diventata Jenkins; per non parlare di Flynn."
Tutti non poterono fare a meno di lasciarsi andare ad una leggera risata distensiva sentendo quell' ultima frase, fu Jacob ad andare all' esterno ritrovandosi a pensare che la mancanza di Nicole si era sentita dopotutto.
Quando poi Jenkins riprese conoscenza* volle sapere cos' era successo, sentendo cosa aveva fatto la Guardiana le disse infastidito, sicuro che la donna lo potesse sentire:" Spero che si sia divertita signora Carsen. Sappia che in futuro gradirei che simili episodi non si ripetessero."
Nicole dal canto suo si limitò a ridere divertita e inosservata, chiedendosi se Jenkins avesse capito che anche lei avrebbe preferito non ripetere l' esperienza in futuro.
Tutti poi si spostarono nella posizione più adeguata per mettere in atto il salvataggio delle persone intrappolate; Cassandra era alla centrale operativa alla diga e stava spiegando a Norman mentre osservava i progetti di Tesla:" Per attuare il piano di Tesla ci servirà un punto di trasmissione sul tetto. Tesla aveva previsto cavi di rame ma i composti di carbonio supportano meglio il voltaggio; il condensatore si sta rompendo e la sua risonanza armonica potrebbe fluttuare in modo imprevedibile. Noi dobbiamo essere pronti a tutto, i lampioni a gas vanno puliti e messi a nuovo, come usciti dalla fabbrica. Abbiamo un' unica chance, non lasciamo nulla al caso." 
Mentre Cassandra spiegava il suo piano Jacob e Mabel erano sul tetto a sistemare l' antenna; Jenkins aiutato da Ezekiel e dagli abitanti invece stava sistemando i lampioni.
Quando il Bibliotecario e l' archivista finirono il loro lavoro alla diga tornarono all' archivio della città per dare una mano con la manutenzione dei lampioni; Stone mentre stava facendo manutenzione chiese alla donna:" Com'è la storia quindi? Tu hai il corpo perché sei rimasta qui per cento anni?"
" I lampioni a gas mi stabilizzano, se andassi oltre il perimetro del circuito sarei persa come tutti gli altri."
Mabel disse tutto con voce triste e concluse con un sospiro; il Bibliotecario le chiese comprensivo:" Per questo non hai mai viaggiato?"
" Già... E la tua scusa invece?" 
Il cowboy le chiese sulla difensiva:" Che vuoi dire?"
" Ho visto il tuo sguardo mentre guardavi le mie cartoline. Adori l' arte, l' architettura. Vorresti vedere il Taji Mahal, la Sfinge, la Cappella Sistina. Io sono bloccata qua, non ho mai potuto... Tu hai scelto di non farlo. Perché?"
Jacob fecce un lungo sospiro e poi iniziò a parlare mentre lavorava, raccontando tutta la storia:" Il mio bisnonno nell' 800 scoprì un pozzo petrolifero che diede parecchi frutti. Era l' orgoglio più grande nella vita di mio padre... Finché arrivò il giorno in cui la compagnia cominciò ad andare male e lui non era in condizioni di mandarla avanti."
Mabel chiese dispiaciuta:" Era malato?"
" Malato? Sì, di alcolismo. Per questo nessuno ha mai saputo niente della mia passione  per arte, architettura, letteratura..."
" Beh, è un' ottima motivazione."
" No, è stata solo una scusa. Più trascorrevano gli anni senza che me ne andassi più era facile restare e fingere che andasse tutto bene e che la mia vita non era poi così male. Dopotutto la mia famiglia e gli amici mi credevano Jake Stone, il cowboy dell' Oklahoma; rimanendo era più facile credere che avessero ragione... Nessuno di loro era mai stato a più di cento chilometri da casa, a loro andava bene, quindi era facile stando con loro illudersi che fosse lo stesso anche per me. Quando stai con persone che non fanno una determinata cosa ti illudi che nemmeno tu sia destinato a farla... Inoltre se queste persone hanno una determinata idea di te, che fra l' altro è quello che si aspettano tutti, è più facile assecondarli che fargli capire che sbagliano. Sai... I miei amici sono stati le prime persone con cui abbia mai potuto essere onesto perché in un modo o nell' altro anche loro sono come me."
Mabel a quel punto disse:" Tieni davvero molto a loro; è per aiutare la vostra amica che il ragazzo australiano ha cambiato idea su di noi... Sei stato fortunato a trovare degli amici come loro, anche se forse Cassandra non è solo un' amica, sbaglio?"
Jacob non rispose imbarazzato, così Mabel proseguì indisturbata:" Ho visto come ti guarda e come tu guardi lei. Hai già sbagliato una volta decidendo di aspettare troppo a non viaggiare, non ripetere lo stesso errore oppure rischierai di perderla. Dammi retta, ho più di cento anni, i miei conigli sono validi."
Stone a quell' ultima battuta sorrise per poi rispondere vago:" Ci penserò su, lo prometto."
Svariate ore dopo, quando era ormai sera ed iniziava a fare buio anche l' ultimo lampione era stato sistemato così Stone lo aveva comunicato a Jenkins che gli aveva risposto via radio:" Se tutto andrà a buon fine la signora Carsen sarà la prima a tornare dato che non è rimasta nel flusso molto a lungo... Non ci vorrà molta energia per riportarla nella nostra dimensione."
" L' ultima ad entrare e la prima ad uscire." Jenkins rispose al commento di Stone:" Si, senza dubbio. A meno che io e la signorina Cillian non abbiamo mal interpretato gli scarabocchi di un genio folle utilizzando attrezzature abbandonate in acqua per cent' anni."
A Nicole, lì presente, quelle parole di incoraggiamento non piacquero affatto; la bionda si ricordò poi che era stato Jenkins a parlare quindi era tutto nella norma ed era inutile prendersela per così poco.
Nel frattempo Mabel contattò Norman così lui e Cassandra diedero il via al processo; quando tutto era ormai avviato Cassandra vedendo dei valori anomali commentò leggermente preoccupata:" Wow, quanta energia."
Norman le chiese subito pratico:" L' hai generata tu?"
" No, io credo sia solo... Oh no! Il condensatore... Amplifica gli armonici in maniera esponenziale."
" Che cosa vuol dire? Può funzionare?"
La Bibliotecaria rispose incerta:" Non lo so..."
Decise di ricorrere al suo dono per avere un quadro più chiaro e, una volta fatti i calcoli disse allarmata a Norman:" Se non funzionerà l' energia non distruggerà solo i lampioni ma provocherà una gigantesca esplosione."
" E che raggio avrà?"
" Un raggio di chilometri, centinaia di chilometri. Va spento immediatamente!"
Le parole della Bibliotecaria e il tono spaventato e preoccupato con cui le aveva dette non furono molto efficaci con Norman; l' uomo infatti disse alla rossa:" Senti se funziona esploderà comunque?"
" No, ma c'è solo il 50% di possibilità che funzioni."
Norman disse furioso:" Ci sono ottantasette persone intrappolate qui!"
Cassandra non si lasciò intimorire, Viktor Finch non era infatti un uomo particolarmente minaccioso, così rispose tenendo testa al suo interlocutore:" In città ce ne saranno almeno dieci volte tante; molte di più se consideriamo l' area dell' esplosione! Non ho calcolato questo fattore di rischio."
Norman disse gelido mentre si allontanava:" Si tratta di un rischio che correrò."
Cassandra non era d' accordo ma non poté fare nulla dato che l' uomo con una chiave inglese aveva distrutto l' apparecchio di accensione del progetto e aveva poi detto alla rossa:" Ora non si può spegnere ne tornare indietro. Non posso più andare avanti così. Nessuno ci riesce, noi meritiamo di vivere."
L' uomo si era avvicinato a Cassandra e aveva sibilato le ultime parole a pochi centimetri dal volto della donna; poi l' aveva afferrata e spinta violentemente contro una delle apparecchiature lì presenti e uscendo dalla stanza aveva pensato bene di bloccare la giovane al suo interno senza lasciarle possibilità di comunicazione.
Cassandra aveva picchiato il palmo contro la porta, disperata e sconcertata, per poi voltarsi e appoggiare le spalle alla porta mentre cercava di farsi venire in mente un' idea per comunicare con gli altri dato che lì alla diga i cellulari non prendevano**.
Aprendo il pannello di controllo vide numerosissimi fili ingarbugliati così le venne un' idea:" Intreccio... Tessitura... Musica... Melodia... Cambio di tonalità."
Cassandra iniziò a girare una manopola per mandare un messaggio in codice morse; sperò con tutto il cuore che lo sentissero.
All' esterno Ezekiel sentì un suono intermittente così chiese delucidazioni a Jenkins:" Questo suono è normale secondo lei?"
Nicole guardò incuriosita il ladro, Jenkins fece una faccia perplessa per poi rispondere confuso:" Non sento niente."
Jones decise di chiedere conferme a Jacob così chiese via ricetrasmittente:" Sentite anche voi un suono strano? una specie di segnale acuto... Tipo biip bip bip bip..."
Jenkins a quel punto commentò avendo capito cosa volesse dire il messaggio:" Sì, certo. Una linea e tre punti: è Codice Morse."
Stone tradusse immediatamente il messaggio:" Giusto; è la B di Bibliotecari."
Disse poi a Mabel mentre si avviava verso le scale:" Tu rimani qui, io vado giù a vedere che è successo; probabilmente qualcosa non va."
Anche Jenkins, Nicole ed Ezekiel decisero di andare a verificare cosa fosse successo; i tre incrociarono Stone a metà strada e si diressero poi nella centrale di comando.
Vedendo la porta sprangata Stone la aprì con forza per poi vedere che all' interno della stanza era presente solamente Cassandra; la rossa vedendo gli amici disse sollevata:" Mi avete sentita."
Ezekiel le rispose baldanzoso e soddisfatto:" Sì, grazie a me. Che cos' era?"
" Era il mosquito: un suono ad alta frequenza che riescono a sentire solo i giovani... Senza offesa... Ho modificato le frequenze delle turbine per mandarvi un messaggio."
Vedendo la faccia offesa di Jenkins, Nicole si chiese se l' uomo avesse dimenticato di avere quasi millecinquecento anni... La bionda non vedeva l' ora di poterne parlare liberamente e lanciargli frecciatine per questo.
 Jacob chiese preoccupato:" Perché? Che cosa succede?"
Cassandra rispose con le parole di Nicole che le martellavano nella testa:" C' è un errore. Se il piano non funziona ci sarà un' esplosione come quella di Tunguska***
Jacob le rispose incerto:" Ma potrebbe anche non esplodere..."
" Non lo so... Noi però non possiamo correre il rischio. Ricordate cosa ci ha detto Nicole? La priorità è proteggere tutte le persone innocenti che abitano qui... Se ora lo fermiamo, se stacchiamo la spina, l' energia si dissiperà senza fare danni, è sicuro."
Jenkins disse mesto e serio:" Tutti resteranno intrappolati, compresa la signora Carsen..." 
Ezekiel disse sicuro che la Guardiana li stesse sentendo:" Lei però è stata chiara su questo punto. Ha detto che la sua vita non vale quella di centinaia di persone."
La diretta interessata annuì fra sé e sé: non c' era bisogno di prendere in prestito il corpo di nessuno per spronarli a lasciarla lì.
Stone fu l' ultimo a dire la sua, mormorando a mezza voce:" Ho promesso di fare la cosa giusta..."
Aggiunse poi rivolto ai compagni:" Proverò a sentire Mabel, lei probabilmente saprà cosa fare." Il Bibliotecario provò a mettersi in contatto con l' archivista ma il segnale era decisamente disturbato; Jenkins vedendo la situazione prese in mano le redini del comando:" Io e la signorina Cillian stabilizzeremo il flusso di energia; voi due invece andate ad avvisare la signorina Collins, raggiungetela sul tetto se necessario."
Nicole non era stata ovviamente contemplata, decise però di seguire Ezekiel e Jacob, aveva una brutta sensazione; i due Bibliotecari seguiti dall' ombra della Guardiana iniziarono correre verso il tetto della struttura sperando che la vicinanza li potesse aiutare.
Avvicinandosi Jacob riuscì a mettersi in contatto con Mabel che capì solamente qualche spezzone di frase, il senso però era chiaro: se non avesse fermato tutto ci sarebbe stato il rischio di un' esplosione catastrofica; la donna decise di vedere se il ripetitore poteva essere spento... Non le andava a genio l' idea di rimanere bloccata in quello stato ma riconosceva che non poteva condannare migliaia di persone se qualcosa fosse andato storto.
Ezekiel e Jacob erano quasi arrivati a destinazione quando videro Norman e altri tre uomini, a una trentina di metri di distanza, che si avvicinavano a loro con aria minacciosa; si sentì poi la voce di Mabel attraverso la ricetrasmittente:" Le scariche... Troppo... Non so... Riuscirò... Spegnere... Ripetitore..."
Sentendo quella frase Jones disse allarmato:" E ora che facciamo? Sta anche arrivando l' artiglieria locale!"
" Proviamo a metterli a nanna e poi andremo sul tetto ad aiutare Mabel."
Nicole capì che era giunto il momento di intervenire: sapeva per esperienza che Jacob se la cavava nelle risse quindi l' idea migliore era quella di entrare nel corpo di Ezekiel; una volta preso il possesso del corpo del ladro disse all' altro Bibliotecario:" Jake a quei quattro ci penso io; tu va ad avvisare la mora e dalle una mano se necessario. Evita però di farti ammazzare, sul tetto iniziano a vedersi delle scariche poco rassicuranti."
A Jacob servirono un paio di secondi per capire che chi aveva parlato era Nicole, le disse poi prima di proseguire:" Hai ragione, meglio che vada. Anche se le scazzotate in tua compagnia sono state le più divertenti che io abbia mai fatto."
Il Bibliotecario corse via, mentre la Guardiana disse minacciosa ai nuovi arrivati:" Vi avviso: anche se questo non è il mio corpo riuscirà sicuramente a farvi molto male. Avete tre secondi per allontanarvi con le vostre gambe."
Nessuno diede retta alla minaccia così attaccarono Nicole a testa bassa; forte di anni e anni di esperienza la Guardiana si difese senza fatica dai pugni che provavano a colpirla, ad ogni schivata corrispondeva poi un contrattacco che andava a segno; nel frattempo il condensatore si era caricato totalmente così rilasciò una fortissima scarica energetica che separò Nicole da Ezekiel, la Guardiana si appoggiò ad una ringhiera, disorientata mentre Ezekiel gridò a pieni polmoni, nella speranza di essere ascoltato da Stone:" Funziona! Non fermare niente!"
Jacob però non sentì mai le parole del ladro: era a metà della scala metallica che portava al tetto quando un fulmine vagante lo colpì di striscio facendolo accasciare sui gradini, privo di sensi.
Mabel dal canto suo sopportando le varie scariche elettriche che il ripetitore riversava su di lei era riuscita ad armeggiarci ed infine a spegnerlo; questo gesto però scatenò un contraccolpo e la donna centenaria venne colpita da una scossa decisamente molto più forte delle precedenti.
Quella sera i Bibliotecari, Jenkins e la Guardiana tornarono all' Annesso di umore nero: avevano evitato che un' esplosione distruggesse tutta la costa nord orientale degli Stati Uniti e Nicole era di nuovo fra loro ma gli ottantasette di Collins Falls erano ancora intrappolati nella loro dimensione alternativa e Mabel Collins non era sopravvissuta alla scossa che l' aveva colpita quando aveva spento il ripetitore; Stone inoltre era nell' infermeria dell' Annesso ancora incosciente.
Nella sala principale invece Ezekiel, Nicole e Cassandra stavano discutendo su quanto successo; il ladro aveva esordito dicendo arrabbiato e frustrato:" Stava funzionando! Avrebbe funzionato!"
Cassandra gli rispose paziente:" Non possiamo saperlo. Nicole era intrappolata da meno di un giorno mentre tutti gli altri lo erano da più di un secolo... Non sappiamo se avrebbe retto abbastanza a lungo da aiutarli."
Jones a quel punto chiese:" Quindi ci vorrà un altro secolo prima che il condensatore si ricarichi?"
" No, il condensatore è distrutto. La scarica lo ha bruciato... L' unica cosa che ancora funziona sono i lampioni... Sono ancora intrappolati e non hanno abbastanza energie per comunicare con noi."
Nicole decise di intervenire nella conversazione, sapeva cosa stavano provando i Bibliotecari, la prima missione fallita non era mai piacevole; disse ai due con tono comprensivo ma non compassionevole:"Per prima cosa vi volevo ringraziare, mi avete salvata. Sappiate che non è stata colpa vostra; ricordate poi che non sempre si vince... A volte, nonostante tutto l' impegno che c'è dietro si perde. Non è bello, non è giusto ma questa è la vita: oltre ai successi bisogna anche sapere che ci sono i fallimenti e quindi bisogna imparare da essi per non commettere nuovamente gli stessi errori... So che al momento le mie sono semplicemente delle belle parole ma senza alcun significato per voi... Sappiate però che non è così: in quindici anni che faccio la Guardiana anche io ho accumulato la mia dose di fallimenti. Saprete già che Flynn ha stabilito un record rimanendo in carica per dieci anni... Normalmente è un successo se un Bibliotecario rimane in vita per un paio di anni, anche se i Guardiani dovrebbero proteggerli... Io ho visto morire tre Bibliotecari prima di conoscere Flynn ed Edward ci ha traditi inscenando la sua morte, fra le altre cose. Come credete che mi sia sentita? Senza contare che in un paio di occasioni sia io che Flynn siamo quasi morti per un mio errore... Svariate cicatrici, di entrambi, me lo ricordano ogni singolo giorno."
Dopo una breve pausa aggiunse:" Sappiate questo: il mio più grande fallimento come Guardiana è stato quello di non aver protetto Edward da sé stesso e averlo fatto schierare con Dulaque. Il mio più grande fallimento come persona, come Nicole, è stato quello di non essere riuscita a proteggere Flynn in ogni circostanza ed evitare che si facesse parecchio male... In un paio di occasioni sono stata tentata di mollare tutto quanto ma poi non l' ho mai fatto per una semplice ragione: dagli errori e dai fallimenti si impara. Non vi dico di essere felici della missione fallita, di risollevare subito il morale o altro; vi dico solo di non arrendervi, di prendervi il tempo necessario e di continuare a lottare per quello che ritenete giusto. Nella vita si cade, bisogna solo imparare a rialzarsi, se vorrete io sarò qua a darvi una mano... Un' ultima cosa: sono fiera di voi; una delle cose che distinguono un Bibliotecario bravino da uno eccellente è saper fare la cosa giusta: voi tre oggi ci siete riusciti... Vi prego solo di aiutarmi ad aiutare anche Jacob quando si riprenderà."
I due Bibliotecari annuirono alle parole di Nicole; nessuno dei due, fra le altre cose, si aspettava una simile apertura da parte della Guardiana che di solito era abbastanza riservata sul suo passato in Biblioteca prima di conoscere Flynn, quasi come se volesse evitare di ricordare momenti dolorosi del suo passato.
Sia Ezekiel che Cassandra decisero di uscire da quella stanza e di metabolizzare sia quanto successo sia le parole della bionda ognuno a modo proprio; rimasta sola Nicole venne raggiunta da Jenkins che le disse amichevole:" Sa una cosa Nicole? Lei è un' oratrice molto più abile di quanto immagina; è una dote che lei e Ginevra avete in comune, oltre ad uno spirito battagliero non indifferente^... Anche la regina era in grado di dire sempre la cosa giusta al momento giusto, senza mezzi termini se necessario."
Nicole non era dell' umore adatto per sentire delle vecchie storie, se era lì a parlare con Jenkins era solo un fortuito caso di tempistiche; la donna aveva infatti rischiato di rimanere in una dimensione parallela senza nemmeno poter dire più una parola a Flynn o ai suoi figli.
La bionda commentò pungente:" Non credo tu sia qui solo perché hai nostalgia del passato Galahad; mi sbaglio?"
L' uomo rispose alla provocazione con un mezzo sorriso, mentre porgeva alla donna una vecchia agenda:" Credo che le piacerà. Si tratta dell' Agenda della Biblioteca."
Nicole commentò stupita, aveva già usato quell' oggetto:" Credevo fosse andata persa."
" Per nostra fortuna non è così; la Biblioteca per sua natura opera in tempi che sono oltre la durata della vita umana... Meglio essere preparati ed averne una in ogni Annesso per essere certi che il Bibliotecario rispetti l' appuntamento indipendentemente dal luogo in cui si trova."
Nicole capì il punto; disse quindi al custode:" Se quindi un Bibliotecario, tanto per dirne una, costruisse un nuovo condensatore in una diga e lo lasciasse a caricare per un secolo e lo annotasse su questa agenda allo scadere del termine il Bibliotecario del futuro potrebbe usarlo, ad esempio, per aiutare i cittadini di Collins Falls. Mi sbaglio?"
Jenkins rispose con un sorriso per poi dire alla Guardiana prima di allontanarsi:" Mi raccomando, scriva in modo leggibile... Con buone probabilità saranno i suoi pronipoti a leggere il messaggio."
Nicole non rispose, limitandosi a sorridere a sua volta mentre annotava tutto in Agenda; l' idea delle future generazioni di Bibliotecari della famiglia Carsen era tanto interessante quanto preoccupante per la Guardiana: vedere il suo carattere e quello di Flynn combinati in Alastair, Regan e Astrea era già un indizio più che sufficiente.
Cassandra dal canto suo dopo un girovagare inquieto per l' Annesso aveva deciso di andare a vedere come stava Jacob e controllare se il Bibliotecario si fosse svegliato; la Bibliotecaria appena arrivata in infermeria notò che Stone era ancora privo di sensi, non avendo nulla di meglio da fare decise di rimanere lì a vegliare su di lui, prendendo una sedia e mettendola vicina al letto su cui riposava il Bibliotecario.
Quasi un' ora dopo Jacob riprese conoscenza emettendo un mugugno indistinto e sentendosi uno straccio, quasi come se avesse al contempo una sbornia da smaltire e fosse caduto da una grande altezza; al Bibliotecario servirono parecchi istanti per ricordare ogni cosa e vedendo che Cassandra era nella stanza volle chiederle cosa fosse successo da quando aveva perso i sensi:" Ciao Cassie... Che mi sono perso?"
La rossa, sentendo la voce molto più roca del solito di Jacob, sussultò per poi rispondergli sollevata e con un grande sorriso in volto mentre lo abbracciava:" Jacob! Ti sei svegliato, meno male! Eravamo tutti in pensiero per te!"
Sciolto l' abbraccio Stone si mise comodo sul letto dell' infermeria per poi guardare intensamente Cassandra, aspettando che gli raccontasse tutto; la Bibliotecaria capì che non era il caso di tergiversare così raccontò a Jacob tutto quanto: del salvataggio di Nicole, della distruzione del condensatore e del destino di Mabel e degli abitanti di Collins Falls intrappolati; per ultimo riassunse quello che Nicole aveva detto a lei e a Ezekiel concludendo dicendo:" Jake mi spiace davvero tanto... Ho visto che tu e Mabel eravate parecchio in sintonia, con lei hai legato subito e ti sei aperto. Doveva essere speciale per te."
Stone rispose con un tono dispiaciuto e addolorato:" Diciamo che io e lei abbiamo legato perché eravamo simili sotto certi aspetti: entrambi avremmo voluto viaggiare ma per svariate ragioni non l' abbiamo mai fatto, limitandoci a vivere relegati in una piccola cittadina in cui ci sentivamo soffocare... Per quello è stato così facile aprirmi con lei... Io però a differenza di Mabel ho avuto la possibilità di scappare dalla prigione in cui mi ero rinchiuso ed essere me stesso, finalmente."
Il cowboy guardò negli occhi Cassandra prima di proseguire:" Se questo è stato possibile è merito tuo, di Nicole, di Jenkins, di Flynn e, incredibilmente, anche di Ezekiel. Questa storia mi ha fatto capire di essere stato incredibilmente fortunato a incontrarvi al momento giusto... Ho anche capito che la seconda occasione che la Biblioteca mi ha dato non va assolutamente sprecata ricadendo nelle mie vecchie abitudini; da ora non nasconderò più né chi sono davvero né quello che provo."
L' uomo a quel punto alzò il busto dalla testata del letto e si sporse verso Cassandra, baciandola; fu un bacio leggero, nel quale la rossa avrebbe potuto respingerlo in qualunque momento se avesse voluto.
Non successe nulla di tutto questo così i due approfondirono il bacio.
In tutto quel turbinio di emozioni a Cassandra vennero in mente le parole di Nicole: a Jacob sarebbe servito del tempo. 





Note:

* Ho omesso volutamente i dettagli, credo infatti che ci siano altri modi per uscire dai corpi posseduti che non comportino incontri violenti con i lampioni...

** Non si spiega altrimenti perché Cassandra non abbia semplicemente telefonato, credo che infatti anche lei abbia un cellulare.

*** Si tratta di un' esplosione di un meteorite avvenuto in Russia nel 1908, se siete interessati la pagina Wikipedia è molto esaustiva.

^ sia chiara una cosa: la mia versione di Ginevra è una rivisitazione della figura classica della regina, se volete una controparte televisiva è un misto fra la Ginevra che si vede in Legends of Tomorrow nell' episodio Camelot 3000 per l' aspetto battagliero e la Ginevra di Merlin per la fedeltà ad Artù ( che non mi ha mai fatto piacere sapere cervo a primavera, considerando poi che Lancillotto è il cattivo della prima stagione volevo dare al re una ulteriore rivincita.) 

Note dell' autrice:
Ecco qui, anche la seconda parte del nono episodio è finita.
Vi avevo detto che Mabel avrebbe avuto un ruolo diverso in questa storia, la donna centenaria ha fatto capire a quello zuccone di Jacob i suoi sentimenti per Cassandra e la sua morte è servita a Jacob come monito al carpe diem.
Nel finale del capitolo vedete quindi come ho deciso di muovere i fili della narrazione: Jacob e Cassandra si sono baciati.
Ora prima che diventino una coppia servirà del tempo, penso che sfrutterò in qualche modo che ancora non ho deciso il periodo fra la fine della stagione 1 e l' inizio della stagione 2.
Nicole invece ha avuto qualcosa in più da dire che non un semplice " La vita non è giusta."; credo infatti che per quel poco che effettivamente si sa di lei sia coerente: facendo la Guardiana da cinque anni prima di conoscere Flynn e avendo lavorato con Edward per due è normale che abbia lavorato con almeno un altro Bibliotecario; questo vuol dire che ha visto morire almeno due Bibliotecari e, come già detto in altre occasioni questa esperienza l' ha segnata in maniera profonda.
Credo di aver detto tutto quindi vi lascio dicendo che nel prossimo capitolo inizierete a vederne davvero delle belle visto che la realtà stessa verrà riscritta.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 34
*** Trentatreesimo capitolo ***


" E il Telaio del Fato*"

Trentatreesimo capitolo


Se a Nicole avessero chiesto come sarebbe andata la giornata vedendo come era iniziato quel mercoledì mattina di sicuro, a ragion veduta, avrebbe risposto che sarebbe stata una delle più caotiche della sua vita.
La Guardiana non immaginava certo che avrebbe avuto ragione da vendere e che, anzi, la realtà avrebbe superato di molto le sue previsioni.
Tutto era iniziato quando alle cinque del mattino era stata svegliata da una telefonata di Flynn che, eccitato e di buon umore, aveva detto che lui e Charlene avevano finalmente trovato il modo per riportare a New York la Biblioteca; il Bibliotecario aveva poi dato una serie di disposizioni a Nicole e sarebbe toccato a lei metterle in pratica: lei e i Bibliotecari sarebbero dovuti partire il prima possibile per l' Egitto e incontrarlo al monolito di Mut per recuperare un vecchio sarcofago.
Arrivati a destinazione il gruppo era stato attaccato da svariate mummie vestite come se fossero dei profanatori di tombe e che in testa avevano delle antiche maschere e, come se non bastasse, si era anche attivata una trappola potenzialmente mortale; Nicole e Jacob avevano deciso di pensare alle mummie mentre Cassandra ed Ezekiel avevano il compito di evitare di far crollare tutto quanto.
Nicole ad un certo punto, mentre respingeva una mummia e le sottraeva un amuleto facendola dissolvere in una nuvola di polvere, aveva esclamato irritata dalla situazione e dalla polvere che continuava a cadere dal soffitto, non facendo presagire nulla di buono:" Cass, Zeke vi prego sbrigatevi!"
Il ladro aveva risposto mentre aveva una mano infilata in una sorta di fessura:" Se non vuoi che ci crolli in testa il soffitto assieme a qualche altra tonnellata di pietre aspetta e abbi pazienza!"
Cassandra invece studiando i geroglifici chiese una conferma a Stone:" La combinazione matematica si basa su questi geroglifici. Quanti simboli ci Sono?"
L' esperto d' arte rispose mentre era impegnato a duellare con una sciabola contro una mummia:" Ventiquattro. Antico e nuovo regno! Lui dov' è?"
Cassandra ignorò la domanda per rivolgersi a Ezekiel e dargli la combinazione che probabilmente li avrebbe salvati:" Gira l' ingranaggio due volte in senso orario e poi... I cicli solari diviso il rapporto aureo e l' altezza della piramide... Tre volte in senso anti orario e sbrigati!"
Jones fece come gli era stato ordinato; immediatamente i quattro notarono con un enorme sospiro di sollievo che il problema del soffitto era stato risolto.
Ora andavano sistemate solamente due mummie a cui non era stato ancora tolto il medaglione che le faceva agire; Nicole e Jacob erano però riusciti a respingerle fino all' ingresso della sala del sepolcro in cui Flynn aveva detto di raggiungerlo e mentre le tenevano a debita distanza Stone disse irritato:" Sei sicura che Flynn abbia detto di aspettarlo qui?"
" Si! Saranno state le cinque del mattino a New York ma ne sono sicura!"
Una terza voce intervenne dicendo con tono quasi troppo solenne ma nonostante tutto con una punta di divertimento ben evidente:" Togliete i medaglioni e le mummie cadranno! Poushhhhhh."  
Una volta che le mummie divennero polvere i quattro poterono vedere chiaramente chi aveva parlato, anche se avevano già riconosciuto la voce: Flynn Carsen accompagnato da Charlene era all' ingresso e stava sorridendo in direzione dei Bibliotecari e della sua Guardiana.
Flynn scendendo i pochi gradini che portavano al sarcofago disse di ottimo umore:" Jacob, Cassandra, Ezekiel. Vedo che Nicole vi ha riferito il mio messaggio in cui dicevo di incontrarci al monolito di Mut, noto con piacere che ti sei ricordata che ci sono sempre le mummie in questi posti."
Nicole rispose con il suo solito sorrisetto a metà fra l' ironico e l' arrogante ma con un tono di voce felice:" Ovvio, non sono certo una Guardiana alle prime armi. Ciao Secchione, mi sei mancato."
Il newyorkese rispose con lo stesso tono:" Avevo piena fiducia in te Psicopatica. Anche tu e i bambini mi siete mancati."
A guastare il momento fra i due coniugi ci pensò Ezekiel che domandò curioso:" Non che non apprezzi un po' di sana profanazione di tombe ma perché siamo qui?"
La risposta alla domanda arrivò da Charlene che disse secca e pratica come suo solito:" Perché io e Flynn riteniamo che questo sarcofago contenga la chiave per riportare indietro la Biblioteca."
Flynn dopo aver applicato una strana pergamena sul sarcofago pronunciò a mezza voce una serie di parole in latino che nessuno dei presenti riuscì a sentire con chiarezza, immediatamente dopo il sarcofago sparì in un fascio di luce; come conseguenza il Bibliotecario ebbe quattro paia di occhi puntati su di sé che lo guardarono curiosi, l' uomo spiegò quindi a beneficio di tutti meno che Charlene, che gli aveva dato una mano non indifferente nella realizzazione del suo piano:" Quello sulla pergamena era un sigillo di teletrasporto realizzato niente meno che da Merlino e ha lo scopo di mandare il sarcofago a New York, più precisamente nella sala dove prima c'era l' ingresso alla Biblioteca... Io avrei spostato anche la Biblioteca in Oregon ma Charlene è stata categorica."
La donna interpellata disse infatti:" Certo che sono stata categorica. La Biblioteca è ancorata a New York per una serie di motivi e continuerà a stare lì fino a quando un Conclave completo deciderà altrimenti*."
Cassandra a quel punto chiese con una certa timidezza, la figura di Charlene infatti le incuteva un certo timore:" Ma al signor Jenkins andrà bene questa decisione? Voglio dire... Ormai si è capito che ama stare all' Annesso a fare ricerche."
La contabile rispose furba:" Ormai conosco Jenkins da parecchio tempo e so con certezza che fra stare all' Annesso e avere libertà di sperimentare con i reperti della Biblioteca sceglierebbe sempre la Biblioteca, anche se questa è a New York... Poi se proprio non volesse trasferirsi con la Porta sul Retro non ci impiegherebbe più di un paio di secondi a muoversi fra le due coste statunitensi. Ora non c'è tempo da perdere: abbiamo una Biblioteca da riportare in questa dimensione!"
Tutti seguirono le direttive di Charlene e si avviarono verso la porta usata per arrivare in Egitto per tornare all' Annesso; dopo che tutti si furono dati una ripulita e cambiati raggiunsero Jenkins nella sala principale e Flynn fece il punto della situazione:" La teoria che sia stata usata energia di punto zero per costruire le piramidi non è nuova, ovviamente."
Nicole alzò un sopracciglio per poi chiedere scettica e perplessa:" Che cosa hai appena detto? Era forse un insieme di parole a caso che dovrebbe avere un qualche significato?"
Flynn rispose prontamente alla moglie:" Beh... Le piramidi sono notoriamente un passaggio per la vita ultraterrena... Ricordi Wilde? Si era servito di una piramide per ricomporre la Lancia del Destino non solo perché serviva l' energia fornita da un picco di luna piena sulla pietra di Chimasa ma anche a causa del profondo simbolismo legato alla vita e alla morte insito nelle piramidi."
Nicole annuì, ricordava bene quella notte; Flynn proseguì la sua spiegazione felice di poter usare il suo tipico tono da professore:" Il punto è che non è solo un concetto metaforico."
Stone chiese perplesso, rivolto soprattutto a Jenkins, Flynn e Charlene che fra i presenti erano quelli più informati:" Credete davvero che nelle piramidi ci sia un passaggio verso il paradiso? Non credete che a questo punto lo avremmo già trovato?"
Il custode dell' Annesso precisò immediatamente:" Si tratta di magia empatica, non di un vero portale... Non come il nostro, tanto per fare un esempio; si tratta più di un portale interdimensionale."
Cassandra disse subito la sua, con un tono sempre più sofferente man mano che focalizzava tutto grazie alla sua mente matematica:" Ha senso: le piramidi furono costruite seguendo linee geometriche esatte... Se le pietre risuonano rispetto a certe onde di energia lungo lo spettro magico agiscono come lenti focali incentrate sulle tre dimensioni: immensità, eternità e infinito... Infinito, infinito, infinito, infinito..."
Stone intervenne preoccupato, riportando la Bibliotecaria alla realtà, mentre la afferrava a causa di un suo capogiro:" Cassie!"
" Ou! Ho visto tutto! Ho visto tutto fino in fondo... Ouch"
La rossa si portò una mano alla testa sofferente per poi proseguire con una smorfia:" Non riesco a fare questo calcolo; lo spazio interdimensionale è persino più grande del Labirinto."
Notando poi di avere del sangue che le colava dal naso concluse amareggiata mentre si ripuliva con un fazzoletto offertole da Ezekiel:" Era da un po' che non succedeva... Maledetto tumore."
Flynn aveva osservato la scena in silenzio, notando come si erano evoluti i rapporti fra i tre nuovi Bibliotecari in tutti quei mesi; Giunse poi alla conclusione che il piano aveva bisogno di qualche modifica dato che contava sull' abilità di Cassandra per fare alcuni calcoli.
Jenkins invece scrutando una pergamena che Charlene aveva portato nella sala principale dell' Annesso disse stupefatto:" Una serie di coordinate... L' equazione delle energie che conduce... Questo conduce al Vuoto! Lo spazio fra le dimensioni!"
La contabile annuì per poi spiegare:" Esattamente. Si tratta dello spazio in cui al momento sta fluttuando la Biblioteca, disancorata dal mondo reale. Il nostro piano per farla breve prevede di sfruttare la porta sul retro per aprire un portale sul Vuoto, trovare la Biblioteca e ancorarla nuovamente alla sua vecchia porta."
Flynn intervenne nella conversazione aggiungendo professionale:" Grazie ai resoconti di Nicole sulle vostre missioni io e Charlene abbiamo elaborato questo piano sfruttando alcuni elementi che avete raccolto nei mesi e che sono inspiegabilmente essenziali alla nostra vera missione, quasi come se tutto questo non fosse altro che Destino. Per ovviare alla mancanza di potenza generata da tonnellate e tonnellate di pietre magiche poste su una Lay Line sfrutteremo una guida di alterazione della realtà collegata ad un dispositivo per il salto dimensionale; usando un software capace di interagire con la magia eviteremo di fondere il cervello di Cassandra con complicatissime equazioni. Grazie ad un libro di favole che alterano la realtà per alimentare la magia, un software realizzato dalla mia simpaticissima prozia e uno stabilizzatore dimensionale realizzato da Tesla abbiamo tutto quello che ci serve per riportare indietro la Biblioteca."
Stone a quel punto chiese incerto:" E come faremmo a portare tutto quello che ci serve a New York se noi stessi dovremmo poi portare lì la Porta sul Retro?" 
Flynn rispose con un sorriso furbo:" Grazie a parecchi sigilli di teletrasporto creati da Merlino, che fra l' altro ci sta aspettando a New York."
Cassandra esclamò euforica:" Non ci credo! Stiamo per incontrare Merlino!"
Jenkins invece dopo aver sentito la spiegazione di Flynn annuì per poi commentare:" Sì, credo che potrebbe funzionare. Dopotutto abbiamo potere, fulcro ed effetto. Suggerirei di lasciare qui la Corona di Artù, Excalibur, la Mela della Discordia, il Filo di Arianna e la miniatura della House of Refuge, ora non ci servono; le sistemeremo quando avremo finito con la Biblioteca."
Dato che nessuno ebbe altro da aggiungere tutti si sbrigarono a mettere una serie di sigilli forniti da Flynn e Charlene su tutti gli oggetti troppo grandi per essere trasportati a mano; i Bibliotecari, Jenkins e Nicole attraversarono poi la Porta sul Retro, arrivando nell' enorme e luminoso salone in cui fino ad un anno prima si trovava l' ingresso della Biblioteca.
Pochi istanti dopo arrivarono anche Charlene e tutti gli oggetti; si sentì poi un' anziana  voce maschile che disse allegra:" Flynn, ragazzo mio! Che piacere vederti! Ci sono anche Nicole e Charlene oltre che dei nuovi arrivi... Immagino siano i Bibliotecari che ti hanno aiutato a Londra quasi un anno fa a salvare Al."
Jenkins sospirò di sollievo senza farsi vedere da nessuno: Merlino o non lo aveva riconosciuto o molto più probabilmente aveva fatto finta di nulla, in qualunque caso il suo segreto era ancora salvo; avrebbe dovuto raccontare tutta la verità ma non era il caso di farlo in quel momento.
I tre Bibliotecari si voltarono subito in direzione della voce e videro un vecchio uomo dall' aria simpatica con i capelli candidi portati leggermente lunghi, gli occhi azzurri e un elegante completo, simile a quelli che indossava Flynn quando non era in missione; capirono di essere al cospetto di Merlino, uno dei più potenti stregoni viventi e inevitabilmente provarono soggezione verso quell' uomo millenario.
Il newyorkese invece si limitò ad andare dal vecchio ed abbracciarlo calorosamente prima di dirgli anch' egli allegro e di buon umore:" Ciao zio Martin! Che bello vederti!"
Nicole si avvicinò subito dopo ed aggiunse con fare più professionale ma non meno felice, dopotutto anche lei si era affezionata al mago in quegli anni:" Per prima cosa ti ringrazio di aver aiutato Margie a badare alle tre pesti in questi mesi quando noi non potevamo. Mi piacerebbe proseguire con i convenevoli ma abbiamo una Biblioteca da ritrovare, spero sarai d' accordo con me."
" Non preoccuparti cara; ne ho visti di Pendragon nei secoli e loro non sono poi così tremendi. Ti ho mai raccontato di Augustus Pendragon?" 
Charlene decise di prendere il controllo della situazione dicendo secca e decisa:" Merlino gli aneddoti di famiglia li racconterai più tardi. Ora ci serve il tuo supporto per il rituale."
Così, dopo aver fatto le presentazioni, la contabile iniziò a dare direttive ai presenti affinché sistemassero tutti i materiali necessari nel modo corretto; alla fine la strumentazione della Porta sul Retro venne collegata a quello che un tempo era l' ascensore, al mappamondo venne poi collegato tramite un filo uno dei lampioni di Collins Falls e al lampione vennero collegato un pc su cui era stata avviato il programma di Morgana; il tutto era completato dal sarcofago e dal Liber Fabularum, che fungevano da estremi del sistema.
Una volta che tutto fu pronto e sistemato Merlino osservò con attenzione quello che sarebbe successo da lì a poco, anche se sapeva già cosa sarebbe successo era bene tenersi pronto e agire al momento opportuno.
Jenkins invece si rivolse a Charlene dicendo concentrato:" Inserisci le coordinate."
La donna non se lo fece ripetere due volte così prese una pergamena e lesse i geroglifici che servivano loro:" Ohom, Bah, Ra..."
Vedendo che non succedeva nulla Ezekiel disse deluso:" Sicura di averle inserite? Non sta succedendo nulla."
Nicole commentò con una risata, possibile che tutti quei cervelloni non ci arrivassero?
" Sapete che quello è un libro di fiabe vero? Non potete inserire solo dei dati, la storia va raccontata. Secchione pensaci tu, te la sei sempre cavata bene con le storie."
Flynn sorrise divertito per poi andare al leggio, prendendo il posto di Charlene fra le altre cose, dove avevano messo il Liber Fabularum e, prima di iniziare a leggere dire divertito:" Peccato che non ci siano anche i bambini, gli sarebbe piaciuto di sicuro."
La Guardiana mettendosi alle spalle di Flynn si limitò, assicurandosi di essere vista dal marito, a fare un' espressione che significava solo una cosa:" Flynn leggi e basta."
Il Bibliotecario capendo l' antifona iniziò a raccontare la storia:" C' era una volta un Bibliotecario che, assieme ai suoi amici, alla sua Guardiana Psicopatica e a Merlino, voleva aprire la porta per la casa che aveva a lungo perduto: la sua Biblioteca."
Dopo il primo paragrafo della fiaba improvvisata il Libro e le varie strumentazioni iniziarono a reagire alla magia; Merlino constatò ammirato:" Ben fatto, sta funzionando."
Era vero: le apparecchiature di Tesla avevano iniziato ad illuminarsi e il meccanismo della Porta sul Retro si era attivato; Flynn si lasciò andare ad una risata liberatoria prima di proseguire la narrazione: finalmente ce l' avevano fatta, la Biblioteca sarebbe tornata!
" Il Bibliotecario e tutti gli altri sfruttarono la Porta magica per aprire un passaggio verso il luogo che era stato sottratto loro."
Charlene invece era accanto a Jenkins così ne approfittò per ringraziare il cavaliere:" Sapevo che non ci avresti abbandonati; la tua nota sulle piramidi che ci hai fatto arrivare è stata geniale. Flynn e io abbiamo quindi capito subito cosa fare."
L' uomo rispose confuso:" Nota sulle piramidi? Io non vi ho mandato assolutamente nulla!"
La contabile guardò Jenkins stranita e confusa: cosa stava succedendo?
Charlene non disse nulla dato che dal sarcofago che avevano usato aveva iniziato ad uscire un fumo tossico che costrinse tutti i presenti a coprirsi occhi e vie respiratorie nel tentativo di ripararsi; non servì a molto dato che tutti quanti iniziarono a tossire violentemente ed accasciarsi a terra a causa degli effetti del gas.
Dall' ingresso della sala si levò una voce maschile che disse superba e trionfale:" Ma poi arrivò un eroe*** per rimettere le cose a posto..."
Sentendo quella voce Flynn e Nicole si rimisero in piedi a fatica per poi fissare rabbiosi, per quanto il fumo lo permetteva i nuovi arrivati: Dulaque e Lamia.
La Guardiana sibilò furente:" Dulaque."
L' uomo ignorò chiunque per dirigersi di fronte alla vecchia porta d' ingresso della Biblioteca con passi misurati mentre proseguiva la sua storia:" Grazie al lavoro che i Bibliotecari avevano fatto per lui. Non volevo usare questa opzione, non si limiterà a cambiare solo questo mondo, lo annienterà."
Flynn, ancora debilitato a causa del gas si appoggiò su un ginocchio provando ad alzarsi; non riuscendoci rimase in quella posizione e disse con tutta la fierezza di cui era capace, fra un colpo di tosse ed un altro:" Qualunque cosa tu abbia in mente ti fermerò!"
Nicole gli diede man forte ansimando mentre era in piedi, anche se barcollante e con le mani appoggiate alle ginocchia:" Dulaque... Non pensare che Flynn sia solo... Ti fremeremo anche se dovesse costarmi la vita."
Il capo della Confraternita del Serpente ghignò sinistro prima di dire calmo ma minaccioso:" Lo credete davvero? Siete degli illusi. Vi reggete a malapena in piedi, tutti gli altri sono incoscienti e pensate di avere una possibilità di ostacolarmi. Mi serve più potenza per localizzare la destinazione; ho bisogno di una vittima sacrificale. Guardiana osserva come ucciderò il tuo amato marito, sei sempre stata una nemica interessante ma questo sarà ancora meglio!"
Nicole provò a muovere qualche passo esitante ma quando era a pochi passi dalla porta era troppo tardi: Lamia aveva afferrato Flynn con malagrazia e lo stava per pugnalare; fortunatamente per il Bibliotecario Dulaque aveva altri piani dato che con la lama celata nel suo bastone da passeggio pugnalò a morte Lamia.
La giovane donna si voltò verso il suo capo per poi digli sofferente e con il cuore spezzato:" Io ti amavo..."
Subito dopo si accasciò a terra, Flynn la afferrò a mezza caduta e la depose gentilmente sul pavimento mentre Dulaque spiegava, ripulendo la lama dal sangue di quella che fino a pochi attimi prima era stata la sua seconda:" Sfortunatamente era necessario: odio e sacrifici non vanno d' accordo. E così con il sangue fu aperto il passaggio al Telaio del Fato."
La Porta sul Retro si attivò permettendo a Dulaque di arrivare alla sua agognata meta; sforzandosi oltre ogni limite anche Flynn e Nicole attraversarono la porta, non accorgendosi che Jenkins si era svegliato e che aveva iniziato ad alzarsi con l' intenzione di raggiungerli il prima possibile.
Attraversata la porta Flynn si ritrovò immerso fino alle ginocchia in un fiume largo e poco profondo mentre Nicole si trovò davanti ad un ponte, sulla sponda opposta a dove si trovava Dulaque, che al momento era esattamente di fronte ad un telaio dall' aria molto antica su cui era intessuto una sorta di arazzo colorato.
Riconoscendo immediatamente il posto Flynn urlò allarmato alla sua Guardiana:" Nicole quello è il Telaio del Fato! Evita a qualunque costo che Dulaque lo tagli!"
La bionda fece come le era stato detto e corse immediatamente verso il suo nemico, lo stesso fece Flynn anche se i movimenti del Bibliotecario erano resi lenti e impacciati a causa dell' acqua; il capo della Confraternita del Serpente del canto suo aveva puntato la sua spada su un punto ben preciso dell' arazzo mentre diceva:" Qui, è in questo punto che tutto ha iniziato ad andare male. La caduta di Camelot."
Prima che Nicole potesse raggiungerlo Dulaque squarciò l' arazzo provocando un' onda d' urto di dimensioni colossali che fecce barcollare Bibliotecario e Guardiana; Dulaque invece vedendo che la sua mano destra si era illuminata ed era diventata abbagliante disse soddisfatto:" Se la Storia finisce qui io rinasco."
Nicole a causa dell' onda d' urto si era accovacciata in avanti e, per non cadere, si era aggrappata al corrimano del ponte ma un attimo dopo si rese conto di essere aggrappata a qualcosa di totalmente diverso: al tatto ora al posto del legno percepiva della pietra.
Rimettendosi in posizione eretta si rese conto di essere finita in un posto totalmente diverso e la cosa non le piaceva per niente; decise di sciogliersi le spalle indolenzite così mentre si guardava attorno si mise a fare stretching afferrandosi il braccio sinistro con la mano destra e spingendo il braccio sinistro teso verso l' esterno.
Facendo questo esercizio colpì un uomo che arrivava dalle sue spalle e lo fece cadere a terra dato che il suo braccio lo colpì alla gola, voltandosi per aiutarlo vide con sollievo che si trattava di Flynn quindi aiutandolo gli disse sbrigativa:" Scusami... Ma anche tu non mi hai vista?! Comunque hai per caso delle idee su dove siamo finiti Flynn? E perché indossi questi vestiti?"
Il Bibliotecario infatti a differenza di qualche istante prima al posto di un elegante completo blu scuro ora indossava una classica tenuta da missione dato che aveva degli stivali a mezza gamba scuri, un paio di pantaloni neri e una giacca di quella che sembrava pelle nera con sotto una maglia rossa.
Il moro, vedendo quella bionda dirgli quelle cose senza senso, ebbe la tentazione di scansarla via e riprendere la sua corsa ma le voci dei suoi inseguitori che minacciavano di sparargli gli fecero cambiare piano; era infatti arrivato il primo uomo che minacciano entrambi con un fucile disse intimidatorio:" Mani bene in vista e tu bionda voltati. E ora iniziate a camminare."
Nicole sempre più confusa fece come gli era stato detto cercando risposte da Flynn con lo sguardo; il Bibliotecario che di solito era abilissimo a capire cosa volesse dire 
si limitò a fissarla di rimando, interessato a ben altro dato che a guardarla bene trovava quella bionda molto attraente.
Nicole, spazientita, gli chiese in un sussurro:" Se non mi vuoi spiegare la situazione mi puoi almeno dire chi è questo tizio?"
Flynn le rispose con un tono fin troppo sicuro e arrogante per i gusti della Guardiana e con un sorriso da seduttore:" Piuttosto chi sei tu, Biondina."
Sentendo quelle cinque parole la perplessità e la confusione di Nicole raggiunsero vette mai toccate prima: era abituata a non capire nulla di quanto diceva Flynn se si metteva a fare il Secchione, ora però non capiva nulla di quello che stava dicendo Flynn mentre parlava normalmente!
Com' era possibile che il suo amato Bibliotecario non sapesse chi fosse lei dopo dieci anni passati assieme visto soprattutto quanto avevano condiviso assieme in tutto quel tempo?
Nicole non disse più nulla, doveva infatti metabolizzare parecchie cose, fino a quando l' uomo che li teneva sotto tiro li fece arrivare ad un' accampamento e li fece sedere in una tenda per interrogarli; dopo averli costretti a sedersi su una sedia disse, in un inglese con un forte accento slavo, minaccioso ed ignaro di non sortire alcun effetto ai due newyorkesi, abituati a ben altro:" Chi di voi due è al comando?"
Flynn rispose con un mezzo sorriso sarcastico e con tono strafottente:" Sia chiara una cosa: io penso solo a me stesso e non so chi sia la bionda qui presente... Anche se non mi dispiacerebbe conoscerla meglio, magari in camera da letto..."
Nicole fu tentata di alzarsi e tirare un pugno in faccia al marito: le ricordava la versione influenzata dalla Mela della Discordia; decise però di assecondare quella versione dato che era ormai sicuro che ci fosse sotto qualcosa di strano; disse quindi lanciando un' occhiataccia al Biblioitecario:" Confermo. Non so chi sia e onestamente non voglio nemmeno saperlo."
" Allora cosa fate qui?!"
Flynn rispose tranquillissimo, mantenendo un' aria di superiorità che a quel punto la Guardiana suppose essere abituale:" Io? Sono semplicemente un tuo collega, anche se sono senza dubbio migliore di tutti voi e ho più stile. Mi hanno incaricato di recuperare un' antica gemma mistica conservata allo scavo qui vicino; è un antico artefatto magico specializzato nelle maledizioni: pericoloso e senza valore per chiunque non sappia usarlo."
Il mercenario puntò il fucile a pochi centimetri dal volto di Flynn per poi dirgli minaccioso:" Quest' area resta chiusa a tutti gli estranei finché la disputa sui confini non verrà risolta. Documenti! E poi farai bene a dirci dove hai messo la pietra."
Il moro gli rispose tranquillissimo e per nulla intimorito:" Non hai ascoltato nulla di quello che ho appena detto vero? Ti pare che io sia così stupido da girare con i miei veri documenti? Se vuoi posso darti uno dei tanti falsi in mio possesso... Per la gemma... Beh, lascia che ti dia un consiglio da esperto: non si scherza con la magia. Dato che sono di buon umore ti dico un' altra cosa, anche la Biondina qui di fianco a me non li avrà di sicuro, anche lei è nel mio campo anche se non l' ho mai vista."
Il mercenario fece alzare i due americani e dopo averli perquisiti constatò che il moro aveva detto il vero; decise quindi di scattare una foto ai due per cercare di risalire alle loro identità per vie traverse, ottenute le immagini lasciò i due da soli.
Nicole dopo aver assistito a tutto quel teatrino diede per prima cosa un pugno in faccia a Flynn, togliendosi la soddisfazione con ritardo, e poi gli disse furiosa con un sibilo gelido:" Un mercenario specializzato nel recupero di artefatti? Flynn mi prendi in giro? Cos’è una messa in scena? Sappi che non è divertente. Per niente."
Flynn cadde a terra per il contraccolpo e la sorpresa; dopo essersi rialzato mentre si massaggiava la guancia colpita disse sedendosi nuovamente sulla sedia con aria divertita, senza mai smettere di avere quell' espressione superba che tanto si discostava dal sorriso gentile che aveva di solito:" È la verità Biondina, bel gancio comunque… Ah, non ho avuto l’ occasione di dirtelo nemmeno prima. Il mio nome è Antares Pendragon non Flynn." 
Nicole guardando quello che in teoria doveva essere suo marito disse perplessa ed incredula da quanto aveva appena sentito, Antares era il secondo nome di Regan non certo il nome di suo marito:" Non dire assurdità Secchione! Tu sei Flynn Carsen, il Bibliotecario e non solo il capo fazione dei Pendragon. Inoltre perché mi chiami Biondina? Non hai idea di chi io sia?" 
Antares le rispose senza battere ciglio:" No, non so chi sei, se ti presentassi non sarebbe male dato che non mi dispiacerebbe approfondire la conoscenza… Inoltre vorrei capire perché mi hai dato quello stupido soprannome; sono un genio, è vero, ma di solito non è la prima cosa che notano di me. Aspetta: siamo stati a letto assieme mentre io ero ubriaco e quindi ti ho detto cose che da sobrio non penserei nemmeno?" 
La Guardiana esclamò frustrata prima di presentarsi:" Ma qui sono tutti impazziti? Bah! Sappi che mi chiamo Nicole Noone in Carsen e in teoria sarei tua moglie." 
" Ah." 
Nicole commentò sarcastica:" È tutto quello che hai da dire? Di solito sei molto più loquace." 
L' uomo, osservando Nicole, capì che la donna era sincera e che non stava mentendo... Un pensiero folle e altamente irrazionale iniziò a formarsi nella sua testa: forse lei sapeva cose del suo passato che lui stesso ignorava... Valeva almeno la pena tentare; dopo qualche attimo di riflessione e senza perdere l' aria arrogante, che un tempo aveva avuto anche la sua interlocutrice, ne era certo, le chiese:" Toglimi una curiosità, se tu sei convinta di conoscermi e dato che sei convinta che io mi chiami Flynn Carsen conosci anche mio padre?" 
Sentendo quella domanda la Guardiana disse seria:" Non è divertente. Nemmeno un po'. Perché vuoi sapere di tuo padre quando per te è un argomento che è sempre stato delicato? O è successo qualcosa a Margie? O tutto questo è dovuto a qualche segreto che tua madre ti ha tenuto nascosto? C’ entra Merlino?"
Antares sentendo quella risposta decise di mettere in chiaro alcune cose:" Sembri essere ben informata sulla fazione dei Pendragon e su di me ma non sembri sapere un dettaglio fondamentale. Io sono il bastardo di famiglia, il futuro capofamiglia è il mio simpaticissimo fratellastro Arthur… Hanno pensato bene di chiamarlo come il grande re; peccato che si sia rivelato il Pendragon più deludente di sempre... Se lo vuoi sapere, Biondina, io sono nato perché mia madre ad un Conclave ha deciso di spassarsela finché poteva dato che non sopportava, e non supporta tutt’ ora, l’ uomo che era destinata a sposare. Non la biasimo: Jerry è un patetico fallito, esattamente come suo figlio." 
Nicole commentò stupita e scioccata da tutte quelle rivelazioni:" Come sarebbe a dire? Tu sei figlio unico Flynn!" 
Antares le rispose con uno sbuffo divertito più che spazientito:" Te l’ ho già detto, il mio nome è Antares."
La Guardiana decise di prendersi un attimo per mettere assieme i pezzi: era finita in un posto sconosciuto ed era in compagnia di Flynn, fin qui tutto nella norma; aveva poi scoperto che Flynn non si ricordava di lei ed era convinto di aver vissuto tutt' altra vita... Possibile che il taglio all' arazzo del Telaio del Fato avesse causato tutto questo?
A Nicole venne improvvisamente in mente una conversazione avuta con Flynn anni prima in cui le aveva spiegato tutto il concetto del multiverso generato da decisioni diverse... Lo aveva paragonato ad un arazzo in cui ogni filo generava un qualcosa di diverso a seconda di come veniva intrecciato.
A quel punto realizzò cosa fosse successo ed esclamò:" Un momento. Hai detto che tua madre ha conosciuto tuo padre ad un Conclave ma che poi doveva sposare un altro… Oh merda! Ho capito tutto! Questa è una realtà parallela! Ovvio che tu non sia Flynn, che non sia il Bibliotecario, che non sia il capo dei Pendragon, che tu abbia un fratellastro e che tu non sappia chi è tuo padre!" 
" Bibliotecario? No, non mi sono mai presentato al colloquio. Sarebbe stata una presa in giro visto che la Biblioteca non è fra i nostri migliori amici. Sii più chiara dolcezza: perché dici che questa è una realtà parallela? Non è che hai esagerato con la vodka?"
Sentendo quella frase Nicole commentò minacciosa, decidendo che per quella volta tornare la persona che era in passato non era poi così tragico:" Dato che tecnicamente non sei mio marito chiamami Biondina o dolcezza un’ altra volta e ti spezzo un braccio. Sappi però che credo di aver capito com’ è andata: quando il Telaio del Fato è stato lacerato sono finita in una realtà parallela, dato che ero la più vicina dei due, dove tu non sei mai diventato il Bibliotecario, hai una storia familiare totalmente diversa e dove ovviamente non ci conosciamo." 
Percependo il cambio di tono di Nicole, Antares capì che era ora di fare sul serio dato che gli era chiaro di trovarsi al cospetto di una Guardiana con decisamente moltissima esperienza; riflettendoci poi non era così improbabile quello che gli era stato appena detto così rispose con un tono serio per la prima volta:" Per quanto sia strano non è così folle. Sappi però che per fare minacce da Psicopatica devi essere anche in grado di mantenerle con i fatti. Che ne dici di dimostrarmelo dandomi una mano a mettere a nanna questi idioti, Nicole?"
La donna non se lo fece ripetere due volte: finalmente lei e Antares erano in accordo su qualcosa; decidendo di tralasciare il tono in cui lui aveva pronunciato il suo nome la Guardiana disse con il suo tipico sorrisetto divertito:" Certe cose non cambiano mai Secchione: anche in una realtà parallela mi chiamerai sempre Psicopatica. Sappi che è sempre stato il mio unico soprannome dato che me lo avevi trovato tu."
La bionda a quel punto corse fuori dalla tenda e dopo aver raggiunto il mercenario più vicino lo mise al tappeto in poche mosse; Antares la raggiunse poco dopo e dando prova di un' abilità nel corpo a corpo che il vero Flynn non aveva diede man forte a Nicole.
Quando i due credevano di aver messo tutti al tappeto Antares commentò divertito mentre riprendeva fiato:" Ammetto di averti sottovalutata, sai il fatto tuo."
" Io invece sono sorpresa dal tuo talento. Flynn è sempre stato uno spadaccino più che un combattente ad armi nude. E comunque cosa ti aspettavi? Sono la Guardiana da quindici anni, so come pestare la gente."
Mentre i due erano impegnati a scambiarsi frecciate non si accorsero di essere sotto tiro di fucile di uno dei mercenari che aveva pensato di nascondersi fra il fogliame; fortunatamente una terza persona ne era a conoscenza e quindi prima che l' uomo potesse sparare lo spinse in direzione di Nicole e Antares.
Il nuovo attivato, un uomo con una sciarpa che gli copriva il volto ad eccezione degli occhi e vestito anche lui da archeologo avventuriero, disarmò il mercenario e lo mise poi al tappeto con discreta facilità impressionando la Guardiana; prima di avvicinarsi ai due che aveva appena salvato pensò bene di sferrare un violento calcio ad uno dei mercenari che dava segni di ripresa.
Antares chiese subito schietto e autoritario, ergendosi in tutta la sua considerevole altezza per accentuare il fatto che fosse lui il capo fra i due:" E tu chi saresti?"
L' uomo misterioso rispose mentre si scopriva il volto:" Il Bibliotecario."
Nicole rimase a bocca aperta: il nuovo arrivato non era altri che Jake; ebbe l' impulso di abbracciarlo sollevata ma poi si ricordò che quello non era il suo amico cowboy esperto in storia dell' arte.
Il Pendragon commentò ironico:" E io che credevo che i Bibliotecari fossero bravi solo con il cervello."
Stone ignorò i commenti di quell' aristocratico arrogante per concentrare la sua attenzione verso la donna che era con lui; si avvicinò alla Guardiana mormorando il suo nome per poi prenderle il viso fra le mani e baciarla.
Nicole reagì immediatamente staccandosi dal Bibliotecario e tirandogli un pugno in faccia per poi esclamare:" Ma che diamine Jake! Sei impazzito?! Cosa ti è passato per il cervello!?! Sono una donna sposata e non con te!"
Vedendo quella scena Antares scoppiò a ridere di gusto: quella bionda gli piaceva, era una delle poche donne di cui aveva mai riconosciuto il carattere e il valore; invece Stone, massaggiandosi la parte colpita, guardò perplesso e confuso Nicole così Antares fra una risata e l' altra gli disse divertito:" Se ti può consolare ha tirato anche a me un pugno in faccia quando le ho proposto di conoscerci meglio, se sai cosa intendo. Sappi però che lei non è chi credi tu, proviene da un' altra realtà parallela alla nostra."
Il terzetto decise di rimandare a dopo i convenevoli quando Antares fece notare che era stato preso in ostaggio un gruppo di ricercatori; Nicole prese subito in mano le redini della situazione iniziò a dare ordini ai due uomini per organizzare l' evacuazione dei civili.
Quando tutti furono sulle macchine Jake diede istruzioni su dove fosse meglio andare:" Andate verso una zona sicura, presto qui arriveranno altre truppe."
Si rivolse poi ad Antares:" Perché qui ci sono dei ricercatori civili? Le zone di guerra sono pericolose."
Il doppleganger del Bibliotecario rispose mentre giocherellava con la gemma che aveva recuperato, un grosso rubino dalle venature cremisi:" In questa zona ci sono delle antiche rovine; ci sono poi delle antiche rocce gotiche di demarcazione in fondo al sentiero, immagino tu sia qui per quelle."
Stone disse ammirato:" Esatto... Sono rocce che risalgono direttamente dalle Lay Lines. Devi farmele vedere."
Antares rispose con un ghigno:" Va bene Bibliotecario. Sappi però che i servizi di Antares Pendragon costano parecchio."
Nicole raggiunse i due uomini per poi dire sbrigativa:" Antares se anche in questo universo parallelo è Charlene a tenere il budget dalla Biblioteca otterrai al massimo un paio di dollari. Facci da guida gratuitamente, è più decoroso per tutti."
L' uomo rispose con un sorriso divertito prima di mettersi in cammino, ascoltando gli ordini di Nicole senza fare troppe storie:" Agli ordini Psicopatica."
Jacob dal canto suo non credeva a quello che aveva appena visto: conosceva di fama Antares Pendragon e poteva ora confermare le voci secondo cui fosse un arrogante incredibilmente capace e con una fama di mercenario infallibile e spregiudicato; vedere però come si comportava con Nicole lo lasciavano perplesso e basito... Anche se quella non era la sua Nicole, a quanto sembrava, faceva lo stesso male vedere quanta intesa e complicità ci fosse fra quei due, quasi come se fossero destinati l' uno all' altra.
La bionda mentre i tre camminavano verso le pietre che aveva nominato Antares chiese a Stone in cerca di risposte su quello che era successo al Telaio:" Quindi saresti tu il Bibliotecario?"
" Si, da ormai undici anni. Tu come sei arrivata qui?"
Nicole commentò riflessiva prima di rispondere alla domanda:" Ok, quindi tu hai preso il posto di Flynn e sei il Bibliotecario che è durato di più... Plausibile dato che saresti probabilmente riuscito a recuperare la Lancia. Per rispondere alla tua domanda non ne sono troppo sicura... Tutto quello che so è che probabilmente c'entra il Telaio del Fato."
Stone a quel punto disse sconvolto:" Quale Lancia? Nicole tu sei morta! Ti ho vista morire fra le mie braccia!"
Antares che era qualche passo più avanti rispetto a Nicole e Jacob disse divertito e sarcastico:" Beh credo che sia chiaro che è ufficiale il fatto che la Guardiana qui presente venga da una realtà parallela visto che non mi sembra proprio un fantasma."
Nicole rispose caustica ad Antares:" Ma non mi dire... Comunque per fare chiarezza il Jacob della mia realtà è Bibliotecario da meno di un anno assieme ad altri due che ovviamente tu non conosci. Il Bibliotecario decennale è Flynn Carsen, il doppleganger di Antares, diventato il Bibliotecario dopo il tradimento di Edward Wilde, passato dalla parte della Confraternita del Serpente. Io sono la sua Guardiana da undici anni e anche sua moglie."
Jacob sentendo quelle parole disse incredulo:" Moglie? Ma se mi hai sempre detto che non ti saresti mai voluta sposare! Inoltre tu sei stata la mia Guardiana..."
" Si, per il matrimonio ti capisco... Prima di conoscere Flynn ero anche io della stessa idea..."
Sentendo degli spari in lontananza Antares propose ironico mentre iniziava a correre:" I bei momenti in cui ricordate i vostri rispettivi passati possono aspettare. Se ci tenete alla pelle vi consiglio di correre!"
Giunti a destinazione dopo alcuni minuti Nicole si volle togliere un dubbio:" Come sono morta?"
Jacob ignorò la domanda dato che cambiò rapidamente argomento:" Ho già visto queste rocce in Sud America, in Egitto..."
La Guardiana rimproverò malamente l' unico Bibliotecario di quella realtà temporale prima di dirgli implorante:" Jake! Ho bisogno di sapere."
L' uomo rispose a fatica, era evidente che raccontare l' accaduto per lui fosse uno sforzo notevole:" Circa sette mesi fa eravamo in missione e beh... Praticamente dal nulla è apparso un uomo che indossava una maschera che ci ha aggrediti... Abbiamo provato a difenderci ma lui era migliore di noi... Alla fine ti ha pugnalata dicendo che questa volta non lo avresti ostacolato aiutando il tuo Bibliotecario... Sei morta poco dopo fra le mie braccia; io ho poi detto a Judson che non volevo altri Guardiani."
Sentendo il nome del primo Bibliotecario a Nicole venne un sospetto: possibile che tutta la storia fosse diversa? Chiese poi ulteriori chiarimenti:" Quindi la Biblioteca non è mai stata disancorata e non ci sono state missioni per il recupero di Excalibur?"
Antares, che fino a quel momento si era guardato attorno studiando l' ambiente circostante, si intromise nella conversazione sentendo nominare la sua spada:" Cosa centrerebbe la mia spada? Per vostra informazione Cal da quando mi ha scelto non si lascia toccare da nessuno; dubito che ci possano essere state missioni di recupero. Inoltre la Biblioteca purtroppo è sempre a New York a infastidirci con la sua presenza e le sue regole. Ho sempre trovato fastidiosa la vostra politica del non usare la magia e gli artefatti e metterli solo al riparo; non c'è poi da sorprendersi se voi Bibliotecari morite spesso e vi procurate troppi nemici."
Stone disse furioso:" Ehi! Ritira subito quello che hai detto!"
Nicole decise di intervenire prima che quei due iniziassero a litigare:" Non è il momento di fare i bambini. Regan e Alastair sono più maturi di voi due! Dato che voi siete il cervello dell' operazione cercate di capire a cosa servono queste pietre e perché io sono arrivata proprio in questo punto."
Antares sorrise ammaliatore per poi dire con il suo miglior tono seducente:" Forse perché era destino che ci incontrassimo Biondina."
Nicole ignorò i doppi sensi per commentare:" Ti ho già detto di non chiamarmi più in quel modo; credo però che tu abbia ragione... C'è altro?"
Antares rispose immediatamente, preparato tanto quanto Flynn:" Si. Attorno a queste pietre ci sono dei pini. Cosa insolita dato che la flora autoctona di questa parte dell' Ucraina è comporta da quercia e carpino bianco; come se non bastasse sei pini è conficcato un chiodo metallico parecchio antico ed inoltre non sono disposti casualmente: formano un disegno che serve ad amplificare la risonanza armonica."
Jacob decise di mettere da parte l' orgoglio per dire ammirato:" Io non lo avevo notato... Io sono esperto in arte e letteratura... Hai però ragione Pendragon! La risonanza serve ad attivare il potere di teletrasporto delle rocce!"
Alcuni spari costrinsero i tre a cercare riparo, quando furono certi di essere nuovamente al sicuro Jacob prese una pietra dal terreno e colpì il chiodo a lui più vicino, iniziando il processo di risonanza armonica; spostandosi poi da un pino all' altro spiegò a Nicole ed Antares il piano che aveva elaborato:" Dicevo di sapere cosa fossero queste rocce. Voi due state dentro il perimetro; è evidente che entrambi proveniate da una realtà parallela anche se solo Nicole ha mantenuto i ricordi della realtà principale. Per qualche strana ragione venite trascinati nei punti deboli che mettono in contatto due realtà differenti. Grazie a rocce capaci di teletrasportare lungo le Lay Lines forse riuscirò a riportarvi a casa se potenzio a sufficienza la risonanza."
Quando Stone ebbe finito si mise davanti a Nicole e le chiese con un sorriso nostalgico:" Da dove vieni tu noi non abbiamo avuto i nostri undici anni, vero?"
Nicole gli disse con un sorriso, dopotutto anche questa versione del cowboy era un tipo a posto:" Ci siamo conosciuti meno di un anno fa e, malgrado le circostanze, siamo diventati buoni amici."
" L' altro me è un idiota allora... Perché tu mi manchi Nicole."
Detto questo il Bibliotecario corse verso i militari che stavano arrivando; Antares gli disse con una nota di preoccupazione nella voce che stupì persino lui stesso:" Non vorrai davvero affrontarli tutti da solo? Ti uccideranno Bibliotecario."
Jacob rispose con un mezzo sorriso:" Che ci provino, sono il Bibliotecario dopotutto."
Quelle furono le ultime parole che Nicole e Antares sentirono pronunciare dalla versione alternativa di Jacob Stone dato che in quel momento sparirono, diretti in una nuova realtà parallela.
Arrivati a destinazione si trovarono in un laboratorio scarsamente illuminato e dall' aria decisamente cupa; Nicole guardandosi attorno mormorò sarcastica:" Bene siamo finiti nel laboratorio di Frankenstein..."
Antares dal canto suo decise di dire alla donna quello che ormai pensava di lei, dopotutto non aveva mai conosciuto una donna con un simile carattere:" Sai Nicole, è la prima volta che incontro una come te. Mi hai dimostrato che in te scorre il fuoco: sai una combattente e inoltre proteggi chi ti sta a cuore. Che ne diresti di darmi un erede?"
La Guardiana rimase senza parole a quell' offerta, le ci vollero poi parecchi istanti per riprendersi dallo shock e decidere di mettere le cose in chiaro una volta per tutte:" In teoria te li ho già dati i tuoi preziosi eredi... Io e Flynn abbiamo tre figli. Ascoltami poi una volta per tutte perché mi sono stancata di ripeterlo. Sarai anche il doppleganger di mio marito ma come gli dissi appena ci provò con me la prima volta: fermiamoci un attimo a riflettere. Sei totalmente fuori la mia portata, sei così distante che se dovessi esplodere non sentirei nemmeno il botto. E prima che tu possa obiettare, Antares Pendragon, sappi che lo sei perché sono una donna sposata e fedele alla versione di mio marito di cui mi sono innamorata." 
Antares rispose stupito, e non gli capitava spesso:" Come facevi a sapere cosa ti avrei detto?"
" Semplice Antares, tu sei sempre e comunque Flynn Carsen. Dopo undici anni so come ragioni."
Quella semplice frase fece capire ad Antares tante cose: quello che lui aveva detto per rimorchiare Nicole in realtà era vero, lui e quella Guardiana erano legati da un qualcosa di sincero e profondo dato che nonostante provenissero da due universi paralleli capiva con facilità quanto Nicole amasse il suo corrispettivo... Si ritrovò poi a pensare di aver fatto la scelta sbagliata anni prima.
Il Pendragon abbandonò per la prima volta il suo tono arrogante per chiedere a Nicole:" E io che pensavo di essere straordinario. Flynn però mi batte a quanto pare... Nicole cosa c'è fra di noi esattamente?"
La bionda stava per rispondere quando dal piano superiore si sentì una voce di un giovane uomo che disse sarcastica:" Mi piacerebbe farvi proseguire il momento romantico, siete anche carini assieme, ma vorrei che prima mi diceste una cosa: chi siete?"
Antares fissando il nuovo arrivato, che altri non era che Ezekiel Jones in camice da laboratorio, gli rispose per nulla sorpreso dalle parole dell' australiano:" Se te lo dicessi non ci crederesti ragazzino."
" Sono il Bibliotecario, prova a stupirmi."
Fu così che Nicole, non avendo alle calcagna nessuno che le volesse sparare, raccontò in dettaglio quello che le era successo da quando aveva seguito Flynn e Dulaque nella Porta sul Retro, includendo sia quello che era successo al Telaio sia gli incontri con Antares e Jacob, totalmente diversi dalle versioni che conosceva.
Il Bibliotecario di quella linea temporale alla fine commentò interessato:" Trasversalmente in effetti. Vi state muovendo trasversalmente fra varie realtà parallele sempre più diverse dalla realtà di partenza di Nicole che a questo punto assumeremmo essere quella principale dato che non è mai stata modificata da avvenimenti magici esterni. L' unica cosa che non mi torna è perché solo lei si ricordi di quanto successo in precedenza... Forse non avendo una controparte viva con cui poteva scambiarsi ha mantenuto ricordi e personalità."
Antares annuì per poi commentare:" Si, è plausibile. Nicole hai detto che il capo di una fantomatica Confraternita del Serpente ha tagliato il tessuto del Telaio del Fato... Che idiota fra parentesi... Sai chi è questo individuo?"
La Guardiana annuì per poi dire con un tono gelido:" Si, è il nemico giurato sia dei Bibliotecari che dei Pendragon da dove provengo, oltre che persona che vorrei uccidere con le mie mani. Si tratta di Dulaque, un tempo conosciuto come Lancillotto."
Antares sentendo quelle parole rimase sconvolto, non poteva essere vero... Decise però di indossare una maschera di impassibilità per il momento, aveva cose più importanti a cui pensare, come tornare nella sua realtà di appartenenza ad esempio.
Nicole si accorse che c'era qualcosa di strano in Antares ma decise che prima era meglio informarsi su quale fosse la situazione di quella realtà:" Per prima cosa toglimi una curiosità: vero che io e te non abbiamo una relazione?" " No, no, no! Per me sei stata come una madre!"
Nicole scosse la testa per poi commentare sconsolata e sarcastica:" Una madre... Non vedo molte differenze. Inoltre va detto che Alastair, Regan e Astrea sono sempre stati meno problematici di te da gestire contemporaneamente."
La bionda tornò poi seria chiedendo informazioni più essenziali:" Un paio di domande: la Biblioteca è sana e salva dato che siamo in una specie di laboratorio? Io che fine ho fatto? Qui il mondo è in pericolo?"
Anche Antares ascoltò con attenzione la risposta di Ezekiel, poteva essergli utile:" La Biblioteca è ancora a New York e Judson e Charlene stanno bene; questo è il laboratorio dell' Europa dell' est... Per quanto riguarda te in questa realtà ci siamo conosciuti sette anni fa: tu eri in lutto a causa della morte di Edward, il precedente Bibliotecario, mentre io ero solo un ragazzino che era finito in qualcosa di decisamente troppo grande... Ci siamo aiutati a vicenda a non perdere la strada... Quattro anni dopo però un uomo ti ha pugnalata proprio davanti a me... Quello è stato il giorno più triste della mia vita."
Dopo una breve pausa il Bibliotecario aggiunse con tono decisamente meno depresso:" Non per guardare in bocca a Guardiana donata ma forse potete aiutarci con i fantasmi."
Detto ciò Ezekiel condusse i due nuovi arrivati ad una finestra e dopo aver tirato su la persiana mostrò loro il paesaggio: si vedevano centinaia di persone che avevano l' aria di essere possedute.
" Benvenuti nel mondo dei fantasmi. C'era una casa che esaudiva i desideri."
Nicole disse subito capendo il problema:" L' assassina dal passato... Quanto ho odiato quella missione!"
Jones proseguì la spiegazione:" Non riuscimmo ad annientarla del tutto e con il suo ultimo desiderio aprì un varco da cui uscirono dei fantasmi. Ora la popolazione slovacca è quasi tutta sotto controllo e il fenomeno sta peggiorando."
Antares disse sprezzante:" Ecco quello che succede quando fanno fare ad un ragazzino il lavoro di un uomo. Vado a vedere cosa avete per fermare il problema."
Vedendo quella reazione Ezekiel commentò ironico:" Ha la luna storta il tuo amico? O è sempre così insopportabile?"
Nicole rispose con un sospiro preoccupato:" La prima che hai detto. Da quando ho nominato Dulaque ha iniziato a comportarsi in modo strano... Vado a capire che cos' ha."
Ezekiel, quando Nicole era ormai lontana commentò con un' alzata di spalle rivolto più a sé stesso che a qualcuno in particolare:" Se veramente è il Bibliotecario della realtà originale è il benvenuto nella squadra. Visto come stanno andando le cose mi accontento anche del suo aiuto."
Quando la bionda raggiunse Antares lo trovò seduto su una cassetta con la testa fra le mani e un' espressione sofferente in viso, in quel momento le tornarono in mente le parole di Morgana: la fata aveva infatti predetto che sarebbe giunto il momento in cui Nicole avrebbe dovuto ricordare a Flynn chi fosse davvero.
La Guardiana aveva già visto quello sguardo negli occhi di Flynn in più di un' occasione quindi sapeva esattamente come comportarsi; anche se ora suo marito era una persona diversa certe cose non sarebbero mai cambiate.
Si avvicinò al suo Bibliotecario e, dopo essersi accovacciata di fronte a lui, mettendogli una mano sulla guancia fece sì che il moro la guardasse dritta negli occhi; dopo di che gli disse con tono dolce e rassicurante, con le parole che le aveva detto Morgana a fare da monito:" Perché sei così turbato? Sappi che a me puoi dirlo, sono e sarò sempre la tua Guardiana. Inoltre fra me e Flynn c'è sempre stata una regola: mai nessun segreto fra di noi."
L' uomo rispose burbero e scontroso:" Non ho niente."
" E io sono la migliore amica di Morgana... Sia chiaro: nella mia realtà io ho minacciato di morte tua zia."
Sentendo quelle parole Antares si lasciò andare ad una mezza risata per poi dire semplicemente:" Psicopatica."
Nicole, come per un riflesso incondizionato rispose in automatico:" Secchione."
Antares in quel momento ebbe una fitta alla testa e vide che lui e Nicole erano su una moto e si erano detti esattamente le stesse identiche parole; al moro ci vollero solo pochi istanti per capire che quello che aveva appena visto era stato un ricordo della realtà in cui lui era Flynn Carsen.
Capendo che gli avrebbe fatto bene sfogarsi con Nicole ed essendo desideroso di più informazioni sulla sua realtà di provenienza decise di proporre alla bionda un compromesso:" Hai vinto... Ti dirò tutto solo se tu mi racconterai tutto quello che c'è fra di noi nel tuo mondo."
La Guardiana accettò con una leggera morsa al petto: quello era esattamente lo stesso tipo di compromesso che le avrebbe proposto Flynn, vederlo così diverso e ignaro di tutto quello che c'era stato fra loro la faceva soffrire... Dopo undici anni Flynn le era entrato nel cuore e nell' anima e l' aveva legata a sé.
Nicole si sedette per terra di fronte d Antares, fece un respiro profondo e iniziò a raccontare tutto dall' inizio: disse ad Antares di come si erano conosciuti durante la missione per recuperare la Lancia del Destino, di come lui fosse riuscito ad aprire una breccia nella sua corazza e di come si fosse innamorata di lui una volta capito che Flynn Carsen non era solo un Secchione; raccontò di tutte le loro missioni, mettendo particolare enfasi su quella alle Miniere, che li aveva portati a scoprire la verità sulla famiglia di Flynn; raccontò della loro famiglia, del matrimonio lampo e soprattutto dei loro figli, che al momento alla Guardiana mancavano da impazzire e che non sapeva se avrebbe rivisto; raccontò ad Antares tutti i dettagli che l' avevano portata ad essere la Guardiana e spiegò poi nei minimi dettagli chi fosse davvero Flynn Carsen: il Pendragon, il Massone Criptico, il Vero Bibliotecario ma soprattutto l' uomo.
Nicole non omise nemmeno la parte che riguardava la morte di Alastair e di come questa fosse stata orchestrata da Dulaque, diventato per questo l' ultimo uomo che Nicole avrebbe ucciso intenzionalmente a sangue freddo; raccontando quella parte della storia non omise alcun dettaglio e, anzi, cercò di far capire ad Antares quanto il padre che non aveva mai conosciuto lo amasse in realtà.
La Guardiana concluse poi dicendogli:" Alastair ti ha sempre amato incondizionatamente e ha sacrificato tutto per te senza nemmeno pensarci due volte. Penserai che io sia sadica a dirti questo sapendo che tu non lo hai mai conosciuto. Se però sei sveglio anche solo la metà di Flynn dovresti conoscere la teoria del multiverso. Sono certa che se riuscirò a tornare nel mio modo e a sistemare le cose la tua vita continuerà comunque quindi sapendo chi è tuo padre potresti rintracciarlo e allacciare un rapporto con lui se è vivo nella tua realtà. Considerala come l’ occasione che non hai mai avuto; trovati anche una fidanzata, sono certa che Margie ti vorrebbe accasato in ogni realtà parallela!"
Antares per tutto il tempo in cui Nicole aveva parlato non aveva detto una parola, limitandosi per così dire ad ascoltare con curiosità e interesse ogni singola parola che la Guardiana aveva detto; il moro per tutto il tempo aveva assunto espressioni che si alternavano fra il sofferente e il furioso a causa di quello che aveva scoperto: in realtà il suo mentore nella realtà principale era il mandante dell' omicidio del padre, che aveva scoperto essere stato per lui un ottimo genitore che era arrivato a sacrificarsi per amore del figlio.
Sentendo quell' ultima frase di Nicole, il moro si aprì in un sorriso sincero per la prima volta in parecchio tempo; disse quindi alla Guardiana senza ironia ma con sincero affetto verso sua madre:" Vedo che mia madre su certe cose non cambierà mai in nessuna realtà parallela... In un certo senso è quasi rassicurante vedere che il destino non ha potere sul nostro carattere." Dopo un profondo sospiro decise che era giunto il momento di raccontare a Nicole la sua storia, i patti erano quelli; Antares inizio a parlare cercando di mantenere le sue emozioni sotto controllo e usando un tono di voce calmo:" Credo che ora tocchi a me... Alcune cose te le ho già raccontate ma è meglio partire dall' inizio.
Tutto è iniziato quando il mio patrigno riuscì a convincere mio nonno a fargli sposare mia madre sfruttando una delle nostre tradizioni di famiglia: le salvò la vita. Mia madre aveva sedici anni e stava per essere investita da una macchina che aveva perso il controllo quando Jerry che passava di lì la salvò... Mio nonno fu quindi costretto a rendere ufficiale il loro fidanzamento come ricompensa per aver salvato la futura capofamiglia. Tutto questo sarebbe stato perfetto se solo mia madre non avesse sempre detestato Jerry; lei sapeva di non avere altra scelta quindi accettò di sposarlo alle sue condizioni: fino al giorno del matrimonio lei avrebbe fatto quello che avrebbe voluto e nessuno la avrebbe potuta controllare... Inspiegabilmente Jerry accettò di buon grado tutto quanto, nonostante fosse un uomo qualunque... Ora però capisco il perché visto quello che ha fatto nella tua realtà.
Tornando a quello che è successo nel mio mondo mia madre a ventiquattro anni non aveva ancora sposato Jerry e nel febbraio del '73 dovette partecipare ad una Intercessione. Fu lì che conobbe mio padre e decise di prenderlo come amante; non mi ha mai detto per quale ragione lo avesse fatto, in realtà non lo disse mai a nessuno, ma una volta scoperto di essere rimasta incinta decise di abbandonarlo... Anche in questo caso non spiegò mai le ragioni del suo gesto ne chi fosse il suo amante; a me, quando da piccolo chiedevo informazioni su mio padre, si limitava a dire che glielo ricordavo ogni giorno di più e che prima o poi avrei capito tutto.
Due anni dopo la mia nascita sposò Jerry e io divenni a tutti gli effetti il bastardo di famiglia... Potrei dire che questa condizione mi abbia fatto vivere un' infanzia terribile da emarginato... Mentirei: i cavalieri e Merlino mi avevano preso in simpatia, gli altri ragazzini mi guardavano con ammirazione, il mio fratellastro mi odiava ma non l' ho mai considerato... Come ti ho detto Arthur rispetto a me si è sempre rivelato meno abile, intelligente e forte; va detto che io avevo sempre dato il massimo perché fosse difficile eguagliare i miei risultati.
L' unico a cui non ero mai piaciuto, oltre ad Arthur, era Jerry, e l' odio è sempre stato ricambiato; probabilmente mi ha sempre detestato perché gli ricordavo che mia madre non lo avrebbe mai amato e il fatto che mettessi costantemente in ombra suo figlio non mi rendeva più simpatico.
Quando avevo quindici anni sia io che Arthur venimmo affidati ad un cavaliere affinché supervisionasse personalmente la nostra formazione; io ero lì con tre anni di ritardo e solo perché mia madre aveva insistito ma rimasi sorpreso, come tutti, quando fu Lancillotto stesso a proporsi come mio mentore.
Era un onore senza pari, sai? Lancillotto nei millenni era stato il mentore dei più grandi membri della famiglia Pendragon. Per nove anni mi ha seguito, addestrato, aiutato a migliorare sempre di più, è stato poi una figura paterna che mi ha insegnato tutto quello che so, aiutandomi a realizzare il mio potenziale.
L' ultima beffa che feci ad Arthur fu il giorno del suo ventunesimo compleanno; nel mio mondo è a quell' età che il futuro capofamiglia prova di meritare il titolo estraendo Excalibur.
Per farla breve la spada riconobbe me come suo proprietario; questo provocò una scissione all' interno della fazione fra i tradizionalisti che volevano Arthur come prossimo leader e quelli che invece volevano me a causa della scelta di Excalibur.
Per evitare una possibile guerra civile Merlino decise che sarebbero state le azioni a parlare: chi, grazie alle sue imprese, avesse convinto di più tutti i cavalieri avrebbe preso il potere quando mia madre avrebbe abdicato.
Fu così che il mondo conobbe Antares Pendragon, il mercenario."
Nicole era rimasta a bocca aperta durante tutto il racconto di Antares; ora capiva moltissime cose e soprattutto come mai Flynn si fosse trasformato in Antares: senza l' influenza di Alastair e con la supervisione di Dulaque era logico che il suo Bibliotecario fosse una persona totalmente diversa; quello che rimaneva da capire era scoprire come mai il capo della Confraternita del Serpente si fosse dato tanto disturbo per mettere in atto quel piano.
Anche Antares aveva le stesse domande che lo tormentavano; sentendo però anche quello che Dulaque aveva fatto della realtà principale alla sua famiglia il Pendragon era pervaso anche da un sentimento di rabbia che era uscito prepotente quando aveva ricordato tutto quello che Lancillotto aveva fatto per lui per evidente tornaconto personale.
Il moro alla fine disse furioso, non riuscendo più a tenere a freno i sentimenti:" La cosa che mi fa più specie è sapere che Lancillotto ha fatto tutto questo per qualche piano. Con buone probabilità mi ha solo sfruttato... Incontrarti però mi ha fatto capire quale sia la sua vera natura: è l' assassino di mio padre è colui che mi ha portato via la possibilità di essere Flynn Carsen. Da quello che mi hai raccontato non sarebbe stata una vita semplice ma in cambio avrei ottenuto decisamente di più! Io, Antares Pendragon, giuro vendetta per Alastair Carsen. Lancelot Du Laque me la pagherà per quello che mi ha fatto nella realtà principale!"
Sentendo quella dichiarazione Nicole ebbe un fremito lungo la spina dorsale: nello sguardo di Antares vedeva bruciare lo stesso odio che aveva lei stessa e sapeva per esperienza che non era affatto un buon segnale: agire accecati dall' odio portava a compiere sciocchezze di cui poi ci si pentiva, sempre.
La bionda decise di intervenire subito dicendo seria e decisa:" Non nego che la vendetta sia un tuo diritto. Sii solo sufficientemente saggio da non commettere idiozie lasciando che sia l' odio a guidarti."
Antares annuì, per poi aggiungere leggermente più calmo:" Non ti prometto nulla ma almeno ci proverò."
Un rumore attirò l' attenzione dei due così il moro propose:" Dovremmo andare a controllare."
Nicole annuì per poi dire con un sorrisetto ironico:" E sentiamo, Bibliotecario mancato, hai già un piano per affrontare i fantasmi?"
Antares rispose con il suo solito sorriso arrogante, carico di una rinnovata grinta e sicurezza:" Ovvio, mi sorprende che non ci abbia pensato Ezekiel."
I sospetti di Antares e Nicole si erano rivelato esatto dato che l' orda di uomini posseduti era riuscita a sfondare le difese del laboratorio ed entrare nella struttura; vedendo che Nicole e Antares avevano fatto ritorno il Bibliotecario di quella realtà chiese allarmato:" Accetto qualsiasi consiglio!"
Il doppleganger di Flynn rispose prontamente:" La forza Odica."
Si rivolse poi ad una delle assistenti di Ezekiel ordinando sicuro del suo piano:" Modula la potenza in uscita al 53% e contemporaneamente portala entro lo spettro d' effetto del campo di Clevenger."
La giovane donna fece come le era stato detto così Antares iniziò a raggruppare una serie di cavi elettrici mentre Jones obiettava confuso:" Che cosa hai appena detto amico? Non sembra avere alcun senso!"
Nicole rispose con un largo sorriso, certe cose non sarebbero mai cambiate:" Non capisci nulla di quello che dice e ti sembra senza senso? È un' ottima notizia: significa che il piano folle che ha elaborato funzionerà e ci salverà tutti!"
Antares spiegò al Bibliotecario e alla Guardiana, mentre armeggiava con un numero notevole di cavi elettrici:" Dovete sapere che il campo di Clevenger quello in cui si verifica la telepatia; dando per scontato che la magia esista in qualunque universo parallelo, in questo caso ci troviamo di fronte ad un' energia spirituale sovrapposta. La forza Odica nel mondo comune venne scartata perché aveva a che fare con il sovrannaturale."
Ezekiel commentò stupefatto:" Non lo sapevo. I miei campi di specializzazione sono tecnologia e sicurezza."
" Ecco perché nella mia realtà tu lavori in squadra e l' unico Bibliotecario che potrebbe lavorare da solo è Flynn."
In quel momento l' orda di persone possedute entrò nella sala principale del laboratorio quindi Ezekiel diede qualche rapido ordine:" D' accordo. Squadra Jones ascoltate quello che vi dirà lui!"
Il Bibliotecario a quel punto corse al piano inferiore, seguito da Nicole, per improvvisare una barricata con una lavagna che concedesse del tempo ad Antares; mentre arginavano l' avanzata dei fantasmi la Guardiana disse sarcastica ma tutto sommato divertita:" Squadra Jones? Sei serio?"
Il Bibliotecario si difese prontamente:" Ecco, quando sono diventato Bibliotecario ero più incentrato sulla tecnologia e quindi convinsi Charlene, facendo leva sul budget, ad aprire delle filiali per accumulare risorse."
Nicole gli fece un mezzo rimprovero con uno sguardo di divertito rimprovero:" Hai tratto profitto dall'essere il Bibliotecario."
" Ho già visto quello sguardo."
La Guardiana disse semplicemente, prima di correre nuovamente sulle scale dato che i fantasmi erano riusciti a spingerli fin lì:" Antares aveva ragione, certe cose non cambieranno mai."
Il moro invece aveva raggruppato assieme un numero importate di cavi elettrici e quando il primo fantasma era a poche decine di centimetri da lui diede il segnale, assicurandosi che Ezekiel e Nicole fossero alle sue spalle:" Mi spiace ragazzi, è arrivato l' acchiappa fantasmi! Ora!"
Una delle assistenti di Ezekiel diede il comando a computer e immediatamente dai cavi elettrici partì una scarica elettrica che colpì il primo fantasma per poi propagarsi verso tutti gli altri, folgorandoli.
Quando fu tutto finito i corpi posseduto si accasciarono al suolo quasi in contemporanea e con altrettanta sincronia si rialzarono, questa volta però tornati alla normalità.
Immediatamente dalla folla si levarono grida di giubilo mentre Ezekiel dava indicazioni per ottenere i dati necessari a replicare il fenomeno; Nicole dal canto suo si limitò ad osservare Antares che gongolava soddisfatto.
La Guardiana gli disse poi volutamente provocatoria con un sorriso sulle labbra:" Allora, come ci si sente a salvare il mondo, Bibliotecario?" 
" Bene devo dire, anche se non sono un Bibliotecario."
Ezekiel intervenne nella conversazione:" Al contrario, amico. Con le tue azioni hai dimostrato ampiamente di esserlo. Abituati all' idea Antares Pendragon."
In quel momento Nicole constatò che le sue mani stavano iniziando a diventare invisibili a ritmo costante e lo stesso valeva per Antares; esclamò confusa:" Ma che diavolo!"
Il moro disse la sua:" Preparati, fra poco salteremo in una nuova realtà."
Vedendo che Antares e Nicole stavano iniziando a sparire Ezekiel decise di salutare la doppleganger della sua Guardiana:" Per quello che vale mi ha fatto piacere rivederti Nicole, e grazie per aver portato anche il tuo amico. Siete arrivati al momento giusto, quasi come se fosse destino."
Quelle furono le ultime parole che Nicole sentì in quel mondo: pochi istanti dopo lei e Antares erano infatti finiti in una nuova realtà parallela.



Note:

* anche in questo caso ho preferito una traduzione più letterale del titolo dell' episodio, mi è sempre piaciuto di più rispetto a " E le Trame del Destino" anche se va detto che la traduzione non è male... L' originale rende di più però a mio avviso.

** ritengo infatti che la Biblioteca sia a New York per una ragione precisa e che spostarla senza l' approvazione di tutte le fazioni del soprannaturale potrebbe generare conseguenze catastrofiche... Nella 1x05 si è visto infatti come la Biblioteca abbia un ruolo di arbitro super partes e quindi spostarla di propria iniziativa secondo me sarebbe un segnale negativo... Per la questione di Jenkins non credo ci sia molto altro da dire, Charlene lo convincerà a seguire tutta la banda a New York.
Ultima ragione per cui ho preso questa decisione è quella di evitare che Flynn e Nicole siano da tutt' altra parte rispetto ai figli, anche se c'è la Porta sul Retro mi è sembrato giusto che tutto tornasse com' era, per agevolare anche la vita famigliare dei Carsen.

*** Ed ecco che le parole di Morgana si rivelano esatte e profetiche, avevo dimenticato che Dulaque si riferisse a sé stesso con tale appellativo però che dire, ci avevano avvisato.

Note dell' autrice:

Per prima cosa devo fare una "piccola" spiegazione di tutte le modifiche, e sono parecchie, che ho fatto in questo capitolo.
Ho innanzitutto deciso di metterle qui tutte assieme per evitare di tappezzare il testo del capitolo con 462947 asterischi.
Per prima cosa abbiamo Antares Pendragon e non Flynn Carsen: perché un Flynn non Bibliotecario ( con dieci anni di università in più fra le altre cose) potesse esistere era necessario che Jerry sposasse Margie; in caso contrario si sarebbero messi in moto tutti gli eventi di Ritorno alle Miniere di Re Salomone ma con una differenza importante: se Flynn non è il Bibliotecario ed inoltre è "peggiorato" in tutto quello che era prima di diventare il Bibliotecario non sarebbe mai riuscito a fermare Jerry e la sua esistenza sarebbe stata cancellata. Onestamente quel Flynn sarebbe durato sul campo meno della metà di quanto era durato il Flynn originale senza farsi ammazzare, con o senza Nicole.
Ergo niente Flynn Carsen. (TT_TT)
La cosa ovviamente non andava bene ( e ovviamente è stata trascurata) quindi ho deciso di fare in modo che Jerry diventasse il patrigno di un Flynn Carsen che è il bastardo della famiglia Pendragon; essendo però lui un Vero Bibliotecario che discende anche da Salomone ha un potenziale decisamente superiore a quello del fratellastro ed è per questo che Excalibur ha scelto lui.
Avendo una storia familiare diversa è ovviamente una persona diversa: è superbo e arrogante perché crede, a volte a ragione mentre altre no, di essere il migliore.
Una delle tante cose positive di lavorare con il personaggio di Nicole è il fatto di non dover giustificare il fatto che nelle time line alternative lei viene sempre sostituita da Eve...  Troppo difficile ricordarvi che c'era una Guardiana prima di lei vero autori? Più facile fare finta di niente e cancellare direttamente la povera Nicole dai giochi, così come avete fatto per Judson e Charlene! (Grrr) ( >_<'')
Tornando al punto della situazione: Nicole è la Guardiana che viene uccisa da un uomo misterioso per evitare che intralci i suoi piani, potete immaginare chi sia senza difficoltà.
Scopriamo poi che Dulaque non ha mai tradito Artù, che anzi è sempre stato un fedele sostenitore della famiglia Pendragon fino ad arrivare ad essere il mentore di Antares; non in molto si sarebbero aspettati una cosa del genere ma Lancillotto ha deciso di supervisionare il bastardo di famiglia. 
Questo ovviamente perché lui ricorda tutto; ricordandosi tutto non ha mai avviato la caduta di Camelot e fondato la Confraternita del Serpente quindi non ha mai causato quella serie di azioni che hanno portato alla catastrofe della Biblioteca. 
Questo però non ha impedito ai Bibliotecari di avere problemi più o meno gravi dato che la mancanza di Flynn si fa sentire; una delle cose che ho amato di questo episodio è stato infatti l' aver sottolineato che senza Flynn Carsen a fare il Bibliotecario il mondo va inevitabilmente a rotoli.
Che Eve si dimentichi di questa cosa e che cerchi di imporre il suo pensiero nelle stagioni successive la rende sempre più odiosa ai miei occhi ma dettagli...
Va precisata però una cosa: il mondo in cui Jacob è il Bibliotecario è quello meno apocalittico per una semplice ragione: è il più simile al mondo di partenza dato che è quello che Dulaque ha deciso di ricostruire personalmente.
Sul capitolo in generale non c'è molto altro da dire, Charlene e Merlino compaiono perché sì, non mi piace far cadere nel dimenticatoio i miei personaggi; nel prossimo capitolo vi anticipo già che compariranno anche Judson, Margie e i bambini; Jenkins invece rivelerà ufficialmente chi è stato.
A proposito del Cavaliere vi anticipo che l' avere a disposizione la Biblioteca per fare ricerca e qualche parola di Charlene basteranno a convincerlo a rimanere a New York, è già stato scritto ma lo ripeto.
Ho anche deciso di non  inserire la missione del recupero della Lancia come missione iniziale dato che, forse ad eccezione di Jacob, nessuno dei Bibliotecari sarebbe riuscito nella missione: certamente Ezekiel e Cassandra si sarebbero fermati alla traduzione del libro nel Linguaggio degli Uccelli, provate a negarlo.
Il capitolo è poi strutturalmente fedele all' episodio anche se ho modificato pesantemente il contenuto... È anche per questo che il capitolo è il doppio di uno standard ma non importa... forse. Non avendo riscontri sul mio sondaggio alla fine ho optato per il maxi capitolo.
Ammetto di essere soddisfatta di come sta venendo e vi anticipo che le sorprese non sono finite; al Telaio ne vedremo delle belle;)
Non mi dilungo oltre, se doveste avere dubbi, perplessità o altro scrivetelo in recensione o direttamente a me in messaggio privato.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 35
*** Trentaquattresimo capitolo ***


Trentaquattresimo capitolo

Antares e Nicole erano saltati in una nuova realtà parallela e quello che aveva attirato immediatamente la loro attenzione era stato un fortissimo puzzo di bruciato.
I due erano infatti finiti in una zona esterna di quella che a prima vista sembrava essere una fabbrica abbandonata; la Guardiana si era immediatamente lamentata del puzzo che aveva colpito i suoi sensi dicendo disgustata ma con una certa nota di rassegnazione:" Mamma mia! Perché quando una pensa di aver sentito la puzza più disgustosa ne salta fuori una peggiore? Questa volta che diamine è?"
Antares rispose prontamente, concordando con la donna:" Credo sia solfuro, mischiato a cenere. Tuttavia non è chimico, sembra più causato da..."
L' uomo non finì la frase dato che venne interrotto da un possente ruggito; guardando in aria, verso la fonte del suono commentò teso:" Un drago. Ti comunico ufficialmente che siamo finiti in un mondo dove i draghi girano in libertà nella loro forma animale."
Nicole aggiunse altrettanto tesa, osservando l' enorme rettile verde che sorvolava le loro teste:" Quello è un Occidentale, non è un buon segno: vuol dire o che è successo qualcosa di grave con gli Orientali oppure Merlino ha scatenato i draghi. In entrambi i casi c'è un' unica risposta sensata: siamo in un mondo dove il sovrannaturale è in guerra aperta."
Il moro annuì serio: erano finiti in un mondo davvero pericoloso; un fastidio al collo gli impedì di parlare e dopo aver controllato cosa lo avesse colpito si trovò fra le mani un dardo per il sedativo; decise di avvertire la Guardiana prima che il farmaco lo mettesse al tappeto:" Nicole è un imboscata scappasdh!"
A quel punto le forze gli vennero meno e crollò a terra in malo modo; l' ultima cosa che sentì prima di perdere i sensi fu un commento sarcastico della bionda:" Perché decidono sempre di drogarti? Ci impieghi secoli a tornare sano e fai sempre danni! Comunque non ti abbandrgfeo..."
Anche Nicole era stata colpita e anche lei si accasciò al suolo come Antares.
Quando i due viaggiatori dimensionali ripresero conoscenza si resero conto di essere stati portati all' interno del fabbricato e di essere stati fatti sedere a delle sedie con le mani legate; nella stanza c'erano poi quattro uomini ben piazzati che facevano loro la guardia.
Uno di loro si accorse che i prigionieri si erano svegliati così avvisò tramite radio il suo superiore; Nicole e Antares decisero, con uno scambio di sguardi, di aspettare e scoprire chi li avesse rapiti prima di liberarsi.
Pochi minuti dopo arrivò Lamia, senza trucco e vestita con abiti molto più spartani che disse minacciosa ai prigionieri:" Chi siete voi? Tu non sei sicuramente Nicole Noone. Io l' ho vista morire."
Nicole, superato lo stupore iniziale di vedere viva la seconda di Dulaque rispose con il suo tipico tono sprezzante e sarcastico:" Beh, da dove vengo io quella morta sei tu quindi siamo pari, non credi Lamia?"
Antares sorrise divertito da quella situazione, era pronto a scommettere che Nicole moriva dalla voglia di picchiare la donna chiamata Lamia; questa si limitò a dire, provando a fare una mezza minaccia, puntando un pugnale in faccia a Nicole:" Non so che scherzo sia questo ma appena sarà qui il mio capo..."
Nicole decise che aveva sentito abbastanza quindi disse con un ringhio gelido:" Dulaque... Quindi è qui il bastardo! Antares è il momento!"
Il moro ghignò prima di alzarsi dalla sedia e iniziare a combattere con gli scagnozzi lasciando a Nicole il piatto forte; la Guardiana aveva tirato un calcio a Lamia e poi si era alzata dalla sedia, calciandola poi all' indietro e colpendo uno degli uomini dietro di loro.
Antares invece si era alzato e con un gesto elegante aveva mostrato ai presenti che ora le sue mani erano libere, prima di iniziare a mettere al tappeto gli uomini attorno a lui con dei colpi micidiali e precisi.
Nicole avendo le mani legate dietro alla schiena aveva qualche difficoltà in più ma non perse occasione per provocare la sua avversaria:" Il tuo capo non ti ha insegnato che non basta legare le persone su una sedia ma che queste vanno legate anche alla sedia per avere risultati?"
Le provocazioni della Guardiana andarono a segno dato che Lamia iniziava a perdere progressivamente la calma; il moro avendo messo al tappeto i quattro uomini decise di andare a dare una mano alla bionda ma prima che potesse fare qualsiasi cosa si sentì una voce femminile dire autoritaria:" Basta così!"
Antares osservò interessato la scena: una donna incappucciata, il cui mantello portava i ricami tipici dei discepoli di Morgana*, vestita totalmente di rosso era entrata nella sala e con un gesto delle mani, usando la magia, aveva separato le due donne.
Lamia aveva immediatamente chinato la testa e detto in tono sottomesso:" Mi perdoni Bibliotecaria."
Sia Nicole che Antares a quelle parole osservarono con stupore e curiosità la nuova arrivata che si tolse il cappuccio e si rivelò essere niente di meno che Cassandra; la rossa vedendo Antares e Nicole disse a mezza voce, con un misto di interesse e un qualcosa di arcano e indecifrabile, mentre si avvicinava al Pendragon:" Davvero interessante."
Una volta arrivata di fronte a lui gli sfiorò il volto con una mano, scatenando un inspiegabile moto di gelosia in Nicole, e gli disse ambigua:" Tu non sei di queste parti. O meglio, non sei di questo tempo... Anzi, può darsi che tu sia lì e non qui. O forse tu sei quello Vero..." 
L' uomo non disse nulla, ormai abituato agli enigmi che i maghi usavano al posto delle frasi comuni; vedere la gelosia sul volto di Nicole scatenò una serie di ricordi della sua vita nella realtà principale: vide tutte le volte in cui la donna gli aveva ricordato una cosa molto semplice, lei non lo avrebbe mai diviso con nessuna.
Cassandra invece aveva spostato la sua attenzione sulla Guardiana dicendole solamente:" E tu sei Nicole, ma non la mia Nicole."
" Ti prego, dimmi che non sono una madre per te."
Sentendo quelle parole la rossa rispose enigmatica e con una mezza risata:" No, niente del genere. Venite con me."
Cassandra a quel punto guidò Antares e Nicole, con Lamia al seguito, nei corridoi della fabbrica abbandonata che si rivelò essere una sorta di accampamento di rifugiati di fortuna; tutti i presenti inchinavano la testa in segno di rispetto al passaggio della Bibliotecaria che spiegò a disagio:" Vorrei che non lo facessero."
Lamia le disse subito reverente:" Li ha salvati dai draghi! Le devono la loro fedeltà."
Nicole sentendo quella frase chiese immediatamente allarmata:" Che cosa è successo per spingere Ddraig a scendere in guerra? E in generale cosa diavolo è successo in questo mondo?"
Antares fece poi una domanda piuttosto pertinente:" E soprattutto perché nessuno di voi ha pensato di chiamare un Signore dei Draghi per risolvere il problema? Se Merlino non è disponibile basta trovare quello di questa generazione."
Cassandra rispose mesta:" Nemmeno Merlino ha potuto fare nulla dato che gli Orientali hanno giocato d' anticipo e invocato il diritto al non intervento."
Nicole decise che era giunto il momento di togliersi un dubbio così chiese:" Dato che sembra che io muoia in qualunque realtà parallela visitiamo mi dite chi mi ha uccisa? Un uomo misterioso?"
Fu Lamia a rispondere secca:" Per rispondere alle tue domande sappi che io sono diventata la nuova Guardiana dopo la tua morte. Ero presente anche io perché un anno fa lavoravo per Dulaque, è stato lui a volerti morta anche se non mi ha mai detto il perché."
Sentendo quelle parole sia Antares che Nicole fecero un' identica smorfia di odio e disprezzo, ormai il capo della confraternita del Serpente era diventato il nemico principale anche del suo ex allievo; Cassandra dal canto suo sentendo parlare di realtà parallele capì quale fosse il problema dei due visitatori:" Voi vi state muovendo da una realtà all' altra non è vero? Morgana mi aveva detto che stava arrivando qualcosa che aveva a che fare con il Telaio del Fato e le sue trame."
Il quartetto arrivò in una sala in cui tutto era dedicato allo studio di quella reliquia; Nicole disse a beneficio della Bibliotecaria, di Lamia le importava ben poco:" Dulaque lo ha tagliato. Per questo io e Antares ci stiamo muovendo fra varie realtà parallele sempre più diverse dall' originale."
Cassandra sentendo quelle parole disse mentre scuoteva la testa:" Quell' uomo è un pazzo..."**
Antares ora che aveva un attimo di tempo per riflettere, senza la minaccia di proiettili o fantasmi, decise di analizzare la situazione con un po' di rigore e senso critico; dopo qualche secondo disse poi ad alta voce:" Nicole, ti ricordi se per caso ha detto qualcosa di particolare mentre tagliava il tessuto?"
La Guardiana ci pensò per qualche secondo poi disse con orrore:" Ha accennato a Camelot... Ecco quale era il suo scopo fin dall' inizio! La Lancia del Destino, la Biblioteca, il Telaio... Questi elementi hanno in comune il potere di modificare la Storia se usati correttamente; il suo piano è sempre stato quello di tornare ai tempi d' oro di Camelot e impedirne la caduta. Antares da dove vieni tu Artù non è mai stato tradito da Lancillotto, diventato l' amante non desiderato di Ginevra, vero?"
Il moro scosse la testa per poi aggiungere serio:" No, noi Pendragon abbiamo semplicemente deciso di rintanarci dietro le quinte e governare senza farci scoprire tramite varie famiglie fantoccio. Dulaque però è stato un incosciente: tagliando il tessuto del Telaio ha fatto si che la Storia ripartisse da Camelot senza pensare alle conseguenze!"
Cassandra annuì:" Ha deciso di far ripartire la storia nel momento in cui era all' apice del suo potere e in cui aveva anche l' aiuto della magia; ha però tagliato il tessuto senza ricucirlo... Ora la trama della Storia è sfilacciata, si sta sgretolando. Voi state saltando filo per filo fra le diverse possibilità della Storia dell' umanità."
Detto questo Cassandra fece volare un libro nelle sue mani; Antares le chiese immediatamente:" E che ne è della magia e della Biblioteca?"
La Bibliotecaria disse cupa:" La Biblioteca cadde quando iniziò la Guerra dei Draghi cinque mesi fa; per quello che riguarda la magia abbiamo imparato ad usarla e a contenerla. Il mio tumore al cervello continuava a crescere così io utilizzai la magia per salvarmi la vita... Questo però ha alterato il mio cervello per sempre, tu non lo avresti mai approvato."
Nicole disse con un mezzo sorriso:" Non avrei approvato la scelta di ricorrere ad un incantesimo di guarigione di livello avanzatissimo senza aver chiesto aiuto a qualcuno che ne sapeva decisamente più di te."
Cassandra ebbe un' epifania dato che sgranò gli occhi prima di dire rassegnata:" Tutto questo è orribile. La storia continuerà a sbrogliarsi finché la storia non diventerà incompiuta." 
La Guardiana chiese subito alla Bibliotecaria di quel mondo:" Come possiamo rimediare?"
" Non possiamo. Lamia raduna tutti quanti. Abbiamo perso Nicole, ho avuto undici anni ma alla fine è tutto perduto... Sto per evacuare questo mondo: Morgana mi ha insegnato come aprire i portali, farò passare tutti quelli che posso."
Sentendo quelle parole Antares decise di dire la sua: una delle qualità per cui ammirava i Bibliotecari, anche se non l' avrebbe mai ammesso, era la loro tenacia e la loro abilità nel trovare sempre una soluzione non arrendendosi mai; anche Stone e Jones lo avevano dimostrato.
" Sei una Bibliotecaria, non puoi arrenderti. Nemmeno i due che abbiamo incontrato prima lo hanno mai fatto; non sai di chi sto parlando ma non importa. Io e Nicole abbiamo visitato altre realtà e incontrato i Bibliotecari di quei mondi: loro non si sono mai arresi e non dovresti farlo nemmeno tu; hai fatto un ottimo lavoro, soprattutto se consideriamo che questo è il mondo più disastrato. Sei stata brava a resistere fin ora, se ti dovessi arrendere sarebbe tutto perduto."
Cassandra sentendo quelle parole comprese varie cose così si rivolse a Nicole:" Lui è il Vero Bibliotecario ed è anche il tuo Bibliotecario, il solo con cui hai stretto un legame che trascende tempo e spazio."
Antares volle chiarire un dettaglio, decidendo di ignorare la sensazione di familiarità che aveva sentito nel sentirsi chiamare Vero Bibliotecario:" No, io non sono un Bibliotecario o almeno non lo sono nella riscrittura della realtà che ha fatto Dulaque. Per una serie di ragioni avrei potuto esserlo ma non ho voluto; ora però capisco che essere il Bibliotecario è il mio Destino, è come il mio sangue di Pendragon: è una parte di me a cui non potrei mai rinunciare, nemmeno volendolo. So cosa avrei potuto avere o cosa ho già avuto, dipende dai punti di vista... L' unica cosa di cui sono certo è che lo rivoglio: voglio essere il Bibliotecario, voglio quella vita, scelgo di salvare il mondo!"
Nicole sorrise orgogliosa: ora negli occhi di Antares vedeva lo stesso fuoco che bruciava negli occhi di Flynn da quando aveva capito di essere un bravo Bibliotecario e non solo un Secchione che aveva avuto fortuna nelle prime missioni; la bionda gli disse decisa:" Dillo un' altra volta, Flynn Carsen."
Cassandra invece gli disse:" E sentiamo, Non Bibliotecario, come hai intenzione di fare?"
Antares disse deciso e professionale, calandosi alla perfezione nei panni del Bibliotecario:" La cosa più logica sarebbe riparare il taglio fatto da Dulaque; in questo modo ricuciremo il tessuto della Storia e tutti i danni causati dallo sfilacciamento del tessuto della Storia saranno riparati. Tutto tornerà a scorrere come prima."
" Magicamente è possibile, però ci servirà un filo molto particolare. Qualcosa di antico, carico di potere dimensionale e collegato il più possibile alla mito greco originale. Non abbiamo niente del genere."
Nicole disse subito con un sorrisetto vittorioso:" Qui ti sbagli Cass. So esattamente dove trovare quello che ci serve, anche se tu dovrai darci una mano."
La Guardiana diede immediatamente indicazioni sull' esatta posizione dell' Annesso a Cassandra affinché trasportasse lì i tre grazie alla magia.
Arrivati in Oregon, esattamente di fronte all' ingresso esterno della struttura, Nicole decise di dare alcuni avvisi prima di entrare:" Allora qui in teoria dovrebbe esserci Jenkins, un uomo in apparenza burbero ma in realtà non così male una volta conosciuto bene. Essendo questa una realtà parallela non credo lo troveremo, ho però preferito avvisarvi."
Antares commentò con una scrollata di spalle:" Non potrà mai essere più insopportabile di Jerry."
Cassandra invece non disse nulla, non aveva idea di chi fossero le persone di cui stavano parlando.
Arrivati nella sala principale videro che tutto era deserto e ricoperto da uno spesso stato di polvere; Nicole accese tutte le luci, Antares osservò interessato tutti i libri l' presenti e Cassandra commentò interessata:" Questa sala è molto simile all' ufficio che avevo in Biblioteca." Nicole annuì per poi spiegare:" Questo è uno dei tanti Annessi sparsi per il globo; il loro scopo è fornire assistenza e supporto ai Bibliotecari quando sono lontani dalla Biblioteca. Scusatemi, vado ad esplorare questo posto... Jenkins non c'è, è ovvio... Però potrei trovare lo stesso qualcosa di utile. Voi state qui e non fate danni."
Quando la Guardiana non fu più a portata d' orecchio Cassandra disse ad Antares senza mezze misure:" Tieni a lei, molto più di quanto credi."
Antares rispose altrettanto schietto:"La conosco da poche ore, non ho il rapporto che lei aveva con Flynn; ma ho capito di essere legato a lei, questo sì… Credo che la ragione sia da attribuire al legame che lei ha con il mio doppleganger, non avevo mai sentito nulla di così profondo, puro, intenso e sincero. Sarà stupido da dire ma è già riuscita a tirare fuori il meglio che è in me."
La rossa disse con un sorriso e con tono affettuoso:" Si, è sempre stata la sua migliore qualità: ispirare, dare speranza e fare del nostro meglio per salvare il mondo…"
L' uomo aggiunse con lo stesso tono:" Già, anche se è una grandissima Psicopatica è una donna straordinaria." 
" Ti sei per caso innamorato di lei?" 
Antares non si aspettava quella domanda, rimase spiazzato per qualche secondo prima di replicare:" Penso di si. Quando ero Flynn Carsen mi ha salvato in più di un' occasione, ora che sono Antares Pendragon lo ha fatto di nuovo, quando tornerò ad essere Flynn Carsen lo continuerà a fare. L’ unica cosa che ho capito di questa folle esperienza è che Nicole Noone e Flynn Carsen sono legati indissolubilmente in ogni realtà possibile e Nicole si sacrificherebbe per me senza esitare. Nel mio universo di partenza è già stata salvata una volta, spero non debba succedere più." 
La Bibliotecaria gli disse seria:" Hai capito che il suo destino è morire per te." 
Il moro disse deciso:" Non succederà mai; non permetterò che muoiano altre persone a me care a causa del mio Destino. Mio padre è stato più che sufficiente, non lascerò che anche lei muoia per me..." 
" Spero che tu ci riesca."
Nicole fu di ritorno pochi istanti dopo, comunicando l' esito delle sue ricerche:" Qui a parte polvere non c'è molto, giusto qualche ingrediente base per incantesimi di vario tipo; di Jenkins nemmeno l' ombra dato che questo posto sembra abbandonato da anni, la polvere e le ragnatele lo testimoniano. Direi che possiamo procedere con il piano principale: Cassandra riusciresti a collegare questo Annesso con quello del mio mondo?"
La rossa diede un responso negativo:" Non è possibile, non puoi tornare indietro. La storia si sta sgretolando e i suoi fili si stanno separando e allontanando sempre di più."
Antares dopo averci riflettuto per qualche istante propose una soluzione:" Potrebbe essere folle, azzardato e non funzionare ma io ho un piano: con il giusto incantesimo potremmo unire momentaneamente i fili della Storia, giusto per il tempo necessario a farci tornare nella nostra realtà di appartenenza."
Cassandra parve capire al volo:" Prendiamo un filo, lo intrecciamo a quello che viene dopo e poi di nuovo a quello successivo. Può funzionare e io posso fare l' incantesimo a patto di trovare un fulcro, qualcosa che sia comune a tutte le realtà che avete visitato."
Nicole e Antares esclamarono all' unisono:" I Bibliotecari."
Immediatamente i due seguirono le istruzioni di Cassandra e le portarono tutto il necessario per compiere l' incantesimo; quando tutto fu pronto la Bibliotecaria spiegò in dettaglio quello che stava per fare:" Ora farò un buco in tre universi, tenetevi pronti."
La rossa prese un sacchetto a cui fece un buco e poi iniziò a muoversi formando il disegno di un trischele mentre recitava la formula:" Transite spatiumque abite qui sunt me, atque non me. Tendo et porto ad eos mundum aeternoo, aeternoo, aeternoo spatium facimus.***"
Immediatamente Antares, ben allenato a percepire la magia sentì che la barriera che separava i vari universi era stata rotta, Cassandra ce l' aveva fatta; Nicole vendendo la strana espressione del moro gli chiese incuriosita:" Hai percepito qualcosa?"
Prima che il Pendragon potesse rispondere Cassandra riprese entrambi:" Silenzio. Devo fare dei calcoli."
Dopo qualche istante dal nulla apparve l' Ezekiel proveniente dal mondo dei fantasmi che disse perplesso alla rossa:" Ci conosciamo?"
Lei gli rispose semplicemente:" Più o meno."
Subito dopo arrivò anche il Jacob proveniente dalla realtà di Antares, che disse confuso vedendo di essere finito in un posto totalmente diverso:" Che diavolo succede?"
La Bibliotecaria, impegnata a celebrare il rituale, spiegò ai nuovi arrivati come comportarsi:" Concentratevi Bibliotecari. Pensate alle vostre vite, alla vostra storia e ai vostri amici."
Stone chiese stupito:" Anche voi siete Bibliotecari?"
Jones gli rispose positivamente:" Certo, siamo anche noi Bibliotecari."
Qualche attimo dopo tutta la luce nella stanza parve sparire; quanto tutti tornarono a vedere si accorsero di essere in un annesso differente, Nicole capendo di essere tornata nel suo mondo corse immediatamente sul retro a recuperare il Filo di Arianna.
Stone chiese confuso:" Di chi è questo mondo?" 
Fu Antares a rispondergli:" Si tratta del nostro, mio e di Nicole. Cassandra ho un ultimo favore da chiederti: potresti aprire un portale per il Telaio del Fato? Dato che le barriere fra i mondi sono deboli non dovresti aver bisogno di alcun sacrificio di sangue."
La Guardiana fu di ritorno pochi minuti dopo e fece giusto in tempo per sentire Cassandra ultimare la richiesta di Antares:" Il portale per il Telaio è aperto. Si trova oltre lo Spazio e il Tempo; concentratevi sull' esatto momento in cui siete partiti e tornerete a quell' istante."
Nicole disse riconoscente:" Grazie a tutti e tre ma soprattutto grazie a te Cassandra. Antares immagino ti farà piacere sapere che Excalibur è qui; chiamala. Ci sarà parecchio utile contro Dulaque."
Il Pendragon fece come gli era stato suggerito, felice di riavere la sua spada; dopo aver fatto un lungo fischio la leggendaria arma di re Artù finì nella sua mano destra e immediatamente dopo ebbe un flash in cui estraeva la spada dalla roccia in Biblioteca.
L' uomo stringendo l' elsa della spada disse felice, era come se avesse ritrovato una parte di sé:" Ben trovata, vecchia amica mia."
Nicole e Antares stavano per attraversare il portale quando il Vero Bibliotecario decise di salutare personalmente i tre Bibliotecari:" Grazie di tutto, è stato bello conoscervi. Anche se non ricordo nulla delle vostre versioni di questo mondo posso affermare con certezza che siete degli ottimi Bibliotecari, Flynn Carsen sarebbe fiero di voi. Quando ci rivedremo sarà tutto come prima ma spero ricorderete quello che avete realizzato in queste realtà parallele."
Nicole chiese confusa e allarmata per i tre Bibliotecari:" Cosa vuoi dire? Loro non dovrebbero tornare nei loro universi? Non esiste nessun multiverso?"
" Nicole la teoria del multiverso è corretta; il problema però è che queste sono realtà parallele date da modifiche delle linee temporali: quando sistemeremo il Telaio la Storia si riparerà e loro smetteranno di esistere, tornando quelli che hai conosciuto mentre io tornerò ad essere Flynn." 
Nessuno dei tre Bibliotecari era però preoccupato della cosa; Jacob decise di rassicurare Nicole e Antares:" Beh, comunque sia è stata una vita interessante."
Jones proseguì:" Piena di mistero... E anche di sofferenza."
Anche Cassandra disse la sua:" Una vita piena di avventura, capace di tirare fuori sia il meglio che il peggio da noi, che ci ha cambiati come persone."
Jacob concluse, inconsapevole che avevano detto esattamente le stesse parole che Flynn aveva detto loro un anno prima, quando gli aveva offerto di diventare Bibliotecari:" Ma soprattutto è stata una vita che ci ha offerto la possibilità di fare la differenza, di salvare il mondo ogni settimana, due volte prima di venerdì. Fagli vedere chi sei, Bibliotecario."
Antares e Nicole attraversarono il portale per il Telaio del Fato carichi di decisione e con un preciso obiettivo: sistemare la Storia e far tornare tutto com' era prima dell' intervento di Dulaque, questo significava soprattutto far tornare Alastair, Regan e Astrea visto che la Guardiana non avrebbe rinunciato ai suoi figli per nulla al mondo.
Tornati al Telaio questa volta finirono sul ponte quindi non ci vollero che un paio di secondi per arrivare davanti alla reliquia danneggiata; la Guardiana disse pratica:" Tu hai idea di come si usa un telaio antico vero?"
" Perché lo dici come se fosse una cosa quasi scontata? Aspetta, fammi indovinare: fa parte del pacchetto completo di Flynn?"
La Guardiana disse divertita e con un espressione colpevole:" Più o meno..."
" Perché nessuno mi ha mai detto di uscire più spesso?"
" Io l' ho fatto, tua madre l' ha fatto, il professore che ti ha cacciato dall' università l' ha fatto; tu però non hai mai ascoltato nessuno! Ora però torniamo alla vera domanda: sai come riparare il tessuto del Telaio?"
Antares sbuffò prima di mormorare qualcosa di incomprensibile, affidare Excalibur a Nicole, prendere il Filo di Arianna e mettersi al Telaio a lavorare; poco dopo la bionda sentì finalmente uscire dalle labbra dell' uomo una frase comprensibile:" Nessun commento. Spero poi che tu sia stata accettata da Excalibur perché se dovesse arrivare Dulaque e non fosse così saremmo nei guai." Nicole rispose iniziando a guardarsi intorno, con i sensi in massima allerta:" Non preoccuparti, ci sono riuscita. Per la cronaca io e Cal abbiamo tenuto testa a Morgana e io ho già affrontato Dulaque in passato."
Sentendo poi un rumore di passi, proveniente da dietro di lei, sul terreno ghiaioso che circondava il Telaio, Nicole si voltò giusto in tempo per vedere che un uomo sui trentacinque o quarant' anni, vestito con un' armatura e con in mano una spada era vicino a lei e stava per colpirla.
La bionda reagì prontamente parando l' assalto del misterioso cavaliere con Excalibur; non le ci volle molto per capire che quello che aveva di fronte non era altri che Dulaque, con un migliaio di anni in meno.
Il capo della Confraternita del Serpente disse con il suo solito tono calmo:" Molto bene Guardiana. Ammetto che sarei stato deluso se fosse bastato un solo colpo per ucciderti; in tutti i nostri scontri sei sempre stata tenace e in questo modo potrò fartela pagare per quello che mi hai fatto a Natale."
Nicole fece qualche passo indietro, guadagnando qualche metro per poi dire sarcastica e fredda al suo nemico:" A quanto pare non ti è bastato come monito. Ti trovo però in forma, hai provato qualche cura anti età miracolosa?" 
Sentendo quello scambio di battute Antares ebbe la tentazione di abbandonare il suo lavoro e aiutare Nicole ma sapeva che non era possibile: il danno era così esteso che ci sarebbe voluto parecchio tempo per sistemare tutto quanto; sperò solo che la bionda riuscisse a guadagnare più tempo possibile.
Dulaque nel frattempo aveva risposto altrettanto pungente:" Riavvolgendo la Storia fino al tempo di Camelot io rinasco. Davvero una cura miracolosa."
Nicole ebbe la tentazione di attaccare a testa bassa ma si trattenne: sapeva di non essere all' altezza di Dulaque come spadaccina, nemmeno con il supporto di Excalibur; decise di guadagnare tempo per Antares provando a distrarre il cavaliere con le parole.
" Hai messo a repentaglio la Storia stessa solo per tornare ai tempi di Camelot. Sei un folle! Senza contare il fatto che ci hai provato innumerevoli altre volte... Suppongo che anche l' aver rivelato a Jerry delle Miniere avesse questo fine; attaccare la Biblioteca la seconda volta però è stato il tuo ultimo errore: hai violato tutti i trattati di pace possibili e immaginabili!"
Dulaque disse per nulla colpito e senza perdere la calma:" Abbiamo parlato fin troppo Guardiana, da morta le parole non ti serviranno a nulla."
Il cavaliere a quel punto colmò lo spazio fra lui e la bionda con poche rapide falcate ed iniziò a duellare con lei; Nicole per un po' riuscì a difendersi ma fu poi evidente che lei e Dulaque, nel pieno delle forze e del suo potere, erano su due livelli totalmente diversi; tanto che alla fine la donna venne spinta ai piedi di Antares, perdendo Excalubur nell' impatto con il terreno.
Il moro a quel punto smise di lavorare per fissare quello che era stato il suo mentore con uno sguardo di puro gelo; Dulaque lo ignorò, decisamente più interessato a uccidere Nicole e a fare quello che aveva fatto in ogni singola realtà in cui la Guardiana era stata.
La Guardiana però nonostante l' indolenzimento della botta presa ebbe i riflessi sufficientemente pronti per afferrare la lama della spada di Dulaque a mani nude ed evitare di finire ferita; ignorando il dolore decise di approfittare della situazione per alzarsi fulminea e sferrare una violenta testata al ventre dell' uomo che però riuscì nuovamente a ferirla alla spalla destra con un fendente fortunato, sferrato mentre barcollava all' indietro.
Vedendo la sua Guardiana ferita Antares decise di abbandonare le operazioni di tessitura per poi afferrare Excalibur e porsi fra lei e il suo mentore; mentre non staccava gli occhi di dosso da Lancillotto chiese preoccupato alla bionda:" Le ferite sono gravi?"
Lei gli rispose scrutando il palmo sinistro:" Ho subito cose peggiori."
Ad Antares bastò per il momento, sistemato Lancillotto avrebbe aiutato Nicole a medicarsi; vedendo che aveva lo sguardo del cavaliere su di sé decise di togliersi un dubbio:" Perché vuoi far rivivere Camelot?"
" Perché è il mondo perfetto. Dovresti ricordare la realtà che ho creato... Prova a negare che non era un' utopia: un solo re a governare, cavalieri d' onore e la magia per controllare il mondo."
" Finché non hai rovinato tutto, Lancelot du Laque."
Nicole lo disse senza mezze misure, dopotutto sapeva bene com' era andata: Lancillotto, spinto da un amore folle e non ricambiato per Ginevra aveva chiesto aiuto a Morgana per ottenere l' amore della regina; in cambio lui si sarebbe impegnato a supportare militarmente Mordred nel momento in cui avrebbe reclamato il trono di Camelot.
Il cavaliere disse solo, gelido:" Quello era il passato, ho rimediato al mio errore. Antares sai che ho ragione."
L' interpellato rispose rabbioso con un ringhio:" Io non sono Antares. Io sono Flynn Alexander Pendragon Carsen, colui che ti ucciderà qui e ora. Sei responsabile della morte di mio padre e di Judson, il mio mentore! Ora pagherai per i tuoi crimini!"
Lancillotto si lasciò andare ad una risata fredda, senza alcun divertimento o gioia, per poi commentare secco:" Quindi hai ricordato... No, è impossibile; è stata la Guardiana a raccontarti tutto. Flynn, visto che insisti nell' essere chiamato con questo stupido nome, da te non mi aspettavo un simile comportamento. Ero convinto di averti educato meglio e ad averti insegnato a dubitare sempre dei Bibliotecari e dei Guardiani; mi spiace vedere che ho perso tempo e che le parole di una stupida biondina ti hanno fatto dimenticare chi sei adesso. Ti chiederai perché ho fatto tutto questo... Sappi che la versione di te che il Destino aveva previsto mi ha messo in difficoltà più di una volta, sei sempre stato il degno successore di Judson e di Artù in questo. È a causa di quello che saresti diventato che dissi a Jeremiah di riscrivere la Storia e non farti esistere... Tu e la tua Guardiana però vi siete intromessi ancora una volta e avete mandato a monte il mio piano... Flynn Carsen era destinato ad essere un Vero Bibliotecario, essendo un nodo nel Telaio del Fato non potevi essere cancellato. Fortunatamente un paio d' anni dopo compresi il mio errore: se avessi impedito la caduta di Camelot e fossi stato un fedele alleato dei Pendragon avrei potuto diventare il tuo maestro e quindi avere la fedeltà del Pendragon con più potenziale dai tempi di Artù."
Nicole approfittò di quella sorta di confessione per dire ad alta voce la conferma a cui era giunta:" È per questo che mi hai uccisa in ogni universo? Sapevi che se io e Flynn ci fossimo incontrati essendo io la sua Guardiana avrei potuto innescare una catena di eventi che avrebbe rovinato i tuoi piani? Ti è comunque andata male: Flynn è un Vero Bibliotecario e lo sarà sempre! Tutti hanno sempre detto che i Veri Bibliotecari sono Bibliotecari predestinati, superiori agli altri e destinati ad esserlo sempre perché devono salvare il mondo... Questo è vero ma solo ora ho capito davvero cosa significa questo termine: un Vero Bibliotecario non è solo quello che tutti sanno già, è anche altro! Si tratta di un eroe i cui più grandi pregi sono il cuore^, il coraggio e la straordinaria capacità di mettere a disposizione del bene la propria vita; è un eroe che combatte il male per proteggere chi ama e non per ottenere la gloria, che conosce i suoi limiti e cerca sempre di superarli per il bene di tutti, un leader inconsapevole a volte. Ma soprattutto sai cosa caratterizza un Vero Bibliotecario? La volontà di non arrendersi mai, nonostante le difficoltà e di trovare sempre una soluzione! Questo è un vero Bibliotecario, questo è Flynn Carsen! Per questo non riuscirai mai a vincere Lancillotto!"  
Flynn, che aveva rinnegato il nome Antares e tutto quello che esso rappresentava, rimase colpito da quelle parole che gli infusero una nuova decisione; capendo appieno quello che voleva intendere Cassandra quando aveva detto che la capacità migliore di Nicole era impedire alla gente di perdere la speranza.
Il cavaliere sentendo quelle parole perse la calma e ringhiò furioso prima di attaccare il Bibliotecario a testa bassa:" Che belle parole Guardiana, le inciderò sulla tua lapide e su quella del tuo amato maritino."
I due uomini iniziarono a duellare furiosamente, non risparmiandosi nemmeno un colpo; a differenza di Nicole però Flynn, che sempre stato un eccellente spadaccino dopo anni di addestramento, riuscì a tenere egregiamente testa a Dulaque rispondendogli colpo su colpo.
Presi dal loro duello i due uomini non si accorsero dell' arrivo di una quarta persona al Telaio, fu Nicole ad accorgersene per prima dato che una voce amica le porse un fazzoletto di stoffa per medicarsi il taglio alla mano:" Signora Carsen, spero non se la prenda ma ha un aspetto orribile."
Nicole rispose sollevata e con un sorriso ironico in volto:" Ma non mi dica... Credevo che avere un' emorragia in corso fosse l' ultima tendenza in fatto di cure di bellezza! Scherzi a parte Jenkins è bello vedere che almeno lei è rimasto sé stesso. Oggi ne ho avuto abbastanza di vedere versioni parallele di quelli che conosco. Piuttosto cosa ci fa lei qui?"
Il custode dell' Annesso rispose alla Guardiana mentre le medicava la ferita alla mano e alla spalla:" Versioni parallele? Mi faccia indovinare: Lancillotto ha tagliato il Telaio del Fato e lei e il signor Carsen vi siete mossi lungo i fili sfilacciati della Storia, si spiegherebbe anche perché suo marito è vestito in quel modo. Per rispondere alla sua domanda ho seguito lei e il signor Carsen dopo che avete attraversato il portale, solo che sono finito a circa seicento metri a nord rispetto a qui e sono arrivato giusto in tempo per sentire Lancillotto che spiegava il perché volesse tornare ai tempi di Camelot. Ora che lei è stata medicata la priorità è riparare il Telaio e l' unico capace di farlo è suo marito; non credo gli dispiacerà se gli darò il cambio."
Dulaque nel frattempo era andato avanti a duellare con Flynn e fra un fendente l' altro aveva detto seccato:" Anche questa volta ti sei dimostrato capace di tenermi testa; nonostante tutto Artù sarebbe orgoglioso di te. Te lo dirà lui stesso ad Avalon non appena sarai morto!"
Il cavaliere a quel punto fece una finta che spiazzò Flynn e gli fece perdere la posizione di guardia; Dulaque stava per sferrare il colpo decisivo quando Excalibur agì di sua iniziativa deviando l' affondo che ferì solo superficialmente il Bibliotecario ad un fianco, che si allontanò di qualche metro per riprendere fiato.
In quel momento venne affiancato da Jenkins, che disse pratico e sbrigativo:" Signor Carsen vada a riparare il tessuto della Storia, a lui ci penserò io se mi farà la cortesia di prestarmi Excalibur per il tempo necessario."
Flynn fece come gli era stato detto senza fare troppe domande, pur avendone moltissime era consapevole che quello non era il momento adatto e che avrebbe fatto meglio ad attendere.
Padre e figlio nel frattempo incrociarono le lame mentre spostavano il loro duello sul ponticello di legno lì vicino; Jenkins salutò poi il padre con una nota di sarcasmo:" Lancillotto."
" Galahad. Perché mi ostacoli ancora una volta? Ho creato un mondo in cui Camelot non è mai caduta!"
Il cavaliere del Graal rispose senza alcun tentennamento:" Camelot cadde, era il suo destino. Signor Carsen potrebbe cortesemente sbrigarsi nel riparare il tessuto della Storia?"
Dulaque provò ad opporsi cercando di colpire Jenkins con una rapida sequenza di colpi che vennero tutti abilmente parati; vedendo che con la spada non aveva ottenuto risultati il capo della Confraternita del Serpente tentò nuovamente con le parole:" Avevamo la magia allora! Il mondo era un posto migliore!"
" Davvero? Magia senza controllo e re crudeli? Non valeva un soldo bucato!"
Lancillotto rispose rabbioso tornando a scagliare colpi con la spada:" Le persone hanno bisogno di saggezza! Gli stupidi uomini devono essere governati da un re!"
I due cavalieri incrociarono le lame e i loro volti erano a pochi centimetri di distanza; Galahad rispose quindi al padre guardandolo dritto negli occhi:" No! Gli uomini si sono guadagnati il diritto ad autogovernarsi! Il tempo dei re è finito!"
In quel preciso istante successero due cose: Jenkins spinse via suo padre e Flynn terminò di riparare il Telaio del Fato; dato che la storia era stata riparata tutti tornarono alle loro versioni abituali, incluso Dulaque che sparì qualche istante dopo.
Flynn, ricordandosi nuovamente tutto e tornando ad indossare letteralmente i suoi panni, disse allegro al cavaliere, dopo essersi accertato che le condizioni di salute di Nicole fossero buone:" Jenkins! Che bello vederla qui! La ringrazio, se non fosse stato per il suo provvidenziale intervento le cose si sarebbero messe davvero male... Beh, il corso della Storia è stato riparato; tutto è bene quello che finisce bene!" 
La Guardiana anticipò qualunque risposta di Jenkins dicendo pratica e sbrigativa:" I convenevoli a dopo! Vi ricordo che dobbiamo ancora tornare nella nostra dimensione e riportare indietro la Biblioteca. Io ne approfitterò anche per farmi dare una sistemata da Merlino e poi farmi una bella doccia. Un avviso Secchione: se ti fionderai immediatamente in Biblioteca senza farti guarire la ferita al fianco me la pagherai, e non accetto la scusa che sia solo un graffio."
Flynn assunse l' espressione di un bambino che era stato appena sorpreso con le mani nel barattolo della marmellata; disse poi leggermente imbarazzato:" Hai ragione come tuo solito Psicopatica; tenetevi forte e preparatevi perché credo proprio che ora salteremo."
Jenkins chiese immediatamente, perplesso:" Saltare? E dove di grazia?!"
" Non è ovvio? Arriveremo esattamente dove siamo partiti, è lì che eravamo destinati ad essere."
Il terzetto tornò esattamente nell' enorme sala in cui un anno prima c' era l' ingresso della Biblioteca e dove ora si trovavano Charlene, Merlino, i Bibliotecari e il cadavere di Lamia, rispettosamente coperto con un telo grazie ad un veloce incantesimo del mago; Flynn, Nicole e Jenkins vennero immediatamente invasi da una miriade di domande dei presenti che dissero più o meno all' unisono:
" Dove siete stati?"
" Siete feriti! Cosa è successo?"
" Perché Jenkins ha in mano Excalibur?"
" Dov' è Dulaque?"
" Perché ho avvertito una frattura della Storia?" Flynn decise di intervenire dicendo ai presenti con tono deciso e autoritario:" Per prima cosa uno alla volta! Ho capito a malapena quello che mi avete detto... Non è il momento delle domande e delle risposte però. Prima devo completare il rituale; zio Martin potresti guarire Nicole per prima cosa? A me puoi pensare dopo, la più grave è lei."
Il Bibliotecario prima di andare a completare il rituale fece una cosa che in un primo momento confuse i tre Bibliotecari: prese il fazzoletto che Jenkins aveva usato per bendare la mano della Guardiana e che ora era sporco del suo sangue; arrivato al Liber Fabularum Flynn concluse la favola:" Con il suo sangue e con quello della sua amata, il Bibliotecario riuscì finalmente ad aprire il passaggio per la Biblioteca."
Dopo una breve pausa si rivolse a Jenkins e Charlene con un tono mesto:" Potreste stabilizzare voi il resto mentre Merlino curerà anche me e pensare anche a Lamia? Non meritava quella fine, ha solo scelto male... Inoltre potremo ottimizzare i tempi e raccontare quello che ci è successo una volta sola."
Quando tutto in Biblioteca fu sistemato, compresi tutti gli artefatti lasciati all' Annesso, tutti si diressero nell' ufficio del Bibliotecario e, una volta che tutti si furono accomodati, Flynn e Nicole, rimessi a nuovo da Merlino, raccontarono ai presenti tutta la loro bizzarra avventura nelle varie realtà parallele che avevano visitato; i ragazzi, Charlene, Merlino e Jenkins ascoltarono tutto increduli: erano tutti più o meno abituati a sentir parlare di cose assurde ma quello era quasi troppo anche per i tre immortali!
Flynn osservando Cassandra, Jacob ed Ezekiel disse loro incredibilmente orgoglioso e fiero di loro:" Visitare delle realtà parallele in cui voi avete preso il mio posto è stato folle, lo sappiamo tutti. Mi ha fatto però comprendere una volta in più una cosa che avevo già capito vedendovi agire sul campo e sentendo i resoconti di Nicole: ormai siete dei Bibliotecari a tutti gli effetti, sono fiero di voi. Ai miei occhi un anno fa, quando avevate appena messo piede in Biblioteca per la prima volta, mi site sembrati delle vittime delle circostanze e mi avete ricordato terribilmente me stesso: da un giorno all' altro siamo finiti tutti in qualcosa di molto più grande di noi.
Ora però vedo di fronte a me tre Bibliotecari di grande talento ed è per questo che sia io che Nicole abbiamo due notizie da darvi! Numero uno: se lo vorrete potrete andare in missione da soli, cercate però di non morire. Numero due: se lo vorrete ovviamente, ci piacerebbe che faceste parte della fazione dei Pendragon come membri onorari per ringraziarvi di tutto l' aiuto che ci avete dato in questo ultimo anno sia contro Dulaque sia quando ci avete aiutati a salvare Al."
La prima a proferire parola e a riprendersi dallo stupore che quell' offerta aveva causato ai tre giovani fu Cassandra che chiese titubante:" Siete sicuri che siamo pronti?"
Nicole rispose con un caloroso sorriso:" Certamente. Avete dimostrato di essere più che preparati ad affrontare tutto quello che il Destino avrà in serbo per noi. Per la seconda proposta potete pensarci con tutta calma. A proposito di Pendragon... Jenkins non crede che sia giunto il momento di fare quella chiacchierata di cui abbiamo parlato qualche mese fa?"
Il diretto interessato stava per dire qualcosa che servisse a tergiversare ma quattro paia di occhi lo fissarono intensamente, come a volergli dire che non era più il momento di nascondersi; altre tre paia di occhi invece si limitarono, per così dire, a fissare confusi i veterani.
Fu così che alla fine Jenkins si decise a dire ad alta voce chi era stato in passato, più per beneficio dei Bibliotecari e per sé piuttosto che dare delle vere informazioni a Nicole, che sapeva già tutto; l' uomo si rivolse a Flynn guardandolo dritto negli occhi e dicendo serio:" Ormai è tempo che io smetta di fuggire dal mio passato e che smetta di nascondere chi sono stato. Flynn Carsen, capo della fazione dei Pendragon, chiedo di essere riconosciuto nuovamente parte attiva della Tavola Rotonda."
Sentendo quelle parole Jacob, Ezekiel e Cassandra ruppero la solennità di quel momento esclamando, con in volto delle espressioni che poco si addicevano al loro quoziente intellettivo, un sonoro e esplicativo:" Che cosa?!"
Ezekiel aggiunse poi incredulo:" Ok, sapevamo che Jenkins fosse vecchio ma non credevo che lo fosse così tanto! Poi voi da quanto lo sapete?"
" Io l' ho capito dopo il conclave, grazie alle parole che mi aveva detto Flynn e a come si era comportato Dulaque con Jenkins; il Secchione qui presente invece l' ha capito non appena lo ha visto... Sai che le tue doti deduttive sono inquietanti e fanno quasi paura?"
Il suddetto Bibliotecario non disse nulla, limitandosi a sorridere e a scrollare le spalle, quasi come a voler sottolineare a Nicole che doveva saperlo dato che si conoscevano da undici anni; Jacob invece chiese perplesso:" Dulaque? Che cosa c'entra Dulaque con Camelot?"
Flynn rispose con un sorrisetto divertito, fingendo un mezzo rimprovero:" Non ti viene in mente proprio nessun personaggio del ciclo bretone con un nome simile e che non è in buoni rapporti con i Pendragon? Credevo che ci saresti arrivato almeno tu, Jake!"
Sentendo quelle parole il cervello dell' esperto di arte e letteratura si mise in moto e dopo qualche attimo di concentrazione arrivò alla soluzione:" Dulaque... Du Laque... Lancelot Du Laque! Il capo della Confraternita del Serpente è Lancillotto?"
Flynn annuì e poi spiegò brevemente ai giovani come stavano davvero le cose, aiutato ovviamente da Jenkins che era il diretto interessato; l' unica cosa che il cavaliere non disse furono le ragioni che lo spinsero a rifugiarsi in Oregon dopo essere entrato in contatto con la Biblioteca.
Il Bibliotecario alla fine concluse con un sorriso:" Comunque sappi che non aspettavo di sentirti dire altro, Galahad; avevo capito che eri testardo e cocciuto ma non pensavo che ci sarebbero voluti tutti gli eventi capitati quest' anno per farti cambiare idea! Considerati pure reintegrato, inoltre avremo molto di cui discutere alla prossima riunione dei cavalieri, preparati. Ora scusatemi ma ho del lavoro da fare in Biblioteca: qualche membro della Confraternita del Serpente potrebbe essere ancora dentro."
Anche Nicole uscì di scena spiegando che doveva andare ad avvisare Margie e poi a prendere i figli da scuola; Merlino dal canto suo sparì semplicemente, senza avvisare nessuno, Charlene spiegò a Cassandra, Jacob ed Ezekiel che era una sua abitudine quindi non bisognava prendersela troppo.
Poco dopo anche la contabile e Jenkins sparirono diretti alle loro mansioni: sistemare un anno di bilanci e allestire un laboratorio di ricerca; fu così che i tre Bibliotecari rimasero soli nell' ufficio, davanti al Libro dei Ritagli e non avendo le idee molto chiare su quello che avrebbero fatto nell' immediato futuro.
Il primo a rompere il silenzio imbarazzato che si era creato fu Ezekiel:"  Senza offesa, ma io avrei bisogno di una pausa. Insomma... Nonostante le mie numerose gesta eroiche mi sento ancora giudicato..."
Stone colse la palla al balzo:" Ho incontrato persone che per me sono diventate come una famiglia quando lavoravo in Texas... Potrei andare a trovarle e a fargli un saluto."
Cassandra era invece di tutt' altra idea dato che con Jacob non avevano più chiarito come stavano le cose e che il cowboy non sembrava intenzionato a farlo ora che ne avevano la possibilità:" Io e la mia famiglia non andiamo molto d' accordo... Cercherò di risolvere un caso."
La rossa a quel punto aprì il Libro dei Ritagli e mentre studiava gli articoli commentò mesta:" Ed è anche uno di quelli complicati... Un bel respiro..."
Stone chiese immediatamente:" Dove stai andando?"
" Lima, Perù."
Jacob rispose prontamente con un sorriso:" Beh, ho sempre desiderato visitare il Machu Picchu. Spero non ti dispiaccia se mi unisco anche io alla missione!"
Anche Jones decise che forse il relax poteva attendere:" Lima? Conosco un ottimo locale che fa tapas lì. Inoltre non credevo che fossi un appassionato di Wrestling."
Stone commentò immediatamente oltraggiato e sdegnato:" Cosa?! Non sai cos' è il Machu Picchu e ti definisci pure un Bibliotecario?!"
" Lo sono tanto quanto te! Ho il mio invito e il permesso di andare in missione da solo!"
" Solo perché Flynn e Nicole hanno avuto pena!"
Cassandra non disse nulla, si limitò a ridere e a ringraziare il Destino per averla fatta arrivare esattamente a quel preciso momento.
Flynn nel frattempo aveva finito con il suo lavoro di perlustrazione, notando con sollievo che tutti i membri della Confraternita erano riusciti a fuggire; avevano trafugato qualche artefatto, certo, ma non era nulla di potenzialmente letale ed era pronto a scommettere che sarebbe riuscito a recuperare tutto quanto in un paio di settimane prendendosela comoda.
Stava quindi camminando verso il suo ufficio mentre fischiettava un allegro motivetto, con Excalibur che gli fluttuava placida alle spalle, quando avvertì una presenza magica; il Bibliotecario si chiese due cose: da quando era diventato così abile a riconoscere la magia e soprattutto chi poteva essere?
Voltandosi vide il famigliare e sorridente volto di Judson riflesso in uno specchio che gli disse colpito:" Non mi aspettavo che mi scoprissi immediatamente... Devo dire che le tue capacità magiche sono decisamente migliorate, sicuramente è merito di Merlino. Sono però qui per dirti altro... Anche... Anche se forse lo hai già capito da solo: hai ritrovato la Biblioteca, hai salvato il mondo e la Realtà stessa e soprattutto ti sei rivelato ancora una volta un eccellente Bibliotecario. Sono fiero di te Flynn, Vero Bibliotecario."
Il newyorkese rispose con un sorriso commosso ad incorniciargli il volto:" Grazie Judson. Questo significa davvero molto per me..."
Anche il vecchio uomo sorrise attraverso dall' altro lato dello specchio, per poi dire con il suo tipico tono pacato:" Dovresti sapere che ormai hai dimostrato a tutti di essere il miglior Bibliotecario che abbiamo mai avuto; sapevo che se avessi lasciato a te la Biblioteca sarebbe stata in buone mani. Per quanto il Destino potrà avere in serbo ostacoli e difficoltà so che tu riuscirai a guidare la Biblioteca e i Bibliotecari verso un futuro luminoso. Sono orgoglioso della persona che sei diventato, non solo del fatto che hai dimostrato a tutti di essere un Vero Bibliotecario."
Flynn cercò di trattenere l' emozione mentre rispondeva al suo mentore:" Judson questo non è solo merito mio: devo molto al mio mentore e alla mia Guardiana. Senza voi due non avrei fatto molto... A proposito... Ancora una volta è stata Nicole a farmi capire cosa fosse davvero un Vero Bibliotecario, lei non me l' ha mai spiegato... Come mai?"
" Beh... Flynn... Ecco... Sono, sono cose che non potevo spiegare, le dovevate capire voi due."
Il Bibliotecario sorrise leggermente prima di commentare:" Come al solito allora... Era uno dei suoi soliti enigmi o era forse una lezione che avremmo dovuto imparare o forse entrambe?"
" Direi entrambe. Inoltre da un anno a questa parte, come si suol dire, il capo sei tu quindi ora che la Biblioteca è tornata dovrai anche imparare a convivere con questo nuovo ruolo. Sono convinto che ce la farai Flynn; se ti dovessero venire dei dubbi ricorda una cosa: pensa con la tua testa, non cercare di imitare me e ricorda chi sei e chi sei stato in un' altra realtà avendo ricevuto altri insegnamenti..."
" Immagino quindi che abbia visto la realtà parallela in cui ero l' allievo di Dulaque... Per il bene della mia sanità mentale potrebbe evitare di rinfacciarmelo?"
Judson si limitò a ridacchiare prima di congedarsi da Flynn:" Credo che sia giunto il momento di salutarci... Non è un addio, sappi però che, a costo di ripetermi sono fiero di te e, per quello che vale ti considererò sempre come un figlio."
Flynn annuì per poi rispondere commosso:" Grazie, per tutto."
Non serviva altro da aggiungere, i due Bibliotecari lo sapevano molto bene; dopotutto in alcuni casi le parole non servivano o ne bastavano davvero poche dato che i due uomini sapevano bene quale fosse il sentimento che li legava: erano andati ben oltre il semplice rapporto di mentore e allievo, erano arrivati ad avere un rapporto fra padre e figlio. 
Flynn rimase poi a fissare lo specchio anche quando Judson se ne fu andato; la superficie gli mostrò il suo riflesso e vide che quel Flynn sembrava essere invecchiato di una ventina d' anni rispetto all' ultima volta che aveva prestato attenzione alla sua immagine, decisamente l' avventura fra le varie realtà parallele lo aveva segnato più di quanto aveva immaginato... Il sangue, suo e di Nicole, di certo non aiutava a dargli un' aria più allegra; Flynn però in quel momento si sentiva bene, in pace con sé stesso: dopo un anno di peripezie quasi tutto era tornato come prima, certo c'era ancora molto da sistemare ma ora che la Biblioteca era tornata poteva dirsi soddisfatto.
Quella sera Jenkins si era attardato parecchio in Biblioteca dato che predisporre un laboratorio di ricerca che soddisfacesse i suoi rigidissimi criteri era stata un' operazione parecchio lunga; quando poi era tornato all' ufficio dei Bibliotecari, dove ora c'era anche la Porta sul Retro, per tornare all' Annesso a recuperare alcune ricerche vide Charlene seduta alla scrivania di Flynn intenta a scrivergli una lettera.
La curiosità del cavaliere fu più forte della sua naturale propensione a non impicciarsi, chiese quindi alla contabile:" Che cosa ci fai ancora qui?"
La donna sussultò leggermente, non si era accorta della presenza dell' uomo; rispose poi alla domanda:" Sto lasciando una lettera a Flynn e Nicole. Così capiranno il perché."
" Il perché di cosa?" Charlene fece un profondo respiro prima di rispondere malinconica nonostante avesse cercato di usare un tono di voce neutro:" Me ne vado, Galahad."
Quelle semplici parole turbarono non poco Jenkins che assunse un' espressione di puro stupore misto ad orrore per la notizia ricevuta; la contabile decise di proseguire la conversazione spiegando le ragioni di quella decisione:" Ti starai sicuramente chiedendo perché, lo leggo nei tuoi occhi... Ho bisogno di avere del tempo per me stessa ora che è tutto finito. Un anno fa ho perso Judson ma non ho mai avuto veramente il tempo di elaborare la cosa... C' era Flynn da aiutare nella sua missione e se questo da una parte mi ha aiutata a non pensare dall' altra mi ha imposto di sigillare tutti i miei sentimenti... Ora che è tutto finito non posso rimanere in questo posto, mi ricorda troppi momenti passati con lui e inoltre ora io sono fuori posto: faccio parte di un passato che è destinato a sparire prima o poi. Non dico che sia un male, Nicole è la migliore erede che avrei potuto desiderare, ma ora sento che la Biblioteca non è più il posto che fa per me... Ho deciso di scrivere una lettera di spiegazioni per Flynn soprattutto; non voglio farlo soffrire e non voglio che questo mi impedisca di partire, dandomi un valido motivo per non farlo."
Jenkins non disse nulla, combattuto.
Da una parte capiva perfettamente le ragioni di Charlene ma dall' altra parte era tentato di comportarsi in maniera egoista e pregare la donna di rimanere assieme a lui, dicendole chiaramente che lui poteva essere un valido motivo per farla rimanere; Jenkins alla fine decise di non dire nulla e di non agire per l' ennesima volta, un vecchio adagio diceva: se ami qualcuno lascialo libero.
Decise quindi di salutare solo la donna di cui era innamorato da secoli, con la speranza che un giorno sarebbe tornata da lui:" Vorrei dirti molte cose... Credo però che l' unica cosa sensata da da dirti sia di fare buon viaggio e di trovare la pace che cerchi e di cui hai bisogno. Spero di rivederti presto, amore mio."
Il cavaliere a quel punto decise di allontanarsi per evitare ripensamenti; Charlene, rimasta sola disse ad alta voce, più a sé stessa che a Jenkins:" Purtroppo sappiamo entrambi che non ci sarà mai un noi... Amerò sempre e solo il mio Bibliotecario."
Il giorno successivo Flynn e Nicole non appena arrivati in Biblioteca scoprirono di essere rimasti soli: i ragazzi erano in missione, Jenkins era in qualche angolo remoto a far ricerca e non voleva essere disturbato e infine Charlene era andata via.
La giornata per la coppia fu quindi tranquilla e fin troppo noiosa: nessuno dei due era più abituato a stare in Biblioteca e senza la compagnia di almeno altre due o tre persone; il pomeriggio fu invece totalmente diverso: la Biblioteca era stata rallegrata dalla presenza di Alastair, Regan e Astrea e da una visita a sorpresa di Margie.
La famiglia Carsen alla fine aveva deciso di riunirsi nell' ufficio che un tempo era stato solo del Bibliotecario per poter fare il punto della situazione con tutta calma: Margie e i bambini non erano infatti stati informati in dettaglio di quello che era successo, sapevano solo che la Biblioteca era tornata.
Quando Nicole ebbe finito il racconto, adattato per l' età dei bambini, sua suocera disse immediatamente, molto meno rabbiosa di quanto ci si sarebbe potuti aspettare:" Sapevo che Dulaque era un pazzo ma non pensavo sarebbe arrivato fino a questo punto è solo per impedire la caduta di Camelot... L' unica cosa che forse mi consola è il fatto che abbia, a suo modo, cercato di rimediare alle sue colpe..."
Flynn annuì alle parole della madre: Dulaque nel cercare di riportare tutto com' era in passato aveva però finito per rovinare la sua famiglia.
Alastair invece era rimasto insolitamente in silenzio, intento a riflettere su quanto avevano raccontato; quando finì di mettere assieme i dettagli chiese ai genitori:" Fatemi capire: siete stati in varie realtà in cui non vi siete mai conosciuti perché papà non è mai stato il Bibliotecario, giusto?"
" Sì, Al... Cosa vuoi sapere in realtà? Sputa il rospo."
Flynn lo disse con un caldo sorriso: ormai suo figlio, a quasi nove anni, era la sua copia fatta e finita, anche se a testardaggine e sarcasmo il merito era anche di Nicole.
Il bambino disse senza mezzi termini:" Mamma com' era la versione alternativa di papà?"
A quella domanda anche Regan e Astrea prestarono la massima attenzione, curiosi di sentire la risposta dei genitori; Nicole rispose alla domanda con un sorrisetto ironico:" Tuo padre era come al solito, solo decisamente molto più arrogante e irritante." 
" Così mi offendi! Avresti forse preferito trovare una versione di me che non era mai diventata il Bibliotecario perché non ho mai lasciato l' università? O è solo perché sei tu quella che vuole avere l' esclusiva sull' arroganza?"
La Guardiana per un breve secondo provò a immaginare di avere a che fare con una versione ancora più nerd e secchiona del Flynn che aveva conosciuto undici anni prima: scacciò immediatamente l' immagine per il bene dei suoi nervi; rispose poi a tono al marito:" No per carità! Già ai tempi avevo faticato, non oso immaginare cosa saresti potuto diventare! Che poi gestire il tuo doppleganger Psicopatico mi è bastato."
Tutti i presenti scoppiarono a ridere, Flynn e Margie compresi: Nicole aveva ragione da vendere dopotutto: perfino Margie non avrebbe sopportato di vedere Flynn fare l' universitario tutta la vita.
Quella sera, quando si era fatto ormai tardi Flynn si attardò a sistemare le ultime carte, promettendo che non ci avrebbe messo più di cinque minuti; Nicole decise di cogliere l' occasione per parlare da sola con il marito quindi al posto di lasciare la stanza rimase ferma al suo posto per poi chiedere:" Come stai? E voglio la verità."
Flynn smise di fare quello che stava facendo per rispondere leggermene cupo:" Mi da fastidio che Charlene non abbia salutato... Non me la sento di arrabbiarmi con lei però: se dovessi perderti io sarei a pezzi e non avrei decisamente la forza per fare quello che lei ha fatto in questi mesi... Chi l' avrebbe mai detto? Mi sono affezionato alla donna che mi aveva terrorizzato al colloquio."
" Flynn non intendevo quello; ormai so che ti sei affezionato a Charlene e che ti mancherà, come so che hai capito le sue ragioni. Quello che voglio sapere, e che tu vuoi evitare di dirmi, è come ti senti riguardo a tutto quello che è successo tra ieri e oggi... Solo ora hai avuto un attimo di tregua per fermarti e metabolizzare tutto quello che ti è successo."
Il Bibliotecario fece una smorfia per poi rispondere alla moglie:" Non ti si può proprio nascondere nulla... Questa notte ho pensato alla mia vita come Antares e alla mia vita come Flynn... Ho capito che nonostante la vita di Flynn sia stata decisamente più triste all' inizio è l' unica vita possibile per me, è l' unica vita che fa davvero per me: sono felice di aver deciso di presentarmi a quel colloquio undici anni fa. Ho conosciuto te."
Nicole sorrise per poi commentare divertita:" Adulatore!"
" No, sono serio. L' avventura fra le varie realtà mi ha fatto capire quanto l' averti conosciuta mi ha cambiato in meglio la vita. Se non fosse stato per te oggi non avremmo nulla di tutto ciò che ci rende felici, a cominciare dai bambini. Quando eravamo nel mondo dei fantasmi ho capito che il vuoto che sentivo era la loro assenza oltre che la tua."
Nicole annuì per poi commentare seria:" Anche io ho capito una cosa: noi siamo legati e nulla potrà cambiare questa cosa. Il nostro legame è indissolubile, che ti piaccia o meno Secchione: tu sei il mio Bibliotecario e io sono la tua Guardiana; né il tempo, né lo spazio né il Destino potranno potranno mai cambiare questa cosa. Direi che però ci siamo attardati anche troppo; tua madre è i bambini ci stanno aspettando e concorderai con me nel dire che hanno tutto il diritto a volere la nostra compagnia."
Flynn annuì così si diresse verso l' ingresso della Biblioteca; mentre lui e la moglie percorrevano il corridoio centrale la Guardiana chiese curiosa:" Dimmi, come ti senti ora che tutto è tornato al suo posto e tu sei tornato nel tuo habitat?"
" Mi sento a casa."


Note:

* prendetela come una licenza personale, quando Cassandra parla di Morgana mi è sembrato intuire che la Bibliotecaria fosse una sua discepola, soprattutto se consideriamo il fatto che Morgana insegna a Cassandra ad aprire portali dimensionali.

** ho evitato di dire che Lamia riconosce Cassandra come prescelta grazie ad Excalibur dato che Cal è, è stata e sarà sempre l' arma di Flynn; inoltre non ha senso che sia riuscita ad uccidere Dulaque! Vi ricordo che è immortale esattamente come Jenkins.
 
*** mi scuso se non sarà una traduzione accurata ma non avendo trovato una trascrizione della frase in latino sono dovuta andare ad orecchio e non sono più allenata:/ Ecco comunque quello che credo di aver capito: Attraversate lo spazio e venite a me, anche se non siete con me. Dirigo e porto al loro mondo eternamente, eternamente, eternamente creiamo lo spazio.

^ vi dice nulla la frase: le cose per cui vale la pena vivere non possono essere calcolate qui. Devono essere sentite qui? ;)

Note dell' autrice:

Finalmente la prima stagione è finita e devo dire che nel complesso sono molto soddisfatta del risultato finale.
Noterete che in questo capitolo tutto ha avuto una risposta, tutto è stato spiegato e tutto è stato risolto.
La Biblioteca è tornata, Jenkins ha finalmente rivelato il suo passato e soprattutto finalmente avete capito cosa significa per me il termine Vero Bibliotecario.
Ammetto di aver amato scrivere particolarmente la parte ambientata al Telaio e a proposito: faccio una piccola precisazione.
Nicole ricorda la sua vita precedente per due ragioni: l' esperienza con Babbo Natale e il fatto che non ci sono altre Nicole nei mondi visitati, in questo modo non possono esserci sovrapposizioni di identità; Flynn e Jenkins invece ricordano tutto normalmente dato che hanno vissuto le loro esperienze e non ci sono reset strani.
Dulaque rivela finalmente tutte le ragioni che si celano dietro ai suoi gesti e salutiamo definitivamente Antares Pendragon, che torna ad essere Flynn Carsen, il Bibliotecario che tutti amiamo; i ragazzi vengono riconosciuti ufficialmente come Bibliotecari a tutti gli effetti e gli viene proposto di diventare dei membri della fazione dei Pendragon, è una cosa formale, tengo a sottolinearlo, che però per Flynn e Nicole è un modo per dimostrare la loro gratitudine.
Poi il finale cambia del tutto: torna Judson, Charlene spiega le sue ragioni e ha un momento da sola con Jenkins e fanno un piccolo cameo anche Margie e i figli di Flynn e Nicole oltre che a dare a loro lo spazio che meritano dato che in questa storia, nonostante i numerosi co protagonisti, i due personaggi che hanno più rilevanza sono loro.
Spero che tutte queste aggiunte vi siano piaciute anche se sono finali brevi, se avessi scritto tutto quello che volevo sarebbe risultato davvero troppo lungo...
Credo di aver detto tutto, come al solito se avete dubbi, perplessità o critiche costruttive fatemelo sapere!
A fra poco; oggi infatti è giorno di doppia pubblicazione;)
Alla prossima avventura Librarians:)

P.S. 
Il caso ha una sua strana ironia: ho concluso la stagione uno ( pubblicata, non scritta) quando sono uscite le prime informazioni serie sulla stagione 4... Che dire... ne vedremo di sicuro delle belle, anche se spero che non esagerino con il fan service!
Vi consiglio di dare un' occhiata ai trailer e al video del New York comic con ( prima o poi sarà reperibile su YouTube)... È poi ironico che tutte le previsioni e le speculazioni che ho fatto su tv show time si sono realizzate; se cercate fra i commenti italiani agli episodi della quarta stagione capirete quali sono i miei ;)

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Capitolo 36
*** Trentacinquesimo capitolo ***


" E il Libro Sommerso."

Trentacinquesimo capitolo


Quando Lamia aveva messo in atto il piano di Dulaque di riportare la magia nel mondo nessuno avrebbe potuto immaginare che il piano dell' ex cavaliere della Tavola Rotonda avrebbe finito per giovare a moltissime altre persone.
Certo Flynn Carsen, il Bibliotecario, quando aveva sentito il flusso della magia che tornava a percorrere le Lay Lines lo aveva intuito ma, visto che al momento aveva cose più urgenti da sbrigare, come fermare la Confraternita del Serpente e salvare il figlio Alastair, non ci aveva dato molto peso. 
Una persona in particolare, residente a Londra in una pittoresca casa di mattoni decisamente più vecchia di tutte quelle vicine, ne aveva tratto beneficio: un uomo apparentemente di mezza età non appena si era reso conto di avere nuovamente a disposizione i suoi poteri si era diretto alla rifornitissima libreria della sua biblioteca personale e, con studiata calma, aveva preso un libro contenente l' intera raccolta delle storie su Sherlock Holmes e lo aveva depositato a terra; immediatamente dopo, grazie alla magia aveva letteralmente evocato dalle pagine uno dei personaggi e gli aveva detto con perfetto accento inglese:" Necessito del vostro genio, signore."
Un anno dopo, un paio di settimane dopo il ripristino della Biblioteca a New York per la precisione, Jenkins si aggirava con aria preoccupata all' interno della suddetta Biblioteca; anche i suoi strumenti avevano confermato la sua ipotesi così il cavaliere del Graal aveva esclamato costernato:" No, no, no! Non può essere!"
Per tutta risposta una statua di un cammello sparì da sotto il suo naso; l' uomo a quel punto si rivolse direttamente alla Biblioteca chiedendo ironico:" Un altro?"
Le cose non andavano per nulla bene, era opportuno informare il signor Carsen alla prima occasione.
Il suddetto Bibliotecario in quel momento era assieme a sua moglie, nonché sua Guardiana, in una situazione che li aveva letteralmente lasciati a bocca aperta; Flynn e Nicole erano tornati a Roma, nella roccaforte dei Draghi Occidentali, per mantenere la promessa che avevano fatto a Y Ddraig Goch sei mesi prima*.
Tutto era iniziato quando quella mattina in casa Carsen, durante la colazione, era comparso un piccolo draghetto occidentale azzurro con gli occhi gialli, lungo non più di mezzo metro, esattamente al centro del tavolo.
Immediatamente cinque paia di occhi erano scattate su di lui e la prima persona che aveva detto qualcosa era stata Astrea, che aveva esclamato entusiasta:" Ma quanto è carino! Mamma, papà posso tenerlo?!"
Immediatamente Nicole aveva spento gli entusiasmi della figlia:" No As, non possiamo certo avere un drago come animale domestico."
Il piccolo drago aveva guardato con inquietudine il Bibliotecario, come a volergli chiedere se tutto fosse normale; ricevendo come risposta un veloce cenno di scuse il piccolo rettile decise di comunicare a Flynn il perché della sua visita così appoggiandosi solo sulle zampe posteriori si mise eretto e disse con voce profonda, che poco si associava alle sue dimensioni, e solenne:" Mi chiamo Zephiros; sono qui per comunicare un messaggio di Y Ddraig Goch all' attuale Capo Bibliotecario e alla sua Guardiana."
Alastair, con ancora la fetta di pane che voleva mangiare lasciata a mezz' aria fra il piatto e la bocca, commentò stupito rivolgendosi ai genitori:" Che cosa avete fatto per attirare l' attenzione dei Draghi?"
Nicole rispose alla domanda:" Non lo so... Non abbiamo più avuto a che fare con i Draghi dall' incidente diplomatico della Perla rubata..."
Regan, che a differenza di tutti gli altri aveva prima finito di mangiare, chiese eccitato:" Se andate dai Draghi posso venire anche io?"
Flynn rispose prontamente, per evitare che la credibilità di tre fazioni venisse compromessa a causa di una visita in orario di colazione:" No Reg, voi andrete a scuola. Zephiros puoi dirmi una cosa? Ddraig è interessato a trattare con la Biblioteca oppure è interessato a tutte quelle che rappresento?"
" Non lo so Bibliotecario; io sono solo il messaggero di fiducia di Y Ddraig Goch. Mi ha detto di riferire che il tempo della vostra udienza è giunto."
Flynn e Nicole annuirono e accettarono le condizioni del rettile, anche perché non avevano molte altre alternative; gli dissero che sarebbero arrivati a Roma entro un' ora dato che dovevano prima passare in Biblioteca e portare i figli a scuola.
Grazie alla Porta sul Retro i due arrivarono direttamente all' ingresso della tana dei Draghi Occidentali e videro che Zephiros, ora grande venti volte tanto, li stava aspettando per condurli da Ddraig; attraversando delle enormi grotte sotterranee i due ospiti videro numerosi draghi addormentati di diverse dimensioni e colori.
Arrivati in un enorme grotta, alta almeno settanta metri, Flynn e Nicole si resero conto di essere al cospetto del capo dei Draghi Occidentali: di fronte a loro c' era un enorme drago rosso lungo almeno un centinaio di metri e con scintillanti occhi verde smeraldo.
La Guardiana commentò ad alta voce:" Wow... Non credevo fosse così grosso..."
" Nicole, non per dire... Ma solo il suo occhio è più alto di me e io sono un metro e ottantacinque... Sta di fatto che hai ragione: non avevo mai visto un drago così grande."
Il rettile fece un ruggito che sembrava molto una risata divertita per poi rivolgersi al Bibliotecario:" Flynn Carsen, Merlino mi ha detto che sei riuscito a riportare indietro la Biblioteca e inoltre mi ha detto quello che tu e la tua Guardiana avete fatto al Telaio del Fato."
Flynn e Nicole risposero con delle frasi di circostanza, chiedendosi quale fosse il vero scopo del drago; l' enorme creatura magica esaudì le loro richieste inespresse dato che disse serio e solenne:" Flynn Carsen, hai dimostrato di essere un uomo d' onore è degno di stima: non hai mai abusato del potere del Signore dei Draghi al tuo servizio. Nicole Noone tu invece hai dimostrato di essere una combattente che lotta per quello che è giusto. Insieme avete salvato la realtà stessa e quindi, in segno di gratitudine voglio che le nostre fazioni intensifichino la loro alleanza: da ora in avanti, se sarete d' accordo, la famiglia Carsen e le fazioni che essa rappresenta saranno considerate ufficialmente alleate dei Draghi Occidentali."
A quelle parole Flynn e Nicole non seppero cosa controbattere: non era cosa da tutti riuscire a conquistare la fiducia dei draghi al punto che Y Ddraig Goch in persona facesse una simile offerta!
Il Bibliotecario necessitò di qualche minuto per riprendersi dallo stupore e per accettare l' offerta, non che avesse molte altre possibilità: era un' occasione irripetibile ed inoltre rifiutare poteva scatenare una faida con i draghi... Non era certo uno scenario piacevole.
Nicole però volle togliersi un dubbio:" Premesso che accettiamo la tua offerta ho una domanda. Perché ora e perché proprio a noi? In passato ci sono stati Bibliotecari o Pendragon o Massoni altrettanto validi o addirittura migliori."
Il drago rise divertito per poi rispondere enigmatico:" Hai carattere, sento che in te hai l' ardore di un drago. Per rispondere alla domanda... Semplicemente perché il tuo compagno è unico e perché entrambi vigilerete su questo patto per molto tempo, ne sono sicuro**."
Capendo che non avrebbe ottenuto altre risposte la Guardiana non insistette ulteriormente; anche Flynn era dello stesso parere di sua moglie, meglio sancire ufficialmente l' alleanza e tornare in Biblioteca a informare Jenkins, Merlino, Margie e tutte le altre persone interessate.
Tornati in Biblioteca Flynn e Nicole non fecero in tempo a fare un passo che vennero immediatamente fermati da un allarmato Jenkins che disse loro serio e teso:" Signori Carsen, gradirei discutere con voi di un argomento piuttosto importante e delicato."
Il Bibliotecario si chiese se i suoi figli avessero combinato qualche guaio il pomeriggio precedente; anche Nicole parve avere lo stesso dubbio dato che alzò un sopracciglio e assumendo un' espressione perplessa.
" Se ci da solo una decina di minuti... Siamo stati da Ddraig e ci ha comunicato che ha deciso di aderire formalmente all' alleanza di fazioni della Biblioteca, anche se non ha detto il perché. Vanno avvisati mia madre, i Massoni e i Cavalieri."
Flynn lo disse velocemente, andando poi di corsa alla sua scrivania per preparare le lettere necessarie; la donna invece decise di non pensare ai danni che potevano aver combinato i suoi figli per il momento, decidendo di cambiare argomento di conversazione per il bene della sua sanità mentale:" I ragazzi che missioni avevano? Non sono ancora tornati..."
Jenkins ci pensò un attimo ma non rispose mai alla domanda dato che il Libro dei Ritagli aveva attirato la sua attenzione; anche il Bibliotecario si avvicinò al leggio, interrompendo le sue operazioni di scrittura, per poi leggere la notizia commentando interessato:" Relitto in mostra al museo di storia naturale, alle 21 ci sarà il gala inaugurale... Si lo sapevo già... Alastair e Astrea ci volevano andare ed inoltre ogni tanto mi chiamano per delle consulenze, dopotutto ho lavorato a qualche tesi da loro. Perché il Libro dei Ritagli ci ha voluti avvisare?"
Nicole ascoltò interessata per poi commentare pratica:" Beh, considera che l' ultima volta in cui noi della Biblioteca avevamo degli interessi in quel museo è stato perché Wilde ha ricostruito la Lancia del Destino nella sezione egizia. Spero di sbagliarmi ma potrebbe essere qualcosa di grosso visti i precedenti."
Flynn commentò divertito:" Hai ragione signora Carsen, come al solito. Che ne dici se andiamo a verificarlo? Vestiti elegante, ti porto fuori questa sera."
Nicole rise per poi rispondere:" Agli ordini... Lo sai che i tuoi figli non la prenderanno bene nel sapere che siamo andati senza di loro?"
" Vorrà dire che per un po' sarò il genitore preferito di Regan dato che non lo costringerò a visitare un museo..."
Tornando serio il newyorkese disse preoccupato per i figli:" Per quanto mi piacerebbe portarli si tratta di una missione potenzialmente mortale ed inoltre quello di questa sera è il gala inaugurale, i bambini non sarebbero benvenuti."
Nicole annuì concordando con il marito: era lei stessa la prima a preferire che i suoi figli rimanessero al sicuro.
Flynn e Nicole a quel punto chiesero a Jenkins di cosa volesse parlare; l' uomo non se lo fece ripetere due volte così raccontò degli artefatti spariti durante l' assenza del Bibliotecario; il moro commentò serio:" Non è affatto una buona notizia... Per nulla... Per far sparire artefatti dalla Biblioteca è necessario disporre di riserve magiche enormi e di un potere anche superiore: solo Merlino e Morgana assieme ne sarebbero capaci e dubito che deciderebbero mai di collaborare... No, deve esserci qualche altra spiegazione che al momento mi sfugge e che non lascia presagire a nulla di buono... Spero solo di riuscire a scoprirlo prima che sia troppo tardi. Al momento direi di non divulgare la notizia a nessuno, almeno finché non ne sapremo di più... Che tutto sia legato alla minaccia che ci ha segnalato il Libro dei Ritagli?"
Né Nicole né Jenkins seppero cosa rispondere, Flynn non aveva tutti i torti ma era ancora presto per poterlo dire; la Guardiana decise di cambiare argomento così propose:" Direi che, visti gli articoli di supporto, è meglio chiamare anche gli altri Bibliotecari... Ho come la sensazione che ci servirà la squadra al completo."
Flynn annuì: aveva un brutto presentimento, anche se non aveva intenzione di rivelarlo vista la situazione...
Mentre Nicole avvisava Ezekiel, Cassandra e Jacob che quel giorno erano impegnati in missioni di recupero in solitaria di poco conto, Flynn ne approfittò per dire a Jenkins le novità con i draghi e soprattutto chiese delucidazioni sull' enigmatica motivazione di Ddraig.
Il cavaliere ebbe un sospetto ma decise di non comunicarlo al Bibliotecario... Quello che non tornava era la certezza di Y Ddraig Goch a riguardo.
Quella sera Flynn e Nicole, tirati a lucido indossando vestiti eleganti, lasciarono i loro figli in Biblioteca in compagnia di Jenkins come compromesso per non averli portati al museo; i due raggiunsero poi il piazzale e rimasero in attesa degli altri Bibliotecari, Flynn osservando il cielo notò che c'era una tempesta di grandi proporzioni all' orizzonte: molto strano per essere fine settembre; decise poi di concentrarsi sul relitto di quattro secoli prima esposto all' esterno, gliene avevano parlato ma non pensava fosse così grande.
Spiegò poi a beneficio di Nicole, più per suo personale divertimento che per interesse della moglie:" L' Isola Perduta. Naufragata lungo le coste italiane verso il 1600. Al ritrovamento presentava un carico di manufatti perfettamente conservati."
La Guardiana disse divertita:" Chissà come mai ero certa che ne sapessi qualcosa, è bello avere la certezza di poter viaggiare con una guida turistica sempre aggiornata."
Flynn sorrise per poi commentare ironico:" Strano che non tu mi abbia dato semplicemente del Secchione. Comunque è bello vedere che certe cose non cambiano mai: abbiamo sempre organizzato eventi del genere. Per attirare nuovi finanziatori al museo non c'è niente di meglio di un gala per sponsorizzare una nuova mostra."
Nicole annuì per poi aggiungere:" Non pensare di diventare anche un finanziatore. Gli fai già troppi favori con tutte le consulenze gratuite. A proposito: Zeke molla il portafoglio."
Detto questo la Guardiana afferrò Ezekiel che aveva provato a rapinare Flynn per la giacca; aggiunse poi divertita:" Dovresti migliorare la tecnica."
Flynn rincarò la dose, divertito:" E soprattutto dovresti sapere che un newyorkese non terrebbe mai il portafoglio nella tasca posteriore: è troppo semplice rubarlo... Perché non guardi la refurtiva?"
Jones fece come aveva suggerito Flynn: nel portafoglio trovò solamente un bigliettino che riportava la scritta: sarai più fortunato la prossima volta, Ezekiel Jones.
Il ladro a quel punto mormorò imbronciato:" È bello vedere che certe cose non cambiano: Nicole esercita ancora la sua autorità con una certa brutalità e tu continui a non andarmi a genio."
Flynn scoppiò a ridere divertito per poi rispondere a tono:" E la cosa è reciproca, non ci possiamo fare nulla."
Jacob e Cassandra, che si erano tenuti volutamente a distanza, decisero di avvicinarsi per salutare Flynn e Nicole; dopo i convenevoli la rossa chiese curiosa:" Come mai ci avete voluti tutti qui?"
Flynn in qualità di Capo Bibliotecario spiegò prontamente il problema:" Il Libro dei Ritagli ha fatto una segnalazione da allarme rosso per il gala di questa sera. Inoltre ci ha mostrato alcuni articoli, chiamiamoli secondari, che ci hanno insospettito ancora di più: sono stati segnalati una scacchiera italiana di quattro secoli fa, un paio di orecchini antichi e una nuova stazione meteo... Direi che le vostre abilità calzano a pennello. Fatemi vedere di cosa siete capaci Bibliotecari, avete carta bianca. A proposito Nicole, ti devo venti dollari."
I tre Bibliotecari guardarono indignati Flynn e Nicole; Stone esclamò poi offeso:" Avete scommesso sul nostro risultato come Bibliotecari in solitaria?!"
" No, abbiamo scommesso su quanto tempo sarebbe servito a te e Cassandra per mettervi assieme."
Nicole lo disse con un sorrisetto divertito, sicura di lasciare senza parole i diretti interessati; le previsioni della Guardiana si rivelarono esatte dato che i due non dissero nulla, fin troppo imbarazzati e occupati a chiedersi come diamine Flynn avesse fatto a scoprirlo.
Jacob e Cassandra, una volta tornati dalla missione in Perù avevano deciso di affrontare l' argomento lasciato in sospeso visto che ora tutto era tranquillo; i due alla fine avevano deciso di provare ad avere una relazione ma di non informare nessuno della loro decisione, volevano infatti essere loro a rivelarlo quando lo avrebbero ritenuto opportuno.
Il tempismo e lo spirito di osservazione di Flynn avevano però reso tutto vano; l' ulteriore aggravarsi delle condizioni meteorologiche salvò il gruppo da discussioni imbarazzanti dato che Nicole, pratica come suo solito, propose di correre all' interno del museo prima di prendersi una lavata.
Il gruppo non appena fu entrato incrociò un addetto delle pulizie che, dopo aver quasi investito Flynn, disse cortese e gioviale:" Scampate al tempaccio per un pelo! Diamine, stavo per chiudere. Tutto a posto?"
Il newyorkese rispose osservando con attenzione l' uomo di nome Terry, stando a quanto riportava il cartellino con il nome, c'era qualcosa di sospetto in lui...
" Sì, grazie Terry... Ha detto chiudere?"
" Sì hanno previsto venti fortissimi, oltre i quaranta nodi. Potrebbero strappare le porte dai cardini."
Flynn si insospettì maggiormente: aveva guardato le previsioni del meteo quel pomeriggio e avevano previsto una serata serena; era ufficiale: Terry, sempre che fosse il suo vero nome era sospetto.
Arrivati nella sala principale il Bibliotecario si chiese ad alta voce:" Cos' avrà a che fare un antico relitto con una tempesta, un paio di orecchini di una famiglia italiana, una scacchiera milanese e una stazione meteo?"
Nessuno ebbe una risposta così Jones propose:" Perché non ci dividiamo i compiti? dovremmo fare più in fretta in questo modo. Io mi prendo le perle!"
A quel punto l' australiano sparì fra la folla, in cerca degli orecchini che avevano attirato l' attenzione del Libro dei Ritagli; Stone commentò spazientito:" Perché propone qualcosa se poi non ascolta e fa comunque di testa sua? Bah! Mi prendo gli scacchi a questo punto. A dopo Cassie."
Il cowboy a quel punto salutò la sua ragazza con un veloce bacio a stampo; lei per tutta risposta mormorò, più rossa dei suoi capelli, di voler andare a controllare la stazione meteo.
Nicole, una volta rimasta sola con il marito commentò divertita:" Non cambieranno mai... Anche se mi è piaciuto rimanere un po' sola con te ammetto che in queste settimane ho sentito la loro mancanza. Dici che se la caveranno?"
" Sono Bibliotecari, non hanno ancora la mia esperienza ma sappiamo entrambi che hanno del potenziale; se poi le cose dovessero andare male ci penseremo al momento opportuno. Ora direi di goderci la serata finché non ci sono pericoli soprannaturali all' orizzonte."
Flynn a quel punto mise una mano sul fianco di Nicole e la condusse attraverso la sala; la coppia fece solo pochi passi dato che poi si fermò visto che un uomo, moro, molto alto, di bell' aspetto e vestito in un elegante completo grigio, era salito sul palco e aveva fatto un annuncio, con un perfetto accento inglese che all' orecchio ben allenato di Flynn non nascondeva influenze del diciannovesimo secolo:" Attenzione, prego. Mi è stato chiesto di riferirvi che a causa di un' improvvisa e inusuale inondazione le strade verranno chiuse per agevolare l' evacuazione della zona meridionale di Manhattan. La circolazione non è consentita e per questa ragione nessuno di voi potrà lasciare il museo. Sono sicuro che si tratti di un disagio temporaneo e che non c'è motivo di allarmarsi visto che il museo è sicuro."
Un improvviso calo di tensione sembrò smentire le parole dell' uomo, che corresse immediatamente il tiro, senza staccare gli occhi di dosso a Flynn e soprattutto Nicole:"  Ehm... Per quanto sembri inquietante."
Bibliotecario e Guardiana nel frattempo stavano parlottando fra loro ringraziando di non avere nessun parente in quella zona della città e di aver lasciato i figli in Biblioteca da Jenkins; una signora che voleva indicazioni sull' esposizione di arte giapponese interruppe i due così Flynn fu ben felice di avere un' occasione per dimostrare di conoscere alla perfezione il museo dando indicazioni alla donna, prima di mettersi a cercare informazioni.
Nel frattempo i Bibliotecari erano giunti ognuno alla propria destinazione: Stone aveva raggiunto l' area del museo che conservava tutte le scacchiere in fase di restauro, aveva però trovato un piccolo inconveniente dato che in quella sala ce n'erano almeno una quindicina.
Cassandra d' altro canto, dopo aver provato una scusa per giustificare la sua presenza nello studio metereologico del museo mentre saliva le scale, giunta a destinazione vide che le persone lì presenti si stavano affrettando ad uscire dato che, come aveva detto una meteorologa, stava per arrivare una tempesta di proporzioni epiche.
Infine Ezekiel aveva trovato la diplomatica italiana che indossava gli orecchini di suo interesse, gli era anche andata bene dato che era una giovane donna molto attraente vestita con un abito chiaro e dai lunghi capelli biondi; il ladro decise di sfoderare tutto il suo fascino e cercare di sedurre l' italiana per poi rubarle gli orecchini.
Avvicinandosi le disse con un sorriso che riteneva irresistibile:" Buona sera, è della delegazione italiana, vero? Ed è anche di sangue blu... Incredibile."
La donna rispose annoiata con un tono di cui Nicole sarebbe stata fiera:" Trenta secondi, non di più; è tutto il tempo che ho."
Il Bibliotecario decise di andare subito al sodo:" Belli gli orecchini. Sono antichi giusto?"
L' italiana rispose interessata:" Comincia con una domanda? Piuttosto raro per uno che deve accendere la mia curiosità. Si la ringrazio, appartengono alla mia famiglia da secoli. Hanno un nome: Occhi Scintillanti."
Ezekiel, che non aveva ascoltato praticamente una parola, decise di proseguire il suo approccio:" E mi dica, lei ce l' ha un nome?"
L' italiana se ne andò rispondendo annoiata:" Ha smesso di essere interessante."
Flynn e Nicole nel frattempo si aggiravano per la sala del museo in cerca di reperti utili mentre fingevano di essere una coppia qualunque; la Guardiana considerò che fortunatamente la conoscenza del Bibliotecario era tale da permettere di non dover chiedere aiuto a nessuno, evitando quindi coinvolgimenti di terzi impiccioni.
Purtroppo per la bionda l' uomo che aveva fatto l' annuncio e che aveva osservato lei e il marito con attenzione si avvicinò loro e chiese fin troppo cortese:" Non ho potuto fare a meno di notare che vi stavate aggirando osservando tutto con attenzione. Cercate qualcosa in particolare? Sono certo che potrei esservi utile."
Nicole rispose prontamente educata ma sospettosa:" No, non al momento... Piuttosto, se non sono indiscreta, lei chi sarebbe?"
Fu Flynn a rispondere alla domanda, dopo aver osservato per qualche istante l' uomo:" Si tratta dell' uomo che ha allestito la mostra: il professor James Worth, docente di storia antica all' università di Oxford."
Il professore rispose a metà fra il seccato e l' ammirato:" Complimenti, ammirevole. Mi spieghi, come ha fatto?"
Nicole alzò gli occhi al cielo divertita ma anche leggermente imbarazzata, era sicura di stare per assistere ad una manifestazione di secchionaggine da parte di Flynn, che effettivamente non tardò a spiegare mentre stringeva la vita di Nicole con fare possessivo, con un tono che però tradiva sospetto ben identificabile per la bionda dopo undici anni:" Beh, elementare professore. Ho notato il suo piglio britannico quando ha fatto l' annuncio e non ho fatto a meno di notare che ha del talco sulle mani e sulla manica, tipico di chi è abituato ad usare guanti di lattice. Un restauratore quindi, ma di sicuro non uno dei tanti: hanno mandato lei a parlare con gli invitati perciò deve avere per forza un ruolo di rilievo. Leggendo poi il cartello con i nomi dei curatori del progetto non è stato poi così difficile risalire a lei dato che conosco personalmente tutti i docenti del museo e dato che lei è l' unico inglese."
James rispose continuando ad avere lo stesso sorriso di circostanza:" Stupefacente, stupefacente. Flynn Carsen, Bibliotecario."
Sia Flynn che Nicole guardarono sorpresi l' uomo: non capitava tutti i giorni di incontrare qualcuno che avesse le stesse doti analitiche e deduttive di Flynn; il Bibliotecario, curioso di sapere se avesse capito quale fosse il suo vero lavoro chiese interessato:" Sa, non mi capita molto spesso di trovare qualcuno con un livello di abilità deduttive pari al mio. Mi dica, come ha fatto?"
Il docente rispose divertito e baldanzoso mentre faceva qualche passo, felice di poter riprendere in mano le redini della conversazione:" Quando è entrato non ha dato nemmeno un' occhiata al vistoso vaso alessandrino ma ha preferito ammirare la meno vistosa, ma più rara, spilla mesopotamica. Il che mi ha rivelato un uomo di profonda cultura, un semplice studioso? No. La sua cravatta è fatta a mano ed è di chiara fattura italiana; è abbronzato sul collo e sulle mani ma non sull' avambraccio, questo vuol dire che è stato in posti caldi per lavoro, non per piacere. Un viaggiatore quindi.
Ha poi delle bruciature sulla mano sinistra, tipiche di chi estrae provette ancora bollenti dai bollitori, un uomo di scienza. Il suo orologio infine ha inciso un drago rampante, cosa decisamente insolita a meno che non ci si trovi di fronte ad un amante  della letteratura antica."
A quella deduzione errata Flynn sorrise internamente ma non disse nulla: non poteva certo dire ad uno sconosciuto che quello era lo stemma dei Pendragon; il professore nel frattempo proseguì il suo monologo:" Un uomo con simili caratteristiche e una tale varietà di specializzazioni potrebbe essere chiunque. Leggendo però il labiale alla donna che le ha chiesto informazioni ho notato che nonostante viaggi molto conosce molto bene il museo, e, stando a quanto ha lei stesso affermato poco prima, conosce addirittura professori e ricercatori. C' è un unico studioso di cui mi hanno parlato i miei colleghi: Flynn Carsen, un bibliotecario che fa consulenze vista la fama ottenuta quando lavorava alle esposizioni come studente. Elementare, mio caro signor Carsen.***"
Il professore subito dopo, prendendo la mano di Nicole e facendole un elegante baciamano, le disse con fare affascinante e seduttore:" Lei invece, è evidente, è una Duchessa."
Nicole rispose con un sopracciglio alzato, leggermente infastidita:" Sul serio?" 
L' inglese rispose sicuro:" Ci sono molte nobildonne in questa sala ma lei, con la sua bellezza, le eclissa tutte."
Flynn osservando quella scena sentì che il fastidio e l' antipatia nei confronti di James crescevano di secondo in secondo; il fatto che poi ci stesse provando spudoratamente con sua moglie non aiutava di certo, il Bibliotecario non era mai stato un tipo geloso ma in quel momento capiva perfettamente Nicole.
Decise di mettere in chiaro le cose stringendo la moglie a sé e dicendo con fare possessivo e superbo:" Beh mi spiace dirle che ha sbagliato la deduzione su mia moglie; lei più che una Duchessa è una Regina. Nicole andiamo a vedere come se la stanno cavando i ragazzi? Mi scusi professor Worth, è stato un piacere parlare con lei ma dobbiamo andare."
Nicole non si oppose, non aveva mai visto quel lato di Flynn e se da una parte la lusingava un simile interesse nei suoi confronti dall' altro lato la preoccupava vedere il marito comportarsi in un modo così poco razionale, sembrava quasi di rivedere Antares Pendragon.
Quando furono abbastanza lontani dall' inglese Nicole disse immediatamente al suo Bibliotecario ciò che l' aveva fatta impensierire:" Flynn, non che non apprezzi il fatto che hai appena dimostrato di tenere a me ma... Sei sicuro di stare bene? Non sei mai stato così diretto in undici anni che ti conosco e inoltre ero convinta che fra noi due la Psicopatica gelosa fossi io."
Il Bibliotecario guardando negli occhi la moglie ammise:" Nicole onestamente non saprei cosa dire... Questa è la prima volta che la gelosia prende così il sopravvento, sai che in passato non mi sono mai posto alcun problema dato che mi sono sempre fidato di te; ora però ho sentito che il sangue mi ribolliva nelle vene, avevo l' istinto di prendere a pugni quel finto professore!"
" Un momento! Mettiamo un attimo in pausa i tuoi problemi di gelosia; cosa intendi dire con finto professore?"
Flynn rispose serio e preoccupato." Ho alcuni contatti ad Oxford e ti posso assicurare che nessuno di loro mi ha mai parlato di lui, e di un tipo del genere qualcosa da dire lo troveresti di sicuro; ho anche cercato su Google informazioni quando siamo entrati e ho letto i nomi dei relatori: quel nome, prima di un anno fa, non compariva da nessuna parte. Inoltre pur avendo un accento inglese non sembra molto contemporaneo, quanto più del diciannovesimo secolo."
Nicole mormorò sconsolata:" E ti pareva, mai che ci capiti di incontrare qualcuno di veramente gentile; almeno ora abbiamo trovato il nostro cattivone."
Nel frattempo Cassandra aveva acceso nuovamente tutta la strumentazione sonar e si era messa ad analizzare la tempesta; grazie alle cuffie aveva sentito un suono stranissimo, che non aveva nulla a che fare con il vento e che sembrava quasi una sorta di voce.
La Bibliotecaria decise di chiedere consiglio a Jenkins, forse il cavaliere ne sapeva qualcosa in più:" Lo sente anche lei?"
L' uomo le rispose tranquillissimo:" Si, lo sento. Molto strano."
Cassandra spiegò quello che aveva scoperto grazie alla scienza sia a Jenkins che ai figli di Flynn e Nicole, in ascolto grazie al vivavoce:" Non è legato a nulla di scientifico: né ad una costante matematica né a qualche forma d' onda."
Alastair aveva sentito tutto e, forte di tutta l' esperienza sulla magia e sul sovrannaturale che le storie che gli raccontavano i genitori gli aveva fatto maturare, disse alla Bibliotecaria:" Cass ricorda che se la Biblioteca ti ha mandata ad investigare sulla tempesta è probabile che la scienza non centri nulla."
Jenkins diede man forte al ragazzino, stupito dal fatto che un bambino di nove anni avesse capito immediatamente il punto della situazione:" Il signorino Carsen ha ragione. Signorina Cillian, mi faccia un favore: lasci perdere per un attimo la matematica e la fisica."
Cassandra sentendo quei suggerimenti disse indignata, con una smorfia che nessuno vide:" Cosa? No, no! Mi aiutano addirittura a dormire la notte: sono come il mio orsacchiotto, fatto di triangoli isosceli ed elettroni..."
Regan, con tutto il candore dei suoi sette anni, disse semplicemente alla Bibliotecaria:" Se il signor Jenkins ha detto così ci sarà un motivo. Perché non provi ad ascoltarlo?"
Il cavaliere rimase senza parole per la seconda volta in pochi minuti ma non lo diede a vedere, si rivolse invece a Cassandra:" Adesso ascolti con attenzione, cosa le suggerisce quello che sente?"
La rossa fece come le era stato detto così dopo qualche secondo rispose assorta:" Sembra... Triste."
Jenkins le rispose prontamente:" Precisamente."
Astrea a quel punto chiese incerta, dimostrando di essere tanto simile a Nicole fisicamente quanto lo era a Flynn per carattere e cervello:" Quindi le cose non si mettono bene, vero?"
" Temo di no, signorina Carsen."
Nel frattempo al museo Cassandra era stata raggiunta dal fidanzato che le chiese con un sorriso:" Cass hai trovato qualcosa?"
" Può darsi, non ne sono ancora sicura."
" Potresti farmi un favore? Mi scriveresti le densità di avorio, onice, gesso e di tutti i materiali che servono per fabbricare i pezzi degli scacchi che ti vengono in mente?"
La rossa prima di mettersi all' opera disse con un sorriso furbo:" Potevi trovarle da solo."
Il fidanzato le rispose prontamente:" Ma tu sei più veloce di internet, e lo sai. inoltre volevo un pretesto per venire a trovarti."
il momento della coppia venne presto interrotto dall' arrivo di Ezekiel che chiese immediatamente a Stone:" Ehi, avrei chiesto a Flynn ma quando l' ho incrociato mi sembrava parecchio arrabbiato per non so quale ragione e Nicole lo stava calmando... Mi potresti scrivere qualcosa sulla cultura italiana? Roba tipo dipinti, poesie e tutto quello che di cui parlate tu e Flynn su quei tizi morti che vi piacciono tanto? Vorrei attaccare bottone con l' italiana che indossa gli orecchini per poi rubarglieli ma al momento sono in difficoltà." Cassandra smise di scrivere per chiedere allarmata:" Cosa è successo per far arrabbiare Flynn? Non lo conosciamo bene come Nicole ma è chiaro che sia un tipo tranquillo di solito, l' unica volta che l' ho visto davvero arrabbiato è stato quando la Confraternita del Serpente gli ha rapito i figli."
Il ladro rispose mentre alzava le spalle, come a dire che non si era immischiato più di tanto:" Da quello che ho potuto capire centrava un tizio inglese di cui era geloso dato che ci ha provato con Nicole."
Stone a quel punto commentò divertito:" E io che credevo che la gelosa fosse Nicole."
I suddetti Flynn e Nicole avevano finito di ispezionare la sala così il Bibliotecario aveva fatto un veloce riassunto a sua moglie:" Il relitto della mostra, conosciuto come l' Isola Perduta, secondo i documenti dell' epoca prima di affondare aveva attraccato in cinque porti del Mediterraneo quindi ha un carico davvero variegato; quello che però il professor Worth non ha considerato è che un vascello di tale tonnellaggio è sprecato per viaggiare solo nel Mediterraneo. Infatti è certo che sia stato anche in Inghilterra visto che nella stiva hanno trovato del rum... Dato che qui non c'è nulla che potrebbe aver causato la tempesta credo che troveremo delle risposte fra i reperti non catalogati. Fortunatamente per noi mi faranno entrare senza problemi."
Nicole annuì, il piano di suo marito le sembrava decisamente sensato e non le sfuggì nemmeno il tono caustico con cui aveva parlato dell' inglese; decise però di provocare il marito dicendogli ironica:" Se non fosse che hai sposato una donna che è per metà inglese e che tu stesso hai antenati britannici direi che non sopporti noi cittadini di Sua Maestà."
Flynn disse a denti stretti:" Diciamo solo che non sopporto chi ci prova con mia moglie e che molto probabilmente è coinvolto con una tempesta magica che potrebbe distruggere la città in cui viviamo... Anche se mi costa parecchio chiedertelo potresti rimanere con James Worth e distrarlo mentre io rovisto nell' archivio? Non credo sarebbe il caso che mi comparisse alle spalle mentre ho fra le mani qualcosa di importante." 
La Guardiana annuì per poi accettare:" E va bene, solo perché me lo chiedi tu. Se ti può fare sentire meglio se ci proverà con me entrerò in modalità psicopatica."
Il moro sorrise e dopo aver dato un veloce bacio alla moglie commentò prima di allontanarsi:" Ma tu lo sei sempre, Duchessa."
Nicole a quel punto ringhiò irritata:" Non azzardarti a chiamarmi così ancora una volta. Mille volte meglio Psicopatica come soprannome."


Note:

Vi rimando al capitolo 23 se doveste avere bisogno di un ripasso

** Questa cosa non avrà mai risvolti pratici nella storia a meno che la quarta stagione mi smentisca, serviva solo per presentare una teoria a cui ho pensato ormai parecchi anni fa: per me Flynn è destinato ad essere il successore di Judson in tutto, immortalità compresa. Sarà il serie finale molto probabilmente, o almeno io farei finire la serie così: Flynn Carsen, Bibliotecario fra i Bibliotecari, che diventa immortale e che farà da mentore alle future generazioni.
È l' unico finale a mio avviso davvero soddisfacente per il personaggio di Flynn per come lo hanno gestito nel canon ( dipendesse da me sarebbe la stessa cosa con in più l' aggiunta di una discendenza sua e di Nicole), anche perché nella serie è l' unico personaggio davvero abituato ai lutti e alla perdita delle persone a lui più case ( padre, madre, Judson, Charlene, Nicole, Simone... devo continuare?)
Piccolo edit: il 28 settembre, un mese dopo aver scritto il capitolo, ho trovato questo articolo (http://www.comingsoon.net/tv/trailers/890913-the-librarians-season-4-tease-and-premiere-date/amp) che conferma praticamente tutte le speculazioni che ho fatto sulla quarta stagione e soprattutto sulla teoria che Flynn diventerà il nuovo Bibliotecario Immortale! Lo sapevo! Lo sapevo! Lo sapevo! Lo dico da quando è finito il terzo film; ho dovuto aspettare solo dieci anni per avere una conferma! Quanto mi sento soddisfatta :3
A proposito...ho letto su Twitter di gente che si sente realizzata per averlo indovinato dopo la terza stagione... dico solo una cosa: dilettanti xD 
Ora che questa notizia è canon so di sicuro che ne vedremo delle belle, sia nella serie che in questa storia dato che dovrò inventarmi qualcosa che sia all' altezza.

*** Piccolo appunto: Flynn non indossa abiti da lavoro né scarpe sporche, ribadisco che si è tirato a lucido dato che è un gala. Ovviamente Moriarty non può quindi fare tutte le deduzioni che fa nell' episodio originale.

Note dell' autrice:

La seconda stagione è ufficialmente iniziata e in questo capitolo mi sono presa parecchie libertà dato che ho deciso di modificare la missione di Flynn e Nicole, di modificare leggermente i tempi della serie e di minimizzare, per il momento, i problemi della Biblioteca.
Noterete però un grosso cambiamento rispetto alla serie: Jacob, Cassandra ed Ezekiel non si allontanano e non decidono di lavorare da soli perché onestamente la giustificazione del perché lo hanno fatto mi ha lasciata davvero perplessa: quei tre mandano a monte un intero anno di sviluppo caratteriale così, solo perché non c'è una Guardiana che li tiene a bada e gli dice cosa fare? Bah!
Altra cosa che tengo a precisare: il comportamento di Flynn.
Per prima cosa sappiate che non ho assolutamente intenzione di inserire il triangolo Flynn/Nicole/Moriarty dato che non mi serve che la Flynn/Nicole abbia una sorta di legittimazione come è stato fatto nella serie con Eve ( che zoccoleggia alla grande con Moriarty, nessuno me lo toglierà dalla testa!) dato che in questa storia Flynn e Nicole sono una coppia da undici anni e sono decisamente affiatati.
Secondariamente la rivalità fra Flynn e Moriarty ci sarà ma avrà dei toni diversi dato che comunque la nemesi di Sherlock Holmes avrà il suo ruolo durante tutto l' arco della seconda  stagione.
Ultima cosa che tengo a sottolineare: il comportamento di Flynn ha un suo perché, non è nel mio stile lasciare cose al caso.
Credo di aver detto tutto quindi al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 37
*** Trentaseiesimo capitolo ***


Trentaseiesimo capitolo

Flynn dopo aver scambiato alcune parole con un vecchio amico al museo si era fatto dare il permesso di entrare nell' archivio per poter esaminare i reperti; stranamente era stato Terry ad aprirgli la porta, quasi come se quella sera non ci fossero altri addetti disponibili.
L' uomo aveva poi commentato gioviale mentre spingeva all' interno della sala il suo carrello delle pulizie:" E così lavori mentre tutti festeggiano? Non ti basta mai, eh?"
Il Bibliotecario rispose con un mezzo sorriso mentre raccoglieva un libro che era caduto dal carrello:" Diciamo di si, le è caduto il libro."
" Oh, non è mio. L' ho trovato in giro. lo metta pure fra gli oggetti smarriti."
Terry a quel punto uscì dalla sala così il Bibliotecario appoggiò distrattamente il libro, che era una raccolta di racconti di Sherlock Holmes, su un tavolo prima di andare ad ispezionare il registro di carico: su quel libro avrebbe trovato di sicuro qualunque cosa avesse causato la tempesta.
Nel frattempo al piano di sotto Ezekiel, grazie ai consigli di Jacob, aveva iniziato ad attaccar bottone con la diplomatica italiana:" Ti giuro, è il mio stile preferito. Mi coinvolge il rococò!"
La donna dopo una risata disse interessata:" No, tu mi fai troppo ridere! Chi l' avrebbe mai immaginato!"   
Jones a quel punto propose:" Passeggiatina?"
La donna si allontanò dicendo seccata:" Di nuovo prevedibile. Per una volta vorrei un uomo che riuscisse a sorprendermi."
Il Bibliotecario decidendo di giocarsi il tutto per tutto raccontò alla donna una mezza verità:" Io e i miei amici stiamo per svaligiare il museo. Ti piacerebbe assistere ad un vero crimine americano?*"
La donna accettò lusingata la proposta; non molto distante invece Nicole sopportava malamente la presenza di James Worth e la sua corte non troppo velata.
" E mi dica Duchessa... Mi scusi, Regina..."
Nicole dopo una risata forzata disse col tono più civettuolo che le riuscì, mentre mascherava il disgusto:" Meglio Nicole, James."
L' uomo sorrise compiaciuto prima si proseguire:" Nicole, è sposata con il dottor Carsen... Se non sono indiscreto come..."
La Guardiana gli venne incontro:" Si sta chiedendo com' è possibile che io e lui siamo sposati, se lo chiedono tutti."
James annuì per poi commentare con finta disinvoltura:" Beh, sì. Se non le da peso rispondere, ovviamente."
" No, nessun disturbo. Diciamo che quando ho conosciuto Flynn uscivo da una brutta relazione e che lui mi ha aiutata a rimettere assieme i pezzi, il fatto che poi siamo totalmente diversi caratterialmente è stato un fattore positivo: siamo sempre riusciti a tirare fuori il meglio dall' altro e superare i nostri difetti."
L' inglese commentò ammirato:" Wow, non credevo che le cose stessero così. Mi chiedo però se suo marito non la dia per scontata dato che al momento è sparito e l' ha lasciata qui da sola."
Nicole cercò di guadagnare del tempo:" Beh, non sono una moglie apprensiva che vuole avere suo marito sempre sotto controllo. Inoltre è grande a sufficienza per non cacciarsi nei guai... Conoscendolo sarà in qualche sala ad ammirare un reperto azteco o mesopotamico."
Il professore a quel punto si allontanò con una scusa così una volta sola Nicole mandò un messaggio a Flynn, avvisandolo che con buone probabilità avrebbe ricevuto delle visite; il Bibliotecario per tutta risposta suggerì a Nicole di ottenere informazioni sul professore, al resto avrebbe pensato lui.
Le previsioni di Nicole si rivelarono esatte dato che mentre Flynn era impegnato ad osservare un baule e a cercare di aprirlo venne raggiunto dall' inglese; il Bibliotecario gli disse senza alzare gli occhi dal suo lavoro:" Immaginavo sarebbe venuto, fin troppo prevedibile. Immagino sappia già che c'è un oggetto non attinente: questo scrigno, partito da Londra nel 1611 e inviato a un monastero di Roma."
Worth commentò professionale:" Sì, si è rivelato essere un vero rompicapo. I raggi X non lo penetrano e non sono riuscito ad aprirlo."
Flynn annuì:" Ovviamente, è sigillato con la magia. Anche se sapeva già anche questo."
L'inglese commentò vago:" Non mi dica che crede nella magia."
Il Bibliotecario per conto disse tranquillissimo, certo di avere ragione" Certo, e ci crede anche lei."
Worth in quel momento notò il libro che era caduto dal carrello di Terry:" E quello dove l' ha trovato?"
Sentendo il tono allarmato usato dall' inglese Flynn decise di sfogliarlo; trovando le pagine completamente bianche il Bibliotecario mise insieme tutti i pezzi del puzzle:" Un libro di Sherlock Holmes di cui è sparito l' inchiostro... Ora è tutto chiaro. Tu sei immaginario... Mi correggo sei un Immaginario, un personaggio letterario che grazie ad un incantesimo di evocazione è stato portato dal suo libro al nostro mondo. "
" Dottor Carsen, questo è ridicolo... Io... Io..."
Flynn rispose impassibile:" Non cercare di fingere o di offendere la mia intelligenza. Non sto sbagliando. Se tu sei l' Immaginario evocato il vero nemico è l' evocatore, che si sta muovendo nell' ombra e che non ha ancora fatto la sua mossa... O meglio: la sua prossima mossa visto che la tempesta è sicuramente opera sua. Un consiglio per il futuro James: se ti vuoi creare una nuova identità creati anche un passato e soprattutto cerca di nascondere meglio il tuo accento di un secolo e mezzo fa."
L' uomo chiese stupefatto:" Hai capito chi sono?"
Flynn rispose con un ghigno di superiorità:" Ovviamente, in questi casi di solito però è bene non svelare tutte le proprie carte. Questa conversazione è durata anche troppo, Psicopatica a te l' onore."
Nicole, che si era avvicinata ai due senza fare rumore colpì violentemente l' inglese con il taglio della mano e lo mise fuori gioco; mentre aiutava Flynn a legarlo su una sedia commentò:" Hai fatto bene a dirmi di cercare informazioni su di lui. Chiedendo in giro ho scoperto che è stato lui a convincere il proprietario della scacchiera a donarla al museo, a invitare la delegazione italiana e a decidere di esporre i reperti della collezione. La Biblioteca ci ha mandati ad indagare sugli indizi che ha disseminato questo pazzo criminale."
Il Bibliotecario non si scompose più di tanto mentre spiegava alla moglie quello che aveva scoperto lui:" Non ti sorprendere, abbiamo davanti il Napoleone del Crimine in persona, il professor James Moriarty. Ammetto di preferire Andrew Scott**, almeno lui non tenta di rubarmi la moglie."
La Guardiana rise divertita per poi rispondere:" Bene, ora pure con gli Immaginari ci tocca avere a che fare... Il problema sarà trovare il suo evocatore... Ho comunque apprezzato che tu me l' abbia lasciato picchiare, non lo sopportavo più!"
Questa volta fu il turno di Flynn di scoppiare a ridere; quando Bibliotecario e Guardiana ebbero legato Moriarty ad una sedia decisero di svegliarlo in malo modo con una plateale secchiata d' acqua gelida proveniente dal bagno più vicino.
L' Immaginario riprese conoscenza poco dopo e la prima cosa che vide fu Nicole comodamente seduta sul tavolo di fronte a lui con Flynn in piedi alla sua destra; i due coniugi lo guardavano poi in modo serio, facendo ben capire grazie all' intensità dei loro sguardi che era meglio non scherzare o fare mosse sbagliate. 
Moriarty decise di divertirsi comunque provocando il Bibliotecario che dava chiari segni di nervosismo:" Non immaginavo che avesse anche questo genere di talenti oltre che la bellezza, Duchessa."
La Guardiana rispose immediatamente acida e spazientita:" Quel Duchessa te lo puoi anche ficcare dove non batte il sole. Con me questo genere di cose non attaccano."
Flynn nel frattempo si mosse per andare con studiata lentezza di fianco a Moriarty mentre diceva a Nicole:" Sai, avevo sentito parlare degli Immaginari e della magia che serve per evocarli ma non ne avevo mai visto uno. Ora quello che resta da capire è perché la persona che lo ha evocato volesse tutte le cose che la Biblioteca ci ha segnalato. Immagino che tu sappia bene cos'è la Biblioteca e chi sono i Bibliotecari. Il tuo padrone te lo avrà spiegato quando elaboravate questo piano."
Moriarty per nulla turbato disse ironico:" Non vi aspetterete che ora io faccia un monologo in cui racconto nel dettaglio il mio piano."
Il Bibliotecario abbassandosi al livello dell' Immaginario commentò molto più tagliente:" Ovviamente no; sarei deluso del contrario. Questo però non implica che io non possa scoprirlo in altri modi."
" Non vorrete per caso iniziare a giocare a poliziotto buono e poliziotto cattivo?" 
Flynn rispose divertito:" Oh no, ti lascerei scoprire perché il soprannome di mia moglie è Psicopatica. Sei però fortunato che torturare e uccidere non è nel nostro stile."
Nicole non disse nulla in quel momento ma si ripromise di parlare con Flynn alla prima occasione: in quel momento si stava comportato nuovamente come Antares Pendragon, la sua versione alternativa arrogante e insopportabile.
La bionda decise di distrarre il marito dicendogli immediatamente:" Credo che sia giunto il momento di radunare gli altri. A questo punto avranno finito con la caccia al tesoro. Tu invece va da Jenkins per fargli analizzare il libro da cui proviene il nostro nuovo amico."
Il Bibliotecario annuì e lasciò la stanza, non prima di aver lanciato un' occhiata in cagnesco a Moriarty, che quando fu sicuro di non essere sentito dal Bibliotecario disse divertito:" Nervosetto suo marito... Chissà come mai."
Nicole ignorò l' Immaginario mentre scriveva ai Bibliotecari.
Nel frattempo Jacob era nella sala di restauro e, grazie all' aiuto di Cassandra, stava cercando di scoprire quale fra le tante scacchiere fosse quella di suo interesse; il suo lavoro venne interrotto dall' arrivo di Ezekiel, accompagnato dalla diplomatica italiana.
" Crimine internazionale, inseguimenti, saltiamo anche giù dagli aerei."
L' italiana aveva commentato interessata:" Bello, fa tanto il caso Tomas Crowd. Davvero eccitante. E adesso uno di voi danzerà evitando raggi laser?"
Jones a quel punto decise che era meglio consultarsi un attimo con Stone così si avvicinò all' altro Bibliotecario e gli chiese confuso:" Che stai facendo?"
Il cowboy, senza smettere di lavorare, rispose in tutta tranquillità riferendosi ai numerosi pezzi di scacchi inseriti in recipienti con dell' acqua:" Sto cercando di identificare la scacchiera milanese. i pezzi sono di avorio e madreperla, essendo difficile distinguerli ad occhio nudo ho deciso di sfruttare le diverse densità... Ecco qui."
Jacob aveva appena trovato i pezzi di suo interesse quindi decise di raccogliere tutti i pezzi per poi andare via; il Bibliotecario dando poi una rapida occhiata all' italiana non resistette alla tentazione di lanciare ad Ezekiel una frecciata:" Si spiega tutto..."
Il ladro rispose subito piccato:" Si spiega cosa?"
" Quella lì è fuori dalla tua portata."
" Ma se non la conosci nemmeno la mia portata!"
Jacob, godendosi l' indignazione di Ezekiel proseguì:" Quella è da serie A, è un terreno di gioco per adulti mentre tu giochi ancora nel campetto dell' asilo."
Il Bibliotecario più giovane provò a rispondere a tono:" Ma se non riesci nemmeno a trovare una scacchiera!"
Con un sorrisetto Stone contraddisse l' amico:" Ma io l' ho trovata, la tua amica invece se n'è andata."
Jones, realizzando che Jacob aveva ragione uscì senza dire nulla, per godersi il divertimento Stone decise di seguirlo ma si dimenticò di aver lasciato il re bianco nel recipiente con l' acqua; il pezzo venne poi preso da una persona misteriosa.
In Biblioteca invece Jenkins e Flynn stavano discutendo sugli Immaginari avendo come pubblico Alastair, Astrea e Regan; il cavaliere avendo sentito il resoconto di Flynn aveva poi commentato:" Gli Immaginari... Di solito se ne stanno per conto proprio e se vengono portati in un mondo che non comprendono tendono a non integrarsi facilmente."
Flynn commentò con astio:" Moriarty al contrario si è integrato parecchio bene, si è addirittura creato una falsa identità."
Ignorando il tono caustico del Bibliotecario Jenkins proseguì:" Concordo con lei nell' affermare che sia stato evocato. Ci sono due tipi di Immaginari: quelli che vengono fatti uscire dal loro libro e che vengono evocati nel nostro mondo e, cosa assai più rara, quelli più antichi e potenti, i personaggi iconici le cui storie sono così famose e così ben scritte che emergono nella realtà di propria volontà."
Regan a quel punto chiese incerto:" Quindi in teoria ogni personaggio di ogni libro famoso potrebbe essere fra noi?"
" Fortunatamente no Reg. Sono molto rari ma essendo Immaginari si comportano come gli altri, rimangono in incognito... Anche se uno con buone probabilità ha deciso di non farlo. Sono pronto a scommettere che ci sia un secondo Immaginario al museo e che sia lui a muovere i fili di tutto e che ha evocato Moriarty... Dopotutto chi meglio di un Immaginario potrebbe servirsi dei suoi simili per i suoi scopi?"
Jenkins annuì per poi mettere in guardia il Bibliotecario che stava per tornare al museo:" Credo anche io. Faccia attenzione, sono legati ai libri e ne traggono forza; potrebbero essere intrappolati nelle regole delle loro trame ma potrebbero rivelarsi una potente minaccia se il mondo reale dovesse coincidere con la loro storia... L' uomo misterioso potrebbe cercare di ricostruire la sua trama per trarne forza."
I tre bambini alternarono per tutto il tempo lo sguardo fra Jenkins e il loro padre, chiedendosi in che guaio si erano cacciati questa volta... Già il fatto di non poter tornare a casa per via della tempesta non era un buon segno; Astrea decise di parlare a nome di tutti e tre quando disse al padre con preoccupazione:" Papà, fa attenzione al museo."
Flynn raggiunse la figlia e dopo averla presa in braccio le disse rassicurante:" Non ti preoccupare As, finché ci sarà tua madre assieme a me non mi succederà mai nulla; tu mi prometti che rimarrai qui tranquilla e terrai sotto controllo i tuoi fratelli? Jenkins non ce la può fare da solo."
La bambina annuì con un sorriso mentre Regan sbuffava in sottofondo, Alastair si limitò invece ad ignorare i fratelli, aveva capito il senso del discorso del padre ed era certo che nonostante tutte le avversità i genitori se la sarebbero cavata anche questa volta; Flynn a quel punto salutò velocemente i figli e poi con la Porta sul Retro tornò al museo.
Jones e Stone avevano raggiunto Cassandra sul tetto del museo e il ladro aveva informato la rossa sulla situazione:" Cassandra abbiamo perso l' ita..."
Non concluse la frase dato che la suddetta italiana era seduta proprio di fronte alla Bibliotecaria e, tolti gli orecchini, si era messa ad ascoltare il suono della tempesta.
Aveva poi commentato ammirata:" Hai ragione, è davvero incredibile! Ho sempre voluto studiare scienze..."
La rossa le disse comprensiva:" E nessuno deve impedirtelo."
" Veramente lo credi?"
" Certo. Se ci credi puoi fare qualunque cosa."
Alzandosi in piedi e scrivendo su un blocchetto l' italiana disse con un sorriso riconoscente:" Grazie per le tue parole. Ti lascio il mio numero, se vieni a Milano chiamami."
Cassandra prima di salutare la nuova amica, sotto lo sguardo incredulo di Ezekiel, ringraziò l' italiana; commentò poi rivolta all' amico e al fidanzato:" Simpatica."
Una notifica dal suo cellulare la avvisò che quello a cui aveva lavorato era pronto così disse seria ai due Bibliotecari:" Flynn e Nicole devono sentirlo. Andiamo!"
Il terzetto si dimenticò degli orecchini, che vennero prontamente trafugati.
Nicole nel frattempo aveva raggiunto Flynn così i tre Bibliotecari quando arrivarono nella sala del ricevimento trovarono entrambi; vedendo i due Cassandra lo raggiunse di corsa e poi spiegò affannata:" È una voce quella all' interno della tempesta! Sembrava un suono ma ho ripulito la frequenza e si è sentito questo!"
A quel punto Cassandra fece partire la registrazione e si sentì una voce femminile e metallica:" Padrone ho obbedito al vostro volere, ho portato la tempesta."
Flynn sentendo la registrazione realizzò immediatamente e con una certa preoccupazione quello che stava succedendo dato che aveva appena ottenuto il tassello mancante:" La tempesta è controllata da uno spirito... Nobili italiani intrappolati da una tempesta creata da uno spirito... Il relitto si chiama Isola Perduta... Jones gli orecchini avevano un nome?"
Il ladro rispose leggermente perplesso, anche se ormai era abituato alle stranezze di Flynn:" La tizia italiana ha detto che si chiamavano Occhi Scintillanti."
Il newyorkese proseguì con il suo monologo:" Occhi, l' articolo diceva che erano di perle... Son gli occhi due perle nel volto. L' Immaginario che c'è dietro a tutto questo ha fatto si che Moriarty raccogliesse qui tutti questi elementi, doveva essere il più forte possibile... Sono gli scacchi milanesi?"
Stone agì prontamente rovesciando il contenuto dello scrigno su un tavolo; Flynn lo esaminò rapidamente per poi constatare:" Ci sono tutti i pezzi tranne che il re bianco... Il duca di Milano."
Jacob in quel momento si maledisse per essere stato tanto stupido; Flynn invece diede a tutti i presenti le conclusioni a cui era arrivato:" Naufragio, orecchini, tempesta evocata da uno spirito. Il nostro nemico è un Immaginario che si è evocato da solo, è Prospero. È il mago della Tempesta di Shakespeare!"
In quello stesso momento Terry era salito sulla terrazza di servizio del museo con il forziere sigillato con la magia che aveva attirato l' interesse di Flynn; dopo averlo deposto a terra ci aveva messo sopra il re bianco degli scacchi di Milano e gli orecchini dell' italiana.
Subito si vide una luce blu, segno che il sigillo era stato rotto; Terry, che ormai era evidente essere Prospero sotto mentite spoglie, prese il contenuto dello scrigno: un libro magico che gli ridiede il potere perduto.
A causa di una serie di blackout Flynn capì che lo stregone aveva fatto la sua mossa così diede le prime direttive:" Tornate in Biblioteca e avvisate Jenkins. Io e Nicole andremo a cercare Prospero e proveremo a fermarlo."
I due gruppi si separarono così mentre Flynn e Nicole uscivano dalla sala la Guardiana commentò seria:" Fammi indovinare, dovevano evitare che quegli oggetti finissero nelle mani di Prospero, si sono persi via e ora il pazzo si turno controlla la tempesta che potrebbe spazzare via Manhattan... Flynn c'è un altro problema: Moriarty."
" Ottimo riassunto... Hai ragione. Che facciamo?"
" Io penso a Moriarty tu cerca di fermare Prospero, contro uno stregone sei decisamente più indicato tu."
Flynn annuì deciso e prima di correre via disse con una nota di preoccupazione:" Buona fortuna Psicopatica."
Raggiunto il tetto vide un uomo che teneva in mano un libro antico e che lo puntava verso il cielo; decise di palesare la sua presenza dicendo con un pizzico di ironia nella voce:" Ho quindi l' onore di trovarmi di fronte a Prospero?"
Lo stregone si voltò verso Flynn scagliandogli contro una sfera di energia che il Bibliotecario evitò per un soffio; così facendo rivelò al newyorkese di essere stato Terry per quella sera.
Flynn avrebbe voluto fare conversazione ma decise di rimandare a dopo, aveva cose più importanti di cui occuparsi:" Prospero, sai vero che stai andando contro la tua stessa trama? Hai rinunciato alla magia spezzando il bastone e gettando il libro in acqua."
Lo stregone rispose al Bibliotecario adirato:" Se ho compiuto tali azioni, e poiché quello era il volere dell' autore, egli mi diede vita! Fu Shakespeare a spezzare il bastone! Fu lui a gettare il libro! Lui mi condannò a vagare attraverso i secoli debole è solo."
Flynn era decisamente teso ma cercò di non darlo a vedere mentre commentava la situazione:" Fammi indovinare, questo fino ad un anno fa quando la magia è tornata a scorrere attraverso le Lay Lines visto che il sigillo di Merlino si è indebolito. Comunque sia devi sottostare alle regole del tuo autore e del tuo testo."
Prospero per qualche secondo osservò interessato l' uomo, poi lo contraddisse:" Scritto mentre la magia si stava esaurendo. Ora però la magia è tornata, lo avete detto voi stesso; da secoli vagavo come mero essere umano ma quella notte il mio potere ritornò. Solo in parte, ma bastava a far accorrere in mio aiuto una mente geniale."
Flynn capendo che si riferiva a Moriarty fece una smorfia in automatico; Prospero lo ignorò e proseguì il suo monologo di spiegazione:" Grazie a lui riacquistai il mio libro e ottenere tanto potere da riportare nel mondo uno spirito, Ariel. Ho dato luogo alla tempesta e tale evento segnerà la mia rinascita."
Il Bibliotecario a quel punto commentò ironico:" Ne ho sentiti di discorsi da pazzi psicotici che volevano conquistare o distruggere il mondo, fidati, ma questo rientra decisamente nei migliori tre... Si gioca il primo posto con quello del russo pazzo che voleva conquistare il mondo con un esercito di vampiri. Immagino comunque che non hai intenzione di rispettare le regole del tuo testo."
Prospero esclamò solenne:" Il mio autore è morto e la magia è nel mondo. Sarò io stesso a scrivere l' epilogo che merito!"
Flynn prima che lo stregone potesse fare qualunque mossa decise di mettere le cose in chiaro:" Mi spiace dirti che rispetto a Merlino non vali nulla. Inoltre credo che a questo punto dovrei informarti di una cosa: io sono il Capo Bibliotecario."
Dopo quell' avviso il newyorkese fece una cosa tanto coraggiosa quanto stupida, che normalmente non avrebbe mai fatto: caricò a testa bassa Prospero cercando di portargli via il libro ma l' unico risultato che ottenne fu quello di finire colpito da un fulmine di Prospero e finire dolorante a qualche metro di distanza.
Nel frattempo Nicole era tornata nella sala in cui avevano rinchiuso Moriarty legato ad una sedia con delle catene; della nemesi di Sherlock Holmes però non c'erano tracce.
La Guardiana camminò quindi nella sala con circospezione e con i sensi in allerta: era molto probabile che quella fosse una trappola; dopo aver fatto un paio di passi sentì che qualcuno si stava muovendo dietro di lei, la bionda di girò immediatamente e fece così in tempo a parare agilmente un fendente di Moriarty, armato con una vecchia spada.
La colluttazione dei due andò avanti per una manciata di secondi dato che Nicole, grazie a tutta la sua esperienza riuscì a intrappolare l' Immaginario in una presa ferrea bloccandogli le braccia dietro la schiena in modo tale da costringerlo a rimanere in piedi ma senza dargli possibilità di movimento per non sentire dolore; la Guardiana disse poi minacciosa e seria:" So uccidere a mani nude in cinquantasette modi diversi, in questa precisa posizione lo potrei fare in ventitré. Ti conviene fare il bravo e non farmi arrabbiare più di quanto io non lo sia già."
L' inglese commentò divertito, con lo scopo di alterare Nicole:" Che donna! Oltre che bella, Duchessa, siete anche una donna dal temperamento letale."
" Con me non attacca Cocco. Sei un Immaginario, non puoi morire a meno che non lo preveda la tua storia ma puoi provare dolore; se mi dici immediatamente qual è il piano del tuo capo eviterò di farti scoprire perché mi chiamano Psicopatica."
L' Immaginario per tutta risposta, ignorando il dolore, si liberò dalla presa di Nicole piegando le ginocchia e facendo perdere l' equilibrio alla donna; immediatamente corse fuori dalla stanza e chiuse dentro la Guardiana.
La bionda dopo essersi rimessa in piedi ed aver realizzato di essere rimasta chiusa nell' archivio cercò rapidamente di trovare una soluzione; fortunatamente per lei lì vicino c'era un piccolo estintore, utilissimo per sfondare la porta.
Sul tetto invece Prospero, vedendo che Flynn era a terra incosciente, aveva pensato bene di procedere con il suo piano; era quindi salito su una scatola per essere ancora più in alto e aveva proceduto a iniziare il suo incantesimo:" Con il libro tra le mani è smisurato il mio potere, quando troverò il bastone il mondo mi apparterrà! Vieni, mio spirito! Discendi e torna a servire il tuo padrone finché non ti darò la libertà! Giungi qui Ariel!"
Immediatamente dalle nubi in tempesta discese una spirale di un intenso blu notte che venne intrappolata in un orologio, rivelandosi essere uno spiritello che assomigliava alle rappresentazioni delle fatine dei boschi: alto circa cinque o sei centimetri e dotato di ali da libellula.
Prospero riprese a parlare, rivolto allo spirito appena evocato:" La mia parola è compiuta, leggiadro spirito isolano obbedisci e portaci lontano!"
Immediatamente di fonte a Prospero si aprì un portale dimensionale; Flynn aveva appena ripreso conoscenza e la prima cosa che sentì fu Prospero che invitava Moriarty, appena arrivato, a seguirlo nel portale.
Sentendosi appellare come malvagio il professore prima di saltare anch' egli nel portale commentò ironico:" Malvagio? Ho sempre preferito antagonista."
Il Bibliotecario provò ad alzarsi con fatica a causa del dolore, mentre osservava il portale che si chiudeva; pochi istanti dopo arrivò Nicole che, vedendo le condizioni del marito, corse immediatamente da lui e gli chiese preoccupata mentre lo aiutava a rimettersi in piedi:" Flynn che ti è successo? Stai bene?"
L' uomo tranquillizzò la bionda mentre si rimetteva in piedi:" Si, mi è capitato di stare peggio. La magia di Prospero è potente ma le protezioni di Merlino lo sono di più... Ora abbiamo due problemi. Il primo è scoprire dove sono finiti Prospero e Moriarty."
Nicole non poté fare a meno di notare il ringhio astioso con cui aveva detto il nome dell' inglese, completò poi la frase del suo Bibliotecario mentre guardava il cielo, nerissimo e pervaso da un incredibile numero di lampi:" Fammi indovinare. Il secondo è la tempesta da fine del mondo."
Non appena Flynn e Nicole tornarono in Biblioteca videro che Jenkins, i Bibliotecari e Alastair erano davanti ad un grosso schermo che proiettava le scansioni meteorologiche in diretta della tempesta; Nicole vedendo che all' appello mancavano Regan e Astrea chiese al suo primogenito:" I tuoi fratelli?"
" Si sono addormentati una mezz' ora fa... Regan già da prima in realtà, si stava annoiando parecchio; comunque ora sono di là nella stanza con le brandine."
Guardando rapidamente l' orologio Nicole fece un' altra domanda:" Cosa ci fai ancora sveglio signorino?"
Il bambino si difese con un sorriso angelico:" Non avevo sonno, inoltre non potevo perdermi la tempesta magica del secolo!"
Flynn decise che Alastair poteva aspettare, New York aveva la priorità così mentre si accomodava al tavolo che usavano per le riunioni, invitando tutti i presenti a fare lo stesso, fece il punto della situazione:" Al, a te penseremo dopo. Per prima cosa dobbiamo pensare a come evitare che New York venga rasa al suolo da una tempesta. Anche se lo spirito se n'è andato una tempesta di quelle dimensioni si autoalimenta; Ariel l' ha portata qui e l' ha controllata ma ora che è andata via, credo sia una femmina, è molto più pericolosa."
Cassandra, in quanto esperta di scienze prese subito parola:" Assorbe aria calda e rilascia aria fredda, come se respirasse. Si dissolverà... Ma quando lo farà scatenerà una serie di tornado per disperdere l' energia cinetica." 
Sentendo quella notizia Ezekiel commentò sarcastico:" Fantastico. Così le poche cose che non sono state sommerse finiranno per essere spazzate via."
Jenkins invece chiese informazione su Prospero; Flynn gli rispose assorto:" È fuggito; ero semi incosciente durante il suo monologo da genio del male quindi non so quale sia il suo scopo. La priorità ora è fermare l' uragano."
Jacob chiese perplesso:" E come facciamo? Nessuno è mai riuscito a fermare un uragano."
Nicole rispose con un sorriso furbo:" Nessuno aveva i mezzi della Biblioteca. Sbaglio Secchione?"
" Affatto, Psicopatica. Jenkins che ne pensa del fulmine di Zeus?"
Il cavaliere rispose subito alla proposta di Flynn:" Distruttivo ma non su vasta scala."
Ezekiel disse semplicemente:" Perché non spazzarla via da New York?"
Jenkins gli rispose riflessivo:" Potremmo usare il martello di Thor... No, con quello sprofonderebbe in mare mezza città."
Alastair si rivolse a Cassandra chiedendole incerto:" Ma non basterebbe rompere l' equilibrio termico?"
Sentendo quella frase Cassandra annuì per poi esclamate:" Hai assolutamente ragione! Se immettessimo calore e rompessimo l' equilibrio fra caldo e freddo la tempesta verrebbe dissipata."
Sentendo quella proposta Flynn commentò riflessivo:" Servirebbe una quantità enorme di aria calda. Per un tale surriscaldamento ci vorrebbe un altro Sole..."
A quel punto lui, Jenkins e Alastair esclamarono in coro:" Noi ne abbiamo uno!"
Jacob volle avere immediatamente dei chiarimenti dato che esclamò incredulo:" Noi abbiamo un Sole?!"
Jenkins rispose in tutta tranquillità:" Sì, nel Solarium"
Vedendo le facce perplesse dei giovani Bibliotecari aggiunse divertito:" E cos' altro dovremmo tenere li?"
Ezekiel rispose prontamente, facendo ridere la Guardiana che anni prima aveva avuto la stessa identica reazione:" Beh riviste, sdraio e qualche cocktail ghiacciato magari?"
Flynn decise di intervenire prima che la discussione degenerasse:" Dobbiamo capire come indirizzarlo verso la tempesta. Cass calcola quanta energia termica serve, Al e Jones voi riprogrammate la Porta sul Retro, Jenkins, Jacob e Nicole con me. Forza ho un piano!"
Flynn a quel punto si diresse verso il Solarium, la cui porta d' accesso era situata nel lunghissimo e apparentemente infinito Corridoio delle Porte; al Bibliotecario ci vollero alcuni tentativi per trovare la porta giusta dato che prima finì nel regno ghiacciato dei giganti, nel regno perduto della giungla e nell' alveare delle api giganti.
Quando Flynn trovò la porta giusta, riconosciuta grazie ad una maniglia rovente, spiegò più che altro a beneficio di Stone:" Nemesis fu intrappolata da Einstein e Feynman nel '52, stava per distruggere la terra grazie al progetto Roswell."
Stone a quel punto chiese incerto:" Roswell? Ma non è famosa per gli alieni?"
Flynn negò convinto:" No, gli alieni non esistono e se esistessero credo che si terrebbero ben lontani dalla terra a causa della magia."
Prendendo poi il cellulare e scrivendo qualcosa si rivolse a Jenkins:" Dia una mano a Jones a riprogrammare la Porta sul Retro per usarla su quella porta; dica poi a Jones di fare in modo che la comunicazione sia sempre possibile, magari grazie all' interfono. Stone tu invece prendi gli specchi di Judson e Narciso e portali qui, se Judson dovesse saltare fuori spiegagli a grandi linee la situazione. Dovrai posizionare esattamente gli specchi affinché tutta l' energia passi dalla porta del Solarium alla porta che useremo per fermare la tempesta."
A quel punto il Bibliotecario diede il suo cellulare a Jenkins che commentò piacevolmente stupito:" Ah si, il fulcro. Lei ha un talento raro signor Carsen."
Quando Jacob e Jenkins si furono allontanati Flynn osservò Nicole e constato che l' espressione di sua moglie era quella di una donna che chiedeva spiegazioni; il moro la accontentò spiegando in breve il piano che aveva elaborato:" Ok, useremo un raggio di energia termica proveniente da un raggio di Sole e, facendola rimbalzare fino alla porta, la concentreremo in un punto preciso così la tempesta dovrebbe cessare."
Nicole annuì per poi chiedere solamente, abituata ai rischi associati ai piani del marito:" Due domande: quant' è la percentuale di fallimento e cosa succederebbe se il tuo piano andasse male?"
Flynn disse leggermente a disagio:" C'è un 34% di possibilità che noi finiremo inceneriti e New York sarà sommersa come nei peggiori disaster movie."
La donna commentò con una scrollata di spalle:" Pensavo peggio; molte altre volte era quella la percentuale di successo."
Nel frattempo Jacob era andato a mettersi una tenuta adatta e una volta cambiatosi sembrava quasi avvolto nella carta stagnola; vedendo poi che davanti alla Porta sul Retro c'erano Cassandra, Ezekiel e Alastair chiese incuriosito:" Dove andate?"
La rossa rispose senza guardare il fidanzato:" Raccogliamo dati sul posto e monitoriamo la tempesta."
Alastair invece chiese perplesso:" Jake ma che cosa hai addosso?"
Jones diede man forte al bambino:" A che serve quella roba?" Il cowboy, dopo aver tolto la parte superiore che proteggeva la testa rispose alle domande:" Per prima cosa c'era solo questa. Secondariamente dato che io e Jenkins avremo a che fare con un Sole farà un po' caldo, meglio essere preparati e non credo che una protezione cinquanta possa bastare."
Cassandra chiese allarmata:" Quanto sarà pericoloso?"
Alastair rispose immediatamente:" Beh, considerato che questo è un piano elaborato da mio padre c'è sempre una possibilità che vada tutto storto e che noi moriremo tutti  in modo atroce... Però se in undici anni non è mai successo nulla credo che papà abbia la tendenza a sottovalutare le sue doti strategiche."
Cassandra sentendo quelle parole abbracciò il fidanzato e gli diede un bacio per poi dirgli preoccupata:" Fa attenzione!"
Jacob rispose con un sorriso ironico:" Beh, prima o poi moriremo tutti."
La rossa gli disse solo:" Ma non oggi."
A quel punto il gruppetto si separò: con la Porta sul Retro Cassandra, Alastair ed Ezekiel tornarono alla stazione meteorologica del museo mentre Stone si diresse al Solarium.
Al museo Cassandra diede immediatamente dritte agli altri due, la presenza di Alastair si era rivelata quanto mai utile dato che rendeva molto più veloce il lavoro.
" Per prima cosa ho bisogno di corrente elettrica."
Jones attaccò un generatore portatile aiutato da Alastair; una volta che le apparecchiature tornarono in funzione Cassandra prese il telefono e chiamò in Biblioteca, facendo un resoconto dello stato della tempesta:" OK, è ancora F5 e non accenna a diminuire. Avete cinque minuti prima che mandi all' aria i miei calcoli."
Nicole le rispose mentre faceva a Flynn il cenno di seguirla:" Va bene. Io e Flynn partiamo ora."
Il Bibliotecario nel frattempo aveva recuperato un oggetto che sarebbe stato di sicuro utile alla causa; immediatamente dopo i due furono davanti alla porta di loro interesse, Jenkins nell' aprirla disse serio:" Cercate di arrivare al fulcro. Auguri."
Attraversata la porta Flynn e Nicole si trovarono in un ambiente circolare e metallico non molto ampio, con una scala al centro che conduceva ad un piano superiore e ad uno inferiore; il Bibliotecario avviandosi verso la scala a pioli che saliva spiegò a Nicole cosa fosse il bizzarro cerchio decorato con una sorta di Triangolo che teneva in mano:" Questo è il Cerchio di Tesla, servirà a diminuire la quantità di energia quindi non dovremmo scioglierci come ghiaccioli."
" Ah ah. Piuttosto, dove siamo?"
" Serve una grande quantità di metallo, meglio se a punta, per convogliare l' energia."
Nicole a quel punto ebbe un paio di ipotesi, in un caso o nell' altro la nota positiva era che avrebbe avuto una visione privilegiata da un posto famosissimo della città; Flynn aveva aperto la botola del soffitto, rivelando che dava verso l' esterno, così quando i due uscirono dalla struttura metallica Nicole capì dove si trovavano in quel momento: erano all' interno della fiaccola della Statua della Libertà! 
La coppia da quella posizione ebbe la completa visuale della città di New York e della tempesta che copriva la città; la Guardiana a quel punto prese il telefono e avviò la chiamata, quando il marito le diede il segnale lo urlò anche a Jacob e Jenkins che immediatamente aprirono le porte del Solarium e della Statua della Libertà.
Un enorme fascio di energia venne sparato verso il cielo e ebbe già da subito i suoi effetti: la tempesta si dissolse progressivamente senza fare danni così Flynn e Nicole poterono ammirare lo spettacolo della città sotto un cielo stellato; Cassandra non appena ebbe la certezza che tutto era sicuro comunicò a Jacob e Jenkins di chiudere le porte.
Il Bibliotecario esultò immediatamente, contento per non essere finito carbonizzato, così dopo essersi tolto il cappuccio esclamò felice:" Grandioso Jenkins! Qua la mano!"
Stone però fece un errore: si tolse il guanto prima di stringere la mano al cavaliere; il cowboy quindi finì inevitabilmente per scottarsi una mano mentre Jenkins si scusava.
Quando tutti furono tornati in Biblioteca Flynn decise di fare il punto della situazione:" Bene ci sono una buona e una cattiva notizia: la cattiva notizia è che Prospero è scappato e ora è chissà dove a pianificare la prossima mossa. La buona notizia invece è che siamo riusciti ad impedire la distruzione di Manhattan, la morte di moltissimi innocenti e soprattutto siamo vivi noi."
Ezekiel chiese curioso:" Quindi non siete arrabbiati perché Prospero è fuggito e perché noi ci siamo distratti e ci siamo fatti fregare?"
Nicole rise per poi rispondere al ladro:" No, tranquillo; capita anche ai migliori di sbagliare e poi credo che Prospero in qualche modo sarebbe riuscito a mettere in atto il suo piano anche se le cose fossero andate diversamente. Secchione sei stato fin troppo sintetico, qual' è il vero riassunto della situazione?"
Flynn non se lo fece ripetere due volte così si alzò dalla sua sedia e si mise a camminare per il suo ufficio mentre spiegava:" Un mago immortale proveniente dalle opere di Shakespeare si è alleato con un genio del male proveniente dalle opere di Conan Doyle e hanno intenzione di sfruttare in qualche modo il ritorno della magia nel mondo: Prospero vorrà di sicuro ottenere più potere e attuare un piano misterioso e terrificante per conquistare il mondo."
Alastair commentò dopo un lungo sbadiglio:" Una settimana come tante qui in Biblioteca."
Flynn rendendosi conto che il figlio maggiore era ancora sveglio gli chiese con una certa dose di disappunto:" Tu non dovresti essere già a dormire? Sono le undici passate."
Il bambino fece il suo migliore sorriso angelico prima di sparire grazie alla porta sul Retro impostata per casa Carsen; sia Flynn che Nicole mormorarono all' unisono con lo stesso identico tono rassegnato:" Chissà da chi avrà preso..."


Note:

* Mi chiedo che idea abbia la TNT di noi italiani...

** Per chi non lo sapesse è l' attore che interpreta Moriarty nella serie Sherlock della BBC


Note dell' autrice:

Non credo di avere moltissimo da dire in realtà. 
Durante i due capitoli che si riferiscono al prossimo episodio spiegherò sicuramente il perché del comportamento strano di Flynn; vi ricordo che questa versione di Flynn è comunque molto più simile a quella dei film che non a quella della serie e quindi lavora in solitaria solo quando è costretto dalle necessità e non scappa via a fare qualunque cosa gli venga in mente come nella serie.
Ho poi voluto precisare che i Bibliotecari si fanno fregare da Prospero perché sono storditi e non perché non lavorano assieme, in questa storia ho modificato le tempistiche quindi i tre mesi in solitaria grazie al cielo non ci sono stati.
La Biblioteca avrà comunque i suoi problemi, questo per forza di cose.
Ultima cosa: Nicole non flirterà mai con Moriarty come fa Eve; vedendo la seconda stagione io ho realizzato una cosa: se hanno introdotto il triangolo amoroso la Flynn/Eve non è che vada poi così bene, soprattutto visto e considerato che Eve a mio parere ha molta più chimica con Moriarty che con Flynn.
Al prossimo capitolo Librarians:)



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Capitolo 38
*** Trentasettesimo capitolo ***


 " E il Bastone Spezzato."

Trentasettesimo capitolo


Dopo l' avventura serale in cui i quattro Bibliotecari, la Guardiana e Jenkins avevano fermato una tempesta magica di dimensioni colossali dal distruggere New York tutti avevano deciso, all' unanimità, di concedersi qualche ora di meritato riposo e di riprendere a discutere di piani e tattiche per fermare Prospero l' indomani.
Arrivati tutti in Biblioteca di buon mattino non si erano però resi conto di un particolare fondamentale: essendo un Immaginario Prospero poteva manifestarsi in qualunque luogo, a patto che fosse presente il libro della Tempesta e la Biblioteca rientrava decisamente nell' elenco; fu così che lo stregone riuscì ad entrare con facilità nel posto più sicuro del mondo.
Flynn invece, ignaro di tutto, si era messo davanti ad una lavagna a spiegare ai Bibliotecari le conclusioni a cui era giunto:" In attesa che fossimo qui tutti ho pensato di collegare tutte le informazioni in nostro possesso."
Nicole fece un colpo di tosse ben poco naturale così il Bibliotecario si corresse:" Ad essere precisi è stata Nicole a dirmi di farlo... Beh, comunque sia la cosa importante è trovare il modo di sconfiggere il nostro nemico. Prospero."
Ezekiel disse una cosa tanto semplice quanto esatta:" Lo sappiamo già, eravamo lì."
Flynn agitò la mano sinistra in un gesto di nonchalance per poi proseguire il suo discorso facendo avanti e indietro davanti alla lavagna e indicando dei dettagli di tanto in tanto:" Hai ragione Ezekiel, mi serviva però un introduzione al discorso ed è stato il meglio a cui sono riuscito a pensare in quindici minuti... Stavo dicendo: Prospero è un Immaginario della tipologia più rara, in alcuni casi infatti un personaggio è talmente famoso, talmente ben scritto e la sua storia viene letta talmente spesso che l' energia psichica si combina con la magia ambientale e dunque il personaggio prende vita, uscendo letteralmente fuori dal suo libro. Prospero in teoria è molto pericoloso però nella Tempesta lui rinuncia alla magia, getta il libro in acqua e spezza il Bastone. Da quello che sappiamo è evidente che voglia riappropriarsi dei suoi poteri."
Jenkins aggiunse la sua parte di spiegazione, rimanendo appoggiato alla sua scrivania, trasferita direttamente dall' Annesso:" Per gli Immaginari è insolito: non scelgono autonomamente il proprio destino, sono legati alle loro trame. In qualche modo Prospero è riuscito a ribellarsi alla sua storia e a riprendere i suoi poteri."
A questo punto intervenne nuovamente Flynn:" Come già sapete Prospero ha ripreso il suo libro; con buone probabilità la sua prossima mossa sarà quella di riparare il suo Bastone magico, noi ovviamente saremo lì per impedirglielo."
Stone commentò immediatamente, mentre era intento a sistemarsi meglio la fasciatura alla mano:" Ottima idea! Che si fa? Partiamo subito all' attacco?"
Jenkins iniziò a parlare:" Beh, signor Stone..."
Il Bibliotecario gli disse ironico:" Jenkins sta per caso cercando di rubarmi il lavoro?"
Il cavaliere rispose prontamente:" No, signor Carsen . È solo la forza dell' abitudine: di solito conduco io le riunioni mentre lei è quello delle conclusioni improvvise ma geniali."
Il newyorkese gli disse con un sorriso e il tono calmo:" Jenkins, stavo scherzando! Faccia pure lei, non mi offendo certo per così poco!"
Flynn a quel punto diede a Jenkins la bacchetta e dopo aver preso una sedia si posizionò accanto a Nicole, pronto ad ascoltare Jenkins in tutta comodità.
Ritrovato il suo ruolo abituale il cavaliere fosse con una certa soddisfazione nella voce:" Quello che è certo è che il bastone originale venne spezzato nel 1611, quando Prospero apparve per la prima volta come Immaginario stando alle nostre informazioni."
Nicole, che non era certo esperta dei dettagli contenuti negli archivi della Biblioteca, chiese curiosa e con un filo di nostalgia:" E che fine fecero i pezzi? Se il Bastone è stato spezzato immagino che siano stati distrutti o nascosti in varie parti del globo... In questo secondo caso spero non ci siano libri nella Lingua degli Uccelli o Bibliotecari traditori."
Jenkins rispose dubbioso:" Non lo sappiamo; il Bibliotecario che si occupò della faccenda fu estremamente vago... Nei registri delle missioni preferì non rivelare il suo nome e purtroppo per noi il 1611 fu un anno nefasto per la Biblioteca: solo negli ultimi mesi cambiammo sette Bibliotecari."
Flynn propose una soluzione al problema:" Però abbiamo il testo originale della Tempesta, quello pubblicato dopo la prima rappresentazione. Direi di cercare lì per capire la prima mossa da fare."
" La prima edizione è nella sala lettura."
Fu Jacob a proporsi per recuperare il libro; Jenkins pensò bene di avvisare il Bibliotecario delle condizioni della Biblioteca ma poi cambiò repentinamente idea:" Signor Stone prima che vada... Anzi, lasci stare. Faccio io."
Jenkins a quel punto senza dire un' altra parola lasciò l' ufficio dei Bibliotecari e si diresse alla ricerca del manoscritto; Flynn invece decise di sfruttare la presenza di ben quattro Bibliotecari per velocizzare i lavori:" Jacob, Ezekiel voi ricercherete nell' archivio qualunque informazione che faccia riferimento a bastoni perduti."
Jones commentò subito:" Ottima idea: vediamo se in passato il fantomatico Bibliotecario di cui parlava Jenkins ci ha lasciato qualche altra informazione... Magari ha pure avuto a che fare con quell' individuo... Prosperoso. Andiamo!"
Stone corresse immediatamente il ladro:" Prospero."
" Si, come ti pare, tanto è uguale."
Mentre Jacob ed Ezekiel si allontanavano Cassandra ebbe un' idea:" Qualcuno dovrebbe cercare indizi anche nei tomi magici: anche se Prospero dovesse rientrare in possesso del suo Bastone dovrebbe comunque ricomporlo e quella sarebbe l' occasione per sconfiggerlo!" 
Nicole a quelle parole guardò Flynn con aria divertita, come a ricordargli che di solito le cose finivano per andare come aveva detto la rossa visto che l' avevano ampiamente sperimentato durante la loro prima missione; Il Bibliotecario annuì per poi commentare solamente:" Fa pure. Mi raccomando però, fa attenzione: ricordati che la magia ha sempre un prezzo."
Flynn a quel punto si allontanò e si diresse in Biblioteca facendo a Nicole un cenno per seguirlo; mentre i due passeggiavano per il corridoio centrale la Guardiana disse solamente:" Tu hai un piano."
L' uomo sorrise per poi commentare:" Già, mi conosci bene ormai."
La bionda a quel punto alzò un sopracciglio in attesa che il marito le spiegasse quale folle soluzione ai loro problemi aveva architettato; Flynn capì perfettamente quello che gli stava comunicando silenziosamente la sua Guardiana dato che disse:" Credo di aver capito dov'è il Bastone effettivamente. A meno che io non mi sbagli, e sai bene che di solito sui fatti non sbaglio mai, credo che la soluzione de mistero sia legata al passato. Per prima cosa dovremo andare dove tutto è iniziato... Cal!"
A quel punto Flynn fece un lungo fischio per far arrivare la spada nella sua mano; Nicole gli chiese preoccupata:" Perché ti serve Cal?"
" Beh, c'è il rischio che troveremo Prospero ad aspettarci. Meglio essere preparati."
Flynn non poteva essere più nel torto di così: in quel momento l' Immaginario era in una delle tante sale di lettura della Biblioteca e stava compiendo un rituale di evocazione; con un libro in mano aveva iniziato a recitare la formula mentre davanti a se iniziava a formarsi un piccolo vortice nero:" Dal testo invoco voi a tal cospetto. In virtù di antiche arti e spiriti abbietti mostrati alla mia vista Moriarty!"
Dal piccolo vortice si era poi espanso un fumo nero che progressivamente si era condensato fino a formare la figura dell' Immaginario inglese; guardandosi attorno chiese al suo evocatore con un certo disprezzo:" Signore. È questo il luogo di cui si parla tanto? La Wallace Collection è decisamente più ragguardevole. È per giunta proviene dalla tetra famiglia Vernier*."
Lo stregone gli disse sprezzante:" Quale smisurata alterigia per un uomo di natali plebei."
Colpì poi Moriarty con un fulmine magico mentre gli spiegava sprezzante e adirato:" Sono il più antico degli Immaginari. Io evoco voi, io controllo voi. Rammentatelo. È ora... Spiritello contribuisci alla ricerca del cuore."
Prospero disse l' ultima parte rivolto ad Ariel, lo spirito che aveva evocato dalla tempesta e che aveva segregato all' interno del suo orologio; vedendo che non otteneva alcuna risposta Moriarty, che nel frattempo si era ripreso, commentò sarcastico:" Sembrerebbe che il vostro orologio si sia rotto."
Prospero disse nervoso:" Confonde i sensi questo luogo. Magie assai più potenti della sua oscurano l' arduo cammin per l' ambito tesoro. Servirà un' altra via per esaudire la mia volontà."
In quel momento esatto Jenkins entrò nella sala letture, che per fortuna non aveva cambiato posto, come invece avevano fatto parecchie altre stanze; vedendo il cavaliere lo stregone disse ghignando:" Ben trovata, fortuna. Aspettavo con fremito la vostra venuta."
Jenkins fece una smorfia sarcastica, quei due Immaginari non avevano la minima idea di chi si trovavano di fronte.
Nel frattempo Flynn e Nicole erano giunti in Inghilterra ed erano arrivati alla loro meta: una casa di pietra diroccata e ormai mezza distrutta; essendo poi in mezzo ad una foresta l' ambiente era pacifico e tranquillo, se fossero invece arrivati di notte sarebbe stato decisamente inquietante.
Nicole chiese curiosa:" Dimmi Flynn, perché siamo arrivati fin qua? Queste quattro pietre hanno un significato?"
Il Bibliotecario rispose mentre si guardava attorno:" Ovviamente. Questa era la tenuta di John Dee: matematico, astronomo, consigliere della regina Elisabetta I e contemporaneo e continente di William Shakespeare. Inoltre era un mago, allievo di Martin per un certo periodo tra le altre cose."
Nicole commentò divertita:" C'è altro? Inoltre non sapevo che tuo zio avesse avuto degli allievi al di fuori della famiglia."
Flynn rispose alla moglie mentre ispezionava il camino della costruzione, ancora miracolosamente in piedi:" Beh in realtà era un Pendragon acquisito alla lontana... Se non ricordo male sua nonna materna era la cugina della moglie di un Pendragon cadetto o qualcosa di simile... Non mi sono mai interessato più di tanto alle questioni di genealogia. Comunque sia il bastone di Prospero fu spezzato e sicuramente Shakespeare nascose i pezzi; e quale posto migliore che la casa di un amico mago?"
Nicole a quel punto disse solo con il suo tipico tono sarcastico e ironico:" Per quattrocento anni nessuno ha pensato di cercare qui il Bastone? Molto intelligente il caro Prospero..."
Flynn annuì e poi, dopo aver lasciato che Excalibur fluttuasse liberamente per i ruderi, dato che non si vedeva anima viva per chilometri, si mise a riflettere:" Shakespeare aveva un potere che risiedeva nell' intreccio narrativo che tesseva per il suo pubblico. Sicuramente avrà nascosto almeno un pezzo del bastone vicino al cuore di quel potere... Il palcoscenico!"
Facendo una breve corsa e saltando agilmente sui resti di quello che rimaneva del palco aggiunse, mentre Nicole ed Excalibur lo raggiungevano:" Gli attori di Shakespeare si esibivano in anteprima per John Dee e per i suoi amici e noi siamo qui, nei pressi di quello stesso palcoscenico."
Nicole osservando il marito gli disse ironica:" Hai finalmente trovato il posto che fa per te; la drama queen ha trovato il suo regno."
Flynn sorrise per poi dirle, sicuro di farla ingelosire:" Sai, quando stavo con Julia** mi era venuta la mezza idea di tentare di diventare un attore di teatro classico; feci addirittura un' audizione per la parte di Amleto."
Nicole rispose secca:" Peccato che non ottenesti la parte e ti fecero fare il direttore scenico... Dammi retta, hai fatto bene a rimanere sui libri Secchione."
" Ti ha raccontato tutto mia madre."
Nicole annuì gongolante:" Già, me lo disse uno dei giorni in cui ero da te ad aiutarti con il trasloco."
Flynn decise di tornare al punto della situazione mentre ispezionava il palco, in cerca di qualche scomparto segreto:" Comunque... Shakespeare non avrebbe mai permesso che i pezzi finissero in mani sbagliate. Si sarà decisamente servito di una parola d' ordine che evitasse che i pezzi venissero trovati per sbaglio."
Nicole annuì per poi commentare:" E credo anche di sapere quale sia. C'è una parola che nessun' attore shakespeariano pronuncerebbe mai al di fuori di uno spettacolo. Macbeth."
Immediatamente delle parole comparvero sul palcoscenico, Flynn le lesse e poi aggiunse:" Giurate sulla spada. Primo atto scena quinta; sono le parole pronunciate dallo spettro del padre di Amleto, recitate sempre dal sottopalco... Comunque non ti facevo esperta di teatro Psicopatica."
La donna disse solamente:" Sono per metà inglese, il teatro shakespeariano ce l' ho nel sangue. Quindi vuol dire che il bastone è sotto di noi?"
" Precisamente."
Nel frattempo, in Biblioteca, Jones era parecchio in difficoltà con le ricerche nell' archivio cartaceo: il Bibliotecario stava infatti cercando con poca voglia fra le carte e gettava poi a terra tutto quello che non era di suo interesse; decise poi di comunicare a Stone i suoi progressi:" Qui ci sono un sacco di riferimenti ad un sacco di bastoni magici: il Ruyi Jingu Bang***, il Bastone di Zarathustra..."
Stone gli suggerì senza smettere di lavorare:" Prova a fare un controllo incrociato fra bastone e rotto."
Ezekiel nel sentire quelle parole fece una smorfia per poi commentare infastidito:" E come?! Non è mica un motore di ricerca!"
Jacob sentendo quella frase gli disse infastidito:" Come?! Ma che dici! Non sai usare un archivio cartaceo?"
Jones rispose a tono:" È il ventunesimo secolo se è per questo!"
Il cowboy si limitò a commentare sconsolato:" È meglio che vada a vedere com'è messo Jenkins."
Stone a quel punto si avviò verso la porta che dall' ufficio conduceva alla Biblioteca ma non riuscì ad aprirla ed in compenso iniziò a sentirsi per tutto il locale un rumore di sirena; Cassandra rientrando in quel momento da una delle sale di lettura adiacenti all' ufficio chiese assordata da quel rumore:" Ma che succede?"
Fu Ezekiel a darle una risposta:" È l' allarme perimetrale della Biblioteca. Allerta di livello alfa. Si blocca qualunque accesso per evitare intrusioni. Non provare a forzare la porta, non servirà a niente."
Stone, che nel frattempo aveva continuato a cercare di entrare, esclamò frustrato:" E tu come lo sai? Non presti mai attenzione a niente!"
Il ladro rispose serafico:" A parte che l' anno scorso ho letto il manuale di sicurezza, che per inciso è la prima cosa che andrebbe fatta, quando la Biblioteca è tornata Martin mi ha chiesto di dargli una mano a potenziare ulteriormente le sue difese."
Cassandra invece chiese un' altra cosa, decisamente più urgente:" Ma perché sarà scattato? Che senso ha chiuderci qui dentro, considerato poi che Flynn e Nicole sono in missione... Non ci sono intrusi!"
Ezekiel sentendo la frase di Cassandra ebbe una ragione più che valida per spiegare quella situazione:" E se ci fosse qualcuno in Biblioteca che vuol tenere fuori noi ad esempio?"
La rossa scosse la testa per poi dire la sua:" In Biblioteca al momento c'è solo Jenkins. Perché dovrebbe volerci tenere bloccati qui?"
Jacob capì il punto di vista di Ezekiel e trovò una risposta più che soddisfacente al quesito della fidanzata:" Perché in realtà non è da solo; con lui c'è Prospero."
Stone aveva ragione: dall' altro lato della porta Jenkins, dopo aver assecondato le richieste dell' Immaginario, volle togliersi una curiosità:" Come fate a sapere dell' esistenza della Biblioteca?"
Lo stregone rispose tranquillo, mentre Moriarty si guardava attorno notando con disgusto un quadro di Flynn con in mano una lancia, propio di fianco all' ingresso:" La custode dei magici tesori? È questo quel che intendete? Ormai vago sulla Terra da secoli. Per me è impossibile non sapere di voi! E adesso ripercorreremo la via del potere insieme..."
Jenkins fece qualche passo avanti mentre metteva in chiaro un paio di cose:" Sappiate che io non vi aiuterò."
Moriarty disse impassibile e sicuro di sé:" Poiché siete un galantuomo di intelletto sono sicuro che collaborerete. Sarà meglio per voi."
Jenkins per nulla impressionato commento ironico e pungente, dopo essersi lasciato andare ad una breve risata di scherno:" Oh per favore. Io... Ecco, di solito evito di giocare questa carta, perlomeno nel mondo sovrannaturale, piuttosto voi sapete chi sono?"
L' Immaginario britannico rispose prontamente alla domanda, dopo aver osservato il cavaliere con attenzione, con lo stesso modo di fare di Flynn:" Avete un vago accento, mascherato bene ma non completamente, fra il germanico e il celtico che proviene dall' antica Britannia. Dalla vostra statura, dai movimenti delle dita e dal modo in cui vi ergete intrepido posso azzardare che voi siate un uomo d' azione. Assai celebre. La deduzione più logica sarebbe affermare che voi siate un cavaliere della Tavola Rotonda. O lo eravate... Eravate un cavaliere, dico bene?" 
Jenkins per nulla ammirato, era abituato ad avere a che fare con le persone più intelligenti del pianeta dopotutto, disse tranquillamente:" Corretto ma non del tutto. Io sono ancora un Cavaliere della Tavola Rotonda, che ha giurato di proteggere la famiglia Pendragon. Sì, signor Moriarty, i Pendragon non sono estinti. Il punto del mio discorso è però un altro: mi hanno percosso, torturato, minacciato di morte, torchiato, intimidito così a lungo prima che voi due foste anche solo una goccia nei calamai dei vostri autori o anche prima che i vostri autori imparassero a parlare. Non ho intenzione di aiutarvi in alcun modo con il Bastone."
Prospero sentendo quelle parole espose il suo piano:" Ma il Bastone è spezzato, sono certo che lo sappiate tutti. Io sono qui perché sono alla ricerca di un oggetto di maggior valore: il primo Bastone fu creato da un ramo dell' Albero della Conoscenza. Io ne voglio un altro e dunque ho posato il mio sguardo sulla Biblioteca per tale ragione. Albero della Conoscenza, spada e libro: sono questi i vostri emblemi dopotutto."
Nel frattempo nell' ufficio Cassandra stava cercando in tutti i modi di entrare in Biblioteca; Jacob era andato via e poco dopo era tornato con un ascia, presa da chissà dove, con il preciso intento di buttare giù la porta.
Ezekiel, che in tutto quel tempo era rimasto seduto a smanettare con il telefono, disse all' altro Bibliotecario:" Lascia stare bello. Se non apro io una porta non la apre nessuno."
Stone per risposta disse arrabbiato:" Dobbiamo fare qualcosa! Se non te ne sei reso conto in Biblioteca c'è Jenkins! Con Prospero! E Jenkins è l' unico che la conosce."
Il ladro commentò con tutta tranquillità:" Non lo aiuterebbe mai."
Cassandra fece notare un piccolo dettaglio esclamando agitata:" Lo ha costretto a chiuderci qui dentro e ha bloccato la Biblioteca! Magari lo può controllare in qualche modo!"
Ezekiel rispose tranquillo, ribadendo il suo punto di vista:" Non è così Cassandra. Questa è l' allerta alfa: è il minimo livello di sicurezza. Se Prospero controllasse Jenkins avremmo l' allerta omega e tu Stone non proveresti nemmeno ad abbatterla quella porta perché ci sarebbe la cenere nei tuoi stivali da lavoro." Il cowboy a quel punto chiese:" Li sta prendendo in giro? Ha attivato l' allerta minima per illuderli che sta cooperando!"
" Esattamente. E l' allerta alfa si può disattivare, ha una password di sicurezza."
Cassandra chiese incuriosita:" E tu come lo sai?"
Jones a quel punto disse alterato:" Ma è possibile che io sia stato l' unico a leggere il manuale di sicurezza? Se un Bibliotecario o un Guardiano avesse bisogno di rientrare esiste una parola chiave."
Cassandra esclamò agitata:" E qual è?!"
Jacob invece urlò arrabbiato:" Piantala di armeggiare con quel telefono e trovala!"
Ezekiel tenne a precisare:" Con questo telefono sto già cercando la parola d' ordine... C'è un piccolo problema però: dobbiamo andare alla biblioteca pubblica."
In Inghilterra invece Flynn e Nicole avevano estratto dal nascondiglio sotto il palcoscenico una cassa chiusa da una strana serratura a due dischi; per prima cosa Flynn esclamò risentito:" La mia povera schiena!"
Nicole lo ammonì subito con affetto:" Non fare la femminuccia, non sei messo così male. Piuttosto hai idea di come aprire questo affare?"
Il Bibliotecario analizzò il meccanismo per poi riflettere ad alta voce:" Serve il codice... Malsane cere...Malsane e cere... Sono parole che non si usano? No, quello era il primo indizio."
La Guardiana suggerì:" A me sembra più che altro un enigma."
Flynn annuì per poi commentare:" Nicole hai ragione, si tratta di un enigma, non di un codice: è sicuramente un anagramma, ma di cosa? Beh adoro gli anagrammi! Malsane cere... Sale marce. No, non può essere... candela, candele..."
" Flynn concentrati, non è di sicuro questo."  
L' uomo annuì:" Già, hai ragione... Fammi riflettere... Male nascere... Ma certo! Ciò che nasce con il male con il male si rafforza^!"
Riconoscendo la citazione Nicole commentò:" Macbeth, atto terzo, scena seconda. Non guardarmi così Flynn: ti ho appena detto che ho il teatro shakespeariano nel sangue... Mio nonno era mezzo fissato a dirla tutta... Ricordo che obbligava me, Rob e Dan a fare dei piccoli spettacoli quando eravamo piccoli."
Flynn evitò di fare commenti: sapeva che Nicole gliel' avrebbe fatta pagare in qualche modo subdolo e da Psicopatica oppure con una gomitata ben assestata, in ogni caso era meglio non provocare la moglie; il Bibliotecario vedendo che effettivamente sulle due manopole del coperchio c'erano numeri e numeri romani capì che l' intuizione della moglie era corretta.
Una volta inserita la combinazione corretta Flynn estrasse dalla cassa due pergamene arrotolate, sull' esterno di una c' era poi scritto in una calligrafia fin troppo familiare e sospetta: prima l' altra.
Facendo come c'era scritto il bibliotecario aprì la prima pergamena e lesse anche a beneficio di Nicole:" Non ancora ma presto, e tanto tempo fa ho pregato che il vostro viaggio non finisse con dolore. Il Bibliotecario." 
Nicole sentendo quella frase commentò irritata:" Un Bibliotecario quattrocento anni fa ci ha preceduti e ha recuperato il pezzo del Bastone? E ci ha poi lasciato questo messaggio irritante?"
Flynn porgendo a Nicole la pergamena commentò serio:" Guarda la calligrafia. Credo che le cose siano molto più complicate di quello che pensiamo."
La bionda facendo come le aveva suggerito il marito osservò la lettera per poi commentare:" Avevo ragione dopotutto, il Bibliotecario in questione a volte è irritante. Ricordo che nella prima missione lo trovavo odioso."
Flynn sorrise per poi commentare:" Credo anche io, dopotutto lo conosco da quarantun anni... Parlando di cose più serie: cosa ci fa un biglietto scritto da me^^ vecchio di quattrocento anni in una scatola che dovrebbe contenere un pezzo del bastone di Prospero?"
Nicole disse l' unica cosa sensata:" Credo che la risposta sia nella lettera che non abbiamo ancora aperto."
La Guardiana a quel punto aprì anche la seconda lettera e si mise a leggere:" Nicole, sono quasi sicuro che sia tu a leggere questa lettera; in caso contrario prendimela e leggi tu: mi farebbe senso che la leggessi io... Secchione sei davvero incredibile a volte, e non nel senso buono."
Flynn scoppiò a ridere per poi difendersi:" Nicole ho ragione io: sarebbe stranissimo leggere una lettera scritta da sé stessi per sé stessi!"
La bionda sbuffò per poi proseguire a leggere:" Credo che tu abbia riconosciuto la mia calligrafia sull' altra lettera, è quindi necessario scrivere anche questa per spiegare qualche dettaglio, per il bene della vostra sanità mentale. Quello che al momento posso scrivere, per non alterare il futuro, è questo: entro un anno da quando leggerai questa lettera torneremo nel passato e sistemeremo le cose con Prospero. L' altra lettera sarà l' unica che mostrerete: meno persone sanno di questo meglio è. Ovviamente non posso rivelare nessun dettaglio a parte il fatto che il Bastone di Prospero non è nel presente, non perdete tempo a cercarlo. Ci sono però un paio di cose che è bene sapere: per risolvere i miei problemi di umore, chiamiamoli così, ti consiglio di mandarmi da zio Martin e poi ad Avalon; quando poi sarà il momento, lo capirete, fidatevi di un uomo chiamato Ray, Nicole tu con gli altri dovrai fingere di non sapere nulla.
Non c' è molto altro che dobbiate sapere al momento a parte un particolare: tornerete al presente con la strada lunga e se ho fatto bene i miei calcoli serviranno i nostri figli per attuare il piano... Ricordategli spesso che sono figli di una Psicopatica e un Secchione, per sicurezza. Flynn Alexander Pendragon Carsen
."
Quando ebbe finito commentò seria:" Credo che in futuro ci aspetteranno dei mesi impegnativi. Cosa ne facciamo di questa lettera?"
Flynn con ancora in testa le parole della sua versione futura disse assorto:" Fammela leggere una volta e poi la bruceremo. Mi chiedo chi sia questo Ray più che altro... Direi che a questo punto è bene tornare il Biblioteca, quando avremo sistemato Prospero seguirò il mio consiglio e andrò a fare un salto dallo zio Martin, se però è stata nominata Avalon è una cosa seria."
Nicole annuì:" Già... Non mi piace per niente. Al momento però è inutile pensare al futuro, torniamo a New York e informiamo gli altri sulla lettera del Bibliotecario del passato."
In Biblioteca Jenkins sentendo la richiesta di Prospero gli aveva detto sprezzante:" Volete che io vi porti al Cuore della Biblioteca? Voi Immaginari siete veramente fuori di testa."
Prospero aveva risposto per nulla preoccupato, mentre passava di fronte alla lancia del Destino:" Non dalla mia testa sono uscito, bensì dal mio libro."
Jenkins ribadì il concetto:" Non posso condurvi al Cuore, mi spiace per voi."
Moriarty, dopo aver lanciato un ultimo sguardo di disprezzo al quadro di Flynn, si rivolse a Jenkins:" Cavaliere o no, con il giusto incentivo sono certo che..."
Il cavaliere disse seccato:" Forse non mi sono spiegato bene: io non posso condurvi fisicamente al Cuore della Biblioteca visto che al momento non sono in grado di arrivarci."
La nemesi di Sherlock Holmes si rivolse al suo evocatore:" Non mostra segni di mendacia. Cerchiamolo da soli e in fretta, sta tentando di temporeggiare."
Jenkins capì di essere stato scoperto ma decise di giocarsi il tutto e per tutto, doveva guadagnare più tempo possibile per far tornare Flynn e Nicole; il cavaliere disse sprezzante ai due Immaginari:" Fate pure, sono sicuro che riuscirete di sicuro a trovare il Cuore della Biblioteca quando la Biblioteca stessa sta modificando da sola il posizionamento delle sue stanze, proprio mentre noi stiamo parlando. Arrendetevi finché siete in tempo."
Prospero irritato dalle parole di Jenkins lo intrappolò in un blocco di ghiaccio grazie ad un incantesimo congelante per poi tirare fuori l' orologio e dire al suo spirito:" Ariel, conducici all' ingresso del Cuore della Biblioteca."    
Cassandra, Ezekiel e Jacob nel frattempo avevano usato la porta sul Retro per uscire momentaneamente dalla Biblioteca e arrivare a quella frequentata abitualmente da tutti i newyorkesi; i tre avevano trovato senza eccessiva fatica il libro che cercavano: l' opera omnia di Shakespeare in versione integrale. Tornati in Ufficio si misero a sfogliare il libro fino a quando non arrivarono Flynn e Nicole da una delle altre porte dell' Ufficio; vedendo Bibliotecario e Guardiana spuntare fuori dal nulla Stone commentò sollevato:" Finalmente!"
Nicole per prima cosa batté le mani per disattivare l' allarme, immediatamente il rumore di sirena cessò così Cassandra chiese curiosa:" Come avete fatto ad arrivare qui senza usare la Porta sul Retro?"
Il Bibliotecario rispose con tutta tranquillità:" Io posso usare tutte le porte, voi no? C'è però un problema."
A quel punto Nicole e Cassandra parlarono in contemporanea:" Il Bastone è qui."
" Prospero è qui."
Flynn decise di mostrare ai tre Bibliotecari la lettera mentre lasciava Excalibur libera di fluttuare per la stanza, dando il via al piano che avrebbe elaborato in futuro... Oppure nel passato? Questione di punti di vista dovuti al viaggio nel tempo.
Aggiunse poi:" In Inghilterra abbiamo trovato questa pergamena scritta da un Bibliotecario e dice fra le righe che il Bastone è nascosto qui da qualche parte in Biblioteca."
Ezekiel disse immediatamente:" Prospero ha fatto irruzione mentre eravate via, probabilmente anche lui è a conoscenza di questo fatto."
Nicole rammentò a sé stessa di scambiare due chiacchiere con Martin alla prima occasione e dirgli di rafforzare le misure di sicurezza contro gli Immaginari, Jacob nel frattempo proseguì il resoconto di quanto era successo:" Jenkins ha attivato l' allerta alfa, la Biblioteca è inaccessibile."
Flynn disse tranquillissimo mentre si dirigeva alla porta che dall' ufficio faceva entrare in Biblioteca:" Ok, niente panico. Hai detto che è l' allerta alfa? Per riuscire a disattivare il protocollo di sicurezza basta solo..."
Cassandra in modo molto efficiente diede il libro di Shakespeare a Flynn e gli disse:" Abbiamo già il libro, stavamo per usarlo."
Il newyorkese le disse con un sorriso:" Molto bene, procedi pure Cassandra."
La rossa fece come le era stato detto così disse mentre sfogliava il libro:" Servono anno, data, ora minuto diviso per il corrispondente coefficiente di dramma, atto, scena, parola... Ce l' avrò fra tre, due, uno... Portenti!"
Immediatamente si sentì un rumore di serrature che scattavano, segno inequivocabile del fatto che ora la Biblioteca era di nuovo accessibile; i Bibliotecari e la Guardiana si prepararono immediatamente ad entrare così Flynn diede qualche istruzione alla sua spada:" Cal, fa attenzione: in Biblioteca ci sono degli intrusi. Fa come al solito."
Prospero e Moriary nel frattempo erano tornati alla sala di lettura, lo stregone disse al suo subalterno ciò che aveva pensato:" E se i nostri contendenti riuscissero ad entrare?"
L' inglese rispose tranquillo:" Non hanno Ariel che li conduce al Cuore; stando alle parole del cavaliere non sono in grado di arrivarci."
Prospero rispose all' affermazione di Moriarty mentre prendeva un libro da uno scaffale" Non di meno ci occorrerà aiuto. La mente è la vostra e ora daremo corpo ai muscoli."
Lo stregone soffiò sul libro che aveva fra le mani e poi ripetè l' operazione: le lettere si depositarono a terra e successivamente assunsero la forma di fumo, per poi assumere consistenza.
Moriarty osservando i due nuovi arrivati disse loro:" Benvenuti fra gli Immaginari."
Arrivati in Biblioteca Excalibur andò immediatamente alla ricerca degli intrusi mentre tutti gli altri si fermarono di fronte al blocco di ghiaccio che intrappolava Jenkins; Stone fu il primo a parlare rivolgendosi a Flynn:" Che facciamo? Lo scongeliamo?"
Cassandra iniziò immediatamente a riflettere ad alta voce:" Se è magia rappresentativa non possiamo semplicemente squagliarlo?"
Flynn si mise a riflettere assieme a Cassandra:" Sembrerebbe più che altro un maleficio... Sapete una volta ero nei sotterranei di Shangai e mi colpì un maleficio così potente che..."
Il Bibliotecario non finì mai il suo racconto dato che fu interrotto dal rumore del ghiaccio che andava in frantumi; i quattro Bibliotecari videro Nicole che aveva in mano la Lancia del Destino accanto a Jenkins e ai frammenti di ghiaccio.
in risposta agli sguardi perplessi dei quattro la donna disse solamente:" Non sempre serve perdere tempo a cercare l' incantesimo adatto... A volte basta semplicemente distruggere qualcosa con un artefatto in grado di riscrivere la realtà stessa. Jenkins come si sente?"
Il cavaliere dopo che ebbe ripreso fiato decise che la prima cosa da fare era informare Flynn sullo stato degli eventi:" Signor Carsen, Prospero e Moriarty sono qui assieme ad uno spirito rinchiuso in un orologio da taschino..."
I tre Bibliotecari dissero all' unisono:" Ariel!"
Flynn invece pur sapendo che lo stregone non voleva il Bastone si fece dire per vie indirette quale fosse lo scopo del nemico:" Si, i ragazzi me l' hanno detto... Piuttosto dov'è il Bastone?"
" Non cerca il Bastone ma una cosa peggiore e purtroppo credo di averlo aiutato commettendo un errore di valutazione... Vuole un nuovo Bastone e sta andando nel Cuore della Biblioteca per ottenerlo."
Immediatamente Flynn assunse un' espressione di puro orrore: anche se sapeva che le cose si sarebbero risolte sentire simili notizie non era affatto rassicurante; Ezekiel invece chiese confuso:" C'è un Bastone magico nel Cuore della Biblioteca?"
Flynn spiegò immediatamente come stavano le cose:" No, non c'è nessun Bastone. Nel cuore della Biblioteca è custodito l' Albero della Conoscenza, Prospero vuole usare il suo legno per farsi un nuovo Bastone... Se creasse un Bastone con quel legno sarebbe inarrestabile. Dobbiamo fermarlo immediatamente!"
La Guardiana annuì per poi dire secca e decisa:" Forza Secchione, andiamo all' ascensore!"
Jenkins interruppe i piani di Nicole:" Ci potrebbe essere un problema signora Carsen..."
La bionda guardò male il cavaliere per poi dirgli forse un po' troppo brusca:" E quando mai non ci sono problemi? Perché l' unica volta in cui abbiamo il vantaggio di giocare in casa ci sono problemi?"
Jenkins spiegò immediatamente ai presenti:" Qui entra in gioco l' errore tattico di cui parlavo... La Biblioteca è... Come dire... Guasta..."
Flynn esclamò subito incredulo:" Come sarebbe a dire che è guasta?!"
Il cavaliere gli propose:" Potrebbe seguirmi mentre gliene parlo?"
Il Bibliotecario fece come gli era stato proposto lasciando Nicole e i ragazzi in Biblioteca e fissarlo preoccupati.



Note:

Spero di aver capito bene, altrimenti correggetemi pure.

** Vi rimando alla mia one shot interessanti scoperte, lì approfondisco leggermente chi sia Julia.

*** Si tratta del bastone magico si Son Goku, non quello di Dragon Ball, ma quello del Viaggio ad Occidente.

^ Vi consiglio caldamente di vedere questo pezzo in lingua originale sottotitolata; il doppiaggio italiano in questo caso fa pena.

^^ Trovo che sia impossibile che Flynn non riconosca la sua stessa scrittura, anche se è con la mano sinistra.

Note dell' autrice:


Per prima cosa esordisco con delle buone notizie: la quarta stagione inizierà il 13 dicembre e stando a IMDB Nicole sarà presente nel primo e nel sesto episodio di sicuro! Forse non le faranno fare la fine di Charlene T-T
Devo dire che ho fatto due modifiche di cui vale la pena parlare.
La prima è minima in realtà: Excalibur va con Flynn e Nicole in Inghilterra perché altrimenti Jenkins sarebbe riuscito fin troppo facilmente a fermare Prospero e Moriarty con l' aiuto della spada.
La modifica di cui mi preme parlare è ovviamente quella più corposa: Flynn quando torna nel passato lascia un messaggio al Flynn del presente perché, come ho già precisato, è impossibile che il Bibliotecario non riconosca immediatamente la sua scrittura quando legge la pergamena.
Ho quindi fatto si che ci fosse un messaggio solo per Flynn e Nicole che li tranquillizzasse su quanto successo e su quanto succederà senza svelare troppi dettagli sul futuro per non modificare il futuro stesso... I viaggi nel tempo sono sempre stati una cosa che mi ha affascinato e vi anticipo che prima o poi leggerete una mia one shot in cui preciso quale sia la mia interpretazione di viaggio nel tempo...
Sulla lettera scritta da Flynn ho accennato solo due cose davvero importanti: Ray, e qui mi riferisco alla 2x05, e un viaggio ad Avalon che servirà a scoprire quello che sta succedendo a Flynn e giustificherà l' assenza del Bibliotecario in questa stagione ( vi ricordo che questo Flynn Carsen non prende e se ne va da solo a caso: ha molti motivi per rimanere assieme agli altri, sono però le circostanze che non glielo permettono).
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 39
*** Trentottesimo capitolo ***


Trentottesimo capitolo

Flynn raggiunse Jenkins nell' ufficio e fissò insistentemente il cavaliere, esortandolo a fornirgli una spiegazione dettagliata e non omettendogli nulla questa volta; l' uomo parve capire dato che spiegò al Bibliotecario:" Signor Carsen... Le avevo detto degli artefatti spariti ma quello che non le ho detto è che la Biblioteca, da quando è tornata è diventata... Come posso dire... Strana."
Il moro disse immediatamente, cercando di mantenere la calma:" Strana... Si spieghi."
Jenkins fece un elenco mentre Flynn annotò il tutto su un foglio di carta:" Sale scomparse, mancano all' appello corridoi... Ho provato a disegnare una pianta ma è instabile... In tre settimane è già cambiata due volte: è instabile e cambia senza preavviso..."
Flynn a quel punto commentò arrabbiato e duro:" Galahad non hai pensato di dirmelo quando ci hai avvisati degli artefatti spariti? Quando pensavi di dirmi anche del resto? A proposito: non mi hai più detto quanti ne mancano."
Jenkins sentendo il tono del suo interlocutore si stupì ma non lo diede a vedere mentre rispondeva:" Sedici... Non le ho detto nulla perché prima volevo capirne qualcosa in più... Errore tattico da perte mia."
Flynn commentò duro:" Di cui più tardi discuteremo in dettaglio."
" Si, signore."
In quel momento rientrarono nell' ufficio Nicole e i ragazzi; la Guardiana sentendo il tono usato da Flynn gli disse severa:" Secchione datti una calmata. Visto l' orario va a prendere i bambini a scuola e portali da tua madre; ci vorranno pochi minuti se userai la Porta sul Retro. Quando si potrà parlare nuovamente con te discuteremo di un piano per raggiungere il Cuore della Biblioteca e fermare Prospero."
L' uomo annuì e, prima di andare disse al cavaliere:" Jenkins mi scuso per come l' ho trattata... Anche io sono fuori fase come la Biblioteca da un paio di settimane... Se volete scusarmi me ne vado."
Quando il newyorkese non fu più a portata d' orecchio Cassandra chiese preoccupata a Nicole:" Che cosa sta succedendo a Flynn? L' unica volta che l' ho sentito parlare in quel modo era quando ha affrontato Lamia che aveva in ostaggio Al."
La bionda rispose con una mezza verità:" Da quando siamo tornati dall' avventura al Telaio del Fato è strano... Non so però cosa ci sia sotto."
Flynn fu di ritorno pochi minuti dopo e subito i quattro Bibliotecari, Nicole e Jenkins si misero ad analizzare le due mappe che il cavaliere aveva disegnato con l' ultima mappa ufficiale della Biblioteca.
Nicole fece subito il punto della situazione:" Noi al momento non siamo in grado di raggiungere il Cuore della Biblioteca, Prospero grazie ad Ariel invece sì. Mettiamo in moto i cervelli e cerchiamo di capire come ovviare al problema."
Ad un certo punto Ezekiel notò un particolare tanto interessante quanto utile:" Guardate qui: queste tre sale non si sono mai spostate." 
Flynn, che aveva passato un quarto della sua vita nella Biblioteca, ormai conosceva piuttosto bene quel posto labirintico quindi non ebbe difficoltà ad identificare le sale:" Ottimo lavoro Jones... Le tre sale che non si sono mai spostate sono l' ufficio del Bibliotecario, la sala di lettura e la sala dei reperti antichi. Piuttosto logico a dirla tutta: l' ufficio è un punto di collegamento fra il mondo reale e la dimensione della Biblioteca grazie alla Porta sul Retro; la sala delle antichità è la sala più antica di questa incarnazione della Biblioteca, dunque è la pietra portante; la sala di lettura invece è una vasta collezione di libri: cosa rappresenta meglio una biblioteca se non la più vasta collezione di libri del mondo?"
Cassandra disse subito:" Bastano tre punti per triangolare una posizione."
Flynn annuì ed iniziò immediatamente ad elaborare un piano:" Già, possiamo triangolare la Biblioteca come se fosse il cubo di Rubik: indipendentemente da come si muova il centro rimane fisso e si può risolvere in pochi secondi, il mio record è sei..."
Stone, visto il suo passato di operaio in una piattaforma petrolifera disse immediatamente:" Per la triangolazione serve una strumentazione precisa. Jenkins noi la abbiamo a disposizione?"
L' uomo disse prontamente:" Ho utensili magici in grado di rilevare le Lay Lines."
Il Bibliotecario annuì così Flynn iniziò ad assegnare a ciascuno un compito:" Per trovare il Cuore più in fretta sarà meglio dividerci, due in ogni sala: Jenkins qui nell' ufficio con Cassandra, Jacob tu e Nicole andrete nella sala lettura mentre io e Jones andremo nella stanza delle antichità. Tutti d' accordo?"
Non ricevendo cenni di protesta tutti si misero in moto per attuare il piano del Capo Bibliotecario.
Moriarty e Prospero invece, grazie all' aiuto di Ariel, avevano raggiunto con relativa facilità l' ascensore che fungeva da portale per il Cuore della Biblioteca; lo stregone aveva esclamato deliziato:" Ah! Lo spirito ha trovato il passaggio finale per la nostra destinazione! Nulla potrà più fermarci ora!"
I due Immaginari ebbero poi un tempismo incredibilmente fortunato: pochi secondi dopo che furono entrati in ascensore e si furono chiusi le porte alle spalle arrivò Excalibur che fluttuò per qualche secondo davanti all' ascensore, prima di riprendere il suo giro.
Nel frattempo Jenkins e Cassandra avevano sistemato la strumentazione necessaria a triangolare il Cuore, così il cavaliere ne approfittò per usare lo specchio di Judson e controllare cosa stessero facendo i due Immaginari; vedendoli in ascensore esclamò frustrato:" Sono già in ascensore, li porterà dritti al Cuore!"
Cassandra provò a tirarlo su di morale dicendogli comprensiva e con un sorriso dolce:" Se non ci ha detto del problema della Biblioteca avrà avuto le sue ragioni."
Jenkins sbuffò per poi esclamare frustrato:" Ragioni? Ah, si... Ne vuole una? La ragione sono io..."
A quel punto l' uomo fece una pausa e si allontanò dallo specchio per poi proseguire:" Judson teneva la Biblioteca in modo impeccabile mentre io no... E non volevo che si sapesse e non ho detto nulla per avere il tempo di risolvere la questione così che la Biblioteca si fidasse di me allo stesso modo in cui si fidava di Judson e in cui si fida del signor Carsen. È l' ego, Cassandra... Ego e paura sono le mie ragioni."
Flynn ed Ezekiel avevano raggiunto la sala delle antichità e l' avevano trovata nel più totale disordine, con numerosi artefatti sparsi a terra e con un fulmine che crepitava e lanciava scariche minacciose al centro della sala.
Il ladro aveva esclamato stupefatto:" Che cavolo..!"
Flynn però lo aveva rapidamente interrotto mettendogli una mano sulla bocca e dicendo preoccupato da quello che vedeva:" Non urlare! La sala delle antichità è al suo posto ma le aree dei greci e dei romani non lo sono e non dovrebbero mai mischiarsi. La lancia di Ares e quella di Marte sono a pochi centimetri, gli elmi di Mercurio e di Ermes anche e il fulmine di Zeus è uscito dalla teca ma non è ancora saltato tutto per aria... Hai idea di quanto siamo fortunati?"
Ezekiel scosse solo la testa, incapace di parlare dato che aveva la mano di Flynn sulla bocca; il Bibliotecario più esperto fece qualche passo indietro portandosi il ladro con sé e dicendogli in un sussurro:" Siamo molto, molto fortunati. Per fartela breve Roma invidiava la mitologia greca quindi la copiò*; per questa ragione ci sono due serie di reperti e se si dovessero toccare ci sarebbe uno scontro fra materia e antimateria; è un po' come incontrare il proprio doppleganger in un mondo di specchi, è chiaro?"
Ezekiel scosse la testa dato che Flynn non aveva tolto la mano; il Bibliotecario mentre forniva ulteriori spiegazioni parve accorgersene:" Scusa Ezekiel... Stavo dicendo che potenzialmente questa sala è una potentissima bomba a orologeria magica."
Il ladro commentò ironico:" È un peccato non avere quelle tute a prova di bomba, vero?"
Quelle parole fecero venire in mente un piano al Bibliotecario, che iniziò immediatamente a guardarsi attorno alla ricerca dei giusti artefatti; Ezekiel se ne accorse dato che gli chiese perplesso:" Che cosa ho detto? Perché ti guardi attorno in quel modo?"
L' altro Bibliotecario rispose semplicemente:" Mi hai appena dato un' idea."
Flynn sorrise per poi iniziare a recuperare una serie di artefatti dal pavimento e metterli progressivamente addosso ad Ezekiel; quando ebbe finito l' opera disse tranquillissimo a Jones:" Ora puoi prendere il fulmine senza preoccuparti di nulla."
Il Bibliotecario più giovane fece qualche passo in direzione della folgore per poi chiedere fortemente incerto e diffidente:" Tu dici che è sicuro?"
Flynn dopo essersi nascosto dietro un busto in marmo presente nella sala rispose tranquillissimo:" Certamente: para bracci di Agamennone, armatura di Atena, elmo di Poseidone. Sei completamente grecizzato, non c'è pericolo che il Fulmine di Zeus ti incenerisca."
Jones obiettò per nulla convinto vedendo che Flynn si nascondeva:" Ti ho visto!"
Il newyorkese si difese rispondendo prontamente:" Mi sto solo mettendo comodo mentre ti osservo nel mettere in mostra la tua grande abilità."
" Ma se non ti sono mai andato a genio!"
Il mezzo Pendragon liquidò velocemente la questione con un veloce gesto di mano:"" E io non sono mai andato a genio a te; siamo pari. Direi però che non è il momento di fare sterili polemiche."
Il ladro decise di ascoltare le parole di Flynn così afferrò la Folgore e ne uscì incolume; il newyorkese a quel punto raggiunse Jones e prese il Fulmine dalle sue mani, afferrandolo per l' impugnatura metallica, notando impressionato che si ridusse alle dimensioni di una penna che il moro non tardò ad infilare nella tasca interna della giacca che indossava, commentando allegro:" Non sapevo che lo potesse fare anche nelle mie mani."
Ezekiel dal canto suo gli disse mentre si toglieva l' armatura improvvisata:" Bene, io nel frattempo sistemerei la strumentazione di Jenkins e oh!"
Flynn si voltò per capire cosa avesse turbato il ladro e si trovò di fronte niente meno che il mostro di Frankenstein. 
Nel frattempo Nicole e Jacob erano arrivati alla sala di lettura; il Bibliotecario si era poi sistemato al centro della sala per sistemare la strumentazione mentre la Guardiana notando dei libri a terra constatò con orrore che Prospero aveva chiesto la compagnia di altri due Immaginari:" Jake, potremmo avere compagnia direttamente dal Paese delle Meraviglie."
Il cowboy commentò allegro:" Alice nel Paese delle Meraviglie? Adoro quel libro!"
Qualche istante dopo da dietro una delle librerie spuntò fuori una giovane donna vestita di rosso che esclamò con voce folle:" Tagliategli la testa!"
Nicole constatò con orrore che l' Immaginaria oltre che ad avere uno scettro alla cui sommità c'era un cuore era anche armata con un' ascia.
La Regina di Cuori si avvicinò a Bibliotecario e Guardiana dicendo con un' espressione folle in viso mentre faceva roteare la sua ascia:" Ho detto tagliategli la testa!"
La bionda commentò ironica:" Fantastico, pure la Regina di Cuori... Ammetto che Prospero ha un certo talento nello scegliersi gli Immaginari più folli di ogni libro con cui entra in contatto."
La Regina nel frattempo aveva raggiunto i due e aveva iniziato ad attaccarli con la sua ascia; essendo circondati da due scaffali ed essendo Jacob davanti toccò a lui affrontare l' Immaginaria con risultati al limite dell' accettabile: dopo aver messo a segno un colpo Stone venne colpito violentemente allo stomaco dallo scettro e fu costretto ad indietreggiare dolorante.
Nicole a quel punto ne approfittò per sostituirsi all' amico, riuscendo a tenere testa alla Regina di Cuori; Jacob approfittò della tregua per nascondersi dietro un tavolo e predisporlo a barricata mentre spiegava a Nicole:" Tutto questo non ha senso! Nel suo libro la Regina condanna tutti a morte ma alla fine vengono risparmiati!"
Nicole schivando un colpo, che si incastrò nello scaffale di legno, disse sarcastica:" E glielo spieghi tu? A me sembra fin troppo affezionata alla sua ascia."
Nell' ufficio vedendo che nessuno dava segni di aver completato la sua missione Jenkins esclamò spazientito e frustrato:" Perché ci stanno mettendo tanto? Prospero è sceso di un altro livello!"
Cassandra gli disse ottimista come suo solito:" Nei film non si cerca di bloccare in qualche modo l' ascensore?"
Jenkins le rispose immediatamente:" Certo, ma nei film gli ascensori non sono precedenti alla riforma protestante."
Jacob e Nicole si erano nascosti dietro degli scaffali e continuavano a muoversi per evitare che la Regina di Cuori li vedesse mentre vagava per la sala ripetendo come un mantra la frase tagliategli la testa; dato che la Guardiana aveva visto solo il film della Disney chiese un parere al Bibliotecario:" Hai in mente qualcosa che ci possa tornare utile?"
Stone ci rifletté per qualche istante prima di rispondere:" Secondo Flynn gli Immaginari non hanno una volontà propria, sono vincolati al testo che li ha generati. Potremmo usarlo contro di lei."
Nicole annuì per poi chiedere:" Bene, e nel romanzo come viene sconfitta?"
" Non viene sconfitta... Alice si sveglia e basta."
La bionda decise di fare un tentativo dando a Jacob un pizzicotto sul braccio e in risposta alle lamentele del Bibliotecario rispose con il suo migliore sorriso:" Dovevo almeno provarci. Immagino comunque che spedirla nel Paese delle Meraviglie sia fuori discussione, non abbiamo a disposizione la tana del Bianconiglio... Potremmo però spedirla dall' altra parte dello specchio."
Stone annuì per poi dire alla Guardiana:" Esattamente. Tu recupera più lampade possibili, io vedrò di farti guadagnare tempo distraendola in qualche modo... Ti può andare?"
Nicole rispose immediatamente:" Tu cervello, io muscoli. Di solito è così fra Bibliotecari e Guardiani."
La bionda a quel punto sgattaiolò dietro gli scaffali e recuperò svariate lampade la lettura, Stone per fare da diversivo uscì dal suo nascondiglio e disse alla Regina:" A voi donne del Paese delle Meraviglie piacciono gli indovinelli. Bene, qual è la differenza fra un corvo e una scrivania?"
L' Immaginaria rispose allegra:" Perché c' è una B in entrambi! Tagliategli la testa!"
A quel punto il Bibliotecario si diede alla fuga mentre protestava ad alta voce:" Non ci sono proprio le B!"
La Guardiana approfittò della distrazione dell' Immaginaria per posizionare la sua trappola così quando tutte le lampade furono in posizione diede a Jacob il segnale; il Bibliotecario spense immediatamente le luci della sala di lettura mentre Nicole attirò l' attenzione dell' Immaginaria.
La Regina di Cuori stava per colpire Nicole ma vedendo il suo riflesso, creato su una teca di vetro grazie alla luce delle numerose lampade da lettura accese finì per decapitare lei stessa invece della bionda.
Quando l' Immaginaria si dissolse in un mazzo di carte da gioco Jacob e Nicole tirarono un sospiro di sollievo; il Bibliotecario prima di mettere in funzione l' apparecchiatura di Jenkins raccolse da terra proprio la carta della regina di cuori quindi disse ironico prima di lanciarla via:" Torna nel tuo mazzo."
Mentre Nicole e Jacob erano alle prese con la Regina di cuori Flynn ed Ezekiel erano alle prese con il mostro di Frankenstein; il giovane Bibliotecario prese dalla tasca della giacca di Flynn il suo accendino e iniziò a sventolarlo di fronte all' immaginario sotto lo sguardo perplesso del Bibliotecario.
Il ladro esclamò anche per enfatizzare il concetto:" Ah! Via! Sta indietro! Sta indietro!"
Vedendo che non succedeva nulla Jones chiese conferma a Flynn:" Il mostro di Frankenstein odia il fuoco, giusto?"
L' interpellato rispose con un espressione basita:" Nei film, non nel libro."
L' australiano a quel punto disse perplesso:" E c'è differenza?"   
In quel momento il mostro immaginario decise di dire la sua:" Io non temo il fuoco. Il mio disdegno è riservato a chi mi aborre, ovvero quell' uomo che si ritiene fatto a immagine e somiglianza del divino eppure mi svilisce chiamandomi mostro!"
Concluse poi avvicinandosi ad Ezekiel e spegnendo l' accendino con un soffio; il Bibliotecario a quel punto si rivolse a Flynn:" Ok, c'è differenza."
Mentre il newyorkese fece una constatazione alquanto inutile, sottolineando quanto il mostro fosse prolisso, l' Immaginario afferrò Jones per il collo e lo issò in alto senza fatica dicendogli irato:" Se il mio eloquio non pare coinciso apprezza dunque la mia mano, bamboccio! Sono stato creato per uccidere!"
Flynn sentendo quell' affermazione non potè fare a meno di avvicinarsi all' Immaginario e correggerlo dato che aveva detto una cosa sbagliata, il suo lato da professore e studioso emergeva prepotente:" A dire la verità non sei stato creato per uccidere."
Ezekiel disse a fatica in un mezzo rantolo:" A me sembra uno che uccide, invece."
Il Bibliotecario disse senza mezze misure:" Zeke chiudi quella boccaccia e fa parlare me."
Rivolgendosi all' Immaginario gli spiegò il suo errore:" Tu hai ucciso solo per disperazione a causa dell' abbandono del tuo creatore; dopo aver scoperto che il mondo si era rivoltato contro di te, che ti temeva. Se non posso ispirare amore io susciterò paura. Parole tue se non erro."
Sentendo quelle parole l' Immaginario rimise a terra Ezekiel ma non mollò la presa; Flynn ne approfittò per concludere la sua analisi letteraria:" In fin dei conti il tuo è un personaggio che vuole solo essere amato e accettato; sei fortunato: nel ventunesimo secolo siamo tutti di mentalità più aperta ed inoltre la medicina ha fatto miracoli."
Il mostro guardò Flynn per poi dirgli arrabbiato:" Sciocchezze! Non deridete quello che desidera il mio cuore! Quale adorazione potrebbe mai manifestare una persona per un viso come il mio? Quale rimedio potrebbe esserci per una creatura orribile come me?!" 
Ezekiel decise di dire la sua:" Da parecchio c'è la chirurgia plastica amico; Flynn non scherzava!"
L' Immaginario sentendo quelle parole chiese confuso:" Cosa?"
Il newyorkese non tardò a dare spiegazioni:" Come stavo dicendo la medicina moderna fa miracoli, non siamo più nell' Ottocento."
Jones diede man forte all' altro Bibliotecario, sempre con una mano del mostro stretta al collo:" Già, inoltre con la tua stazza e i tuoi riflessi potresti diventare uno sportivo professionista. La gente adora gli sportivi! Così ti adorerebbero milioni di persone!"
Sentendo quelle parole il mostro lasciò andare Ezekiel così Flynn decise di approfittarne:" Jones tu spiega al nostro ospite come funziona il ventunesimo secolo, io nel frattempo sistemo l' attrezzatura che ci ha dato Jenkins."
Il giovane Bibliotecario iniziò con lo spiegare all' Immaginario il funzionamento di uno smartphone e di una app per incontri, notando che per essere un mostro letterario del 1800 non se la cavava affatto male; quando tutti e tre i localizzatori vennero accesi sulla loro cima si illuminò una piccola pietra azzurra.
Notando questo particolare Jenkins esclamò soddisfatto:" Ecco, ci siamo!"
Cassandra gli chiese subito spiegazioni:" Che si fa ora?"
Jenkins non rispose a parole ma a gesti: dopo aver armeggiato brevemente con il rilevatore di Lay Lines da esso, e anche dalle altre due copie, partì un raggio di luce azzurrino; spiegò poi alla rossa:" Il Cuore è stato triangolato, l' energia delle Lay Lines dovrebbe portare a destinazione." 
Anche Flynn e Nicole erano giunti alla stessa conclusione, vedendo che l' attrezzatura tremava a causa dell' energia rilasciata entrambi dissero al Bibliotecario che li accompagnava di reggere il treppiede mentre loro sarebbero andati al Cuore.
I due Carsen pure essendo in stanze diverse toccarono quasi in contemporanea il fascio di energia e pochi istanti dopo si ritrovarono assieme in una foresta dato che vennero letteralmente trasportati dall' energia magica.
Il Bibliotecario esclamò immediatamente ammirato:" Wow! Quindi questo è il Cuore della Biblioteca? Bel posticino!"
Nicole intervenne immediatamente in qualità di Guardiana:" Flynn! Concentrati, dobbiamo fermare Prospero prima!"
" Giusto... L' Albero della Conoscenza dovrebbe essere qui da qualche parte..."
La Guardiana sentendo quella frase rispose trasudando sarcasmo:" Ma non mi dire. Siamo in una foresta... Dove mai potrebbe essere un albero? Piuttosto sai che aspetto ha?"
Il Bibliotecario rispose incerto:" In realtà no..." 
Nel frattempo anche Moriarty e Prospero erano arrivati al Cuore della Biblioteca; l' Immaginario Inglese aveva commentato ammirato:" Ingegnoso. A difesa dell' albero vi è un ultimo enigma: nascondere l' albero in mezzo a migliaia."
Prospero, per nulla impensierito dall' ostacolo rispose tranquillo al suo sottoposto mentre estraeva l' orologio in cui era sigillata Ariel:" Assai astuto, ma non lo difende da noi. E ora, Ariel, indicaci la via mio fidato spiritello." 
Immediatamente lo spirito eseguì gli ordini del suo padrone, fungendo da bussola per l' Albero della Conoscenza.
Flynn e Nicole nel frattempo stavano cercando l' albero senza aiuti magici; Bibliotecario e Guardiana si erano già imbattuti nell' Albero del Dispiacere, della Giusta Indignazione e della Creatività Astratta, Nicole sentendo l' ultimo nome disse divertita nonostante la situazione:" Ok, questo te lo sei appena inventato! Esattamente come undici anni fa, quando in Amazzonia davi i nomi alle piante."
Flynn chiese con una certa dose di stupore:" Te lo ricordi?"
" Io sono il tipo di persona che non si dimentica nulla; lo dicesti tu stesso. Inoltre sai che facevo finta di non ascoltarti in quel periodo... Più che altro sei sicuro di sapere qual è l' albero giusto?"
Il Bibliotecario rispose fiducioso:" Sono piuttosto sicuro che lo riconoscerò quando lo vedrò, è solo che non l' ho ancora visto. Questa foresta è stata creata proprio per proteggere l' albero, non sarà facile trovarlo."
La Guardiana aggiunse ironica:" E noi a differenza dei cattivi non abbiamo uno spirito che ci guida... Perché siamo sempre quelli con la difficoltà aggiunta?"
Flynn rispose con un sorriso:" Perché altrimenti sconfiggeremmo tutti in un paio di mosse, io e te siamo troppo forti assieme Psicopatica: in undici anni abbiamo sempre vinto... Ora che ci penso... Hai nominato Ariel, mi hai appena dato un' idea."
Nicole disse allarmata scorgendo un movimento a parecchi metri di distanza:" Bene, fa in fretta allora!"
Spinse poi sia lei che il marito fra i cespugli per poi indicare la fonte della sua preoccupazione:" Gli Immaginari sono qua!"
L' attenzione di Flynn venne però attirata da un albero in particolare così disse con un sorriso di vittoria stampato in volto:" Sei pronta per segnare un' altra vittoria della squadra Biblioteca?"
Prospero e Moriarty nel frattempo si erano avvicinati al nascondiglio di Flynn e Nicole così lo stregone aveva mormorato fra sé e sé soddisfatto:" Siamo vicini, lo sento. Sopra le radici, se i miei occhi non vedono a stento."
L' altro chiese subito:" E come lo sapete?"
Prospero disse tranquillo:" Il Bibliotecario."
Flynn fece un leggero inchino senza dire nulla; Nicole nel frattempo sbucò da dietro un albero e rubò l' orologio di Prospero aggiungendo divertita prima di correre via:" Non dimenticatevi della Guardiana!"
Lo stregone diede subito un ordine al suo tirapiedi:" Inseguitela, presto! O alla vista scomparirà! Mentre qui avverrà quello che io bramo da un' eternità."
Flynn non si scompose minimamente, anzi, decise di provocare lo stregone dicendogli ironico e sprezzante:" Una rima baciata? Puoi fare di meglio." 
Nicole era giunta ad un precipizio e Moriarty l' aveva raggiunta poco dopo; la Guardiana però non si scompose e iniziò a far penzolare l' orologio contenente Ariel nel vuoto.
L' Immaginario commentò subito con il suo tipico modo di fare:" Ben fatto Duchessa, adoro l' intraprendenza." Nicole rispose immediatamente a tono:" Allora adorerai quello che sto per fare. Ricordati poi una cosa professore da due soldi: non chiamarmi mai più Duchessa o ti farò capire che anche gli Immaginari provano dolore."
L' inglese non si scompose:" Vedo che non siete poi così sagace... Sono Immaginario, immortale. Se gettate l' orologio mi getterò anche io."
La bionda rispose a tono, per nulla impensierita dall' eventualità e grondando sarcasmo:" Ah sì? Ti getterai in un dirupo proprio tu? Se ben ricordo non è finita bene l' ultima volta che lo hai fatto. So come finisce la tua storia."
Moriarty disse cercando di mantenere calma la situazione:" Vi prego Duchessa, siate ragionevole. Dovete certo sapere che la mia sconfitta fu ottenuta con il sacrificio della vita di Holmes."
" Ma lui tornò a differenza tua."
L' inglese decise di fare il critico letterario:" Ma dopo dieci anni e non fu più come prima. Era così cambiato che molti critici ritengono fossi io sotto mentite spoglie. Veramente correreste il rischio?"
Per tutta risposta Nicole allungò ulteriormente il braccio facendo penzolare l' orologio nel vuoto; aggiunse poi:" Onestamente non mi interessa la lezione di letteratura; io invece ero rimasta al fatto che Conan Doyle avesse assecondato le richieste dei suoi ammiratori... Fan service o meno non cambierò le mie posizioni senza ottenere qualcosa in cambio."
L' Immaginario capì che era meglio assecondare le richieste della bionda:" Va bene. Se mi consegnerete l' orologio prometto di abbandonare il campo di battaglia."
Nicole commentò interessata l' offerta:" Mi interessa. Come posso essere sicura di potermi fidare?"
" Conviene anche a me Duchessa."
Nicole sorvolò sull' orrendo soprannome che l' Immaginario continuava a usare e lo lasciò proseguire:" Non oso tornare da Prospero senza Ariel: la sua furia è spaventosa fin anche per me. Ha in pugno il mio libro e può annientarmi se lo desidera. Datemi l' orologio e tornerò da lui, diversamente mi batterò per averlo e non so prevedere con certezza chi di noi ne uscirà vivo. La tregua conviene più a me che a voi. Quod erat demostrandum**."
Nicole consegnò all' Immaginario l' orologio con un' espressione fredda in volto e augurandosi di non dover avere a che fare con lui per parecchio tempo; Moriarty svanì in una nuvola di fumo nero mentre diceva con un sorriso strafottente:" Addio Duchessa."
Una volta sola Nicole decise che era meglio tornare da Flynn e vedere come se la stava cavando.
Flynn era di fronte a Prospero, che non sembrava intenzionato a cedere; decise quindi di far capire all' Immaginario il perché della sua inevitabile sconfitta:" Prospero è finita, non ti consentirò mai di vincere."
Lo stregone rispose mentre faceva avanti e indietro:" Vincere o perdere, ancor fine non è segnata se la penna è su pagina d' inchiostro bagnata. Una volta di altri la mia fin fu il volere: spuntò la penna di Shakespeare, non la mia. Egli comandò di rinunziare al mio potere, eseguì senza capire e addio alla magia."
Il Bibliotecario per nulla impressionato disse divertito provocando lo stregone:" Un soliloquio me lo aspettavo e se sarò fortunato non diventerà un intero sonetto. Come ti ho già detto tu non vincerai. Se sei stato sulla Terra per quattrocento anni e sei entrato a conoscenza della Biblioteca saprai anche che i Bibliotecari di solito non durano molto, per usare le parole di un amico li consumiamo come se fossero fazzoletti... Hai però scelto il tempismo sbagliato per agire: hai attaccato la Biblioteca quando il Bibliotecario sono io; forse ti sembreranno minacce a vuoto ma se sono durato undici anni, più di chiunque non fosse immortale, qualcosa vorrà significare, non credi?"
Dopo una breve pausa ad effetto Flynn proseguì il suo discorso:" Dato che oggi sono di buon umore ti spiegherò io stesso cosa significa. Io sono Flynn Carsen, Vero Bibliotecario, successore di Judson, erede diretto di due re del passato e capo di due fazioni oltre che della Biblioteca. Hai scelto di infastidire il Bibliotecario sbagliato." 
L' Immaginario disse deciso:" Chiunque tu sia non ha importanza alcuna. Da quel libro risorto il mio potere tornerà; rivinto ad ogni torto indicherò la via. Tosto assai per il mondo la storia finirà! Nulla ora mai è avverso grazie alla magia."  
Il Bibliotecario si chiese se Prospero avesse ascoltato una singola parola di quello che gli aveva detto; decise però che era giunto il momento di mettere in pratica il suo piano, sperando che lo stregone abboccasse alla trappola:" Beh, auguri. Non ci riuscirai senza il Bastone e senza Ariel. Prova a guardarti attorno: ci sono decine di alberi, non troverai l' Albero della Conoscenza."
Prospero a quel punto si mosse così Flynn scartò di lato coprendo un albero ben preciso; lo stregone commentò trionfale:" L' Albero della Conoscenza avete appena a me indicato."
Lo stregone a quel punto si avviò verso l' enorme albero che era alle spalle di Flynn e per sicurezza con un incantesimo scagliò lontano il Bibliotecario, raggiunta l' enorme pianta strappò uno dei rami che riusciva a raggiungere mentre disse solenne:" Tosto con il Bastione in mano io rinasco!"
Flynn nel frattempo armeggiò nella tasca interna della giacca alla ricerca dell' oggetto che gli serviva mentre notò con una certa preoccupazione che fra il ramo e la pianta ora c' erano delle scariche di energia azzurre. 
Una volta trovata la Folgore di Zeus in versione tascabile la riattivò e subito dopo la lanciò contro l' albero, incendiandolo; Prospero iniziò ad urlare disperato:" No, no, no! Che cosa avete fatto?! Distruggere l' Albero della Conoscenza per fermare me?! Che razza di Bibliotecario siete?!"
Flynn, rimessosi in piedi gli rispose fiero e solenne:" Quello che sa che a volte bisogna saper voltare le spalle al potere, quello che ha imparato che a volte bisogna saper rinunciare a ciò che si desidera per un fine più grande."
Prospero a quel punto commentò furioso, assumendo un tono di voce demoniaco:" Il fuoco libera l' anima del bastone. Ella vaga in altra forma e direzione. Il dì che l' ira mia infine incontrerai vendicherò la mia ragione!"
A quel punto lo stregone sparì in un fascio di luce azzurrina mentre il Bibliotecario disse a sé stesso, certo che Prospero non lo avrebbe ascoltato:" Come se fosse la prima volta che mi minacciano e come se fosse la minaccia più spaventosa che mi hanno mai fatto."
Quando ormai l' albero era bruciato arrivò anche Nicole che, vedendo il marito seduto a terra, decise di accomodarsi di fianco a lui:" Avevi ragione, si sono comportati come avevi previsto... Però dovevi proprio bruciare l' Albero della Conoscenza?"
Il Bibliotecario osservando la moglie le disse mentre indicava un secondo albero, di dimensioni modeste ma rigoglioso:" Nah, è quello l' Albero della Conoscenza. La conoscenza non è antica, contorta e nodosa; è giovane, in divenire, la questione è che per quanta conoscenza tu abbia c'è spazio per accrescerla... Per questo ho passato sedici anni in università... E se non fossi diventato Bibliotecario avrei continuato." 
Nicole rispose divertita:" Quindi hai fregato Prospero illudendolo di aver distrutto l' albero?"
" Ah ah. L' ho illuso per farlo arrendere; un Immaginario dopo tutto si sconfigge con l' immaginazione."
Nicole però aveva ancora un paio di domande che le vagavano per la testa:" E noi come torniamo in Biblioteca? Non che non sia stuzzicante sotto certi versi, ma l' idea di essere i nuovi Adamo ed Eva nel giardino dell' Eden non è fra le mie priorità... Inoltre se quello che hai incenerito non era l' Albero della Conoscenza di che albero si tratta?"
Flynn dopo averci riflettuto per qualche secondo rispose in tutta sincerità:" Non me lo ricordo... Però doveva essere importante... Beh, non diciamolo a Jenkins. Per l' uscita invece da questa parte."
Qualche ora dopo Flynn e Nicole stavano sistemando gli ultimi documenti prima di tornare a casa; vennero raggiunti da Jenkins che li informò su quanto fatto dagli altri Bibliotecari:" La sala lettura per precauzione è chiusa a chiave e lo rimarrà finché la minaccia di Prospero non sarà passata, in questo modo nessun Immaginario potrà scorrazzare per la Biblioteca; la Regina di Cuori è stata rispedita nel suo libro mentre il mostro di Frankenstein, come da accordi, è libero di vivere nel mondo reale... Staremo a vedere come andrà..."
Flynn annuì soddisfatto:" Molto bene... Tutto è bene quel che finisce bene; anche se non è finita."
Jenkins aggiunse:" E non è finita nemmeno bene, la Biblioteca ancora non va... Ricorda la sala che non si riesce ad aprire?"
Il Bibliotecario chiese immediatamente curioso:" Sì, cosa c'è dentro?"
" Non lo so... Però spunta fuori in ogni corridoio. E c'è anche la storia dei reperti smarriti."
Nicole decise di intervenire nella conversazione fra i due uomini:" Si è fatto tardi, discuterete di reperti scomparsi e sale bloccate domani mattina. Ora io e Flynn andremo a casa, i bambini ci aspettano. Jenkins se vuole lei e i ragazzi siete invitati per la cena."
Il cavaliere rispose immediatamente all' offerta:" Per quanto mi piacerebbe accettare l' invito ho già preso impegni signora Carsen... Ho promesso a Parsifal che gli avrei tenuto compagnia in una serata in ricordo dei vecchi tempi; credo poi che il signor Stone e la signorina Cillian avessero in mente di uscire assieme. Quando al signor Jones ha detto di avere da fare ma è rimasto sul vago e io non ho insistito."
I due coniugi annuirono così tornarono a casa senza aggiungere altro; durante la cena Alastair, Regan e Astrea avevano insistito per farsi raccontare tutto quello che era successo in Biblioteca quel giorno così quando Flynn ebbe concluso il riassunto su quello che aveva detto a Prospero il maggiore dei suoi figli disse ammirato:" Quindi hai volutamente preso in giro e provocato uno stregone Immaginario?! Sei stato anche peggio di mamma o della versione che eri quando la realtà era alterata!"
Il Bibliotecario sentendo quelle ultime parole lasciò cadere la forchetta e chiese al figlio con aria a metà fra l' assente e il riflessivo:" Potresti ripetere l' ultima parte?"
Alastair eseguì la richiesta del padre, anche se non ne capiva il senso:" Sei stato peggio di Antares... Era così che ti chiamavi, giusto?"
L' uomo a quel punto si alzò dal tavolo e corse a prendere la sua tracolla da viaggio mentre disse ai suoi famigliari:" Ho finalmente capito tutto! Grazie Al! Devo assolutamente correre da mia madre, non aspettatemi alzati; potrebbe volerci parecchio tempo!"
Flynn, dopo aver sentito le parole di Alastair, si era immediatamente diretto verso la casa di sua madre per una ragione ben precisa; l' uomo aveva capito appieno perché il sé stesso del futuro gli aveva consigliato di andare ad Avalon a cercare delle risposte: a causa dell' avventura fra le varie realtà parallele nate dalla lacerazione del Telaio del Fato lui per un breve periodo era stato Antares Pendragon.
Questo aveva fatto sì che il suo potenziale magico dato dall' eredità materna raggiungesse il suo massimo potenziale; quando poi era ritornato ad essere sé stesso tutta l' energia magica era rimasta ma era diventata un flusso tanto potente quanto instabile, che Flynn non era stato in grado di controllare dato che il Bibliotecario fino ai trent' anni non aveva mai fatto ricorso a quel lato di sé; le conseguenze erano quindi state un comportamento insolito e un atteggiamento scostante caratterizzato da momenti in cui Flynn diventava sprezzante e intrattabile.
Risolto momentaneamente il problema di Prospero, che aveva fatto irruzione in Biblioteca, Flynn aveva deciso di discutere sia con la madre che con Merlino del suo problema e della soluzione a cui era giunto, omettendo accuratamente il messaggio dal futuro proveniente dal passato; arrivato da sua madre, dopo averla salutata, le disse immediatamente che aveva bisogno di parlare sia con lei che con Merlino.
Quando anche il vecchio mago, arrivato in pochi istanti grazie ad un pratico incantesimo di teletrasporto, si fu accomodato Flynn si mise a parlare:" La farò breve. Da quando sono tornato dal Telaio del Fato mi sono comportato in modo strano... Alastair questa sera mi ha fatto capire una cosa: quando mi comporto in modo strano non faccio altro che essere come la mia versione parallela. Credo quindi che sia dovuto al riemergere di tutta la magia dei Pendragon che ho inconsciamente sigillato e che dopo i viaggi interdimensionali si è liberata. Ho pensato che per trovare una soluzione la cosa migliore sarebbe chiedere aiuto direttamente a tutti gli altri Pendragon ad Avalon."
Merlino dopo aver ascoltato attentamente le parole di Flynn annuì serio; decise però di mettere in chiaro alcuni dettagli:" L' idea di base è corretta; io infatti al momento non saprei come aiutarti... Il problema è che non sarà facile: ogni Pendragon che sia mai andato ad Avalon da vivo ha sempre dovuto provare il suo valore agli Anziani e non è facile."
Anche Margie volle dire la sua, commentando preoccupata:" Merlino ha ragione, Flynn. Sei proprio sicuro di voler andare? Credo che se aspettassi qualche settimana anche noi potremmo darti una mano."
Il moro annuì, però decise di non cambiare idea:" Mamma non ho qualche settimana da perdere. Ho bisogno di trovare subito una soluzione: Prospero potrebbe tornare alla carica da un momento all' altro e la Biblioteca ha qualcosa che non va e lo devo scoprire! Non posso permettermi errori dovuti ad improvvisi sbalzi di umore." 
La donna sentendo quelle parole annuì per poi dire al figlio con tono preoccupato:" Hai ragione, cerca solo di fare attenzione. Merlino potresti accompagnarlo? Mi sentirei molto più tranquilla."
" Certamente, in qualunque caso non l' avrei mai mandato da solo."
Flynn non disse nulla, sapeva perfettamente che sua madre e Merlino erano semplicemente preoccupati per lui, che non poteva certo tranquillizzarli dicendo che aveva ricevuto una lettera dal suo sé futuro che gli assicurava che tutto si sarebbe risolto; Il Bibliotecario decise di salutare la madre e sfruttare la presenza di Merlino chiedendogli il favore di teletrasportarli direttamente ad Avalon, nel luogo dove poteva parlare con i suoi antenati.
Il mago impiegò solo pochi secondi per assecondare la richiesta del capo fazione, i due si ritrovarono in un ampia pianura verdeggiante e ricoperta di fiori in cui splendeva il sole, nonostante in Inghilterra fosse notte.
" Benvenuto ad Avalon, l' Isola dei Beati, ragazzo mio. Credo che non ci vorrà molto prima che notino la nostra presenza qui."
Le parole del mago si rivelarono veritiere dato che pochi istanti dopo comparve letteralmente dal nulla una figura chiaramente maschile, molto alta e coperta da un mantello bianco il cui cappuccio gli copriva il volto; l' uomo notando i due visitatori chiese immediatamente:" Merlino, cosa ti porta qui? E chi è la tua compagnia?"
Flynn decise di rispondere alle domande dato che quel viaggio era stata una sua idea:" Siamo qui su mia richiesta. Mi chiamo Flynn Carsen, sono il nuovo Capo Bibliotecario e soprattutto sono l' attuale capo famiglia dei Pendragon. Ho bisogno di parlare con il Consiglio degli Anziani."
L' uomo si tolse il cappuccio e rivelò la sua identità: si trattava di Alexander Pennon*, padre di Margie e nonno di Flynn; il Bibliotecario lo riconobbe immediatamente, anche se erano passati parecchi anni dalla sua morte, notò poi che il suo volto aveva una luminescenza perlacea, quasi come se fosse una via di mezzo fra un uomo e un fantasma.
Si rivolse al nipote dicendogli con un sorriso:" Flynn, è bello rivederti; sei cresciuto dall' ultima volta... Sei la fotocopia di tuo padre e posso dirti che sono fiero di te, merito di sicuro della donna che hai sposato... Non sei però venuto fin qua per scambiare convenevoli con i tuoi antenati, dico bene? Sappiamo perché sei qui."
Sentendo quelle ultime parole Flynn si chiese se non fosse merito del sé stesso che aveva viaggiato nel passato; il Bibliotecario decise però di mettere le cose in chiaro mentre progressivamente comparivano attorno a lui uno dopo l' altro sia uomini che donne, tutti vestiti con lo stesso mantello bianco:" Questa è una buona notizia, eviterò di spiegare cose che voi già sapete. La domanda a questo punto è una sola: mi aiuterete?"
Alexander, che ormai era diventato il portavoce fra Flynn e gli Anziani disse severo e solenne al nipote:" Hai dimostrato agli occhi del mondo il tuo valore con le tue azioni come Bibliotecario. Qui però sei solo un Pendragon, prima che possiamo aiutarti dovrai dimostrare anche a noi il tuo valore: per anni hai inconsciamente rinnegato ciò che eri e ciò che sei destinato ad essere, ora dovrai dimostrarti degno della tua eredità, solo allora potrai trovare il tuo equilibrio. Flynn Carsen, per essere aiutato dovrai compiere un' impresa decisamente ardua. Dovrai recuperare le armi perdute di Artù senza l' aiuto di nessuno: né i tuoi Bibliotecari, né la tua Guardiana, né le tue fazioni o la tua Biblioteca potranno esserti di supporto. Accetti?"
Il Bibliotecario rispose senza esitazione:" Sì, ad un' unica condizione: partirò solo quando sarò sicuro che la Biblioteca non avrà più problemi." 
Una donna emerse fra la folla che si era creata e disse seria:" E sia. L' accordo è sancito, sii pronto ad affrontare le conseguenze della tua decisione. Potrai parlare della tua impresa alle persone a te care ma non potrai essere aiutato, partirai quando la Biblioteca tornerà ad essere quella di un tempo e quando avrai finito dovrai tornare nuovamente qui, al nostro cospetto. Solamente dopo potrai tornare da chi ha bisogno di te."
La donna quando ebbe finito di parlare fece un pigro gesto della mano e rispedì Flynn a casa sua, da dove era partito; Merlino invece fissò i Pendragon lì presenti e chiese senza mezze misure:" Era necessaria tutta questa messa in scena?"
Dalla folla emerse un uomo sui trent' anni identico a Flynn:" Sì, è un Vero Bibliotecario e, anche se lui ancora non lo sa, è destinato a prendere il posto del suo mentore in tutto. Sai bene che sbloccare il suo pieno potenziale lo renderebbe potente, troppo forse... Dobbiamo essere sicuri che sia la scelta giusta."
Alastair Carsen aveva appena emesso il suo verdetto.

Note:

* Come detto tramite Flynn questa è una generalizzazione che semplifica tutta la storia, i Romani più che copiare avevano la tendenza ad assimilare le religioni dei popoli che conquistavano per non inimicarsi nessuna divinità

** Come volevasi dimostrare; per la serie Moriarty e il latinorum

*** Se volete sapere qualcosa in più su di lui vi consiglio la one shot " Le cose per cui vale la pena vivere" e " Le cose per cui vale la pena morire"

Note dell' autrice:

Ecco qui che anche il secondo episodio è finito.
Finalmente ho spiegato il perché dello strano comportamento di Flynn ed è ovviamente collegato alla visita ad Avalon; riguardandomi l' episodio mi sono poi ricordata il motivo per cui mi sta antipatico il personaggio di Eve e come mai preferisco millemila volte il personaggio di Nicole. 
Ho quindi eliminato ogni singola parola detta per obbligare Flynn ad essere quello che non è e a seguire direttive di una certa Guardiana: Nicole non lo farebbe mai.
Sa che Flynn è quello che è, sa quali sono i suoi punti di forza e le sue debolezze ed inoltre essendo il mio Flynn leggermente diverso non si comporterebbe come fa a volte nella serie.
Ho quindi cambiato drasticamente il finale e devo dire che mi piace molto come è venuto; ovviamente questo cambiamento è sensato ed è fatto per una ragione: mi serviva un pretesto per allontanare Flynn dato che dopo una lunga riflessione ho capito che in alcuni episodi il suo personaggio stonerebbe fin troppo e non avrebbe senso lasciarlo lì.
Non penso di scrivere della missione di recupero onestamente, visto come sta andando al momento è infatti molto probabile che salterà fuori un episodio a riguardo le armi perdute di Artù... dopo aver indovinato del ritorno di Nicole e del fatto che Flynn diventerà il nuovo Judson con anni e anni d' anticipo non mi stupirei più di niente.
Credo di aver detto tutto quindi al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 40
*** Trentanovesimo capitolo ***


"And What Lies Beneath the Stones*"

Trentanovesimo capitolo


In un cantiere in Oklahoma un gruppo di abitanti del posto stava manifestando energicamente contro la società appaltatrice del lavoro a suon di cori di protesta e di cartelloni; il capo della società nel frattempo era arrivato al cantiere a bordo di un furgoncino azzurro, su cui era stampato il logo della società: una s colorata a strisce blu, bianche e arancioni che aveva sotto la scritta Stone Family.
L' uomo al volante, di circa sessanta o sessantacinque anni, con i capelli grigi e gli occhi chiari, venne fermato da uno dei suoi operai che gli disse tutto sommato allegro e cortese:" Con le esplosioni si arrabbiano sempre."
La risposta fu piuttosto chiara e senza molte possibilità di mediazione:" Digli che è il suono del progresso." 
Arrivato a destinazione venne accolto dal suo vice, un uomo di corporatura media con i capelli scuri e sulla quarantina, che gli disse mentre gli porgeva una tazza di caffè fumante:" Buon giorno Isaac!"
Isaac Stone gli disse burbero mentre si incamminava:" Che cos' ha di buono? Di questo passo non dreneremo mai quel dannato lago."
Il vice spiegò brevemente la situazione al suo capo:" Stiamo aspettando gli ultimi permessi. I manifestanti ci rallentano... Li hai visti, no?"
Isaac commentò senza mezzi termini:" Abbiamo ottenuto il lavoro perché siamo veloci, molto veloci."
L' altro rispose con un sorriso:" Siamo in Oklahoma. La gente ci tiene ai suoi terreni indiani e roba simile."
Isaac concordò con il suo interlocutore mentre sfogliava alcune carte:" Sì, lo so. Perle ai porci. Che ci vuoi fare Andy... Voglio finire l' ultimo lotto quindi vedi di far drenare il laghetto oppure dovranno trovarsi un' altra impresa."
Andy disse immediatamente:" Non appena arriva l' ultimo permesso..."
Isaac lo interruppe dicendogli secco:" Ce l' ho io."
" Ah sì? Non è fra i documenti."
Il capo disse secco:" Se ti dico che ce l' ho vuol dire che ce l'ho. Dai Andy, va a fare il tuo lavoro, muoviti."
Andy eseguì gli ordini del suo capo, quando piantò il primo paletto nel terreno sotto i suoi piedi si aprì una voragine che lo fece precipitare nel vuoto di almeno parecchi metri; tutti gli operai si precipitarono immediatamente a vedere cosa fosse successo e Isaac chiese immediatamente:" Andy rispondi! Tutto bene? Intanto voi altri prendete una scala e anche una corda!"
Andy dal canto suo si mise sedere e urlò di rimando verso l' alto quando ebbe le idee nuovamente chiare:" Sto abbastanza bene, anche se predo di essermi rotto qualcosa**... La gamba mi fa un male cane!"
Con non poca fatica gli operai del cantiere riuscirono ad estrarre Andy dalla voragine, ignari che si era liberata anche un' altra creatura, che al momento era tale e quale al povero Andy.
Alla Biblioteca di New York invece si respirava un' aria diversa: accantonato momentaneamente il problema di Prospero, Flynn aveva raccontato a Nicole, Jenkins, i Bibliotecari, Margie e i suoi figli quello che era successo ad Avalon e soprattutto non aveva omesso alcun dettaglio sul compromesso che aveva fatto con i suoi antenati.
Tutti quanti avevano espresso il loro parere insultando più o meno velatamente il Bibliotecario per la sua incoscienza; alla fine quando tutti si furono calmati decisero di tornare alle loro case, Stone invece decise di sfruttare la quiete della Biblioteca per finire un articolo da cui lavorava da parecchio e Cassandra decise di rimanere a fargli compagnia.
Un' ora dopo la rossa fu di ritorno con una tazza di caffè che diede al suo ragazzo con un sorriso gentile:" Ti ho portato altro carburante."
Il moro ricambiò il sorriso prima di rispondere allegro mentre prendeva la tazza:" Gentilissima come al solito, grazie Cassie."
La rossa gli chiese curiosa:" Ormai è da un po' che lavori a questo progetto super segreto..."
Proseguì poi furba mentre si sedeva di fronte al suo ragazzo:" Non sarebbe più così segreto se lo condividessi con qualcuno."
Stone fissò intensamente Cassandra, quasi come se si volesse assicurare che in un secondo momento la ragazza potesse passare il suo articolo ai suoi concorrenti; dopo qualche secondo di riflessione le porse il pc mentre le spiegava:" Si tratta di una critica accademica sull' architettura coloniale. Prendi tutto quello che sai sull' influenza olandese nella valle dell' Hudson e gettalo dalla finestra!" 
La Bibliotecaria rispose con un sorriso divertito:" Va bene, farò del mio meglio."
Dopo aver letto il titolo e il sottotitolo l' attenzione di Cassandra venne attirata dal nome dell' autore:" Dottor Oliver Thompson? Puoi essere te stesso ora, non ci servono più gli pseudonimi."
Il Bibliotecario annuì prima di esporre le sue motivazioni:" Hai ragione, io però ho lavorato parecchio su queste identità: hanno una loro reputazione che mi rende pubblicabile e poi sai... La Biblioteca segreta."
Cassandra volle fare un appunto al fidanzato:" Flynn ha comunque fatto ricerche, seminari e pubblicazioni anche quando era l' unico Bibliotecario."
" Già, Flynn Carsen però è Flynn Carsen: nel mondo accademico è sempre stato una sorta di celebrità: ha iniziato l' università a quattordici anni e nei successivi sedici ha collezionato la bellezza di ventitré lauree negli argomenti più svariati***, solo questo lo renderebbe pubblicabile... Inoltre a me va bene così."
Cassandra annuì comprensiva:" Ha senso, cerca solo di ricordare chi sei davvero dottor Thompson... E comunque Flynn sarà un genio ma anche tu non sei da meno: parli un sacco di lingue, conosci tutto di storia, arte e architettura; qualcosa vorrà pur significare contando il fatto che ti hanno dato un buon numero di lauree ad honorem."
A quel punto la Bibliotecaria si alzò, diede un veloce bacio a stampo al fidanzato e si avviò verso alla Porta sul Retro, diretta a casa; Jacob invece rimase lì a fissare l' articolo e chiedendosi se Cassandra non avesse ragione.
Il pomeriggio seguente Flynn e Nicole si erano appropriati di Jenkins per cercare di capire quale fosse il problema della Biblioteca, Jacob stava correggendo l' articolo dato che ormai lo aveva finito e Cassandra gli teneva compagnia mentre leggeva un libro di Einstein in versione integrale; nessuno sapeva dove si fossero cacciati Ezekiel e i figli di Flynn e Nicole, ormai diventati parte onoraria della squadra.
Il mistero venne presto risolto: il Bibliotecario mancante, seguito da Alastair, Regan e Astrea, stava scendendo le scale che portavano al piano superiore dell' ufficio con in mano una gigantesca ciotola di pop corn mentre esclamava allegro:" A chi va un film? Avevo in programma la notte, il giorno, la terra, l' alba e pure la città dei morti viventi ma qualcuno..."
E qui con la mano libera indicò Astrea prima di proseguire:" Ha insistito per vedere Harry Potter, tranne il sesto per qualche ragione."
La bambina rispose con uno sbuffo rendendosi identica alla madre:" Te l' ho già spiegato Zeke: se vuoi raggiungere il cinema hai bisogno che qualcuno che conosce la Biblioteca meglio ti te ti ci porti e il compromesso è stato vedere il film che dicevamo noi. Il sesto non lo voglio vedere perché fa pena^."
Cassandra scoppiò immediatamente a ridere mentre Jacob commentò con una punta di divertimento vista quella situazione:" È pazzesco! Abbiamo riavuto la Biblioteca e tu proponi il cinema."
Jones annuì mentre esponeva la sua versione dei fatti:" Sì. I film sono libri con immagini migliori e molte meno parole."
Regan annuì convinto mentre gli altri quattro sbuffavano increduli; i programmi del pomeriggio vennero interrotti dal Libro dei Ritagli, che mostrò i segni di una nuova notizia.
I tre Bibliotecari andarono immediatamente ad osservare il Libro mentre Alastair disse ai fratelli mentre prendeva la ciotola dei pop corn:" Noi andiamo lo stesso a vederci i film, ci state?"
I gemelli annuirono così assieme al fratello maggiore lasciarono l' ufficio portando via pop corn e dvd.
Flynn, Jenkins e Nicole invece stavano tornando dal laboratorio di Jenkins all' ufficio, la Guardiana aveva in mano delle pergamene, Jenkins spingeva un carrello e Flynn aveva in mano dei libri; la Guardiana chiese preoccupata ai due uomini:" Ok, quanto è grave la situazione?"
Il cavaliere ammise a malincuore:" Sono preoccupato."
Il Bibliotecario invece disse quello che pensava:" In realtà è molto peggio, purtroppo. Se la situazione fosse solamente preoccupante a quest'ora avremmo hai trovato una soluzione."
Nicole annuì per poi aggiungere osservando i due uomini alla sua sinistra:" Già; Jenkins lei è terrorizzato: ha la stessa ruga d' espressione che le ho visto in faccia quando abbiamo affrontato Morgana. Mentre tu Flynn saresti già andato a recuperare gli artefatti mancanti per poi iniziare il prima possibile la missione dei Pendragon."
Il Bibliotecario annuì convinto:" Esatto, farei esattamente così se le cose non fossero così catastrofiche: prima risolvo le questioni in sospeso prima potrò dedicarmi a capire come fermare Prospero."
Jenkins invece disse teso continuando a spingere il carrello:" Non ho mai sentito una cosa simile nella storia della Biblioteca... Insomma... Stanze riorganizzate sì, ma sempre ordinate. Mai una tale baraonda, anzi credo che alcune stanze potrebbero essere sparite. Forse Judson..."
Flynn intervenne:" Ho provato a contattarlo grazie al suo specchio ma non ho ottenuto risultati... È quasi come se qualcosa mi impedisse di raggiungerlo o che fosse lui stesso che non vuole essere raggiunto; ho pensato anche a Charlene ma non so dove sia... Al momento siamo da soli."
Non appena i tre misero piede nell' ufficio Cassandra li aggiornò sulle nuove notizie del Libro dei Ritagli:" C'è una frattura in un terreno in Oklahoma, poco lontano da dove è cresciuto Jake fra le altre cose."
Ezekiel invece commentò sbrigativo:" Una frattura misteriosa implica una cosa sola: un poltergeist; ci penso io."
Flynn e Jenkins lessero immediatamente gli articoli, il cavaliere suggerì un diverso piano di azione:" Poltergeist o meno sarebbe meglio se andaste ad indagare tutti e tre."
Il Bibliotecario più anziano annuì:" Jenkins ha ragione, potrebbero servire le competenze di tutti e tre. Nicole vuoi andare anche tu?"
La Guardiana dopo averci riflettuto un attimo rifiutò l' offerta:" Preferisco rimanere qui a cercare di capire cosa non va nella Biblioteca; sono Bibliotecari effettivi ormai, dovrebbero cavarsela da soli. In caso contrario basterà una telefonata. Può andarvi come programma?"
Nessuno dei tre Bibliotecari ebbe nulla da obiettare, la proposta di Nicole era infatti sensata; i tre sparirono poco dopo, una volta impostata la porta per l' Oklahoma.
La Guardiana quando non lo vide più chiese a Flynn:" Loro se ne sono andati, dovrebbero cavarsela... Piuttosto, tu sai dove si sono cacciati i nostri figli?"
Il Bibliotecario a quella domanda non seppe rispondere.
In Oklahoma i tre Bibliotecari notarono per prima cosa che all' esterno del cantiere, oltre le recinzioni, c'era una notevole folla composta dalla popolazione locale e non sembrava affatto amichevole; dato che la polizia era dall' altra parte della recinzione il portavoce dei manifestanti, un giovane uomo di chiare origini indiane, disse provocatorio:" La polizia se ne sta lì a guardarci mentre questo scempio continua senza sosta! Quanto l' hanno pagata sceriffo McCrain?"
I tre Bibliotecari nel frattempo si erano avvicinati quel tanto che bastava per sentire la risposta dello sceriffo, una donna sulla quarantina non molto alta e piazzata con dei capelli mossi rosso scuro:" Se sapessi anche solo la metà delle cose che credi di sapere saresti un genio."
Notando Jacob, Ezekiel e Cassandra il giovane chiese sarcastico:" E quesi tre chi sono? Scagnozzi della Trivelle e Tubazioni?"
La rossa volle immediatamente precisare il loro ruolo:" No, siamo i Bibliotecari."
Dato che nel frattempo era arrivato anche un operaio, il nuovo arrivato chiese delucidazioni:" Siete quello della società archeologica che ha mandato il governo?"
Immediatamente i tre confermarono quella versione dei fatti mentre l' indiano si premurò di fornire per primo la sua versione dei fatti:" Lì sorgeva un cimitero dei Choctaw. È un luogo sacro! E c'è dell' antichissima arte tribale sotto la superficie e loro la profanano!"
L' operaio mentre apriva il cancello invitò i Bibliotecari ad entrare:" Voi tre potete entrare; vedrete che è solo una buca."
Jones mentre entrava nel cantiere disse più a sé stesso che agli altri:" Era un cimitero indiano. Solo tre sillabe: pol-ter-geist!"
Mentre l' operaio conduceva il terzetto alla buca iniziò a spiegare:" I Choctaw non sono della zona, è un' assurdità!"
Stone corresse immediatamente l' interlocutore:" Davvero? Perché sono qui dall' Ottocento."
L' uomo rettificò immediatamente:" Ah sì? Ma prima non c'erano. Bene, io vado a prendere l' attrezzatura o almeno quella che abbiamo salvato dai manifestanti. Voi proseguire pure in quella direzione."
Una volta soli Cassandra chiese perplessa:" Si sarebbero inventati un cimitero indiano?"
Stone annuì:" Probabile; hai sentito no? Per rallentare gli scavi."
" Quindi ti credi all' operaio?"
Jacob chiese di rimando alla fidanzata:" Tu credi ai manifestanti?"
Ezekiel si inserì nella conversazione:" Non credete a nessuno, mentono tutti. Tranne me. Anzi, i poltergeist mentono?"
Jacob non prestò molta attenzione alle parole del ladro, aveva riconosciuto il logo della società e la cosa non gli piaceva per niente; volle togliersi un ultimo dubbio così chiese ad un gruppo di operai:" Scusatemi! Sapreste dirmi dove si trova il capomastro?"
Un uomo di colore ben piazzato gli rispose:" Non lo so, non lo vediamo da questa mattina."
Jacob a quel punto fece un' altra domanda:" E dove si trova il bar più vicino?"
Arrivati nel luogo che era stato indicato loro Ezekiel chiese perplesso all' amico:" Che cosa ti fa pensare che troveremo il capomastro qui?"
Stone rispose vago:" Solo un' intuizione..."
Cassandra invece propose:" Digli che sei l' esperto archeologo. Fermiamo gli scavi e poi scopriamo che cosa c' entra la magia in questa faccenda."
Jacob rispose per nulla convinto mentre osservava un uomo al bancone:" Già... Non credo che funzionerà..."
La rossa chiese perplessa, giusto un attimo prima che Isaac Stone si accorgesse dei tre nuovi attivati:" E perché no?"
Il capomastro fu più veloce di Jacob dato che chiese burbero:" E tu che ci fai qui?"
Dopo qualche secondo di silenzio il Bibliotecario rispose neutro:" Ehi pa'."
Isaac commentò prima di prendere una sorsata dal bicchiere:" Spero che tu non sia qui per chiedere un lavoro Jake, perché la squadra è già al completo."
Il Bibliotecario si avvicinò al genitore non dicendo una parola; Cassandra ed Ezekiel, che erano rimasti dietro di lui, iniziarono immediatamente a confabulare fra loro dopo aver assunto delle espressioni stupite il primo a parlare fu il ladro:" Pensavo che la storia del padre cattivo fosse finta!"
La rossa lo zittì all' istante:" Shhh! Voglio sentire ogni singola parola!"
Jake nel frattempo chiese al padre:" Ho sentito che ci sono problemi, che succede?"
L' altro Stone rispose abbattuto:" Sono giorni che i manifestanti ci urlano contro, vorrebbero mandarci a casa per quella buca. Lo Stato dice che degli archeologi sapientoni mi concedano il via libera."
Jacob disse al padre la bugia che li aveva fatti entrare nel cantiere:" Siamo noi i sapientoni."
Appoggiato nuovamente il bicchiere Isaac fece una smorfia per poi commentare sarcastico:" A meno che non diano lauree a uno che scava buche e corre dietro alle donne tu non sei un esperto in nulla, figliolo."
Cassandra, che assieme ad Ezekiel si era tenuta a debita distanza disse all' amico con un certo divertimento:" Questo è il miglio reality show che abbia mai visto! Stones Again!"
Anche Ezekiel decise di partecipare a quel gioco commentando divertito:" Stone Age!"
La rossa proseguì inventando un nuovo titolo:" Family Stone!"
Jacob se ne accorse così guardò arrabbiato gli altri due Bibliotecari per poi sussurrargli infastidito:" Forza voi due! Venite qui!"
Quando Cassandra ed Ezekiel furono nuovamente di fianco a Jacob, il Bibliotecario si rivolse al padre mentre dava una pacca alla spalla di Ezekiel:" Ecco il tuo esperto, il dottor Oliver Thompson. Dottore le presento mio padre Isaac Stone, unico proprietario  di famiglia Stone trivelle e tubazioni."
Né ad Ezekiel né a Cassandra sfuggì il tono con cui Jacob aveva parlato; il ladro però decise di stare al gioco dicendo cortese:" È un piacere, Jacob è il nostro aiutante di campo. È un bravo ragazzo anche se a volte è un po' testone."
Squadrando con un certo interesse Cassandra Isaac chiese con leggero sarcasmo:" E questa rossa niente male chi sarebbe? La segretaria?"
La suddetta Bibliotecaria si difese prontamente, prima che il padre del suo ragazzo potesse fare altri danni, e pensando che per sua fortuna Nicole non era presente:" In realtà sono esperta in tomografia e in rilevazioni di immagini ad ultrasuoni delle onde p."
Il padre del Bibliotecario allora commentò con un certo scherno:" Oh addirittura? Quindi lei trova la roba, lui la esamina e tu Jake guidi il furgone?"
Jacob non rispose, decidendo di ignorare la provocazione; decise poi di cambiare argomento rivolgendosi a Jones:" Dottore, mio padre deve posare dei tubi quindi è prima necessario scavare il terreno..."
Isaac interruppe il figlio:" Abbiamo iniziato a ripulire una nuova sezione. Andy è stato inghiottito da una grotta magica o che so io..."
Mentre parlava portò i tre Bibliotecari ad un tavolo dietro di lui su cui erano disposte alcune carte; Cassandra esclamò subito curiosa:" Magica?"
Ricevendo delle occhiatacce dal fidanzato chiese scusa contendo il suo entusiasmo e lasciando proseguire ad Isaac la sua spiegazione:" Qui c'è un tratto di argilla rossa; dovrebbe essere un terreno solido. Per me quei manifestanti sono entrati e ci hanno sabotato il cantiere."
Jacob provò ad indicare un punto della carta e proporre un' obiezione:" Sì ma l' angolo..."
Il padre gli allontanò bruscamente la mano prima di dirgli seccato:" Ma che fai? Hai detto che l' esperto è lui. Voglio sapere che ne pensa."
Ezekiel intervenne prontamente prima che l situazione potesse degenerare:" Sì. Avete trovato qualcosa lì?"
" I resti di una vecchia miniera; i ragazzini ci vanno a giocare e fare graffiti... Cavolate simili."
Cassandra chiese al padre del suo ragazzo:" Che genere di graffiti?"
L' uomo rispose con il tono burbero e seccato che non lo aveva mai abbandonato:" E che ne so io; principalmente scarabocchi."
Jones capì che era il momento di chiedere aiuto a Jacob così disse al padre del Bibliotecario:" Se non le dispiacerebbe vorrei conferire con i miei collaboratori."
Quando i tre non furono più a portata d' orecchio il ladro disse subito la sua:" Cimiteri strani, disegni inquietanti, incidenti misteriosi. Si tratta sicuramente di un poltergeist!"
Cassandra invece propose la cosa più logica:" Dovremmo andare lì a controllare e vedere come stanno le cose di persona."
Jacob invece disse teso:" Già, e lui non ne sarà per niente felice."
Si rivolse poi al padre:" Pa' noi dovremmo scendere a dare un' occhiata."
L' uomo chiese perplesso e scettico:" Un' occhiata? E cosa vorresti fare?"
Il Bibliotecario disse serio:" Solo il mio lavoro."
Isaac gli rispose risentito e velenoso:" Ah, il tuo lavoro... Quello per cui hai voltato le spalle alla tua famiglia."
Dopo quella frase scese un silenzio pesante fra i quattro; alla fine il gruppo si decise ad andare al cantiere, arrivati al cancello il capo dei manifestanti si rivolse ad Isaac dicendogli serio:" Senza almeno uno di noi presente non è legale fare rilevamenti sul sito."
Isaac gli rispose per nulla impressionato:" Se ti aspetti che porti anche te stai fresco."
L' indiano non cambiò il suo punto di vista:" Un testimone della tribù deve essere presente durante le perizie."
Isaac disse sarcastico:" Ah ma davvero? Allora torna quando non avrai più il pannolino!"
Jacob invece si rivolse al padre dopo aver fatto un sospiro rassegnato:" Non puoi parlargli così. Me l' hai insegnato tu che per atterrare qualcuno prima ti avvicini a lui e poi lo blocchi. Prova a farlo, no?"
Cassandra, che era seduta fra padre e figlio, ringraziò il fatto che al momento sembrava essere invisibile; Isaac nel frattempo rispose scocciato:" Sai che non voglio estranei nel cantiere."
Il Bibliotecario continuò con la sua tesi:" Sì, ma vuoi che quello chiami la tutela per l' ambiente e che il tuo permesso sia revocato?"
Lo Stone più vecchio dopo averci riflettuto per qualche secondo disse all' indiano parecchio scocciato:" Salta su!"
Questi raggiunse Ezekiel sul retro del furgoncino azzurro usato come mezzo di trasporto; raggiunta la buca tutti notarono che c'era una ruspa che stava per riempire la buca di terra, il portavoce dei manifestanti disse arrabbiato:" Lo sigillate? Non volevate che qualcuno lo vedesse?"
Isaac ignorò la provocazione per urlare un ordine ai suoi operai:" Fermi tutti! Jerry chi vi ha autorizzato?"
L' interpellato disse subito:" Lei, Mark mi ha detto che voleva chiuderlo."
Il capomastro andò immediatamente da Mark, l' uomo che aveva accolto i tre Bibliotecari e che aveva preso il posto di Andy, e gli urlò contro arrabbiato:" Mark! Perché cavolo dai ordini senza il mio permesso?"
L' interpellato si difese immediatamente:" Cosa? Ma se sono tornato adesso dall' ospedale per vedere come stava Andy! Non l' hai ordinato tu?"
Isaac commentò leggermente confuso:" Come sarebbe a dire?! Va bene, spegnate tutto!"
Il gruppetto si avviò quindi all' ingresso della buca ed Isaac iniziò a distribuire dei caschi a Mark e Munsi, l' indiano; vedendo che uno lo aveva preso il figlio intervenne strappandoglielo dalle mani e commentando brusco:" Ma che fai?! Non sei tu l' esperto!"
Diede quindi il caschetto ad Ezekiel che però lo indossò al contrario; accorgendomene Jacob fermò in tempo l' amico e gli diede qualche dritta mentre lo rendeva credibile sistemandogli il casco:" Dottore potrei vedere? So che è abituato ad attrezzature molto più avanzate quindi le spiego come si usa: qui c'è una telecamera, tutto quello che vede viene ripreso e visualizzato in questo computer; se poi deve parlare con me utilizzi la trasmittente in caso voglia che io prenda appunti. Va bene?"
Ezekiel annuì:" Si, va bene."
Stone volle però enfatizzare il concetto mentre sistemava anche gli auricolari:" Per ogni evenienza io sono qui."
Jones prima di calarsi gli sorrise grato:" Grazie amico."
Il cowboy per tutta risposta gli diede un buffetto sulla spalla e poi tornò da Cassandra che chiese preoccupata:" Pensi davvero che sia pericoloso la sotto?"
Jacob disse acido mentre sistemava il pc:" Ovunque ci sia mio padre è pericoloso."
Cassandra per il momento non aggiunse altro, consapevole che anche se era la ragazza di Jacob quello era un problema esclusivamente dei due Stone.
Nel frattempo il quartetto formato da Mark, Isaac, Ezekiel e Munsi era arrivato a destinazione e il capomastro aveva immediatamente spiegato la situazione:" Abbiamo messo dei puntelli, abbiamo infatti appurato che il terreno soprastante non è stabile."
Munsi osservando le pitture rupestri commentò prontamente:" Sono le pitture dei Choctaw!"
Isaac d' altro canto disse scettico:" A me sembrano più gli scarabocchi di qualche moccioso."
Il pellerossa rispose a tono, infuriato:" Ma lei che ne sa dei Choctaw?! Scommetto che non ne sa niente!"
Jacob e Cassandra avevano visto e sentito tutta la conversazione grazie alla telecamera posta sul casco di Ezekiel; il Bibliotecario esperto d' arte decise di iniziare a fare le prime considerazioni quindi con una ricetrasmittente si mise a parlare con Jones:" Qualche pittura rupestre non indica una giurisdizione precisa, ci vuole un significato particolare... Cerca il simbolo del sole."
Cassandra invece ne approfittò per scoprire qualcosa in più sulla famiglia del fidanzato:" Non immaginavo fosse a questi livelli il rapporto con tuo padre..."
Stone disse solo:" Le famiglie sono complicate."
" Lo so, ti ricordo che nemmeno io ho un gran rapporto con i miei... Ho capito perché hai deciso di nascondere chi sei davvero, però forse se gli dicessi tutto quello che hai fatto in tutti questi anni potrebbe aiutarvi in qualche modo."
Jake fece un mezzo sorriso rassegnato:" Credimi lavorare da solo con Nicole e Flynn quando sono entrambi di pessimo umore o gestire sette finte identità è molto più facile che gestire una conversazione onesta con lui..."
Dopo qualche attimo di silenzio si decise a fornire qualche spiegazione in più alla fidanzata:" Voleva che rilevassi l' attività di famiglia, dovevamo fare grandi cose... Stone e figlio... Ma non l' ha mai chiamata così, non ha mai cambiato il nome... Alla fine, tralasciando il nome, l' ha fatta colare a picco un po' alla volta sia a causa della sua testardaggine sia, soprattutto, a causa dell' alcool."
Vedendo che Cassandra aveva fatto una strana espressione Stone chiese confuso e un po' preoccupato:" Che succede?"
La Bibliotecaria rispose con un sussurro incerto:" Scusa... È solo che c'è qualcosa di strano in quelle gallerie..."
Nel frattempo Ezekiel decise di sfruttare il collegamento audio per ricordare agli amici che esisteva anche lui:" Ah, questo è molto interessante. Se solo potessi aggiungere anche dell' altro!"
Jacob capì immediatamente così riprese in mano la ricetrasmittente:" Fa attenzione e ripeti esattamente quello che ti dirò io."
Ezekiel fece come gli era stato detto:" Affascinante; questi dipinti non sono dei Choctaw signor Munsi, potrebbero risalire ad un epoca precedente: i baschi del sud."
Stone dall' altro capo corresse immediatamente l' errore:" Atabashka! Atabashka! Gli Atabashka del sud!"
Ezekiel parve cogliere il problema:" Cioè Atabashka del sud."
Isaac sentendo quelle spiegazioni disse al Bibliotecario:" Vorrei che mio figlio avesse un briciolo del cervello che ha lei. Invece pensa solo al football, alle ragazze e ai giornali sportivi.
Il cowboy si difese dando ad Ezekiel la sua versione dei fatti:" Si, assieme ai testi che ho imparato a tradurre da solo dal greco antico."
Isaac nel frattempo proseguì la conversazione, ignaro delle correzioni in contemporanea del figlio:" Ho anche provato ha inserirlo nell' azienda di famiglia, volevo chiamarla Stone e figlio."
" Non è affatto vero!"
" Ma lui non ha voluto farne parte perché è un tipo troppo testardo..."
Il Bibliotecario ignorò quell' ultima provocazione dato che un simbolo a forma di serpente aveva attirato la sua attenzione:" Un momento Jones, torna indietro! Dimmi che cos'è."
Il ladro fece come gli era stato detto ed osservando il serpente commentò inventando qualche termine da finto professore:" Questo sembra proprio un serpente gigante o come diciamo noi archeologi un serpentus gigantis."
Jacob spiegò il perché del suo stupore:" Quel simbolo non fa parte della tradizione Choctaw, almeno non degli ultimi diecimila anni."
Ezekiel comunicò immediatamente la notizia ai presenti; Isaac ne approfittò immediatamente per provocare l' indiano, ignaro che qualcosa alle sue spalle era diventato identico a lui dopo essere apparso da una nuvola di polvere.
" Quindi non è un cimitero. Hai sentito Munsi?"
Cassandra nel frattempo aveva la sensazione che il suo presentimento iniziale fosse corretto:" No, sono sicura che c'è qualcosa di strano in quelle grotte... Sono convinta che sia qualcosa che ha a che fare con le dimensioni."
Un rumore di scoppio elettrico distrasse sia i Bibliotecari in superficie sia il gruppo che era sceso sotto terra, che decise prudentemente di scappare e tornare in superficie; Jacob si calò nel buco per capire cosa fosse successo giusto in tempo per vedere Munsi a terra, privo di sensi, e suo padre dietro l' uomo svenuto, nessuno si accorse della nuvola di polvere che uscì dalla buca.
Una volta chiamati i soccorsi e caricato il ferito su una barella lo sceriffo locale si avvicinò e gli chiese:" Chi ti ha colpito?"
Munsi indicò Isaac a qualche metro di distanza; il capo cantiere parve intuire come fossero andate le cose così esclamò immediatamente rivolto allo sceriffo:" Ah, figuriamoci!"
La donna rispose subito decisa:" Ma se non ho fiatato."
Il capo cantiere disse immediatamente la sua:" È chiaro che ha dato la colpa a me."
Jacob invece cercò di coprire il padre:" Sceriffo sono sceso giù per primo e quello che ho visto è stato il ragazzo già giù per terra, dopo alcuni istanti è arrivato mio padre. Prima che possa dire qualunque cosa non avrei alcun interesse a mentire, chieda in giro: non abbiamo un buon rapporto io e lui."
La donna si rivolse agli altri Bibliotecari per avere un quadro più chiaro:" Confermate voi due?"
Ezekiel non disse nulla, lui e Mark erano girati si spalle, Cassandra invece disse una cosa sensata dato che non aveva visto la scena:" Non saprei... L' alternativa è che si sarebbe colpito da solo."
Isaac disse alla rossa la sua ipotesi:" Quando ha scoperto l' amara verità si è inventato che l' ho aggredito."
La donna disse solamente prima di allontanarsi:" Non lasci la città."
Tutti si allontanarono e una volta soli padre e figlio iniziarono a discutere:" Non serviva che mi coprissi."
Jacob rispose a tono al padre, usando perfino lo stesso tono di voce seccato:" Cercavo di guadagnare tempo per capire cosa sia successo là sotto!"
Isaac commentò brusco e arrabbiato:" È successo che l' indiano si è colpito da solo, è caduto e ha dato la colpa a me!"
Vedendo lo sguardo duro del figlio e il suo silenzio Isaac disse più freddo:" Per te sono stato io?"
Dopo averci riflettuto il Bibliotecario diede il suo verdetto:" No."
" Per i tuoi amici sì però."
Jake decise di difenderli, ormai si sentiva più legato a loro che alla famiglia:" Nessuno di loro ha visto niente, credono solo alla cosa più logica. Non puoi biasimarmi per questo."
Il capo cantiere commentò rabbioso:" E il fatto che tu sia riuscito a farmi passare per una carogna non c' entra nulla con il loro giudizio? Perché non torni a fare il tuo mestiere di tirapiedi e magari porti anche un caffè al tuo capo?"
Isaac se ne andò lasciando lì Jacob a fissarlo mentre si allontanava; prima di tornare dagli amici il Bibliotecario mormorò a mezza voce deluso ancora una volta dal padre:" Non c'è di che."
Raggiunti Cassandra ed Ezekiel disse solo:" Non è stato lui."
Jones rispose dispiaciuto per l' amico:" E chi altri potrebbe essere stato?"
Cassandra provò a formulare una teoria a prova di Bibliotecario:" Potrebbe essere che qualcuno usi la magia per fare del male e incolpare qualcun altro e tuo padre ci è finito in mezzo... Correggimi se sbaglio ma al momento non ci guadagnerebbe nulla a colpire l' indiano."
Jake aggiunse sollevato che almeno Cassandra fosse dalla sua parte:" Lui sarebbe quello che avrebbe più da perdere."
Ezekiel annuì per poi fare un' obiezione:" Avete ragione, però questa faccenda è anche un movente."
Nel frattempo a New York Flynn, Nicole e Jenkins stavano cercando di venire a capo del mistero della Biblioteca; il Bibliotecario dopo essere emerso da una barricata formata da libri aperti commentò sconfitto:" Qui non ho trovato nulla sulla stanza che non si apre... È come se da quattrocento anni a questa parte l' unica cosa che i Bibliotecari, Judson incluso, hanno fatto è stata aspettare e sperare che si aprisse da sola! Questa cosa mi irrita! È irritante! Troppo irritante!"
Jenkins invece commentò osservando una mappa:" Io credevo che la sala dei grandi animali si fosse spostata invece è rimasta al suo posto..."
Nicole per contro chiese perplessa:" Quindi è ancora di fianco all' area delle grandi collezioni? In più la prego: mi dica che da lì non manca nulla! Recuperare l' Arca di Noè sarebbe un suicidio..."
Flynn scoppiò a ridere di gusto mentre Jenkins fece una smorfia, aveva infatti immaginato per un secondo che l' eventualità immaginata da Nicole fosse vera; il Bibliotecario dopo aver chiuso l' ennesimo libro chiese ai presenti:" E se facessimo una piccola pausa? I bambini non si vedono da tre ore ed è tutto troppo tranquillo."
La bionda, che nel frattempo aveva ripreso a scribacchiare alcuni appunti, disse secca senza smettere di scrivere:" Non preoccuparti per loro, sono abbastanza sicura che siano andati nel cinema della Biblioteca... Quanto a te fa pure una pausa ma se fra dieci minuti non sarai di nuovo su quella sedia ti verrò a cercare personalmente. Non voglio fare la fine di ieri quando la tua pausa è durata due ore perché hai creduto che addestrare Cal a ritrovare le altre armi fosse una buona idea. Ti ricordo che se fosse stato così semplice gli altri Pendragon lo avrebbero già fatto."
Il Bibliotecario per tutta risposta si alzò e chiese con un sorriso gentile:" Vado a prendere del caffè, qualcuno ne vuole?"
La Guardiana colse subito l' offerta:" Io! E visto che abbiamo una porta magica fammi la cortesia: portami un espresso italiano."
" Agli ordini Psicopatica; Jenkins lei vuole qualcosa?"
Il cavaliere declinò la proposta così Flynn dopo aver tirato su qualche euro dal cassetto della scrivania si allontanò dall' ufficio usando la Porta sul Retro; Jenkins quando il Bibliotecario non fu più a portata d' orecchio chiese curioso a Nicole:" Premesso che può anche non rispondermi... Come è riuscita a tenere così tranquillo il signor Carsen?"
La bionda sorrise furba:" Potrei aver chiesto a Merlino di darmi un calmante che tenesse a bada la magia in eccesso di Flynn. Nulla di troppo forte o duraturo ma sufficiente a tenere il Secchione calmo e di buon umore... Inoltre è stato fin troppo semplice farglielo prendere: quando è concentrato su qualcosa non presta la minima attenzione a ciò che beve o mangia."
Jenkins mormorò sulla difensiva:" Mi ricordi di non sottovalutarla mai signora Carsen."
Nicole scoppiò a ridere ma prima che potesse dire altro suonò il telefono dell' ufficio; la bionda dato che era la più vicina al telefono rispose alla chiamata:" Ciao ragazzi, tutto bene?"
A rispondere dall' altro capo della linea fu Cassandra che si era presa l' incarico di fare da tramite mentre Ezekiel e Jacob facevano rimbalzare i sassi sulla superficie del laghetto dietro di lei.
" Nicole, ciao... Diciamo che abbiamo qualche problemino e qualche complicazione."
La Guardiana colse subito il fine della telefonata:" Fammi indovinare, ti servono o Flynn o Jenkins per una consulenza."
" Già, avrei bisogno di fare una domanda al volo."
La bionda mise in viva voce per poi spiegare:" Flynn non è qui al momento, in compenso Jenkins è disponibile a ogni domanda."
Cassandra ne approfittò per spiegare la situazione:" Qui ci sono stati più incidenti però il responsabile dell' unico vero incidente non è nemmeno nei pressi, inoltre abbiamo a che fare con il padre di Jake."
Nicole commentò interessata:" L' impresa di tubazioni è la sua? E che tipo è tuo suocero?"
" Già... Diciamo solo che Isaac e Jacob sono parecchio simili a testardaggine e non hanno un buon rapporto, sembra il miglior reality show degli ultimi anni! Comunque è un bene che tu non sia qui."
Nicole chiese curiosa e leggermente divertita:" È un sessista che avrei picchiato?"
Jenkins intervenne nella conversazione fra le due donne:" Per quanto mi piacerebbe stare qui a spettegolare assieme a voi vi consiglio di tornare ad investigare sul luogo dove si è verificato il primo incidente, la voragine. Io al momento proverò ad elaborare una teoria, non fate danni nel frattempo."
Jenkins a quel punto chiuse la telefonata giusto qualche attimo prima che tornasse Flynn con un bicchierino di carta contenente il caffè per Nicole, il Bibliotecario chiese curioso:" Che mi sono perso?"
Jenkins lo informò immediatamente:" I Bibliotecari si sono imbattuti in una missione in cui è coinvolto anche il padre del signor Stone."
Flynn commentò solo:" Non prevedo nulla di buono."
In Oklahoma invece i Bibliotecari si divisero: Jacob decise di andare a parlare con il padre mentre l' esplorazione delle grotte sarebbe toccata ad Ezekiel e Cassandra; nessuno dei tre si accorse della nuvola di polvere che assunse le sembianze della Bibliotecaria.
Jacob trovò suo padre intento ad armeggiare con il motore del suo vecchio furgoncino, dopo qualche attimo di silenzio imbarazzante Jacob decise di prendere parola:" Si è rotto ancora?"
Isaac commentò solo:" Bisogna solo capire come trattarlo."
Il Bibliotecario si avvicinò al padre e gli disse dopo essersi rimboccato le macchine:" Dammi, faccio io."
Isaac diede la chiave inglese al figlio, che mentre osservava il motore chiese:" Per quanto tempo ancora pensi di stare dietro a questo catorcio?"
Il padre commentò con un alzata di spalle:" In fondo è ancora buono."
" Sì, certo... Spesso le cose non sono così buone come si crede. A volte bisogna andare  avanti e smettere di sistemare ciò che è sempre rotto."
Isaac a quel punto porse al figlio una fiaschetta, che rifiutò per ovvie motivazioni personali; il Bibliotecario proseguì il suo discorso:" Io so che non hai colpito quel ragazzo."
" I tuoi amici non la pensano così e tu lasci che lo pensino."
Dopo qualche istante di silenzio Jacob cambiò argomento di conversazione e disse al padre che il problema era lo starter; dato che Isaac non ne era per nulla convinto i due Stone si misero a discutere e alla fine il Bibliotecario sbottò arrabbiato:" Ecco perché non si aggiusta mai nulla qua!"
" È maledetto, proprio come me e i miei affari. Tutto è maledetto qua!"
Jacob volle mettere le cose in chiaro:" Ma che cosa stai dicendo? Sei tu quello che ha mentito sui permessi!"
Isaac rispose alterato:" Senti non ho avuto tempo di aspettare un dannato permesso! Se perdo il contratto perdo la mia impresa! Siamo in bancarotta per colpa tua!"
Il Bibliotecario chiese arrabbiato e indignato:" Per colpa mia?"
" Sì, per colpa tua!"
" Quando ero qui tutti i conti quadravano! Saresti potuto andare avanti per almeno sei mesi senza un lavoro!"
Isaac disse infuriato:" Allora avrai sicuramente combinato tu qualche guaio! Non avrei dovuto fidarmi di uno come te per gestire i conti!"
Il Bibliotecario ebbe l' istinto di distruggere tutto ma invece si limitò a sistemare il furgoncino e poi a chiedere gelido al padre:" Ah sì? Dove sono i soldi? Che ti sei comprato? Una carabina calibro 12? Per andare a caccia di cervi nel bosco? O li hai spesi tutti nell' alcool?"
L' altro disse minaccioso:" Tappati quella boccaccia, non sono troppo vecchi per sbatterti il culo a terra."
Jacob ignorò la provocazione, decidendo di andarsene per evitare di peggiorare la situazione.








Note:

* so che di solito traduco il titolo ma questa volta no; altrimenti si perderebbe il gioco di parole con il cognome di Jake.

** è impossibile che un uomo dopo una caduta del genere non abbia almeno un paio di ossa rotte, dato che non saranno passati che un paio di giorni dalla rottura del terreno e l' arrivo dei Bibliotecari è impossibile che Andy sia in perfetta forma, magia o meno. 

*** Non credo serva aggiungere altro: è impossibile che Flynn non si sia fatto una certa fama nel mondo accademico con un simile curriculum.

^ sono una fan ma oggettivamente il sesto film è terribile! Hanno tagliato davvero troppe cose importanti :/

Note dell' autrice:

Eccoci arrivati all' episodio dedicato alla famiglia Stone ( è ufficiale che nella  quarta invece ci sarà la famiglia di Ezekiel, mi chiedo che altre sorprese ci attenderanno), pur avendo mantenuto praticamente inalterato il rapporto fra Jake e il padre non posso dire lo stesso del rapporto fra Bibliotecari: in questa storia il trio delle meraviglie non si è mai diviso ed inoltre essendo Cassandra la fidanzata di Jacob inevitabilmente si creano delle dinamiche diverse... Ovviamente il grosso si vedrà nel prossimo capitolo ma già qui ne avete avuto un assaggio.
Ultima cosa da dire: ci sono Flynn e i bambini, non  hanno grandi ruoli perché non dovrebbero essere presenti o non dovrebbero esistere ma onestamente who cares, inoltre c'è una ragione se ho fatto questa scelta e non altre. Anche in questo caso lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Credo di aver finito perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 41
*** Quarantesimo capitolo ***


Quarantesimo capitolo

Ezekiel vide, con un certo stupore, che Cassandra aveva fatto marcia indietro e l' aveva incrociata nuovamente quando era assolutamente sicuro che la Bibliotecaria lo aspettasse alla buca; le chiese quindi confuso:" Credevo che fossi già andata ad ispezionare la voragine."
La rossa rispose decisamente fredda:" No, abbiamo bisogno dell' aiuto di Jacob."
Il ladro rafforzò il suo punto di vista:" Jenkins ci ha detto di tornare alla fonte."
Il Bibliotecario si avviò verso quella direzione ma Cassandra lo fermò mettendogli una mano sul petto e dicendogli sempre con un tono diverso dal solito:" Ma per farlo abbiamo bisogno di Stone, tu cercalo al cantiere mentre io vado al magazzino."
Detto questo la ragazza si allontanò immediatamente mentre Ezekiel rimase da solo a riflettere, certo che ci fosse qualcosa di strano: da quando Cassandra chiamava Jacob per cognome?
Dopo aver fatto qualche passo il Bibliotecario vide che Cassandra sbucava da un cumulo di pietre che era da tutt' altra parte; la Bibliotecaria disse immediatamente quello che aveva scoperto:" Quei rilievi sismici non hanno alcun senso!"
Jones disse subito confuso:" Ma mi prendi in giro?"
La Bibliotecaria chiese confusa:" Perché dovrei?"
" Mi hai appena detto di andare..."
A quel punto i due amici si resero conto che c' era qualcosa di strano e dissero all' unisono:" Torniamo in Biblioteca."
Nel frattempo la finta Cassandra aveva trovato Jacob così il Bibliotecario le disse immediatamente:" E Ezekiel dov'è?"
La finta Bibliotecaria commentò acida:" Non lo so, forse se n'è andato, come hai praticamente fatto tu!"
Jacob rispose nervoso, non era il caso che ci si mettesse anche Cassandra:" Ti ho detto che andavo da mio padre! Comunque ora non è il momento, ci sono già abbastanza grane!" " No! Sei tu che affoghi nel mare di bugie che tu stesso hai creato!"
Stone a quel punto sbottò irritato e nervoso:" Senti perché non troviamo Ezekiel così risolviamo questa faccenda per poi poter tornare a dare la caccia a maghi a Madrid o a Bali e ce ne andiamo una buona volta?!"
La falsa Cassandra gli disse dura:" Ma c'è qualcosa di vero nella tua vita o no?"
Jacob per contro cercò di non esagerare con la fidanzata mentre le diceva serio:" Cassandra, non è il momento. Dobbiamo trovare Jones, io vado; tu vieni con me?"
Il mutaforma rispose gelido, sicuro di colpire nel punto giusto:" No. Ora sei da solo, come sempre del resto."
Jacob se ne andò senza dire nulla, quella giornata lo aveva provato abbastanza; la finta Cassandra invece prese un piede di porco per poi rompere il lucchetto che teneva al sicuro gli esplosivi, vista la quantità presente avrebbe avuto parecchio materiale per divertirsi...
Nel frattempo Ezekiel e Cassandra erano tornati in Biblioteca e dopo aver raccontato quanto successo ai presenti Flynn e Jenkins avevano immediatamente preparato del materiale che potesse essere utile ai ragazzi, Nicole dal canto suo aveva proseguito le sue letture sulla storia della Biblioteca dato che al momento non erano necessari i suoi servizi; quando tutto fu pronto il cavaliere predispose una proiezione di diapositive per spiegare quello che avevano trovato, il tutto mentre Ezekiel e i bambini si spartivano una nuova ciotola di pop corn.
Prima che Jenkins e Flynn potessero iniziare a parlare Nicole intervenne sequestrando la ciotola e dicendo secca ai figli:" Questi li prendo io o voi tre questa sera non mangerete nulla, mi sbaglio?"
Di fronte allo sguardo della Guardiana nemmeno Alastair disse nulla, Ezekiel stava per lamentarsi ma Regan gli sussurrò pratico:" Zeke non farlo, quando mamma fa quello sguardo è meglio non contraddirla, nemmeno papà rischia... Se ti vuoi beccare una sgridata sull' alimentazione fa pure." Jones decise che per il momento sarebbe stato meglio mantenere un profilo basso per poi riprendersi la ciotola alla prima occasione; nel frattempo Jenkins iniziò la sua spiegazione così dopo qualche minuto Ezekiel disse leggermente deluso:" Quindi non è un poltergeist?" 
Fu Flynn a precisare lo stato delle cose:" In realtà i mutaforma devono fedeltà ai poltergeist. La forma base che conosci tu grazie alla tua passione per gli horror si è trasferita in Finlandia circa vent' anni fa."
Jenkins aggiunse poi, come se fosse un' informazione rilevante:" Esatto, inoltre adorano il curling."
Nicole invece chiese pratica:" Non sono i soliti pazzi che vogliono dominare il mondo, vero?"
Il cavaliere rispose prontamente mentre le diapositive continuavano a scorrere:" No, e per nostra fortuna non vogliono nemmeno possedere anime o rimuovere la r dall' alfabeto."
Ezekiel chiese confuso:" Quale malvagio farebbe una cosa simile?" 
Flynn rispose sconsolato mentre con una bacchetta di legno teneva il punto del discorso:" Non è nemmeno la cosa più strana che abbiamo dovuto affrontare... Comunque sia dovete sapere che nel corso dei secoli i Bibliotecari si sono imbattuti in svariati tipi di mutaforma, alcuni erano quasi indistinguibili dalle persone normali..."
Flynn si interruppe: al posto di diapositive sui mutaforma al momento ne vedevano una in cui c'era un Jenkins decisamente più giovane e con il naso rotto e sanguinante; il newyorkese alzò un sopracciglio, perplesso, in attesa di una risposta che non arrivò.
Anche tutti gli altri presenti erano confusi e curiosi ma Jenkins si limitò a dire imbarazzato:" Non credete mai alla fesseria che ferisce più la penna che la spada... Comunque come diceva il signor Carsen ci sono varie categorie di mutaforma: Pelle Viscida, Volti Danzanti quelli sono un tormento, Occhi Velati eccetera, eccetera, eccetera... Fino ad arrivare ai tipi più rari come i Salta Gola e i Ruba Nasi."
Cassandra osservando la diapositiva commentò schifata:" Che brutti!"
Nicole aggiunse pratica:" Non sono solo brutti, sono anche inutilmente fastidiosi."
Flynn decise che era meglio dare informazioni utili:" La caratteristica comune di tutti i mutaforma è che si nutrono di bugie e del caos derivato. Più bugie ci sono più caos possono generare."
Ezekiel chiese subito pratico:" E perché se ne stanno in quel buco in Oklahoma? Fossi in loro mi sposterei immediatamente a Washington D.C., è il regno delle bugie!"   
Jenkins rispose prontamente:" I mutaforma hanno bisogno di enormi quantità di energia per sopravvivere, dato che la notizia di questa creatura è recente si può dedurre senza difficoltà che è ancora debole e che non si sia ancora nutrita a sufficienza per poter affrontare un viaggio. Dovrete, ovviamente, fermarlo prima che questo avvenga; se non lo farete temo che le conseguenze saranno catastrofiche."
Astrea guardò i fratelli per poi commentare:" Chissà come mai è sempre il solito discorso."
Nessuno dei due ebbe qualcosa da dire: la sorella aveva pienamente ragione; Cassandra invece chiese preoccupata:" Quanto sono catastrofiche queste conseguenze?"
Jenkins rispose con il suo tipico tono professionale:" Le basti sapere che la Rivoluzione Francese non fu dovuta alla disparità economica quanto più con l' invito di un Volto Danzante alla festa a casa del marchese De Sade..." 
Il cavaliere fece una smorfia per poi aggiungere:" Certi ricordi non si cancellano."
Nicole volle aggiungere un particolare che le era tornato alla mente da una missione svolta quindici anni prima:" I mutaforma hanno come scopo principale quello di continuare a mangiare per sostentarsi; sono però assimilati anche alla figura del dio ingannatore."
Jenkins confermò le parole della Guardiana:" Esatto signora Carsen. Questa figura è molto importante per i nativi americani e il suo scopo, vi sembrerà incredibile, è solo quello di divertirsi con la distruzione e il caos. Sono come i cartoni del sabato mattina per lui."
Regan ed Ezekiel, che nel frattempo aveva recuperato da un pezzo la ciotola dei pop corn, dissero quasi all' unisono:" Quelli non li fanno più da un pezzo!"
Cassandra d' altro canto disse una cosa molto più sensata:" E come lo fermiamo?"
Flynn dopo averci pensato qualche secondo emise il suo verdetto dicendo serio:" Sono Dei minori, sono quindi molto difficili da uccidere ma sorprendentemente semplici da catturare. Credo sia stato intrappolato molto a lungo in quella voragine, lì molto probabilmente troverete la sua cella... Fate attenzione."
Cassandra annuì per poi dire preoccupata per il fidanzato:" Jake è là da solo; dobbiamo avvisarlo!"
Nicole chiese immediatamente:" Dobbiamo venire anche noi a darvi una mano?"   
Fu Ezekiel a declinare l' offerta mentre lui e Cassandra si dirigevano verso la Porta sul Retro:" Meglio di no: è un mutaforma quindi più siamo più avrebbe possibilità di ingannarci. Ce la caveremo."
Quando i due Bibliotecari se ne furono andati Flynn notò lo sguardo della moglie così le chiese divertito:" Orgogliosa di loro?" 
La Guardiana rispose pensierosa:" Abbastanza, si sono dimostrati saggi... Diventeranno dei bravi Bibliotecari."
Ezekiel e Cassandra trovarono Jacob nello stesso bar dove avevano trovato Isaac, il Bibliotecario era seduto al bancone ed era di pessimo umore mentre beveva rapidamente qualcosa di fortemente alcolico; la rossa vedendo il pessimo umore del fidanzato le disse incerta:" Ciao..."
Lui le rispose per nulla felice di vederla:" Cosa c'è? Sei tornata per il secondo round?
La Bibliotecaria chiese confusa:" E di cosa?"
Jacob disse atono:" Del diciamo a Jacob Stone quanto sia orribile e che dovrebbe rimanere da solo."
Cassandra disse subito con un tono dolce:" Non te l' ho mai detto."
" Si invece. E me l' hai sbattuto in faccia senza mezzi termini."
Jacob a quel punto si alzò dal bancone e si allontanò, quando era di fianco ad Ezekiel il ladro gli disse solo:" E tu non hai pensato che magari non era lei?"
Stone ringhiò in direzione dell' amico:" Ora mi dai del bugiardo?"
Seguendolo al tavolo Jones gli rispose senza perdere la calma:" Mai sentito parlare dei mutaforma?"
Jacob una volta messosi a sedere assunse un' espressione riflessiva e assorta, considerando che la teoria del mutaforma spiegava ogni singola cosa di quanto era successo al cantiere; disse poi più a sé stesso che agli altri due:" Mi è sfuggito..."
Ezekiel chiese subito confuso:" Cosa ti è sfuggito?"
Jacob lo ignorò per rivolgere la sua attenzione a Cassandra:" Noi due non abbiamo parlato vicino alla riva del laghetto vero?"
" No."
Ezekiel ripetè quanto aveva detto poco prima:" Te l' ho detto, è un mutaforma."
" Hoklonote*."
Sentendo quella parola senza senso Ezekiel chiese perplesso e sarcastico a Jacob:" E cosa sarebbe? Una nuova marca di birra tedesca?"+
Stone ignorò il commento per spiegare agli altri Bibliotecari:" Dovevo capirlo! Ero tutto preso dai miei guai e pensavo ad affrontare mio padre ed era lì davanti a me!"
Cassandra chiese confusa:" Ma che cosa?"
Jacob rispose sicuro della sua intuizione:" Hoklonote è il nostro mutaforma! Si tratta di un dio dei nativi americani e si nutre di bugie, ascoltandole e dicendole."
Ezekiel confermò quello che stava dicendo il suo amico:" Come hanno detto Flynn e Jenkins. Tu sei stato più sintetico però."
Jacob continuò imperterrito, capendo come aveva fatto il mutaforma a liberarsi:" Bugie di ogni tipo, come quelle che ha detto mio padre sui permessi."
Cassandra invece decise di avvertire il Bibliotecario sui pericoli di quella missione:" Ci hanno detto che se non lo fermiamo il prima possibile continuando a nutrirsi e diventando più forte."
Jacob commentò subito, capendo al volo quale fosse il problema:" E il caos aumenterà."
Ezekiel chiese immediatamente agli altri:" Quanto credete potrebbe..."
Non finì la frase: nel bar si diffuse un rumore di esplosione così i tre Bibliotecari uscirono a verificare cosa fosse successo; all' esterno videro che la macchina dello sceriffo era in fiamme.
La donna vedendo Munsi che si incamminava verso di lei urlò infuriata nella sua direzione:" Fermo lì! Ti dichiaro in arresto!"
Il giovane chiese perplesso:" Come? E perché?"
La donna rispose furiosa afferrandolo per il braccio:" Danneggiamento di cosa pubblica e tentato omicidio!"
Munsi per contro rispose altrettanto arrabbiato:" Non penserà che sia stato io! Mi ha detto lei di vederci qui!"
" Balle! L' hai detto tu!"
Jacob a quel punto si mise in mezzo ai due litiganti e cercò di calmarli dicendo rassicurante:" Un momento, posso spiegarvi tutto."
Sia Cassandra che Ezekiel avevano dei grossi dubbi, Jacob parve rendersene conto dato che disse immediatamente dopo:" Meglio di no..."
Munsi vedendo Jacob disse altamente sospettoso:" Non potrebbero essere stati loro oppure suo padre?"
Jacob si difese immediatamente:" Se fosse stato mio padre sarebbe saltata la tua macchina e non quella dello sceriffo!"
Immediatamente dopo un' esplosione fece saltare per aria il veicolo di Munsi; i tre Bibliotecari colsero l' occasione per darsela a gambe e una volta abbastanza lontani Cassandra fece il punto della situazione:" Dobbiamo fermare quell' essere il prima possibile."
Ezekiel fece una domanda molto sensata:" Ma se Hoklocoso può fingersi chiunque noi come lo riconosciamo?"
Jake intervenne nella conversazione dicendo tutto quello che sapeva:" Nella mitologia si nutre di menzogne, gli danno forza di conseguenza dicendo la verità dovrebbe indebolirsi."
Sentendo quella spiegazione il ladro commentò sarcastico:" Dovremmo far dire la verità alla gente? Auguri!"
Jacob disse una cosa altrettanto facile a dirsi ma difficile a farsi:" Prima lo dobbiamo trovare e rimandare in quella buca!"
Cassandra a quel punto ebbe un' illuminazione:" Se fossi in lui la distruggerei per non doverci più tornare... Dobbiamo immediatamente tornare al cantiere!"
Detto questo i tre Bibliotecari corsero al cantiere e quando arrivarono all' ingresso della buca fecero appena in tempo a vedere la testa di una rossa che scendeva; la Bibliotecaria riconoscendo la sua testa esclamò indignata:" Ehi! Quella è la mia testa! Usa la mia testa!"
Una volta scesi sotto terra Cassandra disse agli altri due mentre ispezionava l' ambiente:" Lo sapete? Avevo capito dal video che c'era qualcosa che non andava... Era come se le pareti non fossero al loro posto..."
Ezekiel chiese confuso:" E come potevi capirlo da un video?"
La rossa spiegò tranquillamente:" Hai presente quando guardi un film e calcoli inconsciamente la dimensione del set basandoti sull' altezza degli attori e ai passi che impiegano per percorrerlo? Tipo Nathan Fillion è alto uno e ottantasette e compie quarantatré passi per attraversare Serenity quindi l' astronave è larga sessantadue metri." 
Jones commentò senza parole:" No! Nessuno ce l' ha presente! Nemmeno Flynn con le sue stramberie arriva a tanto mi sa."
Cassandra disse tranquilla mentre si addentrava in una galleria:" Beh, io si! E guardando il video, vista la tua altezza e le carte topografiche, V è quindici... quindici per sette più radice di cinque diviso quattro volte a al cubo... Certo! E poi l' area: radice quadrata di due. L' ho trovata! La parete con il serpente dovrebbe essere almeno cinque metri più indietro!"
Jacob osservando la pittura invece commentò interessato:" Bibliotecari e serpenti non vanno d' accordo... Il serpente di solito è simbolo di violenza e vendetta. Guardate la spora centrale, non è allineata."
A quel punto il Bibliotecario sfiorò il punto che aveva attirato la sua attenzione e immediatamente tutta la pittura si illuminò per poi sgretolare la parete e rivelare un corridoio alla cui fine aveva una sgangherata porta in legno che si aprì da sola con un cigolio inquietante.
Il terzetto andò a vedere la nuova sala e una volta alla interno Cassandra disse incerta:" Che posto è questo? Sembra una tomba."
Guardandosi attorno Jake notò un particolare fondamentale:" Gli animali qui dipinti sono qui contro la loro volontà..."
Ezekiel allora chiese ironico:" Come mai odio questa specie di stanza?"
" Forse perché è una gabbia e il tuo istinto da ladro ti sta avvisando. Abbiamo trovato il luogo dove era intrappolato il nostro mutaforma."
Spostandosi nuovamente verso l' ingresso il terzetto Sussultò all' unisono: davanti alla porta c'era il mutaforma che aveva l' aspetto di Cassandra, iniziò poi a spiegare la sua storia mantenendo un tono di voce inquietantemente calmo:" Sono rimasto in questa prigione per mille anni, lontano dalle bocche degli uomini a morire di fame senza bugie di cui nutrirmi. Ma poi tuo padre ha scavato dove non avrebbe dovuto e mi ha liberato con la sua prima menzogna."
Ezekiel sentendo quella spiegazione commentò ironico:" Ok, questo è il venerdì più strano di tutti."
Il mutaforma per tutta risposta assunse l' aspetto del ladro, stupendo non poco l' originale, prima di riprendere a parlare:" Avevo a disposizione tutte le bugie che volevo, così tante da un solo uomo... Ora ho la forza necessaria per potermene andare  e poter provocare danni seri. Addio piccoli bugiardi."
Detto questo Hoklonote si dissolse in una nuvola di sabbia e abbandonò la stanza, chiudendo dentro i tre Bibliotecari; Stone provò a buttare giù la porta ma questa non si mosse di un millimetro. Jacob a quel punto decise di guardarsi attorno per cercare di trovare una via d' uscita grazie agli affreschi, dopo qualche minuto di attenta osservazione ebbe un' idea:" Ecco com' è andata: i nativi del periodo pre coloniale intrappolarono Hoklonote, i Choctaw sapevano che era stato incatenato a queste mura... Un Dio Ingannatore... La magia è potere, focus ed effetto. Più bugie vuol dire più potere, lui è il focus e il caos è l' effetto! Con il caos potrebbe scatenare una guerra."
In quel momento il lato da ladro di Ezekiel emerse prontamente dato che iniziò immediatamente a cercare una serratura da aprire:" Se quella porta è stata bloccata in qualche modo si potrà anche sbloccare anche se non ho ancora capito quale sia la chiave per aprirla."
Cassandra si mise a riflettere, cercando di ricordare i libri sulla magia che Flynn e Jenkins le avevano consigliato:" Secondo la teoria magica il potere è una corrente duplice quindi qualunque cosa ci trattenga qui può essere invertita."
Mettendo una mano sulla spalla di Jones, Jacob disse a Cassandra deciso e sicuro:" Brava, è quello di cui parlavo prima: una corrente duplice. La verità!"   
Ezekiel disse ironico:" Spero che ora non dirai la frase la verità rende liberi."
Stone rispose divertito all' amico:" Invece è proprio così... Ora bisogna solo trovare qualcosa da dire..."
Tutti e tre rimasero in silenzio fino a quando Jacob non si fece coraggio e prese parola:" Sentite... Non volevo ammetterlo nemmeno a me stesso ma temevo... Temevo che fosse stato davvero mio padre a colpire Munsi..."
Immediatamente si sentì un cigolio, segno che stava funzionando; Cassandra disse con un tono apprensivo che però non nascondeva il suo sollievo:" Funziona! Non smettere di parlare!"
Jake eseguì l' ordine:" Va bene... Ho mentito a mio padre perché non volevo fargli sapere che lo ritenevo un fallito e che ce l' avevo con lui."
La porta diede nuovi segni di apertura così Ezekiel disse sollevato e ottimista:" Ci sono pochi rumori che amo sentire più di quello di una porta che si apre e quello, amici miei, era proprio di una porta che si sta aprendo!"
Stone commentò pratico:" Sono tre serrature, ce ne restano due."
Ezekiel a quel punto disse immediatamente:" Cassandra ha i capelli rossi."
Jacob spiegò quale fosse il problema:" Quella è una constatazione. La verità deve avere un peso emotivo, devi dire qualcosa di importante."
Ezekiel disse dubbioso:" Io però non ho mai mentito... Avrò tanti difetti ma mentire non è fra quelli."
A Cassandra venne in mente una conversazione che aveva sentito per caso fra Ezekiel e Nicole:" E quella faccenda che diceva Nicole sul fatto che avevi a che fare con l' FBI o roba simile?"
Jones fece una smorfia mentre Jacob esclamò stupito:" Eri nell' FBI?"
Ezekiel disse scocciato:" Ma smettila! Ti sembro uno Yankee? Fui reclutato dall' MI6 dopo il mio primo grande colpo... Siete contenti? Ezekiel Jones ha rubato per i servizi segreti di sua maestà! Non ne vado fiero ma è la verità... Nicole lo ha scoperto grazie ad un suo vecchio amico della CIA..."
Si senti una nuova serratura che scattava quindi Cassandra comprese che era arrivato il suo turno:" Quando hanno scoperto il mio tumore mi hanno detto che sarei morta... Quel giorno decisi che sarei stata io stessa a decidere quando morire. Ho voluto porre le mie condizioni e avevo scelto il giorno della mia morte; conoscere Flynn ha però scombussolato i miei piani dato che mi ha ridato nuovamente una speranza**."
Dopo quella frase si sentì anche la terza serratura che scattava e la porta si aprì subito dopo; Jacob disse triste ed empatico:" Cassie è terribile..."
La rossa disse tranquilla:" Ormai non è più un problema grazie a Flynn e Merlino. Andiamo ora."
I tre si avviarono all' uscita ma Stone si fermò proprio sull' uscio della porta:" Fermi! Dimenticavo che la porta va tenuta aperta per chiuderci di nuovo dentro il mutaforma!"
Ezekiel propose pratico:" Ok, uno di noi rimane qui e continua a dire la verità. Divertiti Cassandra"
" No! Sarebbe inutile così, la verità vale solo se la condividi. Peso emotivo. Ricordi?"
A quel punto intervenne anche la Bibliotecaria nel discorso:" Ok, rimarremo qui io ed Ezekiel; tu pensa al Dio ingannatore."
Jacob annuì prima di correre via; gli altri due Bibliotecari notarono che una volta dentro la porta aveva incominciato a chiudersi quindi Cassandra iniziò immediatamente a parlare incoraggiata da Ezekiel:" Ho rubato lo spartito di Aladdin al corso di musica delle elementari!"  
La porta si aprì di nuovo e Jones commentò divertito:" Non sei un genio del crimine ma come inizio non è poi così male."
Uscito all' aria aperta Jacob notò con orrore che gli operai si stavano preparando a seppellire tutto quanto così chiese stupito:" Ma che cosa fate?"
Mark rispose immediatamente al figlio del suo capo:" Tuo padre ci ha detto di far saltare la buca, è tutto quello che so."
Nel frattempo si sentì la voce di Isaac:" Pronti a far brillare!"
Il Bibliotecario corse immediatamente dal genitore esclamando sconvolto:" Papà! Vuoi far saltare la buca?!"
" Eccome. Ci puoi giurare!" Sentendo quelle parole Jacob urlò arrabbiato:" Ci sono i miei amici lì sotto!"
Per tutta risposta Isaac disse secco:" Ti conviene farli uscire."
" Ma che cos' hai in testa?! Distruggi il tuo lavoro per coprire le tue menzogne?!"
Isaac rispose al figlio senza perdere la calma:" Mi dispiace ma devo salvare l' impresa. Mark puoi collegare l' innesto."
Jacob a quel punto decise di calmarsi e di provare a far ragionare suo padre dicendogli comunque seccato e arrabbiato:" Mi vuoi ascoltare per una volta nella vita?!" 
Isaac gli domandò secco:" E perché mai dovrei darti ascolto?" 
Il Bibliotecario dopo averci riflettuto per qualche secondo decise di dire al padre tutta la verità:" Perché sono un genio. Ecco perché."
Dopo quella frase appena sussurrata Jacob urlò in faccia al genitore tutta la sua frustrazione:" Sono un genio perché parlo nove lingue e ne so leggere almeno una ventina! Sono laureato ad honorem in università in tutti e cinque i continenti! Mi chiamano per primo quando scoprono una nuova opera d' arte e mi chiamano pure con timore perché sono il migliore a riconoscere i falsi! E non te l' ho detto perché qualunque cosa avessi fatto, salvo gestire l' attività di famiglia, per te era tradimento e non puoi neanche immaginare quanto io non sopporto che tu la pensi davvero così! Scusa se ti ho mentito in questi anni"
Isaac per qualche secondo non disse nulla poi dopo qualche sospiro disse a disagio:" Ne hai dette di bugie ragazzo. Come dovrei reagire secondo te?"
" Fa un po' tu."
Isaac sentendo quella risposta disse a Jacob:" Sei sempre mio figlio... E ti voglio bene."
A quel punto abbracciò il Bibliotecario che però gli disse gelido e deluso da quello che aveva capito:" Un ultima cosa: mio padre non mi parlerebbe così neanche morto!"
A quel punto Jacob afferrò Hoklonote per la vita e lo spinse nella buca, assicurandosi di girarsi durante il volo per far assorbire tutto l' impatto al mutaforma; quando i due si furono rimessi in piedi il Dio Ingannatore assunse l' aspetto di Cassandra prima di colpire violentemente il Bibliotecario dicendogli con cattiveria:" Ecco la tua debolezza."
Dopo averlo colpito assunse l' aspetto di Ezekiel e proseguire:" A noi non puoi fare del male."
Ripresosi dal colpo il Bibliotecario rispose minaccioso prima di restituire il pugno al mutaforma e farlo cadere a terra:" Ti sbagli! So che sei sempre tu, continua pure, prendi la forma che vuoi."   
Hoklonote accettò la provocazione assumendo l' aspetto di Jacob, pronto nel secondo round.
Ezekiel nel frattempo si stava annoiando a morte nel sentire tutte le confessioni di Cassandra, che mentre parlava faceva avanti e indietro:" E se una donna dice che non le è mai accaduto mente! Ho una paura irrazionale dei ravioli! Ho sempre voluto essere vietnamita! E detesto i neonati! Sul serio, non li sopporto."
Nel frattempo Stone e il mutaforma stavano per riprendere il loro scontro, il Dio Ingannatore prima di sferrare un colpo al volto di Stone gli disse malizioso:" Io sono più forte di te!"
Continuando a tirare dei pugni il mutaforma proseguì:" Io ancora mi nutro delle tue menzogne Jacob o dottor Oliver Thompson? Oppure James McAlby?"
Il Bibliotecario ebbe però una reazione riuscendo a parare il terzo colpo con il braccio e mettere a segno una ginocchiata che ebbe solo l' effetto di allontanarlo dal suo avversario che continuò a provocarlo:" Oppure l' esperto di storia celtica Griffin Grimmwell. Che razza di nome è?" 
Capendo che l' unico modo per sconfiggere il mutaforma era dire la verità Stone raccontò il perché avesse scelto di usare tutte quelle identità mentre schivava un pugno diretto alla sua faccia:" Io ho paura! Ho pausa di usare il mio vero nome perché poi non potrei più fingere che sia colpa di mio padre."
Il Bibliotecario a quel punto riuscì a colpire in faccia il suo sosia per poi proseguire:" Ero un fallimento nella mia vecchia vita e avevo paura di esserlo anche in quella nuova."
Il mutaforma provò a colpire il Bibliotecario ma questi dopo aver schivato il colpo placcò l' avversario per poi dirgli:" Mio padre mi ha insegnato che se vuoi atterrare qualcuno prima ti ci devi avvicinare."
Jacob a quel punto fece forza e riuscì ad issare il mutaforma sulle sue spalle per poi sbatterlo violentemente a terra e colpirlo con forza con un pugno e concludere la spiegazione:" Perché non puoi scaraventarlo a terra se prima non riesci ad afferrarlo."
Il Bibliotecario sollevò il suo sosia per la camicia e gli diede un ultimo pugno che gli fece perdere conoscenza.
Mentre lo trascinava verso la cella gli disse sarcastico:" La verità fa male..."
Arrivò nella stanza giusto in tempo per sentire la fine del racconto della fidanzata:" E poi ho visto la luce abbandonare i suoi occhi e..."
La rossa venne interrotta da Ezekiel che disse sollevato:" Grazie a Dio sei qui! Non ne potevo più!"
Jacob trascinò Hoklonote privo di sensi e che ancora era identico a lui ad un angolo, Cassandra gli chiese incerta:" È morto?"
Il Bibliotecario rispose duro:" No, ma desidererà di esserlo."
Ezekiel vedendo che c' erano due Stone chiese sospettoso:" Come sappiamo che sei davvero tu?" 
Jacob guardò i due prima di dire serio:" Dopo il Perù ho avuto l' idea di andarmene e rimanere da solo perché avevo paura di fare il Bibliotecario e non volevo che mi vedeste fallire... Poi però ho pensato a quello che ci siamo detti, Cassie, e ne ho parlato con Flynn e Nicole, che mi hanno detto che i fallimenti sono parte del mestiere e che mi avrebbero aiutato a crescere."
Non appena Jacob ebbe finito di parlare uno degli affreschi che raffigurava un serpente prese vita e avvolse il mutaforma privo di sensi fra le sue spire, quasi come se fosse un paio di manette con la parte finale del corpo e una corda con tutto il resto; guardando il suo sosia Stone commentò vago:" Incatenato dalla verità..."
Cassandra decise di cogliere l' occasione per togliersi un peso:" Io ho accettato quella prima missione solo per dimostrare che potevo farcela da sola e di non essere solo la ragazzina malata della situazione. Onestamente preferisco lavorare con voi piuttosto che affrontare delle missioni da sola."
Il serpente a quel punto rafforzò la sua stretta così Jacob emise il suo verdetto:" Possiamo andare."
La rossa chiese incerta, voleva evitare che in futuro si ripetessero simili incidenti:" Dici che non si libererà?"
Jacob disse convinto:" Finché rimarrà qui senza un corpo di cui poter assumere le sembianze possiamo stare tranquilli."
All' uscita dalla buca i tre Bibliotecari notarono che tutti gli operai erano stretti attorno all' ingresso e Mark comunicava a chiedersi dove fosse finito Isaac Stone; il diretto interessato arrivò poco dopo in auto e chiese perplesso:" Mark ma che diavolo combini?"
L' operaio domandò dubbioso:" Ma ci hai detto tu di far saltare la buca."
" Ero dallo sceriffo e ho convinto la gente a fermare la protesta che tu stavi per far riesplodere. Ma dico, che hai nel cervello?"
Mark per contro disse ironico e confuso mentre si allontanava per annullare l' ordine:" A me sembra di essere in una gabbia di matti!"
I Bibliotecari capirono che il loro compito era giunto al termine così si allontanarono, diretti alla Porta sul Retro; Isaac vedendo passare il figlio gli chiese solo:" Allora, Jake?"
Il Bibliotecario dopo averci riflettuto qualche secondo disse semplicemente:" La verità..."
Vedendo che il figlio non continuava il suo discorso Isaac lo incitò a proseguire; il Bibliotecario lo fece:" La verità è che non mi importa che tu sappia la verità. Non mi serve la tua approvazione. Ciao papà."
A quel punto Jacob raggiunse i suoi amici, lasciando suo padre da solo a riflettere.
Tornati alla Biblioteca Jenkins interruppe le sue letture per constatare lo stato dei tre nuovi arrivati:" Uno, due e tre. Ben tornati ragazzi."
A quel punto Nicole e Flynn tesero la mano in direzione di Jenkins che  mise nelle mani di ognuno una banconota con una smorfia infastidita; Ezekiel vedendo quella scena disse ironico al cavaliere:" Grazie per la fiducia."
Jenkins ignorò il commento per poi chiedere:" Solo per curiosità..."
Stone parve intuire la domanda quindi disse immediatamente:"Era Holklonote."
Flynn commentò fiero dei ragazzi:" Un nemico non semplice, ben fatto. Lo avete intrappolato una volta per tutte?"
Jenkins commentò piacevolmente stupito:" Ben fatto; vi faccio i miei complimenti."
Nicole a quel punto propose allegra:" È tutto il giorno che cerchiamo informazioni sulla Biblioteca, voi siete tornati da una missione... Perché non mi date una mano a trovare i bambini e poi ce ne andiamo tutti da qualche parte a festeggiare? Jenkins che fa i complimenti è un evento che va festeggiato!"
Ezekiel colse subito l' occasione:" Che ne dite di un' accoppiata classica? Pizza e birra per tutti! Conosco un posto niente male qui a New York!"
Jacob non era dell' umore adatto per uscire, assecondando la proposta di Ezekiel di fare un' uscita di gruppo; aveva quindi deciso di concludere il suo lavoro, stare da solo in Biblioteca gli avrebbe fatto bene.
Il Bibliotecario non aveva però considerato che Jenkins era solito passare la notte in Biblioteca; i suoi pensieri erano stati infatti interrotti dalla voce del cavaliere:" Si è risolto tutto per il meglio quindi."
Il Bibliotecario si voltò per guardare in faccia il suo interlocutore e poi rispondergli con un tono che cercava di mascherare il suo stato d' animo:" Sì. Perché non ci crede?"
" Mi riferivo alla parte personale della missione."
Jacob rispose vago:" Sì... Tutto ok..."
Il cavaliere sentendo quella risposta lanciò in direzione del Bibliotecario la migliore occhiata scettica del suo repertorio; dopo qualche attimo di riflessione silenziosa decise di fornire a Jacob un consiglio sul rapporto non facile con la figura paterna... Lui dopotutto era un esperto...
" Vede, quelle fra padri e figli... Sono dinamiche complesse."
Jacob non poté fare a meno di ridere e commentare ironico:" Dinamiche complesse? È un modo garbato di definire la faccenda."
Dopo una nuova pausa di silenzio teso Jenkins proseguì:" Signor Stone... Ho visitato luoghi proibiti e ho visto e fatto cose che non... Ehm... Il punto è che non possiamo scegliere in che luogo nascere però possiamo scegliere che cosa fare della nostra vita."
Il Bibliotecario chiese immediatamente:" Sta dicendo che quello che siamo è diverso da quello che possiamo diventare?"
" Dico che le famiglie non sono facili... D' altronde che cosa è facile a questo mondo? Si fidi di me quando glielo dico, dopotutto sa chi sono, chi sono stato e chi è mio padre..."
Jenkins dopo quelle parole prese un libro dal tavolo vicino a quello di Jacob e se ne andò dopo aver salutato il Bibliotecario; Stone per contro si mise a fissare il suo elaborato, decidendo di seguire il consiglio datogli da Cassandra e pubblicarlo a suo nome.
Le parole dette da Jenkins avevano dato parecchio da riflettere a Stone così il Bibliotecario dopo asserire deciso di pubblicare il suo saggio con in suo vero nome rimase lì, a fissare pensieroso lo schermo del pc che ora, divenuto nero, rifletteva la sua immagine.
Le sue riflessioni notturne vennero interrotte nuovamente, questa volta da Flynn***; il newyorkese disse allegro nonostante l' ora tarda:" Ciao Jake, che cosa ci fai ancora qui?"
Stone rispose alla domanda con un' altra domanda:" Potrei chiederti la stessa cosa. Non dovevi essere fuori con Ezekiel, Nicole, i vostri figli e Cassandra?"
Flynn prese una sedia e si accomodò di fronte all' altro Bibliotecario prima di rispondergli:" In realtà sono le due del mattino, siamo già tornati a casa da un pezzo... Io però non riuscivo a dormire quindi ho deciso di venire qua a cercare di rendermi utile. Vedo che non sono l' unico che ha problemi a dormire e che ha perso addirittura la cognizione del tempo."
Jacob sollevò un sopracciglio, chiedendo poi sospettoso mentre notava le occhiaie del Bibliotecario:" Flynn quante notti sono che non dormi?"
Il newyorkese rispose con un gesto non curante, cambiando poi tono e diventando preoccupato:" Tre. Ma non è così grave, sono abituato a ben altro; tu piuttosto come stai. Non serve avere le mie abilità deduttive per capire che non stai poi così meglio di me... È per tuo padre, vero?"
Stone annuì prima di rispondere con un sospiro pesante:" Hai indovinato... Non pensavo che rivederlo mi avrebbe scombussolato così tanto... Sapevo che non avevamo un buon rapporto ma non pensavo di realizzare che non mi importa che lui sappia chi sono davvero."
Flynn decise di dire la sua, lui era cresciuto senza un padre e sapeva che era decisamente peggio:" Vorrei poterti dare un buon suggerimento... Se ne volessi uno probabilmente ti converrebbe chiedere a Jenkins. Quello che posso dirti io è di cercare di recuperare in qualche modo il rapporto che hai con tuo padre nei limiti del possibile, non sprecare i momenti felici passati con lui pensando solo ai dissapori o potrebbe essere troppo tardi... Fidati io so cosa significa non avere un padre e non lo augurerei a nessuno..."
Dopo qualche istante in cui nessuno disse nulla Flynn ruppe il silenzio dicendo con un tono a metà fra il triste e il nostalgico:" Vi ho mai raccontato di mio padre?"
Stone scosse la testa per poi rispondere ricordando quello che gli avevano raccontato un anno prima:" No, so solo che è morto quando tu eri piccolo."
Flynn sentendo quella risposta si mise a raccontare a Jacob quello che era successo:" Mio padre era medico in marina in Vietnam, gli capitò di fare una trasfusione con il suo sangue ad un commilitone e per quel fatto divenne suo amico perché chiunque abbia il sangue di Salomone nelle vene può usare la Chiave... Mio padre poi conobbe mia madre ma anche Jerry, l' amico, si innamorò di lei; io ero già nato quando Dulaque disse a Jerry tutta la verità, lui quindi decise di riscrivere la storia per poter sposare mia madre ma mio padre preferì morire piuttosto che mettere in pericolo la mia esistenza... Io sono cresciuto con la convinzione che l' assassino di mio padre fosse in realtà una brava persona e che in qualche modo potesse essere una sorta di figura paterna, senza nemmeno sapere chi fossi davvero; quando compì trentadue anni Nicole era incinta di Alastair e io ero terrorizzato dal dover diventare padre, poco dopo il mio compleanno si mise poi in moto una serie di eventi che mi fece scoprire la verità su me stesso, su mio padre, su Jerry... Ho capito che ero stato fortunato ad essere figlio di Alastair Carsen ma ho anche capito che avendolo perso a neanche cinque anni ero stato anche tremendamente sfortunato. Al mi chiede spesso di parlargli di suo nonno ma io più che dirgli le poche cose che mi ricordo o di mandarlo da mia madre o mia zia non posso fare... Il punto è che le famiglie a volte non sono facili ma rimpiangerai molto di più non averla che avere dei pessimi rapporti con i tuoi parenti... Inoltre sai qual'è il bello di essere adulti? Possiamo formarci una famiglia nostra, sia di sangue che non, che sia quella giusta per noi e che abbia delle nuove tradizioni se quelle vecchie non ci piacciono."
Jacob aveva ascoltato il discorso di Flynn con attenzione e capì che il suo amico e teoricamente anche capo aveva ragione, certo non sarebbe stata una cosa immediata ma forse con il tempo avrebbe potuto almeno tentarci; si rese poi conto di una cosa: nessuno degli attuali Bibliotecari aveva vissuto un' infanzia fra le più semplici, vedendo però come Flynn si comportava con i figli a Stone venne un dubbio:" Tu come hai fatto?"
Il Bibliotecario capì il punto e, mentre si alzava, rispose alla domanda:" Sono cresciuto non sapendo cosa significasse avere un padre, ho semplicemente capito che non potevo far provare ai miei figli la stessa sensazione... Inoltre avere Judson come mentore mi ha aiutato."
Detto questo Flynn si diresse verso la Biblioteca dando una leggera pacca sulla spalla a Jacob per salutarlo; Stone per contro decise che per quella sera era meglio andare a letto: era stata una giornata anche troppo intensa.





Note:

* la pronuncia originale conferma il nome che ho usato 

** Vi rimando al capitolo 15, dove a Cass viene offerta una cura in caso di problemi; è Flynn che offre i servigi di Merlino e mi ha permesso di ignorare la storia del tumore con una motivazione sensata alle spalle.

*** Onestamente in un episodio in cui il rapporto fra padri e figli è così presente non potevo non far dire qualcosa anche a Flynn, anche solo per dare anche l' altra versione: Jenkins e Jacob sono simili perché hanno un padre vivo con cui sono in conflitto, Flynn invece non ha più un padre da molto tempo e questa assenza lo ha condizionato per tutta la vita.

Note dell' autrice:

E anche questo capitolo è finito, ammetto che è stato quasi difficile da scrivere dato che mi sono provata ad immaginare parecchi scenari diversi per il finale: uno prevedeva una chiusura totale dei rapporti fra Jacob e suo padre come nella serie e un altro prevedeva passi più decisi verso la riappacificazione dei due Stone; ho deciso per una via di mezzo che prevede un ricostruirsi dei rapporti fra padre e figlio parecchio lento, merito delle parole di Jenkins e Flynn.
Per ciò che riguarda i segreti confessati ho fatto delle leggere modifiche per Cassandra, dato che l' offerta di una cura da parte di Flynn ha influenzato molto il suo personaggio e alcune delle sue scelte; per la confessione finale invece ho cercato, e spero di esserci riuscita, di far capire che i ragazzi non si sono separati perché hanno parlato e hanno chiesto consiglio a chi ci è passato prima di loro.
Come ho già scritto Flynn è servito perché è decisamente un esperto in materia di rapporti difficili con la figura paterna.
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

P.S. Scusate il giorno di ritardo ma ieri sono stata fuori casa tutto il giorno... Inoltre manca pochissimo alla quarta stagione! Yeeeeeeeeeeeeeeeeee

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Capitolo 42
*** Quarantunesimo capitolo ***


" E il Costo dell' Istruzione."

Quarantunesimo capitolo


Durante una festa in un campus universitario, la Wexler per la precisione, la mascotte, un ragazzo vestito da lontra, stava per entrare nella casa di una confraternita quando alla improvviso si aprì a mezz' aria uno squarcio dimensionale da cui sbucò un gigantesco tentacolo che senza molta fatica afferrò il malcapitato ragazzo e lo trascinò urlante nella sua dimensione, senza che nessuno si accorgesse di nulla.
Il giorno seguente il Libro dei Ritagli, come suo solito, fece giungere all' attenzione dei Bibliotecari quanto successo e Jenkins si premurò subito di fare una lista delle cose da non fare assolutamente alla Wexler University.
Il cavaliere iniziò a spiegare tutto a Ezekiel, che nel frattempo si stava esibendo in una serie di sbadigli:" Non mangi durante la permanenza nel campus, non ripeta nulla per tre volte ed eviti assolutamente di incrociare lo sguardo dei gargoyle."
A quel punto entrò Nicole nell' ufficio con in mano alcune attrezzature, fra cui il Jonesometro usato alla fiera S.T.E.M. l' anno prima, e disse ai presenti mentre appoggiava tutto sul tavolo accanto a Ezekiel:" Ecco tutte le attrezzature per la rilevazione magica che ho trovato. Piccolo appunto: ora non si spostano solo le stanze ma anche gli oggetti."
Ezekiel d' altro canto prendendo in mano il suo vecchio oggetto chiese perplesso:" Non è un po' troppo per una mascotte scomparsa?"
Jenkins rispose sospettoso:" La prudenza non è mai troppa con la Wexler University." 
A quel punto si sentì la voce di Flynn, appena entrato nella stanza, chiedere curiosa e perplessa:" Jenkins ha detto la Wexler? Ricordo che a quattordici anni mi vollero fra i loro studenti quando iniziai l' università... Mia madre però bruciò immediatamente la lettera, anche se avevo già intenzione di accettare la posposta della Columbia. Non capì la motivazione fino a quando diventai il Bibliotecario."
Jones chiese immediatamente confuso dalle reazioni di Margie:" E Perché tua madre ha reagito così male? Sarà una piccola università ma non c'è bisogno di essere così drastici."
Flynn si diresse alla sua scrivania per controllare la posta che gli era arrivata quella mattina mentre rispondeva:" Ti basti sapere che venne fondata da Josiah Wexler, un famoso occultista."
Jenkins a quel punto chiese ai presenti:" Qualcuno ha trovato la sezione sull' occultismo della Biblioteca?"
A rispondere alla domanda fu Jacob con un tono piuttosto irritato, che arrivò proprio in quel momento nell' ufficio ricoperto da numerosissime ragnatele dalla testa ai piedi:" Sì, sono stato io. I libri sono inspiegabilmente mischiati a quelli di cucina francese e l' area è infestata dai ragni!"
Il cavaliere rispose tranquillo e gioviale mentre prendeva i libri che aveva portato Jacob:" I ragni sono nostri amici signor Stone."
Jacob rispose senza cambiare tono mentre si toglieva le ragnatele di dosso:" Sono alti un metro!"
Nicole commentò divertita:" Meglio fare scorta di insetticida allora."
Jenkins invece fece una piccola introduzione storica:" Josiah Wexler fondò l' università nel 1813 in Massachusetts e sebbene fosse mascherata da piccola università egli la sfruttò per le sue ricerche nell' occulto."
Guardando uno dei libri e vedendo una delle illustrazioni Jacob chiese perplesso:" Quello è un uomo con la testa di una capra o una capra con il corpo di un uomo?"
La Guardiana commentò disgustata:" Certe cose è meglio non saperle."
Ezekiel decise di fare un riassunto a modo suo:" Bla, bla, bla. Roba super spaventosa."
Jenkins invece proseguì per nulla turbato:" Dopo l' esplosione e la morte di Wexler..."
Jacob interruppe la spiegazione chiedendo confuso:" Aspetti, fu lui o l' università a esplodere?"
Jenkins fece una mimica piuttosto eloquente di quello che era successo portandosi le mani alla testa e mimando un' esplosione, aggiungendo anche il sonoro per dare più enfasi e premunendosi di non tralasciare nemmeno quello che accadde al corpo.
Nicole fece una faccia schifata che divenne seria, esortando Jenkins a proseguire con lo sguardo; il Cavaliere non se lo fece ripetere anche a parole così riprese la sua spiegazione:" L' arcano passato del college venne insabbiato ma è considerato ancora oggi il Triangolo delle Bermuda della Costa nord orientale... Forse è addirittura peggio del vero Triangolo: incantesimi mal riusciti, mostri, sparizioni irrisolte, tutto è possibile."
Flynn distolse l'attenzione dalla sua posta solo per commentare:" No Jenkins, credo che il vero Triangolo sia comunque peggiore, però quello che dice ha senso e non si dimentichi degli occasionali super vuoti."
Sentendo parlare di super vuoti Cassandra scese gli ultimi scalini con incredibile vivacità per poi esclamare entusiasta:" Sì! Sì! Sì! Sì! Ho studiato la teoria matematica alla base dello spazio extra dimensionale quindi un super vuoto sarebbe super interessante!"
Vedendo che tutti i presenti la guardavano con facce più o meno perplesse aggiunse decisamente più mesta:" Almeno per me..."
Ezekiel non perse l' occasione per fare una battuta ironica:" Solo a te e a Flynn potrebbe piacere l' idea di tornare a scuola. Persino alla versione più inquietante di Hogwarts*. "
Il Bibliotecario tirato in ballo disse solo, mentre versava dell' acqua su un foglio:" Confermo."
Cassandra per contro disse indignata mentre si indicava la testa:" Avrei sempre voluto andare al college ma non ho potuto!"
Nicole decise di riportare tutti all' analisi del problema principale: un ragazzo era scomparso dopotutto:" Jenkins, Flynn piccola curiosità: il ragazzo lontra è stato coinvolto nelle stranezze dell' università maledetta o è tutta una bravata giovanile? Ricordo che Robert una volta venne sfidato a fare il bagno nel lago di Central Park a gennaio solo per una scommessa con degli amici, erano tutti ubriachi se ve lo state chiedendo."
Ezekiel chiese perplesso:" Chi è Robert?"
La Guardiana rispose mentre notava che Flynn era assorto nella lettura della lettera che aveva bagnato:" È mio fratello maggiore, se ti può interessare ne ho un altro ed è Daniel, il fratello di mezzo. Ora però torniamo al punto? Jenkins ci può impostare la Porta sul Retro per favore? Flynn tu vieni con noi?"
Il Bibliotecario sussultò per un attimo prima di carpire cosa gli avesse chiesto la moglie e rispondere:" No... Credo che andrò ad Atlantide; ti ricordi quella vecchia sciamana delle tartarughe marine che aiutammo sei anni fa? Mi ha detto che ha avuto una visione che riguardava me e la Biblioteca. Andrò a verificare, magari è la pista giusta per capire cos' ha che non va questo posto."
Nicole annuì per poi dire seria:" Va bene, cerca però di stare attento e fare attenzione Secchione."
Si rivolse poi agli altri Bibliotecari dicendo pratica e sbrigativa, con il suo tipico tono da Guardiana in missione:" Bene, se nessuno di voi ha missioni urgenti mi segua, dobbiamo andare in Massachusetts."
Il terzetto non disse nulla così i quattro attraversarono la Porta sul Retro arrivando nell' università degli orrori; Nicole propose di dividersi per cercare indizi più rapidamente quindi lei e Cassandra si diressero verso il campo sportivo, era infatti uno dei luoghi abituali di qualunque mascotte.
Le due donne individuarono con una certa facilità la capitana delle cheerleader e iniziarono a fare domande a lei; la ragazza, una giovane con i capelli scuri e la carnagione olivastra non molto alta rispose secca:" Spero sia già sotto terra!"
Nicole commentò sarcastica:" Ci vai giù pesante."
La ragazza disse senza cambiare tono mentre supervisionava le sue compagne:" È l' unica scusa accettabile! Non posso credere che Peter se ne sia andato senza... Katie!"
A quel punto la ragazza smise di parlare a Nicole e Cassandra per rivolgersi a una sua compagna e correggerla arrabbiata dopo aver fischiato un ammonimento con il fischietto:" Su le braccia!"
Finito il suo lavoro di capitana continuò la sua spiegazione come se nulla fosse successo:" Proprio prima della partita con il Michigan."
Cassandra a quel punto chiese incerta:" Quindi Peter ha semplicemente lasciato la scuola?"
" Sì, capita di continuo. Come in ogni altro college uno studente su cinque alla Wexler si dilegua nel cuore della notte. La solita storia."
Sentendo il tono per nulla stupito della ragazza Nicole si chiese che razza di gente studiasse in quel posto e ringraziò mentalmente Margie per aver tenuto Flynn lontano da quel posto ventisette anni prima; mormorò poi all' orecchio della Bibliotecaria grondando sarcasmo:" Io direi che di normale non ha nulla, ma sono punti di vista."
La cheerleader nel frattempo proseguì il suo racconto:" Anche se non capisco perché se ne sia andato... Oh! Avrà raggiunto la squadra di pallavolo, scomparsa dopo una partita in trasferta; trovammo solo un autobus pieno di vestiti. Bello scherzo, vero?"
Cassandra commentò con lo stesso sarcasmo usato da Nicole:" Bello scherzo? Direi piuttosto spaventoso mistero."
La ragazza ignorò la rossa per poi iniziare a fare pettegolezzo:" E quest' anno non abbiamo avuto nemmeno un' epidemia di verruche... Avete presente quelle che provocano incubi da urlo?"
Nicole commentò solo:" Non è nemmeno la cosa più stravagante che ho sentito oggi."
La cheerleader a quel punto si rivolse ai suoi compagni:" Ok ragazzi, formazione 8. E 5, 6, 7, 8. Apparent diabolus ignis**."
Sentendo quella frase Cassandra esclamò stupefatta e incredula:" Cosa?! Scusa... Cosa state dicendo?"
La ragazza rispose tranquillamente:" È il motto della scuola, lo usiamo da sempre. Ci aiuterà ad intimidire gli avversari."
Nicole sbuffò divertita, era un' appassionata di football studentesco e sapeva che quella piccola università non aveva la minima possibilità con una delle squadre favorite; si astenne però dall' esternare i suoi pensieri, al momento non voleva inimicarsi gli studenti.
A quel punto la bionda fece un cenno a Cassandra per invitarla ad allontanarsi; quando non furono più a portata d' orecchio delle cheerleader la Bibliotecaria disse subito:" Jenkins aveva ragione, questo posto è davvero strano."
Nicole invece disse divertita:" Chissà se illudersi che una piccola università potrà battere una delle squadre favorite rientra nelle delusioni magiche o quelle normali... Comunque che significa il loro motto? Ho capito che è latino ma non so che significa."
Cassandra fece una smorfia per poi rispondere:" Fidati, non vuoi saperlo davvero."
Jacob ed Ezekiel invece avevano iniziato a sentire i compagni di confraternita del ragazzo scomparso, uno di loro aveva subito commentato:" Si, è un fanatico della Wexler; quel costume da mascotte può diventare davvero puzzolente, sapete?"
Jacob annuì per poi chiedere pratico:" Hai idea di dove stesse andando quella sera?"
Il ragazzo, di corporatura media e dai capelli scuri, rispose alla domanda del Bibliotecario con fare disponibile:" In vista della partita del week end Peter faceva il giro delle feste. Le confraternite lo chiamavano come animatore."
Ezekiel nel frattempo si era messo ad esplorare la stanza e successivamente si era sporto dalla finestra, e aveva notato una serie di gargoyle sul muro di fronte alla casa; il ragazzo nel frattempo proseguì la sua spiegazione:" La notte in cui è scomparso doveva andare dagli Omega Theta... Cavolo! Il loro edificio ha una fama davvero bizzarra."
Ezekiel chiese immediatamente, curioso e ironico:" Con fama bizzarra intendi che alle loro feste non c'è birra?"
Il ragazzo spiegò al Bibliotecario cosa intendesse con quella frase:" No, che serve un invito per entrare da loro... Un invito scritto. E sembra che nel seminterrato facciano strani rituali, sacrifici animali e roba simile. Peter lo ha saputo dal professor Bancroft, di architettura."
Ezekiel lasciò parlare il ragazzo mentre con noncuranza rubò dal cassetto di Peter l' invito per entrare dagli Omega Theta; Stone d' altro canto sentendo nominare il docente chiese eccitato e curioso:" Il professor Bancroft? Il professor Roger Bancroft insegna qui? Stai scherzando? Quell' uomo è un' autorità nel campo dell' architettura coloniale americana! Sei così fortunato! Io avrei ucciso per seguire le sue lezioni! Ma a te non importa..."
Ezekiel decise di dire all' amico la dura verità:" Non importa a nessuno bello. Però vorrei tanto sapere dov'è la casa degli Omega Theta."
Mentre ricevevano le informazioni nessuno dei Bibliotecari si accorse del gargoyle che si era spostato sul davanzale.
Quando i quattro si riunirono per fare il punto della situazione Nicole chiese ironica dopo aver sentito la storia degli Omega Theta:" Ok, non ho molte esperienze con le confraternite ma quello che so è che dovrebbero scorrere fiumi di birra alle loro feste piuttosto che fiumi di sangue causati da riti satanici?"
Jacob notando una decorazione di un edificio rispose alla domanda retorica della Guardiana:" Non ci scommetterei. Guardate quei simboli in ferro battuto."
Cassandra commentò subito:" I cerchi che si intersecano sono un simbolo dell' occultismo del diciottesimo secolo. È senza dubbio magia."
Jacob concordò con l' ipotesi della fidanzata quindi aggiunse:" Esatto. Dobbiamo saperne di più sulla storia della casa e scommetto che Bancroft ne saprà qualcosa."
Nicole a quel punto commentò divertita:" Non lo dici solo per incontrare il tuo idolo? Mi ricordi tantissimo Flynn in questi casi. Comunque mi va bene come piano, io e Jake andremo dal professore, Zeke e Cass voi controllate la casa, vi può andare?"
Ezekiel disse alla Guardiana con una punta di divertimento nella voce dopo aver sentito la ripartizione delle coppie:" Ammettilo: non hai minimamente voglia di ritrovarti ad una festa!"
Nicole sorrise senza però dare una risposta e immediatamente dopo si incamminò facendo a Jacob un cenno per seguirla; rimasti soli Cassandra chiese eccitata:" L' amico di Peter ha detto che serve un invito per entrare. Quindi cosa vogliamo fare? Ci intrufoliamo dal retro? Uh! Fingiamo di consegnare delle pizze!"
Jones rispose con tutta calma, tirando fuori l' invito dalla borsa a tracolla che portava con sé:" O usiamo l' invito che ho rubato alla mascotte. Era sulla scrivania."
Cassandra commentò con un leggero tono di rimprovero:" Sarei tentata di spiegarti quanto sia immorale rubare alle persone scomparse ma non lo farò, so che non mi ascolteresti. Quindi..."
Jones per tutta risposta le disse con un sorriso:" Cosa stai dicendo?"
A quel punto i due si diressero verso l' ingresso della casa ma Cassandra fermò l' amico notando un fruscio sospetto proveniente da una siepe; il frusciò si rivelò essere stato causato da una ragazza con gli occhiali e i capelli corti e ricci che salutò i nuovi arrivati al campus come se nulla fosse:" Oh, ciao."
La Bibliotecaria le disse perplessa:" Che stai facendo tra i cespugli?"
La giovane disse vaga, non smettendo di armeggiare con un oggetto elettronico non meglio identificato:" È qui che ho rilevato il segnale migliore. Voi chi siete?"
Prima che i Bibliotecari potessero rispondere la riccia notò l' attrezzatura che aveva in mano Ezekiel ed esclamò stupefatta:" Cosa?! Siete anche voi a caccia di magia?!"
Dopo parecchi attimi di silenzio imbarazzato la ragazza, che non si era ancora presentata, disse chiaramente sollevata mentre si avvicinava a Cassandra e Ezekiel:" Questo è davvero inaspettato! Ho messo un annuncio su internet ma non pensavo che qualcuno avrebbe risposto. Sono Lucy... Luckylucy713."
La rossa si rivolse alla ragazza di nome Lucy con un tono autoritario, cercando di imitare Nicole il più possibile:" Ok... Torniamo un istante a quando ci hai chiesto se siamo a caccia di magia."
Lucy rispose con un tono deluso allontanandosi mentre proseguiva le sue rilevazioni:" Siete qui per questo, no? Non siete due studenti."
Ezekiel la inseguì per poi commentare offeso:" Io potrei esserlo!"
Cassandra invece rimase al suo posto dicendo più a sé stessa:" Anche io. Dottoranda..."
Lucy salendo i gradini della casa disse pratica:" Si sa che la Wexler è un luogo strano. La tenevo già d' occhio ma dopo la scomparsa della mascotte ho informato un gruppo di magia su internet che sto investigando. Sono davvero forti quelle del forum del Lago, tutte donne davvero interessate alla magia e non dilettanti."
Dopo qualche istante di silenzio la studentessa chiese dubbiosa:" Ma se non appartenete a quel forum voi chi siete?"
Il Bibliotecario rispose vago:" Noi... Ci occupiamo della sicurezza. Dobbiamo sorvegliare il campus e, scusa se te lo dico, ma stai perdendo tempo. Comunque spero che troverai altro per quel forum."
Cassandra invece le chiese interessata:" Toglimi una curiosità, come mai sei a caccia di magia proprio accanto a questo edificio?"
Lucy rispose prontamente:" Ora ve lo spiego. Eseguo rilevazioni nel laboratorio dove ho costruito un acceleratore di particelle*** e circa un paio di giorni fa ho registrato insoliti picchi di energia. L' ultimo è stato tracciato qui, quando la mascotte è sparita."
Cassandra decise che era meglio sviare la ragazza da quegli esperimenti:" Ma questo non è necessariamente un indicatore di magia..."
Lucy per tutta risposta tirò fuori il telefono e fece vedere ai due Bibliotecari le sue rilevazioni:" Con dati del genere questo edificio dovrebbe essere crollato e invece è ancora in piedi."
Di fronte ai dati la Bibliotecaria disse cercando di mediare:" Ok, a questo è difficile controbattere...Lascia che se ne occupino dei professionisti ovvero noi, sorveglianti del campus e tu intanto preoccupati solo di studiare." i due Bibliotecari a quel punto si allontanarono di qualche passo e Ezekiel sussurrò incredulo e perplesso:" Esistono pure i cacciatori di magia?"
Cassandra aggiunse irritata dalla situazione:" E questa sa anche il fatto suo!"
I due decisero di non indugiare oltre e di bussare alla porta per poter esaminare l' interno dell' abitazione; venne ad aprire un ragazzo molto altro che chiese l' invito, una volta esaminatolo disse in modo arrogante:" Uhh mi dispiace amico, gli inviti sono personalizzati. Qui non vogliamo gentaglia."
Concluse il tutto lasciando cadere a terra il foglio di carta; i due Bibliotecari si offesero parecchio sentendosi appellare in quel modo ed Ezekiel ringhiò rabbioso e maledicendo il fatto che Nicole non fosse l' con loro:" Gentaglia?! Ti informo che..."
Lucy intervenne con un sorriso amichevole per poi dire:" Loro sono con me! Ciao Justin."
Il ragazzo salutò cordialmente per poi chiedere stupito:" Davvero sono con te?"
Lucy annuì:" Certo! Lui è in un programma di scambio e lei è una dottoranda. Venite."
Entrando in casa Ezekiel non mancò di comportarsi da Ezekiel Jones dato che con un sorrisetto strafottente prese il bicchiere a Justin.
Nicole e Jacob invece  avevano raggiunto l' aula del professore così Stone aveva spiegato alla Guardiana:" Ok, sta a sentire: le analisi del professor Bancroft possono essere drasticamente aggressive, un accademico brutale e irascibile."
Nicole commentò per nulla impressionata e con una punta di divertimento nella voce:" Ti vorrei ricordare che sono undici anni che conosco Flynn Carsen e ho una relazione con lui."
Jacob decise di attirare l' attenzione del professore dicendogli:" Buon giorno, lei è il professor Bancroft?" 
L' uomo, di circa quarantacinque anni con i capelli scuri leggermente lunghi e gli occhiali, rispose senza alzare lo sguardo dai documenti che stava leggendo:" Si."
Il Bibliotecario continuò leggermente eccitato e iperattivo:" Beh... Noi... Posso iniziare dicendole che sono un suo grandissimo fan?!"
Sentendo quella frase Bancroft si degnò di osservare finalmente i suoi interlocutori notando che si trattava di un uomo e una donna decisamente troppo vecchi per essere studenti.
Stone nel frattempo proseguì:" Seriamente... La sua ricerca su come le dimore residenziali americane siano cambiate nel diciottesimo secolo era semplicemente strabiliante."
Il professore fece una leggera risata per poi commentare stupito:" Quella pubblicazione risale a tanto tempo fa, sono stupito che l' abbia trovata."
Jacob rispose prontamente:" A dire il vero ci scissi una piccola critica a riguardo. Sono Oliver Thompson."
Questa volta fu il turno del professore di rimanere spiazzato:" Lei è Oliver Thompson? Credo di averla letta."
Nicole a quel punto non potè fare a meno di ridere senza farsi notare, sembrava di vedere un bambino eccitato per i regali di Natale; il suddetto bambinone chiese emozionato:" Seriamente?"
Bancroft rispose cortese:" Già, è stata una deliziosa breve interpretazione del mio lavoro pionieristico."
Il Bibliotecario esclamò eccitato:" Grazie! Io sono... Sono, sa, partito da quello... Quello che aveva scritto lei..."
Nicole decise che era giunto il momento di pensare alla missione così disse pratica ai due esperti di architettura:" Perché tu e il professore non parlate di quello che vorrete quando avremo chiesto quello per cui siamo venuti qui? Professore so che lei ha tenuto delle lezioni sull' architettura del campus."
Bancroft confermò:" Si, sono addirittura riuscito ad ottenere le piante originali degli edifici."
Prima di proseguire nella sua spiegazione il professore proiettò alla lavagna luminosa le suddette piante:" Mostrano interessanti progettazioni e materiali."
Jacob tornò ad essere professionale prima di chiedere interessato:" Nello specifico, volevamo saperne di più sulla sede degli Omega Theta e la storia occulta."
Sentendo quella richiesta il professore sbuffò spazientito:" Ah, è uno di quelli."
La Guardiana chiese prontamente con un sopracciglio alzato:" Quelli chi?"
Il professore non nascose il suo disprezzo mentre rispondeva alla bionda:" Una di quelle... Persone... Che credono a tutte le sciocchezze sulla Wexler. Sentite. Odio distruggere le vostre illusioni ma la magia non esiste. Non esiste nell' architettura e non esiste qui. Non esiste una cosa come la magia."
In quel momento sia Nicole che Jacob, mentre si scambiavano uno sguardo complice d' intesa, erano consapevoli di quanto quel professore fosse nel torto, la Guardiana era anche divertita da quella situazione decisamente ironica: in un' università pervasa dalla magia un professore diceva che la magia non era reale a chi ci aveva a che fare ogni giorno.
Alla casa degli Omega Theta Cassandra ed Ezekiel si ricongiunsero per fare il punto della situazione, Jones esordì dicendo alla rossa quello che aveva scoperto:" Ho parlato con un confratello e mi ha detto che hanno ingaggiato la mascotte ma non si è mai fatto vivo. E poi mi ha chiesto di avere indietro la caparra."
Lucy constatò mentre analizzava il suo aggeggio elettronico:" Non è carino."
Il Bibliotecario annuì prima di rispondere allegro:" Già, lo credo anche; io così gli ho rubato l' orologio. Se avessi saputo che c'era così tanta ricchezza all' università, ci sarei andato molto prima."
Cassandra decise che era meglio concentrarsi sulla missione così disse decisa ed esortando il compagno a parlare:" Ok, mentre eri lì, hai per caso trovato prove di uno sbalzo di corrente o di una mascotte scomparsa?"
Il Bibliotecario rispose vago:" Beh... Non ho controllato di sopra. Scommetto che questi ricchi confratelli tengono i sistemi elettronici in bella vista."
La rossa annuì per poi dirgli leggermente esasperata:" Vai, forza!"
Il ladro non se lo fece ripetere due volte ma mentre saliva le scale si accorse del gargoyle che aveva notato all' esterno.
Lucy nel frattempo chiese a Cassandra curiosa e interessata:" Sai che cosa stiamo cercando?"
La Bibliotecaria rispose brusca, meno persone venivano coinvolte nelle loro missioni meglio era per tutti:" Non c'è nessun noi. Ci sono solo io e il mio amico. E non sto affatto dicendo che la magia esiste."
La riccia non ascoltò minimamente le parole di Cassandra, si limitò a dire senza smettere di guardare la sua strumentazione:" Sai, è bello che tu abbia un gruppo con cui lavorare. A me piacerebbe. O preferite chiamarvi squadra?"
Cassandra cercò di divagare:" No, non lo facciamo. Non dovresti studiare o fare cose simili invece che perdere tempo a cercare la magia?"
Lucy rispose tranquillamente:" I miei studi vanno bene. Ho letto ogni libro da cima a fondo prima che iniziasse il semestre."
La Bibliotecaria per contro espose il suo pensiero:" Beh, c' è molto più di questo all' università. Ci sono i raduni pre partita, le feste e altre cose dell' università! Non sottovalutarlo, non tutti possono avere queste esperienze."
La ragazza per contro disse senza cambiare tono mentre si spostava:" Divertente, certo... Ma mi sono sempre interessata ad altre cose, tipo gli sbalzi di corrente degli arnesi per l' acceleratore di particelle oppure che la teoria M di Witten implichi che la supergravità abbia più di undici dimensioni."
Sentendo parlare di scienza Cassandra si illuminò immediatamente esclamando eccitata:" Hai letto la teoria M di Witten? Al mondo ci sono dieci persone in grado di comprenderla!"
Lucy commentò con una scrollata di spalle incurante:" Da oggi undici. Vedi... Quando noto un fenomeno non riesco più ad ignorarlo, devo scoprire tutto a riguardo!"
La Bibliotecaria rispose molto più amichevole:" Come per la magia?"
La riccia chiese subito:" Quindi stai dicendo che la magia esiste?"
Cassandra fece per risponderle ma quello che riuscì a dire fu un suono mezzo mozzato dato che le venne addosso un ragazzo che le fece perdere l' equilibrio e le rovesciò addosso il contenuto del bicchiere; la rossa si lamentò disgustata:" Ho la mano appiccicosa..."
Lucy d' altro canto notò che due ragazzi avevano aperto una porta e ci stavano entrando così la Bibliotecaria commentò interessata:" Deve essere il seminterrato... Bleh! Ora è tutto appiccicoso!"
Disse quell' ultima frase perché aveva fatto un passo avanti, in direzione dello scantinato; la mora chiese una conferma:" Non girano voci di rituali nel seminterrato?"
Cassandra annuì per poi dire con un sorriso, alla fine quella Lucy non era poi così male ed era sveglia quindi poteva esserle d' aiuto:" Già... Forza, andiamo a vedere!"
Lucy sentendo quelle parole volle una conferma, voleva infatti essere sicura di aver sentito bene:" Noi due?!"
" Sì."
La riccia espose le sue perplessità:" Aspetta... Non dovremmo andare a chiamare il tuo amico per avere dei rinforzi?"
Cassandra rispose tranquillissima:" Direi di sì, anche se non servirebbe. Sono una Bibliotecaria."
Lucy chiese perplessa:" Cosa sei?"
Cassandra decise di raccontare alla ragazza la versione breve:"  Credo sia inutile continuare a fingere... La magia è reale e credo te ne sia resa conto da sola; il mio compito e quello dei miei amici è impedire sia che cada in mani sbagliate sia che qualcuno si faccia male incontrandola casualmente e senza preparazione."
La riccia rimase senza parole, doveva metabolizzare la situazione, Cassandra invece si chiese se aveva fatto bene a raccontarle la verità; le due giovani donne vennero raggiunte da Ezekiel, così il terzetto improvvisato si diresse nello scantinato della casa; scendendo gli ultimi gradini Ezekiel disse eccitato:" Sapevate che i confratelli hanno dei diamanti veri nei loro anelli? Sembra di..."
Immediatamente venne zittito da Cassandra e Lucy, che si misero a sbirciare nella sale: videro che c' erano parecchi ragazzi tutti con addosso una tunica nera che gli copriva il viso, stavano poi intonando una litania fino a quando uno di essi disse molto chiaramente e con fare solenne mentre teneva in mano un calice di pietra:" Noi invochiamo gli antichi dei, invochiamo i nostri creatori. Invochiamo i nostri Dei... Gli Dei del birra pong!"
Cassandra nel frattempo si era guardata attorno e aveva notato che tutte le pareti del seminterrato erano ricoperte di onice, cosa parecchio strana; capendo che quella pista era stata un totale fallimento Cassandra fece un sospiro irritato.
I tre decisero poi di tornare al piano superiore ma prima di uscire dallo scantinato fecero tre identiche grida di spavento: dal nulla era apparso un gargoyle di pietra che li aveva presi alla sprovvista.
Nel frattempo Bancroft aveva proseguito la sua invettiva contro la magia e contro Jacob, Nicole aveva osservato tutta la scena decisamente divertita, ricordandosi che i Secchioni tendevano ad infervorarsi parecchio quando si metteva in discussione il loro grado di competenza in materia... Ricordava piuttosto bene come Flynn si era divertito a dimostrare di essere superiore all' archeologa incontrata in Marocco quando erano sulle tracce delle Miniere.
Vedendo che i toni si stavano scaldando ulteriormente decise di riprendere la discussione per avere un' ulteriore fonte di divertimento; Bancroft aveva esclamato ad un certo punto:" Questo non è affatto vero!"
Jacob per contro aveva ribadito il suo punto di vista:" Non ci credo! Lei sta dicendo che Stonehenge non significa nulla!"
" Io sto dicendo che Stonehenge è semplicemente un calendario astronomico e sto negando tutti quei discorsi da cavernicolo! Se lei non lo capisce è solo un povero teorico dilettante!"
Jacob a quelle parole esclamò furioso:" Dilettante?! Dilettante?! Dilettante?!"
Nicole per contro commentò sarcastica ed enormemente divertita dalla situazione:" E io che mi ricordavo che la scuola era noiosa..."
Jacob decise di passare all' attacco:" Senta, solo perché ha una dozzina di lauree può credere di sapere tutto!"
Il professore commentò spavaldo:" Quella dozzina di lauree indica che io ho studiato cose che lei non ha mai nemmeno studiato! Io sono Roger Bancroft, illustre professore! Master, dottorato, specializzazioni!"
In quel momento un calo di tensione mise in allerta la Guardiana, che provò ad avvisare i due uomini mentre si alzava e si avvicinava a loro; Bancroft non si accorse che alle sue spalle si aprì uno squarcio dimensionale da cui stava fuoriuscendo un enorme tentacolo nero, troppo occupato a darsi delle arie:" Se anche vivesse cento vite il suo cervello non potrebbe mai recepire nemmeno la metà delle cose che so io. E io so che questa teoria della magia è la cosa più stupida che io abbia mai sentito!"
Nicole vide con orrore che il tentacolo stava per avvolgersi attorno a Jake e al professore così intervenne e con uno spintone riuscì a mettere al sicuro il Bibliotecario; il professore non fu altrettanto fortunato dato che venne preso.
Una volta trascinata la preda dall' altra parte del varco Nicole e Jacob videro che lo squarcio dimensionale si richiuse da solo; rimettendosi in piedi il Bibliotecario chiese all' amica:" Nicole, tu fai la Guardiana da parecchio... Che diamine era?"
La bionda rispose preoccupata:" Sembrava molto il tentacolo di un enorme mostro inter dimensionale... Non è un buon segno."
Nicole decise che era il caso di avvisare Cassandra ed Ezekiel e poi tornare immediatamente in Biblioteca per studiare la prossima mossa; Jenkins sentendo il resoconto dei Bibliotecari e della Guardiana decise di fare un riassunto, senza però dimenticare di condire il tutto con una buona dose di sarcasmo:" Quindi abbiamo: un tentacolo mostruoso, una mascotte sparita, una studentessa che indaga i misteri della magia..."
Notando il gargoyle che era apparso sul tavolo il cavaliere si rivolse ad Ezekiel dicendogli leggermente rassegnato:" Le avevo detto di non incrociare lo sguardo con i gargoyle; è come sfamare un cane randagio: non se ne andrà più."
Il Bibliotecario mise le mani sulle orecchie della statua per poi esclamare indignato:" Non parli così in presenza di Stumpy, Jenkins!"
Nicole commentò ironica:" Gli hai dato anche un nome... Tutto questo è quasi carino se non fosse che in quell' università c'è un tentacolo gigante proveniente da un' altra dimensione che rapisce della gente per poi mangiarsela."
Cassandra per contro espose la sua teoria:" Non sappiamo ancora se sono stati mangiati... Sappiamo però che sono stati presi e portati attraverso una strana fessura che è apparsa all' improvviso."
Jenkins aggiunse poi serio e professionale:" Questo, sommato al picco di energia registrato dalla signorina Lyon, suggerisce che la tesi della signora Carsen è corretta. Sono quasi certo si tratti di una chiamata di una creatura lovecraftiana."
Jacob chiese immediatamente:" Lovecraft? Howard Philips Lovecraft?"
Il cavaliere disse con il suo tipico tono a metà fra il professionale e il sarcastico:" Un nome così lirico mal si addice ad una mente tanto perversa... La sua immaginaria Miscatonic University è ispirata alla Wexler."
Stone commentò ironico:" Avrei preferito saperlo prima che quel tentacolo mi apparisse davanti!"
Ezekiel dal canto suo disse ottimista:" Bene, scopriamo in che dimensione sono finiti e li riportiamo nella nostra. Facilissimo."
Jenkins lo corresse immediatamente:" No, spiacente. Non è per nulla facile. Attraversata una dimensione le chance di tornare indietro sono pressoché nulle, in più saranno già stati divorati."
Cassandra esclamò con un tono di voce acutissimo:" Cosa?"
Jenkins disse solo:" Scusi."
Nicole invece disse molto pratica:" L' unica cosa da fare è chiudere il gap dimensionale prima che la creatura possa fare altre vittime." La rossa fece un' arguta osservazione:" Se la creatura è stata evocata ci sarà anche un evocatore."
Jenkins confermò questa teoria:" Corretto. Inoltre le creature evocate non attaccano a caso, hanno specifici bersagli."
Nicole chiese perplessa:" E chi mai potrebbe avercela con un professore e una mascotte? Cos' hanno in comune?"
Jacob disse subito un collegamento che aveva scoperto fra le vittime:" Peter era nel corso di Bancroft, studiava la storia del college. Può essere questo il collegamento e se fosse così sono in pericolo altri studenti."
Cassandra d' altro canto decise di comunicare ai presenti la stranezza che aveva trovato:" La casa degli Omega Theta aveva strane fondamenta... Sembravano di onice."
Stone commentò perplesso e riflessivo:" Nella ricerca di Bancroft saranno menzionate, torno al college."
Ezekiel d' altro canto non perse l' occasione per fare il ladro senza poter ricevere critiche:" Io invece andrò a rovistare nel suo ufficio. Stumpy resta a cuccia!"
Le due donne e Jenkins osservarono la scena con espressioni divertite o perplesse ma nessuno disse nulla.
Stone stava esaminando gli appunti del professore quando un commento in particolare lo fece sbuffare con scherno per poi commentare a mezza voce:" Non penserà sul serio che questo sia stile coloniale... Che pallone gonfiato!"
Le sue riflessioni vennero interrotte dalla capitana delle cheerleader che dopo averlo salutato gli chiese perplessa:" Dov'è il professor Bancroft?"
Mentre gli studenti iniziavano ad entrare nell' aula il Bibliotecario inventò una scusa convincente:" Il professor Bancroft non c'è. Effettivamente starà via per un po'."
La ragazza commentò con noncuranza, come se si stesse parlando del meteo:" Non mi sorprende. Come in ogni college, un professore su cinque alla Wexler si dilegua nel cuore della notte e nessuno lo vede più. Lei è il suo sostituto?"
Jacob rispose con il suo miglior sorriso, la ragazza gli aveva fornito una copertura perfetta:" Esattamente. Stavo cercando di capire a che punto siete con il programma... Forse potresti dirmi cosa vi stava spiegando?"
La cheerleader annuì immediatamente:" Sì, la storia architettonica della Wexler." Prendendo  un documento in particolare proseguì la spiegazione:" Aveva trovato le piante originali degli edifici."
Leggendo il documento il Bibliotecario commentò interessato:" Si tratta dell' elenco dei materiali originali... Le fondamenta della casa degli Omega Theta non sono di Onice ma di una rara pietra nera dell' Oceano pacifico."
" Bancroft dice che è solo una coincidenza."
Stone per tutta risposta commentò acido:" Questo prova solo che Bancroft è un incompetente."
La ragazza esclamò stupita:" Cosa?!"
Stone per tutta risposta commentò tranquillissimo:" Se usi questi materiali nelle fondamenta devi cambiare l' intero progetto architettonico..."
Dopo qualche attimo di silenzio Jacob notò che l' aula si era riempita così disse ai ragazzi:" Esercitazione. Solidità delle fondamenta." 
Vedendo che la ragazza stava per sedersi Stone la fermò chiedendole:" Scusa, come ti chiami?"
La cheerleader rispose immediatamente:" Mindy."
Il Bibliotecario prendendo alcuni fogli le disse:" Mindy puoi aiutarmi a distribuire queste mappe?"
La ragazza annuì così Jake le diede altre istruzioni mentre le consegnava alcuni fogli:" Grazie mille. Tieni queste e passale ai compagni dopo averne tenuta una."
Il Bibliotecario iniziò poi a distribuire le altre mappe per poi rivolgersi all' intera classe:" Suppongo sappiate già come leggerle. Bene, vi chiedo di individuare tutti i valori che ritenete fuori norma come ad esempio: scarso rapporto fra corpi e resistenza alla compressione monoassiale, dovete cercare alla base, dovete scavare in profondità."
Mindy alzò immediatamente la mano:" Io ne ho uno."
Jacob, prendendo il tablet di Bancroft, si avvicinò alla cheerleader e le chiese pronto a prendere nota:" Bene, che cosa hai trovato?"     
" Questo edificio, la facoltà dio architettura."
Il Bibliotecario prese nota segnando con una x rossa l' anomalia; decise anche di segnare già la casa degli Omega Theta, era appurato che ci fosse qualcosa di strano anche lì; un ragazzo individuò poi un' anomalia alla facoltà di lettere mentre una ragazza ne trovò una alla facoltà di scienze.
Jacob segnò tutti i punti sulla mappa del campus e notò che erano disposti a trapezio isoscele rovesciato; quando una ragazza notò che c'erano delle anomalie anche al centro sportivo sulla mappa era distinguibile un pentagono, che nell' occultismo implicava quasi sempre un pentacolo... Collegando i punti vide che aveva trovato il cerchio evocativo che stavano cercando.
Disse poi più a sé stesso che agli studenti:"  Un cerchio evocativo... La simbologia magica è intrinseca al progetto architettonico del progetto stesso del college."
Nicole e Cassandra nel frattempo erano tornate al campus e si erano ricongiunte a Lucy che, mentre camminavano, aveva spiegato quello che i suoi strumenti avevano registrato:" Ho registrato un forte picco di energia la sera che è scomparsa la mascotte e altri più ridotti nel laboratorio di scienze e nel centro sportivo, scommetto che ce ne sono stati anche alle facoltà di architettura e di lettere!"
La ragazza dimostrò alle altre due la sua tesi grazie ad una foto sul suo tablet, pressoché identica a quella che aveva individuato Jacob: un pentacolo che era disegnato a partire dai cinque edifici dell' università.
La Bibliotecaria osservò subito:" Il cerchio è come un circuito: per attivarsi la magia deve essere alimentata in uno di quei punti."
La Guardiana annuì per poi proporre:" La cosa migliore da fare è controllare gli edifici rimanenti. Tu e Lucy, per quanto la cosa non mi faccia molto piacere, andate alla facoltà di scienze, io invece andrò alla facoltà di lettere, Ezekiel andrà al centro sportivo... Jacob invece?"
Cassandra disse divertita:" Ci raggiungerà quando avrà finito la lezione."
La bionda annuì mentre si allontanava con il cellulare in mano: stava infatti avvisando con un messaggio gli altri sul da farsi; quando non fu più a portata d' orecchio Lucy chiese incerta alla rossa:" Cassandra... Sono io o non le vado a genio?"
La Bibliotecaria capendo il problema disse immediatamente come era meglio trattare Nicole:" No, si sta preoccupando per te, a modo suo ovviamente. Devi sapere che Nicole non è fra le persone con il carattere più semplice che mi sia capitato di incontrare, anche a causa di quello che ha passato... Prima che tu me lo chieda non so cosa sia successo, solo suo marito lo sa. Credimi però quando dico che è una donna straordinaria e che mi fido assolutamente di lei. Ora è meglio se ci sbrighiamo ad arrivare alla facoltà di scienze o Jake arriverà prima di noi!"
Il suddetto Bibliotecario in quel momento era impegnato nel tenere una lezione di architettura e si stava divertendo parecchio nel farlo.
" Capability Brown ha realmente cambiato i giochi. Sì. Perché? Perché fu il primo a enfatizzare il naturalismo. Con questo voglio dire che fu il primo a rendere gli edifici parte del paesaggio. Capite? Non si limitò a sovrastarlo."
Qui il Bibliotecario fece una breve pausa ad effetto per poi pronunciare una delle sue frasi preferite:" Perché infondo l' architettura è arte in cui viviamo."
Immediatamente fra gli studenti si diffuse un brusio di apprezzamento e Jacob non potè fare a meno di sentirsi estremamente compiaciuto del risultato.


Note:

Jones è uno di noi, fan di Harry Potter a raccolta xD 

** si traduce con: Compaia il fuoco demoniaco!

*** The Flash non ha insegnato che gli acceleratori sono pericolosi? XD

Note dell' autrice:

Benvenuti alla Wexler, l' università dove un' autrice su cinque scappa nel cuore della notte e nessuno sa più nulla di lei, come in tutte le altre università...
Ok... Forse ho esagerato XD
Fortunatamente non vado alla Wexler... Ciancio alle bande e bando alle ciance ecco anche l' inizio del quarto episodio.
Noterete che anche questa volta Flynn è presente anche se per poco, va infatti a cercare informazioni ad Atlantide, nulla di strano per un Bibliotecario... Il punto è che mi serviva allontanarlo con un pretesto valido dato che questa versione di Flynn, come ho già ripetuto più volte, ha dei legami forti e non se ne va da solo all' avventura a meno che non ci siano motivazioni forti e importanti.
Per quello che succede all' università ho da dire solo che Cassandra si comporta in modo meno scostante: non ha molto senso che prima dice di non impicciarsi e subito dopo, perché la tipa capisce la fisica, diventa la sua nuova migliore amica...
Nicole d' altro canto capisce quasi subito il problema dato che vi ricordo avere parecchia esperienza in materia.
Se avete qualcosa da dire o qualche considerazione da fare non siate timidi, ditemi pure quello che pensate.
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 43
*** Quarantaduesimo capitolo ***


Quarantaduesimo capitolo

Cassandra e Lucy erano arrivate all' edificio che ospitava la facoltà di scienze e immediatamente avevano esaminato l' esterno con attenzione; la riccia aveva poi notato un particolare a cui non aveva mai dato peso in precedenza: su una targa posta in un' aiuola c'erano gli stessi simboli della casa degli Omega Theta.
Decise di farlo presente a Cassandra che, dopo aver annuito velocemente, aggiunse condividendo con Lucy quanto aveva scoperto lei:" C' è una lieve scarica energetica, ma nulla di magico."
Lucy commentò divertita:" Sarà per il sistema di contenimento fantasmi del seminterrato."
La Bibliotecaria commentò con un sorriso incerto:" Credevo che quello fosse Ghostbusters... So che stai scherzando... Però mi piacerebbe avere una conferma."
La riccia accontentò la richiesta di Cassandra con un sorriso divertito, prima di assumere un tono più cupo:" Sto scherzando. Però sarebbe bello... Almeno si spiegherebbe tutto... Beh, risolleviamo le sorti di questa visita: ti mostro l' acceleratore di particelle."
Detto questo la ragazza si avviò verso l' ingresso della struttura mentre Cassandra esclamò ad alta voce, rivolta più che altro a sé stessa:" Sì! Che figata! Si dice ancora così? Probabilmente no."
A quel punto si affrettò a raggiungere Lucy, che nel tragitto le spiegò come funzionava l' organizzazione all' interno del campus:" Ognuno ha il suo spazio per lavorare e pensare. E il venerdì ordiniamo il sushi."
Entrando nel laboratorio della ragazza Cassandra esclamò entusiasta:" Che bello! Se avessi tutto questo non uscirei mai!"
Effettivamente quel laboratorio poteva essere tranquillamente definito il paradiso per Cassandra Cillian: lavagne con formule di fisica e di chimica, microscopi, provette e apparecchiature di ogni genere riempivano ogni angolo della stanza, al centro torreggiava poi un oggetto sferico che poggiava su una sorta di computer, l' acceleratore di particelle.
Lucy d' altro canto commentò con una punta di invidia:" Tu hai la fortuna di conoscere la magia!"
La Bibliotecaria convenne che era vero così Lucy decise di mostrarle l' acceleratore; Cassandra chiese perplessa:" Non dovrebbe essere molto più grande?"
Lucy rispose prontamente:" Quello vero sarà più grande, ma neanche tanto. L' idea è quella di combinare il principio di gradienti alternanti con un campo fisso. È un modello funzionante, guarda."
A quel punto Lucy accese la sua invenzione, che iniziò a lampeggiare di una luce di un tenue azzurro, mentre Cassandra lesse alcuni documenti, che riportavano lo stesso logo una L alla cui base c'erano dei cerchi concentrici, appartenente alla Fondazione Lago*.
La Bibliotecaria decise di osservare l' acceleratore all' opera così capì immediatamente che c'era un problema:" Magneti di queste dimensioni non possono muovere le particelle."
La riccia confermò quanto supposto dalla Bibliotecaria:" È questo che è strano: l' ho progettato basandomi su alcune equazioni teoriche su cui ho lavorato e non so bene come ma... Le particelle accelerano più di quanto avrei mai immaginato!"
La rossa mormorò incerta:" Non è possibile..."
Lucy non perse l' entusiasmo quando propose:" Ti mostro i dati completi, è strabiliante!"
Cassandra decise di ricorrere alla sua sinestesia per avere un quadro più chiaro; la conclusione a cui giunse non le piacque minimamene: il tracciato era di circa un chilometro, il cerchio era molto più grande... Lucy era l' ignara responsabile di tutto.
Cassandra decise di chiamare i rinforzi, Jenkins e Nicole erano i più indicati dato che erano quelli con più esperienza in campo magico.
Quando i due erano arrivati avevano iniziato a esaminare la situazione mentre Cassandra aveva spiegato a Lucy tutta la situazione; la mora aveva quindi commentato mortificata:" Non era mia intenzione! Lo giuro! Non sapevo fosse magia."
Cassandra la confortò immediatamente:" Tranquilla, andrà tutto bene."
Jenkins d' altro canto disse acido:" Sarebbe bello ma con tutto il rispetto non credo ci sia qualcosa per cui stare tranquilli. Uno dei nostri propositi è tenere la magia lontana da mani inesperte."
Nicole, osservando scettica l' acceleratore, disse la sua:" Sappiamo che in un modo o nell' altro risolveremo il problema. Ciò non toglie che la situazione sia grave. Lucy che cosa hai fatto esattamente?"
La ragazza rispose immediatamente, nonostante Nicole avesse usato un tono amichevole, aveva la sensazione che fosse meglio non irritare la bionda:" Beh... Non lo so... Quelle equazioni mi sono venute così."
La Guardiana annuì per poi proseguire:" L' esperta di magia non sono io ma questo mi sembra un incantesimo di compressione."
Cassandra avvicinandosi all' acceleratore diede conferma a Nicole:" Esatto, in pratica ha costruito l' acceleratore in una tasca compressa di spazio."
Nicole a quel punto, seria e preoccupata, fece presente il nocciolo della questione:" Un incantesimo del genere non si deriva dalla fisica, a meno che non si abbia una profonda conoscenza della magia, che Lucy chiaramente non ha... Qualcuno la deve aver condizionata involontariamente affinché scoprisse le formule. Usando poi la magia in un posto come la Wexler si è attivato il cerchio di evocazione. Lucy, ascoltami attentamente, è molto importante, ti ha mai avvicinata una donna dai capelli rossi che probabilmente si fa chiamare Lucinda McAbe?"
La ragazza rispose ancora sotto shock:" No... Non l' ho mai sentita nominare e la prima persona con i capelli rossi che si è interessata al mio lavoro è stata Cassandra."
Nicole come ulteriore precauzione smanettò per qualche secondo con il telefono per poi far vedere a Lucy una foto di Morgana; la Guardiana chiese sospettosa:" Guarda questa foto, riconosci la donna? Potrebbe aver cambiato colore di capelli."
La riccia scosse la testa per poi aggiungere:" Mai vista prima."
Nicole per contro mormorò rincuorata:" Almeno questa volta non c'è Morgana fra i piedi."
Aggiunse poi ad alta voce:" La cosa certa è che avendo usato la magia in questo posto il cerchio evocativo è stato attivato."
Solamente dopo aver sentito quelle parole Lucy capì la gravità della situazione, disse quindi sconvolta, in una sorta di stato catatonico:" O mio Dio... Ho ucciso due persone..."
Cassandra provò a consolarla con un tono di voce per nulla convincente e credibile:" Non sappiamo se sono morte. Quello che è certo è che sono state... Prese."
Jenkins invece non si fece distrarre dal nocciolo della questione dato che disse serio e critico:" Spero le serva da lezione per tenere la sua curiosità a freno signorina."
La bionda pur dando ragione al cavaliere lo ammonì per il tono usato, non era il caso di infierire in quel momento:" Jenkins..."
Il cavaliere per contro sbottò irritato:" Signora Carsen se non avesse armeggiato con la magia non avrebbe nemmeno immaginato di imbattersi nelle equazioni per il suo acceleratore!"
La Guardiana stava per rispondere quando nel discorso intervenne Cassandra, che esclamò decisa:" Se è così è anche colpa nostra! La Biblioteca esiste per rinchiudervi la magia e nasconderla alla gente ma potrebbe essere un luogo dove le persone come Lucy possono trovare risposte e conoscenza e...!"
Nicole decise di intervenire e mettere in chiaro alcune cose dicendo seria ma senza perdere la calma:" Non è questo lo scopo della Biblioteca. Per duemila anni abbiamo impedito che la magia cadesse nelle mani sbagliate, non abbiamo addestrato la gente ad usarla. La Biblioteca è sempre stata neutrale e super partes e così continuerà ad essere. Ricordi cosa disse Flynn il vostro primo giorno? La magia non è né buona né cattiva, dipende da come la si usa; c'è però sempre un prezzo da pagare. Ora sono Peter e il professore, la prossima volta potrebbero essere molte più persone. Tu in quanto Bibliotecaria e io in quanto Guardiana dobbiamo svolgere al meglio questa missione nonostante non sia semplice: la magia è tornata e sempre più persone ne entrano in contatto... Noi dobbiamo ricordare che la priorità è proteggere, non insegnare. Tu potresti agire in buona fede ma se qualcuno dovesse rivelarsi malvagio? Accetteresti di vivere con il fardello di essere responsabile per le sue azioni?"
Cassandra non seppe come ribattere, Jenkins d' altro canto annuì convinto dalle prole di Nicole: la Guardiana non avrebbe potuto trovare prole migliori per esprimere lo stato delle cose, inoltre era confortante sapere che qualcuno in Biblioteca aveva ben chiaro come stessero davvero le cose.
Nicole aggiunse poi seria e determinata:" Ora però è meglio concentrarsi su un problema alla volta. Per prima cosa dobbiamo capire come sistemare il problema dei mostri dimensionali."
Lucy chiese risoluta:" Quindi come la affrontiamo?"
Jenkins rispose burbero:" Ci penseremo noi, è una nostra responsabilità. In tutta franchezza ritengo che lei abbia già fatto abbastanza danni signorina."
La riccia non perse la sua convinzione:" Ma è colpa mia, e ho il dovere di sistemare le cose. Inoltre, a parte Cassandra, chi di voi si intende di fisica?"
Jenkins rispose pungente con un' altra domanda:" E lei, esattamente, quanto ne sa di cerchi evocativi?"
Nicole decise di intervenire per tenere a bada gli animi, nonostante fosse d' accordo con Jenkins:" Calmiamoci tutti quanti. Lucy vuoi rimediare? Bene, ma a patto che ascolterai sempre quello che ti diremo noi e che tu non faccia nulla di testa tua. Jenkins il suo aiuto ci potrebbe servire, anche se è palese che qualcuno le abbia suggerito quelle equazioni, lei ha progettato l' acceleratore e sa meglio di noi come funziona."
Cassandra era rimasta in silenzio, impegnata nel cercare di trovare una soluzione, alla fine parve trovarne una:" Se portassimo la magia fuori dall' acceleratore disattiveremmo il cerchio?"
Jenkins dopo averci riflettuto per qualche secondo diede la sua opinione:" Si indebolirebbe ma non verrebbe chiuso. Per farlo serve un rituale specifico e serve sapere con esattezza quale creatura è stata evocata. Proporrei di andare in Biblioteca a fare ricerca; signora Carsen lei e il signor Stone potreste essere d' aiuto dato che eravate presenti quando il mostro ha rapito il professor Bancroft."
Nicole propose una modifica:" Io rimarrò qui... Ho una brutta sensazione... Credo che il nostro amico con i tentacoli potrebbe tornare."
Jenkins annuì prima di allontanarsi, decise però di dare alla Guardiana un ultimo avvertimento con una voce acuta sul finire:" Faccia attenzione Nicole. La magia in mani inesperte è un maleee."
Tornato in Biblioteca il cavaliere diede le prime istruzioni a Jacob ed Ezekiel; Stone dopo un' attenta ricerca disse scoraggiato:" Non ho niente... O meglio: ho troppa roba! Ci sono decine e decine di cerchi nei trattati di simbologia."
Jenkins rispose senza staccare gli occhi dai fogli che stava leggendo:" Anche gli appunti di Lovecraft non sono molto illuminanti."
Ezekiel nel frattempo raggiunse Jacob al tavolo dell' ufficio con un pc in mano mentre chiedeva perplesso:" Come possono esserci così tante dimensioni parallele su cui fare ricerca?"  
Jenkins commentò mentre metteva via gli appunti:" Beh, moltiplicando un milione per un milione non ci si avvicinerà nemmeno un po'. Che cosa sta facendo?"
Ezekiel rispose tranquillissimo:" Ricerca. Semplicemente non nel vecchio stile. Sto procedendo per immagini simboliche. Direi che è un' idea brillante. Vero Stumpy?"
Jones a quel punto si rivolse al gargoyle, che era una Biblioteca assieme al ladro, dicendogli allegro e imitando la sua voce, come se stesse parlando:" Certo Ezekiel! È un' idea brillante, più brillante di qualsiasi idea di Jenkins e Stone."
Il suddetto Bibliotecario commentò con una smorfia:" Sì, come no. Fa pure lo sbruffone; Bancroft stava dicendo cose simili quando è stato preso."
Jenkins chiese subito in allerta:"Che cosa ha detto?"
Ezekiel disse con nonchalance:" Non sono stato io, è stato Stumpy."
Il cavaliere ignorò le parole del Bibliotecario, si limitò a specificare ciò che gli interessava:" No, non lei. Il signor Stone... Ha detto che Bancroft ha asserito di essere migliore di lei quando è stato preso. Lo definirebbe arrogante? Borioso? Superbo?"
Jacob dopo averci riflettuto qualche istante commentò deciso:" Lo definirei idiota."
Jenkins prese per buona la risposta prima di proseguire con la sua ipotesi:" E la mascotte, grande fan della Wexler, era pieno di sé."
Ezekiel commentò sarcastico:" In modo delirante a quanto pare."
Jenkins per contro si mise a sfogliare un libro in particolare mente comunicò ai due Bibliotecari la sua scoperta:" Ci sono. È il mostro hubristico."
Jacob vedendo una sua immagine, cioè quella di una sorta di polipo con centinaia di tentacoli, commentò incerto:" No, io ho visto solo un tentacolo! Non è possibile che sia lui!"
Jenkins commentò tranquillamente:" È positivo in realtà. Vedere l' intera creatura può condurre un uomo alla pazzia. I mostri hubristici nell' antichità erano evocati per reprimere chi si ribellava al padrone, è attratto da manifestazioni esplicite di orgoglio, superbia, boria, arroganza. Appare quando un ego si mette in mostra e cerca di divorarlo."
Al laboratorio Lucy aveva iniziato a dare le prime direttive a Nicole e Cassandra; la Guardiana aveva staccato la corrente mentre la Bibliotecaria aveva scambiato qualche parola gentile con la mora:" Ne verremo a capo."
La ragazza aveva risposto fin troppo sicura di sé mentre armeggiava con i comandi del suo acceleratore:" Garantito. Risolverò il problema, sono Lucy Lyon e riuscirò a risolverlo."
Cassandra constatò un dettaglio non trascurabile:" È ancora attivo..."
Lucy andò a controllare i fili del suo apparecchio mentre Cassandra allontanandosi di qualche passo proseguì le sue considerazioni:" Come se fosse alimentato da qualcosa che noi non vediamo... La fessura dimensionale! Ora che è stata aperta è più forte... È un circuito retroattivo."
Vedendo uno sguardo confuso di Nicole la Bibliotecaria fornì una rapida spiegazione:" Insomma l' acceleratore tiene la fessura aperta e la fessura potenzia le stranezze dell' acceleratore."
Lucy d' altro canto ordinò alle altre due donne:" Riaccendetelo."
Nicole chiese perplessa:" Come prego? No, assolutamente no. Meglio contattare Jenkins."
Lucy non parce ascoltare nemmeno una parola dato che proseguì con la spiegazione della sua idea:" Lo acceleriamo tanto che non ci sarà carica differenziale. Come passare dalla corrente alternata a quella continua."
Cassandra fece subito qualche calcolo per poi comunicare quanto aveva scoperto:" Va bene, senza carica i magneti non saranno più alimentati ma se estraiamo più energia dalla fessura corriamo il rischio che si apra un buco permanente fra i due mondi!"
Nicole commentò ironica:" Era parecchio tempo che non sentivo così tante cose apocalittiche in una frase con meno di duecento parole. Non faremo niente finché non avremo sentito il parere di Jenkins."
Lucy ignorò nuovamente l' avvertimento:" No! Funzionerà e sarà epico!"
Vedendo che le lampadine iniziavano a dare segni di cedimento Cassandra provò a far ragionare la ragazza:" Lucy, riflettici. Ti prego. Anche se non si aprirà un buco libereremo così tante radiazioni che si diffonderanno nell' atmosfera!"
La riccia rispose irritata:" Perché stai cercando di fermarmi?!"
Cassandra mentre rispondeva capì il punto del discorso che le aveva fatto Nicole poco prima:" Perché hai a che fare con la magia è non hai idea di quanto sia pericolosa!"
Lucy per contro rispose arrogante e fin troppo sicura di sé:" Magari invece lo so; dopotutto ho già fatto una magia!"
In quel preciso istante Nicole ebbe l' istinto di prendere la testa di Lucy e sbatterla contro un muro fin quando non le fosse entrato un po' di buon senso; il patto era seguire le regole e quella ragazzina se ne stava infischiando.
La Guardiana si mise fra Lucy e Cassandra per poi sibilare irritata e arrabbiata alla studentessa:" Non erano questi i patti. Stai cercando di fare di testa tua, di nuovo, e dimentichi che la magia che hai fatto è stata il frutto di una manipolazione astuta mei tuoi riguardi. Ora ti dai una calmata o ti dai una calmata. Non penso tu voglia risolverla come facevamo alla CIA.**"
Cassandra mormorò fra sé e sé:" Ora capisco perché Flynn la chiama Psicopatica... quando si arrabbia fa paura."
Lucy, presa dal suo delirio non si curò minimamente delle parole di Nicole dato che commentò sprezzante:" No! Sistemerò in questa faccenda e salverò l' università! Conosco la matematica, la fisica e ora perfino la magia! Vincerò il premio Nobel un giorno quindi posso farcela!"
Alle spalle della ragazza si aprì in pochi istanti la stessa frattura da cui era uscito il tentacolo che aveva rapito Bancroft; in quel preciso istante la creatura afferrò Lucy per la vita e la trascinò via con sé, a nulla erano valsi infatti gli sforzi di Nicole e Cassandra per impedire che la ragazza venisse rapita.
Tornate in Biblioteca Cassandra esordì decisa:" Dobbiamo riportarla indietro!"
Jacob alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo per chiedere confuso e perplesso:" Chi dobbiamo portare indietro?"
Fu Nicole a rispondere brevemente e ancora irritata mentre seguiva Cassandra, diretta da Jenkins:" Di Lucy. È stata presa."
Jones nel frattempo chiese una conferma che non ebbe risposta:" Lucy è stata presa dal mostro?"
La Bibliotecaria aveva raggiunto Jenkins nel suo laboratorio e gli aveva dubito esposto il suo piano:" Attiviamo la frattura, entriamo e la riportiamo indietro."
Nicole esclamò subito contrariata e in disaccordo:" Capisco che tu sia preoccupata per Lucy e che la voglia salvare ma qui nessuno entrerà in una frattura dimensionale! È troppo pericoloso e c'è il rischio che nessuno torni indietro per raccontarlo!"
La rossa ignorò le parole della Guardiana per poi prendere uno dei tanti strumenti di Jenkins, che ricordava una ciotola in plastica nera, e chiedergli:" Le serve?"
Il cavaliere rispose soprappensiero, per poi spiegare a Cassandra come stavano le cose:" No... Signorina Cillian non può aprire ora una frattura dimensionale: il pre-partita lo faranno al campo sportivo, ed è uno dei punti della mappa. Dato che il mostro è attratto dalle grandi manifestazioni di ego per lui un simile evento sarà un banchetto. Senza contare che la signora Carsen ha ragione: è troppo pericoloso. La cosa da fare è chiudere ora la frattura, in modo definitivo."
Nicole chiese interessata:" Ha trovato il rituale?"
L' uomo annuì mentre mostrava un mazzetto di salvia essiccata:" Sì, ho trovato un rituale che..."
Cassandra interruppe il cavaliere con un secco no; questi le disse impassibile:" È la cosa più responsabile da fare."
La Bibliotecaria disse testarda:" Non mi interessa!"
A quel punto si diresse nuovamente verso l' ufficio a passo di marcia seguita da Nicole, impegnata nel difficile tentativo di far ragionare la Bibliotecaria; le due donne arrivarono giusto in tempo per sentire Jacob che parlava ad Ezekiel:" Questa distanza è diversa da tutte le altre."
La Guardiana cercò di far ragionare la rossa:" Cassandra se aprissimo la frattura metteremmo in pericolo l' intera università! So che vuoi salvare Lucy ma non possiamo mettere in pericolo tutti gli altri studenti."
Cassandra non volle sentire ragioni:" Mi spiace. Ho detto no. Questa è la mia decisione, non la tua. Sai qual è la cosa più importante che ho imparato quando sono diventata una Bibliotecaria? È che c'è differenza fra ciò che è meglio e ciò che è giusto. Se in passato sono riuscita a fare la cosa giusta con il vostro aiuto perché proprio ora dovrei dotarmi indietro e fare ciò che è meglio, solo perché è più facile? Se io ho avuto un aiuto quando ero in difficoltà perché Lucy non può? Nicole, sono una Bibliotecaria... Riprendere Lucy è la cosa giusta da fare. So che il tuo compito è proteggermi ma prima che tu prenda una decisione definitiva chiediti una cosa: saresti dello stesso avviso anche se ci fosse Flynn al mio posto?"
La bionda non rispose, sapeva che se si fosse trattato di Flynn sarebbe stata ancora più ostile a non aprire la frattura ma alla fine si sarebbe fatta convincere da uno dei piani strampalati di suo marito dato che era la cosa giusta da fare.
Approfittando del silenzio di Nicole, Jacob decise di dare il suo supporto alla sua ragazza:" Io sono con te."
Anche Ezekiel decise di schierarsi dalla parte dei due Bibliotecari, dicendo con un mezzo sorriso:" Certo... Credete che vi lascerei mettervi nei guai senza di me?"
La Guardiana alla fine emise il suo verdetto:" Se fosse Flynn direi di no. Lui però mi convincerebbe con uno dei suoi piani strampalati quindi... Bibliotecari qual è il piano?"
Cassandra sorrise felice prima di iniziare a parlare mentre esaminava la mappa della Wexler:" Lucy ha detto di aver rilevato picchi di energia ogni volta che è apparso il mostro nei cinque luoghi che formano il pentacolo. Questo significa che sono tutti potenziali punti di accesso. Se noi evocassimo il mostro io in teoria potrei usare l' acceleratore per fare un buco e arrivare nella sua dimensione e quindi riprendere Lucy."
Nicole commentò seria:" Ok, il piano sembra abbastanza folle da poter funzionare. Hai detto di voler evocare il mostro... Da quello che ho capito il mostro si nutre di ego..."
A quel punto la bionda fissò Ezekiel, aveva trovato l' evocatore ideale, anche Jacob e Cassandra ebbero la stessa idea; Jones sentendosi osservato chiese perplesso ai compagni:" Che c'è?"
Nicole sorrise furba:" Nulla, è solo che abbiamo trovato una sfida all' altezza di Ezekiel Jones."
Tornati alla Wexler, una volta che tutti si furono messi in posizione, Ezekiel decise di dire la sua, per nulla contento di essere su una golf kart:" Se devo fare da esca perché non stiamo usando una Ferrari?!"
Stone, seduto di fianco a lui al volante gli spiegò leggermente irritato, dopo aver fermato il veicolo di fronte alla casa degli Omega Theta:" Perché non dobbiamo distanziarlo."
Si rivolse poi a Nicole, grazie alla telefonata che Ezekiel stava facendo alla Guardiana:" Nicole siete pronte?"
La bionda annuì:" Sì, aspettate il mio segnale."
Rivolse poi la sua attenzione a Cassandra, che aveva appena finito di sistemare tutto il necessario per aprire una frattura dimensionale, mettendo in cerchio cinque delle strane scodelle di Jenkins; la Bibliotecaria spiegò poi a lavoro ultimato:" Questa era l' ultima. Mettendoli in cerchio ho creato un campo magnetico nel punto più debole della barriera dimensionale. Jake userà lo spettrometro per tracciare la firma energetica del mostro così noi potremo sfruttarla per sintonizzarci nella giusta dimensione. Finché riusciranno a distrarre il mostro e mantenerlo qui la frattura dovrebbe rimanere aperta così potrò andare a salvare Lucy."
Nicole esclamò stupefatta e scettica sentendo quell' ultima parte:" Cosa?! Vuoi andare tu?!"
Cassandra si allontanò dall' acceleratore per mettersi di fronte a Nicole e fissarla intensamente negli occhi, mentre sosteneva lo sguardo della Guardiana le disse risoluta:" Nicole tu devi rimanere qui per fare quello che Jake e Ezekiel non farebbero mai. Se non dovessi tornare dovrai spingere l' acceleratore nella frattura, questo fermerà il ciclo di feedback."
La bionda disse seria:" Sei consapevole di tutte le conseguenze e di tutte le implicazioni?"
Cassandra annuì prima di rispondere:" Sei la Guardiana. Sei l' unica che farà la scelta giusta se le cose dovessero mettersi male. Inoltre tu non puoi rischiare di rimanere per sempre in una dimensione parallela, sei quella che fra noi ha più da perdere eppure non esiti a mettere a repentaglio la tua vita... È giusto che per una volta siano gli altri a correre qualche rischio."
La bionda fece un sorriso triste prima di dare alla rossa il suo benestare:" Sei diventata una vera Bibliotecaria. Sono fiera di te."
A quel punto Nicole diede il segnale a Stone e Jones, l' esperto d' arte disse quindi all' amico con una certa ironia e un tono di voce elevato sul finale:" Forza... Fa quello che fai di solito, parla di te stesso, Ezekiel Jones! Di al mondo quanto sei fenomenale!"
Il ladro rispose irritato e con lo stesso tono alto:" Non è che provo ad essere egocentrico!"
Jacob capendo che Ezekiel non era capace di essere... Ezekiel a comando decise di dargli qualche spunto:" Va bene, va bene! Quindi tu non è che provi ad essere il ladro migliore."
Il suddetto ladro parve abboccare dato che rispose convinto:" Esatto! Lo sono e basta! Lo sai come si fa ad entrare a Fort Knox? Io no, eppure l' ho fatto! Si tratta di un talento naturale! Dopotutto sono magnifico."
Dopo quell' ultima manifestazione di egocentrismo si aprì la frattura dimensionale da cui uscì il tentacolo del mostro; Jacob iniziò a smanettare immediatamente con lo spettrometro, prima di partire a tutta velocità con il golf kart; Nicole dall' altro lato del telefono dopo essersi concessa una risata a causa di ciò che aveva detto Ezekiel diede un ultimo consiglio:" Ben fatto ragazzi. Mi raccomando: qualunque cosa succeda tenete lontano quel coso dal campo di atletica."
La Guardiana si rivolse poi a Cassandra:" Sei sicura?"
La Bibliotecaria, non smettendo di smanettare con l' acceleratore, rispose in tutta onestà con un pizzico di insicurezza nella voce:" No. Assicurati solo che il mostro non faccia del male a Jake, Ezekiel o agli studenti... Se non dovessi tornare promettimi che farai quello che va fatto e di a Jacob che mi dispiace."
Nicole decise di incoraggiare Cassandra mentre l' acceleratore entrava in funzione dicendole con un sorriso:" Te lo prometto ma sarebbe meglio che gli dicessi tutto tu stessa quando tornerai con Lucy."
Cassandra diede un ultimo comando così l' acceleratore proiettò un fascio luminoso che aprì il varco, la rossa poco dopo lo attraversò; giunta dall' altra parte si ritrovò in un campo ricoperto d'erba alta con una foresta nelle vicinanze il tutto era permeato da una calda luce gialla che però unita alle percezioni rallentate rendeva tutto molto inquietante.
La Bibliotecaria provò a chiamare Lucy ma non ottenne risposta eccetto l' eco della sua voce; sentendo il ruggito della creatura corse verso la foresta per cercare un riparo.
Nel frattempo Jacob ed Ezekiel stavano continuando a fare da esca in movimento al mostro, l' esperto d' arte approfittò del vivavoce per comunicare con Nicole e dirle con una certa urgenza nella voce mentre sfrecciava, per quanto glielo permettesse il golf kart attraverso le stradine del campus:" Fate in fretta! Quando inizierà il pre-partita nemmeno l' enorme ego di Ezekiel terrà al sicuro i ragazzi!"
Jones nel frattempo disse la prima cosa che gli venne in mente:" Mi vesto benissimo! Decisamente molto meglio di voi! Tu sembri un campagnolo, Jenkins sembra un maggiordomo e Flynn sembra un eccentrico! Sono un fantastico ballerino e i capelli? Non faccio assolutamente niente per averli così strepitosi!"
A quel punto il tentacolo si avvolse al braccio di Ezekiel ma fortunatamente i due Bibliotecari riuscirono a evitare di essere presi, con la conseguenza che il tentacolo sparì assieme alla frattura.
Jacob chiese confuso parlando velocissimamente:" Che fine ha fatto? Lo vedi? Dov'è andato? Che sta succedendo?"
Jones rispose incerto:" Non ne ho idea..."
Stone gli disse con una certa urgenza:" Forza, riprendi a parlare! Sei un ladro fenomenale eccetera eccetera!"
Il suddetto ladro commentò con un tono a metà fra lo stanco, lo spazientito e il risentito:" Guarda che anche io ho un limite! La modestia è uno dei miei punti forti!"
Jacob a quel punto decise di dare a Jones nuovi spunti con un tono spazientito che ad un osservatore esterno avrebbe fatto sembrare tutta quella conversazione come il battibecco di una vecchia coppia sposata:" Potresti essere il migliore di tutti Ezekiel Jones! Potresti anche battermi in un combattimento!"
Ezekiel parve cogliere il suggerimento dato che disse interessato:" Non ci avevo mai pensato ma effettivamente potrei farlo tranquillamente! Ho un gancio destro che non è niente male!"
Jacob in tutta risposta sbatté la testa rassegnato contro il volante mentre ogni tanto annuiva e dava ragione a tutte le assurdità che stava dicendo Jones; vedendo che la frattura si era riaperta il Bibliotecario riprese la fuga mentre Ezekiel continuava a pavoneggiarsi:" So di essere carino, molto carino!"
Stone decise di dare nuovi spunti alla conversazione tirando in ballo anche i loro capi:" Già... Ho sempre pensato che anche Flynn e Nicole..."
Sentendo quei due nomi il ladro disse convinto:" Sai ho sempre pensato che quei due potrebbero imparare da me..." Ezekiel non concluse la frase dato che era stato costretto a schivare il tentacolo del mostro.
Cassandra invece dopo un girovagare di una durata indefinita, potevano essere minuti così come potevano essere ore, sentì un fruscio fra le foglie; voltatasi verso la fonte del rumore vide con sollievo che si trattava di Lucy, che sembrava essere in buona salute. 
La ragazza disse per contro con un certo spavento nella voce:" Il mostro piccolo porta il cibo al suo compagno, come offerta, siamo nel suo territorio di caccia."
A conferma di quelle parole si sentì un ruggito minaccioso così Cassandra chiese immediatamente:" La mascotte e il professore?"
Indicando dei rimasugli di vestiti poco distanti Lucy disse spaventata:" Non ci sono più..."
La Bibliotecaria disse decisa nonostante la paure che i continui ruggiti del mostro le provocavano:" Ok... Non ho viaggiato attraverso lo spazio e il tempo per venire mangiata! Forza, andiamo!"
Le due a quel punto si misero a correre il più velocemente possibile verso l' apertura da cui era arrivata Cassandra.
Ezekiel nel frattempo aveva proseguito il suo discorso autocelebrativo:" E sicuramente canto meglio di te!"
Jacob aveva parecchio da dissentire a quell' ultima affermazione ma la sua attenzione venne concentrata tutta nell' eseguire una manovra parecchio pericolosa per sfuggire ad un assalto del mostro; voltandosi per vedere se l' avessero seminato Jones notò che sul cestello posteriore del golf kart ora era apparso Stumpy, esclamò quindi perplesso:" Stumpy?! Cosa ci fai qui?!"
Si sentì un ringhio proveniente dal gargoyle che immediatamente dopo spiegò le tozze ali di pietra per lanciarsi nella frattura contro il mostro; Jacob ed Ezekiel sentirono rumori di lotta per qualche secondo poi il Bibliotecario alla guida decise di proseguire la fuga.
Cassandra e Lucy invece erano quasi arrivate alla frattura quando apparve il secondo mostro che con un tentacolo riuscì ad afferrare la caviglia di Cassandra e farla cadere a terra, mentre Lucy era riuscita a tornare nella sua dimensione in sicurezza; il mostro stava per attaccare l' inerme Bibliotecaria quando si bloccò all' improvviso, immediatamente dopo al fianco di Cassandra apparve dal nulla un' attraente donna bionda vestita con una tunica che le disse rassicurante:" Non preoccuparti, ora ci sono io."
Un istante dopo Cassandra si ritrovò immersa in un lago, era dentro l' acqua ma incredibilmente galleggiava senza difficoltà e riusciva addirittura a respirare, inoltre constatò di indossare un vestito...
Di fronte a lei apparvero tre donne così la Bibliotecaria realizzò cosa fosse quel posto:" Nel mezzo fra spazio e tempo... Chi siete?"
La donna al centro del terzetto, bionda come le altre due, rispose con fare intrigante:" Solo persone. Donne. Prescelte, come te. Ti aspettavamo da molto tempo, hai finalmente dimostrato di essere pronta per entrare nella nostra cerchia."
La Bibliotecaria chiese confusa:" La vostra cerchia?"
L donna bionda ora era vicina a Cassandra così dalla mano destra fece comparire un globo luminoso prima di spiegare:" Scienza e magia. Tanto tempo fa noi del Lago abbiamo capito che sarebbero diventate una cosa sola."
Sentendo quel nome la Bibliotecaria ricordò immediatamente dove lo aveva già sentito:" Il Lago... Come il forum del Lago su internet e come la fondazione Lago... Cercate persone che capiscono davvero la magia e che in alcuni casi hanno il potenziale."
La donna non si scompose e decise di andare dritta al punto mentre tendeva una mano a Cassandra:" E ora ti invitiamo a imparare con noi. Crescere."
La rossa era fortemente tentata da quell' offerta, era inutile negarlo, stava quasi per accettare e stringere la mano della donna quando come in un flash vide i volti di Jacob, Ezekiel, Nicole, Jenkins, Flynn e persino Judson e Charlene; in quel preciso momento capì che il Lago non era il suo posto, era la Biblioteca assieme a tutte le persone che in oltre un anno le erano state vicine e l' avevano aiutata in più di un' occasione in decine di modi diversi. Non poteva abbandonarli! 
Decise quindi di declinare l' offerta e di non ricambiare l stretta di mano della donna bionda che aveva di fronte; le disse poi:" Grazie. Ma ho già un lavoro."
La dama del Lago rispose impassibile:" Se è questo che desideri Cassandra Cillian. Ma se le cose dovessero cambiare il tuo posto sarà qui ad attenderti. Il discendente di Artù non ti ostacolerà per sempre nel tuo processo di crescita."
A quel punto le tre donne sparirono nel nulla, lasciando Cassandra da sola a chiedersi cosa centrasse Flynn con il Lago.
Lucy nel frattempo era tornata al laboratorio così Nicole, non vedendo Cassandra le chiese preoccupata:" Lucy! Tutto bene? Dov'è Cassandra!"
La ragazza, che era scivolata a terra a causa del contraccolpo dovuto al passaggio dimensionale, le rispose ansante:" Non lo so... Era dietro di me."
Non appena la studentessa ebbe finito di parlare dalla frattura emerse la Bibliotecaria che disse con urgenza alla Guardiana:" Nicole! Lancialo immediatamente nel portale!"
La bionda non ci pensò due volte e anzi, osservò con una certa soddisfazione lo spettacolo luminoso provocato dalla chiusura della frattura dimensionale.
Anche Jacob ed Ezekiel videro il portale che si chiudeva, il cowboy commentò sollevato:" Si è chiuso. Ce l' hanno fatta."
Jones invece notando per terra dei pezzi di pietra si avvicinò a controllare e realizzò con dispiacere che si trattava di Stumpy, era talmente sconvolto che raccolse la testa de gargoyle e la abbracciò, il tutto sotto lo sguardo incredulo di Stone.
Dato che ormai la missione era conclusa Cassandra ne approfitto per salutare Lucy e farle le ultime raccomandazioni: la Biblioteca non poteva essere sempre presente:" Molti, dopo essere scampati ad un mostro tentacolare, avrebbero chiuso per sempre con la magia. Ma non tu."
La giovane so difese con un sorriso:" Beh, mi conosci. Sai che se scopro qualcosa non posso ignorarlo. Quindi voglio imparare tutto il possibile sulla magia."
Cassandra le chiese con un sopracciglio alzato:" Lasciando la scuola?"
La riccia minimizzò:" Beh, meglio se sperimento in un luogo dove non posso aprire portali extradimensionali per sbaglio."
La Bibliotecaria annuì ma fece considerare alla sua interlocutrice tutte le prospettive:" Così non rinunceresti solo alla scuola. Così rinuncerai a tutto ciò che è normale e nulla sarà come prima."
Lucy fece un' osservazione parecchio logica:" Tu quando sei diventata Bibliotecaria hai rinunciato alla normalità. E vieni mangiata quasi ogni settimana."
La rossa volle chiarire la situazione:" Non ho scelto di diventare Bibliotecaria e inoltre non avevo una vita normale nemmeno prima."
La riccia ci rifletté qualche secondo per poi emettere il suo verdetto:" Non sarebbe da te. Questa Cassandra tosta e avventuriera è la vera Cassandra. A volte devi solo buttarti, me lo hai insegnato tu."
La Bibliotecaria sorrise per poi salutare Lucy con un abbraccio; prima di andarsene la riccia disse divertita:" Non preoccuparti. Se dovessi evocare per sbaglio un' altra creatura ultraterrena saprei chi chiamare."
A quel punto le due si salutarono con un sorriso, Cassandra poté quindi tornare in Biblioteca con la Porta sul Retro; arrivata nell' ufficio vide che Flynn, Nicole e Jenkins erano appoggiati al tavolo più grande, chiaramente per aspettare lei.
La rossa salutò timidamente vedendo le espressioni identicamente serie e preoccupate dei due uomini.
La Bibliotecaria chiese poi per spezzare il silenzio teso che c'era in quella stanza:" Jenkins ha completato il rituale? Ha bruciato la salvia e... Chiuso il cerchio evocativo per sempre?"
Fu Flynn a rispondere con tono serio che si discostava molto dal suo solito tono allegro e amichevole:" Sì. Il cerchio è stato chiuso ma quello che hai fatto tu è molto più pericoloso."
La rossa disse colpevole:" Non ho convinto Lucy a stare lontana dalla magia. So che è pericoloso e che non siete d' accordo ma penso sia coraggiosa e che ce la possa fare."
Jenkins rispose impassibile:" Il signor Carsen non si riferiva a Lucy, si riferiva a lei. C'erano tre donne e l' hanno portata al Lago. Questo complica le cose."
Nicole annuì per poi proseguire:" Penso ti sarai accorta che hanno fermato il tempo, come Morgana, e che hai attirato la loro attenzione."
Cassandra ammise onesta:" Sono stata tentata dalla loro offerta. Loro non hanno paura, come noi."
Jenkins disse serio, quello era un argomento delicato:" I Bibliotecari sono sempre stati prudenti. La prudenza non è paura."
La rossa insisté testarda:" La prudenza non sta più funzionando. La magia ormai è la fuori e noi non possiamo più fermarla, non possiamo più nasconderla. Il Lago e anche Lucy non hanno paura dei tempi che cambiano."
Flynn decise di dire a Cassandra come stavano davvero le cose:" Hai ragione. Il mondo sta cambiando, per secoli i Bibliotecari si sono adattati al cambiamento e così faremo noi, ricordandoci però qual è il vero obiettivo della Biblioteca: tenere la magia lontana dalle mani sbagliate ed evitare che qualche innocente si faccia male. Noi siamo i guardiani dell' Equilibrio, non possiamo schierarci e decidere di insegnare la magia a chiunque ci sembri meritevole, capace, coraggioso o simpatico. Fin dall' inizio dei tempi c'è stato un dibattito su come gestire la magia, la Biblioteca ha scelto questa posizione e, se ha funzionato anche duemila anni fa, quando il mondo era messo molto peggio funzionerà anche ora con gli opportuni accorgimenti. Sappi però una cosa: il Lago è sempre stato ambizioso e nel corso dei secoli ha sempre fatto il suo gioco, reclutando nelle sue file chiunque fosse abbastanza potente o avesse abbastanza conoscenza per fare la differenza. Sono pronto a scommettere che ti avranno detto di non fidarti di me."
Cassandra annuì, ne approfittò per chiedere una spiegazione:" Già... Cosa è successo esattamente?"
Fu Nicole a raccontare l' accaduto con disprezzo e rabbia nella voce, percepibili anche a chilometri di distanza:" Hanno provato a convincerci ad affidare loro Astrea. Né io né Flynn eravamo molto d' accordo così hanno capito che era meglio non infastidire la famiglia Carsen."
In risposta allo sguardo stupito e incredulo di Cassandra, Nicole proseguì la spiegazione parlando con tono freddo e rabbioso:" As e Reg avevano circa sei mesi, le Dame del Lago ci hanno fatto visita per convincerci ad affidare loro Astrea dato che solo in questo modo avrebbe potuto esprimere il suo pieno potenziale magico dato che avevano capito che As ha la possibilità di eguagliare Morgana... Dissero anche che sarebbe stato meglio per lei crescere lontana da una famiglia disagiata e disadattata come la nostra e che noi tanto avevamo già due figli. Non accettando un no educato come risposta abbiamo dovuto minacciarle apertamente di far scoppiare una guerra fra fazioni che avrebbe portato alla totale cancellazione del Lago ad ogni costo... Flynn disse anche che non gli importava assolutamente nulla che Viviana era stata un' amica di Artù, nessuno avrebbe mai preso nostra figlia."
Cassandra non disse nulla, era infatti rimasta senza parole; Jenkins decise che era meglio concludere lì quella conversazione:" Signorina Cillian... Cassandra... Deve capire che niente è mai come sembra. Ricordi solo che dovrà essere pronta, qualunque cosa accadrà in futuro."
La Bibliotecaria commentò assorta:" Qualunque cosa accadrà in futuro... Qualunque cosa succederà vi prego di ricordare che ho scelto di restare... Sapete... Per la prima volta in vita mia mi sembra di avere la possibilità di fare da sola le mie scelte invece che seguire ciò che mi dicono di fare gli altri. Mi piace molto di più."
Cassandra a quel punto si allontanò diretta da Stone, dopo tutta quella folle avventura aveva la sensazione che avrebbe potuto trovare un po' di pace e conforto solo fra le braccia del suo ragazzo.
Jenkins a quel punto si rivolse al Bibliotecario e alla Guardiana:" Credete che abbiamo esagerato con la signorina Cillian?"
Flynn rispose serio e assorto:" No, era giusto che capisse di cosa è capace il Lago e che con la magia non si scherza. Mai. Le abbiamo detto in più di un' occasione che se vorrà imparare è bene che chieda aiuto e supporto a chi la può aiutare; non è mai una buona idea lasciare che gente inesperta ne entri in contatto... Questa Lucy potrà anche essere intelligente ma abbiamo visto cosa succede se non si sa quello che si fa... Questa volta ci hanno rimesso la vita solo due persona ma chi ci assicura che in altre circostanze qualcuno che vorrà giocare a fare il mago non combini guai più seri? Il nostro compito è sempre stato quello di proteggere, non quello di istruire. Sono Merlino, Morgana e tutti i grandi maghi a prendere apprendisti ed è giusto che sia così."
Nicole aggiunse decisa e convinta delle sue parole:" Non saremo stati buoni nei suoi confronti, forse. Ma per prima cosa è bene che noi per primi facciamo ciò che è giusto e ciò che è necessario prima di fare quello che ci piacerebbe fare."
Il cavaliere prima di allontanarsi commentò serio:" Mi fa piacere sapere che ci sia ancora qualcuno che non ha perso di vista il vero scopo della Biblioteca. Judson e Charlene non potrebbero essere più fieri di voi."


Note:

* anche se hanno aiutato riportando Excalibur nella 2x10 le dame del lago non mi hanno mai convinta fino in fondo... che siano state loro a suggerire a Lucy le formule da usare? Il fatto che abbiano una fondazione oltre che un forum non fa pensare a nulla di buono.


** datemi dell' insensibile e della crudele ma io avrei lasciato che i mostri mangiassero Lucy. Mi sta parecchio antipatico come personaggio, molto meglio Amy dalla stagione 1. Ho quindi lasciato a Nicole il compito di farle abbassare un attimo le arie.

Note dell' autrice:

In realtà in questo capitolo la questione fondamentale è usa sola: come relazionarsi con la magia?
La mia risposta sono le parole di Flynn e Nicole: la Biblioteca è nata per proteggere e non per insegnare, i tempi saranno cambiati ma se per più di 2000 anni è stato così ci sarà una ragione.
Per quanto io possa premiare la buona fede di Cassandra non posso che essere dalla parte di Jenkins in questo dibattito; ho quindi deciso di lasciare ai miei protagonisti assoluti, in virtù della loro esperienza, il compito di esporre il mio punto di vista.
Ah sì, fosse stato per me Lucy avrebbe fatto la fine di Bancroft e Peter.
Per il Lago invece come già accennato ho creato qualche ostilità in più ( Jenkins ha lasciato intendere come sia una fazione piuttosto ambigua.)
Che tutto il casino sia sorto perché volevano reclutare Astrea ha un suo senso: è la figlia di una Guardiana e di un Vero Bibliotecario che discende da Artù e Salomone, è normale che abbia un enorme potenziale magico.
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 44
*** Quarantatreesimo capitolo ***


" E l' uomo vuoto*"

Quarantatreesimo capitolo


Quel pomeriggio Alastair, Regan e Astrea Carsen, come tante altre volte avevano fatto in vita loro, erano seduti al tavolo dell' ufficio del Bibliotecario a fare i compiti; se Alastair e Astrea avevano finito da parecchio tempo lo stesso non valeva per Regan.
Il maggiore dei tre fratelli poco prima di alzarsi e dirigersi verso la cucina, con tutta l' intenzione di fare una lunga pausa, chiese con una punta di divertimento al fratello minore:" Non hai ancora finito Reg?"
Il minore rispose tranquillo:" No. Sai che mi annoio a stare sui libri."
La gemella commentò di rimando:" Se non fossimo gemelli penserei che tu sia stato adottato. Come fai ad essere un discendente di Salomone?"
Regan si scompigliò i capelli scuri prima di puntare i suoi occhi chiari in quelli castani di Astrea e dirle con tutta le serietà possibile per un bambino di sette anni:" Sono offeso. Inoltre è semplice: ho capito che è più divertente assecondare il lato Pendragon e Noone."
A quelle parole né Alastair né Astrea seppero trovare una risposta adeguata; il maggiore prima di uscire dalla stanza decise di ricordare al fratello che comunque  anche lui era un Noone:" Come credi Reg; vedi solo di finire in fretta, non ho voglia di doverli fare io al tuo posto come l' ultima volta solo perché ti sei dimenticato di finirli."
Il minore protestò convinto:" Ma se ti ho sistemato i libri per una settimana!"
Al se ne andò con un ghigno degno di sua madre:" Questo perché non sai fare una trattativa come si deve fratellino."
Poco dopo entrarono nell' ufficio tutti gli adulti, escluso Jenkins, così i due gemelli sentirono il padre dire alla madre e ai Bibliotecari con una certa preoccupazione nella voce, mentre gesticolava convinto:" Ok, la Biblioteca sembra peggiorare giorno dopo giorno... In cinque mesi** sono spariti una settantina di reperti e ora l' Occhio di Zarathustra salta fuori misteriosamente in una collezione privata? Non è un buon segno. Jones, Stone, con me e Nicole. Cassandra tu rimani qui a darci supporto logistico dato che Jenkins ha deciso di esplorare non so quale area della Biblioteca che ovviamente non è al suo posto. Cass te la senti di sperimentare le pietre di comunicazione?"
La rossa disse immediatamente entusiasta:" Certo! Le vado subito a prendere! Voi nel frattempo cercate di capire come svaligiare un riccone che dovrebbe avere il sistema si sicurezza provato più sofisticato che esiste."
Jones disse sicuro si sé come al solito mentre si sedeva comodamente al tavolo accanto ai bambini:" Non ci metterò più di tre secondi. Siete così fortunati ad avere con voi il miglior ladro del mondo che non ve ne rendete nemmeno idea!"
Tutti preferirono ignorare il commento di Ezekiel e dedicarsi ai preparativi di quella missione; Nicole notando i suoi figli si avvicinò e chiese curiosa:" Al?"
Fu Astrea a rispondere tranquilla:" In cucina."
La Guardiana annuì per poi commentare con un tono dolce e di finta autorità:" Ok. Noi dovremo andare in missione ma se Zeke sarà di parola non dovremmo metterci più di una mezz'ora. Ricordatevi che sta sera dobbiamo andare dai nonni perché è il compleanno dello zio Robert quindi vedete di non fare i ritardatari come al solito."
Regan si difese immediatamente, sicuro che sua madre si riferisse principalmente a lui, dicendo con il tono più innocente e adorabile del suo repertorio:" Lo sai che lo facciamo per evitare di stare il meno possibile assieme alla sorella di zia Stephanie e ai suoi figli..."
Nicole pensando alla sorella della cognata non poté che dare ragione al figlio: non era una persona cattiva, era però fin troppo eccentrica ed espansiva per i gusti dei Carsen e i suoi figli non erano da meno, considerando che erano leggermente più piccoli di Alastair, Regan e Astrea alle riunioni di famiglia toccava sempre a loro averli come compagnia, quando andava detto che i tre Carsen preferivano la compagnia dei cugini più grandi nonostante la giovane età.
La Guardiana non disse molto altro perché vide che tutti erano pronti a partire, salutò i figli con un veloce bacio sulla fronte e fece qualche raccomandazione rapida prima di attraversare la Porta sul Retro, lo stesso fece anche Flynn, che a differenza di Nicole assunse toni molto più leggeri e scherzosi, non era mai stato infatti un genitore severo... Forse era anche troppo permissivo certe volte ma per i suoi figli avrebbe fatto qualunque cosa.
Quando Alastair fu di ritorno vide Cassandra intenta a sfogliare un libro così chiese curioso:" Dove sono tutti gli altri?"
La Bibliotecaria gli rispose alzando la testa dal libro e interrompendo la sua lettura:" Sono tutti in missione. Dovrebbe però essere una cosa rapida se Zeke è stato di parola quando si è definito il miglior ladro del mondo per la settima volta solo oggi... Jenkins invece sta controllando qualcosa in Biblioteca, credo una delle tante sezioni fuori posto."
Alastair annuì, la Biblioteca aveva chiaramente dei problemi e non sarebbe stato un male risolverli; come a confermare la sua preoccupazione il lampadario dell' ufficiò si spense per un istante e dondolò in modo preoccupante e minaccioso sopra le teste dei quattro.
I presenti decisero di ignorare il lampadario, per il momento, e concentrarsi sulla voce di Flynn che proveniva chiara e limpida dall' altoparlante sul tavolo:" Cassandra siamo dentro. Mi ricevi?"
La Bibliotecaria rispose prontamente:" Forte e chiaro. Flynn sai esattamente che aspetto ha l' Occhio? Perché questo libro dice che è un globo di pietra coperto di cristallo o un globo di cristallo coperto di pietra... Non sono stati molto chiari nel dare indicazioni i Bibliotecari che hanno scritto questo libro..."
Regan sentendo quella frase commentò ironico:" Molto comprensibile come descrizione."
Venne prontamente azzittito da una gomitata della sorella ben assestata sul fianco, che commentò severa, comportandosi esattamente come avrebbe fatto la madre:" Reg sta zitto. Qui a differenza tua c'è gente che lavora!"
Cassandra trattenne una risata osservando quei tre, mentre lesse a beneficio di tutti un paragrafo del libro particolarmente interessante:" L' Occhio di Zarathustra è la chiave per la porta della conoscenza perduta. Il Bastone invocato dal sole e dal fiele... Sapete cosa significa?"
Questa volta fu la voce di Nicole a sentirsi per l' ufficio:" Onestamente no. Però credo che al momento abbiamo altro a cui pensare... Zeke siamo davanti alla porta, fa quello che devi fare."
I tre Bibliotecari e la Guardiana si erano infatti ritrovati, grazie all' efficientissima Porta sul Retro, in una villa decisamente enorme e molto lussuosa; una volta percorso un lungo corridoio si erano trovati davanti una porta chiusa e sorvegliata da quello che con buone probabilità era uno dei sistemi di sicurezza più avanzati del pianeta; Nicole aveva quindi esortato Ezekiel a fare quello che gli riusciva meglio: scassinare una serratura.
Il ladro non se l' era fatto ripetere due volte e si era subito issato sulla trave del soffitto e aveva iniziato a smanettare; qualche attimo dopo Stone chiese perplesso e sarcastico osservando quello che incredibilmente era diventato suo amico all'opera:" Qualcuno aveva detto di poter violare questo sistema di sicurezza in un secondo. Spero ci riesca prima che qualcuno ci scopra."
Flynn commentò divertito e per nulla impensierito da quella situazione:" Jake sai che normalmente nessuno capisce mai quello che dice. Aspettiamo e vediamo... Mal che vada Nicole metterà al tappeto le guardie."
La suddetta Guardiana disse divertita confermando le speculazioni del marito:" Puoi dirlo forte! Sono settimane che non mi capita un combattimento come si deve, potrei iniziare ad arrugginirmi."
Mentre Flynn le dava della Psicopatica con un colpo di tosse per nulla velato, Ezekiel si calò dalla trave e, a testa in giù, disse con un certo risentimento verso gli altri due Bibliotecari:" Ho detto tre secondi. Inoltre non è colpa mia se non capite i modi di dire australiani!"
A quel punto Jones tornò ad armeggiare con il sistema di sicurezza e poco dopo questo venne disattivato; tornando a terra il ladro commento ironico:" Grazie Ezekiel. Sei un genio Ezekiel. Senza di te non sapremmo come fare Ezekiel... Non dovete ringraziarmi, ho fatto solo il mio lavoro."
Gli altri tre non risposero a parole: si limitarono ad ignorare l' ego del ladro e ad entrare nella stanza dove era custodito l' Occhio di Zarathustra lasciandosi andare ad una risata divertita; una volta dentro Nicole vide che c'erano decine di teche contenenti chissà quanti e quali reperti così disse a Jones con una punta di divertimento mal celato nella voce:" Perché non ci dimostri quanto sei abile trovando l' Occhio? O è troppo difficile per te Zeke?"
Il suddetto Bibliotecario lanciò uno sguardo di sfida alla Guardiana prima di iniziare ad esaminare le teche; Flynn d'altro canto si rivolse a Stone:" Perché non gli dai una mano?"
Jake annuì, il Capo Bibliotecario non aveva tutti i torti, così raggiunse l' amico per dargli una mano nel cercare il reperto che li aveva portati in quella casa.
Nel frattempo in ufficio Jenkins era tornato dalla Biblioteca con in mano un cappello da esploratore, una corda e una balestra; vedendo quell' attrezzatura Alastair commentò perplesso:" Avevo capito che fosse stato in Biblioteca, non nella foresta amazzonica..."
Il cavaliere commentò secco mentre sistemava tutti gli oggetti al loro posto:" Signorino Carsen, dopo l' elettrizzante avventura nel sotto scantinato secondario della Biblioteca rimpiango di non aver portato più materiale. L' ala di Zenobia è nel sotto-seminterrato e il che è molto strano, dato che negli ultimi cinque secoli è stata nell' attico."
Sentendo quella frase Cassandra chiese confusa, chiedendo implicitamente delle delucidazioni:" Un momento. Come fa una stanza a spostarsi dall' attico allo scantinato?"
Jenkins fece un cenno verso il soffitto dell' ufficio, rivolto alla Biblioteca, mentre indicava Cassandra, per sottolineare che la Bibliotecaria aveva ragione e che tutto quello che era successo all' edificio magico negli ultimi cinque mesi non avesse alcun senso; il cavaliere disse poi polemico, grondando sarcasmo:" Una stanza dovrebbe avere la decenza di rimanere dov'è!"
I tre Carsen non dissero nulla, era troppo divertente vedere Jenkins che brontolava contro in edificio; cambiandosi la giacca il Cavaliere cambiò anche discorso: notando la ricetrasmittente sul tavolo disse allegro e di umore decisamente migliore:" Oh, come vanno le pietre di comunicazione?"
La Bibliotecaria disse orgogliosa del risultato ottenuto con i suoi esperimenti:" Il segnale è un po' tremolante ma direi che vanno molto bene."
Dall' altra parte si sentì Flynn salutare il cavaliere a modo suo con voce allegra:" Jenkins farebbe il favore di annotare che l' Occhio di Zarathustra è il settantatreesimo oggetto sparito?"
Jacob, stando a qualche decina di centimetri da Jones, invece si rivolse al newyorkese chiedendogli una delucidazione:" Come fa questo galletto miliardario, con un gusto interessante devo dire, a possedere uno dei nostri reperti comunque?"
Fu Ezekiel a rispondere alla domanda, mentre stava scassinando una teca, con un tono tranquillissimo:" Una email al suo avvocato spiegava che qualcuno l' ha donata alla sua collezione per tenerla al sicuro."
Nicole commentò quell' affermazione con un finto tono di rimprovero, ormai più che abituata alle azioni di Ezekiel:" Spero tu abbia hackerato solo la sua mail."
Jones rispose altrettanto divertito e ironico:" Per chi mi hai preso! È ovvio che non farei mai nulla di male ai suoi documenti, alla sua privacy o al suo conto corrente!"
Jacob, che era in vena di domande, si rivolse a Flynn con tono serio e preoccupato:" Possiamo crederci? Non potrebbe essere una trappola di Prospero?"
Il Capo Bibliotecario disse sicuro di quanto affermava, ci aveva infatti riflettuto parecchio ma lo aveva ritenuto impossibile:" No, lo escludo: l' Occhio è la chiave della conoscenza perduta e porta al Bastone; e il Bastone di Zarathustra è un valido sostituto momentaneo al suo Bastone originale. Se Prospero lo avesse avuto per le mani non lo avrebbe dato via per nulla al mondo; anzi lo avrebbe usato per riprendere il potere perduto."
La Guardiana, che era proprio accanto al marito, gli sussurrò tesa:" Perché non gli hai detto che temi che la trappola ci sia e che ce l'abbia tesa il misterioso donatore?"
Flynn rispose con lo stesso identico tono, ben attento a non farsi sentire da Jacob ed Ezekiel:" Perché non sono certo di nulla... Considera poi che la Biblioteca sta peggiorando a vista d' occhio ma stando a quello che sappiamo solo io e te il problema verrà risolto... Il mio istinto mi dice che è tutto collegato a questa missione e che entro ventiquattro ore avremo risolto almeno la metà dei nostri problemi più grossi e urgenti."
Nicole annuì per poi commentare seria e preoccupata da tutti quei problemi, che sembravano saltare fuori uno dietro l' altro:" Non dimentichiamoci poi del misterioso Ray..."
La bionda venne interrotta da un' esclamazione soddisfatta di Ezekiel:" Trovato!"
Nicole sentendo quella notizia commentò sollevata:" Perlomeno non siamo soli e abbiamo addirittura altri tre Bibliotecari a darci una mano."
Jones immediatamente dopo commentò imbronciato:" Mi è caduto!"
A quel punto l' Occhio di Zarathustra iniziò a rotolare per il pavimento, così Jacob ed Ezekiel si misero ad inseguirlo mentre Flynn disse divertito, tornando con la memoria al suo primissimo giorno da Bibliotecario, quando aveva fatto guai peggiori e aveva addirittura rotto il Graal:" Pensiamo ad una cosa per volta. Recuperiamo l' Occhio, torniamo in Biblioteca e poi potremo prendere in giro Ezekiel per parecchi mesi."
Nicole sorrise maliziosa e furba di rimando:" Vedo che ormai hai imparato. Bravo il mio Secchione."
Flynn volle precisare un particolare:" Ti ricordo che anche prima di conoscerti ero comunque ironico e sarcastico!"
La bionda non perse l' occasione per avere l' ultima parola:" Non dico di no, ora però lo fai con più stile!"
I due a quel punto dopo essersi scambiati un rapido sguardo iniziarono a ridere di gusto praticamente all' unisono, in undici anni la loro complicità aveva raggiunto livelli altissimi.
Nel frattempo Jacob aveva raggiunto Ezekiel in una stanza vicina e lo aveva trovato, apparentemente addormentato, sdraiato a terra su una pelle d'orso che faceva da tappeto; immediatamente gli aveva detto irritato rimproverandolo:" Che cosa stai facendo Jones! Raccoglilo e..."
Il Bibliotecario non fece in tempo a finire la frase dato che si sentì una musica dolce che lo fece assopire in pochissimi istanti; si vide poi una lira fluttuante uscire dalla stanza.
Flynn e Nicole nel frattempo avevano osservato la sala, in attesa che i due Bibliotecari facessero ritorno con l' Occhio di Zarathustra; non vedendoli arrivare la bionda chiese dubbiosa:" Credi che dovremmo andare a vedere come se la stanno cavando?"
Il Bibliotecario annuì, per poi rispondere mentre osservava distrattamente un quadro alla parete:" Direi di sì. Sarebbero già dovuti essere qui a questo punto."
I due non fecero che pochi passi quando la stessa musica che aveva addormentato Stone iniziò a risuonare per la sala; immediatamente Flynn riconobbe l' artefatto e disse preoccupato alla moglie:" Nicole è la Lira di Orfeo***! Tappati le orecchie o finirai per addormentarti!"
I due fecero quello che Flynn aveva suggerito per poi guardarsi attorno insonnoliti e con aria circospetta, pronti a veder comparire un nemico da un momento all' altro; i due videro la suddetta lira fluttuare ma non c'era traccia della mente dietro quella trappola. 
Ad un certo punto Nicole si sentì toccare da dietro e il suo istinto la portò ad afferrare la mano del suo assalitore, questo però le fu fatale dato che la portò ad addormentarsi in pochi secondi; osservando la scena Flynn disse gelido al nuovo arrivato, un uomo decisamente molto alto e robusto dagli occhi chiari, i capelli castani e un visto tutto sommato simpatico, vestito in giacca e cravatta con la barba:" Chiunque tu sia spero abbia avuto una ragione più che valida per fare tutto questo e per far addormentare mia moglie. Ti pregherei poi di smetterla di far suonare la Lira di Orfeo prima di darmi una risposta."
L' uomo fissò Flynn chiedendogli solo, il Bibliotecario lo capì dal labiale:" Sei Flynn Carsen? Il Bibliotecario?"
Il Pendragon annuì, per rispondere sempre con lo stesso tono gelido e minaccioso:" Sì. Tu chi sei?"
L' uomo disse allegro mentre faceva un cenno alla Lira di Orfeo perché smettesse di suonare:" Sono Ray Glasney. Il resto me lo dovrai dire tu!"
Sentendo quel nome il Bibliotecario si rilassò impercettibilmente dato che quel nome era nella lettera dal passato; disse poi serio, non era ancora il caso di abbassare la guardia con uno sconosciuto:" Ti aiuterò. Una persona di cui mi fido sempre e comunque mi ha detto di fidarmi di un certo Ray. Dovresti essere tu. Ho però un paio di condizioni: fammi scrivere un biglietto a Nicole per dirle di non preoccuparsi e dovremo far finta che io sia stato rapito da te... Altrimenti dovrei spiegare parecchie cose che sarebbe meglio mantenere segrete a parecchie persone."
L' uomo di nome Ray annuì così Flynn poté mettere in atto il suo piano senza problemi: a Nicole disse che il famoso Ray voleva il suo aiuto e che non avrebbe dovuto mettere a ferro e fuoco l' intera costa est quando si fosse svegliata senza trovarlo.
Nel frattempo la Biblioteca venne scossa da una serie di cataclismi: prima venne colpita da un terremoto, le schede dell' ufficio si sparsero sul pavimento, esplosero alcune lampadine, alcuni oggetti caddero a terra e il lampadario crollò rovinosamente sul tavolo; fortunatamente i cinque presenti ebbero la prontezza di dirigersi immediatamente verso la Porta sul Retro ai primi problemi così nessuno si fece nulla di male: tutti se la cavarono solo con un grosso spavento.
Quando Nicole si svegliò vide di fronte a sé un biglietto con la calligrafia di Flynn, lo lesse immediatamente e ringraziò che suo marito avesse pensato ad un piano per evitare di menzionare i viaggi nel tempo fra le tante informazioni che aveva scritto; decise di raggiungere Jacob ed Ezekiel e dare il via alla recita, sperando con tutto il cuore che ancora una volta Flynn avesse ragione.
Raggiunto il duo chiese ai Bibliotecari, che come lei si erano appena svegliati:" Che vi è successo? Dov'è l' Occhio?"
Mentre Jones si tastava le tasche con nessun risultato Jacob chiese preoccupato, notando la mancanza di un componente della squadra:" Dov'è Flynn?"
La Guardiana non rispose al cowboy, prese invece il telefono e chiamò Jenkins dicendo decisa e con più preoccupazione nella voce di quanta ne avesse davvero in quel momento:" Ci serve immediatamente una Porta. Sia l' Occhio di Zarathustra che Flynn sono spariti e noi dobbiamo assolutamente ritrovarli!"
Il cavaliere commentò altrettanto preoccupato:" Anche qui la situazione è alquanto problematica, purtroppo."
A conferma delle parole di Jenkins Cassandra e i bambini stavano spegnendo con l' aiuto di un estintore i piccoli incendi che erano scoppiati nell' ufficio a seguito della reazione a catena di danni al loro luogo abituale di lavoro.
Galahad aggiunse teso e con una certa ansia, informando Nicole dei danni che aveva la Biblioteca:" La Porta sul Retro è instabile! A meno che non torniate ora non vi garantisco di poter fare qualcosa!"
I tre non se lo fecero ripetere due volte e vedendo illuminata una porta di fronte a loro  tornarono immediatamente in Biblioteca; vedendo le condizioni dell' ufficio Ezekiel chiese perplesso e leggermente preoccupato:" Ma che diamine è successo qui?"
Jacob invece disse la sua:" Guardate qui che disastro! In più Flynn è scomparso! È decisamente opera di Prospero!"
La bionda ebbe la tentazione di far saltare la copertura e esclamare con convinzione che l' Immaginario non c'entrava nulla, non era ancora così potente per attaccare direttamente la Biblioteca; si limitò a dire seria e decisa, mantenendo la parte della moglie preoccupata:" Prospero o no dobbiamo trovare Flynn ad ogni costo! Non lascerò mio marito nelle mani di qualche pazzo furioso che rapisce i Bibliotecari!"
Ezekiel commento ironico nonostante tutto:" E come? Non gli lasceranno fare di certo una telefonata!"
Alastair osservò tutta la scena perplesso, sua madre e suo padre stavano nascondendo qualcosa a tutti gli altri, ne era certo: se Flynn fosse stato rapito per davvero Nicole avrebbe già messo a ferro e fuoco tutta la costa orientale per trovarlo; allora perché sua madre aveva messo in scena quella recita? Forse suo padre non era stato rapito oppure i genitori e la terza persona erano d'accordo ma per qualche ragione non potevano farlo sapere a Jenkins e ai Bibliotecari.
Scambiando un rapido sguardo con i fratelli Alastair capì che anche Regan e Astrea avevano pensato alla stessa cosa; decise quindi di non dire nulla, limitandosi ad assecondare quello che aveva detto Nicole, sperando che i suoi genitori avessero tutto sotto controllo:" Non per dire Zeke, ma se papà ha in tasca la pietra di comunicazione potrebbe contattarci senza problemi."
Come a sottolineare l' ovvietà dell' affermazione di Alastair si sentì la voce di Flynn risuonare per l' ufficio:" Qualcuno mi sente? C'è nessuno?"
Immediatamente Nicole disse al marito con una punta di vera preoccupazione mista a parecchio sollievo:" Secchione?! Sei tu?"
La voce di Flynn risuonò tranquilla per l' ufficio, facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti i presenti più o meno preoccupati per la sorte del Bibliotecario:" L' unico e il solo, Psicopatica."
Il moro lo disse mentre con una mano faceva un cenno a Ray per intimargli di stare in silenzio e quindi reggergli il gioco; sentì Nicole che gli chiedeva:" Sono passate circa due ore da quando sei sparito. Sei ferito?"
L' uomo rispose calmo dicendo la verità con qualche piccola omissione mentre si guardava attorno con interesse, era arrivato in quel container da meno di cinque minuti infatti:" No, sto bene. Al momento mi trovo da solo in un container in cui sembrerebbero essere conservati tutti i reperti spariti, Occhio di Zarathustra incluso... Non so dove sia però... C'è un rumore d' acqua se può tornare utile e inoltre, anche se non so chi sia chi mi ha rapito, posso dire con certezza che o è un grande fan di noi Bibliotecari oppure è uno stalker parecchio inquietante."
Effettivamente Flynn aveva ragione: Ray lo aveva portato in un container metallico pieno dei reperti che erano spariti dalla Biblioteca e in cui su una parete c'erano numerosissime foto di lui, dei Bibliotecari, di Nicole, di Jenkins e anche, se in misura minore, di Charlene, di Judson, dei suoi figli e perfino di sua madre e Merlino; andava comunque precisato che le sue erano le più numerose.
Il Bibliotecario a quel punto fece a Ray un cenno per invitarlo a parlare e ad arrabbiarsi; l' uomo eseguì il comando così iniziò ad urlare furioso con un tono di voce quasi demoniaco, che avrebbe intimorito Flynn se il Bibliotecario non se lo fosse aspettato:" No! No! No! No! Ridammi l' Occhio! Sta seduto!"
Flynn mentre si sedeva in tutta calma fece un cenno di apprezzamento e mentre metteva la pietra di comunicazione sotto il piede, per iniziare a battere in codice morse una serie di indicazioni utili a ritrovare i reperti ma a dargli comunque un certo vantaggio, disse allegro dopo aver avuto la certezza di non essere ascoltato:" Molto bene Ray. Devo dire che non te la cavi affatto male a recitare. Al momento sto distraendo i miei Bibliotecari e Nicole dovrebbe darmi una mano; piuttosto ora che abbiamo un attimo di tempo per parlare vorrei farti qualche domanda... Nel viaggio in auto per portarmi qui non sei stato molto loquace."
Nel frattempo nell' ufficio tutti avevano sentito il grido di Ray così i Bibliotecari e Jenkins iniziarono a farsi delle domande sull' identità dell' uomo; il cavaliere propose la sua versione dei fatti:" Potrebbe essere un drago ribelle o un Dio minore... Credo siano gli unici a poter avere sufficiente potere per tenere a bada il signor Carsen."
Jacob propose subito:" Possiamo sfruttare la pietra per trovare Flynn?"
Nicole rispose decisa e convinta:" No, se ci sono tutti i reperti della Biblioteca ci sarà troppa interferenza magica... Però ascoltate! È codice morse! Jake pensaci tu!"
Jacob si mise subito a scrivere una serie di numeri alla lavagna, Regan osservandoli commentò perplesso:" Quei numeri non hanno senso! Non è che papà ha preso una botta in testa?"
Stone disse invece, sicuro della sua intuizione:" No, Reg. Tuo padre sta benissimo. Sta usando il codice telegrafico cinese! Dato che il cinese è una lingua pittografica con un singolo carattere si ottengono molte più informazioni con meno punti e linee!"
Il bambino disse solo:" Rimango della mia idea, sarebbe stato più semplice scrivere un messaggio normale."
Quando il Bibliotecario ebbe finito di telegrafare il suo messaggio prese il pendente e lo distrusse sotto lo sguardo perplesso di Ray; Flynn disse solo:" Hanno ricevuto il mio messaggio. Li terrà impegnati per un po'... Tu piuttosto. Hai detto che ti serviva il mio aiuto per scoprire chi sei, il problema è che non ne ho la minima idea. E il che è strano: sono piuttosto bravo a capire tutto delle persone."
Ray esclamò deluso e anche infuriato:" Tu devi saperlo! Sei Flynn Carsen! Sei l' uomo che sa sempre tutto! Sei il Vero Bibliotecario! Due di sei, sole e fiele."
Il Bibliotecario, osservando attentamente il suo interlocutore, chiese confuso:" Questo mi porta a farti la seconda domanda: come diavolo fai a sapere così tante cose di me? È vero che nel mondo soprannaturale ho una certa fama ma... Non ho mai detto a qualcuno di essere un Vero Bibliotecario... Lo sa solo Dulaque ma non credo che tu sia della Confraternita del Serpente dato che escludo abbia spiattellato in giro la mia identità: in molti smetterebbero di attaccare la Biblioteca, non gli converrebbe."
Glasney per tutta risposta esclamò frustrato:" Non lo so! So solo che mi serve il Bastone!"
Sentendo quelle parole Flynn commentò interessato:" Il Bastone di Zarathustra... Quindi l' Occhio non era solo un' esca. Beh Ray, quello che so è che il Bastone in teoria è perduto da secoli; come però hai giustamente sottolineato sono un Vero Bibliotecario, mi hanno detto di fidarmi di fidarmi di te... Quando partiamo?"
Ray fissando Flynn gli chiese perplesso:" Come sarebbe a dire? Non fuggirai?"
Il Bibliotecario commentò offeso per poi proseguire serio e determinato:" Non mi conosci così bene allora. È vero: sono sempre in viaggio, preso da mille incarichi e missioni però il mio scopo è sempre uno solo, trascurando quello di salvare il mondo: tornare a casa da mia moglie e dai miei figli. Sono loro il mio porto sicuro, l' unico posto in cui tornerò sempre e comunque. Sono Flynn Carsen, non scappo, mi sposto solo da un punto all' altro del mondo per poi tornare sempre e comunque in Biblioteca, dalle persone che amo di più."
Vedendo l' ardore negli occhi castani di Flynn, Ray ebbe la certezza di aver trovato chi lo poteva aiutare; uscendo dal container si limitò a dire con una scrollata di spalle:" Sei strano Flynn Carsen. Però per qualche ragione so che è un bene che sia così."
Quando in Biblioteca tutti avevano sentito il rumore della pietra di comunicazione che veniva distrutta Nicole decise di mandare all' aria il buon senso e la decisione di assecondare Flynn; disse infatti in un tono serio e veramente preoccupato a tutti i presenti:" Jake se ti manca poco finisci o lascia perdere del tutto! Cass, in due ore quanto si possono essere allontanati dalla villa? Zeke, Flynn ha detto che il container è pieno di artefatti quindi sarà facile trovarlo con una mappa delle Lay Lines. Prendila! Jenkins inizi a preparare la Porta sul Retro! Bambini aiutate chi ne ha bisogno."
Sentendo il tono della Guardiana nessuno osò contraddirla, la prima a dare delle risposte fu Cassandra:" Di solito tutti guidano un po' al di sopra del limite di velocità quindi credo un centinaio di miglia..."
Nicole annuì prima di chiedere una nuova conferma, mentre Jones srotolava si fronte a lei la pappa delle Lay Lines del Nord America:" Ok. Quante città sono vicino a un fiume e quante di queste sono sulla mappa?"
Fu Jacob a rispondere mentre studiava la carta geografica:" 37, ma solo una ci interessa: Easton nel Maryland."
La Guardiana a quel punto attese che Jenkins impostasse la Porta; il cavaliere disse con un defibrillatore in mano e con tono preoccupato:" Posso impostare la Porta alla fonte più potente, posso mandarvi direttamente lì. Ma se volete farlo dovete sbrigarvi perché tutto è legato alla Biblioteca e al momento è instabile, per usare un eufemismo."
La bionda disse grave:" La priorità è Flynn. Tienila aperta il più possibile. Al chiama Merlino, potrebbe esserci d' aiuto."
Jenkins annuì così con una scarica elettrica riuscì a far andare miracolosamente la Porta; Alastair, Regan e Astrea videro quindi la madre allontanarsi con i Bibliotecari, i tre bambini constatarono preoccupati che le cose erano molto più gravi del solito, avevano però fiducia nei genitori: tutto si sarebbe risolto.
Il quartetto, attraversata la Porta sul Retro, si ritrovò in un deposito di container, ora dovevano sbrigarsi a trovare quello giusto; sfruttando l' apparecchiatura che avevano sequestrato a Lucy Lyon, Ezekiel fece strada agli amici, non ci volle molto prima che trovassero il container di loro interesse così Ezekiel e Jacob aprirono le porte mentre Nicole si era messa in posizione d' attacco, pronta a stordire chiunque avesse rapito il suo amato Secchione.
Quello che videro fu un container pieno di reperti ma in cui non c'era la minima traccia del Bibliotecario; guardandosi attorno Ezekiel trovò tutte le loro foto, dicendo poi allarmato mentre ne prendeva una che lo ritraeva:" Flynn aveva ragione. Questo è il covo di uno stalker."
Cassandra invece constatò che tutto era archiviato con un certo ordine, che aveva di certo qualcosa di preciso:" Qui tutto ha una logica... Ne sono certa... Anche se non riesco a capire quale sia... C'è sicuramente una mente ben organizzata dietro a tutto."
Nicole decise di avvisare la base così prese il telefono e contattò la Biblioteca dicendo poi secca:" Qui di Flynn non c'è traccia ma ci sono reperti e artefatti ovunque."
Fu Merlino, arrivato da poco, a risponderle con voce allegra:" Nicole, cara, tutto bene?"
Ricevendo uno sguardo di rimprovero da Jenkins proseguì con tono decisamente più  serio, rendendosi conto che forse non era il momento di pensare a convenevoli e buone maniere:" Ok Galahad... È per tutta la magia rilasciata da quegli artefatti che siete arrivati lì; se Flynn non è lì vi suggerisco per prima cosa di prendere tutti gli artefatti e riportarli in Biblioteca, se non altro avrete un problema in meno a cui pensare in futuro."
La Guardiana rispose immediatamente concordando con le parole del vecchio mago:" Hai ragione, meglio evitare che Prospero se ne impossessi."
Nicole si rivolse poi ai tre Bibliotecari:" Ragazzi prendete tutto e infilatelo nelle borse che sono in quell' angolo; se non dovessero starci metteteveli anche addosso. Ci riprendiamo i nostri artefatti."
Tornando a focalizzarsi sulla telefonata chiese incerta:" Tu o Jenkins avete idee su quello che vuole davvero questo Glasney?"
A rispondere questa volta fu Jenkins, decisamente teso e preoccupato:" No, assolutamente no. Quello che è certo è che per fare quello che ha fatto serve un potere superiore a quello di Merlino. Abbiamo a che fare con un individuo estremamente pericoloso e potente. Chissà che piani malvagi ha in mente!"
Il suddetto individuo estremamente pericoloso era in compagnia di Flynn in una tavola calda trovata lungo la strada: Flynn infatti aveva scassinato senza troppe difficoltà una macchina e avevano usato quella come mezzo di trasporto visto che quella usata per arrivare al container era rimasta a secco; Ray aveva poi insistito per fare una pausa così i due uomini si erano fermati alla suddetta tavola calda e Glasney aveva ordinato una quantità impressionante di milkshake, mentre Flynn aveva toccato a malapena il suo.
Il Bibliotecario aveva poi chiesto curioso:" Perché hai insistito che venissimo in Pennsylvania?"
Non ottenendo risposte, Ray aveva solo continuato a bere tranquillissimo il suo milkshake, il moro decise di cambiare discorso, dicendo con una punta di divertimento mentre metteva in pratica uno dei passatempi preferiti della sua infanzia:" La vedi quella cameriera laggiù?"
Dopo che Ray ebbe osservato la donna in questione, una quarantenne di colore piuttosto robusta e dal sorriso gentile, Flynn andò dritto al punto asserendo convinto:" L' ho osservata per qualche istante e posso dire con assoluta certezza che è una donna sposata, madre di tre figli che è cresciuta nel Delta del Mississippi. Lavora e vive qui da cinque anni e suona il violoncello. Ho osservato te e non ho intuito nulla. Zero. Niente di niente. Anzi, meno di niente. Avendo ottenuto il posto di Bibliotecario grazie alle mie abilità deduttive posso dire che è molto fastidioso, estremamente fastidioso, fastidiosissimo."
Ray sentendo quelle parole lasciò da parte il milkshake per rivolgersi a Flynn e dirgli serio e deciso guardandolo negli occhi:" Ecco perché mi servite tu e il Bastone: per aiutarmi a scoprire chi sono, per aiutarmi a recuperare la memoria. Tutto ciò che so è che c'è della magia incontrollata che vaga nel mondo. È nelle foreste, nelle fogne, nelle culle, negli obitori... Ed è libera! Va tenuta sotto controllo per evitare che qualcuno si faccia male e che qualcuno la usi per rompere l' Equilibrio."
Flynn annuì, dicendo poi con serietà mentre il suo sguardo si induriva leggermente, dato che il Bibliotecario si stava perdendo nei suoi pensieri e nelle sue riflessioni sull' argomento e su molto altro:" Hai assolutamente ragione. È per questo che esiste la Biblioteca."
Ray capì che il suo interlocutore aveva parecchi pensieri per la testa, decise però di dirgli come stavano le cose per lui:" Beh Flynn... Tutto quello che so è che prima di incontrarti stavo male, ora invece mi sento bene."
Detto questo l' uomo si alzò ad ordinare un nuovo milkshake, lasciando Flynn al tavolo ad osservarlo perplesso; il Bibliotecario fra le altre cose ringraziò di potersi permettere senza problemi il conto, che stava pian piano diventando esorbitante, se ci fosse stata lì Charlene lo avrebbe di sicuro rimproverato.
Mentre Ray metteva del tabasco nella sua bevanda, esclamando convinto che la migliorasse mentre i clienti vicini a lui lo guardavano perplessi, il Bibliotecario mormorò assorto:" Chi sei davvero Ray? E perché hai un' aria così familiare?"
Non trovando risposte Flynn decise che fosse meglio dedicarsi ad un' attenta analisi dell' Occhio di Zarathustra: forse avrebbe scoperto qualcosa sul Bastone, elemento chiave di tutta quella giornata sempre più folle.
Il moro constatò che l' artefatto sumero era probabilmente di cristallo accadico, coperto da una patina di estratto di palma da datteri della Giudea, estinta da più di millecinquecento anni, un veloce esame al gusto glielo aveva confermato.
Ricordando poi un passaggio di un libro letto anni prima commentò assorto, in un sussurro appena udibile:" Quando sole e fiele si incontrano il tempio di Zarathustra è rivelato..."
Le riflessioni del Bibliotecario vennero interrotte dall' arrivo della cameriera che gli disse allarmata:" Ehi, signore! Deve venire subito! Il suo amico ha qualcosa che non va!"
Flynn corse immediatamente da Ray, preoccupato, e una volta raggiuntolo vide che l' uomo era a terra che si agitava sofferente, mentre con una mano si teneva la testa; il newyorkese messosi di fianco a lui gli chiese allarmato:" Ray! Che succede?"
Glasney rispose con una smorfia rimanendo sempre a terra:" Non lo so... Stavo parlando e mi sono ritrovato a terra. A volte succede."
Flynn, ringraziando di possedere anche delle conoscenze mediche, provò ad aiutare Ray a rialzarsi; vedendo che avrebbe solo peggiorato le cose lasciò che l' uomo tornasse sdraiato, nel frattempo Glasney spiegò quale fosse il suo problema con voce sofferente:" La mia testa... È come se stesse per esplodere... Succede sempre più spesso."
Flynn, mentre allentava il colletto all' uomo chiese serio, voleva cercare di capirci qualcosa di quei dolori, magari potevano aiutarlo a capire chi fosse davvero Ray Glasney:" Quando è successo per la prima volta?"
L' uomo rispose con una smorfia:" Circa cinque mesi fa."
Insospettito dalla coincidenza sulle tempistiche Flynn chiese sospettoso:" E prima di allora?"
Ray gli disse leggermente più sano, si stava infatti riprendendo molto lentamente e a fatica dalla fitta alla testa:" Non ho alcun ricordo di qualcosa che risalga a più di cinque mesi fa."
Flynn constatò che Ray stava perdendo conoscenza così mentre lo metteva seduto gli schioccò le dita difronte al volto mentre chiedeva una conferma:" Ray. Ray. Ray. Concentrati. Stai dicendo che prima di cinque mesi fa non hai ricordi e che quando ti guardi in tasca trovi artefatti della Biblioteca?"
Glasney mormorò incerto, non capiva dove il Bibliotecario volesse andare a parare:" Sì... Ma non so da dove vengano..."
Flynn disse, sicuro di quello che aveva capito fino a quel momento:" Sei di sicuro connesso alla Biblioteca... Una Biblioteca che continua a riorganizzarsi a caso, senza alcun..."
Il Bibliotecario a quel punto ebbe un' epifania: aveva appena capito chi, o cosa, fosse davvero Ray Glasney:" Motivo... Tu sei la Biblioteca!"
Sentendo quell' affermazione Ray volle assicurarsi di aver capito bene:" Cosa sarei?"
Flynn disse convinto ed anche eccitato dalla scoperta appena fatta:" Sei la Biblioteca! O meglio: sei la sua Intelligenza! Judson ha sempre detto che la Biblioteca, da quando ha iniziato a applicarvi i primi incantesimi, ha agito sempre con una sua intenzione e suoi criteri. L' intenzione implica intelligenza. Sei tu, in qualche modo l' Intelligenza della Biblioteca si è separata ed è diventata te quando ha fatto ritorno dal Vuoto! E io posso parlare con te e tu con me! Puoi rispondere alle mie domande! C'è un mucchio di cose che vorrei sapere!"
A quel punto Flynn mise in piedi Ray, per poi proseguire sempre più eccitato ed euforico:" Migliaia di anni di storia! Tutti quei misteri mai risol... Judson! Almeno del tuo creatore dovrai ricordarti!"
Ray disse estremamente confuso:" Non ricordo niente di tutto ciò! Non so chi sia questo Judson!"
Flynn non perse il suo entusiasmo dato che provò con un' altra domanda:" Ok, ok. Allora non ti ricordi niente di me o di Nicole? Io e lei ne abbiamo passate davvero tante con te!"
Ray dopo una fitta alla testa disse secco:" Ti ho già detto che non mi ricordo niente. So solo che fa male la testa, ok?"
Flynn calmò il suo entusiasmo per riprendere a concentrarsi sulla missione, come ripeteva spesso la sua amata Psicopatica era sempre una questione di priorità:" Ecco perché ti serve il Bastone di Zarathustra. Per recuperare la conoscenza perduta... Ed ecco anche perché la Biblioteca ha tutti quei problemi! Dobbiamo per prima cosa farti recuperare i ricordi e poi riportarti a New York! Più aspettiamo peggio sarà! Spero che Jenkins, i Bibliotecari e i bambini si inventino qualcosa per farci guadagnare altro tempo! Il conto prego!"
Ray aggiunse immediatamente con un tono leggermente supplichevole:" E un altro milkshake."
Flynn guardò male la personificazione della Biblioteca per poi dirgli con lo stesso tono di rimprovero che usava soprattutto con Alastair e Regan:" No, ne hai bevuti abbastanza. Solo il conto prego."
Ray guardò Flynn e gli disse insistente:" E dai..."
Il Bibliotecario sospirò, chiedendosi come mai anche con i suoi figli andava a finire allo stesso modo: non riusciva mai ad essere inflessibile; disse poi alla cameriera con un sospiro rassegnato:" E un altro milkshake da asporto..."
Mentre Jacob ed Ezekiel avevano raccolto tutti gli artefatti Cassandra aveva capito la logica secondo cui era archiviato quel posto:" Decimale di Dewey^. Ecco come Glasney ha organizzato questo posto. Chi pensa in decimale di Dewey?"
A rispondere alla domanda di Cassandra, con un' altra domanda, ci pensò una quinta persona, o meglio Immaginario: James Moriarty con tre scagnozzi alle spalle era all' ingresso del container:" Chi, davvero, mia cara?"
Nicole disse ironica e pungente:" Ed ecco arrivare l' avvoltoio. Quando tutto è già stato fatto Moriarty arriva per rubarci gli artefatti. Sbaglio forse? Non è questo il tuo piano?"
L' inglese rispose impassibile mentre si avvicinava a Nicole con lentezza misurata alla perfezione in ogni singolo passo, convinto di poter essere il predatore:" È vero. Sono stato incaricato di trovare la magia per Prospero. Detto fra noi credo che la magia sia semplicemente una parola inventata per spiegare un effetto sconosciuto che randomizza le proprietà della materia."
Cassandra esclamò subito:" Lo credo anche io! Forse un' intrusione extra-dimensionale multi..."
Nicole immediatamente disse alla rossa con un tono di leggero rimprovero, che però ad un orecchio ben allenato ricordava più un tono divertito:" Cassandra, smettila di fangirleggiare con il braccio destro del nostro nemico. Poi Merlino non sarà contento di sentire certe parole, è molto permaloso quando qualcuno prova a dare definizioni alla magia."
L' Immaginario vedendo lo sguardo duro e severo di Nicole, rivolto a lui, le disse cercando di mediare con una voce che trasudava dadino inglese:" Duchessa..."
Moriarty non concluse la frase: Nicole gli aveva lanciato contro, rapidissima, un tagliacarte, trovato su un tavolo, che gli aveva sfiorato una guancia, chiaro segno di quanto la Guardiana amasse quel soprannome; sia i Bibliotecari che i personaggi guardarono la bionda con un certo timore vista la rapidità e la precisione del lancio.
Tutti capirono che in quel momento Nicole Noone sarebbe stata pericolosa per chiunque, Prospero incluso.
L' inglese parve capirlo dato che proseguì evitando di usare soprannomi, mentre ringraziava mentalmente il fatto di essere immortale e il fatto che non ci fossero altri tagliacarte nelle vicinanze:" Non rendiamolo fastidioso. Ho notato che il tuo signor Carsen non è qui; siccome non c'è devo concludere che sia stato messo in pericolo da una terza parte."
Nicole stava per rispondere vomitando tutto il suo disprezzo quando però Ezekiel decise di anticiparla esclamando con il suo tipico tono un po' scanzonato:" Ok, sei piuttosto intelligente."
La bionda scosse la testa rassegnata mentre Moriarty proponeva, sicuro di avere la situazione in mano, con tono ora atono e freddo:" E voi lo siete abbastanza per accettare la mia offerta? Consegnateci gli artefatti e non intralciateci. Forse porterò a ballare la Duchessa prima o poi."
Jake vedendo come il pugno di Nicole era pericolosamente stretto decise di evitare che l' amica si mettesse in una posizione di svantaggio, quantomeno sulla carta, decise quindi di intervenire dicendo tranquillo e con un sorriso sicuro:" Io sono solo un ragazzo di campagna ma anche io sono parecchio intelligente, sapete? Alcuni pensano che sia addirittura un genio... O sono almeno intelligente quel tanto che basta per capire che far innervosire Nicole non è mai una mossa furba, soprattutto se ci si trova in una stanza piena di armi."
A quel punto Jake arretrò di qualche passo, verso una rastrelliera piena di lance, ne afferrò una e la lanciò a Nicole, evitando accuratamente di prendere Ezekiel e Cassandra, che si erano comunque fatti da parte per sicurezza; la bionda afferrò prontamente l' arma e partì in un assalto frontale, utile a far uscire i Bibliotecari dal container e distrarre gli Immaginari, ad eccezione di Moriarty, che si scansò pigramente di lato, evitando di essere colpito.
Approfittando del diversivo creato da Nicole, lei e i Bibliotecari si diedero alla fuga, diretti alla Porta sul Retro; l' Immaginario al servizio di Prospero invece osservò con un certo disgusto le foto di Flynn per poi mormorare ad Ariel dopo aver estratto L' orologio che la conteneva dalla tasca, mente ne guardava una della della famiglia Carsen al completo:" Ariel, sono richiesti i tuoi servigi. Ci siamo imbattuti in qualcosa, non è vero, spiritello?"
Mentre i Bibliotecari e la Guardiana correvano il più velocemente possibile, per quanto glielo permettessero le borse piene di artefatti che stavano trasportando, lungo il dedalo di container che li avrebbe portati di nuovo in Biblioteca Nicole con la coda dell' occhio vide che erano inseguiti dai tre scagnozzi di Moriarty; la bionda prese quindi una decisione che l' avrebbe messa di sicuro in una posizione di svantaggio ma onestamente non le importava in quel momento: la priorità era far tornare Jacob, Ezekiel e Cassandra in Biblioteca sani e salvi con i reperti mancanti.
Non appena ebbe svoltato un angolo attese per qualche istante che i tre inseguitori Immaginari la raggiungessero per poi affrontarli in combattimento, forte della sua esperienza la Guardiana non ebbe problemi a metterli fuori combattimento con poche rapide mosse ben assestate; questa decisione però le costò il ritorno in Biblioteca dato che, nonostante l' incitamento a correre il più velocemente possibile, Nicole non riuscì a raggiungere in tempo la Porta sul Retro, che sparì proprio davanti ai suoi occhi subito dopo aver consentito il passaggio dei tre Bibliotecari.
Essendo ormai sola Nicole si prese un attimo di tempo per collegare tutti i pezzi: Flynn aveva deciso di collaborare con Ray Glasney, non solo perché lui stesso gli aveva detto di farlo, e aveva fatto sì che venissero recuperati gli artefatti ma senza trovare lui; per qualche ragione il Bibliotecario voleva lavorare da solo quella volta? O era vittima del controllo di Glasney? Era forse per evitare che lo spazio-tempo venisse danneggiato o forse era per la pericolosità di quel Ray? C'era poi il problema della Biblioteca che stava complicando decisamente molto le cose...
La Guardiana giunse alla conclusione che l' unica cosa da fare era trovare Flynn e, dopo avergli dato un leggero schiaffo per ricordargli di non complicare così tanto le cose, farsi spiegare esattamente come stava la situazione e quale fosse il suo piano.
Vedendo un furgoncino Nicole ebbe un' idea su come raggiungere a breve il marito; l' unico problema rimaneva lo scoprire dove fosse diretto e che cosa avessero in mente lui e Ray.



Note:

* So che in teoria il titolo originale è al plurale, gli uomini vuoti sono due nella serie: Flynn e Ray. In questa storia però a causa di tutte le modifiche che ho fatto a partire dal capitolo 1 non ha senso: Flynn ha Nicole, i suoi figli, la sua famiglia e i suoi amici; la sua vita non è vuota, senza radici e votata alla fuga. Da qui l' esigenza di cambiare il titolo.

** In teoria stando a quanto detto dalla serie fra la 2x02 e la 2x05 passa un solo mese... io ho dilatato un po' i tempi per rendere coerente il fatto che normalmente una stagione dura all' incirca un anno. Fate conto che la prima stagione inizia nell' autunno 2014, la seconda nell' autunno 2015 e la terza nell' autunno 2016; la quarta nell' inverno 2017

*** vi ricordo che nel secondo film il flauto di Pan svolazza allegramente attorno a Flynn e Judson sia all' inizio che alla fine e nessuno si addormenta. Meglio la Lira di Orfeo.

^ si tratta del sistema di archiviazione delle biblioteche.

Note dell' autrice:

Ecco la prima parte del quinto episodio. Senza alcun dubbio è uno dei miei episodi preferiti della serie, di sicuro il migliore della stagione a mio parere.
Questo amore per l' episodio è dato principalmente da due ragioni: è Flynn-centrico e il Flynn di questo episodio è decisamente molto più simile al Flynn dei film...
Non è però il caso di recensire l' episodio, anche perché credo di averlo già fatto ai tempi su tvshowtime.
Il punto è che essendo Flynn diverso, essendoci Nicole ed avendo ricevuto un messaggio dal sé stesso del futuro il Bibliotecario si comporta in modo totalmente diverso e quindi buona parte dell' episodio va in maniera diversa dall' originale: Flynn stesso inscenando il suo rapimento si fida di Ray e da a Nicole un quadro generale della situazione.
Nicole fino a quando riesce a comunicare con il marito è tranquilla, più o meno, e si fida; quando però non ha più contatti con Flynn si preoccupa e torna ad essere la Guardiana apprensiva e un po' Psicopatica che tutti conosciamo. 
Ho anche cercato di rendere i Bibliotecari meno impacciati... mi riferisco soprattutto alla scena di Jacob; in questo episodio vi anticipo che tutti quanti saranno marginali a discapito di Flynn, questo è il suo episodio.
Ray invece è Ray; ero tentata di trasformarlo completamente e creare situazioni tragicomiche ma alla fine mi sono detta: è un omone patato alla fine, teniamolo così :D
Vedrete poi nel prossimo capitolo come ho deciso di gestire la collaborazione forzata fra Nicole e Moriarty, vi anticipo che la Guardiana farà capire molto bene all' Immaginario come stanno le cose e qual è il suo posto.
Concludo dando alcuni avvisi: la quarta stagione è finalmente cominciata perciò correte a vedere gli episodi se non lo avete ancora fatto! 
Secondariamente vi avviso che gli aggiornamenti per il 2017 si concludono con oggi per una semplice ragione: il 24 e il 31 sono domeniche e, salvo cause di forza maggiore che mi hanno fatta aggiornare di lunedì, voglio lasciare inalterato il giorno di pubblicazione quindi essendo due giorni particolari preferisco non pubblicare rischiando di far uscire capitoli pieni di errori. 
Mi prenderò quindi un paio di settimane di tranquillità per portarmi avanti con la storia, capire come adattare la quarta stagione alla mia storia e magari pensare a qualche one shot da scrivere in futuro.
Ci sentiamo nuovamente il 7 gennaio con il prossimo capitolo. 
Credo di aver detto tutto, anche perché il capitolo è abbastanza lungo, perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 45
*** Quarantaquattresimo capitolo ***


Quarantaquattresimo capitolo

In Biblioteca nel frattempo i tre Bibliotecari si erano divisi: Ezekiel e Cassandra avevano provato a riparare la Porta sul Retro, mentre Jacob aveva seguito Jenkins al piano di sopra dell' ufficio dopo aver affidato a Merlino e a Alastair, Regan e Astrea gli artefatti che avevano recuperato dal container di Glasney; Stone aveva poi detto deciso e arrabbiato mentre seguiva il cavaliere lungo la scala, entrambi diretti al piano terra:" Perché sta qui fermo a non fare nulla Jenkins? Dobbiamo fare immediatamente qualcosa per salvare Flynn e Nicole! Uno è stato rapito mentre l' altra è dispersa e con Moriarty nelle vicinanze!"
L' interpellato senza perdere il suo tono impassibile rispose con tutta la schiettezza di cui era capace:" Dovunque siano sono sicuramente più al sicuro di noi. Abbiamo un problema decisamente più urgente a cui pensare: la Biblioteca sta morendo."
Ezekiel esclamò subito perplesso e incredulo:" È impossibile! Gli edifici non possono morire, non sono vivi."
Jenkins esclamò subito furente:" Davvero, signor Jones? Non vede come questo posto sta pian piano perdendo la luce? Dopo tutto il tempo passato qui non ha imparato nulla sulla Biblioteca?"
Effettivamente l' ufficio era in penombra, quasi come se la metà delle luci fosse stata spenta; prima che la situazione potesse degenerare Merlino intervenne nella conversazione, dicendo con tono pacato ma fermo e pieno di autorità:" Ezekiel devi capire che questo posto è complesso, molto complesso. Potresti paragonarlo ad un origami: pieghe su pieghe su pieghe che formano l' enorme spazio che noi chiamiamo Biblioteca. Il tutto si può poi ricondurre a due parti: lo spazio infinito della Biblioteca, il suo Corpo per così dire, e l' intelligenza. Il criterio che organizza tutto quanto e che sceglie Bibliotecari, Guardiani e che muove i fili di tutto."
Jacob capì il punto:" Quindi quando la Biblioteca è tornata dal Vuoto questo Glasney ha rapito lo Spirito?"
Jenkins mentre frugava sotto un tavolo disse allarmato:" O quello oppure il trauma del ritorno dal Vuoto l' ha resa vulnerabile all' attacco di un potente predatore. Chiunque sia Ray Glasney l' ha lasciata senza nutrimento."
Alastair sentendo quello scambio di parole si chiese se suo padre sapesse come stavano davvero le cose, al ragazzino venne il sospetto che Flynn lo sapesse bene e che la collaborazione con Ray Glasney fosse finalizzata a sistemare la Biblioteca.
Jenkins nel frattempo era emerso da sotto il tavolo con un grosso scrigno e in quel momento Ezekiel decise di soddisfare la sua curiosità:" Ma la Biblioteca ora mangia?"
Il cavaliere annuì:" Sì signor Jones. E ora si sta nutrendo di sé stessa."
Merlino intervenne serio:" Ecco cosa sono queste ombre. Quando tutto sarà buio la Biblioteca sarà morta."
Jenkins aprì lo scrigno per poi spiegare mentre estraeva una lampadina:" Sperando che il signor Carsen riesca ad arrivare all' ultimo secondo con la soluzione, come è solito fare, è bene dargli più tempo possibile. Questo ci porta alle luci fantasma."
Nicole nel frattempo aveva scassinato senza difficoltà il furgoncino e ora stava armeggiando con i cavi elettrici per farlo accendere; il suo operato venne interrotto dalla voce di Moriarty che disse con tono affascinante, che a lei sembrava solamente enormemente fastidioso ed irritante:" Bella e abile nella meccanica, una delle tante ragioni per cui preferisco voi donne moderne."
Nicole per tutta risposta smise di trafficare con i cavi di accensione e con tutta calma si limitò a squadrare l' Immaginario con il suo peggiore sguardo carico di gelido disprezzo e furia omicida, se aveva intimidito Dulaque stesso non sarebbe stato diverso per il professore.
Moriarty capendo le minacce implicite disse sicuro di avere la situazione sottomano e con tono decisamente troppo sicuro:" Andiamo, Duchessa, ci siamo già passati. Sono un Immaginario: non posso essere ucciso."
La Guardiana non si scompose e mettendosi di fronte a Moriarty gli disse secca e minacciosa, sicura di poter mantenere ogni singola minaccia:" Sbagliato. Anche un Immaginario o un immortale possono morire. Ora, non ho qui a disposizione qualcosa con cui realizzare tale minaccia, purtroppo per me. Hai tre secondi per dirmi cosa vuoi o preparati a ritrovarti con un paio di ossa rotte, se non ricordo male quelle le sentite lo stesso voi Immaginari. Sbaglio?"
Moriarty capì che era meglio non scherzare con la donna, non serviva il suo intelletto per capire che il quel momento era una bomba a orologeria pronta ad esplodere:" Molto semplice. Tu vuoi trovare il tuo signor Carsen, io desidero trovare il Bastone per il mio datore di lavoro, chiamiamolo così... Siamo diretti nella stessa direzione."
Nicole rispose gelida:" Dovrai trovare un' offerta migliore. Posso trovare Flynn da sola, dammi una valida ragione per dover sopportare la tua presenza e allearmi con te."
Moriarty si giocò la sua carta vincente, cercando di mantenersi calmo e per non dare a Nicole alcun vantaggio nella trattativa:" Certamente. Ma credo che avere Ariel che velocizzi il lavoro potrebbe essere una buona ragione. Duchessa a te serve una guida, a me un mezzo di trasporto. Purtroppo credo di non aver ancora imparato a guidare."
La Guardiana commentò andando dritta al nocciolo del problema, non lasciando trapelare alcuna emozione nella voce, mentre manteneva il contatto visivo:" Cosa mi impedirebbe di rubarti Ariel e cosa impedirebbe a te di cercare di fregarmi?"
Moriarty rispose in tutta onestà, era meglio non fare scherzi con quella donna, lo aveva capito:" Perché sono sotto costrizione. Sono stato evocato e servo Prospero contro il mio volere. Troviamo il tuo signor Carsen e il Bastone della Conoscenza e usiamo un po' di quella conoscenza per rompere l' incantesimo che Prospero ha lanciato su di me. Rendimi un uomo libero."
La bionda commentò con una leggera nota di interesse, ben celata dietro il suo sarcasmo:" Quindi mi stai dicendo di fidarmi di una persona che è pronta a tradire il suo attuale alleato? Molto furbo da parte tua."
L' inglese disse solo:" Se non ti fidi del mio onore fidati del mio egoismo."
La Guardiana dopo averci riflettuto qualche istante decise di accettare la proposta, mettendo nel mentre alcune cose in chiaro:" Per prima cosa accetto a malincuore. Secondariamente metto subito alcune cose in chiaro: non c'è nessun noi; evita di nominare mio marito quando è palese il tuo odio per lui; sono io che comando, fa un passo falso e rimpiangerai il giorno in cui Conan Doyle ha deciso di crearti."
Moriarty per tutta risposta commentò compiaciuto mentre andava ad aprire la portiera a Nicole:" Accetto le condizioni Duchessa. Inoltre sarà una buona occasione per passare del tempo assieme."
Nicole, che quel giorno non aveva più pazienza da un pezzo commentò caustica:" Non chiamarmi Duchessa. Inoltre sappi che non sei così affascinate come credi."
L' Immaginario per tutta risposta ghignò sornione:" Sono tanto affascinante quanto credo, moltiplicato per dieci."
La Guardiana a quel punto decise che era meglio ignorare Moriarty e lasciarlo nel suo mondo, l' alternativa era quella di afferrarlo e sbattergli la testa contro il cofano fino a vedere se avesse perso prima lui i sensi oppure se si fosse ammaccata la vettura... Per quanto quell' ipotesi allettasse Nicole, la donna sapeva che la priorità era trovare Flynn.
Il suddetto Bibliotecario aveva fermato la macchina che aveva preso in prestito, per così dire, in mezzo al nulla in un bosco della Pennsylvania seguendo le specifiche indicazioni dello Spirito della Biblioteca. 
Scesi dal veicolo il newyorkese aveva commentato di buon umore:" Sembra che tu stia meglio. È un bene, anche se a dirla tutta mi piacerebbe che tu stessi meglio e che avessi la memoria... Ho davvero tantissime domande da farti ed è un peccato che tu non possa rispondermi... In oltre due millenni non abbiamo ancora risolto il mistero dei dieci Bibliotecari scomparsi, della stanza del sotto-seminterrato che non si apre... Io ho sempre puntato su un Kraken, Jenkins su un Grendel e Judson... Lui stranamente ha sempre detto che quando sarebbe giunto il tempo lo avremmo scoperto."
Glasney tenendo l' Occhio di Zarathustra sempre in bella vista disse confuso:" Se sai che non mi ricordo niente perché lo chiedi? E soprattutto parli sempre così tanto?"
Flynn annuì divertito, tornando con la memoria a più di undici anni prima, quando gli era stata fatta la stessa domanda in toni ben diversi:" Beh Ray, non sono fisiologicamente capace di stare zitto. Nicole mi aveva minacciato con un machete una volta ma ho continuato a parlare lo stesso... Forse è stato un bene, non cedere alle sue minacce mi ha fatto guadagnare punti con lei."
Ray preferì non scendere nei dettagli così decise di consultare l' Occhio di Zarathustra per capire dove andare; disse poi al Bibliotecario particolarmente loquace:" Non so di che cosa tu stia parlando. So solo che siamo qui perché non ricordo... Beh non qui, ma qui vicino. Lì!"
Glasney indicò un punto alla destra di Flynn per poi cambiare immediatamente idea e correre nella direzione opposta, seguito immediatamente dal Bibliotecario che si ritrovò a constatare che fra i suoi figli e lo Spirito della Biblioteca non ci fossero poi così tante differenze...
Dopo una discreta camminata nel bosco, in cui Flynn aveva continuato e sottolineare la straordinarietà di quell' avventura in compagnia della Biblioteca in forma umana, Ray si era fermato tutto ad un tratto, come se fossero arrivati a destinazione.
Vedendo il nulla Flynn chiese perplesso:" Perché ci siamo fermati qui?"
Lo Spirito della Biblioteca rispose con la frase che usava più spesso:" Non lo so. Quello che so è che qui è esattamente dove dovremmo essere."
Vedendo che l' Occhio di Zarathustra si era illuminato di una tenue luce azzurrina Ray si corresse immediatamente, con la sua voce soprannaturale, prima di correre via:" Cosa? No! Da questa parte!"
Flynn di limitò a seguire Ray lasciandosi andare ad un sospiro rassegnato; non stava andando esattamente come aveva sperato, soprattutto considerando che la Biblioteca non si ricordava di lui: il Bibliotecario mortale che era durato più a lungo.
Nel frattempo a New York la situazione continuava a peggiorare a vista d'occhio e tutti, Bibliotecari, immortali e ragazzini, speravano che  il ritorno di Flynn e Nicole risolvesse le cose; tutti comunque avevano contribuito a ritardare l' inevitabile piazzando le Luci Fantasma ovunque nell' ufficio sempre più buio.
Jenkins aveva approfittato della situazione per spiegare il funzionamento dell' artefatto che forse li avrebbe salvati tutti, mentre contemplava una lampadina:" Le Luci Fantasma si trovano in ogni teatro del mondo occidentale. Assorbono ogni emozione, tutta la vita che si esprime in quei luoghi e, quando sono piene di vita, vengono qui, in Biblioteca. Attivando queste lampadine la Biblioteca assorbirà le loro emozioni e la loro energia vitale, facendo sì che possa rimanere in vita abbastanza a lungo da garantire ai signori Carsen di fermare Glasney."
Merlino non disse nulla, anche lui dopo aver scambiato qualche rapida parola con i bambini era giunto alla conclusione che il nipote acquisito avesse in mente qualcosa; Glasney forse non era così pericoloso come credevano i Bibliotecari e Galahad, aveva però seguito le indicazioni di Alastair e aveva mantenuto il segreto, limitandosi ad usare la sua magia per tenere pulito l' ufficio ed evitare che i fogli continuassero ad accumularsi sul pavimento, peggiorando ulteriormente la condizione lugubre di quel posto.
Cassandra parve capire che anche Jenkins nascondeva qualcosa così, finito di montare una lampadina, chiese preoccupata:" Jenkins cosa non ci sta dicendo?"
Il cavaliere rispose preoccupato:" Oh. Molte cose, temo."
Merlino non commentò, sapeva come sarebbe andata a finire se le Luci Fantasma avessero fallito.
Nicole invece aveva sopportato a malapena la compagnia di Moriarty, decidendo di rivolgersi a lui solo quando la situazione lo avesse reso indispensabile; l' Immaginario d' altro canto aveva cercato di fare conversazione in ogni modo possibile, diventando un ottimo navigatore, questo la Guardiana doveva riconoscerlo.
L' inglese prima di mettere via l' orologio contenente Ariel concluse le sue indicazioni:"... Almeno fino al prossimo promontorio."
Vedendo che Nicole aveva commentato solo con un secco ok l' Immaginario disse con tono divertito e ironico:" Suvvia, Duchessa. Non c'è bisogno di essere così tese; scommetto che vi piacerò una volta che ci saremo conosciuti meglio."
Nicole rispose prontamente grondando sarcasmo, ma senza distogliere gli occhi dalla strada:" Forse quando la città di Dite gelerà*. Inoltre dato che a quanto pare in altre occasioni ho parlato per nulla tengo a precisare, nuovamente, alcune cose: prima di tutto sono sposata; secondariamente amo mio marito e non lo tradirei mai, men che meno con un Immaginario; infine, tanto per fare due chiacchiere, non mi sono mai piaciuti i cattivi e sappi che l' ultimo uomo con cui uscivo prima di conoscere Flynn si è rivelato essere un cattivo. L' ho quasi strangolato a mani nude."
Sentendosi definire un cattivo Moriarty decise di correggere immediatamente la bionda e dirle come stavano davvero le cose dal suo punto di vista:" Cattivo? È un termine relativo. Io e Holmes stavamo quasi per diventare soci, sai?"
La Guardiana commentò secca:" Lo so. Ho letto i libri."
L' Immaginario sentendo quella frase ne approfittò per proseguire serio la sua spiegazione:" Se hai letto i libri sai come è andata a finire. Ho rifiutato, non volevo lavorare con lui; sai che non si fermava mai, volendo passare da un caso all' altro. Era sempre di corsa, per fuggire da qualcosa o da qualcuno... Fuggiva da sé stesso, dalla noia. No, io volevo costruire qualcosa."
Nicole commentò ironica:" Certo... Un impero criminale..."
L' inglese rispose risentito:" È l' unica cosa che mi hanno fatto costruire! Ti faccio una domanda: cosa faresti se non ti lasciassero respirare? Se non ti facessero aprire alcuna porta?"
Nicole disse secca, quel discorso le era familiare sotto un serto punto di vista:" Farei esattamente quello che ho fatto: accetterei un invito scritto in bella grafia per presentarmi alla Biblioteca e me ne andrei per la mi strada."
Moriarty continuò a parlare, sfruttando l' accondiscendenza della donna:" Sia nel mio mondo che nel tuo ci sono quelli che fuggono e quelli che costruiscono. Dimmi Duchessa, tu e il tuo caro signor Carsen che tipi siete? Lui mi sembra uno che fugge, ma tu? Tu sembri una che pianifica, che costruisce, che vuole cose a lungo termine. Mi sbaglio?"
Nicole disse secca e ormai al limite della sopportazione, non le piacevano per nulla tutte le insinuazioni, errate, fatte da Moriarty:" Già, sbagli. Io sono una che fuggiva, che aveva paura di formare legami stabili con un luogo e con le persone. Solo dopo aver conosciuto Flynn ho iniziato a volere qualcosa di diverso; Flynn invece è entrambe le cose: corre da un posto all' altro per affrontare le conseguenze e le responsabilità di ciò che abbiamo costruito assieme e io non sono da meno, anche se in misura decisamente minore. Abbiamo dei Bibliotecari, una famiglia e molte altre persone che dipendono da noi. Credi che potremmo rimanere seduti a pianificare quando abbiamo la responsabilità di essere Bibliotecario e Guardiana? Povero Immaginario dalla visione ristretta del mondo. Siamo nel ventunesimo secolo e la magia è reale, tu non te ne rendi ancora conto, o non faresti certe domande. Comunque vorrei farti presente alcune cose: parli tanto, vuoi una tua libertà, ma se prima eri costretto a seguire le regole del tuo autore ora sei costretto a seguire Prospero; credi poi di poter giudicare Flynn e me ma non sai quello che abbiamo passato da soli e assieme. Per il tuo bene sta in silenzio. Ora sarai anche una persona in carne ed ossa ma non dimenticare mai una cosa: sei nato inchiostro e inchiostro tornerai ad essere, sia che Prospero vinca sia che perda**."
L' uomo non disse più nulla così Nicole poté continuare a godere del silenzio di quel viaggio, contenta di aver messo le cose in chiaro, forse una volta per tutte anche se il suo istinto le diceva che non era così.
Flynn e Ray invece erano arrivati in una specie di radura che aveva una sorta di rialzo e circondata da parecchie rocce coperte di muschio verdissimo; qui lo Spirito della Biblioteca si era fermato dopo essere arrivato nel punto più alto ed aveva detto confuso:" Eccoci! Dovrebbe essere qui. Il tempio dovrebbe essere qui... Dove si trova?!"
Flynn dopo essersi guardato attorno commento ironico:" Non credo che i boschi della Pennsylvania siano fra i posti in cui è più probabile incappare in un antico tempio sumero... Però va detto che nulla è mai come sembra in questo lavoro e che ci sarà una ragione se ci hai portati qui. Pensa Ray."
Glasney disse irritato e confuso:" Perché non è qui? Deve essere qui da qualche parte! Ci sono solo alberi, e rocce, e muschio e... Non mi serve una foresta! Mi serve il Bastone! Dov'è il mio Bastone?!"
Il Bibliotecario decise di avvicinarsi a Ray e dirgli con tono rassicurante, ringraziando di essere abituato a trattare con bambini capricciosi soprattutto per merito di Ezekiel:" 
Ray. Ray. Ascoltami. Per prima cosa calmati. Per prima cosa credo che tu debba concentrarti."
Ray per tutta risposta esclamò senza aver dato segno di aver ascoltato le parole del newyorkese:" Non so dove sono! Ed è una cosa che so sempre! Ecco cosa ho bisogno di sapere..."
Preso dallo sconforto, l' Incarnazione della Biblioteca, mise in mano a Flynn l' Occhio di Zarathustra e poi andò a sedersi su una roccia con un' aria decisamente depressa; il Bibliotecario d' altro canto provò a non far demoralizzare il suo compagno di avventure, dicendogli ottimista dato che non era certo la prima volta che non trovata un antico tempio al primo colpo:" Andiamo Ray! Torna qui! Ci penserò io a risolverlo, sono il Bibliotecario dopotutto!"
Glasney per tutta risposta si mise a piangere, ignorando tranquillamente Flynn; che prese il posto di Ray sulla piccola altura e espose l' Occhio di Zarathustra alla luce del sole che filtrava fra il fogliame primaverile. 
Vedendo che l' Occhio di Zarathustra si era illuminato di un' intensa luce blu il moro esclamò entusiasta:" Guarda Ray! Funziona! Ecco che arriva il sole. Sì! Sì!"
Per un bere periodo Ray smise di disperarsi, osservando interessato la scena; quando però l' Occhio smise di brillare riprese a disperarsi, mentre Flynn commentava contrariato mentre si sedeva su una roccia a riflettere:" No, non sta funzionando. Perché non sta funzionando? Sole e fiele..."
Voltandosi verso Ray e i suoi lamenti al Bibliotecario venne l' illuminazione:" Un momento. Fiele nel senso di... Dolore? Fiele come tristezza? Potrebbe essere così semplice? Quei bastardi furbacchioni dei sumeri!"
Il Bibliotecario a quel punto si alzò in piedi, raggiunse Ray e con ritrovata energia lo prese di peso e lo portò sulla sommità dell' altura ignorando le sue proteste che continuavano a sottolineare il fallimento di quella missione.
Flynn decise di spiegare al suo interlocutore come stavano le cose, anche se teoricamente ne avrebbe dovuto sapere più di lui in materia:" È una metafora! I sumeri erano poeti e per loro il sole simboleggiava la speranza, io sono speranzoso ed è per questo che l' Occhio brilla. Fiele invece significa dolore ed è quello che stai provando tu ora in questo momento, amico mio. Questo alla fine è un occhio e come fa un occhio per mostrare tristezza? Piange."
Flynn a quel punto raccolse una delle lacrime di Ray prima di sollevare nuovamente l' Occhio; questa volta oltre a brillare emise un fascio di luce blu che rivelò ai due l' ingresso del Tempio di Zarathustra; il Bibliotecario osservò il tutto con una certa soddisfazione, dopotutto aveva risolto anche quel mistero, disse poi al suo compagno di viaggio:" Il Bastone di Zarathustra è lì. Ci siamo quasi."
Ray invece gli rispose con gratitudine:" Ero sicuro che ci saresti riuscito e che l' avresti trovato."
I due a quel punto si addentrarono all' interno del tempio, percorrendo la scalinata che li portò in una sala che aveva un piccolo stagno con dei ciottoli piuttosto larghi; Flynn osservando la sala disse interessato:" Mmm... Sembrerebbe il rompicapo degli elementi. Terra sopra, acqua sotto."
Ray gli chiese perplesso:" Perché non andiamo più in fretta?"
Il Bibliotecario disse serio:" La fretta immotivata è la via verso l' errore; Judson lo diceva sempre. E soprattutto perché questi posti sono sempre tappezzati da trappole mortali."
Come a sottolineare la veridicità delle parole di Flynn, non appena il Bibliotecario mise piede sulla prima mattonella fu immediatamente costretto a fare un rapido passo indietro: si era infatti attivato un meccanismo che aveva sparato delle frecce nella sua direzione e fu solo grazie alla sua prontezza di riflessi che non gli successe nulla.
Per nulla impressionato, dopotutto il newyorkese era abituato cose ben peggiori, disse con tutta tranquillità a Ray:" Ok. Quindi sembrerebbe esserci una sola via sicura, su alcuni massi dovremmo camminare senza problemi."
Cambiare percorso non portò ad esiti diversi, Flynn venne nuovamente costretto a tornare immediatamente indietro per non finire infilzato; la cosa positiva era però avere la certezza di sapere il tipo di trappola in cui si era imbattuto, il rumore degli ingranaggi che tornavano al loro posto lo confermava.
Flynn avvisò Ray sul da farsi dicendo con un certo divertimento nella voce:" Dedalo aveva costruito una cosa simile, gli ingranaggi tornano al loro posto... Che sciocca trappola sumera. Ok, ecco come faremo: io salterò prima in avanti e poi indietro per evitare le frecce, poi salterò avanti per avanzare mentre gli ingranaggi si sistemano; tu farai esattamente lo stesso così gli ingranaggi non avranno tempo di sistemarsi superato il primo masso. Andiamo?"
Ray disse immediatamente per nulla convinto:" No."
Flynn lo ignorò tranquillamente per poi iniziare a mettere in pratica il suo piano e procedere ad attraversare la trappola, con un reticente Ray Glasney al seguito; Flynn a dirla tutta si stava anche divertendo parecchio mentre non si poteva dire la stessa cosa di Ray, che era terrorizzato a morte.
Nicole e Moriarty erano arrivati nello spiazzo dove Flynn aveva lasciato la macchina così la Guardiana era andata immediatamente a sentire la temperatura del cofano, sentendolo ancora caldo capì che il marito non era lontano; ora bastava solo trovare le sue impronte e capire la direzione presa.
Non le ci volle molto per capire dove andare, ma prima che potesse dire qualcosa l' Immaginario tirò fuori dalla tasca del panciotto l' orologio che conteneva Ariel, rivolgendosi poi a Nicole con un tono amichevole che la donna trovò irritante e fastidioso:" Apprezzo il tuo zelo Duchessa ma lascia che sia la piccola Ariel..."
La bionda lo interruppe secca e senza mezze misure, se Flynn non era molto distante poteva significare liberarsi di Moriarty e lei non vedeva l' ora:" Rimettitela nei pantaloni inglesino. Da questa parte. E vedi di non perderti."
Nicole a quel punto si incamminò nella direzione indicata dalle tracce la sciate da Flynn, senza nemmeno curarsi di essere seguita dall' Immaginario.
Nel tempio invece Flynn e Ray avevano superato la trappola con le frecce senza moltissime difficoltà, lo Spirito della Biblioteca aveva poi detto ansante:" Il cuore mi batte così veloce e ho la pelle tutta bagnata, cosa mi succede?"
Il Bibliotecario rispose tranquillo, con il tono che solitamente usava per dare spiegazioni da secchione:" Sono comunissime reazioni biologiche alla paura. Sei spaventato Ray, prova a fare respiri profondi per calmarti... Ok, elementi... Quale sarà il prossimo elemento?"
Vedendo la tranquillità del newyorkese Glasney gli chiese perplesso:" Ma guardati. Sei tranquillo, sembra quasi che tu ti stia divertendo."
Flynn rispose con una scrollata di spalle noncurante, mentre procedeva lungo il corridoio di pietra scarsamente illuminato:" Dici? Va detto che dopo più di undici anni a fare il Bibliotecario mi sono abituato. Ricordo che durante la mia prima missione, nonostante io abbia sempre adorato i templi antichi, ero spaventato a morte. Dopo averne visitati centinaia posso dirti che la cosa migliore da fare è entrare nello spirito de divertimento della cosa. Rilassati e goditelo."
Ray dopo aver ascoltato le parole del Bibliotecario disse entusiasta:" Ok. Prima sei andato tu per primo, ora tocca a me!"
A quel punto ignorando le proteste di Flynn a fermarsi e a non fare sciocchezze Ray Glasney corse in avanti lungo il corridoio, obbligando il moro a fare altrettanto per non rimanere indietro e a mandare all' aria tutte le norme di buonsenso che quel lavoro gli aveva insegnato.
Preso dall' entusiasmo Ray aveva finito per attivare una trappola e ritrovarsi in mezzo ad un inferno di fiamme, facendolo urlare terrorizzato; Flynn osservando la situazione disse ad alta voce, mentre faceva saettare lo sguardo da un punto all' altro del corridoio per cercare una soluzione:" Fuoco! È ovvio che fosse questo il prossimo elemento! Ray! Ray! Ray! Potresti smetterla di gridare? Così capirò più in fretta cosa devo fare per tirarci fuori da questo problema."
In Biblioteca la situazione continuava a precipitare vertiginosamente: le Luci Fantasma si stavano spegnendo una dietro l' altra a vista d' occhio, ormai l' ufficio era quasi totalmente immerso nelle tenebre; Ezekiel avendo esaurito l' ultima lampadina chiese allarmato, come lo era stato poche altre volte in vita sua:" Era l' ultima... Ora che cosa facciamo?"
Il cavaliere rispose con un pesante sospiro:" Ora nulla."
Jacob tornò nella sala, anche lui era a corto di lampadine; Cassandra fece un rapido conto ed informò i presenti sullo stato delle cose:" Se continuerà così non ci rimarranno che pochi minuti."
Jacob guardò speranzoso i due immortali:" E poi che si fa? Jenkins? Merlino? Ditemi che c'è un piano B."
Il cavaliere commentò distante:" Sì signor Stone, ce l' ho."
Anche Nicole e Moriarty erano arrivati al tempio, i due trovandosi davanti al laghetto con i massi si fermarono per osservare con attenzione la sala; Nicole, forte della sua esperienza come Guardiana, disse seria ma non dimenticandosi di essere sprezzante con l' Immaginario che mal sopportava:" Ok, è sicuramente una trappola. Inglesino lascio a te l' onore di testare tutto quanto. Dopotutto sei immortale, non ti faresti comunque troppo male."
Vedendo lo sguardo intransigente della donna l' inglese capì che non stava scherzando affatto, decise quindi di provare quantomeno ad impressionarla capendo quale trappola fosse presente nella stanza; dopo aver messo un piede sulla prima pietra fu immediatamente costretto ad arretrare per evitare di essere trafitto da delle frecce, nulla di mortale ma decisamente doloroso.
Sentendo un rumore di ingranaggi Moriarty disse deciso:" Gli ingranaggi devono avere il tempo di risistemarsi, lo sfrutteremo a nostro vantaggio per passare."
Poco più avanti il Bibliotecario aveva notato alcune manopole ad una parete, ebbe la sensazione che fosse quella la chiave per disinnescare la trappola quindi si rivolse a Ray urlando per avere la certezza di essere ascoltato:" Ascoltami attentamente. Ora ti farò qualche domanda!"
Il diretto interessato rispose sull' orlo di una crisi di panico:" No! Non ho alcuna risposta! Sono vuoto! Ecco perché ho bisogno del Bastone e di te!"
Flynn sentendo quelle parole rimase colpito, anche lui se non avesse avuto Nicole al suo fianco avrebbe potuto essere un uomo vuoto; decise di mettere da parte le riflessioni filosofiche e concentrarsi sulla missione:" Ray so che non sai niente. Le mie domande sono più pertinenti al farci proseguire senza finire carbonizzati. Tu avrai bisogno di me ma anche io ho bisogno di te: abbiamo bisogno l' uno dell' altro per superare tutto quanto. Vedi dei cerchi in rilievo sulla parete accanto a te?"
Tranquillizzato almeno in parte dalle parole del Bibliotecario, Ray si guardò attorno per poi dire, dopo aver individuato ciò di cui parlava Flynn:" C'è ne sono due... No, quattro."
Ricevendo quella conferma il Bibliotecario urlò nuovamente:" Sono manopole! Quando te lo dirò io muovi le due in basso di due scatti verso sinistra. Hai capito?"
Ricevendo un cenno affermativo Flynn si posizionò davanti alle manopole, pronto a girarle anche lui; una volta dato il segnale i due compagni d' avventura girarono le manopole, il fuoco parve diminuire d' intensità così il newyorkese diede a Ray anche la seconda parte delle istruzioni:" Ok, ora passiamo a quelle in alto, sempre due scatti a sinistra."
I due fecero come ordinato dal Bibliotecario e dopo aver constatato che aveva funzionato e che il fuoco si era spento Flynn si lasciò andare ad una risata liberatoria, sollevato che anche quella trappola fosse stata disinnescata; mentre si avvicinava a Ray gli disse allegro:" Ce l' abbiamo fatta!"
Incredulo, lo Spirito della Biblioteca chiese una conferma:" Ce l' abbiamo fatta?"
Il Bibliotecario, dandogli una pacca sulla spalla per complimentarsi, gli confermò di buon umore:" Esattamente, siamo una squadra noi due; Biblioteca e Bibliotecario! È così che funziona! Ora andiamo a prendere il Bastone!"
Ray annuì per poi sospirare con il cuore in gola a causa dell' esperienza appena vissuta:" Va bene... Porca miseria... Che paura..."
I due raggiunsero senza troppe difficoltà la sala che conteneva il Bastone di Zarathustra, un bastone cerimoniale in oro sulla cui sommità era scolpito un toro.
Osservando l' artefatto lo Spirito della Biblioteca commentò con una punta di delusione nella voce:" Aspetta, è quello? Pensavo fosse..."
Flynn completò la frase al suo posto, sapeva esattamente quello che Ray stava per dire:" Più grande. È un classico in realtà... Credo che tu debba toccarlo comunque."
Dopo aver fatto un passo in avanti il Bibliotecario disse cauto:" Aspetta, aspetta. Voglio assicurarmi che in questa sala non ci siano trappole... E credo che non c'è ne siano..."
Flynn aveva proceduto ad avanzare con cautela studiando con molta attenzione la sala, pronto ad ogni evenienza; una voce parecchio odiata lo fece girare all' improvviso:" Avete ragione. Tutte le trappole sono alle vostre spalle."
Il Bibliotecario notando la presenza dell' Immaginario al fianco di Nicole si lasciò andare ad un ringhio sprezzante:" Moriarty. Tu non mi piaci normalmente e vederti a meno di un chilometro da mia moglie mi piace ancora meno. Psicopatica ti ha infastidita?"
Nicole, entrata assieme all' Immaginario, si allontanò immediatamente da lui per andare di fianco al marito prima di rispondere con un tono leggermente seccato dal comportamento del marito:" L' ho semplicemente sfruttato per trovarti più in fretta, non è stato fra i viaggi migliori della mia vita ma è stato meglio che passare del tempo con Edward Wilde redivivo. Tu ora devi spiegarmi perché hai inscenato questa specie di caccia al tesoro per allontanare i ragazzi e perché a me hai detto solo che saresti partito all' avventura con Ray Glasney. A proposito, chi è questo tizio?"
Il Bibliotecario non accorgendosi che Ray intanto si era avvicinato progressivamente al Bastone rispose alla domanda della moglie:" Si tratta dello Spirito della Biblioteca; quando l' abbiamo riportata indietro dal Vuoto Spirito e Corpo si sono separati ed ecco che è apparso Ray. Questo affabile e gentile ragazzone non è nient' altro che lo Spirito della Biblioteca... Mi spiace non averti detto nulla ma non era prudente che tutti gli altri sapessero ciò che sappiamo noi, va poi detto che ci ho messo un po' io stesso a capirlo."
Mentre Nicole annuiva, pronta a fare la domanda successiva il suddetto Spirito della Biblioteca aveva afferrato il Bastone di Zarathustra e sia lui che la reliquia si erano illuminati di una luce turchese; la bionda chiese poi un' altra cosa che non le era del tutto chiara:" E dimmi, perché invece di tornare in Biblioteca siete venuti qui?"
Il Bibliotecario rispose subito, felice di avere Nicole al suo fianco ma senza smettere di squadrare Moriarty con odio per nulla nascosto:" È semplice: separandosi ha perso la memoria, il Bastone serve a sistemargliela."
L' Immaginario, che a differenza di Flynn e Nicole non dava le spalle a Ray, aveva osservato tutta la scena e aveva poi chiesto altamente scettico:" E le sembra sistemato? A me sembra che stia peggio."
Un grido di Ray fece voltare Flynn e Nicole, la coppia vide con orrore che lo Spirito della Biblioteca era circondato da un fascio di energia turchese che aveva iniziato a far crollare il soffitto a causa della sua intensità; il terzetto improvvisatasi decise di cercare un riparo così si nascosero tutti dietro un masso che era caduto dal soffitto, con Nicole messa prudentemente fra il marito e l' Immaginario.
Ray d' altro canto si rivolse al Bibliotecario dicendogli sollevato per il recupero della memoria:" Flynn, mi sta tornando in mente tutto! Ogni legge, ogni teorema, tutte le lingue dimenticate e ogni canzone sumera! Tutti i poemi e tutte le canzoni, le storie e i romanzi scritti in qualunque lingua!"
Dopo un urlo di dolore proseguì, esponendo il problema:" Ma è troppo! Fa male!"
Nicole osservando la scena chiese preoccupata a Flynn:" Che cosa gli sta succedendo?"
Il Bibliotecario commentò preoccupato:" Per farla breve è come se si stesse sovraccaricando. A causa della potenza magica del Bastone di Zarathustra gli stanno tornando troppi ricordi tutti assieme."
Moriarty disse a Flynn:" Credo che uno di voi debba andare lì!"
Il Bibliotecario prima di rispondere vide che era in arrivo una nuova scossa così per prima cosa fece da scudo a Nicole con il suo corpo abbracciandola e riparandola nel frattempo; si rivolse a Ray quando ebbe la certezza che le cose fossero leggermente meno pericolose, alzando il tono di voce per farsi sentire:" Lascia andare il Bastone! 
Ray la cosa più importante è che tu torni in Biblioteca!"
Glasney, ormai nuovamente consapevole di tutto, rispose categorico e serio:" No! È troppo potente, si ripercuoterebbe sulle Lay Lines! Qualcuno lo deve prendere!" 
A New York la situazione era ormai disperata: l' ufficio era quasi totalmente avvolto nelle tenebre, ad eccezione di un cerchio di Luci Fantasma al cui esterno erano riuniti Jenkins, Merlino, Ezekiel, Jacob, Cassandra, Alastair, Regan e Astrea.
Il cavaliere constatando che le lampadine ora si spegnevano due a due e non più una per volta disse apparentemente calmo, cercando di nascondere preoccupazione e tensione per quello che sarebbe successo a breve:" Merlino, porta via tutti quanti; è giunto per voi il momento di andare via. Quando anche l' ultima luce sarà spenta la Biblioteca si aggrapperà alla più grande fonte di vita che troverà: la mia."
Jacob sentendo quella possibilità esclamò arrabbiato:" E questo sarebbe il piano B?! Farsi mangiare da questo posto?!"
Anche Cassandra decise di dare man forte al fidanzato:" Se pensa che la lasceremo qui da solo al buio, è proprio... Non so cosa sarebbe ma non lo faremo mai!"
Jenkins rispose cercando di mantenere la calma:" Signorina Cillian, è matematico. Io sono immortale, più o meno, voi no. La mia vita può andare avanti più..."
Alastair intervenne serio nella conversazione, ringraziando di avere una certa conoscenza del soprannaturale e della magia:" Jenkins in quanto Pendragon mi deve obbedienza! E mi stia anche bene a sentire: lei sarà anche immortale ma nessuno di noi la lascerà qui da solo, né i Bibliotecari, né noi Carsen, né lo zio Martin. Inoltre lei sarà anche immortale ma dimentica un particolare: anche Merlino è immortale e per ciò che riguarda il potenziale magico sia io che i miei fratelli ne abbiamo più di lei. Se tutti rimarremo qua assieme riusciremo ad evitare che la Biblioteca divori la nostra linfa vitale per almeno un paio d' ore. La nostra riserva di magia sarà una nuova luce Fantasma!"
Dopo quel discorso Merlino disse tranquillo al vecchio amico, mentre con un gesto della mano annoiato rimetteva in ordine i fogli che aveva sentito cadere per terra:" Hai sentito il piccolo Pendragon? Nessuno di noi ti abbandonerà vecchio mio."
Ezekiel commentò ironico:" In realtà io avrei una mezza idea... Non ho enormi quantità di riserve magiche e qui sta anche diventando parecchio buio... Però se uscissi dall' ufficio credo rischierei di perdermi in mezzo secondo..."
Regan e Astrea si limitarono ad alzare gli occhi al cielo, sorridendo appena come avrebbe fatto la loro madre: Zeke non sarebbe mai cambiato.
Flynn nel frattempo dopo aver osservato la situazione decise di uscire dal suo nascondiglio ed avvicinarsi con cautela a Ray mentre gli urlava deciso e risoluto:" Dallo a me! Lo prenderò io!"
Lo Spirito della Biblioteca gli urlò di rimando:" No! Ti ucciderebbe! La Biblioteca non può uccidere il Bibliotecario!"
Nicole decise di fare il suo lavoro, era la Guardiana; si mise accanto a Flynn e, dopo avergli stampato un veloce bacio disse decisa:" Allora dallo a me Glasney. Sono la Guardiana, il mio compito è proteggere il Bibliotecario."
Moriarty non era dello stesso avviso dei Carsen dato che commentò con una punta di sincera ammirazione verso Nicole:" Nobile sacrificio Duchessa, la mia stima nei tuoi confronti aumenta."
Flynn commentò seccato:" Sei ancora qui? Sei il cattivo, non dovresti essere già fuggito non appena la situazione si è fatta pericolosa? Fortunatamente per noi la tua presenza potrebbe esserci d' aiuto."
L' Immaginario rispose con lo stesso tono, era palese che quei due non si sopportassero e che si sarebbero picchiati alla prima occasione:" Vedo che ci sei arrivato Carsen. Tutta quella conoscenza, tutto quel potere. Destinati a consumare qualunque mortale lo afferri."
Flynn fece una smorfia, quasi come se avesse mangiato qualcosa di terribilmente amaro e acido, prima di rivolgersi alla personificazione della Biblioteca con un tono che non nascondeva affatto tutta la sua irritazione per quella circostanza:" Ray, da il Bastone a Moriarty. È un Immaginario, non lo ucciderà."
Nicole disse solo, nemmeno lei entusiasta al pensiero:" Ne sei sicuro?"
Il marito le disse seccato:" Purtroppo sì, è l' unico modo per essere certi che nessuno faccia una brutta fine. Ray, sono il Bibliotecario, di me puoi fidarti. Da il Bastone a Moriarty."
Glasney fece come gli era stato detto, quando le sue mani si staccarono dal Bastone immediatamente il campo energetico azzurro sparì e lui cadde a terra per il contraccolpo; l' Immaginario d' altro canto disse ansante:" Non posso morire come chiunque altro ma non significa che non faccia male."
Flynn, che nel frattempo era chino a controllare le condizioni di Ray disse sarcastico:" Colpa mia. Mi sono dimenticato di avvisare."
Moriarty lo ignorò per poi dirigersi verso l' uscita della sala, passando di fronte a Nicole si fermò e le disse serio, mentre la guardava negli occhi:" Pensavo davvero ogni singola parola, Duchessa. Ricordatelo."
La Guardiana gli disse gelida:" Anche io. Ricordati poi un' altra cosa: amo e amerò sempre e solo Flynn, nulla mi farà cambiare idea."
Mentre usciva dalla porta l' Immaginario commentò a mezza voce, in un sussurro che non lasciava presagire a nulla di buono:" Staremo a vedere."
Il Bibliotecario, troppo preso dalle condizioni di salute di Ray non badò minimamente allo scambio di parole fra sua moglie e l' Immaginario, scosse gentilmente l' uomo privo di sensi dicendogli preoccupato:" Ray, dì qualcosa!"
Glasney, dopo qualche istante, mormorò ancora intontito da quanto successo:" Mi ricordo..."
Il moro gli chiese speranzoso:" Ti ricordi della Biblioteca?"
Ray proseguì il suo discorso, sempre con un tono leggermente spaesato e intontito:" Mi ricordo di Judson. Saggio, coraggioso e gentile Judson; un secondo padre per te***. E mi ricordo di Charlene. La divertente, forte e dolce Charlene."
Sentendo nominare i loro mentori Flynn e Nicole, che nel frattempo si era avvicinata al marito, sorrisero istintivamente; il Bibliotecario chiese poi con una certa esitazione:" E ti ricordi di noi?"
Ray rispose con un sorriso:" Certo che sì Flynn. Io e te siamo stati legati da sempre Vero Bibliotecario, da quando i tuoi genitori si conobbero a quella Intercessione^ ma soprattutto sei il mio migliore amico. Che dire invece di Nicole, la Psicopatica dal cuore d' oro che ci ha sempre protetti?"
In seguito ad una nuova fitta Flynn comprese che la situazione in Biblioteca era grave: se non bastava che Ray avesse recuperato la memoria era palese che andasse riportato immediatamente a New York; disse poi preoccupato, mentre aiutava lo Spirito della Biblioteca a rimettersi in piedi:" Va bene, dobbiamo riportarti in Biblioteca. Andiamo!"
In Biblioteca era rimasta accesa solo un' unica Luce Fantasma così Jenkins aveva detto seccato:" È un' idiozia! Non potete rimanere qua tutti quanti!"
Ezekiel rispose prontamente, non era infatti da lui perdere l' occasione per dire la sua:" Io volevo andarmene! Il problema con voi..."
Il ladro non finì di parlare dato che anche l' ultima luce si era spenta e aveva fatto piombare l' ufficio nel buio più fitto; Astrea chiese incerta, non sentiva alcun cambiamento nella sua magia:" Signor Jenkins, zio Martin che cosa sta succedendo?"
Jacob aggiunse perplesso:" Concordo con la piccola. Che cosa sta succedendo?"
Jenkins rispose altrettanto confuso, mentre nell' oscurità più totale Merlino e Alastair facevano inconsapevoli lo stesso sorrisetto furbo e sollevato:" Non ne ho idea. Dovremmo essere tutti..."
L' accendersi improvviso delle luci della Biblioteca interruppe Jenkins, che invece che proseguire a parlare emise solo un "ah" carico di incredulità e sollievo; praticamente subito dopo la voce di Flynn risuonò allegra per l' ufficio:" Di chi è stata l' idea delle Luci Fantasma?"
Immediatamente tutti i presenti si lanciarono in saluti felici e sollevati vedendo che erano arrivati Flynn e Nicole; il Bibliotecario e la Guardiana erano stati pori raggiunti immediatamente dai figli che prima li fissarono con aria truce e poi li abbracciarono, felici che i genitori fossero tornati sani e salvi; lo stesso pensiero lo ebbe Jenkins dato che disse con il suo tipico tono serio e formale:" Sono felice di vedere che siete tornati entrambi vivi."
Merlino sorrise prima di apostrofare bonariamente il cavaliere:" Ne dubitavi vecchio mio? È di mio nipote che stai parlando! Piuttosto, chi è la persona che sta aspettando fuori dall' ufficio?"
Mentre Flynn spariva per andare a chiamare Ray, Nicole rimase con la sua famiglia chiedendosi come diamine Merlino riuscisse a sapere sempre tutto ogni volta; di ritorno il Bibliotecario fece le dovute presentazioni:" Vi presento Ray Glasney, lo Spirito della Biblioteca. Ray, ti presento, anche se li conosci già, i Bibliotecari, Jenkins, Merlino, Al, Reg e As."
Ray sorrise per poi salutare tutto mentre Alastair scrutava con interesse il nuovo arrivato, intuendo il perché suo padre si fosse comportato in quel modo; Merlino invece era molto più interessato a Ray come entità, non avrebbe mai creduto possibile assistere ad un simile evento; Jenkins invece chiese delucidazioni:" Chiedo scusa, non vorrei risultare maleducato ma... Come diamine è possibile?"
Nicole rispose sbrigativa ma con un sorriso sulle labbra:" È una lunga storia, per cui ci sarà tempo dopo. Ray devi tornare con la Biblioteca."
Sia il Capo Bibliotecario che lo Spirito della Biblioteca annuirono, la Guardiana aveva ragione; i due quindi attraversarono l' ufficio e si diressero alla porta che collegava la Biblioteca alla loro sede operativa, Nicole invece dedicò la sua completa attenzione ai figli che le erano mancano terribilmente ed era stata anche preoccupata per loro dato che era certa non si sarebbero mossi dalla Biblioteca, indipendentemente da quello che sarebbe potuto succedere... In quanto a testardaggine quei tre erano peggio di lei e Flynn, era però incredibilmente fiera di loro tre: in futuro sarebbero stati degli eccellenti Bibliotecari, Guardiani o qualunque altra cosa avessero deciso di diventare.
La Guardiana sorrise mentre scambiava con Alastair uno sguardo complice e carico di significato; madre e figlio ormai avevano imparato a comunicare in quel modo e in quel momenti entrambi gli sguardi azzurrissimi erano carichi di sollievo ma anche di preoccupazione per Flynn: ora che la Biblioteca era salva sarebbe dovuto partire per la sua impresa. 
Il Bibliotecario e Ray nel frattempo erano arrivati in Biblioteca e Flynn, vedendo tutti i fogli sparsi sul pavimento commentò infastidito ma con un caldo sorriso sulle labbra, felice che si fosse risolto tutto per il meglio:" Spero che zio Martin ci dia una mano a pulire tutto questo disastro... Se usassimo l' olio di gomito ci metteremmo dei mesi... È comunque bello aver riunito la squadra."
Facendo un paio di passi lungo il corridoio centrale Ray osservò attentamente il Bibliotecario per poi dirgli leggermente preoccupato:" Mi sembri turbato."
Il moro rispose in un mezzo sospiro:" Già... Credimi, sono felice che tutto sia andato per il meglio però ho parecchi pensieri per la testa... Ora che la Biblioteca è tornata alla normalità dovrò lanciarmi in un' impresa apparentemente impossibile in solitaria per cercare di convincere i miei antenati a darmi un minimo di sanità mentale... Ho paura Ray, paura di fallire e deludere tutti quelli che credono in me e che contano su di me. Inoltre mi sembra che noi due non abbiamo avuto modo di parlare davvero... Parlare seriamente, intendo... Sei una delle poche costanti della mia vita ed è grazie a te se ho capito chi sono davvero e se ho avuto l' enorme fortuna di conoscere Nicole, se non fosse stato per te sarei ancora lo studente insicuro che aveva paura di vivere davvero... Voglio solo che tu sappia quanto tu sia importante per me è che tu sappia anche quanto io ti sia immensamente grato e riconoscente per aver capito quando mandarmi quella lettera che mi ha cambiato in meglio la vita."
Ray disse con un sorriso caldo e affettuoso:" Ma lo so già. So che hai già mille impegni e responsabilità ma devo darti anche io una missione: devo fermare Prospero, non è mai stato così pericoloso."
Il Bibliotecario annuì:" Non appena avrò sistemato i Pendragon mi dedicherò totalmente a Prospero... Purtroppo ancora una volta sono costretto ad allontanarmi a causa di cause maggiori... Ho però tantissime domande."
Ray si fermò per poi guardare Flynn dritto negli occhi e dirgli con un pizzico di rimprovero:" Non posso rispondere io a tutto. E poi... Il viaggio è più importante della destinazione. E tu, amico mio, stai per cominciare un' avventura fantastica." 
Flynn scosse la testa per poi dire divertito inizialmente e poi mesto, dopo una leggera pausa:" Chissà come mai mi aspettavo una risposta del genere... Non so se tu hai influenzato Judson o se Judson ha influenzato te... Comunque ho capito, niente domande... Prima o poi parleremo di nuovo?"
Ray sorrise divertito:" Parli sempre con me. E non devi urlare, ti sento benissimo."
Flynn sorrise di rimando, disse poi incerto e con un filo di tristezza nella voce:" Non so come salutarti..."
Ray fece un passo indietro, mentre allargava le braccia iniziando a dissolversi in una calda luce dorata, e dicendo con un tono tranquillo:" Non ce ne sarà bisogno. Io sarò sempre qui, dove sono sempre stato."
Il Bibliotecario fece una strana espressione, a metà fra il triste, il sollevato, il preoccupato e il nostalgico; era talmente perso nei suoi pensieri che non si accorse che tutti lo avevano raggiunto e ora lo guardavano preoccupati, intuendo come potesse stare il Bibliotecario in quel momento; Astrea si avvicinò al padre dicendogli preoccupata:" Papà, stai bene?"
L' uomo prese in braccio la figlia per poi risponderle leggermente assente:" Sì, sì, solo... Sì." 
Jenkins, i Bibliotecari e Merlino decisero di lasciare ai Carsen la loro privacy, sapevano infatti che Flynn stava per allontanarsi ancora una volta, anche se in questo caso non aveva nemmeno l' aiuto di Charlene.
Tutti addussero la scusa di dover pulire la gigantesca Biblioteca così Flynn poté salutare con calma la famiglia. 
Nicole gli disse con un sorriso triste:" Parti già subito?"
L' uomo mise a terra la figlia per poi rispondere:" Sì... Sai che l' accordo con i Pendragon prevedeva questi termini... Non che la cosa mi faccia impazzire ma devo... Ringrazio comunque che ci siate voi qui, ad aspettarmi: voi quattro siete la ragione che mi da la forza necessaria a tornare, indipendentemente da ciò che il destino mi farà affrontare."
Nicole a quel punto si strinse a Flynn per poi baciarlo appassionatamente e in seguito sussurrargli preoccupata:" Fa attenzione Secchione, vedi di tornare da noi."
Anche Alastair, Regan e Astrea salutarono il padre con un abbraccio e delle raccomandazioni; quando il Bibliotecario sparì nell' ufficio i tre bambini si strinsero alla madre, come a volerle ricordare che anche quella volta sarebbe andato tutto bene e che dovevano fidarsi di Flynn.
Il Bibliotecario mentre preparava la tracolla da viaggio venne interrotto da una voce familiare:" Ancora una volta sei stato in grado di essere superiore alle aspettative che tutti avevano nei tuoi confronti."
Flynn diresse lo sguardo verso lo specchio presente nell' ufficio, che invece che mostrare il suo riflesso faceva vedere Judson; il moro sorrise leggermente per poi commentare stanco:" Non direi... Siamo stati parecchio fortunati e devo ringraziare la tenacia di tutti. Questa è stata un' avventura diversa da tutte le altre."
" È... È vero. Però credo che... Che ti sia servita per imparare qualcosa di nuovo. Ti ricordo che ora sei tu il Capo Bibliotecario, non è un ruolo facile ma fra tutti sono convinto che non avrei potuto trovare un successore migliore."
Flynn annuì:" Grazie Judson, ora rimarrei qui molto volentieri ma i miei doveri di Pendragon mi chiamano... Prima inizio prima finisco, no?"
Il vecchio Bibliotecario annuì comprensivo, era chiaro come Flynn non volesse allontanarsi dalla famiglia ma era altrettanto chiaro quando fosse determinato a risolvere i suoi problemi e poi a fermare Prospero.
Quando il Bibliotecario attraversò la Porta sul Retro Judson rimase lì a fissare la Porta e poi a sussurrare, prima di sparire:" Buona fortuna ragazzo mio."



Note:

* città infuocata presente nel sesto girone dell' Inferno dantesco; più corretto che dire quando l' Inferno gelerà dato che il Cocito è un enorme lago ghiacciato. Credo che Flynn prima o poi abbia fatto questa osservazione e Nicole avendo a che fare con Moriarty se ne ricorda e la sfrutta per azzittirlo e non dargli possibilità di risposta.

** per la serie: Nicole non è Eve, tengo a precisarlo ogni volta che posso.

*** in teoria Ray dice: il tuo vero padre. Ecco... Per evitare di rendere Margie una donna dai facili costumi o scendere in teorie al limite della fantascienza e del ridicolo generate da una interpretazione letterale ho deciso di porla in altri termini, per rendere anche omaggio a quel grande e bistrattato personaggio che è il padre ( senza nome -.-) di Flynn... #teamAlastairCarsen!

^ vi rimando alla mia shot: le cose per cui vale la pena vivere se volete saperne di più in caso non l' abbiate letta oppure se voleste rinfrescarvi la memoria.

Note dell' autrice:

Ecco anche la seconda parte della 2x05.
Ammetto che mi è piaciuto davvero tanto scrivere di queste modifiche e di come Flynn abbia interagito con Ray... Ho cercato di rimanere fedele all' originale mentre modificavo tutto quello che ritenevo avesse bisogno di una modifica.
Altra cosa che merita di essere approfondita, oltre al rapporto fra Ray e Flynn, è il rapporto fra Nicole e Moriarty: la Guardiana ama Flynn, si fida di lui e non si lascia incantare da qualche bella parola; decide quindi di mettere le cose in chiaro e far capire all' Immaginario che fra loro non potrà mai esserci nulla, non è infatti ambigua negli atteggiamenti.
La fine invece è dolce/amara; Flynn vorrebbe rimanere ma sa che deve partire subito e rispettare l' accordo con i Pendragon, saluta però Nicole e i figli mettendo in chiaro come siano loro la sua vera fonte di forza e la ragione che gli da la forza per tornare sempre da ogni missione, l' avevo già detto nei capitoli scorsi ma lo ripeto: la famiglia di Flynn è il suo lido sicuro, è ciò che ha costruito negli anni e che gli ha dato la forza per affrontare le avversità nonostante fosse costretto a correre ininterrottamente da un posto all' altro. 
Questo è il mio Flynn Carsen, il Bibliotecario che sa ciò che deve fare e che prende ogni decisione pensando per prima cosa al bene della moglie e dei figli.
Vi avviso poi che ho corretto tutti i capitoli riguardanti " Ritorno alle Miniere di Re Salomone" per renderli coerenti con quanto ho scritto dopo, entro un paio di giorni dovrei pubblicare tutto quanto.
Credo di aver detto tutto perciò ci sentiamo con il prossimo capitolo Librarians :)

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Capitolo 46
*** Quarantacinquesimo capitolo ***


" E il contratto infernale."

Quarantacinquesimo capitolo


Era passato quasi un mese dalla partenza di Flynn per la sua impresa affidatagli dagli spiriti dei Pendragon e il Bibliotecario non aveva ancora dato notizie di sé, tutti in Biblioteca avevano quindi cercato di far proseguire normalmente le loro vite soprattutto per far pesare meno a Nicole la situazione; Jenkins e i Bibliotecari avevano infatti notato come la Guardiana fosse più sarcastica e irascibile del solito a causa della preoccupazione che cercava di nascondere in tutti i modi.
Anche Margie aveva notato il comportamento di Nicole e aveva quindi deciso di scambiare quattro chiacchiere con la nuora; così quel sabato mattina aveva pensato bene di invitare la Guardiana e i nipoti da lei.
Approfittando di un momento di tranquillità e del fatto che i bambini non fossero a portata d' orecchio la padrona di casa, dopo aver bevuto un sorso di tè, chiese preoccupata e senza troppi giri di parole:" Nicole come va?"
La Guardiana appoggiò la tazza prima di dire con un sospiro preoccupato, capendo cosa volesse sapere la suocera:" Non lo so... Ho fiducia in Flynn, in undici anni ha dimostrato di sapersela cavare alla perfezione anche da solo. Questa volta però è diverso: per la prima volta non posso dargli una mano, non posso essere la sua Guardiana. È frustrante oltre che preoccupante: non so dove sia mio marito, so solo che è in missione per recuperare delle armi magiche che potrebbero anche essere distrutte per quanto ne sappiamo!"
Margie annuì, condivideva le stesse preoccupazioni di Nicole ma era sollevata dal fatto che la donna avesse espresso ad alta voce il suo stato d' animo: era un piccolo passo avanti; decise poi di confortare la Guardiana con un sorriso affettuoso e stringendole delicatamente la mano:" So che sei preoccupata Nicole, anche io lo sono. Dobbiamo però fidarci di Flynn: se qualcuno può riuscire in una missione apparentemente impossibile quello è lui."
Nicole sorrise prima di ringraziare la suocera:" Grazie Margie, mi ha fatto bene scambiare due chiacchiere con qualcuno che non mi tratti con accondiscendenza assoluta e che mi faccia capire fra le righe dove sbaglio... È parecchio irritante a dirla tutta!"
Margie rise per poi far notare a Nicole un piccolo dettaglio:" Cara, sai che lo fanno perché hanno paura che tu diventi una psicopatica e che te la prenda con loro?"
A quella frase le due donne scoppiarono a ridere complici, Margie non aveva tutti i torti a dire la verità; quel momento di ritrovata serenità per la Guardiana venne interrotto dallo squillare del suo cellulare: le era appena arrivato un messaggio.
Leggere il nome del mittente le fece aggrottare la fronte: era decisamente perplessa e stupita più per chi l' aveva contattata che per il testo, era abituata a ben altro; Regan, che aveva appena fatto capolino nella cucina chiese perplesso vedendo la faccia della madre:" Tutto bene? Sembra tu abbia appena visto un fantasma!"
La voce del figlio riscosse Nicole, che rispose prontamente rassicurante:" Sì Reg, tutto bene. Margie ti dispiacerebbe badare a queste tre pesti per un paio d' ore? Devo andare a trovare un vecchio amico e chiedergli fra le altre cose come ha ottenuto questo numero."
Margie dopo aver acconsentito chiese con una punta di divertimento:" Flynn dovrebbe preoccuparsi?" 
Prima di uscire dalla cucina la Guardiana commentò solo:" No, piuttosto è il mio amico che dovrebbe preoccuparsi di Flynn."
Tornata in Biblioteca Nicole avvisò immediatamente Jenkins che doveva andare a trovare un vecchio amico, se i ragazzi avessero avuto bisogno per una missione sarebbe stata comunque reperibile, sparì poi senza aggiungere molto altro: voleva evitare che ne uscisse una questione di stato.
L' emergenza che aveva fatto muovere la Guardiana riguardava una sparizione avvenuta il giorno prima nella cittadina di Hawthorne, nel New Hampshire, dove in pieno clima di campagna elettorale una giovane volontaria era sparita nel nulla; un fatto normalmente preoccupante, ancora più grave se si considerava il fatto che Brandy Vargas era stata risucchiata in un portale infernale apparso nella stanza del motel locale.
In Biblioteca invece Ezekiel e Cassandra avevano deciso di seguire Jenkins ovunque andasse per fargli alcune domande sull' assenza di Nicole; Cassandra in seguito alle risposte vaghe del cavaliere aveva chiesto delucidazioni, preoccupata per l' amica, che da un mese a quella parte era più psicopatica del solito, come aveva detto Ezekiel un giorno in cui la bionda non era a portata d' orecchio.
Alla fine aveva esclamato perplessa:" Che cosa significa che non è qui?!"
Galahad rispose con tutta tranquillità alla domanda:" Significa che è da un' altra parte."
Ezekiel d' altro canto disse scettico:" Vuol dire che all' improvviso è andata a trovare un amico? E lasciando solo detto che avremmo potuto chiamarla in caso di problemi?"
Anche questa volta l' immortale annuì per poi dire tranquillissimo:" Esattamente signor Jones. Ed è anche un' opportunità che voi dovreste cogliere più spesso."
Jenkins non aveva chiesto nessun dettaglio volontariamente a Nicole quando si era allontanata, se quello che le serviva per superare quel periodo era allontanarsi e condurre una missione in solitaria chi era lui per dirle qualcosa?
All' improvviso da una porta che conduceva a uno dei vari laboratori dell' ufficio era uscito un Jacob Stone parecchio euforico, che disse eccitato al cavaliere:" Jenkins sta funzionando! Sta succedendo!"
Cassandra guardò scettica il fidanzato per poi chiedere confusa e perplessa:" Cosa sta succedendo? Cosa sta funzionando?"
Il Bibliotecario rispose con una semplice parola, mentre si toglieva di dosso il pesante grembiule protettivo che indossava:" Chupacabra."
Il ladro sentendo quel nome chiese conferma:" Intendi dire quel coso che ci siamo portati dietro da Elk Grove Village la settimana scorsa?"
Jake proseguì la spiegazione estremamente soddisfatto del risultato:" Esatto! Jenkins è stato così gentile da collegare con un tubo la stanza del fuoco perpetuo dritto in un affumicatore in uno dei laboratori."
Jenkins volle precisare come si erano svolti i fatti:" Mi ha pregato di farlo."
Il Bibliotecario lo ignorò per arrivare al sodo:" Preparatevi per carne essiccata di Chupacabra."
Cassandra fece immediatamente una smorfia per poi esclamare disgustata:" Che schifo! Jake lo stai cucinando?"
Il Bibliotecario rispose su di giri:" No! Lui la sta facendo! Il Chupacabra! È fantastico!"
La rossa a quel punto disse con un tono a metà fra l' ironico, l' affettuoso e il rassegnato:" Sei fortunato che ti amo anche per questo tuo lato strambo."
Ezekiel invece chiese leggermente divertito dalla situazione:" Ed è sicuro?"
Fu Jenkins a rispondere, serio come suo solito:" Sì, fintanto che lo terremo lontano dalle capre del livello quattro."
Sentendo quella frase i tre Bibliotecari chiesero all' unisono increduli:" Abbiamo delle capre?"
Il vibrare del Libro dei Ritagli evitò a Jenkins di rispondere alla domanda dato che preferì leggere la notizia:" Hawthorne, New Hampshire. Una giovane stagista, membro di un comitato per una campagna elettorale, è sparita."
Ezekiel chiese subito divertito, ponendo moltissima enfasi sulla parola amico, dato che la virgolettò con le dita:" Chi vuole andare a richiamare Nicole dal suo amico?"
Jenkins fece un' acuta osservazione:" Vi ricordo che siete andati a fare una gita in Oklahoma senza di lei, di certo sarete in grado di gestire un caso in una piccola città nel New Hampshire; inoltre credo sia meglio lasciarla perdere ancora per un po' ed evitare di contraddirla troppo... Sarò anche immortale ma i pugni della signora Carsen sono parecchio dolorosi..."
Prima di attraversare la Porta sul Retro Jacob disse divertito al cavaliere:" È per questo che mi sono rifiutato di allenarmi con Nicole nelle ultime settimane. Gliel' avevo detto."
Jenkins rispose con un mugugno:" E io avrei dovuto darle retta signor Stone."
Nicole d' altro canto non appena arrivata a destinazione aveva deciso di mettersi in disparte e ascoltare il dibattito fra i due candidati: Keating, un quarantenne di corporatura media, in tutto e per tutto il tipico uomo qualunque, con l' unica eccezione di avere, secondo la Guardiana, la tipica aria da uomo viscido, subdolo e approfittatore e Watson*, un uomo molto alto, dai capelli neri, gli occhi scuri e decisamente di bella presenza
Ad un certo punto Keating aveva interrotto l' avversario dicendo convincente e mellifluo:" Mi spiace interrompere la conferenza stampa del mio avversario, ma dobbiamo parlare dei problemi che ci sono: come ad esempio finire questo problematico gasdotto e riportare alla normalità il problema dei posteggi nella nostra città." 
La giornalista aveva annuito, per poi chiedere curiosa:" Certamente ma dobbiamo chiederle, signor Watson, della scomparsa della sua giovanissima addetta alla campagna elettorale, Brandy Vargas."
L' aspirante sindaco rispose cercando di essere convincente:" Come ho già detto anche agli altri giornalisti si tratta senza alcun dubbio di una spiacevole situazione. E finché non avremo più informazioni, delle vere risposte su quanto è accaduto, non posso fare commenti."
Keating sfruttò immediatamente la domanda della giornalista per tirare acqua al suo mulino:" Concordo con il mio avversario. La scomparsa di una giovane donna, che lavorava a stretto contatto con il signor Watson, non ha nulla a che fare con questa campagna elettorale. Gli elettori non dovrebbero collegare una cosa tanto atroce al mio avversario, nonostante le indagini della polizia."
Watson sibilò irritato da quella insinuazione:" Questo è un colpo basso anche per te Keating. È di una ragazza che stiamo parlando! Possibile che per te sia più importante l' elezione?! Mi spiace ma la conferenza stampa per me è finita."
L' altro politico disse impassibile e per nulla turbato mentre osservava il suo avversario mentre si allontanava:" Mi spiace che una dichiarazione di supporto lo abbia colpito emotivamente, gli elettori dovrebbero tenere in considerazione lo stress a cui il signor Watson è sottoposto, non è certo indicativo del modo in cui regge la pressione."
A quel punto Keating poté avere tutta l' attenzione dei giornalisti per sé e poté quindi fare tutta la propaganda elettorale che voleva; l' altro uomo fece qualche passo per poi fermarsi ad osservare la donna bionda che lo stava osservando appoggiata ad un lampione, erano passati sedici anni da quando l' aveva vista per l' ultima volta ma il sorriso sarcastico di Nicole Noone non sarebbe mai cambiato.
La Guardiana commentò poi ironica:" Bel dibattito Tommy."
Il moro rispose con lo stesso tono mentre si allontanava, seguito dalla bionda:" Già, mi sono fatto valere... Ti ho però detto mille volte di non chiamarmi Tommy!"
Nicole rispose divertita e noncurante:" Già, ma se non sbaglio è un diminutivo di Thomas, non sono certo nel torto."
A quel punto Tom Watson scoppiò a ridere, Nicole gli era mancata più di quanto non aveva immaginato; la bionda d' altro canto disse seria:" Ho qualche domanda per te. Primo: come hai fatto ad avere quel numero? Secondo: perché sono qui? Non credo che quel viscido politico idiota sia una minaccia."
Il candidato sindaco rispose con lo stesso tono:" Avevo qualche favore da chiedere a Langley... Anche se non è stato semplice, sei sempre stata brava a nascondere le tue tracce. Non posso biasimarti però, visto quello che è successo a Minsk."
Vedendo come lo sguardo della bionda era immediatamente diventato glaciale e minaccioso Tom pensò bene di cambiare discorso, ricordava infatti come quella donna, alta venti centimetri meno di lui, fosse sempre riuscita a mandarlo al tappeto senza difficoltà:" Non ti ho però chiamata per rivangare il passato. Ho chiesto il tuo aiuto perché sei l' unica persona di cui mi possa fidare. Devi aiutarmi a trovare Brandy Vargas, la ragazza scomparsa. Se non ci riuscirai nemmeno tu sappi che la mia carriera politica è finita ancor prima di cominciare."
Entrando nella sede della campagna elettorale di Thomas, Nicole decise di iniziare a fare qualche domanda classica, tanto per capire in che posto fosse finita:" Dimmi, come hai conosciuto la ragazza?"
Il moro rispose tranquillissimo mentre si toglieva la giacca:" È una volontaria, come tutti qua dentro. È una laureanda in scienze politiche che voleva imparare il mestiere direttamente sul campo. È la storia più vecchia del mondo."
Nicole alzò un sopracciglio per poi chiedere schietta e scettica:" Tutto qui? La storia più vecchia del mondo implica che ve la spassiate assieme, non che siano affari miei con chi vai a letto."
L' uomo disse con un tono esageratamente offeso e teatrale, per poi tornare serio:" Andiamo Nicole! Così mi offendi! È solo una ragazzina. E poi non è il mio tipo, sai bene qual è il mio tipo ad essere precisi."
Nicole non si lasciò impressionare dalle parole di Thomas, decise anzi di rispondergli a tono:" Tommy, fra noi è finita per un motivo. Anzi, a dirla tutta non è mai davvero iniziata. Ci divertivamo? Sicuramente. Stavamo bene assieme? Forse. La nostra era una relazione? Per nulla. Eravamo giovani e stupidi, lo sai anche tu... Sai che devo chiedertelo."
Il moro sorrise appena prima di rispondere alle domande di Nicole:" Il nostro rapporto è puramente professionale, non ho rapporti o connessioni né con la sua famiglia né con lei. Ho lasciato questa cittadina finite le superiori e sono tornato qui sei mesi fa."
La bionda fece una considerazione piuttosto sensata:" Ragazzo del posto, atleta alle superiori e eroe di guerra. Molte elezioni sono state vinte con meno."
Thomas esclamò frustrato:" Per favore! Keating è un politico di quarta generazione, mi sta distruggendo. Hawthorn è una bella città, i cittadini sono brave persone ma è corrotta! So di poter fare la differenza è cambiare le cose!"
L' uomo a quel punto sospirò stanco della situazione, per poi preparare due bicchieri di caffè, a seguito del rifiuto della donna notò con la coda dell' occhio un anello di fidanzamento con un grosso smeraldo e una fede alla mano della bionda così non poté fare a meno di chiedere curioso:" Rifiuti il caffè e hai una fede. Dimmi che non è vero! Non posso credere che proprio tu ti sia sposata! Chi è quel santo che ti ha fatto cambiare idea sul matrimonio e sul caffè?"
La bionda rispose con un sorriso, pensare a come Flynn l' aveva fatta innamorare le faceva sempre quell' effetto:" Per il caffè è tutto merito dell' espresso, una volta provato non si torna indietro. Per il matrimonio è stato più complicato, diciamo però che hanno influito soprattutto l' aver trovato l' uomo giusto, alcune questioni legate alla sua famiglia e un figlio... Tralasciando l' ironia è stato l' aver capito di essere innamorata della persona giusta, solo Flynn sarebbe stato capace di farmi cambiare idea."
L' amico a quelle parole chiese stupito:" Ho capito bene? Hai detto figlio?! Scusa se te lo dico ma non pensavo che Ice sarebbe mai stata una madre!"
La Guardiana rispose con tutta tranquillità:" Ad essere precisi io e Flynn ne abbiamo tre ma sì, Alastair era già nato quando ci siamo sposati. E prima che tu dica qualcosa nemmeno io mi sarei mai aspettata un simile sviluppo della mia vita ma non potrei essere più felice. Inoltre non chiamarmi più con il mio vecchio nome in codice Lux, ora..."
Nicole non concluse la frase: vedere Ezekiel che passeggiava tranquillo per la strada, seguito a breve distanza da Jacob e Cassandra le fece perdere immediatamente il filo del discorso e le fece dubitare dei tre Bibliotecari... Possibile che fossero dovuti venire di persona per dirle che c' era una missione? 
Vedendo la faccia perplessa della Guardiana Thomas le chiese preoccupato:" Nicole, va tutto bene? Sembra tu abbia appena visto un fantasma!"
La bionda si trattenne dal dire che assumeva un' espressione totalmente diversa quando c' erano di mezzo i fantasmi, decise invece di dire vaga:" Sì... Tutto bene, ora scusami un secondo."
A quel punto la donna uscì dall' edificio e dopo aver raggiunto i tre Bibliotecari disse ironica:" Ero certa che voi tre foste a conoscenza dell' invenzione dei cellulari, soprattutto tu Zeke, non ti stacchi mai dallo smartphone! Piuttosto ditemi, quale emergenza magica vi ha fatti venire qui per comunicarmi di persona il problema?"
Fu Jacob a rispondere alla domanda:" Ci ha mandato il Libro dei Ritagli. Il nostro piano onestamente era quello di lasciarti fare qualunque cosa stessi facendo."
A quel punto la Guardiana ebbe un terribile presentimento così disse ai tre con una certa rassegnazione:" Vi prego, ditemi che non siete qui per la scomparsa di una ragazza di nome Brandy Vargas..."
Cassandra chiese confusa:" Siamo qui proprio per questo... Tu come fai a saperlo?"
Fu Ezekiel a rispondere, convinto di aver capito quello che era successo:" A quanto pare Nicole è venuta qui proprio perché il suo amico è coinvolto nella faccenda."
Dicendo la parola amico Jones si premurò di fare le virgolette con le dita, per enfatizzare il concetto; anche Jacob volle vederci chiaro così rincarò la dose:" Zeke ha ragione. È un amico o un amico, amico?"
Capendo che i tre erano troppo curiosi per lasciar perdere Nicole decise di fornire loro la versione breve dei fatti:" Si tratta di Thomas Watson, un vecchio amico dai tempi della CIA. Anticipo già le vostre domande, ormai vi conosco troppo bene: sì stavamo assieme; no, non era una cosa seria ed è finita ancora prima che io diventassi la Guardiana. Siamo rimasti amici però e mi è stato vicino in un momento particolarmente delicato... Comunque sia non fatevi strane idee, fra me e lui non c'è più nulla e io onestamente amo solo Flynn, è troppo divertente essere la moglie del capo."
Jacob, Cassandra ed Ezekiel capirono immediatamente che la battuta finale era stata fatta per distogliere la loro attenzione dalla piccola apertura fatta da Nicole sul suo passato; il ladro decise poi di chiedere qualche chiarimento:" Beh Nicole, lo sai vero che il tuo amico è il principale sospettato di omicidio?"
La Guardiana rispose con un tono professionale, che trasudava riconoscenza mal celata:" Lo so. Però conosco Tommy e vi posso assicurare che non è stato lui. Se il Libro dei Ritagli ha segnalato la notizia sappiamo tutti che il responsabile è soprannaturale."
Il ladro fece una faccia poco convinta così la Guardiana chiesa con un leggero fastidio nella voce:" Ditemi cosa avete scoperto. Immagino che Thomas mi abbia tenuto nascosto qualche dettaglio."
Fu Ezekiel a raccontare la scoperta che aveva fatto, incitato da uno sguardo spazientito della bionda dato che per una decina di secondi i Bibliotecari non avevano fatto altro che guardarsi l' un l' altro a disagio:" Ho hackerato il telefono del tuo ex e ho scoperto che a Brandy Vargas gli ha mandato un messaggio il giorno della sua scomparsa."
Leggendo il testo a Nicole venne immediatamente l' istinto di far male a Tom, si trattenne e si limitò ad avvisare i tre:" Grazie dell' informazione, ora scusatemi ma devo scambiare due chiacchiere con il mio amico."
Tornata all' interno dell' edificio Nicole sentì Thomas dirle interessato e curioso:" Chi erano i tuoi amici? Potenziali elettori?"
La bionda lo ignorò per poi sibilare fredda:" Dobbiamo parlare. Per prima cosa qual è l' unica regola che sai che per me vale sempre?"
L' uomo rispose leggermente intimorito:" Nessuna bugia."
La bionda annuì, senza cambiare tono:" Esatto. Valeva alla CIA, vale per il mio matrimonio e vale nel mio nuovo posto di lavoro. Se lo sai perché mi hai mentito? Se non sbaglio ero qui per aiutarti."
Il candidato sindaco disse con tutta calma:" Non è come pensi."
La Guardiana disse ironica e sarcastica:" Ah sì? E allora com'è la storia? Illuminami, sono tutta orecchie."
Tom vedendo che Nicole non avrebbe ceduto sospirò prima di raccontare come stavano le cose:" Sì, Brandy era molto più di una semplice conoscente ma non è come potrebbe sembrare. Lavorava per me: le avevo chiesto di trovare informazioni su Keating."
Nicole alzò un sopracciglio per poi aggiungere sarcastica:" Usare una stagista per fare il lavoro sporco... Queste elezioni sono proprio prese sul serio."
Il moro per tutta risposta disse leggermente indignato:" Non lo farei mai, lo sai. Era stata lei a volerlo fare, credeva molto nella causa."
Nicole addolcì lo sguardo per poi dire all' amico una cosa parecchio ovvia:" Cercava di impressionarti, molto probabilmente aveva una cotta per te. Piuttosto, visto che siamo in vena di confidenze dimmi perché ti ha chiesto di vedervi al solito posto il giorno in cui è scomparsa."
Dato che la Guardiana non ottenne risposte decise di cambiare approccio:" Bene, allora portami al solito posto."
Tom fece come gli era stato praticamente ordinato così Nicole immediatamente dopo riferì l' informazione ai Bibliotecari con un veloce sms e li mandò in avanscoperta; arrivati nella stanza del motel Cassandra, Ezekiel e Jacob constatarono per prima cosa che tutto era immerso nell' oscurità e che non sembrava funzionare la corrente.
Mentre Ezekiel andava alla finestra ad aprire le tende Cassandra chiese incerta:" Sicuri che il posto sia questo?"
Il fidanzato le rispose convinto:" Sì, l' amico di Nicole ci ha dato la giusta informazione: il verbale della polizia riporta la testimonianza di un operaio che l' ha vista correre qui ed inoltre secondo Jones il GPS del telefono di Brandy Vargas indica proprio questo punto."
Ezekiel aggiunse preparato:" Già: è garantito che l' ultimo sms inviato da Brandy proveniva da qui."
La rossa annuì, si voltò poi e notò uno strano simbolo sul soffitto che la fece esclamare confusa:" E quello che cos' è?!"
Jones rispose ironico:" Forse arrostiva marshmallow?"
Jacob invece disse preoccupato:" È più di un segno di una bruciatura... È un glifo, questo precisamente è un simbolo puritano del diciassettesimo secolo."
Cassandra chiese preoccupata:" E che cosa significa?"
La risposta di Jacob non piacque a nessuno:" Diavolo."
A quel punto si aprì la porta: erano appena arrivati Nicole e Thomas; sentendo che la porta si era aperta Cassandra aveva sussultato per poi dire nervosa:" Che sollievo, non siete il Diavolo!"
Vedendo i tre Bibliotecari Thomas chiese confuso:" Scusate, ma voi chi siete esattamente?"
Nicole rispose immediatamente alla domanda:" Sono miei amici, sono miei colleghi e sono persone di cui mi fido ciecamente. Ti basti sapere questo, se entrassi nei dettagli non mi crederesti e sarebbe anche problematico per tutti."
Jacob, sollevato di non essere stato degradato ad assistente per quella volta, decise di dare man forte all' amica:" Sì, siamo amici di Nicole. Siamo qui per cercare Brandy Vargas."
Immediatamente dopo quella frase sul soffitto si aprì lo stesso portale fiammeggiante che aveva rapito Brandy, da cui precipitò il cadavere della ragazza, proprio mentre Tom diceva teso:" Vi assicuro che non è qui."
Il tonfo del cadavere sul letto fece passare la voglia ai presenti di dire qualcosa, tutti troppo sconvolti o sorpresi per commentare l' accaduto; Nicole si trattenne dall' imprecare ad alta voce: Thomas aveva appena assistito ad un tipico esempio pratico di magia e ora toccava a lei aggiornarlo su come stessero davvero le cose.
Decise quindi di scortarlo fuori per fare due chiacchiere davanti ad una tazza di caffè, Nicole aveva preso le ordinazioni ed era tornata al posteggio in cui Tom la stava aspettando; la bionda decise di iniziare a prendere il discorso alla larga mentre porgeva il bicchiere di carta all' amico:" Spero che il doppio cappuccino ti piaccia ancora."
L' uomo rispose con un sorriso tirato:" Sì, a te invece non so più cosa piaccia... Sono passati quasi diciassette anni Ice, so che le persone cambiano nel tempo ma tu mi sembri cambiata fin troppo..." 
Nicole disse solo, distante e riflessiva:" È complicato."
Tom per contro disse inizialmente tranquillo, per poi esplodere e dire frustrato e confuso:" Almeno è bello sapere che dopo tutto questo tempo possiamo ancora parlare davanti a un caffè... Ok, scusa, davvero? Vuoi semplicemente ignorare la cosa? Il corpo di Brandy Vargas è caduto dal soffitto, dopo essere apparso dal nulla, è tutto quello che riesci a dire è che è complicato? Ora chi è che sta mentendo Nicole?"
La Guardiana non si lasciò impressionare da quella sfuriata, era abituata a ben altro e a dirla tutta già solo i suoi Carsen erano più problematici di un vecchio amico confuso; decise quindi di adottare l' approccio base: far finire di sfogare Tom e poi parlare.
" Dai, andiamo! Quei tre tuoi amici come possono essere tuoi colleghi? E poi dove lavorate? Per favore! Sono solo un ragazzino, una bella ragazza e un tizio che sembra uno che è a suo agio solo nelle risse da bar e un corpo bruciato compare dal nulla? Sai, facevi tanto l' arrogante ma sei tu quella che sta mentendo ora!"
A quelle parole la pazienza di Nicole, ai minimi storici a causa della preoccupazione per Flynn, si esaurì così la bionda finì con tutta calma il suo espresso per poi appoggiare il bicchiere vuoto nel bagagliaio aperto della macchina di Thomas e successivamente sibilare fredda:" Finisci il cappuccino. La risolveremo alla vecchia maniera: chi vinche parlerà senza essere interrotto prima di aver finito; forse allora mi ascolterai."
Il moro disse arrogante mentre appoggiava anch' esso il bicchiere:" Sono sedici anni che sei una civile, credi di avere speranze?" 
Per tutta risposta la Guardiana di mise in posizione di combattimento e disse sicura:" Non hai idea di quello che ho passato negli ultimi sedici anni."
Essendosi assicurato che in quel momento non ci fosse nessuno Tom parti all' attacco ma non ci volle molto prima che Nicole, dopo aver schivato piuttosto facilmente ogni pugno, riuscisse ad afferrarlo per un braccio e costringerlo ad inginocchiarsi grazie ad un calcio ben piazzato dietro il ginocchio sinistro; successivamente immobilizzò l' uomo grazie ad una presa che bloccava le braccia di Thomas dietro la schiena.
A quel punto la bionda disse seria e senza emozioni:" Ho vinto, ora Lux farai il bravo e mi darai retta, anche perché in questa posizione potrei slogarti una spalla senza nemmeno fare fatica. È vero, sono cambiata. Questo discorso però è meglio se lo lasciamo perdere, quando avrai visto la metà delle cose che ho visto io ne potremo riparlare, forse. Mi hai accusata e hai detto che sono una bugiarda. Sappi che io non mento, mai. Dopo l' incidente a Minsk mi sono presa un periodo di congedo per poter riflettere e capire cosa fare: avevo ucciso a sangue freddo e per errore un ragazzino, per la prima volta stavo mettendo in discussione tutto quello che avevo fatto fino a quel momento; un giorno però mi è arrivata una lettera. Diceva che ero stata selezionata per un posto di lavoro alla Biblioteca Pubblica di New York... Ero senza idee sul mio futuro quindi ho deciso di accettare; quel giorno la mia vita è cambiata."
A quel punto Nicole lasciò la presa, per poi proseguire il suo discorso, certa che Thomas avrebbe ascoltato senza fare polemiche o obiezioni:" Sono stata assunta per un compito apparentemente insignificante: dovevo fare da guardia del corpo a una cervellona se mai avesse dovuto andare a fare qualche spedizione in luoghi pericolosi... Peccato che le cose non erano così semplici. Ho scoperto che la magia esiste. Da sedici anni sono la Guardiana, chi assieme al Bibliotecario, ha il compito di proteggere il mondo dalla magia e da chi la usa per scopi malvagi. Non è stato facile, ho visto il male, il vero male, e persone così spietate da far sembrare chi abbiamo incontrato alla CIA un simpatico amico... Ho anche visto morire due Bibliotecari prima di conoscere Flynn, mio marito. Io e lui per dieci anni abbiamo combattuto il male e ci siamo mossi nel soprannaturale affrontando qualunque cosa ti venga in mente; dallo scorso anno Jacob, Cassandra ed Ezekiel ci danno una mano, non sottovalutarli comunque, sono fra le persone più intelligenti del pianeta e sono tre ragazzi straordinari. A proposito, tieni giù le mani da Cass, sta con Jacob ed è anche una mia cara amica."
Dopo aver sentito quella spiegazione Thomas scoppiò a ridere per poi dire caustico e sarcastico mentre si rispolverava i vestiti:" Molto carino, potrebbe diventare un' idea per una serie tv. Se non vuoi dirmi quello che succede fa pure, non importa."
Nicole disse leggermente più tranquilla ma senza abbandonare il tono gelido:" Ho tanti difetti, sono spietata, arrogante, sprezzante, sociopatica. Tu mi conoscevi come Ice, ora però ho un altro soprannome: Psicopatica, non bugiarda. Quello che ti ho detto è tutto vero. Lo hai visto con i tuoi occhi dopotutto, i Bibliotecari vanno dovunque ci sia qualcosa di magico."
Il moro iniziò a pensare che tutta quella pazzia in fondo non fosse così folle, però ancora faticava a credere alle parole dell' amica; disse infatti più confuso che arrabbiato:" Ma dai! Se fosse vero la gente lo saprebbe!"
Nicole rispose solo:" Parecchia gente lo sa in realtà, la cosa più saggia è però tenere nascosta l' informazione il più possibile. Ci sono già troppi pazzi che vogliono sfruttare Dracula per conquistare il Nord America o usare la Chiave di Salomone per riscrivere lo spazio tempo, sì fra le altre cose mi è capitato pure questo. Quello che è certo è che molto probabilmente Brandy è morta perché ha scoperto qualche minaccia magica collegata a Hawthorne; in questo caso sappi che la tua bella cittadina rischia di venire rasa al suolo. Non sto esagerando: la magia fuori controllo provoca sempre disastri."
Nel frattempo i Bibliotecari erano tornati in Biblioteca e avevano spiegato a Jenkins la situazione, il cavaliere era salito al secondo piano dell' ufficio e mentre aveva iniziato a lanciare dei libri che potevano tornare utili ai Bibliotecari aveva anche iniziato a spiegare come stessero le cose:" Quel glifo non significa il Diavolo, significa un diavolo o demone, che dir si voglia. Tante creature malvagie nel corso dei secoli sono state chiamate diavoli, some una stenografia sapete? Comunque sia si tratta comunque di avversari molto potenti."
Cassandra sentendo quelle parole chiese dubbiosa:" Ma cosa vogliono esattamente?"
Jenkins le rispose prontamente, mentre scendeva al piano inferiore:" Anime. Da qui tutta la... Questione... Del diavolo. Si nutrono di anime."
Sentendo quelle parole Stone chiese allarmato:" Ma è... Prende forma umana? O è un mostro molto strano o cosa?"
Jenkins rispose nuovamente alla domanda:" Signor Stone, quello che si deve ricordare sui diavoli è che non appaiono mai in mantelli rossi e corna. Appaiono come tutto ciò che abbiate mai desiderato."
Ezekiel a quel punto chiese perplesso:" Quindi cosa dovremmo cercare?" 
Il cavaliere gli disse ironico:" Katy Perry, con indosso i gioielli della corona, con un mucchio di soldi e con un' insolita ed innaturale attrazione per i giovani ragazzi australiani."
Ezekiel si limitò a sorridere, era stato beccato in pieno; la rossa per contro decise che era meglio concentrarsi sulla missione quindi chiese cercando di sembrare professionale:" Quindi chi dovremmo cercare? Un candidato?"
Jenkins le disse immediatamente, professionale come al solito:" Potrebbe essere chiunque quindi è bene che leggiate i libri che vi ho dato."
Jones a sentire quella frase chiese speranzoso:" Non ha per caso la versione su nastro?"
Il cavaliere ignorò il commento per poi proseguire: quello che dovete fare è trovare il Contratto. Quasi ogni demone agisce con un Contratto, dà qualcosa che si desidera in cambio della propria anima."
Jacob commentò immediatamente con un' analogia:" Come Robert Jonson nel Crocevia."
Jenkins annuì:" Esatto, è uno degli esempi più celebri. Inclusi vincitori della lotteria, gente che odiava i Cubs, la farsa dell' allunaggio..."
Cassandra, da esperta di scienze interruppe immediatamente Jenkins, scandalizzata:" L' allunaggio era una farsa?!"
Jenkins le rispose solo sorridendo:" No, non quello."
Jones d' altro canto fece il punto della situazione, ovviamente a modo suo:" Quindi qualcuno ha fatto un patto con il diavolo per uccidere Brandy Vargas in cambio di... Cosa?"
Jacob fece alcune ipotesi:" Forse per quello che aveva scoperto? O forse per vincere le elezioni?"
Ezekiel obiettò scettico:" Forse per le presidenziali. Ma per essere il sindaco di una piccola cittadina?"
Jenkins invece decise di dare la sua opinione:" Non sottovaluti l' avere tutto il potere in una piccola cittadina... O di un piccolo stato. Ci sarebbe molto d' aiuto aver preso qualcosa della defunta signorina Vargas..."
Dopo uno sguardo parecchio eloquente Jenkins chiese a Ezekiel:" Lo ha fatto, vero?"
Il ladro si mise a ridere leggermente prima di dire con una punta di soddisfazione:" Certo che l' ho fatto amico."
Stone invece lo squadrò con rimprovero e gli disse incredulo:" Hai appena rubato il cellulare di una ragazza morta?"
L' australiano si difese immediatamente:" Jenkins ha appena detto che ci serve!"
L' interpellato provò a difendersi con scarsa convinzione e risultati:" Non... Beh, non intendevo... Signor Stone avvisi la signora Carsen sulla faccenda del diavolo. Voi due invece iniziate a lavorare sul cellulare che lui ha rubato."
I tre fecero come aveva detto Jenkins, nel laboratorio Cassandra, mentre osservava Ezekiel che lavorava disse convinta:" Credo sia stato Keating. Da quello che ho capito ricorrerebbe a qualunque metodo per battere l' amico di Nicole."
Il ladro invece disse convinto:" Io invece punto sull' ex di Nicole. È impossibile che una come Nicole rimanga in buoni rapporti con un ex, non credo sia un suo amico."
Dato che aveva nuovamente virgolettato la parola amico, Cassandra esaurì la pazienza e mentre dava una serie di piccole sberle sul braccio del ladro gli disse seccata:" Ma la smetti di fare quel gesto con le mani?!"
Quando ebbe finito aggiunse poi più calma:" Non è così insolito... Dopotutto Nicole è nostra amica ma sappiamo pochissimo sul suo passato. Con il Bibliotecario che ha preceduto Flynn sappiamo che è finita molto male ma per ovvie ragioni; con questo Tom le cose potrebbero essere state diverse. E poi se Nicole si fida dovremmo farlo anche noi, il suo istinto non si è mai sbagliato."
Jones ammise sconfitto:" Forse hai ragione ma..."
Non poté aggiungere altro dato che una leggera scintilla proveniente dal cellulare di Brandy lo fece sussultare per la sorpresa ed esclamare frustrato:" Stupido mattone del cavolo!"
Vedendo che ora lo schermo mostrava dei simboli senza senso aggiunse poi, rivolto all' amica:" La scintilla deve aver fritto i codici."
Osservando la rappresentazione dei codici del telefono sotto forma di cubo sullo schermo del pc Cassandra comprese quale fosse il problema:" Non si tratta di codifica ma di magia... Una specie di incantesimo bloccante... Non è Ittita, non è Ashanti Twi... È Druido! Tutto sotto controllo!"
A quel punto Cassandra si diresse verso la credenza dove Jenkins teneva tutti i suoi intrugli mentre spiegava a Ezekiel:" Dobbiamo solo trovare quella cosa blu-verdastra che Jenkins usa per annullare gli incantesimi bloccanti."
Una volta trovato ciò che le serviva la Bibliotecaria fece cadere qualche goccia del liquido sul cellulare per poi mormorare:" Oscail an doras**."
Vedendo che tutto si era risolto Ezekiel esclamò felice:" Sei una leggenda Cassandra!"
La rossa sorrise per poi dire con lo stesso tono che usava sempre il ladro:" Certo, per chi mi hai presa? Sono Cassandra Cillian! Piuttosto vediamo cosa c'è in quel telefono."
Jacob e Jenkins nel frattempo avevano ricostruito su una lavagna la storia di Hawthorne e della famiglia Keating; il Bibliotecario fece poi il punto della situazione:" La famiglia Keating è originaria del diciassettesimo secolo, stesso periodo del glifo del motel."
Jenkins invece osservò la biografia dei Keating famosi:" Quindi Obediah Keating aiutò a tracciare i confini di Hawthorne nel 1655 mediando la pace con gli indiani Pennacook. Garrison Keating ha un ruolo nella ferrovia sotterranea."
Jacob mormorò dubbioso, sicuro che ci fosse sotto qualcosa:" In qualsiasi posto qualcuno faccia qualcosa di buono, c'è un Keating di mezzo."
Il cavaliere aggiunse teso, quella storia gli piaceva sempre meno ogni secondo di più:" Non solo signor Stone, c'è anche il glifo. Joshua Keating lo indossava come spilla, Branford Keating inciso sui gemelli. Questo essere sigilla il suo lavoro. E qui è dove riscuote. Guardi: epidemia di scarlattina nel 1840, dodici proprietari terrieri uccisi in un incidente di carrozze nel 1752, incendio in una taverna... La città di Hawthorne ha una storia colma di tragedie ma, ogni volta, c'è un Keating a offrire aiuto."
Jacob, mentre ascoltava Jenkins, aveva osservato con attenzione tutte le immagini e le fotografie che avevano reperito quindi aveva notato un' ulteriore stranezza, lo fece presente al cavaliere mentre indicava un uomo:" Lui invece chi è? Guardi qui. È in questa foto del 1884 e anche in questa del 1928, dopo l' incidente ferroviario. Sono pronto a scommettere che si tratta della stessa persona!"
Cassandra, appena entrata, disse incredula:" Quello è il nostro uomo!"
Ezekiel aggiunse a beneficio di Jacob e Jenkins:" Brandy aveva tantissime ricerche sul cellulare, tutte collegate ai Keating."
Cassandra si inserì nuovamente nella spiegazione:" Ma anche lui è presente. È sempre comparso in tutte le foto successive ai disastri."
Jenkins chiese conferma, preoccupato:" Quindi non è un Keating?"
Cassandra rispose preparata:" No, un Sesselman ma ogni volta ha un nome diverso."
Ezekiel si cimentò prontamente in un elenco:" Cole, Durham, Rory, tutti Sesselman. E le date dei disastri coincidono con le date in cui Sesselman appare nelle foto."
Sentendo quelle informazioni Jenkins trovò la soluzione al mistero:" Ogni quarantaquattro anni. Una famiglia con un successo assurdo, un misterioso collaboratore immortale, tragiche perdite, classica storia del Faust."
Jacob disse subito:" The Devil and Daniel Webster."
Ezekiel non comprese la citazione dato che chiese perplesso:" Chi sarebbe? Un candidato sindaco?"
Jenkins spiegò spazientito:" No, un racconto. La famiglia Keating ha fatto un patto con un diavolo e il prossimo contratto scade..."
Fu Cassandra a rispondere preoccupata:" Ora."
Nicole era rimasta ad Hawthorne e aveva deciso di seguire Tom nella sua routine di candidato sindaco, mentre l' amico faceva foto e stringeva mani la donna lasciò vagare lo sguardo; così facendo vide una cosa che non le piaceva affatto: un uomo era appena comparso dal nulla e immediatamente dopo era scomparso altrettanto rapidamente e misteriosamente.
La Guardiana decise che era meglio tornare in Biblioteca; una volta arrivata raccontò ai presenti l' accaduto e Jenkins dopo aver annuito preoccupato le aveva fatto il punto della situazione, concludendo:" Il signor Sesselman è un consulente di anime o un esecutore, come preferisce. Creatura molto pericolosa: difficile da fermare, quasi impossibile da uccidere."
A quel punto la bionda disse caustica:" Già, ne incontrai uno tre anni fa a causa di una missione diplomatica... Non è certo fra gli incontri migliori che ho fatto nella mia vita."
Ezekiel d' altro canto disse spensierato:" Quindi è vecchio e potente, la solita storia. Qual è la sua arma?"
Nicole disse pratica:" È il Contratto. Morte e sciagure sono una conseguenza della protezione dell' accordo."
Jenkins annuì per poi aggiungere professionale e serio come suo solito:" Chiunque minacci la fortuna del firmatario verrà distrutto dal Contratto."
Sentendo quelle parole Jacob volle saperne qualcosa in più:" Quindi come li uccide?"
La Guardiana ricordò quello che aveva imparato nella sua precedente esperienza:" In realtà l' esecutore prende potere dal Contratto. Sapete: potere, focus ed effetto? Il potere è legato al focus, il Contratto, mentre l' effetto sono le morti e il caos. Alla base di tutto ci sono i più profondi desideri del firmatario."
Il cavaliere annuì, in accordo con le parole della Guardiana; Jacob invece, che era in vena di domande, chiese curioso:" Stiamo parlando proprio dell' anima?"
Jenkins gli rispose ironico:" Se sta chiedendo cosa succede dopo la morte le ricordo che io sono la persona meno adatta a rispondere alla domanda. Al momento credo sia più opportuno considerare l' anima come energia vitale. Voi, e soprattutto la signora Carsen, avete già incontrato creature che si nutrono in questo modo."
Cassandra a quel punto fece una considerazione sulla natura del demone commentando arrabbiata e secca:" Quindi è un parassita: si nutre dell' infelicità causata dal Contratto e poi consuma il firmatario quando il Contratto termina."
Nicole annuì, la rossa aveva centrato il punto:" Esatto Cass. E noi sfrutteremo questa cosa: troveremo e distruggeremo il Contratto. Zeke è il tuo turno: scopri dove i Keating tengono il Contratto e poi elabora un piano per rubarglielo."
Il ladro commentò con un ghigno soddisfatto e furbo:" Era ora che ci fosse un po' di divertimento anche per me. Per prima cosa mi servono tutte le piante della città e degli edifici più vecchi."
Quando Jacob ebbe portato ad Ezekiel tutto il materiale richiesto gli disse dubbioso:" I Keating possiedono mezza città, non so come farai a trovarlo."
Il Bibliotecario disse per nulla preoccupato, mentre srotolava le varie mappe catastali:" Rubare è la mia specialità, amico. Fatti da parte e ascolta il dottor Jones! Il Contratto ha più di trecento anni quindi non l' avranno spostato più di tanto. Quindi non può essere in uno dei nuovi edifici."
Jacob a quel punto prese alcune delle mappe e le tirò via dal tavolo dicendo convinto:" Quindi non può essere in uno di questi." Ezekiel annuì in senso di approvazione prima di proseguire:" Esatto. Comunque secondo questo documento ci sono tre edifici vecchi a sufficienza in città, dovremo quindi cercare in un centinaio di stanze. Normalmente, entrerei nel database di sicurezza per cercare degli indizi, ma noi abbiamo la magia!"
A quel punto il ladro tirò fuori una grossa trottola azzurrina con incise delle rune, aggiunse poi come spiegazione per l' amico:" La punta di Munchausen. Famiglia Keating, tesoro segreto, Contratto."
Disse quelle parole come indicazione per l' artefatto magico prima di farlo girare come una trottola, questi dopo aver emesso un fumo azzurrino si fermò in un punto preciso della mappa per poi emettere un ologramma dell' edificio.
Ezekiel a quel punto disse soddisfatto:" Non è precisissimo, ma ha trovato l' edificio."
Prendendo poi le piante dell' edificio entrò nei dettagli:" Se guardiamo le piantine c'è dello spazio fra i muri, ci sono passaggi segreti. Sembra che..."
Jacob a quel punto interruppe l' amico chiedendo scettico e perplesso:" Aspetta, puoi... Puoi trovare qualsiasi oggetto di valore con quell' affare?"
Ezekiel rispose perplesso, prima di proseguire la spiegazione:" Sì. Comunque, una volta dentro, dovremo cercare un sistema di sicurezza magico."
Stone interruppe nuovamente l' altro Bibliotecario:" Tutta questa magia... Potresti Rubare tutto quello che vuoi con quello."
Jones commentò non capendo dove volesse andare a parare l' amico, prima di riprendere la spiegazione sul suo piano dicendo velocissimo e professionale:" Certo. Facile. Comunque, una volta preso il Contratto, dovremo avere un piano di fuga primario per uscire con quello in mano e un piano secondario per poterlo depositare e recuperarlo in un secondo momento. Guarda bene, è pieno di cassette della posta..."
Stone decise di arrivare al punto della questione così chiese con una punta di curiosità:" Perché non lo fai? Sono Ezekiel Jones, il miglior ladro del mondo amico. Perché non lo usi per rubare?"
Ezekiel disse offeso e risentito:" Io non parlo così! E come ho detto, è facile. Troppo facile. Ezekiel Jones non fa le cose facili, fa l' impossibile."
Jacob a quel punto disse divertito con un sorrisetto ironico:" Stai diventando un bravo ragazzo."
Ezekiel a quel punto guardò malissimo l' altro Bibliotecario, che non abbandonò l' espressione sorniona; Jones a quel punto tirò fuori dalla tasca un portafoglio e lo sbatté addosso a Stone prima di proseguire:" In ogni caso le cassette della posta sono tutte vuote qui. Metteremo Nicole come rinforzo in questo corridoio."
Il cowboy nel mentre aveva controllato lo stato del portafoglio e, mentre Ezekiel se ne andava, disse arrabbiato:" Jones dove vai?! C'erano dei soldi qui dentro!"
Ad Hawthorne nel frattempo Keating si aggirava per le strade con aria trionfale, dando ordini ai suoi assistenti:" Cancella quello stupido servizio fotografico con gli orfani. E assicuratevi che giochi al campo sud giovedì, hanno appena areato i green in quello a nord."
Arrivato all' entrata di un palazzo dove a breve si sarebbe svolto un ricevimento disse con il miglior sorriso finto a sua disposizione alla donna che aveva incrociato all' ingresso mentre le stringeva la mano:" Ah, signorina Boskoski, che piacere vederla. Non vedo l' ora di vedere le facce sorridenti di quei piccoli orfani la prossima settimana."
Keating era appena entrato quando arrivò una macchina d' epoca, guidata da Jacob, da cui scesero Jenkins e Cassandra tirati a lucido per l' evento; mentre faceva scendere i due il Bibliotecario disse infastidito:" Non capisco perché devo fare io l' autista!"
Jenkins rispose tranquillo:" Questo è il vero sangue blu, la crème de la crème se preferisce. Credo che lei sia il meno adatto a inserirsi."
Jacob mentre accompagnava la ragazza e il cavaliere alla porta commentò acido:" Sa cos'è la crema? Un po' di zucchero tenuto assieme da delle uova!"
Aggiunse poi a volume più alto e con tono più amichevole:" Molto bene signore, si diverta."
Mentre tornava alla macchina non si accorse di una signora e la urtò.
Jenkins d'altro canto disse alla Bibliotecaria, che teneva sotto braccio, non appena misero piede nell' edificio:" Ora dobbiamo recitare alla perfezione. Se l' esecutore ci scopre sicuramente perseguiterà anche gli altri."
Cassandra, calata nella parte rispose con una voce decisamente più acuta e zuccherosa del normale:" Come dici tu paparino."
Concluse il tutto con una irritante risatina che la fece sembrare parecchio stupida; rendendomene conto chiese consiglio:" È troppo?"
Jenkins le disse divertito:" No, era favoloso."
Nicole nel frattempo aveva portato Thomas al punto di ritrovo e l' uomo aveva detto ancora incredulo su tutto quanto:" La magia... Esiste... Streghe, fantasmi, incantesimi... È tutto vero!"
Nicole disse tranquillissima, in sedici anni ne aveva viste di tutti i colori:" Già. E onestamente quello è il minimo, si tratta ancora delle missioni semplici. Quelle difficili comprendono Dracula, Morgana o l' apocalisse."
Tom esclamò incredulo e stupefatto:" Come prego?! Dracula e Morgana? Esistono?!"
La bionda disse divertita dalla conversazione:" Dracula non più, Flynn lo ha ucciso. Morgana purtroppo per noi è sempre in giro... Beh, non tutti i parenti sono simpatici."
Il moro esclamò ancora più incredulo:" Come sarebbe a dire parenti?"
La bionda disse solo, divertita da tutte le reazioni dell' amico:" Beh, sì. Flynn è il pro, pro, pro, tanti pro in realtà nipote di re Artù, il fratellastro di Morgana."
Dopo quell' ultima rivelazione Thomas decise che era meglio cambiare discorso, altrimenti correva il rischio di slogarsi la mascella:" Ok... Beh... Piuttosto come usate la magia?"
Nicole disse seria:" Non la usiamo. La magia è pericolosa."
Tom d'altro canto disse convinto:" Non potete far finta che che un potere del genere non ci sia! Pensa a tutte le cose terribili che abbiamo visto, alle cose terribili che non abbiamo potuto fermare o cambiare!"
La Guardiana rispose prontamente:" Fidati, dopo essere stata la Guardiana per più di sedici anni posso dirti con certezza che le cose terribili che abbiamo visto alla CIA sono nulla rispetto a quello che ho visto dopo. Inoltre puoi riuscire a cambiare le cose anche senza la magia. Sai bene di essere una persona straordinaria che ha il potenziale di fare tutto quello che vuole, hai un gran cuore. Ricordatelo sempre."
L' uomo sorrise, per poi dire con un sorriso divertito:" È un peccato che tu sia sposata sai? Ora che sei così saggia forse le cose avrebbero potuto funzionare!"
Nicole diede un leggero pugno sul braccio all' amico per poi dire divertita e concludere con una risata:" Ma piantala! E poi mi spiace, Flynn non lo sostituirei mai con nessuno! Quel Secchione è solo mio!"
Il moro si unì alla risata dell' amica, stuzzicarla come ai vecchi tempi era sempre divertente.




Note:

* ho volutamente deciso di cambiare l' amico di Nicole, ero tentata di cambiare anche la famiglia del politico rivale, la cittadina e tutto il resto. Poi mi sono detta che sarebbe stato troppo: Sesselman fa patti con i Keating dopotutto; per Tom Watson se dovete associargli un volto pensate a Tom Ellis; se in Lucifer recitano due attrici che hanno recitato in the Librarians perché non posso fare l' operazione inversa? 

** è gaelico irlandese, letteralmente significa apri la porta. Sensato visto che serve a contrastare un incantesimo bloccante.

Note dell' autrice:

Eccoci arrivati all' episodio più diabolico delle prime tre stagioni. La quarta non è ancora finita quindi non la includo al momento... 
La cosa importante da dire è che in questo episodio, quindi in questo e nel prossimo capitolo ho intenzione di rivelare la mia versione dei fatti sul passato di Nicole Noone, che ovviamente si basa su quanto visto nel primo film e su quanto credo sia successo mantenendo una coerenza fra quanto rivelato nel 2004 e quanto ho pensato io su di lei...
Saprete di più su Ice e su Minsk nel prossimo capitolo e anche in futuro, quando leggerete la mia rivisitazione della 3x09; al momento non avendo ancora tutti i dettagli della quarta stagione non mi sbilancio oltre...
Per il resto abbiamo una Nicole paranoica e preoccupata, che si comporta un po' come durante il primo film visto che si preoccupa per Flynn, a zonzo completamente da solo per cercare le armi perdute di Artù...
Un po' tutti ne pagano inizialmente le conseguenze quindi sperano quasi che lasciando la bionda da sola si calmi e sia più trattabile, vi ricordò che Nicole è sempre e comunque la Psicopatica ed è diversa da Eve e reagisce in modo diverso a certe cose.
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 47
*** Quarantaseiesimo capitolo ***


Per prima cosa ringrazio alliearthur per aver inserito la storia fra le seguite 

Quarantaseiesimo capitolo

Jenkins si stava divertendo parecchio a quella festa, lo doveva riconoscere; stava infatti dicendo a Keating con il tono più snob del suo repertorio:" Beh, gli Hamptons vanno bene in mancanza d' altro, ovviamente. Sono come una specie di motel sul ciglio della strada, dove ti fermi quando non puoi rifornire il jet per scappare nel Corfe Castle a Dorset. O quando, la qui presente Sugar Rose, vuole girare il mediterraneo con lo yatch."
Cassandra a quel punto disse con la sua voce da svampita:" Mi piacciono le barche."
Ezekiel, vestito da cameriere, passò di lì per dire all' amica di seguirlo dato che era ora di cercare il Contratto; la Bibliotecaria lo capì al volo dato che disse con il miglior tono ingenuo che le riuscì:" Scusami tesorino."
Mentre si allontanava la rossa diede anche una leggera pacca alla gamba di Jenkins per accentuare la recita, nonostante tutto non avrebbe mai schiaffeggiato il burbero immortale sul sedere.
Jenkins invece disse con nonchalance all' aspirante sindaco:" È un vero tipetto."
Cassandra ed Ezekiel si riunirono a Jacob che disse con un sorrisetto divertito, mentre dava a Jones un foglio di carta:" Il tipo a cui lo hai rubato ora sta dando di matto... Comunque avete notato questi dipinti?"
La rossa, riprendendo il suo tono di voce normale, rispose alla domanda mentre si avvicinavano a tre ritratti di tre antenati del padrone di casa:" Ho notato che sono appesi qui... Meno male che non devo più essere Sugar Rose."
Stone prima di dare una spiegazione le disse ironico:" Sai che non sarebbe successo se Jenkins avesse fatto l' autista? Comunque sia, sono quadri di anni diversi, dipinti con stili diversi ma dalla stessa mano. Guardate il dorso del riflesso, il piumaggio del colletto."
Ezekiel chiese incerto:" Li ha fatti tutti quel Sesselman?"
Anche la rossa era in vena di domande:" Perché li avrebbe messi tutti qui? A meno che..."
Ricorrendo alla sua sinestesia la Bibliotecaria capì quale fosse il problema:" Ci sono elementi di un incantesimo di protezione sumero, magia cromatografia egiziana e stregoneria brasiliana. Quando si uniscono formano un simbolo, un sigillo."
Jones, anche se non era un esperto di magia disse sicuro:" Protezione. Per il Contratto."
Jacob invece constatò teso:" Tre quadri, tre incantesimi e tre di noi. Zeke è il tuo momento."
Jenkins nel frattempo era stato avvicinato da Sesselman che gli aveva detto affabile:" Le piace lo champagne?"
Il cavaliere rispose sicuro e con fare esperto:" L' 84 è stata una buona annata."
Il demone, osservando una bottiglia, disse secco:" Personalmente trovo tutto quello che viene dopo il Dom Perignon del '54 deludente."
Jenkins concordò con il suo interlocutore:" Piccola uva prematura."
Sesselman, stufo di girare attorno all' argomento, andò dritto al sodo:" Nel mio lavoro lei è una specie di leggenda. Il cavaliere incorruttibile, secondo quanto si dice. Cosa non darei in cambio di un suo autografo."
Galahad rispose ironico:" Sarebbe un onore, signor Sesselman, ma entrambi sappiamo che non è il caso."
Il demone decise di rispondere a tono, divertito:" Preferisce un approccio contrario. Anche io. Conserviamo le negoziazioni. Come se la cavano i suoi amici? Crede che abbiano già trovato il Contratto?"
Jenkins sentendo quelle parole per un istante fu tentato di negare l' evidenza ma alla fine capì che non era il caso, molto probabilmente Sesselman sapeva tutto; decise di usare un approccio diretto:" Non lo so, credo che però entro una quindicina di minuti ce l' avranno fatta di sicuro."
Il demone disse tranquillissimo, con una punta di divertimento nella voce:" Beh, a beneficio di una piena realizzazione, deve sapere che il Contratto proteggerà sé stesso dall' essere trovato. Più i suoi amici si avvicinano, più la loro fortuna si ritorcerà contro di loro."
Come a sottolineare la veridicità delle parole di Sesselman Jacob andò a sbattere contro una donna a anziana, che si rivelò essere la stessa urtata all' ingresso, e che minacciò il Bibliotecario chiamando la sicurezza; osservando la scena da lontano Jenkins chiese al demone senza un briciolo di emozione nella voce, contro un avversario del genere era meglio non manifestare nulla:" Quindi è questo che è successo alla signorina Vargas?"
Il demone disse diplomatico:" Non posso né confermare né smentire la mia colpevolezza in quella sfortunata serie di coincidenze, ma diciamo soltanto che sarebbe un peccato se dovesse succedere di nuovo."
Jenkins disse fiducioso:" Loro non sono stagisti, sono Bibliotecari."
Osservando Ezekiel che armeggiava con un lampadario e successivamente la sicurezza dell' edificio, Sesselman disse interessato:" Bibliotecari? L' unico Bibliotecario di cui vorrei ardentemente l' autografo è il loro capo, il discendente di Salomone e Artù Pendragon. Sembrerebbe che i Bibliotecari stiano per essere presi in flagrante delicto. In termini giuridici significa in flagrante, letteralmente lo tradurrei con le mani nel sacco. Quanto mi piace questa espressione."
Nel frattempo Jacob aveva raggiunto Ezekiel, intento a cercare un qualche passaggio segreto che conducesse al Contratto, e gli aveva detto incredulo:" Ho appena sbattuto contro l' unica persona che mi ha visto fare l' autista. Quanta fortuna ho?"
Anche l' altro Bibliotecario aveva approfittato del momento per lamentarsi:" Già, beh, io non appena tocco qualcosa la rompo."
Jake a quel punto disse preoccupato:" Mi chiedo se Cassie sia altrettanto sfortunata..."
In quel preciso istante arrivò la rossa, tutta trafelata, che disse ai due Bibliotecari:" Ehi, ho provato un incantesimo di localizzazione ma l' unica cosa che sono riuscita a localizzare è stata la sicurezza."
Ezekiel sentendo quella frase chiese con un filo di disperazione nella voce all' amica:" Ti prego, dimmi che almeno hai trovato qualcosa di utile!"
La rossa commentò dispiaciuta:" No."
Il cowboy decise di allontanarsi di qualche passo e osservare meglio la parete, se Ezekiel era stato sfortunato non era detto che lo stesso valesse per lui; iniziò quindi a bussare sulla parete di legno mentre Ezekiel diceva a Cassandra, la persona a lui più vicina:" Ok, beh, guardate qui. Ho esaminato questo punto alla perfezione e deve esserci una porta segreta nei paraggi. Questi candelabri non sono davvero candelabri..."
Il ladro a quel punto si interruppe, non vedeva più Jacob; il Bibliotecario aveva infatti trovato l' ingresso della stanza segreta ed era sparito senza dire nulla alla fidanzata e all' amico.
Ezekiel si era però accorto dell' assenza dato che chiese:" Dov'è Stone?"
A quel punto andò a controllare la parete in cui era entrato Jacob e si accorse che si poteva spingere tranquillamente così seguì l' amico; Cassandra rimase sola a guardarsi attorno perplessa; fu Jacob, uscito dal passaggio segreto a dare una risposta ai suoi dubbi mentre la invitava a raggiungerlo.
Una volta che il terzetto fu all' interno dello studio segreto Ezekiel esclamò irritato e con una certa impazienza nella voce:" Prendiamo il Contratto e andiamocene!"
I Bibliotecari iniziarono quindi a cercare in ogni angolo possibile, frustrati per il tempo impiegato; un bussare incessante alla porta, proprio quando Ezekiel aveva trovato la vecchia pergamena fece posizionare Jacob di fronte all' ingresso, pronto ad aprire la porta e stordire gli agenti della sicurezza venuti ad arrestarli.
Dopo aver tirato un pugno in faccia alla prima guardia si richiuse la porta alle spalle e si mise davanti, per poi dire a Jones allarmato:" Piano B!"
Il ladro, sentendo quella frase, lanciò il Contratto a Cassandra, che subito lo mise nel condotto della posta, per poi urlare nella speranza che Nicole la sentisse:" Piano B!"
Nicole e Thomas sentirono il messaggio forte e chiaro, l' ex agente chiese incerto mente la Guardiana recuperava la pergamena:" Credevo potesse dirlo solo se qualcosa fosse andato storto."
La bionda disse ironica, proprio prima di iniziare la fuga:" Molto spesso va a finire così. Forza, corri! E ringrazia che non ci stiano sparando contro!"
Tom le corse dietro a ruota, prima di chiedere confuso e stupito:" In che guaio di sei cacciata Ice?"
Nicole commentò divertita:" Non lo puoi nemmeno immaginare Lux."
Dopo qualche minuto di corsa la Guardiana si accorse che ora erano inseguiti da alcuni uomini della sicurezza, affidò per prima cosa il Contratto all' amico dicendogli, mentre stendeva facilmente una delle guardie:" Portalo a Jenkins."
Thomas d' altro canto chiese confuso:" Ma chi è Jenkins?"
Voltatosi, dopo aver messo fuori combattimento anche l' ultimo inseguitore, per rispondere alla domanda dell' amico la bionda venne colpita violentemente al volto da Tom e finì a terra dolorante, si rimise in piedi a fatica e intontita barcollò verso la parete, appoggiandosi ad essa, per poi mormorare furiosa:" Lux questa non dovevi farmela."
Thomas decise di ignorare la Guardiana per poi scappare all' esterno quando la sua strada venne bloccata da Sesselman, apparso dal nulla, che gli disse convincente con una piuma in mano:" Una breve firma e tutti i suoi desideri si avvereranno."
Srotolando la pergamena il moro chiese delucidazioni:" Quindi com'è che funziona?"
Nicole era appoggiata con una mano alle ginocchia e con una mano alla parete mentre il demone diceva convincente:" Beh, è molto semplice. Ora che ha il Contratto mi dirà semplicemente quello che vorrà e lo otterrà una volta firmato."
L' aspirante sindaco leggendo il Contratto commentò dubbioso:" Ma questo è il Contratto dei Keating..."
Sesselman rispose all' obiezione non curante:" Verrà annullato e invalidato una volta che avrà firmato. I Keating erano buoni clienti ma il possesso rappresenta i nove decimi della legge. Quindi che cosa vuole?"
Nicole dopo qualche tentativo di raggiungere il demone aveva capito che, a causa dei giramenti di testa per il colpo subito non ci sarebbe riuscita, decise quantomeno di provare a convincere Tom con le parole:" Tommy, non farlo."
Il moro disse solo, anche se non si capiva se fosse rivolto a Nicole o a Sesselman:" Mi sono arruolato subito dopo il liceo, volevo fare del bene. Ce l' ho anche fatta come operativo alla CIA. Ora però la stampa dice solo che andavo a letto con una ragazzina, la polizia vuole arrestarmi per il suo omicidio... Rivoglio solo la mia reputazione!"
Il demone disse affabile e convincente:" Quindi vuole essere di nuovo un eroe?"
La Guardiana ignorando i capogiri decise di avvicinarsi e dire fredda:" Allontanati immediatamente da lui Sessy."
Sesselman sentendosi interpellare in quel modo sibilò irritato:" Non chiamarmi così."
Con un pigro gesto della mano fece sì che la Guardiana venisse immobilizzata con la magia; Tom d' altro canto, inebriato dal potere del contratto disse rivolto al demone:" Voglio fare la differenza, capisci? So di poterlo fare!"
Sesselman gli disse sornione mentre illustrava i passaggi per siglare un accordo:" E la farai. Sei un brav uomo Thomas Watson, sono sempre i migliori a rivolgersi a me. Ora vorrei che mettesse la sua sigla qui, qui e qui. E infine una firma qui."
Quando Tom ebbe finito il demone posò un pollice bagnato con la sua saliva sulla pergamena e siglò il patto, subito dopo fece apparire dal nulla una costosa auto mentre spiegava al moro, aprendogli la portiera:" I termini del contratto penseranno al resto. Ora si goda la sua fortuna e chiunque si opporrà a lei rimpiangerà di averlo fatto."
Prima di salire sulla macchina Tom si rivolse a Nicole con fare dispiaciuto:" Se hai la possibilità di fare la differenza devi coglierla."
La Guardiana disse gelida e delusa:" C'è un prezzo razza di idiota!"
L' uomo a quel punto chiuse la portiera e Sesselman lo fece sparire nel nulla, allo stesso tempo la Guardiana fu nuovamente libera di muoversi, anche se con iniziale difficoltà; decise di raggiungere Jenkins e i Bibliotecari, ripromettendosi di salvare Tom e immediatamente dopo di fargliela pagare.
La bionda intercettò Jenkins, che le disse subito allarmato:" Signora Carsen, abbiamo un problema."
Nicole disse scocciata:" Che cos' altro è andato storto? Sembra di vivere le leggi di Murphy* tutte in contemporanea! Per la cronaca quel cretino di Tom ha firmato il
Contratto e l' ha usato su sé stesso."
Jenkins sentendo quelle parole disse con la sua tipica ironia britannica:" Allora mi correggo. Abbiamo due problemi. Ha idea di cosa voglia farci?"
La donna annuì prima di rispondere furente nei confronti dell' amico:" Sì. Vuole tornare ad essere un eroe. Idiota di un cretino! Non sa che c'è sempre una fregatura?"
Il cavaliere vedendo lo stato emotivo di Nicole decise di parlare con quanta più cautela possibile:" Ha ragione... Nei Contratti di Anime c'è sempre un tranello, il potere dell' esecutore lo permette. Per avere un eroe è necessario avere una calamità."
Nicole annuì, il cervello già in moto per cercare di trovare una soluzione, decise poi di avere una conferma così chiese a Jenkins:" Mi faccia indovinare: i Bibliotecari mancanti sono il secondo problema."
L' uomo annuì in conferma ma prima che potesse aggiungere altro la voce di Ezekiel risuonò per il corridoio:" Il ladro professionista consiglia di non fermarsi!"
Vedendo i Bibliotecari Jenkins disse in un tono a metà fra l' ironico e il sollevato:" Bene, siete riusciti a scappare. Ero convinto che vi avremmo perso questa volta."
Cassandra spiegò velocemente la situazione:" Ezekiel aveva ragione: questo posto è un labirinto di porte segrete."
Jacob invece domandò più pratico:" Hai il Contratto?"
La Guardiana sibilò ancora irritata per lo svolgersi degli eventi:" Lo avevo finché Tom non mi ha colpita e mi ha rubato il Contratto per poi firmarlo è andarsene con Sessy... Comunque ora abbiamo cose più urgenti a cui pensare: il disastro dei quarantaquattro anni è in corso proprio ora."
Il Cavaliere aggiunse un' informazione rilevante:" Essendo stato pensato per creare il massimo pathos sarà una tragedia."
Nicole si ricordò un dettaglio fondamentale, forse sapeva dove avrebbe colpito il Contratto; disse quindi a tutti i presenti di seguirla così il quintetto arrivò nella piazza della cittadina, la Guardiana a questo punto spiegò la sua intuizione:" Dai manifesti che ho visto in giro qui oggi pomeriggio ci sarà quasi tutta la popolazione, ci sarà di sicuro anche Tom. Jenkins con me, ragazzi voi provate a capire quale sarà il disastro e ritardarlo il più possibile, se riusciste a fermarlo sarebbe ancora meglio."
Cassandra chiese solo un dettaglio:" Tu che farai?"
La bionda rispose determinata:" Mi farò dare il Contratto con le buone o con le cattive e poi lo distruggerò con le mie mani con molto piacere."
Quando Nicole e Jenkins si furono allontanati Ezekiel disse leggermente irritato:" Un classico. Perché lei si prende sempre i lavori più facili? Come diavolo facciamo a capire quale sarà il disastro?!"
Stone rispose ironico:" Preferisci affrontare tu il demone? Perché se non l' hai capito Nicole vuole fare questo e..."
Il Bibliotecario si era interrotto quando il suo sguardo era finito sull' asfalto e sui disegni che segnalavano le condutture stradali vicino al cantiere; disse quindi agli altri due molto convinto:" Le linee rosa sono segni temporanei, è dove hanno intenzione di scavare. L' arancione è per i cavi telefonici e il bianco è per il gas. Stanno riparando le condutture del gas."
Cassandra aggiunse immediatamente, ricordando quanto aveva letto in precedenza in Biblioteca:" I contratti magici agiscono per pura coincidenza, prendono quello che già è presente e lo usano contro di te."
Il Bibliotecario annuì, concordava con la fidanzata:" Le tubature esploderanno."
Ezekiel d'altro canto disse agli amici:" Le condutture del gas fanno parte della campagna di Keating e scorrono proprio sotto la piazza."
Stone annuì per poi dire deciso:" Forza andiamo."
A quel punto si tolse la giacca prima di scendere nel sottosuolo, seguito anche da Ezekiel e Cassandra; osservando attentamente le tubature Jacob disse convinto:" Gli snodi dovrebbero essere qui."
Seguendo le varie tubature fece da guida, voltato un angolo ad Ezekiel venne un dubbio così esclamò rivolto ai due amici:" Un momento! Cassandra ha detto che la magia cattiva funziona prendendo ciò che c'è intorno e usandolo contro di te. Quindi se il Contratto sa che stiamo cercando di fermarlo..."
Fu Cassandra a concludere la frase, per nulla contenta della piega che aveva preso il discorso:" Userà il gas."
Jacob d' altro canto provò a confortare l' amico e la fidanzata:" Beh... Sono i rischi del mestiere, credo... Se voi volete andare da Nicole fate pure. Qui ci penserò io."
Ezekiel rispose ovviamente a modo suo: superò senza troppe esitazioni Jacob e Cassandra mentre diceva frustrato:" Speravo proprio che non lo dicessi!"
Anche la rossa proseguì la camminata, dopo aver detto a Jacob con un sorriso dolce:" Non ti abbandoneremo certo quando la situazione è difficile. Riusciremo a risolvere anche questo problema insieme, come abbiamo sempre fatto."
Poco dopo i tre raggiunsero una pesante porta in acciaio e, dopo averla aperta videro che la valvola che stavano cercando era a circa sei o sette metri di distanza; subito i tre si avvicinarono e Stone iniziò a spingere per farla girare e chiudere il gas.
Non ottenendo risultati Cassandra commentò tesa:" Non è una coincidenza. Il Contratto sta cercando di fermarci."
Ezekiel propose una soluzione:" Se provassimo tutti assieme? Forse non riuscirebbe a bloccarci."
Combinando gli sforzi i Bibliotecari riuscirono a chiudere il gas che scorreva sotto la piazza della cittadina ma come conseguenza la manopola che regolava il flusso di staccò e rimase in mano a Jacob: ora il flusso non poteva essere più modificato. Immediatamente dopo ci fu anche una fuoriuscita di gas che costrinse i tre alla fuga; arrivati a pochi metri dalla porta però questa si richiuse da sola a chiave, bloccando i tre nella stanza che ora si stava riempiendo di gas parecchio in fretta.
Iniziando a sentire i primi effetti di una massiccia dose di metano inalata Jacob fece cenno a Ezekiel di andare verso la porta e cercare di aprirla per far uscire tutti e tre da lì sani e salvi.
Il ladro disse sarcastico e inebriato:" Certo trovami una fiamma ossidrica!"
Arrivato di fronte alla porta la osservò qualche istante prima di esprimere il suo verdetto:" È una serratura vecchio stampo. Se la chiusura si blocca dall' esterno è la fine."
Cassandra, che fra tutti era quella che aveva iniziato a risentire maggiormente degli eletti del gas disse incerta e gesticolando:" Sentite... Andrà... Andrà tutto bene... Noi però faremo... Faremo dei sogni psichedelici prima di non svegliarci più."
In quel preciso istante dal nulla apparve Sesselman che disse con il solito cipiglio ironico e professionale:" Questo è lo spirito."
Vedendo il demone i due fidanzati si guardarono per poi ridacchiare entrambi, convinti di avere le allucinazioni; Jacob disse infatti con un certo divertimento nella voce:" Sarà colpa del gas? Sono l' unico che vede quel tizio?"
Ezekiel avvicinandosi zoppicante annuì, la rossa invece disse con lo stesso tono confuso di poco prima:" Sì. No. Sì... No... Quel tizio è reale."
Il demone sorrise mellifluo prima di rispondere gongolante:" Molto reale. Ed è stato un buon tentativo."
Cassandra gli rispose mentre si avvicinava barcollante:" È stato molto più di un tentativo. Abbiamo fermato il gas."
Sesselman non si scompose mentre diceva fingendosi dispiaciuto:" Beh... Sfortunatamente anche se avete fermato l' esplosione il potere del contratto farà sì che deragli un treno o che una diga esploda. Thomas necessità di essere un eroe. Il Contratto farà sì che accada in un modo o nell' altro."
Dopo una breve pausa disse ai Bibliotecari con fare convincere:" Oh. Queste esalazioni vi uccideranno molto presto. Forse potremmo fare un accordo."
Nicole e Jenkins invece avevano trovato Tom quasi subito, l' uomo, accortosi di loro, aveva detto mentre scrutava la piazza con sguardo ansioso, stringendo nervosamente il Contratto fra le mani:" Potrei salvarli quasi tutti."
La Guardiana sentendo quella frase sibilò irritata e minacciosa, in modalità Psicopatica:" Ma ti senti quando parli?! Che cosa c'è nell' acqua di questa cittadina? Cocaina!? Dammi quel Contratto e nessuno si farà male."
Jenkins invece disse serio e impassibile come suo solito:" Mi dia retta: ascolti la signora Carsen, dovrebbe sapere meglio di me che le sue minacce sono sempre supportate dalla loro concreta realizzazione. Inoltre non dovrà succedere niente: ci sono altri modi per infrangere questi contratti."
Tom si rivolse al cavaliere dicendo ironico e sprezzante:" E lei chi sarebbe? Mago Merlino?"
Jenkins rispose prontamente alla domanda:" Ci è andato vicino. Sono un cavaliere della tavola rotonda. Merlino invece sarà probabilmente ad Honolulu**, adora le Hawaii in questo periodo dell' anno. "
Nicole trattenne a stento una leggera risata: Jenkins aveva ragione da vendere su Martin, noto per essere il membro più eccentrico della fazione dei Pendragon; decise però che pensare a vari parenti acquisiti non era la cosa migliore da fare in quel momento così la bionda rivolse la sua attenzione al vecchio amico:" Tom hai tre secondi per capire la cazzata che hai fatto."
L' uomo rispose contrariato:" E poi? Manteniamo lo status quo con Keating che può fare quello che vuole e rimanere impunito? Potrei sistemare tutto!"
Nicole fissò l' amico negli occhi nonostante la differenza di altezza prima di rispondere calma ma decisa:" Non ti serve la magia per riuscirci. Ora dammi il Contratto."
Vedendo il fuoco ardere negli occhi della Guardiana Tom decise di acconsentire con riluttanza all' ordine inespresso; quando la donna ebbe il Contratto fra le mani la prima cosa che fece fu tirare un sonoro pugno in faccia all'amico, mentre Jenkins osservava a tratti stupito e a tratti con solidarietà, comprensione e empatia la scena... Sapeva molto bene quanto fosse doloroso.
Il cavaliere decise di tralasciare la vendetta della Guardiana e chiedere insicuro e preoccupato per lei:" Sicura che funzionerà?"
La bionda annuì convinta, mentre prendeva una penna dalla tasca della giacca di Jenkins:" È una trovata folle ma geniale, in pieno stile Flynn Carsen. Funzionerà o moriremo tutti, molto male... Sono però convinta che tutto andrà bene!"
L' immortale a quel punto lanciò un' occhiata decisamente scettica e preoccupata in direzione di Nicole, impegnata a firmare il contratto, prima di convincersi e attraversare la strada per andare dai Bibliotecari; quando un automobilista gli urlò di fare attenzione vista l' età commentò ironico prima di entrare nella tenda che copriva l' accesso ai sotterranei cittadini:" Vecchio? Non sa quanto..."
Sesselman invece aveva proseguito nella sua orazione, cercando di toccare le corde più sensibili dei tre Bibliotecari, accasciati lungo le pareti a causa del gas:" Potreste uscire da qui tutti e tre proprio ora. Io faccio apparire un contratto, voi lo firmate... E siete liberi."
Cassandra, la più vicina al demone disse sofferente ma determinata:" Se credi che... Se credi veramente che faremo un patto con il diavolo..."
Ezekiel rimessosi in piedi a fatica proseguì il discorso:" Solo per salvare le nostre vite..."
Jacob concluse con fierezza:" Allora non hai mai incontrato un Bibliotecario!"
Il demone disse divertito dalla situazione:" Ma ho incontrato moltissimi esseri umani. Vi sto offrendo uno scambio equo."
Stone gli disse sarcastico e con aria di sfida:" Beh, mi spiace amico. Mi sa che a noi la nostra anima piace dov'è proprio ora."
Sesselman non perse la voglia di siglare l' affare:" Vi rendete conto che state per morire? Oppure firmate il Contratto. Ognuno di voi può firmare il Contratto. Tu, Ezekiel. Potresti viaggiare per il mondo, in ogni sua parte, andare in posti dove gli altri uomini non sono mai stati. Sei un soldato, Ezekiel, in un mondo di contabili. Potresti salvare il mondo per davvero. Ogni settimana, due volte prima di venerdì."
Il ladro fissò il demone con astio prima di dire sprezzante:" Grazie ma passo. Ho già tutto questo e poi a Ezekiel Jones non piacciono le cose facili."
Sesselman si rivolse a Cassandra a quel punto, abbassandosi per essere al suo livello:" E tu, Cassandra, potresti guarire. Potresti vivere una lunga vita di scienza e magia... Senza quell' orologio mortale che scorre allo rovescia nella tua testa. Potresti inaugurare un' età d' oro per la matemagia, smettendo di soffrire."
La rossa rispose a fatica, essendo la più minuta dei tre era quella che sentiva maggiormente gli effetti del metano:" Io ho già una cura... Merlino è... È più simpatico e non vuole la mia anima."
Il demone si rivolse quindi a Jacob dicendo meno affabile rispetto a poco prima:" Lei, signore, potrebbe sconfiggere Prospero, salvare i suoi amici. Sì. Sì. Sì. Ora capite cosa vi sto offrendo?"
Il Bibliotecario, capendo che il demone aveva esaurito le frecce al suo arco disse deciso:" Tutto qui? Riusciremo a sconfiggere Prospero anche senza il tuo aiuto e nonostante io voglia salvare Zeke e Cassie so che fidarmi di te è la mossa peggiore da fare. Sono sempre stato uno che aveva problemi a dare fiducia alla gente ma dopo aver conosciuto Flynn, Nicole, Jenkins, Cassandra ed Ezekiel ho capito che di loro mi potrò sempre fidare: in questo momento ci sono un Cavaliere della Tavola Rotonda e una Guardiana Psicopatica e arrabbiata là fuori! Credo in loro! Ho fiducia in loro! Potrai tentarmi con tutte le lusinghe che ti verranno in mente ma non cambierò idea! Jones, Cassie, vi chiedo solo di fare lo stesso."
Sesselman stava per aggiungere qualcosa d' altro ma essendosi accorto del cambio di firma del cliente decise che era meglio controllare come stavano le cose, dopotutto l' anima di quella Guardiana valeva molto di più***; il demone scomparve lasciando i tre Bibliotecari al loro destino.
Nicole invece aveva aiutato Tom a rimettersi in piedi mentre aveva detto sbrigativa:" Questo è per avermi colpita alle spalle. Ringrazia che non abbia deciso di andarci pesante."
Prima che Thomas potesse dire qualcosa in risposta dal nulla apparve Sesselman che afferrò il Contratto per poi rivolgersi alla Guardiana:" Ben fatto Nicole. Hai scritto il tuo nome al posto di quello del tuo amico per annullare il Contratto."
Thomas chiese confuso:" Ice che hai fatto? Che fine hanno fatto tutte le belle parole che mi hai detto prima?"
La bionda rispose con un sorrisetto furbo e strafottente:" So quello che faccio Sessy."
Il demone disse irritato mentre prendeva possesso del suo Contratto:" Non mi chiamare in quel modo. Non hai ancora espresso il desiderio e rimandare ogni volta non funziona: sono immortale, prima o poi quel desidero andrà espresso, perché se non lo farai violerai i termini originali del Contratto e le clausole si scontreranno a vicenda. Come risultato questa bella cittadina esploderà comunque e i tuoi piccoli amichetti, oserei dire, non faranno più parte di questo mondo. Quindi, qualunque sia il tuo piano, non mi potrai battere."
La bionda non perse la sua espressione compiaciuta e vittoriosa prima di dire ironica:" Ah sì? E allora perché io sono così tranquilla? Perché magari so esattamente come batterti Sessy. Per prima cosa secondo te come potrei evitare che un Contratto magico uccida chi prova a fermarlo?"
Jenkins era infatti arrivato quasi a destinazione quando un crollo del soffitto lo aveva rallentato ma non certo fermato; il demone invece disse tranquillissimo:" Il Contratto trova sempre un modo. Oh eccolo là!"
A quel punto indicò un aereo che stava sorvolando la cittadina, prima di proseguire:" Entro cinque minuti un jet a corto raggio si schianterà nella piazza, lasciando solo tre sopravvissuti, salvati eroicamente dal signor Thomas Watson. Tutti gli altri moriranno, sia in piazza che sull' aereo. Quindi puoi esprimere il tuo desiderio o provare miseramente a imbrogliarmi di nuovo."
Nicole non disse nulla, non perse però il suo sorrisetto; Thomas invece disse deciso:" Non lascerò che Ice faccia qualcosa di cui si pentirà! Non farò nulla!"
Il demone gli disse con un sorriso affabile:" Tom, amico mio, sarai un eroe! Il tipo di persona su cui si scriveranno canzoni, ballate! Quarantacinque secondi."
A quel punto il demone scomparve per poi trovarsi di fronte Jenkins, che aveva provveduto a lasciare la porta aperta per rendere ai Bibliotecari l' aria nuovamente respirabile; disse poi con la sua tipica ironia:" Le manderò il conto della tintoria per farmi rimborsare il lavaggio del completo... Essendo un piano della signora Carsen potrei chiedere a lei ma onestamente so che è molto più pericolosa."
Sesselman vedendo Jenkins realizzò un dettaglio che non gli piacque per nulla:" Il Contratto non può uccidere ciò che non può essere ucciso."
Jenkins per tutta risposta fece un occhiolino prima di commentare ironico:" Comincia a 
capire."
Sesselman scomparve per tornare da Nicole mentre Jenkins si avvicinava a Cassandra per portare in salvo lei per prima; tornato dalla Guardiana il demone sentì un' unica frase della donna:" Vorrei che tu non fossi mai esistito."
Immediatamente disse gongolante:" Ecco, hai fatto un errore..."
Subito dopo si rese conto delle parole della bionda, che lo osservava gongolante e soddisfatta, e disse con orrore:" Che cosa hai appena detto?"
Nicole non disse altro, limitandosi ad osservare fredda il demone che veniva cancellato dall' esistenza assieme al suo Contratto in un' abbagliante fascio luminoso; Thomas osservando la scena chiese perplesso:" Che cosa è appena successo?"
La bionda disse tranquilla:" Semplicemente l' ho cancellato dall' esistenza. Non essendo mai esistito tutti i Contratti che ha fatto sono stati annullati, compresi il mio, il tuo e quelli con i Keating: è come se nessuno avesse mai firmato il Contratto e quindi le anime di tutti sono al loro posto ora. Hawthorne sarà un posto migliore senza la corruzione dei Keating, potresti avere quindi un nuovo avversario alle elezioni... Nessuno qui a parte te si ricorderà della situazione che c'era fino a trenta secondi fa, occhio alla segretezza Lux."
Tom annuì prima di chiedere incerto e stupito:" Cosa ti faceva essere tanto sicura che avrebbe funzionato? Hai messo a repentaglio la tua anima per me..."
Nicole sorrise triste prima di rispondere con un sospiro stanco, ripensare alle motivazioni che le avevano fatto elaborare quel piano era sempre difficile:" È il metodo più efficace per sconfiggere i demoni o diavoli, è uguale, come Sessy. Per un compagno di squadra questo e altro, lo dovresti sapere dopo tutte le missioni che abbiamo fatto tutti assieme. Inoltre non ero poi così sicura di essere in grave pericolo... Non credo di avere un' anima... O almeno non più dopo quello che ho fatto."
Tom disse immediatamente deciso, quasi urlando arrabbiato:" Non pensarlo neanche! Nicole sei una brava persona e questo non cambierà mai! Già solo il rimorso e il senso di colpa che ti porti dentro da allora dovrebbero fartelo capire! Ascolta... Non è stata colpa tua: hai ricevuto un ordine e lo hai eseguito: credevi che in quella stanza all' ambasciata dormiva un uomo corrotto, non il figlio di un diplomatico. Tutte le indagini ti hanno scagionata dopotutto. Non è stata colpa tua."
Nicole disse testarda mentre scuoteva la testa:" Forse. Ma il peso di quel gesto non se ne andrà così facilmente. Non quando ora sono anche io una madre e so cosa vuol dire vivere nel terrore di perdere i miei figli a causa della pericolosità del mondo là fuori... Ho cercato di espiare quello che ho fatto in molti modi ma non so se ci sono riuscita e non so se una vita intera basterà mai... Fare la Guardiana mi ha ridato uno scopo, ho anche provato ad avere delle relazioni normali... Ho capito solo che la normalità non fa per me. Anche perché sono stata troppo fortunata: non meritavo di incontrare Flynn... È lui che mi ha salvata da me stessa..."
Nicole stava per aggiungere altro quando lo squillare del suo cellulare la interruppe: era Jenkins.
Rispondendo alla telefonata venne a sapere che i ragazzi stavano bene, anche se debilitati dall' avvelenamento dovuto al metano; la Bionda per contro avvisò Jenkins della riuscita del suo piano e della cancellazione di Sesselman dall' esistenza.
Chiusa la telefonata Nicole non mise via il cellulare: chiamò infatti la suocera per avvisarla che era tutto risolto e per sapere come si erano comportati i figli, sentendo che tutto andava bene decise che per lei era giunto il momento di tornare a New York.
Decise quindi di salutare Tom con un abbraccio; il moro per contro decise di cambiare discorso e le sorrise prima di chiedere nuovamente scusa per i guai che aveva combinato:" Beh, Niki..."
Si interruppe immediatamente di fronte allo sguardo di fuoco della bionda:" Scusa, dimenticavo che detesti qualunque abbreviazione del tuo nome... Comunque... Mi dispiace per aver fatto parte di tutto questo, qualunque cosa sia stata esattamente."
La Guardiana addolcì lo sguardo prima di commentare più tranquilla:" Per me? Un normale pomeriggio di lavoro. E comunque non sei stato nemmeno il mio ex peggiore: l' ultimo era un Bibliotecario che ha inscenato la sua morte per poi passare dalla parte dei cattivi. Beh è grazie a lui che ho conosciuto Flynn, non posso lamentarmi più di tanto."
Tom rise divertito per poi commentare:" Capisco perché il tuo nuovo soprannome è Psicopatica. Piuttosto, non c'è qualche posto libero in quella Biblioteca?"
Nicole precisò immediatamente come stavano le cose:" Non che non ti voglia ma è molto una cosa a invito: o sei un immortale come Jenkins o ti arriva una lettera di reclutamento. La Biblioteca sa esattamente chi cercare, per cosa cercarlo e quando cercarlo. In più hai una campagna elettorale da concludere."
La bionda a quel punto diede un ultimo abbraccio all' amico prima di aggiungere, capendo che stava provando a opporsi:" Ricordi? Non c'è più l' influenza di Sessy. Stendili tutti. Se dovessero esserci altri problemi soprannaturali sai chi chiamare."
Tom annuì con un sorriso rilassato sul volto:" Lo terrò a mente. Buona fortuna Ice."
La Guardiana per tutta risposta si limitò ad aprire la porta e tornare in Biblioteca; una volta arrivata vide che Ezekiel, Cassandra e Jacob erano seduti o sdraiati su alcune brandine messe nell' ufficio mentre Jenkins e Margie, aiutati da Alastair e Astrea distribuivano una bevanda ai tre, Regan invece era seduto alla scrivania del padre ad osservare divertito la scena.
Jacob ed Ezekiel, sentito l' odore della bevanda avevano immediatamente fatto delle smorfie; il cowboy aveva detto disgustato:" Non berrò mai questa cosa!"
Il ladro gli aveva dato immediatamente man forte dicendo mentre si tappava il naso:" Puzza di sedere di cammello!"
Jenkins d' altro canto aveva detto impassibile:" L' avvelenamento da gas può provocare danni permanenti al sistema nervoso signor Stone."
Margie aveva dato man forte all' uomo dicendo con fare decisamente più amichevole ma non meno autoritario, tutti ricordavano il Conclave dell' anno prima :" Jacob, ascolta Galahad e non fare il difficile: è per il vostro bene. Dormite se ci riuscite, se farete i bravi in tre ore dovreste essere a posto. Al, Reg, As perché non iniziate a portare via la teiera e le tazze?"
I tre Carsen fecero come era stato detto dalla nonna, salutando velocemente la madre mentre le passavano accanto; Nicole d'altro canto si avvicinò a Jenkins per dirgli con un tono riconoscente:" Grazie per essersi preso cura di loro... Se però avessi previsto come sarebbero andate le cose non sarebbe stato necessario."
Jenkins rispose tranquillo, mentre osservava i Bibliotecari che si mettevano a dormire:" Mi sono sempre considerato più di un custode, anche ai vecchi, vecchissimi tempi. Non si può vivere così a lungo senza sapere come riparare qualcosa di rotto."
Le due donne annuirono, Margie però volle aggiungere qualcosa:" Nicole sai vero che non è stata colpa tua? Hai fatto ancora una volta il tuo dovere."
La Guardiana commentò incerta:" Forse. Ma ho già fallito due volte e con Wilde su tutta la linea."
Fu Jenkins a prendere parola, forse troppo coinvolto, ma nessuno dei presenti parve accorgersene:" Signora Carsen in sedici anni ha fatto un ottimo lavoro. In sedici anni ha svolto le sue missioni impeccabilmente eccetto che in un'occasione e solo perché la signorina Morgenstain^ ha scelto di salvare lei. Con il signor Wilde è più complesso: sia mio padre che il destino si sono intromessi... Comunque sia il ruolo del Guardiano non è solo quello di proteggere fisicamente il Bibliotecario, c'è stato un tempo in cui i Bibliotecari morivano come mosche. Non solo è riuscita a proteggere sempre i Bibliotecari dalla tentazione di usare la magia, profezie a parte, e di passare, perdoni la citazione, al lato oscuro ma ci è riuscita anche con il suo amico."
Margie rincarò anch' essa la dose, sapendo esattamente quali tasti premere visto che la Pendragon sapeva a grandi linee la storia di Ice:" La Biblioteca non ti ha scelta per la tua capacità di uccidere, ti ha scelta per la tua capacità di proteggere e di salvare le anime delle persone a cui tieni, lo hai fatto con Flynn e lo hai fatto anche oggi con il tuo amico e con questi ragazzi. Tutti abbiamo i nostri peccati da espiare ma fidati, tu ti sei punita a sufficienza."
Nicole annuì pensierosa: ripensare in modo così attivo al suo passato non era stato facile per lei, che dopo quasi diciassette anni cercava ancora di trovare un equilibrio... Flynn e la sua famiglia, sia di sangue che non, l' avevano aiutata tantissimo ma c'erano ancora momenti in cui il senso di colpa e l' inadeguatezza di venti anni da Guardiana e Ice... In quei momenti si chiedeva come avrebbero reagito i suoi figli nello scoprire la persona orribile che era stata, se la avrebbero guardata o se le avrebbero rivolto la parola ancora una volta.
Non essendo dell' umore adatto per rimuginare su quesiti esistenziali propose con un' allegria che in realtà non sentiva:" Perché non lasciamo riposare i Bibliotecari e noi ce ne andiamo in Italia a mangiare una pizza? Là sono le undici passate ma troveremo di sicuro qualche locale aperto. Mentre impostate la porta vado a chiamare i bambini."
Quando Nicole non fu più a portata d' orecchio la suocera sospirò preoccupata:" Perché finge di stare bene quando in realtà non è così?"
Il cavaliere le disse incerto, non sapeva cosa pensare:" Non saprei Lady Margaret..."
La donna lo interruppe immediatamente indignata:" Non chiamarmi così di nuovo o giuro che te la farò pagare Galahad! Ti ho già detto che al massimo accetto signora Carsen se proprio non riesci a chiamarmi Margie."
L' uomo alzò le mani in segno di resa per poi tornare ad armeggiare con la Porta sul Retro mentre proseguiva il discorso:" Non so cosa dirle signora Carsen. È evidente che negli ultimi tempi Nicole ha affrontato parecchie sfide e difficoltà. Credo abbia solo bisogno di tempo per metabolizzare tutto, cosa che però a causa di questo lavoro non è possibile."
Margie sentendo rumore di passi e le voci allegre dei nipoti disse solo, mentre andava a rimboccare le coperte ai Bibliotecari:" Servirebbe Flynn. Solo lui saprebbe esattamente cosa dire e cosa fare. Noi d' altro canto possiamo solo starle vicini e farle capire che siamo qui per lei."
Un paio d' ore dopo sia Cassandra che Jacob si erano svegliati, Ezekiel invece dormiva ancora, di tutti gli altri invece non c'era traccia; la Bibliotecaria accorgendosi della situazione ne approfitto per poter parlare tranquillamente con il fidanzato, senza disturbatori più o meno consapevoli:" Grazie Jake."
Il Cowboy chiese leggermente perplesso ma molto più in salute:" Per cosa?"
La rossa rispose riconoscente:" Per le tue parole, che non mi hanno fatto perdere la speranza nel momento più difficile... Sarebbe stato semplice arrendersi alle lusinghe di quel diavolo, senza pensare alle conseguenze. Tu però mi hai ricordato che non sono sola e che arrendersi a volte non è la scelta migliore."
Stone sorrise, non si fidava a fare movimenti in più per evitare di allungare la convalescenza; aggiunse poi tranquillo:" Devo ringraziare voi. Se non mi aveste fatto capire che aprirmi non era un qualcosa di impossibile non so se ne sarei stato capace... Beh, tutto è bene quel che finisce bene... Anche se mi viene un dubbio: che fine hanno fatto tutti gli altri?"
Cassandra non seppe rispondere quindi si limitò a proporre:" Non saprei. Me ne torno a dormire finché Jenkins non darà nuovi ordini."
Il cowboy annuì per poi seguire il consiglio della fidanzata con un sorriso sulle labbra.

Note:

* C'è più di una legge di Murphy se ve lo state chiedendo. Più precisamente sono derivazioni ma il punto è che la situazione è un concentrato di sfiga assurdo.

** Due cose in realtà. Primo: Jenkins è Galahad, in questa storia lo sanno tutti i protagonisti, è bene ricordarlo. Secondo: la citazione è del film la spada nella roccia, è grazie a questo film, visto da piccola, se mi sono appassionata così tanto al ciclo bretone.

*** Sì, mi riferisco alla terza stagione: come è possibile che una Guardiana sia più importante dei Bibliotecari in una serie che si intitola The Librarians? Almeno questa Nicole è a capo assieme a Flynn di tre fazioni soprannaturali!

^ Nicole lavora come Guardiana da 5 anni quando conosce Flynn, due anni e qualcosa li passa a fare la Guardiana di Wilde. Rimangono 2/3 anni in cui ha protetto qualcun altro, nella mia mente questo Bibliotecario, anzi, Bibliotecaria è Chloe Morgenstain. Si saprà di più su di lei in futuro, quando una certa organizzazione governativa cercherà di mettere il naso nelle Biblioteche altrui...

Note dell' autrice

Ecco che è finito anche un episodio direi diabolico xD
Scherzi a parte Sesselman viene sconfitto in modo più duro, con una punizione direi più severa, non che me ne lamenti visto tutto il male che ha fatto e combinato in secoli di esistenza, anzi: la ritengo una punizione maggiore e migliore rispetto alla serie, in cui il buonismo a volte prevale troppo... Non è il momento di pensare a queste cose però.
Come vedete un altro tassello del passato di Nicole è venuto fuori e ho cercato di far emergere più che altro le conseguenze delle scelte della Guardiana e il peso che si porta dentro e che non ha mai condiviso con nessuno eccetto Flynn, lui è infatti l' unico a sapere tutto come dissi già nelle battute conclusive della seconda parte di " E la Regola del Tre."
Comunque sia spero di essere riuscita a rendere al meglio il lato umano di Nicole e non solo la facciata da Guardiana e da Psicopatica; questo sarà fondamentale nella quarta stagione visto quello che ho in mente al momento perciò se ho esagerato o scritto schifezze vi prego di avvisarmi.
Sia chiaro che Margie è presente visto che è un personaggio che adoro e che in assenza di Flynn riesce a dare quel pizzico di essenza di Carsen che serve alla storia xD 
Non credo ci sia altro perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 48
*** Quarantasettesimo capitolo ***


" E l'Immagine dell' Immagine."

Quarantasettesimo capitolo 


Jacob e Cassandra avevano delle questioni da sbrigare a Londra per conto della Biblioteca e per monitorare Prospero così avevano deciso di sfruttare l' occasione anche per godersi un giro turistico nella capitale britannica in tutta calma, senza la pressione di dover salvare il primogenito di un pezzo grosso del soprannaturale dai suoi mortali nemici.
Quando si erano ritrovati per fare il punto della situazione Jacob aveva chiesto allegro:" Com'era il Royal Institute?"
La rossa rispose entusiasta:" Fantastico! Cioè, continuano ancora a discutere sul trambusto di Andrade. Piuttosto si sa cosa ha combinato Prospero al Commonwealth?"
Jacob disse con una punta di frustrazione:" Niente che non sapessimo già. Piuttosto che ne dici di una birra?"
Mentre i due fidanzati passeggiavano tranquillamente per la via da una discoteca a pochi metri uscirono un terzetto di ragazze, che si fermarono dopo pochi passi a fare una foto, e immediatamente dopo un giovane uomo che non si preoccupò minimamente di guardare se arrivassero veicoli prima di attraversare.
La disattenzione gli fu apparentemente fatale dato che una macchina lo colpì in pieno, senza però fargli un graffio: il contraccolpo lo subì la ragazza bionda che aveva scattato la foto poco prima, finì infatti per essere sbalzata all' indietro di parecchi metri solo per venire afferrata da Jacob, che accortosi della situazione era corso verso la vittima.
Le amiche della ragazza, chiamata Maggie, corsero preoccupate nella sua direzione mentre Jacob disse teso alla fidanzata:" Hai visto?"
Cassandra rispose immediatamente allarmata da quello che aveva appena visto:" Ha praticamente volato..."
Mentre le ragazze chiamavano i soccorsi Jacob constatò preoccupato come stavano le cose:" Questa è magia."
La rossa d' altro canto chiese incredula:" E allora perché il Libro dei Ritagli non ci ha avvertiti?"
In Biblioteca, il giorno seguente, Jenkins dopo il suo consueto giro di verifica era tornato nell' ufficio e aveva constatato con un certo disappunto che sul monitor del pc c'era in bella mostra una foto di Ezekiel che faceva acrobazie con lo skateboard con alle spalle le piramidi e la Sfinge; immediatamente sbuffò infastidito da quella ostentazione.
Vedendo che la Porta sul Retro si stava illuminando non si mosse di un millimetro e infatti vide che era appena tornato Ezekiel, sempre in skateboard.
Il cavaliere chiese immediatamente sconsolato e retorico:" Signor Jones, la prego, mi dica che non ha postato questa foto su nessun sito che contiene Twet, Face o Gram nel nome."
Il Bibliotecario per contro disse allegro e di buon umore:" Certo che l' ho fatto. È strepitosa!"
Jenkins per contro esibì la sua migliore espressione costernata e disse con un tono carico di rimprovero:" I Bibliotecari lavorano nell' ombra, signor Jones. Non possiamo andare in giro a metterci in mostra come... Celebrità di You Tube!"
Il ladro disse convinto delle sue ragioni, stupendosi fra l' altro della conoscenza di Jenkins sui social network, mentre si toglieva casco e protezioni:" Stavo facendo una Olly impossibile. Non potevo non postarla!"
Jenkins, voltando il monitor verso il ladro, disse arrabbiato:" Stava facendo una Olly impossibile dalla Sfinge di Giza!"
Ezekiel rispose entusiasta:" Esatto! È questo che rende tutto grandioso! E poi nessuno sa che sono un Bibliotecario, tutti sanno che sono Ezekiel Jones, Professore delle Meraviglie."
Il Professore a quel punto diede a Jenkins l' artefatto che era andato a recuperare, un piccolo busto dorato, prima di rimettersi il casco pronto per allontanarsi. 
Il cavaliere della tavola rotonda commentò caustico e con un minimo di nostalgia mentre esaminava il reperto:" Per secoli l' unico modo in cui si poteva vedere sé stessi era specchiandosi in uno specchio d' acqua. Ora abbiamo foto di noi stessi mentre ci facciamo foto di noi stessi."
Concluse il tutto con un gnnn frustrato; Ezekiel a quell' ultimo verso non seppe cosa rispondere quindi pensò bene di risalire sullo skateboard e allontanarsi; incrociò però Jacob, Cassandra e Nicole che entravano nell' ufficio mentre discutevano di quello che era successo a Londra.
Stone concluse il resoconto dicendo alla Guardiana:" Era magia, ne sono sicuro."
La bionda d' altro canto commentò tesa, mentre evitava di essere investita da Ezekiel:" E il Libro dei Ritagli non l' ha segnalato? Sarei tentata di rivolgermi direttamente alla Biblioteca per sapere se c'è qualcosa che non va ma quello lo ha sempre fatto solo Flynn... Comunque ora che abbiamo conosciuto la sua personificazione è leggermente meno strano, sapete? Tornando al punto: se questi eventi non sono segnalati nel Libro la cosa è una sola: abbiamo a che fare con qualcuno o di molto potente o di molto astuto o entrambe le cose."
Cassandra nel frattempo aveva smanettato con un tablet e alla fine aveva detto vittoriosa:" Ne ho trovato un altro. Si tratta di un fattorino di una tavola calda vicina al luogo dell' incidente: Curt Cooper, uno studente modello. Sua madre giura che non si è mai drogato eppure aveva i sintomi di un' overdose."
Dal corridoio arrivò Ezekiel sempre sullo skateboard che disse con un che di filosofeggiante nella voce:" Tutti dicono di essere puliti, è nella natura umana. Non è magia."
Jacob decise di mantenere la calma mente riportava i dettagli dell' incidente:" Quella ragazza è letteralmente volata per aria, come se fosse stata investita. Ma lì non c'erano veicoli."
Sfrecciando da una parte all' altra dell' ufficio il ladro disse interessato:" Auto invisibile, non ci era ancora capitata."
Nicole ricacciò indietro la tentazione di sequestrare lo skateboard a Ezekiel mentre pensava che fra lui e Regan le sarebbero venuti i capelli bianchi prima del tempo; aggiunse poi rivolta ai Bibliotecari con cui si poteva avere una conversazione fra adulti:" Ragazzi voi rimanete qui a cercare altre vittime, io andrò a Londra a interrogare la famiglia del ragazzo. Con una donna del posto* dovrebbero essere più amichevoli."
Dopo un secondo di esitazione aggiunse ironica:" Chiedete anche a Ezekiel di Essere d' aiuto... Se non dovesse ascoltarvi ditegli che gli sequestrerò lo skateboard se non vi darà una mano."
In quel momento il suddetto ladro era tornato nell' ufficio, in tempo per sentire le ultime parole di Nicole e commentare indignato:" Ehi!"
La bionda per tutta risposta aveva sorriso divertita prima di sparire grazie alla Porta sul Retro; arrivata alla piccola tavola calda aveva individuato immediatamente la titolare, una donna con dei capelli biondo scuro e ricci, degli enormi orecchini circolari, gli occhi chiari e sulla cinquantina, e aveva iniziato a parlare con lei, facendo leva sul comune istinto materno. 
Alla fine la bionda aveva concluso con un sorriso incoraggiante e un tono carico di empatia e comprensione:" Mi fa piacere sapere che tutto si risolverà per il meglio... So cosa significa avere il timore di perdere il proprio figlio, non lo augurerei neanche al mio peggior nemico."
La titolare aveva guardato Nicole per un secondo, comprendendo che quella donna diceva la verità, glielo leggeva bello sguardo; le disse poi in vena di confidarsi con qualcuno:" Beh... Curt non ha mai toccato droghe in vita sua, era completamente concentrato sulla scuola e sullo sport: voleva ottenere una borsa di studio per il calcio**."
Nicole decise di continuare a sfruttare il tasto figli, sembrava funzionare:" Vorrei che i miei la pensassero come Curt, o sono concentrati sulla scuola o sullo sport, non su entrambi, anche se gli farebbe bene."
La donna a quel punto chiese mentre spillava un paio di birre:" Lei mi sembra giovane per avere dei figli che vanno già a scuola."
La Guardiana commentò tranquilla e con un sorriso rassicurante:" Grazie ma non sono più tanto giovane, ormai vado per i quaranta... Comunque, suo figlio è rimasto con lei tutta la sera?"
La donna annuì:" Sì, per oltre otto ore. Servivamo le Cavallette... Chiamiamo così chi fa nottata e viene qui per smaltire la sbronza o per non stare da solo."
Nicole capì che era la pista giusta da seguire così chiese curiosa:" Quindi servirete anche il club qui di fonte, me lo immagino pieno di questi tizi... Curt ci è mai stato?"
La madre del ragazzo ci pensò su qualche istante prima di dare conferma:" Sì, ha fatto una consegna lì quella sera, ma ci sarà stato neanche cinque minuti. I medici dicono che ha i sintomi di una grave overdose di cocaina ma non c'era traccia di nulla nel suo sangue! La diagnosi è di sicuro errata!"
Nicole capì che quello era il posto su cui dovevano indagare perciò chiede un ultima conferma alla donna:" Si tratta dell' Effige vero? L' ho intravisto venendo qui."
La titolare della tavola calda annuì così la Guardiana finì la sua birra, lasciò una banconota da venti sterline sul bancone e tornò in Biblioteca dopo aver fatto alla donna i suoi più sentiti auguri di guarigione per Curt.
Tornata in ufficio comunicò a Jenkins e ai Bibliotecari la sua scoperta così il cavaliere aveva appeso una mappa di quella zona di Londra su una lavagna e aveva ricostruito gli spostamenti delle vittime: era ufficiale il locale era coinvolto; espose quindi a tutti la sua scoperta:" Dopo la conferma sul campo della signora Carsen è ufficiale: il Club Effige è un nesso magico. Ci sono state entrambe le vittime e entrambe hanno avuto incidenti scollegati fra loro ma accumunati dal fatto di essere avvenuto a pochi isolati dal locale. Conosco questo quartiere."
Nicole chiese incerta:" Cosa sa? Perché io onestamente conosco molto meglio Hampstead***, i miei nonni abitavano lì."
Jenkins fece una smorfia prima di rispondere vago:" Al momento non saprei dirle. Mi suona familiare... Me ne ricorderò di sicuro."
Ezekiel d' altro canto chiese scettico:" Sicuro che la ragazza fosse lì?"
Jacob gli rispose subito:" Aveva il logo del club sul polso se non bastasse il fatto che io e Cassie l' abbiamo vista uscire da lì con sue amiche."
Il ladro proseguì con lo stesso tono, senza aver dato atto di aver ascoltato la spiegazione di Jacob:" E sai del polso..."
Il cowboy sbuffò spazientito:" Lo so perché è addosso a me che è finita la ragazza."
Nicole decise che era il caso di impedire a due bambini molto cresciuti di bisticciare così intervenne prontamente:" La madre di Curt ha detto che è stato al locale meno di cinque minuti. Ci serve per escludere una buona fetta di possibili cause, sappiamo che è qualcosa che agisce subito."
In quel momento arrivò una Cassandra molto allarmata con in mano parecchie foto di altre vittime:" Ragazzi c'è un problema. I casi sono più di due... Ne ho trovati altri sette. Persone che hanno subito incidenti, sono andati in overdose, hanno subito avvelenamento da alcol... Tutto in circostanze misteriose e apparentemente inspiegabili. Tutti giovani, tutti molto attraenti e tutti nella stessa area."
Jacob sentendo quelle parole commentò riflessivo:" Questa è un' ulteriore conferma: è quel posto. Oppure qualcosa all' interno di quel posto causa questi incidenti."
La Guardiana commentò ironica:" Spero non sia un altro edificio maledetto! L' assassina della House of Refuge è stata sufficiente per farmi odiare la categoria."
Jenkins invece disse con tutta tranquillità:" È per questo che la Biblioteca manda le lettere a persone come voi."
Sul volto di Nicole si dipinse un' espressione disgustata per poi esclamare indignata e con una voce disgustata:" Non ho intenzione di fare quello che lei ha in mente!"
Cassandra chiese perplessa:" Nicole, qual è il problema? Cosa dovremmo fare?"
Fu Jenkins a rispondere alla domanda della rossa, tranquillo e pacato come suo solito:" Signorina Cillian, questa volta andrete per locali."
Sentendo quelle parole Ezekiel esclamò contento:" Sì! Finalmente un caso come si deve!"
La Guardiana d' altro canto era tentata di sbattere la testa contro un muro o in alternativa farsi ferire da Excalibur per avere una buona scusa per non andare; Cassandra si aggiunse al lato degli entusiasti dicendo allegra:" Non sono mai stata in un locale!"
Nicole le disse grondando irritazione:" Beata te. Io l' ho sempre detestato, soprattutto quando mi toccava andarci per qualche missione alla CIA. Gente che spinge o che mette le mani non dovrebbe e che si lamenta quando si ritrova le dita rotte, drink che inevitabilmente ti vengono rovesciato addosso o sulle tue scarpe, musica assordante e di dubbia qualità. Questo sì che è divertirsi. In più ho trentanove anni, questo genere di cose non fa più per me."
Ezekiel stava per dire qualcosa sull' età di Nicole ma pensò di mordersi la lingua vedendo l' occhiata di fuoco che aveva lanciato a Jenkins mentre si lamentava; il cavaliere per contro disse per nulla turbato:" Il trucco per divertirsi è integrarsi alla perfezione con l' ambiente."
A quel punto Nicole scoppiò a ridere in faccia a Jenkins mentre i tre Bibliotecari si contennero, facendo solo qualche risatina; il cavaliere chiese una silenziosa spiegazione a Jacob, che non tardò a fornirla:" Scusi... È solo che lei non sembra il tipo da discoteca o da locale notturno."
Ezekiel d' altro canto chiese ironico:" Ai suoi tempi è andato allo studio 54?"
Il cavaliere si lasciò andare ad una risatina prima di rispondere a tono e con malcelato divertimento nella voce:" Un fuoco di paglia, amico mio. Dovete sapere che io e Shakehips Tucker ballavamo assieme al Cotton Club. E poi io mi sono esibito sul palco, nudo, con i Magic Tramps al CBGB's."
La Guardiana commentò caustica:" Grazie per l' immagine che dovrò scacciare con fiumi di alcol. Visto che è così a suo agio perché non va lei al mio posto?"
Jenkins disse divertito:" Lo escludo, la Guardiana è lei signora Carsen."
Fu così che una riluttante Nicole Noone fu costretta ad andare in discoteca.
Mentre il quartetto era fuori ad aspettare di poter entrare Cassandra chiese curiosa, osservando la scelta di abbigliamento di Nicole:" Perché non ti sei cambiata?"
La donna effettivamente indossava i suoi classici vestiti: stivali, pantaloni e una giacca di pelle; decisamente pratici per correre o picchiare qualcuno ma decisamente poco eleganti.
La bionda disse solo, irritata non solo dal luogo in cui si trovava ma anche dai flash e dalle continue foto e selfie che la gente attorno a lei continuava a scattare:" Non avevo voglia di mettere cose appariscenti. Ringrazia che abbia deciso di vestirmi di nero e di mettere degli stivali con un tacco. Tu però lasciami perdere, non voglio rovinarti la serata; anche se siamo in missione per te è la prima volta in un posto del genere quindi non voglio essere la guastafeste del caso."
La Bibliotecaria disse gentile ed educata come suo solito:" Non preoccuparti, sono certa che tu abbia le tue buone ragioni per odiare le discoteche. Inoltre dimentichi che ormai abbiamo fatto il callo al cattivo umore di Jenkins!" Nicole rise divertita per poi dire poco prima di avanzare nella coda e poter entrare nell' edificio:" Grazie Cass." Non capendo per cosa venisse ringraziata la rossa si limitò a sussurrare un prego decisamente perplesso e confuso, capendo perché Flynn una volta avesse detto che Nicole certe volte era un mistero anche per lui; si chiese anche se la Guardiana avesse parlato con Jacob e Ezekiel a portata d' orecchio, i due Bibliotecari erano infatti poco dietro di loro, distanziati dalla folla.
Una volta entrati nell' anticamera del locale il quartetto sentì il buttafuori che spiegava le regole di ingresso e che nel contempo invitava all' ordine:"Signore e signori rimanete in fila. Non spingete. Chiunque si trovi qui fuori potrà entrare se verrà scelto."
Una volta che i Bibliotecari e la Guardiana si furono ricongiunti la bionda disse ironica:" Da quando sono tutti così storditi dai selfie?" Jacob le disse altrettanto sarcastico:" Beh, tempo fa i ricconi erano disposti a pagare fior di soldi per rimanere in posa tre mesi per un ritratto... Credo che il principio di base sia lo stesso." Cassandra invece disse mentre faceva un rapido ripasso del suo passato:" Io credo di aver fatto volontariamente meno di venti foto: gli annuari, i documenti e il gruppo dei Matleti Onorari." Ezekiel la corresse immediatamente:" In giro invece ci saranno centinaia di foto con su la faccia di Cassandra Cillian: telecamere di sicurezza, dash cam... Siamo ovunque su internet. Che vi piaccia o no l' immagine è tutto." Nicole commentò immediatamente soddisfatta:" Hai ragione ma per fortuna insegnano anche come evitare di essere ripresi. Una delle lezioni più utili che mi hanno insegnato alla CIA." Il buttafuori, un uomo di colore pelato molto alto e ben piazzato, nel frattempo aveva proseguito l' elenco delle regole:" Se verrete scelti dovrete consegnare i cellulari. Non si fanno eccezioni."
Nicole, notando le foto proiettate sugli schermi dell' anticamera chiese perplessa:" Scusa amico ma quelle?"
L' inglese le rispose serio e professionale:" Il Club Effige possiede tutte le foto scattate all' interno del locale. Quelle che vede lì sono foto dei prescelti."
Ezekiel commentò ironico:" Quello che succede nel club E rimane come un' Effige."
La Guardiana d' altro canto commentò disgustata:" Prescelti. Ma fatemi il piacere!"
Osservando Cassandra e Nicole il buttafuori aveva deciso che le due donne erano meritevoli di poter entrare così si rivolse a loro con fare secco:" Voi due, dentro. Andiamo." 
Cassandra andò immediatamente verso l' ingresso mentre Nicole, sfruttando la ressa ne approfittò per nascondere il telefono in uno stivale, ringraziando la sua flessibilità e tutti quei fissati di selfie che la circondavano; anche Jacob ed Ezekiel provarono ad entrare ma i tentativi di protesta del cowboy vennero fermati subito dal buttafuori che gli disse pungente:" Non siete più con loro Yankee. Il bar dei cowboy è un fondo alla strada."
Jacob dopo un iniziale momento di stupore esclamò arrabbiato:" Ma... Non c'è nemmeno... Nemmeno... Niente di ciò che indosso sembra da cowboy!"
Nicole e Cassandra invece avevano percorso un corridoio e si erano trovate di fronte un secondo buttafuori di colore che senza dire una parola aveva indicato un cartello su cui campeggiava una scritta piuttosto chiara: niente telefoni.
La bionda disse tranquilla:" Già, l' abbiamo sentito... È una fortuna che abbia dimenticato a casa il mio. Piuttosto, se dovessi fare una telefonata?"
Indicando un secondo cartello che recitava: cabina telefonica vicino ai bagni, il buttafuori rispose a Nicole senza emettere un suono; Cassandra si chiese perché Nicole avesse mentito all' uomo ma ebbe sufficiente buon senso per non dire una parola al momento; si diresse perciò dalla guardarobiera svuotano la piccola pochette che aveva con se in cerca del cellulare.
Una volta consegnatolo le due poterono entrare, Nicole ne approfittò per dire ironica al loquace buttafuori:" Bella chiacchierata amico, dovremmo farne un' altra al più presto."
Ezekiel invece ne aveva approfittato per flirtare senza problemi con due ragazze che cercavano di entrare, una bionda e una mora:" Quindi se vi offrissi da bere che cosa ci guadagno?"
Jacob, a qualche metro di distanza era impegnato a studiare le foto proiettate, se ne accorse e andò dall' amico per poi afferrarlo per una spalla e trascinandolo via; il ladro gli disse irritato:" Che stai facendo?! Mi stai rovinando la piazza!"
Stone gli disse per nulla interessato alle parole di Jones, molto più concentrato sulla missione e sulla scoperta appena fatta di cui mise al corrente anche l' amico:" Sul display sono appena apparse entrambe le vittime. Margaret Ronder, la ragazza dell' incidente d' auto e Curt Cooper."
Ezekiel chiese perplesso, con capiva dove volesse andare a parare Jacob:" Quindi? Lo sapevamo già."
Jacob espose il fulcro di tutto:" La ragazza è un conto ma il fattorino? Un fattorino potrà mai far parte dei prescelti di un posto tanto snob? Devi intrufolarti lì dentro e dare una mano a Nicole e Cassie, io distrarrò il buttafuori."
Stone a quel punto si allontanò e raggiunse il buttafuori dicendogli amichevole:" Scusi. Mi scusi! Guardia di Buckingham Palace. Ciao. Vorrei sapere cos' hai contro noi americani."
L' inglese rispose semplicemente:" Intanto vi credete migliori degli altri."
Jacob decise quindi di seguire quella direzione di conversazione:" È una cosa risaputa, no? È la verità. Non è solo un' opinione."
Il buttafuori gli disse scettico:" Ma davvero?"
Il Bibliotecario annuì così l' altro proseguì:" Dimmi il nome di un grande americano. Uno scrittore o un poeta ad esempio."
Stone rise sotto i baffi che non aveva, quell' inglese si era appena addentrato in un campo minato senza neanche saperlo; gli disse quindi sogghignante:" Li vuoi in ordine alfabetico o per secolo? Ti dico cosa farò, inizierò con il ventesimo secolo, va bene? E. E. Cummings, Allen Ginsberg, Williams Carlos Williams, questo è fantastico, poi ci sono Lowell, Sandburg, Plath, Frost, Sexton. E, se vuoi, il mio preferito, Raymond Carver. Ora nominami un solo britannico che può essere alla loro altezza."
Mentre il Bibliotecario faceva quell' elenco di autori Ezekiel ne approfittò per intrufolarsi inosservato all' interno del locale vero e proprio; il buttafuori invece rispose a Jacob andando a colpo sicuro:" T.S. Elliot."
L' americano rispose senza perdere il suo sorrisetto vittorioso:" T.S. Elliot. È bravo, proprio bravo! C'è solo un problema, e il problema è che è nato a St. Louis, Missouri. Cercalo pure su Google, ti aspetto qui."
Nicole e Cassandra nel frattempo stavano camminando con aria attenta e circospetta guardandosi attorno ma non avevano notato nulla di strano: quel posto caratterizzato da un' insolita illuminazione arancione rientrava negli standard del tipico locale per snob; ad un certo punto era spuntato fuori dal nulla un fotografo che aveva esclamato allegro:" Muy caliente! Mettetevi un po' in mostra signore!"
Nicole aveva reagito mettendo in pratica il suo addestramento alla CIA e non facendosi immortalare mentre Cassandra si era messa in posa divertita; osservando la foto il fotografo, un ragazzo suo venticinque anni dai capelli scuri disse prima alla rossa e poi alla bionda:" La tua foto è venuta benissimo mentre tu sei sfocata."
La Guardiana disse gelida e minacciosa con il suo tipico sibilo da Psicopatica:" No, affatto. Giuro che se proverai a farmi un' altra foto ti ritroverai con le ossa rotte e con una macchina fotografica da ripagare."
A salvare il fotografo ci pensò Ezekiel che gli disse allegro:" Ignorala, è in quel periodo del mese... Tu continua pure, l' immagine è tutto amico!"
Cassandra invece ne aveva approfittato per chiedere a Nicole con una certa curiosità:" Perché odi essere fotografata?"
La Guardiana rispose alla domanda con un sospiro stanco:" Perché fin da quando avevo quindici anni non hanno fatto altro che chiamarmi Tesoro, Biondina, Dolcezza e altri nomi idioti anche peggiori, quando sono entrata nella CIA le cose non è che siano cambiate così tanto. Ho quindi dovuto dimostrare a tutti quanti che Nicole Noone non era solo un bel faccino a suon di ossa rotte, sia in missione sia ai miei superiori. Quando sono diventata la Guardiana le cose sono un po' migliorate almeno per quello che riguardava i colleghi: Judson, Charlene, Chloe, Edward prima che scegliesse di tradire e soprattutto Flynn mi hanno vista come Nicole, la Guardiana o la Psicopatica, a seconda dei casi, e non come la bionda di turno. Nei rapporti con i genitori dei compagni di Al, As e Reg non pensare sia diverso comunque. Tutti credono di conoscere chi sei davvero semplicemente dal tuo aspetto, è frustrante e parecchio. Sono bionda e attraente? In automatico dovrei essere una svampita senza cervello... Sai quando ho capito che Flynn era diverso?"
Cassandra scosse la testa mentre con lo sguardo esortava Nicole a dire di più, la Guardiana non se lo fece ripetere dato che proseguì il suo discorso:" Quando mi ha dato della sociopatica violenta per poi aggiungere di voler conoscere la vera Nicole, quella che si nascondeva sotto la corazza di disprezzo e arroganza. Cass ti do un consiglio: apprezza sempre chi vuole conoscerti per chi sei davvero, indipendentemente da chi sembri essere."
La rossa annuì ma non aggiunse altro, stupita dal fatto che Nicole si fosse aperta così tanto e così apertamente: conosceva la Guardiana da un paio di anni ormai ma aveva sempre pensato che il patto implicito fra tutti loro era mai chiedere del passato della bionda.
Arrivate al bancone vennero raggiunte qualche istante dopo anche da Ezekiel così i tre ordinarono da bere; il ladro fece quindi l' ordine per tutti quanti:" Un Paradiso dei Peccatori, un' acqua tonica e tre dita del vostro alcolico migliore e più forte, liscio."
Nicole annuì in direzione del ladro in segno di approvazione per l'ordine mentre Cassandra chiese incuriosita:" Paradiso dei Peccatori?"
Ezekiel spiegò con tranquillità mentre il barista preparava l' ordine:" Cognac di Luigi XIII, limoni freschi direttamente dalla Sicilia e Cointreau infuso con scaglie d' oro a 24 carati."
La rossa commentò incredula:" E quanto costa?!"
Il ladro rispose con un sorriso furbo stampato in volto:" Mmm... Trecento sterline. Ma... Ho la carta di credito di Jenkins! Non ci saranno problemi per lui. Oh e Stone ha detto qualcosa sulle immagini alla parete."
La Guardiana e la Bibliotecaria riconobbero le vittime così la bionda fece una supposizione dicendo sospettosa:" Magari c'entrano qualcosa le foto."
Cassandra dopo aver bevuto un sorso di acqua tonica disse tutta felice:" Vado a dare un' occhiata."
Grazie alla sua sinestesia la Bibliotecaria iniziò a ricostruire la linea temporale di quelle foto, Nicole invece ne approfittò per commentare ironica rivolta al ladro:" Sai che quella carta di credito è per le emergenze durante le missioni per conto dei Pendragon?"
L' australiano rispose divertito:" Ma questa è una missione per conto dei Pendragon... A proposito quanto siete disgustosamente ricchi tu e Flynn?"
Nicole rispose con noncuranza mentre aveva iniziato a bere il suo scotch, non era mai stata una persona materiale:" Credo parecchio, però non ci piace ostentarlo e preferiamo usare quei soldi per opere di bene, entrambi siamo cresciuti come persone normali e tanto ci basta."
Ezekiel non disse più nulla, intento a osservare con curiosità Cassandra mentre sorseggiava il suo costosissimo drink, la Bibliotecaria intanto aveva iniziato a ricostruire il tutto partendo dai dettagli:" Ok, i capelli del barista sono più lunghi lì; il ragazzo sta indossando una fede qui ma non lì e non ci sono segni di abbronzatura. Quindi questa è stata scattata prima; quella ragazza indossa un Erin Walter originale, ci sono due ragazze con lo stesso vestito quindi questa sarà stata scattata dopo. Devo solo riuscire a capire la sequoia temporale... La sequenza! La sequenza temporale."
Nicole aveva osservato perplessa Cassandra mentre diceva l' ultima frase, decise però di ignorare la cosa al momento dato che la Bibliotecaria disse soddisfatta:" Ok, trovato! Il fattorino era qui la sera prima della ragazza dell' incidente!"
La bionda a quel punto chiese speranzosa:" Riusciresti a capire la prossima vittima?"
Cassandra rispose incerta:" Potrebbe essere quella ragazza o il piccolo rinoceronte viola..."
Nicole ed Ezekiel chiesero confusi:" Hai detto piccolo rinoceronte viola?"
Cassandra sbatté le palpebre confusa, chiedendosi come mai la sua sinestesia le avesse fatto quello scherzo; aggiunse poi rivolta agli amici:" Direi che è più probabile la ragazza con i tatuaggi..."
I tre andarono avanti a parlare senza accorgersi che dietro di loro lo stesso ragazzo che era stato investito si era accorto di loro; Nicole aveva intanto chiesto una conferma:" Cass, riusciresti a identificarla?"
Ezekiel fece fatica a trattenere le risate sentendo la risposta dell' amica:" Chi? Il piccolo rinoceronte viola?"
La Guardiana scosse la testa sconsolata per poi sussurrare a Ezekiel:" Hai tenuto il telefono o ti serve il mio?"
Il ladro rispose dopo aver finito il drink con tutta tranquillità, sicuro di riuscire senza problemi nell' impresa:" La prima che hai detto, le identità di tutti sono individuabili. Datemi due minuti e saprò perfino che voto ha preso in Inglese alle elementari."
Nicole annuì per poi dare al ladro un consiglio:" Portati anche Jake, io rimarrò qui con Cassandra."
Ezekiel raggiunse Jacob e il buttafuori, ancora impegnati a discutere di letteratura giusto in tempo per vedere l' inglese che schioccava le dita e diceva fiducioso:" Ok, ne ho uno, ne ho uno. Seamus Heaney."
Il Bibliotecario lo aveva subito corretto:" È irlandese amico! E anche Yates. Comunque voi avete Dylan Thomas..."
A quel punto i due uomini dissero all' unisono, inquietando Ezekiel che era a portata d' orecchio:" Ma è gallese!"
Ezekiel a quel punto riuscì a farsi largo fra la folla e raggiungere Jacob per poi spiegargli brevemente la situazione; il Cowboy a quel punto chiese speranzoso:" E sapete anche come si chiama?"
Il ladro rispose mentre tirava fuori il cellulare:" No, ma ho cercato la sua immagine sui social, perché tutti vogliono essere notati, e ho trovato questo post pubblicati dieci minuti fa: snack dopo il Club E con il mio amore. Geolocalizzando il post ho scoperto che si tratta del ristorante qui in fondo alla strada."
Jacob chiese conferma, mentre collegava i pezzi:" Intendi quello del fattorino dove è stata Nicole?"
Jones annuì così i due Bibliotecari si affrettarono a raggiungere il piccolo ristorante; nel frattempo la Guardiana aveva fatto il punto della situazione sulla possibile minaccia magica:" Potremmo aver a che fare con una fotocamera magica malvagia... Anche se detesto l' idea dobbiamo parlare con il fotografo, magari lui sa qualcosa che ci può essere d' aiuto."
Cassandra rispose completamente persa nel suo mondo:" Lo sai che il mio vicino ha tre conigli?"
Sentendo quella frase Nicole alzò un sopracciglio per poi chiedere confusa:" Perché stai citando Jerry Maguire?"
La Bibliotecaria rispose con un tono di voce stranissimo, che si spiegava solo con una sua ubriacatura:" Non ho mai visto il film..."
La bionda se ne accorse dato che chiese preoccupata:" Cass, come diavolo è possibile che tu ti sia ubriacata con dell' acqua tonica?"
La rossa d' altro canto rispose sempre più alticcia:" Sono ubriaca se il mio corpo è un marshmallow e la mia testa è una palla da bowling?"
Nicole a quel punto si fermò per poi chiedere allarmata:" Cass, sei ubriaca. Sei sicura di aver bevuto un' acqua tonica? E sei sicura che il barman non abbia messo qualcosa nel bicchiere?"
Cassandra disse convinta:" Ho bevuto solo acqua frizzante!"
Aggiunse poi scoppiando a ridere all' improvviso:" Non so come sia potuto succedere!"
La Guardiana sussurrò preoccupata:" Io sì. Con la magia."
Nel frattempo Jacob ed Ezekiel erano arrivati nel locale dove stava mangiando la prossima vittima, una giovane bionda con dei tatuaggi, così iniziarono immediatamente a guardarsi attorno sospettosi; la titolare si avvicinò per prendere la loro ordinazione, Jacob ne approfittò per segnalare alla donna il problema:" Due caffè, inoltre sa, siamo Bibliotecari, e stiamo investigando su alcune stranezze del Club E... Crediamo che quella ragazza laggiù potrebbe essere nei guai. Se nota o vede qualcosa di strano può farcelo sapere?"
Ezekiel che non aveva smesso di tenere sotto controllo la ragazza interruppe l' amico dopo aver visto la ragazza accasciarsi all' improvviso sul tavolo:" Io vedo qualcosa di strano."
Stone corse dalla ragazza mentre Jones compose un numero sul cellulare; mente era in attesa Jake richiamò la sua attenzione:" Zeke! Che stai facendo?!"
Il ladro rispose immediatamente:" Chiamo Nicole per farmi passare Cassandra! Lei saprà cosa fare! Dannazione non mi sente... Dovremo cavarcela noi."
L' altro Bibliotecario nel frattempo si era issato in braccio la ragazza in stile sposa e l' aveva deposta con delicatezza sul bancone mente iniziava a fare i primi controlli, giusto per i pochi secondi necessari a Ezekiel per raggiungerlo.
Dopo aver appurato che non c'era battito Jacob disse alla titolare di chiamare un' ambulanza e successivamente iniziò a fare alla poveretta un massaggio cardiaco mentre Ezekiel faceva un controllo più approfondito; mentre procedeva ad esaminare pupille e simili disse serio:" Se è come tutti gli altri il cuore ha smesso di battere o per un' overdose o per qualcosa legato al club. Fredda e sudata, pupille non dilatate. Non è uno stimolante, è un sedativo!"
Jacob se tendo quella diagnosi chiese incredulo:" E tu da quando sei laureato in medicina?"
Ezekiel gli rispose mentre armeggiava con una lampada vecchio stile e staccava i fili:" Mentre tu lavoravi in un oleodotto io ballavo tra rave a Barcellona e discoteche a Macao. Ho visto un sacco di idioti farlo. Devi darle la scossa!"
Jacob, senza smettere di fare il massaggio cardiaco alla ragazza disse scettico:" La superficie è troppo piccola, la brucerà e basta! Devi... Ma certo! Spatole!"
A quel punto il Bibliotecario andò in cucina a prendere due spatole in metallo, assicurandosi che avessero almeno l' impugnatura in gomma^, collegando poi i fili elettrici ai fori che servivano ad appendere le spatole i due ottennero un defibrillatore improvvisato di cui Flynn sarebbe stato fiero; Ezekiel mentre Jacob apriva la camicetta della ragazza prese un flacone di maionese e spruzzò della salsa su spalle e costole, dove avrebbe messo le spatole Stone.
Chiese poi incerto:" Può ucciderla?"
Jacob rispose incerto:" In realtà potrebbe uccidere entrambi... Però dobbiamo tentare. Al mio tre vai."
Mentre faceva il conto alla rovescia appoggiò le spatole addosso alla ragazza, quando poi venne il momento Ezekiel accese la lampada e subito partì una scarica elettrica che ebbe il duplice effetto di far ripartire il cuore della giovane e far mollare la presa a Jacob a causa di una scarica che lo aveva colpito per colpa del mezzo rudimentale utilizzato.
La ricerca del fotografo da parte di Nicole invece di stava rivelando più difficile del previsto dato che doveva anche badare a Cassandra, sempre più ubriaca; commentò poi ironica:" Beh, almeno non ti è partita la sbornia triste..."
La Bibliotecaria disse con una risata:" Andiamo, Niki. Pensi mi interessi cosa pensa tutta questa bella gente, con i loro bei visi e le loro belle scarpe?"
Dopo una breve pausa mise un dito sulla guancia di Nicole prima di proseguire:" Non sono tanto sicura del mio viso ma il tuo va beeeeeeenissimo."
A quel punto si mise a punzecchiare le guance di una Nicole basita e senza parole: non le capitava una cosa del genere da quando i gemelli erano piccoli; si riscosse giusto in tempo per afferrare Cassandra che stava cadendo a terra.
Vede aiutata dal giovane che per tutto il tempo era rimasto nell' ombra, che disse poi galante:" Penso che siate entrambe splendide."
La Guardiana, che per colpa di Moriarty non aveva più pazienza verso gli inglesi che ci provavano con lei, rispose secca:" Ti è andata male cocco. Io sono felicemente sposata e la mia amica è fidanzata."
L' inglese misterioso si difese prontamente:" In realtà stavo solo cercando di aiutare la tua amica. Succede spesso all' Effige."
Nicole rispose per le rime, sospettosa e diffidente, mentre aiutava Cassandra a sedersi su un divano:" Dicono tutti così. Scusa ma la mia esperienza dice il contrario."
La Guardiana poté anche osservare attentamente il suo interlocutore: era un ragazzo di bella presenza di massimo trent' anni, aveva i capelli e gli occhi scuri ed era parecchio alto, almeno un metro e ottantacinque; le rispose poi divertito dalla schiettezza della donna:" Se sai che va sempre a finire così ne deduco che tu sia una assidua frequentatrice di locali come l' Effige... Tuo marito cosa ne dice?"
La bionda decise di stare al gioco, il suo istinto le suggeriva che quel tizio potesse esserle d' aiuto; rispose quindi schietta:" In realtà sono anni che non vengo in un posto simile e mio marito sa di potersi fidare, amo e amerò solo lui."
L' inglese le rispose divertito:" Beh, allora brindiamo all' eternità."
Nicole commentò mentre teneva sotto controllo Cassandra:" Decisamente non per lei, ne ha già avuto fin troppo per questa sera."
Il moro rispose con un sorriso astuto:" Beh, l' unica cosa di cui si può avere troppo è la moderazione."
Cassandra si intromise dicendo allegra:" Moderazione, modulazione, equazione, matematica!"
La Guardiana disse divertita dalla rossa, con un sorriso materno sulle labbra:" Non esce molto spesso di solito, è sempre molto presa dai numeri."
L' uomo osservò la Bibliotecaria prima di dire a sua volta:" Sta facendo un ottimo lavoro per non farlo vedere... È una delle persone più innocenti che mi sia mai capitato di vedere, non ne girano molti qui all' Effige."
Nicole a quel punto disse solo:" Immagino tu lo sappia bene dato che sei o il proprietario o un assiduo frequentatore, dalla disinvoltura e dal fatto che sei solo protenderei per la prima ipotesi."
L' uomo disse sinceramente ammirato:" Molto brava. È esatto."
Nicole non disse altro, sapeva di essere una dilettante nelle deduzioni rispetto a Flynn; decise però di togliersi un dubbio:" Dimmi, perché quella serie di foto sul muro?"
Cassandra decise che era il momento di far sapere a tutti i suoi pensieri dato che disse fin troppo allegra:" Nikiiii perché fai come Flynnino? A proposito Flynnino ti ha detto dov'è?"
La Guardiana scosse la testa rassegnata, principalmente a causa degli orrendi soprannomi che l' amica aveva affibbiato a lei e a Flynn; l' inglese disse divertito dalla scena per poi commentare serio:" Non si può dire che la tua amica non sia una persona originale... Comunque le immagini... Sai che ogni anno vengono scattate più foto rispetto alla somma di tutti gli anni precedenti? E sai di chi sono la maggior parte di queste foto? Nostre, solo esclusivamente nostre. Milioni e milioni di Narcisi che si guardano amorosamente nei loro stessi occhi su internet e sui cellulari. Se ci fai caso ogni persona in questo posto, tolte te e la tua amica, non guarda gli amici con cui è qui, guarda lo schermo, nella speranza di vedere la propria immagine. Per loro è più piacevole vedersi mentre si divertono che divertirsi davvero. Tu però, come ho già detto, non sei una di loro."
Nicole in quel momento individuò il fotografo quindi disse altrettanto vaga:" Già. Non sono come gli altri. Cass forza, dobbiamo andare."
Fu così che la Guardiana prese per una mano la Bibliotecaria e si allontanò per investigare; raggiunto il fotografo gli intimò decisa:" Fermo, dobbiamo parlare!"
Il ragazzo non diede ovviamente ascolto alla bionda e si allontanò rapidamente, solo per venire fermato da Jenkins che disse con il suo tipico tono severo al giovane fotografo:" Salve, credo che la signora voglia parlare con lei."
La Guardiana vedendo il cavaliere esclamò stupita ma felice di vederlo:" Jenkins! Cosa ci fa qui?"
L' uomo rispose tranquillissimo, mentre aiutava Nicole a scortare il fotografo su una sedia:" Mi sono intrufolato con la band. Mi sono convinto che qualcosa di malvagio stava succedendo qui vicino, anche se non sapevo dove e mi sono anche preoccupato per la vostra mancanza di contatti. Quindi mi sono preoccupato e sono venuto qui."
Il fotografo invece disse indignato alla bionda:" Ma si può sapere che problemi hai?! Ho cercato di farti una foto ma mi hai smarcato come un calciatore brasiliano!"
Nicole senza troppe cerimonie prese la macchina fotografica e iniziò a esaminarla mentre il fotografo si lamentava:" Ehi! È proprietà privata!"
La Guardiana non si scompose mentre passava la fotocamera a Jenkins, che dopo averla esaminata emise il suo verdetto:" È una comune fotocamera per quello che posso dire."
A quel punto il fotografo disse con l' aria di aver capito tutto:" Oh, so cosa sta succedendo qui: stai tradendo qualcuno, vero? Già, e non vuoi foto? E lui è il tuo papi con i soldi, vero?"
Jenkins e Nicole fecero delle identiche espressioni disgustate: pur rispettandosi e provando del sincero affetto l' uno per l' altra l' idea di essere padre e figlia destabilizzava entrambi; il cavaliere disse poi risentito:" Non sono il papi di nessuno, ricco o meno. "
In quel momento Cassandra arrivò ed esclamò allegra:" Jenkins! È come se il mio marshmallow crescesse e la mia palla da bowling si restringesse."
Il cavaliere disse ironico:" Vedo che la signorina Cillian si è goduta appieno l' andare per locali."
Nicole commentò mentre osservava la macchina fotografica:" In realtà è parte del mistero... Ehi cocco, non c'è la memory card, come mai?"
Il fotografo disse subito:" Le immagini si caricano wireless automaticamente sul server. Non so neanche dove, faccio solo le foto."
La Guardiana a quel punto restituì al giovane la sua macchina fotografica; questi disse a Nicole con fare ammiccante:" Sai... Io e te... Potremmo... Avere... Una sessione privata sul retro..."
Sentendo quelle parole la bionda stava per dimostrare a quel fotografo cosa aveva imparato in tutta la sua carriera alla CIA e alla Biblioteca quando Jenkins con nonchalance mise un braccio davanti a lei per fermarla, per poi fare un veloce gesto della mano rivolgendosi al fotografo:" Signora Carsen, lasci stare."
Nicole a quel punto disse minacciosa:" Sparisci di qui."
Una volta che il fotografo si fu allontanato Jenkins disse confuso:" E ci importava del fotografo perché?"
La Guardiana rispose alla domanda in tutta calma:" Cassandra ha trovato uno schema prima diventare misteriosamente sbronza. In questo posto contano solo le immagini e le vittime vengono mostrate su un display al centro del locale."
La Bibliotecaria disse con voce strascicata:" Già, in ordine cronologico."
Jenkins a quel punto chiese interessato:" E avete già individuato la prossima vittima?"
Nicole annuì mentre continuava ad aggiornare Jenkins:" Sì, ho mandato Jake e Zeke a proteggerla."
Cassandra intervenne nuovamente mentre provava a toccare la faccia di Jenkins:" Il grosso muro d' immagini... C'è dell' altro lì sotto..."
Il cavaliere commentò solo:" Credo dovremmo controllarli per sicurezza..."
Nicole a quel punto estrasse dalla tasca dei pantaloni il cellulare e lo diede a Jenkins prima di suggerirgli pratica e con un sorriso furbo:" Sì nasconda, in teoria i cellulari non sono permessi..."



Note:

* Nicole è per metà inglese se ve lo foste dimenticato.

** siamo in Inghilterra, dubito che si pratichi il football...

*** è un paesino che ora fa parte di Londra dato che Sonya Walger, come Nicole, è metà inglese e metà argentina ho fatto un cameo della città natale ( stando a Wikipedia) dell' attrice che interpreta uno dei miei personaggi preferiti della saga... non me ne voglia Rachel Nichols ma per me la migliore Nicole è quella di Sonya Walger...

^ un po' di attenzione suvvia, non vogliamo Bibliotecari fulminati... anche perché se la scena è divertente per alcuni non è detto che nella realtà Jacob potrebbe sopravvivere... 

Note dell' autrice:

Non credo di aver molto da dire, se non che concordo con Jenkins per l' avversione ai social e alle foto in generale... troverete poche persone messe peggio di me a 22 anni,  non che la cosa mi faccia problemi.
Comunque direi che è meglio concentrarsi sull' episodio: potevo scegliere di rendere Nicole una festaiola ma ho preferito lasciare le cose inalterate dato che condivido l'
avversione alle discoteche e ai palpeggiamenti indesiderati. 
Ci sarebbe anche da dire che ero tentata di inserire una comparsa di un passante che dice a Jacob e al buttafuori che la letteratura italiana è meglio ma ho lasciato perdere.
Al prossimo capitolo Librarians:)
P.S. accetto suggerimenti su un possibile rimpiazzo della Nicole Canon.

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Capitolo 49
*** Quarantottesimo capitolo ***


Quarantottesimo capitolo

Ezekiel e Jacob erano tornati in Biblioteca ma al posto di Jenkins avevano trovato Margie, intenta a bere con tutta tranquillità una tazza di tè; immediatamente i due Bibliotecari chiesero informazioni alla donna, che non tardò a rispondere in tutta tranquillità:" Jenkins ha deciso di andare a Londra a controllare come sta procedendo la missione e per non lasciare sguarnita la Biblioteca ha chiesto a me di rimanere qui a fare la guardia. Con i bambini dai miei consuoceri l' idea di passare un po' di tempo in Biblioteca in tutta tranquillità non mi dispiaceva affatto. Volete del tè cari?"
Prima che qualcuno potesse rispondere il telefono di Jacob iniziò a squillare: stava ricevendo una chiamata da Nicole, una volta risposto il Bibliotecario sentì la voce di Jenkins chiedere interessata:" Come sta procedendo la missione di protezione signor Stone?"
Jacob rispose perplesso:" Bene, ma mi tolga un dubbio ha raggiunto Nicole o è lei ad essere uscita?"
Jenkins rispose dall' interno della cabina telefonica:" Sono nel Club, perché le interessa?"
Il cowboy esclamò irritato:" Perché sono l' unico che non è riuscito ad entrare in quel posto?!"
Ezekiel capì che era meglio prendere in mano le redini della conversazione così strappò il cellulare dalle mani dell' amico e si rivolse al cavaliere:" Intanto buon per lei. Comunque sia siamo riusciti a trovare la ragazza e impedire che succedesse l' irreparabile."
Jenkins parve avere un' epifania, fece quindi cenno a Nicole di raggiungerlo per spiegarlo anche a lei, per Cassandra se ne sarebbe riparlato quando la rossa avrebbe smaltito la sbronza; riprese a parlare quando Nicole fu entrata nella cabina ed Ezekiel e Jacob ebbero messo il viva voce:" Ho appena realizzato che potrebbe trattarsi di un trasferimento di immagine. Sarebbe... La chiave per diversi tipi di magia: Voodoo, stregoneria europea. Focus, potere ed effetto. Se le immagini sono il focus e gli incidenti l' effetto dobbiamo trovare il potere, che potrebbe essere rabbia o risentimento."
Nicole commentò ironica ma anche preoccupata:" Siamo in una discoteca, non restringe il campo... Inoltre l' effetto ha qualcosa che non va."
Jacob dalla Biblioteca diede manforte alla Guardiana:" Ha ragione. Questa gente paga per peccati che non commette."
Come a sottolineare l' ovvio Ezekiel fece un elenco degli incidenti a cui avevano assistito:" La ragazza non è stata colpita ma ha accusato il colpo, il cameriere è finito in overdose senza prendere droghe."
Margie commentò interessata da quel resoconto:" Sembra che queste persone paghino per il comportamento sbagliato di altri... Non potrebbe essere legato all' edificio? Dove avete detto di essere?"
Nicole rispose alla suocera, allegra e felice di sentire una voce familiare:" Ciao Margie! Da quello che ho potuto capire è un edificio che risale a prima della guerra, sarà in mano a privati da un sacco di tempo."
L' esperto di architettura diede man forte alla Guardiana:" Confermo, fondamenta e struttura da quello che ho potuto esaminare sono dell' anteguerra, è inoltre l' unico edificio della zona ad avere tali caratteristiche."
Jenkins a quel punto cercò di sforzarsi nel ricordare perché sapeva dell' esistenza di quel posto; disse poi a tutti quanti:" Io... Ci sono stato già stato. Negli anni '40... No, nel 1800... Nel diciannovesimo secolo, di sicuro dopo la Reggenza."
Nicole disse pratica:" Mentre voi vi occupate di questo mistero io e Cass... Un momento. Dov'è Cassandra?"
La Guardiana a quel punto si allontanò per cercare la rossa mentre Jenkins dava istruzioni ai Bibliotecari:" Dovete cercare i registri originali su chi ha mai posseduto l' edificio."
Il cavaliere a quel punto concluse la telefonata così Jacob, Ezekiel e Margie decisero che era meglio mettersi all' opera.
Cassandra nel frattempo si era seduta su un divano e la sua sinestesia unita alla sbronza le stava facendo avere delle visioni diverse dal solito, in cui il rinoceronte viola era protagonista.
Ad un certo punto era stata raggiunta dal misterioso inglese che le aveva detto:" Favoloso, non è vero? Tutta questa giovinezza e bellezza in un solo posto."
La Bibliotecaria dopo aver scrutato l' interlocutore disse allegra, con la sbornia che non accennava a passare:" Io ti conosco. Sei il ragazzo sexy e affascinante che prima ha provato a tentarmi con un drink."
L' inglese disse persuasivo:" L' unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi."
La rossa scoppiò a ridere prima di dire imbronciata:" Sei cattivo, vero?"
L' inglese rispose tranquillissimo:" No, sono solo Dorian. Dorian Gray."
Cassandra a quella rivelazione rise per poi tornare seria e schiacciarsi il più possibile contro il lato del divano più lontano da Dorian.
Quando la Guardiana la raggiunse Cassandra la salutò allegra:" Niki! Niiiiiiki!"
Nicole osservando la scena commentò a metà fra l' ironico e l' incredulo:" Non puoi essere ancora così ubriaca!"
La Bibliotecaria in tutta risposta commentò noncurante:" È tutto ancora molto confuso. Dov'è Jenkins? Voglio toccare i suoi capelli. Sono magnifici."
Nicole, notando che Cassandra in un barlume di lucidità stava controllando le foto decise di approfittarne e chiedere:" È tornato in Biblioteca. Tu come mai ricontrolli le foto?"
La rossa rispose con un briciolo di lucidità:" Ho confrontato le foto con il Club che ho attorno, cioè il Club dove siamo noi, il vero Club. Qui."
La bionda esortò l' amica a proseguire:" E..."
Cassandra continuò la spiegazione:" Alcune foto sono state... Qual è la parola che significa manipolate?"
La Guardiana rispose con un sorriso tirato di incoraggiamento:" Manipolate?"
Cassandra annuì così Nicole chiese conferma di ciò che aveva capito:" Quindi qualcuno sta modificando le immagini ma non sappiamo perché... Mai che ci siano missioni semplici che risolviamo in mezz'ora..."
La rossa nel frattempo aveva provato a toccare Nicole ma poi aveva cambiato idea, limitandosi a fissare la Guardiana e facendola sentire terribilmente a disagio quando questa se n'era accorta.
In Biblioteca invece Jacob aveva portato parecchi libri in ufficio e così tutti si erano messi a cercare informazioni fino a quando il Bibliotecario aveva detto frustrato:" Anche nel registro degli atti e dei titoli di Londra non c'è niente!"
Jenkins a quel punto aveva ricordato un dettaglio fondamentale:" Dunston. Nel 1800 quella via si chiamava Dunston. Poi è stata grevemente danneggiata durante il Blitz, hanno deviato la strada e l' hanno rinominata dopo la guerra. Cercate lo stesso civico ma sotto Dunston Street."
Jacob fece come gli era stato suggerito così poco dopo trovò l' informazione che serviva loro:" Ok, ecco qua... Ok, il proprietario è... Non può essere. È uno scherzo? Qui dice che il proprietario è Basil Hallward."
Jenkins disse subito:" Sì certo. Ecco perché lo conosco."
Ezekiel chiese invece curioso:" Chi è Basil Hallward?"
Margie gli rispose immediatamente, leggermente perplessa dall' ignoranza del ladro:" È il pittore che ha dipinto Dorian Gray nel romanzo di Oscar Wilde."
Jones commentò pratico:" Quindi un altro Immaginario?"
La donna disse subito:" No, Dorian Gray è esistito davvero."
Jacob chiese incredulo:" Davvero?! Non è solo un personaggio letterale?"
Fu il turno di Jenkins di dare una risposta:" Era il miglior amico di Oscar Wilde, anzi erano più che amici."
Subito i Bibliotecari vollero una conferma così Ezekiel disse curioso:" Con più che amici intende il significato che intendiamo tutti noi?"
Il cavaliere annuì prima di proseguire:" Sapete, nel 1800 tutti giocavano con la magia. Abbiamo perso tre Bibliotecari in otto mesi... Dorian era un grande appassionato di magia e un narcisista. Come raccontato da Oscar Wilde nel romanzo Dorian si era fatto fare un ritratto e da quel momento ogni vizio, ogni eccesso, ogni peccato che commetteva si trasferiva al magicamente ritratto dandogli eterna giovinezza, indipendentemente dalle sue azioni."
Jones a quel punto chiese perplesso:" Quindi il libro racconta una storia vera? Un po' come i miti su voi cavalieri della Tavola Rotonda?"
Margie decise di spiegare la sottile differenza fra le due cose:" Tendenzialmente sì ma Oscar, mi rifiuto di chiamarlo per cognome visto quello che ha fatto a questo posto l' ultimo omonimo, ha scritto il romanzo come monito a non usare la magia impunemente. Le storie dei Cavalieri e dei miei antenati sono più che altro trascrizioni di leggende che con il passare del tempo si sono modificate a causa della trasmissione orale."
Jacob decise di tornare a questioni più urgenti dicendo serio:" Se Dorian è ancora vivo possiede l' Effige. Qui c'è scritto che ora appartiene al fondo DG, che detiene la procura per conto di Hallward."
Ezekiel disse subito, decisamente ironico:" Fondo DG, non poteva essere più originale?"
Jenkins ignorò Jones per poi giungere ad una conclusione che non gli piaceva per niente:" Dorian Gray ha trovato il modo per trasferire i suoi peccati alle persone che entrano nel suo locale. Ora che sappiamo chi c'è dietro possiamo provare a fermarlo."
Il ladro chiese immediatamente delle dritte:" E come lo facciamo?"
Margie gli rispose pratica:" Nel libro Dorian Gray distrugge il suo quadro e poi muore, credo che potremmo fare lo stesso. Il problema è trovare il dipinto."
Jacob rispose subito:" Stando a queste informazioni il fondo DG possiede una galleria d' arte vicina al locale. Credo che il quadro sarà lì signora Carsen."
La donna rivolse a Jacob uno sguardo di rimprovero così il Bibliotecario si corresse immediatamente:" Mi dimentico sempre... Margie... Comunque ora la galleria sarà chiusa..."
Ezekiel capì dove voleva arrivare l' amico quindi disse con un sorrisetto fiducioso:" Io me la cavo parecchio bene con le porte chiuse."
A quel punto lui e Jacob tornarono a Londra mentre Margie e Jenkins rimasero tranquilli nell' ufficio a sorseggiare una tazza di tè, in attesa di ulteriori sviluppi.
Alla galleria Ezekiel era riuscito ad entrare senza difficoltà così raggiunta la porta blindata Jacob non capì come mai il ladro si era fermato semplicemente davanti ad essa e non aveva fatto più altro; gli aveva quindi intimato con una certa urgenza nella voce:" Ma cosa fai?! Sbrigati!"
Il ladro aveva risposto in tutta tranquillità, non muovendosi di un millimetro:" Aspetta. Sta controllando la mia retina."
Poco dopo si sentì il segnale di sblocco e la porta si aprì, Jacob chiese perplesso:" Com'è possibile che abbia la tua scansione della retina?"
Ezekiel rispose furbo:" Molti perdono tempo a cercare di raggirare gli scanner. Io? Sono entrato nel sistema di sicurezza che produce gli scanner e ho installato le mie scansioni nel software di sicurezza come backdoor. Posso entrare in circa seicento gallerie in tutto il mondo."
Jacob sentendo quella spiegazione prese la torcia per poi entrare mentre diceva brontolando:" Muoviti ad entrare così prima entriamo prima ce ne andiamo."
Accese le luci all' interno della stanza i due videro un considerevole numero di quadri di vari autori e vari periodi storici; Ezekiel commentò infastidito:" Non sono catalogati. Come facciamo a capire qual è quello giusto?"
Jacob decise che in qualità di esperto d'arte era giunto il suo momento quindi iniziò ad esaminare i vari quadri uno per uno e avvisando l' amico:" Andiamo per esclusione. Questo è un Degas. Un Rubens. Qui c'è un Tiziano. Ehi!"
Vedendo un ritratto fece cenno al ladro di avvicinarsi, questi propose pratico:" Facciamolo a pezzi."
Jacob però non era convinto quindi volle riflettere con calma per qualche secondo:" No, no, aspetta. I colori sono troppo belli. Al mondo non c'è mantenimento che possa conservare un' opera così bene. È un diversivo. Gray deve aver nascosto il dipinto sotto un altro quadro."
Ezekiel propose sbrigativo:" Allora distruggiamoli tutti."
Sentendo quelle parole Jacob rispose indignato:" Sai quanto valgono?!"
Jones di rimando disse con tutta tranquillità:" Forse lo so anche meglio di te."
Stone disse anche più offeso di prima:" Intendo il valore artistico!"
Dopo qualche minuto di ricerca il Bibliotecario notò un quadro coperto da un telo, non sembrava di grosse dimensioni ed era in un punto appartato della stanza, quasi come se non volesse attirare l'attenzione; avvicinatosi lo scoprì per ritrovarsi di fronte un ritratto di un uomo di dubbia qualità.
Insospettito lo osservò meglio e constatò che sembrava come se fosse stato dipinto sopra un altro quadro, decise che era meglio chiamare Ezekiel e farsi aiutare anche da lui; mentre il ladro reggeva la torcia per fare luce Jacob prese un coltello e grattò il ritratto.
Vedendo che la vernice si staccava decise di proseguire e poco dopo i due Bibliotecari videro un secondo ritratto: era un uomo molto anziano e con il volto deturpato da verità e segni di abuso di varie sostanze, alcoliche e stupefacenti.
Il ladro disse ironico osservando quell' immagine:" Lui sì che è un peccatore... Quello è pus?"
Jacob non rispose, si limitò a usare il coltello che aveva in mano per squarciare la tela, subito dopo si dissolse in una polverina azzurra, forse ce l' avevano fatta.
Intanto all' Effige Nicole si stava prendendo cura di Cassandra, sempre più ubriaca; le aveva anche portato una tazza di caffè per farla stare meglio, rifiutandosi di bere la rossa aveva detto convinta:" Non sono così fuori come credi."
Nicole disse scettica:" Già, stai peggio Cass. Meglio se ce ne andiamo."
La Bibliotecaria rifiutò dicendo allegra:" Ma non siamo ancora riusciti a impedire che le cosine cattive capitino alle brave persone. Dobbiamo scoprire chi è il prossimo..."
Vedendo una sua foto sulla parete disse solo, preoccupata:" Oh oh."
In quel momento arrivò Ezekiel che mise al corrente le due donne delle ultime novità:" Ce l' abbiamo fatta: abbiamo distrutto il ritratto di Dorian Gray."
Nicole chiese perplessa e curiosa:" Dorian Gray? Come nel romanzo? È un Immaginario evocato da Prospero?"
Il Bibliotecario rispose alla domanda, soddisfatto di quel ruolo:" Non è un Immaginario ma tutto il resto è corretto. Jenkins ha detto che se avessimo distrutto il dipinto l' incantesimo si sarebbe infranto e qualunque cosa Dorian abbia fatto alle persone nel locale si dovrebbe essere infranto."
La Guardiana sbuffò infastidita, perché non era mai così facile? Aggiunse poi a beneficio di Ezekiel:" Non avete distrutto il quadro giusto. Cassandra è ancora sotto l' effetto dell' incantesimo: le ho dato solo caffè ma lei è ancora sbronza. Dobbiamo trovare il vero focus, che probabilmente sarà qui da qualche parte... A proposito: dov'è Jake?"
Ezekiel disse divertito:" Non è riuscito a entrare."
Sentendo quelle parole la bionda sbuffò infastidita per poi ragionare nuovamente ad alta voce:" Se riuscissimo a trovare Dorian magari troveremo anche l' altro quadro."
Cassandra decise di intervenire, alzando la testa dal bracciolo della grossa sedia barocca e imbottita su cui si era accovacciata:" Dorian? Quel Dorian? Sai già chi è!"
Mentre si alzava dalla sedia aggiunse a beneficio dei presenti:" È quel tizio che ha detto di essere il proprietario del locale, quello che hai fatto scappare via signora Brontolona."
Nicole in quel momento realizzò che le parole della Bibliotecaria avevano decisamente senso, soprattutto considerando tutto il discorso narcisista che quel tizio aveva fatto; esclamò quindi decisa:" Ma certo! Come ho fatto a non capirlo subito? Ok, dove potrebbe essere il suo ritratto?"
Cassandra rispose mentre barcollava leggermente:" Boh, non lo so."
Jones invece propose incerto:" In cantina?"
La Guardiana lo contraddisse immediatamente:" No, questo posto non ha la cantina."
Il ladro disse con tutta tranquillità:" Se non è sotto allora di sicuro sarà sopra."
Detto ciò si avviò verso una rampa di scale seguito da una Cassandra barcollante e ubriaca e una Nicole che pregava che la rossa non inciampasse da un momento all'altro altro mentre la aiutava a camminare.
Preso un ascensore il terzetto arrivò a destinazione: un loft immerso nell' oscurità con l' eccezione di una postazione con un pc e un numero considerevole di accessori in bella vista e ben illuminati.
A quella vista il ladro disse gongolante mentre si avvicinavano:" L' avevo detto."
Toccando un tablet Cassandra vide che il salvaschermo era una foto di Dorian, forse aveva trovato il ritratto; decise di avvisare anche gli altri della scoperta:" Sono..."
La rossa si interruppe a causa di un conato di vomito per poi riprendere a parlare:" Per poco non c'è stata una tragedia. Sono tante foto il cui colore è stato modificato per  farne un mosaico credo... Quello o hanno modificato i colori a me..."
Dicendo quell' ultima frase si controllò le mani, giusto per sicurezza.
Ezekiel invece, da hacker ed esperto informatico, si era messo al computer a smanettare per poi aggiornare le due donne:" Ok, guardate qui. Questo tizio ha creato la versione del XXI secolo del suo ritratto. Quindi, invece che essere una sola immagine ad assorbire i suoi peccati, sono le centinaia di persone che sono state nel locale ad assorbirli."
Cassandra a quel punto urlò di dolore così Ezekiel e Nicole si voltarono verso di lei e videro che aveva la mano tagliata e dalla ferita usciva parecchio sangue; immediatamente dopo apparve Dorian Gray che spiegò come stavano le cose, con tono tranquillo e sornione, tipico di chi è certo di avere la situazione in pugno:" E a volte capita che io mi spinga un po' troppo... Oltre."
A quel punto mostrò le mani: la destra era tagliata ma guarì quasi subito mentre la sinistra reggeva un piccolo coltello a serramanico.
Mentre Ezekiel pensava a medicare la ferita di Cassandra Nicole provò a pensare ad una soluzione per far del male all' immortale senza ferire Cassandra ma non le venne in mente proprio nulla; Jones infatti disse sconfitto:" Qualunque cosa gli facciamo o qualunque cosa lui faccia a sé stesso si ripercuoterà su Cassandra."
La rossa gli disse infatti confusa:" Perché fai del male alla gente?"
Con la lama puntata alla gola Dorian rispose tranquillissimo:" Non è mia intenzione, dolce ragazza. Sfortunatamente se io o le mie... Abitudini, mi provocano traumi tendo a fare del male alla persona la cui foto è stata aggiunta per ultima."
Nicole aggiunse fredda e disgustata:" E a te non importa minimamente."
L' inglese le rispose solo, interessato alle conclusioni a cui era giunto:" Quel tono suadente di moralità indica che uno di voi è un Bibliotecario."
Cassandra a quel punto indicò con scarsa convinzione lei stessa ed Ezekiel così Dorian disse divertito ed ironico:" Si sono finalmente decisi ad assumerne più di uno alla volta? È adorabile! Beh, considerando la situazione attuale, credo sia una cosa saggia, probabilmente."
Dopo una breve pausa iniziò a camminare per il locale mentre diceva con lucida follia nella voce:" Sapete? Quando il ritratto originale è stato distrutto mi è sembrata una mossa da Bibliotecario, ma ho pensato fosse solo nostalgia. Potere... Focus... Effetto. Ve l' hanno insegnato? Io ho comprato l' immortalità con il potere della mia stessa vanità. Allora mi sono chiesto: cosa potrei comprare con la vanità di centinaia di persone in più? Quindi ho creato un locale per la gente più egocentrica e vanitosa e voilà! Un ritratto che non potrà essere distrutto perché ci saranno sempre tasselli che sostituiranno quelli andati persi."
La bionda sentendo tutto quel soliloquio narcisista ebbe la tentazione di tirare un pugno in faccia all' immortale e di distruggere poi tutto quello che aveva edificato a monumento della sua vanità; si limitò però a dire acida:" Non potevi accontentarti di continuare con il tuo vecchio metodo vero? Sei disgustoso! Ti spaccherei questo tablet in testa se poi non facesse male a Cass."
L' immortale disse divertito:" E perché mai vorresti privarmi del modo in cui mostro il mio ritratto? Sai che non sono così stupido da ripetere due volte lo stesso errore? Il vero ritratto è nel Cloud. Che parola amabile, cloud, nuvola. Dove risiedono tutti i nostri sogni. Ora devo congedarmi, trattenetemi e la uccido, chiunque prenda il suo posto e poi chiunque verrà dopo."
Dorian a quel punto si dileguò mentre Nicole dopo aver ascoltato le parole dell' inglese aveva elaborato un piano, per prima cosa si fece una foto per poi dire decisa:" Dobbiamo fermarlo!"
Ezekiel protestò convinto:" Ma non possiamo! Ucciderà Cassandra!"
La Guardiana disse convinta, per poi estrarre il telefono e chiamare Jake:" Sostituiscimi con Cass. Poi tieniti pronto, dovrai fare parecchie sostituzioni. Pronto Jake, si tutto bene. All' ingresso tra poco dovrebbe arrivare un uomo alto, sulla trentina e con i capelli scuri, con l' aria da dandy. Se non dovessi riuscirci io dovrai tenerlo occupato il più possibile."
Nicole a quel punto corse via, con le parole di Ezekiel che le arrivavano dalle spalle:" Dovresti sentire gli effetti di tutto quello che farà da ora in avanti."
Cassandra, una volta finito l' incantesimo disse soddisfatta e sollevata:" Oh, finalmente sono..." 
si interruppe per poi portarsi una mano alla testa e dire dolorante:" Ouch! Che mi sta succedendo?"
Jones le disse ironico:" Benvenuta nel doposbornia più veloce del mondo. Comunque potrei distruggere il Cloud, in questo modo verrebbe distrutto anche il ritratto."
Cassandra lo interruppe subito:" No, c'è troppo potere magico. Il contraccolpo ucciderebbe tutti. Nicole ha ragione, vanno sostituiti... Credo abbia in mente di sfruttare i patiti di selfie."
Il ladro disse incerto ma divertito:" Sta parlando la Cassandra ubriaca o..."
Per contro la rossa gli rispose arrabbiata e secca:" Stammi a sentire!"
Il ladro annuì ma prima di iniziare a lavorare vide un messaggio di Nicole sul telefono: Restituisci a Dorian la sua stessa moneta, io dovrei essere abbastanza fotogenica.
Jones si mise immediatamente al lavoro mentre diceva con una nota di divertimento sulle labbra:" Agli ordini. Geotag, grafiche dai ripetitori telefonici più vicini, posso farcela... Credo."
Per tutta risposta Cassandra fece un gemito sofferente per poi rimettere sul pavimento.
Nicole invece era riuscita a raggiungere Dorian così l' inglese si era fermato e dopo qualche istante di riflessione aveva tirato fuori il coltello e aveva provato a pugnalare la Guardiana che però era riuscita senza difficoltà ad afferrargli il braccio e poi a spingerlo a terra; l' incantesimo del ritratto fece cadere a terra anche Nicole, che pur sapendo del problema non si aspettava un contraccolpo magico così forte.
Mentre si rialzava Dorian constatò la cosa e si allontanò con un sorriso divertito e malizioso sulle labbra; arrivato all' anticamera disse al buttafuori:" C'è una donna che mi segue. Annientala."
L' uomo annuì così non appena Nicole arrivò le mise una mano sulla spalla; la bionda per contro afferrò la mano del buttafuori prima di storcergli il braccio dietro la schiena con un unico rapido movimento, per poi metterlo fuori gioco con un colpo dato il taglio della mano sul collo*; Jacob invece aveva riconosciuto l' uomo così si era messo di fronte a lui per impedirgli di scappare.
Vedendo che nessuno dei due muoveva un muscolo e che la folla si era radunata un modo tale da lasciare un ovale in cui i due potessero muoversi Nicole urlò decisa da dove si trovava:" Jake colpiscilo!"
Il Bibliotecario fece come gli era stato detto ma si fermò prima di tirare un secondo pugno in faccia a Dorian dato che aveva visto che anche Nicole subiva i danni; nel frattempo dopo il primo punto tutti i presenti avevano iniziato a scattare fotografie per la gioia di Ezekiel.
Vedendo la titubanza di Jacob la Guardiana decise di sfruttare l' artiglieria pesante dicendo socia di sortire un buon effetto:" Jake rifallo, non preoccuparti per me! Sappi inoltre che quel damerino ci ha provato con Cass."
Sentendo quella frase il Bibliotecario tirò un secondo pugno in faccia a Dorian Gray, molto più forte del precedente; dopo aver colpito l' immortale per la terza volta allo stomaco venne afferrato da un buttafuori e sollevato di peso, prima di essere sbattuto all' esterno con malagrazia; l' inglese invece ne approfittò per dileguarsi, inseguito ancora una volta da Nicole.
Vedendo che aveva sufficiente materiale Ezekiel si era messo al lavoro per creare un nuovo ritratto, mentre Cassandra gli si era addormentata addosso.
Dorian invece aveva raggiunto il tetto del locale e si era seduto comodamente sulla balaustra ad osservare la notte londinese; quando aveva notato la Guardiana, che era arrivata da pochissimo tempo, le disse con tutta tranquillità, mentre faceva ciondolare le gambe nel vuoto e senza degnarla di uno sguardo:" Sai, se ti buttassi giù dal tetto moriresti. Ma se mi buttassi giù io moriresti ugualmente. È più o meno una doppia vittoria per me."
A quel punto l' inglese si girò per rivolgere alla bionda il suo miglior sorriso di superiorità e strafottenza; Nicole gli disse con tutta calma, doveva guadagnare più tempo possibile:" Non puoi vincere."
Dorian per contro le disse senza cambiare tono o espressione:" Non si tratta di vincere, mia cara, ma di sopravvivere."
Nicole a quel punto fece qualche passo in avanti con tutta calma, misurando accuratamente le falcate; l' inglese però non parve felice di quella mossa quindi pensò bene di mettere le cose immediatamente in chiaro:" Ferma lì. Non fare un altro passo Biblio... Ahhhhh no. Tu sei la Guardiana. Beh, fermati o muori, Guardiana."
Nicole si fermò ma non perse l' occasione per dire la sua e prendere in giro Dorian nel mentre:" Sta tranquillo, non morirò questa notte. Anzi, apprezzo la premura nell' avvisarmi ma onestamente morire così non è proprio fra le mie priorità. Inoltre anche se ho molte più ragioni per vivere che per morire credi che le tue minacce mi facciano paura? Ho affrontato centinaia di pericoli e fidati quando ti dico che non ho paura né di te né di morire."
Detto ciò riprese ad avvicinarsi mentre Dorian la metteva nuovamente in guardia:" Io comunque sopravviverò. Tu muori e io vinco."
La bionda non potè fare a meno di lasciarsi andare ad una risata, prima di commentare ironica:" E io che credevo che vincere o perdere non centrassero nulla. A quanto pare mi sbagliavo."
L' inglese per tutta risposta con una mano si aggrappò al cornicione per poi sbilanciarsi con il peso del corpo verso il vuoto mentre rideva con una certa dose di follia nello sguardo; tornato in una posizione più sicura Dorian commentò divertito:" Sei brava, te lo devo riconoscere. Molti Guardiani avrebbero già fallito. Ma credimi quando ti dico che se farai un altro singolo passo io mi butterò all' indietro e tu morirai da sola, come tutti i Guardiani. Dopotutto voi siete quelli senza volto, quelli senza nome, siete solo Guardiani. Non vi spettano né gli onori né la gloria né quella bella serie di ritratti... A voi niente se non il duro lavoro e ai vostri Bibliotecari fama eterna, dimmi Guardiana, come ci si sente ad essere semplici guardie del corpo? "
Nicole gli disse convinta e con una certa arroganza:" Allora non hai capito proprio nulla né dei Bibliotecari né dei Guardiani né della Biblioteca. Noi Guardiani non siamo guardie del corpo e basta ma non mi tocca stare qui a spiegartelo. E poi credi davvero che mi importi qualcosa di uno stupido ritratto?"
In quel momento arrivò anche Jenkins, la donna se ne accorse solo per il tono sprezzante con cui Dorian aveva accolto il cavaliere:" O mio Dio... Sei molto più... Grigio. Ti dona."
Jenkins per tutta risposta gli disse freddo:" Ciao Dorian."
La Guardiana decise di intervenire, sicura di quello che stava per dire:" È finita. Arrenditi."
Per contro l' inglese disse ironico:" Lasciatemi indovinare. I Bibliotecari stanno provando a sostituire il mio ritratto con la mia immagine. Non è così che funziona."
Il cavaliere gli rispose in tutta tranquillità, certo di avere la situazione in pugno:" Lo sappiamo. La tua immagine maledetta funziona solo per il tuo amore per..."
Dorian per tutta risposta disse con un ringhio furente:" È un dono, non si tratta di una maledizione! Eterna giovinezza, vita eterna, qualsiasi peccato, qualsiasi vizio."
La Guardiana capì però quale fosse il prezzo:" Però non provi nulla. Non paghi il prezzo ma non senti neppure nulla. La tua vita eterna è una continua ricerca a qualcosa a cui non puoi ambire e che non puoi raggiungere."
Dorian le rispose furente e gelido:" Questo è il motivo per cui vi odio tutti così tanto. Provate sentimenti eppure state solo lì a guardare: date la mortalità per scontata e per questo non la meritate. Brucerei milioni di voi per cinque secondi di emozioni."
Jenkins gli propose fiducioso:" Permettici di aiutarti. È la tua opportunità, abbiamo tecnologie straordinarie. Forse potremmo ridarti la tua mortalità."
Nicole disse secca, mentre squadrava Dorian con sospetto:" Non accetterebbe mai. Tornerebbe mortale, invecchierebbe, morirebbe e non potrebbe più fare quello che vuole senza conseguenze. Mi sbaglio?"
L' inglese scese dal cornicione per poi mettersi in piedi e squadrare Jenkins:" Non voglio pagare il prezzo se significa diventare vecchio e orribile come te."
Il cavaliere si mise una mano sul petto prima di dire offeso:" Ouch!"
Dorian Gray d' altro canto si rimise seduto sul cornicione per poi dire minaccioso si presenti:" Io mi butto, lei muore. E voi Bibliotecari non mi impedirete di fare del male ad altre persone. Continuerò per sempre!"
Tirando fuori un tablet dalla giacca Jenkins fece una smorfia prima di dire con finto dispiacere:" Beh, forse no."
Mostrando il salvaschermo il cavaliere proseguì gongolante:" Ecco il ritratto di Nicole Noone in Carsen, creato con sole tue fotografie."
Nicole a quel punto fece un ghigno prima di dire sarcastica:" Ciao, ciao Dorian."
La Guardiana dopo aver finito di parlare corse verso il cornicione e si gettò nel vuoto, non era fra le mosse più furbe ma se Dorian voleva provare la sensazione di sfracellarsi al suolo chi era lei per non fargliela provare?
Quando Nicole toccò il suolo Dorian Gray si dissolse in un fascio di luce dorata, Jenkins  dopo aver scacciato con un pigro gesto della mano alcune particelle luminose che erano rimaste nell' aria si affacciò per vedere come stesse la donna.
La bionda gli disse ironica mentre si sgranchiva il collo:" Pensavo peggio, evitiamo di rifarlo però!"
Quando poi tutti ebbero ricevuto la notizia della sconfitta e conseguente morte di Dorian Gray tornarono in Biblioteca, dove trovarono Margie seduta alla scrivania di Flynn mentre leggeva un libro; vedendo lo stato di Cassandra la donna chiese subito delle delucidazioni che non tardarono ad arrivare da Jenkins:" La signorina Cillian è stata vittima di un incantesimo che le faceva subire gli effetti di azioni che lei non ha commesso. In particolare si è presa, come si suol dire, una sbronza colossale per vie indirette."
Nicole aveva annuito e poi aveva preso nuovamente la Porta sul Retro per scortare Cassandra al suo appartamento per aiutare a cambiarsi e poi tornare in Biblioteca per non lasciarla da sola a smaltire la sbornia; una volta tornate i presenti videro che la Bibliotecaria indossava un paio di grossi occhiali da sole e un vaporoso e soffice accappatoio azzurro, con tanto di ciabatte coordinate.
La rossa si era poi sdraiata sulla scrivania di Jenkins e aveva preteso che nessuno la disturbasse; Jenkins aveva quindi pensato bene di mandare Ezekiel e Jacob a Londra a recuperare tutta l' attrezzatura di Dorian, per evitare che finisse nelle mani sbagliate.
Il cavaliere aveva poi detto alle due donne dopo una veloce ricerca:" Per il prossimo futuro è bene considerare un dettaglio: a quanto pare il Libro dei Ritagli non ci ha segnalato Dorian Gray per una semplice ragione, era stato ritenuto morto mentre invece fino a poche ore fa era fra noi**."
Nicole commentò ironica:" Bene, aggiungiamolo alle modifiche del sistema di sicurezza previste per il mese prossimo..."
Cassandra d' altro canto chiese in un mugugno sofferente:" Perché il dopo sbornia dura di più della festa?"
Margie le rispose con un tono rassicurante che non nascondeva una punta di divertimento:" Perché l' istinto ci insegna che c'è sempre un prezzo da pagare. È sopravvivenza: non ripetiamo più le azioni che ci hanno danneggiato la prima volta."
In quel momento tornarono Jacob ed Ezekiel, con in mano svariati libri o parti di pc; Jacob fece poi un elenco di tutto quello che avevano trovato mentre li riponevano sul cartellino che Jenkins usava per sistemare gli artefatti in Biblioteca:" Ecco fatto. Qui abbiamo tutti gli hard drive e tutti i libri di magia di Dorian Gray."
Il cavaliere disse gioviale, prima di avviarsi a sistemare quei reperti:" Grazie mille signori."
Jacob a quel punto andò a controllare lo stato di Cassandra, aveva infatti il terribile sospetto che Ezekiel avrebbe potuto infastidire la ragazza se lasciato da solo, aggiunse poi rivolto a Nicole:" Tutto bene?"
La Guardiana disse tranquilla, mente osservava con un certo interesse Ezekiel che era riuscito a punzecchiare Cassandra nonostante la presenza di Jacob:" Ho incassato di peggio."
Margie chiese perplessa:" Come sarebbe a dire che sei stata colpita da Jacob?"
Il Bibliotecario decise di mettere le cose in chiaro:" Per prima cosa mi sono trattenuto e poi non ho colpito Nicole, ho colpito Dorian Gray! Solo che per il suo incantesimo anche Nicole ne ha sentito gli effetti!"
La bionda più anziana si lanciò quindi nella sua migliore espressione di rimprovero mentre squadrava male la nuora, aggiungendo sconsolata:" Perché tu e Flynn siete sempre così sconsiderati e incoscienti e non pensate mai che prima o poi le cose non vi andranno più così bene?"
La Guardiana alzò le spalle per poi rispondere tranquilla:" Perché alla fine ci va sempre bene, quindi perché preoccuparsi? Mal che vada un osso rotto guarisce."
Jones pensò bene di dire la sua, come al solito:" Beh Margie, Jacob ha usato il sinistro ed è risaputo che il suo sinistro è fiacco, si stava trattenendo."
Nicole a quel punto decise che era il turno di Ezekiel, era durato anche troppo senza lamentarsi di non essere elogiato per il suo lavoro:" Grazie anche a te Zeke, è merito tuo se il piano ha funzionato... Mi avete salvata ma non fateci l' abitudine: è compito mio salvare voi."
Jacob sentendo quelle parole decise di dire l sua sull' argomento commentando riflessivo:" Sì, beh... Essere un Guardiano significa che ti devi sacrificare per noi... Cioè, insomma, guardiamo la storia di questo posto. È il Bibliotecario che muore."
Prima che Margie o Nicole potessero contraddire quella frase intervenne anche Ezekiel nella conversazione:" Magari siamo stati scelti proprio per questo. Il tumore di Cassandra..."
La rossa disse mentre alzava un braccio:" Acino. Che al momento preferirei sentire, al posto del mal di testa."
Il ladro ignorò le parole dell' amica per poi proseguire:" Il fatto che Jacob non avesse una famiglia a cui è legato o amici veri. E la mia anonimità. Non ho legami con niente e nessuno nel mondo reale. Siamo tutti completamente sacrificabili."
Nicole sentendo quelle parole disse secca:" Non ho mai sentito così tante cazzate in meno di un minuto. Per prima cosa siete sacrificabili tanto quanto l' acqua nel deserto. La Biblioteca vi ha scelti per i vostri meriti e non perché siete anonimi o non avete legami famigliari. È vero, i Bibliotecari muoiono spesso ma non pensiate che i Guardiani siano da meno! Noi di solito duriamo un po' di più perché siamo preparati a sopravvivere in condizioni estreme. Non pensiate poi che non ci sia anche un lieto fine per i Bibliotecari e per i Guardiani: un buon numero hanno smesso perché si sono ritirati e non perché sono morti. Poi se proprio vogliamo dirla tutta, salvo qualche eccezione come Jenkins, siamo tutti destinati a morire: tanto vale vivere appieno e non avere rimpianti. E se proprio vogliamo dirla tutta, di nuovo, credete che io e Flynn abbiamo deciso di avere una relazione dodici anni fa se non fossimo stati sicuri di poter vivere abbastanza da poter andare in pensione? Credete di più in voi stessi!"
Margie sentendo le parole della nuora annuì per poi aggiungere solamente:" Nicole ha ragione. Parecchi Bibliotecari che ho conosciuto nel corso degli anni hanno deciso di smettere perché avevano messo su famiglia o perché volevano farlo... Di solito la causa principale è quella. E comunque nessuna vita, indipendentemente che sia di un Bibliotecario o di un Guardiano, è sacrificabile. Ricordatelo sempre."
Capendo che l' atmosfera si era fatta fin troppo tesa Nicole propose incoraggiante:" A chi va un tacos?"
Immediatamente Ezekiel disse allegro:" Sono già in fila!"
Stone annuì e Cassandra chiese inverta:" I tacos aiutano a far passare il dopo sbornia?"
Il fidanzato le rispose divertito:" Onestamente non lo so. Ma di certo non possono peggiorare la situazione, no?"
La Guardiana sentendo commenti positivi organizzò rapidamente la serata:" Dato che in casa mia non ci sono le tre pesti direi che possiamo accomodarci lì, mentre voi vi mettete comodi ditemi come lo volete che vado a prenderli. Margie a te il compito di convincere Jenkins a non fare l' asociale."
La bionda impostò quindi la Porta sul Retro, pronta ad organizzare una serata tacos per tirare su di morale tre Bibliotecari, di cui una con i postumi di una sbornia peggiori che aveva visto in parecchi anni.



Note:

* non sono un' esperta in medicina ma credo che, data l' estrema vascolarizzazione del collo non sia così infattibile se si colpiscono i punti giusti con la giusta pressione.

** la trovo più sensata come spiegazione: una minaccia magica anche se operante da molto lascia effetti anche nel presente, il Libro dovrebbe quindi segnalarlo.

Note dell' autrice:

Per prima cosa mi scuso per il ritardo ma alcuni imprevisti mi hanno fatto posticipare l' aggiornamento, vi avviso che nelle prossime settimane non so se aggiornerò causa impegni universitari.
Allora, in questo capitolo ho deciso di fare modifiche sul finale per una semplice ragione: la delusione che la trama di fondo della stagione 4 mi ha lasciato... Onestamente tutta la faccenda era già stata affrontata e risolta durante il pilot di questa stagione... Non aggiungo altro per non fare spoiler a chi non ha ancora visto gli episodi.
Comunque sia è bene ricordare che nessuno di loro è sacrificabile: sono tutti e tre degli ottimi Bibliotecari, lo hanno dimostrato ampiamente anche se a volte si sono comportati da idioti... Per questo sia Margie che Nicole non si fanno problemi a sottolineare questo dettaglio.
Dopo aver visto la 4x11 ed essere stata devastata emotivamente da questa meravigliosa puntata non posso che essere sempre più convinta che questa mia decisione è corretta. Se siete in pari capirete, se non lo siete non dirò nulla per evitare spoiler ma sappiate che forse la migliore puntata della serie a mio avviso... La cosa da una parte mi è piaciuta ma dall' altra mi ha fatta arrabbiare: dopo una stagione piena di alti e bassi, in cui alcune puntate sono state oggettivamente brutte, se ne sono usciti con un piccolo capolavoro e manca ancora il season finale...
Mi ritiro nuovamente nel mio angolino a piangere in posizione fetale fino a giovedì prossimo...
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 50
*** Quarantanovesimo capitolo ***


" E il punto di salvataggio."

Quarantanovesimo capitolo


In una base militare un gruppo di scienziati non aveva molto da fare quindi uno di loro si era addirittura messo a giocare ad uno sparatutto sul pc; ad un certo punto un ufficiale aveva rotto la calma per dire autoritario:" Attenzione! Ufficiale presente!"
Il giocatore aveva arrestato tutto mentre nella stanza entrava il capo del laboratorio, una donna di colore non molto alta ma piazzata, che fece le dovute descrizioni:" E questa è la nostra struttura per l' osservazione del nucleo. Il sistema è troppo caldo per essere osservato nella stessa stanza, ma se sposta la sua attenzione ai monitor possiamo comunque farle vedere tutto."
Passando davanti al giocatore, un uomo sulla quarantina con gli occhiali, una barba rossiccia e quasi calvo gli disse:" Signor Hoskins lo accenda per favore."
L' uomo fece come gli era stato detto prima di dire professionale:" Sì, dottoressa."
La donna a quel punto riprese la spiegazione:" Il nuovo materiale permette di avere una capacità di elaborazione decine di migliaia di volte superiore a quella che abbiamo ora."
Il militare disse interessato:" Quindi stiamo parlando di intelligenza artificiale?"
La scienziata rispose preparata al quesito:" No, quello è un problema di software. Qui stiamo parlando di capacità di elaborazione grezza. È più appropriato per l' analisi della battaglia: eseguirà milioni di simulazioni di ciò che potrebbe accadere, predirà il futuro con un' accuratezza del novantanove per cento in un solo secondo. Oppure, questo test, farà una mappa tridimensionale del luogo e la userà per modellare il teletrasporto quantico."
In quel momento partì l' allarme della struttura quindi la scienziata chiese allarmata all' uomo chiamato Hoskins:" Che cos'è?! Che sta succedendo?"
Il tecnico rispose altrettanto preoccupato:" È un sovraccarico nel campo quantistico!"
La donna disse arrabbiata:" Allora spegnilo!"
Hoskins commentò preoccupato:" Non risponde!"
Vedendo che ora su un monitor non apparivano più le simulazioni e i test ma una scritta di allarme e pericolo la responsabile diede un ordine ben preciso:" Fate evacuare la struttura! Suonate l' allarme!"
Fu così che tutti si prepararono a scappare via.
In Biblioteca invece Merlino, Margie e Jenkins si erano ritrovati nel laboratorio del cavaliere e avevano concordato di comune accordo di non informare Nicole e i Bibliotecari di ciò che stavano per fare; prima di iniziare Margie aveva chiesto scettica ai due immortali:" Ripetetemi ancora una volta perché stiamo per farlo e perché deve essere Galahad?"
Fu Merlino a rispondere:" Perché, come sai, un mago non può intervenire direttamente contro un altro senza ragioni. Inoltre Galahad ha avuto l' idea*."
Il suddetto cavaliere commentò calmo, con il suo tipico modo di fare:" Ora direi che è stato usato anche troppo tempo in chiacchiere. Vi pregherei di lasciarmi lavorare."
Jenkins a quel punto prese una fetta di pane e la mise su un piatto, prima di iniziare a dire serio e solenne, mentre la cospargeva con del miele:" Per tre volte ti chiamo Spirito della collina. Tre volte invoco te, la tua fortuna e la tua buona sorte."
Il cavaliere aveva poi posto il piatto su una tavola di legno su cui era inciso un cerchio di invocazione e aveva poi messo un rametto di agrifoglio sul pane, prima di proseguire:" Per tre volte ti vincolo e ti assoggetto al mio volere. Tre volte ti do un nome, spirito libero... Puck!"
Mentre Jenkins recitava la formula di invocazione il cerchio si era illuminato di verde brillante ed era poi emerso uno spiritello evanescente e del medesimo colore che aveva detto arrabbiato:" Che cosa succede?! Mi attiri con dei dolciumi e poi mi vincoli a te? Non sai quanto io sia potente? Ucciderò il tuo bestiame e rovinerò i tuoi campi! Gli occhi di tua figlia si incroceranno! Le gambe di tuo figlio si..."
Jenkins interruppe annoiato il monologo:" Sì, sì, sì, sì. La solita solfa."
Margie aggiunse sarcastica:" Sarebbe una minaccia se fossimo nell' Irlanda medievale e qualcuno di noi fosse un semplice contadino, ingenuo e in disgrazia. Ma non siamo nell' Irlanda medievale e non siamo contadini, direi che devi inventarti altro."
Merlino annuì per poi aggiungere con un filo di minaccia nella voce:" E inoltre credo che tu sia abbastanza furbo da non minacciare chi è nettamente più potente di te."
Lo spiritello parve riconoscere i suoi interlocutori dopo aver sentito quelle parole, chiese quindi conferma:" Galeas? Il virtuoso cavaliere del Graal! Emrys**? Il signore dei draghi e il più potente stregone mai nato! Vedo poi che c'è anche una discendente di Artù Pendragon. Per un simile pubblico sono disposto a fare un' eccezione. In virtù del tuo coraggio Galeas, ti concederò un favore gratuito."
Jenkins mise immediatamente in chiaro ciò che voleva:" Tre risposte, date con sincerità. Niente di più e niente di meno. Poi verrai rilasciato. Se non fossimo alla disperata ricerca di informazioni, non rischierei di avere a che fare con una fata."
Puck gli chiese suadente:" Ne sei sicuro? So molte cose. So cosa pone fine alla tua immortalità. Non puoi essere ucciso ma puoi morire, Galeas. Non vale la pena fare un accordo per questo?"
Jenkins non disse nulla così fu Margie a prendere in mano la situazione:" Senti Puck, hai capito in che posto siamo? Immagino di no. Questa è la Biblioteca, se tu conosci cose questo posto ne conosce centinaia, migliaia in più. Inoltre tutti gli immortali possono morire se uccisi con la giusta arma o se cedono spontaneamente la loro immortalità, nulla di nuovo. Ora, hai sentito il cavaliere? Tre domande e tre risposte sincere."
Il suddetto cavaliere disse solo, tranquillo e diplomatico:" Hai sentito le parole della signora? Tre risposte date con sincerità e poi verrai rilasciato. Prospero, che ha vincolato Ariel, possiede il Bastone di Zarathustra. Può usarlo?"
Lo spiritello rispose alla prima domanda come da patto:" Il suo primo Bastone proveniva dall' Albero della Conoscenza. Il secondo è potente ma non tanto quanto il primo. Lui lotta."
Fu Merlino a fare la seconda domanda:" Lotta... Qual è il suo scopo?"
Puck rispose vago:" Per scoprirlo devo andare in lungo e in largo a cercare le risposte."
Il mago disse serio:" Vaga pure, ma ricorda: ci devi ancora due risposte."
Lo spiritello commentò divertito:" Tornerò con le risposte Cavaliere, Mago, Regina senza Regno, che vi piacciano oppure no."
Detto questo se ne andò con una risatina irritante in sottofondo, mentre Jenkins commentava pungente:" Io odio le fate."
Margie commentò con lo stesso tono:" Non sei l' unico."
Nell' ufficio dei Bibliotecari era invece apparsa una nuova notizia sul Libro dei Ritagli così Cassandra aveva iniziato a leggere entusiasta:" L' informatica quantistica... Cioè, è tipo il Sacro Graal dell' informatica. Non avrei mai pensato di vivere tanto a lungo da vederla applicata."
Ezekiel invece disse con il suo tipico tono pratico:" E io, invece, sono più interessato alla roccia. Cioè, sono abbastanza bravo con le pietre preziose ma questa non la riconosco proprio."
Leggendo l' articolo Stone diede qualche informazione:" Qui dice che si tratta di una nuova forma naturale del grafene che è stata appena scoperta."
La rossa in quanto esperta in materia ville subito dire la sua:" Ma è impossibile. Per superare la decoerenza quantistica dovrebbe essere una grafene superconduttiva che ha le proprietà sia di un solido che di un condensato di Bose-Einstein."
Nicole non aveva aperto bocca, si era limitata a lasciar parlare chi ne sapeva più di lei in materia e non aveva nemmeno l' intenzione di fare uno sforzo inutile per capirci qualcosa; Jenkins che passava di lì sembrava saperne di più dato che chiese incredulo:" Un cosa?"
La Bibliotecaria minimizzò tutto quanto:" Niente, no. Stavo solo... Teorizzando cosa servirebbe alla grafene per decifrare l' informatica quantistica."
Jenkins mentre si avvicinava al gruppetto disse serio:" Beh, lei ha appena descritto le qualità fisiche della Thaumatite atlantidea."
Sentendo quelle parole l' espressione di Nicole mutò repentinamente e da annoiata divenne tesa e preoccupata, aggiunse poi per nulla felice della scoperta:" Il DARPA, un laboratorio di ricerca super segreto e super tecnologico, armeggia con tecnologie atlantidee... Perché ho l' impressione che non potrà succedere nulla di buono?"
Ezekiel chiese perplesso:" Non vi seguo. Cosa c' entra Atlanta*** in tutto questo?"
Jacob sentendo quella frase rispose incredulo:" Hai seriamente confuso Atlanta con Atlantide? Mai sentita? Nelle opere di Platone Timeo e Crizia magari? Ti dice nulla la città sommersa, dove fra l' altro Flynn è stato sei mesi fa?"
Vedendo che Ezekiel non dava segni di comprensione l' altro Bibliotecario commentò con un certo risentimento e una punta di rabbia:" Tu... Tu... Tu... Qualcuno mi ricorda come mai questo tizio è qui?"
Jenkins pensò bene di cambiare discorso per raffreddare gli animi, disse quindi ai presenti:" Questo... L' uso di questo materiale è ciò che ha distrutto Atlantide. Sapete, il DARPA fa già cose terribili con la sola scienza: bombardieri Stealth, droni militari, le sezioni per i commenti su internet."
La Guardiana commentò pratica e sbrigativa, voleva infatti tornare dalla missione per l' ora di pranzo:" Ok, missione di recupero standard."
Cassandra però non era molto convita dato che obiettò con un certo interesse nell' argomento:" Ma l' informatica quantistica potrebbe cambiare il mondo!"
Nicole le disse con fare calmo e ragionevole:" Cass, il problema è che non si possono sapere con esattezza le conseguenze della tecnologia quando viene combinata con la magia atlantidea. Hai visto che fine ha fatto Atlantide, no? Meglio non rischiare, anche perché preferirei evitare che gli Stati Uniti sprofondino nell' oceano... Ho solo una cosa da puntualizzare: stiamo per andare in missione in un covo di militari, Zeke niente souvenir."
Il suddetto Bibliotecario disse con una punta di offesa nella voce:" Sapete, credo che certe volte non mi prendiate sul serio."
Nicole per contro gli disse con un sorriso divertito:" No, ti prendo sul serio; è solo che ti conosco."
Nel frattempo al laboratorio del DARPA la situazione si era fatta critica così la dottoressa aveva dato ordini ben precisi:" Assicurati di eliminare tutto dal server ed esegui un arresto del sistema. Cancella ogni drive, ogni disco rigido. Tutto."
In quel momento arrivarono Nicole e i Bibliotecari, vedendo la situazione di emergenza e caos Ezekiel disse ironico:" Quindi sarebbero questi i rigidi protocolli militari?"
La responsabile nel frattempo aveva continuato a dare ordini:" Siamo a un punto critico! Mollate tutto! Uscite dal cancello principale e bloccate tutte le altre porte. Io avvio il protocollo Faded Giant."
Le persone presenti nella stanza iniziarono a correre via mentre Nicole sgranò gli occhi sentendo quelle parole; sapeva esattamente cosa sarebbe successo da lì a poco e le cose non le piacevano affatto.
Disse infatti allarmata:" Tornate immediatamente alla porta! Via, via!"
Cassandra chiese confusa:" E la Thaumatite?"
La bionda le rispose secca:" Chi se ne frega! Questo posto sta per saltare per aria!"
I quattro andarono verso la porta ma una volta attraversatala si ritrovarono nello stesso identico laboratorio, ora deserto e sottosopra; Cassandra guardandosi attorno si chiese perplessa:" Perché siamo ancora qui?"
Jacob invece si chiese confuso:" Perché qui è tutto sottosopra?"
Nicole invece osservò la stanza preoccupata per poi dire ai Bibliotecari:" Tornate in Biblioteca, io invece provo a capire che sta succedendo."
Aprendo la porta Jacob constatò teso:" La Biblioteca è sparita, siamo disconnessi."
Cassandra annuì, per confermare preoccupata:" Qualunque cosa sia successo ha disconnesso la Porta sul Retro."
La Guardiana vedendo che non c'era nemmeno campo disse determinata, mentre afferrava un piede di porco, imitata da Jacob che prendeva una chiave inglese:" Vorrà dire che usciremo a modo nostro."
Stone d' altro canto disse con determinazione:" Il miglior modo per uscire è attraversare. Robert Frost."
I quatto a quel punto si avviarono verso l' uscita della stanza quando, girato l' angolo, videro un militare accucciato nell' angolo; Nicole chiese incerta:" Ehi, tutto bene?"
Per tutta risposta il militare si voltò mostrando degli occhi rossi e fiammeggianti e immediatamente dopo caricò a testa bassa in direzione di Nicole e Ezekiel; la Guardiana si scansò in tempo ma il ladro non fu altrettanto abile dato che venne colpito e subito dopo cadde a terra a causa del placcaggio; fortunatamente Jacob che era il più vicino intervenne prontamente e con un colpo di chiave inglese mise fuori gioco l' aggressore.
Mentre aiutava Jones a rialzarsi disse ironico:" Immagino che il DARPA non stesse facendo ricerca su un nuovo cane da guardia."
Ezekiel disse indignato:" No. Quella era una persona rabbiosa, bestiale e furiosa."
Cassandra osservando il comportamento del militare fece qualche ipotesi:" Potrebbe essere una reazione radioattiva al sovraccarico..."
Nicole commentò con un certo sconforto:" Bene... Ci mancava solo un sovraccarico di un computer alimentato con materiale magico. Cass, com' è possibile?"
La rossa andò verso uno dei pc presenti nella sala e iniziò ad armeggiarci mentre spiegava agli altri:" Il sistema era operativo, hanno trovato un qualche codice corrotto e si è guastato."
Sfruttando la sua sinestesia fornì ulteriori informazioni:" La meccanica quantistica ricopre un ruolo fondamentale nella conoscenza umana. Un sovraccarico nello scudo del campo quantistico può aver causato uno stato di sovrapposizione che disturba le più alte funzioni del cervello trasformando le persone in..."
Fu Ezekiel a prendere l' iniziativa nel dare un nome al fenomeno dato che disse prontamente:" Tizi furiosi."
Nicole commentò con serietà ma con una punta di divertimento:" Ok, vada per tizi furiosi. Piuttosto, come sistemiamo tutto quanto?"
Cassandra propose incerta:" Potremmo provare a spegnere il computer centrale e tirare via la Thaumatite dal nucleo. Questo dovrebbe interrompere l' effetto a causa del collasso della sovrapposizione."
A quel punto Ezekiel face notare un particolare:" Trovare quel computer sarà arduo. Questo posto è un labirinto."
L' altro Bibliotecario non si fece impressionare dato che disse convinto delle sue doti:" Cassie potresti proiettare su quel monitor la pianta di questo posto?"
Cassandra fece come le era stato detto così osservando la mappa dell' edificio Jacob poté fare le sue osservazioni:" Cerchiamo un sistema di raffreddamento. Queste linee tratteggiate sembrano portare ad un punto caldo nell' edificio. Quindi se quello è un punto surriscaldato cos'è quella cosa nel mezzo?"
Cassandra zoommò così anche Ezekiel ebbe modo di esprimere il suo parere:" Le pareti sono schermate e la stanza è fortificata. È lì che troveremo il coso tecno-magico."
Fu così che il quartetto si avviò verso la stanza in cui si trovava il super computer, Ezekiel però vedendo la noncuranza con cui Jacob portava in giro il piede di porco gli disse scocciato:" Potresti fare un po' di attenzione con quella cosa?"
Stone gli disse altrettanto irritato:" Credo di sapere come maneggiarlo!"
Dopo qualche passo Ezekiel gli mise una mano sul petto e lo fermò, aggiunse poi come spiegazione di quel gesto:" E sai anche riconoscere una piastrella elettrificata? Quella è una lastra elettrificata, sicurezza standard. Dobbiamo scavalcarla."
Dopo una leggera pausa aggiunse ironico:" Non c'è di che."
Raggiunta la porta che separava i Bibliotecari dal computer Ezekiel disse convinto:" Qualunque sia la causa di tutto questo è sicuramente dietro questa porta."
Nicole chiese pratica:" La sai aprire?"
Il ladro disse fiducioso mentre si metteva all' opera:" È una semplice Glenn-Rider XCD. Posso aprirla in un..."
In quel momento risuonò per il corridoio un allarme e una voce disse chiaramente quale fosse il problema:" Codice di accesso non valido."
Jones commentò confuso:" Non capisco. Non sarebbe dovuto succedere."
Stone d' altro canto disse sarcastico:" Che grande ladro."
Nicole decise di prendere in mano la situazione così disse autoritaria:" Discuterete dopo! Ora correte! Raggiungiamo il punto di partenza!"
Mentre i Bibliotecari e la Guardiana correvano si sentì un rumore di ringhi oltre che il suono dell' allarme; durante la fuga Ezekiel continuò a ripetere incredulo:" Non sarebbe dovuto succedere, conosco quelle serrature."
Cassandra, raggiunto il laboratorio disse gentile:" Non pensiamoci ora. Nessuno ti incolpa Ezekiel."
Jacob non era dello stesso pensiero dato che disse leggermente risentito:" Beh, io sì!"
Pochi istanti dopo arrivarono anche parecchi tizi furiosi così Nicole e Jacob si fermarono ad affrontarli mentre Cassandra ed Ezekiel tentavano di barricarsi in un ripostiglio ma non riuscirono dato che anche loro vennero braccati.
Preparandosi al peggio lo stupore del Bibliotecario fu indescrivibile quando si rese conto di essere tornato nuovamente nel laboratorio, come se tutto quello che era successo negli ultimi minuti non fosse successo, si tastò anche il corpo per cercare di capire che cosa fosse successo; Cassandra guardandosi attorno si chiese perplessa:" Perché siamo ancora qui?"
Jacob invece si chiese confuso:" Perché qui è tutto sottosopra?"
Nicole invece osservò la stanza preoccupata per poi dire ai Bibliotecari:" Tornate in Biblioteca, io invece provo a capire che sta succedendo."
Mentre Jacob apriva la porta Ezekiel disse incredulo ed incredibilmente sollevato:" Siete vivi. Siamo tutti vivi." 
Nessuno prestò attenzione al ladro dato che Jacob constatò teso:" La Biblioteca è sparita, siamo disconnessi."
Cassandra annuì, per confermare preoccupata:" Qualunque cosa sia successo ha disconnesso la Porta sul Retro."
La Guardiana vedendo che non c'era nemmeno campo disse determinata, mentre Jones diceva in contemporanea le stesse identiche parole:" Vorrà dire che usciremo a modo nostro."
Il Bibliotecario aggiunse sicuro di aver capito il problema:" Questo è un loop temporale. Siamo bloccati in un loop temporale! Stiamo rivivendo lo stesso momento come nel film Ricomincio da capo. O come in Star Trek o X-files o Buffy. Il che significa che non vi ho fatti uccidere."
Jacob stava per prendere il piede di porco quando si fermò per scrutare male Ezekiel, Cassandra invece volle una conferma, non era sicura di aver capito bene:" Tu non hai fatto cosa?"
ones decise di tagliare corto, meglio se non si ricordavano di ciò che era successo:" Niente. Non importa... Lascia stare."
Nicole invece chiese perplessa:" Se questo è un loop temporale come ne usciamo? E soprattutto è possibile?"
Jacob invece disse scettico:" Loop temporale? Sei pazzo!"
Jones d' altro canto gli rispose grondando sarcasmo:" Pazzo? Quindi su una scala che va da "Scappiamo da un Minotauro" a "Babbo Natale è il nostro nuovo migliore amico" dove piazzeresti un loop temporale?"
Nicole intervenne secca:" Jake, Zeke ha ragione: non è una cosa insolita visto tutto quello che abbiamo affrontato assieme. Inoltre gradirei che non te la prendessi con tutti solo perché sei di pessimo umore."
Vedendo la smorfia del cowboy la Guardiana proseguì per nulla intimorita:" È la verità! Oggi sembri più imbronciato di Jenkins! È strano però... Di solito i loop temporali necessitano di moltissima energia magica... Cass un sovraccarico del computer quantistico lo potrebbe fare?"
La Bibliotecaria ricorrendo alla sua sinestesia disse mentre rifletteva ad alta voce:" È un computer quantico magico. Un sovraccarico del campo quantistico potrebbe aver creato uno strato di sovrapposizione che blocca lo spazio tempo locale... Creando effettivamente un loop temporale."
Nemmeno le parole della fidanzata tennero a bada il cattivo umore di Jacob dato che protestò:" No, se siamo bloccati in un loop temporale come mai solo Jones se lo ricorda?"
Il Bibliotecario rispose incerto:" Non saprei... Forse perché sono stato il primo ad attraversare la Porta? Forse qualcosa di magico?"
Nicole d' altro canto era più interessata a trovare una soluzione così chiese a Cassandra, che sembrava l' unica fra i Bibliotecari a non avere strano sbalzi d' umore o comportamenti:" Se spegnano l' affare che ha causato tutto questo riusciremo a far finire il loop?"
Fu Ezekiel a rispondere:" Spegnere il computer quantistico dovrebbe bastare. Giusto?"
Cassandra disse incerta, non spiegandosi come facesse a saperlo anche Ezekiel:" Sì. Spegnere il computer dovrebbe bloccare la sovrapposizione e quindi annullarne l' effetto."
Il ladro allora chiese tranquillissimo:" E allora che mi dici dei tizi furiosi?"
La rossa chiese estremamente confusa:" I cosa?"
Ezekiel allora portò gli altri tre a vedere il primo tizio furioso mentre spiegava loro:" Là! Proprio là c' era questo tizio... Tipo, arrabbiato e furioso. La chiave inglese lo ha atterrato."
Nicole chiese incerta:" Quale chiave inglese?"
Jones le rispose immediatamente:" Quella di Stone."
L' interpellato volle mettere in chiaro un dettaglio:" Non ho nessuna chiave inglese. Non ho... Non ho preso la chiave inglese. Hai cominciato a parlare di questo loop temporale e..."
Non fece in tempo a finire la frase dato che venne aggredito dal militare furioso; poco dopo il loop si riavviò nuovamente dato che i quattro uscirono dalla porta; Ezekiel disse con un sospiro:" Ok... È stata colpa mia."
Cassandra guardandosi attorno si chiese perplessa:" Perché siamo ancora qui?"
Il ladro rispose immediatamente alla domanda:" Loop temporale. Siamo in un loop temporale."
Nicole chiese confusa:" Zeke di che diavolo stai parlando?"
Jones le rispose subito, riassumendo quello che avevano già scoperto:" La Biblioteca non c'è, i telefoni sono fuori uso. Non ripetiamo le cose di nuovo. Loop temporale."
La Guardiana disse solo, alzando le spalle con una certa rassegnazione:" Probabile. Non è certo più stano che finire in una dimensione parallela."
Ezekiel disse sollevato dalla cooperazione della Guardiana:" Felice di sentirtelo dire. Seguitemi comunque. Dovete vedere il tizio furioso. Oh, Jacob, portati il piede di porco."
Perplessi i Bibliotecari seguirono l' ordine, fu chiaro sono dopo il perché quando Jake mise al tappeto con un colpo ben assestato il militare che li aveva aggrediti le volte precedenti; il cowboy disse ironico osservando l' aggressore svenuto a terra:" Credo che il DARPA non abbia creato un nuovo tipo di cane da guardia."
Nicole invece volle avere delle conferme su quanto stava capitando così chiese curiosa:" Cassandra come mai questi tizi furiosi, il nome è ufficiale quindi?... Come mai sono connessi al loop di Ezekiel?"
La Bibliotecaria rispose con un certo sconforto:" Non lo so. Il sovraccarico del computer spiegherebbe uno solo dei fenomeni: un sovraccarico del campo quantistico potrebbe aver creato una sovrapposizione che blocca lo spazio tempo locale o che altera le funzioni cerebrali ma non entrambe."
Jacob a quel punto volle avere un chiarimento:" Aspetta. Siamo stati in questo loop un paio di volte, giusto?"
Ezekiel annuì incerto, così Stone proseguì:" E tu sei l' unico che ricorda qualcosa?"
Jones rispose di nuovo:" Sì. Potrebbe essere perché sono stato il primo ad entrare. Comunque mi fa piacere vedere la tua sfiducia nei miei confronti. Credevo di essere stato abbastanza convincente."
Nicole intervenne prontamente per sedare la situazione, sembrava uno dei battibecchi fra Al e Reg:" Zeke ti credo. Sapevi del tizio furioso dopotutto. Hai per caso idea di come uscire da questa situazione?"
Il Bibliotecario disse con un umore leggermente migliore prima di prendere una chiave inglese^ per ogni evenienza:" Cassandra ha detto che se spegniamo il computer tutto dovrebbe risolversi."
La Bibliotecaria disse con un certo stupore:" Davvero l' ho detto? Molto intelligente da parte mia."
Arrivati alla porta che aveva fatto scattare l' allarme Ezekiel fece i dovuti aggiornamenti:" Il computer è dietro a questa porta e io non ho ucciso nessuno cercando di aprirla."
Il ladro si mise quindi ad armeggiare con il pannello fino a quando non riuscì ad aprirlo; subito dopo si sentì un avviso:" Attenzione. Pannello di sicurezza aperto."
Osservando i contatti il ladro disse assorto:" Ok questo non è di sicuro il tipico Glenn-Rider XCD."
Nicole chiese pratica, non le interessava sapere vita, morte e miracoli di una serratura in quel momento:" Lo sai aprire?"
Ezekiel rispose alla domanda mentre osservava con attenzione il circuito che era stato esposto dopo aver aperto il pannello:" Non ne ho idea... Ci vorrebbero delle ore per trovare il circuito."
Al ladro venne però un idea dato che chiese un a veloce conferma a Cassandra:" Il loop rimane attivo finché non togliamo dal computer la roccia atlantidea vero?"
La rossa disse incerta:" Sì, perché?" 
Jones disse furbo:" Quindi tutto quello che faremo non avrà delle conseguenze finchè non saremo usciti dal loop temporale, giusto?"
Anche in questo caso Cassandra fornì prontamente una risposta:" In teoria no, possiamo ripeterlo..."
D' altro canto la Guardiana disse irritata, aveva capito quale fosse il piano del ladro e, anche se lo condivideva per la praticità altrettanto non si poteva dire dei risultati:" Zeke ti odio, sei fortunato che non me ne ricorderò."
Jones disse con un sorrisetto divertito, prima di tagliare il primo cavo a sinistra:" Beh Nicole, ci sono solo quattro cavi... Si tratta di una scelta multipla."
Immediatamente partì l' allarme così Jacob gli disse ironico e seccato:" Che grande ladro!"
La stessa identica scena si ripetè per altre tre volte, con gli stessi risultati; al quarto tentativo fallito Ezekiel esclamò frustrato:" Non può essere! Ezekiel Jones non perde contro una serratura!"
Questa volta il tono di Jacob fu irritato, come se sapesse che cosa lo attendeva da lì a poco, mentre sbottava contro Ezekiel:" Che grande ladro!" Quando tornarono per la sesta volta nel corridoio che portava alla porta che Ezekiel non riusciva ad aprire, il ladro pungolato dal piede di porco disse irritato all' amico:" Ho detto di fare attenzione con quel coso!"
Jacob per contro aveva detto sicuro:" Credo di potercela fare."
Vedendo che erano arrivati nei pressi della piastrella elettrificata Ezekiel decise di togliersi una piccola soddisfazione, tanto nessuno se ne sarebbe ricordato:" Sai che ti dico? Hai ragione, dopo di te."
Jacob non fece che pochi passi prima di finire folgorato, dando il via all' ennesimo riavvolgimento degli eventi.
Arrivati nuovamente al pannello Ezekiel lo aprì e rimase lì a fissarlo per parecchio tempo, fino a quando Cassandra chiese senza mezze misure:" Siamo mai rimasti così a lungo a fissare quel pannello?"
Ezekiel d' altro canto rispose irritato e spazientito:" No!"
Concluse il tutto con uno sbuffo che a Nicole fece venire in mente Flynn quando si incaponiva con qualcosa che non riusciva a risolvere; la rossa d' altro canto dopo aver osservato il pannello disse la sua:" Sai, c'è qualcosa di strano in quelle luci... Quel rosso è giusto di una mezza tonalità inferiore rispetto al rosso standard..."
Avvicinandosi al pannello la Bibliotecaria potè osservare meglio e proseguire la sua analisi:" E quel giallo-verde? Voglio dire, perché quel colore? A meno che non sia una chiave." 
Jones disse secco:" Si tratta di una luce."
La rossa non era dello stesso avviso dato che si mise a riflettere immediatamente:" La luce di quel colore ha una lunghezza d' onda di 570 nanometri, una frequenza di 523 TeraHertz. 523... 5... 523 TeraHertz, la stessa frequenza sonora di una C acuta. Non è una coincidenza."
Ezekiel volle far presente un particolare:" Nessuno costruisce serrature in questo modo."
Cassandra lo ignorò per proseguire il suo ragionamento con una punta di divertimento misto ad entusiasmo nella voce:" E quella sfumatura di rosso... 444 TeraHertz, si tratta di una A acuta."
La Bibliotecaria iniziò a canticchiare per provare le tonalità sonore che aveva descritto sotto lo sguardo confuso dei presenti, proseguì poi con un a certa felicità, soddisfatta di aver trovato la risposta:" Quindi, se ricollego questo pannello usando un modello alternativo di impulsi elettrici lungo ognuna di queste quattro frequenze, è come ricollegare un altoparlante."
Quando Cassandra ebbe finito di armeggiare con il pannello elettrico si aprì la serratura e si sentì anche la voce degli annunci che diramava l' ennesimo avviso:" Codice di accesso al computer. Accesso consentito."
Nicole e Cassandra furono le prime ad entrare nella nuova sala così Jacob ne approfittò per commentare ironico, rivolto a un Ezekiel Jones altamente incredulo:" Che grande ladro."
L' australiano si difese debolmente, ancora incredulo:" Non... Non è così che funzionano le serrature!"
Arrivati nella sala dove era contenuta la roccia atlantidea Jacob, dopo essersi guardato attorno ed aver visto numerosissimi tubi che circondavano il macchinario, commentò colpito:" Wow, qui c'è proprio un sacco di refrigerante!"
Cassandra invece era andata verso la roccia e aveva detto assorta:" Thaumatite di Atlantide. La rimuoviamo d la decoerenza quantistica fa collassare il campo, facendo finire il loop temporale."
Ezekiel a quel punto rimosse la Thaumatite dal suo alloggio ma una volta fattolo suonò  l' allarme che mise al corrente i quattro della situazione:" Attenzione. Errore del sistema."
Il ladro disse allarmato:" Non sembra sia finito! Hai detto che li avrebbe fermati!"
La rossa rispose con lo stesso tono:" Avrebbe dovuto fermare tutto!"
Nicole invece si guardò attorno in cerca di una via di fuga, mentre in lontananza iniziavano a sentirsi i ringhi dei tizi furiosi; la Guardiana alla fine vide una porta, che però era bloccata da un flusso di refrigerante, la donna imprecò innervosita per poi dire a Jacob, che era il più vicino:" Puoi fare qualcosa?"
Il Bibliotecario scosse la testa: non c'era tempo per fare nulla.
Fu così che si avviò l' ennesima ripetizione dei fatti.
Arrivati nella sala di partenza in disordine Cassandra guardandosi attorno si chiese perplessa:" Perché siamo ancora qui?"
Jacob invece si chiese confuso:" Perché qui è tutto sottosopra?"
Ezekiel d' altro canto disse furioso:" No! No! No! Sarebbe dovuto finire!"
Mentre Jacob controllava se la Biblioteca fosse raggiungibile Nicole chiese preoccupata dal comportamento del ladro:" Di cosa stai parlando?"
Jones disse senza voler dare cenno di calmarsi:" Del loop temporale! Siamo intrappolati in un loop temporale! E io sono l' unico che se ne ricorda. Abbiamo anche spento il computer ma non è cambiato niente! Ebbene sì: il sovraccarico di un dannatissimo computer magico ha provocato tutto questo! Cassandra ha anche detto che tirare fuori il cristallo sarebbe bastato ma indovinate un po'? Siamo ancora bloccati in questo dannatissimo loop, non riusciamo a liberarci e i tizi furiosi sono ancora là fuori!"
Jacob chiese incerto:" Sicuro che abbiamo rimosso correttamente la Thaumatite?"
Jones gli rispose irato e frustrato dalla situazione:" Sì, l' abbiamo fatto!"
Nicole avendo osservato la scena disse pratica ma rassicurante:" Ok, calmiamoci tutti quanti. Prima di tutto un loop temporale non è poi così strano nel nostro lavoro... Non mi è mai capitato ma non sarà peggio che viaggiare fra le varie realtà parallele. Piuttosto Zeke, dimmi: partiamo sempre da questo posto?"
Il ladro ripose leggermente più calmo:" Sì, sempre da qui."
La bionda annuì per poi proseguire con le domande:" E dove finisce? Sempre nello stesso punto?"
Ezekiel disse scoraggiato:" No, no. Si resetta quando uno di noi muore. Soprattutto Stone."
Il diretto interessato fece una smorfia per nulla incoraggiante per poi chiedere spiegazioni, sollevato di essere ancora vivo:" Aspetta. Ma se siamo tutti bloccati qui, come mai sei l' unico che se ne ricorda?"
L' altro Bibliotecario disse irritato:" Non lo so!"
Cassandra invece si mise a riflettere ad alta voce:" Aspettate! È possibile che siamo bloccati in un legame quantistico con il computer. Per questo si resetta ogni volta che moriamo. Significa che potresti riuscire a far finire il loop se riuscissi a portarci fuori dal campo quantistico."
Nicole sentendo quelle parole annuì per poi commentare con fare assorto, ricordando una vecchia missione di molti anni prima:" Sembra sensato. Mi ricorda la volta in cui dovetti spezzare una maledizione maori portando una reliquia su un altare su una scogliera... Peccato che oltre che a me e Chloe ci fossero anche dei non morti."
Cassandra sentendo quelle parole sussurrò a Jacob, premurandosi di non essere sentita:" Mi chiedo quanta fiducia Nicole abbia in noi... Se fosse sicura di farcela al primo tentativo non ci direbbe nulla di lei."
Stone annuì per poi sussurrare anche a volume più basso:" Già. Ormai ho capito che Nicole non parla del suo passato risalente a prima del 2004 se non è costretta."
Ezekiel d' altro canto si era lasciato convincere a ripetere un' altra volta il percorso; dopo aver steso il tizio furioso si avvicinò ad una mappa appesa alla parete e disse pratico:" Ok, noi siamo qui. L' uscita più vicina?"
Nicole rispose pratica:" Uno scienziato, prima di scappare, ha detto che avrebbero chiuso tutte le porte tranne la principale."
Cassandra studiando la mappa propose una strada:" Se riuscissimo a raggiungere l' uscita di emergenza..."
Ezekiel disse subito quale fosse la falla in quel piano:" Non funzionerà. C'è del refrigerante che blocca l' uscita nel nucleo principale del computer."
Jacob osservando la cassetta degli attrezzi chiese pratico e sicuro:" Che tipo di uscita?"
Arrivati al nucleo e tolta la Thaumatite era scattato nuovamente l' allarme; vedendo che Jacob non aveva ancora finito il lavoro Ezekiel gli aveva urlato contro, esortandolo a sbrigarsi.
L' altro Bibliotecario, impiegato a gestire due diverse chiavi aveva risposto con un' espressione affaticata:" Ci sono tre giri e una sola giuntura! Devo deviare le tubature! E mi servono entrambe le mani per tenere la pressione! Questo tubo è a 93°C!"
Dall' altra parte della sala il ladro vide che Cassandra reggeva la roccia e sussurrava spaventata:" Non è reale, non ci sono conseguenze. Non è reale, non ci sono conseguenze."
Ezekiel prese quindi una decisione drastica: corse da Jacob e afferrò con le mani il tubo che andava deviato, ustionandosi nel processo; grazie all' intervento di Ezekiel Jacob riuscì a deviare i tubi e a permettere ai quattro di raggiungere l' esterno.
Arrivati al cortile che si affacciava sul cancello principale i Bibliotecari e la Guardiana si fermarono ad osservare la situazione per qualche secondo; Nicole ne approfittò per medicare la mano di Ezekiel mentre Jacob gli disse ammirato:" È stato davvero coraggioso da parte tua."
Il ladro rispose con una delle sue tipiche frasi, senza però aggiungere ironia o sarcasmo:" Se avessi saputo che faceva così male, forse non lo avrei fatto." 
Cassandra invece osservando il cancello disse con una punta di ottimismo:" Deve essere quella, forse è la nostra via d' uscita."
Osservando anch' egli il cancello aspetto Jacob disse deciso:" Il modo migliore per uscire è attraversare. Robert Frost." 
Nicole disse con decisione, desiderosa di interrompere il loop:" Bene, allora attraversiamo."
I quattro fecero qualche passo ma poi scattò l' allarme e contemporaneamente le porte iniziarono a chiudersi, poco dopo l' area venne invasa da una folla di tizi furiosi così i Bibliotecari e la Guardiana accelerarono ma non furono abbastanza rapidi: la porta si chiuse di fronte a loro e vennero raggiunti dai loro inseguitori, facendo riavviare nuovamente gli eventi.
Ritornati alla situazione di partenza Ezekiel notò che la sua mano era guarita così decise che avrebbe fatto il possibile per far uscire tutti da l' sani e salvi; con ritrovata determinazione si preparò a raggiungere nuovamente il cancello, ripetendo tutto quanto, ustione alla mano inclusa. 
Una volta arrivati a destinazione il ladro esclamò deciso:" Si tratta di uno stupidissimo cancello! Ezekiel Jones non perde contro un cancello! Deve esserci qualche specie di innesco."
A quel punto controllò ogni singola colonna per capire se ci fosse qualche strano sensore che faceva partire l' assalto dei tizi; non trovando niente rientrò nel corridoio per prendere una rincorsa e provò, fallendo a raggiungere l' uscita.
Dopo svariate ripetizioni, mentre Nicole gli medicava la mano la bionda volle avere una conferma:" Zeke quante volte abbiamo vissuto questo loop?"
Jones le rispose sofferente:" Non lo so. Sessanta all' incirca. Se provassimo..."
Nicole lo fermò tenendolo per un braccio:" Ogni volta?"
Ezekiel annuì solo, non vedeva l' ora di riuscire a uscire da quella situazione; i quattro a quel punto corsero nuovamente verso l' uscita ma l' esito non fu diverso nemmeno quella volta.
Tornato al punto di partenza si accasciò su una cassa demotivato mentre Cassandra, Jacob e Nicole ripetevano per l' ennesima volta le stesse azioni; Ezekiel spiegò loro stanco e demotivato, sdraiandosi poi sulla cassa senza più voglia di lottare:" Siamo intrappolati in un loop temporale ed è impossibile uscirne."
Nicole chiese perplessa e preoccupata da quel comportamento:" Di che cosa stai parlando?"
Dopo che l' unica risposta ottenuta fu una risatina isterica anche Cassandra chiese con lo stesso tono della Guardiana:" Stai bene?"
Il Bibliotecario disse solo, stufo di tutto:" No, non particolarmente."
Nicole dopo aver osservato Ezekiel con attenzione capì che c'era sotto qualcosa di grosso e lei non sapeva cosa fosse, non sapendolo non poteva aiutare il Bibliotecario e la cosa non le piaceva affatto... Se c'era una cosa che odiava era sentirsi impotente.
Accorgendosi di essere osservato non solo dalla bionda ma anche dagli altri Bibliotecari Ezekiel li guardò e disse implorante:" Non fatelo, Non andate. Non posso vedervi morire un' altra volta."
Colpita dalla sincerità che traspariva dallo sguardo di Ezekiel, Nicole disse decisa e convinta:" Non preoccuparti Zeke. Perlustreremo solo questa stanza, se poi il loop dovesse riavviarsi troveremo una soluzione diversa. Mi spiace solo che tu sia l' unico a portare un simile fardello."
Detto ciò Nicole, Jacob e Cassandra iniziarono ad allontanarsi e, una volta solo, Ezekiel afferrò il piede di porco, si alzò in piedi ed iniziò a sfogare tutta la sua rabbia e la sua frustrazione distruggendo tutto quello che gli capitava a tiro e urlando quasi a voler cercare una sorta di conforto.
Quando però colpì due valigette successe una cosa stranissima: queste si dissolsero nel nulla lasciando il posto ad un kit del pronto soccorso e a una bomba a mano; raccogliendole il Bibliotecario capì come stavano le cose così disse a sé stesso, con rinnovata speranza:" Non è un loop temporale, è un videogioco!"





Note:

* la scena originale mi piaceva troppo per modificarla drasticamente quindi ho deciso di giustificare l' evocazione di Puck con una regola di comportamento fra maghi: se non mi fai nulla direttamente io non posso immischiarmi in quello che fai

** Myrddin Emrys, una delle possibili figure da cui è nato il mito di Merlino, tradotto sarebbe Merlino il Saggio, o Merlino della Caledonia. Preferisco la prima ipotesi di traduzione.

*** chi indovina la citazione vincerà un biscotto 

^ non so se sia effettivamente una chiave inglese ma vista la mia limitata conoscenza sugli articoli da ferramente credo possa andare... Spero


Note dell' autrice:

Ok partiamo dal presupposto che è finita anche la quarta stagione e che un anno fa postavo il primo capitolo di questa storia, nonostante sia parecchio incasinata in questo periodo non potevo non postare.
Per prima cosa farò il mio solito angolo autrice sul capitolo poi commenterò la stagione 4 e i miei piani visto quanto successo nella serie. Lascerò degli spazi per evitare spoiler.
Come da episodio ho lasciato Jacob mestruato ed Ezekiel sempre più emotivo ed empatico per la situazione che sta vivendo; ho però cercato di trasmettere come gli altri abbiano più fiducia in lui e nelle sue qualità e lo ritengano meno un bambino e più un Bibliotecario, Nicole in particolare ha un ruolo più materno e di supporto dato che, come mi preme sottolineare, ha parecchia esperienza e soprattutto ormai è affezionata ai tre Bibliotecari e sa come prenderli. 
Pensatela anche come la naturale evoluzione della dinamica che ha portato Ezekiel a considerare Nicole come una madre nell' universo alternativo visto nella 1x10.
Ok, ora ho finito di parlare del capitolo, non c'era molto da dire in realtà dato che mi sono mantenuta fedele all' originale. 
Se non siete in pari con la quarta stagione terminate qui la lettura, al prossimo capitolo Librarians:)












SPOILER!!!!!!!

Preferisco segnalarlo.
Ora che la quarta stagione è finita abbiamo la Nicole Canon che è diventata la Guardiana della Biblioteca e il reset di tutto quello che è avvenuto in questi 12 episodi.
Ammetto di essere molto sollevata per il finale sia perché in questo modo Nicole non è diventata malvagia e potrà tornare con i buoni in un' ipotetica quinta stagione sia perché tutti i pessimi episodi e soprattutto la 4x07 non sono mai avvenuti!
Ovviamente questo reset da una parte mi fa dire: vale la pena scrivere della quarta stagione? Mentre dall' altra mi fa dire: se la scrivessi non sarebbe meglio modificare tutto quanto per sistemare la stagione come credo sarebbe meglio?
Se propendessi per la seconda decisione sappiate che questa storia andrà in stasi finché non saprò se ci sarà una quinta stagione e in caso di risposta positiva quale sarà la trama generale.
Perché al momento la mia idea è condensare la quarta stagione in metà degli episodi e sfruttare i rimanenti per introdurre la battaglia all' ordine delle Ombre ( i pregi pazzi della 4x01). Se però lo faranno già loro nella quinta stagione? 
Comunque sia contando un aggiornamento più o meno regolare dovrei finire la terza verso giugno/luglio. Conto quindi di avere un quadro più preciso della situazione e sapere quindi come muovermi, dato che comunque ho già pianificato a grandi linee tutto. 

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Capitolo 51
*** Cinquantesimo capitolo ***


Cinquantesimo capitolo 

Tornati nuovamente al punto di partenza Ezekiel disse felice, prima che qualcuno potesse parlare:" Non siamo in un loop temporale. Siamo finiti in un videogame e questo è un checkpoint!"
Nicole sentendo quella frase disse decisamente confusa:" Partendo dal presupposto che questa cosa non ha senso e che si piazza tranquillamente fra le prime dieci missioni più assurde di che cosa stai parlando Zeke?"
Muovendosi nella sala il ladro disse felice e sollevato:" È la spiegazione perfetta! Perché ci sono i tizi furiosi? Sono i nemici! Quell' assurda serratura? Un mini gioco per scassinarla... Perché questo tizio aspetta sempre prima di attaccarci? Qui c'è un punto di attivazione. Tutto l' edificio è diventato un enorme livello di un videogame!"
Cassandra, sentendo quella spiegazione mise le mani avanti e disse scettica:" Ezekiel, tutto quello che dici non ha senso."
Il Bibliotecario non si lasciò scoraggiare da quelle parole dato che disse convinto:" Posso provarvelo. Guardate attentamente."
A quel punto prese il piede di porco e colpì la valigetta in cui aveva scoperto il kit di pronto soccorso e quella in cui aveva trovato la granata; immediatamente con un pop da videogioco anni ottanta le due valigette mostrarono il loro contenuto, sotto lo sguardo sorpreso di Nicole, Jacob e Cassandra.
Ezekiel d' altro canto aggiunse l' ennesima spiegazione:" Un kit di pronto soccorso in una cassa? È un kit di guarigione, un drop*."
Jacob disse incredulo:" È assurdo!"
Nicole d' altro canto chiese perplessa:" Zeke ti credo, quello è lo stesso rumore che si sente quando Al e Reg si piazzano davanti alla tv con i loro amici. Cass è possibile che quel computer con la Thaumatite Atlantidea abbia combinato questo disastro?"
Cassandra d' altro canto dopo averci riflettuto un secondo consultò la sua sinestesia per avere una risposta chiara:" Si tratta di un computer quantistico magico. È fattibile in realtà. Facendo girare il sistema si sono imbattuti in un codice danneggiato e si è bloccato."
Ezekiel chiese perplesso:" Quale codice? Voglio dire, ogni nerd di laboratorio con un accesso a un computer ci installa su un gioco."
La Bibliotecaria rispose convinta sfruttando nuovamente al sua abilità:" Ok. Quindi se il database centrale ha caricato il codice danneggiato dal gioco, il sovraccarico del campo quantistico potrebbe aver sovrapposto gli strati e amplificato la realtà virtuale rendendola reale. Quindi non siamo nel videogame, è il videogame ad essersi sovrapposto alla realtà. Avendo attraversato la Porta mentre si sovraccaricava non ne risentiamo."
Nicole chiese però un chiarimento:" Se tutti siamo passati dalla porta perché solo Zeke si ricorda?"
Jones disse sollevato:" Ora finalmente tutto ha un senso! Io sono entrato per primo: sono il giocatore!"
Stone chiese delucidazioni alla Bibliotecaria:" È possibile?"
Cassandra disse immediatamente:" Beh, in teoria sì. Stiamo comunque parlando di un fenomeno magico che è riuscito ad insinuarsi nella realtà e che poi l'ha riscritta. Essendo in un videogioco è normale che ci sia un protagonista, Ezekiel in questo caso."
Jacob convinto dalle parole della fidanzata esclamò entusiasta:" Siamo in un videogame?!"
Ezekiel annuì e gli disse con un sorrisetto divertito:" Sì. Vuoi vedere il tizio furioso?"
L' altro Bibliotecario annuì felice così i due uomini presero il piede di porco e andarono a mettere fuori combattimento il nemico, sotto lo sguardo incredulo delle due donne.
Quando furono di ritorno Stone chiese informazioni:" I tizi furiosi... È un gioco di sopravvivenza horror. È più tipo di esplorazione o di scorrimento?"
Il ladro dopo averci riflettuto un attimo rispose convinto:" Se io sono il giocatore e gli impiegati del DARPA sono diventati i tizi furiosi significa che anche voi avete un ruolo... Essendo miei amici non può essere che una missione di scorta. Per questo ricomincia ogni volta che qualcuno di noi muore."
Dopo quelle parole Jacob mormorò per nulla felice della notizia:" Una missione di scorta? In questo momento non vorrei affatto essere te."
Cassandra d' altro canto chiese confusa:" Che cosa sarebbe una missione di scorta?"
Il ladro le rispose con un tono seccato e infastidito:" Solo il tipo di missione più seccante mai esistito: bisogna scortare dei personaggi controllati dal computer, perché sono troppo idioti per cavarsela da soli, da un punto A ad un punto B. E sareste voi ragazzi."
Sentendo quelle parole Nicole mormorò sconsolata, era ufficialmente una delle missioni più strane che le erano capitate:" Partendo dal presupposto che i miei figli ne sanno di sicuro più di me in materia come ne usciamo?"
Jones le rispose preparato, Fra tutti era lui l' esperto in materia:" Semplice: andiamo al prossimo checkpoint. Il cancello è solo una distrazione. Un classico dei videogame."
Aggiunse poi mentre strappava una mappa della struttura dal muro:" Mostri al giocatore dove deve andare e poi gli blocchi la strada all' ultimo momento, prima che ci arrivi, con un masso, un' esplosione..."
Stone concluse la frase:" O con un cancello che si chiude. Scatta automaticamente, non puoi farci nulla. Li odio. Comunque se il giocatore è bloccato devi dargli un' altra via d' uscita."
Cassandra propose incerta, di videogame non ne sapeva proprio nulla:" Quindi, anche se sulla mappa c'è una sola uscita, da qualche altra parte c'è un modo per continuare."
Nicole annuì, in accordo con le parole della Bibliotecaria:" Bene ora sappiamo come continuare."
Ezekiel però aveva altri piani; dopo averci riflettuto per qualche secondo propose agli amici, cercando di risultare il più credibile possibile:" C'è un nascondiglio di armi di là, dovremmo prenderle."
Jacob sentendo quella frase corse nella direzione indicata da Ezekiel esclamando eccitato:" Fucile lanciarazzi!"
Cassandra osservando il comportamento del fidanzato chiese perplessa:" Vuol dire che vuoi il fucile o il lanciarazzi?"
Nicole rispose per esperienza:" Lascia perdere. Quando un maschio è concentrato sui videogiochi lo hai perso finché non è finita la partita, con tre maschi in casa lo so bene..."
Entrati nella saletta Nicole vide subito che non c'erano armi ma prima di poter fare qualcosa si rese conto che Ezekiel li aveva appena rinchiusi lì dentro; la bionda chiese immediatamente spiegazioni irritata:" Zeke che stai facendo?!"
Il diretto interessato rispose serio:" Non so cosa ci sia dall' altra parte del cancello. Saranno sfide completamente nuove."
Jacob interruppe l' amico dicendogli arrabbiato:" Jones facci uscire!"
Il ladro però non era intenzionato a cambiare idea dato che disse convinto:" Più persone aggiungono un maggiore rischio di fare un errore, finire in una trappola o morire! Una sola persona... Più possibilità di trovare ogni trappola e trucco. Dopo aver attraversato tutto potrò far passare anche voi. Non ci vorrà molto... Beh... Almeno dal vostro punto di vista."
L' altro Bibliotecario però non volle cambiare punto di vista dato che disse testardo:" Senti, se quello che dici è vero dobbiamo collaborare!"
A quel punto Ezekiel urlò e disse ai tre quale fosse il problema:" Non posso guardarvi morire un' altra volta!"
Dopo una leggera pausa proseguì, con un tono più pacato ma sofferente:" Così voi ve ne state lì e siete al sicuro. Io invece vado a vedere cosa c'è dopo il cancello e a capire come sconfiggerlo. In questo modo muoio solo io. Tanto voi non ve lo ricorderete. Ricominceremo da capo e voi non ricorderete nulla. È meglio così."
Jones a quel punto si allontanò mentre Cassandra provò a richiamarlo con scarsa convinzione, colpita dalle parole del ladro; Jones intanto aveva trovato uno zaino e lo aveva riempito con tutto ciò che poteva essere utile, incluse granate, cassette del pronto soccorso, la mappa dell' edificio, il piede di porco e una mazza da baseball.
Dopo svariati tentativi capì che comunque per passare il livello gli serviva un aiuto anche da parte di Jacob, per evitare di ustionarsi la mano ogni singola volta; decise quindi di portare il cowboy con sé per fargli esaminare la stanza centrale con tutta calma.
Il Bibliotecario dopo un' attenta analisi aveva espresso il suo verdetto:" Le tubature di solito hanno delle valvole a sfera a tenuta metallica, ma questi tubi sono sofisticati e hanno messo un' elettrovalvola isolata. il sovraccarico quantistico deve aver distrutto l' azionatore. Non toccarlo, è bollente!"
Facendo roteare una chiave inglese con maestria aggiunse poi sicuro:" Ti faccio vedere come realizzare una valvola di sfogo."
A quel punto Ezekiel disse con una punta di sarcasmo:" Già, ora me lo fai vedere."
Dopo aver appreso la lezione da Jacob i tentativi seguenti furono più semplici da quel punto di vista; trovando altri pannelli di sicurezza e non riuscendo a sbloccarli Jones capì che gli serviva anche un aiuto da Cassandra, per capire come superare i mini giochi.
La rossa si rivelò essere un' insegnante molto paziente, riuscendo a far capire in poco tempo a Ezekiel come muoversi rispettando colori, suoni e frequenze; grazie alle nuove abilità acquisite il ladro riuscì a disinnescare senza difficoltà tutte le serrature arrivando alla fine in una stanza piena di tizi furiosi; mentre scendeva i gradini prese la mappa della struttura giungendo poi a una conclusione:" Un' arena di combattimento... Il prossimo checkpoint deve essere dietro quella porta."
Tirò fuori la mazza da baseball dal suo zaino/inventario e poi scese i gradini con cautela, cercando di capire quale fosse il punto di attivazione, che si rivelò il pavimento; Ezekiel non riuscì a mettere a segno neanche un colpo prima di venire sopraffatto dai tizi furiosi.
Il tentativo successivo gli fece capire che era arrivato il turno di sfruttare le competenze di Nicole, così dopo aver chiuso Jacob e Cassandra nel magazzino prese la Guardiana per un braccio e gli spiegò secco:" Devi insegnarmi a combattere, non fare proteste."
Arrivati a destinazione la bionda chiese ironica, con un sopracciglio alzato:" Seriamente?"
Jones le rispose con un mezzo sorrisetto:" Lo so, vero?"
La Guardiana a quel punto chiese pratica:" Hai ancora le granate?"
Il Bibliotecario rispose con una smorfia infastidita:" Ci ho già provato, non funzionano."
Nicole a quel punto alzò gli occhi al cielo mormorando insulti a chi avesse installato un gioco di quel genere su un computer magico e rimpiangendo i vecchi tempi in cui su Windows 98 la cosa più eccitante era prato fiorito**; si rivolse poi a Ezekiel dicendo pratica:" Ok, fossimo in una vera rissa urbana ti direi di trovare una posizione centrale e gestire la mischia da una posizione di vantaggio. Dato che però siamo in un videogioco e questa è un' arena e loro sono un' infinita ti suggerirei una strategia mordi e fuggi. Proveremo a farci inseguire sulla scala e affrontarne pochi alla volta***... Mi rincresce ammetterlo ma devo ringraziare i miei fratelli, mio marito e i miei nipoti."
Osservando la mazza da baseball che Ezekiel aveva in mano aggiunse con un detto disappunto:" La mazza però fa schifo. Tutta la forza sta nei primi venti centimetri; se però sai come usarla può avere una sua utilità. Pronto?"
Il ladro annuì così i due misero in atto la strategia della Guardiana, che però nonostante numerosi tentativi non andò mai a buon fine a causa della quantità sempre più consistente di tizi furiosi che li assalivano.
All' ennesimo tentativo Nicole disse ancora una volta sarcastica anche più del solito:" Seriamente?"
Ezekiel le rispose dandole tutti i dettagli del caso:" Un paio di volte siamo riusciti ad eliminarne una trentina ma sono davvero troppi e..."
La bionda ebbe quindi un dubbio così disse preoccupata:" Ezekiel."
Il Bibliotecario la ignorò per proporre una diversa strategia:" E se invece provassimo a..."
Nicole non volle demordere così scese qualche gradino della scala in metallo su cui stavano per poi dire con un tono preoccupato e apprensivo:" Ezekiel! Quante volte?"
Jones le rispose con un sussurro sofferente:" Ho smesso di contarle."
La Guardiana sentendo quelle parole decise di tirargli su leggermente il morale:" Sai, mi sembri Alastair. E non mi riferisco ad Al, intendo il padre di Flynn. Lui ha scelto di morire per proteggere sua moglie e suo figlio e garantire loro il miglior futuro possibile evitando che il mondo fosse distrutto... Avrebbe potuto evitarlo, sai? Ma alla fine ha deciso di seguire lo stesso il suo destino. Credevo che fosse un caso di coraggio più unico che raro ma sono contenta di essermi sbagliata, è bello vedere che anche tu hai finalmente dimostrato di essere la persona straordinaria che sapevo nascondevi da qualche parte."
Il Bibliotecario disse con un leggero sorriso, appena accennato:" Non so quante volte mi hai detto questa cosa."
La bionda allora chiese incerta:" E allora perché me l' hai fatto ripetere?"
Jones le rispose aumentando leggermente il sorriso:" Perché mi piace come mi guardi quando lo dici."
Nicole a quel punto rispose con un sorrisetto leggermente ironico ma con tanto affetto nella voce:" Sai, se ci fosse stata qui Cass ti avrebbe stritolato in un abbraccio spacca costole, sei fortunato che io non sia come lei."
I due riprovarono per l' ennesima volta ma con lo stesso identico risultato; al successivo reset Ezekiel rinchiuse tutti e tre per poi spiegare, mentre ignorava le proteste di Cassandra, Jacob e Nicole:" Non funzionerebbe. Se anche riuscissi a raggiungere quella porta non riuscirei mai a portare tutti e quattro e basta un minimo errore in uno di quei punti per far finire tutto molto male."
Cassandra d' altro disse irritata e arrabbiata:" Ezekiel, in qualità di tua amica, mi preoccupa il fatto che tu ci chiuda tutti in una piccola stanza."
Jacob d' altro canto cercò di attirare l' attenzione di Ezekiel per farlo avvicinare:" Ehi Ezekiel, vieni. Ascoltami, ok?"
Quando il ladro fu sufficientemente vicino l' altro Bibliotecario disse parecchio alterato:" Facci uscire!"
Sentendo quelle parole al ladro venne un idea:" Uscire... Il miglior modo per uscire è attraversare. Per passare il livello devo uscire dal livello! Stone sei un genio!"
Detto questo Ezekiel si allontanò senza dire più nulla mentre Jacob chiese perplesso alle due donne che erano bloccate assieme a lui:" E da quando legge Robert Frost?"
Nessuna seppe rispondere alla domanda così il Bibliotecario decise di provare a far tornare indietro Ezekiel facendo rumore.
Il ladro nel frattempo aveva passato senza difficoltà le trappole e quando era arrivato al cortile con il falso cancello di uscita si guardò un attimo intorno, fino a trovare una grondaia circondata da parecchie casse, il punto ideale per arrampicarsi sul tetto dell' edificio. 
Una volta arrivato a destinazione il Bibliotecario perse qualche secondo per guardarsi attorno: lo spazio attorno a lui sembrava reale fino a una certa distanza, da lì in poi tutto diventata digitale, formato infatti da quadrati azzurri e lo stesso valeva per l' edificio; tirata fuori dallo zaino la mappa della struttura Ezekiel si mise a correre in direzione della sala che riteneva essere il checkpoint successivo.
Il ladro raggiunse il posto con una certa facilità, soprattutto perché i tizi furiosi erano separati da lui grazie a una solida parete di cemento; scese quindi nella stanza con un agile balzo, pronto a vedere cosa l' avrebbe aspettato.
Non perse però l' occasione di esclamare soddisfatto:" Ci sono riuscito! Ce l'ho fatta!"
In quel momento sul soffitto ci fu una scarica azzurrina su cui campeggiavano una serie di numeri, vedendo quella scena Jones aggiunse preoccupato:" E forse ho impallato il gioco..."
A quel punto il gioco si riavviò nuovamente così tutti quanti si ritrovarono al punto di partenza; il ladro disse subito serio e deciso:" Ho capito, so qual è la via d' uscita."
Nicole chiese confusa:" Di che cosa stai parlando?"
Cassandra invece disse perplessa:" Siamo ancora nella base. Perché siamo ancora qui?"
Jacob invece chiese spaesato:" Perché è tutto sotto sopra?"
Sentendo quelle parole Jones esclamò con una certa frustrazione:" Sul serio? Ancora?"
Vedendo un nuovo glitch il ladro si mise a spiegare la situazione:" D' accordo. Siamo intrappolati in un checkpoint in un videogame. Ogni volta che qualcuno di noi muore si resetta, ok? Ma il gioco si è impallato e io so dov'è la via di uscita. Quindi se volete vivere seguitemi."
Dato che i tre non si mossero, troppo confusi dalle parole del ladro, questi chiese con una certa urgenza:" Non mi sembra che mi stiate seguendo!"
Fu Nicole a prendere parola e fare da portavoce:" Scusa Zeke ma tutto questo è parecchio strano, dacci almeno un paio di minuti per metabolizzare il tutto. Siamo  abituati alle stranezze ma questa rientra nella top 3."
Jones annuì per poi dire sbrigativo:" E va bene, guardate qui."
A quel punto andò verso le valigette che contenevano la granata e il kit salute ma dopo averle colpite vide solo la granata; sperò in cuor suo che bastasse, l' alternativa era il tizio furioso.
Per precauzione andò a controllare ma non vide alcuna traccia quindi iniziò a dire con una certa inquietudine e ansia:" No, no, no, no no, no! Se non vedrete le prove non mi ascolterete e noi rischieremo di rimanere qui per sempre!"
Cassandra vedendo quella scena gli disse confusa ma con voce calma:" Ezekiel, non ti siamo capendo. Fa un respiro e ricomincia dall' inizio per favore."
Jones ignorò le parole della rossa per poi proseguire con lo stesso tono:" Dovete fare esattamente come vi dico e seguirmi! Il mondo si sta distruggendo intorno a noi e voi non mi date ascolto, perché pensate che io sia... Me stesso. Pensate che io sia me stesso."
A quel punto un glitch più evidente rispetto al precedente fece sgranare gli occhi ai Bibliotecari e alla Guardiana che chiese informazioni:" Cass, che cos'era?"
Fu Ezekiel a fornire la risposta, usando anche un tono parecchio sofferente:" È un glitch, nel gioco. E l' ho causato io provando a salvarvi. So che sembra assurdo e so che mi vedete come il vostro fratellino irresponsabile. Ma, adesso, siamo in pericolo e non so come fare perché mi crediate, quindi ho bisogno che vi fidiate di me."
Nicole stava per parlare ma Ezekiel la anticipò:" Non sono vostro amico, ma voi lo siete. Voi siete miei amici... È impossibile da spiegare... Da tanto tempo..."
Dopo una pausa si mise di fronte a Jacob e gli disse guardandolo negli occhi:" Una volta, mi hai raccontato del vecchio Murphy, il vecchiaccio che ti ha insegnato ad usare la chiave inglese, quando lavoravi alle condutture."
Spostandosi di fronte alla rossa proseguì il discorso:" Cassandra... So quanto ami perderti nella matematica o in qualcosa di profondo da dimenticarti dell' ingiustizia del tuo tumore, dell' ingiustizia dell' universo e, solo per un momento, ogni cosa ha un senso."
Per ultima toccò alla Guardiana:" Nicole, so di Ice e di Alastair... Vi ho visto morire troppe volte quando non importava. Non posso, non posso far sì che accada ora, quando importa. Quindi, per favore, per favore, solo per questa volta, lasciate che sia io il fratello maggiore."
La Guardiana dopo aver sentito quelle parole andò da Ezekiel e lo abbracciò stretto, per poi dirgli fiduciosa ma anche seria:" Scusa se ho fatto come Cass ma ogni tanto ci vuole. Per prima cosa ti dico che ci fidiamo di te, portaci al sicuro. Poi un' altra cosa, anche più importante: è vero, non siamo amici, siamo qualcosa di più! Ormai personalmente considero voi tre e Jenkins parte della famiglia e credo che anche i qui presenti Jake e Cass la pensino allo stesso modo. Quindi Ezekiel Jones, avrai anche dei difetti ma ti vogliamo bene per quello che sei. Non dimenticarlo mai. Ora però direi di andare, sono stata anche troppo sentimentale."
Cassandra annuì solo mentre Jacob disse fiducioso:" Cosa vuoi che facciamo?"
Il ladro rispose con un sorriso commosso:" Correre velocissimo!"
Ezekiel fece quindi strada agli altri tre, dando ordini ben precisi in ogni situazione di pericolo; arrivati al computer disse deciso:" Cassandra, la Thaumatite è in un campo magnetico di contenimento, come il plasma ma con specchi magnetici ai lati."
La Bibliotecaria annuì prima di mettersi al lavoro; Jacob nel frattempo disse frustrato:" Devo trovare un modo per abbassare un po' la pressione."
Anche in questo caso Ezekiel fornì prontamente le istruzioni:" C'è un interruttore per lo spegnimento nella terza fila. L' effetto aspirante raffredderà le tubature adiacenti, e ti permetterà di accedere ai controlli di flusso."
Jacob disse ammirato:" Non ci avrei mai pensato."
Il ladro gli disse ironico:" Lo hai fatto, alla fine."
Nicole d' altro canto pensò bene di far presente ai due Bibliotecari un problema più urgente:" Stanno arrivando i tizi furiosi!"
I quattro a quel punto corsero fuori e Ezekiel li guidò alle grondaie e vedendo che il ladro si arrampicava Jacob chiese curioso:" Ci stiamo arrampicando? È un gioco di esplorazione?" 
Ezekiel gli rispose in tutta tranquillità:" No, stiamo imbrogliando. Seguitemi."
Arrivati alla stanza oltre i tizi furiosi i quattro attraversarono l' uscita prendo una porta, così il Bibliotecario ne approfittò per chiedere con lo stesso tono curioso ma serio che usava sempre Nicole:" State tutti bene? Ottimo. Finiamo questo gioco."
I quattro a quel punto si ritrovarono in una stanza con un ponte che conduceva all' uscita e circondato dal nulla, anche se sullo sfondo blu scuro si intravedevano parecchi reticoli luminosi.
Ezekiel fu il primo ad avanzare ma dopo qualche passo il gioco subì un nuovo crash e il pavimento che collegava l' uscita e l' entrata scomparve, lasciando un notevole baratro, di almeno una decina di metri, a separare i due punti.
Cassandra disse subito preoccupata:" È troppo distante per saltare!"
Jacob invece chiese con una punta di ironia, rivolto a Ezekiel:" Non credo tu abbia una corda."
Il ladro, togliendosi lo zaino rispose con un sorrisetto furbo, estraendo le granate:" No, ma ho queste."
Nicole chiese decisamente scettica e perplessa:" Le granate non si usano in quel modo. Che cosa hai in mente?!"
Jones rispose prontamente alla domanda:" Faremo un doppio salto: voi salterete e io tirerò le granate sui vostri piedi, lo scoppio vi darà la spinta per andare dall' altra parte."
La Guardiana commentò con un sopracciglio alzato, non convinta per nulla dalle parole del Bibliotecario:" Ne sei sicuro?"
Il ladro annuì convinto:" Siamo in un videogioco, fare questo genere di cose è una tradizione assodata."
Intervenne prontamente anche Jacob:" Già, ha ragione."
Nicole a quel punto disse ironica:" È solo correre e saltare?"
I due uomini annuirono così la bionda prese la rincorsa e prima di partire disse sarcastica:" Dopotutto si vive una volta sola."
La Guardiana si mise a correre e Ezekiel mise in atto il suo piano, con enorme sollievo della bionda il piano funzionò e atterrò in totale sicurezza dall' altra parte; Jacob a quel punto fece cenno a Cassandra di andare lei per prima, incoraggiandola con un sorriso e con un rapido bacio; la rossa prima di prendere la rincorsa fece un rapido calcolo e suggerì a Jones:" Ok, aspetta... Mezzo secondo prima di tirarla. Lo smaltimento dell' onda d' urto dovrebbe garantirmi un atterraggio più soffice."
Il ladro sorrise prima di rispondere con una punta di divertimento:" Certo. Tutto quello che vuoi."
Così anche Cassandra prese la rincorsa e atterrò in salvo dall' altra parte; a quel punto fu Jacob a prendere la rincorsa ma prima di saltare disse ironico:" Vedi solo di non uccidermi con quella cosa."
Jones gli rispose con lo stesso tono:" Credo di averti ucciso già abbastanza per un giorno solo."
Il salto di Jacob non fu dei migliori dato che un glitch lo fece inciampare e solo per pura fortuna si aggrappò al bordo e riuscì a risalire solo grazie all' aiuto di Cassandra e Nicole; a quel punto Jacob disse allegro:" Ok, Jones! Adesso tocca a te!"
Cassandra aggiunse incoraggiante:" Tirala piano davanti a te, dovresti riuscire a saltare lo scoppio così."
Il ladro d' altro canto spiegò con una certa rassegnazione come stavano le cose:" Non ci sarà uno scoppio per me, ragazzi."
Nicole gli disse furente:" Come sarebbe a dire?!"
Il ladro a quel punto non disse nulla, limitandosi a scuotere lo zaino e far vedere agli altri tre che era vuoto, aggiunse poi, anche se era piuttosto palese:" Avevo solo tre granate."
Cassandra invece gli disse preoccupata:" Ma non potrai saltare così lontano da solo!"
Ezekiel le rispose con una certa filosofia:" Forse no, ma devo provare. Va bene..."
Jacob disse speranzoso:" Beh, se morissi si resetterebbe."
Jones però era di tutt' altra opinione:" No. Guardati attorno. Crasherebbe prima di resettarsi. Ma non voi, voi siete in salvo. Vi ho salvati!"
Vedendo le espressioni di sconforto di tutti il ladro disse con un sorriso di rassegnazione:" Ehi, non c'è problema. Sono Ezekiel Jones. Ezekiel Jones non perde. Avete giocato bene, amici."
Ezekiel a quel punto corse per poi gettarsi nel vuoto, ignorando tutte le proteste di Nicole, Cassandra e Jacob; qualche istante dopo il terzetto si ritrovò nuovamente nella stanza principale del computer.
I tre si guardarono attorno per poi constatare con sollievo di essere tornati alla realtà, Nicole disse con un certo sollievo:" Siamo qui... Siamo tornati!"
Cassandra però dopo essersi guardata attorno disse rattristata:" Dov' è Ezekiel?"
Jacob disse rattristato:" Si è sacrificato per noi... Ezekiel Jones si è sacrificato per noi."
Dopo una breve pausa il Bibliotecario disse senza perdersi d' animo:" C'è qualcosa che possiamo fare! Quando un gioco crasha si può riavviare. Possiamo farlo da qui!"
La rossa annuì convinta, dando man forte al fidanzato:" Esatto. Se riavviassimo il sistema dovremmo riuscire a creare un campo quantistico in stato di sovrapposizione che dovrebbe riuscire a portarlo indietro. Mi ha detto che si tratta di un campo di contenimento magnetico; se rimettiamo la Thaumatite al suo posto dovrebbe crearsi da solo."
Jacob annuì, soddisfatto di avere un piano di azione per poi aggiungere:" Ci servirà del refrigerante, mi ha detto dove sono le valvole. Posso... Posso accedere al controllo del flusso."
Mentre i due Bibliotecari erano impegnati a lavorare al computer o alle tubature Nicole iniziò con il riposizionare la Thaumatite nel suo luogo originale e chiudere poi lo sportello; quando tutto fu pronto Cassandra disse a gran voce:" Ok, è tutto pronto. Ci siamo."
Dopo aver dato l' invio il macchinario produsse alcune scariche elettriche che subito dopo provocarono un' alterazione della realtà che riportò indietro tutti i lavoratori del DARPA che erano diventati tizi furiosi e Ezekiel; tutti erano in stato di incoscienza quindi ci volle qualche secondo prima che qualcuno chiedesse informazioni.
Vedendo che Ezekiel si era ripreso Nicole, Jacob e Cassandra si avvicinarono a lui per vedere come stesse e per esprimere tutta la loro soddisfazione nel constatare che il loro amico stava bene; Jacob concluse dando una pacca sul petto al ladro e dicendogli con un sorriso:" Che bello! Sei tornato."
Il ladro d' altro canto chiese parecchio confuso:" Tornato? Da dove? Tornato da cosa?"
Nicole gli chiese curiosa:" Non ti ricordi di nulla?"
Fu però Cassandra a fornire una spiegazione, con una risata:" Non ha ricevuto il checkpoint, non ha salvato il gioco."
La bionda allora chiese curiosa ma anche con un leggero ottimismo, per quanto ora era legata ai Bibliotecari preferiva che non sapessero nulla degli anni in cui era stata Ice, sull' abbraccio e sulle parole affettuose non aveva problemi:" Quindi non si ricorda delle cose che gli ho detto?"
Prima che qualcuno potesse rispondere alla Guardiana i quattro vennero interrotti dalla domanda della capo scienziata, che chiese confusa e disorientata:" Scusatemi ma voi chi sareste?"
I quattro risposero in coro, ormai abituati a quella domanda:" Siamo i Bibliotecari."
La donna sentendo quella risposta disse sollevata:" Grazie a Dio. Meno male che siete qui."
Tornati in Biblioteca i quattro fecero il punto della situazione con Jenkins che disse poi pratico, mentre teneva la Thaumatite in mano:" Pur essendo passati solo pochi minuti per me, stando al vostro resoconto sulla missione vi suggerirei di andare a casa e riposarvi. Soprattutto lei signor Jones, nonostante il reset finale è quello che è stato sottoposto al maggiore stress. Comunque credo vi farà piacere sapere che i dipendenti del DARPA dovrebbero riprendersi del tutto a breve. Inoltre, ora, con la Thaumatite della svolta in nostro possesso dovranno essere in grado di sviluppare un computer quantistico senza imbrogliare."
A quel punto il cavaliere si allontanò per riporre la pietra in un luogo opportuno; Ezekiel invece volle avere dei chiarimenti dato che il resoconto gli aveva fatto sorgere orecchie domande:" Ho fatto davvero tutte quelle cose?"
Cassandra gli rispose con il suo solito tono allegro e gentile:" E probabilmente di più. Noi ci ricordiamo solo dell' ultimo salto. Chi lo sa cosa hai fatto prima?"
Nicole invece gli disse con un tono orgoglioso:" Ti ho visto diverso, eri il solito Ezekiel Jones ma più maturo e responsabile."
Jacob fece un riassunto:" Un vero badass."
Cassandra aggiunse convinta:" Sei stato un eroe."
Il diretto interessato disse scettico:" No, non sembra che stiate parlando di me."
Jacob gli chiese con un sopracciglio alzato:" Che cosa vorresti dire amico?"
Il ladro rispose convinto alla domanda:" Mi state prendendo in giro, ragazzi. Vi fate due risate alle mie spalle, lo capisco."
Il Bibliotecario commentò incredulo:" Quindi eri diventato una persona mezza per bene e non vuoi ammetterlo?"
Jones commentò incredulo:" Una persona mezza per bene? Sottovalutate quanto io sia meraviglioso, non credete?"
Nicole gli rispose a tono con un sorrisetto furbo:" Beh, Zeke, potrai non sapere di cosa tu sia capace, ma noi lo sappiamo."
Dopo una breve pausa proseguì con un certo sconforto:" Ora scusatemi ma devo andare a casa e convincere Astrea a non imparare la magia fino a quando non avrà almeno quindici anni, anche se ho l' impressione che sarà una battaglia persa in partenza."
Detto ciò la Guardiana uscì dall' ufficio, diretta all' uscita della Biblioteca, spesso infatti non ricorreva alla Porta sul Retro per tornare a casa se gli orari erano quelli d' ufficio; Jacob e Cassandra invece si diressero alla Porta, non prima di aver dato rispettivamente una pacca sulla spalla e un bacio su una guancia al ladro.
Ezekiel rimase lì, fermo a riflettere su quanto gli era stato detto, facendo anche alcune smorfie mentre era peso nei suoi pensieri: tutto quello che gli avevano detto era davvero la verità o era tutto uno scherzo?
In cuor suo sapeva che in realtà era probabile che fosse la verità, non credeva però di essere potuto arrivare a certi estremi, era quella la parte che lo faceva insospettire.
Qualche ora dopo, Jenkins era nel suo laboratorio intanto a studiare la Thaumatite, la sua curiosità lo aveva infatti spinto a studiare il minerale per cercare di capire se avrebbe potuto avere qualche utilità per la Biblioteca, c'era poi tutto il tempo per rimetterlo al suo posto.
I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di Puck che disse senza perdere il suo tipico tono sfrontato e canzonatorio:" Le tue pecorelle sono tornate, Pastore, e sono tornato anche io."
A quel punto Jenkins ebbe un dubbio: doveva chiamare Margie e Merlino?
Alla fine decise che se la sarebbe potuta cavare da solo, li avrebbe informati più tardi quindi esordì fortemente ironico, mentre teneva la Thaumatite fra le mani:" Ti dispiacerebbe dirmi come è possibile che i militari abbiano messo le mani su un pezzo di roccia di Atlantide che dovrebbe stare in fondo all' Oceano?"
Lo spiritello gli rispose prontamente con lo stesso tono pungente:" Preferiresti avere la risposta alla tua domanda, Galeas, o sentire la mia storia?"
Jenkins non disse nulla, si limitò ad avvicinarsi allo spiritello per sentire cos' aveva da dire; questi proseguì con lo stesso tono:" Ho viaggiato fra i mali e il cielo stellato per portarla da te."
Il cavaliere disse scocciato:" Vorrei la risposta."
Lo spiritello eseguì la richiesta:" L' obiettivo di Prospero non è un' assurdità. Gioisce con ogni anima mortale che trova."
Jenkins commentò sarcastico:" Ah, certo. Annegare sette milioni di persone a Manhattan... È un comportamento davvero toccante."
Puck non diede peso alle parole dell' uomo dato che riprese la sua spiegazione:" Sa che la Biblioteca è contro di lui. Ha paura dei Bibliotecari e soprattutto del Massone Criptico dei Pendragon. Prospero deve eliminare te, lui, la Guardiana e i suoi campioni prima di poter governare il mondo."
Jenkins chiese immediatamente teso e preoccupato:" Come? Quando?"
Lo spiritello però gli ricordò un dettaglio fondamentale:" Posso rispondere solamente ad un' altra domanda, Galeas. Quale sceglierai?"
Il cavaliere in quel momento rimpianse di non aver chiamato Margie e Merlino, avrebbero potuto essergli d' aiuto...
Ormai era inutile stare lì a riflettere sui se e sui ma; l' unica cosa da fare era cercare di riflettere e capire quale fosse la scelta migliore, dopo qualche istante di riflessione prese una decisione e la comunicò a Puck:" Dubito che andrà per il sottile, perciò quando?"
Lo spiritello rispose con una singola parola:" Adesso."
Jenkins, spazientito chiese ulteriori spiegazioni:" Sì, sì. Dimmelo adesso. Dimmelo, spirito!"
Puck a quel punto chiarì il malinteso:" No, la risposta è adesso. Proprio in questo momento."
A quel punto l' ufficio di Jenkins venne scosso da una specie di piccolo terremoto così il cavaliere fu costretto a reggersi al tavolo per non cadere; disse poi arrabbiato:" Ti abiuro e ti bandisco maledetto Puck!"
Mentre lo spiritello si dissolveva in una risata il cavaliere decise di andare nell' ufficio, per cercare di avvisare i Bibliotecari e Nicole del pericolo incombente; raggiunto l' ufficio vide che la Porta sul Retro era appena stata chiusa quindi il cavaliere disse allarmato:" Cosa? No, signora Carsen! No! No! No! È una trappola! No!"
Si avvicinò poi al mappamondo che usavano per impostare le destinazioni e osservò dove fossero andati i Bibliotecari e la Guardiana, commentando poi incredulo:" Perché? Perché dovreste andare? Non c'è motivo di andare!"
Sentendosi strano e vedendo che tutte le luci dell' ufficio si stavano accendendo e spegnendo a ritmo regolare Jenkins capì che non c'era più tempo; decise quindi di raggiungere la sua scrivania e lasciare un appunto per Merlino o per Flynn, qualcuno in questo modo avrebbe saputo cosa fare; il cavaliere non fece però in tempo a mettere in atto il suo piano disperato: prima che potesse scrivere qualunque cosa venne avvolto da una luce viola, che lo fece calmare all' istante.
Dopo un paio di secondi di inattività si guardò attorno leggermente spaesato e poi esclamò contento, mentre prendeva in mano un libro:" Oh. Eccolo qui! Ce l' avevo davanti agli occhi. Se fosse stato un drago mi avrebbe morso."
Jenkins a quel punto si allontanò, completamente senza memoria su quanto accaduto. 
Prospero aveva fatto la sua mossa; ora toccava ai Bibliotecari rispondere.


Note:

* mettiamola così: nessun Jacob Stone è stato maltrattato durante il capitolo a fini dimostrativi, anche se un po' tutti si sono fatti male...

** è stato uno dei primissimi ricordi che ho legati ai computer non so se ci sono lettori con ricordi più datati... È comunque un throw back Sunday.

*** io ho sempre fatto così nei livelli arena; se affronti 163827 nemici assieme va sempre a finire che il tuo pg crepa male.

Note dell' autrice:

Per prima cosa mi scuso per l' irregolarità dell' ultimo periodo ma fra esami, influenza e altri impegni non ho avuto tempo e voglia di mettermi a pubblicare. Ora tutto è tornato nella norma e dovrei riprendere con regolarità la domenica.
Anche nella seconda parte dell' episodio ho cercato di dare un tono leggermente più maturo soprattutto a Ezekiel e soprattutto ho cercato di far capire che Nicole, Cassandra e Jacob hanno molta più fiducia in lui rispetto alla serie.
In questa storia infatti tutti sono più affiatati e hanno meno attriti rispetto alla serie a causa della svolta avuta già all' inizio della prima stagione e alla mia decisione di non far separare per futili motivi i ragazzi. 
Tengo a precisare che in ogni caso queste versioni di Ezekiel, Cassandra e Jacob vanno in missione anche in solitaria ma sanno qual è l' importanza di lavorare assieme come una squadra.
Abbiamo poi la perdita di memoria di Jenkins e le basi per ho avvenimenti della nona puntata, una delle mie preferite della serie; sappiate che ci saranno parecchie modifiche dato che i Bibliotecari e l Guardiana sono persone diverse.
Altra piccola precisazione: sto lasciando piccoli indizi sparsi per tutta la storia su Alastair, Regan e Astrea, ho infatti intenzione di scrivere qualcosa su di loro in futuro.
Dato che la tnt purtroppo ha appena cancellato the Librarians credo che questo progetto arriverà entro l' anno, a meno che, cosa che spero, qualche altro network si prenda la serie e la rinnovi.
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:) 

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Capitolo 52
*** Cinquantunesimo capitolo ***


" E vissero tutti felici e contenti" 

Cinquantunesimo capitolo



Flynn stava correndo senza sosta, inseguito da numerosissimi uomini mascherati e vestiti come dei cavalieri medievali: la missione che aveva intrapreso per recuperare Carnwennan e Rhongomyniad era stata un successo ma era stata incredibilmente pericolosa dato che aveva incrociato parecchi pazzi fanatici, interessati alle armi di Artù meno conosciute e che si credeva fossero andate disperse dopo Camlann.
La corsa di Flynn proseguì fino ad un cerchio di pietre; forse c'era qualche possibilità di cavarsela senza combattere. 
Il Bibliotecario si fermò a prendere fiato e immediatamente dopo sfruttò la struttura di pietra per iniziare l' incantesimo di teletrasporto che usava per le porte, con il preciso scopo di arrivare ad Avalon; poco dopo, in attesa che il portale si attivasse, si mise in posizione di lotta, usando la lancia del suo antenato come arma.
Il moro vide che anche i suoi inseguitori si erano fermati così disse accondiscendente per guadagnare tempo:" Ragazzi, carine le vostre tenute da cavalieri del settimo secolo. Non capisco però perché siete così furiosi con me. Ho preso questa lancia che era appartenuta ad Artù Pendragon è vero, però c'è un piccolo dettaglio che dovete considerare: Artù era il mio bis, bis, un bel po' di bis in realtà, nonno..."
Vedendo che una delle strutture si era illuminata il Bibliotecario aggiunse con un mezzo sorrisetto ironico:" Non importa, la spiegazione completa sarà per la prossima volta. Arrivederci!"
Flynn corse verso la Porta sul Retro improvvisata e si ritrovò ad Avalon al cospetto degli spiriti dei suoi antenati, già lì, quasi come se sapessero del suo arrivo; suo nonno, Alexander, si fece aventi e chiese a nome di tutti i Pendragon lì riuniti:" Flynn Carsen, sei tornato. Io e tutti gli altri tuoi antenati presenti in questo luogo abbiamo solo una domanda da porti: hai completato la tua impresa?"
Il Bibliotecario rispose deciso e per nulla intimorito, con una forte dose di sarcasmo:" Ovviamente, per chi mi avete preso? Non è stato facile dato che non avevo nemmeno un indizio da cui partire ma non sono un Vero Bibliotecario per nulla. Dato che io ho mantenuto la mia parte dell' accordo perché ora anche voi non mantenete la vostra, nonnini?"
Parecchi Anziani mormorarono il loro disappunto, Alexander li ignorò senza troppi problemi, trattenendo una risata e pensando anche alla somiglianza caratteriale fra il nipote e la figlia, per poi rivolgersi al Bibliotecario con un sorriso orgoglioso:" Ero certo che ce l' avresti fatta, nipote. Hai compiuto la tua impresa; noi ora stabilizzeremo il tuo flusso magico e potrai tornare ad avere un equilibrio interiore. Ti avverto: non sarà una cosa immediata e automatica, tu dovrai fare la tua parte e ci vorrà del tempo."
Flynn annuì solo, sapeva che non sarebbe stato tutto in discesa; l' uomo venne poi avvolto da un fascio di luce caldo e rassicurante, quando si fu dissipata disse allo spirito del nonno materno con un sorrisetto:" Bene, se non avete più bisogno di me io me ne tornerei anche in Biblioteca, c'è ancora uno stregone shakespeariano pazzo in libertà."
Non attendendo risposte Flynn si avviò verso il portale che da Avalon conduceva al mondo reale e tornato sulla Terra si mise alla ricerca di una porta; una volta tornato nel familiare ambiente della Biblioteca disse allegro:" Buon pomeriggio Jenkins; è bello rivederla. A tal proposito..." Flynn appoggiò sul tavolo la lancia e estrasse dalla sua bisaccia un pugnale, poi proseguì visibilmente soddisfatto:" Ecco qui Carnwennan e Rhongomyniad, le armi perdute di Artù Pendragon. Non è stato semplice ma ora sono al sicuro... Dovrei sentire lo zio Martin per trovare un luogo adatto per custodirle se i Cavalieri non approveranno la Biblioteca."
Gahalad commentò  leggermente ammirato e impressionato:" Ben fatto signor Carsen, provvedo immediatamente a contattare Merlino."
Una volta solo Flynn disse fra sé e sé soddisfatto del risultato conseguito mentre si sedeva alla sua scrivania e si metteva comodo appoggiando i piedi sul tavolo:" Con ciò il mio lavoro di Pendragon è ufficialmente terminato. Finis. Samaptha. Ho assolto a tutti i miei doveri, recuperato due armi potenzialmente distruttive e ora posso riprendere fiato mentre cerchiamo di capire come fermare Prospero."
Vedendo che l' ufficio era deserto Flynn chiese curioso ad alta voce, rivolto al vecchio cavaliere:" Jenkins dove sono tutti gli altri?"
L' uomo, tornato da Flynn, rispose perplesso a quella strana domanda:" Quali altri?"
Flynn gli rispose confuso:" Gli altri Bibliotecari e Nicole, escludo i bambini dato che sono ancora a scuola." Jenkins guardò Flynn come se fosse un pazzo delirante poi, dopo un istante di riflessione, gli rispose con un sorriso accondiscendente chiedendogli leggermente confuso:" Nicole?"
Il Bibliotecario aggrottò le sopracciglia, decisamente c'era qualcosa che non andava; disse poi con ovvietà:" Nicole è la mia Guardiana."
Jenkins rispose con lo stesso identico tono:" Signor Carsen lei non ha mai avuto una Guardiana e, che io sappia, è l' unico Bibliotecario al mondo. Non so poi chi siano i bambini che ha menzionato."
Dopo un attimo di sbigottimento Flynn decise di mettere le cose in chiaro mostrando la fede all' anulare sinistro:" Jenkins, credo che lei abbia qualcosa che non va. Se non avessi avuto una Guardiana sarei morto all' incirca sei ore dopo l' inizio della mia prima missione. Non ricorda nulla di Nicole Noone? La mia Guardiana, mia moglie e la madre dei miei figli? Bionda, occhi chiari, che io chiamo affettuosamente Psicopatica e capace di zittire tutti quanti, noi compresi? Cassandra Cillian? Dotata di una mente matematica superiore perfino alla mia? Jacob Stone? Il cowboy esperto di storia dell' arte? Ezekiel Jones e la catastrofe del finto Conclave? Alastair, Regan e Astrea? I miei figli, con cui ha più o meno imparato ad andare d' accordo dopo che ha capito che non erano, cito testualmente, dei mocciosi iperattivi che avrebbero potuto distrarla dalle sue ricerche?"
Jenkins rispose impassibile:" Non ricordo nulla di quello che mi sta dicendo. Onestamente credo che lei sia vittima di qualche incantesimo."
Flynn scosse la testa, sicuro di quello che stava per affermare:" No. Sono immune a qualsiasi filtro d' amore, incantesimo di illusione, di alterazione dei ricordi o di controllo mentale scagliato da qualunque mago meno potente di Merlino. Credo sia più probabile il contrario: la vittima è lei."
Flynn a quel punto pensò rapidamente al da farsi: la prima cosa era accertarsi che Al, Reg e As stessero bene così senza dire una parola lasciò la Biblioteca e Jenkins.
Quando Flynn, dopo aver raggiunto i bambini a scuola e averli fatti uscire in anticipo con una scusa, vide che i suoi figli stavano bene e che si ricordavano chi fosse immediatamente sospirò di sollievo.
Il Bibliotecario chiese però in allarme, dopo aver salutato come era opportuno Alastair, Regan e Astrea dato che non li vedeva da quando era stato costretto ad iniziare la missione di recupero delle armi di Artù:" Jenkins non ricorda chi sia la mamma o chi siano gli altri Bibliotecari, lei per caso vi ha detto qualcosa o vi ha fatto sapere nulla?"
Fu Astrea a rispondere alla domanda:" Tre giorni fa la mamma ha detto che saremmo dovuti rimanere per un po' dalla nonna a causa di una missione sospetta." Alastair aggiunse dopo averci pensato un attimo:" Ha detto qualcosa sul fatto che Jake, Cass e Zeke fossero impazziti ma non ha specificato altro..."
Il Bibliotecario annuì per poi dire riflessivo:" Andrò ad indagare personalmente. Voi invece rimarrete in Biblioteca con Jenkins, così capirà che il pazzo non sono io." I quattro Carsen arrivarono immediatamente in Biblioteca grazie ad una Porta impostata da Flynn*; Jenkins vedendo tre bambini nella Biblioteca stava per protestare ma venne preceduto dal Bibliotecario:" Le presento Astrea, Alastair e Regan Carsen. I miei figli e la dimostrazione che c' è qualcosa di strano che bolle in pentola."
Jenkins non poté dire nulla dato che il Libro dei Ritagli si agitò in maniera incontrollata; Flynn fu costretto ad afferrarlo al volo e ad incatenarlo al suo supporto per evitare che facesse danni.
Una volta sistemato i due uomini e i tre bambini si riunirono attorno al Libro per capire quale notizia lo avesse allarmato così tanto; il Bibliotecario gli sussurrò incoraggiante:" Piano, con calma e con parole tue... Facci leggere il problema."
Comparvero degli articoli così Flynn lesse ad alta voce:" Un totem Salish è stato rubato nella cittadina di Cicely. Molto probabilmente saranno andati lì ad investigare." Jenkins rispose scettico:" Ne dubito signore, come dubito della loro esistenza." Regan a quelle parole disse sarcastico, forse più di sua madre:" E noi chi siamo? I figli della Guardiana immaginaria?"
Flynn si lasciò andare ad una leggera risata prima di scompigliare i capelli di Regan con un gesto affettuoso e dirgli:" Sei Psicopatico come tua madre quando fai così. Jenkins credo che la soluzione del mistero sia a Cicely, per favore può preparare la Porta sul Retro? Al chiama la nonna e zio Martin, forse loro potranno aiutarvi a far ragionare Jenklins." Prima di attraversarla Flynn disse rivolto alla Biblioteca:" Non preoccuparti, li riporterò a casa sani e salvi tutti e quattro."
Arrivato nella cittadina di Cicely il Bibliotecario notò che, nonostante tutto, Jenkins aveva fatto un eccellente lavoro come suo solito: sfruttando un bagno portatile era arrivato esattamente a pochi passi dal luogo in cui il totem era stato rubato.
Flynn oltrepassò il nastro giallo della polizia e iniziò a fare le prime considerazioni: il terreno non era smosso, il totem quindi non era stato trascinato via; erano da escludersi le piste che implicavano furti tradizionali.
Il moro a quel punto si mise a ispezionare la base del totem quando una voce femminile a lui ben nota lo fece voltare:" Esca immediatamente da lì!"
Vide che era stata Nicole, inspiegabilmente vestita da sceriffo, a parlare; il newyorkese disse sollevato dopo essere corso dalla donna e averla abbracciata:" Psicopatica! Stai bene! Non sai come mi sono preoccupato nel sentire Jenkins che non si ricordava della tua esistenza!"
Nicole rispose immediatamente dopo aver dato al marito un veloce bacio a stampo, altrettanto sollevata di vedere il Bibliotecario che sembrava essere in sé:" Sì sto bene. Sono felice di vedere che almeno tu sei rimasto lo stesso Secchione! Sembra che qui siano impazziti tutti quanti."
Nicole disse quell' ultima frase con un tono di voce a metà fra il preoccupato e il disgustato così il Bibliotecario chiese spiegazioni, che non tardarono ad arrivare:" Giuro che se ti metti a ridere di spezzo un braccio. A quanto pare da tre giorni a questa parte non sono più la Guardiana ma lo sceriffo di questa cittadina di quattro gatti in cui tutti conoscono tutti... Almeno è stato semplice stare al gioco..."
Flynn nonostante la minaccia fece una mezza risata, era palese che quello per Nicole fosse un incubo dato che la bionda aveva sempre detestato che degli estranei sapessero troppe cose di lei; l' uomo chiese poi:" Sono andato dai bambini per prima cosa e mi hanno detto che la missione si è rivelata insidiosa dato che i Bibliotecari secondo te sono impazziti. A cosa ti riferivi?"
Nicole rispose con un sorrisetto sarcastico:" Non voglio rovinarti la sorpresa con uno spoiler, lo capirai non appena lo vedrai."
Flynn esclamò contrariato:" Perché ti comporti sempre da Psicopatica? Non lasciarmi sulle spine!" La donna commentò per nulla impressionata:" Non fare il bambino, lo vedrai fra poco. Piuttosto dimmi, la tua missione è andata bene?"
Il Bibliotecario rispose con una punta d' orgoglio:" Sì, le armi perdute dei Pendragon non sono più così perdute. Sono stato per prima cosa ad Avalon e lì gli Anziani mi hanno dato la loro benedizione e con il loro aiuto entro qualche settimana dovrei tornare alla normalità anche se il mio nucleo magico ne è uscito rafforzato." I due si aggiornarono su quello che era successo loro dalla loro ultima separazione mentre si avviavano verso una meta conosciuta solo dalla bionda; nel vedere come tutti i passanti salutassero Nicole, Flynn disse riflessivo:" Immagino che nessuno sappia che sei sposata con un affascinante Bibliotecario di New York e che quindi dovrò far finta di non conoscerla affatto sceriffo Noone." Nicole rispose divertita dalle parole usate dal marito e decise di stare al gioco:" Esattamente signor Carsen. Vedo che non le hanno dato ventitré lauree solo per il suo bel faccino."
Entrambi dopo quello scambio di battute scoppiarono a ridere; la Guardiana però volle togliersi un dubbio:" Come mai solo la nostra famiglia è immune dalla pazzia collettiva?"
Il Bibliotecario rispose sicuro della sua ipotesi:"Dopo la spiacevole bravata di Morgana ai danni di Ginevra, Merlino ha reso Pendragon e consorti immuni ad incantesimi di controllo mentale e simili; inoltre perché un incantesimo di protezione venga aggirato serve una magia più forte di quella che l' ha lanciato. Questo incantesimo è opera di un mago meno potente di Merlino, molto probabilmente Prospero, quindi non siamo stati influenzati." 
Nicole dopo aver sentito quella spiegazione commentò disgustata dalla possibile evoluzione dei fatti:" Mi stai dicendo che se non ti avessi sposato ora sarei felice di vivere in questa cittadina di mille persone una vita non mia?"
Flynn rispose senza mezze misure:" Molto probabile. Nicole perché stiamo entrando in un bar?"
La Guardiana rispose pratica:" Perché è qui che troveremo Cassandra."
L’ arrivo di una moto vecchio stile rossa fiammante fece fermare la coppia, Flynn poté giurare di sentire Nicole mentre borbottava:" Dilettante…**"
L’ attenzione del Bibliotecario venne però convogliata nell’ osservare il guidatore e il passeggero: erano Jacob Stone e una giovane ragazza molto attraente, vestita con abiti succinti fra l’ altro.
L’ esperto d’ arte vedendo Nicole le disse allegro:" Scusa il ritardo sceriffo. Ero a colloquio con i miei studenti."
Nicole disse contenendo a fatica l’ ironia:" Dottor Carsen, le presento il professor Jacob Stone. Docente dell’ ateneo di Cicely in arte, storia, storia dell’ arte, architettura, lingue, religioni comparate, mitologia, archeologia, egittologia. Jacob lui è Flynn Carsen, esperto di qualunque cosa da quello che ho capito, ha preso ventitré lauree alla Columbia. Magari avrai letto le sue pubblicazioni."
Flynn strinse la mano a Jacob, chiedendosi come fosse possibile avere solo il tempo per dormire se doveva insegnare in undici dipartimenti di un’ università sconosciuta.
La perplessità del newyorkese superò di gran lunga il suo buon senso, dato che chiese scettico:" Mi faccia capire. C’è un’ università qui? In un centro di poco più di mille abitanti se ho capito bene…"
Stone rispose convinto:" Sì, è un’ università piuttosto prestigiosa. Non l’ ha mai sentita nominare?"
Flynn chiese sempre più scettico:" No. E lei è un docente. In undici dipartimenti diversi."
Il cowboy diventato professore fosse con tutta tranquillità:" Tranne quando sono in giro per il mondo a proteggere qualche sito patrimonio dell’ umanità dai predatori. Vogliamo andare?"
Rimanendo indietro di qualche passo Flynn sussurrò a Nicole:" Capisco perché dicevi che tutti erano diventati pazzi. Se fosse vero Jacob non avrebbe tempo di dormire, altro che docente archeologo… Che poi, ha solo copiato Indiana Jones! Inoltre Cassandra non sarà molto contenta di tutte le amiche del professore..."
Nicole rispose divertita, nonostante tutto:" E non è nemmeno la cosa più strana che ho sentito da quando sono qui."
All’ interno del bar c’ era Cassandra, che oltre a fare la barista, stava spiegando a due clienti il meccanismo del moto di rotazione e rivoluzione lunare; Nicole disse con una punta di sarcasmo ben celata a tutti eccetto Flynn:" Comandante, ti presento il dottor Flynn Carsen."
Il Bibliotecario, che nel frattempo stava osservando interessato i libri presenti nel bar, prestò attenzione alla moglie mentre spiegava l’ attuale professione della rossa:" Signor Carsen deve sapere che il comandante Cillian è fisico, astronauta e star della televisione grazie al programma Cassandra esploratrice dello spazio."
Flynn era anche più perplesso di prima se possibile, si limitò a fissare incredulo la rossa, che disse al nuovo arrivato:" Sia ben chiaro, non rifiuto le diciotto missioni fatte con la Nasa ma dopo aver guidato quella sul Grimaldi ho capito che avrei potuto fare molto di più se fossi rimasta qui, sulla Terra."
Flynn volle togliersi subito un dubbio, quel giorno aveva sentito fin troppe assurdità:"Il cratere Grimaldi? Quello sulla Luna?"
Cassandra rispose con un sorriso:" Esatto. Questo è un souvenir direttamente dalla terza spedizione."
La rossa a quel punto mostrò a Flynn un ciondolo al cui interno c’ erano dei sassolini; un nitrito distrasse il Bibliotecario che chiese ancora più perplesso:" Cos’ era? Un cavallo?"
La Bibliotecaria precisò l' origine del verso animale:" Un pony adire la verità. Io allevo pony."
Flynn non poté fare a meno di chiedere sarcastico e scettico:" Quindi lei è astronauta, fisico, insegna la scienza ai bambini in TV e ha un allevamento di pony?"
Cassandra rispose con un sorriso:" Esattamente."
Il newyorkese aggiunse con lo stesso tono usato poco prima:" E vi riunite qui, in un bar con un numero di libri a dir poco insolito?"
Nicole non disse nulla, si stava godendo fin troppo la scena: vedere Flynn che cercava di dare un senso logico a tutte quelle stranezze era a dir poco ilare; Stone invece aveva dato una risposta al Bibliotecario:" Sì, è il nostro centro operativo."
Cassandra aggiunse allegra:" Nostro e dell’ agente Jones."
Flynn e Nicole stavano per scoppiare a ridere: in quel preciso istante dal retro era arrivato Ezekiel tutto tirato a lucido che disse baldanzoso togliendosi gli occhiali da sole:" Agente speciale Jones, FBI. Dirigo l’ ufficio distaccato di Cicely con metodi non ortodossi ma decisamente efficaci."
Per Flynn quello fu troppo, capiva il perché del messaggio che Nicole aveva lasciato ad Al, Reg e As tre giorni prima; il Bibliotecario guardò la moglie che gli mimò il labiale:" Te l’ avevo detto. Qui sono pazzi."
Un successivo arrivo diede a Flynn un quadro più chiaro della situazione: dalla porta d' ingresso era appena entrato Moriarty, salutato con entusiasmo dai tre Bibliotecari confusi e smemorati.
L' Immaginario salutò gioviale per poi avvicinarsi a Nicole e darle un bacio che la Guardiana fece durare il meno possibile; il sangue Pendragon di Flynn a quella vista iniziò a ribollire rabbioso: nessuno poteva permettersi di sfiorare sua moglie.
Al moro servì un enorme sforzo per non uccidere l' Immaginario seduta stante; decise però di avvicinarsi e dirgli sarcastico:" Moriarty? Come la nemesi di Sherlock Holmes, cognome curioso se posso permettermi."
L' Immaginario gli disse allegro e gioviale, con sincera curiosità:" Lei chi sarebbe? Non ho mai avuto il piacere di incontrarla prima e in qualità di sindaco ritengo importante conoscere ogni abitante di Cicely."
Il Bibliotecario rispose con un ringhio, non gli piaceva minimamente come quell’ inglese stesse tenendo le mani sul fianco di Nicole, che sopportava a sua volta a denti stretti:" Flynn Carsen. Le basti questo, sindaco. Mi tolga una curiosità: come ha fatto a conquistare lo sceriffo? È forse perché avete entrambi in comune ascendenze britanniche?"
Il sindaco disse sempre amichevole:" Le devo fare i miei complimenti Flynn, è davvero in gamba. Se non sono indiscreto come mai è qui a Cicely?"
Il Bibliotecario rispose caustico a quella che ormai considerava una sorta di nemesi personale:" Per prima cosa per lei sono il dottor Carsen: non siamo così amici da poterci chiamare per nome, sindaco. Secondariamente so di essere molto bravo, una volta mi paragonarono a Holmes. Infine sono qui per investigare sulla sparizione del totem, anche se sembra che la vostra squadra di eroi locali sia già piuttosto qualificata. Escludendo le stranezze, ovviamente."
Ezekiel chiese subito indignato:" Cosa vorrebbe dire?"
Flynn rispose felice di poter dire la sua su tutta quella faccenda:" Beh, sono un semplice forestiero ma mi è sembrato molto strano che il professor Stone si sia preparato, laureato e che poi insegni in undici dipartimenti diversi, viaggi per il mondo e abbia anche solo del tempo per dormire. Figurarsi poi proteggere i siti UNESCO."
Il suddetto interessato disse sulla difensiva:" Per le cose importanti si trova il tempo."
Flynn ignorò il commento per proseguire tranquillissimo nella sua arringa:" Comandante Cillian, a meno di sbagliarmi, è impossibile che lei sia stata sulla Luna: nessuno ci va dal 1972 e se non ero nato io si figuri lei."
Cassandra disse gelida e sprezzante:" Il solito matto complottista del falso allunaggio. E nemmeno gli piaceranno i pony." Il moro rispose impassibile al tono caustico della rossa, se credeva di poter essere intimidatoria avrebbe dovuto chiedere qualche ripetizione a Charlene o Nicole o sua madre quando le circostanze lo richiedevano:" No, affatto. Non sono un complottista e personalmente adoro i pony anche se non ne prenderei mai uno a mia figlia per ovvie ragioni di spazio... Dove lo terremmo un pony a New York? Infine non capisco una cosa agente Jones: lei è troppo giovane per gestire una sede federale; inoltre essendo lei chiaramente australiano dato il suo accento... Non vorrei essere scortese ma mi chiedo come sia possibile che lei sia un federale e soprattutto vorrei capire, se è possibile saperlo, quali siano gli interessi del governo in un paesino di mille e qualcosa abitanti."
Ezekiel rispose prontamente alla domanda:" Questo è un luogo strategico per il commercio illegale di arte verso il Canada."
Cassandra diede man forte al ladro diventato un agente federale:" E il nostro lavoro è sventare furti d' arte." 
Jacob concluse con una perla di saggezza:" Il che spiega i libri. Approfondire è importante."
Flynn dopo aver dato un' occhiata a Nicole, impegnata a schernirlo con il suo sorrisetto sornione, disse sarcastico e perplesso:" Ok, visto che dovremo lavorare assieme vorrei avere ben chiara la situazione: voi tre, con l' aiuto dello sceriffo Noone,  lavorate in squadra per recuperare opere d' arte, avete come base un luogo pieno di libri e non mi avete mai sentito nominare, nonostante le mie svariate pubblicazioni in argomenti di interesse del professor Stone e del comandante Cillian?"
Dato che i tre Bibliotecari negarono visibilmente Flynn decise che era meglio tornare alla Biblioteca per capire quanto fosse grave la situazione di Jenkins; il Bibliotecario disse ai presenti sperando che Nicole potesse cavarsela da sola per cinque minuti:" Potreste dirmi se c'è qualche saletta appartata? Dovrei fare una telefonata piuttosto importante."
Cassandra disse gentile e affabile, nonostante tutto aveva la sensazione che quel forestiero fosse qualcuno di importante e con cui aveva un qualche tipo di legame:" Se vuole c'è il magazzino, potrebbe vedere se lì prende il cellulare." Flynn si diresse dove gli era stato indicato e sfruttò subito la porta per tornare a New York; aggiornati i presenti, Jenkins disse meno scettico di prima, ma non al punto di credere a tutta la storia:" Quindi se ho ben capito ad eccezione di sua moglie di cui non ho alcun ricordo, i tre Bibliotecari, e anche io a questo punto, saremmo soggetti ad una sorta di illusione o incantesimo autorinforzante creato da Prospero dato che nell' apparentemente insignificante cittadina di Cicely il sindaco è Moriarty, anche se sembrerebbe essere lui stesso vittima dell' incantesimo."
Flynn annuì per poi dire riflessivo:" Sì, le cose stanno più o meno così. Devo capire con esattezza che tipo di incantesimo ha lanciato Prospero e capire come fermarlo... Al momento Jacob, Cassandra ed Ezekiel sembrano loro stessi, ma non sono loro stessi. Stanno vivendo delle vite alternative ridicole, se posso dare la mia opinione... Perfino Moriarty... E io non riesco a farli rinsavire. Però ha ragione Jenkins: se è un incantesimo di allucinazione autorinforzante è un grosso guaio."
Merlino, che era arrivato con Margie per dare man forte ad Alastair, Regan e Astrea commentò riflessivo:" Fa attenzione ragazzo mio. Più cercherai di spezzarla più si rafforzerà; in tal caso ti suggerirei di stare al gioco."
Margie d' altro canto non perse l' occasione per dire la sua:" Fortunatamente hai Nicole dalla tua parte. Credo che insieme possiate riuscire a sistemare il problema, qualunque esso sia... Inoltre credo che sbattere in faccia la verità ai ragazzi potrà fargli solo bene. Guarda Galahad: dopo aver visto che anche io e soprattutto Martin abbiamo confermato la tua versione dei fatti e aver appurato che i miei nipoti non sono un' allucinazione, ha iniziato a ragionare. Se però riuscissi a fermare l' incantesimo sarebbe anche meglio."
Il Bibliotecario annuì per poi spostarsi nuovamente di fronte al Libro dei Ritagli e riflettere ad alta voce:" Il Libro ha segnalato il totem che credo sia il centro di tutto. Una volta trovato ne sapremo di più."
Astrea chiese interessata:" Non potrebbe essere il focus? O un qualche sigillo di una maledizione che Prospero ha usato contro di noi..."
Jenkins disse scettico:" Non saprei se trovarlo sia una buona idea. Non so quanto potrebbe avvicinarci alla soluzione."
Il Bibliotecario d' altro canto commentò riflessivo:" As non hai tutti i torti, a parte tua madre tutti gli altri sono loro, nonostante tutto le cose sono rimaste com' erano: nell' essenza sono sempre loro stessi. Al momento stanno cercando di trovare questo totem quindi forse è la pista giusta... Piuttosto! Zio Martin hai idea del perché Jenkins sembri essere soggetto ad un incantesimo di memoria mentre gli altri Bibliotecari sono affetti da allucinazioni?"
Il vecchio mago rispose prontamente alla domanda:" Ci stavo pensando ma onestamente non ho ancora una teoria che spieghi tutto quanto... Credo solo che Prospero abbia reso Jenkins smemorato*** per evitare di essere ostacolato immediatamente. Credo sapesse che tu non eri reperibile e quindi ha usato la cosa a suo favore. Credo poi che se non fosse stato per i miei incantesimi anche tu e Nicole sareste vittima di questa allucinazione."
Margie invece chiese pratica:" E come la fermiamo?"
Merlino ci rifletté qualche secondo prima di esporre il suo verdetto:" Mi inventerò qualcosa, ho bisogno di fare qualche ricerca prima. Al momento suggerisco di assecondare questa follia collettiva: se è un' illusione auto rinforzante cercare di spezzarla non farà altro che rafforzarla."
Regan sentendo quelle parole disse ironico allo zio acquisito:" Ehm... Zio Martin lo sai che stai dicendo a Flynn Carsen e Nicole Noone in Carsen di stare zitti e di non correggere o assecondare Moriarty che crede di essere il fidanzato di mamma? Se tutto va bene salterà per aria solo mezza Cicely. A proposito: quando posso usare Carnwennan e Rhongomyniad?"
Nessuno degli adulti seppe cosa rispondere al bambino, decisamente stupiti dalla prontezza di osservazione e dalla lingua tagliente di Regan; Flynn dopo un momento di spaesamento decise di mettere in chiaro alcune cose con il figlio:" Reg se per tre giorni tua madre è riuscita a tenere a bada Moriarty credo lo potremo fare ancora per qualche ora. Spero... Eviterò di portarmi dietro Cal per ogni evenienza... Comunque sia nessuno di voi toccherà Carnwennan e Rhongomyniad finché non avremo sistemato la burocrazia e avrò capito quanto esattamente sono pericolose. Detto questo torno dagli altri, auguratemi buona fortuna."
Osservando tutto quello che era successo Alastair alzò gli occhi al cielo e sperò che le parole di Regan non si rivelassero esatte, su una cosa il fratello aveva ragione: i genitori in quanto a gelosia non scherzavano.
Decise poi di cambiare discorso quando vide che suo padre era sparito dalla Porta sul Retro:" Allora Jenkins, vediamo di capire come farle tornare la memoria... Che ne dice di qualche aneddoto degli ultimi due anni?"
Flynn invece, tornato nel bar, disse con un sorriso cortese, mentre osservava i Bibliotecari, Nicole e Moriarty seduti al bancone a chiacchierare:" Grazie per la dritta, sono riuscito a telefonare senza problemi. Dato che il problema è trovare il totem vi vorrei innanzitutto chiedere qualche informazione, c'è qualcosa di importante da sapere?"
Jacob disse subito la sua:" Non è una reliquia importante. È una riproduzione del ventesimo secolo."
Anche Ezekiel diede la sua opinione:" Non ha nessun valore quindi nessuno lo ruberebbe per soldi."
Infine fu Cassandra a concludere la lista:" Ma è un' importante attrazione turistica. Essendo un totem di cinque metri se è stato portato via dall' isola qualcuno al molo avrà visto qualcosa."
Moriarty a quel punto in qualità di sindaco iniziò a dare ordini con un tono pomposo, autoritario e vanitoso che né a Flynn né a Nicole piacque minimamente:" Bene, io e Nicole andremo al molo. Lei, Carsen, può andare con l' Agente Speciale Jones."
Flynn si morse la lingua per non rispondere a tono all' inglese; il ladro invece disse spavaldo e baldanzoso:" Controllo i miei informatori, sono su tutte le strade."
La Guardiana pensò bene di fare ad entrambi una ramanzina, il marito e il ladro assieme erano potenzialmente tremendi:" State fuori dai guai, mi raccomando."
Il Bibliotecario smemorato disse superbo mentre si rimetteva gli occhiali da sole:" Non preoccuparti Sceriffo. Terrò in riga il tizio nuovo."
Sentendosi appellare in quel modo il newyorkese fece dei respiri profondi per calmarsi, dopotutto il piano prevedeva assecondare l' incantesimo di Prospero; decise però di sfruttare la situazione a suo favore proponendo furbo:" Molto bene. Mi sarà senz' altro utile per imparare la topografia della cittadina... Sarebbe però meglio se qualcuno mi aiutasse prima... Sceriffo Noone potrebbe essere così gentile da mostrarmi una mappa della città?"
La bionda annuì così aggiunse:" Io porto il signor Carsen nel mio ufficio. Ci rivediamo qui fra dieci minuti."
Flynn e Nicole a quel punto uscirono dal bar, fecero qualche passo e poi si fermarono per poter parlare; la bionda ne approfittò immediatamente per poter chiedere aggiornamenti:" Bella pensata Secchione, almeno per un po' potrò evitare di avere Moriarty fra i piedi. Che cosa hai scoperto in Biblioteca?"
Il Bibliotecario rispose immediatamente alla domanda:" Secondo Merlino e Jenkins è un' illusione auto rinforzante: più si cerca di spezzarla più si fortifica; anche Jenkins sembra essere stato colpito da qualcosa ma riteniamo sia più probabile un incantesimo di memoria. Della terapia d' urto con i bambini dovrebbe bastare... Ah sì, un' altra cosa: Reg ha previsto la distruzione di mezza isola per colpa nostra se dovessimo esaurire la pazienza con Moriarty, ho evitato di dirgli che è più probabile la distruzione di tutta Cicely."
La bionda d' altro canto chiese incerta e stupita dalle capacità di osservazione e analisi del figlio minore:" Da quando Reg è così attento?"
Il moro non seppe cosa rispondere, dopotutto era stato via per qualche mese; decise però di chiedere a Nicole un notevole sacrificio:" So che non ti piacerà minimamente ciò che sto per chiederti, non piace nemmeno a me, ma potresti parlare con Moriarty e assecondarlo? Magari scopriremo qualcosa sul piano di Prospero... Poi ti prometto che non ti tratterrò in nessun modo se lo vorrai picchiare."
La donna ci pensò su un attimo per poi annuire controvoglia; aggiunse anche, con una punta di acidità:" Vedi di non farmi pentire di questa decisione. Anche se credo che passare del tempo solo con l' Agente Speciale Jones sia già una punizione adeguata."
Flynn fece una smorfia infastidita e aggiungse:" Non farmaci pensare. Certo che l' ego di Ezekiel non conosce limiti... Sarà meglio tornare o i tre smemorati e Moriarty si insospettiranno."
I due a quel punto tornarono nel bar per poi uscirne poco dopo, anche se Flynn ne approfittò per lanciare occhiate gelide a Moriarty ogni volta che si avvicinava troppo a Nicole; il sindaco se n' era accorto e quando lui e Nicole erano arrivati al porticciolo in cui era ancorato il traghetto per la terra ferma ne aveva approfittato per chiedere informazioni a riguardo:" Dimmi Nicole, questo tuo amico... Da New York... Un tipo strano. L' ho mai... Visto da qualche parte?"
La bionda doveva ammettere che però di una cosa era grata: ora Moriarty aveva smesso di chiamarla con quell' orribile soprannome; decise però di rispondere volutamente ambigua e sibillina, perché non approfittare dell' occasione per divertirsi e confondere quell' odioso Immaginario?
Nicole disse infatti:" Se non lo sai tu James perché dovrei saperlo io? Comunque mi sembra un tipo parecchio particolare ma a posto. Comunque sai... Anche a me sembra familiare, quasi come se io e lui ci fossimo già incontrati, forse in un' altra vita."
Sicura di essere riuscita nel suo intento la Guardiana accelerò l' andatura e in pochi secondi raggiunse la fine del pontile, dove sentì chiaramente il proprietario che la metteva al corrente dello stato della sua barca:" Buon giorno Sceriffo. Se sta aspettando il traghetto sappia che ha un bel problema al timone. È fuori uso da tre giorni."
Osservando l' uomo sulla quarantina, che si puliva le mani con uno straccio, Nicole trattenne un' imprecazione: questo comprometteva la storia di Flynn; la donna decise di cambiare discorso:" No Bob, non sono qui per partire... Piuttosto dimmi: hai per caso visto qualcuno allontanarsi in barca? Barche private magari?"
Boh le rispose continuando a pulirsi le mani:" Non ho visto nemmeno un' anima andare o venire Sceriffo. Sarei venuto a conoscenza di qualsiasi spostamento."
La Guardiana decise che fosse meglio chiudere la conversazione in quel momento:" Ok, grazie Bob. Salutami Susanne."
Incamminandosi nella direzione da cui era venuta fece qualche passo mentre rifletteva: doveva in tutti i modi possibili distogliere l' attenzione di Moriarty dall' arrivo misterioso di Flynn; la cosa più sensata era concentrarsi sul totem, disse quindi riflessiva:" Il traghetto è rotto, il totem deve essere ancora sull' isola."
Moriarty però non era un genio per niente quindi capì immediatamente che qualcosa non andava:" E allora come ha fatto Carsen ad arrivare?"
Flynn nel frattempo era impegnato ad inseguire Ezekiel nella sua caccia all' uomo lungo le vie di Cicely e gli sembrava di essere in un inseguimento uscito direttamente da un film d' azione fra salti di recinzioni o cassonetti, slalom e cambi improvvisi di direzione; entrati in un diner stile anni '50 Ezekiel per acciuffare il criminale a cui stava dando la caccia salì sul bancone rompendo ogni singolo oggetto, riuscendo alla fine della corsa a placcarlo.
Il newyorkese osservò scettico la scena, constatando con un sopracciglio alzato che tutta quella sceneggiata era del tutto inutile; decise però di non dire nulla, aveva la sensazione che non sarebbe servito a nulla... 
Osservando però il ladro mentre ammanettava il sospettato il Bibliotecario sbuffò scettico, qualcuno aveva visto un po' troppi film polizieschi anni '80; stava per farlo presente a Jones quando fu costretto ad abbassarsi all' improvviso a causa di uno sparo: due criminali avevano infatti sparato nella direzione dei due Bibliotecari, che erano però riusciti ad evitare di essere colpiti abbassandosi prontamente, complice anche la scarsa mira del duo.
Ezekiel parve riconoscerli dato che esclamò convinto, prima di rimettersi gli occhiali da sole:" I fratelli Cossini!"
Subito dopo il ladro riprese a correre lasciando a Flynn il compito di occuparsi dell' uomo che aveva ammanettato; il newyorkese, che aveva esaurito da un pezzo la pazienza, stordì il criminale con un rapido colpo alla base del collo che aveva imparato da Nicole anni prima e poi con tutta calma decise di tornare da Jacob e Cassandra, non prima di essersi rivolto al titolare del locale con un tono subdolo che normalmente non era suo:" Per i danni non si preoccupi, ci penserà personalmente il sindaco."
Qualche minuto dopo Flynn raggiunse Cassandra e Jacob quasi nello stesso momento di Ezekiel, ma se il newyorkese era il ritratto della calma l' australiano invece era decisamente più coinvolto, disse infatti agli altri Bibliotecari confusi:" Ho esaurito le mie fonti, non ci sono tracce del totem mancante. E ho anche rotto l' anello contraffatto dei fratelli Cossini."
A quel punto Ezekiel e Cassandra si batterono il cinque mentre Flynn osservava interessato la scena, constatando che nonostante tutto le dinamiche fra quei tre non erano cambiate più di tanto.
La rossa aggiunse poi a beneficio dei nuovi arrivati:" Jake ha notato qualcosa di strano sulla posizione del totem."
Vedendo uno strumento per la localizzazione Flynn intuì che era servito alla coppia, decise anche di ascoltare con attenzione la scoperta, poteva essere decisamente utile; lo storico prese immediatamente parola:" Ho notato che è decentrato, non è illuminato nel migliore dei modi. Poi ho pensato che anche se il totem è moderno, potrebbe incorporare qualche tradizione archeoastronomica."
Fu quindi il turno di Cassandra di dire la sua:" Stiamo ancora cercando di confermarlo, ma pensiamo che durante il solstizio, il sole nascente e il totem si allineano perfettamente per formare una linea che punta esattamente qui. E visto che il sole tramonta dietro di noi, punta direttamente al totem."
Flynn sentendo quelle parole ebbe la conferma di quello che avevano già teorizzato in precedenza in Biblioteca:" Ecco qui. C' è una connessione fra voi e il totem. È di sicuro parte dell' incantesimo che vi ha colpito."
Jacob a quel punto chiese confuso, non era infatti sicuro di aver capito bene:" Come? Cos' ha detto? Ha detto incantesimo? È ridicolo pensare alla magia!"
Cassandra invece disse una frase che sapeva di aver già sentito ma non ricordava quando o dove, anche se non era totalmente convinta:" Beh, magia è solo una parola che usiamo per descrivere ciò che non capiamo, giusto? Quindi... Forse non è magia di per sé, ma... Una cosa simile?"
A quel punto fu il turno di Ezekiel di avere dei dubbi:" Un momento... Abbiamo un sacco di dipartimenti di strani file all' agenzia."
Il Capo Bibliotecario non disse nulla, si limitò ad osservare con un sorriso soddisfatto i tre, proprio mentre Jacob forniva un nuovo punto di vista:" Con tutti i miti e i mostri là fuori, insomma, sarebbe etnograficamente impossibile pensare che tutte quelle storie siano false. Voglio dire, credo, la magia..."
Il discorso del Bibliotecario venne interrotto dall' arrivo di Nicole e Moriarty; l' Immaginario disse con una certa autorità e imperiosità nella voce:" Signor Carsen, dobbiamo parlare."
Flynn non si lasciò intimorire e rispose con tutta tranquillità e una certa faccia tosta, mentre entrava all' interno del bar:" Mi dica pure, sono tutto orecchi."
Entrato nel bar si accomodò su uno sgabello in attesa che Moriarty parlasse, il Bibliotecario si assicurò di avere l' appoggio di Nicole, che non tardò ad arrivare tramite un leggero cenno di capo da parte della bionda; l' Immaginario d' altro canto disse con tono freddo e minaccioso, che però non impensierì più di tanto l' interlocutore:" Mi dica signor Carsen, com' è arrivato di preciso qui a Cicely Island?"
Il Bibliotecario sentì chiaramente la sua energia magica scorrere impetuosa, assieme a tutta l' antipatia che provava per Moriarty, nonostante l' aiuto dei suoi antenati Flynn non riusciva a restare calmo: l' Immaginario lo irritava troppo e riusciva a tirare fuori con una facilità disarmante la sua parte peggiore.
Flynn rispose quindi con il suo migliore tono superbo e arrogante, facendo chiaramente capire che lui non era affatto intimidito:" Non mi crederebbe se glielo dicessi. Le basti sapere che fra noi non sono io la minaccia."
Il sindaco non cambiò opinione dato che questa volta si rivolse anche a Nicole:" Sta di fatto che è l' unico straniero presente sull' isola e non è chiaro come sia arrivato. Per quanto ne sappiamo potrebbe aver mentito fin dall' inizio ed esserci lei dietro a tutto. Nicole, potresti ammanettarlo e arrestarlo per cortesia?"
Sia il Bibliotecario che la Guardiana stavano per scoppiare a ridere dopo aver sentito quell' ultima frase: Flynn in più di un' occasione si era dimostrato molto abile nell' escapologia, inoltre giungere a simili conclusioni senza alcuna prova concreta era ridicolo.
Cassandra però volle fare una precisazione:" A dire il vero non è l' unico straniero. C'è anche un' altra persona, è arrivata qui tre giorni fa. È una ragazza carina ma non l' ho mai vista prima."
A quel punto da una poltrona che dava le spalle al gruppetto si sporse una giovane ragazza mora e gli occhi chiari, sui vent' anni, venticinque al massimo, che disse con voce dolce e sognante:" Oh. Sì?"
Alzandosi in piedi dimostrò di non essere molto alta e proseguì con lo stesso tono sognante e movenze strane, quasi teatrali:" Wow. Mi guardate tutti. È la parte in cui tocca a me parlare? Lo è?"
Avvicinandosi a Cassandra la mora proseguì fra lo stupore e la confusione di tutti i presenti mentre distendeva la mano:" Beh... Salve. Sono Ariel. E sono una fata."
Flynn a quel punto si avvicinò alla fata, ignorando tranquillamente Moriarty, e le chiese curioso:" Sei Ariel? Quella Ariel?"
La fata rispose senza mai aver abbandonato il tono sognante:" Io sono io, e tu sei tu. Sei Flynn Carsen, sei il capo di quel posto... La Biblioteca!" 
Il Bibliotecario annuì per poi dire molto in fretta:" Sì, ora ha tutto senso. Certo. Moriarty è qui e lo sei anche tu, Prospero è riuscito ad incantare un' intera isola..."
Flynn volle aggiungere altro ma Ariel lo interruppe bruscamente ma con tono garbato, senza urlare:" No, no, no. No, lui ti sentirà. E se ti sente allora ti vedrà. E se vede te, vede me, e ricorderà dove non dovrei essere, cioè qui."
Aggiunse poi in un sussurro, leggermente a disagio:" Continuano a guardarci."
Effettivamente ad eccezione di Nicole, tutti osservavano la scena parecchio perplessi e confusi nel migliore dei casi; il newyorkese disse quindi con il suo migliore sorriso affabile:" Credo che abbiate parecchie domande da fare."
Moriarty disse una cosa che inizialmente stupì il Bibliotecario:" In realtà no, credo che abbiamo risolto il mistero."
Flynn capì subito dove voleva andare a parare l' inglese così gli disse sarcastico:" Immagino quale sia la sua brillante deduzione, signor sindaco. Credete che io lavori con la qui presente signorina e che abbiamo rubato il vostro totem. C'è solo un piccolo dettaglio: dove potremmo nascondere un totem di parecchi metri senza farci notare?"
Il sindaco non abbandonò il tono minaccioso:" Ce lo direte una volta in centrale. Nicole, Agente Jones ammanettateli."
Ariel vedendo il paio di manette che Ezekiel teneva in mano disse spaventata:" Oh, no. No, no. No, no. No, no."
Immediatamente dopo sparì in un fascio di luce azzurrina per ritrovarsi subito dopo accanto a Stone, a svariati metri di distanza e dire con un tono iperattivo e allarmato:" Sono di acciaio. L' acciaio è ferro."
Scattò poi fra Nicole e Cassandra prima di proseguire:" Ferro e Fata non sono compatibili. Questo è ciò che sono... Fata. Quindi, davvero, devo andare."
La fata a quel punto svanì per l' ultima volta e riapparve accanto a Flynn, alla Guardiana la cosa non piacque particolarmente: prevedeva che da lì a poco sarebbe successo qualcosa di grosso, se lo sentiva; l' intuito della bionda non sbagliò dato che qualche istante dopo Flynn sussurrò ad Ariel:" Ho una porta."
La fata chiese incerta:" Una porta... Come una porta d' entrata?"
Il Bibliotecario non le rispose, si limitò a dirle prima di correre verso il magazzino:" Seguimi!"
I due a quel punto scapparono via mentre Nicole osservò interessata la scena, tutti gli altri invece non avevano mosso un dito dato che non si aspettavano un simile sviluppo degli eventi; raggiunta la Biblioteca Ariel iniziò a correre per tutto l' ufficio ripetendo a gran voce e con una certa irritazione:" Fuori! Voglio uscire!"
Il newyorkese prima di rispondere a qualunque domanda volessero fargli i presenti chiese allo zio acquisito un favore con tono stanco, mentre si massaggiava le tempie:"
Zio Martin, potresti farla smettere? Devo pensare e lei mi distrae."
Merlino, con un rapido cenno della mano fece ricorso ai suoi poteri e fece bloccare la fata esattamente al centro del piano inferiore dell' ufficio; non riuscendo a muovere nemmeno un muscolo Ariel si limitò a scrutare tutti con sguardo minaccioso.
Flynn decise di intervenire e cercare di calmare la fata con le parole mentre tutti gli altri, eccetto Merlino impegnato a sistemare i fogli sparsi da Ariel con la magia, osservarono interessati la scena; il Bibliotecario disse infatti con tono calmo e rassicurante:" Ariel, non puoi nasconderti in quel mondo fasullo per sempre."
La fata, d' altro canto la pensava diversamente dato che, potendo tornare a parlare, rispose arrabbiata:" Vuoi legarmi, come ha fatto Prospero!"
Flynn si limitò a risponderle paziente:" Affatto. Sappi che il qui presente Merlino è un mio caro amico, credi che abbia bisogno di te? No Ariel, sono qui per aiutarti. Ti aiuterò a liberarti da Prospero se ti aiuterai me. Dimmi che cosa intende fare Prospero con i miei amici e con mia moglie."
La fata però non era molto felice di essere stata immobilizzata quindi disse minacciosa ai presenti:" Sapete chi sono? Potrei distruggervi con un battito di ciglia."
Merlino rispose con tutta tranquillità:" E così potremmo fare tutti noi... Inoltre non credo sia possibile, almeno non dalla situazione in cui sei. Per tua informazione sei sotto un mio incantesimo, voglio proprio vedere come riuscirai a spezzarlo."
Dopo qualche secondo di riflessione alla fine Ariel giunse a una decisione, che comunicò a tutti quanti:" E va bene, vi aiuterò."
Merlino a quel punto la liberò e dopo averla fatta sedere su uno sgabello e averle offerto una tazza di tè, sotto imperativo di Margie, la fata iniziò a spiegare come stavano le cose:" Non si tratta di un incantesimo. Beh, lo è, ma è... Anche una storia. Le storie-incantesimo sono le preferite dallo stregone."
Alastair disse ironico:" Non me lo sarei mai immaginato da un Immaginario, che fantasia..."
I fratelli annuirono mentre Jenkins fece alcune delucidazioni con tono allarmato:" Storie-incantesimo? Si tratta di magia narrativa. Cose disordinate signore, serve un potere enorme. Concentrazione intensa. Voglio dire, gli unici che osano averci a che fare sono..."
Fu Merlino a concludere:" O gli stregoni molto potenti o gli Immaginari."
Margie invece commentò tesa:" Prospero per nostra sfortuna è entrambe le cose."
Ariel invece proseguì la spiegazione:" Nessuno è più concentrato di loro. Se c'è una cosa che sanno fare è raccontare una buona storia. Come pensate che Prospero... Lo... Lo... Stregone. Come pensate che lo stregone mi abbia catturata innanzitutto? Non sono una di loro. No, no, mi ha intrecciata alla sua storia."
Flynn a quel punto fece un rapido riassunto:" Stregone immaginario, magia immaginaria, logica da storia. Iniziò a capire perché gli altri hanno problemi ad accettare la propria storia... Jones agente dell' FBI le batte tutte! Dobbiamo tirarli fuori."
Ariel chiese perplessa:" Perché?"
Fu Astrea a prendere parola e a rispondere irata alla fata:" Come scusa? Chiedi il perché? È una prigione quella in cui sono rinchiusi Cass, Jake e Zeke! Vanno liberati!"
La fata non la pensava allo stesso modo dato che contraddisse immediatamente la bambina:" No, no, no, no, no... È indulgenza! Sta per accadere qualcosa. Quando lo stregone avrà finito il mondo non sarà più..."
Ariel a quel punto si interruppe titubante, per poi proseguire con una certa insicurezza:" Lui... Darà a ognuno di loro una nuova storia con un proprio lieto fine."
Flynn a quel punto si sedette di fronte ad Ariel, prima di dirle con fare calmo e rassicurante:" Ma non è la realtà."
La fata volle fare un appunto al Bibliotecario:" Ma lo diventerà. La storia trae origine dai desideri più profondi e nascosti di chi c'è dentro. Più continuerà, più vorranno starci. Più vorranno starci più si rafforzerà."
Jenkins dopo un rapido sguardo a Merlino, quasi per avere una conferma , per poi dire teso e preoccupato:" Se non spezzeremo l' incantesimo entro le prossime ventiquattro ore credo che durerà per sempre."
Flynn sentendo quelle parole disse preoccupato:" I Bibliotecari vengono usati come batterie... Sono la fonte di potere dell' incantesimo."
Merlino disse pratico:" Se sono la fonte di potere basterà staccare la corrente, passatemi l' analogia, e tutto dovrebbe finire."
Ariel disse ironica sentendo la soluzione proposta dal mago:" Buona fortuna. No, no. Per spezzare l' incantesimo bisogna fargli rifiutare il loro "e vissero per sempre felici e contenti" e nessun mortale è mai riuscito a farlo."
Flynn rispose con convinzione:" Beh, non dobbiamo farlo. Lo faranno loro, sono Bibliotecari. Bisognerà però portarli qui. Merlino, mamma, Jenkins voi preparate qualcosa per intrappolare i Bibliotecari quando torneranno qui; Al, Reg, As, voi pensate a trovare qualcosa che possa aiutarli a ritrovare la memoria più facilmente. Io e Ariel torneremo a Cicely, con la complicità di Nicole dovrebbe essere semplice portarli in Biblioteca."
Sentendo quell' ultima frase la fata protestò animatamente:" No, no, non torneremo. Mi vedrà! Mi catturerà di nuovo!"
Flynn si avvicinò alla fata e si abbassò per essere al suo livello e guardarla negli occhi prima di dirle rassicurante:" Ariel, devo salvarli. E tu devi venire con me. Aiutami e ti giuro sul mio onore di Pendragon e di Massone Criptico che troverò un modo per aiutarti."
L' uomo a quel punto tese la mano alla fata, che afferrò qualche istante dopo, una volta appurato che le parole del Bibliotecario erano sincere.




Note:

vi ricordo che Flynn riesce ad usare le porte a suo piacimento, la 1x05 insegna.

** mi riferisco all’ ingresso di Nicole nell’ ultima scena del primo film, prima che Flynn la presenti a Margie. 

*** Jenkins in questo episodio sembra soffrire più di una perdita di memoria che essere nel suo lieto fine. O almeno, a me sembra così.

Note dell' autrice:

Per prima cosa vi comunico che ho intenzione, almeno pr il momento, di pubblicare un capitolo una settimana sì e una settimana no, ho troppi impegni al momento che mi fanno scrivere poco e piuttosto che non pubblicare affatto preferisco rallentare il ritmo.
Mi rendo conto di aver scritto un capitolo parecchio lungo ma ho notato che succede spesso quando si tratta di riscrivere i miei episodi preferiti...
Passando al capitolo invece come avete potuto leggere all' inizio c'è la fine della missione di recupero, la cosa principale concerne gli effetti del successo di Flynn: ora non avrà più scatti e sbalzi d' umore come ho scritto all' inizio della stagione, ovvio, non sarà immediato dato che il Bibliotecario ha qualche istinto omicida verso Moriarty... 
A Cicely ho però fatto sì che Flynn sia meno imbranato e quindi più in linea con il personaggio che ho descritto nel corso di tutta la storia, a partire dal capitolo 1.
Per gli effetti dell' incantesimo di Prospero ho fatto sì che si capisse prima cosa era successo e inoltre preciso che i lieto fine dei Bibliotecari non sono cambiati mentre per Nicole e Flynn il discorso è diverso, verrà spiegato nel prossimo capitolo ma se avete teorie non abbiate paura a farmele sapere ^^
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 53
*** Cinquantaduesimo capitolo ***


Cinquantaduesimo capitolo 

Flynn e Ariel erano tornati a Cicely grazie alla Porta sul Retro e immediatamente si erano accorti, con un certo disappunto, che nella cittadina si stava svolgendo una vera e propria caccia all' uomo con Moriarty a ricoprire il ruolo più attivo; fu proprio l' Immaginario a notare il duo mentre giravano l' angolo.
Sentendo le urla che incitavano la Guardiana a catturare i ricercati il Bibliotecario incitò la fata alla fuga, i due riuscirono a seminare l' Immaginario con relativa facilità così al sindaco non rimase che cercare aiuto e rivolgersi ai cittadini, radunati rapidamente nella piazza cittadina e divisi in squadre di ricerca:" Vi prego, cercate di rimanere calmi. Ora, so che siete tutti turbati per questi stranieri fra di noi, ma vi assicuro che lo sceriffo Noone è... Beh, eccola!"
In quel momento Nicole con un cipiglio furioso in volto arrivò nella piazza della cittadina e chiese stizzita:" Che cosa sta succedendo?"
Il sindaco rispose convinto di aver fatto la mossa migliore:" Beh, ho radunato qualcuno per darti una mano a cercare gli stranieri."
Nicole sibilò irritata:" E secondo te radunare una folla inferocita armata di mazze e bastoni è stata la scelta migliore? Stiamo parlando semplicemente di due forestieri non di due criminali internazionali! È impossibile che siano stati loro a portare via quell' enorme totem, lo avresti già capito anche tu se ti fossi degnato di usare il cervello!"
La Guardiana aveva detto ciò che pensava senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze: aveva infatti ricevuto un messaggio di Flynn che l' aveva messa al corrente di tutto e lei era stata ben felice di sapere che quell' incubo durato tre giorni stava per finire.
Il Bibliotecario e Ariel erano nascosti dietro l' angolo di un edificio che garantiva loro un' ottima visuale sulla piazza; Flynn aveva commentato acido, vedendo Moriarty così vicino a Nicole:" Perché mai anche lui è qui?"
Fu Ariel a dargli una risposta:" Non ci saranno molti luoghi al mondo per un uomo come James quando lo stregone avrà terminato."
Nel frattempo Nicole aveva finito di rimproverare il sindaco, che decise di rivolgersi ai cittadini con il tipico sorriso da politico in campagna elettorale:" Fate tutti silenzio per favore. Dopo aver discusso con il nostro sceriffo, siamo giunti alla conclusione che gli stranieri sono ancora sull' isola."
A quell' affermazione dalla folla di levarono mormorii di stupore e disappunto così l' Immaginario proseguì nella sua arringa:" Sì, sì, lo so. Lo so. Sono venuti, hanno rubato il nostro amato totem. Hanno rovinato la nostra perfetta e felice vita e ancora non sappiamo chi siano o perché vogliano ferirci, ma prometto che io e lo sceriffo elaboreremo un' idea, un piano, per prenderli. Sceriffo?"
Nicole in quel momento stava tenendo a bada l' istinto di fare del male all' Immaginario davanti a tutta quella gente, possibile che Moriarty non avesse ascoltato minimamente nessuna delle sue parole? 
Decise di intervenire per limitare il più possibile i danni e al contempo agevolare Flynn a riportare i Bibliotecari in Biblioteca, disse quindi con tutta la severità e l' autorità di cui era capace, cercando di risultare credibile nella sua parte:" Abbiamo bisogno di tutto l' aiuto possibile. Io, il professor Stone, l' agente Jones e il comandante Cillian con qualcuno di voi guideremo la ricerca all' interno della città. Il sindaco Moriarty invece prenderà il grosso delle forze ed estenderà la ricerca nelle zone boschive e non abitate, dove è più probabile che si nascondano gli stranieri. Insieme riusciremo a trovarli."
Dalla folla si levarono grida di assenso mentre in tutto questo Flynn e Ariel non si erano mossi di un millimetro dalla loro posizione; la fata pensò bene di aggiungere altri dettagli su Moriarty, a beneficio di un irritato Flynn:" James ha implorato di essere mandato qui con i tuoi amici."
L' uomo sibilò irritato:" Già, così può stare con Nicole. Fortunatamente mia moglie non è stata influenzata da questa pazzia collettiva e schifa Moriarty come al solito."
La fata commentò interessata la situazione:" L' incantesimo ha intrecciato assieme le loro storie secondo i loro desideri. Lei però non desidera lui o questa vita, per questo si ricorda tutto. Le loro storie non sono compatibili."
Il Bibliotecario rispose mentre osservava la folla:" Il problema, Ariel, è che questa non è una storia, loro eccetto Moriarty non sono personaggi. Sono persone reali con le loro vite reali e noi salveremo tutti dall' illusione in cui sono finiti."
Ariel sentendo quelle parole rispose spiegando la soluzione al problema:" Allora dovremo far scegliere loro le loro vite e non la storia."
Il newyorkese disse serio:" Bene, allora procederemo con il piano di partenza: li porteremo in Biblioteca e lì cercheremo di farli rinsavire. Useremo la Porta sul Retro per velocizzare il processo."
Nicole nel frattempo aveva lasciato Moriarty con il grosso dei cittadini a perlustrare i boschi, mentre lei aveva suggerito ai Bibliotecari di sparpagliarsi per la cittadina; decise di chiamare Ezekiel per sapere la sua posizione prima di comunicarla a Flynn, ringraziando immensamente chi avesse inventato i cellulari:" Agente Jones, sono lo sceriffo Noone. Ci sono progressi?"
L' australiano comunicò prontamente i dettagli, dopo che Nicole ebbe ottenuto le informazioni di suo interesse:" Abbiamo appena iniziato sceriffo. Vorrei che coinvolgessi l'agenzia. A quest' ora li avremmo già presi."
Nicole disse intransigente e irreprensibile:" No, non voglio che questa città si trasformi in un porto di mare."
Ezekiel, seguito da quattro uomini aveva proseguito nella sua camminata prima di rispondere alla Guardiana, inconsciamente intimorito e certo che se non avesse seguito gli ordini della donna le cose per lui non sarebbero finite bene:" Ricevuto. Appena vedremo l' obiettivo potremo..."
In quel momento infondo ad un incrocio comparve Flynn che si guardò attorno per un attimo per poi fissare Jones e i suoi rinforzi; tutti si fermarono ed Ezekiel avvisò Nicole prima di mettersi all' inseguimento:" Abbiamo appena avvistato il fuggitivo maschio!"
Dopo aver messo via il telefono si rivolse agli uomini che erano con lui:" Fate il giro, bloccate l' altro lato. Non fatevelo sfuggire, ok?"
A quel punto tirando fuori la pistola si mise ad inseguire il Bibliotecario, che con tutta calma aveva svoltato l' angolo e poi era misteriosamente svanito nel nulla; raggiunto dai rinforzi fece loro cenno di tornare indietro, dato che non c'era più traccia dello straniero, rimasto da solo si guardò un attimo intorno pensieroso, per poi essere afferrato da dietro e trascinato chissà dove.
Jacob invece era seguito da un consistente numero di giovani ragazze e qualche ragazzo, diede indicazioni a tutti con piglio autoritario e deciso, sfruttando il suo ruolo di professore:" Attraversate la strada. Attraversate la strada. Controllate da entrambi i lati. Ora potrebbe diventare pericoloso, ok? Ho perso tante brave persone per salvare i Buddha di Bamayin dai talebani. Oggi non succederà."
L' attenzione del professore venne attirata da Ariel che dopo averlo salutato allegramente si era messa anche a girare attorno ad un lampione con aria divertita, provocando volutamente il Bibliotecario perché la inseguisse, per poi salire su una scala che conduceva momentaneamente in Biblioteca; Jacob e il suo gruppo la inseguirono ma il finto professore fu il più veloce a reagire e così, dopo aver ordinato di chiamare Nicole, partì all' inseguimento di Ariel, solo per finire nella trappola della fata.
La Guardiana stava passeggiando con aria attenta, cercando di scorgere qualsiasi ostacolo al piano escogitato da Flynn quando il suo cellulare vibrò; era il marito che le comunicava che tutto era andato per il verso giusto e che i Bibliotecari erano tornati in Biblioteca, a lei sarebbe bastato raggiungerli passando per il bar che era la base dei tre.
Raggiunta la destinazione Nicole vide con sollievo che i tre erano stati semplicemente immobilizzati da Merlino e che, soprattutto, oltre al mago e alla suocera erano presenti anche i suoi figli; per prima cosa la donna andò da loro e abbracciò tutti e tre con affetto e una leggera dose di preoccupazione, disse poi rivolta ad Alastair:" Avete fatto i bravi dalla nonna e soprattutto mi avete dato retta?"
Il diretto interessato annuì per poi chiedere preoccupato:" E tu? Com'è stato passare tre giorni nella città più noiosa d' America?"
La Guardiana sorrise per poi scompigliare affettuosamente i capelli al figlio e rispondere seccata dal ricordo:" Non lo augurerei a nessuno sano di mente. Questa vita è decisamente molto meglio."
Regan voleva sapere altro ma Nicole, con la promessa di posticipare l' interrogatorio si rivolse a Merlino e a Jenkins per fare il punto della situazione:" Flynn mi ha spiegato come stanno le cose. Ho principalmente due domande: Jenkins le è tornata la memoria? Martin com'è possibile che io non sia finita come loro?"
Il primo a rispondere alle domande fu il cavaliere:" È tutto alla normalità ora, signora Carsen. Devo ringraziare la terapia d' urto dei suoi figli per questo, non convenzionale ma decisamente efficace oserei dire."
In tutto questo Cassandra, Jacob ed Ezekiel osservarono confusi e perplessi la scena non sapendo minimamente come comportarsi o cosa pensare di tutta quella situazione a dir poco folle; nessuno sembrava intenzionato ad ascoltarli o a dar loro retta al momento così i tre si rassegnarono a rimanere in disparte ma chiedendosi perché lo sceriffo si comportasse in quel modo.
Merlino nel frattempo espose la sua teoria:" Non ne sono convinto ma potrebbe essere a causa dei miei incantesimi di protezione, avendolo inteso come un maleficio hanno impedito che tu e Flynn perdeste la memoria."
Alla bionda bastò dato che subito dopo si mise di fianco a Flynn e gli disse con aria leggermente divertita:" Spiegherai tu ai ragazzi come stanno le cose, vero? Io ho sopportato tutte queste stranezze per tre giorni, la mia parte l' ho fatta."
Il moro rispose con un sorriso, prima di rivolgersi ai tre prigionieri:" Sei sempre la solita Psicopatica e ti amo per questo."
Dopo una pausa ad effetto iniziò la sua spiegazione dicendo con voce allegra ma con una certa aura d' autorità:" Per iniziare credo sia meglio farvi un piccolo riassunto di tutto quello che vi siete dimenticati. Questa è la Biblioteca; io sono Flynn Carsen, il capo Bibliotecario; il vecchio dall' aria brontolona ma dal cuore d'oro è Jenkins; il vecchio dall' aria più simpatica è Merlino, la graziosa signorina che volevate arrestare è Ariel, una fata; i tre bambini sono Alastair, Regan e Astrea, i figli miei e di Nicole, che fra parentesi è mia moglie; la signora è mia mia madre, Margie Carsen; lo sceriffo Noone la conoscete già ma non ricordate che è la Guardiana e soprattutto c'è una cosa fondamentale che a quanto pare vi siete dimenticati: voi siete Bibliotecari. Siete sotto l' effetto di un incantesimo che vi sta confondendo la memoria. Per farla breve non siete chi credete di essere."
I tre non seppero cosa dire, limitandosi a fissare Flynn con espressioni perplesse ma anche furiose per il rapimento e per essere stati immobilizzati da una forza sconosciuta, non rendendosi conto che Merlino aveva già sciolto l' incantesimo; il Bibliotecario a quel punto dece qualche passo per avvicinarsi a Ezekiel e dirgli convincente e appassionato:" Jones, io non ti sono mai andato a genio e tu non sei mai andato a genio a me. Però dopo due anni abbiamo imparato quantomeno a conoscerci. Tu non sei nelle forze dell' ordine. Tu sei un ladro, anzi, sei il ladro per eccellenza, sei la risposta all' enigma, sei quello che oltrepassa tutti i limiti e apre tutte le porte. La Biblioteca ti ha invitato a unirti a noi*."
Dopo una breve pausa si spostò di qualche passo, si mise di fronte alla rossa e le parlò con lo stesso tono:" Cassandra, hai trascorso la prima parte della tua vita come se fossi invisibile, per tutti quelli attorno a te. Nessuno sapeva che avessi l' intero universo nella tua testa. Quella mente... Quella mente meravigliosa non è fatta per il lieto fine di una fiaba. È fatta per confutare i limiti, e disegnare le mappe, cosicché gli altri possano seguirti."
Infine fu il turno di rivolgersi a Jacob:" Signor Stone, sei fra i migliori cinque storici d' arte del mondo. Rappresenti diecimila anni di storia di esseri umani che cantano, ballano, dipingono e scrivono i loro cuori e le loro anime nel mondo. Questa Biblioteca è stata costruita per te. Questa è casa tua e noi siamo la tua famiglia."
Ariel a quel punto dopo aver constatato che le parole di Flynn avevano smosso i Bibliotecari fece una constatazione con la sua voce sognante:" Qualcosa si è mosso ma non durerà. No, no, no, no. Le loro storie sono state cambiate. Se vuoi farli tornare per sempre, devono rifiutare le nuove storie e... E distruggere quei talismani."
La fata si riferiva al braccialetto di Jacob, la collanina di Cassandra e il badge di Ezekiel, che si erano illuminati di azzurro quando Flynn aveva parlato ai proprietari.
Nicole chiese con un sorriso:" Allora che ne dite ragazzi? Rivolete le vostre vecchie vite? A proposito Secchione, bel discorso."
I tre Bibliotecari diedero un cenno affermativo così loro, la Guardiana, Flynn e Ariel tornarono al bar gestito da Cassandra; il newyorkese fece anche il punto della situazione, decisamente a suo agio nel ruolo di leader della missione:" Ok. Tutti sapete qual è il vostro talismano. Li appoggerete alla base del totem quando Ariel lo riporterà indietro e romperemo l' incantesimo."
La fata disse la sua:" Il totem è ancora là ma è invisibile. O intangibile? Me li confondo. O entrambe?"
A quel punto dalla porta entrò Moriarty con una pistola in mano e un' aria parecchio alterata e minacciosa; disse poi freddo:" Nicole, dietro di me. Ti proteggerò."
Essendo impegnato a tenere sotto tiro Flynn non si accorse che Ariel era sgattaiolata via; la Guardiana d' altro canto fece una grossa risata, divertita dalle parole dell' Immaginario a cui si aggiunse poco dopo anche il newyorkese.
La fata grazie a quell' ulteriore diversivo riuscì ad arrivare tranquillamente dietro alle spalle di Moriarty e a stordirlo grazie alla magia; l' Immaginario cadde a terra privo di sensi così Flynn e Nicole lo scavalcarono senza degnarlo di uno sguardo mentre i tre Bibliotecari osservavano perplessi la scena. 
Cassandra decise di cambiare argomento così una volta affacciatasi alla finestra fece una scoperta nefasta per tutti loro:" Ragazzi... A proposito di andare al totem... Siamo circondati."
Effettivamente nella strada di fronte al bar si stava radunando una folla considerevole; Jacob dopo aver dato un' occhiata aggiunse preoccupato:" Sta arrivando tutta la città e sembra essere sul piede di guerra."
Ezekiel allora propose incoraggiante:" Sul serio, basta che faccia una telefonata all' FBI e posso far arrivare una scorta armata."
Sentendo quelle parole Nicole gli fece ricordare un piccolo dettaglio:" Sì Zeke, tutto molto bello... Peccato che tu non sia un vero agente e la magia di Prospero non è così potente da influenzare la nazione."
Il ladro a quel punto ammise che la bionda aveva ragione così rettificò immediatamente:" Giusto. Non sono dell' FBI. Scusate."
Jacob costatò la situazione è disse poi con una certa irritazione:" No, ma sembra vero. Sembra ancora vero. Hanno appena scoperto la sesta piramide di Giza. Dovrei essere il primo ad entrare!"
Anche Cassandra volle dire la sua:" Io ricordo di aver camminato sulla Luna. Beh... Saltellato in realtà."
Ariel spiegò il perché di quelle strane sensazioni:" Questo tipo di incantesimi narrativi percepiscono quando stanno per essere spezzati. Fanno di tutto per farvi tornare sotto di essi."
Nicole prese rapidamente in mano la situazione e diede i primi ordini:" Ok, tutti cercano Flynn e Ariel, voi tre invece potrete andare al totem indisturbati. Ci vediamo lì."
Tutti a quel punto uscirono dalla porta sul retro del locale diretti al totem mentre sul tetto di un edificio di Cicely era apparso Prospero, intento ad osservare la cittadina; disse poi con un tono minaccioso, rivolto ai suoi nemici, anche se erano impossibilitati a sentirlo:" Pensate di potermi sfuggire? Invece che scappare dall' incantesimo andrete incontro al vostro destino."
A quel punto si dissolse in una scarica di energia azzurrina, pronto a non far spezzare il suo incantesimo.
Jacob stava camminando nei vicoletti deserti della cittadina per ulteriore precauzione, voleva infatti evitare il più possibile i cittadini quando dal nulla apparve una sorta di fumo da cui emerse una donna bruna piuttosto attraente che si rivolse al Bibliotecario con un forte accento francese:" Professor Stone? Proprio l' uomo che cercavo."
Quando fu davanti a Jacob, il Bibliotecario le disse incerto:" Lei è la professoressa Lacroix, del Louvre."
La francese diede conferma e spiegò anche il motivo per cui era lì:" Oui, oui. Siamo rimasti molto impressionati dal suo lavoro, professore. Vorremmo che si unisse a noi come capo curatore e insegnante. La più grande collezione di tesori che il mondo abbia mai visto... Tutti da vedere, toccare e studiare..."
Jacob rimase come imbambolato sentendo le suadenti parole della francese, per poi ammettere:" È la cosa che voglio di più."
Dopo un attimo di pausa però cambiò immediatamente idea:" No. Ci sono persone che hanno bisogno di me."
Dopo quella frase la professoressa si allontanò di qualche passo per poi dissolversi in una nuvola di fumo; il Bibliotecario ne approfittò per rimettersi in cammino, ricordando che aveva una missione in corso.
Ezekiel nel frattempo era tornato nel bar, anche se sembrava che Nicole detestasse il sindaco non potevano lasciarlo da solo; disse infatti allarmato:" Signor Moriarty! Non possiamo andarcene senza di lei."
Nel locale non c'era traccia dell' Immaginario, al contrario c'era una strana nebbia da cui emerse un uomo parecchio anziano, dalla tipica aria da Federale e con un impermeabile scuro che si rivolse al ladro:" Agente Speciale Ezekiel Jones."
Il Bibliotecario rispose in tutta fretta, visibilmente agitato:" Sì? Intendevo no. Che c'è? Direttore Walter. Dell' Interpol?"
Il direttore rispose in tutta calma:" Esatto, figliolo. Ti tengo d'occhio da un po'. Credo che tu sia sprecato qui a Cicely. Ti andrebbe di unirti all' Interpol, e fare del mondo il tuo parco giochi?"
Il direttore proseguì convincente nella sua arringa:" Con noi potresti andare ovunque, fare di tutto ed essere intoccabile. Tutti i ladri d'arte temeranno il tuo nome."
Ezekiel rispose con un sorriso:" Potrei essere il migliore."
Dopo un secondo però il ladro cambiò idea e rispose al direttore con il tipico tono usato da Ezekiel Jones:" Mi spiace, bello. Sarebbero persi senza di me. La risposta è no."
Detto ciò il Bibliotecario corse nuovamente via, diretto all' uscita posteriore; 
Anche di fronte a Cassandra apparve la nebbia, da cui uscì un uomo di colore con addosso dei vestiti con il logo della NASA; la rossa lo riconobbe immediatamente dato che lo salutò con il saluto militare:" Generale McLarty."
Il generale per contro ricambiò il saluto per poi spiegare il perché della sua presenza:" Comandante Cillian. Il suo Paese ha un' offerta per lei. Vorrebbe essere il primo essere umano a mettere piede su Marte? Magellano, Armstrong, Cillian. Sarà d' ispirazione per bambini, donne, e per il mondo intero."
Cassandra scosse la testa, incredula per poi dire eccitata:" Non pensavo che avrei vissuto abbastanza per farlo."
Il generale proseguì:" Venga con me, comandante, e i suoi desideri diventeranno realtà."
Una volta stretta la mano che l' uomo le stava porgendo la rossa la ritrasse immediatamente chiedendo incerta:" E i miei amici? Il mio fidanzato**?"
L' uomo chiese perplesso:" Come prego?"
La rossa disse chiaramente il suo punto di vista:" Se dovessi farlo, non tornerei qui per anni."
Il generale le disse serio:" Comandante, non credo che lei capisca cosa le sto offrendo."
Cassandra però rimase ferma nella sua posizione:" No signore. Devo andare dagli altri."
Detto ciò anche Cassandra corse via. 
Nicole invece si era separata da Flynn e Ariel e per raggiungere gli altri al totem aveva preso una scorciatoia decidendo di passare per il teatro cittadino, stava attraversando la platea quando la voce di Moriarty la fece fermare:" Dobbiamo parlare."
La bionda rispose secca:" Credo di no, invece."
L' Immaginario però non diede ascolto alla donna:" Devo essere sincero con te. Prima non ne ero capace ma ora, in questo momento, sono libero dall' influenza di Prospero. Ciò che avete fatto ha indebolito l' incantesimo e ora posso parlarti come me stesso. Almeno per ora. Ti prego... Ti prego, concedimi un attimo."
Nicole non si lasciò incantare rispondendo secca:" Io ora uscirò da quella porta, non rimarrò qui a perdere tempo."
Moriarty però decise di giocarsi l' ultima carta, mentre camminava a fianco della Guardiana:" Nicole! So che tu e i tuoi amici siete confusi e vedete Cicely come una prigione."
La bionda disse secca:" Io non ho mai subito gli effetti. E comunque sta giocando con le menti e i ricordi, tu come lo definiresti?"
L' Immaginario rispose convinto:" Un santuario. La definirei come la nostra ultima occasione. Stammi a sentire. Sta per succedere qualcosa, qualcosa di terribile, e potrebbe succedere anche ora. Degli altri non mi importa un accidente ma di te... C'è qualcosa fra noi e non posso lasciare che lui se lo prenda. Si è già preso la mia vita e la mia libertà. Ho scoperto che non posso sopportare il pensiero che si prenda anche te. L' ho implorato affinché rendesse questa città adatta a te e ai tuoi amici così che tu potessi trovare l' amore e la felicità. Non credi che tutti noi meritiamo il nostro lieto fine?"
La Guardiana si fermò per poi dire inizialmente furiosa ma poi più calma mentre proseguiva il suo discorso:" Come ti ho sempre detto io amo mio marito! Fra noi due non c'è mai stato nulla e nulla ci sarà mai! Inoltre mi stai davvero chiedendo di abbandonare mio marito, i miei figli, la mia famiglia per vivere una vita falsa con te?! Mi spiace ma io l' amore e la felicità li ho già trovati con Flynn dieci anni fa; la nostra vita non è facile, non è perfetta, non c'è il lieto fine ma è tutto vero, è reale! Non lo cambierei mai per nulla al mondo! Mi spiace James, ma tu ti sei sempre illuso e hai creduto in qualcosa di inesistente e immaginario."
La bionda a quel punto se ne andò, stupendosi di non essere stata nemmeno troppo brusca con Moriarty, riflettendoci bene dopo aver sentito quelle parole più che il solito disprezzo per l' Immaginario per lui provava solo una grande pietà per la miseria del suo destino, si ritrovò a sperare che potesse tornare nel suo libro e dimenticare tutto quello che era successo nell' ultimo anno.
L' Immaginario d' altro canto non prese bene quel rifiuto, nonostante avesse messo in preventivo una possibile risposta di quel tipo da parte di Nicole; allontanandosi con espressione furente disse con un sibilo, mentre con il piede calpestava la spilletta con la bandiera americana che era il suo talismano:" D' accordo. Allora farò a modo mio."
Nicole, Cassandra, Jacob e Ezekiel raggiunsero il luogo dove si trovava abitualmente il totem quasi all' unisono e notando l' assenza sia di Flynn e Ariel che del totem la rossa constatò con un certo disappunto:" Qui non c'è. Hanno detto che sarebbe stato qui."
Anche Jacob manifestò la sua irritazione:" Non ho tempo per questo. Ho una classe a cui insegnare."
Anche Ezekiel manifestò una certa dose di inquietudine:" E io chiamo il Bureau. È stato un errore lasciarlo in mano a principianti."
Nicole sbuffò a metà fra l' irritazione e il divertimento nel vedere che certe cose non sarebbero mai cambiate; decise poi di tranquillizzare i Bibliotecari:" Ragazzi, un attimo. Noi siamo appena arrivati, vorrei ricordarvi che nessuno è mai morto per aver aspettato qualche minuto. Siete peggio di Reg quando fate così."
Jacob disse senza aver dato segno di aver ascoltato le parole della bionda:" Ah sì sceriffo? Abbiamo sbagliato a lasciarli andare via da soli! A quest' ora saranno già lontani."
In quel momento arrivarono Flynn e Ariel e il Bibliotecario spiegò la causa de loro ritardo con una certa ironia nella voce:" O siamo semplicemente in ritardo perché qualcuno ha insistito per fermarsi a raccogliere dei fiori?"
La fata spiegò divertita il perché del suo gesto:" Non fiori... Sì sono dei fiori ma sono anche ingredienti."
A quel punto Ariel girò attorno alla base del totem e lasciò cadere su di essa i fiori appena raccolti, che iniziarono a brillare di una luce azzurrina, per poi far apparire nuovamente il totem e dire soddisfatta:" Proprio dove lo avevo lasciato."
Nicole a quel punto chiese delucidazioni sulla prossima mossa:" Bene Secchione, ora che cosa dobbiamo fare?"
Il Bibliotecario rispose sicuro:" Ora, mia cara Psicopatica, dobbiamo porre fine a questa falsa storia. Ognuno prenda il proprio talismano, lo metta ai piedi del totem e racconti la propria storia. Quella vera."
Dopo aver gettato i tre talismani alla base del totem, che brillò per un breve istante di una luce azzurrina, il primo a prendere parola fu Ezekiel:" Io sono un ladro. Anzi, no. Sono il ladro. Mi chiamo Ezekiel Jones. Per tutta la vita ho sempre vissuto in bilico, seguendo solo le mie regole, il mio codice morale e facendo tutto quello che volevo, rubando più per avere una sfida alla pari delle mie abilità che per vera voglia di ricchezze. Dopotutto sono fantastico e necessito di sfide al mio livello per non perdere il tocco... Ma poi ho ricevuto una lettera dorata dalla Biblioteca. Questa lettera mi ha mostrato un nuovo mondo, mi ha fatto capire che c'era anche altro... Altre cose, altre persone, un' altra vita. Sono Ezekiel Jones, un ladro e un Bibliotecario."
La seconda a parlare fu Cassandra:" E io ho scoperto che la magia esiste. Proprio per davvero. Mi ha cambiato la vita. Ah giusto, sono Cassandra Cillian, un genio matematico che ha un tumore in testa che la stava uccidendo... Per tutta la vita il mio tumore ha condizionato ogni mia scelta, determinando chi sono agli occhi di tutti e anche ai miei... Ricevere la lettera della Biblioteca mi ha fatto scoprire chi sono davvero e soprattutto mi ha ridato la speranza che avevo perso da molto tempo. Sono Cassandra Cillian, una matemagica e una Bibliotecaria."
Infine fu il turno di Jacob:" Sono Jacob Stone, un Bibliotecario e uno storico dell' arte. Decidere, con dieci anni di ritardo, di presentarmi in Biblioteca è stata la scelta migliore che io abbia mai fatto. Per tutta la vita ho nascosto chi sono a tutti, amici, familiari, conoscenti e sconosciuti. Mi sono nascosto dietro tantissime false identità per paura che gli altri scoprissero chi sono davvero... Sono stato tante persone ma poi grazie alla Biblioteca ho capito che non serve, qui non ho bisogno di nascondermi con Jenkins, Nicole o gli altri Bibliotecari. Posso dire di essere Jacob Stone senza paura, qui mi posso fidare."
Flynn e Nicole osservarono la scena con un certo orgoglio mentre Ariel disse eccitata, applaudendo leggermente:" Bene! È il mio turno! Portami nella tua Biblioteca prima che..."
La fata però si interruppe a causa di quello che aveva appena visto arrivare; disse infatti con un certo orrore nella voce mentre vedeva Moriarty che si avvicinava a loro a capo di una consistente folla inferocita e armata alla bell' e meglio; aggiunse poi con un tono carico d' orrore:" James che cosa hai fatto?"
Immediatamente Ariel scappò dissolvendosi in una nube si scintille azzurrine; Flynn invece osservando quella scena commentò con una certa ironia nonostante tutto:" Ah... Moriarty... Ragazzi vi ricordate quando parlavamo di scappare? Beh, questo è proprio il momento adatto!"
Detto questo si avviò verso il bagno portatile che lo aveva portato a Cicely la prima volta mentre con il cellulare chiamava la Biblioteca:" Pronto Jenkins? Sì è lei. Bene. Ci servirebbe immediatamente e con una certa urgenza una porta come via di fuga immediata! Verso dove? Non importa! Basta che non sia qui!"
Il quintetto riuscì ad attraversare senza problemi la porta, abbandonando Cicely per sempre con grandissimo sollievo della Guardiana; arrivati dall' altra parte della porta si ritrovarono su un prato, la visibilità era ridotta a qualche centimetro a causa di una fitta nebbia che insospettì il capo Bibliotecario. 
Una volta tornati a vedere il newyorkese constatò che si trovavano in un posto decisamente familiare nonostante tutto: erano inspiegabilmente arrivati a Bryant Park***, il parco che sorgeva esattamente dietro la Metropolitan Public Library; appurato che non mancava nessuno all' appello e che tutti sembravano essere in buona salute il Bibliotecario iniziò a guardarsi attorno, cercando di capire come mai fosse finito all' esterno addirittura della struttura che ospitava la Biblioteca.
Anche Nicole era parecchio perplessa dato che chiese incerta:" Ok, c'è qualcosa che non va per niente. Come mai siamo finiti qui?"
A dare una risposta a Nicole fu Ezekiel dato che notò un particolare decisamente fuori posto, mentre constatava anche che il parco era inspiegabilmente deserto:" Beh, non ne sono sicuro... È solo un impressione ma credo che c' entri con quello."
Indicando un punto in lontananza l' attenzione di tutti si focalizzò sul totem di Cicely; mentre Flynn si era avvicinato per osservare meglio la struttura apparsa misteriosamente a New York, Jacob chiese un' informazione a Nicole:" Qui da qualche parte non c'è per caso un' entrata secondaria che porta direttamente alla Biblioteca? Un' entrata di servizio magari?"
Nicole annuì per poi specificare:" Sì c'è. Ma ho come l' impressione che non servirà a nulla... Se volete andare a controllare fare pure: è una porta che si affaccia sul parco, la riconoscerete perché sopra sono abbozzati gli stemmi che ci sono sulle porte dell' ufficio: un libro, una spada e un albero... Io intanto vado da Flynn per vedere se ha scoperto qualcosa."
Detto ciò i quattro si separarono e Nicole tornò dal Bibliotecario, che le espose i suoi dubbi:" Evidentemente ho sbagliato qualcosa quando ho riportato indietro i ragazzi. Ogni tanto a quanto pare sbaglio anche io... Succede raramente ma succede... Questo totem comunque non dovrebbe essere qui."
Nicole alzò un sopracciglio, sicura di quello che stava per dire:" Flynn, il totem è lo stesso che c'era a Cicely. Inoltre tu non sbagli mai sui fatti, è su tutto il resto che ti incasini."
Il Bibliotecario le disse frustrato:" E allora perché è ancora qui a perseguitarci? Stando ad Ariel è solo un fulcro, non contiene magia al suo interno. Salvando i Bibliotecari ho spezzato l' incantesimo, Ariel è scomparsa e per qualche ragione noi siamo finiti qui a Bryant Park, completamente deserto nonostante sia una bella giornata di sole, senza poter entrare in Biblioteca perché dubito che gli ingressi ordinari o l' ingresso di servizio che porta alla nostra Biblioteca funzionino. Ho anche provato a chiamare Jenkins, Martin o mia madre al cellulare ma non c'è campo, cosa impossibile visto dove siamo! Non capisco cosa ci stia succedendo e la cosa non mi piace per niente! Prospero è ancora la fuori a ordire chissà quali trame e noi siamo bloccati qui, a pochi metri dalla nostra stessa Biblioteca senza poter fare nulla!"
La Guardiana a quel punto ripetè una constatazione fatta in precedenza, esponendo le sue preoccupazioni e deduzioni con un tono preoccupato:" Flynn tu sui fatti non sbagli mai, me lo dicesti quando ci conoscemmo. Considerando poi che sei stato consigliato anche da persone del calibro di Merlino, Jenkins e una fata non depone a favore dell' ipotesi che tu ti stia sbagliando... Flynn molto probabilmente anche io e te siamo sotto l' influenza dell' incantesimo di Prospero."
Il Bibliotecario rispose leggermente scettico e paranoico:" Potrebbe essere ma mi sembra molto strano. Se io e te siamo sotto l' effetto dell' incantesimo di Prospero come mai non ci siamo dimenticati chi eravamo e chi erano gli altri? Inoltre sono parecchio sicuro che gli incantesimi di Merlino siano in grado di proteggerci da qualunque incantesimo di alterazione dei ricordi, di alterazione della capacità cognitiva e filtro d' amore! Non credo che Prospero, anche con il Bastone di Zarathustra sia più potente di Merlino! Stiamo pur sempre parlando di un mezzo demone^ che ha avuto millenni per poter padroneggiare la magia! Un Immaginario non può competere!"
La Guardiana dopo averci riflettuto rispose al marito, sicura di essere nel giusto:" Beh... Questo perché l' incantesimo di Prospero non è una maledizione! Sia Ariel che Moriarty lo hanno definito come una benedizione, una concessione, un regalo! Per questo la magia di Merlino non ci ha protetti: siamo comunque vulnerabili alla magia, basta vedere quella di trasporto della Porta sul Retro! No, la ragione per cui non abbiamo perso i nostri ricordi è un' altra: stiamo già vivendo il nostro lieto fine. Le uniche cose che potrebbero migliorarlo sono la cancellazione di eventi legati ai nostri passati che ci hanno fatto soffrire ma che ci hanno resi le persone che siamo ora... Se non fosse stato per Ice non sarei la Guardiana, se non fosse stato per la morte di tuo padre non saresti il Bibliotecario. Non so se è perché Prospero non ha potere sul passato o sul resuscitare i morti, o se è perché quello che ci è successo è parte integrante di ciò che siamo e quindi averlo accettato e superato assieme ha reso il nostro rapporto, qui potrei vomitare, il vero amore delle favole. Sappiamo che la magia di Prospero si basa sulle storie, in questo caso sulle favole... E cosa dicono sempre nelle favole? Il vero amore vince sempre. Forse è per questo che non siamo stati colpiti."
Flynn ascoltò attentamente le parole della moglie, per poi riflettere attentamente sulle teorie espresse da Nicole; alla fine convenne che la bionda aveva ragione, tutto tornava:" Credo sia come dici tu ma quali sono i nostri talismani? Voglio dire... Se non sapevamo di essere sotto incantesimo, perché per noi tutto è rimasto uguale, cosa dovremmo cercare? Dovrebbe essere qualcosa di nuovo, mai indossato da noi... Come un distintivo da sceriffo..."
Nicole annuì per poi notare un dettaglio: la catenella dell' orologio di Flynn sembrava diversa, molto più nuova; decise di farlo presente al Bibliotecario:" O come la catena di un orologio decisamente diversa dalla solita."
Il Bibliotecario prese l' orologio da taschino dalla tasca interna della giacca che indossava per poi notare che quello non era il suo orologio! Sulla superficie esterna non era presente il drago dello stemma dei Pendragon, era decisamente più nuovo ed una volta aperto constatò che si trattava di una bussola; lo staccò senza troppe cerimonie e lo appoggiò alla base del totem, mentre Nicole faceva lo stesso con il distintivo.
A quel punto il moro guardò Nicole e le disse con un sorriso stanco:" Prima tu o prima io?"
La Guardiana rispose convinta alla domanda:" Prima le signore, no? Beh, almeno so cosa devo fare..."
La bionda a quel punto prese un profondo respiro e iniziò a parlare:" Mi chiamo Nicole Noone, sono una moglie, una madre e sono la Guardiana. Non lo sono sempre stata... Ho iniziato come agente speciale della CIA con il nome in codice di Ice, per i primi tempi tutto è andato bene, poi a seguito di una missione finita male le mie mani si sono sporcate del sangue innocente di un bambino... È stato il momento peggiore della mia vita e mi ha fatto capire che persona ero diventata e che persona non volevo più essere... Grazie a una lettera ho trovato la mia strada per la redenzione, non è stato facile, la strada è ancora lunga, ma dopo essere diventata la Guardiana posso dire di potermi nuovamente guardare allo specchio senza essere disgustata dal mio riflesso. Ed è merito soprattutto del mio Bibliotecario, dell' uomo che amo."
Dopo quelle parole sia il totem sia il distintivo brillarono di una luce azzurrina, segno che la donna aveva appena spezzato l' incantesimo che la affliggeva; Flynn comprese che ora era arrivato il suo turno, si chiese cosa avrebbe dovuto dire ma un rapido sguardo a Nicole dissolse ogni dubbio, era grazie a lei se aveva capito chi era.
L' uomo si mise quindi a fissare il totem con aria pensierosa prima di iniziare a parlare:" Sono Flynn Carsen... Sono il... Sono un Capo Bibliotecario, il secondo, il settimo Vero Bibliotecario, un discendente di Artù e Salomone e attuale capo delle fazioni che rappresentano... Credo di essere il Pendragon numero quaranta a ricoprire la carica e il capo Massone numero centotre... Senza contare che sarò come minimo il millesimo Bibliotecario... Il punto è che prima di sapere del soprannaturale ero il migliore studente, nient' altro che quello. Sono stato solo per molto tempo, non facendo altro che studiare e imparare perché fondamentalmente avevo paura, paura di vivere davvero la mia vita, paura di innamorarmi e soprattutto paura di perdere tutto come è successo ai miei genitori. Poi una lettera dorata mi ha mostrato l' esistenza di un mondo completamente diverso, mi ha fatto capire chi ero davvero e chi potevo diventare ma, soprattutto, mi ha fatto conoscere l' amore, quello vero, per cui vale la pena rischiare tutto senza pensarci due volte. Soprattutto ho trovato una nuova famiglia allargata, composta da membri di sangue, Massoni, Cavalieri e Bibliotecari che mi ha fatto capire che non sono solo e che insieme possiamo risolvere tutto. Sono Flynn Carsen e da caso umano, con l' aiuto di una Psicopatica che amo da impazzire sono diventato un eroe, più o meno."
A quel punto la bussola brillò per poi sparire assieme al totem; il newyorkese commentò il tutto con un sospiro:" Non è stato così facile come poteva sembrare."
Nicole annuì solo, grata che sulle parole le avessero potute ascoltare solo loro due; pochi istanti dopo arrivarono di corsa i tre Bibliotecari e Ezekiel iniziò il suo resoconto prima di cambiare discorso:" Siamo riusciti solo a... Oh, il totem è scomparso!"
La rossa chiese con una certa speranza nella voce:" Quindi è finalmente tutto finito?"
Flynn le rispose mentre mandava un messaggio con il cellulare:" C'è solo un modo per scoprirlo. Ed ecco che è stato ricevuto... Bene avremo la conferma esattamente fra tre... Due... Uno..."
In quel preciso istante apparvero dal nulla Merlino, Jenkins, Margie e i bambini, il Capo Bibliotecario disse quindi per spiegare quell' apparizione:" Dato che eravamo stati tagliati fuori dal mondo ho voluto chiedere a Merlino se poteva raggiungerci assieme a tutti gli altri qua fuori. Mi sembrava più rapido che tornare noi in Biblioteca."
Tutti annuirono, l' idea del Bibliotecario non era stata sbagliata; dopo qualche veloce convenevole per appurarsi che ora era tornato tutto alla normalità sia per i Bibliotecari che per Jenkins la Guardiana osservò preoccupata il cielo, mentre pensava bene di avvertire anche gli altri:" Ehm ragazzi, credo sarebbe meglio se tutti alzaste la testa."
Tutti fecero come aveva detto la bionda e videro che nel cielo le Lay Lines avevano iniziato a formare dei reticoli; Flynn osservando quel fenomeno commentò preoccupato:" Se le Lay Lines sono così vuol dire che sono state sovraccaricate, così come il percorso magico."
Ezekiel chiese incerto:" Ed è una cosa buona o cattiva?"
Fu Merlino a rispondergli teso, in tutti i suoi millenni non aveva mai visto un fenomeno simile:" Dipende da cosa ne pensi della fine del mondo, ragazzo mio."




Note:

* ho modificato vagamente il discorso a Ezekiel perché mi sembrava quello più debole e meno poetico dei tre, Nicole ovviamente non conta dato che ricorda.
 
** preciso che anche qui Jake e Cass sono una coppia però il Bibliotecario è circondato lo stesso da belle donne, dato che è appurato che sia sensibile al fascino femminile.

*** google maps mi ha confermato che dietro la vera Biblioteca di New York c'è questo parco, onestamente non so né come sia né quanto sia grande, mi sembra però un ottimo sostituto per l' esterno dell' Annesso.

^ per alcune fonti Merlino era un mezzo demone che non è diventato l' Anticristo solo perché battezzato, ho preferito mischiare un attimo le carte in tavola rendendo il mago molto più antico ma mantenendo inalterati i suoi natali. Per la cronaca, non è del tipo di Sesselman 

Note dell' autrice:

Innanzitutto devo dire che questo è stato un capitolo di tagli da una parte e di aggiunte dall' altra. 
Con Nicole che si ricorda molte cose viste nell' originale non avevano infatti senso di esistere; per non avere un capitolo striminzito, striminzito ho però deciso di dedicarmi all' introspezione dei personaggi, soprattutto nel finale dato che due righe di battuta erano decisamente troppo misere dal mio punto di vista. 
Spero che la mia interpretazione della vera essenza di questi cinque eroi un po' improvvisati ma tanto affiatati vi sia piaciuta; una menzione a parte la meritano Flynn e Nicole: spero sia chiaro il perché del loro ricordarsi di tutto ma lo ripeto. Loro stanno già vivendo il loro " lieto fine" nel senso che la loro vita è dura, non è perfetta ma loro e i loro figli sono tutto ciò che possono desiderare; le protezioni di Merlino non c'entrano perché quella di Prospero non è una maledizione dal punto di vista dello stregone, è un modo gentile per tenere a bada i Bibliotecari.
Credo di aver detto tutto perciò ci rivedremo nel 1611, alla prossima Librarians:)

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Capitolo 54
*** Cinquantatreesimo capitolo ***


" E l' ultimo atto"

Cinquantatreesimo capitolo 


Una volta che tutti furono tornati di corsa nell' ufficio della Biblioteca e ebbero iniziato a fare ricerche per capire cosa fosse successo, Flynn abbandonò la lettura che aveva in corso per chiedere i primi aggiornamenti con tono preoccupato e teso:" Ragazzi, che succede? Parlatemi!"
Nicole fu la prima a parlare:" Da alcuni vecchi amici alla CIA ho saputo che i satelliti militari, che in teoria dovrebbero riuscire a resistere ad un attacco nucleare, sono fuori uso. Nessun segnale... Poi mi è saltata la comunicazione anche con loro."
Il Bibliotecario fece un rapido riassunto:" Ok, niente comunicazioni."
Si rivolse poi ai Bibliotecari:" C'è altro?"
Il primo a rispondere fu Ezekiel, dalla balaustra al piano superiore:" Non c'è rete. Anche se provo a inviare i dati usando il cavo i server non rispondono. Addio internet, ben tornato 1995."
Flynn disse con un certo disgusto al ricordo:" Speriamo di no... Avevo un orrido paio di pantaloncini da ciclista all' epoca."
La Guardiana d' altro canto commentò secca e facendo una smorfia di disgusto al ricordo:" Fortuna che li ho buttati via quando mi sono capitati fra le mani."
In quel momento spuntò Jacob, con in testa un caschetto da operaio, e con tanto di torcia, attrezzi e piccone, che informò i presenti della sua scoperta:" Ho controllato il cablaggio lungo la strada, non c'è energia elettrica. Blackout totale. Controllo e vedo se c'è un generatore a corrente alternata o continua o magari una banale batteria ancora carica."
Detto questo si allontanò mentre Flynn disse assorto:" Più che il '95 questo è il 1859. L' evento di Carrington."
In risposta a un eloquente sguardo della moglie, facilmente interpretabile come un' esortazione a spiegarsi senza però fare il Secchione, Flynn prese parola, mentre era impegnato a cercare un libro da uno degli scaffali dell' ufficio:" Si tratta della più grande tempesta solare mai registrata. Provocò sulla Terra un campo elettromagnetico che interferì con tutti i dispositivi elettrici: le macchine telegrafiche presero fuoco, linee e pali distrutti... E questa è la sua versione moderna. Brucia i dispositivi elettronici."
Nicole disse scettica:" E tutto questo potrebbe spiegare la completa distruzione dell' intera rete elettrica?"
Il Bibliotecario annuì serio:" Sì, questa è la versione magica dell' evento di Carrington dopotutto. Al posto dei campi elettromagnetici Prospero ha saturato l' atmosfera di campi elettromagici. Ha riscritto le leggi della fisica. Gli apparati elettronici sono andati  e se continua così temo che il danno potrebbe essere permanente."
Nicole a quell' affermazione assunse un' espressione sconvolta, non era certo ai livelli di Ezekiel ma anche lei amava i benefici della tecnologia moderna, per poi chiedere preoccupata:" Se quel pazzo sta cercando di far sparire la tecnologia sta anche cercando di modificare totalmente la società moderna... Dobbiamo capire in cosa la vuole trasformare..." 
In quel preciso istante fece il suo ingresso una Cassandra decisamente trafelata che, dopo aver ripreso fiato appoggiandosi al tavolo dell' ufficio, fece un profondo respiro prima di informare Flynn e Nicole sulla scoperta che avevano fatto lei, Jenkins e Merlino, dato che in quella situazione di pericolo Margie aveva preferito portare i nipoti al sicuro ad Avalon; la Bibliotecaria disse con ancora il fiatone:" In una foresta."
Il Capo Bibliotecario decise che era anche giunto il momento di discutere con Nicole della misteriosa lettera lasciata dal suo sé passato, decise quindi di mandare Cassandra ad informare Merlino e Jenkins del loro arrivo mentre poi si rivolse alla moglie, una volta sicuro di non essere a portata d' orecchio:" Nicole, credo che sia giunto il momento di rivelare agli altri che siamo stati o che andremo... Come preferisci... Nel passato per fermare Prospero... Proporrei di rimanere il più vago possibile e non rivelare troppe cose, ma in qualche modo credo che svelare questo particolare sia la scelta migliore."
La bionda rispose tesa:" Sì, ci ho pensato parecchie volte mentre tu eri via. E sono d' accordo con te. Tu cerca un modo per scrivere con la sinistra, il resto verrà da sé."
I due a quel punto raggiunsero Cassandra e gli altri come d' accordo, qui il cavaliere iniziò immediatamente a spiegare come stavano i fatti, senza mai rinunciare al suo tipico tono calmo e professionale, anche in quella situazione ai limiti della fine del mondo:" La signorina Cillian ha agganciato un satellite al di sopra della ionosfera, per ovviare alle interferenze causate dalle Lay Lines."
Flynn annuì interessato mentre la rossa aggiunse a beneficio di Nicole:" Non possono mandare o ricevere segnali ma i satelliti usati per i collegamenti in diretta hanno una memoria tampone: archiviano una certa quantità di immagini prima di trasmetterle."
Fu Merlino a quel punto a prendere parola e a completare il quadro:" Per noi è stato quindi possibile vedere i notiziari prima della messa in onda, eccovi la situazione a Londra."
Jenkins a quel punto fece partire il video, in cui si vedeva chiaramente una foresta spuntare dal nulla al posto dei grattacieli; l' uomo aggiunse poi teso:" Se andrà avanti di questo passo Prospero riuscirà a trasformare il mondo intero in un paradiso tropicale nel giro di qualche giorno... O di qualche ora nella peggiore delle ipotesi..."
Flynn a quel punto vide sul tavolo del laboratorio di Jenkins una poltiglia misteriosa, decisa quindi che era ora di mettere in atto il piano di Nicole; sporgendosi mise volontariamente la mano nella bacinella per poi iniziare a dire:" Bene... Allora..."
Cambiò immediatamente discorso fingendosi preoccupato:" Per caso è tossico?"
Dopo aver ricevuto un responso negativo disse serio, scrollando la mano per iniziare a pulirsi:" Fortunatamente sta usando il Bastone di Zarathustra per i suoi incantesimi. Sarebbe molto peggio se avessimo a che fare con il suo Bastone originale."
Cassandra ebbe un illuminazione:" Un momento! Non possiamo usarlo noi il Bastone?"
Nicole sorrise senza dare nell' occhio: aveva capito che Flynn aveva fatto di tutto per far sì che la conversazione arrivasse a quel punto; il newyorkese invece proseguì indisturbato:" Beh, credo sia l' artefatto più indicato per sconfiggere Prospero effettivamente... Proporrei Cal ma non credo che sarebbe altrettanto indicata, ma come sai è fuori uso dal 1611, anno in cui il Bibliotecario ci disse che venne spezzato. Quindi..." 
Sentendo quelle parole sia Merlino che Jenkins ebbero il dubbio che Flynn stesse nascondendo loro qualcosa, la pausa ad effetto che fece mentre estraeva una penna dalla giacca aumentò solo i sospetti del vecchio mago; il Bibliotecario nel frattempo finì il suo discorso:" Ora faremo una lista di tutti gli artefatti in nostro possesso che abbiano un potere accettabile per sperare di essere all' altezza. Datemi solo qualche minuto..."
L' uomo a quel punto si mise a scrivere una lista di reperti mentre la Guardiana capì che era giunto il momento di intervenire; osservando l' elenco disse con un tono incredulo che risultò parecchio convincente per Cassandra:" La tua scrittura mancina..."
Corse subito dopo a cercare la pergamena che avevano trovato mesi prima in una scrivania a caso, non trovandolo chiese informazioni al responsabile di quell' ufficio:" Jenkins, la pergamena del Bibliotecario del passato?"
L' uomo fornì puntualmente l' informazione:" Cassetto superiore destro dello scrittoio."
La donna recuperò quindi l' oggetto mentre dava a Flynn un fazzoletto per pulirsi; gli disse poi convinta:" Scrivi con la sinistra, forza scrivi e basta. Non ancora ma presto e tanto tempo fa ho pregato che il vostro viaggio non finisse con dolore. Firmato il Bibliotecario."
Flynn aveva fatto esattamente come gli era stato detto, riconoscendo che il piano di Nicole era stato semplice ma geniale, così la Guardiana potè passare alla fase tre:" Avevo ragione! Questa è la tua scrittura! Questo significa che sei stato tu a lasciare questo messaggio nel passato."
Flynn a quel punto fece un sorriso furbo prima di dire sicuro di quello che aveva pensato:" So io come recuperare il Bastone."
Cassandra chiese entusiasta:" Dove?"
Il sorrisetto del Bibliotecario si accentuò prima di rispondere alla collega:" Non dove, quando."
Nel frattempo Prospero era in un giardino ad osservare compiaciuto il suo incantesimo all' opera quando venne raggiunto da Moriarty, che chiese con una nota di disappunto:" Che diavolo succede qui?" Lo stregone gli rispose con grande soddisfazione:" La verde e immortale foresta, tra le cui fronde uomini e donne potranno vivere con gioia, in semplicità e secondo natura. E questo lieto fine che ho pensato per l' umanità, io lo donerò a voi." Il professore disse ironico:" Sono più un tipo da città che un bifolco di campagna."
Mentre i due si misero a camminare Prospero volle ricordare al suo sottoposto come stessero le cose:" Mi avete chiesto un riparo e io vi ho accolto. Ho concesso la grazia ai Bibliotecari com' era vostro desiderio. Se non sapete mantenere in vita un incantesimo non è colpa mia."
Dopo un attimo di silenzio Moriarty decise di dire la sua su una cosa che non gli tornava, preferendo non sottolineare che tutto era fallito perché lo stregone aveva sottovalutato il Massone dei Pendragon:" Questa non è la vostra Storia."
Prospero chiese confuso:" Come dite?"
L' Immaginario rispose al suo evocatore, vedendo che le sue parole avevano sortito effetto:" Neanche una volta nella Tempesta si fa cenno a questo come un desiderio di Prospero, neanche una. No, questo è il sogno di qualcun altro e voi lo avete rubato."
Sentendo quelle parole Prospero rispose adirato mentre folgorava Moriarty:" Voi non siete nella mia mente! Arrogante canaglia! Io vi ho voluto qui e io vi ridurrò in cenere!" A quel punto smise di folgorare il sottoposto ma non smise di dire cose minacciose:" Ve ne accorgerete. Tutti ve ne accorgerete. Quando il tempo verrà."
Moriarty non disse più nulla, limitandosi ad osservare preoccupato il suo evocatore.   
Nel frattempo in Biblioteca Merlino e Jenkins erano rimasti da soli nel laboratorio del Cavaliere, così il più giovane fra i due immortali poté esprimere le sue perplessità:" Cose credi ci stiano nascondendo i signori Carsen? È palese che fosse tutta una messa in scena per far tirare fuori alla signorina Cillian l' argomento viaggio nel tempo."
Il mago rispose vago:" Flynn e Nicole hanno in mente un piano da parecchi mesi. Fidati di loro e della loro iniziativa."
Jenkins sentendo quelle parole fece una cosa che non faceva da secoli: sbuffò infastidito per poi rivolgersi, con una certa dose di fastidio nella voce, al vecchio amico:" Non so cosa mi state nascondendo, tu e loro, ma spero solo che tutti questi segreti siano giustificati. Non vedo altre spiegazioni... Merlino, promettimi solo che tu soprattutto sai cosa state facendo, tutti e tre. Perché è palese che tu sappia già tutto e che, anzi, tu sia tre passi avanti a tutti. È sempre stato così e sempre lo sarà... La tua visione degli eventi è sempre stata tale da farmi dubitare del fatto che ti si possa nascondere qualcosa..."
Merlino disse con sincero dispiacere:" Purtroppo sì, è parte della mia natura... Sta però tranquillo, ho piena fiducia in quei bambini*. Il piano di Flynn e Nicole è tanto folle quanto geniale, per nostra fortuna quel Bibliotecario ha una mente tale da ricordarsi tutti i minimi dettagli, sa già cosa fare e il senso pratico della Guardiana, come al solito, farà sì che tutto vada per il meglio."
Flynn, Nicole e Cassandra nel frattempo avevano raggiunto una sala della Biblioteca piuttosto nascosta e impolverata, che dava l' aria di non essere visitata spesso a causa del buio in cui erano conservati gli artefatti, i teli che li ricoprivano e l' odore di chiuso che si percepiva chiaramente.
Cassandra chiese curiosa:" Qui ci sono davvero delle macchine del tempo?"
Nicole le rispose immediatamente con un tono strano, che la rossa non riuscì ad identificare:" Già, e ce ne sono parecchie a dirla tutta."
Flynn aggiunse un particolare, mentre esaminava i reperti, alla ricerca del più adeguato:" Tutte rigorosamente smontate e non funzionanti, di modo che nessuno se ne possa servire. Chiunque ha provato a modificare la Storia senza cognizione di causa è finito in un vuoto temporale poiché mai andrebbe violato il nesso causale senza valide motivazioni. Come i pionieri hanno appreso, modificare il corso degli eventi passati di qualsivoglia peso o valore stravolge sempre la linea temporale e compromette per sempre la storia."
Cassandra disse convinta:" Ecco allora perché quell' inquietante messaggio!"
Flynn annuì mentre fra le altre cose scopriva una DeLorean DMC-12 e una cabina della polizia londinese degli anni '60**, per poi rispondere all' affermazione della rossa:" Il me futuro sapeva, ovviamente, che il me passato sarebbe andato da John Dean ma non poteva dirglielo perché avrebbe spezzato la catena degli eventi che ha fatto sì che il me presente riuscisse a scoprire cosa il me futuro aveva fatto nel passato."
Il Bibliotecario sapeva che era una menzogna ma per il bene di tutti era decisamente meglio quella versione; Nicole invece disse con un tono a metà fra il seccato e un qualcosa che Cassandra non riuscì nuovamente ad identificare:" Odio i viaggi nel tempo."
Flynn si interruppe immediatamente per chiedere alla moglie con un tono allarmato e decisamente serio:" Nicole se non ne sei sicura puoi lasciar perdere. Andrò da solo."
La donna rispose convinta:" No, sono la tua Guardiana e tua moglie. Ti seguirò sempre e comunque, anche se sarò costretta ad avvicinarmi nuovamente ad uno di quegli aggeggi infernali."
Cassandra in quel momento si sentì decisamente di troppo, era palese che fra Flynn e Nicole ci fosse una specie di segreto che aveva portato la Guardiana a pensare di ritrarsi da quella missione, come se fosse terrorizzata dall' ipotesi; decise però di non dire nulla, capendo che se non ne avessero voluto parlare Bibliotecario e Guardiana avrebbero portato il segreto nella tomba***.
L' uomo dopo un' ultimo sguardo alla moglie proseguì la sua ricerca, fino a trovare l' oggetto di suo interesse: una sfera di cristallo piuttosto grossa, che si poggiava su una base dorata riccamente intarsiata e rinchiusa in una cupola di vetro circondata da catene; osservando l' oggetto Flynn disse convinto, mentre apriva i lucchetti:" Ci siamo! Eccola qui. Ci sono ancora delle incognite per il piano... Il Bastone di Prospero venne spezzato, ma non sappiamo il come e il quando lo sappiamo per miracolo. Diciamo che potevamo avere più informazioni..."
Cassandra volle una conferma, lieta di poter parlare di nuovo senza sentirsi di troppo:" Per cui se prendessimo il Bastone, lo riportassimo nel presente per sconfiggere Prospero e poi lo spezziamo il continuum non verrà infranto giusto? Come il gatto di Schrödinger!"
Il Bibliotecario disse distratto, intento a studiare l' artefatto che avrebbero usato di lì a poco:" No, è di sopra nel reparto animali teorici."
La rossa a quel punto disse immediatamente:" Quindi è ancora vivo?"
Nessuno le rispose, mentre la Guardiana aiutava Flynn a trasportare la sfera:" Ma perché non possiamo usare la Chiave di Salomone? Mi sembra un metodo che ha un minor tasso di fallimento."       
Il Massone scosse la testa:" Nicole sai bene che la Chiave altera la realtà stessa; è una fortuna che nessuno consideri mai le mie ascendenze bibliche e che si solito siano tutti spaventati solo dal sangue Pendragon... Onestamente avrei paura ad utilizzare un simile potere... Comunque sia la riscrittura della realtà è fin troppo drastica, credo che comunque anche in caso di fallimento non arriveremmo ai livelli del primo viaggiatore temporale, il dottor Pinkerton Chensworth."
Flynn indicò con un veloce cenno del capo una vecchia fotografia in cui era ritratto un uomo dinosauro; vedendola Cassandra disse eccitata:" Il mondo era popolato da dinosauri parlanti?! Eravamo tutti dinosauri! Ero un dinosauro anche io?"
Nicole disse brusca, rabbrividendo al pensiero:" Non pensarlo nemmeno Cass. Per favore, rispetta la mia sanità mentale."
Tornati in ufficio Flynn e Nicole stavano ultimando gli ultimi preparativi, con il Bibliotecario intento a sistemare i parametri per il viaggio temporale e a ripassare le regole fondamentali del viaggio nel tempo:" Quando saremo nel passato non dovremo fare assolutamente nulla che possa stravolgere la Storia e alterare il rapporto di causa effetto e non parlare del futuro. Dato che dovremo andare in Inghilterra c'è la possibilità che incroceremo qualche Pendragon... E ora che ci penso fu proprio nel 1611 che Excalibur venne affidata alla Biblioteca... C'è quindi il rischio di incrociare anche il Bibliotecario... Ok, dovremo fare parecchia attenzione..."
Nicole annuì per poi dire tesa ma cercando di far passare il suo tono per calmo, rivolta a Jenkins:" Lei era già con la Biblioteca nel 1611?"
Il cavaliere rispose con una certa nota di imbarazzo e disagio, mentre Merlino al suo fianco si era lasciato andare ad un sorrisetto divertito:" Temo di no... L' era elisabettiana è stata un momentaccio, sa... Crisi di mezza età..."
La Guardiana annuì per poi commentare incerta su come considerare quella notizia:" Un problema in meno... Forse... Spero solo che non ci incroceremo..."
Flynn decise che era meglio cambiare discorso, parlare di Excalibur e del 1611 gli aveva fatto venire un dubbio atroce, l' unico che poteva dargli delle informazioni era però Merlino e non poteva chiedergli nulla al momento, fortunatamente aveva già una soluzione anche a quel problema e la visione che il mago aveva del Telaio del Fato lo rendeva un preziosissimo jolly; si rivolse a tutti quanti dicendo serio, sistemando le ultime coordinate della sfera:" Non ce ne sarà bisogno. Ho calibrato il viaggio sulla prima apparizione di Prospero: se scopriamo come Shakespeare ha concepito Prospero prendiamo il Bastone e torniamo a casa."
Pronunciate quelle parole la sfera iniziò a brillare di un' intensa luce azzurra così Nicole disse seria:" Se tutto andrà bene dovremmo tornare indietro nel giro di un paio di secondi, almeno dal vostro punto di vista... Se invece non tornassimo affatto... Se non dovessimo tornare starà a tutti voi sconfiggere Prospero e aiutare Margie con Al, Reg e As... Siete Bibliotecari e parte della famiglia ormai, ci fidiamo di tutti voi."
Il Bibliotecario annuì solo, la moglie aveva espresso tutte le sue preoccupazioni e tutti i suoi pensieri; era anche per questo che aveva detto alla madre di portare al sicuro i figli: nessuno di loro avrebbe sopportato di far vedere alla loro famiglia di sangue che sarebbero partiti per un possibile viaggio nel tempo senza ritorno... Con Jenkins, Cassandra, Jacob ed Ezekiel era diverso: loro erano Bibliotecario o si potevano considerare tali, sapevano esattamente i pericoli legati al lavoro per cui erano stati scelti.
Flynn decise però di affidare ai presenti alcune parole di conforto:" Se non dovessimo tornare vi prego di ribadire ai nostri figli che li amiamo e che abbiamo sempre fatto di tutto per il loro bene... Spero non sia necessario ovviamente."
A quel punto, dopo essersi scambiati un intenso sguardo di intesa, Bibliotecario e Guardiana misero la mano sulla sfera e sparirono in un accecante lampo di luce blu; non appena i due furono scomparsi la sfera di vetro esplose in mille pezzi.
Rendendosi conto della cosa Cassandra esclamò in preda all' orrore:" Come faranno a tornare!?"
Jenkins rispose immediatamente in visibile stato di shock:" Non potranno."
La rossa disse ansiosa:" Ci sarà un altro modo?!"
Galahad spostandosi nella stanza disse allarmato:" Ogni macchina del tempo ha una sua rotta prestabilita. Bisogna usare la stessa macchina per il ritorno. La sfera è ridotta in pezzi... "
Ezekiel e Jacob nel frattempo avevano fatto il conto alla rovescia dei fantomatici cinque secondi, scaduto il termine Jacob aveva detto con lo stesso tono di orrore presente sul viso di tutti:" I cinque secondi sono passati..."
Praticamente nello stesso momento Jenkins disse inorridito dalla realtà:" Non riusciranno mai a tornare."
Nessuno dei presenti si accorse della sparizione di Merlino, al suo posto ora c'era infatti solo un biglietto che diceva: Non cercatemi, sto già cercando di risolvere il problema per conto mio. Merlino.
Quando Flynn e Nicole erano spariti nel passato anche altre persone si erano accorte del viaggio nel tempo del Bibliotecario e della Guardiana: sia Prospero che Moriarty si erano accorti che nel giardino in cui si trovavano erano apparse figure evanescenti, quasi spettrali, di contadini; l' Immaginario chiese al suo evocatore delle delucidazioni:" Li vedete anche voi? Spiriti del passato?" 
Lo stregone diede una spiegazione dello strano fenomeno:" Non spiriti, è il passato stesso che si manifesta."
Moriarty chiese interessato al fenomeno:" In che modo?"
Prospero gli rispose preoccupato:" Questo luogo è la sede del mio potere. Qui divenni reale. Qualcuno deve avere connesso quel momento al momento presente ed è qualcuno che viaggia nel tempo." Moriarty chiese con un tono di freddo interesse e con uno sguardo decisamente calcolatore:" Qualcuno nel passato ha il potere di abbattervi?"
Non ottenendo risposte ma solo occhiate impaurite il professore sibilò interessato:" Dunque è così..."
L' altro Immaginario rivelò teso:" Vi affido un' ultima missione, malvagio."
In Biblioteca la sparizione improvvisa di Merlino non aveva fatto altro che peggiorare l' umore dei presenti; Cassandra fra tutti era quella che aveva cercato di reagire prima così aveva iniziato a dire con un tono iperattivo, che sfiorava l' isteria, mentre gesticolava in preda al nervosismo:" Ok, ok, ok... Calma... Se fosse vero che non dovessero tornare... Ma credo che lo faranno... Cosa farebbero Flynn e Nicole?"   
Jacob rispose cercando di mantenere un tono calmo, mentre stringeva una mano alla fidanzata per cercare di tranquillizzarla e contemporaneamente farsi forza:" Ragionerebbero, metterebbero assieme le informazioni che abbiamo e poi elaborerebbero un piano folle e strampalato che per quanto strano funzionerebbe alla perfezione."
Jones si volle opporre:" Ma qui non c'è nessuna informazione! Abbiamo cercato Prospero e gli Immaginari per mesi senza nessun risultato! Sappiamo solo che possono essere banditi ma non distrutti."
Jenkins sentendo quella frase decise di prendere parola, forse gli era venuta in mente un' idea:" Prospero esiste da 400 anni, ci vorrebbe un collegamento molto potente e personale per poterlo incastrare."
Cassandra esclamò immediatamente, colta da un' illuminazione:" Abbiamo un indizio! Il messaggio! La sola traccia che il Flynn che è arrivato nel passato ci ha lasciato! Di sicuro ci sarà qualche messaggio nascosto dietro! Dobbiamo solo interpretarlo nel modo corretto!"
Immediatamente i quattro andarono ad osservare la pergamena che mesi addietro Flynn e Nicole avevano portato in Biblioteca; osservando la pergamena Jacob fu il primo a prendere parola:" Brava Cassie! Hai ragione, Flynn è il tipo di persona che ci lascerebbe indizi nascosti! Per nostra fortuna non ci hai fatto perdere la speranza. Ok... La pergamena è fatta di fibre di lino: è di qualità regale. Guardate la filigrana: c'è uno stemma!" Jacob a quel punto corse a prendere un libro mentre Ezekiel diceva sarcastico:" Nicole non poteva convincerlo a scrivere una cosa tipo: Ciao ragazzi sono nel passato, ecco come fare con Prospero?"
Jenkins, ignaro della vera scoperta fatta da Flynn e Nicole, diede inconsciamente ad Ezekiel la motivazione di Bibliotecario e Guardiana che c'era dietro la scelta di scrivere due messaggi:" Se il signor Carsen, per un malaugurato caso, l' avesse trovato prima di quel giorno a New York, se avesse identificato Prospero prima di allora, se quel giorno si fosse svolto in modo del tutto diverso..."
Cassandra capì immediatamente quale fosse il vero problema:" Un paradosso... Dobbiamo assolutamente scoprirlo..."
Jacob interruppe la conversazione dato che aveva identificato lo stemma che aveva attirato la sua attenzione, si avvicinò nuovamente alla scrivania di Jenkins con un libro in mano:" Ecco qui. Sono il conte e la contessa di Pembroke. Pembroke... Perché il nome mi è così familiare?"
Il cavaliere rispose alla domanda dello storico d' arte solo con un nome:" Mary Sidney."
Il Bibliotecario capì immediatamente dato che rispose, lasciando perplessi gli altri amici e colleghi:" Wilton House. Attivi la Porta sul Retro, abbiamo una pista da seguire."
Jacob e Jenkins andarono immediatamente alla porta, seguiti da Ezekiel e Cassandra, confusi e perplessi.
Flynn e Nicole invece una volta attivata la sfera si erano erano ritrovati in una radura di un bosco di querce  larga una ventina di metri e dalla forma circolare, al centro di essa c'era una roccia grigia sulla quale spiccava una spada ben conosciuta ai due.
Nicole riconoscendo Excalibur chiese confusa:" Dove siamo?"
Il Bibliotecario rispose mentre si spolverava leggermente i vestiti, lieto di poter finalmente esprimere a qualcuno tutte le sue ipotesi:" Siamo nei boschi della famiglia Pendragon; a seguito dell' ascesa di Guglielmo I, i Pendragon decisero di ritirarsi definitivamente a vita privata lasciando a gente non immischiata nel sovrannaturale il compito di governare l' Inghilterra in cambio del riconoscimento ufficioso del territorio attorno al castello di famiglia... In realtà la cosa è iniziata già prima ma dettagli... Il punto è che i Pendragon decisero di conservare Excalibur a portata di mano in caso di bisogno... Come sai dalla storia di famiglia è stato nel 1611 che un Pendragon, Antares per la precisione, decise di dare la spada alla Biblioteca e suggellare l' alleanza fra le due fazioni. A seguito della scoperta del viaggio che avremmo fatto nel passato ho iniziato ad elaborare una serie di ipotesi e alla fine ho capito: Antares Pendragon sono io. Per fermare Prospero e spezzare il suo Bastone serve un' arma altrettanto potente se non di più e Cal fa al caso nostro. Sapendo di dover tornare nel passato ho capito che il punto di partenza della mostra missione non poteva che essere questo. E se non ho fatto male i miei conti a breve dovremmo ricevere visite."
Nicole non fece in tempo a dire nulla, occupata a metabolizzare i dettagli che per ovvia mancanza di tempo non le erano stati comunicati; pochi secondi dopo apparve dal nulla Merlino, in tutto e per tutto identico alla versione a cui i due coniugi erano abituati ad eccezione degli abiti: il mago indossava una lunga tunica rosso rubino e osservava con interesse i nuovi visitatori; dopo un istante prese parola:" Chi siete e cosa ci fate qui?"
Nicole prese subito parola, dicendo sbrigativa ma con un mezzo sorriso:" Martin non fare il furbo, sai già tutto da secoli. Non è forse il bello di saper leggere il Telaio del Fato e avere una conoscenza che rasenta l' onniscienza di passato, presente e futuro?"
Merlino si lasciò andare ad una risata prima di rispondere allegro:" Con te non c'è gusto Nicole. Mi rovini sempre il divertimento. Però non posso che darti ragione. Sono secoli che so i dettagli di questo momento."
Aggiunse poi preoccupato e teso:" Sapete che la sfera con cui siete arrivati si è rotta?"
Flynn rispose serio alla domanda dello zio acquisito spiegando in dettaglio alcuni dettagli del suo piano:" Sì, lo sospettavamo da mesi ma abbiamo in mente di tornare indietro con la strada più lunga e grazie a una lettera abbiamo capito come fare... Anche se non abbiamo detto niente a nessuno... Ci stiamo confidando con te e solo ora perché tu sei l' eccezione alla regola dei paradossi temporali. Comunque sia avrei bisogno di Excalibur per fermare Prospero, ma questo lo sai già e credo tu sappia anche che ho intenzione di usarla per stringere un' alleanza con la Biblioteca..."
Dopo una breve pausa il newyorkese andò dritto al sodo:" Abbiamo bisogno del tuo aiuto. Ci serve che tu convinca James Pendragon a non muovere un muscolo quando saprà che Cal è stata prelevata, quando avremo risolto tutta la questione con Prospero ci penserò io stesso a trattare con lui e a portare Excalibur in Biblioteca; che tu lanci un piccolo incantesimo sui nostri abiti..."
Nicole interruppe sbrigativa e serissima:" Su questo non  transigo. Non indosserò mai vestiti di qualcuno che potrebbe attaccarmi chissà quante malattie conosciute e sconosciute."
Flynn proseguì con una risata:" Poi dovresti farci anche il favore di teletrasportarci in un certo posto..."
Nel presente invece Jenkins e i Bibliotecari erano arrivati a Wilton House; giusto in tempo per vedere Prospero che si aggirava per il parco della tenuta.
Vedendo che mancava un Immaginario all' appello Ezekiel chiese teso:" E Moriarty dov'è?"
Fu Jacob a rispondere alla domanda:" Lo avrà spedito nel passato per cercare di fermare Flynn e Nicole."
Cassandra aggiunse preoccupata:" E noi non possiamo avvertirli... I messaggi nel tempo funzionano in un senso solo e fanno il giro lungo."
Il Cavaliere tranquillizzò i tre Bibliotecari al meglio delle sue possibilità:" I signori Carsen sanno come cavarsela. Noi dobbiamo entrare."
Una volta dentro il museo Jacob osservò il messaggio e constatò un ulteriore particolare:" Le lettere hanno tutte grandezza diversa. È complicato."
Jenkins disse con una certa ovvietà:" Deve esserlo. Il signor Carsen doveva rendere il messaggio indecifrabile per lui stesso."
Cassandra invece decise di sfruttare la sua sinestesia per provare a scoprire qualcosa così si mise a riflettere ad alta voce:" Terza lettera, seconda lettera, prima lettera..."
Jacob decise di dare una mano alla fidanzata facendo alcune esclusioni:" Nessuna variazione del codice alfanumerico o di qualunque codice io conosca."
Jenkins aggirandosi fra i reperti osservò una targa in particolare:" La Flycol Collection, la più vasta mostra di oggetti shakespeariani provenienti dalle Ebridi..."
Cassandra sentendo quel nome chiese incerta:" Flycol? Come Flynn e Nicole..."
Ezekiel disse con scarsa fiducia:" Beh, forse siamo sulla strada giusta."
La rossa non era dello stesso avviso dato che disse visibilmente preoccupata:" Se hanno fatto viaggiare questo messaggio nel tempo c'è un motivo..."
Jenkins disse grave:" Sapevano che non sarebbero tornati."
La Bibliotecaria sentendo quelle parole disse in preda allo sconforto:" Li abbiamo perduti... Come faremo a dirlo alla signora Carsen e ai bambini?"
Jacob disse freddo, per nulla felice della piega che aveva preso la conversazione:" Intanto fermeremo Prospero, come volevano loro. Poi penseremo al resto."
Nel 1611 anche Flynn e Nicole erano arrivati a Wilton House e grazie ad un piccolo trucco di Merlino ora sembravano in tutto e per tutto due distinti dignitari provenienti da lontano; il mago aveva infatti detto che avrebbero fatto decisamente meno fatica nella loro missione se li avessero creduti dei nobili e non dei contadini; la Guardiana si era quindi ritrovata suo malgrado ad indossare un elegantissimo abito rosso sangue, tanto bello quanto scomodo per combattere in caso di necessità; Flynn era stato più fortunato: indossava i tipici abiti del periodo ed aveva Excalibur riposta in un fodero attaccato alla cintura, non era stato semplicissimo farsi ascoltare dalla versione del 1611 della sua spada ma alla fine il suo sangue Pendragon era riuscito nell' intento di raccomandare alla spada di comportarsi da normale arma.
Mentre la coppia passeggiava per il parco, pieno di cespugli di rose fioriti e profumati, il Bibliotecario decise di fare da cicerone alla moglie e dirle qualcosa sulla storia di quel posto:" Siamo arrivati a Wilton House, dimora di Mary Sidney, contessa di Pembroke, una delle mecenati di Shakespeare. La compagnia teatrale di solito veniva qui per sfuggire allo schifo che era Londra... Cosa che nessuno dice mai nei film sui viaggi temporali nel passato è che tutto è incredibilmente sporco e disgustoso... Fossi in te non mangerei e berrei niente..." 
L' attenzione di Bibliotecario e Guardiana venne attirata da un uomo alto e vestito di nero che era fermo a una decina di metri da loro, in attesa, e terribilmente famigliare ai due; una volta a portata d' orecchio Flynn disse sprezzante, rivolto a Moriarty:" Ma guarda chi si rivede... Il sindaco di Cicely, vorrei dirti che mi dispiace che il tuo tentativo di avere un lieto fine con Nicole sia andato male ma non è così. La tua presenza qui mi fa anche capire che Prospero si è accorto del nostro viaggio nel tempo e ti ha incaricato di fermarci. Tu però, per essere in linea con il tuo personaggio, hai pensato di tradirlo per non essere costretto a stare altro tempo sotto il suo giogo. Dimentico qualcosa?"
Il professore rispose al Bibliotecario con lo stesso sguardo carico d' odio:" No, non sbagli. Qui, oggi, andrà in scena la Tempesta per la prima volta. Sarà il momento in cui Prospero prenderà vita dalle pagine. Non vedo occasioni migliori per sbarazzarmi di lui e, sì, pur di essere di nuovo libero sono disposto a collaborare con te Carsen. Ho già un piano e il mio accento è più credibile."
Nicole disse secca, per nulla abbindolata dalle parole dell' Immaginario:" Ritenta la prossima volta. Noi abbiamo già un piano che non prevede di violare il continuum spazio temporale ed inoltre il tuo accento è fuori posto tanto quanto il nostro. Grazie ma no grazie, se vuoi renderti utile non starci in mezzo ai piedi."
Detto questo la Guardiana prese Flynn per mano e si allontanò con falcate rapide e decise, quando furono a qualche metro il Bibliotecario disse con un filo di divertimento per il trattamento subito dall' Immaginario:" Non gli hai perdonato quello che ha cercato di farti a Cicely vero?"
Nicole rispose irata e gelida:" Passi voler cercare di manipolare me ma quell' idiota pomposo mi voleva far abbandonare la mia famiglia e pur dicendo di amarmi non ha mai pensato un secondo al fatto che non abbandonerei mai i nostri figli o te..."
Flynn non aggiunse altro, capendo che a Cicely l' istinto materno di Nicole era stato messo a dura prova.
Entrati nella struttura Flynn e Nicole si resero conto di essere stati seguiti da Moriarty ma decisero che per il momento la cosa migliore da fare era ignorare l' Immaginario e concentrarsi sul Bardo di Avon; raggiunsero una sala in cui si stava tenendo un ricevimento, gremita di gente e in cui si sentiva della musica in sottofondo, qualche istante dopo un collaboratore del drammaturgo si rivolse a tutti i presenti esclamando a gran voce:" La nostra nuova commedia ha bisogno di attori. Per chi lo volesse sono aperte le audizioni con l' autore."
Sentendo quella notizia Flynn disse con una certa eccitazione:" Non so cosa darei per essere in uno spettacolo di Shakespeare, diretto dallo stesso Shakespeare... Però hai ragione, anche se mi costa ammetterlo, recitare non è la mia prima qualità... Dovremo trovare un altro modo per avvicinarci a lui."
Il Bibliotecario mentre stava parlando non aveva tolto lo sguardo dalle spalle del drammaturgo mentre pensava alla prossima mossa da fare, Nicole invece si stava guardando attorno fin troppo abituata a tenere sotto controllo ogni cosa, Moriarty invece con un banale espediente aveva sottratto ad una guardia una balestra e aveva preso la mira per uccidere Shakespeare; Nicole se n' era accorta e lo aveva fatto presente anche a Flynn, la Guardiana stava anche cercando di capire come fare per fermare l' Immaginario in tempo quando fu Flynn a prendere l' iniziativa: prese una mela che il giocoliere dietro di sé stava usando e la lanciò per intercettare la freccia che Moriarty aveva scoccato.
L' intervento del Bibliotecario fu provvidenziale: la mela riuscì a deviare la freccia e a salvare la vita a Shakespeare; delle guardie braccarono immediatamente Moriarty e stavano per fare lo stesso con Flynn quando Nicole decise di usare il suo miglior tono freddo e altero per dire stizzita:" Che cosa state facendo vili bifolchi? Non sapete chi siamo noi per caso? Ed inoltre a nessuno di voi è passato per la testa che è solo grazie all' intervento del mio caro marito che il vostro prezioso autore è vivo?"
Flynn osservò ammirato le doti recitative di Nicole, lei sì che avrebbe potuto far parte dello spettacolo...
Shakespeare nel frattempo si era voltato e aveva emesso il suo verdetto, mentre staccava la freccia e la mela dal muro poco distante dalla sua testa:" Confermo le parole di quella nobile dama, è stato il suo consorte ad impedire ad un barbaro assassino di trapassarmi il cuore."
Immediatamente a Bibliotecario e Guardiana vennero offerti due boccali e subito dopo l' intera sala brindò in loro onore, Nicole, osservando Shakespeare che si avvicinava chiese perplessa:" Se noi ora parlassimo con lui altereremmo la Storia?" 
Flynn le rispose incerto:" Non ne ho la più pallida idea... Però onestamente sto per conoscere uno degli autori che preferisco... Chi se ne importa!" La bionda sbuffò leggermente per poi mormorare mezze parole sull' infantilità del marito mentre venivano raggiunti da Shakespeare in persona, intento a massaggiarsi il braccio destro; Flynn osservando il braccio chiese la prima cosa che gli venne in mente per avviare una conversazione:" Vi sentite bene?"
Il Bardo rispose mentre continuava a massaggiarsi il braccio dolorante:" Non è stata la freccia, si tratta di una contrattura nervosa che mi affligge da diversi mesi. ma il mio acume, a dispetto del convincimento di alcuni, è ancora abbastanza affilato da ravvisare il voi uno strano eloquio."
Flynn rispose prontamente:" Devo farvi i miei più sinceri complimenti, non avete esitato a cogliere le sfumature del nostro eloquio. Ebbene siamo originari delle Ebridi ed eravamo in viaggio per fare visita ad altri rami della nostra famiglia, risiedenti a non molte miglia da qui."
Nicole aggiunse prontamente, sperando che l' accento di due moderni americani fosse simile a quello degli abitanti delle Ebridi:" Esatto Maestro, siamo in viaggio da giorni per far visita ad alcuni lontani parenti... Avete sentito parlare dei duchi di Pennon?"
Sentendo che quei due erano imparentati con dei duchi Shakespeare decise di cambiare velocemente argomento dicendo con un sorriso conciliante:" Certo, ogni terra ha le sue usanze infondo. Lunga vita ai miei amatissimi amici delle Ebridi!" Nuovamente nella sala si fece un brindisi in onore di Flynn e Nicole, che fecero solo finta di bere per sicurezza; il Bibliotecario decise di impressionare il suo interlocutore ricorrendo alla sua incredibile memoria e citando una delle tante opere del drammaturgo:" Il buon vino è uno spiritello familiare, usandone bene."  
Shakespeare rispose lusingato alla citazione:" Otello. Voi avete familiarità con la mia opera vedo." Flynn rispose vago, cercando di mantenere la calma:" Non posso negarlo, sono un ammiratore delle vostre produzioni. Le trovo di eccellente fattura." Shakespeare annuì riconoscente sperando di ingraziarsi un nuovo mecenate; decise poi di rivolgersi a Moriarty, seduto su una panca e circondato da svariate guardie,  con fare sprezzante:" Assassino, perché ti sei esposto prima dell' arrivo di re Giacomo?"
Nicole sentendo quella frase chiese interessata ma anche preoccupata:" Sua Maestà re Giacomo sta venendo qui?"
Il Bardo disse con una certa dose di superbia:" Certamente. Sta venendo qui per assistere alla prima assoluta della mia ultima commedia e io gli dimostrerò..."
L' uomo che seguiva Shakespeare come un ombra gli toccò il braccio e gli disse servile:" Certo Maestro, glielo dimostrerete."
Il drammaturgo però rispose stizzito:" Non mi toccare, non sono un invalido!"
Rivolgendosi a Bibliotecario e Guardiana chiese interessato:" Voi sareste interessati a supervisionare le audizioni con me?"
Nicole decise che prima però era bene scambiare due parole con l' Immaginario tenuto in custodia così si avvicinò alle guardie e disse loro con il suo miglior tono stizzito:" Potreste lasciarmi da sola con questo assassino? Devo verificare di persona se la punizione che escogiteranno per lui sarà sufficiente ai suoi crimini."
Nessuna delle guardie volle contraddire quella donna, tutti troppo intimoriti dalla sua aria gelida e autoritaria, così si allontanarono di qualche passo per dare a Nicole lo spazio di cui aveva bisogno; la bionda ne approfittò per sibilare gelida, furente e minacciosa:" Che cosa ti era stato detto? Non intralciarci. Tu cosa fai? Provi ad uccidere Shakespeare e a modificare la storia. Fortuna che ti ritengono il Napoleone del crimine."
L' Immaginario si difese prontamente:" Pensavo fossi d' accordo con me! Carsen è un pazzo il suo piano non potrà mai funzionare! L' unica è far morire Shakespeare alla prima occasione."
Nicole a quel punto tirò un sonoro schiaffo all' Immaginario per poi rivolgersi alle guardie e dire autoritaria:" Portatelo via, mettetelo alla gogna e buttate via la chiave!"
Una volta arrivati nell' area della tenuta adibita a palco Flynn e Nicole si misero comodamente seduti vicino a Shakespeare ad osservare le varie audizioni; il Bibliotecario ne aveva anche approfittato per scambiare opinioni circa passaggi delle opere che non aveva mai trovato sensati e sulle abilità di duello dei vari attori, la Guardiana d' altro canto aveva osservato tutta la scena con in viso un' espressione di pura noia: le sembrava di essere tornata alla sua infanzia quando suo nonno costringeva lei e i fratelli a recitare interi atti delle opere di Shakespeare...
Ad un certo punto Shakespeare aveva fatto un commento che aveva scosso la Guardiana dal suo torpore:" Sapete, è così difficile trovare dei buoni attori per le parti femminili."
Nicole senza pensarci aveva detto la cosa più logica, con tono piatto e annoiato:" E allora perché non fare recitare delle donne? Problema risolto." 
Sia Flynn che il Bardo si erano messi a ridere di gusto e Shakespeare aveva poi esclamato divertito:" Voi scozzesi! Avventurosi, impavidi e con un grande senso dell' umorismo!"
Mettendosi in piedi e allontanandosi di qualche passo, dirigendosi verso uno scrittoio poco distante, disse rivolto più a sé stesso che a Bibliotecario e Guardiana:" Dovrei inserire di nuovo uno scozzese nella mia prossima commedia."
Flynn a quel punto vide Shakespeare prendere in mano una penna dall' aria decisamente sospetta quindi chiese anche troppo interessato:" Come avete ottenuto quella penna?"
Il drammaturgo rispose con aria vaga, fingendo di non dare importanza alla cosa:" Ah, è un regalo del mio ottimo amico John Dee, che Dio l' abbia in gloria^. Un ottimo amico, anche se specializzato nel raccontare panzane; questa penna, per dire, diceva provenisse dall' antica Arabia, dalla corteccia dell' Albero della Conoscenza! Sciocchezze... Io la considero però il mio porta fortuna, l' ho usata per scrivere tutte le mie opere."
Shakespeare a quel punto andò a recuperare alcuni fogli per poi scrivere qualche modifica, Nicole ne approfittò per fare a Flynn il punto della situazione:" Ok, ora capisco perché è considerato uno dei più grandi autori di tutti i tempi: il suo genio è stato influenzato da una penna magica."
Il Bibliotecario scosse la testa, sicuro che sotto ci fosse anche altro:" No, sarebbe stato comunque un genio. La penna mantiene viva l' ispirazione: Focus, potere ed effetto... Prospero aveva detto di aver ottenuto il suo Bastone dall' Albero della Conoscenza."
La Guardiana disse tesa:" Perché ho un pessimo presentimento?"
Il Bibliotecario la guardò per sussurrarle preoccupato:" Perché stiamo pensando alla stessa cosa mi sa."
Si rivolse poi a Shakespeare, impegnato a scrivere:" Messer William, dica, sarebbe possibile rimanere a vedere anche lo spettacolo di questa sera?"
Il drammaturgo annuì per dire con una punta di orgoglio mista a preoccupazione, mentre smetteva di scrivere e si avvicinava nuovamente a Flynn e Nicole:" Certamente, quello di questa sera sarà uno spettacolo fondamentale: dobbiamo ingraziarci il favore di re Giacomo. C'è in gioco sia il futuro della compagnia che il mio di drammaturgo."
Mentre il Bardo saliva sul palco Nicole cercò di essere cordiale:" Scommetto che il re adorerà... Mi vogliate perdonare, non ho ben compreso il titolo dell' opera."
Il drammaturgo rispose alla domanda, mentre si spostava al centro del palco:" Si intitola Il trionfo di Prospero."
Sentendo quelle parole i due viaggiatori temporali si scambiarono un' occhiata parecchio eloquente e dissero entrambi preoccupati:" Ho un pessimo presentimento."
Nel presente invece Jenkins era affacciato ad una finestra e guardava l' orizzonte con fare assorto e preoccupato; Cassandra accorgendosene decise di abbandonare momentaneamente la ricerca di indizi, avendo cura di avvisare Jacob con un cenno, e avvicinarsi al cavaliere per chiedere come stesse:" Tutto bene?"
Jenkins prese un respiro e parlò con voce distaccata:" Secondo la leggenda ogni qual volta l' Inghilterra si dovesse trovare in pericolo Artù farà ritorno. Colui che ha già brandito Excalibur in passato lo farà anche in futuro e salverà il regno... Forse io rivedrò il mio amico dopo tanto tempo... O forse ancora una volta starà ai suoi discendenti sistemare tutto e la profezia verrà adempiuta attraverso il signor Carsen...  Ogni volta una parte di me spera di poter rivedere il mio re ma immediatamente dopo capisco che è stupido, Artù non tornerà ma i suoi discendenti sono qui, alleati con la Biblioteca e pronti a sacrificarsi. Da buon cavaliere devo mantenere fede al mio giuramento e aiutare la famiglia Pendragon."
Ezekiel nel frattempo stava tastando ogni singolo centimetro quadrato della mensola del camino in cerca di indizi, mentre diceva convinto:" Solo un ladro nasconde il bottino in bella vista, tasta le superfici. Va trovato un..."
Anche Jacob era impegnato dello stesso compito con una credenza poco distante, lo storico dell' arte fu però più fortunato dato che riuscì a far scattare un meccanismo che rivelò uno scompartimento segreto, al cui interno era conservato un vecchio baule.
Stone notando la scoperta attirò l' attenzione dei presenti mentre tirava fuori la cassa dal suo nascondiglio.
Nel 1611 Shakespeare non aveva fatto altro che muoversi sul palco scrivendo come un ossesso; Flynn invece aveva deciso di approfittarne per fare un controllo approfondito degli oggetti di scena, non prima di aver parlato per cinque minuti buoni sulla situazione magica della Londra Elisabettiana, definita dal Bibliotecario come una calamita per oggetti magici, anche a causa della presenza della Biblioteca lì in quel periodo.
I due newyorkesi si erano interrotti solo per ascoltare Shakespeare rileggere il suo lavoro, visto che stava declamando i suoi versi a gran voce:" E a Milano, fatto ritorno, la magia, la mia arma più spaventosa per reclamare il mio trono e fare del mondo il mio regno!"
Il Bibliotecario disse ironico:" Questa non è la Tempesta, e io conosco a memoria la Tempesta. Qui Prospero sta conquistando il mondo."
La Guardiana fece un' acuta osservazione:" Sembra che stia cercando di liberarsi attraverso Prospero della paura di non essere più all' altezza e sostituito da qualcun altro."
Flynn annuì, per poi aggiungere riflessivo mentre osservava la scena:" Quasi come se si stesse tramutando in uno psicopatico dotato di poteri magici."
Shakespeare nel frattempo aveva proseguito il suo monologo, con sempre più fervore:" Voi in me vedete solo un povero vecchio, debole, infermo nel corpo e nella mente, ma questo vecchio ha fondato un regno! Io sono l' uomo il cui intelletto ha rivelato l' arcano della conoscenza, il cui genio ha sedotto corti di re e regine!"
Nicole osservando la scena disse raggelata:" Potere..."
Flynn per contro fornì la spiegazione estesa:" Collera e paura di essere dimenticato. Sete di potere per contrastare i suoi nemici."
La Guardiana aggiunse il secondo pezzo:" Fulcro..."
Il Bibliotecario rispose prontamente:" La penna magica, ricavata dall' Albero della Conoscenza, attraverso cui da corpo ai suoi pensieri."
La bionda concluse tesa e all' erta:" Manca l' effetto."
Shakespeare nel frattempo concluse il suo monologo:" Sono colui che ha il potere di riplasmare il mondo davanti agli occhi vostri attoniti! Ho vinto e reclamo il mio trono! Prospero!"
Dopo aver pronunciato quelle parole ci fu un' esplosione di energia azzurra e al posto di William Shakespeare era apparso un Immaginario che Flynn e Nicole avevano imparato a conoscere in quei mesi: libro, Bastone magico e una lunga veste nera.
Davanti a Bibliotecario e Guardiana era appena apparso Prospero.


Note:

* per Merlino sono tutti bambini, non si riferisce a Al, Reg e As ma al piano di Flynn e Nicole

** Sono il TARDIS e la macchina di ritorno al futuro, so che è quasi un insulto alla cultura nerd specificarlo

*** Se avete visto la quarta stagione sapete a cosa mi riferisco, in alternativa dovrete aspettare che approfondisca meglio l' argomento

^ Stando a Wikipedia John Dee è morto nel 1608, mi sembra strano che nel 1611 ne parlino come se sia ancora vivo

Note dell' autrice:

Ecco iniziato anche il finale di stagione.
Per prima cosa mi sono immaginata un modo per togliere immediatamente Merlino fuori dai giochi o sarebbe stato troppo semplice capire quale fosse il problema e come si dovesse fare per fermare Prospero una volta per tutte.
La presenza di Merlino e la sua capacità di vedere passato, presente e futuro attraverso il telaio del fato sono state un jolly che mi ha permesso di modificare i comportamenti di Flynn e Nicole nel passato, la questione del recupero di Excalibur, che qui non è mai stata distrutta e moltissime altre questioni in sospeso che mi porto in giro da parecchi capitoli.
Aggiungo poi una precisazione: per il bene della mia e spero della vostra sanità mentale ho evitato di mostrare le pessime doti recitative di Flynn Carsen... Per quanto Noah Wyle sia un grande attore Flynn fa schifo, ho preferito risparmiare a tutti il supplizio... Quindi ecco Flynn e Nicole in veste di nobili delle Ebridi, imparentati alla lontana con i duchi di Pennon, nient' altro che i Pendragon. 
Per Jenkins invece la cosa è stata un po' particolare: è rassegnazione per i bei tempi ormai andati e persi per sempre e speranza nelle capacità di Flynn e delle nuove generazioni in generale.
Altra cosa che mi preme sottolineare è che Flynn manipola il corso degli eventi sapendo esattamente quello che sta facendo e quello che vuole ottenere, questo piano lo ha già pronto da parecchio tempo e sta solo aspettando il momento opportuno per agire; Nicole invece è strana per quello che è successo al personaggio nella serie canon e che qui ovviamente non succederà mai: il momento incriminato è andato in modo diverso ma non vuol dire che in Nicole non sia rimasto un trauma.
Anche l' assenza di Margie, Alastair, Astrea e Regan è voluta: se fossero stati presenti avrebbero impedito, riuscendoci, a far tornare indietro nel tempo Flynn e Nicole, per Bibliotecario e Guardiana è quindi stato decisamente più semplice gestire la cosa senza loro quattro presenti.
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 55
*** Cinquantaquattresimo capitolo ***


Cinquantaquattresimo capitolo

Flynn e Nicole avevano osservato con immenso orrore Shakespeare trasformarsi in Prospero, mentre tutte le persone lì presenti si davano immediatamente alla fuga correndo in tutte le direzioni e urlando spaventati; il Bibliotecario vedendo che la situazione si metteva molto male pensò bene che fosse meglio optare per una ritirata strategica così disse serio ma con una punta di ironia, che lo contraddistingueva da sempre:" Psicopatica? Ti ho già detto di fuggire dal mago cattivo?"
La Guardiana rispose con il suo tipico tono sarcastico:" No, ma non è certo una cattiva idea!"
I due scapparono quindi di gran carriera, evitando incantesimi di Prospero che stavano trasformando gente in pietra o che facevano spuntare ad altri teste d' asino; rifugiandosi nel giardino che circondava il palco videro un uomo che veniva rapito da tre streghe, una delle quali era armata di pugnale, così Flynn fece un rapido riassunto:" Streghe e pugnale sono del Macbeth, l' asino da Sogno di una notte di mezza estate, la statua da Racconto di inverno. Prospero è espressione dell' ego di Shakespeare... Utilizza la sua immaginazione... Non si è trasformato in Prospero, è posseduto da Prospero!"
Nel frattempo lo stregone stava camminando per il giardino con passo deciso ed era stato raggiunto da uno dei suoi collaboratori che gli aveva chiesto spiegazioni per quello strano comportamento :" Maestro! Che follia è mai questa?!"
Prospero aveva risposto lucidissimo:" Non sono mai stato più fermo di pensiero. la mia mente, le mie idee volano leggere come il vento."
L' uomo aveva continuato ad insistere:" Re Giacomo sarà qui da un momento all' altro,  marcia alla testa di un' armata! Finirete schiacciato dal suo esercito!"
L' Immaginario disse assorto al sentire quell' affermazione, immaginando le conseguenze dell' idea che aveva avuto:" Giusto, il re sta venendo qui in cerca di asilo... Ma dopo averlo ucciso sarò io il re degli inglesi e di tutto il mondo."
L' altro uomo disse con un moto di ammirevole fedeltà nei confronti della Corona Britannica:" Io non rimarrò qui a guardare."
Con un leggero movimento del Bastone Prospero disse non curante e apatico:" Eccoti esaurito."
La povera vittima per tutta risposta si mise ad urlare in preda al dolore e al terrore visto che il sortilegio dello stregone lo aveva reso cieco; nessuno si era però accorto della presenza di Flynn e Nicole, nascosti fra i cespugli di rose.
Il Bibliotecario mormorò secco:" L' omicidio di Re Giacomo non fa di certo parte delle trame delle opere di Shakespeare..."
Nicole disse assorta:" Se vogliamo impedirlo abbiamo bisogno che qualcuno di faccia da diversivo... Detesto dovermi rivolgere nuovamente a lui ma credo sia l' unica soluzione possibile."
Flynn capì al volo, fece una smorfia irritata e infastidita, che lasciava trasparire alla perfezione tutta la sua frustrazione per l' idea della moglie ma non obiettò, consapevole che un diversivo era essenziale per poter attuare un buon piano. 
Nel presente invece Jenkins e i Bibliotecari avevano aperto la cassa trovata da Jacob e il cavaliere aveva commentato interessato mentre aveva estratto gli oggetti contenuti nella cassa, fra cui un manoscritto, dei fiori e la penna che aveva usato Shakespeare in passato:" Il manoscritto originale della Tempesta, scritto interamente con questa penna... Ne riconosco il legno, proviene direttamente dall' Albero della Conoscenza... E tutto questo era nascosto qui da secoli... Incredibile!"
Jacob, d' altro canto si passò fra le mani un tessuto mentre diceva perplesso:" Continuo a non capire... Dovremmo indossare questa roba? Perché?"
Fu il cavaliere a rispondere alla domanda del Bibliotecario avanzando un' ipotesi:" Prospero ha riacquisito il suo potere usando gli elementi della storia... Qui il signor Carsen ci ha fornito un' altra storia... Il manoscritto, la penna... Cosa rappresentano?"
Cassandra, che fra i tre Bibliotecari era stata sempre la più portata a comprendere la magia, capì immediatamente quale fosse il punto di quella domanda:" Shakespeare."
Jenkins quindi, sicuro di aver iniziato a far capire ai Bibliotecari come stavano le cose proseguì con le domande:" E la testa d' asino?"
Fu Ezekiel, stupendo gli altri tre a rispondere prontamente alla domanda, mentre osservava con interesse un mazzo di fiori:" Bottom, da Sogno di una notte di mezza estate. Un incantesimo gli impedisce di liberarsi del costume di scena."
Sentendosi puntati addosso gli occhi di tutti quanti il ladro si difese prontamente:" Ho visto il film!"
A quelle parole Cassandra, Jacob e Jenkins si lasciarono andare per qualche secondo a mormorii di comprensione, ora tutto era più chiaro e aveva un suo senso; Jenkins però decise che era giunto il momento di tirare le somme con gli indizi che Flynn aveva lasciato per loro:" Il travestimento... Convenzionalmente chi indossa il mantello magico interpreta Prospero."
Cassandra però ebbe un ultimo dubbio sul messaggio lasciato da Flynn, così chiese perplessa ma speranzosa al fidanzato:" E i garofani?"
Jacob non le seppe dare una risposta, limitandosi a mormorare vago:" Questo non mi torna: non si fa riferimento ai garofani in nessuna trama, per quanto in Racconto di inverno una giovane donna li descriva come un artificio che sfida le leggi di natura."
Jenkins sentendo quelle parole ne volle sapere di più così chiese interessato:" Un artificio... Perché?"
Il Bibliotecario rispose prontamente alla domanda, dimostrando tutta la sua conoscenza in materia letteraria:" Perché la varietà screziata è un innesto."
Quelle parole servirono a Cassandra a fare il collegamento necessario:" E il drammaturgo trasformato in mago è un innesto..."
Il cavaliere disse a beneficio dei Bibliotecari, facendo un quadro riassuntivo di tutta la faccenda:" La fuori non c'è solo Prospero, c'è anche Shakespeare e noi abbiamo tutti gli elementi per un esorcismo. E credo che dovremmo raccogliere la sfida e seguire il piano del signor Carsen."
Flynn e Nicole avevano raggiunto Moriarty e il Bibliotecario aveva constatato che la visione della sua nemesi personale rinchiusa in una gogna era decisamente appagante, rimpiangeva solo di non avere della frutta marcia ta potergli tirare addosso... Quello sì che sarebbe stato un divertimento...
Il Bibliotecario però decise di lasciar perdere e spiegare a grandi linee a Moriarty il piano che lui e Nicole avevano escogitato, appoggiato con noncuranza a uno dei pali di sostegno della gogna; per tutta risposta l' Immaginario aveva esclamato convinto e frustrato:" Non avremo alcuna speranza!"
Flynn d' altro canto disse sarcastico e divertito:" Beh, tu no di certo, visto il tuo innato talento a metterti nei guai."
Rivolgendosi poi alla moglie disse con un mezzo sorriso di scherno:" Se non fosse essenziale avere un magnete* ti inviterei a riflettere sull' utilità di inserire nella squadra un uomo alla gogna."
Nicole rispose con lo stesso tono usato dal newyorkese:" Beh, a qualcuno spetterà pure il ruolo, e onestamente meglio lui di noi."
L' immaginario cercò di ignorare le parole di Bibliotecario e Guardiana per pensare ad una questione più urgente:" Quindi Shakespeare ha invocato Prospero, se lo avessimo ucciso..."
La bionda disse secca, stufa di ripetere sempre le stesse cose:" No, Shakespeare è stato posseduto da Prospero. Ucciderlo non avrebbe fatto altro che modificare permanentemente il corso della storia, mandando al diavolo secoli di relazioni di causa ed effetto che hanno portato alla nostra e alla tua esistenza. Genio."
Flynn, che si divertiva a tergiversare e a tenere sulle spine l' Immaginario colse l' occasione per esibirsi in un' attenta analisi di critica letteraria:" La possessione in realtà spiega anche il piano di Prospero o di Shakespeare... Mmm credo sia più corretto Shakespeare... Per il futuro. Shakespeare era ossessionato dai boschi, dalla loro purezza, dalla loro quiete..."
Il Bibliotecario solo in quel momento liberò Moriarty, tergiversare era stato divertente ma c'era il mondo da salvare; l' Immaginario una volta libero disse sprezzante:" Immagino abbiate in mente qualche assurdo piano che coinvolga i viaggi nel tempo e che non prendiate affatto in considerazione la mia proposta di eliminare lo stregone ora."
Nicole disse secca:" No, nessun viaggio nel tempo. Il piano è molto più semplice: useremo Excalibur per spezzare il Bastone, così rispetteremo gli eventi."
Moriarty per contro disse sprezzante:" Eliminarlo sarebbe molto più logico e poi, sentiamo, come farete a recuperare ed usare una spada leggendaria? Nessuno di voi è re Artù."
Flynn a quel punto con un rapidissimo movimento estrasse Excalibur dal fodero che portava allacciato alla vita e con un abile gesto puntò l' arma ad un paio di centimetri dal collo dell' Immaginario, disse poi freddo e sprezzante:" Moriarty, credi che io non fossi già preparato? Credi che non avessi già recuperato Excalibur? Non sottovalutare mai un Pendragon, potrebbe essere l' ultima cosa che farai."
Dopo una breve pausa ad effetto il Bibliotecario disse anche più minaccioso:" Non sarò il mio antenato ma ti posso assicurare che non è mai una mossa intelligente credere che solo Artù fosse abbastanza potente da poter controllare la magia di Excalibur."
Sentendo quella frase, complice la minaccia della lama, l' Immaginario impallidì per poi dire con un filo di voce, carico come al solito di astio:" Antenato..."
Flynn vedendo quella reazione ebbe un moto di soddisfazione, aggiunse poi divertito ma al contempo minaccioso:" Il tuo padrone non ti aveva avvisato? Comunque sia Moriarty hai due possibilità: o ci aiuterai o ti farò svanire in una nuvola di inchiostro. Io e Nicole dobbiamo salvare il mondo, non ci servono ulteriori ostacoli o complicazioni."
Moriarty dopo aver sentito quelle parole disse a denti stretti:" Qual è il piano?"
Nicole prese parola e fece una rapida analisi della situazione:" La storia finisce con il libro sommerso e il Bastone spezzato. Noi per sconfiggere Prospero faremo esattamente così."   
Il terzetto improvvisato si mise quindi in cammino e, dopo qualche minuto, raggiunse il piccolo terrazzo da cui Prospero osservava il paesaggio circostante; a quel punto Moriarty si separò da Flynn e Nicole per andare dallo stregone e agire da diversivo, il Bibliotecario e la Guardiana invece decisero di nascondersi fra i profumatissimi cespugli di rose che si trovavano sotto lo stregone e aspettare il momento giusto per rubare sia il libro che il Bastone.
In un sussurro Nicole chiese al marito:" Secchione, non mi fido per nulla di quell' Immaginario... Abbiamo il piano B?"
Il newyorkese rispose con un tono tirato:" Psicopatica il piano B non è altro che il nostro solito piano B: improvvisare al momento con quello che ci viene in mente... Abbiamo Excalibur, anche se ha quattro secoli in meno Cal è sempre una delle armi magiche più potenti... Inoltre mal che vada c' è sempre la profezia dei Pendragon."
Bibliotecario e Guardiana a quel punto dissero in coro, conoscevano a memoria quelle parole che ai più erano sembrate profetiche per il ritorno di Artù:" Quando Albion sarà in pericolo chi ha brandito Excalibur in passato lo farà anche in futuro per salvare il regno."
La Guardiana stava per commentare incerta, realizzando un dettaglio decisamente interessante; venne però interrotta dalla voce di Prospero, che notando l' arrivo di Moriarty, chiese minaccioso:" Chi è là?!"
L' Immaginario rispose mentre si inginocchiava, mettendo nel gesto tutta la falsa reverenza di cui era capace, e usando il tono più viscido e servile del suo repertorio:" Io, mio signore. Il vostro autore mi conosceva." Prospero disse confuso e incerto da quella frase:" Io... Io... Non rammento... Ciò che fece o vide l' autore... La mia mente è confusa!"
Moriarty decise di cavalcare quell' onda così disse con una certa dose di teatralità, spalancando le braccia per avere anche più enfasi:" Io vi porto un immenso dono."
Prospero a quel punto si mise a ridere sprezzante, cosa mai poteva portare in dono un misero uomo al più grande stregone che si fosse mai visto sulla faccia della terra?
Disse poi sprezzante, tanto per enfatizzare al meglio il concetto all' uomo che aveva osato mettersi al suo cospetto:" Sono il mago più potente dell' universo! Di quale dono farfugliate?"
Rimettendosi in piedi Moriarty disse con sicurezza:" Io vengo dal tempo futuro, inviato da voi stesso, signore. Conosco i volti di tutti i vostri nemici e conosco il destino che vi attende. Il vostro destino, il vostro glorioso destino."
Prospero disse immediatamente interessato, con un avido scintillio negli occhi:" Mostratemelo."
L' altro Immaginario si allontanò, seguito dallo stregone che lasciò incustodito il libro; Nicole non ebbe quindi difficoltà ad arrampicarsi, nonostante il poco pratico abito che indossava, sul terrazzo e a lanciare l' oggetto lasciato incustodito al marito, perché lo affogasse nella fontana lì vicina.
Il Bibliotecario prese al volo il libro ma la Guardiana non fece in tempo a iniziare la sua discesa dato che venne colpita da un incantesimo di prospero che la fece atterrare dolorante fra i cespugli sottostanti; quello fu il primo grosso errore di Prospero: vedendo la scena Flynn venne pervaso da una rabbia che aveva provato solo poche altre volte nella sua vita, nessuno poteva permettersi di fare del male a Nicole.
Nel presente invece Jenkins aveva radunato su un palco tutti gli elementi che Flynn aveva fatto arrivare loro dal passato e una volta ultimati i preparativi per l' esorcismo aveva iniziato un rituale di evocazione:" Con il libro e la penna un tempo a te cari io ti invoco qui, grande Prospero."
Non passarono che pochi secondi prima che l' Immaginario che si era impossessato del suo autore comparisse in uno scoppio di energia azzurra, afferrando poi il manoscritto della Tempesta e la penna fatta con il legno della corteccia dell' Albero della Conoscenza; gli elementi dell' esorcismo iniziarono a brillare ma l' attenzione dello stregone era rivolta a Jenkins, dato che gli disse superbo:" Sono stato ingannato! Sciocco cavaliere, credete che non mi avveda della debolezza della vostra magia?"
La testa d' asino, i garofani e il mantello si illuminarono ancora una volta e rinchiusero Prospero in una prigione triangolare, lo stregone però ebbro del suo potere non sembrò rendersi conto del pericolo dato che continuò a parlare:" Ah! Vorreste intrappolarmi? Dopo aver consegnato il Bastone nelle mie mani?"
Mentre arrivavano Jacob, Cassandra ed Ezekiel, Jenkins disse sicuro di sé, convinto della sua vittoria:" Intrappolarti no di certo. Voglio espellerti piuttosto."
Osservando i tre Bibliotecari posti ai vertici del triangolo lo stregone chiese perplesso:" Cosa significa?"
Jenkins rispose impassibile, anche se vedere prospero agitato come un animale in gabbia era in un qualche modo soddisfacente:" Abbiamo tutti gli elementi per un esorcismo. Tutto il mondo è teatro e uomini e donne non sono altro che attori."
Nel 1611 Flynn per prima cosa aveva aiutato Nicole a rialzarsi e dopo essersi assicurato delle sue condizioni le diede il libro, perché lo annegasse mentre lui avrebbe pensato a Prospero e al Bastone; sguainando Excalibur il discendente di Artù si preparò ad affrontare il mago che si era impossessato del suo stesso autore.
Prospero inizialmente non riconobbe la spada che il suo avversario aveva fra le mani così non pensò minimamente di essere in pericolo, la sua sicurezza di poter sconfiggere qualunque nemico era decisamente maggiore; lo stregone quindi lanciò contro il Bibliotecario una scarica di fulmini, che lui però non ebbe difficoltà a parare con la lama della spada.
Osservando quella scena lo stregone commentò perplesso:" Non so che sortilegio abbiate usato per la vostra arma ma sappiate che non vi servirà. La vostra arma sarà potente ma voi avete una debolezza ben più grande, che mi avete indicato voi stesso. Mi dispiace rovinare un così bel fiore ma la mia ascesa non potrà essere ostacolata in alcun modo."
Prospero stava per colpire Nicole, che nel frattempo era arrivata alla fontana e stava cercando di affogare il libro magico dello stregone; l' intervento repentino di Moriarty, che si era frapposto fra la Guardiana e lo stregone fece sì che solo l' Immaginario venne colpito.
Questi finì a terra, solo per essere colpito nuovamente da una successiva scarica di fulmini magici; Flynn, ripresosi dallo shock iniziale di vedere Moriarty che si sacrificava per salvare Nicole, decise di intervenire e diede una violenta spallata a Prospero, che perse l' equilibrio e cadde a terra.
Il Bibliotecario si avvicinò alla sua nemesi personale per controllare il suo stato di salute; notando che dalle sue ferite scaturivano nuvole di inchiostro al posto del sangue il newyorkese disse con un insolito tono empatico e rassicurante:" Non temere, questa non è la fine della tua storia. Tornerai nel tuo libro e sarà come se nulla di tutto questo fosse mai successo."
Moriarty dopo aver guardato Nicole, impotente e scossa, si rivolse al Bibliotecario e disse con fatica:" Flynn... Il Bastone... Spezza il bastone e potrai riscrivere la sua storia..."
Detto questo, senza che avesse tempo di aggiungere altro l' Immaginario svanì in una nuvola di fumo nero, simile ad inchiostro; dopo quella scena Flynn si alzò nuovamente in piedi con tutta calma, si spazzolò lievemente i vestiti con un rapido cenno della mano sinistra e si rivolse a prospero con un tono tanto calmo quanto freddo:" Sai, non mi stava affatto simpatico, a dirla tutta non mi andava proprio a genio, fra noi c' era odio reciproco soprattutto perché si era invaghito di mia moglie... Moriarty però non meritava di fare una fine del genere e per quanto mi faccia senso dirlo merita di essere vendicato."
Lo stregone sentendo quelle parole gli disse beffardo:" Voi volete spezzare il bastone? E con quale arma siete venuto? Il coltello o il pugno di ferro? Io sono il più grande mago dell' universo e voi siete venuto ad affrontarmi con una spada."
Nicole, terminata la sua opera si alzò in piedi e disse sprezzante:" Qui ti sbagli. E parecchio. Per prima cosa sappi che è Merlino il mago più potente, non tu. E come seconda cosa quella che ha in mano mio marito non è una semplice spada: è Excalibur!"
Sentendo il nome dell' arma Prospero impallidì per poi dire incredulo:" Excalibur? Ma non siete Artù! Egli è l' unico ad aver mai toccato Excalibur!"
Flynn disse con un sorrisetto di superiorità, sentendo tutta la magia contenuta nel suo sangue Pendragon scorrergli impetuosa e potente nelle vene:" Eppure eccomi qua: non sono Artù Pendragon eppure maneggio Excalibur come hanno fatto tutti i miei antenati prima di me e come ha fatto per primo Artù. Tutti tendono a credere estinta la famiglia Pendragon, nel mondo soprannaturale però tutti sanno che non è così... Prospero avresti dovuto informarti meglio."
Finito di parlare il Bibliotecario partì all' assalto ed impegnando Prospero in uno scambio di fendenti serrato e veloce, dando dimostrazione della sua abilità di spadaccino; Flynn dovette ammettere a sé stesso che anche prospero non se la cavava male in un duello corpo a corpo, anche se andava detto che per difendersi dai fendenti non era in grado di usare incantesimi.
In un momento di stallo lo stregone disse furente:" Avevate già brandito Excalibur! Non è possibile che uno straniero abbia una simile maestria! Quando è stato!?"
Flynn rispose con un sorrisetto sarcastico:" Nel futuro, ma non capiresti i viaggi nel tempo!"  
Nel presente invece i Bibliotecari erano pronti a compiere l' esorcismo che avrebbe liberato Shakespeare dall' influenza di Prospero, la prima a cominciare fu Cassandra dato che iniziò a leggere da un libro mentre faceva un passo avanti e riducendo il triangolo che teneva imprigionato lo stregone, pensando all' ironia che c'era nel far leggere a loro tre esattamente quei passaggi:" Di tante meraviglie che ho veduto io stimo la più strana che l' uomo debba temere la morte, visto che essa è una fine necessaria e che essa verrà quando vorrà venire. Perché solo ricusando il potere della morte essa non avrà potere su di me."
Successivamente fu il turno di Jacob fare un paio di passi in avanti e iniziare a leggere:" So serbare un onesto segreto, montare a cavallo, guastare una storia e riferire un semplice messaggio com'è, senza infiorarlo. Questo sa fare un uomo comune, questo faccio io. Sono capace di farlo e il meglio di me è la precisione. Perché per essere dobbiamo sapere chi siamo."
Toccò ad Ezekiel concludere l' esorcismo:" Io peccherò in modo da fare del peccato un' arte, riscattando il tempo quando nessuno crederà che lo avrei fatto. Perché essere un' eroe è più dolce quando nessuno ti crede tale."
Prospero ora era rinchiuso in un triangolo di circa un metro per lato ed era caduto in ginocchio e mentre si reggeva la testa aveva esclamato sofferente, per poi iniziare ad agitarsi come un animale ferito:" Le sue parole! Sono le sue parole! No! No! No! Che diabolico sortilegio è questo!?"
Jenkins si era avvicinato e dopo aver guardato Prospero con aria di compatimento spiegò all' Immaginario come stavano le cose:" La penna. Essa vi ha trasformato mentre narravate la storia di Prospero. Ora avete in mano il libro e la penna e avete udito le sue parole, questo è Shakespeare, questa è la sua storia."
Nel momento esatto in cui Flynn con un fendente ben assestato spezzò il Bastone di Prospero anche l' esorcismo ebbe effetto e davanti ai Bibliotecari e a Jenkins ora c'era William Shakespeare in persona e non più Prospero l' Immaginario, che si guardava attorno con aria spaesata ed incredula.
Mentre gli effetti dell' incantesimo di Prospero sparivano Jenkins disse con una punta di divertimento nella voce:" Il signor Shakespeare presumo."
Nel 1611 invece Flynn e Nicole ebbero il tempo di abbracciarsi e scambiarsi un bacio carico di sollievo e felicità per il buon esito della missione, i due subito dopo si guardarono e anche se nessuno aprì bocca era chiaro stessero pensando alla stessa cosa: come tornare nel presente dato che la loro macchina nel tempo era andata distrutta.
Era vero che la lettera ricevuta un anno prima li rassicurava sul fatto che avrebbero trovato una soluzione ma in quel preciso momento il Bibliotecario e la Guardiana non avevano idee; l' apparizione di un portale da cui si vedevano i Bibliotecari e Jenkins distrasse i due, che si avvicinarono per vedere se era possibile comunicare attraverso i secoli.
Quando furono a portata d' orecchio la prima a parlare fu Cassandra che esclamò sollevata:" Siete vivi!"
Nicole sorrise prima di rispondere alla rossa con il suo tipico sorrisetto divertito e leggermente sarcastico:" Sì Cass, ci vuole ben altro per farci fuori."
D' altro canto Shakespeare riconoscendo Flynn e Nicole disse gioviale:" Vi saluto da un luogo lontano quattro secoli."
La Guardiana disse ironica:" Nulla di strano, quello è il nostro tempo... Beata ignoranza di chi non è coinvolto nel soprannaturale o non è un impiegato della Biblioteca!"
Flynn invece, mentre assicurava Excalibur nuovamente nel fodero commentò interessato lo strano fenomeno a cui stavano assistendo:" Un varco spazio temporale. Lo spazio tempo si sta ricomponendo e tornando alla normalità... Shakespeare deve tornare nel suo presente e nel nostro passato, deve vivere in questo secolo, come prevede la storia."
Ezekiel disse pratico rivolto a Nicole:" Perfetto. Lui passa dalla vostra parte e voi tornate nel presente. Problema del viaggio di ritorno risolto. Ezekiel Jones 1, viaggio nel tempo 0."
Jenkins però non condivideva lo stesso tono ottimista e speranzoso del ladro, dato che decise di far presente ai Bibliotecari come funzionavano davvero i viaggi nel tempo; l' uomo disse infatti con espressione seria e anche triste e rassegnata:" Purtroppo mi duole avvisarvi che le cose non sono così semplici. Quando Shakespeare tornerà nel suo secolo il paradosso primario sarà risolto, il nesso causale richiede solo che lui torni nel suo tempo e non che i signori Carsen facciano ritorno... L' artefatto con cui i signori Carsen sono giunti nel passato si è poi rotto..."
Ezekiel esclamò immediatamente contrariato:" Non è giusto!"
Jacob d' altro canto, mentre distoglieva lo sguardo da Flynn e Nicole disse teso e con un tono strano, quasi come se cercasse di reprimere tutte le sue emozioni e risultare foste agli occhi di tutti gli altri ed essere di supporto soprattutto per Cassandra:" Nessuno ha mai detto che lo sarebbe stato."
La rossa invece disse agitata e preoccupata per il destino di Flynn e Nicole, quasi sull' orlo delle lacrime:" E ora che facciamo?"    
Jenkins le rispose teso:" Loro lo hanno già capito signorina Cillian."
Jacob a quel punto abbracciò Cassandra per darle un minimo di conforto in quella situazione tremenda, si rivolse anche a Flynn e Nicole dicendo con un tono abbattuto:" Credo che sia giunto il momento dei saluti... Vorrei che si potesse fare qualcosa per aiutarvi ma al momento l' unica cosa che mi viene in mente è cercare di mantenere viva la vostra eredità e far finta che le parole che ci avete detto in Biblioteca saranno il nostro ultimo saluto... Mi mancherete davvero tanto e spero sappiate che sono grato per quello che avete fatto per me in questi due anni... Abbiate cura di voi." Anche Ezekiel volle salutare Bibliotecario e Guardiana a modo suo, disse infatti con il suo solito sorriso beffardo ma senza la spavalderia nella voce, sostituita dalla tristezza:" Rubate qualche gioiello e lasciatelo dove mi sia facile trovarlo."
Nicole sentendo quella frase disse con un mezzo sussurro divertito, nonostante tutto:" Non cambiare mai Zeke."
Il ladro disse con un sorriso tirato:" E perché dovrei?"
Dopo qualche secondo di pausa si rivolse direttamente a Flynn dicendogli senza giri di parole:" Ah, ancora non mi vai a genio."
Flynn d' altro canto rispose immediatamente per le rime a quella piccola provocazione:" La cosa è ricambiata, evita di traviare i miei figli. Ti chiedo solo questo."
Cassandra invece sciolse l' abbraccio di Jacob per poi provare a passare il varco e raggiungere Flynn e Nicole, esclamando con convinzione disperata e un tono che rasentava il pianto:" Troverò una soluzione! Troverò il modo di riportarvi indietro! Non potete rimanere bloccati nel passato! Voi avete troppo da perdere!"
Jacob e Jenkins afferrarono la rossa impedendole di combinare una sciocchezza, Flynn d' altro canto tranquillizzò la Bibliotecaria:" Cassandra, non devi farlo. A trovare un modo per tornare nel presente penseremo io e Nicole. Tu devi pensare a vivere la tua vita e a goderti appieno il tuo futuro. Hai un grande cuore, so che sei preoccupata per noi e per Al, As e Reg. Loro hanno sempre saputo che un' eventualità del genere sarebbe potuta capitare, ci metteranno un po' ad accettarlo ma lo faranno. Lo dovrete fare anche voi tre: siete la nuova generazione e non potremmo essere più fieri di voi."
Dopo aver sentito quelle parole anche Jenkins volle dire qualcosa per salutare Bibliotecario e Guardiana, decise di iniziare rivolgendosi al discendente del suo vecchio amico:" Colui che ha brandito Excalibur in passato lo farà anche in futuro e salverà il regno. Signor Carsen lei ha brandito Excalibur in passato e lo ha fatto anche nel futuro. Davvero ben fatto signore, sono più che sicuro che Artù sarebbe fiero di lei."
Flynn ricambiò quelle parole con un sorriso e un cenno del capo, il cavaliere si rivolse poi a Nicole:" Signora Carsen è stato un piacere. Inizialmente non credevo che avrei tollerato i suoi atteggiamenti ma con il passare del tempo ho conosciuto la persona straordinaria che è e posso ammettere in tutta onestà che è stato un onore lavorare al suo fianco in questi anni."
La bionda rispose con un sorriso:" Dal mio punto di vista è tutto reciproco Galahad, all' inizio credevo ti avrei strangolato alla prima occasione ma ora posso dire che senza di te non ce l' avremmo mai fatta ad affrontare tutto quello che ci è capitato e uscirne vivi. Ti prego di continuare a fare quello che hai fatto fino ad ora anche pr le prossime generazioni."
Essendo finito il tempo dei saluti Shakespeare attraversò il portale spazio temporale, chiudendolo dato che il paradosso era finalmente stato risolto; Jenkins e i Bibliotecari osservarono inermi le figure di Flynn e Nicole dissolversi fra le nebbie del tempo.
Cassandra a quel punto iniziò a piangere mentre Ezekiel chiese incerto:" E ora come diremo a Margie e ai loro figli quello che è successo?"
Fu Jacob, impegnato a rassicurare Cassandra al meglio delle sue possibilità, a dare una risposta all' amico:" Non sarà facile ma dovremo dire loro la verità, se la meritano... Spero solo che dicessero la verità quando hanno detto che sarebbero tornati e che non lo abbiano detto solo per alimentare false speranze."
Fu incredibilmente Jenkins a rivestire il ruolo di ottimista del caso, per una volta:" Se c'è una cosa che ho imparato dai signori Carsen è che loro non si tirano mai indietro nel cercare di mantenere la parola data. Sono convinto che se esista un modo per tornare loro lo scopriranno."
Con quella fievole speranza il quartetto tornò in Biblioteca, pronto ad affrontare Margie, Alastair, Regan e Astrea Carsen non appena ci sarebbe stata l' occasione; quando qualche ora dopo il rientro del quartetto arrivarono i famigliari di Flynn e Nicole tutti i presenti si guardarono negli occhi a disagio, fu Jenkins a rompere il ghiaccio vedendo lo sguardo piuttosto esplicito di Margie e la confusione sui volti dei figli di Bibliotecario e Guardiana.
Il cavaliere decise di assumersi l' onere delle spiegazioni così esordì con un tono mesto e serio:" Mi sembra inutile stare qui a fingere che vada tutto bene e che l' assenza dei signori Carsen sia solo momentanea e perfettamente spiegabile. Credo sia più onorevole e decoroso per tutti dire la verità, vi meritate di sapere come stanno le cose e quello che Flynn e Nicole hanno fatto e perché lo hanno fatto. Per fermare Prospero hanno deciso di tornare nel 1611, solo che sfortunatamente la reliquia che hanno usato si è rotta immediatamente dopo... Sono tremendamente dispiaciuto ma Flynn e Nicole sono intrappolati nel passato e non so se riusciranno mai a tornare. Prima di partire ci avevano chiesto di spiegarvi il perché abbiano preso una simile decisione... Credo lo sappiate già tutti e quattro... La cosa che mi preme dire è che mi spiace che siamo stati noi ad avere la possibilità di dargli un ultimo saluto e non voi, che siete la loro famiglia."
La prima a dire qualcosa fu Margie, che disse con una certa arrabbiatura nella voce mentre riprendeva il cavaliere:" Non dirlo nemmeno per scherzo Galahad! Siete anche voi la nostra famiglia!"
Dopo una pausa aggiunse con tono più calmo ma anche più sofferente, era palese che si stesse chiedendo quanti altre persone care avrebbe perso prima della fine dei suoi giorni:" Poi capisco il perché della scelta di mio figlio: come al solito lui e Nicole hanno preso la decisione più difficile per poter garantire a tutti noi un futuro migliore... È il senso di sacrificio dei Carsen... Posso dire che ero preparata, che sapevo che prima o poi sarebbe successo e che questa cosa non mi faccia male... Mentirei. Ho appena perso mio figlio e mia nuora... Sono però fiduciosa bei loro mezzi: sono bloccati nel passato, non sono morti."
Fu Regan a quel punto a intervenire nel discorso di sua nonna, con tutto l' entusiasmo e la fiducia che un bambino poteva avere:" Stiamo parlando di mamma e papà! Di sicuro sono già all' opera per trovare una soluzione che li riporti al presente! Hanno sconfitto Prospero! Non si lasceranno certo fermare da un ostacolo! Inoltre se non dovessero riuscire da soli avrebbero il nostro supporto e quello dello zio Martin! Stiamo parlando del mago più potente del mondo! Lui di sicuro potrà aiutarci."
Alastair d' altro canto, pur condividendo la speranza del fratello minore era più teso, chiese infatti con una serietà che si discostava molto dai suoi dieci anni:" A proposito, dov'è?"
Fu Jacob a rispondere alla domanda, con tono piatto e distante:" Non lo sappiamo. È sparito non appena Flynn e Nicole sono tornati nel passato. Ci ha lasciato solo un biglietto in cui diceva che avrebbe trovato una soluzione."
Nessuno aggiunse altro per qualche minuto e solo allora gli adulti si accorsero dell' assenza di Astrea; Cassandra chiese immediatamente preoccupata alla nonna della bambina:" Un momento! Che fine ha fatto Astrea?"
Margie rispose con un sospiro:" Se conosco bene mia nipote, e credo proprio di sì, sono pronta a scommettere che si è rifugiata in Biblioteca per stare da sola... Quella bambina è uguale a suo padre, anche lui aveva cercato la solitudine quando è morto suo padre... Sarà combattuta fra la speranza e il realismo. L' unico consiglio che posso darvi è quello di lasciarla da sola... Quando se la sentirà sarà lei stessa a farsi vedere di nuovo e ad aprirsi con noi... Al, Reg voi preferite cercare vostra sorella, rimanere qui o fare altro?"
Il maggiore rispose quasi in trance alla nonna, aveva molto a cui pensare e parlare con Astrea poteva essergli d' aiuto ma d'altro canto sapeva che la sorella aveva bisogno dei suoi spazi:" Rimarrò nell' ufficio finché non si deciderà cosa fare per salvare mamma e papà."
Regan d' altro canto si diresse verso la Biblioteca dicendo convinto:" Vado a cercare qualcosa da leggere. Chiamatemi quando sarà pronta la cena."
Sia la serata che i due giorni successivi trascorsero pressoché nello stesso identico modo: Alastair aveva deciso di rimanere nell' ufficio e allontanarsi solo per esigenze essenziali, Regan aveva deciso di leggere qualunque cosa lo distraesse, Astrea invece era praticamente sparita e diventata una sorta di fantasma che infestava la Biblioteca, Margie invece era andata alla ricerca di Merlino con l' intenzione di farsi aiutare in modo serio e infine Jenkins e i Bibliotecari si erano gettati a capofitto nel lavoro, anche loro in cerca di qualunque cosa li potesse distrarre ed evitare di pensare all' assenza di Flynn e Nicole.
Il pomeriggio del terzo giorno nell' ufficio della Biblioteca erano presenti solo Jenkins e Jacob, il cavaliere ad un certo punto aveva commentato con tono vago e distante, ancora in lutto come tutti lì in Biblioteca:" La ringrazio per il suo aiuto signor Stone, è importante assicurarsi che la Biblioteca sia in perfetto ordine."
Il bibliotecario rispose con lo stesso tono usato da Jenkins. nemmeno lui aveva ancora superato l' assenza di Flynn e Nicole:" Si figuri... Anzi, lavorare mi aiuta a non pensare. Anzi, capisco perché Alastair sia qui a leggere qualunque carta e che addirittura Regan si sia messo a leggere: lavorare e essere impegnati aiuta a distrarsi e a non pensare... Anche per me è così a dirla tutta."
Sentendo quelle parole Jenkins chiese con sincero e preoccupato interesse:" Quanto agli altri?"
Stone rispose anche a quella domanda:" Astrea è un' ombra, sembra uno spettro se la si guarda in faccia, la signora Carsen invece ha deciso di andare ad Avalon per cercare risposte, Ezekiel finge di stare bene e Cassandra non ci prova nemmeno."
Dopo un istante di pausa Stone decise di cambiare discorso, parlare delle emozioni di tutti era anche più deprimente perché in quei giorni la negatività collettiva non aveva fatto altro che crescere e autoalimentarsi: tutti avevano iniziato a parlare il meno possibile e a stare in compagnia degli amici solo lo stretto necessario; lui poi aveva anche consolato Cassandra, che in quelle notti faceva sempre una tremenda fatica ad addormentarsi a causa delle lacrime** e quando ci riusciva dormiva solo poche ore.
Il Bibliotecario disse quindi la prima cosa che gli era passata per la testa:" La Biblioteca quando si è rimescolata ha combinato un disastro: alcune sale erano sottosopra, tre avevano cambiato colore, una sala era rovesciata come un calzino..."
Sentendo quelle ultime parole Jenkins stava per fare una domanda ma Jacob fu più veloce ad impedirglielo dicendo quasi spazientito:" Niente domande, la prego. Per la sala chiusa invece mi sa spiegare perché sembrerebbe che tutti noi abbiamo idea di come entrare quando in realtà nessuno di noi ha mai capito come si apra?"
Jenkins rispose perplesso:" Non si può aprire, non ci sono chiavi... Quella stanza è chiusa da sempre, io e il signor Carsen abbiamo provato ad entrarci parecchie volte ma non ci siamo mai riusciti."
Sentendo quelle parole Jacob disse anche più perplesso:" Un' iscrizione sulla porta dice che tutti noi, inclusi i figli di Flynn e Nicole ci possiamo entrare."
La questione si stava dimostrando sempre più strana e misteriosa; Jenkins non ci stava nemmeno capendo più molto, per lui era decisamente frustrante però doveva riconoscere che la situazione meritava di essere risolta; fece presente al Bibliotecario, con la sua migliore espressione confusa e perplessa che quello che stava dicendo non aveva alcun senso:" Come... Come dice? Non ci sono iscrizioni sulla porta."
Jacob a quel punto decise che era meglio ricorrere alla terapia d' urto: un vecchio detto non diceva forse vedere per credere?
Stone pensò bene di radunare anche gli altri Bibliotecari e Alastair, Regan e Astrea; vedere in che condizioni era la bambina lasciò gli adulti decisamente scossi: il colorito anche più pallido del solito faceva risaltare in modo inquietante le occhiaie violacee che incorniciavano gli occhi castani della bambina, di solito pieni di vita e di curiosità ma ora stanchi e arrossati per il pianto; anche i suoi lunghi capelli biondi ne risentivano: di solito erano lucidi e di un liscio ordinato mentre ora erano tutti scarmigliati.
Solo Alastair ebbe il mezzo pensiero di rimproverare la sorella minore ma poi vedendo che bene o male tutti mostravano gli stessi sintomi, anche se meno evidenti, decise che non era il caso di risultare ipocrita; decise di cingere la sorellina in un abbraccio per farle capire che non era sola e che su di lui avrebbe potuto sempre contare.
Regan d' altro canto vedendo lo stato d' animo dei fratelli provò a rassicurarli con un minimo di ottimismo nella voce, ben lontano dalla convinzione e dalla sincerità che aveva dimostrato il primo giorno:" Ho la sensazione che sia tutta opera di mamma e papà, questo secondo me non è altro che il loro ritorno in grande stile. Sennò perché far venire anche noi?"
Nessuno rispose a Regan, sia per non infrangere le sue speranze che le proprie.
Quando Jacob arrivò a destinazione i sette si ritrovarono in un corridoio formato da due librerie alla cui fine c' era una porta in metallo senza una serratura ma con solo una maniglia.
Arrivati a destinazione i tre Bibliotecari, i tre bambini e Jenkins si fermarono ad osservare la porta misteriosa mentre Jacob diceva convinto:" Eccola."
Jenkins d' altro canto si avvicinò e passò la mano sull' iscrizione in eleganti lettere gotiche mentre commentava interessato:" A Jenkins, Jacob, Ezekiel, Cassandra, Alastair, Regan e Astrea: la chiave è nei nostri nomi. Non è mai stata visibile prima d' ora."
Jacob commentò sicuro di quanto aveva già osservato in precedenza:" Sembrerebbe un intarsio in rame..."
Mentre sul viso di Regan Antares Carsen compariva un sorriso di vittoria Cassandra non potè fare a meno di dare una spiegazione scientifica al fenomeno:" Beh, è l' ossidazione che rende verde il rame. La Statua della Libertà ad esempio prima era bella lucida prima che si ossidasse!"
Ezekiel concluse il ragionamento iniziato dalla rossa, mentre anche in Astrea e Alastair iniziava a diffondersi l' ottimismo del fratello:" Se per scrivere usi il rame, sapendo che si confonderà con il metallo circostante, è perché vuoi che sia leggibile solo una volta ossidato. Un bel trucchetto! Una crittografia metallurgica a tempo!"
Stone commentò riflessivo:" Un tempo infinito... La Statua della Libertà ha impiegato anni ad ossidarsi... Qui stiamo parlando di..."
Furono i tre bambini a completare la frase in coro:" Di secoli."
Regan aggiunse poi con l' aria compiaciuta che era tipica anche di Flynn quando aveva ragione:" Io ve lo avevo detto. Questo è di sicuro il modo che mamma e papà hanno scelto per tornare in grande stile! Non per dire io ve lo avevo detto ma io ve lo avevo detto!"
Jenkins annuì, concordava con il pensiero di Regan ma decise di esporre il suo punto di vista con tono più pacato e senza perdere le sue buone maniere da perfetto lord:" Concordo con lei signorino Carsen. Questo è un messaggio dal passato, segreto. Non leggibile fino a questo preciso momento. Senza dubbio questa è la firma del signor Carsen."
Cassandra allora chiese curiosa e ottimista, come non lo era da giorni:" A Jenkins, Jacob, Ezekiel, Cassandra, Alastair, Regan e Astrea: la chiave è nei nostri nomi... Che cosa significa?"
Il Cavaliere del Graal rispose con sicurezza:" Credo sia molto semplice: Flynn Carsen e Nicole Noone."
A quel punto l' uomo provò ad aprire la porta ma non successe nulla, era lì sigillata come lo era stata per secoli; Jones osservando la scena chiese incerto ma con un' inconfondibile punta di divertimento nella voce nel vedere la perplessità di Jenkins:" Come mai non succede niente? Jenkins è sicuro di aver capito la richiesta?"
Per tutta risposta il Custode disse con una notevole dose di fastidio e sarcasmo:" Certamente. Come crede si chiamino i signori Carsen?"
Cassandra decise di intervenire con un suggerimento sia per cercare di risolvere il mistero sia per placare gli animi:" Non potrebbero intendere i loro nomi completi? So che Flynn quando è in missione diplomatica a volte si fa chiamare con il nome esteso che è Flynn Alexander Pendragon Carsen... Per Nicole non saprei invece... Ragazzi, vostra madre ha per caso un secondo nome?"
Ad un cenno negativo di Astrea, Cassandra concluse:" E Nicole Noone in Carsen."
Anche questo tentativo fu fallimentare dato che la porta non diede cenno di volersi aprire; anche Jacob volle provare a dare il suo contributo, dopo aversi riflettuto infatti disse convinto:" Non dobbiamo dimenticarci chi sono davvero, sono Flynn e Nicole! Sono quelli che sono durati di più in questo lavoro! Sono il Capo Bibliotecario e la Guardiana!"
Nemmeno l' idea di Stone parve funzionare, Ezekiel iniziava a divertirsi nel vedere la frustrazione sui volti di Jacob e Jenkins, stava anche per essere rimproverato malamente dal cavaliere quando ad Alastair venne in mente un dettaglio fondamentale, che non esitò ad esporre a tutti i presenti:" Un momento. Se tutto questo è stato organizzato da mio padre perché lo scoprissimo al momento opportuno è utile tener presente che con buone probabilità serviranno anche nomi che non sono usati spesso. Voglio dire, se per caso qualcuno avesse detto Guardiana o Capo Bibliotecario due secoli fa sarebbe stato un problema, non trovate? Lo stesso vale per Flynn Carsen e Nicole Noone: qualcuno avrebbe potuto scoprire qualcosa che non doveva con dieci anni di anticipo... No, i nomi che aprono la porta devono essere un qualcosa che non sarebbe stato detto per caso nel corso dei secoli ma anche di facile intuizione per noi, che li conosciamo così bene."
Astrea capì immediatamente dove volesse arrivare il fratello maggiore dato che proseguì con il suo tipico entusiasmo e una ritrovata luce negli occhi:" Dovrebbe essere un qualcosa di importante e conosciuto comunque, come i loro soprannomi."
Fu Regan a concludere con un sorriso eccitato, il bambino non vedeva l' ora di poter rivedere i genitori:" E cosa dicono sempre? Che alla fine, tolti i loro ruoli, i loro nomi, i loro titoli non sono altro che una Psicopatica e un Secchione innamorati."
A quell' ultima frase la porta emise i tipici suoni di una serratura che si apriva, facendo capire che i tre Carsen avevano avuto l' intuizione vincente; Jenkins aprì quindi la porta e i sette entrarono immediatamente nella sala misteriosa.
Quello che si trovarono di fronte li deluse: era solo una grande sala in penombra, il cui unico contenuto era nascosto da un telo bianco.
Avvicinandosi Jenkins rimosse il telo e quello che tutti poterono vedere fu la statua di un uomo e una donna, vestiti in abiti moderni, che si baciavano e soprattutto che erano incredibilmente ed inquietantemente identici a Flynn e Nicole; l' uomo teneva la mano destra sul fianco della donna e la sinistra sul suo viso, lei invece con la sinistra teneva la cravatta che lui indossava per tirarlo alla sua altezza e con la destra aveva afferrato la sua spalla.
Tutti si avvicinarono per osservare meglio i dettagli e poterono notare con ammirazione sia il realismo nei particolari sia la capacità dello scultore di cogliere le espressioni innamorate e incredibilmente fedeli alla realtà che quelle due statue dimostravano di possedere e che, anzi, sembravano essere proprio quelle del Bibliotecario e della Guardiana originali.
Vedendo quella scultura Cassandra commentò ammirata:" Wow... incredibile! Come..." 
La Bibliotecaria non finì mai la sia domanda dato che non appena ebbe pronunciato le prime parole la statua si sgretolò e al posto di due copie di pietra davanti a Jenkins, i Bibliotecari e i tre bambini comparvero i veri Flynn e Nicole che si staccarono dal loro bacio e salutarono i presenti con una calda risata di felicità e sollievo.
Tutti gli altri ricambiarono la felicità dei due con più o meno visibilità: i tre uomini si limitarono a dei sorrisi, Cassandra rise felice mentre Alastair, Regan e Astrea corsero ad abbracciare i genitori, che vennero leggermente sbilanciati a causa dei secoli passati fermi sotto forma di statue.
Vedendo quel ricongiungimento famigliare tutti pensarono bene di lasciare ai cinque Carsen del tempo per loro così fu solo dopo una decina di minuti, in cui Nicole aveva squadrato i figli da ogni angolazione e aveva constatato anche che purtroppo sembrava che i tre avessero reagito come lei e Flynn avevano supposto, il Capo Bibliotecario disse con un sorriso allegro:" Vi siamo mancati?"
La prima a dire qualcosa fu Cassandra, che disse allegra e sollevata:" Avete viaggiato nel tempo facendo il giro lungo!"
Anche Jenkins commentò quel piano:" Brillante, davvero molto brillante."
Nicole invece propose una cosa che era decisamente molto più pratica:" Perché non raggiungiamo l' ufficio, ci mettiamo a sedere comodi e vi raccontiamo tutto quanto? Perché sono sicura che vogliate sapere tutto nei minimi dettagli."
Ricevendo cenni di assenso tutti misero in pratica la proposta della Guardiana, che fu anche la prima a riprendere parola quando, soprattutto Regan, iniziarono a far domande:" Per prima cosa ci vorremmo scusare per non aver detto fino all' ultimo del fatto che sapessimo del viaggio nel tempo... Però spero che capiate che le relazioni di causa ed effetto che servono a preservare la linea temporale siano più importanti. Tolto che sapevamo di dover tornare nel 1611 non sapevamo molto altro comunque, solo che sarebbe servito tornare per la strada lunga. Una volta che il paradosso si è risolto abbiamo riflettuto su come fare ma poi abbiamo avuto un idea: con merlino dalla nostra parte bastava chiedere un piccolo aiuto alla Biblioteca e tutto si sarebbe risolto."
A quel punto fu Flynn a prendere parola e dire con il suo tipico tono da professore:" Già appena arrivati nel 1611 avevamo ottenuto l' aiuto di zio Martin per camuffarci e portare con noi Excalibur, Cal infatti ci dava la sicurezza di poter spezzare il bastone di Prospero senza difficoltà, quindi chiedere nuovamente aiuto a lui non è stato difficile. A proposito, se non avete visto zio Martin in giro è perché era rintanato in una grotta non ho ben capito dove per poter usare indisturbato un incantesimo che gli ha permesso di viaggiare con la sua coscienza indietro nel tempo... Cosa stavo dicendo? Ah sì: dopo aver salutato Shakespeare ed essere tornati da Merlino creammo l' incantesimo che avrebbe permesso di aprire la porta e creammo l' iscrizione che ci avrebbe liberati al momento opportuno. Nascondemmo poi tutti gli indizi che vi avrebbero fatto capire la vera natura di Prospero e tutti gli elementi necessari ad esorcizzarlo; scrissi poi i biglietti che il me di un anno fa ha trovato e che ci hanno permesso di avere le prime informazioni su Prospero e sul Bastone. Infine io, Nicole e Merlino andammo in Biblioteca per chiedere aiuto a Judson e Charlene... Fortunatamente conoscendo Charlene da più di dieci anni sapevamo come trattare con lei e ce la siamo cavata... Arrivati in Biblioteca spiegammo a grandi linee la nostra situazione e con l' aiuto di zio Martin non ci volle molto per conquistare la fiducia di Charlene e di Judson e farci aiutare; va anche detto che aver consegnato Excalibur in Biblioteca e aver stretto l' alleanza fra le due fazioni che dura da allora ha aiutato parecchio. Mi era infatti venuto il dubbio che potesse essere stata opera mia quando scoprimmo del nostro viaggio nel tempo; la parte più difficile è però stata convincere i Pendragon del 1611... Alla fine riuscimmo ad attuare tutto così Judson ci mise a disposizione la sala dove ci avete ritrovati, Merlino ci trasformò in una statua e come condizione per liberarci impose la presenza di tutti nella sala e che qualcuno pronunciasse una qualsiasi frase. Quindi cara Cassandra, si può dire che tu sia l' ultimo anello di questa catena causale."
Tutti i presenti avevano ascoltato attentamente tutta la storia decisamente interessati e meravigliati, alla fine Flynn e Nicole se l' erano cavata egregiamente ed avevano trovato il modo per ingannare un paradosso temporale grazie ad un paradosso temporale vivente come Merlino, avevano poi instaurato l' alleanza fra Pendragon e Biblioteca e cosa più importante erano tornati a casa, nel presente.
Nicole a quel punto propose di ottimo umore:" Perché non ci aggiornate su quello che potrebbe essere cambiato negli ultimi quattro secoli davanti ad una pizza? Io e Flynn non mangiamo da quattrocento anni e abbiamo una voglia tremenda di tornare alle nostre solite e care abitudini. Va anche avvisata Margie, anche se credo che in questo momento sia stata avvisata da Merlino e lo stia insultando pesantemente per non averle detto nulla e averla fatta preoccupare."
Tutti accettarono di buon grado la proposta della Guardiana e così mentre Jenkins impostava la Porta sul Retro e mentre Flynn cercava di contattare sua madre, Cassandra si era avvicinata alla bionda e le aveva detto cercando di rimanere il più seria possibile:" Beh Nicole, ci sarebbe una cosa che dovete sapere immediatamente. Sono tornati i dinosauri."
La bionda scrutò con occhio critico la Bibliotecaria per poi scoppiare a ridere divertita e dirle fra le risate:" Ci hai provato Cass, per due secondi ti avevo quasi creduto! Stai diventando brava a mantenere la faccia da poker!"
Il giorno successivo tutto in Biblioteca era tornato alla normalità e ognuno aveva ripreso i suoi compiti ordinari, non essendoci state segnalazioni del Libro dei Ritagli Flynn e Nicole avevano lasciato carta bianca ai Bibliotecari per sfruttare stanze della Biblioteca ormai in disuso che si erano ritrovate ad essere molto più vicine all' ufficio e quindi più pratiche.
Il Capo Bibliotecario e la Guardiana avevano iniziato a distribuire dei fascicoli ai tre Bibliotecari, mentre Nicole aveva spiegato le proposte di ripartizione che avevano discusso con Jenkins una mezz' ora prima:" Dato che ormai siete Bibliotecari abbastanza esperti e capaci credo sia giunto il momento che anche voi abbiate degli spazi solo per voi che vi serviranno per potervi dedicare a situazioni specifiche. Abbiamo pensato anche ad una suddivisione dei compiti: a Zeke i crimini di magia; a Jake arte, leggende, storia e creature della notte; a Cass scienza, fisica e matematica applicate alla magia."
La rossa esclamò divertita:" Matemagica!"
Flynn prese parola e disse con un sorriso carico di fiducia:" So di poter contare su di voi, per questo avete piena autonomia. Forza, al lavoro. Io e Nicole invece dobbiamo controllare assieme a Jenkins un paio di cose sulle tre armi di Artù... Ora che Cal ha ritrovato le sue sorelle sembra essere diventata anche più potente."
Flynn e Nicole andarono quindi al piano superiore dell' ufficio a prendere dei testi che Jenkins aveva espressamente indicato come necessari e fondamentali, lasciando Jacob, Cassandra ed Ezekiel a discutere sulle loro nuove mansioni; la rossa prese immediatamente parola, eccitata da quel nuovo incarico:" Beh, prima di poter iniziare con i nostri incarichi personalizzati sono convinta che sia meglio pensare alle stanze che non abbiamo ancora controllato. Io suggerirei di usare questa stanza come base per noi, mentre questa qui la vorrei per il mio laboratorio."
Ezekiel d' altro canto disse divertito e allettato dalla prospettiva:" Finalmente. Il premesso di rubare come e quanto voglio."
Stone invece gli disse con il solito tono di rimprovero rassegnato che usava ormai da parecchio tempo con il ladro:" Quindi dal discorso di Nicole e Flynn hai recepito solo questo?"
il ladro rispose con il suo tipico sorrisetto di vittoria stampato in volto mentre dava una pacca amichevole sul braccio di Stone:" Sotto testo bello."  
Flynn e Nicole avevano osservato la scena dall' alto, il Bibliotecario aveva poi detto con un tono sereno e tranquillo:" Mi era mancato tutto questo." La bionda annuì per poi commentare, mentre osservava i bisticci fra Jacob ed Ezekiel:" Sì ci credo, sono quattro secoli che non vediamo tutto questo... Inoltre ora dobbiamo decidere se siamo quarantenni o quattrocentoquarantenni."
Flynn ridacchiò per poi rispondere assorto:" Non saprei, non avendoli vissuti non credo contino... Comunque sia credo che se non ci avessero mai trovati passare l' eternità a baciarti non mi sarebbe dispiaciuto."
La guardiana sorrise, mentre notava che in quel preciso momento entravano nell' ufficio anche Jenkins e i figli, disse poi con un tono affettuoso:" La nostra Biblioteca... Ci credi che saremmo riusciti a costruire tutto questo? Al nostro primo incontro avrei riso in faccia a chiunque lo avesse detto." Flynn annuì per poi commentare vago:" Sai una cosa Nicole? La nostra avventura con i Pendragon mi ha fatto venire un dubbio... Non credi che in questo ufficio il tavolo dovrebbe essere rotondo?"
Nicole rise per poi baciare il marito, guardandosi bene dall' ammettere che non era affatto una cattiva idea.  

Note:

* è un modo come un altro per definire un esca, usatissimo nella serie Chuck ora che ci rifletto

** forse ho esagerato nel rendere la reazione di Cass, a mio avviso però è un personaggio duale: è tanto forte quanto fragile, in questo caso ho deciso di enfatizzare la sua fragilità.

Note dell' autrice:

Anche la seconda stagione è finita. Wow.
Ho appena realizzato di essere a circa metà strada con the Librarians.
Essendo il giro di Boa innanzi tutto voglio cogliere l' occasione per ringraziare Dirce e shino59 per le loro recensioni, alliearthur e Samantha Laufeyson per aver messo la storia fra le seguite e Vale_nikki e nuovamente shino59 per aver messo la storia fra le seguite.
Passando al capitolo devo dire di essere soddisfatta: in questa occasione ho chiuso molti punti che avevo lasciato in sospeso nel corso dei vari capitoli e soprattutto ho dato un senso logico e connotazioni arturiane maggiori all' episodio rispetto all' originale.
Ho poi cercato di approfondire decisamente di più i sentimenti dei personaggi che sono stati testimoni del momentaneo addio di Flynn e Nicole dato che nella serie questo aspetto per me importante è stato trascurato malamente; ho forse esagerato con le emozioni ma spero che vi piaccia questa mia interpretazione... Credo infatti che dei bambini reagirebbero come hanno reagito Alastair, Regan e Astrea, e che gli adulti si sarebbero comportati in quel modo.
Per ciò che riguarda quello che è successo nel 1611 ho intenzione di scrivere una oneshot di approfondimento, non ho infatti inserito qui tutto quello che mi è venuto in mente per non rendere il capitolo chilometrico... Perché sappiate che c'è davvero molto che andrebbe detto e che riguarda soprattutto il rapporto della Biblioteca con i Pendragon e le implicazioni che la loro alleanza ha rappresentato per tutti quanti.
Avrei voluto anche inserire Judson ma lui avrà spazio nella one shot dedicata al 1611
Credo di aver detto tutto quindi alla prossima! vi anticipo che dopo aver abbandonato gli stregoni toccherà affrontare antiche divinità e il governo :P
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 56
*** Cinquantacinquesimo capitolo ***


" E l' ascesa del caos"

Cinquantacinquesimo capitolo


In Egitto una coppia di turisti stava camminando per le sale parecchio affollate di uno dei tantissimi musei dedicati all' antica e affascinante civiltà che aveva abitato la valle del Nilo secoli e secoli prima.
L' uomo, alto e con un fisico robusto nonostante i problemi a camminare, aveva cercato di comunicare con la moglie, che a causa dell' audioguida era momentaneamente sorda, la sua intenzione di andarsene perché, complice la sua gamba malandata si era stufato di fare il turista; disse quindi con uno sbuffo scocciato e infastidito:" Deidre... Tesoro... Possiamo andarcene? Mi sto annoiando a morte qui!"
La donna riccia e vestita con una camicia in stile hawaiano rossa, si era voltata verso il marito e aveva detto, urlando praticamente, con un certo fastidio nella voce:" Che hai detto?"
Il marito le rispose con un tono di lamento tipicamente infantile:" Pensavo avremmo visto mummie e teste rimpicciolite. Se vedo solo un' altra urna vado fuori di testa."
Deidre aveva risposto per le rime al marito con un certo rimprovero nella voce:" Allarga i tuoi orizzonti, Barry."
Si era quindi rimessa le cuffie e aveva ripreso il suo tour in tutta tranquillità mentre Barry faceva lo stesso con malavoglia, zoppicando anche forse più vistosamente del necessario; ad un certo punto al posto di spiegazioni su varie opere d' arte e la storia che esse avevano l' uomo sentì una voce profonda che gli sussurrava con un certo fascino oscuro:" Ma a te non interessa niente di tutto questo, non è vero, Barry?"
L' uomo aveva sussurrato confuso:" Ma che..."
Guardandosi un attimo attorno aggiunse poi, perplesso e confuso, rivolgendosi alla moglie:" Ehi tesoro non crederai mai..."
Deidre non diede segno di averlo ascoltato, troppo presa ad ammirare un vaso; nel frattempo la voce proseguì il suo discorso a Barry:" Entra nella porta alla tua destra se vuoi vedere qualcosa di veramente interessante."
L' uomo aveva accettato quella proposta senza nemmeno rifletterci e pensare a quanto tutta quella situazione fosse surreale e potenzialmente pericolosa oltre che estremamente inquietante, aggiunse poi con scarsa convinzione:" Ok, credo."
Ignorò perfino il cartello sulla porta che vietava l' ingresso a tutto il personale non autorizzato; camminando lungo un corridoio la voce aveva continuato a indirizzare l' uomo verso una direzione ignota, parlando con un tono suadente:" Sì, continua ad andare avanti, prosegui. Va a destra. Ci sei quasi."
Arrivato in una sala piena di sarcofagi la voce aveva dato le ultime indicazioni:" Al centro della stanza..." 
Vedendo il sarcofago l' uomo disse interessato, mentre si toglieva le cuffie:" Ok, d' accordo. Ora si inizia a ragionare."
Si avvicinò quindi al sarcofago e spinto dalla curiosità lo aprì; vedendo che al suo interno c' era una mummia pensò bene di farsi un selfie; impegnato a scattare fotografie non si accorse che dalla bocca della mummia uscì una sorta di fumo nerastro dall' aria parecchio pericolosa che gli entrò nella bocca e nelle orecchie.
In Biblioteca invece nei tre mesi successivi alla sconfitta di Prospero e al ritorno quasi miracoloso di Flynn e Nicole dal passato le cose sembravano essere tornate alla normalità per tutti quanti: il Capo Bibliotecario, i Bibliotecari e la Guardiana avevano ripreso la loro routine fatta di missioni in giro per il mondo per proteggere tutti da artefatti maledetti o pericolosi, da mostri o creature soprannaturali e dai soliti fanatici che si imbattevano nella magia e volendo conquistare il mondo finivano solo per fare dei danni.
Parallelamente ai problemi del lavoro Flynn e Nicole avevano iniziato ad avere anche delle difficoltà nel gestire i figli: dopo i tre giorni in cui i tre bambini avevano creduto di essere rimasti orfani, in Alastair Regan e Astrea era maturata la consapevolezza di voler migliorare il più in fretta possibile per diventare dei degni impiegati della Biblioteca.
Così i due coniugi si erano ritrovati a dover gestire un bambino di dieci anni e due gemelli di otto interessati a imparare il più possibile sul lavoro di Bibliotecario e Guardiano: Alastair aveva dimostrato un grande interesse soprattutto per ciò che riguardava la magia che aveva ereditato dagli antenati paterni e quindi voleva capire come sfruttare al massimo le sue potenzialità di Pendragon e di discendente di Salomone, Regan aveva invece mostrato un notevole interesse per le arti marziali e le tecniche di sopravvivenza mentre Astrea aveva preferito rivolgersi direttamente a Merlino e supplicarlo di prenderla come sua allieva.
A nulla erano valsi i tentativi di Flynn, Nicole, Margie e perfino di Jenkins e dei Bibliotecari: i tre Carsen si erano convinti di voler essere reclutati dalla Biblioteca il prima possibile; quantomeno a Flynn e Nicole era andata bene dal punto di vista delle Missioni: Alastair, Regan e Astrea non avevano mostrato interesse ad andare in missione sul campo quindi i genitori non avevano il timore che potessero fare qualcosa di pericoloso.
Quel pomeriggio in Biblioteca non c'era nessuna missione in corso così tutti avevano deciso di comune accordo di dedicarsi ad attività di allenamento o di miglioramento: Nicole e Jacob avevano deciso di dedicarsi ad un sano allenamento di arti marziali, stranamente da soli visto che Regan aveva deciso di rimanere con tutti gli altri, che avevano deciso di dedicarsi a scoprire quali fossero le reali capacità di Carnwennan e Rhongomyniad e come la lancia e il pugnale appartenuti ad Artù reagissero in compagnia di Excalibur.
Nelle settimane precedenti erano stati fatti dei passi avanti comunque, grazie ai resoconti di Jenkins e Merlino avevano scoperto che anche la lancia e il pugnale, pur essendo meno potenti di Excalibur, avevano le tipiche caratteristiche delle armi magiche di un certo potere: entrambe erano dotate di volontà propria ed avevano anche delle caratteristiche peculiari.
Rhongomyniad era una lancia lunga quasi due metri e mezzo, dalla lama lunga e affusolata e decorata con disegni dorati, il bastone di supporto era invece fatto di legno di quercia e dotata della capacità di perforare qualsiasi difesa e anche di un enorme potere sacro, il che la rendeva un' arma particolarmente indicata per uccidere demoni e creature oscure; al momento non aveva ancora mostrato la sua natura di arma senziente e anche ad essere impugnata aveva rivelato solo la metà della sua potenza magica solamente in mano a Flynn, a causa del suo forte potere magico, in mano ai tre figli del Bibliotecario invece si era dimostrata una comunissima lancia, con grande disappunto di tutti e tre delusi di non poter interagire con Ron come facevano con Excalibur.
Carnwennan era invece un pugnale con una lama lunga una trentina di centimetri, che ricordava per aspetto Excalibur: la guardia e il pomolo erano dorati mentre l' impugnatura era nera, lungo la lama e sull' elsa erano ripresi gli stessi decori che erano presenti anche sulla spada e sulla lancia; il pugnale aveva poi l' interessante abilità di garantire al possessore di potersi nascondere nelle ombre e risultare quindi praticamente invisibile oltre che la capacità di mutare aspetto, risultando quindi un oggetto davvero prezioso e utile soprattutto per Ezekiel, che aveva iniziato a chiedere ripetutamente a Flynn il permesso di usare quell' arma.
Al ladro non era andata benissimo dato che complici i secoli di inattività Nan, così era stata soprannominata l' arma, non aveva ancora dato segno di essere qualcosa di più che un pugnale di ottima fattura.       
Quel pomeriggio Flynn aveva deciso di provare a svegliare del tutto Ron quindi aveva provato per prima cosa a lasciare che fosse la risonanza magica fra Excalibur e le sue sorelle a sbloccare la situazione ma visto che non era successo nulla si era deciso di passare a soluzioni più drastiche: il Capo Bibliotecario aveva proposto un duello di allenamento con la lancia, cosa che non avevano ancora deciso di provare, e così Flynn armato con Rhongomyniad si era ritrovato ad affrontare Jenkins che invece stava affrontando il newyorkese con la Lancia del Destino.
Dato che i due avversari stavano dando prova di grande abilità tutti i presenti avevano deciso di mettersi comodi su delle poltrone evocate da Merlino e godersi lo spettacolo facendo dei commenti e anche delle scommesse sull' esito del duello.
Alastair mentre era intento a sgranocchiare dei popcorn che aveva fornito Ezekiel aveva chiesto interessato a Merlino, seduto proprio alla sua destra:" Zio Martin secondo te quanto ci vorrà ancora prima che Ron e Nan tornino ad essere senzienti come Cal?"
Il mago aveva risposto alla domanda grattandosi il mento:" Non saprei, sicuramente Rhongomyniad è sulla buona strada: il fatto che reagisca al sangue di Pendragon di Flynn implica il fatto che sia semi cosciente quindi suppongo che servirà solo un po' di pazienza e un evento scatenante... La coscienza delle armi senzienti è un qualcosa di incredibilmente misterioso, al pari della psicologia umana, possiamo fare solo supposizioni visto che Rhongomyniad e Carnwennan sono rimaste inattive e dimenticate per secoli."
Cassandra che era lì vicina decise di intervenire nella conversazione e dire interessata:" Non potrebbe essere anche legato alle loro abilità? Voglio dire... Se Nan ha il potere di far nascondere il possessore nelle ombre potrebbe avere una personalità più schiva e riservata, quindi magari per questo ha bisogno di più tempo."
Alastair sentendo le parole della Bibliotecaria esclamò interessato dalla teoria:" Cass potresti avere ragione, sai?! Effettivamente questa cosa delle personalità potrebbe essere sensata e spiegare soprattutto la stasi di Nan... A proposito zio, sappi che sei l' unico che ancora si ostina a chiamarle con i nomi completi..."
Anche Ezekiel e Astrea decisero di avvicinarsi e intromettendosi nella conversazione; il ladro chiese interessato:" Quindi basterà solo aspettare che il pugnale si svegli? Ottimo, potrebbe rivelarsi davvero molto utile in missione..."
Cassandra rise per poi far notare all' amico un piccolo dettaglio:" Per missione non intendi uno dei tuoi colpi vero? E poi credi davvero di riuscire ad usarlo? Se Excalibur dopo più di due anni non si lascia usare da noi figurarsi Nan, che non si fida nemmeno di un Pendragon."
Astrea annuì, per poi chiedere interessata:" Secondo voi chi vincerà? Il signor Jenkins è di sicuro più esperto ma papà ha il vantaggio della resistenza e c'è da dire che vanno avanti da più di mezz'ora."
Regan le rispose mentre osservava con attenzione lo scontro:" Il signor Jenkins non sembra essere affaticato, credo sarà lui il vincitore; con buone probabilità concluderà lo scontro facendo perdere l' equilibrio a papà che non è abituato alle armi a manico lungo così come lo è con le spade."
Poco dopo le parole di Regan si dimostrarono esatte, Jenkins con un affondo laterale aveva scoperto l' altro fianco di Flynn e con uno scatto repentino aveva usato il bastone della Lancia per colpire l'avversario dietro il ginocchio; il Bibliotecario era caduto a terra e così Jenkins ne aveva approfittato per tenere Flynn sotto minaccia della lama della Lancia del Destino e vincere quindi lo scontro, così come aveva previsto Regan. Vedendo che il bambino aveva indovinato il pronostico Ezekiel commentò con un leggero stupore:" E da quando hai imparato ad azzeccare gli esiti dei duelli piccoletto?"
Il bambino rispose con un sibilo irritato che avrebbe reso orgogliosa sua madre:" Non chiamarmi piccoletto!"
Aggiunse poi con il suo solito tono allegro e spensierato:" E comunque per rispondere alla tua domanda Zeke, sappi che è stato merito di mamma e Jake: osservare loro due che si allenano mi ha fatto capire come si deve osservare per capire il vincitore... Anche se quando si tratta degli allenamenti di mamma e Jake la risposta è sempre solo una..."
Tutti i presenti scoppiarono a ridere, vennero poi raggiunti anche da Flynn e Jenkins; il Bibliotecario chiese curioso:" A proposito... Dove sono Nicole e Jacob?"
Astrea rispose immediatamente al padre con un sorriso:" Credo siano ancora ad allenarsi oppure siano impegnati in una qualche sfida a chi fa più addominali o più flessioni o a chi atterra prima l' altro."
Astrea effettivamente aveva ragione: Nicole e Jacob, mentre Flynn e Jenkins avevano avuto il loro duello, erano in una palestra non molto distante impegnati ad allenarsi in un combattimento a mani nude; la Guardiana aveva schivato facilmente tutti i pugni di Jacob e alla fine dopo avergli afferrato il braccio lo aveva fatto cadere a terra e lo aveva bloccato al pavimento con una risata divertita.
Mentre aiutava il Bibliotecario a rialzarsi questi gli disse frustrato:" Non farlo più."
La bionda aveva risposto con un tono fintamente ingenuo:" Fare cosa?"
Jacob una volta in piedi commentò con uno sbuffo risentito:" Senti... Vengo dall' Oklahoma... Per me non è proprio una cosa da niente farmi prendere a pugni da una cara amica che è anche il mio capo!"
Nicole mentre si toglieva le protezioni per le nocche disse con un sorriso divertito:" Non sono il tuo capo Jake! Tecnicamente quello sarebbe Flynn ma credo sia chiaro che dopo più di due anni di stretta collaborazione qui nessuno è subordinato a nessuno. Siamo una squadra e una famiglia. Comunque stai migliorando la tecnica, ben fatto cowboy!"
Stone sorrise di rimando per poi proporre mentre faceva stretching:" Grazie dell' aiuto Nicole, dico davvero."
La Guardiana rispose mentre era impegnata a distendere i muscoli delle gambe:" Figurati Jake. Anzi a dirla tutta mi ha fatto piacere sentire questa tua richiesta, è un bene che nella squadra ci sia un altro combattente; Flynn ha dimostrato che è una buona cosa che un Bibliotecario se la sappia cavare anche da solo. Inoltre avendo visto la tua versione alternativa di Bibliotecario in solitaria credo sia solo una questione di tempo prima che tu raggiunga quel livello. Hai un grande potenziale Jacob Stone, sono felice di poterti aiutare a realizzarlo."
Dopo qualche altro esercizio Nicole prese un asciugamano e avvisò l' amico della fine dell' allenamento visto l' orario:" Per oggi direi basta, io vado a farmi una doccia. Ci rivediamo in ufficio con tutti gli altri, se non sbaglio Flynn dovrà fare il punto della situazione sui progressi con le armi di Artù."
Jacob annuì, pienamente d' accordo con la bionda e desideroso di infilarsi sotto il getto d' acqua calda; tutti finita la giornata lavorativa tornarono alle rispettive abitazioni, ignari che in quelle stesse ore a Boston si stava muovendo qualcosa di grosso.
Quella notte al museo della scienza della città Curtis, il guardiano notturno, aveva iniziato il suo solito giro di ispezione, come aveva fatto tante altre volte; arrivato alla sezione di antropologia l' anziano custode vide che un occhio era caduto così lo aveva rimesso a posto senza pensarci riflettendo anche ad alta voce:" Ecco qui vecchio mio, come nuovo."
Quello che era successo immediatamente dopo però era stato tanto insolito quanto inquietante: il modello anatomico si era girato da solo verso Curtis, che presto si era ritrovato circondato da una folla di manichini che avevano iniziato a ripetere un' unica parola come un mantra:" Stendec."
Curtis provò a fuggire ma fu tutto inutile dato che i manichini si misero ad inseguire l' uomo lungo il corridoio.
Il giorno seguente i Bibliotecari e la Guardiana erano invece andati in missione per recuperare un' antica pietra runica, essendo stato un successo erano tornati piuttosto in fretta in Biblioteca e avevano consegnato a Jenkins la reliquia recuperata; dopo qualche analisi il cavaliere tornò in ufficio per comunicare il suo verdetto, esprimendolo con una certa dose di soddisfazione:" Beh, ora che la mia analisi sulla leggendaria pietra runica di Nwyfre è compiuta posso affermare con assoluta certezza che è possibile collocarla nella sua nuova casa."
A quel punto alle spalle di Jenkins arrivarono Cassandra e Jacob, il Bibliotecario disse con una certa dose di soddisfazione e una punta di orgoglio:" A quanto siamo? Cinque artefatti in tre settimane?"
La rossa aggiunse entusiasta:" Piuttosto bravi, no?"
A quel punto comparve anche Ezekiel che aggiunse con il suo tipico tono arrogante e spavaldo:" Forza Jenkins, lo dica. Siamo il miglior team di sempre."
Per tutta risposta il custode della Biblioteca disse ironico rivolto ai tre:" Le vostre madri non vi abbracciavano abbastanza, mi sbaglio?"
Flynn e Nicole invece si erano limitati ad osservare la scena con una punta di divertimento; ad un certo punto, mentre Jenkins, Jacob, Ezekiel e Cassandra erano quasi all' uscita dell' ufficio, la Guardiana si lasciò andare ad un sospiro preoccupato così il marito le chiese immediatamente:" Psicopatica qual è il problema? E non provare a dirmi nulla perché sappiamo entrambi che mentiresti."    
Nicole dopo aver provato a pensare ad alternative per cambiare discorso pensò fosse meglio dire tutta la verità:" Mi sembra tutto troppo tranquillo. Da quando abbiamo sconfitto Prospero il mondo soprannaturale è diventato tranquillo, troppo tranquillo... Sembra la quiete prima della tempesta... Un po' come sei anni fa: per cinque mesi non era successo niente di strano e poi scoprimmo che c'era quel pazzo che voleva sottomettere l' intera Europa con un esercito di demoni."
Flynn annuì per poi commentare con un sorriso ottimista, nella speranza di tranquillizzare la moglie:" Non preoccuparti. Questa volta non siamo soli: abbiamo due fazioni del soprannaturale legate alla mia famiglia, Merlino, la Biblioteca e soprattutto Jenkins e gli altri Bibliotecari. Sappiamo anche qual è il loro pieno potenziale grazie al viaggio fra le realtà alternative che Dulaque ci ha fatto fare, saranno Bibliotecari fantastici... Capisco però il tuo punto di vista. Ho imparato anni fa a fidarmi del tuo sesto senso... L' unica cosa che so con certezza è che riusciremo a superare assieme qualunque avversità il destino ci porrà di fronte."
Quasi come se le parole di Nicole avessero scatenato un' inspiegabile serie di eventi il Libro dei Ritagli prese fuoco, allarmando tutti i presenti; Flynn mormorò ironico e con un leggero disappunto:" Psicopatica... Dovevi proprio parlare?"
La risposta della donna arrivò diretta e pungente:" Non dirlo a me Secchione... Non dirlo a me."
Dopo che Jacob ebbe spento il fuoco con un estintore, previdentemente lasciato sempre a portata di mano, chiese perplesso e confuso:" Che diavolo è appena successo?"
Cassandra, in evidente stato di shock, chiese con un filo di voce:" Come ha fatto a esplodere, così, da nulla?"
Nicole disse seria:" Probabilmente cercava di dirci qualcosa di importante, se non essenziale."
Ezekiel invece disse deluso:" Ora non sapremo mai quello che voleva dirci."
Flynn disse con convinzione:" Non è detto Zeke, guardatevi attorno. Ci sono decine di frammenti di pagine di giornale, per sapere quello che ci interessa basterà comporre un grosso puzzle. Suggerirei un incantesimo per velocizzare il processo... Ragazzi perché voi intanto non raccogliete i pezzi mentre io e Jenkins vediamo quale è meglio usare?"
Mentre i Bibliotecari si sparpagliavano per l' ufficio alla ricerca dei frammenti del libro dei Ritagli Jenkins commentò con un sussurro educato:" La sua capacità di mantenere la calma sotto pressione è sempre ammirabile, signore."
Flynn commentò leggermente a disagio:" Grazie, credo... Quello a cui dobbiamo pensare ora è cercare di capire come mai il Libro dei Ritagli sia esploso come un fuoco d' artificio il 4 luglio**."
Il cavaliere iniziò immediatamente a formulare un' ipotesi sensata:" Sappiamo che il Libro dei Ritagli mostra eventi che sono appena avvenuti o che stanno per succedere. Molto probabilmente stanno per accadere talmente tanti eventi da averlo sovraccaricato."
Vedendo che i tre Bibliotecari avevano quasi finito Nicole disse, alzando la voce per farsi sentire:" Bene, perché non usiamo un incantesimo di ricostruzione? in questo modo faremo prima ed eviteremo di perdere tempo in anagrammi e in calcoli delle probabilità?"
Sentendo quella proposta Jacob storse il naso così Flynn disse educato ma fermo, voleva infatti evitare che l' amico e collega finisse per avere una visione limitata della questione:" Jacob capisco che tu possa essere contrario all' abuso della magia ma ricordati sempre che è uno strumento come tanti, non è né buono né cattivo, dipende tutto da come lo si usa... Diresti che il fuoco è malvagio solo perché ci sono i piromani? O che le macchine sono diaboliche solo perché ci sono incidenti automobilistici? Siamo Bibliotecari, la nostra risorsa principale è il nostro cervello, ma è molto più stupido additare come minaccia un qualcosa solo perché non lo si conosce a sufficienza. La magia può essere una validissima risorsa se usata correttamente, quello che suggeriamo noi di solito è non cadere negli estremi dell' abuso o della paura: la magia ha i suoi benefici, l' importante è non farsi corrompere." 
Detto ciò lasciò a Jenkins l' onore di ricomporre il Libro distrutto, per poi leggere la notizia che aveva fatto esplodere il Libro:" La mostra sulla storia dell' umanità al museo delle scienze di Boston vi dice nulla?
Nicole scosse il capo per poi commentare decisa e determinata a scoprire quale fosse il problema:" No ma credo ci servirà una porta, Jenkins ci può pensare lei?"
Curtis invece dopo la brutta esperienza con i manichini era passato dalla padella alla brace: era stato sequestrato da alcuni agenti governativi che lo avevano condotto in una stanza avvolta nella penombra per interrogarlo sull' accaduto, stanco delle domande sempre uguali l' anziano custode aveva risposto con voce stanca e affaticata:" Vi prego, lasciatemi andare! Vi ho già detto tutto quello che so!"
La donna che stava conducendo l' interrogatorio, una bionda con gli occhi azzurri, che portava i capelli raccolti in un' acconciatura stretta e ordinata e che poteva definirsi una vecchia conoscenza di Flynn, disse fredda e impassibile:" Ce lo ripeta. Dall' inizio."
Curtis, legato alla sedia fece come gli era stato ordinato così ripetè per l' ennesima volta la storia:" Stavo pulendo e... E... I manichini hanno preso vita..."
La bionda, che aveva una vaga somiglianza con Nicole, chiese ulteriori conferme:" I manichini? Del museo?"
Curtis annuì con il capo per poi proseguire:" E mi hanno attaccato! Io poi sono svenuto e mi sono risvegliato qui. Questo è tutto quello che so! E, comunque, voi chi siete?"
Dalle ombre della sala emerse una seconda figura femminile: poteva essere sulla tarda cinquantina, aveva i capelli scuri, gli occhi chiari e una carnagione olivastra; dal tono con cui si rivolse agli uomini che stavano dietro il custode del museo era evidente che si trattasse del capo:" Non sa nulla. Liberatelo."
La bionda disse immediatamente, rigida e inflessibile, come un vero soldato:" Agli ordini generale. Smith proceda."
Uno degli uomini alle spalle di Curtis obbedì immediatamente alle parole delle due donne, esclamando prima:" Agli ordini colonnello!"
Immediatamente dopo iniettò nel collo del custode un tranquillante, pronto a eseguire gli ordini delle due donne.
Nicole e i Bibliotecari erano invece arrivati al museo e Cassandra non si era fatta problemi a manifestare tutto il suo entusiasmo mentre il quintetto passeggiava con calma lungo il viale che li avrebbe condotti al padiglione incriminato:" Non ci credo, vi rendete conto che questo museo, al momento ha la macchina di Anticitera, considerata il primo orologio astronomico della sua specie?!"
La Guardiana vedendo tale entusiasmo pensò immediatamente ai figli, per poi rispondere alla rossa con un sorriso divertito e leggermente materno:" Cass, respira. Non andare in iper ventilazione!"
Anche Ezekiel volle intervenire nella conversazione e come al solito dire la sua su ogni cosa, facendosi addirittura spazio fra gli amici e andando a guidare il quintetto:" Dimenticatevi dell' orologio. Ragazzi volete guardare quel fantastico sottomarino?"
Jacob vedendo il sottomarino in questione disse con lo stesso tono eccitato del ladro:" Amico... Si tratta di un Barbel degli anni '50 a diesel elettrico con timone a elica singola."
Ezekiel proseguì, felice di aver trovato una spalla:" Ovvero la cosa più incredibile mai esistita."
Stone esclamò eccitato come un bambino mentre Cassandra assumeva un' espressione imbronciata e Flynn e Nicole alzavano gli occhi al cielo:" Devo andarci, gente. Voglio entrarci da quando ero piccolo."
Flynn decise che quello era il momento di comportarsi da capo e adulto responsabile così ricordò ai due il motivo della loro visita:" Vorrei farvi presente che siamo qui per lavoro, ve lo siete dimenticato?"
Ezekiel non parve dare molto peso alle parole del newyorkese dato che propose con convinzione:" E se voi tre andaste a controllare cosa c'è nel museo mentre io e Stone andassimo ad investigare nel sottomarino?"
JAcob diede immediatamente man forte all' amico:" Già! Probabilmente ci sono tanti indizi..."
Sentendo quelle parole Flynn e Nicole si scambiarono un veloce sguardo di intesa, sapevano esattamente come comportarsi in quelle circostanze... Dopotutto avevano avuto anni di pratica con i loro figli...
Bibliotecario e Guardiana si avvicinarono a Jacob ed Ezekiel e li afferrarono, uno a testa per il colletto della maglia e li trascinarono in malo modo verso l' ingresso del museo.
Arrivati a destinazione i cinque videro che c'era un addetto del museo che dava indicazioni ben precise ai visitatori: la mostra sulla storia dell' umanità era chiusa fino a data da destinarsi per problemi non meglio specificati; Flynn decise di ottenere qualche informazione in più, che andasse oltre il semplice siamo chiusi, così chiese educatamente:" Che cosa è successo?"
Il dipendente del museo, un uomo sulla quarantina con capelli neri e una barba curata, rispose con tono piatto:" Il custode è andato di matto e ha distrutto tutto. probabilmente ubriaco fradicio se volete la mia. Ha iniziato a farneticare di fantasmi o cose del genere..."
Intuendo che poteva essere una validissima pista da seguire il Capo Bibliotecario continuò con le domande:" Per caso sa dove si trova ora?"
Il dipendente chiese incerto e confuso da tutta quella curiosità:" Cosa siete, sbirri?"
Flynn rispose con un sorriso furbo:" No, siamo Bibliotecari."
Il suo interlocutore sentendo quella frase rispose immediatamente alla domanda, decisamente cordiale:" Al Boston General. Qualcuno l' ha lasciato sulle scale d' ingresso ed è scappato."
Il Bibliotecario a quel punto ringraziò e si allontanò di qualche passo, seguito da tutti gli altri; Nicole a quel punto disse decisa:" Direi che siamo sulla pista giusta. Io e Flynn andremo all' ospedale a cercare di capire cosa sa il custode, voi rimarrete qui e cercherete di scoprire qualcosa sugli spiriti che infestano il museo... Ah: una cosa importante. Niente sottomarino! Cass conto su di te per provare a far ragionare questi due bambinoni."
Detto questo la bionda si allontanò ignorando le proteste piuttosto infantili di Jacob ed Ezekiel. 
Arrivati in ospedale Flynn e Nicole trovarono la stanza di Curtis senza troppa fatica e trovando il custode addormentato decisero di attendere pazientemente che si svegliasse, nell' attesa Flynn si era messo addirittura a mangiare un vasetto di gelatina verde.
Una volta svegliatosi Curtis vide che nella sua stanza c'erano due completi sconosciuti: la prima reazione fu di istintiva sorpresa; il Bibliotecario d' altro canto gli disse cordiale:" Salve, vuole della gelatina?"
Il custode notturno provò a chiedere aiuto chiamando il soccorso dell' infermiera e intimando a Flynn e Nicole di andarsene con aria intimorita e spaventata, reduce dalla brutta esperienza avuta con quegli trani individui in completi scuri; aggiunse poi con la speranza di essere lasciato tranquillo:" Vi ho già detto tutto quello che so!"
Il Bibliotecario d' altro canto disse perfettamente a suo agio, tornando inevitabilmente indietro con la memoria a quando era un bambino e sua madre lo portava a trovare il padre in reparto, cercando di imitare il più possibile il tono che Alastair Carsen usava con i suoi pazienti:" Non si preoccupi, siamo qui per aiutarla."
Quelle parole calmarono leggermente Curtis così Flynn, dopo aver notato un ematoma sul collo dell' uomo si allontanò di qualche passo, buttando il vasetto ormai vuoto della gelatina, e fece cenno a Nicole di seguirlo; una volta a distanza di sicurezza per poter sussurrare indisturbati il Bibliotecario espose le sue deduzioni:" Hai visto il segno sul suo collo? Quel segno è tipico di un ugello con un leggero segno. Direi, visto lo strato attorno alla bocca e gli occhi velati, che molto probabilmente gli è stato iniettato un potente sedativo, propenderei per il midazolam, nelle ultime dodici ore."
Nicole capì immediatamente dove volesse andare a parare Flynn, dicendo per nulla felice della scoperta:" Lo hanno interrogato degli agenti governativi, le iniezioni di midazolam fanno parte del protocollo standard per terminare gli interrogatori di soggetti interessanti ma non pericolosi... Già a Berlino due anni fa avevano iniziato a darci addosso con quel colonnello della NATO. Ora si saranno organizzati e avranno deciso di passare all' attacco***."
Flynn commentò ironico, per poi tornare serio:" Se noi non fossimo esattamente lo stesso sai quanto sarebbe ridicolo sentire che c'è un' organizzazione segreta che da la caccia alla magia? C'è da dire però che noi non siamo governativi e che siamo decisamente molto più esperti di qualunque federale... Mi suona solo sospetto che il governo abbia deciso di muoversi violando tutti gli accordi di non interferenza che ha stipulato con la Biblioteca... Vorrei che Charlene fosse qui, lei saprebbe cosa fare."
Nicole annuì per poi chiedere incerta:" Già... E del custode che ne facciamo?"
L' uomo diede una rapida occhiata al paziente per poi rivolgersi alla moglie in tutta tranquillità:" Ci penso io."
Flynn si avvicinò al letto del paziente e disse con un tono rassicurante ed empatico, ricordando che era quello il modo di fare che suo padre consigliava di adottare sempre:" Ok signor Johnson, siamo Bibliotecari e vorremmo davvero sapere cosa le è successo. So che per lei potrà essere un trauma rivivere quello che le è capitato in quel museo ma la prego: abbiamo bisogno di sapere, è una cosa davvero molto importante."
Nel frattempo jacob, Ezekiel e Cassandra erano riusciti ad entrare nella scena dell' avvistamento degli spiriti: il corridoio in cui si erano fermati ora ricordava un campo di battaglia, con tutti i manichini sparsi sul pavimento in pose innaturali, quasi fossero cadaveri; Stone disse con una certa preoccupazione mentre il terzetto camminava lungo il corridoio:" Quell' uomo non scherzava. Il custode ha davvero distrutto il locale."
Cassandra si chiese incerta, non capacitandosi il senso di un simile spettacolo:" Perché avrebbe dovuto farlo?"
Ezekiel provò a fornire una spiegazione con una certa dose di ironia, nonostante tutto:" Beh Cass a nessuno piace bere da solo. Ha preso gli unici amici che aveva e bingo! Festa in maschera improvvisata"
Jacob invece si fermò ad osservare meglio la scena prima di emettere il suo giudizio:" Non credo proprio. Nessuno di questi manichini è dove dovrebbe essere; è quasi come se..."
Il Bibliotecario non completò la frase ma ci pensò la fidanzata al suo posto, concludendo allarmata:" Come se si fossero mossi da soli."
Curtis Johnson nel frattempo aveva concluso il suo resoconto:" Mi hanno circondato e poi sono svenuto. Questo è tutto quello che ricordo."
Flynn decise di chiedere qualche informazione aggiuntiva sui manichini, sentiva che era quella la chiave di tutto:" E questi manichini hanno provato a mettersi in contatto con lei in qualche modo? Le hanno dato o detto qualcosa?"
Curtis dopo averci riflettuto un secondo rispose con uno sforzo di memoria:" Hanno detto una parola che poi hanno continuato a ripetere. Stan... Qualcosa. Non ricordo esattamente. Ero spaventato a morte, non ricordo."  
Nicole decise di dare manforte al marito così si rivolse al custode con il suo miglior tono dolce ma irremovibile, sviluppato con anni di pratica con i figli:" La prego signor Johnson, provi a ricordare, è una cosa davvero importante. Che parola era?"
Curtis esortato dalla Guardiana fece uno sforzo ulteriore:" S... Stan... Die... Stan... Standike... Standeck. Eccola! Stendec."
Dopo averla pronunciata gli altri pazienti del reparto, tutti in stato comatoso, avevano iniziato a ripeterla in coro come se si trattasse di un mantra e come avevano fatto i manichini in precedenza; il personale dell' ospedale si guardò attorno con sguardi confusi e preoccupati da quell' inspiegabile fenomeno, Flynn e Nicole invece assunsero delle espressioni decisamente molto più serie e consapevoli.
Tornati in Biblioteca videro che Jacob, Cassandra ed Ezekiel mancavano ma in compenso erano tornati da scuola i loro figli; la Guardiana decise che era meglio richiamare alla base i Bibliotecari per spiegare loro le scoperte fatte mentre Flynn allestiva una presentazione coadiuvato da Jenkins e preparava anche qualcosa da mangiare; quando tutti e nove furono nell' ufficio e si furono serviti con dei marshmallow arrostiti e biscotti Nicole diede inizio alla spiegazione:" Queste persone in ospedale ad un occhio inesperto sembravano possedute ma avendo già affrontato casi di possessione, sia di spiriti dal passato che di altro, posso affermare con certezza che si tratta di altro. Quei pazienti hanno iniziato a ripetere la parola stendec all' infinito, quasi come si trattasse di un loop o di un mantra."
jenkins fece immediatamente notare un dettaglio in comune ai due episodi:" Pazienti in coma e manichini in un museo. Interessante. Perché quando dei soggetti animati vengono posseduti, la causa può essere legata ad un numero pressoché infinito di spiriti vendicativi... Come la Llorona sudamericana, i Mogwai cinesi eccetera, eccetera...Ma quando invece si tratta di cose inanimate si tratta sempre di possessioni di divinità animistiche."
Regan ed Ezekiel non erano molto interessati alle parole di Jenkins quanto più alla merenda improvvisata così il Bibliotecario disse divertito al figlio del suo capo:" Mi ricorda i campeggi nei film dell' orrore: si raccontano storie, si mangiano smores e poi compare il mostro di cui si sta parlando a fare una strage."
Regan annuì per poi dire con un certo entusiasmo:" Non ho mai visto una divinità animista, sarebbe interessante!"
Jenkins nel frattempo proseguì il suo discorso:" Le divinità animiste sono in giro da secoli, le più famose sono ovviamente i Gargoyle."
Un sospiro triste di Ezekiel fese interrompere il cavaliere che disse con un certo imbarazzo:" Ah sì, lo avevo dimenticato, mi scusi."
Il Bibliotecario per contro sospirò nuovamente:" Stumpy..."
Galahad pensò fosse meglio passare oltre:" Sì... Beh... Quello che ha visto il custode notturno, i manichini... Non cercavano di fare del male. Cantilenavano soltanto. Credo che fossero posseduti da divinità animistiche o da spiriti della casa. Vivono con l' unico scopo di proteggere le cose di valore della casa e quando sentono una minaccia..."
Stone capì immediatamente il concetto dato che finì la frase al posto di Jenkins con una certa convinzione e sicurezza:" Mettono in guardia dal pericolo imminente."
Anche Ezekiel fece un' analogia:" Come un sistema di sicurezza magico."
Alastair chiese interessato:" E allora il coro in ospedale?"
Nicole rispose alla domanda del figlio:" Da quello che so sono spiriti, divinità che viaggiano attraverso gli stati inconsci, correggetemi se sbaglio. Quindi essendo tutti quei pazienti in coma è come se fossero dei vettori perfetti. Il problema è identificare la minaccia e fermarla prima che sia troppo tardi. Qualcuno ha qualche idea?"
Jenkins disse immediatamente convinto:" Sono convinto che la risposta sia nella parola."
Stone prese occasione di lamentarsi esclamando frustrato:" Cosa... Stendec? Giusto?"
Ricevendo cenni di assenso proseguì nella sua ipotesi alzandosi per agevolarsi la spiegazione con una lavagna e poi prendendo un libro che spiegava in dettaglio l' argomento:" E se avessero detto stekhdak? Si tratta di una parola dell' antico Egitto, risalente al 2600 Avanti Cristo... Non viene parlato da millenni, quindi nessuno sa la corretta pronuncia, ma significa ore del giorno."
Sentendo quella spiegazione Flynn si irrigidì immediatamente, ora capiva perché gli era venuto un brutto presentimento quando aveva sentito quella parola in ospedale... 
Ezekiel invece fece una domanda decisamente più pratica:" Quindi cosa dovremmo cercare? Un calendario? Un orologio?"
A sentir parlare di orologi Cassandra scattò in piedi come una molla ed esclamò entusiasta ed eccitata, lasciando a metà il boccone di smores^:" C'è un orologio al museo! La macchina di Anticitera!"
Sentendo su di sé gli sguardi perplessi e leggermente preoccupati di tutti i presenti la rossa si diede una calmata e dopo aver fatto un profondo respiro disse più a sé stessa che a qualcuno di particolare:" Lo so, mantieni la calma."
Nicole decise che era meglio sorvolare sull' entusiasmo di Cassandra e concentrarsi sulla missione cos' propose la prossima mossa:" Beh... A questo punto direi di tornare al museo di Boston e cercare di capire da cosa quegli spiriti ci stanno mettendo in guardia."
Sentendo quelle parole Ezekiel propose immediatamente speranzoso:" E visto che siamo lì, potremmo vedere il bellissimo..."
Flynn e Nicole interruppero immediatamente il pensiero del ladro sul nascere esclamando in coro:" Niente sottomarino!"
Sentendo quelle parole immediatamente Regan e Alastair dissero eccitati:" Sottomarino? Possiamo venire anche noi?!"
Astrea d' altro canto scosse la testa, rassegnata dal comportamento dei fratelli; il Capo Bibliotecario decise di intervenire prima che le cose degenerassero:" Visto che qui ci sono quattro bambini che muoiono dalla voglia di salire su un sottomarino perché Jake e Zeke non portate Al e Reg a visitarlo quando la missione sarà finita?"
Nessuno ebbe nulla da obiettare anche perché Flynn aveva usato lo stesso tono calmo ma intransigente tipico di Nicole quando era irritata ma non voleva darlo a vedere.


Note:

* per Rhongomyniad non ho trovato foto attendibili, usate in film o serie tv ma solo in alcuni anime e onestamente mi sono rifiutata di usare quelle foto. Per Carnwennan invece mi sono basata sulla versione di Excalibur che si vede nella serie: passatemi la licenza secondo cui lo stesso fabbro ha usato lo stesso stile sia per la spada che per il pugnale. Per i poteri delle armi invece mi sono basata su alcune fonti ma ho scelto solo gli effetti che mi sono piaciuti di più e ho aggiunto anche un tocco di originalità.

** è un luogo comune ripreso in un sacco di opere, gli americani il 4 luglio tendono ad esagerare con i fuochi di artificio...

*** Nel primo film è fatto capire chiaro e tondo che i governi sanno della Biblioteca, il DOSA qui sarà trattato di conseguenza

^ sono dei dolcetti da campeggio che mangiano negli usa che consistono in una sorta di panino fatto con biscotti, marshmallow arrostiti e cioccolato

Note dell' autrice:

Ecco iniziata la terza stagione, si sono messi in moto i fili che porteranno alla battaglia finale fra il bene e il male già annunciata nel terzo film della saga.
Ho intenzione di rimanere fedele alla serie nello scontro con Apophis ma intendo modificare pesantemente il rapporto fra DOSA e Biblioteca, a partire dalla modifica sul secondo in comando del generale, credo che abbiate capito di chi si tratta grazie agli indizi che ho sparso per il capitolo ma non avrete conferme fono al prossimo... Comunque sia il DOSA in questa storia sarà trattato come un' agenzia governativa a metà strada fra l' essere alle dipendenze del governo e l' essere indipendente, Comunque sia vi anticipo che Flynn, Nicole e i Bibliotecari saranno avversari ancora più tosti rispetto alla serie per i federali.
Qui ho ripreso anche quello che avevo già detto in passato per l' uso della magia: tutti sono più favorevoli e anche Jacob non avrà tutti i drammi che si sono visti nelle ultime stagioni, se vi ricordate nella prima era molto più propenso verso la magia... Comunque sia la filosofia di tutti è usare ma non abusare, ci tenevo a precisarlo.
Per ciò che riguarda la sotto trama delle armi dei Pendragon vi posso dire che sarà una cosa molto lunga, non so infatti se torneranno utili nella stagione 4 o addirittura in futuro...
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 57
*** Cinquantaseiesimo capitolo ***


Cinquantaseiesimo capitolo

Barry dopo il viaggio in Egitto era tornato negli Stati uniti, a Boston per la precisione, e una volta sceso dall' autobus era entrato in una tavola calda a pochi metri dalla fermata; una volta nel locale si era diretto ad un espositore di depliant e aveva iniziato a cercarne uno in particolare, gettandosi alle sue spalle con malagrazia quelli che non erano di suo interesse, trovando il volantino che pubblicizzava la mostra sulla storia del genere umano emise un basso ringhio.
Il titolare del locale, un uomo sulla sessantina basso e ben piazzato, nel frattempo era arrivato alle sue spalle e gli aveva detto alterato per tutta quella confusione:" Ehi bello, cosa pensi di fare? Poi lo pulisci tu questo casino?"
Vedendo che c'erano problemi un cliente, sui trent' anni, molto alto e con dei capelli ricci e neri abbastanza lunghi, disse supportando il titolare e affiancandosi a lui:" Ci sono problemi Sull?"
Sull disse immediatamente la sua:" No, ce la faccio; è solo un altro ubriaco. Senti amico, te ne devi andare."
A quelle parole gli occhi di Barry diventarono completamente neri e l' uomo emise un impulso di un' aura oscura che fece iniziare a litigare i due uomini di fronte a lui; Sull esclamò furioso:" Ho detto che non mi serve il tuo stupidissimo aiuto!"
L' altro uomo per contro esclamò altrettanto furioso:" Chi hai chiamato stupido, ciccione?"
Sull per tutta risposta tirò un violento pugno in faccia all' uomo, pochi secondi dopo tutti i presenti iniziarono una rissa colossale mentre Barry osservava estasiato la scena; quando decise di lasciare il locale, abbandonando il berretto e il bastone tutti si fermarono e si guardarono l' un l' altro, dispiaciuti e confusi su quanto successo.
Al museo invece Cassandra aveva deciso di fare una piccola lezione sull' orologio che la entusiasmava tanto a tutti gli altri dicendo entusiasta:" Ragazzi la macchina di Anticitera è una cosa seria! Avete idea di quanto sia seria?"
Ezekiel le rispose ironico:" Ho idea che ce lo dirai molto presto."
Cassandra non si smentì dato che proseguì ignorando il tono sarcastico e ironico dell' amico:" Perché è una cosa serissima!"
Jacob vedendo che l' esuberanza della fidanzata non si era placata ma, anzi, non aveva fatto altro che aumentare decise di prendere in mano le redini della situazione e spiegare a beneficio di Nicole ed Ezekiel il perché dell' importanza di quell' oggetto, lanciando a Cassandra uno sguardo intenerito:" La macchina è stata scoperta nel 1901 da un gruppo di sommozzatori nell' isola greca di Anticitera."
La rossa aggiunse con un leggero disappunto:" Sì, ma io volevo dire che..."
Jake riprese la sua spiegazione:" Che la macchina quando funzionava poteva seguire la Luna, il Sole, predire le eclissi. Nessuno sa chi l' abbia fatta ma la datazione al carbonio la colloca intorno al 150 Dopo Cristo."
Cassandra non perse le speranze di poter dire la sua dato che riprovò:" Ma la cosa interessante..."
Questa volta fu Flynn ad interromperla:" Che la macchina precede una simile tecnologia di almeno mille anni."
La rossa a quel punto disse irritata e offesa:" Ok, non siete più invitati alla mia festa di compleanno."
I due Bibliotecari coinvolti si lasciarono andare ad una leggera risata, seguiti a ruota da Nicole ed Ezekiel; arrivati di fronte alla macchina Flynn disse interessato ma decisamente non ai livelli di Cassandra:" Guardate un po' qui. Chiunque l' abbia progettata era all' avanguardia."
Il quintetto si mise ad osservare l' oggetto: un parallelepipedo che aveva un buco circolare a metà altezza e fatto di un materiale verdognolo, con buone probabilità rame che si era ossidato.
Ezekiel però notò un dettaglio decisamente rilevante:" Avete detto che non funzionava più giusto?"
La prima a rispondere fu Cassandra:" Sì, è corretto. Nonostante numerosi tentativi gli scienziati non sono mai riusciti a farla funzionare."     
Jones a quel punto fece la domanda di suo interesse:" Allora perché ticchetta?"
Vedendo un ingranaggio muoversi e una lancetta fare un debole tentativo di movimento Flynn si avvicinò ulteriormente alla teca per poi esclamare incredulo:" Questo non è possibile!"
Cassandra invece iniziò immediatamente a fare calcoli:" Questo meccanismo non funziona da più di mille anni! Il quadrante delle costellazioni non va, la Stella Polare non è al posto giusto."
Nicole esclamò incredula:" Non è possibile! La Stella Polare ha una posizione fissa, altrimenti non l' avrebbero usata per secoli come strumento di navigazione!*"
Flynn annuì per poi chiedere a Cassandra un rapido conto:" Nicole ha ragione, la Stella polare indica il Nord, è una bussola astronomica. Cass mi faresti la cortesia di dirmi di quanto è sbagliato esattamente?"
La Bibliotecaria diede la risposta dopo qualche istante:" 2.3 gradi sud, 6.5 gradi a est."
Flynn commentò serio:" Sono latitudine e longitudine. L' orologio sta indicando un luogo... Dovrebbe essere qui nel museo se non ho fatto male i conti**, Jones potresti verificare?"
Ezekiel prese il cellulare e una volta inseriti i dati diede conferma di quello che aveva già sospettato Flynn mentre si muoveva verso la posizione esatta, spostata di una decina di metri:"  Esatto: è qui nel museo... Dovrebbe essere... Proprio... Qui."
A quel punto il quintetto si mise a osservare l' area attorno a loro, cercando di capire quale fosse la prossima mossa.
Nel frattempo il colonnello era andato, con altri uomini ad interrogare tutti i clienti della tavola calda; la donna si era occupata personalmente del titolare, che teneva in viso una busta di piselli surgelati, chiedendo un resoconto parecchio dettagliato:" E prima che scoppiasse la rissa cosa lo ha istigato?"
Sull volle prima di tutto togliersi una curiosità:" Mi scusi, Chi siete voi esattamente?"
La bionda rispose professionale mentre tirava fuori il tesserino identificativo:" Colonnello Baird, sono del D.O.S.A., Department of Statistical Anomalies***." 
Il titolare chiese sempre più confuso:" Statistical cosa?"
Il colonnello non diede intenzione di rispondere ad ulteriori domande, preferendo proseguire l' interrogatorio:" Stava dicendo?"
L' uomo riprese il suo resoconto:" Sì, è entrato un tizio ubriaco. Ha iniziato a gettare brochure per terra, cercava qualcosa."
La donna chiese professionale mentre prendeva appunti:" Qualcuna in particolare?"
Avvicinandosi all' espositore Sull rispose alla domanda, prendendo il volantino che aveva attirato l' interesse di Barry e dandolo al colonnello Baird:" Sì, questa."
La donna osservò il volantino, concludendo che la tappa successiva era il museo di Boston.
Nel frattempo i Bibliotecari e la Guardiana erano scesi nei sotterranei del museo grazie ad una malmessa scala a chiocciola mezza arrugginita; Flynn aveva commentato fiducioso e ottimista:" Dovremmo essere abbastanza vicini alle coordinate, tenete tutti gli occhi aperti."
Nicole chiese confusa:" E cosa dovremmo trovare di preciso? Qui l' unica cosa diversa dalla polvere sono le ragnatele..."
I Bibliotecari si limitarono a ridacchiare, senza aggiungere altro, e lasciando che fosse Ezekiel a fare da guida con il suo GPS; dopo qualche passo Cassandra inciampò su alcune mattonelle e solo il tempestivo intervento di Jacob evitò alla rossa di cadere e farsi male. 
Una volta ritrovato l' equilibrio la Bibliotecaria disse con un sorriso riconoscente:" Grazie Jake..."
Dopo una brevissima pausa aggiunse riflessiva:" Si tratta di una mattonella originale."  
Jacob sentendo quella frase diede una rapida ma attenta occhiata alla struttura, per poi esporre un resoconto della storia dell' edificio:" Questo museo è stato costruito sui resti di una chiesa del diciottesimo secolo quindi questo è un pavimento originale."
Ezekiel, che nel frattempo si era messo ad ispezionare una parete, diede la sua opinione di esperto:" E anche una cripta di contrabbando."
Sentendo quella frase Cassandra chiese stupita e incredula:" Le chiese contrabbandavano?"
Il ladro annuì per poi fare una lezione di storia e rubare a sorpresa il ruolo a Jacob o a Flynn:" Lo facevano tutti. Molte costruzioni nel Massachusetts del diciottesimo secolo avevano cripte o tunnel nascosti nei sotterranei."
Mentre Ezekiel e Jacob avevano individuato una struttura in legno a forma circolare che aveva tutta l' aria di essere un nascondiglio per qualunque cosa stessero cercando Flynn finì la spiegazione al posto di Jacob, che si era allontanato alla ricerca di qualcosa con cui rompere il legno:" Nascondevano denaro o bottini da non far scoprire al governo, Come se si trattasse di un atti di sfida contro le prime leggi fiscali e tributarie volute da Thomas Jefferson. In effetti sono storie divertenti..."
Vedendo uno sguardo annoiato di Nicole il Capo Bibliotecario aggiustò il tiro:" Magari ve e racconterò un' altra volta..."
Jacob nel frattempo era tornato con un tubo in metallo tutto arrugginito fra le mani, non era il massimo per un' opera idraulica ma per sfondare delle assi di legno era l' ideale; con pochi colpi il Bibliotecario sfondò il pannello così lui e Flynn poterono estrarre il contenuto: una scatola di pietra tutta impolverata che recava degli strani intagli non meglio definiti sul coperchio e collegata al pavimento del nascondiglio da numerose catene metalliche di grosse dimensioni.
Il newyorkese dopo aver fatto cenno a Jacob di allontanarsi disse interessato, pregustando un rompicapo da risolvere:" Ma ciao."
Subito dopo soffiò sulla scatola facendo alzare una nuvola di polvere che gli fece vedere chiaramente il coperchio e identificare con assoluta certezza la minaccia incombente, comunicò a tutti gli altri la sua scoperta con voce seria:" Ora so da chi gli spiriti ci volevano mettere in guardia. Apopi, il Dio del Caos."
Sentendo quelle parole Nicole si lasciò andare ad una sonora e colorita imprecazione, la situazione per loro non si metteva affatto bene...
Il coperchio della scatola in pietra recava infatti un simbolo circolare contenente parecchi triangoli concentrici che formavano un deltoide circondato da alcune linee che ricordavano i raggi solari; presi ad osservare la scatola i cinque non si accorsero di essere osservati a loro volta da Barry.  
Flynn decise di avvisare Jenkins, che aveva raggiunto la sua solita postazione nell' ufficio della Biblioteca, decidendo di ignorare il fatto che Alastair, Regan e Astrea non si vedessero da una mezz' ora: sentire il nemico con cui avrebbero avuto a che fare era decisamente molto peggio... 
Rispose infatti preoccupato e teso alla chiamata dei Bibliotecari attraverso lo specchio di Judson:" Apopi, il Dio egizio del Caos e nemico giurato di Ra, il Dio del Sole. Davvero... Un brutto individuo. Gli egizi lo definivano fra le altre cose il Mangiatore di Anime, Nemico di Ra, Signore del Caos..."
Dall' altra parte dello schermo Jacob volle fare una domanda sul Dio:" Credevo che Ra lo avesse imprigionato secoli fa, sigillandolo."
Stone vide Jenkins dallo schermo del tablet usato per la videochiamata scuotere la testa, il cavaliere spiegò poi come stessero le cose:" Non è così signor Stone. Lo scontro fra Ra e Apopi è ciclico, Apopi è sempre destinato a liberarsi... Comunque sia osservando con attenzione anche gli altri articoli del Libro dei Ritagli ho trovato un articolo decisamente interessante: un turista, tale Barry Dubeki, lavorava nella Marina ed è scomparso mentre visitava le Grandi Piramidi. Per coincidenza, degli archeologi lì vicino avevano appena riportato alla luce un sarcofago che ritenevano essere vecchio di migliaia di anni."
Flynn fece immediatamente il collegamento:" Il sarcofago di Apopi? Bene... Se questo tipo, Barry, lo ha trovato e quindi lo ha liberato lo spirito di Apopi..."
Jenkins concluse il pensiero del Capo Bibliotecario decisamente allarmato:" Potrebbe possedere il suo corpo, permettendo al Dio del Caos di manifestarsi in forma umana."
Flynn commentò teso e preoccupato:" E adesso vuole la chiave."
Nicole facendosi portavoce di tutti i presenti eccetto il marito chiese delle delucidazioni, confusa e preoccupata da quel discorso:" Chiave? Quale chiave?"
Jenkins rispose mentre Flynn faceva avanti indietro con fare agitato e con una mano che gli copriva la bocca:" Signora Carsen, la scatola d' oro che avete trovato contiene la chiave che può liberare il Male Puro."
Sentendo quelle parole anche Jacob volle saperne di più così chiese immediatamente informazioni al cavaliere con un certo sarcasmo:" Male Puro? Che cos'è? L' opposto del finto male?"  
Jenkins decise che era meglio mettere in chiaro le cose e spiegare ai Bibliotecari la gravità della situazione:" Il Male Puro è una forza, assieme al Bene Puro. C'è e ci deve sempre essere un delicato equilibrio fra queste due forze. La Biblioteca è stata creata proprio per proteggere questo equilibrio e l' unica ragione per cui il Male Puro non ha preso subito il sopravvento è che il Primo Bibliotecario è riuscito a sigillarlo in un portale che non doveva essere aperto."
Stone capì immediatamente quale fosse il piano del nemico:" Quindi Apopi vuole turbare l' equilibrio e se dovesse riuscire ad aprire il portale per il Male Puro..." Ezekiel concluse senza la sua solita baldanza:" Trarrà energia dalle Lay Lines diventando più forte ogni minuto che passa."
Cassandra concluse il ragionamento dei colleghi:" Gettando il mondo nell' oscurità."
Nicole scosse la testa preoccupata per poi commentare a mezza voce:" Non sapevo avesse usato una chiave... Ma perché quei due l' hanno nascosta qui?"
Jenkins disse teso ai presenti, ignorando il fatto che Flynn non avesse ancora detto una parola:" Vi suggerisco di recuperare la chiave prima che lo faccia Apopi."
Detto questo il custode della Biblioteca concluse la videochiamata, immediatamente dopo Flynn riprese a parlare dopo essere tornato dai tre Bibliotecari e dalla Guardiana:" La scatola è chiusa a chiave con una chiusura a combinazione."
Sentendo quelle ultime tre parole immediatamente Ezekiel disse interessato:" Chiusura a combinazione? Sapete che sono un ladro, vero? Chiunque abbia costruito questa scatola ci ha praticamente scritto sopra proprietà di Ezekiel Jones."
Andando verso la scatola il ladro iniziò la sua lezione sui furti con fare sicuro mentre si metteva all' opera con una dimostrazione pratica:" Molte serrature hanno una serie di fessure, ognuna con una tacca. Quando inserisci la giusta combinazione, le tacche si allineano, e... Click, è fatta. Questo furbacchione ha molteplici tacche. A meno che io non veda in qualche modo la configurazione interna potrebbero volerci delle ore."
Jacob si rivolse a Flynn, memore della loro prima missione assieme:" Non saresti per caso capace di costruire anche una macchina a raggi x con le cose che ti capitano fra e mani? Dopotutto eri riuscito a costruire una fiamma ossidrica con il pranzo di Cassie in Germania."
Fu la rossa a fare una smorfia:" Mi sto già pentendo di proporre una simile idea ma... Abbiamo un sistema sonar a portata di mano..."
Immediatamente Jacob ed Ezekiel iniziarono a ripetere in coro, come dei bambini eccitati la mattina di Natale:" Il sottomarino?"
La Bibliotecaria li ignorò mentre spiegava il suo piano a Flynn e Nicole:" Dato che le onde sonore rimbalzano sul metallo potremmo modificare l' attrezzatura e trasformarla in ultrasuoni e in teoria potremmo vedere all' interno della scatola... Non odiatemi vi prego."
La Guardiana disse severa e intransigente:" Ok, è un buon piano. Prendete il sonar e portatelo qui senza distrarvi; non è il momento di giocare."
Stone sentendo quelle parole rispose offeso e impermalosito:" Pff! Per chi ci hai presi Nicole? Siamo dei professionisti!"
Una volta arrivati al' ingresso del museo Jacob ed Ezekiel si misero a correre per poter essere il primo a salire sul sottomarino; il cowboy volle anche prenotare la precedenza a visitare certe parti dicendo eccitato:" Il telescopio è mio!"
Jones d'altro canto rispose con lo stesso tono eccitato ed infantile:" Non se arrivo prima io!"
Nel sotterraneo Flynn si era messo ad osservare i geroglifici che adornavano il coperchio della scatola, che si era rivelata essere di oro massiccio; Cassandra e Nicole invece erano in piedi a poca distanza dal Bibliotecario in attesa di una risposta di Ezekiel e Jacob, la Guardiana sbuffò per poi sospirare a mezza voce:" Spero solo che quei due arrivino in fretta o sennò nemmeno essere sul fondo dell' Atlantico li terrà al sicuro."
Il Bibliotecario alla fine aveva deciso di condividere le sue riflessioni ad alta voce con e due donne:" C'è qualcosa in questi simboli, non riesco però a capire cosa anche se credo di esserci parecchio vicino."
Apopi decise che era giunto il momento di agire così, mentre Cassandra proponeva di usare nuovamente la magia per risolvere il problema, il Dio del Caos emise una nube di energia nera che investì i due Bibliotecari e la Guardiana; Flynn voltandosi verso la rossa disse irritato:" Cassandra vorresti per cortesia smetterla con questa storia della magia? Sei una Bibliotecaria, non una strega! Comportati come tale e usa la magia solo quando è strettamente necessario."
La rossa invece disse decisamente molto più alterata:" Ah sì? Per me sei solo spaventato dall' idea che qualcuno di più giovane e bravo di te ti possa rubare la gloria!"
Flynn a quel punto si avvicinò a Cassandra, sovrastandola con la sua considerevole altezza, e sibilandole freddo cercò di mettere a tacere la questione:" Ascoltami attentamente ragazzina, sei solo una principiante. Quando avrai visto la metà delle cose che ho visto e affrontato la metà dei pericoli che ho affrontato io ne potremo riparlare. Qui fino a prova contraria il Capo Bibliotecario sono io, non tu."
Nicole dal canto suo, pur sentendosi strana, provò a calmare il litigio fra il marito e l' amica senza molto successo; i tre andarono avanti a discutere fino a quando con una sorta di onda d'urto tornarono in sé.
La bionda commentò confusa:" Ok, questo è stato strano... Sembrava di tenere in mano la Mela della Discordia ma questa volta avevo solo voglia di provocare distruzione..."
Cassandra d'altro canto chiese incerta:" Che... Che cosa è appena successo?"
Flynn scosse la testa, non aveva una risposta a quella domanda:" Non ne ho la più pallida idea e la cosa non mi piace... Cercavo di aprire la scatola e poi ti ho quasi cavato un occhio Psicopatica... Un momento! Occhio! Ecco cos'è!"
A quel punto il Bibliotecario diede un bacio alla moglie per poi tornare ad armeggiare con la scatola che lo aveva tenuto impegnato fino a poco prima e iniziando a spiegare ciò che aveva finalmente ricordato:" Ascoltate attentamente, parleremo dopo di quello che è successo... ? L' occhio di Horus^ è il simbolo egizio della protezione, rappresentato simbolicamente da un occhio di falco con una lacrima. Ognuno di questi simboli rappresenta una parte diversa dell' occhio ma l' occhio di Horus non è solo un simbolo."
A quel punto intervenne Cassandra nella conversazione:" Si tratta anche di un pittogramma matematico, gli egizi lo usavano per i conti. Ogni parte del simbolo rappresenta una frazione. La pupilla è un quarto, il sopracciglio un ottavo, la lacrima un sessantaquattresimo."
Il newyorkese annuì soddisfatto dalla spiegazione della collega prima di riprendere il discorso:" Esattamente, e se analizziamo tutti questi numeri troveremo a combinazione della serratura. Cassandra vuoi fare tu gli onori?"
Nicole prima che la Bibliotecaria potesse dare una risposta esclamò leggermente divertita:" La soluzione era sulla scatola dall' inizio... Quei due vecchi volponi!"
La rossa invece aveva calcolato la combinazione esatta in pochi istanti grazie alla sua sinestesia e così aveva comunicato il risultato:" Dodici sessantasette. Prova dodici, sei, sette."
Flynn mentre inseriva la combinazione disse notevolmente e sinceramente impressionato e ammirato:" Incredibile, tu e la tua sinestesia mi stupite ogni giorno di più... Dodici, sei, sette."
Fatti girare gli ingranaggi che erano sul coperchio si sentì un rumore di serratura che scattava, segno che Cassandra aveva individuato la giusta combinazione; una volta sollevato il pesante coperchio i tre videro che la scatola era foderata da un panno di quello che sembrava tessuto in porpora e su cui c'era solo la sagoma di un ank, segno che un tempo era stato conservato quell' oggetto all' interno.
Nicole vedendo quella scoperta disse tesa:" Siamo arrivati tardi, Apopi è già stato qui."
Nel frattempo Ezekiel e Jacob all' interno del sottomarino si stavano divertendo come matti mentre trasportavano l' attrezzatura che Cassandra aveva richiesto, Stone tra i due Bibliotecari era stato quello che aveva provato a mantenere un minimo di contegno dato che mentre aiutava Ezekiel a trasportare il sonar aveva detto cercando di essere serio:" Mi raccomando, fa attenzione a non farlo cadere... Questo posto è incredibile!"
Raggiunto un ripiano i due appoggiarono lì il sonar, proprio un istante prima che andassero via le luci, scattassero le luci di emergenza che tinsero il sottomarino di uno spettrale colore rosso e si sentisse una sirena; immediatamente Jacob chiese diffidente all' altro Bibliotecario:" Che cosa hai toccato?"
Il ladro si difese immediatamente dall' accusa:" Nulla!"
Proprio in quell' istante il sottomarino si mise in moto da solo distruggendo la banchina a cui era attraccato, mentre i Bibliotecari si erano diretti ai posti di pilotaggio per cercare di capirci qualcosa; in quel momento Jacob ricevette una telefonata da parte di Nicole che disse con un tono allarmato che non lasciava presagire a nulla di buono:" Jake lasciate perdere il sonar, Apopi ha già la chiave. Ci vediamo all' ingresso del museo."
Il Bibliotecario rispose con una certa dose di fastidio per la situazione spinosa in cui si era ritrovato assieme ad Ezekiel:" Non sarà una cosa così semplice... Siamo in un sottomarino che si è messo in funzione da solo."
Nicole esclamò incredula sentendo quella frase:" Come sarebbe a dire che il sottomarino si è messo in funzione da solo?!"
Fu Ezekiel a rispondere grazie al vivavoce:" Non abbiamo scelta, il sottomarino è stato programmato."
Sentendo quella frase Nicole aggiornò Flynn e Cassandra, il newyorkese invece disse allarmato:" Ha la chiave per raggiungere il portale."
La Bibliotecaria d' altro canto chiese perplessa:" Aspettate. come può una divinità vecchia di migliaia di anni saper programmare un sottomarino moderno?"
Fu Nicole a darle una risposta, ricordando quello che aveva detto Jenkins poco prima:" Può farlo se il corpo che sta possedendo era nella Marina..."
Riprendendo il cellulare la donna richiamò Jacob per ordinargli perentoria:" Jake controlla il sottomarino, Apopi potrebbe essere lì con voi!"
Il Bibliotecario sentendo la telefonata si mise subito al lavoro, era arrivato a perquisire alcuni alloggi quando sentì un annuncio che non lasciava presagire a nulla di buono:" Siluro caricato e pronto nel canale due."
L' uomo decise di correre in quella direzione per impedire che il sottomarino facesse fuoco contro l' obiettivo del Dio del Caos, qualunque esso fosse, mentre Ezekiel era rimasto in cabina a cercare di fermare il sottomarino mentre aggiornava Nicole sulla situazione:" Il sottomarino ha appena fatto inversione ed è tornato verso il porto."
Grazie al vivavoce Cassandra aveva sentito tutto così aveva chiesto confusa:" E perché mai dovrebbe fare una cosa del genere?"
Decise poi di avere aggiornamenti anche dal fidanzato così prese il telefono per chiamarlo:" Jake hai trovato Apopi?"
La risposta del Bibliotecario non tardò ad arrivare, nonostante fosse parecchio impegnato:" Non proprio, sta programmando il lancio di un siluro in meno di un minuto."
Flynn sentendo quelle conversazioni disse terrorizzato per la posta di vite in palio:" Vuol far saltare in aria il museo."
Nicole sentendo quella frase chiese immediatamente fredda e concentrata:" Quanto tempo servirebbe per far evacuare l' intero edificio?"
Il Bibliotecario disse immediatamente assorto, mentre elaborava un piano:" Troppo. Non abbiamo tempo sufficiente vista la dimensione del siluro."
Cassandra decise che era meglio agire immediatamente così scambiò con Nicole i cellulari e si rivolse ad Ezekiel:" Ehi, puoi accedere direttamente al programma di lancio?"
Il ladro dall' altro capo della telefonata disse frustrato:" Ci sto provando ma tutta questa roba risale direttamente agli anni ottanta! Siamo nel nuovo millennio! Io non so nulla di queste tecnologie!"
La rossa gli disse incoraggiante:" Trova un sistema a matrice, ti aiuterò io."
Flynn invece si rivolse a Jacob:" E che mi dici della porta di emergenza?"
La risposta dell' altro Bibliotecario arrivò rapida, proprio mentre veniva annunciato che mancavano solo trenta secondi al lancio:" Non si apre. C'è... C'è dell' acqua nel tubo."
Il newyorkese diede delle istruzioni puntuali, sapeva come fermare il lancio:" Ok, per disattivare il siluro devi prosciugare manualmente la porta di inondazione. Tieni conto che devi equalizzare la pressione o esploderà tutto quanto."
Apopi nel frattempo si era appostato all' esterno del museo con dell' attrezzatura da arrampicata e l' ank nell' altra mano; Cassandra invece aveva iniziato a dare precise istruzioni ad Ezekiel:" Allora, devi cercare il terminale principale e poi usare un algoritmo di programmazione lineare: tre barra zero barra sei."
Jones rispose frustrato:" Non funziona!"
Jacob invece fece presente un altro dettaglio non trascurabile, mentre il sottomarino proseguiva la sua avanzata:" Non abbiamo più tempo!"
Nicole decise che era giunto il momento di far valere le sue esperienze nate dal suo passato nei servizi segreti così prese il telefono dalle mani di Cassandra e si rivolse direttamente ad Ezekiel con un tono che non ammetteva repliche:" Zeke hai qualche tipo di controllo sul sottomarino?"
Il ladro le rispose confuso:" Solo potenza supplementare, propulsione..."
Nicole non perse tempo nel fornire un suggerimento:" Ok, ascoltami attentamente: porta i propulsori al massimo e vieni verso di noi."
Jones sentendo quel piano disse sarcastico:" Scusa non ho capito bene, potresti ripetere? Mi è sembrato di capire che vuoi morire più in fretta! Stare troppo con Flynn ti ha contagiata... Prima era solo lui a proporre piani suicidi!"
La Guardiana spiegò rapida ma anche irritata da quella risposta:" Servono trecentosessantacinque metri perché un siluro si armi da solo. Più sarete vicini al museo più sarà difficile farlo detonare."
Sentendo quella risposta il Bibliotecario commentò con un' alzata di spalle:" Ha senso... Più o meno."
Il ladro si mise all' opera per mettere in pratica il piano di Nicole proprio mentre si sentivano gli ultimi secondi del conto alla rovescia che sancivano i sei secondi prima del lancio; qualche secondo dopo Jacob notificò tutti del lancio avvenuto ma per fortuna non ci fu nessuna esplosione così sia il gruppo a terra sia il gruppo nel sottomarino poterono festeggiare la mancata esplosione.
Ezekiel però dovette comunicare una cattiva notizia: nonostante il tentativo il sottomarino non accennò a fermare il suo viaggio; si schiantò quindi contro il fondale roccioso provocando un' onda d' urto che sentirono tutti i visitatori del museo e anche una voragine a pochi metri da dove attendeva Apopi, che ne approfittò immediatamente per calarsi al suo interno.
Quando Flynn, Nicole e Cassandra raggiunsero Jacob ed Ezekiel fecero in tempo a sentire le lamentele del ladro:" Non nuoterò mai più lì dentro!"
Anche Stone non si fece mancare una certa dose di lamentele:" Odio ufficialmente i sottomarini!"
I Bibliotecari erano infatti bagnati e parecchio provati dalla nuotata fatta per uscire dal sottomarino; la Guardiana d'altro canto si chiese perplessa:" Quindi il piano di Apopi qual era? Rubare un sottomarino per far saltare in aria un museo?" 
Cassandra notando per prima la voragine rispose alle domande della bionda:" Forse voleva costruirsi una piscina..."
Flynn collegò immediatamente tutti i pezzi del puzzle avvicinandosi alla voragine e seguito da tutti gli altri:" Il siluro non era destinato a noi o al museo. Apopi aveva solo bisogno di un accesso diretto al portale che è sotto il museo. Dobbiamo scendere e fermarlo!"
Sfruttando l' attrezzatura usata dalla divinità il quintetto si calò immediatamente nel buco nel terreno, quando furono tutti arrivati Nicole guidò i Bibliotecari lungo un cunicolo che li portò di fronte ad una parete di roccia su cui erano incisi gli stessi motivi della scatola: tre cerchi che ricordavano degli ingranaggi con dei decori; videro anche Apopi proprio mentre inseriva l' ank nella struttura, il gesto fece sì che gli ingranaggi iniziassero a muoversi.
Flynn decise di intervenire decidendo di affrontare il nemico faccia a faccia, annunciò anche la sua presenza parlando in antico egizio:" Il tuo tempo è finito! Restituisci la chiave e abbandona il corpo che hai rubato,"
Per tutta risposta Apopi si voltò nella direzione di Flynn, raggiunto nel frattempo dagli altri, per poi avvicinarsi al Bibliotecario e rispondergli in inglese e con una voce tombale e minacciosa:" Parli la nostra lingua, ma non sei uno di noi. Sei debole. Pensi davvero di poter sconfiggere un Dio?"
Per tutta risposta il Bibliotecario commentò sarcastico:" Perché tutti mi sottovalutano sempre? E comunque sia, un Dio nel corpo flaccido di un cinquantenne? Sì, confido nelle nostre possibilità." 
Apopi rispose infuriato dalla faccia tosta che stava dimostrando quel mortale:" Ho sgominato intere legioni, trasformato oceani in sangue e dopo che il Male Puro sarà liberato, regnerò per sempre! Non potete fermarmi!"
Nicole disse ironica:" Come è già stato detto perché tendete sempre a sottovalutarci? Sta a vedere cosa so fare Serpentello."
Prima che la donna potesse fare qualunque mossa Apopi emise un nuovo impulso di energia oscura che investì in pieno Bibliotecari e Guardiana, che si misero immediatamente a discutere violentemente. 
La prima a proferire parola fu proprio Nicole che si rivolse agli altri quattro furiosa:" Allora? Perché rimanete lì fermi e immobili? Non avete nessuna intenzione di fare qualcosa di utile?!"
Jacob le rispose immediatamente, altrettanto furioso:" Ne ho fin sopra i capelli dei tuoi ordini! Onestamente credo dovrei essere io a farlo!"
Il Bibliotecario aveva urtato Flynn che reagì immediatamente dicendo con aggressività:" Non toccarmi e non parlare così a lei!"
Cassandra invece provò ad imporsi sui presenti dicendo con una certa dose di arroganza:" Non siete intelligenti! Sono l' unica che capisce la magia! Dovrei essere io il leader!"
Mentre i Bibliotecari e la Guardiana erano impegnati ad urlarsi contro a vicenda Apopi tornò a dedicarsi alla sua missione: rilasciare il Male Puro; durante la litigata Nicole spinse via Flynn, che fatti alcuni passi riuscì a tornare in sé quel tanto che serviva per capire immediatamente come far smettere tutti quanti di litigare: prelevò infatti i litiganti a coppie e li portò lontani da Apopi.
Immediatamente l' effetto fu visibile dato che Stone chiese confuso:" Che cosa è appena successo?"
Cassandra invece chiese imbarazzata e mortificata:" Stavo... Urlando?"
Il Capo Bibliotecario rispose prontamente:" La colpa è di Apopi: ha usato il suo potere per metterci l' uno contro l' altro, sensato considerato che è il Dio del Caos."
Nicole commentò mentre con la memoria tornava a qualche ora prima:" Certo... Deve essere stato lui anche nei sotterranei... Quindi il Serpentello ha amplificato le nostre divergenze per dividerci e per creare caos, per questo la situazione mi ricordava vagamente gli effetti della Mela della Discordia... Secchione hai qualche idea per batterlo?"
Fu Ezekiel il primo a proporre una soluzione, non risparmiandosi una certa ironia:" I pensieri felici tipo Peter Pan potrebbero andare bene?"
Cassandra propose invece più seria:" E se non gli dessimo motivi per dividerci?"
Jacob annuì:" Se non gli dessimo appigli in teoria il suo potere su di noi non dovrebbe avere alcun effetto... Idee?"
Flynn prese parola per spiegare il piano che gli era venuto in mente:" Avete ragione: l' unico modo per fermare il Caos è con l' armonia... Psicopatica non ti piacerà quello a cui ho pensato."
Immediatamente Nicole esclamò con in viso un' espressione di puro orrore:" Oh no, no, no, no, no, no, no!"
Flynn le rispose solo, leggermente divertito da quella reazione:" Oh sì."
Nel frattempo Apopi aveva ripreso ad armeggiare con il Portale e ora gli ingranaggi avevano iniziato a risplendere di una inquietante e preoccupante luce rossa; la soddisfazione del Dio durò poco dato che quasi subito sentì i cinque mortali che intonavano una canzone che gli dava sui nervi, mentre alcuni erano anche impegnati in una sorta di balletto.
" # I miei occhi hanno vito la gloria#
  # della venuta del Signore#
 # Sta creando il miglior vino#
 # spremendo i grappoli pieni d'odio#
 # Ha schioccato la folgore#
 # dalla sua veloce spada#
 # La sua verità prevarrà#
"
Flynn in un momento di estro artistico si improvvisò direttore d' orchestra:" Solo le donne!"
Nicole e Cassandra decisamente perplesse si misero a cantare il ritornello mentre i tre Bibliotecari facevano da coro.
" # Gloria, gloria, alleluia#
  # Alleluia#
  # Gloria, gloria, alleluia#
  # Alleluia#
  # La sua verità prevarrà#
"
Apopi aveva provato a far scatenare il caos fra i Bibliotecari e la Guardiana ma questa volta non ci era riuscito, segno che il piano di Flynn aveva funzionato alla perfezione.
I cinque a quel punto smisero di cantare e si avvicinarono al Dio con Flynn in testa, che si munì di fare al nemico alcune osservazioni:" Hai fatto alcuni errori Apopi. Pensavi di poterci dividere, di creare Caos. Ma tu non sai chi sono io, chi è lei, chi sono loro... Ma soprattutto chi siamo noi."
L' uomo aveva indicato Nicole e i Bibliotecari, tanto per rendere ancora più esplicito il concetto; anche Cassandra aveva tutta l' intenzione di dire alcune cose:" Siamo uniti. Legati l' uno all' altro, sicuri di poter fare affidamento sempre sugli altri e senza il timore di essere abbandonati alla prima difficoltà."
Immediatamente dopo fu il turno di Jacob di prendere parola:" Ciò che ci unisce non è solo una missione comune, è molto di più: con il tempo si è instaurata una fiducia profonda fra noi."
Anche Ezekiel volle dire la sua:" Abbiamo un obiettivo comune, non è sempre stato facile, abbiamo avuto alti e bassi, momenti belli e brutti ma abbiamo sempre superato ogni avversità sapendo di poter contare sempre su tutti gli altri indipendentemente dalle nostre divergenze."
Fu poi il turno di Nicole:" E sai perché ci siamo riusciti Serpentello? Perché siamo una famiglia prima di tutto il resto."
Vedendo l' espressione confusa del Dio, Flynn decise che era giunto il momento dell' arringa finale, anche se dubitava che il suo interlocutore sarebbe stato capace di comprendere quello che gli avevano appena detto:" Io farei di tutto per loro. Anche morire. Non puoi dividerci, la tua magia è inutile."   
Apopi sentendo quelle parole chiese furioso:" Chi siete voi?"
Flynn rispose con un ghigno vittorioso, il suo lato più combattivo veniva sempre fuori in queste circostanze:" Pensaci bene. Chi ha cacciato il Male che vuoi liberare? Chi protegge questo mondo? Chi è che temi di più?"
Il Dio sussurrò teso:" Un Bibliotecario... Yahuda."
Flynn scosse la testa per poi riprendere a parlare, proprio mentre Nicole e Jacob si posizionavano alle spalle di Apopi:" No, non Yahuda. Flynn Alexander Pendragon Carsen, il suo successore. Hai davanti a te il secondo Capo Bibliotecario, i suoi Bibliotecari e la sua Guardiana. Ragazzi, se voleste procedere sarebbe cosa gradita." 
Apopi si voltò giusto in tempo per ricevere due pugni in faccia che lo fecero sbattere a terra con violenza; in quel momento però il portale si aprì così Nicole disse allarmata:" Jake, sei il più vicino prendi la chiave!"
Stone fece come aveva detto Nicole così si avvicinò all' ank e con molta attenzione lo rimosse dal suo alloggio, immediatamente il portale che ricordava un buco nero si richiuse e la pietra smise di brillare; Jacob diede quindi l' ank a Flynn. 
In quel momento il quintetto sentì una voce femminile ordinare autoritaria:" Che nessuno si muova! Mani in alto!"
Era appena arrivato uno squadrone di federali capitanato da Eve Baird che teneva sotto tiro i Bibliotecari e la Guardiana; Flynn non potè trattenersi dall' esclamare ironico:" Che piacere rivederla colonnello Baird, vedo che dalla N.A.T.O. è passata alle dipendenze del governo."
Mentre tutti, Nicole esclusa, si chiedevano come fosse possibile che Flynn conoscesse quella bionda^^ la donna disse neutra:" Nessuno le ha dato il permesso di prendersi tutta questa confidenza signor Carsen. Siete tutti in arresto per ordine del Department of Statistical Anomalies."
Nicole disse subito divertita e sarcastica:" E sentiamo, con quali accuse biondina?"
L' altra bionda guardò male la Guardiana, quasi come se volesse spararle immediatamente per poi parlare con lo stesso tono neutro:" Stiamo analizzando fenomeni inspiegabili da mesi. E hanno tutti una cosa in comune: voi. L' artefatto, consegnatemelo."
Nicole sentendo quella frase scoppiò a ridere senza preoccuparsi di nessuna conseguenza e andò avanti per qualche minuto, ignorando le occhiatacce degli agenti del D.O.S.A. e del colonnello Baird per poi spiegare non appena acqusitato un minimo di contegno:" Voi fate questo lavoro solo da qualche mese e pretendete di avere autorità su di noi? Credo che sia inutile fare il discorso introduttivo sulla magia e arrivare direttamente al punto, che ne dici Biondina? Per farla breve sapete già della Biblioteca quindi non credete di essere un po' presuntuosi ed arroganti quando vi arrogate il diritto di ordinare qualunque cosa ai rappresentanti di un' istituzione sovra governativa con una tradizione millenaria? Per più di duemila anni la Biblioteca ha svolto il suo compito fregandosene bellamente di ogni singolo governo nazionale, a partire dall' Impero Romano e gradiremmo continuare a fare il nostro lavoro in queste condizioni. Inoltre un' ultima cosa Biondina, tu e la tua organizzazione governativa fareste meglio a tornare dal vostro capo e dirgli che se vorrà anche solo pensare di ficcare il naso nei nostri affari sarà meglio se chiederà prima un' udienza ufficiale al Capo Bibliotecario, ci sono delle tradizioni da rispettare dopotutto. Ora noi ce ne andiamo e fareste bene a non muovere un dito o gli Stati Uniti potrebbero essere rasi al suolo da un branco di Draghi infuriati."
Il colonnello disse minacciosa:" Cosa sarebbe una minaccia?"
Nicole rispose con tutta la sua sfrontatezza e la sua faccia tosta:" No, solo una constatazione, il qui presente Flynn Carsen è il discendente diretto di Artù Pendragon, se gli venisse torto anche solo un capello non credo che Merlino, un Signore dei Draghi, ne sarebbe contento. Ah! Serpentello! Ti sei ripreso! Perché non ci liberi di questi idioti così entrambi possiamo tornare a pianificare la prossima mossa per annientare l' altro?"
Effettivamente Apopi si era ripreso così, mentre tutti gli agenti del D.O.S.A. si voltavano per capire con chi ce l' avesse Nicole, il Dio le rispose con un ringhio, subito prima di emettere un' ondata di energia oscura:" Non osare chiamarmi più così mortale!"
Assolto il suo compito lo spirito di Apopi abbandonò il corpo di Barry, mentre Nicole rispondeva noncurante:" Sappiamo tutti che non abbandonerò il soprannome. Comunque direi di andare, questi federali mi hanno già stufata."
I quattro Bibliotecari fecero come aveva detto la Guardiana, divertiti e impressionati da come la donna aveva gestito la situazione; quando gli agenti del D.O.S.A. i erano ripresi Baird era corsa alla voragine solo per trovare la corda sul terreno e Nicole che la salutava ironica dalla cima.
Tornati in Biblioteca, dopo aver fornito a Jenkins e ai figli un dettagliato resoconto della missione, Flynn era stato tempestato di domande da Cassandra, Jacob ed Ezekiel riguardo la donna che lavorava per il governo mentre tutti erano seduti al tavolo delle riunioni dell' ufficio intenti a dividersi una pizza maxi; il Bibliotecario aveva risposto immediatamente, anche e soprattutto per ribadire a Nicole quale fosse il rapporto fra lui e il colonnello Baird:" L' ho incontrata a Berlino poco prima che voi diventaste Bibliotecari, credo che se Nicole non fosse stata la mia Guardiana la Biblioteca l' avrebbe reclutata e per concludere credo anche che il nostro incontro sia stato programmato dal suo capo nella speranza di avere un' infiltrata nella Biblioteca."  
Regan invece era più interessato a fare domande alla madre:" Davvero hai azzittito tutti quei federali dicendo di non ficcanasare negli affari della Biblioteca?"
La Guardiana annuì per poi aggiungere quasi oltraggiata:" Certo Reg, non lascerò che dei novellini mi dicano come fare il mio lavoro. Ho quasi vent'anni di esperienza dopotutto!"
Alastair d' altro canto disse al fratello:" Secondo me comunque la parte migliore è stata minacciare un' invasione di Draghi."
Ezekiel invece disse allegro:" Perché invece non formiamo una band? Chiaramente abbiamo il talento e abbiamo gli strumenti... Il flauto di Pan, il corno di Gabriele, il pianoforte di Mozart."
Anche Cassandra sembrava dello stesso parere:" Come ci dovremmo chiamare allora? I Decimali Dewey? Nah, troppo scontato! I Bibliotechno!"
Tutti, compreso Jenkins scoppiarono a ridere, mentre si godevano qualche momento di tranquillità.
Qualche ora dopo nello studio erano rimasti solo Flynn e Nicole, che si erano presi la briga di riordinare l' ufficio per avere qualche minuto a disposizione per poter parlare in tranquillità; il newyorkese aveva detto soddisfatto:" L' ank è al sicuro nella Biblioteca, il portale per il Male Puro è chiuso per sempre. Però come al solito il pericolo è dietro l' angolo e anche se abbiamo vinto la battaglia la guerra è ancora lunga."
La Guardiana annuì per poi commentare leggermente tesa:" Già, come al solito saremo pronti ad affrontare qualunque minaccia e qualunque nemico, anche se non sarà facile e anche se sembrerà che non avremo possibilità di successo. Credo in questo gruppo e so che potremo riuscire a far fronte a qualsiasi minaccia."
In quel momento Jenkins, che era appena entrato nell' ufficio, si avvicinò alla coppia e ne approfittò per chiedere qualche delucidazione in più sempre con il suo tipico tono gentile ed educato:" Oh, signori Carsen, siete ancora qui. Mi spiace interrompervi e inserirmi nel vostro discorso ma vorrei sapere se c' è altro su quel gruppo governativo... Il Department qualunque cosa sia..."
Nicole disse divertita:" Of Statistical Anomalies? Il D.O.S.A.? Torneranno di sicuro a metterci i bastoni fra le ruote, soprattutto dopo il trattamento che ho riservato al colonnello; sapendo quanto è odioso essere chiamata Biondina forse ho esagerato ma ne è valsa la pena, è stato troppo divertente!"
Flynn d' altro canto scosse la testa mormorando rassegnato:" Sei sempre la solita psicopatica, Psicopatica."
Jenkins d'altro canto rispose decisamente più serio:" Potrebbero essere un fastidio, complicandoci la vita."
Flynn annuì, aggiungendo con un sibilo infastidito:" Non sanno nulla sulla Biblioteca e sulla magia, eppure hanno la presunzione di credersi esperti. Quello che più dovrebbe preoccuparci è quello che non sanno... Judson una volta mi disse che solo i Bibliotecari potevano capire a fondo la tradizione della Biblioteca, aveva ragione. Questi federali ci staranno addosso, proveranno a raccogliere artefatti prima di noi con conseguenze catastrofiche."
Nicole d'altro canto era più interessata ad altri nemici:" Onestamente mi interessa sapere che fine ha fatto Apopi, è ancora là fuori."
Il cavaliere dopo aver ricevuto un colpetto alla gamba da Flynn capì al volo e rispose alla Guardiana incoraggiante:" Credo che senza l' ank e senza un corpo di cui impossessarsi non dovrebbe essere più in grado di scatenare il Male Puro."
Barry d'altro canto quando era tornato padrone del suo corpo non aveva passato dei buoni momenti dato che era stato prelevato dal D.O.S.A. e chiuso in una sala interrogatori buia con una camicia di forza addosso, per poi essere interrogato senza sosta dagli agenti; alla fine aveva detto spazientito:" Per l' ultima volta, non so niente. Ora lasciatemi andare!"
La donna che era a capo di tutto il D.O.S.A. gli rispose impassibile, sicura delle sue convinzioni:" Lei è un uomo della Marina, non è vero? Quindi credo saprà della storia della battaglia di Salamina. Qualche secolo, fa un tizio greco con trecento navi è riuscito a sconfiggere la flotta persiana, quattro volte più grande della sua. Sa come ha fatto? Ha inviato uno schiavo da un comandante persiano dicendo che i Greci si sarebbero ritirati, i quali, a loro volta attirarono i Persiani in una trappola strategica da cui non poterono sfuggire. In breve, aveva mentito. Proprio come lei adesso sta facendo con me. Solo che... Lei non riuscirà a farla franca."
Tirando fuori un telefono con il selfie di Barry la donna disse fredda e minacciosa:" Ora, perché non ricominciamo dall' inizio?"
In Biblioteca era ormai notte inoltrata ma le luci dell' ufficio erano ancora accese: Flynn non riuscendo a dormire aveva deciso di tornare in Biblioteca per fare alcune letture, Jenkins se n'era accorto e così aveva deciso di portare una tazza di the al discendente del suo vecchio amico; gli aveva anche detto educato come al solito:" Signor Carsen, non era la mia immaginazione ad aver prodotto l' odore di olio bruciato passata la mezzanotte."
Il Bibliotecario rispose stanco:" Grazie Jenkins, pensavo di leggere qualcosa."
Il cavaliere si mise a contemplare i titoli delle letture scelti dal newyorkese:" Il Libro dei Morti, il Manuale del Necromante. Letture impegnative. Signore... Quando prima mi ha fatto dire alla signora Carsen che non avrebbe più dovuto preoccuparsi di Apopi... Non ce ne siamo liberati, però ho la sensazione che sapesse tutto..."
Flynn interruppe il suo lavoro per poi appoggiarsi completamente allo schienale della sedia e sospirare stanco:" Anni fa Judson mi aveva detto che era in arrivo una guerra."
Jenkins capì immediatamente a cosa alludesse il Bibliotecario:" Lo Scontro Finale fra Bene e Male. Metterà alla prova il vero potere della Biblioteca."
Il mortale sospirò prima di dire teso:" Ho paura Jenkins, credo di non farcela, credo di non essere in grado di essere il Capo Bibliotecario... Temo che non sarò pronto per quando succederà."
Il cavaliere rispose con un tono serio e preoccupato:" Mi spiace darle un' altra cattiva notizia Flynn, ma credo che non stia arrivando, è già iniziato. Faccia attenzione, scotta."     
Galahad a quel punto lasciò la stanza, lasciando solo Flynn in compagnia dei suoi pensieri.
 

Note:

* Nicole è un' esperta di sopravvivenza, credo che saper individuare la Stella Polare e sapere che lì c'è il nord rientri fra le sue competenze
** Flynn ammette chiaramente di aver memorizzato la Terra nel primo film

*** Ho lasciato il DOSA in originale, mi piaceva molto di più di DAS

^ vi allego un' immagine esemplificativa https://math03web.files.wordpress.com/2017/03/farzionihorus.jpg?w=328&h=152

^^ vi rimando al capitolo 15 se voleste rinfrescarvi la memoria su Eve in questa storia


Note dell' autrice:

Ecco che sia il D.O.S.A. che Apopi che lo scontro finale hanno fatto la loro apparizione in grande stile.
Ammetto che il monologo di Nicole a Eve è quello che avrei sperato dicessero nella serie agli agenti ma non si può avere tutto, quindi ecco che la Guardiana esprime i miei pensieri, cercando di essere anche il più irritante possibile nel mentre perché dopotutto Nicole Noone è sempre Nicole Noone.
Apopi in futuro sarà anche più pericoloso e vi anticipo che non sarà l' egiziano rachitico che si vede nel finale, Nicole lo chiama serpentello perché tradizionalmente Apopi è un enorme serpente e rimarrà tale.
Vi anticipo che anche gli scontri tra D.O.S.A. e Biblioteca saranno diversi e che nulla sarà lasciato al caso; nel prossimo capitolo vi annuncio più di un gradito ritorno dato che quei due sono inseparabili.
Al prossimo capitolo Librarians:)  

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Capitolo 58
*** Cinquantasettesimo capitolo ***


" E le zanne della morte."

Cinquantasettesimo capitolo


Flynn dopo le parole di Jenkins era andato avanti a lavorare quasi ininterrottamente fino a quando il sonno non aveva prevalso sulla resistenza del Bibliotecario, che era crollato sulla scrivania a causa della stanchezza.
Ad un certo punto aveva sentito sussurrare il suo nome così si era svegliato e dopo qualche istante di smarrimento si era alzato in piedi, pronto ad andare in cerca della fonte di quel rumore; l' uomo chiese incerto:" C'è nessuno? Nicole sei tu?"
Il sussurro nel frattempo proseguì, così il Bibliotecario uscì dall' ufficio e si diresse verso il corridoio che lo collegava alla Biblioteca; fatti un paio di passi l' uomo si fermò dato che uno spirito aveva iniziato a manifestarsi nel corridoio: era una figura che Flynn conosceva bene. 
Dinnanzi al Bibliotecario c'era lo spirito di una donna con gli occhiali, i capelli corti, non molto alta e che sembrava essere sulla settantina: di fronte a Flynn c'era Charlene.
L' uomo si chiese come fosse possibile quell' apparizione: sia Judson che sua madre gli avevano detto che la Guardiana non si voleva far trovare e che sarebbe tornata in Biblioteca solo quando si sarebbe sentita pronta, tentare di comunicare tramite proiezione astrale non era di certo una bella notizia.
Charlene nel frattempo si era mossa continuando a sussurrare il nome del Bibliotecario, che sempre più confuso si ritrovò a inseguire la vecchia amica; raggiunta  la porta che conduceva alla Biblioteca Charlene si fermò per qualche istante per poi sussurrare allarmata:" Sta arrivando..."
Detto questo lo spirito della donna sparì dall' altra parte della porta così Flynn la aprì, solo per trovarsi di fronte uno scenario carico di orrore: di fronte a lui c'era la città di New York in macerie, con le fiamme che tingevano tutto di un inquietante e macabro arancione e con le strade costellate di cadaveri.
In quel momento Flynn Carsen si svegliò madido di sudore e terrorizzato come mai in vita sua.
Il mattino seguente dopo aver accompagnato i figli a scuola il newyorkese indisse una riunione di emergenza in cui decise che era meglio se avessero partecipato anche Merlino e sua madre; per prima cosa raccontò a tutti il suo sogno, che ben presto si era trasformato in una visione apocalittica e poi concluse serio:" So che Charlene ci ha detto di non andare a cercarla ma la situazione ora è parecchio grave. Lei è l' unica che ci può dare una mano. Mamma tu sai dove si trova?"
Margie dopo aver sentito il resoconto del figlio rispose decisamente pallida e tesa:" L' ultima volta che l' ho vista era a Londra ma stiamo parlando di oltre un anno fa, si sarà spostata e io non l' ho più cercata come mi ha fatto promettere."
Nicole non si perse d' animo così disse a tutti i presenti la soluzione che le era venuta in mente:" Non c'è problema Margie, tutti noi conosciamo una persona che sa di sicuro dove si trova Charlene in questo preciso momento. Martin, dovresti metterci in contatto con Judson. So che è parecchio tempo che non si fa vedere da questo lato dello specchio ma credo che la situazione giustifichi una richiesta di aiuto."
Nessuno ebbe nulla da obiettare, agli occhi di tutti sembrava essere infatti la soluzione migliore per risolvere in breve tempo il problema; dopo aver mormorato qualche parola di fronte allo specchio di Judson, Merlino si fece da parte e pochi istanti dopo davanti ai Bibliotecari, alla Guardiana e ai due ospiti era apparso Judson, che osservava tutti con la sua solita espressione pacifica e serena.
Fu lo stesso Primo Bibliotecario a spezzare il silenzio, dicendo gioviale:" Mi fa piacere vedervi qui tutti, soprattutto sono contento di vedere che la Biblioteca è in ottime mani."
I tre Bibliotecari più giovani si lasciarono andare a sorrisi imbarazzati o compiaciuti mentre Flynn invece si schiarì la voce per poi chiedere senza giri di parole al suo mentore:" Judson, per quanto mi piaccia parlare con te se ci sono le giuste occasioni, questa volta non abbiamo tempo da perdere... Credo sia inutile che ti spieghi di Apopi, immagino tu sappia già tutto. Ci serve sapere dove si trova Charlene in questo momento, lei è l' unica che ci può aiutare... So che ci ha detto di non cercarla ma credo tu capisca che se la situazione non lo richiedesse non saremmo a questo punto."
Il primo Bibliotecario annuì serio, prima di dire senza più alcuna traccia di allegria e giovialità:" Capisco. Oltre ad aiutarti voglio augurarti buona fortuna ragazzo mio, ne avrete bisogno tutti quanti. Charlene è in Perù in questo momento."
Poco dopo Flynn e Nicole grazie alla Porta sul Retro erano arrivati a destinazione in pochi secondi, per rispetto avevano deciso di entrare nel monastero dove si trovava la donna dalla porta principale; inoltre conoscevano Charlene: non avrebbe gradito intrusi nella sua camera nemmeno se si trattava di Flynn e di Nicole.
Una volta entrati e portati alla cella della contabile fu il Bibliotecario a bussare dopo aver ringraziato con qualche parola il monaco che li aveva accompagnati; poco dopo la porta venne aperta da Charlene, che dopo un iniziale momento di sorpresa invitò Flynn e Nicole ad accomodarsi.
La prima cosa che fece il Bibliotecario fu stritolare la contabile in un abbraccio spacca costole dicendole felice di rivederla:" Mi sei mancata tantissimo."
La donna disse a fatica:" Non riesco a respirare..."
Staccandosi il Bibliotecario notò che Charlene indossava la collana che le aveva regalato di ritorno dal viaggio a New Orleans così disse con un sorriso nostalgico:" Ancora indossi quella collana."
La contabile disse con un sorriso affettuoso:" Non l' ho mai tolta da quando me l' avete regalata... Piuttosto perché siete qui? Per quanto mi faccia piacere vedervi nella mia lettera di addio vi avevo scritto di non cercarmi e che sarei tornata io non appena mi sarei sentita di farlo... Dopo la perdita di Judson ho girato il mondo per cercare di ritrovare me stessa e qui sto iniziando finalmente a schiarirmi le idee... Torno a chiedervelo, perché siete qui?"
Fu Nicole a prendere parola, dicendo seria e senza mezze misure:" Charlene, ci serve il tuo aiuto. Alla Biblioteca serve il tuo aiuto."
La contabile disse convinta della sua posizione:" No, no, no... Non posso tornare..."
Flynn d'altro canto diede man forte alla moglie dicendo con tono e pacato ma persuasivo:" Charlene, se non fosse di assoluta importanza non ti chiederemmo di tornare. So che non sei ancora pronta a tornare di tua spontanea iniziativa e onestamente non so se lo sarai mai... lo capisco: reagirei allo stesso modo... Però, Charlene, Apopi è tornato."
A quelle parole la contabile disse allarmata:" Questa non ci voleva, non ci voleva proprio! Flynn, Nicole domani mattina partiremo all' alba per tornare in Biblioteca. Io qui devo sistemare alcune faccende. Non penso ci saranno problemi nel trovarvi una sistemazione, in ogni caso dite che siete miei ospiti."
Quando Bibliotecario e Guardiana ebbero lasciato la stanza Charlene si versò un bicchiere di vino che bevve tutto d' un fiato; aver visto Flynn e Nicole le aveva fatto capire che la situazione era grave ma non immaginava fosse apocalittica.
Il mattino seguente Nicole si era svegliata di buon ora così dopo essersi rivestita era uscita sulla terrazza della stanza per ammirare l' alba; poco dopo era stata raggiunta da Flynn che l' aveva abbracciata da dietro e le aveva sussurrato con la testa appoggiata alla sua spalla:" Quando abbiamo visto la nostra prima alba in Sud America tredici anni fa avresti pensato sarebbe finita così?"
La bionda rispose mentre teneva lo sguardo fisso all' orizzonte:" No, ma non posso essere più felice di essermi sbagliata... Vedere quell' alba assieme e tutte le altre che sono seguite è stato sempre bello e mi ha fatto capire quanto io sia stata fortunata a incontrarti Flynn."
L' uomo rispose con un sorriso, mentre stringeva la moglie e inspirava il profumo dei suoi capelli:" Lo sono stato di più io Nicole, ricordatelo sempre. Non è stata solo la Biblioteca a salvarmi, sei stata anche tu... Direi che però è ora di muoverci, Cherlene ci starà aspettando e sappiamo entrambi che non ama aspettare, mi ricordo ancora quello che mi disse il primo giorno: se ritarderà anche solo di un minuto le sospenderò lo stipendio!"
I due scoppiarono a ridere per poi avviarsi verso la camera della contabile; una volta arrivati videro che la stanza, spartana ma tenuta in perfetto ordine fino alla sera prima, ora era a soqquadro con tutta la mobilia distrutta o rovesciata a terra, segno più che evidente che era successo qualcosa in loro assenza.
La risposta su chi fosse stato l' artefice di quello scempio era un bella vista sulla parete: lì il marchio di Apopi faceva bella mostra di sé.
Flynn e Nicole decisero di tornare immediatamente in Biblioteca: avevano bisogno di elaborare un piano B.
Tornato nell' ufficio Flynn si mise subito ad armeggiare con il mappamondo che fungeva da interfaccia per la Porta sul Retro mentre Jenkins cercava di dissuaderlo:" Signor Carsen, la prego di ripensarci. Ho creato quella Porta per trovare luoghi, non persone e non è pensata per questo."
Il Bibliotecario d' altro canto ignorò tranquillamente le parole del cavaliere per poi proseguire senza tentennamenti nel suo lavoro e aggiungere testardo:" Non intendo ripensarci. La riprogrammerò. E poi, andiamo Jenkins! Non ti dai abbastanza credito. Questo meraviglioso esemplare di macchina ha infinite possibilità!"
Il cavaliere a quel punto sbuffò infastidito per poi rivolgersi ad Ezekiel, che per tutto il tempo era rimasto seduto in disparte a mangiare pizza:" Non... Può... Può cercare di fargli cambiare idea?"
Il ladro d' altro canto non era molto d'accordo con l' idea di Galahad dato che disse con convinzione:" E fermarlo? Neanche per sogno! Si tratta di Flynn Carsen, se ho imparato qualcosa su di lui è che se si mette in testa qualcosa nessuno eccetto Nicole gli farà cambiare idea."
Flynn d'altro canto ignorò sia Jenkins che Ezekiel per concentrarsi sul suo lavoro, era talmente assorto da pensare ad alta voce:" Bisogna solo... Concentrarsi, devo solo... Cambiare le frequenze."
Il cavaliere vedendo che Flynn non la smetteva di armeggiare con una delle sue invenzioni meglio riuscite esclamò oltraggiato e indignato mentre per tutto il dialogo afferrava componenti che il Bibliotecario lanciava via con malagrazia:" Non è così semplice! Ho passato anni a sperimentare esperimenti, errore dopo errore, dopo errore, per mettere a punto il sistema! Non può pensare che un' intera revisione funzioni così, dal nulla."
In quel momento rientrò nell' ufficio Nicole che chiese perplessa nel vedere le condizioni dei tre uomini:" Secchione perché stai armeggiando con la Porta sul Retro?"
Fu Ezekiel a rispondere alla domanda della Guardiana:" Sta cercando di usarla per ritrovare Charlene."
La donna a quel punto scrollò le spalle per poi prendere una fetta di pizza dal cartone di Ezekiel e commentare prima di addentarla:" Spero solo che non salti tutto per aria."
Jenkins disse fortemente ironico e pungente:" Succederà di sicuro signora Carsen. Non può funzionare."
Flynn muovendosi su una sedia con le ruote tornò al mappamondo mentre diceva convinto:" Oppure sì. Al posto di focalizzare un luogo particolare l' ho riprogrammata per riconoscere l' eco di una persona specifica, per seguire le vibrazioni emotivamente cariche che risiedono negli oggetti per noi importanti."
Nicole capì immediatamente il punto del marito:" La collana di New Orleans!"
Flynn annuì per poi aggiungere con convinzione:" Ha detto di non toglierla mai, il che presuppone valore affettivo."
Jenkins sentendo quella parole volle dire la sua dopo un attimo di riflessione:" Sì... No... Perché la sua idea funzioni, per avere quel tipo di connessione, servirebbe avere un oggetto con lo stesso valore affettivo da questo lato della Porta. Qualcosa che Charlene ami tanto o anche più di quella collana!"
In quel momento arrivarono Jacob e Cassandra con dei libri in mano, la rossa aggiornò Flynn, che aveva assunto un sorrisetto furbo e soddisfatto:" Ecco i libri contabili di Charlene, dove vuoi che li mettiamo?"
Il Capo Bibliotecario disse serio:" Proprio lì su quel tavolo."
Jacob d' altro canto si volle togliere una curiosità:" Avete detto che Charlene è essenziale ma non capisco cosa Apopi voglia da lei. Dopotutto è una contabile della Biblioteca ora, in passato sarà stata una Guardiana ma ora è fuori allenamento da parecchio."
Jenkins sentendo quelle parole disse oltraggiato:" Un po' di rispetto signor Stone! Si tratta della Prima Guardiana!" Flynn aggiunse con più calma rispetto al cavaliere:" Credo vi siete dimenticati un po' tutti questo particolare. Charlene è stata la Guardiana di Judson, il Primo Bibliotecario. Ora che non c'è più Judson è lei la persona con la connessione più stretta e profonda con la Biblioteca, è un legame indissolubile... Cosa più importante è lei l' unica che sa davvero come fermare Apopi."
Il Bibliotecario dopo essersi rimesso la giacca e aver armeggiato con gli ultimi dettagli del mappamondo disse serio:" Bene. è tutto pronto. Ok, proviamo."
La Porta sul Retro si illuminò di un' intensa luce azzurra ma prima che Flynn potesse muovere un passo Jenkins si mise in mezzo dicendo con a speranza di far cambiare idea al Bibliotecario:" No signor Carsen, non posso lasciarglielo fare. Non sappiamo dove sia la collana! Per quanto ne sappiamo potrebbe essere in fondo al mare, potrebbe trasportarla contro un muro, non può attraversare questa Porta!"
Flynn per tutta risposta affermò tranquillo mentre indicava un punto sopra la sua testa:" Non è il manto* invisibile di Perseo?"
Guardando nella direzione indicata da Flynn Jenkins rispose convinto:" No, l' ho portato di sopra per... Oh..." Flynn ne aveva approfittato per eludere l' opposizione di Jenkins e attraversare la Porta sul Retro; vedendo la scena gli altri Bibliotecari e Nicole iniziarono ad attraversare uno alla volta la porta, decisi a dare man forte a Flynn nella sua missione per ritrovare Charlene; capendo che non avrebbe fatto cambiare idea ai quattro il cavaliere si spostò rassegnato e sconsolato.
Nicole si attardò un istante per dire a Jenkins con il suo migliore sorriso rassicurante:" Non si preoccupi, li proteggerò tutti come al solito. Inoltre sa che per Flynn Judson e Charlene sono stati figure di riferimento e dopo aver perso malamente Judson non vuole avere sulla coscienza l' ennesima perdita di una persona cara... Flynn è fatto così."
Prima che Nicole potesse attraversare la porta e raggiungere gli altri questa si richiuse di fronte a lei, segno inequivocabile che non l' avrebbe portata da nessuna parte; i tre Bibliotecari erano invece arrivati in una sala che ricordava loro la base governativa in cui il supercomputer aveva sovrascritto la realtà e un videogioco, il fatto che non ci fosse campo e che la Porta sul retro fosse collassata non aiutavano certo, l' atmosfera era anche più cupa a causa dell' assenza di un' illuminazione appropriata e della presenza di profondi graffi insanguinati sugli armadietti.
Cassandra disse allarmata:" Ho un brutto presentimento..."
Jacob d' altro canto chiese una cosa decisamente più pratica:" Che posto è questo?"
La risposta arrivò da Flynn, che era in piedi su un tavolo e che scese a terra con tutta calma durante la spiegazione aiutandosi con altri oggetti:" Stanze pressurizzate, maschere d' ossigeno, cavi ad alto voltaggio, temperatura costante e controllata a venti gradi e a giudicare da queste mura rinforzate credo che ci troviamo in un sotterraneo."
Cassandra fu la prima ad arrivare al punto chiedendo confusa:" Acceleratore di particelle... Perché ci troviamo in una struttura con un acceleratore di particelle?"
Il newyorkese corresse Cassandra:" No Cass, la vera domanda è perché Apopi ha portato Charlene in una struttura con un acceleratore di particelle?"
Jacob invece la pensava in modo ancora diverso dato che disse allarmato mentre si guardava attorno:" No Flynn, la vera domanda è cosa è successo qui? Questo posto è stato devastato."
Una quinta voce si unì ai Bibliotecari, era maschile e disse autoritaria, mentre si sentiva anche il rumore di una pistola che veniva caricata:" Fermi! Non muovetevi! Chi siete e che cosa ci fate qui?"
I quattro si girarono giusto per vedere un uomo di colore sulla trentina che li minacciava con una pistola; Jacob si fece avanti e disse con un sorriso rassicurante mentre teneva le mani alzate:" Va tutto bene, siamo i Bibliotecari."
Per tutta risposta l' uomo non smise di puntare la pistola contro il gruppo, anzi proseguì con le domande aumentando la confusione dei quattro Bibliotecario:" Come faccio a sapere che non siete infetti?"
La rossa sentendo quella frase chiese confusa e spaventata:" Infetti?"
L' uomo proseguì indisturbato:" Come faccio a sapere che non siete come loro?"
Flynn decise che era giunto il suo momento di intervenire così si avvicinò all' uomo e disse affabile e con un sorriso gentile:" Perché noi siamo i Bibliotecari."
L' uomo a quel punto abbassò la pistola e chiese con più tranquillità:" Dell' Ufficio per il Censimento? Fate l' inventario dei registri?"
Vedendo quella reazione Jacob sussurrò infastidito e leggermente arrabbiato a Flynn:" Perché con te funziona sempre?"
L' interpellato ignorò le parole di Stone per poi rivolgersi alla guardia con una certa urgenza:" Stiamo cercando una donna. Si chiama Charlene, alta all' incirca un metro e sessanta, bionda, veramente molto sarcastica."
L' uomo dopo aver messo via la pistola si rivolse a Flynn, dicendogli tutto quello che sapeva:" Voi siete le uniche persone che ho visto, a parte la nostra squadra. O ciò che ne rimane." 
Cassandra a quel punto chiese con orrore nel' immaginare le implicazioni di quelle parole:" Perché? Che è successo alla tua squadra?"
Prima che l' uomo potesse dire qualcosa suonò un allarme così decise di cambiare immediatamente argomento di conversazione, aggiornando i quattro Bibliotecari sulla situazione:" Il perimetro est è stato violato. Stanno venendo da questa parte!"
Detto questo iniziò ad allontanarsi, vedendo che il gruppetto non lo seguiva aggiunse imperativo, mentre afferrava un contenitore:" Svelti! Dobbiamo andarcene da qui!"
I Bibliotecari fecero come era stato loro detto senza farselo ripetere due volte e così si misero a seguire l' uomo che fino a poco prima li aveva tenuti sotto tiro.
Jenkins e Nicole nel frattempo non erano stati con le mani in mano: dopo aver ricalibrato la Porta sul Retro i due erano finiti in un bosco apparentemente in mezzo al nulla, era già incredibile che ci fosse un vecchio casolare mezzo diroccato che aveva una porta da usare per spostarsi.
Non appena arrivati a destinazione la Guardiana si era guardata attorno e aveva detto a Jenkins, che aveva insistito per accompagnarla a tutti i costi:" Quindi Flynn e gli altri sono qui da qualche parte nel raggio di otto chilometri... Ho capito bene?"
Il cavaliere rispose con una nota di disappunto, ancora seccato per come si era fatto fregare da Flynn dato che non aveva tenuto conto della testardaggine del Capo Bibliotecario:" Mi spiace, non ho potuto fare di meglio, gliel' ho detto."
La bionda rispose tranquilla:" Non si preoccupi, ha già fatto tantissimo dato che la Porta non serve per trovare e persone ma dei luoghi... Direi di trovare un' altura e guardarci attorno, camminando a dieci chilometri l' ora dovremmo riuscire a coprire un raggio di otto chilometri in meno di un'ora, riusciremo a trovarli."
Il cavaliere commentò fortemente sarcastico:" Se sono ancora vivi."
Nicole a quel punto guardò torva Jenkins, come a volerlo fulminare, ma non disse nulla per evitare commenti spiacevoli preferendo incamminarsi alla ricerca dei Bibliotecari scomparsi.
Nella struttura la squadra dell' uomo che aveva trovato i Bibliotecari stava sistemando alcune cose, un soldato con una folta barba in preda allo sconforto aveva deciso di bere qualcosa di molto forte per distendere i nervi ma era stato immediatamente rimproverato dall' altro uomo presente nella stanza:" Non è il momento adatto per ubriacarsi."
Il soldato aveva risposto pungente:" Non mi viene in mente momento migliore." 
L' uomo pelato invece disse in un sibilo irritato:" Non ci saremmo mai dovuti dividere, è contro il protocollo!"
L' unica donna presente nella sala disse irritata:" Che vada al diavolo il protocollo! Quanto pensi sopravviveremmo qui, senza provviste? Lui è lì fuori e rischia la sua vita per noi. Cosa che dovresti fare tu sotto ufficiale Becker."
Il militare, l' uomo pelato e dalla carnagione olivastra, provò a rispondere a tono alla donna:" E se dovessero prendere me chi rimarrebbe a proteggervi? Greg, l' infermiere ubriaco?" 
Sentendo il rumore di una porta che si apriva i tre abbandonarono ogni discussione, afferrarono le armi e si misero ad attendere; quando entrarono nella stanza i Bibliotecari e il loro accompagnatore i tre militari sospirarono di sollievo, la donna corse ad abbracciare il compagno ed esclamò sollevata:" Tom! Grazie a Dio!"
Il sotto ufficiale invece chiese diffidente, mentre afferrava Flynn per un braccio:" E voi chi siete? Sono il responsabile della sicurezza e conosco chiunque in questa struttura."
Fu Tom a rispondere al posto del newyorkese:" Sono a posto Becker. Sono Bibliotecari."
Sentendo quella frase Flynn ne approfittò per prendere il cellulare e mostrare al responsabile della sicurezza una foto di Charlene e chiedere speranzoso:" Conosce tutti? Lei l' ha mai vista?"
Il militare rispose brusco:" Se l' avessi vista lo saprei."
La donna rispose decisamente più accomodante e con maggior gentilezza:" A meno che non l' abbiano trasferita qui sta mattina, forse prima dell' isolamento."
Sentendo parlare di isolamento Cassandra smise di leggere un documento che le era capitato fra le mani e chiese con un misto di curiosità e preoccupazione nella voce:" Isolamento? Che cosa è capitato all' acceleratore di particelle?"
Tom rispose prontamente alla domanda della rossa:" Stavamo preparando l' acceleratore per un esperimento quando all' improvviso i sincotroni si sono surriscaldati. C'è stata un' esplosione. Sono partiti comunicazioni, telefoni e molti computer."
Flynn era invece più interessato a trovare Charlene che altro, la posta in gioco era davvero troppo alta per stare a discutere di scienza in quel momento, chiese quindi ai militari:" C'è per caso qualche modo per scoprire se qualcuno è stato trasferito qui? Delle registrazioni magari." Becker rispose con il solito tono brusco:" Laggiù c'è i registro degli accessi, può controllare lì."
Mentre Flynn era andato subito a verificare Jacob decise di fare qualche domanda, per avere un quadro complessivo decisamente più chiaro e completo:" Va bene... Cos'è successo subito dopo l' esplosione?"
Il soldato barbuto disse senza giri di parole:" Hanno iniziato ad ucciderci! Ecco che è successo!"
Sentendo quelle parole Cassandra chiese allarmata:" Uccidervi? Chi è stato?"
L' uomo continuò a raccontare cosa fosse successo mentre rispondeva alle domande della Bibliotecaria:" La squadra. Si sono trasformati e hanno iniziato ad attaccarci, a fare a pezzi le persone."
Sentendo quelle parole Stone chiese confuso e perplesso:" Un momento, la gente ha iniziato ad attaccarsi a vicenda?"
Becker chiarì la situazione con il suo tipico tono freddo e brusco:" No, qualcosa deve aver infettato alcuni agenti e deve averli fatti impazzire. Ci hanno attaccati."
Cassandra fece una prima speculazione:" Forse è avvelenamento da radiazioni."
L' infermiere invece non era della stessa opinione dato che disse con un tono che ormai rasentava il paranoico:" O forse è un maledettissimo virus alieno! Hanno attaccato, i morti hanno preso vita e sono diventati come loro."
Becker concluse con un tono decisamente più calmo rispetto a quello del collega:" E ora sono il doppio di noi."
Flynn che non aveva prestato caso al discorso, occupato a leggere i registri con attenzione estrema, chiese ulteriori informazioni nella speranza di poter ritrovare la vecchia amica:" E i video di sicurezza? Si riesce a vedere qualcosa dalle telecamere?"
La donna dai capelli scuri spense le speranze del Bibliotecario:" No, l' esplosione ha distrutto il disco rigido. Non possiamo nemmeno annullare l' isolamento, per questo siamo bloccati qui."
Al capo Bibliotecario venne immediatamente in mente una nuova soluzione per cercare di capire se Charlene si trovasse effettivamente in quel posto:" Ci sono i backup."
La donna volle precisare un dettaglio:" Sì, nella sala server. "
Flynn chiese immediatamente riflessivo, pronto ad elaborare una strategia:" Bene... E dove si trova?"
Becker si intromise immediatamente e disse con tono autoritario che non ammetteva repliche:" Nessuno andrà da nessuna parte. Questa è l' unica stanza sicura."
Ezekiel, impegnato a leggere un manuale diede il suo parere:" Porta di quindici centimetri, serrature pressurizzate, già."
Tom però si schierò dalla perte di Flynn dato che propose immediatamente:" Aspetta Becker, andare nella sala server potrebbe essere una buona idea: se la linea SAT principale non ha subito danni durante l' esplosione..."
La donna concluse per lui:" Potremmo sistemarla in qualche modo per annullare l' isolamento."
Nessuna di quelle parole sembrò convincere Becker dato che disse perentorio:" Sentite, se uscissimo, non avremmo alcuna idea di cosa cavolo siano quelle cose."
Flynn ignorò i discorsi dei militari per rivolgersi al ladro:" Ezekiel? Hai notato i rilevatori antincendio dei corridoi?"
Dopo un iniziale attimo di smarrimento Jones capì a cosa si stesse riferendo Flynn così si mise a smanettare al computer; dopo qualche minuto si rivolse a tutti i presenti per spiegare ciò che aveva fatto:" Ho riconfigurato i rilevatori antincendio in modo che ci trasmettano le variazioni di calore. Se si muovono nei corridoi li vedremo."
Dando un' occhiata al monitor in cui si vedevano dei pallini luminosi muoversi lungo la mappa della struttura Cassandra commentò ironica:" Guardate, sembrano dei Pac-Man malvagi."
Flynn invece decise che era meglio agire così iniziò a dare ordini ben precisi ai suoi Bibliotecari:" Jake, tu e Cass rimanete qui a controllare i loro movimenti. Ezekiel tu verrai con me: ho bisogno del tuo aiuto per controllare i server."
Tom invece si rivolse alla donna:" Collego le linee SAT e torno subito da te."
Lei gli disse con un sorriso stentato prima di salutarlo con un bacio:" Sarà meglio." Tom si rivolse poi al suo responsabile con un tono sbrigativo:" Vieni Becker, ci serve un livello 4 di autorizzazione. Ci serve la tua retina."
Cassandra si avvicinò agli amici e si rivolse direttamente al capo Bibliotecario:" Flynn. La telecamera mostra solo i corridoi. Significa che ci possono essere quegli esseri in ogni stanza che supererete o in cui entrerete."
L' uomo cercò di tranquillizzare la rossa dicendole rassicurante:" Non preoccuparti Cass, qualsiasi cosa ci sia là fuori possiamo affrontarla. Sono solo persone, no?"
In quel momento si sentì forte e chiaro un ululato, seguito da molti altri, che fece raggelare tutti quanti e commentare ironico Flynn:" Oppure no."
Il quartetto decise di non farsi fermare quindi si avviarono lo stesso lungo i corridoi, sentendo via ricetrasmittente le indicazioni di Jacob.  
Inizialmente tutto stava procedendo per il meglio dato che le indicazioni del Bibliotecario erano abbastanza rassicuranti:" D’accordo, per ora tutto bene. La strada è libera."
Rassicurato Flynn continuò a fare da guida al quartetto improvvisato, procedendo comunque con cautela nel corridoio buio, illuminato solo dalla luce fioca delle torce che avevano a disposizione; osservando il monitor Stone vide che un gruppo di contagiati si stava avvicinando pericolosamente pensò bene di avvertire gli amici:" Flynn, sta arrivando compagnia."
A quella notizia il Capo Bibliotecario si fermò immediatamente e facendo estremo silenzio cercò di spiegare agli altri la situazione solo tramite un gesto; Becker chiese immediatamente, irritato:" Perché diavolo ti sei fermato?"  
Per tutta risposta il newyorkese fece il gesto di fare silenzio, per poi indicare il corridoio immerso nelle tenebre, così da indicare la necessità di fare silenzio per non essere scoperti, dei ringhi confermarono il pericolo imminente.
Jacob, vedendo che nessuno muoveva più un passo decise di verificare come se la stessero passando i quattro:" Flynn, che succede?"
Il gracchiare della seconda ricetrasmittente però fece scoprire il quartetto e lo mise in pericolo, sentendo i ringhi farsi più forti Flynn prese in mano la situazione e disse deciso:" Forza, scappiamo! Via da qui!"
Immediatamente i quattro uomini si misero a correre per i corridoi bui non rendendosi conto degli occhi gialli che erano emersi dall’oscurità, raggiunto un cancelletto a maglie metalliche Becker ne approfittò per chiuderlo e mettere così una barriera fra loro e i loro mostruosi inseguitori, che si ammassarono sulla rete metallica.
Osservandoli Ezekiel commentò leggermente preoccupato rivolgendosi al soldato:" Non scherzavi!"
Per contro Becker gli rispose con un mezzo ringhio:" Già. Vi avevo detto che erano pericolosi e aggressivi."
Flynn d’altro canto sfruttò quel breve momento per poter osservare con attenzione i suoi inseguitori: avevano canini sporgenti e luminosi occhi gialli, questo poteva significare una cosa sola.
La fidanzata di Tom nel frattempo aveva preso la ricetrasmittente dalle mani di Stone e aveva chiesto preoccupata:"Tom? Tom, mi senti?"
L’uomo le rispose immediatamente per tranquillizzarla:" Stiamo bene, tranquilla."
Flynn ne approfittò immediatamente per fare la domanda che più gli premeva al momento:" C’è un altro modo per arrivare alla sala server da qui?"
Tom prese in mano le redini della situazione e fece da guida, esortando gli altri a seguirlo; arrivati all’ingresso della sala server gli uomini videro che c’erano una serie di cavi scoperti e sfilacciati e, cosa più inquietante, un vistoso graffio insanguinato sulla porta.
Una volta entrati nella stanza Becker chiese con il solito tono burbero:" Che razza di infezione può dare una forza del genere?"
Flynn, sentendo una domanda assecondò il suo famoso istinto da professore so tutto io e diede immediatamente la risposta alla domanda del militare:" Licantropia."
Questi chiese confuso:" È che diavolo sarebbe?!"
Fu il turno di Ezekiel di fornire risposte mentre esaminava un graffio insanguinato, questa volta semplificando il più possibile il concetto:" Lupi mannari, amico. E non del tipo sfigato come Taylor Lautner**."
Il Capo Bibliotecario aveva trovato un pc funzionante così aveva richiamato immediatamente l’attenzione del collega:" Zeke, qui c’è un computer che va. Cerca di trovare il filmato della sicurezza, così vedremo se Charlene è qui."
Il giovane Bibliotecario si mise immediatamente al lavoro mentre Becker chiese con un tono di voce civile per la prima volta:" Aspettate... lupi mannari? Non siete seri."
Flynn immediatamente iniziò a snocciolare fatti e nozioni con una leggera preoccupazione, affrontare un branco di lupi mannari chissà quanto numeroso non era certo una passeggiata:" Ci sono testimonianze di lupi mannari fin dal 75000 A.C. In tutto il mondo, questo li rende una delle creature soprannaturali più antiche sul pianeta. I greci hanno i leycaeon, i sud americani i lobizon*** e così via."
Jones in quel momento diede al Capo Bibliotecario una pessima notizia:" I file sono stati corrotti."
Venne però interrotto da Becker che, puntando la torcia in faccia ai Bibliotecari, disse allarmato:" La mia squadra non è stata trasformata in lupi mannari."
Flynn a quel punto commentò sarcastico e spazientito:" Beh, sono certo che tu abbia ragione. Un sacco di gente ha occhi gialli e ulula."
Jones, che aveva continuato il suo lavoro diede al moro un barlume di speranza:" Ok, ho qualcosa."
Mentre il Bibliotecario evidenziava una serie di righe di codice di programmazione il Newyorkese aveva preso la ricetrasmittente e si era messo in contatto con gli altri:" Jake, Cass, mi sentite?"
Il cenno affermativo arrivò dalla soldatessa, che chiese a sua volta informazioni:" Affermativo, siamo in ascolto. La linea satellitare?"
Vedendo che Tom era apparso nel suo campo visivo con una componente distrutta Flynn disse secco:" Non si può ripristinare. Mi spiace."
Sentendo quell’affermazione tutti si lasciarono prendere dallo sconforto, in particolare modo Greg che disse disperato:" Lo sapevo. Morirò qui dentro."
Jacob si riprese bruscamente la ricetrasmittente, non gli andava giù che la soldatessa gliel’avesse sottratta senza chiedere il permesso, proprio mentre Flynn dava ulteriori aggiornamenti:" Zeke sta per mostrarvi la registrazione... ora."
Sui monitor apparve la registrazione di quello che era successo poco prima nella struttura: cinque persone che indossavano delle ingombranti tute bianche che coprivano anche il volto stavano lavorando a un acceleratore di particelle. 
Vedendo il filmato Cassandra commentò ammirata:" Wow. Questo è il più potente acceleratore di particelle che io abbia mai visto. Per ora sembra tutto normale."
La soldatessa dopo un attimo di osservazione notò un dettaglio fuori posto:" Aspettate, perché sono in cinque? Ci dovrebbero essere solo quattro persone... chi è quello che si sta avvicinando al computer?"
Il Capo Bibliotecario chiese immediatamente al collega, con una nota di tensione nella voce:" Jones riesci a zoommare?"
Per tutta risposta il filmato divenne un’unica interferenza grigia, così il newyorkese cercò di incitare l’australiano:" Forza Zeke."
Il diretto interessato rispose infastidito:" Sì, ci sto provando. Ma è come lavorare con l’equivalente digitale di un foglio bagnato."
Dopo qualche secondo passato a smanettare disse decisamente più soddisfatto:" Ecco qui, è lo stesso filmato di prima."
Anche Becker aveva notato il quinto sconosciuto dato che chiese subito:" Chi è quell’uomo?"
Fu Jakob la prima persona a notare la verità:" Non è un uomo, è una donna. Guardate gli orecchini... È una donna con i capelli biondi."
Cassandra disse scuotendo la testa, non ci poteva credere:" Non può essere. È impossibile."
Anche Ezekiel ebbe lo stesso pensiero visto che chiese conferma a Flynn:" Quella è..."
Non servì completare la domanda perché il Capo Bibliotecario capisse e rispondesse teso:" Non lo so."
Un ulteriore interferenza fece perdere parecchi secondi di registrazione, che riprese nel momento in cui l’acceleratore stava esplodendo, uccidendo tutti i presenti. Vedendo quelle immagini Flynn perse la calma e decise che era meglio allontanarsi un attimo per rimettere in ordine i pensieri, senza Nicole li in quel momento la cosa si sarebbe rivelata molto più ardua.
Nel frattempo la suddetta Guardiana stava procedendo lungo un sentiero in compagnia di Jenkins, avendo notato una recinzione con un cartello che avvisava di essere in un area militare riservata canadese commentò ironica:" La mia esperienza alla CIA mi ha insegnato due cose valide per questo contesto. La prima è che le guardie delle aree militari riservate sono addestrate ad essere ostili e scortesi, la seconda è che i canadesi sono eccessivamente cortesi e educati, ha presente in How I met your mother^? Ecco, non so cosa sperare di trovare."
Avvicinandosi alla soldatessa che era di guardia la bionda notò che si trattava di una donna mora sulla trentina, con un viso paffuto e cordiale e che non ispirava alcuna ostilità; estraendo il vecchio distintivo della CIA disse seria e con la sua miglior faccia da poker:" Buongiorno, sono Nicole Noone. Agente della CIA. Io e il mio collega dobbiamo avere accesso immediato alla struttura a causa di eventi riservati che coinvolgono il governo degli Stati Uniti e alcuni suoi cittadini."
L’altra donna disse allegra e gioviale mentre si puliva le mani in un panno:" La CIA? Credo che non sia mai venuto qualcuno della CIA prima! Deve essere eccitante! Viaggia per il mondo, no? Ora che ci penso una mia amica usciva con un agente della CIA, un certo Bob^^... lo conoscete?"
Vedendo un’assenza di reazione in Nicole e Jenkins la donna proseguì:" Un tizio strano, colleziona francobolli e ne è ossessionato. Credo fosse un po’ scemo."
Jenkins, spazientito da tutte quelle chiacchiere, disse sbrigativo:" Beh, interessante, ma siamo molto di fretta in questo momento, quindi..."
La militare sbuffò per poi interrompere l’immortale e presentarsi:" Che maleducata. Sergente Rubin, esercito canadese. Quindi voi volete andare nel laboratorio sotterraneo?"
La Guardiana colse la palla al balzo:" Sì, esattamente."
Il sergente disse preoccupata si suoi interlocutori:" Non riesco a contattarlo da ore. Deve esserci stato un problemino."
La bionda propose sbrigativa, iniziava a non tollerare più la canadese e le sue chiacchiere:" Allora è meglio andare a dare subito un’occhiata."
Rubin rispose immediatamente collaborativa, mentre sollevava la sbarra e permetteva l’ingresso di Jenkins e Nicole:" Certo. Solo che la Jeep è rotta e la strada a piedi è impegnativa... ma potete comunque seguirmi."
Il cavaliere disse per nulla entusiasta:" Certo, la seguiremo."
La Guardiana invece commentò ironica rivolta all’amico:" Avrei preferito un militare burbero e ostile."
Nel frattempo al laboratorio Flynn dopo qualche secondo di riflessione si rivolse duro e tassativo a Ezekiel, c’era troppo in ballo e troppo da perdere:" Ritrovalo. Rito a quel filmato. Devo rivederlo."
Jones non osò fare commenti, era fin troppo strano vedere il Capo Bibliotecario in quel modo, così decise di mettersi al lavoro:" Sì, ci sto provando. Ma non va."
Il newyorkese disse furente, il suo lato più sanguinario stava prendendo il controllo:" Fallo e basta! Devo esserne certo! Charlene è sopravvissuta come Guardiana, può sopravvivere anche a questo."
L’uomo decise di sentire più voci così si rivolse anche alla Bibliotecaria nell’altra stanza:" Cassandra, tu hai qualche idea?"
La rossa rispose moderatamente ottimista mentre osservava lo schermo:" Sì, credo di poter aiutare. Un video conservato in una serie di bitmap? Se potessi accedere al codice binario potrei ricostruire il video. Cioè... ci vorrà un po' ma..."
Il newyorkese disse secco:" Fallo. Dalle accesso ai file. Torna alla parte dell' esplosione."
Si rivolse poi a Tom:" Cosa ne avete fatto dei resti?"
Vedendo che non otteneva risposte lo ripetè urlando, possibile che nessuno capisse la gravità della situazione e cosa c’era in gioco se non avessero trovato Charlene?
" Cosa ne avete fatto dei resti?!"
L' uomo rispose secco al Bibliotecario:" Li abbiamo portati in infermeria."
Flynn gli chiese subito dopo:" Dove si trova?"
Tom gli rispose con una smorfia:" A due corridoi da qui. Li abbiamo passati entrando qui. Ma non andrei..."
Il Capo Bibliotecario non gli lasciò finire la frase dato che corse subito fuori; a quel punto Becker si rivolse a Jones e gli disse secco:" Il tuo amico si farà ammazzare."
Ezekiel non ne era così sicuro, sapeva quanto fosse abile Flynn ma decise comunque di inseguirlo per dargli una mano, si era infatti reso conto che non agiva lucidamente come al solito, forse era l’assenza di Nicole, forse l’isolamento in quel posto o forse la preoccupazione per Charlene... l’australiano non sapeva dirlo con certezza.
I due militari provarono a fermarlo con deboli proteste, che non ebbero ovviamente alcun effetto così si ritrovarono a dover inseguire i due Bibliotecari a malincuore.
Dalla sala monitor osservando i movimenti dei compagni e dei due nuovi arrivati Greg commentò confuso:" Che diamine stanno facendo?"
Fu Stone a rispondergli con un sussurro teso:" Gli stanno andando incontro."
La soldatessa prese immediatamente la ricetrasmittente e provò a contattare il fidanzato:" Tom.Tom. Riesci a sentirmi? Vi state dirigendo verso di loro."
Non ottenendo risposte la mora continuò a chiamare inutilmente il nome dell’uomo, per poi mormorare disperata:" Non riesco a raggiungerli."
Dopo qualche attimo di riflessione fu Jacob a parlare, teso e serio come poche volte in vita sua:" Ma io sì."
Cassandra lo fissò immediatamente preoccupata a morte per lui; i due Bibliotecari si scambiarono uno sguardo intensissimo carico di significato, prima che Jake dicesse in un sussurro:" Devo andare, hanno bisogno di aiuto."
La rossa gli disse solo, tesa e preoccupatissima:" Fa attenzione."
A quel punto il Bibliotecario forse fuori dalla stanza, pronto ad aiutare gli amici in pericolo; riuscì a raggiungere Flynn, che però lo immobilizzò immediatamente alla parete, a causa della tensione causata dal branco di lupi mannari.
Stone disse immediatamente sulla difensiva:" No, sono io. Sono io."
Flynn a quel punto lasciò andare immediatamente il cowboy, che approfittò della ritrovata libertà per chiedere preoccupato al suo capo e amico:" Dove stai andando?"
Il newyorkese gli disse serio e preoccupato:" In infermeria. Devo capire cosa è successo davvero a Charlene... devo esserne assolutamente sicuro! Solo così saprò cosa fare..."
Stone a quel punto gli disse calmo e rassicurante:" Va bene, la cercheremo. Insieme, ok? Ma ora dobbiamo andarcene da qui. Vivi."
I due Bibliotecari vennero interrotti dalle urla di Tom e di Becker, che riecheggiavano assieme ai ringhi nel corridoio buio:" Presto. Presto. Presto. Sono dietro di noi."
Vedendo arrivare i due militari e Jones Stone decise di dare da guida, dato che aveva bene in mente la planimetria di quel posto:" Forza! Andiamo! Da questa parte! Da questa parte! Forza! Forza!"
Quando Stone si fu assicurato di non aver lasciato indietro nessuno prese anche lui a correre verso l’ infermeria assieme agli altri; raggiunta una passerella che poteva essere smontata Flynn si fermò al suo centro di colpo, per poi dire a Jones che era esattamente dietro di lui:" Il ponte. Possiamo allentare queste viti e farglielo cadere sotto i piedi."
Jones decise di assumersi la responsabilità dell’incarico così disse sbrigativo all’altro Bibliotecario:" Ho passato la vita su queste passerelle. Ci penso io. Vai!"
Flynn riprese la sua corsa dopo un veloce ringraziamento, mentre Jones iniziava già a lavorare; vedendo che Tom era rimasto indietro parecchi metri l’australiano lo incitò a oltrepassare il po te prima che fosse troppo tardi:" Andiamo, McCormack!"
L’uomo non fu abbastanza rapido dato che un licantropo lo raggiunse e placcandolo fece precipitare entrambi nel vuoto.
Ezekiel aveva quasi finito il suo lavoro quando arrivò un altro licantropo che riuscì a saltare e a raggiungere l’altro lato, questo per non cadere afferrò la gamba di Jones e iniziò una colluttazione con lui, riuscendo anche a morderlo; il Bibliotecario sfruttando anche un tubo in cui passava del vapore riuscì a liberarsi e a far precipitare il suo assalitore.
Rialzandosi a fatica a causa del dolore si osservò il braccio ferito, ora c’era un bel problema in più.








Note:

* se per caso vi fosse capitato di vedere l' episodio in sub ita sappiate che i sottotitoli dicono orologio, è sbagliato ma è colpa dell' assonanza. Il termine giusto è manto, mantello, cappa.

** qui qualcuno non è un grande fan di Twilight, effettivamente questo sembrano più lupi mannari alla Teen Wolf se volete un paragone televisivo

*** ho sostituito le kitzune, visto che sono volpi non lupi... 

^ c’è un episodio, anche se non ricordo quale, in cui questo luogo comune viene citato un sacco di volte 

^^ in teoria dovrebbe esserci un tipo di nome Frank che colleziona statuine di vetro, peccato sia alla NATO, qui invece abbiamo Bob della CIA

Note dell’autrice:

Questo capitolo era pronto a metà da quasi due anni... il fatto è che mi sono successe un po’ di cose in questo periodo che mi hanno fatto abbandonare la scrittura dato che hanno assorbito la mia concentrazione e la mia voglia... dopo quasi due anni dalla pubblicazione dell’ultimo capitolo però sono ancora qui, pronta a finire quello che ho iniziato... sono cambiata, il mio stile sarà cambiato ma non l’amore per questa storia e per questa serie. Non mi importa quanto tempo mi servirà ma come ho detto in più occasioni questo è un progetto a cui tengo davvero troppo perché finisca abbandonato nel dimenticatoio...
Mi spiace solo che ci sia voluta una quarantena per farmi tornare la voglia di scrivere di nuovo di Flynn, Nicole, Jenkins, dei Bibliotecari e di tutti gli altri personaggi che sono diventati quasi degli amici per me negli ultimi quattordici anni, indipendentemente da come hanno gestito l’ultima stagione della serie... quella stagione è stata un po’ un punto di non ritorno per me a dirla tutta. Solo ora penso di poter affrontare quello schifo, perché si, non ho problemi a dirlo ora che lo ho accettato: la quarta stagione per me è stata uno schifo. Scritta male nella sua interezza e in alcuni episodi anche peggio, mentre altri sono stati stupendi e questo mi lascia ancora più l’amaro in bocca, i personaggi in alcuni episodi hanno subito una decaratterizzazione atroce e poi Nicole snaturata rispetto al film... ammetto però che ha avuto due, e solo due, note positive: ha dato degna conclusione alla storyline di Flynn e ha cancellato tutto lo schifo che ha compiuto (l’idea in se mi ha fatto storcere il naso ma è effettivamente positiva sotto alcuni aspetti).
Ringrazio chi dopo tutto questo tempo sarà ancora al mio fianco.
Al prossimo capitolo Librarians :)
P.S ho scoperto che hanno deciso di fare il reboot di Leverage (altro prodotto del creatore di the Librarian/s con Christian Kane aka Jacob fra gli attori del cast originale e del reboot tra l’altro) e udite udite ci sarà anche Noah Wyle aka Flynn fra i nuovi protagonisti. Questo un po’ mi ha fatto arrabbiare ma dall’altro canto mi da speranza: forse prima o poi sistemeranno quello schifo di quarta stagione

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Capitolo 59
*** Cinquantottesimo capitolo ***


Cinquantottesimo capitolo 

Arrivati in infermeria Becker disse rabbioso:” Avevo detto che non avremmo dovuto lasciare la stanza. Era l’unico posto sicuro.”
Flynn d’altro canto non badò minimamente alle parole del militare dato che chiese sbrigativo:” Dove sono i resti?”
Becker gli disse sempre più furioso:” Hai sentito il tuo amico? McCormack è appena morto!”
Il newyorkese sibilò gelido, senza scomporsi minimamente:” Così come tantissime altre persone muoiono ogni giorno. E ti dirò di più: se ora non mi fai vedere quei dannatissimi resti ne moriranno miliardi nel prossimo futuro! Ora hai capito cosa c’è in gioco?”
Vedendo l’aria autoritaria e minacciosa del Capo Bibliotecario il soldato gli indicò uno scaffale, era chiaro che Flynn non stava scherzando; poi gli disse sarcastico:” È cosa speri di trovare?”
Fu Jacob a rispondergli calmo:” Cosa non spera di trovare.”
Becker volle saperne di più, se era vero che si trattava di una cosa tanto grossa pretendeva di sapere ogni cosa:” E cosa diavolo sarebbe?”
Flynn aveva rovistato nei cassetti dello scaffale fino a quando non aveva avuto tra le mani un medaglione a lui fin troppo familiare; disse poi con un tono per la prima volta triste, rispondendo anche alla domanda di Becker:” La collana di Charlene.”
Si mise poi in tasca l’oggetto, troppo sconvolto per dire altro; nel frattempo nell’infermeria risuonò la voce di Cassandra:” Ragazzi, mi sentite? Ho ricostruito alcuni video, ve li sto mandando.”
Sul monitor c’era il solito video con le solite persone, anche se si trattava di una parte inedita, come aveva fatto notare Stone; notando che l’acceleratore si era fatto molto più luminoso Flynn chiese subito:” Cassandra, aspetta. Ferma il filmato.”
La Bibliotecaria eseguì l’ordine così tutti videro che la donna che forse era Charlene era ferma davanti al portale luminoso.
Jake chiese conferma del suo sospetto:” Apopi?”
Gli altri Bibliotecari gli diedero conferma, Ezekiel disse disgustato:” Ha posseduto Charlene.”
Flynn disse con tono piatto, senza più emozioni:” Lo ha fatto per provare a ucciderla. Non so se un’immortale potrebbe sopravvivere a una simile esplosione.”
Cassandra avvisò i colleghi di un’ulteriore scoperta:” C’è anche dell’altro. Guardate qui.”
Tutti videro chiaramente che dal portale emergeva una figura evanescente e azzurrognola di uno sciacallo umanoide alto più di due metri; Becker chiese terrorizzato:” Cosa diamine sarebbe quello?”
Fu Stone a rispondergli teso:” Anubi. Il dio egizio dei morti e dell’oltretomba, rappresentato come un uomo con la testa di sciacallo. Potrebbe essere visto come il lupo mannaro originale...”
Flynn però non era sicuro di come fosse possibile un tale fenomeno, così chiese immediatamente:” Dove siamo esattamente? Mi servono le coordinate.”
Nello stesso momento anche Cassandra aveva fatto la stessa domanda, i due Bibliotecari ottenuta la risposta giunsero alla medesima conclusione:” Siamo sopra una Lay Line!”
Cassandra proseguì poi la spiegazione di quella teoria:” Apopi deve aver usato l’acceleratore per creare una frattura spazio-temporale e evocare Anubi.”
Flynn scosse la testa scettico, per poi allontanarsi di qualche passo dicendo riflessivo:” Tutto questo non ha senso. Non ha senso! Perché avrebbe dovuto portare qui Charlene per accendere l’acceleratore? Avrebbe potuto usare chiunque! Perché proprio lei?”
Essendosi spostato di qualche metro potè notare una serie di geroglifici sul muro che gli stava di fronte, quel messaggio lo fece smettere di parlare così gli altri uomini lo raggiunsero; fu Stone a fare una traduzione a beneficio di Ezekiel:” Ad Alessandria la Biblioteca è nata dopo la mia sconfitta, la mia rinascita è l’inizio della sua fine. Ed inizierà da voi.”
Ezekiel chiese confuso:” Sta parlando a noi?”
Flynn si limitò ad ignorare il commento del l’australiano, mise invece assieme tutto i pezzi del puzzle:” Sapeva che avremmo trovato qui la collana. Sapeva che qui avremmo visto il suo messaggio.”
Becker chiese confuso:” E cosa dovrebbe significare?”
Flynn rispose seccato da tanta ottusità da parte sua:” Significa che è una trappola.”
Dopo un attimo di silenzio si infuriò con se stesso per essere stato così cieco e non aver visto il quadro d’insieme:” Tutto questo. Ci ha attirati qui. Ha portato qui Charlene perché sapeva l’avremmo cercata e seguita. E sapeva che l’esplosione avrebbe sigillato l’edificio. Infine ha evocato Anubi per ucciderci.”
Stone disse teso:” Ogni persona che Anubi trasforma in lupo mannaro diventa un nuovo soldato per l’esercito di Apopi.”
Flynn riprese a camminare, addossandosi tutte le colpe:” Perché non lo avevo previsto?”
Becker non aveva capito molto di tutto il discorso, ma di una cosa era certo così aggredì Flynn urlandogli contro rabbioso:” Stai dicendo che tutte quelle morti, quell’esplosione, quei lupi mannari... è stato tutto a causa tua?!”
Il Capo Bibliotecario si scrollò il militare di dosso dandogli un violento pugno in faccia e poi sibilandogli contro gelido:” Non lo so, se pensarlo ti fa stare meglio accomodati pure.”
Mentre Jones e Stone aiutavano Becker a rialzarsi Flynn preferì allontanarsi e stare un po’ da solo, aveva bisogno di riflettere in tranquillità: tutta quella situazione aveva reso dominante il suo lato Pendragon facendogli perdere buona parte della logica e del raziocino che di solito lo contraddistinguevano, a favore del suo lato più freddo e combattivo.
Nel frattempo Nicole e Jenkins stavano seguendo il sergente per i boschi da troppo tempo per i gusti della Guardiana, che chiese scettica alla loro guida:” Sicura sia l’unico modo per arrivare al laboratorio?”
La mora rispose convinta:” A piedi? Si, decisamente. Potremmo percorrere la strada battuta ma ci metteremmo il doppio del tempo.”
A quel pensiero Jenkins espose subito il suo dissenso:” No, no. Faccia pure strada.”
Nicole a quel punto ne approfittò per togliersi un dubbio:” Jenkins perché lei è qui?”
Il cavaliere le rispose filosofico:” Ah signora Carsen, è l’eterna domanda.”
La bionda disse secca e senza giri di parole:” Mi riferivo a cose più attuali e tangibili. Perché ha lasciato l’Annesso?”
Galahad farfugliò immediatamente la prima idea che gli passò per la testa:” Beh, vede... dopo tutto quello che è successo a causa della Porta sul Retro, una mia invenzione, mi sento responsabile.”
Nicole dopo averlo fissato qualche secondo disse secca per poi innervosirsi sempre di più:” I miei figli sono molto più bravi di lei a mentire. C’è qualcosa che ne lei ne Flynn mi volete dire, ne sono certa; se conosco mio marito è qualcosa di pericoloso e ha deciso di fare così per proteggermi dato che crede di poter fare tutto da solo senza coinvolgere me, lei e i Bibliotecari. Dannato DNA Carsen! Ora Flynn a causa della sua testardaggine si è messo in pericolo e ha messo in pericolo gli altri! Quando non è lucido il suo lato Pendragon prende il sopravvento e non è il solito abile stratega! Stupido Carsen!”
Prima che Jenkins potesse dire alcunché la soldatessa li raggiunse e disse con il suo caratteristico tono allegro e gioviale:” Scusate ma non ho fatto a meno di sentire. Avete perso i contatti con alcuni vostri amici, vero?”
Nicole annuí vaga:” Sì, diciamo che la vicenda si può riassumere così.”
La mora disse con un sorriso:” Beh, capita spesso che la gente si perda in questi boschi...”
Dopo una leggera pausa aggiunse:” Allora... questi vostri amici... pensate siano tutti e quattro al laboratorio?”
Sentendo quella frase Nicole si irrigidì immediatamente e disse minacciosa:” Non abbiamo mai detto che fossero quattro, Serpentello.” 
Per tutta risposta gli occhi della donna diventarono completamente neri, così la Guardiana decise di mettere in chiaro alcuni dettagli:” Ti ricordo che ormai abbiamo capito come fermare il tuo trucchetto del caos. Te lo ricordi Serpentello?”
Per tutta risposta il Dio tirò fuori dalla fondina la pistola e la puntò contro la Guardiana per poi dire furioso:” Ti ho già detto di non chiamarmi in quel modo stupida mortale!”
Jenkins invece disse ironico indicando l’arma:” Credo che quella potrebbe avere qualche effetto però.”
Ignorando i commenti del cavaliere Apopi decise di spiegare ai suoi nemici come stavano le cose:” Siete ancora vivi per un’unica motivo: non sapevo se i vostri preziosi Bibliotecari fossero caduti nella mia trappola. Ora che lo so posso raggiungere i miei soldati e guardarli mentre li uccidono. A quel punto nessuno mi fermerà dal liberare il Male Puro.”
Prima che Nicole potesse ribattere a quel monologo delirante, e andava detto che la Guardiana aveva già in mente parecchie risposte sagaci e pungenti, Jenkins le disse calmo:” Signora Carsen ho un’idea. Ma lei deve fidarsi di me.”
La bionda disse ironica:” Si vive una volta sola... almeno questo vale per me. Se dovessi lasciarci le penne sappia che tornerò a tormentarla come fantasma.”
A quel punto Jenkins afferrò la bionda e si gettò all’indietro nel vuoto; vedendo che i due erano precipitati da più di dieci metri di altezza Apopi se ne andò, pronto ad assaporare il momento in cui avrebbe visto i Bibliotecari morire uno a uno sotto il suo sguardo.
Nicole invece si rialzò a fatica a causa dello shock della caduta, commentò poi seccata:” Questa è la mia specialità, quando però salto dai precipizi miro all’acqua.”
Il cavaliere le rispose seccato:” Abbiamo mancato il fiume per così poco! Uno dei vantaggi di essere immortale è quello di poter attutire le cadute degli amici. La cosa non toglie il fatto che faccia un male cane e avrei preferito atterrare in acqua!”
La bionda annuì per poi dire sbrigativa:” La ringrazio. Ora però abbiamo dei Bibliotecari da salvare... il Serpentello ha menzionato dei soldati... dobbiamo solo seguire le sue tracce, saremo facilitati dal fatto che ha delle impronte ben distinte: la gamba destra è più lunga della sinistra.”
Galahad le rispose dolorante:” Agli ordini.”
Dopo qualche passo in cui aveva emesso continui mugugni di dolore l’uomo commentò preoccupato toccandosi la schiena:” Perché qui c’è un osso?”
In infermeria Flynn si era seduto su un lettino e fissava apatico il muro di fronte a lui, Jones invece era in disparte e teneva accuratamente le braccia incrociate per nascondere la sua ferita; l’unico che aveva ancora delle reazioni energiche era Jacob, visto che disse con enfasi ai suoi amici e colleghi:” Ragazzi, dobbiamo inventarci un piano! Ok? Noi...”
Girandosi repentinamente verso Ezekiel, che aveva lasciato scoperta la ferita, noto che l’australiano si era affrettato ad assumere nuovamente la posizione a braccia incrociate così l’esperto d’arte gli si avvicinò chiedendogli preoccupato e sospettoso:” Ehi... Che hai al braccio?”
Esaminando meglio la ferita aggiunse preoccupato:” È sangue?”
Quel discorso fece risollevare leggermente Flynn dalla sua apatia, ma non fu sufficiente a fargli fare nulla di più che voltare la testa; Jones d’altro canto minimizzò il suo problema mentre l’altro Bibliotecario gli esaminava il braccio da ogni angolazione:” Sai, mi sto facendo rimuovere un tatuaggio.”
Stone disse serio:” Sei stato morso. È grave! Dobbiamo fare immediatamente qualcosa!”
Mentre Jacob provava a medicare l’australiano illuminando la ferita con una lampada il suddetto Bibliotecario disse leggermente abbattuto:” Forse dovreste solo chiudermi qui dentro, così non farei del male a nessuno.”
Stone lo ignorò per poi puntargli la lampada in faccia e spalancargli gli occhi con le dita per esaminarlo meglio e dire con fare clinico:” Fammi vedere gli occhi.” 
Dopo una veloce analisi il medico improvvisato emise il suo verdetto:” Le pupille sono nitide. Frequenza cardiaca regolare. Ancora niente trasformazione. Abbiamo ancora tempo per fare qualcosa. Giusto Flynn?”
L’interpellato non disse nulla, limitandosi a mettersi più comodo sul lettino su cui si era seduto; Stone lo riprese immediatamente, stentando a credere che quello fosse il suo amico e mentore:” Flynn!”
In quel momento il Capo Bibliotecario venne salvato dal rispondere dal rumore assordante di una sirena, Jacob chiese allarmato, sicuro che la fidanzata lo stesse ascoltando tramite gli interfoni:” Cassie che sta succedendo?!”
La Bibliotecaria disse preoccupata osservando i monitor:” Qualcuno ha attivato l’autodistruzione.”
Guardandosi attorno Flynn proferì finalmente parola, intuendo chi potesse essere il responsabile:” Dov’è Becker?”
La risposta alla domanda di Flynn era semplice: il militare si era recato al nucleo della struttura e aveva attivato la procedura di autodistruzione; la sua collega gli chiese immediatamente, furiosa:” Becker che cosa hai fatto?”
L’uomo rispose tranquillo:” Quando l’acceleratore collasserà l’intera struttura sarà distrutta. Inclusi quei mostri.”
Caricò la sua arma prima di proseguire il suo monologo, a metà fra la follia e la lucidità:” Non possiamo permetterne la diffusione. È il protocollo.”
Il soldato si mise in attesa, pronto ad affrontare qualunque cosa gli fosse venuta incontro, poco dopo arrivò lo spettro di Anubi, seguito da una nutrita schiera di licantropi che attaccarono immediatamente Becker; l’uomo provò a difendersi esplodendo alcuni colpi ma venne facilmente sopraffatto dal branco.
Vedendo quella situazione disperata Jacob chiese allarmato:” Come la impediamo l’autodistruzione di questo posto?”
La soldatessa bruna disse sconfortata:” Non potete.”
Quelle poche parole riscossero anche Ezekiel che chiese preoccupato:” E allora cosa facciamo?”
Fu Flynn a rispondergli atono:” Lasciamo che salti tutto per aria. È l’unica cosa che possiamo fare.”
Entrambi i Bibliotecari guardarono il loro capo come se fosse impazzito; Jacob, nonostante fosse consapevole di non essere bravo quanto Nicole a capire Flynn,  decise di chiedergli confuso, in cerca di una spiegazione al comportamento così insolito del newyorkese:” Lasciarlo saltare in aria? Ma che stai dicendo?”
Il Capo Bibliotecario rispose passando a un tono sconfortato:” Il tenente ha ragione. Se Apopi può creare un esercito di lupi mannari questo è l’unico modo per fermarlo.”
Stone chiese sempre più incredulo mentre Flynn si sdraiava rassegnato:” E che ne sarà delle persone che sono qui?”
Jones rincarò la dose, anche se con toni più personali:” E cosa ne sarà di noi?” 
Stone capì immediatamente che in quel momento Flynn aveva bisogno di Nicole, della sua Guardiana, ma non potendo essere aiutato dalla donna che lo conosceva così bene Jacob comprese che se volevano uscirne vivi avrebbe dovuto inventarsi lui qualcosa per risolvere il problema del Capo Bibliotecario; dopo un attimo di riflessione  sulle parole migliori il cowboy gli disse deciso:” Cosa ti prende? Questo non è affatto da te amico! Sei stato tu che ci hai insegnato che non dobbiamo arrenderci mai. Ok? Possiamo risolvere qualunque situazione, per quanto possa sembrare orribile! Non ti è mai capitato di arrenderti in passato! Perché ora si?”
Il newyorkese non parve ascoltare alcuna parola, limitandosi a sussurrare le sue colpe:” Come ho fatto a non capirlo? Come ho fatto ad essere così cieco? A cosa mi serve essere un discendente di Salomone se sono stato così stupido e prevedibile?”
Il cowboy non demorse:” Tutti hanno dei momenti bui, fratello. Non importa quanto siano saggi, intelligenti o furbi. Qualche volta, se hai molto a cuore qualcosa, non vedi il quadro generale. Hai un cuore enorme Flynn, lo hai dimostrato in numerose occasioni. È normale che tu abbia voluto salvare Charlene a tutti i costi, sappiamo bene quanto sia importante per te, per Nicole e per la Biblioteca. Non incolparti perché hai cercato di proteggere chi ami.”
Flynn disse secco, ammettendo per la prima volta il vero problema:” Quante altre persone moriranno per colpa mia? Un buon Bibliotecario, un buon leader... un buon capo fazione non permetterebbe una cosa del genere. Sono un fallimento su tutta la linea.”
Stone ebbe la risposta pronta anche in quel caso:” Oh no, no. La vera domanda è: quante altre verranno salvate grazie a te? Se è vera la metà delle cose che ci hai detto il giorno in cui ci hai fatto vedere la Biblioteca per la prima volta tu hai salvato centinaia di migliaia di vite! Quante altre ne salverai ancora se moriremo qui? Nessuna. Apopi sarebbe ancora in circolazione e andrebbe comunque sconfitto! In più mi rifiuto di credere che un uomo che ama la sua famiglia così profondamente come te si lascerebbe morire senza poter più rivedere sua moglie e i suoi figli. Sei concentrato solo sull’autocommiserarti, ok... ma non pensi a Nicole? A Alastair, Regan e Astrea? Non pensi a tua madre? Loro cosa direbbero nel sapere che ti sei lasciato morire senza aver almeno tentato il tutto per tutto come hai sempre fatto?”
La mossa vincente di Stone fu nominare gli affetti più cari di Flynn, che realizzò che così facendo avrebbe condannato i suoi figli al suo stesso destino: crescere senza il padre; Alastair però si era sacrificato con uno scopo, non si era atteso come un codardo, come stava per fare lui.
Jones in quel momento interruppe la tensione esclamando soddisfatto ma con qualche gemito di dolore:” Ci sono! E se spegnessimo l’interruttore generale? Non si fermerebbe anche l’autodistruzione?”
La soldatessa disse immediatamente mettendo le cose in chiaro:” Dovresti spegnere tre linee elettriche nella camera dell’acceleratore.”
Cassandra aggiunse ulteriori dettagli:” Le basse, alte e radio frequenze. In contemporanea.”
Greg disse immediatamente ironico e pungente:” In bocca al lupo a chi vorrà provarci. I corridoi pullulano di quei mostri.”
Ezekiel rendendosi conto della sua situazione giunse a una conclusione:” E se fossi più mostro che uomo?”
Jacob realizzò cosa intendesse l’amico così protestò immediatamente:” Che cos... No! Assolutamente no!”
Jones d’altro canto non arretrò di un millimetro dalla sua posizione e rispose furente:” Dai, pensaci. Ok? Sono stato morso. Sto diventando uno di loro! È solo questione di tempo. Proverò ad arrivare dai lupi mannari e li distrarrò così voi potrete arrivare all’acceleratore e spegnere il generatore.”
Anche Jacob iniziò a urlare, iniziando una vera e propria discussione:” Ezekiel, nemmeno è cominciata la trasformazione! Non hai quegli occhi. Non hai quegli... quegli artigli! Quei denti! Ti faranno a pezzi!”
Flynn intervenne pacato nella discussione, mentre si alzava dal lettino e tornava ad assumere il suo ruolo di leader, di guida per gli altri Bibliotecari:” Non necessariamente. Il Parvovirus lupino attacca le ghiandole sudoripare prima ancora dei nervi oculari o dei denti.”
Jacob guardò Flynn stupito mentre Ezekiel gli diede ma forte, solo perché gli stava venendo data ragione nella discussione:” Ha ragione lui!”
Flynn ignorò il commento dell’australiano per proseguire la sua spiegazione:” Quindi se Zeke si stesse trasformando per prima cosa cambierebbe il suo odore. Per loro dovrebbe avere un odore amico, non nemico.”
Jacob più tranquillo ora volle sapere la mossa successiva:” Ok, quindi se Ezekiel ha ragione come li allontaniamo dai corridoi?”
Fu proprio Zeke a proporre una soluzione:” Con il vapore. Un lupo mannaro prima, sulla passerella è stato colpito da un getto in faccia e ha urlato come un pazzo.”
Flynn annuì in un sussurro:” Certo, il Parvovirus è connesso alla rabbia, che prevede l’idrofobia. Il vapore allontanerà i licantropi. Se Zeke arriverà al radiatore principale...” 
Jacob capì immediatamente dove voleva arrivare il newyorkese:” Potrebbe immetterlo nei corridoi e creare un percorso sicuro. Fatto questo...”
Fu Cassandra a proseguire il discorso nell’altra stanza:” Potremo arrivare all’acceleratore, staccare le spine e interrompere l’autodistruzione.”
Flynn disse con un mezzo sorriso, aveva iniziato a ritrovare fiducia in se stesso e nelle sue doti di leader:” Ragazzi, credo proprio che abbiamo un piano.”
Nel frattempo Nicole e Jenkins erano all’inseguimento di Apopi, vedendo che l’immortale arrancava con fatica la bionda gli disse preoccupata:” Andiamo Jenkins, non dobbiamo lasciare che ci semini!”
Il cavaliere si fermò per dire sofferente:” Buon Dio, non soffro così tanto da... da quando sono saltato giù dall’Hidenburg*.”
Nicole immediatamente affermo Jenkins per le braccia e una volta che furono schiena contro schiena gli fece scrocchiare la schiena con la posizione della campana, immediatamente si sentirono le vertebre scricchiolare**; Nicole ne approfittò anche per dire decisa:” Non pensi poi che io mi sia dimenticata del segreto che condividete lei e Flynn. Appena tutto questo sarà finito se non me lo dirà mio marito le darò il tormento.”
Galahad nonostante la gioia per il sollievo alla schiena ammise serio:” Ha ragione signora Carsen... lei si deve poter fidare sempre di me, sia nel ruolo di Custode dell’Annesso del Pacifico nord occidentale*** sia in qualità di cavaliere della Tavola Rotonda. Sa bene che lo scopo di Apopi è quello di liberare il Male Puro, quello che forse non sa è che siamo nel mezzo della Battaglia Finale fra Bene e Male. Prima della creazione della Biblioteca Apopi riuscì a liberare il Male Puro, ma Judson e Charlene riuscirono a imprigionarlo. Ma ora Judson è morto, Apopi è tornato e Charlene è l’unica a sapere come fermarlo e se non la troviamo...”
Nicole disse molto più calma mentre riprendeva a camminare:” Jenkins sapevo già tutto questo. L’ unica cosa che mio marito non mi ha detto è che la Battaglia è iniziata nel momento in cui Apopi si è liberato ma l’ho capito da sola e so anche che quel testardo l’ha fatto solo per proteggermi e per non farmi preoccupare.”
Sentendo quelle parole il cavaliere disse solo un secco ah, per un attimo aveva sottovalutato la Guardiana e si era dimenticato del fatto che avesse un’esperienza quasi ventennale, anche lui troppo preso dalle preoccupazioni per le sorti di Charlene e per la minaccia di Apopi.
Nessuno disse altro visto che individuarono il Dio del Caos su un’altura poso distante, così partirono di corsa all’inseguimento.
Nel laboratorio tutti i preparativi erano stati ultimati così Cassandra diede le ultime direttive rivolta a Ezekiel:” Ok, siamo pronti quando lo sei tu.”
Il Bibliotecario disse deciso:” Sono pronto.”
Prima che però potesse uscire dalla stanza Flynn gli mise una mano sul petto e gli disse preoccupato:” Potrei sbagliarmi sull’odore da licantropo.”
Jones guardandolo con un’espressione leggermente malinconica che nascondeva anche molti altri sentimenti contrastanti disse con un tono amichevole, privo della solita spavalderia o arroganza:” Beh... almeno morirei felice... sapendo che tu per una volta avevi torto.”
Flynn non aggiunse altro, sapeva che quello era il modo per tirarlo su di morale e per affrontare la tensione di Ezekiel, che a quel punto si avviò nel corridoio.
Dopo qualche minuto di cammino Jones incontrò un gruppo di cinque licantropi che lo scrutarono emettendo bassi ringhi per poi avvicinarsi a lui e iniziare ad annusarlo circospetti; il Bibliotecario tra un passo e l’altro disse nervoso, come se stesse parlando con dei cani:” Buoni... cagnolini. Sono solo un altro membro del branco dei lupi.”
Dando le spalle alla direzione in cui doveva andare non si accorse immediatamente dell’arrivo dello spettro di Anubi, voltatosi nella giusta direzione si ritrovò di fronte la gigantesca figura spettrale che lo fissava con dei penetranti occhi gialli. 
Jones gli disse di rimando, incerto ma mantenendo il suo tipico sarcasmo:” Wof?”
Il Dio sciacallo lo annusò per qualche istante e, avendolo riconosciuto come membro del suo branco avanzò oltre, permettendo al Bibliotecario di proseguire per la sua strada.
Una volta arrivato a destinazione iniziò a creare un percorso sicuro per i suoi amici; vedendo che il piano aveva funzionato la soldatessa disse decisa mentre raccattava oggetti che le sarebbero serviti:” Stanno lasciando i corridoi. Si stanno dividendo. Ha funzionato.”
Cassandra ormai alla porta le disse solo prima di uscire:” Ok, state qui e rimanete al sicuro.”
Anche Flynn e Jacob uscirono dall’infermeria, diretti all’acceleratore, il tutto mentre Ezekiel iniziava ad accusare i primi sintomi della trasformazione.
Quando i tre Bibliotecari giunsero all’acceleratore quasi in contemporanea Stone osservando ciò che aveva di fronte esclamò stupito:” Che diavolo è questo?!”
Osservando che l’acceleratore stava emettendo una luce bianca per nulla promettente Cassandra disse sbrigativa:” L’acceleratore si sta surriscaldando. Dobbiamo spegnerlo immediatamente!” 
Flynn disse immediatamente deciso:” Cass, la corrente!”
Mentre i tre si avvicinano ad un interruttore ciascuno la rossa diede le istruzioni al fidanzato, che di fisica ne capiva ben poco:” Dobbiamo abbassare le leve nello stesso momento. Tre... Due...”
In quel momento al Capo Bibliotecario venne un’idea così esclamò rapidissimo:” Aspettate! Aspettate! Aspettate!”
Stone chiese perplesso e confuso:” Aspettare cosa Flynn? Questa cosa sta per...”
Era palese che il cowboy esperto d’arte si riferisse all’esplosione imminente ma il newyorkese chiarì quello a cui aveva pensato:” Sta per creare lo stesso squarcio spazio-temporale di prima.”
Togliendo la mano dalla leva chiarì il punto ai due Bibliotecari perplessi:” Non capite? Se ce la giochiamo bene possiamo rimandare indietro Anubi.”
Cassandra gli fece immediatamente un’obiezione:” Sì, solo se il campo non si destabilizza e riesci a portarci vicino Anubi entro quarantatré secondi.”
Stone essendo un uomo decisamente più pratico disse allarmato e a denti stretti:” Ragazzi qui ci sono troppi se per i miei gusti!”
Nel frattempo all’esterno della struttura Apopi sfruttando le credenziali della donna che stava possedendo entrò senza problemi, ignaro di quello che stava per succedere; non badò a nient’altro così Nicole e Jenkins riuscirono ad entrare dato che la Guardiana aveva bloccato la porta appena prima che si chiudesse.
Flynn sfruttando l’interfono aveva contattato subito Jones dicendogli sbrigativo:” Zeke non c’è tempo per le spiegazioni! Chiudi le valvole!”
L’australiano disse solo ironico e sofferente per la ferita:” Fammi indovinare: avete un nuovo piano... ci penso io.”
Il Bibliotecario si avvicinò alla valvola centrale con grande fatica: gli girava la testa e la sua vista era sfocata, segni che stava avvenendo la trasformazione in lupi mannaro; non riuscì a compiere la sua missione dato che collassò a terra svenuto.
Notando che la valvola del vapore era ancora aperta la soldatessa avvisò i Bibliotecari:” C’è qualcosa che non va. La valvola è ancora aperta.”
Il Capo Bibliotecario sentendo quelle parole urlò preoccupato:” Zeke! Ti prego sbrigati!”
L’australiano si risollevò giusto quel tanto che bastava per vedere Apopi che camminava con tutta calma alla fine del corridoio; vedendo che non succedeva nulla la soldatessa disse decisa:” Qualcuno deve chiudere la valvola.”
Greg disse rassegnato e spaventato:” Lo farò io.”
Per contro la donna gli disse ironica:” Da quando sei coraggioso?”
L’infermiere rispose pungente prima di bere un sorso dalla sua inseparabile fiaschetta:” Secondo te perché bevo?”
I due uscirono dalla stanza e dopo una corsa disperata raggiunsero Ezekiel, mentre la soldatessa si occupava del vapore Greg disse dispiaciuto mentre osservava le condizioni del Bibliotecario, a cui erano diventati gialli gli occhi ed era cresciuta una notevole peluria:” È come gli altri. Fra poco sarà uno di loro.”
Dopo aver chiuso la valvola del vapore l’attenzione di entrambi i militari si focalizzò su Ezekiel, che ormai era quasi totalmente un licantropo; la donna disse preoccupata:” Non possiamo lasciarlo così!”
Per contro l’infermiere disse rassegnato:” Non possiamo più fare niente per lui.”
Vennero distratti da un ringhio: un licantropo era nascosto sulle tubature che passavano vicino al soffitto ed era pronto ad aggredirli ma venne prontamente fermato da un coltello da caccia^ che gli si conficcò nella gola.
Subito dopo la donna bionda che lo aveva lanciato con una precisione ai limiti dell’incredibile disse al vecchio uomo che la accompagnava:” Vado a cercare gli altri, lei pensi a Zeke. Veda anche di recuperare il mio coltello, ci sono affezionata.”
Veloce come era arrivata Nicole corse via, mentre Jenkins si avvicinò al Bibliotecario ferito e fece una rapida diagnosi:” Tapetum lucidum negli occhi. Follicoli iperattivi.”
Greg disse secco:” Si sta trasformando in un lupo mannaro!”
Galahad per contro gli rispose con decisione in un tono che non ammetteva repliche prima di mettersi all’opera per salvare Jones:” No, non è vero. Non ancora.”
Vedendo che la valvola era stata chiusa Flynn decise di fare da esca per attirare Anubi e i licantropi, prima di uscire dalla stanza disse ai due amici e colleghi:” Preparatevi!”
I due fecero come gli era stato detto, tesi e pronti a tutto.
Raggiunto il corridoio il Capo Bibliotecario fece rumore con una chiave inglese contro i tubi e poi urlò con quanto fiato aveva in gola:” Ehi! Vi serve forse un altro soldato per il vostro esercito? Forza sono qui!”
Continuando a fare rumore li attirò nella sua trappola, guardandosi dietro di tanto in tanto per vedere se il numero di licantropi subiva variazioni; notando che mancava ancora Anubi Flynn si fermò e brandì l’attrezzo come se fosse una spada in attesa che arrivasse il Dio sciacallo e rimpiangendo di non avere con sé la sua fidata Excalibur.
Vedendo che i licantropi stavano aspettando l’arrivo del loro creatore, che incedeva nel corridoio con tutta calma il newyorkese si rilassò impercettibilmente: era quasi fatta; una voce femminile sconosciuta che parlava in antico egiziano lo fece preoccupare, era una variabile che non aveva previsto.
” Perché non hai ancora massacrato i miei nemici?”
Apopi si rivolse ad Anubi in tutta tranquillità per poi mettersi di fronte a Flynn con un sorriso di vittoria stampato in volto; il Capo Bibliotecario d’altro canto disse sarcastico, dando mentalmente ragione a Nicole, quella provocazione era perfetta.
” Serpentello.”
L’uomo in quel momento sentì chiaramente le urla di Stone che lo incitavano a sbrigarsi, molto probabilmente Cassandra lo aveva avvisato dicendogli che il campo iniziava a destabilizzarsi; decise quindi di sbrigarsi e provocare maggiormente Apopi, fiducioso che se lui era riuscito a entrare e violare il lockdown ci sarebbe riuscita anche la sua Psicopatica, che probabilmente sarebbe arrivata a momenti a dare una mano:” Devo dirtelo Apopi, non sai proprio organizzarle le trappole mortali. Questa storia della trappola fa schifo: noi siamo ancora qui, io sono ancora qui. Vivo, vegeto e pronto a sconfiggerti.”
Per tutta risposta il Dio riprese a parlare in inglese per dire in tutta calma, con malcelata soddisfazione nella voce data dall’idea di uccidere il pupillo di Judson:” Allora vorrà dire che morirai per mano mia. Ho sempre desiderato uccidere un Bibliotecario.”
Flynn indietreggiò lentamente e gli disse con un sorrisetto provocatorio:” Allora vieni a prendermi. Scoprirai che non è così semplice uccidermi.”
Quando era quasi arrivato ai separè in plastica che lasciavano intravedere l’acceleratore vide che Apopi si era fermato assieme al suo esercito, così gli disse provocatorio:” Che c’è? Hai paura? Non eri tu quello che doveva uccidermi?”
Per contro il Dio gli disse secco:” Credi davvero che io sia così sciocco da cadere nella tua trappola? Mi hai sottovalutato Bibliotecario. Ho pensato a tutto. Non c’è via di fuga. Oggi tu morirai.”
Flynn per tutta risposta disse ironico e pungente:” Ho perso il conto di quante volte me l’hanno detto eppure sono ancora qui, vivo e vegeto. Come ti ho detto pochi istanti fa tra l’altro, la senilità si sente mi sa. Comunque sì, sono convinto che tu sia così sciocco: non hai pensato a tutto. C’è una cosa che ti sei dimenticato. Hai dimenticato la cosa più importante se vuoi uccidere un qualsiasi Bibliotecario.”
Il Dio del caos disse sprezzante, sicuro della sua vittoria:” E cosa sarebbe?”
Il Capo Bibliotecario disse semplicemente:” La sua Guardiana. A te l’onore Psicopatica!”
Nicole, che era arrivata da poco ed era rimasta nell’ombra in attesa di agire al momento opportuno, a quel punto prese una leggera rincorsa e cogliendo di sorpresa Apopi, Anubi e i licantropi placcò il primo facendolo arrivare nell’altra stanza; la bionda venne raggiunta da Flynn giusto in tempo per spostarsi dalla traiettoria dell’acceleratore e afferrare una catena per ulteriore sicurezza; d’altro canto i licantropi e Anubi erano entrati seguendo il loro leader ma non avevano trovato alcun appiglio così vennero risucchiati immediatamente.
Apopi aveva afferrato anch’egli una catena ma non era ad una distanza di sicurezza così, dopo aver capito che il suo piano era fallito disse sprezzante, tornando a parlare in antico egizio:” Ci incontreremo di nuovo!”
Flynn gli rispose deciso nello stesso idioma:” Ci sarò!”
A quel punto vedendo che la possessione del Dio del caos era finita il Bibliotecario disse ai colleghi:” Spegnete tutto!”
I due Carsen si avvicinarono al sergente per controllare il suo stato di salute, la militare chiese confusa non appena ebbe ripreso i sensi:” Che cosa è successo? Voi chi siete?”
Nicole si ritrovò a pensare che per quella donna non ricordare nulla fosse una benedizione, non avrebbe avuto traumi causati da quella terribile esperienza; poco dopo arrivarono Jenkins, Ezekiel di nuovo umano e i due militari sopravvissuti.
La mora disse ammirata:” Non ci credo, ci siete riusciti. È finalmente finita.”
Greg d’altro canto disse ironico e alticcio:” Brinderei, ma ho finito da bere.”
Tornati in Biblioteca l’atmosfera non era certo delle migliori: Flynn si era seduto alla scrivania e si stava rigirando fra le mani il medaglione di Charlene mentre pensava a come dire a sua madre e a Merlino della scomparsa della storica contabile della Biblioteca e soprattutto vecchia amica di entrambi; Ezekiel invece era stato costretto da Jenkins a bere una schifosissima tisana all’aconito; gli altri erano andati a cambiarsi, farsi una doccia o a fare cose non meglio identificate.
Jacob era però rientrato nello studio e vedendo che era meglio lasciar perdere Flynn era andato a sincerarsi delle condizioni di Ezekiel, che gli disse soddisfatto indicando una tazza ormai vuota:” Quella era l’ultima tazza di tè all’aconito. Sono ufficialmente guarito.”
Per contro Stone tirò fuori dalla tasca una pallina che fece rimbalzare mentre i due si allontanavano e chiese divertito:” Credi che abbia funzionato?”
Immediatamente dopo finse di lanciarla un paio di volte per poi lanciarla per davvero e dire divertito:” Vai a prenderla! Vai a prenderla!”
Jones non se lo fece ripetere, a quanto pare aveva ancora un che di canino; Jake invece disse decisamente divertito dalla scena:” Non passerà mai.”
Immediatamente venne incenerito da un’occhiata di Nicole, tornata da casa con dei vestiti puliti addosso; la bionda andò subito da Flynn e si sedette sulla scrivania per poi dirgli solo una parola:” Parlamene.”
Non c’era bisogno di dire altro: Nicole sapeva che Flynn era a pezzi e che avrebbe avuto bisogno di sfogarsi con lei, come aveva sempre fatto, sapeva anche che in quel momento il marito le avrebbe detto solo una minima parte del fardello che gli attanagliava le viscere. Il resto glielo avrebbe detto quella sera, quando sarebbero stati soli nel silenzio della loro camera da letto e avrebbero potuto lasciar perdere le maschere che indossavano in quel momento per sembrare agli occhi dei Bibliotecari e di Jenkins dei leader già pronti per la prossima battaglia e non due persone che avevano le loro fragilità, le loro paure, le loro insicurezze e che avevano bisogno del giusto tempo per elaborare il lutto... in quel momento però non volevano mostrarsi deboli.
Flynn infatti parlò per descrivere solo la punta dell’iceberg:”Non mi sono ancora rassegnato all’idea di aver perso Charlene e non so se riuscirò mai ad accettarlo.”
In quel momento arrivò Cassandra che disse allegra e ottimista:” E forse non dovrai farlo.”
Vedendo tre paia di occhi puntati su di sé la Bibliotecaria spiegò le ragioni di tale ottimismo:” Sono riuscita a ricostruire gran parte del video.”
Nicole chiese dubbiosa:” Non avevi detto che era impossibile?”
La rossa puntualizzò un dettaglio importante:” È vero se avessi usato il loro computer, ma con l’aiuto di un pizzico di magia ce l’ho fatta. Devo ringraziare il signor Martin, il suo incantesimo di ricostruzione è fenomenale! Comunque guardate qui.”
A quel punto porse il tablet che aveva in mano a Flynn, Nicole e Jacob in modo tale da far vedere loro il risultato del suo lavoro: il video ora mostrava la donna che ritenevano Charlene in primo piano e con il viso a favore di telecamera; con uno zoom si notò chiaramente che quella non era la contabile.
Flynn sussurrò felice:” Non è Charlene.”
Fu ancora una volta Cassandra a chiarire la situazione:” No. L’ho cercata su internet. È il caporale Victoria Moore. Lavorava alla sicurezza del perimetro e aveva pieno accesso alla base. Apopi deve aver posseduto lei.”
Nicole disse subito sollevata, la perdita di Charlene aveva influenzato anche lei:” Vuol dire che in Perù Apopi ha preso solo la sua collana! Lei è riuscita a mettersi in salvo!”
Il Bibliotecario disse con un sorriso:” Ma certo che è così! Charlene è una Guardiana!”
Quella sera Flynn passò quanto più tempo possibile con i suoi figli, risultando anche parecchio indulgente sull’orario in cui Alastair, Regan e Astrea sarebbero dovuti andare a dormire; Nicole non disse nulla, certa che centrasse qualcosa quello che era successo durante la missione di quel giorno.
Erano oramai quasi le undici quando Flynn ebbe finito di mettere a dormire le sue piccole pesti, come li definiva affettuosamente di solito, poco dopo raggiunse Nicole in camera da letto, felice di poter mettere finalmente la parola fine a quella giornata infernale.
Trovò la sua Guardiana sotto le coperte e impegnata in una lettura di una rivista di arti marziali, attività che cessò immediatamente per rivolgersi al marito con tono preoccupato:” Quando stai così tanto con Al, Reg e As vuol dire che ti è successo qualcosa di grosso. Non mi hai detto tutto oggi in Biblioteca.”
Flynn si sedette dal suo lato del letto ma evitò di guardare in faccia Nicole per poi dire alla moglie quale fosse il peso che gli attanagliava il cuore tenendo la testa bassa e fra le mani:” Oggi non sono stato per niente lucido, a partire da quando mi sono fiondato attraverso la Porta sul Retro andando completamente alla cieca e ignorando completamente le parole di Jenkins... ero preoccupato per Charlene e temevo che se le fosse successo qualcosa non avremmo più potuto fermare Apopi... anche se non te l’ho detto espressamente sono sicuro tu sappia che la Battaglia Finale fra Bene e Male è ormai in corso. Judson mi aveva detto che avrebbe testato il mio vero potere e il vero potere della Biblioteca ma la verità è che ho paura di non essere abbastanza, per questo mi sono fiondato a cercare Charlene: lei ci è passata. La mia insicurezza mi ha però portato ad essere cieco e sappiamo bene che un leader cieco che perde di vista il quadro generale non è affatto un buon leader. Ho messo in pericolo te e i Bibliotecari! Abbiamo quasi perso Ezekiel per colpa mia e per colpa mia sono morte delle persone innocenti! La cosa che però mi fa stare peggio è che mi stavo per arrendere, Nicole! Per un momento ho perso la mia voglia di combattere, di trovare una soluzione al problema! Nicole... io ero pronto a lasciarmi morire! È stato Stone a ricordarmi perché combatto! Non mi siete venuti in mente tu, i bambini, mia madre... capisci, stavo per fare quello che avevo giurato non avrei mai fatto!”
Nicole aveva lasciato sfogare Flynn, quando era certa che avesse finito scese dal letto e si mise di fronte a lui a carponi, in modo tale da essere alla sua altezza; gli mise una mano sotto il mento e gli alzò delicatamente la testa, per far sì che si potessero guardare negli occhi.
Solo a quel punto la donna parlò:” Flynn a volte ti dimentichi una cosa fondamentale: sei un uomo, puoi sbagliare. Nessuno pretende che tu sia sempre infallibile e perfetto. Per questo ci siamo noi, per aiutarti nel momento del bisogno, non è sbagliato farsi aiutare e sicuramente nessuno metterà mai in discussione la tua capacità di essere un ottimo Capo Bibliotecario. Io, Jenkins, i Bibliotecari siamo pronti ad affidarci a te e a mettere anche a repentaglio le nostre vite perché abbiamo fiducia assoluta in te... non pensare di non essere in grado di sconfiggere Apopi! Devi avere fiducia in te stesso e nelle tue capacità... Flynn sbagliare è umano, l’importante è rialzarsi e imparare dai propri errori per diventare persone migliori! Hai anche detto di esserti arreso per un attimo... per fortuna Jake ti ha fatto ricordare la persona che sei davvero! Questo però mi da ragione: ci siamo per te, così come tu ci sei per noi. Siamo una squadra, una famiglia! Non sono importanti solo i legami di sangue ma anche gli affetti che ci siamo costruiti nel corso della nostra vita... è questa la nostra forza più grande che ci permetterà di affrontare e vincere ogni battaglia. Apopi potrà essere un avversario impegnativo ma noi assieme siamo più forti. Tu sei un Vero Bibliotecario ma ricordati che hai anche un qualcosa di più che i tuoi predecessori non avevano: una squadra affiatata e incredibilmente qualificata anche se non si direbbe da una prima impressione! Hai l’aiuto di tre Bibliotecari, di un cavaliere della Tavola Rotonda, di Merlino e di una Guardiana Psicopatica! Insieme siamo più forti di qualunque minaccia!”
Il Bibliotecario ridacchiò per un attimo quando sentì come Nicole aveva definito tutti i dipendenti della Biblioteca, poi però si incupì nuovamente e disse in un sussurro:” Hai ragione... Però mi porterò sempre dietro il fardello del mio senso di colpa legato al fallimento di oggi.”
Nicole gli rispose dolce e comprensiva:” Io ti aiuterò a portarlo così come tu hai aiutato me quando ne ho avuto bisogno. Per te ci sarò sempre.”
Il Bibliotecario si aprì finalmente in un accenno di sorriso sincero e duraturo per poi dire convinto:” Ti amo Psicopatica.”
Nicole gli disse di rimando:” Anche io secchione.”
A quel punto entrambi si misero sotto le coperte e si addormentarono abbracciati, ponendo fine a quella giornata che aveva sconvolto le vite di tutti in Biblioteca.


Note:

* si tratta di un dirigibile tedesco che esplose in fase di atterraggio nel 1937 e in cui morirono svariate persone tra passeggeri e equipaggio. Questo evento è storico dato che ha segnato la fine immediata del trasporto aereo su dirigibile a causa della portata che il disastro ha avuto sulle persone dell’epoca.

** per esperienza personale vi dico che non è finzione televisiva 

*** nonostante ormai la biblioteca sia di nuovo a New York e nonostante Jenkins passi sempre il tempo lì per me il suo vecchio ruolo di custode dell’Annesso rimane 

^ penso che Nicole sia più una persona da armi bianche più che da pistole onestamente, inoltre penso che sia perfettamente in grado di fare un lancio del genere


Note dell’autrice: 

Per prima cosa vi ringrazio davvero tantissimo per non aver abbandonato la mia storia durante tutto questo lasso di tempo in cui sono stata inattiva. Quelle otto visualizzazioni allo scorso capitolo contano davvero tantissimo per me, ringrazio davvero di cuore chiunque sia stato a leggere.
Innanzitutto ammetto di non aver sentito mezza volta il nome della soldatessa morosata con Tom in tutto l’episodio quindi ho deciso di farla rimanere senza nome. Poi c’è una cosa che non ho detto nelle note dello scorso capitolo, rimedio qui: Flynn si comporta in modo simile all’episodio originale per tutto l’episodio nonostante questo Flynn sia leggermente diverso da quello della serie, ho però cercato di spiegare il perché del suo comportamento e spero di esserci riuscita, in caso contrario fatemelo presente. Poi sempre per ciò che riguarda Flynn gli ho dato più introspezione mentre parlava con Jacob e mentre il cowboy faceva un discorso motivazionale degno di Nicole... a proposito mi è sembrato strano che nella serie non abbiano citato anche gli affetti di Flynn, Eve in particolare... svista? Ammissione implicita di quello che ho sempre sostenuto? Non lo sapremo mai...
Passando a Nicole non ha senso che lei non sappia la vera portata della situazione: le manca solo un dettaglio, che però ha compreso da sola, e sa perché non le è stato detto nulla; ho mantenuto il discorso di Jenkins per fare un breve recap e si spiega la sua distrazione con la sua preoccupazione per Charlene (ripeto che il triangolo fra lui, Judson e la Guardiana è l’unico sensato della serie).
Come noterete ho cambiato drasticamente il finale dell’episodio facendo parlare un po’  Flynn e Nicole, in modo tale da mettere a nudo le loro emozioni e per far capire che non sono invincibili... spero di essere riuscita a trasmettere il loro lato più umano ed emozionale oltre che aver reso bene la loro introspezione.
Aggiungo inoltre che anche questa volta Flynn non se ne andrà dato che questo Flynn giungerà allo scontro finale con Apopi in maniera diversa.
Spero di aver detto tutto, alla prossima Librarians :)

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Capitolo 60
*** Cinquantanovesimo capitolo ***


” E la riunione del male”

Cinquantanovesimo capitolo 


In una grotta ghiacciata del Kebnekaise, la cima più alta della Svezia, si sentì chiaramente una voce che esclamava divertita ad intervalli regolari:” Halla!”
Per poi concludere una frase:” Halla is grotta!”
Era stata Cassandra che aveva fatto quelle esclamazioni divertita mentre in compagnia di Jacob si addentrava nella grotta ghiacciata.
Il fidanzato le aveva chiesto curioso e con una certa dose di divertimento:” Ma cosa stai dicendo Cassie?”
La rossa disse con una risata e con un tono di voce elevato per testare l’eco:” Alleno il mio svedese. Halla is grotta significa salve, caverna ghiacciata!”
Mentre si toglieva delle corde dalla schiena Stone in quanto esperto di lingue volle precisare un paio di cose:” Dovresti impratichirti ancora un po’: la pronuncia corretta è: hej isgrotta. Poi perché sei così felice? Ero convinto odiassi il freddo.”
La Bibliotecaria disse non abbandonando mai il suo tono allegro:” Beh, perchè questa è una normalissima missione di routine per recuperare un artefatto, quindi non essendo pericolosa mi posso rilassare un po’ e godermi la tua compagnia visto che siamo solo noi due questa volta!”
A quel punto anche Stone si aprì in un sorriso per poi avvicinarsi alla rossa, baciarla e dire soddisfatto:” Allora è una fortuna che Flynn e Nicole siano andati in missione per conto loro per cercare indizi su Charlene e su come fermare Apopi.”
I due si avviarono verso le profondità della caverna, non accorgendosi che nella caverna era presente una terza figura, che aveva anche staccato una stalattite di ghiaccio da usare come arma.
Mentre i due Bibliotecari camminavano si erano divisi i compiti: Cassandra reggeva una torcia e illuminava il percorso mentre Jacob stava facendo il punto della situazione:” Questa data e questa posizione erano nell’Agenda del Bibliotecario da quasi seicento anni. Dobbiamo prendere un cristallo cresciuto in questo ghiacciaio; dovrebbe essere intriso di magia... è uno dei primissimi ghiacciai formati.”
I due erano arrivati in un’ampia zona in cui tutto era ghiacciato, uno spesso strato di ghiaccio infatti copriva non solo il terreno ma anche le pareti e le rocce lì presenti; Cassandra disse con un mezzo sorriso:” Effettivamente qui mi sembra tutto bello surgelato.”
Appoggiando a terra la torcia la Bibliotecaria si mise a frugare nella sua tracolla mentre spiegava soddisfatta:” Ho ricalibrato questi binocoli per far sì che percepiscano l’energia magica residua di qualunque cosa che non rientra nello spettro luminoso che l’occhio umano riesce a percepire. Quindi dovrebbero aiutarci a capire quale di questi è il blocco di ghiaccio magico che dobbiamo portarci a casa.”
Jacob annuì mentre anche lui iniziava a guardarsi attorno incuriosito; non trovando nulla Cassandra chiese curiosa:” Non trovo ancora nulla... comunque come hai detto che si chiamava? Il cristallo di Angrboda.”
Jake disse imbarazzato mentre con la schiena si appoggiava al blocco di ghiaccio dietro di lui:” Ehm... credo di sì... Ho ricopiato il nome esatto dall’agenda ma essendo scritto in una pessima calligrafia ho un po’ improvvisato.”
Voltandosi preso dal discorso notò che il ghiaccio aveva una luminescenza azzurrina, molto probabilmente aveva trovato il cristallo così avviso la sua collega e ragazza:” Cassie, non credo serva più il binocolo...”
La rossa avvicinandosi commentò già immersa nei calcoli:” Però credo ci servirà una mano.”
In Bibliotca invece Ezekiel era comodamente seduto con i piedi distesi sul primo tavolo del lungo corridoio centrale, vicinissimo all’ingresso, con in mano il cellulare e concentrato su quello che il monitor gli mostrava; venne distratto dalla voce di Regan Carsen che gli chiese perplesso:” Zeke tu non dovresti lavorare o fare almeno finta?”
Astrea diede man forte al gemello così gli disse divertita:” Reg ha ragione, ti facevamo più furbo.”
Alastair invece concluse ironico, con un sorrisetto che non faceva presagire nulla di buono:” Sei fortunato che non ci siano qui i miei, altrimenti ti saresti preso una ramanzina visto che non sei in missione con Jake e Cass. Anche se noi potremmo dire qualcosa a mamma quando tornerà...”
Jones distolse lo sguardo dal telefono per poi fissare attentamente i tre bambini e dire in un sibilo:” Non osereste...”
Fu Regan a parlare per tutti:” Vuoi scommettere?”
Vedendo le tre facce toste dei tre e capendo che non era un bluff Jones sbuffò sconfitto:” Siete peggio di vostro padre! Cosa volete?”
Astrea disse con tutto il candore di cui era capace:” Lo vedrai Zeke.”
Il Bibliotecario per un attimo ebbe la sensazione di trovarsi di fronte a Nicole, la cosa non gli piaceva minimamente.
Jacob e Cassandra erano riusciti a legare il blocco di ghiaccio e a farlo cadere sul terreno ma quando avevano provato a spingerlo non avevano ottenuto alcun risultato, se non quello di stancarsi inutilmente senza raggiungere lo scopo.
La rossa disse seccata:” A quanto pare la fisica elementare non funziona.”
Lasciò perdere le corde, prese la torcia e si avvicinò al blocco di ghiaccio per farsi venire in mente un nuovo piano; osservando dei simboli runici chiese un consiglio a Jake:” Questi simboli scolpiti qui sopra sono rune nordiche*... sapresti dirmi qualcosa di più preciso per favore?”
Stone assecondò immediatamente la richiesta, sfoggiando il suo sapere enciclopedico:” Sono rune parecchi o antiche e cariche di magia... sembra quasi che diano indicazione al ghiaccio su come crescere stando a quanto c’è scritto.”
La Bibliotecaria allora esclamò felice:” Ma certo! Il ghiaccio e i cristalli crescono, anche se lentamente crescono! Se quindi crescono secondo uno schema dettato dalle rune allora sono coscienti. E se sono coscienti allora noi possiamo confonderli!”
Jake le disse affettuoso e divertito:” Un momento... Intendi confonderle così come stai confondendo me?”
Cassandra per tutta risposta gli diede un leggero buffetto sul braccio per poi esporre il suo piano:” Non ci serve l’intero blocco di ghiaccio ma solo il cristallo al suo interno, con il giusto incantesimo dovremmo riuscire a estrarlo.”
Sentendo quelle parole Jacob chiese preoccupato alla rossa:” Ne sei sicura? Mi fido di te Cassie, lo sai... però sai anche cosa ci ripetono sempre Flynn, Nicole e Jenkins: con la magia si deve sempre essere sicuri di quello che si sta facendo o ci saranno conseguenze. Sappi che sarò sempre dalla tua parte, ma ti chiedo solo di essere prudente.”
La Bibliotecaria sorrise e diede una carezza affettuosa a Jacob, stava anche per dirgli qualcosa ma un rumore mise in allerta entrambi.
Alastair, Regan e Astrea avevano deciso di portare Ezekiel da Jenkins nell’ufficio, anche se non erano stati gran che dettagliati, avevano infatti detto di voler mantenere l’aura di mistero della loro sorpresa; erano quasi arrivati a destinazione quando Astrea aveva chiesto sinceramente preoccupata:” Zeke so che c’è appena stata la tua prima luna piena dall’incidente all’acceleratore il mese scorso... È andato tutto bene? Non hai avuto ricadute?”
Il diretto interessato rispose con un mezzo sorriso e un tono sinceramente gentile, alla fine quei mocciosi erano simpatici:” Tranquilla piccoletta, i rimedi di quel brontolone di Jenkins hanno funzionato alla perfezione! Sono ufficialmente umano al cento per cento.”
Astrea sorrise di ottimo umore ma non aggiunse altro, erano appena arrivati in ufficio quando la voce di Jenkins, insolitamente affannata e preoccupata, fece capire a Ezekiel il perché della sua presenza lì:” Signorini Carsen perché avete proposto di coinvolgere anche il signor Jones? Anche se ci sono delle vite in ballo lui è come la Svizzera! A parte la strana affinità con gli orologi a cucù.”
Alastair disse in tutta tranquillità al cavaliere:” Come le avevamo già detto prima una mano in più fa sempre comodo.”
Regan aggiunse immediatamente dopo, mentre osservava Jenkins armeggiare con pezzi di ricambio non meglio identificati, cavi e cacciaviti:” Già... inoltre Zeke è in gamba! Perché non gli dà il beneficio del dubbio e lo aggiorna?”
Jones in tutto quel dibattito si chiese quale fosse il vero scopo dei figli di Flynn e Nicole, lo volevano ricattare per il loro divertimento o lo avevano semplicemente manipolato per renderlo partecipe e accertarsi del suo stato psicofisico? La seconda ipotesi era più probabile e faceva inoltre capire quanti quei tre bambini fossero fuori dagli schemi.
Galahad disse seccato, era evidente che preferiva di gran lunga dedicarsi al suo lavoro senza distrazioni e interruzioni di sorta:” Speravo di costruire una nuova incubatrice, dato che quella vecchia si è surriscaldata.”
Dopo una veloce pausa aggiunse perplesso:” Cosa ironica... per un’incubatrice.”
Astrea bisbigliò al Bibliotecario, a cui mancavano ancora dei dettagli, accertandosi di non farsi sentire dal cavaliere:” Ci servirebbe il tuo aiuto per trattare con il signor Jenkins... come vedi è un po’ iperattivo.”
Ezekiel annuì solo, così tutti seguirono Jenkins che era uscito, per dirigersi al suo laboratorio; una volta arrivati il Bibliotecario vide che dentro un’incubatrice malandata c’era un grosso uovo azzurro dalle sfumature blu così chiese perplesso:” Chi o cosa depone uova così grosse?”
Alastair stava per fargli un dettagliato elenco di creature ma venne preceduto da Jenkins che disse brusco:” Nessie ha affidato a me il suo uovo, non serve che voi quattro mi giriate attorno.”
Ezekiel sentendo nominare il mostro di Loch Ness chiese perplesso:” Perché Nessie avrebbe dovuto lasciarle l’uovo? Non sta tranquilla nell’Area delle Grandi Collezioni**?”
Fu Regan a rispondere prontamente alla domanda, anche se non era stato particolarmente attento ai dettagli:” Nessie doveva fare non so cosa in Scozia quindi ha chiesto aiuto alla Biblioteca, ci siamo proposti noi ma ha preferito qualcuno con più esperienza.”
Il cavaliere mentre estraeva l’uovo dall’incubatrice difettosa diede una migliore spiegazione:” Nessie doveva occuparsi di alcuni costruttori troppi entusiasti nel suo lago in Scozia e quindi ha chiesto aiuto alla Biblioteca per occuparsi del suo uovo. Essendo io la persona con più esperienza e l’autorità più elevata mi sono assunto l’onere di occuparmi della missione.”
Al diede immediatamente una gomitata per impedire al fratello di parlare e dire qualcosa riguardo l’autorità e la gerarchia, il tutto mentre Astrea propose una soluzione:” Signor Jenkins perché non da a Zeke l’uovo mentre lei ripara l’incubatrice? Dopotutto non c’è nulla di meglio del calore corporeo.”
L’uomo disse scettico:” Crede che sia una buona idea signorina Carsen?”
La piccola bionda annuì per poi aggiungere convinta:” Da quello che hanno detto mamma e papà Zeke è maturato tantissimo in questi due anni, ci possiamo fidare di lui.”
Il suddetto Bibliotecario disse leggermente offeso mentre prendeva l’uovo, che pesava molto meno di quanto aveva immaginato:” E perché loro non me l’hanno mai detto così apertamente?”
Fu Regan a proporre una soluzione, dimostrando quanto fosse simile alla madre caratterialmente, e dicendo con un tono carico di ironia:” Forse per non farti montare la testa... oppure lo hanno fatto ma non li stavi ascoltando.”
Sentendo quelle parole Alastair disse leggermente perplesso e con un sopracciglio alzato:” Reg stai diventando inquietantemente simile alla mamma.”
Jones annuì per poi aggiungere:” Sei decisamente uguale a lei ragazzino.”
Il suddetto ragazzino sibilò secco e infastidito:” Non chiamarmi ragazzino!”
In Svezia invece Jacob era tornato da Cassandra, non avendo trovato nessuno disse con un misto di perplessità e sollievo:” Non ho trovato nessuno. Forse è stato l’eco.”
Immediatamente dopo quelle parole il Bibliotecario venne aggredito alle spalle dalla terza persona presente nella caverna.
Ringraziando Nicole per tutte le lezioni che gli aveva dato in quegli anni Stone si rialzò immediatamente e mentre bloccava un pugno disse ironico:” Hai il sinistro debole amico.”
Un pugno in faccia, arrivato con la mano destra dell’aggressore, gli fece fare una rettifica mentre incassava il colpo:” Il destro invece va bene.”
Allontanandosi leggermente Jake provò un assalto frontale ma venne bloccato e fatto ribaltare in avanti; fu provvidenziale l’intervento di Cassandra che lancio a Jacob un piede di piaci con cui combattere e poter mettere alla fuga l’assalitore misterioso, durante la colluttazione riuscì anche a rompergli il giaccone.
Vedendo che l’uomo misterioso stava scappando Jacob partì all’inseguimento; Cassandra invece rimasta da sola e con un po’ di tranquillità penso a quale incantesimo avrebbe potuto usare per recuperare il cristallo senza compiere sforzi fisici titanici; alla fine optò per un’incantesimo in latino:” De antiquis invoco Deos, quia opus factum est. Ut quietam.***”
Appena terminata la formula le rune si illuminarono di arancione e il ghiaccio si spaccò rivelando una intensa luce indaco; in quel momento fu di ritorno anche Stone che aggiornò la fidanzata sulla situazione:” Chiunque fosse è scappato ma è appena iniziata una tormenta con i fiocchi. Tu sei riuscita a fare qualcosa con il ghiaccio?”
La rossa rispose entusiasta del suo risultato:” Ho appena aperto il blocco! Ci sono riuscita!”
In quel momento il cristallo, lungo una trentina di centimetri e con delle rune scolpite dalla superficie, uscì dal ghiaccio e iniziò a fluttuare di fronte allo sguardo meravigliato dei due Bibliotecari, senza smettere di emanare un’intensa luce blu.
Cassandra a quel punto esclamò soddisfatta del risultato che aveva ottenuto con un piccolo incantesimo:” Ecco fatto! Come ti avevo detto è bastato solo...”
La rossa non finì mai la sua frase dato che il cristallo si animò di volontà propria e si conficcò nel suo petto, per il contraccolpo venne spedita indietro di un paio di metri, contro la parete della grotta; immediatamente Jacob corse ad accertarsi delle condizioni della fidanzata, che nel mentre si era aperta il giaccone e aveva osservato con orrore il suo torace che era diventato azzurro.
Stone chiese preoccupato:” Cos’è successo?”
Cass disse incerta:” Credo... credo che in qualche modo... il cristallo sia finito nel mio petto.”
Jacob a quella frase disse deciso e preoccupato mentre aiutava la Bibliotecaria ad alzarsi di nuovo in piedi:” Forza, torniamo a valle. Cercheremo una porta così tornerai in Biblioteca il prima possibile. Flynn e Jenkins sapranno di certo come aiutarti.”
Cassandra disse titubante:” Anche se c’è una bufera?”
Jake annuì deciso:” Si, considera che c’è gente che vuole il cristallo ed è convinta che sia ancora in quel ghiacciolo.”
I due recuperarono le loro cose e si avviarono verso valle; dopo alcune ore di cammino videro delle luci in mezzo alla tempesta di neve così Cassandra, che ben si ricordava di non aver visto nessuna costruzione da quelle parti disse incerta:” Da dove arriva quello?”
Jake per contro non si fece molti problemi, poteva essere il modo migliore per tornare a New York:” Non lo so. Ma è lì che andremo.”
Una volta entrati in quello che si era rivelato essere un hotel di grosse dimensioni i due Bibliotecari sospirarono di sollievo; Stone elaborò anche un piano:” Ora chiamiamo Jenkins, ci facciamo aprire una porta e torniamo a casa.”
Tirando fuori il telefono Cassandra disse infastidita:” Non c’è campo.”
Togliendosi i giacconi i due decisero di chiedere ai titolari di quell’albergo, nella speranza che almeno loro avessero un telefono funzionante.
Fatto appena un passo i due Bibliotecari si accorsero che quella che sembrava una bussola presente sul pavimento aveva iniziato a girare, quasi come se si fosse mosso l’intero edificio.
Raggiunta l’enorme reception una cinquantina di persone interruppe il suo allegro chiacchiericcio per squadrare torva i nuovi arrivati, che si incamminarono con quanta più discrezione possibile al bancone, in cerca di assistenza.
Raggiunto il bancone la receptionist, una donna di mezza età riccia e occhialuta, chiese professionale:” Avete prenotato?”
Jakob con il suo miglior sorriso disse sollevato e cercando di essere il più affascinante possibile:” Parla inglese. Bene! Ascolti... io e la mia ragazza siamo bloccati in mezzo alla bufera, mi chiedevo se potesse prestarci il telefono.”
La donna si tolse gli occhiali e disse seria:” Niente telefono. Se non avete prenotato vi chiedo di andarvene.”
Jacob cercò di chiarire il suo problema a quella donna:” C’è una brutta bufera qua fuori.”
La riccia mise le cose in chiaro:” Sentite, c’è una riunione privata in corso. Se non siete qui per questo dovete andarvene.”
Cassandra notò che sul bancone c’era rimasta un’ultima targhetta con il nome, sotto una targhetta che incoraggiava a farsi riconoscere con l’apposito cartellino; la rossa prese immediatamente l’iniziativa così disse decisa con un enorme sorriso:” Non fare lo sciocco amore! Non vedi che la tua targhetta è proprio lì?”
Jacob resse immediatamente il gioco di Cassandra così disse con il suo miglior tono sbadato:” Hai ragione! Vede, è ovvio che siamo qui per la riunione... è solo che non eravamo sicuri di essere nell’albergo giusto!” 
Afferrando la targhetta aggiunse:” Eccomi qui! Finklestein, il caro vecchio Finklestein!”
Una voce maschile proveniente dalle spalle del Bibliotecario però rischiava di mettere a repentaglio la messa in scena:” Quello non è Finklestein!”
Voltandosi i Bibliotecari videro che a parlare era stato un uomo molto altro, pelato, con baffi e pizzetto, che aveva proseguito:” Non è possibile. Non è possibile che Finklestein si presenti alla riunione vestito come una rock star.”
Il gigante poi era scoppiato a ridere per dire allegro, mentre Jacob tirava un sospiro di sollievo:” Coraggio, vieni qua! Fatti abbracciare amico mio!”
Vedendo la leggera titubanza di Jacob il pelato proseguì di buon umore:” Cos’è? Qual è il tuo problema? Non mi riconosci? Sono Olaffson, pazzoide!”
A quel punto strinse in un abbraccio stritolante il Bibliotecario tanto da riuscire a sollevarlo senza sforzo; Stone d’altro canto iniziò la sua recita stando al gioco di Olaffson.
Cassandra invece aveva lasciato cadere il suo binocolo magico per la sorpresa e dopo averlo raccolto da terra volle assicurarsi che funzionasse lo provò ma quello che vide non le piacque per niente: tutti nella sala erano dei mostri ad eccezione di lei e Stone!
Disse preoccupata fra se e se:” Questo non va affatto bene.”
Olaffson una volta messo a terra Jacob gli diede una pacca sull’addome per poi proseguire come se nulla fosse:” Saranno quanti... cento, centocinquant’anni che non ci vediamo? Beh... ora sono nel corpo di un esattore delle tasse di Tampa. Beh, ti trovo bene davvero.”
Cassandra approfittò di quel momento per provare a prendere in disparte il fidanzato:” Ti devo parlare.”
Capendo che c’era sotto qualcosa di strano Jacob annuì, ma i due Bibliotecari non poterono allontanarsi visto che era arrivato un uomo sulla trentina, vestito in giacca e cravatta con i capelli scuri; Olaffson riprese quindi a parlare, era evidente fosse il capo visto come si comportava:” Questo, naturalmente, è Norman.”
L’uomo di nome Norman strinse vigorosamente la mano ai due Bibliotecari, impegnati a non destare sospetti, mentre disse eccitato:” Fantastico!”
Olaffson aggiunse indicando un nuovo arrivato, alle spalle di Jake e Cass:” E... suppongo ti ricorderai di Meredith.”
Voltandosi i due Bibliotecari videro che era arrivata una donna molto alta e formosa, con dei lunghi capelli scuri e mossi, che disse ironica e provocante mentre si torceva una ciocca:” Ma guarda se non è Finklestein.”
Passando volutamente fra Jacob e Cassandra, diede una veloce pacca al petto dell’esperto d’arte per poi proseguire una volta raggiunti Olaffson e Norman; disse poi con supponenza:” Hai scelto un look interessante... Posso ignorare la simmetria e i muscoli, però.”
La donna diede un rapido sguardo a Cassandra per poi chiedere supponente:” Allora... è la tua ragazza?”
Seguendo l’istinto la rossa rispose prontamente, ringraziando di aver avuto Ezekiel e Nicole come maestri, e imitando lo stesso comportamento tenuto a Hawthorne^:” Sì, ma niente di serio. Una volta saputo che sarebbe venuto a questo raduno ho supplicato questo orsacchiotto di portarmi con lui! Senti Finkly ti devo parlare un attimo del binocolo.”
Olaffson disse tranquillo:” E io che temevo avessi portato un estraneo. Vi ricordate cos’è successo l’ultima volta? L’ultima volta che c’è stato un intruso? Ve lo ricordate?”
Dato che nessuno rispose alla domanda Olaffson proseguì ridendo divertito:” In pratica Meredith gli staccò la testa!”
A quel punto scoppiarono tutti a ridere inclusi i due Bibliotecari, nonostante fossero enormemente a disagio da quella situazione.
Meredith disse in tutta tranquillità, sempre torcendosi una ciocca di capelli:” Non volevo che qualcuno interrompesse il nostro giorno speciale.”
Cassandra provò nuovamente ad allontanarsi così disse con il suo miglior tono ridanciano:” È stato davvero bello conoscervi! Però ora dovrei parlare un attimo con il mio orsacchiotto!”
Lo sforzo dei due Bibliotecari di allontanarsi venne bruscamente interrotto dato che i loro tre interlocutori li afferrarono e li costrinsero a rimanere a suon di proteste sul fatto che non potessero allontanarsi, almeno fino a quando non si fossero raccontati tutto.
Norman trascinò poi via Jake dicendogli allegro:” Mancavi solo tu! Ora possiamo dare inizio alla festa! Sarà magnifico!”
Meredith invece prese Cassandra per poi dire divertita:” La tua amica deve fare orientamento, ma tranquillo! Sarà al sicuro con me.”
Cassandra provò a lasciare al fidanzato il binocolo ma il suo tentativo fallì miseramente, così si ritrovò costretta a seguire il mostro che l’aveva sequestrata.
In Biblioteca invece Flynn e Nicole avevano fatto ritorno dalla loro missione così Jenkins aveva immediatamente chiesto interessato non appena aveva visto Bibliotecario e Guardiana entrare dalla Porta sul Retro:” Come è andato il vostro incontro con i Draghi Occidentali?”
Flynn sbuffò infastidito mentre si sedeva mollemente sulla sua sedia:” Un buco nell’acqua! Ddraig ha detto che serve la benedizione di Ra per fermare Apopi ma non sapeva altro.”
Nicole aggiunse con lo stesso tono mentre si guardava attorno alla ricerca di tutti gli altri:” Nulla che non sapessimo già, purtroppo. E con Ddraig abbiamo ufficialmente finito la lista delle persone o delle creature abbastanza vecchie da sapere cos’ha non fatto Judson e Charlene per sconfiggere Apopi... comunque Jenkins, mi tolga una curiosità: dove sono tutti?”
Il cavaliere si prodigò immediatamente a fare un elenco dettagliato:” Il signor Stone e la signorina Cillian sono ancora in missione in Svezia; i signorini Carsen hanno detto di voler provare a svegliare le armi di Artù; il signor Jones dovrebbe essere in Biblioteca a badare all’uovo di Nessie.”
Sentendo la risposta di Galahad Flynn disse serio:” Strano che Jake e Cass non siano già qui... il recupero del cristallo di Angrboda non è nulla di che! Per quello che riguarda i bambini non mi preoccuperei più di tanto, non credo riusciranno a fare alcun che e sono sicuro che siano sufficientemente svegli da non infilzarsi con Ron e Nen. Infine Zeke ha l’uovo di Nessie... perché di grazia lo ha lui?”
Fu il suddetto Bibliotecario a rispondere mentre entrava nell’ufficio senza l’uovo ma con il telefono in mano:” Sono stati i tuoi figli, bello. Hanno pensato di arruolarmi per non rimanere da soli con Jenkins e hanno anche pensato di dimostrare al vecchio brontolone che sono fantastico anche come baby sitter di uova. Che ho lasciato in laboratorio dopo aver sistemato l’incubatrice.”
Jenkins immediatamente lasciò la stanza andando a controllare lo stato di salute dell’uovo; mentre Flynn disse con tutta calma rivolgendosi a Nicole:” Tocca a me badare alle tre pesti, ci pensi tu a Jake a Cass?”
La bionda annuì per dire con un leggero nervosismo:” È strano che non siano ancora arrivati effettivamente. Non appena a Jenkins sarà di ritorno mi farò impostare la Porta per il punto più vicino a loro... Anche perché conoscendo Cass avrebbe di sicuro avvisato. Ho paura che ci sia sotto qualcosa.”
Jones, mentre Flynn andava in Biblioteca, disse curioso:” Perché vuoi andare in Svezia? Qui abbiamo tutte le attrezzature per tracciarli.”
Nicole non poté rispondere dato che nell’ufficio tornò Jenkins, decisamente alterato che disse furioso:” È stata una pessima idea dar retta ai signorini Carsen! Ha messo l’uovo su un becco Bunsen!”
Il Bibliotecario disse perplesso, non capiva quale fosse il problema:” Ha detto di tenerlo al caldo, ho improvvisato una nuova incubatrice. Non va bene?”
Jenkins disse ironico mentre Nicole si sbatteva una mano sulla fronte al sentire una tale idiozia:” No, va bene... se vuole fare un omelette di Loch Ness.”
Nicole mentre si massaggiava le tempie disse atona:” Zeke, non è un uovo di drago, non ha bisogno di essere covato a oltre trecento gradi celsius.” 
A quelle parole il Bibliotecario stese le braccia, pronto a farsi riconsegnare l’uovo ma Jenkins non ne era così convinto, Nicole decise di fare da paciere e dire calma ma irremovibile:” Credo che Zeke abbia imparato la lezione, gli dia l’uovo.”
Per tutta risposta il cavaliere strinse l’oggetto della disputa a se con fare protettivo e aggiunse:” Signora Carsen, se la signorina Cillian non avesse posto degli incantesimi protettivi l’uovo si sarebbe cotto!”
Vedendo lo sguardo della Guardiana il cavaliere capì che non avrebbe tollerato inutili discussioni e battibecchi, la donna aggiunse per sicurezza:” Ormai è Ezekiel che ha iniziato il compito, sarà lui a portarlo a termine.”
A quelle parole il cavaliere consegnò controvoglia e con reticenza l’uovo a Jones, accompagnando ulteriori raccomandazioni:” Nessie depone un uovo una volta ogni cento anni. Quindi se dovesse succedergli qualcosa mi arrabbierei. Ma soprattutto si arrabbierebbe Nessie, e credo che non le piacerebbe vedere Nessie arrabbiata... ad essere precisi credo che nessuno di noi voglia che una gigantesca creatura acquatica sia in collera con la Biblioteca.”
A quel punto Nicole dopo aver afferrato un piumino pesante dall’appendiabiti presente nell’ufficio chiese al cavaliere:” Ora che la questione uovo è stata risolta potrebbe impostarmi una Porta sul Retro per il luogo più vicino a dove sono Jake e Cassie?”
Galahad fece come gli era stato detto così Nicole dopo un veloce ringraziamento era pronta per procedere alla missione di recupero; i piani della Guardiana vennero modificati all’improvviso dato che una volta che la Porta venne aperta ne uscì solo della neve.
Vedendo quel fenomeno Jenkins interruppe il collegamento per poi dire preoccupato:” Le sconsiglio vivamente di provare a raggiungere il signor Stone e la signorina Cillian. Credo che al momento rischierebbe solo di ferirsi.”
La bionda disse secca e preoccupata:” Allora che facciamo?”
La risposta del cavaliere la stupì:” Dobbiamo avere fiducia nelle loro capacità signora Carsen.”
Nel frattempo in Svezia, Olaffson aveva detto allegro all’amico, mentre il terzetto formato da lui, Norman e Stone entrava in una sorta di sala relax:” Norman portaci dei boccali di birra.”
Jacob osservando tutte le persone lì riunite chiese curioso:” Cosa si festeggia?”
Per contro Olaffson disse con tutta tranquillità, mentre indicava le varie attività e mentre lui e Stone si addentravano nella stanza:” Le solite cose. Si beve un po’, si gioca un po’... Sentiamo il bisogno patologico di raccontarci tutto quello che ci è successo da quando ci siamo visti l’ultima volta.”
Raggiunto il bancone del bar aggiunse a tono più elevato:” Ehi, tutti quanti. C’è Finklestein!”
Tutti nella sala urlarono allegri la falsa identità del Bibliotecario, brindando in suo onore; Jake rispose a quell’entusiasmo con scarsa convinzione, chiedendosi in che guaio si era cacciato mentre eseguiva l’ordine di Olaffson di sedersi al bancone e bere.
Dopo il primo sorso di birra Norman disse allegro:” È fantastico che tu sia qui, amico!”
Mentre Stone rispondeva educatamente si chiese se quell’uomo riuscisse a non usare la parola fantastico in almeno una frase.
Cassandra invece era stata trascinata da Meredith in un’altra sala, anch’essa fornita di bar; la creatura aveva detto allegra:” Ecco l’unico orientamento che ti serve! Barista! Due Bloody Mary!”
Rivolgendosi poi alla Bibliotecaria aggiunse compiaciuta:” Ti fanno proprio sballare.”
Cassandra non fece in tempo a dire che non voleva nulla sia a causa della diffidenza che provava per quelle creature che si fingevano umane sia perché si ricordava ancora la colossale sbronza provata per colpa di Dorian Gray, che il barista le aveva già servito un colossale bicchiere del cocktail.
La rossa provò a dileguarsi con una scusa per poter andare a cercare il fidanzato e scappare da quell’hotel che pullulava di mostri; disse quindi con il suo miglior tono da attrice:” Sono molto stanca a causa del viaggio. Forse dovrei...”
Non le venne dato neanche il tempo di finire la frase dato che venne interrotta da Meredith:” Oh, no. Una volta iniziata la cerimonia non sarai affatto stanca.”
La Bibliotecaria intuì che Meredith era una chiacchierona così decise almeno di raccogliere più informazioni possibili:” La cerimonia?”
Lasciando a metà il Bloody Mary la creatura disse seccata:” Finklestein non ti ha proprio detto nulla, vero?”
Cassandra scosse la testa così Meredith proseguì:” Dio... quell’uomo alle volte è così... poco comunicativo!”
Avendo bevuto tutto il cocktail in pochi attimi Meredith presse immediatamente quello di Cassandra.
Finito anche il secondo bicchiere Meredith, già alticcia, si rivolse a Cassandra con l’intenzione di darle alcuni consigli:” Finklestein è un bravo ragazzo ma se dice che si farà sentire dovrebbe farlo! Cioè io ho aspettato tutto il quindicesimo secolo ad aspettarlo e lui ora si presenta qui al raduno con te! Senza offesa, mi sembri simpatica ma non credi avrebbe prima dovuto chiarire? Beh almeno qui non potrà usare la magia per evitarmi e non parlare con me! Merito quel chiarimento.”
La rossa decise di informarsi su come funzionava la magia in quel posto, così chiese con il suo miglior tono ingenuo:” Perché? Come funziona la magia?”
Meredith rispose pigramente:” Sai, per via della tregua. La cerimonia è troppo importante, quindi per la riunione lasciamo la magia fuori da qui. Un accordo fra gentil uomini insomma... ora che ci penso abbiamo arrostito dei gentil uomini, per rendere ufficiale il patto quando lo abbiamo stanziato.”
Cassandra sempre più a disagio disse a fatica:” Sai, penso che a Finkly farebbe piacere se gli dicessi tu tutto questo. Quindi cosa ne dici se vado a chiamarlo? Almeno...”
Meredith bloccò l’ennesimo tentativo di dileguarsi di Cassandra dato che bloccò la rossa per una spalla e le disse decisa:” No, no... sembrerei una sanguisuga ma in modo negativo...”
Cassandra scosse la testa e disse a disagio per la bizzarra situazione in cui era finita, per rendere più veritiera L sua risposta ripensò ai primi tempi in cui non era ancora sicura dei sentimenti del Bibliotecario nei suoi confronti:” No... non sei tu... è lui. È così... impegnato. Sai, diventa così  concentrato e... cocciuto. Per nulla aperto a nuove idee.”
Meredith annuì per poi aggiungere:” Già, è una stupidissima cosa da uomini. Io sono del tutto aperta a nuove idee.”
A quel punto la donna si mise a giocare con i capelli di Cassandra, al che alla Bibliotecaria venne il dubbio che Meredith ci stesse provando anche con lei e che suggerisse di diventare una coppia aperta... 
Meredith aveva continuato a rigirarsi i capelli della rossa farà le dita mentre era scoppiata a piangere e aveva detto alla rossa:” Sei stata così gentile. Dio, mi serve uno specchio. Il mio... il mio corpo è un colabrodo.”
Quelle parole diedero un’idea alla rossa che, abbandonato definitivamente il tono ingenuo, disse eccitata:” Uno specchio! Sì!”
Intuendo che in quel modo Meredith l’avrebbe seguita la Bibliotecaria corresse il tiro:” Ad essere precisa serve a me. Tu sei fantastica! Io faccio un salto al bagno, tu resta qui. Non farti abbordare da un uomo. Torno subito!”
Cassandra a quel punto corse via, entrata nel bagno incrociò una donna che usciva, poi controllò sotto ogni porta per avere la certezza di essere da sola prima di mettere in atto il suo piano.
Jacob invece si stava godendo la compagnia di Olaffson e Norman, alla fine sembravano persone tranquille nonostante Cassandra avesse provato ad avvisarlo di qualcosa; decise poi di fare conversazione dato che il gioco a cui stava assistendo come spettatore gli sembrava familiare:” A che stanno giocando?”
Olaffson gli mise una mano sulla spalla prima di rispondergli:” È passato davvero troppo tempo se non riconosci una partita di Halatafl^^?
Il Bibliotecario disse pronto, decisamente era una fortuna che fosse così afferrato sull’argomento:” Ma certo! La volpe e le oche! È ovvio che io conosca il gioco! È solo che non avevo riconosciuto l’antico nome nordico.”
Distratto da quella frase Olaffson prese a lamentarsi:” Oh, lo so. Non parliamone. Ho parlato con il comitato organizzativo e ho detto che avremmo dovuto utilizzare i linguaggi antichi! Per la barba di Odino, la prossima volta ci vestiremo come cinesi e parleremo come loro!”
Norman invece intervenne non centrando il focus del discorso:” Sto imparando il mandarino. È Fant...”
Olaffson finí la frase assieme a Norman con tono seccato:” Fantastico. Si lo sappiamo.”
Il Bibliotecario decise di fare colpo su Norman:” Sarebbe Zhen bang, in mandarino.”
Olaffson si mise a ridere e dopo l’ennesima pacca sulla spalla all’esperto d’arte disse di nuovo allegro:” Ah! Le sai proprio tutte! Finklestein!”
Jakob si era poi messo in coppia con Norman per giocare a un gioco che prevedeva di colpire un ciocco a svariati metri di distanza con un legno più piccolo ma il compagno di squadra di Stone non si era rivelato esattamente un fenomeno a quel gioco dato che aveva dimostrato di avere una pessima mira; Olaffson stravaccato su una poltrona aveva commentato divertito:” Hai un bel coraggio ad aver scelto Norman come partner!”
Il Bibliotecario aveva però difeso il compagno di giochi con un tono divertito da quella situazione:” Ehi! Ehi! Non dare retta agli insulti che arrivano dalla piccionaia!”
Immediatamente dopo aveva tirato il suo legno e aveva abbattuto il ciocco così la folla era scoppiata ad applaudire, dopo aver dato il cinque a Norman andò a bere un sorso di birra mentre Olaffson, messosi di nuovo dritto, gli disse stupito:” Caspita... non sei mai stato così bravo!”
Norman aggiunse divertito:” La pettinatura perfetta, quel bel... sono un po’ sgradevoli alla vista.”
Olaffson diede man forte all’amico:” Sì! Staresti meglio con gli occhi cadenti e un bel pancione! Dico davvero! Magari alla tua attuale ragazza potranno anche andare giù ma se vuoi mettere le cose in chiaro con Meredith, lei... beh... credo che dopo un paio di Bloody Mary ci starebbe comunque se ci provassi.”
Norman diede ragione a Olaffson così Stone per districarsi da quella situazione imbarazzante decise di ricorrere a un diversivo efficace al cento per cento così alzando il boccale urlò ai presenti:” Più birra!”
Tutti immediatamente risposero entusiasti alla proposta urlando anche skall a più non posso per sancire i brindisi.
Poco dopo la partita riprese e quando era di nuovo il turno di Stone, proprio prima che il cowboy facesse il suo tiro Norman iniziò a ciarlare di argomenti di una noia mortale:” Recentemente sono stato coinvolto nelle assicurazioni. Sapevi che solo una minima parte della popolazione ha la copertura giusta per i disastri naturali?”
Il Bibliotecario gli disse secco, il suo lato competitivo era emerso prepotentemente, complice anche la birra:” Norman, seriamente?”
L’uomo fraintese dato che disse allegro:” Oh, si! Mandarli in bancarotta è stato davvero bello.”
Jacob si chiese con chi fosse finito, probabilmente Cassie lo aveva scoperto e aveva cercato in tutti i modi di avvisarlo... per il momento la cosa migliore da fare era fingere di essere Finklestein e non dare sospetti.
Anche Olaffson volle dire la sua:” Ora tocca a me. Mi sto specializzando. Sai, una grande siccità qui... un’espansione mirata di vaiolo là...mi piace una bella pestilenza. Trovi un tipo malato, lo porti in giro e lo fai tossire un po’ ovunque. Colera. Il colera è incantevole.”
Sentendosi osservato da Jacob disse con tutta calma:” Che c’è?”
Il Bibliotecario rispose con una mezza verità:” Ragazzi... non mi distrarrete così facilmente.”
Jake stava per lanciare quando Norman disse divertito:” Finilestein!”
Stone gli lanciò la sua migliore imitazione delle occhiatacce di fuoco di Nicole ma non gli riuscì gran che bene visto che l’uomo gli disse divertito:” Qual è il tuo disastro naturale preferito?”
Il Bibliotecario rispose con la prima cosa che gli venne in mente:” Riscaldamento Globale.”
L’atmosfera si raggelò e Olaffson commentò colpito sul vivo:” Questa era crudele.”
Norman gli diede ragione, magari però Finklestein lo aveva detto di proposito per essere lasciato in pace.
Dato che Jacob aveva abbattuto l’ennesimo ciocco rallegrò subito l’atmosfera urlando divertito e alticcio:” Più birra per tutti!”
Cassandra prima di collegare i binocoli allo specchio notò che un bicchiere di vino abbandonato sul piano del lavandino prese a tremare; non ci diede molto peso dato che era concentrata in quello che stava facendo e aveva anche la sensazione di dover fare in fretta.
Mentre smanettava si mise a riflettere ad alta voce:” Ok, Jenkins ha detto che ha messo la stessa frequenza di trasmissione in questo binocolo di tutte le sue altre invenzioni.”
Nel frattempo in Biblioteca Flynn, tornato in ufficio con i figli, con un veloce incantesimo evanescente aveva fatto sparire la neve che si era accumulata di fronte alla Porta sul Retro; aveva poi commentato la situazione mentre lanciava un’occhiata divertita ad Ezekiel che ora era in versione mamma chioccia:” Sembrerebbe che qualcosa o qualcuno abbia fatto interferenza con la Porta sul Retro... e non sapendo esattamente dove sono Jake e Cass tentare un incantesimo di teletrasporto rischierebbe solo di farci finire in mezzo alla neve; siamo comunque a novembre e dovremmo raggiungere il nord della Svezia.”
Jones picchiettò dolcemente l’uovo per poi dire premuroso rivolto all’uovo:” Sta tranquillo, tu starai qui al calduccio e al sicuro.”
Vedendo quella scena Regan disse ironico ai fratelli:” Pensavo che dargli qualcosa da fare per tenerlo occupato e scacciare i ricordi del mese scorso fosse una buona idea... mi sa però che lo abbiamo rotto.”
Jones non parve sentire ma per contro notò che era apparso il volto di Cassandra nello specchio che avevano usato per contattare Judson e in cui il vecchio Bibliotecario ogni tanto faceva capolinea.
Prima che la rossa potesse dire qualcosa il cavo collegato alla presa elettrica saltò, giusto pochi attimi prima dell’arrivo di Meredith; che entrando nel bagno disse con una certa gentilezza:” Ehi. Volevo scusarmi per aver pianto di là... è che tu... è facile parlare con te.”
La Bibliotecaria ricorse al miglior finto sorriso di finta cortesia del suo repertorio; Meredith per contro biascicò qualcosa su Finklestein che la rossa faticò a comprendere per poi avvicinarsi al lavabo e darsi una sistemata al trucco, per poi aggiungere con voce più chiara:” Sarà il Jet-Lag, dopo la Cerimonia mi sentirò di sicuro meglio.”
Cassandra ne approfittò per chiedere curiosa:” La Cerimonia... cos’è di preciso?”
Meredith rispose stranita mentre sovrastava Cassandra di tutta la testa, complici anche i tacchi alti, possibile che la nuova amica di Finklestein non sapesse proprio nulla?
“ È dove consumiamo il cristallo. Sai, il motivo per cui siamo qui.”
Cassandra sentendo quelle parole ebbe una spiacevolissima sensazione, molto probabilmente era nei guai; da dentro una toilette Meredith proseguì la sua spiegazione:” Sono già usciti con la motoslitta per prenderlo. Dio, un tempo ci uccidevo per questa cosa. Ma con la Tregua ci siamo civilizzati, ora condividiamo. Comunque ad alcuni di noi mancano le cacce, soprattutto quando il Cristallo di Angrboda chiama. Non lo senti?”
La rossa nel mentre aveva sistemato le sue cose nella tracolla poi aveva notato con grande orrore che a nominare il cristallo il suo petto si era illuminato; aveva risposto ironica e preoccupata:” Si, non sai quanto.”
Stone invece aveva smesso di giocare così aveva deciso di tenere banco e di dimostrare anche ai suoi compari momentanei la sua cultura considerevole; Cassandra, liberatasi da Meredith, era arrivata giusto in tempo per sentirlo parlare di letteratura :” Quando Tommaso D’Aquino ha detto “Non c’è nulla al mondo di più prezioso della vera amicizia...” non conosceva il riscaldamento interno!”
Tutti si misero a ridere, con l’eccezione di Cassandra che senza dire una parola si fece largo tra la piccola folla di uomini e con un braccio trascinò via il fidanzato mentre con l’altro si teneva ben stretto il maglioncino che indossava per evitare di risplendere nuovamente come una luce di Natale, il tutto fra i cori di protesta dei presenti, decisamente alticci e pronti a bere ancora.
Quando i due furono da soli nel guardaroba Stone disse leggermente su di giri:” La mia copertura regge alla grande! Non c’è bisogno di preoccuparsi così tanto.”
Cassandra però non era dello stesso avviso dato che disse decisamente alterata:” Cosa stai facendo?”
Jake le rispose decisamente alticcio, le birre bevute per non destare sospetti iniziavano a fare effetto:” Cosa sto facendo? Mi sto fingendo Finklestein per non dare sospetti. Però per farlo ho dovuto alzare il gomito e fare l’amicone... non è che sia stato esattamente facile: quei tizi hanno qualcosa di strano.”
Leggermente più calma ma decisamente non meno in ansia la Bibliotecaria mise in testa a Jake il binocolo per poi dire seria:” Esci, scoprirai esattamente cosa c’è di strano in questo posto è in questi tizi.”
Il Bibliotecario fece come gli era stato detto dalla fidanzata, una volta osservati gli altri ospiti della struttura si richiuse immediatamente la porta alle spalle sconvolto, ripresosi leggermente disse serio e preoccupato:” Ok, ora ha senso. Dobbiamo scappare da qui.”
Cassandra annuì così mentre riponeva il binocolo nella tracolla informò Jacob di tutto quello che le era successo decisamente più sollevata dal non essere più la sola a sapere la verità su quei mostri:” Ok, ho una buona notizia e una cattiva notizia. La buona notizia è che sono riuscita a connettere il binocolo ad uno specchio del bagno, pensavo di poter contattare la Biblioteca ma la connessione ha fatto corto, devo essermi dimenticata di considerare che qui si usano prese europee.”
Stone chiese incerto:” E allora la buona notizia?”
La rossa disse secca e preoccupata:” La cattiva notizia è che quella intera convention di demoni là fuori sta cercando di prendere il cristallo che al momento si trova incastonato nel mio petto e che mi fa illuminare come una lucciola non appena lo si nomina. Ho scoperto che ogni volta che qualcuno dice Cristallo di Angrboda il mio petto diventa un neon.”
Vedendo l’espressione stupefatta di Stone la Bibliotecaria disse solo, con un’ironia di cui Nicole sarebbe stata fiera:” Già, succede esattamente questo.”
A quel punto mise due dita sotto il mento di Jacob per far tornare il fidanzato a guardarla in faccia e aggiungere caustica:” Jake non é il momento. Pensa alle priorità.”
Aggiunse poi seccata dalla situazione in cui erano finiti:” Ha anche detto che lo consumeranno... credi che voglia dire che loro...”
Jacob disse decisamente preoccupato per Cassandra e con un tono che di calmo non aveva nulla:” Ho visto uno di loro scollarsi tre litri di birra in un sorso credo sia nel regno del possibile!”
La Bibliotecaria disse con una voce decisamente più acuta del solito:” È quindi cosa facciamo? Non possiamo andarcene per via della bufera e, se rimaniamo pare che mi mangeranno!”
Vedendo che il cristallo aveva perso lucentezza Jake disse in preda al panico:” Si è scolorito, si è scolorito, forse per sempre... forse.”
A quel punto provò a vedere come fosse la situazione all’esterno ma Cassandra disse furiosa, anche lei ormai aveva perso la calma:” Non ho intenzione di rischiare! E non posso usare un incantesimo di occultamento dato che la magia è bloccata in questo posto^^!”



Note:

* Cassandra ha una discreta conoscenza della magia, mi immagino quindi che almeno sappia riconoscere delle rune, magari non sa tutto alla precisione ma non è totalmente ignorante in materia

** alla fine del terzo film, proprio nell’ultima inquadratura il campo si allarga su Flynn e Judson per mostrare che le passatoie che collegano il corridoio ai reperti formano il disegno di un’albero, sotto le passatoie c’è dell’acqua in cui si vede sguazzare il mostro di Ness

*** tradotto: invoco gli antichi dei, la cui opera è realizzata. Per la quiete. Mi sorprendo sempre di quanto faccia schifo il latino nelle serie americane... sembra abbiano usato google traduttore. In più tendo sempre a rimuovere il fatto che gli anglofoni fanno tendenzialmente schifo con le pronunce delle lingue romaniche

^ vi rimando al capitolo 46

^^ è logico pensarlo visto quello che ha detto Meredith 



Note dell’autrice:

Come vedete questo è un capitolo che ha subito parecchie modifiche ma ne aveva decisamente bisogno visto tutto quello che é stato modificato fin qui: Flynn non scappa, Nicole non ha manie di controllo, Jacob non ha tutta questa avversione nei confronti della magia e Ezekiel non viene considerato immaturo e infantile. 
Proprio per ciò che riguarda Ezekiel mi è sembrata una buona idea arrivare al suo ruolo di “mamma” in maniera diversa e un po’ comica, sfruttando i tre piccoli Carsen, che alla fine lo manipolano per fargli fare qualcosa che lo faccia sentire alla normalità dopo l’essere stato quasi trasformato in un lupo mannaro; Alastair, Regan e Astrea stanno poi iniziando a crescere e manifestano sempre di più la loro personalità e parallelamente vogliono iniziare a capire davvero cosa significa essere Bibliotecari o Guardiani.
Essendo un episodio incentrato soprattutto su Jacob e Cassandra ho dovuto modifica parecchie cose soprattutto inerenti alle loro dinamiche e alla magia: preciso che in questa storia non c’è Cassandra che vuol essere l’unica a usare la magia e a sperimentare e non c’è Jacob con un’avversione così forte e a tratti ingiustificata soprattutto vedendo che nella prima stagione non era così e le cose sembrerebbero essersi modificate senza un perché...
Come avete potuto vedere anche Flynn usa la magia senza problemi, anche perché la usa già nella serie, qui è stato anche supervisionato da Merlino quindi è relativamente abile anche se ovviamente non è ai livelli di uno stregone; il tutto per far capire che come ho già detto tante volte la magia è neutra, dipende da come la di usa e può essere utile se supervisionati da chi ne sa parecchio.
Credo di aver detto tutto, ma se non vi fosse chiaro qualcosa sono sempre pronta a dare chiarimenti!
Al prossimo capitolo Librarians:)

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Capitolo 61
*** Sessantesimo capitolo ***


Sessantesimo capitolo

In Biblioteca dopo che Ezekiel aveva visto Cassandra aveva informato immediatamente tutti i presenti così Flynn e Jenkins avevano immediatamente iniziato ad esaminare lo specchio mentre Nicole aveva chiesto un resoconto dettagliato al ladro, chiedendogli di non omettere alcun particolare.
Alastair, Regan e Astrea per contro erano nuovamente sgattaiolati via, decisi a riprendere da dove erano stati interrotti con le armi di Artù.
Jones aveva quindi provveduto a descrivere tutto quello che aveva visto per un paio di istanti allo specchio:” Era all’interno di un locale, sembrava un bagno o qualcosa del genere...”
Nicole commentò seccata:” Mai che ci sia qualcosa di semplice in questo lavoro!”
Il marito per contro si lasciò andare a una breve risata per commentare divertito:” Sono più di dodici anni che me lo dici... Comunque potrebbe andare peggio, anche se sembra impossibile: Jake e Cass sono al chiuso e al coperto, possono riprovare a contattarci.”
Jenkins a quel punto chiede scettico:” Ed è tutto? Non ha visto altro?”
Jones rispose enormemente sarcastico mentre con una mano reggeva l’uovo di Nessie e con l’altra prendeva il telefono:” No, sto omettendo informazioni rilevanti per divertimento. È ovvio che ho detto tutto quello che ho visto!”
Mentre Flynn e Nicole si lasciavano andare a una risata divertita dalla risposta dell’australiano Jenkins disse tranquillissimo:” Magari non ha prestato abbastanza attenzione.”
Il diretto interessato disse secco mentre si alzava in piedi:” Io non presto attenzione... Sa cosa sto facendo da sta mattina? Con il telefono ho seguito tutte le anomalie meteorologiche e questa bufera, è letteralmente apparsa dal nulla!”
Flynn a quelle parole si mise fra Jenkins e il telefono, intento a osservare il fenomeno per poi cimentarsi nello snocciolare le sue incredibili conoscenze:” Non è possibile che alcuna perturbazione atmosferica abbia creato un fenomeno simile. No... qui c’entra la magia e ho un paio di ipotesi, una peggiore dell’altra, su chi potrebbe aver scatenato la bufera.”
Nicole si volle togliere un dubbio, non aveva la conoscenza del marito ma in compenso aveva molta più esperienza, così chiese sospettosa:” Cosa sappiamo esattamente della missione? Chi l’ha aggiunta nell’Agenda?”
Jenkins andò immediatamente a prendere l’Agenda del Bibliotecario, lo stesso quadernetto dove ormai quasi due anni prima avevano scritto di tornare a Collin Falls quando sarebbe stato il momento*; Nicole invece disse divertita:”  Sentiamo, qual è la vera ragione?”
Zeke disse tranquillissimo mentre Flynn osservava divertito la scena, anche lui aveva avuto lo stesso pensiero di Nicole:” Volevo essere sicuro di non essermi perso alcuna uscita con lo snowboard.”
Il ritorno di Jenkins impedì ai Carsen di fare commenti ironici, preferirono infatti sentire le informazioni del cavaliere:” È stato scritto dal Bibliotecario Gustav Von Erickson, seicento anni fa per essere precisi. Famoso storico svedese, devo ammettere che i suoi trattati sulla mitologia nordica sono davvero brillanti e ben fatti.”
Il Capo Bibliotecario aggiunse divertito nonostante la situazione fosse seria, gli aneddoti su quel Bibliotecario erano tutti parecchio divertenti:” Peccato sia passato alla storia come il Bibliotecario con la peggiore grafia! E Judson i primi tempi usava i geroglifici, giusto per capire il paragone. È lui la vera ragione per cui Gutenberg inventò la stampa.”
Nicole invece chiese incerta, aveva un pessimo presentimento:” Che cosa ha scritto?”
Jenkins fece un rapido riassunto:” Ha indicato la posizione della caverna di ghiaccio, la data e Prima Gelata Cristallo nel Ghiaccio.”
Flynn ebbe un dubbio così chiese immediatamente a Galahad:” Potrebbe passarmi l’agenda?”
Nel frattempo Jacob e Cassandra erano a un punto morto, stavano infatti pensando alla prossima mossa da fare per avere la minima speranza di poter uscire vivi da quel raduno di mostri; a un certo punto Stone che stava camminando avanti e indietro con nervosismo per il guardaroba aveva esclamato irritato:” Dovevi proprio usarlo quell’incantesimo?!”
La rossa rispose immediatamente, anche lei tesa come una corda di violino e decisamente arrabbiata da quella insinuazione:” Come prego? Dopo due anni abbondanti in cui abbiamo a che fare con la magia ogni singolo giorno mi fai una domanda simile? Certo che era il caso di usare la magia in quel caso! Se però fosse stato un algoritmo non ti saresti arrabbiato vero? Non hai mai capito fino in fondo che la magia e la scienza non sono così diverse.”
Jacob si mise di fronte a Cassandra per commentare caustico:” È diverso. Ed è pericoloso.”
La Bibliotecaria non demorse, non voleva cederete minimamente in quel litigio:” Sai cos’altro veniva ritenuto pericoloso? Fuoco, tecnologia, chimica! Sai perché? Perché pensavano fosse magia finché le persone non hanno imparato a usarli!”
Jacob, altrettanto testardo non volle arretrare di un millimetro così disse gelido:” Tu non sai come usare la magia. Non lo sai. Non sei così abile da non ferire la gente quando la usi. Non sei Merlino Cassie! E nemmeno Flynn. Apri gli occhi prima che sia troppo tardi.”
La Bibliotecaria sibilò gelida:” Nessuno si è ferito.”
Stone disse rammaricato:” Tu si.”
Quelle die parole fecero scattare qualcosa in Cassandra, che si rivolse furente al suo ragazzo, arrivando poi a tirargli dei pugni sul petto a causa di tutta la frustrazione che la donna provava in quel momento:” Io non sono fragile! Sto cercando di fare del mio meglio in una pessima situazione, proprio come te!”
Quella scena fece capire al Bibliotecario di aver esagerato, ci teneva davvero tanto a Cassandra e voleva proteggerla a qualunque costo, aveva però scelto le parole sbagliate e in più criticare la magia non era stata la mossa più furba: era vero che non era un grande fan della magia e di sicuro non si sarebbe mai messo a praticarla, era decisamente tutto troppo complicato e rischioso, però ne comprendeva i benefici. A Stone era infatti chiaro che era un utile strumento se lo si sapeva usare: bastava pensare alla Porta sul Retro, ai prodigi che compiva Merlino o agli esperimenti di Flynn e Jenkins, che portavano sempre a risultati inaspettati...
Compreso il suo errore decise di fare un passo indietro e provare a parlare a Cassandra con tono più calmo e cercare di spiegarle il perché della sua preoccupazione:” Non credo che tu sia fragile, Cassie. Credo che tu sia troppo intelligente per essere così spericolata. Ti ricordi che a Flynn e Nicole dal primissimo giorno ci hanno detto che la magia ha un prezzo se non è usata con la giusta supervisione... Cassie non fare l’errore di perderti perché non hai avuto la pazienza di aspettare di essere pronta; hai a disposizione il mago più potente del mondo! Sono sicuro che il vecchio Merlino ti aiuterebbe di sicuro...”
Passò un abbondante minuto in cui nessuno disse nulla: Cassandra era troppo impegnata ad assimilare quello che le era stato detto, Jacob invece sperava di essersi spiegato correttamente.
Fu il Bibliotecario a spezzare quel silenzio carico di parole non dette dato che disse deciso mentre prendeva una pesante sciarpa:” Se non possiamo contattare la Biblioteca vuol dire che affronteremo la bufera, ma prima... mettiti questa.”
Cassandra lo guardò senza capire così Jacob mentre sistemava la sciarpa in modo tale da coprirle il petto disse sbrigativo:” Hai detto che non puoi usare incantesimi, a noi però serve che nessuno noti che sei diventata una luminaria temporanea. A volte basta solo un po’ di ingegno misto a creatività... vediamo se è messa bene... Angrboda.”
Quella volta non si vide alcuna luce così Cassandra sospirò soddisfatta per poi aggiungere ironica:” Almeno non mi ghiaccerò mentre andiamo a zonzo nella bufera di neve.”
Sentendo una parola in particolare Jacob disse riflessivo:” Che cosa hai detto?”
La rossa disse incerta, non capiva proprio gli sbalzi d’umore così repentini che Jake stava avendo quel giorno:” Ho detto che così non avrò freddo...”
Stone invece giunse all’epifania sulla vera identità dei misteriosi esseri che avevano organizzato quella specie di Convention:” No... hai detto che non ti ghiaccerai... penso di aver capito chi siano questi tizi.”
In Biblioteca anche Flynn era giunto alla stessa conclusione di Stone dopo aver esaminato l’Agenda, era poi andato a prendere un libro aperto su una pagina che raffigurava un gigante, che aveva poi dato a Jones dato che era quello che aveva più bisogno di informazioni; il Capo Bibliotecario disse poi a beneficio di tutti i presenti:” Sono Jotnar, i giganti di ghiaccio della mitologia nordica.”
Jones a quel punto chiese una conferma:” Sono i cattivi del primo film di Thor**? 
Nicole annuì per poi aggiungere divertita:” Certe volte sei incredibile Zeke...”
Jenkins invece decise di riportare la conversazione su toni più seri, erano in missione per la Biblioteca dopotutto!
Disse quindi impeccabile e professionale, scrivendo sulla lavagna quella che sembrava una p:” Quando Von Erickson scrisse Prima gelata non si trattava di una p; era un’antica runa Futhark***: thurs, particolarmente associata ai giganti di ghiaccio, tanto da essere usata per indicarli... si tratta di una razza di semidivinità nordiche combina guai.”
Flynn aggiunse altre nozioni:” Uno dei loro più celebri membri era il padre di Loki, e ovviamente la stessa Angrboda... ora saranno anche loro alla ricerca del cristallo.”
Nicole si sostituì a Jenkins e Flynn nella spiegazione, aveva uno spiacevole ricordo di quei tizi:” Erano venerati come dei, ora invece si occupano di sofferenza umana, divertendosi e facendo soldi dalla sofferenza della gente. Odio quei bastardi.”
Il Capo Bibliotecario si inserì nuovamente nel discorso mentre notava che Ezekiel ora si era messo ad accarezzare l’uovo di Nessie:” Non dimenticarti che sanno anche controllare il clima. Sono pronto a scommettere che quella bufera è causata da loro. La staranno usando per nascondersi e non farsi trovare da noi o da altre creature sovrannaturali che vogliono il cristallo. Se Jacob e Cassandra sono con loro si trovano in grande pericolo.”
Usciti dal guardaroba, dopo aver fatto il punto sugli Jotnar e dopo aver deciso di comune accordo di non litigare sulla magia Gino a quando non sarebbero stati al sicuro a New York, Stone fece a Cassandra il punto della situazione:” Dobbiamo attraversare la stanza, prendere le nostre cose e uscire da quelle sue porte.”
La rossa disse ironica:” E come facciamo con tutta questa gente?”
Il Bibliotecario rispose con un sorrisetto divertito:” Non sei mai stata in un bar durante una partita tra Sooners e Cowboys, vero? Sta a vedere e seguimi.”
A quel punto Stone attraversò la sala muovendosi con disinvoltura e scambiando convenevoli con fare amichevole con chiunque si trovasse di fronte, Cassandra per contro si mise dietro di lui e lo seguì senza fiatare, ammettendo che il fidanzato ci sapeva fare davvero; i due arrivarono a destinazione proprio quando dall’ingresso entrarono quattro giganti che tenevano in mano senza difficoltà l’enorme blocco di ghiaccio che conteneva il cristallo di Angrboda.
Dal nulla apparve Olaffson che disse compiaciuto, mettendo le mani sulle spalle dei Bibliotecari:” Non vedevate l’ora, vero? Nemmeno io.”
Poco dopo, quando tutti i giganti furono seduti nel salone, Olaffson aveva indossato un mantello di pelliccia cerimoniale e aveva dato l’ordine di scoprire il blocco di ghiaccio in cui credeva fosse custodito il cristallo di Angrboda; aveva poi iniziato il suo discorso cerimoniale con fare trionfale, spalancando le braccia:” Clan degli Jotnar, a tutti voi il mio benvenuto! Ci troviamo qui riuniti, in questo tempo e in questo luogo per condividere il potere di rigenerazione racchiuso nel blocco di ghiaccio primigeneo.”
Cassandra sperò con tutto il cuore che nessuno nominasse il cristallo e, per ulteriore precauzione, si strinse più forte la sciarpa sperando che lei e Jacob potessero fuggire alla prima occasione; Olaffson nel frattempo aveva proseguito il suo discorso:” Ogni seicento anni il cristallo di Angrboda si rigenera e ogni seicento anni noi ci siamo fatti la guerra e ci siamo decimati pur di accaparrarcelo. Ma ora, dopo la dichiarazione di pace, riusciamo finalmente a condividerlo! Ad ognuno la sua quota! Così il potere e l’influenza degli Jotnar sono cresciuti a dismisura!”
In quel momento l’intera sala esplose in grida di gioia e di entusiasmo per le parole del leader, anche Jacob e Cassandra si unirono ai festeggiamenti con scarsa convinzione, dopo una breve pausa, in cui Olaffson si era goduto il bagno di gloria, il gigante di ghiaccio riprese il suo discorso:” E quest’oggi, quest’oggi, il nostro potere sta per essere rinnovato ancora una volta.”
Mentre Olaffson usava la sua magia per aprire il blocco di ghiaccio tutti i giganti erano attentissimi ad osservare le azioni del loro leader; i due Bibliotecari capirono che era l’occasione migliore per scappare così provarono a sgattaiolare via indisturbati.
Erano quasi arrivati all’uscita quando in quel preciso momento entrò un ometto di mezza età, con la chierica e tutto trafelato; Olaffson se ne accorse dato che disse furioso:” Chi sei tu?”
L’ometto per tutta risposta disse agitato:” Chi? Io? Beh, sono Finklestein.”
Sentendo quelle parole i due Bibliotecari seppero di essere ancora più nei guai, era come se fossero perseguitati dalla sfortuna quel giorno.
Meredith si era avvicinata di gran carriera e aveva detto minacciosa indicando Stone:” Se tu sei Finklestein allora quello chi è?!”
Il vero Finklestein disse immediatamente:” È un impostore! Ed è qui perché vuole il cristallo tutto per se!”
Norman disse immediatamente allarmato:” Un falso Finklestien!”
Stone capì che era il momento di passare al contrattacco se voleva avere una qualche speranza di uscirne vivo assieme a Cassandra:” Io non sono un falso Finklestein! Lui è il falso Finklestein!”
Cassandra decise di dare man forte al fidanzato:” È vero! Quello è un impostore, non è il mio Finkly!”
Olaffson decise di tagliare la testa al toro così ordinò deciso:” Prendeteli tutti!”
I giganti fecero come gli era stato ordinato così afferrarono i tre contendenti di peso e li scortarono davanti al blocco di ghiaccio, a nulla valsero le urla di protesta di Stone, nella colluttazione a Cassandra cadde la sciarpa, esponendola al pericolo di essere scoperta.
Olaffson prese la situazione sottobraccio così disse convinto e deciso:” Silenzio, silenzio. Io frequento Finklestein da diecimila anni, lo conosco meglio di chiunque altro qui dentro. Quindi... uno di voi due dovrà prima di tutto convincere me.”
Si rivolse immediatamente a Stone dicendogli accusatorio:” Per prima cosa: chi è la tua nuova ragazza? Non l’ho mai vista prima e sai bene come la pensiamo sul portare sconosciuti alla nostra cerimonia!”
Stone rispose prontamente:” Olaffson! Sei forse impazzito o ti sei instupidito tutto d’un colpo? È semplicemente più giovane di noi! Poi voglio dire, devo renderti conto di tutte quelle con cui esco? E poi da quando ti arroghi il diritto di sapere dell’esistenza di ogni singolo Jotnar senza scagliare? Se ti sei perso qualche nascita non è di certo colpa mia, perché come vedi la mia ragazza è qui, nonostante io non sventoli bandiere per farti sapere della sua esistenza! Tu nel corso di questo raduno mi hai parlato della tua famiglia o delle tue conquiste a Niflheimr, il nostro regno delle nebbie, del freddo e dei ghiacci o che sei stato sulle rive dei fiumi Élivágar? Mi è sembrato che tu non abbia detto o fatto nulla di tutto ciò. Ci conosciamo da un sacco di anni! Non sono tenuto a rispondere alle tue accuse Olaffson!”
La risposta di Stone era inattaccabile così Olaffson disse scocciato, sperando che Jacob finisse di parlare:” Ok, ok, ok... ora tocca all’altro Finklestein. Allora... altra domanda: che cosa abbiamo fatto l’ultima volta che ci siamo visti?”
Il vero Finklestein non seppe cosa rispondere dato che si limitò a fare dei versi incerti e accompagnare il tutto da balbettii confusi per poi passare a una tattica diversa:” Non lo so! Come puoi pretendere che io me lo ricordi?!”
Jacob invece rispose prontamente, aveva messo assieme tutte le informazioni che Olaffson si era lasciato sfuggire durante la giornata e con l’aiuto delle sue conoscenze storiche era sicuro della sua versione dei fatti:” È stato circa centocinquanta anni fa, il che significa... vediamo... ci siamo visti l’ultima volta durante l’epidemia di colera a Londra nel 1854. Non te la saresti mai persa! Tu adori le pestilenze, come tutti noi!”
A quelle parole si levò un grido entusiasta da tutti i giganti, Stone aggiunse poi furioso:” E ci è pure toccato parlare in cockney^ con quegli schifosi vittoriani, ma quando eravamo solo noi Jotnar potevamo usare la lingua antica, quella di che era bella.”
Finklestein si portò una mano alla testa e fece un gesto come a voler dire che era stato così sciocco a non ricordarsi nulla di tutto quello che aveva detto il Bibliotecario; Olaffson decise quindi di concludere quella farsa con una domanda decisiva:” D’accordo. Ultima domanda: da quanto tempo siamo amici?”
Stone basandosi sulle esperienze di quella
Giornata disse tranquillo:” Noi siamo amici da sempre, da quando eravamo in fasce. Due piccoli giganti sempre a fare danni.”
Il Bibliotecario, preso dall’entusiasmo della sua recita fece anche una risata, per poi proseguire, con tanto di gesti che segnavano la vicinanza fra lui è Olaffson per so fermare le sue parole e per rafforzare la sua recita:” Olaffson e Finilestein. Finklestein e Olaffson.”
Il vero Finklestein aveva però qualcosa da dire in merito alle parole di Stone dato che commentò ironico e leggermente schifato:” Io e lui in verità non siamo mai stati amici!”
Dopo una brevissima pausa Finklestein decise di sfogarsi e di dire tutto quello che pensava di Olaffson, rivolgendosi direttamente a lui con tono arrabbiato :” Tu sei sempre stato geloso! I guerrieri vichinghi avevano giurato eterna fedeltà a me perché a loro piacevo più io e questa cosa ti faceva impazzire!”
Olaffson rispose altrettanto alterato, alzando il tono della voce:” Ma quella fedeltà aveva un prezzo! La promessa che avrebbero attraversato gli oceani!”
Mentre i due giganti litigavano Stone e Cassandra si scambiarono uno sguardo preoccupato, molto probabilmente stavano per essere in guai ancora più grossi; Finklestein nel frattempo rispose decisamente alterato:” E ci sono riusciti!”
Olaffson fece un gemito di disappunto così Finklestien proseguì la sua invettiva, sempre urlando:” E poi ti ricordi quella ragazza? La cinese?”
Il capo dei giganti iniziò a dire una raffica di no, per evitare che Finklestien proseguisse ma l’ometto non aveva intenzione di lasciar cadere il discorso:” Le piacevo molto di più io! Sissignore! A tutti piaccio di più io, molto più di te!”
Olaffson ruggì furente:” Sai che ti dico? Che sei il solito, lurido, viscido verme schifoso!”
Concluse la sua frase tirando un violento pugno in faccia a Finklestein, che cadde a terra per il contraccolpo e venne poi immediatamente soccorso da Meredith; Olaffson emise anche il suo verdetto indicando l’uomo a terra:” È lui il vero Finklestein!”
A quelle parole i due Bibliotecari si diedero immediatamente alla fuga, così Olaffson dovette esortare i suoi giganti perché li inseguissero:” Forza! Prendeteli!”
In Biblioteca invece Nicole fece un brevissimo riassunto di tutto quello che Flynn e Jenkins avevano teorizzato e dedotto dalle loro ricerche e dai loro studi, la Guardiana commentò ironica:” Quindi fatemi capire: in mezzo a una bufera magica c’è un edificio magico evocato da quei bastardi degli Jotnar?”
Jenkins annuì per poi commentare serafico:” Ha fatto un eccellente riassunto signora Carsen.”
Ezekiel, che si era fatto portare una coperta per tenere meglio al caldo l’uovo di Nessie chiese una conferma mentre si avvicinava a Jenkins e al computer, forse aveva avuto un’idea:” Jenkins questo computer è in grado di rilevare le tracce termiche o cose del genere?”
Il cavaliere annuì con tono annoiato, volle però fare una precisazione:” Si, certo. La rilevazione è attiva ma in piena bufera non troverà di certo segnali termici.”
Flynn, rientrato proprio in quel momento con un libro in mano e i tre figli, che avevano  l’aria di essere stati sorpresi con le mani nel barattolo di marmellata, al seguito commentò interessato:” Credo che Ezekiel non intenda usarlo per rilevare la temperatura, sbaglio per caso?”
Il ladro disse ironico:” Come al solito no... ma non ti stufi mai di avere sempre ragione?”
Rivenendo un no come risposta Jones spiegò la sua idea anche agli altri, mentre Nicole scoccava ai figli uno sguardo di rimprovero che prometteva guai, così disse deciso:” Dovremmo monitorare un’attività magica.”
Jenkins rispose immediatamente spiegando come stavano i fatti, scocciato di dover dire un’ovvietà:” I satelliti non rilevano la magia.”
Zeke non si scompose dato che disse deciso, mentre continuava a esaminare il pc assemblato alla bell’e meglio con i più svariati oggetti, fra cui un frullino manuale:” Dipende. Il D.O.S.A. potrebbe avere i satelliti giusti. È da un po’ che seguono la magia, sapranno che tracce lascia. Se abbiamo noi l’attrezzatura volete che non ce l’abbiano anche loro?”
Nicole si lasciò andare a un ghigno divertito per poi commentare sprezzante:” Di sicuro quegli incompetenti capeggiati da quel colonnello avranno l’attrezzatura più schifosamente costosa e all’avanguardia per cercare di stare al passo con noi. Prego Zeke, hackera tutto quello che vuoi!”
Flynn vedendo quella reazione da parte della sua Guardiana le chiese divertito:” Non ti è ancora andato giù il fatto che ci hanno intralciati a Boston, vero?”
Nicole annuì solo, così Flynn disse divertito, tra le risate dei figli:” Sei proprio una Psicopatica.”
Jacob e Cassandra invece avevano provato a scappare da quell’albergo ma avevano terminato la loro fuga con il risultato di essere circondati da almeno una cinquantina di Jotnar infuriati; il Bibliotecario alzò le mani in segno di resa e disse con il suo miglior tono diplomatico:” Ok, ok, ok. Si è vero, vi abbiamo mentito. Ma c’è un motivo se l’abbiamo fatto.”
Cassandra, altrettanto disperata provò a dare man forte al fidanzato:” Ed è un motivo più che valido. Cioè che noi siamo dei Bibliotecari.”
La rossa sperava davvero che l’autorità di Flynn potesse proteggerli in qualche modo e che magari i giganti, intimoriti, li lasciassero andare via vivi.
Norman disse arrabbiato:” Bibliotecari?! Questo non è fantastico!”
Meredith aggiunse secca:” Una volta uno di voi provò a rovinarci la Cerimonia.”
Finklestein concluse arrabbiato strappando la targhetta con il suo nome dal petto di Stone e mostrando quanto fosse basso rispetto a tutti i presenti:” Ve l’avevo detto! Vogliono tenersi il Cristallo!”
Cassandra cercò di mediare la situazione:” Ok. Noi forse vogliamo tenerci il Cristallo ma non siamo i soli.”
Jacob diede man forte alla fidanzata dato che aveva notato lo strappo nella giacca a vento dell’ultimo arrivato:” È vero, non siamo i soli. È vero, eravamo alla grotta in cerca del Cristallo ma non eravamo soli. Ma la con noi c’era anche qualcun altro, qualcuno che non accettava di condividerne il potere con voi altri. Finklestein dico bene?”
L’ometto mugugnò qualcosa di indistinto mentre gli altri giganti iniziavano a guardarlo con sospetto; Olaffson gli chiese accusatorio:” Perché hai fatto tardi? Quelli come noi non si fanno fermare da una tormenta.”
Finklestein balbettò la prima scusa che gli venne in mente:” Perché... sono rimasto bloccato nel traffico.”
Stone decise di spiegare come stavano le cose con tranquillità e in sorrisetto di superiorità stampato addosso:” Ha fatto tardi perché gliele stavo suonando.”
Il suddetto interessato gli rispose subito piccato:” Tu non me le stavi suonando proprio per niente!”
Decise poi di rivolgersi agli altri giganti:” Se, e attenzione, sottolineo se, se alla ricerca del Cristallo io fossi andato da solo qualcuno mi dice per quale motivo sarei qui con voi?” 
Meredith disse sospettosa:” Potrebbe essere che ce l’abbia ancora addosso!”
A quel punto prese a perquisire Finklestien con l’aiuto di Norman tra le varie proteste e lamentele dell’accusato, che alla fine disse scocciato:” Smettetela! Così mi fate il solletico!”
Cassandra invece, che da un bel pezzo aveva ripreso a comportarsi normalmente, aveva deciso che era il momento di mettere ancora più nei guai il gigante che aveva rovinato la loro fuga:” Ve lo spiego io perché siamo certo che fosse Finklestien! È andato alla grotta per cercare il Cristallo e voi altri dovreste vergognarvi di voi stessi! Tutta quella invidia e le lotte intestine vi hanno resi paranoici e sospettosi!”
Un gigante tra la folla chiese perplesso:” Ma allora chi ce l’ha il Cristallo di Angrboda?”
In quel momento il petto di Cassandra prese a brillare di un’intensa luce azzurra così lo sguardo di tutti i presenti si focalizzò sulla Bibliotecaria che chiese una conferma inutile a Jake:” Per caso ho iniziato a lampeggiare?”
Stone annuì secco, perché ogni volta che sembravano essere sul punto di cavarsela qualcosa incasinava tutto quanto?
In Biblioteca Ezekiel aveva rispolverato da chissà dove un marsupio per neonati e ora teneva l’uovo lì dentro, a contatto con il suo petto; Regan aveva chiesto sarcastico e pungente alla madre nell’osservare quella scena:” Mamma credi che Zeke sia ufficialmente impazzito?”
La Guardiana gli rispose incerta e altrettanto sarcastica:” Non saprei Reg. O hai ragione oppure Zeke ha sviluppato un istinto genitoriale in tempi record. Non so quale delle due ipotesi sia peggio...”
Nel frattempo il suddetto Bibliotecario stava dando ordini a Flynn e Jenkins su come posizionare la rudimentale antenna, costruita con quanto avevano raccattato nell’ufficio in pochi minuti, per poter hacker are i satelliti del D.O.S.A.; mentre Flynn era arrampicato su una scala a metà altezza Jenkins era al secondo piano.
Jones aveva proseguito con i suoi comandi rivolto al cavaliere mentre osservava i dati del pc:” No, un pochino più a sinistra... ancora un po’ a sinistra... meno a sinistra. Meno a sinistra!”
Jenkins gli rispose pungente, per nulla incline ad essere comandato così a bacchetta:” Sì, sì. Per la cronaca meno a sinistra può anche essere più a destra!”
Ezekiel sbuffò spazientito mentre Nicole e i suoi figli osservavano divertiti la scena:” Senta, non voglio disturbare il segnale usando la forza bruta, ok? Sto clonando i dati del satellite e dei suoi comandi. È un’operazione molto delicata.”
Flynn dall’alto della scala disse ironico e divertito:” Per questo abbiamo lasciato a te carta bianca.”
Non cogliendo l’ironia l’australiano disse secco, prima di tornare a lavorare:” Finalmente qualcuno lo capisce. Grazie.”
Una volta inquadrata la Svezia Jones si mise a spiegare a tutti quanti quelli che aveva scoperto, mentre indicava una grossa macchia verde:” Questa è la bufera di neve. Essendo di origine magica è molto luminosa ma il satellite non è in grado di localizzarla, gli mancano i dati.”
Nicole disse calma:” Noi però a differenza di quegli idioti patentati del D.O.S.A. abbiamo a disposizione la Biblioteca, la sua conoscenza e i suoi artefatti.”
Flynn dalla scala si inserì nella conversazione:” Se non fosse che sei stata anche tu un’agente governativo sarei tentato di credere che tu ce l’abbia a morte con loro... però stiamo pur sempre parlando del D.O.S.A. quindi da me otterrai solo totale appoggio e dedizione alla tua causa Nicole. Comunque sia quando viene lanciata una magia questa porta la firma del suo creatore, come un’impronta digitale.”
Jenkins si inserì nella spiegazione del capo Bibliotecario:” Ha ragione signor Carsen. Se riuscissimo a rintracciare e isolare la firma magica della signorina Cillian in mezzo a tutti questi dati potremmo localizzarla e inviare la una Porta.”
Astrea, che ormai aveva accumulato una discreta conoscenza sulla magia grazie agli studi con Merlino, disse immediatamente la sua idea:” Servirebbe qualcosa su cui Cass abbia usato la magia nelle ultime ventiquattro ore... come l’uovo di Nessie!”
Jacob e Cassandra invece erano sempre più nei guai dato che erano stati presi dagli Jotnar e legati in modo tale da non causar loro problemi: il cowboy era stato legato per i polsi da una spessa corda e poi issato in aria e lasciato a penzoloni in quella che era una posizione decisamente dolorosa; Cassandra invece era stata legata al blocco di ghiaccio dal quale aveva estratto il Cristallo, vedendo che Meredith era a poca distanza da lei tentò una disperata richiesta di aiuto:” Ti prego Meredith, aiutaci! Tutto questo è davvero necessario?”
La gigantessa disse con una mezza smorfia:” A dire il vero in un certo senso sì. Mi dispiace, avrei voluto conoscerti meglio... mi sembri simpatica. Però c’è un lato positivo: non facevamo un sacrificio umano da secoli. Sarà meraviglioso!”
Olaffson riprese quindi a officiare la cerimonia:” Clan degli Jotnar, a tutti voi il mio benvenuto. Ci troviamo qui riuniti in questo tempo e in questo luogo...”
Venne però interrotto da Finklestein che commentò acido:” Non dirmi che hai intenzione di recitare tutta la formula?!”
Olaffson rispose secco mentre si levavano grida da tutti i presenti:” La liturgia è fondamentale! Non puoi cercare sempre scorciatoie.”
L’obiezione di Flinklestien arrivò rapida:” Ma noi non dobbiamo aprire il ghiaccio! Dobbiamo aprire la ragazza. Non occorrono belle parole!”
Nel frattempo Jacob aveva iniziato a escogitare un piano per liberarsi e poi scappare così decise di prendere tempo rivolgendosi al gigante:” Ehi Olaffson! Te la do io qualche bella parola. Ti piace Dylan Thomas?”
Cassandra non stava capendo il piano di Jake, tanto che mormorò a mezza voce:” Ma che cavolo sta dicendo?”
Il Bibliotecario invece proseguì indisturbato il suo discorso, anche se iniziava a sentire un dolore atroce alle spalle:” Non andartene docile, in quella buona notte...”
Il gigante disse tranquillo e quasi educato:” Non ci serve aiuto Bibliotecario.”
Stone allora gli rispose prontamente:” Va bene... allora McCain. Benché in minoranza mostriamoci arditi e per mille dei loro colpi assestiamone uno mortale.”
Cassandra approfittò di quelle distrazioni per cercare di liberarsi dalle corde che la legavano al blocco di ghiaccio; Finklestien provò ad azzittirlo dicendo minaccioso:” Sta buono o ti arriva il colpo mortale!”
Per nulla impressionato e intimorito Jacob commentò deciso:” Finklestien non sei minimamente minaccioso, Nicole Noone fa decisamente più paura di te! Comunque ho un’ultima citazione per voi. Cassandra Cillian: la magia può essere uno strumento e io nutro molta fede.”
La rossa colse l’invito a usare la magia per aprire il ghiaccio e quindi riuscire a scappare e poi aiutare il povero Stone, appeso come un salame; la Bibliotecaria recitò la stessa formula che poche ore prima l’aveva messa nei guai:” De antiquis invoco Deos, quia opus factum est. Ut quietam.”
Immediatamente il blocco di ghiaccio si aprì facendo si che il pilone a cui era annodata la corda che imprigionava Jacob si allentasse e quindi il Bibliotecario cadde a terra libero; osservando la scena Olaffson ordinò furente:” Su, fate qualcosa!”
Stone però era pronto e reattivo dato che, sfruttando la sua esperienza nelle risse da bar e gli insegnamenti di Nicole, si mise a schivare i colpi e contemporaneamente iniziò a imbrigliare i giganti con la corda che aveva ancora legata ai polsi mentre si difendeva eccellentemente e riusciva anche a sferrare parecchi colpi; Cassandra invece si era liberata delle corde e quando Olaffson aveva detto di fermarla era scivolata a terra per poi schivare Meredith e trovarsi di fronte Finklestein. 
Prima che potesse fare qualunque cosa venne fatto girare prontamente da Jacob che si mise a combattere contro il gigante e dopo avergli bloccato il braccio sinistro gli disse pungente:” Te l’ho detto. Sei debole di sinistro.”
Dopo aver pronunciato quelle parole diede un violento pugno in faccia al gigante e lo mise al tappeto.
Rialzandosi barcollante Finklestein aveva uno squarcio sulla guancia colpita che faceva intravedere una pelle bluastra mentre parla pelle umana era a penzoloni; i due Bibliotecari osservarono disgustati la scena prima di darsi alla fuga, mentre molto degli Jotnar erano ancora seduti ai tavoli a ubriacarsi come se niente fosse mentre si godevano quel caos.
In Biblioteca invece Jenkins aveva preparato tutta la strumentazione che sarebbe servita per tracciare Cassandra sotto lo sguardo vigile dei Carsen e quello di Ezekiel ormai diventato una mamma chioccia in tutto e per tutto; dopo aver messo all’uovo una serie di elettrodi  il cavaliere prese un tampone e lo strofinò sul guscio proprio mentre Ezekiel confortava l’uovo con fare materno e protettivo:” Non devi aver paura, non farà male e tu stai andando alla grande.”
Alastair vedendo quella scena chiese ironico e scettico:” lo abbiamo ufficialmente perso, vero?”
Astrea gli rispose con lo stesso tono:” Credo di sì.”
Regan invece disse convinto:” Non voglio avere figli se corro il rischio di diventare così!”
Flynn sentendo quelle parole si lasciò andare ad un sorriso, mantenendo un contegno di serietà, Nicole invece disse divertita:” Ricordatevi che siete ancora nei guai signorini. Non provate a distrarmi facendo battute su Zeke.”
Flynn giocando in anticipo rispetto alle lamentele dei figli disse tranquillissimo:” La prossima volta ci penserete due volte prima di sgattaiolare in Biblioteca e rischiare di ammazzarvi con le armi di Artù.”
Jenkins invece aveva lavorato senza farsi coinvolgere nelle chiacchiere e dopo qualche minuto in cui le apparecchiature avevano lavorato aveva esclamato soddisfatto:” Ah ah! Eccola!”
Immediatamente dopo si era diretto al mappamondo che permetteva di controllare la Porta sul Retro e aveva atteso che la magia facesse il suo corso; vedendo che il portale non era nitido come al solito Flynn si avvicinò con cautela e disse assorto:” La connessione è instabile, noi non possiamo raggiungerli. Dovranno essere loro ad attraversare la Porta e tornare in Biblioteca. Dobbiamo solo avere pazienza.”
Jacob e Cassandra invece stavano scappando nuovamente dagli Jotnar, questa volta era più facile dato che tutti erano dietro di loro; decisero sei scappare al piano di sopra della struttura il più velocemente possibile mentre fuggivano dai loro inseguitori, con Finklestien che li guidava.
Raggiunto il piano superiore si addentrarono fra i corridoi della struttura fino a quando non trovarono una porta in legno che poteva essere sprangata, così da poter guadagnare un po’ di tempo ed elaborare un nuovo piano.
Jacob prese un’accetta anti incendio e la usò come spranga poi si mise assieme a Cassandra in difesa della porta, per evitare che i giganti dall’altro lato la sfondassero con le loro spinte.
La rossa chiese preoccupata:” Credi che la porta reggerà?”
Jacob per contro rispose preoccupato:” Non lo so... se hai qualcuna delle tue idee per un salvataggio in extremis questo è il momento di tirarla fuori.”
Proprio in quel momento dall’altra parte del corridoio apparve una Porta sul Retro, da cui si vedevano le figure di Flynn e Nicole che li incitavano a raggiungerli al sicuro; il Capo Bibliotecario alzò la voce per essere sicuro di essere sentito e spiegò brevemente il da farsi ai due Bibliotecari nei guai:” Sbrigatevi, il collegamento è instabile.”
Stone immediatamente disse secco:” Forza, vai. Io li trattengo.”
Cassandra gli disse decisa:” No. O con te o niente, non ti lascerò in balia dei giganti.”
Capendo che non sarebbe servito a nulla cercare di convincere la fidanzata a mettersi in salvo per prima Jacob annuì per poi partire a tutta velocità verso la Porta, affiancato da Cassandra; quando erano quasi arrivati alla porta essa tornò ad essere una comunissima porta di un albergo, la connessione era stata persa.
Fortunatamente l’accetta reggeva, così quando ci fu una vibrazione che fece muovere il carrellino del servizio in camera lasciato fuori da una camera vicina alla Bibliotecaria venne un’illuminazione:” Queste vibrazioni... l’albergo è parte integrante della bufera!”
Proprio in quel momento gli Jotnar sfondarono la porta così i due Bibliotecari ripresero a fuggire, mentre la rossa proseguiva con la sua spiegazione:” Siamo in movimento, per questo la frequenza non si aggancia.”
Svoltato l’angolo videro nuovamente la Porta così corsero con tutte le loro forze in quella direzione sperando vivamente di intercettarla; Stone disse deciso, vedendo una nuova opportunità di fuga:” Prendiamola al volo!”
Cassandra aggiunse preoccupata:” Prima che quelli prendano noi!”
La Porta però svanì all’ultimo momento così il Bibliotecario finì a terra dopo aver sbattuto violentemente contro la porta, tornata alla normalità.
Il Bibliotecario si rialzò dolorante mentre commentava:” No, così non funziona...”
La rossa spiegò la ragione di quel fallimento:” Perché cercano un punto fisso in uno spazio variabile...”
Mentre riprendevano la loro corsa la Bibliotecaria aggiunse terrorizzata dagli Jotnar sempre più vicini:” Devono tracciare una successione di punti per creare un modello di movimento!”
Vedendo nuovamente Flynn e Nicole la rossa urlò sicura dei suoi calcoli:” Dite a Jenkins di agganciare l’ascensore!”.
Confusi il Capo Bibliotecario e la Guardiana fecero come gli era stato detto mentre Olaffson, avendo sentito nominare l’ascensore elaborò un piano per circondare i fuggitivi:” L’ascensore! Norman, fate il giro dall’altra parte!”
Norman e altri tre Jotnar fecero come gli era stato detto così i due gruppi di Jotnar ripresero l’inseguimento.
Arrivati all’ascensore Cassandra premette furiosamente il pulsante di chiamata, sperando che Jenkins si sbrigasse mentre Jacob aveva aperto le porte del l’ascensore per qualche miracolo^^; in quel momento arrivarono i giganti così Olaffson disse secco:” Quel cristallo appartiene a noi!”
Il Bibliotecario per contro si rivolse alla fidanzata e le disse sicuro e fiducioso:” Di me un po’ ti fidi?”
Per tutta risposta la rossa gli afferrò la mano e immediatamente dopo i due saltarono giù dal pozzo dell’ascensore; per loro fortuna la Porta sul retro si attivò trasportandolo al sicuro in Biblioteca; appena arrivati Stone disse affannato:” Chiudete immediatamente la porta!”
Ezekiel, Che stava cullando l’uovo, chiese allegro:” Allora, com’è andata oggi?”
Regan vedendo il comportamento dell’australiano sentenziò deciso:” Non penso ci servano altre conferme. È pazzo.”
Gli Jotnar rimasero quindi senza cristallo, furenti per essersi fatti sfuggire i Bibliotecari; Olaffson si voltò verso Finklestien e gli ringhiò contro furente:” Finklestein  quel Bibliotecario come faceva a sapere che hai un sinistro debole?”
Il gigante balbettò in evidente difficoltà:” Beh... io...”
Meredith rispose furente al suo posto:” Volevi tenerti il Cristallo tutto per te!”
L’accusato prese la palla al balzo per scaricare il barile su altri:” È stata tutta colpa di Olaffson!”
Il gigante ringhiò secco, decisamente ben oltre il limite della sua sopportazione:” Come sarebbe a dire che è colpa mia?!”
Finklestein spiegò rabbioso le sue ragioni:” Non sarei andato a cercare il Cristallo se tu non fossi stato così spilorcio con me seicento anni fa!”
Olaffson urlò furioso:” La tregua è revocata!”
A quelle parole tutti gli Jotnar iniziarono a combattersi fra loro fin quando albergo e bufera sparirono nel nulla improvvisamente, così come erano arrivati lì.
In Biblioteca Nicole era andata a frugare nella sua scrivania per poi tornare da Stone e dargli una boccetta:” È un unguento filippino miracoloso per le ustioni da corda, se però dovesse farti male chiedi a Flynn di darti una sistemata con la magia. Ammetto che è diventato parecchio bravo con gli incantesimi di guarigione.”
Stone annuì per poi commentare in un sussurro:” Se penso con chi abbiamo avuto a che fare ci è andata decisamente bene.”
Flynn si inserì nella conversazione:” Avete fatto un ottimo lavoro voi due. Gli Jotnar sono decisamente irritanti da affrontare... Al, Reg, As è ora di andare a casa!”
I quattro Carsen sparirono immediatamente grazie alla porta sul retro, Nicole si attardò un attimo per dare una pacca sulla spalla a Ezekiel e dirgli divertita:” Ricordati che domani l’uovo tornerà a Nessie.”
Il Bibliotecario, troppo occupato a cullare l’uovo non ascoltò mezza parola così la Guardiana scosse la testa rassegnata prima di andare a casa.
Cassandra invece era entrata nell’ufficio assieme a Jenkins, che si era premunito di fare alcuni esami alla rossa; la Bibliotecaria gli chiese quindi una conferma:” Avere il cristallo nel mio torace mi renderà immortale?”
Il cavaliere le rispose tranquillo, mentre consultava un libro:” Direi di no, stando a Von Erickson non essendo lei una divinità norrena e non avendo legami di parentela con qualcuno di loro il Cristallo non ha alcun effetto. Domani mattina Merlino provvederà a rimuoverlo in modo sicuro ed indolore dal suo organismo.”
La Bibliotecaria raggiunse quindi Jacob, che si era seduto sulle scale che portavano al piano superiore dell’ufficio per mettersi l’unguento in tranquillità; arrivò in tempo per sentire il fidanzato sussurrare disgustato dall’odore dell’unguento:” Quanto puzza!”
Cassandra mentre aiutava Jake a medicarsi gli chiese incerta:” Sei ancora arrabbiato per la magia?” 
Vedendo che Jacob non accennava alcuna risposta Cassandra prese un respiro profondo e provò a chiarire il suo punto di vista:” Siamo entrati in quello che anni fa era uno sgabuzzino e ci siamo ritrovati in Svezia, quando diciamo che siamo Bibliotecari la gente ci lascia andare ovunque, Merlino è lo zio acquisito del nostro capo e lui stesso sa fare incantesimi... la magia ci aiuta tantissimo in questo lavoro.”
Jake sbuffò prima di chiarire il suo punto di vista:” È vero Cassie, però la magia è anche pericolosa. Come ci dicono sempre Flynn e Nicole è un’arma a doppio taglio che va padroneggiata alla perfezione prima di poterla usare con leggerezza. Non dico che la magia sia cattiva, dico che mi preoccupa il fatto che tu sia concentrata solo sugli aspetti positivi della magia e che tendi a dimenticare troppo spesso che la magia ha un prezzo se non si sa cosa fare esattamente. Cassie hai imparato tanto in questi anni ma devi imparare molto di più se vuoi usare la magia a tuo piacimento. Potresti seguire l’esempio della piccola e chiedere a Merlino di insegnarti. Ci vorrà del tempo, forse troppo per i tuoi gusti ma almeno sarai al sicuro... hai talento Cassie ma non sei al livello di Flynn. Nessuno di noi lo è ad essere sincero... Quello che sto cercando di dirti è che non devi correre rischi inutili solo perché non pensi a tutte le conseguenze.”
Sentendo quelle parole la Bibliotecaria capì che aveva molto su cui riflettere e molto a cui pensare nei prossimi giorni; era vero: lei era entusiasta di quello che poteva fare e ottenere con la magia e quindi non pensava alle conseguenze. Le conseguenze però le aveva sotto gli occhi ogni giorno con il suo lavoro.
Si limitò a sussurrare:” Credo che tu abbia ragione...”





Note:

* vi rimando alla fine della 1x09

** il film è del 2011, qui siamo negli ultimi mesi del 2016

*** se siete interessati vi rimando a Wikipedia: https://it.m.wikipedia.org/wiki/%C3%9Eurisaz

^ vi rimando all’episodio natalizio della prima stagione 

^^ da quello che so serve una forza sovrumana, facciamo finta che sia per l’adrenalina...

Note dell’autrice:

Che dire, spero di essere riuscita a colmare il nonsense e i buchi di trama di alcune parti dell’episodio. Comunque sia la cosa che mi premeva era dare una svolta molto più sensata al dibattito tra Jake e Cass sulla magia; nella serie Jacob mi sembra sia i voluto un sacco nella percezione della magia visto che lavora sempre a contatto con essa e la usa; il confronto si è spostato qui di sulle conseguenze dell’uso della magia quando solo soggetti incapaci e non istruiti ad usarla. Jake ha in mente i ragazzini della fiera della scienza, Lucy, il D.A.R.P.A. e tutte le persone che ha incontrato da quando fa il Bibliotecario; si basa quindi su questo la sua diffidenza e vuole quindi proteggere la donna che ama dall’uccidersi a causa dell’incoscienza o perché ha sottovalutato gli aspetti negativi. Direi quindi che questo Jacob è il Bibliotecario che ha appreso meglio le lezioni di Flynn e Nicole sulla magia e sull’Equilibrio.
Ho poi sfruttato i tre piccoli Carsen e in minor misura Flynn e Nicole per ironizzare su Ezekiel mamma chioccia e ho anche evitato che il piccolo Nessie subisse l’imprinting con Zeke, altrimenti credo che Nessie si sarebbe alterata parecchio oppure Jones avrebbe dovuto allevare un piccolo mostro marino da qui fino al 2030...
Credo di aver detto tutto quindi non mi resta che ringraziarvi per la lettura dei miei capitoli e soprattutto grazie nappa per la recensione ^^
Al prossimo capitolo Librarians :)
 

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Capitolo 62
*** Sessantunesimo capitolo ***


“ E la profezia autoadempiente”

Sessantunesimo Capitolo


In una misteriosa caverna di cristallo scuri regnava il silenzio assoluto fino a quando quella quiete innaturale venne spezzata dal grido di una donna; Nicole Noone, la Guardiana quasi ventennale, gridò decisa mentre si metteva a sedere:” Indietro!”
Anche Jacob ed Ezekiel si tirarono a sedere, il ladro aggiunse confuso mentre si tastava la testa, ancora intontito:” Indietro da dove? O chi?”
La Guardiana si rese conto anche di avere in mano una strana clessidra, mentre Jacob chiese perplesso:” Dove siamo? Siamo tutti bagnati poi!”
Jones aggiunse rivolto alla Guardiana:” Cosa fai con una clessidra?”
Nicole rispose con un sibilo infastidito, quella strana situazione non le piaceva per niente:” Non lo so. Ma sono sicura di averla già vista...”
Guardandosi attorno la bionda chiese preoccupata:” Dove sono Cass e Flynn?”
Stone provò a telefonargli ma notò con disappunto che il suo telefono era fuori uso così come quello di Ezekiel; Nicole nonostante tutto disse con un mezzo sorriso:” Ve lo dicevo di comprarne uno impermeabile*... comunque io il mio non lo ho... credo di averlo lasciato in Biblioteca ma non ne sono sicura... è tutto troppo confuso nella mia testa.”
Jacob annuì per poi chiedere:” Già... qualcuno si ricorda come abbiamo fatto a finire qui?”
Dopo un attimo di riflessione a Ezekiel tornarono in mente i primi frammenti di memoria:” Pizza! Stavamo mangiando la pizza... la mia era con pomodoro e acciughe!”
Mentre si alzavano in piedi Jake commentò scettico:” Ma se tu odi le acciughe!”
Il ladro annuì per poi dire secco:” Per questo la ricordo così bene.”
Rimpiangendo l’assenza di Flynn, Nicole chiese ai due Bibliotecari lì presenti:” Riconoscete qualcosa?”
Guardando le pareti rocciose l’esperto d’arte disse riflessivo:” Sembrerebbe quarzo fumé ma non ne ho mai vista una qualità così particolare... non credo di aver mai visto niente del genere... ci vorrebbero Flynn e Cassie per essere più sicuri.”
La Guardiana a quel punto commentò sarcastica:” Ok. Ricapitoliamo: siamo in un posto sconosciuto, non ci ricordiamo nulla ne del perché siamo tutti bagnati ne del come siamo potuti finire qui. Direi che è un normalissimo venerdì di lavoro.”
Ezekiel volle precisare un particolare:” L’unica cosa certa è che stavo mangiando una pizza che non mi piace.”
Anche a Jacob venne in mente un piccolo dettaglio dato che aggiunse:” E la mia bruschetta. Credo fosse una delle migliori mangiate negli States.”
La Guardiana disse ironica:” Mistero risolto allora. Eravamo in una pizzeria, che però stando a quanto ricorda Jake non era in Italia.”
Aggiunse poi seria e decisa a trovare una via d’uscita, mentre si massaggiava le tempie con le dita, un gesto che la aiutava a ricordare particolari anche insignificanti:” Riflettiamo... c’è sicuramente qualche altro dettaglio che ci è sfuggito e che ci aiuterebbe a risolvere il mistero.”
Dopo qualche minuto di riflessione Stone esclamò stupito, indicando un punto a tre metri circa da loro:” Beh, so che c’è una donna delle pulizie.”
La donna disse incerta mentre salutava con una mano che aveva staccato dallo spazzolone:” Chaírete**...”
Prima che i Bibliotecari e la Guardiana potessero dire qualunque cosa alla nuova arrivata, una donna di mezza età non molto alta e paffuta con i capelli neri raccolti e dal marcato accento greco, si sentì un inquietantissimo stridio metallico che li fece sussultare, chi spaventato e chi in allerta.
Nicole dopo un ghigno dovuto al fastidio causato da quel rumore metallico disse tesa, la situazione era sempre più problematica:” Questo suono... io l’ho già sentito... ma si! Ora mi ricordo! Eravamo davvero in pizzeria per pranzo.”

 
In una pizzeria di Las Vegas Stone, seduto al tavolo con Ezekiel e Cassandra chiese retorico ma divertito agli altri Bibliotecari:” Se doveste nascondere una gigantesca piramide come fareste ?”
La rossa gli rispose divertita, con una risata finale:” Io la metterei dentro una piramide ancora più gigantesca!”
Jones si aggiunse alla conversazione:” Ad esempio al Luxor Hotel di Las Vegas! È geniale! Chi mai cercherebbe una vera piramide dell’antico Egitto sotto una falsa piramide del Nevada?!”
Cassandra rispose divertita, mentre indicava il terzetto:” Mmm... tre Bibliotecari a caso?”
Flynn e Nicole arrivarono in quel momento con delle bottiglie di birra in mano, appena in tempo per inserirsi nella conversazione altrettanto divertiti:” Non dimenticatevi della vostra Guardiana.”
“ E del vostro Capo!”
Jones nel mentre addentò la pizza per poi esclamare schifato:” Ahg! Acciughe! Che schifo!”
Flynn e Nicole avevano lasciato le birre sul tavolo e poi si erano seduti, il Capo Bibliotecario aveva poi detto divertito:” Queste le offriamo noi. Ma evitate di fare troppi bis, oggi pomeriggio si lavora.”
Stone disse con un sorrisetto:” Agli ordini capo... Però scusate, noi siamo giovani e nel fiore degli anni! Non negateci un po’ di divertimento solo perché ormai voi siete dei noiosissimi quarantenni con figli!”
Flynn fece una smorfia mentre Nicole rispose offesa:” Stone sei davvero infame! Solo perché ho appena compiuto quarant’anni non hai il diritto di farmelo pesare! Tanto il prossimo che entrerà nel club degli -anta sei tu!”
Il cowboy si ammutolì mentre tutti gli altri commensali scoppiarono a ridere divertiti,  Flynn aggiunse poi una volta che ebbe finito di ridere:” Effettivamente non siamo più dei ragazzini però c’è da dire che Las Vegas ha sempre il suo fascino. Essere una città neutrale per il soprannaturale ha dei risvolti interessanti. Se volete vi do qualche dritta anche se non veniamo qui dal nostro matrimonio.”
Cassandra chiese curiosa, era raro che Flynn e Nicole parlassero così apertamente della loro vita privata:” Vi siete sposati a Las Vegas?”
Nicole annuì per poi dare qualche dettaglio in più:” Sì, non avendo avuto mai del tempo per organizzare un matrimonio e detestando profondamente l’idea di una cerimonia dieci anni fa abbiamo colto l’occasione e ci siamo sposati.”
Flynn tornando a quel momento con la memoria aggiunse a metà fra il divertito e il rassegnato:” Il prete aveva paura che stessi ricattando Nicole in qualche modo.”
I tre Bibliotecari risero di gusto sentendo l’aneddoto mentre la Guardiana sorrise divertita a quel ricordo; Flynn d’altro canto abbracciò Nicole e le diede un bacio affettuoso fra i lunghi capelli biondi per poi sussurrarle:” Sono stato davvero fortunato ad avere una Guardiana come te a proteggermi.”
La bionda rispose riflessiva:” E tu hai protetto me. Di solito i Guardiani proteggono i Bibliotecari ma non sono protetti da nessuno. Sono felice che non sia così per me...”
Dopo un attimo si rivolse ai tre Bibliotecari e gli disse con un sorriso:” Comunque ragazzi non dovevate farmi quel pensierino.”
I tre esclamarono sorpresi e confusi:” Cosa? Quale pensierino?”
Nicole estrasse uno specchietto in argento con un grosso rubino al centro, per poi continuare:” Questo specchietto. Se non ricordo male ne abbiamo uno simile in Biblioteca... Zeke non lo hai rubato e lo hai spacciato come un originale regalo di compleanno?”
Jones disse solo:” Non riesco a pensare a un regalo più inutile e insensato di questo. Io non c’entro!”
Anche Stone e Cassandra confermarono la loro estraneità ai fatti così Flynn si limitò a commentare:” Credo siano stati i bambini. Domani con calma lo rimetteremo al suo posto. Dopodiché faremo una bella ramanzina a Regan sul rubare gli artefatti per poi spacciarli come regalo di compleanno last minute.”
Nicole aggiunse divertita:” Sarebbe stato quasi meglio se mi avesse rifilato una delle armi magiche... non so quanto mi sarei arrabbiata ma almeno l’arma sarebbe stata più utile contro le mummie che abbiamo trovato nella piramide.”
Jones estrasse un sacchetto che conteneva monete visto il tintinnio metallico per poi dire soddisfatto mentre le faceva scivolare nella sua mano:” Sapete cosa adoro trovare io nelle piramidi? Tutti i souvenir che hanno lasciato lì.”
Stone rispose immediatamente indignato:” Non puoi intascarti le monete d’oro che hai trovato in un sito archeologico! Consegna le immediatamente ad un...”
Zeke interruppe prontamente il collega:” Non ti azzardare a dire la parola con la m!”
Jacob disse deciso:” Devi consegnarle ad un museo!”
In quel momento saltò la luce così il quintetto iniziò a guardarsi attorno perplesso; Jake commentò guardingo:” È saltata la luce!”
Cassandra aggiunse confusa:” Guardate! Sono tutti immobili come statue.”
Effettivamente era vero: all’interno del locale gli unici che parlavano e si muovevano erano i dipendenti della Biblioteca, persino le bevande versate erano immobili; Flynn ebbe una bruttissima sensazione così si alzò in piedi ma prima che potesse dire qualcosa ci fu un lampo e da un vortice di fumo nero apparve una figura probabilmente maschile, completamente vestita di nero, incappucciata e con in mano due lame ricurve che potevano sembrare falci; dopo averle fatte stridere in modo inquietante e minaccioso la figura si avvicinò ai Bibliotecari mentre Nicole si alzava e si metteva accanto a Flynn, pronta a proteggere i Bibliotecari.
Raggiunto il tavolo la figura incappucciata colpì il mobile con una delle sue lame e immediatamente dopo apparvero con un bagliore rossastro un cubo nero con dei disegni rossi e una clessidra nera con sabbia rossa; la figura si mise poi di fronte a Nicole e dopo aver incrociato le sue lame disse con una voce distorta e sibilante, che fece accapponare la pelle a tutti:” Guardiana morirai.”
Dopo aver fatto stridere le lame sparì in un lampo, proprio come era arrivato, lasciando Nicole spaventata come mai lo era stata in vita sua.
A quel punto tutto nella pizzeria tornò normale così Flynn disse secco e preoccupatissimo:” Torniamo immediatamente in Biblioteca.”
Sentendo quel tono di voce nessuno ebbe nulla da obiettare e si misero tutti agli ordini del Capo Bibliotecario.
In Biblioteca i tre Bibliotecari avvisarono immediatamente Jenkins, mentre Flynn era andato immediatamente a prendere dei libri per mettere al corrente della situazione i tre giovani e Nicole si era seduta alla scrivania con uno sguardo che a prima vista poteva sembrare assente mentre si massaggiava le tempie con le dita.
Una volta aperti i libri alle pagine corrette il Capo Bibliotecario disse secco e atono, privo della vivacità che di solito aveva quando spiegava qualcosa:” Quella che è venuta a farci visita è un’antica e implacabile semi divinità conosciuta come Mietitore.”
Sfogliando vari ritratti del Mietitore, sempre con cappuccio e falci, Stone disse incerto:” Non si vede mai il suo volto nelle immagini.”
Jenkins disse serio come non mai, anche lui preoccupato da quella situazione:” Nessuno è mai riuscito a vedere il volto del Mietitore, è impossibile. Così come sfuggire alle lame delle sue falci.”
Jones chiese curioso:” E quei regalini cosa sono?”
Fu Nicole stranamente a interrompere il suo silenzio e a spiegare con un tono neutro, privo dell’ironia e del sarcasmo che usava di solito:” La clessidra è abbastanza auto esplicativa... quando la sabbia finirà io sarò morta. L’altro è un Cubo Divinatorio.”
In risposta agli sguardi confusi dei Bibliotecari, Flynn aggiunse una spiegazione più dettagliata:” Tolto che mi lascia perplesso il fatto che il Mietitore ne avesse uno... dovete sapere che il Mietitore è un sicario soprannaturale evocato da chi pratica la magia per eliminare chi pratica la magia. È normale che abbia una clessidra per le sue vittime... in questo caso Nicole.”
Stone chiese incerto:” Senza offesa, ma perché lei?”
La Guardiana rispose ritrovando la sua ironia:” Me lo sto chiedendo anche io. Non è una bella sensazione avere di fronte il count down della propria vita.”
Cassandra chiese immediatamente preoccupata:” Noi come fermiamo il Mietitore?”
Fu Jenkins a rispondere teso:” Non si può signorina Cillian. Per questo i signori Carsen sono così preoccupati.”

 
Avanzando in quella caverna Nicole, i Bibliotecari e la donna delle pulizie stavano cercando una via d’uscita; il fatto che ad ogni svolta si vedeva il riflesso del Mietitore e si sentiva l’inquietante suono dello stridere delle sue falci non aiutava l’impresa.
La Guardiana era riuscita a non far vedere alla donna delle pulizie l’assassino soprannaturale per un paio si svolte; la sua fortuna venne meno quando la donna vedendo il Mietitore aveva urlato terrorizzata ed era fuggita.
La bionda e i due Bibliotecari partirono all’inseguimento e una volta raggiunta la donna di servizio si suddivisero i compiti: Stone e Jones iniziarono a cercare una via d’uscita mentre Nicole ebbe il compito di rassicurare la civile spaventata.
La donna delle pulizie aveva esclamato terrorizzata:” Cosa vuole da noi quel mostro?!”
La Guardiana rispose rassicurante:” Non si preoccupi, lei è al sicuro. Ora di calmi, faccia un bel respiro. Come si chiama?”
La donna rispose sempre agitata:” Nina, Nina Mitrani.”
La bionda riprese a parlarle con un sorriso conciliante:” Bene Nina, stia tranquilla. L’unica cosa da fare è trovare l’uscita e i miei amici sono già all’opera.”
Nina disse incerta:” Ma se noi non possiamo uscire lui non può entrare. Non conviene restare qui dentro?”
Nicole disse con un mezzo sorriso amaro sul volto:” Non è mai così facile.”
Jacob notò il movimento di un’ombra alle spalle della Guardiana così glielo fece notare; la donna disse decisa:” Chiunque tu sia vieni fuori, sto avendo una pessima giornata quindi potrei sfogarmi su di te.”
Da un angolo venne fuori un ragazzo afroamericano, decisamente un adolescente, con le mani che stringevano degli occhialini da nuoto alzate in segno di resa; aggiunse poi spaventato:” Mi arrendo!”
Nicole sbuffò per poi rivolgersi al ragazzo con tono decisamente più pacato e meno minaccioso:” Ragazzino non c’è bisogno che tu ti arrenda a meno che tu non sia qui con intenzioni ostili. In quel caso sì, dovresti arrenderti... però mi sembri solo un ragazzino spaventato. Come ti chiami?”
Il ragazzo rispose immediatamente, rilassandosi solo leggermente dato che lo sguardo di quella bionda lo inquietava:” Sono Tyson Lopez.”
Jones fece una domanda che era passata per la mente di tutti:” Tyson perché vai in giro con due paia di occhialini da nuoto?”
Il ragazzo rispose incerto:” Non lo so... perché? Sono miei?”
La Guardiana alzò gli occhi al cielo mentre Jacob iniziava a ricordare nuovi dettagli:” Occhialini da nuoto... un momento! Ci sono! Ricordo che eravamo nella piscina di una scuola! Guardate la sua giacca. MH. Che iniziali sono Tyson?”
Il ragazzo rispose come se fosse la domanda più stupida del mondo:” Mayfield High.”
Alla conversazione si aggiunse una nuova voce maschile:” Mayfield High? È il nome della mia scuola.”
Si era aggiunto al gruppo un uomo alto e magro, sulla cinquantina e dai capelli di un grigio sporco, vestito con degli abiti di colori neutri e spenti con l’eccezione di un papillon rosso; anche il nuovo arrivato era bagnato fradicio.
Tyson parve riconoscere l’uomo dato che esclamò confuso:” Preside Fairbrother!”
Il preside chiese altrettanto confuso:” Tyson? Nina? Come avete fatto...”
Sia Tyson che Nina si avvicinarono all’uomo e stavano per iniziare a mettersi a discutere fra loro quando Nicole decise di intervenire e avere una conferma:” Quindi fatemi capire, voi tre venite dallo stesso liceo?”
L’uomo non rispose ma chiese sospettoso:” Voi chi siete?”
La Guardiana rispose infastidita:” Non si risponde a una domanda con un’altra. Siamo Bibliotecari comunque, ora tocca a lei rispondere signor preside.”
Fairbrother disse con un sorriso di circostanza:” È escluso. Nessuno di voi è la signora Jennings.”
Ezekiel commentò sarcastico, ottenendo la silenziosa approvazione della bionda:” Le svelo un segreto: nel mondo esistono altri Bibliotecari oltre a quella della sua scuola.”
Stone decise di sviare l’argomento del discorso così chiese delle conferme a Tyson:” Tu sei nella squadra di nuoto?”
Il ragazzo annuì, aggiungendo anche di esserne il capitano, così Jones esclamò contento:” Comincia ad avere un senso!”
L’altro Bibliotecario chiese scettico:” Cosa ha un senso? Che lui abbia in mano due paia di occhialini da nuoto e che noi siamo caduti, completamente vestiti, nella piscina dell’oblio?”
Il preside disse conciliante:” Proviamo a ricapitolare. Non sappiamo dove siamo ne come ci siamo arrivati.”
Nicole si inserì con fare deciso, facendo chiaramente capire che era lei a comandare, soprattutto perché ora c’erano ben tre civili da proteggere ed essere una Guardiana Psicopatica e inflessibile poteva servire:” Non serve. Ho già ricapitolato io.”
Il preside, che era ben più alto della bionda si avvicinò a lei e provando a sovrastarla con la sua statura disse ironico:” Ah. Chiedo scusa. È lei il capo qui?”
Nicole a quella frase rispose gelida, con il suo miglior tono da Psicopatica e che non ammetteva repliche:” Sì. Sono decisamente io il capo.”
L’uomo incurante del pericolo che correva a provocare la Guardiana disse ironico:” Siamo sicuri?”
La bionda spazientita disse gelida, mentre faceva scrocchiare pericolosamente le nocche:”Se ha qualche problema la risolveremo subito alla vecchia maniera.”
Vedendo come si stava evolvendo la situazione Stone disse prontamente per cercare di evitare che il preside si facesse male:” Fossi in lei non mi metterei contro Nicole, quando ci alleniamo mi manda sempre al tappeto e si trattiene.”
Nicole si rilassò leggermente e ringraziò Stone: non aveva voglia di perdere tempo con un idiota maschilista, soprattutto se aveva un assassino soprannaturale che la voleva morta e le ore contate.
Decise quindi di aggiungere le nuove informazioni a quelle che avevano già ricordato:” Voi tre venite dalla stessa scuola e tu sei il capitano della squadra di nuoto alla Mayfield High... pensa Nicole, pensa... dove lo hai già visto... ma certo! Nel Libro dei Ritagli!”

In Biblioteca tutti stavano ancora cercando di fare il punto della situazione per poi poter trovare una soluzione per aiutare Nicole; la Guardiana aveva detto scettica, senza mai essersi mossa dalla scrivania:” Non capisco chi possa volermi morta al punto di evocare il Mietitore per fare il lavoro.”
Ezekiel aveva risposto immediatamente, senza riflettere sulle potenziali conseguenze delle sue parole:” Beh la lista è lunga, non fare la modesta! Hai accumulato una bella lista di nemici.”
Stone annuì, per poi dire la sua:” Solo da quando siamo Bibliotecari mi vengono in mente gli agenti del D.O.S.A., Lancillotto, Morgana, Apopi, i Draghi Orientali e tutta una serie di nemici che hai affrontato da quando fai la Guardiana.”
Ezekiel si inserì nuovamente nel discorso:” Senza contare poi i nemici delle vostre fazioni e tutti quelli che per colpire Flynn colpirebbero prima te.”
Il Capo Bibliotecario disse teso:” Il D.O.S.A. lo possiamo escludere, non sono abbastanza potenti da poter evocare e controllare il Mietitore... stesso discorso vale per molte delle persone della lista. Il problema è che ne rimangono molti altri sufficientemente potenti e con una dose di magia sufficiente ad evocarlo.”
Cassandra chiese speranzosa:” Non è possibile annullare l’evocazione?”
Fu Jenkins a risponderle:” No, il mietitore non può essere revocato. Lascerà questa dimensione solo quando avrà compiuto la sua missione.”
La rossa aggiunse curiosa nonostante tutto, mentre teneva in mano il Cubo Profetico:” Comunque non mi è ancora chiaro cosa sia questo Cubo Profetico e perché il Mietitore ne aveva uno con sé?”
Flynn spiegò prontamente:” Il Cubo Profetico contiene una visione del futuro, che è stata conservata su una superficie di un vetro trattato con incantesimi particolari. A giudicare dai simboli questo è uno dell’oracolo di Delfi.”
Stone disse subito, avendo capito il punto:” Come quello di Perseo.”
Jenkins annuì, così Stone andò a cercare un libro specifico nell’ufficio mentre spiegava il mito a beneficio di Nicole, Ezekiel e Cassandra:”  Prima della nascita di Perseo, suo nonno Acrisio, il re di Argo, si recò dall’oracolo di Delfi e gli venne profetizzato tramite un Cubo come quello che sarebbe morto per mano di suo nipote.”
Trovato il libro di suo interesse il Bibliotecario iniziò a sfogliarlo mentre proseguiva con il racconto:” Acrisio rinchiuse la figlia Danae in una torre per evitare che avesse figli ma ebbe comunque Perseo con Zeus. Acrisio a quel punto tentò di uccidere figlia e nipote rinchiudendoli in una cassa che gettò in mare.”
Jenkins fece notare ai presenti che il disegno del Cubo Profetico del mito di Perseo era lo stesso del Cubo che era stato dato a Nicole: entrambi avevano un disegno di un tridente stilizzato, la cui impugnatura era attraversata da una linea orizzontale perpendicolare.
Flynn concluse il racconto:” Perseo e Danae vennero salvati da un pescatore e così Perseo, una volta adulto, uccise il nonno durante una gara di lancio del disco. La morale è che appena appreso il responso dell’Oracolo Acrisio ha fatto in modo che la profezia si autodeterminasse. Nel tentativo di scongiurarla l’ha solo fatta realizzare.”
Vedendo lo sguardo confuso di Jones il Capo Bibliotecario cercò un paragone un po’ più moderno:” Zeke pensa a Voldemort: per evitare che Harry Potter potesse sconfiggerlo ha effettivamente fatto in modo che andasse come gli era stato profetizzato.”
Ezekiel disse decisamente soddisfatto:” Stone non potevi dirla subito così?!”
Tutti gli altri ignorarono l’australiano, poco dopo Nicole disse tesa:” Immagino che quel cubo contenga la visione della mia morte... qualunque cosa accada promettetemi che non direte nulla ad Alastair Regan e Astrea! Sono certa che risolveremo la faccenda ma non voglio farli preoccupare inutilmente... passatemi il Cubo.”
Jenkins esclamò incredulo:” La storia di Acrisio non le ha insegnato niente?! Conoscere il proprio destino è il presupposto per l’avversaria della profezia! Tutte le azioni intraprese per inficiarla non faranno altro che favorirla!”
Nicole sorrise furba, nonostante tutto:” Conto proprio su questo: se conosco il mio destino saprò quali sono le azioni che non dovrò compiere proprio perché inconsciamente le vorrei fare. Se ad esempio quel cubo mi mostrasse il mare io so che dovrò andarci perché se non lo facessi mi metterei in pericolo... so che comunque alla fine di questa storia mi verrà il mal di testa...”
Flynn che era decisamente il più preoccupato dei presenti annuì pensieroso:” Il piano di Nicole potrebbe funzionare e in più ci darebbe un vantaggio nel sapere come muoverci per proteggerla. Non faccio certo i salti mortali nel sapere che mia moglie è in pericolo ma farò di tutto per proteggerla.”
Jenkins acconsentì di malavoglia, anche se dovette ammettere che il ragionamento della Guardiana aveva un suo senso contorto, così diede il Cubo a Nicole che prontamente se lo appoggiò sulla fronte per poi dire decisa:” Mostrami il mio futuro.”
La Guardiana vide una serie di immagini che comprendevano la Biblioteca e il mietitore mentre una voce recitava la profezia che metteva in pericolo la bionda:” Quando l’ultimo granello di sabbia si sarà posato tu morirai per mano del Mietitore fra le mura di questa Biblioteca.”
Nicole tornò alla realtà ansante, sapeva che la visione della sua morte l’avrebbe scossa ma non immaginava fino a quel punto; quando si fu ripresa la donna aggiornò Jenkins e i Bibliotecari sul suo destino:” Ho visto che il Mietitore mi uccideva qui nell’ufficio... ma è impossibile!”
Cassandra a quel punto chiese incerta:” Quindi se ho ben capito basterà che Nicole sarà qui in Biblioteca poco prima dello scadere della clessidra perché sia al sicuro? Poi perché sarebbe impossibile che il Mietitore la raggiunga qui?”
Flynn spiegò paziente, mentre iniziava a elaborare un piano:” La Biblioteca è il posto più sicuro al mondo per prima cosa, poi grazie ai miglioramenti di Zeke e Merlino siamo anche a prova di Morgana e Immaginari... comunque loro non erano il Mietitore. Dovete sapere che nel corso dei secoli moltissimi nemici hanno provato a uccidere Judson, anche ricorrendo al Mietitore, ma hanno fallito; questo perché la Biblioteca è a prova di Mietitore.”
Jenkins diede manforte al Capo Bibliotecario:” Il signor Carsen ha ragione. Basterà solo che lei non si muova da qui.”
Un segnale dal Libro dei Ritagli fece commentare sconsolato Ezekiel:” Ho l’impressione che non sarà così semplice.”
Tutti andarono a controllare le notizie del libro ad eccezione di Flynn e Nicole: il newyorkese aveva preso il polso della sua Guardiana e quando questa si era voltata, pronta a chiedere risposte si era trovata di fronte lo sguardo implorante e terrorizzato del marito che la stava chiaramente implorando di non lasciare la Biblioteca.
Cassandra nel frattempo si era messa a leggere:” Sono tutti ritagli che riguardano un liceo di Seattle. La Mayfield High.”
Ezekiel commentò incerto:” Forse la Biblioteca sta cercando di indirizzarci alla soluzione per salvare Nicole...”
Cassandra proseguì la sua lettura, in cerca di indizi utili:” Alla Mayfield High diciassette studenti hanno conseguito i migliori risultati dello stato.”
Mentre anche Nicole e Flynn si avvicinavano Jacob continuò la lettura:” Le famiglie di diciassette studenti della Mayfield High hanno vinto alla lotteria.”
Jones commentò ironico:” Tale quale al mio liceo...”
Flynn concluse la lettura, la faccenda gli puzzava parecchio:” Il capitano della squadra di nuoto vince un’esperienza di allenamento olimpica. Sono decisamente troppi colpi di fortuna per essere casuali. Inoltre sono pronto a scommettere che è tutto collegato: le diciassette famiglie fortunate sono quelle dei diciassette geni.”
Nicole invece disse decisa:” Bene Jenkins, prepari la porta.”
Flynn la afferrò nuovamente per un braccio e le disse terrorizzato, nessuno lo aveva mai sentito parlare con quel tono:” Nicole ti prego. Non andare. Finché resterai qui Ray potrà proteggerti! La Biblioteca potrà proteggerti! Non mettere a repentaglio la tua vita a causa di una profezia, ora che sai come muoverti fallo! Non giocare con il destino! Non posso rischiare di perderti di nuovo... non riuscirei a farcela senza di te.”
Nicole mise una mano sulla guancia di Flynn per poi dirgli dolce ma convincente:” È proprio sul nostro destino che sto scommettendo tutto. Ddraig ci aveva detto che avremmo vigilato a lungo sull’alleanza con i Draghi Occidentali; loro non mentono mai. Voglio credere che il mio destino sia quello di vivere una lunga vita al tuo fianco, me lo hai promesso visto che i Pendragon amano in eterno, no? Inoltre sono una Guardiana prima di tutto. Il mio compito è proteggervi, anche a costo della mia vita! Non permetterò mai a nessuno di voi di farsi male solo perché io sono rintanata qui.”
Nessuno osava fiatare o dire nulla, la carica emotiva di quella conversazione era tale da far si che lasciasse chiunque non fosse Flynn o Nicole senza parole, perfino Jenkins che condivideva le preoccupazioni e le idee del Capo Bibliotecario capì che non sarebbe mai riuscito a dire nulla.
Il newyorkese volle provare nuovamente a convincere la moglie così le disse altrettanto deciso:” Lo so... sei un’eccellente Guardiana Nicole. Però io non posso perderti... senza di te sarei distrutto, non avrei più una guida nella mia vita. Non riuscirei mai ad affrontare tutto quello che mi capiterà di fronte senza di te! Non posso perdere te, soprattutto te.”
La donna accarezzò la guancia del marito per poi affermare decisa:” Flynn ci riusciresti benissimo. Però sta tranquillo: non ho intenzione di morire oggi. Prometto che terrò d’occhio la clessidra ogni minuto e a tempo quasi esaurito tornerò qui, al sicuro in Biblioteca e lontana dal Mietitore. Prima di allora però non puoi impedirmi di fare il mio lavoro. Sai bene che il mio Destino, indipendentemente da una stupida profezia, è rimanere al tuo fianco.”


Nicole era sola, lontana qualche metro da tutti gli altri, e il suo pensiero andò immediatamente a Flynn, sperava davvero con tutta se stessa che il suo Bibliotecario stesse bene ovunque si trovasse il quel momento; decise però di continuare a ricostruire quel bizzarro pomeriggio così so rivolse a tutti i presenti:” Comunque sia come siamo finiti qui? Questa non è di sicuro la Mayfield High.”
Osservando il Mietitore che era di fronte a lei e che vedeva attraverso il quarzo fumè, aggiunse secca, sperando che l’assassino soprannaturale la sentisse:” Non è ancora la mia ora. Finché la clessidra non sarà esaurita non potrai torcermi un capello; mi spiace solo non poter raggiungere la Biblioteca per osservarti fallire miseramente.”
Mentre il Mietitore faceva stridere le falci minaccioso Ezekiel e Jacob manifestarono la loro presenza; il ladro disse fiducioso:” Tranquilla, troverò una via d’uscita e allora potremo osservare tutti Edward Mani di Forbice disperarsi per il suo fallimento.”
Jacob invece disse rassicurante all’amica:” Ignoralo, vuole solo infastidirti ma non sa che si è messo contro la Guardiana Psicopatica sbagliata.”
Il Mietitore a quel punto attraversò la parete così la Guardiana disse decisa:” Ragazzi, tornate dagli altri e cercate una porta, non preoccupatevi di Edward. Vuole me ma non mi può toccare. Non ancora.”
I Bibliotecari seguirono i comandi di Nicole, che si incamminò con tutta calma da Nina Tyson e il preside.
Poco dopo vedendo il Mietitore Tyson disse terrorizzato:” Da dove viene quella cosa?”
Il preside provò nuovamente a prendere il comando dicendo eroico:” Dietro di me, al riparo!”
Vedendo che però Nicole era rimasta di fronte a lui di circa un buon metro, tranquillissima e a braccia incrociate rimase perplesso; la Guardiana decise di mettere nuovamente in chiaro un paio di cose visto che Fairbrother la innervosiva più del dovuto:” Si metta lei al riparo e lasci fare a me. Faccia fare il lavoro ai professionisti.”
Nina per contro decise di usare il suo spazzolone come un’arma improvvisata mentre diceva spaventata:” Il demonio è venuto dall’inferno!”
La bionda commentò sarcastica:” Più da una dimensione parallela. Comunque Edward vuole solo me ma non è ancora il momento. Per questo sta giocando alla bella statuina.”
Tutti notarono che la Guardiana aveva ragione quindi si rilassarono leggermente, anche se andava detto che quella figura in nero che incrociava le falci non era esattamente rassicurante; notando che la situazione era momentaneamente sotto controllo Fairbrother disse deciso:” Forza, troviamo l’uscita!”
Nicole si ritrovò ad ammettere che era la prima cosa sensata che sentiva dire dal preside; Jacob invece diede un consiglio mentre iniziava a guardarsi attorno:” Cercate delle superfici irregolari. Flynn e Cassie probabilmente le avrebbero già trovate da un pezzo.”
Tyson chiese curioso:” Chi sono Flynn e Cassie?”
Stone disse sicuro mentre si avvicinava a Tyson e Zeke, parlare dei due Bibliotecari mancanti ricordò con certezza altri particolari:” Cassandra e Flynn! Gli occhialini da piscina! So dove si trovano!”

Grazie alla Porta sul Retro i quattro Bibliotecari e la Guardiana si erano ritrovati alla Mayfield High, alla fine Nicole era riuscita a convincere Flynn a farla andare in missione a condizione che fosse tornata in Biblioteca alla prima minaccia di pericolo. 
Jacob guardandosi attorno disse vago:” Mayfield High School, eccoci arrivati.”
Nicole invece disse ironica:” L’ultima volta che siamo finiti in un liceo abbiamo incontrato Morgana. Speriamo vada meglio sta volta.”
Cassandra aggiunse tesa, mentre alle sue spalle si svolgeva un controllo per la sicurezza con tanto di metal detector***:” Questo perché non c’è nulla di rassicurante in una scuola. Non riuscirei a immaginare un ambiente più ostile.”
Flynn per contro disse la sua perdendosi nei ricordi:” Dai, non è così male Cass. Anche se ad essere onesti aver iniziato l’università a quasi quattordici anni non è che mi abbia fatto stare tanto al liceo... ho ricordi peggiori degli anni prima quando avevo la stessa età dei miei compagni...”
Il Capo Bibliotecario a quel punto rabbrividì leggermente ricordando le prese in giro e l’essere sempre escluso perché ritenuto quello diverso; in quel momento due ragazzi stavano facendo i bulli: un ragazzo era molto alto mentre l’altro era molto grosso e se la stavano prendendo con un ragazzino che non si poteva difendere.
Flynn e Nicole furono i primi a muoversi, spinti anche dal loro istinto genitoriale, per risolvere la situazione ma furono anticipati da un ragazzo appena uscito da un’aula che disse ai bulli deciso e autoritario:” Ehi! Che fai? Lascialo! Aria, aria.”
I due bulli lasciarono in pace la vittima così il ragazzo poté accertarsi delle condizioni del ragazzino bullizzato, informandosi sul suo stato di salute con fare gentile e rassicurante; avendolo riconosciuto come il protagonista degli articoli di giornale mostrati dal Libro dei Ritagli  il Capo Bibliotecario lo chiamò per attirare la sua attenzione.
Il ragazzo disse allegro:” Ho vinto qualcos’altro?”
Prima che qualcuno potesse dire una parola arrivò il preside Fairbrother che chiese sospettoso:” Chi siete voi? Avete un regolare permesso per essere qui?”
Ezekiel rispose immediatamente con il suo tipico modo di fare spigliato:” Altro che se ce l’abbiamo. Siamo i Bibliotecari.”
Il preside disse scettico:” Questo è escluso. Nessuno di voi è la signora Jennings. Quindi o mi favorite o vostri documenti o entro cinque secondo chiamerò la polizia.”
Flynn sibilò irritato da quell’uomo spocchioso:” Gliel’ha mai spiegato nessuno che esistono altri Bibliotecari nel mondo oltre a quella della sua scuola? O crede di avere una sorta di privilegio o esclusiva?”
Vedendo che Flynn iniziava a rilasciare in minima parte il suo potere magico, complice la preoccupazione che aveva per Nicole in quel momento, Cassandra capì che era meglio sviare il discorso su altri argomenti così disse decisa:” Avete conseguito risultati strabilianti. Diciassette studenti che da un rendimento scarso saltano in cima alle graduatorie. Sarebbe già eccezionale per un singolo studente ma diciassette... è una probabilità dello 0,02%.”
Fairbrother sentendo quelle parole cambiò immediatamente atteggiamento, diventando subito più amichevole, chiese poi molto più affabile:” Siete del provveditorato?”
Nicole rispose con un sorrisetto perfido sulle labbra, nemmeno lei sopportava il preside:” Secondo lei?”
Mentre scortava il quintetto in Biblioteca il preside si lanciò in un monologo che ebbe come effetto di annoiare tutti; concluse infine:” Che vi posso dire... mi hanno messo al timone di questo disastrato liceo e io cerco di tenerlo a galla.”
Arrivati in presidenza Jacob chiese immediatamente scettico:” Insomma, i suoi studenti hanno ottenuto questi inverosimili risultati a furia di ‘oh capitano mio capitano^’ preside?”
L’uomo rispose immediatamente sulla difensiva:” Io non ho nulla da nascondere. I miei studenti devono il loro rendimento all’eccellente qualità del nostro metodo di studio.”
Flynn controbatté immediatamente razionale e analitico:” Se fosse come dice lei l’intera scuola avrebbe avuto dei miglioramenti consistenti. Senza notare che i ragazzi in esame non sono nemmeno nella stessa classe e, come ha giustamente detto Cassandra, prima non eccellevano. Ho ventitré lauree e ho iniziato l’università da ragazzino, si fidi: so riconoscere un genio e qui nessuno lo è.”
Nicole invece aggiunse decisamente scettica:” E mi dica, il suo metodo spiega il perché proprio questi diciassette geni incompresi hanno vinto alla lotteria, nessuno escluso?”
Il preside rispose con il suo miglior sorriso di circostanza stampato in volto:” Coincidenze.”
Stone per contro disse la sua con un sopracciglio alzato, per enfatizzare la sua perplessità:” Ma quale coincidenza... una coincidenza è uscire con due ragazze contemporaneamente e scoprire che sono sorelle.”
Voltandosi verso Tyson e Zeke aggiunse come se fosse un rimprovero:” È comunque una pessima idea.”
Nessuno ebbe il tempo di commentare dato che Fairbrother rispose sempre più offeso:” Una pura coincidenza! Cosa vorreste insinuare? Che hanno usato una sfera di cristallo?”
Il preside concluse il tutto con una risatina irritante che fece venire a Nicole la tentazione di prenderlo a pugni finché non avesse smesso per sempre; Flynn invece si voltò verso Tyson e gli chiese serio:” Perché non un cubo?”
Cassandra rincarò la dose aggiungendo altri dettagli:” Che sta in una mano e pieno di simboli sulle facce.”
Il nuotatore chiese incerto:” Non dovrei essere con un Genitore o un tutore?”
La Guardiana rispose con tono pacato calibrando attentamente le parole:” No se non hai nulla da nascondere. Ma mi dica preside, c’è altro che accomuna questi diciassette geni fortunati?”
Il preside ci rifletté qualche istante per poi rispondere alla domanda della Guardiana:” Beh... non saprei... forse... ecco! Fanno tutti parte della squadra di nuoto.”
Immediatamente tutti si voltarono verso Tyson, Flynn chiese secco, voleva infatti concludere la missione il prima possibile e far tornare Nicole al sicuro in Biblioteca:” Portaci in piscina ragazzo. E penso ci dovrai anche qualche spiegazione.”
Arrivati alla piscina dell’istituto Tyson non aveva ancora finito di rispondere alle domande dei Bibliotecari e della Guardiana, infatti si mise a rispondere all’ennesimo quesito:” Le domande d’esame erano tutte su argomenti che conoscevo.”
Nicole chiese con una vena di ironia rivolta ai quattro Bibliotecari:” A voi geniacci è mai capitata una simile fortuna?”
Flynn rispose pronto alla domanda della bionda:” No, però va detto che sono un genio che non ha mai smesso di studiare. Posso dire che ai tempi erano davvero pochi gli argomenti che non conoscevo alla perfezione.”
Ezekiel nel mentre si era diretto verso la piscina mentre aveva in mano la strumentazione che usavano per rilevare fluttuazioni magiche; aveva aggiornato i colleghi:” Rilevo dei valori anomali a bordo piscina.”
Fairbrother chiese curioso indicando la strumentazione del Bibliotecario:” Cos’è quell’affare?”
L’australiano si inventò rapidamente una balla da rifilare al preside:” Questo... è un immatricolatore. Serve per le immatricolazioni ma è ancora in fase di sperimentazione.”
A quel punto il Bibliotecario si allontanò il più velocemente possibile dal preside, voleva evitare che l’uomo iniziasse a fare troppe domande e lo annoiasse; Fairbrother però la pensava diversamente dato che quasi corse dietro a Jones chiedendogli interessato:” E come funziona?”
Nicole invece si rivolse a Tyson chiedendogli scettica:” La storia della lotteria invece qual è?”
Il ragazzo rispose tranquillo nonostante tutte le domande che gli stavano facendo quelle persone:” Ho vinto il primo premio nella riffa sportiva. Una settimana in Grecia al centro di allenamento di nuoto olimpico. Io che non ero mai uscito neanche da Seattle mi sono ritrovato improvvisamente a fare vasche sul monte Parnaso.”
Il preside, che era un paio di metri dietro il ragazzo, notò che dal suo zaino cadeva dell’acqua così disse al suo alunno:” Tyson, stai gocciolando?”
Immediatamente il ragazzo estrasse dallo zaino una borraccia con dentro dell’acqua verdognola così Cassandra ne approfittò immediatamente per chiedere sospettosa:” Cosa c’è in quella borraccia?”
Tyson cercò di minimizzare:” Niente... è solo acqua. Sapete, ho sempre sete.”
Flynn decise che era il momento di fare il genitore severo, era convinto che con quel ragazzo sarebbe stata la cosa migliore da fare, così disse inflessibile e serio:” Tyson non prenderci in giro. Perché non bevi un goccio di quell’acqua così cristallina e dissetante?”
Vedendo che il ragazzo era decisamente titubante il Capo Bibliotecario continuò in tutta tranquillità:” Penso che tu invece sia stato influenzato dalle leggende sul Parnaso, una in particolare vuole che chiunque si bagni nelle acque della fonte Castalia acquisisce poteri straordinari.”
Tyson provò a difendersi non molto convinto:” Io pensavo solo...”
Fu Stone a concludere il suo ragionamento:” Che se avessi preso quell’acqua e l’avessi versata in piscina i tuoi rendimenti atletici sarebbero migliorati.”
Capendo che quei Bibliotecari erano decisamente intelligenti il nuotatore decise di dire la verità:” Infatti... ma non ha funzionato. Non c’è niente di miracoloso qui dentro.”
La strumentazione di Ezekiel aveva captato la fonte dell’anomalia dato che si mise a fare dei bip in modo rumoroso e frequente; Tyson cercò di divagare vedendo che Ezekiel si era avvicinato agli occhialini da piscina appoggiati su una panchina così si avvicinò al Bibliotecario dicendogli:” Non è niente, non ci faccia caso.”
Vendendo l’atteggiamento preoccupato del nuotatore Ezekiel ne prese un paio e lo lanciò a Stone mentre l’altro lo tenne per sé, premurandosi di avvisare tutti quanti:” Niente eh? Hanno una bella carica magica per essere niente.”
Una volta indossati gli occhialini i due Bibliotecari ebbero delle visioni: Stone vide di avere un’occhio nero e essere vicino a una testa di medusa mentre Jones vide sé stesso donare una delle sue monete d’oro ad un museo.
Il primo a riprendersi fu Jacob, così disse a tutto quello che aveva visto:” Ho avuto una visione del futuro: stavo aprendo una porta imponente con il volto di medusa e avevo un occhio nero!”
Anche Jones disse quello che gli riservava il futuro, mentre estraeva una moneta dalla tasca:” Si, anche io ho avuto una visione terrificante! Stavo per donare una di queste ad un museo!”
Immediatamente dopo si rivolse alla moneta che aveva in mano dopo averla baciata:” Calma piccola mia, lo zio non ti consegnerà mai a loro.”
A quella visione Flynn scosse la testa mentre Jake mormorò sarcastico e rassegnato:” Poveri noi...”
Nicole decise che era il caso di riportare la concentrazione di tutti sulla missione, si rivolse quindi a Flynn e Cass, che erano i più vicini a lei:” Quegli occhialini mostrano il futuro è tutta la squadra di nuoto li usa. È così che hanno indovinato i numeri della lotteria e le risposte agli esami.”
Decise anche di sequestrare gli occhialini che Tyson stava ancora tenendo in mano, proprio mentre il ragazzo provava a difendersi fallendo miseramente  causa della soggezione che la bionda gli incuteva:” Non è vero! Insomma... più o meno... una mezza specie... ecco... un po’...”
Si rivolse poi al preside che aveva una faccia confusa e perplessa:” Sono in punizione?”
Fairbrother disse scocciato:” Se non so nemmeno di cosa si sta parlando!”
Nicole ignorò il preside per rivolgersi a Flynn:” Meglio se torni in Biblioteca a studiare questi affari assieme a Jenkins. Portati anche Cass per sicurezza.”
Flynn annuì assente, per poi aggiungere preoccupato:” Forse è meglio che venga anche tu, non manca molto. Io non appena avrò aggiornato Jenkins tornerò qui dai ragazzi.”
Fairbrother chiese scettico:” Che genere di controllo potrebbero mai fare dei bibliotecari su degli occhialini da nuoto?” 
Nicole disse al marito, sul punto di prendere a pugni il preside:” Vai, io rimango qui a impedire a quel deficiente di parlare a vanvera.”
Il Capo Bibliotecario annuì così fece cenno a Cassandra di seguirlo, mentre Nicole rispose secca al preside:” Se non sa di cosa stiamo parlando mi faccia il favore di chiudere la bocca e non dire idiozie.”
Non appena Flynn e Cassandra furono usciti dalla piscina si sentì lo stridere delle lame del mietitore e il preside chiese spaventato:” Che suono è questo?”
Prima che qualcuno potesse rispondere apparvero dal nulla dei lampi così bene o male tutto fecero un passo indietro, verso il bordo della vasca; dal nulla comparve il mietitore ma prima che la Guardiana potesse dire o fare nulla si sentì trascinare verso la piscina, delle mani d’acqua avevano afferrato tutti i presenti e li avevano spinto in piscina nonostante Nicole avesse urlato a tutti di indietreggiare.


Nicole concluse il resoconto di Stone:” Dopo essere caduti nella piscina ci siamo risvegliati qui. Penso sia per questo che non ricordiamo niente... resta da capire chi ci ha fatti finire in questo posto.”
Dopo un secondo di riflessione alla Guardiana venne un’idea:” Tyson, presto, gli occhialini. Ho capito come fare per non stare qui tutto il giorno.”
Mettendoseli aggiunse a beneficio dei presenti:” Se qui c’è un’uscita qualcuno è destinato a trovarla. Con questi scopriremo molto prima il chi e il come.”
Stone annuì, per poi commentare assorto:” Così la profezia si autoadempirà.”
La Guardiana vide che il passaggio che cercavano loro era attivato da un’incisione a forma di mezzaluna così non perse tempo e mentre gli altri la guardavano spiegò immediatamente:” Qui da qualche parte c’è un’incisione che attiva un passaggio segreto... eccola!”
Appena ebbe toccato la mezzaluna si aprì un passaggio così la donna incitò tutti i presenti ad attraversarlo, mentre nell’aria si diffondeva l’odore dell’incenso che le irritò il naso, commentò poi fra sé e sé quando fu l’unica rimasta:” Forse abbiamo trovato il modo di scappare, meno male che le profezie sono utili se si sanno interpretare.”
Infine lanciò uno sguardo al Mietitore per poi dirgli sollevata:” Non è ancora la mi ora, non mi spiace affatto amico.” 



Note:

* siamo ad inizio 2017, i telefoni impermeabili li avevano già inventati

** significa ciao/salve in greco. Nina è greca, non capisco perché l’abbiano doppiata come ispanica... aggiungo anche un particolare: non trovò più gli episodi in lingua originale con i sottotitoli quindi d’ora in poi seguirò la versione doppiata

*** cosa tristemente necessaria viste le notizie di cronaca che si sentono ogni tanto sulle sparatorie nei licei americani... 

^ citazione al film l’attimo fuggente

Note dell’autrice:

Mentre scrivevo il capitolo mi sono accorta che non avevo mai detto quando è il compleanno di Nicole, cosa che invece ho fatto per tutti gli altri Carsen: Flynn è nato il 31 marzo, Al il 23 settembre i gemelli sono di giugno ( il 10 per la precisione) ma di Nicole non avevo mai detto nulla... quindi dopo ben 60 capitoli è più to il momento di farvi sapere che per me Nicole è nata l’11 gennaio 1977.
Inoltre ho deciso di distinguere i flashback utilizzando il corsivo, mi sembra meglio che  staccare il testo con la scritta flashback.
Poi la vicenda in pizzeria è ambientata a pranzo così da avere un senso: se la parte a scuola fosse il giorno dopo la clessidra dovrebbe essere più consumata, senza contare che andrebbero a ispezionare una scuola di notte...
Come vedete Flynn è presente e si comporta da marito preoccupato, spero di essere riuscita a gestire bene le dinamiche di coppia fra Flynn e Nicole dato che ci tengo parecchio a rappresentarli come una coppia realistica, nel bene e nel male; inoltre sempre a proposito di Flynn e Nicole li ho resi volutamente più sarcastici e pungenti del solito perché mi è sembrato un buon modo per fargli manifestare la tensione della condanna a morte di Nicole sempre più prossima.
Infine c'è una frase particolare che ho fatto dire a Flynn: mi riferisco al rischiare di perdere di nuovo Nicole, è riferito al momento in cui questa storia diverge dal canon della serie e che impedisce di avere Eve come Guardiana nella serie e Nicole malvagia, lo preciso per sicurezza.
Poi va detto che ho saltato un giorno di pubblicazione, mi spiace ma la sessione estiva chiamava, soprattutto perché avendo tanti esami concentrati in poco tempo ho dovuto lasciare un po’ indietro la scrittura, senza contare il fatto che mi è venuto un fastidio assurdo agli occhi che mi ha fisicamente impedito di scrivere. 
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)
 

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Capitolo 63
*** Sessantaduesimo capitolo ***


Sessantaduesimo Capitolo
Nicole, i Bibliotecari e i tre civili erano arrivati in una nuova stanza; Jacob per prima cosa volle assicurarsi dello stato di salute dei presenti quindi chiese preoccupato:” Nessuno è ferito vero?”
Il preside commentò con una frase che non c’entrava nulla con la domanda di Stone; l’uomo disse infatti ottimista:” Almeno è servito ad asciugarci. Un lato positivo c’è.”
Mentre la Guardiana provava il forte desiderio di fare male al preside Jacob osservò un dettaglio apparentemente insignificante:” Tranne la povera Nina, è ancora zuppa come un pulcino.”
La donna rispose con una scrollata di spalle:” Ah, io faccio le pulizie in un liceo; ne ho viste di peggio.”
Nicole decise che era giunto il momento di prendere il comando, senza una guida il gruppo mal assortito in cui era finita avrebbe potuto fare una brutta fine, Mietitori a parte; la Guardiana disse quindi decisa e autoritaria:” Ora come ora la cosa migliore da fare è rimanere uniti mentre cercheremo l’uscita; con gli occhialini da piscina non dovremmo avere ostacoli.”
Appena ebbe finito di parlare si sentì un rumore di massi che franavano e pochi istanti dopo dal soffitto cadde una parete che separò il gruppo: da una parte rimasero i due Bibliotecari e Tyson mentre dall’altra Nicole era in compagnia di Nina e del preside.
La Guardiana si avvicinò al muro e notò che quantomeno riusciva a vedere i Bibliotecari dall’altra parte che si sgolavano per farsi sentire; non sentendo alcun rumore Nicole decise di comunicare a gesti con i due Bibliotecari: fece cenno di muoversi e di trovare l’uscita.
Notando gli sguardi di Nina e del preside la bionda disse solo pratica e sbrigativa:” Sarebbe stato inutile sgolarmi se non si può comunicare. È più logico cercare un’uscita e ritrovarsi lì. Forza! Non abbiamo tempo da perdere.”
Dall’altra parte del muro Jacob disse visibilmente agitato, più a se stesso che agli altri due:” Niente panico, niente panico. Ok... Muoviamoci come ha detto Nicole, li ritroveremo.”
Detto ciò i tre si avviarono verso l’unica porta presente; il gruppo di Nicole ci mise qualche attimo in più a trovare l’uscita, solo per scoprire che le porte erano due.
Fairbrother commentò riflessivo:” Ci sono due uscite. Quale dobbiamo usare?”
Nicole notando la targhetta fra le due porte disse sarcastica:” Qualcuno di voi conosce il greco antico? Perché la targa qui davanti di sicuro ha la risposta.”
Il preside disse allegro:” Io lo conosco! Ho studiato a Cambridge.”
Nicole ignorò lo stridere delle lame del Mietitore per dire con tutta calma:” Forza allora, traduca. Non sarà uno dei secchioni* con cui lavoro di solito ma mi accontenterò.”
Il preside chiese perplesso:” Mi spiega come fa a rimanere così calma quando la sua vita è in pericolo?”
Nicole scrollò le spalle per poi rispondere indifferente:” È la forza dell’abitudine credo. Dopo un po’ ci si abitua a pazzi furiosi che ti vogliono far fuori.”
Fairbrother non disse nulla a riguardo, preferì tradurre l’iscrizione:” Qui non dice qual è la porta giusta; dice solo che una è l’uscita mentre l’altra conduce a morte certa.”
In quel momento dietro Nicole, Nina e il preside apparve il Mietitore, che non si limitò a ricordare a tutti della sua presenza con le sue lame, così alla Guardiana venne un’idea.
Nel frattempo Ezekiel, Jacob e Tyson erano arrivati in una sala con un pavimento decorato a piastrelle esagonali che racchiudevano le lettere dell’alfabeto greco; Stone per precauzione bloccò Tyson e Jones, quest’ultimo chiese stizzito all’amico e collega:” Che c’è?”
Jake rispose indicando una targa scritta in greco antico:” Meglio essere sicuri di quello che ci aspetta. Qui c’è scritto che questa sala è la sfida di Zeus agli uomini... dice poi di misurare bene i passi o si subiranno gli strali della sua collera.”
Tyson chiese subito incerto:” Che sarebbero gli strali?”
Un fulmine dal nulla colpì il pavimento così l’attenzione del terzetto venne rivolta al soffitto che però era inesistente e mostrava un cielo in tempesta; Jones commentò sarcastico:” Ti basta come risposta?”
Jake invece mantenne la calma e spiegò il da farsi anche agli altri:” Dobbiamo attraversare la sala scegliendo gli esagoni giusti sul pavimento; altrimenti verremo fulminati.”
Tyson fece immediatamente un’acuta osservazione, preoccupato per la sua incolumità:” E come li riconosciamo gli esagoni giusti da quelli che ci faranno finire fritti?”
Stone dando un’ulteriore lettura all’incisione trovò la risposta e la comunicò anche agli altri:” Ecco qui. Dice che sarà l’oro ad indicare la strada.”
Ezekiel sentendo quelle parole non poté fare a meno di chiedere perplesso:” L’oro? Che c’entra l’oro?”
Immediatamente a Jacob venne in mente la risposta così guardo l’altro Bibliotecario con uno sguardo parecchio eloquente e significativo, al quale l’australiano rispose offeso e oltraggiato mentre si frugava nelle tasche:” No, no, no, no! Patti chiari Stone! Giù le mani dalle mie monete, ok!?”
Nel frattempo in Biblioteca Flynn e Jenkins, assistiti da Cassandra, stavano cercando di venire a capo dell’esatto potenziale degli occhialini da piscina profetici; il cavaliere dopo una spiegazione dei Bibliotecari è una prima analisi aveva commentato estasiato:” Sublime. Un paio di occhialini da nuoto, con lenti di normalissima plastica si sono trasformati in qualche modo in una lente profetica.”
Flynn disse la sua idea teso è preoccupato, più stava lontano da Nicole più si sentiva irrequieto:” Un ragazzo ha versato nella piscina l’acqua del Parnaso. Con buone probabilità l’acqua è diventata profetica come quella greca.”
Cassandra propose una strategia per avere conferme delle speculazioni che stavano facendo:” Chiamo Nicole e le chiedo di prelevare un campione e portarcelo, in questo modo tornerà qui in Biblioteca e sarà al sicuro.”
Il Capo Bibliotecario annuì riconoscente ma sentire lo squillo del telefono della moglie gli fece passare immediatamente il poco buon umore recuperato e anzi non fece altro che aggravare la sua inquietudine e preoccupazione; Flynn a quel punto corse immediatamente alla porta sul retro diretto alla piscina della scuola, aveva un brutto presentimento anche se sperava di sbagliarsi con tutto il cuore.
Cassandra e Jenkins ci misero qualche secondo in più a reagire così raggiunta la piscina videro che ad eccezione del Bibliotecario, che era fermo e con lo sguardo perso nel vuoto, non c’era nessuno.
La rossa notò la strumentazione di Ezekiel sul pavimento così la raccolse nella speranza di poter trovare delle risposte, Jenkins invece si affiancò a Flynn e cercò di risollevare il Bibliotecario dal suo apparente stato catatonico.
Qualche secondo dopo Cassandra si fermò e avvisò i due uomini della sua scoperta:” C’è qualcosa sul fondo della piscina.”
Flynn che si era avvicinato disse con orrore:” Spero di sbagliarmi ma sembra un Cubo Profetico.”
Detto ciò, senza attendere Jenkins che di era messo alla ricerca di un qualcosa per recuperare l’oggetto senza bagnarsi, si tuffò senza esitazione a recuperare il cubo dalla piscina; quando Flynn fu fuori si asciugò con un rapido incantesimo per poi mormorare disgustato:” Perché non mi sbaglio mai sui fatti...”
Nel frattempo Nicole, Nina e il preside erano ancora fermi al bivio, con il Mietitore che completava il quartetto con la sua presenza inquietante e minacciosa; la donna delle pulizie esclamò nervosa:” Sas parakaloúme**! Signora faccia qualcosa!”
La Guardiana infatti per qualche minuto era rimasta ferma a fissare le due porte e a capire come evitare di essere uccisa dal Mietitore; la voce della donna delle pulizie fece venire in mente alla Guardiana un dettaglio che aveva accantonato:” Nina lei com’è arrivata qui? Ricordo chiaramente che in piscina eravamo io, i miei amici, Tyson e il preside.”
La donna disse con un tono leggermente infastidito:” Ero li anche io a pulire, solo che nessuno fa mai caso alla donna delle pulizie.”
A Nicole quella storia puzzava di menzogna, la presenza incombente del suo assassino soprannaturale però la convinse a pensare in un secondo momento alla donna delle pulizie; vedendo che il Mietitore si stava avvicinando la bionda disse secca e spazientita da tutta quella situazione:” Tu caro il mio Edward mani di forbice non osare fare ancora un passo o potrei picchiarti. Per essere un semidio immortale non hai proprio pazienza... almeno in questo siamo uguali. Anche io sono stufa di stare qui.”
Detto ciò il preside disse allarmato:” Potrà non fare niente a lei ma potrebbe far a fette noi se lo provoca troppo!”
Anche Nina disse la sua, decisamente spaventata:” Kyria*** si sbrighi! Scelga una porta!”
La Guardiana non se lo fece ripetere due volte così aprì la porta di sinistra dato che era quella di fronte a lei.
Ezekiel invece non stava passando un bel momento: voleva a tutti i costi costringere Jacob a trovare un’alternativa che gli evitasse la separazione dalle sue amate monete d’oro; il ladro disse infatti convinto della sua posizione:” Il fatto è che quest’oro è un bell’oggettino e il solo pensiero che venga fulminato mi procura come un forte...”
Stone decise di interrompere Jones prima che potesse andare troppo oltre così giocò la sua carta vincente:” Rispondi solo a questa domanda: cosa ama di più Ezekiel Jones? Ezekiel Jones o delle monete d’oro?”
Bastò quella semplice frase a convincere Ezekiel a sacrificare le sue preziose monete d’oro, anche perché ne poteva rubare altre solo se fosse riuscito a uscire vivo da quella trappola; il Bibliotecario si mise davanti alle caselle e dopo una breve conta lasciò cadere una moneta sulla casella centrale, che si rivelò essere sicura fra l’altro gioia di tutti i presenti.
Ezekiel mentre avanzava e raccoglieva la moneta disse allegro e fiducioso:” Bene, una è andata. Ora pensiamo alla prossima. Il Mietitore temere non dovrò.”
La scelta di quella filastrocca improvvisata fu sfortunata dato che non appena la moneta toccò terra venne colpita da un fulmine.
Il Bibliotecario a quella vista disse con il cuore spezzato:” La mia povera innocente monetina!”
Jake disse immediatamente decisamente irritato:” Dai elabora in fretta. Forza, un altro lancio!”
Vedendo che anche il secondo lancio si concluse con una moneta fulminata il ladro esclamò furioso:” Zeus!”
In Biblioteca invece Flynn, Jenkins e Cassandra stavano esaminando i due Cubi Profetici; Jenkins prese in mano il secondo Cubo, dai simboli di colore blu, per poi dire con un tono riflessivo ma anche cupo:” Sapete cosa sono tentato di fare? Vorrei dire mmm e sperare di avere un’intuizione che ci faccia salvare la signora Carsen.”
Flynn sentendo quella frase disse teso ma con un mezzo sorriso amaro, uscendo dalle riflessioni in cui si era immerso:” Nicole non ha bisogno di essere salvata; è sempre stata in grado di salvare se stessa egregiamente dalle situazioni di pericolo... non credo che qualcuno abbia davvero idea di quanto sia forte e tenace...”
Cassandra annuì per poi chiudere il libro che stava leggendo e commentare:” Non lo metto in discussione Flynn, vorrei però che ci fosse un modo per poterle dire che per fermare la profezia autoadempiente o dovrà chiedere aiuto a una persona estranea alla profezia oppure dovrà trovare una profezia che sovrascriva la precedente.”
Sentendo quelle parole il newyorkese disse con un sospiro:” Nicole è sveglia, in più è con Jacob e Ezekiel... in tre dovrebbero essere in grado di aggirare la profezia... spero... fortuna che le pesti non sono qui a vedermi in questo stato...”
Ne Jenkins ne Cassandra aggiunsero nulla, anche loro pensavano che fosse meglio che in quel particolare contesto Alastair, Regan e Astrea si trovassero ancora a scuola; Jenkins provò a stemperare l’atmosfera cupa e pesante che si stava respirando nell’ufficio in quel momento:” Signorina Cillian, c’è un racconto interessante su quello che ha appena detto. Molti secoli or sono l’Oracolo modellò un Cubo Profetico in cui ravvisò il suo riflesso e vide la sua stessa morte per mano di uno dei suoi trentatré gran sacerdoti, il cui volto però non riuscì a scorgere dunque modellò altri Cubi Profetici, uno per ciascuno dei trentatré gran sacerdoti e ognuno mostrava la morte dei sacerdoti ad opera delle loro spose. Dica, come collegò le varie profezie?”
Dopo averci pensato per qualche istante Cassandra esclamò convinta della sua risposta:” Sposò ognuno dei sacerdoti così l’Oracolo divenne la persona predestinata a uccidere gli sposi così che loro non potessero uccidere l’Oracolo perché doveva vivere per uccidere loro! Ora a me sta scoppiando il cervello.”
Flynn accennò un sorriso per poi commentare:” Il tuo ragionamento però è corretto. L’Oracolo uccise gli sposi durante la prima notte di nozze e così il Cubo che prediceva la sua morte esplose e la profezia venne annullata.”
La Bibliotecaria mormorò disgustata:” Che brutta cosa...”
Jenkins si inserì nuovamente nel discorso per dire deciso ma pacato:” Quello che dobbiamo fare ora è trovare una profezia abbastanza potente da sovrascrivere la morte di una Guardiana.”
Nel frattempo Ezekiel, Jacob e Tyson erano a circa metà percorso quando, dopo l’ennesima moneta fulminata, lo studente aveva detto scoraggiato e disperato:” Moriremo tutti!”
Stone l’aveva immediatamente ripreso dicendo deciso:” Non morirà nessuno. Piantala! Pensa positivo.”
Immediatamente dopo si rivolse a Ezekiel con un sussurro:” Ottimo lavoro, siamo già a metà strada.”
Zeke però decise di mettere le cose in chiaro indicando al collega la moneta che aveva in mano:” Questa però è la nostra ultima moneta. Vuol dire che possiamo commettere un solo errore...”
Osservando meglio la moneta l’australiano disse ottimista:” Stone questa è la moneta della mia visione! Quella che in futuro dovrò donare a un museo!”
Il cowboy disse con un sorriso:” Significa che non è destinata a subire gli strali di Zeus.”
Ezekiel aggiunse finalmente ottimista:” Significa anche che qualunque scelta io faccia, a prescindere da quale esagono colpirò, sarà comunque quella giusta.”
A quel punto Jones iniziò a lanciare la moneta rimasta mentre Tyson entusiasta gli faceva i complimenti; il Bibliotecario si lanciò anche in un’esclamazione entusiasta:” Alla faccia di Zeus!”
Fu Stone a riportarlo con i piedi per terra e a fargli mantenere la concentrazione.
Nel frattempo Nicole, Nina e Fairbrother stavano camminando lungo il corridoio quando il preside si affiancò alla Guardiana e le disse finalmente con un tono che non irritò la bionda, anzi Nicole lo trovò finalmente cortese ed empatico:” È preoccupata per loro, non è vero?”
La bionda rispose con un sorriso leggermente accennato e un tono che lasciava trasparire l’affetto che provava per la sua bizzarra famiglia allargata:” Sono sempre preoccupata per loro, è il mio lavoro: sono la Guardiana.”
Il preside chiese incerto delle delucidazioni:” Nel senso che si prende cura di loro?”
Nicole annuì per poi aggiungere:” Si, ma non è solo questo. La faccenda è parecchio più complicata di così ma non ho né tempo né voglia di scendere nei dettagli.”
Nina si inserì nel discorso dicendo la sua:” Allora è un buon capo: un buon capo si prende cura della sua squadra, altrimenti che capo sarebbe? Il preside Fairbrother ad esempio, i ragazzi lo temono come la peste ma lui li ama come se fossero figli suoi e non servono occhialini profetici né oracoli per vederlo.”
Fairbrother rispose leggermente imbarazzato:” Lei è un vero tesoro Nina, la ringrazio.”
La Guardiana d’altro canto volle precisare un dettaglio:” Questo è vero ma io non sono il capo di nessuno, ora però è meglio capire come fare a uscire di qui.”
Detto ciò si rimise gli occhialini e la scena che le venne mostrata era abbastanza inverosimile da credere: Jacob ed Ezekiel avevano preso delle armi e la stavano attaccando; a quella vista mormorò infastidita:” Ottimo, ora sono impazziti pure i Bibliotecari...”
Alzando poi il volume disse anche a beneficio di Nina e del preside:” Forza, cerchiamo un’armeria!”
Quando Jacob, Ezekiel e Tyson ebbero superato la trappola di Zeus il nuotatore chiese eccitato:” Bene! Ora che facciamo?”
Ezekiel rispose deciso mentre gli prendeva di mano gli occhialini:” Troviamo Nicole e ce ne andiamo da questo luna park degli orrori. Vediamo cosa c’è dietro la porta numero uno.”
Il Bibliotecario ebbe una visione opposta a quella della Guardiana: vide infatti che Nicole stava attaccando lui e Jake con una mazza chiodata, avvisò quindi il collega con tono incerto e preoccupato:” Ho visto Nicole che ci attaccava, deve esserci una spiegazione...”
Quando i due gruppi si riunirono nell’armeria Ezekiel disse immediatamente sospettoso mentre indicava una Nicole dall’aria perplessa:” Si sta preparando per attaccarci. Non sei la vera Nicole Carsen, sei solo un impostore! Sei Zeus camuffato da donna!”
Nicole sentendo quelle parole incrociò le braccia al petto, alzò un sopracciglio e chiese scettica e sarcastica:” Jones l’incenso ti ha forse dato alla testa? Mi basta un Mietitore che mi vuole uccidere, non voglio aggiungere anche due Bibliotecari... Fatemi indovinare: uno di voi due ha guardato negli occhialini e ha visto che io lo attaccavo così come ho guardato io e ho visto voi che attaccavate me. Se serve a farvi stare tranquilli fatemi una domanda a cui solo la vera Nicole saprebbe rispondere. Ah per quanto ami mio marito dovresti sapere che ho preferito mantenere il mio cognome^!”
Sentendo quelle parole i due Bibliotecari si guardarono in faccia per poi guardare nuovamente la Guardiana, che non aveva abbandonato la sua espressione di puro scetticismo, dopo qualche istante Jacob disse deciso:” Quella è decisamente Nicole, non ci sono dubbi. Ora però cosa facciamo? Noi abbiamo visto chiaramente Nicole che ci attaccava.”
Tyson suggerì con un tono semplice, come a sottolineare che stava dicendo un’ovvietà:” Semplice, non attaccatevi.”
Nicole annuì per poi aggiungere:” Il ragazzo ha ragione, le profezie si possono smontare o con un’altra profezia, o evitando di fare quello che normalmente si farebbe per evitare la profezia o con un soggetto terzo che interviene. Direi che qui abbiamo usato due elementi su tre visto che nessuno di noi ha visto Tyson.”
Ezekiel chiese ammirato mentre si avvicinava alla Guardiana:” Ma come fai a rimanere così calma?! A me sarebbe già esploso il cervello.”
Nicole disse con un leggero sorriso:” Anni e anni passati a lavorare con i Bibliotecari, dieci anni di matrimonio con un Secchione e tre figli Secchioni quasi quanto il padre. È un metodo abbastanza lungo e macchinoso però aiuta parecchio il pensiero laterale e fa mantenere la concentrazione quando serve.”
Jacob invece guardò alle spalle di Nicole e si accorse che c’era una porta decorata con una gigantesca testa di Medusa così disse deciso mentre si avvicinava:” Quella testa di Medusa è la stessa della mia visione.”
Una volta davanti disse ai presenti:” Quando ho aperto questa porta avevo un occhio nero, quindi qualcuno deve colpirmi prima che possa aprirla.”
Ezekiel si avvicinò alla porta, pronto ad aprirla mentre diceva deciso:” Hai sentito Nicole no? Se non vuoi un occhio nero fregatene e falla aprire a qualcun altro!”
Sentendo lo stridere delle falci del Mietitore Nicole disse decisa:” Cowboy guarda che Zeke ha ragione, se non vuoi un occhio nero semplicemente cambia il tuo destino e ignora la predestinazione. Come ho detto prima in Biblioteca conoscere il nostro destino è utile se ci può salvare la vita, altrimenti è meglio scrivercelo da soli.”
Detto ciò la bionda avanzò con decisione verso la porta, pronta ad aprirla e a scansare via Jacob con la forza; vedendo il Mietitore che avanzava minaccioso non ci fu bisogno di ulteriori incentivi per Jacob che, nonostante la reticenza, aprì la porta forse con eccessivo entusiasmo dato che si colpì in faccia con lo stipite.
Ezekiel mentre si dirigeva alla stanza successiva gli disse canzonatorio:” Volevi il tuo occhio nero? Eccoti servito!”
Nina fu l’ultima ad attraversare la porta e sicura di non essere vista da nessuno si spruzzò dell’acqua addosso con il nebulizzatore che aveva con sé.
In Biblioteca invece Flynn e Cassandra stavano decidendo chi fra loro due avrebbe dovuto usare il Cubo Profetico dato che Jenkins si era autoescluso spiegando che in quanto immortale non poteva usare il Cubo per scoprire il suo futuro; la Bibliotecaria alla fine era riuscita a spuntarla su Flynn dicendo decisa:” Flynn penso che tu, dato che sei il Capo Bibliotecario, non dovresti esporti ad una situazione di pericolo! Sei tu la nostra carta vincente per fermare Aphopis, visto che è chiaro che lui ha paura di te... sei anche un Vero Bibliotecario quindi sei più prezioso di me, se qualcosa dovesse andare storta sono sicura che tu e Jenkins possiate aiutarmi meglio di quanto possa fare io.”
Flynn a quelle parole mormorò solo:” Cass... non devi sacrificarti per me... se questo cubo mostrasse qualcosa di terribile?”
La rossa rispose decisa mentre si portava il Cubo alla fronte:” Lo affronteremo tutti e sei assieme, come abbiamo sempre fatto! Ora mostrami il futuro, per favore.”
Cassandra vide una figura femminile che annunciava una profezia:” L’Oracolo di Delfi morirà dopo essersi bagnato un’ultima volta nella sorgente di Delfi. Io, la Pizia, Oracolo di Delfi, vaticino la mia stessa morte.”
Tornando alla realtà la rossa di afferrò la testa dolorante e barcollò indietro per qualche passo, prontamente sostenuta da Jenkins; Flynn invece dopo essersi assicurato dello stato di salute della Bibliotecaria le chiese preoccupato ma rassicurante:” Cos’hai visto Cass?”
Cassandra rispose subito:” La Pizia ha profetizzato la sua stessa morte quando si sarebbe bagnata un’ultima volta nelle acque del Parnaso. Però perché profetizzare nuovamente la sua morte?”
Flynn disse subito, rispondere alle domande fatte era più forte di lui:” Semplicemente perché l’Oracolo non ha potere sul fato, può solo interpretarlo.”
Jenkins aggiunse:” Ha ragione signor Carsen, questa profezia è inoltre molto chiara e inizio a capire perché sia stata presa di mira la signora Carsen.”
Raggiunta una nuova stanza Nicole osservò la sua clessidra e disse con tono irritato:” Il mio tempo è quasi scaduto.”
Jacob le si affiancò per poi dire con tono rassicurante:” Non sei al capolinea Nicole, anche perché noi faremo il possibile per farti rivedere Flynn e i tuoi bambini. Questa è una promessa! È vero che non sei in Biblioteca ma hai comunque qui con te due Bibliotecari pronti ad aiutarti e il supporto delle tre persone più intelligenti che conosco da lontano. Non sei sola Nicole, non dimenticarlo.”
La Guardiana disse con un sorriso sincero e con un tono quasi commosso:” Se non fosse che siamo in pericolo mortale, che ci sono qui degli sconosciuti e che non è nel mio stile ti avrei rinchiuso in un abbraccio spacca costole. Grazie Jake, lo apprezzo davvero tantissimo, dico davvero.”
Alzando poi il volume per farsi sentire da tutti e recuperato il suo tono deciso, tipico delle missioni, Nicole disse attenta:” Ok, questo sembra essere un vicolo cieco. Idee per uscire?”
Ezekiel propose immediatamente:” Non possiamo usare il trucco di trovare la porta usando la lente profetica degli occhiali?”
A quelle parole Tyson e Fairbrother chiesero in coro, con sorprendente sincronia:” Cos’è la lente profetica?”
Jacob si mise a rispondere prontamente alla domanda:” Le lenti degli occhialini da nuoto funzionano come...”
Nicole però si inserì prontamente nel discorso, l’ennesima stranezza della donna delle pulizie meritava un approfondimento:” Nina, è un po’ di tempo che volevo farle alcune domande... prima di tutto perché non ha chiesto spiegazioni sulle lenti profetiche come Tyson e il preside?”
La donna rispose immediatamente, quasi come se fosse un’ovvietà e una perdita di tempo:” Semplice, perché ne avevate già parlato.”
La bionda scosse il capo e aggiunse scettica e sospettosa:” Non è vero, non di fronte a lei, almeno: quando ne ho parlato in dettaglio avevo vicino solo Zeke e Jake e poi sono sempre rimasta sul vago parlando di occhialini da piscina. Lei però prima ha detto che non servivano ne oracoli ne lenti profetiche per vedere quanto bravo sia Fairbrother come preside. Le ripeto la domanda e ne aggiungo altre: come faceva a sapere degli occhiali? Come ha fatto ad arrivare qui quando non era in piscina? A questa non mi risponda che nessuno nota la donna delle pulizie: sono un’eccellente osservatrice e non sono la persona che si dimentica le cose. Infine, perché è ancora bagnata quando tutti noi siamo asciutti da un pezzo?”
Vedendo che la donna delle pulizie non accennava a dare una risposta sensata ma balbettava solo per guadagnare tempo a Nicole venne un grosso sospetto così aggiunse decisa:” Anzi no, so chi è lei. Prima non ha sbagliato quando mi ha scambiata per il capo, non ha fatto domande quando ha detto che sono una Guardiana. Nina sa benissimo che sono la moglie del Capo Bibliotecario, vero? O forse dovrei chiamarti con il tuo titolo, Oracolo di Delfi?”
Dopo essersi spruzzata con il solito spruzzino la donna si mise a ridere per poi dire con un tono molto più serio:” Peccato sia finita, era così divertente fingere di essere l’umile e sventurata Nina.”
Detto ciò si avvicinò alla porta da cui tutti erano entrati per lasciar entrare il Mietitore e ritornare di fronte alla Guardiana che osservava la scena con un cipiglio tanto scettico quanto minaccioso; l’Oracolo aggiunse poi con nonchalance:” Mi dispiace Nicole, trovo che tu sia una persona davvero interessante, le storie che circolano sul tuo conto non ti rendono pienamente giustizia... però, vedi, per quanto io possa averti a cuore tengo molto di più a me stessa e il tuo tempo è quasi scaduto, ahimè.”
La Guardiana ebbe un sospetto, che forse però avrebbe potuto salvarle la vita se si fosse giocata bene le sue carte, dato che stava iniziando ad elaborare un piano folle e potenzialmente pericoloso in pieno stile Flynn Carsen, si rivolse dunque alla finta donna delle pulizie:” Tutto molto bello, dico davvero... capisco la tua filosofia del mors tua, vita mea^^ ma vedi, dal mio punto di vista il tuo piano ha una falla: il Mietitore nella visione mi uccide in Biblioteca, che sappiamo tutti essere a prova di Mietitore, inoltre questo posto non è la Biblioteca. Come la mettiamo Pizzietta?”
La donna rispose in tutta tranquillità:” Biondina avresti dovuto dare retta al tuo maritino e al vecchio Galahad e startene ferma in Biblioteca, lì si che non ti avrei potuta raggiungere in alcun modo. La tua scelta di andare a Seattle però ha fatto si che venissi a prenderci personalmente.”
Ignorando il sorrisetto di vittoria che quell’informazione stava per farle sorgere in viso Nicole disse ironica:” Non mi dire, ci hai trascinato in uno dei tuoi Cubi.”
L’Oracolo annuì:” Hai indovinato, siamo dentro il mio Cubo Profetico.”
Nicole a quel punto andò con tutta calma verso la vetrata blu che vedeva in fondo alla sala del Cubo, osservando fuori dalla finestra, se poteva essere definita così, vide che la faccia in cui erano finiti dava verso l’ufficio, riconosceva la Porta sul Retro, notò anche che Flynn e Jenkins stavano facendo avanti e indietro proprio di fronte a lei; forse anche il secondo tassello del suo piano si era sistemato.
L’Oracolo invece, ignara del ribaltamento di fronte che sarebbe potuto avvenire disse vittoriosa:” Da quando ci hanno ripescato dalla piscina siamo sempre rimasti in Biblioteca.”
Ezekiel volle però togliersi una curiosità: era rimasto fermo ad ascoltare e basta anche troppo per i suoi gusti:” Scusa Pizzetta, cosa vuol dire che siamo nel tuo Cubo Profetico?”
Jacob non si trattenne dal sussurrare a denti stretti all’amico e collega una correzione al volo:” È la Pizia non una pizza!”
L’Oracolo d’altro canto disse con tutta tranquillità:” Anche a me è stata predetta la morte, alla fine del mio bagno quotidiano nell’acqua di Delfi.”
Stone fece nuovamente la parte del professore a beneficio di tutti i presenti:” Si dice che i suoi poteri si devono ai suoi bagni quotidiani nella fonte.”
La Pizia si rivolse a Stone con un tono che di solito si riservava ai bambini piccoli o agli animali domestici:” Si dolcezza, è così.”
Passando a un tono più serio proseguì il suo racconto:” Quindi ho pensato che l’unico modo per scongiurare la mia morte era creare una profezia più grande che la contraddicesse.”
A quel punto Nicole ebbe qualcosa da obiettare dato che disse con una certa irritazione e voglia di far male fisico alla sacerdotessa:” E quindi hai pensato bene di far schiattare me?”
L’Oracolo disse senza preoccuparsi della rabbia della Guardiana:” Se mi fossi tenuta alla larga dall’acqua di Delfi forse tutto questo non sarebbe successo ma ovunque tu vada il Destino riesce sempre a trovarti. Ho lasciato la Grecia per Seattle, credevo fosse abbastanza lontana, ho continuato a immergermi nelle sacre acque per tenere vivo il mio potere ma finché non si trattava dell’acqua di Delfi non correvo alcun pericolo.”
Jacob capì come erano andate le cose, il tutto mentre Tyson e il preside si limitavano a fissarsi confusi dalla piega che aveva assunto la vicenda:” Tu hai trasformato l’acqua di Delfi in una fonte prodigiosa, non il contrario. Quando hai iniziato a immergerti nella piscina hai dato...”
La Pizia finì la frase per il Bibliotecario:” Ho dato all’acqua della piscina lo stesso potere divinatorio.”
Jacob si ricordò di un ulteriore dettaglio:” Allora è per questo che Zeke ha rilevato quegli strani valori vicino alla piscina. La tua magia è nell’acqua e ha reso profetici gli occhialini.”
Tyson volle togliersi definitivamente il dubbio dato che non stava capendo più nulla:” Quindi è merito della signora Mitrani se ho vinto quella trasferta sul Parnaso.”
L’Oracolo si rivolse al ragazzo con lo stesso tono canzonatorio usato con Jacob:” Sì è proprio così tesoro, ma aggiorna la tua rubrica. Non sono più la signora Mitrani.”
Jacob, che aveva preso gusto nel fare domande proseguì il suo interrogatorio:” Quindi tu sei venuta qui a Seattle mentre lui è andato sul Parnaso, dove si trova Delfi. Tyson ha versato l’acqua di Delfi nella piscina.”
Anche Ezekiel si inserì nel discorso dicendo canzonatorio:” E così tu avresti fatto tutta quella strada fino a Seattle per bagnarti comunque nelle acque di Delfi? Alla faccia della profezia autoadempiente!”
La Pizia disse ironica rivolta a Tyson:” Si, e per questo ti ringrazio Tyson. Sono rimasta a mollo in quella piscina per giorni in attesa del vostro arrivo e comunque tecnicamente lo sono ancora.”
Mentre la donna parlava di spruzzò nuovamente in testa con lo spruzzino per poi riprendere a parlare in tutta tranquillità:” Fintanto che rimarrò bagnata continuerò a vivere. Certo, prima o poi mi asciugherò ma per allora Nicole sarà morta e l’energia scaturita dalla sua morte manderà in frantumi il Cubo Profetico e il mio destino prenderà un nuovo corso e io avrò vinto. Nessuno è mai stato in grado di fermare il Mietitore, non può rinunciare al suo raccolto.”
In risposta a quelle parole il Mietitore, che era rimasto fermo immobile dietro all’Oracolo per tutto il tempo, fece stridere le sue lame.
Jacob decise che era giunto il momento di mantenere la sua promessa a Nicole così si mise di fronte alla Guardiana e disse deciso alla Pizia:” È una vita che vuoi? Puoi avere un Bibliotecario, su prendi me.”
Ezekiel si affiancò immediatamente all’amico e collega per dire anche lui molto serio e deciso:” Allora prendi anche me. Due Bibliotecari per una Guardiana. Non è un brutto affare, no?”
Prima che Nicole potesse protestare e dirne quattro a quei due Bibliotecari sconsiderati, l’Oracolo disse subito con quell’irritante tono canzonatorio che probabilmente la distingueva:” È un gesto molto nobile il vostro, però due Bibliotecari comuni come voi non valgono la metà di quella Guardiana.”
La Pizia a quel punto usò un incantesimo per spingere via Jacob ed Ezekiel, per poi riprendere a parlare con un tono molto più duro e tagliente:” Nemmeno mille Bibliotecari qualunque varrebbero la vita di questa Guardiana. Ci vorrebbe un Vero Bibliotecario per pareggiare il conto; in realtà con il vostro attuale Capo avrei ottenuto anche un risultato migliore ma per mia sfortuna Flynn Carsen è ancora più protetto di sua moglie ed è anche troppo prezioso per essere sacrificato, mi serve vivo.”
Nicole a quelle parole disse secca, per nulla intimorita:” Come sarebbe a dire che valgo più di un Vero Bibliotecario?”
La Pizia rispose altrettanto pungente:” Davvero non hai idea di quanto il tuo ruolo sia fondamentale e di quanto lo sarà in futuro, Nicole? Beh, non importa: ora ti proverò del tuo futuro, è ovvio. La potenza della tua morte sarà tale che di quel radioso futuro non rimarrà alcuna traccia.”
La Guardiana chiese immediatamente, forse avrebbe scoperto qualche informazione utile per fermare Aphopis:” Cosa c’è nel mio futuro?”
L’Oracolo disse secca:” Niente, ma se fossi vissuta... oh, se la qui presente Nicole Noone in Carsen fosse vissuta avrebbe cambiato il destino della Biblioteca nei secoli a venire^^^. Ma così non sarà. Lei dovrà morire qui, così che io possa vivere. Grazie per il tuo sacrificio biondina.”
Jones, che si era rialzato ma si era tenuto prudentemente a distanza disse arrabbiato:” No! Nicole deve vivere, la sua famiglia ha bisogno di lei, noi abbiamo bisogno di lei!”
La Pizia rispose glaciale a quella lamentela:” Io ne ho molto più bisogno.”
Nicole capì che era ormai giunto il momento di attuare il suo folle piano così si avvicinò con tutta calma alla vetrata che si affacciava sulla Biblioteca mentre dalla tasca della giacca di pelle che indossava come al solito in caso di temperature miti estrasse l’orribile specchietto che le era stato regalato da Regan e che era rimasto lì, quasi dimenticato, dall’ora di pranzo; decise di calarsi totalmente nella parte del suo Secchione spiegando il suo piano a tutti i presenti con tono calmo e deciso:” Ci sono vari modi per sventare una profezia autoadempiente: creare una nuova profezia, come ha fatto la nostra cara Pizzetta… grazie per il suggerimento Zeke… far intervenire un soggetto terzo alla profezia oppure facendo esattamente quello che istintivamente eviteremmo di fare per scongiurare la profezia. E dato che la tua visione mi vede morta nella Biblioteca basterà modificare questo particolare.”
La Guardiana a quel punto sfruttò lo specchietto per comunicare in codice morse, sperando con tutto il cuore che qualcuno la vedesse; fu Flynn il primo ad accorgersi del messaggio così dopo aver attirato l’attenzione dei presenti disse incredulo:” È codice morse... lancia questo Cubo attraverso la Porta Secchione... è Nicole! Presto Jenkins! Prepari la Porta!”
Mentre comunicava il suo messaggio Nicole sentì la Pizia dirle furente:” Perché non ti sei rassegnata all’idea di morire come tutti gli umani?! Cosa stai facendo con quell’affare?!”
La Guardiana vedendo che Flynn, Jenkins e Cassandra stavano osservando il Cubo rispose vittoriosa mentre continuava a mandare il suo messaggio:” Sto semplicemente sfruttando un vecchio trucco grazie a un regalo inutile che a quanto pare non è così inutile.”
Impostata la Porta Flynn lanciò immediatamente il Cubo, sperando di riuscire a fare in tempo, il tutto mentre la sabbia nella clessidra si esauriva; mancando solamente pochi secondi il Mietitore si avvicinò alla sua preda, solo per fermarsi all’improvviso quasi percependo di non essere più nella Biblioteca: tutte le persone all’interno del Cubo erano appena arrivate nell’outback australiano.
Vedendo che il Mietitore si era fermato e che il suo piano era fallito la Pizia emise un suono simile a un ringhio mentre diceva frustrata:” Dannata Guardiana! Lo sai cos’hai appena fatto?!”
Nicole rispose sarcastica e tagliente:” Certamente Pizzetta, dato che tengo decisamente molto più a me stessa che a te ho seguito il tuo esempio: mors tua, vita mea.
Immediatamente dopo il Cubo Profetico esplose, liberando tutti i presenti, proprio mentre sopraggiungevano anche Flynn, Jenkins e Cassandra.
L’Oracolo disse sprezzante trovandosi a un metro circa dalla Guardiana e finendo sovrastata dalla differenza d’altezza che c’era fra le due donne:” Tu sei una mortale, non puoi ingannare il Fato!”
Nicole rispose semplicemente, memore del fatto che in realtà ci era già riuscita nella bizzarra avventura che l’aveva portata a viaggiare fra le dimensioni:” Anche i mortali possono scrivere il loro destino, l’ho già fatto. Però va fatta una doverosa precisazione: questa volta non ho ingannato il Fato, ho ingannato una tua profezia.”
Flynn si affiancò alla moglie solo in quel momento per rivolgersi all’Oracolo di Delfi con un tono glaciale e terrificante dato che era profondamente furioso verso la donna che aveva minacciato di portargli via Nicole:” Il Mietitore è in debito di una vita e tu sei asciutta. Per quanto muoia dalla voglia di ucciderti con le mie stesse mani non è così che deve andare, lascerò che sia lui a finire il lavoro.”
A quel punto, dato che l’acqua era finita, la Pizia non potè più prorogare la sua vita è così il Mietitore si avvicinò a lei, pronto a falciare una vita; a nulla valsero le proteste della donna: l’assassino soprannaturale la fece svanire per sempre grazie al potere delle sue lame.
La semi divinità si rivolse quindi a a Nicole con la sua voce inquietante:” Guardiana, sei libera.”
Il Mietitore a quel punto sparì definitivamente in uno sbuffo di fumo è quasi subito dopo Nicole si ritrovò quasi stritolata fra le braccia di Flynn che le sussurrò ancora scosso ma sollevato per come si erano risolte le cose:” Ero terrorizzato all’idea di perderti e di non poter fare nulla per provare a salvarti.”
Nicole disse a fatica, a causa della scomodità della posizione in cui era costretta ma con tanta allegria e sollievo per essersela cavata:” Secchione però se mi stritoli così forte finirai per uccidermi tu al posto del Mietitore!”
Immediatamente il Bibliotecario allentò la presa ma non lasciò andare Nicole, che però approfittò della situazione per accoccolarsi meglio nell’abbraccio di Flynn, la donna aveva infatti bisogno del suo porto sicuro ora che l’adrenalina stava scemando e iniziava a realizzare quanto era stata in pericolo; Flynn d’altro canto aggiunse ancora spaventato nonostante cercasse di mascherare il tutto con un sorriso e dell’ironia:” Quando non ti ho più trovata ho perso almeno dieci anni di vita! Scusa se voglio assicurarmi di non perdere più la mia Psicopatica, non credo che riuscirei a gestire tre Bibliotecari e Jenkins senza il tuo aiuto!”
La coppia a quel punto si scambio un bacio sia appassionato che sollevato mentre tutti gli altri erano palesemente stati esclusi: in quel momento per Bibliotecario e Guardiana non esisteva nessun altro.
Guardandosi attorno imbarazzato Fairbrother notò un particolare così chiese confuso:” Quello è l’Uluru? E laggiù c’è un canguro! Oh misericordia! Siamo...”
Fu Tyson a completare la frase eccitato:” In Australia!”
Ezekiel, appoggiato a una colonna che reggeva il portico della baracca usata per arrivare lì disse divertito:” Finalmente a casa! Però se qualcuno ha intenzione di chiedermi la ricetta del koala ai ferri sappiate che non tollero quel genere d’umorismo.”
Jacob disse schifato dalla prospettiva di mangiare koala:” Non credo ci fermeremo per pranzo, anche se non posso parlare a nome di quei due... C’è un museo che aspetta la tua donazione Zeke.”
Una volta riaccompagnati Fairbrother e Tyson di nuovo a Seattle e modificata loro la memoria per evitare soprattutto che il D.O.S.A. potesse rintracciarli e metterli in pericolo, i Bibliotecari, la Guardiana e Jenkins si ritrovarono in casa Carsen per una serata messicana e per festeggiare il salvataggio di Nicole, anche se questo particolare era stato volutamente tenuto nascosto ad Alastair, Regan e Astrea.
Dopo aver finito di mangiare tutti si erano sposati sull’enorme divano con in mano la loro bevanda preferita e nei soliti posti: Flynn era seduto nel posto ad angolo con Nicole accoccolata accanto a lui sul lato corto del divano mentre Alastair, Regan e Astrea erano praticamente attorno ai genitori ad occupare tutto il lato corto del mobile; sul lato lungo invece si sedevano sempre i tre Bibliotecari, con l’accortezza di lasciare ad Ezekiel il posto con la visione migliore della tv; Jenkins invece prendeva sempre una sedia dalla cucina dato che a sua detta era molto più comodo per bere il suo tea e poteva anche scegliere dove sedersi, anche se di solito si metteva di fronte a Flynn e Nicole.
La serata era passata in modo tranquillo dato che si era chiacchierato del più e del meno fino a quando non si era accesa una discussione fra Flynn e Jacob su quale fosse la migliore corrente letteraria; quando i bambini erano andati a dormire Cassandra chiese cauta e con un tono di voce leggermente più basso del normale, come ulteriore precauzione, rivolta a Flynn e Nicole:” Glielo direte mai?”
Fu il Capo Bibliotecario a rispondere, capendo immediatamente a cosa si riferisse la rossa:” Penso di sì, prima però dovremo essere sicuri di aver metabolizzato noi la cosa. Non è stata proprio una passeggiata la giornata di oggi... ad essere onesto non penso di essermi mai spaventato tanto in quasi tredici anni di lavoro.”
Nicole cercò di risollevare l’atmosfera che si era creata cambiando discorso e mettendosi seduta mentre tirava fuori lo specchietto dalla tasca:” Quanto meno dovrò ringraziare Regan per lo specchietto! Per essere un regalo di compleanno last minute si è rivelato parecchio provvidenziale!”
Flynn osservando meglio lo specchio mise in chiaro un particolare:” Non penso che sia da parte di Reg. Quello è lo specchio di Mimiko, una regina sciamana giapponese, e si tratta di un reperto raro, capace di indicare la via in caso di pericolo. Fino a ieri però era custodito nella stanza dei reperti pericolosi quindi non può averlo preso Reg.”
Ezekiel chiese scettico:” Dovreste conoscere il ragazzino, non lo fermerebbe il divieto di entrare in una sala vietata.”
Nicole annuì per chiarire la situazione:” È per questo che abbiamo riunito in una stanza tutti i reperti che non dovrebbero essere toccati soprattutto da Reg, come il vaso di Pandora, o quelli preziosi che non si possono riparare visto che le pesti hanno il vizio di voler usare i reperti quando si annoiano... comunque quella sala è ben nascosta e nessuno dei tre sa dove si trova. Quindi Secchione chi mi ha dato lo specchietto?”
Flynn rispose immediatamente alla domanda, certo della sua deduzione ma anche amareggiato sul finale:” È stato Ray, dopotutto se i Guardiani proteggono i Bibliotecari e se i Bibliotecari proteggono la Biblioteca ha senso che sia la Biblioteca a proteggere i Guardiani quando i Bibliotecari falliscono.”
Jenkins si inserì immediatamente nella conversazione dicendo professionale:” Sono d’accordo con il signor Carsen, deve essere stata l’Intelligenza della Biblioteca ad aiutarla. Deve essere orgogliosa signora Carsen, non molte persone possono dire di essere così importanti per la nostra Biblioteca.”
La Guardiana mormorò incerta:” Potrebbe essere a causa del mio Destino.”
Jacob annuì per poi dire riflessivo:” Potrebbe essere sai? La Pizia ti ha espressamente detto che ti attende un Destino luminoso e importante visto che sarai destinata a rivoluzionare la Biblioteca nei secoli a venire.”
Ezekiel annuì aggiungendo un altro dettaglio:” Ha anche detto che Nicole vale più di mille Bibliotecari ed è al pari di un Vero Bibliotecario... la Pizza ha anche detto che avrebbe scelto Flynn come vittima se non gli fosse servito per i suoi piani. Seriamente ragazzi quanto siete vip nel mondo soprannaturale?”
I due Carsen sorrisero leggermente mentre Jenkins disse con il suo solito tono serio e professionale:” Ormai dovrebbe saperlo signor Jones, sono più di due anni che lavora per la Biblioteca. Comunque sia, si è fatto tardi. Mi occuperò di riportare lo specchio in Biblioteca, a domani signori.”
Poco dopo se ne andarono tutti, oramai si era fatto tardi; rimasti da soli Flynn e Nicole si guardarono intensamente per un lungo istante; fu il Bibliotecario a spezzare per primo il silenzio:”Siamo stati incredibilmente fortunati oggi... ad essere onesto non credo di essere mai stato così terrorizzato in vita mia Nicole, l’idea di perderti mi stava facendo letteralmente impazzire. Ho anche capito perché mia madre mi aveva avvertito dicendo che i Pendragon amano per davvero una volta sola: già l’idea di trascorrere il resto della mia vita senza di te mi ha reso uno straccio, non oso immaginare come starei ora se ti fosse successo qualcosa. Ora che ci penso mia madre è ancora più forte di quanto pensavo: non so come abbia resistito per quasi quarant’anni senza mio padre.”
Nicole si strinse al marito, dispiaciuta per tutta la sofferenza che indirettamente gli aveva causato, gli disse cercando di spiegare il suo punto di vista e forse rassicurarlo:” Mi spiace averti fatto preoccupare così tanto Flynn, non lo meritavi affatto. So di essere stata più sconsiderata del solito oggi... facciamo un lavoro pericoloso, è vero, però oramai siamo abituati a cavarcela nelle situazioni più disperate e ammetto di essermi adagiata sugli allori dei nostri successi... qualche volta ne siamo usciti ammaccati ma abbiamo sempre vinto. Penso di essere stata superba e arrogante oggi, molto più del solito, e di aver confidato troppo nel mio Destino che a quanto pare è destinato a condizionarmi per parecchi secoli. Ti prometto di essere più prudente d’ora in avanti, questa brutta esperienza ha avuto l’unico lato positivo di ricordarmi di non abbassare la guardia, soprattutto quando ci sono il D.O.S.A. e Aphopis in agguato, pronti a colpire quando saremo più vulnerabili.”
Flynn annuì solo, per poi proporre rassicurante:” Si è fatto tardi, andiamo a dormire. Fra l’altro domani, se non ci saranno missioni, ci prenderemo la giornata libera. Abbiamo bisogno di staccare per un po’ la spina da tutto visto quello che ci è successo negli ultimi mesi.”
Nicole fece solo un rapido cenno affermativo, non poteva essere più d’accordo con Flynn.
Note:
* preciso che per Nicole Flynn è il Secchione con la lettera maiuscola, tutti i Bibliotecari e Jenkins però si sono guadagnati il nomignolo con la lettera minuscola in segno di affetto
** per favore in greco
*** signora in greco
^ specifico questa cosa che ho lasciato vaga per tutta la storia onestamente... urge anche una leggera riscrittura e correzione ad alcune lacune che ho lasciato ora che ci penso... comunque sia: Nicole generalmente preferisce mantenere il cognome Noone salvo per qualche eccezione tipo Jenkins per cui lei è la signora Carsen oppure in circostanze formali
^^ letteralmente la tua morte, la mia vita
^^^ nota messa alla fine, così le spiegazioni arrivano quando il quadro è completo. Allora per prima cosa ho volutamente eliminato la parte in cui viene detto che due Bibliotecari non fanno un Guardiano perché detto in tutta franchezza è una grandissima presa in giro soprattutto per una serie che si intitola i Bibliotecari. Però vedendo quanto hanno reso Eve-centrico il tutto non mi esprimo più di quanto non abbia già fatto, comunque sia apprezzo che con la terza stagione avessero già le idee chiare per alcune story line della quarta (forse una delle poche buone idee che hanno avuto)... riassumo solo dicendo che NORMALMENTE Bibliotecari e Guardiani hanno la stessa importanza. A questo punto entrano in gioco i Veri Bibliotecari e la quarta stagione: un Vero Bibliotecario è molto al di sopra di un Bibliotecario normale e di un Guardiano, così come nella gerarchia di importanza hanno il primo posto Bibliotecario/a e Guardiano/a vincolati alla Biblioteca. Visto che Flynn e Nicole si vincoleranno alla Biblioteca è normale che siano molto più di valore rispetto a chiunque altro ed è per questo che comunque Nicole è importante per i secoli a venire. Infine piccolo appunto ulteriore: Flynn è intoccabile anche e soprattutto perché è destinato a trovare l’Occhio di Ra e fermare Aphopis dalla completa distruzione del mondo e quindi anche dell’Oracolo di Delfi
Note dell’autrice:
Complice un anno da dimenticare a causa di varie problematiche e disagi è passato praticamente un anno dal mio ultimo aggiornamento…
Che dire, non mi aspettavo decisamente che passasse così tanto tempo fra un aggiornamento e l’altro… per prima cosa voglio ringraziare le persone che in questo lasso di tempo hanno letto e riletto quello che ho fatto fin ora, anche senza lasciare tracce. Davvero grazie di cuore, sapere che ci siete mi rende davvero felice.
Comunque nonostante pause ed imprevisti porterò a termine la storia, ve lo prometto! Non dovesse bastare il 2021 mi prenderò tutto il tempo che serve perché come ho detto spesso voglio finire questa storia!
Passando invece al capitolo ammetto che con questo episodio ho sempre avuto un rapporto di amore e odio dato che da una parte ho apprezzato la lungimiranza degli autori e il tema delle profezie mentre dall’altro non mi é mai andata giù l’eccessiva importanza data ad Eve e ai Guardiani in generale rispetto ai Bibliotecari, guardate sopra per maggiori dettagli...
Comunque sia ho cercato anche di dare importanza alle reazioni di tutti e soprattutto mi sono concentrata su Flynn, che spero di aver reso bene e di non aver esagerato: è un personaggio segnato dai lutti, anche se meno che nel canon, che rischia di perdere la sua compagna, che ama profondamente da tredici anni, quindi ho pensato di rendere il più possibile la sua ansia e la sua preoccupazione; c’è poi il fatto della famiglia Pendragon: in questa storia una volta che un Pendragon ha trovato la sua anima gemella si lega solo ed esclusivamente a lui/lei è non riuscirà ad amare più nessun altro/a; è comunque una cosa che ho già accennato e che approfondirò meglio in futuro.
Credo di aver detto tutto quindi alla prossima Librarians:)
 

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Capitolo 64
*** Sessantatreesimo capitolo ***


“ E le lacrime di un clown” 

 

Sessantatreesimo Capitolo 

 

A Green Town, Kansas, nel 1996 come tutti gli anni era arrivato il luna park quindi tutti i cittadini avevano deciso di passare almeno una serata di divertimento nella tipica attrazione itinerante dividendosi fra montagne russe, ruota panoramica e banchetti vari; non facevano eccezione due adolescenti, un ragazzo e una ragazza, si erano diretti ad una bancarella di tiro a segno.

La ragazza, una volta messasi alla postazione disse decisa:” Kirby il trucco è mirare un po’ più in alto così l’acqua andrà a segno.”

Il ragazzo di nome Kirby chiese curioso:” Come fai a saperlo?”

La ragazza rispose divertita:” Adoro i luna Park! E questo è magico! Vorrei che restasse in città per sempre!”

Kirby disse con un sorriso amaro:” Già, lo vorrei anche io.”

La ragazza invece proseguì con lo stesso entusiasmo:” I luna park rendono tutti felici, non pensi più al compito di matematica...”

Kirby aggiunse mesto:” O al fatto che tutti ti evitano.”

L’inizio del gioco distrasse distolse l’attenzione dei due ragazzi, che si concentrarono per vincere un premio; Kirby mirò con attenzione per far finire l’acqua nella bocca del pagliaccio e riuscì addirittura a vincere.

Ottenuto in premio un grosso fiore in plastica rossa si voltò dicendo incerto alla sua accompagnatrice:” Charlotte... io volevo chiederti se...”

Vedendo che Carlotte si era allontanata ed ora era intrattenuta da un prestigiatore Kirby se ne andò deluso.

Tornando ai giorni nostri a Oaks Park, Iowa, in un luna park in fase di dismissione una giocoliera veniva caricata in un’ambulanza, sotto lo sguardo attendo di un prestigiatore; un uomo che aveva osservato la scena si rivolse furente all’illusionista, che sembrava essere il capo:” Si può sapere perché non avete ancora finito di sbaraccare tutto? I federali non vi hanno detto abbastanza volte di levarvi di torno? Non avete il diritto di stare qui dato che avete montato anche per troppo un luna park sulla mia proprietà!”

Il prestigiatore disse con tutta calma all’uomo dalla folta barba che gli aveva sbraitato contro:” Lei non è affatto amichevole.”

L’uomo disse furioso mentre incrociava le braccia:” Infatti non sono amico tuo!”

Il prestigiatore si sistemò il cappello con la sua bacchetta mente si avvicinava all’altro uomo, aggiunse poi mentre faceva il primo passo:” Oh, ma lo diventerà. Qui siamo tutti amici. Benvenuto al più grande luna park del mondo.”

Mentre diceva l’ultima frase lanciò all’uomo le palline della giocoliera malata, recuperate poco prima, avendo cura di intervallare ad una parola il lancio di una pallina. 

Dopo un rapido gesto di mani e bacchetta del prestigiatore, l’uomo furente si calmò di colpo e iniziò a lanciare le palline con maestria e ripetendo come in trance:” Il più grande luna park del mondo.”

Il prestigiatore a quel punto si divertì a far aumentare sempre di più la velocità del numero, quasi a voler testare fin dove potesse spingersi la sua nuova aggiunta.

Qualche settimana dopo in quello stesso luna park Flynn andò a sbattere contro una giovane coppia, dopo aver chiesto scusa si sentì squadrato da un inquietantissimo clown così decise di riprendere la sua ricerca dei Bibliotecari che sembrò avere una svolta quando gli parve di identificare Cassandra; raggiunta la Bibliotecaria le toccò una spalla per richiamare la sua attenzione mentre le chiedeva informazioni:” Cass, cosa...”

La frase gli morì in gola quando la donna si voltò e vide che si trattava solo di una persona incredibilmente somigliante all’amica e collega; si affrettò a chiedere immediatamente scusa, non era il caso di attirare troppo l’attenzione:” Mi scusi, l’ho scambiata per una mia amica.”

Flynn tirò un sospiro di sollievo quando la donna lasciò correre con un sorriso educato, inconsapevolmente aveva agevolato di molto il suo compito di trovare gli altri rimanendo ben mimetizzato fra i visitatori del luna park.

Proseguendo il suo giro il Capo Bibliotecario ebbe la sensazione di essere sotto osservazione di qualunque clown, tutti uno più inquietante è spaventoso dell’altro, ci fosse nei paraggi; dopo essersi guardato distrattamente attorno ebbe la certezza di essere osservato dal clown più brutto e inquietante che avesse mai visto: era alto almeno un metro e novanta, incredibilmente muscoloso, armato d’ascia e con in testa un elmo vichingo, il particolare più raccapricciante era la sua maschera: andava bene per travestirsi da It ad Halloween, non certo per intrattenere dei bambini, dato che mostrava un ghigno spaventoso e malvagio.

Passando davanti ad alcuni membri dello staff che sembravano normali all’apparenza si rese conto che ripetevano solo la frase “benvenuti nel più grande luna park del mondo” a ripetizione.

Il suo girovagare alla ricerca degli amici e colleghi lo portò ad una porta chiusa quindi Flynn pensò bene di investigare forzando la serratura dato che sembrava essere da solo e inosservato; i suoi propositi vennero interrotti dall’arrivo di tre clown, incluso il vichingo, che gli arrivarono alle spalle.

Il newyorkese vedendo la situazione in cui era finito disse con il suo miglior sorriso sfacciato stampato addosso:” Buongiorno cari signori, ho perso di vista mio figlio e lo stavo cercando. Se non è di troppo disturbo potreste aiutarmi a ritrovarlo?”

Flynn non credette alla sua fortuna quando sentì la voce di Regan chiamarlo; il Bibliotecario si avvicinò al figlio minore esclamando sollevato:” Eccoti qua piccola canaglia! Beh signori miei, vi ringrazio per l’aiuto.”

Detto ciò si avvicinò al figlio, non prima di aver dato una pacca sulla spalla al clown vestito di rosso che era il meno inquietante del terzetto; chinandosi a livello del figlio gli sussurrò immediatamente:” Reg, fingi di esserti perso; quando ci saremo allontanati dai figli di It* ti spiegherò tutto e tu mi dirai perché sei qui.”

Regan seguì le istruzioni del padre così ai due Carsen bastò una leggera recita per sfuggire ai tre clown, sapendo anche che il padre si aspettava almeno di capire perché si trovava lì Reg tirò fuori il cellulare di Flynn dalla tasca e mentre glielo restituiva gli disse serio:” Hai dimenticato il cellulare in Biblioteca ed è arrivato un messaggio vocale da mamma in cui diceva di stare lontani da questo posto... vedendo i figli di It capisco perché. So che sarei dovuto rimanere in Biblioteca ma dopo quello che è successo con il Mietitore non ce la sentivamo di abbandonarvi soli a voi stessi senza fare nulla! Ci è già bastata una volta l’esperienza di essere orfani prima di essere maggiorenni.”

Flynn lasciò che il figlio finisse di parlare per poi dirgli serio ma estremamente fiero mentre si rimetteva nella tasca interna della giacca il tasca il telefono:” Lo so Reg... sappi che mi dispiace tantissimo, per quanto possano valere le mie scuse, per quello che io e la mamma vi abbiamo fatto passare nell’ultimo periodo: prima l’essere bloccati nel passato ed essere ritenuti morti di vecchiaia dal vostro punto di vista, poi il Mietitore che se l’è presa con la mamma... per noi non è stato facile ma nemmeno per voi è stata una passeggiata di salute, lo so fin troppo bene. Posso dirti però che io e la mamma siamo incredibilmente fieri e orgogliosi di voi per come state crescendo, dico davvero! Vi state dimostrando incredibilmente maturi e intelligenti. Dovrò fare questo discorso anche ad Al e As, fra l’altro... comunque sia Reg, sono davvero felice di vederti dato che mi hai appena tirato fuori dai guai salvandomi da quei clown malefici e apprezzo anche la tua voglia di aiutare, dico davvero, ma perché non è venuto Jenkins?”

Il bambino era stato rincuorato dalle parole del genitore, così rispose con molta più allegria mischiata con il suo solito tono ironico e irriverente:” Beh molto semplice, un bambino di otto anni e mezzo passa decisamente molto più inosservato in un luna park che un vecchio brontolone di più di un millennio, no? Poi abbiamo pensato che per la stessa ragione sarebbe dovuto andare uno solo di noi e mi sono offerto io; d’altronde è più credibile un singolo bambino che si perde piuttosto che tre fratelli, considerando anche quanto è schifosamente alto Al. Tu invece che stavi facendo?”

Flynn vedendo che Regan aveva perso la serietà e la tensione iniziale, arrivando a fare del sarcasmo sulla differenza d’altezza tra lui e il fratello, rispose anch’egli più rilassato, felice di poter passare un po’ di tempo con il figlio minore in relativa sicurezza:” Sto cercando la mamma e i Bibliotecari: gli avevo detto che ci saremmo rivisti qui al luna park non appena vi avessi accompagnato in Biblioteca dopo la scuola ma quando sono arrivato ho iniziato a percepire un’atmosfera strana carica di una magia pesante e ossessiva, si sente quasi la malvagità nell’aria quasi come se la magia stessa volesse avvisare che c’è un mago malvagio nei dintorni... ho capito che era meglio sbrigarmi a ritrovare tutti ma poi sono stato inseguito e braccato da quei clown super inquietanti. Poi sei arrivato tu ed eccoci qua.”

Regan si lasciò sfuggire un commento sarcastico e pungente sulla disavventura vissuta dal padre:” Quei clown sono davvero inquietanti, effettivamente. Penso che i gestori di questo posto dovranno sborsare una fortuna in psicologi per far passare i traumi che i figli di It causano ogni giorno ai visitatori! Qual è la prossima mossa?”

Il Capo Bibliotecario disse prontamente al figlio:” Dobbiamo trovare la mamma e i Bibliotecari, dato che sei qui ci fingeremo dei comuni visitatori; tu potrai sgattaiolare dove serve e con un po’ di fortuna non saremo più disturbati da quei clown terrificanti.”

Reg annuì per poi aggiungere un dettaglio:” Sembrano essere gli unici di cui preoccuparsi, mentre ti cercavo ho chiesto informazioni allo staff meno inquietante ma non fanno altro che dire: benvenuti al più grande luna park del mondo! Inquietanti, ripetitivi e irritanti ma tollerabili rispetto a It e co...”

Guardandosi intorno attimo intorno Flynn vide che i clown facevano rapporto ad un prestigiatore, a cui consegnarono anche una sfilza di foto tessere; Regan invece notò che mentre se ne andavano al prestigiatore era caduto qualcosa così corse immediatamente a raccoglierlo.

Vedendo che si trattava di tre scatti raffiguranti Zeke, a dir poco spaventato, il bambino consegnò la foto al padre mentre diceva incerto:” Direi che dobbiamo trovare dove le hanno fatte. Forse troveremo Zeke!”

Trovata la cabina Flynn e Regan scostarono le tende solo per trovare una coppia che si baciava con trasporto; il Bibliotecario commentò ironico e con una certa dose di cipiglio genitoriale:” Scusate ragazzi ma la cabina serve a noi. Ah! Dato che ho qualche anno più di voi lasciate che vi dia un consiglio, trovatevi un posto più adeguato e ricordate le precauzioni.”

Dopo una leggera pausa aggiunse ironico rivolto a sé stesso:” Si vede che sto invecchiando… sto diventano brontolone come Jenkins...”

Regan immediatamente guardò il padre per poi dirgli con un sopracciglio alzato, sottolineando con quel gesto la sua somiglianza con Nicole, perplesso e leggermente imbarazzato:” Farai così anche con noi non appena avremo i primi appuntamenti? E poi con quel ‘ho qualche anno più di voi’ cosa volevi insinuare? Mamma dovrebbe essere informata?”

Flynn, una volta che i ragazzi si furono allontanati leggermente imbarazzati, rispose subito alle ultime due domande del figlio, arrossendo impercettibilmente a certi ricordi:” Reg, mettiamola così: sono stato giovane anche io ma sappi che tutte le più grandi pazzie della mia vita le ho fatte con quella Psicopatica di tua madre.”

Il bambino a quella risposta fece una leggera smorfia, pentendosi di aver voluto provare a mettere in difficoltà il padre con frecciatine imbarazzanti; approfittando della momentanea tranquillità di Regan, Flynn pensò bene alla risposta da dare alla prima domanda di Reg mentre esaminava l’interno della cabina fotografica; dopo qualche istante disse incerto, era comunque un argomento che non pensava di trattare molto presto con i figli:” Comunque tornando alla tua prima domanda onestamente non credo. Siete fin troppo intelligenti voi tre e non c’è bisogno di fare un imbarazzante discorso sul sesso a tutto tondo cercando di edulcorare le cose e renderle a prova di ragazzini, penso sia meglio per tutti.”

Spostandosi poi ad esaminare l’esterno della cabina vide che Regan aveva annuito così, mentre apriva il pannello di controllo ed esaminava il tutto, proseguì riflessivo:” Credo che l’unica cosa che vi ricorderò al momento opportuno sarà quella di divertirvi in modo responsabile e sicuro e nel pieno rispetto dei vostri partner, sono pur sempre vostro padre... anche se a sentire la mamma sono fin troppo permissivo con voi.”

Il piccolo Carsen si volle togliere un dubbio su suo padre e sui suoi metodi genitoriali sfruttando quel tempo in esclusiva; Regan pur essendo molto legato a Flynn aveva più occasioni per stare da solo con Nicole a causa dei caratteri identici e delle passioni comuni tra madre e figlio. Reg chiese infatti incuriosito:” Credi di essere così permissivo con noi per via di nonno Alastair?”

Mentre ritirava le foto che era riuscito a stampare Flynn rispose incerto:” Non lo so onestamente, i miei ricordi con mio padre coprono cinque anni scarsi quindi mi manca un confronto, chiamiamolo così, con le mie esperienze per dire se sono permissivo, se vi vizio oppure no… quello che posso dire con assoluta certezza è che ho fatto il possibile per cercare di essere un buon padre. D’altro canto penso anche che fa parte del mio carattere essere abbastanza permissivo e conciliante, lo faccio anche con i Bibliotecari… comunque con voi è diverso, anche perché ci sono passato.”

Dopo aver esaminato le foto le passò a Regan, che mentre le osservava chiese curioso, era forse la prima volta in cui Flynn si apriva così tanto su quell’argomento senza la presenza di Nicole o Margie a dargli supporto:” In che senso papà?”

Guardandosi attorno in cerca di indizi Flynn rispose immediatamente alla domanda:” Beh, sono stato anche io un bambino geniale e mi ricordo bene quanto sia fastidioso essere trattati al di sotto delle proprie capacità. Senza contare che comunque c’è la mamma che ci tiene tutti coi piedi per terra quando serve! Ammetto che senza i suoi rimproveri a volte potrei fare più danni di voi!”

Regan fece una leggera risata per poi commentare serio, quasi come sei si fosse immerso in quella missione nel ruolo di aspirante Guardiano:” Tutte le persone in queste foto sono terrorizzate. Sta succedendo qualcosa di terribilmente sinistro qui, non serve percepire la magia ambientale per capirlo.”

Notando una serie di impronte che conducevano a un tendone con a guardia il clown vichingo Flynn disse teso:” Già... troviamo gli altri altri e torniamo in Biblioteca il prima possibile.”

Intrufolandosi grazie ad un’apertura sul retro del tendone Flynn e Regan videro che era tutto allestito per uno spettacolo; avvicinandosi al palcoscenico facendo attenzione a non inciampare a causa del buio, padre e figlio si guardarono attorno alla ricerca di possibili pericoli; non trovandone andarono fino al palco, dove si fermarono dato che era chiuso da un pesante drappo.

Notando una corda il Bibliotecario la tirò mormorando ironico:” Speriamo non ci sia nulla di inquietante qua sotto.”

Lo spettacolo che videro i due Carsen li lasciò senza parole, evento raro dato che erano i più loquaci in famiglia: videro Nicole, in un elegante tubino rosso scuro, seduta su una sedia e, cosa che li fece ammutolire dall’orrore, ora aveva due teste.

Vedendo marito e figlio la testa di sinistra della Guardiana disse sollevata:” Flynn! Reg! Che bello vedervi!”

La testa di destra disse incantata e monotona:” Benvenuti al più grande luna park del mondo.”

Prima che Flynn potesse dire qualcosa si illuminò un secondo riflettore che mostrò Jacob, molto più muscoloso del solito, intento a sollevare con facilità un enorme bilanciere mentre ripeteva la solita frase di benvenuto in sincrono con la testa bonus di Nicole; un terzo riflettore mostrò Ezekiel diventato un incantatore di serpenti per l’occasione; l’ultimo riflettore mostrò Cassandra trasformata in sirena.

Flynn si rivolse alla testa senziente della moglie per chiederle preoccupato:” Nicole riesci a muoverti?”

La bionda scosse la testa, per poi dire frustrata:” No, sono bloccata qui da una qualche magia. Le protezioni di Merlino mi hanno impedito di impazzire del tutto ma sono costretta ad assistere all’episodio speciale di American Horror Story**. Mi è comunque andata meglio che a loro... Secchione due domande: cosa ci fa qui Reg? Ma soprattutto come ci liberiamo?”

Flynn rispose immediatamente, con il cervello già all’opera:” Lunga storia Psicopatica. Reg aggiorna la mamma mentre io vado a cercare dei sali.”

Quando il Bibliotecario fu di ritorno disse incerto:” Ho improvvisato con quello che ho trovato qui in zona, speriamo funzioni. Per sicurezza tappati il naso Psicopatica.”

Nicole fece come le era stato detto così Flynn fece annusare alla seconda testa, che in tutta franchezza sperava essere provvisoria, della moglie il composto che aveva fabbricato.

Immediatamente la testa aggiuntiva iniziò a tossire e Nicole si alzò in piedi, sollevata dall’avere di nuovo il controllo del suo corpo; mentre il Bibliotecario si impegnava a far rinsavire anche gli altri colleghi la seconda testa della Guardiana disse a Regan:” Ehi tu, Regan! Perché non mi aiuti a prendere il controllo di questo corpo, così ci potremo dare alla pazza gioia?!”

Il bambino per tutta risposta alzò gli occhi al cielo, già irritato solo dopo una frase, mentre Nicole con una rapida mossa mise la mano sulla bocca della testa extra e disse al figlio:” Reg per favore, dammi una mano a trovare qualcosa per azzittire la parassita.”

Il piccolo Carsen fu ben felice di aiutare la madre, alla fine i due trovarono un piccolo sacco di iuta, eccellente per lo scopo; vedendo che tutti si erano ripresi decisero di fare un breve punto della situazione prima di tornare in Biblioteca così Flynn prese parola:” Suggerirei di cercare una porta qui, in questo tendone, almeno non daremo nell’occhio visto che abbiamo una donna a due teste e una sirena che parla come un delfino... senza contare che Zeke non riesce a smettere di suonare. Bisogna trovare un rimedio per farvi tornare tutti alla normalità.”

Alla menzione di Cassandra Jacob aveva detto in un sussurro turbato:” Non credo riuscirò a mangiare più pesce.”

Aggiunse poi frustrato e a tono di voce normale:” Non me lo spiego però! Non mi ricordo niente.”

Regan commentò pratico:” Non mi sorprende, sai. Questo posto è pregno di una magia sinistra e perversa. Fortuna che il nucleo magico di papà risalta in questo marciume, sennò non l’avrei mai trovato!”

Nicole chiese stupita al figlio:” E tu da quando sai percepire la magia?”

Reg sorrise furbo prima di rispondere:” È un trucchetto che mi sono fatto insegnare da zio Martin mentre lo spiegava anche ad As.”

La Guardiana a quel punto tornò a concentrarsi sulla missione, non prima di aver fatto dei veloci complimenti a Regan per la lungimiranza:” Quindi chi c’è dietro a questo luna park degli orrori?”

Il Capo Bibliotecario disse serio:” Vedendo i risultati penso a un neofita della magia entrato in possesso di un artefatto molto potente e pericoloso. Ora però torniamo in Biblioteca, di sicuro lì c’è una cura per voi.”

Individuata una porta che conduceva ai camerini il sestetto tornò in Biblioteca senza intralci; nel tendone invece qualche minuto dopo entrò un clown che non trovando più le attrazioni avvisò immediatamente il suo capo.

Il prestigiatore raggiunse il clown vichingo, che aveva dato l’allarme, con altri tre pagliacci, un vagabondo, quello vestito di rosso e quello vestito di blu che avevano inseguito Flynn; il prestigiatore disse furente:” Come sarebbe a dire che sono scappati? Sarebbero stati il pezzo forte dello spettacolo! Io li avevo affidati a voi!”

Rivolgendosi al clown in rosso, che oltre ad avere la faccia dipinta con un’espressione triste aveva anche abbassato la testa, l’uomo disse furente:” Fai bene a piangere! Sai da quanto ci sto lavorando a tutto questo? Comunque non saranno andati lontano, iniziate a cercarli e non tornate senza di loro! Altrimenti lo dissolvo quel sorrisetto!”

Nel dire l’ultima frase si era rivolto al clown in blu dato che aveva dipinta un’espressione felice; per concludere il prestigiatore urlò furente:” Scattare!”

Tornati in Biblioteca i tre Bibliotecari e la Guardiana tornarono alla normalità; Nicole disse sollevata:” Meno male!”

Ezekiel, grato di poter parlare di nuovo disse ironico alla bionda:” Ti sei tolta un peso non indifferente!”

Flynn osservando la scena disse interessato, nonostante tutto, dal fenomeno:” A quanto pare lontano dal luna park e dalla sua magia gli effetti dell’incantesimo sono spariti.”

Cassandra per contro disse allegra e sollevata ma con un tono di voce anche più acuto del solito:” Ho di nuovo le gambe! E non parlo più come un delfino! Solo che la mia voce è anche più squillante del solito!”

In quel momento entrarono nell’ufficio Jenkins, Alastair e Astrea; fu quest’ultima, con una tazza di the fumante in mano per scacciare il freddo newyorkese che detestava con tutte le sue forze, a chiedere perplessa:” Come mai Cass è così euforica? Che vi è successo in New Mexico?”

Regan con tutta calma si accomodò al suo solito posto al tavolo delle riunioni per poi dire divertito:” È una lunga e inquietante storia sorellina.”

Al luna park il prestigiatore si incontrò con i clown, che avevano cercato invano i Bibliotecari e la Guardiana in lungo e in largo; notando che i suoi tirapiedi erano lì a mani vuote l’uomo esclamò deluso e furente:” No! No! No! No! Vi sono sfuggiti! È una gran seccatura! Vi punirò per questo! Finirete tutti nel museo delle cere!”

I clown però non si lasciarono impressionare dalle minacce dato che la loro attenzione venne attirata da una donna rossa, sui trentacinque anni che indossava un’uniforme rosa da cameriera.

Notandola il prestigiatore cambiò repentinamente umore dicendo felice ed eccitato:”Charlotte è qui! Come sto? E il papillon?”

Il pagliaccio in rosso provò a raddrizzarglielo ma il prestigiatore lo scacciò via in malo modo:” Non toccarmi! Dunque... andate a preparare ogni cosa alla perfezione.”

Vedendo che i clown non si erano mossi di un millimetro il prestigiatore urlò furente:” Scattare!”

Una volta solo si sistemò il mantello per poi sussurrare frasi auto motivazionali, in preda al nervosismo, mentre si avvicinava alla donna che si guardava attorno spaesata e apparentemente in cerca di qualcosa:” Tu sei strabiliante e misterioso. Sei strabiliante e misterioso. Strabiliante e misterioso.”

Di fronte alla donna di nome Charlotte disse con fare fintamente stupito:” Sei tu? Sei veramente tu? Non ci credo!”

La cameriera per contro disse incerta e confusa, non aveva certo riconosciuto il suo interlocutore:” Come prego?”

Dopo un attimo di spaesamento, dovuto al non essere stato riconosciuto, il prestigiatore trovò una scappatoia plausibile:” Il biglietto d’oro. È la vincitrice.”

Vedendo un cenno di assenso da parte della donna il prestigiatore disse gioviale:” È fantastico!”

Charlotte disse imbarazzata:” L’ho ricevuto per posta. La lettera diceva che ho vinto un premio in denaro.”

Il prestigiatore aggiunse felice:” Sì, inoltre ha libero accesso a tutte le attrazioni del luna park.”

La cameriera declinò l’offerta:” Sì… sarebbe divertente... però io devo tornare al lavoro.”

Il prestigiatore disse deluso:” No, non sia mai detto. Abbiamo tante attrazioni e sta sera ci sarà il mio spettacolo. I migliori numeri di magia che lei abbia mai visto.”

Il prestigiatore concluse la sua frase celebrativa con un inchino e un tono pomposo; Charlotte non fo molto impressionata dato che disse con un tono carico di educato disagio:” Non ne dubito... però il mio capo non sarà affatto contento se arrivassi in ritardo. È fatto così.”

Il prestigiatore si avvicinò alla cameriera e le disse con tono suadente e ammiccante:” Beh, lo sa qual è il bello dei luna park, Charlotte? Che rendono tutti felici.”

La donna chiese incredula e stupita:” Come sa il mio nome?”

Il prestigiatore disse austero e solenne:” Un mago non svela mai i suoi segreti.”

Pochi istanti dopo con un tono decisamente più amichevole aggiunse:” È scritto sulla targhetta.”

La cameriera dopo aver guardato in basso a sinistra disse con un sorriso imbarazzato in volto:” Mi deve scusare... magari resto ancora qualche minuto.”

Il prestigiatore sentendo quella decisione disse estasiato:” Davvero? È meraviglioso! Si divertirà da morire! Anzi, io vorrei...”

Dopo una brevissima pausa il prestigiatore assunse un tono decisamente più serio e pomposo per riformulare la frase che stava per dire:” Charlotte, con il suo permesso vorrei farle da guida.”

La rossa disse divertita: “ Molto volentieri, signor...”

Il prestigiatore si presentò con il suo miglior tono sicuro e deciso:” Sono lo strabiliante Amazing Mysteryum.”

Immediatamente dopo agitò la bacchetta e fece apparire un mazzo di fiori finti che consegnò a Charlotte, che disse sorpresa:” È fantastico! Lei è davvero strabiliante!”

Amazing Mysteryum disse misterioso:” Già, e questo è niente. Prego.”

I due a quel punto si allontanarono, diretti alle varie attrazioni del luna park.

In Biblioteca Flynn aveva fatto brevemente un riassunto a Jenkins di quello che era successo, senza omettere il dettaglio dell’amnesia causata dal maleficio che aveva colpito Bibliotecari e Guardiana; il cavaliere si era prontamente diretto al suo laboratorio certo di poter risolvere il problema, Cassandra invece era sparita ed era tornata poco dopo con un enorme bicchiere e dopo aver bevuto oltre metà del contenuto disse scocciata:” Essere stata un pesce mi ha disidratata un sacco!”

Detto ciò riprese a bere mentre Ezekiel commentò quasi con dispiacere:” Gli incantatori di serpenti invece hanno degli addominali da paura! Dico, li avete visti i miei addominali? Chissà se c’è qualche esercizio per farmeli venire così?”

Nicole invece dopo qualche istante di riflessione disse decisa:” Dobbiamo tornare là!”

Immediatamente Ezekiel la guardò male per poi chiederle scettico:” Cos’è, hai tenuto la testa sbagliata?”

Flynn disse sicuro della proposta della moglie, aveva infatti capito dove voleva parare la Guardiana:” Nicole ha ragione, quel posto emana un’aura sinistra e malvagia. Dobbiamo capire cosa succede esattamente e fermarlo.”

Jacob disse sconcertato, sembrava che i suoi capi fossero impazziti di colpo:” Ma non abbiamo nemmeno capito cos’è successo a noi! Come faremo a difenderci?”

Jenkins entrò proprio in quel momento dicendo pacato:” Con questo. A seguito del resoconto del signor Carsen mi è parso evidente che voi soffriate di amnesia lacunare indotta per via magica; è una perdita di memoria collegata ad un evento specifico avvenuto in quel luna park... molto probabilmente vi è successo qualcosa di magico e pericoloso al punto che la signora Carsen ha cercato di farci stare lontani. Io però, da geniale ma sottovalutato uomo di scienza, ho trovato il modo di farvi recuperare la memoria.”

A quel punto Jenkins distribuì ai Bibliotecari e Nicole dei bicchierini mentre spiegava con il suo solito tono pacato da perfetto Lord:”È un miscuglio di tiopental sodico***, finocchio per la vista, timo per la memoria e qualche altro ingrediente speciale di mia creazione. È molto utile per ritrovare la memoria nonché per stasare i tubi intasati.”

Nicole annusandolo il composto fece una smorfia disgustata prima di commentare sarcastica:” Sembra roba forte... spero di non rimanerci secca… rimpiango di non avere l’immunità magica del Secchione! Forza ragazzi, un bel brindisi!”

L’unico a rispondere a quell’invito fu Ezekiel, Jake e Cassandra invece bevvero in silenzio; una volta mandata giù quella brodaglia disgustosa i quattro malcapitati iniziarono a tossire e a fare smorfie disgustate mentre si toccavano la testa.

Nicole chiese disgustata e irritata per le conseguenze che iniziava a sentire:” Che schifo! Era proprio necessario? Sembra mi stiano trapanando le tempie!”

Cassandra invece chiese allucinata e confusa:” Qualcun altro sta vedendo colori che non esistono?”

Flynn ridacchiò assieme ad Alastair e Regan, Astrea in tutta risposta lanciò un’occhiataccia al padre e ai fratelli che si zittirono immediatamente imbarazzati e leggermente intimoriti da quella Nicole in miniatura; Jenkins invece prese le redini della situazione dicendo serio e professionale:” Credo che la cosa migliore sia partire dal principio. Ricordate come è iniziato tutto?”

Fu Ezekiel a rispondere dato che disse inizialmente incerto ma poi deciso e convinto man mano che i ricordi si facevano più nitidi:” Ehm... io stavo lasciando delle esche digitali in rete per fregare il D.O.S.A. assieme a Nicole. Ci stavamo anche prendendo gusto a prendere in giro i federali.”

Fu Jacob a proseguire il resoconto, anche lui iniziava a ricordare:” Poi però abbiamo ricevuto notizie dal Libro dei ritagli. Ci ha mandati in una stanza di ospedale nell’Iowa”

Nicole aggiunse prontamente altri dettagli, sollevata per il cessare del mal di testa:” Una donna non identificata è stata ricoverata per grave spossatezza. Proveniva da un luna park che però si era già trasferito in New Mexico, abbandonandola lì da sola.”

Flynn annuì per poi dire professionale e attento:” Esatto, fin qui tutto torna. La donna faceva la giocoliera ed è stata ricoverata con svariate piaghe sulle mani. La cosa insolita però è che aveva unghie perfette.”

Cassandra si inserì nel discorso:” Erano mani davvero insolite per una giocoliera... inoltre aveva un anello con uno strano simbolo. Jake aveva detto che si trattava delle dodici tavole della legge del diritto romano.”

Ezekiel riprese nuovamente parola:” Facendo qualche ricerca ho scoperto che si trattava di un premio prestigioso assegnato dall’associazione forense californiana, che l’anno scorso è stato vinto dalla nostra Jane Doe: Charlotte Holloway, un pezzo grosso di uno studio legale di San Francisco.”

Jenkins a quel punto domandò scettico:” E come mai questa donna avrebbe dovuto lasciare un lavoro prestigioso e ben pagato per fare la giocoliera?”

Ezekiel rispose prontamente con una scrollata di spalle:” Capita, bello. È la crisi di mezza età di solito. Sennò guardi a Flynn e Nicole: lui è talmente ricco che potrebbe non lavorare e lei ha lasciato la CIA per cosa poi? Fare il Bibliotecario e la Guardiana e rischiare il collo ogni settimana per una paga nella norma?”

Nicole commentò divertita:” Qui l’assicurazione sanitaria è migliore e ci sono più benefit che alla CIA; senza contare che essendo la moglie del capo posso prendere ferie quando voglio.”

Astrea si inserì nel discorso altrettanto divertita chiedendo con una certa retorica:” Poi vuoi davvero paragonare il lavorare con la magia a qualunque altro lavoro sulla Terra?”

Al e Reg annuirono a quelle affermazioni, non avrebbero mai fatto un lavoro normale sapendo del soprannaturale.

Flynn invece concluse la parte che tutti conoscevano:” La storia di Charlotte Holloway faceva acqua da tutte le parti così abbiamo deciso di andare in New Mexico a investigare. Dato che però era ora di andare a prendere le tre pesti a scuola ci siamo divisi: io sono rimasto a New York mentre voi siete andati in missione. Il piano era raggiungervi in una mezz’oretta ma appena arrivato al luna park non vi ho trovati. In compenso sono stato raggiunto da Reg, una decina di minuti dopo, che mi ha detto che Nicole ci ha chiesto di non raggiungervi. Mi chiedo cosa ci sia sotto per impensierire così tanto una Guardiana Psicopatica...”

Nicole fece mente locale per poi iniziare a ricostruire i fatti:” È vero, noi siamo andati al luna park senza di te, Secchione. Io e Cass siamo andate dal gestore, un prestigiatore che si fa chiamare Amazing Mysteryum per chiedere informazioni.”

Cassandra decise di proseguire il racconto:” Ha detto che Charlotte Holloway era svenuta e ha minimizzato l’accaduto dicendo che fare il giostraio è stressante. Mi è sembrato non gliene importasse nulla dato che non sapeva nulla di lei e stava pensando solo al suo rimpiazzo! Anzi, ad un certo punto ci ha guardate come se fossimo i prossimi oggetti da esporre nella sua collezione...”

La Guardiana annuì per poi aggiungere con un sibilo furioso al ricordo della seconda testa:” Abbiamo quindi deciso di andarcene e di dare un’occhiata in giro quando quel prestigiatore da due soldi ha detto che due teste sono meglio di una... ha deciso in quel momento di farmi credere una seconda testa quel figlio di...”

Ricordandosi all’ultimo della presenza dei figli la Guardiana modificò l’imprecazione al volo, non voleva accrescere rapidamente il loro repertorio di insulti e imprecazioni:” Sua madre!”

Tutti i presenti si lasciarono andare ad una leggera risata visto il repentino cambio di tono della Guardiana; dopo aver simulato la risata con un colpo di tosse per non incorrere in una vendetta di Nicole, Jacob aggiunse la sua parte della storia:” Mentre voi parlavate con Houdini noi siamo andati a fare un giro, sperando di incrociare Flynn nel mentre, ma invano. Però ho assistito alla nascita di uno di quei clown terrificanti. A quanto pare non eravamo i soli a fare domande: un agente di polizia è stato catturato dai clown e trascinato con la forza nella casa degli orrori... lì deve aver subito qualche maleficio dato che ne è uscito come un inquietante clown poliziotto. Prima che potessi avvisarvi sono stato aggredito anche io dai clown e poi... beh... il nulla, non ricordo più niente.”

Ezekiel invece aveva altri dettegli da raccontare:” Io ricordo di essermi messo a correre con tutte le mie forze per sfuggire a quei clown e poi mi sono nascosto...”

Regan tirò fuori dalla tasca dei pantaloni la fotografia che aveva trovato in precedenza e chiese al ladro mentre gliela consegnava:” In una cabina per foto tessere per caso Zeke?”

Jones annuì per poi aggiungere:” Sì... poi un clown mi ha trovato e da lì vuoto totale come Stone.”

Guardando meglio la sua espressione terrorizzata catturata dalle foto tessere aggiunse sarcastico:” Il peggior souvenir della storia.”

Nicole massaggiandosi le tempie aggiunse nuovi dettagli, pian piano le era tornato in mente tutto:” Io e Cass ci siamo spostate nel viale principale, mi stavo guardando attorno alla ricerca del Secchione ed ero quasi tentata di chiamarlo perché mi ero stufata di aspettare. Cass invece si stava divertendo come una matta con uno specchio deformante... stava ridendo mentre ne spiegava il funzionamento...”

La rossa aggiunse leggermente imbarazzata:” Nicole mi ha anche chiesto se fossi mai stata in un luna park... cosa che non avevo mai fatto prima di oggi e che mi ha rovinato l’immagine dei pagliacci. Prima li adoravo, ora li detesto.”

L’ultima frase la disse imbronciata, mentre Nicole ricordava un nuovo dettaglio:” Ricordo che mentre Cass veniva rapita da un clown vichingo io mi sono trovata di fronte il prestigiatore che mi ha bloccata in qualche modo... grazie alle protezioni di Merlino però sono riuscita ad avvisarvi: speravo di proteggervi ma forse è stato meglio così: se Flynn e Reg non fossero venuti a salvarci avrei ancora due teste! Tornando alle cose importanti sono stata circondata da una decina di clown che non sono riuscita a mettere K.O... volevo reagire e difendermi ma mi sentivo debole e bloccata, quasi come se mi volessero controllare con la magia... poi ho un leggero buco di memoria, che è tornata quando ero nel tendone con una testa extra. La cosa preoccupante è che quell’Amazing Mysteryum è sufficientemente potente da poter annullare alcune delle protezioni di Merlino su una Pendragon acquisita, non penso riuscirebbe a fare del male a Flynn però non c’è da abbassare la guardia.”

Astrea sentendo tutto il racconto commentò schifata:” Quello non è un mago. È un omuncolo da quattro soldi che fa fare agli altri quelli che vuole, li trasforma in quello che vuole e che annienta la volontà solo per diletto.”

Ezekiel aggiunse un dettaglio:” Non dimenticarti che sa far spostare un intero luna park in pochi istanti piccoletta.”

Jenkins invece disse assorto:” È da molto tempo che non mi capita di incontrare un mago così potente... oserei dire che sono secoli.”

Flynn d’altro canto si calò nel ruolo di Capo Bibliotecario così diede le prime direttive:” Dobbiamo capire chi è davvero questo Amazing Mysteryum. Grazie alla sua identità forse troveremo i suoi punti deboli.”

Tutti si misero al lavoro, determinati a fermare Amazing Mysteryum e il suo luna park degli orrori.


Note:

 

* ero quasi tentata di chiamarli i cugini di It, poi però sarebbe stato simile alla famiglia Addams, ovviamente quando parlo di It mi riferisco al libro/film omonimo di King; ditemi se quei pagliacci non sembrano imparentati con Pennywise!

 

** mi riferisco in particolare alla quarta stagione freak show, già uscita ad inizio 2017, cioè quando si svolge questo episodio di the Librarians 

 

*** vi lascio qualche informazione sul medicinale https://it.m.wikipedia.org/wiki/Tiopental_sodico date le mie modestissime conoscenze mediche penso sia stato usato in dosi limitate per un effetto siero della verità, non certo come anestetico 


Note dell’autrice:

 

Ammetto che il capitolo ha preso vita da solo dal momento in cui ho deciso di sostituire Jenkins e mettere Flynn al suo posto. Non era preventivato che Regan avesse tutto questo spazio in solitaria ma il piccoletto si è ritagliato il suo spazio e il risultato finale mi ha convinto; ne è uscito anche un momento padre-figlio fra Flynn e Regan, di cui sono soddisfatta dato che ripensandoci ora di solito è Alastair quello che ha più spazio da solo con Flynn visto che sono molto simili caratterialmente. Mi è piaciuto variare e approfondire nuove dinamiche.

Passando all’episodio non c’è tantissimo da dire, ho cercato e cercherò di renderlo meno trash rispetto all’originale, purtroppo vi beccherete i clown inquietanti per tutto il tempo... i figli di It sono parte del pacchetto.

Altro dettaglio è il posizionamento del luna park: dovrebbe essere in Iowa ma visto che in teoria siamo in inverno a livello di clima non ha senso, ho preferito quindi spostarlo in uno stato decisamente più caldo che giustifichi lo stare tranquillamente all’aperto in inverno.

Ho anche cercato di rendere tutto più fluido evitando di inserire continui flashback e incorporando tutto nei dialoghi, mi sembra una scelta migliore e più adatta a un testo anche se ha portato a un capitolo più corto rispetto agli ultimi.

Ho poi fatto dei tagli qua e là, spero non ve la prendiate ma erano necessari, soprattutto non ci sarà la parte in cui Jenkins è l’unico baluardo rimanente contro Aphopis se dovesse succedere qualcosa dato che in questa storia Flynn ha un ruolo totalmente differente.

Spero di non essermi dimenticata nulla, quindi alla prossima Librarians :)

 

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Capitolo 65
*** Sessantaquattresimo capitolo ***


Sessantaquattresimo capitolo

In Biblioteca le ricerche sull’identità di Amazing Mysteryum non stavano procedendo nel migliore dei modi dato che nessuno era ancora riuscito a trovare delle informazioni utili sul diabolico mago; Cassandra ed Ezekiel erano i più frustrati dato che la rossa a un certo punto aveva esclamato quasi delusa e parecchio arrabbiata:” Non capisco!”
Ezekiel d’altro canto aveva detto seccato:” In rete non c’è alcun riferimento a questo Amazing Mysteryum! Né su Facebook, né su Instagram e nemmeno in alcun sito internet.”
Stone propose l’unica soluzione per lui plausibile sentendo quelle notizie:” Sarà un essere soprannaturale.”
La Guardiana scosse immediatamente la testa e disse sicura:” No, è un umano. Ne sono abbastanza sicura dopo averci parlato. In più nessun essere soprannaturale con quel potere sceglierebbe mai di farsi chiamare Amazing Mysteryum!”
Regan aggiunse un’ulteriore conferma alla tesi della madre con tono serio, ben più simile a quello di un adulto che di un bambino di otto anni e mezzo:” Quando ho cercato le presenze magiche la più forte era quella di papà; se ci fosse dietro una creatura soprannaturale l’avrei percepita.”
Alastair invece dopo aver bevuto un sorso di cioccolata calda, a New York in quei giorni si gelava nonostante fosse già Marzo, commentò soddisfatto:” Bravo Reg, ottima pensata. Le lezioni con lo zio Martin sono state davvero utili! A questo punto mi verrebbe da dire che si tratta di un umano che ha trovato un artefatto particolarmente potente.”
Anche Astrea annuì pienamente d’accordo sull’utilità delle lezioni di Merlino, lei aveva addirittura deciso di approfondire per diventare a tutti gli effetti un’allieva di Merlino nonostante le iniziali rimostranze di Flynn e Nicole.
Flynn invece diede un consiglio pratico ai suoi Bibliotecari:” Lasciate che vi ricordi un particolare dato che ho qualche anno di esperienza in più di voi: una persona capace può anche non lasciare tracce digitali, le tracce fisiche però rimangono. Nicole, Cassandra voi ci avete parlato, avete notato qualche dettaglio particolare? Qualunque cosa va bene come punto di partenza. Può essere un accento particolare, un accessorio, un vestito...”
Fu Cassandra a ricordare il primo dettaglio essenziale, dato che disse eccitata dalla possibile svolta:” Come ad esempio un mantello?
Flynn chiese immediatamente interessato:” Come mai è così particolare?”
La Bibliotecaria spiegò prontamente:” Beh, sapete che io vedo la struttura di qualunque cosa: di una pennellata, di un materiale... quello era uno dei migliori filati che abbia mai visto! Aveva una sezione di dodici micron e mezzo, il cachemire arriva tredici e mezzo, anche il più pregiato! Era...”
Fu Jacob a dare la risposta:” Vigogna.”
Jones aggiunse subito:” Mediatica.”
Flynn e Nicole si scambiarono uno sguardo divertito ma rassegnato; Alastair, Regan e Astrea invece risero di gusto; Jenkins scosse la testa in chiaro segno di disapprovazione mentre Cassandra si guardava i piedi per non ridere dell’amico che era esattamente alla sua sinistra; infine Stone disse incredulo:” La vigogna è un animale simile al lama che vive in Sud America e produce una delle lane più pregiate... gli Inca lo chiamavano tessuto degli dei dato che poteva essere indossato solo dai re.”
Jones per contro non si scompose più di tanto:” Lo so, una volta ho preso in prestito il cappotto di vigogna di un principe.”
Nicole sentendo quelle parole disse divertita:” Posso immaginare cosa significa per te prendere in prestito Zeke... comunque abbiamo una traccia: dobbiamo cercare tutte le ditte che fanno mantelli da mago in vigogna.”
Dopo una breve ricerca al pc Cassandra disse quasi incredula per il colpo di fortuna:” Ce n’è solo una. La sartoria peruviana Yamena. Ne ha spedito uno a un certo Kirby Goolding.”
Ezekiel invece iniziò a cercare informazioni sull’uomo che si nascondeva dietro Amazing Mysteryum, poco dopo disse soddisfatto:” Eccolo qui, trovato. Fa il mago alle festicciole per bambini. Anzi, no: all’improvviso è diventato il più grande illusionista sulla piazza! Fino a sei mesi fa aveva delle recensioni pessime e ad un tratto si parla di lui come se si fosse materializzato il nuovo Dynamo*!”
Flynn non si scompose più di tanto sentendo il periodo in cui era avvenuta la trasformazione di Kirby: sei mesi prima infatti Prospero aveva sovraccaricato le Lay Lines nel tentativo di trasformare il mondo in un Eden verdeggiante; il Capo Bibliotecario escludeva che Kirby avesse trovato un artefatto... erano tutti nella Biblioteca gli oggetti così potenti; nulla però vietava che quell’esplosione di magia incontrollata ne avesse creat di nuovi.
Perso nelle sue riflessioni non seguì con alcuna attenzione le parole di Jacob:” Stando alle nostre ricerche il circo degli orrori è apparso sei mesi fa, tutto combacia alla perfezione! Sei mesi fa Kirby diventa il nuovo illusionista del secolo e immediatamente dopo compare il luna park. Non è per nulla una coincidenza. Jenkins, per lei che artefatto ha trovato quel Kirby?”
Il cavaliere ci rifletté alcuni istanti per poi rispondere incerto, mentre l’attenzione dei presenti, eccetto che di Flynn, era rivolta a lui:” Tutti gli artefatti in grado di trasformare un animatore in un manipolatore delle menti e della materia sono già qui, in Biblioteca.”
Alastair annuì deciso per poi dire la sua, essere cresciuto in Biblioteca gli garantiva una buona conoscenza di tutti i tesori lì custoditi:” Lo scettro di Korob, il diadema di Fontainebleau, la Chiave di Salomone**... è già tutto qui in Biblioteca. Però potrebbe esserci qualcosa che ci è sfuggito? Magari risale addirittura a prima della nascita di Judson…”
Cassandra chiese quindi allarmata:” Quindi dobbiamo cercare un antico oggetto magico di cui nemmeno Jenkins sa nulla?”
Jones però chiese confuso:” Perché deve essere per forza antico?”
Fu Jacob a dare una risposta per lui piuttosto ovvia:” Perché è nel passato che la magia dominava il mondo.”
Flynn si riscosse per inserirsi nel discorso con tono sicuro:” Jacob, Ezekiel ha ragione. Ora che la magia è tornata da quasi tre anni e considerando che sei mesi fa Prospero ha sovraccaricato le Lay Lines sono più propenso a credere che sia stato creato un nuovo artefatto in circostanze ancora da chiarire e che il caro Kirby Goolding ne sia in qualche modo entrato in possesso. Dovete sapere che il processo di creazione degli artefatti è incredibilmente complesso e complicato: in passato a nessuno sarebbe venuto in mente di creare un manufatto magico così, dal nulla, dato che oltre che necessitare del giusto oggetto serve anche sapere l’effetto che gli si vuol dare, quanta potenza affidargli e c’è anche il fattore emotivo da non trascurare... insomma, è una questione molto, molto spinosa che ci porta a una buona notizia e a una cattiva notizia. Quale volete sentire per prima?”
Fu Nicole a scegliere a nome di tutti:” Prima la cattiva Secchione.”
Il Capo Bibliotecario annuì per poi rispondere perfettamente calato nella parte del professore:” Agli ordini Psicopatica. La cattiva notizia è che si tratta di un oggetto a noi sconosciuto, potrebbe infatti essere qualunque cosa. La buona notizia è che non è potente come potrebbero esserlo le versioni dei tempi antichi. Sono sicurissimo che qualunque sia l’artefatto misterioso non è minimamente comparabile con la Chiave di Salomone, tanto per fare un esempio.”
Ezekiel chiese perplesso:” E sarebbe una buona notizia?”
Fu la Guardiana a rispondere sicura, anticipando sia Flynn che Jenkins:” Certo. Prendi ad esempio la Chiave di Salomone: è un libro che consente alla linea di sangue di Salomone di alterare la realtà e di riscrivere addirittura la Storia, ha il potere di riscrivere gli eventi del Telaio del Fato. Questo perché è stato creato con quello scopo specifico; qualunque artefatto abbia Kirby il prestigiatore non è stato creato con quello scopo specifico, è probabile che non ne abbia uno in realtà. Questo per nostra fortuna lo rende molto meno potente dato che abbiamo appurato che può manipolare le menti e alterare solo il presente; inoltre è bastato tornare in Biblioteca per tornare normali. Con la Chiave di Salomone ce lo saremmo scordato allegramente.”
Jenkins commentò stupefatto:” Ha fatto un riassunto eccellente e preciso signora Carsen, i miei complimenti.”
La Guardiana alzò gli occhi al cielo per poi commentare ironica ma anche divertita:” Perché lo dice con quel tono così sorpreso?”
Il cavaliere rimase in silenzio mentre pensava a una risposta che lo togliesse da quella situazione imbarazzante; venne però salvato da Cassandra dato che disse riflessiva:” Ora che ci penso tutti i dipendenti tranne i clown malvagi erano nella stessa trance in cui siamo caduti noi... dite che potremmo svegliarli con i sali come ha fatto Flynn?”
Il suddetto Bibliotecario commentò altrettanto pensieroso:” Potrebbe essere fattibile se la trance non dura da troppo tempo. Jenkins mi serve il suo aiuto per realizzare il composto adatto, chi vuole venire con noi è libero di aggiungersi.”
Tutti rifiutarono dato il pensiero di sperimentare combinazioni puzzolenti; Cassandra per contro sparì poco dopo senza dire nulla così nell’ufficio rimasero Nicole, Jacob, Ezekiel e i tre piccoli Carsen che si defilarono poco dopo dicendo di voler provare alcune idee che avevano avuto per fare progressi con Ron e Nan dato che nelle ultime settimane avevano iniziato a reagire anche con loro, seppur il pugnale lo avesse fatto una volta sola e per pochi istanti, segno che il risveglio delle due armi era più vicino.
All’incirca una mezz’ora dopo Jenkins e Flynn furono di ritorno, Galahad prese immediatamente parola mostrando ai presenti il risultato del loro lavoro:” Ecco, questi sono i sali più potenti che io e il signor Carsen siamo riusciti a creare. Li userete per risvegliare tutte le persone colpite dal maleficio e poterle portare in salvo, sperando che non siano sotto l’effetto della magia di Kirby Goolding da troppo tempo.”
Flynn invece chiese curioso:” Dove sono Cassandra e i bambini?”
Prima che qualcuno potesse rispondere al Capo Bibliotecario Ezekiel rese partecipi i presenti dei suoi progressi:” Io ho calibrato lo spettrometro magico anche se apprezzerei molto qualche informazione in più sugli oggetti da cercare.”
Nicole d’altro canto aggiornò il marito:” Per Cass non saprei mentre i bambini sono andati a sperimentare con Ron e Nan, ammetto che oltre ad essere un buon diversivo ci stanno dando una mano non indifferente, soprattutto quando noi siamo impegnati con altro.”
Flynn annuì, completamente d’accordo con la moglie, il tutto mentre Jacob esclamava frustrato:” I libri confermano quello che ha detto Flynn: la creazione di artefatti è una cosa incredibilmente complessa e qualunque cosa potrebbe rientrare nella categoria.”
Jenkins commentò pratico:” Da quello che ho potuto capire dai vostri resoconti propenderei per un oggetto molto importante e significativo per Kirby Goolding: è probabile infatti che il nostro artefatto misterioso si sia creato quando un oggetto per lui importante è entrato in contatto con una Lay Line sovraccaricata di potere magico.”
Nicole commentò sarcastica:” Questo sì che restringe il campo.”
Flynn aggiunse con lo stesso tono usato dalla moglie:” Non so se sia meglio questo o sapere che un pezzo della Lancia del Destino si trovava in Amazzonia, senza altri dettagli... nah, almeno in quella circostanza avevo un libro di indizi scritto nel Linguaggio degli Uccelli.”
Jacob disse pomposo e soddisfatto dalla sua pensata:” La bacchetta! È la migliore amica di un mago!”
Ezekiel scosse la testa per fermare le idee dell’amico sul nascere con un tono leggermente canzonatorio:” Ma dai! È troppo scontato!”
Il Capo Bibliotecario aggiunse delle informazioni tecniche per smontare la pensata del cowboy:” Ha ragione Jones. Inoltre ricordati che i veri maghi non ne hanno bisogno! Hai mai visto Merlino usare una bacchetta? No, le bacchette sono degli strumenti, dei catalizzatori per rendere più semplici degli incantesimi altrimenti troppo dispendiosi di potere magico. Non siamo mica a Hogwarts!”
Cassandra rientrò proprio in quel momento carica di enormi buste, disse poi soddisfatta:” Visto che Amazing Mysteryum ci sguinzaglierà contro la sua banda di clown ho pensato a un modo per farci notare il meno possibile.”
Guardando dentro la busta che le era appena stata data Nicole disse secca:” Non indosserò mai nulla del genere!”
Da dietro la Guardiana Flynn appoggiò il mento sulla spalla destra della moglie per poi commentare trattenendo a stento una risata:” Perché no, Psicopatica? Potrebbe essere divertente!”
La bionda per contro disse irata:” Smettila Secchione! Per oggi ho già avuto la mia dose di travestimenti che mi basterà almeno per i prossimi dieci Halloween!”
Gli altri avevano dato solo una veloce occhiata alle buste che Cassandra aveva portato dato che la loro attenzione era rivolta a Flynn, Nicole e ai loro battibecchi; il newyorkese aveva commentato con uno sbuffo annoiato e indispettito, mentre alzava gli occhi al cielo:” Ma se ad Halloween, se non siamo in missione, vai in giro con i tuoi soliti vestiti e dai le tue risposte da Psicopatica a chi ti chiede qual è il tuo costume! L’ultima volta hai risposto alla madre di un compagno di classe di Al che essendo vestita da serial killer non avevi bisogno di alcun costume***, dato che di solito passano inosservati!”
Nicole per contro rispose immediatamente a tono incrociando le braccia al petto e lanciando a Flynn uno sguardo scocciato e rancoroso:” Se non ricordo male anche tu non avevi alcun costume e hai detto di essere vestito da Bibliotecario.”
Flynn commentò per nulla impressionato, era abituato a ben altro:” Solo perché non ho avuto tempo di cercare un costume adatto... dai Nicole! Sarà divertente!”
Cassandra pensò di intervenire ma cambiò idea, era decisamente più sicuro non intromettersi, si avvicinò quindi a Stone e gli chiese leggermente preoccupata:” Credi che saremo così anche noi fra dieci anni?”
Il Bibliotecario scosse la testa per poi rassicurare la fidanzata:” No, sta tranquilla! Solo Flynn e Nicole sono Flynn e Nicole.”
Ezekiel aggiunse ironico in un sussurro, mentre osservava un impacciato Jenkins che provava a ricordare ai due coniugi della missione:” Non per fare il terzo in comodo, piccioncini, ma non credo arriverete mai alla follia di quei due. Poi sono pronto a scommettere che questi battibecchi siano i loro preliminari.”
Jacob e Cassandra fecero le stesse identiche smorfie, non gli interessava minimamente avere alcun dettaglio della vita sessuale dei loro capi; riuscirono a farsele passare giusto in tempo per sentire la resa, non certo incondizionata, della Guardiana:” E va bene... mi metterò quel coso, ma solo perché ne va del buon esito della missione! E badate bene, tutti quelli che verranno al luna park dovranno essere conciati come me! Ma soprattutto: fatemi una foto e vi uccido.”
Nessuno dei presenti ebbe il minimo dubbio sulla serietà della Guardiana, così tutti si cambiarono rapidamente e tornarono al luna park con dei travestimenti a prova di prestigiatore.
Il quintetto infatti aveva indossato degli sgargiantissimi costumi da clown e si era truccato per completare il travestimento, che era sorprendentemente efficace dato che Bibliotecari e Guardiana stavano passeggiando con tutta tranquillità per il luna park mentre pensavano alla prossima mossa.
Ezekiel ne approfittò per dire la sua:” Ogni ladro sa che se un oggetto è prezioso viene tenuto o addosso o sotto chiave.”
Jacob commentò sicuro della sua intuizione:” Se è nascosto sarà nella sua roulotte: è presidiata dai pagliacci quindi contiene qualcosa da proteggere.”
Flynn scosse la testa, per poi sottolineare un dettaglio che il suo collega stava trascurando:” Nella sua roulotte c’è di sicuro qualcosa di prezioso ma non è l’artefatto. Perché tutto questo riesca a stare in piedi serve un’emanazione continua di potere magico, deve avercelo addosso... vale però la pena scoprire il segreto di Kirby Goolding.”
Nicole a quel punto propose le prossime linee guida:” Zeke, Jake andate alla roulotte, Flynn prova a svegliare più gente possibile; Cass con me a sorvegliare il prestigiatore.”
A tutti andò bene il piano improvvisato della Guardiana così il quintetto si divise; Jacob ed Ezekiel riuscirono ad intrufolarsi con una relativa facilità nella roulotte, anche perché i clown di guardia erano parecchio svogliati e annoiati.
Una volta dentro Jacob disse in un sussurro:” Insisto, è la bacchetta!”
L’altro Bibliotecario gli rispose annoiato:” Vedi di farla finita Harry Potter! Anche Flynn ha detto che è un’idea stupida!”
Jacob sussurrò stizzito:” Abbassa la voce! Poi Flynn non ha detto così!”
Guardandosi poi attorno il cowboy, anche di fatto a causa del suo travestimento, chiese perplesso:” Cos’è tutto questo vecchiume?”
Sul tavolo c’erano un sacco di oggetti risalenti a metà anni novanta, fra i quali spiccava un annuario, che attirò l’attenzione di Stone:” Tiene il materiale del liceo a portata di mano... anche l’annuario... perché?”
Mentre Jacob lo sfogliava Ezekiel interruppe la tua ricerca per fare una constatazione mentre osservava il libro:” Molti vogliono dimenticare quegli anni. Vedendo le dediche sembra che chi abbia firmato non sapesse quasi di chi stava parlando.”
I due Bibliotecari lasciarono perdere l’annuario e proseguirono l’esplorazione; attaccata a una parete Jacob vide una bacheca piena di foto tessere, subito accanto a un poster di un prestigiatore, Nigel il grande, uguale in tutto e per tutto a quelle di Amazing Mysteryum ad eccezione del fiore rosso; vedendo che c’erano le foto sue, di Nicole e Cassandra pensò bene di prenderle per evitare di essere rintracciati da qualcuno.
Il Bibliotecario aggiunse disgustato:” È pieno di foto. Sembra uno di quei pazzi che si diverte a contemplare le sue vittime.”
Jones scosse la testa mentre leggeva il contenuto di una cartellina azzurra:” Non si tratta di vittime nel suo caso ma di ex compagni. Ne sta cercando uno o una.”
Sentendo dei rumori di clown in avvicinamento i due Bibliotecari si nascosero, avendo l’accortezza di mascherare le tracce del loro passaggio il più possibile.
Flynn nel frattempo aveva provato i sali su svariati dipendenti in trance ma avevano fatto effetto solo sul giocoliere barbuto, dato che era stato l’ultimo ad essere stato soggiogato; dopo aver scambiato qualche parola di conforto con l’uomo ed essersi fatto raccontare dei suoi ultimi ricordi il Bibliotecario capì che non gli era rimasto molto da fare e che era meglio raggiungere Nicole e Cassandra.
Le due donne, dopo una veloce ricerca, stavano seguendo Kirby e Charlotte, non abbastanza vicino da sentire cosa stavano dicendo per non destare sospetti ma abbastanza per tenerli costantemente sott’occhio.
Il prestigiatore stava dicendo alla donna con fare affabile:” Lei adorava i luna park da ragazzina. Lo vedo. In più nell’espressione del suo viso leggo che oggi non è la persona che voleva essere.”
Per contro la cameriera chiese senza giri di parole:” Lei chi voleva essere?”
Kirby rispose con una mezza frase per poi far tornare il discorso sul binario originale:” Non certo l’imbranato che ero. Invece lei?”
La donna rispose incerta:” Non lo so. Ma non certo una cameriera che paga a stento le bollette.”
Il prestigiatore a quel punto disse conciliante:” Lei è molto più di una cameriera Charlotte.”
Arrivati di fronte al tiro a segno acquatico l’attrazione catturò l’interesse di Carlotte così si decise a provare a giocare dato che era una situazione familiare, che lo divenne maggiormente quando Kirby le consigliò il modo corretto di sparare.
Dalla loro posizione appartata Nicole e Cassandra stavano osservando tutta la scena, a un certo punto Cassandra chiese confusa:” Perché non le ha ancora fatto un incantesimo?”
La Guardiana rispose senza staccare gli occhi da Kirby e Charlotte:” Tredici anni con Flynn e la mia carriera lavorativa mi hanno insegnato a osservare attentamente le persone. Da quello che vedo mi sembra che lei gli piace e anche tanto mi sa.”
Cassandra chiese curiosa, decisa anche a imparare cose nuove:” Sì? Come fai a dirlo?”
La bionda rispose prontamente:” Alla C.I.A. mi hanno insegnato a riconoscere le micro espressioni facciali e la gestualità per capire meglio se i sospettati che interrogavamo mentivano o meno. Devi sapere che comunichiamo tantissimo in modo non verbale e moltissima gente ignora questo fatto, quindi non sa controllarsi e reagisce istintivamente anche se apparentemente è un bravo bugiardo: se sai leggere il linguaggio corporeo riesci a capire molto meglio con chi hai a che fare. Il prestigiatore da strapazzo laggiù ad esempio si tocca i capelli e si sta sistemando cappello e vestito, chiari segni di nervosismo; sta anche sorridendo spesso, significa che è affascinato dalla donna in rosa.”
Cassandra a quel punto disse ammirata:” Wow! Hai ragione! È così che hai capito di piacere a Flynn?”
Nicole scosse la testa per poi rispondere divertita dal ricordo:” No, è stato più facile: appena mi ha vista mi ha fissata con un’aria da pesce lesso imbambolato. Poi ci ha provato con me in più occasioni nei giorni successivi. Solo un idiota non se ne sarebbe accorto.”
Cassandra ridacchiò per poi mormorare:” Vorrei aver sentito prima queste informazioni, mi avrebbero risparmiato un sacco di fatica con Jake... un momento! È per questo che tu e Flynn avete scommesso ed è per questo che Flynn ha capito tutto!”
Il suddetto Bibliotecario, arrivato in quel momento, chiese curioso:” Su cosa avrei capito tutto?”
Nicole tirò immediatamente fuori da una potenziale situazione imbarazzante Cassandra, così disse prontamente:” È una lunga storia e per nulla rilevante Secchione. Comunque sia il nostro prestigiatore pazzo è cotto della donna che è con lui, dobbiamo capire chi è.”
Prima che Flynn potesse fare la sua solita analisi arrivarono Jacob ed Ezekiel e fu l’esperto d’arte a dare la risposta:” È Charlotte Holloway.”
Flynn disse subito teso, non gli piaceva quella piega degli eventi:” Non penso sia un caso che sia un’omonima della giocoliera finita in ospedale.”
Jones annuì per poi dire con il suo tipico tono rilassato:” Già. È così. Guardate cosa teneva Kirby nella sua roulotte.”
A quel punto consegnò a Nicole, Flynn e Cassandra dei biglietti d’oro:” Mentre Nicole li osservava commentò sarcastica:” Fa tanto la fabbrica di cioccolato... solo che gli inviti al luna park sono indirizzati tutti a donne di nome Charlotte Holloway, di città e Stati diversi.”
Stone aggiunse delle spiegazioni basandosi su quello che avevano scoperto lui e Jones:” Flynn ha ragione a dire che non è un caso. L’avvocatessa è stata la numero cinque... a quanto pare Kirby, da quando è entrato in possesso dell’artefatto, sta cercando questa donna.”
Ezekiel aggiunse un ulteriore dettaglio:” E se la Charlotte è quella sbagliata la punisce trasformandola in giostraia.”
Flynn commentò serio mentre osservava Kirby e Charlotte:” Sembra che la sua ricerca di Charlotte Holloway sia appena finita. È la Charlotte di cui è innamorato, in un modo malsano e ossessivo aggiungerei.”
Nicole annuì per poi aggiungere:” Penso anche io, Secchione.”
Cassandra allora chiese curiosa:” Allora che si fa?”
Kirby nel mentre si era alterato quando al tiro a segno non aveva vinto Charlotte, che aveva provato a lasciar scorrere tutto e a minimizzare l’accaduto; l’uomo aveva poi strappato il pupazzo dato in premio al ragazzino vincitore per poi farlo alla donna con fare rabbioso.
L’arrivo di un clown distrasse il prestigiatore abbastanza da consentire alla donna di restituire il premio al ragazzino con tanto di scuse; Kirby invece disse furioso al pagliaccio che aveva osato interromperlo:” Ti avevo detto che non volevo essere disturbato!”
Il pagliaccio provò a dirgli che mancavano delle cose ma Kirby venne distratto dall’allontanamento di Charlotte così le corse dietro dicendole educato:” Mi perdoni, dicevamo?”
La cameriera rispose distaccata:” È stato divertente ma io devo proprio tornare al lavoro.”
Kirby disse perentorio:” Ma non può andarsene, è appena arrivata. Inoltre non ha visto il mio spettacolo.”
La donna disse a disagio, desiderosa solo di andarsene al più presto:” Lo vedrò un’altra volta.”
La risposta del prestigiatore non tardò ad arrivare imperiosa:” Non ci sarà un’altra volta! Ormai sei qui, posso darti quello che ho sempre voluto darti: una via d’uscita dal mondo reale! Un posto dove nessuno potrà disturbarci.”
La donna stava per fuggire via spaventata ma Kirby la afferrò per un braccio e la trascinò via con sé dicendole freddo ma con una certa dose di follia:” Io ti ho cercata per un’infinità di tempo, lo sai? Tu avevi un sogno: un luna park fisso in città. Beh, questa sera finita l’ascensione, questo luna park diventerà eterno!”
Kirby era passato proprio di fronte ai Bibliotecari e alla Guardiana, ignorandoli tranquillamente visto quanto era preso da Charlotte; a Nicole bastò averlo sentito parlare per pochi istanti per commentare caustica:” Questo è un pazzo psicotico, stalker e abusivo! Dobbiamo fermarlo subito!”
Jones per contro disse sarcastico:” Ascensione? Sembra un po’ troppo sinistra o religiosa come attrazione.”
A Stone venne in mente un particolare letto su un libro anni prima:” Aspettate... quando Houdini perse la madre sviluppò un’ ossessione verso l’occulto, per lo più lo smascherava ma una volta scrisse a Conan Doyle una lettera in cui ipotizzava di raggiungere altre dimensioni...”
Flynn annuì, per poi aggiungere con il suo tipico modo di fare da professore:” Esatto Jacob. Quei viaggi astrali li aveva nominati ascensioni ma mi chiedo come faccia quel Kirby a conoscerli! Non è un mago o un apprendista, non è un occultista, non è un Bibliotecario! Non ha senso! Comunque per farla breve vuol fare a questo luna park quello che la Confraternita del Serpente ha fatto alla Biblioteca: vuole disancorare questo posto da questa dimensione.”
Ezekiel aggiunse disgustato:” Di certo non aspetterà che sia chiuso: vuole spedire in un’altra dimensione anche tutte queste persone!”
Nicole disse furiosa:” Ha superato il limite già troppe volte! Dobbiamo fermarlo immediatamente!”
Charlotte era finita legata su una sedia nel tendone dedicato allo spettacolo di Amazing Mysteryum; la donna aveva detto terrorizzata e disperata:” Ti prego! Voglio tornare a casa mia!”
Il prestigiatore però l’aveva ignorata dicendo con una certa follia:” Ora questa è casa tua! Voglio essere sicuro che tu ti diverta. Ti stai divertendo?”
Charlotte rispose terrorizzata:” No.”
Ignorando quale fosse il vero problema il prestigiatore mormorò fra sé cercando una soluzione:” No? Ma certo! Le carte ti annoiano.”
Detto ciò interruppe l’incantesimo grazie al quale stava facendo levitare una casa fatta di carte da gioco di fronte a Charlotte; schioccando le dita disse deciso:” So cosa ci vuole! Miei pagliacci, unitevi a noi!”
Dopo che sul palco furono saliti un paio di clown e un paio di persone sotto incantesimo il prestigiatore disse euforico:” Forza, facciamo gli stupidi!”
Fra le risate di Kirby le quattro persone iniziarono a muoversi meccanicamente e a farsi scherzi da bambini come spruzzarsi addosso delle stelle filanti; il prestigiatore disse eccitato a quella vista:” Charlotte Holloway, benvenuta nel più grande luna park del mondo!”
Nessuno si accorse che Bibliotecari e Guardiana si erano infiltrati e avevano assistito a tutta la scena; Ezekiel chiese confuso agli altri:” Se il suo obiettivo è andare in un’altra dimensione perché perde tempo con dei trucchetti di magia e dei pagliacci inquietanti?”
Flynn rispose immediatamente, era più forte di lui fornite sempre una risposta:” Perché è il suo modo di far colpo sulla cameriera. Non ha ancora fatto magie serie perché vuole che lei lo ami per quello che è.”
Nicole annuì per poi aggiungere un dettaglio:” Il Secchione ha ragione. Guardatelo: agita la bacchetta in modo casuale ma non succede nulla. Possiamo escludere quella dalla lista. Il problema è che non ci restringe gran che il campo.”
Cassandra chiese incerta:” Ne siete sicuri? Continua ad agitarla... magari è in frenesia e non si rende conto del potere che emana...”
Il Capo Bibliotecario scosse la testa per poi commentare assorto, mentre elaborava un piano:” Se fosse davvero la bacchetta, visto quanto la agita, a questo punto sarebbe saltato tutto per aria. Abbiamo a che fare con un pazzo mentalmente instabile che ha creato tutto questo per una cotta adolescenziale... no, deve essere qualcosa d’altro... però la bacchetta potrebbe servirci.”
Tutti guardarono male Flynn, avevano infatti capito che l’uomo aveva appena elaborato uno dei suoi piani folli e pericolosi; a rompere il silenzio fu Stone che chiese scettico:” Non stai per dire che hai elaborato un piano folle e pericoloso in cui tutti quanti rischiamo di essere divorati dai pagliacci mostruosi, vero Flynn?”
Il diretto interpellato rispose con il suo miglior tono vago:” Nah, non preoccuparti, nessuno finirà mangiato da un clown.”
Prima che qualcuno potesse tirare un sospiro di sollievo il Capo Bibliotecario aggiunse immediatamente la parte cattiva della notizia:” Non garantisco però che il prestigiatore non ci torcerà un capello.”
Nicole sbuffò leggermente prima di dire rassegnata mentre incrociava le braccia al petto:” Sentiamo il tuo piano Secchione, poi vedremo di migliorarlo.”
Una volta elaborata la strategia Nicole partì all’attacco e con una singola mossa ben studiata mise K.O. i due pagliacci di guardia facendo sbattere le due teste una contro l’altra; vedendo arrivare il vichingo la Guardiana si era preparata, sperando in uno scontro degno di quel nome ma Cassandra fu più veloce: sganciò un sacco che serviva per regolare il sipario dal suo sostegno che franò in testa al clown mettendolo al tappeto.
Flynn disse pratico:” Ben fatto. Zeke, Stone prendete il posto di quei due e salite sul palco. Mi raccomando: fate le espressioni più inquietanti del vostro repertorio.”
Nel frattempo le due persone soggiogate erano piene di schiuma ma non davano alcun segno di vita, il tutto condito dalle risate di Amazing Mysteryum, che vedendo che Charlotte era impassibile disse scocciato:” Andiamo! Lo sto facendo per te! Questo ti piacerà!”
A quel punto corse via lasciando la donna da sola, che riprese a divincolarsi nella speranza di poter scappare; poco dopo, quando Jacob ed Ezekiel erano sul palco il prestigiatore tornò con delle fette di torta e disse allegro:” Guarda, torte! Le torte piacciono a tutti! Forza, andiamo con le torte in faccia!”
I due uomini iniziarono quindi a lanciarsi le torte in faccia grazie anche al sostegno dei Bibliotecari, che per mantenere la copertura stavano facendo da assistenti; mentre il prestigiatore si divertiva Flynn ne approfittò per sgattaiolare indisturbato verso Charlotte, che osservava atterrita la scena.
Poco dopo Kirby disse sconsolato alla rossa:” È divertente, ma tu non ridi... la vuoi vedere una cosa davvero divertente?”
Si rivolse quindi ai suoi burattini e disse tranquillissimo:” Picchiatevi.”
Uno dei due uomini tirò un pugno all’altro così il prestigiatore dopo una risata disse soddisfatto:” Che pugno da femminuccia. Più forte!”
A quel punto i due uomini, sotto l’incitamento del prestigiatore iniziarono a picchiarsi violentemente, sotto lo sguardo atterrito di tutti i presenti dotati di libero arbitrio.
Il prestigiatore si rivolse poi all’uomo a lui più vicino dicendo con una certa cattiveria nella voce:” Scommetto che ora sei tanto arrabbiato, che vorresti vederlo morto. State tranquilli, so esattamente come vi sentite.”
Dopo una leggerissima pausa si rivolse di nuovo alla cameriera:” Capito Charlotte? I miei amici moriranno per farti divertire.”
In quel momento il vichingo si stava riprendendo, mentre Jacob ed Ezekiel erano costretti a fare da assistenti ad Amazing Mysteryum cercando di tergiversare il più possibile per evitare che ci scappasse il morto.
Nicole stava invece tendendo tutto sotto controllo, in attesa del momento migliore per agire, vedendo che Flynn ormai stava armeggiando con le funi per liberare la prigioniera si mise sull’attenti: mancava poco al suo momento.
Non appena Flynn ebbe liberato Charlotte tutto il piano andò rapidamente in rovina: il vichingo e un altro pagliaccio catturarono Nicole e Cassandra prendendole alle spalle di sorpresa; i pagliacci stesi da Nicole braccarono Ezekiel e Jacob e sei pagliacci circondarono Flynn, prima che potesse scortare Charlotte fuori dal tendone.
Vedendo come si erano messe le cose il capo Bibliotecario disse sarcastico:” Psicopatica quando torniamo in Biblioteca dobbiamo resettare il timer. La serie di piani strampalati andata a buon fine al primo tentativo finisce oggi.”
Il prestigiatore invece chiese dubbioso ai nuovi ostaggi:” Perché lo avete fatto?”
Fu Nicole a rispondere sarcastica e tagliente mentre si toglieva l’orribile parrucca gialla che Cassandra le aveva fatto indossare:” Mmm... vediamo... forse perché sei un pazzo psicopatico che rapisce la gente e la soggioga al suo volere? O forse perché non volevo far ammazzare i due tizi là sul palco?”
Flynn commentò con lo stesso tono mentre con uno schiocco di dita^ faceva sparire i travestimenti di tutti e li faceva tornare ai loro soliti panni:” Nicole dimentichi che è un sadico che ha fatto venire qualche trauma alla signorina qui presente e non so a quante altre persone… e come chicca finale non ha la minima idea di cosa sia la vera magia.”
Vedendo il trucchetto di Flynn, Kirby gli chiese con un tono arrogante di superiorità:” Ah si? Solo perché sai fare qualche trucco ti reputi un mago migliore di me? Credi che io non sappia cos’è la magia? Io la magia ce l’ho nel sangue! Sono il più grande mago che esista al mondo!”
Nicole volle fare immediatamente una precisazione:” Penso che siano Merlino e Morgana che si giocano il titolo di miglior mago, tu sei un prestigiatore, nemmeno tanto bravo, che ha trovato un artefatto magico.”
Cassandra si inserì immediatamente nella conversazione dato che era un argomento a lei molto caro mentre si divincolava dal pagliaccio che la immobilizzava:” Per tua informazione un vero mago usa tecnica, studio e abilità! Tu non sei minimamente paragonabile nemmeno ad un apprendista alle prime armi!”
Ezekiel invece volle sottolineare un aspetto totalmente diverso:” Se invece tu volessi essere un buon prestigiatore ti servirebbero raffinatezza, talento, carisma... ma non sai nemmeno cosa sono! Un prestigiatore famoso era Houdini, tu sei solo un impostore.”
Capendo che le parole di tutti stavano fungendo da diversivo Stone continuò a infastidire Kirby, il tutto mentre Flynn si stava avvicinando al palco con studiata lentezza:” Un vero prestigiatore è un maestro dell’illusione, dell’escapologia, un trasformista... un mago invece ha la magia che gli scorre nelle vene!”
Flynn arrivato con tutta calma di fronte al prestigiatore gli prese la bacchetta dalle mani con un rapido movimento e, mentre iniziava a giocarci distrattamente disse a metà fra la serietà è l’ironia:” Al momento qui non ci sono veri maghi, però se posso darti un consiglio lascia stare la magia e lasciala ai professionisti.”
Ridando poi la bacchetta al mago gli disse con un sorrisetto furbo:” Forza, fai del tuo peggio.”
A quel punto dopo un cenno di Kirby i pagliacci scortarono tutti gli ostaggi alla casa degli orrori, durante il tragitto Nicole riuscì ad affiancarsi a Flynn per sussurrargli:” Il timer non va ancora azzerato... quello di prima era solo il diversivo vero?”
Il Capo Bibliotecario scosse la testa divertito per poi commentare:” Mi conosci davvero bene Psicopatica. Era tutto un preambolo per capire quale fosse il vero artefatto e credo proprio di esserci riuscito… mi serve solo una conferma che spero di ottenere il prima possibile.”
Arrivati alla casa degli orrori i sei ostaggi si trovavano di fronte a un enorme contenitore di cera bollente con Amazing Mysteryum che si frapponeva fra Charlotte e i Bibliotecari e la Guardiana; rivolgendosi ai dipendenti della Biblioteca disse furioso:” Mi avete rovinato lo show! E proprio al gran finale! Ma ora non mi causerete più guai... congratulazioni! State per diventare tutti e cinque parte permanente della mia casa degli orrori!”
A quel punto un clown estrasse una statua che molto probabilmente era stata un essere umano; il prestigiatore, dopo una risata che Nicole definì da pazzo isterico non curandosi minimamente di moderare il tono di voce, si rivolse ai Bibliotecari e alla Guardiana dicendo con fare quasi amichevole:” Sapete, gli amici di cera sono i più fedeli.”
Flynn invece dopo una leggera risata per il commento di Nicole non si preoccupò di nascondere uno sbuffo infastidito da quella pagliacciata esagerata, il tutto mentre Amazing Mysteryum decise di ignorare Bibliotecario e Guardiana; si rivolse infatti a Charlotte accarezzandole anche una guancia:” Tu non devi più avere paura di queste persone. Capisci? Farò in modo che non ci infastidisca più nessuno. Dubita che la verità sia falsa ma non dubitare mai del mio amore.”
Stone dopo aver scambiato uno sguardo parecchio eloquente con Flynn si intromise:” In realtà è dubita che la verità sia mentitrice, la citazione è questa. Amleto, atto due, scena due.”
Il prestigiatore puntò il dito contro il Bibliotecario e gli disse scocciato:” Non correggermi.”
Flynn a quel punto non si trattenne e commentò sarcastico:” Tu allora non sbagliare. Inoltre vorrei sottolineare un dettaglio che per tutti tranne che per te è piuttosto lampante: la signorina qui presente non ha paura di noi, ma di te.”
Kirby si rivolse nuovamente a Charlotte con tono amichevole ignorando per l’ennesima volta i tentativi di fargli aprire gli occhi e di infondergli un po’ di buon senso dei Bibliotecari e della Guardiana:” Ora finisco con loro e poi mi esibirò nel mio numero finale, così tu, io e questo luna park diventeremo eterni.”
La donna terrorizzata dalla prospettiva provò l’ennesima supplica:” Mysteryum sii buono, ti prego. Qualunque cosa ti abbia fatto mi dispiace infinitamente. Per favore, lasciami andare via.”
Il prestigiatore si allontanò di un passo per poi rivolgersi a Charlotte con una certa dose di critica:” Questo è il regalo più grande che si possa fare a una donna... ma tu non hai ancora capito chi sono.”
Vedendo che la cameriera non dava cenno di voler rispondere alla domanda inespressa il prestigiatore si spostò verso la statua di cera prima di proseguire il suo monologo e riavvicinarsi nuovamente alla donna, mettendole una mano sulla spalla:” Ero invisibile per te. Una volta tu hai detto io adoro i luna park… così io ho fatto in modo di ricrearne uno per te ed è esattamente uguale a quello!”
Nicole sentendo quella frase disse sprezzante:” Questo prestigiatore da strapazzo è anche più pazzo di quello che pensavo. Tutto questo casino è dovuto a un rifiuto adolescenziale, poco ma sicuro!”
Stone intervenne per aggiungere un dettaglio di cui si era appena ricordato:” Nella roulotte c’era appeso il poster di un luna park del Kansas che sembrava identico a questo.”
Cassandra invece commentò laconica:” Se non avesse ridotto in schiavitù i dipendenti, creato un esercito di clown malvagi, trasformato noi in attrazioni del luna park per poi rapirci e provare a ucciderci facendoci diventare statue di cera forse potrebbe quasi farmi provare compassione.”
Kirby per contro continuò il suo sfogo verso Charlotte:” Ho fatto tutto questo per te, solo per te. E a te non importa.”
La cameriera sempre più terrorizzata e in lacrime provò a difendersi:” Non è vero…”
I suoi tentativi fallirono miseramente dato che Kirby continuò a parlare indisturbato:” Per te avevo vinto un premio e tu poi mi hai abbandonato. Questa volta però tu non te ne andrai via. Questa volta capirai… tutti voi capirete… quando sarete statue di cera per sempre!”
L’uomo concluse il tutto allargando teatralmente le braccia e sguainando la sua bacchetta di plastica; Flynn non si scompose, in attesa di passare alla fase successiva del suo piano grazie a una conferma data dalle parole di Jacob, disse pungente e curioso rivolto al prestigiatore:” Senti, copia cinese di Harry Potter, non è che nel tuo repertorio hai qualcosa di meno drammatico e ustionante di un bagno nella cera? Anche perché mi ricorda terribilmente un film di spionaggio a zero budget degli anni ‘80 questa cosa.”
Dopo un gesto frustrato di bacchetta Kirby notò che a Flynn non era successo nulla, grazie alle protezioni di Merlino e a un incantesimo protettivo aggiuntivo lanciato per sicurezza dallo stesso Capo Bibliotecario, così disse rabbioso:” Cosa devo fare per farti stare zitto?”
Flynn sotto lo sguardo confuso degli altri Bibliotecari che non si erano accorti del suo trucco, rispose divertito:” Non ci riusciresti mai! Chiedilo alla Psicopatica qui presente: mi ha minacciato con un machete una volta, io ho continuato a parlare lo stesso e lei fa molta più paura di te Kirby.”
In preda alla furia il prestigiatore andò dai suoi pagliacci per dirigere i lavori che avrebbero predisposto la trappola mortale per i suoi scocciatori, così facendo Charlotte venne lasciata sola, cosa di cui approfittò immediatamente Nicole per chiederle sbrigativa:” Abbiamo poco tempo, il diversivo di Flynn non durerà in eterno. Pensa Charlotte, dove hai già visto quel tipo?”
La donna disse confusa:” Non lo so… da ragazzina andavo al luna park ogni estate…”
Flynn invece intervenne rivolgendosi direttamente a Jacob:” La signorina qui presente potrebbe non essere l’unica a conoscere la risposta. Il luna park è uguale a quello del Kansas ma ho notato dei manifesti che ritraevano quel ciarlatano sociopatico, deve aver modificato almeno quello… Jake hai detto che nella roulotte c’era un poster del luna park da cui ha preso ispirazione, hai per caso notato altro?”
Fu Ezekiel a rispondere alla domanda:” C’era un poster di un mago ora che ci penso… però non aveva il fiore di plastica all’occhiello… deve essere quello l’artefatto!”
Mentre Flynn annuiva Charlotte gli chiese confusa:” Come? Il fiore? Un momento… prima lo ha chiamato Kirby… ho capito…”
Dopo una conferma del newyorkese, che si avvicinò quel tanto che bastava per sussurrarle all’orecchio il piano, la cameriera si rivolse al prestigiatore:” Kirby Goolding.”
Essere chiamato con il suo nome completo distrasse l’uomo dal suo operato e mentre si voltava verso Charlotte si tolse il cappello mentre le diceva sorpreso:” Ti ricordi quindi.”
Charlotte proseguì decisa, sapere chi era davvero Amazing Mysteryum aveva cancellato tutta la paura:” Certo che mi ricordo di te Kirby. Noi eravamo amici.”
L’uomo le rispose sconsolato:” Non è vero… lo stai dicendo soltanto per salvarti.”
La cameriera proseguì convinta, sperando di poter riuscire a far ragionare Kirby:” No, non è vero. Eri con me a matematica con il professor Krane e mi ricordo perfettamente di quando andammo al luna park… e di quel gioco con le pistole ad acqua.”
Il prestigiatore abbassò leggermente la guardia dicendo meno astioso:” Sì, infatti…”
Charlotte addolcì il tono prima di continuare il suo racconto:” Tu vincesti un fiore rosso… mi è rimasto impresso ogni dettaglio.”
Kirby per contro disse secco e sprezzante:” Compreso il fatto che ti facesti incantare da quel mago piantandomi in asso.”
La donna decise di chiarire il malinteso che era durato per più di vent’anni:” Volevo vedere fin te il suo spettacolo ma dopo aver comprato i biglietti ho scoperto che tu te n’eri andato… non volevo sparire, non ti avrei mai piantato in asso.”
Kirby disse speranzoso a quelle rivelazioni:” Sul serio?”
Charlotte annuì per poi proseguire il suo discorso, notando con la coda dell’occhio che gli altri ostaggi, che a quanto sembrava erano dei bibliotecari, si erano sparpagliati nella stanza:” Eri un ragazzo così dolce… ti trovavo molto carino e… sapevo che quel magnifico fiore rosso l’avevi vinto per me…”
Kirby a quel punto si tolse il fiore dall’occhiello per consegnarlo a Charlotte mentre le diceva speranzoso:” Infatti… ho aspettato vent’anni per potertelo offrire… possiamo ritornare amici.”
La donna decise che era giunto il momento di provare a far capire al vecchio amico quale fosse il problema di tutta quella tremenda avventura:” No Kirby, noi non potremo tornare amici.”
L’uomo chiese immediatamente deluso:” Perché no?”
Charlotte a quel punto esclamò arrabbiata, possibile che dovesse spiegare tutto?
“ Perché sei un pazzo furioso, ecco perché!”
Il prestigiatore rispose altrettanto furioso:” Ma come ti permetti? Non hai capito chi sono?”
Jones a quel punto intervenne pungente:” Un povero fallito che ha appena perso il fiore magico che gli dava i poteri.”
Mentre Nicole dava un veloce cinque al ladro Kirby ordinò ai pagliacci di catturare i Bibliotecari, questi però si rifiutarono dato che nonostante la trasformazione non si fosse ancora sciolta risentivano molto meno della magia diabolica di Kirby.
Cassandra volle quindi fare un appunto, ancora furiosa per essere stata trasformata in una sirena:” Ora che non hai più il contatto diretto con l’artefatto non riesci più a esercitare il controllo che avevi prima sui tuoi pagliacci inquietanti.”
A quel punto Kirby capendo di essere finito in una condizione incredibilmente sfavorevole disse a Charlotte turbato e incerto:” Dammi il fiore.”
Per tutta risposta la donna lo lanciò a Nicole che lo passò immediatamente a Jacob, che seguendo le indicazioni di Flynn si era allontanato; l’artefatto venne lanciato da un Bibliotecario all’altro mentre Kirby provava ad acciuffarlo e chiedeva a gran voce che gli venisse restituito.
L’ultimo lancio fu da Nicole a Flynn, che era salito su una scaletta che portava alla vasca di cera rovente; il Capo Bibliotecario a quel punto fece sventolare il fiore di plastica sopra la vasca di cera prima di gettarcelo dentro. Kirby in un disperato tentativo di recuperare la sua fonte di potere si gettò a capofitto nella vasca senza pensare alle conseguenze e così in pochi istanti non ci furono più tracce né di Amazing Mysteryum né dell’artefatto che gli dava i poteri^^.
A quel punto il luna park iniziò a dissolversi nel nulla e tutte le persone soggiogate o trasformate in pagliacci inquietanti tornarono alla normalità anche se in evidente stato confusionale.
Nicole ebbe la prontezza di riflessi di portare Charlotte in un posto più tranquillo e meno visibile per spiegarle a grandi linee come comportarsi in caso di domande di federali ficcanaso.
Trovato un parchetto che faceva al caso loro, abbastanza lontano dal casino che si sarebbe scatenato a minuti; la prima cosa che Flynn fece fu quella di far sedere su una panchina Charlotte per poi dirle in tono serio ma amichevole:” Per prima cosa signorina mi spiace molto per l’esperienza traumatica che ha dovuto vivere… essere rapiti da un pazzo sociopatico con poteri magici è sicuramente un’esperienza terribile.”
Quello che disse Charlotte stupì i presenti:” Era un ragazzo dolce, forse un po’ imbranato… non si meritava quella fine… chissà cosa gli è successo…”
Nicole rispose convinta, nella sua vita le era capitato più di una volta di vedere cose simili:” È stato corrotto dal potere, inebriato dalla magia ha creduto di poter rimediare a quello che lui riteneva un torto subito… ne ho viste di persone diventare anche più malvagie quando hanno ottenuto il potere… comunque sia ci deve fare un favore: in tutta sincerità ci deve dire cosa sa di noi. La prego, è molto importante.”
La rossa dopo un attimo di esitazione in cui riorganizzò i suoi pensieri emise il suo verdetto:” Non molto a dire il vero… ho capito che siete Bibliotecari ma che non siete di queste parti, che il signore alto è il capo e che lei viene chiamata Psicopatica da lui, poi ho capito che uno di voi si chiama Jake. Direi che è tutto…”
Cassandra invece chiese incerta a Nicole:” Come mai queste domande?”
La Guardiana le rispose prontamente seria e riflessiva:” Se il D.O.S.A. dovesse fare domande preferirei che non venissero rivelate informazioni sensibili o pericolose per noi; poi non mi va che quella poveraccia venga torchiata dai federali dopo l’esperienza con il prestigiatore pazzo.”
Flynn invece si rivolse a Charlotte con un tono empatico e rassicurante:” Direi che se le cose stanno così il D.O.S.A. si ritroverà con un pugno di mosche… comunque sia se vuole le posso cancellare i ricordi di questa esperienza, prima mi è sembrata terrorizzata e capisco anche il perché… sono esperienze traumatiche che ben poche persone riescono ad affrontare.”
La cameriera sentendo quelle parole disse inizialmente allettata da quella proposta:” Ha ragione, è stato orribile essere rapita da Kirby e dai suoi clown, senza contare il fatto che sono rimasta a contatto con un pazzo maniaco… voi però non volete dimenticare, immagino siate quel tipo di persone che sanno affrontare delle esperienze orribili come questa senza avere poi la memoria cancellata… come fate?”
Fu Cassandra a rispondere a quella domanda:” Almeno per me, all’inizio è stato terribile, credevo di non farcela… poi però giorno dopo giorno ho iniziato a capire chi ero e chi potevo diventare. Charlotte non c’è una risposta universale, lei deve capire cosa è meglio. Il mio consiglio è di ricordare solo se da questa esperienza potrà trovare ispirazione, se invece dovesse essere certa di iniziare ad avere incubi le consiglio di dimenticare: a volte non sapere è un vantaggio.”
La cameriera a quelle parole chiese incerta:” Posso pensarci qualche giorno?”
Flynn annuì per poi lasciare alla donna un biglietto da visita; a quel punto il Capo Bibliotecario disse allegro ai suoi colleghi, mentre si allontanavano per cercare una porta:” Caso chiuso, non so voi ma io per un bel po’ eviterò di mettere piede in un luna park. Ah! Un’altra cosa: se qualcuno di voi sfrutterà il mio compleanno per uno scherzo di cattivo gusto con i clown non esiterò a usare Cal!”
Nel frattempo nello spiazzo che aveva ospitato il luna park di Amazing Mysteryum era arrivato il D.O.S.A. ad investigare ma tutto quello che i federali avevano trovato era stata una folla di persone, alcune più confuse e disorientate di altre, che sembravano soffrire addirittura di amnesia; la cosa che però li accumunava era la sicurezza di essere stati in un luna park che era improvvisamente svanito nel nulla, così come era comparso.
Ad un certo punto il colonnello Baird, che aveva il comando dell’operazione, smise di fare domande ad un uomo barbuto, l’ultima aggiunta allo staff di kirby, dato che venne interrotta da un suo subordinato che le disse serio e professionale:” Colonnello abbiamo trovato questo messaggio, è indirizzato a lei.”
La donna prese il foglietto che le veniva offerto per poi leggerlo immediatamente.
All’ attenzione del Colonnello E. Baird.
Anche questa volta siamo arrivati prima noi e abbiamo risolto tutti i casini. Se volete ringraziarci basterà mandare in Biblioteca un cesto di frutta con un biglietto in cui promettete di non immischiarvi più nei nostri affari. Spero a mai più rivederci!
N. N. C.

La donna appena finito di leggere appallottolò il biglietto, gentile omaggio di Nicole, per poi lanciarlo via stizzita e arrabbiata e sperando con tutte le sue forze che il giorno in cui avrebbe potuto arrestare i Bibliotecari e soprattutto la Guardiana arrivasse presto.
Quella sera Flynn aveva deciso di fare un salto veloce in Biblioteca una volta finita la cena per rimettere al loro posto i libri che aveva consultato in mattinata nel tentativo di trovare un modo per sconfiggere Aphopis.
Le sue ricerche fini a quel momento si erano rivelate infruttuose e a dirla tutta il Bibliotecario era parecchio frustrato dai suoi continui insuccessi; aveva letto qualunque libro gli fosse capitato sottomano in cerca di risposte ma era stato tutto inutile…
Mentre metteva nello scaffale l’ultimo libro rimasto Flynn sfogò la sua frustrazione spingendo il libro con un po’ troppa forza; questo apparentemente piccolo gesto di stizza ebbe delle conseguenze inaspettate: dalla cima dello scaffale cadde un libro in testa al Capo Bibliotecario che mormorando mezzi insulti si chinò immediatamente a raccoglierlo.
Letto il titolo ebbe l’istinto di urlare per il sollievo: finalmente dopo mesi di ricerche infruttuose aveva una pista valida… Flynn non seppe dire se fosse stato il caso, la fortuna o il destino quindi decise di sussurrare felice mentre rilasciava inconsapevolmente gran parte della sua magia a causa dell’improvvisa euforia:” Ray grazie davvero. Mi hai fatto trovare il libro giusto al momento giusto.”


Note:
illusionista parecchio famoso, dovrebbero aver trasmesso anche qualche suo programma in tv se non ricordo male
** non so che artefatti siano, eccetto la Chiave di Salomone ovviamente. Se avete informazioni fatemelo pure sapere
*** un biscotto a chi riconosce la citazione
^ vi ricordò che Flynn sa usare la magia e che in questa storia ha avuto un piccolo corso tenuto da Merlino durante la sua assenza nella prima stagione
^^ se bastasse allontanare Kirby dal fiore per spezzare l’incantesimo il luna park si sarebbe dovuto dissolvere nel momento in cui Kirby lo da a Charlotte.
Mi sembra più logico distruggere la fonte della magia, vi ricordo poi che gli artefatti si possono distruggere facilmente se non sono progettati diversamente, guardate solo la chiave di Salomone nel secondo film
Note dell’autrice:
Primissima cosa: ringrazio mel25 per aver messo la storia fra le seguite e per le recensioni; ero convinta di aver già ringraziato ma non è così.
Seconda cosa eccomi tornata, spero di avere un minimo di continuità negli aggiornamenti degli ultimi capitoli che riguardano la stagione 3... per la 4 non ho ancora un piano ben preciso a causa di tutti i problemi che ha... prometto però di trovare una soluzione che soddisfi sia me che voi.
Allora che dire del capitolo, oggi ho deciso di andare in ordine: per prima cosa niente riferimenti a Stone che odia la magia e ho deciso di tornare a scrivere dei Jassandra dato che dopo l’importanza avuta nell’episodio 3 nel 4 sono stati trascurati a favore dei Flycole; qui ho deciso di cercare di avere un equilibrio fra le due coppie.
Poi niente scena trash con in sottofondo la musica usata nel primo film quando Nicole pesta Lana, ne va dei miei nervi. Chiedo scusa a chi l’ha apprezzata.
Nessuno perde strumenti per rilevare la magia, vi ricordo che in questa storia ho un opinione decisamente più alta di tutti i Bibliotecari.
Poi il discorso sulla bacchetta non ha molto senso: se fino a un secondo prima dicono che non può essere la bacchetta non ha senso cambino idea dopo tre secondi scarsi.
In senso più generale questo è stato un capitolo davvero lungo e difficile da scrivere, tutto il contrario della prima metà... però davvero Sean Astin qui è insopportabile! E parla una persona che lo ha adorato nel Signore degli Anelli.
Aggiungiamo poi che nemmeno Charlotte è una cima per me… senza poi contare che c’è stato un lavoro notevole per sistemare il finale, pieno di buchi di trama a mio avviso…
Poi che dire del finale, ho modificato pesantemente le cose ma è meglio così a mio avviso: meno testimoni ci sono meglio è per un’organizzazione segreta millenaria; Nicole invece non perde occasione per sfottere i Federali e alla fine Flynn ha l’illuminazione sull’Occhio di Ra, vi inizio a dire che nel prossimo capitolo non ci sarà l’intervento per Flynn… anzi, tutto l’episodio sarà simile ma anche molto diverso.
Detto ciò vi saluto, ho scritto davvero parecchio… al solito vi ringrazio per essere arrivati qua e per leggere questa storia, se volete chiarimenti o quant’altro scrivetemi pure, risponderò nei limiti delle mie capacità.
Alla prossima Librarians :) 

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Capitolo 66
*** Sessantacinquesimo capitolo ***


“ E la prova del triangolo”

Sessantacinquesimo capitolo



Flynn quella sera era tornato immediatamente a casa da Nicole e le aveva detto euforico:” Finalmente ho trovato una pista da seguire! È un vecchio libro scritto in chissà quale lingua ma almeno ora abbiamo qualcosa!”

La Guardiana aveva abbandonato senza troppe cerimonie l’iPad vedendo il marito così euforico, gli chiese per prima cosa delle spiegazioni dato che le mancavano parecchi dettagli:” Secchione fa un respiro profondo e parti dall’inizio, rallenta il dialogo e scandisci bene le parole dato che non ho capito nulla.”

Flynn fece un respiro profondo per poi seguire il consiglio della moglie:” Sono tornato in Biblioteca per sistemare i libri che ho preso sta mattina, prima che andassimo in missione… fra una storia e l’altra a causa del luna park del terrore avevo dimenticato di sistemare tutto. Comunque sia, mentre mettevo via l’ultimo libro, ero un po’ frustrato per usare un eufemismo e ho spinto con troppa forza il libro nello scaffale… a quel punto mi è caduto in testa un nuovo libro che non avevo mai visto prima e ho notato subito che era scritto in svariate lingue… fra le parole che ho tradotto subito ho visto Aphopis e Occhio di Ra. Questo significa che forse abbiamo finalmente una pista per sconfiggere quel grandissimo bastardo una volta per tutte.”

La Guardiana a quelle parole rispose sollevata e felice:” Non ci speravo più! Finalmente la fortuna gira un po’ dalla nostra parte. Ora però stammi a sentire Secchione: è stata una giornata pesante, hai lanciato non so quanti incantesimi di protezione su di noi per tutto il tempo e sono pronta a scommettere che hai consumato un sacco di energie magiche.”

In risposta allo sguardo stupito del marito Nicole disse sicura delle sue deduzioni:” Ti ho sentito mormorare più di una volta parole in latino, soprattutto quando eravamo nel tendone con la cera. Non eri sicuro di come funzionasse il potere di Kirby quindi hai lanciato non so quanti incantesimi per tenerci al sicuro. È per questo che quando lo hai provocato e lui ha reagito non ti sei fatto nulla: oltre alle protezioni di Merlino c’erano anche le tue che, per quanto ne so, sono abbastanza forti dato che per essere un mago di livello medio basso hai dalla tua il vantaggio del potere grezzo del tuo lignaggio. Ora però caro il mio Secchione filerai a letto a riposare e poi domani mattina inizierai a tradurre il libro: ti ricordo che sei una persona normale e quindi hai bisogno di riposo come tutti.”

Il Capo Bibliotecario non si sforzò più di trattenere alcuno sbadiglio mentre Nicole parlava, sicuro che la sua Psicopatica sapesse interpretare correttamente il suo linguaggio del corpo: la botta di adrenalina era finita e lui iniziava a sentire la stanchezza.

Flynn una volta finito uno sbadiglio particolarmente lungo annuì e dopo un veloce bacio alla moglie si diresse al piano superiore, prima di salire il primo gradino le disse affettuoso:” Hai ragione come al solito Psicopatica, sono stanco morto. Dormire un po’ mi farà solo bene”

Il giorno seguente il ritrovamento del libro che parlava dell’Occhio di Ra, dopo aver informato tutti i frequentatori abituali della Biblioteca, Flynn si era accomodato sulla sua scrivania e aveva iniziato a tradurre senza soste il manoscritto; si stava rivelando un’impresa particolarmente lunga dato che era scritto in un misto di Linguaggio degli Uccelli, geroglifici e altri linguaggi parecchio antichi che il Capo Bibliotecario non incontrava da anni.

Stone e Jenkins avevano inizialmente proposto di aiutare Flynn ma lui aveva declinato le offerte dicendo di voler fare un po’ di allenamento con le lingue morte, per non rischiare di arrugginirsi; Cassandra, Nicole, Ezekiel e i bambini, in Biblioteca dal mattino poiché sabato, non avevano nemmeno pensato di avvicinarsi. Così tutti ad eccezione del Capo Bibliotecario si trovarono qualcosa da fare mentre attendevano.

Nicole e Jacob decisero di allenarsi nel combattimento corpo a corpo, Ezekiel si mise al computer per continuare il lavoro di hackeraggio e di sabotaggio al D.O.S.A. iniziato il giorno prima, Cassandra e Jenkins decisero di fare ricerca e infine Alastair, Regan e Astrea richiamarono Excalibur e decisero di andare da Ron e Nan.

I tre Carsen si erano concentrati sul risvegliare le armi di Artù dato che da un paio di settimane a quella parte avevano iniziato a notare una leggera vitalità nella lancia, forse grazie alla vicinanza di tutte e tre le armi oppure grazie a tutta la magia contenuta in Biblioteca che stava ricaricando lentamente le armi.

Astrea una volta appoggiati sul tavolo spada, lancia e pugnale volle prima di tutto testare le reazioni delle armi all’essere semplicemente appellate come ormai facevano da settimane; se per Cal non ci furono sorprese dato che si mise a fluttuare allegramente dietro la piccola Pendragon che l’aveva chiamata lo stesso non si potè dire di Ron e Nan: il pugnale levitò per una ventina di centimetri verso Astrea, quasi come se fosse curioso ma incredibilmente diffidente, mentre la lancia arrivò a un metro dalla bambina.

I tre fratelli commentarono praticamente all’unisono:” Questo sì che è inaspettato.”

Al fu il primo a riscuotersi dato che chiese incerto ma anche molto curioso:” Cos’è cambiato da ieri? Nan prima non si degnava di mostrarsi attivo nemmeno con papà mentre Ron era incredibilmente debole e reagiva solo alla magia di papà, mai a quella di Astrea che anche se ha delle riserve impressionanti e un potenziale esorbitante ad ora non è forte come papà… che cosa è successo in nostra assenza?”

Regan avvicinandosi cauto alla lancia provò a sfiorarla mentre azzardava le prime ipotesi:” Forse hanno raggiunto una carica sufficiente di magia per uscire dal risparmio energetico… per quello che ne sappiamo è quasi un anno che Ron e Nan assorbono la magia di quattro Pendragon quasi quotidianamente e si sale a cinque quando c’è anche nonna Margie.”

Astrea annuì all’ipotesi di Regan, per poi aggiungere un ulteriore dettaglio che le sembrava plausibile, il tutto mentre Excalibur aveva iniziato a gironzolare attorno a Rhongomyniad, quasi volesse manifestare la sua gioia per il risveglio della sorella.

“Non dimenticate che papà ultimamente è stato coinvolto suo malgrado in situazioni a forte impatto emotivo che gli hanno squilibrato il flusso magico. Come dice lo zio Martin: per essere bravi maghi serve per prima cosa un buon controllo delle emozioni. Può essere che a causa di tutto lo stress papà abbia emesso un sacco di energia magica extra che ha ricaricato ancora più velocemente Nan e Ron.”

Alastair a quel punto annuì per poi dire allegro:” Andiamo a comunicare la buona notizia a tutti gli altri?”

I tre Carsen unanimemente d’accordo decisero di tornare all’ufficio ma non fecero mai in tempo a comunicare la buona notizia: sentirono infatti Flynn esclamare soddisfatto:” Finalmente ho finito! Questo era un vecchio diario di Charlene, risalente ai suoi primi anni di attività come Guardiana e per nostra fortuna accenna ad un artefatto che in teoria dovrebbe essere capace di fermare Aphopis in caso dovesse liberarsi dal sigillo. Vi sembra una situazione familiare?”

Abbandonando il tono felice il Capo Bibliotecario disse decisamente più serio rivolgendosi a tutti i presenti:” Ormai non è più un mistero che siamo in guerra, alla proverbiale resa dei conti con il Male Puro e Aphopis. Il tempo a nostra disposizione si sta rapidamente esaurendo: con Aphopis libero abbiamo alcune settimane, forse mesi se siamo fortunati, per elaborare il piano perfetto per la battaglia finale. È evidente come il mondo grondi già odio, come acqua in un setaccio, ce ne siamo accorti a nostre spese nei mesi passati… Ora che sapete come stanno le cose vi chiedo se sarete al mio fianco ancora una volta.”

Nicole fu la prima a spezzare il silenzio che si era creato dopo il discorso solenne del Capo Bibliotecario:” Sono tua moglie e prima ancora di innamorarmi di te ero, sono e sarò sempre la tua Guardiana, Secchione, sarò sempre al tuo fianco e non c’era nemmeno bisogno di chiederlo.”

Jacob fu il secondo a dare la sua risposta dicendo convinto:” Il diario parla dell’ubicazione?”

Cassandra chiese curiosa ma con il suo solito sorriso dolce:” Da anche qualche indizio per caso?”

Fu Ezekiel a concludere per quello che riguardava i Bibliotecari:” Com’è fatto? Così saprò cosa rubare.”

Anche Jenkins volle dire la sua, ribadendo la sua fedeltà alla Biblioteca e ai Pendragon:” Signor Carsen a costo di risultare ripetitivo le vorrei ricordare che può contare anche sul mio aiuto. Certo, qualche anno fa potevo sembrare riluttante, ma vorrei che ricordasse che la mia fedeltà va sia alla Biblioteca che al mio Re e che lei è il rappresentante di entrambi. In questi anni ha ottenuto la mia stima e il mio rispetto quindi è per me un onore aiutarla anche in questa ennesima impresa.”

Fu Alastair a concludere il giro, con un sorriso:” Papà siamo una grande famiglia. Non avrai per caso creduto che ti avremmo lasciato da solo ad affrontare la missione che potrebbe essere essenziale nello scontro finale fra Bene e Male? Sono pronto a scommettere che qui tutti sono pronti a seguire alla lettera il piano folle e strampalato che elaborerai per recuperare l’Occhio di Ra.”

A quelle dimostrazioni di fiducia e affetto Flynn sorrise grato, aveva la sensazione che qualunque risposta non sarebbe stata abbastanza e avrebbe finito per minimizzare quella fiducia incondizionata che sentiva gli era appena stata donata dalle otto persone davanti a lui.

Dopo qualche istante il Capo Bibliotecario decise che era giunto il momento di passare all’azione quindi spiegò deciso:” Per rispondere alle vostre domande l’Occhio di Ra sembra un ornamento da discoteca degli anni ‘70 incredibilmente pacchiano e l’ultima volta che è stato visto era alla Biblioteca di Alessandria e, ovviamente, per nostra sfortuna non c’è la minima traccia di un indizio.”

Stone fu il primo a parlare facendo valere le sue vaste conoscenze in archeologia:” Molti degli scavi di Alessandria sono stati eseguiti da un inglese… Sir Flinders Petrie* nell’Ottocento. Potremmo partire dal museo di Storia Naturale di Londra.”

Flynn scosse la testa per poi aggiungere convinto:” Lo escluderei, molti dei reperti trovati da Petrie mancano dai registri dal 1886 e non è stato specificato dove sono stati spostati.”

Cassandra chiese immediatamente curiosa:” Sono stati rubati?”

Nicole annuì per poi rispondere alla domanda della Bibliotecaria:” Bingo. Non hanno denunciato l’accaduto solo perché in età vittoriana erano estremamente noiosi e supponenti.”

Ezekiel invece aggiunse un’ulteriore tassello:” Furto ad un museo mai denunciato? Considerando gli artefatti coinvolti sono pronto a scommettere che solo un Bibliotecario ruberebbe certe cose.”

Nicole annuì, perfettamente d’accordo con Jones, per poi chiedere interessata:” E nel 1886 chi era il Bibliotecario? Sperando non ce ne siano stati una decina…”

Flynn rispose prontamente alla domanda, era più forte di lui:” Per nostra fortuna ne abbiamo avuti solo due e sempre per nostra fortuna ormai ho memorizzato l’elenco completo… Judson ha insistito parecchio perché lo facessi… Comunque sia sto divagando… tornando al punto della situazione per nostra fortuna nel 1886 abbiamo avuto due Bibliotecari e sono pronto a scommettere che il nostro uomo sia Teddy Chislington, matematico, studioso, poeta, avventuriero e uomo di mondo.”

Jenkins aggiunse ulteriori dettagli col suo tipico modo di fare estremamente distinti e professionali:” Oserei aggiungere che era inoltre un uomo geniale, che conosceva tutte le figure di spicco del periodo: da Pasteur a Carrol passando per Dikens e Darwin. Avendolo conosciuto personalmente posso dire che viveva per la Biblioteca, anche se talvolta era fin troppo sopra le righe conducendo una vita alquanto turbolenta ma sensazionale.”

Nicole a quell’ultima affermazione disse ironica:” Come qualunque Bibliotecario che ha superato i sei mesi di rodaggio. Com’è morto questo Teddy Vattelappesca?”

Regan osservò con divertito interesse la smorfia fatta da Jenkins in reazione alla voluta negligenza nell’imparare il cognome del Bibliotecario da parte di Nicole; il Custode decise però di rimanere nel suo ruolo quindi rispose prontamente alla domanda della Guardiana professionale come sempre:” Sì; morì assieme ad altri ottantotto sventurati durante il naufragio della Tibbar… era diretto a New York, in Biblioteca, ma fece naufragio a largo dell’Atlantico il quattro giugno 1886.”

Nicole a quel punto si rivolse a Flynn per dirgli a metà fra il divertito e il rassegnato:” Va a finire che hai sempre ragione tu Secchione, ecco perché eri sicuro che il Bibliotecario che faceva a caso nostro era lui.”

Nel frattempo a quell’informazione i tre Bibliotecari si sparpagliarono per l’ufficio, ognuno perso nei suoi ragionamenti ma con il comune denominatore del 1886; l’unica a non muoversi fu Cassandra dato che, mentre si sforzava di ricordare dei dettagli, iniziò a riflettere ad alta voce:” Quattro giugno 1886… mi dice qualcosa… Sì! Ci fu la tempesta perfetta. Tre uragani uniti in uno dei peggiori cataclismi della storia: venti a duecentocinquanta chilometri orari, cosa che avrebbe fatto sembrare la tempesta magica creata da Prospero un comune temporale.”

Il tempismo di Ezekiel fu eccellente dato che ritornò pochi istanti dopo con un libro per aggiornare i presenti sulle sue scoperte:” Eccola, la Tibbar. Salpò da Southampton, Inghilterra, con destinazione New York il venti maggio 1886. Sorte sconosciuta, ma da quello che ha detto Jenkins potrebbe essere benissimo sul fondo dell’ Atlantico.”

Astrea sentendo quell’ultima affermazione disse con un leggerissima punta di sarcasmo:” Penso che ormai possiamo dare per certo che Chislington abbia rubato i pezzi della collezione di Petrie, Occhio di Ra incluso, e sia morto nel tentativo di portarli in Biblioteca. Quanto adoro la Porta sul Retro.”

Flynn però si inserì nel discorso con un’obiezione:” Con i venti a favore si può supporre sia stato un viaggio di due settimane ma stando a quanto detto da Zeke e Jenkins qualcosa non torna: una nave salpata il venti maggio e affondata il quattro giugno doveva essere ormai arrivata.”

Stone annuì, la carta nautica che aveva preso confermava le parole di Flynn; Alastair d’altronde giustificò immediatamente la stranezza:” Saranno finiti fuori rotta a causa della tempesta perfetta. Cass riusciresti a dirci di quanto?”

La Bibliotecaria fece immediatamente ricorso alla sua sinestesia per calcolare la deviazione di rotta mentre anche Flynn iniziava a fare i primi conti, pur essendo consapevole di essere molto più lento di Cassandra; la rossa spiegò prontamente il suo ragionamento:” Considerando il tonnellaggio della nave, la sua velocità media in condizioni normali e il coefficiente della velocità di correnti e dei venti delle tre tempeste… le coordinate dovrebbero essere ben altre: molto più a sud! Probabilmente è affondata a una latitudine di ventisei gradi e trentotto primi nord e a una longitudine di sessantanove gradi e trentanove primi ovest… Flynn?”

A quella richiesta inespressa il Capo Bibliotecario rispose prontamente:” È esattamente in mezzo al Triangolo delle Bermuda. Grazie per velocizzare sempre i conti Cass.”

Nicole invece disse sconsolata:” L’anno scorso ci é toccata la Wexler con il suo Triangolo delle Bermuda in miniatura, quest’anno invece abbiamo a che fare con quello vero… quanto possiamo essere sfortunati?”

Regan commentò ironico la frase della madre:” Questo lavoro è la prova che le leggi di Murphy esistono, fossi in te non mi sorprenderei più di tanto.”

Nicole non poté che dare ragione al figlio minore mentre Cassandra, memore di essere finita in una dimensione abitata da mostri lovercraftiani mangia uomini l’ultima volta che aveva avuto a che fare con una copia del Triangolo delle Bermuda chiese con una certa dose d’ansia a Flynn e Jenkins, che si contendevano perennemente il titolo di più informato:” Cosa c’è davvero al Triangolo delle Bermuda?”

Fu il Capo Bibliotecario a rispondere:” Si tratta di un cunicolo spazio temporale, un wormhole** con due caratteristiche peculiari: la prima è che è di sola andata, quindi quello che entra non ne esce; mentre la seconda è che apparentemente è imprevedibile: non si sa mai quando potrebbe aprirsi.”

In quell’esatto momento il Libro dei Ritagli si agitò così Al, che era il più vicino lesse la notizia a tutti:” Il Triangolo delle Bermuda domani risucchierà un aereo della compagnia nazionale venezuelana.”

Regan commentò sarcastico:” Cosa dicevi papà? A meno che tu non sia in grado di controllare un wormhole potresti esserti sbagliato su qualcosa per la prima volta in vita tua.”

Flynn scosse la testa per poi sbuffare divertito:” Avete fatto una scommessa tutti quanti per vedere quando succederà, vero?”

Nicole annuì divertita per poi rispondere al marito:” Già, e tutti speriamo di vincere, anche se alla fine sarò io a intascare la posta.”

Jones sbuffò divertito per poi sussurrare a Stone:” Se non facesse così paura proverei a ricordarle che anche noi potremmo vincere.”

Jacob annuì sentendo le parole dell’amico; nonostante tutto il tempo trascorso con la Guardiana certe volte erano ancora intimoriti da lei.

Il Capo Bibliotecario decise di tornare al punto così disse deciso:” Dobbiamo prendere assolutamente quell’aereo, che vi ricordo verrà risucchiato in un wormhole magico. Fate ciò che vi riesce meglio Bibliotecari.”

Immediatamente Ezekiel disse la sua:” Cinque passaporti falsi e cinque biglietti  in arrivo.”

Cassandra invece disse eccitata:” Vado a studiare come gestire un aereo in caduta libera all’interno di un wormhole!”

Poi fu il turno di Nicole:” Secchione tu e Jenkins cercate di capire come farci tornare sani e salvi in Biblioteca… cosa importante! Studiate anche un modo per evacuare l’aereo, dubito saremo gli unici passeggeri a bordo. Io invece cercherò di coprire le nostre tracce ed evitare che il D.O.S.A. o peggio il Serpentello interferiscano.”

Jacob invece decise di optare per un altro approccio:” Io proverò a fare più ricerca possibile sul Triangolo e sulla storia dell’Occhio di Ra.”

Flynn annuì per poi aggiungere un appunto:” Se farò in tempo con Jenkins mi unirò a te Jake. Bene! Ora che sappiamo tutti cosa fare non ci resta che metterci al lavoro!”

A quel punto tutti si diressero ai rispettivi compiti, dimenticandosi completamente di Alastair, Regan e Astrea che si guardarono per un lungo attimo per poi scuotere la testa quasi in contemporanea.

Il maggiore disse con una leggera nota di irritazione:” Mi chiedo come possano essersi dimenticati di noi così facilmente! E poi non abbiamo nemmeno potuto dirgli la grande notizia!”

Regan commentò con uno sbuffo annoiato:” Al sei una drama queen tale e quale a papà! La comparsa di un wormhole che porta dritto all’artefatto in grado di sconfiggere il Dio del male con cui siamo in guerra è leggermente più importante…”

Astrea invece mormorò assorta nei suoi pensieri, consapevole che i suoi fratelli non avrebbero fatto caso a lei:” Ho una brutta sensazione… l’Occhio potrebbe anche portare sventura… meglio sentire lo zio Martin.”

Dopo aver fatto parecchi giri di telefonate e riscosso qualche favore Nicole si ritenne soddisfatta del suo operato, al più avrebbero avuto a che fare con un singolo agente del D.O.S.A. che era un fastidio minimo e facilmente gestibile in poco tempo; la Guardiana raggiunse Flynn e Jenkins, soprattutto per poter mettere a punto un piano per evacuare un centinaio di civili.

Il custode dell’Annesso del Pacifico nord occidentale fu ben felice di esporre i risultati della sua sperimentazione:” Abbiamo quasi finito: abbiamo pensato di creare un meccanismo da viaggio simile alla Porta sul Retro. Per vostra fortuna è leggero, pratico e facile da trasportare. C’è solo un piccolo inconveniente…”

Fu Flynn ad inserirsi prontamente come sostituto:” Ha una memoria limitata, questo vuol dire che funzionerà solo per un viaggio. Sarà quindi la nostra via d’uscita dal wormhole. I civili invece li evacueremo sfruttando una porta dell’aereo, un bagno o la cabina di comando dovrebbero fare al caso nostro.”

La Guardiana annuì, il piano di evacuazione sembrava essere semplice e pratico, le venne però un dubbio:” Come convinceremo un centinaio di persone a fidarsi di noi quel tanto che basta per attraversare una porta magica prima che un aereo venga risucchiato dal Triangolo delle Bermuda? Saranno probabilmente terrorizzati, non ascolteranno mai.”

Il Bibliotecario disse con un sorrisetto divertito e leggermente da Psicopatico:” Chi ha mai parlato di farli fidare? Fossero in pochi si potrebbe anche provare a dialogare ma qui si parla di almeno cento persone, che penseranno che siamo dei folli, che li vogliamo truffare o chissà che altro. No, la cosa migliore è l’ipnosi di massa o in alternativa un piccolo incantesimo di controllo mentale.”

La bionda a quella spiegazione disse con lo stesso sorrisetto del marito:” Diabolico ma funzionale, non ho nulla da obiettare.”

Notando Cassandra in un secondo momento la Guardiana decise di chiedere anche a lei notizie, decidendo di sfruttare Flynn come traduttore:” Cass tu cosa mi dici?”

La rossa rispose prontamente:” Ho trovato una soluzione… in teoria.”

In quel momento entrò anche Ezekiel che disse soddisfatto:” Bene, siete tutti qua. Eccovi dei passaporti con delle false identità a prova di D.O.S.A.”

Flynn annuì mentre metteva in tasca il passaporto, interessato alla spiegazione che Cassandra stava per fornire; la suddetta Bibliotecaria si schiarì leggermente la voce per poi esporre il suo piano:” I cunicoli spazio temporali per loro natura hanno una struttura instabile, viaggiare in entrambe le direzioni non è impossibile a patto che sia stata stabilizzata la materia esotica a densità negativa. La fisica teorica ci offre barioni esotici, quark e gluoni, per non parlare della materia oscura… però il nome stesso lo dice, si tratta di teorie quindi…”

Nicole disse sconsolata:” Abbiamo la carta esci gratis di prigione grazie a Flynn e Jenkins ma a causa dei geroglifici scientifici scritti sulla lavagna non possiamo entrarci da vivi. Esatto?”

Cassandra annuì ma prima che Flynn o Jenkins potessero obiettare con una soluzione fu Ezekiel a parlare per primo:” Potremmo diventare noi stessi materia esotica. Se prendiamo una mentina e la cospargiamo di polvere magica o quel che è basterà spararsela in gola al momento opportuno per attraversare il wormhole.”

Flynn annuì per poi dire leggermente sorpreso e ammirato:” È la soluzione migliore e più facile. Sfrutteremo la magia per stabilizzarci… l’unica preoccupazione che ho verso il piano di Zeke è la calibrazione delle dosi che deve essere più che precisa. La magia richiede conoscenze precise ed esatte di quantità, formule ed esiti finali per poter essere sicura. Per nostra fortuna abbiamo tra le chiamate rapide uno degli stregoni più potenti della storia. Cass, Zeke potreste chiamare Merlino e farvi aiutare a calibrare le mentine fatate perché siano sicure?”

In quel preciso momento entrò nel laboratorio proprio il mago che disse allegro:” Sono già qui ragazzo mio. Cassandra, Ezekiel spiegatemi per bene le cose per cortesia.”

Jenkins a quell’apparizione commentò ironico:” La tua capacità di apparire a comando mi lascia sempre turbato, con te non si può avere privacy.”

L’altro immortale rispose divertito:” Galeas sai bene che tendo a farmi gli affari miei proprio per lasciarvi privacy, sono qui perché mi ha chiamato la piccola Astrea dato che pensava potesse servirvi un aiuto in più.”

Fu il turno dell’ennesimo arrivo nel laboratorio di Jenkins dato che apparve Stone, trafelato ma anche eccitato per la scoperta fatta:” Eccovi qua! Ottimo, ci siete tutti! Sospendete ogni cosa e venite con me! Ho fatto una scoperta pazzesca!”

Mentre faceva strada Jacob venne seguito dai Bibliotecari e dalla Guardiana; inoltre non perse tempo e iniziò a esporre la sua scoperta:” Dopo aver depennato i casi più inverosimili e aver sfatato qualche mito e leggenda metropolitana ho stilato un elenco di tutti i casi noti di navi e aerei scomparsi fin ora entro i confini del Triangolo.”

Per rafforzare la spiegazione, arrivati nell’ufficio, Jake fece vedere un disegno con le coordinate fatto su una lavagna trasparente; Nicole osservando la lavagna disse leggermente ironica:” Sono parecchi, deve essere stato un lavoraccio Jake!”

Il suddetto Bibliotecario volle fare una precisazione:” Li ho contati e con l’aereo di domani sono cento otto.”

Ezekiel non capendo il punto chiese annoiato:” E cosa c’è di tanto speciale?”

L’amico gli rispose divertito ed eccitato mentre girava una lavagna tradizionale su cui erano appuntati dei nomi e delle date:” Se scriviamo i nomi dei mezzi dispersi e gli anni della scomparsa in ordine cronologico iniziando dal 1886 e dalla Tibbar ascoltate con attenzione la metrica dalla terza cifra. Otto sei Tibbar, nove quattro Loon, nove nove Black Rose, uno zero Queen’s Moon, uno otto Cyclops, due zero Monsoon.”

Alastair, rimasto alla scrivania di Flynn a leggere per tutto il tempo disse immediatamente:” I nomi rimano!”

Jake sentendo il bambino chiese stupito:” E tu da quanto dei qui Al?”

Il ragazzino disse con una scrollata di spalle:” Da quando siamo arrivati prima, non mi sono mosso. Reg è andato a fare uno spuntino assieme ad As non appena è arrivato lo zio Martin.”

Stone decise di sorvolare sulla sua distrazione così tornò al punto del discorso:” Al ha ragione, rimano ma non è tutto! C’è uno schema ritmico preciso: a, b, c, b, d, b e una netta prevalenza di versi di sei sillabe. È così dall’inizio alla fine.”

Cassandra chiese confusa:” Stai dicendo che i mezzi aeronavali sono scelti in anni precisi a causa dei loro nomi?”

Nicole annuì per poi aggiungere sarcastica da quella rivelazione:” Quindi il Triangolo delle Bermuda attacca seguendo una poesia. Non pensavo di sentire ancora cose che potessero sorprendermi.”

Jones usando lo stesso tono della Guardiana commentò anche lui la rivelazione:” Una poesia? E su cosa? Poveri Diavoli morti in mezzo all’oceano?”

Flynn commentò prontamente:” Direi più innocenza perduta.”

Jacob decise di concludere il ragionamento:” Cento otto versi, uno per ogni mezzo. Diciotto strofe, una per ogni decennio in cui è avvenuta una scomparsa. C’è una poesia che ha una struttura del genere ed è a giudizio unanime incentrato sulla perdita dell’innocenza.”

Flynn capì subito a quale poesia si stesse riferendo Jacob così non resistette all’impulso di recitare qualche verso:” È già l'ora fe' il Tricheco, di parlar di molte cose, di corazze... e scarpe... e greco, di prezzemolo e di rose.”

Jacob annuì per poi concludere il verso:” E perché di marmo è il mare,

e se il bue sta sull'alare. Carrol, il tricheco e il carpentiere. Io mi devo arrendere qui, cos’ha a che fare tutto questo con la storia del wormhole?”

Flynn commentò schietto:” Non ne ho la più pallida idea ma prometto di risolvere l’enigma al più presto! Inoltre vorrei precisare che nonostante Jacob abbia capito lo schema di apertura del Triangolo io ho detto che era apparentemente imprevedibile, non ho sbagliato. Tenetelo a mente per la vostra scommessa.”

Nicole ridacchiò, consapevole che quella di Flynn fosse solo una scena per negare l’ipotesi di aver commesso errori; aggiunse poi pratica:” L’aereo parte domani pomeriggio, per nostra fortuna il fuso orario é lo stesso! Dato che mancano solo le mentine fatate a cui penserà Merlino vi lascio la serata libera. Non fatemene pentire.”

Ezekiel bisbigliò punto sul vivo:” Perché sembrava essere per me il rimprovero?”

Il giorno seguente quando tutto fu pronto i quattro Bibliotecari e la Guardiana si attardarono per qualche secondo per le ultime raccomandazioni con Jenkins e Merlino, erano poi presenti anche Margie e i bambini dato che era domenica e non avevano scuola.

Finiti i convenevoli il quintetto attraversò la Porta sul Retro per ritrovarsi in aeroporto; capendo di essere dalla parte sbagliata del controllo di sicurezza Nicole imprecò a mezza voce mentre Flynn iniziava a rovistare nelle sue tasche; vedendo lo strano comportamento dei Carsen Cassandra chiese incerta e leggermente preoccupata:” Che succede?”

Nicole rispose prontamente:” Jenkins ha sbagliato leggermente i calcoli, siamo arrivati prima dei metal detector e capirai che viaggiare con una Porta sul Retro portatile non è il massimo per non dare nell’occhio.”

Jacob a quel punto propose:” Non basterà tornare in Biblioteca e prendere una nuova porta?”

Flynn scosse la testa per poi rispondere mentre stava già elaborando una soluzione:” È tardi. Ora come ora siamo già stati ripresi da non so quante telecamere, se sparissimo per poi riapparire dopo i controlli sembreremmo sospetti alle autorità e quindi correremmo il rischio di essere bloccati e interrogati e quindi perdere l’aereo e l’unica occasione per recuperare l’Occhio di Ra… Zeke puoi sabotare lo scanner?”

Il ladro disse con un mezzo sorrisetto:” Che domande, è ovvio che lo so fare! Per chi mi hai preso?”

Nicole si inserì nel discorso prima che i due Bibliotecari iniziassero a lanciarsi frecciatine, cosa che per sua fortuna era sempre più rara:” Bene, Cass e Jake voi farete passare il borsone attraverso il metal detector quando Zeke vi darà il segnale. Ora non ci resta che trovare un diversivo per gli addetti alla sicurezza.”

Flynn si rivolse alla moglie con un sorrisetto divertito:” Ho già un’idea in mente, Psicopatica reggimi il gioco. Ho bisogno anche di te per uno show credibile, chissà se riusciremo a migliorare la performance di Mosca…”

A quel riferimento la Guardiana disse con una smorfia di fastidio:” Capisco che è un ottimo diversivo ma devo proprio?”

Il Capo Bibliotecario annuì con un sorriso e, mentre si incamminava ai controlli, commentò ironico:” Fortuna che ho un tagliaunghie. Ragazzi voi rimanete qui per un po’, sono sicuro capirete quando muovervi.”

Una volta che Flynn e Nicole si furono allontanati Cassandra mormorò confusa:” Che diversivo possono inscenare con un tagliaunghie? E poi che show possono aver fatto a Mosca?”

Jacob sollevò le spalle per poi commentare incerto:” Non saprei cosa dirti, anche perché quei due sono abbastanza folli e imprevedibili a volte… ora che ci penso però Flynn ogni tanto racconta di come Nicole una volta sia riuscita a imbarcare un machete mentre a lui hanno sequestrato un taglia unghie***.”

Ezekiel invece disse divertito:” Vi ricordo che quei due usano le litigate come preliminari! Uno show può voler dire solo che spariranno per un bel po’.”

Jacob e Cassandra a quell’affermazione fecero delle identiche facce schifate per poi ignorare l’affermazione del collega Bibliotecario, prendere i bagagli e avvicinarsi ai metal detector.

Passato il metal detector il bagaglio di Flynn attirò l’attenzione delle guardie, che prontamente dissero al Capo Bibliotecario di seguirle; il newyorkese mise in atto la prima fase del suo diversivo rivolgendosi a Nicole con tono fintamente ingenuo e spaesato:” Che succede? Ce l’hanno con me? Purtroppo non capisco, non parlo spagnolo… amore cosa dicono?”

Nicole, che aveva imparato lo spagnolo a un buon livello da quando suo padre si era messo in testa di insegnarlo a Al e ai gemelli^, si calò nella parte:” Il signore ti ha chiesto se la borsa è tua.”

Dopo qualche attimo di esame la guardia aeroportuale tirò fuori il taglia unghie e, ignorando l’apparente barriera linguistica, disse in spagnolo che era un oggetto vietato; Flynn d’altro canto chiese proseguendo la recita:” Qual è il problema?”

Nicole rispose tranquilla, celando la curiosità riguardo quello che avrebbe escogitato il marito entro poco:” Il signore ha detto che il taglia unghie non è permesso a bordo.”

Flynn colse la palla al balzo per iniziare il diversivo vero e proprio dato che urlò arrabbiato:” Cosa? Sta scherzando spero! È una follia!”

Detto ciò il Capo Bibliotecario si allontanò di qualche passo mentre la guardia lo invitava alla calma; Nicole invece capì che era quello il momento migliore per contribuire al diversivo così disse con un tono frivolo e zuccherino che non le apparteneva:” Sì tesoro, il signore ha ragione: calmati, sta tranquillo che non è successo niente.”

Flynn represse una risata mentre continuava ad urlare:” Non dirmi di stare tranquillo! Mi hai stressato per tutta la vacanza!”

Nicole rispose a tono, anche lei ben attenta a non far trapelare il divertimento:” Cosa? Ma se mi avevi promesso che sarebbe stato diverso questa volta! Mi hai detto che ci saremmo divertiti da morire e che avremmo fatto quello che piace a me! Shopping, cene di lusso, vita da spiaggia! Invece siamo finiti a fare sempre e solo quello che piace a te: gallerie, musei e giri senza sosta!”

Notando che stavano calamitando l’attenzione di tutti Flynn decise di proseguire su quel binario dicendo sprezzante:” Ah e ti pareva! E attacchi col fatto che sono sempre in giro! Cosa credi? Che non sappia che mi vorresti sempre con te e con i bambini, salvo poi che parti a lamentarti della monotonia della nostra vita! Peccato poi che io abbia delle responsabilità!”

Intanto i tre Bibliotecari stavano osservando la scena a metà fra lo sbalordito e il divertito, Jacob commentò poi ironico:” Se questo è uno dei loro litigi finti non oso immaginare come siano quelli veri… spero solo avvengano lontano dalla Biblioteca.”

Nicole per un breve secondo guardò nella loro direzione, decidendo di spostarsi per non dare troppo nell’occhio mentre rispondeva piccata:” Ah certo! Perché tu pensi sia facile badare a tre bambini solo con l’aiuto di quel vecchio burbero! Te ne vai quando ti pare, torni quando ti pare e quando arrivi ti aspetti che il mondo si fermi per te! Quasi come fosse un re viziato!”

Cassandra intuì che quello era il segnale per loro così diede un cenno ai Bibliotecari per passare indisturbati i controlli; Flynn notando che il messaggio era passato decise di rincarare la dose per evitare che i Bibliotecari fossero scoperti a un passo dalla riuscita del piano:” Wow! Sei un genio! Hai scoperto che ho dei difetti! È una cosa sensazionale, le persone li hanno! Ma dovresti essere contenta, in questo modo grazie a tutti i miei difetti dovresti risaltare ancora di più nella tua perfezione e nella tua superiorità!”

Nicole prima di rispondere ringraziò di non essere la persona che sembrava da quel litigio, anzi, era esattamente il contrario: era lei quella con più difetti che però era stata salvata; rimanendo nel personaggio disse furiosa:” Io però ci sono, sono io quella che è sempre rimasta con i bambini, ha sopportato tua madre, tuo nonno e il prozio!”

Notando che i Bibliotecari stavano attraversando il metal detector Flynn diede il colpo finale con un monologo degno di un attore e in barba a Nicole e alle sue critiche in cui diceva sempre che non sapeva recitare:” Ma smettila di atteggiarti! E poi cosa vorresti insinuare insultando i miei parenti? Ti vorrei ricordare che il prozio è il tuo ed è lui il peggiore di tutti! E poi cos’è tutta questa dose di lamentele? Non mi sono mai finto diverso dalla persona che sono ora però improvvisamente tutto quello che andava bene fino a ieri oggi è sbagliato? Mi hai detto di amarmi proprio per la persona che sono e per le avventure che ti ho fatto vivere! L’Amazzonia, il Nepal, New Orleans, Parigi, Roma, ti dicono niente? E sono solo alcuni dei posti che abbiamo visto! Ti ho fatto vedere il mondo, ti ho dato il mondo! Credevo ti fossero piaciute tutte quelle avventure, credevo ne fosse valsa la pena… forse però per te non è mai stato lo stesso, forse questo rapporto per te è stato uno sbaglio fin dall’inizio ma non mi hai detto nulla solo per non ferirmi… forse dovremmo rivalutare questo rapporto… chiuderlo…”

Nicole, se non avesse avuto davanti lo sguardo innamorato e quasi devoto di Flynn, avrebbe quasi creduto alle parole del marito quindi per lei fu facile passare a un tono triste, mentre ammetteva a se stessa che le doti recitative del marito erano decisamente migliorate:” Lo pensi davvero?”

Il Bibliotecario decise di ricorrere a una delle frasi già usate a Mosca:” Non importa quello che penso io ma quello che pensi tu. Devi capire esattamente cosa vuoi da me e da questa relazione. Cosa sono per te? Un problema, un peso, l’uomo che dicevi di amare? Devi scegliere, ora.”

Nicole ebbe un leggero brivido lungo la schiena a quelle parole: non avrebbe mai pensato a Flynn in modo diverso dalla risposta che stava per dare, non dopo tutto quello che avevano trascorso assieme e tutto quello che lui aveva fatto:” Non c’è nemmeno bisogno di chiederlo, sei e sarai sempre l’uomo che amo.”

Il Bibliotecario a quel punto rispose con tono calmo e fin troppo sdolcinato, parafrasando i vecchi telefilm romantici che guardava sua madre quando era con le amiche, per spingere il litigio verso una chiusura dato che i tre Bibliotecari erano in attesa:” E allora torna a guardarmi in quel modo, guardami come se lo fossi ancora.”

Detto ciò il newyorkese si diresse con tutta calma verso il suo borsone; anche Nicole si accorse del passaggio dei Bibliotecari così seguì le linee guida del marito dicendo calma, conscia che si poteva chiudere il finto litigio:” Ora però devi essere tu a dirmi cosa provi.”

Il Bibliotecario sorrise, per poi dire con una certa sfacciataggine:” Davvero non lo sai?”

Dopo una breve pausa proseguì con quella che era certo fosse una dichiarazione d’amore di tutto rispetto:” Ti ho amata dal primo momento in cui ti ho vista su quell’aereo, anche se non avevo capito davvero la portata di quel sentimento. Sei tu la mia Unica e Sola, la mia anima gemella. Non ho mai amato nessun’altra come amo te, che sei l’unica che potrò mai amare veramente.”

A quel punto Flynn prese Nicole e la baciò appassionatamente causando gli applausi dei presenti, alcuni scattarono addirittura una fotografia; finito il bacio Flynn raccolse le sue cose per poi commentare divertito e leggermente ironico:” El cortaúñas puede quedarse aquí. Tenemos un avión que coger^^.”

Quando i Bibliotecari si furono riuniti Jacob chiese divertito:” Era questa la vostra idea di diversivo? Onestamente mi aspettavo qualcosa di meno… come posso dire… appariscente e teatrale.”

Nicole commentò divertita ricordando le volte che lei e Flynn avevano messo in pratica quella tipologia di diversivo:” No, anzi: i drammi di coppia sono fra i diversivi più efficaci, hanno funzionato perfino in una congrega di fattucchiere a Mosca! Fingere di essere una coppia di turisti in crisi capitata lì per caso ci ha salvato dai guai. E poi è anche la cosa più facile da inscenare: prendi qualche dettaglio della tua vita reale e il gioco è fatto, hai Christina che si lamenta con Alec perché pensa che la relazione sia a un punto morto quando in realtà il problema maggiore è decidere il nome del tuo secondo figlio, prima di sapere che sono gemelli.”

Flynn concluse annuendo:” Alec invece farà di tutto per farsi perdonare, arrivando perfino a una dichiarazione d’amore da romanzo rosa promettendo a Christina la Luna, e soprattutto eviterà di dare della Psicopatica alla Psicopatica per non tornare ad essere Flynn, che vorrebbe ricordare a Nicole che è fin troppo prematuro scegliere già una trentina di nomi al secondo mese. È tutta una questione di saper calibrare realtà e finzione.”

Cassandra chiese leggermente delusa, il suo lato romantico si era infatti emozionato un sacco sentendo quelle parole:” Quindi tutta quella dichiarazione d’amore di poco fa in grande stile era finta?”

Flynn scosse la testa mentre si avviava con tutta calma lungo il corridoio, diretto al Gate d’imbarco:” Affatto Cass. Tutti i Pendragon amano per davvero una volta sola, abbiamo un’anima gemella che ameremo con tutte le nostre forze e mai nessun altro sarà paragonabile… Cassandra pensa che in quasi due millenni di storia di famiglia nessuno si è mai risposato… a me ad esempio è toccata la Psicopatica qui presente.”

Nicole ridacchiò prima di rispondere immediatamente alla provocazione scherzosa del marito e seguirlo lungo il corridoio:” Tu hai fatto jackpot, è a me che è andata male con un Secchione come te!”

Vedendo quel siparietto Jacob sussurrò a Ezekiel:” Guardali, ora stanno flirtando come se non fossimo nel mezzo di una missione… forse non avevi tutti i torti sui litigi.”

Il ladro commentò con il suo tipico atteggiamento saccente:” Cosa ti dicevo? Ho sempre ragione! La cosa che ora mi turba però è capire se ci vedono come bambini a cui badare o se si riferissero ai loro figli.”

Prima di incamminarsi Cassandra mormorò decisa:” Preferisco non saperlo.”

I cinque non si accorsero di un agente del D.O.S.A. che li squadrò sospettoso e che decise di seguirli, l’idea del colonnello di pedinare i principali aeroporti non era così sbagliata alla fine.

I Bibliotecari e la Guardiana raggiunsero il Gate e mentre mostravano passaporti e carte di imbarco Ezekiel disse pratico:” Avete le vostre mentine fatate?”

Cassandra lo corresse prontamente:” I convertitori catalitici di materia negativa!”

Una volta sull’aereo Flynn si lasciò andare a un’imprecazione a mezza voce; Nicole gli chiese subito preoccupata:” Che succede Secchione?”

Il Bibliotecario rispose in un sussurro, mentre i cinque si andavano a sedere per non destare sospetti:” Non mi aspettavo tutta questa gente da evacuare… non so se l’ipnosi basterà.”

Stone allora chiese preoccupato:” E allora che facciamo?”

Flynn rispose deciso:” Abbiamo un paio d’ore per scoprirlo.”



Note:


per chi volesse approfondire ho un link pronto https://it.m.wikipedia.org/wiki/Flinders_Petrie


** momento super quark numero 2, sta volta per chi vuole approfondire la fisica https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Einstein-Rosen


*** citazione al primo film: quando Flynn chiede a Nicole se viaggia sempre con un machete nella scena originale, poi tagliata, aggiunge che a lui hanno sequestrato un tagliaunghie


^ vi ricordo che Nicole è metà inglese per parte materna e metà argentina per parte paterna, nel primo film viene detto che non parla spagnolo ma penso che in tredici anni abbia imparato qualcosa per star dietro alla vivacità intellettuale di marito e figli e soprattutto per non essere esclusa dalle conversazioni


^^ Il tagliaunghie può rimanere qui. Abbiamo un aereo da prendere; Flynn che trolla la guardia regala soddisfazioni


Note dell’autrice:


Eccovi la prima metà di un episodio cardine che però, per quanto abbia apprezzato, andava modificato pesantemente a causa della Canon!divergence che ha preso la mia storia. Dal sassolino che era avere Nicole sempre presente si è arrivati ad una frana in cui Flynn è una persona molto diversa dalla serie per certi aspetti della sua personalità. Questo Flynn oltre ad avere delle radici stabili e profonde è anche più maturo e responsabile; ha sofferto meno per quantità di lutti e forse anche per importanza (sua madre è viva e non è stato la causa dell’apparente morte di Nicole e vi posso assicurare che certe perdite straziano nel profondo) e al contempo ha avuto molta più felicità. Proprio per questa sua maggiore felicità Flynn ha molto di più da perdere, ma questo lo si vedrà meglio nel prossimo capitolo.

Se notate queste differenze di cui ho appena parlato si notano già dall’inizio del capitolo: non c’è l’Intervento per Flynn mentre al suo posto c’è il collegamento diretto all’episodio precedente, ci tengo a precisare che ho fatto le mie ricerche: il 10 marzo 2017 era un venerdì quindi i due episodi si svolgono davvero fra venerdì e sabato.

Per quello che riguarda Ron e Nan anticipo solo che ho in mente qualcosa per loro verso la fine della stagione.

Dopo un inizio totalmente diverso si arriva alla ricerca dell’Occhio di Ra, ho accuratamente evitato la discussione sui luoghi comuni sul Triangolo delle Bermuda dato che sono Bibliotecari e che hanno già avuto a che fare con la Wexler, come mi sono degnata di far ricordare; se voleste un ripasso si tratta dei due capitoli su "and the cost of education" o il 2x04 se preferite vedere la puntata.

Altra piccola precisazione: com’è possibile che nell’originale si siano dimenticati di una cosa basilare come passeggeri ed equipaggio? I passeggeri ancora ancora se fosse un piccolo volo di linea… ma l’equipaggio proprio no, non ha senso, mi spiace! Probabilmente serviva un pretesto per far arrivare Flynn da solo alla prova ma poteva essere gestita meglio la cosa.

Altra cosa senza senso: sei dalla parte sbagliata dei controlli? Prendi la Porta sul Retro e esci dalla parte giusta se non specifichi che la cosa è vietata.

Per concludere dico che era uno dei miei episodi preferiti solo che a riguardarlo attentamente mi sono accorta che è pieno di buchi di trama in questa prima metà… fortuna che la parte più interessante è la fine!

Infine un caloroso ringraziamento a Mel e alle sue recensioni: il tuo supporto è davvero una cosa straordinaria per me... vorrei anche aggiornare con più frequenza ma scrivere con questo caldo è ostico.

Credo di aver detto tutto quindi alla prossima Librarians:)

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Capitolo 67
*** Sessantaseiesimo capitolo ***


Sessantaseiesimo Capitolo
 
Una volta decollati Flynn sfruttò la scusa di andare nel bagno dell’aereo per iniziare a stimare il numero di passeggeri che andavano portati in salvo ma quello che vide non gli piacque affatto: c’era fin troppa gente, perfino più di quella che aveva supposto inizialmente quando tutti si erano seduti ai loro posti.
Una volta seduto nuovamente al suo posto Nicole gli chiese seria:” Dalla tua faccia capisco già che le cose sono peggiori di quello che pensavamo all’inizio Secchione… dicci però di quanto.”
Il Bibliotecario rispose teso:” Stiamo parlando di più di centoquaranta persone, equipaggio incluso. E ad essere sincero sono proprio le hostess a preoccuparmi di più: se ci vedessero armeggiare con la Porta sul Retro potrebbero dare l’allarme perché ad essere sincero passeremmo per dirottatori senza difficoltà. Senza poi contare che non convinceremo mai tutte queste persone a seguirci senza ricorrere a ipnosi e incantesimi in massa.”
Nicole commentò enormemente sarcastica:” Dobbiamo salvare un sacco di persone che ci prenderebbero per pazzi se gli dovessimo spiegare la verità, il tutto senza passare per terroristi e come se non fosse già abbastanza dobbiamo farlo prima di raggiungere il Triangolo wormhole magico dato che l’unica possibilità per fermare un Dio malvagio che vuole distruggere il mondo e scatenare l’Apocalisse è nascosta lì. Nulla di più facile.”
Flynn a quel punto si votò verso la sua sinistra per rivolgersi a Cassandra e Jacob:” Voi cosa ne pensate? Se avete qualche idea per risolvere la situazione riassunta dalla Psicopatica parlate pure.”
Cassandra fu la prima a prendere parola:” Vista l’importanza dell’Occhio di Ra e l’imprevedibilità delle finestre offerte dal Triangolo siamo in una situazione spinosa: se non recupereremo oggi l’Occhio chissà quando avremo un’altra occasione… anche se forse Apophis non ce ne lascerà una.”
Nicole annuì per poi chiedere il parere anche all’altro Bibliotecario interpellato:” Jake? Tu che ne pensi?”
Questi rispose arrabbiato è molto stizzito:” Io sono stupefatto dalla faccia tosta di quel ladro da strapazzo! Ezekiel è in prima classe a farsi servire champagne in un sedile comodo e spazioso mentre a noi ha rifilato dei posti in economy class!”
A sottolineare lo sfogo di Stone, Ezekiel si voltò facendo un brindisi con il calice di spumante appena ricevuto; Cassandra diede una leggera pacca sulla spalla di Jacob per intimargli di fare silenzio mentre Flynn e Nicole commentarono all’unisono con una certa rassegnazione nella voce:” Non avevamo dubbi che sarebbe finita così.”
Sentendo il tono usato da Flynn e Nicole il Bibliotecario decise di riscuotersi così si schiarì la voce per dire serio:” Avete ragione, la missione ha la priorità su Ezekiel che si comporta da Ezekiel.”
Nel frattempo, in Biblioteca si respirava un’aria tesa a causa della delicatezza della missione; Merlino, Jenkins e Margie erano seduti al tavolo dell’ufficio dei Bibliotecari a sorseggiare una tazza di tè per stemperare l’attesa.

Nessuno dei tre aveva deciso di dedicare eccessiva attenzione ad Alastair, Regan e Astrea, che avevano deciso di continuare a familiarizzare con Ron e Nan per passare il tempo e per non pensare alla possibilità che i loro genitori finissero nell’elenco dei dispersi del Triangolo delle Bermuda.
Così una volta che i piccoli Carsen erano sgattaiolati via la conversazione degli adulti era passata a toni più seri e nettamente più cupi, nonostante fosse iniziata con una banale domanda di Jenkins.
“Lady Carsen ritiene prudente lasciare che quei tre bambini stiano da soli con le armi perdute di Artù? Non è pericoloso?”
Margie ormai rassegnata all’uso costante di titoli e formalità da parte di Galahad quando era in presenza della sua vecchia fazione decise di concentrarsi solamente sulla domanda:” In realtà sono abbastanza tranquilla. Galahad non dimenticare che Alastair, Regan e Astrea hanno sangue Pendragon che scorre nelle loro vene e che, soprattutto mia nipote, hanno un notevole potenziale magico. Se hanno deciso di provare a creare un legame con Ron e Nan è probabile che riescano… sono incredibilmente testardi e determinati ma vedendo Flynn e Nicole non c’è da stupirsene.”
Merlino sorseggiò lentamente la sua tazza di tè prima di commentare riflessivo:” Effettivamente il retaggio di Flynn e Nicole è forte. Però osservando quei tre bambini mi viene da affermare che ci sia anche altro. La determinazione con cui la piccola Astrea mi ha chiesto di essere addestrata ed istruita nelle arti magiche va ben oltre… mi sembra come se fossero maturati fin troppo velocemente a causa dell’esperienza vissuta mesi fa, quando hanno creduto di essere rimasti orfani. Quando Flynn e Nicole sono tornati i loro figli hanno preso la decisione di essere pronti a tutto per poterli aiutare il prima possibile dato che l’incertezza è la normalità in questo ambito.”
Jenkins sentendo quelle parole fu costretto a ricredersi e a ritirare le sue obiezioni iniziali dopo aver posato la tazza, ormai vuota:” Effettivamente mi avete dato dei validi spunti di riflessione… entrambi. È solo che, nonostante i secoli di esperienza, faccio ancora fatica a credere che quei bambini abbiano preferito buttarsi a capofitto in questo ambiente soprattutto ora, quando il tempo della profezia è ormai giunto, piuttosto che godersi la loro infanzia.”
Merlino a quel punto si lasciò andare a un piccolo sorriso per poi commentare assorto:” Ricordo quando avevi il timore che potessero distruggerti l’Annesso o che potessero distrarti dalle tue preziose ricerche con la loro presenza.”
Margie d’altro canto dopo un sorso di tè disse la sua sull’argomento:” Penso sia proprio a causa dei tempi bui che stiamo vivendo la loro decisione di essere ancora più partecipi di questo mondo. Sono bambini ma anche loro sanno che il Male Puro e il caos portati da Apophis sono diversi da qualunque altra cosa abbiano mai visto fin ora. Questa minaccia sale come un’onda, seduce come l’amore e si lascia dietro una scia di anime perse, corpi feriti e cuori infranti e sofferenze al cui confronto la morte è una benedizione. Inoltre, anche se a loro non è stato detto siamo giunti al traguardo del tempo delle antiche profezie; tutte si fermano allo scontro finale fra Caos e Biblioteca, nessuna parla chiaramente dell’esito e del dopo. Merlino, nemmeno tu hai deciso di provare a scrutare oltre l’orizzonte, come mai?”
Il vecchio mago rispose serio alla domanda:” Non l’ho mai fatto seriamente perché tutto dipenderà dall’esito della missione di oggi. Il recupero dell’Occhio di Ra oggi è il punto di svolta per i prossimi intrecci del Telaio del Fato.”
Essendo in volo ormai da alcune ore ed essendo ormai in prossimità del Triangolo secondo i calcoli di Cassandra e Flynn quest’ultimo propose a Nicole in un sussurro:” Facciamo un’ultima ricognizione per poi elaborare il piano per evacuare tutti questi civili?”
Nicole annuì per poi alzarsi e dirigersi verso il bagno, seguita poco dopo da Flynn; una volta certa di non essere più a portata d’orecchio di Bibliotecari chiese immediatamente al marito in un sussurro preoccupato:” Flynn sai già a memoria tutto quello che ti serve sapere sulle persone da evacuare, qual è il vero problema?”
Il Capo Bibliotecario rimase in silenzio, si decise a rispondere con un tono spaventato e fragile solo una volta che si fu chiuso la porta del piccolo bagno dell’aereo alle spalle:” Sono terrorizzato a morte e ho pura di fallire condannando tutti questi innocenti. Questa volta i miei sbagli possono far morire centocinquanta persone e non meno di una decina come in Canada… Nicole mi porto addosso il fardello del fallimento da tre anni ormai. Prima Dulaque che ha rapito i bambini e ha riportato la magia nel mondo, poi Prospero ha rafforzato le Lay Lines e per fermarlo sei stata costretta a fare un viaggio nel tempo. Ora Apophis sta sfruttando i miei fallimenti per diffondere a macchia d’olio il male nel mondo. Nicole…”
A quel punto il newyorkese scosse la testa e si mise le mani nei capelli poco prima di fare un respiro profondo e ammettere ad alta voce cosa lo preoccupava davvero:” Io nonostante tutto non li ho fermati all’inizio, prima ancora che potessero fare danni. Se con Dulaque e Prospero ero sicuro che avremmo risolto tutto questa volta no… questa volta è diverso. Abbiamo a che fare con un Dio e con il Male Puro e le nostre migliori speranze sono affidate al poter recuperare un artefatto che non è nemmeno in questa dimensione. Siamo al punto in cui non c’è più la speranza di un lieto fine, ma solo la possibilità di evitare le cose terribili. Dimmi Nicole, a cosa serve essere un Vero Bibliotecario se mi sento comunque inutile ed impotente verso quello che dovrei riuscire ad affrontare? Siamo alla resa dei conti con il Male Puro, siamo nel bel mezzo di una dannatissima profezia millenaria e io non so se posso reggere tutto il peso!”
Il Capo Bibliotecario scosse nuovamente la testa per poi aggiungere mesto:” Scusa Nicole… sto parlando solo io e ti ho riversato addosso tutti i miei problemi, come se tu non ci fossi dentro tanto quanto me…”
Nicole per tutto il tempo era rimasta in silenzio, intenta ad ascoltare con la massima attenzione lo sfogo del marito così da poter poi provare ad aiutarlo dandogli la sua opinione sulla questione con massima sincerità.

La donna una volta certa che Flynn ebbe finito di parlare prese un respiro profondo e provò a dire la sua sull’argomento che opprimeva il suo Bibliotecario:” È innegabile che la situazione sia drammatica e che il destino del mondo dipende in larga parte dalla riuscita di questa missione. Se dovessimo fallire potremmo dare ad Apophis anni, o addirittura decenni, di vantaggio e dargli la possibilità di scatenare una guerra di logoramento mentre può trovare nuovi metodi per liberare il Male Puro. Non nascondo che pur essendo in teoria la stessa posta in palio di tutte le altre missioni questa sia diversa, anche io la sto vivendo diversamente rispetto al solito, anche a causa del voler proteggere tutti questi passeggeri. Però Flynn non dimenticare che non sei da solo, non lo sei mai stato. Proprio per questo i fallimenti che hai elencato non sono solo tuoi ma anche miei, di Jenkins, di Zeke, Jake, Cass… però siamo una squadra che è sempre riuscita a vincere. Flynn non dubitare ne di noi ne, soprattutto, di te stesso: sei il Capo Bibliotecario e un Vero Bibliotecario, non dimenticarlo e al di là di titoli e qualifiche sei un uomo incredibilmente coraggioso e premuroso verso chi ami… la preoccupazione è legittima ma so anche che hai la forza per superarla assieme alle avversità.”
Flynn distese l’espressione tesa e preoccupata in un leggero abbozzo di sorriso, che però sembrava più una smorfia dato il contesto; appoggiandosi alla porta del bagno sospirò stanco ma leggermente più tranquillo:” Grazie per avermi ascoltato Nicole e soprattutto grazie per sapere sempre cosa dire per farmi stare meglio… siamo ormai quasi arrivati al Triangolo, meglio preparare i piani di evacuazione.”
Nicole stava per rispondere ma una scossa dell’aereo le fece cambiare argomento:” Cambio di programma Secchione. Non abbiamo più tempo per preparare dei piani: dobbiamo improvvisare con quello che abbiamo… Flynn scelgo di fidarmi di te, della tua genialità e dei tuoi piani strampalati ma efficaci; sei il mio Unico e Solo, non dimenticarlo.”
Bibliotecario e Guardiana raggiunsero in pochi istanti Cassandra e Jacob, quasi in contemporanea con Ezekiel.
Avendo sentito lo scossone anche i tre Bibliotecari avevano pensato alla stessa cosa: riunirsi per fare il punto della situazione, così da capire la mossa migliore.
Jacob però decise di non trattenere la stizza verso l’amico e collega dato che gli disse leggermente arrabbiato:” Ritorni fra i comuni mortali? Ti è piaciuta la prima classe?”
Il ladro rispose tranquillissimo alla provocazione:” Altroché! Anche se per colpa della turbolenza mi sono versato tutto lo champagne addosso!”
Nicole decise di prendere in mano le redini della situazione così chiese immediatamente i primi dettagli:” Se siamo in prossimità del Triangolo delle Bermuda non è che quello scossone era il primo segnale che stiamo per essere assorbiti tutti da un wormhole magico?”
Flynn commentò pensieroso:” Potrebbe essere purtroppo. Direi che è il caso di controllare prima classe e cabina di pilotaggio.”
Il quintetto a quel punto si mosse verso la testa dell’aereo; superata la tendina che separava la prima classe dall’economy tutti si bloccarono atterriti: erano spariti tutti i passeggeri e parte dei sedili.
Jones commentò allibito:” Erano tutti qua fino a pochi minuti fa… io stesso ero seduto lì.”
Jacob disse serio mentre la scocciatura verso l’altro Bibliotecario era stata completamente dimenticata:” Sei stato fortunato Zeke, sono felice sia andata così.”
Nicole invece ebbe un altro pensiero ben più urgente:” Se si è svuotata la prima classe che ne è dei piloti?”
Fu Cassandra ad aprire la cabina e a sospirare sollevata un saluto ai due piloti:” Oh salve!”
Subito dopo i due uomini sparirono in un fascio di luce azzurrina con la conseguenza che tutti i presenti si lasciarono andare a delle imprecazioni più o meno colorite e vivaci.

La Bibliotecaria del gruppo chiese poi incerta mentre si avvicinava ai comandi:” Qualcuno qui sa come si pilota un aereo di linea? Non so se riuscirò a trovare il pilota automatico.”
Flynn decise di superare le sue incertezze e le sue paure buttandosi a capofitto nelle procedure di evacuazione:” Cass, Stone contattate Jenkins e fatevi impostare una Porta; Psicopatica, Zeke provate a tenere in volo l’aereo fino a quando l’evacuazione sarà finita. Io cercherò di tranquillizzare per prima cosa le hostess e poi troverò il modo migliore per spostare cento persone scettiche e spaventate.”
Tutti si misero all’opera per eseguire le istruzioni del Capo Bibliotecario, che andò dalla prima hostess per chiedere di poter radunare tutto il personale di volo sopravvissuto nei resti della prima classe.
Radunate sei persone il newyorkese prese un respiro profondo prima di iniziare a spiegare la versione semplificata situazione:” Sarò breve, non c’è tempo da perdere. Sono un Bibliotecario e so per certo che questo aereo potrebbe avere dei problemi mentre sorvoliamo il Triangolo delle Bermuda, guardate solo ai sedili mancanti. State però tranquilli: io e i miei colleghi abbiamo un piano di evacuazione che porterà tutti in salvo. Tutto quello che vi chiedo è di fidarvi: non sono un dirottatore e ho le migliori intenzioni. L’importante è mantenere la calma.”
Una delle hostess disse assorta:” Deve essere uno dei Bibliotecari mandati dall’autorità aeroportuale.”
Flynn a quel punto interiormente si lasciò andare ad un sospiro di sollievo, una minima parte del piano era filata liscia.
Nicole invece ringraziò mentalmente l’avventura vissuta con Babbo Natale dato che le aveva permesso di imparare alcune funzioni basilari del pilotaggio di aerei, come ad esempio l’utilissima posizione del pilota automatico.
Decise poi di rivolgersi a Zeke dato che le era venuto un brutto presentimento:” Va da Jake e Cass e porta con te anche la Porta sul Retro di emergenza… ho una brutta sensazione.”
L’australiano annuì commentando teso:” Se ho imparato qualcosa in questi anni è che le tue sensazioni sono sempre corrette… mai un suggerimento sui numeri della lotteria però!”
Ezekiel raggiunse Flynn, Jacob e Cassandra, proprio mentre il personale di volo iniziava a usare la Porta sul Retro; l’evacuazione sembrava procedere per il meglio.
Quando l’ultima hostess ebbe lasciato l’aereo Flynn disse stanco:” Ora inizia il difficile.”
Nel frattempo, in Biblioteca Alastair, Regan e Astrea erano ignari delle persone che iniziavano ad arrivare nell’ufficio, prontamente messe a dormire e con i ricordi dell’ultima ora modificati da Merlino.
I tre bambini avevano deciso di trascorrere il loro tempo con le armi di Artù e sembrava che finalmente si fosse arrivati a un punto dato che iniziavano ad esserci i primi risultati concreti: Astrea era infatti riuscita a stabilire un primo legame con la lancia, probabilmente a causa delle maggiori riserve magiche tra i tre fratelli.
Regan per suo conto aveva osservato la sorella gemella per qualche istante per poi commentare incredibilmente serio la scena:” Se As si prende Ron io mi prenoto per Nan; Al a te invece andrà Cal, anche se c’è le scambieremo al bisogno quasi sicuramente.”
I fratelli lo guardarono perplessi così il figlio minore del Capo Bibliotecario e della Guardiana sbuffò prima di chiarire un punto che per lui era fin troppo evidente:” Siamo Pendragon per il 25% e sapete bene quanto me che per la magia del sangue conta solamente la discendenza diretta se sia ha abbastanza potenziale per sbloccarla; sono anche sicuro che prima o poi tutti e cinque riusciremo a usare Ron e Nan come facciamo con Cal: nonostante mamma e papà non ce l’abbiano mai fatta usare e le abbiano detto di scappare se ci avessimo provato prima del loro via libera è certo che siamo stati accettati come possessori.”
Alastair chiese scettico:” Ok, quindi dove vuoi arrivare fratellino?”
Reg sbuffò infastidito dal nomignolo per poi proseguire il discorso, incoraggiato da un’occhiataccia di Astrea, che non aveva voglia di sentir bisticciare fra loro i due fratelli:” Quello a cui stavo arrivando, Al, è che in quanto Pendragon sicuramente riusciremo ad usare tutte le armi se volessimo ma è altrettanto vero che tutti avremo una maggiore affinità con Cal, Ron o Nan e che anche loro tre avranno delle preferenze. Di conseguenza ho fatto una supposizione sulle possibili combinazioni, almeno per noi tre. Per papà è facile: la sua arma primaria è Cal; per la nonna invece non saprei… forse Cal o Ron.”
Astrea annuì pensierosa mentre Alastair si chiese quale fosse stato il momento esatto in cui il fratello minore si era ricordato di essere anche un Carsen e non solo un Noone-Pendragon.
Sull’aereo invece Flynn si era messo in posizione centrale nel corridoio e, mentre notava con la coda dell’occhio i tre Bibliotecari intenti a sistemare la Porta sul Retro, si rivolse ai passeggeri:” Buongiorno, capite tutti l’inglese*?”

Dopo aver ricevuto dei cenni di assenso il newyorkese stava per spiegare il suo piano quando un uomo in giacca e cravatta si alzò dal suo posto estraendo una pistola e puntandola sul Capo Bibliotecario per poi minacciarlo:” Mani in alto! Agente Sam Linsky, del D.O.S.A., Flynn Carsen dichiaro in arresto lei e i suoi complici. Ho licenza di sparare se tenterete di nuocere ai passeggeri.”
Flynn, che non si era scomposto minimamente, rispose seccato da quell’imprevisto:” Come al solito voi del D.O.S.A. dimostrate di avere un’eccellente capacità di non capire nulla dalla situazione e credere che noi della Biblioteca siamo i cattivi di turno; il tutto è peggiorato dal vostro tempismo costantemente pessimo e inappropriato. Le spiego con parole semplici quello che sta succedendo, così magari riuscirà a capirlo anche un federale della sua risma. Stiamo sorvolando il Triangolo delle Bermuda e c’è il rischio concreto che questo aereo venga risucchiato in un wormhole assieme a tutti i passeggeri, se non vuole che un centinaio di persone perdano la vita le conviene sedersi e starsene buono, così da non dare fastidio ai professionisti. Inoltre, spero di non dover tenere una lezione anche sui rischi di sparare in una cabina pressurizzata agente Linsky.”
Vedendo che il federale non dava segno di comprendere il messaggio Flynn riprese a parlare ad alta voce, così da farsi sentire in tutto l’aereo:” Psicopatica, c’è uno dei tuoi amici federali che ci dà fastidio. Puoi pensarci tu?”
Immediatamente dopo sì sentì la voce di Nicole che commentò sarcastica:” Perché tu rischi sempre di farti ammazzare quando siamo sugli aerei?”
L’agente del D.O.S.A. sentendo quelle parole abbassò leggermente la pistola e si guardò attorno con nervosismo, quasi aspettandosi che la Guardiana spuntasse dal nulla da un momento all’altro; Flynn approfittò di quella distrazione per mettere a dormire l’agente con un incantesimo del sonno.

Quasi contemporaneamente a Nicole svanì la cloche dalle mani così la bionda, dopo una colorita imprecazione raggiunse i quattro Bibliotecari e disse secca:” Dobbiamo evacuare tutti, non c’è più tempo!”
Ezekiel rispose immediatamente preoccupato:” Nicole qui è saltata la Porta! Ci servono venti secondi per collegare quella di emergenza!”
Cassandra corresse il collega con una certa preoccupazione:” Fa anche trenta.”
Flynn d’altro canto decise di tagliare la testa al toro così attirò l’attenzione di tutti con un sonoro fischio, una volta certo che tutti i passeggeri lo stavano guardando disse con il suo miglior sorriso sarcastico:” Per arrivare a destinazione è necessario fare una piccola deviazione. Seguite pure le istruzioni della signorina rossa in piedi là in fondo.”
Nicole osservando la scena chiese una conferma al marito:” Controllo mentale?”
Il newyorkese annuì mentre osservava Cassandra che evacuava i primi passeggeri; notando l’agente del D.O.S.A. addormentato ebbe bene in mente cosa avrebbe dovuto fare visto come si erano evoluti gli eventi negli ultimi minuti.
Capo Bibliotecario e Guardiana trascinarono il federale alla Porta sul Retro d’emergenza mentre gli altri passeggeri si mettevano al sicuro; Flynn stava anche pensando a come dire a Nicole del suo piano ma non riusciva a pensare a niente.
Nicole intuì i pensieri del marito così, arrivati alla Porta, gli disse incredibilmente seria mentre notava con un certo sollievo che tutti gli altri erano stati evacuati e che sull’aereo erano rimasti solo loro:” Secchione sei tu fra noi quello che ha più possibilità di trovare l’Occhio di Ra… però sei sicuro di voler andare da solo?”
Flynn annuì per poi aggiungere:” Sì, è la cosa giusta da fare… inoltre ho come la sensazione di dover andare da solo questa volta… non è voglia di fare l’eroe, è più l’istinto che mi suggerisce che così avremo molte più possibilità di vittoria.”
La Guardiana baciò velocemente il marito per poi dirgli, mentre si issava il federale addormentato in spalla, pronta ad attraversare la Porta:” Mi fido di te Secchione, lo sai. Ti chiedo solo di tornare da noi sano e salvo… comunque se dovessi metterci troppo costringerò Merlino a trovare il modo di trasportarti di nuovo in Biblioteca.”
Mentre Nicole scortava il federale al sicuro Flynn commentò con un sorriso stanco e appena accennato, rivolto più a sé stesso che a qualcuno attorno a lui:” Psicopatica non preoccuparti, ce la farò.”
L’uomo a quel punto smontò il piccolo mappamondo dalla Porta e lo lanciò nel potale ancora aperto per maggior sicurezza, non voleva ripercussioni nel collegare la Biblioteca a un qualcosa che sarebbe probabilmente scomparso a breve; prese poi la mentina fatata e la ingoiò, preparandosi a tutto quello che avrebbe dovuto affrontare una volta attraversato il wormhole, mentre notava con un certo sgomento l’aereo che si sgretolava attorno a lui.
In Biblioteca Merlino stava riservando a tutti i passeggeri lo stesso trattamento del personale di bordo, così da non avere potenziali testimoni a piede libero; Jenkins e Margie invece si erano avvicinati a Nicole per chiedere informazioni su Flynn, dato che il Capo Bibliotecario non si trovava da nessuna parte.
La Guardiana dopo aver sistemato l’agente del D.O.S.A. su una sedia rispose mentre lo legava secondo i suoi rigidi standard:” Flynn è rimasto sull’aereo. Entrambi abbiamo avuto la sensazione che le cose dovessero andare così, quasi come se fosse tutto tessuto nel Telaio del Fato.”
A causa del cambio di dimensione Flynn si ritrovò ad essere incosciente per un lasso di tempo non meglio identificato; ripresa conoscenza il Bibliotecario si alzò in piedi, iniziando immediatamente a scrutare l’ambiente circostante con il cervello a mille che macinava già migliaia di domande.
Flynn non si preoccupò particolarmente di cercare di capire quanto fosse rimasto incosciente dato che aveva la sensazione che in quel luogo il tempo fosse relativo e non molto importante; la sua attenzione venne catturata dall’essere in una spiaggia, circondato dai resti dei relitti di tutti i mezzi spariti nel Triangolo nel corso dei secoli, il più vicino era la poppa della Tibbar.

Le stranezze di quel luogo riguardavano principalmente il cielo dato che le nuvole erano a tema Alice nel paese delle meraviglie e parecchie navi stavano solcando il cielo assieme a tazze, aerei e tanti altri mezzi.
Notando il nome della nave sulla poppa Flynn mormorò divertito:” Tibbar… Al contrario è Rabbit, coniglio**… sono finito nella tana del Bianconiglio, che a quanto pare è una cassaforte extradimensionale a tema Carroll per poter tenere lontano da Apophis l’Occhio di Ra.”
Sentendo un cigolio il Capo Bibliotecario decise di avvicinarsi per controllare; fatti pochi passi comparve praticamente dal nulla un uomo in armatura seicentesca appoggiato ad un cancello, fonte del cigolio, che dopo essersi schiarito la gola iniziò a decantare versi:” Se tre serve con tre panni stesser notte e dì a spazzare’ fe' il Tricheco - ‘in tre o quattr'anni, la potrebbero levare.’”

Prima ancora di scoprire l’identità del suo interlocutore Flynn finì in automatico il verso della poesia:” ‘Chi sa!’ fece il Legnaiuolo, e piangea da un occhio solo.”
Notando con un certo sgomento che la persona che aveva di fronte assomigliava incredibilmente e spaventosamente a lui con le differenze di una decina d’anni in meno, un paio di baffi e un lungo pizzetto. Flynn ebbe un brutto presentimento su chi fosse il suo interlocutore, dato che anni prima aveva vissuto un’esperienza molto simile***, così disse serio e distaccato:” Assomigli fin troppo a mio padre ma non sei lui, non hai la magia dei discendenti di Salomone che ti scorre nelle vene. Chi o cosa sei davvero?”
Il finto Alastair rispose guardando il Bibliotecario con un certo interesse:” Non ti ho mai incontrato, tuttavia ti conosco. Coloro che cercano l’occhio hanno il fare altezzoso di principi sul cocchio e un’aria menzoniera a guisa di marmocchio. Solo la morte li trova in ginocchio.”
Il Bibliotecario disse sarcastico e irritato dal sentir parlare in rima, ricordava ancora molto bene Prospero e i suoi vaneggiamenti:” Simpatico da parte tua giudicarmi senza conoscermi. Comportamento estremamente professionale per il guardiano dell’Occhio di Ra, che a quanto pare ha scandagliato in lungo e in largo la mia psiche per poi assumere la forma di mio padre. Comunque sia, cosa devo fare per trovare l’Occhio di Ra?”
Il guardiano rispose impassibile, sempre in rima:” Vi è un gioco per discernere il saggio dallo sciocco, da chi segue le auree regole da chi è solo un allocco, chi tiene in conto il saper da chi lo tratta a guisa di balocco.”
Il Bibliotecario commentò meno ostile ma la sua diffidenza non era ancora sparita:” Bene, dove devo andare? Vorrei poter tornare in Biblioteca dalla Psicopatica e dalle Pesti il prima possibile.”
Il finto Alastair rispose tranquillo, ignorando i commenti di Flynn dato che per lui non significavano nulla:” Il gioco ha luogo sulla scacchiera nel giardino delle rose, però sta in guardia: costì gli opposti regnano, la notte è uguale al giorno; se la meta vuoi raggiungere devi farvi ritorno ma guardati dal perdere o tuo sarà lo scorno.”
Flynn si lasciò andare a un leggero sorriso soddisfatto dato che finalmente aveva delle informazioni concrete, prima di commentare divertito:” Vedo che se ti impegni riesci a ridurre le rime. Bene, da che parte devo andare? E non preoccuparti di avvisarmi delle conseguenze, con una posta in gioco così alta solo la morte è un contrappeso equo.”
Il finto Alastair indicò la sinistra del Bibliotecario così Flynn si incamminò con tutta tranquillità verso destra, con le mani nelle tasche dei pantaloni mentre fischiettava un allegro motivetto.
Raggiunta la scacchiera, circondata da un roseto, il Capo Bibliotecario notò che era quasi completamente vuota, ad eccezione di una figura femminile che occupava il ruolo di regina esattamente dalla parte opposta a dove era arrivato.
La donna indossava un abito bianco e rosso tardo rinascimentale e aveva i lunghi capelli biondi legati in una complicata acconciatura, aveva infine una corona di grosse dimensioni sulla testa.
Osservando i tratti del viso della regina Flynn notò una certa somiglianza con Nicole ma quella donna era decisamente più giovane della Guardiana di una quindicina d’anni e c’erano anche alcune differenze non indifferenti: la giovane regina aveva gli occhi castani, il viso di una forma più tondeggiante e in generale si notavano qua e là anche delle leggere somiglianze con il Bibliotecario.
Flynn dopo quella veloce analisi non ebbe alcun dubbio: aveva davanti una versione venticinquenne di Astrea; la visione lo destabilizzò leggermente dato che fino a poco prima nella sua testa Astrea era solo una bambina di nove anni, non una donna adulta che lo fissava con lo stesso sguardo tagliente di Nicole.
Flynn si lasciò andare ad un commentò ironico:” Immagino che tu non sia mia figlia… per fortuna. Avere a che fare con la vera As adulta, se mi fossi perso quindici anni della sua vita, mi terrorizzerebbe molto di più.”
La regina commentò sprezzante, mentre Flynn constatava come i geni di Nicole fossero perfetti per questo genere di cose:” Fa silenzio cavaliere. Mettiti al tuo posto.”
Flynn intuendo la richiesta fece un passo a sinistra per potersi posizionare sulla casella bianca che spettava al cavallo; Astrea nel mentre proseguì la spiegazione, passando anche lei all’uso delle rime:” Quattro mosse ti spettano per traversar la plancia, confessa e in tuo favor vedrai pender la bilancia. E soprattutto dal mentire a noi guardati se non vuoi saggiar la lancia.”
A quelle parole apparvero in posizione di alfieri due giovani uomini in armatura armati di lancia.
Quello a sinistra di Astrea era castano e alto come Flynn all’incirca ed era impegnato a scrutare il Bibliotecario con un paio di penetranti occhi azzurri e, se per la giovane donna ci poteva essere qualche dubbio, per questo cavaliere non se ne potevano avere: essendo identico al padre e al nonno paterno non poteva che essere Al, anche lui cresciuto e attorno ai venticinque anni; l’alfiere di destra invece era il più alto fra i presenti, anche lui aveva i capelli castani portati leggermente lunghi e scompigliati ma a differenza del finto Alastair aveva anche una barba non troppo lunga e stava osservando Flynn con un certo divertimento negli occhi verdi.
Il Capo Bibliotecario osservando l’alfiere di destra non ebbe dubbi: era una versione adulta di Regan, facilmente riconoscibile non solo per la somiglianza fisica ma soprattutto per l’aria ironica e sarcastica che lo caratterizzava fin dalla tenera infanzia.
Notando le armi appuntite che impugnavano i figli Flynn commentò ironico:” Non saranno domande né di cinema ne sui miei figli immagino…”
Astrea ignorò i commenti del visitatore per decidere di incominciare a porre le sue domande:” Insegnare è l’arte antica di far fiorir la conoscenza, di portar giovani menti ad andare oltre l’apparenza. Da maestro hai mai dispensato tale magnifica esperienza?”
Capendo che il momento dell’ironia era giunto al termine Flynn si prese qualche istante per riflettere sulla domanda che gli era appena stata posta, prima di rispondere riflessivo, capendo che l’onestà sarebbe stata la scelta migliore:” Mi piacerebbe poter dire che l’ho sempre fatto ma è anche molto probabile che mentirei. Per quanto abbia provato a guidare i Bibliotecari e i miei figli come mentore non sempre ci sono riuscito per vari fattori… a volte volevo tenere lontane da loro certe conoscenze per proteggerli, a volte invece ho dovuto dire apertamente a Cassandra dove secondo me stava sbagliando nella sua visione del mondo e nei suoi studi sulla magia… altre volte invece non ho potuto insegnare nulla dato che i Bibliotecari ne sanno più di me su certi argomenti.”
Una volta finito di parlare Flynn notò che si era illuminata la casella alla sua destra di due file più avanti; il Bibliotecario capì che si sarebbe dovuto spostare seguendo i movimenti del cavallo.
Arrivato a destinazione fu Alastair a prendere parola, usando un tono serio e neutro:” Non sembri affatto alieno alla tenzone ma sai frenar la collera se di questionar non c’è ragione? E vedi gli altrui meriti o indulgi all’ambizione?”
Sentendo quella domanda Flynn si lasciò andare a uno sbuffo frustrato, la Prova del Triangolo si stava rivelando emotivamente complessa quasi come se fosse stata creata apposta per mettere a nudo tutte le sue debolezze.
Sapendo però che l’onestà era la chiave decise di fare uno sforzo e mettere a nudo tutti i suoi difetti:” Sono per metà un Pendragon, per metà discendo da Salomone. Dovrei avere le virtù dei miei antenati ma la verità è che sono una persona qualunque e sì, soprattutto quando ho risvegliato il mio potenziale sopito di Pendragon, mi sono lasciato prendere spesso dall’ira soprattutto quando Nicole era in pericolo e quando avevo a che fare con Moriarty, probabilmente perché lo percepivo come una minaccia alla mia Unica e Sola… i Pendragon sono sempre stati suscettibili alla gelosia. Per il riconoscere i meriti altrui… beh, credo di esserne sempre stato in grado…”
A quelle parole sembrava che Regan stesse per decidere di puntare la lancia verso Flynn, così il Bibliotecario pensò bene di proseguire prima che fosse troppo tardi:” Ma è anche vero che sono incredibilmente ambizioso, testardo e irascibile se qualcuno prova a contraddirmi quando credo di avere ragione e soprattutto non so perdere e non voglio mai essere contraddetto dato che superbamente credo di avere sempre ragione.”
Questa volta il movimento concesso al Bibliotecario era molto più laterale che lungo, facendo sì che l’uomo si muovesse lungo la diagonale bianca che partiva dalla casella da cui era iniziato il gioco.
Il turno di fare domande passò a Regan, che chiese con un sorrisetto sfacciato:” Gli affetti per gli uomini sono il bene più prezioso. Dedizione essi esigono, negarsi è assai rischioso. Eccomi dunque a chiederti: sei un amico affettuoso?”
Flynn rispose prontamente alla domanda, questa volta sentiva di non doverci pensare molto:” Direi di sì, per quanto sono consapevole di non avere un carattere facile. Per tutta l’infanzia e l’adolescenza ho cercato di avere amici su cui fare affidamento e per cui essere a mia volta un buon amico ma ero sempre quello strano, quello diverso, quello troppo intelligente… da quando sono diventato il Bibliotecario però ho trovato persone su cui fare affidamento e per cui valesse la pena essere un buon amico nonostante i miei limiti e per fortuna sono parecchie, anche se alcune sono più importanti di altre.”
Anche in questo caso Flynn ebbe l’autorizzazione ad avanzare, così il Bibliotecario si ritrovò nelle colonne centrali della scacchiera, a poche righe di distanza da quelle versioni cresciute dei suoi figli; Astrea riprese a parlare mantenendo un’aria austera ed elegante:” Ci hai dato tre risposte, ancora una domanda e superato avrai lo scoglio, ma non cantar vittoria che sincero ora ti voglio.”
Flynn in quel momento rabbrividì leggermente, percepiva la stessa energia minacciosa che emanava Nicole quando era arrabbiata seriamente con qualcuno e diventava una Guardiana Psicopatica a tutti gli effetti; Astrea concluse la sua domanda parlando di nuovo con quel tono algido, che in tutta onestà Flynn sperava non venisse mai usato verso di lui da moglie e figlia:” Hai serbato umiltà d’animo o ti guida immane orgoglio?”
Flynn decise di pensare attentamente a quella risposta, anche perché in tutta onestà voleva evitare di essere infilzato dalle lance che reggevano quelle copie cresciute dei suoi figli; dopo qualche istante di riflessione diede il suo verdetto:” So di essere molto orgoglioso, ma non sempre questa è una cosa negativa: sono orgoglioso di essere la persona che sono oggi, di quello che ho fatto come Bibliotecario, dei miei risultati come capo fazione, dei miei Bibliotecari, della mia famiglia e dei miei figli. Però non è sempre tutto oro ciò che luccica: prima di sfondare la parete del mondo soprannaturale ero una persona diversa, molto più umile, insicura e spaventata che detestava quella sensazione di impotenza. Ho deciso di costruirmi una corazza di fatti e certezze che mi permettesse di nascondere la costante paura di affrontare la vita che avevo in passato… prima di diventare Bibliotecario avevo seriamente paura di vivere la mia vita e al tempo ammucchiare conoscenze e certezze mi sembrava la strada migliore per colmare le mie insicurezze e non dover affrontare le mie paure, è stato allora che la mia umiltà è diventata arroganza.
Ora invece è orgoglio per quello che sono riuscito a costruire grazie al superamento di tutte le mie paure e insicurezze, condito con un pizzico di superbia e fierezza per le mie origini.”
Astrea a quel punto sorrise genuinamente, per poi rispondere mentre lei e Alastair seguivano Flynn, che si stava avvicinando a Regan:” Congratulazioni cavaliere, guardando limpidamente dentro te stesso hai conquistato l’Occhio di Ra, ora puoi andare a riscuotere il tuo premio.”
Dopo quelle esatte parole sotto i piedi di Flynn si spalancò una botola che fece cadere il Bibliotecario nella tana del Bianconiglio; l’uomo per i primi secondi urlò per la sorpresa, poi mentre precipitava si ritrovò a pensare che la finta Astrea avrebbe potuto degnarsi di avvisare ma che aveva probabilmente deciso di non farlo perché era decisamente più divertente, seguendo un comportamento tipicamente di Nicole… chissà se anche la sua piccolina sarebbe diventata una Psicopatica come la madre, in ogni caso il Bibliotecario aveva la sensazione che sarebbe diventata una splendida persona.
Una volta finito di precipitare Flynn si ritrovò nuovamente pancia a terra e con il viso immerso nella sabbia al punto di partenza; mentre si rialzava spolverandosi viso e vestiti sentì la voce del guardiano che impersonava suo padre:” Sai, ti avevo sottovalutato. Senza timor lo ammetto, ti davo per perdente ma un animo sincero è un’arma assai potente. E or dunque ti presento a questa illustre gente.”
Dal nulla apparve Nicole, vestita con un abito bianco dal taglio più moderno rispetto a quello di Astrea; la Guardiana inoltre indossava una corona e teneva uno scettro nella mano.

La nuova arrivata si rivolse solenne al Bibliotecario:” Noi che abbiamo giurato di custodire l’Occhio ora siamo lieti di affidarlo a te.”
La donna estrasse quindi l’artefatto, una collana dorata con un pendente a forma di occhio di Horus che aveva per pupilla un rubino, da una tasca del corpetto per poi metterlo al collo di Flynn e riprendere il suo discorso, fortunatamente privo di rime:” È simbolo di eterna speranza ma racchiude un segreto.”
Si rivolse quindi al finto Alastair chiedendo con una leggera punta della sua solita ironia:” Devo rivelarglielo?”
Il finto padre del Bibliotecario si avvicinò, tenendo in mano l’elmo, mentre rispondeva alla Guardiana illusoria:” No, me ne occuperò io. Ma prima suggerirei di accantonare le rime e i riferimenti letterari.”
Il Bibliotecario notò che la copia illusoria della moglie era sparita ma prima di poter dire qualunque cosa sentì una nuova voce maschile che si rivolgeva a lui:” Non sei d’accordo Flynn? Posso darti del tu?”
Il Bibliotecario voltandosi si trovò davanti un uomo almeno ottantenne, pelato ma con una barba bianca folta ma non lunga, non molto alto e vestito inequivocabilmente come un avventuriero ottocentesco.
L’attuale Capo Bibliotecario commentò ironico osservando il nuovo arrivato:” Sì, grazie; ero abbastanza stufo di tutto questo parlare in rima a dirla tutta. Ora che non ha più l’aspetto di mio padre deduco di trovarmi di fronte Teddy Chislington.”
Teddy riprese a parlare, ignorando le frecciatine del più giovane:” Sei un grande Vero Bibliotecario, al pari di Eldred il grande maestro o di Enok il vecchio^^. Non mi sorprende che Judson abbia deciso di lasciare a te la Biblioteca.”
La curiosità di Flynn ebbe il sopravvento così decise di togliersi un dubbio:” Se sei in questo wormhole da due secoli per proteggere l’Occhio come…”
Il Capo Bibliotecario non fini la frase dato che Teddy continuò al suo posto:” Sono rimasto isolato qui per decenni però ho il vantaggio di poter leggere lo spirito dei visitatori che sono finiti qui. È piuttosto utile sia per rimanere aggiornati sui fatti contemporanei sia per trovare le personificazioni più adatte agli spiriti guardiani di questo posto, sembra infatti più facile interagire con volti familiari. Ammetto che non mi dispiacerebbe tornare ad avere trent’anni, un sacco di dolori e reumatismi in meno…”
Flynn annuì per poi commentare con un sospiro, che conteneva il nascente sollievo per la missione andata a buon fine:” Effettivamente hai messo su una serie di protezioni interessanti per l’Occhio di Ra.”
L’altro Bibliotecario rispose gongolante appoggiandosi al suo bastone:” Beh, non avevo molte alternative. Proteggere e custodire l’artefatto che rappresenta l’ultima risorsa per lo Scontro Finale è una bella responsabilità ad essere riduttivi… anche se forse le tue sono maggiori: Pendragon, cavalieri della Tavola Rotonda, Biblioteca, Bibliotecari e Massoni Criptici, ne hai di gente da gestire. Saprai quindi perché neanche la Biblioteca era del tutto sicura per custodire l’Occhio di Ra. Andava nascosto in un luogo pericoloso, inquietante e accessibile solo quando l’Occhio si sarebbe rivelato davvero necessario; doveva poi essere ottenibile solo tramite una prova che poteva essere superata solamente da un Bibliotecario puro di cuore.”
Flynn annuì per poi commentare riflessivo:” Puro di cuore? Non direi. Ad essere sincero facendo il Bibliotecario ho avuto modo di interfacciarmi e relazionarmi con il mio lato oscuro e i miei demoni più di una volta… direi più che altro che sono un Bibliotecario sincero che si è trovato a dover rispondere a domande scomode su paure e difetti.”
Teddy annuì per poi decidere di approfondire il discorso:” Esattamente, il sapersi specchiare e vedersi riflessi per quello che si è davvero è stata la chiave di tutto il mondo che ho costruito all’interno del Triangolo per tutti questi anni. Dei pochi che sono arrivati qui nessuno prima di te è mai riuscito a superare la prova ma ora che le cose sono cambiate il mio compito di custode è finito.”
Flynn annuì per poi dire con un tono carico di rispetto:” Hai rinunciato a tutto per questa missione, non credo ci sarei riuscito.”
Teddy sorrise con un pizzico di tristezza:” Non me ne pento, comunque tutti noi siamo chiamati a fare un sacrificio degno di questo nome nella vita. Tu ne hai già fatti ma credo sarai costretto a farne altri… comunque sono certo che tu conosca bene la storia dell’Occhio di Ra, non è vero?”
Il Capo Bibliotecario annuì per poi iniziare le sue spiegazioni:” Ovviamente. Si tratta di un mito incentrato sul Dio del Sole, Ra per l’appunto, che simboleggia l’avvento dell’alba, la pace, la rinascita, la speranza e la prosperità.”
Teddy annuì:” Esattamente. Tuttavia un seme di violenza è insito in ogni creazione, così come la morte è in ogni nascita dato che vita e morte devono essere in costante equilibrio. L’Occhio non dispenserà il suo dono se non prima di un sacrificio. Il prezzo da pagare è una vita, a tua scelta… si tratta della Spada di Damocle di qualunque Bibliotecario ed è in assoluto l’incarico più difficile che potrai mai ricevere.”
Flynn sentendo quelle parole disse serio e riflessivo:” Effettivamente è un fardello notevole. C’è anche il rischio concreto che mi tirerò indietro da questa responsabilità quando verrà il momento di scegliere. Non voglio essere ipocrita e dire che non potrei mai scegliere una vita da sacrificare per usare l’Occhio di Ra… ora come ora ho già in mente un paio di candidati… il problema è però vivere con il rimorso delle mie azioni e con il fatto che sarebbe difficile avere Dulaque nei paraggi nel momento in cui servirà davvero… no, in quel preciso momento non potrei mai pensare di sacrificare le persone a me vicine, neanche per sconfiggere il Male Puro… l’unica vita che potrei sacrificare è la mia.”
Dopo un attimo di pausa in cui Flynn comprese esattamente come si era sentito suo padre tanto anni prima, disse deciso:” So cosa fare, farlo però non sarà per nulla facile.”
Detto questo porse la mano all’altro Bibliotecario, che aveva sacrificato la sua vita al punto che era invecchiato nella dimensione del Triangolo delle Bermuda, e dirgli:” Addio Teddy, spero tu possa fare buon viaggio e trovare finalmente la pace.”
L’uomo rispose con un sorriso:” Buon viaggio a te, Flynn. Ti saluto.”
A quel punto l’uomo sparì in un fascio di luce azzurra, lasciando solo Flynn che commentò sarcastico a mezza voce:” Bene, e ora come me ne vado da qui?”
La dimensione parallela parve ascoltarlo dato che si dissolse nel nulla e riportò il Capo Bibliotecario al secondo piano del suo ufficio in Biblioteca.
Nicole fu la prima ad accorgersene dato che disse felice:” Secchione, ce l’hai fatta a tornare!”
La seconda a parlare fu Cassandra dato che chiese curiosa:” Hai trovato l’Occhio di Ra?”
Il newyorkese rispose tranquillo mentre scendeva le scale e osservava la situazione:” Una cosa per volta.”
Nell’ufficio di tutti i passeggeri del volo era rimasto solamente l’agente del D.O.S.A. legato a una sedia e imbavagliato, sicuramente opera di Nicole che si era spazientita dopo pochi secondi nel sentire le chiacchiere a vanvera del federale; la Guardiana, i Bibliotecari, Jenkins e Merlino erano tutti riuniti nell’ufficio e impegnati in compiti utili a distrarli, così da non farli preoccupare eccessivamente per l’assenza di Flynn.

All’appello mancavano Margie e i bambini ma il Capo Bibliotecario ignorava dove potessero trovarsi e in cosa fossero impegnati.
Dopo quella breve analisi Flynn disse con un sorrisetto divertito mentre si metteva proprio di fronte al federale:” Noto che avete già sgomberato l’ufficio dalla maggior parte degli ospiti indesiderati, ben fatto. Qui però abbiamo ancora un VIP… agente Linsky, vero? Mi scuso per la scomodità della seduta ma non potevamo certo lasciarle la libertà di scorrazzare per la nostra Biblioteca e farle raccogliere informazioni riservate, capisce spero.”
Dopo una breve pausa ad effetto Flynn continuò con lo stesso tono ironico e canzonatorio:” Mi perdonerà anche se decido di lasciarla imbavagliato ma preferirei evitare di sentire le solite frasi trite e ritrite di voi agenti del D.O.S.A., l’invito al suo capo per risolverla pacificamente in una trattativa ufficiale fra noi, voi e il presidente è sempre valido ma credo che il vostro capo non voglia perdere i fondi federali, che fra l’altro ironicamente paghiamo anche noi, e la sua posizione di autorità. Beh, comunque sia Zeke, Cass vi lascio decidere cosa fare con questo federale: avete carta bianca su come impacchettarlo prima di rispedirlo al suo quartier generale e su come rispedirlo al quartier generale.”
A quelle parole l’agente Linsky impallidì vistosamente così Nicole gli disse estremamente divertita:” Sta tranquillo ragazzino, qui non torturiamo le persone! Però mi fai venire un dubbio: cosa ti ha detto di preciso il tuo capo su di noi? Bah! Sappi solo che non siamo malvagi come pensate voi… a dirla tutta non siamo affatto noi i cattivi.”
Proprio in quel momento entrarono nella stanza Margie e i suoi nipoti, visibilmente euforici; fu Regan ad assumersi il ruolo di portavoce:” Abbiamo ottime notizie! Ron e Nan si stanno svegliando e Ron sembra essere quasi operativa al cento per cento! Oh, siete tornati dalla missione! È andato tutto bene? E chi è il nostro ospite?”
Nessuno dei tre piccoli Carsen aveva infatti messo piede in ufficio per tutta la durata della missione del giorno, si erano quindi persi alcuni dettagli come ad esempio il federale che osservava basito la presenza di tre bambini in Biblioteca.
Astrea aggiunse riflessiva mentre studiava il nuovo arrivato con uno sguardo glaciale, che a Flynn ricordò terribilmente quanto visto al Triangolo:” Da come è vestito sembra uno di quei polli del D.O.S.A…. Sta a vedere che i soldi delle tasse dei contribuenti sono sprecati fino all’ultimo centesimo se finiscono nelle casse di gente che prova a ostacolare un’organizzazione millenaria sovranazionale che esiste da molto prima degli Stati Uniti.”
Rivolgendosi al federale con un sopracciglio alzato in segno di scetticismo, risultando una perfetta replica di Nicole, la bambina disse pungente:” Caro signor agente neo assunto, perché non fai un favore a noi e alla tua carriera e chiedi un trasferimento all’ FBI? Ora come ora stai lavorando per un dipartimento che non ha futuro: entro un anno, per essere ottimista, sarete costretti a chiudere tutto.”
L’agente Linsky per un istante ebbe l’istinto di controbattere a quella bambina insolente ma, più che l’essere stato imbavagliato, lo bloccò la sicurezza di Astrea, unita al fatto che aveva un certo timore della madre della bambina, era infatti palese che fosse la figlia della Guardiana.
Cassandra decise di inserirsi nella conversazione unilaterale proponendo con un guizzo diabolico nella voce:” Regan mi ha dato un’idea su come riportare al D.O.S.A. il nostro ospite. Zeke ho bisogno di te per i dettagli e per un tocco di creatività extra.”
Alastair invece disse decisamente felice, il buon umore causato dai progressi con Ron e Nan non era stato minimamente guastato:” Tornando al punto della situazione Ron e Nan si stanno svegliando, reagiscono sia alla nostra presenza che a quella della nonna, anche se crediamo che per Nan servirà più tempo… potrebbero tornare utili nel proteggere la Biblioteca assieme a Cal oppure potrebbero essere usate contro Aphopis… comunque quando non avremo orecchie indiscrete nei paraggi potreste aggiornarci sulla missione al Triangolo?”
Così mentre i Bibliotecari pensavano a sistemare a dovere il federale Flynn colse l’occasione per sgattaiolare al piano di sopra per avere un momento in solitaria; Nicole era impegnata a parlare con Margie e i bambini, probabilmente erano tutti impegnati a discutere dell’organizzazione della sua festa di compleanno… a Flynn venne una fitta di angoscia non appena ebbe formulato quel pensiero dato che significava che il prossimo era l’ultimo compleanno che passava con la sua famiglia con ottime probabilità.
Il flusso dei pensieri del Bibliotecario venne interrotto da Jenkins, fra tutti i possibili interlocutori:” Sono lieto che sia riuscito a completare con successo la sua missione signor Carsen.”
Il cavaliere indicò con un pigro gesto la collana che teneva ora compagnia al simbolo dei massoni criptici, prima di proseguire:” Però nonostante costituisca la nostra migliore possibilità per lo scontro finale mi duole avvertirla: c’è un prezzo da pagare.”
Flynn annuì serio:” Mi è stato detto… quando verrà il momento spero di essere pronto a pagarlo correttamente.”
Intuendo cosa intendesse davvero il newyorkese Jenkins provò ad obiettare:” Ne è davvero sicuro? Ha molto da perdere, molto più di me. Darei la mia vita senza pensarci due volte.”
Flynn sospirò per poi commentare con un tono decisamente stanco:” Io però non riuscirei a vivere con quel fardello. E, pur avendo tantissimo da perdere, so che non riuscirei mai a trovare e a lasciare qui in Biblioteca, pronta all’uso, qualunque persona mi servisse senza rimorso… diamine! Nonostante tutto anche l’idea di sfruttare la vita di Dulaque mi lascerebbe qualche rimorso! Sarebbero pochi, lo ammetto senza vergogna, ma ne avrei comunque.”
Jenkins fece un leggero sussulto, stupefatto dalla brutale sincerità di Flynn, per poi decidere di esprimere il suo parere:” Signor Carsen in questi anni ho visto in lei solo quello che volevo vedere. Ammetto di essere rimasto sorpreso dalla sua schiettezza, fin troppo cinica per un Pendragon. Però è anche vero che si accosta bene alla razionalità di un discendente di Salomone e al rancore di una persona come tante verso un uomo che le ha fatto così tanto male nel corso degli anni… è però questo rimorso e senso di colpa anche verso chi non merita di essere salvato che, a mio avviso, la rendono un Vero Bibliotecario e un uomo che merita tutto il mio rispetto: non sono molte le persone che sceglierebbero la sua strada… e forse è per questo che fra tutti l’unico degno dell’Occhio di Ra è lei.”
Dopo una leggera pausa il custode aggiunse con un sospiro:” Immagino che per il momento questa discussione rimarrà fra noi… oltre a me solo Merlino non si opporrebbe penso.”
Flynn annuì distrattamente, per poi decidere di scendere al piano di sotto e sfruttare ogni secondo possibile con la sua famiglia: avere il tempo contato rendeva prezioso ed inestimabile ogni momento.

Dopo aver deciso di cenare tutti assieme i presenti stavano finendo di sistemare le ultime cose per poter chiudere definitivamente la giornata di lavoro; una volta che Flynn ebbe concluso il suo resoconto dettagliato sulla sua permanenza al Triangolo guardò rapidamente le dieci persone li presenti per poi chiedere ancora una volta:” Ora sapete tutto, siamo entrati nella fase finale della guerra. Vi chiedo solo una cosa: sarete con me fino alla fine?”
Fu Nicole a rispondere con un sorriso, auto eleggendosi a portavoce di tutti i presenti:” Non c’è nemmeno bisogno di chiedercelo Secchione. Saremo con te fino alla fine, lo sai.”
Tutti annuirono in accordo così in Biblioteca si spensero le luci e scese il silenzio, sancendo la fine di una giornata profetizzata per millenni.
Flynn quella notte era crollato a letto stanco morto e si era addormentato praticamente subito a causa della stanchezza accumulata negli ultimi tre giorni; sembrava che il sonno del Bibliotecario potesse essere profondo e senza sogni, realizzando le speranze dello stesso Flynn.
La quiete onirica del Capo Bibliotecario venne turbata nel momento in cui realizzò di trovarsi in un ambiente a lui noto: era la stessa spiaggia soleggiata e di sabbia fine e bianchissima in cui aveva parlato con suo padre anni prima; Flynn si chiese se Alastair avesse deciso di tornare a parlare con lui in virtù della decisione che aveva preso quel giorno.
Flynn però si sbagliava: a tenergli compagnia c’era Judson, intento a far volare un aquilone in tutta calma^^^.

Quando il Primo Bibliotecario si accorse di non essere più solo disse allegro:” Ciao Flynn, anche questa volta sei riuscito nell’ impensabile. Devo proprio farti i miei complimenti ragazzo mio, anche a costo di risultare un vecchio ripetitivo e noioso.”
Flynn notando la tecnica non esattamente professionale di Judson disse divertito:” Con un piccolo incantesimo di vento l’aquilone volerebbe meglio, sai?”
L’altro uomo rispose con il suo caratteristico balbettio iniziale:” Non… non sarebbe altrettanto divertente o appagante però.”
Flynn alzò le spalle e si mise le mani in tasca dato che aveva notato di essere vestito di tutto punto e di non indossare più i logori pantaloni della tuta che gli facevano da pigiama, per poi decidere di andare al punto mentre fissava il mare di fronte a lui con sguardo assente:” Non sei qui per parlare di aquiloni, vero?”
La risposta di Judson non si fece attendere:” Mi spiace ma no. La giornata appena trascorsa era un nodo del Telaio del Fato anche se l’esito non era stato predetto… molte delle vecchie profezie arrivavano fino ad oggi, poi in molti non sono stati in grado di vedere di più.”
Flynn non disse nulla, così Judson decise di continuare il suo discorso:” Mi… anzi, ci… ci dispiace di non essere riusciti a sigillare definitivamente Aphopis una volta per tutte quando io e Charlene lo abbiamo affrontato agli albori della storia della Biblioteca.”
Flynn scosse la testa per poi rispondere calmo:” Non è stata colpa vostra. Eravate solo due persone contro un Dio, direi che sigillarlo per migliaia di anni è stato già un ottimo risultato.”
Judson sospirò prima di decidere di abbandonare l’aquilone e concentrarsi solo ed esclusivamente su Flynn:” Le cose non stanno esattamente così… quando io e Charlene affrontammo Aphopis eravamo da poco diventanti Bibliotecario e Guardiana, la Biblioteca stessa era solo una stanza che raccoglieva qualche papiro e qualche artefatto, io stesso non mi ero mai allontanato dal Mediterraneo e non conoscevo neanche un centesimo di quello che il mondo aveva da offrire cinquemila anni fa.
Fu grazie a un viaggio in Egitto che io e Charlene ci imbattemmo in un vecchio sacerdote terrorizzato dalle sue credenze: ci disse che il Dio del caos ora camminava fra i mortali pronto per liberare il Male Puro e annientare l’umanità.”
Flynn commentò semplicemente, certo della sua deduzione:” Ed è così che avete capito che serviva una forza per contrastare il Male e mantenere l’Equilibrio: il mondo vi sembrava immenso, quasi infinito, i pericoli erano dietro l’angolo e non si poteva sperare che qualche profezia o qualche eroe leggendario salvassero sempre il mondo.
È Aphopis che vi ha fatto decidere di legarvi alla Biblioteca, diventare immortali e darle una coscienza, vero?”
Il vecchio Bibliotecario annuì per poi aggiungere stanco, mentre il peso dei suoi millenni di vita si percepiva più forte che mai:” Quello e anche una profezia che ci fece un sacerdote del tempio di Ra… vedi… vedi Flynn quando ci imbattemmo in Aphopis per la prima volta  i sacerdoti non avevano l’Occhio di Ra dato che era stato rubato quindi tutto quello che abbiamo potuto fare è stato sigillare il Male e confinare Aphopis in un sarcofago… con la magia abbiamo spostato il portale per il male puro in un posto lontano dall’Egitto e dal Mediterraneo, convinti che fosse al sicuro. Sono stato ingenuo all’epoca a non pensare che nel futuro il mondo sarebbe stato più piccolo in un certo senso… comunque sia una volta sigillato Aphopis uno dei sacerdoti mi fece una profezia: Aphopis in un lontano futuro si sarebbe liberato e sarebbe toccato ad un Capo Bibliotecario combattere la battaglia finale, quel Capo Bibliotecario però non sarei stato io ma avrei vissuto a sufficienza per conoscerlo. Le parole erano molto più criptiche ma il senso era questo. Significava quindi che in qualche modo sarei diventato immortale… la soluzione migliore per adempiere alla profezia mi sembrava quella di Legarmi alla Biblioteca che si stava pian piano formando, così da poter proteggere il mondo e preservare la conoscenza e la magia… dopotutto nella mia ingenuità era quello il suo scopo iniziale… Flynn… mi spiace di non essere stato in grado di fermare Aphopis quando l’ho affrontato e che questo fardello sia ricaduto su di te.”

Flynn scosse la testa per poi sospirare riflessivo mentre si toglieva le scarpe, per poi andare a bagnare i piedi nell’acqua di quel mare onirico:” Se ho imparato qualcosa sulle profezie nell’ultimo anno è che nella maggior parte dei casi è meglio che si adempiano. Per quel che vale posso dirti che hai fatto la scelta giusta a tuo tempo; ora che ho recuperato l’Occhio di Ra tocca a me finire quello che avete iniziato, sperando di fare la scelta giusta.”
Judson capì immediatamente il sottinteso delle parole di Flynn così gli chiese senza giri di parole, per una volta:” Temi forse che l’aver pensato di sacrificare Dulaque ti renda una cattiva persona?”
Flynn scosse la testa mentre muoveva pigramente i piedi nell’acqua piacevolmente tiepida:” No, temo di essere una cattiva persona perché se potessi sacrificherei la vita di Dulaque al posto della mia senza poi avere grossi rimorsi. Anche se alla fine so già quale sarà la mia scelta non posso fare a meno di pensare che cedere all’oscurità e al male sia allettante in questo caso: non mi sono mai fatto problemi a rischiare la mia vita durante le missioni però questa volta è diverso, sto volontariamente scegliendo il mio destino e non è esattamente piacevole per me… senza contare il fatto che mi sto trasformando nella versione peggiore di me a causa della guerra che sto affrontando: per combattere il Male sto diventando malvagio e non è esattamente il mio obiettivo. Non l’avevo ancora detto a nessuno… però devo ammettere di sentirmi un minimo sollevato.”
Judson scosse la testa:”Non ti stai trasformando nella tua versione peggiore, fidati: eri molto diverso quando avevi in mano la Mela della Discordia. Sei semplicemente un uomo attaccato alla vita, che vuole vivere ancora e stare con i suoi affetti. Ricordalo sempre. Ora però devo andare, buona fortuna Flynn.”
Fu così che il Capo Bibliotecario si svegliò più confuso di quando era andato a dormire; l’abbraccio di una Nicole addormentata però fu quello che gli servì per ritrovare la calma e tornare a dormire.
 
Note:
 
* se tutti si spaventano per il messaggio di Ezekiel in inglese perché Flynn dovrebbe parlare spagnolo per tranquillizzarli? Inoltre Flynn parla senza problemi portoghese, dialetti delle popolazioni amazzoniche, russo, tibetano, francese e un sacco di lingue morte nei film, perché dovrebbe aver problemi con lo spagnolo?

 
** fosse davvero specchiato come nella serie il nome dovrebbe avere B e R al contrario, come la famosa scritta redrum in shining
 
*** vi rimando alla prima parte della storia se volete rinfrescarvi la memoria
 
^ per Al, Reg e As cresciuti mi sono ispirata rispettivamente a un giovane Noah Wyle, a Grant Gustin e ad Auden Wyle (con qualche anno in più) che, oltre ad essere la figlia di Noah, è anche una perfetta Astrea Carsen.
Lascio ai curiosi dei link per farvi un’idea migliore su come immagino Al, Reg e As.
 
https://static.wikia.nocookie.net/erwikia/images/a/a4/Carter.jpg/revision/latest/smart/width/250/height/250?cb=20181119212228
 
https://www.last.fm/it/music/Grant+Gustin/+images/e9c67e20514c27f5b48f44a291ef205d
 
https://m.imdb.com/name/nm11852893/mediaviewer/rm3044799233?context=default
 
^^ il primo è nominato nel primo film, nella mia storia sono stati due Veri Bibliotecari, rispettivamente il primo e il secondo dati i nomi e la tunica che indossa Eldred, nonostante l’etimologia del nome suggerisca una datazione alto-medievale in Inghilterra.
 
^^^ se ve lo state chiedendo: si, ho deciso di ricreare il dialogo di Flynn e Judson che avviene nel secondo film in quest’occasione. Mi ero stufata di usare sempre gli specchi ^^’
 
 
Ebbene sì: niente allusione a scene di sesso in aereo incredibilmente cringe con applausi e cinque ancora più cringe, niente maltrattamenti a Flynn e niente Bibliotecari nel paese delle meraviglie/triangolo delle Bermuda.
Fra l’altro questo episodio appena uscito mi era piaciuto un sacco, riguardandolo con una maturità maggiore mi sono accorta di tanti problemi che potevano essere risolti meglio e senza cringe… diamine, sto abusando della parola.
In compenso abbiamo Flynn e Nicole che dialogano come due adulti responsabili e una colonizzazione del triangolo/wonderland da parte della famiglia Carsen.
Rivedendo l’episodio mi è poi tornata alla mente una discussione avuta anni fa con un’americana: diceva che Nicole bullizzava Flynn e quindi non era la donna adatta a lui… ma ehi: se Eve picchia Flynn va tutto bene e sono la migliore coppia di sempre… ah no, non funziona così nella vita reale…
Diciamo solo che assistendo a certe scene sono sempre più convinta che gli autori abbiano dei seri problemi e che non abbiano visto i film nemmeno per sbaglio; per questo la scena dell’aereo andava modificata pesantemente e ammetto di aver avuto qualche difficoltà dato che volevo a tutti i costi rendere coerente e realistico, per quanto possibile, il tutto dato che Flynn fa la figura dello stupido boomer morto di fame praticamente a caso.
Dato che comunque esistono anche i personaggi minori i Carsen, Margie e Merlino hanno il loro spazio, anche e soprattutto perché nella mia testa si sta formando il pensiero di scrivere una quarta stagione ridotta in favore di un progetto originale anche se è tutto ancora fumoso e incerto. L’idea sta prendendo forma e i primi passi si possono vedere nella scelta dei personaggi del Triangolo: ci sono le versioni adulte di Alastair, Regan e Astrea al posto dei Bibliotecari.
Parlando della missione di Flynn spero sia emerso il voler dare un tono più serio e far capire come questa mia versione del Bibliotecario sia più matura e meno mina vagante del corrispettivo canonico. Ho poi cercato di renderlo più umano e sfaccettato dato che Flynn pur essendo una brava persona non è completamente puro di cuore, come nessuno di noi del resto: come è stato detto in più occasioni tutti abbiamo un lato oscuro più o meno grande che dobbiamo controllare e il lato oscuro di Flynn riguarda il suo rimorso nell’uccidere.
Flynn nel canone ha ucciso Dracula, forse anche altre persone, però ha la coscienza pulita dato che si tratta di un vampiro pluriomicida; è per questo che ho deciso di approfondire questo lato del carattere di Flynn scegliendo di puntare alla verità e alla sincerità piuttosto che alla compassione: Flynn è sincero quando dice che se potesse ucciderebbe a sangue freddo Dulaque, seppur con qualche rimorso, piuttosto che sacrificarsi lui; non lo fa però perché non è il tipo di persona che si metterebbe a braccare la sua vittima per i suoi scopi personali ed è per questo che è il Bibliotecario sincero e puro di cuore in grado di superare la prova del triangolo.
Spero di aver detto tutto, in caso abbiate dubbi chiedete pure!
Ringrazio sempre Mel per le recensioni.
Alla prossima Librarians:)


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Capitolo 68
*** Avviso che verrà rimosso ***


Avviso. Non me ne importa molto dell’editor.
Hanno appena annunciato un spin-off della serie previsto per il 2024. Nel prossimo futuro, quando ci saranno più informazioni, cercherò di capire come inserirlo nella lore di questa storia (potrei considerarlo una quarta stagione alternativa).
Se volete più info cercate the Librarians: the new chapter

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