The light in my darkness

di Luna_malicaj
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Aprii gli occhi e mi ritrovai su un lettino. 
Le immagini dell'incidente si fecero posto, e subito ricordai tutto.

Ma Taylor?  Dov'era?  Stava bene? 

Milioni di domande si formarono, ma ero sola nella stanza, finchè la porta non si aprì e apparvero i miei genitori.

Chiamarono subito i dottori, dicendo loro che mi ero svegliata..

«Amore, come stai?» mi chiese mia madre dopo che, i dottori mi controllarono per poi uscire dalla stanza.

«Taylor?» questa fu la mia risposta.

«Tesoro io e tua madre siamo così felici di vederti, pensavamo non c'è l'avresti fatta..sei stata in coma due settimane..» mi disse mio padre prendendomi una mano

«Due settimane?» chiesi, mi sembrava surreale..

«Si tesoro, ma ora sei qua, ora ti sei svegliata. Ma la cosa importante è..come ti senti?»

Non sapevo come stavo finché non avrei saputo dov'era lui e come stava.

«Taylor?» chiesi di nuovo, dato che loro evitarono la mia domanda

«Tesoro lui non c'è la fatta..» dopo quello non ascoltai più niente.

Dovevo ancora metabolizzare quella frase 'lui non c'è la fatta'. Mi sembrava tutto così surreale..

Piansi tutto il giorno, e anche quello seguente..piango ancora, credo sia normale. L'unica volta in cui piansi di più fu quando vidi il suo corpo giacere in una bara, il volto bianco, il corpo freddo, la ero un oceano di lacrime..

Non trovo giusto il fatto che io sia ancora qui, quel camion ha colpito lui come ha colpito me..

'Lui ti ha protetta..' mi ricordò il mio subconscio

Ha dato la vita per me, ma la mia vita finì con la sua morte, nessuno poteva capire quanto stessi male. Avevamo un altro legame speciale io e lui, ci aiutavamo a vicenda, stavamo sempre insieme, mi proteggeva..mi ha protetto quando eravamo sul punto di morte.

Quel camion, la persona che lo guidava..la odiai tantissimo, e la odio tutt'ora. 
Mi portò via la persona più importante della mia vita, e non sapevo se sarei mai stata in grado di riprendermi.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Era lunedì mattina, la routine stava ricominciando. Passai l'estate lontano da New York, precisamente a San Francisco, mi aiutò a staccare la spina e, a non pensare a niente per un pò, e ci riuscii, ero sicura che appena sarei tornata sarei riuscita a iniziare di nuovo, non dimenticando ciò che è successo, soltanto andando avanti. Mi alzai abbastanza presto e andai a farmi una doccia, mi vestì con una gonna a fiori e una maglia a strisce nere e bianche messa dentro, con i collant e le Vans. Scesi a fare colazione e incontrai mia madre.. "Ciao tesoro, come stai?" Mi chiese "Bene" "Sei pronta per tornare a scuola?" "Si..per una volta da quel giorno mi sento pronta..ci vediamo dopo mamma" le dissi salutandola per poi uscire di casa. Misi le cuffiette e feci partire la riproduzione casuale, la canzone che arrivò fu "The scientist" dei Coldplay. Quella canzone mi fece riaffiorare milioni di ricordi, ascoltavo questa canzone con mio fratello, era la nostra preferita. Decisi invece di toglierla di ascoltarla, era la nostra canzone, e se volevo andare avanti avrei dovuto ricominciare ad ascoltarla. Arrivai a scuola, mi fermai un attimo a ricordare i momenti passati con i miei vecchi amici, mi mancavano, ma non potevo fare molto. Passavo per i corridoi e tutti mi guardavano, parlando con chi gli stava vicino, non potevo credere che ero ancora la sorella del ragazzo morto. Certo mio fratello era uno fra i più popolari a scuola, ma non potevano guardarmi ancora così, non dopo mesi. Gli lascia perdere e mi indirizzai verso il mio armadietto per prendere ciò che mi sarebbe servito per la giornata. "Ciao, scusami sai dirmi dove si trova l'aula di storia? Sono nuova e non so orientarmi tanto bene " mi chiese una ragazza bionda accennando una risata "Se vuoi ci andiamo insieme, ho la stessa lezione" le dissi abbozzando un sorriso. "Certo! Comunque mi chiamo Emily" "Io sono Hanna" "Da dove vieni?" le chiesi quando arrivammo in classe. "Da Londra" "Mi piacerebbe andarci, mi piace molto come città" le dissi sorridendo. "Io ho sempre amato New York, il mio sogno era viverci, e quando ho saputo del trasferimento ero al settimo celo, al contrario di mio cugino" "Viene in questa scuola?" le chiesi "Si, ma è stato bocciato un anno" mi disse in modo un pò freddo, come se fosse successo qualcosa di brutto, e quello era il perchè della bocciatura di suo cugino. La lezione iniziò e presi appunti, mi mancava un pò la scuola, e il fatto di avere impegni il pomeriggio, mi piaceva studiare storia e sapere ciò che successe prima che io nascessi, mi piace approfondirla, fare ricerche, e sapere tutto ciò che si può sapere. Le due ore finirono, ora sarebbe toccato a matematica, una fra le materie che odio di più nonostante ci vada bene. "Che materie hai ora?" mi chiese Emily "Matematica e filosofia, tu?" "Scienze e Geografia, ci vediamo a pranzo?" mi chiese e io annuì, subito dopo mi diressi verso l'aula di matematica. Entrai in aula, dove già c'era la professoressa ad aspettare gli alunni che entrassero. Uno fra di loro mi colpì particolarmente, ed era Dylan. Era il migliore amico di mi fratello da quando andavano all'asilo, ma poi in seconda superiore si trasferì, senza dire dove, e mio fratello ci rimase molto male, non si sono neanche detti un bel addio, litigarono quel giorno, e mio fratello non stette bene, ma di sicuro neanche lui sarà stato tanto bene. Quando mi vide e lo salutai, sinceramente non sapevo se sapeva della morte di mio fratello, io non l'ho chiamai, non so i miei o i loro amici, lui mi salutò a sua volta e si sedette davanti a me. "Taylor? Sai dov'è? Oggi non l'ho visto" questo mi fece affermare che non sapeva nulla di ciò che successe due anni fa.. "Dylan, Ta-" incominciai per dirglielo, ma la professoressa mi fermò parlando lei. "Dato che siamo tutti possiamo iniziare" disse e Dylan si girò davanti. L'ora di matematica finì, e per una volta volevo che durasse per sempre, cosa gli potevo dire 'no, ma sai che taylor è morto? Circa due anni fa' non glielo potevo dire così.. "Mi puoi dire dove si trova Taylor? Devo dirgli una cosa importante.." "In realtà Taylor non c'è più..ci ha lasciato due anni fa" gli dissi nel modo più lieve possibile. "No ti prego dimmi che è uno scherzo.." disse con le lacrime agli occhi. "Lo vorrei tanto, mi dispiace" dissi alzandomi e lasciandolo solo, sono sicura che vorrà compagnia ora. Raggiunsi l'aula di filosofia, con un peso dentro ed era quello di aver fatto soffrire Dylan, io davvero non lo volevo, un senso di nausea mi salì e corsi in bagno, vomitando ciò che mangiai stamattina. Scoppiai a piangere, era colpa mia, soltanto colpa mia. ********* Passai l'ora di filosofia chiusa in bagno, e decisi di uscire per andare in mensa, alla fine lo avevo promesso ad Emily. Appena arrivai la cercai con lo sguardo, e quando la trovai mi diressi verso il tavolo in cui era.. "Hey ciao" mi disse sorridendo. "Ciao" dissi sedendomi. "Tutto bene?" mi chiese "No, ho vomitato tutta la mia colazione" dissi. "Ah, mi disp-" la nostra conversazione fu interrotta da qualcuno. "Emily, io vado a casa" disse qualcuno dalla voce famigliare..appena mi girai trovai Dylan, era suo cugino? "Dylan, mi dispiace tanto" gli dissi.. "Una cosa sola, perchè non me l'ho avete detto? Se non fossi tornato non l'avrei mai saputo?" "Io pensavo te lo avessero detto" dissi "Beh pensavi male" disse andandosene. Mi rigiro verso Emily che ha una faccia interrogativa. "Conosci mio cugino?" mi chiese. "Era il migliore amico di mio fratello.." "Hai un fratello?" "Avevo, è morto due anni fa" le dissi. E menomale che volevo andare avanti senza pensarci, questo è il primo giorno e già è successo un casino.. N/A: Se vi piace la storia sarei felice se la recensiate, se mi volete cercare sugli altri social sono: Instagram: __lunaaa.___ Twitter: @dallasstringimi Wattpad:@lunamalicaj (troverete questa storia anche là)

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