la verità e le sue bugie -doppia vita-

di Alex11236
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perdita e ritrovo ***
Capitolo 2: *** Il nuovo arrivo e la perdita più sentita ***
Capitolo 3: *** Il vuoto e la rinascita ***



Capitolo 1
*** Perdita e ritrovo ***


La VERITà e le sue BUGIE

-doppia vita-

1.PERDITA E RITROVO

la vera storia di quel ragazzo che hai suoi amici sembrava solo un dodicenne scontroso e perennemente arrabbiato col mondo, è molto più inverosimile di quanto si possa immaginare. Quel ragazzo arrabbiato col mondo, Michael, ha subito grandi e dolorose perdite nella sua vita. A cominciare da 10 anni prima, quando lui e suo fratello maggiore Doug erano al parco non molto lontano d a casa loro. Il più piccolo aveva solo 2 anni  mentre il maggiore invece 3. stavano giocando a basket il loro gioco preferito, sembravano due normali bambini ma non era così, avevano entrambi delle abilità inimmaginabili ma ancora non lo sapevano. Doug e Michael erano i più piccoli di 7 figli: Zack, Allison, Taylor, Ethan e Lucas , che quel giorno erano tutti a casa con la madre Rose, Loro padre invece se ne era andato 2 anni prima. Quella mattina però ci fu un terribile incidente: una frana, creatasi inspiegabilmente, travolse la casa con un’intera famiglia al suo interno. Quando sentirono il rumore della frana, Doug e Michael corsero a casa e la videro sotterrata dalle macerie , non riuscirono ad entrare e i soccorsi non arrivavano, era troppo tardi. I 2 bambini non seppero cosa fare, finché non arrivarono una bambina accompagnata da un ragazzo più grande.

La bambina tese una mano verso Michael e gli chiese di andare con loro. Michael non sapendo bene come fosse possibile , si sentì come attratto mentalmente, come se fossero legati in qualche modo , accettò di seguirli. Arrivarono così su un ponte non poco più sotto dal luogo in cui si trovavano, davanti a loro c’erano 3 condomini, quella sarebbe stata la loro nuova casa. La bambina si chiamava Alex e il fratello Willy ed entrambi rimasero orfani. Alex raccontò ai nuovi arrivati il suo passato, lei era già a conoscenza dei suoi poteri, i quali sembravano impossibili agli occhi di Doug e Michael, ma lei era una mutante, una dei più potenti ce ne sono solo 7 al mondo come lei e vengono chiamati gli immortali, proprio per la loro abilità di non poter morire. Alex spiegò loro anche quello che Dark aveva fatto alla sua famiglia, anche lui era un immortale, e gli disse anche che quei condomini erano loro proprietà ed erano circondati da una grande cupola invisibile, e se qualcuno voleva entrare doveva essere invitato da Alex o Willy. Quando sono dentro la cupola non si trovano più in Giappone, ma ben si in Italia nella piccola località di Inzino. La barriera serviva anche da portale, ad Alex piceva sempre seguire le partite del cugino: a quell’epoca l’Inazuma Eleven iniziò da poco la battaglia contro gli alieni, suo cugino era infatti Axel Blaze il famoso bomber di fuoco. Quasi un anno dopo Axel era ad Hokinawa, quindi Alex decise di andarlo a trovare, portando con se anche Doug e Michael. Stavano giocando sulla spiaggia quando delle travi cominciarono a cadere su un bambino, Axel prese così il pallone da calcio e riuscì a deviare la trave che stava per travolgere il piccolo e lo salvò, anche con l’aiuto di Michael che fermò Alex, decisa ad arrestare l’intervento del cugino. Fu questo l’evento che in futuro scatenò poi non solo una faida tra ragazzi, ma anche una guerra di famiglia. Alex, Michael e Doug crebbero insieme, tra felicità e sofferenze, come fratelli. Dopo un paio di anni si scoprì in modo alquanto spiacevole che anche Michael era un immortale, e Duog un mutante. Quello che i due fratelli ancora non sapevano era che avere un potere simile comportava una forte instabilità: ciò significa che dovevano imparare a controllarsi, specialmente Michael. Sapevano da tempo che aveva problemi a controllare la rabbia. Era già successo in passato che perse il controllo, fu una tragedia, distrusse quasi un intero edificio e persero la vita centinaia di persone. Grazie al patto che il padre di Alex strinse molti anni prima con il governo italiano esso insabbiò la cosa. Provarono per anni, con grandi sforzi e impegno ma purtroppo Michael non fu in grado di stabilire completamente il controllo su se stesso come a suo contrario Alex sapeva fare perfettamente o sembrava almeno sembrava così agli occhi di tutti. Quando poi compì nove anni Alex aprì nonostante le difficoltà del momento un campus per mutanti in difficoltà o senza una casa, lo fece in memoria del padre. Il campus era il progetto che quest’ultimo voleva realizzare prima di morire. Riuscirono ad organizzare le lezioni per aiutare ragazzi e bambini a controllare le loro abilità e a sviluppare i propri poteri. Michael era meravigliato da quello che aveva creato insieme ad Alex, ma di certo non avrebbe mai immaginato che sarebbe fiorito così, anche lui e Doug accompagnati da altri ragazzi aiutavano e appoggiavano quei ragazzi nelle loro difficoltà e aiutavano durante le lezioni, inoltre impararono molo anche loro da quella esperienza e fu proprio essa ad aiutarli a crescere. Di giorno erano alunni e tutori ma quando le lezioni finivano erano amici, una famiglia e scherzavano, si divertivano e giocavano. A Michael sorpresero di più i ragazzi maggiormente dotati, i loro poteri e la loro abilità nell’utilizzarli al meglio. Il vero problema tenere nascosti i oro poteri, l’autocontrollo serviva anche a questo scopo, il mondo non sapeva dell’esistenza dei mutanti. Tranne che per i più potenti governi del mondo tra cui quello italiano con il quale però la famiglia di Alex ha stretto un patto confidenziale che sarebbe rimasto segreto. Se i mutanti non avrebbero causato danni al paese e ai cittadini e gli avrebbero affiancati in caso di guerra, essi avrebbero potuto rifugiarsi e vivere in mezzo agli italiani. Nel resto del mondo però da decenni c’è in corso una guerra nell’ombra tra mutanti e alcuni rami segreti dei governi delle potenze principali. Nonostante ciò i tre ragazzi diventarono una famiglia e niente li avrebbe divisi, tranne fino a quando …

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Capitolo 2
*** Il nuovo arrivo e la perdita più sentita ***


2.IL NUOVO ARRIVO E LA PERDITA Più SENTITA

Tre anni dopo, mentre Alex restava a casa per gestire il campus, Michael decise di tornare a scuola e insieme a Doug faceva parte della squadra di calcio.
Ma un anno dopo arrivò alla Raimon per il suo primo anno di scuole medie Arion Sherwind: un ragazzino gioiosoe pieno di vite, convinto dell’armonia che il calcio dona alle persone, un ragazzino ingenuo e innamorato del pallone. Michael riconobbe in quel ragazzo il bambino che salvò anni prima aiutando Axel. Però lui non gli rivolse altri sguardi sperando che il ragazzo non si ricordasse di lui. Purtroppo però dopo qualche giorno quando Arion entrò definitivamente nella squadra, Doug sentendosi rimpiazzato e sendo a conoscenza  della verità  riguardo al quinto settore decise di lasciare sia la squadra , sia la scuola.
Per Michael fu insopportabile, infastidito da Arion e triste per l’abbandono del fratello si rivoltò contro il compagno, era infuriato dall’arrivo di Arion sia per Doug, sia per il suo comportamento: lo irritava, non riusciva a reggerlo. Agli occhi dei compagni Michael sembrava ogni a giorno a venire sempre più strano e arrogante. I ragazzi provarono a parlargli per capire quale fosse il problema, ma lui rimase indifferente alle continue intromissioni. Arion come al suo solito non si arrese e quando un giorno lo vide fuori scuola, per parlare con lui lo seguì e appena arrivato in un vicolo lo vide con Alex, continuò a seguirli e arrivarono ad un edificio probabilmente abbandonato da tempo. Dopo qualche minuto vide avvicinarsi ai due ragazzi anche Doug e a seguire arrivò Ray Dark.
Arion non capì cosa stesse accadendo ma li sentì discutere animatamente, non riusciva a credere che due suoi compagni avessero a che fare con quell’ uomo: aveva sentito molte storie raccontategli da Mark e Jude e da sua zia Silvia. Non voleva sapere cosa accomunasse Dark a quei ragazzi, temeva di quello che avrebbe potuto scoprire. Indeciso su come agire cominciò poco più lontano una violenta discussione, Arion sgranò gli occhi e capì che quello che stava accadendo era qualcosa di impossibile per qualsiasi essere umano.
I ragazzi cominciarono a salire i vari piani saltando da una scalinata all’ altra da un enorme apertura in mezzo al palazzo. Sul viso di Arion si vide un espressione di paura e confusione al tempo stesso, ma quando vide quell’ uomo disposto a tutto per la vittoria che era dark tenere per il collo proprio sul bordo di quell’ apertura Doug, uscì dal suo nascondiglio urlandogli di lasciare l’amico, Dark riconobbe quel ragazzino umano con dentro di se il sangue di quello che un tempo era il suo migliore amico. Si sorprese talmente tanto nel vedere Arion che la sua presa su doug si fece sempre più debole fino a lasciar cadere il ragazzo.
Alex e Michael cominciarono a correre ma non riuscirono a salvarlo, entrambi arrivati a terra si sedettero vicino a lui con le lacrime agli occhi. Michael disperato per la morte del fratello cominciò e perse il controllo, un forte terremoto, una tempesta e peggiorava sempre di più. Alex intervenne per fermarlo, ma l’unica persona che poteva farlo era il ragazzo senza più vita steso di fronte a lei. Dopo qualche minuto però l’ira di Michael venne sovrastata dal dolore e steso sul corpo del fratello entrò in un pianto disperato.
Dark vedendo quel cadavere guardò in cielo e chiese con un sussulto chiese scusa a quello che un tempo era il suo unico vero amico e padre del ragazzo, poi scomparì nel vuoto.
Rimasero li solo loro, Arion rimase traumatizzato da quella scena cje anche a lui gli si riempirono gli occhi di un’ acqua salata che poi li sfioravano il viso. Un compagno era in preda al dolore e alla solitudine e un’ altro steso senza vita su quel pavimento freddo e ruvido. L’ odio che Michael nutriva verso Arion aumentò e diventò qualcosa di più doloroso che lo divorava, tutto quel dolore era così forte che diventò anche un dolore fisico, per lui fu terribile, Alex lo vide nei suoi occhi Michael era annegato nel vuoto e nell’ odio che lo circondavano e dopo qualche secondo non resistì più e svenne. Alex anche lei disperata si avvicinò ai due compagni e dopo un sguardo peno di rabbia rivolto verso Arion anche loro scomparirono all’ improvviso.

 




ANGOLO AUTRICE

Hey sono di nuovo io con il nuovo capitolo

Spero che vi abbia incuriosito e vi sia piaciuto perché tra non molto arriverà anche il 3° capitolo.

Se questa notizia vi ha angosciati state tranquilli per le cose miglioreranno per i personaggi.

Aspetto con ansia i vostri commenti per sapere le vostre opinioni e se c’è qualcosa da poter migliorare.

Vi saluto e vi aspetto al prossimo capitolo. BACI a tutti !!

 

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Capitolo 3
*** Il vuoto e la rinascita ***


3.IL VUOTO NELL’ANIMA E LA RINASCITA

Tornati sul ponte di casa Alex si fece aiutare e quando arrivarono gli altri ragazzi e videro il cadavere di Doug anche loro entrarono in quella dannata sofferenza.

Alex era forte o almeno doveva esserlo: per quei ragazzi, per gli amici e la famiglia, riempiti di un dolore immenso. Portarono Michael a casa e ancora privo di sensi lo misero a letto per farlo riposare, ma i suoi muscoli erano ancora rigidi e tirati dall’istante in cui Dark lasciò la presa su Doug.

Prima di celebrare il funerale Alex volle aspettare qualche giorno per fargli un tributo in suo onore, lei non era religiosa ma era molto legata a tutti i morti sepolti alla città di ossa, era legata alla morte e alla vita a causa della sua immortalità: era questo il vero motivo per cui in segreto voleva diventare umana, voleva anche un giorno vedere in faccia la morte e poterle dire “prendi anche e cosi le mie sofferenze si placheranno”. Ma non era quello il momento, voleva vendicarsi per tutto quello che darK le aveva strappato ma come per Michael anche Alex dava la colpa dell’accaduto ad Arion.

Passò qualche giorno e Michael non si riprendeva, così Alex provò ad alleviare il suo dolore, fu difficile e sapeva che appena si sarebbe svegliato, si sarebbe arrabbiato perché quando si è coscienti i pensieri, le sofferenze sono ancora più divoranti.

Quando si riprese decisero di continuare con il funerale, lo seppellirono in una stanza segreta alla città di ossa con il resto della loro famiglia. Dopo la celebrazione Michael si chiuse in una delle stanza vuote della città, la stessa dove si rinchiuse molti anni prima.

Passarono giorni, settimane Michael non uscì nemmeno una volta da quella stanza, Alex dovette pensare a tutto: il campus era chiuso, ma a scuola era lei a dover giustificare le assenze di Michael. Quest’ ultimo infatti non usciva dalla città di ossa, non parlava con nessuno, l’unica cosa che riusciva a fare era … ricordare e rivivere quel momento, il omento esatto in cui Doug ha perso la vita. Alex era davvero preoccupata per lui, non sapeva cosa fare: provò a parlargli spesso ma senza alcun risultato, li portava da mangiare da bere, nonostante tutto, tutti i suoi sforzi non portarono a niente: Michael era distrutto. L’ unica cosa che esso le permetteva di fare era restare con lui a consolarlo in silenzio, ma solamente quando la sua solitudine gli pulsava il dolore anche nei ricordi più belli.

 

POV MICHAEL

Ero li, seduto, tutto raccolto con in mano le medagliette di Doug, le portava sempre al collo non le toglieva mai. Su di esse erano incisi i nomi dei nostri fratelli che sono morti molti anni fa e ancora una volta un’ onda di ricordi invade la mia mente, ricordi belli e brutti, felici e tristi, ma comunque dolorosi perché so che non potranno mai tornare.

Mi guardo attorno: i muri grigi e pieni di muffa in quella stana fedda e umida, fanno sembrare tutto più buio e vuoto.

Ormai non so più da quanto sono qui e non so nemmeno se è mattina o sera, l’unica luce in questa stanza è quella che trasmette la torcia del mio telefono ormai scarico che si spegnerà a minuti e mi lascerà al buoi.

Pria pensavo di essere felice e di avere una famiglia ma ora che Doug non c’è più ho capito di essere solo e non avrò mai più una famiglia.

Ormai la compagnia di Alex non mi basta più, sono solo e continuerò ad esserlo.

Devo essere qui da qualche settimana, comincio a sentirsi un odore di morte, forse il mio corpo è troppo stanco per reagire a questa terribile situazione.

Poi all’improvviso arriva Alex, ha una palla da basket in mano, mi guarda e poi sorride, un sorriso che non vedevo da ben 10 anni quando ci siamo incontrati la prima volta. Il suo sorriso era un misto tra dolcezza e speranza, è stata quella sua espressione che anni fa mi ha convinto a seguirla. Così mi decido cerco di alzarmi ma non sono molto in forma, dopo aver mangiato però cominciamo a giocare. Come al solito vinco sempre io del resto però lei mi batte sempre a calcio.

Mi ero dimenticato come mi faceva sentire stare con Alex a giocare, lei mi ha sempre aiutato e consolato e spero che un giorno potrò ricambiare il piacere di renderla felice.

In quel momento tutti i miei problemi scomparivano e mi dimenticavo di essere solo.

Ancora no sono pronto per tornare a scuola, non voglio vedere la faccia di Arion, ma questo non mi fermerà, voglio essere felice anche se probabilmente sarò lacerato dal senso di vendetta.

Nonostante questo continuerò a vivere, era quello che Doug desiderava di più: vivere e non tirarsi indietro davanti a niente.

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti , spero che anche questo capitolo vi piaccia e vi abbia fatto emozionare.

Per i nostri protagonisti le cose non state facili ma non preoccupatevi, ci saranno nuovi sviluppi e sorprese.

Aspetto entusiasta le vostre recensioni, vorrei sapere di coa ne pensate fino ora e cosa devo migliorare.

BACI A TUTTI !!! E ALLA PROSSIMA.

 

 

 

 

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