Bagheera

di Storyteller_juliet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Respiro selvaggio ***
Capitolo 2: *** Storia di una vita ***
Capitolo 3: *** promessa ***
Capitolo 4: *** dolore e pioggia ***
Capitolo 5: *** è il momento ***
Capitolo 6: *** nuovo mondo,nuova vita ***
Capitolo 7: *** waingunga ***



Capitolo 1
*** Respiro selvaggio ***


Sumitra,la pantera nera del palazzo di Oodaypore, osservó con orgoglio il suo cucciolo. Era un maschietto. Uno splendido maschietto e dalla pelliccia scura. Le minuscole zampe del piccolo si muovevano in ogni direzione,e i suoi occhietti ancora chiusi tentavano di aprirsi. Tristemente,la pantera ripensó al suo compagno...le ritornó in mente tutto...lo avevano ucciso gli umani...per colpa loro suo figlio non avrebbe mai potuto conoscere suo padre. Il piccolo era identico a lui.. Sumitra abbassó di nuovo lo sguardo sul cucciolo e,con stupore,si accorse che già tentava di sgusciare via dalle zampe di sua madre, nonostante le sue minuscole zampe non fossero ancora in grado di sostenere il peso del suo corpo. La pantera rise :-Che fai,scappi?-: chiese ritirandolo indietro :-Sí,figlio mio...un giorno lo farai. Un giorno fuggirai da qui...Sí...la giungla è il tuo posto... Bagheera...-: il cucciolo si riscosse come risvegliato da un sonno. Era il nome adatto :-il mio Bagheera...-:

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Capitolo 2
*** Storia di una vita ***


:-Alzati-:
un rumore di legno su ferro e un violento e convulso battere risveglió l'animale dal suo sonno.
Scocciato,Bagheera si levó sulle zampe, sbadigliando e stropicciandosi gli occhi. Sapeva chi era l'artefice di tanto fracasso : sollevó lo sguardo verso il grosso umano che reggeva un lungo bastone e che era intento a battere per tutta la lunghezza di quella prigione inespugnabile.
Si alzó mostrando i denti, che per giovani che fossero erano capaci di infliggere danni molto gravi.
Senza staccargli gli occhi sporgenti e scimmieschi di dosso, l'uomo si allontanó a gran passi.
Bagheera alzó leccandosi una zampa : Era splendido,sosteneva la famiglia reale del palazzo Oodaypore. Era diverso dagli altri.
Era molto particolare : la pelliccia di quei pochi cuccioli che erani sopravvissuti al rigido inverno e che ora avevano la sua stessa età avevano la tipica pelliccia dei leopardi,maculata. Bagheera era l'unico ad avere una pelliccia più nera della notte,anche più scura di quella di sua madre. I suoi occhi erano gialli,ed emanavano una sensazione di intelligenza.
Bagheera si sentiva diverso,forse perché veniva trattato come tale. Veniva spesso chiamato "shaitaan kaala" ovvero demonio nero, poichè tutti dicevano che possedesse gli occhi del diavolo. Questo lo faceva stare male,e lo faceva sentire diverso.
:-madre?-: chiese un giorno tanto lontano a Sumitra :-secondo te sono strano?-:
La madre aveva risposto con fare sornione :-strano? Mio figlio strano?-: Il giovane aveva abbassato le orecchie :-lo sai come mi chiamano..-:
:-bagheera-:Sumitra si era alzata e ora la sua testa era vicinissima a quella del figlio ,tanto che Bagheera riuscì a distinguere ogni screziatura di colore degli occhi della madre
:-Conoscevo qualcuno che era proprio come te. Forte. Dolce. Intelligente e deciso...lo conobbi fuori da qui. E lui era... Unico. Come te-:
Ma dopo questo,si rinchiuse di nuovo nel silenzio. Bagheera lo sapeva che parlare della sua casa precedente le faceva molto male.
Tentava man mano che sua madre gli rivelava suo malgrado i segreti del suo cuore di sondare e andare più a fondo.
Si era avvicinato a lei e le aveva leccato la guancia con delicatezza :-ti prego,dimmi di più su di lui...-:
Gli occhi stanchi e grigi di sumitra si posarono sulla giovane pantera
:-Senza paura.-: rispose dopo un lungo silenzio :-Tuo padre era senza paura-:
 

Nelle belle giornate come quelle era un vero peccato non poter esolorare. Bagheera andava avanti e indietro osservando tutt'intorno con aria scocciata. Era il solito panorama. Il solito paesaggio. Le solite sbarre. Si sdraió su un fianco e infiló il muso tra di esse. Gli altri giovani della sua età stavano bene lì nelle loro gabbie,ma Bagheera non si trovava per nulla bene. Certo,amava stare con sua madre nella stessa gabbia. Ma quel piccolo spazio metallizzato non gli bastava...
non gli bastava più.




Note dell'autore: ed eccoci al secondo capitolo! Spero vi piaccia^^ Love~ Juliet

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Capitolo 3
*** promessa ***


Bagheera camminava avanti e indietro nello spazio angusto,del resto era quello che faceva sempre.
avvicinava le zampe al lucchetto,provando la forte tentazione di romperlo con un colpo...se solo fosse stato più forte.
Diede una frustata di coda alle sbarre d'acciaio.
:-non ne posso più...-: si lamentò :-ma perchè non ci fanno uscire ogni tanto?-:
:-piantala di agitarti. sai che non succederà mai-: rispose Abhilasha,la giovane femmina di leopardo migliore amica di Bagheera. La femmina si leccò una zampa e restò a guardarlo per un attimo.
Bagheera aveva sempre pensato che Abha,come la chiamava lui ,fosse la più bella di tutte le femmine del palazzo di Oodaypore ;
il suo corpo snello era da fare invidia a chiunque top model,la sua pelliccia era maculata e di un colore marrone chiaro,a guardarla sembrava che fosse stata colpito da un raggio di sole. Ma la cosa che piaceva di più a Bagheera di lei erano gli occhi : Profondi e ambrati,sembravano trapassare da parte a parte chiunque li guardasse.
La giovane pantera si sdraiò al bordo della gabbia,con un sospiro sconsolato e Abha allungò il muso per toccare il suo :--sai...anch'io mi sono stancata della mia gabbia...-: disse con voce dolce. 
Ancora una volta,lo sguardo della giovane pantera andò a posarsi su quel mondo inaccessibile che era la foresta :-come vorrei esplorare...ci dev'essere altro,oltre a queste maledette sbarre!-: 
Abha sospirò :-lo so,-: mormorò :-anche a me piacerebbe esplorare...ma sai che non è permesso?-:
Bagheera sbuffò :-oh,Abha! ti stai solo lasciando condizionare dagli stupidi racconti di  Agnimukha!-: . 
Agnimukha era stato un vecchio leopardo albino,molto saggio,certo. ma aveva l' abitudine di inventarsi i fatti,invece di raccontarli così com'erano.
Bagheera e Abha lo consideravano un po' come un nonno brontolone.Ma era tanto buono con tutti. 
Dopo la sua morte,la sua gabbia era vuota. I due giovani felini sapevano che l'avrebbero portata via di lì a poco,e stavano già elaborando una corazza di indifferenza per non soffrire troppo.
:- Non è vero!-: protestò Abha :- è solo che...alcune sembravano così vere!-:
Bagheera roteò le pupille :-erano solo belle storie,-: sentenziò :- nulla di più-:
:-magari però avevano un fondo di verità!-: Ribattè lei.
Dopo un po' di silenzio,Bagheera fece una proposta :-sai che ti dico? io credo che per sapere cosa c'è là fuori dovremmo scoprirlo da noi-:
L'interesse di lei si risvegliò :-dove vuoi andare a parare,Bagheera?-:
Lui si sistemò meglio in fondo alla gabbia,avvicinandosi il più possibile a lei :-quando saremo più grandi e più forti,riusciremo a rompere il lucchetto e scapperemo assieme-: sussurrò,ignorando il sussulto indignato di Abha :-ma adesso siamo ancora troppo giovani e non abbastanza forti. Ma noi non rimarremo qui dentro. Giuri di non cambiare idea all'ultimo momento?-:
Abha abbassò lo sguardo :-non ti sembra di correre troppo?-: chiese lievemente agitata.
Bagheera scosse vigorosamente la testa :-non passerò in questa gabbia tutta la mia esistenza,Abhilasha-:
Abha rabbrividiva ogni volta che la chiamava per intero. Era appellativo di rimprovero a volte.
Dopo un lungo silenzio,Abha annuì :-va bene,-: pigolò :-te lo prometto-:
Bagheera sorrise,sapeva che Abha non lo avrebbe abbandonato.
Ma se il nostro eroe avesse saputo cosa sarebbe successo di lì a poco,credetemi...il sorriso gli sarebbe morto in viso.



eccoci qui con un nuovo capitolo!
uhmmm...chi lo sa cosa succederà tra Abha e il nostro Bagheera...
vi lascio il beneficio del dubbio.
alla prossima!

Love- Juliet

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Capitolo 4
*** dolore e pioggia ***


Bagheera chiuse gli occhi di fronte alla luce abbagliante che lo aveva appena colpito.
Il cielo era squarciato da lampi e rumorosi tuoni infrangevano il silenzio interrotto solo dallo scroscio dell'acqua.
Stava osservando da da dietro le sbarre gli umani che scuotevano impotenti la testa di fronte alla gabbia di un elefantessa. Parlavano tra loro,alcuni con facce avvilite e altri fingendosi tristi,ma con un luccichio negli occhi. Bagheera sapeva riconoscere le bugie dalla verità...e quegli umani fingevano,ma il nostro eroe non sapeva perchè. Cos'aveva la sua amica elefantessa?
un umano si spostò dalla visuale e,con orrore,Bagheera notò che la sua amica era coperta di chiazze scure e respirava a fatica,scossa da violenti spasmi e barrendo in preda al dolore.
La giovane pantera  si protese ferso le sbarre :-bashira!-: chiamò non appena gli umani se ne furono andati :-bashira,bashira cos'hai?-: 
l'elefantessa aprì gli occhi e guardò la giovane pantera,ma era come se non lo vedesse. i suoi occhi erano velati e,per un attimo,sembrò non riconoscerlo.
:-Bashira...ti prego,dimmi che succede...amica mia,se dovesse succederti qualcosa non me lo perdonerei mai! ti prego,non tenermi sulle spine!-:
Il respiro dell'elefantessa era sempre più lento :- tu sei stato tanto buono con me,bagheera...-: mormorò :-Ti auguro tutto il meglio...grazie...-:
con un fremito,il mastodontico corpo dell'animale restò immobile. Era morta.
:-BASHIRA,NO! NOOOO!!!-: Bagheera grdò con quanto fiato aveva in gola :-TI PREGO,SVEGLIATI!-: si voltò verso la madre,sdraiata dietro di lui e che lo guardava con sguardo pieno di dolcezza.
:-Madre,che cos'ha? perchè non risponde? perchè sta male così? PERCHE' A LEI?-:
Sumitra alzò una zampa facendogli cenno di tacere :-lo so che stai soffrendo...bashira era una brava elefantessa...ma figlio mio,ascolta. Le vite di tutti noi sono in grave pericolo.-: 
Il cuore della giovane pantera smise di battere ; pericolo? quella parola gli rimbalzava per la mente in modo ossessivo.
Una leopardessa guardò sumitra con sguardo colmo di tensione e rammarico :-Sumitra,è ancora un cucciolo...-:
Ma la pantera si girò di scatto,il pelo ritto sul dorso :- No.-: disse fermamente :-è giusto che lo sappia.-:
ignorando lo sguardo perplesso di bagheera,la madre andò avanti :-Bagheera,ho sentito dire agli umani qualcosa riguardo a un epidemia di peste. Nessuno di noi è al sicuro. Gli umani non sanno come curarci...questo vuol dire che moriremo-: Un lampo illuminò la sera a giorno e rese ancora più tragico e lugubre l'esito annunciato
no...un'epidemia? non era possibile..non poteva essere...e pensare che lui sognava di uscire da quella gabbia e andarsene per sempre. La convinzione che aveva sul fatto che sarebbe sicuramente morto era decisamente opprimente.
Lui e Abha si scambiarono uno sguardo carico di paura e confusione. Abha scosse lievemente la testa,come per chiedere spiegazioni. Ma l'altro la scosse di rimando in segno di resa.


Il tempo passava e,pian piano gli animali perivano.
Con sguardo rassegnato,Bagheera osservò gli umani che portavano via i suoi amici più cari oramai morti.
Sempre più gabbie si svuotavano e sempre più animali perivano. Ormai Bagheera programmava la fuga sempre più nei dettagli,ora che erano diventati forti abbastanza. Pensava che se se ne fossero andati di lì avrebbero potuto salvarsi...
Ma per quanto la mente di bagheera avesse elaborato un piano sofisticato e efficace,l giovane pantera non avrebbe potuto prevedere un imprevisto come quello che stava per accadere.

Avenne in un caldo pomeriggio di primavera. Bagheera e Abha stavano parlando con Bagheera,chiedendogli per l'ennesima volta uando sarebbe accaduta la fuga.
Sumitra stava sdraiata dietro di loro.
Quello che bagheera non sapeva e che la madre gli aveva tenuto nascosto per un lunghissimo tempo,era che la splendida pantera nera stava morendo.
Purtroppo anche lei di peste. Il suo destino era ormai segnato.
Era terminale. L'aveva tenuto nascosto per troppo tempo,e ora era tardi...Questione di ore...

Sumitra tentò di alzarsi per sforzarsi di mangiare un pò per non destare sospetti,ma quando la pantera crollò pesantemente al suolo con un suono rantolante,il cuore di Bagheera ebbe un tuffo.
:-MADRE!-: gridò,precipitandosi da lei,coccolandola dolcemente col muso e spronandola ad alzarsi. Gli occhi velati della pantera si rivolsero verso il figlio.
:-è..finita...-: sussurrò,stringendo la zampa di Bagheera.
Bagheera la guardò,la confusione si faceva strada dentro di lui come il muschio che cresce sulle rocce :-cosa? no! non è finita! starai bene,mamma. TE LO PROMETTO!-:
Abha guardava la scena con aria supplicante e impotente,oltre che triste e spaventata
Il respiro della pantera era sempre più debole :- piccolo mio...va bene così...per me è finita...ma tu devi andare...-: per un attimo la voce le cedette :-...devi andare nella giungla...dovrai vivere lì...tu...a-appartieni alla razza più bella e fiera di tutta la giungla..è lì che devi vivere...promettimi che non invecchierai qui...promettimi che tornerai lì,amore mio..-:
Bagheera sentì le lacrime salirgli agli occhi,facendo diventare tutto un ombra offuscata :-io...non posso lasciarti...-:
Sumitra,toccò il naso del figlio col suo :-non ci sarà posto dove andrai,nel quale io non sarò al tuo fianco...-: si fermò,la voce tutt'uno col vento e guardò la sua creatura,per portarsi il recordo dei suoi splendidi occhi verdi fin dentro la tomba. per ricordarseli per sempre,anche nel posto in cui stava andando. Quegli occhi identici a quelli del suo amore perduto :-Sei identico a tuo padre..-: 
Sumitra,la meravigliosa pantera dagli occi azzurri,chiuse le palpebre.     Per sempre.
Il cuore di Bagheera si svuotò.
:-mamma?...-: 
Ma Sumitra non rispose. Solo allora Bagheera realizzò di aver promesso l'impossibile...e che non avrebbe mai più sentito la dolce voce della sua mamma e neppure avrebbe più visto i suoi occhi che svettavano amorevolmente su di lui...
non avrebbe più visto le sue grandi zampe che lo tiravano a sè per coccolarlo,nè avrebbe mai più sentito il calore del suo corpo.
Non l'avrebbe rivista mai più.
La giovane pantera scoppiò in singhiozzi disperati. Così disperati da fare pena a chiunque.
qualcosa in lui era morto con sua madre,quel caldo pomeriggio di primavera.





Beh...dopo un pò di allegria ci voleva un scena trammatica...
Spero solo di non avervi fatto piangere troppo.
Mi è dispiaciuto troppo uccidere sumitra,ma dovevo farlo!
Devo seguire la spiegazione di Bagheera ne "Il libro della giungla".
alla prossima,preparate i fazzoletti!

Love-Juliet

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Capitolo 5
*** è il momento ***


Non ci furono mai giorni più bui nella vita di Bagheera se non quelli che succedettero la morte di Sumitra.
Dopo tanta fatica,e tanto agitare di bastoni contro Bagheera che si rifiutava di lasciare andare la madre e che ringhiava,soffiava,e menava fendendi artigliati a chiunque cercasse di avvicinarsi, gli esseri umani riuscirono a sbarazzarsi del corpo della pantera morta.
La giovane pantera si chiuse in sè stessa.
Un pesante silenzio gravava sul palazzo di Oodaypore.
Nessuno aveva il coraggio di andare dalla pantera dagli occhi di diavaolo a fargli le condoglianze per la grave perdita subita. Nessuno ne aveva il cuore.
E bagheera sembrava esserne fatto una ragione.
E si sentiva in colpa,per il semplice fatto che non riuscisse a pensare alla madre senza scoppiare in lacrime come un cucciolo.
Ogni cosa di lei...la sua voce,il modo in cui gli parlava...tutto...
E si sentiva in colpa,perchè sapeva che Sumitra non avrebbe voluto vederlo così.
Adesso era solo. 

La giovane pantera era sempre convinta sull'evasione. Doveva andarsene da quel posto. Mantenere la promessa fatta a sua madre.
Non aveva più nulla lì. Non aveva altra scelta. Il problema era che,nonostante la sua momentanea convinzione,Abha sembrava ancora titubante. Bagheera temeva che l'avrebbe abbandonato all'ultimo.
no. non lo farà  Si disse,cercando di convincersi. Ma se l'avesse fatto? 
Allora Bagheera avrebbe dovuto continuare senza di lei...con addosso la certezza che non l'avrebbe rivista mai più.
:-Abha-: la chiamò con voce piatta e guardandola con gli occhivelati dal dolore e rossi di pianto. Doveva avere conferma che lei non avrebbe rinunciato.
La femmina scattò in piedi,erano giorni che il suo amico non parlava! Probabilmente pensava che fosse morto.
:-Bagheera,hai bisogno di qualcosa?-: chiese ansiosa,ronzandogli attorno come un ape sul polline,o almeno provandoci,visto che erano separati dalle sbarre. Ma ancora per poco,pensò la pantera.
:-Stanotte.-:
:-Cosa?-:
:-Andremo via stanotte.-: Bagheera aveva abbassato la voce per non farsi sentire,ma questa arrivò chiara e forte alle orecchie di Abha,che trasalì.
:-s-stanotte?-: balbettò,le zampe tremanti :-ne...ne sei...-:
Lui annuì :-sicurissimo.-: Si issò a sedere,anche se con sforzo immane dato che i muscoli erano rigidi perchè non si muoveva da giorni.
:-ma...di notte è pericoloso!-: rispose lei. Era chiaro che cercava il pelo nell'uovo per non dover andare via. :-potremmo scappare via ora..-:
:-Ora potrebbero vederci! Allora ci braccherebbero e ci darebbero il sonno eterno!-: ribattè Bagheera scandendo le parole con intensità feroce :- Avevi detto che non ti saresti tirata indietro. AVEVI GIURATO!-: 
:-Io non mi sto tirando indietro!-: si difese lei con forza :-è solo che...ho paura...-:
Bagheera la guardò come se fosse da mandare al manicomio :-Abha,perchè non me l'hai detto?-: Chiese.
Lei abbassò lo sguardo a terra,senza osare guardarlo :-eri così entusiasta e...e poi è successa quella cosa e...-: La voce le cedette, e Bagheera vi potè avvertire la tristezza di cui era impregnata per pensare di ave deluso il suo migliore amico.
Bagheera la guardò per un tempo infinito :-sei la mia migliore amica.-: disse :-avrei potuto aiutarti...-:
Abha abbassò la testa. Bagheera sapeva che aveva paura,ma la voleva con sè ad ogni costo. Non voleva avere la certezza che sarebbe morta anche lei.
:-Ti prego..-: implorò :-Non posso andare senza di te. Devo sapere che non è l'ultima volta che ti vedo.-:
Le sue convinzioni che,in caso di rinuncia da parte di Abha,sarebbe andato da solo volarono via.
Si rinchiuse nuovamente nel suo silenzio. Non si tornava indietro,adesso.


La notte era calda e tranquilla. Il venticello faceva ondeggiare i rami degli alberi di acacia,mandando quell'acre ma dolce profumo alle narici di Bagheera. Quella era l'ultima volta che sentiva quell'odore,l'odore che gli dava la nausea ama che in fondo era uno dei tanti odori della sua infanzia.
Era tutto intento a scassinare il lucchetto della gabbia con un artiglio. Infilava,sfilava,rigirava,si faceva male,imprecava,sanguinava ma non mollava.
Alla fine,la sua tenacia venne premiata. Poichè,in uno svbotto d'ira la giovane pantera tirò una zampata a quel maledetto lucchetto.
Con sua grande sorpresa,La porta della gabbia si aprì con uno scricchiolio di ruggine.
Bagheera fece un balzo inditero e rimase come imprietrito,per paura che qualcuno potesse aver sentito
La giovane pantera si guardò attorno. Tutti dormivano profondamente,e gli umani erano rientrati nelle loro tane da un pezzo. Era impossibile che avessero sentito quel rumore in mezzo ai tanti rumori che si udivano.
A interrompere il silenzio notturno c'era il canto dei grilli , lo scorrere del fiume e il russare di alcuni animali,quindi poteva stare abbastanza tranquillo,la natura era dalla sua parte.
Bagheera guardò Abha,addormentata accanto a lui.
:-Abha-: mormorò. La femmina aprì gli occhi,e questi incontrarono quelli di Bagheera. Il suo sguardo divenne carico di tensione e paura,oltre che tristezza.
:-è ora?-: sussurrò. Bagheera annuì senza rispondere,il suo sguardo era eloquente.
Abha si alzò,i baffi che vibravano per l'emozione e il timore. 
Bagheera prese un respiro e alzò una zampa.
Per la prima volta in tutta la sua vita sentì la terra ,seppur coperta di ghiaia,sotto le zampe. Uscì completamente dalla gabbia e resto a guardarla. Si rese conto di quanto fosse piccola,vista dall'esterno. Non poteva credere di aver sprecato tanti anni della sua vita chiuso lì.
Abha era ancora in piedi che lo guardava,lo sguardo velato di tristezza.
A Bagheera si strinse il cuore,perchè capì subito. 
:-Abha...-: Disse,cercando di vederci chiaro. La sua amica aveva cambiato idea?
Ma lei distolse lo sguardo. Bagheera sentì le lacrime salirgli agli occhi,ma le ricacciò indietro con forza,sforzandosi di non dimostrarsi debole. 
Non ci fu bisogno di dire una parola. Abha sollevò il capo e lo scosse con fermezza ma tristezza infinita.
:-Mi dispiace. so che te l'avevo promesso...ma non durerei un giorno,lì...-: Disse lei con voce tremolante :-Mia madre è nata e cresciuta qui...andare via sarebbe come abbandonare una parte del mio cuore qui. Io devo restare,Bagheera-: Si sporse dalle sbarre.
Bagheera era come strodito ; Abha aveva rinunciato. Dopo tanta attesa e tante promesse aveva rinunciato. Le lacrime minacciavano ancora di scendere inesorabili. Gli occhi gli si lucidarono.
Avrebbe voluto gridare. Protestare. Opporsi con forza a quell'improvviso cambio di idea. Ma invece annuì.
:-Apparteniamo a due posti diversi-: sentenziò. :-tu sai già chi sei,e non hai bisogno di scoprirlo. Ma io non lo so,Abha. Ho bisogno di sapere chi sono.-:
 Ci fu un istante di silenzio. L'aria restò immobile e su come se il tempo si fosse fermato,in attesa della risposta di Abha.
:-spero che tu possa scoprirlo,-: Disse lei,infine. Lo stava guardando con occhi ardenti. come se volesse imprimersi la sua immagine e ricordarsela per sempre in modo da averlo sempre con sè. :-non ti dimenticherò mai-:
Bagheera toccò il naso col suo. I due felini rimasero muso a muso per qualche istante. Bagheera si staccò con dolcezza e le diede un ultimo sguardo. :-Addio,Abha. Che ramayana di accompagni-: disse,sentento una stretta la cuore.
:-Addio,Bagheera. Lo stesso vale per te.-: La voce di lei era frammentata e ,nel buio,bagheera parve di vedere due lacrime solitarie.
Per la prima volta dopo anni,si ricordò del collare stretto che portava al collo.
Con un morso,se lo strappò dal collo,provando un lieve dolore alla mandibola,quando gli strappò una zolla di pelliccia. 
Lo prese tra i denti e lo depose a terra,nella gabbia che era stata quella sua e di Sumitra. 
:-Addio,mamma-:
Dopodichè si voltò e spiccò un balzo. Guardò un ultima volta la gabbia,la sua migliore amica,il palazzo...stava lasciando tutto ciò che conosceva per avventurarsi in un luogo del quale non sapeva nulla.
Si voltò in avanti,deciso a non guardare più indietro. Una furia sconosciuta gli animaa le zampe.
La foresta ora era davanti a lui. Da vicino era anche più immensa di quanto l'avesse immaginata. Ma nonostante la possanza di quel posto che aveva sentito nominare solo nelle storie egli anziani,Bagheera non ebbe paura.
Abbandonò la ghiaia e affondò le zampe nel terreno fangoso. Un brivido gli attraversò la schiena. Poteva sentire le vibrazioni della natura.Il respiro gli divenne pesante in gola e il cuore sembrò sul punto di eslodergli nel petto.
 Spiccò un nuovo balzo,atterrando i n un praticello d'erba verde...non ne aveva mai vista di così verde. 
Sollevò il capo e vide che la terra era coperta da una fitta cappa di alberi e liane.
La giovane pantera respirò a pieno la libertà,quella libertà da tanto agognata.
La luna gli illuminava la pelliccia nera e il riflesso risplendeva nei suoi  occhi .
Senza nemmeno pensarci,i suoi muscoli iniziarono a muoversi. Involontariamente.
Correva,ma non aveva un perchè.
Forse per la gioia della libertà finalmente conquistata. Non gli importava del fango che sgli sporcava la pelliccia,e a malapena badava dei rami che gli sferzavano il volto.
La tristezza lo abbandonò e una pura felicità prese il suo posto.
Bagheera non aveva mai realizzato di essere così veloce. Superava tronchi caduti con agili salti,schivando cespugli e rovi,balzando tra un burrone e l'altro. 
La felicità lo aveva sopraffatto,e per un attimo non pensò più a niente.

Sapeva dove stava andando.



bentornati miei cari lettori!
ahhh,il nostro bagheera ce l'ha fatta !
cosa credete che succederà?
hhmm...vi lascio il beneficio del dubbio,di nuovo!
alla prossima! restate aggiornati!

love-Juliet 

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Capitolo 6
*** nuovo mondo,nuova vita ***


il sole picchiettò insistentemente sulla testa di Bagheera,addormentato alla base di un albero con foglei così grandi che la giovane pantera non aveva mai visto.
Per un attimo,Bagheera restò immobile disteso su un fianco. Ci mise un pò a ricordarsi che non era più rinchiuso tra quelle maledette sbarre.
Lentamente si issò a sedere guardandosi intorno ; quel posto era ancora più bello di giorno!
La luce solare gli accarezava il dorso e illuminava ogni cosa,facendola sembrare splendente e piena di una vita che la giovane pantera non aveva ancora visto. Come aveva fatto la sera precendente,affondò le zampe nel fango,non gli importava di sporcarsi. Voleva caire se stesse sognando o fosse sveglio,anche se la risposta era abbastanza scontata a pensarci bene.

il rumore del suo stomaco che brontolava lo distrasse da ogni sorta di pensiero. Si guardò attorno ; come avrebbe fatto a procurarsi il cibo? 
Qui non vi erano esseri umani...e lui non sapeva cacciare. Meglio così,pensò. Preferiva cavarsela da solo piuttosto che dipendere da quei bipedi.
Si scrollò le foglie che gli erano cadute addosso durante la notte e si incamminò del folto di quella foresta che,ad ogni passo diventava sempre più bella e misteriosa.

capì purtroppo di non essere molto ferrato nella caccia dopo essersi beccato un calcio da un bufalo d'acqua. La giovane pantera era rimasta in agguato per ore,ma,oramai persa la pazienza che ogni buon cacciatore deve possedere,aveva attaccato sconsideratamente una femmina con il suo cucciolo.
Per tutta risposta quest'ultima gli aveva sferrato un colpo con gli zoccoli dritto sulla testa,e Bagheera era volato all'indietro.
Quando si era rialzato,tutto ciò che era riuscito a procurarsi era un bernoccolo sul cranio.
:-Fortuna che sono di ossatura tosta...-: aveva borbottato tra sè e sè.

Sarebbe migliorato. Continuava a ripeterselo a mò di incoraggiamento. Si massaggiò la testa più volte cercando di lenire il dolore. Si rese conto di dover cercare un fiume per bagnare la testa. Guardandosi attorno,si rese conto che quella giungla era così vasta da fargli perdere l'orientamento. 
Sospirò :-non mi resta che chiedere informazioni-: Era una cosa che,molto spesso facevano gli umani ogni volta che si perdevano. Aveva abbastanza senso.
Mentre camminava,la foglie secche e i rametti schricchiolavano sotto le sue zampe,camminò per tutto il tempo osservando la fitta boscaglia che lo circondava e il cielo limpido.
Era così intento a fissare le meraviglie di quel mondo che aveva tanto agognato,che non si accorse di stare andando a sbattere contro una folta pelliccia scura.
:-OF!!-:esclamò. L'impatto lo rovesciò all'indietro,poichè fu come scontrarsi con una montagna pelosa.
Rialzò la testa e vide due occhi scuri e gentili che lo guardavano. Bagheera riconobbe subito quella creatura ; era un orso!
L'animale doveva avere appena la sua età. La sua pelliccia era scura,tendente al nero e sul petto aveva una mezzaluna bianca che si distingueva dal resto del corpo.
L'orso gli porse una zampa :-tutto bene?-: 
Bagheera la osservò (che artigli terribili!,pensò squadrando la zampa dell'immenso mammifero) poi vi apoggiò la sua sopra e l'orso lo aiutò a rialzarsi.
:-perdonami.-: farfugliò bagheera,imbarazzato :- N-non guardavo dove stavo andando-:
L'animale rise piano,evidentemente cercava di non mortificarlo :-non preoccuparti,amico!-: disse in tono allegro :-piuttosto ; ti sei fatto male? hai fatto un bel capitombolo-:
Bagheera agitò nervosamente la lunga coda sinuosa :-no...-: disse :- senti; posso chiederti un informazione? Sai dove si trova il fiume più vicino?-:
:-Si trova ad est-: disse l'altro,indicando un punto ben lontano da dove era diretto Bagheera. :-Basta seguire la rotta che ha fatto il sole fino ad adesso. Attraversi le caverne mhatwamba,superi il picco ell'elefante aggirandolo e attraversi il lago Kwaheri!-:
ma poi,notando lo sguardo stranito e confuso di bagheera,chiese :-Non sei di qui,vero?-:
Bagheera diede una vigorosa scossa di capo :-non esattamente.-: rispose :-vengo da...ehm...u-un altra giungla!-: 
Dentro di sè sperò che l'orso non inizziasse a fare domande,altrimenti sarebbe stato costretto a raccontare la verità ,dato che non era affatto bravo a mentire.
Con suo gran sollievo,l'orso schioccò la lingua e disse :-Facciamo così ; ti accompagno io! non sia mai che tu vada a scontrarti con qualche altro animale meno tollerante come un rinoceronte,vero...ehm...-:
Bagheera affiancò l'orso,che stava già iniziando a incamminarsi :-Bagheera-: disse.
:-Piacere,Bagheera-: rispose l'altro :-Io sono Baloo-:




Miei cari lettori!
Mi dispiace tanto per la cortezza del capitolo,ma mi sento male e non sono in vena di scrivere.
Però ho fatto uno sforzo solo perchè siete voi

Alla prossima!

Love-Juliet

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Capitolo 7
*** waingunga ***


la notte calò in fretta mentre la pantera e l'orso camminavano chiaccherando tra loro. Le rime luci del tramonto aveano inizato ad illuminare la giungla quando Bagheera e Baloo erano a metà dal fiume. Un lieve venticello aveva iniziato a soffiare,smuovendo le pelliccie dei due viaggiatori.
Bagheera comininciava a trovare Baloo simpatico. L'orso gli aveva raccontato tutta la sua storia,con una parlantina irrefrenabile. Una volta che ebbe finito,Bagheera si godè il silenzio per una manciata di minuti. Di lì a poco sarebbero arrivati,lo so capiva dal rumore della scrosciare del fiume sulle sponde. Alcuni uccelli variopinti svolazzavano sopra le loro testa,alcuni salutando baloo con fare amichevole e ignorando Bagheera,altri fermandosi a osservare incuriositi la pantera,mentre altri se ne volavano via non appena gli occhi di Bagheera incontravano i loro,lasciando la pantera perplessa. Sperava solo che nessuno iniziasse a sguinzagliare giudizi non fondati sul nuovo arrivato. 
Bagheera si limitò a non badarci e ad osservare di sottecchi le acque del waingunga che iniziavano ad intravedersi da albero in albero.
Dopo un pò,Baloo ruppe il silenzio :-Dì un po',Bagheera,tu da dove vieni?-: 
Bagheera per poco non inciampò su una radice. Aveva pregato Ramayana che nessuno gli facesse domande sul suo passato.
:-ecco...L'ho già detto. da lontano-:
:-Sì,ma non hai specificato da dove-: disse l'orso,in un tono che Bagheera non seppe identificare. Con un sospirò,scosse il capo. Avrebbe tanto voluto sfogarsi con qualcuno,era successo tutto troppo in fretta. Aveva sofferto tanto e non aveva avuto occasione di dirlo a nessuno,o parlarne in modo da stare meglio. 
No,si disse,i miei sentimenti non devono ostacolarmi.
:-Mi dispiace,Baloo. è tutto ciò che posso dirti.-: disse sconsolato. L'orso annuì 
:-Va bene. Ho capito. Non devi dirmelo ora,me lo dirai quando sarai pronto. Okay? Beh...sempre che ci rivedremo ancora...-: Nella voce di Baloo c'era un pizzico di incertezza. Bagheera si trattenne dal ridacchiare.
:-Ma certo che ci rivedremo! molto spesso immagino,dato che vivrò qui.-:  rispose l'altro. Lo sguardo di Baloo si illuminò
:-vivrai qui? ma allora devo subito portarti a conoscere il popolo libero! Saranno felicissimi di conoscerti! è passato tanto tempo da quando...-: ma si interruppe,notando che lo sguardo di bagheera si era fatto interrogativo. :- oh...ehm...non importa! ecco,siamo arrivati!-:
Il waingunga era un fiume meraviglioso. Bagheera rimase incantato  a fissare le acque cristalline. A sporgersi dalla sponda si poteva vedere il fondale roccioso. Al centro ergeva una roccia dall'aria massiccia e imponente. La giovane pantera rimase immobile a fissarne la possanza.
:-quella è la roccia della pace.-: Disse Baloo,affiancando l'amico. L'orso si chnò per bere,gli occhi chiusi mentre assaporava l'acqua. Li riaprì per guardare Bgaheera. Sollevò di poco la testa,il mento gocciolante 
:-su,bevi! è un toccasana per la stanchezza-: 
Bagheera si abbassò e toccò l'acqua con il muso,bevendo lunghe sorsate. Si sentì subito rinvigorire,Baloo aveva ragione. Era proprio quello che ci voleva. 
Al suo fianco qualcos'altro riemerse dalla foresta,con la coda dell'occhio vide un lampo di pelliccia arancione a strisce. Un corpo possente si chinò accanto a loro e iniziò a bere. Con curiosità,Bagheera voltò la testa. Accanto a loro vi era un animale di cui la giovane pantera aveva sentito parlare,ma che non aveva mai visto. Il suo corpo era sinuoso e la pelliccia era di un arancione chiaro ricoperta di strisce nere come la notte. Era una tigre.
Dalle dimensioni Bagheera suppose che doveva avere all'incirca la sua età. L'altro felino voltò lo sguardo e vide Bagheera,i suoi occhi erano di un ambra profondo,intimidatori ma allo stesso tempo calmo. Rimasero a guardarsi l'un l'altro con diffidenza,in quel momento Baloo intervenne sollevando il capo 
:-Shere Khan! Chi si vede!-: disse allegro l'orso,La tigre lo guardò,i lati della sua bocca si incurvarono in un leggero sorriso :-Ciao,Baloo.-: disse. Nonostante la sua giovane età,la voce cominciava già a essere profonda,come quella di Bagheera del resto.
:- dove sei stato,è un pò che non ti si vede in giro.-: disse Baloo. Shere Khan inarcò le sopracciglia scure 
:-sono stato...impegnato. Ma chi è lui?-: Chiese la giovane tigre indicando Bagheera.
Baloo si battè una zampa sulla fronte :-oh,giusto!! Shere khan,lui è Bagheera. Bagheera,lui è Shere Khan. -:
Shere khan annuì :-sei nuovo qui?-: chiese. Bagheera smosse il terreno con un artiglio
:-beh,sì. Più o meno.-: Disse. Shere Khan emise un suono che forse era di simpatia-un miscuglio tra le fusa e uno sbuffo amichevole.- 
:-non ti ho mai visto da queste parti. Hai già incontrato il popolo libero?-:
Bagheera emise un brontolio ; tutti continuavano a parlargli di questo popolo libero,ma nessuno si era mai curato di spiegargli cosa fosse esattamente. L'espressione frustrata che aveva prima venne rimpiazzata da un espressione confusa.
Shere khan parve capire al volo e spiegò :-Sono il popolo dei lupi. Ma dove sei vissuto,sotto una roccia?-: 
Bagheera mosse piano lo coda. Più o meno,pensò.
Per un'attimo i tre animali restarono in silenzio,nel quale Bagheera appiattì le orecchie sul cranio,imbarazzato.
:-Ehy,Khanny,dato che c'è una riunione del popolo libero tra poco,no?-: disse baloo con allegria :-perchè non portiamo anche Bagheera?-: Lo sguardo del giovane orso era diretto verso Shere khan,gli occhi di Baloo cercavano evidentemente di comunicare con quelli di Shere Khan. Stava evidentemente dicendogli qualcosa che Bagheera non doveva Sapere.
L'espressione di Shere Khan divenne una di profonda consapevolezza,spalancando gli occhi. La giovane tigre annuì :-penso che sia una buona idea. Ti andrebbe di venire,Bagheera?-:
La giovane pantera rimase in silenzio per un battito di ciglia,considerando l'idea. 
:-Sì. mi piacerebbe-: concluse,e baloo si lasciò sfuggire uno strilletto contento e Shere Khan gli indirizzò un'occhiataccia 
:-Perfetto,allora i,incamminiamoci!-: Esclamò Baloo scattando in piedi con un'agilità inaspettata seguito dai due felini.
Bagheera sorrise. si era fatto due amici in una giornata. Per un attimo,la sua mente era volata ad Oodaypore. Nella gabbia. Pensò a Abha. La sua Abha,lì. Da sola. La giovane pantera si chiese con tristezza momentanea se la leopardessa sentisse mancanza di lui,quanto lui di lei.
La giovane pantera scosse il capo. La sua nuova vita cominciava qui e adesso. Non avrebbe pensato al passato.
Mai più.,si disse mentre si inoltravano nel cuore della giungla.



Eccoci qua!
Finalmente il nostro Baghi ha incontrato Shere khan. Hmmm...beneficio del dubbio.
restate aggiornati!

Love-Juliet

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