D'un tratto dal cielo

di Romanticgirl02
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Fuori dagli schemi ***
Capitolo 3: *** E adesso? ***
Capitolo 4: *** Domenica! ***
Capitolo 5: *** Piccola tregua ***
Capitolo 6: *** Il giorno peggiore ***
Capitolo 7: *** Giorno da dimenticare ***
Capitolo 8: *** Non posso crederci! ***
Capitolo 9: *** Tutto bene ***
Capitolo 10: *** Casa... ***
Capitolo 11: *** Amici o nemici? ***
Capitolo 12: *** Fiamme ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Lavoro e problemi ***
Capitolo 15: *** Attimi di pace ***
Capitolo 16: *** Il passato ***
Capitolo 17: *** Demone e angelo ***
Capitolo 18: *** Lei, io e uno sconosciuto ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

*suona la sveglia*
-Mmmh... che ore sono? Le 7.50... le 7.50?!?! Sono in super ritardo!-
mi alzo e mi fiondo in bagno per farmi una doccia veloce, per poi scendere le scale afferrare al volo il mio pranzo e accennando un saluto a mia madre mentre corro come un fulmine per non arrivare tardi a scuola... cavolo è iniziata da circa un mese e io ho ancora problemi ad alzarmi la mattina!
Mi chiamo Kagome Higurashi e come al solito sono in ritardo, ho 17 anni e frequento il secondo anni dell'istituto superiore Sengoku, una tra le più importanti scuole di tutto il Giappone... ma chi diavolo me lo ha fatto fare? Con tutti questi ritardi di sicuro mi bocceranno e siamo solo al primo mese! 
-finalmente!- borbotto tra un respiro e l'altro mentre varco l'entrata 7.58... nuovo record!
-ehi Higurashi!- una voce famigliare mi chiama, mi volto e gli corro incontro per poi baciarlo a fior di labbra 
-Ciao Hojo!-
-Sempre in ritardo vero?-
gli rispondo facendogli la linguaccia
-dai non fare così! A proposito ti ricordi di oggi vero?-
-Certo!- rispondo emozionata -Alle 16.30 in piazza, ma non preoccuparti sarò puntuale!-
-Perfetto, allora ci vediamo dopo- e prima di allontanarsi mi regala un altro bacio -A dopo- 
eh si, il famosissimo Hojo Akitoki è il mio ragazzo, ormai stiamo insieme da un anno ma ancora non mi pare vero, lui è il capitano della squadra di calcio della scuola e capo del consiglio studentesco... in poche parole il ragazzo più famoso della scuola!
Mi avvio verso la mia classe tra mille pensieri per poi dirigermi nel mio banco 
-ehi Kagome mi senti? Dai non restare lì imbambolata!- 
-Sango da quanto sei qui?- rispondo risvegliandomi dai miei pensieri
-Sicuramente da molto più di te!- Sango Hirai, la mia migliore amica e capoclasse, ha i più bei voti di tutta la scuola ed è sicuramente la più acclamata per bellezza... ma che ci faccio io in mezzo a loro? Io sono una persona come le altre, dall'aspetto comune e con voti comuni! 
Intanto la lezione inizia e come al solito dopo il saluto inizio a scarabocchiare qualche appunto per poi perdermi nei miei pensieri...
I miei giorni sono troppo monotoni... ormai faccio le stesse cos'è tutti i giorni, dopo la scuola esco con Hojo, poi passo la sera con Sango e infine mi ritrovo alle 22 che devo ancora finire i compiti,certo Sango mi aiuta ma io preferisco i pettegolezzi che una sana ripassata in matematica...
Se solo succedesse qualcosa, anche solo per qualche minuto... mi fermai a guardare il cielo e  il tempo a scuola volò salutai Sango e andai casa, mi preparai per l'appuntamento con Hojo e adesso eccomi  qui nel luogo dell'appuntamento.



Salve a tutti,
spero di avervi almeno un po' incuriositi, lo ammetto questo capitolo mi sembra un po' monotono e veloce, però vi assicuro che nel prossimo succederanno tante cose! Ditemi il vostro parere, cosa ne pensate??
arriverderci e al prossimo capitolo!

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Capitolo 2
*** Fuori dagli schemi ***


Fuori dagli schemi. Sto  aspettando ormai da 10 minuti l'arrivo di Hojo ma di lui neanche l'ombra, è strano da parte sua arrivare in ritardo ad un appuntamento, certo io non posso parlare eppure ho la sensazione che qualcosa sta per accadere...  *squilla il telefono* -Pronto?- -Ehi Higurashi, sono Hojo. Mi dispiace dirtelo così su due piedi ma purtroppo non riesco a venire... mi dispiace molto ma ho avuto un contrattempo e non riesco proprio a liberarmi, ci vediamo domani a scuola, ti voglio bene tesoro.- -Ma Hoj...- niente a già riattaccato! E adesso che faccio? Non ho voglia di tornarmene a casa... inizio a camminare in giro guardando di tanto in tanto le vetrine finché non mi rendo conto dell'orario, sono già le 19! È solo dopo aver visto l'ora mi accorgo di non sapere dove sono... si... mi sono persa per le strade di Tokyo... fantastico e adesso? Provo a chiamare a casa ma nessuno mi risponde, a già è vero mamma è ancora al lavoro e Sota è agli allenamenti con il nonno... bene seconda possibilità: chiamare Sango! Uno, due squilli, segreteria! Perché quando ho bisogno sono tutti occupati? Non mi va proprio di chiamare Hojo, magari è ancora impegnato... ma a fare cosa?  Continuo a camminare senza sosta entrando in qualche negozio a chiedere informazioni, ma con pochi risultati... Sento delle gocce cadermi in testa... inizia a piovere -Perfetto ci mancava solo questa!- mi riparo sotto alla fermata dell'autobus e inizio a tremare per il freddo, arriva un autobus e decido di salire guardo un po' le fermate e ne riconosco solo una e decido di scendere li. Il cielo inizia a schiarirsi così riprendo il mio girovagare immersa nei miei pensieri siccome tornare a casa. -ATTENTA! SPOSTATI DAL DI LI!- Alzo lo sguardo al cielo e vedo un ragazzo dai capelli argentei e gli occhi dorati, sembrava un angelo...ma in meno di due secondi me lo ritrovo addosso, o meglio io stesa sotto di lui -Ehi ma sei impazzito?- ma appena realizzo in che bizzarra situazione siamo divento paonazza -E...ehi t...tu spos...spostati!- e lo spingo via con tale forza che non sapevo neanche d'avere -ehi ragazzina! Si può sapere cosa non capisci? Ti avevo detto di spostarti dal di li!- Ha una voce profonda, quasi si svegliasse adesso da un incubo -come potevo immaginare che qualcuno mi sarebbe caduto addosso?- ribattei abbastanza alterata! Lo sentii sbuffare poi si alzò e si guardò intorno -Bene non mi hanno seguito, scusa ragazzina ma me ne vado, la prossima volta levati- Rimango sbalordita, non che mi aspettassi chissà cosa ma almeno un "tutto bene?" Oppure "ti sei fatta male?" No! Niente di niente! Chi diavolo si crede di essere questo ragazzo? Poi mi ricorda che non sapevo da che parte andare per tornare a casa -ehi tu! Prima di andartene sapresti dirmi dove si trova la strada che porta al tempio Higurashi?- lui si volta abbastanza alterato -Ti sei persa?- risponde con un ghigno, no guarda una persona ti chiede informazioni perché non ha niente di meglio da fare con tutta la forza di volontà che ho gli rispondo -si, mentre giravo per i negozi non mi sono resa conto di dove stavo andando, poi ha iniziato a piovere e ho preso l'autobus e sono arrivata fin qui...- -Hahahah non avevo mai visto nessuna così stupida e rimbambita- La mia pazienza,ormai al limite, scoppia -stupida e rimbambita? È così che ti rivolgi a una ragazza che non solo le sei caduto addosso ma per di più ti ha chiesto indicazioni per la strada di casa? Sei proprio uno scemo! Sai penso che chiederò a qualcunaltro!- -E a chi?- adesso che me lo faceva notare non c'era nessuno per strada non un anima viva butto lo sguardo sul mio orologio e rimango di ghiaccio... sono già le 21... come è possibile? Mi viene da piangere: ho freddo, non so dove diavolo sia la via di casa e non ho nessuno oltre a sto ragazzo a cui chiedere informazioni. Sono finita! -Dai non dirmi che ti stai per mettere a piangere vero?- lo guardai con stizza e con odio, ma ormai le mie lacrime agli occhi erano pronte ad uscire. -uff... fammi pensare il tempio Higurashi.... ah sì so dove rimane... ma è meglio che ti accompagni sia mai che ti perdi di nuovo e che ti ritrova ancora in giro- Anche se non ha un tono gentilissimo lo ringrazio mentalmente per poi seguirlo e dopo un paio di svolte trovo finalmente la via di casa... non pensavo di essere così vicina! -G...grazie adesso so dove sono... ma posso farti una domanda? Perché ti sei buttato giù dal palazzo?- -Non sono affari tuoi!- si volta e se ne va... stupida Kagome lui ti aiuta a tornare a casa e tu ti metti a fare domande strane? Chissà cosa ha pensato! Tanto non lo rivedrò mai più... Già ma ti piacerebbe... la mia voce interiore a volte gioca brutti scherzi, non lo voglio mai più rivedere! *_suona la sveglia_* Ieri sera mia mamma si è arrabbiata moltissimo e dopo ore di interrogatorio sono riuscita ad andare a dormire. Stranamente arrivo a scuola in anticipo... no non è poi tanto strano, soprattutto quando devo assolutamente parlare con Sango! Gli corro incontro e la trascino via per un braccio decisa a raccontargli dell'accaduto. -Ma lui ti piace?- c... cosa? Che diavolo le salta in mente, no che non mi piace io sono la ragazza di Hojo a me piace lui! -A me piace Hojo non un ragazzo sconosciuto che si butta giù dai palazzi investendo le persone sottostanti, per di più sgarbato e maleducato!- -sarà... ma secondo me lo rivedrai...- -Sango non dirmi così! Dai andiamo in classe- ci alziamo e una volta entrati in classe ci sediamo nei nostri banchi, ma prima che inizia la lezione... -ragazzi oggi abbiamo due nuovi compagni- dice il prof con scarso interesse -su forza presentatevi-continuò lui -Sono Miroku Kazana, felice di conoscervi- disse il primo dai capelli corvini e due occhi blu da urlo! Ma quando poso allo sguardo sul secondo ragazzo per poco non mi viene un infarto! -Mi chiamo Inuyasha No Tashio, piacere- è lui! Il ragazzo del palazzo! Cerco Sango con lo sguardo e appena vedo che ricambia gli scrivo un bigliettino al quale come risposta ricevo:- ne parliamo dopo- Sono pronta a morire... -bene Kazana vicino ad Hirai, mentre Tashio vicino a Higurashi- sono morta. Ho deciso di pubblicare oggi stesso anche questo capitolo, così da avere un quadro più completo di questa storia, vi prego di commentare e dirmi la vostra. Scusate se ci sono errori grammaticali ma sto scrivendo dal telefono e mi risulta difficile. Grazie ancora a chi mi lascerà anche un piccolo commento! A presto

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Capitolo 3
*** E adesso? ***


Lo vedo avvicinarsi senza guardarsi troppo in giro, andando dritto nel suo banco... vicino al mio. Mentre penso a un modo carino per salutarlo sento i commenti delle mie compagne di classe: "com'è bello!" "Si lui e il suo amico sono una vera bomba!" "Ma sono per caso dei modelli famosi?".... io non posso credere alle mie orecchie! Vada per l'altro...aspetta come si chiama? Ah sì Miroku, ma Inuyasha no! Assolutamente no! "Perché ti ricordi solo il suo nome?" Mi dice quella fastidiosa di voce interiore.... ma si solo perché mi è caduto addosso! "Se lo dici te..." Decido di alzare lo sguardo e mi ritrovo il suo fisso sul mio... dopo poco vedo i suoi occhi brillare per poi chiudere la magnifica scena con una risatina di scherno. Si siede e solo dopo capisco: si è ricordato di me! E per di più sta ancora RIDENDO di me! Che situazione! Per tutta la lezione lotto contro me stessa per non girarmi dalla sua parte. Sento i suoi occhi fissi su di me... o è solo immaginazione? Cerco di stare attenta ma è impossibile così mi metto a disegnare e fortunatamente la campanella mi salva! Mi alzo e vado dritta da Sango intanto vedo che Miroku va vicino ad Inuyasha... ah quindi loro due si conosco... buono a sapersi... -Allora Kagome hai provato a parlargli? Si ricorda di te?- -Bhe in realtà non ci ho ancora parlato... ma mi ha fatto capire espressamente che si ricorda- -Ti ha salutato lui?- chiede con molta curiosità! -No ma l'ha fatto intendere! Si è messo a ridere appena mi ha riconosciuto!- "Che modi!" Volevo aggiungere ma il professore era già arrivato mi giro e strano davvero, Miroku mi accenna un saluto... vado a sedermi e sta volta mi volto verso Inuyasha e lo trovo con la testa appoggiata sulle braccia rivolta verso di me ma... con gli occhi chiusi. Che si sia addormentato? No dai non è possibile... e se... provo a toccarlo con la punta del dito... nessuna risposta. Lo provo a scossare lentamente poi con maggiore forza, per poco penso che sia morto... poi lo sento: una risata soffocata -E smettila non sono mica morto!- dice con divertimento -Non l'ho mai pensato!- dico diventando leggermente rossa -Sarà... chi è quello?- dice rivolgendosi con lo sguardo sul professore -Si chiama Naraku ed è il professore di matematica, è molto severo....- -Si si. Va bene- dice per poi tornare a chiudere gli occhi, poi sento qualcuno darmi un pizzicotto sulla gamba, faccio finta di niente... me lo sarò immaginata. Sta volta lo sento più forte sulla coscia e inizio a diventare rossa come un pomodoro mi giro verso Inuyasha e lo vedo con il suo solito ghigno. Gli dico di smetterla ma lui continua. Glielo dico ancora ma niente da fare... e senza accorgermene urlo -E FALLA FINITA!- mi volto verso il professore e vedo la sua faccia incupirsi per poi scoppiare in ira -Higurashi,Tashio fuori dalla mia classe! Se la lezione vi sembra così noiosa siete pregati di rimanerci anche per la terza ora!- Perfetto sbattuta fuori... ed è tutta colpa sua! -Cosa diavolo ti è venuto in mente! Addio miei voti sufficienti in matematica...- -Dovevo solo trovare una scusa per uscire- Dice come se tutto fosse ovvio -Ma perché dovevi metterci dentro anche me? Non potevi chiedere di andare in bagno come fanno tutti?!?!- -Non sarebbe stato divertente...e poi avevo bisogno di due ore...- -perchè?- chiedo quasi con un sussurro -Per fare una cosa...- si avvicina a me con passo sicuro e inizia a diminuire le distanze tra le mie labbra e le sue... chiudo gli occhi...oddio che mi stia davvero per... per baciare? D...devo respingerlo io sto... io sto con Hojo.... "Si ma lui non c'è" grazie voce interiore l'ho visto! -Asp...aspetta...- -Ehi tu! Cosa stai facendo! Giù immediatamente le mani dalla mia ragazza!- Quella voce... Hojo! Oh mio dio e adesso? Apro gli occhi di scatto e vedo Inuyasha che lo fissa con aria seccata -Rilassati damerino- -DAMERINO?!? Chi diavolo ti credi di essere?!?- Non avevo mai visto Hojo così arrabbiato sposto lo sguardo ripetutamente su di lui e su Inuyasha e li lo noto, ha un orecchino sul l'orecchio sinistro devo ammettere che gli sta davvero bene... ma cosa vado a pensare in un momento simile? Hojo si avvicina con aria minacciosa, di solito gli altri ragazzi scappano, infondo lui è il capitano della squadra di calcio... ma Inuyasha non sembra per niente intimorito...anzi direi...divertito? Prendo Hojo per un braccio e gli dico di andare via ma lui continua a non darmi retta -HOJO! Dai andiamo via!- -Va bene... ma guai a te se ti vedo di nuovo con lei!- dice rivolgendosi a Inuyasha il quale aveva già girato i tacchi e se ne stava andando via con le mani in tasca -Hojo che ci fai fuori dalla classe?- Dissi cercando di cambiare argomento -Stavo andando in bagno... e cosa vedo? La mia ragazza che si stava lasciando baciare da quel tipo lì! Si può sapere chi diavolo è?- -È un nuovo arrivato...- dico in un sussurro... ho paura... ho paura di Hojo... non so più chi è questo ragazzo di cui mi sono innamorata... Hojo mi prende per le spalle e inizia a baciarmi, un bacio violento che non mi piace per niente... di solito i baci di Hojo sono dolci e pieni di tenerezza ma questo... Rimasi con lui fino alla fine della 3 ora... strano... Hojo non doveva andare semplicemente in bagno? Quando glielo chiesi mi disse semplicemente:- tranquilla non ti lascio più- ma ciò metteva a rischio pure la sua carriera scolastica! C'era qualcosa di strano... Hojo non avrebbe mai fatto così.... Il suono della campanella che annunciava la ricreazione mi salva da quella situazione, presi Sango e me ne andai in giardino. -Sango tu non sai cosa è successo!- -Kagome ormai ti succede di ogni! Cosa è successo sta volta?- Gli raccontai di Hojo e di Inuyasha lei rimase a bocca aperta -Lui ti stava per baciare?!?! O mio dio!!!- Ma aveva capito solo quello? -Sango ma... ti ho detto che Hojo ci ha visti e..- -Si si... certo certo... non preoccuparti Hojo non rimarrà arrabbiato a lungo conoscendolo... - mentre la ascolto vedo da lontano Inuyasha e Miroku parlottare il primo aveva delle... macchie? Che diavolo aveva combinato sta volta? Solo ora mi accorgo che Sango ha smesso di parlare... -Ehi... non è che a te piace Miroku vero?- Lei gira di scatto la testa. -No no... ma che ti salta in mente!- -Amica mia, si vede lontano un miglio! E poi due no vogliono dire di sì!- La vedo annuire leggermente con la testa e diventare più rossa di un pomodoro -Però a te piace Inuyasha non negarlo!- -cos... no no! Non è assolutamente vero- solo dopo essermi ricordata di quello che ho detto a Sango gli dico -bhe un pochino?- Scoppiammo a ridere, con sguardi complici mentre tornavamo in classe parlando più animatamente... Inuyasha non tornò più in classe fino alla fine della giornata.

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Capitolo 4
*** Domenica! ***


*suona la sveglia* -Mmmh...ma oggi è domenica, devo aver dimenticato di spegnere la sveglia ieri sera...uff- ormai sono sveglia, perciò decido di alzarmi dal letto e di andare a fare colazione. Quando arrivo in cucina trovo un biglietto della mamma in cui mi avvisa che lei, Sota e il nonno sono andati in montagna per una settimana... cosa?!? Ma perché non ci sono anch'io?? Appena tornano mi sentono! Decido di chiamare Sango -Pronto?- -Ciao Sangooo, sono io Kagome! Ti va di andare a fare un po' di shopping?- -Si certo arrivo da te tra 15 minuti!- -Cosa così presto ma io sono ancora in pigiama!- -Allora vado di darti una mossa!- e butta giù la chiamata. Corro in bagno, mi faccio una doccia veloce, mi vesto con una maglietta attillata e un paio di jeans strappati e mi metto un filo leggero di trucco, non si sa mai. Appena sento suonare il campanello corro di sotto e apro la porta... ma davanti a me non c'è Sango... -Higurashi! Ti va di andare a fare un giro?- -Ciao Hojo! Ecco... veramente io dovevo uscire con Sango e sarà qui a momenti...- Sono contenta che mi sia venuto a trovare, magari in questi giorni era solo un po' teso però non mi sento del tutto tranquilla. -Potrei venire con voi? Sai avevo voglia di passare un po' di tempo con la mia fidanzata... ma se non vuoi me ne farò una ragione...- lo vedo abbassare lo sguardo e il senso di colpa comincia a sentirsi. -Potrei chiedere a Sango se puoi venire con noi... però ti avverto ti toccherà fare il portaborse- dico cercando di sollevare il morale e penso di esserci riuscita! -Perfetto! Grazie tesoro!- si avvicina a me e mi bacia con uno dei suoi soliti baci che mi fanno impazzire quelli dolci e teneri... si sono sempre più convinta che fosse solo un po' teso. -Ehi piccioncini! Io sarei qui, pronta per andare a fare shopping!- solo ora mi accorgo di Sango -Senti... non è che potrebbe venire anche Hojo?- chiedo con gli occhi da cucciolo, cosa a cui Sango non dice mai di no. -E va bene ma farai il portaborse!- -Siiiiii- urlo saltando al collo di Sango -Ferma così mi strozzi- mi risponde ridendo! Passiamo una mattinata molto movimentata io e Sango abbiamo fatto un sacco di acquisti riempiendo il povero Hojo con un mucchio di sporte. -È ora di pranzo... dove andiamo a mangiare?- chiedo con lo stomaco che brontola -Non saprei... tu Hojo che dici?- chiede Sango rivolta al mio ragazzo -Bhe che ne dite di quel ristorantino lì? Non deve essere niente male...- Guardo a quale ristorante si sta riferendo è noto con molto piacere che è anche un bar ed è molto vicino a casa mia... perché no? Così possiamo lasciare i vestiti a casa mia poi tornare qui a mangiare. -si io ci sto, così lasciamo prima le sporte su da me!- -ok-. Appena lasciate le sporte ci dirigiamo verso il ristorante/bar entriamo e noto che è veramente un bellissimo posto, con tanto di acquario... come mai non l'ho notato prima? Andiamo a sederci in un tavolino e controlliamo il menù... mi viene l'acquolina in bocca! -Avete scelto?- chiede una ragazza dai capelli rossi legati in due splendidi codini -Si, io prendo il piatto del giorno!- rispondo sorridendo... questa ragazza mi sta proprio simpatica -io un insalatina leggera- risponde come al solito Sango, dice di essere a dieta e sinceramente mi chiedo perché, con un fisico come il suo... -io prendo l'hamburger con patatine fritte e coca-cola- dice Hojo con un enorme sorriso -ehi capitano della squadra di calcio, ti si squaglierà il fegato se mangi tutte quelle schifezze!- lo rimprovero facendoli l'occhiolino. Scoppiamo a ridere. Mi fa piacere che Hojo sia tornato quello di un tempo... sia tornato ad essere la persona per cui ho perso la testa! Appena ci portano il cibo iniziamo a mangiare allegramente parlando del più e del meno, finché non arriva Lui... possibile che ovunque vado me lo ritrovo davanti? -Ehi Sango buongiorno! Non mi aspettavo di trovarti qui- Sango per poco non si strozza e si, è proprio il suo bel Miroku ad averla salutata -C...ciao anche a te Miroku!- gli risponde Intanto vedo la cameriera dai capelli rossi sfrecciare come il vento e saltare al collo di Inuyasha quasi facendolo cadere e dargli innumerevoli baci sulla guancia... è strano ma...mi da fastidio... -oh no c'è anche lui- dice Hojo e noto che nel suo sguardo c'è solo odio puro... Inuyasha si avvicina verso di noi e solo ora noto che quelle macchie che avevo visto ieri sono dei lividi...dei giganteschi lividi! -Buongiorno ragazzina, non ti sarai persa di nuovo spero- mi chiede con quel ghigno che odio tanto -Buongiono anche a te Scemo, e no non mi sono persa come vedi sono qua seduta in un bel ristorante con la mia migliore amica e con il mio ragazzo- ribatto offesa guardando dall'altra parte e lui sembra notarlo -Che c'è? Non sarà per "quello" vero?- Allora anche lui ci stava pensando! -Non so di c...cosa tu stia parlando-balbetto impacciata. -Ve bene come non detto... sappi solo che mi stavo divertendo a prenderti in giro, sei proprio un spasso!- dice ridendo Aspetta cosa?!? Per lui era solo un gioco? Mi stava prendendo in giro quella volta? -Tu... Come osi! Chi ti credi di essere brutto...brutto...- -Scemo?- -Si scemo!- vedo le sue labbra curvarsi in un sorriso soddisfatto. Lo odio, eppure... -Inuyasha non disturbarmi i clienti!- dice la ragazza dai capelli rossi -Scusa Ayame! Adesso la smetto- dice continuando a sorridere -Dai Inu, fai il serio, non vorrai far arrabbiare Ayame vero?- chiede Miroku Ma questi qua si conoscono tutti? -Oh no per carità dopo non la smette più!- e i due amici scoppiano a ridere facendo infuriare la ragazza. Ayame però se ne va alzando gli occhi al cielo. -cosa devo fare con voi due-dice sbuffando Inuyasha si siede di fianco a me e Miroku lo imita sedendosi di fianco a Sango la quale inizia ad arrossire -Ehi, te l'ho già detto, stai lontano dalla mia ragazza- Hojo era rimasto in silenzio per tutto il tempo e la sua voce era tutt'altro che calma -Perché? Vuoi minacciarmi come ieri? Sappi però che qui non siamo a scuola quindi non sono obbligato a rimare fermo a lasciarti fare- Guardai Hojo allibita, lui era andato a picchiare Inuyasha perché voleva baciarmi? Era stato lui a ridurlo così? -ah sì? Credi di fare meglio?- dice alzandosi -vuoi vedere?- dice Inuyasha alzandosi a sua volta arrabbiato -Ragazzi basta! Inuyasha sta calmo e non fare cavolate, siamo pur sempre nel ristorante di Ayame e stiamo attirando attenzione!- sante parole! Miroku ha ragione ci stanno fissando tutti! -Tsk! Andiamocene lasciamoli fare il loro pranzetto in santa pace, ci vediamo a scuola- dice salutando Sango e me -No! Tu non la devi neanche guardare capito?- dice Hojo serrando i pugni -Hojo basta, non posso evitarlo, è in classe con me, quindi è impossibile che...- -Ah è così? Ti farò spostare in un altra classe!- ok fare la scena del geloso ma così sta esagerando! -Hojo io non voglio cambiare classe, voglio rimanere con Sango dove sono, e la storia finisce qui!- sono arrabbiata e delusa, dovrei essere felice, Hojo si preoccupa per me, eppure ho una strana sensazione e questa sensazione mi fa arrabbiare! Salutato Hojo passo il resto della giornata con Sango e lei da vera amica mi consola e rimane a dormire da me ad ascoltare i miei stupidi problemi e darmi un accenno dei suoi poiché non la lascio parlare un gran che.... Ciaooooo, sono tornata! Che ne pensate? Avreste mai detto che quelle "macchie" fossero lividi lasciati da Hojo? Cosa sta succedendo? Volevo avvisarvi che stavo prendendo in considerazione l'idea di mettere anche i pensieri di Inuyasha. Poverino per ora l'ho fatto saltare giù da un palazzo e l'ho fatto picchiare! Cosa prova lui per Kagome? Cosa vorrebbe dirgli? Fatemi sapere se l'idea vi può piacere! A presto Romanticgirl02!

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Capitolo 5
*** Piccola tregua ***


-KAGOME SVEGLIATI! È tardi dobbiamo andare a scuola!- la voce di Sango mi sveglia di soprassalto certe volte ha proprio il tatto di un elefante! Guardo l'orologio 6.30?!?!?

Come osa svegliarmi così presto? Di tutta risposta  le lancio il cuscino dritto sul viso.

Lei non aspettava altro! Prese il suo e inizia una vera e propria lotta coi cuscini finendo poi, come al solito con la mia resa.

Ci alziamo, facciamo colazione, una doccia veloce e siamo fuori.

In realtà non ho tanta voglia di andare a scuola, non voglio né vedere Inuyasha ne vedere Hojo, ma ovviamente Sango sarebbe pronta a caricarmi in spalla pur di portarmi in quel posto infernale!

Siamo ormai arrivati ma appena svolto l'angolo vado a sbattere la faccia contro qualcuno.

-Ehi attento!- gli dico tastandomi il naso dolorante.

Il ragazzo si gira e io trattengo il fiato. Ancora quegli occhi dorati!

-Non sono io che cammino con la testa tra le nuvole ragazzina!- risponde volgendomi un accenno di sorriso

-Non chiamarmi ragazzina! Il mio nome è Kagome! Ka-go-me!!!-gli rispondo con tanto di linguaccia... o mio dio sto iniziando a comportarmi veramente come una ragazzina! Che sia lui a farmi questo effetto?

-Inuyasha smettila!- lo rimprovera Miroku che intanto era andato da Sango. E si deve piacergli veramente molto... Sango non fa altro che arrossire ogni volta che Miroku si avvicina! Quei due starebbero veramente bene insieme. Poi mi si accende un idea:

-Inuyasha vieni con me un attimo!- 

lo prendo e scappo dicendo a Sango che ci saremmo viste dopo. Appena entro in classe mi fermo e vedo Inuyasha guardarmi storto

-si può sapere che ti prende ragazzina?-

-senti lo so che Hojo non vuole che io ti stia vicina e viceversa ma ho bisogno di te!-

Lo vedo farsi più attento...o almeno è la mia impressione...bhe approfittiamone.

-A Miroku piace Sango vero?-

-Si-

Wow pensavo non mi volesse rispondere bene continuiamo

-Meno male! Senti ho un idea perché non li convinciamo a mettersi insieme? Infondo si vede lontano un miglio che si mangiano con gli occhi! Così non si sentirebbero più tanto in imbarazzo!-

Si con il suo aiuto ce la posso fare! Ne sono sempre più convinta!

-No-

-cosa? Perché?- chiedo delusa

-Perché Miroku non è sicuro di quello che prova!-dice come se fosse ovvio

-ma tu hai detto...-

-si lo so cosa ho detto, ma vedi, Miroku è sempre stato un don Giovanni! Se una gli sembrava abbastanza attraente se la portava a letto senza troppi problemi, e per la prima volta forse si è innamorato davvero. È stato lui stesso a chiedermi di lasciarlo fare!- dice con un tono da superiore... ha ragione, infondo che pensavo di fare, cupido?

-ok- non sapevo più che dire, poi alzai lo sguardo sul suo viso e notai che i suoi lividi si vedevano meno. Senza pensarci alzo la mano e gli accarezzo la guancia.

-e...ehi ma che ti prende?- mi chiede, ma io continuo ad accarezzare il suo livido con dolcezza

-Mi dispiace... non volevo che ti succedesse questo, ti sei lasciato prendere a pugni- mi viene da piangere, eppure io dovrei essere dalla parte di Hojo! Perché provo compassione per un ragazzo maleducato e antipatico?

-non fa niente- dice -tanto ci avresti pensato tu no?- mi chiede come se fosse ovvio.

Ad un tratto mi risvegliai dal mio stato di trans -oh si che lo avrei fatto, e anche peggio! Che ti è saltato in mente? Prima cadi da un palazzo poi provi a baciarmi poi dici che è solo un gioco! Non ho mai visto una persona più complicata di te! Dovrei essere infuriata con te, però per Sango posso sopportarti!-

Lo guardo e vedo che sorride, se continua così penso che sverrò da un momento all'altro!

-vedi c'è un motivo se ti chiamo ragazzina, fai i capricci, ti arrabbi, sei triste poi diventi subito allegra... si sei proprio come una ragazzina!- sta volta scoppiai a ridere anch'io è vero, quando sono con lui sono proprio una ragazzina!

-Evvai ho vinto io- dice all'improvviso

-Cosa?- chiedo senza capire

-Vedi era da un po' che ti volevo veder ridere, tutte le volte eri sempre seria-

dice quasi arrossendo e io arrossisco a mia volta, si era preoccupato? Un tipo come lui?

-Senti...che ne dici di fare una piccola tregua? Si così Sango e Miroku non si preoccupano più per noi e...- non finisco nemmeno la frase che lui accetta

-ok, vorrà dire che devo sistemare Hojo, il tuo caneda guardia,al più presto-

-COSA?!? Non starai dicendo sul serio! Hojo è il mio ragazzo!- ribadisco scandalizzata

-Ah ragazzina non capisci proprio mai quando scherzo?- mi giro offesa ma con un sorriso involontario stampato in faccia. Si prospetta una bella giornata.

Al suono della campanella entrano tutti in classe, compresi Sango e Miroku... ognuno di noi si siede al proprio posto e inizia la lezione, quando vedo entrare il nostro professore di ginnastica... o no, questo vuol dire solo una cosa...

-Bene ragazzi, oggi io sostituisco la professoressa Kagura poiché è in malattia, quindi alzatevi e andatevi a preparare!-

Ok, io non sono una gran atleta e con questo ho detto tutto. Ci alziamo e iniziamo a dirigerci verso gli spogliatoi 

-E si, si prospetta una bella giornata-dice il mio caro compagno di banco. Che fa, mi legge nel pensiero?

-Io invece stavo bene anche senza- rispondo con una nota di tristezza

-Andiamo ragazzina, non mi dirai che odi fare ginnastica-dice ridendo sotto i baffi

-No, non mi piace fare ginnastica ok? Non sono mai stata una gran sportiva...-

-Bhe, io ho intenzione di iscrivermi a qualche club sportivo, oggi vedrò, perché sai io sono un campione negli sport- annuncia guardandomi dall'alto in basso, come si permette?! E va bene la guerra la voluta lui, intanto si sono aggiunti dietro di noi anche Sango e Miroku che ci ascoltano discutere

-Ma sentilo il gran palestrato, scommetto che non sai neanche calciare un pallone, non ti prenderanno mai nella squadra di calcio, quindi ti consiglio di cambiare aspettativa- infondo il capitano era Hojo e se quei due si vedono si ammazzano! Ma non so se Inuyasha lo sappia...

-Ehi, non ho mai detto che voglio giocare a calcio! Però potrei farci un pensierino...-

-Cosa?!?! E allora a cosa stavi pensando?- strano di solito molti ragazzi vengono nella nostra scuola solo per entrare nella nostra squadra di calcio...

-Vedi in tutta la mia vita ho fatto un mucchio di sport karate, Judo e molti altri- 

-non dimenticarti del Krav Maga!! Li si che picchi duro- aggiunge Miroku rabbrividendo solo al pensiero.

Krav Maga? L'autodifesa più spartana che esista? 

-Ultimamente, anzi ormai da un anno sto praticando perfino il Parkour, però quest'anno almeno in una nuova scuola pensavo di provare a giocare a Basket, anche Miroku è d'accordo!- dice tutto fiero.

-Si io e Inuyasha pensiamo di iscriverci li, sarà il primo sport di squadra che pratichiamo!- dice tutto emozionato

Ma... non hanno mai fatto sport di squadra? 

-E come mai proprio il Basket e non il calcio?- chiedo più curiosa che mai

-Semplice ragazzina, il Basket mi ha sempre interessato fin da piccolo al contrario del calcio, solo che non avevo mai tempo, così con il cambio di scuola e trasferimenti vari ho deciso di provare a giocare... e poi mio padre ci giocava spesso da giovane- mi dice semplicemente.

Purtroppo non posso indagare oltre perché siamo arrivati agli spogliatoi. 

Io e Sango ci cambiamo velocemente, ma quando entriamo in palestra vediamo già i ragazzi fare una partitella a basket, quando noto Inuyasha, con indosso una maglietta bianca a maniche corte che gli fascia benissimo i sui pettorale e i suoi muscoli scolpiti e i pantaloni della tuta scolastica, intento a parlare con Hiten, un ragazzo alto con una lunga treccia, non che il capitano della squadra di Basket... dopo poco lo vedo scendere in campo. Non mi aspetto che sappia giocare se è la sua prima volta...

Tempo due nano secondi si impossessa della palla scavalca uno o due giocatori fa dei passaggi perfetti con Miroku che poi gli ripassa la palla e tira, facendo un meraviglioso canestro.

Io non sono molto esperta nel basket ma penso che quel canestro valga ben tre punti!

Rimango a bocca aperta

-Ehm ti aveva detto di non aver mai giocato a basket ma... come lo spiego quello?- mi chiede Sango incredula.

-Non lo so... ma anche Miroku non se la cava niente male... si può sapere da dove diavolo vengono?- la mia domanda si perse nell'aria poiché, purtroppo, arriva il professore e inizia la lezione.

 

Ciaoooooo,

Come va? State tranquilli la nostra lezione di educazione fisica purtroppo non è ancora finita... purtroppo per Kagome!!!

Cosa potrà mai succedere??

Dal prossimo capitolo inizio a mettere anche i pensieri di Inuyasha così per arricchire un po' la storia!

A prestooo! Romanticgirl02

 

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Capitolo 6
*** Il giorno peggiore ***


Pov's Inuyasha

 

-bhe non c'è la caviamo male vero Miroku?-

E si, devo ammettere che che mi sono proprio divertito!

-Già ma tu non dovresti sforzarti troppo!- mi rimprovera come al solito

-Si si, lo so, non preoccuparti era solo un piccolo riscaldamento!- l'ora di educazione fisica in qualche modo mi rilassa, ma Miro non sembra essere del mio stesso parere... in realtà c'è un motivo per cui ho voluto strafare, certo oltre per mettermi in mostra, volevo anche farmi notare da quella ragazzina...che a quanto pare è rimasta a bocca aperta...ma non lo dirò mai a Miroku, conoscendolo mi prenderebbe in giro per una settimana se non di più!

Poiché adesso ci siamo tutti iniziamo la lezione: Salto a volteggio

Bhe non scherzano questi qua.

Per qualche strano motivo il prof fa iniziare per primi i ragazzi, in ordine alfabetico.

Dopo svariati compagni e Miroku finalmente è il mio turno, mi preparo e al fischio del prof inizio a correre per poi, eseguire, dopo lo slancio, una serie di volteggi... forse ho di nuovo esagerato... perché mi guardano tutti a bocca aperta? Ho fatto quello che mi hanno chiesto... finita l'esecuzione mi siedo vicino a Miroku

-Quante volte ti ho detto di non esagerare?- 

Mi rimprovera nuovamente

-Perché? Quanti giro ho fatto? 2-3?- 

Chiedo con menefreghismo, cosa che lo fa andare su di giri

-Due o tre? Amico ne hai quasi fatti 6! Ma che diavolo ti prende? Dove è andato a finire il nostro piano: rimaniamo nascosti,senza dare troppo nell'occhio per evitare guai?-

Lo so che ha ragione... però sentivo il bisogno di mettermi in mostra... davanti ai suoi occhi...quegli occhi color cioccolato che mi fissavano spalancati... ma che diavolo mi prende? 

Adesso tocca alle ragazze... sono proprio curioso di vedere la ragazzina all'opera.

-Ehi Miro adesso tocca alla tua Dolce Sango-

Dico canzonandolo

-E chiudi il becco Inu! Guarda che c'è anche la tua Kagome adesso, quindi togli gli occhi dalla mia Dolce Sango e concentrati su di lei!-

Cosa? Piano piano da quando Kagome, o meglio la ragazzina è diventata mia?

-Ma piantala Miro! Non sono interessato minimante a quella ragazzina!-

-si sì, se lo dici tu...-

Che nervi adesso cosa si mette a dire pure lui? Ad un certo punto sento vibrare il telefono, ci butto l'occhio senza farmi beccare. Cazzo! Ancora?!? Non ci posso credere! Metto via il telefono ignorando il messaggio diventando all'improvviso di cattivo umore.

 

Pov's Kagome

 

Ma davvero...spiegatemi da dove cavolo vengono quei due! Sono forse alieni? Si in questo momento è l'unica riposta plausibile! Ora però mi devo concentrare! Non posso fare una figuraccia! È il momento di Sango e come al solito svolge tutto a meraviglia. Sposto lo sguardo su Miroku che la guarda incantato... che diamine perché non si mettono insieme? Poi inevitabilmente sposto lo sguardo su Inuyasha...che ha fatto? Ha uno sguardo spaventoso! Distolgo lo sguardo per concentrarmi meglio non devo assolutamente sbagliare! Al fischio del prof inizio a correre e salto atterrando quasi perfettamente... bene ce l'ho fatta! Tutti mi guardano ammutoliti... che c'è? Siete così sorpresi? Solo dopo...mi accorgo... che i miei pantaloncini sono rimasti impigliati nell'unico punto in cui il cavallo da saltare era rotto. La mia faccia inizia a cambiare colore nelle più disperate sfumature di rosso e viola. Prendo i miei pantaloncini e scappo in spogliatoio seguita da Sango. Appena entro mi siedo per terra con la schiena appoggiata al muro. E inizio a piangere. Non disperatamente ma ci manca poco! Che figura di... e poi davanti a Lui! Sango arriva e mi porge i pantaloni lunghi della tuta, sedendosi accanto a me.

-Dai Ka-chan tirati su! Non devi preoccuparti se qualcuno ti osa dire qualcosa ci penso io!-

Mi sforzo e le faccio un sorriso, ma non voglio più uscire dallo spogliatoio... mi vergogno! Cavolo come è possibile? Ero riuscita a fare un salto decente, e tutto lsi rovina perché mi si incastrano i pantaloni! Ma succede proprio tutto a me?

Mi infilo i pantaloni della tutta e cerco di calmarmi

-Sa-chan perché capitano tutte e me? Ho mostrato le mie mutande ai quattro venti!- 

Le dico disperata

-Bhe almeno erano nere... pensa se ti fossi messa quelle col panda!- 

Cerca di tirarmi su di morale e un po' ci riesce... cosa farei senza la mia Sango? 

Alla fine passiamo la lezione restante in spogliatoio dopo che Sango a parlato col prof e io decido di rimanerci anche dopo che tutte sono uscite e si sono cambiate fortunatamente oggi c'era solo la mia classe che doveva fare ginnastica.

L'ho detto non voglio uscire! Ho convinto Sango ad andare in classe, così almeno lei non si perde niente... mi sento uno schifo. Davvero. Resto li ferma a guardare il soffitto con gli occhi che pizzicano quando sento bussare alla porta. 

-Avanti?- 

Chi poteva essere? Non doveva venire nessuno! Solo quando lo vedo mi giro dall'altra parte. Cavolo Inuyasha! Cosa è venuto a fare qui?!? 

-Ehi ragazzina...- 

Prova il primo approccio ma io non rispondo,non voglio parlagli

-Eddai Ragazzina! Non puoi rimanere chiusa qui per sempre!-

In questo momento lo trovo fastidioso! Davvero fastidioso, di più di tutte le altre volte!

-E chi me lo impedisce? Tanto la palestra non la deve usare più nessuno!- 

Io non mi sarei mossa da lì molto facilmente!

Inuyasha resta qualche minuto in silenzio, poi lo vedo abbozzare un sorriso.

-Quindi hai deciso di fare l'eremita? E come pensi di farlo chiusa in uno spogliatoio di una palestra di una scuola? Vada per la mattinata, ma nel pomeriggio ci sono i club! E poi hai deciso anche di metterti a dieta? Devi uscire se vuoi mangiare qualcosa!-

Ha ragione... ma sono troppo in imbarazzo e non voglio uscire. Non gli rispondo e lo sento sbuffare. Meno male che suona la campanella della ricreazione. Sbuffa nuovamente e se ne va. 

Bene così posso rimanere da sola! Ad un certo punto il mio stomaco inizia a brontolare. Mi alzo e cerco qualcosa negli armadietti, ma come mi aspettavo non c'è niente di commestibile.

Mi risiedo nella stessa posizione di prima quando la porta si riapre di scatto.

Inuyasha... lo vedo tutto allegro con delle buste di patatine in mano, qualche panino e delle bibite compresi due, tre succhi di frutta. Ma che diavolo! Aveva fatto forse la spesa in cinque minuti? 

Si siede di fianco a me appoggiando anche lui la schiena al muro, prendo un panino e me lo porge poi ne prende un altro e lo addenta. Rimango a fissare per un po' il panino e alla fine decido di dargli un morso.

-Grazie...-

Dico con un sussurro

-Di niente... non potevo lasciarti morire di fame! Mi sarei sentito in colpa!- 

Dice con la bocca piena... già lui è tornato qui per me...

-Non ti hanno insegnato le buone maniere? Non si parla a bocca piena! E comunque tra due minuti devi essere in classe!- 

Ok, si vede che non ho voglia di parlare? Intanto continuò a mangiare con foga il mio panino.

-E a te non ti hanno mai detto che si mangia con calma? Comunque anche te tra due minuti devi essere in classe! Naraku non sarà felice. Così salti la sua lezione per ben due volte!-

Il ricordo di Naraku mi fa accapponare la pelle! Se salto un'altra sua lezione mi mangia viva! Sbuffo. Non mi va di tornare in classe. Finito il mio panino butto l'occhio per vedere cosa c'è rimasto da mangiare... solo un pacchetto di patatine e una coca cola.

-Ma che diavolo!?! Hai già mangiato tutta quella roba? Come è possibile?- 

Rimango a fissarlo a bocca aperta. Questo ragazzo mi sorprende sempre di più!

-ehm... per fame?- 

Agguanto velocemente il pacchetto di patatine e la coca cola e lo guardo con un uno sguardo che dice "se li tocchi sei morto!" Lui rimane a fissarmi per qualche minuto mentre finisce la sua bibita e poi scoppia a ridere. Mi metto a ridere anch'io... devo aver fatto una faccia veramente buffa. Mi sento meglio. E suona la campanella che annuncia la fine della ricreazione. Mi alzo 

-Dai dobbiamo andare in classe e Naraku mi fa espellere!- 

È incredibile, è riuscito a convincermi a tornare in classe.

-Uff e io che speravo di aver trovato una scusa per saltare l'ora di matematica! Tipo: scusi prof, ma visto che la mia vicina di banco ha fatto una figura di merda, posso assentarmi anch'io per questa lezione? Andiamo è per solidarietà!-

Scosso la testa, Inuyasha è davvero incredibile! Si alza anche lui e ci dirigiamo in classe dopo aver buttato tutte quelle cartacce. Appena entro in classe Sango mi sorride e si avvicina a me.

-Sai ero passata di lì ma ho visto che eri già in compagnia perciò me ne sono andata... pensavo volessi un po' il tuo Hojo ma a quanto pare Inuyasha l'ha battuto!-

Scherza come al solito

-Ha-ha-ha Sango molto divertente... a proposito l'hai visto Hojo?-

Era da tutta la mattinata che non lo vedevo!

-Si ti stava cercando, poi però una ragazza gli ha detto qualcosa all'orecchio e lui se n'è andato...- 

Una ragazza?!? No no...Hojo non mi tradirebbe mai! Magari è una sua compagna di classe e... basta non voglio pensarci.

Entra il prof Naraku e inizia la lezione. Il resto della mattinata si conclude abbastanza in fretta. Così decido di andare da Hojo dopo il club.

 

 

Ciao a tutti!

Cosa vi sembra?

Lo so la parte di Inuyasha era un po' corta ma quel messaggio?

Povera la nostra Kagome! Per fortuna Sango e Inuyasha le sono stati vicini... al contrario di qualcun'altro... 

A presto, Romanticgirl02

 

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Capitolo 7
*** Giorno da dimenticare ***


Pov's Kagome

Dopo il club decido di andare da Hojo per passare un po' di tempo con lui.

-Ehi Higurashi! Che ne dici se andiamo a una festa sta sera? Dai ci divertiremo tantissimo!-

Una festa? Bhe perché no? Infondo devo dimenticare tutto quello che è successo questa mattina durante l'ora di educazione fisica per  cui accetto volentieri dandogli un piccolo bacio sulle labbra. Lui mi sorride

-Andiamo a casa di Hiro... te lo ricordi? Quel mio amico del terzo hanno!-

Ah sì ora ricordo è un ragazzo simpatico e... pieno di soldi tant'è che vive in una villa con piscina... sarà divertente!

-Perfetto! Può venire anche Sango con noi? O è un problema?-

Gli chiedo facendo gli occhi dolci...

All'inizio sembra rattristirsi un po' poi però mi sorride e mi dice di sì

-Perfetto! A che ora mi passi a prendere?-

Chiedo abbracciandolo.

-Sulle 21 va bene tesoro?-

-certo! A sta sera Hojo!- 

E lo saluto con un altro bacio a stampo.

Chiamo Sango che viene a casa mia. Iniziamo a parlare, facciamo qualche compito e sulle 20.00 iniziamo a prepararci.

Sulle 20.50 siamo pronte perciò usciamo e aspettiamo Hojo, che indovinate un po'? Arriva con una macchina nuova di zecca! Io salgo davanti e Sango si mette nei sedili di dietro. Iniziamo a chiacchierare del più e del meno, gli chiedo anche da dove salta fuori questa macchina e lui mi risponde dicendomi che è un regalo... alla faccia!

Comunque dopo un paio di minuti siamo arrivati. La musica è fortissima. Bussiamo e Hiro ci viene ad aprire, una volta appoggiati i cappotti Hojo mi trascina sulla "pista da ballo" fuori in girdino. Balliamo per una buona mezz'ora. Poi mi viene sete e Hojo da cavaliere mi porta una bibita fresca. Non voglio bere alcool, preferisco rimare sobria. Dopo un po' vedo comparire in giardino Miroku. 

-Ehi Sango... ma quello la è Miroku!-

Gli urlo all'orecchio per farmi sentire. Lei salta in piedi come una molla e mi supplica di accompagnarla a salutarlo.

-Ciao Miroku - 

Diciamo in coro. Intanto io con lo sguardo cerco Inuyasha perché si sa: dove c'è Miroku c'è anche lui!

-Ciao dolcezze! Anche voi alla festa?- 

-Si siamo state invitate da Hojo, che è un amico di Hiro... tu invece come mai qui?-

All'inizio sembrava un po' impacciato 

-Amici di amici di Hiro-

Conclude lanciando un occhiata a Sango. Ok, capisco che sono di troppo lo saluto dicendo che andavo da Hojo, ma la mia destinazione fu il bere. Lo so ho detto che volevo rimanere sobria ma un po' di alcool non può uccidermi. Stavo riempiendo il bicchiere quando qualcuno mi copre gli occhi con le mani da dietro.

-Buona sera ragazzina!- dice sussurrandomi ormai una voce ben conosciuta.

-Buonasera anche a te Inuyasha, avevo già incontrato Miroku e mi chiedevo che fine avessi fatto! Pensavo fossi morto!-

Gli rispondo ironicamente

-Che carina ti preoccupavi per me?- 

Chiede facendo una smorfia, e io prontamente gli rispondo con una linguaccia.

-Come siamo eleganti sta sera, penso ci sia lo zampino di Sango... non credo che una ragazzina abbia dei gusti così eccezionali-

Gli sorrido e scosso la testa: il vestito l'ho scelto io, in fatto di moda me ne intendo... non per niente mia madre faceva la stilista! 

-Guarda che sono figlia  di una stilista! Ho degli ottimi gusti in fatto di vestiti sai?-

-Ma non mi dire... -

Rimaniamo a parlare per un po' quando vedo Hojo spintonarsi tra la gente per raggiungermi. Comincia a salirmi l'ansia. Inuyasha sembra accorgersene perciò mi saluta e se ne va. 

-Che stavi facendo?-

Mi chiede Hojo con faccia scura.

-Stavo parlando con un compagno di scuola, non posso? Hojo tra me e lui non c'è niente! Siamo solo compagni di scuola!-

Stavo solo dicendo la verità... più una mezza verità infondo siamo anche amici...però non mi sembra il caso di aggiungere altro. Infatti, Hojo continua a fissare Inuyasha con ira

-Te l'ho già detto, non voglio che parli con lui, se a scuola non puoi evitarlo, almeno fuori stagli lontano!-

Ehi frena frena, non può decidere con chi io posso o non posso stare. È la mia vita è prendendo di poter scegliere la mia compagnia e se a lui non va bene forse dovremo... lasciarci? No aspetta sto correndo troppo, infondo Hojo si preoccupa solo per me... però è anche vero che ieri quando avevo bisogno di supporto lui non c'era....

-Senti Hojo... a ricreazione dov'eri?-

-Ero in sala insegnanti, il prof mi voleva vedere... perché? È successo qualcosa?-

Mi risponde sbrigativo... che mi stia nascondendo qualcosa? Comunque non mi sembra il luogo adatto a raccontare questa storia, perciò vedendomi così riluttante nel raccontargli l'accaduto,Hojo mi prende da bere e ci spostiamo al piano superiore dove la musica è già più ovattata. Seguo Hojo in una camera da letto. Adesso che ci faccio caso deve aver alzato un po' il gomito: ha le guance rossissime.

Così un po' a fatica gli racconto la mia sfortunata esperienza di sta mattina.

Lui mi ascolta e mi consola dopo di che mi passa il bicchiere e lo bevo tutto, fino all'ultima goccia. Restiamo un po' abbracciati quando la testa inizia a girarmi vorticosamente.

-Kagome tutto bene? -

Mi chiede Hojo premuroso

-Si... mi gira solo un po' la testa!-

Un po'? Se fossi in un tornado starei meglio... cosa diavolo c'era in quel bicchiere? Avevo la mente annebbiata quando Hojo inizia a toccarmi... 

-Hojo no, fermati, dai Hojo...-

-Chiudi il becco hai capito? Non hai idea da quanto aspetto questo momento, non ne potevo più di andare con le altre...-

Probabilmente ho capito male... quel po' di alcool mi sta dando alla testa.

Però quando inizia a spogliarmi mi riprendo di botto e gli mollo uno schiaffo ben assestato sulla guancia ed esco di fretta dalla stanza raggiungendo il soggiorno ormai in lacrime. Devo andarmene da qui. Sango mi raggiunge insieme a Miroku che vedendomi così, corre a prendere i cappotti e chiama Inuyasha che,preoccupato, mi solleva e mi porta verso la loro auto. Miroku va alla guida con affianco Sango e io rimango a piangere in braccio ad Inuyasha nei sedili posteriori.

Cerco di trattenere le lacrime ma non ne vogliono sapere di fermarsi. 

-Salve signora Higurashi, si sono io Sango, volevo chiederle se Kagome può restare a dormire da me. A perfetto grazie mille.-

Già me n'ero dimenticata. I miei sono in montagna. Miroku mi osserva dallo specchietto retrovisore e parla a bassa voce con Sango. Intanto Inuyasha continua ad accarezzarmi il viso cercando di calmarmi... mi piace quel suo tocco delicato... una volta arrivati a casa di Sango, Inuyasha mi porta fino in camera, per poi salutarmi e insieme a Miroku se ne vanno.

-Ehi... cosa è successo con Hojo?- 

Vorrei saperlo anch'io Sango... con un po' di riluttanza inizio a raccontargli tutto e finisco con l'addormentarmi stretta tra le braccia di Sango.

 

Pov's Inuyasha

Che diamine è successo? Per quale motivo Kagome era così distrutta? Un idea ce l'avrei...

-Tu ne sai niente?-

Mi chiede Miroku, con fare indagatorio

-No. Io non c'entro niente. L'ultima volta che l'ho vista era con Hojo perciò sono rimasto lontano.- 

Non mi va giù, qualcuno le ha fatto del male e se scopro che è stato Hojo altro che botte!

Guardo fuori dal finestrino e mi ritorna in mente il viso di Kagome. 

Stringo i pugni, e Miroku lo nota.

-Ehi rilassati. Quando saprò qualcosa te lo dirò ok? Comunque ce l'hai fatta? Ti ha dato tutti i soldi?-

-Si tutti in contanti come promesso. Non hai visto la sua faccia quando gliel'ho consegnata. Era tutto felice e annuiva soddisfatto... che schifo.-

Già il motivo per cui eravamo a quella festa non era il divertimento... era tutt'altro...

-E se fosse stato lui... con Kagome? Se fosse stato lui a farle de male?-

No non avrei retto l'idea. Sarei tornato indietro e l'avrei ammazzato.

-Non credo. Io mi preoccuperei più di Hojo... cazzo Inu! Dobbiamo smetterla o impazziremo pure noi!-

Ha ragione, l'ultima volta abbiamo rischiato grosso. Per poco non mi prendevano... e dopo si che sarebbe finita male!

-Aspettiamo, cosa possiamo fare Miroku? Spero solo che loro non tirino fuori un'altra scusa per cacciarci dentro ancora di più!-

Sono esausto e preoccupato. Fortunatamente da un po' di tempo io e Miroku viviamo da soli. Così una volta arrivato a casa, mi stendo sul letto e mi addormento col ricordo di Kagome in lacrime impresso nella mente.

 

Ciao a tutti!

Allora che ve ne pare? 

Miroku e Inuyasha iniziano a farsi veramente sospettosi! Cosa diavolo hanno combinato? 

E Hojo?!?! Come si permette? 

Povera Kagome... il giorno più brutto della sua vita! Altro che bella giornata!

Arrivederci al prossimo capitolo!

Romanticgirl02

 

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Capitolo 8
*** Non posso crederci! ***


Pov's Inuyasha

La luce filtrante dalla finestra mi sveglia. Sono solo le sei del mattino. Di solito mi alzo e faccio una corsetta ma sta mattina non ne ho proprio voglia. Scendo al piano di sotto e preparo la colazione anche per Miroku dopo di che mi faccio una doccia. Alle 7.10 si sveglia anche Miroku cadendo dal letto con un tonfo che fa vibrare tutti i muri...Sempre il solito, non voglio immaginare cosa stesse sognando!

-Ehi tutto bene? Per fortuna che viviamo in una villetta da soli! Se no ogni mattina chi li sente i vicini?-

Lui scossa la testa dove sta già saltando fuori un bel bernoccolo. Già mi immagino la storia che racconterà a chiunque gli chieda come se lo sia procurato. Ha proprio tanta immaginazione... io invece ne ho veramente poca. Ma non mi ha mai dato tanti problemi.

-E tu come stai?-

Mi chiede guardandomi fisso negli occhi, so che, oltre a chiedermi come stavo per Kagome, intendeva anche "altro" perciò mi limitai a rispondergli un bene.

Alle 7.35 siamo fuori di casa.

Ci vogliono 10 minuti ad arrivare a scuola.

Ho il presentimento che oggi Kagome non verrà a scuola. Forse dovrei andarla a trovare? No, magari non vuole vedere nessuno. E poi chi sono io? Non sono mica il suo fidanzato... magari... ma che vado a pensare! 

-Ehi tu! Ehi sto parlando con te!-

Una voce poco gradita mi arriva con disgusto alle orecchio e ciò mi porta a girarmi con uno sguardo di ghiaccio che farebbe scappare chiunque, uno sguardo degno della famiglia No Tashio...

Mio fratello sarebbe fiero di me! 

-Ti avevo detto di stare lontano da Kagome! Cosa gli hai fatto?- 

Ma sentilo, Hojo viene a chiedermi cosa le ho fatto? Lui? Sento la rabbia e il mio autocontrollo vacillare. Miroku mi poggia una mano mano sulla spalla e fa cenno di andarcene. Io lo guardo e annuisco, lasciando Hojo a urlarmi dietro. Ad ogni passo che faccio sento come se in realtà fosse tutta colpa di Hojo. Ma non posso accusarlo senza prove! Accidenti! Arriviamo al cancello della scuola e con nostro grande stupore Kagome è lì in piedi che parla con Sango. Io e Miroku ci avviciniamo a loro

-Ehi ragazze tutto bene?-

Chiede Miroku. Sango e Kagome si guardano poi la prima annuisce

-Siamo state meglio.- 

E come biasimarle? Qualcosa era successo e io sento la voglia irrefrenabile di sapere.

-Ehi Inuyasha tutto bene?-

Mi riprendo e annuisco guardando Kagome.

-Tranquilla ragazzina devo solo... smaltire la sbornia. Tutto qui.- 

La vedo annuire abbassando leggermente la testa...

Si mi manca proprio l'immaginazione! E che tatto ragazzi! Ah sono proprio uno scemo! Dovevo proprio ricordargli di ieri sera?

-È meglio se andiamo in classe. Ci sta raggiungendo Inu-

Lo guardo Miroku senza capire, poi sulla soglia del cancello appare Hojo e alzo gli occhi al cielo. Kagome inizia a tremare.

-Dai andiamo ragazzina non vorrai prendere una sgridata anche dal prof Totosai!-

Lei mi guarda e mi sorride e mi sento meglio.Perciò iniziamo a dirigerci verso la classe. 

 

Pov's Kagome

 

Quando lo vedo sulla soglia del cancello inizio inevitabilmente a tremare. Fortunatamente Inuyasha sembra accorgersene e ci dirigiamo in classe.

Hojo... come ha potuto? Io lo amavo ma adesso... non ho mai avuto così tanta paura di Hojo. Più ci penso più mi viene da piangere, ma devo trattenermi. Non posso far ancora preoccupare gli altri. Lo affronterò dopo, in privato. Anche se l'idea non mi piace per niente... ci sediamo ai nostri posti ed entra il prof. Di solito l'ora di storia giapponese mi piace da matti: i racconti di demoni, principesse, cavalieri.... un mondo bellissimo e fantastico. Ma oggi volevo solo starmene a casa. Ma come al solito Sango mi convince sempre. Inizio a disegnare sul quaderno quando mi volto verso il mio compagno di banco, che si sta liberamente facendo una bella dormitina. Ad un certo punto socchiude gli occhi, tira su la testa e sbadiglia silenziosamente.

-Buongiorno-

Gli sussurro. Non ce la facevo più a stare in silenzio. Voglio parlare con qualcuno E poiché Sango è lontana banchi e banchi Inuyasha è il miglior candidato.

-che ore sono? Non è ancora finita l'ora?-

Chiede stiracchiandosi e sbadigliando nuovamente

-Mancano 10 minuti... c'è la farai?- 

Lui mi fissa e mi sorride. Ho la sensazione che mi voglia chiedere qualcosa... e forse ho già capito cosa... 

-Dopo ti va di... parlare un attimo? Si ecco...-

Sono rossa in faccia e mi vergogno, ma sento che di lui mi posso fidare. Sango mi ha detto che mi ha portato in braccio fino alla macchina di Miroku e poi da lì fino in camera di Sango. Almeno lo dovrei ringraziare!

-Ok, però andiamo sul tetto, ho bisogno di un po' d'aria!- 

Passati i dieci minuti, al suono della campanella ci dirigiamo sul tetto.

-Senti ti volevo ringraziare per quello che hai fatto ieri alla festa...-

Lo vedo fissarmi attento come se aspettasse qualcosa. Mi blocco istintivamente. Lui mi abbraccia e io rimango senza fiato.

-Senti non ti costringerò ha parlarmene, anche se sono davvero curioso di sapere cosa è successo. Ma non ti obbligo... se non vuoi...-

Inizio a piangere e ricambio l'abbraccio. Con lui sono molto vulnerabile. Anche se a volte litighiamo e bisticciamo sento che con lui posso essere me stessa. 

Mi stacco a malincuore e gli racconto tutto, come feci con Sango la sera precedente. Mi sento molto sollevata e abbasso lo sguardo preoccupata dei suoi pensieri. Ormai abbiamo saltato la seconda ora ma pazienza. Sento che lui è ancora davanti a me, ma io non ho la forza di alzare lo sguardo. Lui si avvicina e mi abbraccia di nuovo, io nascondo viso contro il suo petto e sento il suo odore. L'odore di menta che mi fa impazzire e forse...dopo barba? Può darsi. Rimango diversi minuti a bearmi di quell'odore dimenticandomi di dove mi trovavo e cosa stavo facendo. Purtroppo però quella magia viene interrotta dalla persona che mi ha spezzato il cuore. 

-Lo sapevo! Sei una lurida puttana ecco quello che sei! "No non non c'è niente tra noi due", ma a chi vuoi darla a bere!-

Esatto, è Hojo e io non l'ho mai visto così arrabbiato.

-Sei tu quello che... quello che ha provato a...- 

Le parole mi muoiono in gola e le lacrime iniziano a cadere copiosamente. 

-Hojo io non voglio più vederti..., noi abbiamo chiuso...- 

Dico tutto ad un fiato. Sento il cuore pesante e distrutto. Ma Hojo non mi pare dello stesso parere è si avvicina minaccioso. Io faccio un passo indietro, poi mi ricordo. Lui è ancora qui con me! Inuyasha che fino ad ora è rimasto in silenzio, in disparte si pone tra me e Hojo. Il suo sguardo è cambiato. Non è più il ragazzo che mi stava abbracciando poco fa...un demone... è la prima parole che mi viene in mente in questo momento nel vedere Inuyasha così.

-Stai lontano da Kagome chiaro? Lei non ti vuole più dopo quello che le hai fatto... mi fai schifo. È meglio per te che sparisci, sta volta, anche se siamo a scuola non mi tratterrò.-

Ha una voce minacciosa, dura come se all'improvviso non fosse più lui. 

Indietreggio un po' non tanto per paura, ma piuttosto per istinto... ho un orribile presentimento.

Hojo accecato dall'Ira e da quelle parole si avventa contro Inuyasha. 

-No fermi! Fermatevi ora!- 

Urlo piangendo nel vederli azzuffare con tutta quella forza. Hojo cerca in tutti i modi di dargli un pugno in faccia, ma Inuyasha dopo varie scansate lo prende e lo butta per terra facendogli sbattere la testa. Hojo inizia a sanguinare.

-Te lo ripeto un'ultima volta. Vattene via e stai lontano da Kagome-

Inuyasha è rimasto del tutto illeso. La prima volta le aveva prese perché era rimasto fermo, ma adesso non ha motivo per farsi picchiare. Riesce a tenere testa a Hojo con il minimo sforzo. Hojo incurante di tutto si avventa nuovamente contro Inuyasha sferrando pugni a destra e a sinistra colpendo poche volte Inuyasha.

Quest'ultimo lo afferra nuovamente e inizia ad assestargli varie ginocchiate nello stomaco per poi attaccarlo al muro e dargli dei pugni, però sempre nello stomaco. Inuyasha non lo attacca mai la faccia... dopo una marea di pugni lo lascia andare.

E gli volta le spalle.

-io ti avevo avvertito- 

Sembra tutto finito...ho la testa che scoppia e noto solo ora che mi sono rannicchiata su me stessa. Ma Hojo tira fuori un coltellino e lo lancia colpendo la spalla sinistra di Inuyasha che digrigna i denti per il dolore. E si azzuffano di nuovo. Io urlo spaventata. Mi sembra tutto così irreale, Inuyasha riesce a levarsi di dosso Hojo e si accascia a terra dolorante. Se nella rissa mi sembrava illeso ora devo rimangiarmi tutto. È pieno di lividi per i colpi che non è riuscito a parare. Il labbro spaccato, dei graffi sul viso e sulle nocche... corro da lui in lacrime e lo abbraccio. Poi, dopo tutto questo tempo che mi è parso infinito arrivano i professori. Inuyasha si estrae il coltellino dalla spalla e si strappa un pezzo di stoffa dalla divisa scolastica per tamponare la ferita e per evitare che perdesse maggior sangue. Sono spaventata e con lo sguardo perso fisso i professori che chiamano le ambulanze. Appena arrivano ci portano tutti e tre all'ospedale. Si, sono coperta di sangue anch'io... ma non è il mio. Inuyasha ha perso molto più sangue di quanto dava a vedere. 

-Signorina tutto bene?-

Mi chiede un'infermiera gentile

-si, ma per favore ditemi come sta il ragazzo dai capelli argentati e dagli occhi d'orati!- 

Non riesco a smettere di piangere. L'infermiera sembra capire il mio stato e mi accompagna nella sua stanza e mi spiega che hanno dovuto somministragli una buona dose di calmante per farlo riposare un po'. Quando entro vedo Miroku e Sango seduti vicino al letto di Inuyasha.

Appena mi vedono, Sango mi corre incontro e mi abbraccia. Mi fanno sedere e io gli racconto cosa è successo.

-Mi dispiace! Volevo fare qualcosa ma...-

-Non ti preoccupare Kagome, non do la colpa a te! Alla fine non è niente di grave. Un po' di riposo e starà già meglio.-

Mi rincuora Miroku. Ma io mi sento tremendamente in colpa. Volevo fare qualcosa ma non ho fatto niente! Ero paralizzata dalla paura! Poco dopo mi addormento nella poltrona vicino al letto di Inuyasha ancora con le lacrime agli occhi.

 

 

 

Ehi... ciao a tutti.

Che ve ne pare di questa svolta?

Ho esagerato? 

Hojo si meritava una bella lezione!...no? 

Povero Inuyasha si è beccato pure il coltellino! Ma la sua "ragazzina" non si tocca!

A presto, Romanticgirl02

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Capitolo 9
*** Tutto bene ***


Pov's Kagome

Mi sono svegliata da circa 5 minuti. Al mio risveglio oltre a Sango e a Miroku ci sono anche i professori, il preside e anche alcuni poliziotti. Inuyasha è ancora steso nel letto che dorme... è tutta colpa mia. Al pensiero di quello che è successo sento gli occhi che cominciano a pizzicare...Non voglio parlare con nessuno, però un poliziotto insistente inizia una specie di interrogatorio.

-Allora signorina Higurashi vorremmo sapere da lei come sono realmente andati i fatti. Prima di lei abbiamo ascoltato anche il signorino Akitoki, ma vorremo avere anche la testimonianza di qualcuno all'esterno dell'accaduto.-

Mi spiega il poliziotto. Io non voglio parlare ma sopratutto non voglio raccontare ma devo farlo per Inuyasha. Sto per iniziare il mio racconto poi però mi domando cosa Hojo avesse detto alla polizia. 

-Mi scusi ma vorrei sapere prima cosa vi ha raccontato Akitoki...-

Chiedo speranzosa.

-Normalmente non potrei raccontarglielo poiché siete entrambi testimoni ma sta volta farò un eccezione. Anche perché lei, anche se presente sulla scena è rimasta del tutto illesa.  Akitoki ci ha raccontato che Tashio si è avventato contro di lui per primo, poiché già da un po' di tempo provava qualcosa per lei ma Akitoki era il suo fidanzato. Quindi Tashio si è avventato contro di lui per dimostrarti di essere più forti di lui...-

Cosa?!? Non posso credere alle mie orecchie! Hojo...brutto figlio di... 

-No! NO! Non è assolutamente vero! Non è andata così...- 

Inizio a piangere di nuovo e mentre stavo per raccontargli la mia versione, un ragazzo, sicuramente più grande di me, entra nella stanza buttando un'occhiata veloce a Inuyasha ancora steso nel lettino a dormire. Questo ragazzo... è identico ad Inuyasha! Capelli argentei e occhi d'orati... però... più freddi di quelli di Inuyasha e i suoi allineamenti sono più duri e spigolosi.

-Salve sono Sesshomaru No Tashio, l'avvocato di Inuyasha No Tashio. Vorrei assistere anch'io alla deposizione della signorina se mi è permesso-

Se gli è permesso? Il suo tono non ammetteva repliche! Miroku è teso come una corda di violino e i poliziotti sono di colpo tutti sbiancati. A fatica racconto tutta la storia, tendo lo sguardo basso... quel ragazzo mi mette soggezione e dopo varie carte da firmare, mi annunciano che non sarà necessario andare in tribunale. Almeno per me e per Inuyasha. Anche se lui non ha potuto testimoniare la parola di Sango e Miroku è abbastanza per smontare tutto ciò che aveva detto Hojo. Inuyasha invece, appena si sarà ripreso verrà messo in stretta sorveglianza, e se verrà beccato di nuovo a commettere questi reati stavolta non saranno indulgenti e lo metteranno in un carcere minorile... ma stiamo scherzando? Per una rissa a scuola carcere minorile? Che abbia combinato già altri guai? Del resto sembra tutto sistemato... 

-Kagome, Sango, l'avvocato qui presente è il fratello maggiore di Inuyasha, appunto Sesshomaru.-

Mi dice Miroku con una nota di sollievo.

Sposto lo sguardo su Sesshomaru, che mentre ero persa nei miei pensieri si era avvicinato al letto di Inuyasha,  e lo vedo accarezzare con dolcezza la guancia di Inuyasha. Deve volergli molto bene... poi però gli prende la guancia e inizia a stritolargliela con stizza. Io rimango di sasso. Un attimo prima mostra una tale gentilezza e un attimo dopo sembra quasi volergli staccare una guancia! Inuyasha si sveglia.

-Aaahh, che male! Sesshomaru!!! - 

Inizia a lamentarsi come un bambino dimenandosi...sembra quasi che sia uscito tutto illeso dalla rissa... si è già ripreso del tutto?

-Sei uno stupido! Cosa ti avevo detto? Perché mai una volta dai retta a me e a Miroku? Ti sei fatto pure piantare un coltellino in una spalla! Se devi azzuffarti almeno fallo per bene!- 

Lo rimprovera Sesshomaru con una voce incolore. 

Inuyasha sbuffa scocciato, poi però sorride a suo fratello che continua a guardarlo serio con i suoi occhi di ghiaccio. 

-Ora devo andare, ti è andata bene che ero di passaggio qui a Tokyo! Per questa volta non dirò niente... ma se dovesse ricapitare non sarai così fortunato-

E come era venuto se ne andò! Rimango per una buona manciata di minuti ferma immobile, con un temporale di emozioni dentro di me. Inuyasha si mette a sedere e inizia a guardarsi intorno. Poi ferma il suo sguardo su di me. Allora mi decido e mi avvicino a lui, lentamente, cercando di non saltargli addosso.

-stai bene?- 

Gli chiedo, la mia voce esce quasi come uno squittio.

-Si tranquilla, ho fatto di peggio...tu?-

Gli sorrido, felice di sentire quelle parole e mi siedo di fianco a lui nel letto dell'ospedale. 

-Bene...Hanno detto che ti dimetteranno entro domani... forse è un po' troppo presto... ah sì e non devi muovere troppo il braccio e rischi che la ferita si riapra...-

Continuo a dirgli cosa deve e non deve fare per un buon quarto d'ora e quando finisco lui mi guarda divertito.

-Hai finito? Adesso sembri più mia mamma che una ragazzina!- 

Dice scherzosamente. Rimango a parlare un po' con lui poi mi suona il telefono. Sul display c'è scritto: MAMMA.

Per poco non svengo esco di corsa come una pazza, sotto lo sguardo stupito di Inuyasha e rispondo.

-KAGOME CHE DIAVOLO È SUCCESSO? STAI BENE VERO? NON TI SEI FATTA NIENTE? TESORO RISPONDIIIII-

Devo averla fatta preoccupare un bel po'. Appena riesco a calmarla le spiego come sono andate le cose. Mi passa a prendere dall'ospedale e mi porta a casa.

-Non sai che paura quando ho ricevuto la chiamata dal preside! Mi hai fatto venire un infarto. Ma per fortuna te non avrei nessuna punizione, mentre gli altri ragazzi verrano sospesi.-

-Cosa anche Inuyasha? Ma lui....-

Non fisco la frase che vedo gli occhi piccoli e sfuggenti di mia madre brillare. Lei sapeva della mia relazione con Hojo. Diceva che era un bravo ragazzo ma un po' troppo falso per i suoi gusti e mio dio se aveva ragione. Tra una chiacchiera e l'altra si fece l'ora di cena. Non ho un gran appetito ma mi ha preparato il mio piatto preferito quindi mi costringo a mangiare. Finito il pasto vado a farmi un bel bagno caldo e ripenso all'assurda giornata di oggi. Fortunatamente non andremo in tribunale grazie al fratello di Inuyasha, ma comunque sarà sospeso... e ciò non farà sicuramente bene per la sua carriera scolastica... infondo era appena arrivato. Non mi va giù che Hojo non lo rinchiudano da qualche parte! Nei film per ogni piccola cavolata vai in prigione, ma a quanto pare nel mondo reale non sono dello stesso parere.

Esco dall'acqua, è una volta asciugati i capelli e messo il pigiama mi infilo sotto le coperte e mi addormento stremata.

 

Pov's Inuyasha

Rimango per una buona ora a fissare il soffitto bianco dell'ospedale. Sono ormai le 23 e non riesco a prendere sonno. Difficilmente riesco a prendere il cellulare da sopra il comodino e mando un messaggio a Miroku dicendogli che domani sarei tornato a casa da solo. Aspetto un po' guardando lo schermo ma nessuna risposta. Spengo il telefono stizzito e mi giro verso la finestra: la luce delle case, il rumore del traffico... qualsiasi cosa mi irrita. Odio star fermo a letto. Per di più sono stato pure sospeso... e Hojo? Mi ha lanciato pure un coltellino e si è beccato solo la sospensione? Vorrei alzarmi e farmi un giro, ma con la flebo che mi hanno messo non posso fare niente. Riprendo il telefono e lo accendo. Inizio a fare uno dei tanti giochini che ho scaricato ma che non ho mai usato. Passano 5/10 minuti quando qualcuno mi chiama. Resto un attimo interdetto. Chi può essere a quest'ora? Decido di rispondere lo stesso, tanto non ho niente da fare.

-Pronto chi parla?-

-Brutto figlio di puttana! Che cazzo hai combinato si può sapere? Avevo detto niente polizia e tu cosa fai? Ti azzuffi a scuola e ti fai sospendere...-

Rimango paralizzato. Mai in vita mia avevo ricevuto una chiamata da lui...mai, di solito ci pensava la zia a darmi una bella strigliata.

-Zio datti una calmata non è successo niente...-

-Non è successo niente? Sei stupido per caso? Se la polizia inizia a ficcare il naso a scuola saranno cazzi amari per tutti quanti! E io non posso permettere che tutto vada in fumo perché mio nipote è un cretino rimbambito!-

È incazzato nero, anche se la sua voce resta perlopiù impassibile con pochi scatti d'ira. 

-Il tuo caro nipote cretino e rimbambito ti ha fatto fruttare un bel gruzzoletto in questi anni o sbaglio? Sono io che porto in giro la tua sporca roba facendomi rincorrere dalla polizia!-

Sto perdendo le staffe pure io, ma non posso alzare troppo la voce o sveglierò tutto l'ospedale!

-Si certo come no! E chi è che ti ha sempre parato il culo quando fallivi? Quando quella Troia di tua madre ti ha lasciato davanti alla mia porta perché lei doveva raggiungere tuo padre chi si è preso cura di te? Eh? Dimostra un po' di ringraziamento, nipote ingrato!-

Ok, può insultare me in tutti i modi possibili, può dirmi che sono un cretino, un imbecile, qualsiasi cosa...ma mai e poi mai può insultare mia madre. Ma se rispondo per le rime, ora come ora viene qui e mi uccide. Rimango in silenzio per qualche minuto incassando tutti i colpi, è per lui che mi sono quasi spezzato l'osso del collo facendo sport di autodifesa e di combattimento, è per lui che rischio così tanto la mia vita... ma perché lo faccio? Per ringraziarlo di tutto quello che ha fatto per me? No assolutamente no. Non le dimenticherò mai quegli schiaffi, quelle cinghiate nella schiena infieritemi per puro svago o perché gli ero sembrato insolente. Allora perché? Perché non riesco mai a rimanerne fuori del tutto? 

"Perché lui ti cercherebbe di nuovo e ti farebbe soffrire un'altra volta"

Già però ora sono stufo! Non posso continuare a mettere a rischio anche la vita di Miroku! Appena finisce di sgridarmi butto giù la chiamata senza un saluto.

Appoggio il telefono sul comodino. Perché i miei genitori, mia madre mi ha lasciato lì mentre lei insieme a mio padre se ne sono andati in America? Perché mi hanno lasciato con lui? Adesso Naraku è pure il mio insegnante di matematica! Perché mi hanno abbandonato... 

"Perché non ti vogliono, per quale altro motivo? Solo tuo fratello ti vuole bene in questa famiglia" 

La mia coscienza ripete incessantemente le parole di Naraku. Non importa a nessuno cosa penso o cosa provo. Qualsiasi cosa faccio per sentirmi accetto da lui alla fine si ritorce contro di me... e io che ci trascino pure Miroku... già lui non mi ha mai abbandonato, l'unico che mi è sempre stato vicino dalla prima volta che ci siamo conosciuti. Il cellulare vibra e stancamente lo afferro leggendo il messaggio di Miroku:

^ scusa amico, ma... avevo da fare... tu sai cosa. Comunque non se ne parla nemmeno! Ti passo a prendere io e non accetto repliche! Se cadi e muori per la strada non me lo perdonerei mai. Buona notte Inu!^

Appunto lui non mi ha mai abbandonato. Mi giro di nuovo su me stesso, ho una stana sensazione... se solo volessi o potessi piangere... ma Naraku mi ha tolto anche quella possibilità. Chiudo gli occhi, ripensando a quella sgradevole conversazione. Poi nella mia mente fa breccia la figura spaventata di Kagome. Quella ragazzina sempre nel suo mondo... diversamente dagli altri che mi stanno abbastanza lontani lei si preoccupa addirittura per me. Probabilmente non si accorge nemmeno delle occhiatacce dei nostri compagni e le frecciatine mandate dalle nostre compagne... e con il pensiero di lei nella mente riesco finalmente ad addormentarmi con un mezzo sorriso sul volto.

 

Ciaooo! 

Mi sono accorta di non aver mai postato questo capitolo... chiedo venia! Come vi sembra? Il nostro povero Inuyasha! Mi scuso se qualcosa non è troppo chiaro ma ero indecisa se raccontare tutto subito o lasciare ancora un po' di suspance e mentre scrivevo è uscito questo.

Naraku come zio e professore di matematica? Una combinazione perfetta insomma! 

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

A presto, Romanticgirl02 

 

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Capitolo 10
*** Casa... ***


Pov's Inuyasha

Tra si e no avrò dormito 4/5 ore, dopo di che sono rimasto sveglio fino ad ora. Sono le 7.30 e una bionda infermiera tira le tende per far entrare un po' di luce 

-Buongiorno dolcezza! Dormito bene? Dai bellimbusto forza è ora di alzarsi-

Dice con un tono alquanto provocatorio

Se fosse stata giovane almeno avrei sorriso gentilmente ma purtroppo avrà quasi 50 anni perciò mi limito a una smorfia tirata, giusto per non essere sgarbato. Mi metto seduto e lei mi da la colazione. Ho lo stomaco chiuso e di sicuro la minestrina in brodo a colazione, pranzo e cena non aiuta. Spilucco qualcosa qua e là con difficoltà per poi lasciare tutto li. Sento bussare alla porta ed entra senza aspettare che io dicessi avanti un giovane dottore... ormai il mio dottore privato.

-Buongiorno Inuyasha qual buon vento la porta qui? Dai non guardarmi così sto scherzando hahah-

Si... insomma mister simpatia mi annuncia con mio grande sollievo che potevo andarmene non appena fossero scattate le 8. Non potevo chiedere di meglio. Anche se il dottore è qui di fianco a me che continua a parlare prendo il telefono e mando un messaggio a Miroku comunicandogli l'ora. 

-Inuyasha santo cielo ascoltami! Se il coltellino non ti avesse preso la spalla probabilmente avrebbe centrato in pieno la ferita precendete e saresti stato di nuovo in pericolo di vita! Lo capisci questo? Per quanta pressione possa mettermi tuo zio se succederà ancora sarò costretto a denunciare te e lui ai servizi sociali, poi solo dio sa dove finirai...-

Lo guardo con freddezza. So che in realtà vuole solo spaventarmi, il pensiero che fosse stato lui ad avvertire Naraku ieri sera era grande ma ora ne sono sicuro.

-Si certo... mi denuncerai e bla bla bla, come se tutti i debiti che hai con mio zio non esistessero.- 

Gli risposi in malo modo, posando il mio sguardo su una bambina in carrozzina fuori dalla mia finestra. Anche nel suo stato sorrideva e urlava di gioia quando suo padre le parlava... amore paterno. Rimango per un bel po' a fissare la scena con un forte senso di abbandono. Non mi accorgo nemmeno che il dottore se n'è andato. A riportarmi alla realtà è Miroku che spunta tutto allegro, come al solito, dalla porta.

Mi guarda e mi sorride. Io alzo gli occhi al cielo e poi ricambio. Mi aiuta ad alzarmi e a cambiarmi poi ci dirigiamo in macchina senza dire una parola... comunicando solo con lo sguardo.

Poi però a quanto pare il mio caro amico sente l'irrefrenabile voglia di parlare.

-Allora, visto che sei sospeso per 4 giorni... cosa vuoi fare di bello, come primo giorno da uomo libero?-

Alzo un sopracciglio e lo guardo in malo modo, poi il mio stomaco brontola

-Andiamo al bar sto morendo di fame! Non ho mangiato la colazione dell'ospedale, sai cosa c'era? Altra mi estera in brodo! Ma dico siamo matti?!?-

Miroku rise di gusto portando allegria anche a me... si gli devo proprio molto. 

Arrivati al bar mi divoro due cornetti al cioccolato e mi bevo un fumante cappuccino e uguale Miroku solo che i suoi cornetti erano alla marmellata. Mi torna in mente la ragazzina di stamattina, quella sulla sedia a rotelle. Fisso Miroku per qualche minuto e lui sostiene lo sguardo dandomi il tempo di riordinare le parole e trovare il coraggio per chiederlo.

-Senti... potresti portarmi dai miei zii?-

Mi guarda come se fossi impazzito, lui sa tutta la storia e questa era l'ultima domanda che si aspettava. Poggia il suo cappuccino sul tavolo e mi fissa serio. 

-Per quale motivo? Non vorrai tornare li e accettare un altro incarico!-

-No! Voglio solo andare a trovare i bambini!- 

Risposi quasi urlando

Mi fissa per un po' poi finisce il suo cappuccino e una volta pagato saliamo in macchina e ci dirigiamo verso la casa dei mei zii. Durante il tragitto gli racconto anche della telefonata notturno, ricevendo una pacca di solidarietà dal mio amico. Man mano che ci avviciniamo l'ansia si impossessa di me. Se non ci fossero i bambini non tornerei mai in quella casa. Dopo un po' intravedo il cancello e con un po' di coraggio scendo dalla macchina e suono il campanello.

Ad aprirmi arriva come al solito Kaede, la domestica non che la nostra tutrice preferita.  Una donna ormai di cinquant'anni dai capelli grigi raccolti in una coda di cavallo bassa.

-Oh Inuyasha ragazzo mio come sei diventato grande! Miroku è un piacere rivederti!- 

Dice riempiendoci di baci. Anche se a volte è troppo amorevole non mi dispiace più di tanto... se non fosse stato per lei probabilmente sarei già morto. 

-Kaede! Si può sapere chi diavolo è?-

E dal nulla compare Kagura. La mia cara zietta, non che terza moglie di Naraku. 

-Ah sei tu! Sei venuto a scusarti con tuo zio? Al momento è impegnato nello studio quindi ti toccherà aspettare... dai entra e datti una mossa, entrano tutte le zanzare.-

Già... bentornato a casa Inuyasha. Appena metto piede in salotto quattro bellissimi bambini mi corrono incontro gridando il mio nome e abbracciandomi. Ecco il motivo della mia visita.

-Inuyasha!!! Guarda guarda! Questa è la mia ultima opera d'arte che te ne pare?- 

Shippo, il più grande dei quattro, capelli arancioni e due occhi vispi color verde smeraldo. È un gran chiacchierone ma sopratutto un bravissimo artista. Quando c'è da scappare lui di sicuro è il più veloce, per questo a vinto tante medaglie come atleta.

-Ancora con quel coso? Non si può definire un opera d'arte Shippo!- 

Eccolo qui Kanta, un bambino dai capelli color oro,il più grande dopo Shippo, anche se spesso battibeccano lui e Shippo si vogliono molto bene. Kanta da grande sogna di fare l'architetto e per raggiungere il suo obbiettivo si impegna parecchio, alla sua età supererebbe di gran lunga gli architetti laureati!

-Andiamo ragazzi siete sempre a brontolare! Lo sanno tutti che Shippo è bravo a disegnare: Kanta sei solo invidioso!-

E alla combriccola non poteva mancare il piccolo Bunza, terzo dopo Kanta, piccolino dai capelli castani sempre brizzolarti, si comporta già come un adulto e riesce a mettere a tacere Shippo e Kanta come farebbe un papà!

-Shippo il tuo disegno mi piace molto...-

E infine ecco la voce flebile, quasi impercettibile della più piccola e dolce bambina che io conosca. Kanna, una bambina dai capelli argentei come i mei, difficilmente dimostra I proprio sentimenti, ma quando la si conosce bene si capisce al volo che è una gran sognatrice!

Ecco queste quattro piccole pesti sono il motivo del mio ritorno in questa casa.

Prendo Kanna in braccio e mi siedo sul divano ad ascoltare le miriadi di avventure che quei bambini hanno vissuto durante la mia assenza... 

-... e tu Inuyasha che ci racconti di bello? Ho sentito la zia che diceva che eri finito in ospedale e che ti hanno sospeso da scuola per quattro giorni!-

La mia piccola Kanna è talmente silenziosa che ci si accorge di lei solo quando parla e ciò non le impedisce di origliare qualsiasi cosa! 

Doveva rimanere un segreto almeno per un po' ma visto che a questi bambini non si può nascondere niente...

-Diciamo che ho fatto a botte con un tipo perché aveva fatto male... a una mia amica...-

Manco avessi detto il più gran segreto della mia vita, tutti alzano gli la testa di scatto e puntano i loro occhi indagatori su di me per invitarmi a parlare, ma poiché non ottengono di più Kanna inizia a farmi milioni di domande.

-Davvero? E come si chiama? Ce l'ha una famiglia? La conosceremo mai?...-

-ehi ehi frena piccoletta! Non ho mica detto che è la mia fidanzata! Ho detto che è solo un amica!-

-Si si Inu tanto al giorno d'oggi si dice così no?-

Miroku che è stato in silenzio tutto il tempo crea come al suo solito la nostra risata generale. Che però finisce di scatto quando entra lui...

-Cos'è tutto questo casino? Siete ancora qui a gingillarvi? Oh ma bene guarda chi diavolo è tornato per scusarsi col sottoscritto. Bada bene alle parole che usi, i bei propositi che ho possono volatilizzarsi con niente!-

Già... Naraku.

 

Pov's  Kagome

Come immaginavo insieme ad Inuyasha oggi non si è presentato neanche Miroku... sono proprio inseparabili quei due! Appoggio la testa sul banco sbuffando, attirando così lo sguardo indagatorio della mia migliore amica. Che io prontamente ignoro fino a quando stanca di aspettare si schiarisce la voce e inizia a farmi il terzo grado.

-Sei triste perché Hojo si è dimostrato diverso o perché per quattro lunghissimi giorni Inuyasha non ti farà compagnia?-

La guardo sgranando gli occhi. Cosa voleva insinuare? Stava dicendo che... no no frena, a me non piace Inuyasha siamo solo amici! E poi lo devo ancora ringraziare perbene! Solo dopo mi accorgo di aver dato parola ai miei pensieri e prontamente Sango mi guarda con uno sguardo di chi la sa lunga. Sbuffo un'altra volta e mi giro dall'altra parte... Inuyasha... cosa starà facendo? Dove sara? 

"Vedi che ti interessa? Scema!" 

Bene ora anche la mia coscienza fa strane insinuazioni! 

Con fare annoiato prendo fuori i libri di scuola... almeno oggi il prof Naraku è assente... bhe un peso in meno!

Quasi quasi dopo la scuola con una scusa convinco Sango ad andare a casa di Inuyasha... ma dove abita? Ma... Sango lo saprà... no?

-HIGURASHI PRESTA ATTENZIONE! INSOMMA!-

La voce del professore mi rompe i timpani. Tant'è che tutta la classe inizia ridere e io nascondo la testa sul banco. Che vergogna! 

Riprendo velocemente a seguire la lezione, quando guardo fuori dalla finestra e mi si gela il sangue nelle vene...

HOJO?!?! 

 

Ehi!!!

Ciao a tutti!

Che ve ne pare di questo capitolo? 

Lo so con Kagome ho scritto veramente poco ma volevo lasciare un po' di spazio anche per Inuyasha giusto per scoprire qualcosa in più di lui!

Non so se sono stata molto chiara... se avete qualche domanda scrivere pure! 

Il rapporto coi "bambini" verrà meglio definito in seguito non preoccupatevi... per ora vi saluto! 

A presto, Romanticgirl02.

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Capitolo 11
*** Amici o nemici? ***


Pov's Kagome

Hojo?! Cosa ci fa Hojo a scuola? Sto forse sognando? Non è stato sospeso? Inizio a muovermi freneticamente  sulla sedia, come se fossi seduta su delle puntine. In testa si rincorrono mille domande, mille pensieri. Continuo ad osservarlo della finestra, quando per caso, il mio sguardo si incrocia con il suo. Abbasso velocemente la testa concentrandomi sul libro, me lo sarò immaginato, non è possibile che mi abbia vista, siamo al secondo piano... eppure ho un brutto presentimento... cerco con lo sguardo Sango, che come se la mia aura negativa l'avesse raggiunta si volta e ricambia. Inizio a mimar delle parole con bocca quando qualcuno bussa alla porta.

-Mi scusi il disturbo professore, ma il preside ha richiesto la signorina Higurashi nel suo ufficio... sa per mettere fine a quella cosa...-

Mi alzo lentamente, contando ogni passo che faccio, esco dalla classe e mi dirigo nell'ufficio del preside silenziosamente, pregando mentalmente che lui non sia li. Busso educatamente e quando mi danno il permesso di entrare, incrocio subito gli occhi castani di Hojo e nel richiudere la porta dietro di me sento che sono caduta interamente nella gabbia del leone.

Rimando in silenzio a spostare lo sguardo da lui al preside, per poi prendere l'iniziativa sperando di uscire in fretta da quella stanza.

-Mi voleva vedere?-

Chiedo educatamente.

Il preside punta i suoi occhi su di me e mi squadra dalla testa ai piedi. Trattengo il respiro, quando la sua bocca si ricurva in uno strano sorriso. C'era un detto nella nostra scuola, che più o meno diceva questo, se il preside ti sorride o sei una studentessa modello o sta per capitarti qualcosa di tremendo. Si da il caso che io non sia una studentessa modello... mi rimane solo la seconda opzione... pian piano la stanza inizia a sembrarmi molto stretta e l'aria inizia lentamente a diminuire, ma questo a quanto pare lo sento solo io. 

Continuando a sorridere, il preside seduto sulla sua sedia di pelle nera decide di prendere parola, arrivando dritto al punto.

-Allora signorina Higurashi, sarò chiaro: vogliamo che ritiri le accuse contro Akitoki... so che potrà sembrarle strano ma per varie circostanze che non posso spiegarle anche la famiglia di No Tashio a revocato la denuncia, quindi vorremo mettere per iscritto che ciò che è successo era solo una lite tra ragazzini-

Inizio a sentire gli occhi pizzicare e un enorme nodo alla gola mozzarmi il fiato. Hojo sarebbe rimasto impunito, tutto sarebbe tornato come prima. Lo vedrò di nuovo nei corridori e chissà magari inizierà a prendermi in giro con i suoi amici... 

-E... per quanto riguarda a No Tashio?-

Non mi sono neanche resa conto di averlo detto. È uscito spontaneo chiedere di lui, se Hojo sarebbe rimasto impunito non c'è motivo per cui Inuyasha debba pagare le conseguenze.

-Il signorino No Tashio- riprese il preside schiarendosi la voce -potrà tornare a scuola già da domani,il suo unico compito sarà rimanere a pulire la palestra per una settimana.-

Cosa? Ok, rispetto alla sospensione o al carcere mi sembra meglio... ma perché stanno punendo solo Inuyasha? Non ha alcun senso tutto ciò!

-Perché deve pulire lui le palestre? È Hojo... o meglio Akitoki che ha iniziato...-

Non finisco nemmeno la frase che il preside mi fa cenno con la mano di starmene zitta.

-Vede quando abbiamo accettato il signorino No Tashio e il signorino Kazana sapevamo che avremmo fatto una gran fatica ad "addomesticare" questi ragazzi, le altre scuole li hanno cacciati per il loro comportamento e noi abbiamo promesso di dargli una bella strigliata. Loro sono vandali, persone che iniziano risse senza un motivo oppure per il semplice gusto di picchiare qualcuno...-

No, non Inuyasha 

-... e fargli pulire la palestra...-

Non il mio Inuyasha! Lui non è una cattiva persona... ne sono sicura!

-...quindi la prego signorina firmi qui e abbiamo finito.- 

Mi sento svuotata, priva di coraggio per ribattere, tanto sarebbe stato tutto inutile. Con riluttanza firmo, sotto gli occhi contante del preside e di Hojo, che nel frattempo non aveva riferito parola. Mi alzo e mi dirigo verso la porta, ma prima di uscire rivolgo uno sguardo di puro odio verso Hojo il quale ricambia quasi divertito.

Quando mi chiudo la porta alle spalle, scappo in giardino. Ormai le lezioni sono finite... sono stata così tanto tempo la dentro? Mi rannicchio sotto un pesco in fiore abbastanza appartato. Osservo i suoi petali cadere... siamo ormai in primavera... le vacanze mi avrebbero fatto bene. Devo vedere Inuyasha spiegargli che non l'ho fatto per mia volontà e...

"Che sei debole?"

Si. Sono veramente debole... chiudo gli occhi beandomi di quel silenzio, trattenendo le lacrime. 

Un rumore che proviene dai rami mi distrae, probabilmente è solo il vento. Quando però il rumore si intensifica maggiormente  apro gli occhi e guardo sopra di me. In meno di due secondi spunta un ragazzo, che rimane a penzoloni a testa in giù e mi sorride...aspetta ma io lo conosco... è Inuyasha!

 

Pov's Inuyasha

Dopo aver lasciato i bambini in salotto, mi sono subito un ora di rimprovero, fortunatamente c'era Miroku o le sue parole non sarebbero state le uniche a ferirmi. A malincuore salutai i bambini promettendogli che sarei tornato presto e magari con qualche regalo.

-Senti Inu, ti dispiace se passiamo a da scuola?-

Mi chiede enigmatico Miroku

-No non mi dispiace, infondo anche se ti dicessi di no hai detto a Sango che saresti passato a prenderla per portale a casa nostra e lei ha tirato fuori anche Kagome perché da sola con te non si fida e tra una cosa è un'altra ci sono finito in mezzo anch'io...- 

Lo guardo di sottecchi trattenendo a stendo una risata. La faccia di Miroku in questo momento è indescrivibile. Fa per dirmi qualcosa ma lo blocco subito.

-Sono un ladro, uno spacciatore, tutto quello che vuoi, perciò non puoi nascondermi niente... almeno il tuo telefono, che non ha mai smesso di suonare.-

Rimane impassibile con le mani sul volante, quando ormai rassegnato, scuote la testa e alza il volume della radio iniziando a cantare ogni singola canzone che capitasse a tiro. In realtà non ho molta voglia di andare a scuola, anche se mio zio mi ha "gentilmente" annunciato che posso tornarci già domani...anzi devo!  Appena Miroku ferma la macchina alzo gli occhi al cielo e scendo anch'io ma quando vedo arrivare Sango senza Kagome inizio a preoccuparmi.

Inizio a fare qualche domanda a Sango che gentilmente mi dice tutto, così facendo finta di niente, mi incammino verso i peschi della scuola, sotto lo sguardo attento di Miroku, che fa cenno a Sango di lasciarmi andare. Giro per un po' su e giù, ho la sensazione di trovarla qua. Decido di arrampicarmi su un albero, una tra le prime regole che ho infranto nelle scuole in cui sono stato. Una volta arrivati in cima, la cerco con lo sguardo e quando la vedo mi muovo silenziosamente su un albero all'altro... per fortuna che sono molto vicini! Poi arrivati al suo vado su uno dei rami più in basso e mi lascio cadere a penzoloni sorreggendomi con le gambe.

-Ciao...- 

Dico sorridendo sotto lo sguardo sbigottito di lei. 

Inizia a farfugliare qualcosa di incomprensibile abbassando lo sguardo sul terreno sottostante. Quando però rialza lo sguardo mi viene un colpo al cuore. Sta piangendo.

-E...Ehi non volevo farti paura... aspetta che scendo...-

Non sono mai stato così impacciato nello scendere da un albero, almeno le ho riportato un po' il sorriso... aspetta era un sorriso quello... no?

-Mi dispiace... io non volevo, poi però il preside mi ha costretto a firmare e...-

La guardo interrogativo e poi mi ritornano in mente le parole di Naraku.

"Almeno quella ragazzina ti ha difeso, ha firmato un foglio dove dichiara che è stata solo una semplice lite tra ragazzini" 

E la conclusione è che devo pulire la palestra per una settimana. 

Mi metto seduto di fianco a lei mettendogli un braccio intorno alle spalle, facendola appoggiare a me, calmandosi un po'. Poi, magari per qualche pensiero negativo, ricomincia a piangere sempre più forte, così, un per stizza e un po' no, le prendo il viso tra le mani e la guardo dritta negli occhi. Le sue gote rosse per il pianto, quei suoi occhi color cioccolato così tristi mi fanno sentire un forte vuoto dentro di me... non mi sono mai sentito così impotente. 

-Senti non sono arrabbiato con te, se è questo che credi. Nessuno può competere con un preside! E fidati lo dico per esperienza. Ma adesso calmati che dobbiamo andare da Miroku che ci sta aspettando con Sango! Oggi dovevate venire a casa nostra te lo sei scordata?- 

La vedo guardarmi sconcertata calmandosi lentamente... ma come Sango non le aveva ancora detto niente? 

-Perché devo venire a casa tua?- 

Chiese più calma.

-Sango ha detto a Miroku che viene da noi solo se ci sei anche tu, Miroku ha accettato e quindi siamo venuti a prendervi-

La fisso con qualche incertezza... mi sono spiegato malissimo. Però poi la vedo sorridere e asciugarsi le lacrime. Così mi alzo e lei rimane seduta accovacciata. Prima non lo avevo notato ma devo ammettere che è davvero bellissima. I suoi capelli corvini sono ricoperte dai petali rosa del pesco lo stesso colore delle sue guance, i suoi occhi e le sue labbra si piegano in un dolce sorriso... quelle labbra... mi avvicino lentamente come attratto da un magnete...vorrei tanto... mi ripresi di botto e gli diedi una leggera spinta facendola sbilanciare. 

-Ehi! Ma che ti prende! Inuyashaaaa!-

Dice sgridandomi, io mi volto cercando di calmarmi, quando mi sento di essermi ripreso almeno un pochino mi giro e gli faccio la linguaccia. Lei si alza e io inizio a scappare inseguita dalla lei è dalle sue grida. Arriviamo davanti alla macchina, facendo staccare a malincuore i due piccioncini rossi per la vergogna.

-Ehi Inuyasha ma che diavolo avete combinato?-

Mi chiede Miroku, mentre mi guarda ad occhi spalancati, nello stesso modo in cui Sango guarda Kagome... perché? Lo guardo interrogativo poi capisco... siamo pieni di petali del pesco, con i vestiti tutti sgualciti e rossi come peperoni per la corsa...

-Miroku ma che diavolo vai a pensare si può sapere?- 

Dico cercando di dimostrare meno imbarazzo possibile, mi volto verso Kagome cercando un po' di appoggio ma il colore del suo viso mi dice che non posso contare su di lei. Sotto le risate divertite di Sango e di Miroku saliamo in macchina, loro due davanti e noi due dietro. 

Arriviamo a casa e andiamo verso la porta della nostra villetta. Prima di aprire la porta mi assale un dubbio.

-Miroku, tu hai messo a posto tutto,vero?-

E non stavo alludendo solo ai nostri scheletri nell'armadio, io intendevo proprio tutto: cibo, vestiti...

-Cert... oh cazzo.-

Appena feci l'ultimo giro di chiave ci fiondiamo a vedere l'enorme disastro che ci attendava. Vestiti sparsi per la casa, piume ovunque, alcuni bicchieri rotti e "acqua" ovunque... 

-Estate! Nymeria!- 

Urlo con tutto ad un fiato. 

Ed eccoli lì, due piccoli cuccioli di cane lupo, il primo marroncino tendente al grigio e la seconda di un candido pelo bianco. 

-Insomma! Quante volte ve lo devo ripetere? Non dovete fare casini!-

Gli do una bella strigliata, per poi regalargli qualche carezza e dargli sia da bere che da mangiare. Non avevano tutti i torti, Miroku li aveva lasciati senza cibo!

 

Pov's Kagome

Quando Inuyasha è venuto a consolarmi mi sono sentita al settimo cielo... poi quando si è avvicinato a me in quel modo... ho creduto che volesse baciarmi, ma insomma cosa vado a pensare? 

-Ah ma sono proprio bellissimi!- 

Dico riferendomi a quei bellissimi cuccioli di cane lupo. 

-Bellissimi certo ma delle fatte pesti...-

Dice Miroku più a se stesso che a noi.

Mi avvicino ad Inuyasha che gli sta dando da mangiare e lo osservo. Il suo modo di comportarsi con i cuccioli è così dolce... li tratta come se fossero dei bambini! Li sgrida, gli parla, gli fa i complimenti... 

-Ne vuoi prendere in braccio uno?- 

Mi chiede Inuyasha e io annuisco un po' titubante. Non ho mai preso un cane in braccio, avendo un gatto in casa di cani non se ne vedono molti. Mi siedo su quello che sembrerebbe un divano e Inuyasha si siede di fianco a me con il cucciolo bianco in mano.

-Dammi la mano... fatti annusare per bene... ecco fatto Kagome ti presento Nymeria, Nymeria Kagome- 

E me la poggia sulle ginocchia. Nymeria mi fissa per un po'. Poi decide di sistemarsi più comoda iniziando a scodinzolare a destra e a sinistra.

-Sai le piaci molto, di solito scappa al primo tentativo...- 

Mi dice con uno sguardo pensieroso Inuyasha. Io sorrido: anche a me piaci Nymeria! 

Dopo un po' Miroku decide di iniziare a mettere a posto, ovvero secondo lui riparare i danni fatti da questi "adorabili cani". Guardo Sango che annuisce

-Aiutiamo anche noi!-

-No non c'è bisogno...- dice Miroku. Ma dopo che si è guardato intorno ci sussurra un grazie. Così iniziamo a riordinare.

Ci mettiamo tutto il pomeriggio e una volta finito mi butto sul divano sfinita... Inuyasha deve aver avuto la stessa idea poiché si butta nel mio stesso momento ma poiché lui è più vicino io gli finisco addosso.

 -Emh... scusa! Devo averti fatto male! Aspetta che mi rialzo...-

-No non preoccuparti... vorrà dire che ci divideremo il divano-

Annuisco sorridente. Davvero lui e Miroku sono dei vandali? Dei teppisti? No, non ci credo. Solitamente i teppisti sono vestiti di nero, hanno uno sguardo duro da incutere timore... non che Inuyasha non ne sia capace ma vederlo così amorevole con gli animali e sempre vestito con una maglia rossa... a prima vista non mi sembra un teppista! Forse per gli altri non è così? Cosa c'è che io non riesco a notare? E perché?

"Perché sei innamorata di lui"

No!! Non è assolutamente vero... non mi piacciono i suoi bellissimi occhi ambrati... o il suo sorriso...o il suo modo di fare... ok basta sto diventando ridicola! Mentre sono intenta a litigare con la mia coscienza il mio stomaco inizia a brontolare...

-Cosa mangiamo? Ordiniamo una pizza?-

Chiede Sango, probabilmente perché ha sentito un ruggito provenire dalla mia parte.

Inuyasha e Miroku annuiscono e quest'ultimo si affretta ad ordinare.

-Salve, vorrei ordinare una pizza hai funghi porcini e... aspetti un secondo. Voi cosa volete?-

-PATATINE E SALSICCIA!- 

Urliamo in coro io e Inuyasha. Tant'è che mi volto e lo guardo sbalordita e lui fa lo stesso 

-POSSIBILMENTE CON LA MOZZARELLA DI BUFALA!- 

E di nuovo urliamo in coro. 

-Io invece una quattro stagioni-

Risponde Sango.

Una volta finito di ordinare l'attesa per la pizza sembra non finire mai. Così Inuyasha e Miroku ci fanno fare il tour della casa.

Ho già detto che è enorme? Da fuori non sembrerebbe, ma questa casa ha due bagni, un soggiorno grande quanto il mio soggiorno più bagno e cucina, tre camere da letto che comprende anche la mansarda, una cucina attrezzata di tutto l'occorrente, il garage dove ci sta la macchina di Miroku e una moto, il giardino con una piscina e due cucce, probabilmente per Estate e per Nymeria. Quindi? Una villa! Altro che villetta! Questa è la casa dei miei sogni! Ci mancano solo i domestici! Quando Miroku ci mostró le camere da letto rimasi molto sorpresa nel vedere che la stanza di Inuyasha è la mansarda! Piena di poster,una chitarra e un violino, un letto matrimoniale, la TV... non mi dispiacerebbe averne una anch'io...

Finito il tour ci sediamo in salotto, la pizza sarebbe dovuta arrivare a momenti, così io e Inuyasha ci alziamo e andiamo in cucina con la scusa di iniziare ad apparecchiare per lasciare soli Sango e Miroku. 

-Cosa preferisci da bere? Abbiamo acqua naturale e frizzante, Coca Cola, aranciata... per poi andare sul pesante con la birra, vino e...Vodka... quella non manca mai-

Mi chiede divertito

-Mmm... della Coca Cola va benissimo!-

Così inizio a cercare i bicchieri aprendo tutte le credenze, solo che una volta trovati non ci arrivo... sono troppo in alto! Inizio ad alzarmi in punta di piedi allungandomi più che posso ma con scarsi risultati tant'è che sento sghignazzare alle mie spalle. Non mi butto giù e continuo a provare fin quando Inuyasha non inizia a ridere rumorosamente.

-E falla finita! Sono bassa ok? Credevo che anche con un cervello come il tuo lo avessi notato-

Dico tutta rossa in viso per la rabbia...

-Si ma non pensavo così tanto! Oddio... sei persino più bassa di Kikyo, lei ci arrivava benissimo!- 

E continua a ridere senza far cenno di smettere... Kikyo? Chi è questa Kikyo? Ma all'ennesima risata decido di mettere fine a tutto.

-Senti non ho idea chi sia questa Kikyo e se è più alta di me buon per lei, ma io ho sete e sto cercando di prendere un bicchiere, ti fa così tanto ridere?-

A volte lo odio d'avvero. Alza le mani in segno di resa e si avvina a me schiacciandomi tra lui e il lavandino.

-Ecco qua ragazzina, contenta ora o devi continuare a fare i capricci... ragazzina?-

Mi ha chiamata due volte ragazzina! Adesso se la vedrà con me. Prendo il bicchiere e lo appoggio... non voglio fare troppo danni. Lui mi guarda perplesso dopo di che alzo lo sguardo su di lui e con uno scatto fulmineo gli salto addosso, ritrovandoci sul pavimento, lo afferro per il colletto.

-Uno! Non chiamarmi ragazzina! Due non è colpa mia se sono bassa e tre, per scusarti devi pagarmi la pizza!- 

Dopo questo scatto d'ira penserà che io sia pazza... oddio e se non mi volesse più vedere? Allo guardo dritto negli occhi non più così arrabbiata. Lo vedo guardarmi stupito, poi le sue labbra si curvano in un sorriso. Si tira su facendomi scivolare sulle sue ginocchia. Io lo guardo, cercando di capire cosa gli passi per la testa. Dopo di che mi risponde.

-Ok... Ra-gaz-zi-na!-

E inizia a farmi il solletico. Ok per le altre persone sarà una cosa da niente... ma io soffro terribilmente il solletico. Inizio ad urlare e a pregarlo di smetterla ma lui non molla e se Miroku non interveniva probabilmente sarei morta! 

-Ragazzi ci avete fatto prendere un colpo!-

Ci fa notare Sango e io gli mormoro uno scusa, non tanto per "il colpo" ma di più per averla fatta staccare da Miroku. Finalmente dopo non so quanto tempo suona il campanello: sono arrivate le pizze!

 

 

 

Ciao!

Come state? 

Ho deciso di mettere due volte la parte di Kagome così da rendere il capitolo un po' più lungo...

Comunque che ve ne pare? 

Secondo voi quanto tempo ci vuole a far capire hai nostri protagonisti i propri sentimenti? 

Pian piano inizierò a introdurre vari personaggi tra cui anche Rin con un po' di approfondimenti verso Sesshomaru, i genitori di Inuyasha e rullo di tamburi.... anche Koga e Ayame!

Quindi che dire? 

A presto, Romanticgirl02

 

 

 

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Capitolo 12
*** Fiamme ***


Pov's Kagome

Non avevo mai mangiato una pizza così buona, dovevo farmi dare subito il numero del pizzaiolo! Stiamo ridendo come matti, Miroku e Inuyasha che si punzecchiano a vicenda e io e Sango facciamo lo stesso. Sento che di loro mi posso fidare... e loro sono così: semplici e spensierati con pochi problemi. Questo momento mi ricorda tanto una vecchia famiglia felice, dove si raccontano le cose accadute nella giornata... da quando è morto mio padre io non parlo più molto spesso con mia madre, tanto meno con mio fratello o con il nonno. Li saluto, gli dico qualche parola e me ne vado in camera mia. Mi manca tanto il mio papà... non so perché in un momento come questo penso a mio padre...mi manca... troppo... anche se sono passati già sei anni non riesco a pensare che lui non ci sia più. Ogni tanto mi sbaglio e lo chiamo, vado in giro per tutta casa a urlare il suo nome, sotto lo sguardo triste di mia madre... è anche per questo che ho smesso di parlare con la mia famiglia... io no voglio pensare che lui sia morto... voglio pensare che adesso è qui con me e mi aiuta a superare le difficoltà. Quando morì non versai neanche una lacrima. Tutti venivano da me a farmi le condoglianze ma io non volevo sentire nessuno. Tutti che dicevano la stessa cosa: mi dispiace tanto o condoglianze. Come se questo servisse a tirarmi su il morale! Se non ci fosse stata Sango probabilmente sarei ancora depressa... lei non disse niente, si sedette di fianco a me e mi abbracciò e finalmente piansi dando sfogo a tutto ciò che mi tenevo dentro. L'armonia che c'è in questo momento  mi ricorda quella che c'era un tempo in casa mia...

-Ehi ragazzina tutto bene? Hai una faccia... non è che per caso... ti è morto il gatto?-

E no il mio Buyo non si tocca! Io che stavo pensando a cose serie arriva lui a rovinare l'atmosfera. Che nervi. Certo non posso prendermela con lui infondo non può sapere quello che penso... però dovrebbe imparare così magari qualche volta chiude quella sua bocca larga.

-Per tua informazione Buyo sta benissimo e sono sicura che starà bene ancora per molto-

Dico dando un gigantesco sorso alla Coca Cola ghiacciata.

-Buyo? Davvero lo avete chiamato Buyo? Che fatto nome...-

Sta superando il confine che separa la stizza dalla rabbia. 

-Bhe perché Estate e Ny....Nymeria ti sembrano dei bei nome? Scusa ma in che lingua sono?-

-sono italiani... ma non capiresti... non mi sembri una che si guarda serie TV-

Ok ci è molto vicino, io le serie TV le guardo eccome! 

-Pensa quel che ti pare ma sabbi che sei sulla strada sbagliata-

Continuiamo così per un buon quarto d'ora incurandoci dei nostri amici quando all'ennesima presa in giro perdo le staffe afferro il bicchiere e gli rovescio addosso una  buona dose ti Coca-Cola e lui si alza di scatto dalla sedia imprecando.

-Kagome ma che ti prende?- 

Mi rimprovera Sango... che come al solito a ragione. Ho perso di nuovo la calma... sta succedendo un po' troppo spesso...

-ah io...i...io... scusa mi dispiace moltissimo! Togliti la maglia che te la lavo io e...-

-No non importa- dice togliendosi la maglia -Tanto avrebbe visitato la lavatrice lo stesso- 

Si rimette seduto e continua a mangiare come se niente fosse... ok, non è la prima volta che vedo un uomo senza maglietta ma... cavolo! Ha davvero un fisico bellissimo...

-Dai Inu un po' di pudore personale! Vatti a mettere la maglietta, non vedi che stiamo mangiando?-

Inuyasha lo guarda abbastanza scocciato. Forse ho esagerato e ho rovinato tutta la bella atmosfera. 

-E allora? Non è la prima volta che mangio senza maglietta, non sono come qualcuno che la mattina è già tanto che indossa le mutante- 

La voce di Inuyasha mi suona piatta, non c'era nota di derisione o voglia di far scattare la risata generale nella sua voce. Io rimango in silenzio e abbasso lo sguardo... che si sia arrabbiato davvero per quello? 

-Si è fatto tardi e io e Kagome dobbiamo andare, vi dobbiamo qualcosa per le pizze e tutto il resto?- 

Guardo Sango con un po' di tristezza e con tantissimo ringraziamento... le ho rovinato la serata... l'ho rovinata a tutti.

-No ma figurati, è il nostro modo di ringraziarvi per averci aiutato a pulire quel macello-

Miroku si avvicina a Sango e gli da un tenero bacio sulle labbra. Quei due hanno fatto davvero dei passi da gigante... butto lo sguardo su di Inuyasha che non si è ancora alzato da tavola. Allora mi avvicino a lui.

-Senti mi dispiace... ho reagito d'impulso io non volevo...- 

Faccio per mettergli la mano sulla spalla ma lui si ritrae subito dopo di che si gira completamente verso di me con fare minaccioso. Probabilmente sarò io che sono paranoica ma non sta esagerando? È un po' di Coca Cola se la so lava subito va via infretta... 

-Va bene... allora ciao, ci si vede domani a scuola- 

Prendo il mio cappotto e salutato anch'io Miroku io e Sango ci avviamo verso casa.

-Ho esagerato? Lui è arrabbiato con me perché gli ho rovesciato la Coca Cola addosso? Ho fatto altro di sbagliato?-

Riempio Sango delle mie inutili domande.

-Forse con la Coca Cola un pochino ma finché non si è tolto la maglietta mi sembrava normale... che stia nascondendo qualcosa di losco?-

Guardo Sango alibita.

-Ma cosa vai a pensare, è impossibile!-

-Mai dire mai Kagome, tutti hanno i propri scheletri nell'armadio... guarda Hojo... ma secondo me c'è qualcosa sotto... anche quando sto come Miroku a volte ho come la sensazione che mi nasconda qualcosa, qualcosa di importante... ma non posso certo costringerlo a dirmi tutto di lui... non c'è gusto scoprire le cose subito, è molto meglio scoprirle poco a poco... oppure non saperle affatto. Tutti hanno dei segreti e magari vogliono che rimangano tali.-

Sango ha ragione, però quell'occhiata che mi ha lanciato... mi ricorda molto lo stesso sguardo che aveva contro di Hojo come quello di un nemico... solo che sta volta il nemico sono io... no, non voglio perdere anche lui... io...io... non riesco a trattenermi e le lacrime cominciano scendere, lacrime calde e di rimorso. Piango in silenzio ma Sango lo nota comunque. Mi poggia un braccio intorno al collo e mi sussurra che andrà tutto bene. Arriviamo a casa mia, Sango rimane a dormire da me.  Ripenso in continuazione alla discussione... per cosa stavamo litigando? Non me lo ricordo già più...Buyo, i cani... e poi? La conversazione è andata sfumando facendosi sempre più intensa. Adesso che ci penso non ero veramente arrabbiata, volevo solo tornare a ridere come prima... ma il mio cervello sembra funzionare al contrario... andiamo a dormire e il pensiero che io e Inuyasha abbiamo litigato rimane forte e vivo per tutta la notte.

 

Pov's Inuyasha

Appena sento la porta chiudersi mi alzo e vado in bagno. Rimango a fissarmi allo specchio per un paio di minuti, poi sento Miroku entrare.

-Sono un stupido vero?- 

Non lo guardo neanche in faccia, continuo a fissare la mia immagine allo specchio, che diavolo mi è preso? Non volevo soltanto che vedesse i segni evidenti di cicatrici che ho sulla schiena, ma perché ho reagito così male, lanciandole quello sguardo che non voglio sia mio?

-Scusa... non ci avevo pensato... ti vedo così tutti i giorni che avvolte mi dimentico di quelle cicatrici... è anche colpa mia...-

Scuoto la testa in segno di negazione, non è stata colpa di Miroku. Sono io il problema. Ho paura di avvicinarmi più del dovuto con Kagome. Sentire la sua mano, un tocco appena percepibile mi ha fatto tornare in mente brutti ricordi, così ho reagito male minacciandola con lo sguardo. Sono ancora il cane da guardia che ero? No. Non sono e non voglio esserlo, sto cercando di uscire da questa vita... ma perché ho reagito così anche con Kagome? 

"Non vuoi rischiare di perdere anche lei"

Già, non voglio che lei scappi come ha fatto Kikyo... ma anche facendo così la perderò comunque... forse devo lasciar perdere anche lei... però io...

Il mio sguardo muta di nuovo inferocito più con me stesso che per altro.

-Ehi calmati. Domani ti ordino di andarle a parlare e di scusarti inventandoti qualche scusa o roba del genere...-

Lo guardo senza capire... mi voleva forse dire di continuare a provare e sperare che anche lei non fugga da me? Se andiamo  avanti forse non reggo io. L'idea che lei mi possa lasciare da un momento all'altro non mi rende per niente felice... però forse ha ragione Miroku... infondo non stiamo ancora insieme e forse mai succederà quindi perché no? E va bene almeno a me stesso lo posso ammettere: mi sono innamorato di Kagome.

Mi giro dando la schiena allo specchio poggiando le mani sul lavandino e posando lo sguardo su Miroku che non si era ancora mossa di una virgola.

-Che fai la brutta statuina?-

Lui come offeso si porta la mano sul petto con fare incredulo suscitandomi una piccola risata. Poi torna serio.

-Andrai a scusarti vero?-

Cerco di non guardarlo negli occhi. "Non lo so" voglio dire ma il mio cervello non collega con la mia bocca.

-Si contento?-

Alzo lo sguardo più incredulo io che Miroku di quello che ho appena detto. Ormai è fatta. Domani mi scuserò con Kagome...a come?

-Che scusa mi invento? Sentiamo genio!-

Lui assume un aria pensierosa per poi sorridere malizioso. 

-Bhe intanto potresti riportagli questo...-

Dice tirando fuori un foulard giallo. Ah benedetta primavera! Almeno adesso ho una scusa per parlare e poi... bhe si vedrà.

Torniamo in cucina e sparecchiamo la tavola, dopo di che vado direttamente a dormire ansioso per la giornata di domani.

La mattina seguente mi sveglio di buon umore. Faccio il mio jogging quotidiano, una doccia veloce, colazione e sono pronto. Arrivo a scuola cercando con lo sguardo lei, ma appena la vedo non mi muovo... e se lei è arrabbiata così? No, non devo pensare così altrimenti non la finirò mai. Faccio un respiro profondo pronto per parlare... ma Miroku mi precede correndo dalla sua amata Sango per schioccarle un bacio sulle labbra... io a testa bassa li raggiungo. Giusto il tempo di arrivare vicino a loro che Sango e Miroku scappano via di corsa, lasciando li come pesci lessi me e Kagome. Io la guardo e lei sposta lo sguardo, mi stava fissando? Mi schiarisco la voce e inizio a parlare.

-Ehi... tieni ti ho riportato questa... l'avevi lasciata a casa nostra ieri sera...-

Lei lo afferra tornado un sospiro di sollievo...

-Grazie... me lo ha regalato mio padre prima che... prima che morisse-

Mi dice con un sorriso amaro.

-Di niente... senti riguardo a ieri sera...-

Inizio a passarmi la mano tra i capelli alla ricerca delle giuste parole, ma non trovandone nessuna inizio a sudare freddo... oh al diavolo i bei discorsi!

-Mi dispiace ho reagito male... ma tranquilla non è colpa tua- 

Bhe che dire... sono una persona diretta.

Vedo il suo sguardo mutare: prima concentrato poi sollevato. Vedere quell'espressione sul suo viso mi fa tornare sereno.

-Mi fa piacere sentirtelo dire... pensavo fossi arrabbiato con me... ma ora sono più tranquilla... dai forza andiamo in classe-

E sorridendomi iniziamo a parlare come prima lungo tutto il tragitto... il suo sorriso, il suo sguardo... non sono innamorato... sono proprio cotto!

Durante la lezione la osservo senza farmi notare. Voglio ricordarmi ogni suo lineamento. Ad un certo punto però, senza preavviso mi squilla il telefono. Allungo la mano nello zaino cercando di spegnerlo ma senza risultato... Anzio il solo risultato? Io sbattuto fuori dalla classe perché qualche demente non può aspettare. Guardo il display: numero sconosciuto

Bene, con stizza ricompongo il numero, dopo vari squilli qualcuno decide di rispondere.

-Pronto soccorso di Tokyo, ha bisogno di qualcosa?-

Per un attimo penso di averci sentito male. Pronto soccorso? Ma che diavolo stava succedendo? 

-Emh si, salve sono Inuyasha No Tashio,mi avevate chiamato qualche minuto fa e non potevo rispondere, qualche problema?-

Chiedo cercando di chiarire questa storia.

-A si l'abbiamo chiamata poiché lei è l'unico referente dei bambini di nome Shippo, Bunza, Kanta e Kanna No Tashio. Vede li abbiamo ricoverati in ospedale poiché si trovavano nella casa in cui è scoppiato un incendio, poiché la signora che si trovava al suo interno è priva di coscienza abbiamo dovuto chiamare lei.-

Prima che potesse aggiungere altro...

-Non si preoccupi arrivo subito.-

Chiudo la chiamata, prendo il libretto delle giustificazioni e entro in classe costringendo il prof a firmare dopo di che saluto Miroku con un cenno e inizio a correre come un pazzo verso l'ospedale. Quando arrivo mi faccio dire il numero delle stanze, li hanno messi tutto insieme. Spalanco la porta con il fiato e per la corsa e trovo Shippo e Kanta seduti vicino al letto di Kanna. Si girano e appena mi vedono mi corrono incontro piangendo.

-Mi dispiace è colpa mia...dovevo stare attento ai fornelli...- 

Piange il piccolo Shippo. 

Lo prendo in braccio e vado a sedere di fianco al letto di Kanna che dorme. Poco dopo dalla porta compare anche Bunza che era andato a prendere delle bibite. Mi corre incontro anche lui e inizio a coccolarli tutti e tre... finché non arriva il dottore.

-Salve è lei il signor No Tashio?-

Annuisco guardandolo serio. Voglio sapere perché Kanna non si è ancora svegliata. 

-La bambina è rimasta gravemente ferita, per cui le abbiamo dato dei potenti antidolorifici e un anestetico per farla riposare un po' dovrà rimanere per qualche settimana in ospedale per essere sicuri che stia meglio... non si preoccupi non è in pericolo di vita... per quanto riguarda la Signora... sembra stare meglio, anche se continua a lamentarsi... sa dove possiamo trovare suo marito?-

Gli lascio il numero di Naraku e rimango seduto di fianco a Kanna ad accarezzargli la fronte. Shippo continua a spostare lo sguardo da me a Kanna con aria afflitta. Lo guardo bonario e lo riprendo in braccio dicendogli che non è colpa sua, sarebbe potuto succedere a chiunque. Sembra sentirsi meglio e pian pianino si addormenta su di me. Passano diverse ore ma Kanna non si sveglia. Anche Kanta e Bunza si sono addormentati. Decido di chiudere gli occhi anch'io per qualche minuto, finché Miroku seguito da Sango e Kagome varcano la porta. Rimango stupito per qualche minuto poi gli faccio cenno di accomodarsi. 

-Come stanno?-

Mi chiede preoccupato Miroku. 

-I ragazzi stanno bene... ma Kanna dovrà rimanere in ospedale per qualche settimana...- 

Inizio ad accarezzare quella piccola manina minuta, bianca come il latte. Non ha per niente una bella cera... le braccia sono tutte bendate così come la testa. La mia piccola Kanna... Kagome e Sango rimangono in disparte, forse è meglio che gli dia qualche spiegazione... così inizio a raccontargli chi sono questi bambini, perché sono qui e cosa c'entro io con loro. Sango e Kagome restano in silenzio ad ascoltarmi poi Kagome mi fa la domanda che mi aspettavo...

-Ma siete così diversi per essere fratelli...-

Sospiro stancamente, infondo ometto sempre quel piccolo particolare...

-Bhe si... infondo siamo tutti adottati...- 

Che è una pseudo verità, di fatto Naraku è mio zio acquisito che sfrutta il cognome della mia famiglia... ecco perché oltre a me anche i bambini fanno di cognome No Tashio...

Guardo Kagome che viene a sedersi sul bracciolo della mia poltrona e mi abbraccia. Resto a bearmi di quel calore e del suo odore... mi era mancata. Restiamo così per qualche minuto finché Shippo non si sveglia, si stropiccia gli occhi e si guarda attorno poi torna a guardarmi interrogativo ancora con gli occhi rossi per il pianto.

 

Ciao a tutti! 

Fortunatamente Inuyasha e Kagome non riescono a stare arrabbiati per molto, ma la nostra piccola Kanna?!?! 

Che ci sia qualcosa di losco dietro all'incendio? 

E Naraku? Non si scomoda neanche a venirli a trovare?

A presto, Romanticgirl02!

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Pov's Inuyasha 

Shippo mi guarda con un  punto interrogativo stampato in faccia e lo capisco, infondo Sango e Kagome per lui sono estranee. Mi affretto a dargli delle spiegazioni lasciando perdere qualche particolare di poco conto.

-Ah quindi chi è la ragazza per la quale Inu-chan si è fatto picchiare?-

Chiede Shippo con il suo faccino da bambino.

Kagome si fa avanti timidamente con le guance appena rosse per l'imbarazzo. Shippo la studia per bene mettendomi a disagio. Stavo per dirgli di smetterla ma lui mi precedette

-Si hai fatto un ottima scelta... sempre meglio della Strega. Kagome, sei ufficialmente entrata a far parte della famiglia- 

E con un sorriso smagliante Shippo si fionda tra le braccia di Kagome che lo guarda stupita. Ma che diamine... capendo cosa passasse per la testa di quel marmocchio iniziai a balbettare diventanti tutto rosso dicendo che lei non era la mia ragazza, ma così feci solo più rumore e si svegliarono anche gli altri due. Una volta saputo la storia anche Bunza e Kanta mi guardano di sottecchi, anche loro! Ormai esasperato cerco di spiegargli la situazione ma a fermarmi è il tossire di Kanna: si stava svegliando. 

Mi volto preoccupato vedendo che Kanna stava aprendo gli occhi, iniziai ad accarezzarli dolcemente una guancia e lei mi sorride. Mi sento molto sollevato vorrei farle tante domande ma sarebbe inopportuno, ora come ora deve riposare. Miroku e Sango sono andati a prendere delle bibite alla macchinetta per tutti quanti.

-Ehi Kanna sai che Kagome, quella ragazza laggiù, è la ragazza per la quale Inu-chan si è fatto picchiare?-

Come non detto! Grazie mille Shippo! Kanna allarga gli occhi e si volta verso Kagome rimasta immobile per l'imbarazzo. Dopo un po' le sorride

-Come sei bella! Inu-chan hai fatto proprio una buona scelta! Non assomiglia per niente alla Strega!-

Alzo gli occhi al cielo ormai stanco di ripeterlo, stavo per replicare ma il dottore entra dicendo che Kanna deve riposare e così anche quelle tre pesti. Messi ognuno nel proprio letto usciamo anche io e Kagome.

-Scusali, a volte sono proprio dei chiacchieroni!-

Dico sorridendo al pensiero delle loro marachelle. Tiro un sospiro di sollievo fortunatamente stanno tutti bene.

-Non preoccuparti, a casa ho anch'io una piccola peste... ma posso farti una domanda? Chi è la Strega?-

Mi blocco di colpo facendo arrestare anche la sua camminata. La guardo per un secondo per poi riprendere a camminare.

-È la mia ex...-

Rimango sospeso su quella parola scrutandola con lo sguardo... la vedo accigliarsi e io impallidisco... non dovevo dirglielo? Quando la vedo rilassarsi e vedendo che voleva sapere di più inizio a raccontare di lei.

-Allora... si chiamava Kikyo ha la nostra età, l'ho conosciuta alla media e da allora siamo stati insieme per tre anni... tutto sembrava andare bene quando ho scoperto che mi tradiva... abbiamo litigato e ci siamo lasciati... tutto qui...-

In verità non è proprio tutto qui, oserei dire che c'è stato anche lo zampino di Naraku ma questa è altra storia... se le raccontassi tutto rischierei solo di perderla. 

-Ma perché la chiamano Strega?-

Mi chiede curiosa

-Perché da quel che ho saputo dopo lei non andava molto d'accordo con i bambini, litigavano spesso... anche con Miroku, ma lui mi aveva avvertito fin da subito dimostrando quanta più ignoranza possibile nei suoi confronti... non ci aveva neanche mai provato con lei cosa che all'epoca mi sorprese molto...-

Resto sul vago e lei non sembra accorgersene, mi sorride e continuiamo a camminare fino alle macchinetta dove troviamo intenti a sbaciucchiarsi Sango e Miroku. Scrivo un messaggio a Miroku e dico a Kagome di lasciarli da soli, così usciamo e decido di riaccompagnare Kagome a casa...

 

Pov's Kagome

L'idea che Inuyasha avesse una ex non mi piace affatto, ma in fondo che potevo aspettarmi? Uno bello come lui non poteva rimanere single no? Durante il tragitto verso casa mia parliamo del più e del meno e io ripenso a quei bambini... quindi ha parlato di me anche con loro? Al solo pensiero il mio cuore inizia ad accelerare e se non fossi in pubblico inizierei a saltare come una pazza isterica! Inizio a fantasticare finché non mi ritrovo davanti alla porta di casa mia... abbiamo davvero già fatto tutte queste scale? Lo guardo e per poco non rimango senza fiato, i suoi capelli baciati dal sole ormai prossimo a scomparire e i suoi occhi del medesimo colore del cielo... arrossisco violentemente... Inuyasha è davvero bellissimo.

-Ehi ragazzina, tutto bene sei rossissima non è che hai la febbre?-

Detto ciò mi appoggia la sua fronte sulla mia e divento ancora più rossa iniziando a balbettare un "si" oppure "bene" senza alcun senso logico. Lui si stacca da me e mi guarda posando il suo sguardo ambrato su di me, svio lo sguardo cercando di rimanere lucida. Lui mi prende il mento con due dita e si avvicina a me, esita un attimo ma vedendo che non mi divincolo continua ad avvicinarsi, finché non appoggia le sue labbra sulle mie, un bacio dolce, casto ma che mi fa impazzire. Ricambio il suo bacio alzandomi in punta di piedi, poiché è troppo alto per me. Sento le sue labbra curvarsi in un sorriso e mi afferra per i fianchi alzandomi da terra continuando a baciarmi. Poco dopo ci stacchiamo per mancanza di ossigeno, lo guardo tutta rossa. Lui mi fa un occhiolino e mi fa segno di rimanere in silenzio dopo di che mi saluta con un altro bacio e scompare nella tra gli ultimi raggi del sole. Rientro in casa ancora rossa in volto, piena di emozioni. Con uno scatto fulmineo vado in camera mia, mi tuffo sul letto e stringo forte il cuscino... lui mi ha davvero baciata? Mi tocco le labbra per paura che fosse tutto solo un sogno. No. È tutto vero... 

Ormai ora di cena sento mia madre chiamarmi scendo le scale di corsa e di buon umore, notando la mia felicità mia madre mi guarda sospetta, ma continua come se niente fosse a servire la cena. 

Dopo aver mangiato e fatto un bel bagno caldo mi stendo sul mio letto pensando ancora a quel bacio... e mi addormento con un sorriso sulle labbra.

 

Ciao a tutti!

Piccola parentesi

Chiedo perdono se sono stata così assente nell'ultimo periodo ma tra la fine della scuola e altre cose non sono riuscita ad essere molto presente e chiedo scusa anche per la lunghezza del capitolo...

 

Allora... che ne pensate? Finalmente Inuyasha si è deciso!

E direi che la nostra Kagome non se lo aspettava proprio. 

Al più presto, Romanticrgirl02

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Capitolo 14
*** Lavoro e problemi ***


Pov's Inuyasha

Cammino lentamente verso casa con un sorriso stampato in faccia... quella ragazzina mi fa davvero impazzire.

In quel momento avevo un disperato bisogno di lei. Mentre la riaccompagnavo a casa pensando che andava d'accordo con le persona più importanti della mia vita mi resi conto che io l'amavo e che dovevo dirglielo subito... ma come? E se lei non prova lo stesso? E quando l'ho vista appena rossa in volto non ho resistito, dovevo assolutamente farglielo capire, così d'istinto l'ho baciata... e lei ha ricambiato. Sono al settimo cielo! 

Inizio a correre come un pazzo tra la gente che mi lancia strane occhiate, ma non ci faccio troppo caso. La mia folle corsa viene arrestata del suono del mio cellulare. Rispondo pensando che fosse Miroku ma la voce al di là del telefono non mi piace per niente.

-Ho un lavoro per te, torna subito a casa-

Detto questo butta giù, tutta la mia euforia si spegne e mi affretto ad andare a casa dei miei zii... o quello che ne rimane

Una volta arrivato noto con piacere che solo il lato della cucina è lievemente danneggiato.Busso e appena Kaede mi apre capisco dal suo sguardo preoccupato che qualcosa non va. Vado direttamente nello studio di Naraku e lui mi invita a sedere. È di pessimo umore. Fuma convulsamente una sigaretta e ciò non promette nulla di buono. Mi spiega il suo piano e mi mette sotto il naso diversi grammi di droga. Mi allontano schifato arricciando il naso.

-Dannazione vedi di fare tutto per bene sta volta capito?-

Mi rimprovera spegnendo la sigaretta sul mio braccio e con una smorfia di dolore annuisco, prendo la roba e vado nella mia vecchia camera. Indosso una felpa nera con cappuccio e zip ed esco di casa leggendo il bigliettino con le indicazioni del luogo e dell'ora.

Odio dover lavorare per lui, ma ormai ci sono dentro fino al collo. Senza farmi notare vado in un vicolo e mi arrampico su per una grondaia fino al tetto di un palazzo, almeno fare Parkour mi è servito a qualcosa! Sono sul tetto del mondo con una leggera brezza che mi scompiglia i capelli,  le persone sono così piccole viste da qua, in alto sopra la città. Ognuno  torna alla propria casa, dove probabilmente li aspetta la famiglia, un pasto caldo e qualcuno che li vuole bene. Io posso vedere loro, memorizzarli ricordando ogni loro piccolo particolare, ma loro non possono vedere me, io non esisto, ai loro occhi, agli occhi di tutti quanti sono solo un ombra, scura e vuota, un ombra maligna che gioca con le vite degli altri, un ombra assassina, un sicario. Non sono niente per nessuno... sono invisibile agli occhi degli altri. Riprendo il mio cammino muovendomi silenziosamente tra i tetti delle case. Arrivato al giusto incrocio scendo passando dalle scale antincendio e indosso il cappuccio. Inizio a vagare rimanendo vicino al luogo di incontro, facendomi mentalmente un quadro della situazione, contando ogni via di fuga e il modo più veloce per andarmene. Odio parlare con i clienti di Naraku, tutti a lusingarlo... tsk... che schifo. Passo dal retro ed entro in una discoteca. Vengo subito abbagliato dalle numerose luci stroboscopiche. Nell'aria galleggia una grandissima puzza di fumo e di alcool. Mi siedo al bar e ordino un Gin Lemon. Aspetto qualche minuto finché non vedo entrare il cliente. Un grosso e lardoso uomo in smoking di seta nero con una unta e lurida cravatta, alla sola vista quel uomo mi fa vomitare. Puntualmente viene seguito da cinque o sei donne in cerca di qualche soldo in più. Si avvicina e si siede di fianco a me, ordina qualcosa anche lui e si volta verso di me dandomi una pacca sulla spalla con la sua umida mano sudaticcia. 

-Allora... hai i miei 4 grammi? Aspetta... quanto era? Ah sì 10.000€ al grammo! Hahaha-

Detto ciò tira fuori una busta bianca ben sigillata. La afferro e me la metto nelle tasche nascoste dentro la felpa. Facendo finta di niente estraggo quelle quattro bustine di polverina bianca finissima e gliele passo da sotto il balcone. Lui le prende e se le fila in tasca.

-Ah bravo ragazzo mio, speriamo solo che Naraku non faccia scherzi...-

Rimane con la frase in sospeso, lo guardo dritto negli occhi con uno sguardo glaciale 

-Lo stesso vale per te, non fare scherzi non ti conviene- 

Dico con tono duro, di ghiaccio. L'uomo davanti a me trema al suon di quelle parole.

Mi alzo e me ne vado da dove sono entrato sotto il suo sguardo spaventato. Cammino a rilento tra la folla sempre con il cappuccio ben calato sul viso, fortuna per lui i soldi ci sono tutti così Naraku non dovrà mandarmi a riscuoterli nuovamente. Gli mando un messaggio. "Ho fatto, ti porto tutto domani"

La risposta arriva quasi subito.

"Ora"

Tsk... come non detto rifaccio per l'ennesima volta quella strada tanto odiata. Poi senza accorgermene mi ritrovo ai piedi del tempio dove vive Kagome. Non so come ci sono finito li, la casa di Naraku è ancora molto distante. Sorrido al pensiero di quella ragazzina. Salgo li scalini fino ad arrivare al punto dove l'ho baciata... adesso non sono più solo, c'è Kagome! Almeno finché lo vorrà o finché non saprà la verità... se sapesse che in realtà spaccio e a volte sequestro persone e che le minaccio probabilmente non mi vorrebbe più vedere... Ripercorro i miei passi e decido di sbrigarmi. Non voglio farlo arrabbiare ancora di più. Ormai conosco la città a memoria. Ogni vicolo,ogni via, è impressa nella mia mente. Una volta dato il denaro a Naraku e presi i miei miseri 100€ torno finalmente a casa, da Miroku. E vedo il sole sorgere alle mie spalle... un'altra notte in bianco. Entro facendo il meno rumore possibile ma come al solito Nymeria ed Estate iniziano ad abbaiare, avvertendo  Miroku del mio arrivo, che mi si rivolta contro come una furia.

 

*intanto... in America... ore 22.00*

Pov's Sesshomaru 

-Se-chan!! Sei tornato!-

Come al solito Rin non si smentisce mai. Mi salta al collo abbagliandomi con il suo sorriso smagliante che si porta dietro da quando era una bambina.

Sono appena tornato dai miei soliti viaggi in Giappone e lei è rimasta come al solito a casa... mi chiedo spesso come faccia. 

Si avvicina a me e mi lascia un tenero bacio sulle labbra. Sa che io non prenderei mai l'iniziativa. Inizia a raccontarmi tutto quello che è successo durante la mia assenza mentre mi verso un po' di vino e mi siedo sul divano a leggere prendendo il giornale, come routine lei si siede sulle mie ginocchia e continua a parlare e io le presto quell'attenzione che basta accennando uno sguardo verso di lei tra una riga e l'altra. 

-Ah e poi a chiamato Izayoi...- 

Si arresta di colpo e io la fisso invitandola a continuare. Izayoi la mia matrigna. Anche se alla fine io la considero come la mia vera madre, poiché la mia si faceva vedere solo per riscattare qualche soldo da mio padre. All'inizio la detestavo poi col passare del tempo ho iniziato a capire come comportarmi e lei è riuscita a dimostrarmi quanto mi vuole bene. Forse mi sono avvicinato più a lei con l'arrivo di Inuyasha... ma... non saprei quel deficiente a volte lo vorrei ammazzare...

-...a chiesto se sai come sta Inuyasha... se Naraku lo tratta bene e via così...-

Alzo gli occhi al cielo, tutte le volte la stessa storia! Ma infondo non posso biasimarla. Le hanno proibito di stare vicino a suo figlio, portandoci via Inuyasha ci hanno tolto un piccolo terremoto sempre sorridente, hanno portato via il mio fratellino, hanno portato via il loro bambino e li hanno costretti a trasferirsi addirittura in un altro paese, togliendoli anche la possibilità di far sapere a lui della loro esistenza. E io sono dovuto andare con loro, ma fortunatamente sono riuscito a rimanere in contatto con lui, ma non posso raccontargli che in verità i nostri genitori sono ancora vivi... stupida legge.

-Ehi... Se-chan... la dobbiamo richiamare altrimenti si preoccupa...-

La guardo e le bacio la fronte, ok abbastanza strano da parte mia, ma la voglio sentire vicina. Lei rimane ferma in mobile a subirsi quella strana dimostrazione di affetto da parte mia per poi guardarmi dritto negli occhi. Sa benissimo che qualcosa non va e muore dalla voglia di sapere. Scende dalle mie ginocchia e afferra il telefono, digita un numero ormai imparato a memoria aspetta due secondi e me la passa.

-Ciao mamma...-

-Oh Sesshomaru!! Come stai? È andato tutto bene il viaggio? E Inuyasha? Lo hai visto? Ci hai parlato? Come sta?...-

Guardo Rin che intanto va a prendere qualcosa da sgranocchiare dalla cucina per poi sedersi sul divano accanto a me.

-Si, si e si: io sto bene, ho visto Inuyasha e anche lui sta bene... un po' malconcio ma sta bene...-

Lascio la frase in sospeso, beandomi di quei pochi minuti di silenzio che ho creato facendole rimanere entrambe in suspence. 

-... malconcio???... oddio non starà...-

-Aspetta fammi finire, ha fatto a botte per una ragazza...-

-Non sará per quella Kikyo vero? Se è lei giuro che...-

-No mamma tranquillizzati non è Kikyo... mi sembra si chiami Kagome...-

-Oh mio dio davvero?!?! Inu! Caro hai sentito? Nostro figlio la in Giappone ha una nuova ragazza!!-

-Mamma ma io no...-

-che notizia meravigliosa... almeno sta bene...- 

La sento singhiozzare al telefono perciò capisco che è arrivato il momento di chiudere la chiamata... non sopporto l'idea che pianga ancora. Da una parte è per questo che sono diventato avvocato così per sistemare una volta per tutte questa storia o con le buone o con le cattive.

La saluto augurandole la buona notte e riattacco. Ormai esausto guardo Rin che mi guarda con occhi sognanti che inizia a fantasticare sull'aspetto di Kagome. La prendo in braccio e una volta messo il pigiama ci stendiamo nel letto. Le accarezzò dolcemente il ventre leggermente rigonfio... si Rin è incita. Non lo sa ancora nessuno, voglio aspettare un po' prima che la notizia di difonda, voglio lasciare Rin un po' tranquilla... con tutti i media e i paparazzi che vogliono nuovi scoop sulla nostra famiglia... in America siamo famosi, forse anche troppo. La società No Tashio sta andando alla grande e io punto ad espandermi anche in Giappone così finalmente la nostra famiglia si potrà riunire. Io, mamma,papà, Inuyasha, Rin e magari anche un piccolo bambino...

Chiudo gli occhi anch'io quando vedo Rin finalmente addormentata.

 

Ciao a tutti!

Come potete vedere ho finalmente aggiunto la parte di Sesshomaru. Che ve ne pare? Ho voluto aggiungere anche lui per dare un po' più di colore anche hai famosi genitori.

In alcune parti di Inuyasha ho preso spunto da una canzone che in questi giorni sto ascoltando ossessionatamente... quindi spero vi piaccia!

A presto, Romanticgirl02

 

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Capitolo 15
*** Attimi di pace ***


Pov's Inuyasha

-Dove cavolo sei stato! Hai ignorato tutti i miei messaggi e tutte le mie chiamate, ho chiamato mezzo mondo, Kagome, Sango tutti!-

Mi grida contro esasperato Miroku. Sono le 4.00 del mattino, ho la testa che scoppia per via della nottata, non può farmi la ramanzina oggi pomeriggio o meglio domani? Lo sorpasso, prendo una birra fresca dal frigo e mi siedo sul divano, ne bevo un sorso e chiudo gli occhi, intanto Miroku mi squadra forse per capire se sono ubriaco o chissà che cos'altro. Poiché insiste, apro gli occhi e appoggio la lattina sul tavolino davanti al divano.

-Scusa ma non potevo rispondere... ero impegnato...-

E adesso come diavolo glielo spiego? Se sa che ho svolto un altro lavoretto per Naraku mi ammazza... ma infondo come posso dirgli di no? E come posso mentire a Miroku? Continuiamo a fissarci dritto negli occhi... anche lui non ha chiuso occhio per tutta la notte mentre mi aspettava. Ormai esausto decido di raccontargli tutto.

-Uff... ho svolto un altro lavoretto per Naraku, 4 grammi non di più, gli ho già dato i soldi, quindi per un po' sono a posto...-

Lascio la frase in sospeso aspettando una qualsiasi sua reazione. 

-E ti ha pagato vero? Quanto i soliti 100€?- Dice strafottente il mio amico. Annuisco titubante senza guardarlo in faccia. Faccio per alzarmi ma lui mi afferra il braccio dove Naraku aveva spento la sigaretta. Con un ghigno di dolore ritiro via il braccio più velocemente possibile. 

-Fammi vedere il braccio.-

Chiede impassibile Miroku, provo a protestare ma senza successo. Mi alzo la manica della felpa e li mostro la bruciatura lasciata dalla sigaretta.

-Cazzo Inu!-

Va in bagno a prendere qualcosa contro le bruciature mentre io mi siedo sul divano con sguardo assente... perche tutte le volte faccio quello che chiede Naraku? Perché non riesco a dirgli di no? Miroku inizia a disinfettarmi la ferita e io cerco di rimanere il più fermo possibile, sopportando il dolore. È leggermente infettata ma nulla di grave. Inizia a bendarmi il braccio e una volta finito rimaniamo in uno snervante silenzio.

-Perché non mi hai chiamato? Avremmo fatto tutti insieme come al solito.- 

Non gli rispondo. Con lo sguardo basso alzo le spalle cercando di sembrare disinteressato... ma a chi la voglio dare a bere? Miroku continua ad insistere e alla fine scoppio.

-Perché, perché, perché... forse perché sei il mio migliore amico e non voglio che finisco nei casini pure tu? Forse perché sei l'unico che sa realmente la storia e l'unico con cui posso confidarmi? Perché se ti succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai? Se qualcosa andasse storto io rischierei di perdere l'unica persona che mi abbia voluto bene veramente dopo tanto tempo?!-

Volto lo sguardo dall'altra parte, sono sull'orlo di una crisi isterica, sento gli occhi pizzicare ma anche se volessi piangere sarebbe impossibile. Non riesco a guardare in faccia Miroku, lo sento muoversi sul divano finché con un po' di coraggio mi volto. Ed eccolo lì il mio migliore amico con gli occhi lucidi, con qualche lacrima scesa che non è riuscito a trattenere. Finisce sempre così quando litighiamo su quest'argomento. Lo so che lui vuole solo aiutarmi, vuole salvarmi da questa situazione ma io tutte le volte ci ricasco dentro. Fin da bambini Miroku è il più emotivo, ogni volta che litigava con qualcuno non si dava pace con me specialmente. Così trovammo un modo per fare pace: Panta Rhei. Un modo semplice e sciocco per scusarsi ma efficace. L'abbiamo trovata in un vecchio libro di greco alle elementari e da lì abbiamo iniziato ad usarla come una parola magica.

-Panta Rhei?-

-Panta Rhei!-

Miroku si asciuga le lacrime e guarda l'orologio sono quasi le 5.30! Seguito da Miroku mi dirigo in camera mia e prima di chiudere la porta lo avverto che non ho intenzione di andare a scuola.

 

Pov's Kagome

La chiamata improvvisa di Miroku ieri sera mi ha spaventato a morte, dove è finito Inuyasha? Sono solo le 6.30 del mattino, così chiamo Sango che puntualmente esce di casa per la sua corsa mattutina. Ci mettiamo d'accordo per andare a casa di Inuyasha e Miroku per vedere se va tutto bene e se Inuyasha è tornato... che cosa avrà combinato? La mia mente inizia a fare pensieri macabri su cosa gli fosse accaduto perciò decido di smetterla. Alle 7.00 siamo già davanti alla loro porta. Suono il campanello e attendo nessuna risposta... riprovo ancora niente... l'ansia comincia ad assalirmi continuo a suonare e Sango inizia a chiamare Miroku finché una voce assonnata non risponde al campanello.

-Si... chi è?-

È la voce di Miroku impastata dal sonno.

-Sono Kagome, sono venuta qui con Sango per sapere se Inuyasha sta bene!-

Non mi risponde e apre la porta. Miroku viene ad accoglierci con in dosso solo un paio di pantaloncini della tuta presi a caso dall'armadio, si avvicina a Sango e le da un tenero bacio a fior di labbra, dopodiché ancora assonnato ci fa segno di seguirlo nella camera di Inuyasha. Bussa una o due volte dopodiché decide di aprire anche se non ha ricevuto nessuna risposta. I vestiti di Inuyasha sono sparsi ovunque, buttati la atterra e sulla sedia, una o due lattine di birra... La sua stanza una volta molto ordinata sembrava una discarica. Tra le cose noto che sul letto, con la testa sotto il cuscino dorme beatamente Inuyasha. Mi avvicino e provo a svegliarlo ma tutto ciò che ricevo è solo un grugnito di disapprovazione. Ci prova anche Miroku chiamandolo diverse volte. Dopodiché scocciato e probabilmente ancora addormentato si alza, con in dosso solo i boxer si alza e spinge Miroku fuori dalla stanza chiudendogli la porta in faccia. Noto solo ora che ha un braccio bendato... che gli sarà successo? Intanto io e Sango rimaniamo ferme immobili al nostro posto ridendo sotto i baffi per la scena. Una volta cacciato fuori l'amico torna a sdraiarsi come se nulla fosse. Così mi avvicino e riprovo a svegliarlo.

-Ancora 5 minuti...-

-E no, dopo farai tardi a scuola!-

Lo rimprovero bonariamente... in questo momento mi ricorda tanto un bambino.

-Scuola? Ma ti ho detto che non ci vado oggi a scuola!-

Risponde seccato infilando la testa di nuovo sotto al cuscino. Non vuole venire a scuola? È per quello che è successo ieri con me? Miroku rientrato in stanza decide di prendere parola.

-Andiamo Inuyasha non vorrai far aspettare le nostre donzelle vero? Non vorrai cacciare Kagome!-

Mi siedo di fianco a lui sul letto, ripete il mio nome non capendo, così gli tocco leggermente la spalla. Lui si alza e avvicina il suo viso al mio, che puntualmente cambia colore. Poi pian piano sembra svegliarsi del tutto.

-Kagome... KAGOME?!?!-

Gli sorrido, adesso è sveglio.

-Ma che diavolo ci fate qui? Che ore sono? Le 7.15? Voi siete matte!-

Dice ributtandosi con la faccia sul cuscino. 

-Ieri sera ci hai fatto prendere un grandissimo spavento! Dove diavolo ti eri cacciato?-

Lo vedo agitarsi un po' andando a cercare con lo sguardo Miroku.

-Avevo bevuto un po' e ho sbagliato autobus che mi a portato dall'altra parte della città, e purtroppo  era l'ultimo che passava sono dovuto tornare a casa a piedi...-

Questa è la tua difesa? Qui c'è sotto qualcosa e poi il braccio bendato? Ma poiché non voglio litigare, almeno non dopo quello che è successo ieri sera, la prendo per buona. Miroku va in cucina a preparare la colazione seguita a ruota da Sango. Inuyasha rimane fisso a guardare l'orologio, finché non grida a Miroku che lui a scuola non ci andava lo stesso. Lo guardo torva cercando di capire cosa passa per la testa a questo ragazzo. Faccio per alzarmi, io a scuola ci devo andare, ma vengo fermata dalle forti e possenti braccia di Inuyasha che mi circondano la vita. 

-Dove credi di andare ragazzina?-

Scuoto la testa e mi stendo di fianco a lui che mi abbraccia. Rimango lì a bearmi del suo profumo e di questa piccola coccola mattutina. Peccato che mi addormento anch'io, dimenticandomi di andare a scuola. Alle 10 apro gli occhi di scatto accorgendomi di non essere a scuola, dove dovevo essere, vedo un biglietto sul comodino, lo afferro e inizio a leggere.

"Abbiamo deciso di lasciarvi dormire almeno per oggi, non volevamo svegliarvi eravate così carini! Comunque io e Miroku alla fine siamo andati a scuola. Ci fermiamo a fare un po' di spesa quindi torneremo tardi.      Sango."

Bene, Sango non mi ha svegliato ed ora sto marinando la scuola. Mi volto verso Inuyasha che ancora dorme beato, mi avvicino al lui e lo osservo dormire, i sui lineamenti sono distesi, rilassati. Ad un certo punto apre gli occhi e vedendomi mi sorride.

-Buongiorno.-

-Buongiorno- 

Si avvicina a me mi stampa un bacio sulle labbra, arrossisco lievemente e rispondo al bacio. Facendo pressione sulle braccia si alza e inizia a vestirsi, io rimango in mobile a fissare il suo magnifico fisico. Davvero ho un ragazzo come lui? 

-Ehi ragazzina finito di fissare?-

Mi canzona lui allegramente e io sposto lo sguardo imbarazzata. Mi squadra un po' e decide che mi devo cambiare... rimango interdetta.

-Non puoi stare in casa con la divisa scolastica! Poiché oggi non vai a scuola ti presto qualcosa io-

E senza sentire repliche inizia a cercare nel suo armadio qualcosa che possa andarmi bene, ricavandone una felpa nera a maniche lunghe e un paio di pantaloni della tuta. Lo guardo ancora non del tutto convinta.

-Io vado a preparare la colazione, se quando torno non ti sei ancora cambiata sono costretto a usare la forza-

Sorride maliziosamente e io lo caccio fuori urlando! Ma chi diavolo si crede di essere? Rimango qualche minuto ad osservare i vestiti per poi decidermi e iniziare a spogliarmi. Devo ammettere che questi vestiti anche se sono abbastanza grandi, sono veramente comodi e per di più hanno l'irrisistibile odore di Inuyasha. Scendo le scale e un buon odorino mi investe, sta davvero facendo i pancake? Corro in cucina e trovo già due piatti pieni di pancake, il mio stomaco inizia a brontolare, nella fretta a casa non avevo neanche fatto colazione. 

-Cosa vuoi da bere? Latte,caffè, the...-

Mi chiede guardando nelle credenze.

-Un the al limone grazie-

Rispondo con l'acquolina in bocca. Inuyasha mi preparata il mio the mentre lui si riscalda il suo latte. Iniziamo la nostra colazione chiacchierando allegramente e divorando i nostri pancake. Inuyasha beve il suo latte e la scena che mi trovo davanti mi fa morire dal ridere. Inuyasha ha i baffi di latte! Mi guarda non capendo, provo a spiegargli che è tutto sporco di latte, lui prova a pulirsi ma con il risultato di allargare il danno. Così prendo un tovagliolo mi siedo sulle sue ginocchia e inizio a pulirgli la bocca...  le sue labbra mi attirano come una calamita. Non so da dove venga tutta questa audacia ma inizio a baciarlo, cercando di toglierli il latte dalle labbra. Lui all'inizio sembra sorpreso, ma poi rimane fermo a bearsi dei miei baci. Tant'è che quest'ultimi diventano sempre più profondi e intensi. Lo sento premere con la sua lingua sulle mie labbra, chiedendo disperatamente di entrare, decido di accontentarlo e così le nostre lingue iniziano a inseguirsi in una strana danza. Ci stacchiamo rimanendo senza fiato, lo guardo dritto negli occhi e lui mi sorride.

-Dove diavolo lo hai imparato ragazzina?-

Sposto lo sguardo da un'altra parte, ma lui mi afferra il mento con due dita facendomi voltare verso di lui per poi riprendermi a baciarmi. Potrei rimanere così per sempre.

Ma purtroppo Estate e Nymeria pretendono anche loro la propria colazione. A malavoglia Inuyasha si stacca da me, io mi alzo e lo sento borbottare qualcosa contro i cani. Mi scappa una risata e inizio a sparecchiare, lavo i piatti e metto tutto a posto, tranne i bicchieri quello è compito suo! Una volta finito di mettere a posto ci sediamo sul divano e decidiamo di guardarci un film. Durante il film appoggio la testa sulla spalla di Inuyasha e lui si appoggia su di me. Rimaniamo così per un po' finché qualcuno non suona il campanello. Chi può essere a quest'ora? Inuyasha mette in pausa il film, si alza e va ad aprire la porta con un sonoro sbuffo. 

-K...Kikyo?-

Mi si gela il sangue nelle vene... Kikyo... questo nome mi è famigliare... aspetta ma non è l'ex di Inuyasha?!? Mi alzo e in punta di piedi mi affaccio dietro il muro che separa il salotto dal corridoio. So che è sbagliato sia spiare che origliare ma voglio almeno capire come è fatta questa Kikyo.

Vedo spuntare da dietro Inuyasha una folta chioma corvina e quando Inuyasha si gira completamente rimango quasi a bocca aperta.

Kikyo è una ragazza alta e slanciata, dalla carnagione chiara. Lineamenti perfetti, già da una donna matura. Insomma è bellissima... sotto ogni punto di vista, io in confronto a lei sono simile ad un sacco di spazzatura. Rimango nascosta cercando di non farmi vedere, vedo Kikyo che salta al collo di Inuyasha, che gli bacia le guance, già non la sopporto... giù le mani dal mio ragazzo! 

-Inuyasha...Inu... io ti amo ancora... e so che non potrai mai perdonarmi...-

Ma guarda che lecchina! E Inuyasha che fa? Sta fermo lì, immobile. Vorrei uscire allo scoperto e dirgliene quattro ma mi manca il coraggio. Rimango lì a fissare la scena.

-Che diavolo ci fai qui?-

Tagliente, è la prima parola che mi viene in mente quando sento Inuyasha pronunciare quella frase... da far venire i brividi. Kikyo fa qualcosa di inaspettato: bacia Inuyasha... sulle labbra. Mi faccio indietro ma vado a sbattere contro un mobile facendo un gran rumore, attirando l'attenzione dei presenti. Inuyasha si stacca a malo modo da Kikyo allontanandola da lui e viene a chiedermi se va tutto bene. Annuisco cercando di massaggiarmi il piede... stupido comodino! Non voglio guardarlo in faccia... ha baciato Kikyo...In quel momento succede una cosa molto strana... Inuyasha sorride. Non uno di quei suoi soliti sorrisi di scherno, un sorriso dolce, gentile...

-Bhe Kagome, ti presento Kikyo la mia ex fidanzata...e Kikyo ti presento Kagome... la mia fidanzata-

Detto ciò mi allaccia un braccio attorno al collo attirandomi verso di se. Mi fermo un attimo a pensare a quelle parole e un sorriso involontario mi si stampa in volto. Alzo lo sguardo su Kikyo la quale vedo abbastanza irritata.

-Bene se la metti così...arrivederci-

Detto ciò gira i tacchi e se ne va sbattendo la porta... alquanto bizzarro devo dire!

Sento Inuyasha sospirare ancora... ma questo è proprio un vizio! Si siede sul divano e mi fa cenno di andare vicino a lui. Un po' titubante mi ci siedo accanto.

-Scusa, non mi aspettavo mi baciasse, non ci vediamo da parecchio ormai è trovarmela qui all'improvviso mi ha alquanto scioccato.-

Mi dice con uno sguardo da cucciolo. Lo guardo con fare ammonitorio, poi però sorrido: infondo è stato sincero... l'avevo capito che non si rendeva conto di chi aveva davanti... solo che mi da fastidio, alquanto fastidio. Faccio finta di non pensarci e riavvio il film, accoccolandomi meglio tra le braccia possenti di Inuyasha, che dal canto suo si sistema meglio. Dopo circa 30 minuti finisce il film, guardo l'orologio, a momenti Sango e Miroku escono da scuola. Mi volto verso Inuyasha che con mia grande sorpresa lo trovo addormentato... deve aver fatto veramente tanta fatica ieri notte! Lo guardo dormire, il suo volto disteso, rilassato mi ricorda quello di un bambino. Mi alzo, cercando di non svegliarlo. Salgo le scale e mi fiondo nella camera di Inuyasha... so che non dovrei curiosare o toccare niente nelle camere degli altri, sopratutto se è quella di un ragazzo che si da il caso sia il mio fidanzato... però non sopporto il disordine! Inizio a piegare i vestiti e mettere quelli sporchi da lavare. Prendo le lattine di birra e le metto nel sacco della immondizia, che poi chiudo e lo porto fuori dove a momenti dovrebbe passare il camion della spazzatura. Risalgo le scale, butto un occhio ad Inuyasha che ancora dorme e torno di sopra a riordinare e dopo un bel quarto d'ora finisco. Mi volto verso la porta e trovo Inuyasha fissarmi con aria divertita.

-Non sapevo di aver assunto una domestica!-

Eccolo qui, il mio Inuyasha, sempre con la battuta pronta. Gli rispondo con una linguaccia che lo fa sghignazzare. Dopo di che lo seguo in cucina. 

-Ehi ma dobbiamo fare i compiti per domani!-

Gli dico ricordandomi solo ora che oggi abbiamo saltato la scuola. Inuyasha guarda l'ora, alza le spalle, sospira, scompare per qualche minuto e torna con le nostre cartelle con dentro i libri di scuola sedendosi rumorosamente su una sedia. Sorrido compiaciuta. Sinceramente non ho mai visto i voti di Inuyasha e sentendo il preside non deve essere un vero genio... forse posso passare più tempo con lui con la scusa di dargli ripetizioni! Iniziamo da matematica, dove me la cavo abbastanza, non sarò una cima ma almeno al 7 ci arrivo! Inizio a svolgere un espressione ma dopo un po' mi blocco... non so più che cosa devo fare! Inizio a ragionarci ancora e ancora ma niente.

-Uffaaaa! Si può sapere dove cavolo ho sbagliato?-

Sospiro più a me che ad Inuyasha. Lui prende il quaderno, fa il giro del tavolo e di siede di fianco a me.

-Qui hai sbagliato un segno e qua non viene 3 ma viene 2...-

Lo guardo perplessa, ha ragione! Butto l'occhio sul suo quaderno... le ha già finite tutte e cinque?!? Lo guardo con una faccia sbalordita...

-Tu...Tu... come diavolo hai fatto a finire già tutto?-

Domandò continuando a fissarlo.

-Bhe mi sono messo lì e le ho fatte... sono sempre stato bravo in matematica, in particolare nella logica... però è pur sempre matematica!-

Detto ciò si risiede al suo posto. Il mio piano di dargli ripetizioni sta sfumando... e mi accorgo che scompare del tutto quando anche nelle seguenti materie studia e finisce tutto prima di me... gli faccio qualche domanda su vari argomenti e lui risponde prontamente... si può davvero imparare così tanto leggendo una volta? Ma il clou arriva con le lingue straniere, ovvero inglese e francese. Una pronuncia perfetta in entrambe senza sbagliare neanche una virgola. Insomma un genio! Non so per quanto tempo rimango a bocca aperta. L'ultima materia che ci rimane è giapponese. Sta volta a sospirare sono io, penso che mi servono ripetizioni. Tiro fuori l'ennesimo libro e inizio a svolgere i compiti. Dopo un po' sentendomi degli occhi puntati addosso alzo lo sguardo che incrocia prontamente quello di Inuyasha.

-Hai già finito?-

Gli chiedo con gli occhi fuori dalle orbite. 

-Non ho mai iniziato-

Risponde seccato. Alzo un sopracciglio non capendo il problema... possibile che non sapesse fare una semplice analisi grammaticale? Lo guardo incupirsi leggendo il testo lasciatoci dal prof. 

-C'è qualche problema?-

Chiedo a bassa voce... ho quasi paura a chiederlo!

-Io odio il giapponese, sopratutto scriverlo o analizzarlo, verbi, particelle... nella mia testa è tutto uguale!-

Lo guardo con un espressione che vacilla tra il sarcasmo e la serietà. Non capisco se mi prenda in giro o meno... no no! È tutto vero. Sta volta sono io ad alzarmi e a sedermi vicino a lui.

-Allora vediamo: allora la frase si divide in soggetto, oggetto e infine verbo ovvero chi compie l'azione, in questo caso "Kaori"  poi si prosegue con un aggettivo o un complemento oggetto, dipende dalla frase, che in questo caso troviamo "Ramen" ed infine l'azione che compie il soggetto ovvero Tabemasu (mangia), quindi la frase completa è "Kaori wa ramen wo tabemasu" il wa e wo sono rispettivamente particelle che servono il primo per indicare il soggetto è il secondo per il complemento oggetto.- 

Vedo il suo volto concentrato. Non pensavo che fosse così difficile il giapponese, infondo è la lingua che parliamo e scriviamo tutti i giorni... alla fine lo vedo alzare gli occhi al cielo e scarabocchiare qualcosa di quello che gli ho detto io sul quaderno. Sorrido e cominciamo a fare giapponese insieme. Una volta finito, mettiamo via i libri. 

-Ti vado giocare alla play?- 

Mi chiedo Inuyasha mentre guarda l'orologio. Miroku e Sango dovrebbero tornare tra circa mezz'ora... quindi perché no? Accetto volentieri, mi fa scegliere un gioco e io scelgo FIFA perché ci ho giocato almeno una volta. Una volta seduti sul divano e avviato il gioco Inuyasha mi guarda con un ghigno divertito... che ho fatto sta volta?

-Senti ragazzina, facciamo un gioco, ogni volta che qualcuno fa goal, ha la possibilità di fare qualcosa all'altro.-

Senza pensarci troppo accetto. Infondo devo solo evitare che faccia goal.

Inizio la partita dando il calcio di inizio e mi avvento contro contro la porta di Inuyasha. Sembra non fare niente a parte qualche intercettazione senza risultato. Mi preparo davanti alla porta sicura di fare goal e tiro. Ma non so come Inuyasha la para. Andiamo avanti così per un bel po' finché non prende lui l'iniziativa, mi ruba la palla e dopo aver smontato ogni mio tentativo con una calma innaturale mi segna un goal. Rimango a fissare lo schermo realizzando poco a poco in che guaio mi ero messa. Lui si gira verso di me con un ghigno divertito... cosa mi chiederà? 

-Vammi a prendere da bere.-

Ok strano mi aspettavo di peggio. Mi alzo ed eseguo i suoi ordini per poi ricominciare a giocare. Tempo due minuti fa un altro goal. Sto iniziando a pentirmi di aver accettato quella scommessa. 

-Baciami-

Mi chiede questa volta. Un po' in imbarazzo mi avvicino e gli do un leggero bacio a fior di labbra. Anche se è il mio ragazzo, mi vergogno abbastanza a prendere l'iniziativa. Continuiamo a giocare e un goal dopo l'altro siamo arrivati 9 a 0 per Inuyasha, il quale mi ha costretto a fare le cose più assurde: prendimi da mangiare, apparecchia la tavola, oltre al bacio iniziale mi ha fatto solo sgobbare facendo dei lavori che suppongo avrebbe dovuto fare lui. Mancano cinque minuti e la partita è finita. Decido di impegnarmi il tutto e per tutto. Riesco a non farlo arrivare alla porta per i primi quattro minuti, ma ormai convinta che non segnerà più mi distraggo e lui approfittando di ciò: mi smarca e segna un goal nei restanti trenta secondi... rimango a fissare lo schermo. Mi alzo e guardo Inuyasha aspettando il mio ennesimo compito.

-Stenditi- 

All'inizio non capisco però decido di assecondare anche quest'ultima richiesta. Appena mi stendo mi ritrovo Inuyasha sopra di me. Prima mi sorride, poi inizia a baciarmi.

-Questa è una ricompensa per te, poiché hai fatto tutto senza lamentarti e per me perché ho vinto- 

Mi dice tra un bacio e l'altro. Allaccio le mie braccia attorno al suo collo, invitandolo a fare di più. I suoi baci diventano pura passione, tant'è che scende sul mio collo intrufolandosi nella felpa. Mi scappa un gemito e lo sento sorridere. Arrossisco, sono sempre stata tanto sensibile sul collo. Torna ad avventarsi sulle mie labbra. Le nostre lingue ricominciano quella strana danza interrotta questa mattina. Pian piano inizio ad ubriacarmi dei suoi baci, perdendo la cognizione del tempo. Lo amo, lo amo troppo. Con Hojo era diverso, mai mi sarei immaginata tutto questo con lui. Forse con lui non era a vero amore, era solo una cotta passeggera... un niente rispetto a tutto questo e a quello che io provo per Inuyasha. Ci fermiamo ai baci non adiamo oltre... un po' mi sento in colpa, infondo è a causa mia se Inuyasha si sta trattenendo ma questo mi fa piacere, vuol dire che mi rispetta... e di certo non mi ubriaca per andare a letto con me. Mi stacco per prima da Inuyasha che sembra contrario, ma non obbietta. Ci sediamo sul divano abbastanza accaldati, però non li do il tempo di riprendere fiato che mi butto su di lui invertendo le posizioni.

-Tocca a me...- 

Gli sussurro ad un orecchio per poi riprenderlo a baciare e a baciare per poi scendere anche io sul suo collo per lasciare il mio marchio. Lo sento serrare la mandibola, sorrido mentre continuo a baciare la sua pelle. Sento il suo fiato farsi corto mentre torno ad avventarmi sulle sue labbra. Dopo un po' si solleva sulle braccia e con una spinta inverte di nuovo le posizioni. Tutto ciò è meraviglioso... è...

-SIAMO A CASA!-

Sgraniamo contemporaneamente gli occhi cercando di sederci e sembrare più naturali possibili riprendendo i joystick in mano, nonostante il rossore delle nostre gote.

-Ehi ma ci siete?- 

Chiede Sango sedendosi vicino a me.

-Ho perso!-

Dico cercando di fare una voce più naturale possibile mettendo su un finto broncio. Davvero un ottima interpretazione. Sango guarda la televisione e scuote la testa. Poco dopo compare anche Miroku che era andato in cucina ad appoggiare le sporte della spesa

-Ehi ma state bene?- 

Ci chiede appena barca la soglia.

-Si perché?-

Gli risponde Inuyasha con nonchalance intento a spegnere la play. Anche se Miroku non mi sembra del tutto convinto lascia perdere il discorso.

 

Pov's Inuyasha 

Cavolo stavo letteralmente impazzendo. Non avevo mai provato queste emozioni con nessuna... già perché oltre a Kikyo sono stato a letto con altre ragazze... non batto di certo il record di Miroku e non ci tengo... però con Kagome... ho dovuto ricorrere alla al buon senso un paio di volte. Penso di amarla veramente... vado in cucina con Miroku e iniziamo a preparare il pranzo, di solito non cuciniamo siamo più tipi da cibo precotto o confezionato, però questo qua si è messo in testa che dobbiamo saper cucinare o roba del genere. Infondo non mi dispiace. Finito di preparare iniziamo a mangiare silenziosamente, ma il silenzio viene interrotto da Sango.

-Ma... Kagome dove sono finiti i tuoi vestiti?-

La ragazzina cambia colore vistosamente iniziando a balbettare che se li era cambiato e stare più comoda senza mettere insieme una frase di senso compiuto. Dopo un po' compare dal nulla Nymeria che tiene uno strano pezzo di stoffa verde tra i denti... ti prego fa che non sia vero.

-Nymeria-

La chiamo rimanendo il più calmo possibile. Quando si avvicina le tiro fuori dalla bocca un pezzo di divisa... o meglio la divisa scolastica di Kagome!

-Ehi ragazzina... dove avevi lasciato la tua divisa?- 

Lei mi guarda senza capire e io gli mostro il pezzo di stoffa. La vedo sbiacare. Si alza di corsa e va dritta in camera mia per poi tornare con le lacrime agli occhi e con il cadavere della sua divisa tra le mani. Avrei riso per la scenetta comica se non fosse la divisa di Kagome. 

-E adesso?!? Come faccio? Cosa dico a mia mamma? Ah mamma mi firmi la giustificazione? Anche se mi sono alzata alle 6.30 sono arrivata in ritardo a scuola e alla fine non sono entrata, ah un'altra cosa, la divisa si è distrutta in tanti piccoli pezzi, anche se la indossavo non so come sia potuto succedere...-

Continua a delirare per qualche minuto e dopo un po' compaiono gli assassini della povera divisa. Kagome li guarda con fare omicida e inizia ad inseguirlo gridandogli contro... mi scappa una risata e richiamo quelle sue pesti. Guardo meglio nella bocca di estate e vedo che ci sono delle macchie di cioccolato, alzo gli occhi al cielo. Sono proprio dei golosi i questi due.

Mentre Kagome continua a chiedersi perché le avessero fatto a brandelli la divisa, mi alzo silenziosamente e mi intrufolo in camera mia e raccolgo le prove del delitto. Torno di sotto e le mostro a Kagome che comincia ripetutamente a schiaffeggiasi la testa. 

-Vado a prenderti la divisa nuova...-

Dico lasciando di stucco tutti quanti... che c'è? Non posso fare nessun favore? 

-Aspetta vengo con te!-

Dice Kagome. La squadro per bene, ha una felpa e un paio di pantaloni di una tuta più grandi di lei. Gli faccio notare di come è vestita ma lei dice che non importa. Chiede a Sango dei pantaloncini corti da ginnastica che usa per il club di pallavolo, sa che l'amica ne tiene sempre un paio per ogni evenienza. Va in camera mia si cambia, i pantaloni ma tiene la felpa. Quando apre la porta svio lo sguardo. Cavoli se è bella! I pantaloncini scompaiono quasi completamente sotto la felpa nera, dando un forte impulso alla mia immaginazione. Mi richiama dal mio stato di trance e ci avviamo verso la scuola. Durante il tragitto diversi ragazzi fissano Kagome con degli strani sguardi, ma lei sembra non notarli. Mi avvicino il più possibile a lei con fare protettivo minacciando chiunque osi avvicinarsi troppo. Arriviamo a scuola notando con sollievo che è ancora aperta. Entriamo e ci dirigiamo subito in segreteria. Presa la divisa di Kagome ci dirigiamo verso casa ma nel corridoio principale incontro due dei miei incubi peggiori.

-Ma che piacere vedervi a scuola signorino No Tashio e signorina Higurashi, vi siete divertiti?-

Naraku tagliente come sempre con accanto sua moglie Kagura, già dimessa dall'ospedale. Kagome abbassa la testa ma io sostengo lo sguardo... speriamo che non riconosca la mia felpa, se no sono guai! 

-Scusateci prof, ma adesso dobbiamo andare.-

Afferro Kagome per un braccio che mi osserva come se fossi un alieno e ci allontaniamo il più velocemente possibile dall'edificio. Rimango in silenzio con uno sguardo cupo e accigliato.

-Come mai diventi così teso davanti a quei due?-

Mi chiede con ingenuità Kagome... cosa gli racconto? Devo pensare alla svelta. 

-Non lo so... forse perché non mi piacciono-

Dico con fare sbrigativo aggiungendoci una alzata di spalle. Continuiamo a camminare quando passiamo davanti al ristorante/bar di Ayame: il Frizzybar. Senza dire niente a Kagome cambio direzione ed entro.

-Ehi puoi almeno avvertirmi!-

La sento brontolare. La guardo di sbieco e vedo che ha messo su il broncio. Mi abbasso fino a raggiungere le sue labbra. 

-Lecchino!-

-Ragazzina!-

Una volta staccatomi da lei cerco con lo sguardo Aya e la vedo intenta a servire a qualche tavolo. Appena mi vede lascia i vassoi sul balcone e mi corre incontro saltandomi al collo riempiendomi di baci.

-Aya! E finiscila una buona volta!-

La rimprovero ormai soffocando. Lei si stacca e sposta il suo sguardo veloce e furbo su Kagome sorridendole.

-Ma bene chi abbiamo qui? Aspetta ma te non eri la ragazza che stava con quello dell'hamburger di qualche giorno fa?-

Kagome annuisce e abbassa lo sguardo. Sussurro ad Ayame nell'orecchio un riassunto di tutto quello che è successo e vedo i suoi occhi verdi smeraldo illuminarsi.

-Kiaaaaaaaaaaah! Quindi tu sei la nuova fidanzata di Inuyasha?!?!-

Urla talmente forte che tutti i presenti si girano verso di noi. Ci afferra per un braccio e ci porta dietro al locale, lasciando tutto nelle mani di Jakotsu, che non smette di lanciarmi frecciatine. Ayame spolvera qualche sedia e ci invita a sedere e dopo aver ascoltato per bene tutta la storia, decide di prendere parola.

-Bene, Kagome Higurashi, vuoi tu fare parte del Frizzyclub?-

Alzo gli occhi al cielo, ancora con questa storia?!? Kagome è rimasta di sasso. Con un po' di coraggio ci chiede cosa sia il Frizzyclub e io interrompo subito Ayame per evitare spiegazioni chilometriche.

-In poche parole, il Frizzyclub è un nostro "piccolo club" dove ci sono gli amici più stretti, si organizzano serate, feste, uscite, tutti quanti insieme. Ne facciamo parte, io, Aya, Miro, Sango, Hakkaku, Ginta e Koga, il fidanzato di Ayame...-

Detto ciò mi arriva una padellata in faccia che mi fa rovesciare dalla sedia.

-IO E KOGA NON SIAMO FIDANZATI!-

Mi tiro su massaggiandomi il naso dolorante guardando con astio Ayame, dove cavolo ha preso quella padella?!. 

-Anche Sango?-

Chiede Kagome che a quanto pare non ne sapeva niente. Annuisco spiegandole che come te Sango è una nuova recluta, e per onorare la loro entrata in squadra si festeggia nei party chiusi del Frizzybar, da qui il nome. Kagome rimane a pensarci qualche secondo poi annuisce sorridendo. Ayame le salta addosso e inizia a gridare di gioia. Inizio a lottare con lei per salvare Kagome da questo assalto, quando Aya si ferma di colpo risedendosi, passa lo sguardo prima su di me e poi su di Kagome. Resto fermo cercando di capire cosa le passi per la testa.

-Ah vedo che vi siete già dato da fare, ma bravi porcellini...-

La guardo senza capire scambiando alcune occhiate con Kagome, osservo quest'ultima con attenzione, poi vedo il succhiotto che gli ho lasciato sul collo questa mattina e divento rosso come un peperone. 

-Aya! Ma che cazzo stai dicendo!-

-Aaaah Inuyasha non imparerai mai, intanto, monetina per la parolaccia.-

Mi risponde sorridendomi, alzo gli occhi al cielo cercando di spiegargli che non abbiamo fatto niente, ma poiché non mi da ascolto, gli lancio 50 centesimi, afferro Kagome per un braccio e me ne vado. Ma guarda tu fatta chiacchierona! Sposto lo sguardo su Kagome  immaginandola scocciata, invece sorride come un ebete. Che sia malata di mente anche lei come Ayame? 

-È simpatica! Molto vivace e allegra, all'inizio mi dava fastidio, anche la prima volta che l'ho vista ti è saltata letteralmente al collo...-La guardo e sorrido, proprio la mia ragazzina.

-Ah quindi eri gelosa ancora prima che lasciassi Hojo e che io diventassi il tuo ragazzo!-

La vedo cambiare vistosamente colore mentre cerca di controbatte. Le passo in braccio intorno al collo e continuo ad andare verso casa.

-Non devi preoccuparti, lei è mia cugina. Da parte di mio padre. È matta da legare ma non è una cattiva persona.- 

Kagome annuisce tirando un sospiro di sollievo. Un ghigno mi compare sul volto e dopo qualche curva siamo arrivati.

 

Ciao a tutti!

Come state? Poiché non avevo molto da fare mi sono messa a scrivere questo capitolo e con molto piacere ho notato che mi è venuto davvero lungo. Che ve ne pare? Adesso quei due stanno insieme e sembra andare tutto liscio. Per ora. 

A presto Romanticgirl02

 

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Capitolo 16
*** Il passato ***


Pov's Inuyasha

Fortunatamente la settimana passa velocemente e finalmente arriva il week and. Mi butto a peso morto sul divano, reduce di una giornata a scuola veramente sfiancante: I miei cari zietti non mi hanno dato pace, trattenendomi anche durante la ricreazione in sala professori. L'unica nota positiva? Ho scoperto che Kanna è già tornata a casa e che lei è gli altri stanno bene. Avrei voluto passare un po' più di tempo con Kagome ma non ho la forza di alzarmi. Rimango così per qualche minuto. Ma mentre stavo per cadere in un sonno profondo, arriva Miroku come al solito carico di energie.

-Inuyasha! Indovina che giorno è oggi?-

Lo guardo senza capire. Cosa ho fatto di male per meritarmi uno come lui?

"tante cose"

Scaccio via il pensiero e torno a concentrarmi su Miroku che non sentendo la mia risposta ricomincia a parlare.

-Oggi amico mio è sabato e sai cosa si fa il sabato sera?-

Decido di mettermi seduto e lo guardo con aria stanca. Scuoto la testa dicendo di no, anche se in realtà penso di aver capito dove vuole andare a parare.

-Oh andiamo! Il sabato sera si esce con gli amici, ci si diverte, ma sopratutto... si fa il ritrovo del Frizzyclub!-

Dice saltando da una parte all'altra. 

-E cosa ci sarebbe di speciale in questo?-

Dico atono. Miroku si ferma e mi guarda come se avesse visto un fantasma.

-Le nostre ragazze! Ci saranno anche loro! Dobbiamo festeggiare la loro entrata nel nostro club!-

Annuisco mentre sbadiglio. Cavolo sono veramente stanco! Gli dico velocemente di non preoccuparsi e che ci sarò, dopodiché mi dirigo in camera mia e crollo sul letto addormentato.

Apro gli occhi di scatto. Quanto avrò dormito? Guardo l'orologio: sono le 20.30. Cosa?! Di già? Sono in ritardo! Scendo da letto e corro in bagno, mi svesto velocemente e mi faccio una doccia veloce mentre mi lavo i denti. Una volta uscito dal bagno, spalanco l'armadio, cercando qualcosa di decente, nel mentre Miroku entra in camera mia annunciando che la serata di sta sera sarà a tema galanteria e chic. Alzo gli occhi al cielo, ma seriamente? E io che volevo mettermi qualcosa di comodo. Rivisto per bene ogni angolo dell'armadio senza risultato. Mi siedo sul letto a pensare. Eppure dovevo avere qualcosa di galante da qualche parte. Poi mi illumino. Apro l'ultimo cassetto dal comodino e tiro fuori un vestito nero con tanto di cravatta. Me lo aveva fatto comprare Naraku per parlare con un suo prezioso cliente. Lo indosso velocemente, mi do una passata di gel nei capelli e per le 20.50 sono pronto. Salgo in macchina con Miroku, anche lui vestito di tutto punto, compresa la cravatta. Inizia a parlare su come sarà vestita Sango. Guardo fuori dal finestrino e penso alla serata di sta sera. Ayame non ha perso tempo, chissà con quale scusa ha invitato Koga questa volta! Dopo qualche minuto Miroku si ferma davanti alla casa di Kagome. Scendo e suono il citofono dove mi risponde Sango avvertendomi che tra cinque minuti sarebbero scese. Aspetto quasi 15 minuti e finalmente la porta di casa si apre, dalla quale spuntano Sango seguita da Kagome. Rimango incantato. Kagome indossa un lungo vestito azzurro con uno spacco che arriva fino alla coscia. Le maniche lunche sono fatte interamente di pizzo ricamato. I capelli sono sciolti e cadono morbidi sulle spalle. Il viso leggermente truccato viene messo in risalto da uno splendido paio di orecchini color oro. Kagome si avvicina a me sorridendo, con le gote un po' rosse. Sono senza parole... è davvero stupenda. Le invitiamo a salire aprendogli lo sportello dell'auto con un stia cavalleresca. Dopodiché vado di dietro insieme a Kagome mentre Sango rimane davanti con Miroku. Arriviamo al Frizzybar e ad accoglierci troviamo un Ayame sorridente a braccetto con Koga. Saluto quest'ultimo con una pacca sulla spalla e con una stretta di mano. Era da tanto che non lo vedevo. Mentre io e Miroku ci siamo trasferiti nel nuovo quartiere, Koga, Ayame, Hakkaku e Ginta sono rimasti nel vecchio quartiere e nella vecchia scuola. Quest'ultimi sono sempre stati molto silenziosi, sono gemelli e parlano tra di loro con gli sguardi. Prima di conoscerli mi facevano veramente impressione... Una volta fatte le dovute presentazioni iniziamo a divertirci ordinando da bere. Parliamo e scherziamo per gran parte della serata. Dopodiché iniziamo a scatenarci sulla pista da ballo, facendo pure qualche foto tutti insieme per immortalare il momento. Prendo Kagome per i fianchi e la trascino in un lento messo adesso dal Dj. Restiamo in silenzio a guardarci mentre balliamo. Mi porto vicino al suo orecchio per farmi sentire solo da lei.

-Sei bellissima sta sera.-

Le dico molto imbarazzato. Lei mi guarda e mi sorride.

-Per vederti vestito così devo sempre aspettare una serata galante?-

Mi risponde. Scuoto la testa e continuiamo a ballare abbracciati, finché il Dj non mette su "All of me" di John Legend. Vedo gli occhi di Kagome inumidirsi mentre mima con la bocca le parole. Le prendo il viso tra le mani e la bacio, facendo partire fischi e applausi da quel branco di scemi che mi ritrovo come amici. Kagome continua a sorridere, in questo momento mi sembra proprio un angelo... ma è possibile per un angelo e per un demone, come me, stare insieme? Torniamo dagli altri e la serata continua splendidamente. Ci sediamo in dei divanetti, ordinando un altro giro per tutti tranne per Miroku. Lui deve riportarci a casa sani e salvi! Dopo un po' Koga mi tocca la spalla facendomi cenno di girarmi. Mi giro e con mio grande disgusto trovo Kikyo abbracciata ad Hojo. Per poco non sbocco. Anche Miroku appena se ne accorge si azzittisce facendo girare anche il resto del gruppo compresa Kagome. Mi giro verso di lei vedendo terrore dentro i suoi occhi. Le circondo le spalle con un braccio con fare protettivo. Sembra calmarsi un po' e io faccio cenno agli altri di rivolgersi tutti verso il nostro tavolo. Parliamo abbassa voce per quanto sia possibile. Che gran colpo di fortuna! Faccio finta di niente sperando che saltino il nostro tavolo ma oggi deve proprio essere una giornata storta, perché caso vuole che si fermino proprio davanti a noi. 

 

Pov's Kagome

-Ma che sorpresa trovarvi qui-

Dice Kikyo con tono acido rivolgendosi per lo più a me. 

-Non sai quanta Kikyo.-

Le risponde Koga per le rime. Con la cosa dell'occhio guardo Inuyasha che si è fatto stranamente silenzioso e rigido sul posto. Sento l'aria farsi sempre più tesa e mentre Kikyo continua a battibeccare con il resto del gruppo, gli sguardi tra Inuyasha e Hojo si fanno sempre più intensi. Non mi piace per niente.

-Allora Inuyasha... come te la passi? Lo zietto ti para ancora il culo?-

Sghignazza Hojo tra i denti. Inuyasha gli lancia uno sguardo truce dicendogli chiaramente di smetterla. Lo zietto? Ma di che sta parlando Hojo? 

-Sai, mi sono informato... che vita pietosa. Naraku e Kagura sono veramente una bella scialuppa di salvataggio... non credi anche tu?- 

Continua Hojo infischiandosene completamente dell'avvertimento lasciato prima da Inuyasha. Proprio in questo momento il Dj mette su una musica Hard Rock, mettendomi una strana pressioni addosso. Inuyasha continua ad ignorarlo visibilmente irritato. Inizia a scossare nervosamente la gamba, senza farsi troppo notare. Lo guardo senza capire. Cosa vuole dire Hojo? Quest'ultimo afferra al volo un bicchiere di alcool da un vassoio di un cameriere e lo beve fino a metà. Deve aver notato la mia perplessità riguardo alle sue parole poiché  compiendo gesti circolari con la mano reggente il bicchiere infierisce un'altra volta su Inuyasha.

-Ma come? Non glielo hai detto? Non farmi credere... oh ma che bravo cagnolino che abbiamo qui, così fedele al suo padrone che non ne parla neanche con la sua ragazza- 

Sorride divertito Hojo. Inuyasha si alza di scatto con uno sguardo fiammeggiante e Koga e Miroku si precipitano a trattenerlo per evitare di fare troppi danni. Sposto lo sguardo ripetutamente da Inuyasha ad Hojo. Mi sta nascondendo qualcosa... 

-Hojo, lasciaci in pace. Vattene con Kikyo da qualche parte, a noi non interessa ma sparisci da qui!-

Gli ringhia minaccioso Miroku. Guardo Sango e la trovo sorpresa come me. Cosa diavolo sta succedendo?

-Andiamo a parlarne fuori- 

Queste sono le parole pronunciate da Inuyasha. Fredde, taglienti e minacciose. Cerco di calmarlo ma non mi ascolta. Così Hojo, Inuyasha, Miroku e Koga vanno nel retro del bar. Con me, Sango e Ayame rimangono solo Hakkaku e Ginta, che si muovono nervosamente sul posto temendo il peggio. Aspettiamo dieci minuti abbondanti ma poiché non tornano inizio a preoccuparmi.

-Dobbiamo andare a vedere cosa succede...- 

Faccio per alzarmi ma Ayame mi fa cenno di rimanere seduta. Lei sa qualcosa. Sposto lo sguardo anche su Ginta e Hakkaku ma loro sviano il loro sguardo sui bicchieri. Rimango a crogiolarmi sul mio, cercando di capire cosa mi stava nascondendo. Naraku, Kagura, zii, aiutato... cerco di mettere insieme tutto i pezzi ma senza risultato. L'unica soluzione sarebbe che loro due sono gli zii di Inuyasha e l'hanno aiutato contro di Hojo... ma deve esserci qualcos'altro, qualcosa di veramente grosso. Dopo un ora, ricompaiono i nostri ragazzi tutti trasandati, ciascuno con un labbro spaccato e del sangue che gli esce dal naso. Corriamo verso di loro. Inuyasha rimane il più distante possibile. Andiamo verso le macchine in silenzio. Vorrei piangere ma decido di resistere. Ci dirigiamo a casa di Ayame, che appena arrivati ci prepara del the. Ci dirigiamo in salotto dove rimango sola con Inuyasha, che va verso la finestra e guarda fuori pensieroso. Dopo un po' si volta verso di me e ci sediamo sul divano: dobbiamo parlare. 

-Parti con le domande.-

Mi dice senza guardarmi. Ho paura di parlare... sento che questo potrebbe rovinare tutto, ma io devo sapere. 

-Cosa... cosa intendeva dire Hojo?-

Vado dritta al punto. Lo guardo e lui per la prima volta mi guarda dritto negli occhi. 

-Che Naraku e Kagura sono miei zii.-

Dice di fretta, continuo a guardarlo dandogli il tempo di mettere insieme le parole.

-e mi hanno dato una mano contro Hojo-

Rimane in silenzio a guardarmi. So che non è tutta la verità.

-cos'altro?- 

Chiedo rimanendo seria. Non mi basta. Voglio sapere tutto.

-e... e... Cazzo Kagome!-

Si alza e va appoggiarsi di nuovo alla finestra guardando fuori. Rimango seduta al mio posto... pian piano capisco che questo è un tasto dolente, che preferisce non raccontare ma io voglio aiutarlo, voglio sapere cosa lo fa star male. 

-Quando ero piccolo, i miei genitori mi abbandonarono davanti alla casa di Naraku e Kagura e si dileguarono senza lasciare traccia. Naraku mi prese con se e mi addottò. Avevo all'incirca due anni, quindi non mi ricordo molto. Piangevo spesso e Naraku mi è stato vicino, solo che... che era tutto sbagliato. Dopo un po' di tempo smise di trattarmi coi guanti, ogni cosa che facevo era sbagliata. Mi ha addestrato. Mi ha insegnato da subito la matematica, mi ha insegnato a comportarmi per bene, mi ha allenato... mi ha insegnato a... mi ha insegnato a spacciare, a come procurarmi la droga e a come venderla. All'inizio pensavo fosse la cosa giusta da fare, mi diceva che era roba buona e ogni tanto me la faceva assaggiare. Finché non conobbi Miroku pensavo fosse giusto, poi ho capito che era sbagliato e...-

Inizia a sbottonarsi la camicia rimanendo di spalle. Una volta finito se la toglie del tutto. Inizio a piangere in silenzio, la sua schiena è piena di tagli e di cicatrici. Come ho fatto a non accorgermene subito? Rimango ferma in mobile.

-...e ho imparato che ribellarsi è inutile. E cosi ha 11 anni ero un cocainomane dipendente, spacciavo droga e minacciavo le persone che non volevano pagare e nei peggiori dei casi li portavo dritto nelle mani di Naraku per poi non vederli mai più. Ho iniziato a vivere di notte, frequentando i quartieri più malfamati, andando nei locali dove stanziavano drogati e prostitute. Ho imparato ad interagire con loro. All'inizio avevo paura, ma poi non provavo più niente. A 14 anni grazie a Miroku ho iniziato la riabilitazione, ovviamente senza andare a centri specializzati o a sedute varie. Semplicemente Miroku mi sequestrava tutto... per me era l'inferno. Ne avevo bisogno ne avevo la necessità. Piangevo, urlavo... ma poiché vivevo ancora con Naraku una notte, mi ha spruzzato una sostanza negli occhi simile ad acido per farmi smettere. Non ci vidi più per due settimane. Ovviamente il dottore da cui andai era un cliente di Naraku, perciò nessuno seppe niente. Passate le due settimane mi dissero che non avevo riscontrato problemi gravi. L'unico erano i mei condotti lacrimali corrosi: non ho mai più pianto da allora. Iniziai ad andare male a scuola, ritrovandomi sempre in mezzo alle risse tra ragazzini, portando coltellino a scuola e a minacciare i miei coitanei e i miei insegnanti. Volevo attenzione, volevo farmi sentire ma questo peggiorava solo la situazione facendo infuriare sempre di più Naraku. Poi un giorno  iniziò a portare altri ragazzini in casa e partendo da Shippo arrivarono tutti. Allora decisi di cambiare seriamente. Non volevo che anche loro facessero la vita che ho fatto io. E pian piano con l'aiuto di Miroku ce la feci. A parte ubriacarmi qualche volta con l'alcol sono riuscito a smettere di drogarmi... ma non sono riuscito ad uscire dall'influenza di Naraku. Gli devo la vita, lui mi ha sfamato, mi ha accudito... e io non riesco a dirgli di no ogni volta che mi da un altro incarico da portare a termine.-

Mi alzo di scatto e lo abbraccio da dietro piangendo. Non riesco a dire niente. Si gira verso di me, probabilmente sorpreso dalla mia reazione. 

-E... Ayame, tuo fratello... lui sa dove sono i tuoi genitori?-

Gli chiedo a fatica, ma le lacrime non vogliono smettere di scendere. 

-Sesshomaru non sa dove sono i nostri genitori, è l'unica persona insieme ad Ayame che fa parte veramente della mia famiglia. I genitori di lei vivono in America e la Sesshomaru si è sposato con Rin... e quindi io sono solo.-

Ci sediamo sul divano. Rimango ferma mettendo insieme tutti i pezzi. Ogni sua stranezza, ogni cosa che non mi tornava adesso mi è chiara come il sole. Perché non ci sono arrivata? Forse perché non volevo sapere o forse perché infondo non dubitavo minimante di tutto questo. Inuyasha si alza, riprende la sua camicia e si dirige verso la porta.

-Scusa- 

Detto ciò esce e se ne va. Mi precipito a fermarlo ma quando apro la porta lui non c'è già più. Mi accascio a terra e rimango a piangere li sulla porta. Dopo un po' Sango, seguita da tutti quanti viene verso di me. Tutti con le lacrime agli occhi. Tutti sanno. Provano a consolarmi, ma non ascolto nessuno. Come si può infliggere così tanto male ad una persona, ad un bambino? Sango mi abbraccia e inizio un pianto isterico... Ayame si precipita tra le braccia di Koga e Miroku abbraccia Sango da dietro. Rimaniamo in silenzio e tra un pianto e l'altro dico il nome di Inuyasha. Lo voglio qui adesso, voglio dirgli che andrà tutto bene, che io ci sono e ci sarò sempre per lui... devo uscire a cercarlo. Ci mettiamo d'accordo per ispezionare tutte le zone possibili. Ci dividiamo. Inizio a correre disperatamente per le strade chiedendo ai passanti ma niente...dove sei Inuyasha!

 

Ciao a tutti...

Che ve ne pare? Ho cercato di far capire il più possibile il passato di Inuyasha. Nella mia testa è tutto ben delineato ma non sono sicura di essermi espressa correttamente. Finalmente Inuyasha ha trovato il coraggio di parlare con Kagome, solo che scappa prima di sentire cosa pensa lei. Fatemi sapere cosa ne pensate.

A presto, Romanticgirl02.

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Capitolo 17
*** Demone e angelo ***


Pov's Inuyasha

Mi infilo gli auricolari nelle orecchie e cammino senza una meta, con lo sguardo basso. Adesso non vorrà più saperne di me e questa è la cosa peggiore. Cammino tra la gente, marcando nella mia mente le parole di una canzone ormai dimenticata. Se io fossi veramente un supereroe non sarei qui adesso a piangermi addosso per i miei sbagli. Sto scappando da qualcosa che non voglio, basta faccio solo soffrire la gente che mi sta intorno, sto scappando da qualcosa che ho paura di perdere ma infondo l'ho già persa no? Volevo stare con Kagome ma ormai l'ho persa per sempre. Voglio andarmene lontano, ma questo è un errore che non mi posso permettere, ho perso tempo cercando della verità del mio passato, cercando di capire che cosa ho io di così sbagliato. Perché non mi vogliono? E quando ho capito che la risposta era dentro me, che la risposta sono io, perché ha senso che io continui a vivere?

Ho visto tante persone andarsene lasciandomi niente, solo poche mi sono rimaste dentro e ci rimarranno per sempre. Pensavo di essere finalmente accettato, perché continuo a fare errori su errori? Non mi bastava aver sbagliato con Kikyo? Adesso anche Kagome deve essere un errore, uno sbaglio? No lei non lo è, sono io l'errore. Inizio a guardarmi intorno cercando il suo sorriso nelle altre persone, ma qua nessuno mi sorride come faceva lei. Io non esisto sono un fantasma, sono un ombra. Kagome, ti ricorderò per sempre, vorrei lottare per noi, ma farlo da qua giù, per le strade e per i vicoli,ormai mi sembra impossibile. Pensavo veramente di poter risolvere i suoi problemi, metterli su carta e trasformarli in origami? ma come faccio se non so nemmeno risolvere i miei? Sono riuscito solo a spezzarle nuovamente il cuore. Dovevo stare da parte, allontanarmi da tutti almeno mi evitavo tutto questo. Ho imparato a volare dopo che mi hanno spezzato le ali, e ho capito che sapevo volare solo quando sono caduto. Ho cercato sempre di tirare avanti con la mia sola e unica forza, ma perché adesso non funziona più? Lo so avrei potuto fare di meglio ma sono sempre stato più grande rispetto alla mia età, ho imparato a vivere come un demone e un demone sarò. Senza accorgermene mi ritrovo sul un ponte ad osservare l'acqua del fiume sottostante scorrere. So solo fare male alle persone e sono un codardo, sono qui solo perché ho paura di morire, mi basterebbe poco, dovrei solo sporgermi un po' di più... eppure qualcosa mi frena. Sono un vigliacco, un mostro. Mi odio. Continuo a guardare il fiume quando noto qualcosa galleggiare... lo osservo meglio e mi ritiro nauseato. È un cliente di Naraku. Sto impazzendo ormai penso di avere le visioni di tutte quelle anime che inconsciamente ho mandato a morire. Mi siedo sulla ringhiera. Inizio a contare...1 una volta finita non proverò più niente...2 mi dispiace solo per Miroku, per Aya, per Koga e per tutti gli altri che ci hanno provato. Chiudo gli occhi pronto per il numero 3.

-INUYASHA!-  

Apro gli occhi di scatto. Che diamine? Qualcuno mi prende e mi tira giù dalla ringhiera, chi... Kagome? Che diavolo ci fa qui? La guardo in faccia, sta piangendo disperata. Mi abbraccia. Cosa sta facendo? Non ce l'ha con me? Sono un mostro! 

-Scemo... SCEMO! Cosa credevi di fare, si può sapere? Eravamo tutti preoccupati per te! Non lo fare mai più capito, mai più!- 

Gli occhi cominciano a bruciarmi e a farmi male. Ricambio l'abbraccio e rimaniamo così, solo io e lei. 

-Non mi odi?- 

Chiedo con un filo di voce, lei si stacca e mi guarda dritto negli occhi.

-come potrei?- 

Mi risponde con un sorriso per poi baciarmi con un disperato bisogno di sentirmi. Ricambio facendola rilassare. Cosa mi era saltato in mente? Non vedendola reagire mi ha fatto pensare subito male... ma Kagome è diversa... Kagome è un Angelo! Si stacca e prende il telefono chiama Miroku dicendogli che sono qui con lei e che sto bene. Tempo dieci minuti che mi ritrovo tutti quanti intorno a me, mi saltano letteralmente addosso abbracciandomi con le lacrime agli occhi, mentre mi danno dello stupido. È ormai sera inoltrata e ogni uno torna a casa propria. Kagome e Sango restano a dormire da noi. Io e Kagome ci stendiamo nel letto. Lei mi guarda e io la guardo.

-Inuyasha... tu non sei più solo...ci sono io...- 

La guardo e le sorrido. Già non sono più solo, ormai mi sembra naturale averla attorno. 

-Io ti aiuterò!- 

Aggiunge convinta. L'abbraccio iniziando ad accarezzarle il viso e finalmente mi addormento con il cuore in pace. La mattina seguente mi sveglio sentendomi solleticare il naso dai capelli di Kagome... quella ragazzina. La osservo dormire di fianco a me, con il volto rilassato. Mentre ripenso alla sera precedente mi do mentalmente dello sciocco, cosa diavolo sono andato a pensare? 

-Buongiorno-

Mi biascica Kagome che si è appena svegliata. La bacio prontamente,all'inizio rimane un po' sorpresa, poi ricambia senza pensarci troppo. 

 

Pov's Kagome

Mi aveva fatto prendere un accidente! Voleva davvero arrivare a tanto? Avrebbe davvero messo fine così alla sua vita? Lo abbraccio stringendolo sempre più forte. Non voglio che vada via di nuovo, non più. Gli ho promesso che lo avrei aiutato e così farò. Rimaniamo nel letto a ricoprirci di baci e di carezze. Non volevo lasciarlo andare via. Dopo un po' suona il mio cellulare. Sbuffando lo prendo interrompendo questo magnifico momento.

-Pronto? Ciao mamma, si sto bene... sono a casa di un amico...-

Mentre parlo sposto lo sguardo su di Inuyasha che lo vedo mettere il broncio. Sorrido e continuò a parlare con mia madre. Mi ero dimenticata di avvertirla che avrei dormito fuori... una volta rassicurata chiudo la chiamata. Meno male che oggi era domenica. Dopo esserci scambiati un altro bacio ci alziamo e andiamo a fare colazione. Anche gli altri sono già svegli. 

-Buon giorno raggi di sole!-

Ci saluta allegramente Miroku. Nessuno di noi voleva parlare di ieri sera così cercavamo vari argomenti di ogni genere. Dopo un po' anche i telefoni di Sango e Miroku si misero a squillare. 

-Si? Ciao papà-

Dissero in coro. Mi scappò una risatina e Inuyasha si alzò, sparecchiò e se ne andò in salotto. Feci lo stesso e lo segui. Mi sedetti sulle sue ginocchia e rifeci quel piccolo gioco mattutino. Le sue labbra sono così dolci... 

-che vuoi fare oggi?-

Gli chiedo.

-Bho... che vuoi fare?-

Mi risponde guardandomi. Ci pensai su e poi mi illuminai. 

-Andiamo all'acquario!-

Dissi con gli occhi che scintillavano. Mi guardò senza capire poi ghignò.

-Come vuoi ragazzina-

Disse scompigliandomi i capelli. Si alzò di scatto facendomi cadere per terra. 

-Inuyasha!-

Urlai a squarcia gola e iniziai a rincorrerlo per casa.

-Devi scusarti!-

Ma non mi ascoltava. Solo con l'aiuto di Nymeria ed Estate riuscii a prenderlo. Gliele stavo per dare di santa ragione ma lui mi precedette baciandomi con foga. 

-Sei sleale...-

Dissi piano, rossa in volto. Lui ghigno e riprese a baciarmi. Forse aveva bisogno di contatto e io ero più felice che mai. 

-Kagome...-

Lo sento dire piano.

-Sono qui...-

Gli dico tra un bacio e l'altro. Senza accorgercene siamo finiti in camera da letto. Ci assaporiamo lentamente, senza pretese. Io lo amo e lui ama me. 

-Ragazzi! Smettetela di fare i porci! Forza dobbiamo uscire!-

Mi stacco velocemente e guardo Miroku e Sango sulla soglia della porta... ma... ma... divento rossa come un peperone. Inuyasha mugugna qualcosa, poi si alza, va in bagno, fa la doccia e si cambia. 

-Puoi andare anche tu a farti la doccia.-

Mi dice una volta pronto. Mi alzo velocemente e mi dirigo in bagno. Mi spoglio ed entro nella doccia. Uso tutte le sue cose: il bagno schiuma, lo shampoo e gli rubo persino il balsamo. Esco e mi metto l'accappatoio che mi ha lasciato ed esco dal bagno. 

-Adesso che mi metto?- 

Come se mi avesse sentito Sango entra in camera e mi porge una sportiva con dentro dei vestiti puliti. La prendo e vado in bagno a cambiarmi. Apro la sportiva e rimango sbigottita. Ma che diavolo... mi vesto velocemente pensando di essermi sbagliata... ma purtroppo è tutto vero. 

Pantaloncini neri a vita alta attillati sul sedere. Maglietta bianca, corta tanto da lasciarmi scoperta tutta la pancia che mi mette, troppo a mio parere in risalto il seno. Io così non ci esco! 

-Sangooooo- 

Urlai dal bagno. La mia amica arrivo con uno strano sorrisetto e con una sportiva in mano. Lei si doveva ancora cambiare.

-Kagome! Stai benissimo!-

-Non posso uscire così! È tutto... troppo corto!-

Non mi diede ascolto e si cambiò anche lei. Ha più o meno i miei stessi vestiti, solo con colori diversi. 

-Ma dove stiamo andando conciate così?- 

Non mi risponde. Inizio a tartassarla di domande mentre si trucca ma niente. Poi si mette a truccare anche me. 

-Kagome, cosa succede tra una settimana?-

Mi dice infine. Rimango a pensarci un po' ma non mi viene in mente niente... poi mi illumino.

-Il mio compleanno?-

La vedo sorridere e annuire soddisfatta. Ma ciò non spiega questo abbigliamento. 

-Non puoi andare in giro sempre vestita da santa! Devi rinnovare il tuo guardaroba! Se no come pensi di fare colpo ancora di più su di Inuyasha?-

Sgranai gli occhi e mi feci rossa in volto. A Inuyasha sarebbe piaciuto? Davvero? Rimasi a rimuginare sulle sue parole. Poi con un po' di fatica uscimmo dal bagno e dirigemmo all'ingresso.

-Stare con Miroku ti sta facendo male... troppo...-

Le dissi sottovoce. Lei mi sorrise. È completamente innamorata. Alla fine sorrisi anch'io e arrivammo all'ingresso. I ragazzi erano già scesi a prendere l'auto così uscimmo anche noi. Appena arrivai Inuyasha si girò verso di me e rimase a fissarmi così come Miroku fece con Sango. Mi sentii terribilmente in imbarazzo. Così salii in macchina cercando di farmi vedere il meno possibile. 

 

Ciao a tutti!

Il primo pezzo l'ho preso da una canzone che un po' di tempo fa ascoltavo ossessivamente... non so quanto ancora riuscirò a scrivere questa storia, poiché non riesco più a trovare l'aspirazione... cercherò di impegnarmi per portare altri capitoli ma non vi prometto niente. 

A presto! Romanticgirl02

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Capitolo 18
*** Lei, io e uno sconosciuto ***


Pov's Kagome

Dopo un po' salirono anche gli altri e partimmo. Non avevo la minima idea di dove stessimo andando. Cercai in qualche modo di trarre informazioni, ma anche Inuyasha ne sapeva quanto me... e per di più ero sprofondata in un sadico imbarazzo. Non mi sentivo molto a mio agio con quei vestiti. Guardai fuori dal finestrino per quasi tutto il tragitto, le case si susseguivano una dopo l'altra.

-Ecco! Siamo arrivati!-

Disse Sango all'improvviso. Mi guardai attorno e strabuzzai gli occhi. Era il più grande centro commerciale che io avessi mai visto. Appena entrammo mi misi a guardare distrattamente qualche vetrina... per poco non ci lasciai l'anima. È tutto troppo caro! 

-Bene, Kagome. Questi saranno i nostri regali anticipati. Possiamo girare liberamente per il centro commerciale e prendere di tutto. Il costo finale verrà generosamente pagato da mio padre.-

Disse Miroku con fierezza.

-Che cosa?!? Ma... ma io...-

-Non ti preoccupare Kagome, lo deve offrire a tutti perché ha perso una scommessa. Quindi... si va a fare shopping!-

Disse Sango afferrandomi per un braccio ed entrando nel primo negozio. Miroku e Inuyasha ci seguirono facendoci da portaborse.

-Miroku, lo sai che ti spulano vero?- 

-Si... Inuyasha, non è che puoi prestarmi solo 50 euro?-

Sentivo Inuyasha e Miroku parlare da dietro il camerino. Wow questi vestiti erano fa tastici... davvero. Mi sentivo in colpa. Prendere tutta quella roba costosa e non pagare niente. Almeno vidi che anche i ragazzi facevano compere, poiché oltre alle nostre borse ce n'era una o due anche loro. Restammo a girare fino a sera, finché esausti non ritornammo in macchina. 

-Bene e adesso, vai alla prossima metà-

Disse Sango entusiasta. La guardai allibita. 

-Dove?-

Dissi poi sbadigliando. Correre su e giù per in negozi mi aveva veramente stancata. 

-Andiamo ragazzina, non sarai già stanca spero-

Sul volo di Inuyasha si dipinse di nuovo quel ghigno fastidioso che ho iniziato ad amare. Appoggiai la testa su di lui chiudendo per un po' gli occhi. Non so di preciso quanto durò il viaggio, ma fui svegliata improvvisamente da un gran baccano. Scendemmo dalla macchina e ci ritrovammo sommersi dalla folla. La musica era a tutto volume e i camerieri servivano ai tavoli mentre la gente ballava.

-Che posto è questo?-

Chiesi senza capire. Inuyasha mi spiegò che era una specie di ristorante all'aperto, dove qualche serata la dedicano agli adolescenti trasformandolo in una discoteca. Ne rimasi sorpresa. Ci sedemmo ad un tavolo e ordinammo qualcosa da mangiare. 

-Allora... ti piace il posto?-

Mi chiese di punto in bianco Sango. Annuì distrattamente mentre guardavo le altre persona ballare. 

-Bene bene... allora è deciso-

Disse infine rivolgendosi ai ragazzi. Mi voltai senza capire, cosa stavano complottando? Cercai di trarre informazioni ma Inuyasha prontamente mi prese e mi trascinò sulla pista da ballo. Ballammo per quasi tutta la sera, fermandoci solo per mangiare qualcosa ogni tanto. Vidi Sango baciarsi qualche volta con Miroku e ne fui veramente felice. 

-stai veramente bene vestita così sai?-

Mi disse Inuyasha all'orecchio. Arrossisco vistosamente ripensando a come diamine mi ero vestita. Poi però il mio lato birichino si rimpossessa di me e inizio a torturare Inuyasha ballando il più sensualmente possibile. Sicuramente dopo me ne sarei pentita e non mi sarei fatta vedere in giro per almeno due o tre giorni. Poi mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro un "che ne dici" non vedendolo reagire gli lecco velocemente la punta del naso per poi scappare via lasciandolo li immobile come una statua e rosso come un peperone. Torno a sedermi al nostro tavolo allegramente e dopo un po' Inuyasha mi segue e fa la stessa cosa. Riprendiamo a ridere e a scherzare come se niente fosse successo. Purtroppo la notte dura sempre troppo poco. Così mi riportarono a casa e Inuyasha mi accompagnò fino alla porta. Mi bloccò tra lui e il legno. Si stava avvicinando per baciarmi, così chiusi gli occhi pronta a gustarmi le sue morbide labbra, ma all'ultimo momento cambiò direzione leccandomi la punta del naso. Mi lasciò incredula davanti alla porta. Poi se ne andò ghignando.Rientrai in casa infastidita, niente bacio questa volta. Appena arrivata in cima alle scale mi ritrovai mia madre davanti e per poco non mi venne un infarto. La rassicurai dicendo che era tutto apposto così andai a dormire pensando ad un modo per fargliela pagare, domani a scuola, a quello scemo di Inuyasha. 

 

Pov's Inuyasha 

Finalmente dopo tanto tempo mi sentivo davvero felice. E tutto lo devo a Kagome. Il mio piccolo angelo... forse un po' birichino... ma mica mi dispiace. Salutai Miroku lasciando solo a fantasticare sulla sua bellissima Sango. Quella ragazza gli fa uno strano effetto... almeno non è più il solito donnaiolo. Mi distesi nel letto e ripensai a quel momento... non mi ricordo neanche che musica ci fosse, però i movimenti di Kagome mi erano rimasti in presso. Quanto avrei voluto stringerla, accarezzarla, amarla... ma ogni cosa al suo tempo. Mi addormentai velocemente, ma fui svegliato sulle tre da una telefonata. A tastoni recuperai il telefono e risposi.

-Muoviti ho un altro lavoro-

Cosa? Un altro? A quest'ora? Mentre ascoltavo tutti i dettagli mi vestivo velocemente. Chiusi la chiamata, lasciai un biglietto a Miroku e mi incamminai. Questo lavoro era un po' diverso dagli altri. Un certo Myoga mi deve consegnare qualcosa. Strano di solito succede il contrario. Mi muovo ancora mezzo addormentato per le strade della città. Arrivato nel luogo dell'incontro mi guardò attorno distrattamente come al solito.  Posso aspettarmi qualunque cosa. Mi siede su un muretto e aspetto dieci minuti, quando un uomo anziano, vestito di tutto punto,si avvicina. 

-Il signorino Inuyasha?-

Annuisco senza capire... questo vecchietto è il signor Myoga? Aveva una faccia amichevole e sorridente ornata da dei baffetti bianchi. 

-Ah che bello rivedervi, siete cresciuto molto dall'ultima volta che vi ho visto... però vi ho riconosciuto subito signorino- 

Si sedette di fianco a me continuando a parlarmi amichevolmente, sorvolando completamente il motivo per cui eravamo qui. 

-Senti, cosa devi darmi per Naraku?- 

Non avevo voglia di stare a perdere tempo con un vecchietto per quanto simpatico potesse essere. Ero stanco e tra poco mi serie dovuto svegliare per andare a scuola. 

L'uomo mi sorrise.

-Va bene... però prima di darti la busta devo dirti un altra cosa, che però Naraku non deve sapere. Ti interessa sapere dei tuoi genitori?-

All'improvviso mi feci attento. Li conosceva? Cosa sapeva? E perché Naraku non devo saperlo... bhe un idea ce l'avrei...

-Mi hanno abbandono tanto tempo fa, non c'è altro da sapere...-

Dissi sbrigativo. Lui mi guardò, suoi occhi che sprigionavano una strana compassione.

-Ah no, ti sbagli caro... c'è altro... molto altro... ormai è tardi, tieni, il mio biglietto da visita. Se vorrei sapere altro sai come contattarmi.-

Mi porse un biglietto e poi prima di andarsene mi diede il pacchetto per Naraku. Rimasi fermo per qualche minuto immobile... chi diavolo era? Vado a dare il pacchetto a Naraku, racimolando i solito 100€... a quanto pare ormai sono abbonato a sta cifra. Non gli dissi niente delle parole scambiate con quel signore. Pertanto mi diressi a casa. Ora ero curioso. C'era dell'altro? Ci sono cose che Naraku non mi ha mai detto? Tra una cosa è un altra di erano già fatte le 5 e tra un ora e mezza mi sarei dovuto svegliare. Mi misi l'anima in pace e andai a letto vestito. E come mi addormentai mi svegliai. Questa storia mi sta sfuggendo di mano. Come al solito andai a preparare la colazione e mi feci una doccia. 

-Dove è che sei stato?- 

Mi chiede poi Miroku.

-Un certo Myoga mi ha dato un pacco per Naraku... però non era venuto per lui... era venuto per me.-

Lo vidi farsi più attento, si sedette al tavolo e mentre sorseggiava il suo caffè gli raccontai tutto.

-Ha detto che consce i miei genitori... e mi ha dato un suo biglietto da visita... se per caso volevo sapere qualcosa di più, o qualcosa che non so posso contattarlo... ha detto a qualsiasi ora... o qualcosa del genere-

Fingevo di non volerne sapere niente. I miei genitori mi avevano abbandonato a questa miserabile vita... però... 

-lo chiamerai vero?-

Mi disse Miroku guardandomi dritto negli occhi, annuì distratto preparando velocemente lo zaino per andare a scuola. Uscì di corsa e poco dopo venni raggiunto da Miroku. Rimanemmo in silenzio per buona parte della strada. Poi arrivato al cancello mi fermai.

-Potrei chiamare Sesshomaru... magari lui sa chi è questo Myoga...-

Guardai Miroku, in cerca di qualche assenso, ma non arrivò. Mi disse di chiamare quel vecchietto e sentire cosa ha da dire prima di fare danni. E da quando chiamare Sesshomaru voleva dire fare danni? Di solito lui li mette a posto i miei... ci stavo ancora pensando quando un piccolo terremoto a me famigliare mi abbraccia da dietro. Alzo gli occhi al cielo e le scompiglio i capelli, ricercando uno scemo. Insomma solita routine... però quel signore non voleva andare via dalla mia mente. Ci pensai per tutte le lezioni, prestando poco ascolto sia ai professori che a Kagome. Naraku ci fece un test a sorpresa... tipico. Per lo meno aveva messo cose semplici. Finalmente sentii distrattamente il suono della campanella della ricreazione, misi via tutto e feci per alzarmi ma una mano mi fermò.

-Si può sapere cosa hai oggi?-

Mi voltai e vidi un broncio dalla ragazzina. Le sorrisi dolcemente e la liquidai dicendogli che dovevo fare delle cose e che se proprio avesse insistito le avrei spiegato tutto dopo. Non mi sembrava molto convinta ma non obbiettò e andò a parlare con Sango. Bene mi sarei dovuto far perdonare. Andai di corsa sul tetto, ormai l'unico mio luogo di pace. Presi il cellulare e il biglietto da visita. Composi velocemente il numero, mi tremavano le mani, ero ansioso... ma di cosa? Pensavo forse di scoprire una relatà diversa? 

-Pronto?-

Il signore ripose praticamente subito e per un attimo non risposi. Chiese pronto un paio di volte e infine mi decisi a parlare.

-Salve, parlo con il signor Myoga?-

Chiesi con una calma che non faceva parte di me. 

-Si, certo, mi dica... lei è...-

-Inuyasha... Inuyasha No Tashio.-

Questa volta risposi velocemente. Dovevo restare calmo... ma il mistero era troppo. 

-Oh, signorino Inuyasha che piacere risentire la vostra voce! Ci avete pensato? Volete sapere di più? Se vuole le fisso un appuntamento! Ma aspetti, questo non è orario scolastico? Avete forse marinato la scuola di nuovo?-

Mi fece talmente tante domande, che per poco non andai in tilt. Risposi a tutto con calma cercando di non dare segni della mia voglia irrefrenabile di sapere. Ci mettemmo d'accordo, chiusi la chiamata con una data, un orario e un indirizzo... bene ormai il gioco era iniziato. Tornai in classe alla ricerca dei miei compagni, ma non erano ancora rientrati. Mi misi a cercarli in lungo e in largo finché non li trovai in giardino all'ombra di un albero. Li raggiunsi e mi sedetti di fianco a Kagome, che mi sorrise dolcemente. 

-Allora?-

Mi chiede Miroku.

-Fatto- 

Gli risposi con uno strano sospiro di sollievo. Vidi sul volto di Kagome disegnarsi un enorme punto interrogativo. Le spiegai brevemente quello che era successo e per poco lei non mi saltò a dosso.

-Sono così felice per te!- 

Non resistetti e la baciai. In quel lasso di tempo le sue labbra mi erano stranamente mancate. Con lei potevo parlare di tutto, potevo essere me stesso e non venire giudicato. Mi poteva forse capitare di meglio? No non credo proprio. Purtroppo dovemmo ritornare in classe, ma le ore passarono velocemente. Uscimmo velocemente e andammo al Frizzy bar. Per ora non dissi niente agli altri, volevo prima di tutto essere sicuro che quell'uomo non mi stava imbrogliando. Avevo così tante domande per la testa, così poche risposte... se c'era qualcos'altro da sapere perché Sesshomaru non me lo aveva detto? Volevo chiamarlo ma dovevo aspettare. Non posso dipendere da lui... però... scacciai via ogni preoccupazione e passai due giorni concentrandomi su Kagome. Quella ragazzina sapeva sorprendermi ogni giorno. Dalle sue preoccupazioni al suo modo di vestirsi. Era in continuo cambiamento. Non stava mai ferma e in qualche modo riusciva a trasportarmi anche me. Finalmente andammo all'acquario dove rimase per tutto il tempo a bocca aperta, a quanto pare non aveva mai visto dei pesci così grandi. Quei due giorni passarono sereni, tra risate, baci e  carezze. Ma poi il gran giorno arrivò. Non mi ero mai curato di cosa indossare, ma all'improvviso mi sembrò fondamentale. Kagome stette tutto il tempo con me sopportandomi e aiutandomi a scegliere, discorsi, vestiti di tutto. Stavo per aprire la porta quando mi fermò. Mi baciò e mi disse.

-Tranquillo, andrà tutto bene.-

E con un altro bacio mi salutò. Arrivai in anticipo e mi sedetti in una sala d'aspetto. Su di una porta c'era scritto: Dottor Myoga, analista psicologo. Bene, sono andato a cercare informazioni da uno strizza-cervelli. Lo vidi parlare con varie persone e infine venne il mio turno. Mi invitò ad entrare e notai con meraviglia tutte le sue lauree appese al muro, medicina, chirurgia, psicologia e chi ne ha più ne metta. Mi fece sedere su una sedia di pelle nera davanti ad una scrivania e lui si sedette dall'altra parte. Dopo i soliti discorsi, mi chiese come stavo, della scuola, della relazione amorosa... insomma altro che psicologo, questo è un vero impiccione. Cercai di rispondere il meno possibile, così per rimanere indifferente. 

-Va bene, allora arriviamo al dunque.- 

Detto ciò mi chiese cosa io esattamente sapessi dei miei genitori. Mi chiese essere il più chiaro possibile. Allora gli raccontai tutto... almeno quello che mi aveva detto Naraku. Poi mi fece una domanda alquanto strana.

-E tu che ne pensi? Ci credi?- 

Mi bloccai. Quell'uomo mi spiazzò completamente. La mia opinione? Io avevo sempre dato per buono tutto quello che diceva Naraku... iniziai a balbettare qualcosa come "Bho", "forse" ero parecchio indeciso, poiché non ci avevo mai pensato. 

-Non esistono bho, o forse, signorino. Io credo che se lei è qui, è perché infondo non ci crede o perché in cuor suo spera che non sia tutto vero. Lei vuole conoscerli, vuole ricevere quell'amore da qualcuno che le è stato portato via.-

Mi alzai di scatto. No, non era assolutamente vero.

-Io i miei genitori li odio. Mi hanno lasciato in una vita di merda!-

Però... si, c'era un però. Ogni volta che Naraku li insultava avrei voluto ammazzarlo. Da qualche parte nella mia testa, rimaneva un ricordo sbiadito. Qualcuno una volta mi ha voluto veramente bene... 

-Però?-

Alzai lo sguardo su di lui. Lui stava cercando di guardarmi dentro, di scoprire i miei pensieri, stava cercando di mettere in disordine ogni tassello della mia vita. Non volevo più starlo a sentire. Mi girai e uscì sbattendo la porta. Uscì il più in fretta possibile da quell'edificio e mi diressi dritto a casa. Una volta arrivato, vidi Sango e Miroku chiacchierare in cucina, mi salutarono ma io non risposi, andai dritto in camera mia e mi richiusi dietro la porta. La chiusi a chiave. Volevo rimanere solo. Quell'uomo... mi spaventava. Miroku mi chiamò un paio di volte ma non gli risposi. Poi la stanza si fece di colpo troppo piccola, chiusa, mi mancava l'aria. Così riaprí la porta e andai di corsa in giardino, sotto lo sguardo sbalordito di Miroku e Sango. Mi sedetti su una sedia e Miroku poco dopo mi raggiunse. 

-Allora?-

-Niente-

Mi guardò senza capire.

-Me ne sono andato praticamente subito-

-E Perche? Ti ha cacciato via oppure...- 

-Non lo so.-

Gli dissi soltanto. Lui annuì e rimase seduto accanto a me per tutto il tempo. Poi vidi spuntare Kagome. Probabilmente Sango l'aveva avvisata. La guardai per qualche secondo e lei mi abbracciò. Mi fece le stesse domande di Miroku e io e risposi tale. Alla fine non sapevo veramente perché me n'ero andato. 

 

Ciao a tutti!

Sono tornata con questo nuovo capitolo. Non so di preciso quanto sia lungo, però spero che vi piaccia. Andrò avanti per un po' con questa nuova idea, poi penso di arrivare fino al compleanno di Kagome. Poi non so. Al momento ho un po' il blocco dello scrittore. Bhe che dire, spero di aggiornare presto.

Arrivederci, Romanticgirl02

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