This Darkness hides Light

di Tony Stark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Extra-Ordinario ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Incontro con le Tenebre ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Scoprendo la Verità ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Conversazione con Lynx... Dan ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 Non extra-ordinario, ma Straordinario ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Dan e Phil ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Quest'oscurità nasconde la luce ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Linx e Void ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Le conseguenze dell'attacco e James Lester ***
Capitolo 10: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Extra-Ordinario ***


Fandom: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi
Avvertimenti:AU
Coppie: Slash ( Phan)
Generi: Generale, Romantico
Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.
This Darkness hides light
Capitolo 1: Extra-Ordinario
 
Era strano. Era strano non il cielo che quella notte splendeva di stelle, non il parco verde per il momento nascosto dalle ombre della notte e illuminato da qualche lampione saltuario, no la cosa strana… non era da nessuna parte se non dentro di lui.


Era nato in una famiglia di varianti normale, anzi un po’ più che normale. Sua madre era una Flyte di basso livello, aveva il potere di volare, suo padre era un telepate, poteva insomma muovere le cose col pensiero e suo fratello maggiore, James, era un Flyte di alto livello, poteva volare, era più forte e più veloce di qualunque altro Flyte.
E poi c’era lui, il piccolo, strano Phil che era nato extra-ordinario. Nessun potere, niente di niente.
La sua famiglia aveva cercato di continuare ad includerlo fra loro, ma Phil notava quanto per loro fosse un fastidio, qualcosa da nascondere, il piccolo ragazzo che non aveva neanche una scintilla di potere in lui che era normale, normale come lo erano le persone prima… Prima che i varianti nascessero.


Per questo Phil preferiva rimanere invisibile, non notato. Alle volte semplicemente spariva, come aveva fatto ora, e andava a fare una passeggiata fuori durante la notte.
Non aveva paura, il buio era quasi confortante… almeno non lo giudicava per essere così normale.
Il cielo notturno era chiaro, le stelle scintillavano come centinaia di brillanti incollati alla volta nera, l’aria era fresca e quasi immobile, se non per una debolissima brezza.
Phil si guardò intorno, controllando se per caso qualcuno fosse in giro. Un extra-ordinario come lui era comunque in pericolo per quanto lui si sentisse al sicuro la notte.
Non c’era nessuno.


Una cosa che forse avrebbe dovuto considerare al quanto ovvia, neanche lui sarebbe dovuto essere fuori al momento.
Non con Lynx che girava libero, terrorizzando la città.


Le fronde folte della quercia sotto il quale si era seduto, frusciarono forti. Come se un improvviso moto ventoso le avesse colpite. Una nuvola spessa e grigia si mosse nel cielo altrimenti limpido coprendo la luna.
Come se anche la stessa natura non volesse che Lynx venisse pensato.


Non che Phil volesse farlo, ma quel variante, Lynx, era un Tenebris. L’unico Tenebris finora conosciuto, lui poteva controllare le ombre e l’oscurità stessa, poteva ucciderti con la tua stessa ombra. Era un assassino a sangue freddo, un mostro, un folle(forse)… Qualcuno che “aveva avuto una brutta giornata” per citare il folle cattivo di un vecchio fumetto che Phil aveva avuto la fortuna di leggere perché il suo bis-nonno li collezionava.
Pensando a questo, Phil, ricordò alcune delle cose che Lynx dichiarava ogni volta che attaccava la città e ora che ci rifletteva su erano citazioni, modificate, di alcuni di quei fumetti. Forse anche lui li conosceva.
Forse Phil lo aveva anche incontrato, quando lui non indossava quella maschera nera e quella battle-suit in spandex nero… Probabilmente no e in ogni caso non gli avrebbe rivolto la parola.
Era un Lester, suo fratello era James Lester, ufficiale maggiore di Stone City, laureato col massimo dei voti… e oltre questo, nemesi quasi ufficiale di Lynx.


Suo fratello, il migliore fra loro per i suoi genitori(probabilmente), aveva sfidato più volte la massa oscura che Lynx richiamava. Aveva più volte cercato di fermarlo, combattendo i serpenti e le sagome d’ombra controllate da Lynx. Ovviamente non era mai riuscito a batterlo, ma non era neanche mai stato sconfitto del tutto.
Un brivido lo risvegliò dai suoi pensieri. Stava facendo piuttosto freddo, era meglio che tornasse a casa.


Durante tutto il percorso verso casa si sentì osservato, da qualcosa nelle ombre.

 
-----


La mattina seguente, piuttosto presto, Phil venne contattato da un suo amico, Dan Howell, un extra-ordinario come lui. In realtà lui e Dan non si erano mai parlati davvero, solo scambiati messaggi… anche quando erano faccia a faccia.
Dan gli aveva “detto” che oltre ad essere senza alcun potere aveva avuto la sfortuna di essere nato muto e che la sua intera famiglia era stata sterminata da Lynx. E questo spiegava la sua strana ossessione col super-cattivo.
Dan lo “chiamava” sempre dopo un attacco di Lynx per dirgli di andare immediatamente ad ascoltare le notizie e vedere e sentire quello che il super-cattivo aveva detto o come aveva diretto l’attacco contro la città.
Alle volte Phil si chiedeva il perché Dan sembrasse quasi entusiasta ogni volta che gli scriveva di Lynx e per questo si era dato la risposta che in qualche modo la sua famiglia non l’avesse mai trattato davvero bene.
Phil prese il telefono, scorrendo per sbloccarlo e rispondere al messaggio, senza notare che quella di Dan era effettivamente una chiamata… una video-chiamata.
Ciao, Philly!
vide scritto su una lavagnetta bianca che poco dopo venne spostata permettendogli di vedere Dan, i capelli castani lisci acconciati in un ciuffo che gli dava un aspetto un po’ troppo gotico accentuato dal suo outfit completamente nero, sulla maglietta c’era la stampa di una qualche band che Phil non riconosceva.
<< Ehi, Dan. Hai idea di che ore siano? >> disse, cercando di far sembrare il suo tono infastidito ma non riuscendo nell’impresa a giudicare dalla risatina mimata, senza suono, di Dan che pulita la lavagnetta scrisse velocemente qualcosa
Abbastanza tardi se non ti ho svegliato.” gli diede il tempo di leggere prima di abbassare la lavagnetta, cancellare il messaggio e scrivere qualcos’altro “ow, avrei davvero voluto vederti appena sveglio, Philly!
Phil ridacchiò a bassa voce << Oh, Dan, non vuoi davvero non hai la più pallida idea di come sia appena sveglio >>


Ora mi hai incuriosito però… Un giorno riuscirò a chiamarti al momento giusto


<< Ne dubito, Dan. Hai l’abitudine di svegliarti troppo tardi al mattino per riuscirci >> sorrise, per poi farsi più serio << Comunque perché mi hai chiamato così presto? >>; e perché proprio una video-chiamata? Voleva chiedere inoltre ma non lo fece.


Lynx ha attaccato di nuovo la notte scorsa


Oh, questo era strano Lynx non attaccava mai la notte. Sarebbe stato un vantaggio troppo grande per lui come diceva spesso. Quindi non l’avrebbe mai fatto, a meno che non avesse avuto un motivo.


Sei scioccato vero? Lo sono anch’io” scrisse Dan “ E in più non ha ucciso nessuno stavolta. Ha solo lasciato un messaggio”.


<< Un messaggio? >>


Dan cancellò velocemente la lavagnetta scrivendo qualcosa fra virgolette. Dopo che ebbe finito gli mostrò il messaggio che Lynx aveva detto:


Sto venendo a prenderti, Lester




 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Incontro con le Tenebre ***


Fandom: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi(Xavi e Caine)
Avvertimenti:AU
Coppie: Slash ( Phan)
Generi: Generale, Romantico
Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.
This Darkness hides light
Capitolo 2: Incontro con le Tenebre
Sto venendo a prenderti, Lester.


Quelle parole risuonarono nella mente di Phil. Lynx aveva rischiato tutto solo per lasciare un messaggio… a suo fratello.
Non sapeva perché ma si sentì quasi tradito, triste. Non aveva idea del perché ma sapere che anche Lynx era tanto interessato a James lo infastidiva a non finire.
Gli ci volle un po’ per notare che Dan aveva cominciato a picchiettare lo schermo del telefono per richiamare la sua attenzione.
Aveva uno sguardo preoccupato sul viso.
Phil, tutto bene?” gli scrisse
<< Si, tutto bene e solo che… >> si interruppe, cosa stava per dire? E solo che mi sento tradito da un mostro che neanche mi conosce perché ha scelto di concentrarsi su mio fratello?
E solo che… cosa, Phil?” Dan gli sembrava davvero preoccupato. Sapeva di potersi fidare di lui, forse gli avrebbe potuto dire cosa fare in questa situazione e capire perché si sentiva così.


Prese un piccolo respiro e decise di dire a Dan perché si era distratto tanto.
La reazione di Dan fu inaspettata, lo guardò e gli sorrise, cominciando a scrivere sulla sua lavagnetta bianca.
So come ti senti, Phil” scrisse “Anche io ho vissuto all’ombra di mio fratello… prima di Lynx
Dan gli stava raccontando cosa gli era successo…
Lui era un Dynamo, era sempre così energico, elettrico, la mia famiglia lo amava. Io ero solo un ombra, il bambino non voluto” scrisse” Sandy, mio fratello, diventava sempre più forte, il miglior Dynamo mai nato. Io invece non avevo niente, la mia famiglia mi aveva dimenticato del tutto. Non mi chiedevano più nemmeno di unirmi alle foto di famiglia, sai?” i suoi occhi castano-ambrati erano lucidi, sembrava tanto abbattuto che Phil avrebbe voluto averlo davanti solo per abbracciarlo “E’ cambiato tutto in una sola notte. Sandy aveva appena finito gli studi, stava per entrare nel corpo di polizia, il più giovane che si fosse mai unito. Stavo dormendo e poi l’oscurità mi ha svegliato, non era il buio della notte, era qualcos’altro. Era denso e nebbioso, si divideva in sagome ed era ovunque. Ho sentito mia madre e mio padre urlare… e poi Sandy, ho visto solo un singolo lampo di luce provenire da sotto la mia porta prima che tutto finisse. Le ombre mi si sono avvicinate…”Dan fermò, cancellò la lavagnetta e riprese a scrivere, Phil non disse una parola, “pensavo volessero uccidere anche me, ma non l’hanno fatto. Mi si sono avvicinate, mi sono state accanto fino a che non mi sono riaddormentato. Per la prima volta nella mia vita mi sono sentito visto, notato da qualcuno. E’ per questo che non ho paura di Lynx.
Dan allontanò la lavagnetta e lo guardò negli occhi. Phil non sapeva cosa dire… Dan gli aveva raccontato tutto di sé, gli aveva rivelato ogni cosa, il segreto della sua ossessione per Lynx, il motivo del perché fosse tanto entusiasta ogni volta che scriveva di lui. Dan lo capiva.
Lynx è strano, Phil.” gli scrisse poi “Forse non si stava neanche riferendo a tuo fratello… A lui non importano i super, forse parlava di te.


<< Di me? >> sussurrò. Non aveva idea del perché l’idea che Lynx fosse interessato a lui non lo spaventasse, per la prima volta qualcuno era interessato a lui, l’extra-ordinario, non James, il migliore fra i fratelli Lester.


Forse non gli interessa nemmeno di tuo fratello, ma ha detto “Lester” solo per far credere a tutti che si riferisse a James”Dan cancellò velocemente la lavagnetta prima di scrivere ancora “Forse, Lynx verrà a salvare anche te.” il modo in cui scrisse quelle parole, gli fece sembrare come se, se avesse avuto la voce, gliele avesse sussurrate.
Phil gli sorrise << Lo spero >> sussurrò poi. Rendendosi conto solo dopo aver visto il sorriso di Dan, di quello che aveva detto… Lui non voleva che la sua famiglia venisse uccisa, non voleva che Lynx li uccidesse.
Dan voltò il viso verso qualcuno dall’altro lato della stanza. Uno dei suoi coinquilini, probabilmente, ne aveva due se Phil non ricordava male. Si voltò di nuovo verso di lui e scrisse velocemente qualcosa
Devo proprio andare. Ciao, Philly!
<< Ciao, Danny-boy >> lo salutò. Dan chiuse la video-chiamata, dopo avergli fatto un altro piccolo cenno di saluto.

 
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Il sorriso di Dan non scomparve neanche dopo aver salutato Phil. Si alzò dal letto su cui era stato seduto a gambe incrociate, spostando di lato la lavagnetta e il pennarello nero che aveva usato.
Un ragazzo lo guardava, poggiato all’uscio della porta, gli occhi verdi scintillavano divertiti.
<< Hai intenzione di dirgli, un giorno, che puoi parlare, Dan? >>gli chiese.
<< Glielo dirò molto presto, Xavi >>rispose, sorridendo.
<< Allora, Lynx ha intenzione di mantenere la promessa? >> chiese Xavi poi spostandosi per permettere a Dan di passare.
<< Sì, infatti sto andando a prendere Phil… ora. Non gli farò passare un altro giorno in quella casa. La sua famiglia è come loro… Sto andando a prenderlo >>
Xavi smise di sorridere non appena sentì, Dan nominarli. Lynx stava davvero per colpire e la famiglia Lester era il suo obiettivo.
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Phil era uscito dalla sua stanza dirigendosi in cucina, pensando ancora a quello che aveva risposto a Dan. Voleva davvero che Lynx li uccidesse?
Dopo essere arrivato notò, sua madre e suo padre le loro espressioni preoccupate e James era lì, anche lui preoccupato.
Si resero conto del suo arrivo, ma dopo qualche istante tornarono a parlare fra loro.
Phil sentì loro pronunciare il nome di Lynx molte volte.
Avevano davvero paura che stessero per essere attaccati dal super-cattivo, avevano davvero paura che Lynx fosse interessato a James… Phil sperava davvero che non lo fosse, che Dan avesse ragione.


E all’improvviso l’oscurità aveva cominciato ad avvolgere ogni cosa.
Suo padre e sua madre si erano tesi e James si era alzato. Le mani strette a pugno e lo sguardo gelido.


Lynx era entrato in casa loro, sembrava come se fosse avvolto dalla nebbia di tenebre che creava, sembrava come se ne facesse parte. Il suo corpo sembrava fondersi ai filamenti fumosi di ombra che lo circondavano.


<< Lynx >> ringhiò James. Ma Lynx lo ignorò del tutto, i suoi occhi di color castano ambrato erano fissi su Phil. Lynx avanzò, evitando gli attacchi di James con delle semplici figure d’ombra e bloccando i suoi genitori in serpenti d’oscurità.


<< Sta lontano da mio fratello! >> ringhiò James, cercando di far dissolvere le figure d’ombra ma stavolta era più difficile, sembrava come se Lynx le avesse rese materiali, non più semplici ombre, ma vere e proprie figure di colore nero pece.


Phil guardò Lynx avvicinarsi a lui, le ombre che lo circondavano e gli occhi brillanti. Il super-cattivo gli sorrise, in un modo che Phil conosceva… riconosceva quel sorriso.
<< Avevo detto che stavo venendo a prenderti, non è così, Phil Lester? >> disse.


<< Lynx, qualunque cosa tu voglia prendi me… Phil è un extra-ordinario non sopravvivrebbe… >> sussurrò James guardando verso Lynx << Prendi me… non fargli del male >>


Lynx si voltò verso James. Phil ancora immobile, avvolto dalle ombre che però non gli facevano alcun male, non lo trattenevano come stavano facendo con i suoi genitori, no, gli erano solo avvolte addosso ed erano stranamente calde. Non immaginava che l’oscurità potesse essere tanto calda e confortante.
<< Vuoi sempre che l’attenzione sia su di te, vero Lester? >> ringhiò Lynx. Ed era la prima volta che sentivano la sua voce abbassarsi a questo tono pericoloso << So cos’è Phil >> disse << E non m’importa, Lester. Ora lo prenderò con me, che tu lo voglia o no. >> affermò << E in secondo smettila con quel tono di supplica, mi disgusta >>
Dopo aver detto queste parole, si voltò verso Phil di nuovo, sorridendogli. La voce bassa e calma totalmente diversa rispetto a quella che aveva usato per parlare con suo fratello.


<< Andiamo, Phil? >> gli chiese con un minimo di divertimento nel tono, aspettando che Phil gli prendesse la mano che lui aveva proteso verso di lui.


Phil guardò la sua famiglia oltre le volute di fumo oscuro.
<< Andiamo >> sussurrò. Lynx gli sorrise e annuì.
L’oscurità li avvolse entrambi, forte, ma non soffocante. Lynx lo stava portando da qualche parte, lontano dalla sua famiglia, lontano da qualunque cosa conoscesse. Ma Phil sapeva di potersi fidare.
In quell’oscurità si nascondeva della luce.




 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Scoprendo la Verità ***


: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi(Xavi e Caine)
Avvertimenti:AU
Coppie: Slash ( Phan)
Generi: Generale, Romantico
Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.
This Darkness hides light
Capitolo 3: Scoprendo la verità


James aveva eliminato le ombre che gli impedivano di avvicinarsi giusto il tempo di vedere Lynx, l’assassino, e suo fratello sparire in una nube scura di puro buio.
Il Flyte si era lanciato verso quella massa, sapeva di avere ancora un po’ di tempo prima che Lynx sparisse portando Phil con sé… poteva ancora salvarlo, poteva ancora…
Riuscì appena a sfiorare la nube nera prima che questa si dissolvesse, sfilacciandosi in fazzoletti di fumo che andavano schiarendosi.
Tutte le ombre che avevano avvolto la loro casa si diradarono come nubi che si scioglievano nell’aria.
Di fronte a James non c’era più nessuno, solo uno spazio vuoto e una tazza di caffè poggiata sul bancone della cucina.
Lynx era sparito, Lynx aveva rapito Phil.
Lynx, quel mostro senza cuore, aveva rapito suo fratello minore.
James strinse i pugni e ringhiò sotto il suo respiro, maledicendo quel mostro e pregando che il suo fratellino potesse rimanere salvo… anche se era nelle mani di quel mostro.


La polizia di Stone City arrivò poco dopo, troppo in ritardo per compiere un vero intervento. Perché non avevano deciso di appostarsi intorno alla loro casa? Lynx li aveva minacciati, Lynx lo aveva fatto sapere all’intera città che i Lester erano il suo obiettivo.
Li aveva lasciati vivi… Vivi perché soffrissero, perché la paura del sapere Phil nelle sue mani li tormentasse.


James promise che avrebbe trovato Lynx, che avrebbe salvato suo fratello da quel mostro.

 
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L’oscurità si era dissolta lentamente come se si ritirasse disfacendosi in filamenti quasi invisibili.
Lynx sembrava ancora intimidatorio anche senza tutto quel buio ad avvolgerlo, la maschera nera che gli copriva la parte superiore del viso prolungandosi ai lati come lacrime nere.
Da quello che poteva vedere dalla parte non coperta dalla maschera, Lynx era pallido, molto pallido e questo era accentuato dal nero della sua battle-suit e della sua maschera. I capelli castani erano scuriti in striature come se l’oscurità avesse lasciato un segno della sua presenza che andava anch’esso pian piano a svanire.


Lynx aveva lo sguardo fisso su di lui, lui che era l’invisibile, extra-ordinario, Phil. Il più grande e pericoloso e furbo super-cattivo mai nato, l’unico Tenebris esistente, aveva lo sguardo fisso su di lui. Senza cattiveria in quegli occhi castano-ambrati che Phil poteva giurare di conoscere anche se non riusciva a capire perché, così come quel piccolo sorriso che gli piegava le labbra.


Phil si rese conto di quanto fosse teso solo quando Lynx fece un passo per avvicinarglisi.


<< Ehi, ehi, tranquillo, Phil. Non ho intenzione di farti alcun male >> disse. Il suo tono era diverso da quello che usava quando la città poteva sentirlo, era più basso, più tranquillo se così poteva dire.


Solo ora effettivamente il Lester si rese conto di essere andato di sua volontà col ricercato numero uno della sua città, il nemico di suo fratello, l’assassino a sangue freddo, il mostro senza cuore che aveva ucciso centinaia di persone solo perché poteva.
E non aveva alcuna idea di perché lo avesse fatto… forse aveva avuto paura, forse aveva pensato che così facendo Lynx non sarebbe stato crudele con lui… Ma c’era qualcosa che gli faceva dire che non era così.


<< Phil, posso sentirti pensare… beh, in realtà no, non sono Xavi >> iniziò, il modo in cui gli parlava era quasi come se ci fosse familiarità fra loro, come se lui e Lynx fossero amici << Comunque, quello che volevo dire era: Non preoccuparti, Phil. Davvero sei al sicuro >>


<< C-come fai a conoscermi? >> fu l’unica cosa che riuscì a chiedergli, spaventato (al contrario della sicurezza che aveva avuto quando aveva accettato di andare con lui), sebbene Lynx non fosse per nulla minaccioso in quel momento, il suo atteggiamento era tuttalpiù calmo, amichevole… qualcosa che non si aspettava da… beh, da Lynx.


<< Oh, Phil Lester, sei il fratello di James è ovvio che io ti conosca, non credi? >> gli rispose.
Quella risposta quasi deluse Phil… Lo conosceva solo per via di suo fratello allora… Qualunque fosse il suo piano doveva avere qualcosa a che fare con James, lui era solamente qualcosa che gli serviva per far funzionare il piano. Non era venuto a salvarlo come aveva fatto con Dan.


<< Non prendere le mie parole nel modo sbagliato, Phil. >> affermò quasi come se avesse sentito i suoi pensieri, la sua voce aveva un tono appena più distante di qualche secondo prima, più freddo… ma ancora diverso da quello che conoscevano tutti. << Quello che voglio dire è che con quella scintilla che è tuo fratello, è abbastanza difficile non notarti. >>


<< D-Difficile non notarmi? >> ripeté come incredulo che Lynx avesse pronunciato proprio quelle parole.


<< Sì, d’altronde non si dice che: più luminosa è la luce, più scure sono le ombre che crea? E tu, Phil, sei l’ombra più brillante che io abbia mai visto >> gli spiegò.


Lynx era davvero venuto a salvarlo… e non aveva ucciso la sua famiglia, non come aveva fatto per Dan.
Una curiosità quasi morbosa stava per spingerlo a chiedergli perché, perché non li avesse uccisi come aveva fatto con la famiglia di Dan, ma qualcuno li interruppe.
Quel qualcuno era Xavi, Xavier Gaule, il telepate che seguiva gli ordini di Lynx nei suoi attacchi indiretti. Li guardò un istante e poi sorrise… sorrise sia a Lynx che a Phil, sorrise come un amico poteva sorridere per il ritorno dei suoi amici. Non sembrava temere Lynx come molti credeva…


<< L’hai preso davvero, eh? Non scherzavi quando dicevi che saresti andato a prendere Phil Lester… >>; Xavi sembrava tanto incredulo quanto divertito in quel momento.


Lynx si voltò leggermente il viso verso Xavi << Mantengo sempre le mie promesse, Xavi, che cattivo sarei se non lo facessi? >>


Xavi rise piano << Sicuramente uno migliore di quello che sei, D...Lynx >>; per un istante a Phil parve che Xavi stesse per dire qualcos’altro invece di Lynx… forse conosceva il suo vero nome?


E poco dopo a Xavi si unì Caine, la manipolatrice(aveva il potere di trasformare gli oggetti o di manipolare i poteri(seppure per poco) degli altri) compagna di Xavi negli attacchi, nessuno sapeva il suo vero nome.


<< Voi due, avete dimenticato qualunque regola della buona educazione vero? >> disse rivolgendosi a Xavi e Lynx, con un tono leggero << Avete lasciato il povero Phil in piedi, in un posto che neanche conosce e non avete neanche provato a farlo sentire a suo agio? >> Sospirò quasi esageratamente prima di rivolgersi a lui con una naturalezza che lui non capiva… Tutti loro, i super-cattivi che terrorizzavano Stone City lo trattavano tutti come fossero suoi amici… che diavolo stava succedendo? << Su Phil vieni con me, così daremo il tempo a Lynx di schiarirsi le idee e decidere di presentarsi come si conviene >>


Phil si mosse, spaventato, con passi lenti e quasi timorosi solo dopo aver ricevuto un cenno d’assenso da parte di Lynx.

 
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Phil era scomparso solo per un paio di ore, ma James aveva già richiesto di mobilitare tutte le unità disponibili, nella speranza di trovare Lynx prima che facesse qualcosa a suo fratello.


Phil doveva avere paura, da solo con quel mostro…
Chissà cosa quel folle, assassino senza cuore stava facendo al suo povero fratellino inerme…

 
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Xavi e Caine non erano spaventosi come pensava, in realtà tutti loro lo stavano trattando bene. Come fossero amici che si erano riuniti dopo molto tempo, anche se lui nemmeno li conosceva, oltre alle loro identità pubbliche ovviamente.


<< Si sta prendendo il suo tempo eh? >> disse Caine a Xavi.
<< E’ una decisione difficile lo sai… >> gli rispose.
Phil capì che stessero parlando di Lynx, per il tono basso che avevano preso quasi non volessero che lui li sentisse.
<< Xavier, l’ha portato qui. Questo significa che l’ha già presa la sua decisione… >>;
Phil si guardò intorno ancora una volta. Era in una stanza che pareva abbastanza normale se non fosse che non vi era una singola finestra e che la luce era solamente artificiale. Oltre a la sedia su cui era seduto, e quelle su cui erano seduti Xavi e Caine vi era solo un altra sedia intorno al tavolo che si trovava al centro della stanza. Le pareti erano spoglie e grigiastre, così come il pavimento piastrellato.
Sentì dei passi e spostò lo sguardo verso Lynx, che era appena tornato. Non aveva più indosso la battle-suit nera ma degli stivali neri, un paio di jeans dello stesso colore e una maglietta nera con una stampa che Phil riconobbe immediatamente.
Il ragazzo alzò lo sguardo e, improvvisamente capì, capì perché in qualche modo il sorriso e gli occhi di Lynx gli fossero familiari.
Il volto non mascherato che stava vedendo era quello del suo amico Dan Howell.


<< Dan? >>


Ci fu qualche momento di silenzio, prima che Lynx, no Dan gli rispondesse… per la prima volta con la sua voce senza nulla.


<< Già… Sono io >> mormorò un po’ goffamente, per poi mimare uno “ciao” con la mano e dire: << Ciao, Phil… Credo che ormai l’avrai capito, ma sì, non sono muto… e sono Lynx >>




 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Conversazione con Lynx... Dan ***


: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi(Xavi e Caine)
Avvertimenti:AU
Coppie: Slash ( Phan)
Generi: Generale, Romantico
Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.
This Darkness hides light
Capitolo 4: Conversazione con Lynx… Dan


Dan era Lynx… Dan Howell, il suo migliore amico… il suo unico amico, era Lynx. La persona che credeva fosse un altro extra-ordinario, era invece l’unico Tenebris, mai nato…
Dan era Lynx, l’assassino senza cuore, il mostro.
Dan gli aveva detto che Lynx aveva ucciso la sua famiglia… Ma se Dan era Lynx, questo significava che era stato lui ad uccidere la sua stessa famiglia.


<< Xavi, Caine, lasciateci soli >> aveva detto Dan, qualunque goffaggine presente precedentemente era sparita e… Phil non riusciva ancora a credere di poter sentire la sua voce, si erano conosciuti per quasi cinque anni e quella era la prima volta in cui lo sentiva parlare, ma questa menzogna sul fatto che fosse muto era forse la cosa che poteva ignorare di più.
L’extra-ordinario non notò nemmeno i due alleati di Lynx, Dan, lasciare la stanza mentre abbassava lo sguardo, fissandolo sul pavimento piastrellato. Confuso, tradito… Non sapeva neanche quali emozioni sentiva al momento.


<< Phil… >> iniziò Dan, per poi fermarsi come se neanche lui sapesse esattamente cosa voleva dirgli.


<< Perché? >> gli chiese Phil, non sapeva cosa volesse dire con quel perché. Perché sei voluto diventare un mio amico? Perché mi hai mentito? Perché stai facendo tutto questo? Perché stai uccidendo tutti questi innocenti? Ma non una sola di quelle domande venne pronunciata rimanendo lì, a ripetersi nei suoi pensieri. Mentre Dan lo guardava, non sapendo neanche lui cosa rispondere.


<< Phil, guardami. >> gli sussurrò il super-cattivo che aveva sempre creduto suo amico, ma ora… ora non lo sapeva << Phil, sono sempre io, Dan. Non hai paura di me… ? >> il suo tono era basso e quasi interrogativo voleva una sua risposta.


Phil sollevò lo sguardo quel tanto che bastava per permettergli di guardare Dan, seppure evitasse i suoi occhi.
<< Sei un assassino, Dan. Il più ricercato di tutti i tempi da quando sono nati i varianti… >> sussurrò. Non sapeva se volesse dirgli che aveva paura di lui, perché non ne aveva, non al momento. Si sentiva quasi chiuso una strana apatia delusa. << Perché? >> gli chiese ancora una volta.


<< So che ora mi vedi come un assassino… Un mostro, forse. Ma posso assicurarti che ho delle ragioni per farlo. Credimi, non sono il mostro che tutti credono >> gli rispose


<< Quali sono queste ragioni, Dan? >> chiese, il suo tono era fin troppo secco e freddo… non voleva che la sua domanda sembrasse tanto un accusa. Non voleva che sembrasse dirgli “Quali sono le tue buone ragioni, Dan? Perché tutti credono sempre di averne delle buone per giustificare le atrocità che commettono


<< Phil… >>iniziò per poi fermarsi immediatamente e riprendere dopo qualche secondo << Ricordi… ricordi le lezioni che facevamo? Quelle lezioni di storia “Pre-variazione”, ti ricordi di come ogni volta che sembrava si raggiungesse un equilibrio, succedeva qualcosa. Una nazione diventava più forte dell’altra… una sola persona, quella che si credeva più forte, si metteva al potere e causava una guerra che provocava milioni di morti? Ti ricordi queste lezioni, Phil? >>


Il Lester annuì, sebbene non avesse ancora capito a quale conclusione volesse arrivare.


<< Ora, immagina cosa succederebbe se uno di noi decidesse di far scoppiare una guerra. Ora che esistono questi poteri… Morirebbero troppe persone. Troppe… Così ho deciso che avrei fatto qualcosa per evitarlo. >> disse Dan, lo sguardo fisso sull’extra-ordinario << Le persone si sono sempre unite per combattere un nemico comune… Così ho deciso che sarei diventato il loro nemico comune. Per evitare che potesse mai scoppiare una guerra. La gente potrà odiarmi, potrà temermi, ma va bene. Io non sono l’eroe che cercano, non sono l’eroe che vogliono. Non sono nemmeno un eroe… ma sono quello di cui hanno bisogno. >>


Phil sollevò lo sguardo e la vide di nuovo, la luce nell’oscurità. La luce che brillava in Dan, il puro altruismo che guidava quelle apparentemente crudeli e sadiche azioni che rappresentavano Lynx. Dan aveva deciso di caricarsi sulle spalle il peso dell’odio e della sofferenza, solo per proteggere il mondo da una minaccia che neanche conosceva.


Lynx era un mostro e un eroe allo stesso tempo, ai suoi occhi.
E poi Phil notò un’altra cosa, una cosa di marginale importanza, non era neanche utile che l’avesse notata.
<< Hai citato il Cavaliere Oscuro >> mormorò, senza rendersene conto.
Un piccolo sorriso balenò sul viso di Dan, cancellando quell’espressione seria e spezzando la tensione opprimente che si era andata a creare nella stanza.


<< Già… Credo che io e il Cavaliere Oscuro abbiamo molto in comune >>


<< Tranne che lui era l’eroe di una città che non voleva vigilanti mascherati, mentre tu cerchi di essere il nemico temuto da tutti che mostra loro le loro paure più profonde con frasi crudeli e sarcastiche che ti rendono quasi un miscuglio fra il Joker e lo Spaventapasseri >> aggiunse Phil, non voleva deviare il tema di ciò su cui avevano parlato, ma da quel poco in cui era passato da quando aveva scoperto chi fosse davvero Lynx… sentiva come se stesse di nuovo parlando con il suo amico Dan, senza paura e alcun altro pensiero, tranne che quello di accettare quello che ora sapeva.


Un ombra scura passò nello sguardo di Dan, il suo sorriso che spariva inghiottito da un espressione più seria.
<< Alcune volte vorrei davvero essere pazzo come loro… o come quello che tutti credono che io sia. Se lo fossi, non sentirei il peso di ogni vita a cui ho posto fine con i miei attacchi. Vorrei fermarmi… ma se lo facessi sono sicuro che spunterebbe qualcuno, un nuovo mostro, un lupo mascherato da pecora che farebbe scoppiare una guerra. Questo è il mio peso, la mia responsabilità. >>


<< Combatti nelle tenebre per servire la luce… giusto? >>


Dan annuì. I loro sguardi si incrociarono ancora una volta e Phil vide il rimorso e il dispiacere bloccati in quelle iridi castano-ambrate.
E allora il Lester fece l’unica cosa logica che gli venne in mente.
Si alzò e abbracciò il suo migliore amico.


Come se gli dicesse: “Va bene, Dan. Ho capito, accetto chi sei. Non ti considero un mostro”, mentre lo stringeva fra le sue braccia, sussurrandogli delle rassicurazioni.

 
----
Caine deviò con difficoltà un onda di pura tenebra che aveva quasi inghiottito il corridoio in cui lei e Xavi si trovavano.
Dan doveva aver perso il controllo sulle sue emozioni e le tenebre stavano rispondendo.


Tutti credevano che i Tenebris come i Dynamo controllassero qualcosa che non era vivo, solo un energia. Ma le tenebre che Dan creava e controllava erano vive, sempre in agguato per proteggerlo.
Come bestie feroci che proteggevano solo il loro capo branco.


Dan doveva aver perso il controllo delle sue emozioni e ora le tenebre stavano ringhiando e ribollendo, cariche come le nuvole di una tempesta, liquide e schiumanti come le onde di un mare in burrasca.
Caine era una manipolatrice ma non poteva controllare qualcosa di simile, solo Dan poteva farlo.


<< Xavi, Xavi… dobbiamo andare. Verremo sommersi! >>


Xavi annuì.
E mentre un onda di tenebra si stava per infrangere su di loro, i due riuscirono a lasciare la zona, grazie ai poteri di Xavi amplificati da Caine.
I due si ritrovarono al piano terra della struttura sotto la quale( a molti metri di profondità) si trovava la base di Lynx.


Speravano che Dan riuscisse a riprendere il controllo delle sue ombre o Phil era in serio pericolo.
----


Un improvviso ringhio tuonante, li colse di sorpresa. Facendoli dividere.
Le ombre come un denso inchiostro stavano colando da sotto la porta rinforzata che chiudeva la stanza in cui Dan e Phil si trovavano.
E alcune sotto forma di fumo erano già entrate nella stanza.
Radunandosi intorno a Dan, agitandosi e ringhiando, sibilando contro Phil, come fossero entità vere e proprie indipendenti da Dan.


<< Phil sta lontano… Loro non sanno che non è colpa tua, sta lontano o ti attaccheranno >>
Al Lester ci volle meno di un secondo per capire che Dan si riferisse alle ombre. Dovevano aver reagito a qualcosa… Forse alle emozioni del loro creatore e ora erano lì, lì per proteggerlo e consolarlo.


Tutti avevano paura di Lynx, e avevano visto solo le sue ombre quando erano silenti e sotto il suo controllo. Se lo avessero visto ora con le sue ombre ringhianti e sibilanti, schiumanti di furia verso qualunque cosa avesse potuto aver ferito il loro creatore, ne sarebbero rimasti terrorizzati.


Un serpente d’ombra si formò dalla pozza color inchiostro che aveva ricoperto quasi del tutto il pavimento piastrellato.
L’ombra si erse, sibilante, in tutta la sua altezza, di fronte all’extra-ordinario.


Dan ebbe solo il tempo di rendersi conto di quello che l’ombra stava per fare prima che questa scattasse contro Phil con l’intento di ucciderlo.


<< No! >> urlò Dan, Lynx, cercando di fermare l’ombra di dissolverla prima che sfiorasse Phil, ma l’ombra non voleva sottostare al suo volere questa volta.


Dan poteva solo guardare, mentre una delle sue ombre attaccava il suo migliore amico.






 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 Non extra-ordinario, ma Straordinario ***


: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi(Xavi e Caine)
Avvertimenti:AU
Coppie: Slash ( Phan)
Generi: Generale, Romantico
Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.
Note di Pre-capitolo: Questo capitolo è un po’ più breve degli altri perché è un capitolo di passaggio e il titolo è basato su un gioco di parole che ho pensato in inglese perché doveva essere “Not extra-ordinary, but extraordinary”
This Darkness hides light
Capitolo 5: Non extra-ordinario, ma Straordinario


Il serpente ombra era scattato, veloce e sibilante.
Phil era rimasto immobile, paralizzato dal terrore.


Dan guardava, continuando a gridare ordini contro l’ombra che non lo ascoltava.
Ed era successo, Phil si era mosso d’istinto per proteggersi e l’ombra… l’ombra era stata scagliata indietro, come se fosse stata mossa dal movimento dell’extra-ordinario.
Come se un altro Tenebris, uno particolarmente terrorizzato che non sapeva come controllare i suoi poteri avesse solamente voluto allontanarla da sé il più possibile.
Ma questo non era possibile giusto? Phil era solo un extra-ordinario, non aveva nessun potere, eppure l’ombra era stata scagliata via dal suo movimento.


Le ombre sibilarono e schiumarono, ringhiando feroci. Dan incrociò lo sguardo di Phil e lo vide, nero, l’oscurità aveva inghiottito completamente i suoi occhi, non c’era traccia di quell’indefinibile colore che avevano le sue iridi… c’era solo il nero.


Phil era un Tenebris… come lui. Phil era un Tenebris che non aveva mai usato il suo potere, che non sapeva come controllarlo e che in questo momento era tanto terrorizzato da affidarsi all’istinto delle ombre.


Phil era un Tenebris e per quanto Dan fosse felice di aver trovato un altro come lui, Phil era più pericoloso di lui al momento.


Dan cercò di portare di nuovo le sue ombre sotto il suo controllo, calmarle affinché tornassero la nebbia silente che conosceva.
Così da poter cercare di calmare Phil, di rassicurarlo e farlo tornare in sé.


Le sue ombre schiumarono e ringhiarono contro l’altro Tenebris ma alla fine si fecero imbrigliare, di nuovo, sotto il suo controllo.
Dan fece un passo verso Phil, stava per dire qualcosa quando il ragazzo si mosse di nuovo e in un istante le ombre sparirono.
Tutte le ombre intorno a loro sparirono come se si fossero improvvisamente dissolte.


Le ombre fidate e imbattibili del terribile Lynx erano state bandite da un semplice ragazzo che era stato creduto un extra-ordinario fino ad allora.


<< Phil, va tutto bene ora. >> sussurrò Dan, il tono basso e cauto. Non aveva mai avuto a che fare con un altro Tenebris. Era stato Xavi a calmarlo l’unica volta in cui aveva perso il controllo in questo modo, lui non aveva idea di cosa fare.


“Xavi, Xavi… se riesci a sentirmi, tu e Caine tornate qui immediatamente. Phil è un Tenebris e ha perso il controllo” pensò. Sperando che il suo amico telepate potesse raggiungerlo presto.

 
----


<< Cosa vuol dire che non ci sono tracce di Lynx? >> chiese James, il suo tono al limite della pura rabbia, mentre parlava col povero poliziotto.
<< Non ne abbiamo mai trovate, signore. Non è la prima volta che Lynx sparisce senza lasciare tracce >> rispose il poliziotto, un povero Dynamo appena uscito dall’accademia.
<< Quel maledetto pazzo ha mio fratello e voi mi venite a dire che non riuscite a trovare un solo maledetto indizio su dove sia?! >>


<< Lester, abbassa la voce e non prendertela con quella povera recluta. Lynx è furbo e lo sai bene. Avrebbe lasciato tracce solo se avesse avuto un piano che ti coinvolgeva. Voleva solo tuo fratello >> una voce calma e fredda interruppe James. Un uomo dagli occhi mogano era appena arrivato.


<< Ma… Phil è solo un extra-ordinario, cosa potrebbe volere Lynx da lui? >> il tono di James si era fatto più sommesso mentre si rivolgeva all’uomo.
<< Lynx potrà essere pazzo, ma è anche un genio, se lo ha scelto vorrà dire che tuo fratello non è solo un semplice extra-ordinario… O lo avrebbe ucciso lì nell’esatto istante in cui lo ha visto. >>


James rimase in silenzio, mentre dentro di sé continuava a pregare per la salvezza di suo fratello.

 
----


Dan aveva continuato a cercare di calmare Phil anche dopo la comparsa di Xavi e Caine, che erano apparsi proprio alle spalle dell’altro Tenebris.
L’ombra di Phil si sdoppiò dividendosi in altre quattro figure, quando si rese conto delle altre presenze alle sue spalle, ma era troppo tardi. Il telepate incrociò lo sguardo scuro del ragazzo e quello perse i sensi, le sue ombre si dissolsero e Dan lo prese appena in tempo evitandogli di finire a terra.


Lynx decise di portare Phil nella sua stanza, l’unica che si trovava in quella base sotterranea.
La camera del Tenebris era scura, non una luce era presente ad illuminare l’area lasciandola immersa nella totale oscurità. Un oscurità normalmente brulicante e viva che invece era ora fredda e immobile in quanto le sue ombre erano state bandite. Adagiò il ragazzo, suo migliore e unico vero amico, sul letto.


<< Non sei poi così extra-ordinario, alla fine >> sussurrò, la sua voce tanto bassa da essere inudibile anche nel silenzio.
Il buio gli avrebbe fatto bene, le ombre erano sempre un bene per loro che le potevano controllare e creare.


Un sorriso impercettibile piegò le labbra di Dan, finalmente non era più solo. Non era più l’unico ad avere questo soffocante potere che creava una vita mostruosa e alle volte incontrollabile e drenante.
Phil era con lui, era come lui.
Insieme avrebbero potuto continuare a proteggere il mondo dal pericolo che ancora non conosceva.


Xavi e Caine si trovavano fuori dalla stanza, in allerta, pronti a scattare se Dan avesse avuto bisogno d’aiuto. Ma bastò loro semplicemente vedere l’ombra, che sembrava trasudare dalla porta chiusa, ritirarsi per renderli consapevoli che no, lui non aveva bisogno d’aiuto, che tutto sarebbe andato bene.




Dan rimase lì, accanto a Phil, aspettando pazientemente che si svegliasse, sapeva che poteva sembrare qualcosa di inquietante a pensarci, ma se Phil si fosse svegliato da solo avvolto dal buio e circondato dalle ombre richiamate di Lynx, chi gli diceva che non avrebbe di nuovo ceduto all’istinto delle ombre, perdendo il controllo?


Sebbene fosse avvolto dalla totale oscurità Dan vedeva chiaramente tutto quello che lo circondava, anche questo era una delle abilità correlate all’essere un Tenebris, poteva vedere con gli occhi delle ombre. Vedere la luce nel buio più completo.
E anche controllare i suoi nemici, semplicemente guardando dagli occhi della loro ombra.
Ma al momento non gli interessava particolarmente sapere cosa James Lester stesse facendo, gli importava solo di Phil.


Il giovane, invisibile, Phil Lester. Cresciuto all’ombra del fratello, creduto un inutile extra-ordinario quando invece nascondeva dentro di sé il potere delle Tenebre.
Le feroci e imprevedibili tenebre, il buio che inghiottiva il mondo durante la notte, le ombre che ogni essere aveva collegate a sé.


Phil Lester che non era extra-ordinario, ma Straordinario.




 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Dan e Phil ***


Fandom: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi(Xavi e Caine)
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Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.


 
This Darkness hides light
Capitolo 6: Dan e Phil


Quando Phil aveva ripreso i sensi si era ritrovato avvolto dall’oscurità. Non riusciva a vedere nulla, solo il buio che lo circondava.
Dove si trovava? Cos’era successo?
Ricordava che Dan aveva perso il controllo delle sue tenebre e ricordava che uno dei suoi serpenti d’ombra l’aveva attaccato, ma poi cos’era successo?


Era forse morto? O peggio era diventato parte delle ombre di Lynx? No,questo non era possibile sebbene alcuni lo credessero. Dan non era una qualche strana sorta di mostro sovrannaturale che trasformava le sue “vittime” in ombre.
Phil fece vagare lo sguardo in quelle ombre, fino ad incontrare uno sguardo brillante, che luccicava di una leggera luce aranciata. Che…?


<< Ben svegliato, Phil >>; fu la voce di Dan quella che sentì, era Dan quello con lui, il possessore di quello sguardo arancio. << Te l’avevo detto che un giorno ti avrei visto appena sveglio >>
Phil poteva giurare di sentire il sorriso nella voce di Dan… ancora gli sembrava strano sentire la sua voce, dopo tutto quel tempo in cui l’aveva creduto muto.


<< Riesci a vedermi con quest’oscurità totale? >> gli chiese, senza pensare. Per un momento anche il “Cos’è successo” era passato in secondo piano.
<< Tenebris, ricordi? >> gli rispose come se il semplice fatto di sapere cosa fosse gli avrebbe fatto capire come potesse vederlo attraverso quell’oscurità << Diciamo che l’essere un Tenebris mi permette di “vedere al buio” >> aggiunse.


Dopo quella risposta, Phil pensò che fosse ovvio che un Tenebris potesse vedere al buio, d’altronde controllava le ombre era qualcosa che poteva essere considerata una conseguenza del controllo dell’oscurità.


<< Questo è un vantaggio sleale, Howell >> gli disse scherzosamente << tu puoi vedermi ma io non riesco a vedere te, non è giusto >>


Sentì un bassa risatina provenire da Dan, probabilmente aveva trovato divertente la sua lamentela sarcastica.


<< Puoi farlo anche tu, Phil. Puoi vedermi, devi solo concentrarti >> gli disse, dopo qualche attimo, il suo tono era improvvisamente serio.
Che voleva dire? Lui era un extra-ordinario, non aveva l’ombra di un qualunque potere, come avrebbe potuto vederlo?


<< Dan non posso, sono un extra-ordinario, ricordi? >> affermò il corvino, fissando quello sguardo che brillava d’arancio.


<< No, non lo sei Phil >>
<< Cosa? >>
<< Hai fermato le mie ombre, ieri, Phil. >> gli rispose e la sua voce era un tono dolce ma incredibilmente contento << Non sei un extra-ordinario, sei come me, Phil Lester, sei un Tenebris >>

---
James Lester chiuse le manette intorno ai polsi di quel criminale, un cinetico(poteva usare l’energia potenziale di qualunque oggetto per scagliarlo contro qualcuno o qualcosa), senza far trasparire la sua rabbia.
Che non era neanche causa di quel criminale, era a causa della stessa forza di polizia che non aveva ancora trovato il suo fratellino.


Il cinetico d’improvviso ridacchiò, i suoi occhi luccicavano di cattiveria.
<< Preoccupato per il tuo piccolo, inutile fratellino, Lester? >> chiese il suo tono trasmetteva chiaramente la sua voglia di offenderlo, di fargli perdere la calma. James non rispose, mentre aspettava che la volante che avrebbe portato il criminale al dipartimento arrivasse.
<< Da quant’è che tuo fratello è nelle mani di Lynx? Due, tre giorni? Oh, povero ragazzino >> sibilò. James strinse i pugni ma non disse nulla. << Quell’inutile extra-ordinario si starà già pentendo di essere nato, da solo nelle mani di quel pazzo sadico di Lynx. Sai, Lester, ho sentito che Lynx conosce bene il modo di spezzare qualcuno, l’ha fatto con i suoi due schiavetti e quelli erano due super abbastanza potenti… Quanto pensi che ci abbia messo a far urlare quell’inutile extra-ordinario del tuo fratellino? >>
James si trattenne dallo sferrare un colpo contro il criminale, ma non dal ringhiargli contro di stare zitto. Quanto ci metteva quella volante ad arrivare?


<< Cos’è, Lester, hai paura ad ammettere la verità? >> gli chiese << Quando troveranno il posto dove Lynx ha portato tuo fratello, se lo troveranno, non ci sarà più nulla da salvare… Nulla >>
Quella sola frase seguita dalla risata di quel cinetico fu tutto quello che bastò a James per scattare, colpendo il criminale con un pugno alla tempia per fargli perdere i sensi… Avrebbe voluto fare di peggio, ma ci teneva al suo lavoro.
Era l’unica cosa che poteva permettergli di salvare Phil… sempre se ci fosse ancora qualcosa da salvare. James scosse la testa cercando di cacciare via quel pensiero, mentre la volante arrivava.

 
----
<< No, Dan, ti sbagli… Io non posso essere un Tenebris >> ripeté Phil per l’ennesima volta.
Ma Dan non era infastidito da quel suo continuo negare la realtà, lo capiva. Phil aveva passato la sua intera vita fino ad ora convinto di non essere nulla di speciale.


<< Allora perché non proviamo qualcosa >> gli disse, Phil gli sembrò confuso allo stesso tempo curioso dopo che lui ebbe pronunciato quelle parole << Se non sei un Tenebris, cosa che non è assolutamente vera, non succederà nulla d’altronde. Allora ti va di provare? >>


<< Provare… cosa? >>


<< Semplice ti farò vedere con gli occhi delle ombre >> gli rispose << E’ abbastanza facile, Phil. Devi solo concentrarti, concentrati sulla mia voce e pensa al fatto che vuoi vedermi. Concentrati, Phil e ci riuscirai >>


E Phil provò, facendo esattamente quello che Dan gli diceva di fare, ma… ma continuava a non vedere nulla tranne che gli occhi luminosi di Dan.


<< Non ci riesco, Dan… Io non sono un Tenebris, non posso farlo >>


<< Puoi, Phil. Puoi. Devi solo concentrarti davvero, pensa al fatto che vuoi vedermi e alla mia voce e null’altro >> gli disse Dan, i suoi occhi luminosi scomparvero nel buio, Phil immaginò che avesse chiuso gli occhi… forse per togliere qualunque fonte di distrazione-?- e Phil provò di nuovo, concentrandosi sul fatto che voleva vedere Dan… voleva vederlo, vederlo davvero.
Voleva che Dan avesse ragione che lui fosse un Tenebris come lui e che non fosse un semplice extra-ordinario come aveva sempre creduto. Phil voleva credere a Dan, Phil voleva vedere Dan nell’oscurità lo voleva davvero.
Ma davanti a lui rimaneva solo il nero, il buio completo.
E poi fu come se una luce bluastra si fosse accesa nella stanza, una luce che illuminava solo i contorni degli oggetti nella stanza, un cassettone da un lato che poteva dire fosse vicino alla porta, una lampada senza alcuna alimentazione, uno specchio e un armadio. Doveva esserci anche un tappeto circolare a terra al centro del quale si trovava una semplice sedia, dove probabilmente era seduto Dan.
Il letto su cui lui si trovava(ora seduto) era nell’estremità sinistra della stanza.
Un altra luce sembrò seguire quella blu e quella luce arancione segnò i contorni dell’unica altra persona presente nella stanza oltre lui. Dan era lì seduto sulla sedia, gli occhi chiusi, ma comunque puntati su di lui, lo sapeva, mentre continuava a dirgli di concentrarsi.


Phil sentì una strana gioia pervaderlo… lui non era un extra-ordinario, lui non era senza poteri.
<< D-Dan >> lo chiamò la voce gli tremava, dalla felicità forse dall’emozione forte che stava provando << ti vedo… >> sussurrò.


Vide Dan aprire gli occhi, un sorriso gli stendeva le labbra.
<< Visto Phil, tu non sei un extra-ordinario… >> cominciò col dirgli, prima di vedere le lacrime che cadevano dai suoi occhi ora luccicanti di un leggero azzurro-aranciato. << Phil… Phil, va tutto bene? >> gli chiese, alzandosi e avvicinandoglisi.


<< S-Sì, Dan va tutto bene >> gli rispose sorridendo, anche se quelle lacrime continuavano a scivolare dai suoi occhi. Phil non sapeva quali emozioni stesse provando esattamente, era felice… felice di non essere un extra-ordinario, ma era anche triste per il fatto che avesse passato la sua vita ignorato dalla sua famiglia perché loro non avevano mai creduto abbastanza in lui da fargli cercare di svegliare il suo vero potere…
Phil era entusiasta eppure triste allo stesso tempo, ed era strano… era una sensazione strana che gli stringeva il petto in una morsa soffocante eppure non così tanto da fargli lo stesso male della vera tristezza.


Si sentì avvolgere da qualcosa di caldo, Phil si allontanò dai suoi pensieri per tornare alla realtà e vide Dan e le sue ombre che lo stringevano in un abbraccio, protettivo e consolatorio allo stesso tempo.


<< Va tutto bene, Phil. Sono qui e non ti lascerò solo, mai più >> gli sussurrò Dan, Lynx… Era ironico ora che ci pensava, quello che tutti credevano essere un mostro era l’unico che avesse creduto abbastanza in lui da non considerarlo immediatamente inutile, l’unico che avesse creduto abbastanza in lui da permettergli di scoprire che lui non era un extra-ordinario.


La stanza tornò ad essere avvolta nel buio dopo che ebbe chiuso gli occhi lasciando che quelle lacrime salate di tristezza e felicità assieme gli bagnassero il viso, stretto fra le braccia del suo migliore amico e delle sue ombre.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Quest'oscurità nasconde la luce ***


Fandom: Youtubers
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Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce. Nota di pre-capitolo: Ho aggiunto un nuovo capitolo fra questo e il quinto perché mi era sembrato di aver reso tutto troppo veloce quindi prima di rileggere questo leggete il nuovo sesto, grazie per l'attenzione.



 
This Darkness hides light
Capitolo 7: Quest’oscurità nasconde la luce


Xavi sorrise ancora una volta mentre guardava i due Tenebris allenarsi.
L’oscurità nebbiosa che si muoveva fra loro come sabbia nera, strisciando in forma di serpenti o muovendosi non vista come un’ombra lì appena oltre il campo visivo.


Il telepate era felice di vedere il suo amico tanto… felice. Era passato tanto dall’ultima volta in cui aveva visto Daniel sorridere, o allenarsi con le sue ombre senza che queste cominciassero a ringhiare e sibilare contro un immaginario nemico intoccabile.
Xavi era felice che Dan avesse conosciuto Phil, quel ragazzo da sempre creduto extra-ordinario, che si era scoperto possedere lo stesso potere di Dan. Erano unici.
Solo loro potevano capire l’oscurità e sentirla, vedere dai suoi occhi e vivere le sue emozioni.


Certo agli inizi era stato difficile per Phil, che aveva passato tutta la vita convinto di non aver alcun potere, imparare come controllare le ombre, come chiamarle a sé e imbrigliar e il loro potere distruttivo ma aveva imparato e pian piano gli era diventato sempre più naturale, così com’era giusto.


Quasi un mese era questo il tempo che era passato dall’ultimo attacco di Lynx. E più tempo passava più il loro obiettivo era a rischio.

 
--------
James e i suoi genitori avevano perso qualunque speranza di ritrovare Phil.


Suo fratello, il suo caro, extra-ordinario fratellino era rimasto solo con Lynx per un mese intero. E non erano riusciti a trovarlo, Lynx stesso era sparito… probabilmente per dedicarsi completamente a qualunque cosa volesse fare a Phil.


Qualunque tortura a cui avesse voluto sottoporre il suo fratellino.
Le parole di quel cinetico gli tornarono in mente.
James strinse i pugni ancora una volta, mentre cercava di trattenere le lacrime.
Sperava ancora che suo fratello fosse vivo… ma forse dopo tutto quel tempo passato da solo con Lynx, sotto quelle torture… atte a spezzarlo… forse… forse era meglio che non lo fosse.




James Lester non aveva idea invece di quello che Lynx e Phil stavano progettando insieme.

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Dan non era sicuro.
Phil poteva aver accettato di aiutarlo, ma Dan non era sicuro.
Phil non gli sembrava capace di fare volontariamente del male. Anche se per un “bene superiore”.


Phil era troppo buono per aiutare Lynx.
Dan non voleva che Phil si sentisse obbligato ad aiutarlo.
Ma ogni volta che cercava di chiedergli se era sicuro, Phil lo guardava, gli sorrideva e gli diceva che era pronto.


Dan venne riportato alla realtà da un ombra che gli saettò di fronte al viso, dissolvendosi in fumo innocuo prima di colpirlo. Phil era lì, qualche passo indietro, oltre la coltre fumosa che la sua ombra aveva creato. Phil era diventato così naturale e disinvolto col controllo delle sue ombre e questo portò un piccolo sorriso sul suo viso, seppure questo non durò molto spento dalla preoccupazione che lo aveva tanto distratto prima.


<< Ehi, Danny tutto bene? >> gli chiese
<< Uhm? Sì, sì, tutto bene, Phil >>
<< Sicuro? Mi sei sembrato abbastanza >> il ragazzo dai capelli corvini si avvicinò di qualche passo, i suoi occhi luccicavano leggermente d’azzurro e arancio << Qualcosa ti preoccupa? >>


Dan sospirò prima di rispondere, volendo confidare al suo amico cosa lo preoccupasse.
<< Sì, Phil. Non voglio… non voglio che tu ti unisca a me per l’attacco di domani >>


<< Cosa? >> Phil sembrava genuinamente confuso << Abbiamo già pensato a tutto, cosa dovrò fare, quando dovrò “apparire” al tuo fianco… >>
<< Lo so >> lo interruppe << Lo so ma… Ma Phil, io non voglio che tu… che tu diventi un assassino, non come me. Non voglio che tu ti unisca a me solo perché pensi di doverlo fare. Phil tu non devi farlo, io non ti obbligherei mai a fare qualcosa che so che non faresti mai >>


<< Dan… Dan, primo sarai anche un “assassino” ma lo fai per il bene del mondo quindi è un male necessario anche se rimane ancora qualcosa di terribile, ma va fatto e lo capisco e secondo: Non mi stai obbligando a fare niente. Non mi sento obbligato… Voglio farlo, Dan. Voglio aiutarti. >> gli disse << Non devi portare questo peso da solo, Daniel >>
Quelle parole erano tutto quello che serviva a Dan per calmare quella voce d’insicurezza che aveva cominciato ad infestare i suoi pensieri.

 
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Xavi e Caine guardavano i due Tenebris che avevano ripreso ad allenarsi dopo una breve conversazione che né il telepate, né la manipolatrice avevano sentito.


Era sempre strano vedere quella stanza completamente illuminata che veniva improvvisamente inghiottita dall’oscurità.
Dan e Phil al centro delle loro ombre, mentre le controllavano e sembravano fondersi con loro, diventare un tutt’uno col buio che li circondava. E mentre i due spettatori non riuscivano a vedere con chiarezza, Dan e Phil vedevano chiaramente all’interno di quel buio totale.


Un’ombra liquida e ribollente si sollevò dalle altre, una sagoma che sembrava d’inchiostro colante e pece, mosse qualche passo da Dan(che l’aveva creata) a Phil e con un solo movimento da parte dell’altro Tenebris la figura si allungò e sfilacciò perdendo la forma umana e prendendo la sagoma di un perfetto serpente, che andava delineandosi come una creatura d’ombra.
L’ombra che circondava Dan e Phil sembrò inghiottirli, fondendoli al serpente che si era fatto enorme(certo contro la città lo sarebbe stato ancor di più), ogni squama delineata nella figura d’ombra che lucida rimaneva immobile, il muso affusolato, triangolare e schiacciato come quello di una vipera, due sfere nere ai lati(i suoi occhi ancora chiusi).
Fu un istante e il “serpente” aprì gli occhi, le palpebre d’ombra che si spalancavano. Un occhio azzurro e l’altro castano-ambrato guardavano ora la sala con le loro pupille verticali.


Xavi e Caine erano sempre stupiti quando vedevano quella creatura d’ombra, era il segno del loro controllo sulle loro ombre e della loro perfetta coordinazione.
Come fossero un anima in due corpi, solo questo poteva rendere possibile la creazione di quella creatura quasi solida.


C’erano volute settimane prima che riuscissero a creare quella creatura, ma solo pochi giorni perché imparassero a controllarla. Sapevano essere ferali e pericolosi quando la controllavano, con quei movimenti repentini, quegli scatti e quei morsi affilati di denti aguzzi, che facevano sembrare la loro creazione un drago mascherato da serpente.


Quella era la creazione di Lynx e Void, di Dan e Phil e, Xavi e Caine, erano certi che quei due sarebbero riusciti a portare in ginocchio l’intera città.
Un terrore necessario perché nessuna guerra iniziasse mai.


Il serpente d’ombra si mosse stringendo e allargando le sue spire, con uno strofinio di squame che risuonava cristallino, per poi puntarsi e far schioccare le fauci, una, due volte, la lingua biforcuta che s’intravedeva oltre la chiostra di neri denti aguzzi.


<< Sstone City deve temerci >> sibilò Dan, la sua voce distorta e con quel tono cinico e crudele che usava quando parlava con la città, la voce di Lynx distorta dalla creatura, fuoriuscì da quelle fauci serpentine.
<< Sstone City ci temerà >> sibilò Phil, per la prima volta da quando Xavi e Caine lo avevano conosciuto la sua voce era velenosa, fredda in un modo che ben si abbinava con Lynx, e la sua voce seguì quella di Dan.
<< Perché noi siamo il male necessario >> le loro voci si unirono, distorte e spaventose al punto da preoccupare anche i loro amici, quella di Dan e Phil sembrava quasi una promessa e una dichiarazione che solo loro avrebbero sentito. << Quello che non vogliono ma che è necessario per la loro sicurezza… >> si zittirono, il serpente d’ombra che richiudeva gli occhi, sfumando in una nebbia scura.


<< Noi siamo la luce che si nasconde nell’oscurità >> dissero insieme, non guardando null’altro che uno lo sguardo dell’altro, uno di un azzurro indefinibile e l’altro di un castano-ambrato unico , mentre le loro ombre si dissolvevano in flebili fazzoletti di fumo nero.


Stone City non sapeva neanche cosa stava per colpirla. Un male necessario, un terrore radicato nel cuore della città stessa.


Lynx e Void stavano arrivando. I vigilanti di un bene superiore. Mostri e assassini per il popolo che non sapeva che la loro esistenza era l’unica cosa che li proteggeva da un male mille volte peggiore.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Linx e Void ***


Fandom: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi(Xavi e Caine)
Avvertimenti:AU
Coppie: Slash (Phan)
Generi: Generale, Romantico
Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.

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Capitolo 8: Lynx e Void
Phil era nervoso.
Questo non significava certo che avesse cambiato idea sull’aiutare Dan, non dopo quello che gli aveva detto, ma ciò non toglieva il fatto che si sentiva nervoso.
Sapeva che quello che Dan stava facendo era per il bene di tutti, per questo aveva deciso di aiutarlo e aveva accettato sapendo che ciò che avrebbe fatto sarebbe stato terrorizzare i cittadini di Stone City… uccidere degli innocenti, per salvare la pace. Per fare in modo che tutti si concentrassero su di loro e nessun super cercasse di dominare il mondo.


Phil era nervoso ma questo non significava che quando sarebbe arrivato il momento, non sarebbe “apparso” al fianco di Lynx.
Phil era nervoso, le sue ombre che prendevano un aspetto più liquido e simile all’inchiostro che al fumo, ma questo non gli impedì arrivato il momento di raggiungere Dan.

 
---
Quando James Lester era stato informato dell’attacco di Lynx, aveva immediatamente raggiunto il luogo (il centro della città), gli occhi ardenti di rabbia. Il suo potere che formicolava sotto la pelle, ruggendogli di liberarsi contro il mostro che aveva rapito suo fratello.
Lynx si trovava sulla cima dello Stone City Globe, il grattacielo più alto della città, il globo simbolo dell’edificio era avvolto dalle tenebre che si estendevano come i tentacoli di una qualche creatura infernale, dipanandosi nell’aria e dividendosi in altre propaggini più piccole.
Lynx era in cima al globo, dirigendo pigramente le sue ombre come se fosse annoiato dal continuo inutile tentare degli agenti, alcuni Dynamo, altri cinetici e Flyte di basso livello oltre che manipolatori, di fermarlo.


James fremeva di rabbia, mentre si avvicinava il più possibile all’edificio cercando di mettere al sicuro i cittadini che erano rimasti invischiati nelle propaggini d’ombra.


Bastò solo l’ordine, datogli tramite auricolare, del commissario perché scattasse, volando alla velocità di un proiettile verso il super-criminale, tagliando le ombre fumose che Lynx gli mandava contro.


<< Lynx! >> ringhiò mentre raggiungeva il nucleo di quel globo di tenebra, riusciva sempre a farlo, perché a Lynx piaceva combatterlo frontalmente non con le sue ombre… lui si era meritato questo onore, mentre gli altri potevano semplicemente venire massacrati dalle sue ombre.


Il super-criminale gli rivolse un ghigno divertito e sfrontato
<< Tanto ansioso di rivedermi, Lester? >> gli chiese sarcastico, la sua voce fredda e pungente, fastidiosa come sempre << In questo mese ti sono mancato così tanto? >>


Ma a James non importavano le sue battute, non gli interessava una singola parola di quello che aveva detto Lynx. Cercò di sferrare un pugno contro quella sua faccia compiaciuta, senza però riuscire a colpirlo bloccato prontamente da una mano d’ombra sagomata ad artiglio che era affiorata senza preavviso dal mare di ombre che li circondava.


Lynx scosse la testa in dissenso, come fosse scontento del suo comportamento, quel ghigno compiaciuto stampato sul suo viso.
<< Non è così che ci si comporta, Lester >> lo rimproverò, con lo stesso tono che usa un genitore col proprio figlio, solo esagerato, un’evidente presa in giro, << Tua madre non ti ha insegnato a rispondere alle domande che ti vengono poste? >> continuò facendo qualche passo intorno a lui, camminando su quella massa di nulla come se fosse solida.


James riuscì a liberarsi dalla presa della mano d’ombra giusto prima che un altra cercasse di colpirlo. Il Flyte si voltò verso il super-criminale, cercando ancora una volta di colpirlo
<< Dov’è, Phil?! Cosa gli hai fatto?! >> abbaiò quelle domande, con rabbia verso Lynx che evitò ogni colpo che gli sferrava prima di fermarsi, il suo sguardo era gelido e luccicava leggermente in una maniera innaturale. Una serie di propaggini emersero dalla nebbia nera sotto di loro, ma non erano fatte di fumo come le altre, sembravano quasi solide, coperte di un’oscurità liquida che gocciolava come inchiostro, e veloci gli bloccarono le braccia avvolgendosi fino ad impedirgli qualunque movimento. James sentiva quell’oscurità fredda colargli addosso, macchiandogli la divisa di quel nero oleoso. Non aveva mai visto le ombre di Lynx in quella forma.


Il super-criminale rise freddamente << Ora ti importa, non è così Lester? >> gli chiese gelidamente, il suo tono era calato di qualche nota ed era carico di un intento omicida e di un odio solo a malapena contenuti << Ora che il povero Phil è scomparso, improvvisamente t’importa di lui, non è vero? >> gli chiese ancora, continuando prima ancora che potesse dire qualcosa in risposta << Quando era con voi, tu e la tua ipocrita famiglia, lo avete ignorato perché era extra-ordinario, ma ora che è nelle mani del cattivo Lynx, improvvisamente vi dichiarate preoccupati… Oh, povero Philip che è nelle mani del mostro >> disse col tono pregno anche di disgusto << Mi chiedi cosa gli ho fatto? Niente >> rispose.
James rimase sconvolto dalla risposta ma poi si disse che il cattivo stava mentendo.
<< Gli ho dato quello che non gli avete mai dato. >> affermò << Gli ho dato l’affetto e l’attenzione che meritava, gli ho fatto capire che era importante, speciale… >> Lynx s’interruppe all’improvviso, l’espressione gelida e omicida sul suo viso che sfumava nella sua classica espressione compiaciuta ed eternamente divertita. << Oppure potrei averglielo semplicemente fatto credere. >> disse ridendo, prima di avvicinarglisi. Abbassando la voce come se volesse dirgli qualcosa che doveva rimanere solo fra loro << Devo dirti un segreto Lester: Il tuo caro fratellino extra-ordinario, in realtà è un Tenebris e sai la cosa più divertente di tutte… >>
Lynx alzò d’improvviso la voce, aprendo le braccia, mentre un turbine di oscurità si sollevava al suo fianco.
James non ebbe nemmeno il tempo di metabolizzare la rivelazione di Lynx- Suo fratello, il suo caro fratellino, non era un extra-ordinario ma era uno dei super più potenti- prima che il super-criminale proseguisse la sua affermazione << Ora lavora per me! >> esclamò.


Il Flyte si sentì paralizzare da quella sola affermazione… Phil non avrebbe mai fatto del male a nessuno, figurarsi uccidere degli innocenti, figurarsi lavorare per un mostro come Lynx.


Il turbine d’ombra si dissolse pian piano. E anche se con la battle-suit e la maschera, James avrebbe riconosciuto ovunque suo fratello.


<< James Lester, ti presento il nuovo e migliorato Philip Lester! >> affermò Lynx sghignazzando << O come preferisco chiamarlo: Void! >>


Ma James non sentì le parole di Lynx, captò a stento il nome “Void”, mentre guardava suo fratello. Gli occhi di Phil non gli erano mai sembrati tanto gelidi, freddi come adesso.
<< Phil >> lo chiamò, in un sussurro quasi sperasse che la sua voce fosse abbastanza da far scattare Phil da qualunque cosa Lynx gli avesse fatto, ma suo fratello gli rivolse uno sguardo gelato, prima che la sua attenzione venisse attirata da Lynx, che aveva schioccato le dita come se stesse richiamando il suo cane o qualcosa di simile.


Quest’azione fece infuriare James, suo fratello poteva anche essere sotto il controllo di quel pazzo ma questo, questo non autorizzava quel mostro a trattarlo come se fosse il suo animaletto domestico ammaestrato.
Un altra cosa che James notò fu il sorriso che spuntò sul viso di Phil mentre si rivolgeva a Lynx, c’era qualcosa di sbagliato in tutto quello, ma lui non aveva idea di cosa fosse…
Quella rivelazione lo colpì con più forza delle ombre di Lynx, lui non conosceva suo fratello neanche quel poco che bastava per capire cosa ci fosse di sbagliato in lui.


<< Lynx! >> esclamò Phil, Void, la sua voce era troppo alta rispetto a quella che James ricordava, Phil non aveva mai parlato con quel tono << Posso andare a far saltare qualcosa invece di stare qui, con mister-sono-il-miglior-ufficiale-di-polizia-Lester? >> gli chiese.


E quella domanda era sbagliata su così tanti fronti che James non sapeva dire quanto fosse sbagliata, mostruosa… il Phil che James conosceva non avrebbe mai fatto male ad una mosca, figurarsi parlare con tanto poco interesse per le vite di degli innocenti.


Lynx guardò Phil e poi James, e ghignò maligno, prima di rivolgersi nuovamente a Phil, Void.
<< Certo che puoi andare, Void >> rispose << Mi occupo io dell’ufficiale noioso. >>; Void si allontanò da Lynx avvicinandosi alla fine della zona d’ombra su cui si trovavano, prima che Lynx lo richiamasse, il ragazzo corvino si voltò, dando le spalle al vuoto dietro di lui << Divertiti, Void… ma ricordati… >>


<< Non devo uccidere tutti, lo so, Lynx. >> continuò il corvino, con quel tono alto.


James riuscì a liberarsi dalla presa delle ombre, solo per avvicinarsi a suo fratello. << Phil, cosa ti ha fatto? >> chiese… sperava solo in una risposta da parte di quello che era stato suo fratello prima di passare sotto le mani di Lynx.
Phil, Void, lo guardò. << Niente >> rispose << Lynx mi ha solo mostrato che nulla è davvero reale, che il mondo è tutta una grande battuta… >> fece un passo all’indietro avvicinandosi al bordo con tranquillità << quindi per quelli speciali come me e lui tanto vale divertirci! >> esclamò lasciandosi cadere nel vuoto.
<< Phil! >> James urlò, raggiungendo il bordo della zona d’ombra rapidissimamente solo per vedere suo fratello, muoversi su una scia d’ombra che stava creando man mano.
---
 
Il sorriso teso, e falso, sulle labbra di Phil scomparve dopo che ebbe lasciato suo fratello solo con Dan.
Il suo tono e le sue parole che risuonavano continuamente nella sua mente, lui non era fatto così… Void era solo una versione completamente pazza di lui… qualcosa che Phil non sarebbe mai stato.
Lui e Dan avevano creato questa loro idea, solo in modo che se mai Lynx fosse stato catturato lui non avrebbe passato nessun problema con la giustizia, tutti avrebbero creduto che Lynx lo aveva spinto alla follia… anche se non era vero.
Ma soprattutto anche se Phil non aveva voluto questa “personalità” falsa, ma Caine, Xavi e Dan erano stati inamovibili e lui aveva dovuto cedere.


Aveva dovuto chinare la testa e diventare l’Harley Quinn di Lynx.
Phil lasciò che fosse l’istinto, seppur controllato, delle sue ombre ad uccidere e in modo che lui dovesse personalmente controllare ogni ombra.

 
---
James si voltò verso Lynx con la rabbia ardente negli occhi.
<< Cosa gli hai fatto?! Tu, mostro, cos’hai fatto a mio fratello?! >>


Lynx rise, mentre con un gesto faceva ritirare i tentacoli che si erano protesi nella zona, ricongiungendoli tutti nella massa d’ombra centrale.
<< Oh, niente. Solo un po’ di pressione, un po’ di verità… gli ho fatto capire quanto a voi non importava di lui e poi gli ho dato tutto il mio affetto e il risultato è quella piccola ombra brillante che hai visto un paio di minuti fa >>; Dan si sentì quasi male a pronunciare quelle parole, il solo fingere di aver manipolato Phil lo disgustava, completamente.
Ma ovviamente James non vide il lampo di colpa che per un istante brillò negli occhi di Lynx.


<< Lester! >> la voce del commissario, proveniente dal suo auricolare, distrasse James << Ben fatto lassù con Lynx, ma ora muoviti e ferma quell’altro Tenebris, sta seminando troppa distruzione! >>


Lynx rise ancora una volta… << Oh, beh, sembra che per me e Void sia arrivato il momento di ritirarci, alla prossima Lester! >>
L’oscurità si avvolse intorno a Lynx e qualche istante dopo il super-criminale scomparve, e presto dall’alto della sua posizione, James, vide Phil-Void sparire subito dopo.




James aveva una sola certezza… anche se non sapeva come, avrebbe salvato Phil.


























Nota dell’Autore
Allora anche se credo che l’abbiate capito, il rapporto Lynx-Void è pesantemente ispirato a quello fra il Joker e Harley Quinn nei fumetti e nella serie animata di Batman.
Anche se questa ovviamente sarà solo una copertura, un’ “interpretazione” di Dan e Phil, per sottolineare la completa cattiveria di Lynx(il cui comportamento e lo scopo che la città crede che abbia sono basati sul personaggio del Joker(perché è il mio personaggio dei fumetti preferito).
Spero che questo capitolo vi piaccia.


-Anthony Edward Stark

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Le conseguenze dell'attacco e James Lester ***


: Youtubers
Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi(Xavi e Caine)
Avvertimenti:AU
Coppie: Slash (Phan)
Generi: Generale, Romantico
Ambientazione: Universo alternativo, tutti hanno i super-poteri, tranne Phil apparentemente. E Dan è un super-cattivo conosciuto con il nome di Lynx. E entrambi hanno la stessa età(26)
Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.
Nota di Pre-capitolo: Perdonatemi in anticipo per la piccolezza del capitolo ma (oltre ad avere, di nuovo, un blocco dello scrittore pazzesco) questo è un capitolo che fa d’intermezzo all’Epilogo della storia. Che se tutto va bene, dovrei entro sta sera.

 
This Darkness hides light
Capitolo 9: Le conseguenze dell’attacco e James Lester


Stone City era in subbuglio. Il panico aveva catturato l’intera cittadinanza.
L’esistenza di un altro Tenebris, un altro variante con un potere tanto devastante che lavorava per Lynx aveva causato il panico, oltre che il fiorire di un vero e proprio terrore soffocante.


Se non erano capaci di fermare un solo Tenebris, cosa avrebbero fatto con due?
---
James Lester era accecato dalla rabbia immerso nei suoi pensieri d’odio diretti a Lynx.
Chiedendosi cosa quel mostro avesse fatto al suo piccolo fratellino innocente per renderlo un tale mostro. E la cosa che lo infastidiva di più anzi che lo faceva infuriare. Era la reazione dei suoi, loro, genitori da quando avevano scoperto che Void altri non era che Phil.
Certo erano sconvolti che avesse scelto la via del male, ma erano...orgogliosi che il loro piccolo, inutile Phil non fosse in realtà tanto inutile.
Erano orgogliosi del fatto che il loro figlio, suo fratello, possedesse un potere tanto grande, che fosse un qualcosa di tanto unico e potente.
James non li aveva mai sentiti parlare di Phil, ora che se ne rendeva conto, non li aveva mai sentiti nominare il povero extra-ordinario neanche una volta, ma ora… ora che sapevano cos’era non facevano altro che discutere di lui.


Loro non l’avevano visto, lì nel mare di ombre di Lynx. Loro non avevano visto la follia che trasudava dalle sue parole, il luccichio freddo dei suoi occhi. Loro non avevano visto quello in cui Lynx l’aveva trasformato.
Un’arma, un giocattolo, un ninnolo con cui giocare finché non si fosse stancato.
E James rimaneva in silenzio e ribolliva di rabbia. Volendo solo avere Lynx fra le mani per ammazzarlo, e al diavolo tutte le leggi che avrebbe infranto. Avrebbe ammazzato quel mostro e si sarebbe ripreso suo fratello, lo avrebbe curato e fatto tornare in sé.






Poco poteva sapere il Lester che in realtà suo fratello era perfettamente in sé e cosciente di ciò che aveva fatto.

 
---
Dan stava mantenendo il controllo delle ombre per entrambi, mentre Phil sembrava completamente abbattuto da ciò che aveva fatto.
Il castano dagli occhi ambrati non sopportava di vedere quello sguardo di colpa sul viso del suo migliore amico.
Phil non sarebbe mai dovuto essere tanto sconvolto, niente e soprattutto non qualcosa che aveva fatto per lui, avrebbe dovuto sconvolgerlo tanto da rendere lucidi di lacrime i suoi occhi di quell’indefinibile azzurro.


Dan sentiva la colpa di questo pesare su di sé, avrebbe… avrebbe dovuto tentare con più sicurezza a convincere Phil a non partecipare all’attacco. Avrebbe dovuto provare a spiegargli per quali ragioni non voleva che lo seguisse con più certezza. Ma non lo aveva fatto e…
Ora Phil era lì, avvolto dall’oscurità che lo consolava mentre piangeva, mentre Dan cercava di mantenersi forte per entrambi… se anche lui avesse perso il controllo… Non voleva sapere cosa sarebbe successo.
----
Stone City temeva un nuovo attacco di Lynx e Void, temeva che stavolta i due super-cattivi non si sarebbero fermati, che James Lester non avrebbe potuto fermarli stavolta.


Ma loro poco sapevano che James Lester stavolta non si sarebbe fermato per nulla al mondo.
---
James si stava allenando per diventare più forte, più veloce per battere Lynx nel suo stesso gioco di brutalità. Avrebbe ridotto a brandelli qualunque ombra si sarebbe messa fra lui e la sua nemesi.
E poi avrebbe ucciso anche lui, facendo un favore al mondo intero.


O almeno questo era quello che James Lester credeva.

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Capitolo 10
*** Epilogo ***


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Personaggi: Danisnotonfire(Dan Howell), AmazingPhil(Phil Lester), Nuovi personaggi(Xavi e Caine)
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Introduzione: Era solo un extra-ordinario, non aveva alcun potere. Per questo era rimasto sorpreso quando Lynx, quel Lynx l’assassino, il super-cattivo, lo aveva rapito invece di ucciderlo. Era stato così però che aveva scoperto che quelle tenebre nascondevano la luce.


 
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Epilogo


Lynx sembrava quasi fluttuare, circondato da un ammasso di ombre indistinte e indefinite.
Un ghigno divertito sul suo viso, i suoi occhi che scintillavano con la vista delle ombre. Void era al suo fianco circondato da un uguale ammasso di ombre indefinite con gli occhi ugualmente brillanti di una luce innaturale.


Le loro ombre si dipanavano ovunque come un velo di pura oscurità che minacciava di avvolgere l’intera città soffocandola una volta per tutte.


James Lester si trovava nel dipartimento di polizia, poco distante dal punto in cui i due Tenebris erano comparsi.
I suoi occhi erano gelidi, furiosi come ormai lo erano da qualche tempo. Tramavano vendetta. Le mani strette a pugno, le spalle tese, mentre attendeva un ordine… qualcosa.
Se nulla gli fosse stato detto avrebbe comunque raggiunto Lynx, avrebbe ucciso quel mostro deviato e salvato suo fratello.
Sì era quello che avrebbe fatto.


Il commissario gli disse di andare, di fermare Lynx come faceva sempre, forse catturarlo stavolta.
Un sorriso rettile spuntò sul viso di James, a pensarsi consegnata la sua vendetta.




Chiunque vide quel sorriso, quel giorno, rabbrividì giurando di aver visto un mostro peggiore di Lynx affiorare dalla facciata perfetta di James Lester
---
Lynx non aveva intenzione di fargli raggiungere il suo mondo di tenebra stavolta, ma James non aveva intenzione di fermarsi.
Si fece strada fra le ombre, tagliandole come un proiettile che affonda nel bersaglio. Per poi affiorare finalmente al centro di quel mondo di tenebra in cui Lynx e Void erano rimasti. Vedendo dagli occhi delle loro ombre e non vedendo veramente ciò che avevano di fronte.


In questo momento erano ovunque, ma non nei fragili corpi che avrebbero dovuto difendere.
James sorrise rettile ancora una volta, in questo modo uccidere Lynx sarebbe stato facilissimo. Lui non avrebbe cercato di difendersi e Phil non avrebbe cercato di proteggerlo. Gli era stato servito tutto su un piatto d’argento.
Il Lester si avvicinò al super-cattivo più temuto dell’ultimo secolo. La mano contratta ad artiglio, gliel’avrebbe affondata nel petto strappandogli quella scusa di cuore che aveva.


Tirò indietro il braccio e…
---
Era stato disorientante per i primi istanti, Phil si era sentito confuso, a vedere così tante cose in un solo istante. Vedeva ovunque come in uno strano caleidoscopio tinto di azzurro e arancione.
Sentiva quello che le sue ombre sentivano, il calore dell’aria, la ruvidezza graffiante dell’asfalto, la sensazione viscida del sangue addosso quando le sue ombre trafiggevano qualcuno.
Era come essere un centinaio ed uno allo stesso tempo.
Sentiva le ombre di Dan, più controllate e eteree delle sue che si incontravano con le sue ombre ben più solide e selvagge, fondendosi e poi districandosi, attaccando insieme e dividendosi di nuovo.


Ma poi aveva sentito qualcosa, ci mise meno di qualche istante a capire che era qualcosa che stava accadendo dove il suo corpo e quello di Dan si trovavano. Si ritirò dalle ombre, tutte le sensazioni che diventavano più sfocate ed oniriche fino a che non tornò a sentire solo il suo corpo.


E lo vide, suo fratello, che tirava indietro il braccio come se si preparasse a strappare via il cuore a Dan che non si era ancora reso conto di nulla, ancora fuso nelle sue ombre.


<< Dan, no! >> gridò correndo verso Dan, mettendoglisi di fronte.

 
---
Dan si ritirò dalle ombre quando sentì la voce di Phil gridare qualcosa.
Quando i suoi sensi si ritirarono al suo solo corpo sentì qualcosa di caldo macchiargli il viso, conosceva quella sensazione. L’aveva sentita mille volte dalle sue ombre.
E lo vide.
Phil steso sulle loro ombre, una chiazza scura, densa dall’odore del sangue che si allargava sulla sua divisa nera. E James Lester di fronte a lui con gli occhi azzurri spalancati e le mani ricoperte di sangue.
<< Phil… >> sussurrò il super-cattivo senza volerlo, sconvolto. Non ci fu nessuna risposta.
<< Phil? Phil….! >>; s’inginocchiò al suo fianco, sollevando il corvino, i suoi occhi azzurri aperti, ma ciechi e privi di quella scintilla luminosa che Dan adorava.
Una dolorosa consapevolezza si consolidava nella mente del castano, Phil era morto… Phil era morto, e James, suo fratello!, l’aveva ucciso.


Il super-cattivo fissò James, rialzandosi lentamente dopo aver fatto avvolgere il corpo di Phil dalle sue ombre, ordinando loro di riportarlo nella loro base.


James lo guardava ancora sotto shock << Io… Io… I-io non volevo… >> balbettò << N-Non volevo fargli male… Io… volevo salvarlo… >>


<< Come uccidendolo?! Cosa diavolo volevi fare, Lester?! >> ringhiò il Tenebris, sentendo le sue ombre ruggire, il nucleo d’oscurità dentro di lui ribolliva. Sussurrandogli consigli malefici. “Lascia fare a noi” sussurrava “Lasciati andare Daniel”, “Vendicheremo Philip


E il balbettio di quell’assassino non faceva altro che peggiorare la situazione.
<< Io volevo uccidere te! >> gridò dopo poco, l’”eroe” << Io… Lui non avrebbe dovuto farti da scudo… Lui… non… perché l’ha fatto? >>


<< Tu! Tu, stupido ignobile arrogante idiota! >> Ringhiò Lynx la sua voce che si faceva più ferale e profonda, riverberando nell’oscurità stessa che cominciava a solidificarsi e liquefarsi, perdendo l’aspetto fumoso. Un basso rombo simile a quello di un’antica bestia infernale risuonava nel guscio di tenebre in cui i due si trovavano << Tu, essere miserabile! Hai rovinato la sua vita! E ora… ora che le cose stavano andando meglio… ora, l’hai ucciso! Il tuo stesso fratello! Io… Io ti ammazzo, James Lester, lo giuro! E dopo… e dopo, questa stupida, minuscola città vedrà cos’è la furia delle Tenebre, me la pagherete tutti, per quello che avete fatto a Phil! >>


L’”eroe” non si oppose quando gli oleosi tentacoli d’ombra del Tenebris gli si legarono ai polsi e alle caviglie. Mentre il rombo intorno a loro diventava un vero e proprio ringhio gutturale e terrificante.
Gli occhi ambrati di Lynx vennero inghiottiti dal nero e una densa oscurità cominciò ad inghiottire la sua figura in striature nere come d’inchiostro… come se pian piano Lynx si stesse sciogliendo nella sua oscurità.
E rabbioso ringhiava, rabbioso ruggiva come una bestia infernale.


E James era terrorizzato e sconvolto… James era rassegnato, lo meritava. Lui per aver ucciso Phil, la sua famiglia per averlo ignorato e l’intera città per averlo trattato come se fosse meno di un fantasma.
E ora Lynx l’avrebbe fatta pagare a tutti.


James guardò la Morte dritta negli occhi.
Sussurrando << Fallo, io… noi lo meritiamo, vendica Phil >>


L’oscurità lo inghiotti come fauci di una creatura affamata e ruggente.


In quello stesso istante Caine e Xavi combattevano le ombre furiose che li avevano attaccati, poiché si erano avvicinati al corpo di Phil Lester.
---
Il globo fumoso che galleggiava nel cielo si sciolse, in un mare di ombra densa come inchiostro e sangue. E Lynx era lì a guidare quei flutti di distruzione come una sagoma scolpita nell’ebano. Come un ombra vendicativa.
Il suo obiettivo dimenticato, ora solo una cosa gli importava… vendicare Phil. Vendicarlo anche a costo della sua stessa vita.
-----


Caine e Xavi combattevano contro le ombre feroci, schivando i loro attacchi e contrattaccando fieramente.
E seppure la furia delle ombre non diminuisse, pian piano si facevano sempre più fiacche e flebili come se… come se la loro fonte si stesse piano a piano esaurendo.


Xavi scagliò con la telecinesi un ombra contro una parete e quella non si dissolse contro il muro in cemento ma si schiantò sulla superficie, lasciando dietro di sé una macchia nera.
Le ombre intorno a loro si sciolsero e tutto ciò che restò di loro fu una pozza di oscurità nera che sbiadì in una comune ombra prima di dissolversi del tutto.


Caine spalancò gli occhi, portandosi una mano davanti alla bocca come a cercare di soffocare il grido strozzato che si lasciò sfuggire.
Quello che era successo significava solo una cosa…
Dan era morto.


Xavi aveva uno sguardo triste sul viso, ma cercava di rimanere forte per la sua amica.


La manipolatrice disse al telepate che dovevano trovare Dan… Non potevano lasciare il suo corpo da qualche parte in un città.
La ragazza si concentrò amplificando i poteri di Xavi che li teletrasportò entrambi nella zona in cui Lynx aveva iniziato l’attacco. Quello che videro li sconvolse.


Non c’era più nulla, non un singolo essere umano. Nessun corpo. L’oscurità aveva divorato ogni cosa, si era vendicata con la distruzione completa.


<< Non sento nulla, Caine. Dan li ha uccisi tutti, ha ucciso tutti, Caine… Tutti. >>
---
Dopo che i due ex-super-cattivi ebbero trovato il corpo di Dan decisero di esaudire il suo ultimo desiderio.


Prepararono una pira, poco fuori la città morta. E sulla piattaforma di legna adagiarono i corpi degli unici due Tenebris conosciuti. Ed infine accesero la pira.


Il fuoco cominciò lentamente a divorare il legno con le sue lingue rosse, per poi divampare improvvisamente, alto e luminoso dopo aver raggiunto i due corpi.


Il fuoco bruciò alto, brillante di una luce quasi innaturalmente accecante.


Ironico come da due signori delle ombre fosse nata la luce più brillante.


Caine e Xavi guardarono tristemente il fuoco bruciare. Le fiamme brillanti si riflettevano nei loro occhi.
Ed entrambi pensarono solo una cosa:


Quelle tenebre nascondevano la luce e ora questa divampava nascondendo anche il sole col suo bagliore.


































Nota dell’Autore:
E questa è la fine di TDHL. Spero che la storia vi sia piaciuta e voglio dirvi solo una cosa la frase di Xavi: “ Non sento nulla, Caine. Dan li ha uccisi tutti, ha ucciso tutti, Caine… Tutti.” E’ a vostra libera interpretazione… Xavi potrebbe intendere che Dan a sterminato l’intera città… come potrebbe intendere che ha sterminato ogni cosa. A voi la scelta nell’interpretarlo.


Vi ringrazio ancora per avermi accompagnato fin qui(Summer_Moon parlo soprattutto con te che hai recensito ogni capitolo) ma parlo anche ai lettori silenziosi e a chi ha messo questa storia fra le preferite o seguite.


-Anthony Edward Stark

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