melodie nascoste

di serafina A
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** uno ***
Capitolo 2: *** due ***
Capitolo 3: *** tre ***
Capitolo 4: *** quattro ***
Capitolo 5: *** cinque ***
Capitolo 6: *** sei ***
Capitolo 7: *** sette ***
Capitolo 8: *** otto ***
Capitolo 9: *** nove ***
Capitolo 10: *** dieci ***
Capitolo 11: *** undici ***
Capitolo 12: *** dodici ***
Capitolo 13: *** tredici ***
Capitolo 14: *** quattordici ***
Capitolo 15: *** quindici ***
Capitolo 16: *** sedici ***
Capitolo 17: *** diciasette ***
Capitolo 18: *** diciotto ***
Capitolo 19: *** diciannove ***
Capitolo 20: *** venti ***
Capitolo 21: *** ventuno ***
Capitolo 22: *** ventidue ***
Capitolo 23: *** ventitré ***
Capitolo 24: *** ventiquattro ***
Capitolo 25: *** venticinque ***



Capitolo 1
*** uno ***


Mina era sconvolta dalla notizia appena data dal suo manager.
Non bastava ricordare l’avvenimento passato nei giorni precedenti, dove Taey era stata ritrovata in una casa sperduta nel bosco, dopo diverse settimane che era stata rapita da un individuo di cui la polizia ancora non sapeva nulla.
Era iniziato tutto un paio di mesi fa.
Dove le GirlDay, il gruppo musicale di cui Mina faceva parte, erano minacciate da delle persone anonime, fin quando non rapirono Taey.
Il manager non avrebbe dovuto prendere seri provvedimenti sulla loro sicurezza, annunciando che avrebbero sospeso tutti i tour ormai programmati da molto tempo.
Le GirlDay, era una band musicale dove le canzoni erano basate sul bullismo, e con i tour sostenevano un’associazione di vittime di bullismo.
Nessuna delle tre ragazze era stata vittima di bullismo, ma in comune alle spalle avevano dei compagni di scuola di cui erano molto legate, che si sono suicidati per la forte pressione di essere una vittima.
La loro storia era iniziata, quando si presentarono al un provino alla Eungj Engayjo Entertainment e vennero prese, formando cosi il gruppo GirlDay.
Da quando il gruppo era entrato in scena, su un palco scenico, erano arrivati a una popolarità immaginabile.
Ora tutta quella popolarità, stava sparendo davanti hai occhi delle tre ragazze.
<< andrete alla Jin Sugo Entertainment, e inizierete tutto il vostro percorso fatto in questi anni, come trainee. >> spiegò il manager:
<< dobbiamo fare tutto da capo, dopo tutte le fatiche che abbiamo fatto per raggiungere i progressi dove siamo ora? >> tuonò Layee, con le lacrime agli occhi.
<< andrete li, ma non come normali trainee, sarete come delle intruse. Ho già parlato con il signor Jin sugo, ed è d’accordo a delle condizioni. >> le tre ragazze sedute attorno al tavolo del manager sospirarono e sbuffarono:
<< andrete alla JS in incognito, e quindi dovrete cambiare i vostri look per non andare all’ occhio, e in più dovrete comportarvi da tirocinanti, e dimenticarvi che siete una band famosa. Lo so che sarà difficile per voi, ma prima finisce tutta questa storia, meglio è per tutti noi. >> aveva aggiunto.
<< io non voglio cambiare aspetto. Ci ho messo anni per trovare il mio style adatto a me. >> si lamento Taey:
<< voi essere rapita un’altra volta? Sei fortunata che quel l’uomo non ti abbia stuprata o che ti abbia uccisa, accontentandosi di lasciarti solo in una struttura abbandonata in mezzo a un bosco. >> la riproverò il manager, alzando la voce di qualche ottava.
<< se questo serve per la nostra sicurezza, io accetto. >> parlò Mina.
La sua voce fece rilassare l’uomo, che sembrò ritrovare l’autocontrollo:
<< mi dispiace d’avvero ragazze per tutta questa storia. Ne vale la pena provare e vedere se le minacce cessano. Quando sarà tutto finito ritornerete in scena ve lo prometto. >>.
Tutti i fan erano disperati, mandavano un sacco di regali, e contattavano le ragazze nel blog ufficiale della band.
A tutti loro era stato annunciato che le GirlDay non si sarebbero più esibite per paura delle minacce, che in realtà non era vero, le ragazze si sarebbero solamente nascoste in un'altra casa discografica come tirocinanti, in attesa che le minace finissero.
Le minacce di morte che arrivavano alle tre giovani ragazze erano molto preoccupanti.


SPAZIO SCRITRICE: 
Ciao a tutti, visto che ho già pubblicato altri due miei brevi racconti. Questa volta volevo scrivervi una storia un pò dettagliata e lunga.
Soprattutto volevo anche farmi conoscere; ho iniziato a scrivere il mio primo racconto in quinta elemnentare e da li che scoprì che scrivere mi piaceva. Purtroppo sono dislessica e scrivere, lo ametto mi ha aiutato molto. Vi chiedo scusa in anticipo se in questi capitoli troverete qulche imbarazzante errore, ce la metto davvero tutta per migliorare. ed ora Parliamo il perchè di questa storia, che spero vi apsaioni. In anzi tutto ho sempre voluto scrivere un racconto ambientato in corea, ( i nomi o i posti di città nel racconto, gli ho inventati. ) ma non sapevo mai come ambientare la storia, e questa volta ho trovato la giusta trama. Fatemi sapere nei commenti i vostri pareri, mi aiuterebbero davvero molto per migliorare il racconto. 
Vi aspetto al prossimo capito, un bacio e un abbracio a tutti voi.

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Capitolo 2
*** due ***


Dopo una lunga e tesa settimana, le tre ragazze si trovavano in una stazione ferroviaria, dove un treno le avrebbe portate a Nanguwin, dove si trovava la Jin Sugo Entertainment. I loro aspetti erano cambiati, tutte e tre erano conciate da nerd coreane. << non so voi ma non mi trovo a fatto a mio agio vestita così >> Layee si sistemò i larghi occhiali sopra il naso. << e la prima volta che nessuno ci riconosce. >> Taey si osservò a torno, forse in attesa che arrivasse il loro treno. << lo sapete, a me piacciono i travestimenti, e la prima volta che non mi trovo entusiasta di cambiare il mio stile di abbigliamento. >> confidò Mina: << e vero. Quasi non ti riconoscevo se non mi avessi salutato oggi. >> Taey si avvicinò ancora di più a se la valigia. << mi sento come se avessi fallito qualcosa. >> Layee si sede su una panchina che si era appena liberata: << non siamo noi ad avere fallito. >> le rispose Taey: << useremo questa specie di vacanza, per ripassare le cose con cui siamo partiti, per formare la nostra squadra. >> le incoraggiò Mina, sorridendo alle due compagne giù di morale: << Già. Fighting! >> esclamò Layee. Il loro treno arrivò sfiatando alle loro spalle. Layee, scattò in piedi: << eccolo è quello. >>. Raccolsero le valige e attesero che il treno si fermasse e spalancasse le porte. Un controllore osservò i loro biglietti, scrutandole, come se le avesse già viste. Ma le ragazze fecero finta di niente e salirono a bordo del treno. I posti erano tutti occupati e il vagone affollato di gente. Rimasero in piedi. In silenzio fin quando il treno non prese velocità e ripartì per un nuovo giro. Taey si mise le cuffiette nelle orecchie, Layee chiuse gli occhi cercando di rilassarsi. Mentre Mina non faceva altro che pensare a cosa gli sarebbe aspettato nel nuovo edificio di lavoro, dove insegnavano le prime armi agli artisti principianti. Lo ammetteva aveva paura. Non gli erano mai piaciuti i cambiamenti. Ne aveva avuti così tanti nella sua vita, che quando doveva cambiare qualcosa gli saliva l’ansia. Man mano che la gente scendeva dal treno liberando i posti a sedere, le tre ragazze si sederono vicine. << secondo voi quanto durerà questa cosa? >> mormorò Layee: << il tempo necessario per sistemare tutto questo casino. >> gli rispose Taey: << non ci demoralizziamo ora. Avevamo tutte bisogno di una pausa. >> sii intromise Mina: << ma abbiamo fatto così tanta fatica per organizzare il tour. >> si lamentò Taey: << lo so ragazze. Il tour e solo rimandato. >> fece ricordare Mina.

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Capitolo 3
*** tre ***


I trainee della JS, si trovavano tutti nel vasto giardino, dalle siepi ben curate. Una band maschile stava cantando su uno spoglio e semplice palco scenico. Le tre ragazze rimasero ad ascoltarli. Mina era incantata dalla voce profonda del ragazzo principale della Band. Il ragazzo, cantava con talento. Con una mano decorata da complessi anelli, teneva il microfono, e con l’altra mano la passava fra i castani e lisci capelli che cadevano a caschetto sulla fronte. << vi ricordavate quando eravamo noi al posto loro? >> ricordò Taey: << come posso dimenticarlo, eravamo tutte agitate ed emozionate, che se non fossero state le urla di coraggio dei nostri compagni, non saremo riuscite a cantare davanti a tutti gli altri trainee. >> parlò con emozione Layee. Le due ragazze raccolsero le borse che avevano poggiato a terra e si stavano dirigendo verso all’entrata della JS: <> le due ragazze si fermarono a osservare, una ragazza dai capelli rossi, correre contro al cantante per baciarlo. << si è lei. >> esclamò Taey: << quindi lei è la fidanzata di Jey, dei Crot? >> << così sembra. >> confermò Mina alle due amiche. Alcune case discografiche della corea, facevano provare alle tirocinanti l’avventura di stare sul palco scenico, con una band famosa, per farsi conoscere una volta usciti dal tirocinio. E alle GirlDay, era capitata Yuna, una magra ragazza allegra, che amava alla follia il suo fidanzato, un altro tirocinante che faceva parte di un’altra band maschile, Jey. Il ragazzo che Mina aveva davanti ai suoi occhi, in cui la sua voce delicata l’aveva colpita, e ora si sentiva demoralizzata, senza sapere il perché. Quando aveva conosciuto Yuna al tour, era stata invidiosa di lei perché poteva amare un ragazzo mentre Mina no, perché alla EE era vietato frequentarsi con un ragazzo almeno fin ché non si avesse compiuto ventisette anni. Mina non aveva mai dato tanta importanza a quella seria regola, ma ora che ci pensava, ne soffriva, perché si era accorta che aveva perso molti anni, impegnandosi solo nella sua carriera di cantante. Ma dopo la popolarità gli impegni erano molti, e Mina non aveva molto tempo da pensare a queste cose. Seguì le compagne, che salirono i pochi scalini che portavano all’entrata della JS, e si trovarono in un semplice e tranquillo atrio, arredato con delle poltrone rosse e dorate, e un pianoforte a coda nascosto sotto alla scala che portava nei piani di sopra. Mina si diresse al balcone della segreteria, dove una giovane donna, stava sistemando dei documenti: << salve. >> la salutò, porgendo i fogli del trasferimento temporaneo: << ho le GirlDay! >> la donna scattò in piedi, e uscì dal balcone: << vi aspettavamo. Avete fatto buon viaggio? Seguitemi vi faccio vedere il dormitorio. >> la donna scattante, le guidò su per le scale: << si abbiamo fatto un buon viaggio tranquillo, anche se non pensavo che il treno fosse così affollato. >> raccontò Layee: << avete preso l’unica linea ferroviaria che è sempre follata per tutto il giorno, e che collega più città nel paese. >> spiegò la donna, facendosi strada tra i tirocinanti che uscivano dai laboratori. Lungo il corridoio, anche se chiassoso, si udivano dolci melodie provenire dalle sale di registrazione. Le tre ragazze seguirono la segretaria, guardandosi a torno. I corridoi avevano strumenti sparsi in ogni angolo come dei monumenti, e i effetti i strumenti in mostra erano antichi, come ad esempio il komungo o il kayagum. Mina si sentiva al suo agio, a camminare in quei corridoi, anche perché trovava eccitante il fatto che dovesse mantenere il segreto che lei e le sue compagne erano già delle cantanti professioniste, e non più delle treinee. << eccoci. Questo e il vostro dormitorio. Sarete in gruppo insieme ma spesso sarete in classi differenti. >> Mina osservò la fila degli alti letti a baldacchino: << wow, e come se fossimo delle principesse. >> commentò Taey. La donna sorrise: << non starete molto in dormitorio, verrete solo per dormire. E il signore Jin Sugo ci tiene che i suoi studenti riposino bene alla note. >> << ho. Interessante. >> Layee si sede su uno dei letti. << i vostri letti sono questi: il 4, il 6 e il 7. Decidete voi in quale volete stare. >> << e le regole che dovremo rispettare? >> domando Mina: << niente ragazzi nel vostro dormitorio, se non autorizzato dal direttore. Non c’è un orario preciso per andare a dormire, e i laboratori si possono utilizzare anche durante la notte. La sveglia al mattino e alle 6 ma le lezioni iniziano alle 8. >> << che senso ha? >> la fermò Layee: << queste sono le regole stabilite da jin. >> << d’accordo. >>. << ora laschiate le vostre borse nei vostri nuovi letti, e seguitemi dal direttore che vi vuole conoscere, e alle sei del pomeriggio incontrerete i vostri compagni. >> << questi sono i nostri impegni di oggi? >> domandò divertita Taey: << esatto. >> sorrise la donna: <> rise Layee alla compagna. Ricordando il manager che ricordava a loro gli appuntamenti della giornata. SPAZIO SCRITRICE: Ed eccoci qui al terzo capitolo. Mina insieme alle colleghe, ha raggiunto la Jin Sugo Entertainment, il nuovo posto di "lavoro" dove da capo rifarà tutti i corsi base per diventare una cantante. per chi non sapesse cosa significhi trainee, si intende un tirocinante ( TRAINEE è un termine coreano).

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Capitolo 4
*** quattro ***


Incontrarono, Jin Sugo, il direttore della JS Entertainment in caffetteria. L’uomo abbandonò il suo caffè nel tavolo, per andare ad bracciare le tre ragazze: << e un grande onore avervi qui. Siete l’idolo di molti miei iscritti, prego sedetevi. >> l’uomo scostò tre sedie per farle sedere. Seduti tutti a tavola arrivò la colazione per le ragazze: << grazie dell’accoglienza. >> lo ringraziò Mina: << mi dispiace per la vostra situazione, spero finisca al più presto. >> << già lo speriamo anche noi. >> parlò Taey: << come stai Taey, ho sentito di quello che ti è accaduto. Quel disgraziato! Guarda come ti ha rovinato il viso. >> La ragazza si passò le dita sul voto, percorrendo, la lunga cicatrice sul volto: << già mi ha fatto questo taglio in volto e mi ha lasciata li al buio. Sono fortunata che non mi abbia uccisa. >> gli occhi della ragazza divennero lucidi al solo ricordo. Layee le prese la mano, la compagna le sorrise rassicurandola: << rimani sempre stupenda Taey. >> << la ringrazio. >> la ragazza arrossì: << parliamo un po’della vostra permanenza nel mio edificio. >> l’uomo si tolse la giacca e la poggiò sullo schienale della sedia, e osservò dei fogli che erano appoggiati affianco al suo caffe: << nessuno deve sapere chi siete, almeno fin ché il vostro manager, mi conferma che le minacce sono cessate. Quando tutto questo accadrà, volete svelarvi hai vostri compagni, o vorreste andarvene da qui subito? >> le tre ragazze si osservarono: << sono sicura che stabiliremo delle nuove amicizie qui, credo che quando sarà giunto il momento lo sveleremo qui. >> l’uomo rise: << sono contento. Per me va benissimo. Sono sicuro che sconvolgerete i miei iscritti. >> l’uomo ridacchiò e sistemò i fogli: << parliamo dei vostri lavori. Avrete il diritto di utilizzare le nostre sale di registrazione, per portare avanti le vostre canzoni, ma visto che siete qui in incognito non avete la precedenza sui nostri studi, come li hanno le nostre Band più popolari che hanno la precedenza speciale su tutte le sale, purtroppo a voi non vi posso fare questo permesso. >> << non c’è nessun’problema, troveremo u modo per andare avanti con i nostri lavori, in qualche modo. >> << i laboratori sono spesso liberi di notte. Se volete vi faccio una comunicazione speciale per farvi entrare a lezione alla seconda ora, così al mattino potrete riposare di più. >> propose il direttore: << si, credo ci sia utile. >> accettò Mina: << dall’altronde siete già delle professioniste, non avete bisogno di queste lezioni, e non sentitevi obbligate a frequentare le lezioni, però cercate di non dare all’occhio con troppe assenze. >> l’uomo dal suo borsellino afferrò dei foglietti Blu, e scrisse qualcosa: << riguardo alle nostre esibizioni? >> domandò Layee. Il direttore passo tre foglietti a ogni uno delle ragazze: << potete esibirvi, ma vi dovrete dimenticare che siete una squadra, quindi vi potrete esibire singolarmente, o trovare nuovi accompagni che vi guidi nelle esibizioni, ma non vi esibirete mai insieme. I miei iscritti potrebbero conoscervi solo se sentirebbero le vostre voci. >> l’uomo sorseggiò il suo caffe. << mmh vi consiglio anche di non farvi vedere insieme troppo spesso fingete di non conoscervi, e parlate tra di voi solo nel momento in cui avete bisogno. >> le ragazze si osservarono: << sarà difficile, siamo molto unite. Ma ci proveremo. >> le ragazze finirono la loro colazione: << volevo dirvi, che con il nuovo aspetto state bene tutte e tre. Se la mia segretaria non mi avesse detto che eravate voi, non vi avrei riconosciuto. >> rise: << ci dobbiamo ancora abituare anche noi. >> ridacchiarono le ragazze. Prima che il direttore se ne andasse, lasciò a entrambe i fogli con su scritto le classi che dovevano frequentare: << spero che vi troverete bene con i vostri nuovi compagni. >> << se sapessero chi siamo realmente, tutti vorrebbero essere nostri conoscenti. >> rise Mina: << bene. Vi auguro buona fortuna. Per qualsiasi problema mi trovate nel mio ufficio. >> il direttore le abbracciò, salutandole, come se le conoscesse da sempre.

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Capitolo 5
*** cinque ***


Mina si trovò da sola su una sala di ballo, con quindici studenti trainer, di cui facevano parte anche Jey e Yuna, che Mina si trattenne per non salutarla. << come vi era stato annunciato, una nuova trainee farà parte della vostra classe. >> il maestro di coreografia, si voltò verso Mina: << presentati cara. >>. Mina sfoggiò il suo sorriso migliore: << ciao a tutti sono Mina Rhee. >> si presentò. gli studenti la salutarono disinteressati, e Mina si sentì delusa, abituata sempre ad avere attenzioni. Se solo quei studenti sapessero chi era realmente, sarebbero stati entusiasti della sua presenza: << ok, ora torniamo alla coreografia di classe. >> comunicò il maestro alla classe, poi si voltò a Mina: << Mina so’ perfettamente che non conosci la coreografia, e che ti sei iscritta a metà anno. Però ora fai parte anche tu di questa classe, i tuoi colleghi stanno preparando un ballo di classe, per il festival musicale del prossimo mese. E sono sicuro che qualcuno dei tuoi compagni ti aiuterà ad imparare in tempo la coreografia. >> parlò l’uomo rivolgendosi a tutta la classe. Mina prese postazione vicino a Jey, e dopo le ultime spiegazioni del coreografo, la musica parti. Con molta fatica Mina segui i passi, osservando Yuna che era davanti a lei. Mina per tutta la lezione aveva sentito Jey ridere divertito di lei che faticava a stare in dietro con i passi della coreografia. << la smetta signor Jey. >> lo aveva richiamato l’insegnante, che non bastò per fermare il divertimento dello studente. Quando Mina udì sghignazzare anche Yuna, si sentì ancora più umiliata. Era troppo per Mina, quando sapeva che Yuna le avrebbe portato rispetto se solo sapesse chi fosse realmente. Alla fine dalla lezione Mina era sudata solo per la tensione. Rimase seduta sulla panchina, mentre osservava i compagni ritirare le proprie cose. Mina udì Yuna, parlare con il fidanzato Jey: << e la terza volta che finisco quarta nella top music della JS Entertainment. I trainer non ricordano nemmeno il ritornello della mia penultima canzone. >> si lamentò: << non se la ricorderanno i trainee della nostra casa discografica, ma forse i fan fuori da qui ti apprezzano di più. >> la consolo il fidanzato: << se solo sapessi cosa pensano i fan che ho fuori da qui, mi risolleverebbe il morale. >> Mina aveva sentito le sue canzoni, e le trovava molto belle se solo, Yuna non cambiasse spesso ritornello in una canzone. Mina si alzò e li raggiunse: << sei molto apprezzata anche fuori. Non si ricordano i tuoi ritornelli, perché li cambi spesso. Il ritornello di una canzone deve essere sempre la stessa per tutto il testo, e non cambiata così spesso. >> le suggerì Mina: << e tu che ne sai? Nemmeno mi conosci. >> << chi te lo dice che non ti conosco? >> rise Mina: << ti ho vito una volta collaborare con le GirlDay. >> << e allora? Solo perché mi hai vista a quella collaborazione non significa che mi consci. >>. La ragazza raccolse la sua borsa e se ne andò. Jay rimase a fissare Mina, e poi corse dietro alla fidanzata. Mina rimase ferma dove si trovava. Delusa, mentre alle sue spalle si avvicinava una tirocinante: << non dare troppa importanza a quello che Yuna ti dice, e una tipa che si crede di essere la più importante dell’universo solo perché ha un ottimo fidanzato di buona fama. Sono Aliee. >> Mina riprese a sorridere: << sono sicura che e comunque una brava ragazza. Questo e solo il suo modo di fare. Piacere Mina. >> si strinsero la mano: << la “nuova”. Come mai hai deciso di iscriverti così tardi alla JS? >> la ragazza era simpatica, che Mina si trovò subito al suo agio. Dal suo sguardo e dal sorriso, sentiva che sarebbero diventate amiche: << ho avuto problemi con la mia famiglia, che non volevano che venissi qui, e quando sono riuscita a convincerli era tardi. >> Mina si era inventata quella storia. << da quanto ami la musica? >> di sicuro Mina non poteva rispondere con sincerità a quella domanda, spiegando che un compagno di scuola si era suicidato perché era vittima di bullismo, e che avesse avuto piacere di incontrare altre due ragazze con la stessa storia alle spalle, e che insieme aveva formato una Band chiamata GirlDay. Aliee avrebbe subito capito chi fosse Mina: << cantavo nel coro della chiesa, fin quando mi sono stancata e decisi di ingrandire la mia passione. >> << sembra una bella storia, raccontata così. >> risero entrambe. << ti va di venire con me e una mia amica a pranzare? >> << oh. Certo. >> accettò senza esitazione. Visto che doveva passare in osservata, meno tempo passava con Laey e Taey meglio facevano il loro lavoro di incognito. Aliee e Mina, aspettarono una ragazza fuori dalla sala di registrazione: << eccola. Lei e Min soo. >> la presentò Aliee mentre Min si avvicinò correndo, e abbracciò Mina: << ciao! >> << Min lei e Mina Rhee. La ragazza nuova del mio stesso corso. >> la presentò Aliee: << ben venuta in questa avventura. >> Min sorrise mostrando i suoi candidi e perfetti denti. << grazie. >> Mina era felice, era riuscita a fare nuove amicizie, nonostante non le piacessero i cambiamenti e le cose nuove: << ho fame, andiamo? Vieni con noi vero Mina? >> le domandò Min: << si certo. >> la ragazza la prese sotto braccio e si misero nel traffico dei corridoi, raggiungendo la mensa della JS affollata di tirocinanti. L’aria profumava di Kimchi e di Bibimpap. Lo sguardo di Mina trovò subito il tavolo occupato da Jey e dalla fidanzata che gli sedeva in braccio, mentre gli portava alla bocca un Tteokbokki. Invidiosa Mina distolse lo sguardo. Domandandosi perché lei non poteva avere la libertà di fidanzarsi. Mina e le sue due nuove amiche presero posto su un piccolo tavolo, che si trovava davanti alle grandi finestre a vetrate, e appoggiarono i loro vassoi: << non ci hai ancora detto da dove vieni >> le aveva domandato Min: << vengo da Jonkook. >> << non ci sono mi stata, ma dicono che sia una bella città. >> << si perché si trova vicino al bosco Kook e al grande lago: >> spiegò Mina: << dovrebbe essere meraviglioso svegliarsi davanti al lago. >> disse Aliee, con occhi sognanti: << no se è inverno. >> rise Mina: << è pieno di nebbia ed è inquietante solo passeggiare attorno al lago. >> << hai paura del mostro di Loch nes? >> la prese in giro Min, facendo ridere anche Aliee: << no perché so che i mostri non esistono. >> rise Mina. Iniziarono a mangiare i loro pasti, mentre Mina non poteva evitare di osservare il tavolo in cui si trovava Jey e il resto della sua Band. Non avrebbe mai pensato che Jay dal vivo fosse così affascinante. Capiva perché Yuna fosse così follemente innamorata di lui. Ad ogni modo Jey era fidanzato con lei, e Mina poteva solo godere quella bella visione. Di sicuro non aveva intenzione di ostacolare la loro relazione. Mina era solo invidiosa, tutto qui.

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Capitolo 6
*** sei ***


Alla sera, quando tutti i tirocinanti erano a dormire nei dormitori assegnati, Mina si incontrò con le ragazze in una sala di coreografia. Dopo un duro allenamento, si misero sedute nel pavimento a prendere fiato. << non male come primo giorno alla Jin Suga. A voi come e andata la giornata? >> domandò Layee: << nella classe in cui mi sono trovata, mi hanno riempito di domande incuriositi. Poi l’istruttore mi ha fatto registrare una cove a mio piacere. >> spiegò Taey: << e scommetto che hai cantato MOMOLAND. >> << già. >> risero le due ragazze. I volti delle due si voltarono verso Mina, in attesa del racconto della sua giornata: << mi sono trovata in sala di coreografia con Jey e Yuna. >> << che fortuna! >> furono entusiaste le due colleghe: << non è andata molto bene, mi hanno preso in giro per il modo in cui ballavo. Ma non capisco cosa pretendevano visto che non conoscevo la coreografia. >> le due smisero di sorridere, deluse. << strano non è da loro, un comportamento del genere. >> commentò Layee: << poi ho sentito Yuna parlare dei fan al difuori della JS, che lei pensa di non avere, volevo solo sollevagli il morale dicendole che era l’idolo di molti coreani. Ma non l’ha presa bene. >> finì di spiegare: << forse aveva solo una brutta giornata. >> ipotizzò Taey assumendo un’espressione di rimorso. << o meglio, lei e il suo compagno non sono come il pubblico li conosce quando si esibiscono. Sono sicura che il loro trucco e illudere i fan facendosi vedere dolci e gentili, per aumentare la loro popolarità, e poi nella realtà sono l’incontrario. >> si aggiunse Layee. << domani si saranno dimenticati di tutto e andrà meglio. >> la incoraggiò Taey. Il dormitorio giaceva nel buio. In punta di piedi ogni una raggiunse il proprio letto, senza disturbare le Trenta ragazze che dormivano. Mina si sede nel letto, notando che di fianco al suo letto dormiva Yuna. Il cuore di Mina le martellò nel petto, mentre sentiva ancora dentro la testa le risa di Yuna e di Jey. Si domandava perché Yuna, fosse stata così scontrosa con lei, quando la ricordava socievole, come quando avevano collaborato insieme. Mina ricordò le parole di Taey, che Yuna avesse solamente avuto una brutta giornata stressante. Essere un trainee si era un continuo soggetto di pressioni e di stress. Mina si mise a letto, voltata dalla parte opposta di dove dormiva Yuna, e cercò di dormire. L’indomani la svegliò una cuscinata in volto, da parte di Yuna, che divertita le gridava: << sveglia ragazza nuova. La sveglia suona già da un po’. >> mentre tutte le altre risero, tranne Layee e Taey, che rimasero a guardare Mina. Con quel risveglio a Mina si era svegliata di soprassalto e le volle un paio di minuti per capire dove si trovasse. La mattina iniziò con una lezione di musica. L’istruttrice aveva spiegato che Jey, voleva collaborare con una compagna. I due compagni avevano cantato insieme la canzone con cui si volevano esibire. Mina li aveva ascoltati. Pensava che come coppia non andassero bene, non perché non fossero bravi, ma perché Mina era abituata a sentire Jey fare coppia con Yuna. Infatti un’altra trainee intervenne per prima commentando: << sarà difficile vedervi in coppia nel vostro duetto, perché sono talmente abituata a vedere Yuna in coppia con Jey. Che ora questo cambiamento mi scombussola un po’. >>. Intervenne l’istruttrice: << a volte la gente piace i cambiamenti. >>. << lo so. Ma quando due persone si sono esibite insieme per così tanto tempo, regalando forti emozioni a tutti noi, non è semplice. >> insistette la ragazza: << i fan dei Crot e delle Roseè non la prenderanno molto bene questo cambiamento, >> intervenne un altro trainee. Mina si voltò a guardare Jey, che lo trovò a guardarla. Mina gli sorrise, e Jey assunse uno sguardo severo, poi distolse lo sguardo da lei. Il sorriso di Mina non era una presa in giro, era un modo per incoraggiare Jey e un invito di non arrendersi hai commenti degli altri. Jey e la compagna ritornarono a sedersi nei divani. << Mina tu sei nuova, e nessuno ancora ti a sentita cantare. Cantaci cuna cover a tuo piacere. >> le ordinò l’istruttrice. << volentieri. >> entusiasta di quella opportunità, Mina si alzò dal divano e raggiunse il pianoforte. Avrebbe cantato una delle canzoni delle GirlDay, e se qualcuno l’avesse riconosciuta avrebbe risposto che era solo una loro fan e che cantava per passione le loro canzoni. Si sede sul basso sgabello davanti al pianoforte: << che cosa canterai? >> domandò l’istruttrice: << mi esibirò in un brano delle GirlDay. >> nella stanza scese il silenzio per qualche istante. Mina osservò il nuovo pubblico davanti a lei, e le salì il panico. Quando si esibiva in uno dei suoi concerti sul palco, i fan erano al buio, e Mina poteva fare finta che non ci fossero, ma ora che vedeva davanti a lei tutti quei sguardi attenti la mettevano in difficoltà. Esibirsi con le college era diverso perché le conosceva da una vita, e non aveva mai avuto problemi registrare con Layee e Taey in studio. Mina cercò di concentrarsi, mentre schiacciava i tasti bianchi e neri del pianoforte. L’acuto che gli uscì dalla bocca, fece scoppiare a ridere tutti. Continuò a cantare fin quando l’istruttrice non la fermò: << forse ti devi esercitare ancora in questa canzone. >>. Mina si sentì offesa, l’aveva scritta lei quella canzone, era solo agitata dalla nuova situazione che si era creata intorno a lei. Non le era mai capitato di agitarsi in quella maniera mentre si esibiva per un pubblico. Mina trattenne le lacrime di rabbia fin che Jey rise più forte. Quando le minacce sarebbero cessate al suo gruppo, e sarebbe potuta uscire allo scoperto, avrebbe disiderato collaborare con il gruppo di Jey, ma ora, vederlo ridere di lei, le aveva fatto perdere le speranze. Mina si alzò ed uscì dalla classe delusa. Una volta che si fu calmata dal pianto, decise che le sarebbe servito qualcosa per risollevargli il morale, afferrò il suo portatile dalla borsa e si rifugiò nella deserta biblioteca, collegandosi al blog ufficiale del gruppo delle GirlDay, e lesse un po’ di commenti dai fan. Molti lasciavano commenti incoraggianti, pregando che le GirlDay tornassero sul palco, e altri comenti tristi, per il loro scioglimento. Molti fan ancora li sostenevano. E da quando le GirlDay non si erano più esibite i fan erano anche aumentati. Bastò leggere quei commenti, per rimettersi in sesto. Quando le lezioni terminarono, Taey e Layee raggiunsero Mina in biblioteca: << ho una splendida idea per voi. >> Layee si presentò più allegra del solito: << davvero? >> si incuriosì Taey: << potremo chiedere al direttore se possiamo esibirci insieme se indossassimo delle maschere.>> sputò il rospo: << il direttore ha detto che ci potrebbero riconoscere attraverso le nostre voci. >> fece ricordare Mina: << no se cambiamo genere delle nostre canzoni. >> << potrebbe essere un’idea. >> commentò Taey: << non lo so. Dopo quello che mi e successo oggi non sono tanto convinta di esibirmi davanti a questi treinee. >> << perché dici così Mina? >> si preoccuparono le due ragazze: << oggi l’istruttrice mi ha chiesto di esibirmi, ho cantato una nostra canzone, e non sono riuscita a cantare correttamente. Tutti, per la seconda volta hanno riso di me. >> << non ti è mai piaciuto esibirti con un nuovo pubblico. Lo sappiamo bene. Dicevi sempre hai direttori della luce di mettere i nostri fan più al buio possibile. >> rise la compagna. Mina si voltò ad osservare fuori dalla finestra, cercando di scacciare quei ricordi, non perché fossero brutti da ricordare, ma perché le faceva ricordare che aveva un problema a esibirsi in pubblico. Nel cortile alberato, notò Jey e Yuna discutere animatamente da soli: << che cosa c’è? >> le chiese Taey voltandosi anche lei verso la finestra: << mio dio. Stanno litigando? >> mormorò Taey: << probabile. Ma noi adesso dobbiamo andare dal direttore a parlare della nostra idea. >> Layee scatto in piedi eccitata dalla sua idea, e le due compagne la seguirono.

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Capitolo 7
*** sette ***


<< sembra un’ottima idea. E come se nascesse un nuovo gruppo, anche se per poco tempo. >> sorrise il direttore stando seduto dietro alla sua scrivana. << e per nascondere la nostra identità indosseremo delle maschere. >> aggiunse Layee. Le tre ragazze osservarono il direttore che sembrò pensare. << per me va bene, sono solo preoccupato che i miei iscritti riconoscano le vostre voci. Poi che farete quando ritorneranno le GirlDay? >> << ritorneremo noi stessi quando toglieremo le maschere davanti al pubblico, annunciando che sono tornate le GirlDay. >> spiegò meglio Taey. Il direttore rise: << sto immaginando cosa possa succedere quando tutti scopriranno la verità. Me lo sento, voi mi porterete più lavoro. >> << lo speriamo per lei. >> si unì Mina: << ok vi dò il permesso di formare un nuovo gruppo anonimo, e chi sarà il manager? >> chiese in fine: << il nostro attuale manager. >> dissero in coro le ragazze. << bene vedo che avete le idee chiare. Come vi chiamerete? >> il direttore prese un foglio: << Queen Flower. >> annunciarono le tre ragazze. Fuori dall’ufficio del direttore, le tre ragazze orgogliose si dovettero separare per le lezioni del pomeriggio. Mina si trovò da sola. Si diresse nel cortile, per prendere un po’ di aria, e mentre stava svoltando l’angolo, per passeggiare nel parco dietro all’edificio, qualcuno l’afferrò da dietro e la spinse contro al muro. << la mia ragazza oggi ha discusso con me solo perché ha notato che tu mi guardi un po’ troppo. Non voglio che mi laschi per colpa tua.>> davanti a lei aveva Jey. Il ragazzo le afferrò il collo stringendolo: << quindi stabiliremo delle regole. Non puoi guardarmi, parlarmi, e per tè e assolutamente vietato toccarmi o toccare le mie cose. Chiaro? >> Jey le lasciò il colo. Mina si trovò in mobile, sconvolta dal gesto violento del ragazzo: << ma io… >> cercò di dire, ma un ceffone alla guancia la fece zittire: << ti ho detto di non parlarmi. >> ringhiò Jey, voltandosi e andandosene. Mina si asciugò le lacrime che le bagnavano il viso, mentre la guancia colpita pulsava per il dolore. Non pensava che il ragazzo di cui ammirava, fosse in grado di arrivare così tanto. Alla sera in studio le tre ragazze fecero un video chiamata con il manager, raccontando della loro brillante idea, avendo la sua approvazione. Mina ancora non aveva raccontato alle compagne l’accaduto nel cortile con Jey. Era convinta che potesse gestire tutto da sola: << che colore le volete le maschere? >> aveva chiesto Taey mentre navigava sul sito internet dove personalizzavano maschere teatrali. << io la voglio lilla con un sacco di fiocchi intorno. >> << e io rosa, contornato di perline bianche. >> annunciò Mina: << ottimo. La mia sarà viola con le conchiglie, perché amo il mare. Saranno delle maschere stupende. >> Taey inviò i dettagli delle maschere: << dopo domani dovrebbero arrivare le nostre maschere. >> annunciò chiudendo il portatile. << e ora pensiamo hai testi delle canzoni. >> << nelle canzoni potremo utilizzare come argomenti la nostra permanenza qui. >> suggerì Layee. << ottima idea. >> Layee si alzò e dalla borsa prese dei fogli: << ogni uno scriva la propria canzone. >> afferrarono le penne e iniziarono a comporre il testo delle proprie canzoni. Mina decise di scrivere di una persona anonima che sarebbe stata lei, di cui fu costretta a lasciare la sua vecchia vita per salvarsi dalle persone cattive che volevano farli del male. E nel lungo viaggio aveva incontrato un ragazzo talentuoso di cui ammirava e che si era illusa, perché anche il ragazzo talentuoso faceva parte dei mostri cattivi di cui era scappata. Il suo testo colpì le compagne: << caspita! non ti pensavo così fantasiosa. >> << mi immagino questa canzone con una melodia incalzante. >> commentarono le due compagne: << ho unito fantasia e realtà, così e sicuro che non ci riconoscano. >> ridacchiò Mina. Si era sforzata di tenersi felice per tutta la serata, che quando arrivò al dormitorio, si rilassò, e dopo essersi svegliata da un incubo di cui Jey faceva parte scoppiò in lacrime.

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Capitolo 8
*** otto ***


L’indomani alle sei e venti di mattina, Mina e Aliee si trovarono in sala di coreografia per provare il ballo della classe per il festival musicale. << e difficile come coreografia. >> Mina ansimò per la fatica, sedendosi a terra: << e un ballo per esperti tu sei nuova, non sei abituata a ballare questo stile. >> ridacchiò Aliee: << vedrai la imparerai in tempo per il festival. >>. << che cosa è quel festival musicale? >> chiese Mina, bevendo da una bottiglia: << e una festa che si festeggia ogni anno. In sostanza tutte le classi festeggiano, preparando un ballo di classe. Poi per completare la serata i cantanti delle band più popolari cantano. >> spiegò la ragazza: << sembra divertente. >>. Aveva commentato Mina. La campana di inizio lezioni suonò, e le due ragazze si alzarono dal pavimento, raccogliendo le proprie cose. A lezione l’istruttore spiegò il comportamento in cui bisogna avere quando si viene intervistati e come rispondere correttamente a domande che non si voleva rispondere, e al comportamento da tenere sopra ad un palco scenico. La lezione fu divertente, Mina conosceva già tutte quelle cose dette dall’istruttore, che quando accennò di fare un test di quello che aveva spiegato, Mina era quasi entusiasta, era da tempo che non provava l’ebrezza di fare un compito. L’istruttore consegnò i fogli dove contenevano il test di quello che aveva spiegato a ogni uno degli studenti: << cercate di svolgere il test entro la fine dell’ora. >> aveva ordinato. Mina fu la prima a consegnare il compito, che dovette aspettare diversi minuti pima che tutti gli altri consegnassero il proprio compito. << potete prendervi una pausa, mentre io correggo i test. Poi vi chiamo quando ho finito. >> parlò l’istruttore sistemandosi i test sulla cattedra. Gli iscritti uscirono dalla stanza sollevati. Mina diede un’occhiata a Jey, che le dava le spalle mentre parlava con i compagni per andare a prendere un tè, quindi non poteva sorprenderla a guardarlo. Continuava a cercare delle spiegazioni al suo comportamento. Jey le aveva messo le mani al collo, nonostante Mina non avesse fatto niente di male. Le venne la pelle d’oca al pensiero. Distolse lo sguardo appena i quattro ragazzi che componevano i Crot, sparivano giù per le scale. Aliee aveva raggiunto Mina: << come sembra che sia andato il tuo test? >> le domandò, mentre le svelava il suo sorriso rassicurante: << non era un argomento difficile da capire, quindi bene, penso. E il tuo. >> Mina contraccambiò la domanda: << penso bene. >> rise. Poi il suo sorriso sparì dalla bocca, e divenne seria: << ieri a lezione di musica sei scappata via. Come stai oggi? >> le chiese, svegliando disagio in Mina, che cercò una scusa valida: << sto bene. E tutto passato. Mi sono lasciata prendere dal panico. Non sono abituata a esibirmi in pubblico. >> << e meglio che sia successo in classe e non in un concerto organizzato, avresti perso un sacco di fan. E normale perdere il controllo, sei alle prime esibizioni con un piccolo pubblico. Ti immagini quando saranno un milione?>> disse eccitata al pensiero. Mina abbassò lo sguardo: << su non demoralizzarti. >> aggiunse la compagna dandole una leggera pacca sulla spalla, facendo sciogliere Mina in un sorriso. << ce la sto mettendo tutta per essere all’altezza per questo lavoro, e vedere i miei fallimenti, mi buttano giù. >> confessò Mina: << lo capisco, ma tu non sei un fallimento, stai solo imparando questo lavoro. >> la incoraggiò la compagna prendendole entrambe le mani e facendole ondeggiare come se fossero due bambine. Delle risate provenienti sulle scale, catturarono l’attenzione delle due ragazze, e voltandosi Mina beccò Jey a guardarle. Nel panico che Jey l’avesse vista guardarla, Mina distolse subito lo sguardo, divenendo tesa. << hey hai freddo? >> le domandò Aliee, notando il suo tremare: << si un po’. >> mentì Mina. L’istruttore dopo diversi minuti richiamò gli iscritti a entrare in aula. Quando gli iscritti furono tutti seduti, Mina continuava ad avvertire lo sguardo di Jey puntato a dosso. Mina rimase concentrata a guardare l’istruttore davanti a lei, mentre chiamava i proprietari dei test. << Mina… >> la chiamò. Si alzò e andò contro all’ istruttore: << ha! Aspetta, porta anche quello di Jey. >> la fermò l’istruttore. E assolutamente vietato toccare le mie cose. Le rimbombavano in testa le parole del ragazzo. Mina rimase esitante, congelata sul posto prima di afferrare il foglio. Con sguardo basso, e dirigendosi verso il compagno lesse il voto del test: 18 su 18, il massimo del voto. Consegnò il test al compagno senza degnarlo di uno sguardo, e si sede al suo posto. Mina non aveva immaginato che nascesse una tensione simile, tra lei e il suo idolo. Si sentiva quasi in imbarazzo. A metà giornata Mina sì incontrò in studio di registrazione con Taey e Layee, per registrare la prima canzone delle Queen Flower. Mina in quello studio si divertì insieme alle due compagne, che dimenticò le preoccupazioni che le procurava il cantate principale dei Crot. Insieme alle compagne progettarono la melodia della sua canzone, e da quello che né uscì furono tutte tre soddisfatte. Passarono alle altre due canzoni rimanenti delle compagne, e il pomeriggio passò il fretta. Per tutto il giorno Mina era rimasta in studio con le sue compagne a compore le melodie, l’indomani avrebbero registrato la voce. Fuori dalla sala di registrazione si divisero in strade diverse. Taey doveva incontrarsi con una compagna corso, mentre Layee doveva terminare i compiti. Mancava un’ora al servizio della cena. Il corridoio in cui Mina si trovava sola era deserto. Gli iscritti erano ancora nelle sale o in studio. Ad un tratto le luci in corridoio si spensero, e Mina si trovò al buio. Mentre cercava di capire cosa stava succedendo, qualcosa le colpì il volto facendole perdere i sensi. Si svegliò legata a una sedia, in una stanza con pareti in pietra e circondata da scatoloni, e oggetti coperti con grandi teli trasparenti. Davanti a lei Jey, e i suoi colleghi di lavoro. Presa dal panico, Mina si dimenò sulla sedia. << nessuno scappa da me. Quindi stai buona. >> Jey avvicinò il volto a quello di Mina: << pensavo che le mie regole ti fossero state chiare. Ma quanto pare non ancora. >> jey colpì Mina in pancia, mentre i colleghi dietro di lui rimasero a guardare: << questo e per ieri che mi hai guardato mente mi esibivo con Teyon. Ha! E’ non sarai mai brava a cantare come le GirlDay, e odio chi rovina le loro canzoni. >> la grande mano di Jey colpì una guancia di Mina: << questo e per avermi guardato di nascosto oggi. >> un altro pugno le colpì allo stomaco: << e in conclusione per avermi guardato mentre salivo le scale con i miei compagni. >> portato a termine la sua punizione Jey se né andò mentre i suoi amici slegavano la corda che teneva Mina attaccata alla sedia. Mina fu libera, ma sconvolta e confusa non riuscì a rimettersi in piedi subito. Si sentiva dolorante nei punti colpiti da Jey, il cuore batteva impazzito nel petto provocandole dolorose fitte. Era così che si sentiva una vittima di bullismo? Mina non sapeva quanto tempo fosse passato, prima che le forze le ritornassero. Con calma si rimise in piedi, e si sistemò. Non avrebbe detto assolutamente niente a nessuno. Sapeva che un giorno sarebbe arrivata la vendetta. Si asciugò il viso che le lacrime avevano bagnato e sfoggiò un sorriso allegro.

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Capitolo 9
*** nove ***


Mina girava fra le mani la sua maschera rosa contornata di perline bianche: << sono davvero belle. >> commentò Mina, osservando anche le maschere delle due compagne: << non vedo l’ora di indossarla. >> confidò Taey: << da questa mattina siamo ufficialmente in lista per la nostra prima esibizione settimana prossima, credete che ce la faremo a studiare per bene le nostre tre canzoni? >> domandò Layee, dubbiosa. Si trovavano in studio di registrazione e avevano terminato di registrare tutte e tre le canzoni, ora restava solo che memorizzare il testo: << ce la faremo. >> fu positiva Taey. Le tre ragazze indossarono le maschere e si misero a cantare le canzoni appena concluse, improvvisando dei balli. Mina si divertì, come succedeva sempre con le sue due colleghe. Fin quando la porta dello studio di registrazione si aprì, e accolte tutte tre nel panico, si tolsero le maschere, cercando di nasconderle: << hey hey. Sono io. >> la voce famigliare del Manager, le fecero sospirare di sollievo: << vi eravate dimenticate della mia visita? >> domandò l’alto uomo, mentre Layee e Taey corsero ad abbracciarlo: << ci stavamo divertendo, e ci siamo scordate che c’è eravamo dati l’appuntamento qui in studio. >> spiegò Taey: << sono felice anche io di vedervi. Mi mancate un sacco. Ma ora sono curioso di sentire queste nuove canzoni delle Queen Flower. >> il manager si tolse la giacca e si sede nel divano: << Nara, ti vedo sconvolta. >> il manager chiamò Mina con il vero nome: << mi sto ancora riprendendo dallo spavento. >> rise Mina: << preferiamo che ci chiami con i falsi nomi. >> le comunicò Layee, mentre indossava le cuffiette, per entrare in studio: << certo avete ragione. Su forza fatemi sentire. >> fu curioso e ansioso di sentire le nuove canzoni. Quando Mina cantò in studio, si era scordata di tutti i problemi e dello stress che l’avvolgeva ogni giorno. La sua voce era incantevole, si sentiva libera, ogni parola che usciva dalla sua bocca la liberava da un peso. << devo dire che con le maschere fa un bell’effetto, mettete allegria e speranza con i testi e il suono delle vostre voci. Dovrò abituarmi a questo cambiamento. >> commentò il manager dopo che le ragazze avevano concluso di farle ascoltare le canzoni cantate dal vivo. Prima che il Manager se ne andasse le ragazze erano andate a prendere qualcosa da bere e rimasero un'altra ora con il Manager mentre le ragazze le raccontarono le loro giornate passate alla JS. << avete visto, oggi nel cartellone delle iscrizioni si è aggiunto una nuova band femminile. >> Mina stava ascoltando Yuna seduta nel posto dietro di lei, parlare con le compagne: << si è hanno anche un nome figo. Queen Flower. >> continuò una compagna di Yuna: << sono curiosa di sentirle. >> aveva giunto Yuna. Mina sorrise sotto i baffi. Il nome che avevano scelto lei e le colleghe aveva già fatto colpo. Ed era quello che volevano che accadesse. Ora restava solo attendere che arrivasse il giorno per l’esibizione: << hai primi posti chi canteranno? >> sentì ancora Mina dietro alle sue spalle: << ovviamente la band del mio amore, e noi saremo seconde a esibirci. >> comunicò Yuna alle amiche. << allora tu e Jey avete fatto pace? >> chiese una delle ragazze. Per un istante Mina si sentì gli occhi puntati a dosso: << si come sempre, sono normali le incomprensioni in una coppia. >> le rassicurò Yuna. Mina non poteva fare a meno di domandarsi se Jey fosse violento anche con Yuna. E se il carattere scontroso di Yuna fosse un modo per nascondere la verità? Forse Jey costringeva Yuna a stare insieme come fidanzati, solo perché rimanendo in coppia piacevano a molti fan e facevano più spettacolo prendendo più lavoro. Chiunque inscritto presente in quel edificio, voleva diventare una celebrità, e forse era quello lo scopo di Jey, e utilizzava Yuna per raggiungerlo. Ma questi erano solo pensieri della testa di Mina. Gli iscritti del corso di Mack-up, fecero irruzione nella stanza. Gli inscritti del stesso corso di Mina, erano seduti su delle comode poltrone, davanti a dei grandi e lucidi specchi, dove gli inscritti dell’altro corso, dovevano truccarli. << ciao, sono Kim Son Jong. Tu come ti chiami? >> il ragazzo coreano appoggiò la grossa borsa sul ripiano davanti allo specchio: << Mina Rhee. >> rispose osservando il ragazzo estrarre i trucchi dal borsone: << piacere di conoscerti. Io sarò il tuo truccatore fin che saremo qui, quando avrai avuto il tuo contratto potrai scegliere un truccatore privato. >> il ragazzo afferrò un pettine e pettinò i capelli di Mina prima di legarli: << il mio segreto nel mio lavoro e rapidità e ordine. Sono i tuoi capelli naturali questi? >> le domandò una volta legati i capelli mentre la osservava attraverso lo specchio: << no. >> rispose preoccupata. Il ragazzo si avvicinò all’orecchio di Mina e le bisbigliò: << ho un ordine speciale dato da Eungj Engayjo. E un piacere conoscerla signorina Nara Rhee. >> Mina sgranò gli occhi udendo il nome della casa discografica con cui dovrebbe lavorare. Mina si sentì tranquilla, significava che con Kim poteva essere Nara e non Mina. Il ragazzo si raddrizzò: << ad ogni modo, manterremo questo tuo look sobrio, in fin dei conti non hai bisogno di molto trucco, sei perfetta così come sei. >> << grazie. >> gli sorrise Mina. Il suo sguardo nello specchio, cadde sulla postazione di Yuna, dove la ragazza che l’avrebbe truccata si stava lamentando dei suoi rossi capelli: << ti fai ancora la tinta hai capelli? Sono tutti rovinati, e significa che dobbiamo lavorare un sacco sui tuoi capelli Yuna. >> Yuna fece una smorfia alla ragazza che alzò gli occhi al cielo. Mentre Kim lavorava, Mina lo guardò affascinata dai suoi movimenti esperti e tranquilli, sentendosi coccolata, ogni tanto il ragazzo le sorrideva. Kim non l’avrebbe strangolata o picchiata per ogni sguardo. Mina lottò di non voltarsi, per controllare il truccatore di Jey, ma la stanza era piena di spechi ovunque, che sarebbe stato facile per Jey beccarla a guardarlo. Al termine del tempo tutti erano soddisfatti, tranne Yuna che era ancora imbronciata per i commenti della sua truccatrice.

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Capitolo 10
*** dieci ***


Mina incontrò Kim, a fine mese. Finalmente era arrivato il giorno del festival musicale tanto atteso, dove gli iscritti dei corsi, dovevano esibirsi in un ballo. Era mattina presto quando Kim aveva iniziato a truccare Mina, con il solito entusiasmo facendo iniziare per il meglio la giornata. Quella mattina in giro alla JS cera molta confusione. Mina non si sentiva per niente agitata. E grazie a Aliee aveva imparato la coreografia in tempo per quel giorno. Chi era già pronto, poteva andare alle prove. Che Mina non partecipò perché in quel steso giorno alla sera sarebbe salita sul palco scenico presentando il nuovo gruppo di cui faceva parte. E quindi Mina si organizzò con Kim per il secondo trucco di scena: << solo io ho l’onore di sapere questo fantastico segreto. Se sapessi quanto mi paga il signor sugo per mantenere questi segreti. >> quel commento fece ridere Mina. Poi arrivò l’ora di pranzo, e Mina raggiunse il giardino principale della JS. Dove erano stati applicati delle fantastiche e allegre decorazioni, ed erano stati preparati dei tavoli già apparecchiati. Taey e Layee da distante la salutarono con una strizzatina d’occhio. Sul palco alcuni tirocinanti stavano provando le corografie, poi arrivò l’ora di sedersi a tavola, sotto hai discorsi di un presentatore, dove raccontava la formazioni delle band famose, e mentre Mina finiva il Bulgogi, il presentatore parlò delle Queen Flower: << un gruppo nato da poco. Formato da tre misteriose ragazze mascherate. I loro colori preferiti sono il lilla il rosa e il viola. >> nel grande schermo dietro al presentatore comparvero le foto delle tre machere e una foto che il Manager aveva scattato alle ragazze. Mina non riuscì a trattenere un sorriso, finalmente era arrivato il grande giorno. Mina osservò le compagne sedute distanti da dove si trovava lei, e le compagne agitarono entusiaste le mani. Alla fine dei pasti, dei giornalisti, girarono tra i tirocinanti intervistandoli, e una giornalista si avvicinò a Mina: << chi sono secondo te il misterioso gruppo delle ragazze mascherate? >> le aveva domandato la giornalista, mentre alle sue spalle un signore reggeva con attenzione una grossa telecamera: << non lo saprei. Però mi anno messo curiosità. >> Mina rise: << nessun sospetto fra i compagni?>> aveva domandato: << non nessuno sospetto per adesso. >> aveva risposto Mina: << hai mai visto quelle maschere? >> insistette la giornalista: << non le ho mai viste, e la prima volta che le vedo in foto. Queste ragazze misteriose hanno buon gusto. >> concluse Mina: << grazie per avere risposto alle nostre domande. Buona esibizione di classe per dopo. >> la giornalista svelta, fermò un altro trainee, e ripeté le stesse domande. Dopo aver osservato i balli di diverse classi, si fecero le cinque del pomeriggio, quando chiamarono la classe di Mina. I compagni si unirono nelle quinte, mentre il presentatore elencava con ordine i nomi di ogni singolo trainee. Poi l’entrata. I compagni di Mina salirono sul palco scatenati e sorridenti, ogni uno si mise al proprio posto in attesa che la musica iniziasse. La folla sotto al palco si zittì, e la musica partì. Tutti i compagni andavano a tempo e anche Mina, più passi corretti faceva della coreografia, più andava sicura. Fin quando Yuna alla sua destra le fece uno sgambetto, facendola finire nello spazio in cui Jey stava ballando. Jey non cadde, riuscì a stare in equilibrio ma con un calcio la parò via. Nessuno venne ad aiutare Mina che fu costretta a rialzarsi da sola, mentre la caviglia pulsava per una storta. Mina cercò di finire la coreografia in meglio, con un sorriso imbarazzato stampato in faccia. Quando la musica si spense, e gli iscritti si inchinarono Mina le venne da piangere per l’umiliazione. Jey o Yuna dovevano sempre rovinarle i bei momenti. << mi dispiace averti fatta cadere. >> le parlò Yuna ridendo divertita, mentre scendevano le scale: << solo gli imbranati cadono. >> aggiunse ridendo, mentre Mina zoppicava per le scalette. Quando furono nelle quinte, Jey spinse Mina a terra: << mi hai messo in ridicolo davanti a tutti. Te la farò pagare. >> le ringhiò. E mina non riuscì più a trattenere le lacrime che rovinò tutto il trucco. Mancavano ancora alcune esibizioni, e in quel momento Mina zoppicante raggiunse Kim, per il cambio del trucco. Nella stanza trovò già Layee e Taey, già truccate: << che è successo. >> la raggiunsero le due colleghe: << ho preso una storta mentre mi esibivo. >> spiegò Mina tra i singhiozzi: << scusate se piango, non sopporto molto il dolore. >> Kim intervenne facendola sedere e scoprendo il piede, mettendole su del ghiaccio: << non ti devi scusare. >> Layee le passò un fazzoletto, in cui Mina si asciugò il viso: << ce la fai a esibirti? >> << si. si. Certo, sta passando con il ghiaccio. >> Mina si sforzò di sorridere: << sei ferita. >> Kim notò il taglio sulla spalla: << sono inciampata, e mi sarò graffiata, non è niente. >> mentì. Il ragazzo prese un fazzoletto e le tamponò la ferita: << dovrai ballare il più normale possibile pensi di farcela? >> le chiese Taey: << ce la faccio. >> Mina si sforzò di sorridere, anche se dentro di lei stava morendo, che riprese a piangere: << ne sei sicura? >> si preoccuparono le compagne: << sto bene. Non possiamo annullare l’esibizione.>> Mina si asciugò le lacrime: << iniziamo con il trucco Kim? >> Mina si rivolse al ragazzo che annui, preparando i trucchi che avrebbe adoperato. Mina si tranquillizzò vedendo Kim all’lavoro. Il male alla caviglia con il ghiaccio stava passando. Finito con il trucco, Layee e Taey, la aiutarono a indossare il costume di scena. Di colore rosa con vari pizzi ricamati, e con bordi coperti da delicate perline bianche, tutto si intonava con la maschera. << forse e meglio cambiarti le scarpe. >> Layee sollevò le scarpe bianche lucide con il tacco e uscì, ritornando poco dopo con delle ballerine con i brillantini: << veloci. Credo che sia arrivato il nostro turno. >> comunicò con il fiatone: << siamo pronte. >> le comunicò Taey.

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Capitolo 11
*** undici ***


L’ultima band si stava esibendo sul palco. Mentre le Queen Flower, rimasero in attesa del loro turno nelle quinte. << Queen Flower, una intervista prima della entrata, per favore. >> la giornalista di prima si avvicinò alle tre ragazze: << certo. >> le rispose Taey, sbocciando un sorriso dalla sua bocca: << come vi sentite? >> << elettrizzate. Ma tranquille. >> << avete il stesso fascino delle donne di corte. Colpirete il pubblico. >> << grazie. >> << quali sono i vostri nomi? >> << abbiamo abbinato i nostri nomi hai vestiti che indossiamo. Io sono Viola. Lei Rosa e l’ultima Lilla. Semplice no? Nessuno si dimenticherà i nostri nomi. >> la giornalista rise: << chi è la leader del vostro gruppo? >> Taey e Layee guardarono Mina: << lo siamo tutte. No serve un leader nel nostro gruppo. >> rispose Mina. Mina era Leader solo nel gruppo officiale delle GirlDay, e non voleva esserlo anche per quel gruppo che non sarebbe stato per sempre. << siete un gruppo speciale allora. >> << si molto. >> rispose Mina. L’ultimo gruppo scese dal palco, e un tecnico, comunicò alle ragazze che era arrivato il loro momento. << buona esibizione. >> le augurò la giornalista, mentre correva a fermare l’ultimo gruppo. Il presentatore nel frattempo: << e arrivato il momento delle Queen Flower. Non vedete l’ora vero? >> il pubblicò esclamò: << siete curiosi di conoscerle? >> il pubblico gridò ancora più forte: << signori, le Queen Flower! >> gridò il presentatore, scappando dietro le quinte. Le luci si spensero e in quel momento le ragazze salirono sul palco. Una pioggia di coriandoli dorati, fu il segno di accendere i proiettori. Le ragazze si presentarono di schiena, mentre la musica parti. E iniziarono a cantare. Le loro voci riecheggiarono nell’aria. Cantarono di schiena per un minuto poi, una alla volta si voltarono. Mina fu la prima a voltarsi, perché la canzone l’aveva scritta lei. No le fu difficile individuare Jey abbracciato a Yuna sotto al palco. Mina li salutò, e loro ricambiarono il saluto. Un ottimo segno perché se l’avessero riconosciuta non l’avrebbero salutata, e nemmeno le avrebbero sorriso in quella maniera. Si godette di quel piccolo gesto. Sapendo che un giorno, si sarebbero trovati loro con le spalle al muro. Mina si esibì nel ballo con allegria, e più felice che mai. Aveva dimenticato tutto dell’accaduto di prima, il piede non le faceva più male, ora si stava godendo quel momento. Mentre sotto di lei, milioni di tirocinanti stavano ballando sotto alle note della sua canzone. Mina si sentiva la regina del palco. Fotografi scattavano un sacco di foto e Mina mentre si esibiva, si mise nelle scalette e mettendosi in posa davanti a un fotografo che scatenato scatto un’infinità di foto. Mina poi, ritorno dalle compagne al centro del palco per il finale. Sotto alle gonne dei vestiti era stata applicata una rete dove intratteneva una specie rara di falena conosciuta come Deilephaila porcellus. Quando la musica si spense, le ragazze portarono la mano al fianco mettendosi in posa, sul vestito cera un piccolo bottone che liberava le falene. Dalla folla sotto di loro si alzò un “ hoooo “ di stupore, mentre falene rosa si alzarono intorno alle tre ragazze. Le luci si spensero e finì tutto.

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Capitolo 12
*** dodici ***


Quando tutti erano nei propri dormitori. Mina e le ragazze dopo essersi cambiate dai costumi, andarono in caffetteria e festeggiarono con una bevanda calda. Sedute attorno al balcone da sole, le tre ragazze si godettero le loro bevande. Mina aveva scelto Omija una bevanda con un infuso di frutti essiccati. << non è andato male. >> iniziò la conversazione Taey: << Mina era scatenata, alla faccia della storta al piede he? >> risero: << scusate, ero arrabbiata che il ballo di classe fosse stato rovinato dalla mia caduta. >> << non è stato rovinato niente. Sono cose che succedono. >> Taey le prese le mani: << lo so, ma ci tenevo un sacco che andasse tutto bene. >> << eri sotto pressione come accade sempre quando entriamo in scena. >>. << io ho trovato una falena morta, nella rete del vestito, mi dovrei demoralizzare? >> le chiese Layee a Mina: << no perché e stato un incidente, e non colpa tua. >> rispose: << esatto. Sono cose che capitano. >>. << quelle falene si riproducono qui secondo voi, o domani tutti i tirocinanti li troveranno morti in giro per i cortili della JS? verremo giudicate assassine, e gli animalisti c’è l’avranno con noi. >> domandò preoccupata Taey: << non moriranno se si troveranno bene. >> le rispose Layee, rassicurandola. Sorseggiarono le loro bevande in silenzio: << sembri preoccupata. Va tutto bene, e successo qualcosa? >> le chiese Layee, notando lo strano comportamento di Mina: << no ragazze, sono solo esausta. Questa sera ho dato il meglio di me. >> le ragazze risero divertite: << lo puoi dire. Quando sei su un palco e come se ti trasformi in un'altra persona. >> le fece notare Taey: << come va il piede. >> le chiese in fine: << va molto meglio grazie della vostra preoccupazione. Ma ora vado a dormire. Con il vostro permesso signore. >> scherzò Mina raccogliendo la tazza e mettendola nei contenitori dove le stoviglie dovevano essere lavate. Mina stava raggiungendo la sala di registrazione, per assistere con i compagni del suo corso alla registrazione del nuovo mini album dei Crot. Prima di entrare in studio, Mina non poté non essere allegra alla vista dei grandi striscioni appesi lungo le pareti, dove mostrava una foto delle Queen Flower, e una scritta a caratteri cubitali “SONO FANTASTICHE!”. “ I nostri nuovi idoli “. I Crott stavano riscaldando la voce, mentre il resto della classe erano seduti su delle sedie. Mina prese posto nell’ ultima fila infondo alla studio, non avrebbe potuto guardare Jey, ma lo avrebbe ascoltato cantare. Al suo fianco la raggiunse Aliee e Min: << caspita ieri sera e stata una meraviglia con le Queen Flower, sono davvero talentuose. >> iniziò Min a parlare, senza salutare: << e ne vogliamo parlare di quelle splendide farfalle nel finale? >> si aggiunse Aliee: << buongiorno. >> si aggiunse Mina: << scusaci, siamo ancora cariche da ieri. >> rise Min: << già. Ci voleva un gruppo nuovo. Era la loro prima esibizione ed erano così sicure di loro. >> continuò l’argomento Aliee, con aria distratta: << forse non era proprio la loro prima esibizione. >> aggiunse Mina <> si aggiunse Min. Il manager dei Crot, invitò a fare silenzio, mentre la Band si posizionavano hai microfoni pe la registrazione. Mina per non sollevare lo sguardo, rischiando di guardare Jey. Aprì un quaderno da fogli bianchi e iniziò a disegnare, mentre le aggressive melodie delle Band, e la voce profonda di Jey riempivano la stanza. La voce di Jey era così perfetta che era quasi un peccato che qualcuno dei membri lo accompagnasse nei ritornelli rapper. Era una Band che aveva del vero talento, sarebbe stato meraviglioso per Mina se un giorno quando sarebbero ritornate le GirlDay si sarebbe potuto fare un duetto insieme. Lo stile delle due Band si sarebbero combaciate. Le GirlDay con le loro tristi e incoraggianti melodie, con l’aggressivo dei Crot, si sarebbero trasformate in un'unica cosa. Mina rimase per tutto il tempo a immaginare di stare sul palco accanto a Jey, che le ballava attorno. Arrivò la canzone con la collaborazione tra le Roseè. Yuna raggiunse Jey, e cantarono tenendosi per mano lanciandosi sguardi passionali, come normale coppia innamorata. Registrarono la canzone un paio di volte. Mina percepiva sempre di più la passione tra i due, anche dal posto in cui era seduta. Dopo quattro ore in studio. Mina tratteneva le lacrime per la gioia di avere assistito alla registrazione del mini album dei Crot, anche se non avesse potuto guardare molto. Mina aspettando che tutti gli inscritti uscissero dall’unica porta dello studio e poi si avviò anche lei, senza accorgersi che Jey, voleva uscire dalla porta prima di lei, e si sfiorarono con le braccia. Quel breve contatto, fece vibrare Mina. Jey sembrò non accorgersi dell’accaduto e Mina andò tranquilla per la sua strada, fingendo come non fosse accaduto niente.

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Capitolo 13
*** tredici ***


In un momento di solitudine, Mina e le due compagne si trovavano in studio, a discutere sulle nuove esibizioni. << Kim è l’unico a sapere chi siamo. >> << almeno con lui possiamo essere noi stesse. >> parlarono le due ragazze: << non troppo però. Mi ha detto che è obbligato a riferire tutto al nostro Manager. >> spiegò Mina: << noi non abbiamo niente da nascondere. >> intervenne Taey. In effetti, quella che stava nascondendo qualcosa era proprio Mina, che ancora non aveva avuto il coraggio di raccontare gli accaduti successi con Jey, il cantante principale dei Crot, alle due amiche. Sapeva che le compagne avrebbero aperto una guerra con lui, e il segreto delle GirlDay sarebbe venuto a galla. E Mina non voleva che accadesse. << ad ogni modo. Questa notizia di avere Kim dalla nostra parte, mi fa sentire più tranquilla. Perché significa che se avremo un problema possiamo parlarne con lui. >> fece notare Layee: << è che problemi dovremo avere? Qui stiamo bene, non è così? >> Taey abbracciò le due compagne. Mina non poteva dire lo stesso. Iniziava ad avere seriamente paura di Jey e Yuna, che la perseguitavano, umiliandola. << bisogna andare a fare delle fotocopie della nuova programmazione. Mina puoi andare tu? >> Layee cambiò discorso. Mina raccolse i fogli da fotocopiare e da sola si recò fuori dalla stanza. Davanti alla fotocopiatrice, rimase in attesa che finisse di stampare: << guarda che oggi ti ho visto. >> una voce famigliare costrinse Mina a voltarsi: << che cosa? >> Mina si trovò davanti Yuna: << hai sfiorato con il braccio il mio ragazzo. Non permetterti mai più di farlo. >> << ma non l’ho fatto a posta. >> cercò di giustificarsi Mina, con il cuore che le martellava nel petto: << ho visto come lo guardi. Non dire menzogne! Parlerò con Jey. >> quel nome fece sussultare Mina. Preoccupata che Jey prendesse provvedimenti dolorosi: << non è come pensi. Te lo assicuro. >> rispose Mina tremante. Detto questo la ragazza dalla tinta rossa hai capelli se ne andò a passo spedito. Nel frattempo, la fotocopiatrice aveva terminato le stampe. Con un nodo alla gola Mina raggruppò i fogli, e mentre percorreva i corridoi affollati di persone, gli auto parlanti della JS annunciarono degli avvisi. L’indomani erano state annullate tre lezioni. E ricordò le interviste alle band Roseè, Crot e Queen Flower, alla radio della JS. Salendo le scale dietro a Mina la seguirono un gruppo di ragazze che stavano al suo stesso corso, e le ascoltò parlare: << ecco perché Jey ha organizzato per domani la festa a sorpresa per il compleanno di Yuna. Domani avremo tre ore libere. >> Mina non sapeva niente di quella festa, eppure stava nel loro stesso corso. Forse l’invito non le era ancora arrivato.

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Capitolo 14
*** quattordici ***


Era passato un giorno e Mina temeva che Jey la punisse per il contatto dell’altro giorno. Il giorno prima si era salvata rimanendo tutto il giorno in studio con le ragazze. Ora si trovava con le colleghe, alla radio della JS. A dosso avevano i costumi, con le maschere personalizzate. E stavano ascoltando, assistendo all’intervista dei Crot. Mina era incantata dal sorriso di Jey, che quella mattina sembrava particolarmente allegro. Forse perché in giornata le sarebbe aspettata la festa di compleanno della fidanzata, che aveva organizzato lui stesso, di cui Mina non era ancora stata invitata. Il radiofonista dopo aver fatto delle domande a tutti i membri si rivolse a Jey: << Jey, oggi e un giorno speciale per te. Raccontaci di come ti senti. >> le domandò l’uomo: << mi sento felicissimo. Si oggi e un giorno molto speciale per me e la mia ragazza che oltre a festeggiare il suo compleanno festeggeremo i nostri tre anni di fidanzamento. >> raccontò sorridente. Jey sembrava davvero innamorato di Yuna, i suoi occhi mentre parlava erano lucidi: << mi ricordo ancora tre anni fa quando al compleanno di Yuna, le regalasti un bel anello, sembra successo ieri vero?. >> rise allegro l’uomo: << e vero. E una cosa incredibile che sia gia passato così tanto tempo. >> rispose Jey sprizzando gioia ovunque: << tu e Yuna avete un sacco di tirocinanti che vi stimano all’interno della JS, e che credono che la vostra storia sia magnifica. >> l’uomo continuò con l’intervista: << e grazie al loro sostegno che siamo insieme. Non esiste un giorno che ci riempiono di fantastici commenti e di regali. >> spiegò il ragazzo: << siete una coppia davvero molto tenera. >> commentò il radiofonista della Jin Sugo. << grazie. >> ringraziò Jey: << e ora mettiamo un po’ di musica, poi avremo le meravigliose Queen Flower qui in studio. >> il radiofonista invitò a rimanere in ascolto. I Crot uscirono dallo studio, e si diressero verso le tre ragazze. Mina sì irrigidì, vedendo Jey avvicinarsi a lei: << le nostre misteriose regine, che grande onore vedervi. >> Jey fece un inchino, mentre gli altri membri strinsero le mani delle ragazze. << la vostra prima esibizione e stata una meraviglia. >> commentò un ragazzo della band. Mina si sforzò di mantenersi più naturale possibile, e si sforzò di sorridere, mentre sudava freddo per la tensione. << tu sei il mio idolo. >> Jey si rivolse a Mina, mentre gli altri membri conversavano con le ragazze: << e amo le ragazze che vestono di rosa. >> Mina cercò di godersi quella conversazione. Tesa gli rispose: << il rosa è il mio colore preferito. >> << quindi, tutte voi indossate vestiti con i vostri colori preferiti? >> le domandò Jey osservando i vestiti delle due ragazze che stavano affianco a Mina: << esatto. >> << mi piacerebbe un giorno collaborare con voi. >> aggiunse Jey, socchiudendo gli occhi e facendo sembrare il suo sguardo magnetico, di cui Mina non fu in grado di distogliere lo sguardo. Ora Mina si era rilassata, dimenticando di cosa fosse capace Jey: << ci dispiace molto, ma noi non facciamo nessun tipo di collaborazione. >> spiegò Mina, sorridendo timidamente: << peccato. >> rispose deluso: << Mi piace la tua timidezza, però sul palco non sei così timida. >> notò Jey ridendo: << quando sono sul palco sono un'altra persona, invece quando parlo con gente nuova, mi intimidisco perché non so di cosa parlare. >> mentì Mina. Il fatto era; che Mina trovandosi davanti al suo idolo e non potendo parlare di lavoro si trovava in difficoltà. << capisco volete tenervi tutto il meglio per voi he? >> Jey accarezzò una ciocca di capelli di Mina, lasciandola pietrita per il gesto. Che cosa stava facendo? Si domandò Mina. Le ragazze vennero chiamate dallo staff della radio, e Mina fu costretta a salutare Jey che la salutò con un occhiolino. Mina tremava, e Layee temendo che avesse freddo l’abbracciò cercando di riscaldarla. Le ragazze entrarono in studio, che ancora in sotto fondo si udiva la canzone che era stata trasmessa. Strinsero la mano al presentatore dalla radio, e si misero seduti. La canzone in onda terminò: << eccoci in onda, qui con me ci sono le Queen Flower. >> iniziò il radiofonista. Mina osservò Jey che era rimasto ancora in studio, da dietro al vetro la stava guardando. << come state ragazze. >> domando il radiofonista, anche se in realtà aveva chiesto come stavano le ragazze appena erano entrate in studio. << benissimoo. >> parlarono insieme le ragazze: << anche qui siamo costretti a vedervi con le maschere. Perché questo look misterioso? >> commentò l’uomo, e l’attenzione di Mina ritornò sul radiofonista: << siamo una famosa band, in incognito alla JS, per un sperimento sociale. >> spiegò Mina: << ora si spiega tutto. Che tipo di esperimento si tratta?>> commentò l’uomo sorridente. Questa volta a rispondergli fu Layee: << vogliamo farci conoscere per quello che siamo dentro, e non per quello che la gente deve vedere in noi. Le persone non si devono soffermare solo sull’aspetto di una persona, ma anche di quello che porta dentro di sé. >> << parole sagge signorina in viola. >> la ragazza rise per essere stata chiamata signorina: << gli iscritti della JS devono scoprire chi siete? >> domandò l’uomo: << assolutamente no. Saremo noi a svelarci, quando arriverà il momento, e quando porteremo a termine la nostra missione. >> ripose Taey. Mina osservò Jey andarsene dallo studio. Mina sapeva che Jey e i compagni di corso, dovevano finire i preparativi del compleanno di Yuna. Intanto l’intervista proseguiva e durò più di quella fatta alle Roseè e dei Crot.

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Capitolo 15
*** quindici ***


Quando l’intervista terminò. Mina salutò le colleghe, e proseguì seguendo l’allegra canzone di compleanno. La melodia la portò in palestra. Le pareti erano tappezzati di coloratissimi cartelloni di auguri con tanto di foto di Yuna. La porta della palestra era spalancata, e Mina varcò la soglia, trovandosi davanti a colmi banchetti di cibo, e una parete coperta da regali incartati da carte di mille fantasie, e festoni appesi ovunque. Yuna era davanti a una Band di amiche che cantava, mentre ballava al ritmo della loro canzone. Voltandosi Mina notò Jey venirle in contro a passo spedito. Il cuore saltò un battito, mentre Jey le tappò la bocca con la mano e la strascinò via, spingendola per tutto il corridoio. Mina si dimenò il più possibile per liberarsi dalla stretta presa di Jey, che la strascinò nei sotterranei dell’edificio, dove venivano utilizzati come sgabuzzini, e la legò a una sedia. << non mi risulta di averti in vitata, e prima che rovini la mia festa te ne starai qui. >> le parlò con il fiatone: << mi spieghi perché c’è lai tanto con me? Che cosa ti ho fatto? >> gridò Mina: Jey spalancò la bocca fingendosi sorpreso: << hai il coraggio di parlarmi? Allora non le hai capite le mie regole che devi rispettare. >> Mina lo osservò prendere dalla tasca un coltello da campeggio: << visto che hai violato abbastanza mie regole in questi giorni, devo punirti pesantemente. >> Jei le afferrò un braccio, e la costrinse ad aprire la mano, che Mina teneva chiusa in un pugno. Legata Mina non poté difendersi ed impedirgli di tagliarle il mignolo della mano sinistra. Un forte grido di dolore spezzò qualsiasi rumore. Il sangue colava dalla mano, che tremava per il dolore atroce mai provato nella sua vita. << se non rispetti le mie regole sarò costretto a punirti ancora, e forse a tagliarti qualcos’altro. >> Jey pulì il coltello con la maglia di Mina e se né andò lasciandola legata e sola tra le sue urla. Mina era in preda alle convulsioni per il forte dolore che provava alla mano. Si mise tranquilla quando scopri che trovava un po’ di sollievo se rimaneva ferma, senza tirare la corda che le teneva legata. La vista le si annebbiò e Mina perse conoscenza. A risvegliarla furono le voci disperate delle compagne che la strascinavano fino in infermeria. << chi diavolo ti ha fatto questo Mina! Che diavolo sta succedendo? >> gridava Layee. Mina ancora non riusciva a parlare. Anche se fosse in forze non avrebbe mai detto a loro di Jey. Intanto Mina, cercava un scusa per giustificare l’accaduto. Taey, lasciò cadere le braccia di Mina a terra per andare a chiamare il dottore. Il dottore, un signore anziano, uscì dall’ambulatorio correndo. Si inchinò davanti a Mina e la raccolse da terra come se non pesasse niente. Nel ambulatorio il dottore mandò via le due ragazze e visitò subito Mina.

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Capitolo 16
*** sedici ***


Diversi giorni dall’accaduto. Mina si trovava con Layee e Taey, nel silenzioso dormitorio. Tutte e tre quel giorno avevano saltato i corsi. Ora Mina si era trovata a dare delle spiegazioni alle compagne, che ancora non aveva trovato una valida giustificazione: << devi raccontarci di quello che è successo. Perché eri legata nei sotterranei della JS Entertainment con un dito tagliato? >> la riproverò Taey. Mina fissò il vuoto per un istante. Non aveva altre possibilità doveva raccontare tutto: << ve lo dico solo se voi non cercherete di aiutarmi. >> << che cosa significa? Dimmi chi diavolo ti ha tagliata un dito Nara! >> Taey la chiamò per il suo vero nome, e Layee afferrò il braccio della compagna in segno di calmarsi, dopo avere dato una veloce occhiata alla porta del dormitorio: << mi devo fidare di voi. Stiamo cercando di far smettere quelle persone di minacciarci, e quello che vi racconterò potrebbe farvi perdere il controllo, ma vi assicuro che ho tutto sotto controllo. >> spiegò Mina: << sputa il rospo. >> le ordinò Layee: << non so da dove iniziare. Vi giuro che non so nemmeno io perché Yuna e Jay si comportano cosi con me. >> iniziò Mina: << aspetta in tutto questo centrano quei due? >> la interruppe Taey: << a quanto pare Yuna e gelosa che io guardi, parli e sfiori il suo ragazzo. Jey non vuole che lo lascia e così mi punisce ogni volta che invado queste regole. >> le due ragazze si sconvolsero dalla notizia: << che diavolo stai dicendo? >> mormorò Layee: << e soprattutto Jey che mi punisce, a volte e aiutato dai suoi colleghi. Yuna le fa solo notare le cose. >> Mina si fermò, cercando di controllare le emozioni: << non pensavo che fosse in grado di arrivare a così tanto. >> mormorò Mina abbassando lo sguardo sulle coperte del suo letto. << che cosa ti faceva all’inizio? >> volle sapere Taey: << mi picchiava, qualche schiaffo un pugno. Non avrei mai pensato che utilizzasse coltelli, e mi privasse di un dito. Ha detto che se non stavo alle sue regole mi tagliava altro. >> spifferò tutto. Le ragazze rimasero in silenzio, per qualche secondo a guardarsi, in cerca di una soluzione: << potremo dirlo… >> stava suggerendo Layee: << no. Non diremo niente a nessuno. Jey non mi farà più niente. Cercherò di stare più attenta. >> la interruppe Mina: << Mina, capisci che se e arrivato a tagliarti un dito, e anche in grado rifare quello che ti ha fatto? >> parlò Taey dopo aver ritrovato la calma: << lo so, ma vi prometto che non lì darò più quella opportunità. >> << cercheremo di stare tutte nei dintorni. >> Layee guardò Taey: << appena vedremo Jey avvicinarsi a Mina, lo interromperemo. Taey, Mina ha ragione se raccontiamo quello che sta succedendo al direttore o al nostro manager, le nostre identità verranno fuori, prima che le minace cessano, e questo significa niente più la nostra carriera. Cercheremo di sistemare da sole questo casino. >> spiegò Layee. Taey non parlò, come se fosse contraria: << Taey… >> la richiamò Layee: << ok. Ma quando sarà tutto finito taglierò i testicoli a quel disgraziato. E un pericolo per tutti, se fa queste cose a Mina e in grado di farli ad altri, anche ai suoi fan. Capite? >> si fece vedere preoccupata: << lo so ma ora quello che possiamo fare e questo. >> insistette Layee. Taey sospirò, e si alzò dal letto: << prima che entrino i nostri compagni, ti serve qualcosa Mina? >> << no grazie. >> << ok, allora e meglio che ci separiamo prima che qualcuno ci veda insieme. >> Taey uscì dalla stanza, mentre Layee si mise nel suo letto a leggere un libro. Mina dormiva. Qualcuno tirava i calci al suoi letto: << guardate la nuova arrivata. Poverina, e talmente imbranata che si è tagliata perfino un dito. >> Mina rimase immobile nel letto. Riconobbe la voce di Yuna e le risate delle amiche. << non si è tagliata un dito per caso, qualcuno gliela tagliato. >> si aggiunse Layee dal proprio letto. Mina sentì Yuna voltarsi, e prima che scoppiasse un litigio, Mina si mise seduta dal letto: << e solo un graffio. >> sì intromise Mina, alzandosi dal letto: << domai torno a lezione. >> comunicò. Yuna tornò a sistemare la sua roba nell’armadio. Mina fulminò con gli occhi la collega che si trovava in fondo alla stanza.

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Capitolo 17
*** diciasette ***


Era arrivato il giorno in cui si festeggiava il lavoro dei rappresentati della Jin Sugo. Era stato preparato un lungo tavolo nel giardino principale, dove avrebbero mangiato i rappresentanti. Gli inscritti che si sarebbero dovuti esibire alla festa furono costretti a mangiare prima. Per non dare nell’occhio Mina e le compagne mangiarono da sole in un laboratorio libero. Kim le aveva raggiunte lì per il trucco. Non fu difficile nascondere il dito mancante di Mina. Decisero tutte di indossare delicati guanti, e nessuno aveva sospettato che Mina era Rosa. Pronte, raggiunsero il giardino. Salutarono uno per uno tutti i rappresentanti stringendo le loro mani, mentre le più famose band della casa discografica si esibivano sul palco scenico posto davanti alla lunga tavolata. Jey e i suoi compagni erano nei paraggi, Mina avvertiva il suo sguardo. Cercò di stare attenta a non incontrare il suo sguardo, e di girare alla larga dove ci fosse più gente, in modo da non rimanere mai da sola. Dopo l’esibizione dei Crot, che Mina non seguì mentre le compagne li osservavano con sguardi maligni, ci fu l’esibizione delle Queen Flower, e Mina si rianimò. L’esibizione fu un altro successo, telecamere riprendevano tutto, e fotografi scattavano momenti indimenticabili della festa. Le band che si erano esibite potevano fermarsi e rimanere in compagnia dei rappresentanti. Mentre Mina e le compagne se ne stavano andando, ma vennero fermate dai Crot: << hey mi stai evitando per caso? >> le parlò Jey, presentandosi con un sorriso: << io? No - no. >> balbettò Mina: << ho detto qualcosa di sbagliato l’ultima volta che ci siamo visti? >> domandò Jey avvicinandosi. Mina indietreggiò sotto gli sguardi delle compagne, che la tennero sotto d’occhio: << no. Assolutamente no. Sei simpatico, ma ho solo un tremendo male alla testa. >> trovò una scusa: << era per questo che ve ne stavate andando? >> Mina sorrise: << possiamo andare dentro e stare in un posto mento rumoroso, e tranquillo. >> suggerì. Mina rise: << dentro in un posto tranquillo? Da soli? No vorrai mica tradire la tua preziosa e incantevole fidanzata? >> anche Jey si sciolse in una risata: << lei non è costretta a saperlo. Ad ogni modo non la tradirò mai, non volevo farti pensare questo. >> un fotografo si avvicinò a loro e chiese di fare una foto. I ragazzi si misero vicino alle due ragazze, mentre Jey afferrò Mina e le mise un braccio dietro alla schiena, sorprendendo Mina che non riuscì nemmeno a sorridere per la foto. Ora qualsiasi tocco di Jey, la spaventava tremendamente. Era molto se Mina riuscisse a parlarle mentre era travestita da Rosa: << ora dovremo proprio andare. >> Mina sentì dire da Layee. I ragazzi le salutarono. Jey baciò una guancia a Mina. Taey prese Mina sotto braccio e trascinò via. Mina ora era libera. Solo quel contatto l’aveva fatta esplodere in lacrime. << bè se ci parlano e un ottimo segno, significa che non ci riconoscono. >> commentò scherzosa Layee, consolando Mina in un abbraccio. << la cosa che mi stupisce e che Jey parli tranquillamente con Mina. E’ strano che non riconosca nemmeno la sua voce. Ovviamente se non fosse un cretino l’avrebbe riconosciuta sicuramente. >> palò Taey: << fanno così perché cercano di svelare la nostra identità. >> aggiunse Mina asciugandosi con un fazzoletto di carta le lacrime. << si lo avevo pensato anche io. >> si aggiunse Layee.

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Capitolo 18
*** diciotto ***


Mina rideva alle imitazioni di Min. Aliee aveva i lacrimoni hai occhi, nonostante avesse sentito quelle imitazioni un sacco di volte. Min era brava con le imitazioni degli istruttori. Non esisteva giorno in cui Mina non stesse in compagnia delle due ragazze. Se non avesse conosciuto Aliee che a sua volta le aveva fatto conoscere Min, Mina sarebbe stata sempre sola. Gli studenti iscritti al loro stesso corso, erano gran parte fan e amici delle Roseè e dei Crot. Gli inscritti cercavano di passare più tempo possibile con loro, sognando una collaborazione, che li portasse facilmente al successo. << come va la mano? >> le domandò Aliee quando si furono calmate dalle risate: << va meglio. Non mi fa più male. >> Mina osservò il dito fasciato, e pregò che non le facessero altre domande: << non ho ancora capito come sia successo, per la JS circolano un sacco di storie. >> spiegò Min. Mina rise, tentando di sciogliere la tensione: << ve lo dico il la verità, mi trovavo negli sgabuzzini sotterranei e sono inciampata su un scatolone che non aveva visto, e cadendo ho messo male la mano. Il dottore ha dovuto imputarmi il dito. >> << cavolo che storia atroce. >> commentò Aliee disgustata: << ma negli sgabuzzini sotterranei e vietato per noi. >> fece notare Min: << si è vero. Ma la segretaria era affollata di lavoro, è io passando davanti a lei mi chiese se potevo aiutarla, e ho accettato. >> spiegò meglio: << ma allora perché girano tante storie diverse sul tuo incidente? >> chiese Aliee: << credo perché nessuno debba sapere che la segretaria mi ha mandata la giù da sola, perché rischierebbe il posto di lavoro. Non è stata colpa sua, ma mia che non sono stata attenta a dove mettevo i piedi. >> improvvisò una scusa. Erano passati diversi giorni tranquilli per Mina, aveva sempre evitato di aggirarsi nei corridoi della JS quando nei paraggi cera Yuna o Jey. Mina era sempre rimasta in compagnia con le colleghe o con Aliee e Min con cui si divertiva un sacco, e non esisteva giorno in cui non passasse del tempo insieme a loro. Andava tutto alla perfezione fin quando arrivò l’ora di palestra. In cui di solito le band più popolari erano in sala di registrazione, ma quel giorno tutti i manager avevano una riunione. E così l’istruttore decise di dividere in due squadre gli inscritti e di fare una partita a rugby. Per fortuna Jey non era in squadra con Mina, ma doveva comunque osservarlo giocare, e per Mina le sarebbe costato una punizione, già se lo sentiva. Le squadre furono maschi contro femmine. Dopo un breve riscaldamento, un fischio da parte dell’istruttore, fu il segno di inizio partita. Mina aveva usato la tattica di essere distratta, così nessuno le avrebbe passato la palla. Per un istante la palla fu solo di Yuna che sfidava Jey, e i compagni ridevano divertiti per la spiritosa sfida, e Mina ne fu’ beata, e sperava che la partita continuasse così fra i compagni. Quando la palla si avvicinava, Mina girava al largo, fin quando Aliee, la chiamò attirando l’attenzione e Mina fu costretta a voltarsi, e prendere al volo la palla. La palla le arrivò fra le braccia, e un gruppo di ragazzi le stavano correndo in contro. Mina nel panico, iniziò a correre nella direzione opposta, e passò la palla a una compagna che era nella zona, e se ne liberò. Le ragazze fecero punto, e i compagni si caricarono ancora di più di adrenalina. La palla ritornò a Yuna che la passò a una compagna e Jey gliela rubò gentilmente. Aliee saltò a dosso a Jey per rubargli la palla, ma la palla rimbalzò sotto i piedi di Mina: << prendila! Prendila! >> gridarono tutte le compagne. Mina non le restò che raccogliere la dannata palla e corre. In un momento di caos nel campo, Mina inciampò, andando a dosso ad alcune compagne, perdendo l’equilibrio cade su Jey, che insieme caddero a terra uno sopra l’altro, e le loro bocche si toccarono in un bacio accidentale. Mina non si poté nemmeno scusare con Jey, perché altrimenti avrebbe invaso una delle sue regole. Mina si rimise in piedi velocemente, allontanandosi da Jey, senza badare le esclamazioni di sorpresa dei compagni. Mina passò la palla a una compagna e uscì dal campo, senza guardare nessuno in faccia. Mentre se ne andava Mina sentiva il calore della rabbia di Yuna, tremendamente gelosa. Mina si rifugiò in bagno dello spogliatoio. Il panico la tormentava. Che cosa le avrebbe fatto ora Jey? Rimase lì a camminare avanti e indietro. Mina stava sudando, tremando e continuava a deglutire a vuoto. Fin quando la lezione terminò e le compagne entrarono in spogliatoio: << odio quella stronza! >> sentì gridare Mina. Yuna era infuriata con lei. << sta distruggendo la tua relazione. >> intervenne una delle sue amiche: << se la trovo l’ammazzo! >> gridò isterica. Yuna spalancò con rabbia la porta del bagno e Mina si trovò davanti a una tigre della savana. << ha, eccola. >> Yuna si avvicinò, e prese Mina per i capelli: << e successo per sbaglio. Non volevo farlo. Scusa. >> gridò disperata Mina mentre la compagna gli tirava i capelli e scalciava. << e stato uno sbaglio. >> insistette Mina. Nel frattempo, qualcuna delle compagne chiamò l’istruttore, che le fermò. Ma la rabbia di Yuna non era ancora finita. Mina iniziava a lasciarsi prendere dalla depressione. Questa volta Layee Taey, Aliee e Min, sapevano tutte dell’accaduto, e non potevano fare niente per aiutare Mina. Erano tutte profondamente dispiaciute. Sapevano tutti che era stato un incidente, e che la reazione di Yuna era esagerata.

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Capitolo 19
*** diciannove ***


Per due giorni Mina rimase tranquilla e portò avanti il lavoro con le compagne, per le nuove esibizioni delle Queen Flower. Aliee e Min avevano delle lezioni private, e per non rimanere da sola Mina andò dalle colleghe, fin quando non vennero chiamate da delle compagne di corso. E così Mina si trovò da sola, e non se né preoccupò. Se Jey ancora non l’aveva punita, forse lui era consapevole che era stato un incidente, quel bacio avvenuto in palestra. Mentre Mina stava per entrare in dormitorio, si fermò sentendo alcune ragazze parlare di Yuna: << avete saputo che Yuna ha lasciato Jey? >> << si. E scoppiato il caos, fra i loro fan. >> << questa volta Mina ha esagerato. >> << di sicuro non la passerà liscia. >>. << avete visto come era distrutto Jey in questi giorni? >>. Mina non volle sentire altro. Capendo che non era il momento opportuno di entrare nel dormitorio, decise di andare nel primo laboratorio libero che avrebbe trovato. Ma Jey gironzolava fra i corridoi con i colleghi, Mina riuscì a girare all’largo fin quando non se lo trovò davanti: << ho capito chi sei. >> Mina si allarmò che avesse saputo la verità. Jey lentamente si avvicinò a lei. Mina era intrappola, i colleghi di Jey l’avevano circondata. << sei un demonio del cavolo, venuta qui per rovinarmi la vita! >> Mina quasi si sentiva sollevata che non l’avesse riconosciuta. Ma non era lui che stava rovinando la vita a lei? << non è come pensi. E stato solo un incidente. Non avevo intenzione di…>> cercò di spiegare: << mi stai parlando? >> Mina si rese conto di aver fatto la mossa sbagliata, e abbassò subito lo sguardo. Mentre Jey era davanti a lei: << perché non andiamo in un posto tranquillo? >> Jey l’afferrò e la spinse fuori dall’edificio. << per colpa tua Yuna mi ha lasciato. Da quando sei venuta qui, io e lei abbiamo sempre litigato. >> Mina mantenne la calma, anche se due dei suoi colleghi la tenevano ferma: << non posso fare a meno di punirti. >> ruggì a denti stretti, mentre pescava una forbice dalla tasca della sua giacca. << ti prego no. Ti ho chiesto scusa. >> non riuscendo più a trattenersi, Mina esplose in lacrime. La vista delle forbici l’aveva messa nel panico. << non è abbastanza. >> Jey gli si avvicinò infuriato, e questa volta gli tagliò metà orecchio. Involontariamente Mina accolta dalla fitta di dolore all’orecchio, scalciò Jey nelle parti basse, allontanandolo via, mentre i due colleghi di Jey la tenevano ferma. Jey si rimise in piedi, e sfogò tutta la sua rabbia con una serie di pugni nello stomaco di Mina. Laye e Taey erano presenti nella stanza dell’infermeria dove Mina era stata ricoverata. In visita era venuto il manager: << che diavolo sta’ succedendo? >> volle sapere il manager. Mina rimase muta a fissare il vuoto. Il manager si voltò verso le due ragazze in cerca di risposte, ma le due sollevarono le spalle come se non sapessero niente, anche se in realtà sapevano tutto. << inizio a dubitare che questi non sono semplici incidenti. Mi state nascondendo qualcosa? Dovete dirmi se c’è qualcuno che vi fa del male. >> il manager fissò Mina, ma lei rimase muta, a fissare il vuoto. << ma che gli prende? >> l’uomo si rivolse alle due ragazze: << è ancora sconvolta, e non ha voglia di parlare. >> << si, laschiamola riposare. >> parlarono le due ragazze tese e agitate. Il manager se né andò mentre le colleghe rimasero. Si avvicinarono al letto e si misero a canto a Mina: << vi giuro che lo ammazzo. Più tempo passa, più la mia rabbia aumenta. >> parlò Taey: <> commentò la ragazza con la cicatrice che gli attraversava il volto. << si. E devi continuare ad essere forte come lo sei sempre stata. >> l’incoraggiò l’altra collega. Mina si era arresa di essere forte. Aveva provato a esserlo, ma era stato tutto inutile. Ora si era lasciata abbandonare alla solitudine. << Mina siamo preoccupate per te. Forse dovremo mollare. >> aggiunse Layee. Mina prese il quaderno dei spartiti, sul tavolino mobile di fianco al letto, e iniziò a scrivere il testo di una nuova canzone, non cera niente di meglio che scrivere cosa provava in quei momenti. Le due compagne uscirono dalla stanza lasciandola sola. Mina poté sfogarsi scrivendo e piangendo in tutta tranquillità. Stare alla JS stava diventando un vero incubo. Mina non si sarebbe arresa, nessuno avrebbe saputo che lei era Nara Rhee delle GirlDay, fin quando non sarebbe arrivato il momento. Qualcuno entrò nella stanza, e Mina non si preoccupò di vedere di chi si trattava. Davanti a lei comparve Jey, che si mise seduto nel letto e prese la mano di Mina fra le sue, il ragazzo la strinse forte. << sapevo che ti avrei trovato ancora in salute. Hai un bell’aspetto. >> fu ironico. Jey strinse ancora più forte la mano, Mina rimase voltata dall’altra parte, sopportando il dolore della stretta alla mano: << sono venuto solo ad avvisarti che se dirai qualcosa al direttore, sarà costretto ad ucciderti. Quindi stai attenta a quello che dici in giro. >> Jey le lasciò la mano. Mina non si mosse fin quando non lo senti uscire dalla stanza. Non c’era rischio, Mina non avrebbe detto niente a nessuno. Lasciava che il tempo facesse il suo dovere. Davanti al direttore Jin Sugo e al manager, che volevano delle spiegazioni, Mina non parlò. I due uomini non presero nessun provvedimento e per quella volta le GirlDay erano salve: << vediamo se succedono altri incidenti, e saremo costretti a mandarvi via da qui. >> parlò il direttore al manager delle ragazze. << non vorrei che quei mostri abbiano scoperto dove si tengono nascoste le GirlDay. >> parlò il manager preoccupato ricordando le minace di morte rivolte al gruppo delle tre ragazze. << no credo che qualcuno sappia che le GirlDay alloggiano qui. >> rassicurò il direttore

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Capitolo 20
*** venti ***


Erano passati diversi giorni, e nessuna delle amiche di Mina era riuscita a farla sorridere. Le lezioni ai corsi erano sempre piene di tensione. L’unica cosa positiva era, Yuna non la infastidiva più e Jey era tropo impegnato a rimediare a salvare la sua relazione sentimentale. Nel frattempo, in quei giorni erano anche aumentati i fan delle Queen Flower, segno che stavano lavorando bene, nessuno aveva sospettato niente in Mina Layee e Taey. Molti però avevano fatto domande sulla lunga cicatrice in volto di Taey. Questa volta gli inscritti avevano dovuto prendere una corriera riservato a loro, che lì portò in una piazza, dove era stato preparato un palco scenico all’aperto con grandi schermi e venivano trasmessi dei video clip musicali. Mentre tutti si stavano ancora preparando dietro le quinte. Il pubblico presente erano dei giovani cittadini, che venivano ad conoscere i nuovi principianti che forse avrebbero raggiunto il successo un domani. La festa era una presentazione delle band. Mentre tutti gli inscritti erano scesi dalla corriera, le colleghe di Mina e Kim erano rimasti a bordo. Nessuno li avrebbe viste. Tutte tre indossarono un vestito il lattice rosa, viola e lilla. Indossarono una gonna fatta di palloncini colorati con i tre colori. << come farò ora a nascondere l’orecchio? >> domandò Kim trafficando con i capelli di Mina, mentre le stava preparando a un nuovo evento. << usa questo, lo indosseremo tutte. >> Layee le passò un ampio cappello. E Kim lo andò ad appoggiò subito sulla testa di Mina, scoprendo che era perfetto per il caso di Mina. L’ampio e largo cappello nascondeva l’orecchio. Tuto era pronto. Le ragazze erano felici, anche se Mina non parlava si erano accorte che agli allenamenti Mina tirava fuori la voce, ed era la cosa più importante. Le due ragazze sapevano che per Mina cantare era tutta la sua vita, e sarebbe stato un duro colpo non sentire più la sua voce, visto che era la leader del gruppo. Dopo l’esibizione delle solite band, toccò alle Queen Flower. Sotto all’palco centinaia di giovani ondeggiavano in aria il lightstick, una luce chimica a forma di maschera, e i colori disponibili erano i tre colori. Mina non si stupì di vedere il lightstick rosa che teneva Jey. Mentre Yuna si trovava distante da lui in compagnia delle sue solite amiche che la seguivano ovunque. I compagni del corso di Mina erano tutti usciti dalle quinte e si unirono alla folla solo per assistere all’esibizione. Nessuno aveva mai cercato di svelare i loro volti, come se alla gente piacesse il fatto che le maschere le rendessero misteriose. E forse anche il fatto che in un’intervista alla radio della JS le tre ragazze avevano spiegato che quando sarebbe stato il giusto momento si sarebbero svelate loro stesse. Quando le note della canzone partirono nascondendo qualsiasi altro rumore proveniente dalla folla, le tre ragazze entrarono in scena. I palloncini che coprivano il pavimento del palco, al passaggio delle tre ragazze si alzarono in aria e volavano verso il cielo e il pubblico. Iniziarono a cantare e la folla davanti a loro alla loro vista iniziò a urlare impazzita. Tutti conoscevano il testo della canzone e cantavano insieme alle Queen Flower altri ballavano scatenandosi. La canzone era stata scritta da Taey, e il ritmo era accattivante, in stile rookie. Come finale del esibizione questa volta, premendo il solito tasto, fece scoppiare tutti i palloncini che formavano una gonna svelando dei pantaloncini corti coperto da fiori. Tutti rimasero sbalorditi per il finale. E le tre ragazze erano serene che tutto fosse andato per il verso giusto. Mina durante l’esibizione si era trattenuta molto, e per la maggior parte dell’esibizione era stata tremendamente seria a parte nel finale che si sforzò di sorridere. Tutta la serenità delle tre ragazze sparì subito dopo l’esibizione. Il manager dei Crot, costrinsero le tre ragazze a fare delle foto insieme, e tutte tese per la presenza di Jey, che subito si avvicinò a Mina, mentre lei cercava in tutte le maniere di evitare il suo contatto. Bastava solo un tocco di Jey a farle ricordare quanto male potessero fare quelle mani. Layee trovò una soluzione per evitare che Jey toccasse in qualche maniera Mina spiegando che loro sarebbero state davanti per mostrare i loro vestiti e che i quattro ragazzi si sarebbero messe dietro di loro. La foto fu stata scattata. Layee fu circondata dai membri dei Crot mentre Taey venne travolta dai fan. E distratte non si accorsero che Jey aveva afferrato una mano di Mina trattenendola: << non ti offendi se ti dico che la parte più bella delle vostre esibizioni sono i vostri finali a sorpresa? >> Mina si sforzò di sorridere e di mantenersi più naturale possibile: << e Lilla che pensa a quello, a lei piacciono i colpi di schiena e lo spettacolo. >> spiegò. << sono contento che la tua timidezza non vada a influire sulla tua esibizione, ma oggi mi sembravi assente. Sofri di emicrania? Ogni volta che vi trovo hai sempre mal di testa o stai poco bene. >> aveva notato Jey, ridacchiando. << hai problemi di salute Rosa? >> le chiese in fine: << non assolutamente no. Mi stanco facilmente ecco tutto. Passiamo la maggior parte delle giornate a prepararci per le esibizioni, e abbiamo sempre poco tempo per riposare. >> << già a chi lo dici. Siete al primo posto dopo la mia band in classifica musicale delle esibizioni della JS. >> risero. << i migliori rimanete sempre voi. >> Mina cercò di essere più gentile possibile. all'improvviso Jey le prese entrambe le mani: << non posso fare davvero niente per convincervi a collaborare con noi? >> Mina alla presa leggera delle sue mani si paralizzò nel posto, il suo volto divenne pallido, e iniziò a tremare: << hai freddo? >> le domandò Jey: << no. Non c’è assolutamente niente che tu possa fare per farci cambiare idea. >> Mina si liberò dalla presa di Jey, e un gruppetto di giovani fan catturarono la sua attenzione. I fan le fecero un sacco di domande, e Mina riprese a sorridere, ignorando Jey, che gli rimase a fianco per pochi minuti, aspettando di avere del altro tempo per parlargli, poi vedendo che la permanenza dei fan si stava prolungando, si arrese raggiungendo i suoi compagni.

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Capitolo 21
*** ventuno ***


Il giorno dopo in uno dei tanti corridoi della JS: << e così parli quando vuoi. >> aveva notato Layee. Mina sorrise appena: << non dovresti parlare con quel cretino di Jey, parla con noi più tosto. >> si aggiunse Taey. A interromperle furono Aliee e Min, che raggiunsero Mina in compagnia delle colleghe: << è così vai dire menzogne su di noi a tutti. Ti credi spiritosa he? >> fu rabbiosa Min: Mina confusa le osservo. Di cosa stavano parlando? << hai detto a tutti che ho corrotto un istruttore per partecipare all’evento di ieri sera. Pensavo sapessi come fosse stato difficile fare parte delle band più popolari della JS quando sono solo una solista. >> parlò Aliee. Mina ancora non capiva. Sapeva perfettamente quanto lavoro bisognasse fare per arrivare alle band più conosciute della JS solo per partecipare a importanti eventi, ed era stata proprio Mina ad aiutarla per fare in modo che partecipasse da solista all’evento del giorno passato: << è io non ho fatto sesso con Jey solo per avere una collaborazione, e nemmeno ho malattie veneree. Da dove hai preso queste menzogne Mina? >> le due ragazze se ne andarono, senza dare l’opportunità a Mina di spiegare. Lei non aveva raccontato niente di nessuno in giro per la JS. Ora però Mina capiva, qualcuno aveva detto che lei era andata in giro a raccontare quelle fesserie agli tirocinanti della JS, Mina sospettava di Yuna. Mina non riuscì a trattenere le lacrime, qualcosa le diceva che aveva perso le uniche due amiche che si era fatta da quando era arrivata lì, in quell’inferno in cui doveva combattere da sola. << sono sicura che qui c’è lo zampino di Jey o di quella stupida di Yuna. >> mormorò Taey. << non ci pensare ok. Ci siamo ancora noi con te. Non sei sola. >> cercò di incoraggiarla Layee. Raggiunsero l’ufficio del direttore, che non cera ma aveva dato il consenso alle tre ragazze di incontrare il loro manager nel suo ufficio per stare tranquille, in modo che nessuno li vedesse. Le tre ragazze furono felici di vedere il Manager, lo salutarono calorosamente e poi tutte e tre si misero sedute sul divano in pelle: << ti prego dici che ci porti delle belle notizie. >> lo implorò Layee: << mi di spiace ragazze, ma le minacce arrivano ancora. >> le deluse l’uomo: << ma è passato un mese. >> commentò Taey: << lo so. Forse serve ancora del tempo, in fondo vi state divertendo anche qui no? siete hai primi posti dei talenti della JS. >> << si lo sappiamo. >> mormorò Layee: << e poi qui e tutto una noia, abbiamo tutte e tre dei voti alti, e facciamo invidia agli iscritti del corso. >> il manager rise divertito: << vogliamo tornare alla Eungj. >> si lamentò Taey: << lo so ragazze, portate ancora un po’ di pazienza. E vedrette che tutto ritornerà come prima. >> fu’ positivo il manager. Finalmente era arrivata la pausa dalle lezioni e tutti i tirocinanti si erano riuniti nei giardini delle Jin Sugo, alcune Band si esibivano a turno sul semplice palco scenico. Mina era stanca di ascoltare i discorsi delle due colleghe, che si allontanò da loro con la scusa di dover andare in bagno. In realtà Mina finse di andare in bagno e poi attraversò la palestra e uscì dalla porta di emergenza raggiungendo i tranquilli giardini dietro l’edificio. Si accorse troppo tardi la presenza di Jey da solo, mentre svoltava un angolo. Mina fece in modo di scappare via ma Jey fu stato svelto ad acchiapparla. << capiti proprio in un momento giusto. >> Jey la catturò in un abbraccio, Mina cercò di liberarsi: << stavo giusto guardandomi un porno. Per colpa tua non posso scopare con Yuna e quindi tu ora prenderai il suo posto. >> Jey la spinse dentro a una gabina elettrica. Impaurita Mina iniziò a picchiare Jey, se lui usava le manieri forti con lei perché lei non avrebbe fatto lo stesso? Ma non servì. Jey la spinse a dosso a una fredda parete e la tenne schiacciata lì, schiaffeggiandola fin quando Mina dava segni di confusione, e solo allora le sollevò la gonna. Mina ritornò in se e tirò un pugno sul petto duro di Jey, facendosi male. Jey le tirò una ginocchiata nella zona intima, e Mina si accasciò a terra, bastò quei pochi secondi a Jey per abbassarsi i pantaloni, afferrare per il collo Mina e violentarla. Ora mai Mina non aveva più le forze per reagire. Successe tutto in pochi minuti. Mina aveva solo sentito qualcosa di molto duro entrarle dolorosamente dietro di lei, e non trovò assolutamente piacere. Quando il ragazzo fu soddisfatto, se né andò lasciandola a terra. Mina si sentiva a pezzi. Rimase li, fra il silenzio di quella gabina elettrica per diverse ore, saltando il resto dei corsi. Rimase da sola a pensare, a cosa potesse fare, domandandosi se era ancora in grado di reggere tutto quello. No Mina non riusciva più a reggere tutto quello. Ma poi pensò hai tutti quei fan che l’anno sempre sostenuta, e alle donazioni che faceva alle associazione che organizzavano incontri per unire tutte le vittime di bullismo. Bastò quel ricordo a farla rimettere in piedi, e a farle ricordare chi era. Quando calò la sera, e tutti erano in mensa a cenare. Mina aveva a dosso tutti gli occhi di ogni iscritto. Capì solo dopo essere uscita dalla mensa che alcuni iscritti fermarono Mina: << hai violentato sul serio Jey membro dei Crot? >> Mina venne accolta dal panico. Era quello che Jey aveva raccontato in giro? << guarda che sappiamo tutto. Jey ci ha fatto mostrare i lividi che gli hai lasciato. Se questo e il tuo modo per arrivare al successo, hai già fallito.>> << nessuno di noi ti ha mai sentita cantare o esibirti. >> furono minacciosi. Mina non riuscì a spiccare parola, si sentiva in pericolo ed era sola! << andrai via da qui Mina Rhee! >> le urlò uno di loro. Mina si sentì tremendamente delusa, stava andando tutto storto, e Mina non sapeva più che fare. Decise solo di lasciare credere agli altri quello che volevano, solo per mantenere il segreto delle GirDay. Mina se ne andò quando il gruppo di inscritti ancora la stavano insultando minacciandola di andarsene dalla JS. Il direttore Jin Sugo non poté non chiamare Mina nel suo ufficio appena gli arrivò la voce. << girano delle voci tra i miei inscritti e la cosa non mi piace. Mina, forse e ora che mi spieghi cosa sta succedendo. >> Mina osservava fuori dalla finestra, senza ascoltare il direttore: << io ti conosco bene, e so che quelle voci non sono vere. Possiamo svelare chi siete e tutto finirà. >> Mina non voleva che scoprissero chi fosse se prima le minacce non erano cessate, e lei e le sue compagne potevano ritornare a lavorare e a organizzare i tour: << se non mi parli io non ti posso aiutare, mi dispiace. Quando te la sentirai di parlare io sono qui d’accordo. >> Mina si alzò dalla sedia senza attendere il permesso di andarsene. Non bastava solo essere infastidita da Jey e da Yuna, si erano messi anche tutti gli inscritti, che si divertivano a fargli gli scherzi. Ormai esausta Mina non riuscì più a dormire alla notte è né a mangiare nei gironi successivi, aveva perso del tutto la parola. Mina era al limite della sopportazione, che decise di scrivere una lettera alle due colleghe dicendo che dora in avanti si sarebbe esercitata da sola per le esibizioni future delle Queen Flower. Così Mina si abbandono a se stessa. Per una settimana Mina fu disturbata dai giornalisti delle JS e dal radiofonista della radio sul fatto della violenza sessuale di Jey. E si era rifiutata di rispondere alle loro domande, così sui giornali scrissero, che il suo silenzio era una conferma a quello che era accaduto. << ci devi spiegare questa storia, perché non ci hai detto niente? >> le parlò Taey, fermandola in corridoio, mentre tutti erano hai corsi. Mina non parlò: << non puoi chiuderti in te stessa, non sappiamo quello che ti sta’ succedendo e non ti puoi allontanare da noi. >> aveva aggiunto Layee. Mina quasi si commosse, a vedere quanto si sforzassero per aiutarla. Ma Mina ormai si era abbandonata alla solitudine e a se stessa. Era da una settimana ormai che Mina non si presentava agli allenamenti con le colleghe. Si era sempre allenata durante la notte visto che non riusciva più a riposare senza avere incubi. E aveva studiato tutti i programmi che le due colleghe le avevano spedito. Quello era l’unico modo in cui trovava un po’ di serenità.

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Capitolo 22
*** ventidue ***


Mina aveva raggiunto le colleghe nello studio fotografico, per un photoshoot. Era travestita da Rosa, e lo stesso le colleghe, che appena la videro corsero ad abbracciarla. << meno male Kim e riuscito a sistemarti questa faccia da zombie. >> commentò Layee: << Come stai?>> le domandò prendendole le mani. In attesa di una risposta: << ancora non parli? >> sospirò la compagna, lasciando delusa le mani di Mina: << ipotizziamo che stia bene. >> si aggiunse Taey baciando Mina sulla guancia. Il fotografo chiamò la loro attenzione appena il set fu pronto. Mina era serena quindi riuscì a sorridere in tutte le foto. Alla fine il fotografo fece entrare i giornalisti per un’intervista e Mina se né andò a gambe levate. Non aveva niente da dire a loro. E di sicuro le avrebbero fatto le solite domande. Le risposte che avrebbe potuto dare Mina non sarebbero interessate a nessuno. Poi i giornalisti nei notiziari avrebbero scritto l’incontrario di quello che Mina diceva. In corridoio incontrò i Crot che stavano uscendo dallo studio di registrazione con il loro manager. E Jey la notò: << hey, caspita e la prima volta che mi capita di vederti in giro. >> Mina si voltò con sguardo di fuoco: << wow giornata stressante mia signora? >> la prese in giro. Mina riprese a camminare ma Jey l’afferrò per un braccio: << hai fretta? Ti va di venire in caffetteria? >> Mina tentò di allontanarsi ma Jey la spinse a dosso di lui. Il corpo di Jey era ben muscoloso, lo poteva sentire da sotto i vestiti. Mina sospirò, cercando di mantenere l’autocontrollo. Fin quando era Rosa non le avrebbe fatto del male. Distratta dai pensieri Mina non si accorse che Jey la stava baciando, mentre le sue braccia la trattenevano. Mina lo spinse via, e le diede un ceffone, e solo allora riuscì a liberarsi. Mentre Mina se ne andava lo sentì imprecare. Mina era collegata con una video chiamata con le colleghe e il manager. << perché non siete tutte e tre insieme? >> aveva chiesto il manager vedendo le due video chiamate aperte: << Mina aveva un recupero, e ci siamo dovute separare. >> aveva trovato una scusa Layee. Il manager non era ancora all’occorrente di quello che stava succedendo tra di loro, ed era meglio che continuassero a mantenere il segreto se volevano ritornare ad esibirsi. << ok. Bè allora, vi dico le novità. Il manager dei Crot ha notato il vostro talento, e vogliono aumentare il lavoro chiedendovi una collaborazione, ovviamente con il gruppo che formate adesso delle Queen Flower: << davvero? >> si stupì Taey: << ma non se ne parla. Potrebbe succedere che scoprano il nostro segreto. >> continuò il manager: << nessun problema, noi con quelli non facciamo un bel niente. >> confermò Taey. Il manager rimase sorpreso dalla sua risposta: << pensavo che sarebbe stato difficile convincervi a rifiutare l’invito, so che i Crot sono i vostri idoli e pensavo che avreste voluto a tutti i costi partecipare, ma va bene allora… >> il manager parve confuso: << siete offese anche voi che Yuna abbia lasciato Jey? >> domandò in fine il manager: << no. Per niente. >> rispose Layee indifferente: << ok. Siete strane. È successo qualcosa che io ancora non so? >> indagò il manager: << vedendoli di persona abbiamo scoperto che non lavorano così bene come pensavamo, siamo state deluse ecco. >> << davvero? Han… ok. E’ evidente che sta succedendo qualcosa, ma faccio finta di non capire. Visto che state facendo un ottimo lavoro, non voglio discutere. >> chiarì il manager: << la vostra compagna e tornata a parlare? >> il manager si rivolse a Mina, che per tutto il tempo era rimasta in silenzio ad ascoltare: << no. >> rissose Layee: << e ancora sconvolta per qualcosa. >> << se ha deciso di fare lo sciopero del silenzio, non m’interessa, l’importante che faccia sentire la sua bella voce alle esibizioni. >> << ha sempre studiato le basi e ha sempre cantato. >> << ottimo. Continuate così ragazze. >> si salutarono e chiusero le video chiamate. Mina era felice che non ci fossero stati problemi a rifiutare la collaborazione con i Crot. Solo la vicinanza di Jey l’avrebbe infastidita, non sarebbe nemmeno riuscita a cantare con la sua presenza a fianco. Seduta il bagno, Mina aprì il sito internet delle GirlDay e trovò un sacco di messaggi in cui doveva rispondere. Uno dei tanti messaggi era di Yuna, dove le scriveva che le mancava molto, e che è da molto tempo che non si sentono. Un tempo Mina era rimasta in contatto con Yuna, poi con il rapimento di Taey ci furono altri problemi a cui doveva pensare, e così non si erano più sentite. Il messaggio di Yuna terminava: che al più presto avrebbero dovuto rifare una collaborazione e le chiedeva come stava. Fu l’unico messaggio in cui Mina non rispose. Era profondamente delusa del comportamento di Yuna. A risollevare il morale a Mina, furono l’infinità di messaggi da parte dei fan, dove avevano inviato messaggi, video e audio cover, domandando come cantassero e se erano abbastanza Bravi per affrontare un provino. Mina rispose a tutti. Rassicurando i fan, di stare benissimo, e che purtroppo si sono dovute sciogliere per motivi di sicurezza ma che almeno il sito ufficiale sarebbe sempre stato attivo per loro. E scrisse delle lunghe righe per chi si era rivolto a lei confidando di essere vittime di bullismo. E così passò un intero pomeriggio. Mina era a una lezione di canto privata, dove una donna di nome Yoora, le faceva sperimentare le varie tonalità vocali, provando a cantare famose e storiche canzoni coreane e cinesi. Mina scoprì di essere capace di cantare con diverse tonalità che da ragazzina non ne sarebbe stata capace. L’istruttrice fu sempre gentile e paziente con Mina, rispettando il suo silenzio. Mina faceva sentire solo la sua voce solamente quando cantava. Cantare era la sua vita, in qualche modo riusciva a sfogare tutto lo stress che gli creavano gli altri compagni del corso così. Non esisteva un solo giorno dove gli altri inscritti la incolpavano per la separazione di Yuna e Jey. Mina osservò l’istruttrice sistemare gli spartiti. E osservandola meglio in viso, notò che aveva gli stessi lineamenti del viso di Jey, ma forse si sbagliava. Sarebbe stata impossibile, perché se fosse stata veramente la madre di Jey di sicuro sapeva della falsa notizia che lei lo aveva violentato e che lo avesse fatto lasciare con la fidanzata, in vece la donna trattava Mina come se si rivolgesse a sua figlia. << le canzoni che proviamo da settimane, meritano di essere ascoltate signorina Rhee. Non parlerai ma quando canti hai una voce veramente meravigliosa e incantevole. Che cosa ne pensi di cantare al festival dei membri da solista? >> le aveva domandato sorridente la donna. Si stava parlando di un’esibizione senza travestimenti? Mina mosse la testa in un cenno di no: << non devi avere paura. Questo e il lavoro per cui ti stai preparando. Che senso ha studiare canto se poi non ti esibisci? >> la donna aveva pienamente ragione, Mina però conosceva il difficile pubblico per cui si sarebbe esibita. Tutti gli iscritti l’avrebbero umiliata fino alla fine dell’esibizione. Mina non avrebbe più retto altri insulti dei compagni di corso. Mina raccolse i suoi fogli: << di cosa hai paura? Ti sei inscritta alla Jin Suga per cosa? >> l’istruttrice non sapeva la storia di Mina che l’aveva costretta a portarla alla JS. E la stava provocando trovando un modo per farla reagire, ma Mina con ci cascò. Si alzò e uscì dalla silenziosa stanza di musica dove le note di canzoni storiche si erano spente. Camminando lungo l’affollato corridoio, Mina sentì la testa girare, prosegui per la sua strada pensando che era tutto lo stress accumulato in quei giorni. Distratta fra i suoi pensieri, Mina non notò un iscritto che le fece lo sgambetto mentre stava scendendo le scale. Mina rotolò giù facendo volare in aria tutti gli spartiti delle canzoni che aveva studiato con passione in quelle settimane stressanti. I fogli gli caddero a dosso mentre era distesa a terra, con le risate degli altri iscritti che le facevano da sottofondo. Lei non aveva fatto niente! Non aveva violentato nessuno e nemmeno costretto a una coppia di separarsi, non si meritava tutto quello. La testa le girava, e le lacrime le scesero lungo le guance mentre cercava di raccogliere tutti i fogli sparsi, mentre ancora i compagni ridevano: << aspetta ti aiuto. >> sentì Mina dietro di lei, una voce famigliare. Jey. Il ragazzo con il sorriso da ebete raccolse alcuni fogli. Davvero Jey la stava aiutando? Il ragazzo raccolse un po’ di fogli: << ecco tieni. >> le disse lanciandoglieli a dosso, facendo scatenare altre risate fra gli iscritti. << dai ragazzi perché non la aiutiamo? >> Jey incoraggiò gli iscritti che ogni uno di loro raccolse i fogli e poi li lanciava a dosso a Mina, che trovò le forze di alzarsi e di andarsene senza recuperare i fogli. Mina si nascose in uno sgabuzzino, li pianse tutte le lacrime, mentre la testa le girava sempre più veloce, e tremando per la rabbia svenne. La luce dello sgabuzzino si era spenta e Mina si risvegliò al buio.

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Capitolo 23
*** ventitré ***


Era un pomeriggio tranquillo e Mina era nella sala coreografia con le colleghe. << dobbiamo fare anche noi delle live per il sito della JS. Siamo l’unico gruppo che non lo fa. >> parlò Layee sistemando la borsa nel solito angolino della sala. << è vero. Se non lo facciamo gli inscritti penseranno che abbiamo qualcosa da nascondere. Facciamo qualche ripresa oggi, dove ci alleniamo. >> suggerì Taey. Quella volta Mina era stata costretta a trovarsi con le colleghe di lavoro, e la faccenda delle live per il sito della JS sembrava quasi una scusa per stare unite. Ma quando Taey le fece vedere alcune live il sito degli altri gruppi, capì che non era una trovata per stare insieme. Nell sito tutte le band e i solisti inscritti alla JS pubblicavano vari video delle loro giornata, e i video più popolari venivano venduti hai giornalisti. << mettiamoci a lavoro. >> fu elettrizzata Taey dall’idea. Indossarono le maschere e rimasero vestite normali senza nessun costume di scena, e iniziarono a fare qualche prova con la telecamera. Cantarono una cover a cappella in un brano popolare dei Crot. Mina conosceva tutte le ultime canzoni dei Crot e delle Roseè, e non serviva un genio per capire che erano rivolte a lei. I ritornelli delle loro canzoni combaciavano con alcuni avvenimenti accaduti. Per due ore provarono delle coreografie e poi si misero a discutere davanti alla telecamera del finale a sorpresa chiedendo anche un consiglio hai fan, che avrebbero potuto lasciare un commento sotto il video quando sarebbe stato pubblicato. Quando spensero la telecamera pubblicarono subito il video e una volta fatto, decisero di guardare alcuni video delle altre band, per valutare come loro montassero il video. Guardarono un video dei Crot, dove da solo Jey reggeva la sua chitarra, e si esibiva in una canzone dove parlava di essere stato violentato, cantando la canzone in seconda persona. Mina si sentì profondamente offesa. Jey voleva fare credere a tutti che era lui la vittima. Tutta la JS conosceva cose sbagliate su Mina, e non sapeva come rimediare a quel casino che le ha creato Jey. Quando si spense il filmato, Mina stanca di tutto non riuscì più a trattenere le lacrime: << Mina che ti succede? >> si era accorta Taey. Mina si era alzata ed era uscita dalla stanza, e si era andata a chiudere nei bagni del dormitorio, dove a quell’ora non c’era anima viva. Staccò una lametta da un rasoio e si tagliò il polso. Quello bastò a placare la tensione e la rabia che portava dentro. Non riusciva più a trattenere tutto quel peso. Si sentì confusa per diversi minuti, dopo di ché, le lacrime sulle sue guance si erano asciugate. Uscì dal bagno più serena e libera, ma non raggiunse le colleghe. Si diresse nel laboratorio di musica, che si presentò silenzioso, quando di solito al suo interno si scatenavano milioni di melodie. La finestra dava sul giardino, dove alcuni tirocinanti stavano facendo una pausa, tra le quali c’erano anche i Crot. Jey la osservò tirare le tende, e una volta al buio, si sede davanti al pianoforte, e scatenando una malinconica melodia, e cantò tristi parole.

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Capitolo 24
*** ventiquattro ***


Quella mattina Mina si era svegliata indisposta. Si sentiva scombussolata e non era riuscita a dormire bene. In spogliatoio, per scappare dagli insulti dei compagni, Mina dovette cambiarsi in bagno. Si cambiava lì, perché non voleva fare vedere hai compagni il suo corpo rovinato da lividi viola che le aveva procurato Jey. In palestra non c’erano i membri dei Crot, perché si stavano preparando insieme alle Roseè per un comeback. Quindi Mina si sentiva più tranquilla, anche se non aveva proprio voglia di fare palestra per modificare le forme del proprio corpo solo per piacere di più alla gente. Le regole delle JS erano ben chiare, tutti dovevano avere fisici mozza fiato per le ragazze, e ben scolpiti per i ragazzi, tutto solo per fare più colpo sui fan. Mina sapeva che non era un bel esempio da dare hai giovani e che a Mina non serviva dimagrire, visto che quando metteva piede in mensa Yuna e le sue amiche facevano di tutto per rovinargli i pasti, facendole passare la fame. Mina ricordava un caso, dove Yuna spingendola il vassoio era caduto a terra, un altro caso era stata quella volta dove le lanciavano da distante, con i cucchiaini scarafaggi e insetti morti vincendo chi faceva centro nel vassoio di Mina. Così, da quella volta Mina decise di prendersi sempre da mangiare hai distributori automatici, perdendo così un sacco di chili in pochissimo tempo. Forse era anche per quello che al mattino e durante il giorno soffriva di forti nausee, il suo corpo si stava ammalando. Mina ascoltò l’allenatore spiegare gli esercizi che avrebbero affrontato quella mattina. Iniziarono con alcuni esercizi di riscaldamento, come ad esempio corsa sul posto, dopo di che’ iniziarono con l’allenamento per le cosce, esercizi per ridurre il grasso dalle braccia e in fine l’allenamento per ridurre il grasso inferiore della pancia. Gli esercizi furono tutti di fila e Mina si sentì sfinita. I compagni la presero in giro perché era l’unica più sudata di tutti, e che trovandosi debole per una notte insonne Mina aveva fatto più fatica a svolgere gli esercizi di rutine. La lezione finalmente terminò, e mentre Mina si rimise in piedi, la testa prese a girarle così forte che svenne. Si svegliò poco dopo che l’allenatore l’aveva accompagnata in infermeria, dove ormai gli infermieri conoscevano molto bene Mina: << bene. Ora che ti sei svegliata, ti lascio con l’infermiere che ti spiega quello che è successo. Io ho lezione con un'altra classe. >> aveva detto l’allenatore turbato, impaziente di andarsene. L’infermiere fece un passo avanti, verso il lettino dove era distesa Mina: << da quanto tempo Mina? >> le chiese l’uomo con il camice. Mina non capì, e l’osservò dubbiosa: << sei in cinta Mina. Da quanto? >> Mina sgranò gli occhi e si mise seduta: << no. Stai calma. Dobbiamo capire per darti i giusti accertamenti. Ovviamente dovrai fare alcuni esami. >> Mina si sentì confusa. Non era possibile che fosse in cinta. Da quanto fosse depressa non aveva mai controllato l’ultimo ciclo mestruale. Ora capiva le forti nausee, e il senso di scombussolamento. Ricordò il giorno in cui Jey l’aveva bloccata nella gabina elettrica violentandola. Si. Senza nessun dubbio, il bambino era di Jey. Mina si trovò nel panico. Jey era pena riuscito a farsi perdonare da Yuna, ed erano ritornati insieme da poco. Yuna non avrebbe preso molto bene la notizia. << ti dovrò sospendere da alcune attività. >> proseguì il medico, dirigendosi verso una scrivania a compilare dei fogli. Nel frattempo Mina si rimise in piedi e quando raggiunse la scrivania, i fogli erano già stati compilati. Mina era distrutta, con questa notizia. Se Jey lo sarebbe venuto a scoprire l’avrebbe uccisa sicuramente. Tremante raggiunse il tetto dell’edificio, e si mise seduta sulla panchina. Da quando Mina si era dovuta trasferire alla Jin Sugo entertainment, le sue giornate erano andate sempre a peggiorare. Pensò a cosa poteva fare. Per nascondere le nausee non sarebbe stato un problema, visto il pallore della sua pelle e le profonde occhiaie e la sua magrezza, sarebbe potuto sembrare un disturbo alimentare. Per nascondere la pancia avrebbe indossato maglie larghe, ma poi alle esibizioni con le Queen Flower come avrebbe nascosto la pancia tonda? Mina non pensava minimamente all’aborto, avrebbe preferito dare il bambino in adozione. Ma con i problemi di salute che aveva, non credeva che quella creatura sarebbe durato molto dentro di lei. Non che non volesse quel bambino, ma aveva il terrore della reazione di Jey. Rimase a guardare l’orizzonte. Non aveva più lacrime da versare. Non gli restava altro che aspettare la sua sorte. I Crot e le Roseè, finalmente erano partiti per la loro turnée, e Mina si sentiva più rilassata. Anche se aveva i compagni di corso a disturbarla, loro non erano come Jey. << perché mangi qui tutta sola? >> Mina si voltò. La biblioteca a torno a lei era silenziosa, e si domandava cosa ci facesse Kim in biblioteca a quel ora quando tutti sono a cena. Mina non rispose: << ancora non parli? >> Kim prese posto difronte a lei, Mina smise di mangiare e fissò fuori dalla finestra. Scocciata che un’altra persona tentasse di capire quello che gli stava accadendo: << lo sai che con me puoi parlare, io so tutto di voi delle GilrDay. Ti puoi fidare di me. >> il ragazzo attese una risposta, sbuffò e continuò a parlare: << è evidente che c’è qualcuno che ti sta facendo del male, si vedono i lividi che tenti di nascondere. >> Mina l’osservò, intenta di parlargli. E vero di lui si poteva fidare, sapeva chi era. Ma non voleva rischiare. Avrebbe aspettato il momento opportuno per parlare. Mina si alzò, afferrò le sue cose, gettò le cartine nel cestino ed uscì dalla biblioteca. Doveva essere forte e tenere duro. << Mina! >> le voi delle due colleghe riecheggiavano nei silenziosi corridoi. Mina si fermò e le due ragazze si avvicinarono: << volevamo farti vedere le maschere che abbiamo scelto per quando sarà giunto il momento di dire chi siamo. >> ridacchiarono, porgendo i fogli, dove erano state disegnate le tre maschere molto più elaborate, e non si sarebbero indossate nel viso ma venivano portate in testa come delle corone. Le due colleghe avevano avuto una bella dea, e Mina le sorrise: << bene ti piacciono allora. >> Layee si riprese i fogli: << allora se siamo tutte d’accordo, li invieremo al manager. >> Layee mise in borsa i fogli: << oggi abbiamo visitato il nostro vecchio sito. Ci siamo accorte che non hai risposto più hai messaggi del fan, che hanno bisogno di aiuto. >> Mina fece cenno di si con la testa. Lo sapeva benissimo che cera molta gente che aveva bisogno di aiuto, ma anche Mina aveva bisogno di aiuto, e non era più entrata nel sito perché non era più in grado di aiutare le persone: << non possiamo lasciare che la nostra associazione vada all’aria. >> Mina non voleva assolutamente che la loro associazione andasse all’aria. Mina mosse la testa in un cenno di no. Le due ragazze sospirarono: << purtroppo fin quando saremo qui non potremo fare molto, e poi se ci vedessero con i nostri aspetti di adesso tutti ci riconoscerebbero. >> parlò Taey: << già, niente Live con i fan e niente foto, fin che tutta questa storia delle minacce non finisce. >> questa vicenda per Mina sembrava non finisse mai: << hey hai mangiato? >> le domandò in fine Taey: << non vorremo che svenissi un’altra volta nell’ora di palestra. >> la rimproverò Layee. Ultimamente Mina faceva molta fatica a mangiare. Le servivano quasi due ore per consumare un solo pasto senza rischiare di correre al bagno. Mina face vedere la chiavetta che si usava per i distributori automatici di cibo: << ci devi dire dove ti nascondi per mangiare. >> Layee prese sotto braccio Mina e proseguirono lungo il corridoio. Occuparono un laboratorio, e registrarono delle nuove canzoni che avrebbero cantato come GirlDay quando sarebbe ritornato tutto apposto. Fecero anche una live, ma che al momento non sarebbe ancora stato presente nel sito della casa discografica, ma sarebbe servita come prova quando si sarebbero svelate al pubblico della JS. Mentre erano nello studio di registrazione, sembrava che il tempo fosse tornato in dietro quando fra le GirlDay andava tutto bene. Mina dimenticò tutti i problemi, e finalmente si sciolse in un sorriso. Quando finirono di registrare, decisero di mettersi insieme a rispondere hai messaggi dei fan nel sito delle GirlDay. << pensavo che la nostra assenza ci avesse fatto perdere i fan, ma vedo che stanno aumentando. >> aveva notato Layee: << sarà forse per il fatto che siamo attive nel sito. >> le parlò Taey: << si può anche essere. Guardate molti ci chiedono di fare un ritrovo alla associazione. >> gli occhi di Layee brillavano. Quella associazione era tutta la loro vita, l’unico modo dove le vittime di bullismo non si sentivano delle vittime. Molti di loro tentavano il suicidio, ma da quando venivano a conoscere l’associazione delle GIrlday, per loro cambiava tutto, ritrovavano la felicità, facevano amicizia con altri giovani con il loro stesso passato. << questo però sarà possibile quando ritorneremo in scena. >> << lascia scritto a loro un messaggio, che promettiamo il più presto possibile faremo live, e ci ritroveremo alla associazione. >> suggerì Taey. La collega scrisse il messaggio. Trovandosi in internet, ed essendo registrati al sito della JS, arrivavano le notifiche quando qualche band faceva le dirette live. Le tre ragazze si immobilizzarono al “ bin” della notifica: << qualcuno della JS e in diretta. >> comunicò Layee, aprendo la notifica. Era una live dei Crot. I quattro ragazzi erano accaldati, sembrava che avessero finito il primo concerto: << cari fan, e andato tutto a meraviglia. Il primo spettacolo e andato. Ricordate che tutta la nostra fatica e solo per voi. >> Jey con le dita fece il segno del cuore. Un suo collega lo venne ad abbracciare e puntando lo sguardo verso la telecamera parlò: << tenetevi cadi per lo spettacolo di domani ragazzi, non è ancora finita. >> il ragazzo fece l’occhiolino e alcune smorfie: << come state? Scriveteci nei commenti. Ora resteremo in Live per un po’ in questa pausa. Volete vedere il nostro pubblico di stasera? >> Jey girò la telecamera, percorse le quinte, e spostando un tendone fece vedere i fan che ancora urlavano: << si… non sono ancora stanchi loro. >> Jey ridacchiò divertito e voltò la telecamera riprendendolo mentre con il dorso della mano si puliva il sudore dalla fronte: << spero nel frattempo che la maledetta che mi ha violentato, che in questi giorni mi ha messo in ansia per oggi, stia morendo, perché ho fatto un sacco di fatica sta sera a concentrarmi. >> Layee e Taey si voltarono ad osservare Mina: << è proprio un pirla. >> commentò Taey. Prima che la collega chiudesse la Live: << hoooo. Vedo le Queen Flower collegate. Ciao come state ragazze? State lavorando fino a tardi? >> le ragazze si raddrizzarono nelle sedie. Chiusero la Live senza lasciare nessun commento. << si decisamente un pirla. >> continuò a mormorare Taey: << pensano di conquistarci? Gliela faremo pagare per tutto quello che ci sta causando! >> Layee strinse i denti dal nervoso. Mina rimase in silenzio. Era già morta, se solo Jey venisse a scoprire del bambino: << Mina sei pallidissima, forse dovremo andare a riposare. >> notò Layee: << sono in cinta. >> disse tutto su un fiato Mina, mentre delle silenziose lacrime le stavano bagnando il viso. Le due colleghe non dissero niente: << quando ti ha …. Non ha usato… >> domandò Taey: << no. Non credo, non lo so. >> rispose confusa: << ci voleva anche questa. Che cosa faremo ora? >> Layee: << non voglio abortire, non ne sarei mai capace. Forse potrei darlo in adozione. Ma non sono tato sicura che sopravviva questa creatura sono troppo stressata. >> spiegò Mina asciugandosi le lacrime con il dorso della mano. << ok manteniamo la calma. Pensiamo. C’è una soluzione a tutto. >> Layee passò un fazzoletto a Mina che l’usò subito, mentre Taey le stringeva la mano: << quando la pancia è evidente potremo esibirci con dei costumi ingombranti da carnevale. >> suggerì Layee: << per nove mesi? >> non ne fu convita Taey. << si. Come pubblico potremo esibirci per i bambini, così faremo qualcosa di diverso da tutti gli altri. Non trovo altre idee. >> proseguì Layee. Leyee guardò Mina: << però dovremo dire al manager della tua gravidanza Mina, se verrebbe a trovarci vedrebbe la tua pancia. >> aggiunse Taey << non le diremo di Jey vero? >> << ci domanderà chi è il padre del bambino. Ma ci inventeremo qualcosa. >> le rassicurò la collega.

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Capitolo 25
*** venticinque ***


Mina comprò due latine e delle merendine preferite di Aliee e Min. E a lezione nella speranza di fare pace, Mina si diresse hai due banchi e poggiò le merende. Gli occhi delle due ragazze si sollevarono a fissarla. Mina non parlò. Osservò Min alzarsi con aria offesa: << lo sai che le voci girano ancora? Ti diverti a prenderci in giro alle spalle? Non vogliamo le tue stupide merendine! >>. Min afferrò la sua latina e la lanciò contro la parete. La latina scoppiò come una bomba, spruzzando il tutte le direzioni il liquido che conteneva. Mina si sentiva una stupida, voler fare pace solo regalando la merenda preferita di Min e Aliee. Almeno ci aveva provato, anche se non era stata lei a dire in giro quelle voci. << le stronze e la sfigata stanno parlando insieme. >> commentò un loro compagno di corso. Min afferrò anche la latina di Aliee, e la lanciò a dosso al compagno. Questa volta la latina non scoppiò ma cadde solamente a terra: <> il compagno rise divertito. Nel frattempo in laboratorio era entrata l’istruttrice, e Mina si diresse al suo posto, distratta non ascoltò nemmeno la lezione. Verso la fine dell’ora agli auto parlanti parlò il direttore comunicò che Mina doveva andare nel suo ufficio che aveva una visita. L’istruttrice fissò Mina in silenzio, mentre con calma si alzava dal banco per uscire dalla stanza. << rogne in vista. >> commentò una compagna nei posti davanti alla porta. Mina si ritrovò in corridoio, a pensare di chi si trattasse la vista. Forse si trattava del manager, ma che cosa avrebbe da dire? Sovrappensiero raggiunse l’ufficio, bussò e aprì la porta trovandosi davanti sua madre con occhi lucidi che le sorrideva: << mamma? >> mormorò confusa Mina, le andò in contro per abbracciarla. Mina osservò il direttore seduto dietro la sua scrivania: << perché non mi hai avvisata che eri qui? >> le domandò la madre. Mina non aveva detto a sua madre che si sarebbe spostata temporaneamente alla JS, perché con tutto quello che era successo fra le colleghe, sua madre aveva intenzione di fare smettesse Mina di lavorare come cantante, e ovviamente Mina non voleva. << non mi avresti lasciato. >> la donna sospirò: << vi lascio sole. Vado a bermi un caffè. >> intervenne il direttore alzandosi dalla scrivania, e uscendo dalla stanza: << come sta’ papà, perché non è con te? >> << sta bene. E non ha potuto prendersi un giorno libero, in azienda hanno molto lavoro. >> spiegò la donna: << mamma ma perché sei nell’ufficio del direttore e non nell’atrio dove vengono accolti i visitatori? >> sì incuriosì Mina: La donna la prese per mano e la spinse verso il divano e si misero sedute. Mina era così felice di veder sua madre, che non si sarebbe mai aspettata che facesse un lungo viaggio in aereo per venirla a trovare. Sua madre l’aveva sempre protetta e da quando erano iniziate le minace subito voleva che lasciasse il lavoro: << ci sono delle cose che devi sapere. >> iniziò a parlare. Mina l’osservò, sua madre sembrava turbata per qualcosa. Ma pensò che fosse arrabbiata per il fatto che non le aveva detto del trasferimento: << davvero? Che cosa è successo? >> si preoccupò Mina. La donna sorrise: << hai preso il mio stesso carattere, ti preoccupi subito.>> la madre divenne seria, e Mina rimase in attesa di una spiegazione. Che cosa altro poteva andare male? La donna sospirò prima di iniziare a parlare: << quando ho sposato tuo padre molto tempo prima avevo conosciuto un uomo. Lui con me era davvero gentile, mi ha anche aiutato con i soldi per sistemarmi appena mi ero trasferita. >> << è? >> si sbalordì Mina: << anche lui era sposato con una donna. Non avrei ma pensato che capitasse una cosa simile. >> << che cosa è successo mamma? >> << rimasi in cinta di te. >> Mina ancora non riusciva a capire: << e dissi a tuo padre che eri sua figlia quando non era vero. >> delle silenziose lacrime scesero lungo le guance della donna: << ok quindi io non sono figlia di mio papà? >> cercò di capire: << sei figlia di Jin Suga il tuo direttore. >> Mina scattò in piedi: << che cosa? Ma che stai dicendo, mi prendi in giro anche tu adesso? >> Mina non si era mai sentita così confusa in vita sua, un giramento di testa le stava facendo perdere l’equilibrio, e poi ricordò di essere in cinta e doveva stare calma: << ti prego tesoro non ti agitare. >> la donna si alzò dal divano: << non pensavo fossi in grado di fare una cosa simile mamma! >> << lo so che ti ho delusa, ma visto che eri qui dovevi saperlo. >> << papà lo sa? >> << si. Stiamo divorziando, e per questo che non è venuto. Voleva che venissi io a dirtelo. >>. La testa di Mina girò così forte che svenne. Si veglio molte ore dopo nel letto del dormitorio, che dovette correre al bagno per la forte nausea. Con la testa nel WC, Mina pensò che la sua vita era diventato un incubo di cui non si sarebbe mai svegliata. << Mina. >> la chiamò la voce di Layee: << ti ho vista correre al bagno e ti ho seguita. >> la collega si mise di fianco a Mina. La nausea si era calmata. Mina esplose in un pianto, non riusciva più a reggere niente. Layee la catturò in un abbraccio: << che cosa altro e successo, che cosa ti hanno fatto questa volta i compagni di corso? >> Mina si asciugò le lacrime, e prese un profondo respiro: << non riguarda loro ma mia madre. >> << che cosa? >> << oggi e venuta a trovarmi dicendomi che sta’ divorziando con papà perché e venuto a scoprire che non sono sua figlia. >> << cavolo davvero? Non ci posso credere. E allora chi è tuo padre? Ha, non mi dire tua madre non se lo ricorda più. >> << Jin Suga. >> mormorò Mina: << no. Non può essere. >> << non chiedermi altro, perché non so niente. >> << cristo Mina. >> commentò sconvolta la collega. << sa della tua gravidanza? >> << no non credo. >> << e di quello che ti fa Jey. >> << neanche. Nemmeno il direttore lo sa. >> << ok. Allora…. Possiamo farcela, andremo avanti. >> suggerì Layee: << non so quanto durerò, io sono stanca non c’è la faccio più. >> confidò Mina fra le sue braccia: << lo so, lo so. Ma dobbiamo andare avanti fin quando nessuno ci scopre ok. Ce la faremo vedrai. Finirà tutto a primo o poi. >>. Durante la notte, mentre tutti dormivano, Mina e Layee incontrarono Taey in laboratorio di musica e gli raccontarono la nuova notizia: << ci mancava anche questa. Quindi Jin lo sapeva da quando eravamo arrivate qui che eri sua figlia. >> chiese Taey a Mina: << non lo so, non ci ho ancora parlato. Ma credo che lui sapesse. >> << parlerai con il direttore? >> << a primo o poi dovrò farlo, anche se non voglio sapere niente altro. >> le tre ragazze rimasero in silenzio per un po’, ad ascoltare il silenzio della JS. << dovremo andare a dormire è tardi. >> sospirò Taey: << non credo che riuscirei a dormire. >> confidò Mina: << già nemmeno io. Abbiamo un vero casino da sopportare. >> si aggiunse Layee: << ok. Vado a prendere una coperta e staremo qui tutte insieme. Questo laboratorio e libero fino a domani mattina alle cinque. Taey si alzò e usci dalla stanza per tornare poco dopo con una coperta e due cuscini, e rimasero al centro della stanza distese a pensare. << tutti i problemi si risolvono giusto? Lasceremo che il tempo sistemi tutto questo casino. Dobbiamo solo rimanere unite. >> Taey abbracciò tutti e due. Layee e Taey si addormentarono, stanche dalla lunga giornata, mentre Mina era ancora sveglia e si domandava come si dovesse comportare ora con il direttore ora che sapeva che era il suo vero padre. Si sentiva presa in giro da sua madre. Perché non glielo aveva detto subito, senza che scorressero anni con il falso padre, di cui Mina era molto affezionata, perché aveva passato indimenticabili giornate con quel l’uomo che lei credeva fosse il suo vero padre, dove l’aveva sempre sostenuto in tutto e l’aveva sempre protetta. Non poté non trattenere le lacrime, sapendo che non avrebbe più rivisto quell’uomo. Fu Layee a svegliare Mina: << buon giorno principesse. >> squittì allegra: <> Taey si stirò. Si alzarono dal pavimento e raccolsero le loro cose. Era ancora presto per la sveglia degli inscritti. Layee aprì la porta e Mina venne travolta da un ondata di odori acri: << scusate. Devo andare al bagno. >> Mina si mise a correre e raggiunse il bagno in tempo. Le nausee ora si facevano sentire, e Mina iniziava avere seriamente paura delle conseguenze che gli sarebbero capitate appena Jey lo sarebbe venuto a scoprire. Lo sapeva che cera la strada dell’aborto che le avrebbe dato meno problemi, ma in mezzo si trattava di una piccola creatura vivente, era un omicidio uccidere quella piccola vita che stava crescendo dentro di lei, e sapere che avrebbe potuto assomigliare a lei. << lo sai che dovrai farti vedere da un dottore? >> Taey l’aveva raggiunta in bagno: << lo so. Ma non so che fare. Sono successe tante cose. >> << si lo so. >> la collega gli accarezzò la schiena per consolarla: << lo vuoi questo bambino? >> le chiese poi: << si. >> rispose Mina in un sussurro: << e allora devi essere forte per il tuo bambino. >> Mina sì illuminò al suono di quella frase. << hai ragione. >> Mina riuscì a fare mezzo sorriso: << su alzati ora. >> Taey l’abbracciò aiutandola a mettersi in piedi. Nel dormitorio mentre tutte ancora dormivano le tre ragazze si prepararono per i corsi. Mina fissò il letto vuoto di Yuna, ricordando la giornata dove avevano collaborato insieme a quell’evento. Yuna sembrava una ragazza più dolce e comprensibile del mondo, mentre ora che aveva svelato la sua vera identità Mina si pentì di avere collaborato con lei dandole la possibilità di diventare famosa. Ora la immaginava più felice che mai in compagnia del suo prezioso ragazzo in tour. Mina non la invidiava più, non vedeva l’ora di andarsene da li e di ritornare alla vita che aveva prima. La sveglia per gli inscritti suonò trillando rumorosamente, e gli studenti si svegliarono mugolando infastiditi. Mina si trovava seduta nel suo letto, e osservava i compagni svegliarsi. Un altro giorno stava iniziando. Gli auto parlanti comunicarono subito che Mina doveva dirigersi nel ufficio del direttore Jin. In ansia, Mina osservò le colleghe. Solo loro sapevano che il direttore era il padre di Mina. Se la notizia sarebbe raggiunta al personale sarebbe stato uno scandalo? Mina si mise in piedi, prese un bel respiro e decisa raggiunse l’ufficio. Che cosa altro poteva cadere di peggio? Mina bussò sulla robusta porta: << entra Mina. >> rispose l’uomo. Il direttore l’osservò. Mina entrò a sguardo basso. Come si doveva comportare? << ti prego siediti. >> Mina annui e poi obbedì. << mi dispiace che tu lo sia vento a sapere solo ieri. Avrei dovuto dirtelo subito io, appena ti eri trasferita qui. >> l’uomo l’osservò, Mina sollevò lo sguardo e iniziò a esaminare quel volto. Non avevano niente in comune nemmeno gli occhi: << il fatto era che nemmeno il vostro manager sapeva niente di questa storia. Ma ora l’ho dovuto informare e sta venendo qui. >> le comunicò. Mina era felice di non essere sola ad affrontare quella situazione imbarazzante: << io… >> stava per parlare Mina, ma qualcuno alla porta bussò, e comparve una segretaria: << il manager e qui signore. >> << grazie fallo pure entrare. >> le ordinò il direttore, sistemando delle carte che aveva difronte sulla scrivania. Il manager entrò, salutò Mina baciandola sulla fronte: << scusate il ritardo, cera del traffico. >> si scusò il manager: << non si preoccupi la ringrazio per essere venuto. >> << è tutto vero quello che mi ha raccontato al telefono? >> le domandò subito il manager: << purtroppo si. >> confermò il direttore: << ma come è potuto accadere? Lo sa che se lo vengono a sapere il personale della JS e i giornalisti, diventerà uno scandalo? >> << lo so perfettamente. Infatti voglio che chiunque sapesse di questa storia voglio che mantenga il silenzio. >> spiegò teso: << ma certo. Non voglio altri problemi con il mio gruppo, ne stanno già passando abbastanza. >> << questo non vuol dire che non passerò del tempo con te Mina. Ho bisogno di conoscerti. >> i due uomini osservarono Mina silenziosa seduta su quella poltroncina: L’unica cosa che Mina aveva in comune con quel l’uomo era il fatto di amare la musica, e niente altro. << lo so che per te può sembrare imbarazzante. >> cercò di capire il direttore: << potremo conoscerci solo dopo che tutti questi problemi sono finiti. >> suggerì Mina: << concordo. >> si intromise il manager. << ok allora. Speriamo che tutto questo finisca al più presto. >> il direttore cercò di sorridere, alzandosi in piedi: << ora potete andare. >> il manager si alzò in piedi e strinse la mano al direttore: << Mina… >> il direttore fece il giro della scrivania e andò ad abbracciarla. Mina subito si sentì in imbarazzo per quel gesto del direttore. Se la abbracciava, voleva dire che teneva a lei. E Mina aveva tanto bisogno di un abbraccio significativo il quel periodo, che quasi si sciolse il lacrime, ma riuscì a trattenersi. Non voleva mettersi in ridicolo. Insieme al manager raggiunsero Layee e Taey in studio. Il manager salutò le due ragazze con un abbraccio e iniziò a spiegare la situazione: << lo sappiamo. >> ridacchiarono le ragazze: << chi ve… >> il manager si voltò verso Mina: << ha. Qualche volta parla allora. >> il manager rise: << ok. Non è una situazione grave, possiamo superarla. Mina e il papà direttore sistemeranno le loro faccende di famiglie quando questo buio periodo si sistemerà. Ora parliamo dei vostri progetti … >> le due ragazze smisero di sorridere e divennero serie. Guardarono Mina come per avere un permesso e poi Taey parlò: << Mina è in cinta. >> disse di piatto: << ho dio. Che altro può succedere? >> il direttore si mise seduto e si coprì gli occhi con la mano: << ma è tutto sotto controllo abbiamo un’idea. >> si aggiunse Layee: << spiegatemi come è potuto succedere? >> volle sapere il manager: << abbiamo scoperto perché Mina era così silenziosa con noi. >> prese a parlare Taey: << era in imbarazzo di dirci che si era innamorata di un trainer del nostro corso. >> Mina fu sorpresa dalla invenzione di Taey per salvarla dalla situazione con Jey: << ma davvero? Non sembra così tremendo allora. >> si rianimò il manager: << già e i due sono molto …. >> Laye fece i gesti con le mani di due bocche che si baciavano: << haaaa. Ora ho capito come è potuto succedere. E la vostra idea di che si tratta? >> chiese il manager: << ecco… Mina non vuole fare sapere hai nostri fans della gravidanza, non vorrebbe scatenare invidia o scandalo. Quindi, pensavamo che quando la pancia sarebbe stata evidente, fare delle buffe esibizioni per i bambini malati negli ospedali per mettere un po’ di allegria, così potremo travestirci e nascondere la pancia di Mina. >> spiegò Layee: << cosa ne pensa? >> domandò Taey: << spettacoli per bambini travestite per nove mesi? >> fu dubbioso il manager: << ci sembrava un’ottima idea, e non ne abbiamo altre. >> rispose Layee << e poi era una cosa diversa che tutte le altre band fanno. >> cercò di convincerlo Taey. Il manager guardò pensieroso per un istante Mina: << quello è vero e una cosa diversa da quello che fanno gli altri, ma sono convinto che a primo poi mi spiegherete cosa state nascondendo, ma per ora non voglio sapere altro. >> il manager si mise in piedi: << avete altro? >> le ragazze rimasero in silenzio: << bene. Allora penserò alla vostra idea, e manterremo questo se non mi viene in mente niente di migliore. Ora ho bisogno di qualcosa di forte per riprendermi da tutte queste notizie. >>. Il manager uscì dallo studio: << non è stato tremendo. >> commentò Layee. Mina sospirò, sollevata come se si fosse liberata da un peso.

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