La resa dei conti

di TeamFreeWill
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La chiavetta usb ***
Capitolo 2: *** E' ora di agire ***
Capitolo 3: *** Mr Katch ***
Capitolo 4: *** Colpito!!! ***
Capitolo 5: *** Al quartier generale (prima parte) ***
Capitolo 6: *** Al quartier generale (seconda parte) ***
Capitolo 7: *** Lieto fine ***



Capitolo 1
*** La chiavetta usb ***


Link "Il rapimento di Mary (finale alternativo)"
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3657485&i=1

Base segreta uomini di lettere ore 21.00

Mary stava facendo un gioco pericoloso. Lo sapeva. Conosceva i rischi, ma questo non la fermava. Anzi. La spingeva ad andare avanti. A continuare a indagare sugli uomini di lettere in incognito, anche se fin'ora non era saltato fuori niente.
Dopo l'attentato alla sua vita da parte di Mr Katch si era svegliata, capendo con chi avesse a che fare.

Si nascose appena in tempo dentro uno sgabuzzino, mentre passava la guardia. Fucile di precisione appoggiato alla spalla, rigida nei suoi passi, attenta a ogni minimo rumore.

Ma Mary era più silenziosa della notte che avanzava. Lei era una cacciatrice.

Appena si rese conto che poteva uscire dal suo nascondiglio, stando attenta a non farsi inquadrare dalle telecamere, la donna entrò nell’ufficio di Mr Katch.

Quando Mary passava del tempo con i figli,oltre a fare la mamma, aveva chiesto a Sam di insegnargli dei trucchetti da hacker.

Il ragazzo le insegnó qualcosa, così entró senza difficoltà in quell' ufficio che un tempo fu di Mick Davis.

La donna accese il pc, mise i pratica gli insegnamenti del suo Sammy e iniziò a controllare i vari documenti.

Si mosse tra le varie cartelle sapendo cosa cercare: Mick era da un po’ che non si vedeva e quell’improvviso viaggio a Londra era sospetto. Poi c’erano quelle morti strane ad alcuni cacciatori e cacciatrici…Doveva scoprire qualcosa.

Non ci mise molto a trovare quello che cercava e anche qualcosa che la sconvolse. Caricò i file nella chiavetta usb che portava sempre con sé se mai ce ne fosse stato bisogno, e questa volta ce n’era veramente bisogno!

Come una perfetta spia ritornò in camera sua, al sicuro e inviò un messaggio in codice come fece un mese prima.
Avrebbe funzionato anche questa volta. Si avrebbe funzionato, ma dentro sé non era tranquilla.

Lebanon ore 22.30

Da qualche parte a Lebanon, Sam e Dean erano in un bar a rilassarsi dopo l’ultima caccia. Stavano caricandosi le batterie!

Dean come al solito stava provando le sue tecniche di seduzione con la barista che ovviamente non disdegnava. Sam era a un tavolino a sgranocchiare dei salatini, il cellulare appoggiato sul ripiano. C'erano dei problemi alla linea telefonica e a volte il telefono non prendeva. Sam sbuffò osservando il simbolo del segnale su "assente".

“Ehi fratello vieni? Susan ha un’amica anche per te!” fece Dean rivolto a Sam quando arrivò a braccetto con la barista che aveva appena finito il turno di lavoro.

“No Dean…Sono stanco…Divertiti anche per…” ma il cellulare squillò e sullo schermo apparve la notifica con scritto “Mamma messaggio spedito alle 21.10”

I due fratelli si guardarono e capirono che c'era qualcosa che non andava. Un SMS in codice come un mese prima!

Staccandosi dalla ragazza Dean le disse “Sarà per un'altra volta. Ho cose più importanti per le mani”

“Cazzo…che c'è di più importante che scopare?!” disse la ragazza in malo modo stizzita. “Wuao! Che finezza ragazza! Fammi pensare? La famiglia!” fece Dean arrabbiato e si sedette vicino a Sammy. La ragazza lo offese e se ne andò.

“Dean te le scegli proprio bene!” fece ridendo il minore. Dean lo prese in giro facendogli il verso “Pensa per te, monaco di clausura! Che vuole la mamma?” fece poi Dean guardandolo.

Sam aprì il messaggio e lo mostrò al fratello. Il moro lo decifró in meno di 10 minuti.

“Abbiamo un problema. Incontriamoci” c’era scritto.

Sammy rispose che poteva venire nel bar dov’erano loro, sempre con il trucco dell’anagramma. Per fortuna la linea era ritornata stabile e poté inviare l'sms.

Tempo 10 minuti e una Mary alquanto trafelata entrò nel bar guardandosi attorno con aria nervosa.

“Mamma che cazzo è successo? Come fai ad essere già qui?” fece Dean quando vide la madre ridotta così e facendo segno di raggiungerla.

“Ragazzi abbiamo un problema grave… molto grave” disse una volta avvicinata parlando piano e sporgendosi verso i due.

La donna aveva un labbro spaccato e uno zigomo gonfio. “Ero nella mia stanza che aspettavo una vostra risposta. Verso le 21.30 è entrato quel figlio di puttana di Mr Katch…Mi ha aggredito e poi mi ha mostrato un video di me nel suo ufficio…nell'ultimo mese ho indagato sugli umanisti... non mi hanno mai beccata e non ho mai trovato niente... ma stavolta...non sapevo avesse installato delle telecamere a circuito chiuso!"Fece Mary e i suoi figli la guardarono scioccati.

"Problemi con la linea... Hai rischiato grosso mamma...ecco perché mi hai chiesto di insegnarti a hackerare! Mi dicevi che era per essere più tecnologica!" fece Sammy spaventato.

"Scusatemi! Ma non preoccupatevi ho sistemato Mr Katch e un paio di guardie…poi sono scappata rubando una macchina ed eccomi qua…”

Dean era scattato in piedi, la mano sulla pistola, ma Mary l'aveva fermato intimandogli di sedersi.

“Mamma ci hai mentito! E se ti scoprivano prima e non scappavi? Perché non ci hai coinvolti?! Ti avremmo aiutata! Ora guardati!!... L’avevo giurato che se ti avesse toccato ancora l’avrei ucciso…ora mi dici perché mi stai fermando?” fece Dean iniziando a urlare.

"Dean....Sam...Era una cosa mia... Cazzo mi hanno soggiogata troppe volte! Dovevo fare qualcosa....ma dovevo farla io da sola! Non volevo mettervi in pericolo!" fece la donna guardandoli negli occhi.

Quella era la donna che Dean ricordava, ammise tra sé e sé. Una donna forte e tosta! Comunque sia era troppo nervoso così diede un pugno sul tavolino facendo girare i presenti che a una sua occhiata distolsero lo sguardo!.

“Calmati Dean! Mamma ora spiegaci tutto!” fece Sammy alzandosi cercando di calmare il maggiore mettendogli una mano sulla spalla. Dovette trattenerlo per un braccio poi, perché stava per uscire dal locale infuriato.

“Per favore…Sedetevi” fece rivolta ai figli, che si sedettero. Dean era nervosissimo. La gamba che si muoveva frenetica sotto il tavolo.

“Qui ho una chiavetta usb. Ho scaricato dei documenti importanti… Sammy prendi per favore il pc e guardatene il contenuto…Io non ho parole…come possono arrivare a tanto?!” fece Mary continuando a guardarsi in torno. Si sentiva osservata.

“Ok.Vado a prendere il computer” le disse il moro mentre si alzava. “No Sammy vado io…Ho bisogno di muovermi…Sai la tensione!” si alzò e uscì, dirigendosi verso Baby.

In parcheggio mise la mano sulla pistola d’istinto. Anche lui iniziava a sentirsi osservato.

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Capitolo 2
*** E' ora di agire ***


All’interno del bar intanto Mary stava bevendo una birra ordinata da Sam ”Grazie Sammy…Sai ho scoperto  qualcosa su Mick Davis…Ci hanno mentito! Non è stato richiamato a Londra... La sua destinazione era per il paradiso!" fece Mary a un Sammy sconvolto.

“Cosa? Come? Chi?” furono le uniche parole che riuscì a dire. Era incredulo.

L’ultima volta che l’aveva visto era stato quando avevano lavorato insieme con Claire e li aveva aiutati a trovare una cura per la licantropia. Stava cambiando. Stava iniziando a ragionare con la sua testa.

“Ucciso con un colpo in testa….C’è tutto nella chiavetta” fece Mary parlando con fare circospetto.

In tanto il tempo passava e di Dean neanche l'ombra. Sam guardò l’ora sul suo orologio e si allarmò subito, cosa che fece scattare anche la donna. “Andiamo!” fece Sammy e uscirono dal locale.

Si diressero verso Baby, i sensi in allerta. Quando si avvicinarono all'auto trovarono delle macchie di sangue a terra, ma di Dean neanche l'ombra.

Sam iniziò a cercarlo e a chiamarlo insieme alla madre rimanendo uniti. Entrambi avevano il cuore in gola. Iniziarono a girare tra le varie auto, passo felpato, pistole in mano, poi si diressero verso il boschetto lì vicino.

A un certo punto sentirono dei passi, dei rametti spezzarsi e lo scricchiolare di alcune foglie secche che erano a terra.

Quando si voltarono con le pistole puntate ad altezza d'uomo le torce illuminarono Dean che aveva il fiatone e le mani alzate "Ehi cowboy calmi! Un bastardo mi ha attaccato alle spalle mentre prendevo il pc…Gli ho sparato, ma è riuscito lo stesso a scappare verso il bosco. Se non vuole morire dissanguato dovrà andare in un ospedale.…Mamma che succede? Era qui per quella chiavetta usb!” fece il maggiore piuttosto agitato, mentre veniva abbracciato di slancio dai due.

“Andiamocene!” fece Mary staccandosi, poi e tutti e tre andarono verso Baby. Qualcosa bolliva in pentola.

Nel tragitto Mary informò anche il maggiore della morte del povero Mick. “Figlio di puttana.. Scommetto che è stato Mr Katch!” disse furioso, stringendo il volante.

Arrivarono in un motel poco fuori Labanon e una volta nella stanza finalmente la donna fece vedere il contenuto della chiavetta ai figli sul pc.

“Ora quei gran figli di puttana li uccido sul serio! Cazzo sono psicopatici! Ci controllano e controllano i nostri amici. La nostra famiglia! In più ci sono loro dietro alla morte di alcuni cacciatori e cacciatrici! Dico... Mr pazzo sta per sferrare un attacco di massa! Quella Hess gli ha ordinato di uccidere Mick a sangue freddo e poi rinchiuderlo in una cassa! ” il biondo era furioso! E come dargli torto?

"E da quello che leggo hanno ucciso pure le guardie del presidente e quella ragazza con poteri psichici, Magda, in maniera brutale! Dean li avevamo risparmiati e loro...Erano esseri umani innocenti cristo! Oddio vogliono uccidere Eileen!" fece Sammy sconvolto mettendosi una mano sulla bocca. Non potevano farle del male!

Poi notò qualcos'altro.Un file criptato e una cartella. Il moro mise il file criptato in un progranma di Chearly e avvió l'elaborazione dei dati, poi aprì la cartella. La data di creazione indicava che era stata creata tre settimane prima.

Era piena di file audio...Le loro conversazioni…Le loro confidenze … Si guardarono scioccati. "Ve l'ho detto che era grave la situazione!" Fece Mary ai figli.

“ Uccidiamoli tutti” fece Sam alzandosi e iniziando a caricare la sua pistola. "Molto interessante il file decriptato!" fece poi guardando il PC e mostrandolo ai presenti. Dean sorrise beffardo, Mary cercó di farlo, ma era anche agitata.

“Ma che volete fare…è un suicidio…affrontarli tutti da soli!” disse.

“Mamma abbiamo affrontato Rowena, Lilith, Caino, I cavalieri dell'inferno, Lucifero, L’Oscurità, Eva, il re dell'inferno, Metatron, i Leviatani e i principi infernali” fece il minore, lo sguardo glaciale…”Dei semplici umani non ci fanno niente.”

Dean aggiunse beffardo e ovvio “E io ho sterminato la dinastia dei Frankestyne da solo…quindi...Tu li ha spiati per un mese da sola...Comunque sia non siamo veramente soli” e dicendo questo avvisò tutti i suoi contatti del pericolo che imcobeva su di loro, intimandoli inoltre di spargere la voce e di tenersi pronti.

Mary osservava i suoi figli. Era così orgogliosa di loro. “Avete ragione! Ci sto!” disse decisa caricando la sua di pistola
 
“ E’ ora che vedano di che pasta sono fatti i cacciatori americani!” fece il minore.

Passò mezz’ora e per fortuna la linea telefonica non ebbe più problemi così i fratelli, con la stessa Mary, poterono concordarsi con gli altri su come agire e soprattutto avvertirono Jody, Donna, Alex, Garth, Cole, Aaron Bass, Krissy Chambers, i gemelli Banes, Eileen e Claire di stare attenti e pronti ad ogni evenienza. Nel frattempo era arrivato anche Cass. Furioso anche lui.

Era più che motivato ad avercela con gli uomini di lettere anche lui. Nessuno doveva mettere in pericolo la sua figlioccia e in più avevano attentato alla vita della sua protetta, Mary!

Il piano di Josua era fallito e Kally era riuscita a scappare di nuovo. L’unica cosa positiva era che erano riusciti a uccidere Dagon con la Colt, impugnata proprio da lui. Stava cercando Kally quando fu avvisato e accorse immediatamente al motel.

Comunque era ora di agire. Ripartirono tutti e quattro per il bunker a fare rifornimenti d'armi e anche a togliere tutte quelle cimici e il microfono. Poi avrebbero fatto il culo a quei spocchiosi alla base. Poco importava se erano in quattro. Loro erano il team free will!

Arrivati all’interno del rifugio, però, trovarono una sgradita sorpresa ad attenderli.

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Capitolo 3
*** Mr Katch ***


“Hai superato te stessa puttana! Sottrarre i nostri segreti” fece la voce fastidiosa. ”Pensavi sul serio di fregarci stupida donna?” fece Mr Katch seduto su una delle sedie del grande tavolo, mentre quattro uomini in tenuta d’assalto accerchiavano i nostri, che alzarono le mani in segno di resa inginocchiandosi, i fucili puntati alle tempie. Dean lo guardava fisso negli occhi mentre eseguiva l'ordine.

“Rimangiati quello hai detto…o giuro che..” fece in tono di sfida, ricordando perfettamente il Dean che sterminò la famiglia Styne.

“Oh che fai?” rispose Mr Katch avvicinandosi e mettendosi di fronte a lui, occhi puntati nell’altro.

“Voi siete la feccia di questo mondo…Avete fatto più casini voi due in questi anni che da quando si formarono i primi cacciatori. Dovete morire! Questi sono gli ordini! Ho carta bianca su come sterminare ogni cacciatore americano esistente….Ma ora la parte più divertente! Ho scoperto tante cose di voi ascoltandovi…come siete patetici…scrivere i vostri nomi sul tavolo! Nessuno si ricorderà di voi…Questo posto sarà raso al suolo dopo che andrete all’inferno!”comunicò il letterato nella sua follia.

Sam cercò di reagire alzandosi. Tutta quella conoscenza non doveva andare distrutta! Si stava alzando quando l’uomo dietro di lui gli fece sentire il freddo metallo sulla tempia. Dovette inginocchiarsi di nuovo lanciando uno sguardo minaccioso al cecchino.

Mary era terrorizzata, Dean era calmo. Veramente calmo e continuava a guardare Mr Katch negli occhi, come una tigre pronta all’attacco. Lo odiava.

Castiel non poteva usare i suoi poteri al massimo. Era troppo vicino ai suoi protetti. Agì d'istinto.

Si alzò e si girò di scatto e disarmò il cechino prendendo la canna del fucile per poi sbatterne l'impugnatura sulla mascella dello stesso che cadde all’indietro. Cass lo sovrastò puntandogli il fucile al petto!

I due fratelli vedendo il gesto con la coda dell’occhio lo imitarono. L’unica differenza fu che volò anche qualche pugno, ma alla fine li sovrastarono.

Mary invece fu meno fortunata e il suo cecchino fu più forte di lei. “Che devo fare signore?” chiese lo sniper a Mr Katch che diede l’ordine più crudele che i due fratelli avessero mai sentito.

“Uccidila” disse glaciale. L’uomo annuì ma fu l’ultima cosa che fece prima che Sammy gli sparasse un colpo alla testa. Il corpo ricadde indietro, con un tonfo e il sangue formò una pozza rossa.

“Bastardo!” gridarono i fratelli all’unisono. Mary respirava molto forte, aveva ancora gli occhi chiusi, aspettandosi un colpo che non sarebbe mai arrivato.

Quando li riaprì, vide il corpo del cecchino accanto a sè, morto.

“Oh, santo cielo...grazie ragazzi!” fece alzandosi e impugnando il fucile e questa volta puntandolo verso il cuore di mr Katch, che rimase impassibile per tutto il tempo, in piedi. Una statua, le mani in tasca, un sorrisino tirato.

L’uomo, a questo punto, con tutta calma estrasse dalla sua giacca la foto che aveva rubato qualche settimana prima. La buttò a terra con fare stizzito.

“E' anche una cosa personale tra me e te” fece rivolta alla donna, che era confusa. Dean continuava a guardare la foto e poi l’uomo che l’aveva buttata a terra in quel modo.

Cass si era invece chinato sul cecchino che teneva a tiro e con due dita lo aveva addormentato, facendo lo stesso con gli atri due. Avevano tentato di reagire quando avevano visto morire il loro compagno d’armi.

Sammy si girò, a questo punto, verso l’uomo e puntò anch’egli l’arma, ma alla testa.

Dean nel frattempo fece cadere a terra il fucile e si chinò a raccogliere la foto. La pulì dalla polvere e la strinse a sé, poi se la rimise in tasca.

Poi lentamente estrasse la sua pistola, la caricò e la puntò alla fronte dell’uomo.

“Come hai osato rubare la foto di MIA madre?! Parla! ” fece a pochi centimetri dal suo viso.

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Capitolo 4
*** Colpito!!! ***


Il letterato sorrise e guardò Mary con la rabbia in volto "Non mi ha voluto! Tua madre è molto sexy...Un pensierino l'ho fatto”

Mary colpì l’uomo con il fucile sopra l’occhio, dicendo ”Figlio di puttana che non sei altro! Hai attentato alla mia vita. Hai manomesso l’arma quando fui rapita dai Ghoul! Mai sceglierei un tipo come te, amo troppo John e ne rispetto il ricordo! Mi fai schifo!”

Il pugno di Dean con il calcio della pistola allo zigomo arrivò immediatamente, poi si mise alla destra dell’uomo, arma puntata alla tempia.

Sibilò tra i denti, a pochi centimetri dal viso del letterato, “Oh brutto bastardo questa proprio me la paghi…non dovevi permetterti! LEI E’ SACRA! Lo sapevamo….Fosse stato per me ti avrei ammazzato con le mie mani un mese fa…ma Sammy mi ha fermato per non mettere in pericolo la mamma! Ma ora niente e nessuno mi fermerà!”.

Mr katch sorrise, sadico, poi rispose “Ah lo sapevate.... comunque è stata anche colpa vostra. Siete ingestibili….Era l’unico modo per… ”.

Dean e Sam lo colpirono alla testa e allo stomaco quasi contemporaneamente. Mary lo teneva a tiro pronta a sparare…Attenta a ogni mossa dell’uomo… Il letterato si limitò a sputare del sangue vicino ai suoi piedi, infine guardò tutti con un'espressione sadica.

“Andrai all'inferno, ma meriteresti anche il purgatorio” fece invece l’angelo rivolto all’uomo. Poi aggiunse, avvicinandosi furioso "Non osare avvicinarti alla mia figlioccia o sul serio io….” I pugni stretti. Una luce nei suoi occhi. L’ombra delle ali dietro di lui.

“L’angelo caduto che ha rinnegato il Paradiso per questi inetti! Ripiegale le ali spiumate. Fa il bravo su” rispose arrogante.

Dean con un accenno l’aveva fermato dal fare quello che stava per fare: l’angelo fece un enorme sforzo a non posare la mano sulla fronte del letterato e a mettere fine alla sua misera vita!

L’uomo continuò dicendo ”Comunque sia…Siete tutti morti. Delle squadre d'assalto sono partite e in questo momento stanno finendo il lavoro iniziato con i restanti cacciatori”.

Dean sorrise e gli disse all'orecchio "Allora l'uomo che era venuto per la chiavetta non ha fatto in tempo ad andare all'ospedale immagino... Quindi non sai che non ha fatto in tempo a recuperarla e distruggerla! I cacciatori americani non stavano aspettando altro... grazie alla mamma siamo riusciti ad avvertirli... vi faranno il culo. Sappiamo tutto anche del contenuto del file criptato!"

Mr katch urlò di frustrazione ed estrasse un coltello. Era furioso e incazzato. Che umiliazione per lui essere fregato alla grande!.

Il biondo a questo punto si mise di fronte al letterato. "Bene mr psicopatico. Battiti con me. Non vedevo l’ora" fece Dean estraendo il suo di coltello, quello con l'elsa dorata (che sembrava più una piccola spada a dir la verità) e rimettendosi la pistola nella fondina . Era giusto combattere ad armi pari.

"Voi statene fuori! E’ tra me e lui." Fece rivolto a Sam, alla mamma e a Cass che volevano aiutarlo "Andate a dare supporto ai cacciatori. Sono sicuro che alcuni hanno bisogno d’aiuto"

"Ma Dean! No!" Fecero in coro i tre preoccupati.

"Andate! So cavarmela" rispose di rimando il biondo continuando a fissare l'uomo di fronte a sé, erano entrambi pronti a scattare.

Sam era titubante, ma seguì il gruppetto fuori, e una volta all’esterno chiamarono i cacciatori per avere notizie. Come aveva suggerito Dean lì vicino c’era un gruppo in difficoltà.

Ma Sam non era tranquillo. Una strana morsa gli premette il petto.

Negli stessi stanti all’internò del bunker i due iniziarono una lotta senza esclusioni di colpi. Dean era bravo a pararli ma anche mr Katch se la cavava.

Brandì il coltello e si scagliò ancora una volta sul cacciatore che lo parò con il suo e contemporaneamente diede un calcio nello stomaco al letterato che cadde a terra di schiena perdendo il suo coltello.

Dean disse, puntandogli l’arma alla gola, per poi alzarla sopra la sua testa pronto ad affondarla nel cuore di quel bastardo “Te e gli altri figli di puttana siete feccia! Crowly ti ha preparato una suite...i tipi come te se lo meritano! A mai più arrivederci!” Lo stava per uccidere. L’inferno stava per reclamare l’anima di quel serial killer!

Fu un secondo. L’uomo sorrise e a sorpresa estrasse una piccola pistola e sparò verso Dean che urlò dal dolore. Per puro miracolo non colpì il cuore, ma la spalla! Il proiettile lo attraversò da parte a parte e il sangue iniziò a uscire copioso.

Il cacciatore fece cadere il suo coltello e poi si premette la mano sinistra sulla spalla destra. Il dolore era insopportabile. Il sangue era caldo e vischioso.

Mr katch si tirò su e intimò al cacciatore di inginocchiarsi, che obbedì nonostante lo sforzo di fare quel gesto. “Vedi te e tuo fratello mi avete dato tanti problemi…avete fato il lavaggio del cervello a Mick e io l’ho eliminato con sommo piacere”. Sguardo folle. Pazzo. Gesticolava con la pistola.

“Ti sei eccitato scommetto. Tu e la Hess siete pazzi come la tua ex” fece di rimando il maggiore, la voce incrinata dal dolore, il respiro affannoso.

“Un pò sì...Rispettiamo il codice! Chi non lo rispetta è sacrificabile! Quindi.... L’angelo spiumato sarà il prossimo, poi ucciderò l’ex drogato di sangue demonico e infine la tua cara mammina” e lo psicopatico caricò la piccola arma, pronta a far fuoco.

Sam in quegli istanti stava rientrando nel bunker. Aveva deciso di far andare solo la mamma e Cass da quei cacciatori in difficoltà, quando sentì dei colpi d’arma da fuoco.

La sua mente si spense e il suo cuore perse dei battiti. Si gelò sul posto. Poi ripensò a Dean. E corse con tutte le sue forze tenendo la sua pistola davanti a sè.

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Capitolo 5
*** Al quartier generale (prima parte) ***


Entrò nel burker spalancando la porta che andò a sbattere secca lungo la parete. Aveva il fiatone.

Quello che vide, però, lo sorprese e lo sollevò nello stesso medesimo istante. Dean che si teneva la spalla insanguinata inginocchiato, il respiro affannoso, la sua arma a terra e Mr Katch ai suoi piedi trivellato con dei colpi al cuore, sguardo perso. Morto. Le braccia allargate, il sangue che imbrattava la camicia.

“Dean che cazzo è successo?!” fece Sammy, mettendo la pistola nella fondina e avvicinandosi al fratello. Lo abbracciò e poi gli tamponò la ferita con un fazzoletto.

Dean gemette, ma raccontò tutto. Raccontò di come fu più veloce di quel bastardo a estrarre la sua pistola e scaricarla completamente sul quel mostro.

"Te l’ho detto Sammy, sono Batman!" Ma poi barcollò e svenne appoggiando la testa alla spalla di Sam.

"Ehi svegliati!" Fu la richiesta piena di panico del minore. Gli sollevò la testa prendendogliela tra le mani portandoselo di fronte a sé. Portò poi un braccio dietro la schiena per sostenerlo e con l'altra mano gli diede due schiaffi forti! Il maggiore rinvenne mugugnando qualcosa tipo "Calmo tigre o mi stacchi la testa!" poi si sforzò di rimanere sveglio.

Sammy lo fece alzare e con enorme sforzo lo portò in infermeria, lo fece sedere sul lettino, gli tolse la maglia, lo disinfettò e infine gli fece dei punti di sutura.

Circa un’ora dopo quando arrivarono Mary e Cass, trovarono i cecchini legati, ma oramai svegli e i corpi dei due morti a terra coperti da un telo. Videro Sam che stava togliendo le ultime cimici e il microfono. Il ragazzo lo calpestò quando lo trovò con tutta la rabbia che aveva in corpo! Che soddisfazione!.

Dean,invece, era sul divano che si beveva una birra. “Dean ma cosa è successo?” fece Mary vedendo le bende sulla spalla e iniziando a piangere abbracciandolo.

“Niente… routine! Comunque c'è stata una bella pulizia di primavera” lo disse sorridendo quando si staccó dalla madre e poi puntando i suoi occhi verdi su i tre cecchini rimasti che non replicarono, anzi deglutirono.

“Lascia che ti curi Dean!” fece il loro angelo custode avvicinandosi alla sua spalla con la mano.

“Lascia stare Cass… Sto bene! L’allegro chirurgo m’ha cucito per bene!” replicó il maggiore osservando il minore che si limitò a sorridere.

"Ma se dobbiamo andare alla base di sicuro non a fare un tour turistico! Dean fatti curare!” fece la madre, ma Dean disse con una battuta "Mamma ce la farò... sono un guerriero!"

Mary e Cass lo guardarano male. Quanto era testardo!

**********

Ormai era giorno inoltrato quando Mary, una volta andati in cucina e mangiato qualcosa, raccontò che ogni cacciatore del paese aveva combattuto con onore sconfiggendo quegli squadroni inviati dalla Hess, anche se purtroppo c’erano state delle perdite.

Una volta appurato che i loro amici stavano tutti bene, partirono per la base segreta. Erano stanchissimi, ma niente e nessuno li avrebbe fermati dal ripulire il paese dalla vera feccia. Come disse Dean molti anni prima gli umani sanno essere dei veri mostri se vogliono.

Arrivati alla base, Cass con i suoi poteri addormentò le guardie all’entrata. Fu facile. Troppo.

Entrati ebbero una vera e propria rappresaglia dai cecchini. Mai che le cose andassero per il verso giusto!.

Dean aveva un po’ di difficoltà a sparare. Aveva male alla spalla e ogni volta che sparava, il rinculo gli indeboliva il braccio aumentadone il dolore. Lo stesso valeva quando combatteva corpo a corpo.

Un cecchino da lontano ne approfittò puntandolo alla testa, ma Mary fu più veloce e lo uccise colpendolo al cuore. Ricadde morto a braccia aperte con un tonfo.

“Grazie mamma!” fece il maggiore e poi si sforzò a sparare e a colpire di nuovo ignorando il dolore e ad avanzare come facevano gli altri. Dovevano trovare la Hess e Tony Bavell e mandarle all’inferno.

Gli sniper continuavano ad arrivare e il team free will era veramente in difficoltà. Se continuava di questo passo sarebbero stati catturati.

Cass prese una decisione. Non poteva permettere che i suoi protetti fossero presi e magari torturati dalla Bavall. Bloccò un cecchino con un pugno poi si fermò. Li vide in serie difficoltà i suoi protetti.

“Chiudete gli occhi!” gridò l’angelo all’improvviso. I presenti non capirono tranne i nostri, che eseguirono immediatamente.

Da Cass si sprigionò una luce accecante, che cercò di contenere. Quando si dissolse tutti gli sniper erano  terra. Alcuni morti, alcuni svenuti. Aveva cercato di trattenere la potenza…ma qualcuno era morto lo stesso.

“Grazie amico!” fecero in coro i tre fissandolo, dopo che ebbero riaperto gli occhi. “Andate! Io resto qui” fu la risposta dell’angelo. “Se dovessero rinvenire quelli svenuti, li riaddormento” rispose allo sguardo interrogativo dei nostri.

Annuirono e poi corsero tutti e tre verso la sala conferenze e gli uffici. Quando arrivarono trovarono tutto sottosopra, i pc rotti, gli hard disk cancellati e un addetto che stava distruggendo dei documenti. Gli altri erano già partiti per Londra. Richiamati evidentemente.

Sam intimò di fermarsi e di farsi dire dove fossero la Hess e la Bavell. Ci fu un po’ di resistenza, ma Mary con le giuste maniere si fece dire dov’erano le bastarde, poi lo colpì e lo fece svenire.

“Wow mamma! Mai farti arrabbiare!” dissero i figli in coro mentre si precipitavano sul tetto dove un elicottero per Londra sarebbe arrivato da lì a 10 minuti.

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Capitolo 6
*** Al quartier generale (seconda parte) ***


Sul tetto illuminato da un sole cuocente, le due umaniste continuavano a guardare l’orologio. Tra poco sarebbero tornate a Londra. Il richiamo era stato categorico. Distruggere tutto e abbandonare la missione. Poi un tonfo le fece voltare di scatto.

Sam buttò giù la porta di ferro con una spallata e, seguito dagli altri due, accerchiò le due donne che estrassero a loro volta le proprie pistole.

 “Bastarde! Avete dato ordine di sterminare i cacciatori! Sono morte persone innocenti. Magda l'avete uccisa senza pietà!” fece Sam furioso.

“Erano ingestibili! Disciplina! Sempre! La ragazza era un mostro come te Samuel. Se fossi nato a Londra saresti stato eliminato nel momento stesso che manifestasti i poteri la prima volta” fece Tony Bavall con il suo tono fastidioso. La Hess rise e confermò.

Sammy rimase ferito da quelle parole e anche sconvolto.

Dean, vedendolo, gridò "Puttane!" e scarrellò la pistola pronto a sparare, ma un braccio gli si parò davanti. Mary lo stava fermando!

"Cazzo fai mamma?!" fece Dean arrabbiato. "E’ una cosa fra me e la cosiddetta normale!" rispose ironica Mary

Poi si rivolse alla torturatrice "Primo mio figlio non è un mostro" e caricò l'arma, "Secondo le torture che gli hai fatto non le ho dimenticate!" e sparò al piede di Lady Tony che gridò di dolore e cadde a terra.

Tentò di sparare, ma il dolore non le fece prendere bene la mira e il proiettile si conficcò sul muro che aveva di fronte, cioè quello dietro a Mary.

"La risorta!" Continuò la psicopatica. "Stavo per farti tornare da dove sei venuta!" Disse ridendo la letterata e caricò ancora la propria arma puntandola.

"Un giorno ritornerò in paradiso, ma per ora ti pago un biglietto di sola andata per l'inferno" e dicendo questo Mary la freddò. "Nessuno tocca i miei ragazzi" disse guardando il cadavere dell'umanista. Un rivolo di sangue uscì dalla bocca e al centro del petto si formò una pozza che si allargava sempre più.

“Mi dispiace solo per tuo figlio…” disse ancora Mary amareggiata, per poi voltarsi verso i figli e l’altra umanista.

La Hess, vedendo la scena aveva tentato di scappare puntando  la propria pistola verso i due fratelli, ma fu disarmata da Sam con un calcio. La pistola volò lontano.

Sammy, poi, puntò la propria arma verso il cuore della donna che indietreggiava sempre più verso il parapetto del tetto. Dean, invece, le puntò la pistola alla testa. "Fossi in te non lo farei!" fece quando la vide armeggiare nella borsa. Mary la puntava anche lei.

Un elicottero intanto si avvicinava sempre più. "Sono venuti a salvarmi e voi sarete uccisi!" Disse lo sguardo folle che si posava sui presenti.

"Non ne sarei sicura!" fece Sam "sai ....c'era un file criptato sulla chiavetta. Un file che io sono riuscito a decifrare...gli anziani avevano dato ordine a Mr Katch di eliminarla se non avesse gestito al meglio l'operazione di pulizia... erano già pronti a sostituirla ....l'hanno bruciata mia cara. Come vede siete anche voi sacrificabili"

L'elicottero volò sopra di loro, ma non si fermò! Anzi continuò la sua corsa. La Hess vedendo questo urlò di frustrazione e prese dalla borsetta una boccetta contenente una strana povere gialla.

Il contenuto era come quello uscito dalla cassaforte Weather! Stava per stapparla quando Sam la uccise con un colpo secco alla testa, prendendo in tempo la boccetta prima che s’infrangesse a terra.

"Per Magda, Mick e ogni essere innocente che hai ordinato di uccidere!" le disse sovrastandola con il suo corpo, guardando sprezzante il cadavere della Hess. L'inferno ora la stava aspettando.

"Andiamocene" fece Dean mettendo una mano sulla spalla al minore che annuì, seguito da Mary.

Stavano per scendere le scale quando l'elicottero ritornò sopra le loro teste e atterrò. Si girarono di scatto e puntarono le armi verso l’uomo che scendeva la scaletta. Era distinto ed elegante, 65 anni. Abbigliamento tipico dei letterari. Sembrava Crowly, tranne per i capelli che erano bianchi e un bastone da passeggio.

Cass raggiunse i tre sul tetto quando sentì l'elicotero atterrare. Pronto ad aiutare di nuovo i suoi protetti.

"Calmi...I Winchester presumo con il loro angelo custode...Sono uno degli anziani...questa avventura americana è finita... Sono stati richiamati tutti a Londra e stiamo anche recuperando i corpi. Se non le aveste uccise voi lo avremmo fatto noi seduta stante”. E dicendo così alcuni uomini scesero e recuperarono anche i cadaveri delle due donne.

Aggiunse ancora, vendendo il team free will fermo con le pistole puntate e osservando soprattutto Mary, “La vedo pensierosa…Non si preoccupi per il figlio della Bavell, anche se piccolo sapeva i rischi che correva sua madre. Era già pronto a una simile eventualità! In fin dei conti fa parte della prossima generazione di umanisti… Comunque andate, siete liberi di cacciare come volete. Siete il nostro più grande fallimento!" 

Mary annuì. Doveva farsi bastare quella risposta. Abbassò l’arma e se la mise nella fondina. Castiel le mise una mano sulla spalla in segno di conforto.
Comprendeva Mary. Prima di essere una cacciatrice era una madre, e quel povero bambino era comunque rimasto orfano. “Grazie Cass” fece la donna sorridendo e voltandosi verso lui. Cass inclinò la testa e sorrise incatenando i suoi occhi blu in quelli di Mary.

“Bene andatevene! Nessuno vi ha mai chiamato qui in ogni caso!" Fece Dean, invece, rivolto all'uomo che non si degnò di rispondere, anzi gli voltò le spalle e ordinò ai suoi uomini di scendere a dare una “ripulita”.

“Che gran figlio di….” Disse Dean arrabbiato di fronte all’insolenza del tipo, ma Sammy lo fermò dal fare qualcosa di stupido. Per fortuna il maggiore gli diede retta!

I fratelli a questo punto rimisero le armi nella fondina e con la madre e Castiel, si voltarono, scesero le scale, attraversarono la base e poi andarono verso Baby.

Dean stava per salire nel lato guidatore, ma poi ci ripensò appoggiando i gomiti sulla capote. Sospirò.

“Sammy guida te!” fece e lanciò le chiave al fratello che le prese al volo. Si massaggiò la spalla mentre faceva il giro dell’auto e si sedeva al posto del passeggero. Mary e Cass si sedettero dietro e sospirarono. Sam salì al lato guidatore, ingranò la prima e ripartì verso casa.

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Capitolo 7
*** Lieto fine ***


Ritornati al bunker lo trovarono ripulito di ogni cosa, come se non ci fosse stata una lotta o due cadaveri nel grande salone. I cecchini legati erano spariti anch’essi.

"Stanno mandando squadre di “pulizia” in tutto il paese! L’anziano ha detto la verità” fece Sam ai presenti...Aveva appena finito di chiamare alcuni cacciatori e anche da loro, confermò l’amico cacciatore al cellulare, era successa la stessa cosa.

Era finita, era veramente finita.
*****

Le settimane seguenti passarono nella più completa allegria. Dean si era ripreso completamente e Mary si era trasferita da loro. Faceva la mamma e la cacciatrice.

Per i fratelli era la felicità fatta di piccoli gesti: la colazione con la torta o i cereali, mangiare sano, guardare dottor sexy, o anche Dean che guardava orgoglioso sua madre mentre guidava Baby e sceglieva una canzone rock classic, o Sam che l'abbracciava prima d'andare a letto.

Tutte cose che a occhio esterno erano di normale routine, ma che per loro era linfa vitale, speranza, luce. Amore e pace.

Comunque in questo momento il biondo stava battibeccando con Cass su alcune cose che l'angelo non capiva guardando un cartone animato! La donna rise di gusto vedendoli, poi disse "Dai lascialo stare Dean! Vai ad avvertire Sammy che la cena è pronta!" "Ma mamma..." rispose il maggiore prendendo una pizzetta dal vassoio che teneva in mano la madre. Poi si diresse verso le camere da letto sbuffando. Cass ringraziò Mary sorridendo e inclinando la testa.

Sammy era in camera sua e stava effettuando una video chiamata con Eileen. Era coricato sul letto a pancia in giù, il tablet sotto di lui appoggiato sul cuscino.

Dopo quello che le era successo  qualche settimana prima, la ragazza era ritornata in Irlanda, ma grazie al moro aveva imparato a convivere con l'incidente che era successo con la Colt. Si erano sempre tenuti in contatto e questo l’aveva molto aiutata.

Era appena ritornata in America quando fu avvisata da Sam del pericolo che correvano i cacciatori per colpa dei letterati.

"Ma guarda un po’ il mio fratellino! Che volpone! La inviti a uscire o no?!!" Fece Dean entrando in camera di soppiatto e facendo imbarazzare Sammy che divenne rosso come un peperone.

"Accetto!" Fece Eileen e un sorriso entusiasta apparve sul viso del minore. I suoi occhioni da cucciolo emersero in tutto il loro splendore! Dean si allontanò un po’, ma sorrideva guardandolo di sottecchi.

Il moro si concordò con la ragazza e poi tutti e tre si salutarono mandandosi un bacio con le mani. Sam era felice ed emozionato quando si chiuse la comunicazione. Il cuore batteva molto forte.

Si alzó dal letto e si avicinó al maggiore "Grazie Cupido!" disse sorridendo.

"Fratellino sei fuori allenamento! Devi buttarti! Lei è quella giusta per te! Non lasciartela scappare! Dai andiamo a mangiare ora! Il dottor strana amore ha fame" rispose mentre con il minore usciva dalla camera da letto e andavano in cucina.

Sammy annuì e si mise a ridere. Sarebbe andato tutto bene. Se lo sentiva nel cuore.



Note autrice
Nell'ultimo capitolo volevo dare giustizia anche a Eileen! La scelta di farla morire con un cerbero non l'ho mica apprezata, povera ragazza! Il capitolo finale l'ho aggiunto finito di vedere la 12*21, ma come si fa poverina? Era la ragazza giusta per Sammy!
Nella mia versione è grazie a Mary se sconfiggono i letterati, perché cavoli questa donna ci fu presentata agguerrita e un cacciatrice bravissima, e come l'hanno fatta diventare nella stagione 12 non mi piaceva. Ora che si era finalmente svegliata, l'hanno fatta sparire nell'altra terra...Io sono senza parole. Questa stagione una strage! Mick, la Colt, Rowena, The king, Cass: sono ancora scioccata!
Grazie a chiunque ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.

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