Black and White Pearls from the River

di queenjane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In attesa ***
Capitolo 2: *** Enigma ***
Capitolo 3: *** Pearls Intermezzo ***
Capitolo 4: *** Rosalie Storm ***
Capitolo 5: *** Jeanne ***
Capitolo 6: *** Rosalie- Grey ***
Capitolo 7: *** Before The Storm ***
Capitolo 8: *** Sete ***
Capitolo 9: *** A New Pearl ***
Capitolo 10: *** In vinculis ***
Capitolo 11: *** Adieu ***



Capitolo 1
*** In attesa ***


Un fiume, con due sorgenti, vari percorsi.

Ostacoli, lotte e decisioni.

Polvere, miseria e sporcizia, una madre malata.

E un gioco e una scelta.

Di fronte alla nostra povera casa, nel più povero suburbio di Parigi, giocavamo ad andare in una direzione, alla ricerca, di un oggetto, un nome e una pausa.

Jeanne cercava il lusso, la fantasia, il correre via.

Io rimanevo, ancorata tra le pietre, le orecchie tese ascoltando se nostra madre voleva qualcosa.

Jeanne e Rosalie, la mora e la bionda, due discendenti derelitte dei Valois, allevate per strada invece che a corte.

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Capitolo 2
*** Enigma ***


La nostalgia che giungeva a tradimento, come la seta, un lungo tramonto estivo, solo nei giardini del tempo e della memoria  aveva ritrovato, in quiete sussurri e frammenti.
Loro, le discendenti dei re di Francia, meritavano di meglio che crescere nella miseria od accontentarsi di un tozzo di pane, la sua bionda e assorta sorellina pareva accontentarsi, e Lei no, era indomabile.
Era giovane, sottile, scaltra, aveva visto troppo vita e miserie per conservare l’innocenza, se mai lo era stata, innocente, e allungavano mani e calci, sulla considerazione che erano del popolo, quindi meno di nulla..
NO.
E se ne era andata, lasciando la rovina, madre e sorella, morte come il padre, un ubriaco e debosciato, la cui unica dote era stata l’avvenenza, solo un ozioso perdigiorno, dissipatore e crapulone.
E le sue storie di grandezza e poco altro.
Si era raffinata, uno per uno aveva salito gli scalini della gloria, dai tuguri alle piume.
Amava le perle, senza fallo, giocava leggera con ogni rotondo grano, specie le nere, rare e costose.
 
Rosalie pregava, cercava di compiere il suo dovere, lottava cercando di sopportare ed era ben dura, l’assenza di Jeanne era una cicatrice mai rimarginata.
 
 
Lost worlds, neverending scars.

 

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Capitolo 3
*** Pearls Intermezzo ***


Badate a quello che desiderate, corre il rischio di avverarsi ..
Sorrido amara, dentro di me, quale sarà il prezzo per la felicità di ora che il domani vorrà da me?
Io discendo da dei Re, voglio salire ogni scalino della gloria ed essere al posto che mi compete, ovvero a Corte, tra gli intrighi,attimi e mormorii, che vi fa qui Rosalie, vestita di seta e piume, al braccio del Comandante delle Guardie Reali, Oscar François de J. ?
 
Quali perle, quali sorte..
Ogni grano, una svolta e una possibilità.
Io indosso perle nere, Rosalie bianche, nivee come il petto  di un cigno.
Ieri come oggi in antitesi.
Un fiume che parte dalla stessa sorgente, due rami uniti che poi si dividono.
Une deniere  danse..
E la primavera sboccerà e le tigri ruggiranno, in una pioggia di candidi petali.


Nota .. Dedicato a Kiara'69 e Lenovo, ringranziando per le preziose osservazioni.

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Capitolo 4
*** Rosalie Storm ***


No, non era abbastanza, che non era affatto in Paradiso..

Sulla candida pelle del seno spicca la V di voleuse, ladra in francese, come è  stata giudicata alla fine del processo.
Doveva essere sulla spalla, ha lottato come una leonessa per impedirlo, in fondo era stata una ribelle, irrefrenabile e con una brama infinita di avere tanto più aveva,io mi accontentavo.

Ho avuto educazione  e riparo, e  tanto l’odio germogliava dentro il mio petto, mentre Jeanne tirava i fili della sua recita, i diamanti, una collana ed un cardinale, due avidi gioiellieri, una regina assente e processo, una ladra, un’impostora, che ha raccontato e inventato dettagli veri o fasulli, alla fine credibili, al diavolo se sono veri,conta quello che la gente vuole sentire e leggere.
Questa è mia sorella dalle verdi iridi.


.. la cattura, la buia e fetida cella, con la paglia sporca e il buio, dopo che hanno arrestato il cardinale nella luminosa Galleria degli Specchi.. Una ironia,  diciamo, un tiro mancino degli Dei ..
 
Jeanne dalla triste sorte, che si è fidata di persone inaffidabili, il cardinale assolto, lei condannata alla fustigazione, alla marchiatura e al carcere a vita, poi liberata da un mistero, che scrive scandalose memorie, una relazione saffica con Maria Antonietta, la  vita a puntate, in memorie che procurano molti soldi..
Jeanne, ancora ricordi mai le sere della nostra infanzia, il profumo del fiume e dell’edera..
Che è rimasto, solo il nulla, e le candide perle che mi adornano il collo e baluginano come frammenti di luna.
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Jeanne ***


Scrivo in convulsi frammenti, parola su parola... Nere le parole cadono sulla pergamena, poi stamperanno...Tanto più che si avvicina la fine e più che mai il passato preme. Le fontane limpide e sorgive di Versailles, i giardini pensili, splendidi come quelli di Babilonia, i giochi del vino e della carne, rutilanti riflessi al pari del vino rosso che ingollo.. Nessuna grazia, solo attesa della fine... Lo so, e mio marito finge di ignorare, saggia le perle che mi adornano il collo, nere e rare come me... E le parole, nero su bianco, sono perle... E la rugiada, cade sui petali dei fiori in albe in cui emergo a fatica.. Minuscole perle di fatica.. Mia sorella e i fiori piangono per me. Io no... Troppo ho vissuto, poco ho amato.. Non ne vale la pena.

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Capitolo 6
*** Rosalie- Grey ***


Cade la pioggia, cade la sera, grigio il crepuscolo che bussa a occidente, si riverbera sul filo di perle che porto al collo.


Ho appreso come la donna che mi ha generato, Madame Polignac, favorita della regina, mi volesse usare come merce di scambio nella sua conquista del potere, cinica, con il ricatto, mi ha costretto a lasciare la casa di Oscar, che mi ha offerto un tetto, cibo e riparo, quando il mondo e Jeanne mi avevano abbandonato.


Ho imparato a resistere, senza fallo, o ti armi di arroganza o soccombi, contro un destino avverso, le lacrime uno sfogo, mentre imparavo a non mollare.

Presente o meno, Jeanne era sempre con me, con la sua risata, arrogante e coraggiosa creatura, noi siamo le ultime discendenti dei Valois, non mere pedine, se la sorte che ti hanno ritagliato non ti va bene, vai via.. Inventati qualcosa, Rosalie, non piangere sempre..


E così ho fatto.


Era tempo di andare, rinchiudermi tra la gente comune, la mia gente, come  le valve di un’ostrica rinchiudono il suo prezioso granello..


Oggi mi sposo con Bernard e piove..
Molte tra le mie perle sono servite a pagare la cerimonia nuziale, anche l’amore costa, ha appurato un sensale saggiandone la rotondità.. Chi non se lo può permettere vive more uxorio..

Lo so, ho sospirato, ogni cosa ha un prezzo e quanto pagato, per sposare Bernard è davvero ben misera cosa..


Io lo amo e lui mi ama, non è cosa da poco poter avere qualcuno che ti ricambia, liberamente, senza impicci, in fondo ho pagato un piccolo prezzo per essere felice..


Buona notte Jeanne..  Buona notte, Charlotte.. Sorelle mie, morte e mai dimenticate.

 

Nota.. Che i parigini poveri vivessero more uxorio, stante la difficoltà di reperire i soldi necessari per pagare la cerimonia, è una scoperta che devo a Pamina 71. Thank you.

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Capitolo 7
*** Before The Storm ***


Il tramonto cade obliquo su questi lunghi giorni di giugno, annoto piccoli e slegati pensieri, come la pioggia che scende, ecco parole per incidere il momento. Il delfino è morto, Bernard è tra gli uomini di Robespierre.. I giorni del tuono e delle tempeste giungeranno a breve, pietra su pietra abbatterenno la tirannide della sozza lupa austriaca, dicono.. E con me la regina, quando partecipai ad un ballo fu gentile.. Vestiva con chiari colori, perle al collo, lobi e polsi, pensieri segreti che tengo per me come le perle superstiti... E in una notte di giugno, André è venuto a cercare mio marito per aiutarlo a liberare i soldati prigionieri di Oscar, che non avevano voluto sparare sulla folla .. Nasce libero l'uomo ed ovunque è in catene... Rousseau, credo.. E presto si spezzeranno. Libertà...

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Capitolo 8
*** Sete ***


Sete.. I primari bisogni, sonno, cibo, dissetarsi, celebrare il caso di essere sopravvissuti con svelti amplessi, alla caduta della Bastiglia, alle pallottole. Note amare, furtive. Aspetto un figlio, concepito dopo la morte di Oscar e Andrè, ho sete, dopo le nausee che mi svuotano e tanto sono rotonda e preziosa, novella ostrica che raccoglie una piccola perla. Se sarà una femmina, la chiamerò Jeanne Charlotte. Maschio François. E ho sete. Come Oscar François de J. E sono giunti i gironi del tuono e delle tempeste.

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Capitolo 9
*** A New Pearl ***


.. Poche, sparse parole. Davvero, io che piangevo per le ombre delle viole, i sussurri dell'erba e delle spade, ringraziando O.F. de J., oggi non ho parole o lacrime o sussurri. Cullo mio figlio Francois tra le braccia, ora ed allora, cosa resta? Tutto e nulla. Una perla tra le dita. La vita continua, rivoluzione o meno.

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Capitolo 10
*** In vinculis ***


Freddo, buio e umidità, Maria Antonietta è scese dalla torre del Tempio, ove è stata imprigionata dal mese di agosto 1792 fino ad ora..la Francia è una repubblica, Luigi XVI è morto alla ghigliottina, presto toccherà a lei.. Che un tempo viveva in stanze suntuose, tra sete e musica, ora dimora in una fredda e fetida cella.. Un paravento, un letto di ferro, un tavolo e due sedie costituiscono gli arredi, quando le ho portato un mazzetto di fiori si è commossa, come se i re magi le avessero portato i loro ricchi doni. Scrivo in fretta. Brevi note ..grazie a Bernard sono a servizio della ci devant reine de France et Navarre. Squisita, gentile, sorride fragile, i capelli ormai bianchi, quando le racconto di mio figlio François, dei mesi e degli anni trascorsi con André e Oscar.. Taccio di Jeanne e Madame Polignac, luna e stelle brillano sui tetti, scintillanti come mondi perduti, perle rotolate chissà dove.

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Capitolo 11
*** Adieu ***


Sono i dettagli che restano incisi nella memoria, come la risata spavalda di Jeanne che nascondeva la paura,  il sorriso che scaldava come il mezzogiorno di Oscar de J., la mano di Bernard che scivolava nella mia, quando ci siamo sposati, addii e ritorni..

La ci-devant Reine Marie Antoniette incrociava le mani sul petto, passando da un dito all’altro gli anelli che aveva,  alzando la testa quando sentiva suonare un’arpa..  Non aveva nulla, aveva perso tutto, ed era buona e cortese, le pettinavo i capelli con un nastro bianco, quando le portai uno specchietto da poco prezzo con il bordo rosso e decorazioni di tipo orientale, rimase colpita  come se fosse uno dei tesori della corona..
E ascoltava dei miei anni a palazzo J., annotando che Oscar era stata la sua sola amica, ascoltava le prodezze di mio figlio e pensava al suo, aveva tenuto un suo piccolo guanto giallo e lo baciava nelle ore buie, era quello che le rimaneva.
Che la processarono, condannandola a morte.
 Orrendo il capo di accusa, dopo un paragone con le più nefande regine della storia,da Messalina a Frenegonda, passando per Caterina dei Medici, la definirono una sanguisuga e una maledizione per i francesi, ecco le note accuse, di avere avuto rapporti con il re di Boemia e Ungheria, di avere inviato milioni all’ambasciatore austriaca.  Avere partecipato ad un’orgia nell’ottobre1789,  provocato la guerra civile, fatto strage di patrioti e fatto pervenire piani militari all’estero, nonché avere  stampare lei stessa i libelli obbrobriosi di madame La Motte e ..di avere compiuto crimini contro natura, dimenticando di essere una madre, avrebbe praticato “con il proprio figlio, Luigi Carlo Capeto, gli atti di libidine dichiarati da quest’ultimo e il cui nome suscita raccapriccio .. “
E la ha confutata,questa accusa,  facendo appello a tutte le madri presenti nella sala del processo, la sola volta che ha perso il controllo, perché è la natura stessa che grida contro una simile accusa verso una Madre.
Come me .
Ed è stata condotta alla  ghigliottina il 16 ottobre 1793, nelle ore che precedevano la mattina della sua esecuzione scrisse una lettera alla cognata, Madame Elisabetta, come unica compagnia ebbe me, mi lasciò una rosa bianca di stoffa, che aveva fatto con i ritagli trovati nella cella, chiedendomi di dipingerla con il colore preferito di Oscar..
Morì  alle 12.15 circa del 16 ottobre 1793.

Per lei la vita era finita, la mia è andata avanti..
Conservo gli orecchini di perle, la rosa di stoffa, finiti  i giorni di Robespierre e del Terrore, con Bernard e François andammo a trovare Alain de Soisson.. Lui disse che di sicuro il colore preferito di Oscar per le rose sarebbe stato il bianco..
Siamo noi che restiamo.

 
Grazie infinite a chi ha letto, commentato e seguito. A presto JQ  

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