Gridalo. Gridalo fortissimo.

di fulmineo
(/viewuser.php?uid=85629)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro fortuito. ***
Capitolo 2: *** In the same work place. ***
Capitolo 3: *** La fidanzata. ***
Capitolo 4: *** Pain. ***
Capitolo 5: *** Violence. ***
Capitolo 6: *** Arrestata. ***
Capitolo 7: *** Prendersi cura. ***
Capitolo 8: *** Feeling bad. ***
Capitolo 9: *** Lento recupero. ***
Capitolo 10: *** Lo studio è importante. ***
Capitolo 11: *** Incomprensibile gelosia. ***
Capitolo 12: *** Mi piaci. ***
Capitolo 13: *** La mia follia. ***
Capitolo 14: *** Couples. ***



Capitolo 1
*** Incontro fortuito. ***


Era una tranquilla serata a Seattle e all'Emerald Bar di fronte al Seattle Grace Mercy West Hospital, una ragazza era seduta al bancone del locale e Joe, il proprietario, la stava servendo "Una brava ragazza ogni tanto la si vede..." Scherzò l'uomo.

"Grazie... È molto gentile."

"Dammi del tu, non sono così vecchio!" Rise il buon Joe "Dico che sei una brava ragazza perché la maggior parte di quelle che entrano ordinano da bere alcolici ed anche super alcolici tutta sera... Come se fosse naturale!"

"Io sono astemia e poi domani devo iniziare a lavorare al SGMWH..."

"Conosco tutti i Chirurghi, ma so che domani ne dovrebbero arrivare altri ed anche specializzandi."

"Io sono una specializzanda."

"Allora buona fortuna!" Disse Joe, prima di andare a servire altri clienti e la ragazza lo ringraziò, dedicandosi alla sua bibita con ghiaccio e limone.

"Anche tu hai scelto la Chirurgia?"

La ragazza notò un'altra giovane accanto a sé, più bassa di lei, che beveva la sua stessa cosa "Si... È il mio sogno. Diventare una grande Chirurga e salvare vite."

"È un gran bel sogno. Spero possa realizzarsi!"

"Grazie... E tu che lavoro fai?"

"Un lavoro in campo medico..." Rimase vaga la ragazza dai capelli ricciolini lunghi fin sopra le spalle, ma legati in un chignon e, quando si voltarono, entrambe rimasero senza fiato "Di te cosa mi dici? Vediamo... Il tuo nome, per esempio."

"Carmen... Sono una semplice ragazza Californiana venuta a Seattle per realizzare il suo sogno. Ma per ora sono solo una ragazza in un bar..."

"Questa non mi è nuova." Sorrise l'altra, ammaliando maggiormente Carmen, che non le staccava gli occhi verdi di dosso "Io sono Lucia."

Si strinsero la mano ed entrambe provarono qualcosa di molto forte, tanto che fu Joe a farle lasciare, interrompendo l'idillio "Scusate ma sto per chiudere..."

"Certo." Disse Carmen ed entrambe pagarono il rispettivo conto, prima di salutare ed uscire, la bionda con due trolley, notando che stava piovendo "Porca miseria..." Bofonchiò la bionda.

"Tieni." Offrì Lucia "Andiamo... Dove risiedi?"

"Veramente non ho prenotato da nessuna parte... Speravo di andare in un qualche motel..."

"Non ne vale la pena... Facciamo così. Vieni a casa mia e domani cercherai un alloggio."

Carmen sorrise con imbarazzo, mentre camminavano "Grazie."

L'altra non mosse un muscolo e Carmen la guardava, di tanto in tanto, notando la rigidità della ragazza e si fece un'idea di colei che camminava al suo fianco. Parlava, certo, ma sembrava essere fredda e distaccata, dal sorriso raro.

Arrivarono a destinazione in un quarto d'ora e Lucia aprì con una chiave la porta del palazzo nel quale era ubicato il suo appartamento ed entrarono in ascensore, raggiungendo il nono piano e la ragazza aprì la porta "Prego, accomodati."

"È bello qui."

"Grazie." Disse la ricciolina, premendo il tasto di un telecomando e s'accese il camino.

Carmen si sedette sul divano e Lucia le portò un bicchiere di succo di frutta, sedendosi accanto alla bionda.

Calò il silenzio ed un lieve imbarazzo, che trovò il suo culmine quando le due si persero nuovamente nel rispettivo sguardo.

E fu tutta questione di secondi. Prima che potessero rendersene conto, si stavano baciando teneramente "Non... Mi era mai successo prima... Io non..."

"Nemmeno io. Vuoi fermarti?"

"No." Disse sicura Carmen, poggiando la fronte a quella dell'altra ragazza "Non voglio smettere."

Andarono in camera ed anche lì vi era un camino acceso, si stesero sul letto e furono i loro corpi a parlare e l'amore esplose.

S'addormentarono poi l'una tra le braccia dell'altra, stanche e soddisfatte.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** In the same work place. ***


Il mattino seguente, verso le sette, Carmen si svegliò stanca e spossata, notando che Lucia non era al suo fianco, così mise le sue slip e la maglietta, frugò nel suo trolley in cerca di qualcosa da mettere e poi cercò il bagno per fare una doccia veloce.

Quando uscì, si asciugò i capelli e si vestì, entrò in cucina e trovò un caffè, una croissant ed un biglietto sul quale erano scritte poche e semplici parole che la ringraziavano per la nottata appena trascorsa. Carmen sorrise, pur trovando la cosa strana e troppo veloce per i suoi gusti, ma quell'incontro era stato fatale.

Lasciò l'appartamento dopo essersi lavata i denti e lo chiuse con le chiavi di scorta lasciate accanto al biglietto e chiamò un taxi per raggiungere l'ospedale, emozionata per il primo giorno di lavoro.

"Ciao!" La salutò qualcuno quando arrivò a destinazione "Quanto tempo..."

Carmen vide una ragazza poco più alta di lei dai lunghi capelli mori e gli occhi scuri "Milena! Mio Dio... Come stai?"

"Bene!" Rispose Milena Rayzen, abbracciando l'amica "Ti trovo bene... Sei sempre in forma!"

Entrarono assieme nell'ospedale e venne indicato loro lo spogliatoio degli specializzandi e lì trovarono altre compagne di corso, ovvero Mimì Schwert, Nadia Centotto, Eliza Valòn, Raphaela Falcetti e Natalia Gonchev più altri specializzandi.

"Mile, cosa ti porta qui dalla California?" Chiese Mimì.

"La mia ragazza, la dottoressa de Keyzer... È una strutturata ed anche lei inizia oggi."

"È Chirurgo Ortopedico, giusto?"

"Esatto! Ed è brava quanto la dottoressa Torres..."

"Davvero?" Avanzò Stephanie Edwards, specializzanda al secondo anno "Sarà interessante allora!"

Quando tutti furono pronti andarono in corsia e trovarono il Primario Richard Webber con alcuni strutturati e, dopo le dovute presentazioni ed un breve discorso di benvenuto, Richard mandò Stephanie, Jennifer Jareau, Kelly Garrett e Mile con Cristina Yang, Shane Ross, Nadia, Eleanor Bishop e Mimì con Derek Shepherd, Heather Brooks, Natalia, Julia Richmond e Jo Wilson con Callie Torres e, per finire, con Meredith Grey andarono Carmen, Raphaela, Andrew DeLuca e Leah Murphy, solo Eliza andò con la Bailey.

Ma, con sua grande sorpresa, Carmen vide nientemeno che Lucia, intenta a parlare con tre colleghe. Entrambe arrossirono e si sorrisero appena ma ad Eliza Minnick, una delle tre Chirurghe che parlava con Lucia, se ne accorse "La conosci?"

"Si, ehm... Non molto a fondo ma..."

"Avventura di una notte?"

Lucia arrossì molto "Ecco... Io... Io spero non sia stata solo un'avventura..."

"Mi sorprendi, sorellona!" Disse Caterina Bossolani, sorellastra di Lucia, di un anno più giovane "Non è da te portarti a letto una sconosciuta..."

"Una ragazza della California venuta qui per realizzare i suoi sogni... O come mi ha precisato, in quel momento era solo una ragazza in un bar."

"Sul serio??" Domandò sorridendo Amelia Shepherd, sorella minore di Derek "Non ci crederai, ma anche mio fratello e Meredith si sono conosciuti così e sono la coppia più bella e solida dell'ospedale!"

"Lo diventerete anche voi, magari..."

"Non lo so. A me piace, ma dipende da lei... Non so come la pensi, su questo, non so se è venuta con me per il momento o per altro..."

"Invece di rimuginare, fatti avanti!"

"No... Io non sono un cuor di leone. Adesso ho un intervento..."

E Lucia se ne andò con Maggie Pierce per un intervento congiunto e le tre colleghe la fissarono. La ragazza, per loro, era un caso disperato.

Ma anche Carmen ci pensava. Solo che lei era già impegnata e questo a Lucia non l'aveva detto presa dal momento e dall'effetto che la ragazza le aveva fatto fin da subito.

Doveva prendere una decisione importante e l'avrebbe fatto quando la sua ragazza sarebbe arrivata in città.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La fidanzata. ***


Il giorno seguente, in ospedale arrivarono diversi pazienti al Pronto Soccorso, ma pochi necessitarono di un intervento, però nulla di grave "Dottoressa, sto cercando una persona."

"Sono impegnata... Qui siamo in un ospedale, non in una centrale di Polizia!" Rispose la Bailey.

"Se sono qui è perché la persona lavora qui!"

Miranda, che non amava la maleducazione e soprattutto chi gridava nel Pronto Soccorso, decise di prendere di petto la ragazza "Senti signorina... Qui dentro abbassi i toni o ti faccio buttare fuori a calci nel sedere, eviti di fare la stronzetta con gli adulti e poi dimmi come cavolo si chiama questa persona!"

La ragazza, vedendo che la Bailey era di certo più cazzuta di lei, abbassò subito la cresta "Mi scusi... Si chiama Carmen Torreira. Io sono Hanna la sua ragazza, sono arrivata oggi da Santa Monica!"

Minnick, lì vicino, prestò loro la sua totale attenzione, mentre Bailey indicava alla ragazza ove trovare Carmen "Ehi, Minnick! Hai visto un fantasma?"

"N-No, ehm... Devo assentarmi un secondo."

La mora dagli occhi verdi lasciò il Pronto Soccorso con passo veloce. Doveva trovare Lucia ed avvertirla, prima che accadesse l'irreparabile, visto che le due avevano passato un'intensa notte di sesso insieme e la specializzanda aveva ommesso il piccolo dettaglio della fidanzata lontana.

Ma la ragazza fu più veloce "Ciao bella bionda!"

Carmen sgranò gli occhi e si voltò, deglutendo "Hanna..."

"Vieni qui." Disse, avvicinandosi e prendendola con poca tenerezza per il polso sinistro, tirandola a sé e rubandole un bacio molto intenso e ruvido. Bacio che, purtroppo, non passò inosservato a Lucia, Amelia e Yria Zaryanov, strutturata e Chirurga Plastica.

"Troppo tardi..." Mormorò tra sé e sé Minnick.

Ed anche Carmen, purtroppo, vide Lucia e sgranò gli occhi verdi, perché non voleva che lo scoprisse così. Non doveva saperlo proprio. E quando la vide allontanarsi con un'espressione arrabbiata e delusa, capì che ormai il danno era fatto.

"Alloggio al motel che sta qui vicino all'ospedale... Camera trentuno. Ti aspetto stasera!"

Carmen era spiazzata ed ancora scioccata per quanto accaduto e sapeva di aver fatto un gran casino. Aveva perso Lucia, che non era solo un superiore, ma anche una ragazza che le piaceva tantissimo, motivo che l'aveva spinta tra le sue braccia dopo essersi conosciute all'Emerald Bar.

Invece Lucia era con Amelia nella stanza del medico di guardia "Stai bene?"

"Si, contando che tra noi c'è stato quel che c'è stato. Ma... Non pensavo avesse la ragazza. Ho violato uno dei miei principi..."

"No invece! Non te l'ha detto e tu non potevi saperlo, visto che non leggi nel pensiero."

Lucia sospirò "Già... Non preoccuparti per me, posso andare avanti."

"Bene, ma ti starò vicina... Siamo amiche, dopotutto."

"Certo! Grazie Ami."

"Figurati! Adesso andiamo o Prentiss ci uccide... Dobbiamo preparare l'intervento cuore-polmoni e cervello su quel paziente che arriverà domani da Portland!"

"E sarà impegnativo." Accordò Lucia, che se ne andò con la Neurochirurga e, quando incrociò Carmen, non la degnò di uno sguardo, facendola piombare nello sconforto più totale.

Ma nella mente di Lucia prima vi era il lavoro e poi tutto il resto.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Pain. ***


Per tutto il pomeriggio, Lucia rimase nella stanza ove guardavano le radiografie a pianificare la procedura migliore con cui operare il paziente di Portland il giorno seguente e con lei vi erano Amelia ed Emily Prentiss, Cardiochirurga specializzata anche in interventi ai polmoni.

Per Amelia il compito non era difficile, visto che doveva solo rimuovere un piccolo tumore nel lobo frontale ed il peso di tutto gravava proprio su Lucia ed Emily.

Finito il turno, tutti andarono a casa propria e Riggs incrociò Carmen "Torreira... Dove vai tutta sola?"

"A-Al motel dove alloggia la mia ragazza... Dovrebbe essere qui vicino... Ma non so dove!"

"L'unico qui vicino è laggiù, dove ci sono quelle insegne al neon rosse." Indicò lui.

"Ok... Grazie dottor Riggs!"

"Di niente... A domani Torreira!"

Carmen s'incamminò allora verso il punto indicato da Riggs e, quando vi arrivò, salutò l'uomo all'accettazione e gli chiese ove fosse la camera trentuno "Secondo piano a sinistra."

La bionda ringraziò e salì piano le scale, deglutendo e, quando vi arrivò, bussò alla porta "È aperto."

Carmen entrò e richiuse la porta alle sue spalle "S-Sono io..."

"Era ora." Avanzò Hanna e Carmen rabbrividì, perché quando la fidanzata beveva era sempre un pericolo ed infatti, quando la raggiunse, la prese per le spalle e la spinse contro la porta.

"Per favore... Hanna..."

"Quando la mia ragazza viene da me, non deve dire cose mielose tipo -sono io- oppure -sono a casa-... Ma iniziare a spogliarsi appena varca la soglia della porta!"

Detto questo si caricò Carmen in spalla come se fosse un sacco di patate e poi la mollò malamente sul letto, sistemandosi a cavalcioni sopra di lei e stringendole forte i polsi.

"Non voglio... N-Non voglio..."

"Non ti sei mai concessa a me, in sei mesi! Ora basta. O ti spogli o giuro che ti farò molto male."

"I-Io non... Non... Non lo farò mai!"

"Peggio per te, allora!"

Hanna la spogliò rapidamente, strappandole gli abiti di dosso e poi la prese, facendola gridare dal dolore e piangere.

E Carmen, per sfuggire da quell'incubo, chiuse gli occhi e pianse, ripensando alla notte trascorsa con Lucia.

L'unica volta che si era sentita veramente amata da qualcuno.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Violence. ***


Il giorno dopo, Carmen si svegliò e sentì un forte dolore invaderle il corpo e, per sua fortuna, Hanna era andata chissà dove e, vedendo che erano le otto e mezza, non fece la doccia ed uscì dalla stanza e dal motel.

Faceva molta fatica ed il receptioner cercò di fermarla "Ragazza, fermati! Sei... Sei tutta coperta di sangue... Ferma!"

"Devo a-andare al lavoro..."

Carmen lasciò il motel barcollando e, diverse persone che passavano lì davanti, cercavano di fermarla e qualcuno scelse poi di chiamare un'ambulanza ma, prima che potessero farlo, qualcuno accostò "Torreira! Ehi, ferma!"

"Dottoressa Grey..." Biascicò la ragazza, prima di perdere i sensi e cadere a terra.

Meredith, che era assieme ad Alex e Maggie, le prestò subito soccorso, anche se la Cardiochirurga chiamò il Pronto Soccorso per farsi mandare una barella e di allertare Addison.

Furono Meredith e Maggie a farsi largo tra i curiosi ed Alex avrebbe pensato all'auto, parcheggiandola al posto dell'amica e, una volta nel Pronto Soccorso, Addison li raggiunse subito "Cos'abbiamo?"

"Non sappiamo cosa le sia successo, ma ha una forte emorragia nella zona del basso ventre... Stava vagando, era in stato confusionario..." Spiegò Meredith.

"Probabilmente è stata aggredita sessualmente. Chiamate la Polizia!" Disse la rossa e se ne occupò Maggie, mentre Jo assisteva la strutturata, essendo la specializzanda a lei assegnata.

Addison fece un'ecografia a Carmen e le immagini mostravano un'emorragia, così venne subito portata in sala operatoria.

Fuori da essa, ignara di tutto, Lucia stava per entrare in sala operatoria con Emily ed Amelia, pronte ad operare il loro paziente di Portland. Quando tutto fu pronto, il loro intervento iniziò.

Carmen venne portata fuori dalla sala circa due ore più tardi ed Addison incrociò Amelia, che aveva appena finito la sua parte di intervento "Cos'è successo?"

"È stata di certo aggredita sessualmente, poi se lei vorrà, le farò il kit stupro."

Amelia si mise le mani nei capelli "Lucia sarà scioccata... Aspetterò la fine dell'intervento per dirglielo."

"È la cosa migliore. Intanto, per ora, è stabile."

"Rimango io, con lei." Offrì la castana ed Addison annuì, ma le avrebbe messo anche le guardie della sicurezza come protezione.

Intanto, dopo altre sei ore, l'intervento era quasi giunto al termine, bisognava solo richiudere il paziente e la maggior parte di specializzandi e strutturati era in galleria ad osservare, compreso Webber, che era molto soddisfatto.

Poi il caso volle che il signor Dobbs, l'uomo di Portland, venne portato nella stanza accanto a quella di Carmen e Lucia, nel passarci davanti, la notò "Ami... Cos'è successo?"

"È... Stata aggredita sessualmente... Addison l'ha operata ed è andato tutto bene."

Lucia tirò un sospiro di sollievo "Non si è svegliata?"

"Si e ha detto ai poliziotti che è stata la sua ragazza... Iniziano le ricerche e ci faranno sapere quando la prenderanno. Poi abbiamo dovuto darle un sedativo perché gridava dal dolore."

"Povero tesoro..." Sussurrò la ricciolina, chinandosi e baciandola sulla fronte, sfiorandole la guancia destra con una delicata carezza.

"L'ami, vero? Fai la dura ma ti piace..."

"Si e mentirei se dicessi il contrario! È bellissima... Come si può farle questo?"

"Non lo so... Però è stato disumano."

"Puoi dirlo forte! Spero la scattano in galera."

"Già..." Disse Lucia, poi Carmen si svegliò e la ricciolina le sorrise teneramente  "Ehi... Come stai?"

Carmen tese a fatica le braccia verso di lei e Lucia si lasciò abbracciare, stringendola piano a sé "L-Lei..."

"Ssssh, lo so... Ti proteggerò io. Te lo prometto!"

Amelia sorrise, perché sapeva che l'amica amava tantissimo la bionda specializzanda, anche se erano state assieme solo una notte e sapeva che avrebbe mantenuto la promessa.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Arrestata. ***


Nel corso della sera, quando tutti i Chirurghi e specializzandi se ne andarono, tranne Maggie, Owen, Heather Brooks e Susanne Konig, che erano di guardia, furono le guardie di sicurezza Rachel Dalton, Kim Krüger, Alexandra Quinn, Berens Tomsen, Nikki Caetano e Klaus Mirren a tenere d'occhio la camera di Carmen.

Entrò poi Maggie, che doveva visitarla e le guardie si allontanarono per concedere privacy ed andarono a prendere un caffè. Ma qualcuno, rimasto ben nascosto, entrò in azione e, raggiunta la stanza di Carmen, colpì con forza Maggie alla nuca con un tubo metallico "Ciao, bambolina!" Sibilò Hanna.

Carmen era terrorizzata e la rossa le staccò la flebo ed il catetere, trascinandola brutalmente fuori con sé.

Le guardie, ritornate, se ne accorsero "Merda!" Esclamò Rachel.

Nikki andò a chiamare Owen affinché si prendesse cura di Maggie, Quinn chiamò la Polizia e poi, tutte insieme, uscirono a cercare Carmen e Hanna, certe del fatto che l'avesse presa lei.

Intanto, a casa Shepherd-Grey, mentre Derek e Meredith erano impegnati in baci e coccole, suonò il telefono del Neurochirurgo "Non ci credo..."

"È Owen... Magari è importante."

"Dimmi." Rispose Derek, che sgranò presto gli occhi e si mise seduto "Cosa? Arriviamo subito!"

"Cos'è successo?" Domandò preoccupata Meredith.

"La ragazza di Carmen l'ha rapita e ha ferito Maggie alla testa."

"Cosa??? Vado subito a svegliare Amelia."

"Anche Lexie, così si prenderà cura dei bambini."

Meredith andò di corsa a chiamare la sorellastra e la sorella acquisita, spiegando loro ogni cosa, con Amelia che scrisse a Lucia e si fiondó in bagno per una doccia molto rapida.

I tre Chirurghi se ne andarono in auto e, strada facendo, videro un incendio e nientemeno che nel motel dal quale Carmen era uscita quella mattina "Per fortuna ci sono i pompieri..."

"Lucia!" Disse Amelia, scendendo dall'auto, per fortuna ferma e vide la collega uscire con Carmen in spalla e Rachel al seguito, che trascinava fuori Hanna, lasciandola ad alcuni poliziotti.

Come quella mattina, Meredith chiamò il Pronto Soccorso per farsi portare una barella per Carmen e fece chiamare Addison, mentre Derek ed Amelia schizzarono dentro per visitare Maggie.

"Hai le palle, dottoressa Bossolani!" Disse Rachel.

"Grazie... Mio padre era un vigile del fuoco."

"Anche tu hai bisogno di cure... Ti sei scottata."

"Nulla di grave."

"Andiamo o ti trascino io!" Scherzò la castana dagli occhi ambrati ed andarono all'ospedale, poi i poliziotti avrebbero potuto interrogarle.

Ma la cosa più importante era che Hanna non solo aveva avuto ciò che si meritava, ma era finalmente stata arrestata. 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Prendersi cura. ***


In ospedale, Derek visitò Maggie, che ancora non si era ripresa, mentre Amelia stava accanto al lettino e le teneva la mano "Come sta?" Chiese preoccupata Meredith.

"Un forte trauma cranico. La TAC ha escluso lesioni o emorragie..."

"Perfetto... Quindi è solo svenuta."

"Esatto. Avrà solo un gran mal di testa!"

Meredith annuì col capo "Resterò io, con lei." Offrì Amelia, senza staccare gli occhi di dosso alla Cardiochirurga "Non la lascerò un solo istante, lo prometto!"

"Ne sei certa?" Chiese Derek.

"Si. Vedete... A me lei piace. Voglio starle accanto e non lasciarla sola." Rivelò con imbarazzo la castana.

"Fra noi ci sono dissapori." Avanzò seria Meredith "Ma ti prego, diglielo. Diglielo, non perdere tempo!"

"Appena sarò pronta... Lo prometto!"

Nel mentre, Lucia e Rachel erano arrivate in ospedale e la prima cercò subito Carmen "Stephanie, dov'è stata portata Carmen?"

"In sala operatoria!" Rispose la specializzanda di colore "Quella tizia l'ha aggredita ancora e poi aveva una forte emorragia alla zona intima... La dottoressa Montgomery sta facendo di tutto."

"Ok... E la Pierce?"

"Un forte trauma cranico. Ci sta pensando il dottor Shepherd..."

"Quale dei due?"

"Derek... Amelia le stava tenendo la mano!" Sorrise Stephanie, facendo l'occhiolino a Lucia, visto che entrambe sapevano ciò che la castana provava per la Cardiochirurga.

"Venite a farvi medicare." Disse April, raggiungendole e le condusse da Jackson e Ben.

"Sedetevi." Rivolse loro il Chirurgo Plastico, sedendosi su una seggiola con le rotelle innanzi a loro e spalmò dell'apposita crema sulle scottature di Lucia e Rachel.

La guardia aveva una scottatura proprio tra le scapole, che Jackson reputò piuttosto seria "Come te la sei fatta?" Chiese Ben.

"Lucia ha tirato giù quella tizia da Carmen, scagliandola a terra... Lei diede fuoco alle tende ed al tappeto prima di andare contro Lucia ed io l'ho spinta contro il muro... E nella colluttazione ci sono finita anch'io!"

"Avete le palle, ragazze... Un coraggio incredibile!" Sorrise Jackson.

"È la forza dell'amore, che ti porta spesso a fare cose stupide ma necessarie." Rispose Lucia.

"Amore?" Chiese Ben, cercando di sdrammatizzare "Ehi, Rachel! Se non sbaglio Richmond era qui... Non si rubano le ragazze altrui!"

La castana dagli occhi grigio- ambrati sorrise, stando al gioco, ma colpì con un pugnetto lo specializzando "Io sono una persona d'onore, non rubo le ragazze altrui... Ed a proposito, cerca di non ronzare intorno a Julia!"

"Io sono sposato!" Scherzò lui e lei se ne andò con Lucia, mentre Jackson ricordava alle due di mettere la pomata.

Ora i pensieri di tutti erano per Carmen, che doveva riprendersi, ma almeno era libera per sempre dalla violenza della sua ormai ex fidanzata.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Feeling bad. ***


Carmen venne portata in camera sua da un'infermiera e, nella medesima stanza, portarono anche Maggie, ancora priva di conoscenza e, poco dopo, arrivò Addison "Come sta?"

"Non bene... Ha subìto per due volte una violenza brutale e le emorragie non hanno aiutato. È debole e ha bisogno di molto riposo... Maggie?"

"Derek ha detto che è solo svenuta. Non ha danni cerebrali!"

"Per fortuna..." Sospirò la rossa "Resti tu?"

"Si, ci penso io!" Sorrise Amelia, tornando a fissare Maggie, carezzandole piano le nocche.

Arrivarono poi Lucia e Rachel "Ami... Come stanno?"

"Maggie è solo svenuta, ma Addison ha detto che Carmen è molto debole." Rispose la castana e Lucia si sedette accanto alla specializzanda "Voi come state?"

"Qualche scottatura... Nulla di grave." Disse Rachel "Io vado. Testimonio prima io. Riposate, è quasi l'alba..."

Le due annuirono e la guardia di sicurezza se ne andò, venendo raggiunta da due poliziotti e Webber "Rachel, questi signori vogliono farti delle domande... Andate pure nel mio ufficio!"

La ragazza annuì e seguì i due Agenti per iniziare l'interrogatorio; nel mentre, i Chirurghi che avevano assistito ai fatti che riguardavano Hanna e Carmen, diedero la loro versione ad altri due poliziotti.

E dopo le nove arrivarono tutti gli altri e Jackson rimise la pomata a Lucia e Rachel, ma Amelia chiamò prima Derek e Meredith e poi la ricciolina e Addison, visto che si erano svegliate sia Maggie che Carmen.

"Come ti senti?" Chiese subito Meredith alla sorellastra.

"Stordita... Dolorante..."

"Che giorno è oggi?" Domandò Derek.

"Mercoledì..." Rispose Maggie, sorridendo appena, avendo capito ove volesse parare il cognato "E mi chiamo Margaret Pierce, tutti mi chiamano Maggie... Lei è Meredith e lei Ami."

Derek sorrise "Perfetto! Allora ti consiglio di stare a riposo, almeno per oggi... Rimarrai qui e poi stasera verrai a casa!"

"Ok, d'accordo. Grazie!"

I due andarono da Addison per vedere come stava Carmen, ma le notizie non erano troppo buone e la specializzanda gemeva di dolore e piangeva "F-Fa male..."

"Lo so... Lo so che fa male, ma devo visitarti." Disse Addison, mentre entravano Rachel, Berens, Julia ed Arizona "Resisti qualche altro minuto."

Carmen pianse e guardò Lucia "M-Mi dispiace... Mi dispiace..."

"Non devi scusarti. Non è colpa tua!"

"I-Io... Io non volevo andare con lei p-per non cancellare la nostra notte... Io... Io ti..."

"Lo so." L'interruppe Lucia, baciandola sulla fronte "Anch'io ti amo."

La bionda le strinse la mano e Addison finì la sua visita "La guarigione procede lenta. Ti servirà molto riposo!"

"Resterò indietro... Non imparerò nulla..."

"Tutti noi ti seguiremo." Disse Lucia "Ognuno ti aiuterà!"

Poi tutti lasciarono la stanza, tranne Lucia ed Amelia e, in corridoio, la Bailey riprese Rachel "Ehi, Dalton! Mettiti subito una maglietta."

"Perché? Non faccio male a nessuno... E poi ho una scottatura tra le scapole."

"Allora metti qualcosa di leggero..."

Rachel sorrise e se ne andò "Che bella..." Sospirò Brooks.

"Insomma, Brooks!" Disse la Bailey, fissando anche Julia, Susanne, Murphy e Lexie, reduce da un intervento con Mark "Tutte lì a sbavare... Mai visto un pacchetto completo di muscoli??"

Se ne andò poi, lasciando le cinque ragazze a sbavare dietro la bellissima guardia di sicurezza.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Lento recupero. ***


Passò una settimana e, mentre Maggie si era ripresa alla perfezione, Carmen guariva poco a poco, costantemente seguita da Addison, con Lucia che andava a trovarla ad ogni attimo libero "Stai meglio oggi?"

"Si, grazie... Poi quando ti vedo sto benissimo!"

"Potrei dire lo stesso!" Rispose la Chirurga, avvicinandosi e rubandole un tenero bacio "Quando starai bene recupereremo il tempo perduto..."

"Non vedo l'ora..." Sorrise Carmen, facendosi poi seria "Ma dopo quel che mi è successo... Tu mi vuoi ancora?"

"Carmen, tu mi piaci moltissimo e sai cosa c'è stato tra noi. Ti è successa una cosa orribile, ma io non voglio nessun'altra... Non sarei mai in grado di guardare ed amare un'altra ragazza come guardo ed amo te!"

La bionda si commosse, mentre degli applausi attirarono la loro attenzione e, sul ciglio della porta, videro Rachel, Amelia, Ben, Stephanie, Milena e Jo "Siamo venute a trovarti..." Disse quest'ultima e tutte l'abbracciarono, compreso Ben.

"Hai detto delle belle parole." Se ne uscì Rachel.

"È la pura verità!"

"L'amore è questo." Avanzò Meredith, arrivata con Cristina.

"Voi siete tutte specializzande... Cosa volete saperne?" Chiese proprio la Yang.

"Io sono strutturata come voi." Precisò Amelia.

"Ed io sono una guardia di sicurezza." Disse Rachel.

"Comunque sia... Come stai, Torreira?"

"Bene, dottoressa Yang... Il recupero è difficile, ma ce la farò."

"È questo lo spirito giusto." Rispose Meredith, poi i cercapersone di tutte suonarono "Sono in arrivo dei feriti... Pare ci sia stato un incidente."

Subito tutte se ne andarono per raggiungere il Pronto Soccorso, con la sola Rachel che era rimasta con Carmen ma, dopo pochi minuti, arrivò Kim "Rachel, andiamo! A quanto pare ci sono quattro ragazzi dal sangue troppo caldo in Pronto Soccorso..."

"Ok. Ci vediamo dopo!"

Carmen rimase sola e ne approfittò per fare un riposino. Non vedeva l'ora di rimettersi al più presto per riprendere a lavorare e per stare finalmente con Lucia.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Lo studio è importante. ***


Due dei feriti dell'incidente morirono al Pronto Soccorso, mentre altri vennero portati in sala operatoria da Derek, Meredith, Bailey, Callie e Minnick, che operò con Maggie, invece Alex dovette operare di appendicite una bambina.

Addison, invece, fece partorire una donna "Mio Dio, che dolore!" Gridò la quasi neo mamma "Come sta mio marito?"

"Lo stanno medicando laggiù. Su, un ultimo sforzo!"

Anche Lucia ed Owen, che si stavano occupando dello stesso paziente, erano pronti a portarlo in sala operatoria, assistiti da Milena ed Andrew DeLuca, gli unici due specializzandi rimasti.

Invece Amelia, che non aveva pazienti, andò a trovare Carmen con Arizona, visto che la specializzanda andava visitata "Ciao! Come stai oggi?" Chiese la bionda strutturata.

"Bene... Solo dolori leggeri. Nulla più!"

"Perfetto! Devo visitarti..."

"Io sono venuta qui solo a salutarti e, se vuoi, puoi parlare con me... Ti distrarrà dal dolore..."

"D'accordo." Rispose Carmen.

Arizona iniziò la sua visita, con tutta la delicatezza possibile e le fece anche un'ecografia "Allora?" Chiese Amelia, notando che la bionda mostrava spesso espressioni di dolore "Come va con Lucia?"

"Vorrei baciarla più spesso..." Sorrise Carmen "Sai... Ieri le ho chiesto se mi avrebbe voluta lo stesso e lei mi ha detto di si, perché non saprebbe mai guardare ed amare un'altra ragazza!"

"Avevo sentito... È stata dolcissima!"

"Molto." Rivelò la ragazza, arrossendo.

Amelia si fece poi seria "Sai... Anch'io vorrei essere in grado di aprire il mio cuore alla persona che amo..."

"Maggie? Ehm... La dottoressa Pierce?"

La castana arrossì, mentre Arizona se la rise sotto i baffi "Ma??"

"L'hanno capito tutti." Rivelò Arizona stessa.

"Beh... Cosa ne pensi?" Rivolse la Neurochirurga a Carmen, che stava sorridendo divertita.

"Dico che sareste una bella coppia!"

"Devo provarci quindi?"

"Certo... Segui il tuo istinto. Non dobbiamo dirti noi cosa fare..."

Terminata la visita, Arizona se ne andò dopo aver scritto il tutto nella cartella clinica della specializzanda sul suo tablet, lasciando sola la ragazza con Amelia, che le raccontò dei vari pazienti arrivati al Pronto Soccorso.

Arrivò poi il dottor Webber, che entrò dopo aver bussato "Torreira! Ti trovo bene..."

"Si, dottor Webber! Sto abbastanza bene."

"Mi fa piacere! Ti ho portato dei testi di Medicina da leggere... In realtà sono miei diari, su cui ho annotato ogni mio intervento, descritto nel dettaglio."

"Grazie... Sarà un onore leggerli!"

"Posso leggerli anch'io?" Chiese Amelia.

"Ma certo!" Rispose il Chirurgo di colore "Spero troviate interessante il materiale! Lo studio è importante."

Le due furono d'accordo ed iniziarono a leggere i quattordici diari piuttosto voluminosi e sapevano che, anche se ci avrebbero messo parecchio per leggerne uno, di certo avrebbero imparato cose nuove e molto interessanti.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Incomprensibile gelosia. ***


Carmen ed Amelia trovarono molto interessanti i diari di Webber e, dopo un paio di giorni, quando Addison fece alzare la bionda dal letto perché per lei stava bene, andarono a vedere un intervento in galleria, uno di quelli descritti in uno dei diari.

"Ciao!" La salutò Minnick "Come stai?"

"Bene... Fa un po' male, ma sto bene ora."

"Siete qui per vedere l'intervento?" Chiese invece Callie.

"Si... E poi non ho mai visto operare assieme Webber, Meredith ed anche Yang!"

Mentre Minnick e Carmen parlavano, l'attenzione di Amelia fu tutta per Maggie, appena entrata con Riggs. Ridevano, sembravano felici e questo le diede abbastanza fastidio.

Prese e se ne andò, scusandosi con Carmen e Minnick, ignorando il saluto di Maggie "Cosa le è preso?" Chiese Riggs.

"Non saprei... Non lo so davvero!"

Fuori, Amelia si trovò davanti Stephanie "Dottoressa Shepherd, è tornato il signor Clency. Lamenta forti dolori alla testa..."

La castana sospirò pesantemente "Ok... Fagli una TAC, io arrivo subito... Ho bisogno di un po' d'aria!"

"Ok, va bene..." Rispose la specializzanda di colore, avendo capito che la strutturata aveva un qualche problema.

Amelia uscì ed andò a sedersi su una delle panchine del parco accanto all'ospedale "Ami! Cosa ci fai qui?"

"Derek... Cosa ci fai qui?"

"Ero fuori coi bambini poi, mentre li riportavo all'asilo dell'ospedale, ti ho vista uscire come una furia..."

"Capisco..."

"Allora? Vuoi parlare con me?" Chiese dolce lui, sedendosi accanto alla sorella minore.

"Ero in galleria con Carmen a guardare l'intervento di Webber, Meredith e Cristina, quando sono entrati Maggie e Riggs..."

Lui sorrise, quasi divertito "Mio Dio..."

"La cosa ti diverte? Scusa se i miei problemi ti divertono!"

"No no, scusa... Rido perché sei gelosa! Caspita Ami, non avrei mai pensato che potessi essere gelosa di qualcuno."

"Io gelosa? Tu scherzi..." Rise nervosa la Neurochirurga.

"A te piace Maggie e ti ha dato fastidio vederla sorridente con Riggs. Ma prima di arrabbiarti, dovresti scoprire di cosa parlavano..."

"Sono stata una stupida, vero?"

"L'hai detto tu!" Sorrise lui "Dai, entriamo... E parla con Maggie!"

Lei sorrise a sua volta e ringraziò il fratello, entrarono e gli si avvicinò Stephanie "Dottoressa Shepherd..."

"Andiamo, Edwards! Dimmi."

La specializzanda spiegò alla Neurochirurga che il suo paziente aveva due aneurismi vicini al lobo frontale, più un tumore osseo che stava crescendo sul perone sinistro "Ho chiamato de Keyzer per un consulto Ortopedico, ci aspetta in sala."

"Ottimo! Brava." Disse Amelia e la ragazza sorrise compiaciuta.

Mentre andavano poi verso la sala operatoria a consulto fatto con Robyn e poi con Nadia e Cross come specializzandi, Amelia incrociò Maggie "Posso parlarti? O... Hai da fare?"

"Adesso ho da fare. Parleremo dopo!"

"D'accordo..." Sorrise appena la Cardiochirurga "Ci vediamo."

Amelia entrò in sala operatoria, mentre Maggie rimase preda di dubbi e pensieri. La Neurochirurga avrebbe poi parlato con lei o avrebbe fatto finta di nulla?

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Mi piaci. ***


Passarono tre giorni ed Amelia continuava ad ignorare Maggie, che proprio non riusciva a spiegarsi la cosa "Un altro intervento, Amelia?" Chiese Webber.

"Si! Sono sulla cresta dell'onda... Per fortuna ho molti interventi o consulti..."

"Tira il fiato, non devi fare tu tutti gli interventi di Neurochirurgia!"

"Infatti gli altri due interventi della giornata li faccio io!"

"Derek... Ma cosa...?"

"Da quanto non dormi?" Chiese severo Derek, fissando la sorella minore "Potresti commettere degli errori. Quindi prendi e vai a farti una dormita..."

"Una dormita?? Io sto bene!!" Gridò la ragazza, spazientita "Perché non posso fare il mio dovere?"

"Perché ai pazienti serve il meglio! Non hanno bisogno di un Chirurgo stanco!" Replicò lui ed Amelia tolse la cuffietta, lanciandola a terra con rabbia.

Amelia, furente e con passo spedito, entrò nella stanza del medico di guardia e si sedette sul lettino, tenendosi la testa tra le mani e, dopo pochi minuti, la porta s'aprì di nuovo ed entrò Maggie.

"Ciao..."

"Di male in peggio..." Bofonchiò la castana.

Maggie chiuse la porta a chiave, decisa ad affrontare la Neurochirurga e sorella acquisita "Si può sapere che problema hai con me?"

"Proprio nessuno. Attualmente sono incazzata con Derek... Io posso operare, non sono stanca!"

"Io voglio sapere che problema hai con me!" Sottolineò la mora "Siamo sempre andate molto d'accordo... Cosa si è spezzato?"

Amelia serrò la mascella "Cosa c'è fra te e Riggs?"

"Nulla!" Rispose Maggie, che afferrò però il problema "JJ ed Ellie avevano ragione... Tu sei gelosa!"

"Io gelosa? Anche Derek me lo aveva detto e, giusto ieri, Edwards e Richmond me lo hanno ricordato!" Rise nervosamente la castana.

Maggie s'avvicinò ad Amelia "Non potrei mai provare nulla, per Riggs... C'è già qualcuno che mi piace!"

"Perfetto..." Bofonchiò Amelia.

"Non tirare conclusioni affrettate, non sai neanche di chi sto parlando! E poi... Adesso t'importa di chi mi innamoro?"

"Certo!" Gridò la castana "Mi interessa perché mi piaci! Mi piaci tantissimo!"

L'ammissione colpì Maggie, che abbracció d'istinto Amelia "Grazie... Grazie per averlo detto..."

"Perché?" Chiese la castana, abbracciando la Cardiochirurga.

"Perché anche tu mi piaci, Amelia. Tantissimo!"

Amelia sorrise appena, ancora incredula "Vorrei baciarti, ma voglio fare le cose per bene... Se uscissimo insieme?"

"Certo! Quando vuoi..."

"Stasera andrebbe bene?"

Maggie annuì e, dopo un altro abbraccio, decisero di rimanere lì è schiacciare un pisolino, l'una tra le braccia dell'altra.

Ed Amelia dimenticò la rabbia verso Derek e decise che, invece di mandarlo a quel paese, l'avrebbe ringraziato.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** La mia follia. ***


Il pomeriggio passò tra interventi vari e due riunioni d'équipe per due grandi operazioni che sarebbero state svolte da Amelia, Riggs e Arizona da una parte e da Maggie, Emily, Callie e Jackson dall'altra.

Di sera, a turni conclusi, specializzandi e strutturati se ne andarono e la maggior parte di essi si ritrovò da Joe, all'Emerald Bar di fronte all'ospedale.

"Eccoci... Cosa prendi?" Chiese Amelia, un po' nervosa.

"Un succo d'uva!" Rispose Maggie, scegliendo di non prendere alcolici, visto che la castana non poteva bere.

"Ok, ehm... Joe, due succhi! Uno d'uva ed uno al pompelmo."

"Arrivano subito!" Avanzò l'uomo.

Le due Chirurghe avevano occhi l'una per l'altra e, da lontano, qualcuno le osservava "Come sono carine insieme..."

"Hai ragione!" Disse Susanne, sorridendo a JJ.

"Aspettate, abbiamo appena perso Richmond..." Notò Jo.

Allora Susanne, JJ, la stessa Jo, Brooks, Murphy, DeLuca, Stephanie, Cross, Ben, Milena, Natalia ed Ellie guardarono la loro amica e collega "Julia, stai bene?"

"Quasi... Insomma..."

"Ecco perché..." Sorrise DeLuca.

Nel bar erano appena entrate le tre guardie di sicurezza Rachel, Kim e Quinn ed era la prima ad attrarre Julia "Ciao!" Avanzò Quinn.

"Ehi!" Rispose subito Brooks "Volete sedervi con noi?"

Julia volle poterla fulminare con lo sguardo ed anche Ellie e Susanne l'avrebbero fatto, ma loro erano più aperte con Quinn e Kim. E Rachel s'avvicinò subito a Julia.

"Richmond... Alzati..."

"C-Come? Perché?" Chiese, mentre s'alzava e Rachel, dopo averle rubato il posto, la invitò a sedersi sulle sue gambe e la mora, che si sentiva morire dall'imbarazzo, accettò l'invito.

"Come mai qui?" Domandò Ben "Non vi abbiamo mai viste nel bar..."

"Volevamo tenerle d'occhio..."

"Siete anche voi qui per Shepherd e Pierce... Capito!"

Le due strutturate uscirono dopo qualche minuto "Io... Non sono quella che porta una ragazza fuori a cena o che fa cose folli e romantiche, ma farò di tutto per renderti felice!"

"Non ne dubito!" Sorrise la ragazza di colore "E non voglio che tu faccia follie, perché tu sei la mia follia! Io... Io sono così felice di essere con te..."

"Anch'io sono felice. Tu mi rendi felice!" Ribadì Amelia, sfiorando poi le labbra di Maggie con le proprie ed il bacio si fece più dolce ed appassionato.

"Brave! Evviva!" Applaudirono gli specializzandi e le tre guardie.

Le due si separarono ed Amelia avanzò decisa "Sparite o vi farò tenere lontani da ogni intervento per un mese!"

Subito gli specializzandi se la diedero a gambe, con Rachel che aveva caricato Julia in spalla "R-Rachel..."

"Non dirmi che hai paura!"

"Credo non si senta bene..." Disse Maggie.

Subito Rachel la mise a terra e Julia strinse tra le mani la camicia della guardia "Tutto bene?"

"Solo un capogiro..."

"Ti riaccompagno a casa!" Offrì la castana, prendendola in braccio e si allontanarono con Quinn e Kim.

Ed Amelia se ne andò con Maggie per raggiungere la loro casa e concludere la loro serata.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Couples. ***


Il mattino seguente, Maggie dormiva tra le braccia di Amelia tutta tranquilla, finché non ci pensò la piccola Ellis a svegliare sia le zie che i due genitori "Arrivo, tesoro!" Disse Meredith, guardando la sveglia che segnava le sei.

Passando davanti alla stanza di Amelia, sbirciò dentro e sorrise quando vide la sorellastra e la cognata l'una tra le braccia dell'altra "Buongiorno..." La salutò Maggie e Meredith le fece cenno con la mano ed un tenero sorriso.

Raggiunse poi la bambina e la cullò per calmarla, poi le fece il bagnetto e la cambiò, andando ad accompagnare in bagno anche Zola e Bailey, mentre Derek andò a preparare la colazione.

Poi il bagno venne occupato da Amelia e Maggie che, quando arrivarono in cucina per la colazione, furono felici di vedere che Meredith e Derek approvavano la loro relazione.

Anche Julia si era svegliata accanto a Rachel ed apprezzava molto lo stare tra le sue braccia forti "Buongiorno, principessa!"

"Ciao..." Sorrise la mora, voltandosi sul fianco sinistro per baciare la guardia di sicurezza.

"Hai dormito bene, piccola?"

"A meraviglia! Sai... Non pensavo che saremmo finite a letto insieme così presto..."

"Io non avevo dubbi. Volevo e voglio solo te!" Rivelò Rachel, baciando con passione la mora ragazza.

Ma anche altre coppie erano diventate ufficiali, a parte Robyn e Milena, Yria e Natalia ed anche Cate e Raphaela, che già stavano insieme al momento dell'assunzione in ospedale.

Emily si era finalmente dichiarata a JJ, che provava i suoi stessi sentimenti e la stessa cosa era capitata a Kim e Susanne.

Invece Quinn e Bishop, pur piacendosi moltissimo, avevano deciso di uscire insieme tre volte per vedere se tra loro poteva funzionare "Allora... La nostra prima uscita sarà stasera alle sette?"

"Certo, Quinn." Sorrise Ellie, baciandola sulle labbra.

Lucia, infine, stava vicina a Carmen, ancora convalescente ed entrambe certe più che mai dell'amore che le univa.

E tutte, oltre che all'amore, pensavano ovviamente anche al lavoro, che portava ogni giorno tante soddisfazioni.

Ma la cosa più importante era che ognuno aveva gridato fortissimo il proprio amore alla persona amata.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3663346