Peter, ragazzo di 17 anni, vive a Manchester con i genitori, John e Mary. Dopo un'infanzia difficile piena di disagi nella sua famiglia decide di trasferirsi da Middlesbrough a Manchester, città di cui è innamorato e di cui il tifo per la squadra locale, il Manchester United, è così forte che lo porta ogni domenica a vedere le partite della sua squadra del cuore.

Peter non ha mai avuto una ragazza prima di allora, solo qualche storiella qua e là con qualche ragazza di cui non è mai stato innamorato. Il suo cuore batteva solo per il calcio e per la sua squadra.

Il padre, tifoso degli acerrimi rivali, Manchester City, rifiutava la fede calcistica del figlio tanto da creare molti scontri col figlio. Da questo nasce un profondo sconforto psicologico in Peter che oramai non esce più di casa, non ha rapporti sociali con i suoi coetanei e nemmeno con le ragazze che li vanno dietro.

Inizia così a rinchiudersi nella sua stanza con la musica a palla fumando Marlboro Gold, sigarette di cui ne va matto.

Dopo un'estate passata a stare chiuso nella sua camera, giunge il momento di iniziare il nuovo anno scolastico. Questo significava per Peter conoscere nuovi amici, nuove amiche, nuove insegnanti; insooma, per lui sarà un po' tutto difficile.

Sono quasi le 9, mancano quindici minuti al suono della campanella e all'inizio della scuola Peter è ancora a casa, litiga col padre per l'abbigliamento e con la madre per la colazione.

Uscito di casa, nervoso e affamato, il giovane ragazzo si reca nello Starbucks vicino casa sua.

-Buongiorno Jim. Un caffè da poratre via, per favore- chiede Peter a Jimmy, un amico di vecchia data trasferitosi a Manchester molti anni prima.

-Buongiorno Pet. Come lo desideri il caffè?-

-Decaffeinato, grazie-

-Ecco il tuo caffè amico mio. Ci si vede; buona fortuna per la scuola-

-Grazie Jimmy. Ci vediamo!-

Così Peter esce dal locale col suo caffè caldo in una mano e i libri nell'altra. Si incammina verso la Manchester Academy School distante una centinaia di metri dallo Starbucks.

Sono le nove in punto, la campanella suona, il bidello apre la grande porta della scuola. Il ragazzo esita ad entrare. Non conoscendo nessuno decide di fare un giro nel gigantesco parco scolastico e con gli auricolari, come era solito fare, trova una panchina libera. Si siede quando verso di lui si stava dirigendo una bellissima ragazza. Era di Manchester, un po' bassa, capelli neri a caschetto, pelle bianca come la neve e degli occhi neri bellissimi nascosti dietro a degli occhiali anch'essi neri.

La vide, la osservò a lungo; li cominciò a battere forte il cuore come non era mai successo prima.

-Ciao! Mi chiamo Ilary- disse dolcemente la piccola ragazza.

-Io sono Peter- rispose lui emozionato

-Sei nuovo?-

-Sì-

-Hai intenzione di entrare o vuoi rimanere qui al sole per tutto il giorno?- chiese la ragazza sorridendo

-Hai ragione, si sta facendo tardi. Entriamo!-

Mentre i due giovani si dirigevano verso l'entrata della scuola Peter continuava a bere a piccoli sorsi il suo caffè.

Appena entrati i due si diressero verso la bacheca dove vi erano state esposte le composizioni delle varie classi.

-Guarda Peter, siamo nella stessa classe-

-Fantastico!- rispose il ragazzo.

Il suo cuore era pieno di gioia.