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di ire96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1- Prince Charming ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2- Look Like The Innocent Flower ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3- Quantum Physics ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4- Soul Mates ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5- Red Rose ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6-Best Friend ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7-Remedy ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8-Stars and Love ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9- In Your Heart or In Your Mind ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10- Books Are My Happy Place ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11- Jealousy ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12- My Lifelines ***
Capitolo 13: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1- Prince Charming ***


 CAPITOLO 1 – Prince Charming 
                                                                                           "Io sono la principessa matta che manca nelle favole,
                                                                                                              quella che pianterebbe in asso il principe 
                                                                                                                      azzurro per lo sguattero del castello."        
                                                                                                       -M. Cannatella


-“Fra!”- Qualcuno mi sta chiamando.
Ancora 5 minuti, mamma vorrei dire.
–“Franci!”-continua la voce –“Eddai svegliati!!”-
Io la ignoro. –“Francesca!!!”-
Mi tiro su di scatto.
Non è mia madre che mi sta chiamando ma la mia migliore amica Valeria..perché ,accidenti, mi sono di nuovo addormentata a lezione. Ma che pretendo dopo essere rimasta a leggere tutta la notte?
Durante il giorno ho poco tempo, quindi me lo creo.
Mia madre mi chiama “divoratrice di libri” e dice che sto sempre a leggere..non posso farci niente se mi piace di più il mondo di carta, sempre diverso in ogni libro, che quello reale. E poi andiamo..è anche colpa degli scrittori che fanno delle saghe infinite e tu aspetti mesi e mesi per il libro successivo, è ovvio che appena viene pubblicato non puoi resistere e non ti stacchi finché non l’hai finito.
Comunque fortunatamente questa volta mi ha svegliato Vale, perché durante un’altra lezione mi ha svegliato il prof..e con parole non proprio gentili.
“Signorina se non è interessata alla mia lezione e si diverte ad inseguire farfalle non mi faccia perdere il mio tempo e se ne vada! Che non ho bisogno di scansafatiche nel mio corso!”
Da quella volta mi guarda in cagnesco.
-“Ehi ciccina”- Mi sussurra Vale –“La smetti di sognare ad occhi aperti come le bambine? Guarda che se stai sempre a leggere non lo trovi il Principe Azzurro. ”- e se la ride la maledetta.
Ma quale Principe! Sono tutti dei ranocchi qui in giro.. e sinceramente (per colpa dei libri) ho sviluppato standard troppo alti e non posso farci niente. Valeria ha provato molte volte a portarmi a feste o in discoteca, ma ogni volta puntualmente finivo seduta su un divanetto ad aspettare che lei finisse di flirtare con il “bello” di turno. CHE. STRAZIO.
Una delle poche cose che ci accomuna è la passione per le scarpe, soprattutto per quelle con i tacchi, mentre per il resto siamo fisicamente e caratterialmente l’opposto. Valeria Rossini, 24 anni, capelli rosso fuoco (tinti) e degli occhioni verdi che quando si mette a fare il cucciolo non le neghi più niente. Vale è eccentrica in modo non banale, ed è estroversa, simpatica e anche molto sexy. Io, Francesca Rocchi, ho dei banalissimi capelli castano chiaro o biondo scuro non so bene come definirli, e non sono ne lisci ne ricci, ma fanno quel ca**o che vogliono, degli occhi azzurro ghiaccio e ,si, un fisico niente male ma certo non da strafigona. Io sono molto introversa con alcune persone e con altre invece molto più vivace, sono ironica (ma di un’ironia pungente, con qualche vena sarcastica) e spesso parlo senza filtri.  
 Cerco inutilmente di seguire la lezione, ma oggi proprio non ce la faccio a concentrarmi su tutte queste leggi e bla, bla, bla.
Io e Vale studiamo Economia e Gestione dei Beni Culturali, e vi dirò.. non so da dove m’è venuta fuori quest’idea anni fa! Si perché ormai siamo alla magistrale e mi trovo ad affrontare cose come bleah matematica finanziaria e per l’economia dell’arte. Cose che mi fanno venire i brividi al solo pensiero.
Il chiacchiericcio del professore fa da sfondo ai miei pensieri, anzi è quasi una ninna nanna e potrei proprio riaddormentarmi. Ad un certo punto la stro- la mia migliore amica mi artiglia un braccio, facendomi un male cane con le sue cavolo di unghie finte..e sto per dirgliene di tutti i colori quando la guardo in faccia e prendo un colpo.
E’ sbiancata. Lei..la perenne Miss Abbronzatura.
Mi guardo intorno e vedo molti volti uguali al suo.. che mi sono persa?
Un ragazzo alza la mano per chiedere la parola al docente –“ Mi scusi professore lei quindi si assenterà dalle lezioni e dall’università..ma per quanto?”-.
Il professore, un uomo sulla sessantina con una faccia da buono che se ne vedono poche in giro, gli sorride e risponde candidamente –“ All’incirca quattro mesi..quindi mi dispiace ragazzi, ma quest’anno il vostro corso non lo terrò io. Però ho trovato un valido sostituto per questi mesi, che dovrebbe arrivare tra poco”-.
Panico generale.
Molti di noi, praticamente la maggior parte, ha scelto questo corso perché doveva essere semplice e soprattutto perché dicevano che il professore dava voti molto alti.
Ora se non sarà lui a farci lezione..avremmo una botta di culo o una sfiga tremenda?
Ovvero..arriverà un sostituto decente o il figlio di satana?
Dei passi veloci nel corridoio, la porta viene spalancata e sbatte violentemente contro la parete e un profumo maschile mi solletica il naso.
Ho un brutto presentimento.

Note Dell'Autrice
Buongiornooooo! 
grazie per aver letto il primo capitolo di questa storia :D 
è la prima cosa in assoluto che pubblico..siate clementi ;)
se vi va di lasciarmi una recensione per commenti, suggerimenti e critiche io ne sarei contentissima <3
cercherò di pubblicare una o due volte a settimana..sperando che non passi l'ispirazione :)
by ire96
 

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2- Look Like The Innocent Flower ***


                CAPITOLO 2- Look Like The Innocent Flower
                                           
                                                                                                  “Prendi l’aspetto del fiore innocente,
                                                                                                           ma sii il serpente sotto di esso.”
                                                                                                                                  -W. Shakespeare
 
Io e Valeria fin dai primi giorni dell’università abbiamo preso possesso di due posti in ultima fila, che a volte possono essere vicino all’uscita e altre no, ma comunque sono sempre sempre i più lontani dal professore.
Infatti è così che ci siamo conosciute. Due ragazzine da sole, che ancora non sapevano se il corso scelto fosse quello giusto, piene di incertezze e con la paura di non incontrare gente decente.
Ok, beh, forse quella con la paura di non incontrare gente con cui fare amicizia ero solo io ma..dettagli.
Comunque questa tradizione dura da tre anni, quattro quest’anno, ed è per questo che siamo le prime a vedere lo sconosciuto che ha praticamente scardinato la porta.
Solo che lui non vede noi, anzi me. Nella fretta di entrare la sua valigetta si scontra con la mia testa in un impatto non proprio piacevole, in più neanche si ferma a scusarsi e questo mi manda in bestia.
-“Ehi ma che modi! Razza di cafone decerebrato!”- sbotto.
Mi ha sentito.
Ops , e io che pensavo di averlo detto piano.
Si blocca e mi fulmina.
 Si vede che è incazzato, ma spero non sia per il mio piccolo insulto, razza di permaloso!
Sta per dirmi qualcosa ma-“ Gabriele! Finalmente!” dice con tono sollevato il professore.
 Oh miei dei, sono salva da quello sguardo incazzato! Vorrei andare dal professore e abbracciarlo. I due cominciano a confabulare e io mi prendo il mio tempo per osservare il nuovo arrivato.
Che sia il suo  assistente? O magari uno che deve parlare con lui della tesi.
Mmm..è molto alto, almeno 1.85 se non di più, spalle larghe e un fisico asciutto e muscoloso, ma non esagerato e Oh porca Coin! Ha un sedere perfetto!! Valeria si accorge del mio sguardo,mi fa l’occhiolino e cominciamo a ridere come due cretine sottovoce altrimenti ci sgamano in bomba.
Continuo a studiarlo..capelli neri come l’inchiostro, un bel profilo virile con il naso dritto, e gli occhi? Prima non c’ho fatto caso.
Il prof alza il tono della voce per includerci nella conversazione –“Stavo giusto cominciando a parlare di te. Ragazzi questo è Gabriele, un dottorando della facoltà di economia. Mi sostituirà in questi quattro mesi e sarà lui a valutarvi.. sicuramente il primo esame, poi per il secondo vedremo se farò in tempo”-
Bene, sono fottuta.
Mi giro disperata verso Valeria e lei mi lancia uno sguardo incoraggiante e mi sussurra –“ Dai non preoccuparti, il cafone decerebrato non si ricorderà di te quando arriverà il momento dell’esame”- in risposta la mia bocca emana un gemito di dolore.
Doveva essere un esame FACILE!
-“Gabriele vuoi per caso aggiungere qualcosa?” gli chiede il professore.
L’altro gli sorride, si appoggia alla cattedra e sorride a tutti noi. Ecco metà della sala ha appena lanciato un sospiro collettivo di adorazione, la metà femminile chiaramente.
 Ma io no. Io lo fisso perché ci scommetterei la testa che dietro quel viso da David di Michelangelo probabilmente si nasconde una serpe.
 -“ Buongiorno a tutti, io sono Gabriele Del Rovere, e da domani sarò il vostro professore. Quindi no, non potete chiamarmi Gabriele, ma solo professor Del Rovere”- Tiratela di meno, montato! –“ Poi professor Lucchi vorrei ringraziarla per avermi dato quest’opportunità, le sarò sempre grato“- Leccaculo! –“ Comunque spero di riuscire a sostituirlo a dovere, in ogni caso se durante le mie spiegazioni non capite qualcosa potete fermarmi a fine lezione e chiedere, e se siete una bella ragazza tanto meglio!”- e ride, seguito da tutti i ragazzi e dalle solite oche di turno. E sei pure un puttaniere!.
Non ho mai insultato qualcuno così tanto prima d’oggi..non so se sia lui che ne ispira tanti o se sono io che per la mancanza di sonno ho eliminato gli ultimi filtri rimasti.
La lezione fortunatamente è finita e io e Valeria ne approfittiamo per sgattaiolare via, sia mai che quello venga da me per delle scuse. Neanche l’avessi insultato così pesantemente!
-“ Fra ti va un caffè?”- mi chiede Veronica. Questa ragazza mi legge nel pensiero.. –“ Si! Subito, immediatamente! Dici che è possibile farmelo iniettare direttamente nelle vene?”-.
 
NOTE DELL'AUTRICE:
spero vi piaccia il capitolo:) 
c'è molto di me in Francesca..la passione per i libri, il cibo "spazzatura", l'ironia pungente e le frequenti figure di merda.
al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3- Quantum Physics ***


                       CAPITOLO 3- Quantum Physics
 
 
                                                                            “ Una donna è facile da capire, è come un libro aperto;
                                                                                                        un libro sulla fisica quantistica scritto                                                                                                                                                                                                       in finlandese, ma aperto.”
                                                                                                                             -Anonimo
 
Purtroppo ho scoperto a mie spese che no, il caffè per endovena non esiste. Quindi quello che sono riuscita ad ingurgitare mi farà arrivare forse forse fino a casa.
Saluto Vale e mi incammino, borbottando tra me e me ancora infastidita da tutto quello che è successo oggi. So già cosa mi dirà Roberto quando gli racconterò dell’incidente  –“ Franci sei sempre la solita, non ti cuci mai la bocca, e come quella volta che e blablabla”-
Ah scusate dimenticavo, Roberto è il mio coinquilino, è omosessuale ed è il mio amore. Si, lo adoro e si, se non gli piacessero gli uomini sarebbe il mio uomo ideale, anche perché è molto alto e ben piantato (ovvero muscoloso, che non fa mai male). Recentemente ha tinto i suoi stupendi capelli biondi di un bianco platino che gli sta da dio e fa risaltare i suoi occhi azzurri, veste sempre bene e obbliga anche me a curarmi di più.
E’ il coinquilino perfetto il mio Robbie, sa cucinare, è ordinato ,ma non troppo, ed è pure simpatico. In più adora guardare con me film di ogni genere mentre ci ingozziamo di gelato e  anche parlare, o sparlare, di ragazzi.
Da poco s’è trovato un ragazzo, Luca, e questa volta sembra una cosa abbastanza seria perché si guardano in un modo speciale..l’unica pecca è che, scusate il termine ma, scopano come conigli! E per fortuna che la mia camera è dalla parte opposta della casa.
Posso davvero dire che Roberto è la mia parte più razionale,l’unico che riesce a bloccare le mie crisi isteriche da troppo studio ed è il mio migliore amico.
Mentre mi avvicino a casa, ovvero un adorabile quinto e ultimo piano senza ascensore, cerco nella borsa le chiavi..che ovviamente non trovo in mezzo a libri, quaderni, penne, trucchi, fazzoletti, occhiali, orecchini, caramelle, e mi rendo conto che in effetti su una cosa Robbie ha ragione (una delle tante).
La mia borsa è una cazzo di discarica!
Comincio a pregare che in casa ci sia qualcuno, perché altrimenti dovrò starmene in giro da sola, al freddo per chissà quanto e non è che la cosa mi faccia impazzire di gioia.
Mi attacco al campanello con due dita e quasi temo che qualcuno chiami la polizia per il casino che sicuramente sto facendo.
Dopo qualcosa come cinque minuti di scampanellata ininterrotta sento la voce assonnata di Roberto che chiede –“Chi è?”-. Il tono è cortese ma so che dentro di lui sta lanciando bestemmie e insulti verso l’idiota che l’ha svegliato. Ovvero io.
-“Rob..sono io, Francesca. Penso di aver perso le chiavi”- il portone si apre. E sinceramente non so se salire o meno, quello li mi strozza.
Comincio ad affrontare le infinite rampe di scale e di nuovo rimpiango di non potermi permettere un appartamento un po’ più vicino alla terra, che non mi faccia arrivare su con un attacco di asma e sudata come se avessi fatto la maratona.
Si lo so, ho il fiato di un’ottantenne, ma d'altronde ho sempre accuratamente evitato di fare sport, portavano via troppo tempo alla lettura e alle mie fantasticherie.
Entro in casa praticamente strisciando e quando alzo gli occhi vedo davanti a me il mio adorato coinquilino..che ha uno sguardo talmente incazzato che neanche il “professor Della Rovere” potrebbe mai battere.
-“Ciaaaao Robbie..amorino mio..”- e via con lo sguardo da cucciolo. –“Scusa se t’ho svegliato..ma non tenermi il broncio dai”- e mi fiondo ad abbracciarlo, perché con un po’ di coccole mi perdona sempre.
Sospira e ricambia il mio abbraccio. Alleluja pericolo scampato.
-“ Come stai ciambellina?”- faccio una smorfia a quel soprannome, però so di meritarmelo per oggi.
-“Guarda Rob, lasciamo stare..un casino! Il professor Lucchi ha gentilmente deciso di prendersi quattro mesi di ferie per chissà che e al posto suo ci farà lezione un dottorando. Un insopportabile cafone, leccaculo e sicuramente puttaniere!”-.
Roberto se la ride sotto i baffi –“E’ un gran pezzo di figo vero?”- mi chiede candidamente.
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva. –“Ma cosa vai a pensare! E’ solo molo alto, un tantino muscoloso e con dei capelli nerissimi..ma è odioso!”-
Roberto sospira con occhi sognanti-“okeeeeey ho capito..è uno dei ragazzi più sexy che tu abbia mai conosciuto”-
-“Assolutamente no!”- rispondo io. Assolutamente si! risponde il mio cervello.
-“Beh comunque ho combinato un casino..”- e poi gli racconto brevemente tutto.
Alla fine sbuffa e comincia la ramanzina –“ Fra sei sempre la solita! Devi sempre farti riconoscere … se ogni tanto ti mordessi la lingua sarebbe meglio! E come quella volta che hai insultato il mio ex e poi quella volta che blablabla”-
E che palle!!

NOTE DELL'AUTRICE

ecco qua il 3 capitolo! 
spero vi sia piaciuto e scusate se vi ho fatto aspettare :)
io amo Roberto..vorrei un amico come lui<3
se vi fa piacere lasiatemi una recensione , con critiche, consigli o altro... mi aiutano ad andare avanti con la storia:D
alla prossima!

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4- Soul Mates ***



                                              CAPITOLO 4- Soul Mates
                                                                                 
                                                                                               “Un ragazzo là fuori è nato per essere l’amore     
                                                                                                                    della tua vita, il tuo migliore amico,
                                                                                                                                        la tua anima gemella.”
                                                                                                                        -Nicholas Sparks
 
Alla fine ieri sera siamo finiti a bere e chiacchierare sul divano, tutt’e due con una vaschetta di gelato.
Perché anche questo è il bello della vita da universitari.. non vivere più con la propria assillante famiglia.
Il risultato? Ci siamo addormentati sbronzi li dov’eravamo quindi ora sono non in ritardo..di più!
Sto correndo freneticamente in giro per l’appartamento, mentre tento di vestirmi, mangiare e preparare la borsa tutto contemporaneamente.
E indovinate qual è la prima lezione di oggi? Si proprio la sua, perché la sfiga non arriva mai da sola, di solito ci sono pure le conseguenze dietro.
Finalmente sono pronta, do un bacio a Robbie ( che se ne sta placidamente disteso sul divano il maledetto!) e comincio a correre giù per le scale rischiando più volte di rompermi l’osso del collo.
Corro talmente veloce che mi sento un po’ Bolt ,..solo che io ho una borsa iper pesante da portare, vecchiette con i cani e persone varie da evitare.
Mi fiondo dentro l’università con ancora due minuti di tempo ce la faccio, ce la faccio! Ma mezza morta per la fatica non mi accorgo del ragazzo che sta svoltando l’angolo e lo travolgo in pieno.
Fogli che volano, un casino di braccia e gambe e che figura di merda!!  Cerco di alzarmi e subito comincio a scusarmi con il povero innocente –“ Oddio perdonami! Non t’ho proprio visto mi dispiace. E’ che sono in ritardassimo e.. oh scusa scusa scusa! Stai bene?”- ecco sembro una sottospecie di macchinetta impazzita che non fa altro che parlare.
Il ragazzo, un biondino con gli occhi verdi niente male, mi sorride un po’ confuso. –“ Stai tranquilla, non fa niente. Anche io non ti avevo visto! Tranne lo stomaco che probabilmente dovrò sostituire, per il resto sto bene.. tu?”-
Un pochino sollevata gli rispondo con un-“ Si bene, benissimo!”- e poi –“ Piacere Francesca!”-.
Lui mi stringe la mano e-“ Piacere Mattia. Felice dello scontro!”- ridiamo entrambi per la stranezza della situazione. –“Aspetta che ti do una mano a raccogliere i fogli!”- gli dico.-“ Almeno per sdebitarmi dell’averti usato come materasso”-. Ridendo mi risponde-“ Onorato Mademoiselle”- e dopo che abbiamo raccolto i fogli dice-“ Ma tu non eri in ritardo?”-
Panico. –“Si..oddio ora ancora di più, scusami ancora! Ciao Mattia!!” e ricomincio a correre.
Arrivo davanti all’aula e apro piano la porta, e fortuna delle fortune il leccaculo non c’è.  
E meno male che ogni tanto è la sfortuna ad essere cieca! Sollevata mi avvio verso il mio posto vicino a Valeria, posto che non lascerei per niente al mondo, e lei mi vede e mi sorride e già so che mi farà l’interrogatorio per sapere come mai sono in ritardo.
 Niente storie scabrose tesoro!
Mentre mi avvicino la vedo sbarrare gli occhi e il suo volto assume una strana espressione.
E ora che ha? Sento la porta chiudersi e dei passi che si avvicinano dietro di me –“ Bene bene..una ritardataria!”- sussulto e mi volto.
Gabriel. Con un ghigno malefico sul volto.
-“ Signorina per caso lei è una privilegiata che può arrivare quando vuole?”- eccola, eccola la vendetta che arriva! –“ Oppure devo dedurre che questo corso non le interessa? Perché sa.. possiamo anche fare a meno di lei”-.
Finalmente riesco a vedere il colore degli occhi.. e sono di un grigio chiarissimo, che li fa sembrare ancora più gelidi.
Mi devo scusare! Penso digrignando i denti Lo devo fare o questo mi butta fuori! Preferirei tirargli un pugno sul naso, questo è certo, ma per una volta devo piegare il mio orgoglio e scusarmi.
-“ Mi scusi”- dico quasi sibilando-“professore”- non posso farci niente se la mia voce ha assunto un tono ironico, non è colpa mia.
 Lui mi guarda assottigliando gli occhi. Aah se un’occhiata potesse uccidere! –“ Lei è?”- mi chiede minaccioso.
-“Francesca Rocchi.”-
-“Bene signorina Rocchi. In prima fila avanti! Almeno sono sicuro che seguirà qualcosa”-
Che coooosaaaaa?!? In prima fila? Lontana da Valeria e vicina a lui? MAI.
Vede l’indecisione e la rabbia sulla mia faccia, quindi comincia ad avvicinarsi come se volesse scortarmi di persona al mio posto.
Tante grazie ma preferisco non farmi toccare da un essere come te! Sbuffando mi avvio verso la (bleah) prima fila e mi siedo su uno dei posti più lontani da lui.
L’essere invertebrato saluta la classe con un sorriso smagliante, provocando un ondata di squittii nelle ochette, poi si siede e mi fa un sorriso come per dire “Sei fregata cara mia!”.
E comincia tranquillamente a spiegare, con la sua voce morbida e profonda.
Ritiro quello che ho detto prima: la sfortuna ci vede benissimo!

Note dell'autrice.

ecco qua il 4 capitolo..v'è piaciuto?:)
comincia ha vedersi la stronzaggine di Gabriele..ma vedrete Fra gli terrà testa :D
un nuovo personaggio è entrato in scena..e ci riserverà delle sorprese;)
se vi fa piacere lasciarmi un commento..ve ne sarei grata<3
by ire96
 

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5- Red Rose ***


                                    CAPITOLO 5-Red Rose
 
                                                                                           
“La rosa è il profumo degli dei, la gioia degli uomini,
 orna le grazie dell’amore che sboccia,
 è il fiore prediletto di Venere.”
                                                                                                                -Anacreonte
 
 
Dopo le interminabili due ore e mezza dell’invertebrato per fortuna abbiamo un’abbondante ora libera, e decidiamo di andare a mangiare.
Almeno quest’anno abbiamo un po’ di tempo per rilassarci tra una lezione e l’altra, è una cosa che tutti gli universitari vorrebbero e capita raramente. Di solito è già tanto se abbiamo dieci o quindici minuti di pausa, e io di solito devo andare in bagno, prendermi uno o due caffè e mangiare..tutto di corsa!  
Non so con che coraggio Valeria riesca a mangiarsi solo un’insalatina oggi.
Per mantenere la linea,dice. Come se ne avesse bisogno!
Invece io, che ho una fame da lupi praticamente da quando mi sono alzata, sto ingurgitando un panino enorme e delle patatine fritte, perché altrimenti rischio di autoconsumarmi dall’interno.
I miei amici dicono che non ho UN verme solitario nello stomaco, ma tanti.
-“ Quindi mi stai dicendo che sei arrivata in ritardo alla lezione di quel figo da paura perché ti sei ubriacata con Roberto per dimenticare il suddetto figo?”-
Si ho raccontato a Valeria le mie disavventure, e sta andando avanti a ridere da tipo venti minuti.
-“Si..e non dimenticare lo scontro con Mattia!”- la sua risata si fa fragorosa, tanto che alcune persone si girano a guardarla.
-“Uh si quel povero ragazzo che hai travolto! Sei sicura di non avergli causato dei danni permanenti?”-
Gne gne.
-“Guarda che non sei simpatica, ora Della Rovere mi odia..spero solo non mi voglia tenere in prima fila per il resto del corso! Lontana da te e da qualsiasi via di fuga”- sospiro pesantemente.
-“Vedrai che si dimenticherà velocemente di te”- mi dice incoraggiante. –“Ehm..Senti Fra..”- comincia Vale con una voce dolce. La conosco questa voce..vuole qualcosa.
-“Sai quel posto che ti dicevo qualche giorno fa, quello nuovo che sta in centro.. il Red Rose..”-
La fisso. Oh io lo so cosa vuole, ma non le renderò le cose facili.
-“Vagamente.”-
-“Beh..ecco..”- tentenna. –“Domani sera hanno organizzato una festa..e sarà pieno di gente, tanti ragazzi, bella musica e un bel buffet”- mentre parliamo cominciamo ad alzarci per andare a pagare.
-“Vale..dai lo sai che non ho questa passione sfrenata per le feste..”- Smettila con quegli occhioni da cucciola! 
-“Daaai ti prego ti prego ti preeeego”- sa come farmi cedere questa qui. –“Va bene rompipalle, va bene! Però mi devi un favore”- caccia un urlo, mi salta al collo e comincia a saltellare felice, tutto questo in mezzo al locale.
So già che mi pentirò di questa decisione.
 
Torno a casa pensierosa..anzi, completamente nel panico, perché adesso dovrò pensare a cosa mettermi domani sera e conoscendomi potrei perderci ore.
Quasi quasi potrei portarmi dietro Roberto almeno avrei compagnia mentre Valeria flirta con qualche essere di genere maschile. E, cosa ancora più utile, allontanerà da me eventuali scocciatori.
Apro il portoncino e comincio a salire le scale, persa nei miei pensieri.
Dio non vedo l’ora di farmi un bel bagno caldo! con i sali profumati e tanta schiuma..e della musica rilassante come sottofondo.
Apro la porta già pregustando il mio momento di relax e…-“Oh mio dio ma cosa fateeee!”-
Roberto e Luca sul divano.
Nudi.
-“Beh cosa stiamo facendo mi pare abbastanza chiaro”- mi risponde Robbie candidamente facendo spallucce.
-“Ciao Francesca”- mi dice Luca diventando bordeaux mentre cerca goffamente di coprirsi con una coperta raccattata chissà dove.
-“Divertente Rob”- dico sarcastica e intanto mi copro la faccia con le mani-“Ora provo ad arrivare in camera senza guardare..se muoio nel tentativo è colpa tua!”-
Vado avanti a tentoni, inciampo su un cuscino, poi sbatto il ginocchio contro un mobile e alla fine do una spallata contro la porta.
Roberto se la ride-“Sei proprio un’imbranata Fra!”-
-“Stronzooo!”- gli urlo dalla camera. –“ Domani sera per punizione mi accompagni ad un festa chiaro?”-
-“Signor si generale!”-
Prende pure per il culo eh.

Note dell'Autrice.

eccomi qua! un pò in ritardo scusate:)
vorrei ringraziare tantissimo tutte le persone che leggono la mia storia, e soprattutto tutti coloro che l'anno messa tra le preferite/seguite/ricordate :D ogni volta che aumentate mi fate sorridere! 
che dite i capitolo sono troppo corti? io da lettrice su EFP non amo i capitoli troppo lunghi perchè poi mi stufo ^^" 
Francesca fa la cicciona quando mangia..come me dopo parecchie ore di lezione ahah :D adoro farle affibiare nomingnoli a Gabriele! 
Lui mi lo immagino molto simile a Ian Somerhalder, attore di una serie che amo (TVD)<3 E ridevo da sola crivendo la scena con Roberto (mascalzone!!), io sarei stra imbarazzata O.o
V'è piaciuto il capitolo?? Commentate, scrivete, criticate..lo so che ci si rompe a fare le recensioni, ma fatelo per il mio povero cuoricino :')
alla prossima, Ire

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6-Best Friend ***


               CAPITOLO 6- Best Friend
 
 
                                                                                        “Lei è la mia migliore amica.
                                                                                               Tu spezzale il cuore e io
                                                                                                        ti spacco la faccia.”
                                                                                                       
                                                                                                              -Anonimo
 
Ok. Calma e sangue freddo Francesca!
Oggi è il giorno della festa.. E io non ho la più pallida idea di cosa mettere.
La mia stanza è un disastro, sembra quasi che un tornado in miniatura sia passato per di qua tirando fuori tutti i vestiti dall’armadio e catapultandoli ovunque.
Non so voi.. ma quando devo prepararmi per qualche evento comincio a prepararmi ore prima, faccio la doccia, mi trucco e poi comincio a provare vestiti a casaccio come una pazza e ovviamente non va mai bene niente-
Sento il telefono squillare, ma il suono è ovattato.
Oh cazzo. L’ho sommerso! Perfetto ora per trovarlo dovrò scavare sotto questa tonnellata di vestiti, rischiando di rimanere sommersa anche io.
Mi lancio a pesce sopra un mucchio e comincio a togliere i vestiti, sperando di non venirne inglobata. Bingo! Il suono si fa più forte.
Finalmente lo vedo e lo afferro, rispondendo senza guardare perchè tanto so che è Valeria, probabilmente già pronta..
Anzi probabilmente è già sotto casa ad aspettarmi, perché a differenza mia ,che sono una ritardataria cronica, lei quando vuole sa essere puntuale come un orologio svizzero.
Ma è anche questo essere migliori amiche no? Essere l’una l’opposto dell’altra, ma capirsi lo stesso, apprezzare pregi e difetti.
-“Fraaaa!”- appunto.
–“ Ma a che punto siete tu e Roberto? Dai che arriviamo in ritardo!”-
Avete mai avuto quell’amica che, quando ci parlate al telefono, potete benissimo tenerlo distante dall’orecchio perché tanto la sentite lo stesso?
Io si ed è proprio Vale, infatti la sua voce mi sta trapanando un timpano.
-“Ehm.. in realtà devo scegliere il vestito..”-
E lei esplode.-“CHE COSA?!?! Dovevi essere pronta dieci minuti fa!!”-
-“Vale i danni permanenti all’orecchio me li risarcisci tu?”-  
Sbuffa.-“Avanti smettila di fare la melodrammatica..Dimmi su cosa sei indecisa!”-
-“Allora..quello nero aderente e corto con il pizzo, con lo scollo a barca davanti e la scollatura più profonda sulla schiena, oppure quello rosso sangue in raso o seta , più lungo ma più scollato?”- se fosse per me sceglierei la combinazione perfetta di tuta comoda-divano.
Certo mi piace andare alle feste, ballare e, perché no, anche bere..ma in questo periodo mi sto trasformando in un’asociale unica. Spesso preferisco starmene a casa a guardare serie Tv piuttosto che uscire a fare baldoria.
Spero di divertirmi questa sera perché non ho molta voglia di trasformarmi in un’ottantenne brontolona, e posso confidare nell’aiuto dei miei amici per essere salvata.
-“Quello nero. Con le scarpe nere da 12! E muoviti che sei in ritardo!”-
Mi vesto a velocità lampo ed esco dalla stanza di corsa dove trovo Rob,già pronto e perfetto con una camicia stupenda e dei pantaloni aderentissimi.
-“Fra ci conviene scendere e anche di corsa, altrimenti Valeria ci scanna”- ha ragione, quella ragazza ha una vena sadica preoccupante e, cosa non meno importante, una macchina che potrebbe usare contro di noi.
Arriviamo giù due minuti dopo,praticamente senza fiato, e saliamo sulla 500 della suddetta sadica, l’unica di noi con la patente, e per fortuna che ce l’ha perché altrimenti avremmo dovuto farci la strada a piedi e con i tacchi non è proprio l’ideale.
Così invece in cinque minuti abbondanti vediamo le luci del Red Rose.
-“Ragazzi io vi avverto..stasera ho tutta l’intenzione di bere, quindi poi a casa vostra torniamo a piedi, ok?”-
-“SignorSi!”- rispondiamo in coro io e Rob. Ce l’aspettavamo comunque, facciamo spesso così anche perché ha il diritto pure lei di divertirsi, non possiamo mica usarla come autista.
Fuori dal locale c’è un sacco di gente, ragazzi e ragazze di ogni età, vestite bene ed eleganti alcune, vestite stile battone altre. Probabilmente molti non potranno entrare..tutti quelli minorenni in teoria!
O almeno spero non li facciano entrare, non ho nessuna intenzione di respingere gentilmente (si fa per dire!) le avances di questi “bambini”.
Vale parcheggia abbastanza vicino al locale ed è quasi un miracolo perché è difficile trovare parcheggio per le vie di questa grande città che è Bologna.
Scendiamo dall’auto e ci catapultiamo dentro al locale, e restiamo tutti e tre a bocca aperta.
È una meraviglia!
L’ambiente è semibuio e l’effetto è accentuato dalle pareti blu notte, ci sono dei tavolini eleganti con delle poltroncine da una parte e dei divanetti da un’altra, mentre al centro c’è una grande pista e su uno dei suoi lati hanno situato il palco con la postazione del Dj.
La cosa che attira subito la mia attenzione è l’enorme bancone e gli innumerevoli barman che fanno volare gli shaker in complicate acrobazie.
Ci sono tante di quelle bottiglie! La maggior parte non le ho mai viste e sinceramente non vedo l’ora di assaggiare cocktail nuovi.
-“Questo posto mi piace! Penso che potremmo tornarci spesso!”- praticamente urlo nelle orecchie dei miei amici, perché la musica è abbastanza alta.
La parete dietro il bancone è coperta da uno specchio, è ciò fa sembrare il locale ancora più grande.
Io, Valeria e Roberto ci leggiamo nel pensiero e ci fiondiamo su degli sgabelli per ordinare da bere e per osservare i fisici scolpiti dei baristi. Questo locale mi piace sempre di più!
Inutile dire che abbiamo la salivazione azzerata tutti e tre.
Io prendo un caipiroska, mentre gli altri due vanno sul classico per ora: un mojito a testa, ma tutti e tre reggiamo bene l’alcol quindi so già che questo bicchiere sarà il primo di una lunga serie.
Brindiamo alla nostra amicizia e buttiamo giù il drink velocemente, perché non vediamo l’ora di andare a scatenarci in pista, ma per sbaglio sbatto addosso a qualcuno e rischio di cadere per terra.
Merda!
Già mi vedo spiaccicata sul pavimento quando due mani forti mi afferrano.
-“ Mademoiselle, ma allora è un vizio!”- 

Note dell'Autrice.
eccoci qua con il 6 capitolo! ho cercato di allungarlo un pochino perchè effettivamente erano troppo corti i precedenti..spero vi piaccia ^^
Viva le amiche pazze! sono quelle più divertenti, no?:D
ringrazio tantissimo tutti coloro che stanno leggendo la mia storia e vorrei tanto sapere le vostre opinioni :)
io mi diverto a scrivere questa storia, spero che voi vi divertiate a leggerla..quindi.. vale la pena che io continui? 
al prossimo capitolo,
ire <3

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7-Remedy ***


                           CAPITOLO 7- Remedy
 
“Quando il dolore ti lacera in profondità
Quando la notte ti impedisce di dormire
Guarda e vedrai, io sarò il tuo rimedio..”
-Adele
 
Alzo gli occhi di scatto e incontro un viso incredibilmente familiare che mi sorride.
-“Mattia!”- sono contenta di vederlo, almeno potrò sdebitarmi offrendogli qualcosa-“La mia imbranataggine finirà per uccidere qualcuno prima o poi!”- gli confido ridendo.
Lui ride –“ Non lo metto in dubbio e … Onorato di averti salvato di nuovo comunque! Sai dovevo ancora riprendermi da ieri..”-
-“Ah ah ah ma quanto siamo simpatici questa sera eh? Dai vieni che ti offro qualcosa per risarcimento e ti presento i mie due amici..”- anche perché se non lo presento velocemente Valeria farà qualche entrata in scena molto melodrammatica.
È troppo curiosa quella donna!
Gli altri due sono ancora fermi dov’erano quando mi hanno vista cadere e entrambi stanno fissando Mattia con gli occhi sbarrati perché si, ammettiamolo, è un gran figo.
-“Vale, Rob.. lui è Mattia, il ragazzo che ho spiaccicato ieri mattina tentando di arrivare in classe in tempo”-
Scoppiano tutt’è tre a ridere e si stringono le mano a vicenda.
-“Ragazzi mi dispiace interrompere i convenevoli ma.. Che si fa? Si beve o si balla?”- chiedo io.
-“Si balla!”- mi urlano.
Ci buttiamo in mezzo alla pista e cominciamo a ballare in modo stupido, imitandoci l’un l’altro e ridendo come matti, e chissenefrega se urtiamo qualcuno.Ad un certo punto Mattia e Rob spariscono qualche minuto, tornando poco dopo con 4 bicchierini colmi di qualcosa di non ben identificato e sicuramente molto forte, e li buttiamo giù al salto.
Madonna come brucia!
Andiamo avanti così per un po’, ballando e bevendo, e la testa comincia a girare e girare o forse siamo noi, che come deficienti cominciamo a giocare a giro giro tondo nel bel mezzo della pista, travolgendo altre persone e includendole poi nel gioco.
Il Dj interrompe un attimo la musica, beccandosi un sacco di fischi, e annuncia-“Signore e signori! È quasi mezzanotte e oggi ci sarà un gioco speciale per tutti voi..Il Karaoke!!”- la gente, mezza ubriaca applaude e ride.
-“Chi volesse farci sentire la propria ugola d’oro..può venire qui e iscriversi, tra un quarto d’ora iniziamo”-
Mai e poi mai.
Io sono una persona timida, o meglio: una timida selettiva. Nel senso che non ho problemi a difendermi o scherzare, ma un grande pubblico mi spaventa.
Mi giro verso Vale.-“ Ciccina mi accompagni in bagno?”- lei sorride e annuisce, un pò, anzi un bel po’ brilla.
-“Ma perché voi ragazze andate sempre in bagno insieme?”- ci chiede Mattia, con un tono leggermente strascicato.
-“Caro mio, hai presente Hermione di Harry Potter? Bè lei è andata in bagno da sola ed è stata aggredita da un troll. Preferisco non rischiare!”- eccomi qua che sparo boiate da ubriaca. Ridiamo tutti e Valeria annuisce convinta, come se avessi detto una frase filosofica e saggia.
Spintonando un po’ riusciamo ad arrivare in bagno, dove i rumori sono più ovattati, mi godo un po’ il silenzio e il fresco, perchè tra utte quelle persone fa un caldo terribile. Entrambe ne approfittiamo per sistemarci un po’, altrimenti rischiamo di assomigliare a dei pulcini arruffati e se vogliamo "flirtare" con qualcuno dobbiamo almeno essere presentabili. 
Non so quanto rimaniamo li dentro, ma ad un certo punto sento qualcuno che inizia a cantare e capisco che è iniziato il karaoke.
Non ci credo, ci sono dei pazzi ch ci provano davvero!
-“Vale andiamo a goderci lo spettacolo delle persone che si umiliano cantando da ubriache!”-
Mentre stiamo uscendo butto l’occhio sui divanetti alla mia destra e per poco non mi parte un infarto.
Accidenti!
Afferro Vale e la trascino nell’ombra.-“ Ma che ti prende Fra?! Mi stai stritolando il braccio..”-
-“Lui è qui!”- sibilo. Lei mi guarda senza capire-“ Lui chi??”-
-“Lui! L’essere invertebrato! Gabriele Del Rovere!”- ok, calmati. Non ti ha visto e non ti deve vedere, anche se non so perché non voglio che mi veda.
Valeria va a sbirciare e poi torna indietro ridendo –“ Si è lui, ma si sta praticamente mangiando la tipa con cui è.. Quindi non ci vedrà mai! Dai dai non possiamo stare qui per sempre”-
Scivoliamo via da li il più velocemente possibile, io quasi nascondendomi dietro ai miei capelli per raggiungere  gli altri due che si sono appostati vicino al bancone, sospetto per volere di Rob che voleva godersi la vista.
Ci vedono e cominciano a sghignazzare e a darsi pacche sulle spalle.
Oddio.. cos’avranno combinato adesso?
Non faccio in tempo a parlare con loro che sento la voce del Dj dire-“Molto bene..ora chiamiamo sul palco una ragazza! La fortunata èèèèè..Francesca Rocchi!!”- 
Mi immobilizzo.
No. Non sono io… Vero?
Mi giro verso i due stronzetti che se la ridono –“Consideratevi morti voi due!”- ringhio.
Ora..che fare? Scappare, nascondermi o rifiutare? Poi Vale mi da una spinta e la gente si divide per farmi passare.
Sconsolata mi avvio verso il palco, e faccio i gradini al rallentatore.
Il Dj si avvicina-“ Ciao piccola, cosa vuoi cantare?”-
-“ Visto che devo farlo per colpa dei miei amici.. ce l’hai Remedy di Adele?”- io adoro quella canzone. Anzi io adoro Adele, e almeno conosco bene le sue canzoni.
-“Certo tesoro”- e non chiamarmi tesoro! Che palle.
Partono i primi accordi, prendo il microfono facendo un respiro profondo e..
 
I remember all of the things that I thought I wanted to be
So desperate to find a way out of my world and finally breath
Right before my eyes I saw my heart it come to life
This ain’t easy, it’s not meant to be
Every stories has its scars..”
 
La mia voce risuona nel locale incredibilmente silenzioso, ed è cristallina e pura..io stessa non sapevo di cantare così bene.
Inizio la terza strofa senza quasi accorgermene..
 
“No river is too wide or too deep for me to swim to you
Come whatever I’ll be the shelter that won’t let the rain come through
Your love, it is my truth and I will always love you”
 
Vedo un movimento dal fondo della sala, è Gabriele che mi fissa dopo essersi staccato dalla tipa e si avvicina al palco, come se si fosse imbambolato a guardare me o come se la canzone fosse un richiamo che non può ignorare.
E io non sono imbarazzata, anzi mi sembra di cantare solo per lui, e tutto questo non ha senso…
 
“When the pain cuts you deep
When the night keeps you from sleeping
Just look and you will see that I will be you remedy
When the world seems so cruel and your heart makes you feel like a fool
I promise you will see that I will be your remedy, ooh oh”

Note dell'Autrice

Eccomi qui!:D 
scusate il ritardo ma tra lezioni e casini vari non ho mai avuto un minuto per pubblicare:(
comunque ecco qui la festa...*Gabriele non divorarti le tipe!!*
io adoro Adele quindi probabilmente le sue canzoni torneranno spesso durante la storia:)
Grazie per le recensioni e i consigli, mi fanno sempre un piacere enorme <3 
sto cercando di allungare i capitoli, spero ne siate contenti ;)
alla prossima, 
ire

 

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8-Stars and Love ***


                                  CAPITOLO 8- Stars and Love
 
“Dubita che le stelle siano fuoco,
non dubitare del mio amore”
-W. Shakespeare
 
Nel momento esatto in cui l’ultima nota sfuma le persone sembrano risvegliarsi e parte un applauso scrosciante, qualcuno fischia addirittura.
Ok che ho cantato abbastanza bene, ma questi qui sono anche un bel po' ubriachi, non ci si può fidare del loro giudizio.
Il Dj mi guarda sbalordito, mi prende il microfono-“Ragazzi abbiamo scoperto una nuova cantante..Francesca vero?”-
Annuisco e vorrei che il pavimento si aprisse sotto i miei piedi.
-“Ehi barman! Offrite un giro a Francesca da parte mia.. e anche ai suoi amici che l’hanno iscritta di nascosto!”-
Si gira di verso di me-“Ora puoi andare stellina.. E via quella faccia da “mi butto dal primo ponte che trovo” su!”-
La fai facile tu, vorrei dirgli.
Io , come già ho detto, sono una persona timida e cantare davanti a circa duecento o più persone non è certo il mio ideale di divertimento.
Scendo gli scalini, cercando di rimanere nell’ombra e decisa a raggiungere i miei amici per ucciderli, in modo leeeeento e doloroso.
Sto per mimetizzarmi con le persone intorno a me quando una mano mi afferra il braccio e un profumo, il suo profumo!, mi solletica il naso.
Mi giro di scatto sgranando gli occhi e preparandomi mentalmente, perché mi ricordo bene la sensazione di calore che ho provato prima nel cantare solo per lui.
Ed eccolo qui.. Gabriele Del Rovere alias essere invertebrato, in tutta la sua figaggine.
Pantaloni neri che sembrano fasciarlo come una seconda pelle, camicia bianca perfetta on i primi bottoni slacciati..e degl’occhi di ghiaccio splendidi.
Svegliati cretina, stai sbavando! Oh bene adesso mi insulto da sola.
-“Bella voce, ragazzina”- mi dice con la sua voce calda. –“Devo ammettere che non me l’aspettavo, sai pensavo di poter ridere un po’ invece mi hai rovinato il gioco”-
Ragazzina?!? –“Grazie, essere invertebrato..e non mi dispiace per niente di avertelo rovinato”- gli rispondo io con un sorrisone enorme.
Oddio aspetta..l’ho chiamato essere invertebrato ad alta voce? Merda!!
Il suo sorriso si gela. –“Come mi hai chiamato?”- bene, signore e signori è stato un piacere conoscervi, penso che emigrerò in America e andrò a nascondermi sotto un sasso.
–“Preferisci forse puttaniere?”-
Ma il filtro tra cervello e bocca s’è rotto? No è solo in sciopero a causa dell’alcol, maledetta quella volta che ho deciso di ubriacarmi come non mai.
La sua mano si stringe sul mio polso e Gabriele si avvicina al mio viso. I suoi occhi sono pieni di rabbia-“Tu non mi conosci abbastanza per sputare sentenze ragazzina!”-
Scoppio a ridere -“Perché vuoi forse negare di esserlo? Ti stavi praticamente mangiando una tipa prima”–.
-“Sei forse gelosa?”- dice sorridendo sornione. Si certo cadiamo nel ridicolo ora!
Spero stia scherzando. -“Di te? Mai!”- gli sussurro in un orecchio.
Il suo profumo stordisce, è troppo buono.
-“Comunque..stai attenta ragazzina, non ti conviene sfidarmi!”- Uuh mi minaccia!
Faccio una risatina mooolto da ubriaca -“ Come vuole lei professore, ma non le sembra di essere un po’ troppo vicino?”-.
Si allontana immediatamente, forse ricordandosi solo ora del ruolo che ha nei miei confronti.
-“Allora ci vediamo in classe, signorina Rocchi! E mi raccomando..l’aspetto in primo banco, magari riuscirà seguire”- e se ne va.
Stringo i pugni. Quanto lo odio! E come vorrei tirargli un bel destro su quel naso da dio greco.
Mi faccio largo tra le persone che ballano e aspettano di vedere chi sarà il prossimo aspirante solista, per arrivare dai miei amici e sfogarmi con Valeria.
Ormai ho abbandonato l’idea della vendetta per questa sera, il piccolo scontro verbale con Della Rovere mi ha stremata.
Roberto mi vede per primo e adotta la tattica “cucciolo che vuole le coccole” per non subire qualche conseguenza, ovvero mi si lancia addosso e mi abbraccia, strofinando il viso sul mio collo.
-“Ruffiano e paraculo”- gli sussurro. Sento la sua risata farsi più forte e finisco a ridere anche io.
Come potrei non adorarlo?
Anche Mattia viene ad abbracciarmi e mi chiede scusa, anche se non sembra dispiacergli molto.
Valeria vede la mia faccia un po’ sconvolta e mi allunga il suo drink, poi mi fa segno di uscire per prendere un po’ di aria e per parlare
-“Tu non sei sconvolta solo per il karaoke vero?”- mi chiede non appena usciamo e ci allontaniamo dalla musica.
Sospiro. –“ No in effetti no. Il signor “Sono figo-Sono bello-So tutto io” Del Rovere è venuto a farmi i complimenti!”-.
-“Oddio! Com’è andata?”- ora è un pochino sconvolta anche lei. –“Beh..se cancelliamo il fatto di averlo chiamato essere invertebrato e puttaniere? Benissimo?”-
Valeria emette un piccolo gridolino. –“Ma sei impazzita?!”- ok forse non proprio –ino.
Ooh e aspetta che ti racconto il resto, cara mia.
Finisco il breve racconto della figura di merda più epica della mia vita e rimaniamo a fissarci.
-“Sai che adesso sei un po’ fottuta vero?”- mi dice lei.
Incoraggiante.
-“Si..”- lei mi abbraccia. –“Oltre a renderti la vita un inferno, potrebbe anche prendere il tuo rifiuto come una sfida..e provare a sedurti!”-
Comincio a ridere e non riesco più a fermarmi, praticamente mi auto soffoco. –“Vale questa volta sei fuori strada.. tra me e lui c’è solo odio!”-
Lei fa spallucce, e ci sediamo un po’ su una panchina per riprendere fiato.
Ad un certo punto decidiamo di tornare dentro perché abbiamo abbandonato li i nostri amici e non si sa mai cosa potrebbero ancora combinare quei due.
Li troviamo in pista a ballare con delle ragazze, e sono ancora più andati di prima. Mi sporgo verso Valeria –“Forse è il caso di portarli a casa”- Lei annuisce e ci avviciniamo per chiamarli.
-“Ehi bimbi è ora di andare a casa! Vi ricordo che domani abbiamo lezione”-
Raccattiamo tutte le nostre cose, borse e giacche e usciamo da li.
Sbucando dalla porta faccio in tempo a vedere Gabriele che apre la porta della sua macchina alla tipa di prima e il mio stomaco si stringe senza motivo.
È l’alcol Francesca, è l’alcol.
-“E ora che si fa?”- chiede Mattia.
-“Ora si va a casa..a piedi, perché nessuno di noi può guidare”- e rido alla sua faccia sconvolta.
-“Mattia ma tu con chi sei venuto qui?”- uno non va per locali da solo no?
-“Mmm..un amico in teoria..ma lui ha trovato una tipa e..bo non lo so, l’ho perso di vista”-
Dopo questa spiegazione molto chiara ci incamminiamo barcollando verso casa nostra, la più vicina. La gente si gira a guardarci perché Roberto e Vale si mettono a cantare a squarciagola, Mattia parlotta da solo e sbanda e io..beh io mi sono tolta i tacchi e cammino senza scarpe.
I tacchi, per quanto stupendi, sono una tortura che dovrebbe essere impedita dall’ONU.
Camminiamo parecchio perché a piedi dal Red Rose a casa mia sono almeno venti minuti e io ne approfitto per ammirare il cielo, pieno di stelle e bellissimo.
Una stupenda citazione di Shakespeare mi viene in mente :” Dubita che le stelle siano fuoco, non dubitare del mio amore”

Nota Dell'Autrice

perdonate il ritardo ma scrivere capitoli lunghi è molto difficile :)
Grazie delle recensioni! <3 io e i personaggi vi amiamo tutti!
spero vi sia piaciuto, non è lungo quanto volevo ma..alla prossima

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9- In Your Heart or In Your Mind ***


                    CAPITOLO 9- In Your Heart or In Your Mind
 
“Amami o odiami, entrambi sono a mio favore.
Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore.
Se mi odi, sarò sempre nella tua mente.”
-W. Shakespeare
 
Apro gli occhi e sento tutti i muscoli doloranti, mentre qualcosa di spigoloso mi preme nella schiena.
Oh si, il gomito di Vale! Ieri sera siamo crollate ancora vestite e truccate sul mio letto, quindi ora molto probabilmente abbiamo l’aspetto di un panda. Mattia s’è appropriato del divano, schiantandosi sopra di esso come un orso prossimo al letargo.
Mi scoppia la testa! Mi giro sul fianco e la mezza morta di fianco a me emette un lamento e apre gli occhi.
-“Che ore sono?”- mi chiede con voce roca.
Allungandomi a fatica verso la sveglia guardo l’orario.
-“Sono le 10, piccola alcolizzata”- rispondo sbadigliando. –“Ormai  abbiamo perso la lezione di letteratura”-
Poi un piccolo sprazzo di lucidità mi attraversa il cervello.. Oggi abbiamo lezione con l’essere alle 10.30!
-“Cazzo!! Siamo in super mega ritardo!”-
Solitamente saremmo rimaste a casa a riposarci, ma il corso di Del Rovere ha un numero massimo di assenze.
Per questo quasi voliamo giù dal letto, cambiandoci poi senza fare caso a cosa stiamo mettendo e senza mangiare usciamo di corsa dall’appartamento.
Non posso arrivare in ritardo ancora! Quello lì mi fucila, soprattutto dopo le “gentili” parole di ieri sera.
Speriamo gli sia andata di traverso la colazione.
Vale ormai è viola per la fatica della corsa e io se non mi fermo muoio, non arriva quasi più aria nei miei poveri polmoni.
Per fortuna siamo praticamente dentro l’università e c’è solo un ultimo sforzo da fare: quattro orribili rampe di scale.
Penso di avercela fatta quando su un maledetto scalino, complice il poco sonno e i postumi della serata, i miei piedi si ingarbugliano tra di loro, facendomi prendere una grande storta alla caviglia e perdere l’equilibrio.
Merda!
Sento Vale urlare e vedo il pianerottolo, quattro scalini più sotto, venirmi incontro.
Stringo forte le palpebre perché so che non posso fare niente per evitare l’impatto, ma qualcuno si mette tra me e il freddo metallo delle scale.
La forza dell’impatto fa barcollare il mio salvatore,che finisce contro il muro, ma non molla la presa.
Sento il suo respiro contro i capelli. –“Dei riflessi niente male per un essere invertebrato vero?”- mi sussurra nell’orecchio.
Sbarro gli occhi sorpresa. Gabriele! Ecco perché il suo profumo era familiare.
Non faccio in tempo a rispondere perché Valeria,che ormai s’è ripresa dallo shock, si avvicina per esaminarmi preoccupatissima.
-“Franci! Oh mio dio..Pensavo saresti morta! Ma si può sapere perché non guardi dove cammini? Ho perso 10 anni di vita per colpa tua!”-. vorrebbe essere un rimprovero il suo, ma la voce è leggermente roca e ha gli occhi lucidi, come se stesse per scoppiare a piangere.
-“Ehm, scusate se interrompo i vostri piagnistei … ma io sono leggermente stufo di sostenere una specie di peso morto”- interviene Gabriele scocciato.
Stronzo come pochi!
-“Si scusi professore.. Ora andiamo in classe”- dice Vale con tono melenso. Bleah.
Lo stronzetto mi lascia andare e ,senza pensarci, faccio un passo verso l’aula caricando il peso sulla caviglia dolorante che non regge il mio peso e mi fa accasciare contro Valeria.
Tanti puntini mi danzano davanti agli occhi e quasi svengo per il dolore.
-“Signorina vada in classe ad avvertire che arriverò in ritardo.. Vado a portare la sua amica in infermeria”- lo sento dire a Vale.
Poi un braccio si infila sotto le mie gambe, uno dietro la mia schiena e mi solleva come se fossi una piuma stringendomi al petto.
Il suo profumo mi invade le narici ed è così buono che potrei respirarlo per sempre.. Aspetta che?
Ho preso solo una storta alla caviglia o anche al cervello? Devo ricordarmi chi è Gabriele e di non farmi intenerire da momenti in cui sembra più gentile.
Con la sua camminata veloce in pochi minuti entriamo in infermeria e mi scarica sul lettino come se scottassi guardandomi in cagnesco. La povera donna di turno questa mattina si avvicina ,consapevole dello sguardo omicida dell’essere su di me, e lo ignora, probabilmente per paura di risvegliare qualche scatto d’ira.
-“Cos’hai fatto tesoro?”- mi chiede dolcemente. Le racconto del mio “bellissimo” volo sulle scale e lei delicatamente mi controlla la caviglia, che si sta gonfiando un bel po’, e la fascia fino a farla sembrare una mummia.
-“Cara ti consiglierei di farti venire a prendere e portare in ospedale per una radiografia, perché potrebbe essere rotta”-
Accidenti! Se solo questa mattina me ne fossi rimasta a letto tutto questo non sarebbe accaduto.
E un secondo dopo mi viene in mente che Valeria è senza macchina, ancora parcheggiata davanti al Red Rose, quindi non può accompagnarmi e Roberto al limite può solo accompagnarmi in taxi, ma insomma, meglio di niente.
-“Grazie … Cercherò di arrivarci in qualche modo, ora provo a telefonare ad un amico”-
Recupero il cellulare per chiamare il mio adorato coinquilino, sperando non stia ancora dormendo.
-“Pronto?”- mi risponde una voce che sembra provenire dall’oltretomba.
-“Rob..sono io. È successo un casino, sono scivolata dalle scale dell’uni poco fa”-
Bastano queste parole per farlo passare dalla modalità morto vivente a donnicciola isterica.
-“E come stai? Ti sei fatta male? Dove sei?”- spara a macchinetta.
-“Robbie respira. Si mi sono fatta male, ma niente di che, ho solo la caviglia gonfia e..devo andare in ospedale. Riesci a venire qui?”
-“Certo cucciola, però io non ti posso portare in macchina e tu non dovresti fare sforzi!”-  mi risponde preoccupato.
Sbuffo. Ne ho già una di mamma grazie!
 –“Lo so ma non vedo soluzione..lo sai che la macchina di Valeria è ancora vicino al locale. E fino a lì sono circa quaranta  minuti..”-.
L’infermiera, che ha palesemente ascoltato tutto, interviene –“Ma cara sicuramente il tuo professore sarà felice di dare un passaggio a una sua studentessa! Non può certo lasciarti andare a piedi vista la condizione della tua caviglia.. vero professore?”-
Gabriele si irrigidisce e vedo la sua mascella contrarsi, e comincia a spostare lo sguardo da una all’altra, non sapendo bene chi polverizzare per prima.
Non può rifiutarsi perché non vuole fare una pessima figura, di certo se lei non gliel’avesse chiesto lui non si sarebbe mai offerto.
Alla fine il suo sguardo si ferma su di me come se avesse trovato la causa dei suoi mali e in risposta gli faccio un sorriso angelico con tanto di fossette.
Lui si gira verso la donna che l’ha appena incastrato per bene e le sorride. –“Ma certo signora Maria, nessun problema. Potrebbe per cortesia avvertire i miei studenti la lezione di oggi è rimandata? È l’aula 1B”-
Lei, come la maggior parte del popolo femminile dell’università, si scioglie davanti a quel sorriso e praticamente corre fuori dalla stanza per esaudire la richiesta del “principino”.
-“Sai avrei dovuto lasciarti andare a piedi all’ospedale, soprattutto dopo le belle parole di ieri sera e visto che non mi hai neanche ringraziato per averti presa al volo”- mi dice con strafottenza.
-“Che gentiluomo..non ho parole. La verità ti infastidisce, vostra altezza ?”-
-“No non è la verità che mi infastidisce, sei tu. Tu e la tua insolenza”-
Io insolente? Naaaah.
Faccio spallucce.-“Me ne farò una ragione”-.
-“Ma come? Non sei distrutta dal fatto che preferirei non incontrarti? Non attendi con ansia le mie lezioni per ammirarmi da lontano?”- mi chiede simulando una faccia disperata.
Mi avvicino per chiarirgli che, anche se lui fosse l’ultimo uomo sulla terra, io comunque non vorrei averci nulla a che fare, perché o lo capisce o dovrò colpirlo con qualcosa di pesante per farglielo capire .
–“No. Sei odioso, arrogante e mi attrai quanto una pantofola, chiaro?”-
Mi guarda e fa un sorrisetto di sfida, poi comincia ad avvicinarsi.
Ma che cavolo fa?
Io indietreggio fino a quando non mi trovo il muro alle spalle e lui si preoccupa di bloccare una mia eventuale fuga mettendo le mani di fianco al mio corpo, così da creare una specie di gabbia.
Mi guarda da sotto in su attraverso le ciglia, con un sorriso seducente stampato sulle labbra e il mio cuore perde un battito.
Stupido cuore che cavolo fai?
Ok devo avere sicuramente una qualche malattia ereditaria o qualche difetto cardiaco, non c’è altra spiegazione.
Poi le sue mani si appoggiano sui miei fianchi e all’improvviso sento un gran caldo, mentre fisso confusa i suoi occhi e poi le sue braccia, per poi soffermarmi sulle sue labbra.
Ha una bocca da baciare quest’uomo.
No no no aspetta.. COSA??
Gli do una spinta per farlo allontanare e lo fisso allucinata mentre se la ride.
-“Come una pantofola eh?”- dice soddisfatto.
Beccata.
Ok negare, negare sempre.
-“Sono un’ottima attrice.. non vorrei mai che per la disperazione di non avere tutte ai tuoi piedi ti venisse in mente di fare qualcosa di folle. Sai la mia mamma mi ha insegnato dare corda ai pazzi, tanto per non rischiare!”-
Oh si, baby, datemi un Oscar come miglior attrice!
In quel momento torna la signora Maria e interrompe il nostro piccolo.. bo.. diverbio? Scontro? Quello che è.
-“Ma siete ancora qui? Quella caviglia non guarisce da sola!”- e intanto ci spinge fuori dall’infermeria.
Gabriele si avvia al parcheggio senza aspettarmi, mentre io gli arranco dietro saltellando su un piede.
Grottesco direi.
Lo vedo appoggiato su una macchina blu cobalto, per la precisione una Mito, mentre sbuffa spazientito.
Poi mi viene incontro e senza dirmi niente mi solleva di peso. –“Per quanto vederti saltellare in quel modo sia una cosa molto buffa, non vorrei passare più del dovuto in tua compagnia”-
Sempre gentile l’uomo.
Mi limito a mugugnare qualcosa sottovoce e il resto del viaggio lo passiamo in silenzio.
Arrivati in ospedale per fortuna trovo un medico molto gentile che mi promette di occuparsi della mia caviglia il prima possibile e io ne approfitto per dire due parole Gabriele.
-“ Senti eehm.. Grazie di avermi salvata sulle scale e grazie del passaggio.. però, si, potrebbe volerci un po’ quindi.. puoi andare, un modo per tornare a casa lo trovo..”-.
Si lo so, sono pessima nel ringraziare.
-“Ti porto a casa io.”- dice lapidario.
-“E fai schifo a ringraziare”-
 
Passa una mezz’oretta e il dottore torna da me, mi stecca la caviglia dandomi anche delle meravigliose,si fa per dire, stampelle e qualche indicazione su cosa mettere come pomata e come comportarmi per non aggravare la situazione.
Dopo un altro viaggio in macchina all’insegna del mutismo, escluse le poche indicazioni, finalmente arriviamo davanti a casa mia e rimaniamo un attimo muti.
Accidenti!
Ora per entrare in casa devo fare cinque piani senza ascensore!
Senza volerlo mi sfugge un gemito di disperazione.
-“Che c’è ragazzina?”-
-“Niente stavo pensando alle scale da fare.. Ancora grazie, ciao e ci si vede in università!”- cambio discorso alla svelta.
Scendo a lentezza lumaca dalla macchina, chiudo la portiera e mi avvio verso la porta.
Suono, sperando ci sia qualcuno a casa, perché non ho voglia di cercare le chiavi e per fortuna il portone viene aperto.
Comincio ondeggiante a fare gli scalini,imprecando sottovoce, quando due braccia muscolose mi sollevano per aiutarmi.
-“Hai la lingua di una pescivendola, ragazzina.. E ritieniti fortunata, non sono mai così tanto gentile”-
Aiuto.


Note dell'Autrice.
Eccomi qua con l'ennesimo capitolo da folgorata!
Scusate scusate scusate... sono in ritardissimo di nuovo >.< 
Allora..primo contattooo *.* Gabriele è un dolce orsetto gommoso quando vuole... il problema è che raramente lo vuole ^^"
Spero vi sia piaciuto.. scrivetemi scrivetemi così mi date un parere ;) 
Contenti che sto allungando i capitoli? *tono drammatico* mi sono costati sudore e sangue e fatica T.T 
Ok, ora vorrei ringraziare alcuni di voi :
Stefaniaodair ,
Iris_white ,
ciliegioeloto ,
Insicure Kidrauhl ,
Maryful ,
angyblu ,
Morgana_canta storie .
GRAZIE! per le vostre parole entusiaste o incoraggianti e i consigli preziosi, senza le vostre recensioni non sarei arrivata fino a qui. 

alla prossima, 
Ire

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 10- Books Are My Happy Place ***


             CAPITOLO 10- Books Are My Happy Place
 
“Ovunque io sia, se ho un libro con me,
ho un luogo in cui posso andare ed essere felice”
-J.K. Rowling
 
Pensavo che fare le scale con le stampelle sarebbe stata una tortura infinita, che mi avrebbe fatto passare per sempre la voglia di alzare il culo dal letto.
Quanto mi sbagliavo.
Fare le scale appiccicata a Gabriele è molto peggio.
Le sue mani sul mio corpo mi distraggono, la pelle formicola dove mi tocca e il suo profumo, dolce e speziato, mi stordisce … Poi ripensando a quello che è successo in infermeria divento ancora più confusa e non va bene, non va bene per niente!
Mentre saliamo fa qualche battuta, forse sulla mia goffaggine o forse sul mio peso, ma io quasi non lo sento presa come sono dall’analizzare le sensazioni che mi provoca.
E poi comunque non sarei stata in grado di rispondergli con il solito sarcasmo, data la mia momentanea deficienza.
È stato abbastanza gentile infondo, si merita una piccola tregua, no?
-“Ehi..EHI!! Imbranata ci sei o ci fai? Ti ho chiesto tre volte di dirmi qual è casa tua. Hai preso una botta in testa o sei così rincoglionita da prima?”-
NO. Mi rimangio tutto, non si merita assolutamente niente tranne forse un po’ di insulti.
-“Sai ti ritengo fastidioso come una zanzara, quindi faccio di tutto per ignorare la tua voce.. Anche perché dubito che potresti mai dirmi qualcosa di interessante”-
1 a 1 , palla al centro.
Fa una smorfia alle mie parole e per vendicarsi mi da un pizzicotto sul fianco … e io praticamente salto in aria lanciando un gridolino, che poi tanto –ino non è.
Soffrire semplicemente il solletico? Che cosa banale.
Io praticamente muoio quando qualcuno me lo fa, roba da ridarella,convulsioni e disperati tentativi di fuga.
Il bastardo scoppia a ridere.-“Ti ho in pugno! Mi basta minacciarti di farti una bella sessione di solletico e farai tutto quello che voglio”-
Scoppio a ridere –“Sogna caro mio, sogna”-
-“Comunque casa mia è sul prossimo piano..e capirai subito qual è”- gli dico misteriosa.
Facciamo in tempo ad arrivare sul pianerottolo che veniamo travolti da una sottospecie di tornado che risponde al nome di Roberto.
Appunto.
Praticamente mi strappa dalle braccia dell’essere e mi abbraccia, anzi, mi stritola cominciando a sbaciucchiarmi a casaccio sul viso e a urlarmi tremila domande nell’orecchio.
-“Amore mio! Come stai? La caviglia? Hai battuto altro? Vuoi un tè?”- e sarebbe capace di andare avanti così per secoli come un disco rotto, ma riesco a bloccargli la faccia e contemporaneamente a tappargli la bocca.
-“Robbie R-E-S-P-I-R-A”- gli dico frastornata.
Tra antidolorifici e Gabriele sono talmente stordita che ogni rumore mi da fastidio e gli occhi cominciano a chiudersi da soli, tra un po’ dovrò mettermi degli stuzzicadenti per tenerli aperti.
Lo vedo inspirare profondamente e poi buttare fuori l’aria per calmarsi, poi sposta lo sguardo da me a Gabriele.. Sgrana gli occhi e rimane a bocca aperta.
Letteralmente.
Sbuffando gli metto un dito sotto il mento e gli chiudo la bocca prima che cominci a sbavare, perché sicuramente non ho le forze per andare a prendergli un secchiello.
Lo so che l’essere è oggettivamente molto attraente, ma non serve accrescere ancora di più il suo già enorme ego.
Ignorando entrambi entro in casa, perché non vedo l’ora di lanciarmi sul divano o sul letto con un barattolo di gelato e con il libro che sto leggendo ora, ovvero “Le Cronache di Magnus Bane”che è uno dei personaggi che più amo di una delle mie saghe preferite e che mi ricorda moltissimo Roberto.
Sento i due presentarsi e Roberto blaterare qualcosa sul fatto che non gli avessi mai detto di avere compagni così sexy.
Vai così Rob, zero pudore.
-“In realtà sono un suo professore”- risponde lui arrogante, come se esserlo gli desse un potere infinito sulle persone.
Bleah.
-“Oh bè se tutti i professori fossero così ci andrei molto più volentieri all’università”- dice malizioso il mio Magnus personale.
Ora li butto fuori tutt’e due.
-“Oooookay! Io ho bisogno di stare tranquilla e voi siete fonte di enorme fastidio, quindi…”- guardo Gabriele che mi fissa con un sorrisetto. –“ Grazie e ciao, vorrei non doverti vedere mai più, ma mi tocca. Rob pensaci tu a congedare il signore qui..Io me ne vado a dormire.”-
Detto questo mi avvio verso il frigo per prendere il gelato e poi entro in camera mia sbattendo la porta.
Aaaaaah finalmente sola con il mio amato letto e con i miei libri, la cura per ogni male, o almeno per ogni mio male.
 
Devo essermi addormentata perché quando riapro gli occhi la stanza è buia e qualcuno sta delicatamente bussando alla mia porta.
-“ Avanti”- ho la voce talmente impastata che quasi non si sente.
Valeria apre la porta e mi sorride dolcemente, poi si avvicina al mio letto e si distende di fianco a me.
-“Come stai tesoro?”-
-“Bene dai.. in ospedale mi hanno steccato la caviglia e prescritto qualche antidolorifico, però non so come farò ad andare avanti e indietro dall’università a casa”-
-“Ma non serve neanche che ti fai paranoie..vengo a prenderti io. E in cambio mi devi tre uscite per locali”-
Qualcuno mi salvi, sono finita nelle grinfie di una sadica.
-“Questo sabato volevo andare a fare festa in un altro locale qui vicino, ma tu sei momentaneamente invalida.. quindi andremmo solo io e Robbie”-
Sto internamente esultando.
Un’intera serata per guardare un po’ di puntate delle mie serie TV preferite perché sono indietrissimo , mangiare schifezze e rilassarmi, dovrei andare ad accendere un cero a qualche dio per questa opportunità magica.
-“Oh si non mostrarti troppo dispiaciuta mi raccomando!”- mi dice Vale fintamente seccata.
Ops.
Capisce troppo bene le mie espressioni.
-“Ho fame.. Ordiniamo qualcosa dalla rosticceria cinese all’angolo?”-
-“Già fatto”- i miei occhi si illuminano come quelli di una bambina la mattina di natale e vado il più velocemente possibile in cucina.
Li trovo Roberto, vestito con un abbinamento improbabile che stranamente gli dona, davanti a una quantità industriale di scatolette che potrebbero sfamare un esercito, e appena mi vede si fionda ad abbracciarmi.
-“Non mi avevi detto di avere un prof così figo!”-
Uccidetelo.
-“Si dai te ne avevo parlato..è quello che ho insultato”-
Valeria si illumina. –“Stiamo parlando di chi penso io?”-
-“Si”- borbotto seccata.
Lei lancia un gridolino e comincia a confabulare con Rob.. ma allora l’hai visto, oooh è così sexy , ha un culo da favola, degli occhi fantastici e bla bla bla e vanno avanti così per un tipo delle ore.
-“Ragaaaazziii..possiamo smetterla di parlare dell’essere per favore?”- chiedo supplicante.
I due si guardano.
-“Che razza di problemi ha con Gabriele?”- chiede Roberto.
-“Boh penso sia solo per principio.. sai s’è fissata”-
Ma si tranquilli psicoanalizzatemi che tanto mi diverto.
-“ Oh dai andiamo! È arrogante, un puttaniere, un leccaculo, è…è..”- mi zittisco sotto il loro sguardo.
-“Sai mi dispiace ricordartelo, però è anche quello che ti ha salvato questa mattina, ti ha portato in infermeria, poi in ospedale e infine pure a casa!”-
-“E ti ha portato su per cinque piani di scale”- rincara la dose Valeria.
Ora mi sento una merda.
-“E che cazzo! Non mi farete sentire in colpa.. mi sta antipatico a pelle!”-
Mi fissano, di nuovo. Poi si guardano e Vale fa una specie di sorrisetto, come se stesse per sganciare una bomba.
-“Lui ti piace”-
Sganciata.
-“NO!”-
-“Oh mio dio, assolutamente si! Ne sei attratta!!”-
-“Assolutamente no! Ma hai bevuto?”-
No. Io non sono attratta da quell’essere ok?
Si, è estremamente bello.
Ok è esattamente il mio tipo.
Ed è molto affascinante, carismatico e..
Cazzo.
Guardo con gli occhi sbarrati i miei amici.-“Non è possibile. Vale dimmi che non è vero..Non posso essere attratta da..da..LUI!”-
-“Di cos’hai paura scusa?”- chiede Roberto.
-“Mi spezzerebbe il cuore. Quelli come lui sono.. come il fuoco. Se ti avvicini troppo ti bruci.”-
Entrambi sospirano. –“E questo da dove l’avresti imparato?”-
-“Dai libri”-
-“ Si ma se non rischi un po’ non vivi. Poi scusa.. Magnus e Alec si separano, ma poi non tornano insieme? Gwendolyn e Gideon litigano, si lasciano, ma il loro amore non vince su tutto? E Katniss e Peeta? Oh andiamo ci sono un sacco di esempi positivi nei tuoi amati libri, tu stessa ce ne parli di continuo fino a stressarci.”-
Sbuffo. Non è giusto usare le mie passioni contro di me.
-“Sentite ho bisogno di pensare.. io me ne torno in camera, ci vediamo domani”-
 
Ho passato una terribile notte in bianco.
Non ho fatto altro che girarmi e rigirarmi nel letto, a fissare il vuoto pensando alle parole dei miei amici.
Se sono giunta a una conclusione? No, quindi ho perso del tempo che avrei dovuto usar per dormire.
Ma provate voi a spegnere il cervello quando lui non ne vuole sapere, e neanche le mie canzoni più rilassanti sono riuscite a farmi addormentare.
E ora ho pure mal di testa terribile, quindi col cavolo che mi alzo per andare all’università, tanto oggi non ho lezioni obbligatorie e in più la mia caviglia si ribella all’idea di alzarsi.
Anzi, io mi ribello all’idea di alzarmi.
Ho sempre detto di avere una relazione estremamente romantica con il mio letto e separarsi ogni volta è un dolore fisico straziante.
Quindi : interrompete il mio sonno, e io interromperò la vostra respirazione.
-“Amoooooreeee”- Roberto ha deciso di fare lo spericolato e rischiare la vita rompendomi le scatole.
-“Che vuoi?”- praticamente grugnisco.
-“Cucciolina dai alzati”-
-“Col cavolo! E NON chiamarmi cucciolina!! Ricordati che ho delle stampelle e non ho paura di usarle”- delle minacce serie insomma, complimenti Francesca.
-“Si ho capito sei di malumore e non vuoi alzarti.. comunque stasera vieni qui Luca e mi serve casa libera. Indovina perché”-. Decisamente non voglio immaginare cosa faranno quei due in giro per la casa.
-“Sei un pervertito!”- gli urlo.
-“Vedi di stare lontano dalla mia camera! E per carità non sul tavolo che poi devo mangiarci li sopra!”-
In risposta scoppia in una sua versione di risata malefica.
-“Si vabbè, però ho già parlato con Valeria e vai a dormire da lei.. non voglio una musona irritabile a rovinarmi la seratina romantica. E poi così domani non devi farti tutte le scale e lei ti può portare all’uni”-
Sfrattata da casa mia. Perfetto.

Nota dell'Autrice

ehi ehi ehi! Eccomi qua :D scrivere questo capitolo mi ha divertito molto, ridevo da sola...
come v'è sembrato?
sarei curiosa di sapere se la storia vi piace, se vi riconoscete in qulche personaggio, ecc...io la amo, ma sono la scrittrice e ovviamente sono di parte *.*
ho visto che sempre più persone la seguono e la leggono e ne sono strafelice GRAZIEEEEE <3 
alla prossima, 
Ire

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 11- Jealousy ***


Scusate scusate e scusate mille volte per l'immenso ritardo!
Tra esami e qualche giorno di malattia non riuscivo ad andare avanti con la mia storia.
Spero vi sia piaciuto il capitolo precedente e.. buona lettura!

                           CAPITOLO 11- Jealousy
 
“La chiamano -gelosia- perché
-porca puttana, ti ammazzo di botte-
era troppo lunga.”
-Anonimo
 
Roberto non mi da neanche il tempo di metabolizzare la notizia che mi trascina giù dal letto, scatenando i miei istinti omicidi.
Senza badare alle mie occhiate stile “toccami-ancora-e-sei-morto”, comincia a parlare e parlare di piatti elaborati e atmosfera romantica, a chiedermi consigli su come vestirsi e poi comincia a blaterare di nutella… Nutella??
Lo fisso. Lui mi fissa.
-“Rob placati..accidenti mi sembri un’adolescente con gli ormoni a mille! È mezz’ora che parli e spandi cuoricini immaginari ovunque..mi fai venire il diabete! E poi a che cosa diavolo ti serve la nutella?”-
Lui mi sorride sornione. –“Oh non lo vuoi davvero sapere tesoro”-
No. Decisamente no.
Gli faccio una linguaccia e ,ignorando tutte le sue strampalate richieste, me ne ritorno in camera sbuffando.
-“Dove vai?”- mi urla dietro.
-“Senti coso hai deciso di sfrattarmi no? E allora lasciami preparare lo zaino..e che caspio!”-
Lo sento ridere di gusto. –“Inutile cara mia che usi sempre citazioni dei tuoi libri per darti un tono, non funziona più con me!”-
Maledetto zuccone.
Passo altre due orette nella mia stanza, preparando le cose per il trasloco temporaneo e navigando su internet, tanto per cazzeggiare un po’.
Verso l’una mi faccio un panino al volo, perché Robbie ha colonizzato la cucina e tutto il tavolo, nel tentativo di cucinare qualcosa di decente.
Il mio telefono squilla e rispondo senza guardare.-“Pronto?”-
 –“Ehilà ugola d’oro..ripresa dalla sbronza di mercoledì?”-
Mattia.
Cavolo dopo tutto il casino di ieri mi sono completamente dimenticata di lui.
-“Ehiii traditore che manda alla gogna gli amici!”- gli rispondo ridendo. –“Lo sai che prima o poi dovrai fare ammenda vero?”-
-“Sempre a disposizione signorina”- dice con un finto tono serio e altezzoso. -“ Comunque il tuo divano mi ha distrutto la schiena, pretendo un bel massaggio”-
-“Sogna!”-
-“se vabbè, passando alle cose serie.. come stai?”-
-“Mmm..tralasciando un volo dalle scale che mi ha causato una storta alla caviglia costringendomi a girare con delle orribili stampelle? Benissimo.”-
Si lo so, la mia vena drammatica è un po’ pronunciata.
-“Accidenti mademoiselle! Scommetto che è stato l’eccesso del mio fascino a stordirti”-
-“Sicuramente un eccesso..ma temo non sia il tuo fascino, quanto piuttosto i miei scarsi riflessi uniti all’alcol”-
-“Ne avrai per molto? Sai ho trovato un localino niente male dove fanno un ottimo caffè..magari potremmo andarci un giorno di questi, così per fare due chiacchiere”- dice con voce lievemente imbarazzata.
Mi sta chiedendo un appuntamento?
Tentenno qualche secondo e non so neanche perché. Forse perché per un attimo il viso di Gabriele si stampato nella mia mente, e scrollo decisa la testa per cacciarla via.
-“Certo mi piacerebbe molto!”-
-“Perfetto allora ci sentiamo tra qualche giorno”- nella sua voce c’è così tanta allegria che contagia un po’ anche me.
Mattia sembra un ragazzo così dolce, il ragazzo perfetto..quello che con la sua presenza ti da sicurezza.
-“Fraaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!”- deve avere sangue banshee nelle vene.
Sparategli.
 
Dopo aver passato altre due ore di tortura ad aiutare Roberto finalmente Valeria passa a prendermi per portarmi in salvo dalle grinfie del pazzo.
Vale vive in un piccolo bilocale molto carino e accogliente, pieno di cose etniche e oggetti strani, e per festeggiare la nostra serata tra donne l’ha addobbato con festoni luccicanti e candeline.
Il divano è pieno di cuscini e coperte, mentre sul tavolino ha sistemato una quantità industriale di schifezze e di dvd da vedere.
Ooh sarà una lunga serata.
-“Allora cosa preferisci vedere? Un classico? Una commedia divertente? Un film di azione adrenalinico? ”-
Alla fine mettiamo su un film a caso, perché tanto alla fine passeremo mezza serata a chiacchierare , quindi il film cambia poco.
-“Oggi Mattia mi ha praticamente chiesto di uscire..”- butto la con noncuranza.
Non l’avessi mai fatto!
-“Che COSA? E me lo dici così?? Dobbiamo brindaree”- sbraita lei come un’esaltata.
-“Ehi sai che roba..non è una vita che non esco con qualcuno sai?”- le dico seccata.
Non sono mica una suora di clausura.. un po’ nerd si, ma non esageriamo.
Mi lancia un’occhiata in tralice.-“Tu non sembri contenta.. perché ?”-
Boh. Vallo a chiedere alla parte del mio cervello che inconsciamente pensa all’invertebrato.
-“Ma sai.. Sogno le farfalle nello stomaco, un amore travolgente, qualcosa di.. Magico”- sospiro-“Non so se mi spiego”-
-“Ti spieghi benissimo, ognuna di noi una volta nella vita desidera tutto questo..”- sospira.
Che lei desideri qualcosa di magico e romantico come me, come tutte?
Anche se è l’ultima cosa che diresti di lei, con il suo fare estroverso e sicuro.
Passiamo il resto della serata a mangiare gelato, doppiare gli attori e a ridere,ridere e ridere.. sono queste le serate che preferisco, con la mia migliore amica a spettegolare e rimpinzarci delle cose più caloriche mai inventate, perché solo così, per un po’,i problemi se ne vanno.
 
Sono passate praticamente due settimane dalla nostra serata tra donne,due settimane luuunghe e difficili, tra lezioni e scale, per niente facili da fare con le stampelle.
Fortunatamente questa mattina mi hanno tolto tutto e posso tornare alla mia quotidianità senza disperarmi ogni volta che vedo dei gradini e posso uscire con Mattia, perché in questi giorni gli ho detto di no troppe volte.
Sono quasi le 16 e tra poco passa a prendermi, ma si è categoricamente rifiutato di dirmi dove vuole portarmi, quindi ho passato metà pomeriggio in modalità “cazzo mi metto”.
Suona il citofono e io corro giù per le scale, emozionata come una bambina.
-“Buongiorno principessa! Avanti salta in carrozza che andiamo a divertirci”- oh è un cupcake. Un dolce cupcake.
-“Buongiornooo! Dove mi porti di bello?”-
-“Lo vedrai tra poco”- dice misterioso.
Dopo dieci minuti di macchina mi da un colpetto al braccio. –“Guarda stiamo arrivando”-
OH. MIO. DIO.
Il Luna park. Mi ha portato al luna park!!
Ci immergiamo nella folla, e mi riempio gli occhi di tutte le luci, i colori e la vivacità di questo posto.
-“Andiamo! Voglio fare tutte le giostre!”- gli urlo entusiasta.
Lo vedo ridere e seguirmi, contento di aver scelto il posto giusto.
Passiamo ore su e giù per le giostre, ridendo e scherzando, sporcandoci con lo zucchero filato e correndo da una parte all’altra come pazzi, per poi schiantarci alla fine sfiniti su una panchina.
-“Sei un tornado Fra! Ma tu non ti fermi mai?”- ansima Mattia
-“Senti cocco..ho passato le ultime due settimane tra università e casa, avevo un sacco di energia da consumare”-
-“Alloooora non ti dispiacerà andare a mangiare qualcosa di super buono e super calorico!”-
Il mio stomaco brontola in risposta e lui cerca di non scoppiare a ridermi in faccia.
Pozzo senza fondo che non sono altro!
Ci lasciamo alle spalle il luna park e prendendomi per mano mi porta in un localino molto carino e tranquillo.
Mentre guarda il menù io osservo lui.
I suoi capelli color oro e ordinati, quella perenne espressione dolce e sincera, il carattere divertente, ma pacato e riflessivo.
Potrei mai innamorarmi di un ragazzo così?
Oggi mi sono divertita molto però.. le farfalle nello stomaco dove sono?
Passiamo la serata così, a ridere e scherzare come vecchi amici, come faccio con Roberto.
-“Vado un attimo in bagno..tu non scappare con la cameriera!”- gli dico ridendo.
Faccio una specie di slalom tra i tavoli e giro l’angolo.
SBAM!
La mia faccia si spiaccica contro i pettorali di qualcuno.
Delle braccia muscolose mi impediscono di cadere e una voce sarcastica e roca, che conosco bene, mi sussurra poche parole.
-“Ragazzina.. Sei sempre in mezzo ai piedi”-
Mi allontano di scatto. –“Sei tu che spunti ovunque all’improvviso”- mi difendo.
-“Se tu guardassi dove vai.. ma no scusa sei troppo presa dalle nuvolette di cuoricini causate da qual bambolotto li”- risponde acido.
-“Cos’è sei forse geloso?”- adoro stuzzicarlo.
Aspetta.. Adoro? E da quando??
-“Non darti più importanza di quella che hai.. la vedi quella meravigliosa bionda a quel tavolo? Sono qui con lei, una donna di classe”- pallone gonfiato.
Sbuffo. –“Quella? Ma è pura plastica! Se si avvicina troppo alla candele prende fuoco..”-
Si morde le labbra per non ridere, ma lo so io come lo sa lui che è la verità.
-“Sei tu quella gelosa adesso o sbaglio?”-
-“Naah..pura critica femminile. Che vuoi farci, siamo fatte così.”- dico facendo spallucce.
Mi volto per andare in bagno, quando le sue mani mi afferrano per i fianchi e il suo petto aderisce alla mia schiena, causandomi mille brividi.
-“Ci vediamo in classe..ragazzina”-
Il cuore batte all’impazzata e mi rifugio letteralmente in bagno per calmarmi.
No stupido cuore..rallenta.
Non puoi agitarti tanto per lui.
Tu stupido, stupido corpo non puoi farti provocare i brividi da un uomo del genere.
E voi farfalle nella pancia..perché proprio ora?
Mai e poi mai cadrò nella rete di Gabriele, lui conquista le donne e poi le abbandona come giocattoli rotti, e io ci tengo troppo al mio cuore per buttarlo così alle ortiche.
Cerco di calmarmi e torno da Mattia, che quando mi vede tornare fa un sorrisone enorme.
-“Pensavo di dover mandare una missione di soccorso..ma cos’hai?”- chiede premuroso.
Com’è diverso da Gabriele.
Sono l’opposto, il giorno e la notte.
-“Non mi sento molto bene in realtà.. vorrei tornare a casa”-
Ce ne andiamo, dopo che insiste per pagare lui, e in poco tempo arriviamo davanti a casa mia.
-“Senti..grazie per la bellissima giornata. Mi sono divertita davvero molto”-
-“Si anche io mi sono divertito.. Potremmo rifare qualcosa del genere se ti va”- mi propone quasi in imbarazzo.
Esito. –“Perché no. Buonanotte”- gli do un veloce bacio sulla guancia e mi avvio verso il portone.
-“Buonanotte Fra”-
 
Apro la porta di casa ripensando all’intera giornata, accendo la luce e caccio un mezzo urlo.
-“Si può sapere cosa ci fate voi due al buio seduti ad aspettarmi?”-
Roberto e Valeria mi fissano.
-“Pensavi di scampare al racconto del primo appuntamento? Fuori i dettagli”- mi intima Valeria.
-“Già e non scordarti niente!”- aggiunge Roberto.
Sono estremamente inquietanti quando fanno così.
Sembrano l’inquisizione spagnola, pronti a torchiarmi per avere una confessione.
-“Ragazzi sono stanca..non possiamo rimandare a domani?”- chiedo speranzosa.
-“No!”- dicono in coro.
Sconfitta mi accascio vicino a loro sul divano e comincio a parlare.. il luna park, lo zucchero filato, il ristorante.
Non nomino Gabriele e il nostro incontro perché succederebbe il finimondo.
Finito il mio breve resoconto cominciano a bombardarmi di domande, ma io li fermo con una mano.
-“Queste possono aspettare domani cari miei, io me ne vado a dormire”- ignoro le loro proteste e me ne vado in camera.
Mi spoglio e mi infilo sotto le coperte, emettendo un piccolo sospiro di piacere.
Oooh che belli il mio piumone e il mio morbido letto!
Continuo a pensare e ripensare al mio breve incontro, e soprattutto scontro, con..con lui.
Non so a che punto della notte cado in un sonno popolato da fascinosi ed eleganti uomini dai capelli neri.

NOTE DELL'AUTRICE

Allora? l'attesa ne è valsa la pena?
Salve bella gente :D aumentano sempre di più le persone che seguno questa storia,ne sono davvero contenta :3
penso che tra un pò la pubblicherò anche su wattpad, probabilmente dopo aver allungato un po' i primi capitoli.
Piccolo sondaggio ( rispondetemi in tanti!) : preferite Mattia o Gabriele? 
Con chi shippate chi? *.* 
recensite recensite recensite ahah
alla prossima,
Ire <3

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 12- My Lifelines ***


CAPITOLO 12- My Lifelines
 
Questa mattina mi sono svegliata più acida del solito, sarà forse colpa del poco sonno accumulato?
Ho sentito dire che al nostro cervello bastano otto ore per riposarsi e ricaricarsi, ma evidentemente il mio non è d’accordo, infatti solitamente la mattina ho bisogno di tempo, silenzio e di un buon caffè prima di poter sopportare la gente.
Comunque Roberto approfitta della mia distrazione e di nascosto mi aggiunge un sacco di zucchero nel caffè con la speranza di addolcirmi, sapendo benissimo che io lo bevo amaro e rovinandomi così il primo momento piacevole della giornata.
Risultato? Per poco non lo sputo tutto sul tavolo dove sto facendo colazione.
-“Che razza di porcheria è questa?!”- urlo imbestialita.
Probabilmente si può vedere il fumo che esce dalle mie orecchie.
-“Caffè.”- mi risponde il traditore con fare innocente.
Mi sfugge una specie di ringhio. -“Questo non è caffè, è veleno!”- 
Toccate tutto,ma non il mio caffè mattutino, mi serve seriamente per carburare e se non ne bevo almeno una tazza sclero male.
Rob dopo il mio ringhio è scomparso alla velocità della luce, chiudendosi la porta di camera sua alle spalle.
-“Esci di li!!”- urlo sbattendo il pugno sulla sua porta. Lo ammetto sembro un po’ psicopatica in questo momento, ma la colpa non è mia oggi.
-“NO!”-
-“Andiamo non ti faccio nulla..”-.
-“Non ti credo”- dice lui piagnucoloso.
-“Oh cos’è siamo tornati alla scuola elementare?!”- gli dico sbuffando.
Il suono del campanello mi impedisce di sentire la sua risposta.
-“Si?”- rispondo io con voce atona.
-“Psicopatica sono io aprimiiii”- mi dice una voce allegra.
Ma come fa ad essere così di prima mattina?
Apro il portone a Valeria, così la costringerò a darmi una mano a stanare lo stronzetto e poi la userò come cuscino per un sano sonnellino di qualche ora.
Entra come una furia facendo sbattere la porta contro il muro, sul viso un sorriso che va da un orecchio all’altro.
Che altro è successo ancora??
-“Fra Fra Fra Fraaaaanci”- esclama saltellando.
-“Ti droghi Vale? Cambia spacciatore”- le rispondo sbuffando. –“E se mi hai rotto la porta la ripaghi. Penso si sia sbeccato il muro”-
Mette su il broncio, perché sa bene di riuscire ad addolcirmi con quello.
-“Oh dai, devo darti una bella notizia..”- dice misteriosa.
-“Io lo so già!”- sento dire da Roberto da dietro la porta, con tono petulante. Quando ci si mette è davvero un rompipalle.
-“Zitto tu! Devo ancora perdonarti lo scherzetto del caffè”-. Sospiro e mi giro vero la mia pazza migliore amica-“Avanti spara..”-
-“Mi frequento con un tipo e lui è stupeeeendoooo”- ha gli occhi a cuoricino e non sto scherzando. È avvolta da una nuvoletta rosa da carie immediate, mancano soltanto i violini in sottofondo e gli angioletti svolazzanti e siamo a posto.
-“Si chiama James, è americano e si è trasferito qui da poco.. e Fra..”-. Sospira in modo teatrale. Le ho sempre detto che dovrebbe recitare. –“Ha degli occhi verdissimi.. una bocca così sensuale e ohmiodio un fisico da paura”-
È andata.
Terra chiama Valeria.
-“Mmm e da quando conosci Mr. Oh Mio Dio?”-
Tentenna e si morde le labbra, con il risultato di farmi insospettire.
-“Vale?”-
-“Sono circa due settimane che ci vediamo.. L’ho conosciuto quella volta che sono andata in discoteca con Roberto e ormai stiamo quasi insieme”- dice con una faccia da cane bastonato.
-“E QUANDO PENSAVI DI DIRMELO? Nel duemila mai??”-
Vedo il senso di colpa riflettersi nei suoi occhi, specchio del mio stupore perché ci siamo dette sempre tutte le cose importanti da quando ci conosciamo e quindi non capisco perché non dirmi questo.
-“Dai Fra.. volevo solo gustarmi questa novità e soprattutto essere sicura che non sarebbe diventata solo una roba da una botta e via”- sussurra.
Capisco il suo timore perché ha preso tante batoste dai suoi ex, dei tali stronzi di prima categoria, e spero davvero che questa volta sia quello giusto.
Non vorrei dover rigare un’altra macchina.
Perché si l’ho fatto. Nessuno fa soffrire la mia migliore amica e se la cava senza danni. Nessuno.
-“Ok ok non fa niente.. però voglio conoscerlo! Sai qual è la regola: i ragazzi vanno approvati dalle migliori amiche altrimenti vengono bocciati in partenza”- e scoppio a ridere, facendo ridere anche lei.
Roberto esce timidamente dalla stanza e sbircia la mia faccia per vedere se ho ancora intenzione di picchiarlo.
-“Vieni qua Cuor di Leone, non ti faccio più niente”- gli dico io.
-“Allora..”- inizia Vale. –“Stasera si esce ragazzi? Così ti presento James?”-
Sia io che Roberto annuiamo.
-“Io chiamo Luca”- fa lui.
Valeria mi guarda maliziosa. –“Fra… tu potresti chiedere a Mattia no?”-
La fisso, lei mi fissa.
-“Si..certo.. “- vai convinta Francesca penso.
-“Wow che risposta entusiasta.. preferisci forse chiedere a qualcun altro per caso? Magari ad un certo Gabriele?”-
Quasi mi strozzo da sola, ma che si è fumata questa?
Lei mi fa l’occhiolino. Interessante ha sviluppato dei nuovi tic.
-“Vale hai iniziato a drogarti per caso?”- la miglior difesa è l’attacco. –“Lo sai che Mattia va benissimo, vado subito a chiamarlo!”-
E scappo dalla stanza.
 
Sono quasi le undici di sera e Valeria ha deciso di portarci di nuovo al Red Rose, a suo parere il luogo ideale per le presentazioni perché tranquillo e con dei luoghi abbastanza appartati dov’è facile parlare, molto di più che in altri locali che siamo solite frequentare.
James è un po’ in ritardo, così intanto ci sediamo su dei divanetti e io ne approfitto per guardarmi intorno.
Non sto cercando nessuno, mi dico, proprio nessuno.
Cerco di concentrarmi su Mattia, seduto vicino a me che mi parla entusiasta dello stage che dovrà fare, e ignoro volutamente la stretta di delusione allo stomaco che non riesco a controllare e alla quale non voglio dare un senso. Mi rifiuto.
Un gridolino proveniente da Vale mi risveglia dai miei pensieri e mi giro appena in tempo per vedere un uomo alto e biondo che la abbraccia, e quasi la solleva.
-“James!”- esclama lei con aria sognante. –“Finalmente sei qui! Vieni che ti presento la mia migliore amica”-
Lui saluta Rob e Luca, che già conosceva, in modo amichevole, e poi rivolge lo sguardo su di me.
Brividi freddi.
Ha gli occhi di un lupo quest’uomo, sono crudeli, inquietanti.
Non mi piace! decido a pelle, mi sa da pericoloso.. se potessi prenderei Valeria e scapperei il più lontano possibile.
Guardo gli altri: Luca e Roberto hanno uno sguardo adorante, probabilmente dato dalla sua bellezza statuaria, mentre Mattia lo guarda con simpatia.
Forse sono io che mi faccio troppe paranoie e mi comporto da mamma protettiva con Vale, però la sensazione rimane ed è molto sgradevole.
James si siede sul divanetto e stringe a se la mia amica, con un fare un po’ troppo possessivo, sotto il mio sguardo indagatore.. che probabilmente sente su di se come un masso, perché comincia ad osservarmi anche lui con sguardo rilassato.
-“Allora Francesca.. Vale mi ha detto che fai Beni Culturali, che sei un po’ pazza, una lettrice accanita e la sua ancora di salvezza, come lei è la tua”- dice ridendo. –“Quanto di tutto questo è vero?”-
Non so perché ma il fatto che lei gli abbia parlato di noi mi irrita. Io fino a questa mattina neanche sapevo della sua esistenza e questo qui tra poco sa tutti i particolari della mia vita.
-“Tutto. Soprattutto che lei e Rob sono le mie ancore.”- preciso. –“Sai molto di me, io invece di te non so nulla”- rispondo piccata.
Sorride sornione, ma a me sembra solo un qualcosa di viscido. –“Bè.. sono americano, lavoro in un’azienda di elettronica, mi sono trasferito da poco e sono pazzo.. di Valeria. Tutto qui”-
Lei arrossisce di piacere, io mi adombro. –“Hai passati criminali? Guai con la giustizia?”- sparo senza pensarci.
I ragazzi mi guardano sconvolti come se avessi rovesciato il mio drink addosso alla coppietta, Valeria esclama qualcosa indignata.
Lui non fa niente o almeno così sembra, ma si sa.. l’apparenza inganna.
Il suo sorriso si congela, gli occhi si induriscono.
-“Francesca! Ma che modi sono!”- mi riprende Valeria.
-“Oh dai Vale lo sai che sono protettiva verso di te come se fossi la tua seconda mamma, era solo uno scherzo.. davvero, scherzavo!”- ma credici. Sorrido angelicamente, e falsamente, verso James -“Non ti sarai offeso vero?”-
Lui mi studia per qualche secondo, e risponde al mio sorriso con uno altrettanto falso. –“Certo che no”-
 
-“Si può sapere che ti è preso stasera?!”- esclama Roberto nell’istante preciso in cui entriamo nel nostro appartamento con la voce un po’ più alta del solito.
Sono le due di notte e siamo appena arrivati a casa dopo una lunga, lunghissima serata, e sono decisamente di cattivo umore.
Del tipo “Toccami e sei morto” per dire.
I due hanno continuato a fare i piccioncini sotto il mio sguardo disgustato e sospettoso, io ho praticamente ignorato Mattia e probabilmente, come ciliegina sulla torta, mi sono fatta venire un’ulcera per il nervoso.
-“Ma niente ero solo un po’ protettiva verso Vale, lo sai come sono fatta”- cerco di sviare il discorso, sperando di fregarlo con i miei occhi da angioletto.
-“Palle”- commenta lui scocciato. –“Dimmi la verità”-
Abbiamo il nuovo Sherlock Holmes insomma. Elementare, Watson!
Evviva sono un libro aperto a quanto pare, non potrei mai progettare un complotto o qualcosa di super segreto, mi scoprirebbero subito e poi mi metterebbero in galera a vita.
-“Lui non mi piace.”- butto fuori di colpo. –“Ha questi occhi freddi, questo modo di fare possessivo.. Non lo so, non mi ispira fiducia”-
Roberto sospira. –“Magari è solo timido e tu lo mettevi a disagio, non ti sei comportata benissimo soprattutto con quella domanda sul passato criminale. Dai non farti paranoie assurde, che poi ti ammali”-
Io storco il naso per niente convinta perché tendo a fidarmi del mio istinto, ma non aggiungo altro per non passare per la paranoica di turno.
Auguro la buonanotte al mio cucciolo e mi rifugio nella mia camera per preparare le cose per le lezioni di domani, che saranno eterne.
Lentamente mi faccio una doccia, per levarmi di dosso quell’appiccicaticcio che ti rimane addosso dopo essere stata tante ore in un locale pieno di gente che balla, suda, respira e poi mi infilo il mio pigiama.
Dovrei assolutamente spegnere il cervello e finalmente andare a dormire, altrimenti domani Rob dovrà alzarmi con una carrucola e una tanica di caffè, ma i pensieri sono troppi.
Valeria, James, i miei sospetti.
Indagherò su di lui, mi prometto, se c’è del marcio riuscirò a trovarlo.
Ti terrò d’occhio James.

NOTE DELL'AUTRICE
ehilà bella gente! 
dopo un bel po' ci si ritrova.. sono davvero davvero dispiaciuta di non aver pubblicato niente in questi mesi
Lo so che vorreste picchiarmi, ma abbiate pietà di una piccola, povera scrittrie senza idee T.T so benissimo come voglio far finire la mia storia, ma ho qualche buco nel mezzo..
Comunque.. spero il capitolo vi piaccia, si introduce un elemento importante della storia :) 
cercherò di non sparire per mesi, lo giuro sull'Angelo
ire

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Capitolo 13
*** AVVISO ***


A tutti voi che avete letto la mia storia fino ad ora... GRAZIE  :)
Mi dispiace da morire non aver pubblicato niente per mesi e mesi e aver lasciato in sospeso la storia.
Purtroppo ho avuto (e ho ancora) dei dubbi su come andare avanti con la trama.
Diciamo che so bene dove voglio arrivare e come vorrei concludere, ma mi manca qualcosa nel mezzo.

Sto scrivendo il cap. 13 :) però probabilmente ci vorrà ancora un po' prima che io pubblichi qualcosa.. Temo un altro mesetto e forse un pochino di più. 
Spero sarete qui a leggere il resto e spero non vi deluda.
Grazie ancora, per tutto <3

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