I Custodi della Vita

di Mizu Ryu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 Una pietra color Rubino ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Una maschera che cade di color Diamante ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Un fulmine di color Zaffiro ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 Statua color Piropo ***
Capitolo 5: *** Cap. 4.5 (EXTRA) Finalmente ritrovati. ***
Capitolo 6: *** Cap. 5 Orecchini incastonati con l’Ametista ***
Capitolo 7: *** Cap. 5.5 (EXTRA) Una giornata piena di sorprese ***
Capitolo 8: *** Cap. 6 Una foto di color Adularia ***
Capitolo 9: *** Cap. 6.5 (EXTRA) Amici sotto un vasto cielo di stelle ***
Capitolo 10: *** Cap. 7 Una luce color Eliodoro ***
Capitolo 11: *** Cap. 8 Il raggio della speranza color Arcobaleno ***
Capitolo 12: *** Cap. 8.5 ANOTHER EPILOGUE ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 Una pietra color Rubino ***


Salgo sull’autobus, come ogni giorno per andare a scuola, vado in fondo così nessuno si accorgerà di me, mi siedo ed aumento il volume della musica.
Inizio a guardare fuori dal finestrino con il mio solito sguardo spento quando, per qualche strano motivo, qualcosa sul pavimento del veicolo attira la mia attenzione.
Mi abbasso, la prendo e vedo che è una collana con una pietra a forma di goccia.
≪Che cos’è?≫ mi domando a bassa voce, guardo in giro per vedere se qualcuno l’ha perso, ma non vedo nessuno, quindi la metto in tasca.
 
Le tormentose sei ore scolastiche passano e, fortunatamente, arrivo a casa andandomi a rinchiudere nella mia stanza.
Mi butto sul letto ed esco dalla tasca la collana; la esamino meglio e noto che la pietra è trasparente con una tonalità di color cremisi ed al centro c’è la figura di una lancia, la indosso e pian piano scivolo nel sonno…
 
Dove sono? mi domando guardando un’enorme statua d’oro rappresentante un angelo che tiene con entrambe le mani una lancia.
Quello è l’Arcangelo Michael, il più potente di tutti. mi risponde una voce. Guardo attentamente la base del collo e vedo che ha una collana simile a quella che ho trovato.
E quella collana che cos’è? domando guardandomi intorno.
Quella è la sua forza… risponde e tutto si fa più chiaro.
 
Mi sveglio e guardo la collana ripensando a quelle parole, guardo la finestra e vedo che è buio, mi giro verso la sveglia. Sono le 23.
≪Ma per quanto ho dormito?≫ dico.
Mi alzo ed esco nel balcone, guardo la splendente luna piena e tocco il ciondolo della collana.
≪Michael che domanda agli altri “Chi è come il Signore?”, colui che cacciò Lucifer negli inferi.≫  dico tra me e me, ad un tratto un raggio argenteo mi avvolge e chiudo gli occhi dalla troppa luce.
Quando li riapro non mi trovo più dov’ero prima, ma in un posto molto armonioso quasi come se tutti i pesi della vita venissero alleggeriti.
Inizio a camminare guardandomi intorno quando, ad un tratto, vedo spuntare davanti a me una figura simile ad un angelo che si avvicina.
Aguzzo meglio lo sguardo e vedo che ha lunghi capelli mossi che gli arrivano all’incirca alle natiche ed una tunica bianca; mi fermo perché sento una strana energia emanare da quel uomo che sempre di più si avvicina a me.
L’uomo si ferma a circa due metri da me e lo guardo con sguardo di paura.
≪Non ti preoccupare, – dice con tono pacato – io non sono un’entità malvagia.≫
≪Chi sei?≫ domando non capendo se fidarmi o meno.
≪Io sono colui che fa il comando di Dio, l’Arcangelo Zarachiel; sono conosciuto anche come colui che affida ad ogni angelo il proprio essere umano da custodire.≫mi risponde presentandosi.
≪Ar… Arcangelo?! Questo vuol dire che sono morto?≫domando pieno di incredulità e di paura.
≪No… tu sei un prescelto.≫
≪Che vuoi dire?≫
≪Guarda tu stesso, prendi il tuo rubino ed alzalo al cielo.≫risponde Zarachiel.
Prendo la collana e punto la pietra al cielo. Da essa si propagano dei raggi di luce che dopo pochissimi secondi diventano simili a seta rossa che mi avvolge.
≪Sono morbidissimi…≫ sussurro, dopo pochi secondi si staccano e mi si appoggiano, quando essi scompaiono riesco a vedere una luccicante armatura dorata con i bordi scarlatti che sembrano un intreccio di steli di rose, lascia i bicipiti e le cosce scoperti, ma quest’ultimo viene coperto da un pezzo di stoffa color rosso carmino.
≪Che cosa mi è successo?≫ domando stupefatto dalla mia “metamorfosi”.
≪Questa è la tua vera forma.≫
≪Cosa vuoi dire?≫
≪Ogni cosa al momento debito, ora seguimi.≫ mi risponde l’Arcangelo dandomi subito le spalle ed iniziando a camminare; io, ancora mezzo shockato, lo seguo senza fare domande.
Dopo un paio di minuti Zarachiel si ferma dinnanzi una porta di legno tinta di bianco con dei epigrafi in latino d’oro.
≪Che c’è scritto?≫ domando ripassandoci sopra il dito.
≪Paratus ad animas suscipiedas, significa: pronto a ricevere le anime.≫ mi risponde, apre la porta e da essa si intravedo altre figure, entriamo e vedo altre sei persone di fronte ad altrettante porte.
Zarachiel si mette al centro ed allarga le braccia.
≪Ragazzi vi siete riuniti tutti e sette qui, perché d’ora in avanti adempirete al vostro compito assegnatovi già prima dalla vostra nascita. – dice rivolgendosi a noi tutti girandosi e parlando a voce alta – Vi starete chiedendo: che non sapete niente, ma tutto risiede nelle pietre che voi portate.≫ spiega grossolanamente l’Arcangelo.
≪Ma io questa – dice mostrando una cavigliera attaccata- l’ho trovata al mare.≫ dice un ragazzo con capelli corti color castano chiaro con due lunghe toghe (una sopra l’altra), quella di sotto color glicine e quella di sopra color ambra, che gli arrivano sin a terra lasciando libere le gambe per muoversi e che gli lasciano scoperta tutta la parte destra del torace, all’altezza della vita c’è una fascia di color magenta ed un foulard che è legato sulla fascia.
≪Questa è una bella precisazione Sealtiel, infatti, i vostri destini sono stati prescritti dall’Altissimo Signore Padre; era già prescritto che voi dovevate trovare le vostre pietre. - risponde a Zarachiel – Ognuno di voi ne ha una diversa incastonata in diversi accessori comuni all’essere umano… c’è chi ha un’ametista in una cavigliera, – dice indicando Sealtiel – c’è chi ha un piropo nel bracciale, – dice indicando un’altra persona; ha uno sguardo serio, capelli lunghi di un color scuro tendente al viola, anch’egli ha due toghe quella che copre la parte destra del corpo color rosso e quella che copre la parte sinistre di color turchese; sono lunghe e sono tenute insieme grazie ad una cinta di corda che forma una X, ha dei bracciali e cavigliere d’ottone - oppure una adularia incastonata in un orecchino, - dice indicando un altro con una toga color celeste che gli copre tutto il corpo tranne il pettorale e la spalla sinistra, ha capelli lunghi fino alle spalle color castani e con i boccoli – un eliodoro in un anello, – dice Zarachiel indicando un ragazzo alto e muscoloso, ha i capelli lunghi di color atrancite, ha un mantello rosso mattone ed una toga color acquamarina – oppure un Zaffiro come orecchino, – dice indicandone un altro, questo ha lunghi capelli bianchi come la neve ed occhi intensi come un cielo estivo, indossa una lunga toga azzurra e sopra d’essa una toga color verde legate insieme da un cinturone di corde color rosa pastello – oppure si può avere un diamante in un bracciale, – dice indicando il ragazzo alla mia sinistra, lo guardo e vedo che ha lunghi cappelli color oro mossi, indossa un’armatura che gli copre solo il tronco, le spalle e gli avambracci. Il metallo di questa armatura è argento chiaro con i bordi color violetto, dalla parte della vita parte una toga color blu alice che scivola leggera fino al pavimento – oppure, infine, si può avere un rubino in un collana.≫ dice l’Arcangelo indicandomi e così tutte le altre persone mi guardano.
In viso divento paonazzo.
≪Che c’è?! – domando spalancando gli occhi - Sono per caso sporco?≫ dico abbassando la testa e cercando di pulirmi.
≪Voi ricevendo questi Doni siete stati riconosciuti dall’Altissimo Signore Padre come reincarnazione dei sette Arcangeli.≫ spiega Zarachiel.
≪COSA?!≫ urlo alzando la testa e vedo che tutti mi guardano.
≪Ecco e lui sarebbe il capo di tutte le milizie angeliche: Michael…≫ dice Zarachiel con un tono di delusione camuffato da un tono plateale. Sentendo quelle parole spalanco ancora di più gli occhi incredulo a quello che sto sentendo.
≪N-Non è possibile… I-io l’Arcangelo Michael?≫
≪E non solo tu, tutti voi siete degli Arcangeli: Gabriel,– dice indicando i ragazzi partendo alla mia sinistra e poi continua – Jaudiel (quello con i capelli viola), Barachiel (quello con i boccoli castani), Uriel (quello con i capelli color atrancite), Sealtiel e Raphael (quello con i capelli bianchi) – dice finendo alla mia destra – ed infine tu Michael.≫continua Zarachiel elencandoci tutti.
≪Ma…≫ è l’unica sillaba che esce dalla mia bocca a causa dell’imbarazzo e tutti mi guardano.
Gabriel, se non sbaglio si chiama così, mi guarda con uno sguardo accigliato, io ricambio lo sguardo in modo perplesso,finchè non veniamo interrotti da Zarachiel.
≪Dai adesso è l’ora di andare a casa.≫
≪Ma con questa specie di riunione abbiamo perso metà notte di sonno.≫ fa notare Barachiel.
≪Non vi preoccupate per l’orario perché una giornata trascorsa qui in paradiso equivale a tre minuti terresti, voi si e no avete perso massimo due minuti.≫ risponde Zarachiel.
≪Ma ora sopraggiunge la domanda di come ritorniamo a casa.≫ dice Jaudiel avvicinandosi con braccia conserte e con tono serio.
≪Siete Arcangeli, perciò siete dotati di ali.≫ risponde Zarachiel spiegando le proprie ali color mattone.
≪E come si us-≫ dice Sealtiel, ma viene interrotto con il suo spiegamento d’ali color indaco.
≪Ah ecco.≫ dice Uriel aprendo le sue ali color oro.
Faccio lo stesso anch’io, mi sento subito leggero.
Guardo le mie ali e sono di un color rosso e poi guardo le altre ali, Jaudiel le ha di color rosso alfa, Barachiel di color salmone, Gabriel di color smeraldo, Raphael di color ciano ed iniziamo tutti e sette ad innalzarci per aria.
≪Ehm… - appena faccio questo mugugno tutti mi guardano e divento subito rosso –ma la strada per ritornare a casa?≫ domando.
≪Dovete andare sotto la nuvola dove siamo adesso, lì ci sarà un portale, entrateci e pensate dove volete andare e vi troverete lì… Ah! Un’altra cosa, gli esseri umani non vi possono vedere come Arcangeli se no i loro occhi bruceranno.≫risponde l’Arcangelo.
Seguiamo le sue indicazioni, entro dentro la porta ed immagino di essere nella mia stanza ed ad un tratto vedo tutto bianco.
 
Riapro gli occhi, vedo che sono nella mia stanza e faccio un respiro profondo sentendo la mia trasformazione in Arcangelo che scompare.
Mi guardo allo specchio e vedo che apposto di quell’armatura dorata ora ho i vestiti che avevo oggi pomeriggio, mi cambio e mi metto subito a letto.
Sono sdraiato, al buio con la fioca luce del lampione di fronte casa mia, che guardo la collana.
≪Paratus ad animas suscipiedas. - sussurro mentre col dito passo bene i contorni del rubino - Arcangelo… Michael… Dio…≫continuo a sussurrare.
Stringo la pietra nel mio pugno pensando che se questo è il disegno che il Signore Padre ha fatto per me sarà compiuto e così scivolo tra le braccia della scura notte.




ANGOLO AUTORE
BUONASERA RAGAZZI!!!!!
Rieccomi con una nuova storia ed ora a capitoli, senza coppie e sugli arcangeli... praticamente un nuovo argomento dalla testa ai piedi per me xD
Questa era una storia che scrivo da un bel pò... bhè da circa 2 anni xP infatti ero ancora a scuola quando l'ho iniziata e stoppata verso metà storia verso il dicembre del 2015 per poi riprenderla l'estate del 2016; già sapevo come andava a finire ancora prima da scrivere...
Bhè di solito sono uno che già ha tutta la storia in mente e poi la scrive.. passaggio per passaggio xD
Comunque... spero che vi piaccia e che vi intrighi (SCUSATE PER GLI ERRORI!!!!!)
Il prossimo capitolo sarà la prossima settimana (ci sarà un capitolo a settimana), spero che vi piaccia e che la recensirete.

XOXOXO MIZU RYU!

 

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Capitolo 2
*** Cap.2 Una maschera che cade di color Diamante ***


La campana è appena suonata e sono nel mio solito primo banco che aspetto la prof di matematica; disegno nel quaderno a quadretti… una lancia.
≪Buongiorno ragazzi.≫ dice la prof appena entrata, alzo lo sguardo e le sorrido per darle il buongiorno. Mi giro e do uno sguardo alla classe vedendo che tutti si stanno sedendo al loro posto, ritorno a guardare la professoressa che si siede.
≪Prof ha portato i compiti?≫ domanda il mio compagno, mi giro per vedere chi è ed è il mio vecchio compagno (che lo conosco fin dall’asilo) Gianluca.
≪Me li sono dimenticata li porto la prossima volta.≫ risponde ella ed inizia la lezione.
≪Come sono andati?≫ domando, la professoressa apre la bocca per rispondere ma viene interrotta prima di parlare.
≪Non ti preoccupare che tanto tu avrai preso il tuo solito 9.≫ risponde la mia compagna Maddalena.
≪Bhè sai non mi importa il voto, mi importano gli errori.≫ rispondo a tono facendo una smorfia anche se lei non mi può vedere visto che non mi ero neanche girato.
≪Non ti preoccupare lasciala stare, è solo gelosia.≫ mi dice Betty, la mia compagna di banco e mia unica amica a scuola, sussurrandomi.
Guardo in basso ed inizio a prendere appunti.
 
Salgo sul bus e ripenso alla bruttissima giornata di oggi e ringraziando al Signore che sia finita.
Guardo fuori dal finestrino ripensando alla sera prima e domandandomi se potessi andare in quel posto celestiale tutte le volte che voglio.
 
≪Sono a casa.≫ dico chiudendomi la porta alle spalle e buttando, subito dopo, lo zaino nella mia stanza.
≪Hai fame?≫ mi domanda mia madre venendomi incontro.
≪No mamma, – le rispondo sorridendo – sai oggi il professore di scienze degli alimenti ci ha fatto mangiare un paio di cose e sono pieno. Ora vado a studiare.≫ le dico baciandola in guancia e chiudendomi in stanza.
≪Ora proviamo se riesco ad andare in Paradiso.≫ dico prendendo il rubino e lo alzo in cielo.
Non succede nulla.
≪Sarà un errore di calcolo.≫ mi dico e lo rifaccio, ma non succede niente.
Mi arrendo e ritorno a studiare.        
Finisco di studiare e vedo che sono le 18 e decido di riprovare.
Mi concentro tenendo gli occhi chiusi.
≪Dai questa volta ce la devo fare… – dico ed alzo la pietra in aria – VENITE A ME POTERI DI ARCANGELI! – continuo ad alta voce – Paratus ad animas suscipiedas!≫ finisco di dire ricordandomi quella frase in latino.
La stessa luce della sera prima mi travolge ed in pochi secondi mi ritrovo trasformato.
≪Evvai ce l’ho fatta!≫ esclamo felice per il successo, mi guardo allo specchio e vedo che non solo il mio vestiario, ma anche il mio fisico è cambiato.
Mi vedo più muscoloso, i miei bei capelli corvini cortissimi ora sono biondi, ricci e lunghi fino all’orecchio; i miei occhi che prima erano azzurri ora sono di color rosso fuoco.
≪Quanto sono figo!≫ dico con modestia scrutandomi nello specchio.
≪MARCO! CHE VUOI MANGIARE PER STASERA!?≫ mi urla mia madre dall’altro capo della casa.
≪PER ME UN’INSALATA ED UNA MELA VANNO BENE.≫ le rispondo urlando come se niente fosse.
≪Ora devo capire come andare in Paradiso.≫ dico tra me e me non riuscendo a darmi risposta.
Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo; sento una fresca brezza che mi traveste, apro gli occhi e vedo che sono in Paradiso.
Esulto di felicità e vado nel luogo dove ci eravamo ritrovati la sera prima.
Spalanco la porta e vedo che tutti sono lì che si esercitano.
≪Alla buon’ora.≫ mi dice Zarachiel col tono un po’ seccato.
≪Scusa, ma non sapevo come trasformarmi e come arrivare fin qui.≫ rispondo grattandomi la nuca.
≪Hey ragazzi, guardate qui c’è quello che ci deve guidare e non sa neanche trasformarsi.≫ dice Gabriel sfottendomi.
≪Bhè Gabriel è normale, nessuno nasce insegnato ed anch’io personalmente ho avuto delle difficoltà non sapendo niente.≫ dice Barachiel per difendermi.
≪Può essere, ma per me è soltanto un raccomandato viziato.≫ dice Gabriel poco prima di ritornare ad allenarsi.
A quelle sue parole, raccomandato e viziato, rabbrividisco poiché penso alle stesse parole che Gianluca mi dice ogni volta prima di prendermi in giro.
≪Michael ora ti alleni con me, non potrai di certo fare lo stesso allenamento dei tuoi fratelli.≫mi dice Zarachiel cambiando discorso.
≪Fratelli?≫ dico incredulo a quelle parole e sperando di aver capito male.
≪Ah allora io dovrei essere fratello di questo qua?!≫ dice Gabriel in modo dispregiativo a Jaudiel.
≪Sì, tutte le creature dell’Altissimo Signore Padre sono fratelli. Ma, in particolar modo, voi sette… voi sette siete i fratelli della luce e del buio.≫ risponde Zarachiel spiegandoci.
≪Perché anche del buio?≫ domanda Raphael avvicinandosi a noi.
≪Non parlerai mica di Lucifer?≫ domando.
≪Si, ma questa è un’altra storia che vi racconterò in futuro. Ora alleniamoci.≫ risponde il nostro “mentore” ed iniziamo ad allenarci; Barachiel con Jaudiel, Uriel con Sealtier, Raphael con Gabriel ed io con Zarachiel.
 
Ritorno a casa e vedo che sono le 19 e 45 e sento mia madre che mi chiama per la cena, ci vado e finisco subito di mangiare e ritorno a rinchiudermi nella mia stanza.
≪Paratus ad animas suscipiedas. - dico rapido e mi trasformo subito – Che figata!≫ esclamo tutto estasiato.
Chiudo gli occhi e mi teletrasporto in Paradiso.
 
≪Eccomi.≫ esclamo entrando nella stanza e vedo che sono solo.
≪Ben arrivato.≫ dice Zarachiel venendomi ad accogliere.
≪Sono il primo?≫ domando guardandomi intorno.
≪Stranamente si.≫
≪Allora? Mi alleno da solo con te?≫ domando facendo vedere che sono pronto ad allenarmi.
≪Spiritus Sanctus superveniet in te.≫ sento dire da una voce e vedo comparire Gabriel.
≪Gabriel.≫ sussurro mentre lo vedo avvicinarsi.
≪Zarachiel eccomi.≫ dice Gabriel salutando il nostro mentore ed ignorandomi come se non esistessi.
≪Se aspettate qualche minuto arrivano gli altri.≫ dice l’Arcangelo.
≪Oro supplex et aclins.≫ sento dire e spunta Sealtiel con le sue lunghe ali indaco.
≪Flammes categne caritas.≫ dice Uriel spuntando accanto a Gabriel.
≪Viatores comitor, infirmos medico.≫ dice Raphael spuntandomi accanto ed io salto in aria dalla sorpresa.
≪Deaum laudantibus praemia retribuo.≫ dice spuntando Jaudiel accanto a Zarachiel.
≪Ora manca solo Barachiel.≫ dice il mentore facendo il conto alla rovescia con le dita.
Tre.
Due.
Uno.
≪Adiutor ne derelinquas nos.≫ dice Barachiel spuntando.
≪Ok, siete tutti ora vi potete allenare. I gruppi di oggi sono: Jaudiel con Sealtiel e Barachiel.≫
≪Zarachiel non è giusto! Jaudiel è forte perché lo devo fronteggiare pure oggi?! E poi Sealtiel è pure forte!≫ si lamenta Barachiel mimando un pianto esagerato.
≪Dai, ti prometto che non ti faccio troppo male.≫ dice Sealtiel appoggiandosi su una spalla di Jaudiel.
≪Sei un pappamolla Barachiel. Non meriti di essere uno dei sette Arcangeli protettori dell’Altissimo Signore Padre e dell’uomo.≫ dice Jaudiel rimproverando il biondo.
L’Arcangelo gli lancia un fulmine con lo sguardo.
≪Se Dio mi ha scelto come suo Arcangelo ci sarà un motivo! Io sono “La Benedizione di Dio”.≫ dice Barachiel serio.
≪L’altro gruppo è Uriel contro Raphael ed infine Michael contro Gabriel.≫ dice Zarachiel finendo di citare tutti i gruppi.
≪Ahahaahahahaha allora per me sarà molto più semplice di te Jaudiel.≫dice Gabriel deridendomi.
≪Secondo te è peccato se picchio un Arcangelo?≫ sussurro a Zarachiel.
≪Dai ragazzi allenatevi.≫ dice il mentore battendo le mani e noi eseguiamo i suoi ordini.
Mi alleno contro Gabriel, ci lanciamo pugni e calci, ma evidentemente ha la meglio lui.
≪Che c’è? Hai bisogno di stimoli per far uscire la tua forza?≫ mi dice l’Arcangelo fermandosi di fronte a me.
≪Che cosa intendi?≫ domando indietreggiando di qualche passo.
≪Tu assomigli ad un pappamolla che è in classe da me. Sai sei un perdente, nessuno ti vorrà mai e sei una frana in quanto Arcangelo Mr “prendo 9 nei compiti e sono meglio di tutta la classe”.≫
≪Cosa?! Non può essere, Gianluca!≫ esclamo incredulo.
≪Allora i miei sospetti erano fondati, Marco.≫ mi risponde Gianluca e si fionda su di me.
Cerco di parare tutti i suoi pugni, ma alcuni vanno assegno.
≪Fermati! Ti prego!! Siamo compagni!≫ dico cercando di farlo ragionare, ma non c’è verso. Gabriel o meglio Gianluca continua ad attaccarmi.
≪Perché dovrei? Ti odio futile essere vivente!≫ mi risponde il compagno.
≪Perché dici questo? Una volta eravamo amici.≫
≪Ti conviene cedere, – dice arrivandomi come un lampo accanto – è inutile continuare a resistere. Tanto. Non. Farai. Nulla. Di. Buono. Nella. Vita!≫ mi dice l’Arcangelo lanciandomi un ultimo pugno scaraventandomi lontano.





ANGOLO AUTORE
Ciao ragazzi!!!!
Eccomi col seconco capitolo! (lo pubblico ora perchè domani non potrò)
Spero che vi sia piaciuto e che mi perdoniate gli errori.
Ho cercato di fare "storia continua" con il capitolo precedente sperando di non aver fatto una grande MINCHIATA!
Si è solo visto una piccola parte della vita scolastica di Marco/Michael e *KABOOM* il suo accerrimo nemico di scuola si è rivelato un suo fratello angelico! 
Vi saluto ed al prossimo capitolo!
Se volete lasciate recensioni con vostre critiche, commenti o addirittura domande o perplessità!

XOXOXO MIZU RYU 

 

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Capitolo 3
*** Cap.3 Un fulmine di color Zaffiro ***


Riapro gli occhi e vedo la faccia degli altri sbalorditi e attenti nel guardare il nostro combattimento.
≪Hai torto.≫ dico rialzandomi e cercando di regolarizzare il respiro.
≪Cosa hai detto?≫
≪Tu non puoi parlare sul mio conto non conoscendomi!≫ esclamo e mi lancio contro Gabriel.
Inizio a dar sotto con pugni, ma lui li para tutti e mi dà un altro pugno facendomi inginocchiare a terra.
≪E tu saresti il capo delle milizie angeliche, tu dovresti comandarmi? Non sei altro che un debole; d'altronde non sai neanche tenerti gli amici!≫ esclama Gabriel sfottendomi. A quelle parole mi arrabbio.
≪TU BASTARDO!≫ urlo e mi lancio verso lui.
Gabriel mi para tutti i colpi, ma uno va a segno lanciandolo in aria. Spiego le mie ali e gli vado incontro dandogliene altri, lo scaravento a terra alzando una nube di polvere.
≪Tu non sei nessuno per dirmi certe cose.≫ dico e scendo in picchiata dandogli altri pugni.
Vedo che è pieno di ferite dalle cui esce anche del sangue, gli prendo i capelli e gli alzo la testa.
≪Sei solo tu il debole Gianluca! – dico disgustato da quella scena – Vieni a me sacra lancia della vittoria: Victoriosus!≫ dico e nelle mie mani compare una lancia dorata, punto la punta alla gola dell’Arcangelo.
≪NO!≫ urla Zarachiel volando verso di me e bloccandomi contro una parete.
≪Cosa volevi fare?! ≫ mi domanda un altro Arcangelo.
≪Gabriel mi ha istigato, non lo volevo uccidere d’avvero.≫ dico guardandolo.
≪È solo un vigliacco.≫ dice Gabriel rialzandosi a fatica.
≪Tu… Bastardo!≫ esclamo cercando di andarci contro, ma Zarachiel mi risbatte al muro.
≪Cassiel portali nella sala del nulla.≫ ordina Zarachiel.
Cassiel, l’altro Arcangelo che era con Zarachiel, ci butta dentro una stanza tutta bianca senza finestre, ma con una porta.
L’unica via d’uscita di quella stanza.
≪Qui dentro i poteri celestiali non funzionano.≫ dice ed appena tocchiamo il suolo il nostro potere scompare e ritorniamo ad essere ragazzi.
Ci fissiamo.
≪Allora? Tutta la tua furia di poco fa se n’è andata a farsi benedire?≫ domanda il ragazzo ridendo.
≪Tu…≫ dico e mi lancio su di lui continuando a picchiarlo.
Ci picchiamo a vicenda finchè non siamo ambedue stremati al suolo.
≪Perché… perché non siamo più amici?≫ domando riprendendo fiato.
≪Non capisco.≫
≪Prima eravamo così amici, perché ora siamo come cane e gatto?≫ domando alzandomi a sedere e fissandolo.
≪Lo sai.≫
≪NO INVECE! È SEMPRE COSì, CERCO DI CHIEDERE SPEGAZIONI E MI RISPONDI CHE GIÀ LO SO OPPURE CHE LA COLPA È MIA! PARLA!≫ dico urlandogli contro.
≪COME NON LO SAI?! – mi urla alzandosi all’in piedi – Questa è la legge della natura, mangia o sarai mangiato! Ormai la vita ti obbliga a fare questo, fai la preda o il predatore! È come un cucciolo di lupo; una volta cresciuto deve decidere se cacciare uno più debole oppure essere cacciato da un predatore più grande di lui!
L’ho imparato entrando alle superiori! Rispettato o portare rispetto ed io ho scelto la prima Marco; ormai tu, nella tua vita, mi hai messo da parte da quando hai stretto amicizia con quella là! Con la tua amicona: Betty. Hai messo da parte dieci anni di legata amicizia per una nana stronza ed ora lo sai cosa? Quella ti parla alle spalle, è la prima a dire brutte cose su di te. In realtà la mia è solo gelosia…≫ mi dice Gianluca confessando tutto, mi alzo e lo guardo.
≪Capisco… – rispondo e vado alla porta bussandoci contro – CASSIEL APRI ABBIAMO CHIARITO!≫ gli urlo dando dei pugni alla porta e che si apre.
≪Dove stai andando?≫ mi domanda Gianluca.
≪Non ti preoccupare ora, grazie a te, rinuncio anche alla mia carica di Arcangelo.≫ dico buttandogli la mia collana ai piedi ed esco.
 
Sono nella piazza della città; è a forma circolare, al centro c’è una statua di bronzo di una ballerina.
Sono là sotto, nel prato, ho le gambe piegate fino al petto e piango.
≪Perché piangi?≫ mi dice una voce, mi alzo e vedo un ragazzo alto e muscoloso con lunghi capelli corvini.
≪Non ti interessa.≫ dico sgarbatamente rificcando il volto  tra le mie gambe.
≪Non ti preoccupare andrà tutto bene.≫ mi risponde il ragazzo.
≪Ma… ma chi sei?≫ domando guardandolo.
≪Mi chiamo Roberto, piacere di conoscerti.≫dice il ragazzo sorridendo.
≪AH ecco dov’eri!≫ dice un altro interrompendo la nostra discussione.
Ha i capelli bianchi.
≪RAGAZZI ROBERTO È QUI VENITE!≫ urla quest’ultimo.
≪Ma chi siete?≫ domando alzandomi e vedo altri ragazzi venire.
Il primo ad arrivare è un ragazzo con carnagione mulatta e capelli corti e neri; poi c’è un ragazzo dalla bellezza sovraumana, ha capelli biondi e corti ed infine arriva l’ultimo con capelli corti e rossicci.
≪Non mi dire che l’avete trovato!≫ dice un’ultima voce, si fa spazio tra i ragazzi e vede che è lui.
≪No, Gianluca che ci fai qui?!≫ dico preparandomi ad andarmene, ma il ragazzo che era accanto a me mi tiene il polso.
≪Non ti preoccupare siamo noi… io sono Roberto, mi conosci come Raphael.≫ mi dice il ragazzo, mi giro verso di lui.
≪Raphael?≫ domando perplesso e lui annuisce.
≪Siamo tutti qui per te. – dice Roberto e mi fa girare – Lui è Josè cioè Jaudiel.≫ dice indicando il ragazzo mulatto.
≪Ciao Marco, yo soy Josè e soy español.≫ dice il ragazzo presentandosi.
≪Poi c’è Bartolomeo, l’Arcangelo Barachiel.≫
≪Ma sei bellissimo.≫ dico mentre vedo il biondo fare un passo in avanti.
≪Io sono Ulysses, sono l’Arcangelo Uriel e da come capirai dal nome sono di origini greche.≫ dice il rossiccio.
≪E poi ci sono io, – dice il ragazzo con i capelli bianchi – sono Simone colui che diventa l’Arcangelo Sealtiel.≫ dice l’ultimo presentandosi.
≪Scusami.≫ dice  Gianluca abbassando la testa.
≪Ragazzi lasciateci soli, per favore.≫ dico guardando il ragazzo.
Siamo soli, uno di fronte all’altro.
≪Gianluca…≫ dico e lo vado ad abbracciare.
Anche se non lo vedo percepisco che è allibito e sento che gli cadono le lacrime.
≪Non chiedo il tuo perdono-≫
≪Non dire così, non l’avrai mai… – dico interrompendolo – però potremo cercare di ricucire i rapporti che avevamo.≫ continuo stringendolo più forte.
≪Scusa per la scenata di prima.≫
≪Hai fatto benissimo.≫ rispondo staccandomi.
≪Vuoi sapere vero? – mi domanda l’amico ed io annuisco – Però c’è una cosa, RAGAZZI USCITE!≫ urla Gianluca e vedo i cinque uscire da dietro una siepe.
Siamo tutti seduti a cerchio.
≪Perché ci hai chiamati qui a sederci?≫ domanda Bartolomeo.
≪Avevo pensato che visto che siamo “fratelli” di diventare anche migliori amici.≫ risponde Gianluca.
≪Allora facciamo la conta per vedere chi inizia?≫ domanda Simone.
≪Io ci sto.≫rispondo e tutti quanti mi imitano.
Facciamo uscire i numeri, esce il quindici. Si parte da me e si conta dalla mia destra…
Io, Gianluca, Simone, Josè, Bartolomeo, Ulysses e Roberto.
E casualmente tocca a me parlare.
≪Allora… mi chiamo Marco-≫
≪…e non bevo da 5 giorni.≫dice Ulysses interrompendomi e scoppiamo tutti a ridere.
≪Dai facciamo i seri.≫ dice Simone battendo le mani.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTORE
Ciao Ragazzi!
Eccomi a pubblicare il terzo capitolo (siamo a domenica visto che sono mezzanotte passate :P).
Bhè questo capitolo l'avevo scritto prima di scrivere gli altri >< cioè l'ho scritto tipo inizio quarto superiore ><
Che dire in questo capitolo ho levato molto sangue (perchè altrimenti lo dovevo mettere negli altri capitoli e non volevo) però alla fine il significato non è cambiato.
Si scoprono tutte le identità dei personaggi e BUM! Nel prossimo capitolo si scopre il motivo della rottura tra Marco e Ginalcua (anche se è stato accennato in questo capitolo)
Bhè che dire spero che vi piaccia e se avete critichee positive e/o negative basta solo scrivermele ;)

xoxoxo Mizu Ryu


PS: sto facendo una cosa che detesto ma TANTI AUGURI A ME CHE OGGI (9/4) FACCIO GLI ANNI XD

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Capitolo 4
*** Cap. 4 Statua color Piropo ***


≪Mi chiamo Marco, ho 18 anni e frequento la scuola alberghiera; il mio sogno è diventare un professore.≫ dico presentandomi.
≪Che figata! Allora tu eres un ragazzo muy intelligente.≫ dice Josè con il suo accento latino.
≪Sì, lo sono, ma questa cosa è anche la mia rovina. Ho perso amicizie e l’unica che avevo instaurato in classe ho scoperto che era solo una falsità, – dico guardando Gianluca – ma sono fortunato perché ho altre amicizie che mi fanno andare avanti.≫ dico volgendo il mio sguardi agli altri.
≪Ora è tempo di qualcun altro.≫ dice Gianluca cambiando discorso e lanciamo altri numeri.
Esce il vent’uno ed è il turno di Roberto; ci parla della sua vita, ha anch’egli diciott’anni e fa il liceo classico, i suoi voti sono eccellenti, ogni hanno vince una borsa di studio e vuole fare il medico.
Esce il cinque ed è il turno di Bartolomeo; dice che nonostante abbia diciassette anni già lavora come modello e il suo sogno è di diventare una stella della moda famoso in tutto il mondo, frequenta l’istituto industriale.
Esce il venticinque ed è il turno di Josè; ci narra che si è trasferito in Sicilia quando aveva cinque anni ed ora ne ha diciotto, fa il liceo artistico sperando di diventare un restauratore d’arte.
Esce il dieci ed è il turno di Simone; anche lui ha diciott’anni, ma è ripetente del quarto anno dello psicopedagogico ed il suo sogno è diventare un attore famoso.
Esce il tredici ed è il turno di Ulysses; come mi aveva detto prima è di origine greche, ha avuto diverse delusioni amorose ma è sempre andato avanti a testa alta, frequenta anch’egli il quinto anno, ma dell’istituto commerciale e quando sarà più grande vuole fare il ragioniere.
Ed infine esce il sedici e tocca a Gianluca.
≪Sono Gianluca, ho 18 anni e come sapete tutti sono amico di Marco. Ci conosciamo fin dalla più tenera età ed abbiamo frequentato sempre la stessa classe.
La nostra amicizia si è disintegrata cinque anni fa a causa della scuola; come voi saprete le superiori sono una tana di leoni affamati, io all’inizio non avevo nessuna intenzione di rompere con Marco, ma sono stato costretto… – dice il ragazzo guardandomi – però ho tirato un sospiro di sollievo poiché aveva trovato un’amica. Ma non sapevo che sarebbe durata poco; al terzo anno ha iniziato a parlargli alle spalle.≫ continua Gianluca abbassando lo sguardo.
≪E che cosa hai fatto?≫ domanda Bartolomeo.
≪Ho cambiato totalmente idea ed ho iniziato a sfottere anche lei, perché il mio amico non lo tocca nessuno… il mio amico d’infanzia, anche se non avevamo più un rapporto nessuno lo può sfottere!≫ risponde.
≪Ma ci potevi pur sempre parlare.≫ dice Josè e Gianluca abbassa la testa.
≪Secondo voi non ci ho tentato?! Lo sapete che mi ha detto? “Tutti sono utili e nessuno e indispensabile”. Avete capito? Le sue parole sono state queste! – dice il ragazzo innervosendosi – Alla fine ho fatto tutto quello che mi era possibile per il bene di Marco.≫ continua scusandosi.
≪Allora dicci, perché continuavi a bullizzare Marco?≫ domanda Ulysses.
≪Quando tutti ti conoscono in un modo è difficile cambiare; ma da quando ho scoperto tutto ho cercato di farti meno male possibile, cioè, pian piano mi sto calmando.≫ risponde l’amico.
≪Come? – dico avendo tutti i sguardi su di me – Come hai cercato di farlo? Rendendomi una vita d’inferno anche da Arcangelo? Continuando senza sosta a scuola a ferirmi e farmi male?!≫ dico adirato.
≪Hai ragione… – dice il ragazzo abbassando la testa – Ma… – continua rialzandola – come tu stesso hai visto sto cercando di farmi perdonare e poi ogni volta che qualcuno ti parlava alle spalle, non sto parlando solo di Betty, ma anche di Ginevra e di Alessio e di tutti gli altri, io ti difendevo sempre perché nonostante tutto quello che è successo… i bei momenti passati insieme non si potranno mai cancellare!≫ dice Gianluca scoppiando a piangere.
Guardo a terra e poi alzo lo sguardo.
≪Ti voglio bene.≫riesco solo a dire prima di fiondarmi verso l’amico in un abbraccio.
≪Finalmente avete chiarito.≫ dice Roberto ed io annuisco.
 
 
 

ANGOLO AUTORE
Ciao a tutti!!!!
Allora inizio a dire BUONA PASQUA!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che non ci siano troppi errori xD

È un capitolo corto, ma era quello che volevo perchè volevo fare un capitolo sulla "storia" dei personaggi ma sopratutto tra Marco e Gianluca.
Se il capitolo vi è piaciuto, se non vi è piaciuto, se vi ha lasciato perplessita e curiosità oppure se avete qualcosa da dirmi basta solo inviarmi un messaggio oppure una recenzione ;)

XOXOXO MIZU RYU
BUONA PASQUA

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Capitolo 5
*** Cap. 4.5 (EXTRA) Finalmente ritrovati. ***


Io e Gianluca siamo a scuola, abbiamo l’ora di pratica quindi stiamo in cucina ad esercitarci.
Indossiamo tutti vestiti con la divisa da cuoco, ma anche se io e Gianluca abbiamo fatto pace ancora non sono riuscito a trovare il mio posto in classe... mi piacerebbe allacciare almeno un rapporto verbale… non dico fare amicizia, ma almeno parlare con i miei compagni…
Stiamo cucinando e come al solito sono tutti in gruppo ed io da solo..
Mescolo un composto di latte, pane raffermo e patate schiacciate.
Mescolo mentre penso a come interagire con gli altri quando sento una cosa rovente sul braccio.
Urlo dal dolore mentre tutti gli altri mi deridono, scappo dall’aula di cucina andando allo spogliatoio, lì ci sono dei rubinetti con cui posso alleviare il dolore. Piango, il dolore è forte e non voglio che quelle capre dei miei compagni mi vedano piangere.
«Marco!» esclama Gianluca entrando nella stanza. 
Dò le spalle al compagno, non voglio che mi veda in questo stato.
«Come stai?» dice il ragazzo avvicinandosi, non gli rispondo, mi guarda il braccio e rimane disgustato.
Ho tutta la pelle del braccio rovinata, attorno la carne viva che pulsa sotto l’acqua corrente e del sangue mi sgorga copiosamente.
«Io a quel bastardo di Ciccio lo uccido!» dice l’amico andando dagl'altri.
«No! – esclamo fermandolo – Non fare niente… me la vedo io…» dico guardandolo negli occhi.
«Mi dispiace, ma non posso lasciare tutto così… merita una sospensione!» mi risponde il ragazzo.
«E va a finire come il secondo anno?! Te lo sei scordato com’è andata a finire? Ora quella cornacchia di Maddalena mi sfotte nonostante siano passati 4 anni! Ed avevo solo risposto alla domanda del prof “decidi tu, li sospendo o no?” con un semplice “faccia lei…” nonostante ero incazzato ho risposto con la frase più lucida che mi era uscita in quel momento!» spiego con le lacrime agli occhi.
Il compagno rimane impassibile.
«Non lo uccido, ma quattro gliene dico!» dice l’amico andandosene prima che apro la bocca.
Mi metto sulla sedia ed inizio a piangere, ora mi bullizzeranno peggio di prima.
Sento le urla di Gianluca che mi difende, dice agli altri di lasciarmi stare che io non avevo fatto nulla e… e che ero loro compagno quindi dovevo essere trattato come tale…
Dopo tanti anni ho finalmente sentito delle parole di affetto dal mio vecchio amico, finalmente posso dire che io e Gianluca siamo ritornati amici come prima.





ANGOLO AUTORE
Buoasera ragazzi! 
Ecco a voi un altro capitolo (e di nuovo pubblicato di notte xD), questo capitolo è un 
piccolo Extra scritto da poco.
L'altra volta rileggendo il capitolo che dovevo pubblicare oggi (domenica) ho notato che mancava una cosa... cioè la riconciliazione vera e propria tra sti due ragazzi! 
Questo capitolo è un misto di cose che avevo eliminato precedentemente e cose nuove scritte (l'ho scritto questa settimana), praticamente all'inizio (cioè qualche anno fa) avevo intenzione di scrivere una cosa simile in classe però non sapevo come aggiungerlo e l'ho cestinata, questa settimana rileggendo il capitolo 5 (che doveva uscire questa domenica) ho notato che mancava qualcosa e che non l'avevo scritta dopo... 
se vi interessasse l'idea originale era tipo una tirata di libri in classe durante un ora di buca, ma l'ho voluta fare più "macabra" e l'ho fatto bruciare con un MESTOLO ROVENTE (l'ho dico qua visto che non l'ho scritto prima)... cioè vi immaginate in una cucina una guerra di libri? Della serie prendono fuoco e bye bye scuola AHAHAHAHAAHAHAH
Comunque basta cavolate e vi dico AL PROSSIMO CAPITOLO! ;)

XOXOXO MIZU RYU


PS: probabilmente questo non sarà l'unico capitolo aggiuntivo nel mezzo della storia, ce ne saranno altri.
PPS: non l'ho scritta nella storia ma questo Extra succede dopo 2/3 giorni dalla storia principale.

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Capitolo 6
*** Cap. 5 Orecchini incastonati con l’Ametista ***


Ormai sono passate due settimane da quando ho chiarito con Gianluca e… e sono passate due settimane da quando, ormai, siamo diventati tutti migliori amici.
≪L’allenamento sta andando bene.≫ dice Zarachiel lodandoci.
Noi tutti lo stiamo guardando.
≪Non ne sarei molto sicuro, – interviene Jaudiel – cioè dico… tra tutti noi quello che è riuscito ad avere un’arma è stato solo Michael.≫
≪Hai ragione Jaudiel… solo Michael ha avuto la sua arma, la lancia… la lancia della vittoria: Victoriosus – risponde Zarachiel – prima o poi voi tutti li avrete… Jaudiel tu possiedi l’eterna corona della bontà e l’eterno flagello della verità, essi sono: Remunerator.≫
≪A-Aspetta! – dice Barachiel interrompendolo – ci vuoi dire che abbiamo anche noi delle armi?≫ domanda l’Arcangelo.
≪La sacra lancia della vittoria è stata colei che ha scacciato il male sottoforma di serpente nella caduta del peccato di Adam ed Eva.≫ dico.
≪Come fai a sapere questo?≫ mi domanda Sealtiel guardandomi.
≪Non lo so… lo so e basta.≫ dico guardando le mie mani.
≪La corona è colei che premierà i giusti svelando la verità, il flagello è colui che punirà i malvagi facendoli redimere.≫ spiega Zarachiel.
≪Allora dicci, – interviene Barachiel – la mia arma quale sarebbe?≫ domanda l’Arcangelo.
≪Barachiel, tu, possiedi le regali rose della bellezza e dell’assistenza: Adjutor; essi aiuteranno le anime pie a trovare la pace.≫ spiega il mentore.
≪Io mi immagino che posseggo una frusta scintillante, una frusta tipo Indiana Jones!≫ dice Sealtiel facendo finta di avere una frusta.
≪Sealtiel possiedi il divino incensiere dell’oratore: Orator; esso porterà ogni singola preghiera in cospetto all’Altissimo Signore Padre.≫ risponde l’Arcangelo facendo cadere le aspettative di Sealtiel.
≪Se non mi sbaglio nella Bibbia Uriel fu colui che cacciò Adam ed Eva dall’Eden.≫  dice Uriel.
≪Hai ragione Uriel, possiedi la fiammeggiante spada della forza: Fortis Socius; essa custodisce le porte dell’Eden.≫ spiega Zarachiel.
≪In molte iconografie ho visto che Raphael è rappresentato con Tobia.≫ dice l’Arcangelo Raphael cercando spiegazioni.
≪Non hai tutti i torti, egli è rappresentato con Tobia, Raphael possiede il miracoloso unguento dei deboli e il miracoloso bastone dei medici, essi insieme sono: Medicus; Raphael è anche detto il protettore degli ammalati e viaggiatori, il suo potente unguento aiuta i poveri ammalati a riprendersi, invece il bastone aiuta i medici a viaggiare per tutto il mondo.≫ spiega Zarachiel.
≪Gabriel nel vangelo annuncia alla Vergine Maria la sua gravidanza.≫ dice Gabriel.
≪Infine, Gabriel possiedi il magico specchio diaspro dell’ascensione ed il magico incensiere delle annunciazioni:Nuncius… l’incensiere venne sostituito con il giglio quando egli era al cospetto della Vergine Maria per annunciarle la sua gravidanza, lo specchio riflette la verità nel cuore delle persone.≫spiega il nostro mentore.
≪Allora dicci, Zarachiel, come potremmo averli?≫ domanda Raphael.
≪Credo dai momenti.≫ risponde semplicemente.
≪Come “credo”?≫ domanda Sealtiel non capendo.
≪Non lo so neanch’io… da quanto ho visto con Michael penso che le Armi Angeliche spuntino quando si provi un gran sentimento… – risponde Zarachiel e mi guarda – come il rancore… penso anche che dipenda dai momenti.≫
≪Allora finché non ci sarà una guerra che ci coinvolga non le avremo mai.≫ ne deduce Uriel.
≪Sedetevi vi devo raccontare una cosa. – ci ordina l’Arcangelo e ci sediamo di fronte a lui formando due file – È da parecchi secoli che i Sette Arcangeli della Vita non si uniscono.≫
≪Che intendi?≫ domanda Barachiel interrompendolo.
≪Voi siete la reincarnazione diretta dei Sette Arcangeli della Vita originali… come saprete, quando l’Altissimo Signore Padre ha creato l’universo ha anche creato noi esseri angelici, puri e privi di peccato. Il primo ad essere creato fu la Stella del Mattino della schiera angelica… Lucifer.≫
≪Il Portatore di Luce…≫sussurro.
≪Egli era l’angelo più bello – continua – ed era molto amato da tutti soprattutto dal fratello minore, Michael; ma, un giorno, quando l’Altissimo Signore Padre creò l’uomo e la donna Lucifer si ribellò… “Mi dovrei inginocchiare a due scimmie incoscienti?!” disse la Stella del Mattino ed, insieme ad altri angeli si ribellò a Dio. Quella fu la sua prima ribellione… la prima insurrezione di Lucifer.
Questa insurrezione la vincemmo noi e Lucifer con tutti i ribelli vennero confinati nell’Inferno…
Fu la prima volta che quasi tutto il creato di Nostro Padre venne distrutto e così si diede inizio alla fase evolutiva del pianeta Terra…≫ racconta l’Arcangelo facendo poi una lunga pausa.
≪Allora noi che cosa centriamo?≫ domanda Gabriel non capendo.
≪Dopo quella guerra l’Altissimo Signore Padre decise di dividere tutti noi esseri angelici in diverse schiere… alla base di questa scala gerarchica ci stanno gli Angeli Custodi seguiti dagli Angeli, Arcangeli e Principati; subito dopo ci stanno i Potestà, Virtù e Dominazioni; infine vi sono i Troni, Cherubini e Serafini, le guardie personali di Dio… tra gli Arcangeli ne scelse i sette che si erano distinti nella insurrezione… – dice Zarachiel guardandoci – voi… i Sette Arcangeli della Vita e vi mise a capo Michael.
Dopo quell’epoca vi furono altre insurrezioni… la seconda voi la conoscete e come conseguenze si ebbe l’estinzione dei dinosauri… riusciste a intrappolare Lucifer nella sua bara di ghiaccio, ma vi costò la vita… allora Dio vi diede il dono della reincarnazione ed ogni qualvolta il creato fosse messo in pericolo da Lucifer ed i suoi sottoposti voi vi sareste risvegliati coprendo i vostri ruoli… da allora non vi siete mai risvegliati tutti e sette insieme… all’inizio solo qualcuno come Barachiel o Raphael, ma vi sacrificavate per impedire la rottura della bara…≫ continua l’Arcangelo venendo interrotto.
≪Allora l’episodio dell’annunciazione della Vergine Maria? E quando Gesù Cristo và nel deserto e vede Lucifer?≫ domando.
≪In quel periodo c’erano solo Gabriel, Raphael e Michael che si erano reincarnati rispettivamente da un israelita, un italiano ed un giapponese… invece, per quanto riguarda la comparsa di Lucifer, era solo un suo ologramma… tant’è vero che dopo quasi due secoli voi interveniste per rinnovare il sigillo… ogni qualvolta che Lucifer si sveglia coincide con qualche avvenimento disastroso per gli esseri umani… La prima e seconda guerra mondiale, le crociate, la guerra dei cent’anni, la guerra di Troia, le tre guerre puniche e così via…≫ dice l’Arcangelo finendo di spiegare tutto.
Rimaniamo tutti allibiti e anche impauriti.
≪Allora… questo vuol dire che ci dovremmo sacrificare?≫ domando.
≪Non è detto… –  a quelle parole tiriamo tutti un sospiro di sollievo – …è successo che alcune reincarnazioni risvegliate non avessero lottato… l’ultima volta è stata la reincarnazione dell’Arcangelo Michael, morto circa diciotto anni fa di morte naturale…≫
≪Quante volte è accaduto questo? ≫ domanda Jaudiel serio.
≪Tre volte.≫ risponde Zarachiel.
Due parole che hanno fatto calare il silenzio tra tutti.
Mi giro e vedo tutti apparentamenti calmi, ma sento nel profondo che sono tutti spaventati… impauriti… non li posso biasimare, poiché sono anch’io travolto da quelle stesse emozioni… la paura di una guerra per cui siamo giovani, la paura di perdere…
PERDERE!
≪Senti Zarachiel. – dico girandomi ed attirando la sua attenzione –Ma è capitato che gli Arcangeli abbiano perso?≫ domando avendo qualche briciolo di speranza che la risposta fosse negativa.
≪Una volta stavano rischiando di perdere, me lo ricordo ancora… Erano arrivati a soccorrerli persino i Serafini; insomma, tutte le schiere celesti erano arrivate a lottare…≫ mi risponde il mentore.
≪Dicci… questo quando è successo.≫ interviene Gabriel.
≪Correva l’anno 1945, dal 6 al 9 agosto 1945.≫ risponde secco Zarachiel.
≪I bombardamenti a Hiroshima e Nagasaki≫ specifica Raphael.
≪Ma se sono intervenuti tutte le schiere angeliche perché la vita sulla terra non si è estinta? Perché non è successo niente di ciò che accadde nella prima insurrezione?!≫ domanda Uriel.
≪Perché fu diverso… quello che accadde nella insurrezione era una specie di guerra civile tra gli angeli… quello che successe nel 1945 abbiamo cercato di ridurre tutto in quelle due date.≫ spiega l’Arcangelo guardando per terra.



ANGOLO AUTORE
Buongiorno bella gente! ecco a voi il quinto capitolo di questa saga!
Bhè ho cercato di raccontare la storia della creazione ecc cercando di unire le idee della chiesa con quelle della scienza e, personalmente, non credo che ho fatto tanto schifo...
Comunque, come vi è sembrata la storia?
Ciao e al sesto capitolo... oppure un EXTRA? Chi lo sa XD.
muahahahaahah sono cattivo xD


XOXOXO MIZU RYU

PS: voglio essere buono il prossimo è il sesto capitolo :*

 

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Capitolo 7
*** Cap. 5.5 (EXTRA) Una giornata piena di sorprese ***


«Ti ho preparato io la merenda per oggi.» mi dice mia sorella con un sorriso smagliante.
Perché? Perché mi vuole fare sempre mangiare le sue cose?!
Viceversa da mia sorella a me compare un’espressione di indicibile tristezza mischiata con disgusto, mia sorella non sa neanche fare un uovo in camicia figuriamoci una merenda!
Però alla fine lei non lo fa per male perciò preferisco sempre non dirle niente, prendo la merenda e vado a scuola.
«Speriamo che qualcuno voglia far cambio con me oggi...» dico sperando che qualche povero sventurato voglia fare cambio; alzo lo sguardo e vedo Roberto camminare mentre legge.
«Roberto!» esclamo raggiungendolo.
«Hey Marco.» mi risponde il ragazzo fermandosi e girandosi, lo raggiungo.
«Oggi niente scuola?» domando.
«No, da me c’è sciopero.» mi risponde sorridendo.
Apro la bocca per dirgli quanta fortuna ha, ma mi suona il cellulare.
«Scusa. – dico e prendo il cellulare, è un messaggio – Ok, oggi niente scuola neanche per me… - dico posando lo smartphone – hanno aperto gli estintori.»
«Allora oggi usciamo?» mi domanda Roberto chiudendo il libro.
«E dove vuoi andare?» domando guardandolo.
«Bhu… ti va di andare in fumetteria?» propone il ragazzo.
«Che cos’è?» domando pensando a qualche luogo dove si fuma… insomma un posto da drogati.
«Un posto pieno di fumetti, manga e gadget inerenti a queste cose.» risponde ridendo.
«Andiamo?» domando mettendomi in disparte.
Iniziamo a camminare.
Arriviamo al centro città e prendiamo uno svincolo dalla via principale.
Entriamo in un grande negozio dove c’è un Pegaso nell’insegna.
Appena entriamo risaltano agli occhi, già da subito, una marea di fumetti e un Batman gigante accanto all’entrata.
Ok ora è effettivo, Roberto è un nerd!
Combinazione molto rara però un cervellone ed allo stesso tempo un nerd.
Roberto saluta il proprietario ed entra in una stanza adiacente, lo seguo a manetta a testa bassa.
Appena entriamo una cosa mi risalta agli occhi.
DRAGON BALL!
Mi ci fiondo e prendo un volume.
«Da bambino lo adoravo!» esclamo sfogliandolo.
«Ne vuoi uno?» mi domanda l’amico prendendo il primo volume.
«Non lo so se ci arrivo con i soldi e poi è scritto al contrario» dico vedendo la copertina.
«Ci farai l’abitudine.» mi risponde il ragazzo mettendomi una mano sulla spalla ed andandosene.
«Cosa? – dico girandomi - A-ASPETTA!»

Camminiamo verso il McDonald’s, alla fine ha vinto l’amico… mi ha comprato il volume.
Prendiamo un Milkshake e saliamo al piano superiore.
Ci mettiamo in un tavolo.
«Come mai vuoi fare il medico?» domando.
«Questa passione me l’ha fatta avere mio padre… sai i miei hanno divorziato quando ero giovane e lei mi ha abbandonato. Ho vissuto con papà e spesso mi portava al lavoro.» mi spiega Roberto.
«Capisco.» dico bevendo un sorso.
«E tu invece, come mai vuoi fare l’insegnante?»
«All’inizio volevo fare il cuoco nelle navi da crociera, però, qualche anno fa ho avuto un professore che mi ha fatto amare l’insegnamento.» rispondo.
«Invece con Gianluca come va?»
«Abbiamo instaurato un rapporto spezzato da anni… all’inizio non è mai facile però siamo diventati come prima… invece… - dico cambiando discorso – che ne pensi su quello che ci ha detto ieri Zarachiel?» domando guardandolo.
Vedo che egli rimane allibito, non se l’aspettava una domanda simile.
«Ho paura…» mi risponde semplicemente.
«Anch’io…» rispondo guardando la bevanda.
Per qualche secondo tra di noi cade il silenzio che viene spezzato dallo squillo di un cellulare.
È quello di Roberto, lo prende e vedo che è uno di quei smartphone di ultima generazione.
«Pronto? Sono Roberto.» dice il ragazzo rispondendo al cellulare e con le labbra mima “scusa”.
Con le mani gli faccio un gesto di non preoccuparsi.
«Si… ok… non ti preoccupare papà ritorno a casa.»  dice il ragazzo e chiude il cellulare.
«Allora questo è un arrivederci.» dico alzandomi e prendendo la mia tracolla.
«Scusa sarà per la prossima volta.» risponde dispiaciuto Roberto.
Usciamo dal fast food.
«Allora io vado…» dico camminando.
Dopo un po’ mi giro e vedo il ragazzo.
«Per caso mi segui?» domando ridendo.
«Certo che no. – risponde ridendo – È solo che per andare a casa devo fare questa strada.»
Così decidiamo di camminare insieme e continuiamo a parlare.
«Io sono arrivato.» dice il ragazzo fermandosi davanti ad un palazzo di tre piani.
«Anch’io.» dico indicando il palazzo a qualche metro di distanza.
«Da quanto tempo vivi qua?» domanda Roberto.
«Da quando sono nato, tu?»
«Anch’io!» mi risponde il ragazzo.
«Aspetta in che scuola andavi?» domando.
«A quella di questo quartiere… alla scuola R.» mi risponde.
«Anch’io! Ero nella sezione E.» 
«Anch’io!» risponde Roberto.
«Allora eravamo compagni di classe!» esclamo felice.
«Non ho molti amici… sai mi è sempre piaciuto studiare, alle medie ed alle superiori non avevo nessun amico in classe.» mi spiega il ragazzo.
Ci rifletto per qualche secondo ed adesso ricordo!
«Si, si, hai ragione! Adesso mi ricordo di te!» esclamo ricordando quel bambino sempre isolato in classe.
«Ora devo andare, ciao!» dice Roberto entrando nel portone.
«Ciao.» rispondo andando a casa.
Chi l’avrebbe mai detto? Io e Roberto ci conosciamo dall’infanzia e nessuno dei due lo sapeva e scommetto che neanche Gianluca lo sa!



ANGOLO AUTORE
Buonasera ragazzi!
Eccomi con un nuovo capitolo della storia sugli arcangeli, lo so è un extra... rileggendo gli altri capitoli mi sembrava più appropriato visto quello che succederà nei prossimi capitoli.
Come avete letto è una storia relativamente breve, lì per lì sembra scritta tanto per passarmi un'oretta però non è così.
Questa è una storia scritta totalmente qualche giorno fa.
Spero che vi piaccia e che mi perdoniate per gli errori xD


XOXOXO MIZU RYU

 

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Capitolo 8
*** Cap. 6 Una foto di color Adularia ***


≪Sacrificarci per la vita sulla Terra...≫ dico camminando verso scuola, oggi c’è sciopero dei mezzi perciò mi tocca camminare.
≪ATTENTO!!!≫ sento urlarmi, mi giro e vedo un motorino che corre verso di me, con un salto all’indietro riesco ad evitarlo.
≪Hey! – dico andandoci – va tutto bene?≫ domando quando il motorino si ferma.
Il ragazzo si gira e vedo che è Gianluca.
≪Scusami.≫ dice il ragazzo facendo un sorriso imbarazzato.
≪Come stai?≫ domando preoccupato.
≪Nulla di rotto fortunatamente.≫ mi risponde sorridendo.
≪Il motorino riesce a camminare?≫
≪Si… avevo solo perso un po’ il controllo del mezzo.≫ dice toccando la marca sulla fiancata destra del veicolo.
Arriviamo a scuola, scendo dal vespino e mi tolgo il casco.
≪C’è qualcosa appeso.≫ dice l’amico guardando dritto verso la cancellata.
≪Aspetta qui, vado a vedere.≫ dico e ci vado, dopo poco ritorno dal ragazzo.
≪Che c’è scritto?≫ mi domanda Gianluca.
≪Le lezioni sono sospese, ricominciano lunedì per via dell’apertura degli estintori.≫ dico.
≪Che palle! Sarà la seconda volta in questa settimana! Ora che si fa? vediamo se gli altri hanno scuola ed usciamo?≫ domanda Gianluca.
≪Come vuoi Gianluca.≫ rispondo.
≪Dai… se vuoi mi puoi chiamare Luca, come alle elementari Mark.≫ dice facendomi un occhiolino finale; sento squillare il telefono.
≪Pronto?≫ dico prendendo la chiamata.
≪Hey Marco, – sento dire da Betty con la voce un po’ rovinata dal suo vecchio cellulare – è successo qualcosa a scuola?≫ mi domanda.
≪Sì, – rispondo – hanno aperto gli estintori, tra tre giorni si ritorna.≫ rispondo.
≪Capito, visto che ormai sono qua ti va di uscire?≫ mi domanda la ragazza.
Guardo per qualche secondo Gianluca riflettendo sul da farsi, ma poi mi viene subito in mente le sue parole sulla ragazza…
≪No.≫ dico secco.
≪No?≫ ripete lei credendo di non aver capito bene.
≪Hai capito bene Betty, no!≫ gli esclamo e le chiudo la chiamata in faccia.
≪Allora che devi fare?≫ mi domanda Gianluca con quei suoi grossi occhioni color mogano.
≪Non volevi uscire?≫ domando sorridendo e lui mi risponde annuendo.
Mi rimetto il casco e Gianluca parte.
 
Arriviamo in piazza e scendo dal mezzo.
≪Come mai siamo qua?≫ domando togliendomi il casco.
≪Abbiamo l’appuntamento con gli altri.≫ mi risponde l’amico.
Dopo qualche minuto da quelle parole vedo arrivare Josè, Bartolomeo e Ulysses.
≪Ciao ragazzi.≫ dice Bartolomeo sorridendo.
≪Ciao.≫ rispondiamo io e Gianluca.
≪Ma Roberto e Simone?≫ domando non vedendo gli altri due.
≪Oggi non possono venire, – mi risponde Gianluca – Simone ha scuola fino alle 15 e Roberto ha i corsi supplementari per entrare all’università.≫
≪Allora per gli allenamenti?≫ domanda Ulysses.
≪Mi hanno detto entrambi che ci saranno per stanotte.≫
≪Allora que hacemos oggi?≫ domanda Josè.
A quelle parole guardiamo tutti Gianluca.
≪Potremmo studiare ooooooppure – dice prolungando la prima lettera dell’ultima parola – potremmo fare un giro al centro.≫ propone.
≪Para mi es ok.≫ risponde Josè.
≪Per me va bene la qualsiasi.≫ risponde Ulysses.
≪Importante che rimaniamo tutti insieme.≫ risponde Bartolomeo.
≪E tu?≫ mi domanda Gianluca e tutti mi guardano, a tutti quei sguardi su di me divento paonazzo… d'altronde dovrei essere abituato ad essere al centro dell’attenzione visto che sono il capo delle milizie angeliche, INVECE NO!
≪Per me va bene qualsiasi cosa.≫ rispondo sussurrando ed a Bartolomeo squilla il cellulare.
≪Pronto?... mmm… si ok… a che ora?! Ok vedo che posso fare.≫ dice chiudendo.
≪Qualcosa di grave?≫ domando preoccupato.
≪Era il mio manager, tra tre quarti d’ora ho un set fotografico… devo andare.≫ dice imbarazzato nel disdire l’uscita con noi.
≪Perché, no podemos venire con te?≫ domanda Josè.
≪Se volete potete venire.≫ risponde il ragazzo e così decidiamo di andare a lavoro con lui.
 
Arriviamo all’agenzia e di fronte alla porta a vetri automatica c’è il manager di Bartolomeo.
≪Eccoti!≫ dice il signore.
È un signore alto, avrà sicuramente cinquant’anni, ha i capelli sul grigio con le basette bianche, ma nonostante la sua età è un signore figo e muscoloso.
Entriamo e ci separano… Bartolomeo va nei camerini, Josè e Gianluca vanno non so dove invece io rimango con Ulysses a guardare il set.
Non siamo mai stati insieme soli… volendo con Roberto e Josè un po’ di tempo da soli ci siamo stati…
Con Josè ci ho combattuto e con Roberto ho scoperto che abitiamo a circa 30 metri di distanza! Praticamente siamo cresciuti insieme e non lo sapevo.
≪Allora… ehm… tu…≫ dico imbarazzato non sapendo che dire.
≪Che c’è? ≫ mi domanda Ulysses col il suo solito sguardo serio.
≪No, niente.≫ dico arrossendo e distogliendo lo sguardo.
≪Allora iniziamo?≫ dice il fotografo con un tono alquanto seccato.
≪Io sono pronto.≫ dice Bartolomeo presentandosi con un costume da bagno.
≪Ma sei pazzo?! – esclamo vedendolo – siamo in inverno, ti prenderai un malanno!≫ dico preoccupato.
≪Non ti preoccupare, – dice il manager di Bartolomeo mettendosi accanto a me – qui dentro ci sono i riscaldamenti accesi.≫ mi risponde il signore facendomi calmare.
≪Capisco.≫ dico girandomi verso di lui.
≪Bartolomeo è un ragazzo molto in gamba.≫ mi risponde il signore senza togliere lo sguardo dal ragazzo.
Mi giro e vedo Bartolomeo mentre fa le foto.
È stupendo sembra che tutte quelle movenze le avesse dentro da una vita, sembra quasi che sia nato per far quel mestiere.
≪Va tutto bene?≫ mi domanda Ulysses vedendomi perso nel mio mondo.
≪Stavo ammirando Bartolomeo, sembra nato per questo lavoro.≫ gli rispondo, ma poi mi accorgo di ciò che ho detto ed arrossisco.
 
La giornata passa così… tutti che aiutiamo Bartolomeo a lavorare… ormai è sera e ci ritroviamo in Paradiso.
≪Ragazzi.≫ dico arrivando e rivedendoli tutti che parlano.
≪Come va?≫ mi dice Barachiel avvicinandosi a me.
≪Bene, bene e voi?≫
≪Tutto bene. – mi risponde l’Arcangelo – Oggi ti sei divertito?≫ mi sussurra preoccupato.
≪Si, perché?≫ rispondo sorridendo.
≪Mi è sembrato che con Uriel ti sentissi a disagio.≫ mi risponde calando la testa.
≪Hey! – esclamo facendogliela rialzare – Non fare così, ora andiamo ad allenarci.≫ dico prendendolo sotto braccio ed andandoci ad allenare.
Oggi mi alleno con Barachiel, nonostante la sua bellezza è un guerriero molto abile e scaltro.

 


ANGOLO AUTORE
Ciao ragazzi!
Eccomi con un nuovo capitolo! Bhè rileggendolo prima di pubblicarlo mi sembrava molto un capitolo extra anzichè capitolo xD
Comunque che dire.. qui ho accennato un pò Barachiel e la rottura tra l'amicizia di Marco e Betty.
Spero che vi sia piaciuto e se volete lasciate un commento o altro ^^


XOXOXO MIZU RYU

 

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Capitolo 9
*** Cap. 6.5 (EXTRA) Amici sotto un vasto cielo di stelle ***


Oggi è sabato, volevo uscire con qualcuno e sono quasi tutti impegnati tranne Bartolomeo.
Ci dovevamo vedere alle 16 alla fermata vicino alla Mondadori, guardo l’orologio e sono le 16:15.
≪Dove sarà finito?≫ domando sbuffando.
≪MARCO!≫ sento chiamarmi, mi giro e vedo il ragazzo che corre verso di me.
≪Bartolomeo!≫ esclamo quando si ferma di fronte a me per riprendere fiato.
≪Scusa… ma mi hanno trattenuto più del previsto a lavoro.≫ si scusa il ragazzo.
≪Non ti preoccupare, sono io quello che sbaglia ogni volta arrivando almeno mezz’ora prima.≫ dico ridendo.
≪Allora, dove andiamo?≫ mi domanda Bartolomeo guardandomi.
≪Ti va un frozen yogurt?≫ opto pensandoci un po’ su.
≪Ci sto.≫ mi risponde e ci dirigiamo verso la yogurteria.
Io mi prendo un medium con la colata di nutella al pistacchio e granella di nocciole, Bartolomeo si prende l’extra premium maxi con 4 strati di cioccolato e granelle di vario tipo.
≪Alla faccia della linea.≫ dico ironico sedendomi su un tavolino.
≪Anzi per me è un po’ pochino.≫ mi risponde lui ridendo.
≪Ma di solito i modelli non sono del tipo “mangio solo proteine per i muscoli” o “non mangio niente di grasso”?≫ domando iniziando a mangiare.
Il ragazzo ride.
≪Di solito è così, però io ho il metabolismo veloce e posso mangiare quanto voglio senza ingrassare.≫ mi risponde per poi prendere bocconi di yogurt.
≪Che culo! Io a poco ingrasso anche solo con l’acqua.≫ dico ironico e ci mettiamo a ridere.
A primo impatto Bartolomeo può sembrare un ragazzo che se la tira per via del suo aspetto fisico, ma non è così. Non è la prima volta che ci esco da solo, è un ragazzo di compagnia.
Ridiamo, scherziamo e parliamo, così tanto che perdiamo la cognizione del tempo, per poi far cadere un silenzio imbarazzante tra di noi.
Penso un modo per attaccare di nuovo bottone, ma non ne trovo.
Alzo la testa e lo guardo.
Ha lo sguardo spento e perso nel vuoto, sembra essere molto triste.
Che cosa potrà mai avere un modello?
Non mi dire che sarà…
≪Senti-≫ dico, ma vengo interrotto dallo squillo del cellulare.
≪Pronto?≫ domando rispondendo alla chiamata.
È mia madre.
≪Marco sono le 19:30 a che ora hai intenzione di rincasare?≫ mi domanda mamma.
≪Il tempo della strada ed arrivo mamma.≫ rispondo staccando la chiamata.
≪Scusa devo andare.≫ dico dispiaciuto.
Vedo che il ragazzo ha il cellulare in mano, lo posa subito appena ci parlo.
≪Non ti preoccupare, stasera alle 22 andiamo a guardare le stelle, vieni?≫ mi domanda Bartolomeo.
Annuisco, ci salutiamo e ce ne andiamo.
 
 ≪Allora dove ci dobbiamo vedere di preciso?≫ domanda parlando con Bartolomeo al cellulare.
≪Nel prato a destra della grande quercia…≫ mi risponde la voce metallica di Bartolomeo.
≪Ok, allora due minuti ed arrivo anch’io.≫ dico chiudendo la chiamata.
È quasi tarda sera, guardo nell’orologio e sono le 22.
Alzo gli occhi al cielo e vedo che, fortunatamente,  il cielo è pieno di stelle e la luna piena governa quel vasto mantello bluastro.
≪MARCO!≫ urla Gianluca sbracciandosi.
Sentendomi chiamare ci corro incontro.
≪Non mi dire che mancavo solo io.≫ dico stanco per la corsa.
≪No, - a quella risposta mi calmo – mancava solo l’Arcangelo Michael.≫ continua il ragazzo ridendo.
Come al solito fa delle pessime battute!
≪Andiamo.≫ dico alzando gli occhi al cielo.
Camminiamo arrivando dagli altri.
Ci sdraiamo tutti sul grande spazio verde e guardiamo le stelle che brillano.
≪Guardate c’è il reticolato della costellazione di Pegaso!≫ esclama Ulysses indicando il cielo.
≪Dove?≫ domanda Roberto.
≪Li vedete quelle quattro stelle che formano un quadrato? Sono Algenib γ, Markab alfa, Gaiana beta e Alpheratz di Andromeda. – dice il ragazzo indicando le quattro stelle – Se le si riescono ad individuare viene semplice trovare tutta la costellazione.≫ 
≪Sapete quando ero piccolo mi dicevano tutti che ero bello come le stelle del cielo.≫ dice da punto in bianco Bartolomeo.
≪Che intendi? ≫ domanda Simone, che è accanto a lui.
≪Fin da piccolo mi hanno sempre lodato per la mia bellezza, all’inizio credevo che era una cosa bella… sapete… grazie alla mia bellezza sono riuscito ad avere tutto ciò che volevo, però, crescendo ho capito che in realtà è stata una maledizione la mia…≫ risponde Bartolomeo perdendosi nel vasto cielo notturno.
≪La vorrei avere io la tua bellezza.≫ sospira Josè col suo accento spagnolo.
≪Non è così bello come credete… mi hanno molto criticato su questa cosa, soprattutto alle medie, ma poi ho iniziato a lavorare nell'agenzia e mi hanno molto ammirato al liceo.≫
≪Allora perché sembri sempre così triste?≫ domando senza pensare alla mia frase.
Finalmente potrò avere la risposta.
≪Perché mi sento vuoto dentro, nonostante abbia tante persone intorno a me. - risponde triste – Quasi tutti mi usano per la mia immagine… infatti all’inizio non riuscivo a fidarmi di voi, ma ho visto che non vi interessava la mia immagine o la “popolarità” e sono riuscito ad aprirmi.≫ confessa Bartolomeo.
Diventiamo tutti rossi dall’imbarazzo.
≪Se la vuoi detta tutta secondo me la luna piena è più bella delle stelle, perciò se tu sei realmente bello come le stelle per me non sei tutta questa bellezza.≫ dice Gianluca ridendo.
≪Come Carlottina?≫ domanda il ragazzo con un sorriso malizioso, mi giro verso Gianluca e lo vedo arrossire.
≪Chi è questa Carlotta?≫ domanda Simone.
≪Una ragazza che mi piace.≫ risponde Gianluca imbarazzato.
Carlotta? Conosco una ragazza a scuola con questo nome… non mi dirà che è lei.
≪Non intendi quella Carlotta, vero?≫ domando guardando l’amico.
Lui rimane in silenzio avvalendo la mia tesi.
Ci scherziamo un po’ su facendogli cadere anche un po’ di speranze, visto che gli esseri angelici sono esseri di purezza e di spirito e non si possono macchiare di un simile peccato.
Questa volta, però, un sereno silenzio cade tra di noi che ammiriamo le stelle.
≪Nonostante ogni cosa al mondo è transitoria, le stelle del cielo che vediamo illuminarsi adesso sono le stesse dal giorno della creazione.≫ dico con tono poetico.
≪Sapete, a volte mi sembra di vedere la mia vita passata; quando ero il Sealtiel originale…≫ dice Simone sospirando.
≪Anch’io a volte mi sembra vedere il me del passato.≫ sospira Roberto dicendo la stessa cosa.
Ora che ci penso anch’io, sarà una cosa normale?




ANGOLO AUTORE
Ciao ragazzi! Eccomi con un nuovo capitolo ed un nuovo extra!
La storia è un pò incentrata su Bartolomeo alias Barachiel.
Allora voglio spiegare subito una cosa sul fatto che Gianluca non si possa fidanzare; nel capitolo dico "gli esseri angelici sono esseri di purezza e di spirito e non si possono macchiare di un simile peccato​" con la parola "peccato" non intendo che innamorarsi è un peccato (perchè non lo è), in alcune versioni bibbliche alcuni angeli si sono uniti con gli umani commettendo un peccato che macchiò la loro purezza. Cioè non mi piaceva scrivere che non poteva avere rapporti perciò ho preferito scriverlo così. (spero che mi avrete capito xD)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto ed alla prossima settimana!

XOXOXO MIZU RYU

 

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Capitolo 10
*** Cap. 7 Una luce color Eliodoro ***


Ormai siamo quasi tutti sommersi di compiti per casa visto l’avvicinarsi degli esami perciò ci vediamo di rado tranne se ci dobbiamo allenare.

Sono a fare una passeggiata, oggi sono uscito prima da scuola e Gianluca ha preferito andare a casa a studiare, sono nel giardino e mi seggo sotto la statua bronzea.
≪Chissà come si chiamerà questa statua...≫ mi chiedo.
≪Se leggi nella targa c’è scritto che si chiama “Statua del futuro” creata nel 1891 da un autore sconosciuto.≫ mi risponde una voce, sicuramente il tizio è seduto nell’altra parte della statua.
≪Ah, capisco… non lo sapevo nonostante vengo qui da anni.≫ rispondo noncurante di chi sia l’altro interlocutore.
≪Secondo me questa statua è piena di significato.≫ mi confessa l’altro.
≪Anche per me… secondo te che cosa significa?≫
≪Secondo me significa che nonostante le dure avversità che la vita ci riservi non abbiamo motivo di abbatterci.≫ mi risponde l’altro.
≪Che bella interpretazione. – dico e guardo l’orologio del parco – Per me si è fatto tardi, devo andare. È stato bello parlare con te.≫ dico alzandomi e non interessandomi chi fosse l’interlocutore me ne vado a casa mia a studiare.
 
≪Allora ragazzi, – dice Zarachiel battendo le mani – oggi i gruppi sono: Raphael contro Gabriel, Sealtiel contro Barachiel, Jaudiel contro di me e Uriel contro Michael.≫
≪C-cosa?≫ domando sperando che abbia sbagliato a pronunciare i gruppi.
≪Michael hai capito bene.≫ mi risponde l’Arcangelo.
≪M-ma come mai? Cioè dico in questi mesi non ci hai mai fatto lottare insieme.≫ dico non capendo.
≪Se non vuoi lottare con me basta solo dirlo.≫ dice Uriel innervosito.
≪No, non è per questo! – dico girandomi verso l’Arcangelo – Però non ci ha mai fatto lottare insieme.≫
≪C’è sempre una prima volta.≫mi risponde il nostro mentore.
Così dicendo iniziamo a lottare, lottare con lui mi sento strano.
≪Come mai non usi tutte le tue forze?≫ domanda l’Arcangelo fermandosi.
≪Scusa… ero distratto.≫ dico scusandomi.
≪Si vede… se non hai voglia non facciamo niente.≫ mi propone Uriel.
≪Per me possiamo allenarci.≫ gli rispondo.
≪Ma se devi lottare così sono io che non voglio.≫ mi risponde l’Arcangelo.
≪Ok, allora mi dai qualche minuto per riprendermi?≫ domando ed Uriel annuisce.
Mi allontano sedendomi lontano da loro.
Penso, ho mille pensieri che mi frullano in testa.
≪Sicuro che va tutto bene?≫ mi domanda Uriel sedendosi accanto, vedendolo divento paonazzo.
≪Non lo so neanch’io.≫ rispondo abbassando la testa.
≪È per quello che ha detto Zarachiel mesi fa?≫ mi domanda il fratello.
≪Sono preoccupato della relazione tra tutti noi.≫ dico sviando il discorso.
≪Che intendi?≫ mi domanda l’Arcangelo guardandomi.
≪Se dovesse scoppiare una guerra ed i nostri cuori non sono tutt’uno… penso… penso che sarà più difficile per noi vincere.≫ dico guardandolo preoccupato.
≪Dimmi la verità… questo c’entra con il nostro rapporto.≫ dice Uriel guardandomi serio.
Ha centrato il punto alla perfezione, divento rosso e mi giro.
≪Alla fine tra noi due non si è mai instaurato un legame saldo… abbiamo fatto tutti amicizia, ma tra noi due… nonostante sono passati mesi non sono neanche riuscito a parlare decentemente con te.≫ dico guardando quel cielo così limpido.
≪Allora è questo? – mi domanda l’Arcangelo ed io annuisco – Non ti preoccupare, ci saranno momenti per cui potremmo chiarire.≫ mi rassicura Uriel ed andiamo ad allenarci.
 
Sono sull’autobus e ripenso alle parole di Uriel quando, ad un tratto, mi ricordo che devo parlare con Betty!
Arrivo a scuola e mi seggo sulla panchina davanti al cancello, sono le 7 del mattino e penso a quello che le devo dire.
La vedo arrivare e mi alzo andandoci incontro.
≪Ciao Marco.≫ mi dice la ragazza col sorriso.
≪Ti devo parlare.≫ a quelle parole la ragazza sbianca.
≪Me lo puoi dire anche qui.≫ dice la ragazza sudando freddo.
≪Come vuoi… - dico iniziando ad innervosirmi – allora, sono venuto a sapere che mi parli alle spalle.≫ dico serio.
≪Cosa?! Sono tutte menzogne! Chi te lo ha detto?≫ domanda la ragazza iniziando ad agitarsi.
≪Non ha importanza.≫
≪È stato Gianluca vero? Non devi credere a quello là!≫ dice accusando il mio migliore amico.
≪Che intendi?≫ dico con tono che lei mi abbia convinto.
≪È lui che ti parla alle spalle, è lui che dice brutte cose su di te definendoti “idiota” o “rincoglionito”, io ti ho sempre difeso.≫
≪Ah allora mi hai sempre difeso dicendomi anche “viziato” e “infantile” vero?≫ domando a tono.
≪T-Tu come lo sai?≫ domanda lei allibita.
≪Tu hai accusato il mio amico senza che io ti dicessi se me lo aveva detto lui o meno, dicendo delle falsità… senti cara tu non mi inganni più con le tue belle parole! Ti sei ingannata tu stessa prima dicendomi “tu come lo sai”. Ora vai a fare la vittima con gli altri e dire tutto a quella tua amica Ginevra. Ah, a proposito, fatti insegnare il suo mestiere da meretrice a che ci sei.≫ dico lasciandola là, come impietrita mentre io me ne vado a petto infuori orgoglioso per quello che ho fatto.
Le prime tre ore passano e suona la campana della ricreazione, tutti escono dalla classe tranne io e Gianluca.
≪Sai Gianluca stamani ho parlato con Betty.≫ gli racconto e neanche il tempo di dire quella frase sento urlare Ginevra dal corridoio.
≪Credo che anche Ginevra lo sa.≫ dice l’amico ridendo.
≪Come le ho detto ecco che glielo è andato a raccontare ora manca solo che le insegna il suo mestiere.≫ dico ridendo.
≪Vero le hai detto anche questo?≫ domanda scoppiando in una grossa risata.
≪Si Gianluca, l’ho proprio fatto!≫ rispondo ridendo.
 
Esco dalla scuola e decido di passare qualche oretta sotto la statua a studiare.
Mi seggo ed apro il libro di diritto ed economia.
≪Rieccoti.≫ mi dice la voce di qualche giorno prima dietro la statua.
≪Ci sei anche tu!≫ esclamo felice, ma non girandomi.
≪Anche tu venuto a studiare?≫ mi domanda.
≪Sì, studio economia e tu?≫ domando curioso.
≪Matematica.≫
≪Ci giriamo? Così ci possiamo conoscere.≫ domando.
≪Ehm… meglio di no, mi vergogno e poi così riesco a confidarmi meglio.≫ mi risponde.
≪Ok come vuoi.≫ rispondo.
E così iniziammo a passare la maggior parte dei pomeriggi insieme, io e il mio amico misterioso; lo potrei addirittura definire un mio caro amico visto che gli racconto quasi tutto.
 
≪Oggi mi sembri particolarmente allegro.≫ mi dice Uriel parandomi un colpo.
≪Bhè possiamo dire che ho la mente più serena ultimamente.≫ rispondo ridacchiando.
≪Ah capisco.≫
≪Tu invece? Perché mi hai fatto questa domanda?≫ domando.
≪Non te lo voglio dire.≫ mi risponde l’Arcangelo.
≪Perché?≫ domando fermandomi.
≪Bhè sai mi vergogno e poi mi viene male a confidarmi.≫ mi risponde Uriel.
≪Cosa intendi?≫ domando.
≪Oggi hai studiato bene economia.≫ mi dice Uriel lodandomi.
≪Non può essere… – dico sbalordito e non credendoci – allora tu sei il mio amico misterioso!≫ dico e lo vado ad abbracciare.
≪Finalmente ti sei aperto con me.≫ mi dice Uriel sorridendo ed io annuisco.




ANGOLO AUTORE
Ciao ragazzi! Eccomi qua con un nuovo capitolo!
Questo capitolo può sembrare un altro extra ma non è così.
Mettiamo in chiaro le cose che si possono capire male.
  1. ​Marco ha parlato con Betty ed hanno "chiarito" se così si può dire, finalmente il secchione della classe ha svuotato il sacco,
  2. Michael ha finalmente fatto amicizia con Uriel.
​Personalmente ho sempre trovato la figura dell'Arcangelo Uriel un pò scontroso per questo ho voluto scrivere sto capitolo.
Ora ci vediamo al prossimo capitolo (un EXTRA)!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che mi perdoniate gli errori.
Per qualsiasi perplessità, domanda, correzione, commento (negativo o positivo che sia) vi basto solo inviare un messaggio privato o recensire la storia ;)


XOXOXO MIZU RYU

 

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Capitolo 11
*** Cap. 8 Il raggio della speranza color Arcobaleno ***


Ormai sono passati mesi da quando Zarachiel ci ha raccontato tutta la storia.
Gianluca nei miei confronti si è calmato ed anche tutta la classe…
Ho litigato con Betty e la sto trattando come lei ha trattato me.
≪Hey Mark.≫ dice Gianluca sedendosi accanto a me.
≪Hoy.≫ rispondo posando lo zaino sul banco.
≪Come stai?≫ domanda l'amico con le solite domande di routine.
≪Sono preoccupato per…≫ dico non riuscendo a terminare la frase.
Ancora nel profondo non sono riuscito ad accettare la nostra reale missione.
≪Ancora per quello che ci ha detto mesi fa Zarachiel? Dai non fare così… penso che dovrebbero esserci dei segnali prima che esso succeda.≫
≪Ma Zarachiel non ha detto neanche il contrario, – dico e mi volto verso l’amico – Gianluca… non mi mentire, anche tu hai paura, vero?≫ domando, lui abbassa lo sguardo e si siede accanto a me facendo cadere lo zaino per terra.
≪Tu mi capisci subito… nessuno di noi è tranquillo… ma questo è il nostro destino, l’abbiamo accettato tutti e poi non è detto che seppur ci siamo risvegliati vuol dire che dobbiamo lottare, no?≫ domanda cercando di far celare la preoccupazione nelle sue parole.
≪Hai ragione, – dico accennando un si con la testa – però come hai detto tu, abbiamo paura.≫
≪Dai abbracciami.≫ dice Gianluca aprendo le braccia.
Mi ci fiondo, rimaniamo così per qualche secondo.
≪Gianluca… – dico staccandomi – noti niente di strano?≫ domando e ci guardiamo intorno.
≪Da quando il tempo si è bloccato?≫ domanda Gianluca.
Inorriditi guardiamo quella scena… tutti bloccati, fermi nelle azioni che stavano svolgendo.
Io e Gianluca ci alziamo.
≪Che facciamo?≫ domando non sapendo che dire, quando sento squillare il mio telefonino.
≪Pronto?≫
≪Marco… – sento dall’altra parte la voce di Roberto – tu e Gianluca venite in piazza, dove ci siamo conosciuti tutti.≫
≪Ok, il tempo della strada e veniamo.≫ dico e chiudo la chiamata.
≪Che ti ha detto?≫ mi domanda l’amico.
≪Non siamo l’unico caso… ci dobbiamo vedere in piazza.≫ dico continuando a guardare quella scena.
 
≪Ragazzi!≫ esclamo vedendo gli altri e correndogli incontro.
≪Come state?≫ domanda Gianluca.
≪Noi tutto bene, da quanto vedo anche voi.≫ risponde Ulysses.
Sentiamo una scossa di terremoto, cadiamo a terra per la violenza.
≪Ma non si è rotto niente.≫ dice Simone alzandosi e tutti lo imitiamo.
≪Ragazzi andiamo in piazza, – dico guardando la via per andare in piazza – una guerra sta per iniziare.≫ continuo.
Tutti gli altri mi rispondono di si ed iniziamo a correre.
Corriamo finché non ci troviamo nella piazza, il cielo è terso di nuvole nere come la pece.
≪La battaglia...≫ dice Roberto con riluttanza.
≪...sta per iniziare…≫ continua Ulysses.
≪...non è così?≫ domanda Gianluca guardandomi; rimango a fissare la vecchia statua di bronzo che è al centro della piazza.
Da piccolo mi è sempre sembrata una fata senza ali che sta sulle punte di una gamba mentre il braccio destro è sollevato in avanti indicando l' oriente ed il sinistro (sollevato all'indietro) indicando l'occidente, ha i capelli raccolti in una lunga coda.
≪Si amici miei, Lucifer sta arrivando.≫ dico, guardando il fiocco che lega la coda.
Ad un tratto sentiamo un terremoto così forte che tutti i palazzi intorno a noi crollano compresa quella favolosa statua.
≪Es aquì...≫ dice José indicando una voragine in quello che una volta era asfalto.
Da esso escono nubi di zolfo e fuliggine.
≪Eccovi qua,– dice il demone sollevandosi con le sue lunghe ali nere – miei cari fratellini.≫continua con un tono di disprezzo nell'ultima parola.
≪Ragazzi,– dico e tutti ci raddrizziamo guardandolo – trasformiamoci!≫
A quelle mie parole tutti ci trasformiamo, una sfera di luce ci avvolge, ma poco dopo ci innalziamo in cielo andando verso Lucifer.
Iniziamo ad attaccare il demone, ma lui evita tutti i colpi ed alcuni li para.
≪Vieni a me sacra lancia della vittoria: Victoriosus!!≫ dico facendo spuntare la mia lancia color oro e mi piombo verso lui, ma mi schiva.
Abbasso lo sguardo e vedo Uriel e Jaudiel che si fiondano su di lui.
≪Vieni a me fiammeggiante spada della forza: Fortis Socius!≫ dice Uriel facendo comparire nella sua mano una spada fiammeggiante color cremesi.
≪Venite a me eterna corona della bontà, eterno flagello della verità: Remunerator!≫ dice Jaudiel facendo comparire nella sua mano destra una corona d’oro e nell’altra un flagello.
I due si fiondano contro il demone, ma Lucifer abilmente con la mano prende il braccio di Jaudiel e lo lancia per terra, subito dopo prende il piede di Uriel e fa lo stesso.
≪FRATELLI!≫ urlo guardandoli ma vedo che fortunatamente non si schiantano poiché riescono ad aprire in tempo le ali.
Ritorno a guardare Lucifer.
≪Venite a me regali rose della bellezza e dell’assistenza: Adjutor!≫ dice Barachiel e tra le mani gli spunta un telo di lino color antracite piena di rose rosse e bianche.
≪Vieni a me divino incensiere dell’oratore: Orator!≫ dice Sealtiel andando contro il demone.
Grazie all’incensiere di Sealtiel una nube copre Lucifer mentre un vortice di rose lo tiene bloccato.
Ma nulla di tutto ciò riesce a tener fermo il nemico che si libera subito e fa volar via i miei fratelli.
≪Venite a me miracoloso unguento dei deboli, miracoloso bastone dei medici: Medicus!≫ dice Raphael facendo spuntare nella sua mano destra un vasetto di unguento e nella sua sinistra un lungo bastone color mogano.
≪Venite a me magico specchio diaspro dell’ascensione e magico incensiere delle annunciazioni: Nuncius!≫ dice Gabriel facendo spuntare nella mano destra un incensiere d’argento e nella sinistra uno specchio.
Grazie all’unguento di Raphael sembra che Lucifer si trova un po’ stordito mentre, con lo specchio di Gabriel si riflettono fasci i luce che si scagliano contro il demone.
Lucifer fa un sorrisino ironico ed evita i fasci di luce scagliandosi contro i suoi vecchi fratelli facendoli scaraventare a terra.
≪RAPHAEL! GABRIEL!≫ urlo vedendoli precipitare e mi scaglio contro il demone.
Non solo io ma anche tutti gli altri, ma miserevolmente finiamo tutti a terra.
≪AHAHAAHAHAHAHAHA! – ride sguaiatamente Lucifer con le braccia aperte – Nessuno di voi mi può sconfiggere! Ora cadrete nella vostra stessa depressione.≫ dice ridendo e chiudo gli occhi sprofondando nell’oscurità.
 
Apro gli occhi, è tutto buio intorno a me neanche se fossi in un una stanza senza luce.
≪Ra…Ragazzi... fratelli miei…≫ sussurro mentre credo di allungare un braccio... neanche so se lo sto facendo sul serio, questa oscurità mi fa anche dubitare dei miei movimenti.
≪Tristezza... depressione... dolore... accidia... solitudine... resa…– sussurro pianissimo mentre galleggio... o sprofondo? Non lo so neanch'io... può anche essere  che sono solo sdraiato – questa è la fine che faremo tutti?≫ finisco di dire amareggiato.
≪Ragazzi...≫ sussurro e poi sento un rumore di un campanellino (simile a quello dei gatti).
≪...può essere possibile?≫ sento dire, ma non riesco a capire di chi sia la voce.
≪Chi è stato?≫ sento domandare da un'altra voce.
≪Ragazzi sono Marco, vostro amico.≫ dico e vedo una fioca luce color mattone in lontananza.
≪Devo arrivarci.≫ dico determinato e cerco di avvicinarmi.
Mi avvicino sempre più e sempre più la luce si fa forte finché non vedo con nitidezza tutto ciò che è intorno a me, ci sono i miei amici!
≪Ragazzi!≫ esclamo avvicinandomi (alla fine ho capito che camminavo).
≪Come state?≫ domando mentre ci ritroviamo tutti vicini.
≪Dove siamo?≫ domanda Gianluca, non rispondendo alla mia domanda ed avvicinandosi.
≪Nella nostra tristezza.≫ dico guardando in alto.
≪Come?!≫ domanda Ulysses.
≪Che vuoi dire?!≫ dice Roberto.
≪Che intendi con “la nostra tristezza”?≫ domanda Simone.
≪Lucifer ha detto che cadremo nella nostra disperazione.≫ spiego.
≪Allora come usciremo?≫ domanda Bartolomeo preoccupato.
≪Si, como hacemos a uscire?!≫ domanda anche Josè.
Guardo per terra pensando ad un modo.
≪Forse, – dico alzando lo sguardo – se non ci pensiamo… anzi… – dico girandomi verso i miei amici – se cerchiamo di essere felici noi, noi tutti riusciremmo ad uscire da qui.≫
≪Com’è possibile? – domanda Bartolomeo abbattuto – Ormai anche il blocco temporale crolla sotto il grande potere di Lucifer.≫
≪E poi… - interviene Gianluca – se riuscissimo ad uscire via da qui moriremmo… come ha detto Zarachiel.≫ finisce di dire Gianluca facendo cadere ancora di più il morale di tutti.
Guardo in basso e vedo la mia collana. Mi abbasso e la prendo tra le mani. Chiudo gli occhi per qualche istante di riflessione.
≪Dobbiamo andare avanti.≫ dico e percepisco gli altri che mi guardano, mi alzo e mi giro.
≪Nella vita bisogna alzarsi ed andare avanti a testa alta, girarci intorno non serve a niente… nonostante le intemperie che la vita ci possa riservare noi dobbiamo rialzarci ed affrontarle!≫ dico motivato.
≪Hai ragione, abbiamo ancora una possibilità.≫ dice Bartolomeo.
≪È vero, dobbiamo andare avanti!≫ risponde Ulysses.
≪Non possiamo permetterlo.≫ dice Josè.
≪Anche se non ci saremo più, staremo accanto ai nostri cari.≫ dice Simone.
≪Potremmo non bastare, ma abbiamo ancora un po’ di forza per lottare! Andiamo dritti per il nostro destino!≫ dico cercando di motivare anche Roberto e Gianluca.
≪Vivi o morti non importa, perché noi rimarremmo sempre amici e fratelli!≫ dice Roberto.
≪Andiamo! – dice Gianluca spingendomi avanti – Dai leader guidaci verso il nostro futuro!≫ continua; guardo i miei amici con le lacrime agli occhi.
≪Sì! Allora andiamo! – dico mettendomi davanti a tutti – Ragazzi trasformiamoci!≫
≪Adiutor ne derelinquas nos!≫ dice Bartolomeo.
≪Deaum laudantibus praemia retribuo!≫ dice Josè.
≪Oro supplex et acclinis!≫ dice Simone.
≪Flammescat igne caritas!≫ dice Ulysses.
≪Viatores comitor, infirmos medico!≫ dice Roberto.
≪Spiritus Sanctus superveniet in te!≫ dice Gianluca.
≪Paratus ad animas suscipiedas!≫ dico anch’io e così tutti ci trasformiamo.
≪Andiamo!≫ ordino e voliamo.
Sembra quasi che rompiamo un sottile strato di vetro e ci troviamo immediatamente di fronte a Lucifer.
≪Come? Ma com’è possibile!≫ esclama il demone vedendoci.
≪Perché noi tutti abbiamo accettato il nostro destino da quando ci siamo trasformati!≫ risponde Jaudiel.
≪Perché anche se non ci saremo più le nostre anime vivranno nei cuori dei nostri cari!≫ risponde Barachiel.
≪Perché nonostante le difficoltà, noi tutti staremo sempre insieme nei nostri cuori come dei veri fratelli!≫ risponde Sealtiel.
≪Perché finché rimarremmo l’uno accanto all’altro, finché staremo tutti insieme, non c’è niente per cui aver paura!≫ risponde Uriel.
≪Perché anche se non potremmo bastare, qui ed adesso, faremmo tutto quello che è nel nostro potere!≫ risponde Raphael.
≪Perché non permetteremo che il nostro mondo sia inghiottito dalle tue tenebre, non lo accettiamo!≫ risponde Gabriel.
≪Noi tutti non accetteremo tutto questo! Ora preparati perché noi non perderemo!≫ dico e tutti ci scagliamo verso il nemico.
≪Non potete battermi sono mille volte più forte di voi!≫ risponde andandoci contro.
Lottiamo e nonostante noi siamo in netto vantaggio numerico Lucifer ci tiene testa.
≪Stupide bestie di umani, – dice il demone facendoci retrocedere – che cosa credete di fare?≫ ci domanda con quei suoi occhi rossi e spenti.
≪Non lo capisci?! – dico – Proteggere la vita! Esso è il creato dell’Altissimo Signore Padre; ha messo noi Arcangeli come Custodi della Vita!≫
≪Allora? Questo suo creato è sporco e rozzo, si lascia corrompere troppo facilmente.≫
≪No! – interviene Gabriel – Stai già interferendo troppo nel creato!≫
≪Non c’è più bisogno del creato di Dio, lo attaccherò e prenderò il suo posto come il “Dio del Nuovo Creato” ed ora via inutili esseri umani, vi spazzerò via!≫ dice tendendo la mano verso di noi.
Un raggio di energia oscura ci scaraventa a terra.
≪Guardatevi e voi sareste i Sette Arcangeli della Vita a cui Dio ha affidato il suo creato? Non fatemi ridere!≫ dice ancora una volta Lucifer deridendoci.
≪Lucifer la vita di tutto è importante! Tutto va difeso! – dico spalancando le mie ali e volando verso di lui trovandoci faccia a faccia – Ai tempi antichi non hai accettato la missione dell’Altissimo Signore Padre ribellandoti a Lui; Egli ti avrebbe accolto a braccia aperte anche dopo mille battaglie, ti sarebbe bastato solo capire i tuoi peccati e pentirti. Ascoltando il proprio cuore si riesce a fare il gesto d’amore che Cristo ci ha insegnato!≫ dico cercando di farlo capire.
≪BASTA! GIÀ SO A MEMORIA I VOSTRI SERMONI!≫ urla il demone emettendo un’onda di energia facendomi cadere di nuovo.
≪Perché non volete capire voi? Tutto quello che vi hanno insegnato è un falso. – dice Lucifer andando a terra e cammina verso di noi mentre il rumore dei suoi zoccoli rimbomba nell’aria – Dio vi ha messo di guardia a delle scimmie lievemente intelligenti, io lo capii quando li ha creati… erano il suo lavoro mal riuscito ed anziché eliminarlo vi ha messi a fare i babysitter! Chi è il buono nella faccenda? Chi ha cercato di sbarazzarsi del proprio lavoro dandolo agli altri oppure far mettere in chiaro il misfatto?! Allora? – ci domanda e sui nostri visi cala un velo di perplessità e di dubbio – Unitevi a me, – dice allungandoci la sua mano – insieme potremmo risolvere la faccenda.≫ ci propone il demone.
Noi tutti ci alziamo e lo guardiamo.
≪Allora avete scelto la vostra posizione.≫ dice il demone aprendo le proprie ali, simili a quelle di un cigno nero.
≪Ragazzi a costo della vita, andiamo!≫ comando e ci scaraventiamo verso il nemico.
≪Preparatevi alla vostra morte!≫ dice Lucifer scagliandoci contro una sfera di energia oscura.
≪NO!≫ esclama Gabriel mettendosi di fronte a noi proteggendoci col suo specchio.
Barachiel, Sealtiel e Raphael si dispongono negli altri tre lati del nemico.
Il fumo dell’incensiere di Sealtiel acceca la vista del demone, l’odore del l’unguento di Raphael ne stordisce i sensi e le rose di Barachiel gli limitano i movimenti.
≪Che volete fare? Con un po’ di fumo e di rose?≫ domanda ironico Lucifer.
≪Ti vogliamo sconfiggere!≫ risponde Jaudiel mettendosi sotto di lui con il suo flagello e Uriel su di lui con la sua spada cercando di non farlo scappare.
≪Dai Michael! È il tuo momento ora! Attacca con Jaudiel e con Uriel! Svelto!≫ mi ordina Gabriel e mi ci fiondo evocando la mia lancia.
Tutti i nostri poteri si uniscono e tutto diventa bianco, vedo per un attimo il corpo di Lucifer cadere e lo raggiungo seguito dai miei fratelli.
≪Fratello! – esclamo prendendo la sua mano – Ancora non l'hai capito? Quando l'Altissimo Signore Padre ci ha detto di inginocchiarci davanti all'uomo ed alla donna,– dico mentre percepisco un velo di perplessità nei suoi occhi – non era perché noi dovevamo servire loro due, ma bensì contemplare, proteggere e servire quello che è il grande miracolo della vita! Perché non lo vuoi capire?!≫ continuo, ma scaglia l'altra mano contro di me, ma, grazie ai miei riflessi angelici, riesco ad evitarla.
≪Mi dispiace.≫ dico rattristito e lo lascio cadere nella candida luce bianca, mentre urla il mio nome.
Atterriamo tutti e vediamo che tutto quello che è stato distrutto ritorna magicamente al proprio posto, le nuvole si dissipano facendo intravedere la luce del giorno.
Ci guardiamo e iniziamo a ridere dalla felicità perché… noi tutti… tutti insieme… abbiamo vinto la guerra!
 
 
Sono alla fermata del bus, oggi è il giorno degli esami e dopo di ché avrò finito le superiori.
Sono immerso nei miei pensieri, praticamente mi sto ripassando tutto in mente per quello che ci potrà essere nella prima prova quando mi sento suonare un clacson.
≪Mark vuoi che ti dò un passaggio?≫ mi domanda Gianluca fermandosi d'avanti a me con il suo motorino.
≪Grazie.≫ rispondo sorridendo, mi metto il casco e salgo.
≪Pronto per oggi?≫ mi domanda levando il cavalletto.
≪Per caso vuoi essere aiutato?≫ domando andando direttamente al nocciolo della questione.
≪Bhè – dice ridendo – d'altronde sai, solo ieri abbiamo salvato il mondo da Lucifer e non ho avuto molto tempo per studiare.≫ dice rimettendo in moto.
≪Dai parti, lo sai che ti aiuto.≫ dico dandogli delle pacche sulla spalla per farlo partire.
E così procediamo, dritti verso il futuro radioso che noi stessi abbiamo salvato pur sacrificando le nostre vite da Arcangeli.
 
Correva la data 26 Giugno 2015 quando noi Arcangeli sconfiggemmo Lucifer. 



ANGOLO AUTORE
Ciao ragazzi!
Eccomi con l'ultimo capitolo de "I CUSTODI DELLA VITA", che dire è bello che dopo quasi 3 mesi ho pubblicato questa mia storia xD 
Spero che vi sia piaciuta e che mi perdoniate tutti gli errori di grammatica o altro.
Dico grazie a tutti quei lettori che hanno letto i capitoli fino ad ora, anche se siete pochi (per ora siete pochi, un giorno chi sa quanti l'avranno letta) mi fa sempre piacere vedere che ad alcuni piace e lo leggono.
Vi è piaciuto il finale? L'ho scritto con tutto il cuore.
Vorrei specificare una cosa, in una frase ho scritto 'Lucifer la vita di tutto è importante! Tutto va difeso!' ho scritto 'TUTTO' anzichè 'TUTTI' perchè con tutto io intendo tutto xD cioè ogetti, persone, natura, animali ecc... insomma tutto xD e secondo me scrivere 'tutto' da molto più significato di 'tutti' perchè, la seconda parola, io lo intendo per persone e massimo per animali. 

Comunque finisco questo angolo autore dandovi una'altra bella notizia, la settimana prossima vi posterò l'ultimo capitolo definitivo, bhè non è un ultimo capitolo... praticamente è un another epilogue... all'inizio volevo che quello fosse il finale di questa storia, ma volevo dare tutta un'altra atmosfera.

XOXOXO MIZU RYU 

 

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Capitolo 12
*** Cap. 8.5 ANOTHER EPILOGUE ***


ANGOLO AUTORE
Premetto dicendo che sto scrivendo l’angolo autore prima perché questo è un finale alternativo, un finale che ho scartato, ma ve lo volevo far leggere lo stesso. Spero che vi piaccia… ah dimenticavo! Ho scritto anche l’angolo autore prima per dirvi che la parte iniziale del capitolo è uguale al capitolo 8 perciò partirò dall’inizio della lotta.
Spero che vi piaccia ^^ MizuRyu.
 
 
Corremmo finché non ci trovammo nella piazza, il cielo era terso di nuvole nere come la pece.
≪La battaglia...≫ disse Roberto con riluttanza.
≪...sta per iniziare…≫continuò Ulysses.
≪...non è così?≫ domandò Gianluca guardandomi; rimasi a fissare la vecchia statua di bronzo al centro della piazza, da piccolo mi sembrava una fata senza ali che sta sulle punte di una gamba mentre il braccio destro è sollevato in avanti indicando l'oriente ed il sinistro (sollevato all'indietro) indicando l'occidente, i capelli sono raccolti in una lunga coda.
≪Si amici miei... Lucifer sta arrivando e noi dobbiamo lottare.≫ dissi guardando i miei fratelli.
Ad un tratto sentimmo un terremoto così forte che tutti i palazzi intorno a noi crollarono compresa quella favolosa statua.
≪Es aquì...≫ disse José indicando una voragine in quello che una volta era asfalto.
Da esso uscirono nubi di zolfo e fuliggine.
≪Eccovi qua, – disse il demone sollevandosi con le sue lunghe ali nere – miei cari fratellini.≫ continuò con un tono di disprezzo nell'ultima parola.
≪Ragazzi, – dissi e tutti ci raddrizzammo a guardarlo – trasformiamoci!≫
A quelle mie parole tutti ci trasformammo, una sfera di luce ci avvolse e poco dopo ci innalzammo in cielo andando verso Lucifer.
Iniziammo ad attaccare il demone, ma lui evitava tutti i colpi parandone alcuni.
≪Vieni a me sacra lancia della vittoria: Victoriosus!!≫ dissi facendo spuntare la mia lancia color oro per poi piombarmi verso lui e venendo schivato.
Abbassai lo sguardo e vidi Uriel e Jaudiel che si fiondavano su di lui.
≪Vieni a me fiammeggiante spada della forza: Fortis Socius!≫ disse Uriel facendo comparire nella sua mano una spada fiammeggiante color cremesi.
≪Venite a me eterna corona della bontà, eterno flagello della verità: Remunerator!≫ disse Jaudiel facendo comparire nella sua mano destra una corona d’oro e nell’altra un flagello.
I due si fiondarono contro il demone.
≪Rivela il male nel suo cuore! Remunerator!≫ disse Jaudiel attaccando il nemico.
≪Aiutami mia spada! Fortis Socius!≫ disse Uriel ed il fuoco della spada si fece più forte appena andò anch’egli ad attacare il demone, ma Lucifer abilmente li prese e li scaraventò a terra.
≪FRATELLI!≫ urlai guardando quella scena per poi tornare a guardare Lucifer.
≪Venite a me regali rose della bellezza e dell’assistenza: Adjutor!≫ disse Barachiel e tra le mani gli spuntò un telo di lino color antracite pieno di rose rosse e bianche.
≪Vieni a me divino incensiere dell’oratore: Orator!≫ disse Sealtiel andando contro il demone.
≪Fumo avvolgi il male! Orator!≫ disse Sealtiel e grazie all’incensiere una nube densa coprì Lucifer.
≪Blocca ogni anima impura mie rose! Adjutor!≫ disse Barachiel mentre un vortice di rose teneva bloccato il demone.
Ma nulla di tutto ciò riuscì a tener fermo il nemico che si liberò subito dopo facendo cadere anche i miei fratelli.
≪Venite a me miracoloso unguento dei deboli, miracoloso bastone dei medici: Medicus!≫ disse Raphael facendo spuntare nella sua mano destra un vasetto di unguento e nella sua sinistra un lungo bastone color mogano.
≪Venite a me magico specchio diaspro dell’ascensione e magico incensiere delle annunciazioni: Nuncius!≫ disse Gabriel facendo spuntare nella mano destra un incensiere d’argento e nella sinistra uno specchio.
≪Copri ogni senso mio unguento! Medicus!≫ disse Raphael e grazie a ciò sembrava che Lucifer si trovasse un po’ stordito.
≪Scagliatevi oh raggi della speranza! Nuncius!≫ disse Gabriel e dallo specchio si rifletterono fasci di luce che si scagliarono contro il demone.
Lucifer fece un sorrisino ironico ed evitò i fasci di luce scagliandosi contro i suoi vecchi fratelli scaraventandoli a terra.
≪RAPHAEL! GABRIEL!≫ urlai vedendoli precipitare e mi scagliai contro il demone.
≪Lurido demone! – dissi scagliandomi verso Lucifer – Scaccia ogni male! Victoriosus!≫ dissi con la mia lancia in mano.
Mi scagliai contro il nemico, ma anch’io, miserevolmente, finii a terra.
≪AHAHAAHAHAHAHAHA! – rise sguaiatamente Lucifer con le braccia aperte – Nessuno di voi mi può sconfiggere!≫
Guardai quel cielo che una volta era limpido, distolsi lo sguardo e vidi la statua per metà distrutta.
≪Sono paralizzato, a malapena riesco a parlare.≫disse Jaudiel.
≪Non ti preoccupare, calmati.≫ disse Sealtiel cercando di far calmare il fratello.
≪Sarebbe questa la guerra che diceva Zarachiel? Allora abbiamo perso e siamo destinati alla morte?≫ mi domandò Gabriel.
≪Ma quella è… la Statua del futuro distrutta.≫ dissi guardando la statua, ormai la parte superiore del busto era distrutta, rimaneva solo il braccio destro intatto.
≪Sembrerebbe di si…≫ mi rispose Uriel con la voce ormai piangente.
≪Ma… proprio ora che ci stavamo diplomando, dopo anni di duro lavoro.≫ dissi mettendomi a piangere.
Un’altra scossa di terremoto scosse la terra.
≪Mi sembra impossibile… moriremo tutti senza neanche aver realizzato i nostri sogni.≫ disse Raphael.
≪Spero tanto che questa volta Zarachiel ci perdoni… scusateci abbiamo perso…≫ dissi mettendomi a piangere a dirotto.
≪No, Michael… non piangere.≫ disse Gabriel mettendosi a sedere.
≪Ragazzi – disse Barachiel cercando di alzarsi – vi devo ringraziare.≫ ci confessò l’Arcangelo.
≪Perché?≫ domandò Sealtiel.
≪Grazie a voi ho avuto degli amici che potevo considerare fratelli, con voi mi sono divertito tanto e mi avete fatto cambiare… sapete, prima di incontrarvi ero sempre depresso, ma poi, dopo il nostro incontro ho ricominciato a ridere sinceramente senza più mentire.≫ ci confessò l’Arcangelo mettendosi in piedi.
≪Già, anch’io vi devo ringraziare – disse Jaudiel appoggiandosi sulle mani – senza di voi non avrei mai capito quanto fosse grande questa città, mi avete insegnato la lingua locale, perciò, qualsiasi cosa farete io resterò sempre accanto a voi.≫ disse alzandosi.
≪Jaudiel… Barachiel…≫ dissi non credendo a quelle parole.
≪Adesso non piangere Michael, – mi rimproverò Gabriel rialzandosi – da piccolo eri sempre un gran frignone, ma adesso sei grande ed i tuoi occhi non sono fatti per piangere…≫
≪Gabriel, fratello…≫ sussurrai.
≪Grazie ragazzi per i bei momenti passati insieme, rimarrò anch’io insieme a voi… per sempre.≫ disse Saltiel alzandosi.
≪Si dice che sbagliando si impara, vero? – disse Raphael alzandosi – Ci vuole molto coraggio per accettare i propri errori! Perciò non voglio che il nostro futuro sia distrutto senza fare niente.≫
≪Dobbiamo continuare a sperare e credere in noi stessi… andare avanti a testa alta nonostante ci siano delle difficoltà.≫ disse Uriel alzandosi.
≪Ragazzi… avete ragione… - dissi asciugandomi il viso ed alzandomi – finchè ci saremo noi la speranza non morirà. – dissi e mi girai verso i miei fratelli – Perciò vi chiedo di avere fede in me, da soli non riusciremo mai a sconfiggerlo; ma se unissimo i nostri poteri potremmo vincere ogni sorta di oscurità.≫ dissi porgendo il mio rubino al centro di tutti.
≪Io ho fede in te.≫ disse Gabriel mettendo il proprio diamante.
≪Vinci per tutti noi.≫ disse Raphael mettendo il proprio zaffiro.
≪Proteggi la vita sulla terra.≫ disse Uriel mettendo il proprio eliodoro.
≪Ho speranza nel futuro che ci donerai.≫ disse Sealtiel mettendo la propria ametista.
≪Stando tutti uniti potremo sconfiggere Lucifer.≫ disse Barachiel mettendo la propria Adularia.
≪Non ci deludere capo.≫ disse Jaudiel mettendo il proprio piropo.
≪Grazie, fratelli.≫ dissi e le sette pietre si illuminarono.
≪VIENI A ME POTERI DEI SETTE ARCANGELI!≫urlai sentendo poi una nuova energia nascere in me, mi innalzai in aria, dei fasci di luce mi coprirono e mi sentii più leggero. Quando la luce si dissipò vidi che ero totalmente cambiato.
La mia armatura era scomparsa, al posto dei spallacci di metallo avevo dei spallacci pieni di candide piume, l’armatura del tronco diventò un fascio di tessuto acquamarina che girava per tutto il corpo, dalla parte del petto spuntavano altre piume che si prolungavano girando per i fianchi e facendo una lunga coda dietro. Dalle cosce partono dei pantaloni a sbuffo bianchi che terminano alle ginocchia con delle piume dorate, dalle ginocchiere partono delle schiniere bronzee e alla fine di esse vi erano delle piume, i piedi erano nudi; le mie bellissime ali erano scomparse e al loro posto erano comparse sei ali di color oro con qualche riflesso argenteo; i miei capelli si erano allungati diventando ricci e dorati e a contornarli vi era un’ aureola di piume candide.
≪COSA?! No, non è possibile! Sei diventato un Serafino!≫ disse il demone non credendo a ciò che vedeva.
≪Preparati Lucifer la tua ora è giunta! – dissi puntandogli il dito – Alla luce dell’intelligenza, ammiro il creato del Creatore, sono splendente come i Cherubini e brucerò come la fiamma dell’Amore; io sono il Serafino Michael!≫ dissi presentandomi e mi scagliai contro il demone.
≪È impossibile che fai così! Sarò io a vincere!≫ esclamò Lucifer scagliandosi contro di me.
Lottammo, i nostri colpi sfioravano persino la velocità della luce, nessuno dei due cedeva.
Il mio pugno venne parato come il suo, il mio calcio venne schivato come il suo, la mia ginocchiata e gomitata vennero resi inefficaci.
≪È inutile che mi tieni testa.≫ dissi parando un suo calcio.
≪Se è così allora ti farò vedere ciò che non vi hanno fatto vedere.≫ disse Lucifer e d’un tratto il paesaggio che ci circondava scomparve.
≪Vedi Michael… – disse abbassando il proprio calcio – questo eri tu millenni orsono.≫ disse il demone e vidi una figura molto simile a me con un mantello rosso.
≪Dove sono?≫ domandai e vidi il Michael originale uscire da un tempio, esso galleggia tra le stelle, è di forma rettangolare con una croce dorata incisa sopra.
≪Questa è la tua dimora, il regno della forza. L’armatura che indossavi fino a pochi minuti fa si chiamava “Pugno di Dio”.≫ mi spiegò il demone, a quelle parole rimasi sbalordito.
≪Ora vediamo tuo fratello Gabriel.≫ disse il demone e venimmo teletrasportati in un altro posto.
Eravamo in un prato fiorito, al centro c’era un tempio di forma circolare in cui sopra galleggiava una croce d’oro; da quel tempio uscì il Gabriel originale, portado con se un mantello color giallo.
≪È uguale a Gabriel…≫ sussurrai sbalordito dalla somiglianza.
≪D’altronde il tuo amico è la sua reincarnazione, siamo nel regno di Gabriel, il Regno dell’Annunciazione. – mi spiegò Lucifer – Sai, anche la sua armatura ha un nome, si chiama “Giglio della Vergine”.≫
≪Capisco…≫ dissi, sono le uniche parole che pronunciai prima di venire nuovamnte teletrasportati.
≪Qui siamo nel regno di Raphael. – disse il demone presentando un nuovo regno, più di un tempio sembra un mausoleo con sopra una croce che galleggia; questo regno si trova al centro di una radura circondata da delle cascate con acqua limpida. Il Raphael originale portava con se un mantello color verde – La sua armatura si chiama “Bastone del Pellegrino”; bhè credo che sia totalmente ovvio visto che il suo regno viene chiamato il Regno del Pellegrinaggio.≫ disse il demone e ci teletrasportammo in un altro luogo.
Eravamo in un vulcano e sul suo cratere galleggiava un tempio di forma quadrata, sul tetto bruciava una fiamma eterna e su quel fuoco galleggiava una croce.
Accanto a quel tempio stava seduto l’Uriel originale con un mantello arancione.
≪Questo è il regno di Uriel: il Regno della Sapienza, la sua armatura viene nominata “Fuoco della Conoscenza”.≫ disse Lucifer, ma lo interruppi.
≪Non capisco una cosa… come mai mi fai vedere ciò?≫ domandai dubitando di quelle visioni.
≪Per farti vedere la verità.≫ mi rispose semplicemente il demone.
≪E quale sarebbe? Già Zarachiel ce li aveva fatti vedere.≫ risposi bleffando.
≪Impossibile prima non sapevi nulla!≫ mi rispose il demone sorridendo.
A quelle sue parole per un attimo entrai nel panico, aveva scoperto il mio bluff… però forse potevo giocarmi un’altra carta.
≪E se poco fa era tutto una menzogna? Se ti avessi fatto credere che non sapevo nulla proprio per farti sbagliare?≫ dissi giocandomi la mia ultima carta.
Il demone entrò nel panico, l’illusione intorno a me cadde e ritornammo di nuovo nella mia città.
≪Ecco lo sapevo!≫ esclamai andando ad attaccarlo, questa volta il demone non riuscì a parare i miei colpi e li incassò tutti.
≪Ora preparati ad essere distrutto! – esclamai aprendo le ali e protendendo le braccia in avanti – Per la Gloria dell’Altissimo Signore Padre!≫ esclamai e dalle mie mani uscirono diversi fasci di luce colorata, ma Lucifer riuscì a contrastarli lanciando un raggio di energia oscura.
≪Non ce la farai mai!≫ mi derise il demone.
≪Impossibile! – disse Gianluca, guardai i miei amici e vidiche erano umani e che tenevano ancora in mano le loro gemme, ma rotte – Noi tutti abbiamo fede nel nostro fratello e mai nessuno lo potrà sconfiggere!≫
≪Hanno ragione – dissi ritornando a guardare il demone – noi siamo i Custodi della Vita che la guideranno nel futuro, noi siamo i Guerrieri della Speranza che del futuro tesseremo la trama, noi siamo i sette Arcangeli della Vita che daremo al futuro forma e sostanza, coloro che la creeranno! – esclamai – TU NON SEI NESSUNO PER SCONFIGGERCI!≫ dissi urlando ed il demone venne investito da un fascio di luce.
Tutto ritornò normale e atterrai davanti ai miei amici. La mia trasformazione scomparve.
≪MARCO!≫ urlarono tutti abbracciandomi.
≪Ragazzi! – dissi felice di vederli, ma poi mi venne in mente una cosa – Ragazzi come mai siete umani?≫ domandai vedendoli in quello stato e loro mi fecero vedere le loro pietre.
≪Donandoti il nostro potere abbiamo rotto un tabù, “nessun essere angelico può salire di grado nella scala gerarchica” e noi l’abbiamo infranto. La punizione è stata la perdita dei nostri poteri… ed anche dei tuoi…≫ mi spiegò Gianluca, guardai il mio rubino e vidi che era rotto.
≪Allora… come ha detto Zarachiel… – dissi guardando i miei amici – Michael, Gabriel, Raphael, Uriel, Sealtiel, Barachiel e Jaudiel sono morti.≫
≪Allora Zarachiel con la parola “morte” non intendeva anche la morte del nostro corpo umano, ma solo della nostra anima angelica… vuoi dire questo?≫ mi domandaò Roberto capendo ciò che volevo dire ed io annuii.
≪Ora la nostra nuova missione è vivere quel futuro che abbiamo salvato.≫ dissi guardando quel sole che si liberava dalle braccia delle nubi che l’hanno coperto.



ANGOLO AUTORE
Eccomi con l'ultimo "capitolo" in definitiva, più che un capitolo è un extra, io lo considero un finale alternativo (infatti dovrebbe essere quello).
Che ne pensate? Vi è piaciuto?
La mia fidanzata appena l'ha letto mi ha consigliato di mettere questo come capitolo, ma l'ho lasciata sbattere xD
Avrò fatto bene o avrò fatto male?
Bhè chi lo sà, non è vero lo sapete voi xD
Vi saluto dandovi tanti bacioni e vi ringrazio di cuore di aver seguito la mia storia.

 XOXOXO MizuRyu.

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