Il mago proibito

di Mattmagician
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ministero della magia ***
Capitolo 2: *** La lettera ***
Capitolo 3: *** Il parco ***



Capitolo 1
*** Il ministero della magia ***


Capitolo 1

Il ministero della magia

Al ministero quel 8 agosto del 2028 c’era più silenzio che mai. Harry, capo dell’ ufficio Auror, si aggirava per i corridoi con aria stremata , sia per la stancante giornata lavorativa che per il fatto che Ginny (sua moglie) continuava a chiamarlo perché James (suo figlio) nell’ ora di pozioni aveva scambiato la pozione Felix felicis prodotta dal professore con una pozione Amortentia facendo innamorare la sua compagna Mary Tumber di se stesso. Alla fine del corridoio c’era una porta di ottone con la maniglia di oro che Harry conosceva bene.

Appena entrato nell’ ufficio del ministro esso e l’ ormai anziano Amos Diggory dal ufficio Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia sedevano al tavolo di forma circolare discutendo.

Amos disse: “Harry eccoti”

Harry aprí bocca: “ Ciao Amos e… scusa il ritardo Percy”

Percy: “Ti ho già detto che mi devi chiamare ministro Harry e comunque siediti non c’é tempo da perdere bisogna agire”.

Harry: Non dirmi che é di nuovo la stessa storia.

Percy: Si Harry, si

Amos: Ministro, con tutto il rispetto ma non la potreste fare arrestare.

Harry: Amos non si può… é una maga troppo potente.

Percy: Questo lo so già a proposito Harry qualche nuova informazione.

Harry: Percy ieri sera ho pensato ad un piano e so già come fare; é tempo di contattare una vecchia conoscenza.

 

 

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Capitolo 2
*** La lettera ***


capitolo 2

La lettera

Quel giorno poiché ero in vacanza mi svegliai alle 10.30 precise, ancora ignaro di quello che sarebbe successo , scesi sotto e salutai mia madre a cui lei replicò con un cenno della testa e ricordandomi di andare a prendere la posta. Io annuí dirigendomi verso la cassetta delle lettere, poiché mia madre aveva deciso di vivere una vita normale tra i babbani e quindi non possedevamo un gufo. Iniziai a vedere le lettere che ricevemmo: Una nuova edizione del giornale quotidiano, la rivista di moda settimanale di mia madre e… in fondo c’era una lettera. Mi sentii male, in mano tenevo una lettera di pergamena, al centro torreggiava lo stemma della “Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts”, un leone, un tasso, un corvo e un serpente attorno a una grande H, in un angolo, scritto con inchiostro verde smeraldo si poteva leggere: 

Mr. Matt Lupin

Cameretta

24,Melody rode

Oxford

La aprii e la lettera recitava

SCUOLA  DI MAGIA E STREGONERIA
DI HOGWARTS
Direttore: Albus Silente
 
(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande
Esorcista, Stregone Capo, Supremo Pezzo
Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)
 
      Caro Signor Lupin,
          siamo lieti di informarla che lei ha
       diritto a frequentare la Scuola di Magia e
Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso
troverà l’elenco di tutti i libri di testo e 
         delle attrezzature necessarie.
I corsi avranno inizio il 1º Settembre
Restiamo in attesa della sua risposta via
gufo entro e non oltre il 2 luglio p.v
 
Con ossequi,
Minerva McGrannit
Vicedirettrice
 
 

 
SCUOLA  DI MAGIA E STREGONERIA DI
HOGWARTS
Uniforme
Gli studenti del primo anno dovranno
avere:
    Tre completi da lavoro in tinta unita
    (nero)
    Un cappello a punta in tinta unita
    (nero) da giorno
    Un paio di guanti di protezione (in
    pelle di drago o simili)
    Un mantello invernale (nero con
    alamari d’argento)
    N.B. Tutti gli indumenti degli allievi
    devono essere contrassegnati da una
    targhetta con il nome.
Libri di testo
Tutti gli allievi dovranno avere una
copia dei seguenti testi:
    Manuale degli incantesimi, Volume
    primo, di Miranda Gadula
    Storia della Magia, di Bathilda Bath
    Teoria della magia, di Adalbert Incant
    Guida pratica alla trasfigurazione per
    principianti, di Emeric Zott
    Mille erbe e funghi magici, di Phyllida
    Spore
    Infusi e pozioni magiche, di Arsenius
    Brodus 
    Gli animali fantastici: dove trovarli, di
    Newt Scamandro
    Le Forze Oscure: guida
    all’autoprotezione, di Dante Tremante
Altri accessori
    1 bacchetta magica
    1 calderone (in peltro, misura standard
    2)
    1 set di provette di vetro o cristallo
    1 telescopio
    1 bilancia d’ottone
Gli allievi possono portare anche un gufo,
OPPURE un gatto, OPPURE un rospo.
 
SI RICORDA AI GENITORI CHE AGLI
ALLIEVI DEL PRIMO ANNO NON È
CONSENTITO L’USO DI MANICI DI
SCOPA PERSONALI

Ero pronto a dare il grande annuncio così mi incamminai verso casa.

Mia madre appena visto la lettera iniziò ad urlare e stramazzare così forte che l’ eco si sentì in tutto il vicinato.

Ella avvicinandosi a me mi disse:

“Promettimi che non ci andrai solo promettimelo Matt promettimelo!”

Matt :”Ma mamma… io devo andarci”

Mamma: “Allora insisti… sai bene cosa è successo a tuo padre”

Matt: “Mamma io non sono lui”

Mamma: “Matt noi abbiamo già fatto la nostra scelta abbiamo scelto di vivere tra i babbani e di avere una vita normale ed è per questo che tu il prossimo anno andrai alla scuola media Headington”.

Matt: “Tu hai fatto la tua scelta mamma, non sai cosa voglio io, non lo sai! Io non torno in una classe di babbani, già alle elementari è stato un sfacelo avevo solo due amici”.

Mamma:”non essere sciocco adesso fila dentro”.

Io dovetti obbedire ancora incredulo di quello che era successo mia madre mi aveva impedito di andare ad Hogwarts uno dei passi più importanti per un mago o una strega.

Furioso per il rifiuto decisi di incontrarmi con i miei unici amici delle elementari: Stephen Corless e Jack Buttler

Accesi il mio telefono andai sulla rubrica e li chiamai.

Non risposero quindi io li scrissi un messaggio dicendo di vederci al parco a quel punto presi il mio portafoglio e uscì di casa senza nemmeno salutare mia madre.







 

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Capitolo 3
*** Il parco ***


Capitolo 3

Il parco

Furente mi diressi al parco, durante il tragitto mi squillò il telefono, erano Steph e Jay come io chiamavo loro, dicevano di stare arrivando. 

 

Finalmente là c’era già Jack che vivendo vicino al parco era arrivato prima e mi salutò

amichevolmente.Pochi secondi dopo arrivò Stephan correndo rincorso dal cane di Jay che aveva sempre avuto un debole per il rincorrere me e Steph.

 

Steph esordì il discorso: “Jay quel mostro mi ha di 

nuovo rovinato i pantaloni”.

 

Jay: “Non parlare così del mio adorato cagnolino: “Vero Sparkles che sei un cucciolone, non è così Sparkles!!!”

 

Dicendo ciò Jay si avvicinò a quel chihuahua minuscolo che abbaiava più forte di mille leoni che chiamava cucciolone, e iniziò a grattagli la pancia.

 

Dopo ciò comprammo un gelato al chiosco nel parco, poi ci sedemmo su una panchina e, mentre gustavamo il gelato, iniziammo a parlare della nostra esperienza alle elementari e dei ricordi che avevamo avuto, ad un certo punto gli rivelai il fatto che sarei andato con loro alla Headington e non più alla San Silente come avevo fatto credere loro si chiamasse Hogwarts dicendo anche che fosse un collegio privato nella vicina cittadina di Beckley.

 

A quel punto Steph disse: “Questo vuol dire che saremmo tutti insieme.”

 

Jay: “Pensate tutta la nostra classe va lì tranne Paul Thomas e Amanda Lotly che andranno al San Silente"

 

In quel momento mi scese una lacrima e ricordai che Paul e Amanda erano maghi mezzosangue e sarebbero quindi andati ad Hogwarts, allo stesso tempo pensai fosse ilare che nessun babbano non avesse avuto nessun sospetto del fatto che in ogni classe 1 o 2 persone sarebbero andate alla san Silente.

 

Mentre era avvolto nei pensieri Stephen gridò: “Matt ma cosa hai?”

 

Jay: “Già sembra tu sia molto triste”

 

Dovendo inventarmi una scusa dissi che ero triste perché avevo sentito che alla Headington visto che era una grande scuola ci fossero 10 sezioni per cui circa 20 studenti l’una e quindi sarebbe stato difficile essere messi in classe insieme.

 

Jay e Stephen mi rassicurarono dicendo che se avessero chiesto sarebbero probabilmente stati messi in classe assieme.

 

Stephen disse poi che c’era una nuova professoressa di scienze alla Headigton e che fosse molto “Stravagante”.

 

Io non facendoci caso accesi il mio telefono e vidi l’ora a quel punto dissi: “Ragazzi non vorrei fare il guasta feste ma sono quasi le sette e mezzo non sarebbe meglio ritornare a casa?”.

 

Steph: “Grazie per avermi avvisato se torno dopo le otto mia madre mi uccide.”

 

Dopo aver preso il suo “cucciolone” in braccio Jay rispose:

 

“Si devo andare anch’io tanto se non ci vediamo prima ci vedremo a scuola.”

 

Io risposi con un già, salutai tutti e me ne andai di fretta. All’angolo tra Melody rode e Burton street vidi una ragazza scrutarmi nascondendosi da dietro l’angolo, essendo che il suo nascondiglio non era dei migliori la vidi e riconobbi subito ma non ricordai chi era, dopo 10 secondi a fissarci l’un l’altro lei capì che la stavo fissando e quindi scappò. Io ancora confuso per quello che era successo arrivai sul ciglio della porta di casa dove un gufo sfrecciò dentro, nel becco teneva una lettera con la busta rossa; Io capì subito fosse una strillettera.

 

A quel punto mi avvicinai alla finestra per udire quello che la strilletera avesse da dire e dopo un: Oh no un’altra di mia madre fu aperta e recitò con la voce lagnante del ministro della magia Percy, che conoscevo visto che era lo zio di mia madre, il seguente testo:

 

“Ovviamente ignorando tutte le mie altre strillettere hai sbagliato Victoire Weasley ma credo tu questo l’abbia già capito.

 

Probabilmente vietando a tuo figlio di andare ad Hogwarts hai fatto un passo falso qui al ministero troveremo certamente un modo per mandarlo ad Hogwarts. 

 

Lo so che è stata una tragedia per tutti la morte di 

Ted e so anche quanto deve essere stato difficile per te anche sapendo che Matt é l’unico discente della famiglia di tuo marito.”

 

A quel punto della lettera sentì mia madre piangere leggermente.

 

La lettera continuò: 

 

“E adesso arriviamo alla parte diciamo “seria” della lettera: 

 

Per generazioni e generazioni maghi e streghe di tutta l’Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda hanno avuto una più che una buona istruzione alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, tu rifiutando la lettera spedita il 28 giugno 2028 alle 07.35 e successivamente aperta alle 10.40 hai spezzato questa catena tra i maghi di tutto il mondo.

 

Spero tu ti renda conto della gravità di quello che hai fatto, intanto sono sicuro ci rivedremo presto cara nipote.

 

Ossequi saluti

 

Percy Weasley

 

Ministro della magia”

 

Dopo che la lettera si distrusse da sola mia madre disse:

 

“Matt, so che sei là”

 

Io ancora sconvolto per quello che era successo entrai in casa e raggiunsi mia madre in salotto dopo di che mi seddetti sulla poltrona più comoda di tutte le altre. Non capì perché mia madre sapendo che ero là dietro, non mi avesse cacciato prima di aprire la lettera, per fortuna mia madre mi rispose dicendo:

 

“Matt non ti ho impedito di ascoltare la lettera perché non era mia intenzione, vedi Matt c’è qualcosa di cui ti vorrei parlare”.

 

Dicendo questo mia madre si sedette sul sofà, avevo già capito mia madre fosse pronta a farmi un discorso.

Le mie supposizioni si rivelarono veritiere mia madre si apprestò a parlarmi di fatti di cui non ero ancora a conoscenza, cominciò a parlare:

 

“Vedi, tuo padre prima di morire mi ha lasciato degli appunti in cui diceva esplicitamente che tu non saresti mai dovuto andare ad Hogwarts”

 

Mia madre con una lacrima che le scendeva sul viso continuo:

 

“Devi sapere che tuo padre non è morto, si è sacrificato, durante la spedizione in Russia della squadra degli Auror del ministero di cui tuo padre faceva parte, gli Auror avevano il compito di catturare un gigante, ma non uno qualsiasi ma un gigante nato da un golem ed un gigante, questo compito gli era stato assegnato dal noto naturalista Newt Scamander che voleva studiarlo, ma il gigagolem (come era chiamato dagli esperti) si accorse del team che cercarono subito di incantarlo, Il golem sradicò un albero e lo scagliò contro il capo spedizione, Harry Potter, tuo padre si sacrificò sparando un incantesimo Wingardium leviosa al tronco e successivamente non riuscendo più a prolungare l’incantesimo l’albero si schiantò su tuo padre che non potendo fare niente morí schiacciato dal peso del tronco.

 

A quel punto un silenzio mai sentito prima fu udito nella casa.

 

Io sconvolto dal avvenimento mi chiusi in camera mia e non uscì per tutto il giorno seguente.

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