Ankoku no namida - lacrime dall'oscurità

di Sara Garcia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** tracce dal passato ***
Capitolo 3: *** Strani incontri ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Mille anni prima circa, in una parte remota del mondo al momento ignota. 

"ormai è nostro, prendiamolo!" grida un uomo dai capelli neri e dagli occhi di un intenso blu notte. Al suo ordine, degli altri uomini lo aiutano e riescono così a catturare un ragazzo dai capelli biondi e dagli intensi occhi color ghiaccio, buttandolo a terra e costringendolo ad inginocchiarsi di fronte a colui che poco prima ha dato l'ordine di catturarlo. Riescono a fatica ad immobilizzarlo, nonostante la sua giovane età pare piuttosto forte e cerca di togliersi di dosso gli uomini, che in fine gli puntano ua spada per impedirgli di alzarsi. Lui guarda tutti con odio e disprezzo L'uomo dai capelli neri si avvicina, lentamente e solennemente. Il biondo è in ginocchio, tenuto fermo da altri tre uomini, che comunque continuano a faticare a trattenerlo. " Mio signore, non riusciremo a tenerlo fermo per molto ". Commenta dispiaciuto uno di essi, eppure il suo capo pare concentrato solamente su quegli occhi, così gelidi per appartenere ad un ragazzo di poco più di diciannove anni. 

"alla fine ci sei riuscito, Owen Night". Commenta solamente quest'ultimo, senza abbassare lo sguardo. Non ha paura, è una cosa evidente. Ah, se solo potesse alzarsi e dare una lezione a quel branco di cretini! Ma la ferita alla gamba destra glielo impedisce. Sono stati furbi, lo hanno ferito per impedirgli di scappare. Lo temono, pensa. Ma d'altra parte, come non temere uno come lui? 

"Christian Ajibana... è ora di finire questa battaglia! Per i crimini che hai commesso la pena è la morte". Ribatte deciso l'uomo dai capelli corvini, rivelando il nome del suo avversario. Un nome raro, se non unico per l'epoca in cui si trovano e per il loro luogo di nascita. Ma d'altra parte, niente di quel ragazzo è normale. E in fine, il suo stesso nome è particolare e raro per l'epoca in cui si trovano, ma per spiegare questo ci sarà molto tempo. Christian guarda Owen, poi scoppia in una fragorosa risata, come se il suo avversario gli avesse solamente raccontato una barzelletta e non gli avesse sentenziato che tra poco sarebbe stato giustiziato per tutti i suoi crimini, così tanti per la sua giovane età e così crudeli.

"avanti Owen! Se proprio devi uccidermi, almeno fallo in fretta!". Lo sta sfidando con il solo sguardo. Fissa la lama della spada del suo avevrsario, e quasi freme: presto sarà colorata del rosso del sangue. Il suo sangue. Chiunque tremerebbe ed invocherebbe pietà, lui no. Lui sembra quasi essere felice al solo pensare a quella lama, macchiata di sangue. " Mi puoi uccidere, guarda. Sono anni che aspettavi questo momento, eh? Ma sappi che questo non ti renderà libero, oh no ". Continua il discorso il giovane dai capelli biondi. " La tua anima, la tua vita e la tua discendenza saranno per sempre maledette dal loro stesso destino. Quel destino che tu, nel tuo egoismo, hai caricato sulle loro spalle. Che stupido ". Lo irride in modo sarcastico e alquanto crudele, e le sue parole hanno il suono di una maledizione. Owen non ci vede più: è un attimo. La lama della spada del moro colpisce Christian, il signore degli stregoni. Colui che ha dichiarato apertamente guerra al sovrano, volendolo distruggere e prendere il suo posto. Colui che, a soli diciannove anni, ha dichiarato di voler distruggere il genere umano per creare un regno di soli stregoni e creature magiche, senza la minima paura di finire al rogo o giustiziato. Eppure... In fondo, un pò ad Owen dispiace. Forse poteva riuscire a far cambiare Christian? Forse c'era un motivo dietro tutta quell'inaudita cattiveria? No. Speranza vana, pensa poi. Non avrebbe potuto farlo cambiare. Le sue ambizioni e la sua sete di potere erano troppo smisurate. L'uomo decide di fare quel che deve, per il bene dell'intera umanità oltre al popolo della sua nazione. Si teletrasporta, con i suoi poteri, in Siberia, portando con sè il corpo di Christian. Un posto gelido, a cui non è ancora stato dato un nome e che in pochi, se non nessuno, hanno visitato. Ma il solo in cui potrebbe compiere il suo dovere senza incorrere in qualcuno che avrebbe potuto capire che anche lui fa uso della magia, pur sapendo che il sovrano ne è al corrente. Arriva ad una grotta e lì recita una formula magica. E nel giro di poco tempo, il giovane sigilla in una bara di ghiaccio il vero corpo di Christian, per impedirgli di risorgere. Perchè si, lo sa bene: anche se lo ha ucciso, non significa che le sue arti magiche non gli permettano, un giorno lontano, di rinascere e di portare lo scompiglio nel mondo. Ed il suo dovere è impedire che ciò avvenga. Tuttavia, fa un errore madornale: non sigilla la sua anima! E questo potrebbe avere delle conseguenze assai gravi, in futuro.

500 anni fa, città di Londra.

"Callisto, no!" Grida una giovane dalla lunga chioma bionda, mentre soccorre un'altra ragazza dai lunghi capelli biondi

"tranquilla, Nathalie, va tutto bene". Le risponde l'altra donna di nome Callisto, che si rialza nonostante la violenta botta appena presa, dopo il potente attacco del suo temibile avversario. Davanti a loro c'è un ragazzo. Le deride in modo sarcastico, mentre la ragazza di nome Nathalie sorregge la compagna, che è pur sempre stordita. . 

"che scenetta commovente!". Le irride lui, osservandosi le mani come se si stesse annoiando. " Non valete proprio niente di niente, è quasi una noia combattere contro due bamboccie simili ". Conclude in fine, trafiggendole con il suo sguardo di ghiaccio. 

"Bastardo!!!!" Grida Callisto lanciando una sfera di fuoco. Sta perdendo il controllo, la battaglia l'ha stancata e le ha fatto perdere la lucidità che di solito la contraddistingueva. "come hai osato reincarnarti nella mia famiglia? Me la pagherai!". Attacca con una furia cieca, mentre lui ride come un pazzo e para ogni suo attacco. 

" oooh, la piccola Callisto è arrabbiata! Cos'è, ora correrai a piangere da mamma e papà? ". Ride, contrastando ogni attacco. " Ops, li ho uccisi! ". Ride sadicamente, mentre Callisto lo guarda con odio. 

" maledetto!! ". Grida, lanciando una sfera di fuoco alla massima potenza. Ma quando la ragazza riapre gli occhi, lui 
 è sparito. Callisto ha il fiato corto. Nathalie la affianca.

"Calmati, ti prego! Se continui così, farai esattamente il suo gioco! Vuole che ci arrabbiamo e perdiamo i nostri poteri, per poterci eliminare più facilmente ". Cerca di farla ragionare, ma Callisto scuote il capo, incapace di accettare la drammatica situazione e buttando a terra la propria arma, una spada illuminata di luce. 

"Non posso credere che in realtà nostro fratello Simon fosse Christian Ajibana, il nemico giurato della nostra famiglia! Com'è potuto accadere, Nathalie?! Come?!". Piange esasperata, gettandosi tra le braccia di colei che, a quanto pare, è sua sorella. Una voce le fa però sussultare, interrompendo di botto il pianto della giovane dai capelli dorati.

"e invece è così" Ed ecco che Simon/Christian compare di fronte alle ragazze. Le due sono l'una al fianco dell'altra. " Sono stato proprio intelligente a reincarnarmi nella famiglia Knight, avrei dovuto farlo molto tempo fa ". Le guarda, mentre le due sorelle si sentono perdute: è nel pieno delle sue forze, come se mai avesse sostenuto un combattimento. Invece loro sono sfinite, come avessero esaurito ogni fonte di potere. Come vogliono sperare di vincere, in quelle condizioni? "e ora addio!" Conclude lui, mentre con una spada dalla lama nera colpisce il terreno di fronte a se, e degli speroni di ghiaccio stanno per colpire le due sorelle, che prontamente si spostano, rimanendo però una ferita ad una gamba, l'altra ad un braccio. 

"dannazione, è potente!". Commenta Callisto, tenendo premuta la ferita alla gamba ed ansimando. Guarda la sorella, che sta tenendo la mano sul braccio sinistro.

"Non dimentichiamo che questa è la sua quinta reincarnazione. E in ogni secolo il suo potere aumenta! E' un potere immenso e diabolico... come possiamo annientarlo noi, che siamo due donne ed abbiamo quasi esaurito le forze?". Sta per piangere Nathalia, ed a ragion veduta: si sente spacciata, perduta. Indifesa. 

"Nathalie, vedrai, ce la faremo" Le rispondeCallisto, che invece ha fiducia. Nathalie è giù di morale, ma la sorella le mette una mano sulla spalla, per spronarla a lottare e a reagire. dopo tutto, se i loro antenati e le loro antenate sono riusciti a sconfiggere le prime quattro reincarnazioni di Christian Ajibana, perchè mai loro non ci dovrebbero riuscire? se loro sono state prescelte, ci sarà una ragione. 

"Nathalie, ascoltami. Anche io ho molta paura. Tuttavia dobbiamo lottare..." poi guarda Christian, che le guarda a sua volta con aria di sfida. "Lo dobbiamo fare per il futuro dell'umanità e della nostra famiglia. Lo dobbiamo fare per il bene delle future generazioni, per i nostri discendenti. Non possiamo permettere che quel demonio distrugga il loro futuro, non ti pare? Anche se noi venissimo distrutte, dobbiamo salvaguardare chi erediterà il nostro nome, ocn tutte le conseguenze che ciò comporterà ". Nathalie si lascia convincere dalle parole della sorella. Le due giovani si prendono per mano, ed un'intensa luce le avvolge. Appare una spada dorata, che Callisto riesce ad impugnare. La spada ha in se non solo i poteri delle due sorelle, ma anche di chi, prima di loro, sconfisse il signore degli stregoni. I poteri dei loro antenati. Callisto parte all'attacco con la sua spada, ma Christian para l'attacco con la sua spada delle tenebre.  Con un movimento rapido disarma la bionda buttandola a terra, poi le punta la spada sul volto. La ferisce. Poi scende fino al collo. 

"Fine dei giochi, miss Night! Credevi davvero che uno spadino dorato, un trucchetto usato ormai da quattro generazioni, mi potesse fermare? " Ghigna, crudele e sicuro di avere la vittoria in tasca. Sta per colpirla, ma improvvisamente qualcuno colpisce lui con un fendente d'oro. Callisto guarda alle sue spalle e sorride. Sua sorella ha preso la spada di luce, ed ha sconfitto Christian, anche se questo ha comportato uccidere colui che un tempo era loro fratello maggiore. E' finita! Christian è stato sconfitto! Per adesso...

Anno 2000, città di Bologna.

"mettiti al riparo, scappa!". Grida una ragazza di cui lei non scorge il volto. Scuote il capo con enfasi, terrorizzata. 

"No! Non posso lasciare te e Yoh a lottare da soli contro quel mostro!". L'altra misteriosa ragazza grida, di nuovo.

"Yoh!!!!!!!!!!!!!!!!" Il ragazzo moro è stato colpito da uno sperone di ghiaccio. Per poco non ci rimetteva la vita, solo il suo salto atletico lo ha salvato. 

"Yoh, va tutto bene?". Chiede lei, affannata e correndo in suo soccorso. Il giovane annuisce, guardandola. 

"Sì Simona sto bene" Poi sangue. E' stata l'altra ragazza ad incassare il colpo destinato a Yoh. Simona si precipita da lei

"Si... Simo... na... mi dispiace.... ho fallito... la spada non... non è venuta a.... soccorrerci". Mormora a fatica, tenendosi una mano sulla pancia. Simona scoppia in lacrime. 

"Non mi importa della spada! Ti prego, resisti! Non lasciarmi! A...."

"NON LASCIARMIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Simona si desta di soprassalto, e si porta una mano sul cuore, che batte all'impazzata. Di nuovo questo terribile sogno...

 

Salve! Ecco una nuova fan fiction. Intanto volevo dire che la storia inizia ora, nell'anno 2000 per la precisione, e la protagonista sarà appunto Simona. Quei due pezzi dell'anno 1000 e dell'anno 1500 erano per far capire un pò come si sono svolte le precedenti battaglie con Christian ;) la prima è la sua vita originale, la seconda alla sua quinta reincarnazione, dato che si reincarna ogni secolo. Spero vi piaccia almeno un pochino.. recensite se volete, ci tengo molto! Bacioni

Sara Garcia

 

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Capitolo 2
*** tracce dal passato ***


La giovane si alza dal letto, dopol'ennesima volta in cui quel terribile sogno fa la sua comparsa nelle sue tormentate notti. Decide di cercare di calmarsi, ma la situazione non le risulta facile. Si prende il viso tra le mani. scuotendo il capo. In seguito si alza, per poi andare in cucina a bere un bicchier d'acqua. La ragazza torna a letto, per poi guardare l'ora: sono solamente le 2:30 della notte, mancano ancora diverse ore allalba. E a lei, tutto quel buio inizia a fare paura. Senza sapere esattamente perchè, prende il telefono e compone il numero del suo unico amico. L'unica persona al corrente di tutta la situazione. Sa che non è una cosa sensata ciò che sta facendo: quale pazzo si metterebbe a dirsturbare un'altra persona nel cuore della notte, e per un incubo? Ma d'altra parte, lui stesso le ha raccomandato più volte di chiamarlo, qual'ora ne avesse avuto bisogno, in qualsiasi momento del giorno e della notte. Dopo alcuni squilli, una voce maschile ed un pò assonnata risponde dall'altro capo del telefono. " Pronto?". Sussurra solamente, mentre lei prende forza e parla a sua volta. 

"Yoh, sono Simona. Scusami se ti disturbo a quest'ora della notte". Mormora la ragazza dai lunghi capelli color del sole, con voce alquanto tremante: no, più che un sogno ciò che le si presenta ogni notte le pare quasi una visione. Una visione che la terrorizza. E Yoh, il suo amico d'infanzia, è il solo che può aiutarla e calmarla. 

"Simona! Ma cosa è successo?". Chiede di colpo il ragazzo, interrompendo i pensieri di lei. E'comprensibilmente allarmato, in fin dei conti non è una cosa esattamente normale che la sua amica lo chiami a quell'ora. Che abbia ricevuto delle brutte notizie, o le sia successo qualcosa di grave? Perchè lo ha percepito chiaramente, ha il tono di chi sta per mettersi a piangere a dirotto. Nemmeno il tempo di dirlo, in effetti.

"Ho fatto di nuovo quel terribile sogno!" Scoppia in lacrime Simona, mentre Yoh la ascolta attentamente. " C'eri tu.. e... quella voce! Una ragazza che non conosco, e... oh mio Dio, mi sembra di uscire di senno minuto dopo minuto! Sono ormai settimane che questo sogno mi perseguita! ". Si sfoga la giovane, mentre lui cerca di calmarla come può.

"Simona, calma, va tutto bene... senti, vuoi che venga da te?". Chiede, capendo che per telefono non riuscirà a risolvere la situazione: la sua amica pare a dire poco sconvolta, e d'altronde la comprende: non deve essere facile per lei, seppur si tratti solamente di sogni. 

"S.. Si... Grazie, Yoh". Risponde Simona, cercando di smettere di piangere. Dopo un pò di tempo in cui la giovane ha indossato qualcosa che la renda più presentabile della sua sola camicia da notte, Yoh arriva a casa dell'amica. La ragazza, non appena aperta la porta d'ingresso gli si butta letteralmente tra le braccia. Quel sogno la spaventa davvero tanto, e solo la presenza di Yoh pare chietarla un pò. Rimangono a parlare tutta la notte, e tra una cosa e l'altra la giovane finisce per parlare anche dei recenti avvenimenti che hanno colpito la sua famiglia: è molto sconvolta dalla recente scomparsa del padre, Owen. Sua madre è morta alla sua nascita, ed ora suo padre è scomparso dalla casa in cui viveva, solo. Le aveva detto che partiva per un viaggio, ma a quanto pare era una scusa per scomparire dalla circolazione, o forse gli è capitato qualcosa di grave che tutti ignorano. Simona non voleva lasciarlo partire, ma il padre l'aveva persuasa, anche perchè non ci sarebbe stato verso di fargli cambiare opinione. L'indomani, la giovane Simona sarebbe dovuta partire per Londra per lavoro, e Yoh l'avrebbe accompagnata. Lei si fida di lui, è suo amico sin dall'infanzia e non c'è altra persona che vorrebbe accanto in questi momenti di sconforto, ma anche in quelli così importanti per la sua carriera lavorativa: infatti l'indomani stesso avrebbe dovuto incontrare un noto profumiere londinese, Ed è più che convinta che, con il suo aiuto, realizzerà il suo sogno: diventare una profumiera affermata.

In uno sconosciuto posto della Siberia, nello stesso istante.

In un tempio un tempo appartenuto ad antichi monaci Buddisti, si può intravedere un'intensa luce violacea, dalla quale fa la sua comparsa un ragazzo, che avrà all'incirca 25 anni, almeno a prima vista. Ha una lunga chioma corvina e con degli occhi azzurro mare a dir poco magnetici. Si inginocchia di fronte ad una bara di ghiacco, e dopo alcuni secondi di silenzio comincia a parlare. "Mio signore, se mi sentite datemi un segno, vi prego.". Secondi di interminabile silenzio. Il ragazzo stringe i pugni, arrabbiato: che si sia dunque sbagliato? Che non sia ancora il tempo? Ma un fulmine nero gli fa cambiare rapidamente opinione. Poi fa la sua comparsa uno spirito, che ha le sembianze di un ragazzo biondo, che dimostra 20 anni umani. Probabilmente, l'età in cui è morto.

"Lucifer...". Mormora solamente quell'anima, chiamando per nome il ragazzo che ancora ora è inginocchiato, parendo quasi sdraiato a terra. Alza lo sguardo, emozionato: se riesce a vedere lo spirito del suo signore, significa che si è già reincarnato nel suo corpo terreno! I tempi sono finalmente maturi.

"Mio signore, finalmente! Sono felice che la vostra anima sia di nuovo libera! ". Riesce a dire il moro, felice e tradendo le sue emozioni dal tono di voce. 

"Si, Lucifer. Dopo cento anni di esilio, finalmente eccomi di nuovo sulla Terra ". Sogghigna lo spirito, per poi puntare il suo sguardo di ghiacciov su colui che, a quanto sembra, è il suo sottoposto. " A proposito, hai notizie della ragazza?". Gli chiede, mentre l'altro scuote il capo in segno di diniego. 

"Purtroppo non so quale sia la discendente della famiglia Knight che vi dovrà affrontare. Al momento, so solamente che la matriarca è deceduta e che Owen Knight è scomparso chissà dove..." Silenzio. Un silenzio tombale. Lucifer non sente più la presenza del suo signore, e dopo poco anche lo spirito scompare lasciando una ventata d'aria gelida. Dopo qualche istante compare un secondo ragazzo dai capelli corvini e dagli occhi color del ghiaccio. Appoggia una mano sulla bara di ghiaccio che poco prima Lucifer stava contemplando, eppure pare che il freddo non gli faccia assolutamente nulla.

"Alzati, Lucifer. Non restare li in ginocchio". Gli parla semplicemente, eppure all'altro passano alcuni brividi di terrore lungo tutto il suo corpo: trovarselo di fronte, finalmente reincarnato al cento per cento, è una cosa che gli da soddisfazione e lo terrorizza allo stesso istante.

"Nobile Christian! Siete rinato, dunque! ". Esclama semplicemente il sottoposto, alzandosi da terra come gli è stato ordinato. Ebbene si, è rinato nella sua decima reincarnazione. Colui che la famiglia Knight teme pià di ogni altro, colui sul quale, quasi mille anni fa, fu posto un sigillo per impedirgli di ritornare in vita per fare del male all'intera umanità e distruggere il mondo, ricreandone uno di soli stregoni. Ha un aspetto totalmente diverso dal suo originale, ma queste sono solo bazzecole per lui. Christian, o meglio colui he ospita il suo spirito in questa vita, mette una mano sulla bara di ghiaccio dove è sigillato il vero corpo del signore degli stregoni.

"Com'è bello.. in questi mille anni, il mio vero corpo è rimasto bello come allora". Sogghigna: il sortilegio che pose novecento anni fa, nella sua prima reincarnazione, ha sortito l'effetto sperato: ha conservato il suo corpo bello ed inalterato, come fosse appena morto. Lo osserva bene: sembra quasi stia solo dormendo, eppure la ferita che si trova esattamente al cuore, punto in cui fu colpito mille anni prima da Owen Knight, contrasta con quel pensiero. La voce del suo sottoposto lo riporta alla realtà, facendolo voltare di scatto. 

"Intendete quando il fondatore della famiglia Knight, Owen, vi uccise sigillando poi il vostro vero corpo? ". Chiede ingenuamente il giovane, mentre il suo signore fa un cenno affermativo. 

"Esatto. Il suo scopo era impedirmi di rinascere. Ma non ha calcolato che la mia anima, una volta libera, avrebbe potuto reincarnarsi. E così fu, dopo cento anni esatti. " Christian ricorda come se fosse ieri la prima volta che si reincarnò e combattè contro una componente della famiglia Knight. Ella aveva capito l'errore del suo antenato, ma ormai non poteva porvi rimedio, inquanto ciò avrebbe significato rompere il sigillo sul corpo del signore degli stregoni, per poi sigillarlo nuovamente insieme alla sua anima. Ma capì anche che ogni volta che lui si reincarnava, i suoi poteri aumentavano. E alla decima reincarnazione avrebbe potuto anche tornare nel suo corpo originale, ripristinando il suo antico potere. Lo scrisse nel suo diario, che venne tramandato da madre in figlia. Ma Simona non ha ancora trovato questo diario, probabilmente era ancora in possesso del padre e della madre. E Christian, ora che è rinato sulla Terra, non ci mette molto a percepire i poteri della ragazza, che però sono ancora sopiti in lei. I poteri che i suoi antichi avi le hanno trasmesso. "L'ho trovata! C'è una sola Knight che mi potrebbe affrontare, in questa vita. E a quanto pare, non sa nemmeno di possedere delle doti magiche. Sarà sin troppo facile ". Ghigna vittorioso, mentre Lucifer, a quelle parole, si volta di scatto verso il suo signore. E' senza parole. I suoi poteri sono davvero impressionanti! Com'è riuscito, in un solo momento, a trovare la sua rivale di quest'epoca? Improvvisamente tuttavia, l'espressione del signore degli stregoni muta, tramutandosi in uno sguardo carico d'ira. "E' incredibile... c'è anche lui!" Sibila poi Christian, mentre l'area circostante viene ricoperta da una coltre gelata. Lucifer non comprende il senso di quella frase, ma non vuole chiederlo a Christian. Infatti vede che è visibilmente innervosito dalla scoperta che ha fatto, e si sposta poco prima che anche i suoi piedi vengano congelati. "Andiamo, ho da sbrigare una questione... ". Conclude solamente il giovane dai capelli corvini, mentre Lucifer si alza e gli va vicino. I due spariscono in un fulmine nero. Cosa vorranno fare? Dove saranno diretti?

Simona intanto si è svegliata. La cosa che l'ha fatta destare è l'intenso aroma del caffè. "non deve mancare molto, è già scattato il timer del caffè..." Pensa, ma non ha proprio voglia di alzarsi. Gli occhi ben chiusi, incollate le palpebre "Rimmel in eccesso tolto troppo in fretta, ieri sera prima di andare a dormire?" Pensa poi. Apre gli occhi e guarda Yoh, che si è addormentato accanto a lei. Gli accarezza i capelli ed il viso, poi sorride. E' rimasto a dormire con lei! Che tesoro, pensa semplicemente la bionda. Un altro l'avrebbe certamente mandata al diavolo, e con ragione! "Yoh, svegliati, è mattina. Tra poco dobbiamo partire". Lo chiama, ma il ragazzo non pare volerne sapere di svegliarsi. " Yoh! Insomma, svegliati ". Lo ammonisce lei. Yoh, però, non sente la voce dell'amica. Sta sognando.


Sogna un uomo che impugna una spada. Lo vede in faccia. Ma... quell'uomo è identico a lui!! Gli assomiglia moltissimo! E stà affiancando una sorta di giullare ed un mago, che, a ben guardare, assomiglia tantissimo a Simona! Stanno combattendo, ma Yoh non riesce a vedere in faccia il loro avversario. Improvvisamente, il mago viene sbattuto a terra, e cade ai piedi del giullare. "Accipicchia! Yoh, ti sei fatto male?!". Chiede quest'ultimo, mentre l'altro scuote il capo. 

"Io sto bene, Deacon! Presto, corri! Aiuta Owen, non c'è più molto tempo!". E' come un ordine, al quale il giullare Obbedisce. Si affretta, e soccorre l'uomo chiamato Owen. Lo spadaccino Yoh si rialza, e tiene a bada il misterioso avversario. A dargli man forte presto arrivano Owen e Deacon, ora nuovamente uniti.

"Miserabile, non vincerai mai nemmeno se ti dovessi reincarnare mille volte!" Il giullare è inviperito mentre pronuncia questa frase, e scaglia un attacco.

"Chiudi il becco, idiota!! Torna a fare ridere il sovrano, invece di impicciarti nelle battaglie altrui! " Gli grida il suo avversario. Owen sente quella frase verso l'amico, e si irrita. Va in suo soccorso e lotta, ma è disarmato. Yoh nota la cosa, e riflette: se continuerà così, Owen e Deacon verranno ammazzati! Guarda la sua spada, sospirando un istante.

"Owen! " Lo chiama, in modo che l'uomo si volti verso di lui. " Prendi la mia spada!" Yoh gliela lancia, ed Owen la impugna. Essa si illumina di un'intensa luce d'oro, come avesse percepito qualcosa e non fosse un'arma qualunque.

"Grazie, Yoh. In tuo onore, io ribattezzo questa spada con il nome di spada di luce "

"Di luce.. Di luce... Di luce... Yoh.. Yoh... Di luce.. Yoh... Yoh! Svegliati! E' il tempo di svegliarsi! Yoh! YOH!! "


"Cosa volete?!!"Yoh si desta di soprassalto, gridando questa frase ed a dir poco sconvolto. Simona di sposta da lui in fretta e furia e lo guarda. Il ragazzo respira a fatica, per poi riprendersi un momento.

"Yoh! va tutto bene...?". Chiede la bionda, mettendogli una mano sulla spalla. E' evidente che anche lui ha avuto un incubo! 

"Ho fatto... un sogno stranissimo... ma sembrava una sorta di visione, un ricordo ". Commenta lui, mettendosi una mano sulla fronte. La ragazza rimane sorpresa nell'udire quelle parole. Gli si siede accanto, spostandogli una ciocca di capelli dal viso e porgendogli un bicchiere d'acqua, che lui beve a piccoli sorsi.

"raccontami". Lo incita la giovane. Lui le racconta tutto nei minimi dettagli, soffermandosi sulle somiglianze. Simona rimane stupita, e sembra riflettere. "Prima io, poi tu... accidenti, che storia strana". Fa lei, mentre Yoh ride, nervosamente. Come se nonc redesse affatto che tutto ciò sia frutto del caso.

"Sarà una coincidenza" Le risponde poi, mentre lei lo guarda ed annuisce, perplessa. Ma in fondo, il ragazzo sa che non è così. Ha come una sensazione. Sente come qualcosa di perso in fondo al suo cuore. Una sorta di voce che gli dice di non mollare. Di non credere che questa è una coincidenza, perchè non lo è affatto. E continua a pensare alla figura di quell'uomo, di quello spadaccino. Si chiamava come lui, e tra l'altro era identico a lui. Coincidenza? No, lui non crede proprio... ed è anche piuttosto turbato.


Salve a tutti! Ed eccomi qua con un nuovo capitolo, che ne dite? Abbiamo conosciuto Yoh, il migliore amico di Simona, ed abbiamo anche conosciuto la protagonista. Ma insieme a loro, hanno fatto la loro comparsa anche i cattivi: Christian e Lucifer stanno dando la caccia alla ragazza, unica erede della famiglia Knight in grado di fermare il signore degli stregoni. Ma in tutto ciò, come mai sia Yoh che Simona hanno iniziato ad avere quei brutti incubi? Chi saranno quel giullare e quello spadaccino che affiancavano Owen Knight, colui che uccise il grande Christian Ajibana? Per saperlo, dovrete attendere il capitolo tre! Intanto, mi farebbe piacere vedere le vostre recensioni per sapere come vi pare questa storia! Un bacio 

SARA GARCIA

 

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Capitolo 3
*** Strani incontri ***


"Assomigliava a te?". Chiede Simona a Yoh, mentre il ragazzo le racconta nei dettagli il sogno che ha fatto. I due amici sono ora seduti sul divano, e la ragazza ha appena addentato un croissant. Il bruno sospira, per poi ripeterle per la seconda volta ciò che detto in precedenza. 

"Sì, Simona, ti giuro! Sembravo io in una vita precedente". Le risponde, con una certa enfasi: non si è di certo divertito a vedere uno strano tizio uguale a lui che combatteva contro qualcuno senza volto, o meglio, lui non lo ha proprio scorto. Sentiva solo una grandissima negatività provenire da costui, ed un forte legame con le altre due figure accanto al suo " sosia ". 

"Ed il mago assomigliava a me hai detto?". Chiede Simona, interrompendo i pensieri del ragazzo. Yoh annuisce, bevendo un sorso del proprio latte dalla tazza. 

"Sì, aveva i tuoi stessi occhi e la tua stessa espressione fiera. Mentre il giullare non l'ho ricollegato a nessuno. E la cosa più sconvolgente, è che lo spadaccino si chiamava Yoh, proprio come me! Ed il mago come tuo padre, Owen". A quell'affermazione, Simona sente che in quel preciso momento il suo cuore ha accelerato i battiti, il breve tempo di un secondo, poi è tornato ad un battito normale, per quanto sia possibile.

"Ma... ne sei certo? Si chiamava proprio... Owen?". Chiede nuovamente, quasi timorosa o sperano di aver capito male. Ma la reazione di Yoh, che annuisce risoluto, non lascia adito ad alcun dubbio. 

"Certo! Yoh era lo spadaccino, il giullare Deacon ed il mago Owen. Anche l'ambiente, a ben guardare, era.. come dire... diverso. Sembrava di un'altra epoca. Un tempo passato, antico. Però non ho proprio idea di che epoca fosse ". Silenzio. Entrambi riflettono. Poi Yoh guarda Simona e prende parola.

"Simona... non mi sarei mai aspettato di dirlo proprio io, ma secondo me non è una coincidenza...". Ammette. Non è tipo da questo, ma ultimamente crede molto al destino e non crede più ci siano delle coincidenze. Ogni cosa, anche la più elementare, succede per un motivo ben preciso. 

"In effetti hai ragione... prima io, poi tu". Ammette anche Simona, dando ragione all'amico, che la guarda per poi scuotere il capo.

" Beh, non pensiamoci più! Hai dei bagagli da finire di preparare, ed abbiamo un aereo da prendere! ". La incita lui, dandole una leggera pacca sulla spalla. " Vado a casa, ci vediamo all'aereoporto tra qualche ora. Devo preparare anche io le mie cose ". Fa il giovane, e Simona annuisce: è felice che Yoh si sia offerto di accompagnarla nel suo viaggio, le da forza e coraggio saperlo vicino a sè in un momento per lei così delicato. I due ragazzi, dopo alcune ore in cui entrambi hanno ultimato i preparativi del viaggio, arrivano all'aereoporto. Simona è emozionatissima: appena arriverà a Londra incontrerà il famosissimo Alessio Saalfeld, il profumiere che lei da sempre ammira. Egli è molto stimato, ed ha scoperto molti giovani talenti. Spera davvero che accetterà di collaborare con lei. I due giovani si siedono, in attesa dell'aereo. Yoh guarda l'orologio qualche istante, per poi fare per dire qualcosa. Ma una ventata gelida lo fa ammutolire, ed una voce alle loro spalle lo fa girare di scatto. 

"Voi credete nella reincarnazione?". E'una voce maschile, fredda. I due giovani rimangono raggelati per qualche istante, a Yoh quella voce non pare nuova e forse nemmeno a Simona, anche se è a livello inconscio che le pare di averla già sentita. 

"Cosa?" Dicono all'unisono e voltandosi verso chi ha parlato. E' un ragazzo moro, ed avrà all'incirca 28 anni, l'età di Simona. La prima cosa che la ragazza nota di lui sono i suoi intensi occhi azzurri. Quasi ne rimane fulminata, tanto sono belli. Gli stessi occhi di Yoh, si ritrova a pensare.

"Reincarnazione?" La voce dello stesso Yoh riporta la ragazza alla realtà, facendole scuotere violentemente il capo.

"Sì, voi due ci credete? Sapete... io ci credo, e molto" Ghigna il ragazzo, in un modo quasi crudele ed un pò sadico. Si avvicina a Yoh, in modo che solo lui oda ciò che stà per dirgli "Chissà... magari io sono la reincarnazione di uno stregone malvagio e tu di uno spadaccino.. eh, Yoh?" Il ragazzo in questione impallidisce di botto, e Simona lo vede ma, non avendo udito ciò che il misterioso nuovo arrivato ha detto, non ne capisce la ragione.

"Che c'è? Stai poco bene?" Chiede il misterioso ragazzo a Yoh, vedendolo sbiancare tipo cadavere. " La mia era una supposizione come tante, non pensavo di turbarti così tanto ". Incrocia le braccia, ed è ovvio che mente: il suo scopo era esattamente turbare Yoh, su questo non c'è dubbio. Il perchè tuttavia, è ignoto. 

"Ma tu... chi diavolo sei?". Chiede il castano, riscuotendosi dal proprio torpore e con aria alquanto seccata da quell'atteggiamento. 

"Già, che maleducato, non mi sono neanche presentato... sono Deacon Williams, e come voi devo prendere l'aereo che andrà a Londra. Volevo solo fare amicizia ". Ride appena, mentre Yoh continua a fissarlo gelidamente: quel ragazzo ha un non so che di strano. 

"Io sono Simona... Simona Knight" Si intromette nella conversazione la bionda. Deacon la guarda, ed a Yoh passa un brivido lungo tutta la schiena, come di paura. Come se, per la seconda volta, qualcosa in lui stesse cercando di metterlo in guardia su qualcosa. 

"Knight hai detto? Sai, sei famosa, nella mia famiglia". Risponde Deacon, mentre Simona rimane sorpresa, e si indica con il dito.


"
Io?". Chiede alquanto sbigottita: non ha fatto niente per farsi conoscere addirittura in Inghilterra! 

"Si, tu! O meglio, i tuoi antenati. La famiglia Knight è molto conosciuta. Nel Medioevo ha compiuto una grande impresa". Le risponde Deacon, ed è vero: la famiglia Williams ha sempre avuto una gran stima per la famiglia Knight, conoscendo le grandi imprese da loro compiute nel mille. 

"E cioè?" Chiede Simona, volendo saperne di più: in fin dei conti, si tratta pur sempre della sua famiglia! Deacon fa per risponderle, ma all'improvviso viene annunciato che i passeggeri devono recarsi a bordo dell'aereo. "Oh, dobbiamo andare, Yoh ". Fa la nragazza, ma il suo amico pare imbambolato a fissare quel paio meraviglioso di iridi celesti di fronte a lui. " Yoh!" Lo squote la bionda, ma nuovamente non ottenendo da lui alcuna risposta. Il ragazzo ha lo sguardo fisso su Deacon. C'è qualcosa in quel ragazzo che non lo convince affatto. Non sa perchè, ma quello strano individuo non gli piace per nulla. L'altro si limita a fissarlo dritto negli occhi con il suo sguardo di ghiaccio, mentre un ghigno poco rassicurante gli incornicia di nuovo il viso. "Yoh! Ci sei?! ". Si spazientisce Simona, mentre Deacon passa davanti al castano. 

" Cosa c'è, Yoh? Perchè non rispondi alla tua amica? ". Chiede, mentre l'altro si riscuote di colpo, non appena il contatto visivo tra loro si interrompe. 

"Certo Simona, andiamo! Scusami, ma ero sopra pensiero". Si giustifica il ragazzo, mentre lei annuisce perplessa. Si gira verso Deacon, porgendogli la mano. 

"Spero di rivederti, Deacon". Sorride dolcemente, mentre lui stringe la sua mano, così forte che quasi le fa male. Eppure quel contatto è gelido: la mano del giovane sembra infatti un pezzo di ghiaccio! 

"Ci rivedremo sicuramente, Simona". Sogghigna lui, per poi farle un cenno di saluto con la mano dopo averle dato le spalle ed essersi incamminato. Lei annuisce incerta, poi va con Yoh, ed insieme prendono l'aereo. Yoh è piuttosto taciturno. Simona ogni tanto lo fissa, poi si decide a chiedergli il perchè di tutto quel silenzio.

"Yoh, ma che c'è? Mi sembri piuttosto strano". Ammette, mentre lui rimane a braccia conserte e con lo sguardo fisso sul sedile di fronte a lui. 

" Quel ragazzo che abbiamo incontrato... non mi piace per nulla. Mi ha detto una frase strana. Precisamente: " e se io fossi la reincarnazione di uno stregone malvagio e tu di uno spadaccino che ha lottato contro di me?" Non ti pare strano?". Chiede, mentre Simona sgrana gli occhi dalla sorpresa.

"Ha detto questo?" Chiede, e Yoh annuisce per poi finalmente guardarla, occhi negli occhi.

" Si. Prova a riflettere: prima quei sogni in cui io sembravo uno spadaccino, ed ora quel tizio che somiglia a quel giullare che accompagnava me ed il tizio che sembrava tuo padre versione giovanile. Ed in fine, lo stesso ragazzino se ne esce con una frase simile. Sono sempre più convinto che questa storia vada chiarita al più presto, c'è dietro qualcosa di misterioso ". Commenta, mentre Simona si rende conto che Yoh ha ragione: quel Deacon non convince nemmeno lei. Più che lui, sono i suoi modi ed il suo sguardo ad averla turbata. ma è anche vero che non lo vedrà più, quindi perchè preoccuparsi? Cerca di non pensarci molto. In un altro angolo dell'aereo, però, c'è anche Deacon, che ha seguito Yoh e Simona di nascosto e si è messo in un punto in modo da sottrarsi alla loro vista, ma da avere loro ben visibili. I suoi fini sono imperscrutabili, ma fissa Simona con un ghigno.

"Finalmente ti ho trovata. Ed ora non puoi più sfuggirmi". Commenta tra sè e sè. " La giovane Knight, ti ho cercata a lungo. Ed ora eccoti qui ". Proprio in quel mentre, Simona si sente spiata e si volta un momento. Poi scuote il capo violentemente. Chi può essere che la spia? Nessuno! La ragazza si è messa il soprabito della sua amata mamma, la quale le manca molto. Ed il fatto che suo padre sia misteriosamente scomparso, certo non migliora le cose. Abbraccia Yoh.

"Che c'è, Simo?". Le chiede il ragazzo, sentendosi abbracciare dalla giovane, che a sua volta scuote il capo e soffoca il viso contro il soprabito dell'amico. 

"Nostalgia... abbracciami, ti prego". Gli chiede, in cerca disperatamente di un conforto, e di calore. Lui la abbraccia, stringendola forte a sè. Deacon stà osservando la scena, e pare essere furioso nel vedere Simona che abbraccia quel ragazzo. Dalla rabbia, stringe i pugni talmente forte fino a farsi pure sanguinare la mano, ed alcune gocce di sangue cadono a terra.

"Tu! Ragazzino, come osi? Come osi anche solo sfiorarla?" E' sempre più geloso, anche se nememno lui ne capisce bene la ragione. In fin dei conti, ha conosciuto Simona solo da qualche ora! Eppure... Vorrebbe essere lui al posto di Yoh, insieme a Simona. Ebbene sì, si è innamorato della ragazza a prima vista, il così detto colpo di fulmine. Ma per ora, si impone di stare calmo e di non fare mosse avventate: ci sarà tempo per agire. 


Salve ragazzi! Ed eccomi qua con un nuovo, esplosivo capitolo! Abbiamo conosciuto Deacon Williams, che porta il nome dello stesso giullare che Yoh sognò. Coraggio, ditemi che idea vi siete fatti: cosa sta succedendo? Chi è in realtà il ragazzo appena conosciuto dai due amici? Aspetto pareri e recensioni, intanto volo a scrivere il capitolo quattro! Baci

Sara Garcia

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