La principessa baciata dalle Tenebre

di Sarah Shirabuki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il ballo ***
Capitolo 3: *** Il ritorno di Battler ***
Capitolo 4: *** Divisione ***
Capitolo 5: *** Alla ricerca di Kairi ***
Capitolo 6: *** Litigi e bugie ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Inghilterra, città di Londra. Anno 1800 circa. 

Una giovane donna cammina solitaria per il corridoio della sua immensa villa, proprietà della sua famiglia da secoli ormai. I suoi capelli biondi sembrano quasi brillare alla luce del sole, che filtra dalle finestre. Solo alcuni ciuffi le incorniciano il viso, mentre il resto è raccolto in un'elaborata acconciatura. Il suo vestito color blu notte copre il suo corpo perfetto, mentre gli occhi color del cielo della donna scrutano di fronte a lei. Pare essere pensierosa, tanto che si ferma ad osservare fuori dalla grande finestra del suo palazzo. Dopo alcuni minuti, una donna più anziana compare dietro di lei, esibendo un inchino rispettoso. " Milady, vostra figlia chiede di voi. Cosa le devo dire? ". Chiede, mentre la giovane nobildonna si volta verso la domestica, scrutandola per qualche istante per poi rispondere. 

" Ditele che arrivo subito, Alfreda. Grazie per avermi avvertita ". Risponde semplicemente. Il suo tono è calmo, ma la domestica avverte quel solito velo di tristezza che oramai accompagna sia la voce che lo sguardo della sua signora da molti anni ormai. Alfreda è sempre rimasta al fianco della sua padrona, e conosce la sua storia. Alza lo sguardo verso di lei: uno sguardo color ambra che nasconde mille segreti, tenuti ben celati nella memoria della domestica. 

" Milady, se permettete... ecco, sono anni che quella tristezza accompagna il vostro sguardo e la vostra voce, vorrei sapere se c'è un modo per poterla far scomparire. Io vi ho sempre voluto bene come una figlia, e non mi piace vedervi così ". Ammette, forse essendo un pò troppo audace. Ma per lei Ada, la signora del castello, è sempre stata come una figlia dopo la prematura scomparsa dei suoi genitori. La ragazza in seguito diventata una bellissima donna è cresciuta insieme a lei, che le ha fatto da madre. Ha avuto una figlia, del cui padre non si conosce praticamente nulla. Ed ovviamente la domestica non si è azzardata a domandare, in sin dei conti sono faccende di Ada. Ma è più che certa che da questo, dalla scomparsa del padre della piccola Lady Kairi dipenda la tristezza perenne della sua signora. Certo, davanti alla figlia si dimostra sempre allegra e sorridente, ma dentro soffre molto e non si sfoga con nessuno. In questo, pensa Alfreda, è molto simile alla madre defunta. I pensieri della domestica vengono interrotti dalla voce di Ada, che la sorpassa senza rispondere alla sua domanda. Alfreda la segue silenziosamente, ed entrambe arrivano ad una porta. Ada la apre, ed all'interno della lussuosa stanza, piena di peluches e di giocattoli, seduta sul letto c'è una bellissima ragazzina: avrà su per giù 16 anni di età, eppure conserva ancora gelosamente i ricordi della sua infanzia, giocattoli e peluches. Sulla scrivania stanno alcuni fogli scritti, probabilmente sono pagine del diario della sedicenne dai lunghi capelli rossi. Sua madre la guarda sorridendo un pò, per poi entrare nella stanza. 

" Kairi ". La chiama, mentre la ragazza si volta e, vedendo la madre, ricambia il suo sguardo con i suoi bellissimi occhi blu, un pò più scuri rispetto a quelli della madre. Probabilmente li ha ereditati dal padre, Ada lo ha sempre pensato: è bella proprio come lui. Ma ora non è il momento di pensarci. 

" Madre! Eccovi ". Sorride la rossa, per poi abbracciare la madre. " Vi stavo cercando ". Ammette, mentre Ada fa cenno ad Alfreda di entrare: anche per lei oramai la donna è di famiglia, e Kairi la considera oramai come una nonna. 

" Alfreda mi ha informata. Dimmi, cosa succede? Perchè quello sguardo? ". Chiede. Se n'è accorta subito: Kairi è come lei, dietro il suo sguardo felice cela un leggero broncio. La ragazzina incrocia le braccia, sbuffando. 

" E' di nuovo quell'incubo, madre. Non riesco più a dormire da un pò di tempo a questa parte, tutte le notti è la solita storia: qualcuno dai capelli biondi che mi perseguita, ma non capisco chi sia, non lo conosco! ". Sbuffa la rossa, mentre Ada riflette: nemmeno lei sa chi possa essere il misterioso ragazzo dai capelli biondi. Guarda la figlia, cercando di capire meglio. 

" E che ti ha detto, questa volta? ". Chiede, mentre Kairi scuote il capo. 

" Niente di nuovo: mi ha detto di seguire i segni, ma non capisco di cosa diavolo parla ". Sbuffa nuovamente, mentre Alfreda ed Ada si scambiano uno sguardo strano, senza farsi vedere da Kairi. La giovane si siede sul letto, seguita dalla madre che le accarezza dolcemente i capelli. 

" Ora non pensarci più, tesoro: dimentica quel brutto sogno e pensa che stasera ci sarà il ballo per la tua festa di compleanno. Diciassette anni non si compiono tutti i giorni, e tu devi ancora decidere il vestito ". Sorride, dandole un bacio sulla fronte e facendo recuperare il buon umore alla figlia, 

" E' vero! Alfreda, mi aiutereste voi? Da sola temo di non sapermi decidere ". Ride un pò la rossa, mentre l'anziana annuisce. 

" Sarà un piacere, signorina ". Sorride amabilmente, mentre Ada si alza. 

" Bene, vi lascio alle vostre cose. Tornerò tra poco, ora devo sistemare alcuni documenti ". Fa, per poi andare alla porta. Sorride ancora una volta alla figlia, per poi uscire e chiudere la porta, diretta al suo studio. Cosa si celerà nella famiglia Williams? 

Altrove, nel frattempo.

Un ragazzo entra annoiato in una stanza piuttosto buia. Non pare essere molto soddisfatto, anzi è piuttosto imbronciato. " Sono tornato! ". Grida, ma nessuno gli risponde. Il giovane continua a camminare, e con uno schiocco di dita fa accendere delle torce, che illuminano tutto quanto. " Caspita, che bella accoglienza... nessuno si è degnato di venire a darmi il benvenuto ". Sbuffa, dirigendosi verso un trono che pare vuoto. " Nemmeno lui... ". Conclude la frase, un pò triste. " Però, se lui non c'è... forse posso sedermi qua su, una volta tanto ". Pensa in fine il ragazzo, ma improvvisamente una folata di farfalle dorate lo investe letteralmente, costringendolo a coprirsi gli occhi ed il viso. Le farfalle sembrano tutte dirigersi al trono, scomparendo gradualmente. " Come pensavo ".Commenta in fine il giovane, per poi togliersi le braccia dal viso e guardare dritto davanti a lui. 

" Di un pò, nessuno ti ha insegnato che non si toccano le cose degli altri? ". Lo rimprovera una voce che lui ben conosce. Il ragazzo si limita ad inchinarsi in segno di rispetto. 

" Perdonatemi, è che non ho resistito... ", Ma viene interrotto dall'altro, che lo blocca con un cenno della mano. 

" Va bene, non mi interessa ". Commenta, per poi puntare lo sguardo verso colui che a quanto sembra è un suo sottoposto. " Allora? Hai fatto ciò che ti ho ordinato? ". Chiede, ed il giovane annuisce. 

" Si, ho fatto come mi avete detto. Ma per quanto tempo dovrà andare avanti? Comincio a stancarmi ". Si lamenta, mentre l'altro scruta fuori dalla finestra, dalla quale spunta un timido raggio di luna. 

" Ancora per poco, mio caro. Ancora per poco ". Fa un ghigno poco rassicurante, mentre l'altro rimane inchinato e riflette: cos'avrà in mente di fare il suo signore? 

Salve ragazzi! Eccomi, con una storia tutta nuova! Allora, abbiamo conosciuto Ada e la figlia Kairi, insieme alla domestica Alfreda. Che ne pensate di loro? In oltre, a fine capitolo abbiamo visto un misterioso ragazzo parlare con un altrettanto misterioso uomo: chi saranno mai costoro? A giudicare dall'apparizione del secondo, non sembrerebbero essere umani, ma quale sarà la loro vera natura? Coraggio, aspetto le vostre recensioni :D Spero di avervi incuriositi e che mi seguirete anche nel capitolo due! Baci

Mencia 

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Capitolo 2
*** Il ballo ***


Inghilterra, città di Londra. Anno 1800 circa.

E' arrivata oramai la sera a palazzo Williams, ed il salone è gremito di illustri ospiti: duchi, marchesi e nobili di ogni tipo sono in attesa dell'arrivo della padrona di casa, la contessa Ada Williams, e della sua primogenita Kairi: la ragazza sarà presentata per la prima volta in società, in tutti questi anni infatti la madre l'ha tenuta lontana dal mondo dell'aristocrazia, ritenendo che dovesse vivere come una ragazzina spensierata sino a quando non fosse stata abbastanza adulta per potersi integrare alla perfezione senza sentirsi sotto pressione per via delle domande che sicuramente ora le faranno. E sicuramente, anche suo padre sarà un argomento di conversazione: nessuno ha mai visto il marito di Ada, che nemmeno ha dato il cognome alla figlia ed è scomparso prima della nascita della figlia. Questo ha indubbiamente lasciato un vuoto incolmabile nel cuore della giovane contessina, che spesso chiede alla madre di parlarle di lui. Ma alle sue domande la contessa diventa schiva, preferisce non risponderle e si limita a dirle che suo padre se n'è dovuto andare per ragioni che nemmeno lei conosce, ma sicuramente non fu perchè non la voleva o la volesse abbandonare. O almeno, di questo si è convinta la donna che un tempo era una dolce ragazza dai boccoli biondi, un pò ingenua e credente ciecamente in quel sentimento chiamato amore. La contessa ha ormai finito di prepararsi, mentre Alfreda sta sistemando Kairi nella stanza accanto. Ada posa entrambe le mani sul tavolino, sospirando. I ciuffi biondi lasciati liberi dall'acconciatura le ricadono accanto agli occhi, che lei chiude per qualche istante. Si lascia andare ad una frase che non ha mai pronunciato il sedici anni. " Sei un vigliacco. Come hai potuto abbandonare nostra figlia in questo modo? Avresti almeno potuto tornare a vederla, una volta nella vita ". Sussurra, evidentemente si riferisce a suo marito. Non ha mai amato parlare o anche solo pensare a lui, ma nel giorno del debutto in società della figlia le è inevitabile: si chiede come mai se ne sia andato in quel modo, senza nemmeno tornare almeno per una volta a vedere la loro primogenita. Ma forse è meglio così: forse non era adatto ad essere padre, conoscendo il suo pessimo carattere forse avrebbe fatto più male che bene a Kairi la sua vicinanza. Forse l'avrebbe fatta soffrire e basta, senza degnarla di attenzioni, quelle di cui ogni bimbo necessita. Qualcuno bussa alla porta, facendola risvegliare da tali pensieri. " Avanti ". Risponde con tono fermo la nobildonna, finendo di darsi gli ultimi ritocchi. Dalla porta entra Alfreda, composta e silenziosa come sempre. Fa un rispettoso inchino. 

" Milady, la piccola Lady è pronta ". Sussurra, mentre la sua signora fa un cenno affermativo con il capo. Si volta verso la domestica, che nota di nuovo la tristezza nei suoi occhi, una tristezza ben più marcata della solita che oramai vela quei due bellissimi zaffiri. Le si avvicina, e nota che la contessa stava osservando una vecchia foto: lei che tiene in braccio una neonata Kairi, affiancata da un' Alfreda di sedici anni più giovane. " Signora, pensavate a Mylord dico bene? ". Chiede, intuendo al volo i pensieri di colei che a conti fatti considera una figlia. Ada pare incapace di trattenersi, e decide di sfogarsi: se riuscirà ad allontanare quel dolore prima della festa, forse potrà sfoggiare un falso sorriso convincente e non dare a vedere quanto invece soffra. 

" E' così, Alfreda ". Sussurra. La donna le si avvicina lentamente, ma senza osare toccarla. " Più ci penso più sono combattuta: da un lato, so che è un bene che sia stato lontano da Kairi. Forse uno come lui sarebbe solamente stato dannoso per la mia bambina... ma... ". Non finisce la frase che alcune lacrime le rigano involontariamente il viso. Alfreda si avvicina e le prende le mani, come farebbe con una delle sue figlie. 

" Ma dall'altra siete convinta che avrebbe almeno dovuto fare visita alla figlia, almeno una volta. O mi sbaglio? Credete che sarebbe dovuta essere una decisione di Kairi, se continuare a frequentarlo o meno. Pensate che si sia comportato da vigliacco meschino, è così? ". Chiede, mentre Ada non riesce più a trattenersi e scoppia in lacrime. La domestica la attira premurosa a sè, cercando di calmarla. " Sfogati, mia piccola Ada. Sfoga questo dolore, poi rialzati e sii forte per la tua Kairi: tua figlia ha bisogno di te, non la puoi deludere ". Le sussurra, dandole del tu. Una cosa che solo a lei, in rare occasioni ovviamente, è concessa. Una volta raccolto lo sfogo della sua signora la domestica le sistema nuovamente il trucco, e pochi minuti dopo anche Kairi entra nella stanza: come la madre indossa un vestito bianco, solo che a differenza di quest'ultima, che ne indossa uno con una leggera scollatura, lungo sino ai piedi, con lunghe maniche e impreziosito da risvolti azzurri, la Contessina ne indossa uno completamente bianco con maniche a sbuffo, mentre le sue braccia e le sue mani sono coperte dai guanti del medesimo colore del vestito. Ada la guarda, sorridendo. 

" Sei bellissima tesoro mio ". Sussurra, mentre la figlia pare piuttosto agitata. 

" Oh madre, e se poi faccio una brutta figura? ". Chiede, mentre Ada le si avvicina. Le mette le mani sulle spalle e fa cenno di no con il capo.

" Non farai una brutta figura. Sei splendida, e sarai la più invidiata di tutta la festa ". Le accarezza il viso, e la figlia finalmente sorride. " Ti voglio bene, tesoro mio. Non sai quanto ". le dice poi sua madre, mentre la figlia la abbraccia di slancio. 

" Ve ne voglio anche io, madre ". Risponde, mentre Alfreda si commuove leggermente a quella dolce scena. 

In salone già si sono levati alcuni brusii: tutti sono in trepidante attesa dell'ingresso della padrona di casa e della festeggiata. La loro attesa dura ben poco: dalla scala principale scendono infatti Kairi ed Ada, seguite da Alfreda. Le due donne sembrano ammaliare tutti i presenti, tanto sono belle. " Guarda caro! Quella è la figlia di Lady Ada ". Sussurra una nobildonna, mettendo il ventaglio accanto alla bocca per mascherare il fatto di stare borbottando. Il marito annuisce senza guardarla, mentre il suo sguardo è puntato sull'erede dell'immensa fortuna dei Williams. 

" E' vero. E' davvero una bellissima ragazza, ma mi chiedo solo chi sia suo padre: si sono perse le sue tracce poco prima della nascita della figlia, e Milady non ha mai voluto rivelare la sua identità ". Sussurra, mentre la moglie annuisce. La voce di Ada interrompe ogni brusio: la donna guarda tutti quanti con sguardo fiero ed orgoglioso, tenendo per mano la figlia. 

" Vi ringrazio per essere intervenuti alla festa. E' con immenso orgoglio che vi presento Kairi Williams, mia figlia ed erede di tutta la mia fortuna ". Annuncia, mentre un applauso si leva dalla folla di invitati. Kairi arrossisce, per poi fare un passo avanti incoraggiata dalla madre. 

" Vi ringrazio anche io. Spero che vi divertirete alla festa ". Dice solamente, non sapendo bene come comportarsi. Dei passi le fanno alzare lo sguardo, e davanti a lei appare qualcuno che a lei pare di conoscere: indossa un elegante abito da cerimonia, ha dei capelli biondi e degli occhi color dell'oceano più profondo. Il suo sguardo pare quasi gelare all'istante gli altri presenti, che non conoscendolo si pongono domande su chi sia. A dire il vero, anche Ada si domanda chi sia: forse è il figlio di qualche suo vecchio amico che non vede da molto, pensa. Il ragazzo arriva di fronte a Kairi, che avverte una sorta di brivido correrle lungo la schiena: è come se avesse già incontrato quel giovane nobile, ma non si ricorda dove. Lui fa un inchino rispettoso, guardandola.

" E' un onore poter essere intervenuto alla vostra festa, Lady Kairi. Permettete un ballo? ". Le chiede, mentre anche la sua voce da una strana sensazione alla ragazza. Rifiutare sarebbe comunque scortese, così annuisce. Fa un passo verso di lui, che le fa un baciamano degno di una principessa, per poi alzarsi mentre la musica inizia. I due apronole danze, e sono davvero alcuni dei più invidiati tra i presenti. Alfreda si avvicina alla sua signora, che la guarda. 

" Alfreda, tu conosci quel ragazzo?". Chiede, ma la domestica fa cenno di no. Il ballo prosegue per diverso tempo e senza intoppi. Ad un certo punto Ada decide di uscire, per prendere una boccata d'aria: con tutti quei balli le è venuta una leggera emicrania. Esce sul terrazzo, e lascia che la brezza serale le accarezzi il viso. Non si accorge che qualcuno la osserva, mentre lei sorseggia distrattamente il contenuto del proprio bicchiere. 

" Però, sono trascorsi così tanti anni ma non sei cambiata affatto, Ada ". Le dice qualcuno. Una voce che lei ben conosce, tanto da farla paralizzare senza voltarsi. La misteriosa persona fa un passo verso di lei, tenendo il suo bicchiere. " Dimmi un pò, perchè non mi hai invitato? Ho dovuto intrufolarmi di nascosto per assistere a questa festa, la festa della tua cara bambina ". Ghigna, mentre Ada si volta e lo vede. Sussulta, lasciando cadere a terra il proprio bicchiere. 

" Tu! ". Sussurra solamente, incredula e shoccata. Si appoggia alla balaustra per non cadere a terra dalla sorpresa. " Che diavolo ci fai qui? ". Chiede, mentre lui ghigna. 

" Come? Sono venuto a vedere tua figlia, che domande? Non è forse la sua festa? ". Chiede l'altro, restando impassibile alla reazione di Ada. Ma chi sarà mai?

Ciao a tutti! Ed eccomi con il secondo capitolo, che ne dite? Abbiamo finalmente fatto debuttare Kairi in società, ma due inaspettati invitati si sono presentati. Uno pare aver turbato Ada in modo abbastanza significativo, perchè? Chi sarà mai? Abbiamo anche visto l'affetto speciale che lega Alfreda alla sua signora, che ne dite di questo? Aspetto i vostri pareri e le vostre recensioni, e vi do appuntamento al capitolo tre! Baci 

Mencia 

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Capitolo 3
*** Il ritorno di Battler ***


Per qualche secondo regna il più totale ed assoluto silenzio: Ada sorregge a mala pena il bicchiere, mentre il misterioso uomo di fronte a lei la guarda, tradendo un ghigno di soddisfazione nel notare la tensione nello sguardo della bionda. Mentre la giovane nobildonna sta per rispondere la figlia fa la sua comparsa, chiamandola. " Madre sono venuta a... ". Ma non finisce la frase, notando che la madre non è sola. Ada sta per dirle di tornare dentro, ma il suo misterioso interlocutore è più rapido: si volta verso Kairi, e lei rimane folgorata dal suo sguardo, identico al suo. Stessi occhi color mare, e non solo: hanno persino lo stesso identico e raro colore di capelli: il rosso. Rosso come le fiamme, rosso come il sangue o tantissime altre cose. " Scusatemi, non volevo interrompervi. Torno alla festa ". Sussurra la ragazza, ma prima che Ada possa tirare un sospiro di sollievo, lui fa un inchino in segno di rispetto, per poi guardare Kairi dritta negli occhi. Un momento, pensa la rossa: ma dove ha già visto quello sguardo? 

" No, signorina. Non andate via, permettetemi almeno un ballo con la festeggiata. Dopo tutto, sono venuto apposta per conoscervi ". Sogghigna appena, mentre Kairi continua a sentire quella stranissima sensazione, come se si fossero già visti prima d'ora. Tuttavia rifiutare un ballo è segno di grande scortesia, questo lo sa. Annuisce, per poi fare un inchino accettando la proposta. Lui si limita a prenderla sottobraccio, mentre la duchessa Williams rimane sul bancone, appoggiata alla balaustra e tesa come una corda di violino tanto da non accorgersi dell'arrivo di Alfreda, che vedendo la sua signora sbiancare decide di avvicinarsi. Appena vede colui che sta in compagnia della giovane Lady non può fare a meno di sentire un brivido di paura, per poi avvicinarsi sino ad arrivare a pochi centimetri da Ada. 

" Signora! Signora, state bene? Ma quello era... ". Ada non dice nulla e rimane con lo sguardo fisso verso la domestica, che guarda prima il salone poi nuovamente Ada. " Signora, per l'amor del cielo! Dobbiamo allontanare subito la piccola Lady da quell'uomo! ". Sussurra, mentre la nobildonna si ridesta dal sonno ad occhi aperti in cui era caduta. 

" Lo so, Alfreda. Ma come faccio? Non possiamo certo interrompere la festa e dividerli, non ti pare? Che spiegazione darei a mia figlia? ". E' vero, pensa la serva: purtroppo non possono fare niente se non sperare che tutto vada bene. 

Nel frattempo, alla festa.

Kairi e l'uomo misterioso stanno ballando. La ragazza non riesce a fare a meno di percepire due sensazioni del tutto contrastanti: da una parte è agitata ed un pò a disagio, sta pur sempre ballando con un perfetto sconosciuto. Ma dall'altra le pare di averlo già visto in passato, come se da molto piccola lo avesse incontrato ed ora la sua mente gliene riportasse le memorie. " Voi chi siete? ". Chiede solamente la rossa, completando una giravolta. Lui da prima non le risponde, ma in seguito decide di scioglere il mistero. 

" Sono una vecchia conoscenza di vostra madre, piccola Lady. Siamo vecchi amici che si sono persi di vista ". Le dice solamente, ma alla ragazza pare quasi che ci sia altro sotto. 

" Potete almeno dirmi il vostro nome? E come mai non siete venuto prima, se siete così amico di mia madre? ". Chiede. forse un pò troppo curiosa. Ma non ci può fare niente, le parole le escono spontanee e non riesce a tenere a freno la lingua. 

" Battler. Mi chiamo Battler ". Le risponde solamente lui, mentre con un caschè degno di una principessa conclude il ballo. Kairi sta per chiedere altro, ma lui è più rapido: fa un inchino come ha fatto al loro incontro qualche tempo prima, per poi congedarsi. " Ora scusate, ma devo andare: purtroppo ho dei doveri che mi chiamano. Ma sono sicuro che ci rivedremo presto, Lady Williams ". Il suo ghigno ha tutta l'aria di essere una promessa, ed ora Kairi ne pare certa, lo rivedrà. Ma che cos'è quella sensazione che prova? In quel momento rientra anche Ada, ma vedendo che i due si sono allontanati guarda Alfreda, che naturalmente è sempre al suo fianco. 

" Alfreda, per favore tieni compagnia a mia figlia. Io torno subito ". Le chiede, mentre la domestica annuisce e mette le mani sulle spalle di Kairi, come se si trattasse della sua vera nipote. 

" Contate su di me, Milady ". Sorride, ma in realtà è preoccupata: dove vorrà andare Ada? La donna nel frattempo è corsa all'entrata principale, sollevando il lungo vestito per non finire a terra. Riesce a raggiungere Battler poco prima che se ne vada. 

" Aspetta! ". Grida, in modo che lui la senta. Il rosso non fa molto: si limita a fermarsi, dandole le spalle. 

" Cosa c'è? Adesso non riesci più a fare a meno di me, Ada? ". Le chiede, quasi deridendola. Ma la giovane duchessa riprende fiato un momento, per poi scendere i gradini. 

" Cosa vuoi? perchè questa sceneggiata? Il ballo con Kairi, la tua ricomparsa... perchè? ". Chiede, mentre lui non pare avere intenzione di guardarla, almeno non per ora.

" Quante domande, eppure lo dovresti sapere... ". Sussurra, per poi voltarsi verso la bionda, facendo un passo per poterla raggiungere ma fermandosi subito. " Dovresti sapere che tua figlia ha un ruolo molto speciale nel mondo degli stregoni. E tu sai bene che a sedici anni gli stregoni diventano maggiorenni e sono in grado di usare a pieno i poteri, no? ". Chiede, mentre Ada sbianca di colpo, appoggiandosi alla ringhiera. 

" Non osare avvicinarti a mia figlia, ti avverto! Lei non sa nulla del mondo degli stregoni, non conosce l'intera storia ed io voglio che continui a restare nell'ignoranza! ". Fa decisa, mentre lui incrocia le braccia deridendola in modo sarcastico. 

" Avresti dovuto pensarci prima di unirti ad uno stregone, non ti pare? Tua figlia è nata con un grande potere, ed è tempo che adesso lo usi per lo scopo giusto ". Rimane vago, mentre la bionda scuote il capo. 

" Non te lo permetterò mai ". Sussurra. In quel mentre anche Alfreda raggiunge la donna: Kairi è rimasta in salone a ballare con il misterioso ragazzo dai capelli biondi, ma la domestica ha sentito di dover raggiungere la sua signora. 

" Signora... voi? ". Chiede poi, riuscendo finalmente a vederlo: il misterioso uomo che poco prima aveva turbato Ada, ma che anche lei pare conoscere. 

" Oh, eccola qui: Alfreda! Da quanto è che non ci vediamo? ". Ride in modo maligno, mentre la domestica sorregge la sua signora. 

" Credevo che foste scomparso anni fa... ". Sussurra, ma Battler continua a guardarla gelidamente. 

" Invece eccomi qui. E credimi, sono tornato per restare: Kairi saprà tutta la verità, ed userà i suoi poteri per lo scopo giusto ". Ride in modo sadico, guardando poi Ada. " A presto, mogliettina ". Fa, per poi scomparire in una folata di farfalle dorate. Ada cade in ginocchio con le mani a terra, preoccupata. 

" Signora, cosa vi succede?! ". Si inginocchia accanto alla sua signora, cercando di aiutarla ad alzarsi. 

" Oh, Alfreda! Alfreda, ho così paura! Kairi non può scoprire la verità! Non può! ". Fa agitata. La domestica abbraccia forte Ada, mentre il ragazzo biondo che aveva invitato Kairi a ballare con lui ad inizio serata scompare a sua volta in un vortice di farfalle dorate, dopo aver assistito di nascosto alla scena. Torna dal suo signore, guardandolo. 

" Padre... ". Sussurra, attirando l'attenzione. " Cosa volete fare? ". Finisce la frase, mentre l'uomo che si è rivelato chiamarsi Battler guarda fuori dalla finestra di un vecchio castello. 

" Lo scoprirai presto, Len. Lo scoprirai presto ". Sogghigna, mentre Len lo guarda: cosa avrà in mente colui che si è rivelato essere suo padre? 

Salve a tutti! Perdonate il ritardo, ma ecco il capitolo tre! Allora, che ne dite? Coraggio, voglio sentire i vostri pareri e leggere tante recensioni :D Kairi ha ballato con un uomo misterioso, che si è rivelato essere un antico amico di Ada. L'ha chiamata mogliettina, come mai? In che periodo saranno stati sposati? In oltre conosce la storia della donna e sa la vera natura di sua figlia, cosa succederà? Cosa staranno architettando lui ed il figlio? Coraggio! Ditemi cosa ne pensate e che idea vi siete fatti! Ci vediamo prestissimo al capitolo quattro! Baci

Mencia 

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Capitolo 4
*** Divisione ***


Sono passati alcuni giorni dal ballo dei diciassette anni di Kairi. La ragazza pare serena e tranquilla, ha fatto amicizia con molti ragazzi della sua erà e pare essere spensierata e felice, seppur una domanda ogni tanto le baleni in mente: ma chi era quell'uomo dai capelli rossi, che ha ballato con lei per poi congedarsi in quello strano modo? Ha avuto la netta sensazione di conoscerlo, come se lo avesse già visto prima. Ma più ci pensa, più si affanna a cercare tra i suoi ricordi, più aumenta l'emicrania e le risposte non giungono. La giovane contessa decide di lasciare stare, ma così non è per sua madre. Ada Williams è nella sua stanza, indossa la camicia da notte ed è seduta di fronte allo specchio. La sua lunga chioma bionda è ora lasciata libera, e ricade morbidamente sulle sue spalle e le giunge ormai ben oltre le spalle. I suoi occhi azzurri scrutano la sua stessa figura riflessa, per poi dare uno schiaffo allo specchio, senza romperlo ma facendolo roteare su sè stesso per due o tre volte. " Basta, non ci devi più pensare, Ada. Non ci devi più pensare ". Sussurra a sè stessa, mentre qualcuno bussa alla porta. La donna intuisce chi sia, così risponde senza esitare, alzandosi dalla sedia e facendo scivolare il leggero strascico del suo indumento da notte sul pavimento. " Avanti ". Fa solamente, mentre dalla porta fa capolino Alfreda. La donna fa un rispettoso inchino, per poi guardare Ada. La nobildonna le fa un cenno con la mano. " Lascia stare le formalità, Alfreda ". Taglia corto la giovane madre di Kairi, mentre la domestica le si avvicina di alcuni passi.

" Milady, perdonate la mia sfacciataggine. Ma sono giorni che siete turbata, anche se ostentate sicurezza davanti alla piccola Lady. Ed è precisamente dall'incontro con quell'uomo... ". Afferma la domestica, mentre Ada la guarda con uno sguardo carico di rabbia, che non è rivolta verso la domestica, certo. E'rivolta verso colui che si presentò, qualche giorno prima, alla festa di sua figlia.

" Non me lo nominare nemmeno! Non tornerà più qui a palazzo, per ciò non c'è motivo di continuare a... ". Ma viene interrotta dalla domestica, fattasi un pò più audace data la caparbietà della sua padrona.

" Tornerà, e lo sapete meglio di me! Ha giurato di rivelare la verità a Lady Kairi, e credetemi, se lo conosco bene none siterà a farlo. Si vuole vendicare di voi per quanto accaduto anni fa, e nessuno gli potrà impedire di farlo ". Asserisce, mentre Ada sbatte una mano sul tavolino, arrabbiata.

" Allora, cosa proponete di fare?! Aspettarlo qui e permettergli di rivelare a Kairi la storia di suo padre e delle sue origini? Del vero motivo per cui lui sparì appena lei venne al mondo?! ". Chiede nervosa la giovane Williams, per poi dare le spalle alla domestica che ben comprende lo stato d'animo della padrona. Le si avvicina cauta, per poi metterle una mano sulla spalla.

" Dovete dirle la verità, Milady. Dovete essere voi a farlo, e dovrete essere rapida. Sono sicura che Battler ed i suoi stregoni si stanno già muovendo, e se sarà lui a rivelare la vera storia a vostra figlia, finirà sicuramente per distruggere il rapporto che avete con lei. Con la figlia che avete cresciuto con tanto amore e sacrifici. Vi prego, non siate caparbia! ". La ammonisce, mentre Ada scuote il capo con energia.

" Le dirò la verità quando io lo riterrò opportuno, Alfreda. Nè un giorno prima, nè dopo! ". E' testarda, non c'è che dire. E d'altro canto, pensa Alfreda, non può permettersi di insistere più di tanto. Sospira sconsolata, per poi allontanarsi.

" Fate come credete sia meglio. Ma in questo modo, state dando a vostro marito una grande opportunità, pensate anche a questo ". Sussurra, prima di congedarsi. Una volta rimasta sola, Ada butta aterra tutto ciò che si trova sul tavolino, nervosa.

" Perchè? Perchè sei tornato, dopo tanti anni? E eprchè vuoi dire a Kairi la verità su suo padre? ". Sussurra, come se qualcuno la sentisse. In effetti, una farfalla dorata passa proprio di fronte alla finestra della giovane nobile. Ma di questo, lei non si è ancora accorta.

Battler continua a ridere, divertito dalla scena appena vista: Ada ed Alfreda sembrano su due binari opposti, non vanno più d'accordo a causa di quella storia che solo in pochi sanno. Il signore degli stregoni non fa altro che deridere le due, mentre il figlio lo guarda ed incrocia le braccia. " Padre? ". Lo chiama, ma lui non gli da retta. Spazientito, il biondo alza la voce di poco, pur stando attento a non farsi udire. " Padre! Non mi pare il caso di godere di una cosa simile... insomma, quell'anziana ha sempre amato vostra moglie come fosse una figlia, ed ora non vanno più d'accordo per via di... ". ma viene interrotto da suo padre, che smette a fatica di ridere.

" Len, sei troppo stupido. Perchè stai a preoccuparti per quella vecchia e per mia moglie? Pensa piuttosto alla piccola, dolce Lady Kairi ". Fa ironico, con un pizzico di cattiveria. " Devi farle avere un incubi terribile. Così terribile da costringerla a lasciare la sua stanza, e scendere in giardino. Terrorizzala, non mi importa come farai ". Gli ordina. " L'importante è che la porti qui, da me ". Conclude, mentre il biondo scuote il capo.

" Ma non posso! Questa storia degli incubi va avanti da molto tempo, quella ragazzina sta iniziando inconsciamente ad usare i suoi poteri nascosti ed ha innalzato una bariera mentale per tenermi fuori. Non posso più farle avere quel tipo di incubi ". Spiega brevemente il ragazzo, ed è vero: ormai è parecchio tempo che, su ordine di suo padre, tortura la povera Kairi tramite i sogni. Ma recentemente, la giovane ha iniziato ad innalzare una potente barriera per impedirgli di tormentarla nuovamente. Alle sue parole, suo padre lo guarda ed in quel momento pare che quei due bellissimi laghi che sono i suoi occhi stiano bruciando d'ira.

" Ti stai rifiutando di obbedire?! E' da quando l'hai incontrata nel mondo reale che sei cambiato, forse non avrei mai dovuto avere così tanta fiducia in te! ". Si irrita, mentre suo figlio scuote il capo.

" Non mi rifiuto, ma non avrebbe senso! Sarebbe solo uno spreco di tempo e poteri ". Sibila a sua volta il biondo, adottando lo stesso sguardo del padre, che si irrita e lo spinge di lato.

" Ho capito che dovrò risolvere da solo la situazione. Tu non vali niente, proprio come tua madre! ". Si arrabbia, e quelle parole sembrano fare male a Len: lui non ha mai conosciuto sua madre. Sa solo che le somiglia parecchio, cosa che suo padre gli ha sempre fatto pesare, come se la colpa fosse sua. Non ribatte, perchè in fin dei conti non saprebbe che dire. Anzi, si. Una sola cosa ha da dire.

" Fate come vi pare. Se sono inutile, continuate da solo a tormentare quella poveretta, e fate voi in modo che venga in giardino! ". Grida, incurante del fatto che qualcuno possa sentirlo. " Si, somiglio a mia madre, e allora?! Ho sempre eseguito gli ordini senza fiatare, ed ora vengo ripagato così dal mio stesso padre! ". Conclude. Battler si volta di scatto, ma non ha il tempo di dire niente che suo figlio scompare in una folata di farfalle dorate, lasciandolo solo. Alterato, il signore degli stregoni strappa una manciata di rose bianche, e non si accorge che qualcuno è giunto dietro di lui.

" Quelle rose le avevate piantate voi stesso, quando voi e Milady vi sposaste. Ora le volete rompere? Perchè? ". Commenta una voce femminile. Lui rimane di spalle, ma pare riconoscere di chi si tratta. Alcune gocce del suo sangue finiscono a terra, le sue mani sono leggermente graffiate a causa delle spine.

" Non sono affari tuoi, vecchia. Torna alle tue mansioni e non dire a nessuno del nostro incontro, o sarà l'ultima cosa che farai ". La minaccia lui, senza mezzi termini. La donna tuttavia non ha paura, e gli si avvicina. Lo afferra per un polso per evitare che se ne vada.

" Perchè, Battler?! Perchè scomparire così, per poi ricomparire nella vita di Milady e minacciando di distruggere il rapporto con chi ha di più prezioso: Kairi. Perchè vuoi rovinare tutto? La odi così tanto? ". Chiede, dandogli del tu e dimostrando di conoscerlo. Battler si volta un momento, il suo sguardo puntato sul suo polso, trattenuto dalla donna.

" Lasciami, vecchia. Lasciami o te ne pentirai ". La minaccia nuovamente, ma la donna scuote il capo. " Alfreda, lasciami! ". Le ordina lui, rivelando che quella donna è Alfreda, la domestica di Ada.

" No! Prima mi devi rispondere! Perchè?! Un tempo avresti protetto Lady Ada contro tutto e tutti, adesso invece... ". Si ferma, mentre lui si irrita. Con un violento strattone si libera da quella presa, buttando a terra la domestica. Evoca la sua lancia dorata, puntandola senza esitazione ad Alfreda.

" Te lo ripeterò una volta sola, cerca di ricordarlo: tu non parlerai del nostro incontro. Non mi farai più domande su me e mia moglie, e soprattutto non farai alcunchè per impedirmi di rivelare tutto a Kairi. E'ora che qualcuno sia sincero con quella ragazzina, visto che per anni l'avete cresciuta nella menzogna e nelle bugie ". Alfreda deglutisce, capendo che sarebbe davvero capace di ucciderla se lo volesse. Trema, mentre lui ritira la sua arma. Una voce riscuote entrambi.

" Alfreda! Alfreda, dove siete?! ". La chiama. E' lei, Kairi. Battler riflette: non è decisamente il momento per dirle la verità, Alfreda correrebbe ad avvertire Ada e le due rovinerebbero ogni cosa. Intanto la giovane si avvicina, notando una figura di spalle. Il suo cuore prende un battito, e le lacrime iniziano senza sapere nemmeno lei perchè a pungerle gli occhi. " Chi sei? ". Chiede solamente, mentre lui evoca le sue farfalle dorate. Ne tiene una in mano, e la giovane dai capelli rossi porta una mano al cuore, come se si sentisse male. Cade in ginocchio, ed un flashback le attraversa la mente.


Un uomo. Un uomo la tiene in braccio, lei è neonata. Non ne scorge i lineamenti, però sa disentire tanto affetto verso di lui, un legame profondo. La piccola bimba, nata da qualche ora, tira una ciocca dei suoi capelli, mentre lui la rimette nella culla. " Questa sarà l'ultima volta che mi vedrai, Kairi Eva Willaims. L'ultima, sino a quando non sarai cresciuta e potrai comprendere tutto. Per adesso, questo è un addio ". Le sussurra lui, mentre la piccola crea diverse farfalle dorate, come a voler mostrare il suo disappunto. " sigillum summa ". Mormora solamente lui, ponendo un sigillo a forma di spirale sulla fronte della piccola, sigillo che scompare nel giro di un secondo. Lui la guarda per qualche istante. " Sedici anni. Sedici anni, e ci rivedremo ". Le sussurra, mentre la bimba crolla in un profondo sonno. Lui scompare in quelle stesse farfalle dorate, per poi non tornare mai più nella vita della piccola figlia.

Kairi sta ancora piangendo, o meglio: ha le lacrime agli occhi, ma non singhiozza più. Colui che ancora le da le spalle sta per andarsene, ma la ragazzina è più rapida. Si alza e lo afferra per il mantello. Pur non vedendolo in viso, lo percepisce: è lui. E'l'uomo del flashback, non ha dubbi in merito. " Papà! Sei tu, non è vero? ". Chiede solamente. Lui la guarda un momento, con il suo sguardo tagliente.

" Lasciami, mocciosa ". Le ordina, ma per reazione lei stringe ancora di più la presa.

" Rispondimi! Sei tu!? ". Chiede, mentre le lacrime tornano a rigarle il viso. Come fu prima con Alfreda ma meno bruscamente, lui si libera della sua presa e la spinge a terra. Poi un messaggio giunge alla mente di kairi, da stregone a strega. Uno che solo lei percepisce, ma le lacrime iniziano nuovamente a scendere mentre lui scompare in quelle farfalle dorate. " Aspetta! Papà, torna qui! ". Grida, ma è troppo tardi: è scomparso. Alfreda si precipita ad abbracciarla, mentre attirata dal trambusto arriva anche Ada. Alfreda sta cercando di calmare la giovane Lady, che piange a dirotto, gridando arrabbiata: era lui, ne è certa! Era suo padre, ed era uno stregone! La sua memoria non la inganna. E sua madre le ha mentito per anni! Nel sentire l'ultima frase di Kairi, Ada rimane shoccata, mentre Alfreda la guarda.

" Signora, è successo... Kairi l'ha visto ". Sussurra, mentre la bionda si avvicina alla figlia.

" Qualunque cosa tu abbia visto... ti prego, non è come sembra... ". Mormora, ma la ragazza si allontana dalle braccia di Alfreda e guarda la madre, con uno sguardo carico di ira.

" Vi odio! Mi avevate detto che mio padre era morto! Invece è vivo, lo so! Quell'uomo era mio padre, ed è uno stregone! Siete una bugiarda! ". Grida la rossa, mentre Alfreda la prende per il braccio e tenta di calmarla.

" Piccola Lady, portate rispetto a vostra madre! ". Tenta di dirle, ma Kairi non si lascia nemmeno toccare.

" Lasciatemi tutti in pace! Non vi voglio più vedere! ". Grida, mentre dalle sue mani compaiono alcune farfalle dorate. ALla loro scomparsa, la ragazzina è scomparsa. Ada cade in ginocchio, piangendo. Dov'è la sua Kairi? Cosa succederà adesso?

Salve a tutti! Ed eccomi con il quarto capitolo, che ve ne pare? Battler è davvero il padre di Kairi? Cosa accadrà adesso che la ragazza ha litigato con la madre, ed ha inconsciamente riattivato i propri poteri di strega? Cosa le avrà mai detto Battler, in quel pensiero che solo la ragazzina ha percepito? In tutto questo, perchè Alfreda ha tanta confidenza con il marito di Ada? Coraggio, recensite :) Ci tengo molto a sapere che ne pensate della storia! Cii vediamo al capitolo 5, baci

Mencia 

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Capitolo 5
*** Alla ricerca di Kairi ***


Kairi scompare in una ventata involontaria di farfalle dorate, mentre sua madre cade in ginocchio, a terra: è successo. Il suo peggior timore si è concretizzato, e non c'è stato bisogno dell'intervento di nessuno: il sigillo di suo padre sui ricordi di Kairi si è spezzato, e la ragazza ha ricordato suo padre. E, pur non avendolo mai visto, è riuscita a percepire il legamendi sangue e lo ha riconosciuto a distanza di anni. Dopo così tanto tempo, la vita le sta presentando il salatissimo conto. Perchè negare la verità anche a sè stessa? Ormai è evidente: Kairi è figlia sua e di uno stregone, il più forte tra gli stregoni. Lei li ha allontanati alla nascita della piccola, per proteggere la figlia da quel mondo così terribile. Si, perchè quello degli stregoni è un mondo di sofferenza, non esiste la felicità per chi porta in sè quei poteri, o per lo meno per coloro che portano il sangue di Battler. Alla nascita della figlia, lei pensò di dividerli, fuggendo con la piccola. Ma suo marito fu più rapido: pose un sigillo sui poteri della neonata, un sigillo che tuttavia si sarebbe dovuto spezzare entro sedici anni. Lo ha fatto un anno più in là e parzialmente, e questo è un bene in fin dei conti. I reali poteri di Kairi, la pesante eredità che le ha lasciato suo padre, devono rimanere sopiti. Ada ha un flusso di pensieri nella sua mente, come fosseroun fiume in piena. Tiene le mani in testa, per poi scoppiare in lacrime. " Perchè?! Perchè è dovuto succedere, Alfreda?! ". Grida, stringendosi i capelli e mandando al diavolo il decoro che da sempre la contraddistingueva. Alfreda non può sopportare di vedere la sua signora in quello stato: senza pensarci su si inginocchia a terra, prendendo la bionda tra le braccia.

" Ada, basta! Ti supplico tesoro mio, non piangere ". Sussurra, mentre Ada scuote il capo e si stringe alla domestica.

" No! Alfreda, mia figlia è scomparsa chissà dove e nel cuore della notte, usando le stesse farfalle dorate di suo padre! Potrebbe essere... ", Ma si ferma subito. Certo, ferma le parole ma non i suoi pensieri. La sua Kairi potrebbe anche essere finita nel regno degli stregoni, il regno della Stella Rossa. E se così fosse, sarebbe una preda perfetta per gli stregoni. Potrebbero catturarla e sottrarle i poteri, ucciderla senza che lei nemmeno se ne renda conto.

" Dovete prima di tutto calmarvi, vi prego! ". Tenta nuovamente Alfreda, vanamente: Ada non riesce a stare tranquilla, è agitata. In quel momento, una voce fa sussultare nuovamente la domestica, per la seconda volta in quella sera.

" Lascia stare, ci penso io a lei ". E'una voce fredda, ma per istinto la domestica scuote il capo.

" Tu no... ". Sussurra, ma l'altra persona la scosta da Ada, per poi inginocchiarsi e metterle una mano sulla spalla. A quel tocco, la giovane contessa sente come se il suo cuore si fosse fermato, ha già capito di chi si tratta.

" La troveremo. Riporteremo a casa Kairi, sana e salva ". Quella voce, allora non se l'è immaginata. La bionda si volta di scatto, i suoi occhi azzurri ancora bagnati dalle lacrime.

" Tu!? Ma se è solo colpa tua! Non avresti dovuto tornare nella vita di mia figlia! ". Grida arrabbiata, alzandosi. L'altra persona si alza a sua volta, ribattendo alle parole della donna.

" Colpa mia?! O forse è colpa tua, Ada Williams?! E' colpa tua e delle tue menzogne se ora nostra figlia è sparita chissà dove, e quasi sicuramente è finita nel regno degli stregoni! Se solo fossi stata più sincera con lei, a quest'ora non staresti frignando per la sua scomparsa! ". Le sputa addosso tutto il suo rancore lui, rivelando di essere Battler: ha percepito l'attivazione dei poteri di Kairi, la rottura parziale del suo sigillo. Ma ha anche percepito che è stata una cosa involontaria, dettata da una forte emozione. E quale emozione più forte di scoprire di essere figlia di uno stregone, e che la propria madre le ha mentito per anni ed anni facendole credere che suo padre fosse morto? Ada, a quelle frasi da parte del marito, non può fare a meno di indietreggiare, mentre ripensa a quando Alfreda, più e più volte, le disse di confessare la verità a Kairi. Ma lei non lo fece mai, ed ora eccola li a piangere. Forse Battler ha ragione, ma che importa ormai?

" Sentite, invece di stare qui a litigare... perchè non vi calmate entrambi e cerchiamo insieme una soluzione per cercare la piccola Lady? Come giustamente dicevate prima, potrebbe essere nel regno della Stella Rossa... ". Ma viene interrotta da Battler, che la guarda.

" C'è sicuramente. Le farfalle dorate ocnducono li, se non si è streghe o stregoni abbastanza esperti da saper controllare la destinazione ". Precisa. Riflette un momento, per poi sospirare. " L'odio che c'è tra di noi non è cancellato, solo accantonato. Solo per il bene di nostra figlia ". Commenta, guardando Ada dritta negli occhi. La donna, che nel frattempo ha smesso di piangere, fa un cenno affermativo con il capo.

" Per me va bene. Anche se non sarà piacevole ". Commenta solamente, mentre lui scuote il capo con aria strafottente, tipica di lui.

" La cosa è reciproca, Lady Williams ". Alfreda li guarda, sospirando: perchè? Perchè sedici anni prima non sono rimasti uniti? Il loro amore non è mai morto, se ci riflette bene. Se allora fossero rimasti insieme, le cose sarebbero diverse. Ada e Kairi avrebbero sofferto molto meno. Ma oramai è tardi per rivangare il passato. La domestica ritorna ad essere formale, e guarda i suoi signori riuniti dopo anni per una causa comune: trovare la loro bambina.

" Vorrei chiedervi come procederemo. Io sono umana, ma sappiate che non abbandonerò la piccola Lady. Verrò a cercarla anche io ". Commenta la domestica. Ada fa per parlare, ma Battler la precede.

" Sarà un percorso lungo e difficile, in cui potresti rimetterci quella pellaccia dura. Incontrerai stregoni senza pietà, te la senti comunque di venire con noi? ". Chiede, ed Alfreda annuisce. Battler sogghigna: sperava in una sua risposta affermativa. " Allora andiamo. Dobbiamo cercarla e riportarla qui, prima che possa incontrare qualcuno di molto, molto sgradevole ". Mormora, per poi prendere entrambe le donne per le mani, teletrasportandosi lontano da li con quelle farfalle dorate. Meta: regnod ella Stella Rossa.

Regno della Stella Rossa, stesso istante.

Il ragazzo dai capelli biondi sta camminando da solo per il bosco, non intenzionato a tornare a casa: è stanco. Stanco del fatto che suo padre gli faccia pesare continuamente la somiglianza con la madre, stanco di torturare una ragazzina che nemmeno conosce, stanco di tutto. Vuole solamente riposare, e basta. Dimenticare la sua missione e tutti gli ordini ricevuti, vuole solo la pace e la tranquillità. Si siede appoggiato al tronco di un albero, innervosito: dovrà cercare un posto dove ripararsi e vivere. Si, perchè non ha certo intenzione di tornare a casa da suo padre: non è la prima volta che litigano, e lui si è stancato. E'stanco di sentirsi solo colui che esegue il lavoro sporco, come fosse un semplice servo e non suo figlio. Lui non è a conoscenza del passato di suo padre, e nemmeno sa chi sia sua madre. Sa solo che se prova a chiederlo a lui si chiude ed inizia a gridare che non gliela deve nemmeno nominare. Improvvisamente una sgradevole sensazione ridesta Len dai suoi pensieri: è pioggia. Ha iniziato a piovere. " Fantastico! ". Commenta ironicamente il figlio di Battler, correndo in cerca di un buon riparo. Ma qualcosa attira la sua attenzione. Una cosa inaspettata...


Ciao a tutti! Ed ecco il capitolo cinque, che dite? Kairi è fuggita usando una parte dei suoi poteri, ed i suoi genitori sono di nuovo riuniti per cercarla. Cosa accadrà adessso? Intanto Len, ignaro di avere una sorella, è fuggito anche lui di casa. Cos'avrà visto nel bosco di tanto sorprendente? Che dite? Aspetto vostri pareri, baci

Mencia

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Capitolo 6
*** Litigi e bugie ***


Qualcosa, o meglio qualcuno di inaspettato attira l'attenzione di Len Ushiromiya, figlio di Battler e futuro signore degli stregoni. Il ragazzo sta correndo, per trovare un riparo dalla pioggia che si è scatenata di colpo. Improvvisamente tuttavia, il giovane dai capelli biondi si accorge di non essere solo, e ciò che vede lo sconvolge: una giovane sta piangendo, seduta contro lo stesso albero sotto il quale anche il biondo voleva sedersi. Passato il primo momento di smarrimento, le fa finalmente una domanda, la più logica in quel momento. " Ma che diavolo ci fai tu qui? Un'umana non può entrare nel regno della Stella Rossa ". Fa, mentre la rossa alza lo sguardo verso quello di lui: ha gli occhi gonfi dal pianto, e le lacrime stanno continuando a scendere. Sta per scoppiare nuovamente in lacrime, ma cerca di trattenersi.

" Len? ". Chiede, come se avesse sempre conosciuto quello stregone che da sempre tormenta i suoi incubi, ma che ora vede con occhi del tutto diversi: in fin dei conti, se è figlio di Battler, questo fa di lui suo fratello!

" Non mi hai risposto, che ci fai... aspetta, ma tu stai piangendo ". Si interrompe il biondo, notando le lacrime di Kairi: dopo essersi teletrasportata involontariamente infatti, la ragazza si è ritrovata in quel posto a lei sconosciuto, tuttavia ne è felice: meglio li che accanto ad una madre che le ha mentito per anni! Preferisce andare a cercare suo padre ed affrontarlo, chiederle con che coraggio l'ha abbandonata neonata.

" Perdonami, il fatto... ". Si blocca la ragazza, riprendendo a singhiozzare. " ... il fatto è... beh, io non posso più tornare a casa. Non più ". Commenta, scoppiando nuovamente in lacrime. Da parte sua, Len non sa se allontanarsi o abbracciare la giovane: potranno essere stati nemici, di razze diverse. Ma ora sono un ragazzo ed una ragazza, e lei ha l'aria di soffrire parecchio. " Ti prego, posso abbracciarti? ". Chiede lei, in lacrime. Lui rimane sorpreso, ma fa un cenno affermativo per poi avvicinarsi a Kairi, che gli corre letteralmente tra le braccia, dando sfogo alla sua disperazione ed aggrappandosi alla sua giacca. " La mia vita, tutto è stato un'orribile menzogna, Len! Tutto! ". Sbrocca la giovane, mentre lui la stringe forte e la lascia sfogare. " Mia madre è una bugiarda, mio padre un meschino che mi ha abbandonata! Ora non ho più nessuno! ". Continua a dare sfogo al suo dolore, mentre Len rimane sorpreso: come mai ha parole tanto dure per i genitori?

" So di non essere la persona più adatta, ma sei stata tu a chiedermi aiuto: se vuoi sfogarti e dirmi tutto, forse potresti stare meglio, no? ". Chiede il biondo, mentre lei lo guarda finalmente negli occhi: hanno praticamente lo stesso colore di quelli di lei, evidentemente è un'eredità del padre.

" Potresti odiare tuo padre, dopo che ti avrò detto tutto. Vuoi lo stesso che lo faccia? ". Chiede la ragazza, mentre Len annuisce: il rapporto con suo padre è già rovinato da tempo, non potrebbe andare peggio di così, pensa. Non sa quanto sbaglia.

Ada, Battler ed Alfreda giungono al castello della Stella Rossa. La domestica è un pò provata, ma tutto sommato ha sopportato bene la forza del teletrasporto, è un'umana molto forte e tenace. Ada le va vicina, mettendole una mano sulla spalla. " Alfreda, ti senti bene? ". Chiede, e stranamente lei non pare aver subito alcun cambiamento, nessuna traccia di stanchezza. Alfreda guarda la sua signora ed annuisce.

" Si, Milady. Mi sento bene, è stato solo un momento ". Sorride, mentre Ada ricambia il sorriso. Battler non dice nulla, ma guarda fuori dalla finestra pensieroso. Ada se ne accorge, così come Alfreda che è la prima che gli rivolge la parola. " Signore, a cosa state pensando? ". Chiede, mentre lui le risponde senza però voltarsi.

" Penso che anche mio figlio è in ritardo: dovrebbe già essere a casa, ma la sua aura non è qui. E'come se si stesse nascondendo ". Alfreda guarda Ada, poi Battler.

" Signora, che ne pensate? ". Chiede, mentre la donna sospira pesantemente, per poi scuotere il capo.

" Non ho idea di dove possa essere finito Len, ma spero vivamente che sia lui a trovare Kairi prima dei nostri potenziali nemici ". Ammette, mentre la domestica annuisce.

" Sicuramente, il signorino Len avvertirà il legame di sangue con la piccola Lady e non le farà del male ". Riflette ad alta voce, mentre Ada annuisce semplicemente. Stavolta è Battler a riprendere parola.

" Ma che ironia il destino, vero Ada? Hai tenuto Len e Kairi lontani, ma lui l'ha trovata ugualmente: prima nei sogni, poi la scoperta di essere suo fratello. Perchè se trova per primo nostra figlia, sta pur certa che lei gli rivelerà tutto, sia anche solo per farlo smettere di tormentarla nei sogni ". Ada lo guarda male, per poi ribattere alla provocazione.

" Sei tu che hai messo Len contro Kairi, tu gli hai ordinato di tormentarla pur sapendo che fosse tua figlia. E' vero, io ho allontanato lei da te, ma tu hai allontanato Len da me. Siamo pari ". Risponde, avvertendo nelle parole di Battler un'accusa velata: quella di aver tenuto sua figlia lontana da lui per anni. Battler la guarda con una certa rabbia: forse, l'ora del confronto è giunta anche per loro due.

" Ah si? Io? Tu hai mai cercato una volta tuo figlio? Una sola volta, Ada! ". Si innervosisce, mentre Alfreda non sa se intervenire o tacere. " Io almeno, ho cercato Kairi anni dopo. Ma tu non mi hai permesso di starle vicino, perchè sei una maledetta egoista! Hai solo pensato a te stessa, al fatto che le tue bugie non emergessero! E non hai minimamente pensato alla sofferenza mia, o di Len o di Kairi! ". Ada non s acosa ribattere, perchè in fin dei conti è vero: non lo ha fatto con l'intenzione di far soffrire nessuno, ma ha ottenuto l'effetto contrario. Adesso sua figlia la odia, probabilmente anche suo figlio la odierà, e Battler... beh, in fondo che le importa di lui o del suo giudizio? Lei lo avrà allontanato alla nascita di Kairi, ma volere è potere e se avesse voluto davvero cercare e parlare con la figlia, lo avrebbe potuto fare, avrebbe avuto mille modi. Alfreda cerca di quietare gli animi, intervenendo.

" Mylord, Milady, non è il momento di accusarvi a vicenda: dobbiamo trovare Len e Kairi prima dei nostri nemici, perchè sappiamo benissimo che sono due facili prede per gli stregoni neri, avidi di potere. Penserete dopo a chi ha colpa di cosa ". Li fa ragionare la domestica, trovando il consenso dei suoi signori. Battler si calma un attimo, mettendosi una mano tra i capelli.

" Manderò i miei seguaci a cercarli. Tu resta li seduta e non crearmi problemi ". E guarda male la moglie, che a sua volta ricambia lo sguardo.

" Eh no caro! Sono anche i miei figli, e non me ne starò con le mani in mano mentre sono la fuori ed in pericolo, ci siamo capiti? ". Chiede, ed il suo tono non ammette la minima replica. Battler sbuffa, per poi decidere di andarsene dalla stanza, per poter avvertire i suoi sottoposti. Ada invece rimane sola con Alfreda, che guarda silenziosa la sua signora: potranno litigare, accusarsi a vicenda, dirsi mille volte che si odiano. Ma il loro amore non è mai mortop, e men che meno ora che si sono ritrovati. Ma adesso, ciò che davvero conta è ritrovare al più presto Len e Kairi.


Ciao a tutti! Scusate il ritardo, ma ora eccomi qua con il nuovo capitolo! Che ne dite? Kairi e Len si sono ritrovati, e lei sta per rivelargli di essere sua sorella. Battler ed Ada non fanno altro che accusarsi a vicenda, ma il loro amore non è svanito, e ciò è stato intuito anche da Alfreda. Chi saranno i potenziali nemici, tanto temuti? Riusciranno Battler ed Ada a trovare i figli ed a sanare il rapporto con loro? Aspetto vostri pareri, intanto vado a scrivere il nuovo capitolo. Baci

Elodia

 

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