Con le tue rose, addobbati la casa, cavaliere!

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fish e Scorpio ***
Capitolo 2: *** Dentro la tua casa ***
Capitolo 3: *** Senti la gioia? ***



Capitolo 1
*** Fish e Scorpio ***


Pov Scorpio


Noi cavalieri d’oro viviamo tutti in case vicine. Per raggiungere ogni Casa, basta superare una scalinata.

Non siamo veramente divisi. Certo, noi siamo Custodi delle Case, è questo il nostro compito, la nostra moralità ci impedisce di abbandonare la nostra Casa, venendo meno al compito che abbiamo giurato di portare a compimento; Arles non ci ha mai imposto di non vederci, ma la lealtà che abbiamo per questo giuramento, ci ha creati quasi come uno scudo attorno, fatto di solitudine. Tutta la lealtà è data alla Casa, non sentiamo il bisogno di altri desideri. Non avvertiamo solitudine o desiderio di abbandonarla.

Tutto sommato, è la Solitudine, quella che ci ha costruito addosso questo scudo.

Credevo niente potesse superare l’ardore di essere Cavaliere e custode della propria Casa, rimasi sorpreso quando mi accorsi di provare anche dei desideri…
Altri desideri…
 
Non pensavo che anche un Cavaliere potesse essere preda degli istinti, preda dei desideri, rimasi molto sorpreso quando successe la prima volta.

Sì, la prima volta che sentì come un fremito al cuore, una palpitazione, fu quando vidi Fish, il cavaliere della dodicesima casa, andarsene a passeggio spensierato, scendendo le scalinate, raccogliendo rose sparse che crescevano sul terreno e sul prato vicino.
 

Sapevo che gli altri cavalieri giudicavano il comportamento di Fish , infantile, ma io ero incuriosito da questa sua mania, curioso oltretutto di studiare lo strano comportamento di quest’uomo che evidentemente spinto da un qualcosa di forte, lasciava la sua Casa per raccogliere le rose.

Incontravo raramente gli altri Cavalieri lasciare le loro case, non era un comportamento comune. Fish era di certo diverso dagli altri.
 




* Cominciai a spiarlo di nascosto, cercando di non farmi vedere, nascosto dalle colonne al fianco della scalinata, lo guardavo cogliere le rose.

Rimanevo stupito dallo sguardo che aveva quando raccoglieva quei fiori che avrebbero dovuto significare la morte, eppure sembrava che lui li trattasse come gioielli. Con delicatezza e premura, li coglieva, accarezzandole lievemente, e mai, neanche una volta, si pungeva.

Saliva le scalinate con stuoli di rose sul suo braccio senza riportare ferite, come se fossero fatte di carta velina, come se le rose avessero riconosciuto in lui un amico alla quale non fare del male.

La stessa devozione e amore che lui riservava alle rose, loro gliela restituivano.
 
 
Mi feci coraggio dopo un po’ e mi azzardai addirittura a salire fino alla sua casa. Una volta raggiunta, lo vidi fuori da essa, che riponeva delle bellissime rose rosse in un vaso fuori dalla Casa, con gli occhi chiusi e l’espressione estatica, mi sembrava un Dio, che stava curando il suo giardino.
 

Un guizzo nei suoi occhi, che mi fece tremare, pensando di esser stato visto. Mi nascosi meglio dietro la colonna.
 
 
 



*

 
Tornai altre due volte e finalmente ebbi il coraggio di mostrarmi, ma da lontano.

Lui mi guardò un po’ sorpreso di questa novità, poi le sue labbra si curvarono in un sorriso.

“Salve.” Disse solo.
 
Dei.. pensavo. Quella bellezza. Quella bellezza androgina, mi toglie il fiato. Quegli occhi luccicanti e il colore dei suoi capelli, così simile ai miei, eppure diverso, più chiaro, di un’altra sfumatura..mi confonde. Quegli occhi mi trapassano da parte a parte.
 

“S-salve. Io sono…io sono..” Non ricordo neanche più chi sono? E adesso come faccio?

Fish mi sorrise.

“Sei Scorpio, dell’ottava casa. Lo so.”

Mi conosce..

“Lo..sai?”

“Certo. Ti ho incrociato spesso, quando raccolgo le mie rose. È difficile che passi inosservato.”

Senti chi parla.

“Beh..neanche tu se è per questo. Attiri l’attenzione di tutti gli altri Cavalieri. Non capita spesso di vedere un cavaliere d’oro andarsene a spasso per raccogliere rose.”

Fish restò un attimo stupito.

“Se starai a guardare troppo me e le mie rose, potresti risentirne..lo dico per te.”

“Che cosa vuoi dire??”

“Il potere di queste rose è forte e deve esserlo anche a distanza, se riesce addirittura a farti dimenticare come ti chiami. Ti suggerirei di passare meno tempo a guardare me e le mie rose, altrimenti come fai a presentarti ai nemici e invasori che potrebbero in futuro arrivare a cercare di invadere le nostre Case se non ricordi il tuo nome? Non ti prenderebbero sul serio, lo dico per te, cavaliere.”

Come osa deridermi? Pensai, stringendo i pugni.

“Ricevuto. Chiedo scusa se l’ho disturbata, cavaliere!” dissi, andandomene, ferito e deluso nell’anima.
 
 
 
 
Pov Fish.

Scorpio mi piaceva. Il cavaliere dell’ottava casa aveva l’eleganza e la bellezza di un Dio del mare, ma allo stesso tempo, la magnificenza di un animale. Elegante, ma allo stesso tempo selvatico, oscillava continuamente tra queste due caratteristiche, senza mai essere sopraffatto dall’una o dall’altra. I suoi occhi, così profondi e magnetici, mi ricordavano una tigre, che ti scruta curiosa, ma allo stesso tempo, portatrice di antichi segreti che tu non potresti mai estirpargli.

Cosa mi nascondi, Scorpio? Era questa la domanda che continuava ad assillarmi, giorno dopo giorno. Quali segreti nascondono i tuoi occhi, quale bellezza nascosta nella lucentezza dei tuoi capelli, vuoi tenere lontana? Qual è il tuo segreto per essere così bello e perché mai un essere così bello come te, trova interessante studiarmi?

Lo capirei da altri esseri inferiori, ma non da te, non hai nulla da invidiarmi, ancor di più la bellezza.
 
 



Con il tempo, gettai alle ortiche l’orgoglio e mi avvicinai alla sua casa, per la prima volta.

Fish?” fu il tono sorpreso che sentì alle mie orecchie.

“Ho bisogno di altre rose per addobbare la mia casa. Che ne dici, vuoi aiutarmi a raccoglierle?” gli chiesi.

Il cavaliere dell’ottava casa restò in religioso silenzio per qualche secondo.

“Stai tranquillo. Scherzavo sul potere delle rose. Se ti avvertiranno come mio amico, non ti faranno del male.”dissi sorridendo.
 
 
 
 
 
*

Pov Scorpio

“Non avere paura, toccale pure, Scorpio.Non ti faranno alcun male.” mi sorrise Fish indicando le rose.

“è strano..” dissi io. “Come possono delle cose tanto crudeli, essere anche così..innocue?” chiesi io con stupore e meraviglia genuina, tenendo una rosa completamente abbandonata a me, nella mia mano. Non mi pungeva, non cercava di farmi del male. Era completamente innocua e se non avessi pensato che fosse assurdo, avrei detto che fosse anche…dolce…

Fish sorrise, dicendomi:

“Niente che vive o respira a questo mondo, nasce cattivo. La crudeltà non è della natura umana, la trasformazione lo è.”

“Quindi secondo te, anche noi da quando veniamo al mondo, ci trasformiamo di continuo..” dissi, scosso da quelle parole.
Fish annuì.

“Reagiamo fin dalla nascita alle stimolazioni e alle influenze di chi ci sta intorno, che siano persone o l’ambiente circostante. Queste rose sono crudeli quando io gli ordino di esserlo, feriscono quando io gli ordino di ferire…non perché glielo comando, ma perché sono i miei sentimenti a farlo..sono mosse da quello. Queste rose in natura non sono cattive.” Disse Fish, sorridendo dolcemente guardando la rosa che teneva in mano. E ancora una volta io rimasi incantato e ammirato dalla dolcezza con cui le guardava.

Subito dopo però, il suo sguardo divenne triste.

“A volte mi sento in colpa. È per questo che sono felice del fatto che nessun invasore capiti più qui. Usare la bellezza per ferire o peggio, uccidere, è davvero un gran peccato. La bellezza può essere terribile, già. È una cosa che ho imparato da quando sono Cavaliere, ma non sono pentito. Da quando lo sono, ho imparato molte cose sulla bellezza.”

Le sue frasi mi fecero venire in mente una cosa…

“Fish..hai detto che le rose agiscono in base ai tuoi sentimenti, quindi se sono gentili con me è perché tu..” dissi incerto e un po’ imbarazzato.

Fish non mi rispose, sorrise solo, lasciandomi più imbarazzato e confuso di prima. 

















Note dell'autrice: 

Eccomi giunta anche nel fandom di Saint Seya! ahhah xd era destino che prima o poi scrivessi anche qui xd sto facendo il rewatch di Saint Seya (che non avevo mai visto tutto ) e sono innamoratissima di questo anime!

La frase del titolo della fanfiction "con le tue rose, addobbati la casa, cavaliere" è frase di Pegasus, da quando disse quella frase, mi venne in mente questa storia e anche adesso che sto guardando la saga di Nettuno, non ho smesso di pensarci e ho dovuto scriverla.

La storia non pretende di essere chissà che realistica o di rispecchiare per forza l'anime, è una storia che mi è venuta in mente, fatta per essere leggera e fluff, distaccata dagli avvenimenti che poi succedono ^^

La coppia è semplicemente perchè esteticamente mi piacevano insieme, preciso che non ho visto ancora la saga di Ade, quindi se hanno poi cattivi rapporti i due, questo non lo so! xd ma cmq questa storia non prevede quello che potrebbe succedere lì ed è distaccata anche dalla saga del Santuario.^^

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Capitolo 2
*** Dentro la tua casa ***


Pov Scorpio.


Continuai ad aiutare Fish a raccogliere le rose e per un po’ sembrò che ci limitammo solo a questo. Di solito lo aspettavo sulle gradinate o fuori dalla sua Casa. Nessuno dei due si faceva domande su questa strana routine, fino ad un certo punto in cui….
 
“Ma perché Fish non arriva ancora? È strano.” Disse Scorpio, decidendo di andare a vedere se fosse successo qualcosa.
 
 
 
Quando arrivò alla casa di Fish, tuttavia, fu indeciso. Non era mai entrato nella sua casa.
 
Decise di entrare. La casa era vuota. Sì, perché era così che doveva apparire, ad occhio estraneo. Un santuario deserto. Una patina di illusione per proteggerla.



“Fish?? Non voglio entrare senza il tuo permesso!!” gridò Scorpio.

“Entra pure!!” disse l’altro di rimando.

“Sei..sicuro?” chiese Scorpio, entrando.
 
Percorse qualche passo, ma non riusciva a trovare Fish.

“Fish, dove sei? Aiutami a trovarti.” Disse Scorpio.

“La porta alla tua destra, Scorpio.” Disse l’altro e magicamente una porta si materializzò alla sua destra.
 
 
Scorpio prese un sospiro e entrò.

Rimase sbalordito da quello che trovò.

Si aspettava di trovare altro niente, invece quello che vide, fu un bagno riccamente decorato con piastrelle bianche e con delle rose rosa disegnate, una vasca da bagno e un meraviglioso Fish all’interno, coperto di schiuma.



“M-mi dispiace, io non..” disse Scorpio, volgendosi dall’altra parte.

“Non preoccuparti,la colpa è mia, avevamo un appuntamento.” Disse Fish, sciacquandosi il corpo con il getto e uscendo fuori dalla vasca.

“Scorpio, mi passi l’asciugamano?” chiese sorridendo e Scorpio suo malgrado, fu costretto a voltarsi.

“Eccolo.” Disse, imbarazzato, tenendo lo sguardo basso.

Fish lo prese sorridendo.

“Perché non mi guardi? Sono così brutto senza la mia armatura indosso?”

“Al contrario…..cioè, volevo dire che..oh, lasciamo perdere..”

“E se non volessi lasciar perdere, stavolta, Scorpio?”
 
Scorpio arrossì e alzò lo sguardo, incrociando i magnetici occhi di Fish. Preziosi come diamanti.

Fish forse ci lesse qualcosa in quello sguardo, perché si avvicinò a Scorpio e posò le labbra sulle sue, dolcemente.

Scorpio a sua volta gli posò una mano dolcemente sul viso. Si baciarono piano, dolcemente, senza fretta, con delicatezza.

Le mani di Fish erano delicate sui suoi fianchi, gentilmente lo fecero arretrare fino ad uscire dal bagno.
 
 



Pov Scorpio.


Mi resi conto in quel momento che all’improvviso la casa di Fish era arredata.

Mi trovavo davanti ad un salone regale, degno di un principe , con una maestosa scalinata.

Certo, lo era anche prima, ma era come se ora potessi vederlo, perché Fish voleva che lo vedessi.

Mi aveva a suo modo, consegnato le chiavi di casa sua.
 
Continuammo a baciarci e il bacio da dolce e delicato, divenne intenso e passionale. Mi resi a malapena conto che mi portò nella sua stanza da letto. Una camera regale con un bellissimo letto matrimoniale bianco.
 


Fish fece sdraiare Scorpio sul letto, senza essere duro, ma con decisione.

Scorpio sprofondò nei cuscini bianchi di velluto.

“Solo se vuoi..” disse solo Fish.

“Stare con te? Ma certo che voglio.” Fu la risposta di Scorpio, mentre lo guardava dolcemente e gli accarezzava una ciocca lunga di capelli.

E Fish riprese a baciarlo.


















  Note dell'autrice: 

mi sono sempre chiesta come facessero i cavalieri a vivere in case completamente spoglie! xd della serie, non mangiano, non si lavano, ecc? xd e mi è venuta in mente questa spiegazione ahah

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Capitolo 3
*** Senti la gioia? ***


Pov Scorpio.
 


L’omosessualità per noi cavalieri è vista come niente di scandaloso. Il nostro cosmo viene portato ai limiti delle stelle, così come la nostra coscienza. Siamo immuni dai pregiudizi sul colore della pelle, sulla nazionalità di uno straniero, sulla sua sessualità..per noi sono frivolezze senza importanza.

Per noi conta solo l’onore, la battaglia, la fierezza, l’orgoglio e avere uno scopo nella vita.

Noi viviamo per servire un ideale.

Questo ci mantiene sempre vigili, sempre attenti, rendendoci immuni dalla pigrizia, dalla sciatteria, dalla depressione e dalla vergogna per noi stessi.

E poi c’è l’amore.

È difficile amare un cavaliere.

Un cavaliere mette tutto sé stesso nella sua missione e facendolo non ha spazio per amare altro al di fuori di quello.

Se lo facesse, sarebbe debole e noi non possiamo permetterci di essere deboli.
 
 
Mentre Scorpio pensa a queste cose, si volta a guardare Fish, che riemerso dalla sua doccia e ancora un po’ bagnato, si fissa allo specchio, mentre si riveste.

“Fish..” sussurra Scorpio.

Fish lo osserva e sorridendo si avvicina a lui, facendogli una carezza.

“Hai dormito…”

“Sì…”

“è da molto tempo che la tua casa è incustodita..” dice Fish, lasciando la frase in sospeso. Scorpio non riesce a capire se lo stia cacciando o meno, ma Fish non aggiunge altro, sembra perlopiù sovrappensiero.

“Quello..che è successo…” comincia Scorpio, incerto su come proseguire.

“è stato bellissimo..” sussurra Fish sorridendo dolcemente, sedendosi sul letto.

Scorpio sorride a sua volta e pensa:

Quindi è questo l’amore per i cavalieri.

Passione e dolcezza.

È così che lo vivono.
Come un tesoro prezioso.
 


“Non rispondi?” chiese Fish, ma Scorpio si decide a farlo, baciandolo dolcemente. Non c’era bisogno di altre risposte.
 
 
 
 
 
 
*

Era una delle tante notti in cui Fish e Scorpio avevano fatto l’amore.

Nel buio della loro stanza, Scorpio se ne accorse ancora.

Fish stava mirando il suo riflesso sullo specchio.

Scorpio si era già accorto di come Fish fosse ossessionato dal suo riflesso e questo gli fece venire in mente anche un’altra cosa.

C’era un altro cavaliere che era ossessionato dalla sua bellezza.

Erys.
 
“Ti piace molto guardarmi..” disse d’improvviso Fish.

“Non tanto quanto piace a te..” disse Scorpio, pentendosi all’istante del tono forse un po’ troppo piccato.

Fish sorrise, un po’ dispiaciuto.

“Sei geloso del mio riflesso? Pensi che non ti guardi abbastanza?” chiese Fish sorridendo, andando da lui.

“Stavo solo valutando..” disse Scorpio, ma lasciò la frase in sospeso.
 
Fish lo osservò per qualche secondo, poi si limitò a dire:

"A volte la mia bellezza mi fa paura..perchè la bellezza è crudele, come le mie rose..come forse lo sono anche io. Per questo a volte mi guardo e ho paura, tremo davanti al mio riflesso."

A Scorpio dispiaceva che Fish avesse una opinione così bassa di sè stesso.

"Non devi avere paura di te stesso. è la cosa principale che ci hanno insegnato quando siamo diventati cavalieri. Se perdiamo la fiducia in noi stessi, siamo deboli."

“Tu pensi che io sia bello?” chiese Fish, ignorando il tentativo di Scorpio di tirarlo su di morale.

“Prego?” chiese Scorpio, pensando di aver capito male. Era davvero necessario dirlo?

“Pensi che io sia..”

“Fish, te ne prego, non è da te peccare di un simile peccato di vanesia…e poi c’è davvero bisogno che te lo dica?”
 
Fish allora tornò a rimirare lo specchio.



“Un sacco di persone, anche cavalieri, mi dicono che io lo sia..”

“Anche Eris?”
 
Non era quel nome che Fish si aspettava di sentire. Si voltò verso Scorpio con aria interrogativa.

“Eris? Il cavaliere d’argento? Che cosa c’entra lui?”

“Lo sai benissimo. Bello, bellissimo, con un’ossessione per la bellezza..la stessa che sembri avere tu.”

“Continuo a non seguirti, cavaliere.”

“Non hai mai pensato che tu e lui…”

“Io e lui, cosa?”

“Non è nel mio spirito insinuare nulla, ma voi due siete così…simili..e forse, lui, ti capirebbe meglio di quanto riesco o possa fare io.” Disse Scorpio, lasciando il letto e chiudendo gli occhi e la mano a pugno.

Odiava quella debolezza. Odiava mostrarla.
 


Non si aspettava che Fish lo raggiungesse da dietro, cingendolo in un abbraccio.

Lo lasciò a bocca aperta.
 


“Ho visto poche volte Eris, in uno dei rari incontri che noi abbiamo con altri cavalieri. Non siamo né amici, né conoscenti, né mi ha stimolato la curiosità per altri incontri.”

“Eppure..tu e lui siete così…simili…”

“Perché? Perché entrambi ossessionati dalla bellezza? Credi davvero che l’ossessione sia lo stesso che provare o sentire amore? Ti credevo più profondo, cavaliere.”

“Ma io..”

“Due individui troppo simili e narcisisti non potrebbero mai amarsi o sentire amore l’uno per l’altro, perché entrambi non riuscirebbero a provare amore che per sé stessi. Perché dovrei sentire attrazione o addirittura sentimento, nel rivedere una mia goccia d’acqua? Perché gli uomini amano? Perché cercano qualcosa che li allontani da sé stessi, vogliono amare qualcosa di diverso da sé stessi, non qualcosa che li avviluppi ancora di più…quindi come puoi essere geloso di una mia copia?”

“Mi dispiace..mi dispiace se ho dubitato..ma ti ringrazio per avermi chiarito le cose..” disse Scorpio, toccandogli le spalle, un po’ triste. “Forse ora è meglio che vada.”

“Aspetta..c’è un’altra cosa, prima.” Disse Fish, trattenendolo.

“Cosa?”

“Non hai risposto alla mia domanda. Pensi che io sia bello?”

“Penso che tu sia..meraviglioso. Non solo per la tua bellezza, ma perché essa fa intravedere il tuo animo nobile.”
 
Fish sorrise e i suoi occhi luccicarono.

“Pensi che potresti amarmi?”

“Penso che….già lo faccio..” disse Scorpio, bisbigliando quelle parole, vergognandosi.

Fish rimase sorpreso a quelle dichiarazioni.

Fish lo baciò e questa volta lo baciò mettendoci tutta la tenerezza e la dolcezza di cui era capace.
 
 

Finirono sdraiati sul pavimento, mentre Scorpio continuava ad accarezzargli quei capelli che sembravano seta tra le sue mani.

“E tu?” gli chiese Scorpio, un po’ incerto.

“Guarda le mie rose, cavaliere. Avverti minaccia in loro? Una qualche forma di ostilità? O piuttosto una melodia d’amore?”

Scorpio si voltò verso le rose, ma sembrò indeciso. Sì, avvertiva anche lui una certa armonia e una gran pace, ma anche una vibrazione altisonante come di gioia.

“La gioia che senti, vibra dal mio cuore, cavaliere. Non riconosci cosa stanno facendo loro? Ti stanno amando, perché io ti amo.”
 
E dicendo così, riprese a baciarlo dolcemente e languidamente.

“Quindi non osare mai più insinuare che io possa amare qualcun altro.” Disse sorridendo.

“Non lo farò.” Disse Scorpio, nel suo viso dipinta la felicità e l’estasi che solo l’amore poteva dare, mentre il suo cavaliere riprendeva a baciarlo.

















Note dell'autrice: 

storia finita!! Spero di non essere andata troppo ooc ^^ nell'immaginario di questa storia i due stanno insieme e nessuno dei due muore nella battaglia del grande tempio. è la mia visione della storia ^^

spero vi sia piaciuta.

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