Tales of Sea: Mèlynas Monogatari

di Trismegisto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'uovo di Drago ***
Capitolo 2: *** Minaccia dal cielo ***
Capitolo 3: *** Inizio del viaggio, fuori rotta ***
Capitolo 4: *** Isola di Kujira: Rivelazioni ***
Capitolo 5: *** Verso il continente di Cold... ***
Capitolo 6: *** Il mondo delle Anime ***
Capitolo 7: *** La città di Hilal ed i 12 Magi ***
Capitolo 8: *** Creazione del Avatar ***
Capitolo 9: *** Deserto di Syn - 1a Parte ***
Capitolo 10: *** Deserto di Syn - 2a Parte - L'incontro con Yamazaru ***



Capitolo 1
*** L'uovo di Drago ***


Non molto tempo fa, in un’epoca X una donna vide un grande fagiano, che stava andando a deporre delle uova, così scavo una buca e si misi a covare, dopo un po' finita la cova il fagiano si trasformo in un dragone con corna, barbetta rossa e ricoperto di squame, poi sparì in cielo senza lasciare traccia. La donna curiosa dell’accaduto si precipitò sulla spiaggia, ed iniziò a scavare per cercare queste uova, che avrebbero placato la fame, così scavò per un profondità di 15 metri, fino a rimanere nella fossa, la donna cercò aiuto in tutti i modi, ma non riuscì a uscirne, ma all’improvviso il grande dragone tornò, e la donna impaurita chiese perdono al dragone, e spiegandogli che aveva commesso questa atto solo per i morsi della fame, non mangiava da più di tre giorni, così il dragone la prese e la fece uscire dalla grande buca e gli disse:

Lascio a te uno delle mie Uova, prenditene cura come fosse tuo figlio, e lui diverrà un ragazzo forte e destinato a cambiare il mondo”.

Il dragone sospirò sulla donna rilasciando un fumo biancastro, facendo addormentare la donna, la trasporto a casa sua e le diede in dona una squama di drago, dei ciuffi della sua barbetta rossa e dei fiori di Iris, lasciando scritto che se il bambino avesse problemi o stesse male basta farlo stare vicino ai fiori di Iris, avendo un potere di purificazione del corpo, proteggendo anche la casa e la famiglia dalla negatività. La donna al mattino si risveglio con questo grande uovo e i tre doni su un tavolino, ora tocca a lei prendersi cura di questo uovo.

Dopo un mese l’uovo si schiuse e ne uscì un bambino, ma non un bambino comune bensì un bambino drago, capelli lisci tendenti sul blu scuro/neri, l’avambraccio sinistro e ricoperto si squame blu fino al palmo, la donna mette subito delle fasce per nascondere questo particolare, occhi azzurri come il cielo, sulla schiena ha una strana voglia a forma di drago.

Dalla nascita di questo bambino la donna ha iniziato ad avere molta fortuna e la sua vita è cambiata, il bambino cresceva veloce e forte come il dragone gli aveva detto, ma la donna da sua parte invecchiava più precocemente nonostante avesse solo 25 anni, me ne dimostra quasi il doppio, come se il bambino crescesse traendo forza dalla sua vita. Gli anni passarono ed il bambino è diventato un ragazzo forte e valoroso, molto bravo nella pesca, nella corsa e si sente a suo agio con la natura. Ma la donna ormai priva di forze, avendo dato il tutto per il ragazzo ormai non ce la fa più a vivere così chiama a se il ragazzo in punto di morte e gli dice di prendere la squama e i ciuffi rossi, con le ultime forze che le rimangono la donna, con la squama di drago fa una collana e con i ciuffetti rossi un bracciale per il ragazzo, le ultime parole della donna furono:

Kai (大神) Ryugu, ti lascio questi ricordi, sono del drago che ti ha portato a me, grazie alla tua nascita la mia vita è cambiata e sono stata molto felice e fiera nel crescerti, ora tocca a te fare della tua vita ciò che vuoi.

Dopo la morte della madre Kai, si dedicò alla natura e al mare, le due cose che ama di più, e diventa uno dei migliori pescatori dell’isola di Mèlynas, gli anziani del villaggio lo trattano come fosse loro figlio, gli raccomandano sempre di stare attento, e di badare all’isola. Un evento inaspettato si sta per abbattere sull’isola, un brutto presagio. 

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Capitolo 2
*** Minaccia dal cielo ***


Un giorno come tutti gli altri mentre Kai stava tornando dalla solita pescata mattutina, delle grandi nuvole nere iniziano ad raccogliersi sull’isola, è una strana saetta gialla scorcia le nuvole per colpire il tempio che si trova sulla montagna, un piccolo fuoco inizia a crescere, così Kai inizia a correre verso il tempio e cerca di spegnere l’incendio, ma interviene la pioggia che pian piano inizia a battere sulla grande scalinata che porta al tempio, la pioggia si fa sempre più pesante ed emana un odore nauseante, che fa evaporare qualcosa dal terreno e dalle strade attorno al tempio, l’aria si fa pesante e Kai inizia a stancarsi, come se una presenza si sia poggiata sulla schiena, ma strinse la scaglia di drago al petto e continuò a camminare, fino ad arrivare al portale del tempio, dove vide una grande nuvola nera circondata da tuoni e lampi, quando all’improvviso nel cielo scoppio un fulmine globulare, una grande sfera di luce si formò al centro e dalla luce ne uscì un Nue, un animale del tuono, la luce era accecante, ma Kai riuscì a distinguere la figura, si trattava di una scimmia antropomorfa, seduta come un monaco in meditazione, su una nuvola gialla, un lungo bastone rosso con incastonata una pietra luccicante, ma la strana figura non era sola, sulla testa, fra i ciuffi dei capelli vi era una donnola, fatto sta che la pioggia continuava interrottamente, ad un certo punto la scimmia si alza in piedi, la nuvola gialla sale in alto nel cielo, creando tuoni e fulmini che colpiscono il tempio e la grande montagna alle spalle del tempio, dalla mano sinistra lo scimmiotto generò un fulmine globulare, l’aria iniziò a tremare, il vento a soffiare, i mari si agitarono e nel frattempo lo scimmiotto abbasso il bastone, prese l’energia del fulmine e la passo alla pietra, agitò il bastone in alto nel cielo nero, recitò parole che non capì per il troppo rumore e la pioggia incessante, un striscia di luce parti dal bastone e divise il cielo in due parti, una grande bomba di luce investi tutta l’isola, alla luce si susseguì una pioggia nera, che al contatto fece diventare pietra qualsiasi cosa toccasse, Kai, alla vista si riparò sotto il tempio, mentre vedeva che la natura iniziava a pietrificarsi, ma anche il villaggio ha subito tale sciagura, e anche la popolazione, le persone rimasero pietrificate, immobili, solo Kai si salvò, uscì dal riparo e spiego allo scimmiotto perché lo avesse fatto, lui gli disse:

Per tre mila anni sono stato rinchiuso in una gabbia dove ho meditato per trovare la via, e grazie alla mia amica Donnola, che mi ha aiutato a fuggire dal Regno dei Cieli, dagli 11 Animali Sacri, ho rubato questa pietra custodita nel castello dell’Imperatore di Giada, con la quale ho la possibilità di creare un mondo a mio piacere e vendicarmi sui miei 11 fratelli che mi hanno voltato le spalle e non hanno creduto in me, e sul genere umano che non crede alla Scimmia. E poi sai che rottura essere immortale, nel Regno dei Cieli è sempre la solita vita monotona ho voluto fare questa scherzo perché mi annoiavo”.

Dopo questa rivelazione Kai rimase incredulo, lo scimmiotto riprese dicendogli: “Anche tu sei figlio di uno dei miei 11 fratelli, sei il figlio del Drago, perché non ti unisci a me, e vendichiamoci su chi non ha creduto in noi e ci ha abbandonati?

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Capitolo 3
*** Inizio del viaggio, fuori rotta ***


Un giorno passo dall’avvento dello scimmiotto, e la natura piano piano tornava alla sua forma naturale, ma le persone non tornarono, rimasero pietrificate, così Kai prese dei tronchi e si costruì una piccola barca a remi, prese delle scorte di cibo nel magazzino e si avvio sulle onde del mare nero, solo che secondo la descrizione l’isola di Kujira si trova verso Est, quindi basta dirigersi, ove sorge il sole, così con calma iniziò il viaggio verso Est. Quando partì il tempo era sereno, il sole iniziò a sorgere ed il cielo si tinse di luce gialla, i nuvoloni della sera passato sono scomparsi come se non fosse accaduto niente, così la navigazione verso Est continuò, la barca chiamata Destiny, procedeva con calma verso est, essendo da solo Kai faceva delle piccole pausa fra una remata e l’altra, non era facile per lui, anche se abituato da bambino alla pesca per lui si aprirà davanti una nuova avventura.

La notte arrivò e con lei anche il vento, di notte il mare è tranquillo ma fa molto freddo, per impedire che congelasse dal freddo si portò delle pellicce, con le quali poté riscaldarsi, accese una piccola lanterna, con la quale segnava la sua presenza in quello che era il mare intorno a sé, fino ad ora solo mare vedeva sia da destra che da sinistra, sia avanti che dietro, essendo molto stanco, Kai si addormentò. La mattina fu svegliato da un pellicano, che stava facendo le sue cose sulla testa di Kai, si svegliò all’improvviso e cacciò  subito il volatile, ma fu inutile, qualcosa di puzzolente gli è rimasto di sopra, così calò l’ancora, si spogliò e si buttò in mare aperto per farsi un bagno, mentre si stava lavando, dei piccoli pesci gli mordicchiavano le gambe, gli stavano togliendo la sporcizia che aveva di sopra, come fanno alcuni pesci con dei mammiferi più grandi come le balene, il sole era alto in cielo, così ritornò su Destiny e si mise a panciolle ad asciugarsi, tolse l’ancora e continuò la navigazione. I giorni passarono ma dell’isola nessuna traccia, Kai stava iniziando a scocciarsi e le scorte stavano finendo, anche se aveva con sé la sua canna da pesca, mangiare sempre pesce lo ha stufato. Così in pieno mare gridò:

Chi me lo ha fatto fare di iniziare questo viaggio, perché è successo a me, quel maledetto scimmiotto, non aveva altro da fare che rompere le scatole a me? Ahhhhhhhh!!!!!”.

Poi questa isola di Kujira dove accidenti si trova? Sono giorni che viaggio verso Est, perché non mi aiuti più voce? Eh!? Mi hai lasciato in mezzo al mare a trovare un’isola che forse neanche esiste, se c’è veramente un Dio o più di uno perché non mi aiutano? Ancora sono un ragazzo cosa volete che ne sappia di “Via”, viaggio, immortali. Basta non ne posso più!!”.

Tutto questo baccano smosse qualcosa nei fondali del mare, l’acqua iniziò ad agitarsi, dalle forti scosse Kai cadde, ma fortunatamente riuscì a rimanere sulla barca, cerco di fuggire iniziando a remare ma era inutile un piccolo mulinello si stava sviluppando.

Nel frattempo, una figura nera e mostruosa iniziava a farsi largo dai fondali del mare, testa nera come la pece, occhi grandi e bianchissimi, pupille nere e piccole. Kai senti alzarsi in aria e man mano che il tempo passava vedeva il mare sempre più lontano, cosa stava succedendo a Destiny, la piccola imbarcazione, sembrava fluttuare in aria. Ma invece era la mano del mostro, che la innalzò in aria, Kai si girò a desta e sinistra guardò avanti, ma sentì una presenza dietro di sé, un fetore di pesce, un fiatone dietro al suo collo, quando si girò vide questa testa gigante quanto una montagna, e due occhi che lo fissavano, spaventato chiese: “Ho forse disturbato?”, il mostro che sembrava somigliare molto ad un Umi-Bozu, un monaco di mare, si racconta che questo mostro in passato fosse un monaco, e che durante un viaggio sia morto in mare ed il suo spirito si sia trasformato in questo mostro gigantesco, altro sui 30/40 metri, ha il corpo viscido e pieno di squame, coralli e alghe, si dice che viva nelle profondità dei mari, ma che se viene disturbato da rumori molesti, come ad esempio le grida di Kai, mangia tutto quello che le reca disturbo, ma siccome ha il corpo gelatinoso come le meduse, ciò che mangia, cade nelle profondità dei mari, ha una grossa pancia dove si intravedono alcuni relitti di navi che ha mangiato che alcune volte rimangano nelle sue viscere.

Così Destiny con Kai vennero ingoiati dal monaco, la discesa non fu bella, Kai trattenne il fiato per un po’, Destiny scese fino al grande stomaco insieme a tutti i relitti, dove piano piano dei strani pesci iniziarono a mangiarla, Kai iniziò a nuotare nella pancia del Monaco, per non farsi mangiare dai pesci, ma il corpo gelatinoso del Monaco non facilitò tale traversata, Kai cadde dalla pancia del Monaco e sprofondò nel mare svenendo dal forte impatto con l’acqua, dopo aver fatto la sua parte, il Monaco tornò negli abissi a dormire.

Mentre Kai continuava ad affondare sente una voce femminile che è molto simile a quella di sua madre, così pensa fra se e se che starà delirando e che la sua fine è giunta, ma questa voce continua ad insistere dicendogli di svegliarsi, spalanca gli occhi e vede una luce bianca, ed una figura femminile che gli sta parlando, quando all’improvviso, sente delle labbra avvicinarsi alle sue, un bacio, no, la donna pratica la respirazione bocca-bocca, con la quale sveglia Kai, ma sono ancora nelle profondità dei mari, la donna misteriosa, crea una bolla intorno a Kai, con la quale riprese conoscenza e iniziò a respirare, apriti gli occhi si rese conto che la donna misteriosa è una sirena, una donna pesce, pelle bianchissima, capelli rossi e al posto delle gambe una grande coda di pesce, cerca di comunicargli che lo porterà in un posto che nessuno conosce, che forse è solo leggenda, ma lui non capisce perché ancora stordito, così i due si incamminano verso il Ryūgū-jō palazzo del Dio Drago del mare, costruito in corallo rosso e bianco od in cristallo solido, su ciascuno dei quattro lati del palazzo è illustrata una diversa stagione.

Ma questo era il palazzo prima che l’acqua si contaminasse, ora il palazzo ha l’aspetto trasandato, le mura del palazzo sono nere ed i pesci che servono il dio del mare sembrano sfiniti e moribondi, insomma anche la maledizione dello scimmiotto ha colpito gli abissi del mare, ma arrivammo a palazzo, una grande scalinata, faceva strada verso una grande porta, così entrammo, la bolla che circondava Kai scomparì, perché all’interno del palazzo non c’è bisogno di essa per respirare, la stanza era grandissima, la sirena si trasformò in ragazza, al posto della pinna gli apparirono delle gambe, Kai rimase stupefatto e sbalordito, ma arrivati al cospetto del dio drago del mare egli chiese alla ragazza: “Perché hai portato questo essere umano al nostro palazzo? Sai che è vietato per gli esseri umani entrare in questo posto.”

La ragazza rispose: “Ma signore questo ragazzo stava affondando era in fin di vita, l’umi-bozu lo aveva catturato, e me ne sono accorta in tempo anche se l’acqua era torbida qualcosa di luminoso ha catturato la mia attenzione e così l’ho salvato e portato nel vostro palazzo, mio signore”.  La ragazza continuò a parlare, ma Kai intervenne dicendo: “Dio drago del mare, signore degli Oceani, non so dove sono finito ma l’ultima cosa che ricordo e che una creatura mi abbia mangiato e che sono sprofondato negli abissi marini, ero alla ricerca dell’isola di Kujira, voi sapete dove si trovi? E forse questa? Devo trovare uno degli 8 immortali, devo salvare l’isola di Mèlynas e gli abitanti che sono stati pietrificati, come vi sarete accorto il mare è diventato nero ed i pesci morti, quindi la prego di aiutarmi.”

Il ragazzo si prostrò a terra in segno di venerazione, il Dio drago ascolto con attenzione, e gli disse: “Va bene giovanotto voglio aiutarti, anche i miei servitori e il palazzo stesso ne stanno subendo le conseguenze di questa maledizione, ma noto che hai qualcosa in comune con me, vedo che il tuo braccio sinistro è squamato, e che al collo tieni una squama di drago, puoi spiegarmi il motivo di tali cose ?”

Kai si alzò in piedi e gli disse che era venuto al mondo da un uovo di drago, questo lo scopri dopo la morte della madre, gli abitanti di Mèlynas glielo dissero solo dopo. Il Dio drago interessato a questa scoperta gli chiese chi fosse questo drago, visto che ce ne sono molti, ma Kai non gli seppe dire niente, solo che il drago si era trasformato in un fagiano d’oro per deporre le uova e che la madre li stava rubando, quando il drago tornò indietro e se ne accorse, e gli consegnò l’uovo dove stava crescendo Kai.

Il Dio drago molto interessato gli disse al ragazzo: “E se ti dicessi come si chiama tuo padre?”

Gli occhi di Kai si illuminarono, ma, strinse al petto la scaglia e gli disse: “Mi piacerebbe molto conoscere il nome di mio padre e conoscerlo, ma preferisco continuare verso la strada che mi sto costruendo, non voglio vivere nel passato, ma continuare a coltivare il mio futuro”, colpito dalle parole di Kai il Dio drago si alzo dal trono ed andò incontro a Kai, poi lo guardò attentamente, e gli disse: “Il tuo discorso mi ha colpito molto ma voglio dirti il nome di tuo padre, egli si chiama Gonkiji, è un mio lontano parente, ma non si hanno più sue notizie, e per quanto riguarda l’isola di Kojima, presto ci arriverai, per il tuo coraggio dono a te il respiro del drago, con questa tecnica potrei respirare sott’acqua”, il Dio drago soffiò sul volto di Kai generando una piccola nuvoletta azzurrina. 

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Capitolo 4
*** Isola di Kujira: Rivelazioni ***


Kai svenne, per poi risvegliarsi molo più tardi in una spiaggia, la sabbia è finissima e bianca, si riprese e si alzò con un forte mal di testa, non si spiega cosa sia successo, ha dei vaghi ricordi, ricorda di essere stato inghiottito dal umi-bozu, e che qualcosa l’ha portato in un castello subacqueo, ma per provare se i suoi ricordi sono veri o meno prova a tuffarsi in mare, così appena entrato in acqua, una bolla è apparsa intorno alla testa, simile ad un casco, e poteva respirare e parlare, uscì dall’acqua e la bolla scoppiò, solo che non sa, se ci è stato o se è stato solo un sogno.

Era già notte quando Kai si risvegliò, quando all’improvviso dei strani globi di fuoco iniziarono ad avvicinarsi a lui, da uno se ne fecero cento, ed accerchiarono Kai, egli impaurito stringendo al petto la collana, procedette con calma, e questi globi lo seguivano accerchiandolo, ad un certo punto, dopo aver fatto qualche metro, verso delle vecchie scalinate che portavano ad un monte, i globi di fuoco si riunirono tutti in un punto, emanando una intensa luce bianca, Kai rimase abbagliato, ma dal bagliore ne uscì un Kirin, un animale mitologico, si racconta che quando appare è segno di buona fortuna, e che ci sarà un cambiamento, il Kirin o Qilin è una creatura con il corpo da cervo, testa simile ad un drago, coda da bue e sulla fronte un corno fatto di carne, ha un manto policromato che va dal giallo, verde e blu, è circondato da fiamme e da una luce bianca, ha della peluria rossiccia alle zampe all’estremità dei femori, ed una barbetta rossa.

La strana creatura iniziò a camminare verso la grande scalinata, quando una voce dissi:
Ragazzo seguimi ti porterò, dall’Immortale, egli è da tanto che ti aspetta, aveva predetto la tua nascita ed il tuo arrivo, io sono qui per guidarti”.

Come incantato dalla voce Kai seguì la creatura magica verso il monte, salendo la grande scalinata, il cammino era illuminato dalla luce del Kirin, e dai globi di fuoco che lo circondavano, dopo molto arrivammo ad un portale, come quello dei tempi shintoisti, il Kirin si fermò si girò e disse a Kai che sono arrivati, Kai vide ancora la luce ma arrivato alla fine delle scale vide un grande giardino verde, pieno di fiori e piante, il portale è pieno di rampicanti, al centro ha un’icona di un albero di pesco, infatti questa area è l’unica verde e fiorita, mentre il resto dell’isola è appassita e morente a causa della maledizione dello Scimmiotto.

Kai stupito dalla bellezza del giardino che si trova davanti non riesce a spiccicare una parola, e rimane incredulo, si guarda intorno e vede piante e fiori di colori vivaci, ma al centro di questo giardino si trova un grande albero di pesco, una folata di vento colpisce l’albero e centinaia se non migliaia di petali si dispesero nell’aria, lasciando Kai sbalordito, al contatto con l’aria esterna di questo giardino i petali si appassirono, intorno a questo giardino è come se ci fosse una barriera che protegge esso dal esterno. Il Kirin continuò a camminare verso il grande albero di pesco, ed una figura in lontananza fece comparsa sotto l’albero, era in posa di meditazione, gambe incrociate braccia sulle cosce e palmi rivolti all’insù.

Il Kirin disse: “Maestro ho portato a voi il ragazzo, spero che con il suo aiuto riesca a diventare una persona più saggia e forte”.

Il Maestro si alzò, aveva l’aspetto di un uomo grasso e obeso, una grande pancia e delle orecchie grandi, indossa vestiti da campo e un alto cappello. Kai non si spaventò e con molto garbo e umiltà, chinò il campo davanti all’anziano signore, esso lo guardò attentamente e fece un cenno di approvazione al Kirin, esso scomparve trasformandosi in un piccolo globo di luce, che l’anziano signore ripose in una borsa che teneva sulla schiena.

L’anziano signore disse a Kai: “Ciao ragazzo, io sono Wu-Ji, sono uno dei 7 Immortali, nonché custode di questa isola e di questa giardino, dove vi è l’Albero di Pesco Secolare, esso è nato dalla notte dei tempi da una lacrima della Madre Creatrice Hana-Hana, da secoli continua a crescere, e dona frutti buoni e prelibati destinati a persone che hanno fatto del bene ed hanno aiutato l’umanità, una di queste Pesche può essere tua, ma prima devi affrontare molte prove per arrivare da me, chi ti ha detto di venire qua ha pensato che bastasse attraversare il mare e trovare questa isola-fortezza, e mangiare uno di questi frutti per sconfiggere lo scimmiotto e salvare la tua isola ed i suoi abitanti, evidentemente si sbagliava, lascia che ti mostri il cammino che dovrei affrontare e cosa dovrai imparare per tornare di nuovo da me e mangiare una di queste Pesche d’Oro, e non come fece lo scimmiotto che si burlò della mia gentilezza e pacatezza per sottrarne una e diventare Immortale solo per capriccio e combinare un putiferio nel Palazzo di Giada
 
Wu-Ji mostrò a Kai su un laghetto vicino al grande Pesco Secolare delle immagini animate che ritraevano l’allenamento che dovrà affrontare, dovrà recarsi in un continente di guerriere dove gli insegneranno l’arte della guerra, queste guerriere vengono chiamate le 5 Furie Bianche, possiedono grande abilità militari e marziali, loro possono aiutarti a sconfiggere lo Scimmiotto.

Una di esse si trova in un monastero, si è ritirata dalla vita mondana per meditare e diventare sempre più forte fino a raggiungere l’illuminazione, posso dirti il nome delle montagne dove si trova il monastero, ma non so come si raggiunga, non ho contatti con lei né con le altre furie, posso darti un mezzo per arrivarci, dono a te uno dei miei animali sacri, Hamul, è un ariete dorato, capace di volare e correre veloce come il vento, ha delle grandi corna bianche e un corno centrale sulla fronte, in passato è stato uno dei destrieri di un Dio, il manto dorato di Hamul è prezioso e ricercato si dice che possa guarire le ferite, è anche chiamato Vello d’Oro. Hamul riesce a capirti e sarà sempre con te, basta chiamarlo con un fischio e lui arriverà subito da te, mi raccomando prenditi cura di lui”.

Fatte le presentazione il vecchio Wu-Ji, si congedò e tornò a meditare sotto il grande albero di pesco, ma prima di ritirarsi disse a Kai: “Vai verso nord, verso il continente Cold, più precisamente nel villaggio di Hyōga, in questo villaggio dovrebbe trovarsi una delle 5 Furie Bianche, essa è una giovane guerriera che in passato con il suo arco ed il suo sproporzionato spadone ha ucciso molti nemici, essa ha una carnagione candida come la neve e dei capelli nero corvino, ma stai attento al suo carattere, è una donna ma, ha un carattere da maschiaccio”. 

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Capitolo 5
*** Verso il continente di Cold... ***


Kai salì in groppa ad Hamul, gli accarezzo la testa, si tenne dalle corna, e l’ariete partì, lasciando l’isola di Kujira che scompari all’improvviso, come fosse stato un miraggio, Hamul cavalcò per le grandi nubi nere, lasciando delle scie dorate dove egli passava, Hamul risplendeva in cielo, come fosse una fulmine o un lampo, così dopo non molto, sotto i loro piedi ci stava una landa di terra bianca, fredda e ghiacciata, Kai iniziava a sentire freddo, ed Hamul, si sentì stanco, così decisero di fermarsi in questa landa di ghiaccio, convinti di essere arrivati nel continente di Cold, così come un fulmine a ciel sereno arrivarono a terra, e si ripararono in un foresta. Hamul non sopportò il freddo e scompari, trasformandosi in una piccola luce, e scomparì nella tormenta di neve che iniziava ad abbattersi sulla foresta, Kai iniziò a vagare per la foresta, in cerca di una caverna o una casa, intanto la neve iniziò a scendere e con lei un forte vento gelido l’accompagnava, a Kai sembrava che ci fossero dei Tengu che soffiavano dietro le sue spalle, generando questo vento gelido, che penetra nelle ossa.

Kai continuò a camminare, fino a quando non vide in lontananza una casa, con delle luci accese all’interno così con un po’ di speranza si incammino verso questa casa, bussò alla porta ad accoglierlo si presento una bella donna, la quale non fece complimenti e gli disse di accomodarsi dentro in modo da ripararsi dalla tormenta. Kai si diede una pulita, e si mise davanti al camino a riscaldarsi, la donna le diede dei vestiti puliti, così da mettere quelli bagnati ad asciugare vicino al camino, la donna si dimostrò gentile con Kai gli offri un pasto caldo e un posto letto, delle paglia usata come materasso e delle coperte, la casa non era molto grande ma Kai accettò con piacere, con leggera vergogna. Si fece notte e la tormenta non accennava a placarsi, il vento soffiava sempre più forte producendo rumori e fischi, come fossero dei lamenti, all’improvviso la stanza dove dormiva Kai divenne nera, scompari tutto e Kai si ritrovò in un luogo sconosciuto, circondato dall’oscurità e dal nulla, si svegliò e cercò aiuto ma nessuno rispose neanche la donna di prima, tutto era scomparso, provò a chiamare Hamul ma niente neanche lui rispondeva, insomma era rimasto solo nell’oscurità, così continuò a camminare in avanti, e da lontano senti delle voci di bambini che chiedevano aiuto, così si mise a correre verso la direzione delle voci, strinse la scaglia al petto ed una piccola luce ne uscì fuori e le fece da guida illuminando il percorso, le voci si fecero più intense e Kai preoccupato arrivò dinanzi ad un grande albero, però non riuscì a vederlo bene, le voci erano vicine a lui ma non vedeva nessun bambino li nelle vicinanze, riuscì solo a vedere il busto dell’albero così prese la scaglia al petto e la uso come lampada per illuminare i rami dell’albero e quello che vide fu spaventoso i rami dell’albero erano piene di frutti, ma questi frutti avevano l’aspetto di bambini, che cercavano aiuto, Kai si spaventò e fuggì, ma correva e non si muoveva come se stesse girando in tondo, ad un certo punto la strada si fece irta, e Kai iniziò a precipitare, e cadde in un giardino, proprio l’opposto dove era prima, un giardino pieno di fiori rossi e bianchi, soleggiato e in sottofondo si sentiva il suono delle cicale.

Scombussolato dal cambiamento Kai iniziò a pensare che una cosa del genere non fosse reale, così cerco di svegliarsi, ma non riuscì a farlo, come se qualcosa lo stesse trattenendo in questo incubo, infatti è così, sul letto dove si trova Kai sul suo corpo c’è una donna, la stessa che le ha dato ospitalità, ma Kai non poté fare niente, vedeva il suo corpo ma non poteva muoverlo, sta avendo una esperienza extracorporea, e senza rendersene conto è nei guai, la donna le sta succhiando via il “seme vitale”.

La donna si era trasformata in un demone, dalle sembianze mostruose ma provocanti, il corpo di Kai rimase inerme mentre lo spirito cercava di ribellarsi, il corpo di Kai iniziò a prosciugarsi ed invecchiare in modo veloce ed anormale, ma cosa poteva fare Kai non avendo in possesso il suo corpo e non potendolo controllare? Cosa mai potrà fare il suo spirito per fermare quel demone?

Cercò di toccare il suo corpo di rientrare nel suo corpo ma niente non poteva toccarlo, ormai era spacciato, senza il suo corpo, le rimane solo lo spirito, l’anima. Il suo corpo è spacciato, il demone donna lo sta portando con se nel Narakara, nella stanza si aprì un portale, la donna lo attraversò e scompari, il Narakara è un posto sconosciuto, simile all’inferno, composto da molti gironi dove i regnano i demoni e tutte le creature malvagie, la donna demone portò all’ultimo girono il corpo di Kai e lo diete al Re del Narakara, che guarda caso è lo Scimmiotto, ma facciamo luce sull’identità di questa creatura misteriosa che sta tormentando la vita di Kai.
Il suo vero nome è Yamazaru, insieme al suo braccio destro Fèng una donnola assassina che manipola il vento e con il quale uccide chi incontra nel suo passaggio, hanno causato fin troppo a Kai, ma ora si sono impadronite del Narakara, uccidendo il vecchio Re Lu-Xi-Fu, rinchiudendola in una gabbia dove non può più scappare, il corpo di Kai è stato portato a Yamazaru il quale lo ha messo in un sarcofago, la donna demone si è dimostrata essere un Bakeneko (Gatto Mostruoso), tuttavia ha sembianze umane, capace di trasformarsi in essere umano, nella maggior parte dei casi in una bella donna, ed ammaliare i viandanti utilizzando il Mononoke (Una casa che dopo molti anni diventa un mostro) come casa, dove cattura le proprie vittime. Ora cosa farà Kai senza il suo corpo materiale a chi si rivolgerà? Riuscirà a riprendersi il suo corpo? 

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Capitolo 6
*** Il mondo delle Anime ***


Disperato e senza speranze lo spirito di Kai vaga per le lande ghiacciate del continente di Cold, non sa a chi rivolgersi e dove andare, disperato lanciò un grido di aiuto, ed iniziò a piangere, sotto la tormenta che piano piano lasciava spazio all’alba, i primi raggi del sole colpirono le punte ghiacciate degli alberi della foresta, lasciando cadere gocce di rugiada e lasciando nell’aria una brezza che pian piano iniziava a riscaldare l’aria circostante. Iniziò a vagare per la landa ghiacciata alla ricerca del monte dove risiedeva una della 5 Furie, sperando che lei lo possa aiutare, a recuperare il suo corpo, visto che non ha più il corpo ma solo lo spirito Kai può volare in cielo e sentendosi più leggero e veloce copre più spazio in minor tempo, questa cosa lo fa sorridere un po' ma, vuole avere di nuovo indietro il suo corpo.
Superata la foresta in lontananza vede tre grandi montagne due piccole e lunghe ai lati ed una più grande al centro, le montagne occupavano tutto l’orizzonte, circondate da nuvole che ne impedivano di vedere tutta la bellezza, ai piedi dei tre monti vi era un piccolo villaggio, Kai pensò subito che fosse il villaggio di Hyōga, così si diresse verso questa villaggio, man mano che si avvicinava le montagne sembravano sempre più grandi, fino a raggiungere il cielo, la neve intanto continuava a sciogliersi e l’aria divenne calda, Kai finalmente arrivo al villaggio, scese a terra e cerco di entrare, come una normale persona, ma qualcosa gli impediva di entrare, come ci fosse una barriera, iniziò a gridare cercando di farsi notare, ma niente era tutto inutile, eppure essendo uno spirito potrebbe passare attraverso le cose, ma evidentemente questa barriera lo impediva, un altro problema, come farsi notare, ed entrare nel villaggio, così si innalzò in cielo e cercò di andare verso le tre montagne, arrivò alto in cielo ma fu inutile anche qua la barriera le impediva di procedere.
Un fascio di luce penetrò le nuvole creando un ascensore , e da esso scese una creatura misteriosa, la luce era troppo accecante per distinguerlo, si fece sempre più accecante, fino a non vedere più niente, la creatura misteriosa porto avanti la mano e tocco la fronte di Kai trasformandolo in un piccolo fuoco fatuo e portandolo chissà dove, venne rinchiuso in un contenitore, simile ad un vaso dal quale non poteva uscire, esso era coperto da un fazzoletto, in modo tale da non poter vedere dove si stesse recando, Kai pensò tra se e se: “ In che guaio mi sono cacciato ora, cosa mi accadrà?”, neanche il tempo di pensare a qualcosa che si ritrovò appoggiato su una superfice, sentiva delle voci, delle persone che parlavano, poi all’improvviso il fazzoletto venne tolto e si ritrovò una grande persona che lo guardava, essa prese un grande libro nero, ed iniziò a sfogliarlo, stava cercando qualcosa, quando disse a Kai:
“Allora, qui risulta che lei non sia morto, ma perché la sua anima vaga per il mondo umano, da questo Death Note non risulta che lei sia morto e che il suo corpo è ancora intatto, quindi mi spieghi il perché se ne va a zonzo per il mondo umano e non è arrivato direttamente da me, come tutte le anime, sta a me decidere dove vanno, aspetto delle giustificazioni…”.
La creatura che trasportò Kai, si è rivelata essere un messaggero che prende le anime dopo la morte e le porta da Karon, esso è un giudice che decide dove vanno, egli decide tramite una bilancia, pesando i peccati e le buone azioni di ogni anime, così facendo sa dove mandarle se nel Narakara o nel Nirvana, dove si trovano le divinità, e chi ha raggiunto l’illuminazione e la pace interiore. Kai si sistemò per bene, e spiegò la situazione in cui si trova:
Signor Karon, mi chiamo Kai, vengo dall’isola di Mèlynas…”, Karon tagliò corto con Kai e gli disse di stringere il discorso ed andare subito al nocciolo della situazione, così Kai riprese dicendo:“ Il mio corpo è stato rapito da una strana donna demone che ne stava succhiando l’anima, ma fortunatamente sono riuscito a svegliarmi da quell’incubo prima di morire veramente, ma il mio corpo l’ha portato con sé, ma non so esattamente dove, ha aperto un portale da dove poi è scomparsa con il mio corpo, credo che ci sia il zampino dello Scimmiotto, prima a pietrificato la mia Isola natale e tutti i paesani, ed ora ha rubato il mio corpo, quando stavo andando da una delle 5 furie bianche, dove dovevo imparare l’arte marziale, ma senza un corpo non posso rimanere nel mondo umano e le persone non riescono a vedere, come posso recuperare il mio corpo e sconfiggere lo Scimmiotto e salvare la mia Isola? Quando venne a fare visita sulla mia isola ha detto che ha rubato una pietra dal Palazzo di Giada, forse l’imperatore di Giada sa come aiutarmi, quindi ve ne prego Signor Karon mi faccia parlare con l’Imperatore, lui può aiutarmi”.
Karon crucciò le sopracciglia, si mise una mano alla fronte, e con aria stupefatta disse:
Guardie portate questo ragazzo dall’Imperatore, non dobbiamo perdere tempo, Yamazaru sta facendo troppi danni, su svelti portatelo dall’Imperatore!!!
Kai fu trasformato nuovamente in fuoco fatuo e rinchiuso nel vaso e coperto per non rilevare dove si trovasse, ma ormai è sicuro di trovarsi nel palazzo dell’Imperatore di Giada, così arrivò al cospetto dell’Imperatore, una sala enorme con centinaia di candelabri, la stanza sembra non finire mai, l’Imperatore è seduto su un trono circondato dai 12, anzi 11 animali sacri dello zodiaco, che sono i suoi protettori, come delle guardie, Kai si sentì piccolo al cospetto di tanta grandezza, ma l’Imperatore gli disse con voce pacata e gentile:
Ragazzo, non essere spaventato, i miei guardiani non ti faranno niente né tanto meno io, sono qui per aiutarti, ho saputo che Yamazaru ha recato problemi a te ed alla tua isola natale, ma vedo che ha anche preso il tuo corpo, e lo ha portata nel Narakara, mi dispiace molto per questo, ma un modo per riprendertelo c’è, posso mandarti in un continente dove realizzano “corpi”, e dove infondono delle anime per animarli, vengono chiamati Avatar o Golem, ti manderò nel continente di Ratava, dove degli esperti Magi realizzeranno un corpo sostitutivo con il quale andrai a riprenderti il tuo corpo originale nel Narakara, ma prima dovrai allenarlo e controllarlo, potrai andare da una delle 5 Furie Bianche, ma prima imparerai a controllare l’Avatar dai Magi, e poi potrai iniziare la tua nuova avventura. Dimmi cosa ne pensi, ti va bene?
Kai dalle parole bellissime che gli disse l’Imperatore iniziò a piangere di gioia, e acconsentì alla possibilità data da esso, così accettò, ma ci fu un’altra cosa che l’Imperatore gli disse.


Ragazzo, quasi dimenticavo, pur troppo nel tuo stato attuale non puoi stare nel mondo degli umani, ma solo nel mondo dei Youkai e dei Preta, quindi dovrai stare attento a chi incontri, ma ti lascio uno speciale lasciapassare con il quale puoi attraversare il mondo umano, ma sfortunatamente nessuno può vederti ne sentirti, solo persone con una grande fede e forza di spirito, come sciamani, streghe, alchimisti, spiriti, mostri, youkai, preta, ma dovrai stare molto attento, ora ti manderò a Ratava, buona fortuna ragazzo, sconfiggi Yamazaru, e se puoi portami indietro la pietra che tiene con sé, tale pietra è stata forgiata da uno spirito di volpe, Kitsune, che ha minacciato il mondo molti anni fa, quindi te ne sarei grato se me la riportassi indietro, per il resto buona fortuna ragazzo”.

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Capitolo 7
*** La città di Hilal ed i 12 Magi ***


L’imperatore schioccò le dita e Kai scomparì per ritrovarsi in mezzo al nulla, si ritrovò in cielo, iniziò a cascare a grande velocità come un meteorite, e cascò in un continente desolato e pieno di ruderi, all’improvviso Kai si fermò in mezzo al deserto, in lontananza verso l’orizzonte una grande fortezza torreggiava su tutta la landa desolata, una grande muraglia difendeva la torre centrale, per lasciare un’altra parte scoperta lasciando intravedere un piccolo borgo composto da case e ruderi, fuori da questo borgo medievale a difesa di esso ci stavano 12 statue fatte di pietra, sembravano non muoversi ma appena un uccello passo vicino ad esse, una delle 12 si mosse e schiacciò l’uccello per poi mettersi di nuovo in posizione di difesa, insomma le difese sono ben fatte, ma essendo Kai uno spirito e non potendolo vedere, si avvicinò verso questa grande fortezza, nella landa soffiava uno scirocco caldo ed afoso, ma esso non fa effetto su Kai che procede e dopo molto si ritrova davanti alle 12 statue, in modo naturale Kai attraversò le 12 statue per avvicinarsi all’entrata di questo borgo, chiamato Hilal, ma appena si avvicino alla porta per entrare le 12 statue lo accerchiarono, cercò di fuggire in alto nel cielo ma fu inutile, uno delle 12 statue lanciò una corda che lo catturò, si trattava forse di una corda magica che riesce a catturare gli spiriti, così Kai si materializzò, venne circondato dalle statue, e portato in un luogo misterioso, anche in questa circostanza venne incappucciato, in modo da non vedere dove lo stessero portando.
Uno delle 12 statue che difendono la città lo portò davanti ad una corte, lo mise a sedere su una sedia, lo legarono con corde magiche in modo non potesse fuggire, gli tolse il cappuccio e una forte luce lo accecò, davanti a lui si ritrovò 12 persone che lo circondavano e lo osservarono per bene, uno di essi si fece avanti, una persona abbastanza avanti con gli anni, indossa un saio bianco e rosso, barba folta, in testa porta un turbante con una piuma arancione incastrata sulla destra, e nella mano destra tiene un bastano con il quale ogni tanto si reggeva ad esso, comunque si avvicinò ed interrogò Kai dicendogli:
Spirito umano cosa ci fai da queste parti? Dovresti essere in uno dei tanti paradisi o dei tanti inferni, ma invece ti trovi in questo mondo, nel mondo degli umani, avrai qualcosa che ti lega a questo mondo per non essere ancora andato dal creatore. Vorrei delle spiegazioni a proposito, quasi dimenticavo io sono uno dei 12 Magi, che proteggono questa città, il mio nome è Geber quelli che vedi alle mie spalle sono i restanti 11”.
Kai, spiegò a Geber la sua situazione, che è stato mandato dall’Imperatore di Giada in questo continente per avere un “corpo sostitutivo”, per prendere il suo corpo originale che le è stato rubato da Yamazaru, e che per sconfiggerlo, ha appunto bisogno di un corpo da poter allenare per sconfiggere Yamazaru.
Il vecchio Geber si tocca la barba e con fare pensieroso chiama uno degli 11 Magi per fare chiarezza su questa situazione e vedere se Kai non stia mentendo, si fece avanti un tipo ordinato e precisino, vestito in modo diverso da Geber, con sé porta una sfera di cristallo, dalla quale ne uscì uno spirito, lo spirito iniziò a parlare con questa personcina, in modo strano, si mise davanti alla sfera di cristallo, essa si alzò in alto ed iniziò a levitare, e delle immagini iniziarono a scorrere, Kai vide tutto quello che gli era successo fino ad ora, ma non solo Geber guardava ma tutti e 12 Magi si misero a guardare le immagini che apparirono nella sfera, dopo poco le immagini cessarono e la sfera di cristallo scopari con lo spirito, Geber si fece avanti e disse a Kai:
  “Vedo che ne hai passate di cotte e di crude, ma vedendo la tua storia fino ad ora, cercheremo di aiutarti a sconfiggere Yamazaru, dalle nostre parti viene chiamato in un altro modo, noi lo chiamiamo Boor, possiede molti nomi, anche dalle nostre parti ha combinato qualcosa di spiacevole ha rubato qualcosa che ci appartiene, e ti aiuteremo a riprenderti il tuo corpo, ma anche tu in cambio dovrai portarci l’altro pezzo della Lancia di Longinus, a noi è rimasto solo una metà. Ti costruiremo un avatar con il quale potrai allenarti e diventare un combattente dotato di forza fisica e magica, ti insegneremo le arti magiche per controllare il tuo nuovo corpo, ma non abituarti troppo ad esso, perché rischi che il tuo corpo originale rifiuti la tua anima e rimarrai per sempre nel tuo avatar prigioniero, poi tocca a te decidere cosa fare del tuo futuro”.
Kai con fare molto deciso e ottimista rispose a tono ai 12 Magi dicendo:
Ce la metterò tutta per migliorarmi e imparare tante cose nuove, e grazie al aiuto di voi tutti sconfiggerò Yamazaru, e ripristinerò l’ordine delle cose, e tutto ciò che c’è di sbagliato in questo mondo lo sistemerò per creare un nuovo mondo, dove tutti andranno d’accordo e saranno in pace, quando iniziamo? Io sono già pronto, sono tutto un fuoco”. 

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Capitolo 8
*** Creazione del Avatar ***


Sono passati 6 mesi dall’arrivo di Kai alla citta di Hilal, in questi mesi ha appreso le arti del controllo del Ki, e a padroneggiare le arti del controllo dell’anima, ora ha piena padronanza della sua anima e dello spirito, in questi sei mesi ha aiutato i 12 Magi a recuperare tutto il necessario per creare l’avatar, la cerimonia si svolgerà sotto l’Albero della Vita, un albero gigantesco che racchiude in sé il potere di creare l’avatar perfetto il primo essere umano creato Adam Qadmon, per creare l’avatar perfetto, un corpo umano Kai ha dovuto raccogliere la terra dei 4 continenti, Cold, Ratava, Redrok, Noland ogn’una di essa ha un terreno particolare, oltre alla terra bisogna prendere altri ingredienti che vi elencherò di seguito. Oltre alle terre dei 4 continenti che serve per fare l’argilla dalla quale prenderà forma il corpo, bisogna perdere anche l’acqua dei 5 mari, che bagnano i continenti, Mar del Nord, Mar del Sud, Mare Orientale, Mare Occidentale ed il Mare Unito che mette in comunicazione i 4 continenti, dove si trovano isolette sparse qua e là per il mondo. Presi questi due ingredienti l’acqua e la terra Kai ed i 12 magi si sono recati verso l’Albero della Vita, esso è l’albero che regge il mondo, continenti i cieli e i mari, esso è l’Origine di tutto, si trova in un luogo segreto che solo i 12 Magi conoscono, per arrivarci Kai è stato trasportato direttamente al luogo misterioso dai 12 Magi, con sé hanno portato un grosso libro, che porta il nome di “Libro della Vita e della Creazione”.
L’albero della vita ha un aspetto gigantesco, un frassino sempre verde, grandi radici che sprofondano nel terreno e rami che raggiungono il cielo, sembrano non finire mai, sui rami si trovano animali di tutte le specie, aquile, falchi, e vari roditori, attorno al grande fusto vi sono 11 stele con su scritto strani caratteri, che simboleggiano le 11 chiavi (sefiroth) che bisogna utilizzare per la creazione di un avatar, alla base del fusto vi è una buca, sembra una vasca più che altro, avente forma umana, all’interno di essa va messa l’argilla con la quale dare forma all’avatar, poi i 12 Magi si metteranno attorno all’albero ogn’uno su una stele , tranne uno che dovrà mettersi ai piedi della “vasca di creazione” dove al termine della recitazione delle sefiroth verrà impiantata l’anima, in questo caso l’anima di Kai.
Il rito dove vengono lette le sefiroth dal Libro della Vita e della Creazione viene chiamato Sippur, durante questo rito 11 dei 12 Magi si posizionano su una stele che ha un nome e significato diverso, di seguito spiegherò la posizione dei Magi, con significato delle stele ed associazioni dell’avatar:
Stele 1: Binah, stele dell’Intelligenza Magi: Paracelso (Cuore e emisfero celebrale sinistro)
Stele 2: Ghevurah, stele della Giustizia Magi: Trismegisto (Mano e braccio sinistro)
Stele 3: Hod, stele della Gloria/Maestà Magi: Eliphas (Gamba sinistra)
Stele 4: Chokhmah, stele della Saggezza Magi: Agrippa (Emisfero celebrale destro)
Stele 5: Chessed, stele della Grazie Magi: Cagliostro (Mano e braccio destro)
Stele 6: Nezakh, stele della Vittoria Magi: Papus (Gamba destra)
Stele 7: Keter, stele della Corona Magi: Kremmerz (Cranio, Volto)
Stele 8: Tiferet, stele della Bellezza Magi: Levi (Torso)
Stele 9: Yessod, stele del Fondamento Magi: Faust (Parte femminile/Parte maschile)
Stele 10: Malkuth, stele del Regno Magi: Zaraustrah (Bocca)
Stele 11: Dàat, stele della Conoscenza Magi: Geber  (Anima,Vita)
Magi che infonderà l’anima all’avatar: Flamel.
Dopo aver introdotto questa breve guida sulla creazione dell’Avatar, dopo aver raccolto tutti gli ingredienti è arrivato il fatidico giorno, così i 12 Magi con Kai si ritrovano dinanzi all’Albero della Vita, i Magi si posizionano sulle stele, l’anima di Kai viene legata all’albero della vita con delle speciali corde magiche, Geber esce il libro della creazione ed inizia il Sippur con la formula inaugurale che recita tali parole:
<< Tua è la Grandezza (Chessed), la Potenza (Ghevurah), la Bellezza (Tiferet), la Vittoria (Nezakh) e la Maestà (Hod), perché Tutto (Yessod), nei celi e nella terra è tuo. Tuo è il Regno (Malkuth); tu sei colui che ti innalzi come Testa (Ro’sh, insieme delle quattro stele: Keter, Binah, Malkuth e Dàat) su ogni cosa. >>
Mentre Flamel recitava queste parole per ogni parola detta si illuminava una stele, tanti  fasci di luce si innalzarono in alto nel cielo, tanti per quante sono le stele, gli altri 11 Magi recitavano altre parole per evocare la magia di creazione, l’avatar di argilla intanto iniziava a prendere forma, nel frattempo intorno all’albero si formò un grande cerchio con all’interno tanti altri cerchi concentrici, ne spuntarono cinque in totale, ed emanavano una luce abbagliante, formando una barriera magica, tutti gli animali si fecero da parte e scapparono, Kai rimase esterrefatto dal grande potere magico che si stava sviluppando.
Nel frattempo i fasci di luce si trasformarono in fuochi fatui che si collocarono sui rami dell’albero della vita formando un disegno “cabalistico”, Geber fece cenno a Kai che ora tocca a lui dare “vita” all’avatar, che nel frattempo si è formato in tutte le sue parti, Geber trasformò Kai in un globo di luce, lo diede a Flemel che trattandolo con cura lo inserì nel corpo del Avatar, quello che successe dopo è solo un ricordo sfocato, una grande luce inghiottì tutto, tutto sprofondò nell’oscurità, e Kai non vide più niente e svenne.

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Capitolo 9
*** Deserto di Syn - 1a Parte ***


Dopo l’accaduto Kai non ricorda niente di quello che successe, ma solo una forte luce che lo inghiottiva. In seguito, Geber spiegò a Kai che ci vorranno 7 giorni per far sì che l'Avatar sia completo e che tutte le parti siano funzionanti, dopo tali giorni Kai avrà il controllo di tutte le parti del corpo, ma bisognerà insegnargli come utilizzare la forza dell’Avatar e per fare ciò dovrà attraversare il Deserto di Syn, tale deserto è conosciuto per le tentazioni che provoca ai viaggiatori, ma attraversato il deserto lo aspetterà una ricca ricompensa, nel villaggio di Wallaha vivono 2 delle furie bianche, Morigan e Brynilde, per quanto ne sanno i 12 Magi e per quanto possono dire a Kai, esse possono imparare a Kai l’uso delle Rune, scritture antiche di protezione e potenziamento, arti magiche quali la trasformazione e tecniche di guerra, ma questo e altro lo aspetta dall’altra parte del deserto solo se riuscirà a superarlo e non cadere in tentazione.

Sono passati 7 giorni dalla creazione dell’avatar ed ora Kai ha pieno controllo di esso, solo che ancora non riesce ad avere la sinergia completa del corpo e dell’anima, così dopo l’aiuto fornito dai 12 Magi lascia la città di Hilal, portando con se scorte e viveri per resistere al deserto. Così ha inizio un’altra avventura di Kai, nel suo nuovo corpo, rispetto al corpo originale di Kai, questo Avatar ha fattezze più massicce e robuste rispetto al corpo esile e leggero di Kai, e già questo provoca in lui un senso di stanchezza e malessere, ma Agrippa uno dei 12 Magi gli diede una speciale pozione, se possiamo chiamarla così, quando è troppo stanco lo rimette su, l’ha chiamata Panacea, una sorta di cura per tutti i dolori, ma è da verificare la sua efficienza.
Così ha inizio l’avventura di Kai nel deserto di Syn, esso è molto vasto, l’unica cosa che Kai riesce a vedere è una grande montagna all’orizzonte, salutati i 12 Magi Kai si avvia verso questo miraggio, alla ricerca del villaggio di Wallaha.


Kai guardandosi intorno ciò che vede è sabbia, montagne rocciose dalle forme strane e inquietanti, una di queste montagna sembra ricordare il tratto di un gigante, e sembra guardare fisso verso Kai, il ragazzo si sente leggermente intimorito ed inizia a camminare più veloce, e di tanto in tanto si gira per controllare se lo sguardo del gigante posa su di lui, ma altro che allontanarsi, il gigante sembra essere sempre più vicino a lui e la sabbia sotto i suoi piedi sembra andare contro corrente, in senso opposto alla sua marcia, i granelli di sabbia, iniziano a diventare ciottoli e le gambe di Kai si fanno sempre più pesanti, sempre di più e la faccia del gigante inizia ad avvicinarsi sempre di più. La temperatura inizia a salire e Kai sente caldo, i ciottoli sotto ai suoi piedi si raggrupparono davanti a lui formando una strada lunga e tortuosa, una sola via davanti a se, così egli inizia a correre, il cielo si fece nero e la luce del sole divenne bianca e pallida, trasformandosi in una luna, illuminando il percorso di Kai, il gigante alle sue spalle rompe l’armatura di pietra che lo teneva imprigionato ed inizia ad inseguirlo, così ha inizio la corsa alla salvezza di Kai, ma l’Avatar inizia ad avere alcuni problemi e Kai si sente stanco, così frugando nella sacca prende la pozione datagli da Agrippa ne bevve un sorso, sentendosi più forte continuò a fuggire. La strada si fece sempre più tortuosa e il gigante si avvicinava sempre di più, usando una delle cento mani cerca di prendere Kai, ma egli scappa sempre più veloce ma ad un certo punto la luna scompare è diventa tutto nero, il rumore dei passi del inseguitore non si sentono più e Kai prende respiro, una piccola luce scende dall’altro e cattura l’attenzione di Kai, incuriosito ed allo stesso tempo spaventato si avvicina ma non avendo niente con cosa proteggersi, desiderò tanto avere una katana, che ne apparve una nella sua mano destra, così con un arma in mano si avvicino a questa luce giallognola comparsa dal nulla, iniziò a pulsare emettendo sempre più luce e quando Kai si avvicino per toccarla con la katana, essa si spense e due grandi occhi neri comparvero davanti a Kai, era lo sguardo del gigante, così non ci pensò due volte e li trafisse, il gigante iniziò a lamentarsi con voce furibonda e quasi demoniaca, Kai continuò a scappare nell’oscurità ma non ha potuto fare niente una delle cento mani del gigante lo prese e lo strinse in una morsa che non ha potuto fare niente per liberarsi, mentre con una mano lo teneva stretto con l’altra prese la katana e la ruppe, prese il corpo distrutto di Kai per le braccia e lo tirò in modo da strappargli le braccia, ma, non contento lo torturò per molto e Kai era stanco ed ini fin di vita, così il gigante lo guardo con l’occhio buono che le rimase e lo mangiò, Kai prima di essere divorato lanciò un urlo straziante e disperato.
Poi si svegliò in pieno deserto, abbandonato nel nulla con la luna che guardandolo quasi a burlarsene del suo incubo. Una folata di vento secco e freddo fece tornare in se Kai, che ancora pensava a quel gigante.
La notte nel deserto è fredda rispetto al giorno caldo e afoso, Kai si mise in una piccola cava che si trovava non lontano, nelle vicinanze trovò una carcassa di una animale morto, per non patire il freddo con una pietra apri il ventre della carcassa, si tolse la sacca e con molta impressione e sdegno si riparò dal freddo e dalle basse temperature entrando dentro la carcassa dell’animale morto, e cercò di riprendere sonno nonostante l’incubo avuto prima.
Si fece mattina e Kai venne svegliato dalla calura e dai raggi del sole che faceva capolino sulla grande montagna a Ovest, si svegliò si rivestì prese la sacca e continuò il viaggio verso l’orizzonte e ciò che ne domina l’orizzonte con le luci del mattino, il cielo divenne rosso, formando un tutt’uno con il deserto, creando un senso di pace e tranquillità, ma Kai sa che non è buona cosa rilassarsi nel deserto, visto che gioca brutti scherzi.

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Capitolo 10
*** Deserto di Syn - 2a Parte - L'incontro con Yamazaru ***


Ripresosi dal brusco risveglio prosegui vero la meta misteriosa, i giorni passarono le notti passarono, ma quella metà tanto desiderata e tanto misteriosa sembrava essere sempre più un miraggio, un sogno quasi.
Le scorte stanno per finire e Kai inizia ad avere dei leggeri mancamenti e capogiri, fina a quando non svenne nel deserto, sotto il sole cocente, chiedendo acqua ed aiuto, ma nessuno lo sentiva perché era solo, il rumore del vento accompagnava le sue grida di aiuto, quando improvvisamente la sabbia iniziò a smuoversi e qualcosa sotto Kai iniziò a smuoversi, tutto iniziò a tremare, ed improvvisamente una strana creatura esce da sotto la sabbia, una figura nera e pelosa, con tante zampe, si è un ragno gigante, o comunemente conosciuto come Tsuchigumo, un ragno di terra, ma non uno piccolo comune, ma uno gigante altro quando una montagna, la creatura copriva tutto l’orizzonte, come se fosse arrivata la notte, Kai spaventato iniziò ad indietreggiate, ed iniziò a correre, quando urtò una donna, vestita di bianco, un velo ne copriva il volto, faceva un buon odore, odore di fiori primaverili e di freschezza, Kai dispiaciuto si scusò e la prese per il braccio e la portò con se per farla scappare dallo Tsuchigumo, ma la donna si girò e non aveva la faccia, quando aprì le mani nei palmi aveva due occhi che lo fissarono, così prese le mani se le mise sulla facce ed iniziò a inseguire Kai, l’inseguimento non durò molto, perché il ragno di terra sparò una ragnatela ai piedi di Kai e lo fece inciampare, la donna mostruosa lo guardò con fare strano e spaventoso, Kai svenne dalla paura. Nel frattempo, lo Tsuchigumo avvolse Kai nella ragnatela e l’appesa a testa in giù in una grotta, dove si presuma egli viva, una grotta tetra e silenziosa, l’unico rumore che si sente è il gocciolio dell’acqua che cade dalle stalattiti.
Quel rumore svegliò Kai, che si ritrovò a testa in giù, appeso su una ragnatela, lo Tsuchigumo si avvicinò e gli disse: “Finalmente ti sei svegliato, pensavo fossi morto per lo spavento, il mio padrone vuole parlarti, se avessi disubbidito chissà cosa mi avrebbe fatto!!?”
Un portale si aprì dinanzi a Kai, lo stesso portale che vide quando gli fu rubato il corpo, e chi uscì da tale portale se non Yamazaru? Si era proprio lui, Lo Scimmiotto, il demonio, Boor, chiamatelo come volete ma era lui, con fare prepotente e maligno si avvicino a Kai, lo guardò attentamente e gli disse:


<< Vedo che hai fatto un bel miglioramento, rispetto al tuo corpo originale, ma basterà questo per sconfiggermi? Non lo sai usare e non fa per te, potrei ucciderti qui, ora. Ma non mi sentirei soddisfatto, quindi, voglio proporti un’offerta allettante, sta a te decidere se accettare o no. Dunque, caro Kaiino, ti piace questo nominativo? Mmm.. sì ti chiamerò Kaiino. Dunque, torniamo a noi volevo proporti di allearti con me, posso insegnarti molte cose e molte tecniche magiche e fisiche, che ne dici, io e te insieme a tutti i miei servi e mostri, alla conquista del Palazzo di Giada, e dell’intero Mondo, costruiamo un nuovo mondo basato sulla PAURA e sul TERRORE, sai le persone quando hanno paura tendono a diventare più forti e coraggiosi, che ne pensi?
Un mondo nuovo governato dall’anarchia, ognuno può fare ciò che vuole senza seguire nessun Karma o Credo o una Via, ognuno e libero, e noi io tu e tutti i mostri dello Yama, lo governeremo, basta separazioni razziali e diversità tra umani, animali, deva, asura o dei e esseri umani.
Mettiamoci tutti sullo stesso piano. Beee.. che ne pensi Kaiino, sei d’accordo con me o vuoi morire, ed essere il capro espiatorio che porterà avanti i miei ideali…? Se non accetterai, farò mangiare al mi cucciolo infernale il tuo corpo, in modo da essere rinchiuso sempre in questo tuo nuovo A-V-A-T-R. >>


Kai cercò di liberarsi dalla ragnatela ma fu inutile, intanto Yamazaru rise con gusto e cattiveria, puntò il suo bastone contro Kai, ed egli rispose:
“Non accetterò mai i tuoi ricatti e le tue idee folli e perverse, preferisco morire in questo corpo che diventare tuo schiavo, puoi anche uccidermi ora, ma ricorda che prima o poi ti ucciderò, la ruota del Karma gira per tutti e anche a te capiteranno cose spiacevoli.”

Quando Yamazaru stava per infliggere a Kai il colpo finale per ucciderlo, qualcosa o qualcuno mosse il terreno, una scossa di terremoto che sembrava preannunciare l’arrivo di una calamità. Dal terreno sottostante qualcosa stava uscendo, una testuggine, una tartaruga gigante sbucò dal sottosuolo, e buttò tutti in aria, il giovane Kai si arrampico sulla schiena della tartaruga, ma già cera qualcuno che ne occupavo il posto, una donna seduta su un trono fatto di pietra, schioccò la frusta nella sua mano destra prese Kai e lo portò accanto a sé. Yamazaru cercò di colpirla con uno strana tecnica di Jitsu, prese la fiaschetta che porta con sé ne bevve il contenuto, e facendo dei gesti con le mani e recitando un mantra le avvicinò alla bocca, gonfiò le guance, esse presero una colorazione rossastra arrivata alla massima espansione del volto, sputò una lingua di fuoco che colpi il volto della tartaruga, ma fortunatamente non si fece niente di grave, con un colpo ben assestato uscì dalla caverna per poi sparire sulla nuvola gialla. Nel frattempo, Kai riprese conoscenza e si ritrovò in groppa alla tartaruga con questa donna misteriosa a fianco.

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