Mind Heart.

di mimix97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** About Earth. ***
Capitolo 2: *** About People. ***
Capitolo 3: *** About Me. ***
Capitolo 4: *** About Us. ***



Capitolo 1
*** About Earth. ***


MIND HEART.


09 .11. 2234

 

Ebbene si, il 2234.
La Terra è sopravvissuta a catastrofi ambientali, guerre, e perfino a malattie veneree per molti anni, per non parlare di secoli.
La mia famiglia ha contribuito molto alla sopravvivenza, grazie alla scoperta di nuovi pianeti abitabili in altre galassie.

Il mio nome è Marta Wright.
Nonchè discendente della splendida e ammirevole Jacquiline Wright che dopo varie ricerche e studi astronomici mandò il proprio figlio, Nick, alla scoperta dell'universo.
Egli portò le meravigliose innovazioni che aveva appreso altrove e dando il merito della scoperta agli studi della propria madre, decise di creare la Wright Universal Cooperation. Nota a tutti i mondi ormai.
E così l'intera umanità fece un passo enorme nella scienza. Dal primo viaggio sulla Luna, si arrivò ai viaggi interstellari, mediante l'utilizzo di varchi spazio-temporali creati a partire dalla composizione dei Buchi Neri.

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Capitolo 2
*** About People. ***


About People.
 
"Marta, fammi un controllo sulla FourCost di Tarma-T. Adesso." disse Colin, il comandante della stazione spaziale Peterson.
"Subito ai suoi ordini!" risposi. Faccio un giro di perlustrazione col Drone e "FourCost libera!" dissi senza ricevere una risposta. Ma lì era sempre così: le buone risposte non ricevevano mai risposta, ma le cattive si.
La FourCost fu una delle prime superfici del primo pianeta scoperto, Tarma-T, sul quale vennero fondate le colonie terrestri.
Il cibo era favorevole e le condizioni ottimali sempre. La flora e la fauna erano perfettamente adatte all'uomo.
Parliamo di una Costa, per cui le perlustrazioni servivano a controllare che non iniziassero disagi nella pesca e che a nessuno venisse in mente di prendere tutto il cibo per se.
Tornai alla stazione dopo il tramonto. Era la parte del giorno che più mi piaceva quando abitavo sulla Terra, quindi rivederlo identico in questo pianeta mi rasserenava  e mi dava una sensazione di pace.
La cena fu ben presto servita nella mensa comune dei tecnici. Ebbene si...sono un semplice tecnico,ma la scienza è tutto quello che sono. Quindi anche essere un semplice tecnico in questa stazione mi basta.
"Bellezza, com'è andata la giornata?" chiede Pat, il farfallone della situazione.
"Solite cose" rispondo e con aria di sfida inizia ad elencarmi la serie di cose interessanti che ha svolto lui in quanto tecnico chimico. Spavaldo come sempre tenta di mettermi a disagio, ma con molta tranquillità mi alzo semplicemente dal tavolo dove ero e mi sposto in un altro senza pronunciare parole.
"Che stile " ridacchia Jinny "Sei l'unica che riesca a dargli testa"
"Semplicemente perchè non voglio andare a letto con un idiota" affermo, non considerando di avere appena fatto una gaffe..
"Almeno è bravo!" risponde infastidita,così in fretta si alza e se sne va.
Sono la persona più insensibile del mondo penso, ma vengo subito interrotta dal comandante Colin " Li stai decimando! La tua antenata voleva far prosperare il genere umano, non farlo scomparire con piccole frasette ironiche!"
Mi sentii sprofondare,ma per riprendermi risposi " Almeno rafforzano la loro forza d'animo "
"Sciocchezze, così li farai cadere giù! Quando la prima a sprofondare sarai tu!" disse .
A quelle parole non seppi cosa rispondere ed ero tentata di andarmene. Ma lui stesso poi "Hai fatto un ottimo lavoro oggi!"
"Come sempre!" risposi. E stavolta presi le mie cose e sgattaiolai per la mia stanza.
Il mattino e il duro lavoro subito arrivarono. Il comandante alle 7.00 esigeva tutti pronti per i controlli e le perlustrazioni.
Quel giorno mi sarebbe toccata la perlustrazione sull'altra stazione, su Tarmenic-T. Con il comandante Colin. Angoscia totale,dopo la scorsa serata neanche volevo guardarlo in faccia, eppure eccomi qui a fare il mio lavoro. Anche Jinny sarebbe venuta con noi. 
Il pianeta si trovava in un 'altra galassia, per cui affrontammo il varco spazio-temporale che non era per niente delicato. In una sessantina di secondi arrivammo a destinazione, ma furono i sessanta secondi più brutti di sempre. Quando entrammo nella stazione dovetti cercare infatti un bagno per rigettare,cosa che acadde anche a Jinny.
Lì ebbi l'opportunità di scusarmi con lei e mi aspettavo che il resto della perlustrazione sarebbe andata meglio,avendo qualcuno con cui poter parlare. Invece mi sbagliavo.
"Wtight, la prossima volta avvisami così evitiamo di fare queste scenate, grazie!" mi rimproverò Colin.
Ma 'che cavolo' pensai..'anche Jinny stava male, sicuramente ce l'ha con me per ieri'.
Ma evitando di dare peso alla situzione, la giornata proseguì in maniera strabiliante. Visitammo il centro di comando dove ci fecero vedere la situzione sulla parte orientale del pianeta e poco prima del tramonto ci fecero scendere con una Navetta sul pianeta stesso.
Scendendo iniziarono a vedersi le prime luci del tramonto e ne rimasi incantata più di ogni altra volta. Qui i colori che irradiava erano slle tonalità del blu e del verde. Una meraviglia.
Prestoperò arrivammo a terra e ci accolsero in una struttura comunitaria degli Stazionari.
I tecnici erano molto più simpatici qui e non se la prendevano per la mia ironia, anzi..mi facevano il filo per la mia testardaggine. Persi di vista Colin e Jinny. E rimasi sola con questi tizi. Finchè non finimmo di cenare. A quel punto iniziai ad incamminarmi per la stanza che mi era stata assegnta. Ma qualcossa non andava..non mi sentivo sola. Subito rapidamente qualcuno mi afferrò il polso da dietro e mi tappò la bocca con le mani.
In preda al panico, mi ritrovai tra le braccia di uno sconosciuto mal vestito e dal viso sporco. Cercai di liberarmi almeno la bocca e riuscii a gridare due volte "AIUTO! AIUTO!". Solo due volte. Ma nessuno sembrava avermi sentito. Ero disperata e subito mi ritrovai con la maglia strappata. Allora pensando che non potevo dargliela vinta, dando un calcio nelle sue parti intime riuscii a liberarmi e a correre via urlando.
Ero disperata, lo avevo alle calcagna e temevo riuscisse a prendermi.
Finchè non vidi un volto familiare e mi ci gettai tra le braccia. Il comandante Colin, sconvolto, chiamò la sua squadra di ricognizione e diede inizio all'inseguimento dell'uomo. Mi guardò subito negli occhi e disse "Cosa è successo? Ma che domanda è? Volevo dire, come stai?"
"Male" risposi e lo abracciai. Tutto questo senza neanche curare il fatto che lui è il mio capo.

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Capitolo 3
*** About Me. ***


 About Me.

 
Il comandante Colin mi portò nella sua stanza e ancora scossa chiesi di fare una doccia. Lui non esitò e subito mi fiondai in bagno.
L'acqua era tiepida,mi scaldava e gelava il sangue allo stesso tempo.
O forse la mia condizione era solo paura di essere stata aggredita.. Rimasi lì sotto per un bel po e quando uscii il comandante mi diede dei vestiti e disse " Stasera dormi qui." e senza 'ma' e 'se' mi sdraiai sul letto. Non avevo la forza di parlare.
 Il mattino seguente svegliandomi non lo trovai nella stanza, ero sola.
Mi diedi una ripulita e uscii dalla stanza.
 Ma proprio lì davanti lui attendendomi, disse "Buongiorno bella addormentata! Avanti, ti accompagno nella tua stanza..non puoi farti vedere dagli altri con i miei indumenti!" e mettendosi davanti a me, fece strada. 
Non mi ero mai accorta della larghezza delle sue spalle e quei capelli castani erano veramente lucenti.(Portava veramente ben i suoi 30 anni.)Aveva un'aria strana...più delicata e meno rozza del solito.
Dopo essermi cambiata arrivammo nel centro di comando. Lui subito si informò se avessero preso l'aggressore...ma "Dannazione!" esclamò e da questa affermazione, in lontanaza capii che non erano riusciti a trovarlo. Allora iniziò la giornata ma Colin non mi lasciò mai fuori dalla sua visione.
Visitammo le arie agricole e la nuova coltivazione funzionava, ma ero sicura che non saremmo andati via finchè non avremmo trovato quell'uomo.
Quindi cercando di perdere tempo chiesi "Ma la pesca qui come va? A Tarma-T mi occupo io della supervisione"
"In questo momento abbiamo abbondanza di Orate e Merluzzi..Il resto viene pescato illegalmente da rivoluzionari che non pensano alla condivisione." risposero.
"Anche lì vi è lo stesso problema. Ma come potremmo fare per impedire queste situazioni?" chiesi.
"Non c'è modo, la gente purtroppo sulla terra era abituata ad avere troppo o niente.Quindi adesso coloro che avevano troppo,continuano a volere troppo anche se questo comporta illegalità quali la rapina." Risposero. Ma subito venne cambiato argomento e morì lì la mia curiosità.
Ad ora di pranzo finalmente riuscii a rivedere Jinny e non le raccontai nulla per non falla allarmare. Invece lei mi iniziò a parlare dei tecnici che eranonel gruppo con lei per la perlustrazione dell'allevamento. Era veramente in estasi. Un tizio allora si avvicinò al nostro tavolo e iniziammo a scambiare qualche parolina. Capii subito che stava flirtando con Jinny, quindi decisi di lasciali da soli e andai in camera.
Avevo bisogno di una pausa.
Non appena entrai,pensavo di esser sola e mi sdraiai sul letto. Non appena mi posizionai,notai che stanza lussuosa era servita ai comandanti, la mia era  patetica a confronto. Ero totalmente immerse nei miei pensieri quando uscii il comandante dal bagno completamente nudo. "Comandante!" urlai.
"Ah, dimenticavo che adesso ti sei traferita qui!" rispose scortese come sempre.
"Lei me l'ha detto! Io non ci sto niente ad andare nella mia stanza!" dissi.
"Ma scherzavo, mi sentirei solo se te ne andassi! E tra parentesi non è necessario che ogni volta mi chiami 'comandante Colin'. Il mio nome è Jake Colin. Quindi per evitare discussioni,chiamami solo Colin!" disse e andò a vestirsi nell'altra stanza.
Rimasi sconvolta,'cos'era quel comportamento?'.
Tutto diventava sempre più strano.

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Capitolo 4
*** About Us. ***


About Us.


 
Rimasi a fissare il tetto e poi mi addormentai.
Non capii bene come e neanche in che momento.
Un attimo prima ero agitata per aver visto Colin e un attimo dopo dormivo.
Una strana sensazione di amaro in bocca e un pizzico al braccio mi svegliarono.
Lì davanti a me vi erano Colin e una serie di infermiere. "Signorina Wright, siamo in ambulatorio.
Il comandante Colin non riusciva a svegliarla e stranito, la ha portata qui! " disse una di loro.
"Ma io sto benissimo, sarà stato solamente lo sforzo fisico di questi giorni!" afferma.
"Signorina abbiamo trovato tracce di Vit-39 nel suo sangue. E' stata drogata! Sicuramente da quel rivoluzionario che l'ha aggredita!" rispose.
Mi voltai verso Colin e lui abbassò lo sguardo. Cazzo! Ero stata drogata! La Vit-39 era uno dei più potenti materiali stupefacenti utilizzati nella Terza Guerra Mondiale per ipnotizzare i nemici o per forzare i soldati che non erano d'accordo a qualche piano.
Dovetti rimanere in ambulatorio tutto il giorno per smaltire quella piccola dose (per fortuna) che mi era stata iniettata.
Alla fine della giornata, Colin mi venne a prendere.
Nessuno dei due fiatò finchè non arrivammo in stanza.
"Quindi devo dedurre che quella reazione sorpresa di oggi era solamente un effetto del Vit-39?" mi disse,ridendo.
"Non sei autorizzato a camminare nudo per la stanza! Neanche se tu fossi da solo! Solo gli animali potrebbero" risposi.
Mi tirò a se per un braccio, in modo tale che i nostri corpi fossero attaccati petto contro petto, e disse "Anche questo è da animali?" e senza rispondere lo baciai.
Ebbene sì, il sopravvento e il desiderio fecero la loro parte. Ma non la mia razionalità.
Subito mi staccai e vidi che i suoi occhi blu erano intensi e bramosi di desiderio.
Ma decisi di fermarmi lì e lo spostai.
"Sono un po stanca" dissi e mi chiusi in bagno.
In confusione totale, mi infilai sotto la doccia per distrarmi un po e per fare mente locale
.

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