New Suicide Squad

di Dawn_Scott402
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nuova squadra suicida ***
Capitolo 2: *** Le vittime. ***
Capitolo 3: *** Viaggio in aereo ***
Capitolo 4: *** Affronta la tua paura (pt 1) ***
Capitolo 5: *** Affronta la tua paura (pt 2) ***
Capitolo 6: *** Obbligo o veritá? ***
Capitolo 7: *** Nuovo membro nuovi problemi. ***
Capitolo 8: *** Il segreto di Sheila pt 1 ***
Capitolo 9: *** Il segreto di Sheila pt 2 ***
Capitolo 10: *** AVVISO. ***
Capitolo 11: *** Uscita (pt 2) ***
Capitolo 12: *** Uscita (pt 3) ***
Capitolo 13: *** Appuntamento e amicizia. ***
Capitolo 14: *** F×G: Quello che non sai di me. ***
Capitolo 15: *** D×S: karaoke. ***
Capitolo 16: *** Altri e indesiderati membri ***
Capitolo 17: *** Sheila contro Leila. ***
Capitolo 18: *** Incantatrice (pt 1) ***
Capitolo 19: *** Incantatrice (pt 2) ***
Capitolo 20: *** Dentro la mente (pt 1) ***
Capitolo 21: *** Dentro la mente (pt 2) ***
Capitolo 22: *** Dentro la mente (pt 3) ***
Capitolo 23: *** Sucide Squad (pt 1) ***
Capitolo 24: *** Suicide Squad (pt 2) ***



Capitolo 1
*** La nuova squadra suicida ***


Una donna di una quarantina d' anni, afroamericana e dall andarura fiera camminava lungo i corridoi di un carcere, ad un certo punto si fermò propri davanti ad una porta. Entrò, nella camera piccola e angusta si trovava un uomo anziano e storto sefuto su una sedia in legno. La donna prese una seconda seggiola e si accomodò.
"Buongiorno signora Waller" disse garbatamente l uomo.
"Lei sa perchè sono qui vero professor Delanier?" Gli domandò la donna mantenendo gli occhi neri freddi.
"Ovvio..." gli rispose lui.
"Come sa nel mondo stanno incominciando ad accadere fatti strani: uomini che scompaiono, sbalzi improvvisi di clima, persone morte misteriosamente....pensiamo che Incantatrice sia tornata" spiegò la donna per poi estrarre delle cartelle".
"Convochi la squadra suicida..." gli disse l' uomo.
"Ormai sono troppo vecchi e stanchi, Incantatrice da quello che sappiamo è troppo forte." Gli rispose.
"E allore cosa vuole da me?" Gli chiese il professore. La donna di risposta prese le cartelle e gliele consegnò.
"Voglio loro." Gli disse la Waller.
"I loro figli? Lei è completamente pazza!" Gli gridò lui.
"No, non sono pazza, loro potrebbero essere gli unici chd potrebbero farcela"
"Troppo inesperti, morirebbero subito e comunque non conti sul mio aiuto, non scagionerò mai dei pazzi" disse il professore.
"Mi ascolti bene! Il mondo potrebbe finire e quelli sono la nostra unica speranza!" Gridò lei. Il professore abbassò la testa sconsolato.
"E va bene signiora Waller...avrà la sua "Suicide squad"...ma come ho detto prima sono troppo inesperti e Incantatrice troppo forte... stava dicendo Delanier ma lei lo interruppe.
"Per questo convocheremo una strega...so giá chi...non è malvagia e a dei poteri utili"
"Pensi lei ma mi dica aolo chi le devo portare" gli dissd lui. Amanda sospirò.
"Giulia Quinzel..."
"La pazza figlia di Harley Quinn?" Domandò lui.
"Proprio lei... poi Mark Virandi...Carlos White e Diego Santana"
"Lei mi sta chiedendo quindi una pazza, una bestia, il figlio di un sicario e un piromane?" Domandò il professore.
"Si" disse lei.



ANGOLO AUTRICE: Bene carissimi, spero che questa nuova storia vi piaccia, scusate se ci sono errori di battitura, scrivo da telefono. Prossimo capitolo Martedì o domani.

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Capitolo 2
*** Le vittime. ***


Una ventina di soldati si avvicinarono a una camera in rame, molto stretta, all interno di essa si trovava un ragazzo alto 1.80, dai capelli neri quasi rasati. Stava seduto a gambe incrociate all interrno della sua prigione, sulla tenuta arancione si potevano notare chiari segni di bruciature.
"Ehi Santana avvicinati" ordinò uno dei soldati. Il ragazzo senza dire una parola si avvicinò alla porta della cella.
"Ti vuole Amanda Waller" disse poi il militare.
"Ditegli che non sono interessato" rispose semplicemente lui.
"Esci da questo buco una volta tanto Santana... o dovrei dire El Demonio?" Lo provocò l' uomo, di risposta il ragazzo lo prese per la lunga barba.
"Ascoltami bene prova a pronunciare di nuovo quel nome e ri ritrovi la faccia con un ustione di sesto grado" lo minacciò il sedicenne, in quel momento però arrivò la Waller che si fece largo tra i soldati, arrivò alla cella di rame.
"Ciao Diego, io sono Amanda Waller" li disse la donna.
"Cosa vuole?" Chiese lui.
"Se lasci quel soldato te lo dirò Diego..." rispose lei, il ragazzo anche se a malavoglia mollò l uomo che indietreggiò spaventato.
"Sei una persona ragionevole, proprio come tuo padre..." li disse Amanda.
"Cosa vuole?" Ripetè il sedicenne.
"Ho bisogno di una nuova "Suicide Squad"..." li disse lei.
"Non conti su di me" rispose El Demonio, stava tornando alla branda ma Amanda lo fermò.
"Come era la colazione oggi Diego?" Domandò la donna.
"Schifosa come lei" rispose lui sperando di averla ferita ma Amanda non si scompose.
"Dentro il tuo porridge abbiamo inniettato un veleno sintetico, è mortale poichè esplosivo, possiamo attivarlo quando vogliamo, scegli. Vuoi vivere o morire?" Gli disse lei. Seguirono secondi di silenzio, il giovane dopo un pò si voltò con un ghigno in volto.
"Quando cominciamo?"

Altri venti soldati si avvicinarono a una cella dalle pareti di marmo buanco e liscissimo, debtro di esso una ragazza dalla carnagione ambrata, i capelli rosa elettrico e gli occhi castani.
"Giulia, vieni qui, c' è una persona che ti vuole parlare!" Disse dolcemente un soldato, laragazza si alzò e andò saltellando verrso la porta su cui aveva inciso varie frasi e immagini di teschi e sorrisi inquietanti, Amanda raggiunse la cella.
"Signora Waller che piacere a cosa devo questa sua visita?" Chiese la ragazza facendo un inchino.
"Non fare la teatrale Quinzel...ho bisogno di te" le disse la donna.
"Per cosa?" Chiese lei.
"Il mondo sta andando a rotoli, sto reclutando una squadra suicida" rispose Amanda.
"Ma come si sta così behe qui, questi muri sono così bianchi e c' è così tanta tranquillità che potrei impazzire se non fossi giá matta" rispose lei per poi scoppiare in una risata.
"Nel tuo cibo di stamattina abbiamo inniettato un veleno espolosivo che possiamo fare attivare quando vogliamo..." le disse la quarantenne.
"Ecco perchè i cereali avevano quel sapore strano" rispose la rosa per poi portarsi un dito al mento in modo pensieroso.
"Riavrai il tuo costume, le tue armi...la tua gemma" le disse la Waller. Di risposta Giulia saltellò felice battendo le mani.
"Va bene accetto"

"E i più testardi hanno accettato, ora tocca al più pericoloso..." disse la donna per poi andare vicino una cella puzzolente dove risiedeva un ragazzo dalla statura media, abbronzato, occhi verdi e capelli castani spettinati e con le punte rossastre.
"Carlos...avvicinati...come saprai il mondo è di nuovo pericoloso, ho bisogno di te"
"Una nuova squadra suicida? Non lo farò mai" risposd di rimando il figlio di Killer Croc.
"Riavrai le tue armi, e potrai avere quello che vuoi se ne uscirai vivo, in allegato uno sconto di dodici anni di galera." Li disse la donna, il ragazzo asi avvicinò alla cella e mostrando l imponenza e il corpo allenato.
"Accetto"

Amanda andò successivamente a una cella blindata, la c' era un raazzo diciottenne che faceva le flessioni.
"Molto atletico Virandi" li disse la donna distogliendo il ragazzo afroamericano dall esercizio.
"Ho sentito quello che avete detto a Giulia Quinzel e io non intendo partecipare" rispose lui puntando gli occhi neri in quelli freddi della Waller.
"Allora avrai sentito anche del celeno e che ti ridarò le tue armi" disse la donna. Il ragazzo sorrise.
"Questo non l' avevo sentito..." disse lui.
"Non farlo per me Mark, ma per te, per la tua sorellina Zoe" le disse lei sapendo il punto debole del cecchino.
"Va bene ma voglio incontarla almeno una o due volte a settimana" disse lui.
"Come vuoi Virandi"

CAMERA SUICIDA.

I quattro ragazzi furono scortati in uma camera blindata, per prima cosa avevano riavuto i loro abiti.
"Accidenti ma quanti siamo?" Chiese Giulia alludendo alle centinaia di guardie che li stavano scortando. Indossava un body rosa con lo scollo a cuore, minigonna rosa e scarpe anch esse di quel colore con il tacco basso.
"Fantastico una schizofrenica" disse sarcastico Mark pulendosi la maglia nera e rossa.
"Io mi preoccupo invece per l' incendiario..." disse Carlos indicando Diego che in quel momento aveva alle mani degli involucri in rame e stagno per evitare che usasse i suoi poteri, Carlos indossava dei jeans, scarpe nere da ginnastica e una croce in argento gli scendeva sul torso nudo dove si poteva notare il tautuaggio di un dragone.
Furono scorati al centro di un ampia sala con cinque sedie, c' era anche un piccolo palco, al centro di esso Amanda, i ragazzi furono messi lá dentro e fatti sedere sulle sedie, poi i soldati uscirono dalla stanza e la blindarono.
"Ciao Amanda!" La salutò Giulia in modo infantile.
"Bene, voi siete a quanto dicono, i criminali più pericolosi del mondo, dopo i vostri genitori, a uno a uno verrete qua a provare i vosyri poteri, in caso mi soddisfano verrete ammessi, in caso contario verreete scortati di nuovo nelle voatre celle. Chi vuole iniziare?" Domadò Amanda.
"Io, io!" Gridò Giulia.
"Ma non puoi stare un attimo zitta?" Si lamentò Diego.
"No" rispose semplicemente lei per poi andare saltellando sul palchetto.
"Qui dicono che sei molto agile, e hai dei potri telecinetici datati da una pietra e che il tuo appellativo è Jolly" disse Amanda per poi porgere a Giulia una pietra rosa e ovale cje la ragazza incastonò in fronte.
"Mostaci quello di qui sei capace Quinzel" aggiunse poi la donna. Di rimando Giulia sollevò Diego in aria per poi farlo cadere.
"Ma sei pazza?!" Domandò furioso il pirocinetico.
"Si" rispse la ragazza con un ghigno strafottente.
"Va bene Quinzel sei ammessa, il prossimo sei tu Carlos: Dicono cje sei brutale e che impicchi le persone per poi giragli il collo ma sei anche molto forte" disse Amanda per poi porgere a Carlos un tubo in ferro che il ragazzo piegò senza problemi, poi toccò a Mark.
"Mark Virandi, sei soprannominato "Red Death" sei il figlio di Deadshot e sai sparare molto bene" disse lei per poi porgergli un fucile e facendo uscire dal nulla cinque figure molro distanti, ma il ragazzo in pochi secondi li pese tutti e soprattutto nel centro.
'Anche tu insieme a Carlos White sei ammesso, manchi tu Diego" disse la donna, il ragazzo silenziosamente andò sopra il palco, indossava dei jeans e lo stesso giubbotto del padre con sotto una canottiera bianca.
"Qua c' è scritto che sei pirocinetico ma altamente pericoloso e che sei soprannominato "El Demonio", dammi le mani..." li ordinò lei pr poi toglierli le manette in stagno.
"Fai vedere di cosa sei capace" aggiunse poi, di risposta Diego fece uscire due fiamme dalle mani e incenerì una piccola scultura in ferro lì vicino.
"Che figata" commentò Giulia.
"Sei ammesso" disse Amanda, il ragazzo tornò al suo posto.
"Avete tutti delle doti interessanti, ma per battere il pericolo che ci sará avrete bisogno di altro aiuto..." stava dicendo la Waller ma Jolly alzò freneticamente la mano.
'Si?" Chiese la donna.
"Chi dovremmo fronteggiare?" Domandò la ragazza.
"Incantatrice...e ora siediti! Come stavo dicendo avrete bisogno di aiuto per questo ho convocato una ragazza che potrebbe aiutarvi"
"E chi è?" Domandò Carlos.
"Lei...vieni Sheila" disse Amanda, sul palco si presentò una ragazza bellissima dai capelli biondi e mossi, pelle molto chiara e occhi color cioccolato, indossava un top a fascia fatto in coralli, una minigonna in tessuto azzurro, orecchini in coralli e zaffiri e delle scarpe in corallo con la zeppa in zaffiro.
"Lei è Sheila Roth..." disse Amanda.
"Davvero graziosa" aggiunse educatamente Mark.
"Ti ringrazio" rispose la sirena con voce dolce.
"Che poteri hai?" Chiese Giulia. A quelle parole Amanda andò verso un tavolo dove era appogiata una bacinella piena d' acqua.
"Avanti Sheila" la spronò, a quel punto la ragazza muovè le mani e come per magia l' acqua incominciò a lievitare in aria e si spostava dove le mami della bionda andavano.
"Ma non è ancora finita, Sheila fai la dimostrazione canora" disse Amanda.
"Ne è sicura?" Chiese la bionda ricevenfo un gesto col capo da parte della Waller.
"Ehm...puoi venire un attimo cortesemente?" Domandò la bionda a Carlos il quale annui. Appena fu sopra il palco anda ordinò agli altri membri di tapparsi le orecchie tranne a Carlos, appena Sheila vide che tutti avevano le orecchie tappate incominciò a cantare, continuò per vari secondi poi fece cenno agli altri di togliere le mani dalle orecchie.
"Perchè ci siamo dovuti tappare le orecchie?" Chiese Mark.
"Sheila sa ammaliare le persone con il suo canto, ora il vostro amico è al servizio di Sheila finchè lei vorrá" spiegò Amanda per poi indicare Carlos completamente immbile e con gli occhi vuoti.
"Salta" disse Sheila e lui cosi fece,anche nelle volte successive rispondeva atutti i comandi della ragazza che poi lo fece rinsavire.
"Per ultima cosa..." disse Amanda per poi prendere la vacibella dell acqua e buttarla addosso a Sheila, che dopo poco cadde a terra trasformadosi in uno strno essere...
"Oh...mio...Dio disse Giulia notando che la bionda si era trasformata in una sirena. Dopo pochi secondi Sheila tornò normale.
'Vai a sederti" le disse la Waller, la sirena ubbidì e si andò a sedere accanto a Diego senza notare che il ragazxo la scrutava con un sorriso malizioso in volto.
"Bene tra poco arriverá l' elicottero.." disse la donna.
"Dove andiamo?" Chiese Carlos.
"In Canada" rispose Amanda.



ANGOLO AUTRICE: Bene,ecco il secondo capitolo, scusate eventuali errori di nattitura ma ora devo andare a studiare. Sheila è uguale alla cantante Shakira per precisare, comunque ditemi se vi piace la storia e arrivederci.

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Capitolo 3
*** Viaggio in aereo ***


Dopo che furono uaciti dalla "Camera Suicida" tutti i ragazzi furono scortati all aereo a cui aveva accennato Amanda Waller.
"Ora stiamo andando in Canada, là ci sará la vostra prima missione" disse la donna rivolta ai ragazzi.
"Quando ci dará le armi?" Chiese Carlos.
"Per ora niente.." rispose la donna.

IN AEREO.

"Allacciate le cinture" diase il pilota.
"Amanda quanto durerá il viaggio?" Chiese Giulia.
"Un giorno intero" rispose la donna.
"Uffa!" Sbottò la ragazza per poi fare il broncio.
"Ma siamo seri? Questa deve venire con noi?" Domandò Mark.
"Zitto sicario!" Disse Giulia, nel frattempo Sheila aveva preso posto accanto a Diego.
"Non parli molto vero?" Domandò ad un certo punto la sirena.
"Si parla quando si hanno cose da dire" rispose il ragazzo.
"Quindi tu controlli il fuoco?" Chiese per rompere il ghiaccio.
"Si" disse il ragazzo.
"Bhe trovo che il tuo potere sia davvero interessante" si complimentò la sirena.
"Senti bellezza il viaggio lo voglio passare in tranquillitá senza nessuno che mi disturbi a partire da te" sbottò il pirocinetico.
"M-m-mi dispiace" si scusò la bionda per poi abbassare lo sguardo.
"Ma quanto sei scortese" disse Giulia intromettendosi nel discorso.
"Zitta Quinzel" rispose il ragazzo.
"No, Sheila cercava di essere gentile ma a quanto vedo tu non lo sei altrettanto" lo sfidò la ragazza.
"Non mi importa e ora siediti schizofrenica" disse lui.
"Almeno io sono simpatica" rispose Giulia con un sorriso strafottente.
"Ascoltami bene non provocarmi sennò ti ritrovi con i capelli carbonizzati insirme a tutto il resto del corpo!" La minacciò lui.
"La smetterò quando avrai chiesto scusa a Sheila" disse la rosa.
"Non fa niente Giulia non mi sono offesa anzi sono io che dovrei chiedere scusa a Dieg..." stava dicendo la sirena ma fu interrotta da Giulia.
"Non scomodarti Sheila tanto questi pirocinetici sono tutti un pò permalosi" disse Jolly.
"Disse la pazza dai capelli rosa caramella" commentò Mark seguito da una risata a parte di Carlos.
"La smettete la dietro!" Gridò Amanda.

UN ORA DOPO

Tutto era normale e silenzioso quando Carlos si accorse di una cosa...
"Ragazzi sbaglio o fa freddo" chiese.
"Si vero" acconsentì Mark.
"Avete ragione non è vero Sheil..." stava dicendo Giulia ma notò ce la sirena stava dormendo.
"Che carina sembra un cucciolo" disse la figlia di Harley Quinn.
"A proposito come vi sembra?" Chiese Mark.
"È simpatica!" Rispose Giulia con un sorriso.
"È gentile!" Disse Carlos.
"E a te Diego come ti sembra?" Chiese il figlio di Deadshot notando che il ragazzo era più silenzioso del solito.
"Appicicosa" rispose semplicemente.
"Ma è carina dai...non pensi anche tu?" Lo provocò Mark.
"Cosa vuoi insinuare?" Chiese Diego.
"Sono un ottimo osservatore..." rispose enigmatico.
"Cosa stai dicendo Virandi?"Ringhiò Diego.
"Ma dai quando è arrivata avevi la bocca spalancara così tanto che ci potevano entrare le mosche" disse.
"A Diego piace Sheila, a Diego piace Sheila" lo canzonò Giulia.
"Siete tutti fuori di testa!" Si limitò a dire il pirocinetico.
"Bosogna essere fuori di testa per fare parte della Suicide Squad" disse Sheila svegliandosi e facendo prendere uno spavento generale.
"D-d-d-da quanto stavi ascoltando?" chiese Diego cercando di apparire freddo, inutilmente.
"Da un pò" disse la sirena per poi alzarsi e andare verso le camere, seguita a ruota da un Diego furioso.
"Questo Diego mi sta simpatico" disse Carlos.
"Chi la fiammella? Troppo serio" disse Giulia.
"Oh se tu troppo divertente" commentò Mark.
"Sei molto gentile" rispose la pazza.
"Assomigli molto a tua madre" aggiunse Carlos.
"Ma tu come mai non ha placche ossee e non assomigli ad un coccodrillo?" Chiese di rimando Giulia.
"Non lo so neanche io..." rispose il diretto interessato.
"Ehi secondo voi come sará il Canada?" Chiese Red death.
"Non lo so ma io voglio combattimenti Boom bam crash" disse Giulia per poi scoppiare a ridere.
"Sei proprio fuori di testa" rispose Carlos.
"Grazie" ringraziò lei per poi soppiare a ridere questa volta insieme agli altri due.

NEL FRATTEMPO NELLE CAMERE

Diego era arrabbiato nero, quella Quinzel gli dava sui nervi, neanche il sicario gli stava simpatico, l' unico forse era Carlos, ma poi come si permettevano tutti a insinuare che lui era innamorato di Sheila? Va bene lo ammetteva anche lui che era proprio carina, molto carina, troppo carin...ma si stava rincretinendo?
'Andiamo Diego tu innamorato? Che cosa stupida!" Disse. Ma ora doveva sistemare le cose con la sirena pandizenzero, in quel momento si trovò davanti a una camera dalla porta in legno e sopra di esso c' era il nome della sua proprietaria scritto in blu.
"Bingo!" Disse per poi bussare. Ad aprirli ci fu Sheila che però aveva i capeli davanti alla faccia.
"Ti devo parlare" disse freddo.
"Non è il momento..." rispose lei per poi togliersi i capelli biondi di davanti la faccia.
"Cosa stai facendo?" Si domandò mentalmente Diego per poi sporgersi per vedere qualcosa.
"Ora devo andare" rispose la sirena cercando di chiudere la porta. Inutilmente.
"Non me ne vado finchè non mi dici quello che stavi facendo" rispose di rimando il figlio di El Diablo.
"Niente che ti riguardi" rispose la sirena, a quel punto Diego entrò in camera di Sheila e sopra il letto della bionda vide un quaderno aperto e una penna. Senza pensarci due volte lo prese.
"Mollalo subito!" Disse la bionda.
"È imporatante?" Chiese El Demonio, lei annuì.
"Motivo in più per prendermelo" aggiunse.
"No ti prego! Ti darò tutto quello che vuoi basta che me lo ridai" rispose piangente Sheila. In un primo momento Diego lo voleva strappare per farla soffrie, amava fare soffrire le persone, ma poi un pensierino li passò per il cervello.
"Qaulsiasi?..." domandò malizioso.

CAMERA PRINCIPALE DELL AEREO.

"Ehi Mark tu hai fratelli?" Domandò Carlos.
"Si, una sorella minore, Zoe, è molto dolce" rispose Mark con un sorriso un pò malinconico.
"Le vuoi molto bene vero?" Chiese Giulia.
"Tantissimo" aggiunse.
"Ehi ragazzi andremo in Canada che bello! Ci credete!?! Che bello" cambiò discorso Giulia.
"Giá" rispose Carlos.



ANGOLO AUTRICE: Secondo capitolo in un giorno wow, spero che vi sia piaciuto.

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Capitolo 4
*** Affronta la tua paura (pt 1) ***


"Quando arriviamo?" Sbottò Giulia mentre faceva il broncio.
"Credo tra poco" le rispose Carlos.
"Io mi sto annoiando a moooorte" si lamentò la ragazza.
"Ma come cavolo fai a essere sempre infantile?" Chiese Mark.
"O forse sei tu troppo cresciuto sicario" rispose la ragazza con un ghigno.
"Io non vedo l' ora di affrontare Incantatrice, ma mi sorge un quesito, come ha fatto a ritornare?" Domandò Carlos.
"E che ne so! Magari non era morta ma io non vedo l' ora di prendere il mio coltello e la pistola phew phew" disse Jolly per poi fare il segno della pistola con le dita e sparare proiettili invisibili.
"Io sono preoccupato per il veleno" aggiunse Red Death.
"La Waller mi ha detto che se ne usciamo vivi avremo uno sconto di pena di dodici anni e potremmo chiedere quello che vogliamo" spiegò Carlos, a quelle parole Giulia incominciò a battere le mani.
"Che bello! Che bello!" Cantò la rosa.
"Io vorrei vedere Zoe come premio, due volte a settimana" disse Mark in modo malinconico.

NEL FRATTEMPO NELLE CAMERE.

"Qualsiasi?..." domandò Diego in modo malizioso.
"Si, ti do la mia colazione, lavo i piatti, mi rendo ridicola...basta che mi dai quel quaderno" piagnucolò Sheila.
"Niente di tutto questo sirenetta..." rispose lui. Sapeva perfettamente cosa voleva: un bacio. Un bacio non significa amare, quante ragazze aveva lasciato in lacrime dopo averle baciate, non significava proprio niente e poi diciamocelo, lui che si innamora, è come dire che che non si chiama Diego Santana!
"E allora cosa vuoi?" Chiese la sirena degludendo, aveva una stranissima sensazione, di risposta il ragazzo incominciò ad avvicinarsi alle labbra della bionda, peccato per lui che a Sheila partì un gesto involontario...
"Come ti permetti!" Urlò la sirena per poi mollare un ceffone in faccia al pirocinetico, che cadde a terra.
"Avevi detto qualsiasi..." la sbeffeggiò lui.
"Ma non un bacio!" Spiegò la sirena leggermente irritata per poi prendere di peso il ragazzo e buttarlo fuori dalla camera.
"E non ci provare mai più" aggiunse Sheila per poi sbattere la porta in faccia a Diego, il ragazzo allora incominciò a camminare per tornare alla camera principale dell aereo.
"Ora io me ne vado, ma sarai mia Sheila Roth, in un modo o in un altro" sussurrò per poi andare dai suoi compagni.

CAMERA PRINCIPALE DELL AEREO.

Mentre i ragazzi chiaccheravano nella camera entrò Diego silenzioso come al solito.
"Ehi fiammella che hai?" Domandò Carlos, il ragazzo non rispose.
"Sei così serio...fai un sorriso qualche volta" disse Giulia con il suo solito sorriso a trentadue denti.
"Quinzel tu conosci la parola "silenzio" o inizia solo per S secondo te" rispose freddo Diego.
"E tu conosci la parola "simpatia" o ti è sconosciuta?" Domandò Jolly sempre sorridente, a quel punto il procinetico si alzò e con passo veloce si avvicinò alla rosa.
"Ascoltami bene pazza, fino a ora sono stato gentile ma da dove vengo io quando ci vuole un ceffone ci vuole...se non di più" disse minaccioso Diego.
"Quindi tu vieni da Violenza sulle donne landia dico bene?" Lo prese in giro.
"Te la sei cercata" aggiunse Diego per poi fare scaturire delle fiamme dalle mani, stava per colpire la ragazza ma le fiamme si spensero.
"Ma cosa?..." disse El Demonio notando attorno alle sue mani dell acqua, non fu difficile capire chi era stato.
"Diego siamo una squadra, non fare fesserie..." spiegò Sheila andando a mettersi tra Giulia e Diego, rivolta con la faccia verso quest ultimo.
"Non ti ci mettere anche tu sirenetta...." sibilò, la ragazza non si scompose.
"Vuoi fare davvero del male a questa squadra?" Gli chiese lei dolcemente per poi fissarlo negli occhi, quelli neri di Diego incontarono quelli cioccolato di Sheila e il ragazzo notò delle bellissime sfumature color miele negli occhi della sirena , se avesse avuto davanti una ragazza qualcunque la poveretta si sarebbe ritrovata con un occhio nero ma con Sheila...perchè non ne aveva il coraggio?
"Ringrazia che è arrivata Sheila, Quinzel altrimenti il tuo bel visino ambrato sarebbe diventato nero carbone..." disse Diego.
"Grazie Sheila, sei una vera amica" si complimentò Giulia.
"Ragazzi siamo arrivati" gli avvertì Amanda mentre l' aereo atterrava.

FUORI DALL AEREO.

"Mi fido di voi, qui ci sono le vostre armi..." spiegò la Waller mostrando loro una cassa in legno. Giulia si fiondò letteralmente sulla scatola per poi farne uscire una pietra ovale e rosa, una CZ 75 e un Kunai. Poi toccò a Mark che prese due pistole, un fucile di precisione e tantissimi priettili.
"Finalmente" disse semplicemente il sicario, dopo di lui toccò a Carlos che prese dei cappi, una katana, delle granate e un pugnale.
"Quanto tempo..." sussurrò il figlio di Killer Croc mentre Diego prendeva un coltello seghettato da guerra.
"Sheila tocca a te" le disse Giulia mentre abbracciava il suo Kunai. La sirena si avvicinò alla scatola e prese un pugnle con il manico in zaffiro.
"Wow con tutti questi coralli e zaffiri ci ricaveresti un bel gruzzoletto..." le disse Carlos.
"Credo fermamente che i tesori del mare e della terra non debbano essere sprecati solo per degli inutili pezzi di carta" rispose Sheila sotto lo sguardo allibbito dei presenti.
"Ho detto qualcosa di sbagliato?" Domandò la sirena.
"Tu sei più matta di Quinzel.." le disse Carlos.
"Ehi nessuno è più pazzo di me!" Si lamentò Giulia.
"Bene ora che avete di nuovo le vostre armi ora vi parlo del pericolo: è una strana entitá che gioca con la vostra mente, viaggia attraverso i vostri ricordi e prenderá le vostri peggiori paure facendovi credere che sono reali, in cambio di farvi passare l' incubo vi chiederá qualcosa ce parte dal dargli oggetti di valore...a farvi uccidere una pesona" spiegò Amanda, Diego alzò la mano.
'Si Diego?" Disse Amanda.
"E se qualcuno non ha paura di niente?" Chiese sfacciato.
"Tutti hanno paura di qualcosa...soltanto che alcuni nascondono meglio le loro paure" rispose Mark.
"Bene e ora andate e Sheila...mi raccomando LEI non deve uscire" le disse Amanda per poi andare sull aereo.
"Lei chi?" Chiese Carlos.
"Nessuno..." liquidò la sirena, dopo di che il gruppo andò verso il centro del paesino ormai disabitato su cui erano stati scortati. Mentre stavano camminando a Sheila parve di vedere una figura. Era un bambino.
"Tu sei Sheila?" Chiese il piccolo, era scarno e i capelli castani erano spettinati, sembrava un fantasma.
"Si piccolo di cosa hai bisogno?" Gli chiese la sirena fermandosi.
"Sheila che ti prende?" Chiese Mark.
"Quel bambino lo vedete anche voi?" Domandò loro la sirena per poi indicare un punto davanti a sè.
"Non c' è niente..." disse Carlos, la bionda incredula si girò verso il punto dove aveva visto il bambino, ma era scomparso.
"Io direi di dividerci..." propose Carlos, tutti acconsentirono.
"Io vado per di lá, Harle...volevo dire Giulia tu andrai a destra, Carlos tu verso la sesta strada, Diego a sinistra e tu Sheila ispeziona la piazza" ordinò Mark. Tutti presero le loro strade.

DA JOLLY

"In questo posto ci vuole un pò di colore" disse la rosa alludendo al grigiore delle case diroccate. Mentre pensava a questo si ritrovò faccia a faccia con uno strano essere, Giulia estrasse la CZ 75.
"Ciao Giulia, posa quell arma non ti voglio fare del male..." disse il fantasma in un sussurro, era tutto incappucciato.
"Chi sei?" Domandò la ragaza pronta a premere il grilletto.
"Ma come non mi riconosci? Io sono il tuo desiderio più grande Giulia: essere normale, si tu vuoi essere normale vero? Ti ricordi tutte le notti insonni solo per il pensiero di una vita felice? Te le ricordi? Sei sempre oppressa dai tuoi fantasmi Giulia Quinzel, io ri aiuterò a lieberartene se prima non si liberano loro di te..." disse la figura, dopo di che dal nulla apparsero una decina di fantasmi.
"Qua si mette male" pensò Jolly.

DA MARK.

Il sicario stava camminando lungo una stradina dove anticamente c' era il mercato, ad un certo come per magia si ritrovò davanti la sua sorellina Zoe.
"Ciao fratellone! Come stai?" Chiese la bimba con un sorriso.
"Zoe...che ci fai qui?" Chiese il ragazzo.
"Sei anche tu in galera come papá vero? Sai ti sei perso un sacco di cose: sono stats promossa!" Disse la bimba.
"Congratulazioni, mi vieni qualche volta a fare visita? Mi manchi tanto" rispose lui.
"Anche tu mi manchi ma non vieni mai...forse non mi vuoi bene..." gli disse la piccola con le lacrime agli occhi.
"Certo cje te ne voglio!" Le disse.
"Ma dove sei quando ho bisogno di te? Tu non mi vuoi bene...e io ti ucciderò per questo" finì con voce demoniaca Zoe per poi estarre un coltello.

DA CARLOS.

Il ragazzo stava camminando per la sesta strada, una figura li si parò davanti. Per istibto il ragazzo prese la katana.
"Guarda guarda chi si vede/ Carlos Carlos che piacere". Canticchiò la figura.
Il ragazzo ringhiò.
"Ma che hai Carlos amico mio?/ per tirarti su ecco che ripesco qualcosa dall oblio". Disse la figura per poi fare apparire un ragzzo.
"Andrea..." disse il ragazzo.
"Sei contenfo adesso/ posa l arma e non dare il fesso". Aggiunse la figura.
"Poserò l' arma solo se mi mostri Lauris..." disse Carlos.
"Lauris dov' è?/ mi dispiace lei non c' è/ Andrea l' ha ammazzata/ ora lo ucciderai con una granata?" Cantò ancora la figura mentre Andrea usciva la testa di una ragazza dagli occhi gialli.

DA DIEGO.

"Ma tu guarda che schifo di situazione" si lamentava il pirocinetico ma un fantasma uscì dal nulla, aveva i capelli bianchi e gli occhi neri e la pelle completamente bianca.
"Ciao Diego, sono qui per aiutarti" gli disse il ragazzo.
"Sei un pò pallido, ti dovresti abbronzare" gli rispose El Demonio per poi fare scaturire del fuoco.
"Oh oh, sei davvero simpatico...ah io non mi sono presentato: sono "Paura" e oggi voglio capire le tue..." disse l' albino.
"Io non ho paura di niente..." rispose il ragazzo.
"Oh si invece che ce le hai: hai paura dell amicizia forse" disse lo spirito per poi fare apparire Carlos, Mark e Giulia.
"O aspetta ho trovato di cosa hai paura: dell amore forse?" Continuò per poi fare apparire una fotocopia di Sheila che avanzò verso il pirocinetico.

DA SHEILA

"Chissá come se la passano gli altri..." diceva la sirena, ad un certo punto si avvicinò a lei il bambino di prima ma...era molto più alto.
"Chi sei?" Domandò la ragazza.
"Ero un ragazzo liceale, sono morto circa due anni fa, unaragazza ha scatenato uno tsunami...si chiamava Sheila Roth" disse il ragazzo, la sirena per poco non cadde a terra.
"No...io non l' avevo fatto apposta io non lo volevo fare" sussurrò la sirena in lacrime.
"Ti ricordi SheilaRoth? Quante vite troncate ti ricordi eh? Ti ricordi?!" Urlò il fantasma. Nella mente di Shila intanto si focalizzava un terribile ricordo.



ANGOLO AUTRICE Questa è la prima parte, spero vi piaccia e ditemi se regalo troppe scene a dei personaggi, ad lcuni di voi ho chiesto le paure dei vostri OC, alcuni mi hanno risposto e altri no quindi alcune ho cercato di intuirle, come quella di Carlos, e altre le ho inventate come qulla di Hal..cioè Giulia XD, bene spero cheil capitolo prima parte vi piaccia, la seconda parte la aggiorno o oggio o domani o ancora dopo domani.

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Capitolo 5
*** Affronta la tua paura (pt 2) ***


DA GIULIA.

"Qua si mette male" pensò la ragazza dai capelli rosa, uno dei fantasmi si fiondò su di lei, Giulia estrasse il pugnale e con un gesto secco tagliò la gola al fantasma, che svanì in una nube verde.
"Chi è il prossimo" Domandò la rosa con un ghigno stampato in volto, questa volta altri tre fantasmi la attaccarono ds i tre lati, uno alle spalle, uno a destra e l' altro a sinistra, la ragazza si abbassò in modo che i fantasmi si scontrarono tra di loro per poi svanire. La figura rise.
'Sei in gamba Quinzel, ma come te la cavi con le tue paure? O meglio desideri..." chiese il fantasma per poi catapultare la figlia di Harley Quinn in una casa luminosa e bellissima, all inizio la ragazza non capii poi sentì una porta aprirsi e una voce familiare.
"Harley sono a casa" gridò un uomo.
"Papá..." sussurrò Giulia riconoscendo la voce ma appena lo vide li sembrò tutt altra persona: i capelli verde smeraldo erano dei normali capelli neri, i vestiti colorati e sbarazzini erano stati rimpiazzati da una camicia bianca le scarpe e giacca nere, così come i pantaloni.
"Ciao amore come è andata in ufficio?" Domandò una donna un pò bassa.
"Mamma..." disse Giulia, ormai i capelli della madre non avevano più quei bellissimi blu e rosso a contornare le punte ma erano solo albini.
"Ciao papá..." questa volta quando la rosa si girò non potè evitare un sussulto, una ragazza dalla pelle ambrata e occhi nocciola stava scendendo le scale: era lei...ma dove erano i suoi capelli rosa? La vedeva solo una massa di capelli biondi, e il suo completo? La ragazza che aveva davanti indossava solo un jeans e una maglietta.
"Vedi Giulia...è questo che hai sempre desiderato vero? Vuoi essere normale vero?" Le chiese la figura.
"Io voglio solo essere normale..." rispose la ragazza guardando la famiglia abbracciarsi.
"Io ti farò essere normale Giulia...ma a una condizione..." le disse la figura.
"Quale?" Lo incitò Giulia.
"Devi uccidere la Suicide Squad" le rispose il fantasma.
Seguirono secondi di silenzio finchè la ragazza disse:
"Ti puoi togliereil cappuccio un attimo?" Gli domandò la rosa.
"Perchè?" Chiese.
"Perfavore" lo implorò la ragazza, il fantasma si tolse il cappuccio mostrando il volto scarno e i capelli neri.
"Grazie...con il cappuccio non potevo prendere bene la mira" gli disse la ragazza per poi premere il grilletto della CZ 75.

DA MARK.

Mark stava vivendo il suo peggior incubo, lottare con sua sorella.
"Zoe fermati!" La implorava il sicario, inutilmente, la bambina sferrava colpi col pugalle all impazzata.
"Zoe basta non voglio farti del male!" Insisteva Mark schivando un affpndo da parte della bimba.
"Mi fermerò solo in un modo... le disse la piccola stoppandosi un momento.
"Come?" Le chiese il sicario.
"Devi venirmi a trovare..." gli disse la bambina.
"Va bene" le rispose con un sorriso.
"Mark tu mi vuoi bene?" Gli domandò la bimba.
"Più di chiunque altro" le disse.
"Allora devi fare una cosa!" Gli ordinò la giovane.
"Quale?" Chiese l' afroamericano.
"Uccidi Giulia Quinzel e Carlos Qhite" gli dissela bambina, a quel punto il ragazzo abbracciò la bambina, per poi sussurargli un "mi dispiace" e premendo il grilletto di una postola che aveva appoggiato alla schiena della bambina che dopo un pò svanì come fumo.

DA CARLOS.

A quella orribile visione Carlos scattò in avanti con la catana ma Andre si scansò.
"Come hai potuto, siamo amici!" Disse il vampiro.
"Cosa ti prende? L' Andrea che conosco non farebbe mai simili barbarie!" Gli disse Carlos.
"È colpa loro!" Rispose il vampiro.
"Di chi?" Gli chiese Carlos.
"Della squadra suicida, mi hanno controllato la mente e mi hanno costratto fare questo scempio, come avrei mai potuto fare del male a Lauris? Siamo tutti e tre amici." Rispose Andrea.
"Loro?" Domandò ancora il figlio di Killer Croc.
"Quella sirena mi h ammaliato con il suo canto e mi ha costretto a farlo, poi quel sicrio e il pirocinetico l' hanno anche tortura a Lauris e nel frattempo la paza rideva quando le strappavano le unghie alla nostra povera amica..." rispose tragico.
"E quindi che dovrei fare?"
"Uccidili Carlos, uccidili" rispose il vampiro, senza aspettare un secondo di più il ragazzo-coccodrillo uscì la katane e infilzò il vampiro.
"Perchè?" Domandò il giovane con un rivolo di sangue.
"Se tu eri Andrea non saresti venuto da me per chiedermi di uccidere chi aveva ammzzato Lauris, l' avresti tto tu stesso" rispose Carlos. Il fantasma scomparì in una nuvola nera.

DA DIEGO.

Il fantasma ugale a Sheila avanzò verso Diego.
"Non ti avvicinare!" L' avvertì il sedicenne mostrando il fuoco che gli usciva dalle mani.
"Perchè mi respingi? Forse non ti piaccio" disse la ragazza per poi mettersi a piangere, a quella visione Diego si sentì come abbattuto.
"Non è che non mi piaci..." disse il pirocinetico spegnendo le fiamme, solo dopo un pò si rese conto di quello che aveva appena detto.
"Quindi mi trovi carina?" Gli chiese lei per poi avvicinarsi pericolosamente, il ragazzo sapeva perfettamente che in quel momento era rosso come un pomodoro, certo era un fantasma ma assomigliava terribilmemte alla sirena.
"No...cioè si...tu sei carina, molto carina" balbettò lui.
"Mi piaci molto Diego, ma io ho bisogno di un uomo forte" gli disse lei.
"Dove vuoi andare a parare?" Domandò il figlio di El Diablo sospettoso.
"Vuoi stare con me? Devi dimostrarmi il tuo amore... aggiunse la bionda.
"E come?" Chiese, la ragazza si avvicinò al suo orecchio.
"Uccidi la "Suicide Sqaud" sussurrò la ragazza, dopo pocgi secondi però Diego prese la sua decisione, estrasse il pugnale e lo affondò nel fianco della bionda che dolorante cadde a terra.
"Perche lo hai fatto?" Domandò sanguinante.
"La Sheila che conosco io non mi chiederebbe mai di uccidere i suoi amici" le rispose lui per poi fare uscire una fiammadalla mano e destra e gettare il fuoco addosso allo spirito che si dissolse. Ma in una cosa sperava vivamente: Che le parole che gli aveva sussurrato il fantasma fossero vere o almeno una buona parte.

DA SHEILA

La ragaza cadde al suolo mentre un bruttossimo ricordo le offuscava la mente.

FLASHBACK

Una ragazza sedicenne camminava per le strade di un centro commerciale, ad un certo punto incontrò delle persone familiari.
"Ciao ragazzi" gli salutò la bionda, erano quattro ragazze e cinque maschi.
"Ehi Roth ti vuoi unire a noi, siamo compagni di classe dopo tutto" le propose uno dei ragazzi.
"No guardate io stavo per tornare a casa..." stava dicendo la bionda.
"Ah si dalla vecchi decrepita..." le disse una ragzza vestita in modo gotico
"Mia zia è la donna più fantastica al mondo e non è una vecchi decrepita." Precisò Sheila.
"Tanto chi vuoi che se ne importi di te, i tuoi genitori tanto ti hanno abbandonato!" La sbefeggiò uno dei ragazzi seguito da una fragorosa risata da parte del gruppo, calde lacrime premevano di uscire dagli occhi della bionda.
"I miei genitori non mi hanno abbandonata..." disse loro la ragazza.
"Si invece, non ti volevano" sputò acuda una ragazza dai capelli biondi. A quel punto Sheila si sentì come un fuoco ardere dentro.
"Vi pentirete amaramente diquello che avete detto..." disse con voce demoniaca e gli occhi erano fiamme azzurre, l' ultima cosa che ricordo furono le espressioni terrorizzate dei suoi compagni e un onda gigantesca abbattersi sul centro commercial e sui poveri malcapitati.

FINE FLASHBACK.

"Io non volevo! Io non volevo!" Gridava la sirena.
"Vuoi uscire da questo incubo?" Le chiese il ragazzo.
"Si" rispose la sirena.
"Devi solo uccidere i tuoi amici" le sussurrò la voce, la sirena a quel punto prese il pugnale e lo infilzò nel cuore dello spirito.
"Non gli ucciderò...ma ti chiedo scua se anni fa ti trappai alla vita" disse piangente.

Quando uccisero le loro "paure" tutti e cinque i ragazzi pensarono ubito a trovare gli altri, si ritrovarno tutti quanti dove avevano iniziato questa avventura, ad attenderli c' era Amanda che li fece salire sull aereo.
"Complimenti, funzionate bene come squadra" si complimentò Amada per poi andarsi a sedere accanto al pilota lasciando i ragazzi soli.
"Wow è stato figo!" Disse Giulia allegra.
"Io ho dovuto lottare contro il mio migliore amico" rispose Carlos.
"Io invece contro mka sorella, anche se era un fantasma è stato difficile e tu Giulia?" Domandò Mark dopo aver raccontato la sua avventura.
"Io più che altro contro un desiderio" rispose la rosa perdendo per un attimo il sorriso.
"Tu Sheila?" Chiese Carlos alla sirena.
"Contro un bruttissimo ricordo...ehi Diego e tu?" Domandò la sirena all incendiario che si alzò dal uo posto e andò verso le camere.
"Ma che ha?" Domandò Jolly.
"È quello che voglio sapere" rispose la sirena per poi seguirlo.
"L' esperienza di oggi me la terrò stretta stretta...." aggiunse la figlia di Harley Quinn per poi autoabbracciarsi.
"Oggi abbiamo imparato i nostri limiti" disse Mark.
"E abbiamo affrontato le nostre paure" concordò Carlos.

NELLE CAMERE

"Ma si può sapere che hai sempre?" Domandò Sheila prendendo El Demonio per un braccio prima che il ragazzo entrasse in stanza.
"Non sono cose che ti riguardano" le eispose voltandosi.
"Ascoltami...so che Giulia, Mark, Carlos...e io specialmente non ti andiamo a genio ma...siamo una squadra" gli spiegò con dolcezza.
"Ascoltami bene Roth, tu pensi che abbia avuto una bella vita? Io ono cresciuto nelle strade ma tu che ne puoi sapere, scommetto che latua vita è stata tutta rose e fiori, bhe la mia no!" Gli gridò Diego. A quella domanda Sheila si irrigidì tutta e mollò la presa dal braccio del ragazzo mentre gli occhi incominciavano abagnarsi di lacrime.
"Rosa e fiori? Magari....i miei genitori sono morti, sono nata con questo potere, ho fatto cose che se il diavolo le aesse viste sarebb sbiancato! Due anni fa mi sono arrabbiata e go ucciso delle persone innocenti! Ogni sera i loro fantasmi mi tormentano e mi fanno ricordare che la mia vita fa schifo! Quindi quella che ha avuto una vita difficile sono io! Tutte quellepersone che gridavano: Uomini, donne,b ambini, ma cosa ne sai tu! Sei solo un insensibile tu nanche sai quello che porto dentro e di quello che devo sopportare ogni santo giorno!" Urlò la sirena per poi mettersi a piangere, Diego stava per dire qualcosa ma non ne aveva il coraggio, Shrla aveva ragione, in quel momento la sirena se ne andò a passo svelto verso la ua camera per poi sbattere la porta, lasciando il ragazzo immerso nei suoi pensieri.



ANGOLO AITRICE: Ta dan! Quinto capitolo, scusate se per ora le scene sono maggiormente dedicate a Sheila e Diego ma cercherò di darmi una controllata.
Tutti: Brava.
Io: Recensione come sempre e al prossimo capitolo.

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Capitolo 6
*** Obbligo o veritá? ***


I ragazzi si trovavano tutti nell angar centrale dell aereo, Giulia come suo solito si lamentava come una bambina, Mark puliva le pistole, Carlos dormiva e Diego lanciava occhiate gelide a tutti.
"Ho un idea!" Gridò Giulia facendo svegliare Carlos e togliendo tre anni di vita al sicario e al pirocinetico.
"Quale? Fare saltare in aria l' aereo?" Disse sarcastico El Demonio.
"No...Amandaaaa hai una birra?" Domandò Giulia. Di risposta la donna lanciò alla ragaza un contenitore in vetro.
"Bene ora la devo solo aprire..." disse la psichpatica per poi prendere il Kunai e aprire la bottiglia.
"Bene chi la vuole?" Chiese successivamente la rosa, senza aspettare un secondo di più Carlos prese la bottiglia e bevve il contenuto sotto lo sguardo scioccato di Mark, quello gioioso di Giulia e quello disgustato di Diego.
"Bene ora chi vuole giocare?" Domandò con un sorriso la pazza per poi agitare la bottiglietta.
"Non ho niente di meglio da fare..." si arrese Mark seguito a ruota da Carlos.
"Ehi fiammella vuoi giocare?" Chiese Giulia al sedicenne.
"Siete tutti pazzi qua dentro...nessuno escluso" sbottò per poi alzarsi e andando a sedersi sul pavimento insieme ai tre.
"Ehi e Sheila?" Disse Carlos.
"Hai ragione, andiamola a chiamare..." disse Mark per poi alzarsi insieme al resto della squadra.

CAMERE.

O ragazzi passarono di fronte alle loro camere, quella di Giulia con il suo nome scritto in rosa, sullaporta c' era anche il disegno di un sorriso, quella di Mark con il nomedel proprietario in nero, poi il nome Carlos in verde dove sul legno si vedevano segni di graffi e poi passarono vicino a quella di Diego con la scritta in rosso, sulla porta c' erano delle bruciature, la stanza del pirocinetico era accanto a quella di Sheila. I ragazzi andarono verso la camera della ragazza e l' aprirono senza neanche bussare, la stanza aveva le pareti azzurre, i mobili erano in marmo bianco e sugli scaffali c' erano molti libri di avvntura, gialli e horror, la scrivania aveva un computer, una conchiglia e un altro libro, il lampadario era in padre perla arricchito con perle, appena entrarono un forte profumo fi incenso prese possesso delle loro narici, a terra su un tappetino di pilates azzurro stava Sheila a gambe incrociate e le dita a cerchio, la ragazza non si accorse della presenza degli amici.
"Ehi Roth sai fare anche yoga? Le chiese Diego facendo sussultare la ragazza.
"Si...comunque cosa c' è ragzzi?" Domandò la sirena per poi alzarsi, al posto del top e della gonna ora indossava un pantaloncino molto corto blu, una felpa semza maniche con cappuccio anch essa blu cje le scopriva una parte della pancia bianca e piatta, i capelli erano ravlccolti in una coda.
"Vuoi giocare a obbligo o veritá? Saresti anche molto utile, potresti ammaliare quelli che devono dire la veritá per poi ordinaglielo che ne dici?" Le domandò Giulia.
"Va bene, lo faccio per te Giulia" Rispose la sirena.

CAMERA PRINCIPALE DELL AEREO.

I ragazzi erano seduti a cerchio attorno alla bottiglia.
"Bene si inizia...wiiii!" Disse Giulia per poi lanciare l' urlo appena la bottiglia incominciò a girare, dopo un pò il collo del contenitore puntò Mark.
"Obbligo o veritá sicario?" Gli domandò Giulia con un ghigno.
"Obbligo" rispose il diciassettenne.
"Entra in camera di Diego e portaci qualcosa che ritieni interessante" disse Carlos.
"Ma voi state scherzando spero!" Urlò il diretto interessato.
"Che c' è Demonio nascondi qualcosa?" Gli domandò Giulia, appena si voltarono il sicario era giá andato in camera.
Tornò dopo poco.
"Non ho trovato niente di interessante tranne questo quaderno" disse il ragazzo mostrando un quaderno color acquamarina. A quella vista Sheila sgranò gli occhi e si voltò verso il pirocinetico, seduto accanto a lei.
"L-l-l-avevi preso tu?" Chiese incredula la bionda.
"Si" rispose.
"E lo hai letto per caso?" Domandò col sudore freddo la sirena.
"Na avevo di meglio da fare" rispose il ragazzo mentre lei tirava un sospiro di sollievo.
"Allora questo è tuo" le disse Mark dando il quaderno alla proprietaria che gli chiese se anche lui aveva letto il quaderno, von risposta negativa.
Giulia dopo di che girò di nuovo la bottiglia che puntò Carlos.
"Obbligo" rispose subito il ragazzo.
"Fammi indossare quela croce per tutgo il viaggio" gli disse il sicario indicando il gioiello metallico.
"Te lo scordi cioccolattino!" Ringhiò Carlos, teneva troppo a quella collana, gliela aveva regalata la ragazza che amava e se si sarbbe rotta...o addiriuttura persa sarebbe diventato una belva.
"E ora tocca a....me!" Disse Giulia notando la bottiglia nella sua direzione.
'Obbligo o veritá?" Si autodomandò con una voce maschile.
"Veritá" rispose con la sua voce normale per poi scoppiare a ridere.
"Ragazzi tappatevi le orecchie..." dusse a sirena, quando notò che i ragazzi avevano le orecchie tappate e Giulia no si avvicinò all orecchio della rosa d incominciò a cantare, smettè dopo pochi secondi per poi fare cenno ai ragazzi di togliere le mani.
"Ora Giulia risponderai alla domanda che sta per giungerti..." ordinò la sirena alla ragazzza che in quel momento aveva gli occhi assenti.
"Come mai ami tanto il rosa?" Chiese Diego.
"Non po so è bello e basta, una volta da piccola mescolai del sangue con la tempre bianca e venne fuori quel colore" rispose la diretta interessata.
"Ora puoi riprenderti" le disse Sheila, la ragazza dopo poco tornò normale.
"Bene ora rimangono Sheila e fiammella" disse Carlos ricevendo uno sguardo omicida sa Diego.
"Fiamnella! Fiammella!" Disse Giulia.
"Scelgo veritá" aggiunse il ragazzo, un sorriso apparve comparve sul volto di Giulia, Carlos e Mark, a quel punto Sheila si avvicinò all orecchio del ragazzo, il pirocinetico sentiva la voce ammaliante della ragazza, era dolce e sembrava una droga una sensazione di calorw li prese il corpo mentre sentiva la sua volontá azzerarsi e il cervello andare in trance.
"Rispondi alla domanda che ti sta arrivando" gli disse la ragazza, ma la domanda lz colpì come una freccia.
"Ti piace Sheila Diego?" Chiese Giulia.
"Che stupidaggine io piacere a Diego? Ah ah ah che divertente" disse la ragaza ma Diego rispose lo stesso.
"Si e anche molto, diciamocelo è un pò strana, parecchio strana ma è come piace a me: bella e con un passato di schifo almeno da quello che mi ha detto lei" rispose, a quelle parole la prima reazione dei presenti fu lo shok, soprattutto da parte di Sheila, lei piaceva a Diego? Non a un Diego qualunque ma a QUEL Diego, Diego Santana, il ragazzo che controlla il fuoco ma è freddo come il ghiaccio, Sheila schioccò le dita e il ragazzo si riprese dal trance.
"Perchè quelle facce?" Domandò il pirocinetico.
"Ti abbiamo chiesto ae ti piaceva Sheila...la risposta ci ha soddisfatti" gli disse Red Death.
"Sheila tocca a te!" Disse Giulia, la bionda però si alzò e si incamminò verso le camere.

NELLE CAMERE

Sheila si avcasciò al suolo, grosso errore perchè appena si sedette una voce partì nella sua testa.
"Fa male vero Sheila? Amare con il rimorso, io tornerò sai che tornerò e mi divertirò con te...con i tuoi amici....e con il tuo Diego ahahaha" disse la figura per poi mettersi a ridere.
Sheila si toccò il petto.
"Ormai è una parte di me...ma lei non fará del male a nessuno, costi quel che costi.



ANGOLO AUTRICE: Hello, tre chappy in un giorno, scusate per eventuali errori, arrivederci. A proposito, ditemi i vestiti da uscita dei vostri OC. a presto.

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Capitolo 7
*** Nuovo membro nuovi problemi. ***


È mattina sull aereo e in una stanza dalle pareti viola una ragazza dai capeli rosa pensava agli ultimi giorni trascorsi.
"Mmmh...allora ho affrontato uno dei miei più grandi desideri e ho conosciuto tante persone: Mark è molto simpatico, Carlos anche ma è troppo silenzioso, Sheila é davvero adorabile ma quel Santana è troppo serio però sta incominciando ad aprirsi...e poi è innamorato anche se non lo ammette, mi chiedo se anche io incontrerò mai l' amore..." pensava la rosa picchiettando le dita contro il mobile nero, qualvuno bussò alla porta.
"Chi va lá?" Chiese teatralmente Giulia, Amanda entrò nella stanza.
"Chiama gli altri Quinzel..." le ordinò la donna per poi andarsene.
Giulia si alzò dal letto a baldacchino dalle coperte rosa shoking e si incamminò verso la camera di Carlos, aveva i muri tinti di un verdee forsta molto scuro, i mobili erano in legno e al centro c' era un sacco da boke, il letto su cui il giovane dormiva era monoposto con le coperte marroni.
"Sveglia Carlos!" Gli urlò la ragazza facendo cadere il giovane dal letto, chiuse la porta e passò a quella del mercenario.
Le parti nere facevano contrasto con i mobili rossi, vari poster si trovavano al muro e anche lì c' era un sacco da boke, il letto aveva le coperte rosso cremisi.
"Ci vuole Amanda Mark!"Gridò la rosa svegliando il sicario, anche questa volta chiuse la porta con un tonfo e poi passò a Diego.
Le pareti della stanza del pirocinetico erano di un arancione-giallo, i mobile in pietra fuocaia e il letto dalle coperte rosse, anche lì un sacco da boke, i muri presentavano bruciature.
"Ehi Diego svegliati!" Gli urlò la ragazza.
"Vattene via Quinzel!" Le gridò il ragazzo con la testa sotto il cuscino.
"Perchè?" Domandò.
"Ho sonno non ho dormito per mezza nottata!" Le rispose rabbioso.
"Ah a sognare Sheila vero?" Lo sbeffeggiò, di risposta il ragazzo le lanciò una parolaccia.
"Ora manca Sheila!" Pensò la ragazza saltellando verso la camera dell amica.
"Ehi Sheila svegliati!" Le disse la rosa.
"Cosa c' è?" Chiese la sirena da sotto le coperte azzurre.
"Amanda ci vuole!" Le rispose, la bionda si alzò dal letto.

CAMERA PRINCIPALE DELL AEREO.

Quando i ragazzi si cambiarono andarono nell hangar dell aereo, lì li attendeva Amanda.
"Bene ragazzi, da oggi avrete un nuovo compagno si squadra, più o meno, sará lui a darvi i piani di attacco, Francis vieni." Disse Amanda, appena il ragazzo spuntò il cuore di Giulia perse un battito. Era il ragazzo più bello che avesse mai visto. Il fisico prestante, i capelli castani con una ciocca blu elettrico e gli occhi blu come un lago canadese, indossava una maglietta nera a maniche corte con la scritta "BORN TO KILL" in bianco, giubbotto antiproiettile, anfibi e pantaloni militari oltre che molti pirtaproiettili. Il ragazzo i avvicinò alla squadra.
"Ciao io sono Mark, e loro sono rispettivamente Diego, Sheila, Carlos e Giulia." Gli disse l' afroamericano, il ragazzo non disse una parola ma abbozzò un sorriso.
"La tua stanza è quella accanto a Giulia Francis" gli disse Amanda.
"Chi è Giulia? L elegante bionda o la graziosa signorina con i capelli rosa?" Domandò il ragazzo guardando la figlia di Harley Quinn.
"Sono io, sei davvero gentile" rispose Giulia senza accorgersi che Sheila la guardava con un sorriso, accanto a lei, però, Diego gettava occhiate omicide al nuovo arrivato.
"Bene potete tornare a dormire" disse Amanda. I ragazzi andarono alle loro camere.

NELLE CAMERE

La camera di Francis aveva il nome scritto in bianco sulla porta, le pareti blu elettrico, sacco da boke, mobili beige scuro e un letto dalle coperte candide.
"Spero che ti troverai bene con noi Francis" gli disse Giulia prima che il ragazzo entrasse in camera.
"Grazie, sei davvero gentile" rispose il ragazzo prima di entrare in camera. La ragazza si girò e tirò un sospiro.

NEL FRATTEMPO DI FRONTE ALLE CAMERE DI DIEGO E SHEILA.

Il ragazzo stava tornando in camera quando notò qualcosa di rosso a terra.
"Ma questo è uno degli orecchini di Sheila!" Pensò il sedicenne raccogliendo il gioiello in corallo, ma ora come glielo dava? Si vergognava da morire dopo quello che aveva ammesso ieri, ma doveva ridarglielo. Così si avviò verso la camera della sirena, bussò alla porta.
"Chi è?" Chiese la bionda da dentro la camera.
"Sono Diego, ho qualcosa che ti appartiene..." disse freddo il ragazzo, la ragazza aprì la porta rossa in viso.
"Oh i-i-l mio o-o-orecchino gr-grazie" balbettò la chiara arrossendo ancora di più per poi prendere l' oggetto e fissarlo all orecchio.
"Dovremmo anche parlare..." aggiunse Diego, la sirena sgranò gli occhi ma dopo un pò si spostò per fae entrare il ragazzo e chiudere la porta, si sdè sul letto di fronte al pirocinetico.
"Credo che tu sappia di cosa dobbiamo parlare..." le disse fredfo il ragazzo.
"Immagino di sì..." acconsentì lei.
"Sheila...quello che ho detto ieri..." diceva lui, la sirena ascoltava ma una piccola parte di lei aspettava che lo dicesse, che ammettesse che la amava.
"Non era vero" concluse il ragazzo, quella risposta la colpì come un fulmine a ciel sereno, si sentiva abbattuta, distrutta, tutti quei momenti, tutti quei gesti e quelle parole...erano solo una menzogna.
"V-v-va bene h-h-hai ragione, ora abbiamo chiarito...ora puoi andare" disse lei, il ragazzo uscì dalla camera, appena Sheila sentì la porta chiudersi e dei passi allontanarsi incominciò a piangere.
"Stupida! Stupida che sono! Ci avevo creduto! Che qualcuno mi amasse! perchè la vita ce l' ha così tanto con me!?! Ma forse era meglio così, ora tu non gli farai del male! Stai avendo che vuoi sei contenta?! Sto soffrendo, sei contenta demonio di una straga sei contenta?!?" Gridò la bionda piangente.

IN CAMERA DI DIEGO.

Si sentiva male...ma perchè? Lui sapeva perfettamente perchè...le aveva mentito...aveva mentito all unica cara persona che le era rimasta.
"I sentimenti fanno male, ti rendono debole..." cercò di convingersi il sedicenne, quella regola gliela aveva detto un uomo mentre passeggiava per le strade della sua cittá.
"È meglio così Diego..." si ripeteva.



ANGOLO AUTRICE: Sono qua! Il capitolo fa schifo, lo so Diego×Sheila anche qua ma dai sonp troppo kaweii. *-*
Autori: Ci stai stufando!
Io: Tranquilli tutti, keep calm and eat cupcakes(?), ci saranno anche parti dedicate alla *clacson*×Jolly. Recensioni e scusate ancora per il capitolo schifoso.

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Capitolo 8
*** Il segreto di Sheila pt 1 ***


Il viaggio era stato molto lungo ma finalmente erano arrivati.
"Sii quanto mi è mancata la mia cittá!" Disse Giulia appena scese dall aereo.
"Ci rimetterete di nuovo in cella?" Chiese Carlos ad Amanda.
"No, verrete scortati in una struttura speciale, ogni stanza è di diversi materiali e ha determinate misure di sicurezza in caso uno di voi si monti la testa" rispose fredda la donna.
"Ma non basta giá il veleno che ci avete inniettato?" Domamdò Mark ricevendo un 'no' dalla quarantenne, nel frattempo Giulia giocherellava con il suo Kunai che però sfuggì al controllo telecinetico della rosa che si ferì un dito nel tentativo di prenderlo al volo.
"Ti sei fatta male?" Gli chiese Francis avvicinandosi alla pazza.
"No sta tranquillo soldato" rispose la figlia di Harley Quinn fissando il figlio di Rick Flag.
"No, non posso permettere che una così bella ragazza porti una cicatrice non degna del suo aspetto..." le disse il soldato per poi fasciarle la mano, senza accorgersi che la ragazza era leggermente arrossita.
"Fatto!" Affermò dopo avere finito la fasciatura e ammirando la sua opera.
"Grazie sei stato davvero gentile Francis!" Le disse lei arrossendo, si stava per rimettere in cammino quando il ragazzo si avvicinò al suo orecchio.
"Si vede quando arrosisci" le sussurrò per poi mettersi in capo al gruppo mentre Jolly rimase scioccata e per un attimo perse completamente la sua pazzia.

INTANTO LONTANO DAL GRUPPO.

Sheila camminava silenziosa lontano dagli altri, era distrutta: i capelli biondi erano leggermwnte spettinati e aveva gli occhi di qualcuno che aveva pianto da poco, qualcuno le si avvicinò.
"Ehi che hai? Hai perso la voglia di fare la ragazza di zenzero?" Le domando Diego, la ragazza non rispose.
"Se davvero strana" commentò il ragazzo.
"Vattene via" si limitò a dire la sirena guardando avanti a sè.
"Come vuoi..." rispose il ragazzo per poi andarsene accanto a Mark, Giulia, notando solo in quel momento il silenzio dell amica le si avvicinò.
"Ehi come mai quel muso lungo?" Le chiese la rosa per poi imitare l' espressiome della bionda.
"Vogli stare un pò da sola Giulia...non ce l' ho con te ma....devi lasciarmi un attimo in pace" le disse la sirena, Jolly se ne andò ma andò vicino a Carlos e Diego.
"Ehi non trovate Sheila un pò strana? Io si!" Esclamò la figlia di Harley Quinn.
"Chi la sirenetta? È sempre strana!" Rispose il pirocinetico.
"Ci vado a parlare io!" Affermò Carlos per poi andare dall idromatica.
"Ehi Sheila come stai oggi?" Le domandò l armaiolo, la ragazzanon rispose.
"Ehm...io e gli altri ti abbiamo trovato un pò...come dire....strana..." le disse con sinceritá lui, a quel puntò la sirena si fermò così come il plotone dei soldati e il gruppo della squadra suicida.
"Chi io? No sono normalissima! Ho qualcosa di strano?! Vi sembro strana? No! E allora basta non sono strana! Sono normalissima forse siete voi strani!" Urlò Sheila con una rabbia che non le apparteneva.
"Leggermente arrabbiata sirenetta...." commentò sarcastico Diego, fu la goccia che fece trabboccare il vaso, la ragazza a passo svelto si avvicinò al sedicenne per poi mollarli uno schiaffo così forte che lo fece cadere a terra.
"Ma sei scema?!?" Le gridò il pirocinetico.
"Sta zitto piromane!" Gli rispose la ragazza, Francis intervenne notando che la situazione stava degenerando.
"Ragazzi calmi!" Urlò ai due litiganti dopo poco notò Sheila con il volto basso e ansimante.
"Sheila devi stare calm..." stava dicendo ma la sirena alzò gli occhi e tutti i presenti ebbero una visione spaventosa: i dolci occhi cioccolato erano diventate minacciose fiamme azzurre e il viso delicato era contorto in un espressione feroce.
"Ascoltami bene soldatino, prova a immisciarti di nuovo in affari che non ti riguardano e ti ritrovi smembrato..." disse con voce demoniaca la sirena per poi prendere Francis per il collo della maglietta e sollevarlo di peso dal suolo, ma subito dopo quel gesto sbattè le palpebre e gli occhi tornarono normali e posò il soldato.
"I-i-io..." balbettava la sirena, quando si voltò potè notare l' espressione scioccata di Giulia, quelle terrorizzate di Mark e Carlos e Diego a terra, la sirena si avvicinò a quest ultimo.
"Scusami non volevo mi dispiace...scusami...scusami" piagnucolava la bionda.
"Non fa niente" disse freddo il ragazzo.
"Sheila...mantieni la calma" le disse Amanda, il gruppo continuò.

DOPO UN ORA.

Il gruppo arrivò di fronte ad un palazzo di circa quattro piani.
"Al piano superiore ci sono le vostre camere, al terzo la sala da pranzo con cucina e il bagno, al secondo la palestra fornita anche di piscina, tiri al bersaglio e alcune fiamme in modo che Diego possa allenarsi e al primo un piccolo bar" spiegò la Waller per poi condurre i ragazzi nella sala pranzo.
"Buona cena" augurò fredda per poi chiudere la porta.
"Mmhh cosa c' è sul menù?" Chiese Giulia aprendo il frigo.
"Allora c' è o del rost beef o un insalata" aggiunse: Tuyti presero il roast beef tranne Sheila.
"C' è il tonno nell insalata?" Chiese la sirena con un tono monotono.
"No" rispose la pazza osservando l' insieme di ortaggi.
"Bene, perchè sono vegetariana" aggiunse.
"Ehi Sheila...cosa hai?" Chiese ad un certo punto Carlos.
"Niente" rispose.
"Sembri Diego in versione femminile" la sbeffeggiò Mark, la ragazza ad continuò a mangiare la sua insalata.
"Cosa ti è successo poco fa?" Domandò Francis mentre gustava la sua succulenta fetta di carne.
"Perchè cosa ho fatto poco fa?" Chiese la sirena mentre sgranocchiava della carota.
"Oh niente...hai mollato un ceffone a Diego e ti eri trasformata in uno dei miei peggiori incubi" le rispose il soldato, la ragazza si alzò da tavola senza dire una parola e incominciò a salire la rampa di scale.
"Ma secondo voi che ha?" Domandò Carlos al resto del gruppo.
"Oh sará meglio che me lo dica!" aggiunse Diego per poi alzarsi e seguire la sirena.
"Io vado ad allenarmi!" Esclamò Mark per poi scendere.
"Aspettami!" Gli gridò Carlos seguendolo. In cucina rimasero olo Francis e Giulia.
"Ehi piaciuta la cena?" Domandò la rosa al soldato.
"Molto buona" rispose lui.
"Grazie sei gentile soldato" gli disse Nolly per poi fare il saluto militare.
"E tu molto simpatica pazza" le rispose il castano.
"Ahahaha grazie" rise la ragazza per poi prendere i piatti e gettarli nel lavandino senza acvorgersi che Francis la guardava con sguardo sognante: era davvero bellissima!

NELLE CAMERE

"Ma che hai Roth?" Urlò il ragazzo mentre seguiva la sirena per i corridoi.
"Da quando ti interessi degli altri?" Le domandò la ragazza per poi girarsi di scatto.
"E tu da quando sei così fredda?" Le chiese retorico.
"Disse il ragazzo che gioca con i tuoi sentimenti" urlò la ragazza per poi tapparsi la bocca....ora l' aveva fatta grossa.
"Quindi sei arrabbiata per questo....tu mi ami ma provi rabbia nel sapere che io non amo te" la sbeffeggiò lui con un ghigno (certo come no!nd autrice).
"Vai a dormire Diego che stai delirando" rispose lei.
"No ti sei arrabbiata nera perchè non ti ricambio" continuò lui.
"Sai che posso cantare e ordinarti ti gettarti dallafinestra e tu ubidiresti ciecamente?" Lo minacciò in un sussurro.
"Non potresti vivere un giorno senza di me" rispose lui.
"Si invece che posso" aggiunse la sirena.
"Dimostramelo, sono tutto orecchie!" La sfidò, la sirena strabuzzò gli occhi per poi fare uno sbufgo di rabbia ed entrare in stanza.
"Quanto mi piace avere ragione" pensò il ragazzo per poi incamminarsi verso la sua stanza.

CAMERA DI SHEILA

"Quanto odio Diego...con tutta la sua freddezza, il suo mistero, i suoi occhi i suoi bellissi capelli e la sua voc...ma cosa penso? Lui non ti ama Sheila cancellalo...come se fosse facile" pensò la bionda, ad un certo punto una voce partì nella sua testa.
"Grazie Sheila, grazie ala tua rabbia sono riuscita a chiamare mia sorella...preparati...tra poco inizia lo show ahahahahha" rise la voce.
"No! Vattene! Esci dalla mia testa demonio! Esci ho detto!" Gridava la bionda.



ANGOLO AUTRICE: Hello, chappy schifoso come gli altri, e qui crazy Sheila parte XD Riusciranno Francis e Giulia a mettersi insieme? Diego cederá all amore ma soprattutto...quale è il egreto di Sheila? Quella voce c' entra qualcosa? Scopritelo nel prossimo capitolo e perdonate eventuali errori.

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Capitolo 9
*** Il segreto di Sheila pt 2 ***


"Vattene! Esci dalla mia testa! Esci ho detto!" Gridava la ragazza prendendosi la testa tra le mani e accovacciandosi a terra, le urla della bionda attirarono l' attenzione di Giulia e Franxis i quali salirobo al piano superiore per vedere cosa succedeva.
"Sheila che hai?"" Chiese Francis avvicinandosi alla sirena.
"Sheila sta calma!" Le disse Jolly, in quel momento soprangiunsero anche Carlos e Mark, grondanti di sudore e Diego che si avvicinò alla ragazza.
"Sheila calmati! Cosa succede?"" Le domandò il sedicenne.
"L-l-l-ei sta tornando..." rispose.
"Va bene...." disse El Demonio notando che laragazza si stava calmando, Jolly si avvicinò all amica e l' aiutò ad andare in camera.
"Lei chi?" Domandò Carlos alludendo all enigmatica risposta dell amica.
"Niente che ci riguardi" rispose Francis, in quel momento sopraggiunse Giulia.
"Ehi ragazzi stavo pensando che forse Sheila è un pò stressata sapete con le lotte e tutto avrebbe bisogno di un momento di r-e-l-a-x" disse la rosa scandendo l' ultima parola.
"Brava, e dove andiamo che siamo controllati ventiquattro ore su ventiquattro?" Domandò Mark.
"Amanda mi ha ordinato di dirvi in caso si fosse presentata un occasione come questa che potete uscire tanto in caso combinate un macello vi fa saltare la testa" rispose Francis.
"Forse volevi dire 'possiamo uscire' perchè vieni anche tu soldato" gli disse Giulia.
"E va bene...andat...andiamoci a prepare avverti Sheila Carlos" ordinò il castano al diciottenne che entrato in stanza disse a Sheila di preparasi che uscivano, la ragazza accettò.

CAMERA DI SHEILA.

Qualcuno bussò alla porta della ragazza.
"Chi è?" Domandò la sirena.
"Sono Giulia!" Rispose la pazza, Sheila aprì la porta e doveva dire che la sia amica era davvero bella: Jolly indossava un jeans e una maglietta attillata rosa, le ballerine del medesimo colore e l' immncabile gemma imcastonata in fronte.
"Ti sei fatta così carina per Francis?" Le chiese la sirena mentre la rosa arrissiva.
"Tu che ti metti?" Cambiò discorso Giulia.
"Ora lo vedrai" le rispose la bionda per poi spingere fuori l' amica e incominciare a cambiarsi.
Uscì dopo pochi minuti: indossava un maglione senza maniche verde con sfumature azzurre e col collo largo che cadeva in avanti, le lasciava scoperta una parte della pancia, jeans e scarpe con il tacco verdi aperte che sembravano un insieme di voralli, i capelli raccolti in una coda alta e morbida, orecchini a cerchio, come trucco del lucido che le rendevano le labbra carnose e seducenti, matita e molto mascara.
"Wow sei carina!" Si complimentò Jolly battendo le mani.
"Anche tu...e lo saresti ancora di più se ti trucchi un po'...vieni!" La invitò la sirena, la ragazza entrò e la sirena si mise subito al lavoro, dopo pochi minuti mostrò il riflesso allo specchio.
"Ti piaci?" Le domandò la bionda e mostrando a Jolly il suo riflesso: le labbra erano colorate di un rosa acceso, gli occhi con dell ombretto pesca, matita e mascara.
"Siiii che bello!" Gridò la rosa battendo le mani.
"Ne sono felice, ora andiamo che i ragazzi ci aspettano".
Le ragazze uscirono dalla stanza e lá trovarono tutti e quattro i ragazzi: Carlos indossava i soliti jeans e le scarpe nere, pero questa volta aveva una canottiera nera e una felpa aperta con cappuccio, Mark indossava dei pantaloni neri, una maglietta rossa e un cappello nero con una striscia vermiglia, ma Diego e Francis gli colpirono subito: il soldato indossava una maglietta nera, una camicia aperta azzurrina, jeans e scarpe blu elettrico, Diego invece aveva una camicia a scacchi neri e rossi, jeans e scarpe rosse.
"Hei che facciamo forza!" Incominciò la rosa.
"Sei davvero carina" si complimentò Francis mentre le gote dellaragazza si tingevano di rosso.
"Andiamo in un ristornate affacciato sul mare, ci aiamo portati il costume..." spiegò Carlos.
"Bene allora anfiamo!" Gridò Giulia con un sorriso.



ANGOLO AUTRICE: Hello, lo so il chappy si dovrebb chiamare "Uscita" ma ho preferito questo...lasciatemi una recensione #sarnnotuttecriticheperchèscrivomale ma fa niente, arrivederci e scusate se il capitolo e la storia stessa fanno schifo.

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Capitolo 10
*** AVVISO. ***


NOTA AUTRICE: Mi dispiace informarvi cari autori che questo non è un capitolo, bensì un avviso per dirvi che questa storia sará cancellata poichè pochi di voi mi dicono la loro, spero che non vi siate offesi amici e amiche miei/mie, ma basta non voglio scrivere una storia dove mi impegno e alcuni di voi neanche la recensiscono, ma ho un ultima cosa da dirvi che troverete alla fine dei puntini qua sotto.....
....

































"EH VOLEVI..."
Tutti: MA CHE PROBLEMI HAI AUTRICE? SEI SCEMA?
Io: Calmi, ci siete cascati U-U, ora lasciando da parte i miei problemi mentali vi dico che il capitolo è qua sotto, buona lettura



"Allora andiamo!" Disse Giulia felice.

UN' ORA DOPO

I sei arrivarono di fronte a una specie di lido in legno affacciato sul mare.
"Che bel posticino!" Disse Jolly saltellando.
"Ma come si chiama?" Chiese Mark.
"Non ha un nome" rispose Carlos.
"Suona illegale lontano un miglio!" Si lamentò Francis, uscire con quelli va bene ma rovinarsi la reputazione no!
"Perchè noi abbiamo mai fatto qualcosa di legale soldatino?" Disse Giulia con un ghigno.
"Bhe...io si...voi non credo" rispose il soldato, intanto Sheila osservava malinconica il mare.
"Mi mancate..." pensava la ragazza, una lacrima solitaria le rigò il volto.
"Ehi che hai?" Domandò una voce alle sue spalle, la ragazza si voltò e vide Carlos.
"Niente pensavo" rispose la bionda.
"Sai, sei una brava ragazza ma è qua che risiede il tuo problema forse: tu pensi più che agire" le disse il diciottenne.
"In che senso?" Chiese la sirena.
"Credo che tu l' abbia capito..." rispose lui per poi andare dai suoi amici lasciando la ragazza basita: Era davvero una persona profonda ma cosa intendeva con quel enigmatica risposta?
"Ehi non fare quella faccia vieni!" Le disse Giulia per poi prendere l' amica e trasvinarla all interno del locale lasciamdo i ragazzi da soli.
"Io vado a farmi un cocktail, vieni anche tu Carlos?" Chiese Mark all amico che acconsentì, solo Francis e Diego rimasero a passeggiare sulla spiaggia.
"Non parli molto vero?" Chiese Francis.
"Questa stessa domanda me l' ha fatta Sheila tempo fa" rispose il sedicenne.
"Le vuoi molto bene vero?" Gli domandò il soldato.
"Perchè questa domanda?"
"La guardi come se fosse qualcosa che brami più di ogni altra essere ma che non puoi avere" rispose il castano.
"E tu che ne sai?" Domandò il pirocinetico leggermente irritato.
"Perchè è lo stesso modo in cui io guardo Giulia..." ammise l' altro.
"Serio? Ti piace la pazza in rosa?" Chiese il figlio di El Diablo.
"La trovo intrigante...e a te perchè ti piace Sheila?" Domandò retorico.
"A me non piace Sheila" rispose il ragazzo freddo.
"Va bene...ora andiamo" gli disse Francis per poi incminarsi con l' amico verso il lido.

NEL LIDO.

"Che ordiniamo?" Chiese Mark appena tutti presero posto attorno a un tavolo in vetro e vimini, così come le sedie con i cuscini blu chiaro, in quel momento arrivò un cameriere che chiese le ordinazioni.
"Io skotch rinforzato" disse Mark.
"Anche io" rispose Diego.
"Io un Louisiana!" Trillò Giulia.
"Io doppio gin" aggiunse Francis.
"E per lei ignorina?" Chiese il cameriere con un tono che lasciava trasparire che ofiava il suo lavoro.
"Dell acqua" rispoe Sheila, il cameriere alzò un sopracciglio.
"Cosa è l' acqua?" Domandò.
"Quella cosa liscia e trasparente...ha presente?" Risposela ragazza mentre lui annotavasul taccuino l' ordinazione per poi sparure detro un bancone.
"Fammi capire unacosa: sei vegetariana, astemia e naturalista, masei Madre Teresa di Calcutta?" Domandò Mark alla sirena.
"Che spiritoso" rise la bionda, nel frattempo il cameriere tornò con le ordinazioni.
"Finalmente!" Disse Jolly sfreganfosi le mani mentre Francis la guardava, tutti incominciarono a bere i cocktail ma Sheila porse una domanda al gruppo...
"È normale che l' acqua abbia un retrogusto di ciliegia?" Chiese la bionda per poi osservare il bicchiere.
"Me la fai assaggiare?" Domandò Diego seduto accanto a lei, la ragazza furtiva vedendo che nessuno le prestava attenzione con l' idromazia alzò un pò del contenuto del suo bicchiere e lo fece assaggiare al pirocinetico.
"Ma questa non è acqua....questa è vodka!" Urlò il ragazzo.
"Ma dai!" Sbuffò la bionda.
I ragazzi dopo aver pagto andarono in riva alla spiaggia e i cambiarono nei camerini per mettersi il costume, Sheila li avrebbe aspettati sulla spiaggia d nel frattempo avrebbe fatto un pò di yoga.
"Quanto mi piace il mare..." disse la sirena fra sè e sè per poi sospirare e mettersi nella posizione del loto.



ANGOLO DEMETE CHE FA SCHERZI IDIOTI: Hello, vi ricordate lo scherzo XD, dai per un attimo avevo esaudito il vostro desiderio dai. Comunque questa è la prima parte. Alla prossimo capitolo, arrivederci e scusate eventuali errori di battitur. È tardi e devo andare a mangiare.

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Capitolo 11
*** Uscita (pt 2) ***


Quando i ragazzi uscirono dai camerini incominciarono a farsi il bagno.
"Ehi Sheila non vieni?" Chiese Carlos, indossava dei boker neri dai disegni verdi.
"Si di fronte a un lido così la gente mi vede e incomicia a darci la caccia a me e alle mie sorelle" rispose la bionda.
"Ma è buio!" Le spiegò Jolly uscendo dall acqua e mostrando il biquini rosa.
"Uffa e va bene" disse la sirena prendendo la rincorsa e tuffandosi in acqua, riemerse dopo pochi secondi, si potevano intravedere i lacci di un reggiseno arancione-giallo.
"Ma tu da dove vieni?" Le domandò Francis mentre si aggiustava lo slip blu elettrico.
"Da Atlantide, la' abitano le mie sorelle..." rispose la sirena.
"Vorrei conoscerle" disse Mark, indossava un pantaloncino nero dai bordi rossi.
"Oh...se vuoi" rispose Sheila per poi nuotare fino a uno scoglio e posizionandosi sopra di esso (non prima di essersi accertata che non ci fossero persone) nel frattempo Diego la guardava e doveva ammettere che sotto i raggi della luna era ancora più bella, il pirocinetico indossava un costume fino al ginocchio nero e si poteva vedere il tatuaggio di un demone hawaiano sulla spalla ....
"Sorelle venite, vi sto chiamando, uscite dalla nostra cittá e andate in superfice..." diceva la ragazza per poi gettarsi dallo scoglio e andare verso i suoi amici.
"Tra poco arriveranno ma vi avverto: non baciatele, per nessuna ragione al mondo, una sirena allo stato puro se baciata vi può trasformare in tritone" spiegò Sheila.
"E se è umana?" Domandò Carlos.
"In quel caso niente" rispose la bionda per poi voltarsi appena sentì qualcuno avvicinarsi: dal mare uscirono tre meravigliose ragazze: uba aveva i capelli biondi, pelle leggermente abbronzata e occhi grigi, la seconda aveva i capelli corvini e la pelle lattea, grandi occhi ambra e labbra carnose mentre la terza aveva i capelli rossi e mossi e la pelle chiara, lentiggini, labbra sottili e rosee e occhi azzurri.
"Lei è Leila, mia sorella, Nerissa, e lei è Acquata" disse la sirena per poi abbracciare la ragazza bionda e indicare prima la corvina e poi la rossa, subito Nerissa e Leila scrutarono i ragazzi uno per uno.
"Guarda che carino quello con gli occhi azzurri" disse Nerissa per poi indicare Francis.
"Ma no guarda quello dai capelli neri..." rispose Leila per poi indicare Diego, a Giulia e Sheila partì un tic all occhio.
"Togli le tue squame da Francis pesciolino, lui non è cosa tua!" Gridò Jolly per poi andare di fronte a Nerissa.
"Ah si perchè? È il tuo fidanzato?" Domandò la corvina, Giulia avvampò violentemente.
"N-no" rispose.
"E allora scansati" le rispose per levasela di davanti, in quel momento il povero Francis non sapeva che fare.
"Ehm...non vorrei offenderti ma...come dire..." balbettava il castano notando chela corvina si avvicinava.
"Lo vuoi lasciare in pace!" Urlò di nuovo Giulia andando da Francis notandolo in difficoltá.
"Ok sará lui a scegliere: vuoi una pazza dai capelli improponibli o una sirena che saprebbe darti un bacio come si deve?" Domandò seducente.
"Opto per la pazza dai capelli improponibili" rispose il castano andando accanto a Giulia che sorrise e fece una linguaccia alla corvina. Intanto Diego non se la passava certo meglio.
"Ma sei davvero carino..." sussirrava Leila avvicinandusi al pirocinetico, certo avere una bella ragazza che gli faceva la corte non gli dispiaceva ma teneva bene a mente quello che gli aveva detto Sheila.
"Ti ringrazio, anche tu sei davvero carina..." rispose lui un po' imbarazzato non notando che Sheila era rossa di rabbia.
"Toglili le mani di dosso Leila, ad Atlantide potrai importunare altri!" Le disse Sheila prendendo per il polso la sorella.
"Perchè lo vuoi tutto per tre Sheila?" La schernì.
"Ascoltami bene, fai la stupida con tutti ma non permetto nè a te nè a Nerissa e nè ad altri di toccare questa squadra" le disse.
"Stai al tuo posto Sheila, sei mia sorella ma scelgo io con chi stare...e di sicuro lui preferisce me" concluse voltandosi verso il sedicenne.
"Fai quello che vuoi, tanto io non conto niente per lui..." disse la sirena per poi tuffarsi nelle profonditá marine.
"Oh Cristo..." brontolava Diego, possbile che quella bionda li dasse sempre e solo problemi.
"Lascia perdere mia sorella...io sono meglio" gli diceva Leila, ma Diego andò sott acqua alla ricerca di Sheila per parlarle, tanto era un ottimo nuotatore. Nel frattempo Acquata si avvicinò timidamente a Mark.
"C-c-c-ciao io sono Acquata..." si presentò la rossa per poi tendere la mano all afroamericano.
"Io sono Mark" rispose lui per poi stringerle la mano.
"N-n-non sono come le mie sorelle Nerissa e Leila, voglio ehm...fare amicizia..." balbettava lei per poi diventare dello stesso colore dei suoi capelli.
"Bhe...allora te ne sei appena fatto uno" le rispose fortunatamente era curo di carnagione, almeno quando arrossiva non si vedeva.



ANGOLO AUTRICE: Hello, questa è la seconda parte, ora devo andare a dormire quindi un chappy intero come lo scrivevo? E qua ecco celos Giulia e celos Sheila, Nerissa e Leila le oche di turno, Diego e Francis che sono i fighi di turno e Acquata che è la timidona. Al prossimo chappy ora vado a dormire scusate eventuali errori di battitura. BACI E ABBRACCIOZZI DOTTROSI DA DAWN_SCOTT402. ♡☆♡☆♡☆♡☆♡☆♡

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Capitolo 12
*** Uscita (pt 3) ***


"Ehm...Giulia...ti vorrei chiedere una cosa..." le disse Francis, la ragazza si voltò facendo ondeggiare i capelli rosa, le pupille del ragazzo si allargarono.
"Che cosa?" Domandò lei.
"Ehm...non so se vuoi...cioè...vorrei che tu...noi uscissimo...se vuoi eh!" Rispose il ragazzo imbarazzato. La rosa si sentiva al settimo cielo, il ragazzo dei suoi sogni le stava chiedendo di uscire....troppo bello per essere vero.
"Per me va bene! Dove vuoi andare soldatino?" Gli chiese.
"Conosco un locale molto romantico...no aspetta voleva dire tranquillo non romantico!" Il castano cercava inutilmente di compensare la sua gaffe, Giulia lo metteva in agitazione: quando era vicino a lei aveva paura di dire o di fare la cosa sbagliata. Lo faceva diventare matto quasi quanto lei insomma.
"Stai tranquillo mica ti mangio" le disse lei per poi scoppiare a ridere, Francis sospirò.
"Chiunque mi abbia messo in questa squadra è un genio" pensava mentre osservava la sua ninfa dai capelli rosa.

INTANTO SOTT ACQUA.
"Ma dove cavolo è finita?" Pensava Diego, la bocca era piena di ossigeno e il ragazzo nuotava per cerxare la bionda, quando si stava per rassegnare vide Sheila, ma non era la solita Sheila, sembrava una dea marina. I capelli biondi ondeggiavano dolcemente trasportati dsalla leggera brezza marina, un raggio di luna attraversava l' acqua e rendeva la sirena più bella e ipnotica di quello che non fosse gia, appena lo vide Sheila andò in superficie così come il sedicenne.
"Che vuoi Diego?" Chiese la sirena.
"Perchè te ne sei andata?" Domandò lui.
"Niente mi da fastidio che...insomma..." rispose lei in tono leggermente imbarazzato.
"Che Leila ci provi con me" disse lui con un ghigno.
"No!" Rispose lei rossa di rabbia.
"E invece sì sei gelosa ammettilo" la sbeffeggiò.
"Ci conosciamo da circa quattro mesi quindi come faccio a essere innamorata di te se neanche ti conosco?" Disse lei in tono ovvio.
"Facciamo così, usciamo insieme'' le propose il pirocinetico.
"Un' appuntamento?" Domandò lei.
"Si felice?" Continuò.
"Assolutamente no ma voglio vedere come è un' appuntamento" rispose Sheila.
"Davvero bella scusa sirenetta" ridacchiò il ragazzo.
"Però la compagnia di questa sirenetta ti piace..." disse lei con un sorriso sotto i baffi.
"Cosa te lo fa pensare Holmes?" La sbeffeggiò lui.
"Elementare Watson tu sei un tipo silenzioso e credo che non parleresti con me se non gradiresti la mia compagnia" Rispose lei. Diego doveva ammettere che Sheila era davvero intelligente, aveva capito tutto.
"Bene Sherlok allora credo che possiamo andare" la sbeffeggiò per poi tuffarsi di nuovo sott' acqua seguito a ruota dalla sirena.
Nel frattempo Giulia stava facendo i salti di gioia, voleva dire tutto a Sheila ma voleva conoscere anche quella Acquata, si avvicinò alla rossa.
"Ciao io Giulia e tuuuuu?" Domandò lei allungando l' ultima vocale e tendendo la mano alla sirena la quale la strinse con timidezza.
"I-i-i-io sono Acquata" si presentò.
"Piacere Acquata mi puoi spiegare una cosa: Sei la sorella di Sheila ma non ci assomigli per niente come è possibile?" Domandò Jolly puntandosi l' indice al mento in fare pensieroso.
"Bhe, lei non è mia sorella di sangue ma è come se lo fosse: noi atlantidei siamo come unagrande famiglia" spiegò la rossa.
"Tu vivi fuori dall' acqua?" Chiese la rosa.
"No...non ci è permesso uscire dal nostro regno" rispose la diretta interessata.
"E allora perchè Sheila vive fuori?" Domandò ancora, Acquata si bloccò.
"Lei è stata bandita..." rispose.
"Perchè?" Chiese la rosa, in quel momento però un' altra voce si intromise.
"Perchè ha dentro di sè un potere diverso dal nostro" disse Leila.
"Dobbiamo andare Acquata" aggiunse Nerissa, la rossa anche se a malincuore raggiunse le sue sorelle ma non prima di avere salutato tutti.
"Peccato mi ero ftta degli amici" disse triste a Mark.
"Gli amici non si scordano mai" le rispose lui con un sorriso che lei ricambiò per poi sparire nelle onde con le sue sorelle.



ANGOLO AUTRICE: La fine è troppo veloce e ingloriosa vero? Vabbò se uno nasce stupido ci rimane XD. Spero che il chappy vi sia piaciuto e alla prossima. Per Hiccup Hofferson: Nei messaggi privati mandami i vestiti da appuntamento di Diego e Francis.

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Capitolo 13
*** Appuntamento e amicizia. ***


"Che mi metto?" Si chiedeva Sheila osservando il suo armadio. Aveva solo felpe, maglioni, jeans, voleva fare bella figura, evalmeno una volta voleva essere...bella. Aspetta perchè doveva farsi bella per uno scorbutico pirocinetico? Che le...piacesse? In quel momento di riflessione qualcuno bussò alla sua porta.
"Chi è?" Domandò la bionda senza distogliere lo sguardo dal guardaroba, la figura senza risponderle irruppe nella stanza facendo prendere uno spavento alla sirena la quale si calmò accorgendosi che la misteriosa persona non era altro che Giulia.
"Ehi Sheila come sono?" Domandò la rosa facendo una giravolta su se stessa mostrando il suo abito: era lungo quasi fino al ginocchio ed era rosa con delle ballerine viola, i capelli erano sciolti e si era anche truccata con del lucido rosa e molto mascara con tanto di matita viola.
"Sei bellissima come sempre ma come mai così elegante?" Chiese la sirena.
"Ah mi ero scordata di dirtelo...esco con Francis! Ci credi?!" Esultò l' amica in risposta saltellando sul posto.
"Wow il tuo sogno trasformato in realtá..." disse Sheila fissando ancora il mobile pieno di vestiti.
"Cosa stai facendo?" Domandò Giulia mettendosi a fissare anche lei l' armadio.
"Esco con una persona...." rispose la bionda leggermente imbarazzata.
"Con Dieeeego" la sbeffeggiò Jolly.
"Ecco con lui ma non so cosa mettermi!" Si lamentò la sirena. Giulia in risposta si fiondò dentro il guardaroba dell amica, dopo poco uscì trionfante con un vestito in seta blu e dallo scollo a cuore..
"Questo!" Urlò la rosa, Sheila sgranò gli occhi.
"N-n-no! È troppo corto!" Si lamentò la sirena alludendo alla minigonna troppo corta dell' abito.
"Ma dai ha anche un bellissimo scollo sulla schiena" aggiunse Giulia mostrando un buco dai bordi brillantinati.
"Ehm...quello è il davanti..." rispose imbarazzata la sirena.
"Eddai lo vuoi conquistare o no Diego?" Le disse Jolly.
"Ma che dici! Stiamo uscendo per conoscerci meglio!" Precisò l' atlantidea.
"Ti prego mettitelo per me" la implorò con gli occhi da cucciola Giulia: conosceva da poco Sheila ma sapeva che il suo unico punto debole era proprio la sua bontá.
"Uff! E va bene ma mi metto un cappotto" disse Sheila per poi prendere l' abito e foderandosi nel camerino.
Uscì dopo pochi minuti e Giulia battè le mani: la sua amica era davvero bellissima, certo era un vestito parecchio scollato inoltre la valorizzava e le faceva un corpicino niente male, inoltre i tacchi argentati che indossava Sheila le rendevano ancora più perfette le gambe snelle e slanciate.
"Sei bellissima ma sistemati i capelli!" Le disse Giulia per poi prendere un' elastico e fare una coda alta e morbida all amica lasciando due ciffi biondi cadenti sul viso.
"Grazie Giulia sei una vera amica" le disse Sheila, Giulia sorrise: non aveva mai avuto un' amica. Lei era quella "strana" la "pazza" insomma la "diversa" ma con Sheila si sentiva benissimo...rilassata e coccolata. Aveva sempre sognato un' amica con qui fare i piagiama party, chiaccherare e sfogarsi e ora aveva il meglio del meglio.
"Tu sei più bella al naturale, solo del mascara, del lucido e un leggero filo di matita e sei apposto" le rispose abbracciandola da dietro. Sheila in quel momento si sorprese: non riceveva mai abbracci, era sempre stata da sola ma finalmente anche lei aveva qualcuno: anche lei ora aveva un' amica.



ANGOLO AUTRICE: Ok domani il chappy dell appuntamento di Giulia e Francis,due domande: 1- vi piace la storia? 2- per curisosirá preferite la canzone Libre di Alvaro Soler ed Emma Marrone o Hips don' t lie! Di Shakira. Rispondetemi poichè importante per la riuscita di un' appuntamento.

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Capitolo 14
*** F×G: Quello che non sai di me. ***


"Vai non fare aspettare Francis" disse Sheila all' amica sistemandosi l' ultimo orecchino a cerchio argenatato al lobo facendo tintinnare i bracciali blu e argentei.
"Va bene a dopo!" Rispose Giulia uscendo dalla stanza saltellando. Appena uscì trovò Francis a passeggiare nervosamente nel corridoi, indossava delle converse, jeans e una felpa blu elettrico con la scritta "Warrior" in bianco. Appena il ragazzo si accorse della sua presenza sgranò gli occhi: era davvero bellissima. La ragazza si limitò a guardarlo con un sorriso e fissandolo in quegli occhi blu che la facevano impazzire più di quanto non lo fosse giá.
"Andiamo..." disse il ragazzo.
"Dove mi porti di bello?" Domandò lei saltellando.
"Un ristorante francese molto bello: tranquillo, elegante..." spiegò il soldato anche se la ragazza non lo ascoltava neanche visto che si era persa a fissarlo e pensare a quanto fosse bello.
"Forza sali" aggiunse per poi indicare alla ragazza una sportage bianca, stava per prendere le chiavi ma Giulia gliele strappò dalle mani.
"Guido io" disse per poi andare al posto guidae mettere le mani sul volante con fare pericoloso, Francis non sapeva che fare: da un lato vedeva una bellissima rafazza dai capeli rosa dall' altra vedeva una pazza alla guida di un' autovettura.
"V-va bene ma vai piano!" Le raccomandò lui.

CINQUE MINUTI DOPO

Sapete il detto 'non c' è peggior sordo di chi non vuol sentire?' Ecco Fancis si trovava in quella situazione.
"Vai piano!" Gridava il ragazzo a Giulia che ridendo aveva messo la macchina a 240!
"Stai calmo arriviamo prima!" Si giustificò lei. Come aveva detto la rosa arrivarono subito davanti a un ristorante dal tetto nero e le pareti rosa sporco dall aria signorile.
"Arrivati!" Disse la ragazza uscendo dalla macchina raggiante mentre Francis ringraziava mentalmente Dio, Buddha e il creato di avere fatto smettere quell incubo.
"Andiamo" aggiunse la ragazza entrando nel locale.
Quando si furono accomodati al tavolo un camerire dsai baffi a manubrio portò loro i menù.
"Oh signorino Francis come ča va?" Chiese il cameriere.
"Bene Francua" rispose il ragazzo, il cameriere se ne andò.
"Non sapevo venissi qua" disse Giulia.
"Ci sono tante cose che non sai di me..." rispose il ragazzo distogliendo gli occhi dal menù e sorridendo alla rosa.
"Per esempio soldatino?" Chiese lei.
"Lo sapevi che so parlare francese..." le disse lui.
"Wow fammi vedere..." propose la ragazza battendo le mani.
"Bonjure madame Giuliá como ča va?" Domandò il ragazz.
"Che figata!" Commentò Giulia.
"E tu cosa nascondi?" Domandò Francis, in quel momento tornò Francua per prendere le ordinazioni.
"Per lei signorino?" Domandò lui.
"Per me patuą fraguą rispose lui.
"E per lei madame?" Chiese a Giulia.
"Per me cocktail di gamberi e pesce con patate" rispose la rosa, il cameriere prese i menù e annotò le ordinazioni.
"Ti piace?" Domandò Francis a Giulia.
"Carino ma ci vuole un pò di vita..." rispose la ragazza alludendo ai signori e alle signore seri nei loro pelliccioni.
"Bhe spero che non ti dtai annoiando...conoscendoti..." disse lui.
"Tu non mi conosci, anche io nascondo delle cose..." rispose lei.
"Per esempio?" Domandò lui.
"Lo sai che assaggio il sangue delle mie vittime?" Spiegò Giulia.
"O mio Dio..." scherzò lui. In quel momento arrivarono le ordivazioni e incominciarono a mangiare, scherzarono e parlarono, si scoprirono poco a poco e si persero ognuno nello sguardo dell' altro: zaffiro contro ambra, azzurro contro castano.
"Hai degli occhi bellissimi..." scappò a Francis.
"Tt-ti ringrazio..." rispose lei arrossendo continuarono a fissarsi per altri minuti.
"Credo che dovremmo pagare..." disse Francis per poi alzarsi e andare alla cassa.
Quando uscirono adarono in macchina, tornarono davanti alle loro camere.
"Bhe alla prossima..." disse Francis, stava per entrare ma qualcuno lo prese per il polso.
"Grazie" disse Giulia per poi darli un bacio nella guancia e scappare in camera. Francis rimase con una espressione da ebete e si sfiorò la guancia, Giulia, la SUA Giulia lo aveva baciato sulla guancia. Una strana sensazione di calore prese il ragazzo: che fosse innamorato?



ANGOLO AUTRICE: Hello, piaciuto? Spero di sì e alla prossima, domani il chappy di Diego e Sheila. Spero di non essere stata OOC con i personaggi, mi sono inventata che Francis sa parlare francese. Sono troppo pucci *^* *^* *^* *^*^ *^* *^* *^* *^* *^* alla prossima e recensione come sempre.

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Capitolo 15
*** D×S: karaoke. ***


Giulia se ne era appena andata e Sheila sapendo che il suo "cavaliere" sarebbe arrivato tra pochi minuti si apprestò a prendere un cappotto: non voleva farsi vedere da Diego con quel vestito, si vergognava. Optò per un cappotto nero lungo fino al ginocchio e dalle maniche lunghe, i bottoni erano a coppia, si chiuse il giubotto. In quel momento qualcuno suonò alla porta e la sirena dopo essersi data un' ultima occhiata allo specchio aprì la porta.
"Ehi sirenetta sei pronta?" Domandò il ragazzo.
"Questo non è Diego" pensava la ragazza: dove era finito il ragazzo somigliante a un demone? Il pirocinetico indossava li stessi medesimi jeans e il giubotto nero che aveva di solito (appartenuto al padre) soltanto che sotto aveva una maglia nera con sopra disegnato un demone hawaiano e delle converse.
"Sono pronta fiamella" rispose lei, uscirono dalla casa.
"Come andiamo al locale?" Domandò la bionda non notando nè una macchina nè altri veivoli.
"Andiamo a piedi" rispose lui.
"Che romantico..." lo sbeffeggiò la sedicenne, il ragazzo non rispose e incominciò a camminare mentre Sheila lo seguiva.

DIECI MINUTI DOPO.

"Diego dove cavolo mi hai portata!?!" Si lamentava la sirena. Il ragazzo con tutto il suo ranticismo l' avevaportata nel quartiere più malfamato della cittá, dovunque la sirena si voltasse vedeva solo cinque cose: spazzatura, spacciatori, donne dai vestiti scollati, ubriachi che la fissavano e povertá.
"Sei sempre a lamentarti" rispose il ragazzo.
"Sei una cosa incredibile!" Sbottò lei rossa di rabbia, il ragazzo con un ghigno si stoppò e si voltò nella direzione della bionda.
"Grazie sirenetta" rispose per poi riprendere a camminare. La sirena capendo il senso buono di quello che aveva detto sbuffò. Per fortuna Diego si fermò el a avvertì cge erano arrivati. Era un locale abbastaza bello per un così povero quartiere, appena si sedettero incominciarono a parlare.
"Sei mai stata ad un appuntamento?" Domandò il ragazzo.
"No, vivo sulla terra da un' anno, isolata tra l' altro e ad Atlantide sono la più brutta..." rispose per poi arrossire, ok se lei era brutta Diego si sarebbe sparato: non aveva mai visto ragazza più dolce, bella ed ipnotica di Sheila.
"E tu?" Chiese la bionda.
"Miliaia" rispose lui.
"Capisco..." disse lei, in quel momento il cameriere arrivò e chiese le ordinazioni ma era diverso: parlava spagnolo. Diego essendo di madrelingua rispose senza problemi ma con sua grande sorpresa anche la sirena dimostrò di saper parlare quella lingua.
"Tu sabes hablaer español?" Domandò.
"Claro" rispose lei.
"In este bar se habla exlusivamiente español..." spiegò lui.
"De acuerdo, no es un problema por mi" disse la ragazza. (Ok mi sto basando sulle mie vonoscenze della lingua quindi lapidatemi se ci sono errori XD nd autrice)
"Sai parlarlo bene" si complimento lui.
"Mi abuela es Mexicana y mi padre es español..." disse la ragazza.
"Accidenti" penso Diego.
"Bhe grazie...uff però c' è un caldo!" Esclamò la sirena sventolandosi una mano di fronte al viso.
"Non credo che quel cappotto ti aiuti..." disse Diego indicando il capo di abbigliamento.
"Toglietelo" aggiunse, la bionda arrossì violentemente.
"Ehm...no va bene così" rispose lei.
"Come vuoi" disse lui, in quel momento un signore andò su un palxhetto messo al centro della stanza.
"Signori e signore ora sceglieremo a caso uno di voi che dovrá cantare una canzone a nostra scelta" spiegò l' uomo.
"Voglio vedere se capiti tu..." ridacchiò Diego.
"Volendo la mia voce non ipnotizza per forza" disse Sheila.
"Inoltre la possibilitá che capiti tu in mezzo a queste persone è una possibilitá su cento" eslclamò il pirocinetico. In quel momento una luce si illuminò su Sheila.
"Questa bellissima ragazza!" Urlò l' uomo, Sheila era rossa come un peperonone.
"Avanti signorina canterá una canzone a sua scelta" spiegò l' uomo, anche se titurbante Sheila si avvicinò al palchetto e prese il microfono, la base partì e la sirena dopo pochi secondi iniziò a cantare.

NOTA AUTRICE: Allora il testo della canzone sará un pò lunghetto, allora dove vedete le parentesi sono le parole di sottofondo, il testo sará maiuscolo doe vedete questo 🎵e la voce bassa dove invece vedete questo 🎶 è la voce di Sheila allo stato puro, buona canzone.

🎵(Oh) e vorrei stringenrti più forteeee
Farti sentire bimba come sei
Arti un motivo anche stanotte,
Per pensare ancora un poco a noi
E non importa come finirá
Troverò la forza per amarri ancoraaa
Guardami sto aspettando te!
🎶Ho pensato quanto può essere
Complicato fidarti di me!
Porti segni addosso di ferite ancora aperte
E se spegni la luce
Piangi spesso sotto le coperte
Farai finta di niente
Però so come ci si sente
Ti sforzi tanto di apparire forte
Ma la maschera che porti per me è trasparente
Seguo il riflesso che mandi: sei uguale a me!
Quando fissi i traguardi più alti
Cadi e ti rialzi
E ho pensato a te
Continuamente di recente
Non sai quanto spero sia stato lo stesso per te🎶
🎵E vorrei stringerti più forte
Farti sentire bimba come sei
Darti un motivo anche stanotte
Per pensare ancora un poco a noi
E non importa come finirá
Troverò la forza per amarti ancoraaaa
Guardami sto aspettando te!🎶

Diego era rimasto paralizzato: non avevs mai sentito voce più bella.
"Complimenti signnorina" disse il presentatore mentre Sheila tornava a sedersi.
"Un' usignolo" si complimentò Diego, in quel momento arrivò il cameriere con le ordinazioni solo che per sbaglio fece cadere la bottiglia d' acqua aperta su Sheila che per sua fortuna non le cadde sul vorpo ma...su cappotto!
"Madre de Dios! Soy mortificato señorinta" si scusò l' uomo.
"Está calmo!" Lo tranquillizzò Sheila, l' uomo se ne andò.
"Almeno non mi è finita sul corpo, giá mi immaginavo il titolo del giornale di domani: "Sirena in un locale". " disse Sheila notando il capotto fradicio.
"Bhe io ti vedo domani con una febbre a quaranta, levati il cappotto" le consigliò il pirocinetico.
"Non ce n' è bisogno" rispose Sheila imbarazzata.
"Dai Sheila, guarda che se la Waller scopre che sei malata ti rimanda in cella"spiegò lui. Anche se a malincuore Sheila sospirò e incominciò a sbottonarsi il cappotto, appena se lo fu tolto a Diego per poco non gli uscivano gli occhi fuori dalle orbite.
"Ehm...cioè...wow.." farfugliava accorgendosi che dietro la bionda una delletovaglie del tavolo vicino aveva preso "misteriosamente" fuoco.
Mangiarono in assoluto silenzio e appena finirono e pagarono tornarono a casa, di fronte alle loro cemere.
"Bhe mi ono divertita" disse Sheila.
"Anche io" rispose il ragazzo, la sirena stava per tornare in camera ma aggiunse una cosa.
"Gli appuntamenti non sono male e fattelo dire sei più carino quando arrosisci" disse lei con un sorriso per poi entrare in camera lasciando il ragazzo sorpreso.
"Spero di uscire ancora con te sirenetta" pensò il ragazxo per poi entrare nella sua camera da letto.



ANGOLO AUTRICE: Lei mi sta cercando!
Jupiter: HAI FATTO UN CAPITOLO ENIRME PER SHRILA E DIEGO E UNO SMALL PER LA MIA GIULIA.
Io: mi dispisce T-T ma avevo meno idee per Giulietta e Francisoreo Francis+Romeo XD) recensione e scusate se il chappy fa schifo e ci sono errori di battitura.

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Capitolo 16
*** Altri e indesiderati membri ***


Era mattina nella casa suicida ma qualcuno ruppe il silenzio di quel crepuscolo.
"Venite nella sala centrale..." disse Amanda all' altoparlante, i ragazzi dopo poco si ritrovarono nella sala principale: in origine doveva essere un cinema solo che poi il progetto fu acquistato da Amanda Waller ma rimasero le poltroncine, il palchetto e lo schermo, apena i membri presero posto Amanda iniziò.
"Ragazzi...forse Sheila se ne dovrá andare dalla squadra suicida" disse la donna.
"Ma lei sta scherzando!" Urlò Diego scattando in piedi sotto lo sguardo allibbito dei presenti, ops gli era venuto involontario quel gesto.
"Stai calmo Santana, si divrá sfidare vontro due sirene, la terza è venuta solo per salutarvi..." spiegò Amanda, quale sorpresa ebbero i cinque appena videro Leila, Nerissa e Acquata: la prima indossava un top a fascia azzurro e una conna lunga fino a metá coscia con uno spacco, la terza una maglietta smanicata nera e un pantaloncino corto con stivali neri e Acquata un vestito arancione con stampi di conchiglie con le maniche e la gonna a palloncino, aveva delle scaprpe in corallo come Leila.
"Yuuu Dieeeego" lo salutava Leila con un gesto provocatorio.
"Ciao Francis" disse Nerissa avvicinandosi al ragazzo, la gemma di Giulia brillò e la corvina fu scraventata lontano.
"Lascialo! Oh ciao Acquata" aggiunse per ooi passare dall arrabiato al contento.
"C-c-ciao" rispose Acquata.
"Quanto tempo" disse scherzoso Mark per poi avvicinarsi alla rossa senza accorgersi che Carlos sorrideva.
"Cosa ci fate qui?" Domandò Sheila alla sorella.
"Niente, abbiamo ottenuto un permesso e io ho pensato: Ma si andiamo a trovrá mia soella e quel gran figo del suo amico" disse facendo l' occhiolino a Diego.
"Magari possiamo uscire..." aggiunse afficinandosi al ragazzo ma Sheila presa da rabbia la spinse con una forza immane.
"Vattene via!" Le urlò in seguito.
"Ascoltami bene, sono tua sorella: sono parfuet che in francese significa perfetta..." disse Leila.
"E come si dice vacca bionda in francese?" Gridò la sirena. Mentre i presenti erano scioccati. Di risposta Leila saltò addosso alla sorella che però si abbassò per poi prenderle un braccio e torceglielo ditro alla schiena mentre la sirena dagli occhi grigi gridava dal dolore.
"Sheila basta" le disse Carlos, la sirena sembrò calmarsi e dopo avere chiesto scusa alla sorella tornò al suo posto.
"Bene ora vi spiego meglio..." disse Amanda.



ANGOLO AUTRICE: Iper small lo so XD ma ho da fare e la prossima parte alla prossia (domani) ditemi cosa ne pensate.

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Capitolo 17
*** Sheila contro Leila. ***


"Ora vi spiego meglio: Sheila, tu sei un valido membro, ma sei troppo pericolosa per quel motivo..." disse Amanda mentre la diretta interessata abbassava la testa.
"Quindi ti dovrai sfidare con Leila e forse anche con Nerissa, in caso vinci rimmarai in squadra, in caso perdi...te ne dovrai andare e Leila prenderá il tuo posto" aggiunse. Giulia scattò in piedi.
"Io dovrei dividere la squadra con questa oca?" Domandò con un ghigno.
"Che simpatica...dove hai fatto la tinta? Hai immerso i capelli nelle caramelle sciolte?" La sbeffegiò Nerissa mentre Leila rideva.
"Ora le smembro" disse Giulia estraendo il kunai.
"Stai calma! Lasciale perdere" rispose Carlos prendendo la mano dell' amica che si bloccò.
"Brava sta al tuo posto" aggiunse la corvina. Francis non tollerando più la situazione prese le difese dell' amata.
"Ascoltatemi, voi provate a torcere un capello a Giulia, a Carlos, a Sheila a Diego o a Mark e non sarò tanto gentelman la prossima volta...ah parfuet è tedesco" disse per poi corregere Leila.
"Basta! Sheila e Leila preparatevi, rispettreremo le vostre tradizioni, di lá ci sono i vostri abiti" esclamò Amanda, le ragazze andarono nei camerini.

CINQUE MINUTI DOPO

Giulia, Francis, Diego, Carlos e Mark insieme ad anda erano in una piccola stanza con sei sedie, un vetro li separava da un' altrastanza con le pareti e il pavimento biachissimo e liscissimo con due bacinelle da tre litri ai lati.
"Fra poco Sheila si si sfiderá con Leila, nella loro tradizione quando due sorelle di sangue combattono devono indossare due abiti appartenuti ale loro famiglie da generazioni, parleranno la loro lingua natale, ma ci sará un traduttore che decifrerá le frasi" spiegò Amanda.
"Quando si inizia?" Domandò Carlos, in quel momento sa unaporta entrò Leila: i capelli biondi erano raccolti in un tuppo tenuto fermo da ossa di pesce seghettate, aveva una gonna rossa, una magliettona di alghe con gioielli lunghissimi in corallo.
Dall' altra entrò Sheila: anche lei aveva una gonna rossa solo che aveva due spacchi ai lati delle gambe, i capelli erano raccolti in unacoda e avevano delle perline in corallo sulle punte, anche lei dei gioielli in corallo con un top a fascia rosso cremesi. Aveva un bracciale in corallo.
NOTA AUTRICE: Qui è la malata mentale, i testi fra parentesi sono letraduzioni che i personaggi (Diego, Carlos, Giulia, Mark e Amanda) ascolteranno.

"Sheila ča nâ barnivuę..." (Sheila preparati a perdere) disse Leila.
"Clâ nø meyn barnivuę" (non sarò io a perdere) rispose la bionda mettendosi con un pugno avanti e uno indietro così come la sorella che però aprì la mano e le fece il gesto di farsi avanti.
"Nynu...fey te pectű" (avanti...fai del tuo peggio) la provocò Leila, Sheila scattò fulminea in avanti ma la sirella si spostò.
"Te mercèlė Sheila" (sei lenta Sheila) disse Leila, la ragazza allora tirò un calcio laterale che colpì la sorella all' alteza del torace.
"Te mercèlė Leila" (sei lenta Leila) rispose di rimando la sirena, l' acida allora cercò di sferrare un pugno alla sorella che però lo parò.
"C' h'a clommbetere§ Leila, me tu ter" (non voglio combattere Leila, sono tua sorella) disse la bionda mentre la gemella cercava inutilmente di farle male.
"C'h'a se commbetere§, c' h' a se plencarem" (voglio combattere, voglio vincere) gridava l' acida per poi usare l' idroamazia e colpire alle spalle la sorella.
"C' h' a se germnterur Leila, me tu ter, tu me ter, me tu blancaresos" (smettila Leila, tu sei mia sorella, io sono tua sorella, ti voglio bene) si lamentò lei mentre era a terra, la sorella di risposta le diede un calcio nello stomaco.
"Tu no me blanceresos, tu fe la perfecta, al juaiara se wameririon..." (tu non mi vuoi bene, tu sei la perfetta, il gioiello di famiglia) disse l' acida mentre dava ancora calci alla sorella, la qualecon un labbro spaccata sembrava potesse morire da un momento all' altro.
"La fermi! La sta ammazando!" Urlò Diego vedendo Sheila massacrata.
"Se la caverá Santana: ci riesce sempre" lo tranquilizò Carlos, e non aveva tutti i torti, infatti la sirena ad un certo punto si stancò.
"Me zei cuycut..me fe la buena qerilla...ow fe la mala qerilla" (mi sono stancata...finora sono stata la brava ragazza...ora farò la cattiva ragazza) biascicò Sheila per poi usare con le sue ultime forze l' idromazia e curconadre con l' acqua la faccia della sorella, la quale si trasformò in una sirena, così senza l' uso delle gambe e senza potersi alzare non aveva come difendersi, Sheila si alzò trionfante.
"Deis Leila" (addio Leila) disse Sheila per poi stordire la sorella. Un' urlo di gioia si levò dai membri della squadra suicida che andarono incontro alla loro amica abbracciandola.
"Sei stata grande! Bam bum crash!" Urlò Giulia mimado la sorena la quale rise.
"Bravissima!" Disse Mark abbracciandola.
"Sapevo che ce l' avresti fatta" aggiunse Carlos.
"E tu Diego non le dici niente?" Domandò Giulia rivolta al pirocinetico il quale si limitò ad abbozzare un sorriso ricambiato da uno da parte della bionda.
"Ottimo lavoro" disse lui.



ANGOLO AUTRICE: Nuevo capitulo (?) Ok spero di esserestata brava, detto questo alla prossima.

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Capitolo 18
*** Incantatrice (pt 1) ***


È mattina e i membri della squadra suicida stanno facendo colazione.
"Ragazzi il micronde è esploso) disse Giulia osservando l elettrodomestico fumante.
"Magari se non li ficcavi nei tasti quel dannato pugnale sarebbe ancora sano!" Rispose Diego distogliendo lo sguardo dal suo porridge.
"Non si apriva!" Si giustificò la rosa.
"Mi passi il sale Acquata" chiese Mark alla pazza.
"Io mi chiamo Giulia" rispose la diretta interessata, notando solo in quel momento la sua gaffe incominciò a balbettare.
"Ehm...Giulia certo, o-ovvio" farfugliava: non ci voleva un genio per vapire cosa stava succedendo.
"Ti oiace Acquata per caso?" Domandò Carlos mentre sorseggiava il caffè.
"No!" Urlò Mark imbarazzato per poi uscire dalla cucina e murarsi nella palestra.
"Non ci si alza da tavola!" Sbottò Jolly.
"Poverina avevi anche cucinato" Scherzò Francis mentre addentava un toast.
"Ti aiuto a sparecchiare" disse Sheila mentre prendeva la tazza da cui peima aveva bevuto il the alla menta che tanto le piaceva, stava arrivando al lavabo ma gettò un forte urlo e cadde a terra. Subito i quattro ragazzi si avvicinarono all' amica che urlava come se qualcuno le stesse strappando le unghie con tenaglie roventi.
"Sheila che hai?" Gridava Carlos, ad un certo punto la sirena alzò latesta senza più gridare, gli occhi erano fiamme azzurre e la sua voce non era più dolce e flautata.
"Mia sorella sta arrivando" disse per poi scoppiare a ridere, un millisecondo fopo svenne.
"Sheila! Sheila!" Urlava Francis mentre dava schiaffi alla bionda cercando di farla rinsavire, la sirena spaventata aprì gli occhi sganati così tanto che sembrava avesse visto il diavolo, di istinto abbracciò la persona a lei più vicina: Diego.
"Lei sta arrivando..." disse mentre stringeva il ragazzo che era in una via di mezzo tra l' imbarazzaro e l' arrabbiato.
"Ok...però ira mollami!" Disse per poi alzare il tono della voce, la sirena ubbidì.
"Lei sta arrivando!" Ripetea la sirena. Il fatto fu riferito tramite telefono dsa Francis ad Amanda la quale tempestiva arrivò dai sei.
"Sapevo che questo giorno doveva arrivare..." biascicò la donna mentre i ragazzi avevano un' espressione interrofativa in volto.
"Preparatevi, Incantatrice sta arrivando..." aggiunse.
"Cosa?! Incantatrice ?!!!" Urlò Carlos.
"Si ragazzi" rispose la quarantenne.
"Se mi posso intromettere signora io penso che Incantatrice venga per LEI" disse un soldato per poi indicare Sheila, Diego conosceva bene quel soldato: era lo stesso che aveva minacciato la prima volta che si era unito alla Suicide Squad (vedere capitolo 2)
"Ehi barbetta noi due ci diamo giá incontrati..." lo sfidò il sedicenne, il soldato si avvicinò a lui con fare minaccioso e il ragazzo scatfò in piedi, incominciarono a lanciarsi brutte parole e darsi spallate, il ragazzo incominciava a innervosirsi e le sue mani incominciavano a fumare e se Carlos non lo avesse fermato ci sarebbe stato un' incendio.
"Stai al tuo posto diavolo!" Gli urlò lui.
"Quando morirò verrai all' inferno!" Rispose lui.
Dopo poco tutto si calmò...


ANGOLO AUTRICE: Alla prossima, il chappy è corto ma sono in compagnia, scusate eventuali errori ma non posso lasciare sola la mia amica.

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Capitolo 19
*** Incantatrice (pt 2) ***


Appena la situazione si fu calmata Amanda continuò.
"Abbiamo scoperto cose molto interessanti: l' entitá che avete affrontato il mese scorso non era altro che Incantatrice, ora conosce le vostre paure: alcuni di voi non ce la faranno ma vi auguro comunque buona fortuna" disse Amanda.
"Ci augura buona fortuna!?! Noi siamo qui, con il destino del mondo in mano da un giorno all' altro e con il rischio di andare prematuramente all' inferno e lei ci augura buona fortuna?!?" Urlò Diego scattando in piedi.
"Non scaldarti Santana" disse lo stesso soldato puntandogli contro il fucile, Francis prese le difese dell' amico.
"Posi quel fucile, è un' ordine, sono il figlio del tenente Flag" disse il ragazzo autoritario, il soldato posò il fucile.
"Andrete in missione domani, andatevi a riposaree allenatevi" disse Amanda per poi essere scortata dai soldati e uscire dall' edificio. Appena se ne fu andata Diego in preda a uno scatto d' ira diede un pugno al muro a cui provocò una crepa.
"Non ti scaldare diavoletto" disse Giulia, Diego se ne andò nella sua camera
"Lascialo Giulia: è molto stressato..." le suggerì Francis mentre le metteva una mano sulla spalla.
"Io devo farmi una dormita..." eslamò Mark.
"Io vado al piano bar, devo prendere qualcosa di forte" aggiunse Carlos per poi scendere al piano inferiore.
"Io vado in camera" disse fopo un po' Francis mentre Giulia lo seguiva a ruota.

CAMERA DI DIEGO.

Il ragazzo era a petto nudo mentre prendeva a calci il sacco da boxe che aveva in stanza: Era troppo stressato, non spaventato, stressato semplicemente. Domani sarebbe morto qtalcuno, lo sentiva, e se fossero sopravvissuti poi non si sarebbero più rivisti: Non avrebbe più rivisto Carlos nè Mark, Francis era fuori galera, l' unico amico che si era fatto non lo avrebbe più rivisto, anche Giulia, strano ma vero, gli sarebbe mancata, quella pazza in fondo li metteva allegria e infine...non avrebbe più rivisto Sheila. I suoi occhi, il suo sorriso.
"Al diavolo!" Urlò, si rimise la canottiera e scese in palesta, si sarebbe allenato un pò col suo amato fuoco.
Appena arrivò nella grande stanza andò verso degli strani contenitori contenenti l' elrmento rosso. Ma vicino alla piscina notò una figura femminile con la pancia in giù e con le gambe alte che formavano una elle. Il ragazzo si avvicinò e si accorse che altri non era che Sheila, la ragazza stava giocando con l' acqua e usando il suo potere aveva formato la figura di una ragazza che ballava (pensate alla donna che nel film Diablo fa apparire che balla nella sua mano, ecco quella di Sheila è uguale solo che è fatta di acqua e balla la danza classica nd autrice) il ragazzo allora si avvicinò alla bionda che appena lo vide sussultò e la figura si sciolse.
"Paura?" Domandò lui.
"No, ero solo sovrappensiero..." rispose la sirena, seguirono minutidi silenzio fichè laragazza non oorse un domanda a Diego che nel frattempo si era seduto accanto a lei e osservava la superficie dell' acqua.
"Tu sei mai stato innamorato?" Gli domandò per poi mettersi seduta.
"No" rispose freddo lui.
"Oh...io neanche" rispose la bionda, Diego si girò verso la ragazza.
"Strano sembri una che si innamora del primo che passa" ammise scherzoso il ragazzo.
"Penso che l' amore arrivi solo una volta nella vita: come l' uomo giusto" rispose Sheila.
"Parole profonde..." disse El Demonio.
"Come mai El Demonio?" Domandò lei, il ragazzo freddo come sempre rispose chiaro.
"Per le cose che faccio e che ho fatto: uccido le persone, incido fiamme sui loro corpi e in un' incendio ho fatto morire 670 persone, un demone..." ammise.
"E tu ce l' hai un nome con cui ti conoscono?" Domandò lui. La ragazza dopo vari secondi di silenzio rispose.
"Sirena" disse.
"Originale" schezò lui.
"Oppure le cuhybaal, come mi chiama la mia gente" aggiunse.
"Che vuol dire?" Domandò il pirocinetico, la ragazza si voltò e lo guardò negli occhi.
"La cannibale" rispose.
"Tu mangi le persone?" Chiese sorpreso.
"No...ma un' altra parte di me si" rispose la sirena.
"Wow una doppia faccia" disse ironico il sedicenne.
"Spiritoso" rise la ragazza.
"Comunque ti volevo chieere una cosa: ti piaccio?" Domandò lui con un ghigno.
"E io ti piaccio?" Chiese di rimando la ragazza.
"L' avevo chiesto prima io" si lamentò il ragazzo.
"È maleducazione non rispondere a una signora" disse la bionda. Il sedicenne si arrese.
"Neanche un po'" rispose.
"E tu neanche" disse la ragazza.
"Strano sembri attratta da me..." scherzò.
"E tu da me" gli disse di rimando.
"Stai bluffando" sussurrò lui pervpoi avvicinarsi lentamente alla ragazza.
"No invece" rispose lei in tono altrettanto basso.
"Ti ricordiquando ti avevo preso il quaderno" chiese lui mentre si avvicinava alla ragazza.
"Si..." rispose lei mantenendo come il ragazzo un timbro di voce basso.
"Avevi detto qualsiasi cosa e non ho ancora ricevuto quel bacio Roth..." le disse, la sirena era emozionata ma parlò.
"Bhe dopotutto una promessa è una promessa Santana..." ripose la bionda, le labbra erano sempre più vicine ma Diego si accorse di una cosa: perchè quel momento gli stava...piacendo? Lui era Diego Santana, non poteva innamorarsi, non poteva...il ragazzo subito si ritrasse velocemente e se be andò a passo svelto lasciando la sirena da sola con le lacrime e il rimorso di aver ceduto
"Ci sono cascata ancora..." pensava la ragazza mentre calde lacrime le solcavano le pallide gote


ANGOLO SOLO SHEILA×DIEGO: Ok ora sono morta, lo so capitolo solo Diego e Sheila ma dai, sono pucci. Nel prossimo arriva Incantatriceeeeee, alla prossima e scusate eventuali errori.

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Capitolo 20
*** Dentro la mente (pt 1) ***


Era sera nella casa sella Suicide Squad, ognuno si dedicava alle sue attivitá nella palestra: Giulia si allenava con dei droidi facendoli espoldere con un volpo della pistola, lanciava il pugnale e allo stesso tempo allenava la sua gemma. Fracis e Mark erano al poligono che facevano una fara di precisione dove il soldato perdeva sempre in quanto il cecchino era sempre più preciso di lui, Carlos prendeva a calci e pugni un sacco da boxe e Sheila e Diego si allenavano con i loro elementi sprofondati rispettivamente nella tristezza e nella vergogna. Ad un certo punto Amanda irruppe nella stanza.
"Oh Amandaaaaa" disse Giulia mentre toglieva il kunai dalla gola di un robot.
"Ci sono stati dei cambi di progetto: andrete domani in missione, oggi vi dovete allenare" disse Amanda.
"E cge stiamo facendo?" Domandò Carlos sudato.
"Infatti io intendo psicologicamente, seguitemi" rispose Amanda.
I ragazzi andarono nella camera centrale e lá videro sei lettini in argento e tela bianca con strani apparecchi tecnologici intorno.
"Cosa sono?" Chiese Francis osservando il marchingegno.
"Incantatrice giocherá soprattutto con le vostre menti, cercherá di rendervi deboli e fare uscire la vistra rabbia più pura, quella distruttiva, per questo il dottor Dealanier ha ideato tutto questo" rispose Amanda.
"Che carino! E cosa facciamo?" Domandò Giulia saltellante.
"Le vostre reti neurali si intrecceranno e voi vi ritroverete nella vostra mente, troverete diverse capsule ognuna delle quali contiene una vostra emozione, essa sará uguale a voi ma avrá le caratteristiche di quella determinata emozione, più la vostra emozione e grande più lo sará la psiche: nel senso che se avete una grande pazienza l' emozione della pazienza sará più grande. Il vostro compito è trovare larabbia e sconfiggerla...indossate queste, servono a non farvi sballottare" spiegò Amanda per poi porgere ai ragazzi dele tute: quelle di Sheila e Giulia erano dei body a maniche lunghe con placche metalliche lucenti e stivaletti anch' essi in metallo, invece quella dei ragazzi consisteva in una tuta anvh' essa in placche metalliche. Appena si furono cambiati Amanda li dece distendere sui lettini.
"Ora datevi la mano" ordinò ai ragazzi i quali ubbidirono. Appena le dita si sfiorarono i ragazzi si sentirono precipitare nel vuoto.


ANGOLO AUTRICE: E prolunghiamo la storia XD. Allora sono in compagnia della mia amica.
Diego, Sheila, Giulia, Francis, Mark e Carlos: MA PERCHÈ SCRIVI SE SEI IN COMPAGNIA?!?
Io: Perchè si XD. Alla prossima, recensione come sempre, spero che il chappy sia di vostro gradimento e scusate se fa schifo e ci sono errori di battitura.

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Capitolo 21
*** Dentro la mente (pt 2) ***


I ragazzi si ritdovrono in una stanza dalle pareti bianche e lucenti, ma c' era qualcosa di strano: c' erano dei cartelli. Uno aveva scritto i nomi di Sheila e Diego e puntava in un corridoio al centro, il secondo quelli di Giulia e Francis che puntava a destra e l' ultimo quelli di Mark e Carlos che puntava a sinistra.
"Qui la cosa è molto semplice: ognuno va a coppia, io con Giulia, Sheila e Diego e Mark e Carlos...forza!" Ordinò Francis. Tutti eseguirono gli ordini e si incamminarono verso le proprie direzioni.

DA SHEILA E DIEGO.

I ragazzi camminavano in assoluto silenzio finchè non si ritrovarono dacantu delle capsule metalliche con un bottone. Subito Sheila premette un bottone azzurro: usci un ragazzo uguale a Diego ma era un pò piu basso e aveva i vestiti identici ma azzurri.
"Fantastico e tu chi sei?" Domandò il ragazzo.
"Io sono la tua gentilezza..." rispose lui con voce flautata.
"Strano pensavo che non l' avessi" disse la sirena per poi aprire un' altra camera. Anche da qua uscì un ragazzo identico al sedicenne solo che aveva un giubbotto in pelle e la canottiera cremesi.
"E tu?" Chiese ancora il pirocinetico.
"Io sono la tua mailizia...ullalá guarda che graziosa" aggiunse il volgare notando la sirena che si affrettò ad andarsene lontano.
"Allora TU mi stai antipatico e TU bada a quello che dici..." disse arrabbiato il sedicenne per poi indicare prima l' azzurro e poi il rosso.
"Ma dai guardala...è così carina, e poi che gambe" disse il rosso mentre osservava la ragazza allontanarsi sinuosa, Diego rimase scioccato: quello quindi era quello che pensava di Sheila? Ok... in quel momento tornò Sheila mostrando davanti a se' una ragazza fotocopiata a lei solo con un giubbottino in pelle e un vestito corto senza maniche rosso, era molto più bassa di Sheila.
"Ciao belli!" Disse la rockettara ai ragazzi.
"E lei chi è?" Domandò Diego.
"Io sono la malizia di Sheila" spiegò lei mentre osservava la malizia del ragazzo.
"Quindi anche tu in fondo..." scherzò Diego mentre la bionda gli lanciava un' occhiataccia, da una capsula uscì un' altro clone della sirena solo che i vestiti erano color crema e aveva le guancie rosse.
"C-c-c-c-ciao i-io sono l' im-mbarazzo di Sheila..." balbettva la ragazza arrossendo ancora di più notando le persone che la fissavano.
"Passando oltre..." disse Diego premendo un bottone viola dal quale uscirono due ragazzi dai vestiti purpurei e dalla faccia imbronciata.
"E voi chi siete?" Domandò la sirena.
"Voi pittosto?" Disse il più basso dei due.
"Posso dedurre che siete la componente sgarbata e polemica di Diego" dedusse la sirena mentre da un' altra camera uscivano le stesse emozioni in versione femminili con pantaloni e T-shirt viola.
"Chi sono questi?" Domandò la sgarbatezza.
"Ma dai!" Imprecò la sirena aprendo un' altra capsula dalla quale uscì la sua gentilezza che incominciò a discutere con quella di Diego. In successione seguirono rispettivamente: le gemelle e i gemelli paura e timidezza anche se la timidezza di Diego era molto ma molto bassa. Rimanevano solo quattro camere.
"Io apro questa" disse la sirena per poi premere un bottone rosa...

DA GIULIA E FRANCIS.

I ragazzi erano arrivati alle camere di stasi.
"Quale apriamo? Quale apriamo?" Canticchiava Giulia.
"Prova quella arancione..." disse il ragazzo mentre Giulia eseguiva l' ordine: uscì unaragazza uguale alla schizofrenica solo che era gigantesca, aveva i capelli e gli abiti arancioni e rideva come una matta.
"Ciaoooooo iooooo soooono la pazzia di Giulia" disse per poi scoppiare a ridere.
"Ehm...prova quella rossa" suggerì mentre la ragazza premeva un bottone cremesi dal quale uscì un clone di Francis solo che era bassissimo.
"E lui?" Domamdò la ragazza.
"Ma che carina...asciante io sono la malizia di Francis" rispose lui mentre il ragazzo si gelava sul posto.
"Vieni qui tu" aggiunse il soldato per poi prendere il ragazzo dal ciuffo rosso per il colletto.
"Non dire cose sbagliate" disse per poi premere un bottone grigio-azzurro dal quale uscì un' altro se' stesso che piangeva ed era vestito di grigio-azzurrino.
"E lui chi è?" Domandò la malizia mentre il ragazzo singhiozzava.
"Io sono tristezza...sigh sob..." diceva la figura.
"Ehi Franciiiiissss ho trovato il mio coraggio" disse Giulia per poi indicare una ragazza dai vestiti e capelli verdi con uno sguardo determinato in volto.
"Brava, ora scegli tu" rispose Francis mentre la ragazza faceva ambarabá ci ci co co tra un bottone azzurro e uno crema, capitò quello azzurro dal quale uscì una fotocopia di Francis.
"Salve io sono la gentilezza" si presentò il celeste.
"Si si interessante disse la ragazza mentre premeva il bottone crema, la ragazaa che ne uscì non si vedevaneache dsa quanto era bassa, aveva le guancie rosse e i vestiti crema e affermò di essere l' entitá dell' imbarazzo.
In successione ci furono: le gemelli e i gemelli paura e timidezza, tutti e quattro bassissimi, la logica di colore giallo dei due ragazzi e la presunzione di Giulia oltre che la polmicitá e la sgarbatezza. Rimanevano solo quattro camere.
"Rosa!" Disse Giulia premendo il bottone.


ANGOLO AUTRICE: Allora la prossmaè laterza ed ultima parte, devo andare a dormire e non ho potuto scrivere di Mark e Carlos, ma ci aranno bel prossmo chappy ;) spero che esso ia di vostro gradimento e vi sfido: Secondo voi il bottone rosa che premerrano i ragazzi è la capsula di quale emozione?

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Capitolo 22
*** Dentro la mente (pt 3) ***


DA GIULIA E FRANCIS.

"Rosa!" Esclamò Giulia mendo il bottone, la capsula si aprì lentamente e i ragazzi furono investiti da una luce pura e rosa, dalla cella uscirono due cloni dei ragazzi: il maschio era identico a Francis solo che aveva abiti e ciuffo rosa, la femmina era una copia di Giulia ma aveva un' espressione...più dolce.
"Chi sei?" Domandò la pazza, l' emozione le si avvicinò.
"Io sono la tua parte più dolce e nascosta Giulia Quinzel: io sono l' amore" rispose la clone con voce dolce. Giulia dal canto suo era scioccata: l' amore...quella parte di se' che teneva da sempre nascosta, quella a cui non cedeva, quella che molte, troppe volte aveva ignorato. Quella parte di se' che non mostrava a nessuno, quella che non poteva trattenere quando era vicino a una persona: Francis. A quel punto la rosa capì, lei era pazza, era pericolsa...ma anche i pazzi potevano amare.
"Ti senti bene?" Le chiese Francis mettendole una mano sulla spalla.
"Si" rispose lei per poi guardarlo negli occhi. Appena si voltò però potè notare una cosa, l' entitá dell' amore era cresciuta.
"Forza apriamo la cella rossa" disse Francis r poi premere un bottone cremesi.

DA DIEGO E SHEILA

Appena la camera si apri i ragazzi videro davanti a loro le loro copie solo con i vestiti rosa, appena uscì la versione rosa di Diego la paura del ragazzo sbiancò e incominciò gridò come un matto.
"Ahhhhh tuuuu?" Gridava al rosa il grigio.
"Chi sei?" Domandò Diego all' ultimo arrivato.
"Io sono l' emozione di cui hai paura Diego: sono l' amore" rispose per poi guardare intensamente Sheila.
"Sei sempre bellissima" aggiunse per poi avvicinarsi all' amore della ragazza e sotto lo sguardo scioccato di tutti darle un bacio appassionato sulle labbra.
"Aspè, tu sei l' amore?" Domandò la malizia di Diego.
"T-t-t-tu provi questo?" Domandò Sheila al pirocinetico mentre osservava la ua emozione che abbracviava con dolcezza l'amore del ragazzo.
"Assolutamente no" rispose freddo lui per poi premere il bottone rosso.

DA GIULIA E FRANCIS

Appena la capsula si aprì uscirono altre die copie dei ragazzi ma...avevno i vestiti e i capelli di un rosso acceso e il volto era contorto in una espressione feroce, senza aspettare un' attimo la rabbia della ragaza lanciò il kunai che per un pelo non colpì Francis il quale prese una pistola.
"Si combattiamo!" Disse Giulia con il suo solito sadico ottimismo. Subito iniziò un combattimento.
Francis stava avendo un combatimento con la sua rabbia la quale era molto fortd in quanto conosceva le suemosse segrete e le sue tecniche.
"Va giù maledetto" esclamò il soldato dando un pugno al suo clone il quale lo parò. Ne frattempo la rabbia di Giulia cercò con vari colpi di pistola di uccidere la rosa la qualeperò con i poteri della sua gemma, spostavasenza problemi, ma ad un certo to l' ira fece ua cosa inaspettata, lanciò il kunai il quale prese la gamba di Jolly che dolorante cadde a terra.
"Giulia!" Gridò Francis distraendosi, permettendo alla sua rabbia i dargli un calcio e mandarlo a terra. I ragazzi erano vicini e le loro ire erano pronte a finirli con un colpo di pistola e una pugnalata.
"Giulia primache moriamo i vorrei dire una cosa: io ti..." stava sicendo il castano ma un tonfo metallico che li fece voltare: si ritrovarono le due emozioni rosse stordite e la pazzia di Giulia e la sgarbatezza del ragzzo con due padelle.
"Non c' è di che" disse allegramente la pazzia. Poi il vuoto.

DA DIEGO E SHEILA

Le capsule rosse si aprirono, uscì una copia di Doego solo che aveva un' espressione feroce in volto e delle fiamme gli circondavano le mani.
"Mala tua rabbia?" Chiese il sedicenne mentre la sirena sbiancava, un sibilare sferzò l' aria e due fiamme azzurre spuntarono dall' ombra della stanza.
"Corri!" Urlò la ragazza.
"Perchè?" Chiese il ragazzo mentre le fiamme si facevano più grandi.
"Vattene! Corri e non ti voltare!" Urlò la ragazza, Diego obbedì e i due si misero a correre.
"Dobbiamo andarcene" disse la bionda.
"Come mai?" Chieselui.
"La mia rabbia non è come le altre" rispose la sirena per poi premere un bottone sulla tuta. Poi il vuoto.

MONDO NORMALE

I ragazzi si svegliarono sudati e impauriti.
"Abbiamo sconfitto la nostra rabbia!" Esultò Giulia mentre Sheila andava verso Amanda e le sussurrava una cosa che fece sgranare gli occhi alla donna.
"Hai fatto bene a tornare qui, vi avrebbe fatto a pezzi" disse Amanda. Diego era scioccato. Lei chi?
"Preparatevi, domai affronterete Incantatrice" disse Amada lasciando soli i ragazzi.


ANGOLO AUTRICE: Ho problemi di wifi per questo non aggiorno come prima ^^', il capitolo avrá miriadi di errori poichè appena faccio un'errore e lo voglio correggere il mio stupido cell cacella tutta la parola. Spero che il chappy vi piaccia e recensione come sempre.

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Capitolo 23
*** Sucide Squad (pt 1) ***


I ragazzi si stavano preparando. I primi a finire furono Diego e Sheila, la sirena non voleva parlare: aveva paura di dire la cosa sbagliata. Ma la sua lingua non seppe stare ferma.
"S-s-sei arrabbiato?" Domandò con le gote tinte leggermente di rosso. Il ragazzo non rispose.
"Deduco di si'" aggiunse. Ancora nessuna risposta.
"Senti..." stava dicendo la sirena ma fu interrotta dal ragazzo.
"Stai un' attimo muta!" Le urlò con rabbia sedendosi su una sedia.
"Scusami..." disse la bionda abbassando la testa.
"Finalmente!" Sussurrò il ragazzo.
"Ti volevo solo avvisare che torno ad Atlantide" esclamò lei dopo minuti di silenzio. Il ragazzo si gelò sul posto.
"Perchè?" Domandò.
"Che ti importa" rispose fredda lei.
"Ma si puo' sapere che hai sempre?!?" Urlò lui scattando in piedi.
"Tu cosa hai sempre?!?" Disse la ragazza alzando lo sguardo.
"Cosa ti ho fatto io?" Esclamò il porocinetico.
"Tutto! Mi fai vivere l' inferno ogni giorno! Sono un giocattolo per te! Quando ti decidi ad aprire gli occhi e capire che mi fai soffrire ogni giorno di piu'! Tu giochi con me e con i mie sentimenti, sono una bambola per te!" Urlò la ragazza.
"Sheila porca miseria quando li apri tu gli occhi?!?" Gridò il sedicenne.
"Sai che ti dico? Mi sono stancata. Tu mi fai credere che conto qualcosa per te, mi dici parole non vere, fai gesti falsi e la cosa peggiore: fai finta di amarmi, e io come una stupida a crederci! E poi mi abbandoni, e mi fai sentire sola...più sola di prima!" Urlò la sirena in una valle di lacrime mentre correva verso la sua camera. Diego rimase da solo e una strana sensazione li avvolse il cuore, come una corda che piano piano li stringeva l' anima come a volerla strozzare.
"Ha ragione" disse una voce alle sue spalle, il ragazzo si voltò e potè vedere Carlos, Mark, Giulia e Francis. Era stato il primo a parlare mentre stava appoggiato allo stipite della porta.
"Non sono affari vostri" esclamò il sedicenne per poi andare in palestra.
"Quel ragazzo ha tanto da imparare" disse Mark.
"Ha sofferto molto in passato, ha dovuto essere forte e freddo verso il prossimo, pultroppo però questo li sta entrando nel sangue" aggiunse Carlos per poi andarsene mentre l' amico lo seguiva.
"Comunque cosa mi stavi per dire nella mente?" Domandò Giulia al soldato.
"Uh?" Borbottò lui.
"Quando le nostre rabbie stavano per" disse la ragazza mentre portava il pollice al collo e faceva il segno delo sgozzamento.
"N-niente di importante" rispose Francis imbarazzato.
"Dai che cosa?" Chiese insistente la ragazza saltellando e avvicinandosi pericolosamente al castano con il suo solito ghigno.
"Giulia, i-io credo d-d-di..." stava dicendo Francis guardandola negli occhi ambra.
"Stiamo arrivando!" Disse Amanda all' altoparlante.

CAMERA DI SHEILA.

La ragazza era alla scrivania che scriveva su un quaderno acquamarina mentre delle lacrime le attraversavano le pallide gote. Ad un certo punto chiuse le pagine e posò la penna in madreperla.
"Che schifo di vita!" Urlò la sirena in unoscatto d' ira facendo uscire innavertitamente l' idromazia e capovolgendo la brocca' acqua mentre nek cielo, come d' incanto, si ammassavano grosse nuovole nere*.
"Calmati Sheila..." sussurrò la sirena prendendo un grosso respiro e mettendosi nela posizione del loto, subito il cielo tornò sereno e con il tipico colore bluastro della sera.
"Scendete, siamo arrivati!" Disse Amanda ai ragazzi tramite l' altoparlante.


ANGOLO AUTRICE: *Schiva un coltello e un colpo di pistola* mega ritardo lo so XD. Ma ho problemi di wifi e non so che fare, mi faccio prestre il routen wifi da mia zia...
Damian: coff scroccona coff.
Io: *li lancia un' occhiataccia* oppure cerco wifi liberi. In ogni caso anche se il chappy: 1- Fa schifo.
2-è corto e con errori.
e 3: fa schifo. Spero che tutto vi è piaciuto.
* le sirene in alcuni miti hanno il potere di controllare il tempo metereologico. Questa cosa la sa fare anche Sheila che lo può cambiare, oltre per sua volontá, anche attraverso le emozioni.
ESEMPIO: arrabbiata/ cielo nuvoloso, con fulmini, tornadi etc.
ESEMPIO 2: tranquilla/ cielo sereno.

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Capitolo 24
*** Suicide Squad (pt 2) ***


I ragazzi scesero dall' aereo, ma quello che videro gli sconcertò: la cittá era diversa. I palazzi sembravano potessero crollare al minimo soffio di vento, il cielo sembrava infuocato e scheletri di macchine giacevano per le strade. "Gli abitanti?" Chiese Carlos notando che non c' era un anima viva. "Sotto il controllo di Incantatrice, trasformati in mostri al suo servizio, ora vi lascerò, starete a coppie come al solito, ma vi avverto: appena varcherete le soglie della cittá vi ritroverete nel regno degli inganni e di conseguenza...nel regno di Incantatrice" gli avvertì la Waller per poi salire sull' aereo e andandosene.
"Che magnifica situazione..." disse sarcastico Mark osservando i palazzi in fiamme.
Il cecchino, successivamente, caricò il fucile di precisione, allacciò le pistole alla cintura e prese le magnum da polso che fino a quel momento aveva preferito non uscire, teneva molto a quelle mini-pistole, erano un dono del padre, dono che quest'ultimo gli aveva fatto prima di essere sbattuto definitivamente in prigione.
"Che si fa?" Chiese Carlos guardando Francis.
Il ragazzo imbracciò il suo fucile e guardò negli occhi, per un breve attimo, il figlio di Killer Croc.
"Quello che ha detto la Waller: Io vado con Giulia, tu e Mark ed infine Sheila e Dieg..." stava per dire il castano ma Sirena lo bloccò.
"Preferisco andare con Mark, se non ti dispiace" disse Sheila con il suo solito tono dolce e pacato, ma nella sua voce c'era una piccola scintilla di freddezza che Francis scorse quasi subito.
All'inizio il soldato stava per negarli la possibilitá, ma poi ricordò la litigata dei due (Diego e Sheila, si intende) qualche minuto prima e riflettè; quei due insieme avrebbero finito per urlarsi a vicenda e, quasi sicuramente, si sarebbero fatti beccare ed Incantatrice gli avrebbe scoperti, a tutti quanti.
Diego e Sheila erano un duo che finzionava bene con i poteri, peccato che i loro difetti, se stavano insieme, gli facevano sfociare in violenti liti.
Diego era una persona molto irrascibile, fredda e silenziosa. Fatti che lo portavano (almeno lui aveva constatato) a cercare di predominare sulla bionda, molto più tranquilla.
Peccato per lui che Sheila, si era tranquilla, molto paziente e dolce ma l'idea che il ragazzo fosse così dittatoriale la faceva andare in bestia.
Anche se era ovvio a tutti che i due si piacessero a vicenda, e non poco, l'indole fredda, quasi meschina, di lui (usata per cercare i sembrare disinteressato nei confronti della ragazza) e quella sensibile e decisamente più limpida di lei (lati che la portavano a sfuriate molto forti nei confronti del pirocinetico, che a detta sua la "usava". Fatto che l'abbetteva e faceva arrabbiare moltissimo) rendevano anche un attimo di pace tra i due più unico che raro.
Quindi per il momento era meglio tenerli separati.
"Ok" disse come se nulla fosse Francis.
"Meglio, almeno non dovrò avere accanto questa Giovanna D'Arco..." disse Diego freddo guardando negli occhi Sheila.
"Non ti sputo in faccia per rispetto della mia saliva..." rispose calma la bionda ricambiando lo sguardo del ragazzo.
Giulia rise.
"Questa è mitica!" Disse fra le risate la rosa dando un cinque all'amica, che ricambiò senza distogliere gli occhi da quelli del figlio di El Diablo.
"Ehm...io direi di andare" disse Carlos, notando la tensione.
"Bene" disse Diego.
"Bene" disse Sheila prendendo per la canotta rosso sangue Mark e trascinandolo, letteralmente, nel giardino oramai carbonizzato della cittá.
"È insopportabile!" Disse arrabbiato El Demonio andandosene per una delle vie della cittá mentre Carlos lo seguiva.
"Dove andiamo soldatino?" Chiese Giulia indicando due vie centrali, una a destra e una a sinistra.
"Io direi di andare a destra" rispose Francis per poi dirigersi verso la strada scelta. Giulia caricò la CZ 75, si sistemò la gonna rosa e seguì l'amico, trotterellando sui tacchi.
Francis, nel frattempo, osservava la cittá semi-distrutta e pensava sul da farsi, o meglio, sul da farsi con Giulia, non sulla missione.
Certo, non era il momento migliore per pensare alla pazza ed affascinante figlia di Harley Quinn ma aveva un brutto presentimento: nell'aria c'era puzza di morte oltre che di bruciato e il suo sesto gli diceva che quel giorno qualcuno sarebbe andato all'altro mondo.
E chi non gli assicurava che quel qualcuno non sarebbe stato lui? Era meglio in tutti i versi: si sarebbe tolto un peso dal cuore e sarebbe morto felice in caso il cupo mietitore lo avrebbe scelto come vittima.
"Giulia..." disse il castano chiamando la compagna. Lei gli si avvicinò con un sorriso.
"Si Franci?" Chiese la ragazza prendendo il suo kunaii per poi lucidarlo con un pezzo di stoffa della gonna, tirando fuori la lingua e appoggiandola sul labbro superiore, come fa chi si sta concentrando su qualcosa.
"Volevi sapere cosa ti stavo per dire dentro la mente?" Chiese il soldato. La psicopatica cacciò dentro la lingua e posò la sua arma, per poi fissare curiosa Francis.
"Si!" Rispose con un po' troppa foga. Il ragazzo si bloccò e lo stesso fece Giulia.
Il castano puntò gli occhi azzurri in quelli ambra della ragazza (che nel frattempo batteva nervosamente il acchetto della scarpa per la troppa emozione).
"Giulia, io...i-i-i-io penso che ragazze come te ce ne s-s-sono davvero poche..."
Il rumore dei tacchi si faceva sempre più frequente e i due ragazzi si avvicinavano sempre di più.
La ragazza guardava con occhi sbarrati e con una scintilla di malizia il compagno.
Francis avvampò in faccia.
"I-i-i-io...i-i-i-io" balbettava, continuando a guardare negli occhi la ragazza.
Nella mente di Francis si stava svolgendo la guerra peggiore che il ragazzo aveva mai affrontato, in confronto a quella fra i suoi sentimenti e i suoi pensieri da rigido soldato le battaglie in Afghanistan o in Cina che il figlio di Rick Flag aveva svolto erano misere.
"Si?..." Chiese Giulia aprendo ancora di più i gioiosi e seducenti occhioni nocciola.
In quel momento Francis decise di seguire l'istinto: che i pensieri da rigido soldato andassero da altra parte in quel momento!
Senza pensarci due volte il soldato prese le guancie amrate e morbide della ragazza, che ne frattempo aveva sgranato gli occhi per la sorpresa, ed attirò le labbra di lei sulle sue in un puro e semplice bacio, ma ricco di sentimenti.
A quel contatto Giulia avvampò in viso e, in contemporanea, chiuse gli occhi. Abbandonandosi a quel momento, stessa cosa per Francis.
I due si staccarono diversi secondi dopo, sempre guardandosi negli occhi, con lui che teneva una mano su una delle gote dell'amata, accarezzandole il viso giovane e solare.
"E...così...mi ami?..." chiese quasi in sussurro Giulia.
In quel momento era troppo felice per parlare col suo solito tono squillante ed allegro. Era troppo felice.
"Si Giulia...io ti amo..." disse finalmente Francis cercando di dare un secondo bacio alla rosa. Ma ovviamente niente è per sempre.
"Ecco i primi due..." disse una voce demoniaca facendo voltare di scatto i ragazzi, che si ritrovarono difronte una presenza davvero inaspettata, che gli fece sgranare gli occhi.

DA MARK E SHEILA

Mark e Sheila camminavano per il parco cittadino, ormai carbonizzato, in un completo silenzio, forse per via del fatto che Sheila era molto nervosa e molto probabilmente non aveva voglia di parlare e Mark aveva intuito lo stato nevrotico di Sirena e preferiva tacere.
"Scusa..." disse ad un certo punto la ragazza.
Mark la guardò alzando un sopracciglio.
"Per cosa?" Chiese il cecchino curioso.
"Per averti strattonato in quel modo, ero nervosa..." rispose la bionda con un tono flebile e dolce.
"Fa niente...lo capisco"
Passarono altri minuti di silenzio finchè Mark non ridacchiò sommensamente.
"Che hai?" Chiese Sheila con un sorriso, molto stranita ma incuriosita dall'allegria del figlio di Deadshot.
Esso non rispose ma si limitò a dire una frase:
"Non ti sputo in faccia per rispetto della mia saliva...questa è fantastica" disse fra le risate. A quel punto anche Sirena, non riuscendo a trattenersi, incominciò a ridacchiare insieme a Mark.
Ma mentre qualcuno era felice, altri erano del polo opposto.

DA DIEGO E CARLOS

Carlos ascoltava in silenzio, e quasi annoiato, le lamentele di Diego, che forse erano più monologhi, dato che il ragazzo non gli prestava grande attenzione, che si facevano mano a mano sempre più pesanti.
"Ma dico io, cosa c'entro con le sue paranoie?!? È lei che si è innamorata di me, mica posso amarla per forza! È un'esagerata, solo un'esagerat..." sfava per dire il pirocinetico ma Carlos, stanco delle lamentele (tralaltro molte delle quali ipocrite), decise di intervenire.
"Questa è una delle cavolate più grosse che potessi sparare..." disse con tono pacato e assolutamente normale il figlio di Killer Croc.
Diego si voltò shoccato ed infastidito allo stesso tempo.
"Cosa, che é un'esagerata?..." stava dicendo Santana ma il compagno di squadra lo interruppe di nuovo.
"No: Che è lei che si è innamorata di te" rispose il diciottenne.
Diego lo guardò come se avesse detto una bestemmia, allargando gli occhi carbone con fare innervossito.
"A me non piace Sheila!" Sbottò il pirocinetico scandendo bene ogni parola, come a farle rimanere incise nella mente a Carlos.
Il ragazzo-coccodrillo si voltò con uno sguardo gongolante di vittoria.
"E chi ha insinuato questo?" Chiese con tono trionfante per poi allontanarsi dal compagno con una postura fiera ed eretta.
Diego guardò Carlos allontanarsi mentre una rabbia cieca gli invadeva il corpo, insieme ad un rossore immane, non provocato dalla rabbia, però.
Colpito e affondato...
Ma in quel momento...



ANGOLO AUTRICE: Sono tornata! I'M BACK!!!
Sentivo TROPPOOOOO la mancanza di 'sta long e ho deciso di fare un mini chapter!
Diciamo che qua vediamo un amore che sembra andare a rotoli fra Sheila e Diego.
Sheila/Diego: MA ANDIAMO!?!
Io: XD. E uno nuovo fra Giulia e Francis, volevo fare baciare questi due! Ho sudato miele mentre scrivevo su di loro 😍😍😍😍. Inoltre ho voluto finalmente dare 'na gioia al povero Francis dato che veniva sempre interrotto ad un passo dal dichiararsi.
Detto questo sono contenta di avere scritto questo nuovo chappy. Detto questo perdonate eventuali errori e alla prossima.

Ps: Jupiter, spero che tu abbia apprezzato il momento cute della tua Giulia. Ho usato tutto il romanticismo che scorreva nelle mie vene per scriverlo (e io romanticismo ne ho ben poco XD)

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