La resurrezione di Black Goku

di Kuishi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo quinto ***
Capitolo 6: *** Capitolo sesto ***
Capitolo 7: *** Capitolo settimo - penultimo ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***


Dragon Ball Super - La resurresione di Black Goku

Capitolo primo



 
Mi accorsi di aver accumulato una potenza inimmaginabile quando venni riportato in vita. Mi trovavo tra gli alberi di un’immensa foresta e, successivamente, un petalo rosa sfiorò i miei capelli color nero corvino. L’afferrai e l’analizzai attentamente, solo allora capì di essere stato resuscitato. La mia anima risiedeva ancora nel corpo di Son Goku, non potevo chiedere di meglio. Tuttavia c’erano delle domande a cui non riuscivo a trovare risposta: chi era stato a chiedere al drago dei desideri di riportarmi in vita? Perché quella foresta mi era familiare? Dov’era finito Zamasu?
 
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Strinsi la mano destra in un pugno e venni avvolto da un’aura oscura; cercavo di capire quale fosse il mio livello di potenza allo stadio base.

“Sbalorditivo.” Pensai quando mi accorsi di aver superato la potenza del Super Saiyan Blue. Il “mio” corpo aveva accumulato tanta energia dopo il colpo finale inflittomi da quel maledetto Saiyan di nome Trunks, un colpo che conteneva la speranza di tutti gli esseri viventi del pianeta.

“Tsk.” Ghignai divertito al pensiero di essere stato sconfitto da degli stupidi terrestri. Non sarebbe successo una seconda volta, non con l’immenso potere che avevo dentro di me.

“Zamasu.” Una voce proveniente dalla cima di un albero attirò la mia attenzione, così mi voltai e alzai lo sguardo. Non potevo credere ai miei occhi. L’altro inclinò la testa e congiunse le mani.

“Non sei felice di rivedere il tuo maestro?”

“Gowasu-sama!” Esclamai, indietreggiando di qualche passo. Cosa diavolo voleva da me? Perché mi aveva raggiunto in quell’immensa foresta? Il maestro saltò giù dall’albero e mi raggiunse a piccoli passi.

“Vedo che sei ritornato col corpo di Son Goku.”

“Ritornato? Cosa vuole dire, maestro?”

“Sono stato io a chiedere a Shenlong di riportarti in vita.”
 
[ Ciao a tutti! Spero che questa storia possa piacervi :) E’ già disponibile anche il secondo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va! Alla prossima- ]
 

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Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***


Dragon Ball Super - La resurrezione di Black Goku

Capitolo secondo



 
Raggiungemmo l’albero sotto al quale ero solito servire del tè a Gowasu-sama. Dei petali violacei cadevano dai lunghi rami di cui era composto l’albero, era incantevole.
 
“Prego, siediti.” Mi invitò il maestro, dopo aver poggiato sul tavolino due tazze con all’interno del tè caldo. Accolsi la sua richiesta e mi sedetti sulla sedia di fronte alla sua, pronto ad ascoltare cosa aveva da dirmi.
 
“Ascolta, Zamasu. C’è un motivo per cui ti trovi di nuovo qui.” Iniziò, dopo aver aver afferrato la tazza.
 
“Non pensare che sarai perdonato così facilmente.” Ci furono pochi attimi di silenzio prima che il maestro continuasse a parlare.
 
“Zen-Oh Sama ha indetto un torneo che vedrà coinvolti i 10 combattenti più forti di ogni Universo esistente.”
 
“Cosa? Sta parlando di Zen-Oh Sama, il Dio supremo?!”
Gowasu-sama annuì per poi sorseggiare del tè.
 
“E’ un’idea partita da un Saiyan del 7° Universo, lo stesso a cui hai sottratto il corpo: Son Goku.” E continuò. “E non è tutto. L’ultimo combattente rimasto sul ring sarà salvato insieme al suo Universo, mentre gli altri…” … “Saranno distrutti, uno dopo l’altro.”
 
Aggrottai le sopracciglia a quell’affermazione. Quell’ingenuo Saiyan aveva proposto al grande Zen-Oh un pericoloso torneo il cui unico obiettivo era quello di decretare l’Universo con i combattenti più forti, distruggendo poi quelli che si sarebbero rivelati i più deboli. Accennai un sorriso e ridacchiai appena, poi alzai nuovamente lo sguardo e lo incrociai con quello del maestro.
 
“Gowasu-sama… ora capisco perché mi ha resuscitato.”
L’altro mi guardò con aria confusa mentre io concentravo l’aura nel palmo della mano destra. Mi alzai dalla sedia su cui ero seduto e mi avvicinai al Grande Albero, congiungendo le mani dietro la schiena. Ridacchiai ancora una volta, confondendo le idee del maestro.
 
“Zamasu, cos’hai in mente?” Mi chiese, dopo essersi avvicinato a me.
 
“Maestro.” Mi voltai verso di lui. “La ringrazio per avermi resuscitato. Non può nemmeno immaginare la gioia che provo in questo momento.” E continuai. “Tuttavia…”
 
Un singolo colpo. La mia lama oscura trapassò il corpo di Gowasu-sama, colpendo in pieno il suo cuore. L’altro iniziò a tossire sangue, fino a pronunciare le sue ultime parole.
 
“Zamasu…” … “Ho… commesso uno sbaglio…”
 
Ritirai la lama e lasciai cadere sul suolo il suo corpo privo di vita, lasciandomi scappare un sorriso soddisfatto. Gli ero profondamente grato per le preziose informazioni che mi aveva riferito, sapevo cosa fare. Raggiunsi quindi il luogo in cui venivano custoditi i preziosi Anelli del tempo, uno dei quali mi avrebbe permesso di tornare nel momento esatto in cui Trunks mi aveva sconfitto. Aprì lo scrigno che custodiva quei preziosi oggetti e ne indossai uno, ammirandone la bellezza. Non riuscivo ancora credere di essere tornato in vita.
 
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Mi diressi per l’ultima volta dal mio maestro, quest’ultimo avvolto da una pozzanghera di sangue. I suoi occhi erano privi di pupille, ma ciò era naturale.

“Maestro…” Sussurrai. “Gli esseri umani saranno sterminati dalle mie stesse mani.”



“Dalle mani di un Dio.”
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo terzo ***


Dragon Ball Super - La resurrezione di Black Goku
Capitolo terzo


 
Il cielo era scuro come i vestiti che indossavo gelosamente. I palazzi erano ridotti a un cumulo di macerie e nell’aria si respirava un forte senso di giustizia. Tuttavia, da qualche parte, Zamasu stava per essere tagliato in due e non potevo permettere che ciò accadesse. Concentrai la mia aura in un unico punto, per poi sprigionare una parte del mio potere in continua crescita. I miei capelli, prima di colore nero, divennero di un rosa accecante. L’aura che mi circondava mescolava due colori che mi appartenevano: il rosa e il nero. Il primo rappresentava la bellezza, il secondo la giustizia. Ghignai al pensiero di poter mettere fine alla vita di quei maledetti Saiyan, così scattai a piena velocità verso il luogo in cui sarebbe avvenuto l’evento.

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L’enorme spada celeste –che conteneva l’energia di ogni essere vivente del pianeta- aveva trafitto il corpo di Zamasu. Quest’ultimo afferrò l’arma con entrambe le mani e si liberò dalla presa, per poi rimarginare la ferita che continuava a schizzare essenza divina. Zamasu era furioso, così aumentò al massimo il suo potere e, successivamente, si lanciò verso il Saiyan. 

“Maledetto! Come osi sfidare un Dio?!” Affermò il me del futuro, dopo aver afferrato e colpito Trunks con una raffica di pugni.

La storia sembrava essere leggermente alterata e ciò mi permise di non intervenire personalmente. Dopo uno scambio di colpi, però, la storia tornò sui giusti binari, nell’esatto punto in cui la spada stava per tagliare in due la Fusione. Aumentai di colpo la mia potenza, fino a quel momento azzerata, per tagliare in due Trunks con la mia lama carica d’energia. Fu un attacco veloce, nessuno si era accorto della mia presenza. Avevo imparato a controllare il mio Ki, non fu difficile nascondermi e aspettare il momento giusto per agire. Del sangue schizzò via dal corpo ormai diviso di Trunks, il quale fece cadere al suolo la sua potente arma. Zamasu fece in tempo a rimarginare l’ultima ferita inflittagli dal Saiyan mentre il corpo di quest’ultimo giaceva a terra. I suoi capelli dorati tornarono ad essere azzurri e lo sguardo del padre si riempì d’odio e di rabbia.

“Black.” Affermò Zamasu, con un sorriso stampato in volto. “Sapevo che non sarebbe finita così.”

Puntai lo sguardo sul mio alleato e accennai un sorriso, poi portai la mia attenzione su Vegeta.

“BLACK, BRUTTO BASTARDO!!!” Urlò il padre di Trunks. Il Principe aveva stretto forte i pugni mentre caricava il suo KI all’inverosimile. Non ricordavo avesse una tale potenza, fu una sorpresa scoprirlo. Son Goku, fino a quel momento privo di forze, si alzò e strinse forte i denti. I due non si aspettavano di vedermi. I capelli dei Saiyan divennero azzurri ma a cambiare non fu solo il colore; la loro potenza raggiunse livelli nettamente superiori a quelli che ricordavo, fu allora che mi tornarono a mente le parole di Vegeta. I Saiyan erano capaci di aumentare il loro livello di potenza quando questi si infuriavano per un determinato motivo. 

“Tsk.” Sospirai e concentrai il mio KI, fino ad arrivare al massimo della trasformazione del Super Saiyan Rosé. Io e Zamasu condividevamo lo stesso livello di potenza ed eravamo sicuri di poterli sconfiggere in poche e semplici mosse. 

“Son Goku, Vegeta…” Avanzai di qualche passo per poi scomparire nel nulla. 

“La vostra battaglia termina qui.”

Mi teletrasportai esattamente alle spalle del Saiyan con la tunica arancione. Questi alzò il suo braccio destro, sperando di colpirmi con un pugno. Riuscì a schivare quel colpo e mi teletrasportai in avanti, colpendo in pieno il suo stomaco. La sua espressione di dolore mi eccitava, mi sentivo dannatamente forte. Il mio viso venne occupato da un sorriso sadico mentre Zamasu si occupava del principe dei Saiyan. Quest’ultimo venne afferrato per la testa e fu scaraventato via con una potenza tale da distruggere un intero edificio.

“Vegeta!” Esclamò Son Goku, per poi voltarsi nuovamente verso di me. 

“Maledetti bastardi!” Il Saiyan si allontanò con uno scatto all’indietro per poi caricare una Kamehameha a piena potenza.

“Non so come tu sia arrivato qui, non m’importa!” Una sfera celeste prendeva forma tra le sue mani. Decisi di imitare il suo attacco, così ne creai una di colore rosa. Quello sarebbe stato uno scontro tra due onde energetiche alla massima potenza. 

“Ha!!!” Entrambi lanciammo le nostre Kamehameha, facendole scontrare. Dal suolo si alzò un’enorme polverone mentre i nostri colpi d’aura si respingevano a vicenda. Se ci fossero stati degli spettatori non sarebbero stati in grado di decretare un vincitore, ma in cuor mio sapevo che quella battaglia era già vinta… da me. Ritirai le mie braccia per poi spingerle in avanti, in modo tale da dare più energia al mio attacco. Son Goku non era intenzionato a perdere e rispose al mio contrattacco con un ulteriore spinta. Mi teletrasportai nuovamente a pochi centimetri dal mio avversario, lasciando che la sua Kamehameha colpisse il vuoto. Afferrai improvvisamente il suo collo con la mano destra e iniziai a stringerlo, alzando il suo corpo dal terreno. Sorridevo alle sue urla strazianti, volevo sentirne ancora!

“AVANTI, SON GOKU! PREGA DI NON ESSERE UCCISO!” Esclamai ridendo. Son Goku non aveva intenzione di farlo e cercò in tutti i modi di liberarsi dalla presa. 

“N-Non… lo farò mai…” Rispose. 

“Poco male. Uno stupido Saiyan come te non potrà mai ricevere il perdono degli Dei. Da quando sono tornato in vita non ho desiderato altro che porre fine alla tua misera esistenza!” 

Strinsi la presa con ancora più potenza. Le braccia di Son Goku, prima poggiate sulla mia mano, caddero nel vuoto. I suoi capelli tornarono ad essere neri e i suoi occhi stavano per chiudersi definitivamente. La battaglia era giunta alle battute finali.



[ Ecco il terzo capitolo, un po’ più lungo rispetto al secondo! ll quarto capitolo arriverà settimana prossima perché ho intenzione di “curarli nel minimo dettaglio!" Grazie mille a tutti per le numerose visite, l’ho apprezzato davvero tanto! Alla prossima- Ah, fatemi sapere cosa ne pensate (se vi va)! :) ]
 

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Capitolo 4
*** Capitolo quarto ***


Dragon Ball Super - La resurrezione di Black Goku
Capitolo quarto


 
Ciò che rimaneva del Saiyan dai capelli scuri era un frammento della sua tunica color arancio. Bastarono un paio di colpi per mettere fine alla sua misera esistenza, un paio di colpi che risultarono essere molto più potenti di quanto m’aspettassi. Inumidì le labbra e chiusi gli occhi, godendomi il meraviglioso silenzio in cui il mondo era caduto. In quel preciso istante, però, riuscì a percepire l’aura di una divinità avvicinarsi a una velocità estrema. Aprì quindi gli occhi, seccato per essere stato distratto da quel potente Ki. Alzai la gamba destra e colpì lo stomaco del corpo che mi era stato scagliato contro, scoprendo che questo apparteneva al principe dei Saiyan. Sentì le sue ossa rompersi, osservando poi il corpo privo di forze toccare il suolo. Mi avvicinai a passi lenti mentre analizzavo l’espressione dolorante che il viso di Vegeta aveva assunto, un’espressione che mi eccitava. Una volta raggiunto il suo corpo, il Principe dei Saiyan aprì gli occhi e osservò la mia alta figura.

“N-Non è possibile…!” Esclamò, spaccando una roccia che si trovava accanto a lui. Ero divertito nel vederlo in quelle condizioni ed ero sicuro che fosse stato Zamasu a lanciarmelo contro, così da permettermi di mostrare il mio potere a quello stupido Saiyan.

“Sai, Vegeta…” Mi chinai in avanti e afferrai i suoi capelli.

“Ricordo perfettamente quel momento.” Un gancio destro colpì in pieno lo stomaco del Saiyan, il quale sporcò il mio viso con il suo sangue.

“Il momento in cui hai sottovalutato il potere degli Dei, il momento in cui mi hai afferrato per i capelli… il momento in cui mi hai detto DI ESSERE SOLO UNA COPIA!”

Iniziai a sferrare una serie di pugni, lasciando quindi i suoi capelli nero corvino.

“Come vedi sono riuscito a fare mio il corpo di quello sciocco Saiyan, rendendolo ancora più potente!” 


“NON OSARE SOTTOVALUTARE IL POTERE DI UN DIO!”
Il Ki che avevo accumulato fuoriuscì in un’unica volta, provocando un’esplosione che spazzò via diversi edifici nelle vicinanze. In quell’enorme esplosione vennero coinvolti anche i terrestri superstiti, rendendo il compimento del piano “Zero Umani” ancora più semplice. Quando l’enorme polverone si dissolse, una figura a me familiare mi si avvicinò a passi veloci: era Zamasu, con in viso un’espressione particolarmente soddisfatta. La sua parte violacea era orribile, non si addiceva all’essere più forte dei 12 Universi. 

“Chiederemo al Dragon Shenlong di renderti immortale.” Suggerì.

“E poi ci dirigeremo al Torneo del Potere.”

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Capitolo 5
*** Capitolo quinto ***


DRAGON BALL SUPER - LA RESURREZIONE DI BLACK GOKU
CAPITOLO QUINTO


 
Un bagliore accecante ricoprì le Super Sfere del Drago, dalle quali fuoriuscì un enorme drago dorato che viaggiò per intere galassie. Per sua fortuna, grazie all’aiuto di Super Shenlong, Zamasu ricevette –per la seconda volta- l’immortalità, eliminando così la parte violacea attanagliatasi al braccio destro. Dopo ore di lungo e piacevole viaggio, poi, raggiungemmo nuovamente il Futuro, proseguendo col piano stabilito poco prima di richiamare il Drago dei Desideri.

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“Nessuno potrà più fermarci.” Pensai, raggiungendo una decina di terrestri superstiti. Tremavano, imploravano di non essere uccisi o di risparmiare i bambini che stringevano tra le loro calde braccia. Ghignai a quelle futili preghiere, ridacchiai per le loro divertenti reazioni.
Tornai alla mia forma base e toccai terra, avvicinandomi lentamente alle loro deboli figure. Dei proiettili sfiorarono il mio corpo, senza riportare alcun tipo di danno. Quegli stupidi, sciocchi esseri umani. Gli ultimi superstiti del piano “Zero Umanità” meritavano di vedere qualcosa di incredibile e meraviglioso, prima di lasciare quel mondo ormai divenuto perfetto. Puntai quindi lo sguardo su un ragazzino dai capelli color nero corvino, proprio come lo erano i miei. Era nascosto dietro le gambe di quella che doveva essere sua madre, la quale impugnava saldamente un’inutile arma da fuoco.

[Arrivati a questo punto potete decidere di continuare a leggere normalmente o, se volete immergervi ancora di più, mettere in sottofondo la seguente soundtrack: https://www.youtube.com/watch?v=aQjLdlPPbFg e tornare qui, così da continuare la lettura. Potete anche leggere il restante pezzo del capitolo guardando direttamente il video linkato, la scelta finale spetta a voi! :) ]

“Ragazzino.” Dissi inizialmente, per poi osservare la restante feccia. “Vi mostrerò qualcosa che nessuno ha mai visto prima, il potere massimo che una divinità può raggiungere!” Esclamai, alzando la mano destra al cielo, chiudendola in un pugno ben saldo. Dopo pochi secondi avvicinai la medesima mano alla bocca, sfiorandola con le mie labbra. Decine di scariche elettriche circondarono il mio corpo mentre i capelli vennero attirati verso l’alto, colorandosi di un bianco accecante; gli occhi, invece, divennero rossi come il sangue che quegli sciocchi umani avrebbero versato di lì a poco.

“Lasciate che mi presenti.” Annunciai, allungando entrambe le braccia nelle loro corrispettive direzioni. Le scariche elettriche si dissolsero, in modo tale da mostrare loro il mio potere massimo, il mio aspetto completamente rinnovato, un potere ben lontano da quello raggiunto dai due Saiyan uccisi poche ore prima.

Una potenza tale da mettere in ginocchio un Dio della Distruzione!

“SONO BLACK, L’UNICO E VERO DIO DI QUESTO MONDO!”

Quegli esseri ripugnanti, alla vista della mia nuova forma, non persero tempo a scaricare su di me la loro intera scorta di pallottole, mancando però ogni colpo. Riuscì ad afferrarne una e, dopo averla analizzata attentamente, la rispedì al mittente. La giovane madre di quello sciocco bambino morì istantaneamente, versando una quantità spropositata di sangue. Il ragazzino, in preda alla collera, corse verso di me impugnando un coltellino da tasca. Un ghigno sinceramente divertito occupò il mio volto e, stufo di quella situazione, concentrai il Ki nel palmo della mano, dando origine ad una spada biancastra dieci volte più potente e maneggevole della precedente.

“Addio.” Conclusi, scattando verso i sopravvissuti.

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Capitolo 6
*** Capitolo sesto ***


DRAGON BALL SUPER – LA RESURREZIONE DI BLACK GOKU 
[CAPITOLO SESTO]


RIASSUNTO DEI CAPITOLI PRECEDENTI: Black Goku, resuscitato grazie al desiderio espresso a Super Shenlong da Gowasu-sama, è pronto a riportare in auge il suo piano originale. Dopo la morte del Kaioshin -avvenuta per mano del suo ex allievo- Black si dirige nel passato con l’ausilio dell'anello del tempo. Dopo una serie di semplici e brevi battaglie, Black riesce ad eliminare i Saiyan superstiti e a salvare Zamasu, curando poi il suo lato destro grazie all'aiuto di Super Shenlong. Il sosia di Goku riesce a ottenere un nuovo potere: il Super Saiyan Blanc. Successivamente, i due si dirigono al Torneo del Potere, ignari di ciò che li aspettava. 

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Super Saiyan Blanc, un colore tanto semplice quanto puro. Nessuna divinità era in grado di raggiungere cotanta forza e bellezza, nessuna divinità poteva eguagliare il mio immenso potere. L'era di Black Goku era ormai giunta.

[...]

"Zen-Oh Sama, come intendi procedere?" Chiese il Daishinkan, afferrando per il collo l'entità superiore.

"Hai distrutto ogni Universo, proprio come ti avevo chiesto. Non pensavo fossi così sciocco." Sospirò. "Sei solo un bambino, dopotutto." 

"D-Daishin..." Cercò di replicare il piccoletto, allungando la mano verso suo padre. "A-Avevi promesso di lasciarla in vita..."

"Stai parlando della tua "guardia"? Oh, Zen-Oh... non avrei dovuto permetterlo. Sei troppo pericoloso, non saresti mai dovuto nascere." 

Alle spalle del Gran Sorcedote, intanto, una schiera di Angeli era impegnata ad osservare quell'orribile scena. Il Dio Supremo era stato sconfitto con una facilità disarmante e, per di più, dalle mani del suo stesso padre.

"Nel combattimento sei una vera ciofeca, ma hai dei poteri spaventosamente pericolosi."

Continuò, preparando un colpo energetico con l'altra mano, concludendo poi il lavoro. Del sangue scorse lungo il braccio del Gran Sacerdote, il quale gettò via il corpo minuto dell'ex Dio. 

"Padre..." 

"Non preoccuparti, Whis. Entrambi gli Zen-Oh sono stati eliminati. L'era degli Angeli è finalmente giunta." Rassicurò, mostrando un sorriso smagliante. 

Ghignai divertito a quell’ironica enunciazione. Nessuno avrebbe impedito il compimento dell'incarico suggeritomi dal mio intelletto superiore, non di nuovo. Andavano sterminati, uno dopo l'altro.

"E così hai ucciso Zen-Oh-sama per essere eletto come nuovo Dio Supremo. I miei complimenti." 

Alzai il tono di voce, mostrandomi al gruppo di Angeli. Unì entrambe le mani e le portai alla schiena, caricando una Blanc Kamehameha. Zamasu, invece, caricò una Supernova dalle dimensioni gigantesche, pronta per essere combinata al mio attacco. 

"Mi duole dirtelo, Daishinkan. Quel ruolo spetta a me." ... "Strapperò le finte ali che portate alla schiena, una per una. Siete il fallimento per eccellenza!" 

Una sincera risata spezzò il silenzio creatosi poco dopo la mia dichiarazione. Il Gran Sacerdote sembrava essere divertito.

"Caro il mio Black, non ce n'era bisogno. Zen-Oh è sempre stato un burattino, un mezzo con il quale distruggere interi Universi in un batter d'occhio." Continuò, socchiudendo gli occhi e portando la mano al petto. 

"Sono io la vera entità superiore, l'essere più intelligente e furbo!"

Così, di tutta risposta, Il Daishinkan allungò il braccio destro verso di me. 

"Non so come tu sia riuscito a tornare in vita, Zamasu." ... "... non importa. Ci occuperemo di te una volta per tutte."

"Oh... davvero ammirevole."

Ironizzai, prima di poter percepire un'incredibile aura provenire alle mie spalle. Mi voltai con aria confusa e sorpresa, constatando la presenza di ben 6 Saiyan. Uno di quelli era la mia nemesi per eccellenza, tornato con un nuovo e spropositato potere. Questa volta i suoi capelli erano di colore rosso, tirati verso l'alto. Il colore non era l’unica cosa ad essere cambiata.

"Cosa?!" Esclamò Zamasu, voltandosi verso di me. 

"Prefarati ad affrontare Son Goku, il Super Saiyan God originale!!!" Urlò l’avversario, mostrando agli spettatori la propria aura color rosso sangue.

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Capitolo 7
*** Capitolo settimo - penultimo ***


DRAGON BALL SUPER – LA RESURREZIONE DI BLACK GOKU

[PENULTIMO CAPITOLO]

La nascita di Black Zamasu
 

RIASSUNTO DEI CAPITOLI PRECEDENTI: Black Goku, resuscitato grazie al desiderio espresso a Super Shenlong da Gowasu-sama, è pronto a riportare in auge il suo piano originale. Dopo la morte del Kaioshin -avvenuta per mano del suo ex allievo- Black si dirige nel passato con l’ausilio dell'anello del tempo. Dopo una serie di semplici e brevi battaglie, Black riesce ad eliminare i Saiyan superstiti e a salvare Zamasu, curando poi il suo lato destro grazie all'aiuto di Super Shenlong. Il sosia di Goku ottiene un nuovo potere: il Super Saiyan Blanc. Successivamente, i due si dirigono al Torneo del Potere e, con immensa sorpresa, scoprono le reali intenzioni del Daishinkan e dei suoi figli; tuttavia non tutto è come sembra…
(PS: A fine capitolo troverete i link diretti ai precedenti capitoli!)


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L’antica leggenda del Super Saiyan God tramandata di generazione in generazione. Essa vedeva come protagonisti 5 Saiyan dal cuore puro, i quali avrebbero dovuto trasferire la loro energia nell’animo gentile del Saiyan definitivo, dando origine al Dio della temuta razza guerriera. Quell’essenza divina gli avrebbe permesso di vincere ogni battaglia, di porre fine alle futili guerre e di guidare i propri compagni verso la bontà.

“Vegeta, Gohan, Cabba, Caulifla e Kale…” Continuò Son Goku, stringendo entrambi i pugni. “… 5 Saiyan dal cuore puro hanno trasferito in me l’energia necessaria per dar vita alla forma finale del Super Saiyan God.” Si voltò poi verso Zen-Oh Sama, il quale fluttuò verso il Daishinkan.

“E, ancora più importante, la benedizione del Dio Supremo.”

Il ring a forma di trottola, privo inizialmente di combattenti, iniziò a far spazio ai guerrieri eliminati in precedenza.

“Questo Torneo ha preso una piega diversa quando abbiamo percepito la tua spaventosa aura. Zen-chan ci ha promesso di abolire la regola dell’eliminazione degli Universi se, tutti insieme, fossimo riusciti a sconfiggerti.” Concluse Son Goku, avanzando di qualche passo.

“E ora, Black…” … “… o meglio, Zamasu…” … “Preparati ad essere distrutto!”

[…]

“Capisco…” Ghignai, chiudendo le palpebre. “Quella del Daishinkan era tutta una messinscena.”

“Proprio così.” Rispose il Dio dei Saiyan, i cui capelli venivano mossi dal Ki divino.
“Avevamo bisogno di tempo.”

“Black…” Interruppe Zamasu, avvicinandosi a me. I suoi Potara emanavano una luce accecante, erano così lucenti e meravigliosi. 
“Vuoi forse…?”

[…]

“Son Goku.” Mi voltai verso di lui, applaudendo con estrema sincerità. “I miei più sinceri complimenti. Sei riuscito a raggiungere la forma definitiva con l’aiuto di altri peccatori.” Corrugai le sopracciglia, allungando poi la mano verso il potara di Zamasu.

“TUTTAVIA LA TUA NON PUO’ ESSERE CONSIDERATA UNA TRASFORMAZIONE DIVINA!”
E così, in preda alla rabbia, afferrai l’orecchino che Zamasu mi aveva offerto. Un’altra immensa fusione stava per nascere, il vero Dio Supremo stava per comparire.

“Kakarot! Black ha intenzione di unirsi nuovamente con Zamasu!” Esclamò Vegeta, suggerendo al Saiyan di sbrigarsi a farmi fuori.

“Non te lo permetterò!!!” Gridò Son Goku, lanciandosi verso di me. La sua velocità era incredibilmente aumentata; nonostante ciò riuscì ad inserire in tempo l’orecchino dei Kaioshin. Un forte bagliore bianco accecò la vista del nemico mentre il potere degli orecchini univa i nostri corpi.

“Zen-Oh sama, elimini immediatamente quei due!” Il Daishinkan era terrorizzato dalla nostra potenza, quest’ultima in continuo aumento. 
“NON COSI’ IN FRETTA!” Esclamai con enfasi, lanciando una lama biancastra dritta al cuore del ragazzino, uccidendolo sul colpo.
“Zen-Chan!” Per il Re di tutto, ormai, non c’era più niente da fare.

I nostri corpi si erano uniti, il bagliore lasciò completamente spazio alla nostra divina figura.

“La mia forma è giustizia. La mia forma è il mondo!” … “Onoratemi, glorificatemi… questo nobile, bellissimo, immortale e potente Dio.”

“Black Zamasu.”

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