Impensabile

di Lady_Michi1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Triste realtà ***
Capitolo 2: *** Confusione ***
Capitolo 3: *** Lo strano comportamento ***



Capitolo 1
*** Triste realtà ***


Triste realtà

All ' inizio del 1700, nella famiglia di un conte molto importante, viveva una ragazza ribelle che si opponeva all' idea del padre di farla maritare
con un completo  sconosciuto.
- " Non posso farlo, sarebbe contro tutto ciò in cui credo. " - 
si ripeteva Diana,
- " Calmati  Diana calmati, tuo padre il conte Di Guise capirà, anche tu hai il diritto di scegliere per la tua vita, vedrai ! Ti aiuterò a convincere tuo 
padre, te lo prometto ! " - 
tentava di consolarla Dylan, mentre l' abbracciava.
- " Oh Dylan non so se riusciremo a convincerlo, sarei felice sì, ma gli potrei procurare un dispiacere, sai che è l' ultima cosa che vorrei! " - 
Diana sembrava più confusa che mai, per la prima volta non sapeva che fare, nel passato aveva sempre deciso per se, ora era più complicato,
- " Tu sei innamorata di un altro uomo, devi dirgli di questo amore, oltre a me, non lo hai mai detto a nessuno...forse lo accetterà. " - 
Dylan stava tentando di rassicurarla, non accorgendosi che stava solo peggiorando le cose...Diana cominciò a piangere.
Lui tentava di consolarla mentre stava pensando al segreto di Diana,
- " Vorrei chiederle chi sia quell' amore, ma non in questo momento. " - 

Dopo quindici minuti Diana smise di piangere, aveva capito che era inutile, la situazione sarebbe rimasta la stessa.
Lei si domandava come avrebbe fatto a convincere il padre, che era così testardo e determinato con questo matrimonio
da lei non molto gradito...decise di non dire niente.
Quando si calmò del tutto, Dylan voleva dirle come avrebbero fatto, sapeva che avrebbe funzionato.
Però lui per anni non le aveva mai detto cosa provava per lei...
Dylan era un duca molto importante e voleva rivelare al conte quello che provava per sua figlia ma voleva il consenso di Diana, 
non voleva che soffrisse come in quel momento.
Prima di poterle dire qualcosa, non la vide più e con tutta calma, si avviò verso lo studio del conte De Guise.
Era sicuro che fosse andata lì.

Continua... 


Scritto da Giulia  

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Capitolo 2
*** Confusione ***


Confusione

Diana si ritrovò davanti alla porta dello studio di suo padre, voleva dirgli che non accettava imposizioni per
il suo matrimonio e senza esitazioni bussò alla porta.
Aprì e rimase sconvolta vedendo per la prima volta suo padre ridere e si sorprese per la presenza di un uomo.
Era di spalle ma, non appena il conte De Guise cominciò a parlare con la figlia, l' ospite si voltò verso Diana
che si sentì mancare.
Dopo qualche istante Diana iniziò a sentirsi a disagio per l' insistenza dell' uomo a fissarla e finalmente suo 
padre lo distrasse.
Un pò era dispiaciuta perchè era molto affascinante con quegli occhi azzurri dalle sfumature verdi.
In presenza di quell' uomo sconosciuto, suo padre le disse : 
- " Diana ho ripensato a quello che mi avevi detto l' altra sera ed avevi ragione. Hai il diritto di scegliere da sola 
chi sarà il tuo futuro sposo. " - 
Diana felice chiese al padre : 
- " Grazie padre ma ditemi, chi è il vostro ospite ? " - 
- " Certo, lui era  il tuo promesso sposo... " - 
- " David, sono David, madamigella. " - 
 si chinò baciandole la mano impassibile mentre Diana arrossì desiderando che lui si innamorasse di lei.

                                                                                  ☆°☆°☆°☆°☆°☆°☆°


Dylan entrò nella stanza chiamando Diana :
- " Diana è arrivata una tua amica, ti sta aspettando. " - 
- " Diana ti aspetto tra mezz' ora all' ingresso, ti devo parlare. " - 
le sussurrò David prima che uscisse.
La ragazza era confusa per tutta la situazione e, non sapendo cosa fare, si fece strascinare per un braccio fuori
dalla stanza e benpresto capì che non c' era nessuna ragazza ad aspettarla.
Qualcosa le diceva che Dylan volesse allontanarla da David, da quello sguardo magnetico ed il suo comportamento
le fece capire che...
- " Dylan che stai facendo ? Perchè ti comporti in questo modo ? " - 
gli chiese Diana ma non ottenne risposta.


                                                                                             ♡°♡°♡°♡°♡°♡°♡°

Diana attese l' arrivo di David che non si attardò,
- " Allora, di cosa volevi parlarmi ? " - 
le chiese,
- " Volevo conoscerti meglio, ero un pò imbarazzata a farti delle domande davanti a tuo padre e poi c' è stata 
l' interruzione di Dylan, ma chi è ? " - 
- " È un duca ed è il mio migliore amico. " - 
- " Come vi siete conosciuti ? " - 
chiese David con curiosità,
- " È successo cinque anni fa, quando avevo undici anni, stavo andando in giro con le mie amiche e ci credevamo 
al sicuro quando un uomo si avvicinò minacciandoci con un coltello ! " - 
- " E che successe ? " - 
la interruppe David,
- " All' improvviso arrivò a salvarci un uomo alto coi capelli biondi e corti, aveva gli occhi color nocciola e delle spalle
larghe con le quali ci copriva per proteggerci. Sentivo che voleva proteggere soprattutto me.
Lottò contro il nostro aggressore finchè fuggì. Il nostro salvatore si presentò, era un duca di una famiglia importante. " - 
- " E quel nobile importante è..." - 
- " Sì è Dylan. " - 
confermò Diana.
- " E poi cos' è successo ? " - 
- " Quando tornai a casa, raccontai tutto a mio padre, fece chiamare Dylan per ringraziarlo e gli concesse 
di rimanermi accanto e proteggermi solo che da qualche tempo è un pò strano. " - 
- " Penso sia innamorato di te. " - 
- " Dici ? " - 
- " Non sono sicuro ma dagli atteggiamenti mi verrebbe da dirti di sì. " - 
affermò David,
- " Ora devo andare, ciao . " - 
Diana gli diede un bacio sulla guancia e corse in casa imbarazzata dalle parole dell' uomo.

- " Hey. " - 
David si voltò di scatto,
- " Dylan sei tu...da quanto tempo sei qui ? " - 
gli chiese un pò preoccupato,
- " Dall' inizio ma tranquillo, non vi stavo spiando, passavo qui per caso e...hai ragione. " - 
gli disse Dylan,
- " Di cosa ? " - .- " Che ero innamorato di Diana. " - 
- " Da quanto tempo le stai nascondendo i tuoi sentimenti ? " - 
- " Da molto, non sono mai riuscito a dirglielo. Avevo anche pensato di chiedere la sua mano al padre, ma ogni
volta che stò per bussare a quella porta, mi blocco. " - 
David era confuso, 
- " Ma perchè eri ? " - 
- " Non voglio che Diana lo sappia ma mio padre mi ha fatto innamorare di un' altra ragazza ! " - 
- " Troppo tardi ! " - 
disse una voce femminile alle sue spalle,
I ragazzi si voltarono di scatto ma Diana era già fuggita.

Continua...



Scritto da Giulia  

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Capitolo 3
*** Lo strano comportamento ***


Lo strano comportamento

David

Vidi Diana con la coda dell' occhio...
Era lì...
Lì che ascoltava il discorso tra me e Dylan.
Volevo che lui smettesse di parlare, volevo che sapesse che lei era lì ma qualcosa mi impedì di fermarlo,
forse ero solo curioso, forse... non lo sò.
Che testardo, possibile che non vedesse Diana? pensai.

- " Dylan vi vorrei dire una cosa. " - 
dissi,
- " Cosa volevate dirmi David ? " - 
mi chiese lui,
- " Questo !!! " - 
ed indicai Diana che stava fuggendo.
Dylan voleva fermarla per spiegarle ma non ci riuscì, la ragazza entrò in camera e si chiuse a chiave.

                                                                                                   ☆☆☆☆☆☆☆

Non so quanto tempo fosse trascorso ma sopraggiunse il conte suo padre che ci chiese cosa fosse tutto 
quel trambusto.
Gli fornimmo spiegazioni affrettate e confuse, dato che parlavamo tutti e due contemporaneamente, credo 
non avesse capito niente e decise di bussare alla porta.
- " Diana sono tuo padre, ti prego aprimi, voglio solo parlarti. " - 
disse il conte con un tono triste, stava soffrendo per la figlia,
- " Ti prego aprimi, voglio capire e consolarti se necessario ma non capisco cosa sta succedendo, David e
Dylan non mi sono d' aiuto ! Voglio saperlo da te . " - 
non ricevette risposta,
- " Rispondimi ti prego. " - 
- " È inutile signore non risponde. " - 
dissi io ma in quel momento Diana aprì la porta in modo da fare entrare il padre.
- " Stavi dicendo ? " - 
mi disse Dylan in modo ironico, mi stava prendendo in giro ma non m' importava.

Il conte entrò nella stanza chiudendo a chiave nuovamente.
Dylan era attratto nell' origliare ma lo fermai, non era giusto.
Se Diana voleva farci sapere perchè si comportava così, lo avrebbe fatto lei... o no ?

                                                                                         ♡♡♡♡♡♡♡

Finalmente il conte uscì, mi sembrava fossero trascorse ore da quando era entrato.
- " È meglio se la lasciate stare, ha bisogno di restare sola. " - 
ci disse,
- " E Dylan..." - 
il conte si avvicinò al suo orecchio per non farmi sentire.
Di cosa parlavano ? 
Cosa non potevo sapere ? 
Perchè il conte aveva quello strano comportamento ? 
I miei pensieri vennero interrotti da Dylan,
- " No, non ci posso credere... " - 
- " Ed invece è così. " - 
rispose il conte,
- " Non posso sopportarlo, devo risolvere la situazione. " - 
- " Aspetta. " - 
gli disse il conte bloccandolo per un braccio, impedendogli di proseguire,
- " È sconvolta, ha bisogno di tempo. " - 

Osservando quella scena, non sapevo cosa fare, così mi decisi :
- " Sarebbe meglio se Dylan sistemasse la situazione subito. " - 
- " Ma... " -
disse il padre confuso,
- " Se aspetta soffrirà per più tempo. " - 
Suggerii,
- " Avete ragione David, ti permetto di parlarle Dylan. " - 
disse il conte,
- " Grazie signore. " - 
rispose Dylan.
Il conte lo prese per il colletto e lo mandò contro il muro,
- " Ma bada bene, se farai piangere di nuovo la mia Diana, avrai un appuntamento con la mia spada ! 
Mi sono spiegato ? " - 
- " Sì, sì certo. " - 
- " Bene ! " - 
detto questo il conte lo lasciò e se ne andò.
- " Grazie David, lo avete convinto. " - 
mi disse Dylan,
- " Non preoccupatevi. " - 
gli risposi mentre nella testa pensavo : 
- " Perchè il conte aveva detto di non farla piangere di nuovo ? " - 
- " Comunque è ora che io vada . " - 
- " E che io parli con lei ...Comunque sono stato io a farla piangere, ha sentito il nostro discorso... " - 
ammise Dylan e lo lasciai lì da solo davanti a quella porta, esitante di aprirla per chiarire con lei.

Continua... Scritto da Giulia
 

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