LUI, per ricominciare

di being_a_dreamer_
(/viewuser.php?uid=1029060)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ho il fiatone, ma devo continuare ad andare avanti. Ecco ci siamo, spalanco la porta. È lì, sul margine che divide il palazzo dal vuoto

-NO!- Urlo

Lui si gira

-Sai? Sei stata l'unica cosa bella della mia vita, ma questo non mi basta, non ce la faccio più - mentre mi dice queste parole delle lacrime, li rigano il viso -sappi che ci sarò sempre, non sentirti triste, in fondo poi starò bene, andrò a trovare i miei genitori; Ricorda ti amo questo non cambierà, però tu promettimi che non farai nulla di insensato-.

Sono immobile, perché? Perché vuole farlo?

-No...- comincio a piangere -No no e no non puoi farlo NO-

Si volta per l'ultima volta verso di me, mi fa un sorriso con ancora le lacrime agli occhi poi si volta e si butta giù.

-TI AMO ANCHE IO- urlo, voglio che lo sappia, appena sento lo schianto, cado, cado giù per terra, no no no, non può avermi lasciata sola no avvolgo le mie braccia alle gambe e inizio a piangere -te lo prometto, Te Lo Prometto, TE LO PROMETTO-

riprendo quel biglietto lo stringo al mio petto poi lo apro

Dolce Skyler,
Oggi ti dico addio... tu sai la mia storia ed è questo il motivo della mia scelta. Non me ne vado in un altro luogo ma vado via per sempre da questo mondo, non pensare che sia anche per colpa tua perché tranquilla, sei l'unica stella che illumina il mio cielo buio. Ti dico addio con questo biglietto come un vigliacco ma in fondo è quello che sono... ho paura di affrontare il mondo e con la morte li voglio scappare.
(Non cercarmi)
                                                  Lorenzo.

Ripiego il foglio e lo stringo al petto, le lacrime non vogliono finire di scendere avviso però mia madre devo fare almeno un degno funerale per lui.

**

- Ha sofferto molto, a cinque anni ha perso i suoi genitori, sua sorella divenuta maggiorenne lo lasciò solo con la zia abbandonandolo e creandosi una nuova vita , passò i suoi ultimi due anni in un istituto perché sua zia morì il giorno del suo sedicesimo compleanno e cosa più importante, aveva solo diciotto anni, il suo dolore l'ha portato via da me..- sto piangendo, fare il discorso è orribile non riesco a continuare scappo fuori non ce la faccio a stare lì dentro soprattutto perché gli unici presenti sono quelli dell'istituto, obbligati a venire per giunta e barboni che vogliono scroccare il cibo ... neanche la sorella la sua unica parente rimasta, neanche lei si è presentata... sto ancora piangendo.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Oggi è il primo giorno del mio quarto anno... Butto la mano sul mio comodino alla ricerca di quella fastidiosa sveglia che spengo. Sono le 7:00 devo essere a scuola alle 8:00. Ho un'ora da dedicarmi; Vado nel bagno in camera mia e mi faccio una doccia veloce poi mi preparo, inizio asciugandomi i capelli e pettinandoli, poi inizio a vestirmi prendendo dal mio armadio dei pantaloni neri con una maglietta a manche lunghe leggera (siamo a inizio settembre ma le temperature sono miti), poi preparo lo zaino mettendoci dentro solo due quaderni con l'astuccio e il diario. Dopo essermi preparata scendo e vado in cucina faccio colazione con pane e nutella che mi mette sempre allegria al giorno ed esco non prima di aver salutato mamma con un bacio in guancia. ** Appena sorpasso il cancello della scuola vengo investita da qualcuno e mi ritrovo con il sedere per terra - Ma guarda dove cammini!- esclamo contro il ragazzo che si rivela essere la causa della mia clamorosa caduta -Scusa tanto non ti ho visto- detto questo si alza e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi ma io rifiuto. -Faccio da sola- dico, così mi alzo anch'io, mi tolgo di dosso tutta la polvere e provo ad allontanarmi, "provo" perché il ragazzo qui presente mi sta trattenendo per un polso -Aspetta- dice -Che vuoi?- gli chiedo un po' scontrosa -Sempre scontrosa eh?- Non gli rispondo - comunque volevo solo presentarmi, Matteo ai suoi servizi- fa un inchino sbruffone - Piacere, ciao - cerco di allontanarmi - Ehi no! Aspetta, adesso tocca a te, qual'è il tuo nome?- - Nessuno ha detto che avrei dovuto dirti il mio nome- li faccio l'occhiolino e scappo dentro la scuola prima che possa ribattere. Controllo l'ora, 7:55 ho ancora 5 minuti bene vado a darmi una sistemata in bagno. ** Fantastico!! come pensavo ho i capelli spettinati apro l'acqua che mi schizza tutta addosso qualcos'altro Dio?! Non posso di certo presentarmi in classe con la maglia che lascia intravedere il reggiseno nero dai dai asciugati! asciugati dai! ma tutto a me oggi? Ho preso dei fazzolettini per asciugarmi ma sono troppo bagnata. Entro in classe con mezz'ora di ritardo -Buongiorno; scusi il ritardo- -Signorina Müller!!- sbraita il professore - le sembra questa l'ora di entrare?!?- -Mi scusi professore ma c'è stato un contrattempo- -Va bene, so che lei è un'alunna seria, quindi adesso si vada a sedere su su! Non perdiamo altro tempo- Vado a fare quel che dice ma appena alzo lo sguardo vedo che l'ultimo posto rimasto è accanto a quell'idiota che mi è venuto incontro perché a me Dio, perché?!! -Allora signorina? vada!- mi urla il professore -Ah! Si certo, subito- Non posso far arrabbiare il professore (di nuovo) quindi devo per forza sedermi accanto a.. aspè come si chiamava? M.. Ah! Matteo -Ehi!- -Non rompere- -Oooh scusa tanto mmh(?)- fa una pausa facendo finta di non ricordarsi il mio nome, quando io non gliel'ho proprio detto -Skyler, Skyler Müller- -Allora, mi scusi signorina Skyler ma mi stavo domandando il motivo di tanto astio verso i miei confronti- dice in modo sarcastico -Oddiooo! Senti lasciami stare, non sono cavoli tuoi quello che faccio!- -Beh scusa allora- -Bene ora lasciami stare e non interagire con me in nessun modo- -Come vuole sua altezza- dice in modo ironico che gran coglione! ** -Sono tornata!- urlo appena rientro a casa -Ciao tesoro- sento urlare da mia madre- sono in cucina vieni il pranzo è pronto- -Arrivo!- ho una fame che non ci vedo... Getto letteralmente la mia sacca sul divano e raggiungo la cucina dove rimango di sasso - Che cos'è questo mamma!?- chiedo impaurita -Cibo salutare!- risponde lei entusiasta mentre io cerco del cibo spazzatura -Cara posa quella busta di patatine!- mi riprende lei -Ma mamma io odio questi tipi di cibo- ribatto -Su senza storie! Questo pasto contiene molte proteine e vitamine e tante altre belle cose che adesso non ricordo ma che ti faranno bene- -Ma mamma!!- cerco di persuaderla a lasciarmi "rovinare" la salute da delle patatine -Niente 'ma' skyler- ribatte irremovibile lei. Sono costretta a mangiare "cibo sano" uff -Allora?!- mia madre interrompere il lungo silenzio che si era creato da quando abbiamo iniziato a mangiare -Allora cosa mamma?- alzo la sguardo verso di lei -Com'è andata oggi a scuola? - -Bhe diciamo bene- dico giocherellando con il cibo -Bene? - mi chiede -Si, bene mamma okay? oggi un idiota mi ha fatto cascare e mi sono fatta un livido sul culo, scusa il termine, poi quando sono andata in bagno per sistemarmi l'acqua mi è schizzata addosso facendomi arrivare in ritardo in classe, si è andata benissimo- -Oh e chi era questo ragazzo? - -Uno che viene in classe con me- dico in modo da fargli capire che non ne voglio parlare ma senza riuscirci -Ah e com'è questo ragazzo?- mi rivolge un sorriso malizioso i cazzi tuoi mamma? Non ho per niente voglia di parlare di queste cose non voglio, non ora, non... non ci riesco -Mamma- sospiro -non è il momento- -Ehi cara! Tranquilla- allunga la sua mano accarezzando il dorso della mia con il pollice- prima o poi arriverà qualcuno che ti farà scordare Lorenzo- Inizio a piangere solo il suo nome mi fa piangere singhiozzo -Fosse semplice- la mamma si avvicina e mi abbraccia -Tutto può esserlo basta trovare qualcuno che te lo faccio capire- annuisco e mi asciugo le lacrime -Si! Forse è come dici tu- sospiro ancora-ma non credo che possa accadermi Lorenzo... io- singhiozzo di nuovo-lui...io lo amavo..-mi alzo e mi giro verso mia madre- mi è passata la fame, vado in camera mia- così facendo mi dirigo verso l'uscita delle cucina -Lo troverai- sento dire da mia madre mi volto e abbasso lo sguardo come segno di sconfitta mi rigiro e salgo al piano di sopra entro in camera mia e mi lascio cadere sul letto addormentandomi appena tocco il mio soffice piumone blu.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3684954