axetale

di God of hyperdeath
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ROTTO ***
Capitolo 2: *** Fratelli ***
Capitolo 3: *** Confusione ***
Capitolo 4: *** Perduti ***



Capitolo 1
*** ROTTO ***


ATTENZIONE:
In questa fanfiction i mostri si ammalano e perdono sangue, questi quando muogliono non diventano polvere, e il linguaggio è molto scurrile e sono presenti alcune scene che si avvicinano al livello  gore.
In più, io sto dando una rivitalizazione a un’ AU da troppo tempo ferma e che merita di più se notate delle parti cambiate è che per ottenere una continuità fluida ho dovuto farlo, in fondo al primo capitolo vi è il link della AU originale.
Detto ciò, buona lettura.
 
-discorsi-
‘ pensiero ‘
 
Cap.1 Rotto
Undyne era sdraiata sul letto, fasciata dalla testa a piedi, a fianco a lei c’era seduta Alphys ,la dottoressa dall’aspetto dinosauresco, in attesa di un qualunque impercettibile movimento, Undyne era in questo stato di incoscienza da diversi giorni ormai, ma per la scienziata reale sembra passata un eternità, silenziosamente cominciò a pregare un qualsiasi essere di forza onnipotente che potesse aiutarli.
Finalmente la donna pesce sembrò muoversi tutta dolorante si mise a sedere sul letto
-Undyne sei sveglia!- non c’erano parole per descrivere la felicità di Alphys nel rivedere la compagna alzata.
-Dove mi trovo?- Il capo della guardia reale fece per alzarsi ma venne bloccata dalla dottoressa.
-Aspetta! Hai bisogno di riposare!-
Undyne uscì un gridolino.
-Aih, la testa-
-Oh cielo, vuoi che ti porti qualcosa, quanto ti fa male la testa?-
-Sto bene dammi solo il rapporto.-
-…-La scienziata deglutì
-Alphys?...Il rapporto?- Insistette.
-Non siamo riusciti a trattenere le creature, hanno sfondato il perimetro e poi hanno distrutto tutto. Le Waterfall sono cadute.-
Ci fu un silenzio di tomba da parte di Undyne che strinse i pugni.
-Come la presa la regina?-
-T…Toriel è morta dopo che ha tentato di avere un rapporto amichevole con degli infetti.-
Ormai la scienziata reale non riusciva a parlare tentando di
 Trattenere il pianto ma non le lacrime
-Dobbiamo passare al piano B, a Sans non piacerà.-
-A proposito di questo, Sans era insieme a Toriel quando è morta prima che un infetto potesse divorargli l’anima Sans è riuscito a recuperarla l’ha data a Frisk e…-
Undyne si voltò verso Alphys.
-Dimmi che non l’ha fatto!-
Questa piegò la testa in avanti in segno di affermazione.
La guardia reale si alzò dal letto e corse verso il palazzo reale. Alphys tentò di raggiungere Undyne dicendogli che doveva stare a letto.
Arrivata davanti la barriera vide Papyrus con il fratello totalmente immobile seduto sulle ginocchia, con le orbite nere e con un aria di smarrimento totale.
-Sans ti prego di qualcosa, ti scongiuro, sono due giorni che sei difronte alla barriera e non dici niente ti prego rispondimi!!!-
Undyne si chiese se era meglio lasciarli in quello stato come se Sans avesse avuto la giusta punizione, ma una voce gli disse di chiedergli il perché.
Quindi si mise di fronte a Sans lo prese per il colletto e con l’altro pugno pronto a colpirlo lo fece.
-PERCHE’?! SANS RISPONDIMI, PERCHE’ LO HAI FATTO?! TESTA DI CAZZO!!-
-Undyne ti prego calmati sans Ha fatto cio che riteneva più giusto.-
-Sans ci ha condannati, Papyrus, ti rendi conto di cio che ha fatto?!-
-Undyne sai che sans ama Frisk non lo avrebbe mai accettato-
Sans era rimasto totalmente passivo alla questione nello stesso stato di come la guardia reale l’ha trovato.
-Con l’anima di Frisk  eravamo a sette, bastava un volontario e saremmo stati liberi! Ci saremmo salvati!-
-Undyne, ferma ascolta!...- Alphys  era finalmente arrivata -Sans ha trovato un compromesso, così poiché ora Frisk è dall’altra parte potrà cercare aiuto!-
Undyne lasciò andare Sans che rimase in ginocchio ma nei suoi occhi era ancora iniettato di sangue, stringeva i denti e il suo volto era pieno di rabbia.
-Dobbiamo stare determinati- continuò -siamo tutti amici qu… Undyne tutto bene che cosa hai-
‘ DISTRUGGI UCCIDI MANGIA LACERA ROMPI’! ‘
-TRADITORE-
Undyne sferrò un pugno in pieno volto a Sans che gli ruppe metà del cranio, gettandolo a terra.
 La donna pesce era sul punto di continuare ma si guardò la mano con la quale aveva colpito il suo amico, coperta da pezzi di cranio e sangue.
Papyrus portò via dal castello suo fratello e meno si racconta del resto della notte meglio è.
Solo che da quel momento si vide la rottura non solo di un regno ma anche di una solida amicizia.
 
 
 
 
 
Note Autore:
Che inizio e?
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto qui sotto il link alla AU originale e noi ci vediamo al prossimo capitolo ciao ragazzi!
 
http://mercy-monster.tumblr.com/

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Capitolo 2
*** Fratelli ***


Cap. 2 Fratelli
Papyrus se ne stava seduto ad aspettare che Grillby portasse la sua cena approfittando dell’attesa si guardò intorno pensando che ci fosse qualcun altro oltre al barista e a lui, guardò il parquet e le pareti arancioni, vedendo anche i tavoli pietosamente vuoti da quando l’epidemia si diffuse a Waterfall la maggior parte degli abitanti di si rifugiò nelle Hotland dove la presenza delle guardie reali era maggiore, gli infetti a Snowdin invece stavano aumentando e questo non gli facilitava il compito di Membro onorario della guardia reale.
-Eccomi qui Papyrus.- Grillby varcò la porta che separava la cucina dal saloon con una busta con dentro un prelibato cheeseburger che mise sul tavolo di Papyrus
-Grazie amico-
-Oh quasi dimenticavo-
Grillby andò al bancone e tirò fuori una bottiglia di ketchup da un ripostiglio segreto e lo portò a Papyrus.
-Fatto con la tecnica del 1965, il preferito di Sans-
-Grazie Grillby - Papyrus fece per prendere dei soldi dal suo borsellino ma venne fermato dal barista di fuco facendogli cenno che non era necessario.
-Oggi non è necessario, offre la casa, sei il mio ultimo cliente.-
-Cosa. Ma?-
-Sii serio Pap, qui non ho più un futuro. La maggior parte degli abitanti di Snowdin si è trasferita nelle Hotland o si è chiusa in casa perché spaventata oppure è diventata una di quelle cose che vaga nei boschi in cerca di uno ancora apposto con la salute da divorare.
-Allora vieni a vivere a casa mia ho abbastanza spaghetti da sfamare un esercito.-
Grillby poggiò una mano sulla spalla di Papyrus
-Apprezzo il gesto Pap, ma ho già fatto le valigie per le Hotland andrò dalla mia famiglia, me la caverò.-
-Bhe allora arrivederci.-
Papyrus varcò la porta del ristorante e cominciò ad incamminarsi verso casa quando venne fermato da un aspetta da parte del barista, lui si girò. Grillby era lontano ma riuscì a capire cosa gli stava dicendo.
-VEDRAI C’ E’ LA CAVEREMO, DOBBIAMO SOLO RIMANERE DETERMINATI!-
Detto questo il barista rientrò nel ristorante.
Determinati che parolone, il regno stava lentamente venendo sgretolato, il virus che stava distruggendo il regno dava solo dimostrazione che sin da quando i mostri erano stati esiliati dentro il monte Ebott che il loro ecosistema che si erano creati era fragile è bastata la morte della regina Toriel a far spaventare tutti.
I pensieri dello scheletro vennero interrotti dal fruscio delle foglie del boschetto accanto a lui, Pap cominciò ad accelerare il passo ogni volta che sentiva dei rumori e si fermò solamente appena entrato in casa.
Valicata la porta della camera di Sans, si sedette sul letto dove lui vi era coricato.
Papyrus gli ririmboccò le coperte e gli diede da mangiare un pezzo di hamburger
-Sai Sans, Grillby è andato a trovare la sua famiglia alle Hotland, in fondo la famiglia è importante… scommetto che se Frisk fosse qui saprebbe fare meglio di me.-
Appena finito di curare il fratello papyrus controllò sotto la benda che aveva applicato sopra la ferita che Undyne aveva procurato al fratello.
-Ehi non va male magari tra qualche settimana neanche ti ricorderai più di essere stato ferito.-
Prima di andare al piano di sotto lo scheletro pregò il cielo che il fratello si svegliasse presto.
Alla tv Mettaton stava dando i consigli da seguire nel caso si fosse incontrato un infetto in più ora che si è potuto osservare gli infetti vi erano anche i sintomi.
-Mi raccomando se vedete in vicini, amici o familiari che riscontrano tali sintomi vi preghiamo di comunicarlo immediatamente alla guardia reale.
I sintomi sono: Occhi rossi, lacrime nere, aggressione casuale, schizofrenia, violenza maniacale e insaziabile fame.-
Papyrus spense il televisore e si accasciò nel divano in una specie di dormiveglia quando gli squillò il telefono, fu tentato di chiuderlo ma poi decise di rispondere.
-Papsss… ngh sono io- Era Undyne la sua voce era tirata e forzata come se gli venisse difficile parlare ed era ben distinguibile che stesse piangendo.
-Non riattaccare t-ti prego…Mi… Mi dispiace papyrus, lo sai che io non farei mai una cosa del genere… ti prego non… non ero io Papy… non ero Io.
Ti prego dì qualcosa…qualsiasi cosa.-
Ci fu un attimo di silenzio, in cui Papyrus avrebbe voluto dire qualcosa ma non ci riusciva, una parte di lui voleva che tornassero amici ma un'altra parte la odiava con tutto se stesso.
-E CHE CAZZO DI QUALCOSA!!!!-
Papyrus chiuse la chiamata.
Ma neanche il tempo di riprendere fiato che si sentirono dei rumori provenire dalla cucina.
Cio che si trovò d’avanti fu una cucina devastata con piatti rotti e sedie sotto sopra.
Il frigo nella stanza era aperto e coperto dalla porta di questo c’era qualcuno che rovistava nel frigo.
-Chiunque tu sia farai meglio ad andartene sono un membro onorario della guardia reale.-
Il losco figuro si volto verso Papyrus, esponendo il suo volto.
-SANS!-
Papyrus, per l’emozione di rivedere il fratello in piedi, non si accorse delle lacrime nere che scendevano sulle guance del fratello.
‘ DIVORA DISTRUGGI UCCIDI FAME CARNE MANGIALO ‘
Sans saltò addosso al fratello con un verso terribilmente gruttale e inumano, e lo fece cadere sans aveva in pugno la sua anima e gli rimaneva soltanto una cosa da fare, divorarla.
-Sans ti prego non farlo, so che questo non sei tu, fratello!-
A questa parola Sans si fermò accendendo il suo occhio sinistro che bruciò la fasciatura che copriva la parte di volto danneggiata.
-Sans sei una delle persone più forti che conosca ti prego Sans, combattilo fratello! Ti prego non farlo Sans…-
Ciò che si poteva definire Sans urlò un verso di dolore enorme, si buttò di lato piegato con le mani sulle orecchie come per far star zitto qualcosa.
-Pap qui non sei al sicuro vattene!-
-Sans ovvio che sono al sicuro, sono con mio fratello.-
-No vattene via… stupide voci ZITTE ZITTE ZITTE!-
 San in preda a dolore tentava di far tacere qualcosa che il fratello non riusciva a sentire.
-Sans ascoltami tu ti sei sempre preso cura di me, in ogni situazione, ora è il momento che io faccia altrettanto!-
Papyrus portò lo sguardo del fratello su di lui, la fasciatura ormai andata mostrava visibilmente un’enorme crepa che non faceva capire dove si trovasse la cavità oculare, strinse in un abbraccio suo fratello mentre entrambi erano in lacrime l’uno per l’altro
-Ti aiuterò in ogni modo possibile, il grande Papyrus te lo permette!-
I due rimasero in questo fraterno abbraccio a mescolarsi le lacrime per tutta la notte in quella gelida, umida e triste casa.

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Capitolo 3
*** Confusione ***


Cap.3 Confusione
Sono passati Sedici anni dal epidemia che ha devastato l’underground, l’unico territorio ormai sicuro era la Capitale, governata dalla regina Alphys nonché scienziata reale alle prese della ricerca di una cura per questo virus apparentemente inarrestabile.
Le qualsiasi altre regioni erano state messe del tutto in quarantena, sorvegliate dalle guardie reali ma tutti i mostri erano consapevoli che era solo questione di tempo prima che la Capitale venisse devastata; perfino l’eroina prescelta del popolo è stata presa dalla malattia, per i trascorsi insieme ad Undyne la nuova regina decise di spostare la
ex-compagna nella zona di quarantena, incapace di abbatterla.
A snowdin Papyrus continuava a osservare la situazione e a passare ad Alphys, via telefono tutti i comportamenti degli infetti; tenendo nascosto il fatto che gran parte delle informazioni le aveva da Sans, il quale era l’unico mostro in grado di controllare in parte l’infezione. In parte. Poiché Lo scheletro avvertiva quando stava per ritornare a uno stadio di cannibalismo; in questi casi Sans se ne andava di casa per un ora o addirittura un giorno e si risvegliava da tutt’altra parte.
Tornando a Sans lui si ” risvegliò “ davanti all’entrata delle rovine con il pugno poggiato sulla porta come se avesse bussato e attendesse una risposta da parte di Toriel che purtroppo era morta da tempo… qualcosa nel suo cervello bacato lo spinse ad aprire la porta e di entrare nella casa dell’ormai defunta regina.
Percorse il lungo corridoio un tempo di un meraviglioso viola chiaro, che ormai ha lasciato spazio a delle pareti visibilmente rovinate, ornate deliziosamente (a parere dello scheletro) da budella e membra di froggit in decomposizione.
Salendo le scale che portavano alla casa di Toriel Sans potè sentire un tanfo terribile arrivare dalla casa di Toriel. Questa era ricoperta da chiazze di sangue sul pavimento e sulle pareti, il parquet era rovinato da segni di artigli e di lotta come per le pareti lo scheletro incappucciato si trascinò nel salone e si sedette sulla poltrona davanti al camino.
Nulla era stato risparmiato dalla ferocia degli infetti eccetto il divano e un libro che si trovava sotto il divano, incuriosito lo scheletro prese il libro semi nascosto con la mano in parte coperta da del sangue incrostato.
Se lo mise sulle ginocchia e lesse il nome scritto in lettere maiuscole ‘ RICORDI ‘.
Cominciò a sfogliare il libro con delle foto: Cuciniamo gli spaghetti, in maiuscolo, la foto rappresentava lui e i suoi amici insieme a cucinare infatti la prelibata pasta mentre lui era messo sul tavolo con gli occhi chiusi vicino a lui vi era una piccola nota : Sans non fa assolutamente niente. Sfogliando le pagine si accorse che una farfalla si era poggiata sulla spalla era di un colore rosso fiamma così simile ma a col tempo uguale alla anima di Frisk quell’immagine mixata con l’album riprodusse i lui bei momenti, che però stavano facendogli sembrare quella situazione in cui era il regno più merdosa che mai.
Quindi con un gesto tentò di scacciarla via ma invece di andarsene questa semplicemente si allontanò per qualche istante solo per poi ritornare  a svolacchiargli in faccia per qualche secondo la ignorò ma poi scoppio in una furia omicida.
-OK STRONZA TE LA SEI CERCATA!-
Sans si alzò dalla sedia ed evocò la sua nuova ascia fatta con la colonna vertebrale di una delle sue sfortunate vittime in cui vi era incastrata la lama di un coltello da macellaio esageratamente grande.
Cominciò a rincorrere la farfalla dappertutto non si accorse di aver lasciato la casa di Toriel, e si stava avventurando per le rovine a rincorrere la farfalla verso chissà dove si stava dirigendo.
Solo dopo aver attraversato la porta che conduceva al punto in cui gli umani cadevano si accorse di essersi allontanato troppo da casa e che se non si fosse incamminato presto verso la direzione di casa si sarebbe dimenticato di nuovo dove fosse. Come è già successo una volta quando Papyrus fu costretto ad uscire di casa per cercarlo.
Era pronto a fare dietro front ma sentì un odore familiare che lo fece proseguire fino ad un praticello di fiori dorati; dove al centro vi era distesa un’umana!
Sans si avvicinò a quel corpo immobile pensando fosse morta appena si avvicinò abbastanza si accorse che il torace dell’umana, che doveva avere 16 anni, si alzava e si abbassava regolarmente; la sua pelle era chiara e i capelli castano raggiungevano le spalle.
Si mise in ginocchio difronte a lei .
-Un occasione del genere capita una sola volta nella vita.-
Sans alzò in alto la sua ascia pronto a tagliargli il collo, ma non riuscì ad andare avanti non riusciva a far calare l’ascia sulla testa della ragazza. Ancora però non riusciva a darsi lo slancio necessario per fare ciò che andava fatto.
Si tirò indietro e disse .
-Oh avanti cosa c’è che non và, ho ucciso un sacco di mostri in tutte le maniere possibili, e ora che ci provò con una ragazzina con la maniera più buona possibile, adesso non ci riesco?-
L’attenzione di Sans venne catturata da un particolare che poco fa non aveva notato la ragazzina indossava un  maglione viola a strisce rosa un po’ più grande di lei, Sans si voltò dal altra parte incredulo, non poteva essere lei è troppo giovane.
Sans cominciò a sentire dei rumorini nella sua testa accompagnati da immagini che Sans aveva seppellito nei meandri della sua testa; che mai avrebbe pensato di ricordare, lo scheletro incappucciato stava lacrimando e se ne accorse solo dopo essersi bagnato i vestiti stropicciati e ricoperti di sangue, ma non erano le solite lacrime nere che preannunciavano un periodo di follia ma vere lacrime salate trasparenti.
Non si ricordava di aver mai pianto così tanto. La confusione albeggiava nella sua testa… Cosa doveva fare? Uccidere la ragazza e fregarsene, svegliarla e farle domande, lasciarla lì?
Decise la soluzione più semplice, portarla a casa sua e programmarsi il da farsi se la portò in braccio fino alla casa di Toriel dove riprese il libro dei ricordi, incamminandosi per Snowdin era inconsapevole che qualcuno lo stava seguendo.

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Capitolo 4
*** Perduti ***


Cap-4-
Perduti
 
Sans correva con la ragazzina in braccio, la sensazione di essere seguito si era fatta più forte sin da quando aveva lasciato le rovine, nel bel mezzo del ritorno a casa sentì un passo nella neve in più rispetto ai suoi cominciò a correre più veloce che poteva…Ora ne aveva la certezza qualcosa lo stava seguendo. Entrato finalmente in casa Sans mise l’umana sul divano verde.
-Papyrus!?-
Nessuna risposta
-PAPYRUS!?-
-Sans sei tornato grazie al cielo.-
Papyrus uscì dalla sua stanza e scese le scale. Indossava un maglione arancio scuro un paio di pantaloni di ginnastica , con la solita appariscente sciarpa rossa.
-SANS??! QUELLA E’ UN’UMANA?- Papyrus si accorse della presenza della ragazza coricata sul divano
-Sì l’ho è…-
-Sai questo che significa!?-
-Si temo di si…-
-Dobbiamo portarla alla capitale!!!-
-No!!!-
-SANS; il destino dell’underground può dipendere solo da questo!!!-
-Non lo farò almeno finché non riuscirò a trovare delle risposte su Frisk!!! Guardala ha il suo stesso maglione, chissà magari l’ha preso da lei? Forse l’ha mandata qui per mandarmi un messaggio? E se questo inferno in terra fosse arrivato in superficie?! L’ho devo sapere!!!-
 
Aliza cominciò a sbattere gli occhi intorpidita, aveva fatto una bella caduta, era coricata su un divano verde scuro i una stanza senza luce; si guardò intorno e notò un alto scheletro!? Accanto a un figuro più basso ed incappucciato con una giacca blu scuro che gli dava le spalle.
-Per l’ultima volta; NO!-
-Ti prego, la sua anima…ne…-
Lo scheletro con il maglione arancione si voltò nella direzione della ragazza…
-O cielo, E’ SVEGLIA.-
L’individuo incappucciato si voltò e la sua faccia venne esposta agli occhi di Aliza.
Anche l’individuo era uno scheletro l’occhio destro aveva un enorme pupilla azzurra e l’occhio sinistro era molto più grande a causa di un enorme buco causato da quel che le sembrava un aggressione.
Spaventata si alzò in piedi sul letto e indietreggiò cadde a terra sbattendo la testa.
-Ragazzina vedi di non svenire mi servi vigile devo farti qualche domanda…-
Lo scheletro incappucciato alzò la mano verso di lei e materializzò un ascia costruita con una colonna vertebrale  su cui vi era incastonata un enorme lama.
-A cominciare…- continuò -…dove diavolo hai preso quel maglione-
Aliza era impietrita dalla paura non aveva idea di cosa fare quello che vedeva non credeva fosse possibile. Notò un piatto incrinato a portata di mano si voltò e vide una porta forse l’uscita.
-RISPONDIMI CAZZO!!!!-
-FRATELLO! Dannazione!-
Lo scheletro basso si voltò per rispondere a quello più alto, fu in quel momento che Aliza prese il piatto e lo lancio in testa allo scheletro, non capendo cosa lo avesse colpito  Sans entrò in confusione Aliza si alzò e scattò verso la porta e la sfondò con una spallata.
-UMANA NON SCAPPARE E’ PERICOLOSO LA FUORI!!!-
Aliza non ascoltò e si precipitò dritta dritta nel bosco difronte alla casa.
-GIURO CHE SE LA PRENDO L’AMMAZZO!-
-Sans è andata dentro il bosco, che dio l’aiuti.-
-Non ha bisogno do Dio, ha bisogno i me.-
-Sans dove stai andando!?-
-SECONDO TE?!-
Lo scheletro incappucciato corse all’interno del bosco all’inseguimento della ragazza, che nel fra tempo cominciò a rallentare notando di essersi persa il bosco era molto folto e il buio non felicitava Aliza nel trovare una via di uscita…
Si fermò quando notò che un ombra si mosse tra i cespugli,indietreggiò ma il risultato fu una caduta poiché batté contro una radice coperta dalla neve, e si ritrovò ad una piccola radura cominciò a rialzarsi ma per poco non ricadde di nuovo,due occhi gialli e luminosi erano comparsi tra i cespugli Aliza rassicurata dal fatto che quello che aveva di fronte nascosto sembrava un cane gli fece cenno di uscire, l’essere non convinto rimase nascosto ma ad un ulteriore cenno della mano della ragazza lo convinse ad uscire, Aliza non credeva ai suoi occhi il cane… la cosa uscì dai cespugli e si mise a due zampe indossava un armatura scheggiata piena di graffi e segni di morsi ma il volto dell’essere aveva comunque delle fattezze canine ma la pelle in alcune parti era sprovvista di pelo e aveva dei denti lunghi e sottili che si incurvavano in un ghigno. Quando la creatura aprì la bocca Aliza potè intravedere pezzi di carne e ossa in putrefazione, non riuscendo a proferire parola o a urlare si voltò per scappare ma sbattè contro una roccia, su cui vi era affissa una coniglia dal pelo blu da fattezze di donna in parte morsicata da cui pendevano le budella, questa si voltò verso Aliza e disse con voce gruttale:
-Sei beLla ComE mia fiGLIA, L’Ho maNgIata…-
Dopo aver assistito a tutta queste cose orribili Aliza riuscì a trovare la forza di urlare, e si fece sentire per tutti i meandri del bosco.
 
Un dannato anno, non posso credere di essere mancato così tanto ma grazie a iddio sono riuscito a tornare, senza febbre o scuola tra i piedi tenterò di recuperare il tempo preso pubblicando ogni domenica almeno un capitolo, partendo da questa, e vi lancio una sfida ogni tanto nei capitoli metterò uno o due mostri e non pronuncerò i loro nomi sino al capitolo successivo… Spero vi divertirete buona giornata
CI VEDIAMO!

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