Luna Blu

di Juliia8
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il lago ***
Capitolo 2: *** IL Branco ***
Capitolo 3: *** Problemi ***
Capitolo 4: *** Incontri ***
Capitolo 5: *** Il Mezzolupo ***
Capitolo 6: *** Licantropo ***



Capitolo 1
*** Il lago ***


Tutto ebbe inizio quando incrociai gli occhi di quel ragazzino che giocava in un angolo mentre guardava intorno a se con sospetto, , i suoi capelli neri scompigliati, i suoi occhi erano ció che mi incuriosiva di piú non avevano un colore definito erano marroni e verdi allo stesso tempo con piccole sfumature gialle..se qualcuno avesse provato a disegnarli sono sicura che non ci sarebbe mai riuscito..ero piú piccola di lui ma decisi di avvicinarmi ad osservarlo fin quando non si accorse di me guardandomi a sua volta "Ciao sono Sami" sfoggiai uno dei miei migliori sorrisi,si alzó pulendosi i pantaloni "Sono Sam" e mi sorrise a sua volta, dio il suo sorriso era centomila volte migliore del mio.Non dimenticheró mai quel giorno di pieno inverno in cui decise di rivelarmi la sua vera natura, rimasi minuti che sembravano ore ad osservare quell'enorme lupo grigio che continuava a fissarmi aspettando una mia reazione, quando mi ritrovai di nuovo nella trappola di quegli occhi, ma quando si cresce i problemi aumentano, e tutto diventa piu complicato, ora Sam ha 28 anni e io 24 ed è tutto un vero casino ci sono solo continui litigi..proprio come oggi lui e mio fratello sono arrivati alle mani per l'ennesima volta..

Sam lo aveva bloccato sotto il suo peso sferrando una raffica di pugni

"Sam basta cosí lo ammazzi!"

urlai con tutto il fiato che avevo, e fu allora che si fermó continuando a respirare in modo irregolare .Scappai lontano da quei due, corsi finchè non ebbi più fiato fino al lago il nostro posto.. ma questa volta era diverso non volevo vederlo, ma come sapevo fin troppo bene non si sarebbe arreso così facilmente, avevo la testa che stava per scoppiare ero stufa dei suoi comportamenti, stufa del suo quasi inesistente autocontrollo, e quello che non volevo ammettere era che ciò di cui mi importasse non erano le liti furiose con mio fratello ma il pericolo che correva lui, la paura che perdesse il controllo e quella sarebbe stata la sua rovina

lo sentii arrivare il suo ritmo rallentó e da lupo che era tornó Sam e mi voltai verso di lui pronta ad un altra sfuriata.

"Sami possibile che tu non capisca che lo faccio per te?"

lo guardai ero così furiosa con lui, mi posizionai proprio di fronte anche se la sua figura prorompente mi sovrastava.

"Se un giorno non riuscissi a controllarti e ti trasformassi di fronte a tutti?! Ci hai pensato?"

la mia risultò più come un'accusa più che una vera e propria domanda.

mi guardò senza dire una parola si poggiò all'albero al suo fianco e si accese una sigarette inspirando profondamente.

"Quando si tratta di te è impossibile che io mantenga il controllo Sami.."

sospirò rumorosamente, conoscevo quello sguardo non era pentimento ma semplice paura, paura di se stesso. Era così tanto tempo che cercava di combattere la sua vera natura di lupo , ereditata dal padre. Metà uomo metà animale questo era lui non poteva mantenere il controllo i suoi istinti mutavano, egli stesso mutava assieme al suo corpo. Io ero l'unica a conoscenza del suo segreto e tale doveva rimanere. Sentii il suo sguardo puntato su di me aspettando una mia "sentenza".

"Non puoi continuare così sai quanto me che va fermato con la forza."

le sue parole giunsero come fuoco sapevo che era questa la realtà che non sarei mai stata in grado di affrontarlo ma soprattuto che mi avrebbe trascinata con se.

"E cosa dovrei fare?! Lasciare tutto e scappare come una codarda..sai che non lo farò mai."

ci guardammo senza parlare, non ce n'era bisogno ci conosceva così profondamente da capirci con un solo sguardo, stavo scivolando in un abisso da cui stavo cercando di frenare la caduta aggrappandomi dove potevo,e Sam lo sapeva lui sapeva sempre tutto e forse era questo che lo tormentava.

Si era ormai fatta notte il bosco era avvolto dal buio e il silenzio più totale ci sovrastava.Sentiamo un brusioo provenire da un punto indefinito intornk a noi vedo Sam irrigidirsi cominciando a ringhiare e guardarsi attorno e in un secondo sfreccia verso la boscaglia,fin quando non lo vedo sferrare un pugno sentendo un rumore sordo in risposta. Mi avvicino proprio davanti a lui steso a terra cè un ragazzo poco più grande di lui, occhi azzurri e capelli biondi lunghi fino al collo; mentre pulisce il sangue che scende dal lato della bocca si rialza come se nulla fosse.

"Perchè ci spiavi?! Ti consiglio di parlare prima che ti spacchi la faccia"

quasi ringhia vedo le vene del suo collo gonfiarsi,sta per perdere il controllo..

"Non sono qui per farvi del male..altrimenti credimi..non avresti avuto il tempo di percepire la mia presenza ,sono qui per osservarti Sam."

lo prende sollevandolo da terra le sue mani stringono intorno al collo dell'avversario,lo scaraventa su un albero,si avvicina al suo orecchio e la sua voce esce come un ringhio ..

"Chi ti manda?!"

Il ragazzo si libera dalla sua presa

"Quando sarai pronto."

pronuncia queste ultime parole per poi tramutarsi in un enorme lupo e sparire nella notte.

Sam ha lo sguardo serio la mascella serrata, vedo i suoi muscoli rilassarsi, senza aggiungere una sola parola prende il suo telefono effettuando una chiamata

" Vi voglio tutti al solito posto tra 20 minuti"

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Capitolo 2
*** IL Branco ***


Sam era riuscito ad individuare altri come lui aveva creato un suo branco, in cui aveva il ruolo di Alpha

Si riunirono tutti nella radura dopo la chiamata di Sam, aveva i nervi tesi continuava a percorrere lo stesso tratto avanti e indietro da mezz'ora ormai fino a quando non giunsero tutti attorno a lui, schierati come soldatini aspettando un solo suo ordine, rimanevo sempre affascinata dal loro legame c'era profondo rispetto tra loro ancor di più verso il loro Alpha.

"Si sono introdotti nel nostro territorio senza permesso e senza identificarsi..voglio che ognuno di voi sorvergli il perimetro, organizzeremo dei turni. Nessuno agisce da solo al primo avvistamento chiamate gli altri niente atti eroici sono stato chiaro?"

annuirono e cominciarono a sparpagliarsi in perfetta sincronia.

"Sami mi sentirei meglio se restassi con me almeno per qualche giorno.."

C'era qualcos'altro non lo avevo mai visto così agitato.

"Conosco quello sguardo..È solo precauzione non ho intenzione di scatenare una guerra Sami, almeno finché ognuno rimarrà al suo posto."

Ormai stavano spuntando le prime luci del sole, ero così stanca, decidemmo di andare a casa sua, attraversammo un tratto del bosco ritrovandoci una stradina che portava alla casa in legno su due piani, in cui ad aspettarci c'era la madre di Sam con uno dei suoi sorrisi smaglianti proprio come quelli di Sam..Anna era il suo nome era una donna di media statura fisico snello, capelli neri, e occhi verdi, il viso delineato da qualche ruga che non andavano ad intaccare la sua bellezza anzi..era una donna con una grande forza aveva cresciuto da sola Sam.

Suo padre Dylan era un licantropo, si erano incontrati nel bosco mentre lei raccoglieva della legna per il fuoco aveva visto quest'uomo, dalla figura prorompente con i capelli scuri gli occhi di colore marrone con piccole sfumature di verde contornati da ciglia folte che rendevano quegli occhi così innocenti..aveva una mascella ben delineata da una barba poco curata, delle grandi spalle accompagnate da muscoli che sembravano poter rompere qualunque cosa, linee sinuose accompagnate da altri muscoli ricoperti da una maglietta grigia e dei jeans neri appena strappati, si guardarono e fu un attimo si innamorarono l'uno dell' altro senza possibilità di tornare indietro. Lui dopo poco gli rivelò la sua vera natura ma lei non ne fu spaventata..gli occhi di quell'enorme lupo nero erano i più belli che avesse mai visto e gli unici che volesse vedere, il tutto si complicó quando Anna rimase in cinta, Dylan si mostrò inizialmente così entusiasta ma dopo sparì senza lasciare spiegazioni, senza spiegare come crescere un piccolo licantropo.. In cuor suo credo che speri in un suo ritorno, mi ha detto spesso di quanto Sam glielo ricordi non solo nell'aspetto fisico ma sopratutto nella testardaggine.

Infondo Sam non è così diverso dalla descrizione che conosco di suo padre, ha i capelli molto scuri, gli occhi che sono marroni e verdi insieme, la bocca carnosa circondata dalla barba scura ben curata, le spalle larghe, i muscoli lungo tutto il suo corpo sono allenati da estenuanti allenamenti, nella spalla destra ha un tatuaggio di un lupo che ulula alla luna, indossa una camicia rossa a scacchi neri che mette in evidenza i suoi pettorali segnati da alcune cicatrici, e dei jeans. Non ha mai voluto sapere nulla di suo padre neanche ha mai voluto cercarlo dicendo che se era stato così codardo da scappare non meritava che lo andasse a cercare.

Bussarono alla porta.

"Scusa se non ero alla riunione non ho visto i messaggi "

era Thomas migliore amico di Sam apparteneva al branco. Sam lo guardò sospirando non era la prima volta che mancava agli allenamenti o alle comunicazioni, era rimasto appena fuori la porta strofinandosi la mano nei capellei con un'espressione tra il preoccupato e come se avesse la scusa già pronta.

"Entra sfaticato! Che scusa hai stavolta sentiamo"

Sam scoppiò in una grande risata prima di sedersi sul divano a braccia incrociate aspettando la sua risposta

"La mia macchina si è rotta e l'ho dovuta spingere fino al meccanico più vicino"

Guardò Sam come un bambino che aspettava che i suoi genitori credessero alle sue cazzate.

"E il tuo telefono?"

disse Sam, guardandolo con un sopracciglio alzato di disappunto

"Mh..si era scaricato mi spiace"

sorrise soddisfatto per aver trovato una risposta convincente su due piedi. Poco dopo una canzone partì dalla sua tasca, il suo volto cambiò espressione, il mio sguardo si spostò verso Sam con il suo telefono in mano e un sorriso sfacciato in volto..gli aveva fatto squillare il telefono facendo crollare tutte le scuse di Thomas.

Quest'ultimo emise una piccola risata isterica prima di prendere il telefono dalla tasca e agganciare la chiamata, per poi guardare Sam.

"Sono troppo intelligente per queste stronzare Tommy, e quel succhiotto sul collo non sosteneva le tue scuse assurde"

Sorrise soddisfatto, mentre Tomas si controllava il collo con il telefono, i due si guardarono e scoppiarono in una grossa risata.

"E va bene ero con una ragazza, contento Alpha dei miei stivali?!"

alzò le braccia in segno di resa.

"Sei scusato solo se la ragazza in questione fosse uno schianto"

Cominciarono a parlottare di questa ragazza, usando termini poco adeguati ma d'altronde sono uomini..mi recai in cucina aiutando Anna a sistemare, meglio che ascoltare quei due..

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Capitolo 3
*** Problemi ***


Il mio telefono comincio' a squillare nella mia tasca, era mia madre.

"Sami..tesoro avrei bisogno che andassi a cercare tuo fratello ho provato a chiamarlo,non mi risponde"

se questa donna sapesse in che casino si è cacciato..

"Si mamma lo vado a cercare io sta tranquilla"

sospiro prima di riagganciare, sbircio quei due in salotto se gli dicissi dove sto andando e soprattutto da chi mi incatenerebbe al tavolo piuttosto. Dopo qualche conflitto con la mia coscenza decido di passare dal retro, prendendo la strada per il centro della cittá, mi ritrovo di fronte ad un palazzo dismesso, so giá dove andare, faccio due piani di scale per poi arrivare difronte alla porta 14b. Busso forte tre volte aspettando una risposta, un brivido mi percorre la schiena quando sento la sua voce..

"S..sono Sami"

un Dastin barcollante mi apre la porta squadrandomi dalla testa ai piedi.

"Cosa ce'?"

dice mentre mi invita ad entrare, l'aria è quasi irrespirabile,il fumo galleggia nell'aria a causa delle finestre chiuse, a terra cé qualunque cosa, ci sono altre persone ma si sono spostati nella cucina mentre mio fratello si siede su una lurida poltrona ..

"Mamma chiede di te"

dico osservando le ferite causate da Sam la sera prima..continuo a guardarlo con disgusto quando lo vedo sistemare una pistola nel cassetto, si accende una sigaretta facendo un tiro buttando la testa all'indetro per poi emettere una nuvola di fumo dalla bocca, e tornare a guardarmi.

"Dille che sono da amici e che torno stasera, ora sono occupato"

indicando gli altri nella cucina.

"Capisco-dico ironica-..se avessi la decenza di chiamarla ogni tanto non romperebbe il cazzo a me per venire a cercarti!"

stringe i pugni tanto da farsi diventare le nocche bianche poi si alza poi mi spinge al muro prendendo il mio viso tra le mani

"Non ti permetto di rivolgerti cosi a me! ora va a casa e riferisci ció che ti ho detto!Prima che mi incazzi sul serio Sami..e sai che succede quando mi arrabbio"

un altro brivido percorre tutto il mio corpo lo spingo via con tutta la forza che ho, prima di sbattere la porta uscendo da quello schifo di posto, corro fino ad uscire inspiro profondamente l'aria mi lascio cadere su una panchina lasciando che le lacrime scendano libere, mi metto le mani nei capelli come sono arrivata fino a questo punto..dove cazzo è finito colui che mi svegliava la mattina con il solletico, che mi coccolava tutta la notte se stavo male, che rideva per ogni cosa che mi portava sempre i cookies i miei preferiti, che mi accarezzava i capelli per calmarmi.. forse non lo conoscevo cosi bene come credevo.

Eravamo qualcosa di bello che si è trasformato nel mio incubo, da quando ha cominciato a frequentare le persone sbagliate ha scelto di sbagliare ha scelto di commettere reati, di maneggiare armi senza aver paura di usarle, di usare la forza al posto delle parole..ed aveva cominciato a puntare le sue pistole anche contro di me ero diventata il suo "corriere" dovevo trasportare tutto ció che mi chiedeva perché "La tua faccia da angioletto non insospettirebbe nessuno" diceva ogni volta.

Sam sapeva tutto ed è per questo che lui e Dustin erano arrivati alle mani non poche volte, Sam si fermava solo perchè ero io a chiederglielo..non riuscivo ad odiarlo nella mia mente era ancora vivo il ricordo di ciò che era..

Sentii un forte ringhio provenire dietro di me, mi volto trovandomi un Sam fuori di se continua a ringhiarmi con i suoi occhi pieni di rabbia.

"Sei impazzita per caso!Non mi hai detto nulla, perchè perdo ancora tempo con te! Sei solo una ragazzina.."

Thomas è al suo fianco e cerca di calmarlo inutilmente, guardo Sam

"E allora vattene!Cosa sei venuto a fare! Sarai anche un capo ma non il mio!"

gli grido per poi cominciare a camminare nella direzione opposta, in un secondo è di fronte a me, mi guarda serio osservando il segno lasciato dalla mano di Dustin, comincia a respirare in modo irregolare i suoi occhi diventano gialli e le vene del suo collo diventano evidenti, tira un pugno al muro vicino lasciando un enorme foro.

"Dovrebbe ringraziarti..perchè è solo per te che non c'era lui a posto di quel muro."

mi dice digrignando i denti per poi stringermi forte ed in quel momento capisco che è l'unico posto in cui vorrei essere in questo momento.

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Capitolo 4
*** Incontri ***


Siamo in macchina da un po, Sam non ha piú detto una parola, l'unico che tenta di rendere il tragitto meno arido è Thomas ottenendo solo mugolii per risposta, dal ragazzo dai capelli corvini che mi lancia sguardi di fuoco dallo specchietto.

Lasciamo Thomas a casa sua e continuiamo il viaggio fino a quando la macchina si ferma, apre lo sportello scendendo dalla vettura per poi voltarsi verso di me.

"Hai intenzione di rimanere qui dentro?"

annuisco, e lui scuote la testa in segno di resa

"fa come ti pare, come fai sempre d'altronde.."

è cosi bravo a fare queste odiose frecciatine, lo osservo mentre si allontana. Dopo poco decido di entrare in casa pronta ad affrontarlo, mi dirigo in casa, Anna non cè, salgo le scale ritrovandomi di fronte alla sua stanza sospiro pesantemente mi sento come una lepre che entra nella tana del lupo, ed il lupo in questione è incazzato nero. Apro la porta cercandolo con lo sguardo finchè non lo vedo è seduto sul ripiano di fronte alla finestra, so che mi ha sentito giá nel momento in cui sono scesa dall'auto, continuo ad osservarlo ha indosso solo i suoi jeans i miei occhi scorrono sulle sue enormi spalle esamino ogni suo centrimetro di pelle finchè non decide di parlare

"Hai intenzione di rimanere li tutto il pomeriggio?"

dice, finalmente voltandosi ed è quando il mio sguardo incontra il suo che una vocina nella mia testa mi dice " che la guerra abbia inizio", decido di sedermi sul letto senza rispondere alla sua retorica domanda.

"Credo di doverti delle scuse"

dico mordendomi forte il labbro.

"Quello che davvero mi chiedo è perchè tu ti ostini a recuperare l'irrecuperabile"

"È mio fratello..ecco perchè"

una risata amara sfugge dalla sua bocca mentre porta le mani alla testa scuotendola energicamente.

"Io non ce la faccio piú!"

urla alzandosi cominciando a girovagare per la stanza

"È un pazzo che insegue la morte ogni volta che esce di casa, solo che usa te come scudo"

mi guarda serio e mi mordo il labbro cosí forte da sentire il sapore del mio stesso sangue.

"Questo non è un gioco Sami, devi lasciarlo marcire e quando sará nel fondo del suo abisso voltati e lascia che si autodistrugga è una sua scelta non sei costretta a sprofondare con lui.."

si posiziona proprio di fronte a me poggiando la sua fronte su la mia

"Ti prego.."

la sua voce esce come un sussurro, alzo lo sguardo scontrandomi con i suoi occhi e quasi ci sprofondo in quel verde..poggio la mia mano sul suo collo lasciandola scivolare sul suo petto, lo sento sussultare, poggio il mio viso nell'incavo del suo collo è cosi caldo..mi avvicino al suo orecchio..

"Lo faró"

lo sento tirare un sospiro di sollievo. Mi prende la mano stendendomi sul letto per poi mettersi accanto a me, si avvicina finchè i nostri corpi non aderiscono perfettamente mentre nascondo il mio viso nuovamente nell'incavo del suo collo..mi addormento con il suo odore di vaniglia ad inebriarmi.

Sbatto le palpebre piú volte prima di svegliarmi completamente, notando che Sam non è vicino a me, mi guardo attorno, forse sará di sotto cosí decido di scendere a controllare, è al telefono mi fermo su le ultime scale ad origliare, ma lo vedo subito irrigidirsi chiudendo la chiamata

"Non è carino ascoltare le conversazioni altrui"

maledetto udito da lupo dico tra me e me per poi andare verso di lui

"Mi sono svegliata e non trovandoti sono scesa di sotto tutto qua"

dico cercando di discolparmi. È pensieroso..mi avvicino ancora

"Che succede?"

nessuna risposta

"Sam"

cerco di richiamare la sua attenzione

"Mh.."

si volta finalmente a guardarmi

"Ho detto..che ti succede?"

"Nulla di importante"

"Cazzate, si vede lontano un miglio che cè qualcosa che non va"

"Non sono comunque affari tuoi, questioni da alpha"

dice dirigendosi in cucina "Hai fame?"

alzo un sopracciglio incrociando le braccia

"Non cercare di cambiare discorso."

Alza gli occhi al cielo per poi spostarsi di nuovo in salotto

"Ricordi l'altra sera quando ho trovato quel ragazzo che ci spiava?"

annuisco

"Abbiamo fatto delle ricerce e sembra che un branco si sia accampato appena fuori dalla cittá"

sospira per poi continuare a parlare

"Fa parte di quel branco, sono giorni che li osserviamo non sembra vogliano attaccarci..il loro alpha vuole incontrarmi stasera"

analizzo tutte le informazioni, era stato proprio quel lupo a dirgli che era lui il loro obbiettivo e ora voleva gettarsi nelle loro braccia?

"Sei completamente impazzito!Non ti lascio andare da nessuna parte, non è certo un incontro amichevole in un bar!"

"So badare a me stesso e ho dei doveri da rispettare"

"Vengo con te"

spalanca gli occhi dalla sorpresa

"Quella impazzita sei tu se pensi che ti porteró in mezzo a quei lupi!"

"Va bene..ma perfavore fa attenzione"

lo vedo rilassarsi per poi annuire

"Visto che dobbiamo andare a prendere tua madre alla stazione, mi accompagneresti in cittá? Devo prendere delle cose"

"Va bene"

..

Vedo la macchina di Sam allontanarsi, prendo subito il telefono cercando il numero di Thomas

"Tommy devi farmi un enorme favore"

lo sento mugugnare

"Non si prospetta nulla di buono immagino.."

"Esatto, ci stai o no?"

"ok ok !"

"Stasera quando Sam andrá all'incontro mi porterai da lui"

"Sei impazzita!"

"Sono serissima, ho bisogno del tuo aiuto non posso lasciare che vada da solo"

"Sami..io non.."

"Lo so che devi seguire i suoi ordini ma stavolta non sa cosa sta facendo"

"D'accordo, ma se le cose si mettono male tu va via e basta, al resto ci penso io..promettimelo"

"D'accordo"

replico io.

Sam passa a riprendermi, per tutto il viaggio parlo con Anna cercando di evitarlo mi conosce fin troppo bene si accorgerebbe che sto escogitando qualcosa alle sue spalle, finalmente arriviamo a casa e corro a chiudermi in doccia, per tutto il resto della sera cerco di evitare i suoi sguardi. Si fa notte, mi trovo in camera sua mentre lo vedo prepararsi sono cosí agitata che continuo a muovere la gamba nervosamente picchiettando il piede sul pavimento.

"Sami andrá tutto bene, saró qui prima che tu te ne accorga"

mi bacia la fronte prima di scendere di sotto, mi affaccio alla finestra guardo l'enorme lupo grigio sparire nel buio. Dopo poco scendo di sotto uscendo di casa cominciando a chiamare Thomas, che vedo poco dopo uscire dalla boscaglia.

Ci dirigiamo con cautela verso il luogo dell'incontro

"fermiamoci qui o avvertiranno la nostra presenza"

sposto alcune foglie per avere una migliore visuale, cè un accampamento con alcune tende ed un grande fuoco, du figure attirano la mia attenzione. Sam ancora nelle sue sembianze di lupo, e proprio di fronte a lui un enorme lupo nero, si osservano, si studiano, nessuno dei due fa una mossa.

"Stanno parlando"

guardo Thomas che osserva la scena con molta attenzione, solo lui puó capirli ma dal loro sguardo non sembra che le cose stiano andando bene..ad avvalorare la mia tesi Sam si lancia sul lupo cominciano a mordersi e a ringhiare, rivolgo il mio sguardo a Thomas che rimane fermo dove la prende tutta questa calma in un momento simile.. I due lupi prendono le loro sembianze umane, la mia mascella quasi cade a terra per la sorpresa..quei due sono due gocce d'acqua. Analizzo la figura dell'uomo quegli occhi..hanno qualcosa di fin troppo familiare..sono come quelli di Sam

"È suo padre"

dice Thomas incredulo quanto me.

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Capitolo 5
*** Il Mezzolupo ***


Sam ringhia mentre stringe i pugni tanto da far diventare le nocche completamente bianche, le vene del suo collo pulsano convulsamente,è pronto ad attaccarlo da un momento all'altro..non cè nulla per cui provi tanto risentimento e odio; come per quell'uomo che l'ha abbandonato a se stesso, ma ancora di piú perchè gli ha trasmesso il sangue di lupo.

"Vedo con piacere che sei un Alpha, proprio come me"

dice Dylan accennando una risata

"Senza troppi giri di parole inutili, dimmi cosa vuoi"

"Non abbracci il tuo vecchio padre?"

dice mentre lo guarda sorridendo ancora, sono sicura che stia cercando di provocarlo fino all'estremo

"Tu non sei nulla, se non una delle creauture piú marce su questa terra, ti ho fatto una domanda ed esigo una risposta non farmi perdere tempo!"

i suoi occhi sono di un giallo intenso riesco a vederli fin da qui, i suoi artigli sono spuntati, ma nonostante tutto riesce ancora a controllarsi mentre osserva suo padre che è in piena sembianza umana ed emana una piena calma.

"Non cè bisogno di agitarsi Sam credimi, è da tanto che ti osservo..so ogni cosa di te figlio mio forse piú di quanto tu creda"

avanza verso Sam con una lentezza straziante mentre riprende il discorso

"Ero li quella sera quando le tue ossa hanno cominciato a spezzarsi ne sentivo il rumore, quando hanno preso un altra forma, mentre il pelo si impadroniva della tua pelle,quando le tue urla erano cosi strazianti.. e quando finalmente ti ho visto sfinito ma ancora in piedi mentre il sangue scendeva lungo tutto il tuo corpo ma tu eri ancora in piedi senza esitazione; fidati di quello che dico..ho visto cosi tanti lupi cadere su loro stessi allo stremo delle forze senza piú riuscire a muovere una sola zampa, ma tu non mostravi nessun emozione eri li che osservavi la luna senza esitazioni ed è in quel preciso istante che ho capito che saresti stato un degno Maxwell..peccato che tu sia mezzo umano"

dice disgustato

"Ti è piaciuto lo spettacolo vero? immagino che tu abbia provato un senso di piena soddisfazione vedendomi diventare un mostro proprio come te"

Ora è Sam che si avvicina Dylan che rimane ancora una volta impassibile.

"Ti ho dato un dono, ti ho dato la possibilitá di essere una creatura superiore..potresti avere tutto ció che vuoi, ma immagino che la tua stupida parte umana te lo impedisca o sbaglio?Eppure sono certo che tu la senta..quella voce cosí insistente che ha voglia di massacrare di sentire l'odore ferreo del sangue, sei un predatore Sam so esattamente quanto ti dia adrenalina inseguire una preda ti ho osservato anche nella caccia, non vuoi solo nutrirti il tuo è un gioco sadico; ti piace dargli la possibilitá di scappare, ti piace prenderla in giro finchè non è confusa ed esausta ed è li che attacchi prima ferendola piú e piú volte squarciando le sue carni con le zanne e quando è in ginocchio e tu senti quella pienezza quel senso di superioritá su qell'inutile creatura che poni fine alla sua vita, non sei poi cosí diverso da me"

Sam comincia a ringhiare piu forte, mentre le sue zanne cominciano a farsi spazio nella sua bocca; è furioso, guardo Thomas che ora ha un'aria preoccupata, sappiamo entrambi che se perde il controllo sará quasi impossibile fermarlo; lo squarcio sul petto di Thomas ne è la prova.

"Ti ripeto che io e te siamo due cose totalmente differenti, perchè cazzo sei tornato figlio di puttana, dimmelo! Sono stufo delle tue storielle, se mi conosci cosi bene come dici sai anche perchè sono cosi temuto"

"In qualcosa hai ragione..nelle tue vene scorre sangue di umano ed è questo che ti rende schifosamente debole proprio come tua madre"

Ha trovato il tasto dolente, e ne è pienamente consapevole, ed è per questo che sorride soddisfatto. Sam ha giá completato la trasformazione e sta correndo verso il suo obbiettivo, che si trasforma a sua volta. I due lupi si mordono, ringhiano mentre profonde ferite si aprono sul loro corpo lasciando fuoriuscire sangue; Sam riesce a ferire Dylan affondando le zanne nel suo collo, sentiamo quest'utimo emettere un lamento, ma subito morde a sua volta Sam che indietreggia; i due lupi sono completamente ricoperti di sangue rosso e terra si osservano girando l'uno intorno all'altro aspettando il momento opportuno per attaccare, il primo a farlo è Dylan che riesce a ferire Sam ad una zampa che comincia a sanguinare copiosamente, ma non perde tempo e attacca subito l'altro atterrandolo e bloccandolo per poi mordergli il muso, e ancora lo azzanna sul petto e sul fianco, si sposta osservando il lupo nero agonizzante in terra, osservo l'enorme lupo grigio stremato ma pronto a sferrare il colpo decisivo, rimango con il fiato sospeso lo avevo visto altre volte mentre lottava..ma mai lo avevo visto cosí inferocito..ma non fa nulla semplicemente torna alla sua forma umana, e zoppicante si avvicina a Dylan

"Ringrazia la mia schifosa parte umana che mi ha impedito di porre fine alla tua inutile esistenza, e ora sparisci"

si volta cominciando ad allontanarsi

"È proprio questo che intendevo"

una lama trapassa il fianco i Sam che si accascia a terra, Dylan tornato nella sua forma umana osseva il figlio dall'alto

"Mai risparmiare un nemico,mi credevi cosi debole Sam? Sei piú stupido di quello che pensassi allora,la lama è imbevuta di veleno..prima ti sentirai dilaniare e poi bruciare come all'inferno"

sento un altro urlo provnire da Sam dopo che Dylan l'ha ferito ancora questa volta in pieno stomaco, affondando la lama mentre sorride compiaciuto

"Era una piccola prova..sai se l'avessi superata ti avrei permesso di venire con me ma evidentemente mi aspettavo un po troppo da un mezzo lupo"

Thomas nel frattempo si è trasformato e sta correndo dritto verso Dylan che si trasforma a sua volta e comincia una lotta tra i due, decido cosi di correre verso Sam, le mie mani scorrono sul suo corpo nervosamente, osservo le mie mani sporche del suo sangue e comincio a tremare e copiose lacrime scendono lungo le mie guance

"Sami..va via t..ti prego"

dice con voce tremante

"Andrá tutto bene, andrá tutto bene"

ripeto piú per cercare di calmarmi che esserne convinta. Cerco, inutilmente di fermare il sangue che sgorga dalle profonde ferite, mentre guardo i due lupi continuare ad azzannarsi, metto una mano nei suoi capelli accarezzandoli leggermente, ormai ho la vista completamente appanata dalle lacrime, decido di provare a trascinarlo via da qui percorrendo si e no pochi metri, ma continuo a tirare con tutte le mie forze finchè non riesco ad arrivare nel bosco lo adagio dietro degli arbusti. Thomas è a terra mentre quel megalomane di Dylan, torna nelle sue sembianze come nulla fosse

"Sam! Scappare è da codardi lo sai! Vieni qui e finiamo la nostra chiaccherata"

"Lasciami andare"

dice Sam guardandomi serio

"Non posso..ho bisogno di te"

dico con un filo di voce

"Lo ucciderá"

Thomas è ancora li steso a terra e non si muove

"Le ferite sono troppo profonde per rimarginarsi come dovrebbero, sarebbe un suicidio"

i licantropi hanno la capacitá di guarire piú velocemente ma in questo caso non come vorrei..

"Sami..non posso lasciarlo li al posto mio"

il sangue continua a scorrere incessantemente e io non so cosa fare

"Sami.."

richiama la mia attenzione, lo osservo..riesco solo a sporgermi verso di lui e premere le mie labbra su le sue.

Riesce appena a reggersi in piedi, ma cammina deciso verso Dylan

"Sei conciato male"

"Risparmiami le tue inutili parole e uccidimi, sei venuto per questo no?"

"Sai..saresti un ottimo lupo se rinunciassi alla tua parte umana, sono venuto qui per proporti di diventare ció che veramente dovresti essere"

prende il viso di sam tra le mani stringendo appena e questo gli ringhia senza peró riuscire a ribellarsi

"Mai"

gli risponde quest'ultimo prima che Dylan lo scaraventi a terra

"Bene, se questa è la tua scelta..ma quando avró finito credimi cambierai idea"

dice per poi fare cenno ai suoi lupi che fino ad allora erano rimasti in disparte, di seguirlo e lo vedo sparire con il suo "esercito" nel buio. Vado da Thomas e lo aiuto ad alzarsi una volta assicuratami che riuscisse a reggersi in piedi, vado ad aiutare Sam che ha perso i sensi

"Sam! Sam!"

urlo con tutto il fiato che ho, insieme a Thomas riusciamo a portarlo a casa, Anna dopo un attimo di panico riesce a farci posto sul tavolo della cucina, cominciamo a medicarlo con degli unguenti che Anna ha imparato a fare per curare le sue ferite, poi gli fa ingerire una piccola pianta

" Questo dovrebbe contrastare il veleno"

Sono passate ore ormai sono riuscita a calmare sua madre che ha pianto tutto il tempo povera donna, e con lei anche Thomas che è voluto restare ma ormai stremato si è addormentato sul divano, io sono in camera di Sam stesa accanto a lui, ascoltento il suo respiro e a pensare al terrore che ho provato, era come se mi avessero strappato il cuore dal petto, continuo ad osservarmi le mani nonostante io le abbia lavate piu volte la visione del suo sangue sulle mie mani continua a tormentarmi; spesso lo sento mugugnare nel sonno, e lo accarezzo leggermente quasi per paura du fargli male..

apre leggermente gli occhi e si volta a guardarmi

"Hey"

lo sento sussurrare, e al suono della sua voce non posso fare a meno di piangere come una bambina

"Lupetta, sta tranquilla sono qui"

usa il mio soprannome forse per calmarmi ma non ci riesce affatto; mi stringo a lui nascondendomi nell'incavo del suo collo,mi accarezza la testa

"Io ti avevo detto di non andare non mi ascolti mai! Mi sono sentita morire.."

"Lo so..ma sono qui è tutto ok, a proposito del.."

lo interrompo, so gia a cosa si riferisce e non sono preparata a dargli nessuna spiegazione, non abbiamo mai dovuto dare una definizione al nostro rapporto ma di sicuro l'amore non era nelle opzioni..eppure l'ho baciato, ne avevo bisogno, le sue labbra erano morbide e calde ed è stato come se un calore quasi insopportabile invadesse il mio corpo

"Sam io..non so come spiegarlo..mi dispiace"

perchè mi sto scusando? forse perchè la paura sta invadendo il mio corpo ancora..e stavolta è la paura di perderlo per questo mio errore, o forse paura di ammettere a me stessa che lo farei ancora. Immersa nei miei pensieri non mi accorgo che si è tirato leggermente su ed è a pochi centimetri dal mio viso e senza alcun preavviso le sue labbra si scontrano su le mie, cominciamo un bacio disperato, un bacio che giá sa di sbagliato, che peró è qulcosa di meraviglioso.

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Capitolo 6
*** Licantropo ***


Mi sveglio sbattendo piú volte gli occhi, che cercano, invano, di adattarsi alla luce che invade la stanza. Sento un forte calore avvolgermi, mi basta voltarmi di poco per ritrovarmi Sam che dorme beato mentre mi stringe a se, il suo petto si alza e si abbassa in modo quasi ipnotico, mentre noto che le ferite hanno un aspetto decisamente meno orribile, mi fermo ad osservare le sue labbra ricordandomi il loro sapore su le mie, erano cosí morbide e avide; una cosa che dovrebbe farmi sentire cosí bene mi da la sensazione opposta, il mio stomaco aggrovigliato è un misto di ansia e rimorso. Decido di liberarmi dalla sua presa cercando di alzarmi senza svegliarlo, faccio passi quasi in punta di piedi finchè una voce mi fa sussultare

"Dove credi di andare?"

Se cè una cosa che odio profondamente è il suo udito da lupo! Non riesco a voltarmi, scontrarmi con il suo sguardo comporterebbe domande e le domande esigono risposte che non ho, prendo un grande respiro per poi voltarmi ed eccoli quei fottutissimi occhi verdi e castani insieme che mi osservano come lame affilate

"Sami..sto parlando con te"

lo sento ringhiare leggermente, non sopporta quando faccio finta di nulla

"Andavo a fare colazione"

mi scruta con insistenza, forse spera che sia io ad affrontare per prima l'argomento, ah povero illuso sono cosi nervosa che mi lancerei dalla finestra se servisse a sorvolare la questione.

"Mi do una sistemata e scendo di sotto con te"

non ci penso proprio! appena si volta per alzarsi sono giá fuggita alla velocitá della luce, scendo di sotto ritrovandomi Thomas che sta cucinando, e dall'odore, qualunque cosa sia deve essere ottima.

"Buongiorno Sami"

dice per poi voltarsi verso di me e sorridermi, indossa una canottiere nera e dei pantaloncini del medesimo colore, le sue ferite sono quasi svanite, mentre punta i suoi occhi color miele su di me con aria preoccupata

"Come sta Sam?"

"Molto meglio..grazie"

ci voltiamo all'unisimo verso colui che ha appena parlato, mentre scende le ultime scale aggrappandosi allo scorrimano arrivando proprio di fronte a noi, non degna Thomas di uno sguardo mentre me ne rivolge uno infuocato, ma non dice una parola.

"Ho preparato i pancake, ne volete ?"

"No..sono troppo di cattivo umore per mangiare ma ti ringrazio"

dice Sam mentre lo vedo dirigersi in camera di Anna

"Sami.."

"Che c'è!"

"Che gli hai fatto?"

"E cosa diavolo ti fa pensare che io sia la causa!"

"Perchè ti guardava come guarda me quando salto gli allenamenti"

"ahh! voi lupi mi avete stufato!"

dico uscendo di casa sedendomi sul porticato in legno, l'aria mi solletica il viso mentre sospiro pesantemente, l'odore di terra bagnata invade le mie narici mentre osservo il cielo coperto da nuvole nere, anche il cielo sembra rappresentare il mio umore.

"Lupetta..vuoi evitarmi all'infinito?"

un piccolo brivido percorre tutta la mia schiena, cosa pensavo? di poter scappere da lui per il resto della mia vita..Sam si siede accanto a me accendendosi una sigaretta e inspirando profondamente per poi guardarmi

"Sono pessima.."

"Ti sei giá pentita non è vero?"

dice abbassando lo sguardo sul terriccio bagnato.

"Non è quello è che..è complicato ci siamo lasciati trasportare dal momento, insomma tu eri ferito gravemente e io ero cosi preoccupata da non riuscire a ragionare"

"Quindi..mi stai dicendo che il tuo è stato un gesto involontario? un po come uno starnuto giusto?"

scuote la testa mentre lancia il mozzicone nel bosco

"Sei stata chiarissima"

si alza rientrando in casa, sbattendo la porta d'ingresso. Sono una perfetta idiota, riesco sempre a complicare le cose con lui, ma sono fatta cosí quando cè un problema io fuggo non riesco e forse non voglio affrontarlo, lui al contrario ha sempre avuto bisogno di conferme, sa sempre cosa dire e nel migliore dei modi, in me invece domina l'incertezza piú assoluta. A passi lenti mi reco in cittá i negozi sono affolatissimi, entro in libreria sicura di trovare un po di tranquillitá, ma appena entro il best seller del momento è proprio "Il ritorno del licantropo", non so se trovare tutto questo divertente o imprecare all'istante. Inspiro l'aria per poi rigettarla fuori cercando di calmarmi mentre mi addentro tra gli scaffali cominciando a sfogliare qualche libro di Romanzo generale.

"Non ti piace il ritorno del licantropo?"

"direi di no"

rispondo senza alzare lo sguardo dalla mia lettura, fin troppo interessante per stare ad ascoltare chiunque mi abbia appena rivolto parola.

"A tutte le ragazze piace il licantropo sanguinario e belloccio"

sanguinario forse si..belloccio, bhe dipende dai punti di vista.

"Al momento sono iterdetta sull'argomento, posso sapere perchè me lo chiedi?"

dico alzando lo sguardo notando solo ora che si tratta di un ragazzo, non è molto alto è ben piazzato non come Sam ma ottimamente per un umano, i suoi capelli sono castani con piccoli riflessi biondi, i suoi occhi sono azzurri, direi quasi grigi.

"Perchè sono andate tutte li saltellando per la felicitá, mentre tu ti sei diretta qui senza batter ciglio"

dice ridendo, e involontariamente mi volto osservando come quel libro vada a ruba, se vedessere un vero licantropo ricoperto di sangue con le enormi zanne mentre ringhia feroce non credo sarebbero piú cosí entusiasti.

"Forse perchè non credo a quelle stupide storielle, la realtá è ben diversa da come viene descritta dai libri"

"E cosa te ne fa essere cosí certa? Hai visto e avuto una chiaccherata con un licantropo ultimamente?"

e mentre lui scoppia a ridere io sussulto mordendomi la lingua, magari è la volta buona che me la stacco e sto zitta!

"Comunque perdonami non mi sono ancora presentato, piacere sono Alex, e tu simpatica donzella?"

"Sono Sami"

dico stringendo la sua mano.

"Sei da sola o sei con il tuo ragazzo?"

"Tipica tattica per scoprire se ho il ragazzo?"

"E ce l'hai?"

e subito penso al bacio tra me e Sam e tutta la penosa situazione annessa, ottimo modo per distrarmi.

"Tecnicamente no"

"Quindi non credo ci siano problemi se ti invitassi a prendere un frullato?"

"Direi di no"

poso il libro nel suo scaffale per poi seguirlo, ci vogliono almeno 5 minuti per arrivare, "Milky" è l'insegna che ci troviamo di fronte, mi invita ad entrare, il locale anche se molto affollato è decisamente accogliente con le sue pareti color pesca, e le tovaglie a scacchi, mi soffermo ad osservare l'espositore che si protende per tutta la sala.

"Sono un infintá di gusti"

"Sono perfettamente d'accordo con te, ma se non ti dispiace potrei consigliarti il mio mix preferito"

"Stupiscimi"

dico per poi sedermi ad uno dei tavolini, rimandendo ad osservalo mentre ride, per poi voltarsi e parlare con la commessa che gli prepara due frullati secondo le sue disposizioni, sembra un bambino mentre indica una miriade di gusti, ed eccolo che mi raggiunge stringendo i due bicchieri stracolmi che terminano con un abbondante spruzzata di panna.

"Posso sapere cosa cè qui dentro?"

"Assaggialo e poi forse ti riveleró gli ingredienti segreti"

dice incrociando le braccia aspettando una mia mossa, porto la cannuccia su le mie labbra per poi lasciare che una piccola quantitá passi dalla cannuccia alla mia bocca, e rimango piacevolmente stupida dal dolce sapore.

"Allora?"

"Sono sicura ci sia la cannella"

rispondo osservando la sua espressione stupita dalla mia affermazione, credo di averci preso con la cannela.

"Precisamente Latte, cannela, vaniglia e menta"

"Mi piace"

sorride per poi cominciare anche lui a bere il suo. Mentre io mi volto verso la vetrata alla mia destra per osservare la strada, ma individuo qualcuno di fin troppo familiare che cerca, inutilmente, di nascondersi dietro un secchione dell'immondizia.

"Puoi scusarmi solo un attimo?"

Alex annuisce, e io esco dirigendomi verso quell'idiota di Thomas che cerca ancora di nascondersi, forse si crede un camaleonte o qualcosa del genere!

"Cosa diavolo ci fai qui !?"

"Ero nei dintorni e ti ho vista per cui volevo venire a salutarti"

"Mi credi stupida!"

dico per poi prenderlo per i capelli

"Dimmi che non è come penso!"

"Aia! Ci ho messo un ora per sistemarli Sami!"

"Giuro che te li strappo dal primo all'ultimo se non parli"

"Sam mi ha chiesto di tenerti d'occhio"

lascio la presa dai capelli di Thomas, la rabbia si impossessa del mio corpo vorrei tanto gonfiarlo come un pallone questo coglione, ma preferisco tenere le energie per l'altro. Torno dentro il locale, e noto che Alex mi osserva preoccupato

"Alex mi dispiace sei stato dolcissimo ma ora devo proprio andare, cè una questione urgente che devo risolvere"

"E scommetto che c'entra lui?"

"È un amico di mio fratello, mi ha detto che deve parlarmi"

"Posso almeno lasciarti il mio numero? magari per organizzare qualcos'altro senza intoppi"

dice, e noto che il sorriso che aveva prima si è spento, lasciando spazio ad un espressione delusa, gli porgo il mio telefono, scrive, per poi ridarmelo.

"Mi dispiace te lo giuro"

"Sami non importa davvero, a patto che ti farai perdonare"

"Si puó fare"

e finalmente mi sorride, esco dal locale, infuriata piú che mai. Thomas mi ha accompagnata con la sua auto da Sam, anche se è piuttosto nervoso, non dice una parola, arriviamo alla radura dove il branco si riunisce, ed esco dall'auto puntando dritta verso gli enormi lupi che si stanno allenando combattendo tra di loro

"Dov'è Sam!"

Elis mi indica un punto non tanto lontano in mezzo al bosco e senza degnarla di uno sguardo mi addentro nel punto da lei indicato. Continuo a ripetere un buon discorso da dirgli ma quando lo vedo va tutto a puttane.

"Cosa vuoi?"

dice ringhiando, e io senza dargli ascolto arrivata a pochi centrimetri da lui, colpisco la sua guancia con tutta la rabbia che ho frenato fino ad ora.

"Vattene"

"No!"

"Ho detto vattene! Sami non farmi incazzare piú di quanto io non lo sia giá..potrei sbranarti in mezzo secondo"

e i suoi occhi gialli mi osservano come il peggiore dei nemici.

"Non lo faresti mai"

"Sono un licantropo, sento e tue vene pompare sangue fin da qui e credimi sono assai invitanti"

"Dopo che ti avró parlato me ne andró su questo puoi starne certo"

"Io non voglio ascoltare le tue inutili parole"

"Sai qual è la cosa piú ridicola di tutta questa storia? Il fatto che io ti abbia permesso di giocare con me, io sono Samuel Maxwell l'Alpha piú potente di tutta la Svizzera e mi sono fatto trattare come un inutile giocattolino da un umana persa nei suoi stupidi dolci ricordi di qualcuno che la maltratta ogni giorno ma ne continua essere devota come uno schifoso gattino, e poi quanto poco ti ci è voluto a trovare un altro pupazzo con cui giocare?, sei solo un inutile ragazzina, tornatene dal tuo nuovo giocattolo umano e sparisci dalla mia vista!"

"So che non sei tu a dire queste cose.."

"E invece sono io! Apri gli occhi e smettila di fare la ragazzina che vive nelle favole, è questa la realtá, guardami!"

le sue zanne si sono fatte spazio nella sua bocca, cosí come gli artigli mentre continua a guardarmi e a ringhiare.

"Ti chiedo solo di nasconderlo bene il tuo giocattolo, perchè se lo trovo per primo ti assicuro che preferirá non essere mai nato, dopotutto un inutile essere in meno non è un enorme danno"

"Sembri Dylan.."

dico in un sussuro, ed è in quel momento che i suoi occhi ritornano quelli di sempre mentre ritira le zanne, sentirsi dire di sembrare ció che maggiormente odia ha funzionato..anche se nelle sue taglienti parole ho davvero visto la parte presa da suo padre prendere possesso.

"Vattene Sami perfavore.."

mi osserva mentre i suoi occhi si fanno rossi e lucidi, vorrebbe piangere anche se sta cercando di trattenersi con tutte le sue forze, ed è quello che vorrei fare anche io, mi avvicino lentamente a lui allungando una mano verso di lui per cercare di confortarlo ma riesco solo a sentire un dolore lancinante che mi costringe a ritiare il braccio ora segnato da profonde ferite lasciate da i suoi artigli da cui gocciola il mio stesso sangue, il suo sguardo è impassibile mentre io indietreggio, e per la prima volta ho davvero paura di Samuel Maxwell.

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