Song-Fiction

di Maika Kamiya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hurts ***
Capitolo 2: *** Youth ***
Capitolo 3: *** Smiling Down ***
Capitolo 4: *** Warrior ***



Capitolo 1
*** Hurts ***


Hurts by Mika

Il vociare in continuo mutamento, assordante, famelico.
Parole piene di veleno che si addentano alla pelle e traforano la carne.
Sono infime, capaci di dissanguarti, lasciano zampillare il sangue sulle pareti come prova, forse come pegno, del loro potere, del loro agire.
Ridono di te, dei tuoi sentimenti, delle tue ambizioni e non se ne vergognano.
Perché mai dovresti morire per loro?
Ingurgiti offese, mastichi frasi a cui vorresti dar voce, ma che trattieni in gola.
 
How do we end up like this, under a burning sky?
 
Sistemi la manica della giacca di jeans mentre ti affretti ad uscire. Assesti il cuore meglio che puoi, cerchi di raddrizzarlo.
Provi a dargli nuovamente vita respirando aria pulita, ossigeno appena nato, ma che brucia e ti infuoca i polmoni. Ossigeno che da amico e cibo per il tuo corpo, diventa nemico, subdolo, capace di farti male al solo ispirare.
Tradimento è la sentenza.
Rimani in bilico, storto.
Un cuore ammaccato è impossibile da riparare: è quello che vorresti dirti.
Un cuore lacerato è impossibile da restaurare: è quello che vorresti sentirti dire.
 
Some things are better unsaid, it's easier to lie
 
Le parole sono carogne. Coltivano sogni, li nutrono e in agguato rimangono ad osservarli. Li incitano a crescere, li osannano in una vanagloria e poi, all’improvviso, li sbranano.
Le parole si saziano di promesse mai mantenute.
Le parole brindano alle tue ferite e festeggiano con calici colmi di lacrime salate che hai versato cullato dalla note, coperto dal buio di una stanza soffocante.
 
I'm pulling but my heart is on the wire
 
Chiudi la porta e barrichi il cuore.
Lasci i ricordi, li intrappoli nei muri sperando che possano sorreggerne il peso del futuro.
Dici addio ai baci, ai tocchi vellutati dati e ricevuti nelle sere di primavera dove il freddo inizia a scemare e il sole si fa spazio tra le fessure del nero inverno.
Abbandoni le speranze e vorresti seminare odio.
Rantoli, scavi nella terra cruda.
Fai spazio alla sepoltura del tuo corpo?
Tenti di diseppellire i sentimenti?
 
Don't need a thousand guards to lock me in
Doesn't take a fool to start a fire
 
Scavi ancora.
Scontri contro i sassi, inglobi il terriccio sotto le unghie eppure continui a scavare.
 
A solitary spark and wars begin
 
Perché amare fa così male?
Formuli risposte sgravi, le alleggerisci sperando che possano accontentarti, ma sono troppo pesanti, troppo piene di peccato per poterlo fare.
Affondano nella terra che quest’ultima incorpora a fatica ed è per questo che scavi senza sosta, senza ritegno.
Non ti interessa la sacralità del gesto, non ti importa se il terreno in cui stai anabissando le dita con tanta voracità appartiene ad altri.
Semplicemente non gliene dai peso e continui a vangare con mani e grinta.
 
Say it's only words
And that it will get easier with time
Nothing's only words
That's how hearts gets hurt
 
Perché fermarsi a un colpo ben assestato quando potresti spezzare le ossa, bearti del loro scricchiolio e gioire nel vederle cedere?
T’affretti a scendere i gradini, lo fai con rabbia, con viscerale furia come se calpestandoli potessi spregiare, umiliare il loro proprietario.
Li sporchi, li macchi, li annerisci con ira.
 
I can’t, I can’t, I can’t stop hearing
All the words we said
I can’t stop hearing
All the words you said
I can’t stop hearing
All the words you said
I can’t stop hearing words
 
Prosegui sulla tua strada senza voltarti, senza lanciare un ultimo sguardo.
Perché non pregare?
Perché non strisciare?
T’affatichi il braccio: le valigie pesano.
Non vuoi, non te la senti di fare più tragitti, di tornare per poi allontanarti ancora ed ancora.
 
 
That's how hearts get hurt
 
Perché non sei disposto a farlo?
Perché preferisci sforzarti?
Sai che non partiresti. Sei conscio delle tue debolezze e lui è la fenditura che squarcia il tuo animo, sempre più, sempre con maggior forza ed impeto.
Aggravi il corpo e fai tacere l’anima.
Non ti importa del dolore, non ti interessa: i suoi gesti hanno già premuto troppo su ferite mai ricucite tanto da arrivare al cuore riuscendo a stritolarlo senza dargli possibilità di scappare, senza vie di fuga e spazi protetti in cui nascondersi.
 
How did it all come to this?
 
Perché mai è capitato?
Silenzi trapelati che sono stati in grado d’insinuarsi tra i tocchi di un desiderio fugace, tra i fremiti sciolti dai primi raggi dell’estate.
Colati per colpa dell’afa.
Colati a causa degli sbagli commessi.
Com’è potuto succedere?
 
We started off as friends
It makes it easy to leave
If we're strangers by the end
 
Con un’ultima spinta sistemi la valigia nel cofano del taxi.
È poco voluminoso e claustrofobico; far combaciare l’ammontare dei piccoli furti di cui ti sei imbrattato e del quale ti sei riappropriato richiede tempo ed abilità.
Hanno faticato ad entrare. Hanno provato a resistere sotto i tuoi scossoni, ma alla fine hanno dovuto crollare.
Troppo orgogliosi per spezzarsi, forse troppo importanti per andare a pezzi.
Respiri affannosamente non per lo sforzo che t’ha richiesto il gesto, ma per quello che ti trattiene dal rimuginare sulle tue azioni future.
 
I'm pulling but my heart is on the wire
Don't need a thousand guards to lock me in
Doesn't take a fool to start a fire
Solitary spark and wars begin
 
Vorresti girarti.
Vorresti immaginare che lui sia lì, alto e snello ad osservarti poggiato sullo stipite della porta.
Vorresti le sue suppliche, le richieste che ti implorano di non partire, di non lasciarlo.
 
Say it’s only words
And that  twill get easier with time
Nothing’s only words
That’s how hearts gets hurt
 
Nulla di questo avviene.
Non c’è nessuno pronto a scongiurare l’avvenire.
Sali in macchina e sfiati gorgoglii delusi contro un vetro appannato che ringrazi concedendoli d’essere l’appoggio della tua fatica.
 
I can't, I can't, I can't stop hearing
All the words we said
I can't stop hearing
All the words we said
I can't stop hearing
All the words we said
 
T’addossi alla portiera, t’allunghi sul sedile freddo e gelido.
Menzioni in un dialogo muto le brucianti stagioni che hanno accompagnato, anche se brevemente, i periodi di sole e le ore di notti insonni che t’hanno infiammato l’anima e il sesso.
Perché le stelle non hanno vegliato su di voi?
 
I can't stop hearing words
That's how hearts get hurt
 
Imputi le colpe al cielo.
Una per ogni stella presente nella volta sconfinata che ti sovrasta e subito comprendi l’enorme sbaglio che, inconsciamente, hai commesso.
Brillano in modo stomachevole. Sfolgorano le pinete che ti circondano mentre tu rimani nell’abitacolo tetro cercando di ripararti con lamiere gelide ed inumane, esibendole come scudo.
 
You say it's only words
And that it will get easier with time
Nothing's only words
That's how hearts get hurt
 
Sfavillano e sono devastanti. Accecano gli occhi e raccontano verità volutamente oppresse.
Perché l’amore fa tanto male?
Non riesci, ancora, a darti una risposta.
Forse mai te la darai.
Forse non ne esiste una.
Il conducente entra nell’abitacolo e l’autovettura parte.
Il motore s’accende con uno schioppetto vitale, al contrario del tuo umore che vacilla e, denso, s’adagia al fondo di un mare in tempesta.
Il motore s’accende e borbotta, al posto tuo, di contrasti che aggrovigliano il tuo stomaco e sotterrano la bile. Esprimi a loro la tua gratitudine: meglio un mal di testa capace di tormentarti che sporcarsi di vomito e sogni che mai si realizzeranno insieme.
 
You say it's only words
It doesn't matter if they're yours or mine
Nothing's only words
That's how hearts get hurt
 
Sfrecci tra i viali accovacciati ai lati e che t’osservano solitari. Sono pronti a giudicarti, si sentono degni di proferire la tua condanna.
Corri veloce, corri più che puoi per quello che al conducente è permesso.
Corri ed è tutto quello che t’interessa.
 
I can't, I can't, I can't stop hearing
All the words we said
I can't stop hearing
All the words we said
I can't stop hearing
All the words we said
 
Il tepore dell’autunno è passato ed è volato via. S’è allontanato seminando briciole di pane con le quali i roditori avari si sono saziati.
Ha sfiorato i visi, li ha cullati dopodiché ha lasciato il privilegio all’inverno di sfregiarli.
Il gelo della neve ha attecchito sui cuori così come sulle loro tombe, ha rivestito il mondo di una falsa coperta che invece di scaldarli li ha asfissiati.
Ha burlato l’amorevolezza degli abbracci e ha ghigliottinato il loro amore.
 
Let's stop using words
That's how hearts get hurt
 
Socchiudi la vista e rassereni il respiro.
Il freddo sarebbe durato quel tanto da dar tempo alle sue mani di riassestarsi dalle abrasioni dovute al continuo scavare. Gli avrebbe permesso di guarire la carne sbrandellata.
Trangugi un rantolo mesto di tristezza.
L’amore incide parole prive di voce di cui è impossibile liberarsi, bisogna, solo, farsene una ragione.
Occorre farle proprie ed esibirle fieri.
Accavalli le gambe e sorridi: le cicatrici inferte al cuore sono alfabeti sanguinanti, fermano il fiato, non imparano mai, ma in qualche modo ti rendono più forte.

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Capitolo 2
*** Youth ***


Youth by Troye Sivan

Allontanati dalle paure e avvicinati alle mie labbra.
Allontanati dagli attimi ornati dall’insicurezza e stringiti a me.
Allontanati dall’assordante schiamazzare che ci circonda e sussurrami parole contornare da miele e zucchero.
 
What if, what if we run away
What if, what if we left today
What if, we say goodbye to safe and sound
 
Concediti di respirare, di guardare.
Concediti di gridare, di provare.
Concediti di vivere, di sentire.
Concediti di amare.
What if, what if we're hard to find
What if, what if we lost our minds
What if, we looked and fall behind and then never found
 
Segui, impacciato, con l’indice l’intrigante disegno che percorre il bicchiere di carta che tieni in mano.
Forse è un fiore intento a nascondersi immergendosi nell’immenso sfondo color latte, forse sono solo linee che si rincorrono per tutta la circonferenza dell’oggetto; eleganti e raffinate intente a scambiarsi sguardi rivolti alla sola voglia d’acchiapparsi e fondersi in un unico segno senza più separazioni.
Ti lasci incantare dai loro colori delicati e al contempo così dinamici.
Oro rosa: candido, soffice scintillare che si attenua all’avvicinarsi della pelle capace di captare la sua forza facendola propria e colorandone il palmo di chiazze luminose ed armoniose.
Pervinca: aggraziato, tenue abisso che ti cattura e ti culla nel suo equilibrio fatto di luce e morbidezza.
Sorridi e porti il bicchiere alle labbra. È un gesto consolidato negli anni, irrobustito dalle continue serate trascorse in compagnia degli amici, della musica alta e dell’immancabile birra.
Sorridi e ne bevi un sorso.
Sorridi, alzi gli occhi e ti perdi nelle sue iridi.
 
And when the lights start flashing like a photobooth
And the stars exploding
We'll be fireproof
 
Concedimi di vivere tra le tue braccia.
Concedimi d’asciugare le mie lacrime, d’affossare il viso tra le tue felpe infeltrite così da poterle fare mie anche nella tristezza dei momenti più pungenti.
Concedimi il giorno così che il mondo possa invidiare la nostra felicità.
Concedimi la notte, che guardinga, ci permette d’assaporare le coperte sfatte che raccontano di noi.
Concedimi di toccarti, d’adularti l’animo con flebili sfioramenti ripercorribili alla vista della luna.
Concedimi di nascondermi tra le tue coste, vicino al cuore.
Concedimi di rassicurarti nelle notti di tempesta quando il mondo sembrerà crollare e la sicurezza vacillare.
Concedimi le tue carezze, che siano impronte poste con delicatezza o graffianti artigli bisognosi di possedere.
Concedimi di osservarti, di delineare i tuoi zigomi anche quando il buio dipinge la tua pelle e i miei occhi sono impossibilitati a scorgerne le pennellate.
Concedimi attimi lambiti di rose e sospiri spezzati, e io ti concederò parole soffocate e soffici nuvole in grado di nasconderci da occhiate indiscrete.
 
My youth, my youth is yours
Trippin' on skies, sippin' waterfalls
 
Ti osserva estasiato, intento a ballare e a perdersi nell’assordante gridare che le casse, poste ai lati della sala, rigettano.
Balla senza sosta.
Balla e si sente rinascere.
Sorridi e gli ammicchi un languido schioccare di lingua.
Saldi la presa attorno alla bevanda e rilassi i muscoli, indietreggi le spalle, inclini la testa e divarichi le lunghe gambe.
È un invito piacevole.
È un invito altrettanto malizioso.
My youth, my youth is yours
Runaway now and forevermore
 
S’avvicina strusciando su corpi accaldati e madidi di sudore. Si fa spazio, allarga la fiumana divincolandosi a fatica, a tratti, in tutto quel casino fatto di ragazzi e cocktail posti in equilibrio attorcigliati da mani poco curanti.
Si libera, finalmente, e ti raggiunge. In viso s’allarga un sorriso raggiante in grado d’eclissare le frenetiche luci che puntellano l’ammasso di persone da loro poco distanti.
Ghigna, professa frasi che non riesci a sentire; incuriosito cerchi di captare il labiale e ti fai avanti un poco col busto.
Sciocco. Ci sei cascato, era il suo intento.
Ridi e sorridi ancora perché è questa la tua condanna.
 
My youth, my youth is yours
A truth so loud you can't ignore
 
Fatti coraggio, un passo avanti e non voltarti indietro.
Addentrati nel cuore, percorri le arterie, divincolati dai legamenti, striscia tra le vene.
Inoltrati, inabissati e permettimi di cullarti.
My youth, my youth, my youth
My youth is yours
 
Ammicca beffardo, conscio d’essersi impossessato di quella piccola vittoria.
Poggia il ginocchio sul divanetto, in mezzo ai tuoi arti inferiori; non ti tocca, non ti sfiora.
È il tuo castigo.
Vuole giocare e stuzzicarti.
Vuoi giocare e ricambiare lo svago.
 
What if, what if we start to drive
What if, what if we close our eyes
What if, speeding through red lights into paradise
 
Rantoli un flebile borbottio. Il suo addome è all’altezza dei tuoi occhi, le tue spalle a quella dei suoi fianchi.
Dolce miseria è ciò che riempie il tuo bicchiere.
Ingoi i tuoi e i suoi peccati. Famelico divertimento fatto d’attenzioni, di gesti non proclamati, di parole morte in gola e sepolte nello sterno.
‘Cause we get no time for getting old
Before our bodies turn to stones
Cross your fingers, here we go
Oh, oh, oh
 
Concedimi le stelle perché saranno le sole ad illuminarci la via.
Concedimi d’aver fiducia, e se mai vorrai tramortirmi mira bene e non sbagliare.
Concedimi di innaffiare le tue ferite, di concimarle con benevolenza.
Concedimi di sorvolare sulle tue lacune, perché l’imperfezione è ciò che rende strabiliante l’essere umano.
Concedimi il tempo di medicarti, di fasciare le lacerazioni dovute alla solitudine che attanaglia l’animo nelle grigie giornate dell’inverno.
Concedimi di fortificare le tue ossa correndo tra i campi in calore dovuti alle giornate d’estate.
Concedimi d’essere il tuo conforto quando la primavera fuggirà dalle finestre e lascerà trapelare l’autunno fatto di colori sgargianti e foglie secche.
Concedimi di conoscere le tue angosce così da poterle acquietare, così da farle sprofondare nella coltre densa degli abissi di mere rimembranze.
Concedimi il cielo e la sicurezza di poterlo trovare anche quando la nebbia lo coprirà.
Concedimi il tuo appoggio perché da solo non posso farcela; è Atlas a reggere il mondo, lascia a lui l’incarico di sopportarne il peso. Abbracciami ed io farò altrettanto.
 
And when the lights are flashing like a photobooth
And the stars exploding
We'll be fireproof
 
Abbassa il busto e svincola le tue dita dalla presa salda sulla bevanda. La porta alla bocca e ne assapora il contenuto per poi leccarsi le labbra con fare soddisfacente.
Diavolo tentatore, si ciba di voluttà e frenesia e tu sei il suo pasto preferito.
Vuoi essere divorato?
Acconsenti ai suoi canini d’assaggiare la tua soffice pelle, di mordicchiarti il collo lasciando evidenti segni di un atto pressoché cannibale.
Afferri i suoi fianchi e cingi la sua vita guidandolo a sedersi sulle tue gambe dove si posiziona senza pudore e vergogna.
 
My youth, my youth is yours
Trippin' on skies, sippin' waterfalls
My youth, my youth is yours
Runaway now and forevermore
My youth, my youth is yours
A truth so loud you can't ignore
 
Diavolo tentatore, indisciplinato e senza freni, ama prendersi gioco dei sentimenti, li stritola e si crogiola nel vederli sanguinare.
Si sporge e ti bacia, insemina di scintille il tuo ventre e non se ne bada.
Passa i suoi palmi sul tuo viso, ne rincorre i lineamenti, li colma con attenzione e li fa suoi.
My youth, my youth, my youth
My youth is yours
My youth is yours
My youth, my youth is yours
 
Strofina il naso, ti solletica con le ciglia ed inumidisce le tue labbra con la sua lingua.
Si burla di te ed un gioco a cui non c’è fine.
Vuoi fermarti proprio ora?
Fai aderire il tuo petto al suo, le sue gambe divaricate fasciano il tuo bacino e nessuno intorno che vi osserva.
Tutti troppo intenti a bere. Tutti troppo intenti a perdersi nella frenesia che l’alcool scatena per non accorgersi delle loro silhouette che si scambiano effusioni, che si colorano dei toni della passione e degli echeggi di sospiri frenetici.
Tasti i muscoli della sua schiena, afferri le sue ciocche e non gli permetti di scappare.
Vuoi ricordare i minuti, i secondi.
Vuoi imperniare i tuoi vestiti, la tua stessa pelle del suo sapore.
Vuoi averlo, semplicemente vuoi farlo tuo.
Trippin' on skies, sippin' waterfalls
My youth, my youth is yours
Runaway now and forevermore
My youth, my youth is yours
 
Concediti d’amarti.
Concedimi d’amarti perché il mondo può precipitare da un momento all’altro e gli attimi sono coltelli capaci di trafiggere. Fallo in fretta, fallo in silenzio, ma ti prego: fallo.
A truth so loud you can't ignore
My youth, my youth, my youth
My youth is yours
Oh, oh, oh


Ti concedo il mio cuore. Adornalo di cure perché è facile da spezzare.
Non è una domanda e nemmeno una promessa.
Ti concedo il mio cuore e queste saranno le uniche parole che interrerò nel profondo dell’animo, che non enuncerò perché il terrore di vederle evaporare, dissolversi a contatto con l’aria, è troppo grande, è troppo doloroso da poterlo contenere tra ossa e carne.
 
My youth is yours
Oh, oh, oh
My youth is yours
 
Ti concedo il mio cuore, ti prego abbine riguardo. Nascondilo dalle intemperie e dagli avari sognatori perché i desideri sono smaniosi d’illudere.
Ti concedo il mio cuore: è tuo perché di mio non è rimasto nient’altro che già non hai posseduto.  

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Capitolo 3
*** Smiling Down ***


Smiling Down by One Ok Rock

E il cuore crolla, rantola a terra rovinosamente. L’impatto che lo coglie, è per lui troppo cruento: lo devasta.
Inesorabile, inafferrabile è il sole che torna a brillare sopra i monti e le nuvole stesse.
Il giorno non si cura delle perdite, dei pianti amari e delle grida rauche che infiammano la gola, semplicemente il frastuono assordante dell’angoscia umana non scorge in lui nessuna curiosità.
Impietosa è la notte ed atroce è il dolore che pare cullarti nelle sue ore fatte buio e silenzio. Inganna la mente, concede attimi ricolmi di ricordi e baci che mai più proverai ancora.
 
You flew away
Before I could say
Taken away before your time
Up into the clouds
 
Quanto è tirannica la vita…
Si gloria dei tepori che può concedere, dei gigli nascenti sulle alture delle colline.
Paiono un dono, i Lilium, miracoli cresciuti fra le intemperie, capaci d’attecchire in un terreno instabile, privo di fertilità.
Si vanta della sua bontà, dell’amorevolezza che sboccia nei petti umani.
Si decanta a madre perché genera a insemina i grembi che daranno luce ai pellegrini del futuro.
Si osanna a padre perché esordisce saggezza e protezione, difende i propri figli e li accoglie una volta venuti meno della loro linfa vitale.
Perché sei così dolce e temibile, vita?
Sei nettare e veleno.
Non ti basta mettere al mondo il frutto della tua benevolenza?
Non ti basta nutrirlo dai tuoi seni e vederlo crescere?
Caparbia, indomita… inclemente.
 
So I let go of the belief of ever being able to see you again
No matter how many nights come to pass, us meeting is impossible
 
Oh vita, così infima ed ingannevole…
Strappi, sradichi le radici che tu stessa hai piantato.
Rapisci i sorrisi formatisi sui volti irradiati dai raggi del mattino, li incateni in prigioni dove i topi rosicchiano le loro ultime speranze. Animali da compagnia in un lugubre posto senza via d’uscita.
 
Now you’re gone
You left your song
 
Respiri cenere che incendia i polmoni, innesca scintille che fanno dolere le coste e che bruciano lo sterno.
Il tormento s’annida sotto le scapole, punge le vertebre.
Perché fa così male?
Male tanto da non respirare.
Male da non aver più lacrime.
Talmente male da non poter vivere.
 
What can I do with this pain?
What sort of song do I sing to myself?
 
Cammini desolato, senza più una fine, senza un reale motivo.
Ti lasci sbandierare, tela bianca senza più colore, senza più anima. Alla deriva, sormontato da onde più forti, più imponenti di quanto tu sia mai stato. Sono insormontabili e tu troppo piccolo, gracile… fragile.
Come resistere alla loro forza?
Come affrontarle?
 
I hope you’re smiling down
Now you’re gone
You’re really gone
 
E ti lasci andare.
E ti lasci annegare.
E ti lasci cullare nella loro stretta asfissiante.
Ci sarà mai una fine al pianto?
 
Since our set paths
Are already diverging
Face the truth
I will just sing for you
 
Le ossa scricchiolano, i movimenti affaticano il corpo, i muscoli s’atrofizzano.
Cos’è che ti sorregge?
Cos’è che ti terrà in piedi?
Mugugni, porti le mani alla bocca e ci aliti sopra; perché ti preoccupi tanto?
Non è meglio congelare?
Non è meglio abbandonare?
Rilasci calore, la pelle si riscalda e le dita, anche se a fatica, riprendono a muoversi. Bruciano al contatto con il freddo pungente dei primi giorni di Febbraio, brucia anche il petto, ma non puoi far nulla per alleviare il suo avvampare.
Forse era meglio non provare.
Forse era meglio non amare…
Forse…
 
It always happens without warning
After everything has suddenly been taken from us
Tears of sadness stream down
 
Buonanotte e sogni d’oro.
Irradia i desideri di una notte troppo scura.
Riparami dalle stelle perché se non sei tu ad illuminarmi allora è meglio vivere in una fitta coltre senza spirargli.
Passerà…
Si andrà avanti.
Quando?
Come?
Nel frattempo?
Tra la perdita e l’accettazione c’è un intervallo troppo profondo e disperato.
È un intervallo privo di speranza dove gli arti, insanguinati, s’aggrappano ai ricordi, si cingono al futuro che lacera la pelle.
L’arresa pare un premio ambito.
Sarebbe meglio inseguirla?
Sarebbe meglio bagnarsi nel suo dolce stillare?
 
Time just left you behind
And I don’t know why
How can I accept
Something I don’t understand?
 
Singhiozzi senza vergogna.
Il silenzio, troppo amaro, accresce e innaffia i respiri spezzati.
Nefasta è la vita e il potere degli uomini risiede solo nella loro volontà d’azione. Una disattenzione non voluta, non presa in considerazione e il corpo a terra della persona a te più cara senza più vita.
Più concentrazione e meno negligenza; avresti dovuto stargli appresso, curarlo, guidarlo.
Non si dice sempre così?
Avrei dovuto…
Avrei potuto…
Eppure le vita scappa, che siano mani salde o mani incerte essa fugge e non c’è modo d’incarcerarla.
Sorridi, bevi lacrime amare, ingoi i rimorsi. Cibati della tua stessa tristezza, nutriti d’infelicità e fai dello sconforto la tua casa perché quello che viene perso lo si può ritrovare solo negli incubi e nelle illusioni.
Preparati ad abbandonare i sorrisi, non per sempre, ma per un periodo che s’attaccherà a te sussurrandoti parole di sconforto.
 
Now you’re gone
You left your song
What can I do with this pain?
What sort of song do I sing to myself?
 
Combatti e non arrenderti.
Combatti anche quando la voglia di vivere verrà meno.
Combatti e vieni a patto con la realtà.
Combatti perché soffrire è umano.
Combatti e non ti rattristare se dovrai fermarti per prendere fiato.
Combatti e non aver paura, avrai sempre tempo per medicarti i tagli e curarti le ferite.
Combatti perché gli altri non possono farlo al posto tuo.
 
I hope you’re smiling down
 
Sistemi la sciarpa pesante attorno al collo. Stai vagando… cammini in disequilibrio col mondo e con te stesso.
Soffermi lo sguardo sulla pineta, sul terriccio inumidito dalle gocce di pioggia che vanno man mano a cristallizzarsi.
Osservi l’orizzonte, la scogliera bagnata dalle onde del mare che s’infrangono come fossero burattini masochisti in cerca d’attenzioni.
 
Now you’re gone
You’re really gone
Since our set paths
Are already diverging
Face the truth
I will just sing for you
 
E non ti arrendere quando cadrà la neve.
E non ti arrendere anche se fuori il tempo continuerà a marciare incurante.
E non ti arrendere perché le rose vanno concimate con amorevolezza; è vero, pungono, ma sono meravigliose.
Il ricordo, l’amore è un’arma a doppio taglio, non ne uscirai mai integro.
Ne vale la pena?
Vale la pena soffrire, morire dentro, lacrimare e versare il proprio strazio su cuscini che saranno testimoni di solitudine e angoscia?
 
Now you’re gone
You left your song
What can I do with this pain?
What sort of song do I sing to myself?
 
Puoi dirlo con certezza?
Puoi affermarlo?
Sentiti in diritto di gridare.
Sentiti in diritto di riversare frasi di gentilezza miste ad attimi di rancore.
Sentiti in diritto di crollare, ma mai di farti sconfiggere.
La sofferenza va vissuta, lasciati plasmare, permettile di modellarti: ne uscirai più forte.
Ne uscirai difettoso, ma ne uscirai.
 
 
I hope you’re smiling down
Now you’re gone
You’re really gone
Since our set paths
Are already diverging
Face the truth

Non credi che la libertà sia dolorosa?
Non credi che la libertà sia dolorosa quanto lo siano le stesse catene che ti imprigionano?
Non credi che l’amore possa esserlo altrettanto, che possa intrappolarti?
Hai amato e continuerai a farlo.
L’amore non ha freni, è un fiume in piena e né argini e né cautele possono fermarlo. Ti inonda i polmoni e ti riempie lo stomaco perché l’amore è il cibo dell’anima.
Saziati dei suoi doni, fai di lui la tua preda.
Sii affamato.
Chiudi gli occhi, respira.
 
I will just sing for you
 
Buonanotte amore mio.
Buonanotte e sognami.
Buonanotte e non dimenticarmi.
Buonanotte e sii felice.

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Capitolo 4
*** Warrior ***


Warrior by Aurora

28 Ottobre 21:21
 
Le stelle non sono stufe di brillare per gli altri?
O forse, meschine, splendono solo per il proprio vanto?
 
Cadono, le foglie e si adagiano al terreno.
Cadono e lievi si stendono sulla superficie dell’acqua. Troppo leggere per affondare e troppo impure, cariche di morte, per contaminare l’elemento stesso che personifica la nascita.
Dalla finestra le guardi scivolare senza vita, inermi in balia del vento secco; e come loro ti lasci andare sul divano.
Saranno tristi a staccarsi senza più possibilità di ritorno?
Porti le dita alla maglia leggera e la sistemi quel giusto per ripararti meglio.
Non è il momento per avvolgersi in una sciarpa, non è il momento per coprire la voce.
 
I fall asleep in my own tears
I cry for the world, for everyone
And I build a boat to float in
 
Imbarazzato arrossisci e lo guardi.
Una lunga barba brizzolata, i capelli dello stesso colore e degli occhi troppo vispi.
Fiordaliso, nemmeno la fine d’Ottobre è capace di nuocerti?
La finta corona che porti in testa t’appesantisce i pensieri, li offusca.
Finge anche se brilla ed è fatta d’oro.
Finge anche se in passato ha acclamato e festeggiato i grandi imperatori.
È una ghirlanda di ferrame che attorciglia la mente ed è capace di ferire il cuore.
Lo osservi e ti soffermi sulla sua tunica bianca, immacolata e fittizia al contempo, distogli l’attenzione quando i suoi occhi si depositano sulla tua figura.
Prendi aria, allarghi i polmoni ed espiri.
T’appresti a sistemarti la toga rossa che fascia la tua spalla sinistra, percorrendo la schiena e il busto fino ai fianchi dove è stretta da un leggero cinturino.
Passano minuti interminabili eppure rimani fermo, immobile anche quando le persone a te vicine si alzano per spostarsi in cucina portando avanti la loro discussione.
Sollevi il viso e finisci in trappola.
Adagi il tuo pensiero sulle sue labbra e vibri ogni qualvolta sbuffa. È in questi momenti che bisogna parlare?
Non si può, semplicemente tacere ed, alla deriva, lasciarsi trasportare dai soffi che emana la sua bocca fatta di lamponi e troppe spine?
 
I'm floating away
 
Rantoli un borbottio che muore al contatto con il disinteresse che la notte pare offrirvi.
T’infili a fatica nella stretta finestrella e con altrettanto sforzo atterri sul pavimento cercando di non sembrare troppo goffo ed insicuro dei tuoi stessi passi.
Fiordaliso, dov’è la chioma fatta di grano che ti circonda?
Ti liberi dalla rossa toga e lui fa lo stesso con la finta capigliatura.
Ride e tu sorridi di rimando.
Ti senti insicuro… è imbarazzo quella forza pressante che t’attorciglia lo stomaco?
È vergogna il rossore che imporpora le tue guance e che secca la tua gola?
Ti parla e tu lo ascolti.
Si prende gioco di te, beffardo, e tu glielo concedi.
È una caccia spietata, quella che state portando avanti, dove le armi più pericolose sono quelle pressoché inesistenti; sono respiri affilati capaci d’insediarsi nei polmoni, sono sguardi avvincenti in grado di ammutolire i comandi del corpo stesso.
Vorresti avvinghiarti a lui, tastare la sua pelle, assaggiarne la sua morbidezza e vedere se ai tuoi morsi corrisponderanno borbottii di dolore o rantolii di piacere.
Inclini il viso e ti soffermi sulle piastrelle candide del bordo piscina.
Ti sprona, lo afferri e lo spingi. Errore di calco: ti trascina con sé.
 
I can't recall last time I opened my eyes to see the world as beautiful
 
Siamo a casa.
Sott’acqua siamo morti.
Sott’acqua non possiamo respirare.
Sott’acqua non c’è nessuno che ci conosca.
Dov’è che cadono le foglie nei mesi dove il caldo emigra e i colori appassiscono?
Perché sott’acqua abbiamo la forza di rinascere.
 
And I built a cage to hide in
I'm hiding, I'm trying to battle the night.
 
S’avvicina e le sue mani t’arpionano il collo senza esitazioni.
Ti dibatti quel poco per liberartene, è davvero quello che vuoi?
E il tutto succede con la stessa facilità e la stessa velocità dell’acqua che danza e che cinge i vostri corpi. Ingloba le vostre spalle e fascia le lunghe gambe che scalpitano per tenersi a galla.
T’aggrappi a lui, arpioni le sue carni e permetti alla tua mente, al tuo cuore di naufragare in balia delle stelle.
Brillate, sfavillate più che potete, e se non v’è consentito… infrangete le leggi celesti perché l’uomo ha così bisogno del vostro baluginare.
Labbra su labbra. Mani che accarezzano dita e si lasciano trasportare dalla passione.
Tempo fermati, non è un comando, ma la richiesta di due umili ragazzi che hanno appena scovato la tana dove risiede l’amore.
 
Let love conquer your mind
Warrior, warrior
 
Inverno
22 Febbraio 21:21
 
T’acquatti nell’ombra, vero, desolata tristezza?
Corri in aiuto o arrivi per soffocare?
 
A volte la vita riserva delle difficoltà.
C’è chi riesce a superarle senza grosse problematiche e chi, diversamente, c’inciampa e rimettersi in piedi diventa sempre più complicato.
La vita non è facile d’affrontare…
C’è chi lo fa aggrappato alla persona tanto amata e c’è chi, al contrario, si erge viandante su mari di nebbia sconsolati.
Non t’abbandonare perché non sei solo.
Tu non sei solo.
Le parole sono scrigni preziosi che contengono tesori inestimabili: i sentimenti.
Toccami l’anima e sfiorami il cuore.
E tu lo fai, cedi alle sue preghiere. Allenti la presa perché alle parole non bisogna aggrapparsi, tagliano e sono generatrici di ferite da cui è impossibile guarire.
Diffida da loro e dai loro tranelli, possiedono troppe sfaccettature e poche troppe certezze.
Prenditi cura di loro, innaffiale e coprile di riguardi.
Lingua d’argento è il loro Dio. Ingannatore norreno che fa del fuoco la sua dimora.
 
Just reach out for the light
Warrior, warrior
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
 
Cibati di sapienza e di amorevolezza perché gli attimi sfuggono e quando lo fanno è per sempre.
Sistemi meglio le coperte sulle sue spalle, hai paura che possa prendere freddo, o forse, solamente hai la necessità di sentirlo al sicuro.
La neve s’adagia piano sul davanzale della finestra e nel corso delle ore oscura le fessure delle persiane che s’erano date per vinte, ma al dolore non c’è superstite.
La notte scende e con essa il freddo; il bianco ricopre la città, gli alberi e si scioglie in mare.
Sposti il braccio destro e lo sistemi attorno ai suoi capelli arruffati.
Ora illuminati dai tenui bagliori delle fessure ancora libere: blu ceruleo è il colore che si deposita sulle ciocche bionde.
Ora schiariti dalla spia della sveglia: ciliegia è la tonalità che si forma dall’incontro della tenue luce e quello del colorito dei suoi boccoli adagiati sul cuscino.
 
Warrior, warrior
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior of love.
 
Si rotola su se stesso. Dorme e non pare curarsi di null’altro che i propri sogni.
Ti discosti quel poco per controllare il telefono che hai dimenticato sbadato sul comodino.
Qualche ringraziamento, tanta ammirazione e una frase di conforto.
I suoi genitori sanno che è da te, certe volte il bisogno di avvertirli viene meno: già ne sono consci.
Soffochi una risatina.
Ah, è tutto così scontato?
L’amore che prova è tanto palese?
Eppure non te ne accorgi, non riesci a percepirlo chiaramente perché la tua mente è un cielo ovattato senza fondo né pareti.
È un mare di sensazioni, dove, una volta immersi, non si può più uscire; ti cattura, ti culla e il suo tocco è troppo ipnotico per potersene sbarazzare.
Mugugna, porta due dita al viso e si gratta una tempia; emani uno sbuffo divertito.
Sbatte le palpebre e le lunghe ciglia, brune all’ombra della notte e dei vostri corpi, creano disegni fatti di linee nere sull’alto dei suoi zigomi.
Apre gli occhi e lo osservi. Lo scruti e studi il suo animo.
 
I stand behind the wall of people and thoughts, mind controlling
And I hold a sword to guide me
 
Smetterai mai di soffermarti sul candore delle sue guance?
Lucri preghiere e ci guadagni in desideri poco casti.
Gli chiedi se è sveglio, sciocca domanda retorica, ma l’amore è anche questo.
L’amore è balordo, stolto alcune volte.
L’amore è credulone… si fa raggirare, ma quando se ne accorge il suo rammarico non basta ed è la vendetta che sopraggiunge: dolceamara lama.
Ti chiede che ore siano, bofonchi qualche lamentela e lanci un’occhiata alla sveglia: è notte, tarda serata, e questo basta.
È notte ed il giorno può aspettare ad innalzarsi.
È notte ed è un perfetto pretesto per nascondersi tra le sue braccia.
 
I'm fighting my way.
 
Ispiri il suo profumo: è forte e stuzzicante.
Prepotente infossi il viso nell’incavo del suo collo, smorzi il suo respiro tanto che deve scostarsi un poco per riprendere una boccata d’aria.
Ridete e sorridete ancora.
Quanto è bello amare?
Quanto è bello farsi amare?
È doloroso, oh sì, è anche doloroso.
Fa sprofondare la sua mano destra tra i tuoi capelli, ne accarezza i boccoli ribelli e t’avvicina a sé.
Le dita scorrono tra le ciocche e premono sul cranio quel tanto che basta per dirigere il tuo volto vicino al suo viso.
Sei in trappola.
La libertà è un concetto ingannatore.
Sei in trappola e va bene così perché non c’è posto più sicuro se non al suo fianco.
 
I can't recall last time I opened my eyes to see the world as beautiful
And I built a cage to hide in
 
Primavera
18 Maggio 21:21
 
Sogneremo ancora?
Abbiamo mai smesso di farlo?
 
Ti siedi sul divanetto in ecopelle nera. Sorseggi la birra che hai in mano e guardi dritto di fronte a te, e sorridi.
Sta ballando, si muove a ritmo di musica.
È allegro, il suo viso irradia luce, e quando lo pensi non puoi far meno di darti dello stupido.: che commento scontato il tuo.
Borbotti qualcosa a fiori di labbra, la musica sovrasta le voci e i commenti poco articolati della gente che s’ammassa poco davanti a te per colpa delle continue bevande finite.
Lui ti scruta, guardingo.
Sei andato troppo oltre, ti sei addossato sulle ginocchia, hai aspettato e hai compreso d’aver bisogno d’amore, del suo amore e hai pregato.
Non è una dipendenza, non è egoismo, ma è necessità primaria che ogni essere, nel suo piccolo, ha urgenza.
Sì, è un’urgenza. Ami per sentirti vivo, ami per far sentire vivo qualcun altro.
Sei perso fra i tuoi ricordi, le tue rimembranze fatte di paura e giudizi e non te ne accorgi, non ti accorgi della sua figura che, silenziosa, avanza verso di te.
Quando lo noti è troppo tardi, afferra la tua birra e la porta alle sue labbra traendone un profondo e lungo sorso e finendotela tutta.
 
I'm hiding, I'm trying to battle the night.
 
L’amore è anche questo, o forse, principalmente questo: amarsi.
L’uomo è una creatura egoista e tale rimane. È interessato solo ad amare se stesso ed a proteggere i proprio bisogni.
Ma quando il suo interesse devia; è lì, in quel preciso istante che qualcosa si incrina: comprende di non essere il solo.
Qual è allora la sua decisione?
Metti in quella persona qualcosa di te, così sarà naturare amarlo con la stessa intensità con cui ti ami.
Un ragionamento complicato?
L’amore non è mai facile, spesso è impossibile da concepire.
 
 
Let love conquer your mind
Warrior, warrior
Just reach out for the light
Warrior, warrior
 
Riprendi in mano la lattina, la osservi guardingo sperando in un rimasuglio e nello stesso momento in cui ti rassegni uno sciabordio cattura la tua attenzione.
Un ultimo sorso rimasto sul fondo fatto di latta e premure costanti, anche se spesso impercettibili.
Se non sai amarti, non saprai amare.
Ti perdi in un’espressione colma di felicità, poggi la bevanda per terra, in assenza di secondi appigli, vicino al divanetto.
Lo inviti a sedersi, ma non pare concordare. Sbuffi e lui ti risponde imitandoti a braccia conserte.
È un bambino quando vuole, un po’ come te, forse un poco meno.
S’avvicina quel tanto da prendere in mano il tuo cuore e depositare un bacio sulla tua spina dorsale.
Siamo anime che hanno perso il controllo, dove andremo d’ora in poi?
Dove depositeremo i nostri corpi troppo pesanti per toccare il cielo?
 
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior of love!
 
Sfiora il tuo naso con il suo, le sue ciglia disegnano percorsi sulle tue guance per depositarsi sulle tue labbra.
Si ferma quel poco da infastidirti, e lo sa. Eccome se lo sa.
Prende un respiro profondo, riempie i polmoni e si distacca.
Scoppia in una fragorosa risata, t’afferra i polsi e ti trascina in pista. Cerchi di resistere, invano, punti i piedi e lo minacci di non muoverti.
Aguzza la vista, si lecca le labbra e le sue mani passano dalle tue braccia alla tua vita.
Ti cinge stretto e non hai scampo.
Ti cinge quel tanto da farti lasciare la presa su ogni paura e su qualsiasi vergogna che prima tanto arpionavi ed ergevi come scudo.
Le tue gambe si fanno molli, arrendevoli. Lo segui ed emetti un sibilo di contrasto, ma lui non pare, o meglio non vuole, ascoltarti.
Forse non c’è nulla di male nel colorarsi delle luci della notte.
Forse non c’è nulla di male nel tingersi d’emozioni.
 
Underneath darkened sky
There's a light kept alive
 
Respira, permetti alla tua trachea di lasciar passare l’ossigeno.
Muoviti, concedi al tuo corpo di ballare, di articolare passi di danza avventati.
Allacci le dita dietro il suo collo, ricerchi dolci attenzioni che non tardano a cullarti.
Bacialo e bacialo ancora.
Ricoprimi d’ambrosia e immergimi nel fuoco così che io possa diventare ricordo immortale nel tuo animo.
Inonda le mie labbra d’idromele, sposa i miei peccati e conferiscimi la possibilità di festeggiare dall’inizio della rivoluzione della luna fino al suo termine.
E baciami, baciami ancora e non smettere.
 
Let love conquer your mind
 
Estate
19 Agosto 21:21
 
Le stelle cadenti sono nate per infrangersi?
E quando succede, fanno rumore?
 
Sbadigli, ti acquatti nell’angolo più buio del mezzo di trasporto credendolo anche il più fresco.
Il sole è appena tramontato ma in cielo i suoi soffusi colori ancora non vacillano.
Sbadigli ancora e sorseggi la bevanda fredda sperando di stare un poco meglio.
Cambi posizione, ti rilassi un poco e lasci penzolare le braccia sperando in un miglioramento, segno di disperazione per tutta quell’afa che t’appesantisce il corpo.
Indirizzi lo sguardo all’orologio che tieni al polso sinistro, questione di attimi interminabili.
Il tempo si ferma quando vuoi qualcosa, decide di fare qualche passo addietro e di non proseguire.
Lasci che la mente si perda nei ricordi accesi della sera precedente; si arresta sui mugugni soffiati fra le lenzuola e quelli pronunciati tra una spinta e un rincolpo.
Troppo caldo e le rimembranze vissute di certo non aiutano.
Troppo caldo e vorresti solamente essere a casa, nudo, sdraiato sulle sue gambe a leggere qualche buon libro.
Quando prometti qualcosa è buona cosa mantenerla, anche quando l’asfalto rovente pare cuocere la pelle.
Oslo non dovrebbe vantare un clima mite, almeno nei mesi dove il sole non vuol lasciare posto alla notte?
Sbuffi e finalmente raggiungi il posto dell’incontro prefissato.
 
Warrior, warrior
Just reach out for the light
Warrior, warrior
 
Il sole ha smesso di brillare, è una stella senza ritegno, va compreso; è una lotta la sua: contro le intemperie, le nuvole passeggere e la pioggia che senza riguardi distrugge il suo operato.
Sorridi, alzi il volto e scruti il vasto prato delineato ad est da una fitta boscaglia.
Lui è lì, seduto e divertito, intento ad osservare il riverbero della luce.
Si perde in poco, si perde in tutto ed a te piace il suo soffermarsi, il suo indugiare sulla realtà del creato.
È un qualcosa che ti ammalia e che non coincide col tuo carattere. Lui, invece, osserva e vede.
Vede il mondo per quello che è: un’accozzaglia rumorosa di colori ed emozioni.
Un po’ di spaventa, un po’ t’affascina.
Sosti lo sguardo sui suoi gesti, delicati, raffinati e pieni t’attenzione.
Raccontano di carezze, di rassicurazioni vellutate sbandierate tra una bevanda calda e dei biscotti un poco troppo burrosi.
Confessano di tocchi poco casti, capaci di lasciare impronte fin sotto la pelle: gesti in grado di catturarti e mai più lasciarti andare.
Le mani arpionano la terra grezza, le gambe si fanno forza e spingono e piano piano riescono ad espugnare sempre più appezzamenti terrieri, fino ad impadronirsi dell’intera landa: è un gioco spietato quello della conquista.
Zolle di terra e cunette ricoperte d’erba sono i filamenti di miosina e actina.
È la sconfitta del miocardio, troppo debole, le sue mura sono state sfondate, i suoi avvallamenti occupati.
Un muscolo che non ha più la padronanza di se stesso, si dive arrendere; sulla sua cima svetta la bandiera del nemico: è l’amore.
 
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior of love.
 
Trascorrono i minuti, corrono su sentieri sterrati che si rabbuiano sempre più.
Avete disteso sull’erba una coperta dai toni delicati, pastello ed avete festeggiato l’avvenire.
Hai aperto due bottiglie di birra e preparato i piatti ed avete parlato e mangiato un dolce contornato da fragole e troppa dolcezza, sapore di cioccolato e desiderio è quello che ormai profuma le vostre bocche.
Ed avete scambiato affermazioni, dubbi e sottigliezze, vessilli esibiti con gloria dalle persone che si amano.
Stiracchia le lunghe gambe e si incanta a scrutare il cielo, ormai s’è buio, ormai la notte ha dipinto la volta che vi sovrasta.
Svuoti lo stomaco, l’aria inizia a farsi meno pesante, meno cocente e ti posizioni al suo fianco, perché quello è il tuo posto, perché quello è il tuo mondo.
Sposta la spalla sinistra, facendola scivolare sotto di te, e ti circonda con il braccio collocando le sue dita sul tuo costato.
Di rimando pieghi il collo e accomodi la testa sul suo petto; ne senti il cuore, il suo battito regolare ed assopito, sereno.
Sistemi il cuscino portato da casa meglio che puoi, è un ripiano comodo; odora di voi, enuncia di notti insonni e mattine passate a coccolarsi.
Il buio cala e avvolge la tua patria.
Cala il brusio dei passanti e dei turisti
Cala lo scottante sole ed è la luna che fa capolino dagli alberi, rischiara con la sua grazia tutta la distesa d’erba, la illumina d’argento.
L’oro è un metallo troppo forte, afferma la sua potenza.
L’argento è più raffinato, decanta di antiche cortesie e di cavalieri ammantati dalle loro armature.
La notte è arrivata, risplende, e tutto tace, tranne i vostri cuori.
 
Warrior of love!
Warrior of love!
 
Ricerca le tua bocca con le sue labbra, ci giochi, lo fai attende e ricambi.
Lo abbracci ed imprimi il tuo profumo fin alle sue ossa, è la notte dove i desideri s’avverano se sai afferrarli, se sai scrutare la loro scia.
Vi rannicchiate assieme, vi scaldate adagiando le vostre carni una accanto all’altra ed indagate l’infinito nero.
Promesse scambiate, piani poco prevedibili ed altrettanti sicuramente fattibili: questa è la vostra vita, ora.
Alzi un braccio ed indichi il cielo.
È una coltre scura, densa, incrinata e puntellata da riverberi che possiedono l’energia di rasserenare le menti e le preoccupazioni.
Guarda le stelle, brillano e nessuno può fermarle.
Guardale e guardami, dissemina i terrori insiti nel mio animo, rincuora le mie guance se saranno solcate da lacrime salate e confortami, perché io farò lo stesso.
 
Oh, mondo, così distante eppure sei la crosta su cui i nostri piedi poggiano.
Sei sostegno, sei terreno solido.
Non ti senti solo così lontano dai tuoi simili?
Percorriamo le tue vene, scaviamo la tua carne e della tua polpa ne facciamo zona di conflitto e guerra.
Oh, mondo… sei il nostro tetto, il nostro pavimento e le nostre pareti.
Lasciami dormire all’ombra dei cipressi, ma per ora, consentimi di cantare nella notte ritornelli di miele e di aggradarla, avvolto dall suo manto vellutato, accompagnato dall’amore.

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