TALENTO

Judy abbandonò ogni resistenza, gli strinse le braccia intorno al collo, premendo ulteriormente le labbra sulle sue e il bacio divenne più appassionato

“Devi esserti esercitato parecchio”

disse piacevolmente sorpresa una volta terminato il contatto

Nick alzò un sopracciglio

“Niente affatto”

rispose

“Allora hai un talento naturale”

sorrise Judy strofinando il naso contro il suo

“Vedo che cominci ad approfittare del potere che eserciti su di me. Mi farai impazzire, lo sai vero? ”

mormorò imbarazzato, senza però smettere di stringerla a sé

“Se lo so? Sì, sì lo so”

SOLLETICO

“Non ci credo! Soffri il solletico Nick?!”

Judy rideva, a crepapelle, scostando con le zampe le lenzuola del suo piccolo letto

“Brava la mia carotina, hai vinto, ora smettila”

“Dai, non fare così Nick, torna qui”

Lui incrociò le braccia al petto dandole le spalle a pochi passi da lei

“Come hai fatto a scoprirlo, dannazione”

mormorò

“Nick?Torna qui”

Si voltò a guardarla

“La smetterai Judy? “

Le disse inclinando il capo avvicinandosi lentamente

“Sì, promesso, adesso però vieni qui”

Lo richiamò nuovamente con una vocina più... maliziosa

Nick si sdraiò accanto a lei, e ben presto Judy tornò tra le sue braccia, avvicinando il viso a quello della volpe

“Scusami”

disse, la voce che tremava appena di emozione

Nick annullò la breve distanza che li separava baciandola la trascinò sotto di lui

“Vediamo se riesci a farti perdonare, carotina”

LASCIARTI

“Dimmi perché?! Perché l'hai fatto?! Perché non mi hai permesso di aiutarti?! Di starti accanto?! Ti odio!”

Judy tremava, mentre nuove lacrime le rigavano il viso

“Judy, mi dispiace”

Nick era immobile di fronte a lei, lo sguardo incatenato al suo

“Sono stato un idiota a credere di potercela fare a starti lontano, mi dispiace, non immagini quanto”

ed era sincero, questo Judy lo sapeva, ma quell'improvvisa lontananza le aveva fatto troppo male. Scoprire poi che era andato via solo per proteggerla, perché preso di mira da uno di quei bastardi della malavita.

L'aveva ferita, fatta sentire così impotente

“Mi sei mancato, terribilmente, lo sai vero?”

sussurrò abbassando il viso, Nick la strinse piano a sé timoroso che lei si sottrasse a quel contatto

“Oh carotina, perdonami, avrei voluto spiegarti tutto ma non potevo rischiare che tu venissi coinvolta”

“L'hai fatto per proteggermi, ora lo so. Ma non hai pensato che se ti fosse successo qualcosa io...maledizione Nick! Cosa avrei fatto io senza di te?!”

La volpe la strinse più forte sollevandola, cullandola nel suo abbraccio.

Il dolore era ancora troppo forte per essere contrastato dalla ragione. Nick continuò a stringerla, ad accarezzarle dolcemente la schiena e le orecchie, a donarle qualche bacio sulla testolina grigia.

Non l'avrebbe più lasciata sola, cascasse il mondo Nick l'avrebbe per sempre tenuta stretta a sé.

ATTRAZIONE

“Quindi pensi che sia solo attrazione ciò che ci spinge a stare insieme?!”

Le chiese Nick continuando ad accarezzarle una guancia

“No! Assolutamente no”

“Spiegami”

Judy arrossì, tremando appena

“Quello che provo per te è molto più di questo, mi sono innamorata di te e l'ho fatto prima ancora di provare.....”

si interruppe imbarazzata abbassando lo sguardo, il cuore che batteva all'impazzata

Nick poggiò la fronte sulla sua

“Sei proprio una coniglietta ottusa, e analizzi troppo.”

fece un pausa donandole un piccolo, casto bacio sulle labbra

“Io ho trovato il coraggio, ora l'hai trovato anche tu. Scopriamo insieme cosa ci aspetta”

Judy gli strinse la zampa, specchiandosi in quegli occhi verdi che tanto amava

“D'accordo Nick”

sussurrò decisa

HO SONNO NICK

“NICK!”

“Carotina? Ma che ore sono?”

farfugliò disorientato, mettendosi seduto sul suo letto

“Credo le due o forse le tre del mattino”

“E perché sei già così agitata, carotina?”

mormorò Nick lasciandosi ricadere sul cuscino

“Mi hai lasciata dormire sul divano, Nicholas Wilde?!”

La volpe alzò la testa guardandola

Judy indossava una semplice t-shirt azzurra e dei pantaloncini bianchi, i pugni stretti piantati sui fianchi, gli occhi viola agitati puntanti sul suo muso

“Ti eri addormentata. Non volevo svegliarti. Credevo di essermi comportato bene...”

“Ma smettila! La prossima volta...”

“Ok, ho capito carotina. La prossima volta ti sveglierò. Adesso vieni a letto.”

disse interrompendola sollevando un braccio dalle lenzuola indicando poco dopo il posto libero al suo fianco. Con lentezza Judy appoggiò un ginocchio sul materasso, poi più sicura si infilò sotto le coperte

“Nick?”

lo chiamò nuovamente in un sussurro

“Dimmi”

mormorò in risposta lui aprendo piano gli occhi, e temette che il cuore le scoppiasse in petto quando vide il viso della coniglietta terribilmente vicino al suo.

Judy vi posò un piccolo bacio sulla punta del naso

“La prossima volta, voglio addormentarmi qui nel tuo letto, con te”

disse con sguardo deciso, Nick sorrise avvolgendo le braccia intorno al piccolo corpicino della partner attirandola contro di lui

“Ecco” disse “Va bene così?”

“Benissimo”

TI ADORO

Si chinò su di lei sfiorandole delicatamente le labbra, ancora arrossate dai suoi baci.

“Nick”

“Scusa, sei irresistibile per me carotina”

mormorò con trasporto

Le zampe intrecciate, la pelle che ancora bruciava al solo tocco. Sussurri, gemiti, risate. La nuova, fantastica sensazione che pian piano si faceva spazio nella mente di entrambi...di essere completi, appagati, semplicemente felici.

Nick proseguì, scendendo con le labbra dalla bocca alla gola di Judy, sentendola tremare sotto la sua presa forte e al tempo stesso gentile.

“D'ora in poi sappi che mi appartieni Judy. Sei mia e di nessun'altro”

La coniglietta nascose il viso sulla sua spalla

“Lo stesso vale per te, Nick” disse arrossendo “Non ho mai provato un sentimento simile, per nessuno, in tutta la mia vita. E mi fido di te con tutto il cuore...” proseguì con la voce ridotta ad un sussurro

“Anch'io ti adoro carotina.”

fu la risposta della volpe al suo fianco.

Judy si mosse quel tanto che bastava per incontrare nuovamente i suoi occhi, che brillavano d'un verde più intenso e che la stavano scrutando lentamente, rapiti dalla sua figura. Poi, con un piccolo scatto, Nick l'attirò su di sé baciandola nuovamente.

Judy le premette le piccole zampe sulla nuca, spingendolo ulteriormente contro di sé, si strinse a lui con tutte le sue forze.

In quel momento di assoluto piacere, in cui i baci si erano fatti più intensi e più caldi ,

Nick pensò a quanto sia stato magnifico averla incontrata, a quanto fosse fortunato.

“Ti adoro”

ribadì sorridendo

FIDUCIA

“Tieni, sono le chiavi di casa mia”

diretto e preciso, la voce vibrante e intensa

le consegnò quel mazzo di chiavi, lei le prese trattenendo a stento un brivido

“Oh Nick, io..”

“Qualcosa non va?”

“Niente, non so cosa dire. Solo grazie. Di me ti puoi fidare”

“Certo, questo lo so.”

disse scuotendo il capo, le accarezzò le spalle risalendo poi lentamente sul viso

“Non c'è bisogno che tu mi avverta prima. Sei sempre la benvenuta, anche solo per portarmi un qualche rapporto su un caso troppo complicato per te carotina”

Judy arrossì nonostante la battuta e alzando lo sguardo su di lui con gli occhi che brillavano di sincerità disse

“Grazie. Tranquillo, prometto di non invadere la tua privacy”

Nick si avvicinò ulteriormente a quelle parole, baciandole la punta del naso, sorridendo dell'espressione confusa della sua coniglietta

“Coniglietta ottusa, non capisci? Desidero esattamente il contrario”

CONCENTRAZIONE

Veloci e precise le zampine dell'agente Judy Hopps si apprestavano a terminare il rapporto a computer, ancora poche righe e quel caso sarebbe finito sulla scrivania del Capitano Bogo l'indomani, puntuale e completo.

“Carotina?”

“Non adesso Nick”

Il collega le si avvicinò, circondandole le spalle con una zampa

“Posso aiutarti?”

chiese prima di donarle un bacio sulla testolina grigia

“Nick”

sospirò Judy, senza staccare gli occhi dallo schermo

“Ho del lavoro da sbrigare”

Nick sbuffò sprofondando sulla sedia dietro di lei

“Non era mia intenzione farle perdere la concentrazione, agente Hopps”

“Certo”

Pochi istanti dopo e la piccola coniglietta avvertì nuovamente il tocco gentile delle zampe di lui sulle proprie spalle. Nick l'abbracciò stretta strofinando il naso contro il pelo morbido di lei ed ispirando a fondo il suo profumo

“Nick Wilde, Ti dichiaro in arresto”

sussurrò Judy tremando sotto la sua presa

“Davvero? Per cosa ?”

le accarezzò le orecchie scendendo con lentezza esasperante fino al mento, lo catturò con due dita facendole alzare il viso,

“Lo sai”

quasi gemette Judy, mentre la zampa di lui scivolava sul suo petto

“Dannata volpe seducente”

“Dai, vieni qui”

BUGIARDO ?

Lei era lì, in piedi davanti alla porta di casa sua

“Adesso basta Nick, smettiamola di prenderci in giro”

Sembrava furiosa e Nick poteva capirla poiché quello che provava lei, di riflesso lo provava anche lui

“Quanta rabbia per una tenera coniglietta”

“Non chiamarmi tenera”

“Perché sei qui?”

“Lo sai benissimo”

“Vero”

“Perché non puoi dirmi come stanno realmente le cose?!”

“Vuoi davvero che te lo dica?”

un passo avanti

“No. Non lo so”

un passo indietro, la sicurezza che l'animava cominciò a venir meno

“Tu hai paura Judy. Io no. So benissimo cosa sento, sono innamorato di te”

Il colpo che seguì quelle parole fu rapido ma non abbastanza

la zampina di Judy ancora a mezz'aria saldamente trattenuta da quella del predatore

ad un soffio dal suo viso

“Lasciami Nick! Sei solo un bugiardo!” gridò spingendolo senza convinzione, come prevedibile lui non lo fece, anzi la strinse ancora più forte contro di sé

“Quello che ti ho detto è vero”

“Bugiardo!”

gridò nuovamente la tenera coniglietta

Quella parola lo colpì duramente riportandolo con la mente al loro primo incontro, dove la sua la loro vita era cambiata per sempre

Judy continuò a colpirlo, Nick continuò a incassare senza ribattere, capiva che per lei era soltanto uno sfogo, che le serviva per fare chiarezza nella mente ma soprattutto nel suo cuore

“Io..io...”

“carotina..?”

Le accarezzò le orecchie con una zampa

“Io.. ti odio Nick Wilde”

La volpe le prese il mento tra pollice e indice e le sollevò il viso guardandola intensamente negli occhi

“Bugiarda”

sussurrò con un dolce sorriso divertito

Judy socchiuse gli occhi respirando piano, posò d'istinto la testa contro il busto di Nick stringendosi a lui

“E.. adesso? Che faremo?” chiese ansiosa

“Adesso mia piccola, bugiarda, tenera e..violenta coniglietta, mi prenderò cura di te”

Risero insieme stringendosi ancora più forte in quell'abbraccio

PERFETTA

“Non sei tenuta a essere perfetta, sai?”

Judy gli aveva lanciato uno sguardo confuso a quelle parole

“Cosa intendi dire con questo?”

Nick si era voltato verso di lei abbassandosi alla sua altezza

“Quello che ho detto carotina, non sei tenuta a ess....”

“Ti ho sentito benissimo e hai capito cosa intendessi dire, per cui rispondimi Nick”

Lui sospirò osservandola, coniglietta acuta

“Mi riferivo a quello che è successo oggi, hai commesso un errore, quel procione ci è scappato e da allora non fai che tormentarti per questo. Ma adesso basta carotina, rilassati.”

“Come puoi dirmi un cosa simile?!”

quasi urlò la coniglietta spalancando gli occhioni viola, ma durò solo un momento, il suo sguardo si fece nuovamente serio e determinato

“Non ho fatto il mio dovere! Se non fossero intervenuti gli agenti McHorn e Higgins...”

Si interruppe, lo sguardo determinato cominciò a vacillare e Judy non poté fare altro se non mordersi il labbro inferiore cercando di calmarsi.

Nick era rimasto immobile di fronte a lei

“Sei troppo dura con te stessa Judy”

riprese cauto avvicinandosi un poco posandole una zampa sulla spalla

“Non so dove tu prenda tutta quella forza di volontà e determinazione che ti spinge ad essere...perfetta, nel nostro lavoro o in altro. Forse hai un indole innata, oppure è stata qualche pressione dei tuoi genitori a risvegliare tutto questo in te. Non lo so, so solo che.. mi piace.” il cuore di Judy perse un battito, mentre lui le si avvicinò ulteriormente e con delicatezza le alzò il viso avvicinandolo al suo “ Quindi sciocchina... non sei tenuta ad essere perfetta, basta che tu sia te stessa. E....”

i loro nasi erano ad un passo dal toccarsi, Judy schiuse le labbra rilasciando un piccolo sospiro, la tensione accumulata e i pensieri che fino ad un momento prima l'avevano assalita le sembrarono tutto d'un tratto insignificanti.

Quel procione era finito in prigione, la giustizia aveva fatto il suo corso.

Alla fine i suoi sensi di colpa non sarebbero serviti a nulla.

“Mia” completò la frase Nick , lei sorrise afferrando con forza la cravatta dell'amico, come timorosa che lui potesse sfuggirle.

Nick la lasciò fare godendosi il suo sguardo caricarsi di aspettativa.

Un ultimo passo e un perfetto scontro di labbra li catturò entrambi.

un Lato debole

Per quanto sicuro di sé, sarcastico, seducente e furbo potesse apparire agli occhi di un qualunque mammifero di Zootropolis, Nick Wilde era molto più di questo

“Un giorno o l'altro finirai per farti licenziare Nick”

“Non preoccuparti per me carotina”

“Lo faccio invece”

“E non c'è bisogno”

“Dici? Il capo questa mattina era a dir poco furioso, per come gli hai risposto poi..”

“Bufalo muschiato mi attacca di proposito, sta cominciando a conoscermi, o meglio, conosce il mio lato aggressivo..per cui...” sospirò ficcando nervoso le zampe in tasca ed allontanandosi di qualche passo da lei

Judy lo guardò, si morse il labbro inferiore in cerca delle parole giuste, una volta trovate le sue lunghe orecchie scattarono verso l'alto e il suo volto si illuminò di un sorriso radioso. Lo rincorse fermandosi alle sue spalle

“Tutti conoscono questa parte di te, solo a me è concesso l'onore di vedere qualcosa di più ”

Nick si fermò voltandosi lentamente verso di lei

Judy gli sorrise arrossendo, ben conscia che lui abbia compreso benissimo le sue parole e il messaggio nascosto in esse. E di fatto venne abbracciata di slancio dalla sua volpe preferita

“Sei proprio una tenera coniglietta, Judy. ..grazie”

“Attento a farmi i complimenti Nicholas Wilde, rischi di rivelare un po' troppo il tuo lato debole”

mormorò lei chiudendo gli occhioni viola, strofinando il viso contro il cotone morbido della sua camicia e il battito profondo del suo cuore.

SOLO AMICI...?

part.1

“Non avresti dovuto farlo Nick”

Judy abbassò lo sguardo, la zampina ancora posata sulla ferita che la volpe portava alla spalla sinistra

“Ahi! Che male!”

si lamentò Nick incurvando le labbra in una smorfia di dolore

“Non fare il cucciolo Nicholas Wilde, e cerca di stare fermo”

impartì la coniglietta lanciandogli un'occhiata severa

“Sì beh, possiamo dire che questa volta me la sono cercata, avrei potuto far-”

“Sì certo, come no?! Avresti potuto evitare una simile discussione se solo avessi tenuto a freno quella tua linguaccia! Io so difendermi da sola Nick.” Si lasciò sfuggire un sospiro, muovendo nervosa le lunghe orecchie grigie e stringendo con maggiore intensità le bende “Scusami?Quello stava per....” si interruppe grattandosi la nuca con una zampa “Insomma Judy, quello ti ha afferrata, tirandoti a sé per un braccio e-”

“Non c'era bisogno che intervenissi.”

ribeccò prontamente lei ignorando le sue parole

“Io credo di sì!”

“Invece no! Era il mio compito. Quel giaguaro il mio sospettato”

“Nessun problema al riguardo carotina, ma era abbastanza ovvio come sarebbe andata a finire”

“Questo non spettava a te deciderlo”

Non sapeva neppure il perché avesse detto una frase simile, con un tono simile, che non avrebbe mai e poi mai usato contro di lui

Sì osservarono per lunghi istanti, scrutandosi seri negli occhi

Com'erano finiti a litigare?

Quella domanda assalì la mente della volpe

“Scusami”

Le sentì mormorare nel mentre si stringeva nelle spalle, gli sembrò così indifesa, piccola eppure così forte e determinata

“No, scusami tu. Hai ragione, non erano fatti miei.”

Si ritrovò a dire in tono piatto, gli occhi verdi ancora fissi su di lei. La vide tremare a quelle parole e si sentì invadere da una strana sensazione. Il dolore alla spalla era come svanito, un brivido gli percorse la spina dorsale ed il cuore cominciò a battergli più velocemente

“ Ma noi siamo amici. Io ho solo cerc- ”

“Di fare cosa esattamente..?”

Era la terza volta che lo interrompeva agitata affamata di risposte

“Ti ho protetta. Siamo amici, ci proteggiamo l'un l'altro”

“Perché non fai che ripeterlo..?!”

sbottò la coniglietta infervorata stringendo i piccoli pugni

“Perché è ciò che siamo. Ed è quello che tu vuoi sentirti dire.”

Ora era stato lui a parlare a raffica senza pensare prima, se si fosse fermato anche solo un istante, sarebbe stato diverso.

SOLO AMICI...?

part.2

“Cosa vuoi dire? Io non capisco Nick”

un sussurro, gli occhi viola spalancati e ..ansiosi

Judy scese dallo sgabello dell'infermeria della centrale, la volpe seguì attento ogni suo movimento. La vide fermarsi al centro prima di portarsi una zampina al petto e tremare nuovamente

“Siamo amici, davvero? Allora perché questa discussione? E Perché tu sembri così arrabbiato..”

Nick sbarrò gli occhi scuotendo il capo

“Tu non capisci. Io non sono arrabbiato.”

“Mi hai seguito però non è vero?!”

“Sì”

“Perché?!”

Sospirò mettendosi seduto, una zampa alla spalla ferita. Restò immobile fissandola intensamente. Judy fece un passo verso di lui, gli lanciò un'occhiata risentita come all'inizio di quella discussione. Eppure, le donava notò la volpe.

“Rispondimi”

“Ok, io...”

“E non tentare di mentirmi perché tanto lo capisco, noi non lasceremo questa stanza finché non mi avrai det- ”

“Lo sai che sei bellissima quando ti arrabbi carotina?”

Si zittì di botto, spalancando gli occhi e abbassando le lunghe orecchie dietro le spalle. Nick le sorrise

“Ed una coniglietta tanto bella deve essere protetta” aggiunse addolcendo lo sguardo. Judy socchiuse piano le labbra, rispecchiandosi in quegli occhi verdi e cercando qualcosa in essi , qualsiasi cosa che potesse farle dubitare della sincerità di Nick. Ma non vi trovò nulla di sbagliato. E questo per un istante le fece paura, ma durò solo un momento, una nuova consapevolezza si fece largo in lei

“Mi trovi bella?”

“Sì”

Rispose prontamente provando ad alzarsi, ma un gesto di lei lo fece desistere e ritornò seduto su quel lettino troppo grande per lui e parecchio scomodo.

Judy gli si avvicinò ancora, allungando una zampina per toccargli il braccio con tenerezza, come quel giorno quando lui si era aperto con lei, un momento raro e indelebile nei suoi ricordi.

“Quindi mi hai seguito per proteggermi e perché mi vuoi bene..giusto..?”

Tremò senza poterselo impedire, deglutì a vuoto e sentì uno strano calore avvolgerla mentre pronunciava quella domanda.

Il sorriso sul muso di Nick si allargò, tese una zampa verso di lei e senza chiederle il permesso l'attirò velocemente verso di sé. In un gesto così improvviso, eppure così delicato
“No. Non esattamente”

“Cos-”

Le coprì la piccola bocca con l'altra zampa, posando la fronte sulla sua.

“È troppo poco dirti che mi piaci carotina”

Fu rapidissimo, folle e magnifico. Nell'istante in cui Nick tolse la zampa Judy scattò decisa in avanti posando con forza le labbra sulle sue. Si baciarono con urgenza e desiderio, senza risparmiare nulla. Dopo qualche attimo, si separarono ansimanti guardandosi negli occhi. Fu lei a rompere il silenzio, una breve risata seguita subito dopo da un altro bacio. Si accollò su di lui nascondendo il musetto nel suo petto

“Sai una cosa Nick Wilde..? Credo di provare lo stesso per te”

“Fantastico” sussurrò la volpe passando le zampe attorno alle spalle della coniglietta.

La strinse a sé, il cuore che gli martellava nel petto.

“Scusami per prima”

“Tranquilla carotina, adesso hai tutto il tempo per riparare”

SMS

Lo smartphone vibrò, Judy lo prese velocemente dalla scrivania del loro ufficio,

un messaggio apparve in bella mostra sul display

“Ehi”

“Ehi! Come ti senti oggi?!”

“Meglio carotina, ti ringrazio. Novità?”

“Qui tutto come al solito...Bogo impartisce ordini, tutti fanno un gran chiasso.”

Lanciò un'occhia ai dossier, poi al posto vuoto accanto a lei, sospirò

“Si sente anche una leggera mancanza di te e delle tue battute”

Nick si sollevò dal letto mettendosi seduto

“Oh davvero..?”

“Sì, davvero”

“Non ci vediamo solo da una settimana e già senti la mia mancanza eh?!”

Diretto e sfacciato, come al solito.

Judy digitò in fretta, con una risata

“Ebbene sì, mi manchi”

Nick rispose subito

“Anche tu”

Lei sorrise, rilesse più volte l'sms e poi poggiò nuovamente lo smartphone sulla scrivania.

“Una settimana è troppo tempo per noi, maledetto raffreddore”

“Certo, così forse è la volta buona che impari a metterti una sciarpa xD”

“Sei crudele con me.”

“Dico solo la verità. Pagherei per vederti con una sciarpa addosso Nicholas Wilde”

“In quale valuta?”

“Oh..La tua preferita”

Impallidì di colpo sentendosi arrossire fino alla punta delle lunghe orecchie

“Un'offerta MOLTO allettante carotina.”

Fu la rapida risposta della volpe.

Nick strinse maggiormente lo smartphone tra le zampe, voltando il capo guardò fuori dalla finestra della sua camera, sorrise

“Mi manchi... Ho visto aurore e tramonti..ma non i tuoi bellissimi occhi”

Judy nascose il volto tra le zampe tentando invano di nascondere il sorriso radioso

“Molto scaltro agente Wilde, sono certa che frasi del genere abbiano funzionato in più di un'occasione”

“Probabile carotina”

“Mi spiace informarla che con me, non funzionano”

“Lo so madame, tu sei una coniglietta acuta”

Un richiamo di Bogo la strappò dalla bolla in cui era avvolta. Si alzò e con un scatto si diresse verso l'ufficio del Capitano. Prima di varcare la soglia però sentì un altro bip ed abbassò nuovamente gli occhietti viola sul display

“Cosa più importante: tu sei la MIA coniglietta acuta”

Rimase incantata, si morse il labbro inferiore e rispose

“Stasera passo da te volpe ottusa, raffreddore o no devo vederti!”

TU E LEI

“Vedrò di essere il più schietto possibile Ben: tra ME e LEI non c'è niente, siamo buoni amici, tutto qui”

“Certo, e io sono un ghepardo perennemente a dieta che odia mangiare ciambelle”

Rispose Benjamin Clawhauser tutto sorridente

“Attento a quello che dici Ben”

Lo sguardo di Nick si fece mortalmente serio mentre puntava una zampa in direzione del collega

“Perché non glielo dici Nick? Davvero, stareste meglio tutti e due”

Rispose per niente intimorito il dolce ghepardo

“Questi non sono affari tuoi”

“Siete miei amici, voglio solo aiutarvi, per di più fingete entrambi che ciò che vi lega è solo amicizia...che cosa tenera” disse coprendosi la bocca con entrambe le zampe

“Finiscila! Dico sul serio, tu non puoi capire la situazione Ben”

“La situazione dal punto di vista mio, del Capitano Bogo e di tutti gli agenti di polizia di Zootropolis è che voi due siete inconsapevolmente innamorati l'uno dell'altra. Il problema è che non vi dichiarate!”

Quelle parole così esplicite fecero andare di traverso il caffè a Nick che tossì rumorosamente prima di dire con il suo solito tono da attore consumato

“Ti sono lieto per avermi reso partecipe di certe voci da corridoio Clawhauser, ma ribadisco che tra me e Jud-”

“Dai fallo un tentativo Nick! Ti prego! Voi due sareste una coppia perfetta e-”

“E basta! Cosa dovrei fare secondo te eh?! Andare lì e dirle che la am-”

“Oh allora la situazione è tremendamente più seria! Tu la ami?!”

La voce di Ben si era innalzata a livelli estremi per quella nuova ed entusiasmante scoperta. Il grasso felino saltellò sul posto contento, prima di portarsi una tozza zampa all'altezza del cuore e scivolare verso il basso, sussurrando brevi frasi romantiche.

Lo stesso non si poteva dire di Nick. La volpe sospirò pesantemente passandosi una zampa sul muso e guardandosi poco dopo intorno per controllare che la hall fosse ancora vuota, maledisse se stesso per essere arrivato al lavoro così presto quella mattina e non in ritardo come era solito fare. Rivolse nuovamente la sua attenzione al ghepardo in sovrappeso dietro al bancone che sorrideva ancora radioso.

Inutile insistere ulteriormente, e quindi Nicholas Wilde sfoderò la sua espressione più dura prima di dire a denti stretti

“Tieni chiusa la bocca caro Ben”

“Certamente, il tuo il vostro segreto è al sicuro con me.”

E così dicendo Benjamin Clawhauser ingurgitò l'ennesima ciambella al cioccolato sorridendo in direzione della piccola e tenera coniglietta che aveva appena fatto il suo ingresso in centrale, scoccò un'occhiata a Nick che sì voltò giusto in tempo perché Judy lo raggiungesse abbracciandolo di slancio

“Buon giorno Nick!”

“Ciao carotina”

Un giorno riuscirò a dirtelo Judy, sempre sperando che tu non lo venga a sapere prima da qualcun'altro

Pensò mentre ricambiava il suo abbraccio, rabbrividendo di piacere.

PROMESSE

Il cuore batteva forte, ed una sensazione di cieco terrore la invase.

“No! Ti prego non farlo! No, no! Lascialo!”

Judy respirava a fatica stringendo forte le coperte tra le piccole zampe

“Lascialo andare! Aiuto!”

Nel sogno, nel ricordo confuso della sua mente Judy gridava invano un aiuto, senza essere sentita, senza essere capita. Nick era tenuto in ostaggio e per quanto provasse a liberarsi dalla morsa di quel... mostro, tutto era inutile. Lei era ferita incapace di muoversi, impotente davanti a quello che sarebbe accaduto.

Il ricordo esplose in mille, piccoli e fastidiosi pezzetti che la circondarono soffocandola.

“No, no! Ti prego!” gridò ancora tremando sempre più forte

Qualcuno le sfiorò un braccio, con infinita dolcezza

“Judy..”

“No, no! Aiuto!”

“Judy..”

La coniglietta si alzò di scatto, sbattendo il piccolo muso contro un ostacolo

“Nick..?”

sussurrò appena prima di circondargli il busto in un abbraccio disperato

“carotina, stai bene?” chiese la volpe ricambiando piano

“Sto bene Nick”

“Ti sei fatta male?”

domandò scrutandole il viso, lei si tastò piano la punta del naso

“No, scusami ho sbattuto contro di te vero?”

“Non importa, sicura di stare bene?”

Si scostò da lui portandosi le zampine all'altezza del cuore

“Non preoccuparti è stato solo.. un incubo”

Nick sospirò, la riavvicinò a sé, con la zampa destra le fece poggiare nuovamente il viso sul suo petto stringendola

“Non scusarti”

Judy respirò piano, sotto il tocco gentile e forte di lui riuscì a calmarsi

“Andrà tutto bene, stai tranquilla carotina. È difficile anche per me, quello che abbiamo vissuto è stato tremendo, ma sono sicuro che riusciremo ad andare avanti”

“Passerà riuscirò a dimenticare”

Uno strano e inaspettato calore la invase nell'istante in cui quelle parole determinate fuoriuscirono dalle sue labbra

“Lo so, sei una coniglietta forte”

disse Nick con un mezzo sorriso, per poi donarle un piccolo bacio sulla testa, proprio in mezzo alle orecchie.

“Promettimelo. Prometti di non permettere a nessuno di distruggere quello che abbiamo. Prometti Nick Wilde di non...”

“Di non lasciarti mai..?”

domandò con voce vibrante e intensa

Judy sorrise asciugandosi svelta una lacrima sfuggita al suo controllo

“Volpe acuta, ma non rovinare tutto”

esclamò dunque prima di afferrarlo saldamente per la cravatta ed attirarlo ancora di più verso di sé.

DIVERSA

Nick continuò ad avanzare a passo deciso verso l'uscita della centrale

“Ammettilo tu sei diversa carotina, sembra che tu non conosca la crudeltà che c'è a questo mondo. Tu vedi il bene ovunque, anche quando quello a volte non c'è... questo tuo modo di fare, mi...”

“Cosa?” chiese benché sapesse benissimo quello che stava per dire il collega

“A volte mi manda fuori di testa”

“Allora siamo pari, per tutte quelle volte in cui sei tu a mandare me fuori di testa. E comunque che male c'è a volere che il mondo sia un posto migliore?!”

Quasi gridò tirandolo piano per la camicia, lui non si fermò superando l'ingresso

“Niente, proprio niente coniglietta ottusa semplicemente è impossibile, per quanto sarebbe bello, non accadrà mai, ci sarà sempre qualcuno o qualcosa che riusc-”

“E noi ci proviamo lo stesso”

“Continui a non capire”

Questa volta Nick si fermò di scatto voltandosi verso di lei

“No capisco benissimo, ma voglio provarci anche se finirò per fallire!”

“E se ti capitasse qualcosa mentre ci provi Judy, non pensi che..”

“Certo che ci penso, continuamente, ma questa è la vita che ho scelto e questo è quello che voglio fare”

Si guardarono per interminabili minuti, per poi avvicinarsi l'un l'altro senza osare ancora toccarsi

“Sei incredibile carotina”

Lei sorrise

“E tu Nicholas Wilde, ti preoccupi troppo. Potrei quasi pensare che questa preoccupazione per me...possa significare qualcosa”

“Conosci già la risposta e..”

“Però mi piace sentirmelo dire”

Lui sorrise

“Togli il “quasi” carotina” disse sincero, la coniglietta si avvicinò maggiormente appoggiando la piccola testolina contro il suo petto proprio come sotto a quel ponte

“Quando la smetterai eh?”

“Io non ho fatto nulla madame”

Scoppiarono a ridere, stupidamente felici. Ma non era ancora perfetto. Judy alzò il viso un piccolo lampo di tristezza attraversò i suoi occhioni viola

“Tu fai moltissimo Nick. Ed hai ragione, il mondo non sarà mai al sicuro e io...sono diversa, fuori posto”

Nick le accarezzò la testa “Adesso non dirlo come se fosse sbagliato, perché tu sei diversa carotina, ed è per questo che io ti am-”

“Hopps! Wilde! Siete in guai grossi! Venite subito nel mio ufficio!”

I due si voltarono giusto in tempo per vedere l'enorme massa che era il loro superiore

“Tempismo perfetto capo!”

“Fa silenzio Wilde! Muovetevi!”

Ribatté duro il capitano. Nick e Judy si scambiarono un'occhiata complice

“Sarà meglio andare”

disse la coniglietta, Nick le diede un'ultima carezza sulla testolina grigia. Una sensazione a lui ben nota si fece largo nel suo cuore. E stava quasi per pianificare un'occasione migliore per dirle quelle parole quando Judy senza alcun preavviso si voltò verso di lui e con un sorriso adorabile disse

“Ti amo anch'io”

provocazioni

Nella stanza cominciò a levarsi un vapore denso. Nella luce soffusa, la vasca da bagno al centro era tremendamente invitante.

“Non credo affatto che sia una buona idea!”

proclamò Nick incrociando le braccia al petto e trattenendo a stento un brivido di eccitazione

“Perché no?!”

“Perché no?! Dici sul serio?”

“Facciamo un tentativo no..?”

Propose la coniglietta “Dai vieni qui” continuò con voce delicata

Nick distolse lo sguardo prendendo un respiro profondo

“carotina io... non ...”

“Oh ma guardati! Nick Wilde, è un sogno per me vederti così in imbarazzo”

disse con una piccola risata

Lui si ricosse, scuotendo il capo e ignorando un nuovo brivido

“Io non sono imbarazzato” si difese prontamente

Judy aprii maggiormente i rubinetti, mosse lenta una zampina fuori dall'acqua calda

“Vieni qui” ripeté sbattendo le palpebre in un modo così sensuale che la volpe si sentì morire...letteralmente

“Dovresti conoscere oramai le conseguenze...no.?”

Lei non rispose, schiuse semplicemente le labbra in un sorriso ancora più luminoso

“Mi metti a dura prova”

sussurrò Nick

“Non resistere”

ribatté lei

In un lampo la volpe si avvicinò alla vasca, prendendole il musetto tremante tra le zampe

“coniglietta provocatrice, dovrei divorarti di baci”

La coniglietta gli rivolse un sorriso divertito, strofinando appena una guancia contro il palmo della sua zampa

“Allora piantala di parlare Nick e... fallo”

Gli disse passandole un braccio intorno al collo, l'attirò a sé con uno scatto, senza preoccuparsi di aver schizzato l'acqua su tutto il pavimento.

“Come desideri”

RESISTERE..? impossibile

“Mi è simpatica”

commentò Nick

“Lei invece è convinta che mi spezzerai il cuore”

disse Judy voltandosi appena verso di lui. La volpe le rivolse un sorriso divertito

“Come tutte le mamme. Dalle un po' di tempo, carotina”

accompagnò quelle parole con una lunga e dolce carezza sulle orecchie della sua coniglietta preferita.

Nel silenzio della stanza, si udirono appena dei passi al piano di sopra di casa Hopps. Probabilmente i due conigli si preparavano ad andare a letto.

“Adoro questo posto” disse d'un tratto il predatore

“L'accoglienza non è stata delle migliori”

gli ricordò prontamente la coniglietta con una punta di tristezza nella voce

“A me va bene anche così” fece una pausa scoccandole un'occhiata dolce “Mi sento a casa, davvero”

Judy gli sorrise stringendogli velocemente una zampa tra le sue

“Cambieranno idea Nick” si sentì in dovere di dirgli

“Tu dici..?”

“Mai stata così sicura”

disse determinata

“Ti credo”

I loro sguardi si incrociarono e finalmente Nick l'attirò contro di sé, così piccola, leggera e radiosa come un raggio di luna. Judy si abbandonò totalmente sospirando quando avvertì il muso di lui sul proprio collo. Lui la baciò come se volesse assaggiarla, nel mentre si chiedeva se una felicità simile potesse essere lecita.

“Lo sai vero Judy..? dovremmo smetterla”

“Lo so”

rispose ad occhi chiusi, Nick continuò la sua discesa mordicchiandole una spalla, Judy inclinò appena la testa da un lato trattenendo un gemito

“Lo so Nick” disse nuovamente stringendosi a lui.

La situazione stava diventando assurdamente divertente nonché pericolosa pensò Nick mentre la sollevava tra le braccia, spingendola dolcemente contro il muro

“Dovresti collaborare, i tuoi potrebbero sentirci”

“Hai ragione, non è ne il luogo ne il momento più adatto”

“Precisamente. Non avrei saputo dirlo meglio”

Judy sospirò contro il suo petto prima di alzare il viso

“Dovremmo resistere meglio a questo agente Wilde” disse con un tono che non sapeva neanche lontanamente di rimprovero e a confermarlo furono le sue prossime parole

“Oppure lasciar perdere..” disse divertita arricciando il musino e sbattendo le palpebre, lui l'avvicinò nuovamente depositando un leggero bacio sulle sue piccole labbra

“Temevo non l'avresti mai detto”

“Che bugiardo! Sapevi perfettamente come sarebbe andata a finire, ti conosco”

sorrisero baciandosi con trasporto, Judy infilò audace una zampina sotto la sua camicia, mentre con l'altra si strinse maggiormente a lui.

Non sarebbe stato facile far cambiare idea ai suoi, questo era un dato di fatto.

Ma loro due si appartenevano.

“Anch'io ti conosco” disse Nick con un sorriso adagiandola sul letto “facciamo piano”

TI RAPISCO

Il chiasso nel locale era assordante, tanto che Judy dovette portarsi per un istante le zampine alle orecchie che fischiavano di disappunto

“Ma cosa mi è saltato in mente?” mormorò sconsolata scuotendo il capo

Si guarda intorno, le grida dei propri colleghi continuano imperterrite. ..insieme a brindisi non richiesti. Alcuni improvvisano un discorso, altri cadono inermi a terra ubriachi fradici e altri ancora cantano stonati come una vecchia campana.

“Non ne posso più. Voglio andarmene, devo andarmene ” pensa Judy muovendosi lenta in avanti. Si allontana di pochi passi dal bar, lo sguardo fisso al pavimento scuro

“Questo non è un posto adatto alle conigliette emotive”

Quella voce, la riconoscerebbe tra mille ed immediatamente un calore intenso le invade il corpo. Alza lo sguardo incrociando due occhi verdi e ardenti

“Nick..?” sussurra sorridendo

La volpe le sorride di rimando avvicinandosi

“Tu qui dentro rischi parecchio, piccola. Ci sono un sacco di predatori in circolazione”

“Ci sono anche i nostri colleghi di lavoro in questo bar. E poi cosa vorresti dire..?”

“Non è un luogo adatto a te Judy”

Le dice accompagnando le parole con un gesto della zampa che andava a menar l'aria

“Per cui temo proprio che dovrò rapirti”

Lei gli lancia uno sguardo di sfida. Era quello che voleva, quello che entrambi volevano. Ma non poteva dargliela sempre vinta a quella dannata volpe seducente. Sapeva essere così cucciolo a volte

“Non ho scampo quindi..?”

“Temo di no”

risponde abbassandosi alla sua altezza con il muso a pochi centimetri dal suo

“Posso almeno provare a sfuggirti..?”

“La cosa mi divertirebbe, ma non è quello che vuoi realmente”

Judy arriccia il musetto “Credi di sapere quello che voglio Nick?”

“Sì”

Nemmeno un attimo di esitazione.

Al piccolo cuore di Judy mancò un battito

“Allora mostramelo, non aspetto altro” disse infine puntando gli occhi nei suoi

Nick le afferra saldamente una zampina tra la propria trascinandola contro di sé

“Frasi del genere fanno di te una coniglietta seduttrice”

“Cos-”

“E per evitare che qualcuno ti rubi. Dovrò rapirti per primo”

disse con voce intensa e divertita. Lei gli sorride ancora spiccando un salto tra le sue braccia

“Non aspetto altro”

TRA GELOSia E SEDUZIONE

“Questa mattina la Hopps aveva un'aria triste”

disse d'un tratto Bogo serio guardando fuori dalla finestra del suo ufficio, si passa nervoso uno zoccolo sulla fronte contratta, il respiro lento e calcolato

“Hanno avuto una discussione ieri sera Capitano”

Clawhauser non fece nomi, sapeva che non era necessario.

Bogo lo guardò accennando un sorriso “Non hanno ancora chiarito?” chiese dunque

“Non che io sappia”

“Rivorrei la Hopps piena di fastidioso entusiasmo”

sbuffò il bufalo

“Nessuno tiene alla sua felicità quanto Nick”

“Che lo dimostri” tuonò deciso

“Parole sante Capitano” borbottò in risposta il ghepardo, Bogo le scoccò un'occhiata interrogativa. In quell'istante come fosse stato un segno del destino, Judy uscì di corsa dalla porta principale della centrale di polizia, seguita a ruota da una certa volpe

“Fermati un secondo carotina!!” gridò Nick rincorrendola

“Lasciami in pace Nick!”

rispose lei senza nemmeno voltarsi. Sorprendentemente lui riuscì a raggiungerla afferrandole una zampa e facendola cozzare contro di sé, soffocandola in un abbraccio. Pochi attimi, Judy riuscì a calmarsi ricambiando piano, nascondendo il musetto nel petto della volpe

“Oh come sono carini..” sussurrò Clawhauser spiandoli

“Sei davvero insopportabile!!”

“E tu sei una coniglietta ottusa e gelosa”

“Non sono affatto gelosa! Ma dimmi che bisogno c'era di accettare il numero di telefono di quella?! Era una sospettata, ed aveva dei precedenti e anc-”

“Smettila sciocchina. L'abbiamo sbattuta al fresco giusto?”

Judy si divincolò dall'abbraccio“Non senza che quella allungasse le zampe, tentando di avvinghiarsi a te!” nonostante quelle parole la presa di Nick rimase solida intorno alle spalle e al piccolo busto della coniglietta. La volpe si avvicinò semplicemente ancora di più a lei, al suo viso contratto da una piccola ma adorabile smorfia di disappunto.

Judy tirò d'istinto indietro la testa e drizzò le lunghe orecchie, pronta a ribattere

“E adesso non credere che bas-”

“Oh cavoli!” si trattenne dal gridare questa volta Clawhauser saltellando sul posto. Bogo si limitò a sbuffare infastidito distogliendo un poco lo sguardo dai due. Notò come quel disgraziato del suo subordinato coccolasse la migliore tra i suoi agenti, strofinando senza pudore il muso contro quello di lei e sussurrandole chissà cosa nelle lunghe orecchie...

“Non è forse un altro dei tuoi stupidi scherzi Nick Wilde..?”

chiese Judy una volta terminato quel dolce contatto divenuto oramai famigliare ad entrambi.

“Non potrei mai prenderti in giro su certe cose Judy. E poi lo sai no?”

“Cosa..?” chiese, il nasino rosa che tremava appena

Nick sorrise baciandole la fronte, quell'adorabile tremante nasino e infine le labbra

“L'unica ad avere il potere di sedurmi sei tu”

SCUSE

“Sono rimasto chiuso fuori”

mormorò Nick con occhi da cucciolo, Judy sorrise appoggiandosi con la schiena contro la porta di casa sua

“Cosa posso fare al riguardo..?”

chiese fingendosi disinteressa, sbattendo dolcemente le palpebre in direzione della volpe

“Potresti darmi ospitalità per questa notte, carotina?”

“Senti, Nick Wilde, oramai lo capisco quando hai in mente qualcosa. Quindi niente scuse”

Nick fece un passo in avanti

“Sei sempre piuttosto diretta tu”

“Ti preoccupa forse la mia intraprendenza..?”

“Mi attrae”

sussurrò chinandosi per poterla baciare sulla fronte. La coniglietta sospirò deliziata a quel gesto, accarezzando con una zampina il petto di lui. Quando tornarono a guardarsi negli occhi Judy emise un piccolo sbuffo

“Non potrai cavartela sempre così..”

“Hai ragione. Dovrei trovare delle scuse migliori per voler passare la notte con te. Senza usare la persuasione e.. il mio irresistibile fascino”

“Come siamo presuntuosi!”

“Lo neghi forse..?” chiese retorico afferrandole la zampina con cui non aveva ancora smesso di accarezzarlo, tirandola ancora più vicina a sé

Judy sbuffò nuovamente lasciandosi trascinare ed alzando gli occhi al cielo

“Sei la mia rovina Nick Wilde ” disse senza abbandonare il sorriso, mentre lui chiudeva la porta alle loro spalle con un rapido gesto della zampa.

DECISO

“Più deciso”

“Scusami...?”

“Dovresti essere più deciso Nicholas Wilde..” mormorò Judy stringendosi maggiormente al suo petto

“Non sono fatta di cristallo” finì soffocando una piccola risata.

Il cuore di Nick perse un battito

“Io..carotina... ok”

La coniglietta alzò lo sguardo incrociando i suoi occhi verdi, così grandi e carichi di sentimento

“Dico davvero Nick, non avere paura di farmi male. Io mi fido di te”

Lui alzò appena la testa dal cuscino, gli occhi fissi sulla piccola figura di lei

“Non lo faccio di proposito” ammise sincero a voce bassa, spiazzato da quell'improvvisa debolezza che si stava impadronendo di lui.

“Lo so, ma abbiamo appurato tempo fa che questo non è sbagliato. Non per noi. Non se lo vogliamo tutti e due”

Judy si sollevò senza preoccuparsi di coprirsi

“Devi essere più deciso” ribadì con voce ferma

Nick avvertì il proprio cuore battere ad un ritmo sempre più forte, sì sentì così...vulnerabile sotto lo sguardo costante di lei. Si sentì con le spalle al muro.

Così usò l'unica cosa che l'aveva sempre contraddistinto e salvato da situazioni tanto imbarazzanti: l'ironia

“Posso provarci, piccola carotina insoddisfatta”

Lei gli rivolse uno sguardo malizioso piegandosi sul suo corpo

“Oh ma io non sono insoddisfatta, anzi tutt'altro”

disse accarezzandogli le labbra con un dito, ben consapevole dell'effetto che esercitava su di lui un simile gesto “Provaci Nick” sussurrò seducente

La volpe adesso era a tanto così dal perdere il controllo di sé e quell'ultima provocazione da parte della sua piccola, seducente, fenomenale coniglietta gli causò brividi di eccitazione lungo tutto il corpo.

E in quel momento si rese conto di quanto si sentisse vivo grazie a lei “grazie carotina, davvero” disse sincero addolcendo lo sguardo

“Perché non mi ringrazi come si deve...adesso”.

Sorrise Judy prima di avventarsi sulle labbra di lui.

URGENZA

Molto spesso, più di quanto volesse ammettere a sé stessa, Judy si domandava se Nick quando stavano insieme provasse quello che provava lei. Se quell'urgenza di stare insieme la sentisse anche lui.

Nick era incredibile.

Non smetteva mai di sorprenderla con gesti istintivi, dolci, passionali, impazienti, compulsivi...da predatore insomma.

L'amava con un' attenzione inimmaginabile. E lei era semplicemente felice.

“Non fermarti”

una supplica tra le sue labbra da coniglietta

“carotina baciami”

una parola tanto semplice quanto meravigliosa preceduta da un nomignolo che solo tra le fauci di una certa volpe seducente aveva un che di speciale. Sapeva di loro.

“carotina..? a cosa stai pensando?”

Judy si ricosse voltandosi a guardarlo, provando una straordinaria sensazione di appartenenza. Nick ricambiò lo sguardo con intensità come avesse già intuito tutto.

volpe acuta

La coniglietta trattenne l'impulso di saltargli letteralmente addosso

“Sciocca coniglietta, analizzi troppo” le ripeté per l'ennesima volta.

“Ne vale la pena Nick”

Quell'affermazione diede da pensare alla volpe che prontamente sollevandosi dal letto domandò “In che senso, esattamente..?”

Judy sorrise enigmatica chinandosi verso di lui

“Mi dispiace è un segreto”

disse dandogli un tenero bacio sulla punta del naso

“Ti farò confessare lo sai”

“Provi quest'urgenza di sapere..?”

Nick le accarezzò il viso, leccandole amorevolmente una guancia. Il cuore di Judy fece una capriola

“Mi ha intrappolato qui agente Hopps, ovviamente prima di morire vorrei sapere qualche segreto che ancora mi nasconde” terminò passandole languidamente un dito lungo la spina dorsale. “Hai vinto Nick” mormorò mentre le sue labbra si aprivano in un sorriso caldo, intimo solo per lui.

“Ne è valsa la pena averti Nick Wilde. Oggi, domani e.. per sempre”

NON ARRABBIARTI CAROTINA

“Non te la prendere carotina..”

disse Nick cauto incrociando le braccia appoggiandosi allo schienale della sedia

“Non me la devo prendere?! Sono furiosa!” e così dicendo Judy ricominciò a camminare nervosa avanti e indietro per l'ufficio, stringendo tra le piccole zampe la sua immancabile penna a forma di carota. Pochi secondi e Nick l'afferrò con uno scatto facendola cadere sulle sue gambe, circondandola subito dopo in un abbraccio

“Prima o poi l'avrebbero scoperto, era solo questione di tempo” provò nuovamente a farla ragionare

“Può darsi” sbottò Judy “Ma non è corretto spiare i propri colleghi! Adesso tutti sanno i fatti nostri Nick...” finì sospirando affranta appoggiando dolcemente il capo contro il busto di lui. Nick sorrise passandole una zampa tra le orecchie, era così carina con quel broncio dannazione che avrebbe voluto mangiarla di baci.

“Ehi andiamo piccola, andrà tutto bene. Lascia passare un po' di tempo e vedrai che quello che è successo verrà dimenticato. Ci rideremo sopra”

Sempre così realista, così buono. Judy non poté fare a meno di sorridere sistemandosi meglio, passando le braccia dietro la testa della volpe

“Hai ragione Nick. Andrà tutto bene, e se gli agenti di questa centrale non hanno di meglio da fare che spiare noi due..è un problema loro”

“Così ti voglio”

“E comunque per essere precisi la colpa è sua agente Wilde, sa benissimo che quando mi bacia in quel modo e in quel punto non riesc-”

“Shhh non dire altro, rischi di farmi perdere il controllo carotina.”

“Nick..sii serio”

“Io sono mortalmente serio madame”

Judy puntò gli occhioni viola dritti nei suoi

“Niente più baci troppo intimi in ufficio intesi.?”

Nick le sorrise

“Purché tu prometta di non tentarmi troppo”

volutamente in RITARDO

“Sono in ritardo”

“Siamo in ritardo, carotina”

La corresse il partner sistemandosi la cravatta della divisa.

“E di chi pensi sia la colpa..?”

La volpe alzò un sopracciglio “di entrambi” rispose, le labbra incurvate in un ghigno malizioso. Judy gli rivolse un'occhiata truce, sterzò improvvisamente attraversando le tre corsie, prima di inchiodare su quella di emergenza. Nick si lasciò sfuggire un gemito sorpreso sfiorando con il muso il cruscotto dell'auto.

“Judy! Che bisogno c'è di frenare in questo modo?! ” le gridò

“ È per quello che hai detto! La colpa è solo tua! Non mi hai svegliata!”

“Ti eri addormentata su di me”

La coniglietta arrossì vistosamente

“Non è una giustificazione!” disse infine voltandosi a fronteggiarlo. Ecco una cosa che contraddistingue Judy Hopps, lei si batte a muso alto quando qualcosa sfugge al suo controllo e tutto non è così...perfetto come vorrebbe.

SUV e camion sfrecciano accanto a loro, coi clacson che strombazzano.

Nick le passa svelto una zampa intorno alle spalle spiazzandola

“Lo sai dovresti smetterla di pensare che puoi controllare tutto nella vita . Non puoi”

“Posso sempre provarci!”

“coniglietta testarda..”

“Ti odio!”

“Mi adori”

“Sfortunatamente..” gli baciò svelta la punta del naso sorridendogli nonostante lo sguardo ancora severo sul musetto arricciato. Durò un attimo quello scambio di affetto. Judy abbassò la zampina sul cambio. Con una rapida occhiata allo specchietto , ingranò la marcia e tornarono a infilarsi nel traffico come se niente fosse.

“Non arrabbiarti così mia piccola coniglietta” riprese Nick accarezzandole un braccio con delicatezza. Judy si scansò

“Cosa ti fa pensare che io sia tua Nick Wilde..?” chiese mentre imboccava uno svincolo

“Oh Lo so e basta”

“Ah Davvero..?”

“Certo e poi..l'hai detto anche tu”

“Cos-”

“Stanotte”

Un'altra frenata improvvisa ben più forte della precedente e questa volta la povera volpe batté il muso contro il cruscotto “Ahi! Santo cielo carotina smettila di -”

“Se invece tu la smettessi, forse io non avrei alcun motivo per-” Si dovette bloccare a metà della minaccia avvertendo un fiato caldo contro il proprio collo, bastò quel gesto perché la sua rabbia si sciolse in tenerezza, si girò con studiata lentezza abbassando il muso per avvicinarlo a quello della volpe. Nick rise sotto i baffi prima di allungare la propria zampa su quella di lei e.. baciarla finalmente

“Si può sapere perché continui a prenderti gioco di me..? Mi farai impazzire”

“E qui ti sbagli, sei tu che per prima hai fatto impazzire me”

Judy sospirò e senza preoccuparsi di mascherare l'imbarazzo gli regalò un altro lungo e fantastico bacio

“Andiamo dai, siamo già in ritardo”

NON PUOI TENERMI IN PUGNO PER SEMPRE .

O forse...sì..?

“Ricordi quando ti dissi che non potevi tenermi in pugno per sempre carotina..?”

“Sì come potrei dimenticarlo, è stato quando ho dovuto ricattarti, perché?”

chiese la coniglietta senza staccare gli occhioni viola dal consistente dossier

“Perché...? è quello che hai fatto, o meglio che stai facendo tutt'ora”

Judy smise di scrivere alzando lenta lo sguardo verso di lui, un istante più tardi scoppia a ridere

“Dici sul serio, Nick?! Ti senti davvero così?!” esclama dunque puntandogli contro la sua bellissima penna a forma di carota.

Nick alza un sopracciglio portandosi le zampe sui fianchi

“Smetti di ridere Judy, io sono serio! Tu hai preso il controllo della mia vita, piccola coniglietta ricattatrice e .. ” Si frena, lo sguardo furbo vaga verso il basso, appare insicuro come lei non lo vedeva da tempo

“Non ha senso, quello che dic-”

“Il senso c'è te lo assicuro” ribatte prontamente con tono fermo e deciso sorprendendola

coniglietta ottusa

Judy piega la testolina grigia da un lato osservandolo, un lampo attraversò i suoi occhi ed una piccola, folle idea le venne in mente d'improvviso

“Nick..?”

“Dimmi carotina” mormora in risposta a voce bassa, grattandosi irrequieto la nuca con una zampa

“Sono cambiate tante cose da quel giorno, quando siamo diventati amici”

“Sì”

“Siamo cambiati un po' anche noi, non trovi..?” domanda avvicinandosi a lui senza però osare toccarlo

“Sì, credo di sì. Credo tu possa metterla in quest-”

“E se ti dicessi che in questo momento vorrei...” si ferma un secondo prendendo un breve respiro “.. tanto, davvero tanto un bacio...?”

Con rapidità Nick solleva lo sguardo fissandola negli occhi incredulo.

Tutto si sarebbe aspettato, ma non una simile richiesta da lei

“Cosa..?” mormora tremando, completamente incapace di trattenere quell'urgenza che pian piano si stava facendo strada dentro di lui. Si conficcò le unghie nei palmi per tentare di frenare in qualche modo quell'istinto.

“Ho bisogno di capire Nick, quindi adesso se vu-”

In un batter d'occhio la coniglietta si ritrovò a ridosso della scrivania con il corpo, le orecchie e le zampine tra quelle del predatore, mentre la bocca premeva con urgenza sulla sua, assaporandola.

Dopo interminabili minuti i due si separarono lentamente

“Non era niente male, come primo bacio” sussurra Judy tenendosi ben stretta a lui

Nick sgrana gli occhi verdi, spiazzato per la seconda volta quel giorno

“Aspetta un attimo. Quindi tu stai veramente dicend-”

Venne zittito prontamente da una piccola e graziosa zampina grigia

“Shhh tu parli troppo Nicholas Wilde, una volta tanto perché non passi ai fatti”

E così con la sua coniglietta tra le braccia Nick si avvicina alla porta del loro ufficio chiudendola.

RINCHIUSI...più o meno

part 1/2

“Chiunque sia stato a chiuderci qui dentro ha davvero un pessimo senso dell'umorismo...se ne uscirò vivo, giuro che lo ammazzo!”

“Smettila Nick! Tu non farai niente del genere”

Lo ammonì Judy avvicinandosi nuovamente alla porta dello stanzino dove erano rinchiusi

“Ben sei ancora lì..? Hai trovato la chiave giusta...?”

silenzio giunse in risposta

“Ben!”

“Sono qui ragazzi, mi dispiace ma...ancora niente, la chiave sembra essere sparita nel nul-”

“Clawhauser, non scherzare!”

“Ma...non sto affatto scherzando Ni...Wilde! Ho cercato dappertutto!”

“Cerca meglio!” quasi ringhiò la volpe ricevendo una più che meritata gomitata da parte della sua coniglietta preferita

“Nick ti sembra il modo di comportarti...?! Ben sta cercando di aiutarci!”

Nick arriccia il muso in una muta smorfia di dolore mentre si massaggia con forza il fianco destro

“Tu sei troppo buona carotina, ti ricordo che siamo chiusi in questo maledetto stanzino delle scope da quasi un'ora , non c'è nessuna via d'uscita se non attraverso questa maledetta porta” esclama battendo una zampa su di essa come per dare maggior peso alle sue parole “Oltretutto inizia a farsi una cert-”

“Tanto per cominciare se siamo qui è perché qualcuno ha pensato bene di combinare una delle sue solite bravate....E disobbedire al Capitano Bogo...” comincia Judy con tono autorevole “E quindi beccarsi una più che meritata punizione..”

“Non pensavo mi avrebbe fatto pulire tut-”

“E secondo...” riprese la coniglietta alzando lievemente la voce “Io ti avevo seguito solo perché mi sembrava che ti servisse aiuto...non pensavo che sarebbe finita così...esattamente come te”.

Nick tirò indietro le orecchie rivolgendole un sorriso dolce

“Lo so carotina, scusami...”

Lei gli sorrise di rimando inclinando appena la testolina grigia

“Non preoccuparti, volpe ottusa”

“Oh cavoli come siete dolci!” Si sentì dire dall'altro lato della porta

“Tenete duro ragazzi, vi tirerò fuori di lì!”

Nick e Judy si scambiarono un'occhiata complice

“Grazie Ben”

“Di niente! Torno subito!”

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“Moriremo qui dentro carotina, mi dispiace sia finita così”

disse Nick con tono d'attore consumato, grattandosi dietro le orecchie

“Come siamo melodrammatici”

“Ultime parole?”

“Nick sii serio” borbottò la coniglietta appoggiandosi con la schiena contro la porta, per poi lasciarsi scivolare verso il basso

Lui le si avvicinò lento sedendosi al suo fianco. Le accarezzò la testolina grigia con una zampa. Judy si appoggiò d'istinto contro la spalla della volpe.

Per qualche secondo nessuno dei due disse nulla, rimasero in quella posizione.

“Che situazione...assurdo” mormorò Nick rafforzando d'istinto la presa sulla collega

“Però sai, a me non dispiace...”

“Come..?”

Judy gli rivolse un sorriso divertito spostando appena il viso verso il suo

“Non mi era mai capitato di finire...come dire..in trappola..”

“Adesso siamo in trappola Judy..?” chiese Nick con una piccola risata, scompigliandole amorevolmente le lunghe orecchie.

“Più o meno...almeno per il momento, restiamo chiusi qui.” disse strofinando il piccolo musino contro la sua spalla.

“Solo io e te, carotina”

Trovò il coraggio di dirle e le parole gli uscirono così dirette e sincere da sorprenderlo

“Io e te” ripeté Judy sorridendo, avvertendo poi un rumore di passi avvicinarsi dal corridoio drizzò le lunghe orecchie. Un paio di colpi sulla porta seguiti dalla simpatica voce del ghepardo

“Ragazzi sono qui! Tutto risolto tranquilli, sta arrivando il Capitano con le chiavi di-”

“Come sarebbe a dire..?”

interruppe Nick sgranando appena gli occhi verdi

“Sta arrivando ...ma ci vorrà almeno un altra mezz'ora...più o meno”

“Tutto chiaro, grazie di tutto Ben”

Rispose la coniglietta prima che la volpe potesse anche solo pensare ad una qualsiasi risposta.

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“Ritornando al discorso di prima, sai mi è sembrato di capire che non ti dispiaccia stare rinchiusa qui e con me”

Judy lo guardò sorpresa, spiazzata per un attimo dalle sue parole

“Sì è quello che ho detto...più o meno”

“Quindi ti fa più o meno piacere stare con me”

“Non rimarcare in questo modo, volpe truffaldina che non sei altro”

“Allora tu non dovresti evitare di rispondermi”

“Quando ti metti d'impegno Nick sei davvero ...tremendo!” scandì l'ultima parola arrossendo appena. Nick la guardò divertito dalla sua reazione, si abbassò alla sua altezza

“E adesso cosa vuoi?!”

“Puoi darmi una risposta migliore coniglietta ”

Non una domanda bensì un'affermazione. Judy sospirò lisciandosi le lunghe orecchie dietro la schiena

“Hai vinto”

“A quanto pare”

RINCHIUSI...più o meno

part 2/2

“Nick sul serio...cosa vuoi sentirti dire esattamente...?”

“Quello che stai pensando, timida coniglietta”

volpe acuta e...tremenda, veramente tremenda

“Non sono così timida”

“Dimostralo”

“Come desideri”

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“Clawhauser io ti concedo cinque minuti per provare a spiegarmi nuovamente l'accaduto” fece Bogo serio

“Capitano è molto semplice in effetti, Nick e Judy...voglio dire.. gli agenti Wilde e Hopps sono rimasti chiusi dentro lo stanzino delle scope al secondo piano”

Bogo inarcò un sopracciglio sospettoso

“E come di grazia sarebbe potuto accadere...?”

“Io non ne ho la più pallida idea signore, vorrei anzi conoscere il responsabile di un tale stratagemma per congratular-”

“Clawhauser!”

Il ghepardo sussultò colpevole spalancando gli occhi prima di coprirsi la bocca con entrambe le zampe

“Mi scusi signore” disse rimettendosi in riga “Se vuole seguirmi l'accompagno volentieri di sopra”

“Sarà meglio, prima risolviamo questo..incidente e prima quel disgraziato di Wilde sconterà la sua pena” Terminò sbuffando sonoramente.

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Nick era convinto di conoscere oramai l'abilità della sua coniglietta.

Di saper anticipare le sue mosse. Eppure quel bacio gli giunse così veloce così inaspettato, così affamato, che lo registrò solo un secondo più tardi, o meglio quando tutto il minuscolo e grazioso corpicino di Judy gli si premette contro facendolo tremare dal piacere. Ricambiò con un entusiasmo stringendola a sé.

“Mi trovi ancora una timida coniglietta...?”

Nick rimase senza fiato per un breve istante prima di rispondere

“Ti trovo fantastica”

Judy sorrise

“Lo sapevo che mi amavi”

“Naturalmente e ne riparleremo non appena saremo usciti di qui”

“E tu avrai scontato la punizione”

Gli ricordò prontamente facendogli la linguaccia.

“Rovini la magia carotina”

Nick la sollevò passandole lento la zampa lungo la schiena risalendo fino alle sue lunghe orecchie per poi fermarsi sulla guancia destra. Si prese un istante prima di leccarle amorevolmente il musino con gusto, scendendo poi lungo il collo e le spalle, lasciando dietro di sé teneri morsi a cui Judy rispondeva con lievi sospiri.

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“Quindi cosa conta di fare signore..?”

Chiese Clawhauser seguendo di pari passo il suo superiore su per le scale

“Andare lì e buttare giù la porta Clawhauser”

“COSA?!”

Gridò tenendosi una zampa premuta sul petto e spalancando- se possibile- ancora di più gli occhi marroni

“Non urlare”

“M..Ma Capitano! Sia ragionevole!”

Bogo si fermò voltandosi verso il suo subordinato

“Clawhauser...” fece calmo come la pace prima della tempesta “C'è per caso qualcosa che vuole dirmi..?”

Il dolce ghepardo in sovrappeso tremò come una foglia balbettando frasi sconesse

“Bene” sbuffò il bufalo riprendendo senza indugio la sua pista

“C..Capitano Bogo! Aspetti! Ho un brutto presentimento!”

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“Avere una relazione con un predatore può essere pericoloso...ne sei consapevole coniglietta...?”

Chiese Nick retorico spingendola con maggiore intensità contro la porta dello stanzino

“Può anche essere tremendamente eccitante”

“J..Judy!”

Judy ridacchiò allacciando le gambe intorno al suo busto ed affondando il musino nel suo petto, lasciandosi invadere dal suo profumo inebriante e selvatico.

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Il mattino seguente

“Allora ragazzi, alla fine è andato tutto bene..?”

Domanda Benjamin Clawhauser , la bocca impastata di glassa

“Definisci bene Clawhauser” mormora Nick guardandolo con il suo consueto sorriso sarcastico

“Possiamo dire di sì Ben. Il Capitano è stato comprensivo”

“Comprensivo carotina...?”

“Beh più o meno”

mormorò la coniglietta abbassando le orecchie

“Perlomeno ha creduto nella nostra innocenza”

Conclude Nick rivolgendole un sorriso dolce

“Mi dovete perdonare se sono scappato così su due zampe lasciandovi soli. Ma l'urlo del Capitano Bogo mi ha fat-”

“Non preoccuparti Ben” lo interruppe Judy arrossendo. Il ghepardo le allunga una ciambella sorridendole di rimando

“Non so cosa sia successo. Comunque vi trovo bene ragazzi, lavata di capo a parte... siete raggianti...tutti e due, sono felice per voi”

Conclude con un grasso amichevole sorriso malizioso addentando l'ennesima ciambella ricoperta di glassa al cioccolato.

Nick e Judy si guardarono sorpresi per qualche istante a quelle parole. Ma nessuno dei due fece in tempo a dire nulla che il ghepardo scoppiò a ridere di gusto di fronte ai loro musi

“Vi auguro una buona giornata!”

Esclama dunque saltellando sul posto, e salutandoli con entusiasmo prima di infilarsi gli auricolari.

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“Carotina secondo te, Clawhauser..” inizia Nick portandosi una zampa sotto il mento “Potrebbe...diciamo centrare qualcosa con quello che ci è capitato..?”

“Nick smettila, come ti vengono in mente idee simili..?”

“Semplice piccola mia, leggo tra le righe” le dice prima di donarle un bacio sulla testolina grigia, proprio in mezzo alle orecchie

“Nick smettila..”

mormora Judy prima di scoppiare a ridere. La volpe apre la bocca per poi richiuderla subito dopo, tornando ad osservare la sua coniglietta. Le passa svelto una zampa intorno alle spalle per attirarla a sé con gentilezza. Judy non smette di sorridere mentre si lascia trascinare

“Beh chiunque sia stato a chiuderci là dentro, involontariamente o di proposito...ci ha fatt-”

“Io credo che ce la saremo cavata anche da soli, volpe truffaldina” sussurra Judy guardandolo negli occhi

“Avverto un leggero sarcasmo nelle tue parole carotina..”

“Niente affatto”

“E poi sarei io quello tremendo” mormora sollevandola tra le braccia

“Ti amo anche per questo”

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Il Capitano Bogo seduto comodamente alla sua scrivania ripensa sfortunatamente a ciò che è accaduto poche ore prima...

“Si aggiusti la camicia d'ordinanza agente Wilde”

Tuonò severo osservando i due agenti di fronte a lui, in piedi con le braccia dietro la schiena, le divise della ZPD ridotte a brandelli

Judy poté giurare di non aver mai visto il collega arrossire in un simile frangente

“Signore..noi..”

Iniziò cauta lisciandosi agitata le orecchie dietro la schiena

“Sì Hopps..?”

“Ci scusi per il disturbo Capitano Bogo. Siamo profondamente dispiaciuti”

Bogo li osserva nuovamente con cipiglio severo incrociando le braccia

“Ha qualcosa da aggiungere Wilde..?”

Nick abbassa le orecchie, in netto contrasto gli occhi verdi brillano di determinazione mista a...tremendo imbarazzo

“Bene quindi questo...incidente può essere archiviato” disse meccanicamente il bufalo togliendosi gli occhiali dal muso

Nick e Judy si scambiarono un'occhiata

“Potete andare”

“Grazie”

Dissero all'unisono i due agenti

“Ah un'ultima cosa.. Spero per voi che tutto questo, non incida sul vostro rendimento lavorativo, altrimenti sarò costretto a prendere provvedimenti”

Il tono gli uscì severo, eppure il suo sguardo sembrò rivelare una dolcezza quasi paterna che entrambi colsero

“Grazie”

Ripeté Nicholas Wilde prima di afferrare la zampina di Judy tra le sue ed uscire dall'ufficio .

Bogo sospirò chiudendo la porta

“Dannati novellini”

NDA

ciao a tutti, come alcuni lettori sanno il mio lavoro e la mia vita privata ultimamente mi soffocano letteralmente. Mi considero però una ragazza forte e per cui vado avanti.

Questo capitolo mi è costato parecchio lavoro, e mi sentivo di dirlo e di ringraziare con tutto il cuore chiunque legga questa raccolta -.nonostante gli aggiornamenti non sempre costanti.

GRAZIE davvero.

Chiara

voglia

“A cosa devo tanta affettuosità, carotina?”

Aveva domandato con il suo consueto sorriso divertito ricambiando l'abbraccio con cui Judy l'aveva fatto prigioniero. Lei aveva quindi alzato il viso nascosto in principio nel suo petto, con lentezza aveva schiuso le labbra in un sorriso caldo

“Non c'è un motivo particolare, avevo voglia di abbracciarti volpe ottusa”

Nick deglutì sbattendo sorpreso le palpebre un paio di volte.

Era una cosa che adorava dannazione, il modo sincero e disarmante con cui Judy lo sorprendeva.

Era uno dei tanti motivi per cui si era innamorato di lei. Sorride quindi scompigliandole affettuosamente le orecchie.

“E secondo te, io dovrei restarmene fermo qui finché non ti sarai stancata di abbracciarmi carotina appiccicosa..?!”

“Ehy non fare l'antipatico!”

Aveva esclamato lei staccandosi velocemente, quasi come se lui l'avesse scottata

Ecco fatto pensò Nick sono un'idiota

Judy di fronte a lui incrociò le braccia fissandolo con astio.

“Era solo un abbraccio Nick” sillabò dopo alcuni attimi

certo, peccato che il mio corpo risponda anche troppo bene ai tuoi abbracci piccola.

“Scusami. Ho parlato senza pensare.”

Judy sorrise soddisfatta e senza alcun preavviso spiccò un balzo deciso per finire nuovamente contro il suo petto

“Cosa fai adesso.? .Sembri una scimmietta..”

“Puoi dirmi quello che vuoi..perché tanto lo so che in realtà ti fa piacere che ti abbracci” terminò la coniglietta stampandogli un bacio sulle labbra.

MUOVITI

“Non ci credo...zero messaggi.”

Mormora Nick, gli occhi verdi incollati al display del suo smartphone

“Non ti risponde eh..?”

La volpe alza lo sguardo verso Finnick

“Non ricordo di averti mai visto in questo stato Nick. Quella coniglietta ti ha fregato alla grande! L'ho già detto vero...?”

esclama l'altra volpe, il tono sarcastico. Nick lo fulmina con lo sguardo ritornando poco dopo ad armeggiare con il telefono.

“Smettila sei ridicolo! Quante volte dovrò dirtelo: agisci! Se la ami, devi avere coraggio”

“Hai ragione è sempre stato questo il dannato problema”

“Falla finita! Smetti di compatirti”

Finnick si avvicina al furgoncino dove la volpe è ancora seduta. Apre lo sportello laterale afferrando meticoloso la mazza da baseball

“Alza il culo e vai da lei!” minaccia

Nick spalanca gli occhi

“Finnick sei impazzito..?!”

“No e adesso fuori dai piedi! Non so cosa TU abbia combinato, ma so che non è troppo tardi per rimediare. Quindi metti da parte l'orgoglio, la paura, la tua ottusità e corri da quella coniglietta sbirro!”

Nick rimase spiazzato per un istante, poi prese a correre

“Grazie!”

Finnick sbuffò appoggiandosi con la schiena al furgoncino

“Ah questi giovani innamorati!”

La fortuna di averti

part 1/2

Il loro non era stato un incontro comune. Ripensandoci era stata una scommessa dal primo momento.

“Agente..”

“Hopps! Signor..”

“Wilde. Nick Wilde”

Forse era destino o forse una coincidenza. Forse...doveva andare così.

Eppure aveva un sapore di giusto, di attesa.

“Ti amo”

“Anch'io ti amo”

E per sempre. Fino all'infinito.

Due esseri diversi eppure uguali.

--------

“Sai una cosa carotina..?”

domandò Nick voltandosi verso di lei

“Cosa..?”

“Sono fortunato”

“È una tattica Nick..? “ chiese Judy arricciando il musino

“Non ho bisogno di usare nessuna tattica con te. Sei già pazza di me”

La coniglietta sospirò sprofondando nel suo abbraccio

“Certo certo..”
“No davvero, sono fortunato.”

Ripeté più serio guardandola intensamente

“Ho te”

Judy spalancò gli occhioni viola mentre il suo piccolo cuore fece una capriola. Si sollevò lasciando che il lenzuolo le scivolasse di dosso con un lieve fruscio. Era nuda di fronte alla volpe, ma non importava. Nick conosceva ogni centimetro del suo corpo alla perfezione, come lei conosceva il suo.

Lo guardò negli occhi verdi, ardenti.

E in quel momento capii tutto. Vide Nick il suo migliore amico, il suo collega, il compagno a cui avrebbe affidato la propria vita senza pensarci due volte.

Un pensiero si fece largo nella sua mente

“Anch'io Nick. Sono fortunata ad averti”

disse allora con il cuore che batteva all'impazzata.

La volpe sorrise accarezzandole una guancia, prima di afferrarla e trascinarla su di sé con passione.

Era così bello abbandonarsi a quel tocco a quelle sensazioni.

Judy si rilassò sopra il corpo della volpe. Nick continuò a baciarla stringendola forte a sé. Le loro labbra seguivano un ritmo preciso...voraci e affamate. Si distaccavano il tempo necessario a riprendere fiato, per poi ricominciare da capo più esigenti.

Le zampe di Nick si muovevano veloci sul corpo della coniglietta, lo esploravano, mentre Judy rispondeva a quei tocchi con lievi sospiri.

“Non fermarti” ansimò senza preoccuparsi di apparire sfacciata

“Ti desidero”

“Anch'io”

Fu la rapida risposta. Un dolce calore si diffuse tra loro, rendendo i loro gesti più decisi...

NDA

Lo so, lo so. Vi aspettavate il seguito del capitolo precedente. Avete ragione.

Mi dispiace vi farò aspettare ancora un po'.

Ho riscontrato delle difficoltà nella scrittura del capitolo che NON mi aspettavo e sono tutt'ora insicura su come terminarlo.

La verità è questa.

Non mi sembrava corretto nei vostri confronti farvi attendere ulteriormente.

Ringraziandovi moltissimo per tutto il sostegno che mi state dando, vi auguro una buona lettura.

DI PADRI SPIAZZANTI E CONIGLIETTE EMOTIVE

“ È davvero un piacere fare la sua conoscenza, Nicholas Wilde. Judy parla di lei con grande entusiasmo”

“Il piacere è mio signor. Hopps. Ma la prego mi chiami semplicemente Nick”

Rispose la volpe stringendo decisa la zampa del coniglio. Judy poco più dietro rispetto a Nick assistette immobile alla scena che si stava svolgendo sulla porta di casa della suddetta volpe.

“La prego, si accomodi” fece Nick spostandosi di lato e rivolgendole in contemporanea un sorriso rassicurante. Fu quello il segnale che la ricosse e diede il via al fiume di domande “Papà! Cosa ci fai TU qui..? E come sapevi che ero a casa di Nick ..? perché non mi hai chiamato..? E la mamma..?! Non è con te..? è successo qualc-”

“Piano piano Judy non deludi, calmati un momento.”

Furono le parole di Stu Hopps mentre si voltava perplesso verso Nick

“ È sempre così agitata..?”

“Solo quando viene sorpresa o si sente in imbarazzo”

Rispose, sulle labbra il suo solito sorriso sarcastico

“Nick!”

Lo riprese prontamente la coniglietta. Lui fece spallucce e scosse il capo chiudendo piano la porta di casa.

Stu si schiarì la voce “Sono venuto da solo, tua madre è rimasta a casa con i tuoi fratelli e sorelle” iniziò accentando di buon grado il succo di carota offerto dalla volpe

“Grazie”

“Di nulla!”

Sembrava una scena vista al rallentatore. Così naturale ed intima.

“A dirla tutta, non immaginavo di trovarti proprio qui..”

Quella frase da sola conteneva una valanga di implicazioni. Judy avvertì il nasino fremere agitato e guardò nuovamente il partner.

“Sua figlia ed io siamo ottimi amici signor. Hopps..”

“Mi chiami pure Stu”

“Perfetto, Stu. Siamo amici e anche partner di lavoro. Delle volte dopo un turno particolarmente lungo ed impegnativo, ci capita di cenare assieme...”

Disse Nick come a voler minimizzare i danni.

“Siete amici, capisco. Ero passato solo per un saluto, volevo rivedere la mia bambina. E sapere se sta bene..”

“Sto bene papà, anzi benissimo.”

Rispose la coniglietta in fretta ma con un tono più rilassato.

Stu sorrise “E mi sembra di capire che anche il lavoro..”

“Il lavoro procede a gonfie vele!”

Esclamò fiera con le zampine poggiate sui fianchi

“Sono molto orgoglioso di te Judy.” disse il padre poggiandole dolcemente una zampa sulla spalla “ E sono anche felice di aver conosciuto finalmente Nick, sembra tenere molto a te”

La frase rimase sospesa a mezz'aria sopra di loro. Judy e Nick avvertirono un gelo immediato avvolgerli, e senza quasi rendersene conto arrossirono colti da un improvviso e tremendo imbarazzo

“Non siate così rigidi ragazzi, sono stato giovane anch'io un tempo. E mi basta uno sguardo per capire se il mammifero che ho di fronte è sincero ed affidabile” disse con tono deciso rivolgendo nuovamente l'attenzione su Nick.

“S..Stu quindi lei sapeva..?”

biascicò la volpe grattandosi agitato dietro il collo

“Naturalmente l'ho visto negli occhioni di mia figlia quando è venuta a trovarci a BunnyBurrow , e nel tuo sguardo non appena mi hai aperto la porta invitandomi ad entrare”

I due lo fissarono immobili per qualche istante. Dopodiché Nick prese un bel respiro e disse con un sorriso divertito

“Mi ha davvero sorpreso, Stu”

Il coniglio si lasciò scappare una piccola risata prima di stringergli nuovamente la zampa

“Ti terrò d'occhio Nick Wilde. Mi raccomando la mia piccola”

Il tono era cordiale, nascondeva volutamente con leggerezza disarmante e spiazzante la minaccia appena lanciata

“Promesso”

Mormorò serio Nick guardandolo negli occhi e Judy parve avvertire in lui il cambiamento appena avvenuto. Un allentarsi di tensione. Le diede conferma la zampa saldamente appoggiata intorno alle sue spalle, come per sostenerla.

Sorrise anche lei rivolta al padre e lo salutò poco dopo con un affettuoso bacio sulla guancia.

“Ti voglio bene papà! Verremo a trovarvi appena possibile”

“Vi aspetto ragazzi. Buona serata..”

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“Dovresti vedere la tua faccia carotina”

“Non prendermi in giro! Sei tremendo! E poi guardati la tua di faccia!” si arrabbiò Judy spingendolo

“Oh ma per favore! Sei teneramente ridicola!”

“Sta zitto!”

“Dai vieni qui” disse senza abbandonare il sorriso trascinandola a sé

“Sei un' idiota” sussurrò lei strofinando il musino contro il suo petto. Nick ricambiò d'istinto l'abbraccio sentendola palpitare sotto la sua presa.

“Ehy ehy... perché stai piangendo carotina..?”

La coniglietta si strinse maggiormente a lui, ispirando piano il suo profumo. Con un rapido gesto della zampina si asciugò in fretta le lacrime prima di rispondere

“Lasciami in pace! Sono semplicemente felice stupida volpe!”

Nick le passò una zampa sul musino ancora fresco di lacrime, scivolò lungo il mento sollevandolo, le baciò la fronte facendola sospirare deliziata da un gesto così dolce, rassicurante e protettivo.

“coniglietta emotiva”

Sussurrò un attimo prima di baciarla.

La fortuna di averti

part 2/2

Faceva caldo, tanto caldo.

La prima sensazione che scosse entrambi.

Le lenzuola buttate chissà dove insieme ai cuscini. I corpi sensibili ad ogni tocco. Urla, gemiti, graffi. Sentire il respiro dell'altro come fosse il proprio. E quella straordinaria sensazione di appartenersi da sempre.

Judy sospirò deliziata chiudendo gli occhi. Nick l'attirò contro di sé, così piccola, leggera e radiosa come un raggio di luna. Le baciò una guancia prima di scendere sul suo collo, lasciandosi dietro piccoli morsi. La coniglietta gemette stringendosi a lui che soffocò una risata tra le sue labbra.

Puoi essere solo ciò che sei

Non ci credeva neppure lui a quelle parole, usate solo con l'intenzione di ferirla e sbatterle in faccia una realtà che lui aveva provato sulla propria pelle.

Si aggrappò a lei con urgenza, la strinse forte aumentando l'intensità dei baci. Essi si fecero più caldi, veloci e..affamati

Judy si sporse decisa in avanti, le zampine saldamente ancorate al collo di lui. Sollevò con lentezza tremendamente sensuale le palpebre mentre Nick le sorrise furbo strofinando il naso contro il suo. Chinò la testa mordicchiandole ancora una volta dolcemente il collo.

Non mostrare mai il tuo lato debole..

Lui mascherava il suo imbarazzo. Lei al contrario non scappava da ciò che provava. Viveva quello che sentiva e lo trasmetteva agli altri con naturalezza disarmante. Lo trasmetteva a lui con passione coinvolgente.

Nick tu invece sei molto più di questo

Ricordava molto bene il primo momento in cui lei gli aveva trasmesso quel qualcosa, un calore che non sentiva da troppo tempo. Attraverso un gesto tanto semplice.

E lui..? La sua prima reazione..?

Cambiare argomento. Era abile in questo. Ma non puoi scappare da certi sentimenti. Devi voler permetterti di essere debole.

Perché.. anche tu hai un lato debole..?

Le baciò la fronte, facendola sospirare e chiudere gli occhi..

Sarebbe bello se avessi.. un collega

Quel giorno lei non poteva immaginare quanto potere avrebbero avuto quelle parole. Non poteva sapere che da lì a pochi minuti lei e Nick avrebbero avuto la discussione più importante della loro vita...e che entrambi si sarebbero ripromessi di evitare in futuro.. a qualunque costo.

E non poteva sapere che da quel momento al termine del caso si sarebbe ritrovata innamorata di quella volpe.

Ed era ironico come tutto all'improvviso fosse chiaro, cristallino, tutto si era allineato nel modo giusto...

Judy arrossì mentre Nick le baciava il piccolo nasino...

Dai vieni qui,..voi coniglietti siete così emotivi..

E poi arrivò quel giorno in cui tutto era cambiato. Nel modo più naturale, dolce e spontaneo del mondo.

“Avrei voluto dirtelo prima”

Erano sempre loro due: Volpe acuta e coniglietta ottusa

Solo più uniti e forti di prima.

“Anch'io ti amo Nick”

Judy schiuse le labbra rilasciando un debole gemito che Nick si premurò di fare suo. Si scostò un istante accarezzandole con la zampa il lato destro del musino, prima di scivolare lungo il mento, catturarne la punta sollevandolo per poter incontrare nuovamente le sue labbra.

Le zampe intrecciate ..gli occhi fissi l'uno nell'altra. Gli sguardi brucianti di desiderio, di quel desiderio di arrivare fino in fondo.

Ti amo con ogni mio respiro, ti amo con ogni mio sorriso

Nick le accarezzò le orecchie, lasciando scivolare l'indice lungo la colonna vertebrale della coniglietta sentendola inarcarsi contro di sé.

Tremiti di piacere le pervasero la schiena... Il cuore prese a battere impazzito...

Le labbra ancora unite in quel lungo passionale bacio.

preziosa

Mia

Molto spesso, senza che si sforzasse, quel pensiero faceva capolino nella sua testa.

Mia. Solo mia e di nessun altro

E lui, Nicholas Wilde, non si opponeva in alcun modo... Anzi, si lasciava piacevolmente invadere dal calore che quel pensiero portava con sé.

Di nessun altro.

Ma aveva anche dei lati negativi. Come il ringhio sommesso che gli esplodeva dentro ogni qualvolta la sua preziosa carotina incrociava lo sguardo con un qualsiasi mammifero di sesso maschile che non fosse lui.

Solo mia

Che diritto aveva su di lei..?

Erano partner, amici. Nulla di più. E Judy era libera di fare qualunque cosa volesse. E di conseguenza di stare con chiunque volesse.

Eppure...

Solo mia. MIA

Eppure non poteva fare a meno di pensare che lei fosse solo sua.

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“Ehy Nick!”

Si voltò di scatto vedendola arrivare in centrale di corsa anche quella mattina, come al solito.

“Scusa il ritardo”

Il cuore perse un battito alla vista di quel sorriso.

“Non ti preoccupare”

Mia

Senza alcun preavviso gli passò una zampa sulla testolina grigia accarezzandola dolcemente. Judy sussultò al contatto

“Cosa fai? Mi accarezzi..?”

Chiese con la vocina che tremava appena.

“È solo una carezza. Mia piccola collega”

La rassicurò e Judy parve comprendere al volo la realtà nascosta dietro quelle parole.

E difatti sorrise dolce prima di sussurrare

“Volpe ottusa. Sono qui.”

“Cos-”

“E anche tu sei solo mio. Lo sai vero..?” Nick non rispose, si limitò a sorridere di riflesso e a stringere la zampina di Judy tra le sue.

Un nuovo pensiero si apprestava a prendere posto nella sua mente e nel suo cuore:

Lei è la cosa più preziosa che potrai mai sperare di possedere Nick Wilde.

Assecondami

Nick sciolse dolcemente il contatto rivolgendole un sorriso. Per tutta risposta Judy drizzò di scatto le lunghe orecchie puntandogli una zampina al petto

“Quando la smetterai di baciarmi in servizio?”

Disse severa, il nasino rosa che tremava appena

“Non credo di poterne fare a meno”

“Correndo il rischio di venire licenziati?!”

Gli ricordò prontamente

“Non esagerare piccola”

“Non esagero affatto!” esclamò incrociando le braccia al petto.

Nick sbuffò appoggiandosi con un gomito alla scrivania, si sporse verso di lei che lo guardava ancora arrabbiata

“Sai carotina più tu fai così, più mi fai venire una voglia matta di..mangiarti” finì avvolgendo svelto un braccio intorno alle spalle della coniglietta

“Nick!” sbottò lei alzandosi in piedi sulla sedia

“Siamo in servizio” ribadì per l'ennesima volta

“Lo so, lo so” mormorò alzando le zampe in segno di resa. Judy si accigliò avvicinandosi

“Dovresti prendere in considerazione le conseguenze delle tue azioni!”

Nick ricambiò lo sguardo per nulla intimorito

“In questo momento, non me ne frega niente delle conseguenze agente Hopps...mi andava di baciarla punto.”

“È tipico! Sempre il solito sconsiderato!”

Gridò furente afferrandolo per la cravatta. Per tutta risposta Nick la baciò nuovamente mordicchiandole dolcemente le labbra.

“Ti preoccupi troppo coniglietta ottusa”

Judy sospira lentamente, il nasino che non vuole saperne di smettere di tremare ed il cuore che aveva preso a battere furiosamente

“Lo so, ma..” riuscì ad articolare infine

Nick sorrise, di quel suo sorriso furbo e terribilmente irresistibile

“Non c'è motivo” disse accarezzandole la testa. Nonostante tutto Judy sorrise, posando una zampina sul viso della volpe

“Ma cosa devo fare con te..?”

“Assolutamente niente carotina,..o forse assecondarmi, non sarebbe una cattiva idea..che ne dici?”

“Nick ti conosco, cos'hai in mente..?”

Il sorrisetto sul muso della volpe non mutò minimamente, mentre le sue zampe tornarono a stringere l'esile figura di Judy

“Come ho già detto, assecondami carotina.”

E Judy non poté fare a meno di sorridere, sapendo che inevitabilmente l'avrebbe purtroppo assecondato, come al solito.

EGOISTA PER AMORE

part.1/2

Quella sera pioveva copiosamente. Al primo distretto di Zootropolis la maggior parte degli agenti aveva staccato già da un pezzo e quasi tutti erano tornati a casa per un meritato riposo.

Incuranti dell'ora tarda, dei propri colleghi, della pioggia che continuava a cadere, nel loro ufficio Nick e Judy erano alle prese con una discussione che poco aveva da invidiare a quella avuta dopo la famosa conferenza stampa di quasi un anno prima.

Com'erano arrivati a questo?

Viene da chiedersi

Forse o per forza di COSE... l'unica risposta è : per AMORE

Si erano spinti troppo oltre quel giorno e Nick aveva compreso una cosa importante: Non avrebbe permesso che Judy fosse infelice, tormentata da una relazione che poteva senza volerlo privarla di molto e che soprattutto avrebbe messo in discussione lei stessa così tanto .

--------

Judy era scioccata, per un istante rimase senza parole.

“Io..non capisco”

Nick sospirò lento portandosi distrattamente una zampa al muso, sembrava così distante che la coniglietta quasi pensava che non fosse reale quello che stava succedendo

“Io non voglio che tu perda tutte le cose belle che un altro potrebbe darti”

“Io voglio te” ripeté per l'ennesima volta. Doveva provare a riprendere il controllo di sé, altrimenti la situazione sarebbe sicuramente sfuggita di zampa , ancor più di quanto già non fosse. E questo lei non lo voleva.

“Voglio te, Nick”

“Anch'io..” si lasciò sfuggire guardandola “Ma non possiamo Judy”

Judy ignorò volutamente il dolore che quelle parole le avevano fatto insieme al suono fastidioso del suo nome uscito con diffidenza dalle fauci della volpe.

E decise: avrebbe combattuto.

“Smettila! Sei veramente un egoista! E io sono una stupida ad essermi innamorata di te!”

disse alzando nuovamente la voce

Io non ti lascio qui da sola NON ESISTE

“Se volere la felicità di chi si ama significa essere egoisti carotina...allora sì, sono un egoista”

“Smettila di allontanarmi! Te l'avrò detto non so quante volte Nick... Tu sei molto più di questo. Quello che condivido con te, quello che sento per te è importante!”

Nick smettila tu non sei come loro

Scosse la testa per tentare di cancellare quel ricordo dalla mente e riprese con il fiato corto

“TU non capisci, veramente sei...davvero carotina....Non credo che esista ne in questa città..e neppure in tutto il mondo, una coniglietta più ottusa di te!”

“Perché non mi dai una possibilità?!” gridò iniziando a spingere con le zampine il petto della volpe , come per allontanarlo da sé ma senza alcuna convinzione “ Perché non dai a NOI una possibilità ?!”

Al suono di quelle parole Nick perse il controllo di sé . Immobilizzò i polsi della coniglietta e la spinse contro il muro alle sue spalle

Forse è un bene, che TU non abbia un predatore come collega

“Mi dispiace avrei voluto...avrei DOVUTO capirlo prima ma non l'ho fatto. Avrei dovuto fermarmi oggi..”

“Io ti amo!“ gridò sorprendendolo, cercando istintivamente di divincolarsi dalla sua presa, senza successo le zampe di Nick erano solide

“Dimmi solo che non provi niente per me Nick , dimmelo!”

Gli occhi di Judy erano pieni di lacrime e Nick si sentì morire.

La lasciò andare e in un battito di ciglia lei gli saltò al collo stringendolo forte

“Ti prego Judy...ti prego”

“Nick..”

“Andrà tutto bene ma devi lasciarmi..carotina”

Troverò una soluzione

“Non ci riesco...”

Tirò su col nasino, stringendo le zampine in piccoli nervosi pugni e tremando contro di lui senza riuscire a fermarsi. Lo guardò con quegli occhi viola pieni di determinazione e sogni, che avevano il potere di far cadere ogni tipo di barriera che lui si era costruito con disperata dedizione. Tutto collassava con un semplice sguardo. Terribile eppure al tempo stesso meraviglioso sopra ogni cosa.

EGOISTA PER AMORE

part.2/2

Si era creata una situazione in cui ogni minimo gesto era così intenso, gentile e al tempo stesso imprevedibile. Una di quelle situazioni che definire dura, difficile , estrema , era semplicemente un eufemismo.

Perché la verità è che...

L'amore non può passare sopra a tutto

Questo LUI lo sapeva bene, il punto era tentare di farlo comprendere anche alla sua coniglietta.

Tentare con tutto il cuore.

“Andrà tutto bene”

Ripeté accarezzandole dolcemente una guancia, passando la punta del pollice sulle sue labbra tremanti

“No, non è vero” disse Judy stringendosi maggiormente a lui, gli occhi arrossati e ancora pieni di lacrime. Nick ricambiò la stretta cullandola leggermente “Shh...sta tranquilla.. sei forte, farai come hai sempre fatto...avrai coraggio.” pronunciò quelle parole cercando di sorridere

“Farei di tutto per farti cambiare idea Nick”

Improvvisamente si sentì molto sciocca a dirlo. E non ne capii il motivo, ma si accorse di non riuscire a controllare la sua voce, la sentiva fioca, insicura e tremante molto più tremante e preoccupata. Si sentiva confusa, sopraffatta da quel dolore da quell'agonia.

“Non voglio che tu abbia rimpianti, Judy”

“Io non..”

“Questo adesso non puoi saperlo..”

“Invece lo so!” scattò impulsiva . La volpe la guardò dritta negli occhi

Non avrei più mostrato a nessuno le mie fragilità

“Ti amo...” un attimo di esitazione dopo quelle parole, poi rafforzando la presa su di lei proseguì più deciso “Non posso chiederti questo.”

“Nick...non..”

La voce le si incrinò nuovamente, cacciò indietro le lacrime e posando una zampina sul muso di Nick disse

“Non avere paura per me. Non averne per noi. Io non ci riesco...non posso immaginare la mia vita senza di te.”

“Judy..”

davvero, va tutto bene

“Non mi importa quanto sarà difficile, o quante lacrime dovrò versare, non mi importa neppure del mio lavoro- assurdo!- e.. a dirla tutta: non importa quanto tu mi ami, puoi amarmi anche solo la metà di quanto ti ami io. Mi basta.”

Puoi odiarmi..e..e a ME sta bene

“Ho bisogno di TE ”

Nick sospirò grave osservando il musino della coniglietta, il suo nasino tremante, avvertendo in lui la sofferenza che le sue prossime parole portavano inevitabilmente con loro, abbassando gli occhi verdi prese coraggio

“E... non ti importa dei pregiudizi che ci sono e che sempre ci saranno..? O del nostro lavoro che ci mette in pericolo costante carotina..?” alzò lo sguardo lucido su di lei “Della nostra amicizia..e... e che se un giorno vorrai..”

Si zittì senza però distogliere lo sguardo. Judy lo osservò intensamente sentendo ogni fibra del suo corpo – ancora stretto a quello della volpe- fremere, urlare quanto importante sia LUI e quanto lo sia per il suo futuro soprattutto per il suo futuro.

“Ti preoccupa l'impossibilità di avere un giorno dei cuccioli ..tutti nostri..?”

“Tu sei una coniglietta”

“E tu sei una volpe”

“Per te è importante..”

“E per te lo sarebbe di meno..?”

“NO. Assolutamente. Ma è diverso”

“NO”

“Come posso chiederti di rinunciare a tutto questo..?” chiese nuovamente con tono più deciso

La vita reale è... complicata

Finalmente capiva anche lei. Comprendeva appieno tutte le parole di Nick, e si sentì improvvisamente invadere da un'ondata di vergogna per il suo precedente slancio, per essere stata così involontariamente immatura. Accecata dall'amore.

“Io non ho rinunciato a NIENTE Nick.” gli sorrise sistemandogli meglio il nodo della cravatta “ Non ho mollato nel mio lavoro seguendo sempre il mio dovere fin in fondo e.. di quello che pensano tutti gli altri mammiferi riguarda loro. E per tutto il resto..”

Puntò gli occhioni viola dritti nei suoi “Possiamo...quando sarà il momento giusto, possiamo adottare. Ci sono tanti cuccioli soli che hanno bisogno di protezione e di amore e noi due siamo bravi in questo... perciò..”

più cerchiamo di capirci l'un l'altro...più speciale sarà ognuno di noi...

ma dobbiamo tentare....

“Basta avere paura Nick, diamoci una possibilità!”

Era un amore, quando sorrideva in quel suo modo incredibilmente dolce.

“Sei davvero sicura...non pens-”

Le labbra di Judy lo zittirono prepotentemente, mandando una quantità incredibile di brividi di piacere fin in fondo alle loro membra.

Fu un bacio diverso da quello che si erano scambiati quel giorno.

Un bacio che sembrò separare la profonda e sincera amicizia che da sempre li aveva legati, per unirli in quel di più così evidente.

Nick premette maggiormente le labbra contro le sue, e la sua lingua , dopo averle accarezzato dolcemente un angolo della bocca , spinse delicata per farsi spazio in essa, assaporandole il palato.

“Sono sicura. Volpe ottusa”

Risero entrambi a quelle parole stringendosi più forte in quell'abbraccio.

e..TU sei una coniglietta acuta

Non poté fare a meno di pensare Nick, mentre Judy si stringeva a lui strofinando il musino contro il cotone morbido della sua camicia. Alzò la testa volgendo lo sguardo verso la finestra dell'ufficio, aveva smesso di piovere.

NDA:

1- Mi piace pensare, mi piace credere che due persone destinate a stare insieme e che si amano pazzamente trovino sempre insieme una soluzione. Perciò... sì ci sono argomenti come questo che personalmente ho paura a trattare, perché trovo sia talmente complesso e pieno di emozioni...e...sfortunatamente non ho la fiducia necessaria nelle mie capacità di scrittrice. Come già detto mille volte, scrivo con il cuore cercando sempre di migliorarmi.

2- Quando mi capita qualcosa di difficile, brutto ed imprevedibile nella vita...tendo a chiudermi in me stessa – almeno inizialmente è la prima cosa che faccio, per poi trovare comunque la forza di combattere e rialzarmi - e tutto quello che provo si riversa in tutto quello che faccio. Non ho scritto per giorni, o meglio non ho neppure letto su questo fandom per giorni e.... mi odio per questo, soprattutto per aver mancato di recensire tutte quelle storie che seguivo e che mi hanno dato.. mi hanno trasmesso quel qualcosa di speciale.

Rimedierò , promesso.

3- E infine GRAZIE , sempre, in particolare a Plando, Redferne, Rebycloud97 così presenti e a cui tengo moltissimo.

Ma anche a DeniseCecilia , sakura182blast , Chio, MizukiZukishima28, 221b_is_my_home, missgenius, Carol12, Francesca02, Yume Misora, KaronMigarashi, Iron_Captain e Diotima_ per le loro recensioni. E a tutti voi al di là dello schermo, che passate anche per puro caso a leggere GRAZIE.

resta

Judy si alzò lentamente, il lenzuolo bianco le scivolò di dosso e un brivido leggero l'attraversò facendola sussultare e stringersi nelle spalle. Cercò con lo sguardo la camicia di Nick individuandola infondo al letto, dimenticata.

Sorrise nel ripensare a quello che era successo.

Non era mai stata così vicina a Nick, e quella consapevolezza per un istante la investì facendola fremere fino alla punta delle lunghe orecchie. Piccoli tremiti le pervasero la schiena, quella sensazione mai provata di paura mista a piacere le invase ancora il corpo.

Ed era felice, semplicemente.

Sì riavvicinò silenziosa a Nick osservandolo, per poi posargli un bacio sulle labbra.

Ma quando fece per sollevarsi si sentì afferrare per un polso e venire trascinata nuovamente verso il basso, contro il petto della volpe.

“Nick..” chiamò con voce delicata prima di donarle un nuovo bacio, che il partner ricambiò con entusiasmo.

“Resta”

“Vorrei ma...dobbiamo prepararci”

Nick sospirò alzando un sopracciglio “ È mia la camicia che indossi..” non una domanda bensì un'affermazione quella di lui mentre la osservava con il solito sorriso divertito sul muso.

La coniglietta arrossì nascondendo svelta il musino dietro le orecchie

“Sì” sussurrò poco dopo

“Ti sta benissimo carotina..” disse prima di posare lievi baci sul suo collo, fino alla guancia.

“Mmm...Nick dai...dobbiamo andare...faremo tardi...” farfugliò Judy leggermente imbarazzata

“Inventeremo qualcosa...”

“Non credo sia la cosa giusta da far-”

Sì blocca non appena avverte le zampe di lui stringerla maggiormente a sé e le sue labbra avvicinarsi paurosamente alla sua bocca. Così vicino da poter sentire il nodo alla gola stringersi e pregustare il fuoco che ci sarà dopo che le loro labbra si saranno staccate.

“Judy resta”

“Sì”

lei prima di tutto

anche e (soprattutto) prima di me

Non capisco, ancora non capisco.

La rabbia pervade ancora il mio corpo e mi annebbia la mente. Ha reso i miei gesti più veloci, folli, violenti e compromettenti.

Terribilmente compromettenti.

Perché l'ho fatto?!

Per amore..?! Per giustizia..?! o perché sono il tipo che non tollera questo genere di cose.

Per la prima volta mi sono veramente comportato da predatore.

E adesso sono in questa situazione.

E troppo tardi ho capito che sbagliavo.

Mi morsicherei la coda da solo, mi prenderei a pugni e morsi e artiglierei la mia pelliccia fino a quando non basterà a farmi mettere in testa che avrei dovuto usare la ragione e fare la cosa giusta. Già la cosa giusta..Quando sai che avresti potuto dovuto farla il momento è già passato..ed è già domani , con le sue sfide e i suoi problemi. I momenti belli ed altri meno. Quegli attimi resi unici e speciali da chi ti circonda e ti sta accanto e tiene A TE come un tesoro prezioso.

Ma perché l'ho fatto?

Più ci penso e più credo di conoscere già la risposta. È lì, esattamente dove è sempre stata dopotutto... L'ho fatto per Judy

Quando mi deciderò a prenderla per quelle deliziose esili spalle e dirle: ti amo.

La verità, non serve altro con lei.

Capirebbe e io pure.

Dio quanto la amo..Una vita intera non basterebbe per dirle quanto la desideri.

L'ho fatto per Judy. Ho sempre fatto tutto per lei. Inconsciamente o intenzionalmente. Ogni mio gesto portava a lei.

Quando ho visto cosa stava per farle quel bastardo...non ci ho più visto..ho agito.

Senza pensare. Fregandomene di qualsiasi conseguenza. Perché in quel momento, niente contava più di lei. Niente era importante come tenerla al sicuro.

L'ho fatto per Judy, sì LEI prima di tutto

Ho colpito quel lupo con così tanta forza, violenza. Avrei potuto ucciderlo. Completamente fuori di me.

E poi, come un raggio di luce che per un attimo ti acceca, lei ha gridato

Basta Nick! Fermati, ti prego!

Lo ucciderai! Non farlo!

Sto bene! Guardami Nick, sto bene! Ho paura ma...sto bene!

E mi sono calmato. Almeno ci ho provato.

Ora non dico una parola, a sguardo chino mi tengo la testa tra le zampe. Respiro lento, ed alzo lo sguardo sulla porta del tribunale di Zootropolis.

La paura mi artiglia le viscere, il cuore batte furioso e poi...sento dei passi veloci alla mia destra, seguiti da un odore da un profumo che riconoscerei tra mille.

È l'istinto a dirmelo, è la mia preda dopotutto.

L'unica differenza che conta è che la amo.

Mi volto quando sento i passi farsi ancora più vicini.

Lei mi guarda, alcune bende ricoprono la sua piccola, deliziosa figura.

Nonostante l'aspetto stremato, - non avrebbe dovuto venire...ma è troppo testarda.. come al solito...la mia carotina- sorride

“Andrà tutto bene Nick, sono qui.

Grazie per avermi salvata”

Mi alzo. Sono pronto.

STRANO?!

Ma per favore!

Per molto tempo Judy Hopps aveva vissuto mettendo il proprio dovere prima del cuore. Spinta solo dalla sua ambizione.

Poi un giorno tutto era cambiato.

Nick era quel pensiero che la faceva sorridere senza un motivo.

Era quella follia che avrebbe rifatto all'infinito.

E lo amava. Semplicemente. Senza chiedersi il perché.

“Come ci sei riuscita Judy?”

chiese Jane con tono deciso, appoggiandosi con una zampa alla sua scrivania

“A fare cosa..?”

“Ad avere un rapporto simile con una volpe.”

Judy la guardò quasi certa di aver capito male la domanda. O meglio, aveva compreso il senso molto fastidioso nascosto dietro di essa, ma non ci voleva credere.

“È una domanda strana” disse perciò voltandosi completamente verso la lupa. Quest'ultima si accigliò sospirando

“Una domanda strana..? Non c'è niente di strano coniglietta. Ce lo siamo chiesti in molti qui al dipartimento..”

“Davvero?”

“Sì, davvero”disse scrutandola intensamente con i suoi occhi scuri. Judy ricambiò decisa lo sguardo alla collega prima di alzarsi e dire dolcemente

“Semplicemente mi sono fidata di lui.”

Jane aprì e richiuse la bocca un paio di volte, spiazzata. “S..Soltanto per..questo..?” mormorò

“Ti sembra poco?”

“Ecco insomma...è strano, mi sembra che..”

“Qui non c'è proprio niente di strano.” Ribatté la coniglietta con un sorrisetto furbo sul musino. La lupa si scostò all'istante dalla scrivania, portandosi una zampa al colletto della divisa sistemandosi nervosa la cravatta.

“Scusami Judy” disse infine “ E ti prego porgi le mie scuse anche al tuo colleg- fidanzato!” si corresse prontamente, nuovamente imbarazzata

“Non preoccuparti Jane” commentò una voce alle sue spalle.

Jane si voltò di scatto mentre Judy sentì il proprio cuore fare una capriola.

Nick sorrise appoggiato alla porta dell'ufficio.

“Buon giorno carotina”

disse poi avvicinandosi svelto alla coniglietta, passandole una zampa sulle lunghe orecchie

“Vi lascio lavorare ragazzi” balbettò Jane approfittando dell'occasione per uscire dall'ufficio.

Una volta fuori si ritrovò inevitabilmente a ripensare a quanto fosse appena successo. Il suo istinto o semplicemente la sua curiosità -dipende dai punti di vista- la fecero voltare ancora una volta verso i colleghi e... Si ritrovò a fissarli stupita: Quei due avevano cominciato a bisticciare senza motivo. A prendersi in giro. In un gioco solo loro.

“Judy Hopps la dichiaro in arresto per seduzione e flirt - assolutamente ben riuscito- contro il suo partner durante l'orario di servizio”

“Ehy! Non rubarmi le battute volpe ottusa!”

“Come scusa..? Con questo vorrebbe forse negare che-”

“Nick!”

Fino a quando non fu proprio Nick a porre fine alla discussione, afferrando la sua coniglietta e trascinandola a sé per depositare fugaci baci sul suo viso e sulle labbra tremanti.

Jane sorrise guardando quelle dolci attenzioni.

L'unica cosa strana era come quei due fossero riusciti a reprimere tanto a lungo certi sentimenti.

coniglietta GUASTAFESTE

“Un altro discorso sul fatto che sia stato il destino a farci incontrare carotina...?”

Chiese Nick con il solito tono sarcastico

“In realtà quello che stavo dicendo è che...se ci pensi noi due ci siamo incontrati per puro caso. Nessuno dei due l'aveva programmato no..? È successo...ed è stato imprevisto e meraviglioso”

La volpe le diede un bacio fugace sulla fronte

“Scusami Nick, è che a volte ci penso. È il mio primo pensiero.”

“Perché sei una coniglietta emotiva e calcolatrice..devi sempre analizzare tutto, nei minimi particolari” Le rammentò dolcemente. Un secondo più tardi fu sorpreso nel vederla farsi spazio tra le coperte e i cuscini del divano in modo da poter finire ancora più vicino a lui

“Lo sono, è vero”

“Vuoi invece sapere il mio primo pensiero quando mi torna in mente il nostro primo incontro...?”

Judy alzò gli occhioni viola su di lui

“Coniglietta guastafeste”

“CHE COSA..?! È la prima parola che ti è venuta in mente..?!”

“Esatto carotina”

La coniglietta lo scrutò disarmata

“Ma..”

“Non fare così dai, è la prima parola perché tu hai mandato letteralmente al vento i miei piani, la mia truffa, la mia vita...TUTTO tenera coniglietta”

“Non posso negare che non fossi intenzionata a farlo. Te lo meritavi no..?

“Una coniglietta sbirro che mi incastra, ricattandomi perché la aiutassi nella risoluzione di un caso di rapimento...e che alla fine è riuscita perfino a farmi indossare un uniforme...” fece una pausa accarezzandole lievemente la schiena, lo sguardo serio e determinato che le rivolse la fece fremere di aspettativa “E a farmi innamorare di lei, follemente”

“Nick io...”

“Dimmi mia guastafeste preferita”

Vedere Nick così serio, era una sensazione una cosa bella , nonché molto rara e preziosa.

Judy nascose l'imbarazzo con una dolce risata

“Niente”

Proprio niente. O forse...

“Ti amo anch'io”

disse piegandosi su di lui, intrecciando le piccole zampe dietro la sua testa prima di donargli un piccolo bacio sulle labbra, che Nick ricambiò all'istante coprendola con le sue braccia e avvicinandola a sé.

sguardi

“Se ti aiutassi ogni volta...Ti deruberei della possibilità di migliorarti”

“Ti prego, derubami pure carotina..” ribatté con un mezzo ghigno ad arricciargli le labbra

“Scemo!”

“Dico sul serio! Pensaci: prima finiamo di compilare questi dossier e prima possiamo dedicarci ad attività più- ahi!”

Imprecò a bassa voce massaggiandosi il braccio destro “Cosa ho detto di male..?”chiese senza abbandonare il tono volutamente dolce e intrigante

Judy lo guardò arricciando il musino

“Niente” esordì arrossendo lievemente, un dettaglio soddisfacente che lo fece fremere fin in fondo alle viscere. La coniglietta sentendosi osservata distolse lo sguardo lisciandosi nervosa le orecchie dietro la schiena

“Avanti, dove eravamo rimasti..?”

“Non mi ricordo più carotina.”

Disse rivolgendole ancora una volta quello sguardo

“Allora dovremmo ricominciare da capo agente Wilde” fece Judy ridendo dell'espressione prima sorpresa e poi affranta che quelle parole provocarono sul muso del partner.

“Cattiva”

“Non sono cattiva ma diligente”

Disse e non seppe spiegarsi bene il perché fece un simile gesto, fatto sta che si sporse verso di lui fino a quando i loro nasi non entrarono in contatto, provocando ad entrambi un fremito lungo la spina dorsale.

“Sarai la mia rovina Judy Hopps”

La frase gli uscì dolcemente spontanea, nel mentre le accarezzò una guancia con la zampa destra

“E tu la mia Nick Wilde”

Cose tra Innamorati...

Amare è aprire la mente, gli occhi e il cuore. È emozionarsi per un sorriso. Emozionarsi per qualcuno e con qualcuno.

“Basta avere paura Nick, diamoci una possibilità!”

Questo gli aveva detto Judy, quel giorno in cui tutto era cambiato.

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Nick si sveglia piano, rigirandosi tra le lenzuola sfatte avverte ancora su di sé un profumo che oramai gli appartiene.

Sorride nel ripensare a quello che è successo.

Una sensazione conosciuta invade il suo essere e d'un tratto si sposta su un fianco, seguendo il suo istinto, avvicinandosi maggiormente a Judy.

La coniglietta si volta rannicchiandosi ulteriormente contro di lui, sorridendo nel sonno.

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“Ti desidero”

parole a cui Judy, per quanto ci provasse, non era abituata a sentire.

Parole d'amore sussurrate ad un palmo dal suo musino da coniglietta ottusa...

Che avevano come il potere di farla fremere di aspettative.

Da quando lui era diventato tutto per lei..?

“Nick..?” mormora con voce delicata, sospirando contro il suo collo

La volpe arriccia il muso per un breve istante, rilasciando poi lentamente un sospiro nel silenzio della stanza.

“Nick..” riprova imperterrita Judy stringendosi nelle lenzuola. Come in cerca di quel calore che la volpe le aveva donato fino a qualche ora prima.

“Nick..”

Si riavvicina a lui fissandolo con occhi supplichevoli.

Nessun'altra reazione da parte della volpe...sta ancora dormendo

E lei ..cerca semplicemente di riaddormentarsi, di sprofondare nuovamente in un sonno quieto. Ignorando l'accelerare dei battiti del suo cuore. Ed arrossisce senza poterselo impedire.

coniglietta emotiva

Lui l'aveva sempre detto.

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“Mmm... carotina..”

mormora Nick Wilde aprendo piano gli occhi verdi

“Sei sveglio”

Lo sguardo attento saetta verso il fondo del letto dove una piccola, tenera , acuta coniglietta vi è accucciata

“Vieni qui carotina..”

Judy gli rivolge uno sguardo corrucciato, incrociando le piccole zampe al petto fingendosi offesa

“E se non lo facessi..?”

“Non opporre inutile resistenza coniglietta” ribatte prontamente con una punta di malizia nella voce.

La coniglietta lo guarda studiando i contorni del suo muso, osservando affamata le sue labbra che sembrano rivolgerle un richiamo irresistibile.

“Vieni qui..Più vicino..”

In un lampo lo abbraccia stringendogli le zampine al collo e unendo le sue labbra a quelle della volpe con un impulso forte, selvaggio

“Ecco così...”

mormora staccandosi piano, con studiata lentezza

“Così per sempre Nick..?”

“Sì, per sempre carotina”

L'importanza dell'amicizia

“È proprio un gran bel bocconcino, eh?”

“Mi sembra di averti già detto che detesto che tu ti riferisca a Judy in questo modo”

Finn bevve un lungo sorso di un liquore, forse whisky, prima di sorridere

“Su non fare il geloso”

Nick alzò gli occhi al cielo, incassando a suo malgrado quella frecciatina

“Ho semplicemente fatto un apprezzamento”

“Certo”

“Ti sei proprio fatto fregare per bene socio, prima ti ha convinto ad indossare un uniforme per diventare il paladino della giustizia e adesso...” Il fennec si passò la lingua sui denti e fece una finta smorfia di disgusto prima di proseguire “Sei sposato. Proprio tu, ancora stento a crederci.”

“Lo dici con così tanto stupore Finn, quasi mi commuovi...” iniziò Nick con tono volutamente sarcastico “Eppure non eri proprio tu quello che diceva: cavoli, formate davvero una bella coppia voi due!”

Lo stuzzicò con il solito sorriso furbo

“Oh touché, socio”

Seguì un attimo di silenzio in cui i due si guardarono, dopodiché Nick allungò una zampa “Ehy grazie, per essere venuto a farmi da testimone”

“Dovere amico”

Rispose Finn ricambiando la stretta con naturalezza.

Nda:

Ok lo so, sto aggiornando come un treno ultimamente, e questo non è PER NIENTE da me.

In realtà non so nemmeno io cosa mi prende, e non voglio pensarci troppo.

Volevo solo prendermi un attimo per chiarire che -almeno per il momento- la raccolta prosegue in questa direzione: alternando vari momenti e quasi sempre saranno descritti in brevi ma spero intense drabble ...tanto per ritornare all'atmosfera leggera dei miei primi lavori.

Naturalmente non vi nego di avere già in mente la storia conclusiva...perché prima o poi sì giungerà ad un termine... non sì può continuare in eterno no..?

Ed infine come sempre ringrazio con tutto il cuore Plando e Redferne sempre fantastici con le loro recensioni, le parole gentili, le correzioni, i complimenti e quel loro modo di comprendere tutto in un attimo..con facilità e complicità... Grazie

E un bacione anche a Rebycloud97, DeniseCecilia , Iron_Captain, sakura182blast , Chio, MizukiZukishima28, 221b_is_my_home, missgenius, Carol12, Francesca02, Yume Misora, KaronMigarashi e Diotima_ per le loro recensioni.

E grazie anche a chi segue questa raccolta, e vorrà lasciare un commento, sempre con la massima libertà.

Baffi di volpe

“Nick smettila!”

“Di fare cosa esattamente..?”

Judy abbassa nervosa le orecchie ed appoggia le zampe sui fianchi

“Smettila di leccarti i baffi dopo avermi baciata!”

Nick sorrise furbescamente

“Oh la cosa ti infastidisce, mia cara.?”

“Peggio, mi fa perdere il controllo della situazione..” ammise con un piccolo sospiro “E devo smetterla di essere così ...così vulnerabile con te”

“Coniglietta ottusa”

Non sono una coniglietta ottusa

“Zitto” sibilò

“Va bene, va bene”

Acconsentì Nick, ripetendo distrattamente il gesto, cosa che fece irritare nuovamente la coniglietta

“Smettila!”

“Per smetterla dovrei PRIMA riuscire a smettere di baciarti”

A quelle parole Judy lo fissò con un espressione stupita

“Vuole davvero che lo faccia agente Hopps..? Io non credo.” disse avvicinandosi paurosamente alle sue labbra.

“Credi che sia così..?”

Nick inarcò un sopracciglio divertito

“Io so che è così”

l'amore, contro le regole

Contro le regole

Quanto potere c'è in una frase come questa. Quante implicazioni, quanti desideri.

Contro le regole, solo noi due Una frase che alla fine sia Judy che Nick avevano preso gusto ad articolare. Usandola per strappare via tutto il resto , per restare solo con la certezza , con la prova concreta di loro.

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Le zampe gli bruciavano dalla voglia di toccarla. La sollevò di peso, stringendola a sé per la vita senza mai staccare la bocca dalla sua, la premette contro il muro, avventato, impetuoso, vorace. Judy lo ricambiò all'istante afferrandolo per la camicia, strappandogliela dalle spalle. Nick la chiamò per nome, in un gemito roco ma sorprendentemente eccitante.

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La sentiva ansimare al suo fianco, lentamente, come a non voler fare rumore.

Intorno a loro l'ufficio era completamente sottosopra: tra sedie ribaltate, mobili,dossier, alcuni raccoglitori e fogli sparpagliati alla rinfusa.

Avvertivano ancora su di loro quel calore che apparteneva a entrambi.

La coniglietta si voltò nel suo abbraccio, sorridendogli colpevole

“Non guardarmi così coniglietta seduttrice che non sei altro!”

“Lo ammetto, questa volta la colpa è mia”

Le zampe di Nick tornarono a stringerla “Già. Dovresti sentirti seriamente in colpa sai..?”

Una frase che da sola conteneva un sacco di implicazioni

“Davvero..? Dovrei..?”

Il tono le uscì provocatorio e tremendamente seducente. Lui tornò a guardarla negli occhi, con sguardo attento

“Dovresti” mormorò

Judy sorrise nuovamente a quella risposta arricciando il musino in una tenera smorfia , mentre si spostava sopra di lui.

Era bellissima. E Nick ne era attratto, soprattutto perché : Judy Hopps, primo coniglio nelle forze di polizia di Zootropolis , non era consapevole di quanto fosse bella e questa cosa lo affascinava , confondeva , colpiva e..eccitava. Sempre di più, ogni giorno.

L'armonia, l'affetto che sapevano trasmettergli quei grandi occhi viola.

Proprio in quel momento, nel mentre quei pensieri gli vorticavano ancora in testa, il telefono dell'ufficio squillò.

“Agente Wilde, nel mio ufficio all'istante”

Nick sbuffò sonoramente maledicendo in contemporanea il suo superiore per il tempismo perfetto, poi sospirò premendo il pulsante

“5 minuti capo”

“Subito Wilde”

“Afferrato”

Si infilò la camicia tecnicamente, e si aggiustò il pelo.

“Devo andare carotina, torno presto”

Judy annuì anche se poco convinta , gli andò incontro con uno slancio rubandogli un altro bacio con perfetta disinvoltura.

“Nick”

Lo chiamò in un sussurro

“Sì..?”

“Dovremmo rifarlo più spesso”

La volpe sorrise intuendo i pensieri della sua coniglietta

Contro le regole

annuì veloce prima di chiudere la porta per dirigersi nell'ufficio al secondo piano.

Fallo per LEI..

Erano faccia a faccia in un angolo appartato della sala. Intorno a loro, saliva un brusio effervescente.

“Ti ostini ancora a mostrare agli altri quello che non sei”

“Però tu sai qual'é la verità no..?”

“Io sì, ma vorrei davvero che gli altri ti vedano come ti vedo io”

“Non è così semplice carotina..”

“Niente è semplice Nick. Ma potresti provarci”

Aveva perso il conto di tutte quelle volte in cui quella fenomenale coniglietta l'aveva sorpreso. Quella non era che l'ennesima prova di quella fantastica creatura.

“Hai ragione, come al solito” disse Nick, dopo un momento “Ci proverò. Ma solo perché sei tu a volerlo”

Lei lo guardò, a lungo, poi proprio quando sembrava che stesse per parlare nuovamente, Bogo fece il suo ingresso mettendo tutti sull'attenti.

Nick sospirò prendendo posto al fianco della coniglietta.

“Grazie” sussurrò Judy vicinissima al suo orecchio, ed era incredibile come una semplice parola riuscisse a farlo sussultare. Anzi la cosa più incredibile era come una certa coniglietta ottusa non si fosse ancora accorta dei suoi sentimenti.

FERITE

“Non dovresti essere così preoccupata, non è profonda. Il sangue sì è già fermato”

Disse Nick nonostante cercasse di mascherare i lampi di dolore che dalla spalla scendevano lungo la sua schiena, seguendo una scia invisibile

“Potevi morire...” riprese dura Judy, spostando lo straccio pregno d'acqua fredda lungo il braccio del partner con delicatezza

“Lo so, ma non è successo carotina”

“Perché hai fatto questo per me..?”

“Lo sai perché”

“Non dovresti.. non..”

“Invece sì”

La coniglietta non cambiò espressione di fronte al suo sorriso, che sparì velocemente , tristemente, quasi ingiustamente

“Dovevo... DEVO farlo” riprese prontamente Nick “Facciamo questo tu e io, ci proteggiamo a vicenda”

Una piccola lacrima scivolò lungo la guancia di Judy a quelle parole , così maledettamente vere. Brividi che non pensava di poter provare la percorsero, mentre sentì il proprio cuore battere più velocemente.

Gli occhi verdi di lui la scrutavano ancora determinati

“Scusami”

Disse soltanto appoggiando la piccola fronte contro quella di Nick

“Grazie”

Sì, grazie sempre.

VORRESTI..?

Il silenzio nell'ufficio stava inevitabilmente diventando opprimente per Nick, da sempre abituato al caos ed al movimento di una città come Zootropolis. Con un singolo movimento si alzò dalla sedia, avvicinandosi determinato alla partner . Posò delicatamente le zampe sulle sue piccole spalle facendola sussultare .

Una cosa che adorava

“Cosa fai di bello carotina..?”

“Quello che dovresti fare anche tu, lavoro”

“Sempre così diligente, ambiziosa e instancabile”

Judy sospirò profondamente sollevando le spalle. Nick chinò la testa sfiorandole la sommità delle lunghe orecchie con un bacio.

“Ci vuole ben altro per distrarmi Nick”

disse girandosi appena verso di lui

“Oh questo lo so bene coniglietta acuta”

Indugiò ancora un istante sulle sue spalle, poi si costrinse a staccare le zampe

“Vorresti..?”

La richiesta risuonò nell'aria, rendendola carica di aspettative

“Lo sai che dovremmo lavorare”

Nick le lanciò uno sguardo divertito

“Lo so. Solo dieci minuti”

Ancora si stupiva Judy. Come poteva lui con una singola frase mandar all'aria ogni suo buon proposito...? Scosse la testolina prima di spiccare un salto, finendo stretta tra le sue braccia.

in un battito

“Questo è un problema”

Nick riuscì a malapena ad articolare quella frase. Gli occhi verdi incollati al divano dove una piccola, ottusa e assolutamente graziosa coniglietta giaceva addormentata.

Nulla di strano o di sbagliato.

Capitava che.. dopo un turno particolarmente lungo ed impegnativo i due finissero per cenare assieme e... guardare un film in tv... quasi sempre a casa di LUI.

“Un grossissimo problema. Nick stai calmo”

Prese un profondo respiro grattandosi distrattamente dietro le orecchie.

La figura di Judy era una calamita. Il musino rilassato su uno dei cuscini del SUO divano, le zampe vicino al petto e la deliziosa codina bianca e grigia leggermente sollevata.

“Caaalma”

Si disse avvertendo il ritmo del suo cuore sfondargli il petto.

“Puoi sempre... svegliarla , magari se la scuoti un-”

Si bloccò dandosi uno schiaffo da solo per la scemenza appena detta, e proprio in quel momento Judy gemette nel sonno affondando maggiormente il visino sul cuscino.

“Nick”

La volpe perse un battito, stupito dal modo seducente e naturale con cui Judy aveva sussurrato il suo nome. Le toccò una guancia e lei sospirò piano. La sua zampa scese lenta fino ad intrecciarsi con quella di lei, che sorrise inconsciamente.

“Nick..” ripeté

“Sono qui”

mi ami..?

Erano così vicini da poter sentire l'uno il respiro dell'altra. Judy rise e appoggiò la fronte sul suo petto. Un gesto che mandò a Nick una quantità incredibile di brividi lungo la schiena.

“Judy”

La chiamò con urgenza quando la sentì strusciarsi maggiormente contro di lui.

Sei pericolosa quando fai così

Avrebbe voluto dirle. Ma avvertì la gola improvvisamente secca

“Mi ami..?” Aveva domandato la coniglietta con la solita naturalezza che aveva la capacità di mandarlo fuori di testa . Quella naturalezza così dolce e inconsapevolmente seducente. E assolutamente irresistibile.

Nick le accarezzò il visino per poi scivolare lungo il mento, catturarne la punta con le dita e spingerla ad incontrare le sue labbra.

Judy fu percorsa da un fremito a quel gesto intensificando il bacio. Le zampe di Nick premettero sui suoi fianchi stringendola a sé.

“Lo sai. Sai bene che-”

“Dimmelo Nick”

Lo interruppe con un'adorabile smorfia sulle piccole labbra rosa

“Coniglietta seduttrice” bisbigliò Nick vicinissimo al suo orecchio

“Perché mi torturi in questo modo..?”

“Nick..”

Sorrise baciandole la fronte

“Carotina sai bene che è così... ti amo” mormorò infine

QUALCOSA DI FOLLE

Judy gli accarezzò la schiena e tornò per un momento ad appoggiargli la testa sul petto, muovendosi in sincronia con il suo respiro. Nick la circondò con le braccia, con delicatezza, quasi timidamente.

“Stai bene..?” chiese vicinissimo al suo orecchio

“Sì, e tu..?”

“Tranquilla, ci vuole ben altro per mettermi fuori gioco carotina”

Si strinsero ancora in quell'abbraccio, senza preoccuparsi degli sguardi dei loro colleghi , di Bogo, di Clawhauser, dei passanti curiosi, dei medici o di quel maledetto leone – criminale- che aveva causato l'incidente, dopo un lungo e pericoloso inseguimento.

Nick represse un piccolo gemito di dolore, lanciando un'occhiata alle nocche arrossate, contuse della zampa destra. La coniglietta ancora stretta a lui sospirò chinando appena la testolina grigia, prima di sorridere sfiorandogli la zampa con un lieve bacio.

“Dovresti farti medicare...”

“Non è niente. Sono sopravvissuto a cose peggiori.”

“Certo. Ma questo era prima di me”

Nick sorrise di quel suo sorriso furbo e irresistibile

Dove sarebbe ora senza di lei..? Judy era diventata la sua forza

“Potremmo scendere a compromessi”

“Ah sì..? E cosa proponi..?”

“Qualcosa di folle. Mia piccola carotina”

CHE INTENZIONI HAI..?

“Che intenzioni hai..?”

“Ti fidi di me..?”

Nick non fece in tempo a rispondere. Forse, non serviva neppure.

Con uno scatto fulmineo la coniglietta lo spinse sotto la doccia. Sussultò al contatto con la gelida parete, e sospirò di sorpresa nel momento in cui il piccolo, seducente e delizioso corpo della partner gli si premette contro.

Ancora una volta quella carotina l'aveva messo in trappola.

Come solo lei era in grado di fare. Come solo a lei era concesso fare.

Nick sorrise stringendola a sé sollevandola senza fatica, le afferrò i polsi sistemandole le piccole zampe dietro il suo collo prima di farla sua. Judy gemette al contatto, buttando delicatamente la testa all'indietro e socchiudendo appena gli occhi.

“Nick..”

La volpe avvertì una scossa pervaderlo lungo la spina dorsale al suono del proprio nome . Si perse osservandola, preda dell'estasi, per poi baciarla con decisione, viso , collo e ovunque lei gli permise .

Judy gli arpionò la schiena, con forza, appoggiò la fronte contro quella di lui, specchiandosi in quegli smeraldi verdi di cui si innamorava ogni volta

Le regalò un sorriso dolce accarezzandola

“Ti amo”

Si abbracciarono, ancora, tenendosi stretti l'uno all'altra

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Premette la piccola fronte grigia contro il suo petto. Il battito del cuore che pian piano ritornava normale. Alzò gli occhioni viola regalando al partner un sorriso luminoso, prima di accoccolarsi tra le sue braccia.

Nick sorrise, nonostante la stanchezza cominciasse a farsi sentire anche per lui si trattenne osservando la piccola creatura grigia che dormiva vicino a lui. Le accarezzò la testolina, poi le guance ancora arrossate. Ispirò a fondo il suo odore, ed ascoltò il suono del suo respiro contro di lui.

non cercare di capire

“Lo sai carotina, mi hai salvato la vita”

“Cos- Quando..?”

“Ora” rispose Nick piegandosi verso di lei per poi donarle un leggero bacio sulla fronte “E tutti i giorni da quando ti conosco”

Judy si pietrificò sul posto, gli occhioni viola spalancati, lucidi e pieni di uno stupore così puro che a Nick mancò letteralmente il fiato per una manciata di secondi.

“Nick... io..”

“Tranquilla” disse sincero non appena riprese il controllo di sé “Non c'è bisogno di capire”

“Ma... io..insomma.. non posso ignorare quanto... e...”

“Non ti ho detto di fare questo infatti” disse mentre si risedeva composto alla scrivania

“Non preoccuparti coniglietta ottusa, ti basti sapere che avevo voglia di baciarti. Non cercare altre ragioni”

TI ODIO STUPIDO

Nick non ricordava di averla mai vista così.

Ancora seduto sul grande letto dell'infermeria della centrale, con il braccio destro fasciato, osservava la coniglietta posizionata esattamente davanti a lui con sguardo confuso. Judy era tesa, terribilmente nervosa e non smetteva di rimproverarlo.

“Ti rendi conto..?! Sei uno stupido Nick! Si può sapere COME ti è venuto in mente di fare una cosa tanto...stupida?!”

Continuava così da venti minuti buoni, senza dargli il tempo di replicare, e lui non capiva.

Quando finalmente Judy si fermò, lasciando che le sue lunghe orecchie le ricadessero dietro le spalle, Nick prese in mano la situazione.

“Carotina adesso ascoltami, non so che cavolo ti sia preso, ma davvero io non ho idea di che cosa tu stia parlando”

Judy scattò in avanti afferrandolo per il braccio fasciato, procurandogli un gemito strozzato e una smorfia di dolore sul muso.

“Di che cosa sto parlando..?! Parlo di QUESTA!”

Gridò indicando la ferita e Nick capì, rivolgendole uno sguardo misto di tenerezza e preoccupazione.

“Carotina”

Judy aveva poggiato l'altra zampina sulla fasciatura, accarezzandola lievemente, come

se con quel gesto volesse accelerarne la guarigione.

“Judy”

“Mi dispiace. Non volevo gridare.”

Nick sorrise guardando quegli occhioni viola che tanto amava farsi tristi.

“Tranquilla, sto bene. Non è niente”

“No, non è vero”

“Invece sì”

Quella risposta così diretta scaturì nuovamente la rabbia della piccola coniglietta

“Potevi morire! Ti rendi conto..?! Se il capitano Bogo non fosse intervenuto con i rinforzi...” un singhiozzo la tradì mentre le lacrime cominciavano ad offuscarle la vista.

“Ma non è successo, sciocchina, non-”

“Non voglio che tu rischi la vita per salvare ME! Come credi che mi sentirei se ti capitasse qualcosa?!”

“Judy”

“Devi promettermelo Nick: non farai mai più una cosa simile”

La volpe la osservò ancora, per un lungo istante indugiò sulle parole giuste da dirle.

“Non posso”

Judy sbatté le palpebre un paio di volte, scosse la testolina grigia prima che quelle dannate lacrime prendessero il sopravvento.

“Non posso. Non puoi chiedermi QUESTO. Mi dispiace, ma rifarei esattamente quello che ho fatto...anche subito”

“Basta zitto! Io... ti odio!”

La coniglietta strinse forte i piccoli pugni, tanto quasi da farsi male.

“Ti odio. Non immagini la paura che ho provato.”

“Sì invece.” mormorò in risposta Nick allargando le braccia verso di lei.

“Vieni qui”

Come sotto quel ponte Judy lasciò che LUI la stringesse piano a sé accarezzandole dolcemente la testa. Tirò su piano con il nasino, tremando contro di lui mentre ricambiava l'abbraccio.

Fu un abbraccio così forte, inebriante e protettivo che le fece girare la testa per un breve attimo.

“Se tu intendi questo per odiare..... Ti odio anch'io carotina”

PRIMA il DOVERE part.1

“Nick! Fermo dove sei!”

Naturalmente la volpe non ascoltò minimamente il richiamo della sua coniglietta.

“Fermo ho detto!”

Ribadì Judy vedendolo posare la zampa destra sulla maniglia della porta

“Ti farò passare la voglia di battere la fiacca!”

Al suono di quelle parole Nick sorrise voltandosi

Ti farò passare la voglia di chiamarmi carotina

“Mi dispiace carotina ma non posso proprio rimandare l'impegno”

“Quale impegno..?”

“Non posso dirtelo”

Judy lo squadrò battendo nervosa una zampa a terra

“Perché..?”

“Oh andiamo piccola, rilassati! Tornerò presto”

PRIMA il DOVERE part.2

“Assaggia carotina, coraggio!”

Judy arricciò il musino contrariata

“Dai, fidati coniglietta. È buonissimo “ di nuovo il frappè ai mirtilli passò sotto il suo nasino. Dietro di esso lo sguardo divertito di Nick che non la lasciava neanche per un secondo

“Se ne assaggio un po', poi tu la smetterai... vero..? promesso?”

disse con voce più bassa guardandosi furtivamente intorno per non rischiare di essere vista da qualcuno dei loro colleghi.

“Promesso” fece la volpe lasciando il bicchiere mezzo pieno sulla loro scrivania.

Judy avvicinò le labbra alla cannuccia e prese un piccolo sorso

“Incredibile che tu sia riuscito a farmi infrangere un'altra regola sul lavoro”

Nick alzò un sopracciglio

“Ma senti da che pulpito... coniglietta seduttrice..” si avvicinò maggiormente a lei, fino a posare un leggero bacio sulla sua fronte “Abbiamo fatto di peggio che dividerci un frullato”

Judy avvampò a quella frase scostandosi velocemente

“Delle volte … davvero.. sei tremendo! Non ti rendi conto che noi potr-”

Lui la zittì velocemente con un bacio

“Te l'ho già detto, quando fai così rischi di farmi perdere il controllo carotina”

“Come io ti ho già ripetuto più volte che per queste cose devi aspettare che stacchiamo dal lavoro”

Nick sorrise strofinando il muso contro quello di lei prima di riappropriarsi del frullato.

“Allora fai la brava coniglietta”

“Sempre” sorrise anche lei “Tu pensa a resistere volpe ottusa”

la prima volta

“Tu lo vorresti... Nick..?”

“Che cosa..? Fare l'amore con te..? Certo che lo vorrei!”

Ed eccolo lì, il punto di non ritorno. Molti potrebbero dire che era una cosa inevitabile tra loro due, che si amavano e desideravano da troppo tempo.

Che prima o poi sarebbe accaduto.

Ma non è stato così. Per niente.

Non è stato programmato quel momento, anzi è stato inaspettato tanto quanto il loro primo incontro.

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Nick le prese dolcemente la zampa destra conducendola sul suo petto nell'esatto punto in cui batteva il suo cuore. Judy rabbrividì al contatto distogliendo lo sguardo dal muso della volpe.

“Guardami” sussurrò mentre le accarezzava una guancia scendendo sul suo mento sollevandolo, e avvicinando le labbra alle sue

“Ti farò male”

“Lo so”

“Non vogl-”

“Nick” il nome le sfuggì prepotentemente dalle piccole labbra, quasi una supplica. Si spinse contro di lui baciandolo casto.

“Io voglio te”

Nick le sorrise, in un modo così dolce da farla trasalire. La prese tra le braccia, così piccola, leggera e radiosa come un raggio di luna.

Judy lo guardò dritto negli occhi, in quel verde intenso nel quale si era aggrappata tante volte.

Il materasso si piegò appena sotto il loro peso, mentre ancora abbracciati ripresero a baciarsi con maggiore intensità.

Le zampe di Nick tremarono mentre solleva la leggera t-shirt che lei indossa, lasciandosi dietro leggeri baci e teneri morsi. La coniglietta arrossì compiendo il medesimo gesto con lui. Lo sfioramento dei loro corpi produsse un fruscio carico di desiderio, provocando in entrambi una scossa di piacere.

I baci divennero sempre più voraci, le zampe si strinsero forti l'uno all'altra. Mentre gli occhi si incatenarono con urgenza.

Un gemito roco, maledettamente eccitante sfuggì dalle fauci di Nick nell'istante in cui Judy con intraprendenza avvolse le gambe intorno ai suoi fianchi snelli.

Un battito, QUESTO è stato.

Un battito senza controllo, senza catene.

Un gemito strozzato si impossessò delle labbra della coniglietta. Un lampo di dolore l'attraversò e subito Nick si fermò osservandola.

“Guardami” ancora quella singola parola

L'avvicinò maggiormente a sé, al suo petto, mozzandole il fiato per un breve intenso attimo. La stanza fu riempita di gemiti, di sussurri, di ti amo non detti. Per un istante Judy provò la strana sensazione di volerlo allontanare da sé. Ma si ricrede poco dopo stringendosi con più forza intorno al corpo del partner. Nick avverte la medesima sensazione sentendola inarcarsi contro di lui, cercò le sue labbra affamato e quando le trovò si persero ancora in un lungo bacio.

Ad ogni bacio i gemiti aumentarono.

Ad ogni spinta più decisa si persero maggiormente l'uno nell'altra.

Senza fiato, senza più catene ad imprigionare il loro desiderio.

Nick sorrise lasciando umidi baci lungo le spalle di Judy risalendo più piano fino al musino. La sente gemere ad una spinta più forte, decisa, incontrollata e forse è quello che voleva , quello che ENTRAMBI realmente volevano: perdere il controllo.