This Evening di katerina_21 (/viewuser.php?uid=61702)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo Due ***
Capitolo 4: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
This
Evening
is the evening
Posso farcela. Dopo tutto, non
si sta parlando di offrirsi volontari al karaoke mezzi ubricachi. Sono
perfettamente in grado di gestire la situazione.
Sono una
giornalista seria, professionale, che non si lascia intimidire da un
uomo.
Ma...cavolo! Mica è un uomo come un altro! Lui è Orlando Bloom per
l'amore di dio!
Credo di star per svenire. Ok, un bel respiro profondo, poi un altro.
Chiudi gli occhi. Inspira e espira. Inspira e espira. Un attimo. Non
era espira e inspira?
Proprio nel bel mezzo dei miei esercizi yoga, imparati da poco al corso
che sto seguendo, (a proposito, questa sera alle 19. Devo ricordarmelo,
non come l'altra volta che sono rimasta a guardare una vecchia puntata
di Friends)
qualcuno mi riporta alla realtà.
Mi riporta alla realtà in modo meraviglioso.
< Ehm, ehm...>
Apro un occhio solo e per poco non mi viene un colpo. Orlando Bloom
è qui. Proprio davanti a me. Sorride, forse un po' troppo
divertito e se non si chiamasse Orlando Bloom lo avrei mandato a quel
paese già da un pezzo. Lo squadro per bene con il mio occhio
mezzo aperto: jeans Diesel un po' sgualciti, bandana gialla annodata al
polso e camicia nera semplice. Se non fosse per gli avambracci
muscolosi che si intravedono dalle maniche rimboccate non sarei in
questo stato.
Non è vero. Starei comunque con un occhio aperto e uno no e
il pollice e l'indice uniti. Se fosse arrivato con altri cinque minuti
di ritardo probabilmente mi avrebbe ritrovato a urlare ohm in mezzo al
bar, per terra con le gambe incrociate e una schiera di nuovi seguaci
dello yoga a cui insegnare.
< Hai intenzione di aprire anche l'altro occhio o preferisci
continuare così?> mi domanda in tono dolce.
Forse ho una momentanea perdita di memoria.
No, ecco. Ci sono. Il mio nome è Rebecca Lorenz e sono nata
il 16 Marzo 1983. Ho un fratello maggiore che fa l'insegnante di
ginnastica ed è di una bellezza sconvolgente. Ciò
che amo di più è la mia cagnolina Roxy e la mia
trousse-cento-ombretti della Pupa e convivo da circa un anno e mezzo
con la mia migliore amica, Isabel.
E poi... ho appena ordinato un cappuccino con tanta schiuma, nutella e
cacao in polvere.
Alla faccia della dieta. Forse dovevo pensarci prima chissà
che penserà quando mi vedrà con i baffi di
schiuma e nutella sopra il labbro.
Ok, sono ancora in me. Prendi un bel respiro Becky. Ce la
puoi fare benissimo.
< In realtà stavo eseguendo alcuni esercizi yoga. Lo
faccio sempre prima delle mie interviste poichè mi
concentrano... sono... sono esercizi per la memoria.>
Esercizi per la memoria.
Esercizi per la memoria. Oddio santissimo aiutami tu.
Orlando
mi guarda come se mi fossi appena tolta i pantaloni e fossi saltata sul
tavolo cantando a squarciagola "All
by my self" con una rosa rossa tra i denti.
Perfetto,
ho terrorizzato Orlando Bloom. Penserà che sono una pazza
psicopatica appena fuggita dal manicomio che si spaccia per una
giornalista del Gossip
Magazine con l'intenzione di strappargli un ciuffo di
capelli per tenerselo al sicuro nel portafoglio.
E io non ho mai avuto questa intenzione. Insomma, tsk. Un ciuffo di
capelli nel portamonete!
Davvero... da me.
< Non voglio essere scortese, ma sono molto impegnato e a dir la
verità ho accettato questa intervista solo perchè
me l'ha obbligato la mia manager - fa una pausa durante la quale mi
fissa intensamente. - Questione di immagine, dice lei. >
Sbaglio o ha appena usato un tono seccato? Orlando Bloom non
è mai seccato.
Mi schiarisco la voce e abbasso lo sguardo imbarazzata. Non arossire,
Becky.
Hai 26 anni e sei perfettamente in grado di non arrossire come una
quattordicenne. Credo.
< Allora...> mormoro, cercando di non perdere il
controllo. Ma non è facile, se Orlando Bloom ti sta
osservando. Soprattutto se ti ha appena detto che ha fretta e che non
può aspettare che una giornalista rimbambita e con una cotta
per lui metta insieme tre parole. < Sei fidanzato al
momento?>.
A questo punto potevo mettere i manifesti: Non me ne frega niente dei tuoi
prossimi programmi lavorativi. Voglio solo sapere se hai qualcuno o
saresti così disperato da metterti con una come me.
Mio dio, sei patetica Rebecca.
Orlando sorride.
Cazzo. Che sfortuna.
Dopo tutto lo sapevo che il gatto nero di stamattina me ne avrebbe
procurata un bel po'. Solo per me è bel gattino?!
Un cameriere sorridente si avvicina con un vassoio. Orrore.
Il mio supercalorico cappuccino è proprio davanti a me. E'
ancora più...grande
di quanto ricordavo.
Orlando mi lancia un'occhiata divertita. < Ti piace il
cioccolato eh?>
< Sì... ma allora, torniamo a noi...> mormoro
cercando di mantenere un tono professionale. Cancello dal foglio che
tengo tra le mani al voce "Comprare
nuovi assorbenti" sperando che lui pensi si
tratti di una domanda appuntata per l'intervista e non della lista
delle cose da fare.
< Le fan sarebbero molto liete di sapere chi è la tua
fidanzata.> Mi schiarisco la voce. Molto liete un corno.
Probabilmente vorrebbero strapparle la testa a morsi.
Naturalmente
io non
sono una di loro.
< Miranda Kerr> Orlando lancia una seconda occhiata al
suo rolex.
Ok Rebecca non ti lasciar prendere dal panico. Non è
successo nulla. E' solo molto occupato, tutto qua. Che pretendevi?Che
metteva un tappeto rosso, un'orchestra iniziava a suonare e ti faceva
ballare tra i tavoli?
Forse un po'.
< Guarda, facciamo così. Io ho un impegno
urgentissimo... quindi prendi questo e domani alle 20 vieni, va bene?
>
Mi ritrovo in un battileno un biglietto da visita tra le mani e il mio
mito è sparito. O mio dio. Ora svengo sul serio.
E' un lasciapassare per la camera d'hotel di Orlando Bloom in persona!
< Tu non crederai mai a quello che ho dietro la schiena!>
esclamo sbattendo la porta alle mie spalle.
Izzie si volta sorpresa. < Un assegno con una cifra a tanti
zero?>
< No.> rispondo io ignorando il solito sarcasmo che
condisce
ogni frase pronunciata da Isabel. < Ho... un
lasciapassare per la
camera d'albergo di ORLANDO BLOOM!>
Izzie mi fissa come se fossi pazza e alza scettica il sopracciglio
destro.
Maledetta. Sa benissimo quanto ho sempre voluto saperlo fare anche io.
<
Se stai scherzando non fa ridere. Capisco che l'intervista con il tuo
mito ti abbia ammattito, ma mi pare esagerato arrivare a questi livelli.>
Roteo gli occhi spazientita e le mollo in mano il cartoncino dorato,
che ho conservato per tutto il tragitto dentro il mio
portafoglio (al posto del ciuffo di capelli) resistendo alla tentazione
di rigirarmelo tra le mani per tutto il tempo.
< Per tutti i lumi...> bisbiglia la mia amica con gli
occhi spalancati.
Strappo dalle mani di Izzie il lasciapassare, prima che lo distrugga a
forza di girarlo in ogni verso.
La osservo con aria di sufficienza. < Ebbene sì. Non
sono matta e domani sera andrò in camera di Orlando
Bloom>
Izzie mi guarda sconvolta e poi caccia un urlo così forte
che per poco non divento sorda.
< Mio dio Becky! Devi assolutamente comprarti un vestito
decente!>
< Ma Izzie, mica è un invito a cena! E' solo
un'intervista! Non posso mica presentarmi con un Valentino o roba del
genere.>
Già mi immagino la scena: entro all'Hilton con un tubino
rosso stretto in vita, i capelli raccolti in un elegante chignon. La
signorina della reception mi guarda disgustata, poi bisbiglia qualcosa
all'orecchio del suo collega, che a sua volta mi lancia un'occhiata di
disapprovazione. Orlando appare poi in tutta la sua bellezza con
indosso solo un paio di jeans e una t-shirt casual, mi squadra dalla
testa ai piedi mentre io arrossisco e scoppio a piangere, mi volto e
scappo via, in preda all'umiliazione.
Nei giorni seguenti non mangio niente, perderò
così tanto peso che tutti mi guarderanno preoccupati, i miei
genitori verranno a New York e preoccupatissimi veglieranno su di me
giorno e notte, senza sosta.
Già mi immagino i titoli dei giornali: Rebecca Lorenz, giornalista
sconosciuta di una rivista di gossip, rifiuta di continuare a vivere
dopo un incontro disastroso con il celebre e bell'attore Orlando Bloom.
"Mi è sembrata una ragazza vitale" afferma la star. "Vorrei
scusarmi con lei, dopo tutto è solo colpa mia se...
< Becky? Ci sei? >
< Eh? Ah sì, sì.> mormoro un po'
stranita. Diamine ero sul punto più bello! < Comunque
Izzie, mi rifiuto di fare una figura pedalina per colpa tua! Non mi
presenterò vestita elegante e non morirò di fame
per colpa tua!>
< Che?!>
< Niente.> dico sbrigativa.
continua...
Oddio. Vi prego non
lanciate nessun pomodoro. Magari, sarebbe meglio una recensione
indignata per il maltrattamento delle lettrici. Sì, quella
sarebbe decisamente più ben accetta - almeno è
sempre una recensione, no? -.
Picola nota: la ragazza
del blend è Adriana Lima, una degli innumerevoli Angeli di
Victoria Secret's.
Ovviamente, non voglio
offendere nessuna persona che nominerò in questa fan
fiction. Orlando Bloom non mi appartiene e non lo conosco
perciò il carattere che gli ho affibbiato è
immaginato solo da me! (oserei aggiungere PURTROPPO)
Un bacio,
Cate!
|
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Capitolo 2 *** Capitolo Uno ***
This
Evening
is the evening
capitolo uno.
Un giorno passa veloce, quando hai un'appuntamento con
Orlando Bloom. E
va bene, non è un'appuntamento ma questi sono solo
particolari...O no?
Mi dò una
veloce occhiata allo specchio e decido che il mio look
è perfetto: una camicia nera sbracciata, abbastanza chic da
essere scambiata in un indumento di marca, un paio di pantaloni bianchi
a
tubo e le Jimmy Choo regalatemi da Isabel.
Ma sì, se
fossi un uomo probabilmente... be' ci farei un pensierino.
Sbottono un po' la
camicia e metto le mani sui fianchi soddisfatta. Ok, sono pronta.
Esco di casa piano
piano, cercando di non fare rumore. A quanto pare
anche Izzie si è data da fare: ho solo intravisto un ragazzo
girare per casa, ma mi sembrava molto carino e soprattutto stranamente
a suo agio, come se fosse già stato in casa nostra. Devo
ricordarmi di comprare una bottiglia di vino e farla ubriacare domani
sera...almeno riuscirò a scoprire qualcosa.
Chiudo la porta
accompagnandola delicatamente e corro sui miei tacchi
da cinque centimetri, cercando di mantenere l'equilibrio mentre scendo
le scale. Vivere al quinto piano in un appartamento senza ascensore non
è stata decisamente una scelta saggia.
Ma io ho sempre odiato
le scelte saggie. Sono noiose.
Chiamo un taxi e
stringendo il cartoncino dorato cerco di calmarmi. Se
continuo così quando lo vedo stramazzo al suolo...
Già mi
immagino la scena e non credo proprio sarebbe piacevole.
Dopo circa
mezz'ora siamo arrivati.
< Bellezza, non
aspettarti un bel trattamento che qui sono tutti molto snob... >
Oddio. Quasi sobbalzo
mentre l'autista si volta e mi guarda con aria di
intesa. Ma che vuole ora questo?! Mica mi legge nel pensiero... giusto?
O forse intendeva per come sono vestita! Forse Izzie aveva ragione,
dovevo darle ascolto! Era meglio il tubino. Molto meglio di questi
dozzinali pantaloni bianchi... Per non parlare della camicia! Almeno
potevo indossare un taller.
esclamo senza
riuscire a trattenermi.
L'autista mi guarda
con un'aria strana. Forse non vuole offendermi.
< Sia sincero, non si preoccupi. > dico per
tranquillizzarlo. Mi
sembra una cosa intelligente da dire, ma a quanto pare il vecchietto
non la pensa allo stesso modo. Scoppia a ridere e per poco ho paura che
gli prenda un'infarto o che al minimo la dentiera gli salti fuori dalla
bocca.
< Sei proprio
scema eh?!> dice soltanto.
Scendo indignata dal
taxi, facendo attenzione a sbattere con forza la
portiera. Quasi spero che si rompi...
A volte mi meraviglio dei miei
cattivi pensieri. Non sono una persona antipatica o meschina, ma spesso
vengo sorpresa da attacchi di ira abbastanza difficili da ignorare, che
mi colgono nei momenti più impensati. Quell'innocuo
vecchietto
è appena riuscito a scatenarne uno.
Attraverso le porte a
vetri dell'Hilton a passi veloci ma poi lo
sguardo di sufficienza della ragazza della reception mi fa rallentare.
Quella maledetta
già mi ha causato tanti guai nel mio sogno ad occhi
aperti... non permetterò che accada davvero.
< Sono qui per
un incontro con il signor Bloom...> mormoro alla
ragazza. Quella mi squadra dalla testa ai piedi e se non sbaglio ha
anche arricciato il naso! Bastarda. < Guardi, ho anche il
lasciapassare...> aggiungo con tono di sfida. Beccati questa!
< Lo
avviso.>
La ragazza alza la
cornetta del telefono e digita velocemente dei
tasti. Sa anche a memoria il numero di stanza di Orlando... poverina
non sa che non ha speranze. Non che io ne abbia qualcuna, ma
già
sto un passo avanti. Scommetto che lei non è salita in
camera
sua! Ah!
La sento in modo
confuso che bisbiglia qualche frase sconnessa: <
Pazza...squallida camicia nera...che le dico...>
Mi sembra che non sia
proprio un buon segno. Manco a farlo apposta
inizio a tamburellare con le dita sul lucente bancone di marmo.
< Il signor
Bloom mi ha detto che può aspettare al suo
tavolo... c'è anche la sua fidanzata.
Può sedersi con lei
mentre aspetta!> la ragazza della reception mi sorride con finta
efficienza. Maledetta. L'ha fatto apposta.
Annuisco cercando di
nascondere la mia delusione.
Non avevo certo voglia
di trascorrere la serata con Orlando Bloom e la sua fidanzatina
scheletrica. Proprio nessuna voglia.
Lancio un'occhiataccia
all'arpia della reception -
almeno questa soddisfazione me la dovevo concedere - e mi dirigo a
passo strascicato verso il ristorante. Sposto la tenda di velluto rosso
e per poco non mi viene un colpo. Ci sono parecchie
celebrità...
quasi quasi mi sembra di aver visto Paris Hilton in persona oltre a un
certo ragazzo che assomiglia in modo impressionante ad Ashton
Kutcher... un momento. Ma quello
è Ashton Kutcher! Oddio. Ora
svengo.
La mia
felcità scompare però quando noto la nemica.
E' seduta in modo quasi regale, con le gambe accavallate e una mano
posata delicatamente sulla guancia destra. Indossa un vestito grigio
corto, che mette in risalto le lunghe...lunghe...lunghe gambe snelle.
Deglutisco e mi avvicino ticchettando sui miei tacchi.
< Salve... la
ragazza della reception mi ha detto che posso aspettare con lei Orlando
Bloom...>
Miranda si volta
sorpresa. Ha degli occhi bellissimi, anche se un po' piccolini.
Sembra un po' un topolino a pensarci bene...
< Oh...>
mormora soltanto.
Sembra delusa. All'improvviso mi sento di troppo. < E' solo che
Orlando mi aveva promesso che avremmo cenato insieme... da soli.>
Odiosa. Be' in
realtà non
l'ha detto con cattiveria, anzi. Sembra solo... dispiaciuta. Lo sarei
anche io se mi ritrovassi ad aspettare il mio ragazzo con una
sconosciuta. Soprattutto se il ragazzo in questione mi aveva promesso
una cenetta a lume di candela.
Dio, ora mi sento anche in colpa.
< Mi dispiace...> borbotto. < Solo che avevo
un'intervista con il signor Bloom e lui era molto impegnato quindi...
>
<...Quindi ti ha detto di venire qua. Lo sapevo> mi
interrompe
Miranda scocciata. Incrocia le braccia e mette il broncio. Me ne sto
lì ad osservarla imbarazzata, ma poi sento una voce. Una
voce conosciuta.
Mi volto, molto ma molto lentamente. Ed eccolo, l'uomo della mia vita.
Cammina con le braccia aperte e dopo essersi avvicinato al nostro
tavolo esclama di nuovo: < Miranda! Scusami tanto... ma non ho
potuto avvertirti. Lei è...> mi lancia un'occhiata
supplichevole lasciando la frase in sospeso.
< Sono Rebecca Lorenz, una giornalista. Dovevo fare
un'intervista al signor Bloom...>
Miranda mi incenerisce con lo sguardo. Posso anche capirla.
Orlando si siede di fronte a me e vicino a Miranda. E' imbarazzato.
Ma perchè mi sono cacciata in questa situazione?! Mi sembra
di essere tornata a quando avevo quattordici anni ed ero al mio primo
appuntamento col ragazzo più fico della scuola, Brian
McGregory. Che poi per quanto ne so ora è finito in prigione
per rapina a mano armata. Pensare che sembrava un così caro
ragazzo...
< Allora Becky... ti posso chiamare così
vero?> - domanda Orlando, facendomi dimenticare McGregory e la
rapina a mano armata. - Annuisco. < ...possiamo iniziare
l'intervista?>
Sorrido e annuisco di nuovo. Oddio Becky datti un contegno!
C'è anche la sua fidanzata e non sembra molto contenta.
Anzi, non lo è per niente.
Sono imbarazzata come non mai. Perfino peggio del primo appuntamento
con Brian McGregory. Ora che ci penso è peggio di qualunque
mio primo appuntamento.
Questo... "incontro" su una scala da 1 a 10 otterrebbe senza dubbio uno
0 spaccato!
Miranda dopo mezz'ora di intervista era abbastanza nervosa.
Ma credo che ciò che le ha dato più fastidio sia
il fatto che io e Orlando non abbiamo smesso mai di flirtare. Davanti a
lei! Mi sento uno schifo. Pensare che ho sempre disprezzato le donne
che fanno le gatte morte con gli uomini già occupati.
E ora sono una di loro. Sono disgustata.
Fatto sta che dopo la mezz'ora di intervista Miranda si è
alzata seccata dalla sua sedia e ha annunciato: < Orlando, mi
sono rotta dei tuoi giochetti. Non voglio più avere niente a
che fare con te. Mai, mai più.>
Lo so che dovrei essere contenta eccetera eccetera... ma proprio non ci
riesco.
La cosa ancora più orribile non è questa
però. Ebbene sì, è successo qualcosa
di molto peggio.
Sono seduta sul letto di Orlando Bloom con un bicchiere di champagne in
mano. E Orlando Bloom è in bagno.
Ora che cazzo faccio?
Scusate
per il ritardo! Ma ho avuto gli esami e in più ora che
è Estate ho davvero poco tempo per scrivere e aggiornare...
Tra
l'altro non è un bel periodo per me :(
Grazie
comunque a chi ha recensito perchè è solo grazie
a loro che ho pubblicato anche il secondo capitolo xD perciò
tutti insieme, forza: GRAZIEEE ^-^
Un
bacio grande grande a chi ha avuto la pazienza di aspettare!
Cate.
|
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Capitolo 3 *** Capitolo Due ***
This
Evening
is the evening
capitolo
due.
Mantieni la
calma e il sangue freddo Becky. Andrà tutto bene, liscio
come l'olio.
Orlando
Bloom esce dal bagno e per poco non sobbalzo quando noto un
particolare: è senza maglietta.
Ora sono
seriamente nel panico più totale. Le gambe sono diventate
budino e anche se sono seduta sò per certo che se mi alzo
crollo per terra, le mani tremano e per poco non ho paura che lo
champagne bagni la moquette pregiata color crema.
<
Sono un disastro, non è vero?> mugugna Orlando
avvicinandosi ed io - come un'idiota - mi tiro indietro, stringendo il
bicchiere. Lui pare accorgersi del mio imbarazzo perchè
ridacchia ed è tanto vicino che riesco chiaramente a sentite
odore di alcool.
Che abbia
una riserva di whisky nel bagno?
Tutto
può essere. Scuoto la testa come per liberarmi dai miei
soliti, stupidi, senza senso pensieri.
<
Eppure non ero così, ero innamorato di lei, non flirtavo con
ogni ragazza carina... Almeno non davanti a lei!>
Orlando
Bloom ha detto che sono carina! Sorrido beata, senza più
ascoltare il suo sproloquio.
<...Ma
non so, forse non la amo più... tu che dici?>
Oddio. Dice
a me?
Ma certo
che dice a me, che stupida!
Per fortuna
Orlando sembra ancora molto preso dal suo monologo e non pare nemmeno
accorgersi di non aver ricevuto nessuna risposta; continua a
chiacchierare, con qualche pausa durante la quale ho il terrore di
dover dire qualcosa. Passano i minuti e lui continua a sparlare,
passando da un argomento all'altro: il lavoro, le sue relazioni e mi
sembra perfino di aver udito qualcosa a proposito di un nuovo film.
E' perfino
meglio della nostra intervista, tocca che mi ricordi tutto quanto.
Ad un
tratto Orlando si avvina mentre io, rigida come un tronco al bordo del
letto e con ancora il bicchiere di champagne stretto tra le mani,
rabbrividisco avvertendo il suo fiato caldo sul collo.
< Ma
perchè sei così rigida? > mormora,
poggiando la mano sulla mia spalla.
Oddio
signore, qui rischio di rimanerci secca sul serio. E dire che la mia
vita non è certo stata 'piena' di relazioni, anzi... Quando
avevo quindici anni soffrivo terribilmente perchè ancora non
avevo baciato nessun ragazzo, mentre la mia migliore amica dell'epoca
sì e più di uno.
Ah! Beccati
questa Juliet Smith! Tu mica l'hai baciato Orlando Bloom!
Mentre le
nostre labbra si avvicinano pericolosamente, vorrei mettermi a urlare o
ridere - ma anche entrambe le cose mi vanno bene - e scattare una foto
a questo momento indimenticabile.
Ecco fatto.
Ora sì che sono in Paradiso.
La mia
bocca non molto esperta si sta piacevolmente intrattenendo con quella
di una star di fama mondiale ed io sono al settimo cielo.
Non capita
tutti i giorni, no?
E' stato
fantastico, ma non aspettatevi che vi racconti qualcosa! Sono troppo
timida...
Ma vi basti
sapere che ora sono sotto le lenzuola, mentre Orlando è in
bagno a farsi una doccia.
Aaaaah. Ho quasi
paura che tutto questo sia solo un sogno, ne soffrirei terribilmente.
Forse in realtà sto dormendo e quando mi
sveglierò ricorderò soltanto come io e Orlando
Bloom ci siamo stretti la mano cordialmente
prima di tornare ciascuno alla nostra vita.
Eh no, ma
io lo so che non c'è stata solo una stretta di mano....
Quando lo
racconterò a Izzie non ci crederà. Di certo non
ci crederà. Dovrei raccogliere qualche prova... mi guardo
intorno, scrutando ogni centimetro della stanza lussuosa. Allora, cosa
non metterebbe mai
in dubbio la mia esperienza?
Un ciuffo
di capelli non basta...
Ma
sì! Come ho fatto a non pensarci subito?! Una bella foto con
il mio cellulare! La potrei perfino utilizzare come sfondo!
Mi alzo,
tirandomi dietro tutte le lenzuola bianche e afferro il cellulare nella
tasca della mai borsa.
Ora il
problema è come inquadrarmi nel letto di Orlando Bloom.
Dovrei utilizzare l'autoscatto... ma il mio cellulare non ne
è provvisto.
Solo io ho
un cellulare senza autoscatto, diamine!
Un'altra
idea mi illumina.
Una foto di
Orlando Bloom sotto la doccia è decisamente una prova
sufficiente, insomma!
Infilo i
pantaloni e la camicia di fretta, così come le Jimmy Choo.
Devo essere pronta a scappare, caso mai Orlando si accorga di me.
Quatta
quatta mi avvicino a bagno e socchiudo la porta, pronta per la mia
missione.
Ora mi
tocca solo aspettare che esca dalla doccia e io TAC! Pronta per fare la
foto!
Intanto
posso godermi la vista di Orlando attraverso il vetro della doccia. Non
che io non abbia avuto occasione di vederlo nudo, durante la scorsa
notte...Ma dopo tutto se ne ho l'occasione... perchè non
coglierla?!
Ma ecco che
Orlando esce dalla doccia gocciolando, sta cercando con la mano il
cellulare.
Uno...
due... tre e FLASH!
Ops. Non
ricordavo che facesse questo rumore il mio cellulare. Orlando si volta
sorpreso, ma è ancora più sorpreso quando si
accorge di me, con il cellulare in una mano e la bocca aperta in una
perfetta O.
Oh
cazzocazzo! Forse è meglio che scappi. Mi volto e inizio a
correre, agguantando la mia borsa mentre sento distintamente una voce -
la bellissima voce di Orlando - urlare: 'Hey!!'.
Lo posso
anche capire, insomma ora chissà che pensa. Forse mi ha
scambiato per una maniaca oppure, dato che sono una giornalista, crede
che possa utilizzare la foto per il mio articolo...Ma non farei mai
niente del genere, non scendo tanto in basso.
Utilizzerò
nel mio articolo solo ed esclusivamente la nostra intervista. Punto.
Tiro un
sospiro di sollievo quando salgo sul primo taxi libero. Sono salva.
<
Sono tornata!!> urlo appena chiudo la porta.
Izzie
già mi è addosso, euforica.
<
Allora? Che è successo?! Racconta, che aspetti!> dice
tutto d'un fiato, provocando la mia ilarità.
continua lei pizzicandomi il
braccio.
dico io
sorridendo.
Poco dopo
siamo sedute in cucina e Izzie stringe il mio cellulare con gli occhi
sbarrati, fissando la foto.
Io alzo le
spalle, come se non mi riguardasse più di tanto. In
realtà sono euforica a dir poco.
< E
be'... com'è stato? Una star in genere...è molto
più in alto di livello
rispetto ai comuni mortali.> mormora lei
ridacchiando, come se fosse un'esperta riguardo le star di Holliwood.
Sghignazzo
a mia volta.
< E'
stato assolutamente stupendo, sul serio.>
Izzie mi
osserva in modo strano.
<
Niente, mi sembri... diversa. Sei un po' ebete in effetti.> dice
con un ghigno. < Certo peccato per questo braccio... - continua
tornando a fissare la foto - se si fosse scansato un po' avrei potuto
vedere...>
<
Izzie!!!> la rimprovero io prima che possa finire la frase, ma
non posso fare a meno di scoppiare a ridere. E' bello avere un'amica.
All'improvviso
mi ricordo del bel ragazzo che avevo notato in casa e colgo l'occasione
al volo per scoprire qualcosa.
<
Izzie...
sai quel ragazzo che vedo spesso qua, vero?> le domando. Lei
sembra aver già capito.
< E'
solo un amico, Rebecca.> mormora lei.
<
Sbaglio o c'è una sfumatura di delusione nel tuo
tono?>
Lei alza lo
sguardo, stavolta seria. < Sai bene qual'è il motivo,
Becky. Sono sempre stata cotta di tuo fratello e non riesco a trovare
nessun altro che me lo faccia dimenticare.>
All'improvviso
il mio entusiasmo scompare. So bene quanto la mia migliore amica abbia
sofferto per Ed, che è così bello che spesso la
gente sapendoci fratello e sorella non può fare a meno di
esclamare: 'Ma davvero?!'.
Di certo i
geni del fascino non l'ho ereditati io, in famiglia.
Eppure una
parte di me non ha mai smesso di sperare in un loro fidanzamento, li
vedrei così bene insieme! Ed però è da
poco fidanzato con un'altrettanto bella ragazza conosciuta in palestra
e non mi era mai sembrato così preso. Questo però
non gli impedisce di continuare a flirtare con Izzie, che di certo non
gode di queste false illusioni, le quali non fanno altro che far calare
il suo già basso livello di autostima.
< Va
be', io devo uscire, ci vediamo per l'ora di pranzo.>
Annuisco,
ancora presa dai miei pensieri.
Izzie
mi lancia il cellulare e io lo
afferro al volo. Eccolo là Orlando Bloom, sullo sfondo.
Sorrido e non posso fare a meno di ripensare alla notte
appena trascorsa.
continua....
Eccomi qua!
Ormai l'avrete capito che io non
sono molto veloce negli aggiornamenti! Anzi, probabilmente sono una
delle più lente qui dentro!
Spero sul serio che mi
perdonerete e che questo capitolo non vi abbia deluso. A me un po'
sì, se devo essere sincera, ma aspetto per sapere il vostro
parere!(Non siate troppo cattivi che poi mi demoralizzo! xD)
Ringrazio LadyElizabeth,
(sono contenta di avere una nuova lettrice! Grazie per il complimento e
be' ti confido un segreto: anche io non sono per niente dispiaciuta per
Miranda!) cloddy_94,
(tutti si sorprendono quando vengono a sapere che ho solo 14 anni ma
be' credo che alla fine sia un complimento, no? Ecco l'aggiornamento,
anche non è "il più presto possibile".... ehm.) una_come_tante,
(ecco qua il nuovo capitolo, scusa anche a te per il ritardo!
Proverò ad impegnarmi di più ed a aggiornare
più presto) e
rikk992 (Allora sono riuscita nel mio intento! Non volevo
assolutamente scrivere una ff troppo dolce, perchè credo che
ce ne siano già in grande quantità... e anche se
sono una tipa abbastanza romantica, questa volta volevo solamente far
ridere! Un bacio e continua a recensire, mi raccomando!)
Un bacione a tutte, anche a chi
legge soltanto...
Fatemi sapere che ne pensate e
soprattutto come vorreste che continuasse la storia.
Cate!
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Capitolo 4 *** Capitolo Tre ***
This
Evening
is the evening
capitolo tre.
Infilo una mano nella tasca del pigiama, quello giallo con gli
orsacchiotti rosa. Non certo un pigiama sexy che porteresti a casa
del tuo fidanzato per una notte. No di certo. Più che altro
questo è il pigiama che tutte le donne hanno nell'armadio.
Almeno uno basta. Lo indossi quando sei disperata dopo una storia
finita male o semplicemente perchè sei depressa e vuoi
startene
tutto il giorno a casa, senza farti nemmeno una doccia.
E' comodo, confortevole e largo. Ma certamente imbarazzante.
Soffio il naso rumorosamente e getto l'ennesimo fazzoletto per aria.
Dove andrà a finire non mi importa. Probabilmente in mezzo a
tutti gli altri, sparsi per il pavimento come un enorme tappeto bianco.
Ho passato la notte più bella della mia vita, certo. Mai
avrei pensato che fosse stato possibile.
Forse però sarebbe stato meglio rimanere a come ero qualche
giorno fa, spensierata, senza nessun pigiama imbarazzante addosso.
Almeno a Orlando Bloom non pensavo mai. Certo, guardavo i suoi film con
la bavetta alla bocca, ma non avevo certamente nessuna notte da
ricordare!
In più è orribile quello che ho visto.
Lui, con Lei. Alla tv per
una premier del suo nuovo film.
Maledetti.
Miranda era stupenda, con l'abito oro e i capelli raccolti. Per non
parlare di Lui,
così bello e solare.
Si sorridevano e sembravano felici. Solo guardando quelle immagini alla
tv mi sentivo di troppo, come se stessi invadendo uno spazio solo loro.
Io non ne facevo parte. Non ne faccio
parte.
Non sono un'attrice famosa o una modella.
Sono solo una sciocca giornalista
che è andata a letto con un attore a cui doveva fare
un'intervista.
Basta. Nient'altro.
Probabilmente lui nemmeno si ricorda di me. Figuriamoci.
Non so dire quante ore, giorni o settimane siano passate. Eppure sono
ancora qui, nel mio confortevole, caldo letto.
Inizio un po' a puzzare eh? Ma non importa.
Però sono sopravvissuta bene. Ho mangiato crema d'arachidi,
pizza e biscotti.
Forse ho preso qualche etto.
Si sa che la crema d'arachidi è micidiale. Che poi nemmeno
mi piace tanto.
< Se non ti alzi da quel letto e non vai a farti una doccia
giuro che ti ci porto con la forza! >
Izzie si fa largo tra i fazzoletti sparsi per il pavimento della mia
camera, con la chiara intenzione di prenderi seri provvedimenti.
< Puzzi, Rebecca! > urla. < Puzzi sul serio!
>
Io mugugno infastidita. Capisco che sia arrabbiata ma se urla
così mi fa scoppiare la testa!
Isabel mi afferra un braccio e poi con l'altra mano una gamba. Prima
che possa aprire bocca mi butta letteralmente giù dal letto.
< Ma cosa ti salta in mente? > reagisco. Insomma, mica
può trattarmi così!
< Cosa salta a te in mente! E' una settimana che non vai al
lavoro e non ti alzi da questo stramaledettissimo letto! >
Be'. Almeno ora so quanto tempo è che sono chiusa qui
dentro.
< Guarda che porcile poi! > continua come se fosse mia
madre.
Anche se non ha tutti i torti: per terra vi sono fazzoletti usati
ovunque, cartacce di caramelle, qualche calzino ed a un angolo sono
accatastate scatole di cartone per la pizza. In
più la
finestra è chiusa da giorni, per cui non vi è
certo un
buon odore.
< Vai a farti una doccia! >
Obbeddisco, più che altro per non sentire ancora le urla
della
mia EX
migliore amica che mi stanno facendo scoppiare la testa.
Mentre mi dirigo a passo strascicato verso il bagno giuro di averla
sentita borbottare un "E ora si inizia a ragionare..."
Due mesi dopo...
La gente brinda con i calici colmi di frizzante champagne
fino all'orlo e io sono più felice che mai.
E' Capodanno e questa è una bellissima, unica notte.
Sorseggio
dal mio calice, osservando la sala. E' bella, elegante, lussuosa. Non
per niente è il locale più in, sebbene sia
stato inaugurato soltanto un mesetto fa.
Ed io ho avuto la splendida fortuna di riuscire a scrivere il suo primo
articolo di recensione.
Naturalmente positivissimo.
Ancora ricordo quello che ho scritto di getto, sul mio PC: "Un
locale elegante e frizzante proprio come lo Champagne che offre. Ottimo
per il Capodanno, se lo si vuole trascorrere a contatto con la
gente più popolare. Ma perfetto anche per una serata con la
famiglia o gli amici.
Assolutamente da provare, almeno una volta."
Sorrido ripensando
all'espressione piacevolmente stupita del capo, al successo riscosso e
all'improvvisa fama che ho acquisito.
Incredibile.
In due mesi tutto è cambiato e da quando ero una semplice e
ingenua giornalista di squallidi gossip, ora sono talmente conosciuta
da essere invitata dal proprietario stesso del locale.
Be' vorrei vedere! E' solo grazie a me se ora c'è tanta
gente!
Continuo a sorridere, non rendendomi conto che inizio a sembrare un po'
stupida.
E all'improvviso, lo
vedo.
Il cuore si ferma, poi inizia a battere forte e veloce, tanto che ho
paura che qualcuno se ne accorga.
Oddio. Fermate tutto voglio scappare!
Mi passano davanti agli occhi le scene della nostra notte e la sua
faccia quando mi ha sorpreso mentre lo fotografavo.
Che imbarazzo. Speriamo non mi vedi.
Mando giù lo champagne tutto d'un fiato e mi guardo attorno,
alla disperata ricerca di Izzie. O almeno di un nascondiglio.
Il mio sguardo si sofferma su un vaso enorme, da dove spunta rigogliosa
una bella palma.
Perfetto.
Mi catapulto dietro di esso e mi accuccio, spiandolo attraverso le
foglie.
Ehi, un momento! Non c'è più... Dove cavolo
può ess....
< Ciao! >
Sobbalzo e mi volto, ritrovandomi davanti alla sua faccia.
Lo guardo intensamente e... urlo.
Ma credo sia comprensibile, no? Insomma voi che avreste fatto? Forse vi
sarete comportate normalmente: vi sareste girate tranquillamente e con
aria sensuale avreste detto: < Oh, ciao Orlando. Che ci fai tu
qui?
>
Ignorando il fatto che vi ha sorprese accovacciate dietro un enorme
vaso nel patetico tentativo di evitarlo.
E giuro, giuro che anche io l'avrei fatto. Avrei, per
l'appunto.
Ma ritorniamo a noi.
< Ehi, ehi! Che ti prende? > mi domanda, bloccandomi per
i polsi. Si accovaccia di fronte a me, guardandomi. Potrei svenire.
Giuro
che potrei farlo!
< Dovrei essere io quello che urla... Sei te che mi hai fatto
una fotografia mezzo nudo, no? >
Arrossisco. Capperi se lo ricorda.
Una vocina mi mormora nella testa: "Ma
si ricorda anche di te!"
E' vero! Si ricorda di me! Di
me!
< Però credo di doverti ringraziare. Dopo tutto sei
una
giornalista. Di gossip per lo più. Avresti potuto benissimo
pubblicarla guadagnandoci un sacco di soldi. >
E io, invece di rispondere con una frase accettabile, inizio a
balbettare sul
mio cambio di professione e su quanto il gossip sia noioso, in fin dei
conti.
Balle. Grandissime balle.
Ma quando sono agitata mi capita spesso.
Lui sorride, sempre guardandomi fisso negli occhi.
Mentre abbasso lo sguardo imbarazzata realizzo che siamo ancora
accovacciati dietro la palma. Cosa abbastanza equivoca, non
c'è
che dire.
Infatti una signora tronfia, con i lunghi capelli bianchi legati in uno
chignon ci lancia un'occhiata sprezzante.
Mi verrebbe da dirle: < Vecchia racchia! Ma che ti guardi? Ti
piacerebbe essere al posto mio, eh? In confidenze 'intime' con
Orlando Bloom! >
Naturalmente però non lo faccio. Ci mancherebbe.
Anche lui sembra essersi accorto dell'episodio perchè
infatti
bisbiglia: < Alziamoci, che qui passiamo per maniaci... >
Io sorrido, confortata.
Cammino standogli dietro. Potrei seguirlo in capo al mondo. Giuro.
< Allora, che ci fai qui? >
Alzo le spalle, fingendo indifferenza.
< Il proprietario mi ha invitato... Sai io ho scritto la prima
recensione di questo posto. Positiva, naturalmente. >
Wow. Ho
pronunciato delle frasi complete senza impappinarmi.
Anche Orlando sembra molto colpito perchè continua a
guardarmi sorridendo, senza controllare dove cammina.
E infatti... BAM!
Si scontra addosso a un vecchio signore.
Scoppio a ridere. E per un attimo penso che sia una persona normale, un
uomo un po' impacciato e simpatico. Per un attimo non sono davanti a
Orlando Bloom, attore di fama mondiale con tanti fan club quante le mie
scarpe.
Per un'attimo lo guardo davvero.
< Visto? > mi domanda, dopo essersi scusato con il
signore appena 'investito'. < Anche alle star capita di essere
goffi. >
< Strano. > mormoro.
Lui mi lancia un'occhiata di sbieco.
< Non è per niente strano, fidati. Spesso sul set
faccio certe figuracce! Spesso inciampo e... mi scontro con la
gente. >
Ridacchio.
< Non sembravi per niente goffo durante quella not... sera.
>
OmiodioOmiodio.
Ditemi che non l'ho detto davvero! Vi prego non può essere
vero.
Lo guardo di sottecchi e mi accorgo che è arrossito.
< Scusami, a proposito. Non avrei dovuto. >
Alzo le spalle, non sentendomi stranamente a disagio.
< Non si può dire che io ti abbia frenato,
anzi...>
Lui sorride.
Forse ricorda anche lui tutta la notte? Ricorda come ci siamo
abbracciati e... va be'
tutto il resto?
< Ti ho visto alla premier con Miranda. > mormoro,
rendendomi conto solo dopo delle mie parole. Ma perchè apro
la bocca senza ragionare?! < State di nuovo insieme? >
Appunto.
Lui sorride di nuovo.
Inizio a pensare che si sia iniettato del botulino. Prima che glielo
possa domandare mi accorgo che mi sta osservando.
Sembra che voglia ricordarsi ogni angolatura del mio viso, ogni
lineamento: dalla fronte alta, il naso dritto con una piccola gobba, la
mia bocca carnosa. Ogni cosa.
Lo guardo anche io e solo ora mi accorgo di quanto i suoi occhi siano
scuri. Sembrano cioccolato fondente.
< Sei una donna interessante, Rebecca. >
Dopo aver detto questo, si volta e se ne va.
Strani forti gli uomini.
continua...
Ahi, ahi ahi!
Solo una misera
recensione??
Uffa dai ragazze...
*occhionisupplicanti* che vi costa scrivere qualche parolina?
Pleaseee
Comunque grazie a LadyElizabeth
che ha recensito!
Un bacione a tutte
Cate!
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