This Evening

di katerina_21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo Due ***
Capitolo 4: *** Capitolo Tre ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


                                               

This Evening is the evening

Posso farcela. Dopo tutto, non si sta parlando di offrirsi volontari al karaoke mezzi ubricachi. Sono perfettamente in grado di gestire la situazione.
Sono una giornalista seria, professionale, che non si lascia intimidire da un uomo.
Ma...cavolo! Mica è un uomo come un altro! Lui è Orlando Bloom per l'amore di dio!
Credo di star per svenire. Ok, un bel respiro profondo, poi un altro. Chiudi gli occhi. Inspira e espira. Inspira e espira. Un attimo. Non era espira e inspira?
Proprio nel bel mezzo dei miei esercizi yoga, imparati da poco al corso che sto seguendo, (a proposito, questa sera alle 19. Devo ricordarmelo, non come l'altra volta che sono rimasta a guardare una vecchia puntata di Friends) qualcuno mi riporta alla realtà.
Mi riporta alla realtà in modo meraviglioso
< Ehm, ehm...>
Apro un occhio solo e per poco non mi viene un colpo. Orlando Bloom è qui. Proprio davanti a me. Sorride, forse un po' troppo divertito e se non si chiamasse Orlando Bloom lo avrei mandato a quel paese già da un pezzo. Lo squadro per bene con il mio occhio mezzo aperto: jeans Diesel un po' sgualciti, bandana gialla annodata al polso e camicia nera semplice. Se non fosse per gli avambracci muscolosi che si intravedono dalle maniche rimboccate non sarei in questo stato.
Non è vero. Starei comunque con un occhio aperto e uno no e il pollice e l'indice uniti. Se fosse arrivato con altri cinque minuti di ritardo probabilmente mi avrebbe ritrovato a urlare ohm in mezzo al bar, per terra con le gambe incrociate e una schiera di nuovi seguaci dello yoga a cui insegnare.
< Hai intenzione di aprire anche l'altro occhio o preferisci continuare così?> mi domanda in tono dolce.
Forse ho una momentanea perdita di memoria.
No, ecco. Ci sono. Il mio nome è Rebecca Lorenz e sono nata il 16 Marzo 1983. Ho un fratello maggiore che fa l'insegnante di ginnastica ed è di una bellezza sconvolgente. Ciò che amo di più è la mia cagnolina Roxy e la mia trousse-cento-ombretti della Pupa e convivo da circa un anno e mezzo con la mia migliore amica, Isabel.
E poi... ho appena ordinato un cappuccino con tanta schiuma, nutella e cacao in polvere.
Alla faccia della dieta. Forse dovevo pensarci prima chissà che penserà quando mi vedrà con i baffi di schiuma e nutella sopra il labbro.
Ok, sono ancora in me.  Prendi un bel respiro Becky. Ce la puoi fare benissimo.
< In realtà stavo eseguendo alcuni esercizi yoga. Lo faccio sempre prima delle mie interviste poichè mi concentrano... sono... sono esercizi per la memoria.>
Esercizi per la memoria. Esercizi per la memoria. Oddio santissimo aiutami tu.
Orlando mi guarda come se mi fossi appena tolta i pantaloni e fossi saltata sul tavolo cantando a squarciagola "All by my self" con una rosa rossa tra i denti.
Perfetto, ho terrorizzato Orlando Bloom. Penserà che sono una pazza psicopatica appena fuggita dal manicomio che si spaccia per una giornalista del Gossip Magazine con l'intenzione di strappargli un ciuffo di capelli per tenerselo al sicuro nel portafoglio.
E io non ho mai avuto questa intenzione. Insomma, tsk. Un ciuffo di capelli nel portamonete!
Davvero... da me.
< Non voglio essere scortese, ma sono molto impegnato e a dir la verità ho accettato questa intervista solo perchè me l'ha obbligato la mia manager - fa una pausa durante la quale mi fissa intensamente. - Questione di immagine, dice lei. >
Sbaglio o ha appena usato un tono seccato? Orlando Bloom non è mai seccato.
Mi schiarisco la voce e abbasso lo sguardo imbarazzata. Non arossire, Becky.
Hai 26 anni e sei perfettamente in grado di non arrossire come una quattordicenne. Credo.
< Allora...> mormoro, cercando di non perdere il controllo. Ma non è facile, se Orlando Bloom ti sta osservando. Soprattutto se ti ha appena detto che ha fretta e che non può aspettare che una giornalista rimbambita e con una cotta per lui metta insieme tre parole. < Sei fidanzato al momento?>.
A questo punto potevo mettere i manifesti: Non me ne frega niente dei tuoi prossimi programmi lavorativi. Voglio solo sapere se hai qualcuno o saresti così disperato da metterti con una come me.
Mio dio, sei patetica Rebecca.
Orlando sorride.
Cazzo. Che sfortuna.
Dopo tutto lo sapevo che il gatto nero di stamattina me ne avrebbe procurata un bel po'. Solo per me è bel gattino?!
Un cameriere sorridente si avvicina con un vassoio. Orrore.
Il mio supercalorico cappuccino è proprio davanti a me. E' ancora più...grande di quanto ricordavo.
Orlando mi lancia un'occhiata divertita. < Ti piace il cioccolato eh?>
< Sì... ma allora, torniamo a noi...> mormoro cercando di mantenere un tono professionale. Cancello dal foglio che tengo tra le mani al voce "Comprare nuovi assorbenti" sperando che lui pensi si tratti di una domanda appuntata per l'intervista e non della lista delle cose da fare.
< Le fan sarebbero molto liete di sapere chi è la tua fidanzata.> Mi schiarisco la voce. Molto liete un corno. Probabilmente vorrebbero strapparle la testa a morsi.
Naturalmente io non sono una di loro.
< Miranda Kerr> Orlando lancia una seconda occhiata al suo rolex.  
Ok Rebecca non ti lasciar prendere dal panico. Non è successo nulla. E' solo molto occupato, tutto qua. Che pretendevi?Che metteva un tappeto rosso, un'orchestra iniziava a suonare e ti faceva ballare tra i tavoli?
Forse un po'.
< Guarda, facciamo così. Io ho un impegno urgentissimo... quindi prendi questo e domani alle 20 vieni, va bene? >
Mi ritrovo in un battileno un biglietto da visita tra le mani e il mio mito è sparito. O mio dio. Ora svengo sul serio.
E' un lasciapassare per la camera d'hotel di Orlando Bloom in persona!

< Tu non crederai mai a quello che ho dietro la schiena!>  esclamo sbattendo la porta alle mie spalle.
Izzie si volta sorpresa. < Un assegno con una cifra a tanti zero?>
< No.> rispondo io ignora
ndo il solito sarcasmo che condisce ogni frase pronunciata da Isabel.  < Ho... un lasciapassare per la camera d'albergo di ORLANDO BLOOM!>
Izzie mi fissa come se fossi pazza e alza scettica il sopracciglio destro.  
Maledetta. Sa benissimo quanto ho sempre voluto saperlo fare anche io.
< Se stai scherzando non fa ridere. Capisco che l'intervista con il tuo mito ti abbia ammattito, ma mi pare esagerato arrivare a questi livelli.>
Roteo gli occhi spazientita e le mollo in mano il cartoncino dorato, che ho conservato per tutto il tragitto dentro il mio portafoglio (al posto del ciuffo di capelli) resistendo alla tentazione di rigirarmelo tra le mani per tutto il tempo.
< Per tutti i lumi...> bisbiglia la mia amica con gli occhi spalancati.
Strappo dalle mani di Izzie il lasciapassare, prima che lo distrugga a forza di girarlo in ogni verso.
La osservo con aria di sufficienza. < Ebbene sì. Non sono matta e domani sera andrò in camera di Orlando Bloom>
Izzie mi guarda sconvolta e poi caccia un urlo così forte che per poco non divento sorda.
< Mio dio Becky! Devi assolutamente comprarti un vestito decente!>
< Ma Izzie, mica è un invito a cena! E' solo un'intervista! Non posso mica presentarmi con un Valentino o roba del genere.>
Già mi immagino la scena: entro all'Hilton con un tubino rosso stretto in vita, i capelli raccolti in un elegante chignon. La signorina della reception mi guarda disgustata, poi bisbiglia qualcosa all'orecchio del suo collega, che a sua volta mi lancia un'occhiata di disapprovazione. Orlando appare poi in tutta la sua bellezza con indosso solo un paio di jeans e una t-shirt casual, mi squadra dalla testa ai piedi mentre io arrossisco e scoppio a piangere, mi volto e scappo via, in preda all'umiliazione.
Nei giorni seguenti non mangio niente, perderò così tanto peso che tutti mi guarderanno preoccupati, i miei genitori verranno a New York e preoccupatissimi veglieranno su di me giorno e notte, senza sosta.
Già mi immagino i titoli dei giornali: Rebecca Lorenz, giornalista sconosciuta di una rivista di gossip, rifiuta di continuare a vivere dopo un incontro disastroso con il celebre e bell'attore Orlando Bloom. "Mi è sembrata una ragazza vitale" afferma la star. "Vorrei scusarmi con lei, dopo tutto è solo colpa mia se...
< Becky? Ci sei? >
< Eh? Ah sì, sì.> mormoro un po' stranita. Diamine ero sul punto più bello! < Comunque Izzie, mi rifiuto di fare una figura pedalina per colpa tua! Non mi presenterò vestita elegante e non morirò di fame per colpa tua!>
< Che?!>
< Niente.> dico sbrigativa.

continua...



Oddio. Vi prego non lanciate nessun pomodoro. Magari, sarebbe meglio una recensione indignata per il maltrattamento delle lettrici. Sì, quella sarebbe decisamente più ben accetta - almeno è sempre una recensione, no? -.
Picola nota: la ragazza del blend è Adriana Lima, una degli innumerevoli Angeli di Victoria Secret's.
Ovviamente, non voglio offendere nessuna persona che nominerò in questa fan fiction. Orlando Bloom non mi appartiene e non lo conosco perciò il carattere che gli ho affibbiato è immaginato solo da me! (oserei aggiungere PURTROPPO)
Un bacio,
Cate!


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Capitolo 2
*** Capitolo Uno ***



This Evening is the evening
capitolo uno.


Un giorno passa veloce, quando hai un'appuntamento con Orlando Bloom. E va bene, non è un'appuntamento ma questi sono solo particolari...O no?

Mi dò una veloce occhiata allo specchio e decido che il mio look è perfetto: una camicia nera sbracciata, abbastanza chic da essere scambiata in un indumento di marca, un paio di pantaloni bianchi a tubo e le Jimmy Choo regalatemi da Isabel.
Ma sì, se fossi un uomo probabilmente... be' ci farei un pensierino.
Sbottono un po' la camicia e metto le mani sui fianchi soddisfatta. Ok, sono pronta.
Esco di casa piano piano, cercando di non fare rumore. A quanto pare anche Izzie si è data da fare: ho solo intravisto un ragazzo girare per casa, ma mi sembrava molto carino e soprattutto stranamente a suo agio, come se fosse già stato in casa nostra. Devo ricordarmi di comprare una bottiglia di vino e farla ubriacare domani sera...almeno riuscirò a scoprire qualcosa.
Chiudo la porta accompagnandola delicatamente e corro sui miei tacchi da cinque centimetri, cercando di mantenere l'equilibrio mentre scendo le scale. Vivere al quinto piano in un appartamento senza ascensore non è stata decisamente una scelta saggia.
Ma io ho sempre odiato le scelte saggie. Sono noiose.
Chiamo un taxi e stringendo il cartoncino dorato cerco di calmarmi. Se continuo così quando lo vedo stramazzo al suolo... Già mi immagino la scena e non credo proprio sarebbe piacevole.
Dopo circa mezz'ora siamo arrivati.

< Bellezza, non aspettarti un bel trattamento che qui sono tutti molto snob... >
Oddio. Quasi sobbalzo mentre l'autista si volta e mi guarda con aria di intesa. Ma che vuole ora questo?! Mica mi legge nel pensiero... giusto? O forse intendeva per come sono vestita! Forse Izzie aveva ragione, dovevo darle ascolto! Era meglio il tubino. Molto meglio di questi dozzinali pantaloni bianchi... Per non parlare della camicia! Almeno potevo indossare un taller.
esclamo senza riuscire a trattenermi.
L'autista mi guarda con un'aria strana. Forse non vuole offendermi. < Sia sincero, non si preoccupi. > dico per tranquillizzarlo. Mi sembra una cosa intelligente da dire, ma a quanto pare il vecchietto non la pensa allo stesso modo. Scoppia a ridere e per poco ho paura che gli prenda un'infarto o che al minimo la dentiera gli salti fuori dalla bocca.
< Sei proprio scema eh?!> dice soltanto.
Scendo indignata dal taxi, facendo attenzione a sbattere con forza la portiera. Quasi spero che si rompi...
A volte mi meraviglio dei miei cattivi pensieri. Non sono una persona antipatica o meschina, ma spesso vengo sorpresa da attacchi di ira abbastanza difficili da ignorare, che mi colgono nei momenti più impensati. Quell'innocuo vecchietto è appena riuscito a scatenarne uno.

Attraverso le porte a vetri dell'Hilton a passi veloci ma poi lo sguardo di sufficienza della ragazza della reception mi fa rallentare.
Quella maledetta già mi ha causato tanti guai nel mio sogno ad occhi aperti... non permetterò che accada davvero.
< Sono qui per un incontro con il signor Bloom...> mormoro alla ragazza. Quella mi squadra dalla testa ai piedi e se non sbaglio ha anche arricciato il naso! Bastarda. < Guardi, ho anche il lasciapassare...> aggiungo con tono di sfida. Beccati questa!
< Lo avviso.>
La ragazza alza la cornetta del telefono e digita velocemente dei tasti. Sa anche a memoria il numero di stanza di Orlando... poverina non sa che non ha speranze. Non che io ne abbia qualcuna, ma già sto un passo avanti. Scommetto che lei non è salita in camera sua! Ah!
La sento in modo confuso che bisbiglia qualche frase sconnessa: < Pazza...squallida camicia nera...che le dico...>
Mi sembra che non sia proprio un buon segno. Manco a farlo apposta inizio a tamburellare con le dita sul lucente bancone di marmo.
< Il signor Bloom mi ha detto che può aspettare al suo tavolo... c'è anche la sua fidanzata. Può sedersi con lei mentre aspetta!> la ragazza della reception mi sorride con finta efficienza. Maledetta. L'ha fatto apposta.
Annuisco cercando di nascondere la mia delusione.

Non avevo certo voglia di trascorrere la serata con Orlando Bloom e la sua fidanzatina scheletrica. Proprio nessuna voglia.
Lancio un'occhiataccia all'arpia della reception - almeno questa soddisfazione me la dovevo concedere - e mi dirigo a passo strascicato verso il ristorante. Sposto la tenda di velluto rosso e per poco non mi viene un colpo. Ci sono parecchie celebrità... quasi quasi mi sembra di aver visto Paris Hilton in persona oltre a un certo ragazzo che assomiglia in modo impressionante ad Ashton Kutcher... un momento. Ma quello è Ashton Kutcher! Oddio. Ora svengo.
La mia felcità scompare però quando noto la nemica. E' seduta in modo quasi regale, con le gambe accavallate e una mano posata delicatamente sulla guancia destra. Indossa un vestito grigio corto, che mette in risalto le lunghe...lunghe...lunghe gambe snelle. Deglutisco e mi avvicino ticchettando sui miei tacchi.
< Salve... la ragazza della reception mi ha detto che posso aspettare con lei Orlando Bloom...>
Miranda si volta sorpresa. Ha degli occhi bellissimi, anche se un po' piccolini.
Sembra un po' un topolino a pensarci bene...

< Oh...> mormora soltanto. Sembra delusa. All'improvviso mi sento di troppo. < E' solo che Orlando mi aveva promesso che avremmo cenato insieme... da soli.>
Odiosa. Be' in realtà non l'ha detto con cattiveria, anzi. Sembra solo... dispiaciuta. Lo sarei anche io se mi ritrovassi ad aspettare il mio ragazzo con una sconosciuta. Soprattutto se il ragazzo in questione mi aveva promesso una cenetta a lume di candela.
Dio, ora mi sento anche in colpa.
< Mi dispiace...> borbotto. < Solo che avevo un'intervista con il signor Bloom e lui era molto impegnato quindi... >
<...Quindi ti ha detto di venire qua. Lo sapevo> mi interrompe Miranda scocciata. Incrocia le braccia e mette il broncio. Me ne sto lì ad osservarla imbarazzata, ma poi sento una voce. Una voce conosciuta.

Mi volto, molto ma molto lentamente. Ed eccolo, l'uomo della mia vita. Cammina con le braccia aperte e dopo essersi avvicinato al nostro tavolo esclama di nuovo: < Miranda! Scusami tanto... ma non ho potuto avvertirti. Lei è...> mi lancia un'occhiata supplichevole lasciando la frase in sospeso.
< Sono Rebecca Lorenz, una giornalista. Dovevo fare un'intervista al signor Bloom...>
Miranda mi incenerisce con lo sguardo. Posso anche capirla.
Orlando si siede di fronte a me e vicino a Miranda. E' imbarazzato.
Ma perchè mi sono cacciata in questa situazione?! Mi sembra di essere tornata a quando avevo quattordici anni ed ero al mio primo appuntamento col ragazzo più fico della scuola, Brian McGregory. Che poi per quanto ne so ora è finito in prigione per rapina a mano armata. Pensare che sembrava un così caro ragazzo...
< Allora Becky... ti posso chiamare così vero?> - domanda Orlando, facendomi dimenticare McGregory e la rapina a mano armata. - Annuisco. < ...possiamo iniziare l'intervista?>
Sorrido e annuisco di nuovo. Oddio Becky datti un contegno! C'è anche la sua fidanzata e non sembra molto contenta. Anzi, non lo è per niente.

Sono imbarazzata come non mai. Perfino peggio del primo appuntamento con Brian McGregory. Ora che ci penso è peggio di qualunque mio primo appuntamento.
Questo... "incontro" su una scala da 1 a 10 otterrebbe senza dubbio uno 0 spaccato!
Miranda dopo mezz'ora di intervista era abbastanza nervosa.
Ma credo che ciò che le ha dato più fastidio sia il fatto che io e Orlando non abbiamo smesso mai di flirtare. Davanti a lei! Mi sento uno schifo. Pensare che ho sempre disprezzato le donne che fanno le gatte morte con gli uomini già occupati.
E ora sono una di loro. Sono disgustata.
Fatto sta che dopo la mezz'ora di intervista Miranda si è alzata seccata dalla sua sedia e ha annunciato: < Orlando, mi sono rotta dei tuoi giochetti. Non voglio più avere niente a che fare con te. Mai, mai più.>
Lo so che dovrei essere contenta eccetera eccetera... ma proprio non ci riesco.
La cosa ancora più orribile non è questa però. Ebbene sì, è successo qualcosa di molto peggio.
Sono seduta sul letto di Orlando Bloom con un bicchiere di champagne in mano. E Orlando Bloom è in bagno.
Ora che cazzo faccio?


Scusate per il ritardo! Ma ho avuto gli esami e in più ora che è Estate ho davvero poco tempo per scrivere e aggiornare...
Tra l'altro non è un bel periodo per me :(
Grazie comunque a chi ha recensito perchè è solo grazie a loro che ho pubblicato anche il secondo capitolo xD perciò tutti insieme, forza: GRAZIEEE  ^-^
Un bacio grande grande a chi ha avuto la pazienza di aspettare!
Cate.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo Due ***


This Evening is the evening
capitolo due.





Mantieni la calma e il sangue freddo Becky. Andrà tutto bene, liscio come l'olio.
Orlando Bloom esce dal bagno e per poco non sobbalzo quando noto un particolare: è senza maglietta.
Ora sono seriamente nel panico più totale. Le gambe sono diventate budino e anche se sono seduta sò per certo che se mi alzo crollo per terra, le mani tremano e per poco non ho paura che lo champagne bagni la moquette pregiata color crema.
< Sono un disastro, non è vero?> mugugna Orlando avvicinandosi ed io - come un'idiota - mi tiro indietro, stringendo il bicchiere. Lui pare accorgersi del mio imbarazzo perchè ridacchia ed è tanto vicino che riesco chiaramente a sentite odore di alcool.
Che abbia una riserva di whisky nel bagno?
Tutto può essere. Scuoto la testa come per liberarmi dai miei soliti, stupidi, senza senso pensieri.
< Eppure non ero così, ero innamorato di lei, non flirtavo con ogni ragazza carina... Almeno non davanti a lei!>
Orlando Bloom ha detto che sono carina! Sorrido beata, senza più ascoltare il suo sproloquio.
<...Ma non so, forse non la amo più... tu che dici?>
Oddio. Dice a me?
Ma certo che dice a me, che stupida!
Per fortuna Orlando sembra ancora molto preso dal suo monologo e non pare nemmeno accorgersi di non aver ricevuto nessuna risposta; continua a chiacchierare, con qualche pausa durante la quale ho il terrore di dover dire qualcosa. Passano i minuti e lui continua a sparlare, passando da un argomento all'altro: il lavoro, le sue relazioni e mi sembra perfino di aver udito qualcosa a proposito di un nuovo film.
E' perfino meglio della nostra intervista, tocca che mi ricordi tutto quanto.
Ad un tratto Orlando si avvina mentre io, rigida come un tronco al bordo del letto e con ancora il bicchiere di champagne stretto tra le mani, rabbrividisco avvertendo il suo fiato caldo sul collo.
< Ma perchè sei così rigida? > mormora, poggiando la mano sulla mia spalla.
Oddio signore, qui rischio di rimanerci secca sul serio. E dire che la mia vita non è certo stata 'piena' di relazioni, anzi... Quando avevo quindici anni soffrivo terribilmente perchè ancora non avevo baciato nessun ragazzo, mentre la mia migliore amica dell'epoca sì e più di uno.
Ah! Beccati questa Juliet Smith! Tu mica l'hai baciato Orlando Bloom!
Mentre le nostre labbra si avvicinano pericolosamente, vorrei mettermi a urlare o ridere - ma anche entrambe le cose mi vanno bene - e scattare una foto a questo momento indimenticabile.
Ecco fatto. Ora sì che sono in Paradiso.
La mia bocca non molto esperta si sta piacevolmente intrattenendo con quella di una star di fama mondiale ed io sono al settimo cielo.
Non capita tutti i giorni, no?

E' stato fantastico, ma non aspettatevi che vi racconti qualcosa! Sono troppo timida...
Ma vi basti sapere che ora sono sotto le lenzuola, mentre Orlando è in bagno a farsi una doccia.
Aaaaah. Ho quasi paura che tutto questo sia solo un sogno, ne soffrirei terribilmente. Forse in realtà sto dormendo e quando mi sveglierò ricorderò soltanto come io e Orlando Bloom ci siamo stretti la mano cordialmente prima di tornare ciascuno alla nostra vita.
Eh no, ma io lo so che non c'è stata solo una stretta di mano....
Quando lo racconterò a Izzie non ci crederà. Di certo non ci crederà. Dovrei raccogliere qualche prova... mi guardo intorno, scrutando ogni centimetro della stanza lussuosa. Allora, cosa non metterebbe mai in dubbio la mia esperienza?
Un ciuffo di capelli non basta...
Ma sì! Come ho fatto a non pensarci subito?! Una bella foto con il mio cellulare! La potrei perfino utilizzare come sfondo!
Mi alzo, tirandomi dietro tutte le lenzuola bianche e afferro il cellulare nella tasca della mai borsa.
Ora il problema è come inquadrarmi nel letto di Orlando Bloom. Dovrei utilizzare l'autoscatto... ma il mio cellulare non ne è provvisto.
Solo io ho un cellulare senza autoscatto, diamine!
Un'altra idea mi illumina.
Una foto di Orlando Bloom sotto la doccia è decisamente una prova sufficiente, insomma!
Infilo i pantaloni e la camicia di fretta, così come le Jimmy Choo. Devo essere pronta a scappare, caso mai Orlando si accorga di me.
Quatta quatta mi avvicino a bagno e socchiudo la porta, pronta per la mia missione.
Ora mi tocca solo aspettare che esca dalla doccia e io TAC! Pronta per fare la foto!
Intanto posso godermi la vista di Orlando attraverso il vetro della doccia. Non che io non abbia avuto occasione di vederlo nudo, durante la scorsa notte...Ma dopo tutto se ne ho l'occasione... perchè non coglierla?!
Ma ecco che Orlando esce dalla doccia gocciolando, sta cercando con la mano il cellulare.
Uno... due... tre e FLASH!
Ops. Non ricordavo che facesse questo rumore il mio cellulare. Orlando si volta sorpreso, ma è ancora più sorpreso quando si accorge di me, con il cellulare in una mano e la bocca aperta in una perfetta O.
Oh cazzocazzo! Forse è meglio che scappi. Mi volto e inizio a correre, agguantando la mia borsa mentre sento distintamente una voce - la bellissima voce di Orlando - urlare: 'Hey!!'.
Lo posso anche capire, insomma ora chissà che pensa. Forse mi ha scambiato per una maniaca oppure, dato che sono una giornalista, crede che possa utilizzare la foto per il mio articolo...Ma non farei mai niente del genere, non scendo tanto in basso.
Utilizzerò nel mio articolo solo ed esclusivamente la nostra intervista. Punto.
Tiro un sospiro di sollievo quando salgo sul primo taxi libero. Sono salva.

< Sono tornata!!> urlo appena chiudo la porta.
Izzie già mi è addosso, euforica.
< Allora? Che è successo?! Racconta, che aspetti!> dice tutto d'un fiato, provocando la mia ilarità. continua lei pizzicandomi il braccio.
dico io sorridendo.
Poco dopo siamo sedute in cucina e Izzie stringe il mio cellulare con gli occhi sbarrati, fissando la foto.

Io alzo le spalle, come se non mi riguardasse più di tanto. In realtà sono euforica a dir poco.
< E be'... com'è stato? Una star in genere...è molto più in alto di livello rispetto ai comuni mortali.> mormora lei ridacchiando, come se fosse un'esperta riguardo le star di Holliwood.
Sghignazzo a mia volta.
< E' stato assolutamente stupendo, sul serio.>
Izzie mi osserva in modo strano.

< Niente, mi sembri... diversa. Sei un po' ebete in effetti.> dice con un ghigno. < Certo peccato per questo braccio... - continua tornando a fissare la foto - se si fosse scansato un po' avrei potuto vedere...>
< Izzie!!!> la rimprovero io prima che possa finire la frase, ma non posso fare a meno di scoppiare a ridere. E' bello avere un'amica.
All'improvviso mi ricordo del bel ragazzo che avevo notato in casa e colgo l'occasione al volo per scoprire qualcosa.
< Izzie... sai quel ragazzo che vedo spesso qua, vero?> le domando. Lei sembra aver già capito.
< E' solo un amico, Rebecca.> mormora lei.
< Sbaglio o c'è una sfumatura di delusione nel tuo tono?>
Lei alza lo sguardo, stavolta seria. < Sai bene qual'è il motivo, Becky. Sono sempre stata cotta di tuo fratello e non riesco a trovare nessun altro che me lo faccia dimenticare.>
All'improvviso il mio entusiasmo scompare. So bene quanto la mia migliore amica abbia sofferto per Ed, che è così bello che spesso la gente sapendoci fratello e sorella non può fare a meno di esclamare: 'Ma davvero?!'.
Di certo i geni del fascino non l'ho ereditati io, in famiglia.
Eppure una parte di me non ha mai smesso di sperare in un loro fidanzamento, li vedrei così bene insieme! Ed però è da poco fidanzato con un'altrettanto bella ragazza conosciuta in palestra e non mi era mai sembrato così preso. Questo però non gli impedisce di continuare a flirtare con Izzie, che di certo non gode di queste false illusioni, le quali non fanno altro che far calare il suo già basso livello di autostima.
< Va be', io devo uscire, ci vediamo per l'ora di pranzo.>
Annuisco, ancora presa dai miei pensieri.
Izzie mi lancia il cellulare e io lo afferro al volo. Eccolo là Orlando Bloom, sullo sfondo.
Sorrido e non posso fare a meno di ripensare alla notte appena trascorsa.


continua....

Eccomi qua!
Ormai l'avrete capito che io non sono molto veloce negli aggiornamenti! Anzi, probabilmente sono una delle più lente qui dentro!
Spero sul serio che mi perdonerete e che questo capitolo non vi abbia deluso. A me un po' sì, se devo essere sincera, ma aspetto per sapere il vostro parere!(Non siate troppo cattivi che poi mi demoralizzo! xD)
Ringrazio LadyElizabeth, (sono contenta di avere una nuova lettrice! Grazie per il complimento e be' ti confido un segreto: anche io non sono per niente dispiaciuta per Miranda!)  cloddy_94, (tutti si sorprendono quando vengono a sapere che ho solo 14 anni ma be' credo che alla fine sia un complimento, no? Ecco l'aggiornamento, anche non è "il più presto possibile".... ehm.) una_come_tante, (ecco qua il nuovo capitolo, scusa anche a te per il ritardo! Proverò ad impegnarmi di più ed a aggiornare più presto) e rikk992 (Allora sono riuscita nel mio intento! Non volevo assolutamente scrivere una ff troppo dolce, perchè credo che ce ne siano già in grande quantità... e anche se sono una tipa abbastanza romantica, questa volta volevo solamente far ridere! Un bacio e continua a recensire, mi raccomando!)
Un bacione a tutte, anche a chi legge soltanto...
Fatemi sapere che ne pensate e soprattutto come vorreste che continuasse la storia.
Cate!

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Capitolo 4
*** Capitolo Tre ***


This Evening is the evening
capitolo tre.




Infilo una mano nella tasca del pigiama, quello giallo con gli orsacchiotti rosa. Non certo un pigiama sexy che porteresti a casa del tuo fidanzato per una notte. No di certo. Più che altro questo è il pigiama che tutte le donne hanno nell'armadio. Almeno uno basta. Lo indossi quando sei disperata dopo una storia finita male o semplicemente perchè sei depressa e vuoi startene tutto il giorno a casa, senza farti nemmeno una doccia.
E' comodo, confortevole e largo. Ma certamente imbarazzante.
Soffio il naso rumorosamente e getto l'ennesimo fazzoletto per aria. Dove andrà a finire non mi importa. Probabilmente in mezzo a tutti gli altri, sparsi per il pavimento come un enorme tappeto bianco.
Ho passato la notte più bella della mia vita, certo. Mai avrei pensato che fosse stato possibile.
Forse però sarebbe stato meglio rimanere a come ero qualche giorno fa, spensierata, senza nessun pigiama imbarazzante addosso.
Almeno a Orlando Bloom non pensavo mai. Certo, guardavo i suoi film con la bavetta alla bocca, ma non avevo certamente nessuna notte da ricordare!
In più è orribile quello che ho visto.
Lui, con Lei. Alla tv per una premier del suo nuovo film.
Maledetti.
Miranda era stupenda, con l'abito oro e i capelli raccolti. Per non parlare di Lui, così bello e solare.
Si sorridevano e sembravano felici. Solo guardando quelle immagini alla tv mi sentivo di troppo, come se stessi invadendo uno spazio solo loro.
Io non ne facevo parte. Non ne faccio parte.
Non sono un'attrice famosa o una modella.
Sono solo una sciocca giornalista che è andata a letto con un attore a cui doveva fare un'intervista.
Basta. Nient'altro.
Probabilmente lui nemmeno si ricorda di me. Figuriamoci.

Non so dire quante ore, giorni o settimane siano passate. Eppure sono ancora qui, nel mio confortevole, caldo letto.
Inizio un po' a puzzare eh? Ma non importa.
Però sono sopravvissuta bene. Ho mangiato crema d'arachidi, pizza e biscotti.
Forse ho preso qualche etto.
Si sa che la crema d'arachidi è micidiale. Che poi nemmeno mi piace tanto.
< Se non ti alzi da quel letto e non vai a farti una doccia giuro che ti ci porto con la forza! >
Izzie si fa largo tra i fazzoletti sparsi per il pavimento della mia camera, con la chiara intenzione di prenderi seri provvedimenti.
< Puzzi, Rebecca! > urla. < Puzzi sul serio! >
Io mugugno infastidita. Capisco che sia arrabbiata ma se urla così mi fa scoppiare la testa!
Isabel mi afferra un braccio e poi con l'altra mano una gamba. Prima che possa aprire bocca mi butta letteralmente giù dal letto.
< Ma cosa ti salta in mente? > reagisco. Insomma, mica può trattarmi così!
< Cosa salta a te in mente! E' una settimana che non vai al lavoro e non ti alzi da questo stramaledettissimo letto! >
Be'. Almeno ora so quanto tempo è che sono chiusa qui dentro.
< Guarda che porcile poi! > continua come se fosse mia madre.
Anche se non ha tutti i torti: per terra vi sono fazzoletti usati ovunque, cartacce di caramelle, qualche calzino ed a un angolo sono accatastate  scatole di cartone per la pizza. In più la finestra è chiusa da giorni, per cui non vi è certo un buon odore.
< Vai a farti una doccia! >
Obbeddisco, più che altro per non sentire ancora le urla della mia EX migliore amica che mi stanno facendo scoppiare la testa.
Mentre mi dirigo a passo strascicato verso il bagno giuro di averla sentita borbottare un "E ora si inizia a ragionare..."

Due mesi dopo...
La gente brinda con i calici colmi di frizzante champagne fino all'orlo e io sono più felice che mai.
E' Capodanno e questa è una bellissima, unica notte.
Sorseggio dal mio calice, osservando la sala. E' bella, elegante, lussuosa. Non per niente è il locale più in, sebbene sia stato inaugurato soltanto un mesetto fa.
Ed io ho avuto la splendida fortuna di riuscire a scrivere il suo primo articolo di recensione.
Naturalmente positivissimo.
Ancora ricordo quello che ho scritto di getto, sul mio PC: "Un locale elegante e frizzante proprio come lo Champagne che offre. Ottimo per il Capodanno, se lo si vuole trascorrere a contatto con la gente più popolare. Ma perfetto anche per una serata con la famiglia o gli amici.
Assolutamente da provare, almeno una volta."
Sorrido ripensando all'espressione piacevolmente stupita del capo, al successo riscosso e all'improvvisa fama che ho acquisito.
Incredibile.
In due mesi tutto è cambiato e da quando ero una semplice e ingenua giornalista di squallidi gossip, ora sono talmente conosciuta da essere invitata dal proprietario stesso del locale.
Be' vorrei vedere! E' solo grazie a me se ora c'è tanta gente!
Continuo a sorridere, non rendendomi conto che inizio a sembrare un po' stupida.
E all'improvviso, lo vedo.
Il cuore si ferma, poi inizia a battere forte e veloce, tanto che ho paura che qualcuno se ne accorga.
Oddio. Fermate tutto voglio scappare!
Mi passano davanti agli occhi le scene della nostra notte e la sua faccia quando mi ha sorpreso mentre lo fotografavo.
Che imbarazzo. Speriamo non mi vedi.
Mando giù lo champagne tutto d'un fiato e mi guardo attorno, alla disperata ricerca di Izzie. O almeno di un nascondiglio.
Il mio sguardo si sofferma su un vaso enorme, da dove spunta rigogliosa una bella palma.
Perfetto.
Mi catapulto dietro di esso e mi accuccio, spiandolo attraverso le foglie.
Ehi, un momento! Non c'è più... Dove cavolo può ess....
< Ciao! >
Sobbalzo e mi volto, ritrovandomi davanti alla sua faccia. 
Lo guardo intensamente e... urlo.
Ma credo sia comprensibile, no? Insomma voi che avreste fatto? Forse vi sarete comportate normalmente: vi sareste girate tranquillamente e con aria sensuale avreste detto: < Oh, ciao Orlando. Che ci fai tu qui? >
Ignorando il fatto che vi ha sorprese accovacciate dietro un enorme vaso nel patetico tentativo di evitarlo.
E giuro, giuro che anche io l'avrei fatto. Avrei, per l'appunto.
Ma ritorniamo a noi.
< Ehi, ehi! Che ti prende? > mi domanda, bloccandomi per i polsi. Si accovaccia di fronte a me, guardandomi. Potrei svenire. Giuro che potrei farlo!
< Dovrei essere io quello che urla... Sei te che mi hai fatto una fotografia mezzo nudo, no? >
Arrossisco. Capperi se lo ricorda.
Una vocina mi mormora nella testa: "Ma si ricorda anche di te!"
E' vero! Si ricorda di me! Di me!
< Però credo di doverti ringraziare. Dopo tutto sei una giornalista. Di gossip per lo più. Avresti potuto benissimo pubblicarla guadagnandoci un sacco di soldi. >
E io, invece di rispondere con una frase accettabile, inizio a balbettare sul mio cambio di professione e su quanto il gossip sia noioso, in fin dei conti.
Balle. Grandissime balle.
Ma quando sono agitata mi capita spesso.
Lui sorride, sempre guardandomi fisso negli occhi.
Mentre abbasso lo sguardo imbarazzata realizzo che siamo ancora accovacciati dietro la palma. Cosa abbastanza equivoca, non c'è che dire.
Infatti una signora tronfia, con i lunghi capelli bianchi legati in uno chignon ci lancia un'occhiata sprezzante.
Mi verrebbe da dirle: < Vecchia racchia! Ma che ti guardi? Ti piacerebbe essere al posto mio, eh? In confidenze 'intime' con Orlando Bloom! >
Naturalmente però non lo faccio. Ci mancherebbe.
Anche lui sembra essersi accorto dell'episodio perchè infatti bisbiglia: < Alziamoci, che qui passiamo per maniaci... >
Io sorrido, confortata. 
Cammino standogli dietro. Potrei seguirlo in capo al mondo. Giuro.
< Allora, che ci fai qui? >
Alzo le spalle, fingendo indifferenza.
< Il proprietario mi ha invitato... Sai io ho scritto la prima recensione di questo posto. Positiva, naturalmente. >
Wow. Ho pronunciato delle frasi complete senza impappinarmi.
Anche Orlando sembra molto colpito perchè continua a guardarmi sorridendo, senza controllare dove cammina.
E infatti... BAM!
Si scontra addosso a un vecchio signore.
Scoppio a ridere. E per un attimo penso che sia una persona normale, un uomo un po' impacciato e simpatico. Per un attimo non sono davanti a Orlando Bloom, attore di fama mondiale con tanti fan club quante le mie scarpe.
Per un'attimo lo guardo davvero.
< Visto? > mi domanda, dopo essersi scusato con il signore appena 'investito'. < Anche alle star capita di essere goffi. >
< Strano. > mormoro.
Lui mi lancia un'occhiata di sbieco.
< Non è per niente strano, fidati. Spesso sul set faccio certe figuracce! Spesso inciampo e... mi scontro con la gente. >
Ridacchio.
< Non sembravi per niente goffo durante quella not... sera. >
OmiodioOmiodio.
Ditemi che non l'ho detto davvero! Vi prego non può essere vero.
Lo guardo di sottecchi e mi accorgo che è arrossito.
< Scusami, a proposito. Non avrei dovuto. >
Alzo le spalle, non sentendomi stranamente a disagio.
< Non si può dire che io ti abbia frenato, anzi...>
Lui sorride.
Forse ricorda anche lui tutta la notte? Ricorda come ci siamo abbracciati e... va be' tutto il resto?
< Ti ho visto alla premier con Miranda. > mormoro, rendendomi conto solo dopo delle mie parole. Ma perchè apro la bocca senza ragionare?! < State di nuovo insieme? >
Appunto.
Lui sorride di nuovo.
Inizio a pensare che si sia iniettato del botulino. Prima che glielo possa domandare mi accorgo che mi sta osservando.
Sembra che voglia ricordarsi ogni angolatura del mio viso, ogni lineamento: dalla fronte alta, il naso dritto con una piccola gobba, la mia bocca carnosa. Ogni cosa.
Lo guardo anche io e solo ora mi accorgo di quanto i suoi occhi siano scuri. Sembrano cioccolato fondente.
< Sei una donna interessante, Rebecca. >
Dopo aver detto questo, si volta e se ne va.
Strani forti gli uomini.

continua...


Ahi, ahi ahi!
Solo una misera recensione??
Uffa dai ragazze... *occhionisupplicanti* che vi costa scrivere qualche parolina?
Pleaseee
Comunque grazie a LadyElizabeth che ha recensito!
Un bacione a tutte
Cate!



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